Il viaggio in aereo era stato lungo e spossante. Tutto quello che sognavamo in quel momento era una doccia calda e un morbido letto. Monia ci aspettava all’uscita del terminale con suo marito Luca. Non li vedevamo da molti anni ed eravamo rimasti in contatto solo tramite e-mail. Ci eravamo conosciuti durante una vacanza all’estero ed in soli due giorni si era creta tra noi un’amicizia molto particolare. Nei loro messaggi, Monia e Luca, ci avevano invitato spesso ad andare a trovarli, ma per un motivo o per l’altro avevamo sempre rinviato. Fino ad ora. L’ennesimo invito accompagnato da un loro perentorio: “Stavolta non inventatevi scuse. Se non venite veniamo a prendervi!!!” ci aveva convinto a prenderci una piccola vacanza per incontrarli e rivivere i bei momenti passati durante quella lontana vacanza.
Un po’ frastornati sentimmo qualcuno chiamarci per nome: “Sara! Giorgio! Siamo qui! Finalmente!!”. Una ragazza veniva verso di noi. Nonostante la minigonna e gli stivali con tacchi alti si muoveva con disinvoltura ed agilità. Ci volle un attimo per renderci conto che era Monia. Forse l’avevamo semplicemente dimenticata oppure era cambiata. Fatto stà che io e Sara ci guardammo stupiti. Era estremamente sexy, molto più di quello che ricordavamo. I capelli lunghi e lisci le cadevano sulle spalle. La maglietta attillata metteva in risalto i seni tondi e sodi.
“Ciao! Che bello rivedervi! Alla fine vi siete decisi. Siamo proprio felici che siate finalmente venuti. Andiamo. Luca ci sta aspettando in macchina”. Dopo un abbraccio e un bacio, appena Monia si girò per dirigersi verso l’auto dove Luca ci aspettava, io e Sara ci guardammo con uno sguardo d’intesa che si traduceva chiaramente in quattro parole: “Che pezzo di gnocca!”. Mentre la seguivamo non potevamo toglierle gli occhi dal culo che dentro quella gonna stretta e corta sembrava gridare: “Stringimi!!”. Con sorrisi maliziosi e strizzatine d’occhio, di nascosto, ci scambiavamo consensi di piacere per la splendida visuale, mentre lei davanti a noi ci guidava con passo deciso tra le auto del parcheggio.
Appena Luca si accorse del nostro imminente arrivo uscì dalla macchina e ci venne incontro. Di nuovo abbracci e baci e di nuovo lo stupore nel trovarlo in forma e molto attraente. Non che durante la nostra breve conoscenza fossero una coppia poco interessante, ma sembrava che il tempo li avesse ringiovaniti e li avessi resi più trasgressivi, spregiudicati.
Il tragitto dall’aeroporto alla loro splendida villetta fù occupato dai ricordi a quei due giorni di vacanze. Tra risate e “Vi ricordate?” il tempo passò velocissimo.
“Eccoci!”. Luca ci mostrò subito la nostra camera. Sul letto erano già pronti gli accappatoi e sul tappeto le ciabatte. “ Forza. Spogliatevi e mettetevi gli accappatoi che la vasca da bagno è già pronta. Non vi dispiace vero se partecipiamo anche noi?!”. Io e Sara ci guardammo sorpresi. “Scusa Luca, ma che razza di vasca avete per starci in quattro?” Lo dissi sghignazzando, pensando che scherzasse, ma lui tranquillamente ci invitò a seguirlo. “Venite. Vi faccio vedere.”
Il bagno era grandissimo e nel mezzo c’era una enorme vasca idromassaggio, degna di un vero centro benessere. “ Minchia! Alla faccia della vasca da bagno!!” Luca trovò la mia esclamazione divertente e si fece una sonora risata. “Allora? Come vedete c’è posto per tutti. Dateci 5 minuti e arriviamo, ok?”
Cosa potevamo dire? Quella era casa loro. Tra l’altro la cosa era molto eccitante per entrambi. Io e Sara ci eravamo raccontati spesso fantasie erotiche a quattro e anche se non potevamo sapere cosa sarebbe successo in seguito, la situazione era molto intrigante e quindi Sara, senza timore rispose: “Ma certo, fate con calma”.
Luca uscì dal bagno. Un po’ imbarazzati dal pensiero della situazione che si sarebbe venuta a creare, ma eccitatissimi ci spogliammo e ci immergemmo nell’acqua calda. “Sara, stai pensando a quello che stò pensando io?” Senza rispondere allungò la mano verso il mio cazzo e cominciò ad accarezzarlo. Nel giro di pochissimi secondi era duro e pulsante. Nel frattempo lei aveva allargato le gambe per lasciarmi accarezzare la sua figa, depilata pochi giorni prima. Avevamo cominciato a slinguare, quando li sentimmo arrivare. “ Arrivano!” Come due scolaretti che non vogliono farsi cogliere in flagrante tornammo a sederci facendo finta di niente, ma evidentemente rossi in viso per l’imbarazzo.
La porta si aprì ed entrarono con addosso gli accappatoi. “ Com’è? Bello, vero?” Mentre Monia parlava lei e Luca si stavano spogliando come se niente fosse.
“E’ bellissimo! Credo proprio che dovremmo venire a trovarvi più spesso.”. Risposi io.
“E’ vero! Vi abbiamo invitato così tante volte che cominciavamo a pensare che non sareste mai venuti”. Nel frattempo anche loro si erano immersi nell’acqua e la conversazione continuava, come se fossimo seduti ad un bar a parlare del più e del meno. Chiacchierando cominciammo a sentirci più a nostro agio, anche se era evidente che i loro sguardi si posavano perennemente sui nostri corpi per esplorarci e i loro occhi non potevano nascondere l’eccitazione. Dopo aver ricordato altri episodi passati eravamo molto più rilassati. Lasciavamo che loro ci guardassero ed anche noi avevamo cominciato a fissarli spudoratamente con sguardi sensuali e sorrisi di piacere.
A un certo punto Luca prese il bagno schiuma. Ne verso un po’ sulle mani e cominciò a lavare la schiena di Monia. “Luca, me ne passi un po’?” Dissi io, cogliendo al volo l’invito. Così cominciammo ad insaponare le nostre rispettive compagne, mentre facendo finta di niente loro continuavano a chiacchierare. Ma dalla schiena le mani cominciarono a muoversi sul collo, sulle spalle e poi sui seni e le ragazze, tra una parola e l’altra cominciarono ad emettere sospiri di piacere. Ormai era chiaro che non avremmo semplicemente fatto un bagno. Monia e Sara, sedute l’una di fronte all’altra, le gambe aperte ed il viso ormai segnato dal piacere e dall’eccitazione si lasciavano toccare d’appertutto. Noi uomini guardavamo le rispettive amiche, con i cazzi che ormai erano duri e vogliosi di qualcosa di più. Ci guardavamo a vicenda baciandoci e toccandoci ovunque. I sospiri di piacere si trasformarono in gemiti di godimento. Monia invitò Luca ad alzarsi e dopo avergli preso il cazzo in mano cominciò a leccarglielo dolcemente dal glande ai testicoli, su e giù, con avidità. Luca godeva nel guardarci mentre li osservavamo e noi eravamo eccitatissimi da quella situazione tante volte fantasticata. Non potevamo levare lo sguardo e intanto ci masturbavamo a vicenda. Adesso Monia glielo aveva preso tutto in bocca e glielo stava succhiando sempre più velocemente mentre lui le accarezzava la testa spingendogliela dolcemente avanti e indietro. A un certo punto lei si fermò e guardandoci disse: “Dai ragazzi, adesso vogliamo goderci un po’ di spettacolo anche noi”. Non ce lo facemmo certo ripetere. Io mi alzai e lo infilai nella bocca spalancata di Sara che non aspettava altro. Sentivo la sua lingua leccarmi con forza il glande, mentre le labbra stringevano il mio cazzo . Monia e Sara presero a succhiarcelo con lo stesso ritmo e mentre lo facevano si guardavano eccitate. Sembrava avessero intrapreso una gara per dare mostra delle loro abilità di pompinare. Succhiavano e succhiavano senza fermarsi fino a quando Luca disse: “Ferma! Ferma! Aspetta o mi farai venire!” Ma Monia continuava, ancora e ancora, stringendoglielo forte in una mano mentre le labbra carnose scivolavano velocemente sul suo cazzo. Allora Luca le spostò la testa per costringerla a interrompere quella tortura di piacere. Lei sorrise dicendogli: “Va bene, però adesso tocca a te!”. Dopo essersi seduta sul bordo della vasca inarcò la schiena e la testa all’indietro e aperte le gambe invitò Luca a leccargliela. Anche questa volta prima di seguire il loro esempio, li guardammo godere. Era stupendo vedere la lingua di lui che le stimolava il clitoride e il viso di lei che ad ogni colpo disegnava espressioni e gemiti di piacere. “Adesso spingila dentro” disse Monia con tono perentorio. Luca fece scivolare la lingua fino a spingergliela dentro e cominciò a penetrarla cercando di andare il più possibile in profondità. Monia adesso stava perdendo ogni controllo. Il suo corpo si contorceva cercando di rendere più facile la via alla lingua di Luca per dargli modo di arrivare sempre più in profondità. Ogni colpo era un sussulto. Le mani di Lei presero la sua testa e cominciò a dargli il ritmo che più desiderava, ora più veloce o più piano, ora più o meno profondamente. Luca era insaziabile e non sembrava avesse intenzione di smettere quel gioco. Questa volta non aspettammo il loro invito. Seguimmo esattamente il loro esempio. A questo punto i gemiti e i sussulti erano stati sostituiti da spasmodici rantoli di godimento. Mentre si lasciavano penetrare dalle nostre lingue lunghe e vogliose, Monia e Sara si guardavano e mostravano le proprie lingue leccandosi le labbra, mentre con le mani si stringevano i seni o si masturbavano il clitoride. Avevano gli sguardi fissi l’una nell’altra ed era evidente che si stessero invitando a vicenda a giocare tra loro. Io e luca ci rendemmo conto del desiderio che stava crescendo tra di loro. Così in un momento di pausa e con uno sguardo d’intesa, ci sedemmo e invitammo le ragazze a cavalcarci, ma dal dietro con loro rivolte l’una verso l’altra. Appena i nostri cazzi furono penetrati nelle loro fighe ormai ben aperte loro tornarono a guardarsi e lentamente si avvicinarono e cominciarono a toccarsi i seni, le cosce e giunte al clitoride si masturbarono a vicenda mentre le lingue si erano inevitabilmente incontrate per dare sfogo ad un vortice di desiderio. Monia e Sara godevano come mai avevano fatto prima. Luca e Giorgio se ne rendevano conto e continuavano a scoparle con forza mentre con lo sguardo si godevano lo spettacolo. Passò del tempo prima che le ragazze furono soddisfatte del loro scambio di attenzioni. Questa volta fù Sara a prendere l’iniziativa: “Monia, adesso voglio guardarti mentre Luca e Giorgio ti scopano!” Monia rispose con un’enorme sorriso: “Tutto ciò che vuoi, Sara!” Dopo essersi girata ed aver cavalcato Luca, stavolta rivolta verso di lui sporse il culo in fuori invitandomi a penetrarla. Glielo appoggiai sull’ano dolcemente e lentamente lo infilai dentro mentre sentivo il cazzo di Luca che entrava e usciva dalla sua figa ormai completamente dilatata. In un primo momento Monia si fermò per lasciare che il mio cazzo fosse completamente dentro di lei e poi riprese a muoversi avanti e indietro per sentire i nostri cazzi duri dentro di lei entrare e uscire sempre più velocemente. Adesso Monia gridava: “Così, bravi! Scopatemi! Fatemi godere! Ancora! Ancora! Sara intanto si era avvicinata e con una mano le masturbava il clitoride, con l’altra le accarezzava il culo e con la lingua le leccava il collo. Monia era ormai al culmine del piacere. Le unghie affondarono su una spalla di Luca e su una natica di Giorgio e loro capirono che stava per venire. Con colpi ancor più decisi la portarono all’orgasmo. In crescendo i suoi gemiti si fecero sempre più forti. Poi venne: “Siiiiì, Ahhhhh, Ahhhhhhhhh” I denti stretti in una smorfia di godimento e il corpo che scoppiava in un susseguirsi di sussulti di piacere: “Ahhhhh, ahhhhhh, ahhhhh, ahhh! E’ bellissimo! Bellissimo! Non ho mai goduto così tanto!” Io sfilai il mio cazzo dal suo culo e lei si alzò sfilando il cazzo di Luca per andarsi a sedere con gli occhi chiusi e il respiro affannoso. Con uno sguardo di pace dipinto sul volto rimase silenziosa e assorta in quel momento paradisiaco. Adesso però era Sara che voleva la sua parte. Io e Luca eravamo provati dallo sforzo fisico e riprendere immediatamente non ci avrebbe certo dato la possibilità di resistere a lungo senza venire. “Sara, dacci un’ attimo per riprenderci!” Glielo dissi quasi implorandola. Sara, con un sorriso, invitò entrambi a sederci uno di fianco all’altro sul bordo della vasca. Presi i nostri cazzi in mano cominciò a masturbarci fino a farci tornare il cazzo bello duro. Poi cominciò a succhiarli, prima uno poi l’altro, con avidità. Si vedeva che aveva una gran voglia di farsi scopare e la sua foga era solo l’espressione del desiderio che dentro di lei stava per scoppiare. Mentre ci facevamo spompinare io e Luca le accarezzavamo i capelli mentre le facevamo complimenti su come fosse brava e bella. Per provocarla Luca le disse: “Tra poco io e Giorgio ti scoperemo fino a farti scoppiare. Vedrai come sarà bello sentire due cazzi grossi e duri dentro di te!” Nel frattempo Monia aveva ripreso lucidità e avvicinatasi a Sara le aveva infilato due dita in figa e uno nel culo sussurrandole nell’orecchio: “Ti piace il cazzo, vero? Lo vuoi sentire tutto dentro, vero?” Sara stava già godendo e muoveva il corpo avanti e indietro per sentire meglio le dita di lei che la penetravano, mentre continuava a stringere e a succhiare i nostri cazzi. Di colpo si fermò: “Ora basta. Scopatemi! Non posso più aspettare. Voglio sentirli dentro”. Io e Luca ci scambiammo di posto. Sara cavalcandomi me lo prese e se lo infilò dentro la figa e poi fece lo stesso con il cazzo di Luca indirizzandoselo nel culo. Una volta che furono entrambi dentro cominciò a muoversi e a godere come un’invasata. Sentiva solo piacere e godimento. Il resto non esisteva più. Come Sara aveva fatto con Lei, Monia cominciò a toccarla e a baciarla dappertutto. Sara che non era una ragazza a cui piaceva farsi sentire durante il sesso cominciò a godere rumorosamente: “Ahhhh, Ahhhhh, Mmmmmm, Dai, così, più forte! Voglio sentirli più in fondo! Ahhh, Ahhhh!!. Mentre la scopavo le leccavo i seni e le succhiavo i capezzoli, mentre Luca le sussurrava nell’orecchio: “Ti piace farti scopare, vero! Facci vedere come sei brava! Godi, Godi! Facci sentire come ti piace!”. Sara perse ogni inibizione e aumentò ancor di più il ritmo.” Ancora!Ancora! Di più! Voglio godere di più! Scopatemi! Siiiì, scopatemi ancora!! Voglio venire! Adesso!! Vengooooo!!” Sara si strinse con le braccia intorno al mio collo, facendomi quasi male tanto era forte l’orgasmo. E mentre veniva la sentivo godere con un’intensità e una foga mai sentita prima:”Ahhhhh, Ahhhhhhhh, Ahhhhhhhhh!!! Ahhhh, Ahhh! Il respiro si fece man mano più calmo, ma lei non accennava a muoversi come se volesse fermare quell’attimo per sempre. Con la testa appoggiata sulla mia spalla mi sussurrava: “è stato bellissimo! Non ho mai provato nulla di simile. Dio, quanto ho goduto”. Luca sfilò il cazzo dal suo culo e insieme a Monia andarono a sedersi su un lato della vasca. Sara restò ancora per un po’ immobile e poi col sorriso stampato in volto si alzò per sedersi al mio fianco. Ci furono un paio di minuti di silenzio e poi Monia e Sara guardandosi si misero a ridere soddisfatte. Io e luca ci guardammo compiaciuti per il lavoro ben fatto. Ancora silenzio. Allora inevitabilmente Luca disse: “Hm, hm! Ragazze, non vi sembra di aver dimenticato qualcosa?”. Le ragazze non risposero, ma sui loro volti era evidente che quella domanda non sarebbe rimasta senza una risposta. Con uno sguardo d’intesa si alzarono e si scambiarono di posto. La doccia calda e il letto morbido erano spariti dai nostri pensieri. C’era ancora tanta voglia di godere…………….
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Certificazione Profili
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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Last visit: 1 month ago
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97561
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17 years ago
valerio,
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