Le vedi per forza ferme, in piedi, con questo cellulare in mano. In mezzo alla corsia di un supermercato, in un angolo di marciapiede o strada. Sospese.
Con sul palmo “lettere” non più di carta, leggono, e si aprono in sorrisi che illuminano il mondo.
Io le guardo e immagino.
Mi domando se lui lo sappia di quel sorriso, leggero come ali di farfalla.
Mi domando se lui conosca il potere della felicità di un gesto così semplice, ma mai banale.
Parole che volano e si posano su anime lontane, a regalare attimi di distrazione da un mondo sempre troppo caotico.
Pausa, un’emozione, qualche brivido, una battuta, un semplice “ti sto pensando” a mille parole diverse, un modo innocente di farsi l’amore.
Si ferma tutto.
Roba da scendere pure dal mondo, tappa obbligata di vita.
Dita che scorrono digitando risposte e questo cavolo di sorriso che non demorde più caparbio di qualsiasi impegno.
Invio. Fine.
Ora tutto può continuare a scorrere.
Ci sono anch’io in tutte quelle donne.
Ci siamo in tanti.
Ci siamo tutti.
quegli istanti che valgono un giorno.
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1 year ago
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