E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.
Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!
Dopo un periodo molto "intenso" io e la mia amica non
ci eravamo persi di vista, anzi, il nostro rapporto si era
rafforzato. Il tempo era passato e nonostante ci
sentissimo di frequente erano rare le occasioni in cui
riuscivamo ad incontrarci a causa degli impegni di lavoro.
Ultimamente avevo cominciato a vederla sotto un altro
aspetto: era cambiata, migliorata, il suo corpo era più
formoso e femminile e mi sentivo ogni giorno sempre di
più attratto da lei. Più volte ho cercato di lanciarmi, ma i
miei tentativi sono sempre stati vani. La mia pretesa non
era quella di un rapporto vero e proprio per arrivare
infine alla penetrazione. No, a questo non avevo mai
pensato, ma avrei voluto fare con lei quei giochi,
soddisfare quelle fantasie erotiche che fra due amici
riescono bene. Anzi penso che aiutino a migliorare la
visione del sesso rendendolo più interessante, aiutandoti
ad uscire da questi canoni assurdi che la società di oggi
impone rendendo schiave le persone di una volontà non
propria, frustrandoli e togliendogli i piaceri più belli della
vita. Comunque sia, arrivò uno dei tanti sabato pomeriggio
in cui la mia amica venne a trovarmi, e colsi subito
l'occasione per invitarla una sera a cena, non ero
sicuro che accettasse ma mi convinsi a chiederlo
ugualmente. Rischiai lo stesso e venerdì sera puntuali
ci incontrammo nel luogo dell'appuntamento. Entrammo,
l'aiutai a togliersi la giacca e la feci accomodare.
Rimasi sbalordito, indossava una camicetta di seta
semi-trasparente sbottonata al punto giusto, una
minigonna nera con spacco laterale che lasciava vedere
le curve armoniose delle sue gambe.... E poi quel suo
portamento, quel modo di porsi in quella stanza e la
sua figura mi inebriavano come non mai. Solo a guardarla
ero eccitato, era estremamente attraente e quel giorno
tutte le mie convinzioni e le mie certezze ebbero
finalmente riscontro. Bevemmo un aperitivo e cominciammo
a mangiare. Ad un certo punto una sua mossa inaspettata
mi lasciò di stucco... Sentivo sotto il tavolo il dorso del suo
piede accarezzarmi la caviglia, poi la gamba ed infine salire
piano piano fino al membro. Non mi importava di quello che
potesse pensare la gente o se poteva vederci. Era la mia
occasione, finalmente ero riuscito ad uscire con lei e non
avrei perso questa opportunità per nessuna ragione al
mondo. Finimmo di mangiare e lei senza indugi mi propose
di passare il resto della serata a casa sua..... Eccitati e
strafelici ci avviammo verso casa. Arrivammo e lasciai le luci
spente per creare un po’ di atmosfera facendo in modo che
le luci delle candele creassero delle zone di penombra nella
stanza, rendendo l'ambiente adatto alla situazione.
Tolsi la giacca alla mia amica e cominciai a spogliarla.
Mi misi dietro di lei e cominciai a baciarle il collo, l'orecchio e
poi ancora il collo soffermandomi e continuando nuovamente,
mentre nel frattempo piano piano, sbottonavo la camicetta.
Arrivai alla bocca e cominciai a baciarla mentre con le mani
toccavo il seno sentendo i capezzoli inturgidirsi al mio tocco,
le tolsi la camicetta e le sbottonai la gonna aprendole la
cerniera. Mi abbassai con la testa all'altezza dei glutei,
le tolsi la gonna e, lentamente, cominciai a sfilarle le calze e
le mutandine. Da quella posizione aprii leggermente il solco
dei glutei e cominciai a leccare per tutta la lunghezza
soffermandomi all'ano e continuando sempre nella stessa
direzione. Con la lingua cominciai a salire leccando e
baciando ogni vertebra del suo corpo e della schiena fino
ad arrivare al collo dove l'impeto dell'eccitazione mi faceva
accanire non poco, non riuscivo a controllarmi, l'eccitazione
era troppa e volevo sfogarmi. Mi sedetti su una sedia,
la feci avvicinare a me in modo da avere i suoi capezzoli
all'altezza della bocca e con le mani cominciai ad
accarezzarle delicatamente l'interno coscia mentre con la
bocca leccavo il seno, mordendo e strapazzando con la
lingua i suoi capezzoli. Era già eccitata, l'interno coscia era
già bagnato dei suoi umori e quell'odore mi inebriava,
avrei voluto farla distendere in modo da aprirle le gambe
e cominciare a leccargliela come un forsennato, la
tentazione era forte ma preferivo aspettare per gustare
alla fine e con calma questo piatto speciale. Salendo con
le mani le introdussi un dito in vagina e subito andai a
cercare il clitoride per masturbarlo, la vagina accolse bene
il mio dito che dentro si muoveva senza alcuna resistenza.
A questo punto lo estrassi e passai una parte degli umori
sul capezzolo mentre il restante lo misi in bocca e cominciai
a leccarlo. Mi avventai nuovamente sulla vagina ma questa
volta con due e poi con tre dita, l'eccitazione si vedeva e gli
umori aumentavano a dismisura, estrassi le dita e infilai due
di queste nell'ano, le allargavo e le stringevo ancora ed
ancora, spingendole sempre più in fondo. La mia amica
cominciava ad ansimare dal piacere ed il suo corpo era
ricoperto da una pellicola di sudore che lo rendeva ancora
più travolgente. Da parte mia non riuscivo più a trattenermi,
il pene cominciava a pulsarmi, la vena si era gonfiata e
la cappella aveva raggiunto il massimo della dilatazione....
Feci sedere la mia amica e senza troppi indugi le infilai il cazzo
in bocca. Lo accolse prontamente e subito cominciò a leccarmi
la cappella, poi l'asta e nuovamente la cappella,
massaggiando con una mano i miei testicoli e tenendo con
l'altra il mio uccello. Resistetti pochissimo e in poco tempo
sborrai in bocca della mia amica che, data la grande
quantità di sperma, non riuscì a trattenerla lasciandosene
scivolare una parte sul mento e sul seno. Nonostante fossi
venuto il mio cazzo era ancora duro. Lei, con abili colpi di
lingua e di mano, seppe risucchiare le ultime gocce di sborra
rimaste nel mio sesso lasciandomi stremato. Ero esausto
ma volevo continuare. Feci sedere di nuovo la mia amica e
cominciai a baciarle un piede, poi la caviglia. Leccavo,
baciavo ed andavo avanti; arrivai all'interno coscia e mi
trovai davanti un mare di umori, era totalmente bagnata e
con mia grande gioia mi ci tuffai, leccando come un
forsennato.... Arrivai finalmente alla vagina, misi le gambe
della mia amica sulle mie spalle e cominciai a leccare prima
le labbra, poi il clito ed infine penetrai completamente la figa
con la lingua... Era quello che avevo sempre sognato,
leccare ore ed ore una passerona. Mi sentivo appagato e
sentivo la mia amica eccitata; a volte voleva sottrarsi alla
mia presa ma la tenevo salda e continuavo. Strinsi il clito
con le labbra e poi, con i denti, lo tirai verso di me.
Lo tiravo, lo rilasciavo e lo leccavo nuovamente. La mia
amica stava per venire, lo sentivo, volevo che il getto mi
arrivasse dritto in boca e così continuai a masturbarla con
le dita mentre con la bocca spalancata stavo di fronte alla
fica pronto a raccogliere ogni goccia del suo nettare.
Dopo non molto si dimenò con un spasmo violentissimo,
tanto che a stento riuscii a trattenerla, e mi venne dritta
in faccia. Appena ebbe finito di versare i suoi umori nella
mia bocca cominciai subito a recuperare ciò che mi era
sfuggito, leccando avidamente la superficie del corpo sul
quale si erano depositati. Andai in cucina, presi un cetriolo
e cominciai ad infilarglielo in fica muovendolo, estraendolo
ed affondandolo, alternando il vegetale al sollievo della
mia lingua, che dopo ogni penetrazione massaggiava il
clitoride tanto provato. Feci alzare la mia amica, mi sedetti
e la feci sedere sopra di me, con il mio membro dentro il
suo culo. Da questa posizione introdussi dita mie e sue
in fica, mentre con la bocca mi occupavo dei suoi capezzoli.
La posizione era fantastica, il cazzo e l'azione delle dita in
fica avevano sconvolto la mia amica che oramai senza freni
si abbandonava alle emozioni ed al godimento che quella
situazione le stava procurando. Estrassi il cazzo dal culo e,
anche se mi ero ripromesso di non penetrarla, volevo che
il mio cazzo si impregnasse dell'acro dell'ano e del dolce
nettare della vagina in modo da dargli un sapore più forte.
Così mi decisi a fare una penetrazione flash, giusto il
tempo di bagnare il membro, estrarlo ed accompagnarlo
alla bocca della mia amica. Non era grosso ma abilmente
riuscì a farmelo ingrossare ed a farmi venire. Le chiesi
di spalmarsi lo sperma sui capezzoli e quando ebbe
finito cominciai a leccarglieli. Prima di andarcene feci
sedere la mia amica, scaldai del miele e, lentamente,
lo feci colare dall'alto delle spalle giù verso il seno ed
i capezzoli. La sensazione che si prova e' indescrivibile
ed estremamente eccitante. Ancor di più se durante la
colata ti rilassi completamente, lasciando che il tuo
partner ti masturbi il clitoride facendoti provare una
sensazione inebriante che con le sole parole è
indescrivibile.
Il passato
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18 years ago
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