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Dall'estetista per depilarmi
Mi ritirai per fare un bagno con acqua caldissima aromatizzato con sali da bagno al mughetto. Quando fui nuda mi guardai allo specchio e nel vedere il mio corpo riflesso potei constatare come fosse sempre bello asciutto e sodo, nonostante negli ultimi due anni avessi, ormai definitivamente, acquisito tre chili in più di peso - "ma ben distribuiti" - pensai tra sé - ed in effetti i chili in più avevano rimpinguato solo seno e culo!
Mi piaceva osservare il mio corpo così glabro senza più alcun pelo, a nascondere anche il più intimo segreto: gambe, fica, culo, ventre, braccia, seno, ascelle, sembravano essere di porcellana tanto erano lisci sia al tatto che alla vista; "in effetti Rolando aveva proprio avuto una buona idea" – convenni!
Il corpo depilato in maniera definitiva, con un trattamento laser ad efficacia garantita, era il risultato del regalo di compleanno che mi aveva fatto Rolando due anni prima, quando con un insperato colpo di fortuna aveva vinto la rispettabile cifra di quindicimila euro al superenalotto e ne aveva destinata una parte allo scopo. Dopo avermi convinta della validità della scelta, e aiutata a superare l’imbarazzo causato dalla “particolarità” di alcune zone destinatarie del trattamento di depilazione “ti accompagno io, vedrai sarà una cosa naturale in più sarà un’occasione per mostrarti nella tua massima intimità” – mi aveva rassicurata con tono convincente. Nel centro estetico che avevamo scelto, l’estetista era un uomo giovane e molto bello che potei apprezzare sia per la professionalità mostrata sia per il fascino. L’iniziale imbarazzo fu vinto partendo dalle gambe e dalle altre zone periferiche, così quando fu la volta di depilare il sesso e ad alcuni peli presenti intorno ai capezzoli pretesi che Rolando non mi accompagnasse più: “vuoi che lo faccia? … e lo farò a modo mio” mi imposi, “potrai immaginare quello che mi farà Mario!”.
Mario, così si chiamava l’estetista mi stava aspettando, mi fece accomodare e mi disse sempre con voce professionale “si spogli completamente, levi pure anche il reggiseno, oggi intendo terminare il trattamento per cui faremo sia il pube che il seno” – quelle parole risuonarono per me come un ordine perentorio al quale ubbidii docile docile, sfilandomi con insolita rapidità tutti gli indumenti che indossavo, quasi a vincere in quel modo l’imbarazzo che comunque sentivo. Mi sdraiai sul lettino e Mario cominciò il trattamento laser partendo dalla pancia, scendendo al pube sempre più giù, a quel punto fui costretta ad assumere una posizione di massima apertura per consentire a Mario di proseguire il suo lavoro. Chiusi gli occhi per nascondere l’imbarazzo e la vergogna che sentivo e rimasi in silenzio sperando che tutto finisse presto. Mario operò con grande destrezza e delicatezza, ma quando le sue dita giunsero necessariamente in contatto con le grandi labbra, sentii un ribollire interno che cresceva man mano che il laser si insinuava fra le mie cosce alla ricerca dei peli nelle zone più recondite.
“Adesso facciamo una pausa davanti per evitare irritazioni, si giri dietro che togliamo i peli dalla zona anale” – mi sollecitò Mario – io ubbidii docilmente mettendomi quindi in una posizione alquanto oscena, praticamente a pecorina. Mario lavorò con dovizia e professionalità levando in pochissimo tempo tutti i peli presenti intorno all’ano e nelle zone circostanti, facendomi rimettere a pancia in su con le gambe divaricate.
Restavano ormai poche decine di peli che Mario eliminò in brevissimo tempo durante il quale ebbe comunque il tempo di accorgersi della mia seppur involontaria, crescente eccitazione: il mio sesso si stava bagnando sempre più al punto che gli umori fuoriuscivano dalle labbra formando una piccola gemma luccicante intorno al clitoride. Restavano ancora cinque piccoli peli sul seno e fu proprio in quell’occasione che Mario si abbandonò ad una licenza erotica pizzicandomi leggermente i capezzoli. A quella sollecitazione reagii chiudendo e stringendo le gambe ma rimanendo con gli occhi chiusi; Mario allora allungò una mano fra le mie cosce iniziando un lento massaggio del clitoride, questo mi fece crollare e cominciai ad ansimare, così riaprendo gli occhi scoprii di avere le labbra di Mario ormai prossime alle mie, lo fissai un attimo e poi senza parlare gli infilai in bocca la lingua invitandolo al contempo con le mani a proseguire con maggior determinazione il massaggio iniziato. Le braccia forti di Mario mi avvinghiarono dal lettino su cui ero adagiata per trascinarmi in piedi, attaccata al suo corpo in un bacio senza respiro e senza tempo. La situazione era molto eccitante quanto imbarazzante: io tutta nuda in piedi abbracciata ad un uomo tutto vestito che conoscevo appena, almeno fino a quel momento…! Senza staccare le nostre lingue anche per un istante, frugai freneticamente nei pantaloni di Mario, finché non trovai il suo sesso ormai teso e gonfio, lo liberai rapidamente di pantaloni e mutande iniziando a masturbarlo con tutta la maestria di cui ero capace. In un attimo quel cazzo non enorme ma veramente “bello”, si infilò deciso nella mia bocca mentre, accovacciata ai suoi piedi, lo accolsi con estrema voluttà, mugolando di piacere ed esibendomi in quello che da sempre era, e rimane il mio “pezzo” preferito: il pompino da troia. Non una parola era uscita dalle nostre bocche se non alcuni “Siii” di approvazione e d’incitamento appena sussurrati a fior di labbra, solo i nostri corpi stavano parlando, e come! A malapena celati da un semplice separé c’eravamo Mario in piedi nudo dalla cintola in giù, con me tutta nuda accucciata ai suoi piedi, che gli pompavo a piene labbra, lasciva e sensuale ma al contempo scatenata, il cazzo. Decisi che era giunto il momento di assaggiare il cazzo in un altro modo: infilandomelo dentro la fica cavalcandolo a spegnimoccolo, e invitandolo a palparmi le tette e soprattutto a pizzicarmi e mordermi i capezzoli. Passarono pochi minuti prima che un orgasmo travolgente m’inondasse improvviso e violento, facendomi urlare di piacere, senza preoccuparmi del rischio di essere sentita da altri; quando mi ripresi notai con sorpresa che Mario non aveva eiaculato “mi piacerebbe venire nella tua bocca” – mi sussurrò tra l’impacciato e l’eccitato – e io senza rispondergli agguantai il suo cazzo ancora tutto viscido dei miei umori e me lo infilai in bocca dando vita ad un pompino memorabile. Date le ridotte dimensioni del cazzo, riuscii a prenderlo in bocca per tutta la sua lunghezza, e rimanendo immobile alla sua base lo “lavoravo” di lingua e di labbra fino a quando un getto caldo mi riempì la gola seguito subito da altri tre fiotti meno violenti del primo ma più intensi; continuai a succhiare fino all’ultima goccia di sborra e poi staccatami dal cazzo desiderai ingoiare tutto per poter conservare per un po’ dentro di me il sapore di quell’uomo così bello. Mi rivestii lo salutai con un ultimo rapido bacio ed uscii dal Centro Estetico “il conto verrà a saldarlo mio marito domattina” – aggiunsi uscendo – “in fondo caro Rolando mi hai praticamente imposto una cosa che era di per sé ad alto rischio erotico ed io ti ho accontentato” - pensai mentre risalivo in macchina per tornare verso casa ancora sconvolta per quanto era accaduto poco prima.
55
1
10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
MASTER ESPERTO
Che fosse un Master in gamba e molto determinato
capace di sottomettere psicologicamente e sessualmente le sue schiave lo avevo
capito appena avevo risposto alla sua telefonata. La sua voce era ferma e
determinata priva di qualsiasi esitazione capace di farmi sentire
immediatamente un suo oggetto di piacere e d’oscenità. Mi comunicò senza mezzi
termini che il giorno seguente sarebbe venuto a casa mia per una prima sessione
e mi ordinò di vestirmi da cagna con calze a rete, perizoma di pizzo nero, body
anch’esso di pizzo e tacchi a spillo. Mi affermò che gli piaceva un mondo
umiliarmi così vestita, vedere il mio corpo ridotto ad una lurida zoccola.
Sarebbe giunto alle 22 in punto e non ammetteva
ritardi; quell’ uomo mi metteva addosso uno strano timore ma anche tanta
eccitazione. Mi preparai con molta calma, mi depilai ben bene, trucco pesante
da troia e parrucca biondissima. Devo affermare che già a vedermi mi eccitai,
vedere quell’enorme buco così a lungo devastato e slabbrato mi fece rizzare il
cazzo.
Alle ventidue in punto sentii suonare il
citofono e aprii immediatamente compresa la porta appena suonò dal
pianerottolo. La persona che mi trovai davanti poteva avere circa 60-65 anni,
alto un metro e sessanta circa, pelato e con la pancia ma non grasso. Mi squadro
dalla testa ai piedi poi tirò fuori un guinzaglio da cane e me lo applicò al
collo e con quello mi trascinò nella
penombra del saloncino. Seduto in poltrona mi disse di camminare avanti
e indietro facendogli vedere bene come sapevo sculettare sui tacchi e mentre
eseguivo mi apostrofava con insulti ed oscenità, mi chiamò la sua “ frocia
rotta in culo” anzi mi disse che da allora in poi quello sarebbe stato il mio
nome. Si alzò ed avvicinandosi prese il guinzaglio e mi obbligò ad
inginocchiarmi ai suoi piedi e disse: “ Frocia… apri la bocca e spalancala
bene”. Io eseguii e lui avvicinandosi con il viso ci sputò dentro “ Ingoia “ mi
disse “ Impara a conoscere i sapori e gli odori del tuo padrone”. Chiusi la
bocca ed ingoiai senza remore, cominciavo ad eccitarmi veramente e lui lo
notava dal rigonfio sul mio perizoma. Ero in ginocchio ma lui mi fece mettere
alla pecorina con il viso e le spalle poggiate per terra, in quel modo il mio
culo era visivamente profanato e completamente aperto e il Master non tardò
molto a farsi sentire…..slacciò il guinzaglio dal collare e disse: “Togliti…e
senza cambiar posizione… il perizoma e fammi vedere che fogna ti ritrovi a
posto del culo”. Mi vergognavo da morire ma l’eccitazione era tanta e…purtroppo
si vedeva.
“Come osi eccitarti così davanti al tuo Padrone
frocia rotta in culo” e cominciò a frustarmi sul culo che avevo bene in
esposizione; i colpi cadevano con lentezza ma con determinazione capaci di
farmi sentire spasimi di dolore ma non in modo cruento. Il Master era
effettivamente molto esperto. Smise solo per ordinarmi di aprire con le mani il
culo fino a fargli vedere com’era ben dilatato e compiacendosi ad alta voce per
le rosse striature. Mi riappuntò il guinzaglio mi fece indossare il perizoma e
sollevandomi mi ordinò di spogliarlo. Cominciai dalla camicia e poi gli sfilai
la maglietta mentre lui mi palpava voluttuosamente le chiappe del culo, le
serrava tra le dita e poi gli mollava dei sonori ceffoni, mi stava facendo
impazzire dalla voglia e se ne rendeva perfettamente conto; non aveva neanche un pelo sul petto ma in
compenso c’erano due capezzoloni erti,
grossi e scuri che subito mi ordinò di ciucciare. Quando finivo con il primo mi
faceva aprire la bocca ci sputava dentro e mi obbligava a succhiare il secondo
e così via e ogni volta che cambiavo dovevo farmi riempire la bocca della sua
saliva. Mi stavo eccitando come una troia in calore e mugolavo sui suoi
capezzoli senza nessun ritegno, senza accorgermene mi ritrovai due sue dita
sprofondate nel mio culo che rovistavano con forza, sentii anche l’anulare e il mignolo unirsi alle
altre in modo che tutte e quattro mi profanavano a dovere. “ Frocia hai tutto
il culo bagnato dalla voglia” e così dicendo le tolse dal culo e me le spinse
in bocca. Le ingoiai tutte e quattro leccando e succhiando con voracità tutti i
miei umori, sentivo la sua mano spingere le dita fino in fondo alla gola, i
miei conati lo facevano eccitare da matti. A questo punto mi fece mettere in
ginocchio e mi ordinò di continuare a spogliarlo, tolsi le scarpe ed i calzini
e sbottonandogli i pantaloni li feci scivolare giù; portava un paio di mutande
bianche a slip vecchio stile e sul davanti si vedeva un bozzo di notevole
entità. “Ti piace frocia?” disse passando in maniera volgare la mano su quel fagotto
e poi con lentezza prese l’elastico tra le mani e si abbasso lo slip. Anche lì
era senza peli cosa che accentuò la grandezza di quel cazzo ma soprattutto
delle palle, grosse e voluminose che pendevano in modo osceno; il cazzo era
grosso, tozzo e nodoso e pendeva moscio sui coglioni una cosa da farmi riempire
la bocca di saliva. Con la destra si
scappellò il cazzo e tenendomi con la sinistra la testa all’insù
strofinava la grossa cappella sulla faccia e spingendola sotto il naso mi
diceva: ”Frocia annusa l’odore del tuo Padrone”. Sentivo l'odore del maschio
eccitato e a mia volta mi eccitavo, poi lui lasciando la mia testa mi infilò il suo dito mignolo in bocca
ordinandomi di leccarlo e bagnarlo con la saliva, poi serrando con la destra il
cazzo appena sotto la cappella vidi il suo mignolo farsi strada dentro il meato
e sparire completamente. Sapevo già cosa avrebbe fatto. Tolse il mignolo me lo
fece annusare e leccare per poi farlo sparire di nuovo nel buco che ora stava
diventando largo e ricettivo e tutto questo per svariate volte finché….” Frocia
rotta in culo…. Infilaci la lingua dentro e lecca”. Non me lo feci ripetere due
volte e metà della mia lingua spariì nel pertugio largo ed odoroso.
Cominciai a vederlo indurirsi un po’ e a quel punto me lo sbatté in gola ordinandomi di succhiare e leccare;
lo ingoiavo tutto fino alle palle, lo sentivo aumentare di volume nella gola
soffocando di piacere. Mi pompava e scopava con forza la bocca mentre la saliva
mi colava dalle estremità mischiata dai suoi ripetuti sputi. “Frocia bocchinara
la prima sborrata te la faccio direttamente in bocca perché è tanta, è bianca,
densa e appiccicosa. Voglio che la ingoi tutta e guai a te se ne perdi una
goccia”.
Sentii la sborra salire dai coglioni, succhiai
con maggior vigore e non pensai alle dimensioni del meato; con le mani mi
bloccò la testa tenendomi solo la cappella in bocca. Sentii tre schizzi
violenti in ripetizione ma la quantità di sborra che usciva da quel meato
dilatato mi inondava la bocca, dovevo ingoiare per non farla uscire e più ne
ingoiavo e più ne schizzava; talmente era densa che mi sembrava di ingoiare
marmellata. Si fece ripulire tutto il cazzo
meato compreso, il mio perizoma era invaso dalla mia sborra avevo goduto
senza toccarmi… mi fece ripulire con la lingua anche quello, devo dire che la
mia sborra fu più umana. Mi afferrò con forza ma senza violenza per i capelli e
mi trascino fuori dal saloncino, dovetti indicargli il bagno già pregustavo una
delle cose che mi fa impazzire ma non potevo pensare che….
“ Frocia, come sborratoio te la cavi abbastanza
bene ora vediamo come pisciatoio del tuo Padrone. Inginocchiati vicino alla
tazza e apri la bocca”. Eseguii senza batter ciglio, si avvicinò alla mia bocca
con il cazzo scappellato e facendomi piegare la testa all’insù lascio partire
un leggero ma costante fiotto di piscia. “ Frocia …anzi fogna, tienila tutta in
bocca e non farne cadere neanche una goccia altrimenti ti frusto a sangue le
natiche”. Mi riempiì la bocca con il suo caldo piscio. “Ingoia!!” disse
perentorio. Eseguii senza fiatare sentendo il sapore salato e acido scendermi
nello stomaco…mi stavo eccitando di nuovo. L’operazione la ripeté altre due
volte compiaciuto di come ingoiavo; poi mi prese la testa e la spinse nel water
e finì di pisciarmi sulla faccia e in bocca. Tornammo in salotto lui si mise a
pecorina sul divano ordinandomi di fargli un bel bidé, solo allora vidi il suo
buco …anzi bucone era completamente aperto e slabbrato e lui ridendo divertito
disse “Frocia è proprio lì che mi devi leccare e infilare la lingua per bene”.
Continuava a stupirmi era effettivamente un Master con tante….risorse. Ripulii
con la lingua tutto il cazzo e le palle per poi salire fino al buco; leccai con
la lingua ma non bastò volle che la infilassi tutta dentro eseguendo un
massaggio lungo e rilassante. Quando fu soddisfatto si alzò e costrinse me a
mettermi a pecorina senza perizoma e mi legò le mani con le gambe con dei
legacci che aveva tolto dalla giacca, mi
immobilizzò. “Frocia adesso quel tuo culo…anzi la tua fogna la
allargherò fino a farla diventare una cloaca larga e piena del mio
piscio”. Mi spalmò mezzo tubetto di Luan
su per il culo, io tremavo dalla voglia ma anche dal timore di quanto mi
avrebbe fatto, tirò fuori dalla tasca della giacca dei guanti di gomma che
coprivano fino oltre all’avanbraccio e li indossò mentre io lo imploravo di non
penetrarmi così in profondità perché non lo avevo mai fatto.
“Zitta e rilassati” le uniche sue parole. Sentii
la mano entrare con delicatezza ma con fermezza, mi sentivo aprire fino a che
la mano non scivolò dentro fino al polso; la muoveva con sapienza, mi palpava
la prostata provocandomi brividi di piacere cominciai a gemere e a strillare
dal piacere, spingevo volevo che mi penetrasse di più ma lui si ritraeva, mi
stava facendo impazzire ed io strillavo di sfondarmi tutta. Dopo un po’ lui
fece di meglio ed accostandosi con la bocca vicino al mio orecchio mi sussurrò:
“Adesso ti farò provare cosa significa sentire il culo slabbrato, avrai la
sensazione da squarciaculo e per te troia lo allargheremo sempre di più”.
Sentii la sua mano che si stringeva a pugno dentro il mio ano poi di scatto la
sfilò completamente; lanciai un urlo ma la sua mano libera era già sulla mia
bocca mi sentivo aperta come non mai. Stavo assaporando quella sensazione
quando la mano aperta entro di colpo e senza fatica nel culo e subito dopo si
strinse a pugno e fu spinta fuori, altro urlo soffocato. Pensavo a come si era
oramai dilatato e mi eccitai, il Master continuò finché non smisi di urlare
soffocato non più dalla sua mano ma dal piacere crescente a dismisura. Non
contento mi fece abbassare di più la schiena sul divano e cominciò a spingere
la mano in fondo al mio intestino fino a farci entrare il braccio fino al
gomito. Godevo solamente a sentirmi così impalata mentre lui lo sfilava e lo
riinfilava; un dentro e fuori che aumentò di ritmo facendomi quasi svenire dal
piacere. “Adesso frociona mia finiamo in bellezza” mi disse.
Capii cosa voleva dire solo quando mi infilò con
forza entrambe le mani nel culo per poi rotearle con gusto. Le sfilo, mi slegò
e mi porto di nuovo in bagno, mi fece mettere alla pecorina nella vasca si mise
dietro di me e con le mani mi divaricò il culo facendo partire una calda
pisciata. Cercava di centrare e di riempirmi il buco, mi fece proprio un bel
clistere, e quando fu pieno ritirò le mani facendo richiudere il buco. “Adesso
sei proprio una cloaca …fogna del tuo Padrone e Signore”. E così dicendo mi
fece girare finendo di scaricarmi addosso e in faccia il suo caldo piscio.
Mi fece rimanere nella vasca mentre lui si
vestiva e se ne andava. Mi feci una doccia e quando tornai nel saloncino trovai
un biglietto scritto a mano:
“La prossima settimana la mia frociona sarà prestata a due miei
amici”. Rimasi interdetta, ma già al
pensiero…
9419
0
10 years ago
lola.bruni,
52
Last visit: 10 years ago
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Situazione inattesa...
Oggi, finito il lavoro, parcheggio sotto ad un albero per fare una paio di telefonate... sono nel piazzale di un centro commerciale in zona Castelfranco v.to, c'è un giardinetto dove so che di sera dicono si trovi anche da divertirsi....
nel mentre vedo una bella coppietta, con la lei credo cubana, addentrarsi nel giardino abbracciati e molto teneri... si guardano attorno, si girano, si rigirano, come se cercassero qualcosa o un posto dove stare tranquilli.
Trovano una pancheina a dire il vero non molto nascosta e si siedono a chiaccherare, accarezzandosi di tanto in tanto.
Niente di più di una normalissima coppia di innnamorati.
Però qualcosa mi fa sembrare strana la situazione, io li guardo e loro sono sicuro mi vedano perchè saranno si e non ad una 40 di metri da me.
Poi arrivano dei giardinieri e così si spostano dall'altro lato del giardino e del centro commerciale.
Con calma mi sposto e li vedo sempre ad una 50 di metri da me....
sempre seduti su altra panchina a chiaccherare ed accarezzarsi...
esco dall'auto, e non volendo assolutamente disturbare, anche perchè potrei solo rimediare una bella figuraccia credo, mi spoto al centro dello spiazzo che c'è tra le due costruzioni del centro commerciale.
loro mi vedono chiaramente di fronte a loro.
Poco dopo si alzano e vengono verso di me... quando sono ad una trentina di metri lui si allontana e scompare dietro un'ala del palazza a noi di fronte, mentre lei prosegue dritta verso di me e dell'ingresso al centro.... io non mi sbilancio anche se lei cammina facendo danzare al meglio i propri fianchi in un modo estremamente sensuale...e rimango fermo, vedendo lui che ricompare dall'altro lato della costruzione...
qualche dubbio mi viene... che lo abbia fatto a posta per vedere cos' avrei fatto? o che sia solo andato a recuperare qualcosa in auto...? chi lo sa, in queste situazioni fraintendere è molto più facile di quel che si crede...
con calma entrano nel centro e dopo un po' li seguo.
Appena entrato vedo lei uscire dalla toilette guardandomi (forse per caso èh) ed anche lui mi nota.
entrano al cisalfa ed io pure comincio a guardare sbdatamente ai vari articoli sportivi buttando di tanto in tanto l'occhio verso di loro.
Stanno scegliendo dei costumi per lei..... e poco dopo lei si addentra nei camerini mentre lui rimane li dai costumi...
non so che fare, così passo lentamente di fianco a lui e mi posiziono a guardare gli occhiali da sole praticamente al camerino dove vedo le caviglie di lei ed i pantaloni a terra..... devo ammettere di essere abbastanza in imbarazzo è la prima volta che mi avventuro in una situazione simile.
passo un secondo, lui dopo essermi passato davanti, apre a metà la tenda per porgerle un altro costume da provare!!
LA vedo praticamente in perizoma e reggiseno! un gran bel vedere, poi lui resta li a chiaccherare con lei per almeno un paio di minuti, lei è girata verso di me ed in un paio di occasioni incorcio il suo sguardo....
poi richiudono e lui torna verso lo scaffale tornando poco dopo ripetendo lo show!! attendo un istante ed esco, non vorrei rimediare qualche magra figura... poco dopo anche loro escono dal locale e mi passano davanti.
io attendo per vedere se era tutto un frainteso o se realmente volevano farsi vedere... si allontanano una quarantina di metri e poi lui butta uno sguardo verso di me.
Dopo averle bisbigliato qualcosa lei si specchia sulle vetrate del centro sistemandosi in modo molto erotico i jeans super adrenti che indossa!
che fare??!!
girano l'angolo ed io recupero l'auto per passare verso di loro e capire quali fossero le loro reali intenzioni...
il tempo di arrivare e sono erpò già spariti.... o almeno in mezzo a tutte e auto parcheggiate non li riesco a vedere...
resterò smpre col dubbio se sia stato un "gioco a tre" o se sia stata solo la mia fantasia a prendere il largo...
in ogni caso la situazione, tutto questo sapere/non sapere, questo forse gioco, mi ha lasciato delle emozioni inaspettate e davvero eccitanti.
Spero di poter riprovare situazioni del genere, mi piacciono un sacco!
14
0
10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
Stanza n°13
week end in agriturismo con amici,io..unica single del gruppo .arrivati sul posto comincia la perlustrazione:papere,maiali,cavalli,la reception,il ristorante...ecco,proprio qui ci imbattiamo in un gruppo di maltesi venuti apposta per l addio al celibato e per un attimo il pensiero mi vede li ,sdraiata sul tavolo mentre con i loro arnesi in mano cominciano ad avvicinarsi.
Il pensiero svanisce quando arriva il mio turno,registrazione documenti. Mi consegnano la chiave e mi avvertono che il mio chalet è in fondo,proprio l ultimo,lontano pure dai miei amici..beh...single,prezzo maggiore per la camera e pure sperduta:sembro proprio sfigata se non fosse che il mio chalet è proprio vicino a quello dei maltesi.
inizia cosí un pomeriggio di pensieri ed eccitazione,incentivato da un "hello" e sguardi sfuggenti con un componente del gruppo. Si fa sera,si cena,complice qualche bicchiere di troppo di vino,continua il gioco di sguardi...gli sorrido mentre nella mia mente sono già andata oltre.
Finita la cena,si torna in camera,io mi soffermo ancora un pò con gli amici e poi dritta a letto.proprio mentre mi avvio nel mio chalet avverto la sua presenza,è li ,fuori dalla porta della sua stanza che m aspetta.fingo indifferenza e continuo a camminare,lo sento avvicinarsi e proprio mentre metto apro la porta,lui mi prende e mi stringe da dietro..già lo sento quanto è eccitato e non sembra nemmeno esser messo male.dubbio sparito non appena entrati in camera,mi fa subito inginocchiare e me lo mette in bocca..io comincio a lavorarci come di dovere..sputo sulla punta..lo lecco tutto..lo riprendo in bocca tutto.mi arriva fino in gola,gli sputo sopra e lo lascio li cosí,mi alzo e vado a sciacquarmi un attimino.al mio ritorno,lui è sdraiato sul letto,col suo arnese in mano..vuole che lo prenda ancora in bocca e la cosa non mi dispiace affatto.ricomincio a leccarlo,lentamente dalle palle alla punta e viceversa..la mia lingua scorre sul suo arnese di nuovo pronto..si sposta,in ginocchio sul bordo del letto e mi tira a se,con due dita assapora i miei umori..sono tutta bagnata e bramosa del suo cazzo!lo avvicina,lo entra e a poco a poco mi fa godere del suo arnese,in tutta la sua lunghezza poi con due colpi violenti comincia a scoparmi selvaggiamente..mentre mi scopa blatera qualcosa ma non lo capisco,sono troppo presa dal godere..me lo ripete.."fuck my friends,fuck my friends".nemmeno il tempo di rispondere che sento aprire la porta,l aveva lasciata socchiusa apposta,entra qualcuno ,uno si posiziona proprio davanti a me..si abbassa i pantaloni ,lo tira subito fuori e comincia a sbattermelo in faccia "obbligandomi" a prenderlo in bocca,stavolta è lui che decide tenendomi per la testa.l altro resta fermo a guardare e comincia a toccarsi. Nel frattempo il tipo che ho davanti si sdraia e mi invita a salirgli su,mentre chi mi scopa sta per venire e si ferma..gli salgo su, metto il suo cazzo subito tutto dentro e comincio a muovermi mentre prendo in bocca quello che mi aveva scopata finora..glielo prendo tutto..mi riempie la bocca e all improvviso esplode di piacere .
Mmm...quanto mi piace!!!
Continuo a muovermi ,lui impazzisce dal piacere..lo sento dentro di me,duro..ma non è l unica cosa che sento,infatti l altro si avvicina ,mi sculaccia,mi allarga il culo e ci sputa..ci infila prima un dito e ci gioca un pò,poi con fare "gentile",comincia a spingere un pò con la punta del suo gran bel cazzo ..e uno e due eeeed è tutto dentro il mio culo.sto godendo un sacco e vengo subito ma...continuo,voglio ancora provare e dare piacere!!!
continuano a scoparmi,sempre piú forte...piú velocemente..io sono di nuovo in estasi e sento che pure sono al limite.comincio a gridare piú forte,sto venendo ..siiiiii...pure dal culo..e pure loro esplodono inondanomi di piacere culo e fica..
davvero interessante questo week end in agriturismo!!!
19
7
10 years ago
micinaincarne, 30
Last visit: 7 years ago -
Un incontro mozzafiato
RACCONTO
uno scambio perfetto
Avevamo un po' di incontri alle nostre spalle, ne avevamo viste tante, coppie vere , coppie false costruite ad arte per l'occasione, coppie non convinte, insomma una varietà enorme, in fondo come tutto il resto anche questo mondo è bello perché è vario. Dimenticavo di presentarmi sono Ale e mia moglie(vera) è Manuela, siamo ospiti su questo stupendo sito, Manuela è una donna stupenda, mora capelli lunghi, nero corvino,occhi verdi penetranti, di quelli che ti tagliano in due, labbra carnose, sinuosa con tutte le curve al loro posto, una passionalità dirompente, lei stessa si definisce:" un motore diesel" perché impiega un po' per scaldarsi ma poi non si spegne così facilmente. Io sono un uomo normale appena brizzolato, normodotato, una grande resistenza e soprattutto pluriorgasmico come la mia Lei. Ogni volta che Manuela indossa qualcosa di appena un po' vistoso, non si riesce a camminare senza notare gli sguardi languidi di ragazzi e uomini di ogni età. Purtroppo nei mesi estivi del 2007 avevamo inanellato una serie di brutte esperienze, persone scorrette, persone montate, vecchietti in compagnia di "vistose" signorine prese per l'occasione e a tutti costoro avevamo mollato un bel no!! Tra i vari contatti c'erano stati anche loro lui E. e lei S., una coppia dell'Umbria ci avevano scritto : "trasgrediamo insieme?", lui al telefono era stato gioviale, anche molto convincente, una gran parlantina, un buon italiano con tante piccole espressioni in inglese, il che ci faceva capire che avevamo a che fare con un certo tipo di persona che a noi piace. Le foto mostravano una bella presenza, tutto sembrava ok. Purtroppo a causa di nostri timori per la location dove ci saremmo dovuti incontrare avevano fatto saltare il tutto con grande rammarico. E. dispiaciuto aveva detto al telefono," ok sarà per un'altra volta!", ma quello a noi sembrava proprio un addio ad una bella occasione, poi tirando su le spalle ci siamo guardati con Manuela, e abbiamo detto :" magari anche questa era una "sola". Uno strano modo per vedere positivo nel negativo….. Passa qualche mese all'improvviso mentre ero in albergo solo, lontano da casa per motivi di lavoro, leggo un messaggio sul telefonino: " vi ricordate di noi? Ci piacerebbe incontrarvi"… bella domanda! Purtroppo a causa di un furto era sparito il nostro telefonino e addio preziosa rubrica, cosi gelosamente protetta. Con una serie di giri di parole mandai un sms cercando di non far capire che non mi ricordavo ma avevo bisogno di sapere la provenienza, alla loro risposta capii e chiamai subito mia moglie e ci organizzammo per incontrarli. La location era rimasta la stessa, un piccolo paesino dell'Umbria, dove si trovava questo piccolo "rifugio peccatorum ", molto bello, tipicamente medioevale, la nostra perplessità era data dal fatto che li abitavano dei nostri carissimi amici "normali", cioè di quelli con i quali non fai certe cose, e per questo eravamo un po' intimoriti; alla fine abbiamo detto: sai che c'è? non ce ne frega niente, cercheremo di stare attenti". E siamo andati. Come sempre al primo incontro abbiamo sempre una specie di dolore di stomaco, di quelli che ti lasciano un po' in fermento come se da un momento all'altro dovessi scoppiare. Viaggiavamo e guardavamo il paesaggio, l'appuntamento era per le 19:30 ma noi c'eravamo mossi con largo anticipo, per cui si procedeva con un andatura tranquilla, c'erano momenti di tranquillo silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri intervallati a momenti di chiacchiere tanto per… Ad un certo punto arriva la telefonata, era E. giustamente ci dava le indicazioni per incontrarci in una area di servizio per lasciare l'auto e poi andare a prendere un caffé e conoscersi un po'. Il dialogo fu veloce , ci vediamo al tale posto io ho quest'auto e tu? Una volta prese le indicazioni ci salutammo. Il mal di stomaco ritorna a cavalcare, una sola espressione:"speriamo bene!!" mentre arriviamo vediamo l'auto descritta nella telefonata, ferma nell'area di servizio. Un fuoristrada nero, accostammo e ci guardammo, E. e S. stavano chiacchierando e ridevano tranquillamente a bordo della loro auto, appena ci videro scesero dall'auto, E. fu il primo e con fare molto atletico si avvicinò a Manuela e disinvoltamente la saluto con un bacino sulla guancia, S. impiegò un po' di più perché era dall'altro lato dell'auto ma appena svoltò l'angolo che la copriva si rivelò nella sua bellezza, Manuela ed io ci guardammo per un attimo e sorridemmo come volessimo dire:non era una "sola". S. indossava un vestitino leggero bianco con qualche disegno in nero, dei sandali neri alti molto eleganti e una piccola giacca, che comunque lasciava intravedere il suo bel decoltè, era di un eleganza travolgente, un leggero venticello le faceva svolazzare il vestito, ci venne incontro e con un grandissimo sorriso ci salutò calorosamente. ………. ………….Un attimo che mi riprendo!!! Ovviamente Manuela aveva lasciato le stesse sensazioni in E. infatti Manuela scendendo dall'auto aveva appena rivelato che indossava delle calze nere autoreggenti con i tacchi a spillo, e si sa, non è facile scendere dall'auto senza far intravedere qualcosa. Comunque E. esclamò: " allora?" Lasciate l'auto e andiamo a prendere qualcosa! Salimmo in auto e andammo alla ricerca di un bar aperto, dopo diversi chilometri trovammo un bar aperto proprio sotto una nota località turistica, non era gran che ma per noi tutto sembrava bello. Intanto mentre chiacchieravamo del più e del meno, si rideva e ci si lanciava qualche occhiata tanto per capire, sbirciare, afferrare qualche segnale, più guardavamo E. e S. più ci sembrava di conoscerli da una vita, Lui come me 40 anni molto ben portati, S. non ancora trentenne, Manuela 40 molto, ma molto ben portati. Un caffè, una birra , qualche chiacchiera e dopo un po' di conoscenza arriva il momento ….allora che dite? Che si fa? Era E. che parlava, ci guardò e disse:" andiamo a casa che fa un po' più caldo!" Cosi noi due ci guardammo e mano nella mano li seguimmo, il tragitto sembrava lunghissimo ma poi arrivammo in questo incantevole paesino, tutto in salita, un bellissimo borgo medioevale. S. che conosceva la scala con le sue lunghissime gambe e il suo vestitino svolazzante camminava avanti, era uno spettacolo travolgente, Manuela e io ci guardavamo e poi la ammiravamo. Siamo sempre stati molto complici e abbiamo sempre avuto una amore per la bellezza in genere, per cui ci siamo sempre divertiti anche a guardare queste cose insieme, senza gelosie. Mentre camminavamo Manuela pensava al fatto che di li a poco ci saremmo potuti dedicare gli uni agli altri e che in questo caso ognuno ne avrebbe tratto una grande soddisfazione, perché pur essendo tutte belle persone eravamo molto diversi tra noi, per cui c'era l'attrazione da ciò che è diverso dal solito. Una volta arrivati a casa entrammo, era un piccolo appartamento, molto carino proprio a ridosso del centro storico, E. aprì le persiane per far entrare un po' di luce che veniva dai lampioni che stavano sulle mura. Una luce giallina che colpiva e ammorbidiva la stanza rendendola molto romantica. Ognuno di noi si mise libero, mentre si beveva qualcosa si chiacchierava, mi assentati un attimo e tornando nel soggiorno, li sentivo ridere e scherzare, "che cosa è successo'" chiesi a Manuela ed ella: " non sai cosa ti sei perso!" cosa? Replicai, e lei : " S. ci ha appena fatto vedere il suo tatuaggio! Beh! Lo vedo anch'io! Dissi, riferendomi a un tatuaggio che si vedeva sulla spalla, ma Manuela rispose: " no, non mi riferisco a quello! E quale? .. Manuela guardando S. le disse glielo fai vedere? E S. sorridendo, col una semplicità disarmante, sollevò il vestitino leggero e mi fece ammirare il suo bel tatuaggio sul fianco che partiva dalle mutandine e si arrampicava fin quasi sotto al seno. Mi mancò il fiato, ancora non realizzavo che era li davanti a miei occhi, esclamai:Bellissimo, stupendo anche tutto il contorno!! Nel giro di pochi secondi ci ritrovammo tutti in abbigliamento più leggero, Manuela era bellissima con le sue calze nere autoreggenti, tacchi a spillo, una vestaglietta,vedo non vedo che in qualche modo copriva tutto. E. la studiava palmo per palmo, S. aveva sfilato il vestito e stava li imponente davanti ai nostri occhi in topless, con una paio di mutandine molto eleganti e i suoi sandali neri. E. si sedette e S. cominciò a baciarlo prima sulla bocca e poi piano piano scese giù fino a quando dalla reazione di E. non capimmo che lo aveva afferrato in bocca, S. saliva e scendeva sapientemente e con grande dolcezza sul pene di E. era bellissimo vedere il sedere armonico di S. fregiato da quelle mutandine muoversi mentre lei baciava E. Manuela cominciò lo stesso lavoro con me, era stupendo anche guardarsi mentre ognuno pensava la proprio partner naturale. Ad un certo momento si misero sedute le signore e noi davanti a loro, poi ci guardammo un attimo e ci scambiammo di posto, Uhauuuuu! Fu l'espressione di entrambi , era stupendo le nostre donne ci stavano regalando momenti di altissimo intrigo e piacere. Vedevo Manuela affondare la gola sul glande di E. e poi spingersi fino alla gola, con un trasporto tale che mi faceva diventare sempre più duro, nel frattempo S. dolcemente si avvolgeva intorno al mio pene e leccava e ingoiava con una delicatezza travolgente. Dopo intensi minuti facemmo stendere le nostre signore e cominciammo noi a donare loro il piacere con una lenta ma inesorabile leccata della loro stupenda femminilità , era bellissimo vederle entrambe con le gambe aperte davanti ai nostri occhi nel pieno dello loro splendore, dopo qualche minuto ci rendemmo conto che stavamo stretti e Manuela , mano nella mano con E. se ne andò in camera da letto, E. ci propose di andare anche noi ma dicemmo che saremmo andati più tardi. Intanto mi trovavo tutto solo davanti a S. con la vagina che cominciava a gonfiarsi dal turgore, era bellissima la sensazione passando dal clitoride turgido e scendendo giù dalle grandi labbra fino a raccoglierne il succo con piccoli colpetti di lingua verso l'interno che si dischiudeva timidamente davanti alla mia lingua. Sentivo S. piegarsi e contrarsi sotto i colpi della mia lingua, per circa venti minuti c'erano continue scariche elettriche che attraversavano il corpo di S. e arrivavano a me e attraversavano anche me fino a sentire la radice dei capelli che si rizzava, naturalmente insieme al resto. Intanto di là sentivo che Manuela aveva cominciato i giochi più profondi , i gemiti i gridolini erano il suo linguaggio per esprimere il godimento. Ad un certo punto S. con un gesto dolcissimo mi prende il viso fra le mani mi bacia languidamente e mi fa cenno di penetrarla, il tempo di andare nella camera da letto a prendere l'occorrente e naturalmente ebbi la conferma che Manuela cavalcava alla grande nella grande prateria del piacere. Tornai con quello che mi serviva e dopo pochi secondi ero nel corpo di quella stupenda semidivinità che aveva il volto trasfigurato dal piacere, non c'è niente di più bello di portare una donna a desiderare di essere penetrata. Non era mai capitato fino ad ora di trovarci in due stanze separate ma non provare il minimo disappunto, perché l'intesa tra Manuela e E. e tra me e S. era totale, era come se avessimo fatto l'amore insieme da sempre e se solo avessimo potuto farlo senza profilattico avremmo superato il cielo altro che di tre metri!!!. Rimanemmo l'uno dentro l'altra con vari movimenti ritmati e con dei baci che duravano fino alla mancanza del fiato per entrambi. Minuti intensi di reciproco piacere donato l'uno all'altro, ad un certo punto mi resi conto che S. era troppo piegata e le chiesi di spostarci di là sul letto se i nostri partner ci avrebbero fatto spazio; ci mettemmo vicino a Manuela e E, era bellissimo guardarli far l'amore, intanto S. si era messa piegata davanti a me, dandomi le "spalle", mi trovavo davanti due glutei morbidi vellutati, lisci come la seta bellissimi da toccare e da stringere, mentre accarezzavo E mi dice: sai che S. ama i rapporti anali? Chiesi a S. è così? Lo vuoi? Lei mi rispose certo!! Non me lo feci dire due volte dopo averla lubrificata con i suoi stessi umori che abbondavano davanti, la penetrai fummo immediatamente attraversati da una scarica come di alta tensione, dopo qualche minuto di queste intense sensazioni le venni dentro con un'abbondanza maestosa. Ci piegammo e ci mettemmo l'uno vicino all'altra ad accarezzarci dolcemente baciandoci e facendoci delle tenere carezze. S è una persona come i raggi del sole, calda e nello stesso tempo , limpida, trasparente. Manuela ed E. avevano anche loro coronato il loro rapporto. Eravamo tutti intenti l'uno all'altro a coccolarci. Dopo una bevuta, una rinfrescata tornammo a metterci tutti insieme sul letto e gira che ti rigira , ci ritrovammo tutti a fare giochi orali, eravamo di nuovo tutti accesi, intenti a donarci piacere intenso, questa volta furono Manuela ed E, a spostarsi di là sul divanetto, sentivo Manuela gemere in maniera particolare, intanto mi godevo gli abbracci delle gambe di S. mi piaceva sentirle intorno al viso, lisce, tornite, delicate con i sandali neri ancora ai piedi era bellissima anche tutta nuda con i sandali soltanto ai piedi era elegantissima. Intanto sentii Manuela che aumentava il gemito, sempre più soffocato, capii che stava per venire in maniera possente, E. aveva la sua testa tra le gambe di Manuela e continuava a stuzzicare, succhiare il clitoride al punto che Manuela lo implorò di fermarsi altrimenti avrebbe bagnato tutto e sembrò che E. non aspettasse altro, continuo imperterrito fino a che non si ritrovò allagato da una serie di schizzi che lo allagarono letteralmente, E dopo aver goduto appieno il suo ambito premio si alzò, asciugò alla meglio il pavimento e continuò a penetrarla in tutte le maniere, ogni volta che andavo di là la trovava una volta a cavallo, una volta sdraiata, un 'altra di lato, a tergo, insomma non si fecero mancare nulla. E noi? Io e S. anche noi provammo di tutto perfino l'anello tanto pubblicizzato, che ci dette interessanti stimoli, eravamo come ubriachi l'uno dell'altra. Ad un certo punto Manuela ed E vennero in camera mano nella mano e dissero proviamo questa doppia penetrazione? Si può mai rispondere di no ad una proposta del genere? Un generoso bacio a S. naturalmente le chiesi il consenso e le fece cenno di si, alquanto divertita, tanto sapeva che sarebbe toccato anche a lei, per la prima volta. Una volta trovata la posizione cominciamo ad alternarci nel ritmo E ed io stavamo dentro il corpo di Manuela separati da una piccolissima parete di pochi millimetri e sentivamo che insieme tutti e tre eravamo attraversati da una sola corrente. Pochi minuti e Manuela era arrivata allo stremo,al punto che i picchi di piacere erano cosi alti da diventare quasi dolorosi. Dopo esserci separati, una brave rinfrescata , fu il turno di S che si mise seduta su E. poi si piegò su di lui come a baciarlo con la bocca e mentre lei si piegava ecco presentarsi davanti alla mia vista il suo roseo buchetto, con delicatezza mi accostai e dopo pochi secondi eccoci di nuovo entrambi nella stessa donna, e mentre S. continuava a contrarsi con mille sensazioni stupende anche noi eravamo arrivati al capolinea, quando ormai non ce la facevamo più ci sdraiammo gli uni accanto agli altri e ci riposammo. Eravamo stremati ma soddisfatti come mai prima. Putroppo erano passate le ore, dovevamo tornare a casa e ci aspettava un ora e mezza di viaggio. E e S con grande generosità si rivestirono e ci accompagnarono all'auto, che era rimasta parcheggiata in area di servizio, mentre ci rivestivamo mi girai e vidi che la dolcissima S. aveva indossato dei pantaloni molto comodi e un maglioncino perché fuori intanto faceva freddo, mi guardò dicendomi ti dispiace, e io… " perché?" sei bella comunque. Entrammo in auto, intanto il " magone" adesso stava prendendo il posto del mal di stomaco iniziale, però la vita è fatta così, le cose belle come fortunatamente anche le cose brutte hanno un inizio e anche una fine. Arrivammo all'auto, i ragazzi scesero, Manuela e E. scesero dallo stesso lato, e S ed io anche, vidi che E. si accostava a Manuela e la salutò con una abbraccio e un lungo bacio sulla bocca…. Strano pensai Manuela di solito fuori dalle quattro mura è molto rigida, ma rimasi favorevolmente sorpreso. Allo stesso modo S. si avvicinò a me ci abbracciamo e ci demmo un lungo bacio, con una carezza dietro al collo e una frase sussurrata: …è stato un immenso piacere…. Anche per me!!! Ci salutammo con i rispettivi partner e poi le solite raccomandazioni… e poi via ognuno per la sua strada, i chilometri volarono, tornammo a casa e ancora non credevamo che ci era accaduto davvero. Ci siamo sentiti e abbiamo un ricordo prezioso gli uni degli altri , fatto di profumi, sensazioni, visioni, anche dopo giorni da quella bellissima esperienza. Un giorno memorabile!! Grazie S. e E. persone stupende!!
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10 years ago
manuela1de1vivo, 51/51
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Un incontro soft profondo
incontro con
AUTORE: manuela68it[ MODIFICA ] [ ELIMINA ]LINGUA DEL RACCONTO: Presenti 5 commenti su questo raccontoLa storia che raccontiamo questa volta ha come sempre un profondo legame con la realtà, anzi è indissolubile, non ci interessa fantasticare perché in dieci anni di questi giochi possiamo ben dire che la realtà spesso ha superato di molto la fantasia. Tutto è accaduto i primi giorni di settembre ma la tessitura per l’incontro è cominciata molto tempo prima. Eravamo presenti sul sito di LMO da diversi mesi, ad un certo punto ci fu fatta una proposta, alla quale non demmo grande importanza, perché purtroppo di proposte ne arrivano tante ogni giorno e se dovessimo dare un seguito a tutte, diventerebbe un lavoro vero e proprio, non solo ma ci vorrebbero anche tante energie da spendere in tutti i sensi. Tuttavia avevamo notato che la proposta arrivava dalla toscana, ci guardammo e ci dicemmo chissà potremmo abbinare la conoscenza di questa coppia la prossima volta che andremo in toscana, cosa che facciamo di tanto in tanto per passare un we di pace e un pizzico di trasgressione. Rispondemmo e ci fu uno scambio epistolare, il contatto era il lui della coppia che chiameremo M. ci scrisse che aveva il desiderio che la sua donna potesse avere una prima esperienza nel gioco e cercava una coppia che avesse la pazienza e la delicatezza di approcciarsi senza correre troppo. Come sempre non c’era nulla di scontato anzi forse la certezza che non si sarebbe arrivati allo scambio. Chissà perché accettammo di continuare la corrispondenza, di solito per quanto interessanti, noi rifiutiamo certi inviti, siamo in gioco da tanto tempo e tra le esperienze fatte, quelle che partivano con la richiesta di pazienza, quelle dove si iniziava senza sapere dove si andava a finire di solito ci avevano deluso e in qualche situazione perfino messi in profondo imbarazzo. La nostra frase per chi ci fa questo tipo di invito è sempre la stessa frase, citando pretty woman, “ noi non ci vogliamo accontentare! noi vogliamo la Fiaba”. Abbiamo scambiato tante volte che i giochi soft non ci soddisfano veramente. Comunque noi facemmo a M. una promessa, dicemmo :”la prossima volta che verremo in toscana ti faremo sapere”. Ci rispose che ci contava. Passò qualche mese ma non potevamo muoverci, ogni tanto M ci scriveva, pensando che noi fossimo di quelli che fanno promesse a vuoto e poi spariscono. Noi confermavamo dicendo che “un uomo vale quanto la sua parola” e noi avevamo promesso ed avremmo mantenuto la parola. Arrivò il giorno, così con una decina di giorni di anticipo comunicammo la data che poteva essere utile per incontrarsi, saremmo stati tre giorni in toscana e dovevamo solo accordarci per vederci. Il giorno prima di partire parlammo al telefono tra uomini, M. mi spiegò le loro esigenze, i loro dubbi e le loro certezze, ribadì il discorso della pazienza, ci fece vedere qualche foto, però (trattandosi di uno sconosciuto, ci scusiamo per questo) non capivamo se fosse uno di quei sognatori che si masturbano mentalmente sognando e fantasticando o fosse veramente una persona sincera che voleva vivere questa bellissima esperienza con la sua donna… “ mah chissà! Dicevamo, chissà se lei sa quello che sta accadendo o sta facendo tutto lui da solo” di nuovo, mah! proviamo a fidarci ! al massimo sprechiamo qualche ora ! C’era qualche problema fisiologico, c’era qualche problema di tempo, le cose non sembravano affatto mettersi bene, sotto sotto, avevamo molti dubbi. Partimmo e incontrammo varie difficoltà, disavventure che ci stavano facendo rinunciare al viaggio, sembrava che questo week end stesse prendendo proprio una bruttissima piega, fortunatamente e con grande accanimento cercammo di resistere contro la sfiga galoppante e continuammo. Arrivati nell'agriturismo dove eravamo alloggiati ci rilassammo, passammo due giorni serenamente con qualche piccola puntatina di trasgressione, divertendoci a fare qualche foto osé per le strade semi- illuminate di alcuni bei paesini toscani. Il venerdì mattina M ci contattò, e chattammo su whatsapp, ci mandò qualche foto e intravedemmo una bella femminilità nelle immagini che ci arrivarono, nel frattempo M ci confidò che la sua donna C avrebbe voluto tantissimo provare una esperienza bisex, ci colpì una foto di lei che si toccava tra le gambe e lui raccontava che questo avveniva mentre C pensava a Manuela.. wow eccitantissimo! Che donna sensuale! M continuava a chiedere: ”Manuela è bisex?” io continuavo a rispondere :”certo che lo è, confermiamo quello che abbiamo scritto nell'annuncio, però anche le donne bisex, giocano solo se c’è feeling, niente di scontato”! Ci chiedeva qualche foto di Manuela e cosi ne facemmo qualcuna osé mentre preparavamo il pranzo. Arrivò la mattina, mentre ci rilassavamo in piscina il tempo passava e intanto s’ era fatta l’ora per andargli incontro, c’eravamo dati un appuntamento in un centro commerciale a pochi chilometri. Non avevamo tanta voglia di lasciare la piscina per andare a quest’incontro al buio, ma la parola data contava molto per noi! Andammo all’incontro ma per strada ci furono dei problemi avevamo lasciato il telefono a casa, e sarebbe stato impossibile sentirsi e riconoscersi senza telefono, fummo assaliti dai dubbi, non volevamo che i ragazzi si facessero una strana idea di noi, considerandoci come una di quelle coppie che rifila le cosiddette “sòle”, termine moderno per definire una buca- Tornammo di corsa in camera e li chiamammo, alla fine concordammo di vederci direttamente in agriturismo. Andammo loro incontro con la nostra auto e li accompagnammo da noi. Il primo a scendere era M. bell’uomo alto, fisico atletico, poi scese lei C. bella, elegante, un bel taglio di capelli moderno, giovane, occhi verde scuro, labbra carnose, segni particolari : “splendida” età sui trent’anni ma ne dimostrava anche di meno. Un vestitino leggero, corto, che veniva continuamente accarezzato da un leggerissimo, impercettibile, venticello, sufficiente a rivelare qualche particolare delle gambe, e quando il vento lo spingeva sulla pelle si intravedeva un sederino meraviglioso, non si riusciva ad intravedere l’intimo e perciò si capiva che doveva essere delicatamente sexy. Le scarpe eleganti, tacchi quasi a spillo, gambe mmm…. A volte finiscono le parole… Tornai con i piedi per terra, ci guardammo, era tutto un gioco di sguardi, ci si studiava, cercando di percepire le reazioni, gli occhi, i sorrisi, anche i mancati sorrisi…. Non sapevamo cosa pensare, non facevano trapelare molto, non sembravano entusiasti, forse il viaggio, la stanchezza, o forse noi non eravamo per niente come immaginavano, chissà? Nella nostra mente i pensieri si rincorrevano, cercando di percepire se fossimo graditi o meno, la corsa dei pensieri ogni tanto si arrestava e così finivano ad tamponarsi, a scontrarsi l’uno con l’altro generando il caos tipico delle fughe dai luoghi affollati. Ero preoccupato, ma l’incontro era già partito senza pretese, certo un po’ mi dispiaceva perché avevamo sacrificato mezza giornata del nostro già misero week end per vederli, in ogni caso ci avviammo verso l’appartamento ,facendo considerazioni sul posto e sbirciandoci l’uno con l’altro. Manuela era vestita in modo elegante e nello stesso tempo apparentemente casto, perché l’incontro sarebbe dovuto avvenire in un centro commerciale e lei non ama dare nell'occhio. Entrammo, li facemmo accomodare e cominciammo a parlare del più e del meno, parlammo un po’ delle disavventure che c’erano capitate e che ci stavano impedendo di incontrarci, però cosi facendo il tempo trascorreva, e nessuno aveva il coraggio di intraprendere il discorso dei giochi o cose del genere, poi qualche battuta sulle foto viste, qualche cosa sugli incontri fatti da noi nel passato….. e intanto il tempo scorreva.. Io continuavo a non capire se eravamo graditi o meno, però non sapevo come comportarmi, Manuela invece pensò bene di alzarsi e dire che faceva caldo così se ne andò in camera da letto, attraversando il lungo corridoio in penombra, andò a mettere addosso qualcosa di più leggero. Dopo qualche minuto C. chiese se poteva approfittare del bagno e siccome era nella stessa direzione della camera da letto all'uscita dal bagno si incrociò con Manuela. Diciamo che Manuela non era andata a mettere qualcosa di più leggero ma semplicemente a togliere gli abiti che aveva addosso rimanendo in intimo… le fece una proposta dolce e delicata alla quale C non seppe dire di no. Intanto noi uomini eravamo rimasti da soli, M era seduto in direzione del corridoio e stava intravedendo la scena, intanto M mi confermava che C non era disponibile per lo scambio e io non potevo fare altro che prenderne atto, avevo comunque spiegato a M. che non sono un cuckold tipico ma un marito che ama lo scambio tra coppie ma ama anche giocare con il supporto di singoli o gang, però con le coppie sono scambista, pertanto se non c’è scambio ,per me va bene ! ma questo vale per tutti! Come recita l’adagio :”Patti chiari amicizia lunga” Ad un certo punto M si alzò e si diresse verso la porta socchiusa della camera da letto la spinse di qualche millimetro e sbirciò, mi disse che c’era un certo movimento, io sentivo solo dei sospiri profondi, percepivo dei suoni che assomigliavano allo schioccare di baci, ma non riuscivo a vedere nulla, la figura imponente di M. copriva la porta, certo un po’ mi “rodeva” ma la pazienza è il mio forte. Ad un certo punto M. riaccostò la porta e mi disse: “ lasciamole in pace”, sospirai e pensai tra me e me “ ..ma quando tocca a me vedere qualcosa? Provai a guardare dentro e intravidi le due donne l’una difronte all'altra, erano in tanga, sensualissime ,stavano in ginocchio sul letto e si baciavano delicatamente e sensualmente, le mani dell’una sfioravano la pelle dell’altra e il corpo sussultava quando il passaggio della mano generava una scarica di energia piacevole che dal corpo arrivava fino al cervello. Mi dissi: basta, rispettiamo il loro desiderio di intimità! Me ne andai di nuovo nel soggiorno, dopo un minuto M. si alzò e andò a controllare, e la cosa si ripeté per un paio di volte e intanto il tempo scorreva inesorabilmente. Ad un certo punto non sentii più M e vidi che era entrato e stava seduto su una panca vicino al letto ammirando le due donne da vicino, mi avvicinai anch'io, e vidi una scena meravigliosa, un numero che a me piace tanto, un artistico 69, C. era piegata con il sedere verso la porta, la luce fioca faceva intravedere le grandi labbra schiuse, mentre ogni tanto Manuela che stava sotto, allungava la testa e la lingua per colpirla e leccarla dolcemente… immediatamente il mio “socio” si irrigidì, ero emozionato a vedere tale bellezza, erano entrambe due cigni che si muovevano con una grazia vellutata. A rendere il tutto ancora più sognante, c’erano dei veli che scendevano dal tetto sul nostro letto, che contribuivano a creare il gioco di vedo non vedo, un gioco che rende anche le cose più hard eleganti e per niente volgari. Ogni tanto cambiavano posizione ma continuavano a scambiarsi carezze, emozioni, baci. C. era veramente timida, ma si muoveva con una tale naturalezza che sembrava lo avesse fatto da una vita. Manuela non è molto intraprendente come bisex, però mi aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per rendere felice C e poi C è molto, ma molto più bella di quello che potevamo mai immaginare, per cui la bisessualità di Manuela non faticava affatto a farsi strada prepotentemente. Intanto M . si era spogliato e si era messo accanto a C contribuendo ad accarezzarla mentre lei e Manuela giocavano insieme, io mi ero messo vicino a Manuela, le davo dei baci sui capelli, mentre lei con la lingua sfiorava il clitoride di C, inutile dire che avevo il sesso di C a cinque centimetri dal naso ed era dura non sfiorarla, ma i patti sono patti! porca miseria! Godevo e soffrivo nello stesso tempo. Ad un certo momento la scena cambiò mentre Manuela leccava C stando sotto, M approfittando della posizione di C un po’ piegata la penetrò e nello stesso tempo incoraggiava C a toccare Manuela, a leccarla, ad infilarle le dita dentro, C alternava dei baci a dei delicati colpi di lingua e poi al tocco con le dita, ad un certo punto M infilò le dita dentro le labbra di Manuela e cominciò a masturbarla potentemente, Manuela sembrava gradire ma non capiva cosa stesse succedendo, mugugnava, godeva. Io li spettatore non sapevo dove mettere le mani, al momento non c’era spiraglio, era tutto occupato. Mi godevo la scena, godevo e soffrivo, soffrivo e godevo, a volte il piacere di vedere la propria donna giocare e godere così tanto è misto a sofferenza e non capisci se si tratta di un : “piacere doloroso” o di una “sofferenza piacevole”. Scusate la botta di filosofia! Ad un certo punto si aperse uno spiraglio per me mi spostai dal lato opposto e vidi che M non stava più penetrando C ma la sfiorava semplicemente, io ero li a cinque centimetri dalle labbra di C , schiuse, umidissime, gonfie di piacere, non resistetti e cominciai sfiorarla, la mia mano tremava al punto che da sola era sufficiente a masturbarla, ero lì titillando il suo clitoride lei gradiva, ma ovviamente in quel groviglio di corpi non si riusciva a capire chi la toccava e chi no. Ad un certo punto M si fece di nuovo strada dentro C e cominciò a penetrarla impetuosamente, Manuela riuscì a defilarsi perché risultava scomodo stare con la testa a due millimetri dal sesso di lei mentre si dilatava sotto i colpi imponenti di M, e poi ogni tanto quando l’attrezzo di M. scappava fuori dal corpo di C nella foga del momento Manuela si ritrovava “il socio” di M sopra le labbra e volendo rispettare i patti non poteva rimanere in quella posizione. È vero : a volte scegliamo di farci del male da soli! Ma anche questo fa parte del gioco! Cosi cominciammo a giocare alla pari, ognuno con la propria partner, però accarezzandosi, di tanto in tanto, sfiorandosi delicatamente e sensualmente. E così mentre eravamo presi dalle emozioni, carichi e gonfi a causa delle ore passate ad ammirare ci siamo lasciati andare dentro e sulle nostre donne, quanto vigore era uscito fuori dai nostri sessi, quasi indolenziti dal tempo trascorso in tensione a causa dell’eccitazione. Ci lavammo e ci mettemmo sdraiati a parlare, ad ammirare le foto artistiche fatte a Manuela, il giorno prima, (che sono online) e mentre eravamo tutti li a dialogare, chiesi a C, ma posso darti un bacio sul sedere? Lei mi rispose sorridendo :” quanti ne vuoi!” , palpitai è le diedi due baci, uno per lato accarezzandola delicatamente, Manuela mi guardò e mi sorrise, dicendomi hai visto quanto è bella? E come dice il famoso capo indiano del programma di radio2 “610- seiunozero”, risposi “ esticazzi”!! risata per tutti. Le ragazze si lasciarono andare ad altre carezze, giocarono ancora per un po’, godemmo tutti a guardarci gli uni e gli altri, ma poi il tempo tiranno ci costrinse a chiudere i giochi. Prendemmo qualcosa insieme, i volti questa volta non celavano i sentimenti, erano luminosi, Manuela felice dell’esperienza era ancora più bella, come sempre dopo che ha goduto, C bellissima prima ma adesso era luminosa e solare. Li accompagnai giù per le scale , i timidi e sfuggenti saluti iniziali adesso avevano ceduto il posto ad affettuosi , teneri saluti, sento ancora nella mente il ricordo dei bacini sulle guance mentre con la mano sfioro il vestitino e sento la pelle del suo fianco, niente di osceno, ma molto, molto sensuale. Ciò che avremmo escluso dall'inizio ci ha ridonato sensazioni che avevamo dimenticato avendo vissuto negli anni esperienze più hard. Ovviamente non se ne può fare una regola ma abbiamo capito, che certi limiti ci aiutano a cercare e trovare piacere nelle cose più semplici come il tocco delle dita sulla pelle! Un bacio a C ed M
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10 years ago
manuela1de1vivo, 51/51
Last visit: 3 years ago -
l'amica di mia madre
Come ogni santo giorno faccio le mi cose di routine controllo la posta, vedo se ho richieste di amicizia su vari siti d’incontri, e vedo se c’è qualche annuncio nuovo, noto subito un annuncio di una coppia del paese vicino al mio. L’annuncio era molto interessante se fossi una donna o almeno in coppia maschio e femmina, diceva “coppia non piu giovanile cerca incontro con un'altra coppia o singola bsx per giochi tra le lei noi siamo una coppia, amanti del buon vino, e della buona tavola, non siamo assatanati di sesso percio se cercate il tutto e subito, state alla larga F. G.” poi vedendo le foto sia di lei che di lui avrei desiderato follemente far un bel triangolo tra di loro. Non rientrano nei loro parametri di ricerca tento comunque di abbordare e gli mando un semplice messaggio con scritto “complimentoni siete una bellissima coppia” passano 2-3 giorni e mi ritrovo un loro messaggio “ ciao sono la lei di coppia mi chiamo G. come avrai letto nel annuncio non ci interessi a noi due pero avrei una fantasia che voglio togliermi che ne dici di conoscerci meglio magari su skype??? Il mio nick e g----------9 aggiungimi e parliamo”.
Non credendo a quello che era scritto (perche e da piu di un anno e mezzo che incontro solo a 3 piu divertimento piu durata piu tutto…) aggiungo immediatamente il suo nick su skype (notare che su skype foto da trav). Alle sera noto che e online e iniziamo cosi una conversazione (che vi abbrevio se no si fa lunga) mirata sulla fantasia che voleva esaudire; era sempre sottomessa dal marito che purtroppo non gli faceva mai tener le redini nel letto come si puo dire l’importante che godeva lui come voleva lui e nel momento che voleva lui. cosi dopo lunghe conversazioni sfoghi decidiamo di conoscerci dal vivo e gli ho chiesto se gia il giorno stesso voleva far qualcosa perche dovevo portarmi dietro l’occorrente per essere un po femminile, e mi confermo di portarmelo che poi si vedeva. Siccome lo faceva di nascosto dal marito non poteva ospitare e quindi ci siamo dovuti arrangiare nel mio piccolo posto per incontri (la barca) e vederci in un bar vicino al porto; dato che non ci siamo mai visti ci siamo dati come riferimento sul colore delle maglie.
Arrivato nei pressi del locale lei non era ancora arrivata e ho iniziato a ordinare qualcosa da bere dopo 5 minuti vedo arrivare una amica di mia madre con la maglia della descrizione, sarei voluto sprofondare dalla vergogna che una volta a settimana e a cena a casa mia, anche lei noto subito l’imbarazzo ma visto che voleva tener le redini prese la palla al balzo e si sedette vicino a me e inizio con battutine spiritose del tipo “e chi l’avrebbe mai detto sotto la tuta che indossi in casa hai un perizoma o autoreggenti”
“ sei un bel ragazzo parli di donne e poi ti piace essere un po diverso” ancora preso dall’imbarazzo e vergogna annuivo o rispondevo con “eehh” non sapevo che dire.
Ordino anche lei qualcosa da bere e cambiando tono facendo le cose seriamente mi ha confermato che anche se ero il figlio di una sua amica voleva far le cose fino in fondo dato che ormai l’avevo vista nuda in tutte le angolazioni in foto. Finito di bere mi dice “che ne dici di far un giro sul porto??” io avevo gia capito dove voleva arrivare e cosi gli rispondo scherzosamente “che bella idea!!!” passeggiando sul porto molti uomini che erano li non potevano non osservarci anche perche lei era vestita con una gonna nera molto attillata fino al ginocchio con lo spacco dietro, camicetta rossa sbottonata che si notavano i due seni prorompenti, calze velate chiare con riga dietro e tacchi rossi; io classico abbigliamento da ragazzino jeans e maglietta bianca con disegni.
Dopo 10 minuti di camminata lei mi chiede dove era ormeggiata la barca e gl’indicai la zona, senza perdere tempo mi prese per il braccio e mi guidava dove gli avevo indicato arrivati mi dice con un tono abbastanza serio per far intendere cio che voleva “Sali in barca vai in coperta tiri fuori la roba che ti occorre poi bussi allo sportello e io salgo” cosi senza problemi salgo tiro fuori dallo zaino le calze, vari perizomi, tacchi ecc. come mi aveva detto busso e lei Sali, scese in coperta e mi ordino di sedermi sul divanetto guardando la roba che le avevo tirato fuori sul letto.
Continuo a studiare i vari indumenti che avevo messo e mi dice di iniziarmi a spogliare, preso dall’imbarazzo cercavo di coprirmi ecc. ma lei ovviamente mi disse “a casa fai il galletto che scopi di qua e di la e ora ti vergogni a farti veder nudo da una donna??? Voglio che ti metti queste calze con questo perizoma rosso sopra metti questo reggiseno” cosi molto lentamente cercando di far finta che era una persona qualunque mi misi addosso quello che mi ha detto intanto che mi vestivo lei si spogliava e che dire le foto non rendevano quanto dal vivo una donna sui 50 anni ben tenuti tette grosse ma ancora sode fisico snello con piercing all’ombelico figa rasata solo con una riga sottile in mezzo e un lato b che per quell’eta poteva far invidia a Formentera. Un volta pronto le dico “ eccomi” e lei controbatte “oh ecco la mia troietta, molto bene ora ti sdrai nel letto e ti bendo, visto che non c’è la benda uso il perizoma con le calze”, cosi mi sdraiai nel letto pancia in su lei mi Sali sopra e con molta accuratezza mi bendo gl’occhi, mi inizio a baciare con la lingua tenendomi con la mano il reggiseno, per poi farmela scendere sul mio cazzo che iniziava l’erezione. Continuo a baciarmi e massaggiarmi il cazzo che ormai era fuori dal perizomino che non serviva piu a niente lo noto e scese con la testa per farmi un pompino (mondiale sarà l’esperienza ma sapeva cosa fare in quel momento) tutto d’un colpo smetto sentii che si muoveva nel letto, sentii una pressione hai lati della testa che dopo 5 secondi capii perche mi mise la sua figa in bocca e con piacere la inizia a leccare, le sentivo gemere di piacere e sentivo anche il sapore che cambiava ormai presa dall’eccitazione si levo dalla mia bocca e ripulendomi con la sua lingua si sedette sul mio cazzo penetrandosi la figa. Sentivo che trafficava con qualcosa e mi accorsi che prese una corda e mi lego i polsi per restar fermo per non fermare il gioco; sentivo che stava per raggiungere l’orgasmo cosi l’assecondai con i colpi finche lei non mi inondò il pube e io gli riempii la figa di sperma.
Finito l’amplesso mi sbendo e si sfilo il cazzo portando la sua figa verso la mia bocca e li mi ordino di ripulirla mentre lo facevo si complimentava. Mentre la ripulivo mi dice “ora tocca te, sei trav passiva e attiva quindi ora devi saziare la mia voglia attiva”ormai sfinita dalla scopata appena avvenuta gli risposi se si poteva rimandare, ma lei mi ricatto dicendomi “se non lo fai racconto tutto a tua mamma” che dovevo fare ragazzi avanti un altro….. cosi si tolse dalla mia bocca e tiro fuori dalla sua borsa (sembrava la borsa di mary poppins) un strap on nero e gigantesco che la dovetti aiutare per indossarlo prese anche il lubrificante me lo fece colare sul buco e poi sul cazzo che mi appoggio spingendolo lentamente dentro ma faceva fatica ed eravamo solo alla cappella. Senza troppe storie mi diede un colpo secco, che urlai dal dolore che se non avevano chiamato i carabinieri era un miracolo, ormai era tutto dentro mi faceva male il culo e lei iniziava lentamente a darmi dei colpetti man mano si facevano sempre più frequenti e rapidi ed eravamo in posizione “doggystyle” con una mano sulla mia schiena e l’altra sul mio pene sentii che avevo già il liquido pre-spermatico che usciva e cosi mi disse “che porco che sei hai appena scopato e guarda li hai il cazzo mollo ma voglioso”. Mi prese il cazzo con decisione e mi inizio a masturbarmi non ci volette molto che sborrai senza levarmi lo strap-on mi giro in posizione pancia in su lei era in piedi ai piedi del letto e mi disse “finche non raggiungi un altro orgasmo non lo levo sappiti regolare” povero me continuo a scoparmi in quella posizione per 20-30 minuti non c’è la facevo più finche dopo tanto tempo sborrai di nuovo;ormai esausto e inerme di forze mi sfilo lo strap-on avevo il culo aperto che non voglio esagerare ma ci entrava una mano senza problemi si sdraio vicino ci siamo coccolati per circa 20 minuti per poi rivestirci e quando usci mi disse “ah se non vuoi che non dico nulla a tua madre una volta al mese voglio che ci vediamo” cosi non avendo scelta risposi “ ok va bene” la saluta e ancora oggi ci vediamo io e lei una volta al mese io sempre da trav e lei sempre autoritaria, con nuovi giochi sempre piu trasgressivi sempre piu spinti, e perversi non vuole uomini perche ha gia suo marito le piace possedere una trav!!
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10 years ago
travnonpertutti,
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Last visit: 3 years ago
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Claudia
Sono le 2 del pomeriggio è una giornata piuttosto calda ed afosa. Ho detto alla mia amica che sarei passata a prenderla verso le 16 per andare a fare un giro in centro. Ho ancora due ore di tempo però me la prendo con calma ed inizio a prepararmi, mi spoglio ed apro il rubinetto della doccia
Il bagno è nel lato nord della casa, la stanza è sempre piuttosto fresca tanto che mi butto furtivamente sotto il getto di acqua tiepida.
Il bagno nella vasca è sicuramente più stimolante però oggi mi sento particolarmente vivace e non riesco a non trattenermi dall’accarezzarmi pensando ad un fantomatico “lui”…
Ad un certo punto sento suonare il campanello di casa, chi cavolo sarà a quest’ora??
Faccio finta di nulla, magari si saranno sbagliati, ed invece no! Eccolo di nuovo quel rumore fastidioso.
Che fare? Mi butto addosso l’accappatoio e vado a vedere chi è.
Dal, citofono risponde il tecnico del gas, cavoli!!! Me ne ero proprio dimenticata! A volte mi chiedo dove ho la testa, e adesso che faccio? Poco male! Gli dico che il contatore è vicino al garage, il tecnico mi risponde prontamente che lo sapeva già perché era già venuto per l’installazione ma che la porta era chiusa e che ci volevano le chiavi. Allora d’istinto gli rispondo di salire …ma no cazzo sono nuda! Nemmeno il tempo di trovare una scusa che il tecnico bussa alla porta. Ed io non ho nemmeno iniziato a cercare le chiavi, allora cerco di mettermi una mando davanti al petto e con l’altra gli apro.
Non potete immaginare la faccia sorpresa del tecnico che oltretutto conosco di vista ormai da anni in quanto frequenta gli stessi stabilimenti balneari nei quali io mi reco durante le vacanze.
Perlomeno l’impatto con un totale sconosciuto è stato evitato e poi ….conosce anche mio marito, quindi sa che non sono una donna sola.
Effettivamente un certo effetto me lo fa! È un bel cinquantenne sempre spiritoso e pronto alla battuta è sempre con la stessa donna quindi credo sia sposato anche lui anche lei è una tipa brillante, chissà che tipo di rapporto hanno?
Nemmeno il tempo di pensarlo e iniziano le danze, mentre cerco le chiavi nel comodino del corridoio, partono gli apprezzamenti:
accidenti, sarà perché il tuo accappatoio e bianco e risalta con l’abbronzatura ma hai già un colorito stupendo! E non siamo nemmeno a luglio!
grazie, molto gentile siamo stati al mare qualche weekend ed abbiamo trovato bel tempo e allora ne ho approfittato
hai fatto bene, io invece quest’anno vorrei cambiare, provare qualcosa di più trasgressivo
trasgressivo? In che senso?
ma si vorremmo provare qualche luogo naturista, me ne hanno parlato molto bene
ah si? Interessante, anche se io non so se riuscirei ….in pubblico mi vergognerei un po’
ma figurati! Non scherzare hai un fisico che fai girare la testa, l’ho notato sai in spiaggia! Gli uomini dello stabilimento, sposati e non, ti lanciano certe occhiate!
E ad un tratto scatta quello che non pensavo mai più potesse accadere, invece di cambiare discorso, o meglio ancora liquidarlo subito dandogli la chiave in mano, gli rispondo istintivamente e maliziosamente affrontandolo di petto e lasciando aperto il bavero dell’accappatoio dal quale si intravede spudoratamente il seno con una sottile riga bianca di contrasto lasciata dal costume.
gli uomini dello stabilimento compreso te? O tu guardi solo tua moglie?
per un attimo lo vedo tentennare ma si riprende prontamente
e facendo ruotare l’indice della mano mi scopre il seno, ed io non riesco a impedirlo sono in uno stato di brivido e piacere, mi gira la testa a mille cerco di appoggiarmi al muro ma facendo cosi non ho piu’ via di scampo e indietreggio nel corridoio .
lui non molla, ha capito ed anche i suoi occhi non mentono, mi desidera!
Ecco lo sapevo mi sto bagnando! Sto per raggiungere il punto di non ritorno..Mi afferra per l’accappatoio , si apre e con una piroetta, nel cercare di divincolarmi rimango nuda.
non temere, non ti voglio fare del male ma ti desideravo da tempo, lasciati andare
mi abbraccia forte e cerca le mie labbra per baciarmi, io sposto la testa e inizia a baciami il collo e mi infila la lingua in un orecchio.
Mi prende una mano mentre con l’altra mi stringe ancora e me la porta verso l’inguine e mi fa cenno di slacciargli la cintura.
Io eseguo e con grande piacere e percepisco con la mia mano la forma di un cazzo in piena erezione. Con indice e medio allento l’elastico dello slip e lui fuoriesce come una molla. Accidenti non è lungo o perlomeno non oltre quelli che ho già visto, in compenso è grosso, il diametro della cappella supera la dimensione del mio polso.
Le sue mani ora sono sopra le mie spalle e mi spingono verso il basso. Ho già capito cosa vuole ed è quello che voglio anche io: sentire il suo sapore.
Lo masturbo un po’ e nel mentre lo osservo, il suo petto le sue cosce è peloso al punto giusto, virile ma curato come il suo odore, tutto questo mi invoglia e rilassa.
dai su che aspetti, succhialo su!
lo lecco, lo insalivo e poi apro la bocca….anzi la spalanco perché è davvero generoso come dimensioni.
dopo i primi secondi non riesco a tenere in mano la situazione lui è molto eccitato e mi prende la testa come se avessi solo lei e inizia a scoparmi in bocca. Con una mano faccio freno sulla sua coscia per impedire di soffocare e con l’altra gli massaggio i testicoli…
se pensa di essere solo lui quello che vuole comandare si sbaglia..ora ci penso io…
i testicoli sono fradici della mia saliva nella quale intingo il dito ed inizio a farmi breccia nel suo culo, tanto lo so che è un maiale, lo so che gli piace e me ne accorgo perché la mia testa ormai sta ricevendo colpi di cazzo da k.o. fino a quando non mi domanda:
non sarebbe meglio metterci comodi?
io rispondo semplicemente con un gesto….gli prendo il pisello in mano come se fosse un guinzaglio e lo porto in camera da letto.
Mi sdraio e lui sopra di me, mi guarda dritto negli occhi mentre con le sue dita mi penetra e scoprendo che sono fradicia, sogghigna compiaciuto e capisce che sono totalmente in sua balìa.
Sarà perché è troppo eccitato ma non va tanto per il sottile e bruscamente entra dentro di me tanto da farmi restare per qualche secondo senza fiato ma poi il tutto si trasforma in piacere, ascolto il suo respiro che si regolarizza con il mio, si sono sulla strada giusta per raggiungere l’orgasmo.
A dire il vero non so se è il suo membro o tutta la situazione che si è creata ma non ci metto molto a venire copiosamente…
adesso sdraiati perché tocca a te!
nemmeno il tempo di dirlo e suona il telefono!
Accidenti è la mia amica!
Claudia sono le sedici e trenta, a che ora arrivi? Tutto bene?
cazzoooooooooooo no il tempo è volato, dovevo essere da lei per le sedici!
Corro nel corridoio prendo i suoi vestiti , glieli getto addosso esortandolo a vestirsi!
non preoccuparti…..ti aspetto in cabina al mare tra un mese!
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10 years ago
gli_amichetti, 36/28
Last visit: 10 years ago -
Questo piccolo grande agosto - prima parte
E' un racconto di fantasia, qualcuno potrebbe trovarlo "amorale". Sconsiglio quindi la lettura ai lettori più moralisti. Per tutti gli altri, buona lettura!
p.s. evitate i commenti che vogliono solo essere cattivi. Accetto critiche negative solo se costruttive.
Sono trascorsi già due giorni da quando hanno avuto inizio queste "vacanze". A me sembra ne siano passati mille... Ho dovuto seguire il Direttore durante interminabili e noiosi ricevimenti nelle ville di ricchi signori; assisterlo durante le interminabili partite a ventuno, a chemin... assecondarlo durante i suoi scaramantici rituali e superstizioni!
Molti dei miei ruffiani colleghi avrebbero fatto carte false per essere al mio posto: una settimana a Saint Tropez per assistere il Direttore durante la sua vacanza. Ovviamente, tutto spesato e conteggiato in busta paga.
Per questo la mia ragazza, forse un po' per farmi pagare di averle rovinato i progetti per l'estate, ha preteso di seguirmi, soggiornando nel bungalow di un camping sulla costa azzurra. La raggiungo ogni notte, rinunciando alla comoda camera dell'hotel messa a mia disposizione dalla ditta e rischiando di essere scoperto dal Direttore, che per fortuna ha il sonno pesante e la notte dorme tranquillo. Così, pur sacrificando qualche ora di sonno, riusciamo a dormire uno accanto all'altro, dopo aver passato la giornata io in un angolo del jet set, aspettando il nuovo ordine del Direttore; e lei vivendo la vita che il villaggio le offre, provando nuovi sport e conoscendo gente nuova.
Il Direttore è seduto a un tavolo del bar dell'hotel, leggendo i quotidiani italiani e internazionali, mentre i suoi segretari gli si avvicinano e allontanano, comunicandogli l'andamento di tutti i suoi affari.
"Signor Direttore, ce l'ha! L'ha trovata!" Uno di loro è arivato correndo da noi.
Cerco di capire di che si tratta.
"Ma se la sta già facendo?"
"No, Direttore, va tutto secondo i piani, se la deve ancora cucinare; è il tipo di donna che lei ha richiesto, una che non la dà facilmente"
"Oh, finalmente, ero stufo di questi giochetti d'azzardo ripetitivi e senza il reale piacere del rischio..."
Ci dirigiamo verso una destinazione a me ignota; uno dei segretari, intanto, mi spiega il gioco estivo preferito dal Direttore: "La grande proletaria va a farsi fottere".
Si svolge su una delle spiaggie della costa azzurra. Ogni hanno viene contattato uno dei dipendenti della struttura balneare scelta, possibilmente italiano e che ci sappia fare con le donne. Il suo compito è quello di sedurre una delle tante donne che, dopo un anno di lavoro noioso e frustrante, decide di dare una "botta di vita" andando in vacanza sulle spiaggie di Saint Tropez o qualsiasi altra spiaggia dalla fama internazionale.
Scendiamo dall'auto e mi rendo conto che siamo nello stesso camping della mia ragazza. Inizio già a pensare in quali momenti della giornata posso svignarmela per raggiungerla.
Il responsabile della struttura ci viene incontro con un gran sorriso. Parla in francese, dice che tutto è pronto, che possiamo andare nella nostra camera, che lui definisce "speciale".
"Ora entra in gioco lei, giovanotto..." mi dice uno dei segretari.
Entriamo nella "stanza speciale"... incredibile! Ci sono tre monitor; da quel che ho intuito, sono collegati alle telecamere di sorveglianza sparse nel camping. Non nego che la cosa abbia un non so che di eccitante, ma mi rimane comunque qualche perplessità: si tratta sempre di una donna ignara, che viene usata come un oggetto. Solo che rifiutarmi, significa il licenziamento... ehi, che vuol dire che io entro in gioco?
"Cosa crede, che il direttore abbia bisogno di una badante? Lei è quì perchè il Direttore si aspetta che lei faccia "il tifo" per la donna del suo ceto; come ha sempre fatto, incomincierà a scommettere anche con lei"
Io e il segretario siamo in un angolo, il Direttore è occupato a seguire i preparativi per "lo spettacolo". "Certo, è un po' bizzarro tutto questo..."
"La capisco, ma bisogna anche capirlo: è annoiato dai tavoli da gioco, dove la maggior parte dei suoi sfidanti sono milirdari che giocano solo per passare il tempo. Cerca un gioco d'azzardo più realistico, con avversari sinceri"
"Eh, ma anch'io non sento il bisogno di scommettere..."
"Suvvia, cerchi di tenerlo contento, le sarà riconoscente..."
Non mi resta che accettare.
"Allora, procediamo?"
"Si, eccoci direttore..."
Il direttore è su una poltrona davanti ai monitor, io seduto su una sedia affianco a lui. Alle nostre spalle, i suoi segretari.
Visualizziamo la zona dei campi sportivi. La telecamera zoomma oltre una lunga siepe. Oltre la siepe, il reticolato che circonda il campo da tennis. Sul campo, alcune persone.
"eccolo, Direttore, è già all'azione"
"Ma chi è?" Ce lo indicano. Cavolo...
Spero di aver capito male; perchè l'uomo che mi indicano si sta "cucinando" la mia ragazza.
"Cosa sta facendo?"
"Si sta di nuovo spacciando per istruttore di tennis, signor Direttore"
Gli altri segretari bisbigliano [ahahah] [non sa nemmeno tenere la penna in mano quando deve fare la sua firma, figurati se sa giocare a tennis!] [ahahah]
Che cavolo di situazione! Ci voleva pure il coro dei simpatici, dietro di me...
E' dietro la mia ragazza, con il suo petto attacato alle spalle di lei. E non solo i busti sono uniti... Penso stia cercando di insegnarle a tenere la racchetta. Sembra la posizione del tango, solo che lui è dietro la mia donna, mentre lei gli da le spalle. Gli tiene la mano con la racchetta, mimando di colpire la pallina, mentre l'altro braccio lo cinge alla vita di lei. Ovviamente sono vicinissimi anche sotto la cintura...
"Ha visto, giovanotto? Le sta facendo sentire il pacco!"
"Si, ho notato..." Trattengo la rabbia, fingendo di godermi lo spettacolo.
[ahahah]
Mentre portano la racchetta in avanti, per colpire l'inesistente palla, ho l'impressione che lui dia un piccolo colpetto di reni, ruotando per un attimo il bacino in avanti. La mia ragazza sembra non accorgersene. Anzi, ridono, scherzano. Sembrano proprio due che si stanno divertendo.
Per quanto mi dia la nausea, non riesco a fare a meno di usare l'immaginazione: rivedo il bacino della mia ragazza, le sue natiche. Tra le sue chiappe, sulle lombari, lui le starà strofinando il cazzo; immagino il suo cazzo in erezione, il frenulo che gode sul corpo della mia donna, lo scroto che si delizia col suo calore e la sua morbidezza. Con una mano le tiene il polso, ma con l'altra? La mano del braccio attorno alla sua vita si bea del ventre di lei, sul suo ombellico; e fugacemente sfiora un po' più giù...
"Cosa pensa, giovanotto, a quella donna le sta piacendo oppure non si accorge di nulla?"
"Sono sicuro che non si accorge di nulla, anzi, dal suo volto mi sembra una ragazza per bene"
"Bravo, giovanotto, vedo che lei ha una buona considerazione per le donne del suo ceto..."
Che devo fare?!? Forse dovrei andare lì, tirargli un cazzottone... o prima tirare un cazzotto a tutti i presenti, Direttore in Primis... anzi no, non c'è bisogno della violenza, sono una persona per bene, non un porco troglodita. Si, ma comunque che figura ci faccio? Per ora è meglio se sto al gioco... Ma se lei dovesse vedermi? Incontrarmi fuori da questa stanza e venirmi incontro sorridente chiamandomi per nome, in presenza di direttore e segretari? Non devo mai farmi vedere da lei. O meglio, non farmi vedere fino a quando la mia ragazza non lascerà tutti a becco asciutto, dimostrandosi quello che è: una donna pulita e fedele.
[Gli va bene quest'anno al Direttore, questa mi sembra proprio una di quelle che ci sta] [già, l'ho notato anch'io, ingenua e gatta morta come le altre!] [mi sa che anche quest'anno ci godiamo un bello spettacolo] [cazzo, non vedo l'ora, chissà che bel figone peloso che c'ha!] [Ahahah]
Cretini, quest'anno ci rimarrete di stucco! ...o no?
((non così... le dita non così avanti...))
((è che non sono abituata!))
La sua voce! Com'è possibile? Esce da due casse poste sotto i monitor...
((Te lo ripetuto tante volte! La mano che tiene la racchetta devi tenerla a martello... guarda che ti sculaccio!)) neanche il tempo di finire la frase, che l'animatore, con la mano del braccio intorno alla vita, tira un "simpatico" schiaffetto sul fianco sinistro della mia ragazza. Per me, un lampo: non ho mai visto nessuno permettersi certe "libertà" con lei. E la cosa mi riempe di rabbia; anche se non posso negare che l'immagine del sedere della mia ragazza che per un attimo ha tremolato sotto l'urto del colpo è stata un'immagine molto eccitante.
((ahahah... che maestro severo!)) e poi la risata di lei; fresca, quasi isterica, con la voce alta, acuta: non l'ho mai sentita ridere e parlare così.
[severo... vedrai quando te lo schiafferà in culo!] [ahahaha]
"Mmm, un ceffone sulle chiappe e lei se la ride... è sicuro che sia indifferente?"
"Certo!" mi viene quasi da urlare, ma mi sforzo ancora di essere disinvolto "è solo un po' ingenua, ma sono certo che non si spingerà oltre"
"ci scommetterebbe?"
"Lo stipendio di questo mese!"
"Se ha ragione lei, glielo pago due volte!"
((non alzare troppo il polso, tieni la mano bassa... più bassa...))
Ogni volta che ripete "più bassa", la mano di lui, poggiata sul ventre della mia ragazza, si abbassa di millimetro in millimetro verso il suo pube.
((maestro... così mi distrai... ahahaha)) ha detto lei, afferrando la mano di lui e riportandola più su.
Lui fa lo gnorri ((oh, scusami, non era mia intenzione...))
[la mano morta!] [ahahaha]
((si, non preoccuparti...))
Vorrei guardare il direttore con aria sorniona, di chi sa di aver vinto. La mia ragazza tiene alto il mio onore!
"L'ho capita, sa, giovanotto! Non le sottovaluti le donne... ci tengono a mostrarsi serie, ma se poi gli viene la voglia..."
"Non tutte, Direttore. Sono certo che questa donna è qui solo per divertirsi, ma senza andare oltre. Potrei scommetterci i miei stipendi fino a Dicembre!"
"Andata, giovanotto..."
Solo ora ripenso alla sua ultima frase... non preoccuparti... ma è veramente così ingenua?!? E questi cretini alle mie spalle... in questo momento sento di odiarli. Ma li guardo, e penso che se quella lì non fosse la mia ragazza, in questo momento sarei tranquillamente unito a loro, a ridere alle loro battute cretine...
((... adesso porta la mano avanti... più avanti, così prendi la palla...)) Gli altri devono essere distratti da qualcos'altro, perchè sembra che solo io mi sia accorto che su "prendi la palla" lui sta dando una "botta" a la mia donna, portando il bacino velocemente avanti e indietro. Non voglio far vedere che sono turbato, e lo faccio notare agli altri.
[già, è vero; starà usando il metodo... dell'ipnosi!] [ahahah]
"Cos'ha, giovanotto... forse, paura?"
"Ma di cosa, signor Direttore?!? Per me, mi gioco gli stipendi fino a Pasqua!"
"Ah Ah Ah, giovanotto, non vorrà mica diventare mio dipendente gratuitamente!"
Incrocio per un attimo lo sguardo del segretario con cui ho parlato. Mi fa un occhiolino, come per dirmi che vado bene. Mi sento un pappone...
((ehi, maestro... ma gioca anche lui?)) dice lei, con un sorriso malizioso. Io e gli altri non abbiamo dubbi: si sta riferendo al cazzo in erezione. La mia ragazza sente il cazzo turgido sulla sua schiena. Lui le bisbiglia qualcosa nell'orecchio, e noi rimaniamo perplessi.
"Signor Direttore, credo di conoscere il suo trucco; gli avrà detto di rimanere un po' in quella posizione, finchè non gli passa l'erezione, e che non è dovuto a lei ma a qualcun'altra"
"Ah Ah Ah, e lei le tiene il gioco! si rende conto, giovanotto?"
"Un anno di stipendio, mi gioco i miei stipendi fino al prossimo agosto!"
"Giovanotto, se va avanti così, la posta diventerà troppo alta anche per me!"
Il segretario e il direttore hanno ragione, lei gli sta coprendo l'erezione. Si vede che non stanno realmente impegnandosi nello "studio" del tennis, ma stanno facendo finta. Parlano con meno entusiasmo, sono un po' più seri. Ma c'è stato un attimo; la mia ragazza ha portato per un attimo la testa leggermente all'indietro, gli occhi socchiusi, un lieve sorriso, un'espressione gioconda, come quando respiri a pieni polmoni l'odore di un prato nel mese di giugno.
Si stanno salutando. Si stanno dicendo qualcosa, ma non si capisce. Non avevo mai visto la mia ragazza ridere così tanto, sembra una ragazzina. Si scambiano dei baci sulle guance, ma lui, per fare il simpatico, cerca di baciarle le labbra. Lei si scansa, ride forse perchè lo prende per un semplice scherzo e si allontana.
"Ma cosa crede, giovanotto, che la cosa sia finita qui? Rimaniamo che le raddoppio lo stipendio per un anno, ma domani avrò la rivincita!" ...domani?! Non è ancora finita?!
Passano alcuni minuti, quando sentiamo bussare alla porta.
"mbè, ha visto, direttore, che le ho rimediato quest'anno?"
Il segretario lo accoglie "La prego, si spogli e ci dia il microfono, ha dato un po' di problemi e bisogna cambiarlo..."
"Ok... me la sto lavorando bene, no, direttore?" Sbruffone, lo riempirei di cazzotti "E' una tipa che non ha mai vissuto certe esperienze, probabilmente pensa che stia solo scherzando. Insomma, è una preda facile!"
"In questa stanza c'è il bagno, nel caso abbia bisogno di una doccia"
E' talmente sbruffone che tiene la porta aperta e parla anche dal bagno.
Il direttore gli parla "Ah, Ragazzo, io so bene che a tutte le donne piace il membro, anche se non tutte lo sanno. Un certo tipo di educazione, magari un marito con poca fantasia possono far sopperire certi normali istinti e voglie"
Guardo un attimo fuori dalla finestra. Penso a lei, e al resto del mondo fuori di quì che cerca di vivere l'estate come può.
"Infatti è fidanzata; penso sia il solito borghesuccio noioso" Si spoglia, ha solo le mutande "Ma la signora può stare tranquilla" si batte con una mano sul fianco e mima una scopata portando il bacino avanti e indietro un paio di volte "glieli assesto io due bei colpi, la faccio tornare a vivere!"
Gli altri segretari, se potessero, scoppierebbero a ridere...
Si cala le mutande. E' impressionante. Mai visto un coso così lungo, e sinceramente credevo fosse possibile vederli solo nei porno. E' barzotto, nè in erezione nè a riposo.
Ho un flash: rivedo lui e la mia ragazza di nuovo sul campo da tennis, esattamente come li ho visti alcuni minuti fa. Stesso punto, stessa posizione, stessa gente. Ma li vedo nudi, completamente e tranquillamente nudi. Lei con la racchetta in mano, che finge di "studiare" per non dare nell'occhio, per non far capire a chi è in giro che lui ha il cazzo duro, bello lungo; la punta le arriva quasi sotto le scapole. Lui le strofina la base del cazzo tra le natiche, i testicoli che penzolano solleticano l'ingresso dell'intimità più segreta di lei, che ora lascia andare liberamente la testa all'indietro, occhi socchiusi, ad inspirare l'aria calda e dolce della vita. Anche lei, lentamente, segue il lento ondeggìo del bacino di lui; sembra quasi voler sporgere il sedere verso di lui, per agevolargli l'operazione. E iniziano a baciarsi, sempre in quella posizione, la mia ragazza ruotando la testa verso di lui, lui sporgendola verso di lei...
"Adesso la lasciamo, lei faccia pure con comodo, la stanza è anche sua"
Il direttore è il suo segretario più fedele escono per primi, poi io, che mi accorgo, con la coda dell'occhio e dell'orecchio che gli altri segretari salutano in modo molto "confidenziale" l'istruttore... [ciao, cazzone!] [alla prossima!] [Mi raccomando, siamo con te!] Mentre lui canticchia, sotto la doccia "ahahaha, mi faccio una bella figa, e mi danno pure una bella cifra..."
Nel letto mi giro e mi rigiro. Non riesco a prendere sonno. Sarà il caldo; o molto più probabilmente il turbinio di emozioni della giornata trascorsa.
Che farà la mia ragazza? Che sarà del nostro rapporto? Ho cercato una scusa per farla andare via, per salvarci, ma non ho trovato nulla. E poi se le chiedessi di andarsene, potrebbe prenderla male...
Non sono il solo che non riesce a dormire. Anche lei si rigira nel letto...
"cara, sono stanco..."
"dai, è da un po' che non lo facciamo..."
Non l'ho mai sentita così eccitata. E lo trovo preoccupante...
Lei mi si strofina contro, sotto le lenzuola, respira profondamente, mi sembra anche di sentire qualche rumore... liquido.
"che hai? non sei mai stata così..." "non ti piace?" "no, no, accarezzami..."
Meglio accontentarla. D'altronde, è il mio dovere!
Se potessi vedermi. Immobile, sdraiato pancia in su, con lei cavalcioni su di me. Non ci è mai capitato di farlo in questa posizione, di solito lei è più passiva. Le sono dentro.
Vedo il lenzuolo che sale e scende, spostato dal suo bacino. Fulmineo, inaspettato, rivedo lei e l'istruttore. Immagino che sia lui a scoparla, che le riempe la figa con quel mostro che ha tra le gambe. Non riesco a frenare l'orgasmo...
"aah, sii"
"no, aspetta, ancora un po'..."
"non resisto... ooohhh..."
Sono venuto, e non riesco più a farlo diventare duro. I rumori delle lenzuola lentamente svaniscono, l'energie calano quasi di colpo. La mia ragazza si arrende, sente che i suoi baci, la sua passione non riescono a risvegliarmi. Si gira verso il suo lato del letto; sembra emettere un forte sbuffo.
Siamo fritti.
La mattina è trascorsa come al solito, noiosamente. Il direttore legge i suoi giornali, incontra qualche suo amico industriale e di quel momento non se ne parla più, e io mi metto un po' l'anima in pace, pensando che forse la cosa è svanita nel nulla.
Finchè questo pomeriggio è arrivata la notizia che temevo.
"Signor Direttore, fra trenta minuti lui è al nascondiglio"
Ci precipitiamo nella "stanza speciale". Il cuore mi batte all'impazzata, mentre il segretario mi spiega cos'è il nascondiglio. E' una delle stanze degli animatori, abbastanza grande, con una scrivania, delle sedie e un armadio con dei costumi e altre cose strane. In questa stanza gli animatori usano fare runioni e prove degli spettacoli.
Nel nascondiglio ci sono le telecamere, nascoste in modo da garantire le migliori riprese possibili. Peccato che lo spettacolo potrebbe non essere di mio gradimento!
"Allora, giovanotto, pronto per la rivincita?"
Non è mica detto che verrà la mia donna; potrebbe anche essere che lei l'ha madato in bianco e l'animatore si è scelto un'altra pollastra da cucinarsi. Dico al direttore ciò che penso.
"Giovanotto, mi congratulo, lei è uno dei migliori giocatori che abbia mai incontrato. Si giocherebbe due anni di stipendio che sarà di nuovo quella donna?"
Ripenso un attimo a quello che è successo ieri sera. Ma mi riprendo subito, lei non mi farebbe mai una cosa del genere.
Si sta aprendo la porta. Vedo l'animatore ((Dai, entra))
Non ci sono più dubbi: dopo l'animatore, ecco entrare lei.
"Ah Ah Ah, è ora, cosa si gioca, giovanotto?"
Ho l'amaro in bocca. "Facciamo pure tre anni di stipendio, signor direttore!"
Loro due chiudono la porta.
((qui possiamo allenarci con calma))
((ma di che si tratta? Ho capito che si tratta di qualcosa di trasgressivo, ma non credo sia il caso di spingerci in qualcosa di pericoloso. D'altronde, non voglio mica diventare una tennista professionista!))
Brava, tienigli testa a questo sbruffone [... così fan tutte!] [ahahahah] Il solito coro di cretini....
"Non stia tanto tranquillo, giovanotto, quella donna è un osso duro, ma alla voglia di maschio non si resiste..."
"Ho piena fiducia in qualla donna" comunque, seguo il suo consiglio, e non sto tranquillo...
((Tranquilla, non facciamo nulla di male. Si tratta solo di usare una persona come se fosse lo strumento del gioco))
[il solito trucco!] [già, è gli funziona sempre!] Questi commenti iniziano a preoccuparmi...
((Tu saresti la racchetta?))
((Esatto! Per tenere la racchetta, bisogna tenere l'impugnatura giusta. Non troppo dura, non troppo morbida. Un maestro non può vedere ad occhio l'intensità con cui stringi, nè la rachetta può parlarti. Ma un maestro-racchetta può parlarti!))
La mia ragazza sembra un po' turbata; lo sguardo spento, un po' verso il basso. Il direttore la guarda, con il fiato sospeso. ((ma devo toccarti per forza... lì?))
((E' il punto più sensibile del corpo umano. E si può impugnare))
Attimi di silenzio. Subito rotti dal direttore "Quella li si lascia andare, giovanotto..."
"NO... emh... ma no, non credo..."
((non credo sia il caso...)) Dai amore, fagli vedere chi sei!
((no, no, no, no... non devi preoccuparti. Non stiamo facendo nulla di sporco, non stai tradendo tuo marito. Stai tranquilla. Guarda, prendimi la mano)) Lei un po' attonita allunga la sua mano verso l'istruttore ((Senti? è solo una parte del corpo. Sali verso la spalla))
La mia ragazza e l'istruttore sono in piedi, uno di fronte all'altro. Tra di loro, meno di un metro di distanza. Intorno a loro, si sta creando quell'atmosfera particolare di timore ed eccitamento.
((Toccala. Senti la mia spalla?)) lei tocca in maniera molto superficiale, quasi con timore. Guardo i segretari con la coda dell'occhio; qualcuno ha un sorrisino, come divertito. Il direttore pure ha un sorrisino, ma quello stesso sorriso di chi sente che sta per vincere; i suoi occhi sono fissi sui due amanti, come quando si fissa la roulette che gira.
Non posso però fare a meno di notare che i segretari si massaggiano il pacco... ((non preoccuparti, stringi un po' più forte)) la mia ragazza sembra imbambolata, quasi scioccata, ad ogni modo inizia a stringere un po' più forte, aprendo e chiudendo la mano, cercando di mostrare sicurezza ((senti? è solo una parte del corpo. Anche dove mi toccherai tra un po', laggiù, pensa solo che è una parte del corpo, niente di più))
[certo che dire niente di più... con quella mazza che si ritrova!] [ihihihih] Io non so che fare; la mia ragazza è ormai in balìa di quell'uomo. Vorrei uscire da questo stanzino-armadio e riempirlo di cazzotti; ma nei momenti di lucidità mi rendo conto che è della mia ragazza la scelta. Sono certo che al momento giusto saprà tirarsi indietro. Altrimenti, che faccio?
((che faccio?))
((porta le mani lì. La racchetta è nella custodia, estraila))
Lei ha sempre quell'aria astratta. Non parla e sembra tremare, in certi momenti. Con movimenti molto lenti e pieni, delicati e decisi, porta le mani sulla cinta di quell'uomo, la slaccia. Stacca il bottone e abbassa la zip. Porta le mani sui suoi fianchi, infila i pollici nei bordi dei pantaloni e li tira giù fino alle caviglie. Per fare questo, si è dovuta abbassare, piegando le ginocchia e di conseguenza sporgendo il culo; l'idea del culo della mia ragazza, anche se coperto, ma ammirato da tutti i presenti mi ha riempito di rabbia. Non so dove guardare: se vedere con la coda dell'occhio i segretari, se le fissavano il culo, o se prestare attenzione agli occhi lascivi dell'istruttore.
La mia ragazza è li, quasi in ginocchio, mani all'altezza delle caviglie di lui; improvvisamente sembra essersi resa conto che il pacco dell'istruttore è a pochi centimetri dal naso di lei. Il grosso pene dev'essere nè in erezione nè a riposo, perchè è ben evidente, tutto spostato da un lato nelle mutande. Anche così coperto, è evidente che si tratta di un pene di notevoli dimensioni.
[non ha l'aria di essere sorpresa] [con tutte le volte che glielo ha strusciato addosso... sa già che cosa le aspetta!] [pffahahhpfff]
In effetti è ridicola mentre finge indifferenza; non riesce a staccare gli occhi dal pacco di lui, non si è nemmeno rialzata. Porta le mani davanti al pacco, infila le dita nei bordi anteriori delle mutande e inizia a calarle. Il cazzo, libero dalla pressione delle mutande, scatta di colpo in avanti, come una molla, colpendola in pieno viso. Lei, come spaventata, tira la testa verso dietro, chiudendo gli occhi.
I segretari si contorcono per non farsi sentire, per non scoppiare in una fragorosa risata.
L'istruttore allunga una mano verso il viso di lei, accarezzandola come per tranquillizzarla. Lei sforza un sorriso e lentamente riprende le sue operazioni. Finisce di calare le mutande; le sfila insieme ai pantaloni, facendogli alzare prima un piede, poi l'altro. Delicatamente, sposta gli indumenti un po' più in là.
((Bisogna aver cura degli strumenti, anche delle custodie)) e la mia ragazza, sempre con quell'aria imbambolata e imbarazzata, raccoglie gli abiti, si alza in piedi, li piega con cura e li poggia su una sedia. Sento montare la gelosia; rivedo quegli stessi gesti che lei usa per me, per i miei abiti. Ora lo fa per un altro uomo, un uomo che vuole solo possederla, e lei glielo sta permettendo.
"Aaahh... sta cedendo, giovanotto, sta cedendo..."
Il cuore batte all'impazzata, la testa annebiata. Non ragiono più. "... cinque anni di stipendio..."
"... contro una delle mie imbarcazioni..."
Mi viene il dubbio che lei forse non pensa assolutamente a me in questo momento, ha testa solo per lui, per la sua virilità, per il suo cazzo. Io non esisto più.
Ritorna verso l'istruttore. Il suo cazzo è ora a un buon punto della sua erezione. E' impressionante. Lungo e anche con una circonferenza non indifferente. La mia ragazza si rimette in piedi davanti a lui, evidentemente impacciata e frastornata, non sa che deve fare. Lui allora si tiene il cazzo con una mano, mentre con l'altra afferra la mano di lei. Lei segue il suo movimento, tiene la mano morbida e se la lascia mettere sul cazzo. Come intuendo, inizia a muoverla, portandola lentamente su è giù.
((si, così va bene... si...))
Non c'è più nulla da fare. Ora appartiene a lui, io non esisto più. Adesso per lei c'è solo quell'uomo.
Vanno avanti così per un po'. I segretari sono presi dallo spettacolo che si stanno godendo. Qualcuno a volte sibila un [dai] [succhiaglielo] [spogliati].
((no, non va bene, devi mettere più forza nella punta delle dita. Senti...)) Il suo non è stato un gesto lento, ma le sensazioni intense di rabbia ed eccitamento che mi ha causato mi ha permesso di vedere il movimento in modo lucidissimo, in ogni singolo dettaglio. Mentre la mia ragazza continuava a masturbarlo, lui ha allungato la mano destra verso il suo ventre; con la punta delle dita, ha sollevato la maglia quel tanto che basta per scoprire il bordo dei pantaloncini di lei. Ha ruotato il palmo verso l'alto, puntando le dita verso il basso, in direzione del pube, e ha infilato la mano nei pantaloncini e sicuramente nelle mutande. Guardando la mano sparire dentro, ho immaginato la punta delle dita premere sul basso ventre della mia ragazza, in modo da superare agevolmente il bordo delle mutandine. Ho immaginato le dita scorrere tra i peli del suo pube. Deve aver raggiunto il clitoride, perchè lei, di scatto, ha lasciato un po' crollare le gambe, piegando leggermente le ginocchia, curvando un po' le spalle e la testa verso il basso, mentre sul volto un espressione che sembrava di dolore, accompagnato da un breve ma intenso "aahh...". Le sta piacendo...
Immagino le dita dell'animatore sgrillettare la figa della mia ragazza, vedo la forma della mano dell'animatore nei suoi pantaloni, vedo la stoffa muoversi mentre l'animatore la masturba, dicendogli ((senti? Questa è l'intensità giusta...)) La mia ragazza sembra stia combattendo con il piacere che prova nella sua intimità. Finge, devo dire inutilmente, di accettare la cosa normalmente; cerca di portare la testa in su, annuendo dei "si" con la testa.
Per lei è ormai uno sforzo continuare la masturbazione "Vede, giovanotto, che le dicevo. Ha trovato il maschio giusto, e ormai manca poco..." ... se la scopa?!?!
"No, non lo farà, mi ci gioco dieci anni!!!"
"Si Arrenda, giovanotto. Quella donna sta cedendo, mi gioco anche una delle mie ville..."
L'animatore sfila la mano dalla mia ragazza ((che stupido, devo estrarre anch'io la racchetta...))
((no, meglio di no. Magari puoi continuare così...))
((Ma dai, stai tranquilla...))
Possibile che ci sia ancora una piccola speranza? Si accontenterà di questa piccola trasgressione? Sono sempre in piedi, uno di fronte all'altro. Mentre la mia ragazza continua la sega, lui le slaccia i pantaloni e, poggiando le mani ai fianchi di lei, glieli cala. La mia ragazza, per non perdere la presa della "racchetta" dell'istruttore, si piega sulle gambe, permettendo comunque all'istruttore di abbassarle l'indumento. Si rialzano e stesso discorso per le mutandine.
I segretari, sempre alle nostre spalle, si fanno più vicini e quasi si alzano sulle punte dei piedi per poter ammirare meglio la sua figa, che viene ripresa dalle telecamere in tutto il suo splendore, da tutte le angolazioni. [che fessa!] [come glielo schiafferei in culo!]
L'istruttore, riallungata la mano, riprende a masturbarla.
Sento come se hanno finito di giocare al maestro e l'allieva: si stanno semplicemente masturbando. Tutti intorno a me sono presi dal piacere di possedere: l'istruttore è tutto preso dalla sua preda, dimenticando, o meglio, fregandosene dei clienti del villaggio, e del fidanzato di lei; la mia ragazza, sulla soglia forse mai varcata della trasgressione e del piacere sessuale sfrenato e fine a se stesso, sente la mano di lui tra le sue cosce, mentre stringe uno scettro che forse non si è mai resa conto di apprezzare, assaporando il piacere di possedere un uomo che la possegga per bene, dimenticando l'uomo a cui ha promesso fedeltà; il direttore, che possiede già tutto, più di quello di cui ha bisogno, che si gode il potere di mettere in piedi un gioco del genere, il potere di stare per vincere, per poter dire che lui è il più forte: il troppo avere gli ha fatto dimenticare il suo senso di essere umano; i segretari che si godono lo spettacolo, forse immaginando di infilare il loro pene dentro la mia ragazza, nella bocca, nella figa, nel culo, dimenticando che quella potrebbe essere la loro di moglie, o la loro sorella, la loro madre. E io guardo tutto intorno a me in maniera lucida, nuova. Cosa sto dimenticando, io? Forse il mio è un posto riservato, da cui vedere tutto l'universo fuori dalle sue forme: marito, moglie, padrone, servo, amico, amante, estate, inverno...
Il pene dell'istruttore è molto lungo, la mano della mia ragazza è appena sotto i suoi seni. Il piacere del ditalino le fa tenere gli occhi socchiusi, la testa rivolta verso il basso, le spalle curve e la bocca socchiusa. E' un attimo: l'istruttore scatta il bacino in avanti mettendosi in punta di piedi, centrando in pieno la bocca della mia ragazza con il cazzo. Lei subito porta la testa indietro, estrendosi il glande dalla bocca, mollando la presa dal cazzo. Forse metterà fine a questa lucida follia?
Si porta le mani alla bocca, gli occhi sbarrati, fissi nel vuoto; ha l'espressione di chi ha scoperto qualcosa di terribile. "... cederà, mi ci gioco altre due ville e tutte le mie navi..."
"...vent'anni di stipendio..."
Lui si muove verso la mia ragazza, la mano verso il viso; l'accarezza ((ehi, scusami, non volevo spaventarti...)) avvicina il viso a quello di lei; si fissano per alcuni secondi.
Lei getta le braccia intorno al suo collo e iniziano a pomiciare con passione. [si vedeva che era troia...] commenta qualcuno. E non si può dargli torto. La mia ragazza è nuda dall'ombellico in giù, abbracciata ad un uomo altrettanto semivestito. Vedo le bocche unite, le mani che accarezzano le nuche. Le bocche si staccano, ma non il loro legame. Lui tira fuori la lingua e la passa sulle labbra della mia ragazza; lei ricambia, e vedo le loro lingue che si leccano.
"Finiamo di spogliarci?"
Si dividono, il tempo di sfilarsi le magliette, gettarle chissà dove e subito si riabbracciano. Si baciano, le mani scorrono dietro le schiene, si palpano i glutei. L'istruttore, continuando a baciare la mia ragazza, passo dopo passo, la fa indietreggiare, avvicinandola lentamente al tavolo che è alle spalle di lei. Lei sente il bordo del tavolo sui suoi glutei e un po' trasale. Lui subito la prende per le cosce e la fa sedere sul tavolo. Le bacia la bocca, pian piano scende con le labbra giù per il collo, quindi i seni. Vedo la lingua che rotea sui capezzoli, li succhia e provo una forte invidia, vedendo la mia ragazza scossa dai brividi e sentendo lo "smack" della bocca di lui mentre si stacca dal capezzolo. Non riesco a fare a meno di pensare che fino a ieri solo la mia bocca aveva il diritto di stare lì; io e la creatura che avremmo avuto. Io ora non esisto più, lei concede i suoi seni ad un altro uomo, perchè la natura, nel suo inconscio, la prepara all'eventuale creatura che potrebbe nascere nove mesi dopo quel momento.
La sua bocca riprende a scendere, le bacia il pancino, quindi lei allarga un po' più le cosce, permettendo al suo uomo di leccarle la figa. Non ha interesse che per quella lingua che le sta scorrendo sulle labbra, sul clitoride.
((gemi senza problemi, qui non ci sente nessuno...)) per lei è come se finalmente le avessero tolto un tappo dalla bocca ((aaaahh.... siiii... continua così... siiii...))
L'istruttore si solleva dalla sua figa, prende il cazzo in mano e lo scuote leggermente, come per offriglierlo ((vuoi riprovare?))
"...aggiungo le mie auto, i miei quadri, le mie sculture..."
"...quarant'anni di stipendio..."
La mia ragazza, sempre seduta sul tavolo, curva il busto sul membro di lui, tenendo un braccio intorno al suo collo, forse per non cadere in avanti. Socchiude gli occhi, le labbra appena aperte e prende in bocca il suo cazzo, per quello che può. Si lascia andare, porta la testa su e giù, gustandosi il frutto proibito ((ah, si, succhia... hai visto che ti piace? aahh...))
Questa "stanza speciale" ormai è una sauna. Il sudore scende copioso dalla fronte di ognuno di noi. Attorno a me, sento, energicamente, che i presenti desiderano una cosa sola: vedere la figa della mia ragazza ben riempita, che avvenga la scopata. La mia energia, che desidera il contrario, è troppo sola, piccola e debole per vincere la loro...
L'istruttore indietreggia, estraendo il pene dalla bocca della mia ragazza. Credo che stia arrivando il momento che tutti aspettano; e che io temo.
"...tutto! Mi gioco tutto, anche la mia azienda..."
"...tutta la mia vita..."
La mia ragazza guarda lui negli occhi, come chiedendo perchè ha smesso. Lui le ricambia lo sguardo.
Finalmente, una parola dell'istruttore mette fine all'insostenibile tensione: ((Allargatela!))
((Si, mettimelo, ti prego, non ce la faccio più...))
E il gruppo si scioglie in dei [siii] [e vai] [si vedeva la faccia della bagasciona...] [quasi, quasi, ci provo anch'io...]
La mia ultima speranza svanisce guardandola mentre si sdraia; la sua figa a bordo-tavolo. Mette i piedi vicino alle sue natiche, con le piante poggiate sul bordo del tavolo, ginocchia che puntano verso l'alto e gambe ben larghe. Allunga le mani verso la sua intimità e con la punta delle dita tira verso l'esterno le labbra vaginali, esponendo in maniera oscena il suo ingresso.
L'istruttore si afferra il cazzo. Lo punta verso di lei. Alle mie spalle, sento chiaramente sussurare [dai, dai...].
Il glande dell'istruttore è poggiato sull'orifizio della mia ragazza; lentamente, lo vedo scorrere dentro. [ssii!!]
Lui le prende i fianchi con le mani. Ora vedo solo l'animatore di spalle, e le gambe di lei che si stendono oltre di lui. Vedo il culo di lui che fa avanti e indietro, avanti e indietro.
((ah, si, così...))
((ti piace, eh?))
((sii, questo si che è un cazzo...))
Ah, allora un po' a me ci pensa. L'amplesso va avanti da un po'. Lui si sbatte la mia ragazza, senza mai rallentare il movimento del bacino, anzi, aumentando gradualmente la velocità. Lei geme molto; il pene, scorrendo in maniera regolare e via via sempre più veloce fra le sue pareti vaginali, sta facendo bene il suo lavoro. Lo si capisce anche perchè lei, riuscendo a controllare lo "sconquasso" del suo corpo tra una botta e l'altra, porta i suoi piedini sulla schiena di lui, accarezzandolo dalle scapole ai glutei, scendendo oltre, dietro i suoi polpacci, e quindi tornando su...
Tutto qui? Volevano semplicemente questo? Imbrogli, recite, bugie, inganni... Tanto impegno, per cosa? Per qualche secondo di piacere intenso? Non può essere solo questo. Cosa c'è dietro il piacere sessuale? Dietro il gioco? Dietro l'avere? Perchè ci danniamo tanto per farci una scopata, per riempirci la casa di cose che non ci serviranno mai, per sprecare la propria vita davanti a una macchinetta del video-poker?
L'istruttore inclina la testa all'indietro. Il momento è arrivato. ((oohhh, oohhh, vengo...))
((No, non dentro! Escilo, escilo... ooohhh....))
Bastardo! Le è venuto dentro... Immagino il cazzo dell'istruttore in figa alla mia ragazza, che gli innonda l'utero di sperma. Sento il calore dello sperma, il suo odore, e immagino quello che ora allaga lei. L'istruttore finalmente si ferma, si allontana da lei e vedo il suo cazzo che, sgusciato fuori dalla mia ragazza, punta verso il basso, mentre un filo liquido lo unisce ancora alla figa. Lei balza giù dal tavolo. Subito si accovaccia per terra, cercando di cacciare fuori lo sperma. Lo vedo colare giù dalla figa, a terra si crea una bella pozza. Ne ha schizzato parecchio.
Il direttore balza in piedi "Ah Ah Ah... ho vinto, giovanotto. Mi deve parechi anni di dipendenza gratuita!"
L'istruttore guarda la mia ragazza ((scusami...)) Lei gira la testa dall'altro lato. Non gli risponde. Prende i suoi fazzolettini e si pulisce la fessa, gettandoli sul tavolo. Prende le mutande e se le infila, lasciando un fazzolettino asciutto e non aperto, piegato, fra l'apertura vaginale e le mutandine.
Alle mie spalle, i segretari sono scoppiati in un applauso, andando verso il direttore, che porta una mano verso l'alto, come per dire che non è il caso di festeggiare tanto. Io non mi sono mosso dalla sedia. Sono rimasto così, senza inghiottire nè sputare.
I due amanti si rivestono.
((stai bene?))
((Si...)) Dice lei, a voce bassa, senza alzare lo sguardo. Si dirige verso la porta.
((ci vediamo dopo))
((ok)) dice lei, dandogli un bacio sulle labbra.
Lei esce dalla stanza, mentre lui, ripreso il suo carattere di buffone, alza i pollici verso una delle telecamere.
"Coraggio, giovanotto, si riprenda. Vada ad aiutare quel bravo ragazzo, a rimettere in ordine il nascondiglio" La rabbia in me è molto forte. Devo anche ripulire i resti di questa scopata. La scopata che ha riempito di orgoglio questi palloni gonfiati, che ha fatto sentire donna la mia ragazza, che ha "educato" i segretari al sesso senza scrupoli, che mi ha fatto sentire inutile la vita.
Ma l'erezione che prepotente spinge nei miei calzoni, come me la spiego? Dovrei ammettere, in fondo a qualche parte di me, che mi è piaciuto?
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10 years ago
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La domenica mattina al fiume...
Estate 2013, per la tintarella integrale non hai tante possibilità, infilarsi nel greto del Tagliamento e cercare un posticino tranquillo dove denudarti ad abbronzarti e se capita fare del sesso con qualche visitatore....
Domenica mattina, sono arrivato presto per sopportare il caldo.
Avevo trovato qualche metro quadro di sabbia, un piccolo dosso, tra i sassi e i cespugli. Ho steso l'asciugamano e mi sono messo a prendere il sole....
Quando sentivo un auto transitare mi alzavo per curiosare, dopo un paio di auto dei soliti curiosi, si ferma una punto bianca che parcheggia vicino alla mia auto verde, scende un uomo dall'aspetto massiccio che guarda in giro. Passeggiando esco dai cespugli per farmi notare, cosa che evidentemente è andata a buon fine considerato che l'uomo si mette davanti l'auto aprendosi la patta dei pantaloni in evidente segnale di ciò che cerca.
Me ne torno sul mio asciugamano e aspetto quello che succede...
Il tizio compare a venti metri da me, nudo, con i vestiti messi in un asciugamano che tiene a mò di sacco che appoggia a terra. Come notato è un omone di almeno un metro e 85 e sopra il quintale, poco pelo e il cazzo già duro, non lunghissimo, piuttosto tozzo con una cappella rosso cupo in bella evidenza, il tutto chiuso in un anello di pelle con le borchie che chiude cazzo e testicoli alla base, l'idea che possa essere un maschio deciso nei modi mi eccita ancora di più.
Sono steso a pancia in giù, con la coda dell'occhio lo vedo passeggiare dietro di me, con mossa un po' da troia, inarco il bacino facendo finta di pulire l'asciugamano dalla sabbia, con quella mossa finisco per mettermi quasi a pecora, con le gambre un po' aperte, il cazzo a penzoloni e il culo bene in mostra per una ventina di secondi mentre da sotto lo vedo a qualche metro da me che si accarezza il cazzo duro.
La mossa deve essere arrivata come l'invito a farsi avanti, qualche secondo e mentre sento una voce bassa con accento meridionale che mi dice ciao sento una mano calda sul culo.... rispondo al saluto, e al suo "Bel culo, posso?" alzo il culo senza dire nulla. La mano scivola sullo scroto, stringe i testicoli e li tira in giù forte... Alzati, mi ordina e prende il mio posto disteso, con il cazzo in mostra, succhia! la seconda parola.
Non me lo faccio ripetere, inizio a leccare i testicoli belli in evidenza, l'asta fino a leccare quella cappella in evidenza, grossa come una prugna, lecco con la punta i contorni, salgo dal filetto e lecco il forellino del cazzo che il maschio fa vibrare. Mi mette una mano sulla nuca e mi spinge costringendomi a prendere tutto il cazzo in bocca, con la cappella che mi spinge sul palato e i testicoli che mi accarezzano il mento. E' lui che decide il ritmo del pompino, mi tiene fermo per qualche secondo, riesco a respirare quando mi lascia alzare la testa per scorrere sull'asta con la bocca (non lunghissima, 13/15 cm non grosso ma una spelndida cappella ma duro come poche volte capita.
Qualche minuto di pompa in quella posizione, mi fa alzare, mettiti a pecora zozza... e cosi faccio.
Il mio culo è già pronto (pulizia interna e gel già nel culo), uno schiaffo sonoro sul culo, alza bene il culo. Mi ritrovo con lui in piedi, le mani che mi stringono bene nel bacino, gambe leggermente piegate, con la testa quasi a terra per spiare quello che il tizio mi farà...
Sento sputare della saliva sul solco del culo, le dita che la portano al buco, uno poi due dita che saggiano il mio buco.... Sei già aperta zozza, il complimento che mi fa, e in due secondi sento la cappella puntare il buco del mio culo, spingo forte lo sfintere per farlo entrare bene e la cappella desiderata entra in me, con un solo colpo sento scivolare il cazzo tutto dentro e i sui testicoli sui miei...
Con il sottofondo dei miei gemiti e l'aria tra le foglie inizia la monta.
Alterna la posizione delle mani, o mi sbatte facendo uscire quasi completamente il cazzo per poi sbatterlo fino in fondo o mi mette una mano su una spalla per tenermi fermo mentre spinge il cazzo in fondo muovendo il bacino mentre mi rifila sonori schiaffi nel culo.
Quando la sua mano batte sul mio culo mi dice zozza ti piace e riesco solo a dire si, si ,si... saranno stati una decina di minuti tra il cazzo che mi riempie e si muoveva dentro o che entra ed esce in modo deciso, io da sotto vedo le sue gambe tese, il suo corpo massiccio che indietreggia per sbattermi poi con, delicata, violenza...
Sento un suo grugnito che sta arrivando, si sfila da me che cado a pecora sulle ginocchia, si sta girando per sborrare... sulla schiena, sulla schiena è la mia richiesta, quasi una supplica...
Due, tre fiotti caldi mi arrivano sulla parte alta della schiena, mentro si appoggia con una mano su di me
Rimango in quella posizione con lo sperma caldo, il buco del culo che vibra... lui si pulisce con un fazzolettino di carta che poi butta a terra davanti al mio viso quasi a sottolineare la sua superiorità...
complimenti, sei una gran zozza. mi piaci, hai un bel culo e pulito. Piacere Paolo.
Se ne va mentre mi siedo e lo sperma mi scivola sulla schiena....
Mi arriva un sms sul telefono, "Cosa ti avevo detto, Paolo ti scoperà bene" il messaggio del mio amico di inculate che mi aveva promesso di farmi sbattere da un suo amico fidato....
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10 years ago
profondo3largo,
30
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Anna (pompino in spiaggia)
Anna...Ci sono dei giorni che sei tranquillo,stai bene e non hai pensieri....spesso è proprio lì che avvengono le piacevoli sorprese...Ero arrivato in spiaggia con la bici e non vedevo l'ora di tuffarmi tra le onde per rinfrescarmi dalla lunga pedalata per poi stendermi un po' al sole...Mi spogliai rapidamente,stesi l'asciugamano e mi tuffai...Dopo una bella nuotata rinfrescante, uscii dall'acqua e mi diressi verso il mio asciugamano,prima di sdraiarmi,diedi un'occhiata in giro per vedere chi c'era vicino a me.Poca gente...alla mia sinistra un paio di ragazze sdraiate che chiacchieravano sotto l'ombrellone e una famigliola un po' più distante,alla mia destra alcuni ragazzi che giocavano a palla e si tuffavano e infine ad una decina di metri,una signora che stranamente non stava sdraiata,ma seduta sull'asciugamano come se stesse guardando in giro.All'inizio non le feci molto caso:"forse aspetta qualcuno".pensai...ma dopo un po' di tempo,girandomi,ebbi la sensazione che mi stesse osservando...iniziai così a prestarle attenzione...Era una signora sulla cinquantina,piuttosto in carne,grosso seno e sedere pronunciato,con i capelli neri che contrastavano con due occhi chiarissimi...dopo una serie di sguardi reciproci,decisi di rompere gli indugi,mi alzai e mi diressi verso di lei:"Salve,come va?..oggi c'è un bel caldo,lei non fa il bagno...?""No adesso non mi va,magari più tardi.."Cominciammo così a chiacchierare del più e del meno e tra le altre cose mi raccontò che era di Carbonia e si chiamava Anna...La conversazione proseguì un po 'più confidenziale e mi disse che non andava d’accordo col marito e in pratica erano come separati in casa...presi la palla al balzo e lanciai la battuta:"Allora immagino si senta trascurata...""Si abbastanza...""Peccato,una bella donna come lei...io non la trascurerei di certo..."Nel frattempo,non levavo gli occhi dal suo seno e lei,che se ne era accorta,non faceva niente per distogliere il mio sguardo anzi,si sporgeva più in avanti per mettere in evidenza le grosse tette che a mala pena erano contenute dal reggiseno troppo stretto.Fu lei a rompere definitivamente ogni indugio..."Mi sembra che sei eccitato..." disse sorridendo in modo malizioso,indicando il mio slip che ormai faceva fatica a contenere il mio pene ormai diventato piuttosto duro:"Si effettivamente,mi è diventato duro...ti va di fare qualcosa..?""hai l'auto...?""purtroppo no,sono in bici...""e come possiamo fare...?""se vuoi andiamo un po' più in là...verso la spiaggia di Quartu,ci sono dei cespugli e meno gente..ci stendiamo lì e poi vediamo cosa si può fare...""va bene...".e raccolte le nostre cose,ci avviammo verso una zona più tranquilla...era fine Settembre e in quel periodo,specie di pomeriggio,quel tratto di spiaggia è poco frequentato.Trovato il posto giusto,dove alcuni cespugli ci riparavano parzialmente alla vista dei bagnanti,sistemammo gli asciugamani e ci sedemmo........"ce l'hai grosso?"chiese un po' eccitata..."purtroppo no...ce l'ho normale..". Me lo tirò fuori senza esitazione abbassandomi lo slip e iniziò a masturbarlo in modo energico...mentre mi masturbava, continuai la conversazione..."Dimmi Anna cosa ti piace di più...?""mi piace scopare e farmi leccare...""e in bocca lo prendi...?""si certo...ma non venirmi in bocca...dove vuoi tu,ma non in bocca...""..ti piace anche prenderlo nel culo..?""no,ho provato con mio marito,ma non mi piace...""ok" "dai prendimelo in bocca...""come facciamo...ci vedono!!"A quel punto,il desiderio di provare le sue belle labbra sul mio pene,si era fatto impellente!"Ma no dai...sono lontani e poi non capiscono quello che stiamo facendo..."Diede un'occhiata furtiva in giro e poi si abbassò sul mio pene facendolo finalmente scivolare in bocca.Le sue labbra erano morbide e umide e la sua bocca calda...provai subito una sensazione di estremo piacere oltre che di sollievo,in quanto la masturbazione era stata piuttosto energica...Cominciò così a pompare e a succhiare con una certa maestria,non tralasciando di massaggiarmi le palle con la mano...io cercavo di toccarle la figa e le grosse tette,aveva i capezzoli turgidi per l'eccitazzione,ma la posizione da seduti non era delle migliori e non riuscivo a fare più di tanto...Ogni tanto passavano dei bagnanti lungo la battigia ad una cinquantina di metri di distanza e penso che qualcuno si fosse accorto di quello che stavamo facendo...se dovessi definire la situazione, oltre che fortemente arrapante e insolita,l'avrei definita anche un po' comica..."sto per venireeee...!"Staccò la bocca dal mio pene e continuando con la mano mi fece esplodere in un lungo e copioso orgasmo,gli schizzi le sporcarono il reggiseno e l'asciugamano ma lei non si scompose minimamente,anzi sorrise divertita e compiaciuta...ci ripulimmo alla meglio e ci rivestimmo.le chiesi allora,se volesse lasciarmi il suo n° di cellulare per rivederci..."Meglio di no...mio marito mi controlla e non voglio rischiare,se vuoi ci rivediamo qui,vengo tutti i venerdì...e mi raccomando porta la macchina,che la prossima volta voglio scopare!""Stai tranquilla...non mancherò di certo,ci vediamo venerdì prossimo!!"........Se lasciate dei commenti saranno graditi.
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10 years ago
coppiaca60,
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MI RITORNA IN MENTE………
…..la prima volta che ci siamo visti. Era un venerdì sera di metà marzo, giornata abbastanza calda e piacevole anche per stare seduti a un tavolino di un bar del centro. In settimana avevo risposto a un annuncio sul sito molto interessante. Noi abbiamo il problema dell’ospitalità, non possiamo praticamente mai, quindi cerchiamo di solito situazioni diverse. A me non piace molto l’idea dell’albergo quindi non resta molto altro se non la macchina. Unica cosa che mi lasciava un po’ perplessa era la differenza di età, avevo già giocato in passato con ragazzi più giovani di me ma questo era decisamente molto più giovane, avevo paura di sentirmi un po’ a disagio o di non sapere cosa dire, anche se i miei anni li porto direi abbastanza bene. Max invece era certo che ci saremmo divertiti molto e siccome lui non si sbaglia mai mi sono fidata e abbiamo organizzato con questo ragazzo per un incontro in un bar del centro. Lui non è proprio della zona ma è arrivato puntuale come d’accordo. Max è rimasto in macchina, quella sera lui era “l’autista”, avrebbe solo dovuto accompagnarci da qualche parte dopo e guardare cosa succedeva. Di solito partecipa sempre, ma quella sera il gioco era diverso. Confesso che quando sono scesa dall’auto ero un po’ in apprensione, come sarà ? che cosa gli dico? E se non gli piaccio? In fondo io sono molto più grande di lui e le ultime esperienze con alcuni ragazzi giovani non erano state proprio incoraggianti. Beh mi sbagliavo e anche di molto. A parte l’aspetto fisico, notevole come da descrizione, mi è piaciuto il modo di porsi e di conversare, gli argomenti scelti, la naturalezza e la mancanza di imbarazzo che a volte in queste situazioni si crea. Di solito noi non siamo amanti di incontri preliminari davanti a un caffè, proprio perché non sai mai cosa dire e alla fine si parla del tempo o di che lavoro fai….invece con lui non è successo così e quindi è stato abbastanza naturale che gli proponessi un giro in macchina, ovviamente con un secondo fine. Tutti d’accordo abbiamo raggiunto il nostro “autista” che come da programma ci ha portato in un posticino tranquillo. Se fino a quel momento ero stata contenta di aver risposto all’annuncio, da lì in poi vi assicuro che la serata è decollata. Ha iniziato ad accarezzarmi le cosce, nude ( non amo le calze ) e a sollevarmi delicatamente il vestitino di pizzo bianco. Poi sempre con molta delicatezza ha cominciato a sfiorarmi il seno e a baciarmi. Fantastico, ero già molto eccitata solo con quello, mi piace molto baciare anche se lo reputo un gesto molto intimo e quindi lo riservo solo a pochi. Le nostre lingue intrecciate che si assaporano con voracità. Poi la sua lingua si è spostata dedicandosi alle altre mie labbra e nonostante abbia fatto di tutto per non venire subito, ho resistito ben poco. Poi è stata la mia lingua a spostarsi da altre parti. Ho leccato e succhiato, con grande piacere tutto il suo notevole attrezzo, mmm che buon sapore. Intanto Max dal sedile davanti guardava la scena: gli piace vedere me alle prese con un altro ragazzo e gli piace soprattutto vedere la mia faccia, la mia espressione, che è direttamente proporzionale alla sua eccitazione. Vi dico solo che non stava più nei pantaloni nonostante nel pomeriggio avessimo anche già “consumato”. Poi lui si è messo il preservativo e mi ha scopato in tutti i modi possibili che il sedile di dietro della macchina permetteva: prima sono salita a cavalcioni su di lui poi lui mi ha fatto girare e mi ha presa dal didietro e poi dal davanti e poi e poi e poi… Abbiamo finito completamente bagnati di sudore e di tutto il resto. Ci siamo offerti di riaccompagnarlo a casa e nel tragitto non riuscivo a smettere di baciarlo, Max mi guardava dallo specchietto retrovisore, credo non mi abbia visto così molte volte. Per qualche giorno devo aver avuto stampata sulla faccia un’espressione strana, ho visto una mia amica a pranzo il girono dopo che mi ha detto “non ti chiedo come stai, si vede che stai bene”. Mi ritorna in mente che la scorsa settimana ci siamo rivisti e questa volta, pur mancando il sapore della novità, è stato, se possibile, ancora più bello. Conoscendoci già non c’era quel pizzico di imbarazzo che è normale ci sia in un primo incontro. Alla prossima entomologo. Come tutti i miei racconti, anche questa è una storia vera. Ho la fortuna di poter soddisfare tutte le mie fantasie grazie Max.
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10 years ago
sexonfirebo,
45/37
Last visit: 10 years ago
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Eccitazione
Siamo soli in quelli stanza, lei nuda sale sul tavolo stendendosi a pancia in giù e mi invita ad avvicinarmi. Io sono nudo, la vedo, così bellissima, senza nulla addosso, con una pelle vellutata. Mi metto difronte a lei, anche io nudo con il pene ormai in piena eccitazione vicino al suo volto. E così lei inizia a prenderlo, con le mani lo accarezza, lo stringe, lo fa diventare ancora più eccitato. E' impossibile non far uscire piccoli gemiti di piacere per il suo lavoro... Poco alla volta inizia anche con la bocca, lo bacia, lo lecca, piano molto piano. Vorrei dirle di fare più in fretta, con più energia, ma mi rendo conto che il piacere finirebbe subito... Allungo la mano sulla sua schiena fino ad arrivare al suo ano, glielo accarezzo con le dita, ci giro intorno, provo a insinuarmi con un dito e subito mi accorgo che a lei non dispiace. Iniziamo così a scambiarci piaceri, lei continua con la sua bocca a farmi impazzire, ha iniziato anche con le mani ad accarezzare e stringere i miei testicoli... Non credo che durerò ancora molto, è divina. Io continuo a massaggiarle, accarezzarle e penetrarle l'ano con le dita, lei non chiede di più, ogni tanto si ferma per godere anche lei, le piace, ci piace... Abbiamo giocato soft, ma è stato comunque fantastico...
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
La mia storia con una coppia parte ii°
Cì siamo rivisti parecchie volte sempre a cefalù
stessa situazione con qualche piccola variante che
insieme mi spompinavano, ma voglio andare al meglio
della storia. Finalmente si sono liberati un fine
settimana 2 giorni fuori da poter stare tutta la
notte insieme in hotel,io prenoto l'hotel a catania
2 stanze una x me singola una x loro doppia.
parlando con lei gli ho detto di portare il vibra
con le cinghie (chi ha letto il primo racconto capirà)
arriva quel benedetto sabato, alle 20,30 arrivano a
catania andiamo in hotel lasciamo il tutto e andiamo a
cenare a base di pesce vino bianco frizzantino bello fresco
si parla di tutto tranne della notte che dovevamo passare insieme
lui si alza x andare in bagno rimango con lei, gli chiedo sei tranquilla
lei mi risponde si stanotte voglio fare pazzie ......io: cosa hai in mente
lei mi dice stasera voglio incularlo con il vibra d'avanti a te ....
IO: gli rispondo stasera facciamo il trenino ....lei: come il trenino??
mentre tu inculi lui io inculo te, mi sorride e dice hummm mi piace.
Lui torna al tavolo e vede lei che sorrideva e dice mi sono perso qualcosa
no no risponde lei stavamo parlando dell'ultima volta che c'ì siamo visti
il gran bel finale.( che spompinavano insieme) lui sorride e si continua
la cena erano le 23 quando siamo usciti dal ristorante gli propongo di
andare sul lungo mare a bere qualcosa arrivati ordiniamo 3 prosecchi
dopo aver brindato alla nostra bella amicizia lei si avvicina a suo marito
dicendogli all'orecchio stasera facciamo il trenino...Lui come il trenino???
lei ridendo gli dice mentre io inculo te lui incula me ......
Lui e come sè il vibra e a casa ,lei no no l'ho portato e stato lui (IO)
a dirmelo di portarlo .....lui non dice niente ma vedo che già gli brillano gli occhi.
dopo un pò cì alziamo x andare in hotel eravamo con la mia macchina lui seduto dietro
mi chiede perchè hai detto a mia moglie di portare il vibra ?? Io: perchè stasera voglio
vederti mentre tua moglie ti incula , lui annuisce senza parlare arriviamo in hotel
appena scesi dalla macchina dico a lei dammi la scheda della porta voi nè avete 2
io vado a farmi una mini doccia e poi salgo nella vostra stanza lei mi da la scheda
e gli dico all'orecchio voi inziate quando salgo voglio trovare lui messo a 90 gradi
mentre l'ho stai inculando, lei mi dice va bene . io mi faccio una doccia
mi accendo la tv perdo un pò di tempo passa mezzora e mi avvio al piano di sopra
nella loro stanza apro c'era la luce del bagno che illuminava la stanza da letto
in penombra lui messo in ginocchio sul letto e lei con il vibra allacciato
che l'ho penetrava mi avvicino e inizio a baciare lei sul collo di dietro ma era troppo
buio x vedere bene quindi accendo la luce accanto al letto, lei mi dice toccami il seno
che già sto x arrivare le tringo i capezzoli con 2 dita lei si gira la testa mi bacia e sento
che sta avendo un'orgasmo appena lei si calma un pò io mi avvicino a lui dicendo che nè dici
di prenderlo in bocca mentre lei ti incula, mi metto sdraiato sul letto d'avanti a lui
e inizia a spompinare lei aumenta il ritmo e sento che lui spompina con passione a quel punto lei
inizia ad ansimare dicendo dai spompina che mi piace vederti così ed esplode in un orgasmo quando vedo lui
che aveva l'asciugamani sotto di lui la prende era arrivato anche lui, a quel punto mi alzo vado dietro di
lei sposta la cinghia del vibra che aveva in mezzo alle natiche e inizio a penetrarla era la prima volta
che gli prendevo il culo in macchina non c'era spazio x farlo i movimenti non erano sincronizzati quindi
lei si fermava x farla entrare una volta dentro cì siamo coordinati ma non era un bel trenino come avevo
immaginato dopo un pò mi tolgo lei si toglie anche dal culo di lui, cì buttiamo sul letto lei in mezzo
gli dico di prenderlo in bocca lei si china e inizia lui guardava dopo un pò mi rivolgo a lui dicendogli
leccagli la figa e il culo da dietro lui scende da letto si mette in ginocchio sul tappetino lei si mette
con il culo che sporge dal letto e lui inizia a leccarla e sento che lei inizia a mugolare di piacere
dopo un pò esplode sentivo il mio cazzo nella sua bocca risucchiarlo......lei era al settimo cielo
mi dice lasciamo rilassare un pò cì mettiamo sdraiati nel letto lei in mezzo quando dice stanotte mi volete
distruggere già ho avuto 5 orgasmi sorridiamo io e lui.........ad un certo punto lei dice al marito
senti adesso mi devi dire la verità ti sei fatto mai inculare da un'uomo ,lui giura di no anche sè nella sua
fantasia la sempre immaginato, come le seghe che si faceva sotto la doccia pensava uno che l'ho inculava
lei dice e sè lui stasera ti inculasse, io gli dico io non ho mai inculato un'uomo quindi non sè nè parla
lei risponde mi piacere vederlo mentre un'uomo l'ho incula anche sè l'ho faccio io con il vibra
ma non è la stessa cosa ho portato anche i preservativi ..........io tentenno ma penso siamo nel
ballo e balliamo e gli dico ok con il preservativo, lei cì prende i nostri cazzi in mano e inizia a menarli
e dice ma non sul letto voglio vederlo in bagno appoggiato al lavandino e tu che l'ho inculi, io entro
dopo che avete iniziato, come sè l'ho scopro mentre si fà inculare ,detto fatto cì alziamo andiamo in bagno
prima gli dico fammelo diventare duro in bocca si abbassa e inizia dopo un pò metto il preservativo e inizio
a pentrarlo lei dal letto vedeva tutto la porta era socchiusa lui rispondeva bene al mio cazzo dentro inizio
a pomparlo quando entra lei si avvicina e guarda come gli entra il cazzo nel culo e inizia a toccarsi poi gli
prende il cazzo il mano al marito e inizia a segarlo mentre lei si masturba era accanto a me gli dice adesso
si che mi piace vederti con un cazzo vero nel culo..io mi bagno un dito con la saliva e mentre lei masturbava
lui e si masturbava anche lei gli entro il dito nel culo da lì a poco lei inizia a godere e lui sborra 2/3
di fila, lei che gli cedevano le ginocchia sè dovuta appoggiare a me e a suo marito x non cadere ha avuto
un'orgasmo intenso e prolungato a quel punto io mi sfilo da lui tolgo il preservativo metto lei appoggiata
al lavandino e inizio a penetrarla nel culo lei si china un pò gli entra tutta e continua a masturbarsi
il marito che guardava e si segava lei ha avuto ancora un'orgasmo che si tappava la bocca x non gridare
dal piacere, a quel punto io gli dico adesso ti riempio il culo di sborra ,lei siiiiiii fammi sentire come
mi riempiiii siamo arrivati tutti e 3 insieme una cosa fantastica lei non si sorreggeva sulle gambe
l'abbiamo sorretta fino al letto .
Cì siamo sdraiati sul letto e addormentati lei durante la notte si accucciava verso di me la mattina
abbiamo fatto colazione verso le 11 sono ripartiti io sono andato a casa alle 12 mi squilla il cell
era lei ancora erano a metà strada e mi dice e stata la + bella nottata della mia vita
IO: gli dico e x tuo marito?? idem mi ha detto che adesso e l'uomo + felice del mondo. cì siamo visti altre
volte in macchina a cefalù loro con i figli non e facile stare fuori il sabato sera ......
Ma va bene così cì sarà qualche altro sabato libero x loro è c'è anche in programma un viaggio di 3/4 giorni
a roma speriamo presto ...........
Spero che questa seconda parte sia come mi avete detto molto eccitante come la prima
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10 years ago
Veromaster48,
48
Last visit: 6 years ago
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La mia prima esperienza
salve a tutti quello che vi racconto e' un qualcosa di unico;e' da premettere che ho sempre vissuto lontano da casa e per oltre 20 anni ho vissuto a roma,avevo 19 anni quando una sera passeggiando in un parco della capitale ero solo e pensieroso ,era da poco che vivevo nella grande citta' ,quando a un certo punto vedo nell'ombra dei movimenti strani li per li mi spaventai essendo solo ,di colpo mi lanciai in un cespuglio del parco e esservo cosa stesse succedendo;bhe non ci crederete ma quando mi rendo conto che era una coppia che nel bel mezzo della notte in una serena primavera lei era appoggiata ad un recinto e lui che spingeva da dietro per me era una cosa nuova essendo ragazzetto e cosi mi avvicinai un pochino ma con la paura di essere scoperto e che smettessero,ma la voglia di guardare era forte e nei miei pantaloni l'argomento cresceva ero gonfio come l'uovo quando avvicinandomi di qualche passo una foglia fa rumore e cosi' fui scoperto,il sangue mi si ghiaccio' quando fui notato e lei mi fece cenno con la mano di avvicinarmi ,io con timore x fortuna mi avvicinai quando mi afferro' x la cinghia e mi tiro' a lei con furia assatanata me lo tiro' fuori e comincio' a succhiare scappellandomi con foca non vi nascondo che dopo poche boccate fece una scappellata cosi' violenta e profonda che provai anche dolore ma allo stesso tempo skizzai tanta di quella sborra che non fece in tempo ad ingoiare tutto si comincio' a spalmare la sborra da tutte le parti ,mentre il marito mi manteneva le braccia tenendomi premuto forte a lei ,lui mi diede un profilattico e amici miei la giovinezza lo skizzo che avevo appena fatto e la mia prima esperienza simile non vi dico quando indossai quel cappuccio finimmo per sdraiarci sul prato e come un toro spingevo affondo e la cosa piu skizzata era che il marito mi teneva forte per le braccia guardandomi in faccia piu' mi vedeva godere e piu mi tirava a se con lei in mezzo ,si fece infilare da tutte le parti e quando arrivava im momento di venire mi sfilo' nuovamente il cappuccio e ingoio' nuovamente tutto,da quella sera x 20 anni vissuti nella capitale puntualmente mi sono continuato a vedere con la stessa coppia anche se oggi invecchiati ma sempre attraente lei grazie e complimenti ancora .bhe!!!!!!!
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10 years ago
duro78, 47
Last visit: 3 days ago -
Un bel trio
Conoscere una coppia e diventare amico per poi dividere momenti insieme non è facile a me è successo dopo tanti tentativi di trovare un bel feeling con una coppia con lui bisex e lei grande troia sempre vogliosa di cazzo dopo una conoscenza di diverse email abbiamo fissato un appuntamento in un alberghino puntuali ci siamo incontrati e dopo aver preso un caffè insieme abbiamo subito trovato il giusto feeling eravamo tutti e tre concordi su quello che desideravamo avere uno spazio nostro di forti emozioni con tutti e due i sessi.Quindi in camera ci siamo spogliati lubrificati e io con la lei di lui abbiamo iniziato i giusti preliminari iniziandoci a toccare e baciare mentre lui si smanettava il cazzo fino a quando si è avvicinato e lo ha messo in bocca a lei,mentre lo ciucciava io le toccavo le palle e accarezzavo i capezzoli di lui quindi ha voluto in accordo con lei che lo dovevo inculare mentre scopava mi sono messo il profilattico e lo inculato come una troia con le mani spingeva su di lei mentre la scopava per portare il culo in modo che il mio cazzo poteva entrare tutto e gemeva come una troia ho appena fatto in tempo a levare il preservativo che ho sborrato su la faccia di lei e lui mentre la scopava leccava tutta la mia sborra poi anche lei si è fatta inculare mentre spompinava lui poi hanno preso il mio cazzo e lo hanno messo in mezzo alle loro lingue la mia cappelle era ritornata grossa e dura allora ho scopato lei mentre lui mi dava il suo cazzo in bocca, scopavo e leccavo la sua cappella con la punta della lingua godevamo tutti e tre tantissimo, dopo lei ha voluto una doppia lui la scopava e io la inculavo il mio cazzo era in fiamme i suoi gemiti erano infiniti fino a quando poi lui ha sborrato nella fregna di lei, hanno poi desiderato che riempissi le loro facce con la mia sborra è stata una bella fontana si sono leccati e poi entrambi hanno leccato il mio cazzo che ancora era bagnato di sborra.E'stata una bella esperienza che spero di riprovare con un altra meravigliosa coppia.
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10 years ago
Efisto,
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Last visit: 9 years ago
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La nostra prima esperienza con un singolo
Premetto che ogni volta che facevamo l'amore io domandavo sempre a mia moglie se le avrebbe fatto piacere fare l'amore insieme ad un altro uomo e la sua risposta era sempre non lo so ma si sentiva che si eccitava tanto.
Io forte delle sue risposte mi misi in cerca di un singolo e dopo tanto penare lo trovai così feci in modo di farglielo conoscere dicendogli che era un amico .
Pochi giorni prima del suo compleanno che cade nel mese di giugno gli dissi che questa volta il suo compleanno lo avremmo passato da soli e non con i familiari.Il gorno del suo compleanno di mattina le dissi che saremmo andati a cena con Michele il nostro amico e se si presentasse l'occasione avremmo potuto fare il grande passo .Lei prima era turbata dal fatto ma man mano che si avvicinava l'ora dell'incontro si eccitava sempre più.Cosi indossò un vestitino non volgare ma che le stava a meraviglia e uscimmo ci incontrammo com Michele e andammo a cena dopo cena Michele ci invitò a prendere un amaro a casa sua e lei accetto .Arrivati a casa ci sedemmo sul divano e prendemmo un liquorino e fu così che mia moglie incominciò a sciogliersi michele da persona educata le faceva dei complimenti e dopo un pò incominciò a toccarle le gambe lei molto tremante si lasciava andare io ero al settimo cielo Michele incomncio a salire con la mano fino ad arrivare allo slip lei si muoveva con senso di vergogna ma si vedeva che le piaceva così incominciò a rilassarsi e inizio a rispondere in poco tempo passammo in camera da letto e Michele la spoglio tutta io d'apprima restai a guardare era stupendo vedere mia moglie nelle mani di un altro uomo lei incomincò dapprima a toccarglielo poi presa dalla situazione lo prese in bocca e io incominciai a leccarla poi Michele la prese la posizionò per bene e la penetrò con il suo arnese che era un gran bell'affare . La sorpresa più grande fu quando Michele la fece girare e gli poggiò la sua grossa cappelle vicino al buchetto ancora stretto perchè poco usato e piano piano incominciò a fiicarglielo nel culo lei d'apprima dolorante ma dopo con foga rispose a meraviglia a quella penetrazione e godette tanto io entravo nei suoi buchetti tutti aperti e ci stavo da dio Michele mi chise dova poteva venire e fu allora che io la sorpresi dicendo che poteva venire in bocca dove non mi aveva mai permesso di venire e fu così che lei bevve per la prima volta fu una serata stupenda e spero di passarne delle altre .
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10 years ago
cobra10,
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Last visit: 10 years ago
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Desiderio
Mi trovavo a letto in una calda mattinata d’estate e non lavoravo, quindi rimasi a casa iniziando ad addormentarmi su quelle lenzuola accaldate.
Quel calore mi trasmetteva sensazioni su tutto il corpo e iniziai a fantasticare.
Mi ritrovai su un lettino di massaggi e con mio stupore avevo addosso delle calze autoreggenti e basta; sdraiato con il culetto che svettava verso l’alto attendevo che la donna che mi avrebbe fatto i massaggi sarebbe venuta a momenti per deliziarmi delle sue mani su tutto il corpo.
Gli odori delle candele accese profumavano la stanza e i colori tenui rilassavano la mia mente.
Ad un tratto sento la porta aprirsi e rivoltomi verso quel rumore vedo una donna sulla trentina che mi sorride iniziando a spalmarsi le mani con un unguento profumato e chiaro.
Chiudo gli occhi e aspetto che le dolci manipolazioni mi porteranno un benessere indescrivibile.
La donna indossava un camice bianco aperto sul lato superiore che faceva intravedere i seni ben sollevati e i capezzoli rosa; allo stesso modo era aperto sotto e con il viso piegato di lato notai le belle gambe e le cosce da atleta.
Iniziò a massaggiarmi la schiena con le mani calde e il calore si diffondeva su tutto il corpo: scendeva piano piano dal collo ai glutei, premendoli con forza per poi risalire fino al collo, facendole scivolare per tutta la colonna, regalandomi sussulti indescrivibili.
Il suo ventre poggiava sulla mia nuca e potetti notare, con il camice sbottonato che non indossava nulla e la sua fica era totalmente depilata.
Iniziai ad allargare le gambe mostrando pure a lei la mia nudità e la mia apertura cercando di farle intuire che avrei voluto che mi massaggiasse più a fondo e con più insistenza sul mio buchetto aperto e che pulsava ad ogni contatto delle sue dita.
Ad un tratto cambiò posizione e si mise in ginocchio sul lettino tra le mie gambe facendomi allargare ancora di più e inarcare il culetto: provavo un po’ vergogna per quella posizione di sottomissione e con il buco aperto ma poi la cosa mi piacque e la lasciai fare.
Le sue mani scivolavano all’esterno delle mie natiche per poi proseguire dentro; sfiorava lo sfintere pulsante con le dita facendole salire per il solco fino ai testicoli.
Sentivo che metteva altra crema per poi ripassarla nuovamente sullo sfintere e iniziando a premere per farne entrare qualche goccia dentro; le dita iniziava ad insinuarsi tra le mie viscere regalandomi sensazioni che facevano scappare dei mugolii sempre più forti.
“ti piace essere massaggiato sul buchetto” esclamò con un sorriso “ l’ho visto che pulsa ad ogni mio tocco e le mie dita di fanno fremere dentro di te”
Non dissi niente ma aveva capito che annuivo con le palpitazioni.
Scese dal letto: la sentivo armeggiare con asciugamano e comodino per poi risalire e farmi aprire di nuovo le gambe.
Iniziò a toccarmi sopra le calze per risalire sui glutei premendoli con forza.
Ad un tratto inizia a sdraiarsi sopra la mia schiena e fu allora che sentì che aveva indossato uno strap-on.
Sentivo quel cazzo di gomma nel solco che strusciava lubrificandosi con la crema che era fuori e con voce calma all’orecchio mi disse: “ ora ti faccio godere come non hai mai fatto…….ti voglio scopare perché lo desideri e hai un culetto sodo e accogliente…………ne ho scelto uno proprio per te e per la tua capienza”.
Non avevo capito e non avevo visto che ne aveva scelto uno di grosse dimensioni; ero smarrito e non sapevo se rinunciare e girarmi oppure provare ad essere penetrato dal quel mostruoso cazzo di gomma simile ad una mazza da baseball.
Lei inizia a scendere e a premere la punta sullo sfintere che inizia ad aprirsi per ricevere quel bastone.
Fortuna che ero rilassato e cercai di non resistere ma assecondare quei movimenti di lei che spingeva all’infinito.
Iniziai a sentire dolore; la punta di quel cazzo di gomma era entrata e ora non rimaneva altro che allargarmi per ricevere tutta l’asta.
Sentivo lo stomaco che veniva infilzato da dentro e rimanevo bloccato come se un chiodo dalle grosse dimensioni mi avesse legato a quel lettino.
Dopo i primi colpi lo avevo inghiottito per intero e mi ero abituato a quell’arnese largo e scivoloso; il dolore lasciava spazio al piacere e lei mi sussurrava che ne aveva allargati tanti e che per il mio culetto aveva già preso la dimensione più grossa perché ero già pronto.
Lo sentivo dentro che scivolava ora velocemente ora lentamente; mi faceva assaporare tutta la sua lunghezza, centimetro dopo centimetro per poi scivolare fino al centro della pancia.
Inizia a venire copiosamente e l’orgasmo faceva stringere lo sfintere come se volesse risucchiare quel cazzo di gomma ancora di più.
Mi svegliai di soprassalto; un lago era sotto il mio ventre e il culetto pulsava all’impazzata.
Raccolsi quel seme liquido con le dita per assaggiare il sapore acre ma delizioso cercando di calmare quella voglia di donna con strap-on.
Un sogno che spero diventi realtà.
21
1
10 years ago
admin, 75
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La troia dei muratori
Quel sabato era il mio ultimo giorno a Pesaro e la domenica mattina sarei tornato a casa dopo un mese di intenso lavoro. La mia azienda mi aveva incaricato di avviare la nuova filiale e avevo completato la mia opera. Naturalmente per certi versi ero felice di tornare a casa ma avevo un pizzico di rimpianto perché lì, in quell’appartamentino che mi aveva messo a disposizione l’azienda, la sera quando tornavo dal lavoro potevo dare sfogo alla mia passione, indossare intimo femminile sexy. Avevo proprio preso l’abitudine, appena tornato a casa dal lavoro, di farmi una doccia e indossare perizoma, calze, guepiere o reggicalze, body, baby doll e trascorrere tutta la serata e anche la notte così (naturalmente ad eccezione dei giorni in cui avevo qualche impegno), sognando e fantasticando di fare la troia con qualche bel maschio. Fantasie che purtroppo erano rimaste tali e che molto spesso riguardavano Gino e Giovanni, due muratori 50enni di Avellino che, insieme a due giovani colleghi, erano nell’appartamento sotto il mio (erano impegnati in un cantiere fuori città). Ho avuto sempre una fortissima attrazione per i maschi maturi, ancora di più per quelli pelosi e fisicamente prestanti. Gino era alto e robusto, con un po’ di pancetta, mentre Giovanni era tarchiato, con una pancia un po’ più accentuata e pelosissimo. Avevamo fatto subito amicizia e spesso la sera facevamo cena insieme, con i due loro colleghi più giovani che invece uscivano e frequentavano un gruppo di coetanei. E in tutte quelle occasioni loro ovviamente non si facevano scrupoli di andare in giro per casa mezzi nudi, in mutande o in accappatoio ed ogni volta tornavo a casa eccitatissima, immaginando di essere posseduta e sbattuta da quei due maschi o sognando di gustare i loro bei cazzoni (avevo ampiamente visto che erano ben forniti). Quell’ultimo sabato sera mi avevano invitato a cena da loro, una cena per salutarci vista la ma partenza. I loro due colleghi non c’erano perché quel fine settimana erano tornati a casa. Il pomeriggio, dopo aver preparato parte delle valigie, mi ero fatto la doccia, mi ero messo un po’ di profumo, avevo indossato un perizoma nero, calze nere a rete e una guepiere di pizzo molto sensuale che esaltava il mio bel culetto. Come al solito distesa sul letto avevo iniziato a fantasticare quei due bei maschioni e, presa dalle fantasie, non mi ero resa conto che si era fatto, finchè non ho sentito suonare il campanello e Gino dall’altra parte della porta che mi chiamava invitandomi a scendere per la cena. Avrei potuto perdere 5 minuti per cambiarmi ma d’istinto ho deciso invece di scendere da loro così, indossando sopra l’intimo da troietta una tuta. Da un
lato ero certa che non si intravedeva nulla, dall’altro un po’ l’idea di stare con loro così mi eccitava, anche se non speravo certo chissà cosa. Non mi ricordavo più, però, del profumo femminile che avevo messo e che non passò certo inosservato. “Luca che ti metti il profumo da donna?” mi disse Gino mentre mi porgeva il bicchiere per il primo brindisi della serata. Farfugliai imbarazzata che era un profumo unisex, mentre Giovanni si avvicinò per brindare esclamando “Sarà che un po’ che non scopo ma già solo a sentire il profumo mi viene duro” disse portandosi la mano sugli slip bianchi che indossava sotto l’accappatoio. E se già averlo trovato in casa con l’accappatoio semi aperto che lasciava intravedere gli slip bianchi sulle sue cosce pelosissime mi aveva fatto andare il sangue al cervello, quel gesto mi fece ulteriormente salire la pressione. Cercai di non pensarci ma durante tutta la cena Gino e Giovanni non fecero altro che parlare di quanta voglia avevano, di quanto tempo era che non scopavano. I numerosi brindisi d’addio naturalmente contribuivano ad allentare ulteriormente i freni, con quei due maschioni che sprizzavano sesso da ogni poro ed io che cercavo disperatamente di non pensarci. Non capivo se avevo la mente annebbiata dai brindisi o dal desiderio, la troia che è in me avrebbe voluto gettarsi tra le braccia di quei due maschi ma riuscivo ancora a mantenere un briciolo di raziocinio. Finita la cena Giovanni si mise a sedere sul divano, con l’accappatoio semi aperto che lasciava uscire fuori la sua pancia pelosa sopra quegli slip bianchi che facevano ampiamente capire la sua dotazione. Gino, che indossava una canotta bianca e un paio di pantaloncini aderenti, si alzò per andare a prendere lo spumante, mettendo in evidenza la sua notevole eccitazione. “Vedo che sei proprio eccitato, tra un po’ strappi i pantaloncini” gli dissi quasi senza rendermene conto. “Lasciami stare che per come sto stasera mi accontenterei anche di un frocetto da sfondare” mi rispose d’istinto. Quelle parole e quella volgarità fiaccarono ulteriormente la mia già tenue resistenza, avevo assolutamente bisogno di fare la troia con quei due maschi ma avevo paura e non sapevo come fare la prima mossa. Fortunatamente ad aiutarmi fu il caso, Gino era di fronte a me, a pochi centimetri di distanza, e quando aprì la bottiglia di spumante involontariamente mi fece la doccia, bagnandomi soprattutto la giacca della tuta. “Toglitela che ti presto una maglia” mi disse Gino. Sapendo che sotto avevo la guepiere provai a dire che non faceva nulla ma non feci neppure in tempo a dire una parola che Gino già mi aveva tirato giù la lampo e mi aveva tolto la giacca della tuta, lasciandomi solamente con la guepiere. Gino mi guardò con espressione tra il sorpreso e lo schifato, gettò la giacca della tuta sul divano, vicino a Giovanni, con uno scatto mi tirò giù anche i pantaloni della tuta fino ai piedi, lasciandomi in perizoma e calze, e rivolgendosi all’amico disse “Guarda come va in giro sta troia,altro che brindisi e saluti questa voleva una bella razione di cazzo. Il mio, però, se lo può scordare”. Non mi ero mai sentita così umiliata e in imbarazzo, ero completamente nel pallone e non volevo fare altro che scappare al più presto, senza neppure pensare a ciò che stavo facendo mi sfilai definitivamente i pantaloni per muovermi meglio e mi chinai verso il divano per raccogliere la giacca e scappare via. Ma mentre mi chinavo Giovanni mi afferrò con decisione, costringendomi ad inginocchiarmi davanti a lui (che nel frattempo aveva completamente aperto il suo accappatoio mettendo in mostra la sua pancia e i suoi slip bianchi gonfi) e mentre mi spingeva la testa sulla sua patta esclamò rivoltò all’amico “ho bisogno di scaricare le palle, non me ne frega niente se è una troia o un frocetto, stasera mi voglio proprio divertire”. Sentivo il suo cazzone grosso e duro premere sul mio viso sotto gli slip e il suo intenso odore mi faceva impazzire. Senza quasi rendermene conto inizia a mugolare come una cagna in calore, facendo ulteriormente eccitare Giovanni “Senti che voglia di cazzo ha sta puttana” disse all’amico mentre spingendomi la testa contro i suoi slip con aria arrogante ed autoritaria mi diceva “Frocetto se vuoi il mio cazzo prima devi leccarmi i piedi, le cosce e le palle”. Non me lo feci ripetere due volte, mi chinai e presi il suo piedone ed iniziai a leccarlo, succhiandogli avidamente le dita dei piedi. Poi iniziai a risalire con le labbra lungo le sue gambe per soffermarmi sulle sue cosce pelose. Le leccavo con passione, inebriandomi con l’odore del suo sesso, poi appoggiai la mia bocca sui suoi slip gonfi , disegnando con le labbra il profilo del suo bel cazzone. Non resistevo più dal desiderio, senza indugio gli sfilai gli slip, trovandomi di fronte un cazzone grosso e durissimo, con due belle palle piene. “Fammi vedere che brava succhia cazzi sei” mi disse mentre mi strofinava il suo palo sul mio viso. Lo afferrai in mano ed iniziai a leccargli le palle, succhiandogliele alternativamente una alla volta. Poi piano piano con lingua iniziai a risalire lungo tutta l’asta del suo cazzone, fino ad arrivare alla cappella, poi scendevo nuovamente giù fino alle palle. Giovanni stava decisamente gradendo il mio lavoretto di bocca e ripeteva in continuazione “Brava troia, dai prendilo tutto in bocca”. Richiesta che ovviamente non potevo non accontentare, dopo aver assaporato un po’ la sua cappella turgida feci scivolare lentamente le mie labbra lungo tutta l’asta del suo cazzo fino a prenderlo tutto in bocca. Poi iniziai ad andare su e giù prima lentamente poi con più rapidità, ogni tanto lo tiravo fuori per leccargli le palle, poi ricominciavo a succhiarlo. Giovanni grugniva e gemeva eccitatissimo, mentre con la coda dell’occhio avevo visto che Gino si era avvicinato a noi sul divano, tanto che ormai sentivo la sua gamba vicinissima. Senza distogliermi dal cazzone di Giovanni con l’altra mano iniziai ad accarezzare le cosce di Gino, posandola poi sopra suo pacco. Un brivido mi sentì percorrere lungo tutto il corpo nel sentire un cazzo davvero di dimensioni notevoli, quello di Giovanni che stavo succhiando era già abbastanza grande ma quello di Gino sembrava davvero un cazzone incredibile. Lui intanto si era tolto i pantaloncini, restando solo con gli slip, chiaro segnale che aveva cambiato idea. Sempre continuando a succhiare il cazzo di Giovanni, tirai giù gli slip di Gino e presi in mano quell’incredibile palo di carne, iniziando a segarlo. “Ma allora sei proprio una troia ninfomane, il cazzo non ti basta mai” mi disse con sprezzo Gino che intanto insieme a Giovanni si era alzato in piedi ed erano uno a fianco dell’altro, con io in ginocchio davanti a loro, per facilitarmi il doppio pompino. Per un attimo mi staccai dal cazzo di Giovanni che presi in mano e mi fiondai su quello che Gino che me lo sbatteva in faccia irridendomi e insultandomi. Gli leccai voracemente le palle poi iniziai a leccargli il cazzo, facendolo scivolare nella mia bocca per succhiarlo tutto. Era davvero grandissimo, facevo fatica a succhiarlo tutto, dopo averlo gustato un po’ tornai su quello di Giovanni ed iniziai ad alternare, prendendo in bocca ora uno ora l’altro cazzo e contemporaneamente segando l’altro. Provai anche a prenderli contemporaneamente in bocca ma erano davvero troppo grandi, così mi accontentai di leccarli insieme, per poi riprendere a spampinarli alternativamente. Andai avanti per un po’ finchè Giovanni non si staccò dicendo che voleva rompermi il culo. Gino tornò a sedersi sul divano, mi inginocchiai alla pecorina tra le sue cosce e ripresi a succhiargli il cazzo, mentre Giovanni venne dietro di me afferrandomi per i fianchi e iniziando a strofinare il suo cazzone duro sulle mie chiappe. Con le mani me le allargò passando con la sua asta durissima nel solco delle mie chiappe. Avevo il cazzo di Gino in bocca e non potevo parlare ma avrei voluto urlargli di sbattermelo dentro, stavo impazzendo dal desiderio. Lo sentì staccarsi un attimo da me e immaginai che stesse per penetrarmi, invece iniziò a sculacciarmi le chiappe mentre mi insultava e mi “minacciava” di sfondarmi il culo. Non posso negare che gradivo tantissimo quel trattamento e lo capì pure Gino, dal modo sempre più appassionato con il quale gli succhiavo il cazzo, che rivolgendosi all’amico disse “Alla cagna piace anche essere sculacciata, è davvero una baldracca”. Giovanni proseguì a sculacciarmi per un po’, poi sputò sul mio buchetto e sulle sue mani e pian piano, prima con un dito, poi con due iniziò a penetrarmi e prepararmi il buchetto. Lo sentì di nuovo sputare tra le mie chiappe, poi mi afferrò con decisione per i fianchi e sentì la sua cappella appoggiarsi sul mio buchetto ed iniziare a forzare, prima lentamente poi con un paio di colpi decisi. Provai un dolore lancinante nel momento in cui mi penetrò, avrei voluto urlare per il dolore se solo non avessi avuto in bocca il cazzone di Gino. Sentivo quel cazzone nel mio culetto e mi sembrava che mi stesse lacerando, Gino mi teneva la testa sul suo cazzone per non farmi staccare e mi derideva “Fai la brava cagna che tanto ti piace, non volevi darti rompere il culo?”. Giovanni intanto era dentro di me ma stava fermo per darmi il tempo di abituarmi e rilassarmi. Poi pian piano inizio a spingere, all’inizio molto lentamente poi iniziò ad aumentare il ritmo. Sentivo ancora dolore che, però, pian piano si stava trasformando in un piacere all’inizio sottile, poi sempre più profondo. Ora Giovanni mi sbatteva con foga e decisione, sentivo il suo cazzone affondare nel mio culetto e le sue palle sbattere sulle mie chiappe e impazzivo dal piacere, godevo come una vacca mentre avevo ripreso a spampinare con passione Gino. Loro intanto mi incitavano e mi insultavano con sempre maggiore veemenza, ogni tanto Giovanni lo tirava fuori e mi dava uno sculaccione, per poi infilarmelo di nuovo e riprendere a sbattermi con veemenza, imitato da Gino che mi sbatteva il suo enorme cazzone sul viso, incitandomi a succhiarglielo, per poi rimettermelo in bocca. Stavo impazzendo di piacere, Giovanni ormai era arrivato e, dopo un po’, ha sfilato il suo cazzone dal mio culetto, me l’ha appoggiato sulle chiappe inondandomi la schiena con la sua calda sborra. Poi dopo un attimo si è alzato e si è diretto verso il bagno per lavarsi. Io ormai avevo perso ogni freno, continuavo a succhiare il cazzone di Gino ma ora volevo anche quel mostruoso palo nel culo, la voglia di essere sbattuta e inculata da quel maschione era più forte della paura per le sue dimensioni. Così mi sono staccata dal cazzo di Gino e con un filo di voce gli ho detto “Voglio anche il tuo cazzone nel culo, inculami maschione”. Ma, mentre mi preparavo a mettermi di nuovo alla pecorina, Gino con tono arrogante mi ha freddato. “Non ho nessuna intenzione di soddisfare un frocetto, voglio solo vuotarmi le palle. Riprendi a succhiare e non fare storie”. Un po’ delusa ho ripreso a succhiarlo con maggiore intensità, con l’intenzione di farlo venire al più presto. Cosa che è presto accaduta, con Gino che mi ha riversato sul viso e sulle labbra un’incredibile quantità di sborra. Poi si è accasciato sul divano, mentre io sono rimasta per un po’ esausta ai suoi piedi. Poi sono andata in bagno a lavarmi, tornando poi da lui dopo aver indossato nuovamente solo il perizoma. Mi sentivo una troia soddisfatta anche se non completamente, avrei voluto prendere quel cazzone incredibile nel culo. Così da perfetta troietta ho provato a fare un altro tentativo. Ho iniziato a raccogliere dal pavimento calze, guepiere e tuta, facendo bene in modo di esporre il mio bel culetto verso di lui. Che dopo avermi osservato un po’ ha esclamato “Certo però che hai un culo da troia davvero eccitante. Se fossi una donna con quel culo te lo aprirei”. A quel punto decisi di giocare l’ultima carta. Con l’aria della troia consumata sono andata da lui sul divano, ho appoggiato la mia gamba sulla sua e, mentre gli accarezzavo il suo cazzo già semi duro gli ho sussurrato. “Devo ringraziarti, se mi inculavi mi avresti solo fatto urlare dal dolore con il cazzone che ti ritrovi”. “Non mi provocare cagna, potresti pentirtene” mi ha risposto con tono minaccioso, mentre continuavo ad accarezzarli il cazzo che lentamente stavo tornando durissimo. “Perché che cosa potresti farmi?” gli ho sussurrato con un filo di voce, leccandogli poi fugacemente l’orecchio. Te la sei cercata cagna” ha replicato mentre con forza mi stringeva e mi sculacciava le chiappe. Con rapidità e decisione mi ha poi buttato sul divano, ordinandomi di mettermi alla pecorina. MI ha tolto il perizoma, rifilandomi due sonori schiaffoni sulle chiappe, poi ha appoggiato il suo cazzone tornato durissimo sul solco delle mie chiappe dicendomi “Senti come è grosso, ti sventro, ti faccio pentire di essere una cagna”. L’ho sentito sputare sulla sua cappella e sul mio buchetto già in parte lubrificato , non ho fatto neppure in tempo a implorarlo “fai piano” che ho sentito un dolore lancinante, insopportabile e intenso. MI aveva penetrato con decisione e ora mi sembrava che mi stesse spaccando in due. Urlavo di dolore e lo imploravo di fermarsi, di togliermi quel palo dal culo ma le mie urla e le mie implorazioni sembravano eccitarlo ancora di più. “Stai zitta cagna, ora te lo rompo quel culo da vacca” mi urlava mentre senza pietà iniziava a spingere con decisione. Le urla, intanto, avevano richiamato Giovanni che in piedi in a pochi metri osservava divertito la scena e mi insultava senza ritegno. Temevo di svenire dal dolore, mi sentivo come se mi stesse aprendo in due, con quell’incredibile palo di carne che temevo mi sfondasse davvero. Non ero mai stata sbattuta in quel modo, temevo davvero di non farcela ma pian piano il mio culetto ha iniziato ad abituarsi a quel palo e il dolore lentamente si attenuava, lasciando spazio ad un piacere intenso e sempre più irrefrenabile. Le mie urla si erano trasformati in mugolii e gemiti di piacere, con Gino che sempre più infoiato spingeva e mi sbatteva con veemenza, mentre Giovanni aveva iniziato a segarsi, eccitato dalla scena. Stavo letteralmente perdendo la testa, urlavo di non fermarsi di sfondarmi, godevo come una vacca. Gino, però, all’improvviso si è fermato, ha tirato fuori il cazzone dal mio culetto e si è seduto sul divano, invitandomi a salire sopra. Non me lo sono fatto ripetere due volte, sono salita cavalcioni su di lui e mentre Gino mi allargava le chiappe, mi sono impalata sul suo cazzone, facendolo scivolare tutto nel mio culo, ed ho iniziato a cavalcarlo ululando e gemendo come una cagna, mentre Gino mi stringeva e mi sculacciava le chiappe. Giovanni era dietro di noi ad osservare e non ha resistito, tanto che mi sono sentito un fiotto della sua sborra arrivare sulla mia schiena. Ho cavalcato quel cazzone grosso e duro per un po’, godendo come mai prima, poi all’improvviso Gino mi ha detto che non resisteva più, con rapidità mi ha fatto alzare e mi ha gettato sul divano, è venuto cavalcioni sopra di me e in un attimo ha rovesciato una gran quantità di sborra sul mio viso e sulla mia bocca, ordinandomi poi di pulirgli il cazzo. Solo allora mi hanno fatto tornare a casa, ero esausta e faticavo quasi a tenermi insieme ma mi sentivo troia e appagata. Da allora sono passati 3 anni e non ho più avuto occasioni simili e per questo vorrei tanto prima o poi incontrare nuovamente due muratori, due camionisti, due maschioni virili e decisi che mi riservano un trattamento simile.
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10 years ago
timida1troietta, 36
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En femme
Alcune volte mi piace giocare indossando lingerie sexy femminile ma non esco en femme fuori ma lo faccio solo in privato, ma quella sera avevo una voglia che andava oltre e sentirmi femmina e puttana aveva preso il sopravvento.
Comunque quella sera esco di casa con una camicetta bianca sbottonata e sotto dei jeans attillati in modo da far notare le mie gambe affusolate e femminili.
Il pezzo forte sotto i jeans: due calze velate nere con pizzo e reggicalze sempre di colore nero; per finire un perizoma merlettato con sottile filo dietro e davanti un disegno ricamato nero che faceva fatica a contenere la mia pur sempre parte maschile ben fornita.
Presa la macchina iniziai a farmi un giro dalle parti dove si trovano i trans all’olimpico e mi misi a guardare le bellezze appostate sulla strada.
Ne notai un paio ma una aveva colpito la mia curiosità: una mulatta di una straordinaria bellezza e la cosa mi stupì dato che sono rare a trovarle così.
Avvicinatomi notai i due occhi grandi e truccati molto femminili, due labbra con rossetto rosso e due seni che uscivano dalla camicetta.
Le gambe ben tornite con calze autoreggenti che si muovevano con mosse feline la facevano apparire una donna di classe anche se sapevo che sotto, la parte maschile, era presente; ed era quella che mi destava la curiosità di provare.
Fatta salire in macchina si va nel suo appartamento e salite le scale mi metto avanti in modo da porgere il mio culetto nei jeans aderenti e far capire la mia voglia e far uscire la mia femminilità nel muovermi davanti a lei.
Aperta la porta mi accomodai dentro e allentai i pantaloni e con la scusa di slacciarmi le scarpe, li tirai un po’ giù per far notare il mio perizoma mettendomi a pecorina.
Lei nel frattempo si era spogliata ed era rimasta solo con il seno scoperto, le calze e il perizoma e si era accomodata sul letto dicendomi di fare la stessa cosa.
Lì scattò la mia femminilità ed iniziai ad eseguire un perfetto spogliarello facendomi vedere con la lingerie che avevo addosso.
A quel punto lei sorridendo mi diceva che si era accorta di quanto fossi porca e puttana e già stava immaginando come mi avrebbe scopata dal momento che era salita in macchina.
Non avevo notato che era già mezza eccitata da quel spettacolino e al mio modo di pormi e scostato il perizoma rimasi esterrefatto dalla sorpresa che tiro fuori.
Un cazzo a dir poco gigantesco; almeno sui 28 cm e di una grossezza come una lattina di birra solo che al posto del freddo era molto calda.
Iniziai a giocarci con le mani; lo strofinavo e lo stringevo ma era impossibile prenderlo per intero con una sola mano e tenendolo con entrambe iniziai a menarlo pensando a come sarebbe potuto entrare senza farmi male.
L’eccitazione era al massimo e lei, forse stanca di quella manipolazione, mettendosi in piedi davanti a me spinse la mia testa verso quel cazzo enorme e cercò di farsi spazio tra le mie labbra.
Iniziai a leccarlo dal glande per tutta l’asta cercando di prendere le misure e farlo entrare dentro ma soffocavo ai colpi che lei iniziava a darmi dentro la gola.
Ero presa dal tremore e pensavo di farla godere così in modo da evitare il dopo e cioè che avrebbe cercato di trovare la strada per entrare dentro il mio culetto morbido ma comunque non abituato a quei calibri così da guerra.
Iniziò a prendermi con le mani da dietro e andando avanti e dietro mi scopò la bocca spalancata anche se non entrava per niente e aveva difficoltà nell’inserire tutta quella carne turgida e dura.
Ad un tratto mi disse di girarmi e mi spinse il culetto verso l’alto avvicinandolo al bordo del letto.
Iniziò a massaggiarmi i glutei, forse perché aveva capito che ero tesa, cercando di farmi rilassare, e nello stesso momento parlava che avevo un bel culetto e che gli sarebbe piaciuto sfondarmi come una puttana perché come una puttana indossavo quella lingerie femminile e sexy che l’aveva eccitata fortemente.
Pensavo che i ruoli si erano invertiti: lei era in cerca ed io la puttana che aspetta il prossimo cliente.
Con la lingua iniziò a leccarmi il buchetto cercando di affondarla dentro e i brividi mi salivano fino al collo.
Poi iniziò a penetrarmi con le dita passandomi una crema lubrificante e far rilassare lo sfintere: “Ecco, sei pronta; ti sento rilassata e allargata per bene e quindi sei pronta ad essere scopata da puttana”.
Le sue parole mi fecero un po’ paura ma era la realtà ed ero anche rilassata a ricevere quel missile dietro.
Sentivo il suo cazzo lungo il taglio delle natiche che strusciava sullo sfintere per lubrificarsi e farmi sentire il calore e la lunghezza che a breve avrebbe preso possesso del mio corpo; dopo, ad un tratto, lo sento puntare dritto sul buchetto e fare forza verso di me……………mi piegai un po’ avanti perché era come se mi spingesse un palo che non riusciva ad entrare; ma lei continuava a spingere e a tenermi i glutei schiacciati con le dita.
Il dolore era enorme come enorme era quel cazzo che cercava di impalarmi e farsi strada sul mio povero culetto; il glande era entrato ed aveva attraversato il mio muscolo ma mancavano ancora 25 cm di carne dura e larga.
Sentivo che mi allargavo a dismisura e a ogni centimetro che entrava mi sembrava di bruciare dentro e il fuoco superava il piacere.
“ Ecco, ti ho rotto il culo puttana che non sei altra; è tutto dentro e ora viene il bello”.
Si, lo avevo dentro; ero impalata e non potevo nemmeno girarmi per guardare quello spettacolo che lei si stava godendo.
Iniziò a pomparmi prima leggermente ma poi con colpi sempre più forti e a fondo; sentivo l’intestino scoppiare dentro e ogni volta che lo tirava fuori era come se il risucchio mi tirasse fuori le budella verso l’esterno; una pompa che risucchiava le mie viscere fuori ma subito dopo me li spingeva fino ai polmoni e in gola.
I tremori iniziarono a coprire tutto il mio corpo e mi sentivo inerme sotto quei colpi possenti e continui dati da quella trans stupenda, femminile ma con un palo tra le gambe.
Iniziai a godere e il mio sperma bagnava il letto e ad ogni colpo ne usciva ancora di più.
Spossato caddi senza forze sul letto; non riuscivo a muovermi ed ero preso da un senso di svenimento.
Gli occhi chiusi, pieno di eccitazione e felice per quel cazzo che mi aveva allargato mi aveva fatto perdere l’orientamento e dove mi trovavo.
Furono le sue parole a farmi ritornare in me: “ Ti è piaciuto troia……..avevo capito che aspettavi di essere scopata così……….ora hai il culetto rotto e la prossima volta farò meno fatica a scoparti puttana”.
Accompagnata sul posto mi diede un bacio sulla bocca e assaporai la sua lingua dolce; mi sentivo molle e senza forze; tremavo e ritornai a casa tremante.
Sul letto non riuscì a dormire, pensavo a quella oretta e al modo di come mi aveva allargata, alle sue parole e al suo bacio.
E’ inutile dire che sono ritornata da lei altre volte per essere abituata al suo calibro.
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
Convention a roma
Sempre in giro per lavoro, mi trovavo a Roma per una conferenza in un Hotel vicino l’aeroporto di Fiumicino.
Già pensavo che mi sarei fatto due balle per via del programma e degli orari infinito e cioè sia di mattina che di pomeriggio; poi, raggiungere il centro per divertirsi un po’ era difficile data la distanza.
Comunque, una moltitudine di persone nonché belle donne e ben vestite oltre alle accompagnatrici che di solito seguono le conferenze; quindi gli occhi me li sarei fatti lo stesso.
Arrivato in Hotel presi la camera e salii al 5° piano: un albergo non lussuoso ma ben messo.
Entrato in camera mi accorsi che nel bagno mancava la carta igienica e uscito nel corridoio cercai la signora delle pulizie in giro per chiedere qualche rotolo.
Da lontano due donne sulla cinquantina stavano preparando altre camere e avvicinatomi chiesi la carta un po’ con imbarazzo perché in una delle stanze c’era anche una bella ragazza bionda sulla ventina che aiutava le due donne.
Non so perché provai vergogna, forse per il normale utilizzo della carta e il fatto di doverlo dire mentre la giovane inserviente stava guardandomi.
Mi dissero che tra lì a poco me l’avrebbero portata.
Ritornato in camera, disfatta la valigia e spogliatomi tutto, inizia a farmi una doccia rilassante e pensando a quella giovane straniera mi eccitai immaginandola nuda sotto la doccia con me.
Avevo il cazzo duro immaginando i seni della giovane e al modo di come l’avrei scopata…………pensai a pecorina anche perché aveva un bel culetto da quello che avevo notato.
Ad un tratto sentii bussare alla porta: era l’inserviente che voleva darmi la carta igienica; imbarazzato presi l’asciugamani e l’avvolsi nella vita aprendo la porta.
Fuori c’era la giovane biondina che con un sorriso ammaliante mi porgeva la carta e con lo sguardo diede un’occhiatina alle mie parti basse.
Certo ero imbarazzato ma cercai di sorridere e dirgli che per un uomo è normale quando sotto la doccia pensa ad una bella ragazza come te.
Lei sorrise e andò via.
Per l’intera giornata pensavo a lei: due occhi di colore chiaro e un sorriso su una bocca piccola e deliziosa; due seni che s’intravedevano da sotto il camice con capezzoli verso l’alto e per finire un culetto bello tondo che non chiedeva altro di essere esplorato.
Finita la convention verso le ore 13:00 pensai di salire per dormicchiare un po’ senza mangiare e giunto in camera mi tolsi tutto per sdraiarmi sul letto nudo con la tv accesa per prendermi un po’ di libertà quando ad un tratto bussarono alla porta.
Scostata la porta di poco con me dietro fu una sorpresa di vedere la giovane inserviente che con sorriso malizioso e stupendo mi diceva che si era accorta che mancavano le saponette e me le aveva portate.
A quel punto facendo finta di nulla la lasciai accomodare e mi diressi sul letto guardando la tv e aspettando che lei uscisse dal bagno.
Era chiaro che aveva gradito la mia nudità in mattinata ed era ritornata con una scusa e io stetti al gioco facendomi guardare nudo sul letto e pensavo a come poteva finire quel gioco di seduzione.
Uscita dal bagno stette a guardarmi sull’uscio della porta e io lo stesso l’ammiravo nelle sue forme: indossava una camicetta rosa da dove svettavano due seni stupendi e una gonnellina fino alle ginocchia dello stesso colore.
“Ma tu rimani sempre nudo così e fai entrare le persone senza coprirti?” Mi disse sorridendo.
“Beh”, risposi, “sono un amante del nudismo e poi penso che anche tu non ti sei fatta problemi ad entrare vedendomi in questo modo”.
La risposta fece scattare un lampo negli occhi della giovane e senza dire nulla si sedette nel letto e iniziò ad avvicinare la sua bocca alla mia.
La sua lingua era morbida e iniziammo a limonare come due fidanzatini che si erano ritrovato dopo parecchio tempo.
Allungata la mano sotto la gonna mi accorsi che non aveva gli slip ed era tutta bagnata; il liquido scendeva tra le sue cosce e la mano si era intrufolata dentro la sua fica calda e vogliosa.
Mi disse che aveva pensato a me tutta la mattinata e la voglia di fare l’amore era salita alle stelle e senza darmi tregua aveva preso in bocca il mio cazzo facendolo suo e giocandoci con la lingua per assaporare tutta la sua lunghezza e liquido spermatico che fuoriusciva.
Di colpo lo lasciò e mi venne sopra tenendomi una mano sul petto; mi voleva scopare e l’unico modo era quello di cavalcarmi sopra come una cavallerizza: avvicino il suo corpo sopra e prima iniziò ad assaggiare la grossezza con le grandi labbra per poi farlo scivolare dentro in un colpo solo.
Era tutta bagnata e il liquido mi colava tra i testicoli e le gambe; poggiata la mano sentivo il caldo del suo ventre e il mio cazzo che gli premeva la pancia da dentro.
Iniziò a stantuffarsi dolcemente in modo da gustare tutta la lunghezza e grossezza e ad ogni discesa un gridolino le usciva dalla bocca.
Con la testa all’indietro e occhi chiusi continuava a scoparsi da sola; gli premevo con le mani il ventre e i seni duri in modo di farla eccitare e spremerla al punto giusto.
Iniziò a godere e a venire con spasmi enormi; sentivo i muscoli della fica che stringevano e pompavano il mio cazzo.
Mai avevo provato una cosa del genere e la cosa mi fece arrivare all’orgasmo; lei accortasi della mia eccitazione si sfilò da sopra e lo prese in bocca appena in tempo per non perderne nemmeno una goccia.
Inghiottì tutto e continuò a tenerlo dentro spremendo con le dita affinché uscisse anche l’ultimo rivolo di sperma.
Sorridendo mi disse che aveva un buon sapore e che le avrebbe fatto bene perché non aveva pranzato.
Mi misi a ridere anche perché io non avevo mangiato ………………..
Rimanemmo abbracciati per un po’ riscaldandoci a vicenda.
Sono stati due giorni di convention più belli della mia vita lavorativa più due giorni di vacanza che mi sono preso in più.
A proposito.........il suo culetto? Sarà un'altra storia
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1
10 years ago
admin, 75
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Danila,la vicina di casa...II parte
Cosi vanno le cose per noi,o non succede nulla per mesi oppure si concentra tutto in pochi giorni: periodo di niente o periodo di tutto!!
Cosi’ oltre a dover gestire i “problemi” dei nostri vicini ecco che nel mezzo della settimana (meta’ marzo) che si presenta arriva una news dal nostro amico Dario(chi ha letto le storie precedenti conosce gia’ il “personaggio”).
Con Dario io ci gioco a calcetto tutte le settimane,beh,per un po di tempo pero’ non ci siamo piu’ incrociati un po perche’ era assente lui e un po io per motivi di lavoro,comunque da Gennaio tutti e due eravamo e siamo puntuali il martedi sera per la sgambata settimanale.
Quasi sempre io e lui ,visti anche i trascorsi piu’ intimi con Sandra ,rimanevamo a chiaccherare un po di piu’,io gli raccontavo tutte le storie nostre e lui mi raccontava della sua donna,poi lui ogni tanto ritornava a parlare di quell’anno in cui io gli avevo chiesto di farci prima da fotografo e poi lui stesso da “modello” per fare quel servizio fotografico un po erotico per una agenzia(finta ma che lui non ha mai saputo la verita).Si ricordava bene quando a casa nostro Sandra gli prese il suo arnese in mano mentre io me la facevo davanti a lui…(nei racconti precedenti potete leggere la storia).Negli ultimi tempi Dario tendeva a entrare e parlare di questo sempre piu’ spesso,per un periodo sembra va invece che quasi volesse evitare l’argomento e volte sembrava che non fosse mai accaduto nulla,ma credo che il motivo fosse la sua donna ,credo che pensare a certe cose non aiuta molto a concentrarsi su una persona soprattutto all’inizio e poi dipende dal carattere e da tante altre cose comunque da un po di tempo invece sembrava volesse parlarne.Mi parlava anche della sua donna,una donna di 35 anni non avvezza evidentemente a aperture mentali del “nostro” tipo.Dario mi diceva che gli sarebbe piaciuto che la sua Valentina prima o poi si “aprisse” in quel senso ma in realta’ sapeva che le speranze erano pressoche’ nulle vista la sua educazione di estrazione religiosa cristiana.Io gli dicevo che quello non e’ di fondamentale importanza in un rapporto e che i valori importanti sono altri,certo se si ha la fortuna che entrambi nella coppia abbiano gli stessi gusti allora e’ meglio che fare 13!
Certo che quando gli raccontai dell’avventura in Grecia lui impallidi..non gli raccontai proprio tutto e che Sandra aveva avuto un rapporto completo con Ivan ,il ragazzo del bar con un pisello da guiness dei primati,pero’ tutto il resto riguardo il massaggio e’ il sesso orale quello glielo raccontai.Dario all’inizio non ci credeva,pensava che stessi scherzando perche’ sapeva che io e Sandra non amavamo fare questi giochi con estranei,poi gli feci federe un paio di foto,gli dissi che fu l’unica volta nella nostra vita allora dovette credermi per forza.
Questo forse fece scattare qualcosa nella sua mente perche’ da li a poco ,una sera,mi telefono’e mi fece una richiesta quanto mai insolita considerando che stava insieme con Valentina.
Valentina l’avevamo conosciuta una sera a casa loro a cena,una tipa un po riservata ma carina ,educatissima e accogliente,genovese di professione contabile presso una ditta;fisicamente magra,carnagione scura e capelli corti,insomma una donna normalissima che e’ una bella cosa.
Lei e’ molto innamorata di Dario anche se quando stanno insieme non lo danno a vedere ,al contrario di me e di Sandra che a volte non ci accorgiamo neache che ci stiamo “coccolando” un po troppo.
Dario quella sera al telefono salto’ fuori con una storia poco credibile e soprattutto per niente originale(visto che avevo gia’ sfryttato io l’idea)ma che evidenziava il fatto che aveva voglia di uscire dal suo guscio e vivere qualcosa di un po trasgressivo,si invento’ la storia che un suo collega che lavorava per un sito francese gli aveva chiesto se conosceva una ragazza per fare delle foto in coppia con lui,cioe’ con Dario,foto neanche a dirlo erotiche.Cosi mi chiese se poteva “usare” Sandra e nel caso mi avrebbe fatto sapere il compenso.Il fatto di chiedere se Sandra di accettare quel “lavoro” un po insolito era dato dal fatto che anni prima gia’ avevamo fatto una cosa simile,in quell’occasione pero’ lui si limito’ a toccare e guardare e forse nel tempo aveva maturato l’idea di riprovarci.
Io pensai che stesse scherzando,poi la storia del compenso mi mando’ per un po di tempo fuori pista ed inizia ad evere dei dubbi,gli feci delle domande del tipo dove eventualmente sarebbero state pubblicate le foto e che tipo di compenso poteva esserci,lui disse che si sarebbe informato e mi avrebbe fatto sapere.Ne parlai subito con Sandra che ovviamente fu contenta dal punto di vista del proprio ego pero’ giustamente lei disse che finche si trattava di un gioco si poteva fare ma se il “lavoro” era vero le sue foto sarebbero state pubblicate e in rete questo non andava bene,infatti mi disse di no e poi ,aggiunse,c’era un piccolo particolare,Valentina la sua donna non avrebbe mai accettato.
Il giorno dopo mi sentii con Dario al telefono,gli dissi subito che Sandra aveva rifiutato e i motivi del rifiuto ma lui non si arrese subito e mi spiego’ un po di cose e cioe’ che Valentina non l’avrebbe saputo,che il viso di Sandra non sarebbe stato ripreso o almeno sarebbero state scelte le foto dove non si vedeva il volto.
Riferii la conversazione a Sandra la quale mi chiese espressamente:”ma tu che ne pensi?,vuoi che lo faccio?”,io le risposi che tutto dipendeva da lei e dalla voglia di divertirsi un po,per me era un’occasione dopo un anno che non ci era capitato niente,ma Sandra mi disse di no,non se la sentiva di lasciare in mano ad altri le sue foto di nudo,e come darle torto!
Cosi dovetti dare la risposta negativa a Dario che ovviamente ci rimase male,io gli proposi di organizzare una serata in quattro e cena.
…”pero’ qualcosa di sexy mi piacerebbe farlo”,mi disse qualche giorno dopoSandra,segno che lei aveva metabolizzato la possibilita’ di divertisrsi un po,poi aggiunse”..umhhhmm,mi sa che domani con Gianni facciamo una lezione come si deve”.
Il giorno dopo eravamo tutti un po agitati,se percepiva qualcosa di strano nell’aria ma non si capiva di cosa si trattasse,io avevo incontrato Danila per le scale che mi guardava un po stranita ma avevo interpretato col mio stato d’animo ,forse ero io un po strana,comunque in serata ci dammo appuntamento per le 21 da noi(che abbiamo un divano enorme)con annessa cena.Quindi arrivammo al giorno dopo,intorno alle 20.00 ci riunimmo a casa nostra,
io sinceramente speravo che succedesse qualcosa di serio,avevo una voglia pazzasca di farmi Danila e di vedere ancora una volta il corpo di Sandra all’opera.I nostri amici invece avevano un atteggiamento particolare, sembravano un po troppo “sicuri” di se stessi rispetto ad altre volte ma era sempre una mia intepretazione,fu Danila a un certo punto che tocco’ l’argomento cruciale scusandosi con noi per il fatto che avevano “intaccato” la nostra vita di coppia con i loro problemi,cosi ci chiesero come stavamo noi,io subito risposi che non era cambiato nulla e che era un piacere poter dare una mano ad amici e persone come loro.
Poi Danila ancora insistette sull’argomento “affermando”un po spudoratamente che nonostante tutto Gianni secondo lei non aveva ancora capito alcune cose di lei e che a letto continuava a non essere per cosi’ dire “soddisfacente”,ovviamente lui disse l’esatto contrario ma che a questo punto era meglio se la questione fosse valutata non da loro due ma da persone esterne come per esempio da me a da Sandra.Danila disse “guarda,vorrei proprio che loro vedessero come fai l’amore con me,vedrebbero che sbagli i tempi e che fai delle cose che a chiunque non andrebbero bene”
Poi la conversazione prese strade che ormai non ci aspettavamo piu’ e’ il tono di voce diventata sempre piu’ alto e un po incazzoso,ma vi voglio riportare le frasi cosi come furono pronunciate:
Danila.”....beh,visto che ci siamo voglio dire le cose come stanno,Luca e Sandra capiranno visto l’amicizia che abbiamo non si scandalizzeranno se voglio parlare apertamente”
Gianni:”..no aspetta Danila,non credi che dovremmo prima parlarne noi due da soli”
Danila”..ma ne abbiamo gia’ parlato per mesi senza risolvere quasi nulla,se qualcosa e’ cambiato e’ grazie a Sandra e Luca..Gianni dai,diciamo le cose come stanno..tu non sai scopare!!hai un uccello grosso e non ti rendi conto che quello che fai non mi da piacere anzi mi da fastidio a maggior ragione proprio perche’ c’e’ l’hai grosso e non lo usi bene!!!!…
Eravamo allibiti,penso che con quella conversazione si tocco il fondo allora Sandra che aveva un certo intuito per risolvere certe situazioni sorrise e disse:”ma quanto cavolo c’e’ l’hai grosso??me ne puoi prestare un pezzetto anche per Luca?..dai Danila,le donne farebbero a gara per un “attrezzo” del genere!...“non se lo vedessi”...rispose Danila.
A quel punto io non resistetti piu’ e senza pensarci dissi:” so che mi do’ una martellata sui piedi ma ora vogliamo vedere !”
“Si”,disse lei,”faglielo vedere cosi possono giudicare se sto esagerando oppure no”
Gianni:”certo che stai esagerando,vi chiedo scusa per questa scenata ma non volevamo mettervi in imbarazzo…”
Io::”no.no,nessun imbarazzo...ora ti smonto il tuo pisello e me lo prendo io pero!!eh eh eh..dai io Sandra siamo curiosi di vedere la belva”
Con qualche risata l’atmosfera divento un po piu’ rilassata allora Danila continuo’:” dai non fare il timido e tiralo fuori,sai che ho dovuto fare pratica col pisello di a Luca durante una delle lezioni di Sandra,vuoi che si scandalizzino per questo?anzi ora ..Sandra vieni un po qui?
Sandra si avvicino’ e appena le fu vicino mise il braccio intorno alla vita mentre Gianni inzio’ a sbottonarsi il pantalone...e…..lo tiro’ fuori per davvero!!!!
Danila infilo’ la mano sopra le tette e disse ora vedrai quando e’ su come e’ grosso!
Non credevo ai miei occhi stava succedendo qualcosa di tremendamente erotico e trasgressivo,credo che Danila un po ci giocasse con la scusa di Gianni e aveva secondo me un’obiettivo ben preciso,io stavo decisamente al gioco anzi,non vedevo l’ora, e guardando Sandra capivo dalla faccia che diceva ”che culo che abbiamo avuto!!”
Man mano che Danila palpava le tette di Sandra sotto la maglia vedevo il pisello di Gianni che veniva su,era un bell’attrezzo ma non mi sembrava molto piu’ grosso del mio,forse erano uguali ,ma da seduto era difficile dirlo...a quel punto Danila diceva”allora?vedete com’e’?
Beh,senza star li a discutere se piu’ o meno era grosso io mi rivolsi a loro dicendo cosa dovevamo fare a questo punto,Gianni rispose di dare delle indicazioni su come iniziare a fare”l’amore” e poi di giudicare se lui o Danila avrebbero dovuto correggere qualcosa.
Sandra disse ,con sguardo e voce eccitata,che si poteva iniziare e che Danila doveva sedersi sul tavolo e farsi leccare da Gianni in modo che si eccitasse per bene.Infatti Gianni invito’ Danila a sistemarsi sul tavolo,quindi le sfilo’ gli slip da sotto il vestito ma senza far vedere nulla,poi si chino e con la faccia si posiziono’ in mezzo alle sue coscie.
Io non ci capivo piu’ nulla,mi avvicinai a Sandra mettendomi dietro di lei,le carezzavo l’ombelico e a volte mi spingevo dentro il jeans .Danila teneva la testa e la schiena all’indietro e stava gia’ godendo,si volto’ per guardare Sandra e man mano sollevava sempre piu’ finche’ non fu di nuovo seduta eretta e a quel punto disse rivolgendosi a Sandra:”posso?” ,senza aspettare risposta le sollevo’ la maglietta e se la tiro’ a se,la maglietta rimase all’altezza del decolte’ sopra il reggiseno,la stessa cosa fece lei ,inutile dire che il panorama era mozzafiato!!
Sandra poi rivolgendosi a Danila disse che ora toccava a lei fare qualcosa per Gianni cosi invertirono i posti,Gianni si sedette sul tavolo con i pantaloni abbassati a il pisello in erezione e Danila chinata su di lui inizio’ a giocare con la bocca,io non resistetti e le misi una mano sotto la gonna,le mutandine erano rimaste abbassate e quando arrivai alla patata accarezzandole prima le cosce interne ,beh,era un lago meraviglioso,le dita scivolavano ovunque ,mi presi anche la liberta’ di infilare il medio nel sedere,era bello potersi prendere tutto.Sandra non so se si accorse subito,era intenta a guardare i movimenti della bocca di Danila sul pene di Gianni,ma a un certo punto disse a Danila qualcosa tipo “non non cosi forte subito,stai sulla cappella un po e poi vai giu”;...”come…, cosi?......puoi fami vedere tu?”.....Sandra si sposto’ piu’ avanti,prese in mano il cazzo di Gianni,che era con la testa all’indietro e neanche vedeva cosa stava succedendo,fece 2 o 3 movimenti con la mano e poi comincio’ a baciare la cappella con le labbra come lei sa far bene;intanto io palpavo i glutei di Danila che pero’ non sembrava tanto accorgersi di quello che facevo tanto che era presa da quella scena,anch’io mi dovetti pero’ fermare un po a guardare e Gianni anche lui si accorse che la sensazione era diversa e quando vide Sandra che faceva su e giu’ con le labbra ando’ in estasi e guardo’ Danila.Duro’ pero’ pochi secondi,Sandra si ricordo’ che era una lezione cosi’ alzo’ la testa e chiese a Gianni se gli piaceva cosi,Gianni rispose che stava per venire quindi Sandra disse che ora erano pronti entrambi e disse:”ora potete fare l’amore” .
Lei si sposto’,Gianni,seduto sul tavolo, mise le gambe a terra e le mani sul tavolo ,aveva il suo pisellone che penzolava a destra e sinistra ,visto cosi effettivamente sembrava grosso,Danila si sfilo’ gli slip con un movimento molto delicato ma si tenne addosso la gonna,Sandra invece prese la sua borsettina e tiro’ fuori una bottiglietta e con nostro stupore verso il contenuto sul pisello di Gianni,poi friziono delicatamente (non vi dico la faccia di Gianni) era bello vedere la mano di Sandra che armeggiava quel pisello ,poi si rivolse a Danila e le disse: “e’ tutto tuo”.Cosi Danila si sollevo’ la gonna e si adagio’ col sedere su Gianni che di nuovo porto’ la testa all’indietro tanto era il piacere.Danila inizio a fare dei piccoli movimenti avanti e dietro,si era infilato da sola il pisello di Gianni,si teneva con una mano la gonna un po sollevata ma Sandra le ando’ davanti e gliela sfilo’ dall’alto,ora la vista era un estasi pazzesco,Danila era completamente nuda sotto,portava solo ancora quella maglia sopra il seno ma Sandra le sfilo’ pure quella mentre Gianni staccava il reggiseno….ora era completamente nuda,le tette leggermente in avanti penzolavano con i movimenti stessi di Danila ,era lei che dettava i tempi e faceva avanti e dietro scopandosi il suo uomo,si teneva i glutei con le mani per infilarsi meglio il pisello di Gianni,era proprio una scena fantastica,raccontarla non rende l’idea.Danila mentre scopava non si tratteneva piu’,diceva :”oh!mio ddio!!...sto godendo come una vacca”...cosi afferro’ le mani di Sandra e la avvicino’ a se ,erano quasi ormai corpo a corpo e le facce una di fronte all’altra,cerco’ le labbra e Sandra non si tiro’ indietro,si baciarono e Sandra le prese le tette con il palmo della mano e le tenne ferme,credo che Danila stesse quasi per svenire dal piacere e venne ma continuo’ finche anche Gianni non le venne dentro,e si capi' cosi che Danila prendeva la pillola.Mentre ancora lei aveva il pene infilato io le rivolsi una domanda :"allora?adesso come vi sembra?vi piace?...."....continua..
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10 years ago
AdamDTS,
32
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Massaggiatrice 65enne
Ciao a tutti ieri 12giugno 2013 mi recai da una signora di nome Laura per un problema alla spalla un nervo fuori posto + altri piccoli acciacchi ma sempre questione di nervi tutto causato dai diversi sport che pratico.Quindi arrivai davanti al suo cancello e lei stava sotto il portico con una amica molto affascinante.La chiamai alzò lo sguardo nel alzarsi per aprirmi il cancello la gonna gli rimase imezzo alle natiche e scoperta un pezzo di coscia,focalizai e pensai è impossibile che ha 65anni a un fisico da sballo la donna era molto affascinante, entrai mi presentai anche con la sua amica mi ofrì un un dissetante e rimanememmo sotto il portico 10 min.circa poi mi disse di accomodarmi che era ora di vedere che problemi avevo nel frattempo si andava a cambiare ,aprì la porta vetrata dove aveva lo studio l'amica rimase a guardarci da fuori seduta mi coricai sul lettino subito dopo arrivo con un camice bianco e indicai i problemi iniziò con la spalla a toccare e farmi anche un male cane avevo 2 nervi della spalla fuori posto quindi capitava che lei me la trovavo dietro alla mia testa durante il massaggio,mi disse di portare il braccio teso dietro lo portai e cavolo si infilò immezzo al suo camice esattamente immezzo alle sue gambe era senza mutandine ed era rasata nel sfilare il braccio la mia mano la toccò ed era pure umida ,imbarazzato le chiesi scusa e tolsi il braccio la sua amica iniziò a ridere come una matta lei pure Laura mi disse non preoccuparti cose che capitano.Al impatto non successe niente ma pensandoci quello che era successo pochi minuti prima iniziai ad eccitarmi mi portai la mano che le toccai la passera sul naso con la scusa di grattarmi e mi annusai le dita sapeva di sapone e di passera,mi eccitai ancora di + lei molto furba mi disse hai prurito il naso io con un piccolo sorriso le dissi di si notavo che continuava a guardarmi.Poi passo al ginocchio destro avevo pure li 2 nervi accavallati che mi procuravano ogni tanto un piccolo dolore alla schiena quindi si mise difianco a me e operava su lginocchio sentivo che un suo gomito sfiorava il mio pene più massaggiava il ginocchio più comprimeva il gomito e stava riuscendo a farmi una sega molto lentamente mi voltai dalla parte dove era lei cioè a fianco a me e le vedevo le forme delle sue chiappe la sua amica fuori mi guardava e mi diceva ti fa tanto male io le risposi con un gesto no mancava un poco x venire la Laura gli tirai
il bordo del camice si fermo e mi guardo sorridendo e mi disse ti faccio male o hai qualcosa d'altro? Le risposi sto per venire se continui con quel gomito.Lei mi rispose vuoi che smetta le dissi di no ma non con i pantaloni indosso.La sua amica mi guardava Laura gli disse alla sua amica Carmen mi dai una mano a sfilargli i pantaloni,si alzò entro Carmen da una gamba e Laura in quel altra mi sfilarono i pantaloni Laura mi sflilò anche gli slip e rimasi nudo io sempre coricato iniziarono tutte e 2 a succhiarmi se una mi succhiava il pene l'altra mi succhiava le palle e viceversa infilai una mano sotto il camice di Laura,Carmen si sfilò la gonna e mutandine e iniziai ad entrambe a sditalinarledavanti e dietro e sgrillettarle.Poi mi fecero alzare andammo fuori sul lato della casa dove nessuno poteva vedere ed iniziammo una vera orgia.Alla fine era oramai quasi sera mi Laura mi chiese di rimanere a cena con Carmen dopo varie insistenze accettai.Uscimmo dopo cena in paese per mangiarci un gelato una coppetta Laura se la porto a casa pensando di salutarle Laura mi disse dove pensavo di andare non era finita mise Carmen sul tavolo della cucina e con un cucchiaino gli spalmò il gelato e disse ora lecca andammo avanti così per un po poi andammo tutti e tre a letto dove ci fu un altra orgia.Eravamo talmente stanchi che decidemmo di dormire insieme. La mattina seguente me ne andai a casa pensando se era tutto vero quello che era successo.
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1
10 years ago
admin, 75
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Come divenni....la sua cagna
Il mio Frankie sembrava ormai essere diventato la mia guardia del corpo. Con sempre maggiore insolenza, in mille modi, esigeva la mia "patatina posteriore". Un giorno, mentre ero in giardino con la sola coulotte a coprirmi, appena mi chinai verso un fiore, lui piantò la sua testa fra le mie cosce, e con la sua lingua incominciò a frugarmi dappertutto. Cercai di allontanarlo dolcemente, ma la voce del vicino di casa, un bel maschione sulla cinquantina, salutandomi, aggiunse: "E' quel ben di Dio che vuole"!! "Già, mi sta sempre appiccicato al culetto"! Gli risposi, facendogli anche capire che sapevo benissimo cosa volesse....
In un'altra occasione ero nel box e, mentre i miei stavano al piano superiore della villetta, io mi ero inginocchiata alla pecorina perchè stavo cercando di recuperare un oggetto finito sotto l'auto. Il mio Frankie mi diede un paio di colpi di lingua al culetto, e subito cercò di montarmi. Sentivo il suo caldissimo cazzo, duro, che sbatteva disperatamente contro la mia coulotte, ma non riusciva ad entrarmi dentro. Non resistetti un attimo in più. Mi assicurai di essere sola con lui nel box, quindi mi abbassai la coulotte e riuscii, aprendo le cosce, giusto a mettermi un filo di saliva sul buchetto, che lui con un precisissimo, ma altrettanto deciso colpo, era già dentro di me. Ricordo solo quel magico: "PLOP" che sentii dentro di me; dentro al mio culetto. Non provai alcun dolore, ma solo tanto tantissimo piacere. Ero divenuta la sua cagna. Ma, forse fu una fortuna, dopo aver ricevuto sei o sette colpi, mi chiamarono dal piano di sopra e dovemmo interrompere l'amplesso. Gliel'avevo "data", e mi riproposi che, quanto prima, gliel'avrei ridata, non più frettolosamente, ma per un lungo amplesso.....
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10 years ago
maskietta, 35
Last visit: 9 years ago -
Una notte di goduriosa follia..(il vero significato della parola orgia).
Mi ero preparata con cura, vestendomi in maniera molto esplicita per quello che era il mio grande obiettivo: godere con il mio Roby e tutte le coppie presenti al party della nostra amica Micettasex. Solo una stretta e anonima scalinata mi separava dalla trasgressione e uno sguardo di Roby mi diede l'ultima conferma che ero perfetta. Mi spogliava con gli occhi anche se c'era ben poco da togliere: una camicetta verde chiaro elasticizzata semitrasparente e scollata, minigonna nera e autoreggenti da troietta: nere con una parte trasparente e un fiocco rosso.
Appena entrati Micettasex mi ha accolta con un abbraccio e un bellissimo bacio in bocca: il ghiaccio ormai era rotto. Lei mi ha guidato alla conoscenza delle sei coppie, delle due bellissime singole e dei tre singoli selezionati con cura. Era la prima volta che mi trovavo ad una festa con così tante persone! C’era Lycan, il padrone di casa, una coppia che ben conoscevamo, e il singolo che mi aveva fatto godere tanto alla festa dell'8 marzo. Ad un certo punto ho sentito qualcuno (di cui ovviamente non ricordo il nome) esclamare "non ricorderò mai i nomi di tutti i presenti…" e io non ho resistito, ho alzato la minigonna e ho detto: “il mio nome è scritto sul mio perizoma!” attirando gli sguardi di tutti.
Non mi rimaneva che studiare l'ambiente per poi passare all'azione. Notai che c'erano 2 materassi matrimoniali in una zona e uno in un altro spazio un pochino più appartato. Il resto era come me lo ricordavo l’altra volta: altalena, gogna, lettino ginecologico, mascherine. Mi accorsi anche che mentre ancora parlavamo, c'era già una donna seduta senza mutandine con le gambe spalancate e suo marito che la masturbava. L'eccitazione nell'aria stava salendo quando la singola Jessica si è avvicinata a me appoggiandomi una mano sulla spalla: io le ho sorriso e lei mi ha baciata. Roby ovviamente era con me e così ci siamo ritrovati a giocare in 3 sul materasso più appartato, ma sempre visibile agli altri. Stavo parlando con la singola mentre Roby ha iniziato a leccarle la figa, cosa che ha reso ancora più goloso il 69 con la mia nuova compagna di giochi, che buona la sua fighetta. Però non mi andava di lasciare in disparte il mio amore: prima lo abbiamo deliziato con un bel pompino con due lingue, poi la singola si è messa a pecorina e, mentre Roby la scopava, io da sotto leccavo a turno la figa di lei e le palle di lui facendoli impazzire entrambi con la mia lingua esperta, ma quella che godeva più di tutti ero io.
Il party però era solo all'inizio e non mi ritenevo ancora del tutto soddisfatta. Roby ed io ci siamo spostati e abbiamo raggiunto gli altri materassi. Lui si è messo a scopare con la lei della coppia che conoscevamo bene, mentre suo marito li leccava da sotto. Mi eccitava guardarli, perché il mio amore con loro gode tantissimo e io ne sono molto soddisfatta. Così quando 2 singoli si sono avvicinati a me io mi sono aperta completamente a loro che, a turno, mi hanno scopata a lungo. A rendere tutto perfetto poi ci ha pensato Micettasex che con il singolo dell'8 marzo (vedi altro racconto) mi hanno fatto la doppia penetrazione davanti e dopo la doppia penetrazione davanti-dietro facendomi raggiungere l’apice del godimento. Sono proprio bravi!
Ad un certo punto ero in piena tranche ed ho iniziato a succhiare il cazzo dell'altro singolo e, siccome prima mi aveva già scopata, micetta mi ha chiesto "come si chiama quello?" indicando il cazzo di lui. La domanda arrivò nel momento peggiore, mi sentivo come ad un quiz e... sono stata costretta ad ammettere che mi ero dimenticata il nome. Micetta non si è smentita ed ha detto che dopo avrei meritato una punizione, cosa che mi ha bagnata ancora di più e che mi ha aiutato a ricordare il nome di quel singolo che poi mi ha finita di scopare godendo come un porco. Ne ho presi di cazzi quella sera!
Iniziavo ad essere soddisfatta ma avevo bisogno di una pausa: sono andata al tavolo dove c'era da bere e tante leccornie.
Nel frattempo Roby era andato al lettino ginecologico dove c'era una lei di coppia con le gambe divaricate e una bella coda di cazzi pronti a farla godere. In attesa c'era anche il mio amore che, dopo breve, l'ha scopata, in seguito ha raggiunto la singola Jessica. invitandola ad andare sul lettino ginecologico per poi scoparla a lungo, successivamente ha ammesso di gradire particolarmente la sua fighetta stretta che quasi l'aveva fatto sborrare… ma Roby, ormai si sa, somiglia all'orsacchiotto della pubblicità della Duracell, non si scarica mai! Infatti si era diretto verso Micetta e l'altra singola kiara: quest'ultima gli ha preso il cazzo in bocca e ha iniziato a succhiare, fino a quando si è avvicinato il lui della coppia nostra amica e la singola ha passato il cazzo dalla sua bocca a quella di lui e si sono alternati in un godurioso pompino. Roby ha passato la sua lingua vellutata sul culo e sulla figa della singola Kiara e poi l'ha scopata, ma non tanto a lungo, cambiando di nuovo patner, è andando a insidiare la moglie del lui che gli aveva succhiato il cazzo, Mentre sorseggiavo il drink, vedevo lei che si strusciava con la figa sul suo membro e lui le faceva un lungo e profondo massaggio con le mani e con il suo cazzone duro che le ha delicatamente passato su tutto il suo corpo mentre lei era tutta goduta e rilassata.. La forte eccitazione che provavo in quel momento, non eclissò del tutto un pizzico di gelosia e dissi al marito di quella: "ma questi ci danno dentro eh?..."
Per fortuna ero ancora nuda e 2 singoli si sono avvicinati vogliosi a me iniziando ad accarezzarmi e toccarmi per eccitarmi. Ben presto mi scordai la gelosia e mi ritrovai sui materassi di nuovo con in bocca il cazzo del singolo di cui precedentemente non ricordavo il nome, e mentre lo succhiavo di gusto, Micettasex mi ha di nuovo interrogata, ma questa volta sapevo bene chi leccavo. Per par condicio succhiai anche l’altro singolo, quello dall’8 marzo. Il pompino stava diventando piacevolmente lungo, lui aveva una resistenza eccezionale tanto che volevo premiarlo ingoiando il suo nettare, ma lui mi disse di aspettare…
Si avvicinò Lycan che conficcò la sua faccia tra le mie gambe ed iniziò a succhiarmi avidamente la figa bagnatissima… intanto osservavo scene eccitanti intorno a me: una donna nuda con la faccia goduta, seduta sull’altalena che si faceva leccare la figa da qualcuno, trattenendo la sua testa fra le mani; Micettasex sempre circondata da persone che desideravano la sua attenzione (e non solo quella…J); persone avvinghiate ovunque; sentivo gemiti di lussuriosa goduria provenire dalla zona un po’ più appartata, davvero una bellissima atmosfera in un ambiente perfetto!
Avevo perso di vista Roby e lo ritrovai seduto su una sedia, chissà se pensava di potersi riposare un pò? Invece la singola Jessica voleva goderselo ancora: era seduta su una sedia con da una parte Roby e dall’altra un singolo, lei ha iniziato una lenta e appassionata sega ad entrambi, molto eccitante da osservare.
La serata era un successo, ma mancava ancora la classica ciliegina che fu posta da Micettasex. Infatti ha proposto che lei, il singolo e Roby dovessero sborrare nella mia bocca e in quella della singola Kiara Mentre io e Kiara avvicinavamo le nostre teste, sentivo la soddisfazione crescere in me ed eruttare dal cazzo di Roby che mi riempì la bocca proprio mentre Micettasex sborrava in quella della singola. Non avevamo ancora finito di ingoiare che il singolo ha fatto calare i titoli di coda sborrando in entrambe le bocche… Che esperienza incredibile ed indimenticabile!
P.S. non potete neanche immaginare il numero di meritate “tettate punitive” che si è preso in faccia il mio Roby il mattino seguente…J
Grazie ai partecipanti e soprattutto agli organizzatori di queste magiche feste che ci permettono di vivere esperienze così goduriose!
12106
3
10 years ago
Coppiatimidosa torino,
37/33
Last visit: 9 years ago
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Il mio frankie....
Il mio Frankie sembrava smaniare sempre più per il mio corpo acerbo, specialmente quando giravo nuda per casa. Sembrava aver proprio perso la testa per me e non mi lasciava mai sola, anche se non poteva sapere in che diavoletta vogliosa mi stessi trasformando. Mi faceva una corte così serrata, che non perdeva occasione di infilare la sua caldissima lingua e frugare fra le mie cosce, ogni volta che mi piegavo. Io, da un lato non volevo cedere, ma d'altro canto, proprio non riuscivo a restare indifferente, concedendomi: "a lui", ogni volta un po' di più....e poi, in fondo in fondo, desideravamo tutti e due la stessa cosa, anche se madre natura ci aveva fatti differenti. Decisi di metterlo alla prova per capire se veramente eravamo fatti l'una per l'altro. Ma, come quando una sposa si concede per la prima notte di nozze, doveva essere un momento indimenticabile, sia per lui, che per lei (io). Lo lasciai per un po' fuori, lasciando socchiusa la porta, ed andai a prepararmi: mi cosparsi ben bene di nutella, tutta la regione anale, poi andai nella mia cameretta e mi adagiai in ginocchio al mio letto, posando sul letto la guancia ed il tronco, in modo da poter stare rilassata al massimo, e poter percepire tutte le sensazioni che mi attendevano. Lo chiamai appena un paio di volte, e lui si catapultò, ansimante, dietro di me ed incominciò a leccarmi tutta tutta. Sentivo i suoi colpi di lingua come fossero un carro armato che mi sollevava ad ogni colpo. Gemevo e mi aprivo sempre più il culetto con le mani, per fargli sempre più spazio. E lui ricambiava con la sua lingua così ruvida, ma estasiante, che sembravano colpi inferti con la carta vetrata. Poi....per almeno un paio di volte, cercò pure di "montarmi". Non gliela concessi, ma incominciai a pensarci su: aveva superato a pieni voti la prova e....forse se la meritava !?!
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10 years ago
maskietta, 35
Last visit: 9 years ago -
Quasi....donna !?!
Man mano che mio fratello cresceva, forse per pudore, forse per rispetto, allentava le attenzioni su di me. Spesso lui usciva, i miei genitori anche, ed io restavo sola in casa, o meglio con Frankie, un bel cane di media taglia. Abitando in una villetta di campagna, indossavo dei leggin's aderentissimi nei periodi freddi, oppure degli short's in poliestere, a pelle, nei periodi più caldi: quasi una coulotte che mi lasciava mezzo culetto di fuori. Ma, abituata sin da piccola a vivere senza nulla, li odiavo e, non appena sola, me ne liberavo restando,sotto sotto, come mi aveva fatto ed insegnato a stare, la mia mammina. Fortunatamente lei aveva sempre a disposizione oltre alla famigerata "peretta", anche un gran bel "clisterone" in vetro, di circa 2,5 litri, e, ogni volta che restavo da sola, ne approfittavo alla grande. Spesso anche Frankie cercava di "intervenire", leccandomi intimamente, ed io mi divertivo a girare per casa con la cannula conficcata nel culetto. Altre volte mi dilettavo a...trattenere nella pancina, il più a lungo possibile, tutta l'acqua del clistere. Poi, un bel dì, pensai che, se era così bello penetrarsi con una cannula sottile, chissà come sarebbe stato più "confortevole" infilarsi qualcosa di più grosso!?! Nel periodo scolastico disponevo di svariate matite e penne, tra cui una multipenna a dieci colori, di considerevole diametro....Già tutta nuda sotto, ed eccitatissima, mi insalivai il buchetto ed iniziai a spingermela dentro. Mi faceva male, ma il piacere che provavo superava di gran lunga quella lieta sofferenza....alla fine, quando l'ebbi tutta dentro, mi sentii più aperta e, soprattutto....più Donna !?!
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10 years ago
maskietta, 35
Last visit: 9 years ago -
Sensazioni
".......prego..........accomod ati......piacere, io sono Mike".
Tu appoggi la tua borsa, poggiati gli asciugamani sul materassino steso per terra parliamo del più o del meno.
E' caldo, l'ambiente è veramente accogliente, e tu ti togli la giacca.
Hai una tuta molto leggera, in cotone grigio chiaro, i pantaloni con le scritte e la maglia a manica lunga.
"Come mi devo mettere ?" chiedi un po' timidamente, anche se sai già quello che ti dir.
"Stai pure così" ti dico con voce calma, "sdraiati, mettiti a pancia in giù che iniziamo dalle spalle".
Tu ti inginocchi e riesco appena ad intravedere che non porti il reggiseno, ma è questione di un attimo, una frazione di secondo, e tu sei già stesa.
Cala il silenzio, le parole ora non servono più, i tuoi occhi si chiudono, come se volessi appisolarti.
Io accendo una candela, la radio già irradia una musica indiana che rende l'atmosfera densa di magia. Ora accendo anche l'incenso, e come questo arriva alle tue narici ti fa fare un respiro lungo e profondo, come un bambino che si sta abbandonando nella braccia della madre.
Spengo la luce, ed ecco che quasi tutto scompare, la candela che prima sembrava non avere nessuna importanza ora diviene la padrona dell'ambiente, è lei che domina luci e ombre, e dolcemente la fiamma traballa, come se volesse avvisarci che anche lei ora esiste.
Tu sei stesa sul materassino, le mani lungo i fianchi e il respiro lento.
Quasi senza che tu te ne accorga appoggio una mano all'altezza delle spalle, tra le scapole, e l'altra un po' più in giù, quasi alla fine della schiena e rimango così, fermo, per un paio di minuti.
E questo ti calma ancora di più. Sento il tuo respiro, calmo e regolare, e lo ascolto in silenzio.
Poi le due mani si congiungono sulle spalle, ed iniziano un movimento rotatorio e lento, per sciogliere le tensioni che hai accumulato durante il giorno. Le mani girano in circolo, poi scendono sulla schiena, all'altezza dei glutei si dividono e vanno sui fianchi per scendere verso l'esterno delle gambe e poi fino ai piedi.
Si fermono qualche istante e poi piano piano ritornano su, su, fino alle spalle, girano verso l'esterno e scendono sulle braccia e fino alle mani. Tornano ancora sulle spalle e quindi massaggio piano piano le tue cervicali doloranti.
"Che ne dici se togliamo la maglia?" chiedo io un po' timidamente.
Tu non rispondi, ma dopo due secondi stai già tentando di sfilare la maglia, restando il più possibile distesa a terra, cercando di muovere meno muscoli possibili. Oramai sei rilassata, e l'idea di dover mettere in moto di nuovo i muscoli non ti piace e quindi ti muovi il meno possibile, mentre io ti aiuto. Anche perchè non vuoi far vedere il seno, la timidezza è ancora un po' dentro di te, e questo in qualche modo ti mette un po' in imbarazzo. Hai paura a far vedere il tuo bel seno ad uno sconosciuto, anche se il pensiero in qualche modo ti eccita, ti entusiasma, ti fa sentire sensazioni nuove e inesplorate fino ad ora.
Ora senti le mie mani calde sulle tue spalle, e questo ti piace, ti dà un senso inequivocabile di sicurezza e di calore, di protezione. La sensazione senza la maglia è completamente diversa, più diretta. Il contatto umano provato così è una sensazione stupenda e io sto fermo, ti faccio sentire tutto il calore sulle tue spalle. Poi lentamente le mani cominciano a muoversi, e dolcemente si spostano sui fianchi, ed abbracciano i lati del tuo corpo, con le punta delle dita che arrivano quasi al seno, quasi volessero scoprire le tue forme "nascoste", celate come un frutto proibito non ancora pronto per essere svelato.
Le mani scendono, accarezzano ancora le gambe e i piedi, e ritornano sui glutei, ma subito si allontanano, quasi non te ne accorgi, e prendono i pantaloni della tuta ai lati, e piano piano scendono, sfilando i pantaloni.
Subito mi accorgo che porti un bellissimo perizoma bianco, che esalta le tue forme e quindi rallento nello sfilare i pantaloni, perchè voglio ammirare la tua bellezza in tutto e per tutto.
La candela per non concede molto, e il chiaro-ombra rende il tuo corpo quasi privo di contorno.
I pantaloni sono in fondo, e in un attimo non ci sono più. Appoggio le mie mani sui tuoi piedi, in un attimo spariscono i calzini di cotone bianchi, e il calore delle mie mani invadono la pianta dei tuoi piedi, facendoti sospirare dalla sensazione. Poi le mani salgono, abbracciano le gambe, si uniscono sopra i glutei e poi su fino alle spalle. Ora devo versare l'olio, ma lo metto prima sul palmo della mia mano, e poi con l'altra lo scaldo. L'olio scivola sulle tue spalle e con movimenti dolci ma decisi lo stendo su tutta la schiena, fermandomi sui tuoi bellissimi slip. Ma non basta, non ho spazio sulla tua schiena a sufficienza e così, con la scusa di stendere l'olio fino in fondo alla schiena, abbasso un po' il perizoma, ma solo di qualche centimetro, in modo da darmi la possibilità di arrivare fino in fondo senza problemi, ma in modo che ancora ti copra, che ti dia quel senso di protezione che ancora non vuoi abbandonare. Il perizoma è largo solamente un centimetro, ma il senso di protezione che dà è grande, è l'unica cosa che hai addosso, è l'unica cosa a cui puoi pensare per non sentirti completamente indifesa. E' ancora per un po' il tuo protettore.
Ma oramai non ci pensi più, le mie mani hanno cominciato a salire e scendere sulla tua dura schiena. Ogni movimento è uguale al precedente, eppure è diverso. Ad ogni movimento la tua schiena si abbandona sempre un po' di più, allenta le tensioni, e si fa sentire sempre più il benessere. Ogni movimento sembra uguale al precedente, eppure si ferma un po' prima, oppure un po' dopo, abbraccia di più il fianco, o si fa sentire di più sulla colonna vertebrale, arriva in fondo oppure no. Un po' alla volta le mie mani non le senti più, hanno un movimento lento e dolce, e oramai la schiena è diventata una specie di zona dove le emozioni si sentono, si sbloccano e ti fanno sognare. Le mani scendono poi lungo una gamba, arrivano fino al piede e dolcemente te lo massaggio. Ma ben presto il massaggio si fà più intenso, e le dita premono sulla pianta del piede, dando benessere e piacevolezza. Poi il massaggio ridiventa dolce e ti tocco una delle zone più erotiche del corpo umano: la parte molle tra un dito e l'altro del piede. E questo a te piace, e non vorresti che finisse più. Dolcemente passo anche all'altro piede, che come un fratello geloso aspettava frettolosamente il suo turno, come se non si potesse farlo solo ad uno dei due. E anche lì è l'estasi. Le mani poi si appoggiano su entrambi i piedi, e, passando sulla parte interna delle gambe salgono su, su, fino a dove le coscie quasi si toccano. Tu sei pronta a sentire le mani finire proprio là, e invece no, all'ultimo momento queste si dividono, passano sui fianchi, si ricongiungono sulla schiena, e poi su fino alle spalle, scendono lungo le braccia e finendo sulle mani. Torno ancora sulle spalle, scendo sulla schiena, ti accarezzo le gambe e ritorno ai piedi. Rifaccio tutto il movimento ancora una volta e tu ti tranquillizzi perchè pensi che sia uguale al precedente, ma ecco la variante pronta a farsi sentire: nel movimento di discesa, quasi per errore o per caso, le dita si incastrano sui tuoi slip oramai divenuti "di troppo", anche per te, e mi seguono, seguono le mie mani come volessero sparire da soli, e scivolano senza niente che li trattenga. Non li senti più, non sai se li ho abbassati un po' o se li ho sfilati dal tutto, ma non te ne importa, non ti preoccupi, non ha senso, oramai erano ingombranti, non lasciavano correre la fantasia, non potevano lasciar scorrere le emozioni, le sensazioni, i pensieri.
Ora le mani ripercorrono lo stesso sentiero, la stessa strada, e tu torni sugli stessi pensieri di prima, ma ora sei più libera di pensare che cosa accadrà in quel punto, e già pensi alle sensazioni, sei già avanti col pensiero, non puoi aspettare che le mie mani arrivino lì, devi per forza fantasticare, anche se basterebbe aspettare qualche secondo, qualche attimo in più. Le mie mani scivolano e salgono con la stessa velocità di prima, con la stessa intensità, con lo stesso calore. Ma a te sembra che vadano piano, sempre più piano, ti sembra che quasi si fermino, che non arrivino mai. Ma non ci arrivano, ad un certo punto come prima si dividono, ma poi si fermano, si avvicinano piano piano, si girano, abbracciano l'interno della coscia e si uniscono, e salgono unite verso i glutei, andando a sfiorare per un attimo le grandi labbra, che oramai sono calde e un po' bagnate. Per sbaglio un dito si appoggia proprio là, e nel suo movimento verso l'alto la percorre in tutta la sua lunghezza, anche se la cosa dura poco, è un attimo. Ma il dito prosegue nella sua corsa, e dolcemente sfiora l'ano, bagnato anche questo. La tua reazione è di benessere, senti il mio dito che rallenta, si ferma, torna indietro, gira un po' intorno all'ano, si allontana di nuovo, e ancora ritorna e ancora lo massaggia. E' una sensazione bellissima, unica, ma che per te dura poco, e la mano prosegue il suo cammino fino alle spalle per poi terminare come prima sulle mani.
Rifaccio tutti i movimenti un sacco di volte, non sei mai stanca, ma ad ogni passaggio è come se fosse la prima volta, l'eccitazione sale e le sensazioni non sono mai come il passaggio precedente, sono più forti, più intense, più vere.
A te sembra di essere sdraiata da poco, eppure non te ne sei accorta che è passata quasi un'ora.
Ti copro con un lenzuolo azzurro, appoggio le mie mani sul tuo capo ed ascolto il tuo respiro.
E tu non vorresti più muoverti.
Tenendo fermo il lenzuolo che ti copre tu ti giri. Sei consapevole di essere nuda, ma quel lenzuolo che ti copre ti rende tranquilla e sicura, anche se sai benissimo che un po' alla volta toglieremo anche quello, come abbiamo fatto con la tuta. Ma se prima la sensazione era di paura, ora quello che senti è il piacere, il piacere e il desiderio di togliere tutto, di togliere quella maschera che usiamo per mostrarci alla società, vogliamo riabbracciare quel senso di liberazione dagli schemi che ci impongono. Nudi è una bellissima sensazione, una liberazione anche interiore.
Mi metto in ginocchio dietro alla tua testa e appoggio le mie mani a fianco del tuo collo, una pressione appena percettibile.
Sposto il lenzuolo solo un poco più giù, in modo da scoprire le braccia, le mani e la parte superiore del petto, ma che non lasci assolutamente intravedere niente del tuo splendido seno.
Inizio così un massaggio che parte dalla tua mano destra, sale fino alla spalla, si sposta all'altro braccio e scende fino all'altra mano. Andata e ritorno, così, senza fretta nè obbiettivi, fino a quando, improvvisamente, le mie mani fanno scivolare il lenzuolo in giù, a scoprirti quel tanto sospirato seno, e quindi anche la pancia e l'ombelico. Ma mi fermo, perchè le sensazioni vanno gustate un po' alla volta, se vuoi che siano vissute appieno e non ci si stanchi mai delle sensazioni che verranno. Il lenzuolo ti copre il pube, ed è lì a proteggere l'ultima cosa che senti ancora solo tua, ma che oramai non vedi l'ora di scoprire.
Le mie mani si unisco vicino al tuo collo, scivolano giù infilandosi in mezzo ai seni, ma senza toccarli, passano sopra lo sterno, scendono sulla pancia, arrivano fino ad appena sotto l'ombelico, si allargano e scendono sui fianchi, per poi risalire lungo i fianchi, si infilano sotto le ascelle, e salgono fino a sopra le spalle, poi si riuniscono al centro e iniziano di nuovo a scendere come prima. In questo modo le mie mani girano attorno ai tuoi seni, ma non li toccano mai direttamente, e questo provoca in te una sensazione bellissima, una sorta di tocco-ma-non-tocco, e oramai sei così rilassata che non vedi l'ora che ci accada. Le mie mani eseguono ancora un paio di giri in questo modo, ed ecco ad un tratto, nella fase di salita, che le mani si alzano verso la pancia e salgono su piano piano, abbracciando i seni dolcemente. Le mia dita, una ad una, passano sopra i tuoi capezzoli, e tu senti le mie dita che seguono esattamente il tuo profilo. I capezzoli si induriscono, crescono, mentre le dita ci ripassano sopra nuovamente, per assaporare quella nuova condizione di turgidità, di nuova eccitazione.
I sospiri si fanno sentire, tu ti senti eccitata, ti stai bagnando sempre più, pensando che oramai quel lenzuolo che ti copre le gambe e i genitali ne faresti volentieri a meno, sei impaziente di toglierlo, perchè sai che le mie mani sapranno eccitarti piano piano, senza fretta alcuna.
Ed ecco che le mie mani scendono come prima, ma stavolta, dopo essere scese sui fianchi, proseguono il loro viaggio verso le gambe, e il lenzuolo ad un tratto non esiste più.
Ora sei proprio tu, ti senti completa, completamente libera, unica, intera. Non hai restrizioni, non hai costrizioni, non hai nessuno che ti giudica, nessuno che pensa male di te, nessuno con cui fare i conti o confrontarsi. Sei solamente tu, nella tua pienezza e consapevolezza delle tue sensazioni ed emozioni.
Il senso di libertà ti invade tutta, ti fa sentire libera e solitaria, come su un'isola deserta, sulla spiaggia, mentre prendi il sole, con niente addosso, nella più calma e pacifica isola sperduta nell'oceano azzurro.
Le mie mani proseguono con il loro lavoro, e questa volta tocca ad una gamba, che viene massaggiata dolcemente nella sua completa lunghezza. E quando la mano risale, le sensazioni si esaltano, si fantastica, si sogna. La mano arriva su, si ferma un po' sull'inguine, si gira e torna giù. Ma ogni volta va sempre un po' più su, fino ad accarezzare proprio quello che oramai aspettavi. E' una carezza dolce, lieve, che dura poco e poi svanisce, la mano non si ferma, compie solo un giro e torna giù. Non fai neanche in tempo ad eccitarti, e la mano se ne va. Vorresti rimanesse lì di più, ma lei deve fare il suo lavoro, deve massaggiare il tuo corpo, non ha tempo di fermarsi in un solo punto, e le carezze ti eccitano. Poi le mani passano sull'altra gamba e l'attesa estenuante prosegue, mentre il desiderio sale e tu cominci a mugugnare piano piano, come se ti vergognassi ti farti vedere che la cosa ti piace molto, forse moltissimo.
Ora le mie mani sono sui tuoi bellissimi piedi, e salgono piano piano lungo le gambe. All'altezza delle coscie scivolano sulla parte interna delle gambe, con le punta delle dita verso il basso, e salgono su fino a toccarsi. Poi si dividono tirando leggermente la tua pelle verso i fianchi. Per te è una sensazione bellissima. Sei già dolcemente bagnata, e questo movimento ti fa aprire le grandi labbra, lasciando intravedere solo po' del tuo sesso. E lo senti, senti che si aprono un po', e poi si richiudono, la sensazione è forte. La mani si riuniscono, risalgono la pancia e vanno a toccare i seni, che nel frattempo sono diventati duri e sodi, e i capezzoli sembrano scoppiare. Le mani ritornano giù rifacendo poi lo stesso movimento verso l'alto, ma questa volta, quando sono sulla parte interna delle coscie, le mani si girano, le punte delle dita sono verso la tua testa, e passano sopra il pube accarezzandolo. I miei pollici si toccano, e nel movimento di salita vanno ad appoggiarsi sulle tue grandi labbra. Le allargono dolcemente, e salendo ti fanno sentire il suo calore per tutta la sua lunghezza, fino a toccare il clitoride, sollevandolo un po'. Prima un pollice, e poi, quando il clitoride ricade, viene risollevato dall'altro. Non serve che ti trattieni, so quello che stai provando, e quindi non hai più freni, e ti lasci andare con un lungo e sottile "aaaaaaahhhhhhhh", come se non ci fosse nessuno a trattenerti, e le gambe ti cominciano un po' a tremare. Ma la mano non concede nulla di più, e passa via, mentre tu conti i secondi che separano il prossimo passaggio, sperando che sia uguale al precedente, ma che invece non lo sarà.
Le mani non sono mai come prima, le sensazioni non sono mai uguali, c'è sempre un qualche cosa in più, un qualche cosa di diverso che rende ogni movimento unico nel suo genere, anche se apparentemente uguale al precedente.
E quando le mani tornano lì ti senti libera e felice, una mano si intrattiene un po', mentre l'altra sale e tocca il seno, dando quel senso di emozione totale. Senti anche il mio petto appoggiarsi sulla tua pancia, un calore che ti invade completamente. Ascolti il mio cuore che batte, il mio avambraccio poggiato su di te che sembri guidare la mano, oppure è il contrario, non capisci più nulla. Ma che importa, ora non vuoi nemmeno pensare quello che sta succedendo, vuoi solo goderti quegli attimi così tanto attesi che non importa chi guidi le mie mani.
Esse si muovono insieme, poi si dividono, una va giù, una va su, sembra che facciano di testa loro, poi accarezzano il tuo clitoride, in senso circolare, poi in su e in giù, e quando sembra che arrivi l'apice del piacere, la mano si allontana, toccando un altra parte del corpo, ma sempre in modo eccitante e sconvolgente. Dove sarà l'altra mano ? E' facile perderla di vista, perderne la sensazione, sentire più una o l'altra, a seconda di che cosa stanno facendo. Ma sono entrambe eccitanti, sia che stiano salendo, sia che stiano scendendo. Il seno, il gomito, le spalle, le cosce, sono diventate tutte zone sensibili, non esistono più zone normali e zone erogene, il corpo si sente un tutt'uno e le mani avvolgono il tuo corpo in modo completo.
Tutto ad un tratto le mani si fermano, entrambe sulla tua pancia, poi lentamente scendono sulla parte interna delle coscie e senza nessun sforzo ti senti le gambe leggermente che si divaricano. Sei così bagnata che stai gocciolando sull'asciugamano sotto di te, e non capisci più quale è l'olio e quale sei tu. Le mani si fermano di nuovo, attendono qualche secondo e poi come una fiammata improvvisa che invade tutto il tuo corpo in una frazione di secondo, ti senti un calore salire verso il tuo petto, come un'esplosione di fuochi d'artificio, come un fulmine in una tempesta. Senti tutto il calore della mia lingua dentro di te, e non riesci a capire come si stia muovendo. Ma che importa, non è ora certamente la cosa a cui pensare, ma assaporare appieno quel senso di calore che si sta sviluppando. La mia lingua gioca con il tuo clitoride, giochi semplici ma efficaci. Lo muovo in senso circolare, mi allontano, mi avvicino, lo faccio traballare, tremare, e poi lo lascio andare. E tu ad ogni cambio di movimento senti una sensazione diversa, un calore che cresce piano piano, mentre le tue gambe tremano sempre più. Le mie mani per non stanno ferme, ti accarezzano le gambe, poi salgono a tenere ferma la tua pancia che nel frattempo si è messa a tremare anch'essa, quasi a seguire il tremore delle tue gambe. Ma la mia lingua non si ferma, e le mani non sono da meno. Sono già arrivate ai seni, e vanno a scoprire e a misurare la durezza dei tuoi capezzoli, induriti notevolmente. Tu ti senti completamente avvolta nel piacere, e non riesci più a stare ferma. Cominci a tremare di più, quasi a sussultare. Vorresti muoverti, forse girarti, ma sai che chi viene massaggiato deve rimanere fermo e i tuoi muscoli tremano, tentano di muoversi, ma poi crollano. E di lì non riesci a muoverti, sussultando sempre più, mentre non senti più i tuoi tremori che oramai hanno invaso tutto il corpo.
Ad un punto l'eccitazione esplode, ti senti invadere da un colpo di calore improvviso, fai un lungo sospiro "aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh" e ad un tratto i tremori si fermano. Io mi fermo, ti accarezzo un po' in tutto il corpo, mentre i tuoi muscoli sono esausti e vieni invasa da una calma interiore quasi mai provata prima. Tutto si calma, tutto si cheta, come se un fiume in piena fosse appena passato e ora avesse lasciato solo il silenzio infinito, come se avesse appena pulito il tuo corpo ma dalla parte interna. Le forze ti hanno abbandonato, io mi sono fermato.
Ti ricopro con il lenzuolo, la candela è ancora lì che ti guarda, e la felicità si vede nei tuoi occhi lucidi e contenti. Hai voglia di addormentarti, di rimanere ancora lì, almeno un altro po', ancora per 5 minuti, come quando bisogna alzarsi per andare al lavoro, hai bisogno di rimanere lì. Ma fretta non ce n'è. Il lenzuolo ti dà un po' di calore, anche se ti mancano già le mie mani, tolte da pochi secondi ma che fanno già sentire la loro mancanza.
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16
3
10 years ago
Massaggi1per1Lei,
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Complicità tra coniugi
Nel frattempo arrivò lo '87 e nello stabilimento in cui lavoravo, si effettuò il torneo
interaziendale di calcio ed io ero nella squadra ed avevo modo di vedere e di valutare, quando si
andava sotto le docce alla fine delle partite, i cazzi dei miei colleghi. Andavo sempre a lavorare
con un mio amico , una settimana con la mia auto ed una con la sua, eravamo molto affiatati,
parlando e riparlando una volta si andò su discorsi di sesso e di dimensioni di cazzi e mi disse
che lui aveva un cazzone. Di lì a poco si fece la prima partita del torneo, io giocavo in attacco ed
il mio amico giocava in porta, vincemmo ed alla fine si andò sotto le docce. Ci denudammo e
quando vidi il cazzo del mio amico restai meravigliato dalle dimensioni. Andai a casa ed alla
sera a letto mia moglie mi venne vicino, aveva voglia di scopare, era una donna di 30 anni nel
pieno delle pulsioni sessuali, cominciammo, verso la metà dell’amplesso quando vidi che
cominciava a godere, presi la palla al balzo e gli parlai del cazzo del mio amico e lei cominciò
ad eccitarsi moltissimo ad un certo punto mi disse voglio farmi sbattere da lui. Quando finimmo
si parlò del modo di agire per organizzare una serata particolare col mio amico. La settimana
dopo andammo con il mio amico Claudio ad una, delle tante feste dell’Unità che si svolgevano
nella zona. Come avevano pattuito mia moglie si era messa addosso un vestitino sottile e
abbottonato sul davanti da cima a fondo e sotto non aveva niente, abbiamo mangiato e ci siamo
disposti a tavola io da una parte e mia moglie e lui dall’altra, Lei si era sbottonata un po’ sul
davanti in modo che quando lui, che non ne sapeva nulla, si girava verso di Lei essendogli di
fianco, vedesse le sue tette. Lei d’ogni tanto le toccava la gamba con la sua e poi abbassava la
mano sotto la tavola e prendendo la sua mano se la faceva mettere sulla figa così da farsi fare un
ditalino, il pasto durò 30 minuti e tutte le volte che lei toccava l’uccello di lui e che lui le
toccava la figa lei mi guardava con occhi vogliosi. Poi ci siamo alzati ed abbiamo girato per la
festa e quando siamo arrivati nell’area del cinerama all’aperto ci siamo accorti che lo schermo
era piazzato in mezzo al prato a distanza di circa 100 metri dall’entrata e che appena più avanti
sulla sinistra c’era una rientranza coperta dalla vista della gente che andava a prendere posto
sulle poltrone del cinema e c’erano delle macchine e dei furgoni parcheggiati all’interno di
questo anfratto, bene mia moglie ci ha trascinati lì e poi facendoci restare sul ciglio dell’anfratto
ci entrò e facendo in modo che noi due vedessimo si aprì il vestito e si fece vedere tutta nuda, il
mio amico cominciò ad ansimare dal piacere e a questo punto mia moglie lo chiamo, lui entro e
mia moglie gli lo tirò fuori restando meravigliata dalle dimensioni del suo cazzo, cominciò a
spompinarlo ed a baciarlo con un desiderio immenso e quando lui gli mise la mano dentro la
figa mi chiamo e mi disse “senti com’è bagnata la figa di tua moglie” io andai gli vicino infilai
la mano nella figa di lei e sentii che grondava umore come mai l’avevo sentita grondare allora si
cominciò una scopata a tre, lui la scopava con il suo cazzone da quasi trenta centimetri mia
moglie prendeva il suo e faceva un pompino a me poi mi disse, tanto che prendeva il suo nella
figa “voglio il tuo nel culo” io gli girai dietro Claudio la sollevò lei si avvinghiò a lui che la
penetrò davanti ed io la penetrai dietro poi ci demmo il cambio ed io la penetrai davanti e lui
dietro con il suo cazzone. Poi andammo verso la macchina, ci salimmo, io davanti e loro due
dietro e mentre andavamo verso casa, lei con il vestito aperto gli salì a cavallo, se lo mise in figa
e cominciò a saltare, incurante delle macchine che incrociavamo, io d'ogni tanto mettevo la
mano dietro e toccavo la mazza di lui dentro alla figa di lei era una sensazione estasiante e
godetti a tal punto che venni. Da quel momento, ogni settimana facevamo qualcosa di
lussurioso. La settimana dopo andammo in un bistro in una città vicina, che aveva una saletta
interna buia ed isolata dal resto del bar, ci arrivammo verso le 9,00 di sera, nella sala non c’era
nessuno, i tavoli avevano divanetti al posto delle sedie, ci sedemmo in un tavolo un po’ nascosto
dall’entrata della sala, ordinammo qualcosa, poi quando ci portarono le consumazioni mia
moglie, che si era messa sempre il solito vestitino, vedendo che non si vedeva nessuno nella
sala, cominciò a girare per la sala tirandosi sul il vestito e facendo vedere il pelo della sua bella
figa e a sbottonarsi il vestito fin sotto le tette le tiro fuori si avvicinò al mio amico se le fece
leccare e prese la sua mano se la mise sul pube e si fece sditalinare, cominciò a toccargli il cazzo
glie lo tirò fuori cominciò a spompinarlo poi dopo un po si tiro sul il vestito gli andò a cavallo e
si fece scopare nella sala del bistro, poi mi prese il mio in bocca e venimmo tutti e tre insieme. Fu un esperienza meravigliosa. Ma una delle più belle fu quella volta, nell'estate dello '88, che
andammo in un'altra città vicina, con l’intenzione di andare in una sala cinematografica che
trasmetteva film porno, trovata la sala, andammo prima a mangiare una pizza in un locale non
tanto distante poi quando finimmo ci incamminammo verso il cinema io feci andare avanti mia
moglie con lui in modo che da dietro da lontano vedevo che si baciavano si toccavano ed io mi
eccitai un casino pensando a quello che sarebbe successo nel cinema, entrarono andarono in
galleria come avevamo concordato in precedenza, entrai andai alla cassa presi il biglietto e mi
incamminai su per le scale che portavano in galleria, arrivato al piano notai che la sala era sulla
destra e che sempre sulla destra c’era la porta d’entrata e più avanti in fondo al corridoio vidi
che c’era l’indicazione per i bagni, era da un po’ che, per l’eccitazione, mi era venuta voglia di
pisciare, allora andai verso i bagni e con mia enorme sorpresa vidi uscire dall’angolo mia
moglie con lui, mi dissero che anche a loro per l’eccitazione gli era venuta voglia di pisciare,
arrivai in fondo al corridoio e sulla destra si apri un altro corridoio non molto lungo ma molto
più largo di quello che avevo appena lasciato e notai che i bagni erano subito sulla sinistra e
sulla destra in fondo si intravvedeva una specie di stanzetta con un intramezzo, che non si
poteva vedere dall’entrata del bagno allora incuriosito, andai verso la stanzetta entrai e vidi che
c’erano due o tre divanetti, allora pensai “se sono venuti qui anche loro avranno sicuramente
visto quello che sto vedendo io ed allora mi balenò un pensiero, conoscendo mia moglie, che lei
volesse prima attirare qualche uomo andando nella sala a farsi vedere”, la cosa mi eccitò
moltissimo, Uscito dal bagno andai verso la porta della galleria entrai e vidi che c’era subito
sulla sinistra una serie di file da cinque posti per fila che cominciavano da 5 o 6 metri sopra le
file al centro della galleria, poi il framezzo con la scaletta che portava alle file superiori, nel
mezzo c’era il grosso delle poltroncine con 15 poltroncine per fila e poi ancora il framezzo ed in
fondo c’era un’altra serie di cinque posti come all’entrata sulla sinistra, ad un primo momento
non vidi nessuno, poi guardando più attentamente, notai che mia moglie con Claudio si erano
messi nelle file in fondo ai primi posti e sotto nelle poltroncine di mezzo alla prima fila c’erano
tre uomini di colore, mia moglie si era messa li per fare in modo che se i tre si fossero girati alla
loro sinistra l’avrebbero sicuramente vista. Io mi misi alle spalle dei tre uomini, 4 o 5 file più su
all’altezza di dove si erano messi mia moglie ed il mio amico, appena mi sedetti notai che mia
moglie aveva il vestito aperto sbottonato, così da far vedere le sue tette turgide e la peluria della
sua figa ed aveva in mano il cazzo di lui mentre lui la stava sditalinando con forza, allora mi
avvicinai mi sedetti alla destra di mia moglie. Il mio movimento insospettì uno dei tre uomini,
che fino a quel momento erano stati presi dalle scene del film, si girò e vide mia moglie con i
nostri due cazzi in mano e noi due uno con le mani sulle tette e l’altro con le mani nella figa.
Mia moglie si accorse subito che l’uomo la guardava e quando notò che era nero si leccò le
labbra dalla libidine, fece cenno all’uomo di salire verso di noi, allora l’uomo chiamò gli altri
due e tutti e tre si diressero verso di noi. Quando mia moglie vide che anche gli altri erano di
colore si lasciò scappare un gridolino di piacere e si alzò andò incontro ai tre e si avviò verso
l’uscita della sala, per andare in quella stanzetta che naturalmente aveva visto anche lei, con le
mani dei tre addosso che la toccavano in tutte le parti del corpo. Era estate il 9 luglio e nel
cinema c’era pochissima gente e tutti quelli che c’erano si erano accomodati in platea, quindi
quando mia moglie uscì dalla sala non c’era nessuno ed andò come avevo previsto nella saletta.
Io ed il mio amico restammo indietro e vedevamo da dietro tutta la scena, poi aspettammo che
mia moglie con i tre entrassero e subito dopo andammo anche noi. Quando entrai vidi una scena
meravigliosa che mi eccitò tantissimo, i tre uomini avevano tirato fuori gli arnesi che non erano
cazzi normali, erano tutte e tre sopra i 30 cm e il loro diametro era minimo di 7 o 8 cm, mia
moglie ne prese uno in bocca e gli altri due in mano, poi uno dei due si stese su un divanetto
disse a mia moglie di andarci sopra, lei si tirò giù il vestito e lo lasciò cadere a terra restando
tutta nuda, si mise a cavalcioni dell’uomo prese in mano il suo membro e se lo infilò in figa
mentre con la bocca spompinava uno e con la mano menava l’altro. Poi ad un certo punto disse
a quello che aveva il cazzo in mano di andargli dietro e si senti chiaramente che le disse “voglio
il tuo bell’uccello nel culo”, il fatto è che era il più grosso e lungo dei tre, l’uomo gli andò dietro si mise con le ginocchia sopra il ciglio del divanetto appoggio la cappella sullo sfintere di lei,
l’uomo cominciò a spingere piano e a poco a poco si vide sparire nel culo di lei prima la
cappella e poi tutto il cazzone fino alle palle. Il mio amico quando vide quella scena con lei che
aveva tre missili come quelli uno nella figa, uno nel culo ed uno in bocca si lasciò scappare un
grido di piacere e mi disse che ero un uomo molto fortunato ad avere una moglie così troia, io
andai davanti a mia moglie ci guardammo negli occhi e i suoi brillavano di piacere mi accostai
con le labbra alle sue e ci demmo un bacio lungo e profondo che durò fino a quando il terzo
nero mi scostò la testa e mise il suo cazzone nella bocca di lei. Andammo avanti così per quasi
tutto il film con mia moglie che a turno prendeva i nostri cinque cazzi, ma il non plus ultra è
stato quando, in un momento di calma apparente che lei seduta sul divanetto prendeva a turno i
cinque cazzi in bocca a volte anche due per volta, lei disse a Claudio di sdraiarsi sul divanetto a
fianco, lei gli andò sopra a cavalcioni si infilò il suo cazzo in culo, poi disse a me di andargli
dietro che voleva anche il mio nel culo , gli andai dietro appoggiai le ginocchia sul ciglio del
divanetto e lo infilai nello sfintere e cominciammo ad incularla forsennatamente. Lei allora disse
ad uno dei neri di metterglielo in culo anch'esso, il nero si piazzo a gambe aperte davanti sopra
di lei, si prese la mazza in mano la appoggiò sul buco del culo di lei e affondò il colpo, quando
Claudio sentì anche il nero entrare nel culo di Laura disse “non avevo mai visto una donna
prendere tre cazzi in culo” allora come sempre quando qualcuno diceva quella frase Laura
rispose “se si potesse ne prenderei altri tre nella topa” e continuò “ancora più forte più forte
sbragatemi tutta” fu così che venimmo tutti e cinque insieme riempiendo mia moglie di sborra.
Inutile dire che mia moglie venne almeno 5 o 6 volte
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1
10 years ago
brando1468237,
30
Last visit: 10 years ago
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La prima volta trans e cuck
Premesse,scrivo male ,chi si sente offeso per i miei errori non legga si ritenga esentato lo dico inizialmente cosi non leggete.La mia coppia Cuck di riferimento,mi chiede se posso coinvolgere un trans ,io sinceramente non amo il genere ma il lui di coppia lo vuole e lei la moglie muore dalla voglia di vederlo con un trans.Organizzo a casa mia,il trans che avevo incontrato ad una gang in villa e consono del gioco va solo con uomini ma gli piace farsi fare orale anche dalla moglie..arriva prima trans e mi dice subito che preferisce che gestisca io anche lui ....in questo gioco con cuck spiego che lui novizio cuck ma voglioso di..spingersi piu in la..dopo circa 10minuti arriva la coppia...lei al solito bellissima,dopo i rituali..saluti ,tutti sono molto a disagio lei trans molto femminile bel seno..un bel cazzo..spoglio la moglie e la espongo...e chiedo alla trans fede di spogliarsi..e incomincio a giocare con loro due sul letto..che mi spompinano insieme alla grande...e il cuck..seduto esce cazzetto e sega...e mi guarda con occhi languidi..vuole essere reso partecipe..allora dico alla moglie..di al cornuto..di succhiare il cazzo..al trans che si chiama federica per la cronacae il marito..subito si butta sul cazzo di fede e incominciamo questo trenino..di pompini..la moglie insulta lui lo chiama succhiacazzi e lui sempre più eccitato...mentre io faccio salire lei su di me..e la fotto alla grande sopra,questo spettacolo mi fa impazzire vedere il marito che succhia trans e la moglie sopra di me.. e vengo dentro alla grande,e come al solito dico al cuck,ora ripuliscimi tua moglie che voglio continuare ,e lui con lei con le cosce larghe piene incomincia a leccare,ma fa un errore da il culo al trans che subito..mi chiede se puo..prendere il culo del cuck..lui dice no..ma io non mi arrendo e chiedo allla moglie e lei fa ,si inculami il cornuto, tranquillo che lo vuole..mi ha chiesto strap on a casa..e fede risponde stai tranquillo sono bravissima e ho tanta esperienza..mette olio nel culo e nel preservativo..e con esperienza lo spinge dentro non grandissimo..ma sempre un cazzo era, il cuck lecca fica ansimando...e lei mi dice avvicinati che ti succhio,ragazzi uno spettacolo lui inculato dal trans fed mentre lecca fica piena di me...e lei succhia me, quindi...succede l inpensabile..lei mi chiede di punire suo marito..vuole che lui succhi a me mentre trans incula..e io lecco la fica di lei..e cosi sia..la faccio felice ,mi ritrovo con un trans che incula ilmarito mentre mi fa pompino...e lecco la moglie con un 69..che decide di alternarsi con il marito..a spompinarmi e magicamente sia io che il trans veniamo insieme..lei dentro il culo con preservativo di lui e io in bocca a loro due ,ma lei ora mai in presa totale mentale spinge la testa del marito sopra il mio cazzo ad ingoiare tutto,cosa che lui fa,lei vede fede trans che si leva preservativo..e dice aspetta ti ripulisce il mio cornuto succhiacazzi,e lui molla il mio e senza avere tentennamenti ingoia cazzo trans e lo ripulisce,uno spettacolo duro,uno dice finita ...no invece ,perché il cuck non era venuto,la moglie fa io non ti scopo...ora ti inculi il trans..se vuoi venirefede risponde solo se carlo si fa fare pompino da me e dalla festa in villa che voglio il tuo cazzone in bocca ,io alla gang non mi ero fatto toccare da lei..lui,il marito incula fede,ormai era diventato un gioco a chi offriva di più..quindi lei mi guarda e mi dice me lo devi..e io sorrido..fede incomincia un pompinoa me leccandomi in maniera sensuale palle buco del culo ..e il marito incula..fede...ma il cuck..mentre incula chiede alla trans fede posso levarmi preservativo..e lei si puoi..e gli riempe il culo..io non resto duro ne vengo..ma tutti sono contenti..quindi mando via trans fede che ringrazia per la splendida serata la coppia si riveste..stanno per uscire..e io dico al cuck..aspetta in auto che voglio parlare con tua moglie..e lei fa un sorriso lui esce e aspetta in auto..io nudo invito lei in bagno la spoglio ed entriamo sotto doccia e dico a lei di lavarmi..mi insapona mi lava adoro farmi lavare dalle moglie... e le dico aspetta , esco doccia mi asciugo e prendo il telefonino di lei..la faccio inginocchiare dentro doccia e lei sorride mi dice ma cosa vuoi fare porcellino..e riprendo mentre le piscio addosso..lei mi guarda e resta di sasso e le dico apri la bocca su troia..me lo devi..e lei beve con bocca aperta e in viso..finisco e incomincia succhiarlo..mentre il marito citofonava e non aprivamo e mandava sms..le riempio in gola ingoia tutto e si riveste e io mando un sms al cornuto ...ti ho mandato un video come regalo..divertiti...e lei sorride...esce e va via...se volete sapere la coppia e in foto nel mio..album..e si capisce chi sono..se siete curiosi..e tutto vero...aspetto che mi consentano di metter video....spero non sia stato troppo duro e tantissimi errori oppure orrori sicuro ahhah scusatemi...alla prossima....
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1
10 years ago
paco4,
42
Last visit: 1 year ago
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Scopata al lavoro
Tra il lavoro e mia moglie che mi contava anche i minuti, il tempo per me era sempre di meno, mentre i contatti nei vari siti erano sempre di più.
Così decisi di fare un azzardo, incontrarmi con Marco al lavoro.
Il mio lavoro si svolge prevalentemente in ufficio, ma fortunatamente avevo la disponibilità di una stanza adibita a laboratorio, dove in quel periodo andavo spesso.
Lo proposi a Marco, dicendogli che si sarebbe dovuto accontentare, non sarei potuta essere al massimo dello splendore, in quanto ci saremo dovuti incontrare fuori ed entrare insieme per evitare che qualcuno gli facesse domande.
Lui accettò ed una mattina, chiusa in laboratorio, indossai alcune cosette sexy e mi rivestii con i soliti pantaloni, camicia e giubbotto.
Non aspettai molto che arrivò il suo sms “sono qui, dove sei?”, gli avevo spiegato il punto dove ci saremo visti; in un minuto ero da lui.
Un breve e veloce saluto ed entrammo.
Marco era un bell’uomo sui 45 anni, brizzolato ed un filo di pancetta; appena chiusa la porta, in un attimo mi spogliai e indossai parrucca e sandali.
Lui iniziò subito a palparmi il culo, mentre io massaggiavo il suo uccello da sopra i jeans; sentendolo già eccitato non esitai ad aprirgli i pantaloni ed abbassargli i boxer… il suo cazzo svettò in tutto il suo splendore, non lungo, ma largo con una bella cappella rosa.
Dopo un breve massaggio, mi inginocchiai ed iniziai un lento pompino; si era appoggiato al bancone da lavoro inarcando leggermente la schiena all’indietro e spingendo il cazzo in avanti.
Lo gustai solo per qualche minuto, perché lui mi fece rialzare dicendomi che voleva incularmi ed io non me lo feci ripetere, mi misi in ginocchio su una sedia, lui si posizionò dietro di me appoggiando la cappella al mio buco e inizio a spingere dolcemente.
Lo sentii entrare lentamente senza fermarsi, se non quando era già tutto dentro e con un gemito inizio a scoparmi, dapprima lentamente, poi, tenendomi stretta per i fianchi, con più foga… “ che culo che hai… si sei proprio una gran troia… ti piace farti sbattere?...” diceva mentre il suo cazzo entrava e usciva con forza.
Ero in un lago di umori, gemendo come una cagna con quel maschio che mi stava sbattendo… era meraviglioso… avevo trovato il modo di sfruttare il poco tempo che avevo per farmi montare… ed ero li, tra gli strumenti, vestita da troia con un maschio che mi sbatteva il suo cazzo nel mio culo insultandomi e sculacciandomi.
Ad un certo punto mi disse “prendilo in bocca che sto per venire”, mi girai velocemente e feci appena a tempo a prenderlo in bocca che con un gemito mi inondò di sborra riempendomi la bocca… succhiai le ultime gocce, poi guardandolo negli occhi inghiotti tutto il suo seme.
“mi piaci, sei una brava zoccola, ci rivediamo presto” ci rivestimmo e lo riaccompagnai fuori con ancora il suo sapore in bocca.
E non fu l’unico….
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10 years ago
milena3travesta,
45
Last visit: 10 years ago
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Il mercato degli schiavi
Da ormai 20 anni, Pascal organizza questo evento "mondano" tutti i mesi. La prima volta che partecipai, fu tramite una amica slave russa, con multi-padrone, che frequentavo intensamente in un determinato momento della mia vita. Mi parlo' di questo evento, allora sconosciuto a molti, come una novita' assoluta.Arrivammo in questo baretto, molto piccolo ma accogliente, con luci basse ma non troppo soffuse, con un lungo bar, tavolinetti e sedie, e un piccolissimo palco. Passammo il controllo, il tempo di depositare le giacche, pagare l'ingresso del privé, e con stupore ci consegnarono falsi dollari: chiesi all'amica il valore, e lei mi rispose solo con un sorriso ammiccato. Il tempo di sedersi a bere un bicchiere, salutare un po' di gente, e Pascal, da vero istrione qual'e' si presento' sulla scena, con microfono e una dolce musica di sottofondo. Urla di gioia e di scherno dei presenti, come fossimo veramente in mezzo al mercato. Questo ambiente semplice, gioioso, non stereotipato, mi entusiasmo' immediatamente. Pascale comincio' a presentare una donna sui 50 anni, di chiara origine marocchina, ne presento' il master, e spiego' cosa faceva (fisting, pissing, aghi e frustate) e cosa desiderava il lui per lei. A quel punto la folla comincio' a puntare come ad un'asta, con risate e delirio dei presenti; io mi entusiasmai al gioco e provai a partecipare, ma le cifre salivano vertiginosamente.Poi fu il turno di un bel transex, tutto vestito in lattex nero, che voleva essere pugnalato con un enorme dildo e frustato con forza; l'asta ricomincio' furente e furono una coppia di anziani italiani che se lo aggiudicarono. Alche' una coppia vicina ci chiese di riunire il malloppo con loro, per avere un potere di acquisto superiore, e ci sedemmo al loro tavolo.Passarono ancora a turno una coppia di slaves, che desideravano una sottomissione brutale, e partecipammo inutilmente, poi venne il turno di un marito cuck che voleva punire la moglie traditrice, una bellissima mulatta sudamericana. Cominciammo ad animare l'asta con furore, gli altri non desistevano, fin quando Pascale si avvicino' al nostro tavolo e, di soppiatto, ci assicuro' il suo aiuto economico, e vincemmo la preda con facilita'. Il marito l'accompagno' al nostro tavolo, lo invitammo a bere per conoscersi meglio, mentre la sua cagna rimase, inginocchiata e testa bassa, accanto a noi in silenzio.Passata circa un'oretta, decidemmo di scendere, come gli altri, nella cantina al piano sottostante. Li mi resi conto che sopra si rideva e si urlava, ma sotto le richieste diventavano realta'. Gli schiavi ricevevano, da estranei, la punizione richiesta, con il loro master al lato, a controllarne lo svolgimento.La marocchina era seduta su una sedia ginecologica, e la stavano fistando a turno tre signori, il transex era legato con le braccia al soffito e stava assaggiando la frusta, la coppietta era in un'altra stanza.Noi sdraiammo la nostra giovanissima bellezza, di pancia, sulla cavallina, io lasciai cominciare il mio socio, questi estrasse delle bacchette cinesi, ne mise qualcuna dentro un preservativo, lo infilo' nel culo della tipa, e poi comincio', una ad una, a riempirglielo. Io nel frattempo mi sedetti tra le due nostre slaves, e mentre la mia amichetta mi animava il cazzo con massaggi e colpi di lingua, io insinuavo le mie dita a dilatare l'orifizio dell'altra slave, che ansimava a piccoli respiri, con gli occhi sbarrati a guardare la vittima del suo master; poi anche lei si sistemo' meglio, e comincio' a ingoiarmi interamente il sesso, mentre la mia lady si occupava animatamente della sua figa.Il mio socio, dopo un po', mi chiese di scambiarci i ruoli. Quindi mi rialzai, sotto gli occhi del marito, impassibile, intento a fumare, e mi era rimasta la parte piu' difficile; ormai il culo della slave era completamente slabbrato da almeno 35 bacchette riunite, e ogni supplemento che aggiungevo la faceva miagolare con una voce rauca, mi fermai a 43, smossi questo mazzo enorme per farlo scivolare avanti-indietro con difficolta', poi dopo che ebbe un sussulto rantoloso, cominciai a toglierle, fino alla fine. Il suo ano era completamente esploso, una rosa tumefatta e violacea, con gli umori mescolati al resto che colavano; lei rimase sdraiata e spossata a lungo, prima di potersi rialzare. Nel frattempo il mio socio stava cavalcando la mia amichetta con molta violenza, e io invece, ormai eccitatissimo, presi la sua con estrema dolcezza, aprendole i buchi come un fiore che stava sbocciando a primavera, ma fissandola intensamente per provocarla, infatti venimmo quasi simultaneamente. Avevo la testa che girava come un vortice, nel mezzo di quella bolgia di persone, molti in rigoroso silenzio, tranne le vittime che urlavano.Mi rialzai per andarmi a lavare in bagno, e a mia grande sorpresa la moglie della coppia sottomessa era stata parcheggiata a fianco di un urinatoio, dove tutti potevano pulirselo nella sua bocca dopo aver pisciato, ma era tutta fradicia, quindi dedussi che molti la utilizzavano .... durante.Risalimmo tutti insieme dalla cantina, ci rimettemmo al tavolo dove il marito cuck offri da bere, continuammo a discutere e chiacchierare in allegra compagnia; altri pure recuperarono il loro posto nel bar, finquando decidemmo di rientrare. Arrivati a casa, e ancora completamente adrenalinici dalla serata, riprendemmo a scopare con inaudito ardore, fino alle prime luci del mattino. Ero spossato ma felice. Da allora sono passati molti anni, ma le aste di schiavi proseguono con inaudito furore, per veri amateurs
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10 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 3 days ago
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L'adolescenza - parte seconda
Appena si era sparsa la voce, anche mio fratello incominciò a farmi delle avances e così, quando eravamo soli nella camera da letto, prese a riferirmi che tutti, a scuola, dicevano che avevo un bel culetto, ed a chiedermi, con sempre maggior insistenza, di mostrarglielo. Irritata ?? Ma neanche per sogno. Se mi avevano palpata e "provata" i compagni, perchè non permetterlo a lui, che era molto più che un compagno ?? E poi mi aveva vista da sempre quando mia mamma mi faceva le perette....Glielo concessi.Abbassarmi le mutandine in privato, davanti a lui, fu imbarazzante, ma altrettanto piacevole. Purtroppo, o...per fortuna, non si accontentò solo di guardarmi. Anche lui volle accarezzarmi e palparmi, fino ad implorarmi di venirmi a fare compagnia nel mio letto....Glielo concessi. Le prime volte mi palpava dopo che mi aveva calato giù le mutandine. Poi mi chiese se, mentre si masturbava poteva toccarmi. Gli concessi anche questo. Che a me piacesse da morire, lui sicuramente se ne accorse, ma mi ha sempre rispettata. Infine mi chiese se poteva salire sopra di me, mentre io ero a mutandine abbassate, e....glielo concessi. Mi rassicurò che non si sarebbe tolto le mutandine ed infatti sentivo il suo cosone e tutto il suo calore, attraverso il sottilissimo tessuto delle sue mutandine. Poi, ad un certo punto, mentre ero a gambe spalancate sotto di lui, sentii un calore molto più intenso, come avessi un ferro rovente fra le cosce. Mi fece un mare di complimenti, ed io non gli dissi nulla, ma mi ero accorta perfettamente che anche lui aveva abbassato le mutandine. Conferma ne fu, che quando, dopo che quell'abbraccio ebbe fine e mi rialzai le mie mutandine, dietro ero appiccicosa e bagnatissima del suo umore:....del suo amore.Quell'abbraccio, nel mio letto, si è poi ripetuto tante e tante volte, ma lui mi ha sempre rispettata, e non mi ha mai chiesto di farmi penetrare: se, solo me lo avesse chiesto, credo che glielo avrei concesso.
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10 years ago
maskietta, 35
Last visit: 9 years ago -
L'adolescenza
Il mio primo approccio con un maskio, l'ho subìto a 12 anni. Eravamo in gita con la mia classe (3^ media che frequentavo con mio fratello), e mi ero attardata a scendere dall'autobus per sistemare la mia roba, quando, mentre ero ricurva in avanti, avvertii, dietro, proprio al centro del mio culetto, che un qualcosa di molto rigido e caldo, premeva contro di me. Non avendo la più pallida idea di cosa mi stesse accadendo, non vi diedi peso, sino a quando, due mani ferree non mi arpionarono le anche e sentii sussurrarmi all'orecchio, di stare ferma, perchè avevo un culetto splendido. Era il mio amico di classe e, pur cercando di divincolarmi, ci riuscii soltanto quando lui mollò la presa. Era la prima volta che "sentivo" la durezza ed il calore di un cazzo, e rimpiango che lui si sia staccato da me, ma non rimpiango assolutamente che quel gran porco, da quel momento, ha sparso la voce per tutta la classe, dicendo a tutti che avevo un magnifico culetto; e nella stessa classe c'era pure mio fratello maggiore.
Il secondo approccio l'ho subìto quando il mio compagno di banco, ormai al corrente della situazione, decise di "provarmi". Un giorno, quando mi sedetti, trovai la sua mano spalancata prontissima nel palparmi, e poco dopo, nei bagni della scuola, mentre bevevo alla fontana, praticamente inarcata a 90 gradi, si intrufolò di nascosto e mi fece la stessa cosa che mi aveva fatto l'altro compagno, poggiandomelo. Anche se mi piaceva, non condividevo di essere presa senza il mio consenso, quindi mi rialzai e, aiutandomi con le mani, nel tentativo di fargli del male, premetti il mio corpo contro di lui e contro il muro, con tutte le mie forze. Il risultato fu che lui, gemendo di piacere, mi ringraziava per quel che gli stavo facendo......che ingenua !?!
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10 years ago
maskietta, 35
Last visit: 9 years ago -
Non credevo mi potesse piacere
Io e la mia compagna che debbo dire è una gran fica siamo insieme da diversi anni e purtroppo anche per noi è arrivata la noia della rutin sulle prime era aumentare l'enfasi mentre facevamo sesso gli chiedevo di immaginare di fare sesso con uno sconosciuto, facendogli dire qualunque fantasia, sulle prime ci migliorava ma poi venne il desiderio di passare ai fatti si di conoscere altre coppie, iniziai a rispondere a qualche annuncio e facemmo vari incontri, debbo dire tutti deludenti e non facemmo nulla, solo un paio di volte con coppie migliori arrivammo a qualcosa di soft più che altro erotismo e qualche giochetto di mani, una volta pero incontrammo una coppia piuttosto simpatica ci prendevamo, lei era molto sensuale un culetto a mandolino, lui simpatico e iniziammo a frequentarci ma come coppie normali, si solo un po di erotismo e piccole provocazioni ma nulla di più, una volta pero ci invitarono a cena, fu una serata simpatica dopo una bella cena e qualche bicchiere di vino misero un dvd delle loro vacanze, bei posto ma pensavo oddio adesso ci annoiamo, mentre pensavo cosi le riprese andarono nella loro stanza e lui riprendeva Monica (la moglie) mentre faceva la doccia, una fica incredibile poi poggio la telecamera e entro nella doccia anche lui e li ci fu una sorpresa quando si tolse lo slip si vide una proboscide si sembrava la proboscide di un elefante, un cazzo incredibile almeno 27 x 18 una bestia, guardai la mia compagna e la vidi turbata, le pupille dilatate si si era incantata davanti a quel cazzo fuori misura, finimmo il filmino e complimentandoci con loro per tutto andammo via ma con la promessa di andare in vacanza assieme che peraltro era alle porte, dopo due settimane infatti partimmo assieme per Cattolica arrivammo in tardo pomeriggio e tra i bagagli e il resto la serata fini li, il giorno dopo ci alzammo tardi quasi all'ora di pranzo scendemmo un po in spiaggia e poi a pranzo, verso le tre scendemmo di nuovo in spiaggia tutti e quattro ci mettemmo al sole ma dopo qualche minuto la mia compagna Alessandra disse il sole mi da fastidio vado a riposare un po poi torno va bene dissi io e lei si incammino passarono solo un paio di minuti e lui disse si anche a me da un po di fastidio sara il primo sole, ci vediamo dopo, capii che era in atto una tresca e lo lasciai allontanare e guardai Monica che si era appisolata, allora mi affrettai a rientrare in albergo, volevo federe cosa combinavano corsi nella stanza facendo prima di loro che avevo visto fermarsi insieme al banco bar, entrai nella stanza e aprii le porte comunicanti delle due stanze e mi misi nascosto tra l'armadio e il muro coperto da un telo mare che avevano lasciato pendente dall'armadio, forse per farlo asciugare, passo solo qualche minuto e loro come previsto entrarono in stanza non appena entrati lui prese lei e la strinse a se mettendogli le mani sul culo e facendogli calare lo slip, lei si ritrasse per un attimo e lui le prese una mano e la mise sul suo costume aveva il cazzo cosi dritto che sembrava un palo lei allora gli abbasso il costume e alla vista di quello scettro si mise in ginocchio e lo prese in bocca, quasi non ci entrava per quanto era grosso, ma lei inizio a succhiarlo cosi forte che sembrava un mantice,a quel punto lui la prese e togliendogli anche il reggiseno la mise sopra il letto e inizio a leccargli la fica, lei mugulava ma smaniava un po si avevo capito lei voleva il cazzone, infatti lei come scansandolo si alzo e gli prese il cazzo tirandolo a se come un randello, lui allora gli prese le cosce e le appoggio sulle sue spalle e gli punto il cazzone sulla fica, spinse un po ma non entrava subito certo con quella misura, allora diede un paio di colpi di reni e OOoo gli entro di colpo mezzo cazzo e lei OOooo OOOoooo io che non sono mai stato guardone tantomeno Cuk ero cosi eccitato che stavo venendo sola a guardare quella scena si ero geloso ma un misto di morbosità rabbia e piacere mi pervadeva e toccandomi sono venuto in silenzio, intanto lui si era fermato e si era sfilato con disapprovazione di lei ma lui le disse girati lei obbedi dubbiosa si mise a pecorina lui impiedi le punto il cazzo nel culo e lei Noo Li no mi fa male e lui spinse un po e lei Noo allora lui si tolse e scostandosi le mise un dito nella fica piena di umori e poi inizio a massaggiargli con quel dito il buco del culo lubrificandolo cosi dopo poco punto di nuovo il cazzone nel culo e spinse non entrave si vedeva lei ritrarsi, allora lui diede un colpo deciso e AAaai Aai mi fa male brucia toglilo oi oi lui si fermo un po lei si ammutoli e lui con la mano gli tintillava il clitoride, poi di colpo lei come presa da un raptus inizio a Rinculare Dicendo OOoo OOoo oi ma diede un paio di colpi e se lo fece entrare tutto ululando e rinculando, io li dietro mi ero di nuovo eccitato non ne potevo più, per fortuna lui esplose e gli sburro nel culo inrrigidendosi poi si fermarono un momento lui si sfilo dal culo di lei e lei corse al bagno per pulirsi quasi subito lui la segui nel bagno per lavarsi io approfittai di quel momento per uscire dalla camera entrare nella mia e spararmi un segone incredibile.
Tornai in spiaggia e quando ci ritrovammo tutti assieme nulla non trapelo nulla si vedeva solo il viso di lei disteso, soddisfatto, la sera la scopai fino allo sfinimento ripensando allo spettacolo che avevo assistito.
Ma non credete anche io poi Faci scintille con Monica sua moglie iniziai nel sandalino, ma questa è un'altra storia che raccontero se questa è piaciuta.
Questi Sono Fatti Veri
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10 years ago
admin, 75
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la mia prima esperienza da bisex
qualche anno fa, alle mie prime esperienze con le coppie, un giovane ragazzo di milano mi aveva contattato dicendo che lui e la sua fidanzata avrebbero avuto piacere a conoscermi per giocare assieme... lui però aggiunge che aveva visto le foto e le dimensioni del mio arnese e, se volevo giocare con la sua ragazza, avrei dovuto permettere anche a lui di succhiare il mio uccello...ho acconsentito senza grossi problemi, in fondo una bocca che succhia è uguale ad un'altra... e non mi sono fatto troppe domande, ho però specificato che sono etero e non avrei ricambiato il favore... affare fatto!ho poi incontrato questa coppia e le cose si sono svolte secondo gli accordi senza alcun problema.qualche anno dopo, circa un paio di anni fa, viene a giocare a casa mia una coppia che si dichiarava Coppia con Lei Bsx, quindi questo discorso non è stato neanche affrontato... Quando arrivano nel mio cortile, vedo lei bellissima bisex e lui un bel ragazzo etero: stiamo giocando da un'oretta quando io e lei iniziamo a fare un bel 69.io sono sdraiato sul mio divano con lei sopra e devo dire che ero parecchio eccitato dal leccare e succhiare una ragazza dalla bellezza così disarmante. Alta oltre 1,80, magra ma perfettamente proporzionata, capelli lunghi raccolti in una treccia perfetta, tacchi di vernice nera con la suola rossa... insomma: penso che avrebbe potuto chiedermi qualunque cosa che avrei fatto di tutto per vederla contenta.tutt'ad un tratto vedo che lui si avvicina e vuole scoparla... così mentre io continuo a succhiarle il clitoride lui la prende a pecorina....tutto normale direte voi... ho già fatto altre volte questa posizione, ma poi? Lei decide di allungare il braccio e con la mano cinge l'uccello del suo compagno e........e lo indirizza verso la mia bocca??????????superata la sorpresa iniziale sento le pulsazioni di questo membro di tutto rispetto, anche più grosso del mio.... e con mio estremo stupore mi accorgo che sto cominciando a succhiarlo!!!non vi dico le sensazioni che ho provato, non potevo credere a quello che stavo facendo....ma devo dire senza vergogna che da allora, quando capita, non mi dispiace affatto leccare una bella patata e un bell'uccellone allo stesso tempo!:)
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10 years ago
dott.Max,
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Incontro con sorpresa
Devo premette che essendo sposata ho sempre poco tempo per fare incontri, e quando riesco devo superare sempre molte difficoltà.
Dai vari annunci che ho in rete, ricevo molte proposte, ma pochi hanno la pazienza di capire le mie necessità… tra i pochi c’era uno che non mi mollava, mi aveva riempito di email e devo dire che mi attirava molto, sia per l’età, aveva 59 anni, sia perché era un connubio di dolcezza ed autorità.
Non poteva ospitare, per cui avrei dovuto prendere la solita garconier che prendo in questi casi, aumentando le mie difficoltà, ma riuscii a combinare con lui un appuntamento.
Quella mattina, come sempre quando ho un appuntamento, mi dilungo in modo che mia moglie esca prima di me, e mi preparo per l’incontro, quindi passo poi dal lavoro per prendere le mie cose e, alle 9 in punto chiudo la porta della garconier alle mie spalle.
Dopo 45 minuti ero pronta, pulita, profumata e truccata, avevo indossato gueppier rossa, calze rosse, e brasiliana di pizzo rossa; sopra avevo messo una vestaglia semitrasparente nera, parrucca a caschetto e sandali rossi.
Sapevo che era molto dotato in larghezza, per cui mi ero portata una zucchina larga e per tutto il tempo l’avevo tenuta dentro in modo da rendere più dilatato lo sfintere.
Alle 9,45 in punto mi arriva un sms che era arrivato, gli rispondo dandogli i dettagli per raggiungermi e dopo poco sento suonare il campanello.
Nonostante sia abituata ad incontri di questo tipo, ho sempre il cuore in gola e, con le gambe tremanti, apro la porta; Mario è un uomo che dimostra qualche anno di meno, alto 1,90 capelli e barba brezzolati, un leggero accenno di pancetta ed una voce cavernosa.
Chiusa la porta, ci salutiamo entrambi con un po di timidezza mentre mi squadra dalla testa ai piedi per poi dirmi che sono uno schianto facendomi arrossire.
La porta di ingresso da in un soggiorno, e ci accomodiamo sul divano iniziando a parlare del più e del meno.
Terminato il colloquio rompighiaccio, mi avvicino a lui iniziando a carezzarlo sulla gamba e salendo fino alla protuberanza che aveva tra le gambe.
Anche lui mi accarezza le gambe infilando la mano sotto la vestaglia, girando dietro ed infilandola tra il divano ed il sedere, scostandolo un po per agevolarlo.
Come arriva al buchino emetto un gemito tirando la testa indietro e socchiudendo gli occhi, al che sento l’altra mano che mi passa dietro il collo e mi tira verso di lui incollando la sua bocca alla mia in un bacio mozzafiato.
La mia mano inizia a muoversi ed a stringere il suo gonfiore da sopra i pantaloni e sento che è gia eccitato e, nonostante mi tenga stretta a lui con le sua lingua che vortica nella mia bocca gli apro i pantaloni ed il suo cazzo, oramai duro, svetta subito fuori, al che lui si stacca dalle mie labbra e mi spinge delicatamente la testa verso il suo cazzo che non esito a prendere in bocca.
Un cazzo bellissimo, lungo il giusto ma molto largo con una cappella più larga dell’asta che fatico a tenere in bocca, al che penso a quella benedetta zucchina che preventivamente mi aveva già preparato.
Inizio un pompino usando più la lingua che la bocca, lavorando quel cazzo meraviglioso, così decidiamo di andare in camera, me mentre ci muoviamo dal divano, il suono del campanello alla porta mi gela il sangue, guardando lui come per chiedere, che cosa fare.
Me lui con tutta calma mi dice “sapevo che a te piacciono le gang, così ho invitato un paio di miei amici”; sul momento resto di sasso, poi presa da un senso di rabbia gli rispondo che avrebbe dovuto dirmelo, non può organizzare una cosa del genere a mia insaputa, stavo quasi per dirgli che non se ne faceva niente, ma lui, più veloce di me aveva gia aperto la porta, facendo entrare quattro uomini di cui due di colore…
“cazzo… no siete troppi… mi dispiace ma non se ne fa niente” dico io con tono deciso, “senti puttana, ora siamo qui e ci fai divertire tutti, è inutile che fai la santarellina, lo sappiamo tutti che sei una troia e le troie sono fatte solo per essere scopate” mentre si rivolge a me mi afferra per un braccio tirandomi verso la camera, facendomi capire chiaramente chi comandava.
“dai ragazzi, ora ci divertiamo… vediamo quanto è troia la santarellina” dice Mario ai suoi amici e quelli senza farselo ripetere, mi spingono in camera buttandomi sul letto, penso che a questo punto è meglio assecondarli o peggiorerei le cose, ma mentre penso questo Mario mi toglie la vestaglia e, due da un lato e due dal altro, mi girano a pancia in giu e mi legano i polsi.
In un attimo, senza che potessi reagire mi sono ritrovata legata mani e piedi ai quattro angoli del letto, braccia aperte e gambe divaricate, con il culo semiaperto davanti a loro… “dai ragazzi non mi piace questo gioco…” “non mi hai detto te in chat che ti piace essere legata, frustata, fistata… ora vediamo se ti piace davvero”.
Non so da dove, ma vidi muoversi una frusta nelle mani di Mario ed il primo colpo mi fece trasalire… “no vi prego…”implorai inutilmente, perché arrivò la seconda scudisciata sul culo, poi una terza… intanto si erano spogliati tutti e due si erano gia sistemati uno a destra e uno a sinistra sopra le mie braccia con i loro cazzi gia gonfi all’altezza della mia faccia.
“inizia a succhiarli puttana” e giu un’altra scudisciata… iniziai a succhiare quei cazzi con il viso bagnato dalle lacrime… ad ogni scudisciata emettevo un mugolio sobbalzando, oramai sentivo il culo che bruciava dappertutto, finchè decisero di darsi il cambio con altri due mentre uno dei due che avevo spompinato si sistemo sopra di me puntando la sua cappella sul mio buco, ci sputò sopra e con una spinta che mi fece mugolare di nuovo spinse il suo cazzo dentro fino alle palle.
“ti piace così puttana? Facci vedere come godi zoccola” mentre il primo mi stava sbattendo con forza schiacciandomi contro il materasso sotto le sue spinte.
Ad un cenno di Mario, il primo si spostò ed il secondo prese il suo posto… oramai già larga e fradicia, fece entrare il suo cazzo come nel burro, mentre continuavo a spompinare gli altri due.
Poi toccò al primo nero, aveva un cazzo enorme che mi fece trattenere il fiato mentre appoggiava la sua grossa cappella al buco, ma in un attimo scivolò dentro iniziando anche lui a sbattermi con forza… questo cambio di cazzi tra la mia bocca ed il culo andò avanti per più di mezzora finchè Mario fece rialzare il mio inculatore di turno mi disse “penso che ora sei abbastanza dilatata…” e mentre ero impegnata a trattenere i conati per quel cazzo che mi ritrovavo fino in gola, Mario cominciò a saggiare con la mano il mio culo, che oramai era aperto e dilatato, infilando da subito quattro dita e facendole roteare dentro, spinse leggermente per tastare quanto ero aperta e inizio ad infilare anche il quinto dito, iniziando a spingere delicatamente.
Sentivo il mio sfintere aprirsi lentamente, mentre la sua mano si faceva strada ed un leggerò bruciore mi avvisò che la sua mano era ormai tutta dentro… “guardate quanto è aperta la troia” disse spingendo di più la sua mano, la sentivo muoversi dentro, dandomi un piacere che non immaginavo e lui sentendo i miei mugolii e vedendo il movimento del mio culo, spinse ancora di più facendo girare la sua mano e spingendosi dentro oltre il polso… il mio ano oramai si stringeva quasi a metà del suo braccio, mentre io mugolavo godendo farcita.
Ritrasse la mano facendola scivolare fuori lasciando il mio buco vergognosamente aperto, ma per poco perché cominciò a scoparmi con la mano, facendole entrare ed uscire… ero oramai così aperta che scivolava dentro e fuori come fosse un cazzetto; lo sentii fermarsi per un momento, il tempo di sentire l’ano che si dilatava, stavolta con dolore… stava spingendo dentro anche la seconda mano… i miei mugolii si trasformarono in rantoli di dolore, stavo di nuovo piangendo mentre Mario faceva entrare anche la seconda mano fermandosi per un po.
Ero li, legata come una vacca, con un cazzo che mi scopava in bocca e due braccia che spuntavano fuori dal mio culo… Mario ricominciò a muoversi, tirando fuori lentamente entrambe le mani e rimettendole dentro… avevo il culo in fiamme ma lui imperterrito continuava a scoparmi con tutte e due la mani, finchè il piacere sostituì il dolore e, quando vide che stavo godendo bagnando il lenzuolo con la mia sborra, tirò fuori le mani e mi carezzò la mia fica anale aperta.
Ero esausta, ma loro no, così mi liberarono dai legacci per farmi riposare un po, lasciandomi li distesa e infradiciata dei miei umori.
Dopo un po mi venne vicino Mario, mi dette un bacio che ricambiai e mi disse “dai, ora ti scopiamo due a due e alla fine ti daremo un premio.
Dovetti spostarmi un po di lato per far posto ad uno dei due neri, mi fecero salire sopra di lui accomodando il mio culo sul suo cazzo che senza il minimo sforzo scivolò tutto dentro, il secondo nero si mise dietro di me e, spingendo un po’ la mia schiena verso il suo amico, appoggiò anche il suo cazzo che scivolò subito dentro, iniziando a pomparmi in due.
Mi scoparono per un po, poi si dettero il cambio con gli altri due, e anche loro spinsero i loro cazzi dentro fino alle palle… scivolavano dentro e fuori con estrema facilità mentre Mario mi scopava in bocca e segavo gli altri due, finchè mi dissero “ ora arriva il premio, mi sollevarono dal letto facendomi mettere in ginocchio a terra e loro cominciarono a segarsi, mentre la mia bocca passava da un cazzo all’altro, finchè iniziarono a venire, uno dopo l’altro riversarono i loro schizzi di sborra nella mia bocca, uno dei due neri venne così copiosamente che dovetti ingoiare la sborra che avevo in bocca per non farla uscire fuori.
Quando l’ultimo dei cinque ebbe svuotato i coglioni nella mia bocca ed io ebbi ingoiato tutto, Mario mi disse “brava, sei una brava zoccola, ci rivedremo di nuovo” detto questo si rivestirono tutti e se ne andarono, lasciandomi li con un rivolo di sborra sul mento, il culo che ancora bruciava per le frustate ed il buco aperto come una voragine.
Questo è un racconto di fantasia, chissà se un giorno si realizzi.
Un bacio, Milly
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10 years ago
milena3travesta,
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Emozioni ritrovate
Emozioni ritrovate
Per via del mio lavoro viaggio spesso in tutta Italia e con la mia macchina mi accingevo a prendere l’autostrada per Roma.
Giunto prima del casello autostradale di Pescara Nord, verso le 06:30 vedo una macchina in panne con quattro frecce accese quasi in mezzo alla strada con a bordo una donna sulla trentina d’anni che armeggiava con il suo cellulare, forse nella speranza di chiamare aiuto.
Prontamente mi fermai anche perché era un po’ pericoloso quel parcheggio e mi avvicinai per chiedere cosa fosse successo.
La donna scese dalla macchina e arrabbiata mi disse che era senza benzina perché il marito si era dimenticato di farle il pieno e anche lei stessa, sbadatamente, non aveva visto la lancetta a zero.
In più il marito, al telefono, le aveva fatto una scenata prendendola per scema e non sarebbe venuto ad aiutarla ma le aveva detto di parcheggiare e andare a piedi al lavoro.
Era vestita con un tailleur grigio scuro, sotto una gonna corta con apertura laterale che mostrava le gambe ben affusolate; una camicetta bianca aperta fino all’altezza del seno…………..nulla da dire, una bella signora in carriera; forse una commercialista o una che lavora in banca pensai.
A quel punto l’aiutai a spingere la macchina per parcheggiarla e mi offrii di accompagnarla; lei forse ancora arrabbiata accettò l’invito.
Da uomo galante la feci accomodare in macchina aprendo lo sportello e il gesto, gradito, mi aiutò a scorgere le gambe che dovette aprire per salire, mostrandomi le calze nere autoreggenti con uno squarcio di mutandina nera di pizzo e, sopra, notai pure che non aveva nemmeno il reggiseno perché nel movimento gli si era aperta la camicetta.
Salito in macchina, lei aveva già accavallato le gambe mettendosi comoda e iniziò a guardarmi mentre ripartivo.
Aveva capito che il mio sguardo, nel farla accomodare, aveva sbirciato le parti intime e lei comunque aveva anche acconsentito dato che subito dopo mi disse se mi era piaciuto aver visto quello spettacolo.
Rimasto stupito del fatto, risposi che l’intimo femminile mi aveva sempre attratto, specialmente se indossato da una bella donna come lei.
Presi la palla in balzo e le proposi di prendere un caffè da qualche parte prima di accompagnarla e lei accettò.
Come avevo fatto per farla salire, feci lo stesso per farla scendere, anzi, lei pretese che dovevo aprirgli la portiera e capii anche il motivo: nello scendere svolse tutti i movimenti al rallentatore per farmi ammirare meglio quella bellezza femminile che aveva in corpo; le gambe aperte a dismisura per mostrarmi quel paradiso in mezzo alle cosce; sollevò pure la gonna già tirata indietro per la posizione assunta sul sedile e strusciò con le mani l’autoreggente come per sistemarlo.
Presa la sua mano le dissi senza mezzi termini che era davvero una gran bella figa e il marito era fortunato a vederla tutti i giorni vestirsi e spogliarsi la sera.
Sorrise e mi fece l’occhiolino.
A quel punto avevo capito che lei era furiosa col marito e si concedeva nella sua totale bellezza a uno sconosciuto come me e dopo il caffè, al diavolo il lavoro e il viaggio a Roma, le feci la proposta di venire a casa mia, o meglio un appartamentino riservato e lontano da occhi indiscreti che ho in affitto che uso per incontrare delle amiche, per rivivere le stesse emozioni che il marito, forse, aveva smesso di provare.
Anche lei, ormai presa dal momento, accettava l’invito e iniziava a muoversi più languidamente visto che non smettevo di fissare le sue parti intime.
Salite le scale con quel culo da favola davanti gli occhi e con movenze feline avevo già il cazzo duro e turgido e non vedevo l’ora di scopare una figa come lei; entrati in casa non feci in tempo di chiudere che lei era abbracciata a me e con le labbra avvinghiate alle mie; la mia lingua assaggiava quelle labbra rosse e la sua lingua aveva un sapore dolce e vellutato.
Arrivammo sul letto e qui che lei mi spinse come per farmi guardare lo spettacolo: iniziò a spogliarsi lentamente, con naturalezza e lascivia nello stesso tempo; prima la giacca poi la camicetta rimanendo con quei capezzoli bianchi, duri e dritti all’insù; poi iniziò ad aprire la cerniera della gonna e la fece scivolare sopra quelle gambe affusolate, sopra le calze nere; alla fine tolse il perizoma mostrando la figa già umida e il culo bianco e tondo.
Iniziai a baciarla ovunque e le mie labbra assaggiavano quel corpo di donna pieno di voglia di essere presa e scopata; sul letto continuai a leccarla tutta fino ad arrivare sulla fica bagnata per l’eccitazione e iniziai pure a masturbarla con le dita, assaporando quel calore interno e tirando fuori quell’umore di donna.
Lei iniziava a mugolare e contorcersi sotto quelle carezze e quella penetrazione con le dita e continuavo a leccargli il clitoride che diventava sempre più rosso e caldo.
A quel punto iniziai a spogliarmi e senza darmi il tempo mi abbassò gli slip ammirando il mio cazzo tutto bagnato e lo prese in bocca.
Il mio umore si mischiava con la sua saliva e sentivo la lingua che assaggiava ogni centimetro del mio cazzo fino a farlo scendere in gola per poi risalire sulla punta della cappella calda e rugosa.
Mi sentivo un fuoco dentro; mai nessuna donna mi aveva fatto una pompa con quella voglia e bravura come stava facendo lei.
A quel punto la pregai di smettere perché volevo assaggiare la sua fica e sentire il caldo che emanava dentro prima di venirle in bocca.
Facemmo l’amore normalmente, senza cose troppo fantasiose o altro con le sue gambe sopra le mi spalle; era troppo bella per non farlo in maniera dolce.
L’orgasmo non si fece attendere troppo e sentivo il suo liquido che mi bagnava tutto il membro e i testicoli.
Giunto ad esplodere pure io gli feci capire che avrei apprezzato che lo prendesse in bocca per fargli assaggiare il mio umore e lei, come stava facendo prima, iniziò a leccare il suo sapore che era rimasto sul mio cazzo ancora duro.
La sua lingua era un serpente che scivolava sulla mia pelle; faceva suo quel bastone di carne e la cappella pronta ad esplodere.
La presi per i capelli, la gestivo in un certo senso, ma era lei ad andare avanti e indietro aspettando il mio seme per assaggiare la dolcezza che un uomo può dare.
Esplosi dentro la sua bocca chiusa e avvinghiata sulla mia cappella e senza farne perdere una goccia aveva inghiottito tutto dopo averlo accumulato sulla gola.
“Dopo il caffè ci voleva un po’ di dolce” esclamò con un sorriso soddisfatto sulle labbra e iniziò a baciare il mio ventre che tremava ancora sotto quei colpi di lingua e bacetti.
Ci vestimmo insieme e ammiravo quel corpo stupendo pensando a cosa dire per non essere andato all’appuntamento di lavoro a Roma.
L’accompagnai al lavoro verso il centro e mi mostrò nuovamente le gambe e il perizoma dicendomi che il marito mai gli aveva aperto la portiera e aveva gradito molto il gesto di galanteria.
Ci siamo rivisti altre volte e ho iniziato a comprare anche dei sexy giocattolini per aumentare la sua voglia di scoprire nuovi orizzonti ed emozioni ormai perse da tempo come quella di essere ammirata durante la routine giornaliera con il marito.
Ma è un’altra storia.
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10 years ago
admin, 75
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Le soupé royale
Io ho cominciato molto presto, giovanissimo, a frequentare il mondo bdsm, ho avuto maestri di grande spessore, che mi hanno permesso di progredire evolvendo la mia mente, sono transitato nel sottobosco dark di Parigi, e incontrato tante situazioni; poi con matrimonio e figli, ho giurato di reprimere il fuoco, che mi pervadeva, fin quando ho incontrato maya.Frequentavo comunque, da single serate partouze, situazioni hard e ambienti libertini, ma sempre restando a dovuta distanza dall'estremo. Lei, nuova collega di lavoro, molto sexy, sprigionante sensualita' da tutti i pori, mi ha subito stuzzicato, e siamo finiti a letto insieme varie volte, poi, di comune accordo, abbiamo smesso per evitare noie nell'ambiente nostro, rimanendo comunque complici, del nostro segreto erotico.Poi lei, molto curiosa di natura, si e' avvicinata all'estremo, e cosi' ha scoperto chi ero io, prima. Figuriamoci, vogliosa com'e', sapendo di avere un vero master in ufficio, le ha riacceso il desiderio, e quindi compromesso i miei labili equilibri. Tanta insistenza viene premiata da un mio invito a casa, durante un'assenza della famiglia, per una cena.Me la ricordo ancora con le parigine nere, un completino di lattex rosso fuoco, e i capelli a caschetto nerissimi, un bijoux. Le preparo un aperitivo, discutiamo un momento, poi lei mi chiede il menu e rispondo semplicemente "le soupe royale'". Andai in cucina e cominciai a estrarre un porro, due grosse zucchine, varie carote di diverse misure, un cetriolo lunghissimo e una melanzana media, lavate con cura e appoggiate su un vassoio d'argento.Trasferito il tutto in soggiorno, lei sorridendo mi chiede "uhhh, e come le mangiamo", risposta fredda "tu non lo so', ma i tuoi orifizi si riempiranno con estremo gusto". Immediatamente collare e guinzaglio, poi, per scaldarla, le ho applicato dei ciappetti sulle grosse tette, sugli addominali e sulle labbra della figa; l'ho appoggiata a braccia aperte contro il muro e, con il mio frustino da cavaliere, le ho scaldato il corpo a colpi, togliendogli i ciappetti con violenza, poi si e' messa a 4 zampe, le ho piantato il porro nel culo, che le faceva una bella coda, e l'ho fatta passeggiare per il corridoio, a colpi nel culo, per renderlo bello colorato.Ci siamo quiindi accomodati, e, dopo un attimo di ripresa, e un bicchiere di vino, l'ho stesa sul tavolino del soggiorno e ho cominciato a spalmarle gli orifizi con burro salato di normandia, cosi' bella unta, e poi ho cominciato il soupe': 1 carota, poi 2, poi 3, infine 4 nella figa, sempre ben umidificata dal burro, poi tolti e via il, cetriolo, in seguito la zucchina ... la seconda zucchina. Lei riversa a occhi chiusi boccheggiava dal crescendo di riempimento, sbavava dalla goduria e ansimava a piccoli respiri. Ripulita la figa dilatata, l'ho rigirata e il gioco ha coinvolto il suo orifizio: 1 carota, poi 2, poi 3; tolte e messa la zucchina e infine il grosso cetriolo che l'ha fatta boccheggiare. Era rossa in viso, si sforzava di resistere, ma le contrazioni le aprivano lo sfintere sfondato, infine ha goduto a spasmi violenti.L'ho rigirata, lei ha continuato a pomparsi il culo con la grossa zucchina umida di umori, io mi sono slacciato i pantaloni, e le ho messo in gola il mio cazzo turgido, fino in fondo, soffocandola, poi ho cominciato a scoparle la bocca dall'alto, e mentre lei continuava a stantuffarsi il culo, io le frustavo il clitoride con colpetti leggeri alternati ai violenti.Nel momento che le ho scaricato il mio sperma in gola, lei ha goduto nuovamente lasciandosi andare, spossata, sul tavolino. Rimessasi dai ripetuti orgasmi, mi si e' accucciata vicino come una gatta stravolta.Speravo che la seance educativa l'avrebbe calmata definitivamente, invece era il preludio a un film che sta' durando da anni, a scapito delle mie promesse non mantenute. Alterniamo sesso complice a sedute educative, e vi posso assicurare che ancora oggi i suoi occhi brillano, come quella prima sera
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10 years ago
AdamDTS,
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Il club
L’ingresso delle vacche era previsto tra le 16.00 e le 16.20. Non volevo arrivare tardi e così decisi di prendere il treno che partiva un’ora prima. Già durante il viaggio non potevo fare a meno di pensare a cosa mi aspettava e cosa avrebbero fatto di me i tori, e così mi ritrovai a fantasticare senza vestiti nel bagno del treno, immaginando dei grossi cazzi che si facevano strada nel mio culo già largo oltre misura. Seduto al contrario sull’asse del water, mi dimenavo vicino al finestrino con tre dita dentro, incurante se nelle stazioni qualcuno potesse notare, attraverso il finestrino opaco, la mia sagoma nuda che si agitava.
Arrivai puntuale a destinazione ma l’ansia e le voglie che avevo addosso mi indussero a camminare sempre più veloce, cosicché giunsi davanti alla porta del locale con quasi venti minuti di anticipo. Evitai però di sostare davanti alla porta e nonostante la pioggia ed il freddo, per quanto indossassi solo una tuta e le scarpe, mi sistemai sul lato opposto della strada, guardando le altre persone che poco alla volta facevano ingresso. Erano quasi le 16.10 e così presi coraggio e suonai il campanello. Mi venne ad aprire un ragazzo robusto con pochi capelli, vestito con pantaloni e maglia in latex neri, che mi prese per un braccio e mi tirò all’interno dicendo “IMMAGINO CHE TU SIA UNA VACCA?” Risposi di si a voce bassa e mi avvicinai al bancone per mostrargli la mia tessera del club. Dopo una breve attesa il ragazzo mi intimò di salire le scale e raggiungere i locali superiori dove avrei trovato altro personale. Mentre salivo, pur non vedendolo, mi sembrava di sentire il peso dei suoi occhi sul mio culo strizzato nei pantaloni aderenti della tuta.
Pochi passi oltre il pianerottolo e mi ritrovai immerso nella quasi totale oscurità; qualcuno mi si avvicinò da dietro e sfiorandomi la schiena, mi disse con voce autoritaria di spogliarmi completamente ed attendere lì. Obbedì a quell’ordine in pochissimi istanti e mi posizionai vicino la porta che antecedeva un corridoio e dal quale udivo provenire gemiti inequivocabili, forse per l’audio di un film. Ero talmente assorto nei miei pensieri ed eccitato oltre modo per quella particolare situazione, che quasi mi spaventai quando due braccia mi presero con forza i polsi e mi trascinarono all’interno del corridoio. Poi venni bloccato in una zona ancora più buia e qui bendato con una fascia sugli occhi ed un cappuccio al di sopra di essa, ma con una sola apertura davanti alla bocca. Mi venne pertanto intimato di fare due giri su me stesso e quindi sentii le mani di prima guidarmi davanti ad un letto od un divano e spingermi in ginocchio verso terra, con la pancia appoggiata sul tessuto ed il culo verso l’alto.
Non impiegai molto ad abituarmi al non poter vedere nulla ed anzi quella forzata cecità non fece altro che amplificare le mie capacità di percezione, tanto che mi sentivo ancor più eccitato di prima. I miei sensi si infiammarono oltre ogni limite quando cominciai a sentire le prime voci ed i commenti sul mio corpo, profferite da più persone che avevano fatto ingresso nel locale; quelle voci, sempre più vicine, si trasformarono ben presto in palpeggiamenti e schiaffi su ogni parte del corpo, ed in particolare sul culo, su cui cominciai a distinguere chiaramente la presenza di almeno sei mani. Le mie chiappe venivano massaggiate e schiaffeggiate e più dita si insinuavano nell’ano, allargandolo indecentemente, mentre altre mani ancora mi schiacciavano sulla schiena o mi stringevano la vita; accompagnate da frasi come “MA CHE BELLA TROIA!” “QUESTA LA INGROPPIAMO COME SI DEVE!” ROMPIAMOLE IL CULO COSI’ SE LO RICORDA!”
Avevo già cominciato a godere oscenamente ma cominciai a perdere del tutto la ragione quando avvertii il primo cazzo davanti la bocca ed un secondo che mi premeva sul culo. Fui infilzato quasi contemporaneamente e cominciai ad adattarmi a quella posizione da vacca da monta, gustando quei cazzi in tutta la loro possanza. Chi mi inculava sembrava farlo quasi con rabbia, roteando il cazzo nel mio culo o alzandomi ed abbassandomi il bacino per allargarmi il più possibile. Per fare ciò mi serrava la vita con forza, quasi graffiandomi, a volte accompagnando i movimenti con pesanti schiaffi su culo, cosce e schiena. Incitato da entrambi i tori muovevo la testa avanti ed indietro fino a quando il cazzo che avevo in bocca fini per esplodere, inondandomi di sborra che in parte ingoiai e in parte usci dai bordi delle labbra raggiungendo collo e petto. Ero quasi senza respiro, soffocato da quel mare di sborra, ma l’altro toro continuava imperterrito a sfondarmi il culo, strizzandomi i capezzoli selvaggiamente. Lo sentii accanirsi ancor di più, con movimenti più veloci e colpi potenti e profondi, quasi che mi sembrava facesse entrare anche le palle, finché ad un tratti mi venne dentro rendendo il mio culo una caverna allagata di sborra.
Mi stavo ancora gustando quel calore in bocca e nel culo che subito dopo i due tori si allontanarono da me lasciando il posto ad altri due che ricominciarono con lo stesso ritmo e trattamento ancor peggiore. Questi difatti iniziarono a schiaffeggiarmi in viso, sulle cosce e sul petto. Avvertii il toro che con il cazzo si faceva strada tra le mie labbra mentre con mani poderose mi allargava le chiappe quasi oltre la soglia del dolore, tirandomi verso di lui per farsi spompinare meglio. Non feci in tempo a godermi questa nuova posizione che subito un altro cazzo mi infilzò senza ritegno da dietro, così allargato com’ero.
Ciò che mi stavano facendo aveva probabilmente attirato l’attenzione di altre persone che sentivo parlare a poca distanza da me e che commentavano il mio corpo ed il modo in cui venivo usato. Qualcuno mi prese le mani e me le porto su altri due cazzi a lato del mio viso, mentre sulla schiena continuavo a sentire schiaffi ed altre mani ancora che mi premevano e stringevano, altre che mi spalmavano la sborra che sentivo cadere dall’alto. In quel continuo andirivieni di cazzi in bocca e culo non mi trattenni dal gridare il piacere che provavo ad ogni colpo, ma subito dopo mi ritrovai varie dita in bocca, oltre al cazzo, e mani intorno al collo che mi fecero azzittire.
Con poche pause tra un toro e l’altro ricevetti almeno undici cazzi in culo, tutti di notevoli dimensioni, ed altrettanti in bocca. Avevo il buco letteralmente in fiamme e dilatato più di ogni mia immaginazione, ma non riuscivo a smettere di godere e di desiderarne sempre di più, agitandomi forsennatamente avanti ed indietro, a destra ed a sinistra, per sentire il cazzo di turno in tutto la sua lunghezza e larghezza nel profondo del mio culo.
Credo fosse passata circa un’ora e mezza dall’inizio quando il responsabile diede l’ordine di stop alle monte. Avvertii tutti quei tori avvicinarsi a me e cominciare a masturbarsi forsennatamente; chi prima chi dopo terminarono sborrandomi sulla schiena e sul solco del culo ormai dilatato a dismisura. Tutta la sborra caduta su di me mi ricopriva come un velo ed in parte la percepivo quasi come cera secca. Nello stato osceno in cui mi trovavo due braccia mi accompagnarono al mio armadietto e mi tolsero quindi la benda ed il cappuccio.
Qui mi rivestii e potei lasciare il locale.
Fuori pioveva fortissimo e faceva freddo ma non lo avvertivo; sarei potuto tranquillamente uscire nudo, e certo lo desideravo. Subito dopo cominciai a camminare in direzione della stazione dei treni, percependo ad ogni passo la sborra che mi usciva dal culo e scivolava sulle cosce.
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marcosodes,
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