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Nel magazzino
questo racconto è reale , un sera come tante ero su desiderya in cerca di un incontro ho iniziato a scambiare un paio messaggi con una persona di questo sito un bisex non libero abbiamo fatto conoscenza e ci siamo dati appuntamento da lui a lavoro alle 02.00 la notte mi alzo mi lavo entro su desiderya per la sua conferma esco di casa l'appuntamento e a 3 km da qui lui e a lavoro in uno stabile fa il guardiano notturno e solo arrivo a destinazione lui e li ad aspettarmi mi fa i fari entro nel deposito facciamo conoscenza saliamo su dv c'è il distributore delle vivande mi chiede di scenderli i pantaloni mentre lui si prende un caffè io eseguo subito mi inginocchio le scendo i pantaloni e dalle mutande esce fuori un bel cazzo io comincio subito a spompinarlo mi piaceva sentirlo crescere nella mia bocca poi lui mi dice vieni andiamo in un altro posto e mi porta dove ci sono dei divani si siede e io incomincio di nuovo a prenderlo in bocca mi piace sentirlo pulsare continuo a succhiarglielo a sino a farmi venire in bocca ... adesso ogni tanto organizziamo e io sono sempre pronto ad accontentarlo ... ciao a tutti
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11 years ago
prontoatuttoxvoi1,
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Last visit: 11 years ago
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Il treno
Mi trovavo con mio rammarico a dover fare un viaggio in treno e per giunta in uno scomparto a quattro letti...non avendo trovato disponibilità in prima classe...la cosa non mi andava giù. ..pensando che avrei dormito poco...ed infatti fu così ma per ben altro motivo...dopo la partenza del treno entrarono nel mio scomparto tre uomini di origini medio orientali...parlavano arabo. .. e poco italiano. ..mi salutarono e iniziarono a parlare fra di loro...io non avendo nolla da fare iniziai a guardarli...anche perché ero interessato...dopo poco uno dei tre andò in bagno a cambiarsi invece un altro si spoglio davanti a me ...e con mia grossa sorpresa e piacere notai un gran pacco fra le gambe...iniziai a fissarlo, lui se ne accorse e sussurro' qualcosa all' amico. ..io allora già arrapato e voglioso andai in bagno...a rinfrescarmi e ad indossare della biancheria femminile, calze autoreggenti, perizoma e un corpetto molto sexy. ..il tutto sotto il pigiama. ..quando uscii i tre iniziarono a ridacchiare poi uno si abbasso'i pantaloni e mostrandomi un bel cazzone mi disse in un italiano approssimativo "vuoi sucare...dai vieni che ti scopiamo"...non me lo feci dire la seconda volta e afferrai quella grande nerchia in mano... e poi subito in bocca a spompinare. ..gli altri due sfoderarono due belle sciabole...umm chi bei cazzi vhe avrei preso...pensai. ..mi tolsero i vestiti e mentre io spompinavo uno gli altri due mi lubtificavano il culetto e senza pensarci più di tanto iniziarono a turno a scoparmi....sii così. ..piano ...dopo poco già il ritmo era elevato erano tre purosangue arabi....iniziai a gridare dal piacere (quando non avevo la bocca piena)mi schizzarono a turno in bocca, mi vennero nel culo...una, due, tre volte..tre stalloni anche io venni due volte...che bello ricordo ancora il sapore di quella sborra araba...
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11 years ago
ale1983bx,
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Last visit: 11 years ago
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La vacanza, la prima volta (cap 3)
Arrivati a casa fui la prima a fare la doccia, mentre i ragazzi improvvisarono uno spuntino in veranda; l'acqua scorreva tiepida sul mio corpo, con le mani insaponate mi passavo ogni centimetro, il mio intimo sensibile al tocco avrebbe desiderato di più, ma la mia testa fissa su quel pensiero ne castigava le voglie; passandomi tra i glutei sentii il mio buchino ancora sensibile e un leggero bruciore mi riportava a poche ore prima; ma non mi interessava, li volevo provocare entrambi fino ad essere presa da quei due maschi, si perchè in quel momento, nei miei pensieri, non erano più amici o altro, solo due maschi con cui fare sesso!
Uscita mi avvolsi in un asciugamano, e con i capelli ancora bagnati li raggiunsi in veranda; era l'ultima sera e decidemmo di fare un giretto al mercatino del paese; mangiammo velocemente qualcosa e poi, mentre loro due si docciavano e preparavano, io in camera a cercavo una mise che, senza cadere nel volgare avrebbe fatto scattare in loro la molla; questa volta proprio non volevo essere io a prendere l'iniziativa. Sapevo che l'abbigliamento aveva una forte influenza, e così ormai lo usavo a mio favore; mi sentivo disinibita come mai prima, e decisi di osare più del solito; le scarpe erano già decise e le indossai subito: un sandalo color bronzo con un plateau di un paio di centimetri davanti e il solito tacco 12, allacciato da una sottile fibia alla caviglia. Mi guardai allo specchio, nuda su quei sandali, erano perfetti; poi mi misi davanti all' armadio a cercare; eccolo un vestitino verde scurissimo, morbido sui seni che comunque lo riempivano, manichine appena accennate ma spalle scoperte, con un'apertura sulla schiena fin poco sopra le natiche dove un elastico lo faceva aderire prima di svilupparsi nella gonna cortissima, qualche centimetro sotto i glutei, ma non troppo aderente. Lo infilai e mi guardai allo specchio ancora; era veramente corto, le gambe sembravano infinite e dietro mi copriva proprio al pelo, ma il bordo leggermente elasticizzato lo teneva al suo posto. Presi la pochette bronzo in mano e midiressi in veranda dove i due, sempre vestiti sportivi già mi attendevano. " heyyy che spettacolo che sei!!!!" esordì Luca; io sorrisi e dissi " grazie, ma ora andiamo se vogliamo vedere un po' di mercatino, sono quasi le 11" e ci dirigemmo alla macchina. Camminando mi sentivo veramente nuda, in macchina poi avevo il sedere a diretto contatto con la pelle dei sedili; in fondo sarebbe stata una semplice passeggiata, senza movimenti strani, nessuno avrebbe notato nulla,tranne loro.
Arrivati in paese, passeggiando tra le bancarelle sentivo i loro sguardi addosso, perennemente vogliosi, un gonfiore si notava in entrambi i jeans ed io sorridevo; questi apprezzamenti silenziosi mi caricavano, la voglia c'era, anche se il lieve fastidio dietro persisteva. Innocente tra la moltitudine di gente, mi chinavo leggermente a guardare braccialetti sapendo però che il vestito si sarebbe spostato un poco, giusto per vedere le loro reazioni; in effetti erano disorientati da tanta spregiudicatezza, e a volte si mettevano dietro come per evitare che qualcuno vedesse.
D'un tratto arrivò la chiamata di una coppia di amici miei che, sapendo della nostra partenza per il giorno successivo, ci chiesero se volessimo andare a ballare con loro; Luca e Andrea subito dissero di si, così fissammo l'appuntamento davanti al locale per le 12.30. Io ero un poco titubante per via del mio abbigliamento, avrei preferito qualche centimetro di gonna in più, ma pensai anche al buio, al caos e ai 2 cavalieri che mi accompagnavano.
Nel locale, fortunatamente all'aperto, subito bevemmo un drink a testa, ma fu il secondo che mi tolse veramente tutte le inibizioni e i pensieri. Presto eravamo tutti a ballare, ed io, per nulla preoccupata del vestito che comunque sembrava stare abbastanza al suo posto, mi muovevo tra loro due che mi stavano sempre appiccicati; ad un certo punto ne avevo uno dietro e uno davanti che mimavano ai nostri amici un bel sandwich con me come hamburger, i quali, ignari del nostro gioco, ridevano come matti.
Il tempo passava, continuavamo a ballare sempre vicini, e le loro mani ormai mi accarezzavano di nascosto, prima uno poi l'alto, anche insieme, sopra e sotto la gonna; sentivo le loro mani ovunque, li in mezzo a così tanta gente, ma la cosa mi piaceva, mi eccitava; era un segnale, ce la stavo facendo, sicuramente a casa mi sarebbero saltati addosso; i miei pensieri volavano, il desiderio di essere posseduta senza controllo era ormai incontenibile; mai in vita mia avevo desiderato la sottomissione, ma li, in quel momento, i loro respiri, i loro odori, mi portavano verso quella che per me era una nuova esperienza mentale. Percepivo il loro desiderio, e sentivo la loro virilità premermi sul corpo, davanti, dietro, da ogni parte. Alle 2.30 circa, ormai al culmine, decidemmo di tornare a casa, salutammo i nostri amici ed uscimmo; io ero carica, desiderosa ed eccitata; sentivo il momento avvicinarsi e la tensione salire. Stavamo camminando in direzione della macchina, il paese era ormai deserto, pochissima gente per la strada; ad un certo punto sentii la mano di Andrea che stava accanto a me, scorrere delicatamente sulla schiena nuda fino all'elastico, infilarsi dentro il vestito e palparmi le natiche; io lo guardai e lui mi sorrise. Presto un suo dito, il medio credo, scivolò tra i glutei fino a raggiungere il mio sesso, umido di umori ormai da tempo; io non capivo più nulla, lo avrei fermato ed appicicato al muro, lì in mezzo al paese, ma volevo sempre più essere io la sottomessa; quel dito, quasi subito tornò tra i glutei, fino al mio ano; mi stuzzicava lí, dove ero ancora sensibile dal pomeriggio, e poi d'un tratto vi s'infilò dentro; io ebbi un sussulto e mi fermai ma lui spingendomi mi fece subito riprendere il passo. Luca in tutto questo era poco avanti a noi senza accorgersi di nulla; sentivo quel dito infilarsi dentro di me seguendo il ritmo dei passi, era bellissimo, ed io ormai mi sentivo nelle loro mani. Fu così fino alla macchina, salii dietro sedendomi in mezzo a gambe leggermente divaricate; Andrea alla guida sguardo fisso alla strada, di tanto in tanto guardava nello specchietto incrociando il mio sguardo. Luca invece più libero, si girava parlandomi e cercando di scrutare di più nel buio. Io mi sentivo scandalosamente eccitata, gli umori mi colavano tra le natiche fino a bagnare il sedile, ormai il desiderio era insopportabile; mancavano pochi minuti all'arrivo e la tensione saliva, i pensieri correvano a come avrebbero approcciato, a come avrei voluto che accadesse; loro parlavano ma io ero come in un altro mondo, immersa nelle mie immagini scandalosamente hard!!
Arrivati a casa scesi dalla macchina e senza nemmeno risistemare la gonna che sentivo appena sollevata presi il sentiero verso la veranda seguita dai 2 che continuavano a parlare; ormai c'eravamo, appoggiai la borsa sul tavolo emi sedetti sul divanetto in attesa della loro mossa; ma i due immediatamente mi salutarono dicendo che erano stanchi e si diressero nelle loro camere. Rimasi impietrita, stupita; poi pensai che fosse uno scherzo e che presto sarebbero tornati; ma dopo alcuni minuti, sola in veranda, delusa e affranta me ne andai in camera; ancora vestita mi sdraiai sul letto. Continuavo a pensare a cosa fosse successo, mi sentivo rifiutata; ripassavo ogni istante di quella serata cercando un mio comportamento sbagliato, mi sentivo veramente male, tutta l'eccitazione di poco prima era scomparsa in un istante; dopo circa un quarto d'ora sentii un rumore: Luca era sulla porta della camera con solo i jeans; mi fece cenno di seguirlo. Mi alzai dal letto e lo seguii; appena i veranda gli chiesi cosa fosse successo, gli dissi che pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato senza specificare cosa mi aspettassi ma entrambi lo sapevamo; Luca m'interruppe e mi disse che non era colpa mia, anzi; mi spiegò che era stata un'idea di Andrea, vedendomi così carica e lanciata senza inibizioni pensò, con un po' di cattiveria, di lasciarmi a bocca asciutta fino al giorno successivo, quando secondo lui avrei dato il meglio di me. Ma lui, che già appoggiava poco quell'idea, nel vedermi affranta, aveva voluto chiarirsi; subito lo abbracciai e mi venne naturale dargli un bacio, che subito si trasformò, le lingue s'incontrarono e si articolarono in movimenti di passione. Gli sussurrai " andiamo in camera di Andrea, facciamogli una sorpresa"; ma lui non volle e mi rispose " no, stasera ti voglio tutta per me". Non mi sarei mai aspettata quell'affermazione, ma annuendo gli risposi " ok, ma sappi che se mi vuoi tutta per te dovrai fare per due perchè è ciò che mi sarei aspettata stasera"; lo presi per mano e attraversai il prato verso il mare che stava poco più in la, oltre il cancelletto che dava sugli scogli.
Era stupendo, la sola luce della luna, si rispecchiava in mare illuminando appena tutto lo scenario. Subito Luca mi appoggiò con la schiena ad una roccia alla mia destra, mi appoggiò le mani ai fianchi e rincominciò a baciarmi. Sentivo le sue mani carezzarmi ovunque, prima sopra e poi sotto il vestito; mi palpava i seni, e poi sotto, tra le gambe dove mi sentivo nuovamente un lago. Mi prese il vestito e con un sol movimento me lo sfilò dall'alto e lo lanciò verso il cancelletto; mi guardò per un istante e mi disse " sei stupenda, mi ecciti da matti nuda su quei tacchi"; gli sorrisi ed in silenzio gli slacciai i jeans facendoli cadere a terra; lui se li sfilò del tutto, non aveva intimo, il suo pene eretto e duro puntava voglioso verso di me. Lo vidi chinarsi davanti a me, in ginocchio, e sentii la sua lingua appoggiarsi delicatamente subito sul mio clitoride; mi succhiava e leccava stupendamente portandomi presto all' apice dell'eccitazione; poi mi fece girare leggermente chinata in avanti, divaricai le gambe e lui in piedi dietro di me, mi prese per i fianchi e in un sol affondo s'infilò nella mia vagina fino in fondo. Lanciai un rumoroso gemito di piacere, e subito cominciò a penetrarmi vigorosamente; era tutto bellissimo, lui dentro di me, la luce della luna che ci illuminava, il rumore delicato della risacca, il profumo salato di mare mischiato a quello del mirto, tutto era perfetto. Lo feci sedere su di una roccia e gli salii a cavalcioni rinfilandomelo subito in corpo; le mie braccia intorno al suo collo, le sue labbra sui miei seni, le sue mani impegnate con i miei glutei; cominciai a cavalcarlo, il clitoride strusciava sensibile su di lui, le gambe presto cominciarono a tremare, aumentai il ritmo, brividi mi percorrevano il corpo ed ecco che un orgasmo sopraggiunse veloce e deciso, accompagnato da gemiti malamente soffocati. Mi fermai qualche istante, poi mi alzai per chinarmi seduta sui talloni a cosce divaricate davanti a lui, presi il pene con una mano e vi avvicinai la bocca, la aprii e lo accolsi; cominciai a succhiarlo con forza mentre con la lingua accarezzavo il glande; scendevo il più possibile fino a sentirlo picchiare in fondo al palato per poi risalire e ridiscendere; lo fissavo, i nostri sguardi s'incrociavano, le sue mani dolcemente mi accarezzavano la testa come per tenermi li; Luca cominciò ad emettere dei lievi e sordi gemiti, le mani si allontanarono dalla testa, il pene cominciò a contrarsi, stava per venire; continuai il mio salire e scendere, lo succhiai con più forza finché un getto caldo mi colpì con forza il palato, poi un altro e ancora un altro; la mia bocca era piena del suo piacere, cominciai a deglutire, ad ingoiarlo tutto; mi staccai dal suo membro lasciandolo pulito, mi alzai in piedi, lo presi per mano, lui si alzò, lo baciai e gli dissi " è ora di andare a nanna.... E se vuoi puoi stare con me". Lui mi disse che preferiva tenere la cosa segreta; annuii, gli diedi la buonanotte, un ultimo dolce bacio, raccolsi il vestito e nuda mi diressi in camera, mi tolsi le scarpe e mi sdraiai sul letto; era tardissimo,buio, la luna filtrava dalle persiane, mi sentivo appagata e felice, sentii Luca passare davanti alla camera sussurrandomi la buonanotte e dirigersi in camera. Il sonno mi rapì e felice mi addormentai
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11 years ago
elisa85ely,
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Last visit: 4 years ago
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Il regalo di mia moglie
Siamo al nostro privè preferito, questa sera c'è un sacco di bella gente e tu vuoi farmi un regalo speciale per il mio compleanno. Come sempre nulla è premeditato, ci piace vivere le situazioni così come arrivano, se arrivano.
Abbiamo ballato tanto, siamo eccitati e l'atmosfera è calda: è il momento giusto per spostarsi nella zona privè, dove c'è già azione. Stasera sei molto provocante, indossi un completo intimo nero, una camicetta bianca semitrasperente, autoreggenti e tacchi a spillo. La minigonna l'hai già tolta mentre ballavi...
Ci inoltriamo nei corridoi bui, si sentono lamenti lussuriosi e si intravedono corpi avvinghiati oltre le tende.
Entriamo in una stanza, sul letto una coppia amoreggia timidamente... Intorno coppie e singoli guardano. Ti stringo a me, abbracciati ci baciamo appassionatamente. Gli sguardi cominciano a spostarsi su di noi... inizio a toccarti sulla schiena, poi mi sposto sui seni, sul culo e sulla figa. Ma ci sono anche altre mani che stanno esplorando il tuo corpo. Due singoli alle tue spalle, uno moro e uno biondino, ti stanno toccando nel modo che ti piace. Ti chiedo se devo allontanarli, ma la risposta la trovo tra le tue gambe: sei già bagnatissima.
La situazione ti eccita, ad un certo punto non sento più il tuo abbraccio, così con le mie mani cerco le tue... dalla spalla seguo il braccio, lo sento muoversi ritmicamente, finalmente arrivo alla tua mano... stai stringendo e menando un grosso pene. Anche l'altra mano è impegnata allo stesso modo.
Tolgo le mie mani e faccio un passo indietro, lasciandoti in balia di quei due ragazzi. Riesco ad ammirarti solo per un attimo: in piedi davanti a me con gli occhi chiusi e una smorfia piena di lussuria sul viso, masturbi lentamente i due sconosciuti alle tue spalle, mentre le loro mani strapazzano i tuoi seni e si insinuano dentro il perizoma. Non sai che faccia abbiano questi ragazzi, ti bastano le loro mani...
Il perizoma scivola sul pavimento, la camicetta vola per aria... Poi il moro ti trascina sul letto, lui è steso supino e tu sopra senza mollare la presa inizi senza esitazione un pompino delicato. Così facendo offri il culo al biondino, che subito infila il preservativo sul suo grosso membro e inizia a scoparti a pecorina, senza fare complimenti. Sotto i colpi decisi del biondino, il pompino si fa subito più profondo e spregiudicato.
L'altra coppia si sposta, è chiaro a tutti che la regina della scena ora sei tu. Adoro osservarti, mentre dirigo il gioco... Le altre coppie e singoli osservano, rapiti dalla scena e dalla tua sensualità. Alcuni singoli non resistono, ti toccano e ti offrono i loro membri. Qualcuno lo fa in maniera poco garbata, e viene da me prontamente allontanato, mentre altri due ragazzi (uno più minuto, l'altro più prestante) che sanno come ci si comporta vengono premiati, e conquistano le tue mani e la tua bocca. Nel frattempo anche il reggiseno è andato disperso, sei sul letto a pecorina vestita solo di autoreggenti, tacchi a spillo e occhiali, che fanno tanto segretaria porca.
Sei impegnata a soddisfare i 4 ragazzi che ti circondano. Ti guardo e sento il bisogno di baciarti appassionatamente... la tua lingua sa di maschio e questo mi eccita ancora di più. Sei completamente presa, ti sento ansimare e mugolare, e anche urlare nei rari momenti in cui la tua bocca è libera. Ma non ti bastano tutti quei membri e quelle mani su e dentro di te, vedo le tue dita insinuarsi tra le tue gambe, alla ricerca del clitoride lasciato incredibilmente senza attenzioni dai 4.
Lo stallone dietro di te continua a martellare instancabilmente. Davanti il moro continua a godersi il lungo pompino, insieme agli ultimi due arrivati che continuano a toccarti dappertutto, mentre tu cerchi di dedicare loro attenzioni, con le mani e con qualche leccatina. Il minutino indossa il preservativo, e ogni tanto si sposta dietro nella speranza che il biondo gli ceda il posto, ma lo stallone non ha nessuna intenzione di mollare il colpo.
Il moro intanto ti avvisa che sta venendo, tu inebriata dai colpi dello stallone non rispondi, lo guardi dritto negli occhi mentre si scarica nella tua bocca. Lui soddisfatto esce di scena, non è rimasta alcuna traccia del suo sperma...
I due ultimi arrivati rimangono a contendersi la tua bocca, finchè per tutti si avvicina il momento di sfogarsi: il biondino chiede il permesso di venire sul tuo seno generoso, tu accetti con entusiamo. Ti siedi sul letto, in piedi davanti a te i tre ragazzi superstiti si masturbano, pronti a scaricare il loro piacere sul tuo corpo. Io sono sul letto, dietro di te, pronto a fare lo stesso dopo essermi gustato la scena.
Il biondino è il primo a venire, numerosi schizzi ricoprono il tuo seno. A quella vista non resisto, ti tiro da dietro, ti lasci andare distesa sulla schiena, e inizio a schizzare mentre cerco di puntare la tua bocca. Ingoi i fiotti andati a segno, mentre gli altri imbrattano il tuo dolce viso.
Intanto il ragazzo palestrato salta sul letto e schizza sul tuo ventre, mentre il minutino (che col preservativo ancora indossato non ha mai perso la speranza di scoparti) si trova finalmente solo davanti alle tue gambe aperte. Non si fa sfuggire l'occasione e penetra la tua figa indifesa. Tu stremata dal piacere lo accogli senza opporre resistenza, lui stretto nella morsa delle tue labbra calde, bagnate, gonfie e pulsanti viene dentro di te dopo un paio di colpetti.
Sei completamente ricoperta di sperma: viso, seno e pancia, qualche schizzo è arrivato anche sulle braccia, sulle gambe e sui capelli. Adoro guardarti così, ma i singoli premurosi e riconoscenti ti porgono i fazzoletti. Ti ripulisci in qualche modo mentre gironzoli per la stanza, in autoreggenti e tacchi a spillo, alla ricerca di camicetta, reggiseno e perizoma, finiti chissà dove...
Poi vieni da me, mi guardi negli occhi, mi baci con dolcezza e mi dici:"Buon compleanno, Amore!"
Indimenticabile
15310
10
11 years ago
vicinidicasa,
38/44
Last visit: 2 years ago
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Serata in rosso....a Cap d'Agde
Dopo
tanti anni un viaggio soli io e mio marito. Destinazione Cap d'Agde!
L'impatto con quella realtà fatta di pura trasgressione è stato molto
forte e piacevole....le nostre giornate in spiaggia si consumavano tra
l'eccitazione costante e la voglia di toccarci a vicenda...magari
mostrandoci agli altri.
Ma la cosa più sensazionale sono state le serate in giro nel villaggio:
io tutte le sere vestita, o meglio svestita in maniera molto sexy...mai
con gli slip, con mini abiti e con il seno sempre ben in vista.
Ma la serata “al top” è stata quella al “Glamour”, uno dei più grandi
Privè d'Europa: bellissimo ambiente, atmosfera giusta e odore di sesso
in ogni angolo...
Tutte le donne “in rosso” quella sera, e io per l'occasione indossavo il
mio mini abito rosso, cortissimo, sandali rossi e oro con strass,
trucco impeccabile e molto provocante...e naturalmente niente slip!
Prima di entrare sapevamo già che quella sera sarebbe accaduto qualcosa,
si sentiva nell'aria. Luce soffusa, musica, video eccitanti e io già
completamente bagnata! Ci siamo seduti sul divanetto, lui vicino che mi
sfiorava le gambe e arrivava più su facendomi eccitare sempre di più.
La serata prendeva vita e la musica, la gente, la pista piena tutto mi
sembrava fantastico.....un drink ed ero pronta per scendere nei meandri
del locale: le scale e subito di fronte a noi un bivio. A sinistra il
trio, a destra solo coppie. Decidemmo di entrare nella zona per coppie.
Letti di ogni misura e forma, stanze di ogni genere con e senza porte,
buie o con le luci soffuse.....e tante coppie......qualcuno si toccava,
qualcuno faceva sesso, nudi sui lettoni, gemiti, movimenti, odori, tutto
mi arrivava e mi rendeva smaniosa. Volevo sfogare i miei istinti,
volevo aprire anch'io le gambe e accogliere mio marito che mi teneva per
mano e mi portava lungo quegli ambienti sconosciuti ma in cui mi
sentivo già a mio agio.
Finchè non abbiamo trovato una stanza libera: mi sono seduta sul letto,
lui mi ha fatto aprire le gambe e ha cominciato a leccarmi lì,
dolcemente. Ho cominciato ad ansimare, ero davvero bagnatissima e
passando le coppie si fermavano a guardare. Qualcuno chiedeva di
entrare...ma eravamo troppo presi dall'eccitazione.....non resistivo
più.....muovevo il bacino per sentire meglio la sua lingua che mi
esplorava e mi stuzzicava, sempre più forte....occhi chiusi, testa
indietro e tanti sguardi su di noi....sono venuta gemendo e godendo in
una maniera incredibile.
Lui era eccitatissimo quando si è alzato. Gli ho slacciato i jeans per
prenderglielo in bocca. Volevo farlo godere allo stesso modo, ma mentre
cominciavo a succhiare e assaporare la sua essenza, una coppia
(finalmente giovane e piacevole come noi due) si era avvicinata a mio
marito...volevano stare con noi!
Lui un bel ragazzo, moro, muscoloso, lei molto simile a me, bionda, viso
dolce....li abbiamo fatti entrare e abbiamo chiuso la porta.
In quel momento un insieme di emozioni: ero nervosa ma allo stesso tempo
eccitata all'idea di fare qualcosa in “compagnia”. Ci siamo più o meno
presentati, loro francesi non ci capivamo molto...ma parlare non serviva
in quel momento. Ci siamo spogliati e abbiamo cominciato a sfiorarci:
un corpo nuovo, profumi nuovi.....io e lei abbiamo cominciato a
sfiorarci il seno, le labbra, mentre gli uomini ci esploravano con le
loro mani. Un attimo dopo ero sul pene del francese....grande,
durissimo, la sua donna mi aveva invitato a leccarglielo e lei lo faceva
insieme a me, mentre mio marito ci toccava e ci guardava....
Poi la novità.....io sola con l'altro....una sensazione stranissima,
lui mi baciava il collo, mi annusava, mi sfiorava le labbra e continuava
a toccarmi il seno, il sedere, la parte più bagnata di me.....lì,
proprio lì tra le mie gambe, infilava il dito e spingeva, facendomi
gemere......ero persa e non badavo a quello che invece mio marito faceva
a lei.
Io e lei eccitatissime, carponi sul letto, le loro dita dentro a darci
piacere, il nostro ansimare e gridare...è questa l'immagine di quei
momenti che ho stampata nella mente.
Poi le mani di lei sul pene di mio marito e la mia bocca su quello
dell'altro....pochi attimi per veder esplodere quei due membri
durissimi, schizzi di piacere, il culmine di un'esperienza sessuale mai
vissuta prima che ha lasciato in me un segno profondo: eccitazione,
godimento, emozione, misti alla gelosia di vedere il mio uomo in balia
di una donna che non ero io....
Ma ero a Cap d'Agde, in un privè e questa situazione l'avevamo cercata
entrambi e vissuta consapevolmente.....e dopo un saluto alla coppia
francese io e mio marito eravamo di nuovo “noi due”, innamorati, persi
uno nell'altra e appagati da quel ciclone di sensazioni. Pronta per un
ballo senza slip intorno ad un palo....solo per il mio amore!
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1
11 years ago
kagi,
30/30
Last visit: 8 months ago
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la vacanza, la prima volta (cap2)
La luce che filtrava dalle persiane accostate mi diceva che era mattino inoltrato; dietro le persiane la portafinestra era completamente aperta e un delicato soffio d'aria, furtivo e silenzioso, muoveva le tende candide e raggiungeva il mio corpo avvolto solo in parte nel lenzuolo, accarezzandolo con dolcezza fino alle parti più intime, per poi proseguire attraverso la porta, anch'essa aperta, nel resto della casa; una sensazione bellissima, un risveglio lento e dolce, ma sola nel mio letto. Mi guardai attorno, il vestito era riposto con ordine sulla sedia, le scarpe affiancate sotto di essa, ma non mi ricordavo come fossi arrivata in camera; lentamente mi si ripresentavano le immagini della sera prima, di quel meraviglioso groviglio di corpi, dell'amplesso violento; un lieve sorriso di soddisfazione e appagamento si formò sul mio viso, tutto era stato bellissimo e ormai sapevo che sarebbe sicuramente successo ancora.
D'un tratto sentii un rumore, finsi di dormire, mi sentii osservata; Luca passando davanti alla mia porta si era fermato e mi guardava;sentivo i suoi occhi sul mio corpo quasi scoperto, il seno e la mia intimità erano sicuramente in vista ma non mi mossi, mi piaceva, sentivo che mi desiderava. Mi girai e rigirai nel letto, i pensieri volavano mescolati tra loro, tutti piacevoli e tutti a sfondo erotico; si tutto era incentrato su quello, il mio desiderio cresceva col passare dei minuti. Ecco un altro rumore, ora era Andrea, io a pancia in giù e le mie natiche completamente scoperte; lo intravedevo ma finsi ancora di dormire; anche lui stette immobile sulla porta a guardarmi per qualche istante prima di proseguire; mi desideravano entrambi, ed io desideravo loro, mi sentivo già eccitata, li avrei voluti lì, tutti e due, in quel momento; si perché il nostro era un trio, un gioco che era appena cominciato ma che ci avrebbe sicuramente accompagnato per un po' ancora. E così decisi di cominciare a giocare sul serio; li volevo stuzzicare, eccitare, provocare; li sentivo in veranda, parlavano ma non tesi e imbarazzati come il giorno prima; così mi alzai e aprii la portafinestra che dava in giardino, una luce fortissima mi accecò per un istante e un caldo sole mi colpì regalandomi un brivido; poi, completamente nuda, gli occhi socchiusi per la luce e i capelli ancora arruffati, mi diressi nel prato a prendere un pareo bianco che era steso poco più in la al sole, ovviamente in piena vista dalla veranda che distava una quindicina di metri. Recuperai il pareo e girandomi li vidi seduti al tavolo che mi fissavano; "buongiorno miei principi, non pensavo foste già svegli.... qualche minuto, mi vesto e vi raggiungo" dissi sorridendo; poi col pareo in mano tornai lentamente in camera; me lo legai sopra il seno facendolo cadere appena sotto le natiche, mi guardai allo specchio notandone la lieve trasparenza e li raggiunsi in veranda dove i due mi avevano preparato un'abbondante colazione; un bacio sulla guancia ad ognuno rinnovando il buongiorno e mi sedetti. Sentivo i loro sguardi furtivi scrutarmi per brevi istanti e godevo sempre più di questo mentre spalmavo la marmellata sul pane tostato.
Visto che il ritorno era fissato per l'indomani, quello sarebbe stato l'ultimo giorno per uscire con la barca di mio padre che gentilmente, come ogni volta, ci aveva concesso di usare durante tutta la vacanza; sarebbe stata una grande occasione, ormai tutti più disinvolti ci saremmo sicuramente divertiti.
Il mio pensiero era ormai fisso sul desiderio sempre crescente di loro due; ero in camera a frugare nell'armadio in cerca di capi che fossero provocanti senza però risultare fuori luogo per la giornata che mi attendeva. Mi infilai una maglietta aderente marrone, scollata ma non troppo e che metteva in risalto il mio seno fasciandolo in modo stupendo; vi abbinai una comoda e soffice minigonna beige a mezza coscia scarsa, con due spacchi ai lati apparentemente invisibili ma che salivano fino alla cintura e che solo con certi movimenti si sarebbero fatti notare, mettendo a nudo la totalità delle mie gambe. Mancavano le scarpe; cercando nella cesta saltarono fuori un paio di zeppe dimenticate qualche anno prima, senza un eccessivo plateau sul davanti ma con una ottima alzata dei soliti 12cm sul tacco. Le indossai e mi guardai allo specchio; ero perfetta, easy ma stuzzicante. Presi la borsa che usavo per andare in spiaggia e li raggiunsi in veranda; ovviamente non mancarono gli apprezzamenti ai quali feci finta di non dare molto peso, ma che invece alimentarono la mia voglia.
Salendo in macchina la gonna cominciò a "lavorare per me" facendo notare ad Andrea, seduto alla guida, l'assenza di intimo; subito se ne uscì chiedendo " ma tu un paio di mutande ce l'hai o no?". Prontamente gli risposi sorridendo" si certo, ma a Milano, qui non ne ho portate, solitamente non mi servono, ma se ti da fastidio un modo per risolvere lo troviamo!"; ovviamente ribattè con un apprezzamento così procedemmo verso il porto con breve sosta causa spesa al piccolo supermercato, dove non persi occasione per stuzzicarli con movimenti o posture apparentemente casuali, ma azzardando anche più del necessario; era un gioco che mi divertiva da matti!
Sentivo gli occhi di Luca perennemente addosso, specie fissandomi le gambe; percepivo il suo desiderio di possedermi, di continuare le nostra avventura; giunti al molo di fronte alla barca, un open cabinato di 12mt, come di consuetudine mi sfilai le scarpe e subito Luca esordì con " è un vero peccato!"; fu lì che dichiarò la sua passione, forse un po' feticista, per le scarpe donna, ma in barca proprio non si poteva.
Fatti tutti i preparativi e mollati gli ormeggi, mi misi al timone e ci dirigemmo verso una baia ad una mezz'ora di navigazione; mare calmissimo, gli strumenti segnavano 27 nodi, solo lievi sobbalzi, cosicché Luca si mise a prua a prendere il sole mentre Andrea mi tenne compagnia ai comandi.
La piccola baia si presentò ancor meglio di quello che ci si aspettava; circondata da rocce in parte coperte dalla vegetazione, ospitava in un angolo una piccola spiaggia deserta; l'acqua era talmente cristallina che solo l'ombra della barca sul fondale sabbioso dava la percezione della profondità; infine un'altra imbarcazione simile alla nostra stava ancorata sulla desta; " il bello di vivere la Sardegna in giugno" dissi sorridendo, ma dentro di me pensavo su quanto fosse bello essere quasi soli con la nostra privacy in uno scenario così incantevole. Scelta una posizione a qualche centinaio di metri dall'altro natante, leggermente esterna ma comunque riparata dalla marea, gettammo l'ancora. I due che già erano in costume subito si accomodarono sul prendisole di prua; io invece ancora vestita scesi in cabina a cercare un costume tra la miriade che lasciavo sempre lì. Ne saltò fuori uno, regalatomi dal mio ex qualche anno prima, che faceva proprio al caso; presi solo lo slip e spogliatami lo indossai; fuxia, due laccetti sottili sui fianchi, vita bassissima, un pochino ridotto sul davanti, terminava con un taglio a brasiliana sulle natiche che rimanevano praticamente scoperte; infine una cucitura centrale lo attraversava da davanti a dietro mettendo in mostra le forme del mio sesso; il topless, che era una mia abitudine, non fu certo una sorpresa, ma il costume subito riscosse apprezzamenti di vario genere; mi sdraiai in mezzo a loro e quando i bollenti spiriti si placarono cominciammo a parlare del più e del meno; ma io non riuscivo a distogliere il pensiero da quella anomala e incessante voglia di sesso.
A mezzogiorno il sole perpendicolare sopra di noi era caldissimo e la leggera brezza non era sufficiente a rinfrescarci; fui la prima ad alzarmi e a tuffarmi in mare direttamente dal lato della barca, presto seguita da entrambi. Un bagno rigenerante che riportò il corpo ad una temperatura normale; al momento di uscire un lieve sorriso mi comparve in viso e ne Luca ne Andrea capirono il perché, finché non cominciai a salire per la scaletta; quel meraviglioso costume fuxia bagnandosi era diventato tutto, tranne gli elastici che ne delimitavano il perimetro, praticamente invisibile; "hey Elisa, sono senza parole" esclamò Andrea; in piedi sulla plancetta mi girai verso di loro e risposi con un gran sorriso provocatorio "vi piace? Un regalo che uso solo in certe occasioni" e lentamente mi diressi di nuovo al prendisole di prua dove mi sdraiai a pancia in su. Ero eccitatissima ma non volevo darlo ad intendere, faticavo a trattenere la mia mano durante la breve attesa dei miei due cavalieri; avrei voluto toccarmi e placare quel desiderio incessante, ma resistetti; poco dopo arrivarono anche loro sdraiandosi accanto a me; attraverso i loro pantaloncini aderenti si poteva notare l'effetto del mio costume, esattamente come previsto. Mi sentivo completamente nuda ai loro occhi ma mantenevo un contegno impeccabile; non appena il costume accennava ad asciugarsi, con la scusa del caldo mi rituffavo per poi tornare tra di loro. Li stavo provocando in tutti i modi, anche introducendo affermazioni e battute un pochino piccanti, cercando una loro mossa, ma il massimo che ottenni furono delle carezze poco più che innocenti di tanto in tanto e argomenti di dialogo che non facevano altro che accrescere il mio desiderio. Le ore passavano, abbozzammo pure un pranzo a base di prosciutto e focaccia, ma nessuno azzardava una mossa; la voglia cresceva in tutti, e i loro membri praticamente turgidi ormai da tempo mi confermavano che non ero la sola ad avere un chiodo fisso. Ormai erano le 4 passate, i ragazzi si erano appisolati da poco, nella baia, già da un po', un altro paio di imbarcazioni più piccole avevano preso posto non troppo lontane da noi; io ero arrivata al limite, dovevo scaricare quella tensione; mi alzai e mi diressi in cabina, le gambe nervose dall'eccitazione ormai incontenibile, scesi i tre ripidi scalini, subito mi tolsi il costume e lo lanciai fuori dall'oblò aperto sul prendisole sfiorando volutamente Luca; appoggiata al tavolo col sedere, divaricai le gambe e subito la mia mano cominciò a carezzare il mio intimo; ero completamente fradicia, gli umori mi colavano fin tra i glutei, le mie dita sparivano nel mio sesso bollente, il clitoride teso in cerca di un contatto; presto quelle dita finirono a violare senza alcuna fatica, subito in coppia, il mio ano; appena entrarono un brivido mi percorse, gli occhi socchiusi e la testa leggermente indietro; quando, poco dopo, portai lo sguardo sull'ingresso della dinette esattamente di fronte a me, arrivò Luca; gli sorrisi, allontanai la mano fradicia dal mio sesso, mi girai, mi piegai in avanti appoggiando le mani sul tavolo e dalla mia bocca uscì una sola tremolante parola "inculami!". Non se lo fece ripetere, scese gli scalini, si abbassò il costume e subito sentii il suo glande appoggiato sul mio ingresso fradicio di soli umori vaginali; sotto la sua lieve spinta mi trovai istintivamente in punta di piedi, stringendo con le mani il bordo di legno del tavolo; lo sentii scivolare in me morbido e fluido, lentamente, fino in fondo; le sue mani mi strinsero con decisione i fianchi e lentamente cominciò a muoversi nelle mie viscere. Una sensazione bellissima, il leggero rollio della barca ci cullava in quell'unione spettacolare; mi rimisi in posizione eretta, i piedi ora saldamente a terra, tenendomi con le mani ad un profilo del soffitto mentre i suoi affondi divenivano sempre più decisi. Tutto era veramente spettacolare, le sue mani passarono ai miei seni, lui affondava ed io spingevo indietro come a volerne di più; vedevo tutta la scena nel piccolo specchio di fronte a me, in un angolo del quale intravidi due gambe fuori dalla dinette dietro di noi; voltai la testa e Andrea ci stava guardando con un gonfiore smisurato che premeva nel suo costume; avrei voluto pure lui, in quel momento, come la sera prima, ma lo spazio lo impediva e interrompere quegli affondi sempre più forti non ci pensavo nemmeno. Mi rigirai verso lo specchio e per contrastare la decisione, ormai quasi violenta, di Luca, mi chinai praticamente a 90 con i gomiti sul tavolo. Gemiti incontrollati ormai uscivano dalla mia bocca, tutto il corpo tremava bagnato dal sudore; riuscita a portare una mano sul mio sesso subito due dita vi sparirono all'interno mentre il palmo carezzava il clitoride; stavo impazzendo, il respiro affannoso e rumoroso, il battito acceleratissimo mi picchiava nel petto, le gambe quasi non mi reggevano più quando esplosi in un orgasmo pazzesco e travolgente. Mentre Luca continuava imperterrito, un momentaneo cedimento degli arti mi portò col torace sul tavolo dove rimasi allungandovi le braccia fino ad afferrare il bordo opposto per contrastare le spinte; affondi ormai nervosi e rudi mi invadevano il retto, le sue mani tenevano ora il bordo del tavolo come fosse una cosa sola con me, finché finalmente non sentii un getto potente e caldo colpirmi dentro; un paio di affondi ancora e con una delicatezza del tutto estranea a quell'amplesso appena conclusosi, si sfilò dal mio corpo per sedersi sul divanetto lì accanto.
Esausta, il respiro ancora affannoso,feci appena in tempo a rialzarmi di nuovo appoggiata al tavolo con le mani, quando, senza nemmeno essere riuscita a recuperare le forze, mi sentii prendere di nuovo per i fianchi e penetrare nuovamente con un affondo deciso; ora era Andrea che aveva assistito da fuori la dinette a tutta la scena e del quale mi ero completamente dimenticata; lanciai un forte gemito di sorpresa misto a non so se piacere o stanchezza; ero stemata, le gambe mi tremavano sempre più, le braccia quasi cedevano, mentre lui con decisione affondava dentro di me. I minuti passavano, e una sua mano andata sul mio sesso mi carezzava stuzzicando il clitoride. Presto sentii nuovamente quel piacere salire, le mani strinsero la presa sul bordo del tavolo, e con mio immenso stupore un nuovo orgasmo sopraggiunse repentino, breve ma intenso; le gambe di nuovo cedettero, ma Andrea stingendo la presa nuovamente sui miei fianchi mi sorresse e continuò a penetrarmi. La testa china in avanti coperta dai capelli che ondeggiavano, gli occhi socchiusi, continuavo a subire quella sodomizzazzione per un tempo che sembrava non finire mai; sentivo il mio ano spalancato, il pene vi scivolava attraverso come se niente fosse finché, finalmente ecco un'altra ondata di caldo mi invadermi dall'interno; sentii ancora qualche contrazione e poi Andrea si sfilò lentamente per sedersi sull'altro divanetto. Completamente bagnata di sudore per il caldo in quella cabina, Il respiro che lentamente riprendeva il ritmo normale, restai ancora qualche istante in quella posizione poi, dicendo "vado a rinfrescarmi", raccolsi le forze e nuda mi tuffai in mare ; il fresco subito mi diede una scossa rigenerante, mi sdraiai a pelo d'acqua, sentivo accarezzarmi delicatamente ovunque dal mare, insinuandosi pure fino a raggiungere il mio ano ancora dilatato e ora desideroso di dolcezza; i capezzoli affioravano inturgidendosi sotto la lieve brezza che soffiava a momenti alterni; era un momento tanto stupendo che solo dopo un po' mi accorsi che non distante c'era un'altra barca dalla quale qualche occhio curioso mi aveva sicuramente notato. Senza cambiar posizione e con indifferenza, lentamente mi spostai sull'altro lato della nostra barca, decisamente più intimo. Presto mi raggiunsero anche Luca e Andrea; per almeno 10 minuti mi lasciai cullare dalla marea, poi risalita in barca e asciugatami mi rinfilai gonna e maglietta; guardai l'orologio ed erano già le 6 di sera, il tempo era volato, ci rilassammo ancora un poco sul prendisole e poi ci dirigemmo con calma verso il porto.
Una volta ormeggiati al molo ci impiegammo quasi un'ora a pulire e riordinare tutta la barca; decidemmo di concederci un aperitivo al bar del porto; ero talmente provata dalla giornata che mi bastò un mojito per sentire già la testa girare; Il secondo mi diede il colpo di grazia. Sentivo il venticello serale insinuarsi attraverso i vestiti, soffiava fresco sotto la gonna, sulla mia intimità, mentre i capezzoli cominciarono a farsi prepotentemente notare sotto la maglietta. Il bar era abbastanza affollato, ma la cosa non mi preoccupava affatto, anzi tendevo ad allargare le gambe per godere maggiormente di quella frescura. Era incredibile, ancora sentivo i postumi di quella sodomizzazione durata più di un'ora, ma forse per colpa di quel solletico cominciavo ad avere ancora voglia di sesso.
Non certo ubriaca, ma un pochino alticcia e non molto stabile sulle zeppe, mi sorressi a Luca per lasciare il bar in modo dignitoso; Andrea si accostò subito dall' altra parte e per tutto il tragitto fino alla macchina entrambi appoggiarono le loro mani sulle mie natiche palpandole.
Durante il viaggio in macchina il pensiero era tornato fisso a loro, al volerli insieme, mi sentivo come malata di sesso; d'un tratto un altro pensiero mi balzò in mente: volevo essere presa si da loro, ma senza quel controllo che fino ad ora ero sempre riuscita a tenere più o meno; per avere questo dovevo riuscire innanzitutto a far prendere l'iniziativa a loro; la serata era ancora lunga ma mi sarei dovuta impegnare per ottenerlo......
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11 years ago
elisa85ely,
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la vacanza, la prima volta (cap 1)
Come di consuetudine anche quell'anno avevamo organizzato la solita vacanza di 15 giorni in Sardegna senza fidanzati, anche perchè io ero single da poco; Francesca, che invece lo aveva lasciato a casa, io e Luca e Andrea, anch'essi single; eravamo tutti amici d'infanzia, cresciuti insieme come fossimo fratelli, eccetto che con Francesca con la quale gia da un anno era nato un qualcosa di più profondo e segreto; Infatti non ci eravavamo fatte mancare i nostri bei momenti in totale segretezza nemmeno in quei giorni, dormendo poi insieme non era stato certo difficile.
Fu al decimo giorno quando Francesca dovette tornare a Milano per un'urgenza che cominciò un'avventura del tutto inaspettata. A malincuore la mattina seguente tutti e tre la accompagnammo all'aeroporto, baci e abbracci e la giornata seppur senza la mia amica, passò come tutte le altre, sole mare e chiacchiere. La sera uscimmo a cena, un buon pesce accompagnato da un ottimo vino, una passeggiata in paese e poi a casa. Come tutte le sere ci sedemmo in veranda a chiacchierare sorseggiando un po' dell'immancabile mirto prima di ritirarci nelle nostre stanze a dormire. Ci dilungammo un pochino e il mirto ci faceva compagnia alla grande, finché io non mi appisolai sul divanetto.
Fu Andrea alla fine a prendermi in braccio per portarmi in camera mia; io indossavo un vestitino scuro intero lungo fino a metà coscia aderente ed un paio di sandali con un bel tacco 12 legati alle caviglie da dei laccetti di pelle. Durante il breve tragitto, o adagiandomi sul letto mi sfiorò con una mano e si accorse che non indossavo intimo; io ero in uno stato di semi coscienza, con il sonno che stava cercando di prendere il sopravvento, ma notai comunque Andrea che, dopo un istante di esitazione, mi sollevò leggermente il vestito; io rimasi immobile guardandolo mentre lui tenendomi il vestito sollevato con due dita mi fissava tra le gambe. Qualche istante dopo sentii la sua mano accarezzarmi; mi sentii strana, un quasi fratello stava facendo cose che mai avrei pensato potessero accadere; ma ancora più strano era che non opponevo alcuna resistenza anzi la cosa mi piaceva; sentivo la sua mano scivolare morbida sulla mia pelle liscia che cominciava ad inumidirsi di umori; le mie gambe istintivamente si divaricarono per godere maggiormente di quelle carezze del tutto inaspettate; si chinò su di me e senza dir nulla, mi baciò. Presto le nostre lingue si conobbero in un vorticoso intreccio; non capivo bene cosa stesse succedendo ma la cosa mi piaceva sempre di più.
Complice sicuramente l'alcool, in breve mi ritrovai a cavalcioni su di lui ancora mezzo vestito a cavalcarlo, mentre lui mi accarezzava il seno attraverso il vestito. Era tanto stupendo che l'idea di chi fosse non mi preoccupava affatto; pensavo solo a quel pene che in un attimo era finito dentro di me e mi importava solo di vivermi quel momento. Sentivo e vedevo i miei capezzoli spingere insistenti sul vestito mentre le sue mani mi palpavano con decisione; ma volevo più contatto, mi sentivo carica e volevo di più; gli slacciai la camicia mettendo a nudo il suo petto liscio e ben disegnato dopodichè presi il mio vestito e in un sol movimento me lo sfilai restando solo con le scarpe, ben piu impegnative da togliere; Mi abbassai su di lui e rincominciammo a baciarci.
Quando dopo alcuni minuti mi voltai verso la porta vidi Luca che, sicuramente incuriosito da qualche rumore, era venuto a vedere; stava immobile, come impietrito con gli occhi sgranati a fissare quella scena; quando gli sorrisi lui si avvicinò al letto; sentivo il suo sguardo addosso, ci osservava ed un gonfiore si faceva notare nei pantaloni; l'essere guardata così, durante quell'atto, mi eccitò ancor di più, facendomi sentire per la prima volta veramente disinibita e padrona del momento. Senza che nessuno dicesse una sola parola, gli slacciai i pantaloni e li feci cadere a terra insieme ai boxer, liberando finalmente quel pene; notai con piacere che anche lui come Andrea, che da sotto di me guardava la scena, era depilato; la sua virilità puntava turgida e desiderosa verso di me. Mi chinai leggermente e, aiutandomi con la mano sinistra, lo presi in bocca; subito cominciai a succhiarlo con vigore accogliendolo quanto più possibile nella mia cavità orale; non so cosa mi prese, era la prima volta che facevo una cosa simile, ma mi piaceva tanto, mi piaceva sentire le mani di Luca che, dopo lunghi attimi di esitazione, mi prendevano la testa per tenerla mentre vi affondava il pene, come anche sentire Andrea che mi palpava tutto il corpo mentre io continuavo a muovermi su di lui; avere due uomini a mia disposizione era una cosa del tutto nuova e mi eccitava da matti.
Sicuramente eravamo tutti e tre abbastanza brilli ma si stava creando un feeling notevole. Quando sentii le due dita di Andrea che, abbondantemente umide di saliva, cominciarono ad accarezzarmi l'ano capii che quello che stavamo facendo era solo l'inizio. Presto quelle dita cominciarono a penetrarmi, forzando senza alcuna fatica il mio sfintere; l'eccitazione saliva ed il ritmo aumentava. Ad un certo punto interruppi la fellatio e guardando Luca negli occhi, mentre con la mano portavo una notevole quantità di saliva sul mio posteriore, gli dissi " vieni qui, ti voglio dentro di me". Ero completamente impazzita, mai prima di allora mi era capitato nemmeno di pensare una cosa simile, ma la voglia in quel momento era tanta; subito Luca non se lo fece ripetere e vestito della sola maglietta, salì sul letto posizionandosi dietro di me; tutti ci fermammo, immobili, in attesa di una qualche mossa di un altro; sentivo il suo glande premere sul mio ano senza forzarlo, come se avesse delle incertezze; intanto fissavo Andrea negli occhi, anch'esso immobile e confuso; dei brividi mi percorsero il corpo durante quegli istanti che sembravano lunghissimi, finchè non lo incitai dicendo " forza, entra, che aspetti, ma fai piano"
Quando sentii il mio sfintere allargarsi ed il suo pene entrare fu una sensazione indescrivibile; mi si sgranarono gli occhi, un gemito uscì spontaneo e forte dalla mia bocca, le mani strinsero il lenzuolo; subito Luca si fermò e mi chiese se sentissi male; " Luca continua senza fermarti ti prego" risposi con voce trmolante. Altro che male, era stupendo!! Lentamente ricominciò l'affondo. Sentirli entrambi dentro di me fu unico e indescrivibile, ero piena e stretta come non mai era meraviglioso. Sentivo Luca affondare completamente nelle mie viscere mentre Andrea immobile non diceva nulla; ero in estasi, avrei voluto strappare le lenzuola con le mani; lentamente rincominciammo a muoverci; mi sentivo penetrare contemporaneamente da due parti, sensazioni fortissime mi giungevano al cervello mandandomi come in tilt; i movimenti erano del tutto scoordinati ma presto sentii un getto caldo invadermi la vagina; ancora infilata su di lui mi adagiai su Andrea, mentre dietro gli affondi di Luca diventavano sempre più decisi fino a concludersi con un'altro getto caldo, infinito, dentro di me; ancora qualche affondo e si fermò. Lo sentii sfilarsi, si sdraiò accanto a noi, il suo sguardo percorreva il mio corpo ancora aggomitolato, immobile e abbandonato su Andrea. Mi feci forza e mi spostai sdraiandomi anch'io tra di loro; in quel silenzio che nessuno aveva il coraggio di rompere mille pensieri viaggiavo per la mia mente, su quello che avevamo fatto, con chi era stato fatto, su quanto fosse stato bello e travolgente anche senza uscirne appagata e, se la cosa si sarebbe ripetuta.... Ero veramente confusa, forse spaventata, ma felice; sentivo il succo del loro piacere uscire dal mio corpo e bagnare il lenzuolo ma non avevo la minima intenzione di muovermi o fare qualcosa.... E così ci addormentammo.
La mattina seguente mi svegliai sola, sopra le lenzuola, nuda ma con ancora addosso le scarpe; l'orologio segnava le 10.30, la mia testa girava, e dalla finestra sentivo i due in veranda parlare a bassa voce; non capivo bene cosa stessero dicendo ma percepivo una forte tensione per l'accaduto. I pensieri subito volarono alla sera prima, ed un fortissimo imbarazzo mi bloccò nel letto per un bel po'; cosa potevo dire? Potevo fare finta di niente? Come mi avrebbero guardato i due? Cosa pensavano di me? Dopo lunghi minuti di riflessione decisi di alzarmi ed affrontare la situazione cercando di sdrammatizzare il tutto. Per prima cosa avevo bisogno di rinfrescarmi le idee; Ero talmente confusa e tesa che percorsi il tragitto fino al bagno nuda e senza accorgermi di avere ancora i sandali ai piedi; entrando in bagno sentii un "buongiorno"; mi sporsi con la testa dalla porta e guardando verso la vetrata aperta sulla veranda con un sorriso risposi " buongiorno ragazzi, qualche minuto e arrivo". Tolte le scarpe subito m'infilai sotto la doccia.
Uscii dal bagno avvolta in un asciugamano legato sopra il seno e mi diressi in veranda; i due erano praticamente muti ed una colazione mi attendeva già pronta sul tavolo. Li salutai ancora e li ringraziai; erano tesissimi e nessuno accennò all'accaduto.
Il minuti passavano e quel clima di tensione era veramente imbarazzante; pronti per andare in spiaggia, mi feci forza e affrontai il discorso; i due subito cominciarono a scusarsi ma io li interruppi dicendo che la cosa era stata bella, anzi stupenda, che non avrebbe dovuto in alcun modo rovinare il nostro legame, che avevamo scoperto e vissuto qualcosa di nuovo; non ci dovevamo assolutamente preoccupare ma pensare solo a divertirci come avevamo fatto i giorni precedenti. E con queste parole cominciammo anche quella giornata.
In realtà passarono molte ore prima che la tensione cominciasse a scendere considerevolmente.
Il tempo passava cercando di essere il più normali possibile, ma io sentivo i loro sguardi un po' maliziosi scrutarmi, diversamente dal solito; e devo ammettere che la cosa cominciava a stuzzicarmi, ed il pensiero della sera prima, comunque sempre presente in tutta la giornata si stava trasformando in desiderio. Alcune occhiate e sguardi particolari cominciarono ad incrociarsi tra di noi ma subito tentavamo di sviare. Sicuramente quello che provavo io era identico a quello che provavano loro; la voglia di rivivere quei momenti stava tornando. Tornammo a casa col tramonto dove il frigorifero praticamente vuoto ci obbligò ad uscire nuovamente a cena. Doccia veloce e preparativi, ma nella mia testa un solo pensiero: la voglia di riaverli entrambi era ormai certa!
Decisi allora di stuzzicarli un po' e vedere cosa sarebbe accaduto; quale modo migliore di cominciare se non l'abbigliamento?volevo essere sexy ma non troppo vistosa. Un vestitino nero di cotone, semplice, maniche cortissime, morbido, stretto da un elastico solo in vita per poi allargarsi in una morbida gonnellina a balze fino a mezza coscia; ovviamente niente intimo. Un paio di sandali color bronzo Allacciati alle caviglie con il solito tacco 12 ed eccomi pronta. Li raggiunsi in veranda dome mi stavano aspettando seduti e chiesi "come sto? Vado bene?" girandomi con decisione su me stessa; quella giravolta fece salire la gonna mettendo a nudo le mie intimità; i due impietriti dissero "perfetta!!!!"
Li incitai ad alzarsi per andare a cena; li vedevo confusi, e la cosa mi intrigava ancor di più; avevo praticamente gettato l'amo, facendogli capire le mie intenzioni.
La cena passò apperentemente come le altre ma i pensieri di tutti e tre erano sicuramente altrove; io mi sentivo eccitata e non vedevo l'ora di tornare a casa. Dopo la solita passeggiata eccoci sulla strada del ritorno; la tensione saliva in tutti, sapevamo cosa sarebbe sicuramente accaduto; in macchina poche furono le parole, solo la musica accompagnava i nostri pensieri sporchi. Una volta in veranda fui io a rompere il ghiaccio che si stava creando dicendo "solito mirto?" I due si sedettero, Luca in mezzo al divano e Andrea sulla poltoncina a destra, mentre io andai a prendere la bottiglia e tre bicchieri.
Versando il mirto la tesione che mi percorreva era a mille, quasi da farmi tremare la mano, così cominciai a parlare su cosa avremmo potuto fare il giorno dopo. Gli porsi i bicchieri e mi sedetti sul divano alla destra di Luca; passò solo qualche minuto e nemmeno mezzo mirto e di scatto, mentre parlava, mi girai verso Luca e lo baciai interrompendone le parole. Eravamo tutti tesi e sicuramente nessuno di loro avrebbe preso l'iniziativa, così lo feci io.
Qualche istante ed ecco che le nostre lingue erano intrecciate in un bacio carico e deciso; subito cominciai a sbottonargli la camicia e con una mano cominciai ad accarezzargli il petto; poi scesi fino a quel gonfiore che premeva nei pantaloncini e cominciai ad accarezzarlo. Presto li slacciai vi estrassi il pene per continuare con le carezze; poi inginocchiatami sul divano, lo presi in bocca e cominciai a leccarlo e succhiarlo.
In quella posizione sentivo il vestito sollevato e le mie intimità esposte, proprio in direzione di Andrea che fino a quel momento era rimasto solo a guardare; mi sentivo i suoi occhi desiderosi addosso e la cosa mi faceva impazzire; stavo scoprendo di apprezzare il fatto di essere guardata durante un atto sessuale, ma ancor di più desideravo una sua partecipazione. Impegnata in quella fellatio, divaricai le gambe ed inarcai ulteriormente la schiena come per invitarlo; qualche istante e sentii la sua lingua appoggiarsi sul mio ano, mentre poco più sotto il mio sesso già abbondantemente umido di umori desiderava solo attenzioni. Era bellissimo, tutto stava nascendo in quei momenti, il feeling la complicità tutto era meraviglioso.
Dei brividi mi percorrevano tutto il corpo mentre lui sempre più concentrato sul mio posteriore lo bagnava per bene e lo penetrava prima con uno e poi con due dita, senza però nemmeno sfiorare la mia vagina sempre più vogliosa.
Ero in estasi, la voglia di sentirli entrambi dentro di me era irrefrenabile così uscii da quell'intreccio per poi sedermi su Luca dandogli le spalle; durante la discesa con una mano portai il pene sul mio ano e lentamente mi infilai su di esso; scivolò dentro senza nessun problema e alcun dolore,accompagnato da un mio gemito di piacere. Portai le gambe all'esterno delle sue divaricandole, i piedi ben appoggiati a terra grazie anche ai tacchi alti e le mani indietro appoggiate allo schienale; cominciai a muovermi su di lui e lui ad accompagnare col bacino gli affondi. Presto Andrea s'inginocchiò tra le nostre gambe divaricate, mi sollevò la gonna, ammirò qualche istante quello che stava accadendo e finalmente appoggiò le sue labbra al mio sesso; ebbi un fremito, sentirlo succhiare il mio clitoride, leccarmi senza tralasciare nemmeno un centimetro di quella sensibilità mentre dietro Luca affondava dentro di me era veramente unico. Ma ormai volevo di più, appoggiai i piedi sul bordo del divano divaricando ulteriormente le gambe e con voce tremolante gli dissi " voglio anche te, ti voglio dentro di me, ora....". Lui si alzò in piedi, in un attimo si liberò degli indumenti, poi puntò il pene sulla vagina, ed in un sol affondo fu dentro di me. Ecco di nuovo quella sensazione, più forte, indescrivibile; mi lasciai andare in un gemito pazzesco, le braccia cedettero, le gambe tremavano; subito mi aggrappai ad Andrea mettendogli le braccia intorno al collo mentre lui cominciò ad affondare. Non capivo più nulla, era veramente stupendo; presto il ritmo divenne perfetto, io mi stringevo sempre più ad Andrea mentre lui si reggeva appoggiandosi allo schienale; li sentivo affondare in me, sempre più velocemente quando d'un tratto, completamente inaspettato venni violentemente invasa da un orgasmo fortissimo, lunghissimo, come mai avevo provato; non riuscii a trattenere dei gemiti, quasi grida, che sicuramente furono sentiti dai vicini. I due non accennarono a fermarsi, il mio corpo tremolante era ormai senza forze quando sentii uno schizzo bollente, seguito da altri due più deboli, dentro in profondità al mio retto. Luca si fermò, mentre Andrea non accennava ad interrompere gli affondi. Fui io ad allontanarlo per divincolarmi da quell'incastro; subito lo rassicurai dicendo " tranquillo, non ho intenzione di lasciarti a metà..." e mi inginocchiai sul bordo del divano, con le gambe divaricate, appoggiandomi con le braccia e la testa sullo schienale; alle parole " dove vuoi tu Andrea" lui si posizionò dietro di me e subito s'infilò nel mio ano ancora dilatato dal pene di Luca.
Affondava con decisione fino a sbattere rumorosamente sulle mie natiche, scivolando liberamente nelle mie natiche come se nulla fosse; io ero distrutta, a stento mi reggevo sulle gambe, il respiro che lentamente riprendeva il ritmo normale, quasi non mi accorgevo di quegli affondi, come fossi anestetizzata. Ci vollero lunghi e interminabili minuti sotto gli occhi dell'amico, prima che anche Andrea liberasse tutto il suo piacere dentro di me; qualche affondo ancora e si sfilò dal mio ano che sembrava non voler più tornare alla normalità; si sedette sul divano stremato ed io con le ultime forze feci lo stesso. Nessuno disse nulla e cademmo in un abbiocco quasi immediato.
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11 years ago
elisa85ely,
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L'inizio di una lunga avventura
"avevo pochi anni, e vent'anni sembran pochi, ma poi ti volti a guardarli e non li trovi più..." la voce di DeGregori arrivava meravigliosa dall'autoradio mentre giravo senza meta per la città. Il motivo era banale, avevo preso la patente da pochissimo e lo sterzo dell'auto mi sembrava sempre troppo pesante da girare al momento giusto, così ogni curva era una scommessa, un rischio da correre per avvicinarsi alla tanto agognata libertà. L'aria calda passava attraverso i finestrini aperti dell'auto, un'utilitaria rossa fiammante, scassata come solo le auto che ami davvero possono essere, ma una meraviglia per un ragazzo di 19 anni che si affaccia a conoscere il mondo. Cullato da quella meravigliosa musica e dal tepore del sole della tarda primavera pugliese, imboccai la strada che si dirigeva verso lo stadio. All'epoca lo stadio della mia città era conosciuto da tutti come un luogo pieno di trasgressione, "ci vanno gli scambisti", così dicevano; io non sapevo neppure cosa fosse uno scambista, ma di certo nutrivo una forte passione per tutto ciò che sembrasse "proibito", così, decisi che era giunto il momento di andare a vedere di cosa si trattasse.
I parcheggi sembravano enormi, molto più di quando frequentavo lo stadio come tifoso, in compagnia di amici o familiari; c'erano diverse auto che giravano apparentemente senza meta, come me, alla ricerca di chissà cosa.
Ad un primo impatto non mi parve ci fosse nulla di interessante: una decina di auto con a bordo uomini di ogni età che vagavano alla ricerca della loro preda, tutto qui, niente di trasgressivo. La mia attenzione fu quindi catturata dal campetto di allenamento della squadra, dove 4 o 5 calciatori stavano completando la loro seduta quotidiana; mi sembrava addorittura più attraente rispetto a quel movimento all'apparenza inutile ed immotivato. Restai a guardare l'allenamento fino al termine e non mi accorsi che il numero delle auto vaganti, nel frattempo, si era dimezzato, rendendo i parcheggi decisamente più tranquilli ed adatti ad eventuali incontri.
Restai parcheggiato nella stradina che costeggia il campo di allenamento ad osservare, curioso, quello che avveniva attorno a me: le auto che vagavano, quasi distratte, a volte si affiancavano, permettendo ai guidatori di scambiare velocemente qualche parola, salvo poi proseguire senza che nulla cambiasse.
Stavo quasi per rimettere in moto ed andar via, piuttosto deluso, quando, guardando nello specchietto retrovisore, vidi un'auto accostare dietro di me, a non più di cinque metri di distanza. Ero convinto che si trattasse di un uomo, visto che, fino a quel momento, non avevo visto altro in quei parcheggi. Incredulo mi accorsi, invece, che nell'auto c'era una coppia sui 45 anni, ed immediatamente sentii il cuore battere più forte.
Tensione, eccitazione, sorpresa, anche un po' di paura, mi chiedevo cosa sarebbe accaduto e scrutavo attentamente dallo specchietto ogni loro movimento: lui era abbastanza piccolo, mi ricordava Alvaro Vitali, solo un po'meno fesso, lei sembrava alta e formosa, aveva capelli castani ricci e parlava con lui come se stesse alzando la voce.
Vidi l'auto accendere i fari e pensai che stessero rimettendo in moto per andare via ma, con mia somma sorpresa, l'auto avanzò di un paio di metri verso di me e spense nuovamente le luci.
Il cuore batteva ancora più forte, io ero davvero un novellino con pochissime esperienze nel sesso tradizionale, figuriamoci in quello trasgressivo, non avevo idea di cosa fare, se scendere o rimanere in auto, se voltarmi o continuare ad osservare dallo specchietto; spensi la radio e rimasi concentrato a guardare, timoroso di perdere qualche segnale che potesse indicarmi la scelta giusta.
Continuavano a parlare finchè vidi lei piegarsi verso di lui ed iniziare un movimento inequivocabile: glielo stava proprio succhiando. Potevo vedere solo i suoi capelli salire e scendere lentamente e godermi la faccia dell'uomo, a dir poco estasiata. I miei battiti ormai erano impazziti da tempo e finalmente, compreso che davvero erano lì per trasgredire e che parte delle mie paure erano immotivate, anche la mia erezione potè liberarsi serenamente. Mi toccavo piano mentre continuavo ad osservare la meravigliosa scena senza staccare gli occhi dallo specchietto neppure per un attimo. In quel momento non esisteva più nessuno, non badavo alle altre auto, poche in verità, che giravano a qualche metro da noi, ero in una dimensione parallela in cui esistevano unicamente la mia auto e la loro.
I fari dell'auto si accesero nuovamente, stavolta per un paio di secondi, e capii che forse era quello il segnale che tanto attendevo; presi coraggio ed aprii piano lo sportello, dopo aver rimesso al coperto la mia evidente eccitazione, con le mani insicure che tremavano, scesi dall'auto e richiusi piano, come se non volessi disturbare l'intimità della coppia.
Girai attorno alla mia auto per mettermi dal lato del marciapiede e mi fermai all'altezza dello sportello del passeggero per osservare meglio la scena: lei gli stava facendo un pompino che aveva tutta l'aria di essere un'opera d'arte, mentre lui provava ad infilarle le mani sotto la gonna alla ricerca del suo calore.
La sua testa si alzò e potè guardarmi con occhi rassicuranti e probabilmente meravigliati dalla mia giovane età, vidi il finestrino abbassarsi e lei esordì dicendo: "ti va di seguirci senza fare domande e guardarci senza chiedere nulla?" Non potevo credere alle mie orecchie, tante volte avevo fantasticato di osservare una coppia che facesse l'amore, non spiandola, ci mancherebbe, ma complice della loro voglia di trasgredire. Ero pietrificato e le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono le più stupide possibile "posso stare tranquillo?". Il suo sorriso sciolse i miei timori "seguici e non ti preoccupare, conosciamo un posto appartato".
Il tragitto non fu più lungo di sei o settecento metri, una stradina di campagna che portava tra gli ulivi, tipici di quel paesaggio che, da sempre, accompagnava le mie giornate. Si fermarono all'ombra di un albero ed io feci lo stesso, rimanendo a pochi metri per non essere di disturbo. Li vidi scendere dall'auto e mi accorsi che la prima impressione era stata corretta: lui era più basso di lei e non particolarmente bello, lei invece trasmetteva sensualità ad ogni movimento, aiutata da un corpo davvero intrigante e da una camicetta beige che a stento tratteneva le curve.
Lei si accovacciò subito, riprendendo il lavoro che aveva interrotto poco prima; adesso potevo vederli bene, ma decisi di scendere per godermi al meglio la scena. Lei succhiava piano, a volte andando fino in fondo ed a volte giocando con la lingua sulla cappella, lui gemeva ed il suo cazzo venoso sembrava gradire particolarmente quel tipo di trattamento.
Io ero lì, più vicino di quanto avrei mai potuto immaginare, e non seppi resistere alla tentazione di tirare fuori il mio sesso e toccarmi per mostrar loro quanto mi piacesse quella situazione inaspettata e meravigliosa.
Mi masturbavo piano per il timore di raggiungere troppo presto l'orgasmo, volevo che il nostro gioco fosse complice e che fossero loro a decidere quando premiarmi con l'apice del godimento, attendevo la loro mossa successiva.
Lui disse "basta" e lei si alzò, rossa in viso e con gli occhi animati da un'eccitazione profonda e travolgente; in un attimo lui iniziò a spogliarla e la camicetta beige e la gonna verde petrolio sparirono, lanciate nell'abitacolo ormai vuoto dell'auto. La voltò in modo che avesse il viso nella mia direzione e, scostandole il tanga, la penetrò a fondo, lasciandola a bocca spalancata. La mia masturbazione proseguiva lenta, ero estasiato da quella immagine meravigliosa e mi spostai di lato per poter vedere meglio il cazzo che entrava ed usciva con regolarità. Entrambi godevano senza trattenersi, lì non poteva sentirci o vederci nessuno, e lui inziò a muoversi sempre più forte, finchè lei non gemette, scossa da un orgasmo che mi fece arrivare sull'orlo del godimento. Erano bellissimi, complici in una trasgressione di certo non programmata, con un ragazzo che poteva avere la metà dei loro anni, eccitato come mai nella sua vita, che stava per godere realizzando una delle sue fantasie più frequenti.
Lui le chiese "ti va di premiarlo? E' stato bravissimo", lei non rispose neppure, semplicemente tese la mano verso di me ed io, incredulo e felicissimo, feci i tre o quattro passi che mi dividevano da loro e che le permisero di stringere la mia eccitazione.
Si accovacciò nuovamente ed iniziò a masturbare entrambi, il gioco stava arrivando alla fine e quasi la cosa mi dispiaceva; lui le prese la testa e la avvicinò al suo cazzo ancora duro e lei accettò di buon grado riprendendo a leccare e succhiare in un modo che, visto da così vicino, sembrava davvero favoloso.
La mia eccitazione era al culmine e, preannunciato da un flebile "vengo", giunse uno degli orgasmi più belli della mia vita; lei non si staccò neppure per un attimo da lui, anzi, aumentò il ritmo, finchè lui non estrasse repentinamente il cazzo dalla sua bocca per schizzare sul seno, ancora coperto dal reggiseno.
Non ci dicemmo nulla, un semplice "ciao" mise il sigillo ad un'esperienza che avrebbe cambiato per sempre il mio modo di vivere il sesso e la trasgressione.
Risalii in auto, l'aria mi sembrava più fresca ed il bagliore del sole più luminoso, percorsi distrattamente la strada che mi riportava verso casa, mentre la radio ancora mi cullava "tra bufalo e locomotiva, la differenza salta agli occhi: la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadere..."
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11 years ago
massimo4bari254561,
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il mondo saffico, la scoperta
Un week end di luglio come tanti, io e Francesca, la mia amica da una vita, eravamo a casa sua alle 5 terre; una casa stupenda, immersa nel verde, ma con una vista mozzafiato sul mare.Il blu di una piscina circondata di teak su tre lati si perdeva come sciogliendosi nel mare sullo sfondo. Una scalinata lunghissima scendeva per la ripida collina per qualche centinaio di mt fino al mare; una scalinata che in tutti gli anni passati lì, prima con i genitori e poi con i rispettivi fidanzati, forse avevo percorso meno di 10 volte. Sempre ci limitavamo a restare a bordo piscina, più comodo e rilassante.
Quella domenica eravamo sole, fuggite da Milano il venerdì, lasciando in città i nostri compagni che non potevano muoversi chi per un motivo chi per un altro. Eravamo sdraiate sul lettino a bordo piscina entrambe in topless, completamente rilassate sotto quel caldo sole; ad un certo punto Francesca vide sulla rivista che stava sfogliano la pubblicità di un costume che non lasciava segni di abbronzatura; io le dissi che non avevo comunque segni, visto che spesso prendevo il sole senza, a casa sul terrazzo o al mare se con il fidanzato o sola; Il discorso presto si spostò sul nudismo, e tutto ciò che ne derivava. Ad un certo punto Francesca disse, "ok allora togliamoci pure tutto tanto siamo solo noi" e sorridendomi si sfilò gli slip; io, da sempre priva di vergogna, feci lo stesso. Francesca è una ragazza stupenda un bel fisico, bionda e occhi azzurri; unica cosa che non condividevo ( ma per puro gusto personale) era la peluria, seppur poca e molto chiara, che circondava molto discretamente il suo pube e le chiesi se avesse mai provato a togliersela. Lei mi rispose che spesso ci aveva pensato ma la paura di farsi male era troppa; dal nudismo si era passate al pelo si e pelo no... Ad un certo punto mi offrii per farglielo io se la paura di farsi male da sola era così tanta. "ok ci sto, sono troppo curiosa di sapere come ci si sente, fammelo ora!" mi disse. Quale momento e luogo migliore per depilare il pube alla mia amica se non un pomeriggio a lato piscina sotto il sole? Ma non potei dire di no, ero io che mi ero offerta! Così mi legai il pareo in vita a mo' di gonna ed entrai in casa a prendere l'occorrente; tornai dopo alcuni minuti con della schiuma da barba (probabilmente di suo padre) il mio rasoio, una bacinella di acqua calda ed un piccolo asciugamano; Francesca divaricò le gambe e dopo averla tamponata con acqua calda cominciai a spalmarvi la schiuma. Presto il suo basso ventre fu libero di peli ed era il momento di procedere più in basso; le allargai ulteriormente le gambe e tenendo la pelle tesa con l'altra mano, cominciai a radere. Piano piano compariva una vulva rosa, dalla pelle chiara, bellissima; scorrevo con le dita all'interno di essa per tenderne bene le labbra, mentre Francesca stava immobile ad occhi chiusi.
Finito il mio lavoro mi fermai qualche istante ad ammirarla, non mi era mai capitato di guardare così un'intimità femminile; sorridendo le dissi " e ora la prova morbidezza" e subito le stampai un bacio sul clitoride; lei ebbe un leggero sussulto ed io, staccatami di qualche centimetro, immobile, percepivo un leggero sapore di umori sulle mie labbra; evidentemente tutto quel mio fare innocente non era stato poi così innocuo. Rimasi qualche istante immobile, stranita e confusa, ma poi lentamente mi riavvicinai e riappoggiai le labbra sul suo sesso; il bacio fu più lento e delicato, decisamente diverso dal precedente. Sentivo il suo clitoride turgido tra le mie labbra, lo succhiai con delicatezza e la mia lingua cominciò a leccarlo; mi piaceva il suo sapore e cominciai a cercarne sempre di più passando tutto il suo sesso. La leccavo dal clitoride alla vagina dentro e fuori le labbra; ero confusa ma la cosa mi piaceva e piaceva pure a lei; presto cominciò ad accompagnare i miei movimenti con il bacino e senza dire una parola mi prese la testa con le mani come per tenermi lì, mentre io la tenevo per i fianchi. Mi sentivo premere il suo sesso sulla faccia; i miei baci divennero più insistenti, come anche i suoi movimenti; cominciò a gemere, sempre più forte, finchè non esplose in un fantastico orgasmo. Quando mi fermai, imbarazzata, rimasi ad ammirare quell'intimità, mentre lei, immobile, con voce tremolante, mi chiese " e questo cosa significa?" io le risposi che non ne avevo idea, che non mi era mai capitato e conclusi dicendo che avevo bisogno di rinfrescarmi; mi tolsi il pareo e mi tuffai in piscina. Lei restò alcuni minuti sul lettino immobile poi mi raggiunse. " É stato bellissimo Elisa, ma non credo che questo significhi un qualcosa di preciso" mi disse avvicinatasi a me; " certo, credo proprio di no, mi sono solo fatta prendere dal momento, ma non è nulla" risposi.
Di nuovo sdraiate sul lettino rincominciammo a chiacchierare, ma non riuscivo a non ammirarne la bellezza; in più lei si accarezzava per scoprire e gustarsi il suo nuovo look senza far mancare apprezzamenti e la cosa non mi lasciava certo indifferente. Il guardarla mi eccitava e sentivo il mio intimo inumidirsi.
Vista l'ora che si era fatta decidemmo di ripartire per Milano il mattino seguente molto presto avendo così ancora tutta la sera per riordinare casa. Ci coprimmo entrambe con un pareo legato sopra il seno ed in poco tempo riordinammo tutto.
2 spritz, un piatto di prosciutto e formaggio, sedute sul lettino matrimoniale una di fronte all'altra ed il sole che scompariva all'orizzonte, tutto era meraviglioso; ci fissammo negli occhi, immobili, poi le nostre bocche lentamente si avvicinarono, si unirono in un nuovo stupendo bacio; la sensazione fu stranissima, le labbra morbide, la pelle priva di barba, tutto era una stupenda novità. Le lingue s'incontrarono, le mani cominciarono ad esplorare il corpo altrui e i parei subito vennero slacciati lasciandoci nude; sdraiandoci il piatto cadde a terra rompendosi ma la cosa non interruppe ciò che stava succedendo. I nostri corpi a diretto contatto erano eccitati, vogliosi di quella novità appena scoperta. Francesca era sopra di me quando lentamente baciandomi scese fino in mezzo alle mie gambe; subito le divaricai e mi abbandonai alle attenzioni della mia compagna. Sentivo le sue labbra succhiarmi e la sua lingua leccarmi come mai nessuno aveva fatto; era delicata ma decisa, tutto era meraviglioso. Cominciai a sentire dei brividi, delle scariche percorrermi il corpo; istintivamente cominciai ad accarezzarle i capelli, sentivo i fremiti e la tensione salire, era incredibile; stupita capivo che a breve avrei avuto il mio primo orgasmo attraverso un rapporto orale; mai prima di allora mi ero sentita così e in un attimo venni travolta da quell'esplosione meravigliosa lasciandomi andare ad un rumoroso gemito.
Francesca sollevò la testa e mi disse " te lo dovevo, e ammetto che non è per niente male"
Col respiro ancora affannoso e lo sguardo fisso al cielo le risposi sorridendo; non sapevo che dire, era stato bellissimo .
Con molta calma riordinammo le ultime cose e andammo a letto. Dormivamo sempre insieme ma quella notte fu diverso, nude e abbracciate, il mio corpo contro il suo, sembrava un incastro perfetto. Parlammo dell'accaduto e su come ci saremmo dovute porre con i nostri fidanzati optando alla fine sul mantenerlo segreto per il momento. Infine, sempre abbracciate ci addormentammo.
Il mattino sveglia all'alba, caffè, ci preparammo velocemente, mi infilai un vestitino e un paio di sandali, una mise perfetta per l'ufficio, e salimmo in macchina.
Un viaggio tranquillissimo e Francesca mi lasciò puntuale in ufficio, mentre lei decise di andare a svegliare il suo fidanzato con il suo nuovo look 'morbido' dicendomi che poi mi avrebbe fatto sapere.
In ufficio io continuai a pensare su quella domenica e sul nuovo meraviglioso rapporto che era nato con Francesca.
Questo fu solo l'inizio di una nuova avventura che ancora oggi continua in modo stupendo.
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11 years ago
elisa85ely,
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Incontro con coppia cuckold
Risposi ad un annuncio, qui su desy, e dopo qualche giorno mi vidi recapitare una risposta con un numero di cell., chiamai e, dall’altra parte mi rispose un uomo (lui di coppia): si stabilì di incontrarci presso il Mc Donald di Acireale (CT), ovviamente sotto la condizione (visto che non avevamo fatto la prova della gradevolezza in cam), che se non ci fossimo piaciuti: tanti saluti e baci, e ogn’uno per la sua strada.
Premesso che la coppia che dovevo incontrare era una coppia con lui cuckold (cioè letteralmente guardone); fremevo di incontrarli, perché anni prima avevo avuto un’esperienza uguale, solo che….. allora ero agli inizi in questo mondo di seduzione e trasgressione, non avevo ancora capito l’essenza che animava questo tipo di coppia e, preso dal perbenismo che mi pervadeva, dopo il secondo incontro troncai quella relazione ritenendo lei un troione senza ritegno e lui un cornuto consensiente. Come si può intuire, non avevo capito niente della coppia cuckold, ciò che li spingeva a comportamenti di tal fatta, il motivo che li spingeva a quel comportamento per certi versi inspiegabile dove il lui partecipa mentalmente e la lei ringrazia per quella donazione, non avevo percepito allora che tra i due vi era una sottile complicità che bisognava appunto capire prima di giudicare.
In seguito, credevo di avere superato quel limite, ecco perché ero alla ricerca di altra coppia cuck e riponevo certe aspettative su questo incontro, sicuramente ero andato troppo in la con la mente, costruendo castelli in aria a mio favore e distorti ovviamente, dove mi vedevo al centro dell'attenzione soprattutto della le; pensavo che avrei potuto coltivare un certo rapporto di affetto (che è poi quello che cerco principalmente in un incontro, anche se con la presenza ingombrante del lui), per cui ero elettrizzato all’idea di incontrare altra coppia di questo tipo.
Ecco spiegato perché arrivai al Mc Donald con largo anticipo (all’ingresso di Acireale, subito dopo la seconda rotonda a sinistra appena uscito dall’autostrada proveniente da Catania), malgrado tutto non riuscii a dosare i giusti tempi, avevo fretta di incontrarli; arrivai mezz’ora abbondante prima, temetti quindi, che se la coppia fosse stata li prima di me, vedendomi arrivare con largo anticipo, mi avessero considerato come chi non vede l’ora (anche se in effetti era così)….
Aspettai in paziente attesa e con un po’ di nervosismo, andai a prendere un primo caffè al bar e, dopo dieci minuti un altro…; il nervosismo era giustificato da quella premessa sopra fatta (sulla quale riponevo una certa speranza) oltre che dal fatto che capita sempre così quando ci si affida all'incontro reale; avrei potuto non piacere io, oppure loro a me (metti che la lei fosse stata una bruttona, grassa, sdentata, con un occhio di vetro, sciancata con una stampella….. o Dio, che pensiero malefico); insomma si spera sempre che vada tutto per il verso giusto.
Finalmente arrivarono….. su una BMW grigio metallizzato, pulita e lucida fiammante, cazzo!! Lavata e pulita come appena uscita dalla bussola del rivenditore (premetto che la mia, una fiat bravo ultimo modello di colore rigorosamente nero metallizzato, era sporchissima, perché qualche giorno prima aveva piovuto, e poi ci era caduta la terra nera dell’etna, quindi era impastata di fanghiglia, una vergogna da vedere, non avevo avuto il tempo di portarla a lavare); parcheggiarono a distanza, ma visibili di fronte a me (mi ero riservato un parcheggio dove potevo guardare chiunque entrava, al fine di vederli quando sarebbero arrivati); loro, non sapendo se c’ero (in quanto avevo dato come riferimento altra macchina per non essere individuato subito) mi telefonarono: risposi, e dissi: "vi vedo, proprio davanti a me…" e scesi dalla macchina per farmi vedere, e mi avviai per andare loro incontro; a quel punto scese anche l’uomo che mi venne incontro (un signore distinto, ben vestito), ci abbracciammo come se fossimo vecchi amici: “ciao, Massimo” mi disse lui, “ciao Alessandro” gli risposi io; allora lui facendo cenno verso la sua macchina, mi disse: "la mia signora è in auto, vieni che te la presento!" e mi prese per un braccio portandomi verso di lei… infatti l’avevo vista, ma non proprio bene visto che stava seduta dentro l’abitacolo; lei nel frattempo era scesa dalla macchina, uuuhhhhhh celeste visione… che bella donna, una biondona con minigonna e cosce mozzafiato, che si intravedevano dalle falde del cappotto, con i tacchi a spillo anche più alta di me che sono 1,80… non mi aspettavo tanta bellezza sinceramente, anzi, mi preoccupai di non essere altrettanto all’altezza. Mi venne incontro con un sorriso, ci abbracciammo, e mi disse: “piacere, sono Elena” (ma guarda che nome emblematico, si chiama come la mitica Elena troiana hahahahah); scambiammo due parole, lei mi disse che ero di suo gusto, chiesi allora se avessero gradito un caffè al bar, mi risposero di no (meno male pensai, un altro caffè mi sarebbe stato letale)… meglio se fossimo andati, visto che avevano lasciato i bambini coi nonni e li dovevano andare a riprendere, meglio non perdere tempo.
Mi dissero che saremmo dovuti andare in una loro villa (garçonnier che loro utilizzano per gli incontri) nelle vicinanze in tenere di Aci Castello, così ci avviamo, loro davanti a far strada con la BMW, io dietro a seguire con la mia; dopo un tortuoso andirivieni per le campagne, finalmente arrivammo, lui scese e aprì il cancello, entrò la macchina per primo, io feci lo stesso e, mi parcheggiai a fianco alla sua nell'aia antistante le scale che portavano sopra al piano rialzato dell'ingresso alla villetta, imbarazzato dalla lei che mi guardava mentre parcheggiavo, giustificai la fetenzia sulla mia macchina dicendo che non avevo avuto tempo di portarla alavare, sorrisero tutti e due e, all’unisono, “domani fai il bravo e la porti a lavare” mi dissero divertiti. Salimmo su per le scale, lui davanti e lei dietro, avanti a me che li seguivo, che belle natiche la signora, sono stato lì lì per mettere le mani quel bel culo che mi ondeggiava a portata di mani, mi frenai per non dare l’impressione che ero arrapato.
Massimo aprì la porta ed entrammo, in un salone e, meraviglia delle meraviglie, avevano bel gusto nell’arredamento, all’ingresso vi era un mobile dove io appoggiai, dietro loro invito le mie cose: il borsello, le chiavi dell’auto, gli occhiali da sole.
Mi indicarono in fondo una scala a chiocciola per andare su nella stanza da letto, salimmo, stavolta era la signora ad andare avanti, peccato le avrei dato volentieri una bella pacca nel sedere, salimmo… sopra vi era una bella camera da letto grliande con bagno dispensato in camera. Massimo con una scusa di dover accendere i riscaldamenti ritornava giù, lasciandoci da soli; io allora mi avvicinai a lei in piedi vicino al letto, e, stringendola la baciai appassionatamente in bocca, e poi giù per il collo, allora lei mi chiese: “ci spogliamo?” a quel punto gli bisbigliai all’orecchio: "vorrei spogliarti io"; lei annuì col capo, quindi gli tolsi il maglione, le sbottonai la camicetta sfilandogliela lentamente, poi fu la volta del reggiseno, le baciai i capezzoli, prima uno, poi l’altro, e dopo tringengoglieli per farli aderire, tutti e due leccandoglieli a ripetizione… che freddo, eravamo ancora in inverno, in quella casa, non preriscaldata i riscaldamenti anche se accesi non appena entrati, era come non ci fossero… lei, si vedeva che stava patendo il freddo per via delle pelle d’oca su tutto il corpo che era come un marchio e, in special modo sulle aureole dei capezzoli, belli eretti e turgidi….. Lei a quel punto si attivò, quasi a volersi mettere in moto per riscaldarsi, mi sfilò la giacca, mi tolse il maglione, mi slacciò la camicia e… mi sfilò via pure la maglia intima, rimasi a torso nudo: minkia che freddo ragazzi, la pelle mi si alzò in rilievo come la carta vetrata; cazzo, anche il picio mi si era ridotto dal freddo… la vedevo nera la situazione.
Lei allora mi disse: “togliti i pantaloni”, e così feci senza pensarci sopra rimanendo in mutande; lei nel frattempo si sedette sul letto e mi chiese di sfilargli gli stivali, glieli tirai via uno per volta…. Si tolse la gonna, rimase in collant e mutandine; a quella vista fui pervaso da una certa eccitazione, e fu allora che mi accorsi che dai miei boxer (si era slacciato l'unico bottone della patta), e il mio picio faceva capolino come a dire: son qua, son qua!! A quel punto lei mi tolse le mutande, non sentivo più freddo la passione si stava impossessando di me, lei seduta sul letto ed io in piedi davanti a lei, mi prese il cazzo e mi fece una sega a due mani, sembrava che si volesse riscaldare; l'eccitazione ovviamente non è controllabile, mi venne su la classica goccia seminale ad umettare lo scroto indurito, lei lo sentì appiccicaticcio tra le mani e mi disse: “vai a lavarti”, ed io:"... veramente desiderei che fossi tu a farmi il bidet...", a quel punto lei prese le mie mutante e me le tirò contro, e in modo gioviale mi disse: “vai a lavarti se mi vuoi, dai che io mi spoglio nel frattempo.”
Mi lavai, e quando feci per ritornare in camera verso il letto vidi anche il lui, seduto sulla poltrona ai piedi del letto, vestito, e mentre lei andava in bagno a farsi un bidet, lui con voce tranquillizzante mi disse di fare come fossi a casa mia; per niente in tensione (solo infreddolito) mi sdraiai sul letto in modo da adagiare tra le coperte quanti più centimetri quadrati possibili, al fine di riscaldarmi almeno la schiena.
Lei arrivò, nuda, si appoggiò col suo corpo sul mio ventre, raggomitolandosi su di me al fine di suggere tutto il calore che potevo offrire… a quel punto mi assalì una vampata, non sentii più freddo, lei si strusciò il mio cazzo sul suo ventre, poi si mise a pecorina dando il culo al marito (sempre seduto sulla poltrona ai piedi del letto), e mi afferrò il cazzo con le mani e la bocca, mi fece un lungo pompino, e Dio sa quanto sono sensibile ai pompini….. mi girai stando sempre di schiena sul letto e, rimanendo lei a pecora, e mi misi sotto di lei tipo 69, andandole a leccare la vulva, dapprima bella asciutta, ma fu per poco, ad ogni colpo di lingua iniziava a bagnarsi, sino a quando l’umore le scolava direttamente giù per la mia lingua sino alla mia bocca, in modo che potessi inebriarmi di quel nettare. Non mi ero accorto subito, ma il marito a quella vista si era sbottonato i pantaloni e si stava ammazzando di seghe; lei mi stava spompinando a più non posso mentre io le leccavo la figa, di punto in bianco lei si sollevò e mi disse: “chiavami”, si stese con le spalle sul letto, portandosi su le gambe in modo che a quell’apertura corrispondesse un’apertura naturale della sua fessurina, quindi in ginocchio su di lei le diedi un’ultima leccata per verificare che era inumidita per bene, e la penetrai.
Ad ogni colpo lei sussultava, e non integrandosi coi miei colpi, in ritardo faceva su e giù con il corpo, tanto che ci si incontrava a mettà strada (io davo un colpo e lei andava su, quasi uscivo, e lei ritornava giù mentre io ritornavo su con un’altro colpo), non so quanto è durata la scopata, ma lei ad un certo punto è venuta, io no; si tolse il mio cazzo dalla figa, si alzò ed andò in bagno a lavarsi.
Io aspettavo seduto sul fianco sinistro del letto, coi piedi per terra sullo scendiletto, avrei voluto seguirla in bagno e farle io il bidet, mi trattenni…. Lei ritornò più fresca, e venendo verso di me si mise prona in ginocchio, prendendomi il cazzo con una mano e rivolta verso il marito, gli disse: “guarda Massy, guarda come lo prendo in bocca e come lo succhio”…. lui, a quelle parole, si lasciò andare ad un bisbiglio sotto voce, che io compresi nitidamente: “quantu si buttana”. Lei continuava ad armeggiare sul pezzo, poi con una mano mi afferrò il cazzo tirandomi verso su, facendomi comprendere che dovevo alzarmi dal letto, e mi disse: “mettiamoci qua vicino a Massy in modo che possa vedere meglio come mi inculi”, e… mi fece sedere sempre sul lato sinistro del letto ma verso i piedi dove a poca distanza si trovava la poltrona di lui; lei si girò, dandomi il culo in faccia a portata di bocca, e si abbassò a 90° porgendomi il suo buchino… a quella vista, mi avvicinai al suo culetto e iniziai a leccarla, lubrificandole per bene l’ano con la saliva, e, per fare in modo che fosse lubrificata anche dentro, le infilai nel buchetto il mio dito indice, girandolo per bene tutto intorno al condotto anale interno; a quel punto, vista la facilità con cui entrava ed usciva il mio dito, infilai insieme a quello anche il medio, l’uno e l’altro entravano ed uscivano che era una bellezza, Elena era pronta a ricevermi. La afferrai per i fianchi e la portai giù verso il mio bacino, lei da piegata in avanti con un rovescio di mano lesto mi afferrò il cazzo e lo estese al massimo in modo che le entrasse tutto dentro…. Il marito intanto lo sentivo mugolare, ma non mi curavo di lui, avevo lei a cui badare, le aprii il buco del culo al massimo con tutti e due i pollici e la infilzai portandola tutta in basso… si sedette su di me impalata con tutto il cazzo dentro, godendo soddisfatta…. che troia ragazzi!! Sostenendosi poi con le mani sulle mie ginocchia faceva su e giù sul mio cazzo, massaggiandomelo: che goduria…… non ce la feci più a resistere, e le sborrai dentro il culo; la sborra calda mi scolò lungo la verga ancora alzata… lei lussuriosamente compiaciuta si alzò da me, si girò mettendosi di fronte a me e si inginocchiò, prese il cazzo in bocca ancora una volta, leccando quel miscuglio di umori (la mia sborra mista al suo umore del deretano)….. poi dopo aver leccato per bene, si alzò e diede un bacio appassionato al suo uomo per fargli gustare quei sapori.
Io a quel punto, ancora grondante, andai in bagno a lavarmi, appena uscii lei entrò per lavarsi…. mi sedetti sul letto, buttandomi con la schiena sul giaciglio, ero sfinito…. Anche Massimo era sfinito, tutto sparapanzato sulla poltrona con il suo picio ancora in mano. Quando lei ritornò dal bagno mi disse: “gioia che fai, cosa aspetti? Si è fatto tardi per noi, dobbiamo andare, vestiti!”, e andò a raccattarsi la sua roba sparsa per la stanza, rivestendosi senza appello (non potetti replicare nulla a quel punto, era risoluta a chiudere lì l’incontro, anche se avrei voluto fare bis).
Mi rivestii, scesi dietro di loro nel percorso a ritroso, nel salone ripresi le mie cose lasciate sul mobile all’ingresso e seguii lei che uscì per prima, mentre Massimo chiuse i riscaldamenti e il portone di ingresso della villetta; scendemmo le scale esterne ritornando allo spiazzo iniziale, antistante nell’aia dove avevamo parcheggiato le macchine, un bacio sulla guancia come semplici conoscenti, a quel punto lei mi disse: “ciao, è stato bello” e salì in macchina, a quel punto salii anch’io nella mia macchina, avviai il motore e mi mossi verso l’uscita, Massimo mi anticipò al cancello e, mentre uscivo, dal finestrino aperto mi disse: “..ti chiameremo sempre noi, tieniti disponibile, la signora ha gradito, ed anche io ho gradito, ciao bello.”, “ciao” risposi annuendo con la testa. Così feci ritorno a casa, con molta amarezza, come si può capire; dai castelli in aria alla dura realtà, di essere stato un’oggetto nelle loro mani.
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11 years ago
admin, 75
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Guardone per caso
tempo fa ero fermo in auto in una via in una piazzuola ai lati della strada, stavo telefonando quando vedo a una cinquantina di metri una casa e una coppia seduta sulle scale di casa che stavano parlando. Mentre telefonavo pensavo a quella donna e sicuramente al marito. Finito la telefonata guardo meglio e vedo che lei ha la gonna ed è girata verso di me...mi prende un attimo di eccitazione!!1 prendo il binocolo che ho in auto e comincio a guardare..azzooooooooooo!!1 vedo lei e lui vicinissimi come se fossero avun metro da me, lui sui 55 e lei sui 45, lei ha le gambe un pocop aperte..vedo tutto, vedo le mutandine biamche, vedo il pacco fra le cosce..il cazzo mi viene durissimo..guartdo x molto tempo, scruto la figa, immagino le labbra sotto le mutandine..belle cosce e bella fica formosa,,tiro fuori il cazzo e mi sego come un adolescente, faccio una delle sborrate piu forti degli ultimi mesi..vorrei ripeterlo ma non è semplice..ciao a tutti
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11 years ago
la3spada3nella3roccia,
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a Mikonos..con lui no..c'e' l'ha troppo grosso
Ma poi arrivo' il ponte del 2 di giugno e,tra in impegno e un'altro, non riuscimmo ad organizzare qull'ultima sessione di foto anche perche partimmo appunto per la Grecia.Vacanza al mare fuori dall'Italia,per noi era la prima volta in una spiaggia all'estero e dovettimo scoprire tante cose rispetto alla nostra "disorganizzazione", per molte situazioni qui era un'altro "vivere".Dopo che Sandra mi aveva fatto capire il senso di tutto quel periodo ma anche del nostro rapporto, per me era tutta un'altra cosa,vedevo meglio le situazioni e avevo sciolto ogni dubbio,quando si e' sicuri al 110% del proprio partner e' hai una fiducia incondizionata si vive decisamente meglio ,vedi piu "lontano" e tutto diventa possibile.La vacanza inizio' alla grande,in aereo conoscemmo una ragazza che andava in ferie da sola e incredibilmente alloggiava nel nostro stesso albergo(poi tanto incredibile non era visto che non c'erano tanti posti nella piccola Mikonos )La ragazza era di Milano,parlava un sacco ed aveva un fisico da urlo anche se di viso a me non piaceva,poteva avere una trentina d'anni e a me sembo' anomalo(nella mia mentalita') che una donna andasse da sola in vacanza.
Arrivati in aereoporto,mattina presto, prendemmo un taxi tutti insieme e qui iniziarono le sorprese,il taxi era proprio sgangherato,l'autista correva come matto su strade sterrate e salutava tutti quelli che incontrava.Arrivammo pero' sani e salvi alla famosissima spiaggia di Mikonos dove subito ci consigliarano di noleggiare un motorino,cosi infatti facemmo.La nostra nuova amica presa dall'entusiasmo ando' subito in perlustrazione col motorino mentre noi invece eravamo troppo curiosi di scoprire subito questa nuova spiaggia.Dopo aver preso possesso del nostro alloggio scendemmo quindi in spiaggia,ci piacque molto,era davvero ben organizzata e tutte le strutture "artificiali" non contrastavano con il paesaggio naturale perche' erano inserite nel contesto col totale rispetto dell'ambiente.C'erano gia' molti turisti,non potemmo fare a meno di notare che almeno la meta' di loro non indossava il costume, a me questo piaceva,mi dava un senso totale di liberta e ' di VACANZA,Sandra invece la vedevo ancora un po contratta e per niente rilassata,come al solito per entrare in sintonia con la vacanza aveva bisogno di un po di tempo.Poi andammo a pranzo quindi risalimmo su all'appartamento per riposarci un po,notammo che la nostra amica non era ancora tornata,la immaginavamo gia' in mezzo a una schiera di uomini e che si divertiva da matti invece da li a poco ricevemmo una piccola sgradevole sorpresa:qualcuno ci busso alla porta ,era lei ....zoppicava vistosamente e ci racconto' piangendo che era caduta idalla moto e che forse si era rotto qualcosa,era gia' stata al pronto soccorso e le avevano detto che doveva rientrare in Italia!...ci rimanemmo veramente male e ci dispiacque tanto per lei,e poi io avevo gia' fatto dei programmini in tre ,,,che peccato.Comunque ci disse che non era molto grave ma che a Mikonos non c'erano strutture ospedaliere rassicuranti e che quindi sarebbe tornata a casa gia' in serata.
Invece noi la mattina dopo iniziammo a girararci tutti i posti e tutte le spiagge,un paradiso!!!Al terzo giorno (mercoledi)ci imbattemmo nella spiaggia che ci piaceva di piu'in assoluto e siccome eravamo stanchi di girare in continuazione ci fermammo li tutto il giorno.Nei 2 giorni precedenti,mentre andavamo in giro, non appena trovavamo un posto particolare e assolato ne approfittavamo per fare sesso ,era molto eccitante fare l'amore all'aperto,nei boschetti,in luoghi appartati di campagna,nelle spiagge a orari verso di pomeriggio o verso sera,a volte facevamo l'amore altre volte magari ci toccavamo soltanto,o facevamo delle foto nudi....uno spettacolo.Sandra ,inutile dirlo,faceva sfoggio dei suoi vestitini migliori sia al mare che la sera quando si usciva nella splendida Mikonos.Al mare minigonna o vestitino cortissimo mentre dopo i primi 2 giorni non si portava dietro piu' il pezzo di sopra del costume ,era in topless ovunque(le foto del nostro profilo sono appunto di Mikonos),ma per i i primi giorni niente nudismo.
Quindi,il mercoledi, arrivammo in questa meravigliosa spiaggia ,cercammo un posto piu' tranquillo dove cera meno gente possibile e li ritornammo sempre per quasi tutto il resto delle vacanze.Appena posizionati gli asciugamani ci gurdammo intorno ,cera un signore sulla 50ntina nudo con un bigolo lunghissimo(cosi' gli chiamavamo in grecia ),poi una signora sui 60 anni con sua figlia che sembrava ne avesse non piu' di 16,la mamma era completamente nuda mentre la figlia era in topless(bellissima ragazza tra l'altro).Dopo un po facemmo amicizia con questa famigliola che veniva da Milano mentre Sandra si scambiava dei sorrisoni col tipo 50enne che in verita' non capimmo di che nazionalita' fosse ,forse era turco.Poco piu' indietro rispetto a noi,piu' vicino alle dune,ci accorgemmo che ce'ra un ragazzo da solo sdraiato che prendeva il sole,non l'avevamo notato perche' era quasi mimetizzato fra le dune e non si era mai mosso da li finche non si alzo' per farsi un bagno,Sandra faceva fatica a distogliere gli occhi,era nudo , completamente depilato e rasato, ma in particolare aveva un pisello incredibilmente grosso ,per un attimo il mio orgoglio maschile mi fece risentire un po del mio senso della virilita' ma duro' giusto un battito di ciglia,l'"uomo" non si misura certo solo per questo.
Il ragazzo si fece il bagno e se ne ando'.Dopo circa un'ora ce ne andammo anche noi,avevamo fame e andammo a mangiare al ristorantino sulla spiaggia li vicino.Erano tutti molto gentili e simpatici,anche la musica che mandavano era particolare,si sentivamo spesso e ovunque questi brani anni 80 riarrangiati in chiave jazz.Sorpresa al ristorante ci lavorava il ragazzo che era in spiaggia dietro di noi,scoprimmo che si chiamava Ivan,ci venne incontro e ci chiese se eravamo arrivati da poco sull'isola e che ci aveva anche visti in spiaggia ,mentre lo disse si rivolse a Sandra che credo ebbe una qualche reazione ormonale.A servirci fu lui stesso e' alla fine del pranzo ritorno' da noi e si sedette chiedendoci se andava tutto bene,ci offri il caffe e l'amaro e si parlo' del piu' e del meno ,che si guadagnava da vivere lavorando al ristorante e con qualche massaggio che qualche turista attempata di tanto in tanto gli chiedevano,io gli chiesi dove aveva imparato a parlare bene in Italiano e lui tra le altre cose ci racconto che aveva lavorato in Italia 5 anni,a Milano dove aveva fatto sia il cameriere che un corso di schiatsu,Sandra disse "che bello,anch'io vorrei farmi un massaggio schiatsu,ne avrei proprio bisogno".Il giorno dopo appena arrivati in spiaggia Sandra per la prima volta (anche in vita sua) si tolse anche il pezzo di sotto, mi guardo' e disse che doveva farlo subito o non l'avrebbe fatto neanche in quella giornata,invece io ancora non avevo trovato "diciamo" il momento giusto,mi vergognavo piu' di lei a quanto pare,poi dopo una mezzora mi spogliai anch'io e trovai la cosa molto bella ,la sensazione era veramente piacevole.Era la prima volta che vedevo Sandra nuda in pubblico,.Puntuale alle 11 circa arrivo' Ivan,ci saluto e si mise al suo solito posto; in spiaggia c'erano di nuovo le solite persone ,il lungo-bigolo 50enne e la famigliola milanese mamma e figlia, in piu cera una coppia di inglesi ,entrambi biondi,molto carini,nudi anche loro che pero' avevano atteggiamenti molto da coccoloni ,Ivan sempre a mezzogiorno ,dopo che era stato circa un'ora a prendere il sole nudo ,si faceva il bagno e poi andava a lavorare al ristorante.La confidenza era aumentata,a pranzo venne di nuovo a farci compagnia e ed era molto simpatico,appena si allontano io chiesi a Sandra se quelle sue invasioni le recavano fastidio ma lei disse di no anzi e era proprio simpatico ,disse sottilineando con faccia maliziosa.Io comunciavo a intuire che ci stesse facendo un pensierino..infatti,aggiunse;peccato che c'e' l'abbia cosi grosso,forse non riuscirebbe neanche a mettermelo dentro per come e' grosso!!",io risposi con un "brutta stronza!...e la baciai toccandogli un seno ma in modo che non si vedesse.
Il pomeriggio ,quando arrivo Ivan in spiaggia,Sandra lo saluto' gia' da lontano e lui venne verso di noi,ci chiese se poteva stare li e ,come se fosse amico di vecchia data, scambio 2 chiacchere con me e con Sandra che era gia' nuda davanti a lui.Lui si spoglio qualche minuto dopo e si stese sotto al sole cocente.dopo qualche minuto si alzo per andarsi a bagnare e vidi Sandra che lo seguiva con lo sguardo poi si alzo anche lei invitandomi ad andare a bagnarci ma io la lasciai andare da sola perche volevo vedere se provavano un approccio e quindi volevo divertirmi un po a giardare la scenetta.
Non ci misero tanto,all'inizio erano in acqua altezza ombelico lontani tra di loro un paio di metri e scambiavano quattro chiacchere ,poi lei deve avergli chiesto informazioni del massaggio e lui si era avvicinato molto,era dietro la schiena e le metteva le mani sopra le spalle e sul collo,se gli veniva un'erezione l'avrebbe toccata col pisello ma visto che uscirono subito dopo constatai che non era successo.
Appena arrivata da me lei mi chiese "ti scoccia se provo a farmi fare un massaggio,me lo farebbe qui."ve bene",le risposi"aprite l'obrellone e fate pure,maaa ...rimani nuda?","certo,siamo in spiaggia"mi disse...In effetti non c'era quasi nessuno di pomeriggio,e poi che poteva succedere di pericoloso?Credo che mi sarei goduto una scena super eccitante!!
Infatti anche lui rimase nudo,lei era stesa pancia in giu sull'asciugamano,ora Ivan iniziava a spalmare l'olio che aveva preso dalla sua borsa;inizio dalla schiena ,poi passo al collo e poi i glutei e le gambe.In realta' era un massaggio fatto bene ,con professionalita' e nulla di piu';forse ,anzi sicuramente,ero piu' io che mi facevo strani pensieri di come sarebbe proseguito quel massaggio, certo lui che era di lato,quando massaggiava il collo si avvicinava tantissimo col pisello alla faccia di lei e sarebbe bastato poco per Sandra arrivarci con la bocca.Solo quando lui aveva insistito sui glutei,Sandra aveva un po sollevato il sedere,il suo pisello ebbe una reazione e si gonfio' un po,ma lui era' normale,continuava senza problemi.Conoscendo Sandra gia'sono sicuro che in quel momento stesse immaginando che piu' tardi me la sarei scopata quando mi avrebbe raccontato di quel massaggio
Infatti ,puntuale,appena ritornati in stanza,lei mi racconto' cosa avva provato durante il massaggio,disse che le era piaciuto ,anche il suo pisello ravvicinato che avrebbe voluto tenere tra le labbra della bocca mentre lui le toccava il sedere.Era il preludio a una indimenticabile ora di sesso,io la scaraventai sul letto e simulai il massaggio di Ivan ma pentrandola da dietro,lei godeva e sussurrava dicendo "ecco,cosi avrei voluto,prorio cosi".
La mattina dopo,gia' sulla moto,mentre andavamo in spiaggia,lei era eccitata e mi prendeva in mano il mio arnese mentre guidavo ,poi mi passo davanti al naso il suo pezzo del costume di sotto,se l'era tolto, prima di salire sulla moto,qualcosa mi diceva che sarebbe stata una giornata particolamnte "calda",infatti prorpio quel pomeriggio accadde il fatto piu' incredibile di tutta la vacanza e anche della nostra vita....ecco cosa accadde.
Appena finito il pranzo al ristorante,andammo al solito a pagare in cassa,io presi il portafoglio e mi accorsi che stavo per fare una figuraccia:non avevo piu' contanti con me!Va beh!,pensai pago con Carta?No,non avevano il pos,e ora?il proprietario capiva che si trattava di un disguido e addiruttura disse che avremmo potuto pagare domani o ancora piu' incredibile ci offriva il pranzo!Pazzesco,mai successa una roba simile,io chiesi invece se ci fosse una banca in zona per prelevare e loro mi spiegarono che la prima piu' vicina era a 5 KM,ma forse lo sportello del bancomat non era ancora attivato,cercarono di darci indicazioni per come arrivare ma Ivan a quel punto si offri di accopmagnarci,(altro gesto insolito in molte parti d'Italia).Dopo 4 tentativi in 4 banche diverse alla fine proprio all'ultima riuscii a prelevare i soldi necessari.Noi eravamo col nostro motorino mentre Ivan era accompagnato da un suo collega di lavoro,credo,50anni forse 55.Sandra era quasi commossa per tutta quella generosita' tanto che , mentre ci accompagnavano all'utlima banca di Mikonos , sperando che il bancomat non fosse guasto ,disse :"gli farei un pompino per come e' stato gentile con noi!Se lo meriterebbe!"Io rimasi di sasso,dissi "ricordati che pero' e' troppo grosso anche per la tua bocca"..scherzando...ma lei invece non scherzava,mi disse"dai chidiglielo tu se posso ringraziarlo con un bacio,dai...dai"e io"in che senso con un bacio,ma dici davvero?o mi stai prendendo in giro!guarda che glielo dico sul serio?!!?".Sembrava poprio convinta e non scherzava affatto,mentre eravamo in moto,dietro di loro ,mi mise la mano dentro il costume e mi afferro il pisello cercando di trasmettermni le sue rali intenzioni dicendomi "voglio fargli questo!".Allora io la minacciai che l'avrei fatto sul serio e lei disse che non ci credeva perche' ero troppo geloso!Ok,pensai io,se dobbiamo giocare allora gichiamo"Effttuato il pagamento presi in parte Ivan e gli dissi un po a bassa voce,"senti Ivan,Sandra ti vuole ringraziare per tutto quello che hai fatto per noi,vuole darti un bacio"Lui sgrano gli occhi e disse "Un bacio?,non c'e' problema,e' un piacere per me"..Non aveva capito bene"Si ma vuole ringraziarti e darti un bacio non qui magari,spostiamoci con i motorini verso la spiaggia"Adesso forse Ivan aveva capito e non disse niente, prese il motorino e ci dirigemmo verso la strada di ritorno,a circa 2 KM ci fermammo in una bella capagna a poche centinaia di metri dalle spiagge e dal suo ristorante,20 metri dentro una stradina dove in teoria non passava nessuno ma il rischio comunque c'era.Sandra non disse niente durante il tragitto,io scesi dal morino e parcheggiao,Sandra scese e si sedette sulla moto,vicino a un muretto con degli alberi,c'erano ruderi di una casa abbandonata li a 5 metri.Anche loro parcheggiarono ,Ivan venne verso di noi e il suo collega di lavoro rimase li ,a un paio di metri seduto sul motorino,Sandra mi sussurro' che non dovevo allontanarmi da lei per nessun motivo e che dovevo stare attento nel caso arrivasse qualcuno.era accitatissima.
Ivan si avvicino' e sorrise verso di noi,aveva un'aria un po da ragazzino,Sandra si giro' verso di me e mi diede un bacio sulla bocca,io ero dietro di lei dall'altro lato della moto,ivan a quel punto disse "ma non devevi ringraziare me con un bacio?"Lei non disse niente ,lo guardo',si avvicino di piu' e...gli diede il bacio sulla bocca!Cazzo l'aveva fatto veramente!Io avevo il cuore a mille,ero li dietro e vedevo Sandra che stava gia' usando la lingua,lui l'abbraccio' e' incomincio' a toccarla dietro la schiena e poi sotto la gonna,lei non perse tempo,gli abbasso subito i pantaloni,poi i boxer e gli tiro' fuori quell'enorme uccello,non era del tutto eretto,erano entrambi in piedi e quando Sandra inizio' a fare su e' giu' dolcemente con la mano allora divento grosso veramente..lui la baciava e ora le sbottonava in paio di bottoni davanti del top,non aveva ancora il seno completamente fuori ma si vedeva gia' quasi tutto ,lui gli ando' con la mano a cercare un capezzolo,ora col palmo cercava tutta la tetta e la massaggiava,con l'altra mano era sulla sua patatina.Sandra stava cosi' offrendo le sue (e' mie) adorate tette a questo ragazzo conosciuto solo qualche giorno prima ,ora maneggiava il suo arnese e se lo portava sotto la gonna come per strofinarselo sulla sua patata,anche lui con le dita aveva iniziato a masturbarla sotto, .Ma le sorprese erano appena iniziate,Sandra mi fece cenno di guardare di fronte a lei,io vidi il suo amico che si era tirato fuori il suo pisello e si stava toccando,Sandra sembro' eccitarsi ancora di piu' allora fece sedere Ivan sulla moto e lei gli si mise di fronte dando pero' la vista del fondoschiena al suo collega ,prese il pisello di Ivan tra le tette.abbassandosi un po in avanti, e iniziando a strusciarselo sul seno, avvicinava il pene ai capezzoli,notavo che non lo prendeva in bocca ma potevo immaginare il perche',io ero li e vedevo le sue tette che avvolgevano il pisello di Ivan. la minigonna svolazzava lasciando vedere i glutei da sotto.Poi Sandra mi chiamo ' a se e mi chiese sotto voce se avevo con me un preservativo ,io dissi "certo",credevo mi chiedesse di indossarlo anche se non lo usavamo,invece mi fece segno di darlo al quel suo amico;"cooosa" ,dissi io sottovoce,"dai,dai,,,fammi divertire ,lo so , tanto ti stai divertendo anche tu..."era proprio decisa a farsi fare...nel frattempo il tipo si era avvicinato, io gli diedi quel preservativo che lui indosso 'in pochi secondi ,poi massaggio per qualche secondo i glutei di Sandra appoggiando li il suo membro e facedogli sentire che stava per penetrarla,Sandra nel frattempo teneva in mano il pisello di Ivan ,poi successe quello che nessuno si sarebbe aspettato prima,,il tipo prese il suo uccello in mano ,lo diresse verso Sandra e inizio a entrare con la cappella,il fatidico momento era arrivato!Ora le sollevava delicatamente la minigonna ma non del tutto ,giusto quel po per poter entrare senza fastidi,lei non aveva il costume di sotto e i glutei erano scoperti solo per meta' ,lui l'aveva vista prima e gli interessava solo farsela senza perdere troppo tempo per "sistemare" i vestiti ,pian piano inizio' a scoparla,lei iniziava a emettere gemiti ogni volta che lui la penetrava, di lato vedevo il pisello di quel tipo che entrava e usciva da dentro i glutei di Sandra,,,se la stava scopando li all'aperto davanti a tutti noi,poi lui gli mise le mani davanti alle tette,tirando giu il top,adesso le tette erano completamente al vento e in quella posizione sembravano molto piu ' grosse,lui se le palpava con tutte e due le mani tirandosi a se Sandra mentre continuava piano a scoparsela,dava veramente l'impressione che se la stesse gustando fino in fondo, ....non capivo se lei fosse gia ' venuta,credo di si ,vidi Ivan che continuo' a toccarsi con la sua stessa mano avvicinando, praticamente attaccato alla guancia di lei il suo membro che visto cosi' era piu' lungo della testa di Sandra che ora con le labbra aperte lo mordicchiava facendoci immaginare che a un tratto l'avrebbe fatto scomparire nella sua bocca ,con l'altra mano lui toccava il seno di Sandra,Ivan venne dopo qualche secondo mentre il suo amico la faceva voltare di fronte a se,la accomodo' sul sedile della moto ,lei allargo' le gambe e mentre mi guardava permise a quel tipo di farsi scopare un po in quella posizione,prima di ogni colpo che lui le dava tirava fuori quasi del tutto il suo pene poi rientrava dolcemente lasciandolo tutto dentro qualche attimo in piu' poi sempre piu velocemente ripeteva la stessa azione,lei tutte le volte mi guardava e si mordicchiava sensualmente le labbra ,lui la sollevo per i glutei tenendola con tutte e due le mani ,io in quella posizione non vedevo piu' nulla ma dai colpi si capiva che riusciva a scoparsela bene anche in piedi,infine si adagio' a terra e fece sedere Sandra sopra di lui,con la classica mossa lei gli prese in mano l'uccello che era dietro la sua schiena e se lo infilo' da sola dirigendolo verso le labbra della sua patatina,io vidi tutta la scena,ora era lei che scopava facendo avanti e dietro e su e giu',la vista dalla mia posizione era incredibile,si vedeva tutto il pene che affonadava fin in fondo e lei ,tette al vento , un po si toccava lei stessa la patata e il seno un po era lui a toccarla ,godeva come una matta e mi guardava spesso,il tipo venne dopo qualche secondo e venne dentro di lei (ovviamnte aveva ancora il preservativo).Poi,convenevoli,risate e simpaticismo e via sul motorino a casa,prima Ivan,ci informo' che il giorno dopo ci sarebbe stata l'inaugurazione stagionale del discoteca del ristorante e ci stava invitando.
Non ci credevo ancora che tutto cio 'era accaduto...ma sentivo che oramai eravamo maturi per poter vivere queste emozioni senza problemi.
Andammo in stanza , entrambi sfiniti per l'emozione ,dormimmo un paio d'ore,Sandra al risveglio disse che era stato come un sogno,disse che si sentiva una donna speciale perche' era mia e per me avrebbe fatto qualsisasi cosa con me,ma io avevo una domanda da farle:"perche non ti sei fatta fare da Ivan visto che ti piace tanto?"lei mi spiego:"perche' quando ho visto il suo amico che se l'e' tirato fuori io mi sono subito immaginata che mi avrebbe scopata prendendomi da dietro come sai che piace a me,ero troppo eccitata perche' avrei potuto realizzare quella fantasia e ho agito di istinto,e poi il pisello di Ivan e' troppo grande e avevo un po paura che mi avrebbe fatto male e che avrei creato imbarazzo generale...avevo una gran voglia di prendermelo in bocca a farti godere della scena ma poi lui avrebbe provato a scoparmi ed e' per questo che non l'ho fatto ma adesso te la faccio io la domanda:perche' tu non hai partecipato?...io risposi:"primo perche' era la tua "giornata storica",secondo motivo perche' un film cosi non potevo perdermlelo e ed stato stupendo guardare la mia attrice preferita,terzo motivo...a proposito di attrici ho registrato il video" Lei mi salto' addosso mezza nuda e mi prese a pugni scherzando e urlandomi che l'avevo imbrogliata.....che bella sensazione sentire le sue forme sul mio corpo anche cosi era fare sesso..Io la sera rilfettei molto tra me e me , adesso eravamo a un'altro un bivio:fermarsi o continuare in un percorso sconosciuto e forse pericoloso ;con Sandra eravamo entrambi daccordo che avremmo douto fermarci ma prima... un'ultima follia......che vi raccontera' Sandra
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11 years ago
AdamDTS,
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Sogno a occhi aperti
Il piacere per i più, altro non è che puro sesso finalizzato al piacere corporeo.
Chi leggerà questo mio pensiero, probabilmente potrà trovare risposte uguali alle sue, domande intime a cui nessuno ha potuto dare spiegazione.
Una strana alchimia, il sesso vissuto con la testa.... intendo quella attaccata al collo.
Una strana sensazione raggiungere l' orgasmo onirico, quello che magicamente avviene durante un sogno erotico, non necessariamente rapportato a desideri inconsci.....ti svegli "bagnato" e scopri che il sogno era fantastico ed ancor più incredibile, per il solo fatto che nessuno ti ha toccato, nemmeno le tue stesse mani, hai goduto solo perchè sognavi...ed era tutto magicamente bello.
La forza del cervello è immensa, riesce ad equlibrare ed a stabilire durante il sonno, ciò che vorremmo o più precisamente desideriamo nella vita conscia.
Fin qui si parla di emozioni irrazionali, vissute cioè attraverso la magia dei sogni, ma ultimamente, con mia grande sorpresa, tutto ciò di cui parlo, mi è successo nella cosidetta vita reale.
Io e Stella ci preparavamo per il primo incontro conoscitivo, come già ho accennato nel precedente racconto....
lei era un incanto, inutile descrivere come appariva ai miei occhi, ma in quel momento non erano gli occhi a percepire ciò che ruotava attorno a me, ma bensì le orecchie
Strano a dirsi, ma erano proprio le parole di Stella a suscitare in me eccitazione e percezione in un arco temporale che cavalcava tra reale ed irreale, un misto tra sonno e fase REM, chissà a quanti di voi sarà capitato di iniziare a dormire e svegliarsi di soprassalto,magari disturbati da qualcosa, propio mentre si raggiunge la cosidetta fase REM.....ci si sveglia storditi e confusi, senza avere la percezione reale della fisicità del proprio corpo.
Vado bene così? chissa se piacerò? secondo te farò colpo?
non erano rivolte a me quelle parole, ma all' imminente uomo che l'avrebbe vista così seducente, cosi bella, cosi intrigante,cosi come la vedevo io stesso.
E' bastato poco.... entrai in trans, un misto tra fase REM e realtà, un incrocio di livelli corporei, quasi subliminali......
Quel giorno magico, qualcosa si era innescato, proprio come un sogno erotico
e come un sogno erotico, provai l'ebrezza di un orgasmo, scatenato dalla forza mentale, solo con la magia delle parole mista alla vista di un corpo straordinario, quello di Stella.
Stella che non era nuda, ma vestita di tutto punto, truccata al punto giusto, effervescente quanto basta e con tanta voglia di stupirmi....in tutti i sensi.
Baci
M&S
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2
11 years ago
incantoblu,
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La spesa 2
Dopo la piacevole esperienza della scorsa settmana decido di rifare la spesa nello stesso negozio sperando che il proprietario mi faccia assaggiare ancora lo stesso salame...appena entrato il tizio accennando ad un sorriso mi dice ad alta voce buonasera. ..stavolta ho una sorpresa per te... ed io incuriosito pensando ad una nuova specialità gastronomica risposi speriamo che sia buona...appena l' ultima cliente uscì il proprietario tuttofare...nel vero senso della parola, guardando verso il retrobottega disse Simba chiudi la porta...Simba era la sorpresa un ragazzone di colore un po' timido ma ben messo...è il mio nuovo garzone. ..se ti va si può unire a noi...ed io pregustando la succulenta pietanza risposi certamente...il capo senza perdere tempo con fare autoritario mi fece subito spogliare e disse ...mostrami cosa indossi di sexy per me...ed io fortunatamente mi ero premunito indossando un bel perizoma nero e le immancabili calze autoreggenti nere che mi fanno sentire una gran troia...in un batter d'occhio mi ritrovai con l'uccello in bocca a spompinare...già bello duro...umm iniziamo bene pensai...dopo poco il mio maschione era già durissimo e gemeva di piacere , dal cazzone usciva abbondante liquido che mi lubrificava la bocca...un buon sapore...il porco era arrapatissimo....mi scopava la bocca con furore ed io ricambiavo con un bocchino super...il negretto si teneva in disparte ed io lo invitai con un gesto a farsi avanti e mostrarmi ciò che aveva tra le gambe...ma il proprietario esclamò si vede man non si tocca...devo prima finire io di scoparti per bene e dopo se mi hai soddisfatto per bene ti faccio sfondare da una nerchia nera...e si, era davvero un salame enorme...per restare in tema...già dritto...ed io non vedevo il momento di farmi sbattere...dal negrone....sarebbe stata la mia prima volta...con un ragazzo di colore...ma prima dovevo soddisfare il mio padrone... (non che la cosa mi dispiacesse)... mi fece girare e mi infilo il cazzone nel culetto...umm fai piano..dissi e lui stai zitta troia...scopa e godi in silenzio...che per gridare c' è tempo...il maialone mi stantuffava in tutti i modi...alla pecora...poi mi fece mettere a smorza candela (così avevo di fronte Simba che si masturbava...umm) poi impiedi appoggiato al bancone...ed io con un po di espezienza cercai di farlo venire prima per poter provare quanto prima l'uccello nero...accellera fai presto....che sto venendo gli dissi scopami più forte...dai fammi venire...e così un fiume di sborra mi riempi il culo siii bravo... esclamai ...e lui però continuo' ancora a fottermi forte...per altri 4-5 minuti era davvero un toro...ma io volevo dentro di me in cazzone nero, si lo desideravo...e così dopo poco fui accontentato...dai zoccola adesso puoi scopartelo...mi disse e così Simba si fece avanti con la mazza dritta ed io senza esitare cercai di infilarmelo tutto in bocca ma era troppo grande... cercai comunque di fare del mio meglio per far godere il negrone un po timido forse imbarazzato dal mio ciondolo che rimaneva piccolo difronte a quei cazzoni...ma quando vengo scopato sono assolutamdnte passivo...ma era giunto il momento di provare il salame nero nel mio buchetto...dai scopami gli dissi e lui timidamente mi piazzo l' arnese sul buco aspettando un mio cenno per entrare pensandomi di farmi male...ma il mio buco era già ben aperto e lubrificato dalla copiosa sborrata del capo ed il mio desiderio troppo forte dal pensare al dolore che mi avrebbe provocato quell'enorme cazzone...così esclamai a voce molto alta dai sfondami...sii tutto dentro...lo voglio...e il negrone quasi trasformato iniziò a stantuffare...umm che godimento lo sentivo tutto dentro...mi spaccava ma mi piaceva...sii non trattenevo le urla miste di piacere e dolore... a questo punto il capo di nuovo duro si avvicinò e mi disse adesso ti facciamo godere in due...si che bello...fu un ora circa di godimento assuluto io arrivai penso due tre volte senza mesturbarmi ed i miei maschioni mi venivano in culo e in bocca a turno...bellissimo...una gran bella spesa...penso di non cambiare più market...
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11 years ago
ale1983bx,
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A casa del collega
Visto che un amico di coppia mi ha scritto trovando simpatico il mio racconto, puer avendo avuto veramente pochissime avventure da singolo con una coppia, non può che venirmi in mente un episodio di tanti, ma tanti anni fa, almeno 10-12....ero con un amico, entrambi con un interesse sportivo, e quella sera, (sua moglie e figlia erano al mare) era a casa con la sua "amante"....considerato il mio carattere allegro, gogliardico, estroverso, mi hanno invitato a bere qualcosa da loro, anche per dare un minimo di giustificazione per gli eventuali vicini troppo curiosi. Arrivo da loro che avevano già cenato, un amaro, qualcosa da bere e poi si inizia a parlare di argomenti "scottanti"...ma credo il tutto non programmato....parlammo di sport, di ginnastica e la sua amica, per illustrarci quella che è di solito fare in palestra, si toglie le scarpe, con i pantaloni che lasciano intravedere piedi molto belli, curati e smaltati di scuro, inizia a fare movimenti con il bacino, il famoso arco ecc. ecc.. probabilmente il tutto ha acceso un po' gli animi, tanto che quando si è seduta sul divano, questa volta in mezzo a noi, ha sorretto molto bene le noste batture allusive....si è chinata sul suo compagno-amante baciandolo e facendo le fusa....mentre io in disparte, un po' imbarazzato ero fermo come un albero. Lei improvvisamente si è chinata di più su di lui, ha iniziato. quasi casualmente, a passare il suo piedesul mio fianco, ha cercato il mio petto, ha raggiunto il mio viso....mi sono trovato lo sguardo del mio amico con chiaro gesto di intesa...le ho baciato a lungo il piede.....lei iniziava a cambiare atteggiamento e respiro.....poi si è alzata di fronte a noi ed ha detto di avere il ciclo.....però chinandosi fra noi ed iniziando prima da lui e poi da me ad aprire la cerniera ed a tirare fuori i membri,dimostrando che l'idea del sesso è quella che faceva godere. Lavorò in molti modo con la bocca alternando i due sessi....riuscì anche a metterli entrambi in bocca.....alla fine fece venire lui sulla sua pancia..... leccò tutto il cuo sperma e poi con la bocca piena si avvicinò al mio che esplose di piacere ancora nella sua bocca.....ella bevve tutto....ritornò alternandoso tra l'uno e l'altro a pulirli con la lingua fichè non fossero tornati a riposo......era quasi tardi, il marito l'attendeva a casa e l'accompagnammo all'auto.....l'abbiamo rivista ancora una sola volta...e questa volta non aveva il ciclo, ma una amica. Indimenticabile, anche a distanza di anni.
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11 years ago
complice1discreto1piemontese,
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Fantastica esperienza in croazia
Quanto vado a raccontare ora è successo l'estate scorsa durante una vacanza in Croazia nella bellissima Premantura in Istria. Partii in vacanza con quella che ora è la mia ex ragazza,premetto subito che lei è peruviana,ora ha 26 anni,carnagione un po' scura,mora,proveniente non dalla capitale Lima ma da un città della foresta amazzonica dove date le altissime temperature costanti le donne girano normalmente in abiti molto succinti,spesso senza reggiseno in quanto fa sudare molto e molto spesso in gonne o pantaloncini mini...dico questo perchè tale realtà ha contribuito a rendere la nostra storia,conclusasi non per nostra scelta ma non mi dilungo in spiegazioni;da subito molto passionale ed eccitante. Come arrivò in Italia infatti da subito non ebbe problemi ad inserirsi e per quanto riguarda il nostro rapporto immediatamente fu chiaro e ricambiato tra noi ogni aspetto del sesso,vissuto come amore ma anche come estremo piacere da concedersi e concedere all'altro. Lei infatti assecondava ogni mio desiderio in termini di vestiario sexy che mi fa impazzire,ed io con lei facevo altrettanto in ogni aspetto. Fatta questa premessa riporto la nostra splendida avventura.
Arrivati a Premantura il giorno seguente al nostro arrivo andammo subito in una bella zona di mare all'interno di un parco protetto dove normalmente si incontrano molti nudisti oltre a chi va in spiaggia col comune costume da bagno. La mia lei in spiaggia normalmente indossava solo un perizoma,cose che a me piaceva moltissimo e come detto prima lei assecondò immediatamente con piacere. La spiaggia ci piaceva molto così per alcuni giorni siamo andati sempre all'interno del parco cambiando qualche caletta e spiaggia e poi alla sera tornavamo e dopo la doccia andavamo fuori a cena. Al quinto giorno arrivati in una spiaggetta piccola e un po' nascosta ci sistemammo in una piccola zona rocciosa e poco dopo arrivarono due ragazzi abbastanza giovani che si sistemarono a una decina di metri. I due come arrivarono e sistemarono le loro cose si tolsero il costume e presero il sole integralmente,vidi che la cosa piacque alla mia lei che ridendo mi fece cenno verso i ragazzi indicando le loro parti intime. Ovviamente restando in spiaggia con lei e vederla uscire dall'acqua in perizoma e con i capezzoli duri le mie erezioni erano assai frequenti,lei accortasi della cosa mi disse di togliere il costume come i due ragazzi vicini,tanto non ci avrebbero fatto caso,erano nudi anche loro. Senza tante paranoie l'accontentai solo che poco dopo anche lei vedendomi nudo col cazzo duro iniziò ad eccitarsi e mi chiese se mi avrebbe dato se si toglieva il perizoma. Io eccitato e come dicevo prima senza molti problemi a riguardo dato che spesso nel sesso cercavamo diverse trasgressioni le risposi subito positivamente. Iniziammo così a baciarci e toccarci inizialmente con calma poi sempre con maggior desiderio. Poco dopo buttando l'occhio mi accorsi che i due ragazzi vicini ci stavano guardando ed entrami mostravano un decisa erezione,anche la mia lei se ne accorse e sorridendo con una semplice esclamazione disse: que lindo (che bello). Io ero eccitatissimo e anche lei dimostrava sempre più voglia,iniziò a succhiarmelo e mentre lo faceva si mise con il sedere rivolto verso i ragazzi e le gambe spalancate. Mentre me lo succhiava vidi i due che prima iniziarono a masturbarsi poi uno si avvicinò all'altro e iniziò a succhiarglielo,la cosa mi elettrizzò,erano bisex e lo dissi subito alla mia lei che si girò a guardare e con un desiderio incredibile negli occhi mi disse di chiamarli vicino a noi. mi alzai e avvicinandomi ai due in chiesi se parlavano italiano,i due erano sloveni e parlavano benissimo,così chiese loro se desideravano portare i loro asciugamani vicino ai nostri e sorridendo decisamente balzarono in piedi prendendo le loro cose velocemente. Mentre si avvicinavano mi soffermai a guardare le parti intime di uno dei due che era dotato di un bel membro depilato,anche la mia ragazza se ne accorse e salutati un attimo i due nuovi amici mi disse che voleva vedere il ragazzo che prima stava succhiando,quello meno dotato per capirci; voleva vederlo con il mio cazzo in bocca al che io la guardai un po' stupito non tanto per l'idea di essere succhiato da un uomo ma più che altro le chiesi nel frattempo che avrebbe fatto. Allora ridendo prese in mano il cazzo dell'altro e mi disse che intanto lei si sarebbe occupata di quello. La cosa mi piacque da morire,per un po' andammo avanti così,mentre il ragazzo mi succhiava io la guardavo leccare la cappella dell'altro e poi infilarsela in bocca,godevo un sacco sia fisicamente che a livello emotivo,la cosa mi piaceva moltissimo. Dopo essermelo fatto succhiare bene le dissi che volevo scoparla,allora si mise in ginocchio col sedere rivolto a me e iniziai a scoparla da dietro,era incredibilmente bagnata e mentre io la penetravo continuava a succhiare e l'altro ragazzo si masturbava con le mani. La cosa continuò per un po' poi mi fermai altrimenti venivo subito così mi sfilai un attimo,lei così si girò e mi disse che voleva scopare con l'altro ragazzo,lui capì subito e si mise al mio posto iniziando a penetrarla,io guardavo ed ero super eccitato,mi inginocchiai accanto a lei che succhiava e incredibilmente mi guardo e mi disse di succhiare il cazzo con lei,senza farmi pregare molto mi unii a lei e insieme leccavamo quel bel cazzo depilato e contemporaneamente ci baciavamo,fu bellissimo e super eccitante vedere come insieme stavamo trasgredendo,coscienti e felici. Quando entrambi i ragazzi fecero capire che stavano per venire,lei si distese completamente a pancia in su e tutti e tre segandoci le sborrammo addosso sulle tette e sul viso,fu un'esperienza fantastica che chiaramente solo una coppia super affiatata e aperta,senza segreti si può permettere e per me fu un vero spasso.
17
4
11 years ago
admin, 75
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Il genero perfetto... e l'amica della suocera
I mesi passavano in fretta ora che G. era diventato mio complice in questi giochi perversi, riuscivamo a tener nascosti i nostri tradimenti senza far mai accorgere di niente nè mio marito nè mia figlia, terribilmente gelosi entrambi. Poi in una stranamente calda mattina di Marzo ricevetti una telefonata inaspettata.
Ero sotto la doccia, l’acqua scorreva su di me mentre mi insaponavo accarezzando delicatamente ogni parte del mio corpo, i seni, passando con cura le mani a coppa sotto di essi, arrivando a sfiorare appena i capezzoli rosei che si inturgidirono all’istante, il collo e la schiena, il sedere, indugiando con la mano nel solco profondo seguendolo fino ad arrivare al mio stretto ingresso posteriore e mentre le dita della mano lavoravano da dietro, con l’altra cercavo il mio sesso, caldo e bagnato. Lasciai entrare le dita in me, davanti e dietro muovendole con insistenza, ero eccitatissima, e mi bastò poco per godere, buttai indietro la testa e gemetti di piacere quando l’orgasmo mi prese. Sfilai le dita e assaggiai gli umori della mia fica, dio quanto mi piace quel sapore, finii di risciacquarmi e uscii ad asciugarmi. Il telefono al piano di sotto squillava. Corsi giù per le scale indossando l’accappatoio, risposi:
“Pronto”
“Ciao Marta! Sono Giorgia, come stai?”
“Oddio Giorgia quanto tempo! Benissimo e te? Che fine hai fatto?”
“Sono stata in giro per l’Europa per lavoro e sono tornata solo ieri sera, volevo chiederti se ti andava di vederci questa sera, approfittando del fatto che è la festa della donna, per raccontarci tutto quello che non ci siamo dette negli ultimi anni”
“Un idea grandiosa! Era tanto che non uscivo, mi farebbe veramente piacere! Ci incontriamo dal benzinaio in fondo al paese stasera alle 20?
“Perfetto cara, allora a stasera! Un bacione”
“Un bacio anche a te, a dopo!”
Era la festa della donna, non me ne ero neanche accorta! Ero felice di uscire un po’, era davvero così tanto tempo che non mi concedevo una serata per me, e la cosa mi mandava su di giri. Siamo cresciute insieme io e Giorgia, elementari, medie e liceo scientifico, poi lei aveva cominciato l’università, io mi sono sposata, abbiamo cominciato a lavorare in biblioteca ma io ho smesso dopo due anni perché ero rimasta incinta di L., ogni tanto veniva a trovarci a casa, era un’amica insostituibile, e mi ha dato una mano con la mia bimba appena nata. Terminati gli studi di medicina cominciò a lavorare nell’ospedale cittadino, ma era molto brava, e presto la chiamarono in un centro specializzato a Milano poi a Roma, Berlino, Londra e Zurigo, dove attualmente lavora. Ci siamo sempre scritte lettere e cartoline e ogni tanto ci sentivamo al telefono, la nostra amicizia continuava anche a distanza, eravamo amiche per la pelle io e lei. Ci assomigliamo molto e anche se lei è molto più formosa e più alta di me, ci scambiavano spesso per sorelle. Non vedevo l’ora di incontrarla.
Preparai la cena per mio marito C., dato che era al lavoro, lo chiamai per avvertirlo che stasera sarei uscita con Giorgia e che non ci saremmo incontrati a casa visto che lui avrebbe finito di lavorare alle 20. Mi disse che non c’era problema alcuno e che era contento che uscissi con Giorgia e mi disse di salutarla. Lo salutai e corsi dall’armadio, per scegliere i vestiti che avrei indossato per uscire. Trovai un paio di jeans molto attillati che esaltavano le mie curve alla perfezione, vi abbinai una camicetta bianca, un po’ stretta, ma decisi di tenerla sbottonata fino ai seni quindi non mi avrebbe dato problemi; sopra avrei messo un maglioncino beige generosamente scollato che avrebbe lasciato vedere anche la scollatura della camicetta. Scelsi un paio di autoreggenti nere a fiori che coordinai con mutandine e reggiseno dello stesso colore. Misi tutto sul letto e scesi in salotto a vedere un po’ di tv per far passare il tempo. Abbandonata sul divano con l’accappatoio mal legato che mi lasciava mezza nuda. Il tempo passava lento e io ero eccitata all’idea di uscire con Giorgia per divertirci come facevamo da ragazzine. Mi addormentai e, senza accorgermene, arrivò finalmente l’ora di prepararmi. Andai a sistemarmi i capelli, mi profumai e mi vestii. Presi la giacca, indossai un paio di decolleté nere con un tacco molto pronunciato e uscii di casa. Arrivata dal benzinaio parcheggiai e dopo cinque minuti arrivò Giorgia su una splendida BMW nera gigantesca; un chirurgo richiesto come lei guadagnava parecchio e poteva permettersi ogni lusso. Si accostò alla mia macchina e aprì la porta invitandomi a entrare. Era splendida come la ricordavo. Quando eravamo giovani si giravano tutti a guardarci quando passeggiavamo in città, e lei era rimasta tale e quale, solo qualche segno dei quarant’anni si intravedeva attorno agli occhi. Un vestito di velluto blu con le maniche lunghe, molto corto e attillato che evidenziava molto le sue forme, scollato all’inverosimile faceva uscire una 5^ di seno che metteva appetito anche a me. Calze nere e decolleté blu come il vestito, una donna da invidia. Rimasi stupita.
“Ma Giorgia sei splendida! Neanche da ragazza eri così bella!”
“Buonasera e grazie infinite! Anche tu comunque sei un bocconcino niente male!”
Scoppiammo a ridere entrambe come due ragazzine e ci salutammo con due baci sulle guance come una volta; si accese una sigaretta, abbassando un po’ il finestrino del transatlantico e decisi di accendermene una anche io. Mi raccontò di una vita lavorativa intensa ma soddisfacente e remunerativa, non aveva ancora incontrato l’uomo della sua vita ma la compagnia maschile non le mancava, come da ragazza del resto; mi chiese del mio matrimonio con C. e di mia figlia L. rivolgendosi a lei come la sua nipotina, e io le risposi che andava tutto a gonfie vele anche se la vita di casalinga non era così soddisfacente come la sua e che la mia bambina si sarebbe presto sposata (con il mio G.). Era contentissima e non le avrei certo rovinato la sorpresa dicendole che mi facevo scopare dal suo ragazzo!
Per il resto parlammo del più e del meno fino ad arrivare al locale, fuori città. Un posto che assolutamente non conoscevo, a metà tra una discoteca e un ristorante, con luci rosse molto basse, ogni tavolino era disposto lungo i lati della stanza immensa ed era nascosto da una tenda che si poteva aprire o chiudere. Su ognuno di essi vi era un candelabro con quattro candele accese senza sedie, solo comodi divanetti.
Ci sedemmo e immediatamente il cameriere ci portò via le giacche e il mio maglione per appenderli nello spogliatoio e tornò portandoci un drink come aperitivo, il locale si stava riempiendo e la musica cominciava a diffondersi alta nella sala. Mi piaceva tanto. Mi disse di non preoccuparmi e ordinare qualsiasi cosa, dato che metteva tutto in nota spese alla clinica. Il drink, molto dolce, mi fece effetto quasi subito, anche se molto leggero, sono completamente astemia, era più che prevedibile, ma quella sera avevo voglia di dare uno strappo alla regola. Ordinammo ostriche e bevemmo champagne, tanto champagne, ero quasi al limite, e stavo perdendo il controllo di me stessa, erano vent’anni che non mi ubriacavo, decisi di bere ancora un bicchiere, mi piaceva.
Lo spazio al centro della sala era rialzato da un gradino, dove gli altri avventori del locale, l’80% erano donne, ballavano, rimanemmo a guardarle ballare sorridendo, poi mi mise una mano sulla coscia, delicata, leggera e calda, e mi invitò a ballare. Salii sulla pedana e le porsi una mano per farla salire a sua volta, nell’atto di alzare la gamba per superare il gradino non potei fare a meno di notare che anche lei indossava delle autoreggenti, e sembrava che non portasse neanche le mutandine. Non so se fosse il caldo, il vino francese o le sue gambe fasciate in quelle calze sensuali ma mi eccitai d’un tratto, e cominciai a ballare stretta a lei che mi metteva una gamba tra le mie, facendola aderire alle mie cosce e io alle sue, sentivo le sue mani che accarezzavano la mia schiena e io feci altrettanto con la sua, mentre continuava a scendere fino ai jeans e al mio sedere, che strinse con forza. Due ragazzi sulla trentina si avvicinarono a noi, subito presero a ballarci dietro uno a me e uno a lei, poi si fecero più audaci mettendoci le mani sui fianchi, il mio avvicinò il suo sesso già turgido al mio sedere e alla mano di Giorgia su di esso, lei cominciò a muovere la mano su e giù accarezzando sia me che lui, poi, quando fece altrettanto il ragazzo dietro di lei, come un onda mi sorprese con un profondo e passionale bacio in bocca, al quale mi abbandonai con tutta me stessa come in trance. Sentivo i rumori liquidi e il risucchio delle nostre bocche unite, le labbra che scorrevano morbide sulle mie, e la sua lingua vellutata che inseguiva la mia in un gioco di carezze e capriole nelle nostre bocche. Era strano e paradisiaco insieme, quanto mi piaceva quel bacio, era così appagante e profondo che mi lasciai trasportare dalla sua guida. Si staccò da me con uno schiocco e un rivolo di saliva ancora ci univa, finendo poi nel solco tra i suoi seni lasciati quasi scoperti dall’abitino blu.
“E’ solo mia ragazzi, non c’è posto per voi stasera”
A quelle parole ciò che rimaneva di me si sciolse tra le sue braccia, ero così eccitata che mi sentivo un fuoco dentro, e avevo bisogno di lei per spegnerlo.
Mi guidò tenendomi per mano fino al tavolino, divincolandoci dai ragazzi, tirò le tende e si sedette accanto a me, rimettendo la mano sulla mia coscia come prima, sentivo il calore salire ero confusa eccitata e ubriaca, non so se fosse la cosa giusta da fare, ma sono un‘esperta di sbagli e così la lasciai fare persa nell’estasi. Mi baciò di nuovo intensamente come prima, sporgendosi su di me, e automaticamente portai una mano al suo viso che, dopo alcune carezze, si spostò sul suo seno, scoprendolo dal velluto blu che lo racchiudeva, mi staccai dalla sua voluttuosa bocca e presi il suo capezzolo tra le labbra mentre lei con una mano mi teneva premuta al suo seno e con l’altra mi accarezzava l’interno delle cosce, divenuto rovente per l’eccitazione e armeggiava con i bottoni dei miei pantaloni riuscendo ad aprirli e con il mio aiuto li sfilò completamente abbandonandoli sotto al tavolo. Era già salita alla camicetta aprendo ad uno ad uno i pochi bottoni che avevo chiuso, scoprendo il mio seno, chinandosi per leccarlo. La sensazione della sua lingua inturgidì immediatamente i miei capezzoli e fece sgorgare un fiume di umori tra le mie gambe, del quale si accorse subito appena mise due dita sotto le mutandine e dentro di me.
“Come sei bagnata” disse con un espressione carica di lussuria “non sapevo di farti quest’effetto, mia dolce viziosetta”
Non potei fare a meno che gemere e mugugnare il mio piacere mentre le chiedevo
“Mmmh…metti un altro dito dentro, mi fai godere così!”
Il mio desiderio fu esaudito all’istante. Le sue dita si muovevano con sapienza dentro di me, accarezzandomi sempre più a fondo, la musica era forte, e io gemevo ad alta voce senza pudore mentre mi esplorava con vigore. Le saltai sopra sedendomi sulle sue gambe andando a cercare il suo sesso sotto la gonna del vestito con le mani, e come credevo, era senza mutandine e sorprendentemente liscia e rasata. Come me era fradicia e senza sforzo alcuno entrai nella sua carne calda muovendo le dita dentro di lei, come faceva con me, mi liberò dal reggiseno per poter leccare meglio i miei seni e piano piano la spinsi a sdraiarsi sul divanetto. Rapida le allargai le gambe e infilai il viso tra le sue splendide cosce, cercando con la lingua il suo frutto proibito che era cosi caldo e dolce, e mentre leccavo il suo clitoride le lasciai entrare due dita nel sedere e lei urlava come se non avesse mai goduto così
“Dammi di più” implorava in estasi
E le misi due dita anche nella fica, sentivo le contrazioni dei suoi muscoli e capii che era prossima a godere di me. Affondai con più vigore sia dietro che davanti mentre la mia lingua leccava avida il suo segreto fino a farla venire urlando, inondandomi la bocca di lei. Si alzò mentre ancora tremava per il piacere, fece sdraiare me per potermi soddisfare come avevo fatto io, allungai una gamba sul divanetto mentre l’altra la portavo sullo schienale. Si avventò sul mio sesso con foga penetrandomi con le dita davanti, masturbandosi con l’altra mano, lo spettacolo che avevo innanzi agli occhi mi mandò così fuori di testa che venni immediatamente, ebbra di piacere. Dio quanto mi ha fatto godere.
Mi si sedette accanto sistemandosi il vestitino, mi baciò nuovamente con trasporto, facendomi gustare i miei umori dalla sua lingua e disse
“Sarà il nostro piccolo segreto, erano anni che volevo averti così, sei tu la donna della mia vita”
Sorrisi e le restituii il bacio dicendole
“Ci divertiremo come ragazzine ora che sei tornata”
Ci ricomponemmo il più possibile per poter uscire dal locale, pagò il conto e andammo a prendere la macchina. Continuavamo a guardarci e sorridere facendoci i complimenti l’una all’altra. Dal benzinaio mi diede un altro bacio passionale e mi strizzo un seno dicendomi
“Non vedo l’ora di rivederti Marta, non riesco più a starti lontana”
Ancora mezza brilla risposi
“Anche io Giò, non appena riesco a rimanere sola a casa ti chiamo immediatamente, e chissà…potresti avere un ulteriore sorpresa”
“Adoro le sorprese”
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 18 hours ago -
Emozioni
Tu chiamale se vuoi......emozioni.
E' da tempo che proponevo a Stella l'idea di conoscere altre coppie,non necessariamente finalizzata a chissà quale "scopo", ma solo ad aggiungere un pò di pepe al nostro rapporto di coppia.
Dopo Natale, quasi fosse un regalo posticipato, Stella mi invia un sms con scritto " ti penso sempre, e penso anche all'altra cosa"... il mio fù un sussulto,non credevo ai miei occhi nel leggere l'sms.
Pensai subito : questa è la volta buona.....
Fu la visione di un film a scatenare in lei la curiosità,probabilmente sopita, al punto che esclamò : intrigante quel film.....
Presi il coraggio a due mani e le proposi di accettare l'ipotesi di un incontro, cosa che avenne di li a poco.
Scambio di messaggi sul sito, qualche sms ed il gioco è fatto, luogo di incontro ideale,non poteva che essere a metà strada tra noi e loro.
La paura era tanta, chissà che persone saranno, chissà che succederà, chissà che emozioni proveremo una volta sul posto.
Dinanzi a noi si presentò una coppia a modo, molto elegante e devo essere sincero, anche bella.
Davanti ad un buon caffè abbiamo intavolato i più svariati discorsi, e non mancavano certo le risate, due persone veramente squisite, purtroppo però, come si dice in gergo "scambistico", non è scattata la scintilla.
Non era di certo quello il fine, almeno inizialmente,.... più che altro prevaleva in me, la consapevolezza che un "passo" era già stato fatto, ed il feeling che si era instaurato tra me e Stella, era molto più che una "trombata con un altra".
Chi si aspetta da queste righe un racconto hard dai contorni estremi, con tanto di definizioni cariche di sesso etremo, probabilmente resterà deluso, perchè paradossalmente questo racconto è indirizzato su un altro piano, quello emotivo e sensoriale.
E' proprio la preparazione che precedeva l'incontro a scatenare eccitazione tra me e Stella, ad iniziare dallo scegliere cio che avremo indossato per il giorno, ai dubbi che ci ponevamo, alle domande senza risposta...... perchè quella era la nostra "prima volta".
La seconda volta è stata in tutto e per tutto uguale alla prima.
I cuori correvano all'impazzata,la curiosità era tanta,anche perchè, a differenza della volta precedente, ci eravamo sentiti al telefono più volte.
Si è creato subito un feeling particolare tra noi quattro,pur non conoscendone i visi eravamo attratti dal gioco che si è venuto a creare tramite gli sms, che non cadevano mai sul volgare.
Ci siamo trovati di fronte, persone splendide e carine, disponibilissime al gioco creatosi i giorni precedenti all'incontro.
Purtroppo anche in questa occasione non si è avuto un seguito.
Ma ciò non toglie, che resterà per sempre un dolce ricordo.
St&ma
14
0
11 years ago
incantoblu,
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Luca e Sandra 6 parte :meglio 2 massaggiatori
(in caso non li abbiate letti,vi consigliamo di leggere prima i racconti precedenti)
.....gia',Luca aveva deciso che con Dario poteva bastare cosi ,giustamente quella era la sua visione delle cose ,pero' quando mi rivelo' che Dario non appena fossi tornata in mansarda avrebbe desiderato prendermi e scoparmi ,esattamente come aveva appena fatto Luca,io un po mi arrabbiai e ci rimasi male per non avermelo fatto fare anche perche' 3 anni prima,dopo un periodo che ci eravamo lasciati e poi rimessi insieme dopo piu' di 2 anni,gli permisi di farsi sia la sua ex che successivamente un'amica che avevamo in comune ,con entrambe io ero li con lui e mi faceva piacere di avergli fatto quel "regalo",nella prima occasione si tratto' del suo compleanno quando a fine serata rimanemmo io Luca e' la sua ex che invitammo a rimanere a dormire a casa di Luca che al tempo abitava da solo ,quella notte dormimmo a casa sua tutti insieme solo perche' era tardissimo per tornare a casa e successe che bel nel mezzo della notte io mi sveglia che Luca aveva le mani sulle mie tette e la sua ex glielo prendeva in bocca ,poi loro 2 fecero sesso e io mi unii solo dopo un paio d'ore piu' tardi quando lui me lo infilo' da dietro quasi a sopresa.La seconda volta,con Francesca,un'amica che frequentavamo molto in quel periodo,una sera ci gurdammo un film insieme,era inverno,ma Luca incomincio' a farci dei massaggi alla schiena usando una mano per me e l'altra per lei dopodiche pian piano ci toglieva un indumento alla volta fino a denudarci completamente;io ero li che me la godevo ,fece tutto lui ;Francesca non si oppose minimamente e alla fine lui ci fece antrambe ,mi ricordo in particoleare che mi fece mettere la mano sulla patata di Francesca in modo che io potessi sentire e condividere con lui tutte le volte che col pisello la scopava ,un particolare che ancora adesso mi fa eccitare.Ora era il mio momento, era capitato gia' con Matteo ma fu troppo fugace(anche se di un eccitante mai provato prima) ora potevo pareggiare i conti,ma non era questo il motivo principale, ero un po risentita ma perche' Luca era stato "geloso" con me e' non mi aveva trattato con lo stesso metro col quale io avevo trattato lui;posso comprendere in quanto non siamo tutti uguali,Luca ha fatto tantissimi cambiamenti da quando lo conosco,ora e' una persona etremamente aperta ,piu'matura intelligente e devo ammettere che rispetto a come era qualche anno fa il fatto che mi abbia permesso di toccare e di farmi toccare da Dario e', se pur per qualche secondo, farmi fare da Matteo devo dire che non l'avrei mai pensato che potesse succedere fino a qualche tempo prima.Poi pero' le cose sono appunto sono cambiate,io conoscevo benissimo il suo desiderio di fare sesso con 2 donne,era in assoluto il suo sogno,come per tanti uomini credo, quando se n'e' presentata l'occasione non ho voluto negarglielo,non l'ho fatto con lo scopo di essere ricambiata,non ci pensavo neanche in quel periodo perche ero in verita' concentrata solo a tornare con lui e far funzionare la nostra storia.Pero' insomma adesso mi sarei aspettata un'altro atteggiamento ma in fin dei conti ero contenta lostesso!!mi ero divertita da matti a fare le foto e poi fare sesso con Luca mentre Dario era li ...impagabile!!
Nel mese successivo Dario venne da noi ancora 5/6 volte,la prima volta dopo una settimana fu invitato da Luca piu che altro per rasserenarlo circa la loro amicizia,lo invito' con la scusa di guardare le foto insieme.Le foto erano bellissime e le conserviamo ancora(ovviamente),non sappiamo se Dario credeva ancora alla storia del concorso ma comunque Luca gli disse che non era andata bene in quante il genere era troppo soft e ,l'agenzia cercava invece un genere piu' esplicito.Mentre le guardavamo ci scherzavo su sempre, per esempio commentai quella in cui io ero sopra a Dario seminuda dicendo: "peccato che avevamo quelle fastidiose mutande!",lui non sapeva che Luca mi aveva svelato riguardo il desiderio espresso di fare sesso con me quindi si comportava in modo naturale e sciolto senza imbarazzo anche quando io ne approfittavo per provocarlo un po e', invece per me il sapere tutto, era un vantaggio non trascurabile e rendeva certe situazioni molto piu' divertenti, e quando ci si scaldava con qualche battuta Dario scherzosamente chiedeva "aiuto" a Luca dicendogli di tenermi a distanza altrimenti non rispondeva delle sue azioni.In particolare una sera venne a guardarsi una partita ,credo fosse una finale di Champions.Io "permetto" a Luca ogni tanto di guardarsi le partite ma a patto che per tutta la durata su impegnasse a farmi un massaggio sul divano su schiena e sedere, in questo modo io sono contenta e Luca lo era doppiamente contento perche per tutta la partita aveva sotto gi occhi il mio perizoma e le mani sul mio sedere .Quella serata doveva essere una sorta di serata tra"uomini" e io ,dopo aver salutato Dario, mi stavo per ritirare nella mia stanza e dissi loro che sarei andata su a guardarmi qualcos'altro ma fu proprio Luca e chiedermi di rimanere li ,io gli dissi che pero' c'era da rispettare il "patto" e che non era la condizione giusta;lui mi rispose di non preoccuparmi anzi che sarebbero stati in due a rispettare la "tradizione",Dario non capiva e chiese di cosa stavamo parlando, io sinceramente non prendevo la proposta sul serio ma Luca insisteva ancora e Dario intervenne anche lui chiedendomi di rimanere in loro compagnia anche se comprendeva che sarebbe stato noioso per me gurdare la partita.Cosi io mi avvicinai al divano,loro erano seduti vicini e io volevo stare in mezzo cosi,non so come mi venne ma d'istinto prima diedi un bacio sulle labbra di Luca e poi feci lostesso con Dario,un bacio innocente ma sulle labbra di entrambi,poi dissi um po maliziosa ma col cuore che mi batteva non appena mi ero resa conto di cosa avevo fatto :"porta fortuna..ora mi fate sedere o no?"Mi sedetti sul divano in mezzo a loro avevo indosso una canotta larga e un pantaloncino celeste cortissimo che faceva vedere le forme del sedere e della patata,mi rendevo conto che era troppo corto ma non mi importava,volevo divertirmi.Luca disse con tono preoccupato che la serata cominciava proprio bene, mi chiese se stavo comoda ,solo che cosi' di botto io non riuscivo a essere subito a mio agio .mi rivolsi con la schiena verso Luca e di fronte a Dario(la tv non la guardavo neanche),intanto la partita era iniziata,non sapevo neache chi giocasse ;Luca inizio' a tastare con i pollici dietro le scapole e a fare un massaggio "sincero" ottenendo l'inarcazione della mia schiena che io cercavo di tenere dritta facendo cosi risaltare ancora di piu' il mio seno che sembrava ancora piu' gonfio sotto la canotta e a quel punto i capezzoli era molto visibili e vedevo Dario che ci buttava l'occhio quando si girava per parlare con Luca,io avevo le gambe incrociate sul divano sempre verso Dario .Mentre tenevo il petto in avanti cercavo anche di parlare con loro in particolare delle vacanze che ci aspettavano infatti tra pochi giorni io e Luca saremmo andati a farci una settimana a Mikonos a Giugno mentre Dario diceva di non sapere ancora nulla a causa del lavoro.Mentre si parlava Luca continuava il massaggio ora a mani piene dietro la schiena ed era molto piacevole,Luca secondo me voleva anche lui giocare e stuzzicarci un po ed era chiaro perche' a volte passava sui miei fianchi sollevando la maglietta fino a scoprire un po la parte bassa del mio seno,lo faceva quando Dario aveva lo sguardo sul televisore ma io notavo che con la coda dell'occhio mi guardava e come.....mi stavo eccitando ,chissa che magari stavolta poteva succedere a me di farlo con 2 uomini,sentivo la stessa eccitazione della serata in macchina con Matteo ,si era creata una situazione spontanea senza che si era programmato nulla prima ed era bellissimo ed eccitante,mi disturbava solo la partita che pero' contribuiva a tenere un livello di eccitazione "controllato" e un'atmosfera sbarazzina nella quale ufficialmente stavamo appunto solo guardando la partita,notai che Luca in questo tipo di situazione era piu' a suo agio.Poi decisi di provocare di piu',il gioco della serata ormai era diventato quello, misi un cuscino sulle gambe di Luca adagiandomi pancia un giu' su di lui con il sedere leggermente inarcato all'insu' (come in effetti facevamo quando eravamo soli)e con la testa e le braccia appoggiate sulle gambe di Dario.In questa posizione dissi a Dario di fare anche lui il suo dovere e solleticare la schiena mentre a Luca sarebbe toccato il sedere e le gambe...mhhhh..me la stavo gia' godendo tantissimo,era molto rilassante ,Dario ogni tanto furtivamente si addentrava un po sotto la canottiera sfiorando i fianchi e il lato del seno,a me venivano i brividi ma a un certo punto sentii pulsare qualcosa sotto le mie braccia che erano appoggiate praticamente sulle gambe di Dario ma che in parte erano sul pisello,io col gomito sfregavo un po "innocentemente" facendo sembrare quei movimenti naturali cambi di posizione ma io lo facevo apposta per stuzzicarlo e lui rispondeva pulsando col pene ormai ben in erezione..intanto Luca mi metteva le mani anche sotto il pantaloncino,me l'aveva sbottonato senza farsene accorgere e abbassato leggermente e aveva fatto spuntare fuori un bel po il perizoma mettendo mezzo culetto in mostra, mi toccava il sedere e passava con le dita sotto le mutandine di tanto in tanto e giocandoci un po spostandole un po giu' un po su,cercava di farlo senza farsi accorgere facendolo sembrare un massaggio normale ma io ero bagnata!!!Poi cambiai posizione voltandomi al contrario e cioe' mi posizionai con la testa sulle gambe di Luca in modo che potesse arrivare agevolmente sulla schiena mentre Dario poteva massaggiare cosi le gambe fino ai piedi ma in quella posizione cercavo di fargli solo intravedere qualcosa da sotto il pantaloncino ,io con i piedi a volte mi muvevo e andavo intenzionalmente a toccargli il pisello e lui saltava ed esclamava "attenzione alle parti basse"!! mentre mi dava uno schiaffettino sul sedere con una certa confidenza.A quelle piccole provocazioni notai che Luca era divertito ma che stava un po sulle sue e non "rilanciava" e anche quando Dario ci provo' dicendomi "dai togliti questa maglietta e il pantaloncino e fatti massaggiare come si deve!!"Non aspettavo altro ma sbagliai a chiedere il "permesso" a Luca perche ci rispose di stare tranquilli.
Nel periodo dopo che avevo fatto le foto con Dario ,con Luca si faceva l'amore piu' del solito,l'eccitamente era alto e' avevo notato che questo ci succedeva sempre ogni volta dopo che avevamo vissuto un'eperienza erotica insolita come quella con Matteo ,per qualche giorno avevamo sempre voglia di fare l'amore,poi col passare dei giorni la situazione si normalizzava.Per un po il ricordo di Luca che mi scopava mentre tenevo in mano la cappella grossa di Dario che poi mi e' venuto sul seno ci faceva impazzire entrambi,io rievocavo il ricordo aggiungendoci dei dettagli di fantasia del tipo che glielo prendevo in bocca e poi mi facevo scopare a turno da tutti e due(ma Luca sa che mi sarebbe piaciuto se in quel momento l'avessimo realizzato davvero)...peccato!
La serata della partita fu piacevole ma non successe nulla di piu',Luca non volle concedermi oltre.Avevo ,credo,intuito che a Luca non piaceva dare il suo "benestare" se la situazione era esplicita e inequivocabile ,non gli piaceva che fosse lui a dare il permesso all"altro"di fare qualcosa con me perche ci doveva essere una sorta di motivo fittinzio al di sopra dei reali obiettivi e' l'uomo della stuazione, doveva essere bravo colgiere le opportunita,pero' credo che in realta' non esistano delle "regole" per gestire la vita di coppia,a volte quello che deve succedere succede e basta oppure, viceversa, quando sembra tutto scontato allora non succede nulla.
Il giorno dopo ,io proposi a Luca di continuare col gioco delle foto con Dario,gli spiegai che era come se avessi lasciato qualcosa di incompiuto ,avevo voglia di farmi delle foto completamente nuda e con pose piu' erotiche....gli dissi che potevamo riproporlo a Dario ,che pero' non gli avremmo concesso di farmi "fare" perche' semplicemente sarebbe stato divertente farlo andare un po su di giri; lui ci penso',mi disse che ero una donna perfettamente sconcia proprio come piaceva a lui e si mise a ridere baciandomi ovunque.....poi inizio' a riflettere e ad assumere un'espressione perplessa"pero' ci devo pensare" disse,"c'e' qualcosa che mi sfugge in tutto questo e ' non ho chiaro ancora che cosa",
..la proposta era bella piccantina ,a Luca faceva eccitare molto,pero' mi disse che era consapevole del fatto che se accettava poteva gia' immaginare il finale:Dario che scopava con Sandra, Luca era sicuro che sarebbe andata a finire cosi se avesse organizzato di fare una sessione fotografica piu'"hard"...ci penso' un po di giorni ma l'idea pero' non ci abbandonava.Non ne parlammo piu' per un po di tempo , l'idea stava per essere dimenticata ma una sera,dopo che Luca torno dal calcetto,gli chiesi com'era andata la partita e se aveva giocato anche Dario,lui mi rispose che la partita era stata un disastro e che Dario era presente e tra l'altro ci chiedeva se fosse possibile passargli un po delle ultime foto scattate da Luca ,almeno quelle che potevano essere piu' "visibili al pubblico";io gli disse di riferirgli che se le voleva doveva passare sul mio corpo!Ci stava la battuta ....Certo rispose Luca ,abbiamo fatto 30....facciamo 31!!!
"Vuoi fare sul serio altre foto?".. mi chiese Luca,"Perche' no,pero' solo se va anche a te"rispose io,aggiungendo che si sarebbero fatte solo se si prendeva il gioco con la filosofia giusta , allora lui mi fece la domanda diretta:"tu ,in realta'.cosa ti aspetti dalla una situazione in cui ti fai fotografare nuda con un'altro,voglio cercare di capire il processo mentale "...io era un po spiazzata ,avevo gia' un'idea ma dovevo trovare le parole giuste per non essere fraintesa ma d'un tratto sembro che tutto mi fosse chiaro e risposi esattamente cosi: "il punto non e' fare sesso con un tuo amico o cercare ossessivamente storie di questo genere ma condividere con te,e solo con te, esperienze erotiche ,condividendo il piu' possibile a prescindere se le situazioni capitino a me o te ,non e' importante a chi capita di stare con 2 uomini o con 2 donne ma il fatto di essere insieme ,solo che questa volta ,come lo e' gia stato per te in passato,avrei il desiderio di essere io al centro dell'attenzione ed essere la protagonista ,ma mi va bene anche se facciamo partecipare per esempio Betta che per quanto ne so sarebbe felice.
Luca sgrano' gli occhi,dopo che ebbe riflettuto un po disse che ora finalmente era tutto chiaro,chiarissimo,aveva capito il senso di tutto e del perche ogni tanto io gli sembravo troppo spinta e disinibita,capi' che non c'era ne malizia ne furbizia ne nessun tipo di profitto a scapito dell'altro ,poi pero' colse la palla al balzo e' mi disse che con Betta sarebbe stato anche divertente.
Con Betta ci incontrammo per un aperitivi un paio di giorni dopo ,quando gli proponemmo che doveva darci una mano per quel tipo di lavoro con le foto all'inizio pensava si trattasse di uno scherzo poi accetto' molto volentieri,ma non le avevamo detto ancora che c'era anche Dario e quando lo seppe purtroppo si tiro' indietro,Dario non gli piaceva e non ci andava daccordo,proprio non poteva accettare di fare una roba del genere con lui,noi insistemmo ma niente da fare ,ci disse che se si fosse trattato solo di noi 3 avrebbe accettato con molto piacere,anzi ci propose addirittura di escludere Dario dal gioco!!!...
Alla sera io e Luca ne parlammo.......nel prossimo racconto
3025
1
11 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 20 hours ago
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Mi ha beccata!!!!!
Finalmente è arrivato il fine settimana.Dal lunedì al venerdì ad aspettare il benedetto weekend per riposare.Peccato che passerò il sabato sola, lui lavora tutto il giorno e amiche e amici sono quasi tutti fuori per il weekend.Ne approfitto per pulire casa e fare tutte quelle cose che durante la settimana non riesco a fare.Saluto il mio amore dopo colazione e comincio a fare la casalinga come si deve.Dopo un paio d'ore di faccende mi guardo in giro e penso che la casa è proprio un gioiello ora.E' una bella giornata fuori e anche abbastanza calda.Indosso una canottina, prendo un libro e me ne vado fuori in giardino, sulla mia sdraietta nuova nuova, ancora da provare.Oh che relax!Dopo un po’,penso tra me e me che potrei elettrizzare un attimino questa giornata. Ok il relax, ma la noia no!Mi viene in mente di aver conosciuto una ragazza su una chat qualche settimana fa, è della mia zona e che se avrei voluto un giorno sarebbe venuta a fare due chiacchiere a casa mia per fare conoscenza e poi chissà amicizia.Penso, perché no? Almeno faccio un po’ di conversazione con qualcuno!Entro in casa e vado alla scrivania, accendo il PC e mi connetto alla chat.Penso "chissà se la trovo?!". E' molto simpatica e mi farebbe piacere fare due risate dal vivo.La trovo, la chatto subito e le chiedo se oggi avrebbe voglia di prendere il caffè da me.Mi risponde praticamente all'istante e mi dice che nel pomeriggio è libera, non è molto distante, qualche kilometro da casa mia. Ci mettiamo d'accordo per le 14:00.Nel frattempo, tra una cosa e l'altra, si è fatta ora di pranzo, non ho moltissima fame ma qual cosina me la vorrei gustare.Finito di mangiare decido di andare in doccia per una bella rinfrescata.Sono già le 14:00, sta per arrivare. Mi asciugo in fretta, infilo un vestitino estivo che uso per stare in casa e grado fuori per vedere se sta arrivando. Poi mi viene in mente una cosa, sono completamente nuda sotto! Beh, cosa me ne importa, fa caldo...Vedo una macchina arrivare, è lei sicuramente.Parcheggia, scende dalla macchina, da tenere presente che non ci siamo mai viste, e si avvicina all'ingresso una donna alta come me, con i capelli rossi e un po’ mossi. Penso "bella".Suona il campanello e vado alla porta."Eccoci finalmente!".E' sorridente, serena e mi da l'impressione di essere una persona tranquilla, ma dalle chat avevo già capito che mi sarei trovata davanti ad una bella persona.La faccio accomodare dove più le aggrada.Decide di sedersi sul divano e mimetto seduta anch'io con lei.Cominciamo a parlare di tutto, vita in generale, famiglia, uomini e donne ...Dopo un bel po’ che si chiacchierava mi viene sete e le offro da bere. Tè freddo al limone, ghiacciato e dissetante.Il tè freddo mi provoca un brivido lungo la schiena e la pelle si rizza.Non solo la pelle ... in un attimo i capezzoli li ho turgidissimi e non solo i miei ... anche i suoi ...Ad un tratto ci ritroviamo a guardarci le tette, entrambe con due bellissime tette, tutte da leccare e succhiare avidamente.Parlando di donne prima, ci siamo rese conto del piacere immenso provato a guardarci e quella voglia pazzesca di toccarci.Lei, senza nemmeno pensarci due volte, allunga la mano e comincia a sfiorarmele, a stuzzicarle con le dita, dolcemente e poi più velocemente,cercando quei complici capezzoli.A mia volta accarezzo e afferro le sue belle tettone e gioco con i suoi,turgidissimi e golosi.Ho voglia di assaporarla e la mia lingua comincia a cercare la sua... mmmm...continuando a toccarci cominciamo a limonare come due porche.Anche lei ha un vestito, un po’ più lungo,ma bello, fine ed estivo.Non ha il reggiseno e la cosa mi eccita da impazzire. Anch’io non ho nulla e lei con le sue mani esperte lo capisce e comincia ad esplorarmi sotto.Poi con la bocca scende sul mio decolté e mi sbottona la scollatura. Mi afferra le tette con la bocca, è bagnata e vogliosa … mi lecca e mi bacia tutta, mi mordicchia i capezzoli con le labbra ed io sento la mia figa bagnarsi sempre di più, calda e impazzita dalla voglia … meraviglioso!Va lì con la mano e comincia a sgrillettarmi, prima piano poi più veloce, mi sditalina e mi da dei colpetti di dita vicino al culo, è una maiala e mi piace da matti.Mi fa godere come una troia, entrambe siamo due troie ed ho una voglia pazzesca di esplorarla anch’io, dappertutto.Ci sgrillettiamo a vicenda, insieme, muovendoci con il culo, su e giù, continuando a limonare come due porcone.Mi mette le sue tette in faccia e finalmente gliele lecco e gliele bacio anch’io.A un certo punto mi dice:”Ho voglia di leccartela tutta porcellina. Voglio leccarti la figa fino a farti impazzire”.A quella frase divento un lago di voglia, un lago di marmellata di figa e le dico:” sìììì mia bella amica porca, leccamela tutta, leccami la figa, anch’io ho una voglia matta di leccartela … mmmm”.Scende giù e comincia a leccarla strepitosamente, su e giù, soffermandosi sul mio clitoride, gonfio dalla voglia, sbattendolo a colpi di linguetta.Può farmi esplodere in un attimo, ma voglio resistere, è troppo bello, mi fa godere come una maiala.Non ce la faccio più, voglio venire e le vengo in bocca, subito e tantissimo.Lei sale, mi bacia e mi dice:”Ancora maialina,ancora”.Voglio leccargliela io, la voglio, voglio sentire il suo sapore.Si sdraia e inarca bene le cosce ed io immersa nella sua fica, completamente depilata come la mia, comincio a leccarla e ad assaporarla. Mi piace, è buona e mi eccita da impazzire.Un rumore, la porta.Penso che è troppo presto per essere lui e infatti senza farlo a posta guardo l’orologio nel salotto.E’ lui! Ha finito prima.Mi guarda, ha gli occhi spalancati, ma brillanti ed eccitati, bellissimi!Io resto in mezzo alle cosce,ma mi giro.Lo guardo, è tornato presto.Sono rossa in viso, ma eccitata, tantissimo.Poi guardo lei per assicurarmi che sia tranquilla e la sorprendo ad accarezzarmi e poi palparmi le tette guardando lui.Io, quasi d’istinto, mi rigiro con la testa e riprendo a leccarle la figa, ma più piano di prima, lui ci sta guardando.Sento che si avvicina e nell’orecchio mi dice:”Ma allora la mia signora è proprio una puttana. Cosa fai puttana? Lecchi la figa alla tua nuova amica e fai la troia senza di me?”.A quelle parole mi eccito sempre di più e anche la mia, anzi la nostra compagna di giochi gode come una vacca al passare della mia lingua.Lui eccitatissimo si spoglia e tira fuori il suo cazzo meraviglioso. E’ duro, grosso e gonfio di voglia. Se lo mena ed è uno spettacolo vederlo.Se lo mena sempre di più e viene lì e mi dice:”Ti meriti una punizione mia puttanella, ora me lo succhi, tutto bene, anche le palle, come tu sai fare e la tua amica troia te la lecca tutta tutta”.Ed io:” mmmmm..sì amore vieni qui che te lo pompo tutto per bene”.Comincio a spompinarlo, che meraviglia il mio cazzo, è una favola succhiarlo.Lei mi fa sedere e va giù affondandosi nella mia figa grondante di piacere. Ad ogni colpo della sua lingua io succhio sempre di più. Che buono, su e giù fino alle palle, me lo gusto tutto.Poi lui mi dice:” Ed ora punizione, ti voglio mettere a pecora e scoparti da dietro, la figa e il culo e tu gliela lecchi tutta a questa troia.”In un attimo mi ritrovo girata, a pecora e con la faccia ancora nella fica di lei. Anche la sua è un lago di piacere e mi bagna tutta la faccia.Godiamo tutti e tre come porci. Lui mi scopa la figa e mi sculaccia. Dopo decide di prendermi il culo.Godo come una porca e ho degli spasmi dal piacere pazzeschi e mentre mi scopa il culo, lei mi viene in bocca. Divino.Poi lui ancora nella figa fino a farmi godere, vengo ed è fortissimo.Ora vuole sborrare, non ce la fa più, ha le palle piene di sborra.Ci dice di metterci tutte e due in ginocchio e che vuole sborrarci addosso, in faccia e anche in bocca. Una doccia bella calda di sborra golosa.Gli lecchiamo le palle insieme, il cazzo e intanto lui se lo mena fortemente sbattendocelo a colpi in faccia.Sta per esplodere, viene e viene moltissimo.Ci sborra tutte, ci cola giù sulle tette, sulla faccia e ne abbiamo anche i bocca.E’ buonissima e io e lei abbiamo voglia di limonare con quel succo divino.Ci riprendiamo un po’, ci sediamo tutti e tre sul divano, nudi e accaldati da quanto appena successo.Siamo felici, ci guardiamo e sorridiamo del nostro godimento.E’ ora di fare conoscenza! Io:”Amore, ti presento la mia nuova amica!”.Beccata ma …
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11 years ago
RobiRomi,
31/27
Last visit: 10 years ago
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Shopping ......diverso...
Quella domenica pomeriggio c’era un tempo grigio e minacciava pioggia e temporali.Era rilassante starsene seduti a casa, comodamente sul divano, poi con un tempaccio del genere ,ma dopo un po’ ci è venuta la voglia di farci un giretto e dove si va con un tempo così in città?Ma ai centri commerciali!Ci siamo preparati, usciti e via in macchina al mio centro commerciale preferito, grazie al mio amore.Poi avevo saputo da amiche che uno dei negozi più trendy stava facendo saldi pazzeschi.Durante il tragitto parlavamo di quello che avremmo voluto comprarci, lui una felpa o un jeans, io un vestito o un bel paio di scarpe nuove da troia (mi piacciono un sacco) e nel mentre quel porco di Robi mi prendeva i capezzoli pizzicandoli con le dita.Lo fa sempre e a me piace … e per dimostrarglielo, durante la guida, allungo sempre una mano sul suo cazzo meraviglioso … il mio cazzo sempre voglioso.Arrivati al centro commerciale ci siamo inoltrati nel parcheggio, colmo di macchine e cerca che ti cerca, abbiamo trovato il posto.Abbiamo fatto una corsetta dalla macchina all’ingresso, pioveva di brutto in quel momento e arrivati all’ingresso ci siamo ripresi un attimino dall’acquazzone. Poi siamo entrati e abbiamo iniziato il nostro giro di vetrine.Un po’ di qua e un po’ di là fino ad arrivare al negozio dei mega sconti!Guardando dentro abbiamo notato che non c’era tanto assalto di clienti e nemmeno cartelli -70% -50% o -30% appesi alle vetrine … mah …Robi mi ha detto:” Vabbe Romi voglio entrare lo stesso a dare un’occhiata, qui trovo sempre i jeans che mi piacciano.” Io:” Certo amore, ti dispiace se intanto faccio un giro nell’altra ala del centro? Vorrei dare un’occhiata anche lì prima.” Lui:” Tesoro vai pure, ci vediamo tra un po’, ti chiamo se finisco prima di te.”Bacione dolce e bagnato e via al nostro shopping.Giravo ormai da un bel po’ alla ricerca di qualcosa che mi piacesse. Uscivo e rientravo da tutti i negozi che mi ispiravano, ma non trovavo nulla.Avevo deciso di prendermi un caffè al bar. Pensavo “ chissà se Robi ha trovato i jeans”.Guardando l’orologio mi ero accorta di essermi assentata già da una quarantina di minuti, meglio riavviarmi verso l’ala dove ci siamo lasciati, mi starà cercando!Attraversata tutta questa galleria eterna di negozi sono arrivata al negozio di prima, ma avvinandomi ho notato luci più basse e un cartellino piccolo sulla porta con scritto “TORNO SUBITO”.E Robi? Mi sono guardata un po’ in giro, ma non lo vedevo.Allora ho deciso di tornare un po’ indietro, magarilui era passato dall’altra parte. Niente.Ho preso il telefono per chiamarlo … “segreteria telefonica del numero ….” .Mah.Ad un tratto mi sono rigirata verso il negozio e ho visto una signora che entrava,allora la porta era aperta!Arrivata di corsa al negozio sono entrata e ho notato che eravamo solo io e la signora.Lei non ha fatto caso alle luci basse, al fatto che non c’era nessuno e dopo un giretto tra gli scaffali e appendi abiti vari è uscita. Ero sola … o no?Ad un tratto, nel silenzio del negozio vuoto, ho sentito rumore provenire dai camerini.Mi sono avviata quasi d’istinto e invece che dire “Mi scusi” sono rimasta in silenzio, camminando lentamente verso i camerini.Ho iniziato a distinguere il rumore, un ansimare ritmato e dei mugolii.Di fronte all’ultimo camerino ascoltavo quello che accadeva dall’altra parte, rendendomi conto all’istante che quel ansimare e quel godere io lo conoscevo bene.Ho aperto la porticina e la scena che mi sono ritrovata davanti mi ha colpita come una sassata, sono rimasta i primi cinque secondi pietrificata, ma allo stesso tempo mi provocava una sensazione strana, la voglia di afferrare quella troia per i capelli e lui per le palle e insieme l’estrema voglia di partecipare a quel gioco eccitantissimo, dove questi due porcellini ci davano dentro di brutto.Lei, la commessa latitante, stava spompinando il cazzo a Robi come una porca e lui era con la schiena appoggiata al muro, bella inarcata per infilarglielo bene in bocca fino alla gola e fino a sbattergli quasi le palle in faccia.Lei pompava, pompava di brutto.Mi guardavano, ma non sorpresi e imbarazzati, anzi, mi guardavano con quegli occhi che mi dicevano “vieni, vieni anche tu”.Lui ad un certo punta mi ha detto, godendo come un maiale :” Vieni a succhiarmelo tutto anche tu, vieni … mmmmm”.Ad un tratto mi è salita la rabbia, mi sono avvicinata a lei e le ho detto:” Puttana che stai facendo? Questo è il mio cazzo e se vuoi continuare a divertirti con il mio bel cazzone dovrai leccarmi la figa fino a farmi godere come una troia, hai capito tesoro?”.Mi sono spogliata tutta sino a rimanere in perizoma.Seduta sullo sgabello , appoggiata allo specchio del camerino, l’ho invitata ad affondare la sua bocca, piena di sapore del cazzo di Robi … mmmm buonissimo … nella mia figa, già così bagnata e bollente.Volevo che mi leccasse prima sopra al perizoma e poi pian piano con le dita ho voluto che me lo spostasse di lato (mi eccita da impazzire), per poi strapparmelo via con la bocca e cominciare a leccarmi la figa come una porca e farmi godere da morire.Poi ho preso Robi per il cazzo, duro,gonfio di voglia e magnifico, per portarmelo alla bocca e far vedere alla puttanella come si succhia bene il mio cazzo.Ho cominciato a spompinarlo tutto, bene, più di quella troia, che intanto mi leccava la figa e mi sbatteva il clitoride con la lingua. Ogni tanto mi sgrillettava, che porcellina.Il cazzo di Robi era durissimo, grosso, bagnato e pronto ad esplodere, ma ancora non era il momento, volevamo godere, godere ancora.Mi diceva:”Brava la mia puttana, succhia … succhia sempre di più vacca.” E poi diceva a lei:” E tu lecca troietta, ti piace vero la figa della mia signora … mmmm sarà grondante. Ma chissà come ce l’hai tu la figa puttanella. Ce la fai assaggiare a me e alla mia dolce porcella?”.Poi si avvicina a me con la bocca alla mia, e dandomi dei colpi di lingua affamata e golosa mi ha detto:” Puttana mia hai voglia di assaggiare la figa di questa bella maiala? Dimmi di sì … Ho voglia di limonare con te sulla sua figa, sicuro è colante e non aspetta altro la troia”.Quelle parole mi hanno talmente eccitata da venire subito nella bocca della commessa, che orgasmo! Mmmm fortissimo …Appena venuta Robi mi porge la mano, io mi alzo lentamente e insieme la facciamo sedere sullo sgabello, ancora tutto umido dal mio piacere.E dopo di ché ci siamo precipitati in quella figa impazzita di voglia, prima dolcemente e poi insieme più velocemente.Poi un po’ io e un po’ lui, lei godeva come una puttana, impazzita da quello che le stavamo facendo.Intanto poi non mancavano i nostri scambi di lingue, tra me e Robi, piene di marmellata della sua fica.Abbiamo continuato fino a farla godere da impazzire. Era venuta talmente tanto che ne avevamo le bocche piene.Poi Robi ci ha detto ad entrambe:” Bene puttanelle che non siete altro, avete goduto cagne? Ora tocca a me! Qui giù in ginocchio e spompinatemi fino a farmi sborrare, voglio sborrare troie … dai … così … prima una poi l’altra”.Che pompino super mondiale che gli abbiamo fatto!E’ esploso e ha sborrato così tanto da inondarci tutte e due con il suo sperma caldo, buonissimo.Che spettacolo! Eravamo tutti e tre felicissimi di quel fantastico gioco.La commessa ci ha dato dei fazzolettini, ci ha indicato il bagno per riprenderci e pulirci e ci ha detto:”Passate alla cassa a salutarmi!”Siamo passati alla cassa e Robi ha detto:” Devo pagare i jeans”.Ed io guardando maliziosamente la commessa ho detto:”Ci farai lo sconto …” e lei:”Certo, non posso non farlo a clienti speciali come voi”.L’abbiamo salutata e ce ne siamo andati, contenti,accaldati ed emozionati per questo shopping … diverso.
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11 years ago
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Piacere in corriera
Un giorno come un altro in ufficio, tutto tranquillo, telefono che squilla poco, arriva il mio capo e dice a noi ragazze dell’ufficio che la nostra responsabile si è rotta la gamba!Tutte con questi sguardi “Oddio”, ma che nascondevano “Evvai!”. Ci dispiaceva, non fraintendetemi!La giornata sarebbe filata tranquilla, non della serie “quando il gatto non c’è i topi ballano” no, ma sicuramente, meno ansiosa.Dopo la mattina trascorsa a sbrigare le cose più urgenti, il pomeriggio l’ho trascorso tranquillamente a rimettere pratiche a posto, qualche telefonata, un caffè al bar, beh è importante, poi mi è venuta voglia di … fare un giretto su annunci 69, il nostro sito fantastico!Ma non dal PC dell’ufficio, qui non si può, troppo monitorati, ma dal mio telefono, in pace e tranquillità.Voi direte “ ma guarda questa come lavora!”. Vi assicuro che quando c’è da lavorare si lavora!Guardavo un po’ di annunci, foto, singole bisex come me per divertirmi un po’ ed eccitarmi insieme a Robi, perché a noi piace un sacco giocare e anche se siamo lontani teniamo vivo il nostro rapporto colorandolo con porcate bellissime.Ero sul nostro profilo coppia, che poi è questo e scambiavamo entrambi messaggi con coppie molto carine e maialine come noi.Ad un certo punto ci contatta una lei di una coppia che è diventata nostra amica nei giorni scorsi.Amici davvero una gran porca, come me!Cominciamo a scambiarci qualche messaggio io e lei su cosa ci piace e che cosa ci faremmo se ci incontrassimo.Ho cominciato ad eccitarmi, molto…Intanto Robi leggeva tutto e mi mandava messaggi dicendomi che eravamo proprio due troie da competizione e che aveva il cazzo duro a forza di leggere ed immaginarci.Io gli scrivevo tutto, lo rendevo partecipe di tutto e immaginarlo con il cazzo duro in mano che se lo mena, pensando a noi due puttanelle, mi faceva bagnare ancora di più.Mi sentivo bagnatissima seduta alla mia scrivania e avrei voluto la sua lingua sotto che mi leccava tutta la fica.Più lei mi scriveva che me l’avrebbe leccata tutta, più io mi bagnavo.Avrei voluta farle di tutto anch’io, leccarle la figa calda e bagnata, stuzzicarle il clitoride con le dita e ancora con la lingua.Poi ci immaginavamo insieme ai nostri uomini , lesbicare come due troiette, a pecorina tutte e due, mentre ci sbattono con i loro bei cazzoni come due vacche e ci sculacciano il culo ed io e lei intanto limonare con colpi di lingua affamati e bagnati.Anche lei si era eccitata da impazzire, tutte le nostre parole erano un esplosione di eccitazione e la voglia di fare le porcelle aumentava sempre di più. Ma ero ancora in ufficio!Tutto il tempo pensavo “ ora vado in bagno e mi sgrilletto tutta per bene”, volevo venire, avrei voluto venirle nella bocca.Ma mi dicevo che era meglio resistere per poi arrivare a casa e nella mia intimità toccarmi come una pazza e godere tutta bagnata immaginando lei che strusciava la figa contro la mia.Dopo un po’ ho guardato l’orologio, anche per rendermi conto da quanto tempo ero impegnata nel mio piacere mentale.Era tardissimo! Quasi le 18:00 e nel giro di mezz’oretta avrei dovuto prendere la corriera che mi riportava a casa.Mmmm che bagnata che mi sentivo, ma non potevo dedicarmi alla mia fica calda e impazzita di voglia.Ho chiuso le ultime cose, raccoglitori, programmi al PC e rimesso in ordine la mia scrivania, il tutto con la figa grondante!Nel frattempo era passata mezz’ora ed era ora di raggiungere l afermata dell’autobus.Corro alla fermata e salgo al volo, quasi la perdevo e poi era l’ultima corsa … l’ultima corsa che poi mi regalerà un piacere immenso.Ho Deciso di sedermi nei posti in fondo, non lo faccio mai di solito, ma quella sera sapevo che dovevo fare una certa cosa…Seduta e sistemata per bene, mi sono tolta la giacca, faceva un caldo.Mi sono guardata intorno per vedere se c’erano occhi indiscreti o troppa gente e ho notato che c’era solo qualche testolina nei posti in mezzo e avanti, dietro ero praticamente sola! Fantastico!Portavo un vestito nero, molto semplice ma elegante, lungo fino al ginocchio, sotto dei collant neri leggeri, quasi velati e i tacchi.Lentamente, senza destare sospetti strani, ho alzato il vestito e ho cominciato a toccarmi, finalmente!L’ho fatto prima sopra le calze, spostando le mutandine, adoro toccarmela con le calze.Ho cominciato a sgrillettarmi il clitoride, gonfio dalla voglia, prima piano, poi sempre più veloce.Intanto che lo facevo rileggevo i messaggi della mia lei porcella e guardavo le foto mie e di Robi e i video del suo cazzo stupendo, mi mandano in estasi!Mmmmm … mi sentivo una puttana, una vera cagna in calore a stare lì dietro a sgrillettarmi a quella maniera, mentre la corriera continuava la sua corsa.Ad ogni fermata cercavo di stare attenta a guardare chi saliva e soprattutto dove si sedeva, ma sono riuscita a stare in quel limbo paradisiaco per un sacco di chilometri.Poi non ho resistito e ho abbassato le calze, mamma mia ero bagnatissima! Che bello, muovevo le mie dita sempre più veloce, che lago, avevo la mano completamente umida del mio succo, il mio succo di fica caldo.Dopo tutto quel sgrillettarmi, mi sono infilata prima un dito nella fica e poi un altro, giuro avrei voluto il cazzo di Robi in bocca in quel momento, lo volevo da impazzire e la lingua di quella maialina che mi penetrava la fica.Così, sempre più veloce, avevo lo sguardo di un assatanata dalla voglia che avevo e toccarmi come una troia su quell’’autobus mi faceva godere ancora di più.Il rischio di essere scoperta, quell’adrenalina che si mischia al piacere estremo che stai provando … mmm che meraviglia!Alla fine non resistevo più, volevo venire, come un fiume in piena e dare sfogo a quell’orgasmo straordinario che non aspettava altro di esplodere.Sono venuta così tanto che ero completamente bagnata.Le calze e le mutandine fradice ed io ero accaldata, rossa in viso ma felice come pochi.Mi sono ricomposta, guardata attorno e la prima cosa che ho fatto ho scritto a Robi:” Amore mi sono sgrillettata in corriera!”.FineRealissimo!!
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Piacevole disguido
Una mattina arrivo in ufficio e la Direzione mi convoca urgentemente in ufficio.Subito il primo pensiero è stato “Che ho fatto?”.Entro dentro e trovo il capo e due soci lì seduti e mi dicono di accomodarmi.Mi illustrano un progetto al quale la nostra azienda vorrebbe associarsi, ma prima era necessario fare un giretto di perlustrazione al meeting che trattava di questo.Che bello!Mi stavano proponendo di parteciparvi e io adoro questo genere di cose nel mio lavoro.Inoltre, una volta arrivata al luogo del meeting, avrei dovuto incontrarmi con la responsabile di un agenzia che collabora con noi che mi avrebbe aiutata durante le due giornate.Ero contenta di incontrarla, oltre perché professionalmente è un’ottima persona, ma anche perché è davvero simpatica.Ok, organizzato il tutto, proseguo la giornata con il mio solito lavoro. Il meeting iniziava il giorno e sarebbe durato due giorni,quindi voleva dire dormire in hotel per la notte.Finita la giornata, sono corsa a casa a preparare il mio solito trolley da viaggio di lavoro.La mattina seguente mi sono alzata, ho fatto colazione e preparata per i due giorni intensi che mi aspettavano.Dopo un lungo viaggio in macchina arrivo al luogo dove si sarebbe tenuto l’evento, parcheggio, scendo dalla macchina e mi guardo in giro, c’era davvero un sacco di gente..Mi reco alla reception per farmi dare il pass e poi decido di andare allo stand dove sui trattava l’argomento per il quale ero lì.Arrivo e mi viene in mente una cosa “Cavolo devo cercare la responsabile dell’agenzia!”.Guardo nella rubrica del mio telefono e per fortuna avevo il numero.La chiamo e mi risponde subito. Decidiamo di incontrarci al bar, così ne avremmo approfittato per prenderci un caffè.Che piacere rincontrarla, era passato tanto tempo dall’ultima collaborazione,ma non era cambiata affatto!Preso il caffè e fatte due chiacchiere, abbiamo raggiunto lo stand del progetto.Dopo ore e ore ad ascoltare un tizio noiosissimo, ci guardiamo e decidiamo che era ora di recarci all’hotel per riposare un po’, fare una doccia e andare a cena.Guardiamo entrambe i voucher prenotati dalle nostre rispettive direzioni e scopriamo di essere nello steso hotel!Che bello, almeno non mi annoierò ho pensato e sarà tutto più facile, senza metterci d’accordo su luoghi o orari per incontrarci allo stand.Arriviamo all’hotel e ci rechiamo alla reception per le stanze, ma c’era un sacco di gente che aspettava, oltre ad esserci clienti arrabbiati che urlavano: “Ma io ho prenotato tanto tempo fa, come è possibile che non c’è la stanza!!”Va beh, aspettiamo e vediamo cosa succede.Tocca a noi! Finalmente! E come previsto c’era qualcosa che non andava anche con lanostra prenotazione.La gentile signorina della reception ci dice:”Ehm scusatemi signorine, ma purtroppo c’è stato un disguido nel sistema prenotazioni e purtroppo non abbiamo le stanze per entrambe.Cosa??? Ma dico io, un disguido!La receptionist continua:” Avremmo solo una camera per due persone, matrimoniale, ma non so se è il caso, forse le signore manco si conoscono.Quasi all’unisono rispondiamo:” Ci conosciamo, ma avremmo gradito due stanze per comodità, ma se non si può fare altro, accettiamo”.Avremmo dormito insieme, non che la cosa mi desse fastidio, anche se non era mai successo, ma che importa per una notte; tra me e me ho pensato solo “Speriamo che non russi!”.In realtà dentro di me balenava un altro pensiero … “poi è proprio una bella donna”.Chissà perché l’ho pensato?Saliamo in stanza ed entrate appoggiamo subito le borse, ci togliamo i tacchi (che male tutto il giorno) e ci tuffiamo nel lettone matrimoniale ridendo come due sceme, neanche fossimo compagne di scuola in gita scolastica.Decidiamo il turno della doccia e il ristorante per la cena.Dopo circa un’oretta di preparativi e solite chiacchiere da donne andiamo a cena, avevamo una fame.Finito di cenare facciamo due passi e poi stanchissime ce ne ritorniamo in hotel.Mi chiede se mi va di guardare un film prima di addormentarci e le dico che l’avrei guardato volentieri, ma eravamo così stanche che chissà se saremmo riuscite ad arrivare alla fine.Io mi metto comoda, la guardo e le dico:” Io dormo nuda, solo con le mutandine, spero non ti dia fastidio …”.Lei risponde:”No affatto, anch’io dormo nuda, con solo un paio di slip, poi fa un caldo in questa stanza …”.Ci sdraiamo e iniziamo a guardare il film.Dopo circa mezz’oretta mi giro versoi di lei e noto che si è addormentata, allora spengo la tv e la luce e provo a chiudere gli occhi anch’io.Ero stanchissima è vero, ma quella stanchezza che quasi non ti fa addormentare, mah una sensazione strana.Dopo un bel po’ di silenzio, buoi e respiri sento uno stano mugugnare che proveniva dalla sua parte.Mi giro con la testa per capire se era tutto ok e ho pensato “Starà sognando, ma cosa …?”Poi sempre più forte, sempre di più, sembrava quasi che stesse sognando qualcosa di estremamente eccitante e piccante.Era bello ascoltarla e dopo un po’ ho sentito che, a forza di ascoltarla ed immaginare cosa stesse sognando, mi stavo bagnando.Mi tocco e sento la fica calda e bagnata.Quasi d’istinto decido di avvicinarmi e piano piano la scopro un po’ da quel piumone grosso che faceva troppo caldo, infatti lei era bollente.Noto che ha una mano in mezzo alle gambe e penso …”mmm … ma guarda questa bella maialina cosa fa nella notte … si tocca e senza di me …”.Le levo la mano dalla fica, voglio toccarla io e sentire quanto è bagnata, ma sta ancora sognando, non vorrei svegliarla.Con un movimento della mano le apro bene le gambe e lei cede a questo movimento.Le levo dolcemente gli slip e scivolo piano nella sua fica già bagnatissima.Comincio a stuzzicarla con le dita, su e giù e lei comincia ad ansimare sempre di più.Poi le infilo un dito bene dentro la figa, come è morbida e calda e poi un altro dito e do dei piccoli colpetti dentro.Lei comincia a muoversi, al ritmo delle mie dita, con il culo, su e giù, mamma che maiala che è.Ad un tratto mi dice :”Ma cosa fai, porca … mmm .. è un sogno? O mi stai davvero sditalinando … mmm”.Ed io mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:” Sì porca, sta succedendo davvero, rilassati, lasciati andare al piacere … faccio tutto io....mmmm...sei così bagnata....”.Comincio a sgrillettarle il clitoride, che gonfio di voglia che è.Le piace, le piace tanto e continua a muoversi come una troia impazzita.Dopo un po’ sento ,le sue mani che cercano il mio corpo e la sua testa si gira nella mia direzione con bene la lingua fuori dalla bocca cercando la mia.Limoniamo, prima piano poi forte, ansimando entrambe come due porcone.Mmmm le sue mani arrivano alla mia fica, che è grondante di succo dalla voglia.Mi sta sgrillettando ed io sgrilletto lei, nel lettone, intanto continuando a limonare … mmmm è bellissimo!Poi scendo sul collo e comincio a leccarla e baciarla, dopo sempre più giù arrivo alle sue belle tettone e inizio a mordicchiarle i capezzoli con le labbra. Lei gode, gode sempre di più.Ad un tratto anche lei vuole le mie tettone, è bellissimo perché entrambe abbiamo questi due bei meloni e giocare è eccitantissimo.Le vuole in faccia ed io gliele metto, dio come le lecca e le succhia tutte bene, da favola!Durante tutto questo giuoco di lingua e di mani che si esplorano, strusciamo l’una con l’altra con le fighe bagnate, che sensazione paradisiaca … mmmm.Poi mi viene una voglia matta di leccargliela tutta quella figa colante e lei mi dice :”Sììì, ti prego, leccamela tutta!”,Ed io inizio a leccargliela fino a farla impazzire.Mi dice che non vuole venire adesso, vuole venire insieme a me.Allora optiamo per un bel 69, anche lei adora leccare la figa.Ci mettiamo a 69 e cominciamo a leccarcela a vicenda, bagnandoci le facce dei nostri succhi buonissimi.Godiamo insieme come due troie, è bellissimo! Che orgasmo!Dopo, accaldate e ancora ansimanti con il cuore a mille ci rimettiamo sdraiate, nude e stringendoci la mano guardiamo il soffitto e iniziamo a ridere come due matte.Ancora lei:”Tesoro domani abbiamo la sveglia all’alba!” ed io:”Già, mi sa che è ora di dormire sul serio ora.”Lei mi dice:” Grazie, è stata la miglior buonanotte del mondo, ora si che farò sogni tranquilli”.Ed io:”Prego cara e grazie a te, bello il lavoro in trasferta eh?”.NotteIdea nata da noi RobiRomi e la splendida coppia che abbiamo appena conosciuto e che speriamo di incontrare al più presto Lacpboom :)))
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11 years ago
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La Segretroia
L’ambiente dell’ufficio, qualsiasi tipo d’ufficio, può essere spesso e volentieri un posto noiosissimo, di poco stimolo e soddisfazione se, insomma, non ci si da fare per fare carriera.Ma una vera “segretroia” sa come rendere le proprie giornate più piacevoli e scorrevoli e anche, come definirle, “frizzanti”.Sono stata assunta in questa azienda circa un anno fa e da allora ho già fatto la mia piccola carriera.Il mio capo ufficio, Roberto, è, diciamo così, molto sensibile alle esigenze dei suoi dipendenti e ha sempre avuto un occhio di riguardo per me e non solo l’occhio.Infatti lui è uno di quei capi che, quando ti chini, devi stare attenta a quello che può accadere al tuo bel lato B.E non parliamo solo di B, ma anche del lato A,C e ci metterei tutto l’alfabeto.Ieri mattina mi chiama dal suo ufficio e mi dice di raggiungerlo velocemente, arrivo e mi dice di chiudere subito la porta.Dentro di me pensavo “e adesso cosa vorrà il porco”. Ma devo essere sincera, quel porco a me piace e tanto.Mi da una sensazione strana, cioè mi tratta proprio come una puttana, pronta ad ogni sua minima richiesta e a volte quando chiede le cose è davvero duro, ma devo dire che lui è sempre … duro.E ne ho la prova tutti i giorni.Allo stesso tempo mi piace, da morire, mi bagno solo a guardarlo, sarà quello sguardo, quel sorrisino sempre affabile sulla bocca e mi rende fiera di essere la sua puttana …la sua “segretroia” perfetta!Torniamo all’altra mattina.Entro e chiudo la porta come ordinato. Mi dice di avvicinarmi alla sua scrivania, proprio dove lui era seduto, tira fuori dal cassetto delle pratiche e inizia a dire, urlandomi, che i calcoli che avevo fatto io erano tutti sbagliati! Ma come è possibile? Li ho ricontrollati mille volte!Dopo un po’ che mi “cazziava” sento una mano, all’inizio piano e poi più veloce, salirmi la gamba, partendo dal ginocchio e arrivando fino su al sedere, sotto la gonna e la sua voce dire:”Mmmm puttana abbiamo le autoreggenti oggi e le mutandine?Dove sono?Che troia!”.Vedete cari amici una vera “segretroia” non ha mai le mutandine.Poi subito le sue dita hanno iniziato ad insinuarsi in mezzo, tra il culo e la figa, quel punto che ti fa bagnare ancora di più e poi hanno raggiunto la mia figa calda e poi ancora verso il culo bagnandomi tutto della mia stessa marmellata di figa.Spontaneamente ho inarcato il culo fino quasi a metterglielo in faccia e poi lui mi ha detto:”Girati puttana, voglio leccartela!”. E l’ho fatto, ho alzato bene la gonna e gliel’ho messatutta in faccia…mmm…che porco, come lecca meravigliosamente bene la fica il mio capo, pensavo.Leccava e leccava finché io non gli sono venuta in bocca. Ancora accaldata da quell'orgasmo incredibile mi tira verso di lui e mi dice:”Ora succhiamelo tutto troia”.Mi sono chinata e gli ho fatto la più gran pompa che ho fatto in vita mia, su e giù succhiavo come una pazza, una porca affamata di cazzo e poi è esploso tutto nella mia bocca, la sua sborra calda l’ho sentita tutto il giorno nella gola.Nel pomeriggio arriva una sua telefonata alla mia scrivania, penso “Ma che vorrà ancora, che insaziabile!”. Dice:”Venga subito nel mio ufficio!”.Entro e mi fa accomodare e inizia:” Signorina le presento la nostra nuova collaboratrice, si occuperà delle nostre archiviazioni, telefonate, fottocopie (spirito) e appuntamenti. La prego di farle vedere l’ufficio e come operiamo”.Ma dico io! Non ci sono io a fare tutto questo?! Il porco vuole sostituirmi!Io, gentilmente, mi giro verso di lei e devo ammettere che il primo pensiero è stato “mmm che faccia da zozza che ha”, le dico:”Vieni pure, ti faccio vedere i settori”, lanciando un’occhiataccia al mio capo.Le faccio fare il giro, le presento un po’ di colleghe e colleghi e le indico l’archivio dove lei si mette subito all’opera.Furibonda e sinceramente offesa, oltre perché era anche una gran figa lo ammetto, mi reco al volo nell’ufficio del porco, busso a mala pena ed entro.Lui mi guarda sorpreso e dice:”Sarà il modo di entrare! Cosa c’è troia? Vuoi un’altra passata? Vieni…mmm…l’ho già duro …vieni che ti do una bella passata di cazzo su per quella figa sempre bagnata e poi te lo rimetto tutto in bocca puttana succhia cazzi”.Io mi avvento su di lui e gli dico:” Brutto porco, come ti permetti ad assumere un’altra, cos’è non ti basto io? Non ti piacciono tutti i servizietti giornalieri che ti faccio, sotto e sopra questa scrivania?” e continuo “Slacciati i pantaloni! Dai che te lo voglio succhiare fino alla gola e capirai che una "segretroia" come me non la troverai mai!”.Mentre iniziavo a pomparglielo tutto e a leccarlo fino alle palle entra la nuova ragazza, resta immobile sulla porta con gli occhi sbarrati, lui come se nulla fosse le dice:” Vieni troietta, vieni anche tu e guarda cosa mi fa”. Poi mi alza il viso e dice a me:”Abbiamo compagnia”, ammiccando.La guardo e dico alla zoccolina:” Ti conviene tacere se non vuoi essere licenziata”.Lei dopo un po’ cambia sguardo e mi dice:” Signorina lei è una gran puttana ed io voglio imparare da lei come si fa a fare carriera per essere una perfetta “segretroia”… mmm, l’ammiro e mi piace una sacco, che pompinara perfetta che è”.Io resto estasiata da quello che avevo sentito e con orgoglio la guardo e le dico:”Vieni qui e guarda bene come lo succhio, lo vedi? E’ durissimo e grosso questo bel cazzone, tutto da ciucciare, chinati vicino a me e guarda”.Poi le dico:” Ma sai almeno leccare tesoro?"e lei:”Non tanto bene, sa io non ho molta esperienza”.A me sale una voglia di farmi leccare la figa da quella porca che le dico:” Allora porcellina vieni qui, in mezzo alle mie cosce e leccami tutta la figa, vediamo come fai … mmmm si ma sei bravissima, continua lecca… lecca”.Io godo come una vacca, grondo e poi mi viene voglia di leccargliela io, ma ho un’idea migliore, voglio leccarla con Roberto, sì il mio capo sporcaccione…mmm.Le dico:” Sdraiati bella puttanella che te la lecchiamo io e il capo, insieme”. Lei si sdraia immediatamente e aspetta le nostre lingue bagnate.Lei gode, gode, ci viene in bocca e poi dice:”Voglio succhiarlo anch’io al capo, vi prego”.Ed io:” No cara leccamela ancora su, dai vieni quei e leccamela, al capo glielo pompo solo io”.Vengo un’altra volta, di più e poi prima di fare esplodere Roberto nella mia bocca, la guardo e le dico:” Ora troia ricomponiti e torna al lavoro, voglio finire io, per te è troppo presto, ci vorranno anni di gavetta da perfetta “segretroia” prima di avere la sborra del capo”.Fine
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Mia cugina mi presenta un suo amico
La sera del 23 Dicembre 2005, io ed il mio ragazzo, eravamo invitati al compleanno di mia cugina Maria Concetta (nome abbastanza meridionale, come il padre, a volte mi chiedo, se è più cugina del mio ragazzo (pure lui meridionale), che mia, io che sono emiliano romagnolo.
Non è che con i meridionali, io ce l'abbia, anzi, altrimenti non avrei scelto il mio Pasquale, come uomo della mia vita., lui è di Gravina in Puglia (Bari), e ci siamo conosciuti nei militari.
Poi ci eravamo persi di vista, e per 7-8 mesi non ebbi più nessuna sua notizia, per poi ritrovarci, e da quel giorno non ci eravamo mai lasciati.
Pasquale è il tipico ragazzo geloso. A me può andare bene, perché secondo me la gelosia in un rapporto ci vuole, ma fino ad un certo punto.
Un difetto di Pasquale, è quello che quando va al gabinetto, lascia sempre la tavoletta del water alzata. Non lo sopporto.
Un suo pregio? Tanti, ma il primo di tutti, essere sempre allegro, sa come tirarmi su il morale quando sono a pezzi, e per questo ringrazio chiunque me lo abbia fatto incontrare.
All'inizio la mia famiglia non ha accolto tanto bene la notizia della mia omosessualità, poi dopo qualche periodo vedendo che gli era passata, ho deciso di fargli conoscere il mio ragazzo, e da quel giorno Pasquale viveva a casa con noi, all'unico patto di non fare mai sesso in presenza dei miei genitori in casa, ed o in presenza di ospiti.
E questo a noi ci andava bene.
Pasquale che studia all'università, mi raggiungeva a casa il giovedì sera, per poi andarsene il lunedì mattino.
Dal 19 Dicembre 2005, fino al 7 gennaio 2006, Pasquale è rimasto fisso a casa mia, per la mia gioia.
Alle 22.00 ci presentiamo io ed il mio ragazzo a casa di mia cugina, non vi era bisogno di fare tanta strada, bastava girare l'angolo, quindi da Viale Giuseppe Verdi, svoltare a destra in Vicolo Busseto.
Mia cugina abbracciò me, ed il mio ragazzo, ed assieme gli porgemmo il regalo.
Come al solito eravamo gli ultimi ad arrivare e facendolo presente a mia cugina, io ed il mio ragazzo ci accomodammo in soggiorno assieme ad altri amici che gia più o meno conoscevo.
Riconobbi tra i tanti Lello, Carola, Benedetta, Giosuè, Francesco, Vittoria, Gianni, Alberto, Ivana, e Marco.
Alcuni non li conoscevo, ed in particolare ce ne era uno che appena lo vidi, sentivo il mio (attrezzo) sbattere nei pantaloni come per dire : "Che cazzo aspetti fammi uscire!"
Per fortuna che mia cugina sà della mia voglia di conoscere sempre tanti nuovi amici, e cosi mi fece fare assieme a lei un giro di presentazione, mentre Pasquale parlava con l'unica persona che conosceva Benedetta, e cosi gli dissi : "Pasquale vado a conoscere gli altri !"
Gli amici e le amiche di mia cugina non sanno della mia omosessualità, lo sa solo Ivan, che quella sera non era presente.
Lasciato Pasquale a parlare appunto con Benedetta, Concy , come la chiamo io mi fece conoscere gli altri suoi amici .
E cosi ecco gli altri nomi : Domenico, Carla, Luigi, Claudia, Nicola, Anna, Edoardo, Tiziana, Massimo, Stefania e per finire quello che mi aveva fatto venire il cazzo dritto Gaetano.
Non strinsi la mano a tutti, dico a pochi, tra i quali mi pare di ricordare Tiziana, e Anna, e poi naturalmente a Gaetano. Concy mi presentò a lui dicendo : " Lui è Alessandro il mio cugino sapiente !"
Do un pugno scherzoso a Concy sul braccio dicendo a Gaetano : "Non ci credere dici un sacco di boiate.!"
"Che male c'è a sapere un po' di cose !" - disse col bicchiere di birra in mano.
"No, no, boh, non saprei.!" - dissi visibilmente eccitato.
Era vestito con una camicia nera abbottonata solo in fondo, e faceva intravedere il suo petto, un pochino villoso, poi de jeans neri, e degli stivali color nero. Era tutto nero.
Comunque mi ristrinse la mano e mi disse : "Piacere d'averti conosciuto!", e poi prosegui scusandosi con me, il discorso con i suoi amici.
Tornai dal mio Pasquale un po' deluso, ma cercai di non farglielo notare più di tanto, sedendomi accanto a lui sul divano. Era rimasto solo, Benedetta l'aveva lasciato andando a parlare con altri.
Allora io gli dissi : "Che noia mortale, pensavo fosse più divertente questa festa !" - dissi con gli occhi che giravano in qua e in la, per cercare di focalizzare Gaetano anche solo con gli occhi.
"Ale, cosa guardi ?" - mi disse il mio amore.
"Ma guardo in giro per vedere dove è mia cugina !" - gli dissi
Ci alziamo, stiamo per uscire dal soggiorno, quando una voce disse sopra la musica.
"Ragazzi spegnete la radio qualche secondo, debbo dire una cosa a tutti!" - disse una voce che non ricordo come si chiami.
E cosi tornai a posto assieme a Pasquale, e la voce continuò a parlare prima di aspettare il silenzio.
"Anche se controvoglia, abbiamo convinto il nostro caro amico a fare uno spogliarello per Concy, ed ora spegnete le luci perché arriva Olaop.
"Ecchecazzo, accendete le luci voglio vedere chi è !" - dissi io a bassa voce, facendomi però sentire da Pasquale, che però non disse nulla.
Mi guardo in giro, ma vedo solo ombre di persone.
Sta arrivando una sedia, e poi una musica la musica è quella di Full Monty. Ed ecco che entra la persona che faceva lo spogliarello, e non ci potevo credere, non potevo credere ai miei occhi, era Gaetano.
Si sedette sulla sedia, e comincio a slacciarsi i laccetti degli stivali, io volevo alzarmi per andarlo ad aiutare, ma non so come mai, ma riuscii a trattenermi, forse per non far capire a tutti la mia omosessualità, anche se quella sera avrei voluto raccontarla a tutti i presenti.
Tolti gli stivali, Gaetano si toglie anche i calzini, ma con più sveltezza degli stivali.
Si alza, e si sbottona la camicia nera, facendo vedere tutto il suo petto, normale, non scolpito, con una piccola chioma di peli sul petto e sui capezzoli. "Ammazza che schifo che fa quel ragazzo!" - disse Pasquale facendosi sentire da altre persone.
Io allora lo guardo : "Pasquale, ehi calmati !", poi distolgo immediatamente lo sguardo dal mio ragazzo, che odia i pelosi, e ritorno a guardare Gaetano, che si stava accarezzando il petto, poi si sbottona i jeans, si slaccia la cinghia, si siede, e alzando leggermente il culo, si toglie anche i jeans. Ed ecco li la voce di due o tre ragazze : " Olaop, faccelo vedere !"
Guardavo male quelle ragazze, e Gaetano spense la musica dice : " Lo spettacolo è finito.!", prende le sue robe e va nella stanza accanto a ricomporsi. !"
A quel punto io e Pasquale, facciamo per andarcene, quando però mi scordai di salutare mia cugina, così mentre Pasquale scendeva le scale, io tornai velocemente in soggiorno per cercare mia cugina per scusarmi di non averla salutata.
Entro nel cucinotto, immaginando di poterla trovare lì, e quindi non busso.
Invece nel cucinotto c'era Gaetano, che si stava infilando la camicia, ed io visibilmente arrossito dico senza guardarlo in faccia : "Ops..scusa, pensavo di fosse Maria Concetta!"
E faccio per andarmene.
"Vieni qui un'attimo, mi aiuti ad abbottonarmi questi due bottoni che sono davvero bastardi dentro!".
Anche se tanto emozionato, entro in cucina, lui si alza dalla sedia dove era seduto, e si appoggia con il culo al bordo del tavolo.
"Sai ho fatto una fatica ad allacciarmela prima di venire qui!" - disse lui
"Questi sono i regali trabocchetto di mia cugina ci scommetto!" - dissi io
"Ammazza allora ha ragione lei sei proprio sapiente!" - disse lui ridendo.
Abbottonatagli la camicia, senza troppa fatica, lo saluto scusandomi ancora di essere penetrato nel cucinotto senza bussare.
"Aspetta, perché scappi via così, hai fretta?" - disse lui
"Si beh ho sonno, e poi debbo accompagnare Pasquale mio cugino a casa!" - dissi io.
"Ma è cugino anche di Maria Concetta?" - disse lui
"No, no.!" - dissi io pochi secondi dopo per dare tempo alla mia testa di inventarmi una storiella, spiegandogli che lui era figlio della sorella di mia mamma.
Torno giù per le scale, ma Gaetano scendendo velocemente mi blocca il braccio, girandomi, ed abbracciandomi : " Sai sono stato davvero felice di averti conosciuto!"
Non sapevo più cosa fare, ero abbracciato a lui e lui non si staccava più da me, cosa potevo fare? Lo ringrazio delle parole dolci.
Scendo altri gradini e poi lui mi richiama nuovamente : "No così non va, aspetta, debbo dirtelo !"
"Dirmi cosa?" - dico io
Lui non dice nulla, mi guarda con i suoi occhi color nero e si avvicina a me, non ci vedo più, resto immobile e lui mi bacia, mi bacia cosi intensamente, che stavo per perdere l'equilibro e ruzzolarmi giù per gli ultimi 4 gradini rimasti. Lui mi prende al volo e mi dice : "Vorrei proseguire questa serata se non ti dispiace !" - disse mettendo una mano nella tasca della camicia per poi porgermi il suo bigliettino da visita.
"Se ti va vieni quando vuoi al secondo indirizzo, che è l'indirizzo dell'ufficio, mi raccomando, il primo è quello di casa mia e c'è il mio ragazzo. Quando vuoi, io sono li tutti i giorni anche il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 20.00.!"
Lo sorrido, ed io invece gli do un bacio sulla guancia destra all'altezza della bocca : "Cerchiamo di non correre troppo, anch'io ho il ragazzo, ed è giù che mi aspetta"
Ed a casa, nel bagno mi masturbai velocemente pensando a Gaetano, ed una violenta scarica di sperma scese sul bidè.
Mi apprestai a pulirlo.
Mi lavai.
Andai a letto, baciando anche se controvoglia Pasquale.
Non sapevo più cosa fare.
I giorni passavano, ed io non sapevo cosa fare, non sapevo se proseguire o no il rapporto con Pasquale, od uscire ed andare tra le braccia di Gaetano, che mi stava aspettando a braccia aperte.
Ero cosi sconvolto, che per due settimane, non feci più l'amore con Pasquale, trovando le scuse più banali, ho mal di testa, ho mal di schiena, ho mal di denti, ho una riunione.
Pasquale ci restava male, e quando dicevo una riunione andavo invece al bar e cercavo di rincasare il più tardi possibile, trovando cosi Pasquale addormentato.
Un pomeriggio che Pasquale non era presente a casa e i miei genitori erano via per lavoro (sarebbe tornati la mattina successiva), passeggiando per le vie del paese, incontro Gaetano, e li perdo la testa e gli corro incontro gettandogli le braccia attorno al collo : " Gaetano, io ti amo!" - gli dissi nell'orecchio.
"Sshh, non qui!" - disse lui.
Cosi essendo lui a piedi, ci dirigiamo a casa mia che è la più vicina.
Ed arrivati a casa mia, chiudendoci la porta dietro le spalle ci guardiamo e ci abbracciamo e Gaetano disse : "Sapevo che prima o poi saresti venuto da me, ti avevo visto da quella sera, da come mi guardavi quando mi spogliavo per tua cugina!"
Assieme entrammo nella mia camera da letto dicendo : " Non ce la faccio più ti voglio ora, ti voglio subito!"
Non feci nemmeno tempo a finire la frase che Gaetano aveva già infilato la lingua dentro la mia bocca.
Era una sensazionale davvero piacevole e goduriosa, non avevo mai fatto sesso con nessun'altro, Pasquale è stato il mio primo ragazzo, e quindi avevo baciato solo lui.
Solo lui, tranne naturalmente quella sera al compleanno di mia cugina dove persi la testa per Gaetano.
E mentre ci spogliavamo, Gaetano mi raccontava di lui, e del rapporto disastroso che stava vivendo col suo ragazzo, per colpa della gelosia di Anselmo, il suo ragazzo appunto.
Allora io risi.
Lui però disse : "Non c'è nulla da ridere, quando si incazza per niente è davvero uno stronzo.!"
Continuo a ridere dicendo : "Adesso penserai che dico delle stronzate, ma anche Pasquale è geloso, dovremmo farli incontrare !"
Quando tutti e due eravamo nudi, Gaetano si alzò dal letto, ed con ancora indosso i boxer color azzurro, noto che aveva tatuato sulla schiena nel lato destro una biscia.
"Come mai questa biscia?" - dico io
"Ma è un tatuaggio che ho da ormai 10 anni." - dice lui
Chiesi solo in quel momento quanti anni avesse, e mi disse cosi che aveva l'età di mia cugina, quindi ben 8 in più di me.
Mi disse anche però che ne mia cugina ne tutti i suoi amici sapevano della sua omosessualità, e che avrebbe voluto tenerla nascosta per tutto il tempo possibile ed inimmaginabile.
Mi alzò prendendomi per mano, e ritornò a baciarmi dicendo : "Vorrei sempre restare appiccicato alla tua bocca, sa di menta, e a me la menta piace da impazzire."
Gli dissi che avevo il dentifricio a sapore di menta, e che mi ero lavato i denti prima di uscire di casa, per quello si sentiva ancora abbastanza.
Lo prendo, me lo giro, lo spingo sopra il letto e gli salto addosso, dandogli ancora baci sulla bocca, ma poi scendendo sul mento e comincio a dargli teneri morsetti che lo fanno eccitare.
Passo però subito al suo uccello, non ce la facevo più, volevo vederlo, vedevo che premeva contro i boxer che voleva uscire e cosi lo vidi per la prima volta bello lungo, non so quanto e non glielo chiesi mai, perché non mi vanto mai con le persone di quanto lungo c'abbiano il cazzo le persone.
Lo prendo per mano e me lo sbatto violentemente sulla faccia. Comincio a sbattermi la cappella sulle guance, sul mento, poi avvicino il labbro e prima di metterlo in bocca ci metto sopra un po di saliva,e poi lo metto dentro. Piano piano per gustare il sapore di un altro uccello.
Tenendolo in bocca sento Gaetano fischiettare, poi mugolare dal piacere, e mentre io andavo sempre più svelto lui mi dice : "Poffarbacco come sei bravo!"
Non lo ascolto perché stavo ansimando anche io di piacere e cosi togliendo solo per pochi secondi il pene dalla mia bocca, mi tolgo i boxer, e poi mi rimetto a succhiare il suo cazzo.
Ma Gaetano non me lo fece tenere ancora in bocca per molto tempo, cosi appena sentito che stava per venire disse : "Basta ti prego!", ma purtroppo anche se avevo tolto dalla bocca il suo cazzo, la sborra non ne volle sapere di restare dentro Gaetano, ed uscii, e mi scaricò il suo sperma, sul mento, facendo scegliere tante goccioline sul collo e sul petto.
Mentre ancora gemeva per la sborra che continuava ad uscire, dissi a Gaetano : "Scusa ma è stato più forte di me!"
"No non è tua la colpa è la mia che non riesco mai a trattenerla per tanto tempo!"
Ripresosi dall'uscita di sperma, mi inginocchio sul letto, mi infilo il profilattico, e alzo le gambe di Gaetano per poter entrare dentro al suo culo.
Entro dentro piano piano, ma siccome quella posizione non è mai stata il mio forte, decido di metterlo a pecorina.
E cosi entro dentro nuovamente e Gaetano dice : "Bravo così, sempre più svelto!"
Andando sempre più svelto mi viene anche a me da ansimare di piacere e in un paio di minuti vengo sulla schiena di Gaetano.
Ci abbracciando stendendoci sul letto sopra le coperte. Ci baciamo. Gaetano appoggia il cuscino sullo schienale del letto. Accende una sigaretta, mentre io gli bacio il petto.
"Credo lascerò il mio ragazzo!" - dissi io
"Hai ragione, non sembra giusto tradirlo così, anche io lo lascerò !"
Fu difficile lasciare Pasquale, anche perché stetti con lui più di un mese prima di rivelargli il tradimento. Pasquale lasciò casa mia.
Ora io e Gaetano continuiamo ad essere innamorati, ma non viviamo assieme, anche lui ha lasciato il suo ragazzo, ma stavolta io e Gaetano viviamo il nostro amore in incognita, e forse per tutti e due è meglio così.
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11 years ago
OUT3OF3CONTROL,
40
Last visit: 2 months ago
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Lo zio mi vide al prive' giocare con due maschi e
Entrando in quella casa che da piccolo gia' conoscevo cosi' bene andando a trovare i miei cuginetti per giocarci insieme e guardare con loro la tv l'uomo che conoscevo benissimo mi ordino' di andare in bagno e di cambiarmi perfettamente chiamandomi troia....appena finii di vestitmi da donna nel suo bagno ....uscii camminando pianissimo sui miei tacchi a spillo altissimi col mio corpetto che risalta le mie tettine e riduce la mia pancetta le calze e il reggicalze nere comele scarpe e tutto il resto anche il perizoma sotto le gonnelline mini mini che lasciano intravedere tutto il metro di gambe dritte e senza pelo come tutto il resto del corpo depilato a laser e morbidissimo al tatto che alcuni mi hanno detto meglio di tante donne. Arrivo e trovo quell'uomo al quale io tante volte avevo dato le mie confidenze piu' superficiali come si fa con un parente qualsiasi e che adesso ricattato dalle sue minacce di avermi riconosciuta ad una festa in prive' mentre due maschi mi stavano inculando a turno ....mi facevano trovare la davanti a lui vestito in quel modo assurdo ...per come ci eravamo sempre visti io e lui ...e anche era assurdo che la zia non avesse mai capito la sua vera indole e i miei cuginetti commercialisti dovevano vederlo adesso il loro papa' severo e integerrimo in boxer e maglietta neri senza calze ipronto a incularmi Io stavo davanti a lui sui miei tacchi a spillo 12 sono diventando quasi 2 metri ma anche lui e' un bell'uomo alto...grosso Mi prende per una mano mi fa girare dolcemente come in un ballo e mi dice avere un culo favoloso mettendomi una mano fra le due chiappe strette e sode infilando anche un po' le dita. Sento il profumo delicato del sapone che deve averlo appena lavato e gia' e' una buona partenza Poi lui mi offre da bere aveva stappato una bottiglia di prosecco e me ne porge un bicchiere facendo un brindisi Alla fica che sei mi disse...e non a quel nipote rompicoglioni e troppo serio che ho sempre visto in te ....poi si spoglio' e senza parole mi spinse a terra in ginocchio chiedendomi di aprire la bocca senza usare le mani e io ubbidii terrorizzato. Mi disse adesso sei la mia vacca da monta e non voglio che tu dica una sola parola fino quando te ne andrai Mi piace quando mi danno ordini secchi senza che mi chiedano tutto se voglio se posso ....aprola bocca lo zio si spoglia chiudo gli occhi e mi mette il suo cazzo asciutto e moscio subito in bocca che sapeva di sapone pulito e profumato come piace a me. COMINCIO A SUCCHIARLO PERDENDOLO DALLA BOCCA MOLTE VOLTE E ALTRETTANTE VOLTE lui me lo rimise in bocca alternandoci le palle a volte o un dito che succhiavo come fosse un cazzo.
Ecco qui pensai ....ci sono infatti il cazzo in breve tempo comincio' ad indurirsi non poco e a diventare ben lungo e grosso che adesso sfilava senza scivolare giu dalla bocca mai e tirando fuori la lingua dalla bocca la cappella entrava scivolandoci sopra e usciva dalla mia bocca come fosse il suo buco da sempre. Faceva tutto lui mi prendeva per la nuca me lo spingeva dentro in gola mi scopava solo con la cappella dentro e fuori dentro e fuori quei pochi centimetri e poi tutto dentro sedici diciotto centimetri di cazzo grosso e duro facendomi soffocare da quanto lo mandava giu in gola.
Ad un certo punto mi ordino' di alzarmi dicendomi alzati vacca da monta che adesso lo zio ti riempie il buco del culo PENSAI
ci siamo Mi girai e mi misi a pecora per non vederlo ma lui mi disse ...cosa fai scrofa e mentre lo diceva mi sculaccio' fortemente le natiche tre volte....Mi prese per mano e mi porto sopra un mobile appoggiato al muro mi fece sedere sopra mi tiro' giu il perizoma lascindolo attaccato ad una gamba mi tiro' su le gambe sopra di se mi unse il buco del culo mentre io imbarazzatissima non osavo dire A....e appoggio' la sua cappella al buco del culoordinandomi di respirare forte.Cominciai a respirare e lo zio Antonio di origini calabresi che aveva sposato la zia Anna sorella di mio padre me lo spinse dentro tutto facendomi mugolare come una vacca in calore e poi mentre mi montava il culo guardandomi negli occhi e scopandomi in quella maniera cosi' brutale senza goldone che non ce la feci a imporgli di infilare mi prese per la schiena tirandomi a se e cominciando a baciarmi infilandomi la sua lingua in bocca mentre anche il cazzo mi infilava il culo e cosi' mi venne dentro subito dopo
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11 years ago
pistoniecilindri, 44
Last visit: 11 years ago -
Una coppia affiatata
.....un classico annuncio da single su desy...una telefonata ed un appuntamento con il lui. Ci incontriamo per strada, lui una persona molto perbene mi dice che gli sto bene ma che avrebbe piacere a farmi conoscere la moglie. Nuovo appuntamento di domenica mattina davanti ad un bar un caffe ed un nuovo appuntamento a casa sua. Mi reco di sera e lui comincia a scherzare sul mio fisico curato come da inserzione. Eravamo seduti sul divano e mentre si scherzava mi invita a mostrarmi, in un attimo mi abbassa gli sleep e se lo infila in bocca. Pochi minuti dopo invita anche la moglie a provare ed in due si avventano sul mio cazzo. In un attimo siamo sul letto e mi dice di darmi da fare con lei. La lecco la giro e la monto a pecora mentre lui si infila sotto e comincia a leccarmi le palle. A questo punto mi chiede di scoparlo. Ha un bel culo liscio e grosso gli infilo la cappella dentro e mentre la moglie ci ammira lui geme sotto i miei colpi. Bella esperienza...belle persone
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11 years ago
mirandiko,
60
Last visit: 3 days ago
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Se a voi vien da ridere.... pensate a noi!
Già, questo non sarà un racconto erotico! Bensì pillole di leggerezza!!!
Eravamo alla fine del 2012, quel sabato avevamo proprio voglia di… sesso… sì sì… di trasgressione, erotismo e sensualità.
Mettiamo un last… ma veniamo contattati da coppie di età piuttosto superiore alla nostra e iniziamo ad avvilirci, ma ci viene in mente di quella coppietta carina, giovane quanto noi, con cui ci eravamo già scambiati qualche idea in merito.
Guardiamo il loro profilo: sono on-line. Non perdiamo un secondo e scriviamo due righe per vedere se son liberi e programmare un appuntamento… ci eravamo già scritti diverse volte e sentiti al telefono tra i due lui, non c’era quindi bisogno di troppe presentazioni!
Ci scrivono che sono liberi e che sono disposti a farsi loro i km per raggiungerci. Chiediamo una telefonata tra le lei giusto per scambiare le ultime idee in merito alla serata porca cui ci stiamo preparando...
Veronica compone il numero e con quella sottile eccitazione che precede ogni incontro aspetta che l’altra lei (che per privacy chiameremo Susy) risponda. Il saluto è scherzoso, il timbro squillante e allo stesso tempo dolce.
Chiacchierano del più e del meno e la mano di Veronica si avvicina al mio pacco semi duro… è già calda perché si immagina la seratina che ci stiamo per concedere… e mentre ascolta quella bella voce… immagina le porcate che farò con quella donna e nel suo intimo immagina anche l’altro ragazzo instancabile su di lei mentre la porta al piacere più estremo…
La sua mano diventa irrequieta nel più classico su e giù e mi sto eccitando… avvicina il telefono al mio orecchio in modo che anch’io possa ascoltare la voce di Susy…
Quando ad un certo punto… la domanda che Veronica mai si sarebbe aspettata viste le numerose chattate fatte…
Susy: “Veronica tu sei bsex, vero?”
Vero: “Beh, lo sono all’interno del gioco… io cerco prevalentemente il contatto etero”.
… pausa… Veronica ferma la mano e io la guardo…
Vero: “E’ un problema?” … continua a toccarmi, ma la sento più distaccata, ha perso la porcaggine di prima.
Susy: “Io sono bsex e noi facciamo giochi esclusivamente tra le lei”.
Vero: “Ah, mi sembrava di aver capito che per voi non fosse un problema giocare etero con eventualmente delle sfumature bsex all’interno.” “Io sinceramente non mi scaldo giocando con una donna, ho bisogno dell’uomo per eccitarmi”. … Adesso la sua mano è proprio ferma, ancora stretta sul cazzo duro, ma ferma.
Susy: “ah…”
… pausa… Veronica mi guarda, sospira, aspetta un mio cenno…
Vero: “Allora penso che non sia il caso di vederci questa sera, se le cose stanno così perdiamo tempo entrambi”.
… pausa e sentiamo un borbottio in lontananza… probabilmente è il lui dell’altra coppia che sperava di fare qualcosa con Veronica, ma la sua lei non lo sapeva!
Susy: “Beh, ma io ho sempre desiderato il gioco etero, è il mio ragazzo che non mi permette di farlo, perché a lui piace il gioco bsex tra le donne”.
Vero: “Scusa penso di non aver capito…” Veronica mi guarda con aria mista tra l’interrogativo e lo sbigottito…
Susy: “Dicevo che io preferisco giocare etero, ma che il mio lui preferisce il gioco tra le lei, perché lo eccita molto”. Ora Veronica si sente presa per il culo… e la sua mano si muove nervosa sotto il lenzuolo.
Vero: “Ah… quindi per te non sarebbe un problema giocare da subito con il mio lui?”
Susy: “Esatto”.
Vero: “E quindi io potrei giocare con il tuo uomo?”. … la voglia le sta tornando… lo sento dal suo respiro… le accarezzo un capezzolo e si inturgidisce all’istante…
Susy: “Certo, se per lui non ci sono problemi” … Veronica è quasi convinta… la sua mano si avvicina calda alle mie palle e le accarezza con voglia.
Vero: “Tu hai visto le nostre foto? Pensi che il mio lui ti possa piacere?”. E’ la prova del nove e mi sta stringendo il cazzo fortissimo…
Susy: ”Eh, veramente non ho visto il profilo, ma vi ha scelti il mio lui e io mi fido”. … Ecco, lo sapevamo… la mano si stacca, il mio cazzo svetta lì da solo e…
Vero: “Forse è meglio che dai un’occhiata al nostro profilo e poi ci risentiamo, ok?
Susy: “Forse hai ragione tu”.
Vero: “Ok, allora un bacio, ciao”!
Susy: “A dopo, ciao Veronica”!
Veronica mi guarda e si mette a ridere… io non so che dire, la voglia ci è passata.
Ognuno ha le sue fantasie, ma è sempre bene dirsele, soprattutto se si è in coppia, no?!
Stiamo ancora aspettando la telefonata di conferma!!!
Ma… nel frattempo… che scopate ragazzi!!!
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11 years ago
CpNinfea,
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Last visit: 7 years ago
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La mia prima coppia dominante
Sessualmente la mia ragazza di allora era una gran porca, morbida e perversa come poche e con dei gran bei piedi da leccare e segare. Eravamo arrivati ai limiti massimi di perversione in coppia attraversando pissing, scambi di ruolo, sesso in pubblico, un’esperienza a tre e anche giochi che è meglio tralasciare.
Soddisfatto dalla mia vita sessuale avrei potuto accontentarmi delle esperienze che vivevamo insieme, ma all’epoca avevo bisogno di altro, una specie di slancio individualistico alla trasgressione, una forma di onanismo sfrenato da condividere con gli altri.
Fu così che m’iscrissi a Desiderya con un altro profilo all'epoca. I mesi passavano e i contatti erano pochi o da parte di profili senza foto, terribilmente falsi e insignificanti, poi improvvisamente un pomeriggio di maggio fui contattato da una bella coppia bisex.
C’incontrammo in strada giusto per conoscerci, lui aveva una voce penetrante e maschile un bell’uomo di quarant’anni bruno e con un corpo perfetto, lei era preziosa con un volto in perfetta armonia con il corpo sinuoso e un bel culo grande a coronare il profilo di curve delicate.
Gli piacqui e parlammo un po’ dei trascorsi sessuali dandoci appuntamento a qualche settimana dopo per un incontro da me. Poco prima lui mi scrisse chiedendomi di depilarmi il culo e il cazzo perché fosse liscio come la pelle di una pesca e di comprare autoreggenti nere e slip di pizzo.
Mi ero offerto come schiavo e prontamente ubbidii, masturbandomi di gusto al solo pensiero di offrirmi rasato come una troietta e travestito a metà, con il resto del mio corpo abbastanza peloso già da allora. Avevo 21 anni e generalmente le coppie scartavano a priori i ragazzi così giovani considerati poco maturi e troppo impulsivi per ogni ruolo. Ero stato abile nell’accaparrarmi la loro fiducia, ci trovavamo in tutto, dall’odio per le lunghe chat inconcludenti alla predilezione per i rapporti attenti alle vite private di ognuno.
Arrivarono a casa in moto e aprendogli la porta, trovai lei più sensuale che mai avvolta in un abito corto beige con scarpe aperte dalle quali si ammiravano i suoi bellissimi piedi. Fu così che sbrigati i convenevoli in intimo sexi cominciai a venerare i suoi piedi e le sue gambe leccandole lungamente sotto comando del suo uomo che mi palpeggiava il culo. Risalendo lentamente il suo corpo con la lingua, tolsi l’abito scoprendo un seno piccolo e affascinante, con un altro guizzo di lingua le sfiorai la fica umida attraverso gli slip, poi li tolsi e mi abbeverai alla sua fonte, acida all’inizio e man mano più salata mentre i liquidi scorrevano. Avevo un erezione dura che faceva capolino sotto i merletti dello slip mentre le leccavo avidamente la fica. Un paio di strofinatine per far conoscere gli organi e mi fu comandato di succhiare il suo uomo.
Gli scesi i pantaloni in ginocchio mentre lui minacciava di colorarmi il culo con la sua cinghia se non l’avessi spompato bene. Lo infilai fino in gola, quasi venendomene di gusto mentre lei mi abbassava la testa con quei piedi divini spingendola a ritmo su e giù, gli leccai le palle e quasi me ne venni di gusto. Fu allora che ci stendemmo sul letto, feci uscire il membro da un lato dello slip e ce lo succhiammo a vicenda mentre lei si masturbava avidamente appoggiata alla mia scrivania di legno scuro. Poi lui mi ordinò d’incularlo dopo avergli leccato il culo, lei prontamente incappucciò il mio membro e dopo aver lubrificato il suo uomo glielo spinse in culo. Non avevo mai inculato un uomo e tutto il mio corpo vi si opponeva senza il permesso del mio desiderio, persi l’erezione in pochi minuti e dopo pochi colpi che strapparono comunque un paio di gemiti al mio amante tentai di recuperare la durezza persa leccandole il seno e i piedi con il membro ancora infilato nel compagno.
Lui si era stancato e voleva rendermi quanto gli avevo dato così malamente. Aveva un bel membro turgido e largo, ben più grande del mio cosa che mi fece un gran piacere, non chiesi lubrificante aggiuntivo e lo pregai d’infilarmelo con forza in culo senza pietà. A pecorella mi assestò i primi colpi mentre lei ne approfittava per farsi leccare quella bella fica coronata da un neo nocciola in alto a sinistra sul pube. Ero il loro oggetto sessuale e lo sentivo, lo sentivo e ne godevo.
Mi chiese di abbassare il culo e stringere le gambe e me lo spinse bene fino alle palle regalandomi la migliore inculata della mia vita (era la decima volta che defloravano il mio buco, ma nessuno come lui così a culo serrato e con una nerchia tanto bella e grossa). Lo sentii tremare e venirsene dentro me. Lo sfilò di colpo lasciandomi terribilmente vuoto. Avrei voluto strappargli il preservativo e infilarmelo in bocca per gustarne il sapore, ma la sua donna già mi spompava bene reclamando la sua dose di cazzo sconosciuto. Fu così che la scopai.
Nessuna scopata fu più bella di quel sentirsi usato, di quell’esser stato donna e tornare uomo, stavolta la inondai del mio piacere ma non la feci venire appositamente per lanciarmi con la bocca su quella carne palpitante. La masturbavo con le dita e la leccavo mentre lei si titillava il clitoride con violenza e se ne venne inondandomi di liquido di fica con un urlo quasi masculino da donna di trentacinque anni, fiera da letto, padrona e regina di due uomini allo stesso tempo.
Lui era tornato in erezione e stavo per proporre alla sua donna di regalargli un bel pompino in due, ma il loro telefono squillò riportandoci alla realtà. Si lavarono e scomparvero dalla porta lasciandomi a un’intera notte di masturbazione.
Mi contattarono di nuovo qualche settimana dopo, sapevo che stavolta sarebbe stato ancora più bello e complice ma la mia ex ragazza mi aveva riportato a se offrendomi ogni giorno il culo e credetti opportuno onorarlo conservandomi casto per qualche mese. Fu così che non li vidi più...
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11 years ago
admin, 75
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Il caffè con marco
Marco era il migliore amico di mio marito. Una sera, ancora fidanzatini, si parlava di sesso, avevamo bevuto ad una festa e ci confessammo un po’ di cose “spinte”. Si parlava di dimensioni, di amici, di flirt … e lui mi disse: “Sai che Marco ha un uccello enorme. Ogni volta che ci facciamo le docce dopo il calcetto siamo tutti in imbarazzo”.
Da quel momento una specie di tarlo mi entrò in testa. Vedevamo Marco spesso, veniva spesso a casa, usciva spesso con mio marito. Ogni volta che ci vedevamo lo immaginavo sempre nudo davanti a me. Non riuscivo più a vederlo vestito. Per anni ho convissuto con questa fantasia. Immaginavo il suo uccello enorme che espodeva in un paio di boxer attillati.
A distanza di 16 anni, una sera esco dal lavoro e incontro Marco. Era da un po’ che non ci vedevamo, si era lasciato con la sua tipa ed era stato via per lavoro molto tempo.
Mi invita a prendere un caffè, non so cosa rispondere, penso a mio marito a casa ma allo stesso tempo si ripresenta davanti a me la sua immagina nuda con l’uccello enorme. Accetto.
Mi parla del più e del meno, della sua ex, della sua nuova casa, del nuovo lavoro. Ma io non lo ascolto. Nella mia testa c’è solo un’immagine. Le mie mani che sfilano i suoi boxer e il suo uccellone grosso e gonfio che mi sbatte sulla bocca vogliosa.
Ci salutiamo dopo il caffè e mi dice: “Salutami R. qualche giorno passo a salutarvi a casa….” - Certo quando vuoi , gli rispondo. E lo vedo allontanarsi di spalle. Nudo.
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11 years ago
admin, 75
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Come ho cominciato !
avevo 19 anni ero fidanzatissimo e mi piacevano solo le donne, non criticavo i bisex o gay , per me erano persone uguali come le altre purchè rispettassero la mia idea ... sono sempre stato un gironzolone, e perdipiù nottambulo, a volte venendo a casa tardissimo c'erano ancora sulla strada le prstitute ecc ecc , una sera di pioggia forte un sabato notte , tornando a casa ne vidi all'apparenza una ) che faceva l'autostop , non passava un anima a quell'ora e vista così era una bellissima donna, mi fermai e le diedi un passaggio credendo che era vicina aimè mi sono dovuto fare 30 km andare e 30 a tornare, ma il bello è che non mi ero assolutamente accorto che era una trans, si, una bellissima trans ed era impossibile sapere che era tale anche dalla voce .... quando arrivai sotto casa sua, mi disse gentilissima se volevo salire a prendere un caffè, io convinto e tranquillo che fosse una donna le dissi di si . arrivati su, una splendida casa in ordine in tutto e non un filo di polvere in giro, dalla cucina mi fece accomodare nel salone e mi disse che si metteva più comoda e mi raggiungeva, arrivò dopo 5 minuti con il caffè e vestita con una vestaglia devo dire bellissima ma non quella delle nonne :-). era bellissima , un corpo da paura e due tette fantastiche , si mise vicina a me e cominciammo a parlare o per meglio dire a continuare un discorso tralasciato in auto ... mi chiese se ero fidanzato, sposato e se mi piacevano le persone bsex o le trans, se frequentavo locali notturni ecc ecc, e tutto guardandoci fissi negli ochi mentre si parlava, lei si avvicinò a me e io la abbracciai e li ci fu un bacio ma un bacio che cominciò a farmi sbiellare con le idee , ma sempre non sapendo di lui/lei ,cominciò ad accarezzarmi dappertutto e poi si fermò giù facendomelo venire duro come il marmo, ero eccitatissimo, e io feci altrettanto le accarezzai le tette i capezzoli e piano piano scesi giù, quando arrivai giù diventai un pezzo di cemento armato mi bloccai e guardandola le dissi , ma e lei si sono trans , credevo te ne fossi accorto, ma ero talmente eccitato che le dissi di stare zitta e continuai a baciarla mentre lei mi massaggiava giù, poi si fermò e mi portò in camera da letto mi slacciò i pantaloni e se lo prese nelle mani, accarezzandolo e facendomi impazzire poi si abbassò e lo prese in bocca , beh devo dire che io andai fuori , e mi lasciai andare , mentre massaggiavo anche lei piano piano mi abbassai anche io e cominciai a leccarglielo e a prenderglielo in bocca, era un c...o enorme lo presi in bocca e devo dire sì mi piaceva e continuai ... io di dietro ero vergine, lei mi chiese se volevo il suo arnese e le dissi che non lo avevo mai fatto, e mi disse proviamo farò piano e se ti faccio male smettiamo e me lo metti tu dentro... mi leccò il buco e io impazzivo poi mi mise una crema o olio non ricordo e appoggiò il suo arnese sul mio buco, e mi cominciò a penetrare, all'inizio un male da morire, ma lei faceva pianissimo era dolce, mentre lo tirava fuori e lo rietteva dentro lo bagnava sempre di più con quell'olio fino a quando invece che dolore cominciai a provare piacere , era un cazzo veramente grosso si, ma le dissi di mettermelo dentro e di non fermarsi perchè mi piaceva da morire ... poi io a lei e lei ancora a me... finimmo dopo 2 ore di sesso sfrenato ma quella fu la mia prima di una lunga serie ... e così eccomi qui entrato in questo mondo ... mi piace tanto prenderlo , si, ma mi piace anche ricambiare ... un bacio a tutti by Ale .
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11 years ago
admin, 75
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La spesa
Come consuetudine mi accingevo a fare la spesa in un piccolo supermarket, era ora di chiusura e nel market non c' era più nessuno ad eccezione del titolare tuttofare, un tipo sulla cinquantina ben portati, non male... almeno secondo i miei gusti...(forse stanco della fica ho iniziato quasi per gioco ad indossare biancheria femminile, e provare" nuove esperienze" diciamo così. ..) nel mentre mi accingevo a prendere delle cose il tipo mi disse di fare presto perché era tardi ed io in un primo momento senza quasi pensarci gli chiesi se aveva dei wrustel più grandi. ..e lui senza esitare disse " di più grande se vuoi ho questo bel wrustel ...se lo vuoi assaggiare. .." ed io senza esitare mi avvicinai gli aprii la cerniera dei pantaloni e tirai fuori il grosso wrustel. .. era davvero notevole...già bello in tiro. ..iniziai a succhiarlo ben bene...davvero una bella nerchia...almeno una ventina di centimetri...lui godeva alla grande e con le mani accompagnava il movimento in su e in giù...più sponpinavo e più il suo cazzo si gonfiava riempendomi la bocca, il sapore sel suo membro mi faceva andare in estasi..ero tentato di farmi sborrare in bocca...ma il desiderio di farmi inculare da un tale cazzo era più forte...e lui quasi leggendomi nel pensiero mi mise sul banco mi abbassò i pantaloni e quando vide che indossavo un perizoma di pizzo e delle calze autoreggenti diventò come un toro che vede rosso...mi scosto' il perizoma e mi infilò il cazzone nel mio buchetto rovente...diedi un urlo di dolore e piacere e lui iniziò a stantuffare e gridare di piacere era un toro instancabile la sua asta mi penetrava con un ritmo frenetico...fantastico un gra porco...mi diceva di tutto... "sei una gran zoccola...si scopa puttana e cosi via" ed io godevo come non mai, dopo una ventina di minuti e dopo aver cambiato varie posizioni sentii il suo cazzo esplodere dentro il mio culo e all' improvviso mi riempi di sborra un fiume caldo...io finii il lavoro iniziato di bocca leccando scrupolosamente ogni goccia di sperma...e lui mi invitò a fare la spesa sempre alla stessa ora...
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11 years ago
ale1983bx,
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Avventura per un nick simpatico
Vidi un nick interessante, la coppia era di un'altra regione e ricercavano singoli, essendo attratto da questo nome e molto eccitato perché da 4 giorni in astinenza, gli scrissi che avrei messo la lei in delle posizioni, raccontai cosa gl’avrei fatto ecc……dopo qualche giorno la coppia mi rispose dicendomi che sarebbero venuti in campania per vacanza e che gli avrebbe fatto piacere incontrarmi facendo utile e dilettevole, fissammo un appuntamento e ci incontrammo in un albergo che uso quando ci sono queste occasioni, entrammo nella stanza ed io visto che venivo da lavoro andai a farmi una doccia, la pulizia è la prima cosa, nel frattempo lei indosso la biancheria e le scarpe che le avevo chiesto di portare e lui si sedette sulla poltrona nell’angolo divano della stanza, vestito, perché disse che sarebbe stato solo guardone, ed aspettava seduto, io uscii dal bagno con solo l’asciugamano nella zona intima e vidi una nube di fumo di sigaretta nella stanza, io non fumo ma il fumo passivo di una donna mi eccita tantissimo, la vidi con reggicalze e perizoma rosso tacchi a spillo ed in reggiseno con buchi sui capezzoli, seduta sul divano con la sigaretta segnata di rossetto rosso sul filtro, il mio c…o divento subito di duro, lei mi vide eccitato e disse come ma già………ed io le risposi che vedendo quella scena era il minimo, a quel punto lei mi disse di avvicinarmi che voleva vedere il mio c…o che era nascosto dall’ asciugamano, quando lo vide fece un ultima boccata dalla sigaretta ormai quasi finita la spense nel posacenere prese il mio c…o con la mano e soffio una nube di fumo sulla cappella cominciandolo a succhiare vigorosamente tanto che le mie gambe dopo un pò cominciarono a tremare per il troppo godimento, ad un certo punto la staccai dal c…o e la stesi sul divano le alzai ed allargai le gambe ed incominciai a leccarle la fica, ad un certo punto lei mi mise le mani dietro la testa e mi spinse verso di se tanto quasi da farmi mancare il respiro e comincio ad urlare per l’orgasmo mi disse “metti subito quell’arnese dentro, lo voglio tutto dentro” io indossai il guanto, talmente che era bagnata che appena lo appoggiai vicino la fica lo trovai già dentro, cominciai a sbatterla violentemente per 5-10 minuti tanto che venne altre due volte non ho mai visto una donna cosi arrapata, mentre finiva il suo terzo orgasmo mi spinse all’altra del divano e si butto con la bocca sul mio c…o per succhiarlo e mi disse che gli piaceva sentire in bocca il suo sapore di venuta anche se indossavo il guanto e che c’era quel sapore di plastica, dopo averlo pulito per bene mi salto sopra e comincio a cavalcarmi come se avesse appena iniziato, era instancabile, menomale che in queste occasioni utilizzo profilattici ritardanti e o ritardanti spray, ad un certo punto le dissi che della fica ero stanco e che avrei gradito il suo culo cosi lei si mise a pecorina e mi disse di sfondarle il culo, cosi presì con le dita pò di linfa dalla fica e bagnai per bene il buchetto, che non era, io stavo entrando delicatamente come si fa per quei tipi di rapporti invece lei spinse all’indietro facendolo entrare tutto in un istante a quel punto mi resi conto che non le bastava cosi incominciai a sbatterla e dargli schiaffi sul culo, vedendo questo lui che fino a quel punto non aveva mosso un dito ne parlato mi disse le seguenti parole “mamma mia che piacere mi stai dando” e lo tiro fuori dai pantaloni mettendosi d’avanti a lei e si fece fare un pompino, eravamo tre che godevamo come pazzi, io spingevo forte lei e con la mia spinta succhiava il ca..o di lui, ad un certo punto lui le venne in bocca e lei ingoio tutto o credo non vidi niente non rimase traccia di sperma, mi disse che adesso toccava a me venire ed io mi impegnai a finire il gioco le dissi se voleva spomp….mi e succhiare tutto come aveva fatto con lui mi rispose di no, io da persona garbata mi trattenetti e le venni dentro dicendogli senti come pulsa e cosa ti sei persa e lei sentendo questo comincio a gemere come una assatanata e aumentando il movimento del dito sul clitolide rivenne tanto da scquirtare e bagnare il divano, il marito visto lo schizzo si chino e le lecco la fica e con il ca..o nuovamente duro glielo infilo nella fica ed in 2-3 minuti le veni dentro e rilecco lo sperma che le usciva dalla fica.
Non lo facevo così, pensavo fosse solo a guardone.
Spero vi sia piaciuta almeno il 10 percento che e piaciuto a me.
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11 years ago
admin, 75
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Sogno o son desto? (la coppia del tavolo 13)
Per quanto possa sembrare assurdo e/o banale... questa è una storia totalmente vera! Ed è questo che la rende incredibilmente eccitante.
Risale a 7 anni fa quando io e la mia ragazza dell'epoca come quasi tutte le sere ci appartavamo in auto per un po' di intimità... userò Eva un nome inventato...
una piacevole serata primaverile, di quelle che ti fanno venir voglia di uscire e star fuori fino a tardi... ma anche quelle che ti fanno venir una gran voglia di sesso!
Premetto che non eravamo (ancora) trasgressivi...
quella sera gli dissi: “ Eva stasera vorrei che ti vestissi in maniera provocante, fallo per me!”
arrivo sotto casa sua a prenderla, ero curiosissimo di vederla... ed eccitato al pensiero che si fosse preparata in maniera provocante per me! Eccola arrivare, bellissima ed eccitante. Vestitino nero corto sopra al ginocchio, scarpe alte con allaccio alla schiava... capelli lunghi sciolti e rossetto rossissimo... ADDIO!
Andiamo a cena in un noto ed elegante della zona ed è proprio lì che iniziò tutto...
arrivati al locale notiamo subito che non fosse poi così affollato c'erano solo pochi coperti e quasi tutte coppie più o meno giovani. Ma una in particolare attirò la nostra attenzione... una coppia decisamente interessante per quanto fossero belli, tant'è che Eva era quasi gelosa dal mio continuo guardare la lei, nonostante avessi davanti una splendida creatura. Iniziamo a cenare e tutto sembra trascorrere nella più normalità. A parte i piccoli sguardi di intesa che ogni tanto partivano tra di noi e la coppia poco distante... loro parlavano di noi si capiva. Sorridevano e ammiccavano, ma il pensiero di qualcosa di trasgressivo non ci sfiorava lontanamente. Alla fine della cena chiesi il conto ma con nostro estremo stupore il cameriere ci disse che la cena era stata offerta dai signori del tavolo 13... ovviamente ringraziammo chiedendo come mai di questo gesto... la loro spiegazione fù che gli ricordavamo loro alla nostra età... pensammo subito che ci fosse qualcosa di strano... ma fummo incuriositi e intrigati... capimmo subito dall'accento che non erano persone di queste parti.
Ci sedemmo con loro per scambiare due chiacchiere, poi per sdebitarci mi venne l'idea di offrirgli qualcosa da bere in un altro locale della zona e loro accettarono subito con estrema voglia.
Ci avviammo e in auto io ed Eva non riuscivamo a dare una spiegazione più o meno plausibile al gesto di galanteria appena ricevuto... arrivati al locale ci sediamo ordiniamo e iniziamo a parlare del più e del meno.. venne fuori che erano di Firenze e rimanevano solo pochi giorni per lavoro in Calabria e che fossero attratti dalla bellezza di questa terra e poi dissero “ e siamo intrigati dai Calabresi” mmmm pensai io qui gatta ci cova...
dopo il 4° drink decidemmo di salutarci e andare via... noi avevamo un programmino decisamente interessante da portare a termine...
ci mettiamo in auto per raggiungere un luogo tranquillo dove appartarci, arriviamo e iniziamo a riscaldarci... baci, carezze, ci spogliamo in fretta e furia accesi dal desiderio, dall'alcool e dalla serata strana che stavamo vivendo. Subito dopo di fianco a noi si parcheggia un'altra auto ma noi non ci facemmo caso. Eravamo così eccitati da non capire più nulla... Eva seduta in ginocchio sul sedile con il sedere rivolto fuori con in dosso ancora il perizoma nero inizia a succhiarlo con un vigore mai avuto prima... addio mi sta facendo morire, sentiamo un rumore di sportelli di auto aprirsi, ci giriamo e ne buio della notte vediamo due sagome scendere dall'auto, non riusciamo ad intravedere i volti ma capiamo che si tratta di un uomo e di una donna... lei si abbassa e inizia a succhiare con veemenza, sentiamo lui gemere, intimiditi ma stranamente eccitati ammiriamo quanto di strano si cela davanti a noi... la coppia fa per avvicinarsi a noi... alla nostra auto... sentiamo una voce quasi familiare di uomo che ci chiede: “disturbiamo?” ERA LA COPPIA DEL TAVOLO 13!
io ed Eva ci guardiamo, non sappiamo cosa fare... si poggiano sul cofano della nostra auto e iniziano a scopare... decidiamo di scendere anche noi... in piedi appoggiati allo sportello mezzi nudi, ad ammirare quella strana coppia scopare sul cofano della nostra auto! Iniziano ad avvicinarsi a noi... inizialmente la lei si pone davanti ad Eva ed incomincia ad accarezzarla, sfiorarle il seno... quello che mi fece strano è che Eva si lasciò andare con estrema naturalezza... le sue mani quasi spinte dal “Dio Eros” assecondano il volere di quella donna, le loro labbra si sfioravano ma si capiva che si volevano, si cercavano! Io mi avvicino dietro ad Eva e dopo qualche strusciamento mi ritrovo ai miei piedi con il mio cazzo in bocca l'altra donna... e con estremo stupore vedo Eva di spalle, accasciata con gli occhi rivolti a me che lo prende in bocca da quella sconosciuto... ERO PIU' ECCITATO NEL VEDERE CON UN'ALTRO UOMO CHE DALLA DONNA CHE MI SPOMPINAVA!!!
Eva sembrava un'altra, la situazione era inusuale ma estremamente eccitante... la donna sconosciuta mi chiese se avevo i preservativi, gli risposi di no, allora andò nella sua auto li prese e con fare quasi da prostituta esperta me lo infilò al cazzo duro come una pietra... si girò appogiandosi a pecorina sul cofano e i chiese di scoparla... Eva mi vide e secondo me non vedeva l'ora di prenderlo anche lei, si sdraiò accanto a lei con la schiena sul cofano le gambe aperte e si fece possedere da quell'estraneo!!! le donne si baciavano noi in piedi a stantuffarle... grida, lamenti e mugolii di piacere facevano da contorno a quella scena vista e rivista solo nei film. Quando fu il momento di venire le facemmo mettere accovacciate davanti ai nostri cazzi ormai esausti e esplosivi mentre le loro lingue si toccavano le abbiamo riempite di copiosa sborra... senza dire nulla ognuno si diresse alla propria auto per ricomporsi. Senza dire null'altro accendemmo i motori e andammo ognuno per la propria strada... l'ultimo saluto fu un colpo di clacson!
Da quella sera ci si aprì un mondo sullo scambio di coppia... e per diversi anni siamo stai una coppia scambista, ma la cosa che ci faceva impazzire erano i singoli... amavamo incontrare singoli... io impazzivo nel vederla con un altro uomo... ora non stiamo più insime ma non finirò mai di ringraziare quella coppia di sconosciuti del tavolo 13.
Gabriele MonelloCs
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11 years ago
admin, 75
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Io e il mio padrone ieri sera
Erano le 20 quando è arrivato il mio padrone, ed io ero li dietro la porta nuda inginocchiata e con il collare che lo aspettavo. Lui è entrato mi ha guardato seria e mi ha attaccato il guinzaglio e portato a 4 zampe verso il divano e mi ha detto "questi sono x te cagna, apri i tuoi regali". Un ovetto telecomandato e un plug...... me li ha infilati senza tanti convenevoli uno dietro e uno davanti e poi ha preso delle corde con cui mi ha legato il seno e mi ha detto "ora vestiti troia che usciamo". In auto ha ripetutamente acceso il telecomando che fa vibrare l'ovetto e quando siamo arrivati in pizzeria ero già un lago......... fra il plug in culo e l'ovetto che continuava a vibrare anche finchè mangiavo la pizza ormai nn capivo più nulla. provavo dolore dietro e al seno e sotto un lago di umori........ quando siamo rientrati mi ha fatto spogliare e indossare il mio vestitino in latex preso apposta x lui........ mi ha fatto indossare le cavigliere e polsiere che gli ho regalato io, e mi ha legato al divano a pancia in giù e mi ha dato le 50 frustate che mi aveva promesso...........poi ha preso tre pinze e me le ha attaccate sulle labbra della figa e sul clitoride e li avrei voluto urlare ma con la bocca tappata nn potevo....... mi ha torturato x bene e poi alla fine mi ha slegato e mi ha detto "ora stupida cagna puoi bere" e mi ha accompagnato verso la mia ciotola messa in un angolo a bere.......serata splendida........ chissà la prossima volta cos'ha in serbo x me il mio padrone....... grazie dalla tua cagna.........
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11 years ago
padrone1cagna,
50/50
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Luca e Sandra 5 parte :L'altra faccia di Dario
L'anno prima con Matteo fu decisamente diverso e' non potevamo saperlo,adesso avevamo premeditato il nostro sogno erotico e' la sensazione che ne suscitava era totalmente nuova sia per me che per Sandra.La premeditazione ha due facce,la prima assolutamente piu' intrigante e' quella della preparazione,delle idee e dell'attesa , l'uso dell'immaginazione e'della fantasia;la seconda invece e' quella meno spontanea dove gia' sai tutto perche' hai programmato,tutto questo pero' lo impari solo dopo che hai fatto un'esperienza del genere ....ma come al solito la natura umana ci sorprende e spesso ci riserva quello che non ti aspetti,io e Sandra volevamo farci fotografare in atteggiamenti piu' spinti invece successero altre cose....La sera Dario venne a casa a cena per vedere le foto,venne ovviamente da solo con qualche birra mentre noi ordinammo delle pizze.Io ,le foto le avevo gia' guardate ,Sandra non lo sapeva,ma dovevo siccome scaricarle sul computer non potevo evitare di guardarle.Cancellai quelle venute tecnicamente male e quelle inguardabili,in verita' ne avrei dovuto concellare tante ma non lo feci perche' ne saerbbero rimaste forse 10,erano sfocate,o controluce ,mosse e angolazioni sbagliate...direi in pratica un simpatico fallimento,se avessi realmente dovuto partecipare a un concorso non avrei avuto la benche minima possibilita' di ottenere un risultato positivo.Comunque ,data la bellezza di Sandra(almeno ai miei occhi)alcune foto risultarono molto sexy e provocanti e Dario fece un sacco di complimenti alla donna mentre schrzava su di me dicendo che io abbassavo la qualita' con la mia presenza nelle foto ma alla fine riconobbe la sua totale inesperienza con la fotocamera tanto che si scuso' e disse che nel caso fossero da rifare si sarebbe impegnato di piu' per ottenere un lavoro migliore.Sandra con molta spontaneta'' confermo che effettivamente come fotografo Dario non era un gran che riconoscendo invece in me una mia indiscussa superiorita' ;Dario rispose che effettivamente sarebbe stato meglio cercare una persona piu' capace nel fare foto ,io gli dissi che era solo questione di pratica e che comunque trovarne un'altro che sia cosi in confidenza sarebbe stato quasi impossibile;lui ci chiese se avevamo preso in considerazione di contattare un professionista,"certo" risposi io,e chi lo paga?Sandra a quel punto con la sua faccia da simpaticona intervenne"ragazzi,ho un'idea!!,Luca scatta le foto e Dario fa il modello al posto di Luca,eh!che ne dite!
Ahiahiahi!!sentivo gia' che qualcosa poteva accadere e mi stavo eccitando ma non potevo farmene accorgere .."gia'!!se fai partecipare anche la tua amica che poi si fa le foto con me ci sto!!Sandra rispose con aria sempre piu' divertita"dai,che vuoi che sia,non devo mica farmi fare mentre ci fotografi,dai facciamo un esperimento e vediamo che ne viene fuori"
"Aspettate,un momento"interruppe Dario,"Sandra vuoi mica farmi farammazzare da Luca percaso??..e poi non ho il fisico,non sono adatto inoltre le foto come mi ha spiegato Luca devono essere un po sexy altrimenti non le accettano di sicuro per il lavoro,magari troviamo un'altro posto e rifacciamo tutto con voi due?"
Sandra prese due cuscini con 2 mani e ce' li tiro' addosso"siete 2 pigroni rammolliti!Non e' vero che non hai il fisico,dai togliti la maglietta e fammi vedere,anzi che ne dite di andare su in mansarda e proviamo a fare qualche foto?"Sandra mi guardo cercando un cenno di consenso,aveva voglia di stuzzicarmi un po o voleva solo giocare con i suoi pensieri maliziosi?,forse tutti e due cosi io cercai di tornare su un argomento piu' "lavorativo", restai un po vago e poi mi rivolsi a Dario dicendogli che se non aveva fretta di andarsene provare a fare qualche scatto non costava nulla,al limite ci saremmo fatti 2 risate.Dario rispose ,con aria sconcertata ,che si poteva fare ma prima voleva bere qualcosa di alcolico e fresco per far si che la sua parte razionale non gli facesse cambiasse idea.Io avevo l'impressione che era invece ben contento di andare su in mansarda,non e' che avesse fatto molta resistenza.Sandra mentre andava in camera per cambiarsi e mettersi qualcosa di carino ci disse di andare su e di preparare il set,e noi cosi facemmo.Mentre preparavo le luci spiegai a Dario che le foto soft venivano pagate dall'agenzia circa 80 euro per ogni servizio mentre quelle piu spinte si poteva arrivare anche a 250 euro perche' ovviamente rendevano di piu' in pubblicita',cosi dicendo gli fornivo l'alibi e una certa autorizzazione nel caso si spingesse un po piu nelle pose.
Su una parete rosso porpora della stanza preparammo uno sgabello in legno,dei cuscini e un lampada puntata sul muro mentre tutto il resto era in penombra,giusto per creare un'atmosfera misi anche un po musica tipo Buddha bar,sembrava un lavoro "serio" e ben fatto,sentimmo che Sandra stava arrivando e quando arrivo' sulle porta d'ingresso aveva addosso una sorta di pled che la copriva dal collo in giu',in mano aveva altri vestiti,io le chiesi se sentiva freddo,lei si mise a ridere e ci chiese se eravamo pronti;Dario rispose che dovevamo decidere che foto fare e in quale posa ,io ordinai di mettersi davanti al muro lui seduto a terra sui cuscini e lei sullo sgabello,le idee ci sarebbero venute man mano.Dario si tolse la maglietta e si mise seduto ,prese un libro e faceva finta di leggere,non vide quello che vidi io in controluce:Sandra fece cadere il pled e sotto aveva il babydoll rosa quello nostro preferito.era trasparente e sotto aveva un intimo da capogiro,meno male che almeno l'intimo se l'aveva indossato perche sinceramente temevo che si presentasse nuda,era veramente sensuale e irresistibilmente sexy!!Io le dissi“ma non hai esagerato un po?“e lei rispose :“perche?non sto bene cosi?“Dario si giro' verso di lei e' disse :“sei una bomba!vedrai che cosi vinci il concorso al 100%“.Ok!,pensai tra me e me,inzio a scattare le prime foto,mi sembrano gia' bellissime,lei cerca gia' di sedurci seduta sullo sabello ,gambe molto in vista e con la testa bassa porta giu' una spallina scoprendo un po di seno,poi se la riporta su e ripete la stessa azione con l'altra spallina e con movimenti molto lenti,lui sembra impegnato a leggere ma si accorge di lei e lascia il libro,gli si mette di fronte (di profilo a me)e' gioca con i lacci che penzolano davanti al seno,poteva slacciarli semplicemente tirando un po e si sarebbe visto tutto il decolte' ma invece passo' sulle spalline e una dopo l'altra gliele sfilo' facendole passare sotto il braccio,compii la stessa azione con le spalline del reggiseno che comunque ancora si sostieneva da solo sopra le tette,la scena e' veramente sensuale,sembra studiata e preparata nei minimi dettagli e la musica faceva il resto,era bellissimo e io mi stavo godendo uno spettacolo incredibile.Ora Sandra stava iniziando a slacciare la cintura di Dario,non potevo sapere quali fossero le reali intenzioni,iniziavo a pensare che forse avrei dovuto prendere delle decisioni da li a poco,sembravano completamente a loro agio e per niente imbarazzati,dove sarebbero arrivati?..lei entro' con una mano dalla schiena dietro nei pantaloni toccando un po il sedere e nel fare questo adagio' suo il petto su quello nudo di Dario e aspettava che io scattassi le foto,io dicevo a volte:fermi cosi!..e poi riprendevano i movimenti quasi a rallentatore,Dario si era avvicinato con la testa al collo di Sandra(e io sapevo esattamente cosa stava provando lei in quel momento),lei a quel punto mi guardo' come per condividere con me quel piacere,inutile dire che entrambi eravamo eccitatissimi,anche Dario non lasciava trasparire dubbi sulla sua eccitazione.Sandra ora aveva sbottonato il pantalone e glielo aveva abbassato un po,si intravedeva bene il boxer bianco e e nero di Dario e si vedeva il suo pene eretto sotto la stoffa del boxer,lui ora si spostava con le labbra vicino la bocca di Sandra,io ancora lasciavo che la situazione andasse ancora avanti,scattavo foto ,penso che gia' a quel punto ne avevo fatte una cinquantina.Quando lui era vicino con le labbra io cercavo di dettare i tempi“bene cosi,fermi“...lui ruotava attorno,stava per baciarla,lei era coinvolta,non aveva piu' la sua tipica faccia scherzosa,anzi era molto passionale in quel momento,ma stava al gioco senza prendere piu' iniziative,era Dario ormai a condurre ,infatti da li a poco comincio a sfiorare le labbra senza pero' appoggiarsi mentre con la mano che io non vedevo sfiorava la schiena nuda di Sandra che invece con la sua mano passo pericolosamente sull'obelico di Dario per poi iniziare a frugare nei pantaloni subito sotto.Conoscendola so che il suo primo intento era quello di tastare con la sua mano il pisello di e verificare quanto era eretto e grosso ma io da quella posizione non vedevo con esattezza,pero' vedevo la mano di Sandra ferma ,forse gli aveva afferrato la cappella infatti lui apri la bocca e iniziarono a giocare labbra con lingua ma senza mai baciarsi veramente,penso che lei sia anche venuta in quel momento,anch'io avrei voluto andare li e scoparmela da dietro mentre facevano quelle cose ma lei ebbe come un risveglio e disse“facciamo un'altra posa ,poi secondo me come prova va bene,io avrei da provare un'altro look,mi cambio e poi altri 10 minuti e basta“...ookk!!pensammo io e Dario ,lei si sposto piu' in penombra e' li ci regalo uno piccolo spettacolo ,come in ogni compagnia teatrale che si rispetti ecco il cambio d'abito in diretta,lei si stava proprio divertendo,anche noi pero'! Io ammiravo Sandra col suo carattere,la sua intelligenza,la voglia di vivere e la sua allegria,mi sentivo veramente fortunato ad averla incontrata e la stessa cosa diceva lei di me,non posso dire che non ero geloso in quel momento ,anzi ogni secondo ero tentato di smettere ma questo significava mettere un freno alla sua vitalita e negarle esperienze anche come questa come come tutte le altre fanno parte della VITA!Se l'avessi frenata e io sarei diventato come tutti gli altri :un uomo inutilmente geloso e negativo!
Mentre pensavo queste cose pero' lei si era tolto il babydoll,parlava con Dario e con me delle prossime foto da fare e nel contempo si era slacciato il reggiseno rimanendo solo con con gli slip di pizzo molto elegante e per qualche secondo ci aveva motrato il suo seno,poi con una mano se lo copriva cercando gli altri indumenti,che scena!soprattutto perche eravamo due uomini a guardare!
Sandra indosso un top nero molto aderente con 3 bottoni davanti e una minigonna arancione e nera di stoffa leggera come il top,in controluce forse lei non lo sapeva ma il top era abbastanza trasparente,ma tanto ormai credo che di certo questo non fosse piu' un problema. Credo che da come disponeva la scena Sandra volesse imitare un'immagine che avevamo trovato on-line,disse a Dario di mettesi giu' come se lui dovesse fare da panchina ,infatti lei si sedette sulla sua schiena e prese il libro in mano,Dario era molto divertito,disse che in quanto a fantasia ne aveva da vendere...io quindi inizia a scattare .lei con i gomiti sulle sue ginocchia e il libro in mano faceva bella mostra del decolte che io fotografavo da una visuale alta,le dissi che si poteva sbottonare un po e lei prima uno e poi gli altri 2 esegui' e cosi si vedevano le aureole e parti dei capezzoli del seno,mi si era diventato di nuovo duro e glielo feci notare con uno sguardo,lei sorrise e ancora seduta sulla schiena di Dario e .....si abbasso gli slip fino alle alle caviglie ,poi riprese il libro in mano e allargo le gambe in modo che io potessi vedere...era ovvio che il genere di foto era cambiato!ora lei era piu' maialina..dopo qualche scatto Dario si giro ' a pancia all'aria,lei stava per perdere l'equilibrio ma si alzo' in piedi ,si rialzo gli slip davanti a lui in modo che non si vedesse la patatina e poi gli prese dai lati i pantaloni e disse a dario di aiutarla a toglierseli via,ora Dario era solo in boxer e si vedeva chiaramente il rigonfio del suo pene,io aveva fotografato la scena e quel punto io dissi ad alta voce e con tono schrzoso che erano concesse tante cose ma che era categoricamente vietato fare sesso e che quindi non si poteva scopare!!Ah si ?!!disse lei ,"ora ti facciamo vedere se e' viatato"Cosi si sollevo' leggermente la minigonna e si sedette proprio sul suo pisello ormai gonfio,Dario la prese per i fianchi e simularono di fare sesso,certo avevano entrambi le mutande anche se quelle di Sandra erano striminzite e sottili ma quella stronzettina stava un po approfittando della situazione e si strofinava sotto ,faceva avanti e dietro rimanendo attaccata al corpo di Dario,proprio come le piaceva fare con me;mentre si muoveva mi diceva di fare queste foto ,intanto si piegava un po verso Dario offrendogli tutta la visuale delle tette dentro il top.
Ok,dissi io,decretando la fine della sessione fotografica,"siete stati fin troppo bravi,penso che non avro' problemi con questa qualita' delle immagini e dei protagonisti"Dario disse che era stata un'esperienza unica ma che aveva qualche dolorino giu' nelle parti basse(dato il tempo che era stato in erezione);Sandra ancora eccitata e provocatoria stava seduta sullo sgabello e aprendo leggermente le gambe propose con tono di sfida che poteva sfogarsi li ,lei si mise la mano davanti alla sua patatina sotto la gonna per invitarlo ad avvicinarsi e fini la frase dicendo che potevamo masturbarci li,Dario aspettava un mio cenno ,io le risposi che avrei finito si ma che me la sarei scopata io,lei allora non disse nulla ma si giro verso di me con le gambe invitandomi ad avvicinarmi ,io mi misi con le ginocchia a terra davanti a lei,non ero piu' in me.....mi abbassai i pantaloni mentre vedevo Dario che si defilava per andarsene giu ma lei con un guizzo riusci a prendergli la mano e lo pregho' di rimanere ,non gli lascio piu la mano ,intanto apriva le gambe ,io gli spostai gli slip e dopo un paio di secondi affondai piano piano fina a far scomparire tutto il mio pene dentro di lei,Dario le sposto indirizzo la mano di Sandra a cercare il suo pisello dentro i pantalani e se lo fece tirare' fuori tutto,ora lo vedevo anch'io,aveva una cappella enorme ma era un po piu' corto del mio,con la mano Sandra gli faceva su e giu sul suo pene,io la scopavo e la baciavo cosi,mentre era seduta su quello sgabello,in posizione eretta le tette sobbalzavano e a volte uscivano dal top,quando uscirono la seconda volta io non resistetti,ne presi una in mano e le venni dentro,venne anche lei ,Dario anche lui aveva fisso lo sguardo sul seno,lei con ancora il mio dentro si muoveva e si toccava le tette dentro il top mentre guardava Dario che mise la sua mano sopra quella di Sandra e feceva su e giu' insieme ,Sandra allora si tolse il suo top sfilandoselo dalla testa e rimanendo a seno completamente nudo ,bellissimo,lui si avvicino col pene e le venne sopra le tette mentre gli mise un dito in bocca e le toccava le labbra, io mi muovevo dentro di lei facendola venire di nuovo..... non immaginavo che sarebbe finita cosi',Dario mi aveva sorpreso,non era affatto timido come pensavo,stava li a sentire ansimare di piacere Sandra che finalmente si faceva guardare da un'altro mentre scopava con me..ma quello che non mi aspettavo era quello che lui mi chiese quando Sandra si allontano' per andare in bagno,io lo ringraziai per tutto e gli ricordai di tenerlo segreto per sempre;lui ringazio' me e mi rassicuro' su tutto ma poi aggiunse;"per me e' stato meraviglioso,non ho mai provato sensazioni a questo livello ma siamo arrivati fino a questo punto e voglio chiederti una cosa che forse ti fara' arrabbiare e spero non pregiudichi la nostra amicizia,se Sandra vuole ,non appena ritorna su ho troppa voglia di scoparmela io,mi piace da impazzire,ti prego non giudicarmi male" ,"ah pero'!!!esclamai io,"A parte che bisognerebbe chiederlo anche a lei ma io non sono pronto per questo,forse e' ancora troppo presto o forse non saro' mai pronto ma almeno per oggi ti dico di no"Dario ritorno' un po in se,annuii e rispetto' il mio pensiero senza insistere neanche un secondo.Anch'io mi resi conto che stavo tornando "in me" e che mi ero fatto trascinare dalla situazione,continuai quindi a spiegare a Dario che in quella situazione non era per niente stata contemplata e che ci era sfuggita di mano la cosa principale che era il servizio fotografico.Dario credo ci rimase un po male e poi mi chiese solo di non dire niente a Sandra ..... comunque il nostro sogno erotico era realizzato...o almeno credevo finche' non parlai con Sandra il giorno dopo....
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11 years ago
AdamDTS,
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Un nostro incontro!!!
Ciao a tutti, precisando innanzitutto che non ci incontriamo spesso con singoli, con coppie non siamo mai risusciti ad organizzare, anche se era quella la nostra idea di partenza.... Giusto per far capire, in 8 anni ci siamo incontrati .... una volta con un singolo e 3 volte con un altro, tutte esperienze positive (meno male)
Bando alle chiacchiere...ehe...ehe... una di queste volte, non essendoci visti per molto tempo, pensammo di andare a mangiare una pizza insieme, e premetto che la precedente volta che ci eravamo visti, il tutto ...si era limitato ad un fugace incontro.... con un contemporaneo ...rapporto orale, non che sia poco... ma giusto per far avere un idea,
durante la pizza iniziammo un pò a ricordare della precedente volta e chiaramente ...eccitazione alle stelle, e penammo di fare un gioco una volta andati via, e cioè di allontanarci con una sola macchina e a sorte stabilire chi dei due maschietti avesse portato l'auto e che sarebbe rimasto dietro con la lei, secondo voi... a chi capitava di guidare???? a me ...purtroppo!!!!! Dallo specchietto li vedevo che erano lontani uno dall'altro, l'imbarazzo era presente, ma visto che eravamo li ...per divertirci o iniziato a spingere ....con le parole per far si che si avvicinassero e intanto cercavo un posto un pò più isolato per fermarmi, almeno se accadeva qualcosa...potevo almeno guardare e cosi fù. Quando fermi il singolo era imbarazzatissimo, visto il bel rapporto che ho con la mia lei, si sentiva libera di skerzare e di provocare e infatti fu lei ad avvicinarsi e man mano a far capire di ....metterlo fuori, e alla fine cosi fù, ma tanto era imbarazzato che senza abbassare pantalone ma solo aprendo la cerniera e cosi il suo pisello era compresso.... comuqnue ...bene, e lei inizio a carezzarlo e poi a prenderlo dolcemente in bocca, a me si fece duro, la scena era da sballo, per chi non ha avuto un esperienza del genere potrà sembrare strano, anche per me lo sarebbe ma poi quando si è li...adrenalina è forte, lei ...man mano lo prendeva tutto ...in bocca anche perchè...in quella posizione...non si mostrava in tutta la grandezza chiaramente, io avevo la scena in primo piano e mi sentivo anche io un pò imbarazzato e non facevo nulla, nel toglierlo dalla bocca, per la forte eccitazione di lui, si creo tra il suo pisello e la bocca di lei, quel filino di..... che mi fece eccitare ancora di più, dopo un pò tutto fini per non rischiare...che lui venisse, sia perchè non si voleva assolutamente che lo facesse in bocca e sia perchè situazione scomoda, dopo due risate fatte insieme ci rimettemmo in marcia per tornare fuori alla pizzeria dove era l'altra macchina. Spero di avervi...allietati e un pò eccitati. Saluti a tutti
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 18 hours ago -
Le mutande del diavolo
In questo tempo di crisi il lavoro scarseggia, non è certo una novità, e neanche la mia azienda ha fatto eccezione, un buon mobilificio che in breve tempo ha chiuso i battenti e mandato tutti a casa. Trent’anni, non sposato vivo con mia sorella di due anni più giovane, anche lei disoccupata, orfani dei genitori, il futuro non ci è apparso roseo. Dopo aver girato un poco per cercare un’alternativa, sconsolato ho fatto insieme a Carla, mia sorella il punto della situazione, quando un nostro vicino ci ha suonato alla porta:
“Ragazzi, mi servirebbe un piacere pagando, voi avete quel grande magazzino dove vostro padre aveva il negozio di mobili, se non è troppo disturbo lo vorrei affittare. Devo ristrutturare casa mia, dalle fondamenta al tetto e non ho un posto dove per depositare tutti i mobili.”
Ovviamente accetto, anzi mi propongo di aiutarlo nel trasloco, e deposito tutto nel magazzino che ha anche una grande vetrata, di conseguenza dopo alcuni giorni delle persone di passaggio mi chiedono se i mobili dentro il locale sono in vendita. Dall’ affitto ne ricavo un gruzzoletto e con mia sorella decido di aprire un mercatino di cose usate. Basta un poco di buona volontà, qualche volantino e in breve mi trovo con il capannone pieno di vecchi cose che la gente vende e dal prezzo di vendita, ne ricavo una bella percentuale. Per sei mesi gli affari girano abbastanza bene, poi un pomeriggio, un taxi si ferma davanti al negozio, ne esce una signora anziana, molto elegante, alta, capelli bianchissimi, raccolti dietro la nuca come a formare una cipolla. Entra e mi si avvicina decisa. Indossa un completo giacca pantaloni scuro, e ha una camicetta bianca sotto con dei bellissimi pizzi, stivaletti con lacci con un tacco di almeno otto centimetri, il suo incedere è veramente elegante.
“ Mi chiamo Flavia, ho sentito parlare di lei dalla mia domestica, una ragazza peruviana, la quale mi ha detto che lei è molto bravo a vendere la roba vecchia, io ho una soffitta da vuotare, vedo che lei ha una bella attività, vorrei che venisse a vedere se ne vale la pena vendere le mie cose o buttare tutto.”
Mentre parla sono affascinato dal timbro della sua voce, dolce melodiosa. Noto che ha due occhi azzurri bellissimi e le sue mani sono un po magre, con dita lunghe, unghie laccate di un rosso scuro, il fisico poi è esile, mi ricorda Patty Bravo, si direi che le somiglia. Si da un’occhiata intorno, mi lascia l’indirizzo e se ne va. Il giorno dopo mi presento all’indirizzo e scopro che è un grande palazzo sito in centro, nella parte vecchia della città. Contatto la signora, che mi fa entrare con il mio furgone dal retro, dove da un portone si entra dentro un cortile invisibile dall’ingresso principale. Insieme iniziamo a salire un’ampia scala di marmo. Cammina spedita davanti a me, non posso fare a meno di notare il suo culetto, tondo alto, mi stupisce la sua elegante fisicità. Indossa una gonna che le arriva fin sotto il ginocchio, l’immancabile camicia bianca, il collo esile slanciato bianchissimo, e la solita pettinatura a cipolla che le conferisce un’aria decisamente delicata. Saliamo due file di scale, sono attratto dal sul culetto, sento un lieve movimento nel mio basso ventre, sorrido dentro di me, mi sto eccitando, poi arrivati sul pianerottolo mentre infila una grossa chiave, si gira, mi guarda e sicuramente nota il gonfiore del mio pacco, sorride, apre una porta che immette in altre scale con un gesto del capo mi invita a entrare dentro. L’ambiente è avvolto nel buio, le accende una luce, poi si sposta fino a una grossa finestra e scosta una pesante tenda. La luce entra e rivela un ambiente molto grande pieno di tantissima roba, alcune cose sono coperte da bianchi lenzuoli, mentre accatastate in un lato vi sono tante scatole piene di molte cose del passato, piatti, vasi di ogni genere, posate, bicchieri, mobili piccoli e grandi statuette di varia grandezza, sono stupito, è come aver trovato un tesoro, mi giro la guardo a bocca aperta,
“ direi che vi sono cose molto belle che vale la pena vendere, ne ricaverà molto denaro, è tutta roba antica.” – le dico guardandola negli occhi.
Lei non commenta, si avvicina a un’altra grossa finestra e sposta una pesante tenda aprendola. Una luce naturale illumina la soffitta rivelando tante altre cose, una folata di vento fa alzare alcuni lenzuoli messi per coprire le cose, mi avvicino e guardo meglio.
“accidenti, qui c’è roba veramente bella, ne potrebbe ricavare una fortuna,” – le dico scostando un lenzuolo che ricopre un armadio di grande pregio.
“no!, questa non è in vendita è mia.” - mi risponde ricoprendo il mobile. Poi prende una cartella con dei fogli, e mi rendo conto che ha catalogato tutto e richiuso in delle scatole numerate. Nell’elenco che ha in mano c’è registrato tutto quello che lei decide di disfarsi. Incomincio a portare nel furgone le scatole che lei mi indica, ben presto mi rendo conto del grande pregio delle cose che carico. Riempo e poi vado a scaricare in negozio, ma le metto nel magazzino, fra tre giorni c’è un importante fiera antiquaria, e conto di realizzare dei buoni affari con questo materiale. Scarico e lascio mia sorella a controllare il tutto, io mi precipito a ricaricare un nuovo viaggio di cose, la mia paura è che cambi idea. Incomincio a riempire di nuovo il furgone, lei elenca con precisione le cose che mi da, è di una perfezione maniacale, ha inserito in ogni scatola la perfetta descrizione di quello che contiene. Quando sono quasi al completo, lei si ferma, mi guarda,
“giovanotto, mi rendo conto che lei sta facendo un bellissimo lavoro. La mia domestica prepara il pranzo poi corre a prendere il suo bambino a scuola, e io mi ritrovo sempre a mangiare da sola, le andrebbe di pranzare con un vecchia come me? ” - mi dice con due occhi lucidi che mi scrutano in attesa di una mia risposta.
“ma vuole scherzare, io ne sarei onorato, lei è una così bella donna che mi si apre il cuore nel sentire il suo invito, mi creda lei è molto bella.” – le rispondo sorridendo. Il suo viso si illumina di un sorriso che quasi le fa sparire tutte le rughe, ha un qualche cosa che non so spiegarmi, ma mi intriga tantissimo. Termino il carico poi scendiamo di sotto, lei apre il portone del suo appartamento e io resto senza fiato. Appena dentro mi trovo in una grande stanza. Alle pareti ci sono dei quadri bellissimi di donne nude, e mi sembra che uno sia di lei, tende rosse alle finestre, divanetti di velluto, e poltrone di pelle rosse, e specchi bellissimi dappertutto. A sinistra una vetrata scorrevole dipinta separa il locale da un altro, mentre noi ci dirigiamo a destra dentro una porta che immette in una cucina dove c’è un tavolo con dieci sedie, apparecchiato per due. Mi fa sedere e mi serve del pollo arrosto con patate. Lei incomincia a mangiare in maniera molto elegante, nel perfetto rispetto del galateo, io un po meno, in silenzio, mi guardo intorno. La cucina è quanto di più bello e antico che io abbia mai visto. In una credenza ci sono piatti di porcellana di inestimabile valore, bicchieri di cristallo e solo il mobilio vale tantissimi soldi, è tutto antico e autentico, perfettamente conservato. Lei mangia in silenzio, poi si alza e mi offre una fetta di torta di mele,
“ questo prima che lo chiudessero era il più lussuoso bordello della città. Qui ci mangiavano le ragazze, erano di passaggio, solo tre mesi, poi si cambiava, ma se una era veramente brava poteva restare quanto voleva. Sono entrata qui che avevo quattordici anni come cameriera, e poi ne sono diventata la padrona. Ero molto richiesta dai miei clienti, facevano la fila per amarmi, vieni ti mostro il resto.” - mi dice a pranzo finito. Mi prende per mano e tornati nel salone apre la vetrata che ci immette in un corridoio con delle camere, ne apre una ed entra.
“ questa è sempre stata la mia camera, era qui che venivano mi miei amanti, tu lo faresti l’amore con una vecchia come me?” - mi dice dritta in piedi davanti a me.
La guardo, mi eccita al solo pensiero, non riesco a definire la sua età. Il suo viso sembra più rilassato, i suoi seni appena gonfiano il tessuto della camicetta, il ventre piatto mi sto eccitando e si vede. Lei con un semplice gesto porta le mani dietro di lei e apre una lampo e in un momento si ritrova nuda davanti a me. La sua pelle bianca è bellissima, il ventre piatto le cosce tornite, indossa delle strane mutande a culotte, bellissime con pizzi e merletti insolite. Non ho il tempo di fare nulla, lei si abbassa, con un gesto rapidissimo mi apre i pantaloni e li abbassa, io tolgo la maglia e sono nudo pure io. La sua bocca ampia e carnosa s’impossessa del cazzo duro e teso. Lo infila in gola senza nessuna difficoltà, è impressionante la facilità con cui si muove la sua lingua, mi lecca e succhia velocemente. Lo fa cosi rapidamente che ho l’impressiono che avvolga tutta la circonferenza del cazzo. È fantastica, sento immediatamente il piacere scorrere dentro di me, se continua così mi porterà rapidamente all’orgasmo, cerco di resistere ma, è impossibile è tremendamente brava! Senza avere nessuna possibilità di resistere le sborro in gola.
…….. siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ……sssbbbBBBBOOOOOrrooooooo……. No cazzo!!!!... ma non è possibile, mi hai fatto venire cosi in fretta!!!!...sei meravigliosaaaaaa….siisiiiii …..suuuccchiaaa………… aaaaaa……..sssiiiiiii……….
Lei non si ferma, mi succhia e beve tutto Mi pompa ancora un poco, il mio cazzo non da nessun cenno di cedimento, lei si alza mi guarda negli occhi, il suo viso ora è raggiante di felicità, mi spinge sul letto, si sfila le mutande e sale anche lei mi cavalca e infila il mio cazzo dentro di lei. Appena sento la cappella aderire alle labbra della sua fica mi sarei aspettato di sentirla un po secca, avevo sentito dire che dopo una certa età alle donne rimane difficile bagnarsi, invece ho l’impressione di infilarlo dentro un vulcano, è caldissima e bagnata da far paura! La sento anche incredibilmente stretta. Lei prende le mie mani e le porta ha seni, i capezzoli sono tesi e duri, grandi. lei mi fa capire che devo stringerli e io lo faccio. Si muove su e giu, lentamente, gode e lo fa con un grido lunghissimo.
………. Ooooohhhhh…….huhumummmu..siiiisssssiiii…. finalmeteeee …da quanto tempooooo …siiiiii .. siiiiii……… è belllliiissssimmmooooooo….. vengo!..VENGOOO!!!!! …….. oraaaaaaaaaaaaaa…………………..
Trema scossa da brividi di incredibile piacere. Mi sento le pareti della sua fica stringere il mio cazzo che scorre in lei, è una sensazione bellissima, ho l’impressione che lo stia mungendo, viene alcune volte poi mi abbraccia e si mette di lato trascinandomi con se.
“dai ora scopami tu, ti prego dai fammi godere ancora è meraviglioso.” – mi dice con voce rotta dall’emozione.
La stringo e incomincio a pomparla con forza, lei mi incita, mi bacia e morde le mie labbra.
….. daiiiii magnifico toro …daiiiii..fammelo sentire tutto dentrooooo…..siiiiiiiiii…godooooo…daiiiii…sbattimii..
Le guardo il viso, è radioso, mentre gode sembra ringiovanita, trema dal piacere, e dopo l’ennesimo orgasmo si distende sotto di me e mi trascina sopra continuando a tenermi piantato dentro di lei.
…..daiiiii…scopammmmiiiii…siiiii…daiiiii..vieni dendroooo..è tanto che mi manca il piacere di sentire un maschio schizzarmi dentrooo…… vieniiiiiiiiii ….ora..daii io VENGOOOOOoooooo!!!!!!...orrrraaaaa…………..
La sbatto con incredibile foga, lei trema scossa dai colpi che le do, spinge il bacino in alto andando incontro al mio cazzo che la penetra, esplodo in lei dopo l’ennesimo orgasmo.
…… orrrraaaaaaaa …SBORROOOO!!!!!...siiiiii ..eccomiiiiiiiiii..ti dooooo tuttoooo…..oraaaa………..
Le scarico dentro quello che mi rimane dentro le palle. Resta un momento ferma, mi guarda ha le lacrime agli occhi, mi bacia e stringe,
“grazie, mi mancava da tanto tempo una simile emozione, sei stato meraviglioso.” - mi sussurra all’orecchio destro baciandomi, poi si abbassa e al sua bocca si impossessa del mio cazzo ancora turgido, lo lecca e succhia come non mi era mai capitato in vita mia. Non è un pompino, è un’adorazione del cazzo quello che ricevo dalle sue labbra. Incredibilmente mi tira di nuovo, mi trascina sopra se e lo infila di nuovo dentro. La scopo come un dannato, la pompo duramente, lei grida gode e mi incita darglielo più forte, è sconvolgente come gode. Alla fine vengo di nuovo dentro di lei. Sono sfinito esausto, a mala pena riesco a rialzarmi dal letto, mi sento come se mi avessero succhiato le forze. Quando me ne vado lei mi accompagna alla porta, mi da un numero di telefono: ” ci sentiamo nei prossimi giorni.” - mi dice baciandomi sulla bocca. Il sabato partecipo alla fiera antiquaria, un successo talmente grande che la sera devo correre al magazzino per prendere il resto della roba da vendere. La domenica sera la chiamo le dico del successo e le chiedo se posso passare da lei per darle la sua parte, mi dice che le farà molto piacere. Arrivo e salgo da lei. Mi accoglie in vestaglia trasparente, capelli sciolti bellissimi, sembrano biondi. La sua pelle bianca è profumata a tal punto che mi sembra di ubriacarmi di lei. Le mostro i soldi, le conto la sua parte, ma lei mi trascina in camera da letto, mi spoglia e succhia subito facendomi venire velocemente come l’altra volta. Poi mi sdraia sul letto e mi scopa con una vitalità impressionante, ho la sensazione che sia ringiovanita, è tremenda, gode a raffica un orgasmo dietro l’altro senza tregua. La sbatto con colpi durissimi, anche se a volte ho l’impressione che si rompa data la sua fragile costituzione, invece è lei che mi chiede più forte. Gode, vengo e godo con lei. Infine si gira, io sono già venuto due volte, lei tantissime, mi succhia e il mio cazzo rimane inspiegabilmente duro, poi mi chiede di prenderla dietro, resto meravigliosamente sorpreso dalla richiesta, ma mi posiziono dietro di lei e le appoggio il glande sul suo buchetto che lei stessa spinge indietro nell’andare incontro al mio palo. Entro in lei di colpo.
………………… hhhhhaaaaa……..siiiiiiiiiiiiiiiiiii…entraaaaa …daiiiiii…… sfondamiiiiii tutttaaaaa…………..
Sento le pareti del retto risucchiare il mio cazzo e poi lasciarlo uscire, sembra lei che fa godere me, mentre dovrei essere io a far godere lei. La sbatto con durissimi colpi. La tengo stretta per i fianchi, lei urla di darglielo di più.
…… scopami!!!!... daiiiiii… scopamiiiii…nel culoooo…… ODDIOOOOooo………….come GODOOOooo…….siisiiiiii…………. schizzzaaaa!!!!!....vieniiii..daiiiii…oo voglio dentroooo..oraaa..vengooooo…
Urla si scuote tutta, è una furia scatenata, non le resisto, sento ilo piacere sconvolgere il mio corpo e vengo.
………..eccoomiiiiii….ssissssiiiiiiiiiii……..sssbbbBBBBBOOOOORRROOOOooooo!!!!!!....... oraaaaaaaaa ………..
Senza rendermene conto le scarico dentro il resto delle palle. Resto un momento immobile in lei, poi cado di lato sfinito. Il fiato corto, il respiro affannoso, mi sembra di aver fatto dieci scopate, mi ha succhiato anche l’anima.
“ scusa, ma come fai ad avere tutta questa vitalità,io sono sfinito e tu sembri fresca come una rosa?” - le chiedo con un ultimo filo di voce. Lei è distesa sul mio petto, alza il viso e le vedo una lacrima che le riga la guancia, mi bacia delicatamente sulla bocca,
“ è merito delle mie mutande, mi sono state regalate tanto tempo fa. Il mio primo cliente,un signore molto anziano, mi vide mentre servivo bevande nel salone, mi volle. Io ero vergine, lui pagò una cifra enorme per avermi tutta la notte. Fu dolcissimo, mi sverginò, mi fece imparare a succhiarlo come tu hai sentito, poi all’alba quando era pronto per uscire mi regalò quelle mutande dicendomi che fin quando le avrei indossate sarei stata irresistibile e avrei avuto tutti glia amanti che volevo. I loro orgasmi erano la mia linfa vitale dell’eterna giovinezza. Divenni una delle donne più richiesta, c’era al fila per avermi, ho guadagnato tantissimi soldi che mi sono comperata il locale.” – mi dice senza guardarmi in viso.
“per sei tutta matta, adesso mi rivesto e finisco di contare la tua parte e me ne vado.” - le dico alzandomi a fatica dal letto. Mi vesto mentre lei nuda si è alzata e subito si è seduta vicino a un piccolo scrittoio. Esco dalla camera con lei dietro, nel salone c’è il mucchio di soldi che ho realizzato nel vendere la sua roba, ne conto la sua parte e glie la dono.
“ non voglio nulla, te li sei meritati con il tuo lavoro. Qui sotto ho affittato un appartamento ad una compagnia assicuratrice che mi paga un affitto così alto che mi basta per tutto, mentre tu questa sera mi hai dato in quel letto un piacere che non ha prezzo.” - mi sussurra avvicinandosi a me e donandomi una ricevuta.
La guardo, mi inebria la sua bellezza, lei mi bacia è talmente calda e lasciva che sento un fremito ancora nel basso ventre, mi avvicino alla porta a malincuore, vorrei non lasciarla, ma sono esausto. Apro la porta e lei mi da un altro bacio.
“sei stato meraviglioso, non ti dimenticare mai di me.” - mi dice dandomi nuda un ultimo bacio sulla soglia della porta. Esco e me ne vado.
L’indomani ho molte cose da fare, e solo il giorno successivo la chiamo, ma per quanto ci provi il suo telefono suona ma lei non risponde. Continuo a chiamare anche nei giorni successivi senza ricevere nessuna risposta. Il venerdì sera passo da lei nel tardo pomeriggio. Entro dentro il portone dietro del palazzo e resto basito. Mi ritrovo nel bel mezzo di un frenetico cantiere edile, sabbia, mattoni e altri materiali sono accatastati nel cortile. Salgo in fretta le scale, e il bellissimo portone di casa sua non c’è più, entro un capomastro mi chiede cosa voglio. L’appartamento è completamente vuoto, le pareti sventrate, nessun mobile o specchio c’è più. Gli chiedo della signore che abitava lì. Lui ci mette un poco a capire, poi mi giura che l’appartamento è vuoto da due anni, lui stesso aveva fatto i lavori al piano di sotto, e ora l’assicurazione che è proprietaria di tutto l’immobile ha deciso di ristrutturare anche questo piano per farne la sede centrale. Esco, confuso, smarrito, giro senza meta la città cercando di capire, ma non ci riesco. A tarda sera torno a casa, sul tavolo della cucina c’è una scatola e un biglietto di mia sorella, mi dice che un corriere ha portato il pacco per me, lei resterà a dormire da una sua amica. Lo apro, e mi ritrovo in mano un bellissimo paio di mutande da uomo nere, un biglietto scritto con una penna stilografica mi dice che se le indosso io non ne potrò più fare a meno, è l’unica regola delle mutande del diavolo. Le indosso ancora.
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11 years ago
admin, 75
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Foto d'esterno
La casa si trova in fondo ad una piccola vallata. Abbiamo faticato ad individuare il sentiero giusto, il satellitare non conosceva la località, Piero ci ha spiegato la strada al telefono.
Siamo un po' stanchi, il viaggio è stato lungo, il traffico di questo ponte di maggio ci ha provati.
Io indosso un vestito leggero beige e sandali di corda, niente altro...Francesco è stato categorico, mi vuole così, gli piace pensare che io “senta” il tessuto dei vestiti, il rivestimento di cuoio del sedile..dice che mi “prepara” e devo dire che sono d'accordo con lui...
Egli indossa jeans leggeri e una camicia azzurra, sbottonata. Mentre guida mi tiene una mano sulla coscia e mi accarezza ogni tanto. Ci piace chiacchierare e ricordare le nostre avventure, mentre viaggiamo. Così durante il tragitto abbiamo ricordato le notti “magiche “ passate con Piero a Venezia, le foto che ci ha fatto sono davvero belle, eccitanti. Ci diciamo che siamo “venuti bene” e questo ci fa ridere di gusto...
Cosa ci aspettiamo da questa vacanza? Non sappiamo ancora, Piero ha parlato di una sorpresa per noi...
Arriviamo verso le 13, il sole è alto nel cielo, fa caldo, ma c'è un po' di vento che lo rende gradevole.
Nello spiazzo, un po' distante dalla casa, sono parcheggiate 3 auto, che non conosco. Quindi, pensiamo, è questa la sorpresa.. nuovi amici con cui giocare; F. mi lancia uno sguardo complice e malizioso, io gli sorrido...chissà se riuscirà a realizzare il suo sogno..
Io sono incuriosita e un po ' intimorita, non amo incontrare sconosciuti, ma mi fido di Piero, del suo gusto e della sua amabilità. So che non mi metterebbe mai in una situazione sgradevole, è un signore, in tutti i sensi.
Appena scesi sentiamo un buon profumo di pesce alla griglia che ci fa venire subito in mente che siamo digiuni, partiti prestissimo stamattina, non ci siamo nemmeno fermati per un cappuccino.
Ed ecco Piero che ci viene incontro e subito mi abbraccia e mi solleva facendomi volteggiare intorno: “ tesoro, che piacere , je suis très heureux de te voir” tra noi amiamo chiacchierare in francese, è una lingua che troviamo sexy..
P. mi stringe e subito la sua mano sale sotto la gonna per accarezzarmi con la sua mano grande, e darmi un pizzicotto sul culo nudo “tesoro, sei magnifica” poi stringe la mano a F. e lo abbraccia dicendo “ caro, ho una sorpresa” e poi ”venite vi presento agli amici” e ci fa strada verso una tavola sotto la pergola dove sono già seduti due uomini e una donna che stanno chiacchierando e che si alzano in piedi al nostro arrivo.
Piero ci presenta: “ ecco i miei amici del nord.. Lara e Francesco “ e poi , rivolto a noi “ e questi sono Paola, Daniele e Vasco “
Paola è una bella donna non molto alta, dalle forme morbide, con capelli ondulati castani con occhi profondi .
Daniele è piccolino ma ben proporzionato, muscoloso direi, biondo con un pizzetto che ispira simpatia.
Vasco è alto quasi quanto Francesco, moro, molto sensuale, con labbra morbide e grandi spalle, che ammiro subito, egli sente il mio sguardo e mi sorride, ma noto che è attento a F.; probabilmente è lui la sorpresa che F. aspetta da tanto.
Invitati da Piero ci accomodiamo e cominciamo a gustare l'antipasto , scampi crudi, il mio preferito, Piero sa come viziarmi, mi sa prendere per la gola.. Il vino viene da Verona, un Lugana che scioglie i sensi...e toglie le inibizioni, se mai ce ne fossero.
Mentre si fa conoscenza Piero è ai fornelli, io vado ad aiutarlo. Adoro cucinare insieme a lui, sorseggiando il vino bianco.. freddissimo... ci piace assaggiare il cibo in preparazione e scambiarci baci...
” allora è Vasco la sorpresa?” gli chiedo “ l'hai capito subito, streghetta mia” mi risponde, e poi
“sarà il nostro regista” Io chiedo “ e gli altri?” - “ sono una coppia che ama l'esibizionismo, sono simpatici e disinibiti..”mi risponde.
Il pranzo è semplice e per questo speciale, pesce freschissimo alla griglia. Il vino non manca e presto io mi sento un po' ubriaca e le mie gambe sono molli.
Daniele e Paola cominciano a baciarsi e toccarsi. Lui la spoglia lentamente facendoci ammirare i suoi grandi seni con capezzoli scuri e durissimi, la fa salire in piedi sulla sedia e l'aiuta a togliere le mutandine, facendocela ammirare . P. non è depilata, un ciuffo di peli scuri sottolinea la sua femminilità un po' selvaggia. Il suo compagno scosta le bottiglie e i piatti e la fa coricare sul tavolo, si siede e si mette a leccarla. Siamo tutti presi dallo spettacolo e continuiamo ad assaporare il dessert mentre ammiriamo P che geme stesa davanti a noi.
Piero si alza e comincia a fotografare la scena...
Le cicale sembrano impazzite intorno a noi..il sole tra le fessure del pergolato mi scalda la pelle, mi sento eccitata dalla scena.. i profumi della campagna mi inebriano..
Noto che Vasco si è alzato in piedi ed è andato a parlare con Piero, il nostro regista sta per prendere in mano la situazione? Poi si avvicina alla tavola , è alle spalle di F. e gli dice : “ spogliati e fatti guardare” F. arrossisce di piacere e subito ubbidisce spogliandosi completamente, è eccitato. P. lo fotografa, Vasco lo prende per le spalle, lo gira e comincia a baciarlo sul collo mentre le sue mani gli palpano il culo e poi davanti vanno a stringergli il cazzo.. durissimo...P. Mi incita con uno sguardo ad aiutare V.a spogliarsi e io gli tolgo prima la camicia e poi i pantaloni, mentre lui continua a palpare a fondo F che geme di piacere. Libero dai boxer il membro di Vasco che è durissimo, prendo un po' d'olio da un piatto e glielo ungo, poi preparo allo stesso modo il culo di F. massaggiandolo con piccoli cerchi concentrici per indurlo ad aprirsi. Sento che cede al mio tocco e allora avvicino il cazzo di Vasco che non ha bisogno di ulteriore incoraggiamento...” adesso inculalo a fondo” gli dico e V. non si fa pregare mette il suo cazzo con forza dentro F. facendolo urlare; quasi un urlo di dolore che poi diventa un gemito di piacere, F. eiacula quasi subito mentre V. lo sbatte con forza e gli riempie il culo emettendo un rauco grido selvaggio..
Siamo tutti ammirati dalla scena D. ha smesso di leccare P per guardare, e anche lei è tutta presa dallo spettacolo...
appena Vasco e Francesco si abbandonano sul tavolo uno sopra l'altro, Daniele comincia a scopare con forza Paola che gode quasi subito insieme a lui......in pochi istanti sul tavolo sono stesi quattro corpi ansanti...
...una risata liberatoria.. di P. che non ha smesso di fotografare, ci scuote tutti quanti “ bravissimi” dice “ ora metto su il caffè” e tutti cominciamo a ridere con lui...
Vado ad aiutarlo con le tazzine...
” ti è piaciuto tesoro?” mi chiede, e io “uno spettacolo unico, Vasco è un grande, proprio quello che ci voleva per F., grazie Piero” e lui “ te l'avevo detto che valeva la pena di arrivare fin qui” e poi “ ora devi prepararti , la prossima ad andare in scena sei tu”
Mentre prendiamo il caffè Vasco mi guarda intensamente “ sei stata brava prima, sai come sottomettere... ma sai anche ubbidire?” mi chiede. Io arrossisco e abbasso gli occhi V. mi intimidisce “ sei timida? , non credo proprio.. penso che tu sia una porcellina che deve farci vedere la sua figa..” io mi sento molto a disagio, non mi piacciono le parolacce; allo stesso tempo mi sento eccitata...cerco lo sguardo di Piero, mi sta fotografando, so che cerca di catturare il mio imbarazzo, fa primissimi piani dei miei occhi verdi. Paola mi sta guardando con curiosità, e anche Daniele, così mi sento ancora più in imbarazzo , essendo al centro dell'attenzione.
Vasco ordina a F di spogliarmi, io mi irrigidisco, non so se ne ho voglia.. mi alzo in piedi quasi per andarmene, ma F mi ferma , sento che è soggiogato dal volere di Vasco. Mi immobilizza e alza il mio vestito , mi spoglia togliendomelo dalla testa, io mi divincolo, non voglio..ma lui mi blocca le braccia dietro la schiena. Sono nuda ora davanti a tutti...Piero continua a fotografarmi . Paola si avvicina e mi accarezza i seni, Vasco le ordina di succhiarmeli, io cerco di liberami, ma inutilmente, la presa di F. si fa più decisa.
Ora V. ordina a Daniele di fare inginocchiare Paola davanti a me e di prenderla da dietro mentre lei mi lecca, poi si avvicina e mi accarezza, mentre bacia Francesco che lo ricambia con passione mentre continua a tenermi ferma.
Pietro non smette di scattare foto, io cerco il suo aiuto , ma so che non mi toglierà da questa situazione, vuole che io sia al centro della sua opera, una scultura simmetrica con due coppie che si scopano facendo fulcro sul mio corpo.
Questa sintonia di pensiero con P. mi eccita, all'improvviso non sono più in imbarazzo, desidero essere scopata da lui , con forza....ma so che non smetterà di fotografare, è quella la sua passione più grande...
Vasco coglie il mio sguardo di desiderio e mi dice all'orecchio “ hai voglia di essere scopata vero? Adesso aspetti, così impari ad ubbidire subito” poi mi libera dalla stretta di F, lo fa inginocchiare davanti a se' e gli ordina di succhiarlo....Paola intanto sta godendo nuovamente, mentre D. la sbatte forte...io resto li' isolata, nuda, esposta, e mi rendo conto che gli scatti di P. sono solo per me.
Francesco sta succhiando con voluttà Vasco che è tutto preso dal piacere e guida la sua testa con colpi decisi, lo sta usando come una cosa sua, è il suo padrone...e presto gli riempie la bocca del suo liquido caldo... e questo provoca un nuovo orgasmo a F. che sta realizzando i suoi sogni...
Io sono ancora in piedi, eccitata, gli altri quattro sono sdraiati a terra.. esausti...
P. smette di fotografare e mi porta i vestiti, “ non è ancora il momento per te, voglio che desideri di essere scopata come non ti è mai capitato, oggi lo devi desiderare più che mai, voglio fotografare nei tuoi occhi il desiderio”
Io sono confusa... eccitata...
Dopo, tutti si rialzano e si mettono addosso qualche cosa alla rinfusa, Francesco per sbaglio prende la camicetta di Paola che è azzurra come la sua...Vasco a questo punto riprende il comando e “ ora ti voglio vedere in autoreggenti e tacchi” dice a Francesco e gli altri applaudono...
F. è in imbarazzo, ma so che ha una grande voglia di accontentarlo “ vado a prendere la valigia”dice e si avvia verso l'auto.
Quando torna ha indossato le sue calze autoreggenti e le sue scarpe a punta. E' molto sexy, nudo... il suo cazzo è già duro … Vasco gli dice “ ora ti scopi Paola” e lei che ha già di nuovo voglia si prepara con le cosce divaricate, seduta sul tavolo. F le è subito sopra e la sbatte, i suoi grandi seni ballano ad ogni colpo, Daniele le prende le tette e comincia a baciarla , lei geme …
...e P. ..fotografa me! Sta giocando con la mia voglia..
Sento Vasco alle mie spalle “ adesso godresti ad essere chiamata troia vero?” mi dice. Ho capito il suo gioco, vuole che io impari ad apprezzare il linguaggio duro...io non mi sento pronta per questo, la parola dura , mi smonta... mi fa venire voglia di andarmene!
P.. mi fotografa ancora , vuole catturare ogni mia emozione.....
Alle mie spalle intanto Paola geme, F. la scopa con forza, Daniele va alle spalle di Francesco lo fa inchinare in avanti e poi lo incula quasi senza preavviso, F. geme , un urlo tra il dolore e il piacere, il colpo fortissimo di D. , si ripete...due...tre ..quattro volte, si trasmette, da Daniele a Francesco e poi a Paola, finché i tre godono insieme...per poi accasciarsi stremati sul tavolo...
Vasco e Piero si guardano soddisfatti “ un ottimo lavoro” dice P. e Vasco ride e poi rivolto ai tre “ragazzi vi dovete riposare, venite vi faccio vedere le camere e i vostri bagni”.
F riesce a stento ad alzarsi e V gli dice “ tu sei in camera con me, devo ancora finire il lavoro che ho cominciato..” e precede tutti entrando, Paola e Daniele sono esausti e seguono V, dentro casa.
Io e Piero rimaniamo soli sotto la pergola..
.silenzio...cicale...i rumori degli altri che si stanno sistemando dentro casa...
Sento il suo sguardo su di me, caldo intenso, mi giro e lo guardo negli occhi...gli sorrido “soddisfatto?” chiedo “ hai colto il desiderio estremo?”, “ non ancora “ mi risponde, “ ora devi posare nuda nel prato, nel bosco, sul pagliaio, mi dovrai supplicare di prenderti..così te la faccio pagare per tutto il lungo corteggiamento a cui mi hai costretto per farti arrivare fino qui” e ride prendendomi in giro...Io lo guardo, fingendomi arrabbiata, ma in realtà godendo di questo gioco,“lo sai che mi imbarazzo se mi fai posare” gli dico “dovrai ubbidire a Vasco” mi risponde “ lui non è soggiogato dal tuo fascino per fortuna” e mi versa un calice di vino.
Vasco esce da casa “ ho messo i ragazzi a letto” ci dice “ si devono riposare, hanno giocato bene, e poi rivolgendosi a me “ adesso vediamo questa bella troia se lavora altrettanto bene!” Io mi alzo in piedi seccata “ e basta con queste parole, non mi eccitano lo hai capito?” V si alza in piedi con aria incazzata mi rigira un braccio dietro la schiena e mi sussurra “ non osare rivolgerti così a me, ora mi ubbidirai e basta...” io mi sento in sua balia, ho un po' paura ma sono anche eccitata. Vasco mi fa mettere le scarpe e mi porta fuori, nel sole, sul prato.. “ ora mettiti giù” mi ordina e mi fa sdraiare in mezzo all'erba con le gambe aperte, offerta, Piero mi sta fotografando, V. mi massaggia, mi stuzzica, mi apre...all'obiettivo di P.
Io sento l'erba che mi pizzica la schiena e le natiche, le mani di V. mi frugano in profondità, io sento che sto per godere, l'eccitazione accumulata sta per sciogliersi in un lungo orgasmo, ma Vasco si ferma, mi lascia lì sola nell'erba, incredula... colma di desiderio...va da Piero , gli toglie di mano la macchina fotografica, e con un cenno della testa gli dice che è venuto il momento..
Piero mi fa alzare, si sdraia nell'erba e poi mi tira su di se' a cavallo del suo cazzo durissimo che mi penetra ...io mi dimeno, lo cavalco, ho voglia di godere... il mio seno balla , le sue grandi mani impastano il mio culo, lo allargano... io sento il piacere che mi invade..esplodiamo insieme in un enorme orgasmo.... fotografati da Vasco …
uno splendido servizio...in esterno...
la vacanza è solo all'inizio.....
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11 years ago
lara62,
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Una vera sorpresa
Ormai è primavera inoltrata ed il tempo va migliorando di giorno in giorno.
Quella mattina avevo deciso di recarmi per la mia attività lavorativa nell'area occidentale dell'isola dove unitamente alla bontà del clima è possibile godere anche di un'ottima cucina.
Avevo iniziato a visionare, assieme al titolare dell'impresa, alcune strutture portuali quando all'improvviso sento una voce femminile che scandisce il mio nome Alberto e volgendo il mio sguardo in direzione della voce scorgo Antonia, un fantastico esemplare di donna, dal corpo magnifico in tutte le sue forme, che agita in aria le mani per salutarmi.
Il titolare che mi sta accompagnando nel giro mi riferisce che Antonia è la moglie di un suo caro amico, Gianni, che si trova lì per prendere visione della barca che stanno accingendosi ad acquistare.
Mi dirigo verso lei e ci abbracciamo affettuosamente da vecchi amici.
Prima di proseguire nel racconto è opportuno fare un excursus all'indietro nel tempo di circa dieci anni e precisamente a quel giorno in cui il mio amico Antonio mi convinse a riprendere i contatti con la società civile ed in particolare con le donne che da un pò di tempo avevo deciso di tenere lontano dalla mia vita intima.
Per invogliarmi mi racconta che da tempo frequenta quelle zone dell'isola ed ha avuto modo di conoscere tanta bella gente in gamba e perbene, cordiale e aperte ed alcune donne gentili e cortesi ed emancipate.
Iniziai anch'io le frequentazioni e ho dovuto riconoscere che quanto mi aveva riferito Antonio era rispondente alla realtà: belle serate trascorse in lieta compagnia, inviti a cena, gite in barca, insomma una accoglienza invidiabile ed una grande disponibilità.
Una delle prime coppie che ho conosciuto è stata quella costituita da Gianni ed Antonia che sono stati fin dall'inizio gentili e cortesi, ma a parere mio, molto garbati e formali.
Ad Antonio, che mi chiedeva se le conoscenze fatte fossero di mio gradimento, riferii che trovavo Antonia una donna veramente di classe, decisamente attraente e simpatica e anche il marito gianni mi sembrava un uomo disponibile, aperto e gentile e però un poco distaccati.
Antonio mi confermò l'impressione ricevuta,aggiungendo che la coppia è molto aperta, che non hanno chiusure mentali e che per loro il sesso costituisce veramente un gioco che amano praticare sia in coppia che singolarmente e che comunque lo fanno solo se la posta in gioco è particolarmente appetibile e che il tutto non debba esaurirsi in un incontro banale tra due più sessi.
Ed è così che mi confida, da quel libertino incallito che è, che ha già avuto molteplici rapporti sessuali sia con lei da soli sia con entrambi in coppia ed ogni volta hanno dato il meglio di se stessi.
Per farmi capire qual'è il modo di agire aperto di Antonia mi fa un accenno al primo rapporto che ha avuto con Antonia.
Un sabato lo avevano invitato assieme ad altre coppie ad un pranzo nella loro tenuta di campagna e dopo avere pranzato Antonia lo invita per una passeggiata in giardino dove lei ad un certo punto decide di volere raccogliere dei frutti da un albero e però necessita di una scala che Antonio trova nei pressi e che appoggia al tronco dell'albero.
Antonia comincia la scalata dei gradini e mostra a chi sta sotto non solo le sue belle lunghe e piene cosce ma anche la vista completa del suo sodo e tondo culetto e le curve della sua fichetta esposta non indossando neanche un minuscolo slip.
Giunta alla posizione più idonea per raccogliere il frutto chiede ad Antonio di sorreggerla da dietro: Antonio sale e nel frattempo tira fuori dal pantalone il suo cazzo già eretto e appena a contato con il corpo di lei la penetra nella fica e dopo un poco di quel possesso in equilibrio precario vengono contemporaneamente gridando incuranti il loro piacere.
Non mi dilungo su altri particolari sessuali raccontati da Antonio che però tiene a precisare che la coppia non è istintiva e che loro amano situazioni complesse e anche difficili da realizzare e che se io voglio provarci e per riuscire debbo attingere alle mie passate risorse.
Riesco dopo un pò di tempo ad entrare in sintonia con entrambi ed in particolare con Antonia che mi attira in maniera esagerata, anche se il menage a trois è per me il top, e diventiamo due amanti inesauribili e comunque ci dedichiamo separatamente a giochi con altri.
A quel tempo Antonia era una trentaduenne con un corpo desiderabile che sprigionava voglia di sesso da tutti i pori, mentre Gianni era un cinquantenne, veramente un bell'uomo, intelligente, volitivo, ed estremamente aperto a cui piaceva appagare con voluttà i suoi intriganti desideri sessuali e quelli della sua amata Antonia.
I nostri rapporti, a dire il vero non sono stato mai con entrambi, dapprima molto frequenti, incominciarono a diradarsi fino ad arrivare ad esaurirsi ed ebbero termine anche le rare telefonate di cortesia.
Ora quella voce calda e sensuale che scandisce il mio nome ed il successivo abbraccio mi riportano a quel periodo di intenso piacere ed appagamento dei sensi con una donna che ancora oggi a quarantadue anni mantiene per intero tutto il suo fascino e suscita in chi può avere il piacere di starle accanto forti desideri ed appetiti sessuali.
Dopo i soliti convenevoli mi chiede guardandomi negli occhi se per l'ora di pranzo riesco a liberarmi per essere loro ospite. Accetto l'invito e poco prima delle 13 posteggio sotto casa loro in città, ma Gianni venendomi incontro ed abbracciandomi mi dice che dobbiamo raggiungere Antonia nella loro villa al mare e così salgo sulla sua auto.
Giunti in villa, considerata la bella giornata, troviamo la tavola imbandita in terrazzo e una ragazza giovane e bella sui venticinque anni ci serve un aperitivo e ci invita a sederci.
Antonia, bella come non mai e raggiante, indossa un abito leggero con un'ampia scollatura che mette in mostra il suo splendido seno pieno e rotondo, che si regge magnificamente da solo, mentre la veste che la fascia esalta la piena rotondità del suo sedere e lo spacco anteriore lascia intravedere la vellutata pelle delle sue magnifiche cosce.
La giovane è altrettanto bella, non ugualmente raffinata ma molto sensuale e procace, con la sua camicia semiaperta, che fa intravedere i suoi seni sodi e puntuti con i capezzoli che quasi sfondano il tessuto, ed una gomma decisamente mini che aderisce in maniera prepotente al suo sedere e due gambe da favola che chiedono di essere baciate ed accarezzate.
Mentre la ragazza inizia a servire il pranzo, Antonia, quasi per saggiare , dopo tanto tempo le mie reazioni, avvicina la sua gamba alla mia e contemporaneamente la sua mano passa sotto il tavolo e giunge in men che non si dica sul mio cazzo già in erezione ed un sorriso le si stampa in viso.
Nel frattempo la ragazza, Piera, sta servendo Gianni che con assoluta noncuranza infila la sua mano sotto (dentro) la gonna e le accarezza le cosce e quasi certamente la fica.
Le portate si susseguono con analoghe modalità solo che ora Antonia , tirato fuori con mano esperta il mio cazzo lo accarezza e masturba con mano calda e accogliente, mentre Piera continua a servire ormai senza la camici lasciando liberi quei due bei seni che di tanto in tanto Antonia e Gianni accarezzano e baciano mentre Gianni sotto il tavolo si masturba con veemenza.
Infine come dolce vengono serviti dei piccoli cannoli che Piera porge ad ognuno di noi dopo averne leccato un poco di crema di ricotta.
A questo punto Antonia e Piera ci invitano a rientrare in sala dove sarà servito il caffè.
Dopo un poco entrano Antonia e Piera insieme, entrambe nude e con una crestina in testa, e poggiato il vassoio cominciano a strofinarsi l'una all'altra e a baciarsi con passione, mentre le mani cercano una la fessura dell'altra e iniziano a masturbarsi con grande intensità.
Gianni che si è già denudato mostra in bella vista il suo cazzo imperiosamente eretto e anch'io lo seguo a ruota estasiato per quanto accaduto durante tutto il pranzo e mi seggo sul divano con il cazzo duro: ora ANtonia viene a sedersi su di me a cavalcioni e con la mano afferra il cazzo e lo pone all'interno della sua fica che già tutta bagnata lo accoglie
tutto e inizia un movimento a stantuffo su e giù,analogamente fa Piera dando le terga a Gianni che la prende nella fica dandoglielo fono in fondo.
Si cambiano le posizioni ed ora è una sontuosa pecorina dove la visione di quei due magnifici culi fa alzare ancor di più il calore e la voglia di godere.
Dopo un poco Gianni afferra prepotentemente Piera per i fianchi, la trafigge con forza e le viene dentro inondandola di sperma.
A questo punto Antonia e Piera si mettono in ginocchio davanti a me e mentre una mi masturba l'altra mi succhia il cazzo e lo fanno alternativamente fino a quando Piera comincia a masturbarmi lentamente e a stringere il cazzo e Antonia lo succhia e sollecita con la lingua la cappella e la punta del cazzo fino a farmi godere, godere, godere...
Dopo siamo distesi tutti sul divano per rilassarci un poco, ed è Antonia a prendere la parola dicendo che questo è l'assaggio iniziale in quanto dobbiamo rendere il dovuto omaggio a Piera, segretaria di Gianni, la nuova entrata, e ad Alberto il cui ritorno si spera sia di non breve durata.
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