CAPITOLO IV° IL BARATTO
Non so quanto dormii, ma quando mi svegliai, la coltre nera del buio ancora mi avvolgeva, ora lo stimolo di fare cacca e pipì erano forti, mi faceva male la pancia e avevo anche fame, conoscendomi stimai che erano passate almeno dodici ore da dopo “ascensore” infatti, facevo i miei bisogni tutte le mattine e la pipì almeno un paio di volte! Se fossi stata un uomo, mi sarei accorta del passare del tempo dalla barba che cresceva, ma non avendola dovevo affidarmi a un fatto viscerale!
Ero terrorizzata nel dover rinfilare il dito in quel foro, e anche di farla in un angolino, dovevo decidere, e farlo in fretta, potevo resistere alla fame ma non alla mia pancia, rischiavo di farmela addosso.
Scesi carponi dalla branda, raggiunsi tastoni la porta e cercai quel maledetto foro, non fu facile, ma alla fine lo trovai e senza pensare infilai di nuovo il dito dentro, stringendo i denti lo affondai sino in profondità, nulla, non accadde nulla, mi sentivo felice come una bimba cui regalano la sua prima bambola, e mi meraviglia di provare contentezza per così poca cosa!
Un istante dopo, si accese la luce, che mi abbagliò, rimasi cieca per qualche minuto, poi la “Voce mi chiese cosa volessi”.
Gli dissi: “Ho fame, devo fare la cacca, e la pipì, e mi sento sporca”!
Rispose con molta calma, “ nella vita bisogna darsi delle priorità, continuò, tu prima ha dato precedenza al tuo piacere, poi al resto, ora chiede a me tre cose insieme, e una quarta l’hai già presa, comincia a pagarmi quella, dammi le tue mutandine!”
Si aprì la cassa, capì che ero stata vista anche al buio! Non replicai ubbidendo, tolsi le mutandine fradice, e le infilai nella casa che si richiuse velocemente.
Pensai che per il prezzo pagato lo avrei rifatto ancora, ero riuscita a non avere angoscia e a dormire!
La “Voce” con tono soddisfatto mi chiese cosa volevo tra le cose richieste.
…balbettai, “fare i miei bisogni”!
…Voglio i tuoi collant per la cacca e……….la giacca per la pipì!
Ebbi un attimo di stizza, e gli feci osservare che è impossibile fare la cacca senza che esca anche la pipì, mi rispose che non erano problemi che lo riguardassero, e che sarebbe stata l’ultima volta che tollerava una mia rimbeccata, ora il suo tono era fermo e minaccioso!
Chiesi con molta cortesia se avessi potuto avere qualcosa per pulirmi, mi chiese in cambio la camicetta.
Presi tutti i miei vestiti, e appena la cassa fu dalla mia parte, li misi dentro, avevo ormai solo il reggiseno, riapparve subito la cassa scorrendo dalla mia parte, dentro c’era un buiolo di legno, e due strappi di carta igienica, ero alla disperazione, ma mi feci forza, avevo un dovere verso me stessa, rimanere viva!
Velocemente portai il buiolo in un angolo e dando le spalle alla stanza mi chinai sopra, mi sentivo più nascosta con la faccia verso il muro, una mia illusione. Sentì subito il tintinnare della pipì, poi rilasciai il perineo, e uscì la cacca, che si adagiò nel fondo del secchio, ora la pipì scrosciava rumorosamente, nella mia vita mai fare i bisogni mi avevano imbarazzato di più, e allo stesso tempo liberata, mi sforzai, e sentì le mie viscere che si svuotavano. Mi alzai, e guardando quei due pezzetti di carta igienica dubitai fortemente di riuscirmi a pulire, l’unica cosa che giocava in mio favore era la completa mancanza di peli dal mio buchino. La puzza in quell’angusta stanzetta era insopportabile, presi la carta, la divisi in due, e la passai solo sul buchino, la sfruttai al massimo, ripetei il tutto con il secondo pezzo, ma era impossibile pulirmi bene, pensai alla pezza, ma mi faceva schifo, ci avevo pulito il mio dito. Lasciai la figa gocciolante, ma mi sentivo ancora molto sporca, ma non potevo fare altro, capii che l’intento della “Voce” era quello di umiliarmi, gettai tutto nel secchio, e aspettai, attesi che si aprisse quel cassettone per darmi la possibilità di togliere quel secchio di escrementi, ma ancora una volta avevo pensato con la mia testa, e non con quella di un sadico!
Spinsi il dito nel foro, e il cassettone si aprì, automaticamente infilai la mia ultima moneta di scambio, il mio reggiseno, e subito si richiuse, per tornare di nuovo nella mia posizione.
….”svuota il secchio nel cassettone, e tienilo, ti potrà essere utile in seguito”, la “Voce” si era presa tutti i miei vestiti, e ora mi faceva solo svuotare il secchio obbligandomi a tenerlo nella stanzetta con il fetore che mandava!
Ora non avevo più nulla per pagare, ma ancora tanta fame, non ebbi il coraggio di chiedere nulla e provai a distrarmi!
Il mio culetto era liscio, privo di peletti, Giovanna era bravissima nel suo lavoro, e …non solo! Quella famosa sera, alla sua vista allo specchio, che si leccava avidamente le dita impregnate del mio nettare mi fece impazzire, le borbottai qualcosa senza senso, e mi piegai lentamente in avanti toccando con i palmi della mano lo specchio freddo, sentì i suoi pollici che aprivano la mia fessurina, e un dolce calore umido accarezzava le pareti della mia figa, me la stava leccando!
Mi ero appena distratta che la “Voce” m’interruppe!
……”Cara hai finito la tua merce di scambio, ora nella mia massima benevolenza, te la do io, accettala come un dono, e…….vedrai che ti divertirai”! Sussurrò con voce tranquilla. Non capii, poi lo sportello si aprì, dentro c’era una grossa scatola di legno ben rifinita, con chiusure di ottone, lunga circa un metro, alta una trentina ci centimetri. …………”Non avere paura, prendila e aprila” mi esclamo!
Ubbidii, la presi, la poggiai sulla branda e lentamente lo aprii, e guardai sbigottita, la “Voce” mi fece tornare in me…….”sai cosa sono e a cosa servono”? Sono plug-in anali mi fece notare, io ne avevo visto uno in casa di Giovanna, e ci avevamo anche giocato, ma dieci, in fila mai, erano neri di materiale plastico a forma di lancia tonda, senza punta. Partivano da una misura di circa cinque centimetri di diametro per salire al decimo con una circonferenza di almeno quindici centimetri se non di più, lunghi in proporzione dal più piccolo circa sette per arrivare all’ultimo di almeno venti, avevano tra la lancia e una base circolare, uno stelo che variava secondo la grandezza, erano numerati sulla base della scatola da uno a dieci, ed erano nelle loro sedi di raso rosso!
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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