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il barista
come tutte le mattine ormai da mesi entro nel solito bar per fare colazione.mi avvicino al bancone come sempre.l,altro giorno il barista mi si avvicina dicendomi: il capuccino e la brioches se non ti dispiace li offro io visto che questa mattina sei in anticipo ed hai un pò di tempo per fermarti un attimo visto che sei sempre di corsa.io rimango un pò stupita da quanto il barista sappia di me significa che è unpò che mi osserva e incuriosita accetto. un pò intimidita, ci sediamo ad un tavolino e cominciamo a fare due chiacchere parlando del piu del meno. fabio e molto simpatico e cordiale mi accorgo che inizia a guardarmi le coscie ed inizia a farmi dei complimenti sempre più spinti. andiamo avanti ancora alcuni giorni tra chiacchre palpatine e complimenti fin che una mattina arrivo al bar molto prima rispetto al mio orario entrata nel bar fabio stava finendo di lavare il pavimento del bagno e con una scusa mi ci porto dentro inizio a palparmi tutta facendomi eccitare al tal punto che mi inginocchiai e cominciai a slacciare la cintura guardandolo fisso negli occhi non ci mi si molto a liberare il suo cazzo era duro la cappella rossa, e gonfia lo presi in bocca subito lo succhiavo e lo masturbavo con foga mi mise a pecora e mentre ì gli succhiavo il cazzo lui con la mano mi masturbava dall' eccitazione lui venne subito sulla mia faccia mentre io avevo il mio terzo orgasmo,mi lavai il viso e corsi al lavoro con una eccitazione mai provata prima. avevo fatto godere un altro uomo che non fosse mio marito e lui mi aveva regalato ben tre orgasmi.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
La gang
Dopo essermi iscritto in un bel sito di annunci, diversamente da quello che si ci aspetta, non riesco a trovare una coppia che voglia anche solo fare conoscenza per valutare eventuali giochi. Però di colpo, vedo arrivare un messaggio sulla posta: una coppia di uomini mai visti ne conosciuti mi contatta chiedendomi se fossi interessato a fare una gang assieme a loro ed una loro amica che sarà al centro delle attenzioni di tutti e tre.
All'inizio un po' di titubanza, chi saranno questi, perchè avrebbero scelto proprio me, ma c'è la possibilità che siano persone che vogliono sputtanarmi o cose simili?
Preso coraggio dopo tanti pensieri alla fine decido che, si, mi incontrerò con questi due uomini per prendere un caffè e poi vediamo un pochino.
Il giorno dopo incontro al bar i due tipi, entrambi sui 45, ben piazzati e curati. Ci sediamo al tavolo e facciamo una chiaccherata: loro hanno gia incontrato una volta la donna in questione e me ne parlano come una vera cavalla da monta, insaziabile, di 29 anni, che si sono divertiti tantissimo ed ora lei vorrebbe il bis.
Conoscerli mi ha un po tranquillizzato, sembrano due persone molto in gamba e decidiamo di incontrarci il giorno dopo in una località di periferia, una zona di campagna con molti casali.
Arrivo al posto designato, parcheggio nel cortile ed entro nella porta che è già aperta. I due sono gia arrivati e sono gia nudi seduti in una piccola cucina ma le non si vede: “è in bagno si sta preparando”. Sento la porta aprirsi dietro di me, mi giro ed il mondo mi cade addosso: sulla porta del bagno, con addosso autoreggenti nere, una sottoveste nera quasi trasparente inguinale, tacchi 12 e senza mutande vedo la mia ragazza, anche lei con la faccia sorpresa di chi non capisce cosa stia succedendo: “tu che ci fa qua?” dice lei, ed io “semmai cosa ci fai tu...”.
Anche i due amici non capiscono cosa stia succedendo e chiedono spiegazioni: “lei è la mia fidanzata” gli rispondo io. I due, increduli, si mettono a ridere ed uno si avvicina a lei e gli mette una mano tra le cosce: “oggi mi sa che la conoscerai in un modo un po' diverso da come credevi” e lei prende coraggio “dai amore, lo so che hai sempre sognato vedermi farlo con altri”, sorride, si avvicina a me, mi da un bacio ed intrufola la lingua calda nella mia bocca, mentre da dietro si avvicina uno dei due, che le infila ma mano tra le natiche, cercando il suo buchetto, poi si inchina e con la lingua glielo lecca. Sento sciogliersi lei fra le mie braccia, sento la sua voglia divampare: “tu sarai solo spettatore oggi, fai come se fosse uno dei tanti filmini porno che ti guardi... però dal vivo... però spogliati”. Sento anche la mia eccitazione salire: avevo sempre sognato lei che scopava con altri, ma credevo sarebbe rimasto tale per sempre. Invece ora la vedevo li, più troia che mai, con due uomini esperti che la stavano per scopare.
Il tipo che le stava dietro si rialza, la abbraccia e la porta sul lettone. IN un attimo ha la testa fra le gambe di lei mentre l'altro, salito anche lui sul letto glielo mette in bocca. Io sto seduto su una vecchia poltrona nudo a guardare la mia donna come non l'ho mai vista.
Il tipo che glielo mette in bocca si stende sul letto e la fa accomodare sopra. Lei si infila quel cazzone di 20 cm su per la fica e comincia a cavalcarlo. L'altro non sta con le mani in mano, le va dietro, sputa sul buco del culo di lei e comincia a penetrarlo. Sento lei che fa un gemitino di dolore, ma lui continua a penetrarla mentre l'altro da sotto la stantuffa nella fica. Il cazzone entra a metà nel culo di lei quando il tipo ci rinuncia, si gira verso di me e mi chiama: “hei cornuto, vieni a lubrificare un po il culo di questa vacca che è secco e non riesco ad entrare... ho fatto male a non portare il gel dell'altro giorno!”. Si fa una risatina e mi incita ad andare. Salgo sul letto e mi avvicino al suo sedere e comincio a leccarglielo. Una sensazione stranissima, ho ad un centimetro di distanza il cazzo dell'altro che la sta penetrando nella fica che è a dir poco un lago, infatti mi arriva uno schizzetto in faccia. Il buco di lei è gia un po bagnato, sa del cazzo del tipo che ha provato a penetrarla, le infilo prima uno, poi due dita sempre lubrificando abbondantemente con la saliva: “dai che basta” mi dice il tipo “ora ci penso io a lei, non vedi che sta scoppiando di voglia?”. In effetti lei non parla, geme solo, si gira dal tipo: “dai che la voglio in culo”. Lui la accontenta, si mette nella posizione di prima e con un bel colpo di reni la penetra tutto di un colpo. Sento lei che ha un piccolo sussulto di dolore, ma dopo due minuti comincia a godere come una matta. Sono di uovo sulla poltrona che mi godo una scena che ha del surreale: sembra di vedere un porno americano dove le donne si fanno fare di tutto. Sono straeccitato il pisello sembra voglia scoppiarmi, non resisto, lo prendo in mano e dopo due colpi vengo copiosamente. Proprio in quel momento vedo il tipo che è dentro la fi ca della mia ragazza aumentare il numero di colpi e venirle dentro, riempendole la vagina di sborra calda. Anche lei viene, senza trattenersi, emette un gridolino e dice “bravi, si, bravissimi” e si fa una slinguazzata col tipo che ha sotto.
Stanno in quella posizione ancora un minuto, sempre mentre l'altro le sta sfondando il sedere, poi lei fa per mettersi seduta. Il tipo le esce del culo e lei si siede sul letto. Poi si mette a pecora mentre loro si siedono e comincia a succhiare i loro cazzi, senza minimamente curarsi di pulirsi la fica che colava di sborra. Poi si gira da me con il sorrisino: “dai amore vieni a raffreddarmi un po i buchi, non vedi che sono fumanti”. I due uomini si fanno una sonora risata: “dai da bravo. Leccale i buchi che sono troppo caldi”. Io sono troppo eccitato, non penso, eseguo. Mentre lei spompina i due io le vado dietro e le lecco i culo arrossato e la fica piena si sborra del tipo. Sento l'uomo che l'ha inculata che le viene in bocca ed il mugolio di lei che apprezza la cosa. La vedo girarsi e viene a baciarmi: mi infila la lingua in bocca, piena di sborra, vuole che la beviamo a ssieme. Sento l'eccitazione salirmi di nuovo e sborro anche io sul letto.
I tipi si alzano dal letto: “dai basta queste smancerie, vai sulla poltrona, mica abbiamo finito”
La riportano sul letto e riprendono la scopata, ora a parti invertite. Poi dopo qualche minuto si alzano e lei va nella piccola cucina si appoggia ad un tavolo, mettendo in evidenza il culo: “dai ora voglio solo nel culo”. I due, a turno, la scopano nel sedere mentre lei geme di piacere. Prima uno e poi l'altro le riempono il retto di sperma che le cola dalle natiche giù per le gambe sopra le autoreggenti.
I due mi chiamano: “dai vieni a finire il lavoro”. Lei rimane in quella posizione oscena ed io mi metto sotto. Comincio dalle autoreggenti, poi le cosce e la pulisco con la lingua fino ad arrivare al buchetto arrossato e colante. Una volta finito lei si inginocchia sul pavimento e ripulisce i cazzi ai due uomini.
Lei si alza e dopo che i due le danno qualche pacca sul culo va in bagno a sistemarsi.
Mi siedo al tavolo con i tipi: “certo che Babacar ci ha presentato una vera porca” dice uno sorridendo all'altro, ed io “e chi è questo Babacar”, “un senegalese che vende vestiti in spiaggia e che se la scopa gia da sei mesi, per quello ha il culo così sfondato la tua donna” e si fanno una sonora risata.
Lei esce dal bagno e, dopo aver baciato entrambi, ci sediamo in macchina e andiamo via: “ti è piaciuto amore?” mi dice lei. Ed io non riesco a dire bugie “si tantissimo... però voglio conoscere Babacar” e lei “non ti preoccupare, la prossima settimana”.
Ma questa è un altra storia...
Il racconto è totalmente inventato.
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11 years ago
antonioss84,
30
Last visit: 11 years ago
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prendo un caffe e...Betta
Agosto 2013,sono passati un po di anni da quella vacanza in Grecia in cui Sandra ebbe la sua prima vera esperienza di sesso completo con me presente e consapevole.Dopo quella volta non successe quasi piu' nulla,un po di vicissitudini ,un po di problemi e la mancanza anche di occasioni furono i motivi per cui non ci capito' nulla ,anche perche' io e Sandra fondamentalmente non amiamo cercare quelle situazioni,speriamo solo che arrivino "casualmente" a parte quella volta che invece organizzammo la serata con Betta.Quella sera lei resto' a dormire da noi,la serata non fu proprio entusiasmante perche' siccome era abbastanza calcolata non ci fu quella sensazione di eccitazione particolare,almeno per me che piu' o meno immaginavo gia' come sarebbe andata a finire.Infatti finimmo a letto verso mezzanotte,dopocena;non voglio dire che non mi piacque ma il fattore "sorpresa" mi dava un'altra sensazione,quella notte ci furono solo tante coccole e carezze reciproche,tutti e tre nudi nel letto non andammo oltre, forse anche per la stanchezza della giornata .Il mattino dopo ,era domenica,invece fu piu' particolare,Sandra e Betta si svegliarono per prime e andarono in cucina a preparare una colazione ,poi a un certo punto mi chiamarono xche era pronto cosi entrai in cucina anch'io e li mi si presento' uno spettacolo meraviglioso,le donne indossavano solo una maglietta nera abbastanza trasparente che copriva meta' sedere e',davanti, a malapena la maglietta copriva la patata la quale si intravedeva a secondo dei movimenti.Beh,quella vista mi fece eccitare cosi tantoche il mio pisello fuoriusci dai boxer aderenti che indossavo."Buongiorno" esclamo Sandra,Betta sorrise soltanto ;mi avvicinai per prendere la mia tazzamentre loro erano intente a scaldare il caffe'.L'odore del caffe' di prima mattina ,soprattutto la domenica ,era sempre molto rassicurante e buono,fuori sembrava essere una giornata gia fredda tipica di fine Ottobre.Sandra si avvicinoì al mio orecchio e mi sussuro' qualcosa tipo "e tutta tua"....Betta era girata di schiena e preparava il caffe',mostrava mezzo sedere nudo,sotto non aveva niente ma si comportava come se fosse vestita;io mi avvicinai e la presi per i fianchi,la accarezzai un po e poi appoggiai il mio pisello sulle sue natiche che toccavo con le mani andando a frugare fino in mezzo alle gambe ,era una bella sensazione ,ero ancora un po addormentato e forse quello stato semiincosciente accresceva di piu' la sensazione di piacere.Lei continuava intenta nel suo dafare davantial pianocottura della cucina ,si era eccitata e si chino' leggermente in avanti giusto che da dietro si intravedeva la patata,io d'istinto presi il mio pisello e lo guidai dentro di lei proprio cosi,mentre Sandra scaldava le briosche.Iniziai a scoparmela ,l'avevo talmente duro che mi faceva persino un po male tale era l'eccitazione;Betta era un lago e penetrarla fino in fondo al primo colpo fu fin troppo facile.Era incredibile,Sandra ci guardava mentre io mi prendevo Betta tutta per me ma dopo una 30 di secondi si venne a sedere sul piano cottura,apri' le gambe e' inizio' a toccarsi la patata,Betta che non aveva detto una parola. disse a Sandra che se volevo potevo venirgli dentro,Sandra gli mise due dite in bocca e rispose "dai,continua a farti scopare";per me cosi era troppo e dopo poco feci capire che stavo per venire e in qualche modo anche loro si sicnronizzarono per farlo piu' o meno insieme,dopo che ero venuto mi rimase duro per qualche secondo e volevo tanto sentire Sandra cosi mi staccai da Betta e riusci a penetrare anche la mia donna rimanendo dentro di lei ma senza scoparla,l'abbracciai ,mentre con una mano tenevo la mano di Betta e fu veramente bello,sesso e complicita'.Ecco in circa 4 anni fu l'unica storia di sesso al di fuori della copiia,quella serata fu organizzata da Sandra perche' secondo lei me lo doveva dopo il regalo che io le avevo fatto in Grecia.Arriviamo dunque al recentissima estate 2013,finalmenlmente si ripresentavano occasioni "spontanee" proprio quando ormai eravamo un po con i pensieri altrove ecco la vita ti riserva sempre delle soprese infatti proprio qualche settimana prima l'amico piu' intimo e col quale avevamo piu' sentimenti di affetto profondo,Matteo, ritorno' da una lunga assenza ; in otto anni gli era successo di tutto, aveva avuto un figlio,era stato all'estero per un po , si era persino sposato e infine aveva divorziato ed era ritornato single.Non e' che noi non sapevamo nulla ma la distanza per parecchi anni ci aveva allontanato ma solo fisicamente.Infatti quando ci rivedemmo nel giro di pochi giorni tutto ritorno' come ai vecchi tempi,si scherzava e si rideva tanto,c'era sempre un'atmosfera molto intima, serena e di spensieratezza .Ci mise poco nel ritornare a divertirsi facendo avance piu' meno spudorate a Sandra e ben presto anche in noi si riaccese una certa scintilla grazie appunto anche a Matteo,la voglia di divertirci con lui era tanta e ci veniva facile e naturale perche una delle cose findamentali era che non cera nessuna malizia .Non so perche' ma con lui "condividere" Sandra era persino piacevole,eravamo tutti e 3 in sintonia.Anche per noi nel frattempo erano cambiate tante cose,avevamo lasciato la nostra terra di origine per andare a lavorare in Luguria e come tanti immigrati tornavamo ad agosto in ferie nella nostra amata Sicilia,Matteo invece ci viveva ormai in pianta stabile a Trapani.Cosi la sera si usciva con tutti gli amici e in qualche modo cercavamo di rimanere in macchina sempre noi 3 in modo da poter giocare piu' intimamente alla nostra maniera.Infatti quando eravamo noi 3 ed era Matteo che guidava, Sandra voleva sedersi sempre davanti e io stavo sul sedile dietro perche cosi le potevo toccare le tette e giocare con le bretelline del suo vestitino o a la maglietta a secondo di cosa indossasse Sandra, a volte mi divertivo a far intravedere il seno ma senza maiscoprirlo tutto.......continua
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11 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 3 days ago
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In discoteca
Finalmente in vacanza. Dopo due anni che per un motivo o per l'altro io e Giovanna ci prendiamo qualche giorno di relax e partiamo in una località turistica del sud Sardegna.
Arrivati al resort la mattina come prima cosa naturalmente inauguriamo il letto con una bella scopata e poi al mare a prenderci il sole di settembre. La sera dopo una doccia cenetta nel ristorante del resort e chiediamo al cameriere che ci serve, visto che è un nostro coetaneo circa, dove ci consiglia di andare la notte per passare una serata di svago. Ci consiglia una discoteca a pochi km di distanza. Si sono fatte le undici e mezzo circa e decidiamo di incamminarci, ci sediamo in macchina diretti alla discoteca. Lei ha addosso un vestitino amaranto molto leggero, tirato sul petto a causa delle due tettone, un paio di sandali neri tacco 15 e capelli lunghissimi al vento. Prima di scendere dalla macchina io le faccio un sorriso e le chiedo se le piacerebbe, per trasgredire un po, togliersi le mutande e lei, dopo i primi “no” accetta.
Entriamo nella disco piana di gente, musica a palla, più di uno si gira a guardarla perchè passa tutt'altro che inosservata. Inizialmente ci appoggiamo al banco e beviamo qualcosa poi un po in pista a ballare ed a strusciarci.
Poi torniamo al banco. Si sta un po stretti a causa della tanta gente. Rimaniamo così per circa un quarto d'ora, lei appoggiata al banco da una parte mentre dietro di lei c'è un gruppetto di uomini sulla quarantina, molto giovanili che chiaccherano fra loro. Lei ha una faccia strana, con un sorrisino malizioso sulle labbra. Io le passo la mano sulla schiena per abbracciarla, arrivo a metterle la mano sul culo quando noto qualcosa di strano: c'era gia una mano sotto il vestitino, era la mano di un tipo del gruppetto dietro di lei. Proprio in quel momento scatta una rissa in pista e ci troviamo ancora più schiacciati uno contro l'altro. Lui, sempre tenendo con discrezione la mano sotto il vestito di Giovanna avvicina la faccia e dice: è proprio bagnata la tua bella, si vede che ha tanta voglia. Mi trovo in una situazione imbarazzante: da un lato sono incazzato che lei si faccia toccare senza dire niente, lui che la tocca spudoratamente, ma dall'altro lato sento salire l'eccitazione, il sogno cuckold mai realizzato nonostante le continue richieste fatte a lei e mai accettate.
Lui mi guarda ancora: “si vede lontano un miglio che ha voglia di cazzo è un lago”, e lei si gira verso di lui “fammi provare il tuo allora”, ed il tipo “dai andiamo in macchina” e lei a me “dammi le
chiavi della macchina ed aspettami, ti mando un messaggio dopo”.
Io le do le chiavi e si avviano verso l'uscita.
Sono stati i quaranta minuti più lunghi della mia vita, talmente tanta era l'eccitazione e la curiosità che quasi neanche sentivo la musica altissima e le persone che avevo intorno. MI arriva il messaggio di lei: “vieni alla macchina”.
Non perdo neanche un secondo, mi dirigo all'uscita e vado verso la macchina. Il tipo è li fuori che si sta mettendo a posto la camicia e se ne sta andando: “complimenti una gran vacca la tua donna. Non mi facevo una scopata del genere da molto tempo”, si fa una risatina e se ne va.
Entro in macchina, lei è gia sul sedile del passeggero che si sta rivestendo: “che foga quel tipo, non gli ho neanche chiesto come si chiama” e si mette a ridere. Mi racconta che sono entrati in macchina e si è subito tolto fuori il cazzo, lei non ha perso tempo e gliel'ha succhiato. Poi si è spogliata, sono andati dietro, lei ha aperto e gambe e lui l'ha scopata, venendole dopo cinque minuti dentro e facendo venire anche lei. Però non gli è bastato, nonostante lei non volesse e nonostante lo spazio ristretto della macchina, lui ha insistito per scoparla anche nel culo e lei alla fine ha ceduto: “è stata la prima volta che sono venuta prendendolo dietro... ed anche li lui mi ha lasciato un bel ricordino hahaha”. Poi dopo che lei gli ha ripulito il cazzo lui se n'era andato.
Lei mi guarda in faccia con un sorrisino: “ora ti ho fatto contento... ma ho ancora una sorpresina per te” si alza il vestito alla pancia, allarga le gambe e mi fa vedere i buchi che ancora colano della sborra del tipo: “amore ora lecca tutto, lo so che ti piacerebbe, credi che non abbia visto i porno che hai sul pc?”... e dopo averla baciata le ripulisco per bene i buchi dalla scopata.
Il racconto qui sopra è totalmente inventato... spero vi piaccia...
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11 years ago
antonioss84,
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Incipit di un master
Perchè ho iniziato a scrivere questo racconto non mi è ancora ben chiaro; forse adesso, dopo anni di momenti, anime perse come la mia incontrate e lasciate, situazioni al limite dell assurdo vissuto, emerge un bisogno, inconsapevole, di tirarle fuori dalla buie segrete in cui le tengo imprigionate gelosamente, senza mai fossero confessate ad alcuno.
A volte, adesso, spintomi così lontano su questo sentiero fatto di gioie e dolori, di piaceri e sofferenze, di schiave e padroni, di matti e di genii, di essere speciali e di entità nere, mi tornano sempre più di frequente in mente i primi incerti momenti in cui iniziavo a scoprire la mia natura, a capire quale tipo di particolare creatura io veramente fossi.
Avevo scoperto da poco le chat, mi piaceva, entravi e si apriva una porta magica su un mondo popolato di donne che avevano varcato quella stessa soglia per il tuo stesso motivo, chiaccherare, conoscere, evadere dalla propria normalità.
tra le varie persone, ragazze, uomini, donne una mattina di luglio mi imbatto in lei, 40 anni, sposata da una vita, due figlie adolescenti, un marito molto impegnato e lei casalinga, mamma, moglie perfetta, inappuntabile, didascalica.
Ritrovatasi in quel posto insieme a me per caso, curiosità, un amica le aveva parlato del modo di passare le interminabili ore a casa da sola a girare l'italia e a conoscere un sacco di gente senza alzarsi dal suo comodo ed elegante divano di casa, senza neanche rinunciare al the che in pianta stabile teneva pronto da assaporare sul tavolino accanto, quello dove teneva le foto di figlie e marito sistemate in ordinarie, luccicanti cornici di silver.
Con lei è speciale, forse perchè, nel più classico dei casi, ha 10 anni più di me, forse perchè è realmente molto bello chiaccherare, anzi scrivere con lei, ha un belllissimo senso dell'umorismo, sempre sul filo della malizia e di una dolce ingenuità; sta il fatto che diventa un appuntamento sempre più fisso, cercato, voluto, atteso..da me come da lei..le sue battute maliziose si fanno sempre più serrate, sempre più
sfrontate, le vaghe allusioni imbarazzate, nei nostri mille discorsi, diventano parole sempre più dirette e curiose nei miei confronti.. mi sembra quasi di sentire fisicamente il calore del suo imbarazzo mentre mi chiede se mi piacciono più le donne con il seno piccolo o con il seno grosso, domanda di cui avrei presto scoperto il senso, del resto.
La curiosità e l'interesse, il divertimento erano ormai diventati attrazione e desiderio..due sconosciuti, per qualche strano motivo non ci eravamo mai descritti, ne scambiato foto o altro, era stata da subito qualcosa legata alle nostre teste, ai nostri stomaci, ai nostri nervi, alle nostre anime..
Per questo una mattina ci venne quasi naturale confessarci il nostro reciproco desiderio di vederci, lei trascorreva ineluttabilmente tutte le mattine da sola, figlie a scuola e marito a lavoro, capiì più avanti che aveva quasi l'incubo di queste mezze giornate abissalmente vuote, passate tra una finta inutile commissione e un caffè con qualche noiosa amica.
riuscimmo tra mille incertezze a darci appuntamento per la mattina dopo, prestissimo, alle nove , in modo da avere certezza che nessuno l'avrebbe cercata, ero la prima persona che incontrava davvero e lei, anche se per vergogna non l ha mai saputo, lei era la mia prima che incontravo io.. mi disse che era meglio se ci fossimo visti a casa sua, viveva in una piccola cittadina vicino la mia, uno di quei posti dove si conoscono tutti e lei davanti a un caffè con uno sconosciuto giovane uomo non sarebbe passata a lungo inosservata.
le nove in punto, arrivo, parcheggio in strada davanti al condominio piccolo ma ordinato e pulito di quattro piani. Lei sa che auto ho, quindi mentre esco e chiudo la portiera vedo il grande cancello esterno di metallo chiaro scattare e aprirsi lentamente, lei stava sbriciando dalla finestra e vedendo l'auto arrivare mi aveva aperto in modo da non lasciarmi esposto a sguardi curiosi in strada ad aspettare.
D'istinto realizzo che non ho la minima idea di come sia il suo aspetto e che adesso, qui, in mezzo al cortile che sto attraversando per entrare dentro il portocino d'ingresso lei ha tutto il tempo di squadrarmi per bene. provo a cercare di vedere meglio la figura che intuisco nascondersi dietro la tenda della finestra dell'ultimo piano ma non riesco a distinguere null altro che il contorno di una figura umana.
Anche la seconda porta d'ingresso, come per una magia, al mio arrivare scatta con un rumore metallico e si apre, devo aver superato l'esame cortile penso sorridendo. Entro, richiudo alle mie spalle, sento le mie tempie battere sempre più forte, il mio respiro diventa pesante e sento il ritmo del mio sangue pulsare in gola, cerco di calmarmi, di respirare meglio ma nulla da fare, sto praticamente tremando, mentre vedo l ascensore chiudersi e spingo il quarto pulsante.
percepisco ogni minimo rumore, i miei sensi sono tiratissimi, il tragitto sembra non finire mai, la mia mente piena di tutto quello che mi ha portato ad essere in quel posto, in quel momento, penso all eventualità che potrei trovare chiunque dietro quella porta, penso che forse potrei anche rischiare la vita, perchè l ho fatto...potrei trovare una banda di sadici, che potrebbero derubarmi, violentarmi e torturarmi a morte...si apre...mi sveglio...e con un passo sono fuori sul pianerottolo.
due porte, uguali, marrone scuro lucido, alcuni vasi di piante grasse riempiono lo spazio in mezzo, dalla vetrata la forte luce estiva illumina tutto in un bel modo caldo e pulito. guardo meglio le due porte incerto, una delle due è socchiusa, accostata...mi avvicino, la scosto, senza guardare all'interno entro e la chiudo veloce alle mie spalle cercando di fare meno rumore possibile.
Sono entrato in un bell'appartamente ordinario, borghese, mi trovo direttamente in un bel salone grande con due divani, tappeti in terra, un grande televisore in un angolo e una serie di tavolini pieni zeppi di foto di famiglia, di cornici di silver e di centrini di pizzo. Mi accorgo che tutte le serrande della casa sono semi abbassate e regna una semi oscurità che più che intimorirmi mi fa sentire a mio agio, piu tranquillo.
Nel mezzo della stanza vedo lei, mi ha visto entrare, sembra imbarazzata e confusa anche lei, è in piedi, dritta che si tiene le mani, cercando di non farmi arrivare il suo tremore che invece sento tuonare intorno intorno fortissimo, non è alta, non arriverà a un metro e settanta, non porta scarpe con tacchi ma delle comode ciabatte da casa, ha un bel faccino pieno in salute rotondo, dei bei capelli castano chiaro che cadono sul collo con un caschetto curato e molto gradevole, due occhi nocciola scurissimo, vivissimi, mi sento quasi pungere da questi suoi occhi accesi, forti. si apre in un bellissimo sorriso in cui vedo dei denti bianchissimi, perfetti. E' piena, formosa, ma non robusta, ha uno stupendo corpo burroso; indossa una coreana grigia con i primi tre bottoni slacciati, intuisco che non indossa reggiseno dallo sfacciato disegno con cui due seni che reputo enormi tirano alla perfezione la maglia, sarà una sesta penso, con le forme dei due capezzoli che sembrano due chiodi appuntanti sul petto; porta un paio di pantaloncini color kaki, la vita è sottile, stretta e i fianchi si allargano come a seguire il disegno di un perfetto violoncello. le gambe affusolate benchè non lunghe, con delle caviglie molto piccole e dei piedini ancora piu piccoli che mi fanno rendere appieno conto di quanto io sia profondamente eccitato e confuso allo stesso tempo.
sorrisi, parole, frasi, gesti, passano i minuti, ci accorgiamo entrambi che piu di due perfetti sconosciuti, la sensazione è quella di conoscerci da una vita, uno di quei momenti nella vita in cui ti accorgi che provi un feeling totale, completo, assoluto con un altra persona.
mi fa accomodare in cucina, mentre imbarazzata armeggia tra i fornelli, per preparare il caffè che mi ha promesso. mi siedo ad una delle 4 sedie del tavolo, tutta la cucina ha una prevalenza di color lilla mentre lei mi da le spalle e cosi posso guardarle la forma perfetta del culo e il modo cosi netto in cui stacca dall arco della schiena fino a quando delimita la forma delle natiche e fa iniziare le cosce.
Neanche me ne rendo conto, non ci avevo pensato, non avevo scelto, ma mi trovo a scattare dalla sedia e stringere forte le braccia intorno a a lei dicendo: " il caffè me lo offri dopo, adesso stai un pò qui con me". nel mio abbraccio apparentemente affettuoso, sento l'enorme peso dei grossi seni mentre le mie braccia si stringono intorno alle sue, sento i capezzoli battermi ancora piu duri sui polsi mentre lei sicuramente sente tutta la non indifferente dura lunghezza del mio desiderio che attraverso i miei pantaloni si è appoggiato deciso nel bel mezzo del culo ammirato prima.
Non mi risponde, non ci diciamo più nulla, si gira verso di me e iniziamo a baciarci in modo strano, diverso, più che un bacio sembra che le nostre bocche cerchino di entrare l'una dentro l'altra, come se le nostre lingue volesso misurare l ampiezza delle nostre gole, sondare ogni piccolo dettaglio delle nostre fauci che intanto sento inondate di saliva che entrambi iniziamo a deglutire massicciamente.
E' lei a un certo punto a staccarsi e a chiedermi di seguirla, con mia certa sorpresa la seguo sin dentro la stanza di una delle figlie, una bella stanzetta da adolescente, piena di cuoricini dappertutto, peluche, diversi posters di gruppi musicali alle pareti, una scrivania di noce piena di foto della ragazza, una ragazza molto bella, con lo stesso viso della madre, e con un bellissimo corpo da giovane donna che mi colpisce, ma di questo...forse...vi scriverò un altra volta.
In mezzo alla stanza un lettino che mi pare davvero piccolo, sembra uscito da un libro di favole, lei intanto si è seduta proprio su quel lettino, mi tira a se e mi inizia a sollevare e togliere la maglietta scura con cui sono arrivato, mi passa le mani sul torace, sull addome, sui fianchi, sento la sua lingua leccare la mia pelle, i miei capezzoli, la parte di pelle tra l 'ombelico e la cintura dei miei jeans, io sono immobile, la lascio fare e mi godo le intensissime emozioni che sto provando.
Sento le sue mani slacciare la mia cintura di cotone intrecciato blu, aprirla, sbottonare il bottone e abbassarmi la zip, apre le sue mani sui miei fianchi e abbassa piano jeans e boxer insieme, i miei boxer attillati, bianchi di bucato liberano finalmente il mio cazzo imprigionato da un tempo infinito in una brutale, dolorosa, violenta erezione.
La natura mi ha fatto il bel regalo di darmi un arnese di cui sono fiero, bello lungo e spesso, quello che si dice insomma un bel ceppo, di pelle molto scura, molto più scura del resto della mia carnagione. Ne ho un primo momento di forte sollievo quando sento finire l oppressione dei vestiti e un secondo momento molto più intenso quando sento la sua bocca completamente colma di saliva prenderlo dentro e iniziare un delicato massaggio fatto di affondi, colpi ripetuti e lente leccate sulla cappella tanto gonfia e paonazza come forse non era ancora mai stata. instintivamente le infilo le dita dentro i bei capelli castani, che si scompigliano e ricompongono ad arte come in una elegante danza di colore, sento le ossa della sua testa, perfettamente rotonda e armoniosa, sento le sue orecchie sotto le mie mani, sento la nuca nella zona dove si unisce al collo, a quel punto stringo forte e inizio a tirare verso di me, sempre più forte, prendendo ritmo, sempre più a fondo, il colpo dopo con più forza e decisione del colpo prima, dura un pò di più del primo, meno di quello che sto per dare.
lei è un pò in difficoltà, i forti colpi, quasi riescono a cacciarle il ceppo duro quasi tutto in gola per quanto è lungo, sento i gorgoglii che emette, ha gli occhi pieni di lacrime, che scendono sulle guance vedo saliva dappertutto, la mia asta piena nell attimo in cui è fuori e sta per rifiondarsi dentro, le sua labbra, è andata anche sui miei pantaloni abbassati e sulla sua maglia..già la sua maglia...realizzo in questo momento del suo enorme seno, la stacco da me..lei ne approfitta per dei gran respiri...ma non ha fatto un lamento ne una protesta...la mia eccitazione continua ad aumentare. le alzo le braccia e sfilo la coreana, nessuna traccia di reggiseno, due enormi, incredibili, stupendi seni piombano giù dopo che la maglia alzandosi li aveva portati con se...quasi sobbalzano su di me...quasi ho la sensazione che tutta la stanza, tutta la casa sobbalznino con loro...lei resta seduta sul letto di fronte a me che resto in piedi, li afferro, li impasto in ampi massaggi mentre mi chino e il viso affonda dentro, cercando i capezzoli, succhiando, mordendo, leccando.
mi rialzo tenendo ben forte le enormi sacche turgide, mi avvicino piu possibile, lei capisce al volo, afferra la mia nerchia dura come il ferro e se la mette bene in mezzo ai due stupendi cuscini...a quel punto lascio la presa e le sue mani prendono il posto delle mie, penso che non è vero, che sto sognando, mentre la guardo stringersi quelle bocce enormi che stanno massaggiando a morte il mio mio cazzo li in mezzo, nel mentre sta piegata con la testa in modo da averne la cappella in bocca, ne sento tutto l umido calore.
Sono già minuti e minuti che sto trattenendo a sangue una furiosa sborrata, ma adesso no, sono sempre preoccupato della situazione, potrebbe sempre arrivare qualcuno da un momento all altro, o squillare il telefono o arrivare una vicina come si usa qui..quindi ho già deciso che sarebbe stata una e veloce almeno stavolta...
Mentre sto pensando queste cose ancora una volta l'insolito feeling tra di noi emerge chiaro, lei si ferma...la guardo...il suo viso è cosi rosso..gli occhi sgranati e pieni di lacrime, dal naso fino all ombelico è tutta un liquido, saliva, umori, sudori..è una visione mistica.
Riesce a dirmi "Adesso però ti voglio sentire..." le poggio entrambe le mani sulle spalle e la spingo indietro, facendola sdraiare sul letto, stavolta sono io a sbottonarle i pantaloncini color kaki e tirando giù via di un sol colpo. indossa un piccolo slip a brasiliana, di quelli che hanno la parte sottilissima dietro infilata tra la natiche, ricordo di aver pensato che se le aveva indossate quella mattina, aveva la stessa mia idea di cosa sarebbe successo in quella stanza...
erano color violetto, lo stesso della cucina, delle tende, degli asciugamani che ho notato prima di sfuggita in bagno, deve proprio piacerle molto questo colore. però è uno strano violetto, capisco, sono cosi intrise di umore che sono praticamente madide, zuppe, ne ho la riprova toccandole e scostandole, infatti non le tolgo, le sposto e scorgo le labbra della fica completamente aperte e inondate di acqua, almeno quella sembra l'idea...è una fica da donna, non da ragazzina, un bel ciuffo incolto di peli molto chiari ma niente peluria, tutto cosi lindo e liscio, un bellissimo colorito rosa tra addome, inguine, cosce...il rosa, rosso intenso della fica e il nero del buco colmo di umore che vedo davanti a me. Tiro un respiro, da consumato appassionato di immersioni in apnea e mi lancio con bocca, lingua, naso, labbra su quella stupenda visione; subito la mia lingua cerca il clitoride che trovo, un bel pezzo di carne, che si indurisce nella mia bocca che intanto sento riempirsi dei succhi che lei secerne sempre piu copiosi.
La sento iniziare a mugolare forte e a contorcersi con la mia bocca piantanta a fuoco nella fica. vedo che si trattiene a volte si tace da sola a volte cerca di non gemere, capisco che non vuole che i vicini magari si insospettiscano sentendola.
Inaspettamente, mentre immaginavo che volesse godere in quel modo, mi afferra la testa, mi stacca dal suo ventre, mi ritrovo anch io completamente farcito dappertutto di saliva, succhi, umori e quant altro possibile..mi fa capire che vuol essere presa.
Mi sistemo piu alto, mi ritrovo sopra di lei che mi guarda pronta e ansimante, viso contro viso, la mia punta piantata sul suo stomaco...e lei che si contorce stravolta. Le alzo le gambe piegandola praticamente in due, le tengo bloccate dentro le mie braccia che pianto bene sul letto accanto al suo collo e meno un colpo fortissimo, improvviso, lungo, con il mio cazzo dentro la sua fica, su per il suo utero.
Il suo viso cambia colore, diventa subito bianco poi di un rosso scuro, capisco che sta per lanciare un urlo e allora, d'istinto, senza pensare, le metto su il mio palmo della mano destra a premerle la bocca, forte, con quanta forza ho...lei muggisce...rantola...ansima forte..gli occhi pieni di lacrime mi fissano in una sorta di supplica sofferente...non riesco a capire però se la supplica è di smettere o di continuare..
nel dubbio continuo, i miei colpi dentro di lei si fanno sempre più potenti, sfrontati, profondi, ad ogni colpo cerco di sentire se avanzo ancora un pò dentro di lei, adesso lei sembra quasi piangere, ma ho lasciato la mia mano pressata forte su di lei e non riesco a capire, ma non mi importa molto...a tratti sposto di quel tanto il palmo in modo da occluderle le narici..inizia a strattornami..a splancare, come se fosse possibile, ancora di più gli occhi, mentre io mi compiaccio della scoperta perizia a dosarle aria e soffocamento.
allento la presa, tiro fuori il cazzo da lei, grondande dei nostri liquidi, guardo il suo sesso...qui poi capirò che un altra mia pervesione è di fermarmi ad ammirare il lavoro di sfaldamento operato dal mio uccello sugli orifizi delle malcapitate...sembra una ferita scomposta..il buchetto nero e adesso molto largo, le labbra si aprono e si chiudono seguendo il suo respiro...dall'interno continua a colare molto liquido, mi rendo allora conto che è venuta e, a giudicare dal quadro, anche diverse volte.
Ci guardiamo, ansima, respira forte, il viso una maschera, le chiedo, "come va?" il suo "si, bene", è come un segno convenzionale tra noi, vuole dirmi, sto godendo, continua pure, non sto male. Raccolgo l'invito, girandole bruscamente i fianchi, le faccio capire di mettersi a pecora, mi da lo spettacolo delle natiche aperte, il sesso grondande e aperto, e questi maestosi, enormi seni che vedo penzolare pesanti tra lei e il muro verso cui è rivolta.
mi avvicino aderendo a lei, le nostre ginocchia puntate sul letto, le mie cosce incollate alle sue, il mio cazzo riprende la strada del suo utero, con lo stesso impeto e brutalità di prima..volutamente cerco lo strappo, il colpo di dolore, il suo sussulto..inizio cosi a montarla con molto ritmo...sto godendo e non ho nessuna intenzione di smettere...i suoi gemiti soffocati e la fica piena di umore che sento mi dicono che anche lei è daccordo...mi aggrappo a i suoi seni...mi stringo...li soppeso...a un certo punto la punta delle mie dita trova i capezzoli, cosi lunghi e duri, e inizio a strizzarli, forte, a storcerli, come si fa con le manopole di quelle vecchie autoradio che si trovavano nelle auto una volta.
Ecco qui ad un certo momento succede una cosa che ha poi segnato tutta la mia vita sessuale, il primo passo che mi ha fatto capire chi ero e chi sarei diventato...mentre la sto pompando in quel modo eretto, dietro di lei..con lei piegata a quattro zampe, le mie mani che intanto stringono forte le sue bellissime natiche, poggio casualmente il mio pollice sinistro sul suo orifizio anale, fino a quel momento immacolato e totalmente da me ignorato...mi piace...mi rendo conto di quanto è bello quel buco di culo cosi rosa, cosi chiuso.
Forzo l'ingresso dell orifizio con la punta del dito, mentre continuo a spingere davanti già da parecchio tempo...nessuna reazione...nessuna risposta...lo ritraggo e lo porto verso la mia bocca...lo riempio di saliva ciucciandolo come fossi un bambino. lo tiro fuori pieno ricoperto e bagnato e a quel punto lo punto dentro il buchetto ancora stretto con piu decisione...ancora nessuna reazione...ormai e quasi per metà dentro quel caldissimo antro...decido di chiedere " ti faccio male cosi...?" "no, no...è ok"... è il secondo segnale...come è successo prima lei vuol dirmi continua pure tesoro, usami come vuoi... A quel punto tiro fuori il dito, tiro via il cazzo dalla fica e ne punto la cappella sul buchetto d ancora però tutt altro che aperto...non so cosa mi sia passato per la testa, sapevo che il marito non la inculava, quel buco era davvero molto stretto...detto fatto, tiro un fendente improvviso, terribile, un colpo di schiena che ancora adesso ricordo davvero violento. Un gesto da vero pezzo di merda che mai un gentiluomo dovrebbe mettere in atto..bhe io ero li...con il mio lungo e grosso coso piantato interamente e improvvisamente dentro lo stomaco della mia povera creatura. immaginavo cosa sarebbe successo...e mentre davo il colpo ferale ancora una volta la mia mano si spingeva in avanti a tappare la bocca di lei...non l avessi fatto l'urlo non l avrebbero udito i vicini ma penso il marito comodamente seduto nel suo ufficio, le sue figlie a scuole insieme a tutte le compagne di classe.
Con la bocca tappata ne usci un mugolio strozzato, intenso, lancinante, ma non mollai, ne dalla parte del cazzo ne da quella della mano, mi faceva davvero pena e tenerezza in quel momento, cosi impalata a sangue freddo..e questa pena e tenerezza per una mia colpa mi stava eccitando come una bestia, non ci fu sosta dopo il primo colpo, non tirò il fiato..ma fu un martellamento implacabile lungo e impietoso.
Adesso lei piangeva e singhiozzava fortissimo, la mia mano era completamente inondata dalle sue lacrime e dalla saliva che sputava respirando male, la stessa saliva che le vedevo uscire dal naso e il collo e il viso dal rosso fuoco di prima erano adesso di un viola scuro.
mi fermai ad osservare se fosse tutto ok dietro, osservando il movimento del mio cazzo che entrava e usciva dal buco...era completamente ricoperto di sangue e di pezzi di merda che lei aveva evidentemente nell intestino anche tutto attorno l orifizio anale era ricoperto di sangue, arrivana fin all inizio delle cosce e qualche goccia era già colata su abiti e lenzuola.
Non mi fermai, quando pensavo di essere giunto al massimo la mia eccitazione saliva ancora un gradino, scattò qualcosa dentro di me. Tutto quel sangue, quelle lacrime, quegli umori, la puzza di sangue e di merda che ormai aveva invaso la stanza...i singhiozzi disperati e strozzati di lei uniti alla sua rassegnata e dolce abnegazione...mi diedero un senso di rinascita...di compiutezza, di evoluzione...il mio vero me era uscito alla fine fuori...era nato..e aveva iniziato il suo cammino...
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11 years ago
BelBruno34,
36
Last visit: 8 years ago
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Una storia vera
Il sole compagnia di tante giornate a Palermo è messo in disparte dal grande ombrellone del bar all’inizio della champegneria, nel centro storico, i tavoli sono quasi tutti occupati, ma uno di questo mi colpisce più degli altri, c’è una coppia, sono marito e moglie e stanno sorseggiando una bibita, lei veste semplice, jeans, t-shrt con piccola scollatura, sembra un coppia normale, ma di normale c’è poco quando avvicinando al loro tavolo il suo sguardo incrocia il mio, mentre sorseggia la sua bibita il sorriso di quelle labbra rosso fuoco mi fan percepire un desiderio il cui impulso non riesco a nascondere, è una donna semplice, lui si gira e fissandomi mi chiede se ho da accendere, si certo rispondo, intanto lei scosta la sedia come a volermi fare spazio, chiedo quasi sommessamente se sono dei turisti, ma lui mi risponde perentoriamente di no, mi arrendo, ritiro l’accendino e vado giù per la strada direzione via Roma, mi soffermo a guardare una vetrina, mi accendo una sigaretta e la mia palpitazione riprende nel vedere riflessa la coppia passarmi dietro, lei si gira mi guarda, mi fa un cenno come a chiedermi di seguirla, io lui continua non si volta, mi dico nessuno mi vieta di camminarci dietro e con lo sguardo basso arrivo in via Roma, hanno svoltato verso la posta centrale, il mio sguardo non si è staccato seppur basso un attimo da quel fondo schiena che lei mette in risalto quando si china per raccogliere qualcosa che gli è caduto, si sono fermati proprio davanti la posta centrale, lui sale le scale e lei riprende il cammino, continuo a seguirla, lei si gira ripetutamente, sarò a 2/3 metri da lei, mi guarda compiaciuta, abbozza qualche sorriso, ma non di più accelero leggermente il passo, lei sembra aver capito la mia intensione si arresta davanti alla vetrina di un negozio per intimo “Intimissimi” ma appena le sono accanto mi prende la mano e mi porta dentro con lei, mi dice col sorriso questa volta scegli tu, perché io la mia scelta l’ho già fatto, si avvicina all’orecchio e mi sussurra sei tu che voglio, gli chiedo cosa dobbiamo scegliere e lei mi dice che io lo so già, mi soffermo su un completo intimo, lo scelgo col reggiseno a balconcino mentre lo slip è più un perizoma ovviamente è bianchissimo, chiedo alla signorina di dare la giusta taglia a mia moglie, lei sorride e mi invita a seguirla per vedere come le starà io declino l’invito dicendo che ho troppo buon gusto per sbagliare, non a caso sto li con lei, usciamo e ridendo gli chiedo e ora che si fa? Lei mi dice di attraversare la strada a piazza San Domenico, c’è suo marito in auto che l’aspetta, sono preso dallo sgomento ma d’innanzi a lui che ride mi rilasso, mi da un biglietto con su scritto il civico e una via e un numero di cellulare dicendomi che starà li alla porta d’ingresso ad aspettarmi, quello uomo che fin un attimo prima era il mio intralcio ora è diventato un fantastico alleato. Io raggiungo la mia auto, ho fretta mi manca lei ma avverto di più il desiderio di chiarire con lui, sono etero e da qui non mi scosto, andiamo e vediamo, passo da via Marconi, compro uno champagne e una bottiglia di vino rosso, non so perché l’abbia fatto so solo che ormai li ho comprate.
Sono arrivato all’indirizzo, lui è veramente li davanti l’androne, appena mi vede mi viene incontro e mi saluta come solito fare due amici, mi invita a seguirlo dicendomi che sua mogli ci sta aspettando, nell’ascensore non parla, apre la porta di casa, fa gli onori di casa e mi fa accomodare sul divano, poggio le bottiglie sul tavolo, mi invita a star seduto va a prendere solo due bicchieri e li posa li nello stesso tavolino si porta via le due bottiglie, sento aprire lo champagne e poi quella del vino, ma ritorna solo con la bottiglia di vino, si siede accanto a me riempie i bicchieri e mi invita a brindare, gli chiedo a cosa? Domanda inutile, appare lei è vestita di tutto punto ed ha la bottiglia di champagne in mano, da una primo sorso, intanto io brindo e non tolgo gli occhi da lei, che comincia a svestirsi mentre un sottofondo musicale non impedisce di ascoltare ogni clic di bottone, zip o clips, adesso ha indosso solo il completo ed vicina a me lo fa scivolare dello champagne su di lei, io mi alzo e ……………. No posso solo dire per concludere che dopo una prima parte da solo con lei anche lui ha cominciato a coccolare lei per concludere assieme non prima di un bel double ….. e un finale che dovrete solo fantasticare.
Scrivo di getto e non correggo neanche eventuali errori perchè qui voglio essere me stesso e naturale sempre
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
Prima volta con coppia bisex
Finalmente è successo. Dopo parecchio tempo passato a cercare una coppia con il lui bisex questa estate sono riuscito a provare questa nuova esperienza. Dovete sapere che ho sempre preferito il sesso orale a quello penetrativo e mi sono sempre chiesto le sensazioni che ha una donna nel ricevere in bocca un cazzo. Deciso a provare mi sono iscritto a diversi siti di incontri (compreso desiderya che trovo magnifico ma che purtroppo non ha portato al risultato sperato) e finalmente ho trovato una coppia che voleva mettermi alla prova. Essendo etero e avendo solo frequentato donne(poche per la verità) non ho mai pensato ad incontrare un uomo solo mi sarei sentito a disagio e imbarazzato.Comunque dopo alcune email di presentazione e scambio di numeri di telefono fissiamo la sera dell'incontro. L'appuntamento è all'uscita di un casello autostradale loro parcheggiano la loro auto salgono sulla mia e insieme ci avviamo verso il motel. Da subito si rilevano due persone simpatiche e riescono a mettermi a mio agio. Sono entrambi sulla quarantina sposati e mi dicono che ogni tanto fanno qualche incontro x uscire dalla monotonia di coppia non avendo figli. Arrivati al motel dopo una doccia si è pronti x iniziare. Inizia lei prendendo in mano il cazzo del marito e poi lentamente inizia a leccarlo partendo dal fondo dell'asta fino alla cappella. A questo punto mi chiama e mi dice di provare. Per la prima volta ho un pò di titubanza ma lei insiste e mi fa avvicinare con la bocca alla cappella. Mi dice di iniziare con un bacio sulla punta e poi insieme e sotto le sue indicazioni partiamo dalle palle fino a far scorrere con la lingua tutta l'asta infine mi dice di prendere la cappella in bocca e di iniziare a pompare e leccare. Da lì abbiamo iniziato a scambiarci i ruoli (io e lei lui è solamente attivo). Quando succhia lei io mi dedicavo a leccare la sua patatina o quando lei mi succhiava io succhiavo lui.Veramente bello avere una donna che ti fa un pompino e io che lo faccio a suo marito. Alla fine sono venuto nella sua bocca sotto gli incitamenti del marito a sborrargli in bocca .Una bellissima esperienza con una deliziosa e simpatica coppia che probabilmente in futuro ripeteremo.
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11 years ago
robymil, 45
Last visit: 3 years ago -
soft
Eravam appoggiati alla finestra di una stanza del prive.all' interno una coppia nuda faceva sex.lei lo succhuliava in ginocchio e insieme a noi nel buio guardan altre coppie e singoli.ti tenevo la mano per sentirti vcicina e rassicurarti.a un certo punto hai un sussulto e mi stringi forte la mano..qualcuno mi sta toccando il culo mi dici in un soffio.so che sei senza mutandine e questo mi eccita ancora di piu.ti lascio la mano;voglio sentire quanto sei bagnata.risalgo lectue cosce dap davanti ,e ti esploro, sei fradicia amore ti dico..ti giti, mi baci e mi sussurri ...mi ha
messo un
dito nel culo,sto godendo molto amore..nn sovche fare , son impietrito ma continuo a toccari..e poi sento una mano intruflprasi fra le tue cosce e un dito fotzare la tua figa fradicia.. Mi baci di.buovo..stai godendo e sento forte il tuo respiro...che troia che seii amore, ma quanto ti amo
fari largo fra le cosce e un dito entrare in te..mi baci di nuovo
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11 years ago
seratatrasgressiva,
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Last visit: 10 years ago
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Storia della nostra evoluzione trasgressiva
Ogni tanto ci piace ricordare i passaggi che ci han portato fino ad oggi, chiamiamola la storia della ns trasgressione.
Un tempo Amanda era una brava bambina, di quelle che vanno in paradiso ma....
Un giorno al mare si compera un bel tanga (non ancora perizoma) e pensa bene di mettersi in topless in spiaggia...
Per la vacanza successiva si compera dei perizoma: solo un filo per il suo bel lato B ! !
I maschietti la guardano; io sono orgoglioso della mia fidanzata, a lei piace essere ammirata e desiderata.
Uno delle mie attività preferite era quella di spalmargli la crema da sole davanti agli altri bagnanti, ovviamente senza tralasciare le sue splendide natiche !
La sera gli abiti sono sempre più mini, i fuseax (si chiamavano così..) sempre più trasparenti con perizoma in vista.
Dopo varie fantasie erotiche sotto il sole, un giorno chiede ad un ragazzo che stava prendendo il sole lì vicino di spalmargli la crema. Comincia con le gambe davanti, poi dietro ed infine lo invita ad arrivare sù fino al culo e spalmare la crema. Io sono lì con loro, Amanda dice che gli piace essere accarezzata !
Stessa vacanza e si toglie anche il perizoma, prime abbronzature integrali, in Croazia ma in spiagge normali non per nudisti.
In vacanza non si porta più i reggiseni nè slip normali ma solo perizoma. Diventa un nostro patto per tutte le vacanze: nessun reggiseno e nessun slip normale! Per la mia gioia di esibirla.
Cominciamo a frequentare sexy shop per l'acquisto di abiti che poi indossa anche la sera in vacanza negli hotel. Scollature, trasparenze e lunghezze minime... Si fà notare sempre più.
Prime balli trasgressivi e/o provocanti in discoteca... Alla chiara ricerca di contatti fisici con sconosciuti.
Primo rapporto anale tra di noi.
Prime fantasie in coppia di provare altri uomini per lei / donne per lui...
Primo rapporto sessuale con un altro ragazzo, in mia presenza.
Dicevamo: una cosa è il lato "A", già bene aperta, ma la penetrazione del tuo favoloso lato B resterà per sempre cosa solo mia.
Dopo qualche mese primo scambio, separato, con altra coppia conosciuta al mare. E' stata una favolosa esperienza.
Ad Amanda comincia a piacergli sempre di più farsela leccare da Luca
Dopo un altro anno circa primo rapporto sessuale completo, protetto, con un nero.
Prima scopata doppia: contemporanea, anale e vaginale. Un altro davanti, io nel lato B.
Gli dicevo "ma il tuo lato B però sarà per sempre una mia esclusiva" ! ..e lei: sì amore !
Primo rapporto orale attivo di Amanda.
Una sera durante una festa in casa di un'altra coppia arriva ad un bel orgasmo con un amico, Amanda si eccita da morire e mi dice che si sente alle stelle: gli chiede se vuole il suo lato B ! Risposta scontata: ed anche il suo bel culo è stato condiviso...
Prima scopata doppia in mia presenza ma senza il mio cazzo. Ed in più i due cazzi che la scopano in contemporanea erano neri ! Eravamo in hotel nella nostra camera. E' stata un'esperienza molto forte. Vedere il suo corpo completamente nudo a sandwich in mezzo ai due neri ed i due che la toccavano in ogni dove è stato proprio un momento toccante. La sera era cominciata con l'intenzione di Amanda di avere un rapporto sessuale con 3 maschi, io ed i due, ma alternati !! Poi con l'aumento della temperatura di lei e della serata si è appunto concessa a loro due in contemporanea. Psicologicamente esplosivo, devastante! Contemporaneamente il suo culo era stato violato da un altro uomo (ed era pure un nero) e pure in doppia. Sconvolgente. Da quella volta la sentii ancor più troia. Ma comunque era mia moglie ! La amavo, ci amavamo !
Si veste sempre più da porca e mi piace esibirla, al ristorante, per le vie del centro, in palestra, durante incontri tra amici, mi aiuta negli affari.... Mi succhia il cervello quando si veste bene e fa la birichina, è irresistibile. Io sono "dipendente" da lei.
Impara a prendersi gli uomini, con il mio consenso. A volte li strapazza, gli piace "friggergli il cervello" (come dice lei).
Si prende sempre più cura del suo corpo... diventa sempre più elegante, si veste con maggior cura. Sa usare il proprio corpo per usare chi lei decide.
E cominciano ad aumentare, scambi, giochi a tre, esibizionismi...
Prima esperienza con un donna, durante una serata a 4 in vacanza ! Tre sere dopo mi chiede di andare in camera solo con la lei !
Ora nei giochi a quattro non c'è più solo lo scambio etero ma anche giochi bisex tra Amanda e altre lei, quando sono consenzienti...
Nel frattempo Luca è sempre più affermato nel lavoro ed Amanda è l'accompagnatrice, il bel accessorio, un fiore all'occhiello...
Sempre più curata, sempre più donna, sempre più sexy e, quando decide, troia...
Alcuni mesi fà a casa di amici conosciuti mesi prima, al terzo incontro, un sabato pomeriggio ci si racconta, vita, trasgressioni, Amanda aveva un abito lungo molto elegante e sexy. Era bellissima, il mattino era stata dalla parrucchiera e da una estetista che l'aveva anche truccata molto bene, ricordo ancora la bellissime labbra valorizzate da una elegante matita. Io sto accarezzando una bellissima lei 37enne, gli bacio i seni ed il collo ho il dito tra le sue gambe. Il lui tenta l'asso con Amanda e la stupisce: non voglio i tuoi soliti buchi ma il più nobile, il più bello, LE TUE LABBRA, la tua bocca e la bacia bloccandogli il viso con la mano ! Lei si fà baciare..io avevo sentito, pensavo ad un suo rifiuto. Non sento nessuna risposta; dopo un pò Amanda si mette tra le mie braccia dove c'era anche l'altra lei. Io sto scopando sua moglie, Amanda mi bacia fondo con la lingua e mi dice ti piace ah? Io provo il suo cazzo in bocca amore ! mi gela ma...decide lei ! Amanda glielo prende tra le mani e dopo un lavoro da gran signora ce l'ha in bocca ! Dopo poco io vengo forse più per la vista di Amanda che per la figa dell'altra lei. Era caduta la mia ultima esclusiva !!
Ora quando la guardo negli occhi da vicino e gli bacio le labbra penso sempre che hanno ospitato e che sanno ospitare magnificamente il mio e altri cazzi. Per noi una donna arriva all'apice quando ha dato tutti i suoi canali, ultimo, nel caso di Amanda, la bocca...
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11 years ago
lucaeamanda, 51/50
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maturità
era un pomeriggio,come tanti altri, nessuna voglia di studiare,il corpo sdraiato sul letto,la mente che volava altrove.fantasie,pensieri,ricordi,preoccupazione (poca) x gli esami che da lì a poco avrei dovuto affrontare. maturità, che parolona.avevo da pochi giorni fumato il mio primo spinelli,e già mi si chiede,maturità,cazzo!le finestre erano aperte, una leggera brezza di vento portava ogni tanto qualche petalo di fiore di pesco, a indicare che eravamo in primavera, finalmente. poi l estate,nuovi amori,nuove avventure,che come l estate durano poco,una stagione appunto,poi il freddo te li fà già scordare, o i cappotti,le sciarpe,i berretti,cambiano la fisionomia di una persona,che quasi non ti piace più,così vestito,e allora passi oltre,cerchi un nuovo pistillo a cui succhiare il dolce "nettare", bianco e caldo. sperma.Contro la mia volontà,e laa forza di gravità,levai la mia schiena dal letto,mettendomi a sedere,sul letto, la penna che tenevo in bocca,mi cadde giusto tra le gambe,sfiorando appena il clito, quanto bastò a procurarmi un piccolo,malizioso brivido.dovevo, dovevo prendere in mano il libro di filosofia, lontano mille miglia, nella mia testa, ma sulla libreria davanti a me in verità.Passi lenti, maglietta collo largo che si appoggia sui miei seni, i capezzoli turgidi,non so xchè, aiutano la maglietta a non scivolare, aspetta,, cosa vado cercando? ah si, il libro di filosofia.Nooo, non c è, non c era, l avevo dimenticato in classe: dannazzione a me e a lucy che con i suoi racconti su cosa fà coi compagni di classe,in bagno della scuola mi fà perdere la testa, mignotta, ma furba!Infilo un paio di blue jeans, quelli corti,così corti che mi si vede il sedere quando mi piego,ma mi piace,anche essere guardata,stuzzicare,essere a volte al centro di sguardi maliziosi. guardata anche da matteo il professore di filosofia,giovane,bello,a volte l aria un pò da stupido,che mi fà,morire di voglia!Ok,provo a recuperarlo,prendo la bici,la scuola non è lontana,e poi qui in giappone,la scuola è sempre aperta,aperta x chi, come roberta vuole andare a studiare senza essere disturbata! io non ci sono mai andata! traffico,gente che corre,vento trai capelli,maglietta che scende,che bello essere giovani e spensierati.Arrivo,entro, nell atrio il capo operatore scolastico come lo odio, mi tocca sempre il culo, almeno fosse figo pensoentro in classe........oddio,che ci fà matteo proprio qui,proprio oggi?Che brivido,lungo la schiena,fino alle caviglie,tra le gambe, i capezzoli reagiscono alla sua visione!:"buon pomeriggio proff,che ci fà lei qui oggi?Matteo: sistemo i vostri compiti e preparo la lezione x settimana preossima, a casa nn riuscivo,la mia ragazza continuava a strusciarsi su di me, ed io non ho tempo x lei oggi!!quasi delusa,non so xchè, vado al mio posto, mi chino x cercare il libro di filosofia sotto il banco,dimentico di avere i blue jeans,quelli che,inducono in tentazione,o forse lo faccio apposta .Mentre cerco,china sul banco nn mi accorgo,non sento che matteo si è avvicinato,sento solo la sua mano che si appoggia sull interno della mia gamba,altezza interno coscia, mmm che brivido.chiudo gli occhi,non so come reagire,sto ferma aspettando,sperando che continui,sento un qualcosa che bagna già,il mio monte di venere, si, mi stavo già bagnando di piacere-Mi prende una spalla, mi girà di scatto, mi afonda la sua lingua tra le labbra,non mi difendo, forse vorrei,non ce la faccio, lo voglio!!le gambe mi cedono,solo col piacere di un bacio,cado sulle ginocchia, all altezza della mia bocca, la patta dei suoi pantaloni, senza accorgermi gli slaccio la cintura,sbottono i pantaloni, e mi infilo il suo cazzo tutto in bocca, senza pensare che qualcuno potrebbe entrare.C è la duro, è solo puro piacere succhiargli quella grossa verga, lo vorrei mettere tra le mie gambe,ormai la mia fichetta è un laghetto di piacere,lo sento dalle mutandine,da come sono bagnate intrinse di voglia di essere sbattuta da lui,dal proff.Mi accontento di succhiargli il membro,( so che di più in classe nn posso) lo ingoio fino a tossire,tanta è la voglia di sentirlo più dentro possibile.all improvviso: caldo sperma mi cola in gola,mi riempie la bocca, mi scivola dalle labbra,mi cade sul seno, piacere,estasi.Apro gli occhi, x vederlo ,x guardarlo negli occhi dopo avermi sborrato in bocca, IL SOFFITTO DELLA MIA CAMERA ciò che vedo, è stato un sogno?eppure il mio seno è bagnato di un liquido bianco, appicicaticcio!!!!!!!!!
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11 years ago
5osfumaturedi,
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Un pomeriggio in treno
Più che un racconto vi narro un avventura che ho avuto un mese fa tornando a Napoli in treno.
Ero stata un paio di giorni a Roma a casa di una mia amica, da un paio di giorni avevo un certo prurito, ma ripresi il treno per Napoli senza aver concluso nulla.
Mentre mi sedetti in treno notai davanti a me un bel ragazzo indiano, mi piaceva e pensai che non mi ero mai fatto un indiano e la cosa mi incuriosiva, mi sedetti e pensai come fare per sedurlo.
Feci finta di dormire e m allungai strofinando le mie gambe sulle sue, aveva delle belle gambe sode e iniziai a bagnarmi tentando di immaginare come era il suo membro, all'inizio sembrava che la cosa non avesse nessun effetto su di lui anche se il ragazzo non si tirava indietro.
Faceva molto caldo e il treno non aveva l'aria condizionata, con la scusa di asciugarmi il sudore iniziai ad alzarmi il vestito fin sopra il ginocchio e iniziai ad accarezzarmi le gambe davanti a lui, non ci volle molto e lui iniziò a reagire, notai il rigonfiamento nei suoi pantaloni e mi eccitai ancora di più mentre continuavo a strofinare le mie gambe contro le sue.
Dopo qualche minuto mi alzai per andare in bagno, dopo neanche un minuto bussarono alla porta e aprii sperando che fosse lui, me lo ritrovai davanti coi jeans che stavano per scoppiare, senza dire una parola lo lasciai entrare.
Rinchiusi nel piccolo bagno mi slacciai la parte superiore del vestito mettendo in mostra la mia splendida quarta, lui non si fece attendere e si lanciò con la bocca sui miei seni, le baciava e stringeva con foga, nel frattempo allungai la mano verso il suo arnese, constatai che non era molto grosso ma era veramente lungo, non mi dispiaceva, lo tirai fuori e iniziai a segarlo, poi mi ci buttai con la bocca lo feci entrare fino alle tonsille, mi piaceva il suo sapore come di spezie, ero sempre più infoiata e anche lui.
Dopo un pompino che sembrava volesse strozzarmi lo feci sedere sul water e iniziai a cavalcarlo selvaggiamente, aveva una forza incredibile e potevo sentire il suo cazzo nella pancia, ebbi il primo orgasmo.
Dopo l'orgasmo mi misi curva mettendo in bella vista il mio culetto sodo e lui entrò con un colpo secco, si muoveva veloce e il piacere cresceva, raggiungemmo insieme l'orgasmo, a quel punto mi pulii con un po' di carta, mi alzai le mutandine e tornai al mio posto come se nulla fosse successo.
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11 years ago
admin, 75
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In spiaggia nudisti.
una mattina di luglio 2013 come sempre siamo sulla nostra spiaggia di capalbio marina spiaggia nudisti di macchiatonda.ci fermiamo al capanno libero montiamo i nostri due ombrelloni e iniziamo con il primo bagno.giornata caldissima invitante per i bagni.vicino a noi un ragazzo che rimane all'ombra del suo telo verde sorretto da quattro paletti flessibili. noi iniziamo a stuzzicarci in acqua c'era voglia di fare sesso.ma decidiamo di aspettare dopo pranzo.arriva l'ora di pranzo e noi mangiamo.dopo pranzo prendo l'olio e inizio a fare un massaggio sulla schiena alla mia dolce signora .mentrre inizio il massaggio la persona vicino a noi un bel ragazzo su 1,80 si alza dal suo posto e si siede sul bagnasciuga davanti ai nostri ombrelloni.notiamo subito i suoi attributi,dotatissimo.inizio un lento massaggio tra le natiche della mia signora che per piacendogli mi dice che e' osservata dal ragazzo.io gli rispondo se gli dispiaceva lei dice di no ed io continuo aprendo leggermente le cosce alla mia signora e spuzzo dell'olio sulle natiche.inizio un massaggio tra le natiche a sfiorare il clitoride lei si eccita subito in verita' era gia' eccitata della presenza del ragazzo che guardava. lei mi dice fermati.mi fermo e lei vuole stare sotto gli ombrelloni e cosi facciamo.io sotto lei di lato inizia a massaggiare il mio pisello con olio e mi succhia i capezzoli. il ragazzo e ora in piedi per vederci meglio e il suo cazzo notevole dritto e lungo non si puo' non notare.inizia a mettersi in mostra con molta discrezione e senza avvicinarsi molto.la mia lei eccitatissima si mette sopra di me prende il mio cazzo e se lo struscia sulla fica mettendo in mostra il suo bel culo.lui vede questa situazione con lei girata di spalle e inizia a masturbarsi, io gli dico che si masturba lei si gira e guarda lui per un attimo seguita ma poi si ferma come vede che la mia guarda.questo gioco va avanti per circa 20minuti finche la mia lei mi monta sopra di spalle guardando lui che si masturba inizia a cavalcarmi e io da sotto gli metto me lani sui capezzoli stringendoli.il ragazzo guarda e si sega e fa' cenno se vogliamo che lui si avvicini la mia lei dice di no continuando a cavalcarmi.eccitatissima inizia con un lamento voglioso che lui sente e sa che sta per venire io aumento la spinta e lei inizia a venire insieme a me gridando dal piacere e mentre lui sborra come un fiume guardando eccitatissimo la mia lei che viene. peccato non averlo rivisto sicuramente avremmo potuto fare un massaggio in due alla mia lei.
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11 years ago
admin, 75
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Lo schiavo illuso (storia vera)
Non posso dire di essere schiavo di mia moglie, non mi interessa, e poi non interessa neanche a lei. Diciamo piuttosto che la mia ragione di essere e’ la ricerca del suo piacere. E a lei piace sottomettermi, umiliarmi. Devo essere io a cercare il suo piacere molto oltre quello che io le possa dare.
Comunque va bene cosi’. Accetto e vado avanti. Come succede ogni mese nel periodo di estro mi aveva chiesto di cercarle un incontro. Questa volta avevo trovato una coppia, lui Master alto possente dotatissimo, lei slave, almeno cosi’ si dicevano. Persone normali, tra virgolette, incontro possibile, ok, scambio foto, lui le piace, lei piace a lui, ovvio e’ bellissima, ci incontriamo.
Io nel mio solito ruolo, la spoglio, ma non faccio in tempo ad offrirgliela che lui la prende con violenza. In tanto la sua schiava mi fa sedere e mi lega su una sedia davanti a loro che scopano. Anche questo era nei patti, tutto regolare.
Loro scopano a lungo, godono, io seduto immobile anche la sua schiava resta vestita e si tiene un po’ in disparte. Finalmente sembra che ne abbiano abbastanza, mi slegano, si fanno pulire da me, penso che sia tutto sulla via della fine, quando “bene, ora ci divertiamo un po” dice lui “si, dai “ risponde mia moglie, come se si conoscessero da sempre.
“Cara, procedi” dice alla sua schiava.
Questa si spoglia completamente, mi si avvicina e mi fa cenno di spogliarmi, ero stato vestito fino ad allora. Quando sono nudo si avvicina a me fino a che le nostre facce sono quasi a contatto, e’ piu’ bassa la mia bocca sfiora la sua fronte. La situazione sarebbe piacevole, anzi piacevolissima, se non fossi incerto su quello che deve succedere.
Il master si avvicina con una serie di corde e comincia a legarci, stringendoci l’uno conto l’altra. Mi sento schiacciato contro il suo seno, poi aggiunge altre legature piu’ in basso, il ventre, le cosce sono perfettamente uniti.
Mia moglie si avvicina, “Ti piace?” mi dice, faccio cenno di si con la testa, ma sono troppo emozionato per parlare.
“Bene ora ti piacera’ di meno, cominciamo!” lei ed il master ci girano intorno, appare un frustino, cominciano a picchiare sui nostri sederi, se lo passano di mano, non sappiamo chi e’ a frustarci, ma ognuno sente il fremere del corpo dell’altro, siamo in una intimita’ assoluta, dopo un poco eccitatissimi entrambi.
“Bene e adesso il gran finale” dice lui, “dovete riuscire a stare fermi immobili, ognuno fara’ di sotegno all’altro, non dovrete muovervi.
Intanto ho visto mia moglie armeggiare con uno strapon, e poi avvicinarsi al master, leccarlo, faglielo venire duro. E’ chiaro quello che sta per succedere, non posso guardare negli occhi la schiava a cui sono legato, lei e’ piu’ bassa, siamo troppo vicini, ma e’ come se fossimo una cosa sola, sento che anche lei ha capito, sono imbarazzatissimo, nonostante il sedere che brucia.
Mia moglie ed il master si avvicinano ai nostri didietro, lei alla schiava e lui a me, mi sento penetrare e schiacciare ancora di piu’ contro la schiava. Lui ha un cazzo durissimo, cerco di resistere, ci agitiamo anche se legati, sento i gemiti della schiava, sento il bagnato di una sua lacrima che mi scende sul petto, vorrei abbracciarla, baciarla asciugarle quelle lacrime, innamorato all’istante di una mentre vengo inculato insieme a lei, neanche la piu’ fervida immaginazione poteva arrivarci.
Comunque finisce, lui viene dentro di me, mia moglie viene anche lei, lo strapon la ha sempre eccitata tantissimo, e’ fatta.
Il master ci scioglie “Vestitevi, poi verrete a sistemare noi”. Siamo nudi io e la schiava, cerchiamo di non guardarci negli occhi, vado verso il bagno, devo lavarmi dietro, le poggio una mano sulla spalla, lei si sottrae, “posso lavarti?” le dico, lei si sottrae anche di piu’, si infila i vestiti. Mi vesto anche io. Stiamo per tornare dai nostri padroni, la fermo. “Come ti trovo?” Mi dice veloce un indirizzo e-mail.
Andiamo da loro. Incredibile si sono vestiti da soli.
Mia moglie mi guarda “Vieni andiamo” si bacia un’ultima volta con il Master.
“Ci rivediamo?” gli dice sorridendo
“Chissa’, forse si” risponde lui,
“ma loro no assolutamente” dice guardando me e la sua schiava
“non voglio pasticci, la mia slave ha a che fare solo con me, chiaro? Altrimenti te ne pentirai, ti assicuro, anzi voglio che ti impegni per iscritto”.
“Si signore” rispondo.
Il master mi passa un foglio di carta, c’e ‘un impegno a non rivedere la schiava se non autorizzato dal master altrimenti saro’ pronto ad accettare qualsiasi punizione corporale lui voglia infliggermi, purche' approvata anche da mia moglie. Quest’ultima clausola mi tranquillizza, firmo. Mia moglie approva con la testa, incredibilmente nonostante quello che fa e mi fa fare e’ gelosissima, forse anche lei teme che riveda la schiava.
Andiamo via. Ritorniamo nella vita normale, lavoro insieme, figli. Io pero’ ogni tanto ci penso, e come non potrei pensarci, sento sul mio petto i seni della schiava che fremono quando lei prende il colpo, e poi quella lacrima, vorrei leccarla asciugarla. Basta, e’ fatta, sono innamorato perso. Comunque resisto, resisto a non chiamarla, non tanto per timore delle punizioni del suo master, diciamo per timore di sentirmi ridicolo, perche’ ti amo?, perche’ siamo stati inculati insieme, come fai a dirglielo. Resisto due giorni, tre giorni, poi non resisto piu’, le scrivo. Tanto se non vuole non risponde, penso. E invece risponde, si vediamoci, appuntamento, bar tutto ok. Impazzisco di gioia, allora si, allora e’ innamorata anche lei. Mando un messaggio, lei risponde a tono, si, proviamo le stesse cose. Vado all’appuntamento, sono certo che andra’ tutto bene, sara’ fantastico. Lei mi guarda, sorridente, allegra, spensierata direi, nulla dell’atmosfera dei nostri messaggi, pieni di sottintesi. “Bene”, dico “allora?”. “Allora oltre che schiavo sei proprio stupido” fa lei ridendo
“Ma che carini, guardali” sento una voce dietro di me mi volto e vedo il master e mia moglie che ridono, lui con una mano sulla sua spalla. Anche la schiava comincia a ridere “Davvero pensavi che potessi innamorarmi di te?, di uno come te?”
Non so che fare, non so che dire
“Ricordi cosa avevo detto? Ricordi cosa hai firmato” fa il Master
“Si ricordo” tanto per me ora nulla ha piu’ alcuna importanza la delusione e’ piu’ forte della paura, non so cosa mi fara’ sopportare, per quanto terribile non staro’ mai male come ora
“Ma eravate tutti d’accordo?” mi viene finalmente il sospetto.
“Certo” risponde mia moglie “Volevamo avere un tuo impegno che ci consentisse qualunque cosa, vedrai come ne approfitteremo!”
Si, penso proprio che sara’ terribile.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
Parentele pericolose
E chi lo dimentica quel giorno....Era la mattina del mio sedicesimo
compleanno ed io tutto eccitato mi svegliai e andai subito in cucina per
ricevere gli auguri dalla mia famiglia. Detto fatto mia madre mi disse che
sarei dovuto andare da mia cugina Antonella a prendere la torta che aveva
guarnito con tanta passione e gioia.
Antonella aveva al tempo dei fatti 37 anni, una bella donna, fisico
mozzafiato, sposata con Michele, una figlia di 15 anni. Mi voleva davvero bene.
Mi avviai verso casa sua sapendo che l'avrei trovata sola perchè il marito era
al lavoro e la figlia al campo estivo. Bussai e dopo un istante venne a aprirmi
in accappatoio, cosa per me normale considerate la differenza di età e la
confidenza che c'era tra noi. Mi diede un bacino sulla guancia e mi fece
accomodare in salotto davanti la tv accesa che trasmetteva il solito programma
della mattina. Mi accorsi che il dvd era acceso e in "pause" al chè nell'attesa
misi sul canale "scart" e riavviai i dvd. Sorpresa!!!!!!!!!!! Antonella stava
guardando un film porno di altissimo livello. Il volume era basso nonostante i
gemiti degli attori. Non si accorse di nulla ma quando piombò all'improvviso in
salotto non fu sorpresa, anzi, su suo viso si disegnò un sorriso malizioso. il
mio cazzo intanto già era bello duro e nonostante la giovane età era di
dimensioni decenti...Mi disse:
-ti piace? ti eccita?
-si molto, ma non sapevo che piacessero anche a te
-adoro il porno anche perchè amo masturbarmi....provare piacere...
Fu così che fece scivolare l'accappatoio a terra e, nuda, si sedette accanto
a me a guardare quel bel film. Aprì le gambe e cominciò a masturbarsi
lentamente. Chiaramente rimasi interdetto e sorpreso. Non mi sarei mai
immaginato che Antonella fosse così. Quindi, imbarazzato ed eccitato allo
stesso tempo, lasciai perdere il film e sedendomi sulla poltrona di fronte mi
gustai lo spettacolo che Antonella stava facendo per me. Giocava col clitoride,
si penetrava e mi guardava con occhi languidi e ricchi di piacere ed
eccitazione. Il mio cazzo era sempre più duro quando mi disse-spogliati!-.
subito mi sfilai tutto e mi rimisi a sedere col cazzo in mano...._Ah bello
spettacolino, amore hai proprio un bel cazzetto-
La bava mi scendeva giù dal labbro mentre ci guardavamo e ci toccavamo
lentamente, gustandoci quella circostanza così tanto eccitante.....Si toccava i
capezzoli, li leccava la troia, chiudeva gli occhi, si lasciava andare
emettendo gemiti che non facevano altro che aumentare la mia eccitazione....dal
cazzo fuoriuscì un liquido trasparente, il classico liquido pre-sborra, che
come sempre faccio ancora oggi, raccolsi con le dita e misi in bocca. Lei fece
lo stesso, leccandosi le dita impregnate del suo umore. Fino ad allora per me
il sesso si concentrava nel numero indefinito di seghe quotidiane e nel petting
che ogni tanto facevo con qualche amica troietta. Non avevo mai ricevuto un
pompino, nè una sega, figuriamoci una chiavata...non l'avevo nemmeno mai vista
dal vivo. Beh quel giorno capii che forse era giunto il momento di provare
tutto. -Vieni qui- mi disse Antonella -voglio che mi aiuti a depilarmi tutta-.
Andai in bagno e, sotto sue indicazioni presi il necessario. Quando tornai la
trovai con le cosce allargate. Mi fece spalmare la crema depilatoria sul pube e
sulle grandi labbra, quindi cominciò a radersi delicatamente con un rasoio
apposito.
Una volta finito, mi apparve davanti agli occhi un paradiso. Le grandi labbra
erano di un color rosa chiaro e gonfissime, al limite dell'esplosione, il
clitoride turgido e lungo, fuoriusciva dalle labbra e l'interno era rosso
fuoco. Mi tirò a prendendomi per i capelli. Mi spinse con violenza contro il
suo pube e altro non dovetti fare che cacciare la lingua e leccare alla meglio
ciò che mi veniva offerto. Certo ero un pò goffo ma comunque la troia ansimava
e godeva come una cagnetta in calore. Incredibilmente venne e volle
immediatamente ricambiarmi il favore, sicchè mi fece mettere in piedi e si
inginocchiò dinnanzi a me. Prese il cazzo in mano gocciolante di saliva, che in
precedenza avevo cosparso per farmelo scivolare meglio, e di liquido presborra
e se lo mise subito in bocca ciucciandolo come un leccalecca e assaporando il
mio umore. Fu abilissima e non mi ci volle molto tempo per vuotare nella sua
bocca tutta la sborra. Quando vidi che mostrandomi tutta la sborra in bocca la
fece scomparire in gola rimasi sorpreso
-che c'è piccolino, non te l'aspettavi? non credevi che io fossi così?-
-no Antonella, non me l'aspettavo, ma mi va benissimo così-
-allora ridammi il tuo cazzo-
E così lo riprese in bocca e mi fece impazzire per molto tempo. Succhiava
benissimo, anche se le imponevo il ritmo tenendola per i capelli spingendola e
tirndola verso di me. Si fermò e tenendo il cazzo in mano e continuando a
masturbarmi lentamente mi chiese:
- hai mai scopato?-
- no, mai- e facendomi accomodare sul divano si sedette sul mio cazzo. Lo
prese in mano scappellandolo tutto per bene e lo condusse nella sua caverna.
Entrò con facilità in fregna, tutto fin in fondo. La sensazione che ebbi fu
unica. Le pareti della fica avvolgevano il mio cazzo e le sentivo comprimersi,
era bagnata, calda e gonfia. Cominciò a cavalcarmi lentamente e, mentre mi
chiavava, si accarezzava il clitoride. Io, impacciato, le toccavo le sue grosse
tette, strizzandole i capezzoli di tanto in tanto. Godeva come una vacca e più
godeva lei più mi avvicinavo io all'orgasmo....un fremito, un altro, poi un
altro ed esplose in un orgasmo violento. A tutto quel sentire e vedere non
resistetti.- Vienimi dentro, non preoccuparti-, e così feci. Schizzai tutto il
mio sperma dentro di lei. Rimanemmo a lungo abbracciati ed immobili in
silenzio, finchè non si sciolse da me e si sedette sulla poltrona di fronte.
Aprì le gambe e vidi che scorreva seme fuori dalla sua fica. La raccolse tutta
sulle dita che portò alla bocca e ingoiò senza indugiare. ero felice come un
bambino la mattina di Natale. Senza dubbio il mio più bel compleanno. Da
allora, quando ci capita l'occasione, scopiamo sempre e sempre meglio. Il
nostro rapporto, agli occhi di tutti, è rimasto uguale, ma nel nostro intimo si
è inevitabilmente rafforzato, sfociando nella passione assoluta. Ma questa è
un'altra storia........
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11 years ago
piacereorale76,
33
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La prima volta con una padrona
Entrai nella stanza. Ero completamente nudo. Il cuore batteva all’impazzata e l’evidente erezione mostrava tutta l’eccitazione che provavo in quel momento. Lei, superba nel suo vestito nero lucido era seduta sul suo trono. Una Dea in carne ed ossa. Nell’aria si poteva respirare tutta la sua autorità, e tutta la mia soggezione.
A quattro zampe mi avvicinai a lei fino ad esserle davanti. Aveva un paio di scarpe con i tacchi molto alti, anch’esse nere e lucide. Non osavo alzare lo sguardo mentre sentivo che il suo si posava su di me dall’alto del suo trono.
Per prima cosa mi mise il collare. Ero suo. Ma in realtà ero diventato suo nel momento in cui la vidi. Mi mise polsiere e cavigliere, divenni ancora più suo. Non osavo muovere un muscolo, non osavo pensare, ero in attesa di un suo comando. Mi girò in torno, con fare autoritario, con passi lenti ma decisi. Mi stava studiando. Mi allargò il sedere, un brivido mi percorse tutta la schiena.
“Bene schiavo, ora puoi cominciare a baciare e leccare le mie scarpe. E vedi di farlo bene o sarà peggio per te!”. Era tornata a sedere sul trono ed il suo tono era di quelli che non ammettevano repliche.
“Sì mia Signora” risposi prima di iniziare a venerarla, a sottomettermi a lei. Leccai con cura le sue scarpe, ero estasiato. Mi sentivo umiliato, ma allo stesso tempo felice. Dopo un tempo che non saprei calcolare potei toglierle le scarpe. I suoi piedi nudi erano stupendi, aspettavano solo di ricevere le mie labbra e la mia lingua. Non attesi oltre ed iniziai a fare quello che avevo lasciato in sospeso, ma se possibile con ancor più cura. Passai la lingua anche tra le fantastiche dita della mia Padrona che poi infilò tutta la punta del piede nella mia bocca.
“Bravo schiavetto, con la lingua ci sai fare, ma ora è giunto il momento che mi diverta un po’ anch’io. Sdraiati supino, veloce”
Nel dire questo mi colpì con il suo frustino sulla schiena. Un colpo inaspettato, non le avevo visto in mano quel frustino. Mi piacque.
Mi stesi come ordinatomi. Il cuore batteva all’impazzata.
Per prima cosa mi legò palle e membro per ridurmi l’erezione. Poi, rimessasi le scarpe, con il tacco mi premette prima uno poi l’altro capezzolo. Salì sopra di me. Ero diventato il suo zerbino, ma sarei diventato qualsiasi cosa per lei in quel momento. Con sopra il suo peso, premette di nuovo il capezzolo con il tacco. Questa volta sentii un po’ di dolore ma non volli darlo a vedere. Quel tacco finì poi nella mia bocca ed iniziai a leccarlo. Scese. Mi lasciò qualche segno con i tacchi. A questo punto mi fece alzare e mi legò ad x al muro. Mi bendò.
Non sapevo cosa stesse per accadermi, anche se in realtà lo immaginavo benissimo.
Di li a pochi secondi arrivò il primo colpo di frusta, in pieno petto, sussultai ed emisi un piccolo gemito. Arrivò anche il secondo, e poi il terzo e il quarto…si fermò a venti. A quel punto sentii il suo respiro sul mio collo e subito dopo le mie palle strette dalle sue mani. Sentivo le sue unghie stringermi sempre più forte, mi sentivo sempre più suo.
Mi tappò la bocca con una palla di plastica legata dietro la testa. Iniziò a colpirmi nuovamente con la frusta. Questa volta nell’interno gamba e nelle zone intime. Ero in confusione totale. Ero un mix di dolore e piacere, diviso tra una parte che avrebbe supplicato di smettere ed una di continuare.
Poco dopo ero steso sul letto. Con le mani legate alla parte alta del letto ed i piedi divisi ed agganciati ad una sbarra. Attaccò la sbarra ad una catena appesa al soffittò, avevo le gambe in alto, avevo il culo completamente esposto. La vidi mettersi lo strap-on, lubrificarlo e poi venire verso di me e mettere il lubrificante sul mio culo vergine. Non feci in tempo a pensare che il lubrificante fosse un po’ freddo che lei mi fu dentro. Iniziò a scoparmi il culo. Ero al settimo cielo. Colpiva ogni volta più forte, si strusciò su di me fino a farmi sentire il suo fiato, fino a farmi vedere quel sorriso che mostrava tutta sua gioia, tutto il suo potere su di me. Mi strinse di nuovo le palle con le unghie. Mi sentivo sempre più suo, ero completamente suo.
Mi sganciò dalla catena, si sedette sulla mia faccia, riprese a frustarmi le palle. Potevo sentire i suoi umori anche se era vestita. Non so se era per l’inculata di prima, per l’essermi sopra, non lo so, però so che un po’ era anche merito mio e questo mi riempiva d’orgoglio e mi aiutava a non sentire dolore.
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11 years ago
Vero1amante,
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il Nostro Piacere (2)
cagnetta entra nella stanza.
Senza dirle niente le facciamo capire che non c'è bisogno di parlare e iniziamo a spogliarla, accarezzandola un pò e baciandola appena affianco alla bocca.
Lei è agitatissima ed inizia ad eccitarsi molto.
La stendiamo sul letto a pancia in su.
Il Mio P si siede, mentre io inizio a toccarla e leccarla un pò dappertutto.
Le do baci sulle labbra, dolcemente, le accarezzo il seno, i fianchi, la sua piccola fighetta bagnata.. sussulta.
Il Mio P si alza, mentre lei è ancora stesa, mi alzo anche io e ci baciamo, mentre lei ci guarda.
Noi la guardiamo con tenerezza.
Il Mio P la fa girare ed inizia ad accarezzarle il culo, mentre io la bacio sulle labbra aspettando sia lei ad aprire la sua bocca per infilarle dentro la lingua.
Intanto la palpo ancora, le lecco il collo e il seno e si bagna come una spugna.
Il Mio Padrone le infila il cazzo mentre io la bacio.
Io mi siedo davanti a lei e apro le gambe.
Intimorita si abbassa e inizia a leccarmela.
Il Mio Padrone è bravo e la fa impazzire, così che lei inizia a leccarmela sempre meglio e con una delicatezza assurda.
Il Mio Padrone mi fa mettere a pecorina, con la mia faccia rivolta verso il Suo cazzo.
Inizio a leccarglielo, mentre cagnetta me la lecca ancora.
Mi giro e il Mio Padrone inizia a montarmi mentre io la bacio sulla bocca.
Lui si abbassa e iniziamo a baciarci insieme. Apoteosi.
Le faccio segno di mettersi seduta e inizio a leccargliela mentre il Mio Padrone mi sfonda. Veniamo tutti e 3 come dei pazzi.
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11 years ago
Walls,
76/86
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Il massaggiatore ed il cuckold...
Finalmente potevo mettere in pratica le mie fantasie erotiche, dopo aver inserito un bell'annuncio su desy...ecco la mia bella occasione.
fare il massaggiatore estetico in una beauty center, mi aveva fatto capire che alcune donne che al solo tocco delle mani sulle gambe o sulla pancia si bagnano immediatamente. La prima occasione mi capita con una coppia, alle prime esperienze, lei porcona e lui cuckold. Decidiamo di incontrarci al centro commerciale di Taranto per un caffè di conoscenza, lei molto bella 4 di seno, mora introno ai 40 anni, lui stessa età capelli brizzolati un pò di pancia, non molto alto. Ci sediamo e dopo i saluti di circostanza incomincia Lei a parlare dicendo che sono sposati da 15 anni e che per far rinvigorire il loro rapporto si sono decisi ha iscriversi anche loro a desy, scoprendo poi che il Lui di coppia ama vedere la moglie godere nelle braccia di un altro. Lei mi propone se sono d’accordo di giocare un po’ prima, se mi va di andare al cinema e incominciare a fare del sesso li alle mie condizioni… io in prima battuta vengo colto un po’ alla sprovvista, poi decido di, ma alle mie condizioni… 1° dico subito di andare al cinema oggi stesso, 2° lui deve solo guardare senza segarsi e 3° deve fare tutto quello che li chiederò. Loro accettano e così ci avviammo ad un cinema porno di Bari . Sono le 18.30, io entro per primo; dopo circa 5 minuti entrano anche loro, lei si siede accanto a me … inizia il film, solo la luce dello schermo illumina la sala, io incomincio a posare la mia mano sulla sua coscia andando a toccare la seta delle sue calze velate, e piano piano salgo fino alla gonna, non stretta che mi da la possibilità di insinuare la mia mano fino al perizoma… con il dito gioco un po’ senza scostare il perizoma davanti al suo clitoride, portando il mio dito sopra il suo grilletto grosso quanto una noce… la sento ansimare e il mio dito sposta il perizoma fino al contatto diretto con il grillo…mmm è tutta un brodo, faccio un su e giù con tutto il dito sulla sua fregna… gode, eccome se gode, si morde un labbro per non urlare. Il marito si gode lo spettacolo tenendola per mano. Nel frattempo apro la lampo dei miei pantaloni e tiro fuori il mio arnese, prendo la sua mano destra e la porto al tocco sul mio c…lei geme, si gira per vedere lo spettacolo, incomincia a segarmi leccandosi le labbra, allora porto la mia mano sulla sua nuca per farle capire che è ora che la sua bocca faccia il proprio dovere, ma la poltroncina ostacola l'operazione. Propongo di andare nei cessi, io mi muovo per prima e loro a seguirmi. Apro la porta del cesso. Mi siedo sopra senza togliermi i pantaloni, ma con il cazzo fuori..dopo un po lei arriva, sento il rumore dei suoi tacchi, apre la porta del cesso, è sola lui rimane fuori, richiude si inchina e incomincia una pompa da favola, una bocca enorme e una lingua da grande m...., ogni tanto si ferma, mi lecca i coglioni e riprende il lavoro iniziale. Nel frattempo si libera anche della camicetta e del reggiseno, incomincia a farmi una bella spagnola, leccando di tanto in tanto la mia cappella. La mia porcona ci sa fare, sento che qualcuno dietro la porta qualcuno sta godendo, lei sempre più eccitata accelera il ritmo della spagnola, ora smette, si toglie la gonna e di colpo si impala sul mio c… è tutta un brodo, deve aver goduto come non mai, sentire una porcona così eccitata mi fa montare la crema sul mio c...., dopo una ventina di smorza candela fatte con sapienza e velocità, le sborro dentro godendo come non mai, lei smonta dal mio c.... e si butta con la bocca per pulirmi tutto, come una ingorda. Cavolo!, mi ha proprio spompato, è ancora lì che con la lingua mi pulisce tutto. Ci rialziamo e usciamo uno dopo l’altro dal cesso, il marito è li con un sorriso da gran cornuto, lei si gira mi guarda, mi sorride e mi dice che ha voglia di vedermi anche domani. Io da gran furbo li dico di si ma alle condizioni che ci vediamo in un altro posto per giocare ancora, lei guarda il marito e rigirandosi ,mi dice di si, vuole andare a giocare nella pineta Ulmo con la speranza che qualcuno ci guardi....
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11 years ago
admin, 75
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il Nostro Piacere (1)
la cagnetta è in ginocchio e bendata.
Io sono davanti a lei, il Mio P. entra e si mette dietro di lei, inizia a farle domande interpellandomi.
Mentre le fa domande la tocco e godo sentendo com'è bagnata
Le lecco i capezzoli, le labbra, i fianchi con la punta della lingua.
La faccio alzare e la stendo sul letto a pancia in su.
Io e il Mio P iniziamo a leccarla insieme, incrociando le Nostre lingue.
La palpiamo facendole sentire tutta la Nostra pesantezza e passione.
La facciamo andare fuori di testa.
Mi sposto, vado vicino al Mio P.
Lo bacio. Mi si struscia addosso mentre con una mano accarezzo i fianchi a lei.
Glielo prendo in bocca e glielo succhio da morire.
La sua cappella enorme mi fa impazzire, impazziamo e lei lo sente.
Torniamo su di lei e rincominciamo a leccarla ovunque.
Le entriamo nella figa insieme.
Sentire le mie dita affiancate a quelle del Mio P nella sua figa mi fa schizzare di cervello.
Mentre la masturbiamo con le Nostre dita, ci baciamo, poi ci abbassiamo e baciamo anche lei.
La faccio girare dall'altra parte, a pancia in giù.
Riprendo in bocca il cazzo del Mio P mentre la palpo tutta.
Il Mio P si mette dietro di lei e inizia a montarla, facendole sentire il suo bel cazzo.
Io sono davanti a lei che la bacio accarezzandola.
Lei gode.
Il Mio P esce dalla sua figa fradicia, io mi metto a gambe aperte davanti a lei e me la faccio leccare fissando negli occhi il Mio P.
Il Mio P le viene su tutta la schiena mentre vengo anche io, grazie alla lingua della mia cagnetta e al godimento totale del Mio P adorato soddisfatto.
Le spalmo il seme del Mio P su tutta la schiena, per essere stata brava.
1946
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11 years ago
Walls,
76/86
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Il cinema porno..
In tenera età, quando mi trovavo a giocare tra gli amici, capitava spesso di passare vicino al cinema porno del paese..ovviamente l'attrazione era la locandina, il massimo dell'eros per un ragazzino di 7-8 anni.
Qualcuno riusciva ad intrufularsi dentro per poi raccontare le immagini viste..certo non io,troppo timido e spaventato..!
Poi, durante la crescita le prime curiosità (10-11 anni) venivano soddisfatte dalle immagine dei giornaletti porno, ma la curiosità verso quel cinema rimaneva un'ossessione..!
Un giorno d'estate, i miei mi portarono a Palermo da alcuni parenti..
Rimanemmo alcuni giorni a soggiornare..
I pomeriggi, uscivo da solo non conoscendo nessuno e fu per caso che mi
trovai di fronte una sala cinema "porno"..
Ricordo ancora le sensazioni provate..era l'occasione per entrarci,tanto non mi conosceva nessuno..!
Ci tornai il pomeriggio successivo..entrai seppur minorenne..
La sala era piena per un quarto..un film di lilli carati..
Che fare? Notai già gli sguardi addosso..e dopo 5 minuti...già ero scappato via..!
Tornato a casa..mi masturbai e mi continuai a ripetere che pirla fossi stato..!
Il giorno successivo ci ritornai..Sono entrato e mi sono seduto..
centro sala...per stare da solo ( ma mi sbagliavo..)
Dopo pochi minuti un uomo si mise accanto a me,iniziando a toccarmi la gamba ma lo invitai a smetterla..senza successo..! Nello stesso frangente un 60enne davanti a me si mise a masturbarsi (gran cazzo ricordo).
Non sapevo che fare..iniziai a temere qualcosa e mi alzai..ma questa volta non uscii dal cinema...rimasi in piedi appoggiato al muro..sperando di essere alsicuro..!
Errato..
dietro di me arrivò un uomo (50 anni circa) e anche lui si appoggiò al muro! Non fece nulla, rimase immobile come peraltro lo ero io..!
Mi tranquillizzai (e sbagliai..)
Si mise dietro di me..ne sento il fiato ancora oggi..
Non mi poggiò la mano dietro..ma il suo corpo..
avevo una tuta leggera e potevo sentirne il tatto dei suoi pantaloni..
iniziò a muoversi.
Ancora non so il perchè ma lo lasci fare..anzi mi sistemai meglio per sentirlo muoversi di più!!
Lui si uscì il cazzo ed iniziò a strusciarlo sul mio culo ricoperto dal tessuto della tuta...mi piaceva,assurdo!!
Fu inevitabile..mi fece abbassare la tuta leggermente e continuò a strusciarsi..
Incredibile..un uomo..sconosciuto..(poteva essere mio padre)
nemmeno visto bene in volto (evitai appositamente di farlo)
godeva appoggiato a me..!
Mi sussurrò all'orecchio di seguirlo in bagno..ma dissi di no (ne sono ancora pentito) e mi rispose..ok finisco qui..!
Nemmeno 20 secondi e mi sborrò dentro le mutande..molto abbondantemente..!
Mi rialzai la tuta ..e con la coda dell'occhio..vidi lui che si era già dileguato..!
Anche io mi ricomposi per bene e come se nulla fosse tornai a casa..
La mia curiosità al cinema porno era stata ampiamente soddisfatta..
Ho scritto questa storia (vera) perchè ancora oggi mi fa rieccitare..
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4
11 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
Finalmente di nuovo insieme cap1
Il nuovo lavoro del mio compagno ci tiene lontani spesso per parecchi giorni.Lui ora vive in Spagna, in un posto bellissimo e sul mare.Il mio lavoro mi aveva costretto a Milano fino ai primi di luglio ed era ormai un mese che non ci vedevamo; un tempo lunghissimo per come ci eravamo abituati negli ultimi due anni.Finalmente era arrivato quel fatidico venerdì, avevo chiamato un taxi direttamente dall'ufficio per correre in aeroporto e salire su quel volo easyjet che in un'ora e mezza mi avrebbe portato da lui.Volevo essere perfetta per l'incontro, così avevo indossato quel vestitino bianco tanto corto da superare i glutei di solo qualche centimetro che a lui piaceva tanto ed un paio di sandali bronzo taccatissimi, il solito 12, che fasciavano i piedi con dei lacci incrociati fino ad allacciarsi un poco sopra la caviglia; una giacchina di jeans stretta mi copriva la lieve trasparenza del vestito che quasi impercettibilmente disegnava i miei capezzoli sul tessuto con un tono più scuro. Infine un perizoma di pizzo bianco avrebbe nascosto il mio intimo durante il viaggio.Eccomi sull'aereo, lato finestrino e uscita di sicurezza come da prenotazione, in modo da stare più comoda; a fianco a me si era seduto un ragazzo sui 35, dall'abbigliamento in viaggio di lavoro, alto, bel fisico, capello scuro corto; un bel ragazzo insomma.Ormai in volo, cominciai a leggere il mio libro; il ragazzo accanto a me controllava sull'ipad una tabella di lavoro ma sentivo i suoi occhi scrutare di sfuggita ogni centimetro del mio corpo. Una leggera tensione salendo dentro di me. L' essere guardata, apprezzata, carezzata con gli occhi, mi stava piacendo ed eccitando. Tutto questo rendeva la comprensione del romanzo un poco difficoltosa. "Bello quel libro, a che punto sei arrivata?" il ragazzo aveva chiuso l'ipad e si era fatto avanti con la scusa più ovvia in quel momento. Alzai lo sguardo e nel rispondergli capii che le ultime due pagine erano passate senza fermarsi nella mia mente. Chiusi il libro, lo guardai negli occhi e gli dissi " quando lui sta per partire direzione New York".Cominciò una conversazione che durò per tutta l'ora successiva; si chiamava Michele e stava viaggiando per l'azienda per cui lavorava e, fortuna sua, aveva letto da poco lo stesso mio libro. Parlammo di tutto mentre i suoi occhi mi continuavano a scrutare furtivamente. La situazione mi piaceva, e mi godevo il momento; anche se sapevo che non l'avrei più rivisto avevo omesso di dirgli che stavo raggiungendo il mio fidanzato, pensando che quella notizia avrebbe potuto interrompere quel flirt elegante ed educato.Ormai mancava poco all'arrivo e come da programma andai in bagno per dare l'ultimo tocco alla mia mise per il tanto atteso incontro con Marco, il mio fidanzato. Dentro quel piccolo loculo mi tolsi il perizoma per riporlo nella borsa; era umido, segno che quel flirt aveva mosso qualcosa anche a livello fisico e non solo mentale. Guardandomi nel piccolo specchio decisi di fare un piccolo regalino all'elegante e discreto osservatore che sedeva accanto a me; slacciai la giacchina di jeans e scostandola leggermente guardai i miei piccoli capezzoli che molto timidamente mostravano il loro colore scuro attraverso il tessuto del vestito. Un sorriso di compiacimento e lasciai la giacchina tornare in posizione senza però richiuderla.Tornai alla mia fila e dando le spalle al mio vicino mi rinfilai nel mio posto; Michele scostò leggermente le gambe per renderemi più agevole il passaggio; il mio sedere era all'altezza del suo viso e quasi sentii il suo respiro soffiarmi sotto il corto vestito, sul mio intimo ora nudo. Non aveva visto nulla ne ero certa, se non le mie gambe passargli a pochi centimetri o il disegno delle mie natiche dare forma al morbido cotone del vestito.Seduta con le gambe accavallate avevamo rincomiciato e a parlare. Non ci volle molto perché il suo sguardo, dopo aver esaminato dal piede curato ed ornato da un sottilissimo french alla coscia in bella vista, cadesse sul mio seno sinistro che, sfuggendo dallo spesso jeans, dolcemente modellava il vestito e faceva intravedere lo scuro della piccola aureola. Facendo finta di niente continuai nella conversazione, la cosa mi piaceva e mi eccitava. Con dei movimenti apparentemente casuali ero riuscita a scoprire entrambe i seni dalla giacchina ed ora oltre alla trasparenza i capezzoli avevano deciso di farsi notare spingendo sul tessuto. L'idea di essere guardata ma non toccata, da un estraneo mi piaceva da matti; un estraneo bello, educato e non volgare, era una situazione stupenda probabilmente in altre circostanze avrei approfondito.Stavo talmente bene e concentrata sulle sensazioni che non mi accorsi nemmeno dell'atterraggio.Michele si offrì di darmi un passaggio col suo taxi ma con un po' di rammarico da una parte ma immensa felicità dall'altra, dovetti rifiutare l'invito. Ci salutammo al ritiro bagagli dove lo lasciai in attesa della sua valigia, con uno scambio di baci sulla guancia che sarebbe voluto essere certamente qualcosa di più.Appena fuori dalle porte automatiche c'era Marco ad aspettarmi. Un abbraccio accompagnato da un bacio seguito da un'altro più passionale dichiaravano la voglia di entrambe di riunirci in un amplesso che ormai da troppo aspettava.Velocemente giungemmo a casa e quando aprì la porta delle candele illuminavano la sala che con una grande vetrata dava su tutta la baia e la città illuminata.Subito mi prese e mi baciò; un brivido mi percorse tutto il corpo, la borsa cadde a terra, le mie mani sul suo corpo, le sue sul mio che subito raggiunsero i glutei; il mio seno era schiacciato sul suo petto, sentivo i capezzoli duri spingere e stuzzicarsi con i movimenti. Una delle sue mani vogliose già aveva raggiunto il mio sesso. Me lo stava accarezzando scivolando umidamente tra le mie labbra fino a violarne la vagina con due dita. Dopo tanto tempo quel solo contatto così esperto, mi avrebbe portato in fretta all'orgasmo. Cominciai a slacciargli la camicia per accarezzare quel suo petto liscio e ben definito, poi i pantaloncini lasciandoli cadere a terra mettendo a nudo quella erezione perfettamente liscia e depilata.Mi prese il vestito e me lo sfilò dall'alto lasciandomi solo con i sandali, lo gettò sulla poltrona seguito dalla sua camicia. Nudi ancora in piedi davanti alla porta d'ingresso ci baciavamo e palpavamo ovunque. La voglia aumentava nel sentire le sue mani ovunque e il suo pene che nella mia, turgido e generoso, godeva delle mie carezze. Scesi fino a sedermi sui talloni, le gambe divaricate ed il mio sesso spalancato, con una mano portai il pene alla bocca che lentamente lo accolse baciandolo e succhiandolo. Avrei voluto fargli la sorpresa che avevo preparato in tutti quei giorni di solitudine documentandomi su internet e facendo esercizi, ma da quella posizione non ci riuscivo. Mi limitai a succhiarlo e leccarlo, accarezzandogli i testicoli con una mano. Il suo sapore mi riempiva meravigliosamente la bocca e vedere la sua espressione di goduria alla luce debole delle candele era stupendo.Ad un certo punto mi fece alzare, mi appoggiò di schiena al muro, mi sollevò una gamba e puntando il pene in un sol colpo s'infilò in vagina. Un mio gemito risuonò nella stanza, portai le braccia intorno al suo collo e cominciò a stantuffarmi. Dopo quel mese di astinenza sentirlo di nuovo dentro di me era stupendo.Ancora contro il muro mentre lui mi sorreggeva dalle natiche incrociai le gambe dietro la sua schiena e così uniti ci spostammo sul divano dove si sdraiò su di me e rincominciò a stantuffarmi. Io impazzivo, mi tenevo stretta con le gambe e le braccia a lui in attesa di quell'orgasmo che iniziava a far sentire il suo arrivo. Il clitoride strusciava vibrando meravigliosamente sulla sua pelle liscia mentre la vagina era sconquassata da quelle penetrazioni sempre più decise. Ecco che repentino e violento giunse quel brivido seguito da un'esplosione di piacere immensa. Gemevo ancora in preda all'orgasmo quando sentii un getto caldo colpirmi la cervice ed invadermi il corpo. Eravamo venuti praticamente insieme esplodendo in un piacere comune. Abbracciati e ancora uniti ci baciammo per minuti prima di separarci e rivestirci per la cena.Marco aveva preparato una buonissima cena a base di pesce, dopodiché decidemmo di uscire per bere un drink. Era mezzanotte passata ma lì la movida comincia tardi; ci sediamo ad un tavolino appena dentro il locale e ordiniamo. Il locale piano piano si riempie di gente che comincia anche a ballare; presto anche noi veniamo tirati dentro dalla musica e ci ritroviamo schiacciati in mezzo agli altri. Mi sentivo toccata ovunque da quella moltitudine quasi pressata, il vestito ormai svolazzava donando a qualche probabile curioso degli scorci interessanti. Ma davanti a me c'era il mio ragazzo che mi fissava mi accarezzava e mi baciava in quella luce così debole. Presto le sue mani birichine furono sui miei glutei, e nascosto dalla gente non si fece problemi ad osare anche di più; sentivo la sua mano tra le natiche raggiungere il mio sesso di nuovo umido e voglioso mentre la sua erezione pressava sul mio ventre. Presto mi prese per una mano e mi portò fuori dicendo"andiamo a casa".Velocemente percorremmo la piccola darsena che ci separava dal portone di casa. In ascensore mi prese e mi baciò mentre le sue mani non davano tregua al mio sesso ormai impazzito. Ero di nuovo eccitata e lo volevo di nuovo dentro di me. I tacchi risuonavano nel lungo corridoio di marmo che portava alla porta di casa. Appena dentro mi prese il vestito e nuovamente me lo tolse; ero di nuovo solo in sandali, eccitatissima e impaziente. Lo feci cadere indietro sdraiato sul divano, lo spogliai completamente e, chinandomi a 90 dal suo fianco mi avvicinai al pene e lo presi subito in bocca. Ecco di nuovo quel suo sapore stupendo riempirmi la bocca, e incrementare il mio desiderio. Salii sul divano portando il mio sesso sulla sua bocca; un brivido si scatenò per tutto il corpo al contatto della sua lingua che sapientemente mi coccolava dal clitoride fino all'ano. Non tardi due dita umide di saliva si fecero strada nel mio posteriore scivolandovi dentro facilmente fin da subito; ero talmente eccitata che il mio corpo desiderava di essere penetrato ovunque. Il suo pene in bocca, le sue dita nel mio ano e la sua abile lingua sul mio sesso mi davano brividi continui di piacere.Mi sentivo pronta per la mia sorpresa ed ero curiosa di quello che avrebbe provato. Indietreggiai allontanando il mio sesso dalla sua bocca e sdraiando così il pene sul suo ventre tenendo solo il glande in bocca; tirai indietro la testa di modo che il mio mento e il mio collo si appoggiassero sul suo ventre, tirai leggermente fuori la lingua sotto il glande e cominciai ad avanzare strusciando su di lui. Sentivo il pene farsi strada nella mia bocca, fino a toccare in fondo sul palato molle. Ero tesa, eccitata, e vogliosa di stupirlo. Ne vedevo ancora circa metà fuori di me; mi feci coraggio, avanzai un poco ancora, feci come per deglutire ed ecco che il glande si stava facendo strada dove mai era stato. Una sensazione molto spiacevole data dalla contrazione dei muscoli mi fermò e mi fece indietreggiare; presi fiato e rincominciai a reinserirlo. Sempre la stessa sensazione ma mi feci coraggio ed avanzai. Era fantastico, superato quel punto critico sentivo il pene infilarsi in gola riempiendomi la cavità. Incredibilmente il mio labbro inferiore arrivò alla base; lui era immobile, le dita nel mio ano immobili ed io piacevolmente stupita. Indietreggiai fino a meta, presi fiato e poi mi rinfilai ancora, e poi ancora; dopo un po' di volte il fastidio non c'era più ed il pene scivolava liberamente fino in gola.Con tutto il pene infilato riportai la mia vulva sulla sua bocca e cominciai a salire e scendere fino ad appoggiare le labbra alla base. Era incredibile, tutti quegli esercizi con il fallo fatti le due settimane precedenti avevano dato frutti; sentivo quel pene farsi strada nella mia gola senza alcun fastidio sempre più velocemente mentre lui nervosamente mi leccava la vulva mugolando ad ogni mio affondo.Ad un certo punto mi fece alzare, mi portò alla finestra, mi baciò e mi fece girare verso il panorama. "sei stupenda, mi hai fatto una bellissima sorpresa amore" mi disse sussurrando mentre sentii il glande puntare al mio ano. Ecco che un altro brivido mi percorse, lo volevo lo desideravo; cominciai a spingere indietro mentre sentivo lo sfintere dilatarsi ed il glande entrare. Un suo affondo deciso, un mio gemito lanciato dalla finestra alla città. Ero in estasi, le gambe divaricate e tese sui tacchi, lui che tenendomi per i fianchi mi penetrava fino in fondo, le luci della città che si specchiavano nel mare di fronte a me, tutto era meraviglioso. Mi tenevo con le mani al bordo inferiore della finestra e spingevo indietro le natiche per contrastare quegli affondi che diventavano sempre più decisi.Le macchine e i pedoni passavano nella strada sotto di me e il poterli guardare mentre venivo sodomizzata dal mio compagno era una sensazione strana e piacevolmente unica.Lo feci fermare mi staccai e mi misi in ginocchio sulla poltrona che stava accanto a me; mi appoggiai con i gomiti sullo schienale ed inarcai la schiena puntando verso l'alto il sedere. Sentii il fresco dell'aria solleticarmi lo sfintere dilatato, ma ecco di nuovo quel pene che da dietro si rinsinuava nel mio corpo. In quella posizione lo sentivo veramente tutto, scivolare dentro e fuori dal mio retto mentre le sue mani mi tenevano saldamente dai fianchi. Mi sentivo riempire piacevolmente e accompagnavo i suoi affondi spingendo verso di lui.Mi stava sodomizzando ormai da un po' quando portò una mano a carezzare il mio sesso fradicio di umori; subito un brivido, seguito da un altro e poi un altro. Sentivo il piacere salire, il ritmo degli affondi aumentava, sempre più forte, sempre più deciso, quasi violento, proprio come piaceva a me. Ecco un altro brivido, poi i muscoli irrigidirsi ed un orgasmo esplose violento e forte. Dei gemiti rimbombarono nella stanza accompagnando quel meraviglioso orgasmo.Il mio corpo tremolante continuò a subire quelle penetrazioni violente ancora per alcuni minuti prima che Marco mi scaricò tutto il suo caldo piacere in corpo. Si chinò su di me, mi baciò sulla schiena e sussurrando mi disse " mi hai fatto un bellissimo regalo e anch'io ne ho uno per te" e si sfilò allontanandosi.Io mi alzai e mi misi in piedi alla finestra guardando la luna che si rispecchiava in mare. Sentivo lo sperma scivolare fuori dal mio corpo e colare su di una gamba. Ero in estasi, appagata e soddisfatta.Tornò con un pacchettino e me lo porse. Era un bikini bianco con una mutandina a perizoma molto ridotta che si allacciava sui fianchi ed un'altra mutandina uguale verde acqua. Era bellissimo e gli dissi che l'avrei provato al mattino visto che in quel momento ero un colapasta e lo avrei sicuramente sporcato. Lo baciai e dopo un po' ci coricammo a letto nudi e abbracciati.
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11 years ago
elisa85ely,
26
Last visit: 4 years ago
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5 minuti - regalo per miglior amico
Dopo qualche gioco a 3 col nostro miglior amico tutti insieme, per il suo compleanno, ho pensato bene regalargli 5 minuti da solo in camera con mia moglie a porta rigorosamente chiusa. L'ho proposto a mia moglie e la sua risposta è stata rigorosamente positiva. Giunto il giorno, mentre lei era rilassata a letto leggendo un libro arriviamo a casa e lo invito a recarsi in camera per salutarla. Lei alla sua vista neanche mi saluta, sorride e chiude la porta, io resto fuori a sbirciare dal forellino della serratura e sentire se ha bisogno di aiuto. Si intravede che la trama del gioco è guidata da lei e dopo meno di un minuto se lo sta già assaporando succhiandolo dolcemente ed insistentemente, lui non sta a guardare, e sapendo che il tempo è tiranno, la spoglia ed aprendole le gambe delicatamente assaggia la dua dolce linfa. Io sempre fuori, la sento mugulare e mi eccito da morire, intravedo, ma non mi è chiarissimo, lui le infila un dito nella sua fichetta e l'altro nel culetto, lei grida sottovoce forse apposta per farmi sentire e poi si mette a gambe aperte, mostrandomi dal buchetto della serratura la sua fichetta bagnata mentre glielo succhia aumentando il ritmo. I minuti passati sono già quattro, ma lei continua a succhiare e mettendosi a 69 si fa assaporare per bene, lui con linguia e dita ha ormai esplorato ogni anfratto. Io li avviso da fuori la porta che i minuti di regalo sono passati, ma nessuno mi risponde e lei mi fa sentire che gode sempre più, ma non vedo ancora lui sopra di lei a scoparla. Così dopo 7 minuti apro la porta ....e guarda caso lei le ha appena passato il guanto protettivo. Lui non si fa di certo pregare e lo indossa,
io sussurro a lei se tutto ok.....
lei mi dice..."il tempo vola"
io le chiedo come preferisce mettersi
lei alza le gambe e le apre quasi a 180°
invito lui a saltarci sopra, lei gli chiude le gambe attorno al collo e così la penetra completamente iniziando un ritmo sempre più forte....
lei gode e non poco, estrae anche il mio gioco e vuole che lo appoggio alla bocca succhiandolo con passione.
lui ritma fino alla fine, lei gocciola di piacere, io la giro a pecorina e continuo da dietro finchè anchio arrivo alla fine, poi ci rilassiamo tutti e tre sorridendo dal piacere....
........
.......
per il prossimo anno mi ha già chiesto se le concedo un po di più tempo...magari il doppio.... boh...vedremo.....
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2
11 years ago
free100, 44/44
Last visit: 5 years ago -
Sorpresa inaspettata
Cammino a passo sicuro per le vie della città. Di sicuro in
realtà ho solo il passo, perché dentro mille pensieri mi affollano e
stordiscono la mente.
Sento l’aria fresca primaverile che mi accarezza le gambe
solleticandomi tutta. Indosso una gonna leggera di jeans a balze, una t-shirt
bianca e un paio di sandali bassi.
Porto i capelli legati stretti in una coda alta, che mi
accarezza dolcemente il collo mentre incedo per la via. Non c’è molta gente in
giro, infatti non mi impegno più di tanto nella mia solita camminata
ancheggiante, tanto non ne vale la pena..è solo fatica sprecata.
Sto andando a casa del mio uomo.
Ho voglia di lui.
In questi giorni per colpa dei nostri rispettivi impegni non
ci siamo potuti dedicare molto al nostro hobby preferito: il sesso, a qualsiasi
ora e in qualsiasi luogo.
So che mi sta aspettando; quando appena sveglia gli ho
scritto che avevo bisogno di vederlo mi era parso molto eccitato all’idea pure
lui.
Sono quasi arrivata, per fortuna da dove abito io non è
lontano, giusto il tempo per fare una bella passeggiata tonificante e carica di
attese.
-Driin..-
“Sì?”
“Sono io amore!!”
“Vieni su. Ti stavo aspettando..”
Noto nella sua voce una punta di mistero che mi fa fremere
per un secondo.
Decido di salire a piedi, tanto sono appena due piani. Sono
quasi arrivata quando sento dei passi avvicinarsi alle mie spalle, una mano mi
sfiora con finta innocenza l’orlo della gonna.
Mi fermo sul pianerottolo, vedo che dietro di me c’era il
vicino di casa del mio compagno.
Mi saluta senza guardarmi in viso, è troppo distratto dal
fissare le mie lunghe gambe. Avere i suoi occhi su di me non mi dispiace, è pur
sempre un ragazzo giovane e piacente.
E poi amo farmi guardare.
Aspetto che entri nell’appartamento per decidermi a bussare.
Uno..due..tre..e..
La porta si apre piano.
Un bacio umido e appassionato mi cattura le labbra.
Socchiudo immediatamente gli occhi per lasciarmi meglio invadere dalle
sensazioni che solo la sua bocca sa regalarmi.
Intanto, non so bene come, sono entrata nell’appartamento,
sempre con le labbra incollate alle sue.
Mi spinge contro la porta chiudendola, cingendomi con le
braccia lungo i fianchi.
I baci intanto corrono veloci al mento, al collo, al lobo e
poi di nuovo, in un crescendo di sensazioni, alla bocca.
Sempre pronta ad accogliere e a giocare con la sua lingua. I
pochi istanti del bacio sembrano dilatarsi all’infinito.
Finalmente si ferma un attimo, permettendomi di riprendere
fiato.
Sento il suo petto, che ancora preme contro il mio, alzarsi
e abbassarsi con sempre minor frequenza.
Incontro il suo sguardo. Occhi nocciola che sfumano nel nero
intenso della pupilla.
Sento da come mi stringe a sé che in quel momento l’unica
cosa che desidera davvero è farmi sua.
“Tesoro ho preparato una sorpresa per te..però adesso devi chiudere
gli occhi e non sbirciare..”.
Mi sussurra all’orecchio, il suo fiato caldo mi fa
rabbrividire e non fa altro che aumentare ancora la voglia che ho di lui.
Ubbidisco.
Non è mai stato uno di quegli uomini a cui piace prendere
l’iniziativa, di solito quella che lo fa sono io. Infatti rimango piacevolmente
stupita dalla nuova piega che sta prendendo la situazione.
Tengo gli occhi chiusi, li stringo talmente tanto che tanti
puntini mi sfarfallano davanti in un turbine impazzito.
Lui tenendomi per mano mi conduce in cucina. Ormai conosco a
memoria casa sua e poi, per fugare ogni dubbio, ho sbattuto con il fianco
contro il tavolo.
“Siediti”
-0-0-
La prendo per i fianchi e la aiuto a sedersi sul bordo del
tavolo. Poi con una delle sue sciarpe, provvidenzialmente tirata fuori per
l’occasione, le bendo gli occhi.
“Amore..vè che non stavo sbirciando..”
“Lo so piccolina..ma con te meglio essere previdenti!”
Ho preparato tutto nei minimi dettagli, se sorpresa è
sorpresa dev’essere.
Se una cosa la faccio, la faccio bene, sennò niente.
Ciò che Elena ancora non sapeva era che le avevo organizzato
un incontro speciale con una delle ragazze con cui si sentiva abitualmente in
chat.
Ovviamente mi aveva promesso di non farne parola con lei.
Sonia mi raggiunge in cucina. E’ una bella donna sulla
trentina. Bella e consapevole della sua femminilità, per certi versi anche
troppo.
Con il suo aiuto inizio a legare Elena. Prima le
immobilizziamo le gambe, tenendole leggermente flesse. Poi le braccia, fissate
anch’esse al tavolo.
Vederla così mi fa perdere la testa.
“Non c’era bisogno di legarmi amore..io non vado da nessuna
parte..”
Ha ragione. Altre volte dovevamo giocare un po’ prima , però
stavolta si è lasciata legare con estrema facilità, forse anche lei è
desiderosa di sentire cosa la aspetta.
Le faccio scorrere le mani lungo le gambe lisce e vellutate.
Parto dalle caviglie e arrivo su, fino all’orlo della gonna.
Poi torno indietro. Lo rifaccio per un paio di volte. Decido
di fermarmi solo quando sento la pelle d’oca sotto i polpastrelli.
Invito Sonia ad alzarle la gonna.
Quella troia della mia fidanzata non porta le mutandine.
E’ tutta depilata. E’ rosa e già inizia a inturgidirsi per
l’eccitazione.
“More non ti arrabbiare..”
“No, però ora vedrai cosa succede alle bambine che vanno in
giro conciate così!”
Un misto di rabbia, gelosia e soprattutto eccitazione mi
invade la mente.
Mi ero organizzato bene, ho già tutti i nostri sex toys
puliti e in bella vista, pronti solo a essere usati.
-0-0-
Sento delle mani diverse accarezzarmi tra le gambe. Sono
dita affusolate che svolazzano leggere su di me. Dei capelli lunghi mi sfiorano
casualmente il corpo.
I muscoli di braccia e gambe sono tesi, tesi per la tensione
del momento, non certo per le corde sottili che mi cingono.
A occhi chiusi tutto si amplifica enormemente: i suoni, gli
odori, i gesti.
Mi sento in balia degli eventi, mi lascio trasportare da
quest’onda di desiderio che mi sta montando dentro e mi fa fremere sempre più.
Nessuno parla. Sento l’eco del mio respiro risuonarmi nelle
orecchie. Non voglio spezzare l’incanto, non adesso almeno.
Mi sono resa conto che qui, in questa stanza c’è qualcun
altro a parte noi ma non voglio perdere questo attimo di attesa e desiderio,
chiedendo a lui di svelarne l’identità.
Ho la gonna ormai arrotolata completamente intorno alla
vita, sento il mio sesso esposto, senza difese.
La sua lingua e la sua bocca mi baciano dolcemente l’interno
coscia, mi sento calda ovunque, ma in quella piccola porzione di pelle a
contatto con la sua in particolar modo.
Con una mano mi solleva la maglietta e accarezza i seni, già
liberi da quel reggiseno che tanto non porto quasi mai.
Una bocca profumata e dolce mi lecca e mordicchia le labbra.
Una bocca sconosciuta, ma non estranea.
Mi abbandono alle sensazioni, che sono estremamente
piacevoli.
-0-0-
E’ buona, ed è solo mia.
Quando arrivo tra le sue gambe posso solo perdere la testa.
Avevo pensato, per una volta, di resistere e di non
accontentarla, ma quand’è così bella è praticamente impossibile non accostarvi
la bocca e succhiarla tutta.
Lecco avidamente, cerco di assaporare ogni angolo, di
ricostruire alla perfezione ogni centimetro del suo corpo.
Dita, lingua e labbra si alternano, in una danza lenta,
veloce, scombinata e a volte frenetica. Una volta preso il ritmo giusto lo
senti, la senti fremere contro di te.
Ogni tanto mi fermo, per assaporarmi il momento, per
prolungare l’attesa, per farle capire con le carezze quanto la amo.
Sonia intanto ha proseguito ,lasciandole una scia umida di
baci che dal collo scende ai seni, ora le sta suggendo i capezzoli, piano ma
anche forte, come piace a lei.
Sonia si è presentata a casa mia con un’ora di anticipo
rispetto a quando avevo programmato con Elena, indossando un vestitino leggero
e mezzo trasparente.
Nell’attesa non abbiamo fatto niente, ci siamo limitati a
ultimare i preparativi per il grande incontro.
“Amore vorrei vedermi mentre mi fate impazzire..”
A una richiesta del genere non posso dire di no.
Sonia senza aspettare una mia mossa le scioglie la benda e
libera la vista.
E’ stupita, ma felice. Lo vedo dai suoi occhi che, appena si
sono riabituati alla luce, non smettono di vagare da me a Sonia, e poi di nuovo
da Sonia a me.
E.”Non immaginavo fossi tu ma sono davvero contenta di
vederti finalmente!”
S.”Anch’io”
Si guardano. Vedo tante fantasie e desideri confessati solo
attraverso un pc materializzarsi e prendere consistenza.
Ora è la prova del nove. Dopo non si torna più indietro.
Sonia si spoglia, facendo scivolare il vestito ai suoi
piedi. Indossa un completino in pizzo bianco, ricercato ma non eccessivo.
Crea un contrasto netto con i suoi fiammeggianti capelli
rossi.
S.”Ti va di giocare con me?”
“Certo..non aspetto altro! Però spogliatevi..voglio potervi
guardare..”
Ubbidiamo entrambi.
La circondiamo.
Prendo il suo giochino preferito, uno di quei vibratori che
stimolano alla perfezione sia dentro che fuori, e lo porgo alla mia complice.
Lo lecca avidamente, poi inizia a infilarlo dentro si sé. La
sento e la vedo gemere soddisfatta.
“Non era così che intendevo..volevo lo usassi su di lei..”
”Amore slegami..” E’ la voce di Elena, così imperiosa, vuole
e pretende le nostre attenzioni.
“Va bene”
Appena è libera scende dal tavolo e si avvinghia a lei.
Sono uno spettacolo. Due bocche e due corpi che si cercano e
chiamano.
E.”Quello è mio..e se proprio sarò io a usarlo su di te..”
La conduce nella mia stanza e la fa stendere sul letto. Poi,
tremando per un attimo, si accosta al sesso di Sonia e comincia a leccarla.
Io intanto resto in disparte a guardarla, così bella e così
viva.
-0-0-
Un odore nuovo e inebriante mi investe.
E’ morbida e buona. Uso la lingua in tutti i modi che mi
vengono in mente.
Le sto sopra. Salgo e scendo, dalla bocca al collo ai seni,
morbidi e invitanti, alla pancia, all’inguine.
Ho paura di scordarmi la bellezza di questo momento, di
queste sensazioni che mi investono e mi riempiono.
Il mio ragazzo mi porge il giochino che Sonia aveva pensato
bene di usare senza di me.
Lo accendo e lo infilo dentro il suo sesso caldo e bagnato.
Lo muovo, assecondando i suoi gemiti e i suoi sospiri.
La guardo. Occhi socchiusi e testa reclinata all’indietro.
La vedo e la sento tremare e contorcersi, tenta di sfuggire
ma la mia presa è salda.
Continuo.
Voglio darle tutto il piacere possibile.
Voglio rendermi indimenticabile.
Freme e stringe i muscoli, si irrigidisce e muove senza
controllo.
La tocco, con le dita e con la bocca.
La sfioro e assaporo.
Mi fermo solo quando la sento finalmente rilassarsi tra le
mie braccia.
Continuo a stringerla mentre la accarezzo piano.
Ho voglia, però posso aspettare.
S.”Allora..ti è piaciuto?”
E.”Sì..più di quanto sperassi..merito tuo e della tua
figa!!!”
Arrossisce e si stringe ancora di più a me, ora quella
piccola sembra lei.
I suoi lunghi capelli mi solleticano il viso.
S.”Anche per me è stato bello..era da tempo che non mi
sentivo così bene..”
E.”Non credi che ora
dovrei sentirmi così anch’io?”
Le porto la mano sull’inguine. Sono bagnata.
La mano mi accarezza. Le dita si insinuano e muovono dentro
di me.
Mi abbandono a quella mano che mi tocca e mi fa volare
lontano.
Resisto poco.
Sento dentro montare il piacere e quando arriva aspetto,
aspetto, voglio sentirmi piena prima di spingerlo fuori e lasciarlo uscire.
Forte e impetuoso.
Caldo.
Sento il liquido caldo che mi scorre tra le gambe.
Sì è fermata.
S.”Non sapevo venissi così..”
E.”Scusa se non te l’ho detto prima..spero non ti
dispiaccia..”
In tutta risposta scende con il viso e con la lingua che
guizza avida tra le labbra mi assapora tutta, non si lascia sfuggire nemmeno
una goccia che bagna il mio corpo.
-0-0-
Sonia se né andata già da un po’ però non l’ho ancora
scordata.
Penso che dimenticarmi un pomeriggio del genere sarà
difficile, se non impossibile!
Sono contento di aver fatto tutto questo per lei, finalmente
i suoi sogni ,almeno in parte, si sono realizzati.
E poi fare l’amore è stato ancora più bello dopo che per un
pomeriggio non fai altro che vedere la tua donna gemere e godere tra le braccia
di un’altra donna bellissima.
3535
4
11 years ago
amoreEpsiche,
23/22
Last visit: 9 years ago
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Galeotto fu.....un ciclo di massaggi....
Non ho mai voluto pesare sulle spalle dei miei genitori. Era più forte di me. Mi stavano già pagando le tasse universitarie,il fitto della casa, il mantenimento....dovevo far qualcosa per gravare di meno...eppure stavo studiando...non era facile conciliare università e lavoro. Geniale idea! Mi iscrissi ad un corso di formazione per massaggiatore professionista...entro un anno sarei stato abilitato per cominciare a lavorare come massaggiatore, lo avrei fatto a domicilio e a tempo perso...qualcosa l'avrei pur guadagnata prima di arrivare alla laurea! Dopo un anno di corso finalmente mi abilitai e cominciai a spargere la voce in giro, per chi ne avesse avuto bisogno....finalmente praticavo massaggi terapeutici a domicilio. Cominciò l'avventura e dopo le prime esperienze, col passa parola arrivai ad avere una media di 20 appuntamenti mensili! Avevo appena 25 anni, la soddisfazione era grandissima...Tra i vari clienti, una signora, molto distinta, nella vita una dirigente di un ente pubblico. Le diede il mio numero una sua amica alla quale avevo appena finito un ciclo di massoterapia cervicale. La signora Giovanna soffriva di continui giramenti di testa, dovuti ad una infiammazione del tratto cervico dorsale, mi aveva chiesto se fossi disponibile ad un ciclo di 20 sedute di massaggi al collo prescritte dal suo ortopedico. Altra cliente, altri soldini....Cominciammo di lunedì, ogni giorno a casa sua dalle 14 alle 15. Il primo giorno conobbi Carlo,suo marito,marasciallo dei carabinieri che ovviamente voleva vedere chi fossi e quanto fossi apposto. I giorni a seguire la signora Giovanna rimaneva sola in casa.Il figlio appena 18 enne era a Roma, iscritto per il primo anno all'università, il marito sempre in servizio. Era così gentile la signora Giovanna...neanche il tempo di arrivare che già sentivo il profumo di caffè appena fatto per me, versato in una splendida tazzina lucente che accompagnava sempre la solita domanda: hai pranzato? vuoi che ti prepari qualcosa? Si vedeva che era una Signora! Una bella signora, bionda, labbra carnose e con un gran decolletè. Sempre truccata, mai scialba, si presentava ogni giorno già pronta con una tutina viola e le scarpette da tennis. Era più grande di me di almeno 20 anni,ma era molto, molto giovanile. Sicuramente la paziente più accattivante tra tutte quelle avute...ma mai alcun strano pensiero! Ero un professionista ed avevo la mia ragazzetta! Dopo circa una decina di sedute, Giovanna, che ormai aveva preso confidenza con me e voleva che le dessi del "Tu" un giorno mi aprì la porta vestita in maniera totalmente diversa. Aveva una lunga vestaglietta nera di raso chiusa a livello della vita da un cordoncino grigio perla. Questa volta il suo seno abbondante che avevo sempre visto fasciato dalla maglia a zip di una tuta viola era a portata della mia
vista...prorompente faceva capolino tra i due lembi della vestaglietta chiusa in vita. E quelle scarpette da tennis erano sparite...dei sensuali sandali neri a fascette argentate mettevano in risalto dei deliziosi piedini smaltati rosso fuoco. Rimasi impietrito! Il mio uccello fece un sobbalzo tra i pantaloni...mai vista o immagginata così la Signora Giovanna! Mi soffermai a pensare un attimo...forse non stava bene...forse non era proprio uscita da casa e non si era cambiata....le chiesi cosa fosse successo. Come nulla fosse la sua risposta pronta: "Nulla, che doveva succedere? Sbrigati su,il caffè è pronto"! Eccitato come non mai sorseggiai il caffè, sentendo Giovanna che mi raccomandava: "oggi dobbiamo scendere sulla schiena, penso di avere una sciatalgia, dolore centrale e sulle natiche..." ammiccando continuava "mi farai un massaggio completo". Non sapevo cosa pensare. La malizia mi portava a fantasticare, l'ingenuità mi riportava coi piedi per terra...impossibile....la Signora...il marito...ero sempre il solito malpensante! Questa volta il massaggio era dorsale...Giovanna non poteva rimanere seduta...mi disse di andare in camera..si sarebbe sdraiata sul letto...la seguii. Continuavo a rimanere ipereccitato...in ogni caso l'immagine era troppo forte! Si sfilò i sandali e si coricò a pancia in giù su letto. Prima con una mano, poi con l'altra scostò le spalline della vestaglietta per rimanere a dorso completamente nudo fino al fondo schiena. Non potevo sbirciarle il seno schiacciato sulle lenzuola...era a pancia in giù...Cominciai a prendere il mio olio e a spalmarlo sulle spalle e giù verso la schiena chiedendole dove sentiva dolore. Non passarono dieci minuti... mi chiese di scendere sulle natiche...era li che sentiva il dolore...si inarcò leggermente...sciolse il nodo del cinturino della vestaglietta...la abbassò fin sotto le natiche, sfoggiando un culo meraviglioso, tondo e sodo, che racchiudeva in sè un filino nero...era il perizioma più eccitante che avessi mai visto! Il mio uccello esplose! Ma dovevo mantenere la calma....Era la Signora!!! Continuai il mio massaggio sulla schiena e sulle natiche fin quando Giovanna non cominciò con piccoli gemiti, quasi volendo simulare una sorta di dolore...ma, ai suoi gemiti seguì pian piano la crescente apertura delle gambe...ero tentato ad affondare le mie mani all'interno, tra le sue cosce a sfiorarle la figa...sarei stato un pazzo...continuai molto disconcentrato...ma cercai di essere più professionale possibile, fin quando Giovanna non mi afferrò una mano, si girò e mi spinse verso di sè, cominciando a baciarmi. Il mio cazzo era ormai stremato, sbatteva contro i pantaloni e mostrava tutta la sua prepotenza, ma a quel punto non mi fregava più nulla! Affondò la sua lingua nella mia bocca per cinque minuti, poi si scostò, mi guardò negli occhi, mi prese il volto tra le mani e mi disse: "non preoccuparti, Carlo sa tutto, è mio complice e facciamo questo gioco da tempo...". Ricambiai con le mie mani sulla sua testa...neanche il tempo di parlare che mi sbottonò i pantaloni, mi abbassò i boxer e lo prese in bocca. Andava su è giù con la testa,in maniera voluttuosa, aprendo e chiudendo la bocca, segandomi con maestria....era vero...era proprio una Signora.....Le afferrai le tette, le strapazzai, mi avvicinai con la bocca a morderle e a leccarle...la sua quinta misura e la sua mano veloce sul mio cazzo stavano per farmi venire...mi aveva lasciato in tiro per troppo tempo prima...seguirono i miei mugolii...lei si accorse di tutto e si avvicinò con le labbra al mio cazzo...le appoggiò piano sulla mia cappella ed esplosi....lei aprì la bocca e continuò a spompinarmi ingoiando tutto. Maledetto massaggio....aprì le porte del mio inferno futuro...diventai il suo bull, il pupillo di famiglia, la soddisfazione di Carlo...purtroppo per soli 5 anni,durante i quali ho conosciuto con loro la bellezza di questo mondo, dello scambio e dell'eros mentale e fisico. Siamo sempre in contatto, ma purtroppo a 1200 chilometri di distanza...Carlo è stato trasferito dall'Arma e, a lui, va ora il mio pensiero costante, con il bene che gli ho sempre voluto, per la malattia che purtroppo lo ha costretto ad abbandonare lavoro e vita sociale. Grazie Giovanna, grazie Carlo...ero un ingenuo studente che non voleva gravare sulle spalle dei suoi genitori...ora sono un dottore affermato e smaliziato con la passione dei massaggi e della lussuria che, grazie a voi ha scoperto questo fantastico mondo ed ha continuato ad assaporarlo, conoscendo anche nuovi amici splendidi coi quali condividiamo momenti meravigliosi!
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11 years ago
sex1home1prive, 34
Last visit: 8 years ago -
Una notte al fiume
Sono le 23.00 di una sera d’estate. Da circa un quarto d’ora sono davanti alla stazione di Piacenza ed aspetto di vedere l’auto del mio Padrone. Sono vestito, per così dire, come mi ha comandato Lui, con un pantaloncino ed una t-shirt neri, piuttosto aderenti, ed un paio di sandali. Non porto altro. Sotto la mia pelle è perfettamente depilata e liscia in ogni angolo del corpo, secondo gli ordini che ho ricevuto. Ad un tratto riconosco l’utilitaria del Padrone che si fa strada tra le altre e che si ferma poco distante da me. Con il capo basso mi avvicino alla portiera e chiedo con un cenno degli occhi il permesso di salire. Il Padrone mi fa un segno affermativo ma, non appena salito, mi ordina di togliere subito i sandali e rimanere a piedi nudi. Obbedisco immediatamente e li ripongo sul tappettino posteriore dell’auto. Dopo aver percorso qualche chilometro il Padrone mi avvisa che quella sera dovrò dimostrare di aver appreso i suoi insegnamenti, soddisfacendo ad ogni sua richiesta ed a quelle che vorranno avanzare i suoi amici. Annuisco con il capo aggiungendo con un filo di voce che lo farò. Lui riprende ancora aggiungendo che spera che non lo deluda e che non gli faccia fare brutte figure e, dicendo ciò, mi colpisce violentemente con un ceffone sulla coscia sinistra facendo immediatamente arrossare la pelle.Mi ritraggo leggermente dalla mia posizione ed ora il Padrone mi colpisce nuovamente, questa volta l’altra coscia.Dopo circa una ventina di minuti di auto attraverso una strada scarsamente illuminata, giungiamo nel totale silenzio nei pressi di un paesino limitrofo a Piacenza. Terminate le abitazioni l’auto del Padrone imbocca una stradina non asfaltata che si inoltra in un bosco, in direzione del fiume. Subito dopo la svolta il Padrone mi ordina di togliere pantaloncini e maglietta e di riporli in terra. Dopo aver percorso ancora circa due chilometri di strada il Padrone ferma l’auto nei pressi di un viottolo che si inoltra nel bosco e mi ordina di scendere e cominciare a camminare verso il fiume.Completamente nudo scendo dall’auto e comincio ad inoltrarmi verso il bosco. Sento il rumore dell’auto del mio Padrone che si allontana, fino a non sentirla più.Mentre cammino percorso da brividi di freddo ed eccitazione, comincio ad intravedere una sagoma umana che, al mio passaggio, esce dall’oscurità della vegetazione avanzando sul sentiero verso di me; comincia quindi con tono irriverente a fare pesanti commenti su di me, dicendo “GUARDA CHE BELLA TROIETTA, TUTTA SOLA PER IL BOSCO!”. La figura, che adesso riesco meglio a distinguere, è quella di un uomo sui sessantanni che mi tira in malo modo per un braccio costringendomi a voltargli le spalle. Con l’altra mano comincia e palparmi in ogni parte, alternando pesanti massaggi sul mio culo e sulle tette a sonore sculacciate che mi fanno ansimare sempre più forte. Dal buio della vegetazione noto avvicinarsi una folla di altri uomini, ne riesco a contare almeno una ventina, che sembravano essere tutti in attesa di un qualche cenno dal primo uomo, e che si avvicinano rapidamente a me. Il primo uomo riprende quindi a parlare rivolto ai nuovi arrivati dicendo “GUARDATE UN PO’ CHI HO TROVATO NEL BOSCO? ADESSO GLI FACCIAMO RICORDARE LA SERATA A QUESTA CAGNA!”. In quella situazione di totale sottomissione e stordimento non mi rendo neppure conto che è arrivato il mio Padrone che, facendosi spazio tra quella vera e propria folla di uomini, mi prende per il collo e mi fa inginocchiare davanti a tutti gli altri. Dopo avermi colpito con cinque poderose sberle sul culo mi ricorda quanto già dettomi in auto circa l’importanza di obbedire ad ogni suo volere ed a quello degli altri Padroni; di non provare inoltre a disubbidire altrimenti sarei stato pesantemente punito. Faccio di si con il capo ed aggiungo che obbedirò, ma non faccio in tempo a terminare la frase che una scarica di sberle e ceffoni si abbatte su ogni parte del mio corpo. Sento le dita di più mani che cominciano ad insinuarsi nel mio culo, facendosi largo selvaggiamente. Ne sento almeno cinque che si alternano di continuo e mi obbligano a mettermi carponi sull’erba, mentre altre mani pesanti mi premono sulla schiena.Sono tramortito da tutti quegli schiaffi quando tra tutti gli uomini si fa largo nuovamente il mio Padrone che, dopo avermi schiacciato la faccia in terra con la scarpa, estrae il suo cazzo e comincia a pisciarmi sulla schiena e sul culo. Subito dopo agita con le scarpe la sabbia presente in terra che va ad inzozzarmi dove ero bagnato. Subito dopo anche gli altri uomini, quasi a comando, cominciano a pisciarmi addosso ed a me non sembra vero di poter ricevere tutta quella pioggia dorata. Sono litri di piscio che mi colpiscono da ogni parte, sui capelli, la bocca, le orecchie, le tette, la schiena, il solco del culo, le cosce, e mi ritrovo fradicio e maleodorante come appena uscito da un bagno in una fogna. A quel punto sento la voce del mio Padrone che incita gli altri ad usarmi nel peggiore dei modi, avvisandoli che sono solo una troia e che essere maltrattata in quel modo è il mio più grande desiderio. La folla di uomini comincia quindi a spogliarsi e ad avvicinarsi a me. Mentre mi trovo ancora in terra carponi, con le ginocchia immerse nel fango creato dal piscio, un uomo con un cazzo possente di almeno venticinque cm, si avvicina veloce al mio culo e cerca di farsi largo. Il mio sfintere, già dilatato da tutte quelle dita, non esita ad accoglierlo e lui comincia freneticamente a pompare, spingendomelo dentro per tutta la lunghezza. Accompagna le spinte con schiaffoni sulle chiappe che diventano ben presto violacee. Un altro uomo si posiziona davanti al mio viso e mi spinge la sua cappella in bocca, tenendomi per la testa ed il collo. Mentre i due mi sfondano culo e gola continuo a sentire i commenti di tutti gli altri uomini, che sembrano quasi litigare su chi sarà il prossimo a scoparmi. Mi sento ancora bagnare schiena e culo, poiché altri uomini continuano a pisciarmi addosso. L’uomo che mi incula comincia a fremere sempre di più e, dopo vari movimenti rotatori che mi sembrano allargare a dismisura il culo, emette un grido e mi sborra copiosamente dentro. Forse incitato da quella visione anche l’altro uomo viene e mi inonda la gola della sua crema. A quel punto mi sento già una troia oltre ogni limite di immaginazione, riempito in quella maniera senza alcuna decenza, ma mentre i due uomini si allontanano esausti da me, già altri due prendono il loro posto, incuranti che culo e bocca sono già pieni di sborra. Ricominciano quindi a scoparmi mentre gli altri intorno continuano a schiaffeggiarmi e maltrattarmi in ogni modo. Uno in particolare si posiziona a terra al mio fianco e mi strizza i capezzoli sempre più forte. Un altro invece affianca l’uomo che mi incula ed, oltre a sculacciarmi le chiappe, me le allarga a dismisura per farmi sfondare meglio.Io non capisco più nulla e mentre cerco di mantenere il conto dei cazzi che sto prendendo, perdo completamente il senso dell’orientamento e della ragione, continuamente affogato da sborra nel culo ed in bocca. Quando mi incula il sesto cazzo ho ricevuto tanta di quella sborra che la sento colare copiosa dal culo ed appiccicarsi sulle cosce. Dalla bocca invece escono rivoli che mi insozzano il collo e le tette e presto riesco a malapena a respirare. Gli uomini si susseguono imperterriti uno dietro l’altro, incitati dal mio Padrone, che non manca di esaltare le mie qualità di troia e succhiatore di cazzi. Quando ormai ho il culo in fiamme in realtà non sono neanche a metà dell’opera; ci sono infatti ancora tanti cazzi da far sborrare e che reclamano il mio culo e la mia bocca. A quel punto il Padrone invita alcuni uomini a sdraiarsi in terra supini e mi ordina di salire alternativamente sul loro cazzo e farli godere. Cosparso di piscio e fango e pieno oltre modo di sborra vado ad impalarmi sui loro cazzi dritti e li cavalco a ritmo alternato voltando la schiena al loro viso. Loro da dietro si godono il mio culo sfondato e mi schiaffeggiano e mi allargano ulteriormente le chiappe, mentre i loro cazzi entrano agevolmente nel mio culo pieno di sborra. Nel frattempo altri due cazzi si accostano alla mia bocca e comincio a succhiarli dapprima a turno, poi insieme tenendoli accostati, fino a farli sborrare tra le labbra e le tette. Ormai ho ingoiato tanta di quella sborra che la sento muoversi nello stomaco come una gelatina ma ne voglio comunque bere ancora. Mi piace il gusto diverso di ciascuno di quei cazzi, da quello più dolce a quello più amarognolo a quello dal sapore selvaggio. Tutto ciò mi fa sentire, se possibile, ancora più troia e schiavo di quello che sono. Di questa mia sfacciata porcaggine se ne accorge anche il mio Padrone che mi colpisce con forti schiaffi sulla cosce e culo, e mi ingiuria dicendo: “TI PIACE VERO TROIA? - TI PIACE FARTI SCOPARE SELVAGGIAMENTE DA TUTTI QUESTI CAZZI?” A sentire quelle parole annuisco con il capo e vado ancor più fuori di me dall’eccitazione; infatti una folla di cazzi si avvicenda senza sosta nel mio culo e nella mia bocca ed io sento di essere davvero una gran puttana, buona per far sborrare cazzi ed esaudire le perversioni del Padrone.Quel poco di cognizione del tempo che mi resta mi fa pensare di aver preso cazzi per oltre un’ora, tanto che ho il culo e la bocca davvero indolenzite. Uno degli uomini poi si è particolarmente accanito nel mio culo, agitando il suo grosso cazzo con moto circolare ed allargandomi in maniera notevole, mentre con le mani mi tirava violentemente per i fianchi. Tra ulteriori schiaffi, insulti e derisioni di tutti i presenti mi si avvicina il Padrone che mi lega una corda al collo e mi trascina a carponi lontano dalla folla, in direzione del fiume. Poco prima della riva mi indica una fossa tutta piena di fango e melma e mi ordina di entrarvi immediatamente. Già oltremodo insudiciato da tutta quella sborra e dal piscio non esito ad obbedire ed entro, sempre carponi, in quella parte di terreno dove comincio letteralmente a sprofondare. Quando sono ormai con il fango oltre l’ombelico il mio Padrone, tenendomi con la corda al collo, mi schiaccia la faccia con la sua scarpa obbligando ad immergermi completamente nella melma. Riemergo dopo qualche istante per respirare e noto gli uomini messi a cerchio ed intenti a ridere di me; qualcuno approfitta per pisciarmi ancora addosso mentre altri si complimentano con il mio Padrone per come ha saputo educare il proprio schiavo. Si rivestono e quindi si allontanano dalla parte opposta.Senza poche difficolta riemergo da quell’enorme pozzanghera e subito il Padrone mi dice urlando “BRUTTA TROIA NON VORRAI MICA SALIRE SULLA MIA MACCHINA COSI’ CONCIATO?” Rispondo di no con il capo e, nonostante buio e freddo, mi immergo nelle acque del fiume e mi lavo diligentemente in ogni parte del corpo. Solo dopo, quando ancora tremo come una foglia, mi indirizzo con il Padrone verso il parcheggio dell’auto.
8142
0
11 years ago
marcosodes,
32
Last visit: 7 years ago
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Un regalino speciale per uno "stimato" collega...
Una sera dell’inverno del 2009 ero uscito insieme al mio amico Leo, con l’intenzione di farci un giro per i Pub. Dopo un paio di soste in locali di cui siamo abituè decidemmo di provare ad andare in un pub fuori città, il Baribal a Calenzano. Entrati lì Leo trovò un gruppo di suoi amici del calcetto seduti ad un tavolo, e si mise subito con loro a parlare di calcio, cosa che io odio. Allora preferii andare al banco a prendermi da bere e guardarmi un po’ attorno.
C’era un gruppo di ragazze piuttosto rumoroso, con un paio di ragazzi, che mi attirò l’attenzione: guardai attentamente e notai tra loro Giulia, la moglie di un mio non troppo simpaticissimo collega di nome Massimo. Lei è una bella topina, sui 30 anni circa, molto sexy, occhi chiari, viso furbetto, capelli non lunghi castani chiari (anche se quel giorno li aveva tinti di rosso), poco seno ma un gran bel culo. Sembrava una delle più allegre, e decisi di tenere un po’ d’occhio la situazione.
Finalmente la vidi andare verso la toilette, e quando uscì feci in modo di imbatter mici. La salutai e cominciai a chiacchierare con lei allegramente, era abbastanza chiaro che aveva già bevuto un bel po’. Mi disse che era fuori con le amiche per il compleanno della sua amica Sonia, e che i due ragazzi al loro tavolo li avevano conosciuti lì e loro si stavano divertendo ad “aizzarli” proprio contro Sonia. Io la presi un po’ in giro sul fatto che, se ci fosse stato suo marito Massimo, di sicuro non si sarebbe divertita con quel gioco, lei la prese a ridere e allora mi decisi ad offrirle da bere.
Rimanemmo a chiacchierare al bancone, finendo le nostre bevute, allora ne ordinai altre due. Cominciava ad essere tardi, ma lei continuava a rimanere con me anziché tornare al tavolo delle amiche, allora le proposi di uscire a fumare una sigaretta, lei accettò. Feci finta di aver lasciato le mie sigarette in auto, e lei mi seguì nel piazzale fino all’auto. Traccheggiai per un po’ dentro l’auto fingendo di cercarle, poi uscii di nuovo e le offrii una sigaretta. Fumavamo appoggiati all’auto, lei era molto allegra e rideva a ogni mia più stupida battuta. Mi decisi a fare il passo in più:
-Comincia ad essere tardi, tra un po’ questi chiudono… Perché non andiamo a finire la serata da un’altra parte?-
-Noooo… Sei matto? E’ tardi… Se torno tardi Massimo s’incazza… Anche se a quest’ora russerà sicuramente come un treno…-
-Beh e tu quando torni fai, piano, e semmai dai la colpa alla tua amica Sonia, gli racconti che hai dovuto aspettarla perché ha imbroccato due tipi al Pub…-
Lei rise, ma due minuti dopo era seduta sul sedile destro della mia auto. Pensai di portarla a casa mia, ma il tragitto era lungo e ebbi paura di un ripensamento, così mi infilai in una via della zona artigianale di Calenzano, fermandomi nel piazzale deserto e buio di una fabbrica. La baciai voluttuosamente, gustandomi la sua lingua e accarezzandole le cosce sotto la corta gonna.
Le infilai la mano dentro i collant e comincia a carezzarle la figa, già ricca di umori. Sentii la sua mano sul mio pacco, che ne testava la consistenza senza però cercare la patta dei pantaloni, allora la aiutai, scostandomi dalle sue labbra per aprirmeli da solo e mostrarle il mio arnese, per poi prenderla delicatamente ma con decisione per la nuca e spingerle la testa in basso. Si rivelò subito brava di bocca, lavorando delicatamente di labbra e di lingua, mentre io le guidavo il ritmo con la mano tra i capelli.
-Mmmm… E’ grosso… Mi farai slogare la mascella…-
Io risi della sua affermazione, e passai all’azione più decisa: buttai giù il sedile destro facendola sdraiare, le alzai la gonna e le strappai con decisione i collant, buttandomi a capofitto a leccarle la figa. Lei sussultava e ansimava come una matta, mentre la mia lingua le guizzava sul clitoride e le penetrava le labbra della figa. Uscii dall’auto per togliermi meglio i pantaloni, poi passai su di lei e iniziai a scoparla. Non era molto freddo, e aprii il finestrino, scopandola con le gambe ben aperte, un piede sul volante e l’altro fuori dall’auto, lei mugolava e gemeva con intensità, per poi passare a dei veri e propri gridolini quando decisi di farla voltare su un fianco, comprimendola contro gli sportelli per penetrarla più decisamente. Sentii l’ondata del godimento invadermi in pieno e dovetti uscire senza averla sentita sussultare per l’orgasmo, ed esplosi in una abbondante sborrata sul suo fianco nudo e sul suo piccolo seno. Lei rise a lungo, ma il fatto di non averle procurato l’orgasmo mi rendeva poco appagato. Allora, mentre ancora rideva, con il cazzo ancora gocciolante mi buttai di nuovo fra le sue cosce, iniziando di nuovo a leccarle la figa, anzi quasi a mangiargliela. Passò in un attimo dalle risa ai gemiti. Per fortuna ho un’auto molto spaziosa e comoda, che permette di muoversi bene in certe situazioni. Mi spostai su di lei, prendendole la coscia sinistra per tenerla ben alta e leccarla meglio, mentre le spingevo il cazzo di nuovo eretto in bocca, in uno scomodo ma efficacissimo sessantanove. La feci voltare, mettendola a pecorina contro il sedile posteriore e penetrandole la figa di nuovo e iniziando da subito a darle colpi decisi. Lei gridava e gemeva, il suo bel culo alla fioca luce di servizio dell’auto mi appariva irresistibile e allora decisi di provare a saggiarglielo con il pollice. Lei sussultò quando il dito penetrò, ma capii subito che la cosa non le dispiaceva affatto. Mentre proseguivo con questo trattamento sentii il rumore tipico della vibrazione di un telefono: nella vaschetta dietro al cambio c’era il suo cellulare che vibrava per una chiamata, sul display c’era scritto “Amore”…
Mentre il cellulare iniziava a vibrare per una seconda chiamata, mi chinai per lubrificarle il buco del culo con la saliva: mentre lo facevo lei era diventata silenziosissima ma immobile. La inculai facendola gridare, sentii il suo orgasmo esplodere, e un attimo dopo le svuotai tutta la mia sborra rimasta dentro al suo bel culetto, mentre il suo telefonino vibrava di nuovo per l’ennesima chiamata senza risposta.
-Ora come faccio a rientrare, senza le calze…- Mi disse più tardi, mentre la riaccompagnavo alla sua auto.
-Beh, come ti ho suggerito prima, dai la colpa alla tua amica Sonia. Le dici che ha imbroccato due tipi e che non potevi proprio lasciarla sola…-
Lei rise.
19
2
11 years ago
Toscomaturo,
31
Last visit: 6 years ago
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Serata con sorpresa
L'acqua scorreva veloce sulla mia pelle
mentre mi stavo preparando per uscire per una seratina misteriosa.
Ero completamente all'oscuro di tutto. Mi aveva avvisato che
stava organizzando qualcosa di speciale, qualcosa di nuovo, ma doveva
essere una sorpresa quindi non dovevo fare domande, non dovevo
curiosare.. Solo starmene buona ad aspettare e farmi carina...Ho
passato gli ultimi giorni a guardarlo di sottecchi cercando di
immaginare cosa avesse in mente, in silenzio, mentre la mia fantasia
galoppava.. Ogni tanto mi dava qualche indizio, poi me ne dava uno
opposto, non stavo piu' nella pelle, ero incuriosita, ansiosa,
trepidante..a lui piace mandarmi in tilt e, ad essere onesta, lo
adoro quando mi fa questo effetto.Finalmente era arrivata la
fatidica sera.Ho chiuso l'acqua, mi sono asciugata velocemente ed
ho cominciato a spalmarmi la mia crema preferita lentamente
assaporandone il profumo..soffermandomi ogni tanto, ero completamente
bagnata..in realta' ero su di giri da giorni, ma dovevo aspettare.La
crema ormai era completamente assorbita, sistemato il trucco mmm..
non avevo ancora deciso cosa indossare, non sapevo dove mi avrebbe
portato, cos'avremmo fatto..Ho curiosato nel mio cassetto
preferito ed alla fine ho optato per un intimo particolare, nero, con
delle aperture sul seno, all'altezza dei capezzoli che ed un paio di
aperture sugli slip, aveva anche delle catenelle che collegavano i
due pezzi tra loro, si era quello giusto, per la serata che mi era
stata preannunciata.Per il vestito era un' altro discorso, era
piu' difficile..dovevo osare oppure no? Nel frattempo lui si era
preparato e cominciava a mettermi fretta.. Eravamo in ritardo.In
ritardo, per cosa, per chi? Ecco che la trepidazione aumenta, le
farfalle nello stomaco, la testa leggera... Ho deciso di mettermi un
vestitino piuttosto appariscente e corto...arrivava appena a coprire
il sedere, ma almeno riusciva a nascondere le particolarita'
dell'intimo in particolare i capezzoli che spuntavano in modo osceno,
un ultimo giro di controllo ed eccomi pronta. La cena e' stata
favolosa. Abbiamo chiacchierato, giocato..ha continuato a stuzzicarmi
tutto il tempo, pero' sono riuscita a calmarmi un po', forse il vino
ed il liquore hanno aiutato..Dopo l'ultimo ammazza caffe' era
arrivato il momento di andare, saliamo in macchina, lui mi mostra una
benda e me la sistema sugli occhi. Ora non vedo nulla, non so
dove stavamo andando. ogni tanto allunga la mano, mi accarezza la
coscia e sale fino a sfiorarmi, poi smette, poi ricomincia... Non
so quanto tempo e' passato quando finalmente si ferma, scende dalla
macchina, lo sento parlare con qualcuno ma non capisco cosa dicono,
risale in macchina, ripartiamo giusto per 2 minuti, si riferma,
riscende e questa volta apre la mia portiera e fa scendere anche me,
mi accompagna per qualche passo, ora siamo al chiuso, non sento piu'
l'aria sulla mia pelle. Si allontana per qualche minuto, sento
dei rumori strani, poco dopo si riavvicina, comincia a baciarmi, a
toccarmi, mi rilasso di nuovo, mi lascio andare e rispondo ai suoi
baci. e alle sue carezze. Mi sfila il vestito, mi fa sedere...e'
un letto, all'improvviso, tra una carezza e l'altra mi lega un polso,
poi l'altro poi le caviglie.. sono sdraiata sul letto in intimo,
bendata, con braccia e mani legate ai margini del
letto..completamente aperta e decisamente bagnata.. Lui mi
stuzzica lentamente, mi succhia un capezzolo, mi accarezza le gambe,
poi si allontana, sento le sue labbra calde sulle mie.. in mezzo alle
gambe, sto impazzendo, lo voglio ora subito, ma lui continua a
torturarmi, prende qualcosa, sento che mi fa cadere del liquido caldo
e dolce in bocca, e' il gel da massaggio, prima sulle labbra, poi in
mezzo alle gambe e poi me lo lecca via.. poi si allontana. Allungo
le mani ma non riesco, sono bloccate, non vedo cosa sta facendo, non
sento nulla..ad un certo punto sento uno strano fruscio, come se si
stesse spogliando, strano, mi sembrava che si fosse gia' tolto le
scarpe..non capisco.. il rumore continua..comincio ad agitarmi..cerco
invano di allungarmi quando sento una mano sulle mie gambe..ma non e'
la sua, il tocco e' leggero, la pelle diversa..realizzo che non siamo
soli.. sono sdraiata mezza nuda, legata e bendata e c'e' qualcun
altro con noi. Non era mai successo.. Rimango immobile, quasi mi
manca il respiro..la mano sconosciuta continua ad accarezzarmi
dolcemente, poi torna anche la sua, riconosco il suo tocco, mi
accarezzano insieme ed io ricomincio a respirare, mi giro verso la
mano familiare, un sorrisino mi nasce sulle labbra, questa si che e'
una sorpresa...mi mordo il labbro..sono curiosa, lui capisce e mi
toglie la benda.Davanti a me c'e' un bel ragazzo, sui trentanni,
senza maglietta, magro, muscoloso.. un po' di tatuaggi qua e la',
guardo mio marito, era ancora mezzo vestito, anche lui muscoloso, non
so chi dei due guardare..riguardo il ragazzo che si avvicina quel
tanto per farsi toccare, ha una pelle morbidissima, un pearcing su un
capezzolo.. ho quasi paura di toccarlo senza fargli male..mi
presento, lui pure, si chiama A. Cominciano a spogliarsi e.. la
situazione si fa ancora piu' interessate, wow sara' anche stata
fortuna ma devo dire che e' stata un'ottima scelta!Non sto nella
pelle, li voglio tutti e due, li voglio assieme, comincio ad agitarmi
mentre mi accarezzano, ma io sono sempre bloccata.. quasi piagnucolo
per essere liberata, loro mi accontentano e finalmente mi ritrovo con
le mani libere di esplorarli entrambi per qualche minuto, il tempo di
decidere con quale dei due cominciare..poi inizio a succhiare
avidamente il piu' vicino mentre l'altro mi prende dall'altro
lato...
3607
3
11 years ago
coppia40mi,
51/53
Last visit: 6 months ago
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La spiaggia
....Ciò che sto per raccontare, è accaduto solo qualche giorno fa; Sempre stata molto "liberale" nelle mie precedenti storie, in questa attuale invece, forse perché presa molto più seriamente, sono sempre stata molto fedele tenendomi solo il rapporto segreto con Francesca, la mia amica di sempre e qualcosa di più da solo qualche anno, come unico svago extra; ma quello che è accaduto qualche giorno fa mi ha dato da pensare e tuttora non so come interpretarlo, se dargli importanza oppure considerarlo un momento di debolezza da tenere nascosto.Comunque sia ve lo racconto, al limite sarete voi, lettori e lettrici a darmi qualche consiglio.Mi trovo in Spagna ormai da un mese, a Maiorca per l'esattezza; il mio fidanzato si è trasferito per lavoro, ed io ne ho approfittato per farmi delle belle vacanze prima di un inizio stagione durissimo che ci terrà lontani per un pochino; ovviamente dedico qualche ora al lavoro che posso comunque svolgere anche da qui, ma principalmente sole e mare. Come molti di voi sapranno la Spagna e le Baleari in particolare, hanno delle abitudini molto più libertine di noi in fatto di costume si e costume no; però anche io, che comunque appena posso lo tolgo, ci ho messo un po' di tempo ad abituarmi a questo nudismo spesso presente in spiaggia, senza però mai praticarlo; il classico topless sempre, e qualche volta ho azzardato qualche costumino un po' ridotto, senza però mai eccedere. Ai primi di agosto è arrivata anche Francesca con il suo fidanzato a farci compagnia e passare qualche giorno di vacanza. Con lei, già da anni, si è instaurato un rapporto saffico molto intimo e segreto anche se in presenza dei rispettivi fidanzati siamo semplici amiche d'infanzia, ed in questi giorni non abbiamo avuto occasione di rimanere sole in casa; qualche giorno fa però, Marco, il mio fidanzato, é dovuto tornare inaspettatamente a Milano per lavoro dove si fermerà fino a fine mese; Francesca con la scusa di rimanere a farmi compagnia si è fermata ancora una settimana lasciando che Daniel, il suo compagno, tornasse a Milano da solo; una cosa normalissima già accaduta un sacco di altre volte.Amiche di giorno ma amanti di notte,quello che ci unisce non è altro che un desiderio di qualcosa di diverso, di più dolce e delicato, ma nessun sentimento che vada oltre alla profonda amicizia che ci lega fin da piccine; questo ci permette di vivere le nostre vite normalmente incontrandoci quando lo desideriamo.Ormai sole da qualche giorno eravamo libere di andare dove volevamo, senza orari; spinte dalla curiosità eravamo andate in una spiaggia con nudismo consentito per provare a metterci al sole senza costume in mezzo ad altra gente; anche se nessuno ci avrebbe fatto caso non avevamo avuto il coraggio di togliere lo slip; l'idea mi eccitava parecchio e la mattina successiva decidemmo di riprovarci: bastava che una delle due prendesse il coraggio di farlo e molto probabilmente l'altra l'avrebbe seguita, così io decisi di forzare un pochino la cosa e di costringermi a prendere il sole nuda sotto gli sguardi degli altri. Al momento di vestirmi indossai un vestito di cotone elasticizzato a righe beige e marrone che partiva da sopra il seno e scendeva aderente fino a metà coscia e un paio di converse alte crema. Non presi il costume lasciandolo sul letto e, presa la borsa da spiaggia, senza dire nulla alla mia amica, ci dirigemmo alla spiaggia che distava un'oretta da casa.Durante il tragitto continuavo a pensare al fatto che una volta in spiaggia non avrei avuto alternative e la cosa mi eccitava parecchio. Solo mentre camminavamo sul bagnasciuga per raggiungere l'area libera dissi " sai che non ho il costume? L'ho lasciato sul letto". Francesca sorrise e mi disse " allora oggi sei obbligata!!"Trovammo un posto adatto, i più vicini erano ad una ventina di metri, stesi l'enorme pareo, mi tolsi le scarpe e dando le spalle ai "vicini" mi tolsi il vestito restando completamente nuda. Emozionata ed eccitata subito mi sdraiai a pancia in giù, come per nascondermi. Francesca in topless si sdraiò accanto a me. Mi sentivo gli occhi di tutti addosso anche se in realtà solo qualche passante si girava a guardarmi. Il tempo passava, il gioco mi piaceva, e piano piano le gambe prima serrate ora si stavano allargando come per mostrare il mio frutto a tutti i passanti. Ero ormai rilassata, mi girai a pancia in su; il sole picchiava, ne sentivo il calore si tutto il corpo, mi eccitava il mostrarmi, solo che Francesca non cedeva; gli presi un laccetto del costume e tirandolo glielo slegai; lei non fece nulla se non guardarmi con occhi interrogativi ma finendo per sorridere. Passai la mano sul suo ventre e preso l'altro laccetto feci lo stesso; la guardai, lei mi guardò, presi i costume con la mano e dicendole " fidati si sta benissimo" lo tirai mentre lei alzava leggermente il bacino, e glielo tolsi. Sguardi silenziosi durarono qualche istante per poi perdersi nel cielo; inconsciamente ci prendemmo per mano, come a cercare una certezza, una maggiore sicurezza. Il tempo passava, e ormai anche alzarsi e camminare nude quei metri che ci separavano dal mare in vista di tutti era una cosa fattibile. Nuotare nuda è una cosa che io amo e faccio spesso, farlo li però, in una spiaggia piena di gente, mi eccitava maggiormente. In più potevo ammirare Francesca in tutto il suo splendore, immersa nella natura; bionda, il seno tondo un pochino più grosso del mio ma comunque sodo, le gambe lunghe e dritte che si univano in quel frutto del piacere adornato da una sola e sottilissima striscia di peluria quasi impercettibile per dimensioni e colore chiaro. Camminavamo vicine nell'acqua puntando il mare aperto in cerca di una profondità maggiore; i nostri corpi si toccarono, si sfiorarono, si stuzzicarono; scappò un bacio, poi delle carezze; qualche istante ed eccoci, immerse nell'acqua cristallina fin quasi al collo, avvinghiate passionalmente. Ci baciavamo, ci carezzavamo, i corpi a contatto, i seni si massaggiavano, i miei contro i suoi, la morbidezza femminile tutto ci dava quei piaceri che un corpo maschile non può regalarti. Con la mano percepivo il viscido degli umori femminili vincere il freddo secco dell'acqua salata ad ogni carezza sulla sua liscia e morbida vulva, come sentivo scivolare la sua mano sulla mia; il contrasto del caldo degli umori che anche io emanavo ed il freddo dell'acqua che seguiva ogni sua carezza, mi produceva dei brividi di piacere immenso. Fu qualche breve minuto di piacere enorme ma poi con la frase " siamo in pubblico, non possiamo" Francesca si staccò per tornare a prendere il sole.Avrei voluto molto di più ma in effetti li, sotto gli occhi di tutti non si poteva, così tornammo verso la nostra postazione; camminando, man mano che l'acqua si abbassava sentivo la voglia persistere in me, ma ormai con il sesso all'aria non potevo nemmeno carezzarmi un poco per placarla; cercando con lo sguardo i nostri teli sulla spiaggia notammo che due uomini stavano prendendo posto non molto distanti da noi. Ci prese subito un senso di imbarazzo , ma non potevamo farci nulla e soprattutto non potevamo nemmeno stare in acqua tutto il giorno, così con disinvoltura tornammo al nostro posto proprio passando accanto a loro. Erano due ragazzi dal fisico statuario, tonici, depilati, biondi e abbronzati, ma che per fortuna ancora intenti ad organizzarsi, non ci degnarono nemmeno di uno sguardo parlando tra loro in tedesco; per movenze e aspetto troppo curato, molto probabilmente erano gay e la cosa ci rassicurò parecchio.Il tempo continuava a passare ero ormai tranquilla e rassicurata, ma quel celato desiderio non se ne andava; eravamo sdraiate tenendoci per mano, quando mi alzai e le dissi di venire con me; non ce la facevo più, avevo voglia di lei, delle sue carezze, del suo corpo, e averla accanto a me nuda in pubblico non faceva altro che accrescere questo desiderio; la presi per mano e nude prendemmo un sentiero che portava dietro le dune e la vegetazione che stava dietro la spiaggia. Il luogo era appartato e riparato da sguardi indiscreti, ci baciammo e subito ci stringemmo una all'altra; la sabbia calda sotto i piedi, il sole sulla nostra pelle nuda ed il morbido contatto dei nostri corpi palpati e carezzati dalle nostre mani era tutto un 'insieme di sensazioni meravigliose. Non ci volle molto per trovarci sdraiate direttamente sulla sabbia tra quei cespugli; in un attimo mi trovai con la testa tra le sue gambe aperte; leccavo e baciavo quel caldo frutto umido e viscido, godendone sapore e morbidezza per poi ritrovarmi infine in un meraviglioso 69; io stavo sopra e continuavo a leccarla mentre lei mi leccava e baciava; il sapore di Francesca, la sabbia calda, i corpi a contatto e le sue attenzioni al mio sesso mi portarono in una nuova e meravigliosa realtà. I nostri bacini cominciarono ad accompagnare muovendosi le attenzioni dell'altra; era un momento magico, quando d'un tratto sentii una mano appoggiarsi sulla mia schiena; di colpo mi fermai, mi voltai e alla vista dei due tedeschi che avevano preso posizione vicino a noi in spiaggia, nudi, scattai allontanandomi di qualche metro spaventata; "no non spaventatevi, pensavamo voleste compagnia" disse in inglese uno di loro, aggiungendo poi "abbiamo evidentemente interpretato male i vostri sguardi, scusate" e fecero per allontanarsi. "no non andate" li fermai; non so che mi prese, stavo facendo una pazzia, ma erano due corpi perfetti, modellati meravigliosamente e completamente depilati. Sedute una accanto all'altra col respiro affannato, Francesca mi guardò con guardo spaventato e interrogativo; "goditi il momento, nessuno lo saprà" le dissi. I due si avvicinarono, uno di fronte ad ognuna, con i membri eretti esattamente di fronte alle nostre facce; lo presi in bocca, era salato dal mare, cominciai a succhiarlo e leccarlo mentre guardavo Francesca che invece lo accarezzava timidamente. Continuai nella mia opera e quando mi rigirai verso di lei finalmente lo stava succhiando con un vigore incredibile e con una mano si carezzava la vulva; era entrata nella parte.Il mio partner mi fece alzare, mi girò e mi fece piegare a novanta appoggiandomi con le mani ad un tronco, portò il suo pene in contatto con la mia vagina e cominciò a spingere penetrando nel mio corpo; il suo pene scivolò meravigliosamente nel mio corpo fino a sbattere sui miei glutei con il ventre; Francesca intanto continuava la sua fellatio.Qualche minuto e lo feci sdraiare sdraiare in terra per salirci a cavalcioni infilandomi di nuovo su quel pene e cavalcarlo; il clitoride strusciava su quel ventre liscio mentre il pene scivolava dentro e fuori. Le sue mani mi palpavano i glutei e sentii un dito forzare il mio ano; subito portai con una mano della saliva su di esso, facilitandone l'ingresso; presto le dita divennero 2 che unite a quello che succedeva davanti mi regalavano brividi e scariche di piacere. Vidi Francesca rifiutarsi di continuare e lo sconosciuto dopo aver ricevuto il secondo rifiuto si avvicinò a noi; guardandolo, bagnai due dita di saliva e le portai al mio ano, allontanai le dita che già mi penetravano per sostituirle con le mie bagnandolo per bene; lo sconosciuto si avvicinò si mise in posizione e non appena tolsi le dita sentii il suo pene appoggiarsi per poi lentamente sprofondare nel mio retto; un gemito inconsapevolmente si disperse nell'aria, di nuovo avevo due uomini che mi penetravano; il ritmo presto divenne perfetto, Francesca in piedi mi guardava stupita mentre si toccava tra le gambe. Presto dei brividi intensissimi anticiparono una tensione di tutti i muscoli ed un orgasmo fortissimo m'invase.Di colpo spalancai gli occhi, ero distesa nel letto, la mia mano destra era sul mio intimo fradicio, il respiro affannato, ed il cuore sembrava uscire dal petto; Francesca, nuda, ancora dormiva accanto a me. È stato il sogno più intenso che abbia mai fatto, esprimendo forse il desiderio più nascosto.....Quando ci alzammo e preparammo, io indossai il vestito a righe e lasciai il costume a casa.La sensazione di imbarazzo e tensione ad essere nuda in mezzo a sconosciuti fu fortissima, come nel sogno, solo che Francesca non mi seguì e tenne lo slip.
18479
1
11 years ago
elisa85ely,
26
Last visit: 4 years ago
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Come ti dimostro che sei cornuto...
Sono single convinto di 48 anni. Mi piace cercare sposine e coppie di scambisti su internet o nei locali della Toscana, e ho avuto diverse esperienze al riguardo. Ho anche due amici con cui ogni tanto capita di “collaborare”, e non mi vergogno di dire che con loro mi sono capitati anche diversi festini con donne a pagamento.
Però l’episodio più divertente posso dire che sia stato quello che voglio raccontare, successo un paio di anni fa.
In uno dei siti per coppie e scambisti italiani più famosi, dove sono regolarmente iscritto e attivissimo come “Toscomaturo”, mi imbattei in alcune foto di una tipa toscana molto sexy. Foto non spinte ma seducenti: in particolare alcune in intimo molto sexy bianco, autoreggenti velate e stivali marroni, scattate all’aperto, e altre in intimo nero bellissimo, reggicalze compreso, alcune di quelle anche all’aperto.
Il profilo del tizio che le aveva messe che si era registrato come “aspirante cuck”, diceva che a lui piacciono le fantasie di gruppo e di dogging, e che spera di realizzarne qualcuna, ma non specificava se cercava un bull per la mogliettina.
Decisi di cercare di contattarlo, e dopo vari messaggi senza risposta finalmente lo trovai nella chat del sito. Chattamo e gli feci i complimenti per la bella moglie, ma lui mi disse che non aveva mai fatto incontri e che sicuramente lei non avrebbe mai accettato nulla del genere. Obbiettai che una bella fica che si fa fotografare così all’aperto come faceva sua moglie doveva essere piuttosto calda e sveglia, in realtà, ma lui continuò a negare.
Decisi di non insistere ma che avrei continuato a coltivare la preda: l’esperienza mi insegna che raramente le coppie si convincono alla prima.
Lo ritrovai alcuni giorni dopo e ripresi il discorso, mostrandogli alcune foto mie all’opera. La volta successiva in cui lo trovai in linea fu lui stesso a invitarmi in chat. Aveva voglia di farmi commentare altre foto della bella mogliettina, aveva cancellato il viso dalle foto, ma si vedeva che era una bella fica, bel fisico con seno piccolo naturale e un gran bel culo. In quasi tutte le foto indossava intimo molto sexy, guepiere nere e bianche molto eccitanti o anche reggicalze o autoreggenti, una donna molto sensuale. Mi disse che lei aveva 35 anni e lui 39. In alcune delle foto sembrava anche molto esibizionista: si apriva il cappottino all’aria aperta come una vera esibizionista. A lui dissi che se era così esibizionista probabilmente era anche ben disposto a incontri con altri uomini o coppie, ma lui continuò a ripetere di no, e disse che non voleva rischiare di proporglielo. Gli dissi che secondo me una così, se non la faceva divertire lui, prima o poi avrebbe trovato da sola la compagnia con cui divertirsi, ma lui disse che non era il tipo.
Cambiai tattica, e gli proposi di scommettere che se avesse avuto occasione, lei avrebbe accettato un incontro con un bull.
-Se sei tanto convinto di quello che dici di lei, perché non mi fai provare a corteggiarla? Scommettiamo che poi ti tocca ricrederti?-
-Non scommetto mai- mi scrisse lui.
-Beh fai un eccezione, potrebbe rivelarsi intrigante. E poi sei tu, che ti professi “aspirante cuck…” Dai, proviamo. Se è vero quel che pensi di lei, non succederà nulla, no?-
-Di certo non ti do il suo cellulare o altre cose per contattarla…-
-Certo, ti capisco. Ma potresti darmi modo di contattarla su qualche chat, senza che lei sappia…-
Dopo lunga opera di convincimento riuscii a ottenere un contatto messenger e qualche informazione su di lei.
Alcuni giorni dopo riuscii a contattarla e con la solita scusa del “ciao, non mi ricordo chi sei”, inizia a parlarci e a sondare il terreno con molta cautela. Era piuttosto riservata, ma comunque chattava volentieri, e la cosa mi incoraggiò, e decisi di non forzare i tempi. Nei giorni successivi cercai di approfondire la sua conoscenza, senza sbilanciarmi a farle proposte. Lo raccontai in chat al marito, dicendogli però che non avevo mai parlato di sesso. Capivo che a lui la cosa dava un certo stimolo, anche se continuava a sostenere che non voleva proporle incontri.
Un pomeriggio la trovai di nuovo in linea su messenger, e decisi di provare ad affrontare l’argomento-sesso. Lei accettò la conversazione, e allora approfondii il discorso. Le chiesi se era fedele al marito e lei mi disse di si, ma da come rispondeva capivo che l’argomento la divertiva. Chattammo tutto il pomeriggio, io le proposi dei link a siti porno, mostrandole foto e filmati di sesso amatoriale. Lei sembrava divertita dall’argomento, e allora le chiesi:
-Ma a te non piacerebbe provare con un altro uomo, o addirittura con più uomini?-
-Sono sposata e mi basta l’uomo che ho.- mi rispose.
-Si ok, ma se lo prendi come un gioco, può essere divertente…-
-E scommetto che ti proponi tu, per farmi provare- mi scrisse, e io le risposi di si.
-E chi ti rende così sicuro che saresti di mio gradimento?-
Le mandai qualche mia foto, sapendo di essere un bell’uomo, cosa che anche lei fu disposta ad ammettere. Ma non riuscii a convincerla né a mandarmi una foto sua, né tantomeno ad incontrarsi.
La sera stessa mandai una email al marito, con allegato il testo della mia conversazione con lei.
Lui mi rispose che tutto questo non significava nulla e che comunque non aveva accettato incontri. Quando lo trovai di nuovo in chat ne parlai di nuovo con lui, ma ancora una volta lui negò la possibilità che la sua mogliettina accettasse incontri.
-Ok ma non incazzarti allora, se per caso succede.- gli scrissi
-Non mi incazzo, perché tanto non succederà mai, e probabilmente mi racconteresti che invece è successo e ti inventeresti tutto.-
La cosa mi suonò come una sfida, che decisi di accogliere.
-Ok, magari troverò il modo di dimostrartelo, allora.-
Il giorno dopo feci la posta su messenger alla mogliettina, e quando finalmente la trovai riallacciai subito il discorso. Per alcuni giorni lavorai per convincerla e incontrarsi, senza impegno. Alla fine riuscii a convincerla a vedersi un sabato pomeriggio, senza nessun impegno, in un bar di Montecatini, per un aperitvo insieme a me e a due miei amici, e se non fosse stato il caso, ognuno per la sua strada.
Cominciai a pensare a un modo per dare la dimostrazione al marito di quello che sarebbe accaduto, e decisi che glielo avrei dimostrato in più modi, così non avrebbe avuto dubbi.
Gli mandai una email, scrivendogli il mio numero di cellulare e dicendogli di usarlo per mandarmi un sms anche anonimo, se la sera stessa fosse stato in linea.
Eravamo già al bar quando lei entrò, alle 19. Non era alta, ma molto sexy, anche se aveva l’aspetto tutt’altro che da troia: indossava un cappottino di jeans, aveva una curiosa borsetta di cavallino sotto al braccio, e sotto si intravedevano delle calze velate, e un paio di stivali neri col tacco. Portava un paio di occhiali da sole che non volle togliere, mentre ci presentavamo. Un bel viso molto regolare e giovanile, dimostrava sicuramente meno dei suoi 35 anni, capelli lisci, con un taglio a caschetto alla francese, sotto l’orecchio, tinti di rosso mogano.
Le offrii subito da bere, lei era decisamente in imbarazzo, ma cercammo di essere gentili e amichevoli. Pian piano il ghiaccio si sciolse, anche se lei rimaneva ancora un po’ sulle sue, al punto da non togliersi nemmeno gli occhiali da sole, non ostante fosse buio.
Dopo un paio di aperitivi e qualche discorso sul più e sul meno, le chiesi che cosa aveva detto al marito, per uscire da sola. Lei mi rispose che aveva detto che usciva con una sua amica per fare shopping all’Outlet, e che magari rimanevano a cena fuori.
A quel punto le proposi di cenare insieme, a casa mia o se non si fidava, in una pizzeria. Sembrava molto titubante, ma alla fine accettò di venire a casa mia, ma con la propria auto. In casa finalmente lei si tolse gli occhiali da sole rivelando due begli occhi verdi, e anche il cappottino di jeans, sotto al quale indossava una gonna al ginocchio e una semplice camicetta bianca.
Avevo rifornito anche i miei due esperti amici di “pasticchine miracolose”, e avevo preventivamente organizzato una cenetta fredda a base di carpacci vari e varie bottiglie di vini bianchi, e pian piano tra un bicchiere e l’altro, tra una battuta e l’altra, riuscimmo a toglierle di dosso l’imbarazzo. A un certo punto sentii il suono dei messaggi in arrivo sul mio telefonino, e corsi a vedere. Andai subito nella stanza dove tengo il PC, e controllai se lui era in linea, e gli mandai subito un messaggio:
-La tua deliziosa mogliettina è andata a fare shopping con una sua amica all’Outlet, vero? Probabilmente ha sbagliato strada, ed è finita a Montecatini… Sta benissimo con quella bella camicetta bianca e quella gonna viola, molto sexy!-
Non aspettai la risposta e lasciai il PC acceso, tornando velocemente in sala, dove i brindisi cominciavano a fare il loro effetto. I miei amici si erano trasferiti sul divano e lei era seduta in mezzo a loro, ridevano allegramente. Io mi misi seduto davanti a lei e iniziai subito ad accarezzargli le gambe, e lei smise subito di ridere ma non di sorridere. Anche i miei amici passarono all’azione: uno iniziò a baciarla, mentre l’altro le sbottonava la camicetta. La facemmo alzare per spogliarla meglio, e con mia grande eccitazione scoprii che sotto indossava proprio uno di quei completino che le avevo visto nelle foto che suo marito mi aveva mostrato: un bel completo nero, con fiori di pizzo neri sul reggiseno e sul reggicalze, e il perizoma semitrasparente con gli stessi motivi. La ammirai compiaciuto, era veramente deliziosa. La palpeggiavamo di gusto, i due amici cominciarono ad aprirsi i pantaloni e a toglierseli; lei si rivelò meno timida del previsto, complici sicuramente anche le nostre carezze sul suo corpicino: si chinò subito sui due cazzi e si dedicò subito a sbocchinare i miei amici, mentre io da dietro la accarezzavo, gustandomi la vista del suo bel culo. Feci un salto al PC per “aggiornare” lo stato, descrivendo il completino della mogliettina in ogni dettaglio, ma notai che il marito non aveva risposto al messaggio precedente. Tornai in sala, per scoprire che uno dei miei due amici stava già scopando la bella, che si stava rivelando decisamente ben più troia di quanto ci era sembrata al primo impatto. Mi unii a loro, lei sdraiata e lui sopra, con l’altro che le teneva il cazzo in bocca. Mi feci posto anche io, affondandole a mia volta il mio uccello nella sua bella bocca. Ci alternammo a scoparla, mettendola a pecorina sul divano, e poi sul tappeto, tenendola impegnata in bocca e in fica. Lei si lasciava scopare di gusto, e noi la scopavamo rumorosamente, eccitatissimi. Le sborrai sulla schiena e un attimo dopo i miei due amici le schizzarono insieme sul petto, sporcandole il reggiseno che le avevamo lasciato addosso. Tornai al PC per vedere se l’ormai cornuto marito aveva risposto, ma niente. Decisi di aprire il microfono del PC, scrivendogli di ascoltare. Tornai di là, dove lei si stava un po’ ripulendo e i miei amici si erano versati di nuovo da bere, ma io volevo forzare i tempi, e mi buttai di nuovo su di lei ad accarezzarle la figa. Il secondo round fu più movimentato e ancor più rumoroso: la chiavammo di brutto, io mirai subito a farle il culo, e la inculai sul tappeto, a pecorina. Poi la girai, e mentre la inculavo a pancia su per farle arrivare il cazzo in profondità, uno dei miei amici la scopava in bocca senza ritegno. La chiamavamo troia, maiala, la incitavamo a voce alta a godere dei nostri cazzi mentre la inculavamo a turno, e lei accettava il gioco e sembrava divertirsi come una matta. Le sborrammo a turno dentro al culo, tutti e tre, riempiendola con soddisfazione. Ancora una volta tornai al PC per controllare, ma del marito nessuna traccia. Allora decisi di usare un’altra tattica, per dargli la prova che gli avevo promesso: tornai un attimo di là, e senza che lei se ne accorgesse presi le sue mutandine da terra e me le riportai al PC. Le misi sopra un foglio bianco su cui scrissi -Con i nostri complimenti alla “signora”-, e lo firmai. Chiamai da parte ognuno dei miei due amici e gli spiegai la cosa, e entrambi ridendo come matti andarono a firmare il foglio, dopodiché presi la macchina fotografica, fotografai la “composizione” e la stampai, cercando di fare in fretta. Pensai anche a portare di là la macchina fotografica, per fare qualche foto alla mogliettina, ma poi ci ripensai, troppo rischio che lei si incazzasse. Poi tornai a unirmi alla festa, che nel frattempo stava di nuovo riprendendo vigore: la mogliettina era di nuovo con un cazzo in bocca! Le facemmo provare l’ebbrezza della doppia, e non sembrò per niente a disagio, con un cazzo in ogni buco e uno in bocca; a dire il vero ebbi il dubbio che avesse già provato, la doppia penetrazione. Mentre la riempivano di carne la blandivamo con i peggio epiteti: maiala, troia sfondata, rotta in culo… Andammo avanti per un bel po’, alternandoci nei ruoli, sudando come matti per fotterla a dovere, alla fine i miei amici le schizzarono in viso, con lei inginocchiata a terra davanti a noi. Io invece le sborrai in gola, tenedole la testa ferma per farle ingoiare fino all’ultima goccia. Finita questa ultima estenuante performance, non appena lei si rialzo per andare in bagno, io corsi a prendere la foto stampata, la ripiegai e la infilai nel taschino interno della sua borsetta. Lei si fece una doccia e si rivestì. Aveva il reggiseno nero tutto sporco, e anche il reggicalze era pieno di vistose chiazze grigiastre, ma si rivestì e l’accompagnammo alla porta, era ormai passata mezzanotte. I miei amici rimasero in sala a fumare e a bersi un bicchiere, io tornai al PC e mandai un ultimo messaggio al marito:
-Amico, fai una cosa: tra una mezz’oretta la tua bella sarà a casa. Controllale bene l’intimo, perché credo abbia bisogno di una lavata. Ah, dimenticavo: c’è un regalo per te nella taschina interna della sua borsetta di cavallino!-
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11 years ago
Toscomaturo,
31
Last visit: 6 years ago
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un mezzogiorno di fuoco
mezzogiorno meno due minuti, ora di chiudere, la spesa l'ho fatta, prendo le chiavi della porta e vado, ma... eccolo, il cliente dell'ultimo... minuto. però... bell'uomo! il signore, con accento un po' strano, dice che si tratta di un'emergenza. ha bisogno di aiuto, è in giro per lavoro e ha perso il bottone dei pantaloni. "ha bottoni? guardi è un'emergenza" e mostra il pantalone. "sì, i bottoni ci sono, come pensa di cucirlo?" "se lei, gentilmente, avesse un ago, del filo, se ha un bagno, lo faccio io, mia madre e mia zia sono sarte". "ah, allora abbiamo delle cose in comune, anche mia madre e mia zia sono state sarte!". sorrido e lo guardo con aria intrigante, bell'uomo, belle mani... prendo dallo scaffale un paio di scatole di bottoni e iniziamo la ricerca. gliene passo uno, dico "guardi se entra nell'asola", risponde guardandomi fisso "no, troppo piccolo, ce ne vorrebbe uno leggermente più grosso". mmmmm, più grosso, penso al suo cazzo, ce l'avrà... grosso? il cazzo non deve essere necessariamente grosso, deve essere proporzionato alla tana che lo riceve, questo mi dico mentre gli allungo un bottone più grosso e dico "scusi, permette? posso provare se questo va bene?" il gesto è equivoco, e lui lo capisce, mi guarda, mi guarda intensamente con quegli occhi nerissimi. il bottone è aggiudicato. prendo un ago, lo infilo, gli indico il bagno. lui va, aspetto un attimo e mi dico "ora o mai più", busso alla porta... "senta, se mi allunga i pantaloni glielo attacco io, lei sarà anche figlio di sarta, ma sa... questi lavori le donne li fanno meglio, me li passi". apre solo un poco la porta, giusto per far passaare la mano, me lo immmagino, in mutande lì dietro. li prendo, ho il colpo di genio, chiudo a chiave la porta del negozio, abbasso le tende, mi sfilo al volo gli slip, cucio il bottone, ribusso e, senza aspettare, spalanco la porta del bagno... mio dio... si sta toccando il cazzo... duro, allora è vero, non è una cosa solo mia, anche io lo eccito. lo guardo diritto negli occhi, mi guarda, ci avviciniamo, ci baciamo, ci baciamo con una passione travolgente, ci respiriamo, le nostre lingue si avvolgono, si strusciano, si contorcono come bisce d'acqua... ecco, le sue mani scendono lungo i miei fianchi, ora tita su il vestito, tra un attimo si accorgerà che non ho mutande... sono tutta bagnata, bagnatissima, lo voglio, voglio il suo cazzo dentro, lo sento sulla mia coscia, il suo cazzo dritto, duro, durissimo... ecco, ha scoperto che non ho gli slip, sorpresa, mi guarda, "che donna meravigliosa, che fortuna che ho avuto a perdere quel bottone", e le nostre bocche si uniscono in un bacio ancora più profondo. mi tocca, sento la sua mano, accarezza la mia fica bagnata e gonfia e calda, le sue dita entrano dentro di me... oh, che piacere intenso, non so neppure come si chiama, quest'uomo che voglio dentro, tutto dentro di me. usciamo dal bagno, tu guarda il caso, proprio stamattina ho ritirato il piumone dalla lavanderia. lo getto a terra e noi ci gettiamo sul piumone. ci spogliamo, ci sfiliamo tutto di dosso, siamo nudi, sono nuda davanti a un uomo nudo che non conosco, che voglio. mi spalanco, sono tutta aperta davanti a lui, che si avvicina, si avvicina con la sua bocca, con la sua lingua... oh cazzo!!!!!! come sa leccare questo qui! ma chi è, ma da dove arriva quest'uomo qui! mi lecca, mi lecca con una maestria che non ho mai conosciuto. anch'io lo voglio leccare, voglio mangiarmelo tutto. "ti voglio succhiare", mi fa alzare, mi fa mettere sopra di lui, uhhhh, un fantastico 69! me lo prendo tutto in bocca, tutto, fino in fondo. lo lecco, le palle, le lecco e le succhio, e poi su, su con la lingua, fino alla punta del cazzo, e poi giù, tutto dentro, tutto in bocca, tutto fino alla gola. e lui mi lecca, mi succhia... "basta!!!! mettimelo dentro, sbattimelo nella fica". entra... oh sììì, scivola, scivola e lo sento, come lo sento, il cazzo favoloso di questo sconosciuto. mi sbatte, lo avvinghio con le mie gaambe, lo lego a me, il suo respiro nel mio, io mio nel suo, ci guardiamo dritto negli occhi... il desiderio esplode, corre lungo la schiena... è brivido, un brivido che si irradia in ogni cellula. gli do anche il culo a questo qui, se solo accenna, se me lo tocca non lo fermo, lo lascio fare, lo lascio entrare. "fammi salire sopra di te". eccolo, ora sono io a dominare il ritmo. ora voglio usare il suo cazzo, piano, lento, me lo prendo tutto, lo sento tutto, dalla punta, dentro, dentro, scivolo con lentezza... lo sto facendo impazzire, lo vedo che la mente vavia, "è solo piacere, tesoro, solo piacere, sono la tua imprevista, inaspettata fonte di irresistibile piacere". mi sta toccando il culo, non lo fermo, lo lascio fare, lo bacio di piùdeve capire che lo voglio, "Toccami amore, toccami il culo, è tuo, prendilo, è tutto... tuo...". mi gira, fremo, ora me lo sbatterà nel culo, lo sto per prendere nel culo da uno sconosciuto, mi bagna, sento le sue dita bagnate che si infilano, che si insinuano nel mio antro oscuro. sto per perdere la testa. si appoggia... lo appoggia, lo sento, preme, lo sento, è forte, è duro, mi bagna, sento la sua saliva scendere sul mio culo, ora entra, ora ci riprova ed... entra. sìììì, eccolo, sta entrando, sta entrando nel mio culo, come lo sento.... cazzo come lo sento!!!!! "sbattimi, amore, sbattimi senza ritegno, sono la tua troia, sono la tua vacca, sono il tuo culo aperto per il tuo cazzo meraviglioso". mi sta inculando in modo impareggiabile. non so neppure il suo nome, non lo voglio sapere... come me lo sta sbattendo bene nel culo, mi piace, mi piace da impazzire, non resisto, mi tocco, sto colando di piacere... ora vengo "amore, non resisto più, vengo" "dai, dai fammi sentire il tuo culo che stringe, esplodoooo". la doccia calda nel culo, la sento, mi gira la testa, sono stremata, non ho mai goduto così intensamente, quanto tempo è passato? dove sono? lo guardo, guardo questo sconosciuto e mi sembra di vederlo da sempre, lo conosco, lo so, il suo cazzo e la mia fica si conoscono da sempre e si sono rotrovati. ci ricomponiamo, ci baciamo, c'è anche della tenerezza nei nostri occhi. ci siamo regalati l'un l'altra, come animali, abbiamo seguito un richiamo ancestrale, profondo, lontano. ci sorridiamo, ci rivestiamo sfiorandoci, con dolcezza. ora ci salutiamo, un ultimo bacio e rimarrà solo un indelebile, eccitante, ricordo...
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11 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 3 days ago
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Una vacca da monta
Ero in montagna e le sere prima di partire ho contattato qualche annuncio inserito su desy cercando qualcuno che fosse nella zona del mio soggiorno.
Ho ricevuto qualche risposta ma una in particolare mi ha incuriosito.
Un uomo sulla settantina con ancora tanta voglia di giocare... L'ho contattato prima via desy e poi per telefono. E' stato gentilissimo e cavaliere ma è anche andato subito al sodo. Un invito a casa per capire cosa mi piaceva e quanto mi piaceva...
Ero un po perplessa ma anche eccitata e così ho deciso di andare.
Mi sono preparata e presentata nel pomeriggio, mi ha aperto la porta e mi fatto entrare molto gentilmente, ma i suoi modi mi hanno messa un po in imbarazzo. Sempre gentile ma era come se fossi sotto esame. Mi ha fatto accomodare e mi ha offerto un drink che ho accettato molto volentieri per stemperare la situazione.
Tornando dalla cucina mi ha dato il bicchiere e si è messo vicino a me sul divano. All'inizio ero molto impacciata perchè anche lui era scostante ma poi parlando mi sono rilassata... mi ha fatto un altro drink e abbiamo continuato a parlare del più e del meno. Improvvisamente tra una parola e l'altra ridendo si è avvicinato e io, che al quel punto avevo bevuto due bicchieri, mi sono avvicinata e l'ho baciato. E' stato un riflesso automatico e per poco gli chiedevo anche scusa, ma... E' stato un attimo! Mi ha baciata e infilato la mano sotto la gonna accarezzandomi all'impazzata le gambe.
"Quanta voglia hai?...sei in calore.... non resistevi più vero?" Vi confesso che pur avendo bevuto mi sono resa immediatamente conto che era vero: avevo voglia da subito e il suo atteggiamento mi aveva moltiplicato il desiderio. Ho mugolato un "siii..." strascicato e nel frattempo ho sentito la sua mano che mi toccava sotto e saliva dietro verso il mio buchino.
Allora mi sono alzata leggermente per fare passare la mano e ho alzato le gambe piegandole per farlo entrare meglio. E' stato bravissimo, mi ha preso con il dito fino a farmi venire come una cagna. Nel frattempo gli ho slacciato i pantaloni e glielo ho tirato fuori. "Adesso sei pronta ... girati" è stato scortese, ma li per li non me ne sono neppure accorta perchè un alticcia e mentre mi giravo sul divano ho tirato giù le mutandine alle ginocchia e lui era già sul mio buchino con il suo arnese... Ho spinto indietro il culo mentre lui mi diceva:
"Avevo ragione vacca, sei così bagnata che non hai bisogno di lubrificanti..." e alla stesso tempo l'ho sentito spingere ed entrare prima un pezzo e poi tutto dopo una serie di piccoli colpetti.
" Adesso ti monto come si montano le vacche....". Mi trattava da puttana ma stavo godendo e non mi interessava minimamente.
Ha cominciato a sbattermi piano piano per qualche minuto grugnendo come un toro e quando stava per venire mi dice: "Vacca ti vengo dentro così mi fai un vitellino..." il mio piccolo cazzo ha cominciato a sbrodolare sborra come se mi stessi segando.... Poi ho sentito un getto grandioso dietro e un grugnito "vaccaaaa" e mi ha riempita tutta!
Quando poi più tardi ero seduta in auto per tornare in albergo sentivo ancora colare la sua sborra nelle mutandine.
Nella mia settimana di vacanza non è stata l'unica volta che ho fatto la "vacca" ma con lui ho provato a fare il vitellino altre due volte! Tornerò sicuramente in queste bellissime montagne!
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11 years ago
Daniela1Do,
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Last visit: 3 years ago
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History of violence 14
E' arrivato dunque il giorno delle mie nozze con Rodolfo. E' un passo importante ed impegnativo, pensato e sognato per anni, quando Francesca era soltanto Francesca e non la persona che sono diventata oggi. Oggi non so proprio più chi sono nè cosa voglio, ma la macchina inesorabile delle relazioni familiari tutto macina e tutto trascina e non lascia spazio ai dubbi ed alle incertezze. Fino a poco più di tre mesi fa l'universo maschile per me iniziava e finiva con il mio fidanzato, finchè la violenza non ha bussato alla mia porta e mi ha profondamemte trasformata. O forse è più corretto dire che ha soltanto portato a galla aspetti della mia personalità che non conoscevo affatto. E mi ritrovo dunque intimamente cambiata, ma non al punto di avere la forza di oppormi alla soluzione matrimoniale. In verità il mio rapporto con Rodolfo ha subito pure una drastica evoluzione da quando abbiamo trasgredito insieme, ma questo è accaduto soltanto una settimana fa. Rodolfo appare molto coinvolto da me, sento che gli piace avere una moglie disinibita, e credo che lui ora intraveda una vita sessuale di coppia molto più interessante di quella che fino a poco tempo fa gli si prospettava. Una cosa è certa, il nostro rapporto sta cambiando velocemente ed è una vera follia sposarci adesso e mettere un punto fermo in una situazione che invece è completamente liquida, e della quale nè io nè lui possiamo immaginare la possibile evoluzione.Ma questi sono pensieri oziosi. La truccatrice mi sta dando gli ultimi ritocchi, mia madre si dà da fare affinchè tutto funzioni alla perfezione, mio padre è emozionato e si appresta ad accompagnarmi in chiesa, la macchina è giù che aspetta, il parroco che mi conosce da quando ero bambina è lì pronto a benedire la sacra unione che ci vincolerà tutta la vita. Percorriamo il chilometro scarso che separa casa mia dalla parrocchia nell'elegante berlina blu di un nostro parente. Scendo davanti alla chiesa infiorata tra gli applausi dei presenti che ancora si attardano a prendere posto tra i banconi. Entriamo accompagnati dalle irrinunciabili note di Mendelssohn. Il timore che avevo per la testa si materializza velocemente, perchè riconosco subito negli ultimi banconi Sergio. Dapprima impallidisco, poi mi rassicuro perchè non è solo. Vicino a lui c'è Enzo, per fortuna, che ha sempre dimostrato di avere del buon senso. Scorgo pure Giorgio, il "camperista". Ho un tuffo al cuore riconoscendo in fondo alla fila Fausto, l'uomo con cui sono stata da sola in camera da letto nel corso di una delle primissime orge organizzatami da Sergio. Conservo di quest'uomo un ricordo inebriante ed ho sempre sperato di poterlo reincontrare. Oltre a scoparmi in maniera divina con lui in quell'occasione ho avvertito una fortissima intesa, ma dopo quella sera ci siamo persi. Invece eccolo qui, venuto tutto elegante a presenziare al mio matrimonio. Mi tranquillizzo, l'importante adesso è che Sergio non disturbi la cerimonia in qualsivoglia maniera, il resto va tutto bene.Inizia la cerimonia, le letture dalla Bibbia e dal Vangelo, i canti. L'omelia di don Antonio è particolarmente accesa e vibrante nel decantare e celebrare le virtù di noi due giovani sposi che ci accingiamo al sacramento del matrimonio nella devozione reciproca e nella fedeltà. Se i presenti immaginassero che il culo della sposa ha ricevuto la copiosa sborrata di Sergio non più di dodici ore fa... Arriva lo scambio delle fedi. E' fatta, io e Rodolfo siamo marito e moglie!!!La cerimonia finisce, inizia la lunga processione di amici e parenti da baciare e ringraziare. Ecco il turno dei miei amici "particolari". Enzo è il primo e mi rivolge parole dolci e galanti, poi Sergio che si limita a baciarmi le guance sogghignando impercettibilmente, poi Federico. Infine Fausto. Me lo ritrovo davanti e mi rendo conto che il cuore mi batte forte. Mi bacia sulle guance appoggiandomi le mani sulle braccia e ritrovo il suo forte odore di maschio che non ho mai dimenticato da quella sera. Mi rivolge poche parole sottovoce fissandomi intensamente."Non ti ho mai dimenticata, Francesca, sei una donna meravigliosa ed invidio l'uomo che ti ha sposata". Ricambio il suo sguardo. Ho un groppo allo stomaco e vorrei che il resto dei presenti, marito compreso, sparisse improvvisamente per rimanere sola con lui.Poi mi chiamano e mi riscuoto, il fotografo deve fare le foto di gruppo. Una mezzora e gli invitati iniziano a sciamare fuori della Chiesa. Chiedo a mia madre di darmi un pezzo di carta ed una penna, vi scribacchio sopra il mio numero di cellulare. Con una manovra diversiva molto disinvolta approfitto di un momento in cui Fausto si ritrova isolato dagli altri. Mi avvicino a lui, gli lascio scivolare il bigliettino in mano senza nemmeno guardarlo in viso. Non è una mossa che ci si aspetterebbe da una sposa in abito bianco, ma la Francesca dall'abito bianco è da tempo che non esiste più.Il viaggio di nozze in Messico si svolge secondo i programmi prestabiliti. Lo Yucatan è un posto incantevole. L'acqua dei Caraibi è calda al punto da non provare nessun brivido quando ti ci immergi con il corpo scaldato dal sole. Mi sento viva, pulsante di energia animale che amplifica le sensazioni del mare, della sabbia, del sole, dell'acqua salata, delle fieste serali, della cucina messicana. Rodolfo è preso da me e mi dà ciò di cui una giovane sposa ha bisogno. Mi scopa tutti i giorni, anche due volte al giorno, dimostrando una foga ed un'energia che prima non aveva mai avuto. Invariabilmente me lo mette anche in culo venendomi quasi sempre dentro. La cosa mi piace ma non ha quasi nessuna presa emotiva su di me. Mi bagno e arrivo talvolta anche a godere insieme a lui, ma le sue fantasie mi disturbano. Rodolfo quando è eccitato fa continui riferimenti alla porcata fatta durante l'addio al nubicelibato nel privè. Mentre gli faccio i pompini lui cerca di stimolarmi con fantasie erotiche che coinvolgono altre coppie. Lo conosco abbastanza per rendermi conto che ciò che lo eccita è la convinzione di disporre di una moglie abbastanza zoccola da permettergli di accedere a situazioni dove lui può scopare con altre donne. Mi rendo conto che cerca continuamente di adocchiare coppie potenzialmente disponibili a questi giochi. Ho sempre pensato che Rodolfo non pensasse che a me e vedere portati allo scoperto i suoi desideri profondi, desideri che non si concentrano affatto su di me, lo rendono banale ai miei occhi, scontato, dozzinale, noioso, perchè gli manca pure la furbizia di dissimulare. E prima di questo momento questi suoi desideri che sfogo avevano? Da quando stiamo insieme mi ha sempre scopato una o al massimo due volte a settimana dichiarandosi sempre stanco o incapace di fare di più, mentre adesso ogni volta che entriamo in camera da letto mi ritrovo subito messa alla pecorina sul letto ad ascoltare le sue fantasiose porcate sul sesso di gruppo mentre mi chiava. Non mi stupirebbe per nulla apprendere che Rodolfo in tutti questi anni magari si è sfogato scopando qualche battona.Dal canto mio non sono messa meglio di lui, tutt'altro. Mi sento una vera gatta, adoro gli sguardi degli uomini su di me e non perdo occasione per provocare i maschietti. Ho avuto anche diverse blande occasioni che se avessi incoraggiato mi avrebbero portato a cornificare immediatamente mio marito. C'è un cameriere dell'hotel che mi fa letteralmente impazzire: mulatto, alto, labbra carnose... mi piacerebbe proprio tanto andarci a letto. Invece per tutta la durata del viaggio di nozze sono stata una moglie esemplarmente fedele, almeno fisicamente. Dentro di me tuttavia nascondo un vulcano in continua ebollizione. Penso a Fausto in moltissimi momenti della giornata. Abbiamo iniziato a scambiarci sms appena atterrata all'aeroporto di Cancun e da allora ci scriviamo regolarmente diverse volte al giorno e i contenuti dei nostri sms non sono propriamente casti. Lui ha iniziato presto a dirmi quanto mi desidera e io non mi sono certo peritata di nascondergli quanto io a mia volta desideri lui. Gli ho confessato un paio di volte che mentre scopo con mio marito penso a lui. E' la verità, ma non è la completa verità, perchè penso anche al cazzo di Sergio, a quello di Enzo, alle porcate fatte in camper con Giorgio. E la mia mano corre velocemente alla passera, le mie dita vanno a stropicciare la clitoride dopo che mio marito, invariabilmente svuotatosi nel mio culetto, cade profondamente addormentato. E mentre lui dorme me ne vengo in paralizzanti orgasmi mentre rivivo mentalmente i momenti trascorsi dentro a quel camion. Queste crudezze a Fausto non le dico, ma il pensiero del suo petto villoso, dell'afrore che emanano i suoi grossi coglioni bruni, della maniera imperiosa ed autoritaria con cui mi ha sbattuta e cavalcata per oltre mezzora nella camera da letto di Sergio mi rende decisamente sincera quando gli comunico la mia voglia divorante di lui.Per ora sono ancora una sposa fedele, ma non occorre la sfera di cristallo per pronosticare che che difficilmente riuscirò a rimanerlo a lungo al ritorno dal viaggio di nozze....
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11 years ago
fd5947,
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Last visit: 4 years ago
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Come iniziare una donna di coppia al mondo della trasgressione
Come iniziare una donna al mondo trasgressivoIn molti anni di esperienza nella psicologia,nel training psico-fisico e nel mondo delle coppie trasgressive io e la mia compagna abbiamo studiato un piano di iniziazione per quelle donne di coppia allergiche alla trasgressione, abbiamo capito come "la prima esperienza" è determinante nella riuscita per l'entrata a questo nuovo mondo.L'entrata in questo mondo deve essere graduale e deve rispettare i tempi propri di ogni persona in base ai suoi stati emozionali e schemi mentali..Noi proponiamo al lui di coppia di regalare alla propria lei un massaggio professionale, un massaggio molto rilassante che va a stimolare ed attivare l'energia sessuale.La donna che riceve il massaggio terrà per mano il suo compagno che gli darà sicurezza e contatto, a circa metà massaggio la donna sentirà il bisogno di baciare il suo compagno e dopo un po sentirà anche il desiderio sempre più crescente che le nostre mani si avvicinino sempre più alle zone genitali, il suo desiderio sarà soddisfatto solo quando il suo corpo si contrarrà e ondulerà verso le mani massaggianti..Questo massaggio sbloccherà l'intimità sessuale della lei di coppia associando un nuovo piacere (leggero e graduale)che proviene al di fuori della sfera sessuale della coppia.Questo è l'inizio...
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11 years ago
CoppiaPerLaTuaLei,
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Last visit: 2 years ago
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Le farfalle nello stomaco
Spesso ti chiedi se una cosa giusta o è sbagliata basando tutto il tuo ragionamento su regole di comportamento che nella realtà fattuale non esistono, troppo spesso mi capita di fermarmi a pensare se una determinata azione è può avere conseguenze positive o meno trascurando così la cosa più importante, l'attimo. Quella volta sul regionale Livorno Firenze non andò così non pensai e vi salii sopra conscio di come sarebbe andata a finire.
Conobbi Walter in chat così come altre centinaia di persone, ma a renderlo differente dagli altri era la sua spontaneità così come il suo modo semplice di guardare le cose, così il suo sentirsi cuckold appariva come un'emozione unica da vivere intensamente e non come una turpe perversione take and way da consumarsi in poche righe mostrando qualche foto, senza spesso nemmeno avere cognizione di chi hai davanti così come avviene del resto nella maggior parte dei casi.
Quando ti trovi davanti persone che dicono di eccitarsi a concedere, anche virtualmente, la propria moglie o compagna i risultati possono essere i più disparati come ad esempio la rincorsa al commento volgare, la facilità con la quale ti vengono concesse foto da scaricare, e il poco grado di erotismo con la quale viene vissuta questa avventura, curioso è il fatto che ad ogni richiesta di verifica della coppia con foto di vita normale del candidato cuck al 98% c'è una risposta negativa anch'essa costituente un novero a se stante di scusanti tali da poterci scrivere un formulario, ma del resto che dire se non... è solo un gioco.
La consuetudine maturata nel tempo ad avere una scarsa credibilità nella categoria fu improvvisamente spazzata via da un ragazzo più giovane di me, intenzionato, per lo meno inizialmente a parole, a condividere la sua ragazza (da ora in poi Erika), così una sera d'agosto di un anno fa iniziammo una conversazione dalla quale, dopo varie fantasie, richieste e infine proposte furono gettate le basi per un incontro reale tra me e lui avvenuto un anno dopo, casualità volle che per lavoro si trovasse in una località di mare vicino alla mia, così dopo mille dubbi e perplessita e spettri di un improbabile sequestro e/o tentativo di furto di organi, mi avviai verso la località concordata. L'orario e il luogo erano un po particolari per un incontro ad alta intesità emozionale, ma da un lato l'alta affluenza di turisti chiassosi e il caldo infernale di un mezzogiorno di agosto, agevolò e non poco l'approccio con una situazione che sino ad ora non credevo potesse succedere se non nella mia fervida fantasia. Così bastò una pacca spalla e un sorriso pieno di vita per far decollare quella che sarebbe stata la conversazione più assurda della mia vita.
Parlare con Walter era come dialogare con un amico di vecchia data, nonostante l'oggetto della conveersazione, dopo i vari convenevoli e qualche bicchiere di bianco finalmente (e dico così perchè ho le mie ragioni) la conversazione prese la piega giusta che entrambi volevamo, ossia parlare di Erika.
Erika era la ragazza di walter 25enne formosa ma con una dote innata la sensualità, che a mio avviso o si ha oppure di certo no si impara a scuola, una piccola dea del sesso, donna viziosa amante del piacere in ogni sua forma e instancabile serva al servizio del suo adorato Walter per il quale avrebbe fatto qulasiasi cosa. Con Walter sin dalle prime chattate avevo cominciato un gioco, mi piaceva suggerirgli pose fotografiche con le quali immortalare erika, la quale era completamente ignara di tutto ciò, anche se a detta di lui stava iniziando ad assecondare le sue visioni cuck per lo meno in via del tutto marginale, io suggerivo tutto dai vestiti alla lingerie alle pose e ai luoghi e walter come una sorta di gioco di ruolo si divertiva accettando questa sorta di sfida, che per altri può essere intesa come mera ubbidienza. Non passò molto tempo dal momento in cui dalle foto le mie richieste si facessero sempre più esigenti, iniziai a provare il gusto nell'essere un capriccioso interlocutore viziato e perchè no talvolta anche un po stronzo, non accontentandomi più delle foto ma avanzando richieste un o più invasive come ascoltare l'audio delle loro scopate oppure visionare in cam l'intimo di Erika nei momenti in cui lei non c'era fino a stringere amicizia con lui su fb per poter avere una panoramica completa ed entrare così ancora di più nella loro intimità. A volte Walter cercava di disancorarsi ma il piacere dell'intrigo mentale lo coinvolgeva ogni giorno sempre di più e molto più di me che ormai credevo ad un'amicizia esclusivamente virtuale e invece dovetti ricredermi...
Il pranzo improvvisato sotto il sole di Castiglioncello si stava concludendo in un modo che non mi sarei mai aspettato, Walter tirò fuori il suo cellulare e con un sorriso smagliante mi disse “non la vuoi vedere la tua troia?” beh non nego che arrossì per un minuto abbondante dato che un conto era dirle in chat certe cose una ltro dal vivo ma poi, forse complice il vino, rientrai nei panni dell'amico severo e gli risposi “ok , fammi vedere la tua puttana ma ti avviso che se me lo tiri su mi toccherà venire a casa con te, quindi ti covene non mettermi fame di lei ”. Come non detto l'effetto fu il contrario, le foto la rappresentavano legata su di una sedia con gli occhi bendati da un nastro nero e indosso una vestaglia di seta dello stesso colore con i bordi di pizzo e in evidenza l'abbondanza della sua carne traboccante dalla veste, un pasto prelibato per me in quel momento.
La situazione era al quanto surreale io lui e le foto un bar pubblico e gente intorno indifferente, non male per un approccio di questo tipo ma non era finita qua la sopresa arrivò subito dopo che Walter mi disse “vieni con me devo farti vedere una cosa”, capì che si trattava di un video. Ci spostammo nela sua macchina una comodissima mercedes lussuosa aziendale,io ero eccitatissimo era come essere dentro ad un bazar e poter chieder tutto quello che volevo senza parlare, dal canto suo anche Walter era molto preso non mostrando nessun tipo di imbarazzo anzi.. così fece partire il video che ritraeva Erika nuda sul letto con le mani legate alle due estremità e con gli occhi bendati nel mentre il suo ragazzo la stava penetrando con un vibratore, ma non era quello che mi colpì, no, bensì il fatto che stesse pronunciando il mio nome “manuel sii ti voglio vieni a scoparmi siii usami porco” in pratica Walter aveva esternato in maniera palese ad Erika la sua voglia di cederla ad altri come in un gioco dove solo il destino e poteva creare quella magia che potesse far accadere ciò che si desiderava. Pronunciava già il mio nome ma nonostante questo lei non sapeva ancora nulla di me. Ma ancora per poco.
Arrivai alla stazione di Rifredi alle 19:30 avevo le indicazioni su un foglio di carta, stavo per raggiungere casa di Walter, che non distava tanto da lì, ero stato invitato a cena come suo collega, come a volta capitava dato che il suo lavoro lo portava a conoscere diverse persone. La mia emozione era enorme non solo per il fatto che l'avrei vista dal vivo ma anche perchè avevo oltrepassato il punto di non ritorno, una volta entrato la dentro non avrei avuto più scuse, doveva essere mia a tutti i costi.
Concordai con lui di farla apparire come una cosa casuale, lui sarebbe arrivato a casa e l'avrebbe avvisata appena rientrata dal lavoro della mia presenza, così come a spesso accadeva (questo a detta di lui), lui si sarebbe scusato con lei garantendogli una serata di fuoco dopo cena, beh in parte un imput indiretto glielo lanciò chissà se lei lo afferrò subito o fece finta di niente.
Arrivai al numero 16 di via... eh questo non ve lo dico :) … non feci in tempo ad avvicinarmi al campanello che vidi Walter attendermi impaziente con una sigaretta in mano, “deh voi livornesi siete puntuali vedo … “ disse sorridendo, risposi anchio dicendo “beh hai ragione bimbo mio ma i treni italiani purtroppo non gli fabbrica la swatch” ci salutammo ma era evidente l'emozione, era nell'aria, non so se definirla una sensazione buona o cattiva, dato che cmq mi stavo introducendo, pur col suo volere, in casa di uno web-conosciuto con la lei ignara di tutto o quasi ma come detto di anzi ormai il punto di non ritorno era passato e la chiave entrò nella serratura, due giri a destra ed entrai in casa di Walter ed Erika. La sensazione che provai fu quella di grande imbarazzo ma dovetti liberarmene in fretta perchè me la ritrovai davanti in carne ossa con il grembiule da cucina con sotto i vestiti da lavoro (nella fattispecie un tailleur nero dato che lavorava in un posto di lusso) “ciao piacere sono Erika scusa se mi trovi vestita da lavoro ma il duro del tuo collega mi ha avvisato all'ultimo, vedo di fare tutto alla svelta dieci minuti e sono da voi”, mi presentai anchio dicendogli che non si doveva preoccupare e che la colpa era anche mia ma che mi adattavo a qualsiasi cosa e condizione, indubbiamente era simpatica, carismatica e sapeva esaltare bene quelle forme nella fattispecie con una non evidente ma audace scollatura, mi accomodai sul divano del salotto dopo aver visto la casa che era molto bella e grande, la cena sarebbe stata pronta di li a poco e Walter era al bagno lasciandomi solo con Erika che smanettava ai fornelli, un brivido caldo mi passò per il corpo alla visione di lei alle prese con i preparativi della cena i tacchi neri le calze nere velate quei polapcci duri e sodi e quel caschetto che gli modellava il viso, la rendevano molto di più di quello che avevo sempre pensato che fosse, una cagna da monta.
Cenammo con allegria seguendo il copione che Walter mi aveva detto ma al di là di tutto non sembrava troppo curiosa su chi fossi mentre il suo sguardo era su di me ogni istante che parlavo e nel mentre Walter stava facendo i caffè pronunciò il mio nome ad alta voce per chiedrmi una cosa, io fisando Erika vidi nel suo volto un lieve arrossamento, capì che il ricordo della porcata che aveva fatto col suo ragazzo era riapparso, o così credetti, infatti non avevo torto.
La serata stava volgendo al termine in ogni caso anche se non c'era stata occasione o meglio nessun segnale evidente da parte di Walter, avevo comunque passato una bella serata con persone interessanti, andai in bagno quando riaprì la porta mi trovai davanti Walter bianco in volto e quasi tremante, “ohi stai bene ? “ gli chiesi io, “ ti prego fai qualcosa” e io “ eh?? ma che dici non ti capisco” “ti prego manu scopala gli piaci me lo sento se ci provi ci sta”, per quanto fosse surreale, per quanto sembrasse impossibile, per quanto la realtà superi sempre la fantasia, non me lo feci ripetere due volte tirai un bel sospiro cuore in gola e mi diressi a passo svelto verso la cucina dove lei stava lavando i piatti e senza fiatare arrivai da dietro, con le mani le toccai i suoi fianchi e avvicinandomi all'orecchio le dissi “mi dispiace adesso sei mia” lei si girò perplessa mi guardò quasi impaurita e in quel momento la baciai con forza, lei non oppose resitenza gettò per terra le posate che aveva in mano e si abbandonò alle mie mani che stavano toccando il suo corpo. Con una mano le tenevo il collo con delicatezza in modo che quel bellissimo bacio continuasse e con l'altra avevo sganciato la giacchetta del tailleur e nel frattempo gli stavo sbottonando la camicetta bianca intravendendo una quarta sorretta da un bellissimo reggiseno di pizzo nero, le mie mani stavano per violare quel seno quando dei gemiti in sottofondo distrassero me e lei, ci girammo quasi di scatto e davanti a noi c'era Walter nudo con il cazzo in mano che se lo stava menado a più non posso quasi come se fosse in trance, io guardai incredulo anche se tanto incredulo non avrei dovuto esserlo poiché stavo violando il corpo della sua ragazza, comunque lo sguardo di Erika cambiò in un secondo e da ecciatato e lascivo si trasformò in rabbioso, “bravo le volevi tanto le corna eh adesso ti ci faccio cornuto stronzo!” pensavo ad un gesto di rabbia o di rivindica ma l'aumentare dell'intensità della masturbazione del suo ragazzo mi fece capire che il gioco aveva inizio.
La spoglia nuda lasciadoli solo le calze degli auroreggenti a puttana, così come gli disi ricevendo un sorriso malizioso di approvazione, mi feci spogliare nudo da walter dicendogli, “se il gioco s'ha da fare, dev essere tu ha iniziarlo, spogliami cornuto” pronunciai quella frase senza accorgermene ma non feci in tempo a rientrare sui miei passi per chiedere scusa che subito Walter era in ginocchio a sganciarmi la cintola dei pantaloni, fu così che in men che non si dica ero sul suo letto con la testa fra le gambe di erika a gustarmi la sua passra leccando con la lingua il clitoride in modo lento quasi fosse una delizia rara mentre con il dito della mano delicatamente entravo nel buco della figa, una delle più belle che abbia mai visto un taglio bello lungo con un clitoride notevole. Ero nudo con il cazzo duro girandomi spalancai le gambe e senza biogno di dire nulla me lo ritrovai dentro la bocca di Eria che come una serva me lo stava succhiando come se non ci fosse un domani, dopo una ventina di pompate decisi che eraarrivato il momento della penetrazione cosi la coricai a pancia in su e piano entri dentro il suo corpo e prima a colpi lenti poi mano a mano sempre più forti mi unì a lei spingendo tutto me stesso come se volessi entrere con tutto il corpo dentro di lei.
Erano passati 15 minuti ma sembrava ne fossero passati 5 lei gemeva chiamandomi porco io resistevo alla sborrata che si preanunciava colossale, “lo senti puttana senti come ti fotto cagna” avevo decisamente perso il controllo così come Walter che schizzò sul letto tutto lo sperma che aveva sulle palle colpendo anche parte della mia schiena. Le unghie di Erika stavano penetrando la mia carne i suoi denti mordevano la mia spalla, mi alzai le detti un piccolo schiaffo deciso sul seno e inizia a spingere a più non posso finchè in preda all'estasi quasi senza fiato dissi al suo ragazzo “adesso guarda perchè quello che è tuo diventa anche mio” e venni copiosente dentro Erika che ansimò quasi in un lamento che sembrava un pianto liberatorio, avevo il suo odore addosso a me e altrettanto lei, mi alzai e andai a lavarmi guardando Walter negli occhi che rispose sorridente con un occhiolino.
Prima di andare via presi Walter e gli chiesi “ma cosa hai provato a vedere tutto quello” e lui senza batter ciglio “ è stato come avere le farfalle nello stomaco”.
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11 years ago
youngvoyeur,
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Last visit: 4 years ago
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io e la coppia
ho conosciuto questa coppia su un sito di incontri. Ho notato il loro annuncio molto interessante perche cercavano un singolo bsx attivo e passivo giovanile, sembrava l'annuncio per me; guardo le foto erano tutte di lei in barca, in casa molto sexy e un lato "b" da urlo. Decido di contattarli per proporre un incontro, poche ore dopo ricevo la loro mail che volevano aver delle foto cosi felice di aver ricevuto una risposta ricambio molto velocemente e mi fissano una data luogo e ora per un incontro conoscitivo in porto ad alassio alle 13. Arriva il giorno dell'incontro arrivo ad alassio entro nel porto e come d'accordo gli chiamo per farmi spiegare dove rimane la loro barca. Li raggiungo a piedi e li vedo sbucare dalla coperta, mi accolgono a braccia aperte; lei ha un pareo color arancio in cui si intravedeva il perizoma e capezzoli turgidi lui camicia con manica corta e jeans. Ci presentiamo e mi offrono un aperitivo cosi si rompe il ghiaccio e intanto si parla di lei che è brasiliana (ora capisco per il lato "B"" fantastico) motori, macchine, barche un po ti tutto, finito di sorseggiare l'aperitivo causa commissioni non potevo rimanere con loro e cosi mi accingo ad uscire, nel frattempo mi invitano il giorno seguente a far un giro in barca solita ora e solito posto senza esitare accetto volentieri.Arriva il giorno seguente con molta cura preparo lo zaino salgo in macchina e li raggiungo, parcheggio raggiungo la barca che e già in moto per uscire dal porto, salgo li saluto e lei mi fa starada in coperta per posar lo zaino, risaliamo molliamo gl'ormeggi e si parte ci sediamo vicini e appena fuori dal porto si tirano su le vele, si naviga parecchio siamo diverse miglia fuori dall'isola gallianara. Decidiamo di fermarci lasciando la barca alla deriva lui si toglie il costume e rimane nudo lei in perizoma e in con il costume a slip ci sediamo vicini (lui lei io) e iniziamo a succhiare i capezzoli, che iniziano a farsi belli duri, e inizia a gemere solo che il mare e vento non era dalla nostra parte, cosi si riparte direzione porto rientrati e si son fatte le 4 mi chiedono se volevo andar a casa loro, per finir la giornata, risposi certamente saliamo in macchia e ci avviamo. Dopo 20 minuti di strada tortuosa parcheggiamo e vedo una casa immensa un rustico messo a nuovo, mi fanno strada entro vedo un salotto enorme divani in pelle caminetto tv da 32" con sky nel frattempo lei va a farsi una doccia, noi saliamo al secondo piano e mi trovo 4 stanze di cui una la loro con tv da 32" con sky una per gl'ospiti e due per vestiti e scarpe mi fanno salire ancora e arriviamo in mansarda piena di trofei di golf e bridge, ci accomodiamo sul divano schiaccia un pulsante e scende un telo bianco davanti a noi accende il video proiettore e mette un po di musica su sky. Curiosando in casa noto un colezione di film erotici di "TINTO BRASS" mi offrono da bere e lui va a far una doccia lei torna solo con l'asciugamano, e parliamo del caldo brasiliano, la cucina, le tradizioni, a un certo punto posa il bicchiere bruscamente mi guarda si inginocchia mi slaccia i pantaloni e mi inizia a succhiare il cazzo in maniera divina pian piano arrivo al divano e mi siedo ho il cazzo durissimo e lei mi dice che gli piace anche nel gusto. Nel frattempo sento salire il compagno ci vede e dice con un tono compiaciuto "aahhh avete gia cominciato" gli rispondo " eh non potuto dir di no" cosi si accovaccia anche lui e me lo succhia insieme a lei. Dopo diverse pompate lei vuole che mi sdrai per terra a gambe piegate ma aperte, cosi mi sdraio come ha detto lei, sul tappeto lui continua a succhiarmi mentre lei si siede sulla mia faccia gli lecco la figa ansima moltissimo, gode dice delle frasi veramente porche, sento che mi viene in bocca dopo svariati minuti di sesso orale mi sono stufato la volevo scopare si sposta mi da la schiena, si siede sul cazzo mentre davanti c'è lui in piedi che si fa succhiare. dopo una decina di muniti si gira ho il suo seno danti ha i capezzoli duri colgo l'occasione li mordicchio sento che geme ma lui da dietro gli chiede se vuole la doppia penetrazione gli risponde "che nel culo non lo vuole", con un sospiro scocciato si abbassa sento qualcosa di duro vicino al mio cazzo e gli dice "ok nel culo non lo vuoi ma due in figa non mi puoi dire no" un colpo secco ed entrato lei tira un urlo forte sento la figa strettissima ogni colpo che le diamo stringe i denti finche non si abitua; mentre la stiamo scopando da un bel po, si abbassa mi sussurra nell'orecchio "se è vero che sono passivo?" gli rispondo di "si", si rialza e con una faccia goduta mi fa un sorriso e mi da un bacio passionale con la lingua, si toglie da noi mi dice di mettermi a "pecora" mi lecca l'ano spingendo la lingua verso l'interno si bagno un dito e me lo mette dentro lo tira fuori e mi mette il secondo...poco dopo mi dice rilassati ed entra il terzo dito si gira verso lui e gli dice " e pronto, dai scopalo" mi prende da dietro e pian piano mi fa entrare il suo cazzo e grosso e mi fa abituare pian piano, man mano aumenta l'intesità e la profondità nel frattempo lei si e messa sotto di me e formiamo un 69 mi succhia il cazzo e io la figa, sto godendo da matti...lui ogni tanto tira fuori il cazzo lo fa succhiare a lei e me lo mette di nuovo dentro lei si toglie e va dal comodino vicino al divano apre il cassetto e prende un vibratore si mette davanti a me a gambe larghe si massaggia il clitoride mentre la lecco gode tantissimo e in pochi minuti mi squirta in faccia con la mano destra si strizza il capezzolo e con l'altra mi tiene la testa; si alza con il busto e bisbiglia qualcosa che purtroppo non ho sentito, lui mi sfila il cazzo lei va dietro di me prende il tubetto del lubrificante e mi dice " prima ti ho messo 3 dita ora vediamo quante ne prendi...". inizia a infilare 4 dita piano piano senza far avanti e indietro, sento entrare le sue nocche sfila la mano mi fa colare il lubrificante dentro e su tutta la sua mano la mette a formare un cuneo; nel frattempo lui e sul divano che si sta masturbando. Mi inizia a infilare le 5 dita mi sento aperto spinge la mano finche non arrivano le nocche, mi appoggia la mano sinistra sulla schiena e mi dice " resisti un pochino e vedrai come godi dopo" stringo i denti e pian piano molto lentamente entrano le nocche, sto godendo come non mai mi sentivo pieno gemevo e uralvo di godimento sentivo la sua mano nello stomaco. Ha iniziato a masturbarsi con le dita e intanto ha spinto ancora un po la mano dentro e arrivata al polso e da li mi ha riempito di complimenti mi prende il cazzo con la mano umida dalla sua figa e mi inizia a masturbare lui si alza si mette a cavallo di me, rivolto verso lei sborra sento qualche goccia colare sulle mie chiappe da li a poco godo anch'io senza avere un' erezione non ci credevo pian piano mi sfila la mano e mi guarda sussurrandomi ora per completare l'opera lecca!! senza obiettare gli lecco la mano e la ripulisco dalla mia sborra dicendomi che ero il primo che è riuscita a mettere una mano dentro con faccia goduta ed esausti ci alziamo tutti e tre e andiamo a farci una doccia mentre ci laviamo mi chiedono se voglio rimanere per cena, si erano fatte le 7.30 cosi ho accettato rimaniamo nudi durante la cena e solo dopo il caffè mi rivesto, li saluto sono ancora in contatto con loro e ogni tanto ci vediamo purtroppo sono di fuori e non sempre in liguria un bacio a P. e E.
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11 years ago
travnonpertutti,
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prima volta con una trans
l'ho conosciuta su una chat b.......o ci scriviamo per svariale volte vedendo le foto e molto carina era la prima volta che scrivevo a una trans ne avevo senpre sentito parlare ma mai avuto a che fare. Nello scriverci su questo sito ribadii che ero vergine nel rapporto anale e con una risposta indifferente gli andava bene, cosi abbiamo fissato data e ora dell'incontro. Arrivato il giorno dell'incontro e all'epoca avevo la ragazza e senza patente mi avvio a casa di lei stiamo assieme a guardar la tv fatta una certa ora ovvero le 23 la saluto e mi dirigo verso la piazza che mi ha detto mi aggiro a veder delle macchine noto una macchina poco distante da me che mi fa gl' abbaglianti, mi avvicino con passo normale il cuore batte fortissimo e agitazione alle stelle, tira giù il finestrino la riconosco e con un sorriso e un ciao contento mi fa cenno di salire la vedo con la luce interna della macchina aveva calze a rete gonna nera lucido e un corsetto rosso truccata bene, accende la macchina e mi dice gli chiedo dove stiamo andando, mi risponde che si andava in un posto carino e tranquillo cosi intanto mi mette a mio agio parlando del più e del meno. Noto che siamo a Ceriale in collina passiamo in una strada buia e ci fermiamo in uno spiazzo sulla sinistra ero ancora un po teso. Spento il motore mi dice gentilmente di spogliarmi, ma a fatica riesco a togliere i pantaloni mi tira giù i boxer e inizia un pompino assurdo con la mano sinistra mi corica il sedile per farmi sdraiare e più volte a cercato di prendermi la mano che gli facessi una sega ma facevo resistenza non mi andava. con la mano sinistra e soprattutto l'indice ha iniziato a massaggiarmi l'ano , impaurito gli dico no ma continua a tenerlo e far una leggera pressione; dopo un po che mi continuava a succhiare il cazzo mi accorgo che non avevo una erezione (sara l'agitazione sara quello che vuoi ma era giù di corda). Stufata di succhiare e non vedere risultati come da foto mandate mi dice di girarmi e mettermi a pecora, anche se non mi andava lo faccio perché mi dispiaceva del fatto che non saliva, si mette dietro con le mani mi allarga le chiappe e mi inizia a leccare l'ano, woooow che figo mi piace e godo inizio a gemere senza che me ne accorgo mi ritrovo con un dito dentro lo tiene fermo li poi lo tira fuori se lo lecca e lo rinfila lo fa diverse volte finché non e lubrificato e un po dilatato, e con l'altra mano si masturba. Dopo che continuava cosi e vedevo le dimensioni del suo pene gli dico basta che volevo andar a casa; da quel momento si e trasformata in una "PADRONA TRANS" mi dice che e venuta fin qui per niente o la inculavo e spompinavo o lei mi inculava, siccome non avendo un erezione da cemento sto zitto e subisco. Prende la borsetta e tira fuori un preservativo e del gel lubrificante lascia cader la borsetta sul sedile, apre la bustina con i denti si infila il preservativo e del gel sopra sia sul cazzo che sul mi "povero" ano mi dice pronto? annuisco con la testa e lo appoggia spingendo piano gli dico di far dolcemente e mi risponde " certo amore " sento che entra la cappella fa male, ma e un male sopportabile per ora le mi dice che e molto stretto e sempre pian piano me lo fa entrare tutto urlo di piacere ma anche un po di dolore HO UN CAZZO IN CULO. Inizia a darmi dei colpetti piccoli ma veloci per farmi abituare alle dimensioni una volta abituato e che inizio a godere aumenta la profondità sto godendo mi mette il suo dito in bocca e mi ordina di dirgli che sono una puttana, preso dall'eccitazione lo urlo più urlo più me lo spinge finché arriva il momento per lei di godere tira fuori il cazzo sfila il preservativo, 2 smanettate sento un fiotto di sborra sulle chiappe che cola che mi ripulisce velocemente con la lingua mi giro con l'ano addolorante mi siedo e gli chiedo e io quando sborro?? mi risponde ormai quasi sistemata hai avuto l'occasione te la sei lasciata perdere sara per la prossima volta se ti viene duro... cosi lungo il tragitto ripreso un pochino mi rivesto mi lascia dove mi ha caricato la saluto con 2 baci sulla guancia con la faccia un po delusa ma contento e cosi mi dirigo verso casa pensando a cosa e successo che da quel giorno non ero più vergine in culo.racconto vero un saluto a S..........a B.......a
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11 years ago
travnonpertutti,
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io lui e la trans
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una scicaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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11 years ago
travnonpertutti,
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Come ho perduto la mia verginità
Sono sempre stato etero. Mi sono sposato a 34 anni, dopo dieci anni di matrimonio abbiamo avuto una figlia. Come và la vita matrimoniale? Mah, forse non meglio e non peggio di tante altre situazioni.
Ma non divaghiamo. Come dicevo sono etero, mi piacciono moltissimo le belle donne: no, non sono un donnaiolo, sono un uomo tranquillo e, almeno cerco di esserlo, abbastanza equilibrato.
Calma piatta, fino a quando ho iniziato ad avere strani sogni.
Una volta ho sognato di avere il pene intercambiabile…. Proprio così, non avete letto male: ho sognato di avere un pene non fisso, ma rimovibile con innesto a baionetta, come una fotocamera reflex, gli appassionati di fotografia possono capirmi bene: avevo uno zoom 28-180 asportabile dal corpo (non macchina, ma uomo)
Sogno invece molto ricorrente, quello di essere nudo e di riuscire a prendermelo in bocca e a succhiarmelo con un profondo piacere. Svegliandomi, rimango deluso, perché nella realtà non riesco in questa operazione…
Contestualmente con l’inizio di questi sogni, ho iniziato ad avere curiosità e desideri nei confronti del pene maschile, attenzione, non dell’uomo nella sua totalità, ma solo del particolare anatomico.
Altro desiderio sessuale è rivolto verso il mio stesso corpo. Non sono giovanissimo, ma sono giovanile, snello, non muscoloso ma con muscoli ben definiti e con poco grasso sopra: mi eccita e mi soddisfa accarezzarmi a lungo da solo, e qui forse nasce il desiderio di essere accarezzato da un uomo. Solo che, non piacendomi il corpo maschile, sento il desiderio di ricevere carezze, senza ricambiare: io chiudo gli occhi e tu fai tutto quello che vuoi.
Da qui la ricerca tra gli annunci di un rapporto di questo tipo, finchè trovo quello che mi sembra adatto: “Eseguo massaggi gratuiti a maturo over 60”.
Prendo il coraggio a due mani, rispondo all’annuncio, e organizziamo l’incontro.
Profonda sensazione di curiosità-timore-eccitazione per qualcosa di proibito, qualcosa di assolutamente nuovo: nessun uomo mi aveva visto nudo, tanto meno toccato! La mia eccitazione nasceva dalla consapevolezza di essere sverginato!
Grande giorno. Mi reco a casa sua, zona Guidonia. È un ragazzo giovane, sui 30,molto educato, cordiale, non male fisicamente. Mi mette a suo agio, parliamo un pò, mi offre un amaro che mi rilassa e amplifica il piacere dell’attesa.
Finalmente, il letto. Mi spoglio, mi trovo nudo di fronte a lui. Provo un profondo, sottile, quasi torbido piacere nella consapevolezza di perdere le mie verginità una ad una: un uomo mi osserva nella mia nudità.
Mi stendo sul leto in posizione prona. Gli chiedo di scattarmi delle foto che voglio tenere e che poi ho inviato anche a lui.
Finalmente inizia ad accarezzarmi partendo dai piedi, arriva ai glutei che massaggia vigorosamente, ma senza entrare, per ora, nella zona più intima: seconda verginità perduta, un uomo mi sta toccando.
Arriva alla schiena ed alle spalle. A questo punto si inginocchia sul letto (lui è rimasto in pantaloncici e maglietta) con le ginocchia a cavallo delle mie, comincia a percorrere con le mani il mio corpo posteriormente, mentre io mi rilasso e provo sempre più piacere.
Ad un certo punto, sempre percorrendo il mio corpo dalle ginocchia alle spalle, spinge le mani verso la parte anteriore: io reagisco inarcandomi leggermente, lui ne approfitta e sposta le sue carezze verso il mio petto, scendendo poi verso il basso, urtando quasi casualmente e ripetutamente il mio pene: altra verginità perduta.
Ora mi prende le gambe e me le divarica con decisione, si sdraia ance lui prono sul letto, mi agguanta i glutei …… sento qualcosa guizzare velocemente e premere contro il mio buchetto: la sua lingua, a cui seguono rapidamente le sue dita, che si insinuano prepotentemente dentro di me, procurandomi un grande piacere.
Finalmente si alza e dice: “Ora girati”.
Ricordo con eccitazione il momento in cui mi sono girato supino, offrendo al suo sguardo tutta la mia zona inguinale. Mi dice: “Piega la gamba destra così” (ad angolo retto rispetto al corpo col ginoccchio piegato). Si stende sul letto appoggiando la testa sul mio ventre, con il viso praticamente a pochi centrimetri da mio arnese ormai turgido. Comincia ad accarezzarmi i testicoli, stringendoli ripetutamente (io a questo punto non capisco più nulla…). Percorre senza fretta il mio cilindro con un tocco leggero che mi manda in estasi (vi giuro, non stò esagerando…). Io sono ad occhi chiusi, mentre mi accarezzo il petto e i capezzoli. Ad un certo punto ho la sensazione che il mio pene non si trovi più in una cavità formata da cinque dita, ma in qualcosa di più caldo ed umido, che oltretutto vibra ed emette come un mugolio di piacere.
Sono al massimo dell’eccitazione, vicinissimo all’orgasmo, in questo momento me lo maneggia con due dita e con una lentezza che mi porta al parossismo. Gli chiedo: “Come vado?” lui risponde: “Alla grande!” e provo di nuovo quella sensazione di caldo umido, mentre odo un “MMMM!!!!!”
Sto per venire, ma mi astengo dall’esercitare quell’azione di contrazione di quel muscolo che, se azionato volontariamente, accelera l’orgasmo e che usiamo anche per espellere le ultime gocce di urina. È un’azione che richiede un certo autocontrollo, ma ne vale la pena!
L’orgasmo sembra retrocedere, ma continuando la stimolazione, sento in breve che sta tornando.
Questa volta, l’orgasmo diviene irrefrenabile e non più rimandabile. Mentre mi accarezzo il petto e le costole, ansimo con voce roca: “ Sto per venire, non riesco più a trattenermi…”, lui mi dice: “Vieni, non trattenerti più” (e chi ci riuscirebbe!)
Un profondo piacere si scatena con violenza nel mio ventre, penso: “Ecco, davanti ad un uomo!” , sento eruttare da me un fiotto di sperma, mentre non riesco a trattenere un “AAAAAAAAh!!!” liberatorio.
Rimango almeno cinque minuti steso ed ansimante sul letto, mentre mi sento percorso dalla fronte ai piedi da un formicolio talmente intenso da farmi pensare di essere stato sul punto di perdere i sensi per il piacere. Giaccio ancora, mentre lui mi deterge l’inguine bagnato del mio sperma con dei salviettini.
Qui finisce la mia storia. Dimenticavo di dirvi che ovviamente ho una foto di me immediatamente dopo l’orgasmo: a volte riguardo queste foto del prima e dopo, spesso con una conseguenza facilmente immaginabile…
Posso affermare senza ombra di dubbio e senza voler fare un torto alle partner che ho avuto nella mia vita, di aver provato l’orgasmo più profondo, soddisfacente, direi estremo, di tutta la mia vita.
A tutt’oggi non ho avuto esperienze simili, sebbene abbia qualche volta cercato di farlo. Spero sempre di incontrare un uomo, o magari una coppia, che voglia interessarsi al mio corpo come è avvenuto quel giorno.
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11 years ago
Exibis,
31
Last visit: 11 years ago
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Una cena perfetta
Ci eravamo contattati via desy, poi scambiati i cellulari e Aldo mi aveva invitata a cena. Mi aveva detto di essere bravissimo a cucinare e che lo eccitava moltissimo corteggiare una donna a cena.
Sono partita vestita di tutto punto per fare bella figura e non deludere il mio nuovo amico.
Era una serata piovosa e un poco per vanità femminile e un poco per prudenza sono arrivata all'appuntamento decisamente in ritardo.
Lui era ad aspettarmi come d'accordo sotto casa... è salito in auto e pur rimproverandomi mi ha subito baciata... e che bacio! Ho cominciato a eccitarmi.... abbiamo posteggiato e da vero cavaliere mi ha riparato con l'onbrello tenendomi a braccetto. Mi ha conquistato!
Quando siamo entrati in casa era tutto uno spettacolo con candele ovunque. Mi ha offerto subito un aperitivo e mentre ero alla finestra l'ho sentito arrivare dietro, accarezzarmi e alzarmi la gonna. Ho cominciato a fremere e spingere indietro il culetto. Lui allora me lo ha appoggiato tra le natiche mentre mi baciava sul collo. Ero un lago!
Mi ha spostato le mutandine e ha cominciato ad aprirmi con un dito, due, tre! Godevo e mugulavo come una cagna in calore... Ho cominciato a pregarlo di prendermi e di sbattermi come più gli sarebbe piaciuto,,,, l'ho sentito entrare piano piano e mentre continuava a baciarmi ii collo io ansimavo e venivo nelle mutandine come una baldracca. Poi ha cominciato a sbattermi da vero signore... con parole dolci e colpi decisi.... io continuavo a venire sentendo il suo cazzo sempre più dentro e sempre più su.
Poi mi ha girata e mi ha baciato a lungo. Mi sono inginocchiata e ho cominciato a farlo godere con la bocca... L'ho sentito arrivare con un getto enorme e un rantolo da vero porco che mi ha reso felice.
La cena è poi stata squisita, ma l'aperitivo e il dolce che è arrivato dopo decisamente superlativi!
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11 years ago
Daniela1Do,
45
Last visit: 3 years ago
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Il gioco delle " S "
Agosto 2013 " Croazia "Il gioco delle "S": ....sole...sassi...scogli...salsedine...spogliarsi...spiare...sfiorarsi...spalmarsi...suoni...sapori...sensazioni forti...simpatie.....sorrisi...sguardi suadenti...segnali soft...seduzione...sensualità...sesso....eeee.....non solo sesso,ma anche di più............Cerchiamo sempre l'infinito e a volte lo troviamo......
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11 years ago
ciegi,
40/47
Last visit: 6 years ago
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Quella fila interminabile di cazzi
Era una sera piuttosto noiosa e calda, ero nuda e giravo per casa cercando di farmi un pò d'aria per smorzare l'afa di un estate in preda alla morsa del caldo. Avevo voglia di qualcosa da mettere sotto i denti ma non sapevo esattamente cosa. Aprii la porta di casa e mi sedetti sui gradini di ingresso a gambe aperte per raccogliere nei punti intimi tutto il fresco che potevo, ad un certo punto mentre ero a gambe aperte passò un ciclista e si fermò di colpo vedendomi li aperta e disponibile. Si fermò a parlare chiedendomi che facevo, parlammo per un pò e mi disse che aveva sete ed se gli potevo offrire un bicchiere d'acqua che stava aspettando i suoi amici che erano rimasti indietro. Lo fece entrare in casa e gli preparai un bicchiere fresco di acqua poi mi sedetti sul tavolo della cucina mentre lo guardavo così bello scolpito e muscoloso ad un certo punti si tolse la tuta per asciugarsi dal sudore della corsa e io mi avvicinai a offrire il mio aiuto, cominciò a baciarmi infilandomi la lingua da tutte le parti io mi stavo dilatando sia davanti che dietro, sentivo qualcosa di duro sbattermi sulla coscia e subito si impossesso di tutti i miei fori senza tregue, mentre sentivo giugere delle voci dall'esterno. Qualcuno si era fermato davanti a casa mia. Erano più di uno. Lui mi assicuro che i suoi amici lo avevano raggiunto e gli vociò di entrare... anche loro avevano molta sete e si spogliarono per asciugarsi dal sudore. Era pieno di corpi scolpiti che mi toccavano e mi leccavano, mi succhiavano e mi possedevano ripetutamente e io mi sentivo piena come non mai.
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11 years ago
AdamDTS,
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