Una sera arrivai a casa, ero particolarmente eccitato anche perché, ero andato al lavoro con i collant, così come mi aveva chiesto mia moglie. Lucia era sul divano che guardava la tv, mi tolsi le scarpe ed andai a stendermi a fianco a lei, anzi sopra di lei strusciandomi lentamente. Iniziai a palpargli le tette ed a baciarla, mentre con la gamba provavo ad insinuarmi tra le sue.
Lucia era particolarmente fredda e prima che potessi domandargli se qualcosa non andasse, mi disse: “Devo dirti una cosa”.
Io risposi: “Dimmi Amore, c’è qualcosa che non va ?”.
Lucia continuò: “Spero di no”.
Io: “Dai allora dimmi, vai avanti”.
Lucia inizio a raccontarmi: “Questo pomeriggio verso le tre, è venuto a trovarmi Luca (mio cognato, marito di Silvia sorella di mia moglie), si è fatto fare un caffè ed ha iniziato a dirmi: che l’altra sera è stato bellissimo, che dobbiamo rifarlo al più presto, che è sempre eccitato, che ripensando all’altra sera non riesce a lavorare bene e via dicendo. Io gli ho risposto che è piaciuto anche a noi e che probabilmente l’avremmo rifatto, ma che ne avrei parlato con te. Lui continuò dicendo che gli era rimasto impresso il fatto, che spesso io indossassi lo strap-on e che ti scopassi e che voleva vedermi a tutti i costi con il cazzo. Io gli ho risposto che la prossima volta l’avrebbe visto, ma lui insisteva: dai fammi vedere come ti vesti, dai fammelo vedere, ecc, finché gli ho detto va bene. Sono andata in camera e lui mi ha seguito, ho preso la cintura dal cassetto e gli ho detto: eccolo qua, ma lui insisteva: voglio vedertelo addosso, dai spogliati e mettitelo su. Ero un po’ imbarazzata, ma dopo l’altra sera avevamo acquisito parecchia confidenza ed anzi, ero un po’ eccitata, perciò mi sono spogliata completamente e mi sono messa la guepiere nera trasparente con le calze nere con la riga. Lui intanto guardava con gli occhi strabuzzati e si era tolto i pantaloni.”
Io intanto iniziavo ad eccitarmi e gli dissi: “Sei proprio una bella troia”.
Lucia rispose: “Mi sa che hai proprio ragione, ma anche tu non scherzi, ti sei eccitato ad ascoltare che ti metto le corna, togliti i pantaloni”.
Mi tolsi i pantaloni, Lucia mi disse vieni qua che ti apro le calze e mi fece un piccolo buco in prossimità del cazzo, poi mi sfilò le calze fin sotto il culo e mi disse: “Adesso se vuoi che vada avanti devi metterti questo nel culo” e mi porse un cuneo di discrete dimensioni. Io risposi: “Prima passami un po’ d’olio” e con le dita mi lubrificai per bene il culo cercando di dilatarmi e rilassarmi per favorire l’ingresso del plug. Presi il cuneo e lentamente mi penetrai, fino a farlo entrare completamente, poi gli dissi: “Ecco l’ho tutto dentro, sei contenta ?”. Lucia annuì e mi risollevo i collant, estrasse il cazzo dal buco e mi disse: “Ecco bravo, stai facendo proprio quello che voleva Luca, adesso mettiti a fianco a me a pecora, che ti mungo”. Feci come mi aveva chiesto e gli chiesi: “Come voleva Luca ? Che ti mungo ?”. Lei rispose: “Sì, adesso vado avanti con quanto è successo oggi pomeriggio, ma Luca, mentre mi scopava, mi ha chiesto di ordinarti proprio questo: di farti inculare con i cunei e di masturbarti come si munge una mucca, facendoti bere il tuo sperma e questo, tutti i giorni”. Io risposi: “E allora mungimi” e lei riprese il racconto, strizzandomi il cazzo come fosse una mammella di vacca.
Lucia continuò dicendo: “Una volta allacciate le calze, gli chiesi di leccarmela per favorire l’ingresso del dildo interno e, devo dire, fece un bel lavoro, perché entrò senza alcuna difficoltà. Allora gli chiesi: era così che volevi vedermi ? Ti piace anche a te il cazzo ? Ma siete tutti mezzi froci ? Vuoi prenderlo in bocca ? E Luca rispose: No, voglio che ti masturbi davanti a me. Allora iniziai con la mano a segarmi lentamente il cazzo esterno, spingendo in profondità quello interno, poi si tolse gli slip e mi disse di inginocchiarmi e mentre mi masturbavo come un uomo, di spompinarlo, e così feci”.
Continuando a mungermi mi chiese: “Vuoi che continui ?”
Io risposi: “E’ chiaro, dai continua”.
Lucia disse: “Se vuoi che continui, devi promettermi che, finché mia sorella non sarà in grado di soddisfare Luca, ci penseremmo noi due, senza alcuna gelosia e facendo ciò che più lo soddisfa”.
Io risposi: “Mi sembra che ci stiamo già dando da fare, ma comunque va bene, te lo prometto”.
Lucia prosegui il racconto dicendo: “Luca mi scopava in bocca, tenendomi con tutte e due le mani la testa, quasi non riuscivo a respirare, me lo spingeva fino in gola, mi incitava dicendo: succhia troia, succhia troia, voglio che questa sera, mentre gli racconti a tuo marito, come ti ho chiavata in bocca, gli fai mettere un cuneo in culo e lo mungi come una vacca, voglio che tuo marito capisca chi è il tuo uomo e che lui è solo la mia checca. Non riuscivo a divincolarmi, con una mano mi segavo e con l’altra cercavo di allontanarlo un po’ da me, quel tanto per respirare, ma senza esito, speravo solo venisse presto e poco dopo sentivo i suoi fiotti in fondo alla gola, il suo cazzone gonfio che rantolava e lui che diceva: bevi, bevi tutto, non sprecarne neanche una goccia. Ingoiai tutto senza fiatare, volevo solo che mi lasciasse la testa per poter respirare”.
Dissi a Lucia: “Dai, basta mungermi, mentre continui voglio scoparti”.
Lei rispose: “No, oggi proprio no, ho la figa gonfia e il culo che mi brucia ancora, sono proprio a pezzi”.
Io continuai: “Ma cosa ti ha fatto ?”
Lucia: “Dopo avermi scopato in bocca non era sazio, lasciandomi sempre con la cintura strap-on addosso, mi ha fatto mettere a pecora, ha preso la vasellina dal cassetto e dopo avermi aperto il culo con le dita mi ha penetrata col suo bastone che era più duro e turgido di prima. Si è raccomandato di raccontarti tutti i particolari e di ricordarti che il mio culo è solo suo ed il tuo è di ogni troione che decide lui e che, la prossima volta Silvia ti inculerà come un puttanone. Intanto che mi inculava restava fermo, cercando solamente di spingermelo più in profondità che poteva e mi diceva, dai muovi il culo, datti da fare, così dirò a tuo marito che sei stata proprio brava. Io facevo quello che potevo, mi faceva male, volevo che venisse al più presto possibile e allora spingevo, ma lui non veniva. E’ durato un’eternità, non ce la facevo più a spingere e mi sono sdraiata, ma lui insisteva: è no troia, adesso spingi e ti lasci rompere il culo, ti riposerai questa sera con tuo marito”.
Io, sempre più eccitato gli ho chiesto: “E tu, che hai fatto ?”
Lucia continuando il racconto, rispose: “Con le lacrime agli occhi, ho ripreso a spingere, sentivo il culo bruciarmi intensamente, ho usato ogni mia forza per far venire quel bastardo, fino a che non ho sentito il suo cazzo gonfiarsi nelle viscere e riempirmi di sperma. Finalmente era venuto, mi ha tolto il cazzo dal culo e mi detto di asciugarmi le lacrime, di togliermi la cintura ma di non pulirmi lo sperma, che sentivo uscire dal buco ancora dilatato, perché ci avresti pensato tu questa sera con la lingua. Ha continuato dicendomi di restare vestita da troia e di mostrargli i nostri giocattoli. Ho aperto l’armadio e gli ho fatto vedere quello che abbiamo, ha preso “il nero” e mi ha detto di mettermelo in fica e di accenderlo. Ho cercato di dirgli che ero cotta, ma non voleva sentirne parlare, mi sono messa dentro la punta, ma lui insisteva dicendo che, o me lo infilavo io come si deve, o ci pensava lui e allora lentamente l’ho inserito tutto e l’ho acceso. Gli ho chiesto perché voleva rompermi tutta, perché volesse torturarmi, mi ha risposto che voleva che imparassi ad ubbidirgli, che capissi chi comandava, di chi ero e voleva che lo capissi anche tu”.
Per circa venti minuti mi ha obbligato a masturbarmi col cazzone nero ed a leccargli il cazzo mezzo duro, poi ha detto che doveva andare e si è raccomandato di raccontarti tutto l’accaduto questa sera e di non lasciarmi scopare da te, fin quando lui non cambia idea, di mungerti e scoparti in culo tutti i giorni, abituandoti a fare la puttana”.
Io dissi: “E’ proprio un bastardo, ma adesso non resisto più, fammi venire”.
Lucia rispose: “Sì, però mi vieni in mano e poi lo lecchi”.
Così feci.
Mio congnato sottomette mia moglie (2)
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15 years ago
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
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17 years ago
SexyCommunity, 35
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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