Dopo un paio di giorni di assestamento nella nuova città, decisi di iscrivermi in palestra. Mi sarebbe servito per rilassarmi un po’ dopo il lavoro oltre che mantenermi in forma. All’ingresso, mi accoglie una simpatica segretaria che dopo avermi mostrato il locale, completa la mia iscrizione e mi consegna le chiavi dell’armadietto. Una volta in sala attrezzi, mi sento un po’ sperduto finché non si presenta un istruttore, che mi consiglia di iniziare facendo 10 minuti di tappeto.van Dopo aver terminato il riscaldamento inizio gli addominali. Mentre facevo le mie flessioni portando a fatica, le spalle verso le mie ginocchia, mi accorgo di una figura che mi osserva alle spalle. Una volta terminato l’ esercizio, si presenta dicendomi che è un istruttore. Gli chiedo di ripetermi il suo nome, perché la prima volta non lo comprendo. Mi rispose sorridendomi di chiamarsi Gnatas.
Subito, mi diede l’idea di una persona educata e simpatica. Mi disse che ora mi avrebbe seguito lui e che mi avrebbe fatto una scheda personalizzata. Mentre continuai gli addominali, stavolta eseguendo quelli bassi, portando le gambe al petto, mi diede l’impressione che mi stesse guardando il sedere. Un impressione che si tramutò in imbarazzo quando facendomi fare i glutei, me li tastava ripetutamente per controllare che facessi bene. Mi disse che avrei dovuto concentrarmi molto sul sedere perché secondo lui era molto sodo. Lo ringraziai, cercando di farla sembrare una cosa normale.
Mi portò ad un altro attrezzo ed anche lì mi fece fare la parte esterna del gluteo. Intanto, mi faceva compagnia parlando dell’alimentazione. Inizialmente, pensai che fosse gay, poi, venne una ragazza bellissima che mi tolse tutti i dubbi. Si avvicinò a noi, lo bacio sulle labbra e lo ringraziò per la notte precedente. Lui, ricambio, senza mostrare eccessivo entusiasmo e disse che era impegnato a seguirmi. Incuriosito gli chiesi se era la sua ragazza, e mi disse che era solo una amica e che aveva passato una notte di sesso con lei. Gli dissi che era molto bella e, non so perché dissi che aveva un bel culo. Lui sorrise dicendomi che io lo avevo più bello. Il mio volto immagino, mostrò tutta la mia sorpresa, perché lui continuò chiedendomi perché avessi quell’espressione.
Imbarazzato gli dissi che non mi aspettavo quel complimento. Lui invece, insisteva, dicendo che lo sapessi e per questo lo mettevo in risalto con quel pantalone bianco quasi aderente. Mi prese in contropiede, effettivamente quel pantalone era quasi una taglia più bassa, ma lo avevo comprato in saldi senza misurarlo il giorno prima. Cercai di cambiare il discorso e lui fece altrettanto. Ma quell’allenamento fu per me estremamente imbarazzante. Lui era sempre al mio fianco ed addirittura mentre feci i tricipiti con un attrezzo, lui si misi dietro di me appoggiando il suo pene al mio culo. Quel gesto mi fece impazzire. Ero eccitato e confuso. Non so cosa mi prese. Invece di reagire in maniera consona, non dissi nulla. Lui, preso conforto da quella situazione ed insisteva sempre più.
Mentre con le mani seguiva il movimento dei miei tricipiti, il suo pube era stretto a me. Quando terminò mi disse “Sei stata bravissima”. Io mi sentii crollare. Si era rivolto a me , con un femminile. Poi aggiunse “..Jenny”. E mi aveva anche dato un nome da donna. Rimasi immobile senza dire una parola. Poi lui mi indicò una panca e disse che avrei dovuto fare i pettorali. Confuso mi sdraiai e appoggiai le mani al bilanciere, quando vidi che si misi alle mie spalle, per aiutarmi mantenendolo dall’alto. Lì notai per la prima volta il suo pacco. Sembrava enorme e che stesse per esplodere. Lo fissai per tutto il tempo, senza accorgermene. Fu lui sorridendo che mi disse che era terminato l’esercizio. Non so spiegare il mio stato d’animo del momento. Vergogna, eccitazione, confusione.
Dopo aver fatto tre volte quell’esercizio, tutte e tre le volte mi ero perso in quella visione. Alla fine, presi coraggio e cercai di allontanarmi, quando lui venne verso di me e disse: “Dove vai Jenny?”
Balbettando dissi che dovevo andarmene, che era tardi. Lui mi prese e disse che avevo finito l’allenamento e che avrei dovuto fare una sauna. Risposi che non l’avevo acquistata e che non importava. Mi disse che era un omaggio e che avrei dovuto farla subito, altrimenti non aveva effetto.
Mi feci convincere, anche perché mi avrebbe rilassato un po’. Quindi entrai negli spogliatoi, presi l’accappatoio ed inizia la sauna, chiudendo a chiave la porta. Una volta dentro mi sentì rilassato e mi ritrovai a pensare a quello che era successo in sala. Ma che avevo fatto? Ho sempre avuto delle fantasie , ma non ho mai manifestato comportamenti ambigui. Come aveva fatto quel tipo ad indurmi ad accettare quelle cose. Mi aveva dato un nome da donna, me lo aveva appoggiato dietro ed inoltre aveva un pacco enorme. E non potevo smettere di pensarci. Quando all’improvviso la porta si aprì. Entrò in accappatoio e guardandomi disse “Ciao Jenny.” Sorpreso gli dissi che la porta era chiusa a chiave, ma lui rispose che aveva tutte le chiavi.
Proprio tutte!. “Sei bellissima” – aggiunse. Io, balbettando risposi “Gnatas..scusa non capisco..” “Presto capirai, tesoro..” . La sua sicurezza era inebriante. Sembrava tutto già deciso. Si tolse l’accappatoio e si sedette sulla sdraio. Lo vidi nudo. Piuttosto vidi il suo pene eretto. Enorme. Gli arrivava quasi fino all’ombelico.” Ora Siediti Jenny!” – mi ordinò. Confuso, obbedì. Ma mentre mi stavo per sedere al suo fianco sull’altra sdraio, lui col dito fece cenno di no. “Ma avevi detto di..” lui interruppe la mia frase e mi disse “Siediti qui!” indicando il suo pene eretto. Trasalì, non potevo credere alle mie orecchie. Mi aveva ordinato di sedermi sul suo cazzo. E con che sicurezza! Come se fosse una cosa naturale. Mentre pensavo, mi accorsi di trovarmi in piedi sopra di lui, con il mio sedere sopra il suo pene.
Lui intanto se lo toccava, e immagino inumidendolo un po’. Mi abbassai con calma, chiudendo gli occhi. Lasciando che il mio peso mi aiutasse a prenderlo dentro. Scivolai cosi lentamente che il tempo sembrò non passare mai. Mi ritrovai sopra di lui con parte del suo membro dentro di me. Con tono gentile e premuroso mi chiese se mi faceva male, tradendo una grande eccitazione. Risposi che non mi faceva tanto male, ma più che una risposta era un gemito, un languido sussurro. Mi sentivo ormai una donna e pronta per essere trombata. Mi sentii preso da una voglia di sesso irrefrenabile e mi girò vorticosamente la testa. Incominciai dalla prima volta in questa serata a sentirmi padrone della situazione ed iniziai a cavalcarlo con furia.
Non credo se lo aspettasse, perchè fu sorpreso dalla mia intraprendenza. Saltellavo su e giù sul suo cazzo, stringendo i miei solidi glutei.Mi appoggiai sul suo petto, cercando di far entrare quanto più cazzo dentro di me. Mi immaginavo di possederlo tutto nel culo, ma sapevo che non era così. E cercavo ogni volta di migliorare la mia meta, alzando ancora di più il sedere e divaricando il più possibile le gambe. Ogni volta lo sentivo scivolare un po’ più dentro, come se fosse risucchiato. Intanto lui mi strinse i glutei con le mani, come per trattenermi ed aiutarmi a prenderlo sempre più dentro.
Mugolando mi dice : ”Sei proprio una grandissima Troia” .Invece di offendermi , quelle parole mi eccitarono e gli risposi che aveva ragione che ero una Troia, una lurida puttana e che avevo voglia del suo cazzo. Sentirmi un corpo estraneo dentro il sedere, mi rendeva un’altra persona. Una persona che forse nascondevo da tanto tempo. All’improvviso lui mi spinse, come per scostarmi ed io mi alzai, sentendo il suo cazzo che usciva. “E’ troppo grosso per te..” Rimasi deluso ..e dissi che non era vero che lo avevo avuto tutto nel culo. Lui scoppio a ridere.”Oh..Jenny..lo hai solo assaggiato..” poi si alzo lasciandomi sedere sulla sdraio.”Non sei ancora alla sua altezza..”
Era rivolto verso di me in piedi con le gambe aperte, con le mano sui fianchi, mentre io seduto lo guardavo dal basso timidamente negli occhi. Non sapevo cosa fare. Mi disse di baciarlo. Io eseguii, baciando il suo membro come ipnotizzato. A quel punto la mia eccitazione raggiunse un limite mai provato, perché addirittura apri la bocca e glielo leccai. Non so cosa mi aspettavo, ma la sua reazione fu inaspettata. “Ma che fai Jenny?”.
Tiro indietro il membro e aiutandosi con le mani mi schiaffeggio con la sua asta poi disse di guardarlo negli occhi, mentre intanto incominciò a masturbarsi. “Ti ho detto di leccarlo?” Non risposi, ma con la testa feci un cenno negativo. “Esatto..quindi non lo devi fare.” Quel suo tono autoritario mi faceva sentire debole e protetto allo stesso tempo. Abbassai gli occhi e vidi il suo pene enorme furioso tra le sue mani, come se fosse pronto ad esplodere. “Guarda me!Non guardare il mio cazzo!”. Mi feci forza, ed alzai lo sguardo. “scusa, non volevo..” Quel mio modo di fare, penso, lo eccitò enormemente perché non riusci a tratternersi ed il primo fiotto centro la mia bocca ancora aperta, poi i successivi mi colpirono tutto intorno al viso, mentre stavo sputando il primo getto.
Mi portai le mani al volto per proteggermi, ma ormai era fatta. Avevo il viso inondato di sperma ed ora anche le mie mani lo erano, nel tentativo di toglierlo. “Che..cosa hai fatto?..va..vattene via..via!!” mi ritrovai a piagnucolare ancora ai suoi piedi, mentre lo vedevo che si chiudeva l’accapatoio e si avviava verso l’uscita. “D..dove vai?” dissi mentre mi ritrovavo solo in quella sauna, in ginocchio, fissando le mie mani inpastricciate. Appena ripreso andai subito a sciaquarmi. Mi asciugai con l’accapatoio il più possibile ed andai di corsa nello spogliatoio.
Lì, mi vestìi frettolosamente, senza fare la doccia, cercando di non attirare l’attenzione, ma mi sentìi gelare quando senti una voce dietro di me, mi chiese come stavo. Era l’istruttore , che aveva visto i miei occhi lucidi. Dissi che avevo mal di testa e non vedevo l’ora di tornarmene a casa. Mentre cercavo di andarmene, evitando la conversazione vidi Gnatas, che usciva dalla doccia, che si massagiava il pacco e mi osservava. Senza continuare il discorso, presi la borsa e me ne andai a casa.
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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