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diventare trasgressiva...prima parte

i gemiti di lei mi destarono da quella fase di dormiveglia dove ci si sente come ovattati in un mondo surreale. sotto di me il letto ondeggiava al ritmo di quella specie di tarzan che aumentava il numero dei colpi a mano a mano che lei urlava sempre di più il suo piacere. mi tornava in mente il momento dell'incontro: lui sembrava appena uscito da un cantiere edile: scarpe rozze, giubbotto senza maniche, camicia a quadri. lei al contrario con un tubino in contrasto che le rendeva una figura esile ma decisa. ci dissero subito che avevano appena finito di farsi una mega scopata con uno...ma che se volevamo ne avevano ancora un bel pò! rimasi basita. e pensare che ci eravamo preparati di tutto punto a quell'incontro carico di aspettative. già al mattino controllo depilazione, autoreggenti, perizoma...insomma tutta la tenuta da combattimento del caso. miolui addirittura mi chiese se la camicia...meglio questa, quella...bah! al solo pensarci mi sentivo quasi furiosa x l'ennesimo tempo perso. senonchè sfoderando un sorriso da grande attore ci disse come nulla fosse che abitavano lì, e indicando con un dito la splendida terrazza che troneggiava all'ultimo piano del palazzo, si avviò con una camminata che mi fece arrrossire da quanto mi salì l'eccitazione. lei mi prese sottobraccio e vedendo il mio sguardo ammirato mi disse: vedrai che roba! l'appartamento era quanto mai moderrnissimo! grande, immenso, ripensai al nostro... vetro dappertutto e quadri coloratissimi che però non capii, e nessuna pianta! nessuna pianta...presi nota subito di farle sparire tutte, le mie! grandi tappeti morbidissimi e figùrati che divani, di un immenso bianco. in men che non si dica si spogliò nudo nel suo metro e novanta distribuito sugli 85-90kg di vera carne umana. cazzarola! rimasi stupita dalla naturalità del gesto che anche x noi gente navigata non è poi così semplice. anche miolui fece un sorrrisino di compiacenza-invidia... o non so che, che in quel momento non capii, poi invece si ma questa è un'altra storia. disse che faceva una doccia e sparì tra corridoi e porte. lei ci chiese per un caffè o altro. ci sedemmo e subito ci raccontò che col singolo che avevano appena incontrato erano stati benissimo, specie quando lui al culmine della goduria aveva cominciato a cantare il ritornello del telegiornale della sera! ci disse che aveva un cazzo come un mulo, che aveva faticato non poco a prenderlo nel culo! tutti e due con l'olio in mano cercavano di lubrificarla e lei tra una risata di dolore ed una di piacere finalmente l'aveva sentito entrare: disse che gli sembrava arrivasse in gola! che capì che vuol dire essere impalati! anche perchè suolui (tarzan) che non ne aveva tanto meno, e visto che era lì, glielo aveva infilato nella patata, e tutti e due a gran ritmo fino alla cantatina finale... deglutii saliva che non avevo. miolui cambiò posa delle gambe e sorrise stretto, non disse una parola. ah che bel terrazzo dissi, ci fumiamo una sigaretta? ed uscimmo fuori nella sera di un magico maggio carico di profumi e del sesso che di lì a poco sapevo mi avrebbe inebriato la testa.



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