*PARTE SECONDA**
Ormai era chiaro…i ruoli erano ben definiti !
Nel nostro rapporto…nel mio viaggio verso la scoperta del sesso, io ero la donna e lui l’uomo.
Non solo per la differenza di età a suo favore.
C’erano altri fattori che contavano.
Il più importante era che da subito avevo intrapreso il ruolo di passivo.. era troppo bello per me assecondare i suoi desideri e sentirlo godere.
Questa cosa mi mandava fuori di testa.
Era il mio cugino preferito…il mio bene nei suoi confronti non aveva limiti ..e sapere di dargli piacere per me era motivo di orgoglio.
Il secondo motivo erano le dimensioni.
Troppo più grande il suo pene per relegarlo a ruolo di donna anche se avesse voluto o desiderato.
Ricordo ancora quando il pomeriggio seguente la prima volta, scherzando gli dissi: Ma quanto è lungo??
Prese dal cassetto del mobile del corridoio il metro da sarta della madre e lo posò sulla mia mano.
Se proprio vuoi saperlo, tieni, prendi la misura esclamò!!
Lo avevamo fatto, è vero… ero la sua Marcella, ma nonostante tutto non ero cosi disinibito da accettare subito.
Anzi, continuavo ad essere timoroso e vergognoso come se non fosse mai successo nulla.
Dai, non volevi sapere quanto è lungo?
Prese la mia mano e la portò verso il suo pene ancora chiuso nei suoi jeans…
Mi sforzavo nel resistere, facevo opposizione tirandola indietro dicendo : No dai, ti prego…
Dai, non fare lo stupido…in fondo devi solo misurarlo…
Tremavo come una foglia, e sentivo già il mio pene che vibrava…solo il fatto che la mia mano era presa dalla sua e spinta verso il suo pene mi eccitava…
Era il preludio di un atto per me bello … di li a poco, probabilmente sarei stato di nuovo suo..
Potevo risentirlo di nuovo in me, sentire il suo respiro affannoso e ricco di piacere nelle mie orecchie, la sua voce che mi diceva le cose più impensate fino a quel momento…ma nonostante tutto, non mi lasciavo andare.
Mi prese per il braccio e mi trascinò dietro di lui verso la sua stanza…verso quel letto che profumava ancora dei nostri sudori…
Il solo vederlo, riportava alla mia mente il piacere provato…ero talmente bravo con la fantasia che sentivo l’odore, e come in un flash back rivivevo tutto dall’inizio alla fine.
Mi fece sedere sul letto… una piazza e mezza in una stanza non grande, e dato il poco spazio, era accostato alla parete che spesso faceva da schienale quando ci sedevamo a chiacchierare.
Si mise davanti a me, prese la mia mano e cominciò a passarla sul suo pene che già cominciava a diventare duro…forse erano anche i miei rifiuti e la resistenza che mettevo ad eccitarlo.
Dai Marcella…lo senti come me lo fai diventare duro? Diceva…
Mi aveva chiamato di nuovo Marcella…cominciava a piacermi quel nome…dai per misurarlo deve essere tutto in tiro,altrimenti come fai?
Tra me e me pensavo che era vero, ma la vergogna mi bloccava.
Forse ricordano la scommessa fatta a carte della prima volta, furbescamente esordi cosi: secondo te quanto misura? Ed io: non saprei…non saprei proprio
Dai prova ad indovinare… scommettiamo che non indovini?
Certo risposi io…è impossibile indovinare!! Perderei da subito!! E già pensavo che qualunque fosse stata la scommessa persa, sarei stato felicissimo di pagarla…
Mettiamola cosi disse lui.. secondo te è più o meno di 18 cm?
Se dici + e lo è…questa volta lo succhi….se invece dici meno ed hai ragione,te lo metto di nuovo nel culetto.
Stessa cosa se dici +, e se non lo è te lo metto nel culetto, se dici meno e non lo è …lo succhi.
Li per li non capii molto il senso…quello che dovevo dire oppure no…
La cosa che più mi rimase in mente era che se avessi detto che era più grande di 18 cm e non lo era, lo avrei preso di nuovo nel culetto…
Tra le soluzioni,senza dubbio quella che desideravo.
Ero li che pensavo, facevo paragoni…ricordavo di quando lo avevo in mano per confrontarlo più o meno con il mio che allora era solo di 11 cm…6 dita messe sopra quando era dritto…pensavo che più volte a scuola ci avevano fatto prendere le misure delle dita…non ricordo per quale scopo…e che l’indice misurava 6 cm.
Non potevo rischiare…non volevo succhiarlo!! Misi le mie mani sul letto…segnai un punto…ci aggiunsi l’indice di traverso… No non poteva essere cosi…
Sicuro di me dissi: è meno di 18 !!!
Prese la mia testa e la portò sul bozzo dei pantaloni…lo strofinava sul mio viso…
Dagli dei baci da sopra i jeans…mordilo un po’…cosi non dovrebbe darti fastidio no?
In effetti baciavo un pantalone pensavo…ed ubbidii…
Mentre lo baciavo, le sue mani massaggiavano le mie spalle, mi sfioravano le orecchie provocandomi dei brividi…mi passava la mano tra i capelli, spingeva la mia testa contro di se…
In quei momenti pensavo alla scommessa…pensavo chissà se ho vinto…e soprattutto riflettevo sul fatto che …se avessi vinto oppure no, a pagare sarei stato sempre io…nel ruolo di donna…e non come la prima volta dove c’era la possibilità che il maschio potessi farlo io. Mi sono fatto fregare pensavo…ma pensavo che tanto era la cosa che volevo…Essere la sua donna.
Si allontanò un attimo…chiuse la porta a chiave, la tolse e la mise nella sua tasca…
Cosi siamo più tranquilli…disse…
Si avvicinò di nuovo, mi prese per le spalle e mi fece stendere sul letto…non capivo cosa volesse fare…ma ero in silenzio…non osavo chiedere nulla…
Andò verso la finestra ed accostò le persiane…eravamo quasi al buio…non sembravano neanche più le 15:00
Si tolse le scarpe ed i pantaloni, mi fece spostare vicino al muro e si sdraiò vicino a me.
Cominciò a sfiorarmi il viso, carezzandomi i capelli…mi guardava negli occhi in quella penombra che tanto ricordava la sera prima…mi accarezzava i fianchi…passava la sua mano sul mio sedere…
Ti voglio bene mi disse…anch’io risposi, e mi abbracciò forte…
Prese la mia mano e la portò sopra gli slip…sentivo già il suo cazzo duro…il suo calore, la sua forma…sempre con la mia resistenza…sempre opponendomi…
Era forte la sua presa, non mi mollava e non volevo lo facesse….
Cominciò a chiudere la mia mano sul suo cazzo…ormai lo stringevo.
Sempre guidato dalla sua mano, gli accarezzavo le palle…cresceva sempre più…intravedevo la punta uscire dagli slip….
Gli dissi: sono scomodo cosi…con la sinistra…mi fece passare sopra di lui per cambiare lato…
Quando lo scavalcai, restammo un attimo viso a viso stando distesi su di un lato…
Portò la sua mano dietro la mia nuca e…avvicinò le sue labbra alle mie!!
Mi baciò teneramente…
Che fai? Esclamai… ti bacio… quando ci si vuole bene ci si bacia sulle labbra…
Non lo fai con le tue amiche?
Non l’ho mai fatto risposi… l’ho visto fare, ma io…io…. ancora no …non sono capace….
Si fa cosi…dai seguimi, almeno quando ne baci una non fai brutte figure…
Tirò fuori la lingua e la pose sulle mie labbra… lo feci anch’io…sfiorai la sua punta e subito la ritirai…un altro brivido…un'altra cosa mai provata prima…
Si avvicinò di nuovo…e di nuovo sfiorai la sua, con colpetti paurosi tirando a scatti la testa indietro…con lui che invece avanzava verso me…
Cinque,sei, forse sette volte cosi…ad ogni sfiorata un brivido, ed ogni volta la sfiorata durava un millesimo in più…ero quasi con la testa fuori dal letto, non potevo più indietreggiare…sei il mio tesoro mi diceva…
Forse aveva capito tutto di me…sapeva come prendermi…bastavano quelle parole a farmi cedere.
Allungò la sua lingua verso la mia e…restai li….pronto a riceverla…
Le nostre labbra si unirono, il bacio diventava completo…restavo senza fiato…facevo fatica a respirare ma… non mi toglievo….assecondavo i suoi movimenti cercando di imitarli…
A volte si staccava…leccava le mie labbra ed io lo copiavo…le lingue si intrecciavano…le sue mani mi toccavano da per tutto…la mia era sul mio cazzo che nel frattempo era diventato durissimo…ma per poco…infatti poco dopo la prese e la posò sul suo…
Che momento bellissimo stavo vivendo…finalmente anch’io stavo baciando dopo averlo sempre visto fare…
Piano piano si sfilavano anche i miei pantaloni…i miei slip…rimasi come lui, solo in camicia…
Mi prese la testa, mi diede un bacio forte sulle labbra e….prese il metro sul comodino…
Ora puoi misurare disse…
Si alzò in ginocchio davanti a me…presi lo zero e lo misi all’attaccatura del pene sui peli…lo srotolai verso la punta e… ACCIDENTI !! 18 cm e mezzo!!
Non è possibile…misurai di nuovo…Non mi sbagliavo….era proprio cosi…18 cm e mezzo…
Ora non puoi fare come ieri…devi farlo…devi succhiarlo…
Non me la sento risposi…non ci riesco…ti prego…
Non sentiva ragioni…e pensai alla chiave tolta dalla porta…forse era per non farmi uscire… ero suo prigioniero…
Cosi come stava…in ginocchio…prese la mia testa e la chinò verso il suo cazzo rivolto in aria…
Mi divincolavo…stavolta non facevo finta come con la mano…non volevo davvero.
Riusciva nonostante i miei spostamenti a passare il suo cazzo sul mio viso…sul naso, a volte anche sulle labbra…
Risentivo quell’odore che già ieri mi piaceva…nonostante il mio rifiuto ,mi piaceva sentire il calore del suo cazzo quando lo passava sul mio viso fresco…
Per gli strattoni, partirono 2 bottoni della mia camicia…a causa di questi ci fù una leggera tregua…mi sedetti sul letto poggiando la schiena al muro…tirando a me le ginocchia e poggiandoci il viso sopra.
Pulcino…mi disse…dai non prendertela…i bottoni si rimettono…ti do io la camicia per dopo..
Mi carezzò la testa…quelle carezze mi rilassavano…passava tutto quando faceva cosi….
Mi baciò la fronte poi…si alzò…era in piedi davanti a me che ero accovacciato…lo vedevo dal basso e vedevo anche il suo pene che non era cambiato per nulla…sempre dritto…
Piegò leggermente le ginocchia…vedevo il suo cazzo dirigersi verso il mio viso…certo di li non potevo muovermi…non potevo andare dietro…
Mise un piede in terra…per scendere un po’…per stare comodo e mettere il suo cazzo ad altezza giusta con la bocca.
Era proprio vicino ormai…io ero fermo, non mi muovevo…al massimo pensavo, giro la testa…
Lo sentivo sul mio viso…sulle mie labbra… mi sussurrava di baciarlo…quasi mi pregava…
Lo vedevo venire verso di me…mi piaceva osservare il suo cazzo…non guardavo più nulla, la mia attenzione era solo per lui…lo scrutavo in ogni particolare…le sue vene gonfie…la pelle chiara e la cappella che a forza usciva dalla pelle…
Ero come in trance…lo sentivo scorrere sulle mie labbra, lo roteava su di loro.
Bacialo amore…fammi godere…
Gli diedi un bacio…
Oh siiii…bacialo ancora…
Non potevo dire no….quel siiii mi faceva capire che per lui era un piacere enorme…
Iniziai a dargli dei piccoli baci…preferivo farlo sull’asta…
Lo presi con la mano e aiutato dalla sua cominciai a masturbarlo davanti al mio viso.
Leccalo dai,tira fuori la lingua…
Iniziai a leccarlo per la sua lunghezza…lo tirava in su per farsi leccare dalla base, dalle palle alla punta.
Cosi dai… cosi…
Più parlava e più mi lasciavo andare…più mi diceva cose belle e più desideravo dargli piacere.
Apri dai.. apri la bocca … l’aprii lentamente… era distante…si avvicinava piano piano…
Gli andavo incontro tentennando…esitando…
Prese la mia testa con entrambe le mani.. poggiò la sua punta sulle labbra socchiuse…spinse lentamente…
Piano piano i denti non facevano più opposizione…
Un po’ alla volta entrò nella mia bocca.
Strinsi le labbra…lo avvolsi…iniziò a muoversi in me…sentivo i suoi gemiti di piacere…quel ssshhh aspirando l’aria a denti stretti…
Ruota la lingua, muovila….leccalo….dai amore leccalo…mmmmmhh
Avevo ceduto…ero in sua completa balia…ogni cosa che chiedeva io facevo…
Eseguivo come fossero ordini e cosi fù.
Da li a poco infatti cominciò a dirmi: marcella, sei la mia serva…la mia schiava..
Sentivo il suo cazzo nella mia bocca … che sapore strano…
C’erano anche dei peli…li sentivo sulla lingua che roteavo a sua richiesta…
Ormai non si muoveva più…ero io che avendo capito come gli piaceva facevo avanti e indietro con la bocca e con la mano..
Mentre succhiavo, si portò le dita in bocca, le riempì di saliva e le porto’ sul mio buco…lo massaggiò…ogni tanto infilava un dito.
Scambiò il mio mmmh di dolore con quello del piacere e spinse fino a farlo entrare tutto.
Lo avevo ancora indolensito dalla sera prima…ma non mi staccai dal suo cazzo per dirgli : fai piano!!
Vedi che ti piace succhiarlo?
Era vero…era verissimo…non so’ cosa fosse successo ma a sua detta, era come se lo succhiassi da una vita…
Lo tolse dalla bocca con mio dispiacere… avevo ancora i suoi peli…li passavo con la lingua sul palato…era un modo per immaginare di averlo ancora.
Si sedette accanto a me,alla mia sinistra, prese la mia testa e mi accucciò di nuovo sul suo cazzo.
Che bello…lo avevo di nuovo in bocca..
Mi sollevai,mettendomi in ginocchio di traverso a lui…poteva cosi accerezzarmi la schiena,stringermi le chiappe e infilare il suo dito nel mio buco.
Si spostò leggermente in avanti, mi prese intorno alla vita e mi disse: vieni su di me
Siediti su di me.
Ubbidiì come era solito in quei momenti, quando non capivo più nulla ed ogni cosa nuova era una scoperta bellissima.
Ero su di lui con le gambe divaricate…
Bagnati il culo disse in modo imperativo…
Lo feci senza dire A
Prese la mia mano…la fece passare dietro la mia schiena posandola sul suo cazzo durissimo e disse: Dai…inculati…mettitelo dentro.
Mi abbassai il necessario per sentire la cappella contro il buco…
Presi altra saliva e mi bagnai…
Il suo respiro era colmo di eccitazione ed il mio con il suo…
Mi abbassavo piano piano sentendo la punta entrare un po’ alla volta resistendo al dolore.
Bagnai ancora ed ancora..
Scivolò dentro di me…il tutto si svolse in silenzio…un solo e lungo mmmmmmh usci dalla bocca di entrambi quando fù dentro…
Era strana quella posizione… lo vedevo in viso mentre mi scopava, mentre mi muovevo ai suoi ordini su di lui…
Potevo finalmente vedere il piacere stampato sulla sua faccia…
Lo guardavo…mi avvicinai…lo baciai..
Nessun rumore…solo i nostri lamenti…le nostre lingue…
Un ultimo lungo mmmmmmmmmhhh……
Stava di nuovo venendo in me.
La mia storia adolescenziale da passivo (seconda p
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16 years ago
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Certificazione Profili
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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