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Miscellaneous

Un Lui di Cap...

L’idea di scrivere questo raccontino mi è venuta “chattando” con un amico di MSN.Un amico simpaticissimo, con cui ci si doveva trovare a Cap d’Agde, avendo lo stesso periodo di prenotazione… ma qualche strana situazione ha impedito questo incontro, oggi a distanza di qualche settimana ci siamo sentiti ed ognuno ha raccontato le proprie avventure… come vecchi goliardi di bettola da periferia…  Tutto è iniziato come sempre…i saluti, qualche convenevole, e poi le solite cose, ma ad un certo punto è scattata la molla, adesso la scrivo per benino, con tutti i particolari… Siamo arrivati a Cap il sabato sera, tutto è filato liscio, bellissimo “studio” al primo piano del complesso di Port Ambonne, ben arredato e ben tenuto, fa piacere essere sorpresi positivamente, capita sempre il contrario… ma saltiamo a pie pari al martedì pomeriggio perché Vi voglio raccontare l’incontro con Max e poi… con sua moglie Madeleine, si non è avvenuto in un solo momento, ma una cosa per volta. Quindi dicevo era martedì pomeriggio verso le 15 15,30 io leggevo tranquillamente sotto una parte frangisole in fondo alla terrazza, mentre aspettavamo che il sole si abbassasse per andare a fare un bel giretto sulla spiaggia, una bella passeggiata distensiva, Aleska sdraiata supina sulla sdraio prendeva il sole nuda, mostrando disinvoltamente tutto il suo corpo stupendo, il suo seno morbido con la crema, brillava al sole … e fin qui mi sembra normale in un Villaggio naturista, ma il comprensorio di Port Ambonne è una costruzione circolare formata da tre piani sovrapposti a catino, chi abita il primo piano ha delle grosse terrazze con prendisole… quelli del secondo piano hanno terrazze più piccole ed arretrate, quelli del terzo le hanno ulteriormente arretrate… insomma le terrazze del primo piano sono una specie di arena per quelli dei piani superiori. Ovviamente chi è nell’arena, vede come se fosse al cinema tutti gli spettacolini che vengono presentati ai piani… alti! Insomma fra tutti i giochi e le esibizioni vuoi in un senso vuoi nell’altro… mi aveva attratto l’attenzione, distogliendomi dalla lettura, un fustacchione che al secondo piano due alloggi più a destra, si esibiva in tutta la sua potenza mascolina da vero cacciatore, ma subito dopo mi sono accorto che forse lui non era il cacciatore, ma la preda… Aleska si rosolava al sole, ma con molta attenzione e femminilità: ora si girava, ora si spalmava, ora si alzava per prendere il bicchiere, insomma conosciamo bene, è un film che si ripete sempre uguale e sempre nuovo!Dopo un po’ che osservo la scena, vado a prendere la macchina fotografica, ed incomincio a scattare foto prima ad Aleska e lei subito aumenta il tasso di civetteria… accende la sigaretta, beve, si muove e si accarezza, poi con attenzione al momento giusto mi guardo attorno come per cercare un posto migliore da cui fare fotografie…. Ed ecco lui subito pronto mi chiama e mi chiede in francese se volevo andare su da lui, dal suo balcone si poteva godere di un panorama completo sia verso il porto che sulla nostra terrazza, verso Aleska… sottolinea Lui! Rispondo con cortesia in francese, con una frase interlocutoria, Lui allora, mi ripropone in inglese la stessa cosa, rispondo in inglese e questa volta accetto, Lui allora mi urla in inglese: “216, alloggio 216…”. Salgo, alloggio 216, suono ed un ragazzone alto più di  un metro e ottantacinque, mi apre con una piccola spugna da bagno alla vita, perfettamente abbronzato e due profondi occhi azzurro chiaro, si presenta in inglese: “Mi chiamo Max, sono qui con mia moglie Madeleine…. Ma l’altro ieri è dovuta tornare a casa in Germania a Cologna, perché la nostra cagna sta per partorire… se va tutto bene arriva domani pomeriggio, altrimenti dopo domani.” Intanto mi accompagna sulla terrazza da cui appunto si poteva godere di un bellissimo panorama di Aleska e non solo era vero, intanto apre una bottiglia di birra e mi offre un bicchiere… scatto due foto, mentre bevo la mia birra e parliamo del suo lavoro, del suo conoscere molto bene le lingue: inglese, spagnolo, francese, (fanno parte del lavoro) lo stimolo e lui mi racconta, io gli dico che capisco meglio il francese e lui subito cambia in francese… insomma era veramente gasatissimo! Così lo invito per l’aperitivo alle 20, Max subito, accetta con entusiasmo, fra grandi sorrisi e strette di mano. Me ne ritorno sotto, intanto il sole si era abbassato un po’ ed Aleska con quasi indifferenza mi chiede cosa avevo combinato… intanto sotto gli occhiali da sole stava guardando Max, allora gli racconto di lui,  Max, di sua moglie Madeleine, che non è presente perché assiste  il parto delle loro cagna… e gli dico che l’ho invitato per l’aperitivo: “Poverino era solo questa sera... “ Lei con aria sorniona, ostentatamente si alza e saluta con la mano, Max gli manda subito un bacio, e lei sorride soddisfatta… la preda era catturata! Usciamo per andare fino in spiaggia, chiacchieriamo del più e del meno, poi mentre camminavamo sulla battigia, mi chiede: “Com’è Max, bello? Alto?”  gli rispondo si è proprio un fustacchione… bella preda! Torniamo verso le 19,15 dalla nostra passeggiata, spostiamo la tenda da sole, prepariamo il tavolo in terrazza, le sedia attorno, dei salatini, delle patatine, controllo le ostriche che avevo preso al mattino per il nostro aperitivo serale… tutto perfetto, sposto la bottiglia di Pinot Chardonnay nella vaschetta del ghiaccio per raffrescarla ulteriormente, e mi ritrovo solo a finire i preparativi, Aleska era andata a prepararsi…  Verso le 19,55 riappare: bellissima, pettinata, truccata, vestita con un grosso pareo azzurro, incrociato fra i seni ed annodato dietro il collo, in modo da mettere in risalto il seno e lasciando quasi scoperto il pube, ben depilato, all’interno di un lungo spacco, che i due lembi del pareo formavano per andare a raccogliersi a fianco delle gambe e proseguendo fin dietro dove si univano per completarsi.  Era a dir poco stupenda!!! Do un  ultimo sguardo al tavolo, dispongo tre sedie, due dalla parte della terrazza ed una verso la casa, sposto le ostriche in un cesto per presentarle in tavola e Max puntuale come un tedesco suona. Aleska si accomoda su una delle due sedie verso la terrazza ed io vado ad aprire.Max saluta calorosamente, anche Lui ha portato una bottiglia di rosè con dei salatini…  gli libero le mani lo faccio entrare Aleska lo stava spettando, quando è arrivato in terrazza si è alzata, facendo così scivolare il pareo sui fianchi… scoprendosi. Gli tende la mano, Max gliela prende ma per attrarla a se con slancio ed abbracciandola la bacia dolcemente sulla guancia, ed incomincia a fare complimenti, io mi dedico a portare in tavola le ostriche ed il vino, prendo cavatappi ed il coltello per le ostriche, mentre Aleska dispone sul tavolo, fa accomodare Max sulla sedia a fianco alla sua, ed inizia il suo show parla, parla, racconta anche ad Aleska del suo lavoro, dei suoi viaggi di tutti i villaggi naturisti del mondo che lui e Madeleine hanno girato.Intanto io ho aperto le ostriche ed apriamo con il primo brindisi, le ostriche con il Pinot Chardonnay poi finite le ostriche… passiamo ai salatini di Max con il rosè,  intanto Max si era scaldato, si rivolgeva a me in francese, ad Aleska in inglese, Aleska rispondeva in inglese ed io come mi veniva…. ora con l’una ora con l’altra, a seconda dei termini che ricordavo… Ai primi di agosto il sole è ancora alto alle 20… c’è ancora moltissima luce, ma noi mangiamo, beviamo, chiacchieriamo per una buona oretta, anche il celo incomincia a tingersi di rosso, non solo le nostre orecchie… mentre Max sta raccontando di altre sue avventure io propongo di prendere due formaggi con del miele per completare… Proposta accettata, ovviamente, entro, apro il frigo, prendo un vassoio depongo i formaggi che avevamo acquistato al mattino… quando non sento più parlare, incuriosito alzo lo sguardo verso la terrazza e vedo: Aleska in piedi, Max anche dietro di lei le stringeva i seni, ma senza aspettare e senza perdere l’attimo, slega il pareo da dietro, il pareo scivola a terra e lascia Aleska nuda, bellissima!Le riprende i seni con entrambe le mani, senza riuscirvi peraltro… Aleska mi vede, io la guardo… lascio che Max la baci sul collo e che scenda con la mano destra verso il pube… rimetto il formaggio in frigo, capisco che non è il caso, ripongo velocemente, mentre Aleska continua a guardarmi quasi interrogativa, esco anch’io, la raggiungo le prendo una mano che lei mi sta tendendo, e dolcemente la guido verso l’interno dell’appartamento, Max la segue ed entrando si spoglia lascia a terra la camicia ed i bermuda, rimanendo anche lui nudo, devo dire niente male! Porto Aleska in camera da letto, e le faccio cenno di stendersi tranquillamente sul letto, Max fa il giro attorno al letto e la raggiunge dall’altra parte, mi sfilo la polo ed i pantaloni in un attimo, ero senza mutande come sempre a Cap d’Agde e mi stendo anch’io, Aleska nonostante Max la stesse ricoprendo di baci sul corpo, mi guardava e mi aspettava, la guardo anch’io, e le chiedo: “Ti piace Max?” lei chiude gli occhi e mi sussurra: “Si! Molto!” le chiudo la bocca con un lungo e dolcissimo bacio,  lei scende con la mano per toccarmi,  ed io le dico: “Rilassati lasciati godere…” Da quel momento di parole praticamente non ce ne sono state altre… ma non erano necessarie, Max si era immerso fra le cosce di Aleska e fra un bacio ed una serie lunghissima di leccate, un bacio ed un titillare con la lingua, o con le dita… ha portato Aleska sulle stelle, io dolcemente l’accarezzavo sui seni, sulle guancie, la baciavo fino quasi a soffocarla… era in uno stato di eccitazione completa, ed anche io avevo raggiunto una buona erezione, Max  lo era sempre stato!!!! Io mi sposto lasciando Aleska completamente supina, a dall’alto gli avvicino il glande alla sua bocca, subito incomincia a leccarlo a prenderlo in bocca ed a succhiarlo, a quella vista Max si predispone a penetrarla, e la guarda dolcemente Aleska si ritrae un attimo dal mio glande, le sorride e riprende, Max in un movimento dolcissimo e ritmico incomincia a penetrarla senza usare le mani, trovando la strada piano, piano, dentro di lei, il movimento da parte di Max si fa più veloce ed ossessivo, siamo quasi sopraffatti dal piacere, quando io piano mi tolgo dalla sua bocca e la guido, in un lento movimento facendola girare, anche Max intuisce e si ritrae dolcemente, io mi stendo al suo posto e la faccio accomodare con la sua passerina, fradicia di umori, sul mio uccello duro e ritto, lei si impala dolcemente, io la prendo per il volto traendola a me, con quel movimento dolce e morbido lei si abbassa con la testa  e rimane accucciata, esponendo il suo bellissimo culo alle attenzioni di Max, non si fa attendere scende lungo la schiena fino a lambirle i glutei si sofferma con la lingua fra i glutei e con la lingua forza il buchino, morbidissimo e disponibilissimo di Aleska, lo forza: una, due, tre, volte, poi lo bagna con abbondanza gli appoggia il grosso glande del suo pene che come per incanto viene risucchiato dentro…Colpi corti dolci e lenti ritmati con altri lunghi e profondi mandando Aleska alle stelle, io sento da sotto il movimento di Max lo posso controllare e coadiuvare… gestendo la spinta ed accompagnandola favorendo la totale entrata nello sfintere, e la completa riuscita… permettendo così a Max di fare un lungo e lento movimento… Dentro completo…. Fuori completo…. Questa è una cosa che manda letteralmente in orbita Aleska, ma non solo lei…Tempo di concentrarci bene per sentire Aleska fino in fondo… e sento esplodere Max nel culo… godendo come un animale… emettendo suoni gutturali, Aleska a quel segnale si lascia andare ed anche lei esplode nel più totale parossismo, io a tanta eccitazione e bellezza di vita… non so resistere e mi lascio andare, compensando con il mio movimento pelvico le spinte dell’orgasmo di Aleska, le eiaculo completamente dentro per sentirla fino in fondo, come sempre facciamo nei nostri amplessi. Il sole era tramontato, la luce era diventata scura e bluastra.. erano gia le 21,55 tutti e tre sfiniti eravamo distesi sul letto… Aleska ed io, sui cuscini e Max ai piedi…rovesciato con la testa penzoloni dalla parte di Aleska, con la mano sinistra le stava accarezzando la fighetta, ben bagnata, ogni tanto cercava di alzarsi… finché prima io, poi Max e Poi Aleska ci siamo tutti trovati inginocchiati sul letto abbracciati e con tutte e tre le bocche vicine, scambiandoci bacini ed affettuosità, l’incanto finì quando Max guardando l’ora scoprì di essere in ritardo per la cena a casa di amici di oltre un’ora…. Ma come disse lui uscendo dalla stanza: “N’est pas important!!!!” Riprese la sua roba e ancora nudo usci sui corridoi del complesso… per ritornare a casa cambiarsi ed andare a cena.Noi rimanemmo ancora qualche minuto, in quella specie di magia che ci aveva avvolto, io continuavo ad accarezzare Aleska, sussurrandole quanto l’amassi, poi decidemmo di alzarci, farci un buon caffè italiano, mangiare ancora due salatini, rimasti da prima,  e preparaci ad uscire per la serata. Una doccia calda e lunghissima fu la mia ancora di salvezza,  certo mi sentivo leggero come un uccellino, ma i miei 52 anni erano venuti fuori tutti! Ed una serata movimentata come sono normalmente quelle di Cap. dove se uno va aletto presto sono le due e mezza!! Altrimenti si arriva all’alba… beh io non potevo affrontarla… Verso le 23 siamo quasi pronti, usciamo e non sapendo bene come muoverci per la serata siamo andati all’ErosBar un locale che funzionava molto bene, si pagano solo le consumazioni… e si consuma molto…. Però si può entrare uscire tante volte in una sera, il DJ si comporta come fosse una normale discoteca… ed ha una bellissima pista sollevata, su di un palco, dove nei momenti caldi le danze diventano amplessi fugaci e maliziosi! Era passata da poco la mezzanotte, Aleska stava ballando con Eveline, una dolce signora francese al cui marito piaceva molto Aleska, erano due sere che ci facevano il filo… Nel momento preciso in cui entro Max in pista, Eveline, ed una loro amica stavano ballando con Aleska in mezzo come fanno spesso le donne per scaldarsi, si strusciano le une alle altre con il ventre appiccicato, devo dire che la scena non era male, anzi la sensualità e l’erotismo si percepivano fortissimi, quando Max vide Aleska, ed improvvisamente, si precipitò da lei con gentilezza, ma con decisione la prese e la baciò sulla bocca staccandola dalle altre due che rimasero, basite ed incredule, di vedere sto pezzo di fusto, arrivare, prendere Aleska, un fustellino, stringerla e baciarla…Non vi dico Manuel, il marito di Eveline guardava la scena, poi guardava me, si aspettava qualche reazione, almeno da parte mia, invece io rimasi tranquillo, Aleska si gusto il bacio, Max ci trascinò dai suoi amici tedeschi, ci presentò loro e poi veloce come era arrivato se ne andò è per tutta la serata rimanemmo a ballare ed a ridere dell’accaduto, guardando ancora la faccia incredula di  Manuel.  Max altrettanto velocemente sparì dalla nostra vita, il giorno dopo arrivò effettivamente la moglie Madeleine, una bella donna sulla quarantina, molto austera e sicura di se… Non ho mai approfondito, oltre una fugace presentazione… e due frasi di convenevoli.Questa non è stata l’unica avventura di quest’estate, ma sicuramente quella che Aleska ricorda più volentieri!!!

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