MASTURBAZIONE
La masturbazione è una pratica autoerotica consistente nella sollecitazione manuale degli organi sessuali al fine di ottenere piacere.
Uso del termine
Il termine è usato anche per definire la stimolazione erotica degli
organi sessuali primari, come il pene, e secondari, come i capezzoli,
che può anche effettuata sia con la mano che con taluni oggetti. Può
essere compiuta su altra persona, anche in forma di masturbazione reciproca, solitamente nel petting.
Nel linguaggio colloquiale, comunque, il termine masturbarsi è spesso sostituito da espressioni volgari, spesso figurative ed immaginifiche. Al maschile, la più comune è farsi una sega
che estende per l'appunto il movimento del braccio quando adopera la
sega a quello che produce durante l'atto di autoerotismo. Altri termini
sono pugnetta (che il dizionario Zingarelli accosta all'equivalente spagnolo puñeta, e nella sua radice verbale ha quindi implicito il riferimento al pugno usato per compiere l'atto) pipa o regionalmente pippa (la cui parola in alcuni dialetti indica anche il membro virile) e raspa (termine usato per motivi analoghi a quelli di sega) . Al femminile si usa la parola ditalino (o ditale) con riferimento al dito impiegato dalle donne nella masturbazione.
Etimologia del termine
Il termine masturbazione deriva dal latino masturbari, ma la derivazione di questo termine è controversa: alcuni la fanno derivare da 'manu stuprare composta da "manu" (ablativo di manus, mano) + stuprare (disonorare, violare: forse da mettere in relazione con stupere, "restare stordito, stupefatto"). Altre fonti sostengono che masturbarsi deriverebbe dall'espressione manu turbare (turbare con la mano). Sebbene questo etimo sia tacciato come "falsa etimologia popolare" dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana
di O. Pianigiani, risulta invece accettato nel dizionario Devoto-Oli.
Un'altra derivazione ipotizzata è il greco "mezea" (μεζεα, "i peni") in
unione al latino turbare.
I modi di masturbarsi (si intende in questo caso il significato
estensivo del termine) comuni agli individui di entrambi i sessi sono
il premere e/o lo strofinare i genitali contro un oggetto, come un
cuscino; inserire dita od oggetti nell'ano (masturbazione anale), e stimolare il pene o la vulva o il clitoride con vibratori elettrici, che possono altresì essere inseriti nella vagina o nell'ano. Persone di entrambi i sessi possono inoltre trovare piacere nel toccare, strofinare o pizzicare i propri capezzoli
durante la masturbazione; entrambi i sessi usano a volte sostanze
lubrificanti per migliorarne la qualità e renderla più soddisfacente.
Una masturbazione risulta più soddisfacente se la si effettua da seduti
o sdraiati.
Contemporaneamente alla masturbazione è spesso pratica comune leggere o visionare materiale pornografico o lasciarsi andare a fantasie sessuali. L'attività masturbatoria può essere in alcuni casi ritualizzata: in questi rituali possono essere presenti, tra le altre, delle componenti feticiste o delle parafilie. Alcune tecniche estreme per rendere più intenso ed elaborato il piacere, sono l'asfissia autoerotica, consistente nell'impedire un apporto normale di ossigeno ed il self-bondage (legarsi da sé). Queste ultime due pratiche possono rivelarsi molto pericolose.
Maschile
Gli uomini sembra usino meno tecniche di masturbazione, ed anche per
loro, influiscono gusti e preferenze individuali. Le tecniche usate
possono differire tra uomini circoncisi
e non circoncisi, dato che alcune tecniche adottate dagli uni, sono
spesso dolorose per gli altri. La masturbazione maschile è chiamata in
gergo "sega".
La tecnica più comune, consiste nel tenere semplicemente il pene in
erezione fra le dita chiuse a pugno, con una stretta analoga a quella
che potrebbe essere quella della vagina, e muovendo la mano
ritmicamente lungo l'asta del pene fino a raggiungere l'orgasmo. Negli
uomini non circoncisi, la stimolazione progressiva deriva dal movimento
del prepuzio, il quale, anche per l'azione del frenulo, copre e scopre ritmicamente il glande.
Questa azione del prepuzio evita il contatto fra la mano e il glande
stesso, riducendo di molto l'attrito, il quale comporta in genere una
sensazione di fastidio. Per gli uomini circoncisi invece la
stimolazione avviene sempre muovendo ritmicamente la pelle intorno al
glande che si copre e scopre interamente: molti massaggiano
direttamente il glande stesso (anche usando un lubrificante per ridurre
l'attrito) e il suo bordo. Alla grande sensibilità del pene
contribuisce anche le sottigliezza ed elasticità della pelle che lo
ricopre, dello spessore di pochi decimi di millimetro, nonché la sua
straordinaria mobilità rispetto al tessuto sottostante.
Un'altra tecnica consiste nell'unire il dito indice e il pollice a
cerchio attorno all'asta del pene, circa a metà lunghezza, e muovere la
pelle ritmicamente lungo l'asta, facendo nascere la sensazione di
piacere e incrementandola fino al raggiungimento dell'orgasmo ed
all'eventuale eiaculazione, la quale non sempre avviene, specialmente in età puberale
Molti maschi riescono a protrarre a lungo la sensazione di piacere,
rallentando o sospendendo la stimolazione un attimo prima del
raggiungimento dell'orgasmo, e riprendendola subito dopo, ripetendo il
ciclo anche più volte. Questi soggetti, in possesso di un notevole
autocontrollo, gustano infine un orgasmo particolarmente appagante e
subiscono di meno il cosiddetto periodo refrattario.
Una tecnica meno comune è il giacere a faccia in giù su una
superficie morbida, come un materasso,o un cuscino, e strofinare il
pene contro di essa fino a raggiungere l'orgasmo. Questo tipo di
masturbazione viene praticata maggiormente nella fascia di età che va
dai 15 ai 18 anni visto che è anche molto meno conosciutaì;
questo tipo di autoerotismo provoca quindi un maggior piacere al
momento dell'eiaculazione. Altre tecniche ancora prevedono l'uso di una
vagina artificiale o altro simulacro per la masturbazione.
Per quanto riguarda la masturbazione ad opera del partner essa può
essere praticata con diverse parti del corpo come mani, piedi (footjob), cosce, oralmente (sesso orale) o, se il partner è di sesso femminile, con l'ausilio del seno, in questo caso è chiamata volgarmente "spagnola".
Al piacere della pratica masturbatoria, in cui è coinvolto il pene,
può aggiungersi contemporaneamente il piacere della semplice
stimolazione dei testicoli
o l'anale, consistente nella stimolazione con un dito della mano libera
dello sfintere anale; tale stimolazione può avvenire con il semplice
contatto o con la penetrazione del dito nello sfintere. Alcuni
considerano, infatti, la prostata (la ghiandola che secerne il liquido seminale) come la zona di massima sensibilità erogena negli uomini. Questa può essere stimolata, come già detto, inserendo le dita o in alternativa un dildo adeguatamente lubrificati, nel retto attraverso l'ano; questa tecnica, detta postillonage porta in alcuni individui ad orgasmi
di intensità notevolmente maggiore. Similmente, un partner sessuale può
offrire masturbazione con le mani o la bocca, inserendo la lingua (rimming) o un dito ben lubrificato nel retto.
Il momento dell'eiaculazione può essere controllato, indossando un profilattico
di forte spessore o un tipo specifico definito "ritardante". In ogni
caso la pratica più diffusa è recarsi a terminare l'atto sul wc o sul
lavabo in modo tale che lo sperma emesso vi defluisca agevolmente.
Inoltre molti uomini si masturbano solitamente sotto la doccia e ciò
evita il pericolo di sporcare l'ambiente con la propria eiaculazione.
In alternativa è possibile, all'approssimarsi del momento liberatorio,
tenere in prossimità della testa del pene un fazzoletto nel quale
vengano a raccogliersi gli schizzi di seme che segnanalano la
conseguita soddisfazione carnale. Esiste anche una controversa tecnica
di controllo dell'eiaculazione consistente nel premere sul perineo, un punto circa a metà strada fra lo scroto e l'ano, poco prima di eiaculare: quest'azione può spingere lo sperma dentro la vescica, e a lungo termine porterebbe secondo alcuni a danni dovuti alla pressione sui nervi e sui vasi sanguigni del perineo
Si dice orgasmo asciutto quello raggiunto trattenendo l'eiaculazione (o di chi è troppo giovane per eiaculare). I sostenitori del sesso tantrico affermano che tale tecnica può essere appresa e che può abbreviare il periodo refrattario
Alcuni hanno notato una connessione fra la circoncisione e la
frequenza della masturbazione. Tale relazione è tuttavia argomento che
rimane assai controverso e poco esplorabile coi tradizionali metodi
sondaggistici. Riportiamo comunque a titolo di lettura un sondaggio
condotto su 1410 uomini nel 1992 negli Stati Uniti (Laumann),
il quale sembrerebbe aver scoperto che: "Il 49% degli uomini circoncisi
riferisce di masturbarsi almeno una volta al mese, contro il 34%
riportato dai non circoncisi."
Femminile
Le tecniche di masturbazione femminile sono più numerose e più varie
di quelle maschili, e sono influenzate da un certo numero di fattori e
di preferenze individuali.
L'immaginazione
sembrerebbe rivestire un ruolo fondamentale, soprattutto nella
masturbazione femminile; infatti molte donne per goderne appieno e
raggiungere l'orgasmo,
hanno bisogno di dedicare un tempo considerevole ad una fase
"preliminare" in cui lasciarsi andare ad evocare fantasie stimolanti.
Tali tecniche includono lo sfiorare o lo strofinare la vulva e soprattutto il clitoride
con il dito indice o medio, o entrambi: questo è piacevole per la
maggior parte delle donne, soprattutto se si accarezzano allo stesso
tempo il seno e i capezzoli. L'inserimento di anulare e medio, per
stimolare la parete interna-anteriore della vagina, consente di
comprimere il palmo della mano sul clitoride; in questo modo si modula
una pluristimolazione (interna ed esterna) che conduce a notevoli
contrazioni orgasmiche. A volte una o più dita possono essere inserite
nella vagina per manipolare ripetutamente la parete interna anteriore,
dove è situato il punto G. Allo scopo di ottenere una migliore stimolazione possono anche essere usati degli ausili alla masturbazione, come vibratori, dildo e palline Ben Wa;
per alcune donne è preferibile la stimolazione anale, in virtù della
presenza in questo muscolo di un notevolissimo numero di terminazioni
nervose; nel caso vi sia penetrazione, spesso si usa del lubrificante per facilitarla.
Le preferenze delle donne, sul modo e nel luogo dove masturbarsi sono varie, alcune scelgono la vasca da bagno
o la doccia, usando il flusso d'acqua tiepida per stimolare il
clitoride; altre invece cavalcano un cuscino, tenendo le gambe ben
allargate per stimolare il clitoride attraverso le grandi labbra e gli
abiti come nel frottage.
Alcune donne amano masturbarsi in presenza di altre donne, che spesso
le aiutano nell'azione. Se è presente un partner, può essere gradita la
stimolazione con varie parti del suo corpo; la lingua solitamente
riveste in ciò un ruolo fondamentale, ma anche altre parti del corpo
possono essere di gradimento, piede, gomito, naso, ecc. Alcune donne
raggiungono l'orgasmo anche solo guardando i loro partner masturbarsi.
Si tratta di una forma di autoerotismo emulativo. Alcune donne si
masturbano inserendo nella vagina oggetti di grosse dimensioni dalla
forma fallica. Al pari degli uomini, anche una percentuale di donne
amano masturbarsi vedendo filmati o riviste a sfondo erotico. Ancora,
alcune donne sono capaci di raggiungere l'orgasmo accavallando
strettamente le gambe e stringendo i muscoli delle cosce per creare
attrito: è possibile masturbarsi in questo modo anche in pubblico,
senza essere notate, anche pedalando in bicicletta, il sellino può
tradursi involontariamente in oggetto di stimolo.
Alcune donne considerano ancora la masturbazione come una attività secondaria e "sostitutiva" del coito. Psicologi e sessuologi
sono invece concordi nel considerarla una pratica che, oltre alla
funzione di fonte di piacere, ha l'importante funzione di conoscimento
del proprio corpo.
Le ricerche mostrano infatti che le donne che riescono a raggiungere
l'orgasmo attraverso la masturbazione sono avvantaggiate nel riuscire a
raggiungerlo anche nel rapporto con il partner.
Raggiungere l'orgasmo con la masturbazione può essere più facile che
raggiungerlo con la penetrazione; è anche per questo motivo che molte
donne si stimolano la clitoride con le dita anche durante il rapporto
sessuale, oppure chiedono al partner di farlo. La masturbazione
femminile è anche chiamata con il termine "Ditalino".
Stime sulla frequenza della masturbazione per età e sesso
La masturbazione può avvenire sin dall'infanzia quando il bambino
scopre che l'area genitale, se stimolata, fornisce piacere, e viene cercata ancor di più a partire dalla
pubertà,
mentre può diventare meno frequente dopo i primi rapporti con un/una
partner o con l'avanzare dell'età. È una pratica che accompagna molti
individui per tutta la vita. Le domande sulla frequenza della
masturbazione e sull'età in cui viene ricercata consapevolmente dai
ragazzi è stata posta in molti studi clinici, scolastici e in parecchi
sondaggi informali. Ne riportiamo uno, a titolo di semplice lettura,
che ovviamente ha tutti i limiti propri dei sondaggi e delle modalità
con i quali essi vengono effettuati (per esempio esso non fornisce una
categorizzazione demografica dei partecipanti, che sono soltanto i
lettori di una rivista urbana di Toronto, né la loro storia sessuale,
perciò non può rappresentare la popolazione media generale; è inoltre
da considerare la tendenziale reticenza delle persone a parlare di
tematiche così intime, anche quando si tratta di sondaggi anonimi).
Il sondaggio in questione è del 2004 della rivista NOW di Toronto ([1])
ed ha ricevuto migliaia di risposte. Esse mostrano che una schiacciante
maggioranza di maschi – 81% – ha iniziato a masturbarsi consapevolmente
fra i 10 ed i 15 anni. Tra le femmine, la stessa fascia di età mostrava
una più modesta maggioranza del 55%. Non è insolito tuttavia iniziare
molto prima, cosa che è più comune fra le ragazze: il 18% di esse ha
iniziato prima dei 10 anni, e il 6% addirittura prima dei sei.
Sempre secondo il sondaggio di cui sopra:
- la frequenza della masturbazione diminuisce dopo i 17 anni di età:
questo declino è più netto fra le ragazze e più graduale fra i ragazzi.
Mentre le ragazze fra i 13 e i 17 anni si masturbano in media almeno
una volta al giorno (quasi altrettanto spesso dei loro coetanei maschi)
le donne adulte lo fanno solo 8 o 9 volte al mese, contro le 18-22
degli uomini di pari età. - sembrerebbe che la capacità di masturbarsi declini con l'età: gli
adolescenti dichiarano di potersi masturbare anche sei o più volte al
giorno, mentre gli uomini di mezza età fanno fatica a eiaculare anche
una volta al giorno soltanto.
Essendo il tema principale della sessualità infantile, la masturbazione è stata osservata in bambini molto piccoli. Nel libro Human Sexuality: Diversity in Contemporary America, di Strong, Devault e Sayad, gli autori precisano che un
bimbo può ridere nel suo lettino mentre gioca con il suo pene eretto
(sebbene non eiaculi). Le bambine a volte muovono ritmicamente i loro
corpi, quasi con violenza, apparentemente sperimentando un orgasmo.
Sulle leggende circa gli effetti positivi o negativi sull'organismo
Esistono molte voci e leggende in gran parte delle culture
su questa pratica, che possono essere dirette ad incoraggiarla (si
pensi ai riti di alcune popolazioni africane che pensano di rendere più
fertile la terra spargendovi sopra il proprio seme) o anche al fine di
scoraggiarla. In quest'ultimo caso non di rado sono state spacciate
come verità assolute, dicerie assolutamente prive del minimo fondamento
scientifico oggettivo, nei più svariati periodi storici o culture.
Questo fenomeno è da mettere in relazione anche al grado di controllo
che la morale di ogni epoca specifica rivestiva sui comportamenti delle persone nei vari momenti storici, luoghi, "strati sociali".
Per citare due esempi tradizionali, la masturbazione porterebbe alla cecità, o ad incurvamenti della colonna vertebrale (forse in riferimento al tentativo di auto-suzione del pene).
Tali tesi trovarono tra i loro sostenitori il medico inglese Bekker che nel 1771 pubblicava il libro dal titolo: Dell'onania, ovvero dell'odioso peccato dell'auto-polluzione con tutte le sue logiche conseguenze in entrambi i sessi; con suggerimenti spirituali e medici, e il medico svizzero calvinista Samuel Tissot il quale nel 1760 pubblicava un trattato sulle malattie prodotte dalla masturbazione. Autori come Rousseau e Voltaire assunsero posizioni analoghe.
Negli Stati Uniti uno dei maggiori oppositori della masturbazione fu il medico John Harvey Kellogg (l'inventore dei Corn flakes) che sostenne l'alimentazione a base fibre come lotta all'autoerotismo da lui definito "crimine abominevole".[1]
In realtà non è stata provata nessuna influenza negativa della masturbazione sulla salute fisica. Da uno studio [2] svolto da un gruppo di ricerca australiano, condotto da Graham Giles presso il Cancer Council Victoria di Melbourne, e pubblicato il 16 luglio 2003 sul British Journal of Urology,
è invece emerso che eiaculare almeno cinque volte a settimana,
soprattutto in giovane età, porta ad una riduzione del rischio di
cancro alla prostata
fino al 65 per cento. Lo studio ha indicato inoltre che le eiaculazioni
raggiunte tramite masturbazione sarebbero più efficaci per la
prevenzione rispetto a quelle raggiunte in seguito alla penetrazione,
perché in quest'ultimo caso potrebbero venire trasmesse malattie che
aumentano il rischio di cancro.
Considerazioni dal punto di vista della psicologia
La masturbazione è genericamente considerata, soprattutto nella fase della pubertà, un mezzo per prendere confidenza con i cambiamenti del proprio corpo
e acquisire familiarità e coscienza di sé, oltre che, ovviamente, un
modo per ricavare puro piacere. In quest'ottica, di taglio
psicologico-educativo, la conoscenza di sé derivante dalla
masturbazione può costituire una buona base di partenza per ottenere un
maggiore soddisfacimento anche nei rapporti con i partner.
L'assoluta preferenza della masturbazione al rapporto, così come la masturbazione compulsiva (al pari di tutte le pratiche che assumono connotati compulsivi) in particolare nell'età adulta, sono spesso sintomo di un disagio psicologico o di difficoltà relazionali e sessuali.
Aspetti religiosi
Nell' ambito Cristiano la masturbazione è condannata come atto
impuro in particolare modo dalla chiesa cattolica e dal mondo
evangelico pentecostale, fra le poche organizzazioni religiose
Cristiane ad accettare la masturbazione come un normale comportamento
dell' uomo c' è l' unione delle Chiese Evangeliche Valdesi e Metodiste
e la Jesus family(ex bambini di Dio) che non considerano un peccato la
masturbazione.
La masturbazione nella storia
La prima testimonianza della masturbazione risale a 28000 anni fa, infatti nel 2005 fu trovato in Germania, nella caverna di Hohle Fels, un fallo di pietra levigata risalente a tale epoca probabilmente utilizzato come dildo.
Nella religione degli antichi egizi il dio Atum, attraverso la masturbazione, facendo uscire il proprio sperma, diede vita ai primi esseri viventi.
Tra gli antichi greci, invece, la masturbazione era considerata un atto naturale. Il filosofo Diogene il Cinico, addirittura si masturbava in pubblico. Galeno
di Pergamo, invece, consigliava agli uomini di masturbarsi per regolare
la produzione dei liquidi corporei ed alle donne per curare i disturbi
nervosi.
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