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ESIBIZIONISMO AL FIUME
Scritto da sexonfirebo   

Oggi pomeriggio giornata insulsa, tempo incerto, qualche nuvola, non siamo andati al mare anche perché Max era impegnato, ma non mi andava di stare tutto il giorno sul divano a oziare, quindi verso le 15 ho preso la macchina, il lettino, la sacca e sono andata al fiume. Era pieno di gente che faceva i pic-nic, ho evitato accuratamente di fermarmi nei posti troppo affollati, volevo stare un po’ in pace. Suona strano, al fiume o al mare mi addormento sempre sul lettino.

Finalmente ho trovato il posto giusto, comodo, vicino alla strada ma non troppo e non troppo imboscato, sono sola  e non volevo certo correre rischi. Ho sistemato il lettino, il telo, mi sono messa in costume e ho tirato fuori l’ipod e un libro. Ho acceso l’ipod e messo la mia playlist, dopo quattro canzoni mi devo essere appisolata, mi sono svegliata quasi alla fine sulle note di Battisti. All’inizio non capivo cosa mi aveva distratto dai miei sogni, ma dopo un po’, tolto le cuffiette, ho cominciato a guardarmi attorno per ammirare il paesaggio e improvvisamente ho notato che sulla riva opposta, dietro agli alberi, c’era una persona. Forse era stato proprio lui, pestando i rami secchi, a far rumore. Il fiume lì è molto profondo, non si può guadare e non ci sono passerelle, quindi non mi sono preoccupata più di tanto. Ho preso fuori il libro, una raccolta di racconti erotici, e ho cominciato a leggere. Non nascondo che leggere racconti erotici mi eccita un casino, a volte divento bagnata solo con quello e oggi in effetti è una giornatina un po’ ”mossa” sotto questo aspetto, a dire il vero questo ultimo anno è stato tutto un po’ particolare, ho sempre voglia di fare sesso, di esibirmi, di farlo in tutti i modi, per non perdere niente di quello che il tempo, che pure con me è stato clemente fino ad ora, potrà ancora regalarmi.

Ogni tanto sbircio sopra le pagine del libro per vedere cosa fa il tipo di là dal fiume, per il momento è in piedi vicino alla riva in un punto un po’ nascosto, ha gli occhiali scuri, non vedo esattamente dove guarda, ma mi sembra vagamente interessato.

Decido di saggiare il terreno così tanto per divertirsi un po’, mi tolgo la parte sopra del costume e rimango in topless, ma non fa una piega, continua a guardare insistentemente dalla mia parte ma non si muove. Forse è gay, so che nei fiumi spesso ci sono, non mi da certo fastidio, anzi mi piacerebbe guardare due ragazzi giovani fare sesso. Questo non mi sembra ne giovane ne vecchio, più un mio coetaneo, ma da lontano e con gli occhiali non saprei. Però vedo che guarda sempre quindi forse non gli sono proprio indifferente. Allora provo ad allargare un pò le gambe, indosso solo il perizoma e praticamente si vede tutto. Deve essere un segnale perché vedo che il tipo comincia a toccarsi sulla patta dei pantaloni e cerca di trovare un posto il più vicino possibile per guardare e non essere visto dalla strada, forse pensa che non sia sola e si aspetta di vedere comparire un altro uomo. Mi piace questa situazione, lui non può passare il fiume, quindi non rischio niente, io ho tenuto gli occhiali, sono molto grandi e scuri, e quindi non mi si vede la faccia. Comincio a toccarmi sopra le mutandine nere e vedo che lui si slaccia i pantaloni e tira fuori il cazzo, caspita e che cazzo, anche da lontano sembra enorme. Comincia a menarselo lentamente e diventa sempre più grande. Io sto al gioco e scosto leggermente la stoffa continuando a toccarmi con lenti movimenti circolari sopra il clitoride. Mi rendo conto che ansimo leggermente, di solito non lo faccio mai da sola, ma la cosa mi ha scaldato parecchio, ho bisogno di godere. Prendo la bottiglietta dell’acqua e la passo sopra le mie labbra aperte, le scanalature fanno un massaggio stimolante, la velocità dei passaggi aumenta sempre di più, così come il mio ansimare. Infilo due dita nella figa bagnata e continuo a toccarmi con la bottiglietta fino a esplodere in un orgasmo liberatorio. Il tipo intanto si è fatto una gran sega e pochi secondi dopo è venuto, ho sentito i gemiti, poi è sparito. Credo sia meglio andare tanto di sole ormai non se ne prende più e poi voglio raccontare tutto a Max, so che a lui sarebbe piaciuto un sacco vedere una scena del genere, magari domani ci torniamo, magari dopo…. Chissà.

 
 
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