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Miscellaneous

La terrazza dello scrittore : tratto da Histoire G.

non era più un segreto, per i pochi intimi che ormai la conosceva da tempo, il fatto di come potesse piacerle esporsi nella propria completa nudità ai raggi del sole, facendo ciò anche alla presenza di quegli amici i quali, invitandola sulla loro terrazza, al riparo da altri possibili sguardi indiscreti, coglievano quelle meravigliose occasioni approfittandone per osservarla nella straordinaria esclusività. accompagnando la sublime visione con la lettura di alcuni racconti, ispirati dalle intime rivelazioni di cui lei stessa aveva messo a parte l'amico scrittore, confessando di insolite fantasie già condivise assieme all'altro senile artista che, ritraendola, ne illustrava anche quelle nuove esilaranti avventure, l'anziano ospite si compiaceva ogni volta al riscontro di quanto potesse rivelarsi così audacemente disinibita. descrivendola nelle situazioni più insolite, che da sole già contribuivano ad incrementare le morbose passioni del suo stesso compagno, nel contempo ne stimolava gli ulteriori desideri reconditi, conducendola in tal modo ad immaginare di altri insospettabili convegni che la ponevano a confronto assieme a persone talmente improbabili dal rendere quel gioco sottilmente intrigante anche per gli aspetti emozionali che da ciò ne potevano derivare. quella figura abbondantemente appesantita dall'adipe non costituiva per G. alcun motivo di pregiudizio a far si che potesse divenire impedimento per le attenzioni che le rivolgeva, attratto in modo inevitabile, come accadeva per molti, dalla sublime bellezza alla quale era impossibile rimanere del tutto insensibili trovandosela di fronte in una simile condizione. G. era perfettamente consapevole di poter generare, con i propri disinibiti atteggiamenti, motivo di eccitazione, difficile da poter essere totalmente repressa, ed al tempo stesso alimentando incongruenti gelosie da parte del proprio compagno, sempre pervaso, come era inevitabile che fosse, dal costante pensiero che ad altri potesse venire concesso il privilegio di poter accedere in maniera ben più intima a quanto da sempre di così tanto ambito. l'unico elemento, a mitigarne l'assillo, era costituito dal fatto che amicizie così senili non potessero influenzare più di tanto il loro complice rapporto, anche la dove si fossero trasformate in azioni atte ad ottenerne l'integrale consenso a che potessero evolvere in sensazioni ben più assolute.in fondo cosa avrebbe potuto mai esserci di così irrimediabile nella occasionale condivisione di un corpo elargito affinché fosse possibile, ad una comune persona, provare le indelebili sensazioni di istanti univoci altrimenti negati dalla sola razionalità. ed allora ecco G. non sottrarsi al contatto della mano, intenta a percorrerle l'epidermide arroventata non solo per la calura del sole, facilitata nel lascivo percorso dagli unguenti solari che, proteggendole il corpo, non la rendevano immune dalle prevaricanti attenzioni che le venivano rivolte. girandosi verso l'anziano estimatore, intenzionato ad indugiare sempre più, spalmandole sulle natiche altra crema oleosa con la scusa di renderla ancora più al riparo da quelle esposizioni totali, nel contempo lasciava che ne potesse liberamente approfittare per palpeggiarla sempre più esplicitamente, soffermandosi in modo particolare sui punti nevralgici. definitivamente abbandonato il libro che le stava leggendo, l'uomo prese ad incrementare la propria azione libidinosa, rendendola ulteriormente incisiva a verifica di quanto in fondo non fosse ritenuta molesta dalla bellissima preda che inerte si offriva a quel tocco senza opporre alcuna resistenza. volgendola ancor più verso di se, massaggiandole il seno, e strizzandole audacemente i capezzoli, la sentì vibrare a quelle estreme manomissioni, rompendo allora ogni indugio per andare repentinamente a porsi tra le cosce di lei sino a raggiungere una fessura ormai vulnerabile ad ogni possibile intemperanza. stimolandone la clitoride, certo più che mai di riuscire a farle perdere del tutto la ragione, proseguì l'esplorativo percorso incuneandosi tra quegli anfratti inumiditi di una fremente passione. G. lo lasciò fare, sicura che quando avrebbe messo a parte il proprio compagno di ciò che era avvenuto egli l'avrebbe apostrofata con gli epiteti che sapeva di meritarsi, tuttavia non impedì, al solerte torturatore, di poter perseguire l'intento che si era prefisso, abbandonandosi a lui, senza alcuna remora, alla ricerca di un convulso piacere che in fondo andava da tempo sperimentato.

to be continued

 

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