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sergent 51 y.o.
Man
Parma, Italy
Last visit: 14 years ago
Miscellaneous Fetish Cuckold Threesome Swingers

La contessa

La Contessa
Giovanna non era una vera Contessa, era cosi chiamata perchè viveva in una grande villa padronale,
in un paesino vicino alla città, circondata da un immensa tenuta. Era rimasta vedona da qualche anno. Si diceva
che il marito era passato a miglior vita, si diceva, causa lo sforzo disumando sostenuto per saziarla
sessualmente. La signora era una super troia ninfomane, lui povereto era scoppiato per infarto.
Lei a quel tempo aveva quasi 40 anni era un bellisisma donna, nella sua proprietà girava quasi sempre senza
mutande, e si faceva trombare da tutti quelli che lei andavano, una vera mangiatrice di uonini e a volte anche
di donne. Era ben voluta da tutti, mogli comprese, in quanto dava lavoro a tutto il paese.
Io la conobbi che avevo 11-12 anni, il tempo delle prime seghe, e che seghe, tre al giorno come minimo.
Ero amico di scuola del figlio del fattore e noi ragazzi giocavano nel parco o nella torretta
che sovrastava un ampia terrazza del palazzo, La Sig.ra Giovanna era solita perndere il sole sulla terrazza
completamente nuda. Noi ovviamente la spiavamo da un abbaiono con un binocolo e poi giu' seghe.
Con noi era molto cordiale a volte chi offriva i biscotti o le caramelle, ovviamente ci considerava
ancora dei bambini, quindi con noi era molto formale, anche se vedeva che sbavavamo per lei.
Il tempo passa, si crese, cambiai citta' e non piu' rividi la Contessa.
L'altra estate mi recai in una citta' della costa in occasione di un convegno, scesi in albergo
qualche giorno prima per farmi anche una vacanza.
Ero appana entrato e stavo consegnando i documenti, quando entra per chiede la sua chiave, una Signora
non piu' giovane, ma molto appariscente. Aveva un copricostume velatissimo, che faceva intravveddere,
un costumino micriscopico, che lasciava scuzzare fuori un seno sodo e prosperoso (ovviamente rifatto)
il piccolo perizoma copriva a malapena le labbra di una figa "musona" ovvero molto pronunciata.
Figa era la Contessa, si era lei, non mi sbagliavo. Sembrava ancora una giovane donna, ma doveva aver
vicina alla sessantina visto che io mi avvicinavo ai 40.
La salutai "buona sera Sig.ra Giovanna" lei mi guardo stupita, "ci conosciamo ?", le risposi
"certamente, solo che a quel tempo ero un ragazzino, sono Marco l'amico del figlio del suo fattore "
lei rispose "Marco, si, si, che bel mascione che ti sei fatto" e mi salto letteralmente addosso
baciandomi e stringendomi con forza contro quel paraurti delle sue voluminose tette.
Poi volle offrirmi un aperitivo mi racconto del paese, della sua vita. ci lasciammo che era ora di
prepararsi per la cena, ma non mi mollo del tutto, volle che cenassi al suo tavolo.
Quando scesi in sala pranzo Giovanna era già arrivata, era elegantissima, mi corse incontro, vedevo che
non stava nella pelle, mi accomodai difronte a lei e quasi subito inizio da sotto il tavolo a sfregare
il suo piede lungo le mie coscie. Capii che non mi potevo sottrare a lei, non mi era mai capitato di farmi una
donna così matura. Ero un po' contrariato, ma feci il galante e stetti al gioco. Dopo tutto era
sempre stata considerata una amante impareggiabile.
Dopo la cena volle offrirmi in whisky a bordo piscina, mi portò in un divanetto in ombra e inizio a sfregarmi
il cazzo duro da sopra i pantaloni, dicendo "cavolo che cazzo, complimenti, ti piacerebbe farmelo provare ?"
Per vari motivi, non le dissi di No: primo l'avevo desiderata anni addietro, era pur sempre una donna piacevole
anche se attempata, poi ero curioso di sapere se quello che si diceva su lei era vero.
Andammo in camera sua, mi fece stendere supinio sul letto ed ancora vestita venne sopra di me inizio a baciarmi
sul collo poi apertami la camicia sul petto e sempre più giu'. Mi sfilo i pamtaloni e lo slip, poi inizio a leccarmi
lungo l'interno coscie, sfiorava con la lingua i miei coglioni e l'asta ormai durissima, ma per farmi arrapare
sempre di piu' evitava quasi di toccarmi li cazzo, che stava per esplodermi dal tanto che era duro.
Cominciavo a capire che quella donna era diabolica, era una macchina da sesso. La cosa duro a lungo, il mio cazzo vibrava,
fremeva, si irrigidiva, mi stava portando a sborare senza avermi toccato il cazzo, non mi era mai capitata una donna cosi
esperta. Poi mi disse " ora ti faccio sborare l'anima" mi perse in bocca il cazzo e se lo fece intrare in gola,
era talmente tanta la mia eccitazione, che dopo poco iniziai a sborare, fu una sborata lunghissima.
Sboravo, sboravo, continuavo a sborare. Lei degluti e assaporo' tutta la mia sborra, con avidita, poi si accocolo
accanto a me e mi accarezzo, io facevo altrettanto con lei. Rimanemmo così per qualche minuto, poi lei raggiunse il bagno
quando usci era compeltanete nuda, venne di nuovo sopra di me inizio a spompinarmi nuovamente, si giro in posizione di 69 e mi offri la sua
figona che profumava di rosa, La leccai con avidità, le morsicandole la grossa clitoride turgida, mugolava, godeva e contemporaneamente
mi spompinava, sentivo il mio cazzo perdersi nelle profondità di quella bocca vorace, sentivo il mio cazzo affondare nella sua
gola, in un cresendo ormai vertiginoso.
A questo punto mi girai la misi alla pecorina e le cacciai il cazzo nella ambia figa, dopo qualche colpo in figa, le puntai
la cappella sul culo e senza tanti compilimenti la penetri con forza. Tanto aveva il culo ormai rotto da tempo, a quel punto inizio a urlare
di piace mi diceva "si, si rompini il culo spaccami, si tanto sai che sono una grande troia, un super puttanone", e così via
L'inculai e la chiavai per circa due ore, lei urlava si dimenva, gemeva, vibrava tutta, era in preda ad orgasmi contimui.
Eravamo esausti ed anch'io mi feci un'altra sborata.
Ci riposammo un attimo, ci facemmo una doccia era quasi l'una, errano ormai tre ore che facevamo sesso, io speravo di andarmene
a dormire nella mia stanza, ma lei volle che dormissi li. Dormissi.... non vi dico quello che successe dopo, potete immaginarlo,
Praticamente lei mi scopo fino alle 4, fortuna che generalmente dopo aver sborato per due volte di seguito, la terza volte non vengo
con facilita', altrimenti quella gran vacca, mi avrebbe fatto secco.
Finalmente alle 4,10 ero steso nel mio letto, mi risvegliai che era quasi mezzogiorno, scesi al bar e mi feci preparare uno zabaglione con 4 uova
dovevo recuperare ed in fretta, sapevo che la Contessa non mi avrebbe mollato tanto facilmente.
Andai in spiaggia e mi addormentai sotto l'ombrellone, avevo una sbornia che non vi dico.
Venne nuovamente la sera al rientro in albergo vidi che la Contessa era li ad attendermi assieme ad una giovane ragazza,
Mi venne incontro mi abbraccio e disse " ma dove sei stato, ho un regalo per te, la vedi quella ragazza, questa notte ce la facciamo".


Le risposi "fantestico", ma nel contempo pensavo a cosa sarebbe successo se l'amichetta poco piu' che ventenne fosse stata
una ninfomane come la sig.ra Giovanna, forse non sarei arrivato al mattino, queste mi avrebbero, spolpato fino all' osso.
Mi dicevo pero che ne valeva la pena, visto che la ragazza era una fighetta ad sballo con scritto in fronte sono una vera
vacchetta.
Cenammo assieme, facemmo amicizia, la ragazza disse di chiamarsi Pamenla, poi prendemmo il caffe a bordo piscina. Giovanna
ci porto entranbi a passeggiare nell'enorme parco dell'albergo, raggiunto un isolato gazzebo semi chiuso da un grigliato ci
sedemmo su in ampio divano, Giovanna nel sedersi si fede salira il vestito di seta fino all'inguine, era senza mutandine,
subito porto a se Pamela la bacio in bocca e nel contempo le alzo la corta mini, anche Pamela era senza le mutandine, nella
penombra potevo vedere la sua figa completamente rasata. la Contessa si stese sotto e si porto sopra Pamela, a 69. Subito
le due troie iniziarono a slinguazzarsi con avidita', mugolando, erano talmente prese dalla libidine che non si curavano
piu' del fatto di essere in un luogo pubblico, anzi questo le eccitava a dismisura. Io ero abbastanza teso, se fosse
venuto qualcuno, sarei stato in imbarazzo, Sicuramente le due ninfomani ne sarebbe state contante sia che fosse stato maschio
o femmina l'avrebbero coinvolto nel loro gioco.
Dopo circa 1/2 ora Giovanna mi disse "ora che ti ho preparato la troietta, scopala alla pecorina, mentre io vi lecco entrambi,
e quando stai per sborare mettimi il cazzo in bocca che ho sete".
Cercai di durare il piu' a lungo possibile, ma la calda figa di Pamela e le slinguate di Givanna sul mio cazzo che entrava
ed usciva e le leccte di palle, i gemiti sempre piu' crescenti della ragazza, mi portarono a sborare, ovviamente lo feci
in bocca alla Giovannona.
Lei continuo a succhiarmelo in modo così professionale che praticamente mi resto completamete eretto, anzi si induri in modo
esagerato, mi sembrava di avere un cazzo di acciaio temprato.
A quel ponto la vecchia troia, mi invito a metterlo in culo a Pamela, si raccomando di farlo con dolcezza la ragazza aveva
ancora il culetto vergine, ma era ora che avesse assaporato il piacere anale.
Inumidii la cappella nella figa della ragazza e la passai sul suo culetto piu' volte, volevo si incularla, ma lo volevo fare
con gentilezza. Contemporaneamente alla mia azione Giovanna preparava psicologicamente Pam, le suggeriva dolci parole la baciava
le diceva che il piacere anale era bello e che quando il suo culetto sarebbe sato sufficentemente aperto, le avrebbe organizzato
un orgia con doppia penetrazione. Ovvero il massimo del godimento.
Presa da una smania inarrestabile Pam inizio a dimenare il culetto, il mio massaggio, le parole della Contessa e la situazione
particolare, la portavano al desiderio di farsi finalmente penetrare il culo.
Iniziai a spingere lentamenti, piccoli colpi, feci entrere la cappella ed iniziai a stantuffarla lentamente, il culo le si stava
dilatando a piccoli passi, durai in questa azione per almeno 20 minuti, lei gemeva di piacere, di ecciatzione. La Contessa contemporaneamente
le leccava la figa, le mordicchiava la clittoride, voleva portarla al massimo dell'orgasmo. Quando ebbi l'impressione che Pam
fosse al culmine del godimento, diedi un colpo di reni e feci pentrere tutto il mio cazzone in quel culetto, che ora aperto
ai piaceri, piu' voluttuosi. Non mi curai dei sui geniti che ormai non capivo se fossero di piacere o di dolore, continuaoi
a stantuffarla con vigore fino a che non sborai.
Poco dopo sentimmo dei passi avvicinarsi, era solo una coppietta, ci ricomponemmo un po', La contessa invito la giovane coppia
ad entrare e nel contempo disse: "ragazzi noi abbiamo gia' fatto questo e' in posto stupendo per fare sesso, accomadatevi".
La ragazza arrossi paurosamente lui rimase stupito, ci alzammo e mentre ci allontanavamo, quella "rospa" della Contessa
rivolta nuovamente ai ragazzi disse "mi raccomando dateci sotto"
Raggiungemmo la camera della Giovannona, la serata non era finita anzi veniva il bello, che nottata ragazzi, fortuna che il
Barman fa un ottimo "zabaglione" altrimenti......................











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