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dionisio63

43 y.o.
Man
Taranto, Italy
Last visit: 17 years ago

Il passato

E' una curiosa creatura il passato

Ed a guardarlo in viso

Si può approdare all'estasi

O alla disperazione.



Se qualcuno l'incontra disarmato,

Presto, gli grido, fuggi!

Quelle sue munizioni arrugginite

Possono ancora uccidere!



Dopo un periodo molto "intenso" io e la mia amica non

ci eravamo persi di vista, anzi, il nostro rapporto si era

rafforzato. Il tempo era passato e nonostante ci

sentissimo di frequente erano rare le occasioni in cui

riuscivamo ad incontrarci a causa degli impegni di lavoro.

Ultimamente avevo cominciato a vederla sotto un altro

aspetto: era cambiata, migliorata, il suo corpo era più

formoso e femminile e mi sentivo ogni giorno sempre di

più attratto da lei. Più volte ho cercato di lanciarmi, ma i

miei tentativi sono sempre stati vani. La mia pretesa non

era quella di un rapporto vero e proprio per arrivare

infine alla penetrazione. No, a questo non avevo mai

pensato, ma avrei voluto fare con lei quei giochi,

soddisfare quelle fantasie erotiche che fra due amici

riescono bene. Anzi penso che aiutino a migliorare la

visione del sesso rendendolo più interessante, aiutandoti

ad uscire da questi canoni assurdi che la società di oggi

impone rendendo schiave le persone di una volontà non

propria, frustrandoli e togliendogli i piaceri più belli della

vita. Comunque sia, arrivò uno dei tanti sabato pomeriggio

in cui la mia amica venne a trovarmi, e colsi subito

l'occasione per invitarla una sera a cena, non ero

sicuro che accettasse ma mi convinsi a chiederlo

ugualmente. Rischiai lo stesso e venerdì sera puntuali

ci incontrammo nel luogo dell'appuntamento. Entrammo,

l'aiutai a togliersi la giacca e la feci accomodare.

Rimasi sbalordito, indossava una camicetta di seta

semi-trasparente sbottonata al punto giusto, una

minigonna nera con spacco laterale che lasciava vedere

le curve armoniose delle sue gambe.... E poi quel suo

portamento, quel modo di porsi in quella stanza e la

sua figura mi inebriavano come non mai. Solo a guardarla

ero eccitato, era estremamente attraente e quel giorno

tutte le mie convinzioni e le mie certezze ebbero

finalmente riscontro. Bevemmo un aperitivo e cominciammo

a mangiare. Ad un certo punto una sua mossa inaspettata

mi lasciò di stucco... Sentivo sotto il tavolo il dorso del suo

piede accarezzarmi la caviglia, poi la gamba ed infine salire

piano piano fino al membro. Non mi importava di quello che

potesse pensare la gente o se poteva vederci. Era la mia

occasione, finalmente ero riuscito ad uscire con lei e non

avrei perso questa opportunità per nessuna ragione al

mondo. Finimmo di mangiare e lei senza indugi mi propose

di passare il resto della serata a casa sua..... Eccitati e

strafelici ci avviammo verso casa. Arrivammo e lasciai le luci

spente per creare un po’ di atmosfera facendo in modo che

le luci delle candele creassero delle zone di penombra nella

stanza, rendendo l'ambiente adatto alla situazione.

Tolsi la giacca alla mia amica e cominciai a spogliarla.

Mi misi dietro di lei e cominciai a baciarle il collo, l'orecchio e

poi ancora il collo soffermandomi e continuando nuovamente,

mentre nel frattempo piano piano, sbottonavo la camicetta.

Arrivai alla bocca e cominciai a baciarla mentre con le mani

toccavo il seno sentendo i capezzoli inturgidirsi al mio tocco,

le tolsi la camicetta e le sbottonai la gonna aprendole la

cerniera. Mi abbassai con la testa all'altezza dei glutei,

le tolsi la gonna e, lentamente, cominciai a sfilarle le calze e

le mutandine. Da quella posizione aprii leggermente il solco

dei glutei e cominciai a leccare per tutta la lunghezza

soffermandomi all'ano e continuando sempre nella stessa

direzione. Con la lingua cominciai a salire leccando e

baciando ogni vertebra del suo corpo e della schiena fino

ad arrivare al collo dove l'impeto dell'eccitazione mi faceva

accanire non poco, non riuscivo a controllarmi, l'eccitazione

era troppa e volevo sfogarmi. Mi sedetti su una sedia,

la feci avvicinare a me in modo da avere i suoi capezzoli

all'altezza della bocca e con le mani cominciai ad

accarezzarle delicatamente l'interno coscia mentre con la

bocca leccavo il seno, mordendo e strapazzando con la

lingua i suoi capezzoli. Era già eccitata, l'interno coscia era

già bagnato dei suoi umori e quell'odore mi inebriava,

avrei voluto farla distendere in modo da aprirle le gambe

e cominciare a leccargliela come un forsennato, la

tentazione era forte ma preferivo aspettare per gustare

alla fine e con calma questo piatto speciale. Salendo con

le mani le introdussi un dito in vagina e subito andai a

cercare il clitoride per masturbarlo, la vagina accolse bene

il mio dito che dentro si muoveva senza alcuna resistenza.

A questo punto lo estrassi e passai una parte degli umori

sul capezzolo mentre il restante lo misi in bocca e cominciai

a leccarlo. Mi avventai nuovamente sulla vagina ma questa

volta con due e poi con tre dita, l'eccitazione si vedeva e gli

umori aumentavano a dismisura, estrassi le dita e infilai due

di queste nell'ano, le allargavo e le stringevo ancora ed

ancora, spingendole sempre più in fondo. La mia amica

cominciava ad ansimare dal piacere ed il suo corpo era

ricoperto da una pellicola di sudore che lo rendeva ancora

più travolgente. Da parte mia non riuscivo più a trattenermi,

il pene cominciava a pulsarmi, la vena si era gonfiata e

la cappella aveva raggiunto il massimo della dilatazione....

Feci sedere la mia amica e senza troppi indugi le infilai il cazzo

in bocca. Lo accolse prontamente e subito cominciò a leccarmi

la cappella, poi l'asta e nuovamente la cappella,

massaggiando con una mano i miei testicoli e tenendo con

l'altra il mio uccello. Resistetti pochissimo e in poco tempo

sborrai in bocca della mia amica che, data la grande

quantità di sperma, non riuscì a trattenerla lasciandosene

scivolare una parte sul mento e sul seno. Nonostante fossi

venuto il mio cazzo era ancora duro. Lei, con abili colpi di

lingua e di mano, seppe risucchiare le ultime gocce di sborra

rimaste nel mio sesso lasciandomi stremato. Ero esausto

ma volevo continuare. Feci sedere di nuovo la mia amica e

cominciai a baciarle un piede, poi la caviglia. Leccavo,

baciavo ed andavo avanti; arrivai all'interno coscia e mi

trovai davanti un mare di umori, era totalmente bagnata e

con mia grande gioia mi ci tuffai, leccando come un

forsennato.... Arrivai finalmente alla vagina, misi le gambe

della mia amica sulle mie spalle e cominciai a leccare prima

le labbra, poi il clito ed infine penetrai completamente la figa

con la lingua... Era quello che avevo sempre sognato,

leccare ore ed ore una passerona. Mi sentivo appagato e

sentivo la mia amica eccitata; a volte voleva sottrarsi alla

mia presa ma la tenevo salda e continuavo. Strinsi il clito

con le labbra e poi, con i denti, lo tirai verso di me.

Lo tiravo, lo rilasciavo e lo leccavo nuovamente. La mia

amica stava per venire, lo sentivo, volevo che il getto mi

arrivasse dritto in boca e così continuai a masturbarla con

le dita mentre con la bocca spalancata stavo di fronte alla

fica pronto a raccogliere ogni goccia del suo nettare.

Dopo non molto si dimenò con un spasmo violentissimo,

tanto che a stento riuscii a trattenerla, e mi venne dritta

in faccia. Appena ebbe finito di versare i suoi umori nella

mia bocca cominciai subito a recuperare ciò che mi era

sfuggito, leccando avidamente la superficie del corpo sul

quale si erano depositati. Andai in cucina, presi un cetriolo

e cominciai ad infilarglielo in fica muovendolo, estraendolo

ed affondandolo, alternando il vegetale al sollievo della

mia lingua, che dopo ogni penetrazione massaggiava il

clitoride tanto provato. Feci alzare la mia amica, mi sedetti

e la feci sedere sopra di me, con il mio membro dentro il

suo culo. Da questa posizione introdussi dita mie e sue

in fica, mentre con la bocca mi occupavo dei suoi capezzoli.

La posizione era fantastica, il cazzo e l'azione delle dita in

fica avevano sconvolto la mia amica che oramai senza freni

si abbandonava alle emozioni ed al godimento che quella

situazione le stava procurando. Estrassi il cazzo dal culo e,

anche se mi ero ripromesso di non penetrarla, volevo che

il mio cazzo si impregnasse dell'acro dell'ano e del dolce

nettare della vagina in modo da dargli un sapore più forte.

Così mi decisi a fare una penetrazione flash, giusto il

tempo di bagnare il membro, estrarlo ed accompagnarlo

alla bocca della mia amica. Non era grosso ma abilmente

riuscì a farmelo ingrossare ed a farmi venire. Le chiesi

di spalmarsi lo sperma sui capezzoli e quando ebbe

finito cominciai a leccarglieli. Prima di andarcene feci

sedere la mia amica, scaldai del miele e, lentamente,

lo feci colare dall'alto delle spalle giù verso il seno ed

i capezzoli. La sensazione che si prova e' indescrivibile

ed estremamente eccitante. Ancor di più se durante la

colata ti rilassi completamente, lasciando che il tuo

partner ti masturbi il clitoride facendoti provare una

sensazione inebriante che con le sole parole è

indescrivibile.



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