Tiziana e Sergio nuovi incontri
Le nostre prime trasgressioni avevano fatto schizzare alle stelle la nostra libidine, per alcune sere rimanemmo a casa a rivivere le esperienze vissute.
Il venerdì sera dovevo finire una relazione su un fabbricato da ristrutturare, dopo cena tornai nello studio che si trovava a mezzo chilometro da casa nostra. Feci una passeggiata assaporando la brezza serale.
Lavorai sino alle ventitré, telefonai a mia moglie chiedendole: “ ti stai annoiando?”.
“si” mi rispose.
“per farmi perdonare ti porto fuori a mangiare il gelato” le proposi.
“ d’accordo” mi rispose.
“ sono a piedi, dovresti prendere l’auto in garage e venire da me” aggiunsi.
“ va bene, mi preparo e arrivo” replicò.
Nell’attesa del suo arrivo navigai in internet in siti erotici.
Scoprii un sito che indicava i locali e i posti trasgressivi delle varie città.
Andai nella pagina della nostra città, non c’era nulla di nuovo, parlava di alcuni privè e di tre zone dove avvenivano incontri per scambi di coppie. Nulla di nuovo, tutte notizie che i giornali locali ogni tanto pubblicavano per attirare la curiosità dei lettori.
Tiziana arrivò tutta sorridente, scese dall’auto, la guardai, indossava una mini gonna bianca ed una maglietta gialla attillata.
“sei bellissima” le dissi.
“ grazie” rispose aggiungendo: “ non sono troppo volgare?”.
“ no, anzi potresti togliere il reggiseno” risposi.
“ va bene” replicò e lo sfilò.
Mi misi alla guida dell’auto e partimmo.
Andammo in centro, la gelateria siciliana era aperta, ci sedemmo ad un tavolino per gustare due granite con la panna.
Ad un tratto mia moglie mi disse: “ Mimmo mi ha chiesto se quando torno mi fermo da lui”.
Fingendo di non capire replicai: “ e chi sarebbe Mimmo?”.
“ il custode del garage” mi rispose.
“ come vuoi, per me non ci sono problemi” ribattei.
Finimmo di mangiare le granite ed uscimmo dal locale.
Salimmo sull’auto, non partii subito, ma mi soffermai a spiegare a Tiziana quello che avevo letto in internet.
Le domandai se avesse voglia di andare in uno dei posti per incontri.
Rispose di si.
Misi in moto e partimmo. Ci vollero pochi minuti per arrivare.
Eravamo nella via del piacere, così l’aveva definita un giornalista fantasioso, percorsi quella strada lentamente. Non era difficile individuare, in mezzo alle auto parcheggiate, le persone ferme in attesa di qualcosa.
Arrivai in fondo alla via, feci inversione e ripercorsi la strada.
Nello specchietto retrovisore notai due auto che ci stavano seguendo.
Decisi di non fermarmi, imboccai una strada laterale, la percorsi.
Sulla destra vidi uno spiazzo alberato, decisi di fermarci là per riflettere.
Le due auto inseguitrici si fermarono poco lontane.
Prima di fermarmi feci in modo di averle davanti.
Su una Punto c’era un uomo, mentre su una vecchia Marea ce n’erano due.
“ abbiamo compagnia” mormorai a mia moglie.
“ li hai invitati tu?” mi domandò.
“ no, ma devono aver sentito il profumo” le risposi.
“ che profumo?” mi chiese.
“ di figa” risposi.
Tiziana scoppiò in una risata, mi baciò sul collo dicendomi: “ porco”.
Allungai le mani e cominciai a toccarla.
L’uomo seduto sulla Punto scese e si avvicinò alla nostra auto.
“ scusate” disse.
Abbassai il finestrino e replicai: “ dimmi”.
“ cercate compagnia?” chiese.
“ ancora non sappiamo, è la prima volta che veniamo qui” risposi.
“ bella, giovane è la tua ragazza?” mi domandò.
“no, è mia moglie” risposi.
“ quanti anni ha “ mi chiese.
“ ventuno” risposi.
“ me la fai vedere nuda?” domandò.
“ non penso che si possa fare in questo posto” replicai.
M’indicò una stradina e disse: “ in fondo al vialetto c’è uno spiazzo tranquillo, ci sono anche le panchine, andiamoci ”.
Mi stavo eccitando, pensai che mostrare nuda Tiziana ad uno sconosciuto era intrigante, ma mostrarla nuda in un angolo della città lo era ancor di più.
“ lasciaci due minuti per parlarne tra noi” gli risposi.
L’uomo si allontanò di poco.
“ ti va?” domandai a Tiziana.
“potremmo provare” mi rispose languidamente.
“ te la senti di spogliarti nuda?” le domandai.
“ si, è un bell’uomo” rispose.
“ potrebbe non accontentarsi” le mormorai.
“ pensi che voglia scopare? mi domandò mia moglie.
“ vedremo” le risposi.
“ senti” dissi all’uomo della Punto.
“ dimmi” rispose avvicinandosi.
“ possiamo andare” gli dissi.
Scendemmo dall’auto, l’uomo si presentò dicendo di chiamarsi Maurizio.
Lo seguimmo nel vialetto.
Dopo pochi minuti giungemmo in un piccolo spiazzo,.
“ laggiù ” disse Maurizio indicandoci una panchina.
L’angolo era scarsamente illuminato da un vecchio lampione, mi sedetti, mia moglie rimase in piedi.
“è tranquillo, non ci viene mai nessuno di notte” disse Maurizio.
“ comincia a spogliarti” dissi a Tiziana.
Lei alzò la maglietta e la tolse lentamente.
Alla vista delle tette Maurizio esclamò: “ belle grosse”.
“ ti piacciono?” gli domandai.
“ molto” rispose.
Mia moglie tolse anche la mini, adesso indossava solo un minuscolo tanga.
Maurizio era rimasto senza parole contemplava il corpo di Tiziana,
stavo per incitare mia moglie a rimanere completamente nuda, quando dal vialetto sbucarono due uomini.
Tiziana si sedette coprendosi con la maglietta.
“chi sono?” domandai a Maurizio.
“ i due della Marea” rispose.
“ li conosci?” domandai.
“ di persona no, vengono spesso a cercare coppie li ho solo visti nel piazzale” rispose.
“ prova mandarli via” gli dissi.
Maurizio si avvicinò ai due, parlò con loro e tornò da noi.
“ non vanno via, vogliono vedere anche loro” ci spiegò.
I due si erano avvicinati, li guardai attentamente.
Erano robusti ,sui 35 anni, uno era rasato, l’altro aveva il codino, non erano belli come Maurizio, anzi sembravano due avanzi di galera.
“ continua a spogliarti” dissi a Tiziana.
Mia moglie si alzò, posò la maglietta, tolse il tanga rimanendo nuda.
Mentre Maurizio si limitava a guardare Tiziana, i due tirarono fuori i cazzi e cominciarono a masturbarsi.
Non sapevo cosa fare, continuare o andare via.
“ vestiti che si va via” dissi a Tiziana.
Si rivestì e tornammo in auto.
Ci allontanammo da quel posto, alle nostre spalle c’era sempre la Marea dei due.
Vidi un bar aperto, e scendemmo per bere un cafè.
Ci sedemmo ad un tavolino mentre aspettavamo che ci servissero entrarono anche i due.
“ possiamo sederci? “ ci chiesero.
Rimasi un poco interdetto e alla fine risposi: “ va bene”.
Ordinarono due birre che furono servite insieme ai nostri cafè.
Quello rasato chiese: “ è la prima volta che vi vediamo, da dove venite?”.
Risposi, mentendo, che venivamo da un paese vicino.
“siete solo esibizionisti?” chiese l’altro.
“ troppo curiosi” risposi.
“ scusate” replicò.
“ non ci piace parlare qui dentro, ci sono molte persone” aggiunsi.
“ giusto” quello con il codino.
Avevamo finito di bere, mi alzai per andare a pagare, ma quello rasato mi precedette e pagò anche le nostre consumazioni.
Una volta fuori dal bar, quello rasato mi chiese: “ ce la fai ancora vedere nuda?”.
Intervenne anche quello con il codino aggiungendo: “ andiamo nella nostra officina, la non ci disturba nessuno”.
Il pensiero di spogliare nuovamente mia moglie davanti a questi due m’intrigava, risposi di lasciarci un attimo da soli e poi gli avrei risposto.
Salimmo in auto e chiese a Tiziana cosa pensasse dell’invito.
Mi rispose che i due la inquietavano e nello stesso tempo la intrigavano.
Decisi io, aprii il finestrino e dissi ai due di si.
Li seguimmo in periferia sino ad un cancello, il rasato scese e lo aprì.
All’interno c’era un gran cortile dove erano ammassate auto incidentate e molte altre cose.
C’era una vecchia costruzione che fungeva da officina, a fianco ci fecero entrare.
Sulla destra c’era una porta con scritto su ufficio.
“ prego” disse il rasato spalancando l’uscio.
Anche qui c’era confusione, una scrivania, alcune un divano e alcune sedie.
Ne presi una e mi sedetti.
Quello con il codino, accese alcune lampade e insieme al suo compare prese posto sul divano.
Mia moglie era rimasta in piedi al centro della stanza.
“spogliati” le disse il rasato.
Tiziana lentamente tolse la maglietta e poi la mini, rimanendo con il solo tanga.
“ facci vedere la figa” esclamò sempre il rasato.
Tiziana tolse il tanga, avevo il cazzo durissimo.
“ girati, facci vedere il culo” disse quello con il codino.
Mia moglie si girò lentamente, i due nel frattempo avevano cominciato a masturbarsi.
Notai che erano entrambi ben dotati.
Quello con il codino disse a mia moglie: “ vieni a sederti in mezzo a noi”.
Mi aspettavo un cenno o un segno da parte mia moglie, invece lei si sedette in mezzo ai due.
Il rasato le mise una mano dietro alla nuca e la attirò verso di se baciandola in bocca.
Era molto eccitante vedere la lingua di uno sconosciuto infilarsi in quella di mia moglie…..
Quello con il codino si alzò e venne verso di me dicendomi: “ vieni usciamo li lasciamo soli”.
Mi alzai a mia volta e lo seguii. Ci sedemmo su una panca in cortile.
Dopo circa mezzora il rasato uscì tutto nudo, aveva ancora il cazzo duro.
Si avvicinò e disse al suo compare: “ vai è una bella porca ti farà divertire”.
Anche l’altro uomo uscì dopo mezzora, dietro di lui comparve mia moglie.
Era nuda in una mano teneva i suoi indumenti.
“ andate via subito?” mi chiese quello rasato.
“ si è tardi” gli risposi.
“ noi siamo sempre qua, venite a trovarci quando volete” aggiunse lui.
“d’accordo” gli risposi.
Tiziana salì in auto e si rivestì.
Misi in moto e avviai l’auto.
“tutto bene?” le domandai.
“si, molto” mi rispose.
“ me l’hanno lavorata bene” aggiunse aprendo le gambe.
“porca….” Le mormorai.
“cornuto…” rispose sorridendo.
“ volevano anche incularmi” aggiunse.
“ nessun problema potevi lasciarli fare” replicai.
“hai sonno?” le chiesi.
“no, perché?” mi rispose.
“ potremmo tornare sulla strada del sesso” ribattei.
“ a fare cosa?” mi domandò.
“ a cercare un cazzo per il tuo culo” risposi.
“ perché no…” rispose sorridendo maliziosamente.
Prese alcune salviette e si ripulì la figa.
Alle due e mezza di notte eravamo di nuovo nel posto degli incontri.
Percorsi nuovamente la via lentamente.
Due auto cominciarono a seguirci, posteggiai in un angolo buio, manovrai in retromarcia in modo che potessimo vedere quello che accadeva in strada.
A bordo della prima auto che ci seguiva c’era un uomo, sull’altra ce n’erano due.
Il singolo si fermò accanto a noi. L’altra auto proseguì fermandosi di fronte.
Abbassò il finestrino e chiese: ” disturbo?”
“no” risposi.
Incoraggiato dalla risposta continuò: “ cercate compagnia?”.
“si” risposi.
“ è la tua ragazza?” mi domandò.
“ no è mia moglie” risposi.
“ giovanissima” mormorò l’uomo.
Lo guardai, era robusto, aveva due grandi mani, dalla camicia a quadri faceva capolino una discreta pancia, tutto sommato però queluomo m’intrigava….. e così gli dissi: “ ha ventuno anni, si chiama Tiziana, se vuoi la puoi inculare”.
L’uomo rimase interdetto per alcuni istanti e poi mi rispose: “ piacere io sono Marco”.
Vendendolo ancora incerto accesi la luce interna e lo incoraggiai dicendogli: “ tranquillo è mia moglie davvero”,
“ certo, ti credo, solo che le donne che portano qua non sono mai così giovani e soprattutto così belle” mi rispose.
Ero molto eccitato, avevo una voglia matta di vedere qualcuno sodomizzare mia moglie e gli dissi: “ deciditi, altrimenti agganciamo l’auto di fronte”.
“ sono marocchini, meglio perderli che trovarli quelli ” mi rispose.
“ seguitemi” aggiunse.
Salì in auto e partì.
Ci condusse sulle alture della città, mentre guidavo ebbi l’impressione che l’auto dei marocchini ci seguisse.
Si fermò in uno spiazzo circondato da un boschetto, fermai la nostra auto a fianco della sua.
Scese, si avvicinò e disse: “ scusatemi per prima, ma pensavo che non foste una coppia vera”.
“ spiegati meglio” gli domandai.
“ è già successo che qualche uomo raccatta per strada una puttana e la porta qua” rispose.
“ se vuoi ti facciamo vedere i documenti” rilanciai sorridendo.
“ non mi sembra il caso” replicò a sua volta aggiungendo:” me la fai vedere nuda?”.
“spogliati” dissi a mia moglie.
Tiziana tolse la maglietta, poi la mini ed infine il tanga.
“andiamo sulla tua auto, mi sembra più comoda” dissi a Marco.
“ certo” rispose.
Scendemmo, chiusi la macchina e salimmo sulla sua.
Tiziana si sedette davanti vicino a Marco, io presi posto dietro.
L’uomo reclinò lo schienale del sedile dove sedeva mia moglie e cominciò ad accarezzarla.
Era molto rude, le strizzava con forza i seni, lei mostrò di gradire questo tipo d’approccio.
Marco mi chiese: “ ci sono dei limiti?”.
Capii quello che intendesse chiedermi e gli risposi: “ fattelo succhiare, mettiglielo in culo, niente figa questa sera”.
Marco si spogliò nudo e disse a Tiziana: “ guarda come ce l’ho grosso”.
Mia moglie glielo prese in mano e cominciò a segarlo.
“dai, così adesso prendilo in bocca” esclamò Marco.
Tiziana si chinò su di lui e cominciò a succhiarglielo.
“ dai, così, bravissima” mormorò Marco, poi si voltò verso di me chiedendomi: “ t’infastidisce se parlo”.
“no, anzi, parla a ruota libera, amiamo molto il turpiloquio” gli risposi.
“succhiamelo troia, fallo diventare duro, così dopo ti rompo il culo” disse Marco a mia moglie.
“ hai insegnato tu a fare i pompini a questa puttana?” mi domandò.
“no, quando l’ho conosciuta aveva già imparato” gli risposi.
L’uomo allungò le mani e le toccò la figa, si girò verso di me chiedendomi: “ come mai non vuoi che glielo sbatta in figa?”.
“ questa notte ha già preso due cazzi in figa” risposi.
“ amici vostri?” domandò Marco.
“no due sconosciuti” risposi.
“ ce l’avevano grossi?” domandò a Tiziana.
“ Si” ripose lei.
“ come il mio?” le chiese ancora.
“no, il tuo è enorme” replicò mia moglie.
Marco accese la luce interna, riuscii a vedere bene il cazzo di Marco.
Tiziana aveva ragione, era veramente enorme…. largo lungo e nodoso….
Pensai che forse fosse il caso di suggerire a Marco di scopare in figa Tiziana e di lasciare stare il culo.
Un rumore mi distolse da questi pensieri, mi girai e vidi che un’auto si era fermata poco lontana da noi.
Abbassai il finestrino per vedere meglio, si trattava dell’altra auto che ci aveva seguito.
“ ci sono ospiti” dissi a Marco.
“ tranquillo sono i due marocchini” replicò lui.
Tiziana smise di fargli il pompino, lui le mise una mano sulla nuca e la spinse verso il cazzo dicendole:“ dai continua fai vedere a tuo marito quanto sei troia”.
Mia moglie riprese a succhiarglielo, poi lui le disse: “ mettiti con il culo all’aria”
Mentre mia moglie si posizionava, lui si spostò e le andò sopra.
Con la saliva le inumidì il buchetto…..
Poi glielo appoggiò e cominciò a spingere…..
Incurante delle urla di mia moglie continuò….
Si fermò solo per dirmi…..
“ gliel’ho messo dentro….”
Preso dagli avvenimenti mi ero dimenticato dei due marocchini., mi ricordai di loro vedendoli quasi attaccati ai finestrini dell’auto.
“ ci sono i due qua vicini” dissi a Marco.
“ lasciali guardare come rompo il culo a tua moglie” mi rispose.
Tiziana mi disse: “fallo smettere, mi sta sfondando”.
“ zitta troia, stai ferma che te lo spingo ancora più dentro” le urlò Marco.
L’uomo diede due spinte violente facendo scivolare nell’intestino di mia moglie ancora una parte del cazzo.
Si fermò per alcuni istanti, restando piantato dentro di lei, poi ricominciò a spingere.
Con un grugnito il porco godette, riversando dentro il culo di Tiziana fiotti di sperma caldo.
Marco si spostò per rivestirsi, lo salutammo e tornammo sulla nostra auto.
“ hai goduto?” le domandai.
“ si, anche se mi ha fatto male” mi rispose.
Accesi la luce interna e le dissi: “ girati e fammi vedere il culo”.
Tiziana si voltò, era oscenamente dilatata ed arrossata.
Nel frattempo Marco mise in moto e andò via.
“ bel panorama da qui” disse Tiziana.
“ si, molto panoramico” risposi.
“ sei bellissima” aggiunsi baciandola.
Il rumore di una portiera che si chiudeva, ci fece voltare.
I due africani erano tornati a bordo della loro auto.
“ mi hanno vista?” mi domandò Tiziana.
“ vista e sentita… mentre Marco ti rompeva il culo” le risposi.
“ perché non vanno via?” mi chiese.
“ non so dirti, forse aspettano il loro turno” le risposi.
“ pensi che qualche coppia giochi con loro?” mi domandò.
“ credo di si, forse rappresentano il fascino del perversione più intrigante” le risposi.
“ forse hai ragione, dicono che i nord africani sono dei maiali” aggiunse Tiziana.
Lei non si era ancora rivestita, allungai una mano sulla coscia e le dissi:” pensa alle loro mani su di te”.
“porco ti andrebbe che mi facessi scopare anche da loro” replicò.
La mia mano raggiunse la figa, era ancora umida. Sfiorai la clitoride, Tiziana emise un gemito…..
La baciai sul collo e le mormorai: “ mi è presa una libidine…”.
“ dimmi” sussurrò a sua volta con la voce rotta dall’eccitazione.
“potresti andare da sola sull’auto dei marocchini” le spiegai.
“ non credo che ci sia da fidarsi” rispose.
“ cosa vuoi che ti succeda, il culo te l’ha già rotto Marco, la figa te l’hanno slabbrata i due di prima..” replicai.
“Sei un porco”replicò a sua volta.
Le infilai due dita nella figa sussurrandole: “ pensa altre due sborrate qua dentro….”
Dalla sua bocca uscì un flebile: “ si…”
“ oppure se preferisci, fatti inculare di nuovo” aggiunsi.
“ tu rimani a guardarmi? “ mi chiese.
“ no, ti lascio sola con loro, ti aspetto poco lontano” risposi.
Infilai un terzo dito nella figa, Tiziana stava per avere un orgasmo, le mormorai: “ godi porca, adesso scendo e vado a parlare con i due africani”.
La sentii godere, scesi e mi avviai verso l’auto dei due.
“ salve” dissi.
“ ciao amico” mi rispose quello seduto al volante.
Li guardai potevano avere 30 35 anni, per quello che cercavamo quella notte potevano andare benissimo.
“ vi voglio fare una proposta” dissi.
“ parla” rispose sempre lo stesso.
“ vi piacciono le donne italiane?” chiesi.
“si, veniamo qui per questo” rispose l’altro africano.
“ se v’interessa faccio salire mia moglie sulla vostra auto, io vado via e quando avete finito di divertirvi la portate giù nella prima curva dove io vi aspetto” dissi indicando la strada sottostante.
“ bene amico” rispose l’autista.
Tornai sulla nostra auto sorrisi a mia moglie dicendole: “ ti aspettano”.
Tiziana prese la maglietta, la fermai prima che l’indossasse: “ vai nuda”le dissi.
“ porco” sussurrò.
Mia moglie aprì la porta e si avviò verso l’auto dei due.
Misi in moto e mi spostai nella curva più in basso.
Aspettai circa un’ora, non vedendola arrivare misi in moto e tornai dove l’avevo lasciata.
Mi avvicinai all’auto dei marocchini, Tiziana stava parlando allegramente con loro.
“ ciao” mi disse uno di loro.
“ andiamo” dissi a mia moglie.
Lei scese e mi seguì sulla nostra auto.
“tutto bene?” le chiesi.
“si” rispose.
“raccontami” aggiunsi.
“ mi hanno scopata due volte a testa” rispose…….
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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