su tutta la pianura sconfinata

il velo delle tenebre è sceso.

adesso si ritirano nella loro dimora

tutte le creature della terra.

in questa oscura e grave notte di luna piena

di tutta la mia tristezza ne sento il peso.

della mia solitudine,

e dell'altro me stesso con cui sono in guerra.

quell'ombra che arrivata la notte si risveglia

come in cerca del sangue d'incaute amanti

che senza saperlo la loro morte

nel sonno già le attanaglia

e si ritrovano abbracciate a echi distanti

e di darci conforto ne perdon la voglia.

oh umile messaggera della notte

prometti a questo uomo di non abbandonarlo alla sua sorte

donaci un ora in più per la nostra celebrazione della morte

chiedimi della nostra inconsuetudine ogni momento

prenditi tutto di me: le mie paure, i miei amori, i miei errori

ma fà cessare nella mia coscienza questo tormento

portami via con te per praterie, colline e campi di fiori

e nell'azzurro del cielo vedrai il mio volto contento

e la primavera stavolta per noi porterà nuovi amori

e per la prima volta da soli cammineremo nel vento.