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Miscellaneous Fetish Cuckold Threesome Swingers

Iniziazione al piacere gay

La mia prima volta con un uomo: un incontro a lungo immaginato prima di qualsiasi tentativo di realizzarlo. Dalle prime esperienze con il sesso trasgressivo fatte insieme a mia moglie, sempre alla ricerca del piacere di lei, sempre lei con altri uomini mentre io guardavo o al massimo partecipavo con lei. Poi lei che inizia a fare tutto da sola, a passare da un letto all'altro, ad avere le sue storie da ninfomane con marito consenziente mentre io, da solo a casa, ad immaginare e fantasticare. Finchè i desideri latenti alla fine prendono forma e si traducono nella frequentazione delle chat. Forse non sono mai stato un semplice cuckold, forse ho sempre più o meno consapevolmente invidiato la mia compagna per ciò che faceva. Chissà. Ma se non fosse così per quale ragione presentarmi nelle chat gay con l'inequivocabile nick PASSIVOROMA, pur essendo un reale verginello da questo punto di vista?
Ed è arrivata la sera del contatto giusto, in mezzo a tantissimi contatti virtuali lontanissimi da qualsiasi veridicità. Sono da solo a casa, è venerdì sera, la mia lei è appena uscita per raggiungere il suo amico, e non tornerà a casa prima di domani a pranzo. E' vestita deliziosamente sexy e si pregusta una notte decisamente interessante, il tipo con cui esce sa il fatto suo, sa come farla divertire.
Solo a casa, l'occasione c'è, chissà che.... Mi contatta lui, dice di essere un quarantenne romano, di avere uno studio in centro, di essere in cerca di compagnia. E' interessato al mio nick. Si chiacchiera senza volgarità e senza riferimenti espliciti. Strano. Di solito in chat si viene sommersi dalle chiacchiere tanto esplicite quanto inconcludenti.
-Possiamo incontrarci adesso? - mi fa lui, diretto.
Mi sento avvampare, esito un minuto. Che faccio, chiudo la chat senza tanti complimenti e scappo? Gli chiedo info prima di accettare? Poi lo stimolo a tramutare la fantasia in realtà si fa sentire.
- Si, certo, non ho problemi - gli rispondo.
-Quanto ci metti ad arrivare a piazza Barberini? - mi incalza garbatamente.
-Una mezzoretta... - rispondo.
-Ok, all'angolo con la farmacia alle 23.00 - e segue una rapida descrizione.
Non ci scambiamo nemmeno il cellulare, tutto sulla fiducia.
Sarà mica un pacco?
Ma ormai ho varcato la soglia e voglio vedere cosa succede. Mi faccio una rapida doccia, mi vesto ed esco con lo scooter.
Arrivo puntuale, lego il motorino in via Barberini e scendo verso il Tritone.
Sono decisamente emozionato, non ho idea di come comportarmi. Non sono una checca, lui non si aspetterà mica che io mi comporti come tale? Che tipo sarà? E se poi appena lo vedo mi passa ogni fantasia e "ritorno in me"? Che gli racconto?
Sto in subbuglio ma mi fermo davanti alla farmacia a guardare la vetrina. Passa qualche minuto poi un signore non molto alto mi si avvicina.
-Sei Andrea? - mi fa.
-Si, ciao... Maurizio, no?
Ci stringiamo la mano. Non ho mai stretto la mano di un uomo con l'idea di farci sesso insieme, ho paura di essere goffo.
-Vieni, andiamo.
Iniziamo a camminare affiancati sugli stretti marciapiedi delle viuzze. Si chiacchiera normalmente, come due normalissimi conoscenti. Arriviamo ad un pianoterra con un portoncino a vetri, lui armeggia con la serratura, apre la porta e mi fa strada. Un corridoio e poi finalmente arriviamo in una grande stanza soppalcata. Lui è architetto e quello è il suo studio. Ci sono librerie e scaffalature, tavoli da disegno, computer....
Mi descrive brevemente l'ambiente ed il suo lavoro, poi mi invita a sedermi sul divano mentre lui prepara qualcosa da bere. Ne approfitto per osservarlo bene: sui 45 ben portati, corporatura normale, circa 1,70 di altezza. E' cordiale senza esagerare, parla con molta naturalezza e non sembra minimamente turbato, cosa che io non posso invece affermare. Mi rendo conto di star seduto sul divano a gambe strette come una liceale nervosa, mi sforzo quindi di rilassarmi.
Maurizio mi porta l'amaro che gli ho chiesto e si siede vicino a me. Continua a chiaccherare tranquillamente, poi appena finisco l'amaro mi prende il bicchiere dalla mano e lo posa sul tavolino. In un solo gesto continuo mi prende con delicatezza il polso e porta la mia mano a contatto con il suo "pacco". E' giunto il momento tanto sognato-temuto, ma sento che le cose vanno come è giusto che vadano, mi sento sempre più a mio agio. Lungi dal ritrarre la mano comincio a massaggiargli la patta dei pantaloni con delicatezza e gli sorrido. Lui appare imperturbabile, il contatto con quei pantaloni "pieni" mi piace decisamente. Maurizio continua a sorseggiare whisky in silenzio, non vedo alcun motivo per non essere audace. Gli tiro già la lampo del pantaloni ed infilo una mano dentro. Sono emozionato e desidero sentirlo dal vivo... lo sento già duro sotto le mie mani e cerco di afferrarlo, ma non riesco a superare la barriera dello slip. Maurizio si slaccia i pantaloni e li abbassa a mezza coscia insieme agli slip. Nulla più mi divide dal suo sesso. Finalmente. Glielo prendo in mano ed inizio a menarlo dolcemente. E' una bella sensazione. Ha un membro non troppo lungo, ma rispettabilmente grosso, sormontato da una grossa cappella turgida. Lo sento indurirsi ulteriormente sotto le mie carezze, poi lui prende l'iniziativa. Si alza in piedi e si sfila scarpe, pantaloni e slip, mentre io mi sfilo la camicia. Inizio a togliermi i pantaloni a mia volta quando mi ritrovo Maurizio in piedi davanti a me. Io, seduto sul divano, il suo cazzo davanti al viso. L'invito è esplicito. Tocca a me. Gli prendo l'asta in mano e la avvicino al viso. Non l'ho mai fatto ma ho visto centinaia di film porno, oltre che mia moglie dal vivo con diversi uomini. So cosa devo fare e lo faccio con molto piacere. Appoggio le labbra sulla sua cappella e la bacio delicatamente. La sento calda al contatto e dal deciso odore di maschio. Con la mano accarezzo dolcemente il suo membro e lo bacio, annusandolo. Lui pare gradire l'approccio soft, allora tiro fuori la lingua e la passo sull'asta. Risalgo e sento il bordo della cappella, Maurizio mi invita e prenderlo in bocca, è quello che desideriamo tutti e due. Sento questa grossa massa di carne calda invadermi la bocca, ha un sapore forte che mi piace. Spalanco perchè ho paura di fargli male con i denti, devo quasi prendere le misure. Penso a mia moglie che in quello stesso momento starà facendo lo stesso con il suo amico ed inizio a ciucciare con passione quella grossa cappella. Lui sembra rendersi conto della mia inesperienza mi ferma. Mi dice di aprire bene la bocca. Io eseguo e lui affonda il membro lentamente. Schiaccio la lingua sul fondo della bocca per farlo passare meglio. Maurizio mi afferra la testa e inizia a fare avanti e indietro. Ogni colpo va più a fondo, finchè mi strappa colpi di tosse. Prese bene le misure lui per dieci minuti buoni usa la mia bocca come se fosse una fica. Comincio a soffrire e a sentirmi la mascella indolenzita ma lo lascio fare, da come gli è diventato duro capisco che il gioco gli piace molto. Mi dice di spogliarmi, lui si leva la camica e si stende sul divano. Io sono eccitato ma in modo strano, non ho erezione, è più uno stato di languore che vera eccitazione sessuale. Mi invita ad avvicinarmi e mi chiede di baciargli i capezzoli. Senza che lui me lo chieda gli riprendo il cazzo in mano e avvicino il viso al suo petto. é molto peloso e mi fa una certa impressione, gli unici capezzoli mai baciati finora sono stati quelli femminili. Comincio a distribuirgli baci sul petto e lo sento sospirare. Percepisco il suo piacere e gli solletico i capezzoli con la lingua. Li mordicchio, ci gioco. Li inumidisco di saliva e poi ci soffio sopra per raffreddarli. Lui gradisce e mi apostrofa più volte chiamandomi la sua troia. A queste parole il languore che sento aumenta e sento di desiderare ancora il suo cazzo. Dal petto scendo lentamente gli bacio e lecco l'addome, scendo ancora e arrivo al pube. Non vedo l'ora di riprendeglielo in bocca.
Finalmente è di nuovo mio. Inizio a fargli un pompino sfrenato, come quelli che si vedono nei film porno. Gli succhio la cappella, la insalivo, ci sputo sopra per poi farmi sparire interamente il membro in bocca, mi piace da morire. Mi dice di far piano per non farlo venire subito, allora decido di scendere ancora. Con una mano gli accarezzo l'erezione mentre inizio a baciargli e leccargli le palle. Non ho più remore in quel senso, faccio ciò che mi viene naturale fare: lecco l'interno cosce, gli prendo delicatamente le palle in bocca ciucciandole e massaggiandole con la lingua.
Sono la sua puttana, voglio essere la sua puttana, che bello essere la sua puttana.
Facciamo un break a ci versiamo di nuovo da bere. Mi dice di trovarsi bene con me e che si vede che ci metto passione in quello che faccio. Finito il secondo beveraggio mi fa appoggiare ad una sedia, si siede dietro me ed inizia a massaggiarmi i glutei. Insinua le dita fra le chiappe ed arriva a solleticarmi l'ano. La cosa non mi piace particolarmente ma nemmeno mi dispiace, lo lascio fare. Dopo un minuto ho le sue dita che rovistano nel mio culetto cercando di allargarlo. Gli confesso di non averlo mai fatto, lui conferma con un:
-Ci credo senti quanto è stretto.
Non per questo però smette. Mi inserisce medio ed anulare uniti nell'ano ed inizia a pistonarci dentro con violenza. Il piacere lascia posto al disagio e a momenti addirittura al dolore. Maurizio mi porta sul divano sistemandomi a quattrozampe, si mette dietro di me ed infila un preservativo. Mi si accosta e sento la pressione della sua erezione fra le mie chiappe. Desidero farmi scopare da lui, ma lo desidero solamente con il cervello, il corpo non risponde. Apro le chiappe per farlo entrare, lui spinge ma avverto un dolore troppo forte e mi irrigidisco. Un secondo tentativo, lui mi prende per i fianchi e spinge, una porzione di cappella si fa strada dentro di me, cerco di sopportare il dolore, ma poi è troppo e dobbiamo rinunciare. Sono dispiaciuto, avrei voluto far godere Maurizio anche con il mio corpo non solo con la mia bocca e con le coccole. Per farmi perdonare mi inginocchio davanti a lui ed gli pratico un altro pompino generosissimo. Lo sento avvicinarsi al piacere, provo a masturbarmi per godere insieme a lui ma il mio cazzo rimane irrecuperabilmente moscio. Se vuole sburrarmi in bocca glielo lascio fare, voglio che lui goda al massimo. Ma un attimo prima esce, ed un copioso fiotto di sperma mi colpisce su una guancia. Con le mani continuo a segarlo e conto altri tre abbondanti schizzi che mi colpiscono su collo e petto.
Raccolgo la sua sborra con le mani e me la spalmo sulle guance, voglio mostrarmi a lui ricoperto del suo seme.
Insomma, questa è stata la mia iniziazione ai piaceri "diversi" il cui seguito... al prossimo racconto!!!

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