Questo e' il semplice racconto della mia prima volta.
Avevo piu' o meno 17 anni e fino ad allora avevo avuto solo dei filarini.
Con i miei coetanei al massimo ci si baciava, ci si toccava un po' al massimo un po' di quello che oggi considerano petting, sesso manuale insomma....
Poi ho incontrato lui, Joe lo chiamero', piu' vecchio di me....ben 23 anni....e' strano come la valutazione dell'eta' sia sempre relativa.
Oggi infatti che ho varcato la soglia dei 30 ..avere 23 anni mi sembra essere giovanissimi, ma allora, poco lontana dalla maggiore eta', 23 anni mi sembravano una vita.
L'avevo conosciuto in disco..mi sembrava un ragazzo a posto e cosi si comporto'.
La prima uscita si limito' a baciarmi e a riaccompagnarmi presto a casa..prima di mezzanotte.
Ma entro breve divenne pressante...io forse ero innamorata, i suoi modi da uomo vissuto avevano conquistato il mio animo giovincello, convincendomi che non avrei resistito molto.
Cosi dopo un mese di pressanti richieste cedetti e andammo una sera di nascosto dai miei in un motel, meta ambita di coppiette ufficiali e non....
Direte voi che leggete, cavoli che fantasia o che romanticismo..ma dopottutto non avevamo la possibilita' di stare fuori di casa per un weekend e quindi ci andava benone anche il motel.
La sera a cena con i miei ero agitata, pensavo che mi si leggesse in faccia quello che volevo fare, ma tutto ando' bene...”dove vai mi chiesero” e io risposi “in giro con le amiche” e questo basto' per farmi uscire dall'imbarazzante domanda.
Scesi e lo vidi in macchina e mi parve piu' bello di un modello (e in effetti era bellissimo moro occhi verdi alto e slanciato.....insomma un fico)...io mi ero agghindata abbastanza sobria, per non insospettire i miei, ma sotto avevo un completino regalato da lui per l'occasione, tanga e reggiseno a balconcino rosso che metteva in risalto il mio fisico prorompente.
Ero anche impaurita di cosa si provasse. Le mie amiche mi avevano messo in guardia “guarda che quello punta solo ad una cosa”...”fa male”...”puoi rimanere incinta”...ecc ecc.
Ma io me ne fregavo, tanto prendevo la pillola per motivi medici quindi almeno questo rischio non c'era, non eravamo ancora in periodo AIDS e quindi non c'erano problemi di gravi rischi per questo tipo di malattie.
Comunque ero decisa, anzi non stavo piu’ nella pelle, volevo diventare donna.
Poco prima di uscire mi ero toccata la micina ancora inviolata e l'avevo trovata molto inlanguidita e umida.
Bene il momento era finalmente arrivato.
Ci dirigemmo nel motel che sarebbe stata la nostra alcova e lui si dimostro' molto calmo e compreso nella sua parte. Lo sapeva che non l'avevo mai fatto e questo lo inorgogliva e eccitava allo stesso tempo :il poter cogliere un fiore immacolato” aveva detto.
Appena giunti a destinazione mi apri la portiera della macchina, sbrigo' le facende del caso senza farsi troppo notare (dopottutto ero minorenne) e ci avviammo verso il nostro chalet.
Dentro era gia' tutto pronto con una specie di aperitivo. Mi fece bere un poco di vino, tanto per smollare le mie ultime resistenze, ma non era necessario.
A dire il vero il panico mi assali improvvisamente. Fino ad allora non avevo mai fatto nulla, non sapevo come muovermi, come accarezzarlo, si sapevo qualcosa dalle mie amiche piu' grandi che mi avevano detto qualcosa in materia, sapevo che gli uomini adoravano farselo succhiare.
Ma non sapevo come fare!!! Lui vide il mio imbarazzo e capii al volo il mio stato dicendomi di non preoccuparmi, avrebbe pensato a tutto lui.
Cosi dicendo si spoglio' mettendosi sdraiato sul letto col suo coso che pendeva gia' grosso e minaccioso.
“Accidenti ma questo mi rompe” pensai terrorizzata.
Non avevo mai visto un cazzo vero e proprio. I miei amichetti avevano tutti dei cosini che al confronto sembravano stuzzicandenti. Lui invece era bello anche da nudo, si bello come una statua greca, il mio bronzo di Riace.
Mi disse di avvicinarmi e di cominciare a strofinarmi su di lui ma ero impacciatissima. Cosi cambio' tattica, mi spoglio' lasciandomi solo l'intimo, mi stese sulle lenzuola e prese a baciarmi avidamente, avviluppando il mio corpo in una calda coperta di carezze....carezze che ebbero l'effetto di sbloccarmi.
All'improvviso si sveglio' in me un senso innato e cominciai ad esplorare il suo corpo come lui faceva col mio. Gli leccai piano piano il collo, i pettorali possenti i piccoli capezzoli scuri, gli addominali scolpiti, fino ad arrivare al suo sesso marmoreo, sempre meno timidamente mi avvicinai lo leccai come si fa con un "calippo", lui mi rassicuro' con lo sguardo e prendendolo in bocca per la prima volta....ne ricavai un piacere perverso.
Che sensazione strana e meravigliosa, il gusto acre e salato della sua eccitazione mista alla percezione di qualcosa di ovviamente vivo e pulsante, caldo e vibrante.
Volevo provare a cacciarmelo tutto in bocca ma fini solo per strozzarmi (che figura da sprovveduta)
Lui intervenne bonario, dicendomi che non era necessario e che era bello perche’ capiva che era la prima volta, e questo lo eccitava molto di piu’.
Il mio primo pompino non era andato a meraviglia ma visto il suo respiro via via piu' veloce capii che non gli dispiaceva.
Anche lui pero' era un essere umano e non riusci a contenersi e cosi venne eruttando il suo nettare prima in bocca e poi in faccia e sui miei seni.
"Brava sei stata grande, vieni ti do' una mano a pulirti" mi disse portandomi in bagno. "Non tutte la prima volta ingoiano" disse tutto enstusiasta, ma io non l'avevo fatto apposta, era successo perche' ero ignorante al riguardo. A dire il vero la cosa non fu spiacevole ma mi ripromisi di essere piu' attenta in futuro e di non farmi sorprendere. (eh si l’esperienza a volte e’ utile).
Tornati dal bagno mi fece stendere sulla schiena e comincio' a carezzarmi delicatamente, togliendomi quei pochi pezzi di stoffa ancora avviluppati attorno al mio giovane corpo.
Le mutandine erano visibilmente umide e questo mando una scarica nel membro di Joe, che grazie a questo comincio' a riprendersi. Si abbasso' sulle mie tette slinguandole con calma, prima il seno, poi l'aureola..mmhhh mi stava facendo impazzire avevo una voglia,
Volevo la sua bocca sul mio capezzolo teso (ma non avevo il coraggio di chiederlo, pe rnon apparire troppo sfrontata).
Fu' solo dopo lunghi ed intensi attimi di piacevole agonia, quando sentii i suoi denti che mi mordicchiavano teneramente la base del capezzolo, che lanciai un grido, ma non era di dolore bensi di piacere.
Joe si era fermato convinto di avermi fatto male ma io gli presi la testa e lo schiacciai contro l'altro seno invitandolo a ricominciare la sfibrante tortura.
Quando dopo una miriade di baci e bacini, giunse davanti al mio pube ormai ero un lago, e non ci vedevo piu' (non dalla fame come recita una nota pubblicita') dalla passione.
Ma lui era di diverso avviso, portandosi davanti alla mia micina madida di umori e mi lecco come nessuno aveva mai fatto, scavando in ogni piegolina del mio essere e strappandomi urla di godimento, tanto che mi fece venire.
Lo guardai con amore misto a residui del piacere appena passato e gli dissi candidamente “ma e’ cosi fare l’amore?”
"No”, mi spiego lui, “questo e' per metterti in condizione migliore per affrontare il resto e poi mi andava di farlo!!!” “e a ben vedere” continuo’ “sembra che ti sia piaciuto molto”
Certo che mi era piacuto, ma avevo, nella mia ignoranza, la sensazione che mancasse qualcosa.
"Dai stenditi sul letto che ho voglia di te" disse accompagnandomi ancora verso il talamo. Sempre baciandomi e sussurrandomi paroline dolci mi appoggio' il suo enorme arnese all'imboccatura della passerina, che lungi dall’ essere timorosa come la padrona, era gia' aperta e pronta a ricevere il nodoso inquilino.
In breve fu' dentro di me, solo un accenno di dolore quando mi lacero' l'imene, ma fu' come una flebile sensazione di bruciore.
Joe fu' talmente bravo da capire la situazione e si fermo' per il tempo necessario a permettermi di abituarmi all'intruso e poi inizio' un lento va e vieni che si protrasse per una 20 di minuti in cui cambiammo spesso posizione, con me sopra (che emozione cavalcarlo....) e poi anche a pecorina, posizione in cui venni per la prima volta in vita mia con un piacere davvero squassante...piacere che mi lascio' stordita e quasi miagolante.
Joe non era ancora venuto (che campione di resistenza) si ritrasse e prese a leccarmi con enfasi il buchino, l'unico buco rimasto ancora inviolato.
Dopo tutto quel piacere mi sembrava brutto opporre un netto rifiuto e cosi lo lasciai fare fino a quando con l'aiuto delle dita il mio buchino fu' pronto per l'assalto finale.
Per questo pero' mi mise appoggiata di schiena ad un tavolo presente nella camera, mi prese per le caviglie allargandomi per benino le gambe e ammirando ancora una volta la vista della mia patatina appena velata da un alone di rosso.
Ero pronta e lui lo comprese appoggiando il glande congestionato nel solco delle chiappe e prima che io potessi ripensarci affondo' in me quasi per meta'.
Comprendendo che questo tipo di penetrazione era sicuramente piu' difficile del precedente agii con ancora piu' cautela (Joe’ l’amante perfetto) spingendo piano in accordo con le mie inevitabili smorfie di dolore.
Dopo un po' prese a toccarmi il clitoride per alleviare la sofferenza e questo mi sblocco definitivamente. Il dolore scomparve subito sostituito dal piacere tanto che cominciai per quanto mi era possibile ad andare in contro al suo membro saldamente conficcato nelle mie viscere.
Venni nuovamente ma questo mi scateno' ancora un po' di dolore a causa delle involontarie contrazioni muscolari dell'orgasmo, cosi Joe usci da me e venne colpendomi col primo schizzo addirittura la faccia e poi imbrattando col suo seme i seni, la pancia e la micia spalancata.
Era il momento di fare una bella doccia, sotto il getto di acqua bollente ci scambiammo ancora efusioni e niente piu', troppe erano state per me le emozioni delle ultime ore, cosi pensammo entrambi che ci saremmo rifatti la prossima volta.
Una prima volta veramente da urlo, pensavo un quel momento di esaltazione, convinta di aver trovato l’uomo della mia vita.
Se fosse stato veramente cosi, ma purtroppo la verita' e’ tutta diversa.
Quella che ho descritto e’ il punto di vista di una donna...di come io avrei voluto che fosse la mia prima volta.
Nella realta’ le cose non andarono cosi....
La mia verginita' se la prese un cretino che non mi si filava per niente ma di cui ero innamoratissima in un contesto ben diverso e meno poetico..... in una cabina di uno stabilimento balneare in un giorno d'estate..ma dato che dicono che la prima volta e' unica....mi sono voluta creare questa fantastica storia......
Alla prossima
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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