Laura, mia moglie, indossava una gonna di jeans corta, scarpe con tacchi alti ed una maglietta scollata. Mentre camminavamo per il centro di Brescia in cerca del luogo prescelto per l’incontro i passanti, cercando di non essere troppo ovvi, le gettavano occhiate alle gambe e al culo che lei ondeggiava dolcemente. Faceva finta di niente, ma sapeva benissimo di essere osservata. Io in passato mi divertivo a farle notare quelli che la sgranavano con gli occhi. Adesso era cosciente della sua sensualità e si divertiva a stuzzicare chi ne veniva rapito. Quando un ragazzo o un uomo le passava vicino accentuava l’altalenare delle sue bellissime natiche e poi mi guardava sorridendo. Io le facevo un cenno di consenso per confermare le furtive attenzioni ricevute. Camminavamo abbracciati e quando qualcuno aveva l’occhio un po’ troppo assorto io facevo scivolare la mano e le stringevo il culo facendola sussultare lamentandosi divertita. Ma la verità era che le piaceva ed ancor di più quando sapeva di essere osservata. Io però non guardavo solo lei, per quanto non mi stancassi mai di eccitarmi ad osservare le sue performance. La strada era gremita di belle ragazze che si dirigevano nei Bar e nelle Discoteche. Era sabato sera. Pantaloni a vita bassa, minigonne, tacchi a spillo, magliettine attillate e scollate. Era diventato un gioco per noi. Guardare, eccitarsi, provocare.
Ed ecco finalmente il Bar dove avremmo incontrato Marco e Valentina. Fuori c’erano ragazzi e ragazze con bicchieri in mano che fumavano e chiacchieravano. Ci eravamo scambiati alcune foto, ma ci chiedevamo se li avremmo riconosciuti. Fuori nessuno assomigliava alla bella coppia conosciuta su internet. Entrammo nel locale. Musica da discoteca. Molta gente in piedi davanti al bancone. Ci guardammo in giro sperduti. A un certo punto da una porta laterale la vidi arrivare. Era Valentina, Vale per gli amici. I capelli neri e lunghi le cadevano sulle spalle scoperte. Una maglietta attillata e bianca metteva in risalto la carnagione scura. Si fece spazio tra la gente e solo quando arrivò di fronte a noi vidi gli stivali alti, le calze autoreggenti a righe fin sopra il ginocchio e i pantaloncini corti e stretti. “Ciao!, Venite” disse, cercando di sovrastare il vociare assordante. Senza dire nulla la seguimmo e quando si girò per guidarci non potei fare a meno di guardarle il culo che era divinamente bello e tondo. Laura se ne accorse subito e mi fece l’occhiolino. Oltrepassata la porta da cui Valentina era arrivata ci trovammo in un anticamera. Valentina passò sotto un’arcata e noi la seguimmo. Questa area del locale era completamente diversa. Tante piccole salettine ricreavano un ambiente molto riservato. Luci soffuse, musica soft. Valentina si fermò davanti ad un tavolino. Intorno un divanetto in tessuto rosso e soffice. Un grosso separè ed una pianta enorme lo nascondevano completamente da occhi indiscreti. Marco ci aspettava sorseggiando un cocktail. Valentina lo invitò ad alzarsi e finalmente ci salutammo con baci e abbracci. Dopo esserci seduti di fronte a loro ci guardammo sorridendo. Eravamo tutti un po’ emozionati, come adolescenti al primo appuntamento, ma le tante chiacchierate in chat ci avevano dato la possibilità di scambiarci molte informazioni e fù molto facile incominciare a chiacchierare, come vecchi amici che non si vedono da molto tempo.
Marco indossava jeans slavati e una camicia bianca con le maniche girate fin sopra i gomiti e il colletto aperto. I capelli lunghi e bagnati gli davano un’aria molto intrigante e giovanile. Era un ragazzo simpaticissimo e ad ogni battuta tutti si facevano delle sonore risate. Era strano come quattro persone mai conosciute prima potessero sentirsi così a loro agio. Ci volle ben poco perché le battute si facessero piccanti e provocatorie. Laura non gli staccava gli occhi di dosso ed io naturalmente ero concentrato sugli occhi profondi e le labbra carnose della mia nuova amica, che si divertiva a provocarmi con sorriseti maliziosi. Dolcemente avvicinò il piede alla mia gamba e cominciò a strusciarlo guardandomi fisso negli occhi mentre faceva finta di ascoltare quello che Marco stava dicendo. Laura si accorse quasi immediatamente di quello che Valentina stava facendo e senza esitare disse a Marco: “Perché tu e Luca non vi cambiate di posto?” Come rifiutare? Un po’ imbarazzato mi alzai e andai a prendere il suo posto. Mentre Lui ostentava sicurezza e pieno controllo della situazione io mi sentivo impacciato e imbarazzato, ma anche esageratamente eccitato. Laura invece sembrava completamente a suo agio e come spesso in passato dimostrava la sua imprevedibilità. Non mi sarei certo aspettato questa sua sicurezza. Una volta seduti ricominciammo a chiacchierare. Di nuovo le battute spinte diventarono il centro dei nostri discorsi. Valentina mi mise il braccio intorno al collo. I capelli mi sfioravano la guancia. Il suo profumo inondava le mie narici. Con le dita cominciò ad accarezzarmi il collo. Laura scherzando ci rimproverò: “Ragazzi, non qui!” E via di nuovo battutine e sorriseti maliziosi. Anche Lei stava prendendo l’iniziativa e appoggiatasi con la testa alla spalla di Marco con la mano gli accarezzava la gamba. L’ambiente cominciava a scaldarsi. Allora mi feci forza ed anch’io misi la mano intorno al collo di Valentina. Le accarezzavo i capelli e le sfioravo la pelle. La sentii fremere. Si stava eccitando. In quanto a me ero su di giri già da un pezzo. Anche Marco non era rimasto impassibile alle avance di Laura. Aveva fatto passare la mano dietro alla sua schiena e le accarezzava il sedere. Era chiaro che quel posto, per quanto riservato, si stesse facendo stretto.
“Cosa facciamo? Vogliamo andare da qualche altra parte?” disse Valentina. Io risposi senza pensarci due volte: “Va bene, dove ci portate?”. “E’ una sorpresa. Vedrete che vi piacerà.” Rispose Marco.
Uscimmo dal locale ristabilendo le coppie originali. Mentre li seguivamo nel parcheggio Laura mi chiese: “Sei eccitato?” “Certo” le risposi io. “E tu?” “Da morire, ho una voglia pazzesca di scopare!”. “Con chi? Con me o con Marco?” Le dissi io sorridendo. Lei non rispose, ma si mise a ridere. Loro intanto erano arrivati alla loro macchina. Salimmo, loro davanti e noi dietro. Mentre le chiacchiere riprendevano io e Laura cominciammo a toccarci. Lei aprì le gambe ed io le spinsi la mano fino agli slip. Glieli spostai leggermente per poterla penetrare con le dita e restai sbalordito da quanto fosse già bagnata. Le mie dita scivolarono facilmente dentro di lei mentre la sua mano cercava la mia cintura per slacciarla. Stava perdendo il controllo. Smise di ascoltare quello che Valentina le stava dicendo e cominciò ad emettere gemiti di piacere cercando di non farsi sentire.
“Vi andrebbe di andare in un posto molto carino dove possiamo restare soli?” Eravamo troppo persi per poterle dare risposta. La mano di Laura ormai era dentro ai miei pantaloni e mi stava accarezzando il cazzo ormai duro. Valentina si girò verso di noi e sorrise. Ci guardava divertita ed eccitata. Marco si accorse che qualcosa stava succedendo. Diede un’occhiata veloce nello specchietto retrovisore: “Hei, non è giusto. Cosa fate? Cominciate senza di noi?” Niente da fare. Eravamo su un altro pianeta. Adesso Laura me lo teneva saldamente in mano mentre con il corpo accentuava la penetrazione delle mie dita nella sua figa. Ad ogni colpo gemeva di piacere. Intanto ci baciavamo e non ci accorgemmo neanche che Valentina stava venendo dietro. Si sedette di fianco a me e cominciò a baciarmi sul collo. Io con la mano le accarezzai le cosce. Lei slacciò la cerniera dei suoi pantaloncini e li fece scendere velocemente fino alle caviglie. Poi anche lei allargò le gambe per invitarmi dove lei voleva che io andassi. Stavo impazzendo di piacere. Si stava avverando uno dei miei più bei sogni erotici. Due ragazze tutte per me. Adesso masturbavo e penetravo entrambe con le dita e loro mi accarezzavano e mi stringevano il cazzo, mentre le loro lingue mi leccavano dal collo alla bocca soffermandosi a giocare anche tra di loro quando si incontravano. Ed io naturalmente approfittavo dei loro incontri per tirare fuori la mia e godere con loro. I nostri sospiri e i nostri gemiti aumentavano progressivamente. Ma Marco non era per niente contento. “Eh no! Così non và. Voi vi divertite ed io devo guidare?” Laura non lo fece nemmeno finire. Andò a sedersi al posto di Valentina: “Non ti preoccupare che adesso ci penso io a te!” Con le mani gli slacciò la cintura e gli aprì i pantaloni. Gli tirò fuori il cazzo e cominciò ad accarezzarglielo. In pochi secondi era duro come un sasso. “Ma ce la fai a guidare?” Gli chiese Valentina. “Non è che finiamo fuori strada?” “No, no. Non vi preoccupate. Ho tutto sotto controllo. E poi siamo quasi arrivati!” Rispose Lui deciso. Non voleva di certo perdersi le attenzioni di Laura. Adesso lei si stava chinando su di lui per prenderglielo in bocca. Nel frattempo io e Valentina eravamo avvinghiati come due polipi. Ci baciavamo, ci toccavamo dappertutto. Lei si sedette sopra di me spingendo la sua figa sul mio cazzo. Io con le mani le stringevo il culo e la baciavo con foga. La sentivo godere, i suoi gemiti si facevano sempre più forti e intensi uniti ai miei e a quelli di Marco che cercava di restare concentrato, ma che ovviamente cominciava ad avere qualche problema nel mantenere il controllo. Dal davanti si sentivano i gridolini di Lui “ Ahhhh, ahhhh, ahhh” e il mugolare soffocato di Laura: “Mmmmmm, mmmmm, mmmm!” in perfetto ritmo e cadenzati dal scendere e salire delle sue labbra intorno al suo cazzo. Finalmente arrivammo. Marco parcheggiò l’auto. Laura smise di succhiarglielo, gli prese il viso con entrambe le mani e gli spinse violentemente la lingua in bocca. Lui ricambiò con rantolii di piacere. Ci volle qualche minuto per ricomporci e riprendere un minimo di controllo. Prima di uscire dalla macchina Valentina mi baciò dolcemente su una guancia ed io la ricambiai con una carezza. Era una ragazza calda come il fuoco, ma sapeva anche essere dolcissima. Usciti dalla macchina Laura si avvicinò a me. Mi strinse forte e mi disse: “Non ce la faccio più” “Ho una voglia pazza” “ Se non scopo mi scoppia il cervello” I suoi occhi sprizzavano eccitazione e il suo corpo fremeva dal desiderio. Anche Valentina e Marco si scambiavano un po’ di coccole ridacchiando compiaciuti, mentre si dirigevano verso un bungalow. “Ma dove stiamo andando?” chiesi. “Abbiamo affittato un bungalow per questa notte!” “ Speriamo che vi piaccia.” Rispose Marco. Entrammo. Marco non fece in tempo a girare la chiave per chiudere la porta che già io e Laura ci eravamo buttati sul letto e avevamo cominciato a spogliarci. Il posto era bello ed accogliente. Il letto era enorme e rotondo. Specchi sul soffitto e sulle pareti. Luci colorate e soffuse. Ma noi ci facemmo poco caso. Avevamo perso ogni inibizione e Marco e Valentina per qualche minuto restarono a guardarci mentre ormai sdraiati e nudi sul letto ci baciavamo e ci masturbavamo a vicenda. “Beh, voi state a guardare?” Gli disse Laura. Anche loro cominciarono a spogliarsi e si avvicinarono a noi. Valentina si sdraiò vicino a me e Marco vicino a Laura. Mentre continuavamo a giocare tra di noi sentivamo i loro corpi caldi ed eccitati che si spingevano contro i nostri e le loro mani che giocavano alla ricerca dei nostri punti erogeni per accentuare ancor di più il nostro godimento. Io e Laura ci guardammo dritti negli occhi e con un cenno di intesa ci scambiammo il consenso a divertirci con i nostri nuovi giochi erotici. Ci girammo rispettivamente verso di loro. Io cominciai ad accarezzarla dolcemente su tutto il corpo mentre la baciavo con passione. Lei mi stringeva il culo con una mano, mentre con l’altra mi accarezzava il viso. Guardai verso Laura e Marco e vidi che anche loro erano abbracciati e stretti l’uno all’altro e si scambiavano lunghi baci e carezze su tutto il corpo. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato così eccitante vederla con un altro uomo, scoprirla così disinibita e travolgente. Valentina mi chiese: “Ti piace vero?” Io le risposi deciso. “Sì, da impazzire!” . “Anche a me piace guardare Marco mentre scopa con un’altra ragazza”. “Però adesso voglio che tu ti concentri su di me!”. Le sue parole mi fecero eccitare ancor di più. Cominciai a leccarle il collo, poi giù lungo il petto fino ai seni. I capezzoli erano dritti e duri e dopo averli stimolati con la punta della lingua glieli succhiai voracemente. Lei godeva e mi spingeva la testa contro il seno per accentuare il contatto con le mie labbra. Poi continuai a scendere, leccandole la pancia, l’ombelico. Poi girai attorno alla sua vagina per raggiungere l’interno delle cosce. Mi avvicinavo alle grandi labbra per poi allontanarmi stuzzicandola. E finalmente la mia lingua si spostò sul clitoride morbido e teso. Giocai per lunghi minuti sentendola tesa ed ansimante. A un certo punto alzai lo sguardo per scoprire che stava osservando Laura e Marco. Mi fermai solo un’ istante per alzare lo sguardo ed ammirarli in un 69. Si leccavano e succhiavano a vicenda emettendo gemiti soffocati mentre i respiri si facevano via via più profondi e intensi. Era una visione paradisiaca. Valentina mi guardò e tirò fuori la lingua, con le mani mi prese dolcemente la testa e mi invitò a tornare a baciarla. Io obbedii. Ci baciammo di nuovo, stavolta più violentemente, con foga. Lei mi sussurrò in un’ orecchio. “Adesso voglio sentire il tuo cazzo dentro la mia bocca! Sdraiati!” Non avevo parole, né pensieri. C’era solo piacere, eccitazione, desiderio. Mi sdraiai. Lei venne sopra di me con la testa verso il mio cazzo e la figa sopra alla mia bocca. Con la lingua mi stuzzicava la punta della cappella e con la mano mi stringeva i testicoli. Io giocavo con le dita prima sul suo clitoride poi dentro di lei. Prima lentamente, poi sempre più velocemente, dentro e fuori, dentro e fuori. Adesso me lo stava succhiando e seguendo il ritmo da me impostato sentivo le sue labbra che salivano e scendevano sull’asta del mio cazzo. Non avevo mai goduto così tanto! Poi smisi di penetrarla con le dita e le spinsi dentro la lingua il più profondamente possibile mentre con le mani stringevo il suo magnifico culo. Lei smise di succhiarmelo. Stringendomi saldamente il cazzo cominciò ad emettere grida di piacere: “Ahhhhhh, ahhhhh, ahhhhhhh!” Sì, così! Ancora!!!”. Io cercavo di spingere la lingua sempre più a fondo mentre la facevo entrare ed uscire velocemente. A un certo punto Valentina si alzò. Venne a sedersi sopra di me. Laura e Marco nel frattempo avevano cambiato posizione. Lei era sdraiata a pancia in giù e lui sopra di lei strusciava il suo cazzo sul suo culo che lei sporgeva in fuori per sentire meglio la sua cappella scivolare sull’ano. Valentina si rivolse a Laura: “Adesso voglio sentirlo dentro, posso?” Aveva disegnata in viso un’ espressione sicura e divertita allo stesso tempo. Sapeva benissimo che Laura non aspettava altro perché quello voleva dire poter finalmente fare lo stesso con lui. Lei non rispose. Mi guardò ed io le feci l’occhiolino. Lei mi rispose allo stesso modo. Era il segnale. Eravamo liberi di fare tutto ciò che volevamo. Lei spostò lo sguardo su Valentina. In silenzio allungò la mano dietro, verso il cazzo di lui. Lo prese in mano e lo indirizzò dentro alla sua figa. Marco glielo spinse dentro dolcemente e Lei finalmente le rispose: “Non puoi! Devi!”. Lei fece lo stesso con me. Se lo indirizzò dentro e poi cominciò a cavalcarmi mentre con le mani mi accarezzava il petto. Le mie intanto si erano spostate sui suoi seni tondi e sodi. Intanto Marco la penetrava dal di dietro ed io potevo osservare le espressioni di godimento di Laura ad ogni suo colpo di cazzo. E ad ogni colpo le sue grida aumentavano di intensità: “Ahhhh, Ahhhhhhhh, Ahhhhhhhhh! E intanto ci guardava scopare. Anche Valentina godeva senza ritegno: “Mmmmmm, mmm, Siiiiii, Ahhhhh, ahhhhh!!” Io cominciavo a perdere il controllo. Il piacere era troppo grande per riuscire a trattenermi oltre. “Aspetta, aspetta! Sto per scoppiare!” Lei scese dal suo cavallo, velocemente me lo prese di nuovo in bocca masturbandomi con foga. Io venni con un impeto fortissimo” Aaaahhhhhh! Ahhhhh, aahhhhh! La bocca le si riempii del mio caldo sperma e lei lo ingoiò , leccandosi poi le labbra con un sorriso dipinto sul volto. Marco invece sembrava in pieno controllo. Laura si era girata a pancia in su con le gambe bene aperte e lui la penetrava con colpi lenti, ma forti e lei gli stringeva il culo con forza conficcandogli le unghie nei glutei. E mentre lo facevano si baciavano appassionatamente, le lingue incrociate ed avvinghiate come due serpenti in lotta. Mentre riprendevo le forze Valentina mi accarezzava il viso e mi baciava con dolcezza. Guardava il suo compagno e la sua nuova amica godere insieme e l’eccitazione di quell’ atto così trasgressivo la faceva impazzire di desiderio tanto che non potè trattenersi dal cominciare a masturbarsi. Io allora le tolsi la mano per sostituirla con la mia. E lei spostò la sua sul mio cazzo ormai molle. Anch’io li guardavo scopare ed ero eccitato quanto Valentina nel vedere mia moglie godere. Era bellissima, sensuale, calda e completamente disinibita. Ero rapito da quello che era stato sempre un sogno e che ora invece era realtà. Non potevo nemmeno immaginare quanto potesse essere bello. Senza nemmeno accorgermene il mio cazzo stava tornando nuovamente duro. Valentina continuava ad accarezzarlo ed io a masturbarla. Lei mi guardò compiaciuta pregustando il pensiero di un seguito ancor più trasgressivo ed eccitante di quello appena vissuto. Io le accarezzai i capelli e la fissai estasiato dalla sua bellezza. Con calma la invitai a sdraiarsi. Lei allargò le gambe. Io ero pronto per ricominciare. Guardai Laura e Marco, poi Valentina e mi resi conto che quello era solo l’inizio di un’avventura di cui non conoscevo il traguardo. Ma quello rese l’idea ancor più eccitante. Lo spinsi dentro di lei e ricominciai a vivere il sogno più bello della mia vita!
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97561
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17 years ago
valerio,
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