La foto
Una domenica mattina sul far dell'estate. Uno di quei giorni che si preannuncia torrido e assolato, sin dalle prime ore. La città là fuori è ancora assonnata; c'è poco movimento in strada, vedo per lo più anziani, mamme col passeggino e qualche guinzaglio: ad un estremo il cane, dall'altro il padrone. Si godono queste prime e ultime ore di fresco, consapevoli dell'imminente accensione di quell'immenso forno in cui si trasformerà fra poco questa città.
La chiamo al telefono, so che è già sveglia anche lei. So che aspetta una mia chiamata: il primo brivido di oggi, per entrambi.
"Ho voglia di te", mi dice. Ed è come se vedessi le sue labbra pronunciare quelle parole: morbide, naturalmente carnose, inarcate leggermente a dischiudere una dentatura bianca come il latte e perfetta come la sua voce. Semplice e involontariamente provocante.
"Questo pomeriggio sarò da te. A più tardi allora", le rispondo.
Ci andrei anche subito, ma preferisco aspettare il pomeriggio, per riprendermi dal torpore mattutino.
Quando fa caldo il tempo sembra scorrere più lentamente, così decido di ingannarlo navigando un po' sul web e leggendo qualcosa.
L'occhio cade spesso sull'orologio: 10 e 14, 10 e 21, 10 e 24... Quasi quasi mi pento di non averle detto che sarei uscito subito. Guardo fuori dalla finestra, vedo l'aria tremolare sui tetti delle macchine e sull'asfalto. 10 e 35, 10 e 41, 10 e 50... Mi accendo una sigaretta e mi godo ogni singolo respiro, ogni sbuffo. Osservo gli anelli di fumo contorcersi e assumere forme bizzarre. Sudo.
Ora il sole è alto nel cielo ed emana un calore che penetra ovunque, fino in casa, fin sul divano. Mi abbraccia e mi avvolge completamente. Alcune goccie di sudore mi solleticano lungo il collo e le braccia. Mi sento avvampare mentre pettino i miei capelli con la mano. C'è qualcosa di erotico nel caldo afoso. Forse è la voglia di spogliarsi, forse è il sudore che in certi momenti tanto assomiglia a quello che ci pervade durante un'intenso amplesso o forse è il pensiero che inevitabilmente finisce a concentrarsi sulla pelle, sulla nudità.
Sia come sia, fra un po' dovrò uscire e sarà dunque il caso di darsi una rinfrescata.
Affaticato dal caldo, mi spoglio lentamente. Mi sfilo la maglietta aderente, restando a petto nudo. Mi fermo per qualche secondo osservando il mio riflesso sul vetro della finestra. Sì, cedendo ad una vena narcisista seguo le linee del mio corpo, dei pettorali, dell'addome, delle braccia. Forse avrei bisogno di una leggera tonificata, penso... ma del resto nessuno è perfetto, no ? Mi accarezzo un braccio per valutarne ulteriormente la consistenza: la pelle è liscia e soda ma in effetti avrei bisogno di qualche seduta in palestra. Anche se sono convinto, certo presuntuosamente, che più di una donna resterebbe volentieri in stanza a godersi la scena mentre finisco di spogliarmi.
In effetti proseguo sfilandomi i pantaloncini e in ultimo i boxer. Sono nudo, in piedi davanti alla finestra e seguo con lo sguardo il profilo del pube, dei glutei e mi diverto a ruotare leggermente su me stesso per osservare quale profilo mi doni maggiormente. E' una stupidaggine, me ne rendo conto, ma solletica la mia eccitazione, l'osservarmi con gli occhi di un'ipotetica donna, immaginando quale posizione e quale posa potrebbe piacerle di più. Mi trastullo ancora qualche secondo con queste fantasie e poi vado in camera a prendere i vestiti per dopo: una maglietta a maniche corte grigia ed elasticizzata, quella che piace tanto a Roberta, un paio di boxer attillati di quelli che risaltano il pacco e magnetizzano l'attenzione delle sue mani e per finire un paio di pantaloncini dello stesso grigio della maglietta.
Mi dirigo in doccia e mi rinfresco a lungo sotto il getto impetuoso che mi piace dirigire direttamente all'altezza dei pettorali. Sento le migliaia di gocce scorrere sul mio corpo, e l'idea che fra poco sarò dalla Roby rende il tutto molto speciale, travalicando il concetto di semplice doccia. Sento crescere qualcosa dentro di me, che mi mette elettricità addosso. Le goccie d'acqua su ogni parte del mio corpo sono il preludio alle sue mani, ugualmente piacevoli ed invadenti. Lascio rilassare la mente, e divago con i pensieri mentre mi godo il massaggio del getto prima sul petto e poi sulla schiena.
Ad un certo punto, quasi a sorprendere me stesso, decido risolutamente di chiudere il rubinetto e di riprendermi dal piccolo, dolce oblio della doccia.
Mi asciugo, mi pettino, una profumata leggera e via a vestirsi.
Pochi minuti dopo sono sulla moto in direzione Roby.
Giungo da lei con un certo anticipo. Mi apre quasi sorpresa, fingendo di essere contrariata per l'anticipo con cui mi sono presentato. Poi scoppia in un sorriso femminile e radioso. La ricambio con un abbraccio stretto e prolungato e poi entriamo richiudendoci la porta alle spalle.
In casa sua fa un caldo bestiale. Abita all'ultimo piano di una palazzina di tre piani, e quando il sole batte sul tetto, casa sua diventa una sauna. L'aria condizionata ci sarebbe pure, ma l'accende davvero di rado perchè odia gli sbalzi di temperatura e il getto di aria fredda che circolerebbe per la stanza. Lei è visibilmente sudata, e di nuovo i miei pensieri assumono connotazioni erotiche. Io stesso in pochi minuti inizio a sentire qualche gocciolina lungo la schiena.
"Mettiti comodo!", mi dice, "intanto ti porto qualcosa di fresco da bere", mi grida dalla cucina.
Mi siedo sul divano e aspetto che arrivi. Dopo pochi minuti la vedo entrare vestita di solo intimo, con una giarrettiera di pizzo nero e il vassoio delle bibite in mano. Ora sì che fa caldo !
La guardo negli occhi, invitandola con lo sguardo ad avvicinarsi. Lei appoggia il vassoio sul tavolo accanto, e si avvicina ancheggiando in modo provocante verso di me. Mi guarda mentre si avvicina e sussurra: "ti aspettavo, piccolo porcellino mio... tu non morivi dalla voglia di venire qui ?" - "Certo, ho voglia delle tue mani, del tuo corpo... vieni qui..."
Roberta si mette a cavalcioni su di me, e inizia a baciarmi mentre le nostre mani esplorano vicendevolmente i nostri corpi.
La mia lingua incrocia ripetutamente la sua, e finisco più volte a leccarle delicatamente le labbra mentre sento la sua mano scivolare lungo la mia coscia, alla ricerca del mio piacere.
Continuo a baciarla e sposto la mia mano sulla sua gamba, risalendo verso gli slip.
E' umida di sudore, accaldata e scatenata. Avverto il piacere montare dentro di lei, sento l'odore della sua eccitazione ed insinuo la mano proprio sopra lo slip, bagnato e sottile. La massaggio lievemente, e sento fremere il suo corpo ormai avvinghiato al mio.
La mia mano esplora le sue coscie, i suoi glutei, li palpa vigorosamente, provocando in lei ansimi profondi e movimenti ondulatori del suo pube. "Ho voglia di sentirti dentro" mi confessa appoggiando le sue labbra al lobo del mio orecchio. Io insisto con la mano, desidero portarla ad un livello superiore di eccitazione. Non voglio che mi desideri dentro, e basta. Voglio che senta l'irrefrenabile bisogno di godere, di sentire riempito ogni suo buco, soddisfatto ogni suo prurito, voglio che plachi la sua voglia afferrando il mio pene con sugardo ingordo e perverso e che ne faccia oggetto del suo piacere; voglio che si abbandoni totalmente al godimento e che la sua mente sia totalmente coinvolta al punto di amplificare ogni sua percezione.
So quanto le piace, e lascio che la mia mano scorra lungo la fessura delle sue natiche, le scosto lo slip sottile e inizio a massaggiarle l'ano con il dito medio. Sento i suoi liquidi trapelare dagli slip e bagnare le mie coscie. E' allagata, là sotto, e inizia a mugolare di piacere. La cosa mi eccita come un toro, e sento il mio membro spingere nei boxer indossati per lei. La sposto un poco e sporgo visibilmente il pube verso di lei. Smette di baciarmi e mi slaccia i pantaloni. Me li sfila avidamente, e appoggia il suo volto sul rigonfiamento dei miei boxer. Sento pulsare la voglia, lo sento crescere oltre misura, fino a cercare di uscire dal contenimento. Lei solleva leggermente il viso e inizia a massaggiarmi il pene attraverso i boxer. Poi con una mano inzia a massaggiarsi il suo monte di venere, mentre mi guarda negli occhi, assaporando ogni mia smorfia di piacere. Spalanca gli occhi, a tratti, e geme mentre sente il mio cazzo ormai incontenibile sbucare dalle mutande. Avvolge la cappella con le sue dita, la sfrega e poi si lecca eroticamente le stesse dita, assaporando il mio odore. Io mi chino verso il suo pube, le calo gli slip, e inizio a leccare la sua meravigliosa e bagnatissima fichetta. Le mie mani le massaggiano le natiche, e torno a giocare con le dita attorno al suo buco. Sento le chiappe contrarsi e rilasciarsi, la vedo inarcarsi a cercare il mio dito e infine lascio che affondi nel suo ano completamente. Le sto succhiando il clitoride e la sto penetrando da dietro con le dita, spingendo da dentro verso la fica. Roby grida di piacere "Ahhh siiii, cazzo, siiiiii, cosiiii.... sono la tua troia... siiiii"... ora ho il cazzo duro come uno dei suoi vibratori e le sue mani lo cercano per gustarlo al tatto, presagendo l'imminente penetrazione.
Continuo a succhiarle il clitoride, alternando alcuni momenti con delle leccate lente e profonde. "Ti prego scopami, voglio sentire il tuo cazzo dentro di me... ora !!"
Adesso è arrivato il momento di accontentarla: mi stacco con la bocca dal suo piacere, e ci appoggio il cazzo ormai fuori controllo.
Spingo piano, dapprima, entrando lentamente e facendola sospirare. Poi inizio a stantuffare sempre più forte, mentre lei ormai completamente abbandonata al piacere e alla lussurria inizia a pronunciare frasi sconce e senza inibizioni. Ad un certo punto esplode in un orgasmo travolgente, sento il mio pene completamente fradicio dei suoi umori, il suo pube sfregare sul mio, sento le contrazioni della sua fica che stringono il mio pene come a volerlo trattenere oltre misura fra le sue coscie.
I nostri corpi strusciano l'uno sull'altro, eroticamente sudati e appiccicosi; non resisto più... devo venire anch'io... accortasi del mio imminente piacere, Roby lo lascia scivolare fuori, e inizia a spompinarlo con passione, assaporandone il gusto mescolato ai suoi umori, lo succhia con foga, mentre con la mano lo masturba partendo dallo scroto e scuotendo l'uccello fino sotto le sue labbra.
Grido un verso gutturale e profondo, esplodo 2, 3 schizzi copiosi nella sua bocca, poi finisce con la mano, facendomi vedere che lecca gli altri in arrivo accogliendoli voracemente fra le sue labbra. Lecca ogni goccia che le regalo, e nel frattempo torna a masturbarsi mentre mi guarda godere. Ha ancora una voglia matta, ma sa che io a questo punto ho bisogno di qualche momento per riprendermi.
Si mette in ginocchio sul divano, con le calze ancora agganciate alla giarrettiera, senza slip e senza reggiseno. "Prendi la macchina fotografica sul tavolino, e scattami qualche foto" mi chiede.
E' una visione meravigliosa, e l'idea di immortalarla non mi dispiace affatto.
La inquadro mentre sporge in fuori i suoi seni con malizia e provocazione, con le braccia lungo i fianchi e le mani appoggiate calorosamente alle sue coscie. Ha la testa leggermente voltata, con la pettinatura a caschetto che le copre buona parte del viso.
E' il ritratto senza volto e senza tempo della voglia femminile. E' l'eccitazione sessuale comunicata attraverso il corpo di una donna. Scatto la foto. Una sola, quella. Perfetta.
Poi torno da lei, e ricominciamo ad appagare le nostre voglie...
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
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17 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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