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Foto d'interno
Ho ricevuto una mail con l’indirizzo e il numero di telefono, un camion con l’arredamento deve arrivare nel pomeriggio. Salgo le scale del palazzo sito al centro di Roma. Al centro della scale c’ è un vecchio ascensore. Al terzo piano riconosco il logo della società per cui lavoro sulla porta di un appartamento, cerco le chiavi nel mazzo e per prima provo la più vecchia che infatti è la chiave dell’appartamento.
Entro, c’è penombra…il parquet scricchiola sotto i miei piedi. Cammino istintivamente sulle punte per non rovinare con i tacchi il pavimento. La casa ha un lungo corridoio sul quale si aprono le porte di molti ambienti, tutti vuoti. Io sono qui per seguire la prima disposizione dei mobili che arriveranno tra poco. Entro nella prima stanza alla mia destra, è buio ma la luce filtra tra le imposte. Come le altre, la stanza è vuota, c’è solo una grande poltrona rivestita di tessuto damascato rosso e oro e un vecchio telefono a disco, nero, a terra, vicino alla poltrona, collegato al muro con un lungo cavo. Apro un po’ le imposte e una lama di luce entra nella stanza, creando un forte contrasto con la penombra. Mi affaccio alla porta-finestra che dà su un cortile interno, le finestre del palazzo di fronte sono semichiuse.
Il camion con i mobili dovrebbe giungere tra poco, decido allora di occupar il tempo e di sbrigare un po’ di lavoro al computer. Avvicino la pesante poltrona alla finestra e accendo il Pc. Fa caldo, mi tolgo la giacca e le scarpe e mi accomodo sulla poltrona. La gonna stretta mi impedisce di accoccolarmi sulla poltrona come piace a me, allora la tolgo, pensando che gli operai suoneranno prima di salire con i mobili. Rimango con il top e il tanga che mi accomodo prima di sedermi, ammirandomi riflessa nel vetro della finestra. Ho caldo e per questo tengo le gambe molto aperte rivolte verso l’aria che entra dalla finestra socchiusa. Comincio a lavorare al pc , e appena mi collego a internet, subito mi arriva una mail di Enzo. Al solito il suo modo diretto si scrivere mi scuote e mi turba. Egli sostiene che sono “cosa sua” e mi manda gli ordini per la giornata, vuole avermi sempre sotto controllo. A me piace sentirmi ai suoi comandi e tuttavia la voglia di disubbidire è sempre forte ed eccitante. Quando apro le sue mail mi eccito sempre, e la mano corre subito tra le cosce appena leggo i suoi ordini..Così mi succede anche oggi e mi accomodo con una gamba ben divaricata appoggiata sul bracciolo della poltrona. Scosto le mutandine e comincio ad accarezzarmi…
All’improvviso...driiiin…driiii….il telefono nero inizia a squillare….la mia mano si blocca e io mi risollevo sulla poltrona, seduta composta. Non so se sia il caso di rispondere, poi penso che potrebbero essere quelli dei mobili e decido di alzare la cornetta.
“voglio che tu apra di più la finestra e che sposti la poltrona in avanti, ti devo vedere” mi viene ordinato da una voce maschile calda e profonda “ e tieni vicino il telefono, così ti dico cosa devi fare” continua. IO mi sento soggiogata dal suo volere ed eccitata al pensiero che qualcuno mi abbia visto accarezzarmi, so di essere dentro di me esibizionista, quando vengo presa immagino sempre di essere di fronte a molta gente che si eccita allo spettacolo e ora questa mia natura prevale, perciò sposto la poltrona davanti alla finestra e apro le imposte. Riprendo in mano il telefono e “ ora ti togli le mutandine, e ti siedi con le gambe ben aperte” mi dice la voce misteriosa al telefono, Io eseguo l’ordine e mi tolgo le mutandine piegandomi in avanti esponendo il culo alla finestra, poi mi siedo sulla poltrona e divarico le gambe appoggiandole sui braccioli. Riprendo la cornetta e ascolto “ brava bambina, ora ti accarezzerai e voglio che infili le dita in tutti i buchi su e giù rapidamente, rimani in questa posizione e continua ad accarezzarti qualunque cosa accada” io sono eccitatissima ed eseguo l’ordine con diligenza.. le mie dita vanno su e giù e mentre sento il piacere che sale, un soffio di vento spalanca le imposte e io sento l’aria fresca su di me e mi trovo esposta alle finestre di fronte..questo non solo non mi induce a fermarmi , ma anzi mi eccita di più..” brava, continua, ora vengo a prenderti” mi dice la voce e poi click sento riattaccare il telefono..
La minaccia non mi ha spaventata , ma eccitata, continuo ad accarezzarmi fin quando sento passi nell’ingresso. Pensando che siano gli operai con i mobili , mi ricompongo subito …Mentre mi sto infilando la gonna entra lui, con la giacca , elegante, in cravatta, pantaloni neri , camicia bianca. Ha in mano una reflex..” rimettiti subito com’eri” mi dice con la faccia arrabbiata “ presto, che stanno arrivando gli operai” Io non capisco, chi è quest’uomo? cosa vuole da me? Ma il suo tono autoritario mi soggioga e sento il bisogno di ubbidire. Perciò tolgo gonna e mutandine e mi riaccomodo sulla poltrona con le gambe ben divaricate, e ricomincio ad accarezzarmi, lui si inginocchia davanti a me e comincia a fotografarmi…una serie di scatti continui, con l’obiettivo sempre più vicino. Ad un tratto mi accorgo che fotografa senza guardare più l’obiettivo, mi guarda invece negli occhi e con la mano sinistra si apre i pantaloni e a sua volta si accarezza, poi estrae il suo cazzo turgido e umido e “ girati, in ginocchio sulla poltrona” mi ordina. Io eseguo e mi ritrovo con la faccia sul sedile della poltrona, la testa premuta contro lo schienale e il culo in altro , esposta a lui che continua a fotografarmi. Sento la sua mano sinistra che comincia a palparmi con forza il culo, le dita si insinuano tra le natiche. Mi mette due dita nella figa e le rigira, e mi tormenta, io sento un piacere sempre più forte. Poi sento il suo cazzo contro di me, cerca la strada…si infila nella mia figa aprendola con forza, mi sento riempire completamente…intanto lui continua a fotografare.. mi scopa e mi fotografa…
Ad un tratto sento rumore nell’ingresso…voci..cerco di rialzarmi, sono arrivati gli operai…, ma lui non smette di fotografare e mi schiaccia giù nella poltrona, continuando a sbattermi con forza. Io sono divisa tra il piacere immenso e la paura di essere vista, ma mi accorgo di desiderare che entrino gli operai e ci sorprendano così.
Intanto i suoi colpi sono più ravvicinati, lo sento ansare, io sento un immenso piacere che mi invade..vorrei che entrassero gli operai e che mi vedessero mentre godo… I passi nel corridoio si avvicinano, ora pui posa la macchia fotografica e mi sbatte con forza, tenendomi giù con le mani, premuta contro il sedile della poltrona. Ad un tratto non sento più le voci ne’ i passi..lui sempre sbattendomi mi tira su per farmi vedere che sono entrati due operai che ci stanno osservando con occhi stupiti e vogliosi. Poi si ferma , si alza in piedi e mi tira su , mi mostra ai due e chiede “ vi va di fottere?” io sono spaventata ma sempre più eccitata, non so cosa aspettarmi, ma non voglio smettere di godere..la mia figa che adesso è vuota reclama di essere riempita….
I due non si fanno pregare, si tolgono i pantaloni… “ ora proverai il trio” mi dice lui , si sdraia a terra e mi tira su di se infilandomelo subito nella figa e ricominciando a pompare, uno dei due operai si inginocchia dietro a me e si inumidisce un dito con i miei umori poi me lo infila nel culo e lo allarga, io mi adatto al suo tocco e mi apro, allora lui mi impala con delicatezza e decisione, sento dentro di me due cazzi che si muovono insieme, il dolore e il piacere si confondono..apro gli occhi e mi ritrovo il cazzo del terzo uomo davanti alla faccia, che preme sulla mia bocca per farmela spalancare..io non capisco più nulla so solo che ho voglia di godere, di essere riempita completamente..perciò apro le labbra e lui comincia a muoversi su e giù nella mia bocca…
Le sensazioni sono talmente diverse e forti che non riesco a concentrarmi su nessuna, sento in basso il ritmo uguale dei due che mi aprono e sbattono e tormentano con le mani, e in bocca il sapore salato e la sensazione di essere riempita completamente. Sento che i tre lavorano all’unisono, hanno trovato il ritmo uguale, che adesso sta crescendo, diventa frenetico… io sento un calore che sale dal basso e la mia figa inizia a pulsare, insieme con il culo, sempre più forte, un orgasmo lungo , intenso, totale…poi è come un fuoco d’artificio…prima lui, sotto di me urla e mi inonda…subito dopo quello dietro si arresta…trema e con un lungo fremito si svuota dentro di me..per ultimo quello davanti , sento in bocca il suo seme che ingoio fino all’ultima goccia mentre lui trema di piacere….
Siamo stremati, distesi a terra uno vicino all’altro. Io apro gli occhi e vedo che nella stanza c’è una donna che ci sta riprendendo con la cinepresa. Mi guarda e mi sorride compiaciuta “ bravissima”mi dice “questo video hard sarà tra i più cliccati del web” ..
Effettivamente è tra i video amatoriali più visti…cercatelo nel web…
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11 years ago
lara62,
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Una coppia affiatata (seconda parte)
Ore sei, esco dal lavoro entro in auto. Ha smesso di piovere, notte dura, sono stanco ma, soddisfatto, oggi non lavoro e domani riposo, dovrò trovare un’idea per passare una serata con Luisa, mia moglie. L’ho vista un po giù di corda, è nomale, il lavoro, la casa, i figli, la piccola, devo trovare un’idea che la distragga veramente. Prendo il cellulare dal vano auto, c’è un suo messaggio, lo leggo e subito il cazzo mi si gonfia nei pantaloni. Un carsex!, Certo! Ecco l’idea. Luisa è una donna fantastica. Ci siamo conosciuti molto giovani, eravamo alle medie, ma è stata subito intesa. Col tempo poi l’amore è diventato serio, sono entrato in casa sua accolto come un figlio. Rispettato da mio suocero, e molto ben voluto da Angela mia suocera, una donna stupenda. Ricordo che all’epoca aveva meno di quaranta anni, era una donna che non passava inosservata, come oggi che ancora quando passa per la strada i maschi si girano a guardarla. Con lei il rapporto è stato subito perfetto, e col tempo fra noi si è instaurato un legame fatto di rispetto, confidenza e amicizia profonda. Mi ha sempre detto che per lei ero un figlio, e mi ha sempre considerato tale. Luisa è come sua madre, una donna molto bella, con le curve al posto giusto. Dentro di lei si nasconde l’anima di un’esibizionista, ma lentamente sta uscendo fuori. Si eccita da morire nelle situazioni estreme, ieri sera l’ho scopata sapendo che avremmo potuto essere “beccati” dai nostri figli, ha goduto come una matta. In passato una domenica siamo stati con degli amici in una spiaggia dove vi era la possibilità di stare nudi, ma poi non se ne fatto nulla, la sera alla sola idea di essere ammirata da altri maschi è esplosa in un orgasmo sconvolgente. Da tempo fantastichiamo di fare un carsex, e devo dire che ha avuto una brillante idea, non vedo l’ora di essere a casa per parlarne con lei. Mentre percorro la strada di casa mi ricordo come lei ha scoperto questa vena decisamente erotica dell’essere ammirata. Tutto è cominciato circa tre anni fa. Di ritorno dalle ferie stavamo percorrendo l’autostrada di notte, i ragazzi dormivano e a noi due necessitava di andare in bagno. Al primo Autogril ci fermammo. Era notte, in mezzo alla settimana, poca gente in giro. Io parcheggio e mi infilo direttamente dentro il bar e raggiungo i bagni che sono posti sotto il locale, scendo le scale e girandomi vedo Luisa entrare. Nel locale oltre al barista vi erano cinque uomini, presumo camionisti visti i mezzi parcheggiati fuori, e si mettono ad ammirare lei che indossa una mini e un top che a mala pena copre i seni, abbronzata e sola era oggetto degli sguardi di tutti i maschi del locale. Scendo e piscio velocemente. Nel risalire resto un momento a guardare la scena, lei quasi circondata da maschi che ne ammirano commentando a bassa voce la bellezza. Lei beve un caffè poi si dirige verso il bagno, io esco dalle scale, ci diamo un piccolo gesto d’intesa col capo, gironzolo fra gli scaffali per vedere se qualche uomo la seguiva. Nessuno ha fatto questo, lei è uscita poco dopo. In auto poi mi ha sussurrato sottovoce che si era eccitata tantissimo all’idea di essere osservata da qui maschi decisamente eccitati. Per un po di tempo fantasticammo sull’accaduto, anche se lei era restia a prendere in considerazione l’idea che un altro uomo la poteva possedere.
“ amore, lo sai che non riesco a pensare che un altro maschio mi prenda, mi blocco. ” era questa poi la conclusione delle nostre idee.
“ ma tu con la fantasia puoi farlo?” le ho chiesto una sera dopo l’ennesimo rifiuto.
Ci ha pensato un poco, poi chieste le garanzie che in ogni caso non l’avrei costretta a metterle in pratica si è lasciata andare. Ha cominciato a immaginare di trovarsi in mezzo a diversi maschi che la toccavano, e le davano i loro cazzi da succhiare. Per un certo periodo la cosa ci ha procurato delle eccitanti scopate, poi un giorno casualmente un fatto nuovo ha aumentato il livello di erotismo nelle nostre fantasie. Una mattina grigia e piovosa, avevamo accompagnato i ragazzi a scuola. Essendo liberi, quindi abbiamo deciso di andare a vedere le vetrine di un centro commerciale. Arrivati nel parcheggio del centro lo abbiamo trovato deserto, era troppo presto, allora io mi sono messo a baciarla e toccarla fra le cosce. All’inizio lei non voleva, ma poi lentamente sono riuscito a portarla un alto grado di eccitazione, le ho fatto aprire le gambe e ho infilato una mano dentro. Senza che lei se ne accorge un furgone arriva piano a poca distanza da noi. Dentro un ragazzo ci osserva, lei è distratta dal gioco di mano che le faccio, io sono eccitato come un cavallo. La masturbo lei gode.
……hhhhuuuummmhhhuuuu………… siiiiiiii…………uhuuhmmmm…..
Scossa dal piacere si gira verso di me e senza guardare dietro la vettura si mette a succhiarmi il cazzo infilandolo in bocca. Mi distendo per agevolare il gioco delle sue labbra, godo molto, ma più di tutto mi eccita sapere che il tizio, dal furgone non si perde lo spettacolo. Mi fa morire, sento l’orgasmo esplodere, le infilo il palo in gola e schizzo.
…….siiiiii ……daaaiiii…. Bevvviiiiii…sBORROOooooo….. dai porcaaaa!!!!...
Le scarico in gola tutto il seme e lei non lascia una goccia. Si solleva e mentre si pulisce si gira rendendosi conto che il tipo ha visto tutto, infatti, le simula un applauso.
“ ma ha visto tutto???...che porco che sei!!!.. andiamo via, dai non ci resto qui.”
L’assecondo passando vicino all’altro veicolo, lui ci sorride, lei si copre il viso rosso dall’imbarazzo. Per alcuni giorni non ne abbiamo fatto parola, poi una mattina mi dovevo recare in un paese vicino per lavoro, le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere venire. Essendo libera ha accettato, ma quando sono passato da casa per prenderla ho visto che indossava dei pantaloni, l’ho fatta cambiare e indossare una mini così corta che bastava pochissimo per mostrare l’immancabile perizoma. Per tutto il viaggio e durante il tempo che siamo restati nei paraggi ho avuto sempre il cazzo in tiro, era sconvolgente vedere come gli uomini la mangiavano con lo sguardo, era puro desiderio, e lei non si sottraeva al piacere di essere ammirata, ero tanto eccitato che al ritorno ho fermato l’auto e l’ho scopata lì dentro in mezzo alla campagna. La svolta definitiva è avvenuta alcuni mesi dopo al matrimonio di un suo cugino. Era caldo lei indossava un vestito leggero vedo/non vedo, sandali con tacchi alti che ne esaltavano lo splendido culo. Dopo la cerimonia in chiesa siamo andati al ristorante mentre gli sposi si erano assentati per le foto di rito. Giunti nelle vicinanze del locale, posto in riva ad uno splendido lago, ed essendo presto ci siamo messi a seguire la sponda fino a un grandissimo e deserto parcheggio. Giunti in riva al lago siamo scesi, l’aria era calda, il posto molto bello, ci siamo appoggiati alla vettura, io ho cominciato a toccarla un poco.
“ dai lascia stare, abbiamo poco tempo, e poi mi fai un casino con il vestito.” Mi ha detto con un tono di voce poco convinta.
L’ho accarezzata un poco, le ho messo la mano sul pacco gia duro, lei ha cercato di sottrarsi risalendo in auto. Sono entrato pure io e allora le ho fatto aprire le cosce, e scostato l’immancabile perizoma ho cominciato a infilarle due dita dentro. È partita subito, ha reclinato la testa all’indietro e ha cominciato a mugolare frasi senza senso.
“….. uuuhhmmm…daaiiii…fermati…..hhhmmmmm…. Non abbiamo temp..ummhuhmum…….” ha aperto le cosce e ha cominciato a godere. Come gia avvenuto in precedenza una vettura si è avvicinata a motore spento essendo in discesa. Un tizio anziano si è messo osservare la scena. Essendo distante da noi non aveva una buona visuale, quindi è sceso dall’auto e restando a distanza in piedi ha ammirato lei che godeva.
………ssssiiiiii……. Ammoreeee…siiiiiii…eeeccoooomiiii!!!...oraaaa!!!.. venngoooo!!!!...sssiiiiiiii…
Il tizio si è guardato intorno, essendo solo è rimasto appoggiato alla sua vettura, ma si toccava il pacco, era eccitato.
” amore, godi, dai mi piace, ma se ti dicessi che uno ti guarda mentre godi tu come la prendi?”
Lei a appena aperto gli occhi stralunati dal piacere, mi ha sorriso.
“ non me ne frega nulla, ma ora basta, mi stai facendo bagnare e il perizoma non riuscirà a contenere tutto questo piacere che mi stai facendo provare.” Dicendo questo, si è appena girata e ha osservato il tizio che ora da sopra i pantaloni se lo accarezzava sempre più. Mi sono spostato un po su di lei, le ho aperto meglio le cosce e ho infilato la mia lingua fra i peli del suo meraviglioso fiore leccandola come un pazzo.
“ …..huummmoooouuummm…..amorree…bastaa..mi faiii goderee ancora..noooo!!!!.... dai come faccio sono un lago e poi mi si vede il perizoma bagnato.”
Gli ho dato un’ultima leccata poi mi sono rialzato guardando verso il tizio che si era avvicinato un poco sempre accarezzando il voluminoso pacco.
“ che problema ti fai, se il perizoma si è bagnato toglilo!” le ho detto guardando sempre verso il tizio che ora era molto vicino a noi. Lei senza esitare ha sollevato il bacino e con un semplice gesto l’ha tolto mostrando allo sconosciuto il suo meraviglioso culo e le splendide cosce. Il tizio, ammirato lo spettacolo si è avvicinato.
“ scusate, state forse cercando qualche cosa?” ci ha chiesto con modi gentili.
“ no, noi non stiamo cercando nulla, e lei?” gli ho chiesto mentre Luisa si era ricomposta.
“ scusate se vi ho disturbato, ma in questo parcheggio spesso le coppie vengono per essere ammirate durante le loro effusioni.”
L’ho guardato consapevole che aveva visto tutto o quasi.
“ non ci serve nulla, a noi va bene così.” Ho cercato di tagliare corto non sapendo se era il caso di forzare il gioco che stavo facendo con Luisa. La mia preoccupazione era che lei si bloccasse. Ce ne siamo andati, ma siamo sempre seguiti da lui fin dentro il parcheggio del ristorante. Quando siamo scesi lui si è avvicinato.
“ mi scuso per l’invadenza, vorrei farvi i complimenti, siete una bella coppia ed è per questo che vorrei lasciarvi il mio cellulare, caso mai cambiaste idea.” Ci ha detto porgendo un biglietto con un numero. L’ho guardato mentre lei era visibilmente infastidita.
“ le ho detto che non ci interessa, e quindi per favore lasci perdere.”
Lui è rimasto un poco a guardarci mentre ci allontanavamo. Dentro il ristorante ci siamo confusi con i parenti, Luisa a un certo punto mi ha sussurrato all’orecchio che le piaceva tantissimo essere in mezzo alla folla nuda sotto. Distratto dai fatti e dai parenti mi ero dimenticato della cosa, e immediatamente sotto il tavolo dove eravamo seduti il mio cazzo ha avuto una fortissima erezione. Per tutta la serata lei ha fatto di tutto per mantenere viva la mia eccitazione. Mi faceva impazzire l’idea che lei era nuda in mezzo a parenti e amici che non sospettavano nulla. Fra una porta e l’altra siamo usciti a passeggiare nell’immenso parco, che terminava sulla riva del lago. Seduti su di una panchina le ho fatto una domanda mentre lei mi accarezzava da sopra i pantaloni il pacco.
“ cosa ti eccita di più il fatto di essere nuda sotto o il gioco nel parcheggio?”
Lei ha riflettuto un momento.
“ sapere di essere senza intimo mi piace, specie se tu ti ecciti così, ma devo dire che sapere di essere ammirata mentre tu mi toccavi ha aumentato il mio godimento.”
Tornati a casa quella sera l’ho posseduta appoggiata alla porta di casa. Ero talmente eccitato che dopo una sborrata colossale nella sua bocca l’ho chiavata e le ho anche fatto il culo. Da quel giorno sono passati alcuni mesi e nel frattempo abbiamo fantasticato molto sui nostri giochi, anzi una mattina siamo andati in una pineta in riva al mare consapevoli che spesso vi sono delle persone, specie anziani che vanno a spiare le coppie che fanno sesso in macchina. Lei ha voluto essere posseduta e ha goduto talmente tanto che le grida di piacere hanno richiamato nelle vicinanze sei persone che si sono segate e hanno sborrato con noi. Rientro in casa, lei esce, mi bacia e mi sussurra all’orecchio se ho letto il messaggio. Annuisco lei mi chiede di organizzarmi, poi esce e va al lavoro. Il sabato sera accompagnati i ragazzi dalla suocera torniamo a casa, lei mi caccia fuori dalla camera e si cambia per uscire. Quando la vedo resto di sasso. Mini gonna a portafoglio che si apre al solo camminare mostrando il perizoma infilato fra le chiappe e nel solco della figa, camicetta abbottonata che a mala pena regge i seni lasciati liberi dalla costrizione del reggiseno, autoreggenti con un pizzo altissimo che arriva preciso alla mini, stivaletti a tacco dieci, truccata abbastanza pesante con un rossetto molto marcato che le conferiscono un’aria decisamente da porca in caccia di emozioni. Partiamo con me che gia sono in tiro. Su Internet ho fatto una ricerca per sapere quali posti frequentare e dove trovare le migliori opportunità. Prendo l’Autostrada direzione Nord. Per tutto il tragitto ho cercato di mettere le mani fra le sue cosce, ma lei me le ha sempre tolte.
“ aspetta, che fretta hai?, la notte né ancora lunga e me la voglio godere tutta.”
“ fino a che punto te la vuoi godere, dove lo poni il limite?, ti farai toccare, vuoi succhiare qualche altro maschio?, o addirittura ti farai scopare?” le ho chiesto cercando di capire fin dove posso spingermi. Mi guarda e mi sorride, è tesa, ma anche decisa, credo che questa serra sarà indimenticabile.
“ non lo so, vorrei che tutto avvenisse spontaneamente, mi fermo quando sento che non posso fare quello che mi chiedi in quel momento.” Mi risponde con un filo di voce senza guardarmi, mi bacia accarezza il mio durissimo cazzo. Dopo circa una mezzora arriviamo ad un’area di sosta dove vedo parcheggiato un tir. Giro e rigiro un poco per attirare l’attenzione del camionista che sta leggendo. Mi fermo a breve distanza, accendo la luce interna e mi metto a toccare lei che lentamente si rilassa. Lui scende dal mezzo e si avvicina lentamente, ha capito che abbiamo voglia di giocare, io blocco le sicure degli sportelli per stare tranquillo. Incomincio a sbottonare la camicia di Luisa che freme e guarda verso l’uomo che ora è due passi da noi. Le massaggio i seni, li mostro al tipo che gradisce con un gesto del capo, si abbassa il sotto della tuta, e estrae un cazzo quasi duro, lo mena un poco, si avvicina al vetro dalla parte di lei, osserva me che ora ho aperto le gambe e le massaggio la fica gia umida. Dice qualche cosa in una lingua incomprensibile, poi appoggia il cazzo duro al vetro del finestrino, vuole a gesti che lo abbassi, ma lei mi dice di no. Continuo a masturbarla mentre lei mi sega guardando lui. Sento un lago fra le pieghe della sua figa, lei incomincia a godere.
….. nuuummmmhhh… ooohhhooommmooo…ssssiiiii……
Lui si masturba con calma, sempre tenendo la cappella appoggiata al vetro, io giro Luisa verso il finestrino e appoggio la sua bocca al vetro, è come se lei lo leccasse. Lei ne gode molto, estrae la lingua e incomincia a simulare di leccarlo attraverso il vetro. Lui lo tiene fermo, ci fa cenno di abbassare, ma lei non vuole, io sono eccitatissimo, sento che non resisto molto, la giro egli infilo il mio in bocca. Lei mi succhia e lecca mentre io ora scopro il suo magnifico culo allo sguardo dell’altro che si sega velocemente, sento l’orgasmo arrivare, infilo un dito da dietro nella figa bagnata di lei che geme con la bocca piena di me.
………uhumummoohmhmuooommmmmmmuuuuu……
Trema, gode, io sborro urlando.
……ssssiiiiii…..daaaiiiiii…sssbBBOOORRROOOOOOoooo!!!!!..... sssiiii…porconaaa bevviiiii…..
Le inondo la bocca, lei ingoia e lecca tutto, poi la faccio girare verso il vetro in tempo per ricevere sul vetro del finestrino lo schizzo dell’altro che geme in silenzio. Restiamo un momento immobili, lui ci osserva, poi si allontana mentre io riparto verso una nuova destinazione. Luisa ride divertita, mi abbraccia forte, mi bacia.
“ ti amo, sono al massimo della felicità, dai troviamone un altro.” Poi si distende su di me e incomincia a succhiarmi lentamente il cazzo. Impazzisco, mi resta difficile concentrarmi sulla guida. Arrivo al casello e quando pago lei non si muove, continua imperterrita nel suo gioco, è proprio scatenata, mentre l’addetto alla riscossione ha un colpo, mi dice qualche cosa, ma io sono gia lontano. Percorro una strada laterale che mi porta nel parcheggio di un grande Outlet. L’immenso parcheggio è diviso fra buna parte illuminata e un grande sterrato quasi buio. Nella parte buia vi è un vero carosello di auto che girano, si rincorrono, mentre un capannello di gente circonda una vettura dove sicuramente stanno facendo sesso. Luisa si solleva, ha i seni fuori, si guarda intorno, osserva la mia preoccupazione, non mi piace, troppo casino. Stò quasi per andarmene quando un grosso Suv, prima illumina i bianchi seni di lei, poi mi affianca, il tizio alla guida apre il finestrino e mi dice:
“ c’è troppo casino questa sera, se volete divertirvi seguitemi.”
Guardo lei che mi fa un cenno d’assenso, lo seguo e mentre usciamo dal parcheggio anche un’altra vettura si accoda. Percorriamo un breve tratto di strada fra le fabbriche chiuse, poi entriamo nel parcheggio di un distributore di benzina chiuso, nel parcheggio dietro c’è solo un rimorchio di un tir, lui mi indica di mettermi dietro. Parcheggio in modo da poter andare via a mio piacimento, mentre il Su vela vettura si mettono poco più distanti. Dopo un momento in cui tutti ci siamo guardati loro due sono scesi e si sono messi ai due lati della vettura. Il tipo del Suv era alto con dei lunghi capelli raccolti a coda, età sulla quarantina, mentre l’altro più giovane moro capelli corti. Resto con il motore della vettura acceso, loro restano a due passi dalla vettura, è ovvio che non ci vogliono incutere paura. Con la luce accesa comincio spogliare Luisa, lei freme, mi sussurra che la cosa la sta eccitando da morire. I suoi seni sono un bellissimo spettacolo, loro da fuori si avvicinano senza mai interferire, ma osservano, ora hanno i sessi di fuori, il tipo giovane ha una bella mazza, non molto lunga ma di bella circonferenza, mentre l’altro invece sfodera un cazzo di grandi dimensioni sia in lunghezza che diametro. Luisa ne resta affascinata, lo fissa con la bocca aperta, io mi rendo conto che si sta bagnando tantissimo. Le metto una mano su di una coscia, le sfilo il perizoma fradicio. Il tipo con la coda si avvicina e mi chiede di poterlo annusare, guardo lei che mi fa un cenno d’assenso, abbasso un finestrino e glie lo porgo. Lui lo prende, lo annusa, lo lecca e lo avvolge intorno al membro. Lei osserva la scena geme mentre incomincio a scorrere la mano sul clito, fra le labbra umide della sua figa bagnatissima. Ho lasciato il finestrino giù. Distendo il sedile e mi metto a leccare Luisa che geme come una porca.
…….sssiiiiii ……… dddaaaiiiiiii……ssssiiiii………mmmmmiiiii faai goderreeee….sssiiii……. ddddaaiiii uhhmhumuhumumummm….VENGO!..ssi vengooooo!!!!...oraaaa…..sssiiiii….umhuhmhuhmmm….
Gode si agita sento le sue mani sul mio capo, mi schiaccia il viso sul suo sesso. Mi sollevo, le scopro il culo mentre lei mi succhia, loro da fuori si segano e ammirano il suo corpo. Il tipo più anziano mi suggerisce di sedermi dietro, per essere più comodi. Resto un momento titubante, loro intuiscono le mie paure e si allontana dalla vettura . scendiamo e ci sediamo nel sedile posteriore. Lei si mette su di me, lo vuole dentro, mai io ho un’altra idea. Faccio cenno di avvicinarsi ad entrambi, poi li invito a sedersi sui sedili anteriori. Luisa resta un momento stupita, loro si accomodano e girati all’indietro si trovano i seni di lei fra le mani. Incominciamo a toccarla dappertutto lei geme e gode senza più remore.
……sssisiisii…oddiioooo…mi fate morriireee…sssiiiii……mi piaceee……..daiiiii….. ssiiii…..
La sollevo e le infilo dentro tutto il mio palo da dietro.
….aaaahhhh…..ssssiiiiii…….. miiii sfonndiiiii…sssiiii…….
I maschi davanti gli toccano il corpo l’accarezzano e succhiano i capezzoli, lei gode, urla e loro le danno le loro mazze da segare.
…..dai bella porcona…. Senti che bei cazzi ti diamo… daiii…sssiii….. che ti piace…….
Incomincia godere sconvolta urla, ci incita, e impazzita.
……ssssiiii…… cossiiii goddoooo….che belloooo….sssiiiii…dai amore scopami cosiiiiiii…..
Per un poco la sbatto, ma voglio di più. Mi sfilo da sotto, la distendo sul sedile e le infilo il cazzo in culo da davanti, mentre gli altri ora hanno anche la possibilità di toccarla, la masturbano. Il giovane le pianta due dita dentro, mentre l’altro aperto lo sportello dall’altro lato le offre il suo palo enorme da succhiare. Lo infila in gola e lo succhiala cosa mi fa godere tantissimo. Gli sfondo il culo con colpi devastanti, mentre lei con il cazzo in gola geme e gode, pure io sono al limite e sborro urlando.
…..ssssiiiiii…… belle porconnaaaa…ti inondo il culooooo…… sborroooo!!!!...oraaa……
Le spingo dentro il cazzo egli inondo l’intestino. Resto un momento immobile dentro di lei poi esco, il giovane si masturba e schizza sulle sue tette.
…..sssssisiisiii….tttiiiii…schiiizzooooo..tuttooooo..oraaa……sssiiiiii……..
L’altro continua un poco a farsi succhiare, poi cambia posto, si mette dal mio lato, apre un preservativo ma lei scuote il capo.
“no, non voglio essere scopata, schizzami in faccia.” Gli dice. Lui mi guarda poi si sega velocemente scarica sul seno e il viso una quantità industriale di sborra.
…….tiennii bellaa….. troionnaaaa che porconnna seeiiiii….sssiiii….orraaaa..sborroooo!!!.....
Restiamo tutti un momento in silenzio, poi loro se ne vanno lasciandoci soli senza dire una parola. Ci diamo una ripulita poi si prende la via di casa.
“ credevo che ti sarebbe piaciuto sentire dentro quel palo.” Le dico mentre guido. Lei non mi risponde subito, poi mi bacia, si appoggia alla mia spalla.
“ si, era decisamente molto grosso, direi un bel cazzo, ma io preferisco il tuo immaginare il suo, così mi divertirò di più e sarà più eccitante.” Mi risponde girando il viso verso il lato del finestrino dove ancora è ben visibile la sborrata del camionista.
Guardo la notte e la strada scorrere di lato, Armando guida tranquillo, è soddisfatto, e io pure mi sono divertita, averi anche desiderato avere dentro quel mostro, ma non mi sembrava giusto nei suoi confronti, in fondo io avevo voglia di una cosa diversa da vivere con lui non perche sono insoddisfatta del suo modo di fottermi, anzi è veramente fantastico. Chiudo gli occhi, rivedo il palo, sento ancora scorrere il piacere dentro di me e mi addormento felice.
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11 years ago
admin, 75
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Caro diario: una cosina sul retrum
mio caro diario, ieri ho fatto una cosina molto intrigante, logicamente insieme ad a., il mi' tittero personale...ci siamo trovati davanti all'albergo,nel primo pomeriggio... abbiamo anche avuto la fortuna di avere una stanza un pò più grandicelladel solito .... e lui, da vero signore qual'è, ha portato lo spumantino con le noccioline...tutto sempre ben gradito... dopo un piccolo brindisi mi ha cominciato a baciare.. ovunque e tantissimo... come piace tanto a me, perchè mi fa sentire una preda desiderabile...il suo amico era già allegro, ma lui ha cominciato a leccarmi la paperina, come solo lui sa fare ... e ne avevo anche una gran voglia... proprio tanta.. che ci pensavo da giorni... infatti non ci ha messo molto a farmi strillare di piacere.. poi ha ricominciato a baciarmi e leccarmi e slurpazzarmi....e le gambe, e poi la schiena e ancora la paperotta ... insomma.. un piacere che non finiva... e mi aveva fatto venir voglia del suo amico, che non volevo restasse indietro...infatti l'amico aveva voglia di far qualcosina ...dietro... prima però mi ha fatto impazzire davanti, insieme ad un giocattolino,... penso di aver gridato molto quando sono venuta... poi mi ha messo molta cremina e ha cominciato a spingere molto delicatamente sul mio retrum...ho sempre molta paura di sentir male, ma tittero è un mago... con pazienza è entrato e lì è rimasto qualche minuto... poi ha cominciato a muoversi.... bellissimo.. mi piaceva da morire.. davanti il giocattolo e dietro lui.. devo dire che il suo amico è veramente molto bravo... ti fa impazzire... ma dopo poco è impazzito anche lui.. ed è esploso lì, proprio lì...strabello.... poi le coccole, che sono una cosa a cui non riesco a rinunciare.. le chiacchiere e i baci del dopo sono semplicemente magnifici.... quasi un altro orgasmo.....
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11 years ago
pielle44, 50
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"nelle sue mani"
..."Arrivo a Roma intorno alle 18:00" l'unico sms che gli mandai, visto che ci eravamo sentiti per tutta la settimana precedente e appena 15 minuti prima del mio sms.
Lui: "ci sarò!! non vedo l'ora di rivederti ...non ho chiuso occhio tutta notte, preparati ad una sorpresa"
.
m'incuriosì....ma infondo sapevo che non si trattava nè di fiori nè di cena a lume di candela..eravamo troppo eccitanti per perder tempo.
..in effetti erano passati circa 3 mesi dal primo incontro e nel frattempo non facevamo altro che fantasticare sul nostro successivo incontro.
Era un "piacevole torturaci" a vicenda...ci desideravamo ogni giorno di più...l'impazienza mi fece compagnia per tutta la durata del viaggio.
Arrivai puntuale come un orologio Svizzero, non lo vidi lì dove
c'eravamo messi d'accordo,...così rientrai in macchina ,.era una zona periferica di Roma,..visto il caos della grande città, decidemmo di incontrarci in un posto poco frequentato,..li a pochi metri c'era un albergo, dove ci saremo fermati per qualche ora,...anche perchè alle 21:00 circa,avevo un noiosissimo meeting e subito dopo una cena di lavoro alla quale non sarei potuta mancare per nessuna ragione.
mi squilla il cellulare ed'è lui.: "tesoro, metti in moto e svolta a destra, subito dopo parcheggia l'auto, sono qui che t'aspetto e fremo"
risposi solo un :"ok" ...eseguìì perfettamente ciò che mi disse...era lì,, a due passi c'era l'albergo..mi venne incontro e mi abbracciò con tutto il calore che aveva in corpo... mi baciò teneramente le labbra, come se non volesse sciupare quel momento , il suo sguardo puntato dritto nel mio,avevamo entrambi gli occhi lucidi dall'emozione, per qualche minuto restammo a guardarci increduli...Poi mi sussurrò in un orecchio: "sei stupenda... voglio che indossi questi" e mentre me lo sussurrava, con voce roca, mi mise in mano un pacchetto regalo,.. e con tutta la malizia che una Donna può avere..chiesi: "cos'è? intimo sexy?" "no!! qualcosa di molto più coinvolgente...ma lo scoprirai più tardi..ora ti voglio e non resisto più,,,andiamo in camera??..." (non mi meravigliai più di tanto della sua "fretta"nel "concludere", anche perchè, io ero nella medesima situazione, mi mancava e lo desideravo follemente).
Aveva già presentato i suoi documenti alla reception, e appena varcammo l'entrata, chiese le chiavi della camera che aveva precedentemente prenotato...assicurandosi che io non dessi troppo "nell'occhio" , proteggendomi da ipotetiche stupide illazioni... (anche se eravamo ben lontani dalle nostre rispettive città)...pensai:
"Adoro il suo modo di fare, è un uomo raffinato e brillante" , mi aveva dato questa sensazione sin dal primo "click" , stò bene quando stò con lui, mi fa sentire...protetta, unica e finalmente, per una volta un uomo che ha delle iniziative .....e che iniziative!
Entrammo nell'ascensore , non mi diede manco il tempo di chiedere, che piano fosse...mi baciò appassionatamente, aveva un sapore dolcissimo la sua bocca...calda , morbida e quelle labbra carnose mmmm..
non smetterei mai di baciarlo e di fare l'amore con lui...è meraviglioso.
Arrivammo in camera, ma senza riuscire a staccarci l'una dall'altro, ridavamo, ci prendevamo ingiro, eravamo felicissimi.
lui era evidentemente eccitato, non ebbi neanche il tempo di spogliarmi che, mi buttò praticamente sul letto, si calò su di me e iniziò a spoglirmi lentamente..., sentivo la sua lingua calda sul collo, sulla schiena, sui glutei, con le mani si fece spazio" li in mezzo" e mi ci infilò la lingua, sapientemente e con tutta la voglia di esplorami, mi lubrifica con la saliva" il buchetto" e inizia a penetrarmi con un dito..poi due, mi inarco con la schiena per facilitargli ciò che aveva iniziato.
"mi fai impazzire, prendimi, fammi tua" __ "hai un culo invitante, mi ci infilerei tutto dentro" ormai avevamo perso completamente il controllo e usavamo termini osceni,(che non oso manco elecarveli) ma in quel momento tutto era lecito e mi piaceva da morire quel che ci dicevamo...
I miei umori, misti alla sua saliva , mi colavano letteralmente fra le cosce...ed ero pronta a ricevere il suo pene...caldo e duro come il marmo, pulsante, venoso... me lo sbattè senza esitazione ..dritto dentro, mi mancò il respiro per un attimo..ma lo incitai a non fermarsi..."scopami, rompimelo , lo voglio tutto, sbattimi senza ritegno" "sei una gran..mmmm, ti sfondo siiii, grida, grida porca!!"
i miei movimenti , diventarono incontrollabili..e mentre lui mi sbatteva da dietro..io con le dita mi masturbavo con vigore ....
Ansimavo e gridavo, quel dolore misto al piacere mi provocò un orgasmo anale che mai avrei creduto di poter provare, ebbi due orgasmi, quasi simultaneamente....
dovette mettermi una mano davanti alla bocca, per timore che i vicini di camera potessero sentirmi...
"sono pronto anche io, prendi l'aperitivo che il dopocena sarà ancora più ghiotto" ...mi giro con il viso verso di lui , così spalanco la bocca... " fammi sentire il sapore" dell'aperitivo"..riempimela, schizzami tutta..fino in gola" ..mi arrivò una fiotta di sperma caldo dritto in bocca ,,,, ne seguì una seconda che mi prese in pieno viso... ingoiai con gusto ciò che avevo in bocca e mi spalmai il resto sul viso e sui seni., mentre con la bocca e la lingua, gli ripulivo la verga dalle ultime gocce del suo caldo "latte"....
Purtroppo, dovevo prepararmi..., anche se avremmo preferito rimanere abbracciarti ancora un pò per coccolarci.
ma il dovere mi aspettava e poi sapevamo benissimo che la serata era lunga ed era tutta per noi ...e così sarebbe stato fino all'indomani.
....__
...."Tesoro, corro a farmi una doccia, dopo apro il regalo, ok?"__
......"ok! ...ti verso qualcosa da bere intanto"
annuiì e gli strizzai un occhio, mi sorrise con fare malizioso....gli sarei saltato addosso.. di nuovo...Dio ! mi piace da morire...!..ma era tardi e dovevo prepararmi per la cena di lavoro..cosi, mi avviai verso la stanza da bagno...mentre l'acqua mi accarezzava la pelle, immaginavo "al dopocena" ... sarebbe stato sicuramente indimenticabile.....indosso l'accappatoio e ritorno in camera...mi porge il drink che mi aveva preparato e mi bacia dolcemente sulle labbra.... "vestiti non vorrei ti prendessi un malanno" ma era chiaro che non vedeva l'ora che aprissi il pacchetto ...così senza rispondergli..presi il regalo dal comodino e lo apriì...inizialmente non riusciì a capire bene di cosa si trattasse..ma avevo intuito si trattasse di un "giochino" erotico.....__" accidenti, vuoi davvero che ..ehm..tesoro, ma...oh mio Dio!" ....___"non era una delle tue fantasie?"...__"certo, ma...non avrei mai pensato di indossarle ad un meeting...."___ "no eh!?, beh...io so pure che non ami le cose "preparate"...ma se la cosa ti scoccia, vorrà dire che le indosserai,quando lo riterrai opportuno"...
_-----sapeva che dicendomi cosi, mi sarei sentita provocata..mi conosce e sa che, una parte di me è molto più trasgressiva e coraggiosa di quanto io stessa riesca ad ammettere.
così, mi alzo dalla sedia, e mi libero dell'accappatoio... dicendogli con fare malizioso e sensuale..." va bene, le indosso!!!..ma..non deludermi"
_---- mi arrivò uno schiaffetto sul culo e un morso sul collo, ...scoppiai in una risata provocatoria e iniziai a prepararmi per la serata....
"allora, vado bene così?" ero vestita sexy, ma al contempo " sobria" indossai un "tubino"aderente nero con fascioni bianchi laterali , che vestivano perfettamente le forme,era un "louguette" con un piccolo spacco laterale... e una generosa ma non volgare scollatura. un paio di decolltè nere per completare e.. naturalmente autoreggenti di seta nera con ricami di pizzo... intanto dentro alle mutandine avevo posizionato "il giochino", ...raccolsi i capelli quasi disordinatamente, ma facevano un bell'effetto...infondo, non amo le pettinature perfette.. e a volte, lascio libero sfogo al mio "animo dark" quindi, lasciai che qualche ciocca di capelli ribelli..mi cadesse sul viso e sul collo..... " sei dannatamente eccitante, avrò gli occhi puntati su di te per tutta la serata..e non solo gli occhi..." sorrise malizioso mentre mi invitava ad infilarmi il soprabito...___"sarai magnanimo vero? non abuserai di una povera donna indifesa??" lo sbeffeggiavo divertita..ma era solo un modo per darmi coraggio, sotto, sotto...mi preoccupavo di fare una brutta figura," e se non avessi retto alla situazione, se mi fossi imbarazzata a tal punto da farlo notare???" mille domande ...ma ormai ero lì e non mi sarei tirata indietro e poi era quello che desideravo.
_--- arrivammo in orario e mentre lui si accingeva a parcheggiare, io scesi dall'auto e gli dissi che mi sarei diretta verso l'hotel/ristorante,,(******) sapeva perfettamente anche lui che non era il caso ci vedessero entrare insieme.
entro e nell'atrio, c'erano due colleghe ed un collega ad aspettarmi, ci salutammo e ci dirigemmo verso la sala ricevimento...(come al solito la runione si svolgeva prima del buffet) ..pensai: "Accidenti ho fame e sono anche un tantino nervosetta, sorbirmi questo discorso inutile, mi farà svenire" ma non potevo defilarmela..,,così, mi trovai un posto comodo e che avesse una visuale quasi completa della immensa sala...mentre mi guardavo intorno,,..lo vidi entrare , il suo stile è inconfodibile..lo riconoscerei in mezzo ad un milione di persone...mi chiesi: "chissà cosa si inveterà adesso??" si diresse con nonchalance verso di me e le mie colleghe e si presentò, dicendoci di appartenere ad una delle filiali e che voleva quasi andarsene...ma era stato rapito dagli occhi di una bellissima donna e che non se ne sarebbe andato, se prima non avrebbe scambiato quattro chiacchiere con lei...alchè una delle mie colleghe ("la più civetta") chiese: "ah si? e chi sarebbe la fortunata?"____
" non credo che sia lei la fortunata, ma io ad aver incrociato il suo sguardo"
_---- in concomitanza alla sua "recita" venni distratta da un collega, che mi chiedeva di seguirlo, per alcuni appunti importanti...ma prima di allontanarmi, rassicurai "lui", guardandolo dritto negli occhi.. mi fece un cenno con il capo e a quel punto... mi allontanai... dalla parte opposta della sala .....mi squillò il cellulare (era lui) "da questo momento non mi vedrai..ma "mi sentirai" "------___ chiuse ed io rimasi un attimo ditubante, ma non mi preoccupai più di tanto---faceva parte del gioco e volevo vivermelo fino infondo.
presi gli appunti di cui mi parlò il mio collega e andai a sedermi ad un tavolino, dove c'erano altri miei colleghi/e.
tutti in silenzio, ascoltavamo e di tanto in tanto commentavamo quasi annoiati, non vedevamo l'ora finisse....
Ad un certo punto, "sento" una vibrazione tra le cosce e senza che me ne resi conto , sobalzai dalla sedia..anche perchè avevo le gambe accavallate e quella sensazione senza avvertimento..fu come un fulmine a cel sereno...nessuno di loro si accorse..((per fortuna))... e anche gli altri partecipanti,.. sembrava non se ne fossero accorti..così mi ricomposi e mi guardai intorno, con la speranza di poter capire dove cavolo si fosse "nascosto", ma niente! evidentemente lui poteva vedermi, ma si assicurò che io non potessi vedere lui.
Dopo pochi secondi, mi arrivò un altra "scossetta" e questa volta fù veramente intensa, tanto che, "li sotto" iniziava a pulsarmi , era eccitante da morire, sapere che lui stesse comandando i miei sensi,...cercavo invano di rimanere "sobria" , ma mi chiedevo, fino a quanto avrei resistito.......i colleghi parlavano fra loro.., ma... non capiì una sola sillaba di ciò che dicevano...ormai ero completamente nelle sue mani: corpo, mente e anima...sentivo le mutandine bagnarsi e il cuore mi andava a mille, il respiro si faceva sempre più corto, le gambe mi tremavano e la testa mi girava...ero in mezzo a non so quante persona, ma, la sala mi sembrava deserta..eravamo solo io e lui...avrei voluto alzarmi, ma rimasi seduta e nervosamente, accavallavo le gambe, una goccia di sudore, mi scese lungo il collo, la salivazione a zero e non so come riusciì a non toccarmi in mezzo alle gambe, ma la tentazione era forte .
Mi risquilla il cellulare: " voglio vedere fino a che punto resisterai, immagino quanto la tua figa sia in un mare di umori, ti strapperò le mutandine a morsi e...." (riattaccò).... la sua deliziosa voce, mi rimbombava nella mente....
Non so cosa feci, ma ricordo che una delle colleghe, mi chiese se fosse tutto ok...evidentemente non riusciì a nascondere il mio imbarazzo, ma le feci un cenno con la testa per rassicurarla che era tutto apposto.
Altrochè, avevo la figa praticamente bollente e me la stavo "torturando" a furia di stringermela e spiaccicarla contro la sedia... ("che invezione sti cinesi") ( dissi tra me e me)....
Ormai il meeting era quasi alla fine, mancavano pochi minuti ed io pensavo già a come defilarmela per andare a ricompormi...dovevo inventarmi qualcosa, così, mi alzai lentamente con una scusa ..e mi avviai verso la toilette, sperando di non trovarla affollata...volevo calmarmi prima di scendere per la cena.
per fortuna erano tutti in sala, e la toilette era libera..ma non riuscìì ad entrarci...perchè venni praticamente afferrata per la vita, da due braccia possenti che mi catapultarono in una specie di sottoscala o magazzino...non so esattamente dove mi trovavo..ma sapevo fosse lui.... mi ritrovai con le spalle al muro a gambe divaricate e lui con la testa fra le mie cosce..."sei fradicia, che porca che sei.. ti mangio !!!"
intanto mi strappò con i denti le mutandine (come aveva accennato) ....poi mi sollevò una gamba....si aprì la patta e tirò fuori "l'arnese" era enorme e durissimo...__" è cosi che ho sempre immaginato di scoparti, in piedi, è così che ti voglio, aperta e vogliosa" non vedevo l'ora me lo infilasse dentro,___ " a chi aspetti, stò morendo dalla voglia" detto fatto...con un colpo me lo ritrovo dentro, che mi pompava come un forsennato...e visto i "violenti" colpi, dalla scollatura mi fuoriesce un seno, avevo i capezzoli turgidi, sembrava volessero scoppiare...gli strusciavano in faccia ad ogni colpo...non perse tempo che me lo ritrovai a succhiarmeli e a mordermeli avidamente...intanto la scopata si faceva sempre più audace e ad ogni colpo perdevo letteralmente il senso dell'orientamento...."sentivo" "quell'asta" entrarmi ed uscire dalla figa e che mi strusciava contro le pareti della medesima.... (era piena di "lui")..che sensazione.... indimenticabile!!!.
Gridai tutta la mia goduria, inondandogli quella meravigliosa "asta" del mio "miele"__
..ansimante e dolorante lo estrassi dalla vagina e mi inginocchiai davanti a lui..quel cazzo enorme e duro.."pieno di me" sembrava mi implorasse....__"succhiami, scappellami, leccami tutto" _-iniziai dalle palle ..percorrendo tutta "l'asta"..da sotto fin sopra "la cappella", dove mi soffermai a succhiargliela per bene, mentre lo "segavo" con una mano e lo pompavo , lui me lo affondava fin dentro la gola, tenendomi per i capelli---__" che tro...che sei...stò per venirti direttamente in gola"
quello schizzo violento ,mi procurò un ricurgito che gli rigettai sulla pulsante verga, per poi risucchiarmelo,.. non volevo sprecare neanche una goccia ... volevo ricordarmi il suo sapore il più allungo possibile... __ .
_---eravamo in uno stato che potete immaginare,... così ci accertammo che non ci vedesse nessuno e ci dirigemmo verso le rispettive toilette per darci una sistemata.
_---solo che questa volta la toilette delle donne era piena zeppa..e manco a farlo apposta, mi trovai faccia a faccia con "la collega civetta"
_---"accidenti come sei conciata---! non avevo dubbi fosse un toro da monta il tuo spasimante..." mi diede una pacca sulla spalla e mi strizzò l'occhio.. come segno di complicità. __"ricomponiti e vieni di là, troverò io una scusante" mi sorrise e s'incamminò verso il ristorante.
pensai: "meno male và..almeno una collega non invidiosa e pronta a tenermi il gioco"_--- mi ricomposi alla meglio e mi diressi verso la sala del ristorante, avevo fame e mi sentivo anche un tantino stanca, vidi "la civetta/complice" che mi faceva segno con la mano..così mi diressi verso di lei..era seduta al tavolino e mi aveva anche già preparato delle porzioni di ottimo cibo...la ringraziai.. e ..stavo per iniziare a gustarmi un supplì..quando mi squillò di nuovo il cellulare.:
" sei stata meravigliosa..ma sappi che il "dopocena" deve ancora iniziare"__________
__Ero semplicemente avvolta in un vortice di passione senza fine, e la cosa non mi dispiaceva affatto._________________
Ma questa è un altra storia che magari vi racconterò....
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5
11 years ago
Vulcanica1Napoletana,
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Book fotografico a venezia
..venezia..estate sto girando da un po' tra i campielli cercando un indirizzo, a Venezia è difficile orientarsi, ci si perde facilmente. Sono un po' stanca e sudata, le calze autoreggenti mi sono calate un po' e non posso sistemarle, non ho le mutandine...il sudore mi bagna l'interno delle cosce...Finalmente all'ultima curva , prima di un ponte, sulla destra ecco il sottoportego...il numero civico è giusto, suono all'interno 3. IL portoncino si apre...nessuno mi ha risposto al citofono, io salgo, le istruzioni sono state chiare, dovrò eseguire quello che m i viene ordinato, non chiedere nulla.
Salgo una rampa, poi un'altra, trovo una porta rossa con il numero 3.. è socchiusa. Apro lentamente ed entro. L'appartamento sembra deserto e buio. la porta d'ingresso si chiude con uno scatto che mi fa sussultare. Avanzo attraverso uno stretto corridoio e vedo una luce filtrare da sotto una porta. Entro e mi trovo in una grande stanza dal soffitto a cassettoni, il pavimento in marmo veneziano, gli scuri accostati dai quali filtra la intensa luce del pomeriggio creando un forte chiaroscuro.
In fondo alla stanza c'è un grande specchio, alla mia destra un tavolino con una maschera veneziana azzurra, blu e nera, con ricami in oro, vicino un biglietto "indossala" c'è scritto. Io mi metto la maschera e la fisso bene con tre lacci poi mi dirigo verso lo specchio, immaginando che dietro lo specchio ci sia il fotografo che deve creare un book su di me e che mi ha impartito le istruzioni.
Non devo parlare, quindi attendo in piedi davanti allo specchio. Mi rigiro ammirandomi nella grande superficie che riflette la mia figura, i minuti passano.
Non so cosa fare, allora decido di spogliarmi, il book deve essere sexy mi è stato detto, perciò mi tolgo la gonna e la camicetta, rimango con il reggiseno bianco , le calze autoreggenti nere..in equilibrio sui miei tacchi dodici.
Con la maschera non vedo quasi nulla, e questo mi fa sentire eccitata. Ad un tratto sento una porta aprirsi alle mie spalle: " rimani ferma così" mi ordina una voce femminile; io mi immobilizzo, la sento avvicinarsi ...e all'improvviso un drappo mi oscura completamente la vista. Mi sta bendando con una sciarpa, non vedo più nulla , sento solo il suo profumo, molto intenso, mi sembra The One..sento su di me le sue mani, comincia a massaggiarmi con olio che è fresco e gradevole sulla pelle. Parte dalle spalle e arriva subito al seno indugiando sui capezzoli che strizza lentamente, sento le sue unghie....sono già molto eccitata..Lei passa quindi a massaggiarmi il culo con movimenti rotondi, io istintivamente mi inarco leggermente e vengo colpita da una forte sculacciata che mi strappa un piccolo urlo di dolore e sorpresa " ferma e zitta" mi dice lei. Mi immobilizzo e lei continua a oliarmi, mi apre un po' le gambe, mi accarezza bene anche il clitoride, io sono tutta bagnata, lo sento...ritorna a pizzicarmi i capezzoli e poi mi applica qualcosa sui capezzoli, una piccola morsa che mi da' una sensazione di piacere intenso, sento una catenella fredda che scorre sulla mia pancia e due piccole pinze vengono applicate alle grandi labbra.. poi la sento armeggiare con la catenella, e mi rendo conto che la sta regolando, finchè grandi labbra e capezzoli non sono collegati, ogni mio più piccolo movimento mi provoca piacevoli sensazioni in entrambi i lati, perciò mi muovo leggermente cambiando posizione sui tacchi, e questo mi costa un'altra sculacciata .... più forte di prima..mi mordo le labbra per non urlare..
Sento rumore alle mie spalle, qualcuno sta spostando qualcosa di pesante, sento uno scatto e un calore dietro di me, e capisco che è stata accesa una luce molto forte...questo mi fa sentire smarrita, non so chi ci sia nella stanza e io sono così esposta.. sento passi dietro di me...e due mani che questa volta sono grandi, un odore intenso di maschio..
Le mani sono leggermente sudate, mi prende per le spalle e mi gira verso la luce..il calore adesso lo sento sui seni e sulla pancia, lui mi fa raddrizzare le spalle, portandomi le mani dietro la schiena e legandomele con una corda un po' ruvida, che mi costringe a stare stare immobile perchè mi fa male,. Con questo movimento delle braccia i miei seni sono portati in alto.. tirano la catenella, sento un forte piacere ai capezzoli e alle grandi labbra; lui mi mette una mano tra le cosce facendomele divaricare leggermente, poi si allontana, sento gli scatti della macchina fotografica, davanti a me e poi dietro , ci sono più persone che fotografano..io sono immobile , eccitatissima ..spaventata..
Sento che qualcuno si avvicina alla mia destra. Il profumo mi dice che è lei , la donna dell'olio...comincia a baciarmi, la sua lingua è nelle mia bocca, le sue mani mi strizzano forte le tette, sento i suoi capezzoli duri contro la mia pancia, che si strusciano mentre lei scende giù...sento che mi apre di più , mi divarica le grandi labbra tirando le catenelle e comincia a darmi piccoli colpi con la lingua e io mi sento sciogliere in un intenso piacere. Intanto gli scatti delle macchine fotografiche sembrano impazziti intorno a noi. Io mi muovo leggermente per consentirle di mettermi la lingua più in profondità , ma sento un sibilo e subito un vivo dolore al gluteo sinistro, sono stata frustata...mi immobilizzo...sento un movimento alle mie spalla, l'odore di lui , le sue mani sul culo, mi divaricano...il suo dito unto d'olio mi massaggia l'ano e lo penetra.. sento intorno a me gli scatti..continui delle fotografie...ma non me ne importa.. lui mi fa piegare in avanti e io sento che sto perdendo l'equilibrio, ma mi trovo appoggiata a lei che mi sostiene dalle braccia..sento la mia figa che viene allargata completamente....e vengo sbattuta in modo selvaggio...più e più colpi..a ritmo con gli scatti delle foto, con il respiro di lui, di lei davanti a me che mi bacia e mi stimola i capezzoli tirando le catenelle...non riesco a trattenermi, devo godere...la mia figa comincia a vibrare forte... e sento il sibilo della frusta..il dolore...il piacere immenso..orgasmo..un urlo alle mie spalle, mi inonda ...
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11 years ago
lara62,
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L'avvocato
...è tardi devo essere al lavoro per le 14 , l'ora di pranzo è volata, ma devo passare dall'avvocato E. per conto dell'agenzia viaggi, devo portargli i biglietti del suo volo di stasera.
Arrivo trafelata nello studio, non ero mai stata in questo quartiere perciò ci ho messo più del previsto. Entro di corsa pensando di non trovare più nessuno, sono le 13.10, c'è la segretaria "sono dell'agenzia" le dico , e lei " era ora, l'avvocato ha pochissimo tempo, sbrigati" poi si gira e mi annuncia all'interfono dicendo "c'è quella dell'agenzia".Mi stupisco per la confidenza ed entro nello studio.
L'avvocato è seduto alla scrivania, è un uomo ancora giovane e massiccio " era ora" mi fa , poi mi lancia uno sguardo di apprezzamento, uno sguardo che spoglia... oggi sono messa bene, tacchi alti, calze nere, gonna a tubo nera e camicetta bianca, un filo di perle.."ottimo " mi dice "fai vedere un po'" e io rimango immobile e sbigottita, vedere cosa? mi chiedo.."dai tira fuori le tette, mi pare che ce le hai belle grosse" mi dice. Io sono impietrita dallo stupore. "ma come? la signora dell'agenzia non ti ha detto che ho poco tempo? non ti ha spiegato cosa mi piace? dai preparati, fuori le tette mettiti in ginocchio sul divano". Ora ho capito mi h presa per una tr..dell'agenzia sexy incontri che c'è in zona, un'agenzia che fa incontrare clienti e donne anche normali in cerca di un facile guadagno.
La cosa mi intriga molto, mi sono eccitata al pensiero di essere presa come una tr..perciò mi preparo: slaccio la camicetta e tiro fuori le tette dal reggiseno di pizzo bianco, mi inginocchio sul divano..a quel punto lui è già dietro di me, mi abbassa con una mano il perizoma, con l'altra si slaccia i pantaloni..sento subito il suo cazzo che preme contro la mia fica.. che subito si allarga per accoglierlo...due.. tre..quattro..cinque botte.. e io sono già bagnatissima e comincio a gemere..allora lui mi gira.. mi adagia sul divano con le gambe ben stese in alto e mi divarica con forza..mi mette due dita nella fica e le bagna abbondantemente andando su e giù...poi me le infila nel culo per lubrificarmi..mi piega ancora di più, ora ho il culo in alto offerto..aperto...e lui me lo infila..prima piano . poi con colpi lenti e decisi, mi prende..deciso... la sua cappella è tutta dentro, non spinge di più perchè il suo cazzo è troppo grosso non entra...intanto...mentre con una mano mi tormenta il clitoride, con l'altra mi strizza una tetta. Io sto per scoppiare...dolore e piacere si fondono insieme...vorrei urlare, lui mi guarda....e mi mette una mano sulla bocca...mentre continua a pompare...ad un certo punto capisce che io non ce la faccio più e allora decide di premiarmi per la mia sottomissione, me lo infila a fondo nella figa, io sento onde di piacere sempre più forti che salgono nella mia pancia, un fuoco di piacere che mi arriva al cervello...allora lui esce e questa volta me lo infila tutto nel culo, fino in fondo...io urlo ..insieme a lui... che mi inonda....Rimaniamo intontiti dal piacere...poi ci alziamo e lui va verso la scrivania prende i soldi , me li porge, io gli dico" sono io in debito...comunque ecco i biglietti del suo volo, sono venuta da parte dell'agenzia...viaggi" lascio i soldi sulla scrivania, finisco di sistemarmi ed esco.. lasciando alle mie spalle un uomo stupefatto...
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5
11 years ago
lara62,
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Il risveglio
Il sole si alza nel cielo illuminando lo splendido paesaggio che circonda quella stanza, i suoi raggi filtrano dalle veneziane arrivando sul mio viso e riscaldadomi dolcemente procurandomi un dolce risveglio, apro gli occhi lentamente e vedo te avvolta nel mio abbraccio con quel viso candido e con quei lineamenti così dolci che mi hanno fatto perdere la testa, inizio a fissarti quando i tuoi occhi iniziano a schiudersi e anche tu inizi a focalizzare il mio viso, mi sorridi e poi con i tuoi modi così dolci ti vedo strofinare gli occhi poi le tue braccia si stendono e un sospiro esce dalle tue labbra “ummmm” come per indicare la bella dormita che hai appena fatto, il tuo sorriso mi avvolge ancora insieme al tuo sguardo, non posso fare a meno di non fissare i tuoi occhi verdi cosi profondi e ritrovarmi poi stretto da un abbraccio, mi fissi intensamente poi ancora quello splendido sorriso che sperò mi accompagnerà sempre, mi baci e poi ti rilassi.
Mi alzo spalancando la finestra fuori c’è una giornata limpida con poche nuvole che disegnano il cielo e dalla finestra si vede un panorama strepitoso che non hai visto la sera prima al nostro arrivo, alla vista di ciò ti vedo balzare in piedi e le tue labbra ancora una volta sospirano “wauuuu stupendo sarà proprio un bell week end” . Ci stendiamo nuovamente sul letto e ci baciamo profondamente inizio ad accarezzare i tuoi capelli lunghi poggiati sul tuo corpo arrivano fino al seno che la mia mano raggiunge quando arrivo alle punte, tu indossi una vestaglia da notte quasi trasparente con sotto solo una brasiliana dello stesso colore inizio ad accarezzare i tuoi fianchi e quel seno morbido e vellutato, i miei baci raggiungono il tuo collo e i tuoi capelli setosi adesso sono li che accarezzano il mio viso, sento il tuo profumo che mi inebria creandomi quello stato di ebbrezza ed eccitazione che solo tu riesci a regalarmi.
Continuo ad accarezzare i tuoi seni quando sento la tua mano scendere tra le mie gambe, la passione inizia a travolgerci e dopo poco mi ritrovo dentro di te, sento il calore del tuo corpo e i tuoi respiri sulla mia pelle i nostri baci sono irrefrenabili, assaporo le tue labbra mentre sprofondo sempre di più dentro di te, il ritmo è lento ma la passione è tanta poi iniziamo a rotolare e tu ti ritrovi sopra di me punti le mani sul mio petto e ti metti in ginocchio iniziando la splendida cavalcata, adoro questa posizione perché mi da una visuale del tuo seno strepitosa riesco a guardare il tuo viso e le tue emozioni , vedo sfilarti la vestaglia mi afferri le mani e le porti sul tuo seno che stringo dolcemente, i tuoi occhi si chiudono e inizi a gemere in un attimo sento di venire vederti godere mi manda in estasi, porto le mie mani al tuo viso lo accarezzo e poi infilo il mio dito nella tua bocca sperando di vedertelo succhiare come fosse un altro cazzo, adoro immaginarti mentre lo succhi, vorrei riuscire a sdoppiarmi per poterlo infilare tra le tue labbra mentre continui a saltare su di me, ma vedo che non accetti le mie fantasie ed infastidita stringi il mio dito tra i tuoi denti, arriviamo all’orgasmo mi dai un piccolo schiaffetto e vai via raggiungendo la finestra hai un fisico così perfetto e quei glutei tondi e sodi che non posso smettere di non ammirare i raggi di sole ti accarezzano tutta ed i tuoi capelli lunghi luccicano, la mia voglia di te è ancora tanta così ti raggiungo con una mano afferro i tuoi capelli e l’altra la porto in avanti ad accarezzare il tuo pancino per poi scendere tra le tue gambe ti accarezzo la rosa che hai tra le gambe, le mie labbra scendono ad assaporare il tuo collo la tua testa si poggia sulla mia spalla ed i tuoi capelli li sento scendere su me il tuo viso si gira verso e me ed un lungo bacio ci riporta in paradiso, ti spingo in avanti e inizio a penetrarti fortemente vedendo il tuo seno ballonzolare sotto i miei colpi mentre tu ti gusti il panorama oltre al piacere inizi a gemere e arriviamo ad un secondo orgasmo ci baciamo e poi ti vedo entrare in doccia mentre mi dici Buon Giorno Amore………………………………………………………….Continua
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11 years ago
white3knight, 28
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Sogno di un pomeriggio di luglio
Era un caldo pomeriggio di luglio quando ci incontrammo per l'ennesima volta, sempre al solito posto, e la cosa più bella è che era sempre come la prima volta quando ci incontravamo io e lui, il cuore che batte all'impazzata, lui già eccitato al pensiero di incontrarmi, io bagnatissima.. ci abbracciammo forte perchè solo noi sapevamo quanto ci eravamo mancati e iniziammo a baciarci con passione, come se fosse l'ultimo bacio che potevamo darci prima di salutarci per sempre..perchè tra di noi un per sempre non esiste, non è mai esistito..
lo prendo per mano e lo porto al piano superiore, gli sbottono piano la camicia e inizio ad accarezzargli gli spledidi muscoli che ha e che guizzano sotto il mio tocco..e lui sa che mi piace.. inizio a baciarli, scendo giù fino all'ombelico e pian piano gli slaccio la cintura dei pantaloni e mi accorgo che a causa della sua erezione tutto sta per scoppiare..lui senza più pazienza mi spinge e mi fa cadere morbidamente sul letto e mi guarda come mi ha guardata sin dal primo incontro, con passione, come se mi divorasse con gli occhi..adora vedermi vestita così, autoreggenti nere, canottina di pizzo, senza mutandine..adora la mia pelle,mi ha sempre detto che è straordinariamente morbida e adora quello che la mia lingua riesce a trasmettergli, perciò finisce di spogliarsi e resta nudo in piedi di fronte a me..e lo fa apposta perchè sa benissimo che non resisto a quello splendido panorama e gli piace vedermi fremere così, nell'attesa che mi raggiunga.. si avvicina, si stende su di me senza penetrarmi ed inizia a baciare dolcemente la mia pancia, salendo su fino al seno, al collo, la bocca per poi ridiscendere giù giù giù leccando e stimolandomi solo come lui riesce a fare..non resisto più gli prendo la testa lo guardo negli occhi e lo supplico di entrare dentro di me per placare quella sensazione straziante che sento, e lui scivola dentro e inizia a muoversi piano, mi guarda negli occhi e mi dice quanto mi ama anche se so che poi tutto andrà diversamente..ma in quel momento non ci voglio pensare, penso solo che lui è qui con me ORA e che nessuno è mai riuscito a farmi sentire come mi fa sentire lui.. è come se ci fosse una connessione mentale prima che fisica, basta guardarci negli occhi..
quel caldo pomeriggio è stato stupendo come già sapevamo, intenso e così forte che dopo non mi sarebbe importato se fossi morta, se fossi tornata a casa o se fossi rimasta lì per sempre
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11 years ago
admin, 75
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L'idraulico
anche questa è una storia vera accaduta circa 4 anni fa.
era luglio, un caldo bestiale, mi faccio una doccia per rinfrescarmi un po. erano le 10 di mattina, appena alzato ed ero tutto appiccicaticcio. entro in doccia, apro l'acqua e mi butto sotto stavo x godermi la mia doccia quando dai rubinetti inizia a uscire l'acqua a spruzzi dalle guarnizioni. chiudo tutto ma la perdita rimane anche se in minore quantita. eroo incazzato nero. la giornata cominciava bene. mi preoccupavo visto che eravamo a luglio, come avrei fatto a trovare un idraulico. provai a telefonare ad alcuni, ma come prevedevo tutti dicevano che nn gli era possibile venire. dove abito, mi era venuto in mente, che nel mio palazzo a fianco ci stava uno che lo faceva come secondo lavoro. avevo avuto occasione di parlargli qualche volta, e mi sembrava anche una brava persona. stava anche in un sito di incontri, con la sua foto e penso che anche lui avesse visto anche me.
nn indugia più, mi misi un pai di pantaloncini e una maglietta ed andai a provare a citofonargli. era in casa. al citofono gli dissi che stavo inguaiato e che solo lui poteva salvarmi. gli dissi anche che l'avrei ricompensato x il disturbo.
mi disse che il tempo di prendere gli attrezzi sarebbe salito da me. lo ringraziai x la sua gentilezza.
lui era un uomo sui 45 anni un po di pancia ma nell'insieme era gradevole.
suono alla porta e gli che era in bagno il guasto. aveva dei pantaloncini anche lui e una maglietta. mentre si apprestava a iniziare il lavoro, gli chiesi se voleva un caffè. lui rispose di si e cosi andai a farglielo.
mentre lavorava iniziammo a parlare. si parlava un po di tutto e si ando anche sul sesso. vedevo che era molto interessato all'argomento.
poi, dissi che l'avevo visto su quel sito di incontri.
" si e vero ci sono, ma di incontri se ne fanno pochi" disse
" vero. anche io nn ne ho fatti molti, ci sono invece tanti bsx che contattano."dissi io
poi parlammo di fica e di uomini che vanno con uomini. io cominciavo a eccitarmi. vidi che anche il suo pacco si era leggermente gonfiato.
fini il lavoro era tutto sudato fracido. mi disse che nn voleva niente, che ero un amico e che gli aveva fatto piacere aiutarmi.
allora visto che era tutto sudato azzardai.
" senti, x sdebitarmi xrche nn ti fai una doccia cosi ti rinfreschi un po"
" davvero nn ti scoccia?"
"ma figurati, e il minimo che posso fare"
stava x spogliarsi e io stavo x uscire dal bagno quando disse.
" puoi restare se ti va cosi possiamo continuare il discorso-"
mi sedetti sul water e lui inizio a spogliarsi. guardai il suo cazzo era semi duro. inizio a lavarsi e la mano andava a toccarsi il cazzo. lo faceva apposta. parlavamo e io a guardarlo. era duro e grosso lo accarezzava poi mi disse " ti piace anche a te il cazzo"
" mmmmm che bello h voglia di toccarlo" dissi eccitato
usci dalla doccia si asciugo e lo avvicino alla mia bocca. ormai ero in calore. lo toccavo lo stringevo lo menavo piano e intanto accarezzavo i coglioni.
" succhialo puttana"
mmmm nn me lo feci ripetere.
aprri la bocca e gli feci un pompino stupendo. lui godeva e mi dava della zoccola mentre godeva.
poi andammo sul letto. eravamo nudi anche lui disse che voleva il mio cazzo. facemmo un 69 le nostre bocche succhiavano eravamo due puttane che volevano solo goderepoi mi volle a pancia in giu. mi lecco il culo sentivo la sua lingua che voleva entrare dentro. io stavo impazzendo di piacere.
"adesso ti spacco il culo troietta voglio sentirti che godi come una vacca"
gli dissi che nn l'avevo mai fatto, che doveva fare piano. ma lui ormai era partito sentivo la sua cappella sul buchetto la strofinava. il porco ci sapeva fare, fece uscire un po di liquido che funzionava da lubrificante ed entro. io sentii un male cane lavevo dentro.gli dissi di fermarsi un attimo. mipiaceva, il dolore stava sparendo e comincio a fottermi.
" prendilo goditelo puttana. "
"siiiiiiiiiiiiiiii continua nn fernmartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sbattimi."
mi inculava e mi toccava il cazzo . sentiii che stava x sborrare.
" siiiiii prendilo puttanaaaaaaaaaaaaaaaaaa godoooooooooooooooooooooooooooo troiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa"
sentii il calore dentro di me e comincia a sborrare anche io. lo menava forte e mi fotteva"
" siiiii godo godoooooo oddio che troia che sonooooooooooo menalo nnn fermartiiiiiiiiiiiiiiiii sborrroooooooooooooooo"
godemmo come 2 maiali. eravamo sudati fradici ma avevo goduto come nn mai.
ci facemmo la doccia mi disse che era stato stupendo fottermi e che avevo un culo tutto da godere.
se ne ando e io ringraziai il rubinetto di essersi rotto.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Vestitino d'agosto
Aveva 34 anni a quei tempi,era morbida e formosa ma la sua pelle era tonica,soda e liscia ma non troppo al tatto.
Le gambe erano lunghe e muscolose,quei muscoli da lavoro,non da palestra o cose simili,quindi polpacci ben delineati,caviglie fini e degli splendidi piedi a pianta larga che mi facevano impazzire...
Quel giorno era estate e stava pulendo casa.
infradito,elastico per i capelli,un costumino da bagno striminzito e sopra un vestitino intero attillatissimo e colorato stile arcobaleno,quindi colori vividi e luccicanti.
La seguivo in casa in ogni stanza e la guardavo,mi eccitava da morire vederla sudare,guardare i muscoli delle gambe che si contraevano ogni volta che si abbassava a raccogliere qualcosa,il seno non troppo abbondante che pareva voler uscire dalla scollatura,e il culo che ad ogni movimento e per il sudore pareva sempre più un tutt'uno con il vestito.
Trasudava sesso...sapeva che la guardavo,che spiavo ogni movimento,che curavo ogni muscolo,ma faceva finta di niente.
Il suo bello era questo,era zoccola all'infinito,non faceva nulla per nasconderlo,aveva mille voglie e desideri,come di essere presa da un momento all'altro,o essere immobilizzata con forza ed essere scopata come una troia,ma non lo dava a vedere,teneva i suoi desideri per se e lasciava parlare solo il suo corpo e i suoi atteggiamenti.
Doveva ritirare i panni da stendere dalla lavatrice,lo sapevo,mancava solo quello,così interruppi il lavoro che stavo facendo come diversivo e mi sedetti sul pavimento in bagno a fumare una sigaretta.
la lavatrice era esattamente di fronte a me,lei è arrivata,ha fatto finta di non vedermi quasi e abbassandosi ha iniziato a levare i panni dal cestello.
avevo il suo bellissimo culo quasi attaccato alla mia faccia e con le mani potevo quasi sfiorarle le gambe,e in quel momento decisi che era tempo,e lo feci.
con una mano continuavo a fumare,mentre con l'altra afferrai delicatamente la caviglia,accarezzai il piede con forza per poi con delicatezza cominciare a salire.
il polpaccio era stupendo,sudato,leggermente freddo a causa dell'aria corrente che le asciugava la pelle,mi ci soffermai a lungo,sul ginocchio e sulla gamba,mentre lei continuava a fare il suo lavoro.
smisi di fumare con la mano che ora era libera cominciai a far salire il vestito sopra il culo,le presi con entrambe il costume da bagno e glielo sfilai velocemente ma con tatto,in quel momento si fermò.
gli allargai le natiche con forza e cominciai a baciarla,erano baci invasivi e profondi e se non ricordo male cominciai anche a stuzzicarle l'ano con la lingua.
amava farsi leccare il buco del culo in quel modo,la faceva sentire ancora più troia ma sapevo che non le bastava,quindi presi con una mano ad accarezzarle la gamba e il polpaccio e con l'altra a massaggiarle la figa,che solo in
quel momento mi resi conto fosse letteralmente fradicia.
quando ormai il gioco aveva preso il ritmo,feci scorrere l'altra mano dalla gamba a salire e dopo qualche accenno le feci scivolare il pollice nel culo,fino in fondo e senza interruzione.
le feci allargare le gambe in modo che potessi arrivare alla figa con la lingua ed iniziai a leccare con forza,la aprivo e mi infilavo con la punta fino sul clitoride,la facevo scorrere verso il basso e tentavo di penetrarla con la lingua,intanto continuavo a scoparla nel culo ormai non più con il pollice ma con due o tre dita insistentemente.
ora godeva come una troia!!si bagnava come un lago e io non me ne facevo mancare nemmeno una goccia.
sapevo che quando il buco del culo faceva a meno della sua presa era perchè era venuta,e così accadde,sentii il muscolo rilassarsi e le le dita sentirsi a loro agio nell'ano,con le mani cercava di staccare la mia testa dalle cosce e sentivo che era il momento di smettere...era il momento di fare sul serio.
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11 years ago
brucaliffo79,
34
Last visit: 11 years ago
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Ho immaginato..pensando a te
mi sono masturbata pensando a te...immaginando..di essere al centro della camera...indosso solo un paio di autoreggenti ed un reggiseno lilla..tu sei seduto su una poltrona dietro di me, tieni in mano un grosso vibratore nero...mi volto e ti guardo negli occhi.. mi ordini di abbassare lo sguardo, di voltarmi e di piegarmi in avanti...ubbidisco remissiva, mostrandoti la mia splendida figa...ti alzi e cominci a sfiorarmi con il grosso fallo...spingo all' indietro i fianchi per impalarmi...tu lo ritrai di scatto e mi dai una forte sculacciata per la mia impudenza...ti chiedo scusa.."......brava.. mi dici e mi lasci così... implorante di essere toccata...accarezzata...penetrata...e mi giri intorno sfiorandomi con un dito...mi prendi le mani..me le leghi dietro la schiena...e mi bendi con una sciarpa di seta rossa e mi ordini di stare zitta...ti pieghi dietro di me...e cominci a baciarmi e a leccarmi con foga...la tua lingua fa su e giù...giù e su...fino ad arrivare al clitoride...che succhi con forza...quando non resisto più al piacere ti fermi e mi lasci lì...io spingo la figa verso la tua faccia e questo mi costa un' altra sculacciata...stavolta dico subito "scusami sono stata cattiva"...quindi decidi di premiarmi...mi infili nella fica il vibratore senza preavviso facendomi gridare di piacere...ti tiri fuori il cazzo dai pantaloni e cominci a strusciarmelo sulla faccia...cerco di prenderlo in bocca...ma con le mani legate non ci riesco...fino a quando me lo ficchi dentro con forza....te lo succhio fino a farti venire ...mentre il vibratore è ancora nella mia fica...ti rivolgo la parola senza permesso...e decidi di punirmi per questa mancanza di rispetto...mi giri intorno e mi sfili il vibratore dalla fica per infilarmelo nel culo dolcemente ma con decisione...mi strappi un grido metà dolore e metà piacere...questo te lo fa ridiventare immediatamente duro, così me lo infili nella fica e cominci a muovere cazzo e vibratore allo stesso ritmo...veniamo nello stesso momento...mi sleghi le mani e vai via lasciandomi ansante e soddisfatta..
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11 years ago
lara62,
31
Last visit: 11 years ago
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Serata la mare...
Eravamo in ferie in Croazia, sull'isola di Cerso, tutta la famiglia con i nostri figli. Si esce per cena dal campeggio al paese a piedi, 15 minuti circa di camminata lungomare. Teresa indossava una gonna corta bianca,, sandali bianchi con tacco 12, bustino bianco di pizzo e giubbottino jeans corto. Io camicia bianca e jeans. Ceniamo insieme ai ragazzi e poi loro decidono di rientrare in bungalow. Noi decidiamo di fare due passi in paese a vedere le solite bancarelle di souvenire, orecchini ecc... di tanto in tanto ci diamo un bacio e ... una palpatina. Decidiamo di rientrare. Ormai è buio e c'è poca gente sul lungo mare. Arrivati circa a metà strada ci fermiamo sul muretto e iniziamo a pomiciare a lungo e a far scivolare le nostre mani. Le mie ovviamente scivolano sotto la gonna e scostano un pò il perizoma, sia davanti che da dietro e lei inizia ad essere piacevolmente sempre più bagnata. Le sue mani invece scivolano dentro ai miei pantaloni dove il mio ciccio inizia a gonfiarsi non poco. Decidiamo di toglierci tutti e due le mutande... Con lei faccio presto, io invece devo sflilarmi i jenans e poi rimettermeli. Infilo i miei boxer e il suo perizoma in tasca. A questo punto gli slaccio il bustino e a fatica glielo faccio tolgiere. Lei praticamente resta in minigonna, senza mutande e con il giubbottino di jeans, con le tette adeguatamente toccabili. Continuiamo la passeggiata con le mie mani che da dietro le massaggiano le chiappe, sfiorano la patatina e da davanti la massaggiano il grilletto, presa sotto braccio, le massaggio le tette, con i capezzoli che ormai erano talmente duri che era un gusto anche solo sfiorarli con un dito... Di tanto in tanto ci si fermava a pomiciare sul muretto e li approfittavo di massaggiarla davanti dove orami brillava di piacere e cercava affanosamente di farmi scivolare su e giuà l'uccello stretto dentro ai mie jeans. Arriaviamo al campeggio e orami è tardi, cìè poca gente. Andiamo sul pontile verso il faro del porticciolo dove ci sono delle panchine, parzialmente nascoste da un muretto. Non cìè nessuno e io mi siedo su una panchina e lei sopra di me. Le tolgo il giubbetto di jeans e le sfilo gonna. Lei quindi resta completamente nuda solo con i sandali bianchi con tacco 12. Io mi sfilo i pantaloni e mi tolgo la camicia. Tutti e due nudi. Lei prima si inginocchia davantia me e mi fa fa un bel pompino preparatorio e poi ci cambiamo di posto. Inizio io a leccarla e a stringerle i capezzoli fino a farla venire mentre si stringeva le gambe e le labbra mugugnando. Lei poi si alza e mi risiedo io. Tutta nuda e statuaria davanti a me, infila prima una gamba e poi l'latra dietro alla panchina, prende il mio uccello duro, anzi durissimo in mano e se lo infila delicatamente dentro alla patatina orami larga e bagnata e inizia, ansimando, ad andare su e giù mentre io con una mano le massaggio le tette e con l'altra il culo la schiena. Tempo uno, due minuti al massimo le vengo dentro inondandola di piacere.... Ogni tanto ricordiamo quella piacevole serata e ci eccitiamo ancora al solo ricordo... Se vi capita l'occassione fatelo anche voi, non ve ne pentirete...
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11 years ago
chiccoteresa,
46/44
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Lingerie
Stasera devo essere speciale…ho un incontro, un primo incontro con un lui affascinante e misterioso, che mi intriga da morire. Ho deciso di prepararmi per ogni eventualità, non mi nascondo che lo voglio. Per questo decido di acquistare qualcosa di “speciale” voglio della biancheria che lo metta subito ai miei piedi.
E’ tardi , tra poco chiuderanno i negozi e non conosco questa città. Cerco sullo smart phone dove siano i negozi di intimo e fortunatamente ce n’è uno a pochi minuti di strada. Il negozio è in centro, molto accogliente, le commesse sono affascinanti e riservate, tutte molto giovani. La titolare è una bella donna molto sexy, sui 50, quando entro sta spiegando come sistemare la vetrina ad una giovane aiutante.
Mi guardo attorno cercando quello che fa al caso mio quando sento una presenza alle mie spalle, è lei , la titolare, che mi guarda maliziosamente. ”posso aiutare” mi chiede e mi sorride. “sono un po’ spiazzata da tutte questa belle cose” rispondo” davvero è difficile scegliere. “ ma la posso aiutare volentieri” mi fa lei “mi dica innanzitutto quale uso ne deve fare” calcando il tono e il sorriso sulla parola: uso. Io arrossisco e abbasso gli occhi dicendo “ un primo appuntamento importante, con un uomo raffinato” Lei sorride e mi dice di accomodarmi nel camerino, mi porterà alcune cose che fanno al caso mio, tra le quali scegliere.
Il camerino è spazioso e ben illuminato con pareti a specchio su tutti i lati, uno sgabello piuttosto alto in un angolo. Mentre mi spoglio gli specchi mi rimandano l’immagine del mio corpo, ancora tonico con la pelle elastica, i miei seni grandi ondeggiano quando mi chino. Sto osservando con attenzione il mio culo rotondo quando Lei entra con la Lingerie in mano “ uno spettacolo assai gradevole” mi dice sorridendo” provi per primo questo” e mi porge un impalpabile completino di raso e pizzo bianco, di minuscole dimensioni “ lo provi così possiamo capire meglio la taglia” mi dice la signora vedendo il mio sguardo perplesso per le ridotte dimensioni delle mutandine. Mi piego per infilarle e noto che non solo la signora non esce dal camerino, ma anzi indugia con lo sguardo sulle mie parti intime e poi sul seno, che morbidamente segue i miei movimenti sobbalzando. Io sono rossa di vergogna, ma eccitata. Decido di stare al gioco, penso che probabilmente in questi negozi raffinati sia usuale comportarsi così e non voglio fare la figura della “campagnola” Tiro su il minuscolo tanga bianco, la parte posteriore si insinua tra i miei glutei che rimangono completamente esposti, è una sensazione inebriante; mi allaccio quindi il minuscolo reggiseno a balconcino, sostenute dal quale, come per magia, le mie tette vincono la forza di gravità. Allora la signora fa una cosa che non avevo previsto, viene alle mie spalle e mi accomoda meglio il tanga sui fianchi indugiando come in una carezza, poi mi accarezza le tette, toccando i capezzoli che si induriscono immediatamente e si notano come due piccole protuberanze che tentano di uscire dal reggiseno a balconcino “ così va meglio mi dice. Io sono paonazza ed eccitatissima, mi sento bagnata e sono in imbarazzo, sto sporcando la lingerie…La sua mano con le lunghe unghie rosse spicca sulla mia pelle bianca, nello specchio la vedo scivolare in basso tra le mie cosce che si aprono spontaneamente al suo tocco, “ devo farle provare qualche altra cosa” mi dice “ non si preoccupi” e porta la mano bagnata dei mie umori alle labbra, e poi si succhia le dita. Esce dal camerino e mi lascia lì umida, calda, vogliosa, imbarazzata.
Io mi tolgo il tanga fradicio e il reggiseno , resto nuda, il mio rossore è evidente su tutto il corpo, i capezzoli sono rossi e duri, la mia mano corre da sola tra le mie gambe. In quel momento Lei entra con un completino di cuoio in mano, guarda la mia mano tra le mie gambe e ..” ma qui stiamo facendo le bambine cattive” dice con aria severa; io nuda, esposta al suo sguardo, abbasso gli occhi a terra e non oso rispondere “ infilati subito questi “ mi ordina. Quello che mi porge è un completino fatto di stringhe di cuoio sottili. Le mutandine sono un tanga con laccetti dietro e sui fianchi, appena l’ho tirato su la signora si avvicina e comincia a legare i laccetti molto stretti, affondano nella mia carne. Io lascio fare e infilo il reggiseno, i laccetti lasciano uscire i capezzoli, anche questo viene stretto forte dalla signora. Poi torna a lavorare sul pezzo inferiore, sento la cordicella posteriore che mi divarica aprendo bene sia il culo che la mia fighetta gonfia e grondante di umori. “ molto bene” dice lei “ora siedi sullo sgabello, e non ti muovere” Io mi siedo con difficoltà sullo sgabello che è piuttosto alto e per stare in equilibrio devo appoggiare i piedi sul poggiapiedi che mi costringe a tenere le gambe un po’ aperte “ dammi le mani” mi dice con tono duro e mi prende i polsi legandomeli dietro la schiena, io ubbidisco perché la situazione mi ha preso e ho voglia di essere ai comandi di questa donna così sicura di se’, non so nemmeno io il perché, sono eccitatissima, non so cosa aspettarmi. Mi guardo allo specchio sono nuda e legata, in bilico su uno sgabello, con le cosce lievemente divaricate, offerta…se entrasse qualcuno.. sento movimenti nel negozio, le serrande che si abbassano , i saluti delle commesse che vanno via “stanno chiudendo , meno male” penso, e aspetto che la signora torni a liberarmi. Le luci si spengono, nel negozio e nel camerino, rimango nella penombra, ho paura. Cerco di scendere dallo sgabello ma perdo l’equilibrio, con le mani legate temo di farmi molto male cadendo. E’ tardi.. non riuscirò a prepararmi per il mio incontro speciale.. in che guaio mi sono messa? I minuti passano e io ho freddo, le cordicelle di cuoio iniziano a farmi male, non mi posso muovere. Passano diversi minuti chiamo “signora?”
Ad un tratto sento dei passi , la tenda si scosta ed io mi sento morire , perchè è il mio lui, l'uomo intrigante che volevo conquistare questa sera.."benissimo" dice " come avevo ordinato" si apre i pantaloni , mi apre le gambe e ......non posso descrivere cosa ho provato..
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11 years ago
lara62,
31
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yellow car
mi stava fotografando…sono stata sorpresa!!…vi racconto:Quella sera passeggiavo, piovigginava… erano circa le 22, la via era deserta, camminavo radente ai muri e ad un tratto ho visto davanti a me quella fantastica auto degli anni 50, perfettamente restaurata… bellissima, stravolgente, affascinante!!!Io amo le auto di quegli anni… era lunghissima… la guardo tutta… gli giro intorno e nel frattempo guardo se c'è qualcuno… deserto!... intanto, la digitale era pronta …con me c’era il fotografo… furtivamente inizio ad abbassarmi e a posare e …click primo scatto… click secondo scatto… come mi alzo, dopo lo scatto, a due metri di distanza, all’interno di una vetrina di un pub scorgo i proprietari dell'auto: un uomo e una donna. Avevano assistito a tutte le mie pose fotografiche vicino alla loro auto.Sono usciti dal pub, si sono avvicinati a…e mi hanno detto: “che bella donna…!” e io: “che bella macchina!”-le piace? - si… la amo! -la vuole provare? -davvero? -si grazie.-davvero posso provarla? -si certo.Mi hanno fatto salire...era stupenda!....d'altronde piovigginava… Tutti e quattro in auto… io alla guida, la lei vicino a me, il suo lui a fianco a lei… lato finestrino.Si… la guido io… uno spettacolo!!! … inizio a guidare l'auto allontanandomi dalla centro … per provarla bene volevo andare su una specie di tangenziale intorno al perimetro della città…. Chiedo se posso ovviamente allontanarmi dal centro e mi si dice di si…Mentre guido lei mi dice: "Immagino siano molto belle le foto che hai fatto!!"... io impulsivamente tolgo il piede dall'acceleratore e freno… guardo lei... era molto bella… e gli dico: -le foto? -Si… le foto che hai fatto vicino alla nostra auto!!-Si… certo… scusa l’intrusione, ma mi piaceva molto e ne volevo un ricordo.-certo hai fatto bene, ma anch'io vorrei un ricordo di questa bella donna con la nostra auto!!…e dicendo cosi... lei… avvicinandosi a me ancora di più, mi sussurra:... “accosta e fermati”.Accosto l’auto, mi fermo, e nel mentre la sua mano si intriga all'interno delle mie cosce…in modo molto soft, con l'altra mano mi prende la nuca e la tira verso di lei, la sua bocca si avvicina alla mia… le sue labbra si dischiudono e la sua lingua si avvolge alla mia.Un bacio molto morbido e sensuale… poi si è staccata molto lentamente facendo scivolare la sua lingua sul mio seno, stringendo contemporaneamente la mano sulla mia coscia, a quel punto mi guarda negli occhi e mi dice: “la mia auto è unica ... e tu anche!!... grazie per la foto… l'hai resa ancora più speciale!!...da oggi…. tutte le volte che salirò sulla mia auto mi ricorderò la tua morbida lingua!!”… Un dolce incontro... Questo per me è l'erotismo, un attimo, un momento, una dolce situazione, è bello cosi… molto bello davvero... la vita riserva attimi che poi spariscono, ma ti rimangono dentro.
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11 years ago
viola,
44/41
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Giorgio & marisa
Stavo gustando un pezzo di coda alla vaccinara, i denti immersi nella carne a rosicchiare l’osso, le dita delle mani, il muso e la bocca imbrattati dal delizioso sughetto, un delirio per le papille gustative, quando Marisa con un sorrisetto malizioso esclamò “ti piace amore?”
“Uhmm... una vera libidine” risposi.
“Sai per me cosa sarebbe una vera libidine?” Riprese.
“Un'aragosta alla catalana?” Tentai.
“No, amore, non è un desiderio riferito alla cucina, ma al sesso.”???? La guardai con sorpresa. Cosa stava farneticando? nel bel mezzo di un pranzo domenicale, con la partita in TV imminente?
“Continua, sentiamo....” ribadii.
“Un bel cazzo nuovo, un cazzo vero da usare con la tua complicità”.
“Ok, perché non due o tre? Visto che ci siamo”. Risposi con ironia, ritenendo che la provocazione avesse un secondo fine.
Probabilmente era il preludio al solito.... mi sento trascurata, non mi ami più come una volta, volevo vedere se eri ancora geloso di me .... classico delle donne dopo qualche anno di matrimonio.
“Perché no. Ma inizierei con uno soltanto, tanto per vedere che effetto fa” replicò, con un po' di imbarazzo, un leggero rossore in volto e lo sguardo elusivo.
Non stava improvvisando uno di quei tortuosi ragionamenti femminili, da cui sai come ci entri e non sai mai come ne esci.
Non eravamo sotto le lenzuola dove ogni fantasia è lecita e circoscritta al momento.
Non capivo. Come mai questa affermazione, così a freddo, mentre eravamo a tavola? Ci fu un minuto o due di silenzio, lei era come in attesa di una mia reazione.
Ero rimasto veramente senza parole e non sapevo se prenderla sul serio e ribaltare la tavola iniziando ad urlare la mia collera per una richiesta così farneticante o stare al gioco per capire dove volesse arrivare realmente. Si, perché con le donne non conta molto quel che dicono, ma quel che non dicono o quello che c'è dietro quel che hanno o non hanno detto.
“Quindi dopo nove anni di matrimonio ed un figlio meraviglioso, tu avresti deciso di tradirmi, così come se nulla fosse, anche con la mia complicità, inoltre ”.
“No, no, cosa hai capito? Se avessi voluto tradirti avrei potuto farlo un milione di volte. No, non intendo tradirti, ti ho soltanto svelato un mio desiderio. Del resto nove anni di matrimonio più due di fidanzamento fanno undici anni di sesso monogamo”.
Io l' ascoltavo tra l'incredulo ed il basito, stava parlando sul serio?
“Di te conosco tutto, sapori, odori, dimensioni reazioni..... tutto ormai seppur piacevole, maledettamente ripetitivo, conosciuto. La nostra frequenza di rapporti va sempre più diminuendo. Non piacerebbe anche a te, immergere il tuo giocattolone in un altro scrigno?”
Eccola pensai, ci siamo, il trappolone sta per scattare, una piccola esitazione da parte mia a negare tale ipotesi e partirebbe la madre di tutte le battaglie matrimoniali.
Immaginavo la sua risposta immediata in caso di sola esitazione. Ecco, ne ero certa, sei stanco di me, desideri un'altra donna, forse già hai un'altra.....
“Certo che no” risposi con fermezza e decisione “Cosa me ne farei di un altra, quando ho la fortuna di avere te?”
Un attimo di silenzio, stavo già pregustando il suo sorriso di ringraziamento e di autocompiacimento quando rispose perentoria “ipocrita, so che ti piacerebbe, come a me piacerebbe essere scopata da un' altro davanti a te che ti masturbi e mi sborri in faccia mentre raggiungo l'orgasmo”.
La sensazione di disorientamento era ormai totale. “Possiamo riparlarne in un altro momento?” Tagliai corto “ sta per iniziare la partita e non vorrei darti risposte di cui poi potrei pentirmi”.
Ero in subbuglio.
Era vero, il sesso lo avevamo sperimentato in tutti i modi, non ci eravamo fatti mancare nulla ed avevamo tratto soddisfazione e piacere dai nostri rapporti, ma ultimamente eravamo un po’ prevedibili ripetitivi e meno passionali.
Ma in un rapporto di coppia può starci un periodo di stanca, cazzo, non vuol dire buttare tutto a mare ed andare a cercare i rimedi altrove.
C'era la partita e non volevo rovinarmi il pomeriggio, quindi mi concentrai sulla mia squadra del cuore e mi isolai davanti lo schermo.
Marisa iniziò a sparecchiare e poi senza una parola sparì dalla mia vista. Forse come sempre durante la partita approfittava per fare un riposino, visto che il week-end nostro figlio era dai nonni in campagna ed io ero occupato davanti alla TV.
Mentre guardavo la partita non riuscivo a togliermi dalla mente lei, mia moglie a pecorina che si faceva sbattere da un altro ed io che le sborravo in faccia. Era una delle tante fantasie che in intimità ci raccontavamo per accrescere la nostra libido, ma erano soltanto fantasie. Ora per lei era diventato un desiderio reale ed in me superato lo shock iniziale quell'immagine suscitava una sottile eccitazione. Forse non avevo ben chiaro il confine tra reale ed immaginario ma il mio arnese non faceva distinzione. Si armava. Quell'immagine reale o fantastica svegliava il mostro.
Era finito il primo tempo e non avevo capito molto della partita, so soltanto che erano ancora 0 a 0 ed il mio uccello era in tiro.
Di Marisa nessuna traccia, mi alzai e con molta cautela mi recai verso la camera da letto, se dormiva non avrei voluto svegliarla.
In effetti si era appisolata ma non so se volutamente o casualmente in una posizione arrapante da morire. Il suo fondo schiena, da premio nobel, era sparato verso la porta d'ingresso in una posizione di fianco e leggermente raccolta, con la veste a metà sedere ed il perizoma appena visibile tra le natiche praticamente nude. Uno spettacolo già visto ma che in quel momento fece imbizzarrire il mio arnese. In silenzio lo presi in mano e senza fiatare cominciai a masturbarlo. Le guardavo le natiche e pensavo ad un cazzo che la penetrava mentre io davanti a lei..... cazzo cosa stavo facendo? Le stavo praticamente dando ragione ma non riuscivo a fermarmi, stavo aumentando la velocità, la mia mano scorreva su e giù sul membro, l'orgasmo era prossimo, nella mente vedevo schizzare il mio uccello nella sua bocca mentre lei godeva come una puttana, siii il cazzo di un altro che gli brutalizzava la vagina, siii... Schizzai in breve tutto il mio piacere nell'altra mano e mi recai rapidamente in bagno per ricompormi. La partita terminò con una bella vittoria della mia squadra ed il buon umore prese il sopravvento.
Avevo appena realizzato mentalmente il desiderio di mia moglie ed avevo goduto come un maiale. Ma lei veramente pensava quello che aveva detto? Si sarebbe fatta scopare, nella realtà, da un altro davanti ai miei occhi? Troppo assurdo per crederci.
Vediamo se avrà il coraggio di tornarci sopra, pensai, io non tornerò sull'argomento. “Giorgio” improvvisamente riapparsa in camera, come fosse sincronizzata con i tre fischi dell'arbitro “se hai sbollito l' arrabbiatura vorrei chiudere l'argomento di prima.
Probabilmente non ti ho trasmesso il messaggio corretto, forse sono stata troppo diretta, ma non volevo assolutamente offenderti o farti intendere che sono stanca di te o che vorrei tradirti”.
Ascoltavo curioso ed in parte rassicurato.
“Quello che volevo dirti in fondo è quello a cui tu, mi hai condotto, lentamente, forse inconsapevolmente, ma in maniera sempre più evidente ed io volevo farti capire di essere in sintonia con te come sempre”.
“Ma cosa stai dicendo? Sarei stato io ad indurti al pensiero di farti scopare da un' altro?” Risposi di nuovo alterato.
“ Ok. Vediamo. Non sei tu, forse, che mi hai fatto fare sesso in tutti i modi possibili? Compresi accessori di varie misure? Che regolarmente una o due volte al mese mi hai coinvolta nella visione di film porno, con donne che nella migliore delle ipotesi sono prese da due o più uomini contemporaneamente? Pensi che non abbia avvertito la tua eccitazione nel vedere le protagoniste al centro di attenzioni multiple, di più uomini o di uomini e donne insieme? Continuò.
“Un momento, ma quelle sono soltanto immagini, fine a se stesse, tanto per colorire delle fantasie astratte, cosa c'entrano con la vita reale?” tentai di replicare.
“A si? E' come se per una vita una persona si mettesse a tavola e gustasse semplicemente un ottimo antipasto, un meraviglioso antipasto e poi regolarmente vedesse in TV pranzi nuziali, dal drink di benvenuto a tre assaggi di primi, secondo contorno..... fino al caffè ed all'ammazza caffè. Non comincerebbe a pensare che oltre agli ottimi antipasti potrebbe gustare qualche altro piatto? Che so', un, secondo, ed un contorno per esempio?”
“L' esempio appunto. Calza, ma è un esempio, qui stiamo parlando di sesso, immagina... amore ti è piaciuto questo cazzo, ne gradisci un altro? Assaggia questo tutto nero e polposo, senti che meraviglia. Ti sembra la stessa cosa?” Replicai con sarcasmo.
“No, così infatti suona male, ma tu giureresti che non ti è mai passato per la mente di mettere il tuo biscotto tra le gambe di Susanna?”
Attimo di gelo lungo la schiena. “Ma cosa c’entra ora Susanna, la tua migliore amica, ma dai” replicai mezzo scocciato.
“Pensi davvero che non mi sia mai accorta di come sbirci il suo seno o guardi con libido il suo fondo schiena?”
“Bene, finalmente al dunque” la interruppi di nuovo “dietro tutto ciò c'è la gelosia!”
“No, no, stavo soltanto evidenziando che anche tu sei incuriosito da altre pietanze”. Riprese con maggior convinzione.
“A, quindi mi ci vedresti a letto che scopo la tua migliore amica” tentai di frenarla.
“Perché no, magari con me e Luca che vi scopiamo accanto” Sorrise maliziosa.
Era incredibile, stavo parlando con mia moglie di sesso promiscuo come fosse un argomento qualunque, ma più parlavamo e più il mio biscotto, come lo aveva definito Marisa, si induriva.
“Vieni qui, dissi, hai trovato un alleato, guarda che cazzo che mi hai fatto venire con questi discorsi. Dai scopami, così a freddo, infilalo dentro, mi sono eccitato davvero” Così dicendo la tirai a me per farla salire sopra a gambe aperte. Non appose resistenza e spostando il perizoma puntò la mia verga nella sua vagina. “Cazzo” esclamai “sei fradicia di umori, sei veramente una porca, hoo senti come scivola, senti che goduria, tutto dentro, dai spingi fino in fondo è, è meraviglioso” Lei in pieno languore
riprese “Sii, siii, ora ci vorrebbe un bel contorno, un bel cazzone da succhiare.
Non piacerebbe anche a te mentre mi scopi vedermi ciucciare un altro cazzo, Amore?”
“Si, maledetta puttana, si mi piacerebbe vorrei sborrarti in bocca mentre Luca ti fotte” Come fosse scattato un timer a quelle parole, un orgasmo violento ci coinvolse all' unisono.
“Cazzo, è stato veramente intenso” balbettai “a volte il condimento può variare radicalmente il gusto di una pietanza” allusi e scoppiai in una grossa risata che coinvolse Marisa.
“Pensa se fosse stato reale”. Ribadì lasciva.
….Luca, il marito di Susanna, il mattino seguente stavo ripensando a quanto successo. Marisa davvero scoperebbe con un altro davanti a me, addirittura con l' uomo della sua migliore amica? Il dubbio diveniva sempre più certezza. Ma sarebbe pronta a farlo, a suo dire, davanti a me mentre scopo Susanna, uno scambio di coppia quindi, ma che porca era divenuta mia moglie? Questa cosa mi aveva messo a soqquadro la mente.
Sempre più mi appariva evidente che Marisa avesse ragione, la spiegazione era tra le mutande, l' eccitazione era costante nel mio cazzo da quando avevamo iniziato quei discorsi. Non veniva messo in gioco il rapporto, i sentimenti, la stima ed il rispetto, era soltanto un voler continuare a pranzare insieme ma con un menù più ampio. Mi ero dato la quadratura psicologica, era come se improvvisamente avessi smesso di mentirmi gettando alle ortiche tutte le inibizioni che bloccavano la mia fantasia erotica.
Amore, sono d'accordo, è giunto il momento di ampliare il menù. Scrissi su di un sms.
Ne sono veramente felice. Fu la risposta.
La sera a letto, ripresi il discorso.
“Davvero Luca e Susanna potrebbero essere le persone adatte per un pranzo allargato?”
“Mi sembrano entrambi gradevoli ”rispose “e predestinati a mio parere, considerati i vostri sguardi incrociati sui glutei miei e di Susanna quando usciamo insieme. Si sente odore di sesso a distanza, basta una piccola scintilla ed... ebbene si, compresi gli sguardi sul tuo pacco e sul tuo meraviglioso fondo schiena da parte di Susanna... ”
“Ma, co, cosa dici, Susanna interessata al mio pacco?”
“Certo, voi uomini siete incredibili, non vi accorgete mai di nulla al di fuori del vostro cono visivo” riprese “sono perfetti perché entrambi attratti da noi”. Concluse.
Mi sentivo completamente in balia di mia moglie, un burattino nelle sue mani, stava facendomi conoscere degli aspetti che non avrei mai scoperto, di me stesso e di chi mi circondava.
“Come pensi di coinvolgerli?” Domandai con il pene già in erezione.
“Con calma, con calma” rispose mentre la sua mano si insinuava alla ricerca del tesoro tra le mie gambe “ Cominciamo con aumentare la frequenza degli incontri, cene, cinema, serate a carte..... tutto verrà da se”.
Così dicendo si era calata sotto le lenzuola ed aveva avvolto il mio palo di carne tra le sue labbra, iniziando a pompare con voluttuosità.
“Huummm, mi piacerebbe averne due insieme da ciucciare, presto lo faremo amore” disse convincente.
“Certo, mentre io inculo Susanna” abbozzai per vedere la sua reazione.
“Siii, basta che poi sborri nel mio, sai quanto mi piace il tuo cazzo nel culo” cosi dicendo si sdraiò a gambe aperte con la figa spalancata “dai sbattimi, sfondami, voglio godere”.
Affondai il cazzo dentro di lei e con dolcezza presi ad entrare ed uscire per tutta la lunghezza dell'asta.
“Dai, dai, sbattimi, spaccami, hoo, godo, godo, un altro, un altro cazzo insieme al tuo, hoo quanto lo vorrei”. Cosi dicendo con una mano prese a masturbarsi il clitoride e con l' altra a strizzarsi un capezzolo.
“Godo, godo, dai più forte, Dio vengo, ven...goo” Il mio sperma esplose nella sua vagina come un fiume in piena.
Un altro orgasmo memorabile era venuto a sancire quanto il nostro feeling fosse al di sopra di ogni aspettativa. Mai avrei immaginato tanta determinazione da parte di Marisa. Sapevo che era molto calda, non si era mai tirata indietro di fronte alle mie iniziative sessuali, ma così audace così zoccola mai. La cosa mi eccitava e mi intrigava parecchio, anche perché mi avrebbe portato Susanna su di un piatto d'argento, anzi su di un letto d'argento.
Come da copione le nostre frequentazioni con Luca e Susy, aumentarono e piacevolmente scoprii che Susy, oltre che attraente, era anche molto simpatica, come Luca del resto. Ci alternavamo nelle cene a casa, una volta da noi e l'altra da loro, a volte al ristorante e teatro o cinema ecc,,
Passati un paio di mesi dal lancio del nostro progetto segreto, Marisa, mentre stavamo cenando, esclamò “ho trovato, so come sbloccare la situazione...... giriamo un filmino porno di tutte le porcate che facciamo, poi per errore, facendo credere a Susy di dar loro un film di prima visione masterizzato, diamo il nostro dvd. Sono sicura che se lo vedranno tutto.
Poi aspettiamo le loro reazioni”.
“Geniale risposi, ma te la senti di sbilanciarti tanto? Potrebbero trovare la cosa sgradevole” risposi.
“Amore, me lo hai insegnato tu, nella vita chi non risica non rosica e poi conosco bene la mia amica, so quanto è porcella anche lei”. ?????
Nel giro di un mese girammo un filmino a piccoli episodi, di quello che avrebbe potuto essere il campionario delle nostre prestazioni sessuali. Il primo episodio, un meraviglioso pompino fino a sborrata finale in bocca, con Marisa ad ingoiare il mio seme ed a lustrare il glande con la lingua senza lasciare una sola goccia.
Neanche la più esperta delle prostitute avrebbe saputo fare di meglio, era stata capace, in trance da esibizione, di farlo sparire tutto nella sua bocca, con una lussuria mai conosciuta prima. Rivedendolo mi sembrava incredibile, mia moglie la migliore delle attrici porno.
Il secondo episodio....io alle prese con la sua vulva, depilata interamente, aperta a primi piani ginecologici, con la mia lingua a martoriare il clitoride ed a succhiarlo come un piccolo pene. Un crescendo di libidine fino all'introduzione nella vagina del grosso vibratore in lattice a simulare un coito con i gemiti e l'ululato finale dell' orgasmo di Marisa.
Terzo episodio, una delle più grandi scopate con inculata finale mai viste. Marisa gradisce parecchio la sodomizzazione, perché, cosi dice, le dà un piacere intenso senza portarla all'orgasmo, questo gli permettere di essere sbattuta e tenermi dentro di lei senza soluzione di continuità, rimanendo borderline sull'orgasmo fino al coinvolgimento del clitoride.
Nell'episodio infatti, con lei a pecorina inquadrata da sopra, il mio cazzo dopo averle scavato la vulva in profondità per alcuni minuti prendeva a scivolare nell' ano, delicatamente fino a scomparire del tutto per poi uscirne in tutta la sua lunghezza e poi di nuovo dentro e fuori a ritmo crescente. Dopo alcune sequenze di spinte in profondità, uscendo completamente dal suo sfintere, l'ano rimaneva dilatato e palpitante come ad implorare di riessere occupato e riempito di nuovo. Primi piani a mostrare l'ampiezza della dilatazione del suo ano e dell' ingordigia dello stesso nel risucchiare il fallo dentro di se fino allo scroto. Tutto per un periodo interminabile fino a masturbazione della clitoride e successivo orgasmo con lei a spingere, insaziabile, contro il mio ventre come volesse inghiottirmi tutto.
Una volta ultimato lo abbiamo rivisto più volte ed ha sempre scatenato una carica di libido pazzesca.
In effetti, ci chiedevamo, come avrebbero reagito Luca e Susanna?
Del resto come amicizia era veramente ok e se ciò avesse minato quel feeling? Anche Marisa era diventata meno sicura, il DVD era veramente spinto ed esplicito.
Così per un periodo non ne parlammo più, continuavamo a fare sesso con fantasie sempre più depravate ma eludendo regolarmente accenni a loro. D' improvviso una sera dopo una estenuante partita a burrago, rigorosamente uomini contro donne e purtroppo persa da noi, nel congedarsi Marisa con disinvoltura disse “Ha, dimenticavo Susy, ho l'ultimo 007 masterizzato da Giorgio, è perfetto, puoi vederlo in HD, è veramente spettacolare” così dicendo estrasse il DVD dal lettore in soggiorno e lo mise in una custodia. “Una volta visto me lo restituisci, sai Giorgio ama collezionare i classici”. “Certo, sai quanto piacciono anche a me” rispose Susanna “buonanotte...”.
Si chiuse la porta ed il gelo percorse la mia schiena “ gli hai dato il nostro porno?” domandai conoscendo la risposta. “Certo rispose, o la va' o la spacca... non credo, comunque vada, che perderò l'amicizia di Susy”. La sua sicurezza in parte mi tranquillizzava “Ma se decidessero di vederlo in compagnia? Magari con bambini od altri amici? Chiesi.
“Non preoccuparti, diamo tempo loro di arrivare a casa, che si mettano comodi, poi chiamo io Susy” fu la risposta.
Dopo un'ora circa Marisa telefonò con atteggiamento agitato e circospetto “Susy, Susy, sono io, Marisa. Ho fatto un casino, ti prego, ho sbagliato DVD, se se ne accorge Giorgio mi uccide”.
“Per un DVD sbagliato?” Deve essere stata la risposta.
“No cara” continuò Marisa “non è semplicemente sbagliato, è personale, promettimi che non lo guarderai, è molto intimo, Dio che casino, domani vengo a riprenderlo, speriamo che Giorgio non se ne accorga, mi raccomando non dire nulla neanche a Luca e ti prego non guardarlo, vengo io domani, nascondilo, ci vediamo domani mattina, ciao,ciao.” Concluse.
“E' fatta “ disse, guardandomi trionfante “si getteranno immediatamente nella visione del DVD, domani poi ti dirò”.
Il giorno seguente Marisa andò a recuperare il DVD incriminato.
Susanna la invitò a salire per prendere un caffè, Luca era già uscito.
“Ma, che porci siete, tu e Giorgio?” Fu l'esclamazione di Susanna appena entrata Marisa. “Ha!” rispose Marisa “buongiorno, Susy, credo di capire che hai rispettato la mia preghiera...”
“Fossi matta” continuò Susy “mi sarei persa lo spettacolo più erotico del mondo. Non c'è l'ho fatta a non guardarlo, ero troppo curiosa, ma, è uno spettacolo, siete fantastici tu e Giorgio e, scusa, che verga il tuo marituccio”.
“Ho mio Dio” falsamente pudica, Marisa“ lo, lo hai visto tutto?”
“Non una ma due volte, la prima parte da sola e la seconda per intero con Luca. Dopo abbiamo fatto il sesso più sconvolgente da quando siamo insieme”.
“Ma sei matta? Dio che figura...” Continuava a fingere Marisa.
“Ma dai, ti conosco da venti anni, che vuoi che sia, anzi devi spiegarmi, come lo avete girato? Sembra ripreso da un regista, primi piani, stacchi, cambio inquadrature. Dai lo voglio anche io un film con il mio Luca, avete chiamato un Professionista? Spiegami” la incalzava Susanna.
“Susy è, è imbarazzante, è Giorgio che è un artista in queste cose, io non saprei da dove cominciare e poi non è così facile, abbiamo fatto tantissime riprese per montare un video di trenta minuti. Dio che figura, che vergogna, perlomeno non dire nulla a Luca che io so....”
“Amore” riprese Susy ”non devi preoccuparti, ma in qualche modo dovrai aiutarmi a farne uno anche mio, sono disposta a dartene una copia poi per pareggiare il conto. Cosa ne dici?”
“Ok ma dammi il DVD, ci penserò e ti farò sapere” chiuse Marisa.
Marisa mi chiamò appena uscita confermandomi che tutto era andato secondo i suoi piani.
Machiavellica pensai, perversa e risoluta da fare quasi spavento. Scientemente rimanevo un po' preoccupato ma il mio arnese già mostrava i primi cenni di festeggiamento.
Marisa voleva cucinarsi a fuoco lento la sua amica, voleva portarla a credere di essere lei a voler arrivare al dunque.
La sera dopo infatti la richiamò e facendo ancora l'imbarazzata ed assicurandosi che fosse sola le chiese “Susy, ne hai parlato con Luca? Hai fatto finta che io e Giorgio non ne sappiamo nulla? Ha fatto commenti pesanti? Ha chiesto per c..“
“Stop” interruppe Susy perentoria “guarda che devi stare tranquilla, nessun commento negativo, anzi, se vuoi, pesanti apprezzamenti sulla tua sensualità, ha detto addirittura che se non fosse cosi innamorato di me avrebbe fatto carte false pur di poterti avere. Sei la prima donna che lo fa sbilanciare cosi apertamente e, che rimanga tra noi, lo abbia fatto imbizzarrire in quel modo. Confidenza per confidenza, dopo la visione del… mi ha voluta in tutti i modi, abbiamo ridicolizzato il kamasutra ”.
“Cazzo, Susy” la interruppe Marisa “ma non ti ha fatto ingelosire?”
“Perché mai? Io ero imbizzarrita peggio di lui” concluse Susy.
“A questo punto, se tu e Luca vi ritenete così progressisti e disinibiti, be’, per il vostro eventuale film, se lo volete veramente, la soluzione più rapida e nel contempo migliore è che lo giriamo io e Giorgio, lui come tecnico ed io come regista”. Quasi in un sol fiato ribadì Marisa.
Un attimo di silenzio assordante, Marisa con il fiato sospeso… “Si, ma come facciamo a coinvolgere Luca e Giorgio, senza fare casini?” rispose dopo circa trenta secondi che sembravano un’eternità…
Come faremo???.....
Una sera a cena da noi, Susy si presentò vestita in modo talmente provocante che faticai a trattenere il giusto contegno. Aveva indossato un minigonna esagerata, ed una maglina di cotone, molto generosa nella scollatura, che evidenziava in maniera chiara l'assenza del reggiseno.
Marisa scherzando si complimentò con lei e buttò li un “caspita che sventola, una come te farebbe veramente felice qualunque uomo. Vero Giorgio…? Visto che spettacolo la mia amica? “
Susanna in effetti ha un fisico atletico, stupendo, meno è coperto e più risalta. Vista in bichini è uno spettacolo, esattamente come Marisa.
Entrambe infatti hanno sempre fatto attività sportiva, si conobbero all'età di quattordici anni nella squadra di volley della scuola, dove giocarono insieme per cinque anni. Poi per un anno o due si persero di vista, ma entrambe hanno continuato a fare attività sportiva come scelta di vita. Le sue gambe lunghe ed affusolate, i suoi glutei pronunciati e marmorei, secondi forse solo a quelli di Marisa, il seno non enorme ma tonico ed alto ed un sorriso accattivante incorniciato da due labbra carnose e voluttuose.
Più la conoscevo e più mi attraeva.
Marisa condivideva la mia attrazione al punto che in una delle fantasie sessuali confidò di desiderare di leccarle la fica con il mio cazzo dentro.
Per me il massimo della libidine.
“Non scopriamo nulla di nuovo, l'ho conosciuta in versione anche più esplicita” risposi alludendo al fatto che al mare è capitato che entrambe abbiano usato, con estrema disinvoltura, il topless per i bagni di sole.
“Si, ok che siamo in estate, ma se dovessimo fare una partitina a streep-poker, non avrebbe molto da puntare”. Esordì Luca In maniera inaspettata
“Chi, Susy?” Replicò Marisa “ con la fortuna che ha nel gioco ci lascerebbe tutti in mutande senza togliersi neanche una scarpa”.
“Tu credi?” Ribadii “quando ti giochi qualcosa cambia tutto, la fortuna non basta più, in due mani vi ritrovereste tu e la tua amica completamente nude”
“Ci stai sfidando?” Continuò Marisa “Sareste in grado di sostenere una partita di streep-Poker?”
“Carino l'argomento” si inserì Susanna “Ma a rischiare saremmo soltanto io e Marisa, il nostro nudo vale almeno il doppio del vostro, dovreste alzare la posta voi maschietti, altrimenti il divertimento sarebbe solo vostro, vero Marisa?”
“Hey, stiamo organizzando una partita a streep-poker?” apostrofò
Luca “non conoscete neanche le regole, sai che spasso, sarebbe come sparare su di una croce rossa”.
Intervenne Susanna “ sei il solito spaccone, con il poker non siamo molto ferrate, ma per darvi una lezione potremmo giocare a burrago ed ad ogni chiusura, per ogni cento punti di differenza, ci giochiamo un indumento, vediamo se ne avete il coraggio”.
“Ok” dissi io “così dopo due mani voi sareste nude ed avremmo terminato la serata a carte” e giù una risata a cui si aggiunse Luca.
“Voi non avete idea di quanto siamo competitive” tuonò Marisa “prendete le carte e giochiamocela, voglio vedervi nudi e rossi dalla vergogna”.
“Sono con te” aggiunse Susy.
Io e Luca ci guardammo in faccia e dopo un cenno d’intesa quasi contemporaneamente, esclamammo “bene, prendiamo le carte”.
Era ovviamente tutta una messa in scena, organizzata da Susy e Marisa, con me ignaro, unico a non sapere di quanto accaduto dal filmino in poi.
La recita generale sarebbe stata da premio oscar. Ma ora stavamo per iniziare ad entrare nel vivo di una situazione di cui non avremmo più avuto il controllo. L’idea di vedere con tutta probabilità da lì a poco, il corpo nudo di mia moglie e della sua migliore amica, davanti agli occhi miei e di Luca, non solo non mi turbava, ma mi aveva già accelerato i battiti cardiaci.
Il copione era di far arrivare tutti e quattro con i soli slip, poi le due donne completamente nude e poi, questo era solo nei piani miei e di Marisa, giocarci i resti ovvero alzare la posta su di un atto concreto, fisico.
Le vittorie parziali si alternavano al fine di raggiungere lo scopo pianificato. Quando Marisa e Susy rimasero in slip, sentii come una vampata di calore scendere rapidamente dalle tempie ai genitali. Uno spettacolo incredibilmente eccitante, dallo sguardo di Luca capivo che l’effetto era lo stesso. Due seni ancora perfetti, quello di Marisa leggermente più voluminoso, entrambi con i capezzoli rosa e turgidi, sentivo il sangue fluire nel pene a riempire l’asta carnosa.
Io e Luca in boxer e loro in slip “a questo punto rimane una sola mano per chiudere la partita” dissi come d’accordo con Marisa.
“No, no” Ribadì Marisa “ un indumento vale di fatto cento punti di differenza, ma se chi chiude ne totalizza di più? Stabiliamo prima cosa mettiamo in gioco su differenze maggiori di cento punti”.
Susy e Luca si guardarono leggermente spiazzati, fino a quel punto conoscevano il copione ed erano pronti a mostrarsi nudi per sdrammatizzare l’eventualità di realizzare un loro filmino sotto i nostri occhi, ma non si aspettavano evidentemente uno sviluppo ulteriore ai nudi integrali.
Dopo un momento di esitazione Susy prese l’iniziativa “ok, voi concordate cosa dovremmo pagare noi come pegno oltre i cento punti ed io e Marisa concordiamo cosa dovrete pagare voi. D’accordo?
Dopo un piccolo conciliabolo io e Luca convenimmo sul loro pegno e loro sul nostro.
In caso di loro sconfitta avrebbero dovuto esibirsi in piedi, nude, in un bacio saffico, loro molto più spudorate pretesero una nostra esibizione del pene in stato di erezione.
“Ci stiamo spingendo troppo oltre?” chiesi con malcelata emozione.
“Ma no, è un gioco e poi ci avete già viste mezze nude al mare e noi non ci spaventeremo certo per l’esposizione dei vostri gioielli” chiuse Susanna.
La mano si concluse rapidamente con la vittoria schiacciante mia e di Luca e le due mogli senza esitazione si alzarono dalle loro sedie e mano nella mano si diressero al centro sala, bofonchiando “sono i soliti fortunati”.
Rivolgendoci le spalle iniziarono a calarsi gli slip sculettando come due spogliarelliste. Il mio cazzo era in uno stato di incontrollabile devastante erezione, Luca era nelle medesime condizioni. A quel punto si girarono verso di noi, con una mano a nascondere la loro natura ed un braccio i loro seni.
“No, no, così non vale, via le mani e le braccia, al gioco si paga l’intera posta” contestai.
Sbuffando come un po’ infastidite si mostrarono in tutto il loro splendore, entrambe completamente depilate, due corpi da svenire.
“Ora il bacio” sentenziò Luca. Le due si girarono frontalmente e sfiorarono le loro labbra una con l’altra.
“No, care, questo e un bacio da buona notte, la penalità è un bacio saffico” reclamai io.
Le due ci guardarono con aria maliziosa ed un malcelato sorrisetto, si allacciarono in un abbraccio totale, seno contro seno, bacino contro bacino e posarono di nuovo le labbra l’una sull’altra, questa volta senza scostarsi e carezzandosi reciprocamente la schiena.
Marisa delicatamente dischiuse le labbra permettendo alla lingua di Susy di introdursi nella bocca, la lingua di Susy ora scorreva sul labbro superiore di Marisa e quest’ultima scostandola con la propria si introduceva a sua volta nella bocca di Susy.
Stavano sempre più calandosi in una lesbicata da urlo. Ora la mano di Susy si dirigeva sul seno sinistro di mia moglie palpandolo e strizzandole il capezzolo. Marisa dal suo canto senza smettere di entrare ed uscire con la propria lingua dalla bocca di Susy con una mano raggiunse il pube di Susy cominciando poi a carezzarla tra le cosce.
Non era più la penitenza ma l’inizio di un vero e proprio rapporto sessuale.
Io e Luca per nulla contrariati ma entrambi, letteralmente, a cazzo dritto, ci alzammo e senza dire una sola parola ci calammo i boxer e con delicatezza ci posizionammo alle loro spalle, poggiando l’arnese teso sulle natiche delle rispettive mogli in un abbraccio a quattro.
Le due porche senza interrompere le loro effusioni presero a guidare le nostre mani sui loro corpi, passandole dai seni dell’altra ai propri per poi portarle sulle loro nature già lubrificate dall’eccitazione.
Io guardavo negli occhi Susy e Marisa negli occhi Luca, le loro natiche premevano verso le rispettive verghe come ad invitarle a trovare spazio tra di esse. Poi la mia mano, indaffarata a insinuarsi tra le grandi labbra di mia moglie fu afferrata da Susy e spostata sulla propria fessura, stessa cosa avveniva alla mano di Luca portata su quella di mia moglie.
Era l’invito inequivocabile a scambiarci partner. Il sangue batteva violentemente nelle tempie, la respirazione iniziava a farsi affannosa, istintivamente io e Luca ruotando intorno a loro ci scambiammo di posizione.
Ora io ero dietro Susy e Luca dietro Marisa, avvolti in un sandwich a quattro in cui le donne erano il companatico. Le due continuando a baciarsi premevano sulle nostre verghe, divaricando il necessario le gambe per creare lo spazio alla agognata penetrazione. Con una mano si presero l’asta carnosa e la puntarono all’ingresso delle trepidanti vulve.
Stavo per entrare nel paradiso, sentivo il glande insinuarsi nel caldo umido e lubrificato canale vaginale di Susy. La sentivo gemere ad ogni millimetro di penetrazione. Marisa con occhi socchiusi si stava godendo lo stesso trattamento.
Trovandomi faccia a faccia con Marisa cercai di raggiungere le sue labbra, cosa che con voluttà Marisa facilitò accogliendo la mia lingua nella sua bocca. Una sensazione indescrivibile, stavo penetrando Susy baciando con passione la mia adorata mogliettina che a sua volta si stava godendo la verga di un altro nella sua accogliente tana.
Sentivo l’asta andare sempre più in fondo, fino al contatto del mio ventre con le sue natiche. Ad ogni mio colpo sentivo la risposta di Luca che aveva preso a sbattere mia moglie con sempre maggiore intensità. Le due maiale, non soddisfatte, pronunciarono la loro inclinazione in avanti a facilitare la massima introduzione dei nostri membri.
Così con entrambe a pecorina, ora affiancate, prendemmo a sbatterle con ritmo incalzante. Le due a loro volta ingorde spingevano contro di noi. L’eccitazione era all’apice, avevo preso a scavare la vulva di Susy roteando in profondità senza uscire di un millimetro, stavo per venire, ma non volevo che finisse, vedevo la maiala di mia moglie godere di ogni spinta di Luca.
Uscii allora da Susy e mi diressi verso Marisa.
Luca intuì immediatamente e si spostò rapidamente dietro Susy.
Eravamo all’apice e volevamo sborrare il nostro piacere ognuno nella fica della propria moglie. Le due, ormai prossime all’orgasmo, in questo scambio di cazzi ebbero un impulso ulteriore al godimento, si presero una mano con l’altra come a voler sancire l’unicità dell’amplesso e mentre lo sperma inondava le loro vagine si lasciarono travolgere dal piacere, vibrando e sussultando ad ogni affondo di cazzo che ancora riuscivamo a dare.
“Mio Dio” esordì mia moglie dopo alcuni secondi dall’abbandono post orgasmo “non avrei mai immaginato che perdere a carte fosse così bello”.
Una grossa risata da parte di tutti siglò il tacito gradimento di quanto accaduto.
Ma questo era solo l’inizio….
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11 years ago
romeodp,
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In mio amico
Dopo la separazione del nostri amici siamo restati in contatto con entrambi ma il lui della coppia non se ne faceva una ragione ed allora piano piano lo abbiamo tirato su e dicevo a mia moglie di fargli vedere qualcosa vestendosi poco quando passava per una birra o per cena lei non ci ha pensato due volte camicette trasparenti che facevano intravedere il seno pantaloni bianchi con perizoma nero eccitante guardare lui come la guardava è andata avanti un po poi cominciavamo a fantasticare di farlo a tre e l'eccitazione ci dava alla testa finche una sera con la scusa di farsi massaggiare debby si è sdraiata sul divano e lui impacciato a arrossito comincio a massaggiarle la schiena ed io li dissi vai pure più giù ma lui non voleva povero timido allora sono andato vicino a loro ed ho sfilato il vestitino di debby facendola restare solo col perizomino bianco ho preso le mani di lui e gliele ho messe sul culetto di debby a quel punto si è lasciato andare ed a cominciato a baciarla leccarla e penetrarla con le dita debby ansimava come non mai li ho lasciati solo per un paio di minuti quando sono tornato ho visto debby che stava per scoppiare voleva venire allora l'ho presa da dietro mentra faceva un pompino al nostro amico armai intimo ...............
è stato stupendo per una settimana abbiamo fatto l'amore più di una volta al giorno...
Direi che lo rifaremo ma abbiamo deciso solo con una coppia con cui poter dividere e condividere l'eccitazione assieme ...
Un ciaoooo Mattia Debby
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11 years ago
admin, 75
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Una serata molto insolita
Salve,
Un giorno abbiamo conosciuto un ragazzo per lavoro, con questo ragazzo siamo divenuti amici fino a tal punto che ora ci usciamo spesso a cena,va fatta una premessa, non e' il classico singolo normale...credo che sia un gentil'uomo di altri tempi, un vero gentlamen....una sera a cena eravamo noi coppia sposata piu' chiamai una mia amica maiala al 100%, ovviamente era presente anch'esso, recati al ristorante si presento' a noi signore con due mazzi di rose bellissime, iniziata la cena questo caro amico beveva come una spugna, va detto e sottolineato che non lo avevamo mai visto comporatsi in questa maniera, forse voleva camuffare il suo imbarazzo con il bere, mio marito (un perfetto stronzo) lo incintava a bere,conclusa la cena ci recammo a casa nostra, spudoratamente vi dico che noi abbiamo una magnifica casa che nessuno ha specialmente alla nsotra eta', era una serata di fine settembre e faceva un caldo boia, ci siamo accomdati in terrazza per prendere dell'aria fresca,mio marito inizio' a punzecchiare la nostra amica (la miala), le toccava le poppe, questo ragazzo cercava di adeguarsi alla situazione creatasi ma era imbarazzatissimo, ci siamo ritrovati noi due donne a leccarci la fica,(notare la foto da noi inserita) questa persona era timido allorche' mio marito da perfetto infame gli disse; ma perche' tu non le tocchi, mica si rompono mica sai....morale della favola si spoglio' anche lui e ci ritrovammo tutti e quattro in terrazza nudi a scopare, il fetentone di mio marito ebbe la brillante idea di iniziare a scattare delle foto, sembrava Pul Up (il fotografo buco), fino a che non si scaldarono i due maschietti a tal punto che ci incominciarono a dare di zifonella a entrambe, in Toscana dare di zifonella e' un modo goliardico per dire ci stavano scopando abbondantemente entrebe.....da quella sera questo nostro amico ci inizio' ad estendere inviti a cena ogni settimana,da quel famoso giorno siamo divenuti grandi amici e anche oggi nonostante i nostri impegni lavoratii che sono molti ogni qualvolta che possiamo non disdegnamo mai di volerlo incontrare, non vi ho detto che questo ragazzo e' un Conte, da quella sera credo che possiamo affermare che il suddetto sia diventato un vero mandrillone.....sebbene siamo quasi certi che leggera' questo racconto, lo salutiamo con tanto affetto, ciao Giulio un abbraccione da Masaki
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11 years ago
admin, 75
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Una serata a cena in un casolare di campagna
Salve,
Una sera siamo stati invitati a cena da un cliente di mio marito, questa Persona e' un'amante della caccia,questo ragazzo ci fece un invito all'interno di una casa di campagna nei pressi di Fi Nord, zona laghi,
Andammo a questa cena e una volta giunti presso questa vecchia casa di campagna,subito venimmo accolti da diversi uomini, non nego che ce ne fossero di giovani e di meno....., iniziata questa cena a base di arrosticcina e innaffiata da vino rosso, la serata sembrava partita molto male, vedevo lo sguardo imperterrito di mio marito quasi a volermi dire che era rassegnato all'iddea di trascorrere una serata noiosissima, questo ragazzo ci riempiva di continuo i nostri bicchieri e dopo il terzo bottiglione di vino che ci stavmo trangugiando, i fumi dell'alcol si iniziavano a sentire, conclusa la fugace cena misero della musica, allorche' mio marito era seduto su di un divanetto orrendo, io mi misi a ballare, di colpo mio marito mi venne vicino, e anche lui inizio' a ballare accanto a me, scatto' subito un bacio in bocca e di colpo mio marito si accese come una lampadina, mi porto' in quel divanetto dove era stato seduto pocanzi, ci iniziammo a accarezzarci fino a che lui non mi mise il suo cazzo in mano, mi abbassai per prenderlo in bocca, la gente che ci stava guardando ci incitava, mi misi sul divanetto in ginocchio e di colpo mi sono ritrovato il cazzo dentro la mia fica,la gente che si segava mentre ci guardava mi stava eccitando, fino a che non mi sono fatta scopare sia da mio marito e po da altre tre persone, le restanti si segavano guardandoci, quella sera ho fatto venire sia mio marito che gli altri tre, credo che sia stata una bella serata anche se era iniziata malissimo, la gente che ci guardava mentre si segavano finirono per sborrare sul pavimento, da quella sera ci siamo andati presso quel casolare altre volte e ogni qualvolta abbiamo fatto anche peggio, questa storia non e' tratta dalla mia fantasia ma narra un episodio realmente accaduto, noi siamo Masaki, grazie per la cortese attenzione,buona lettura
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11 years ago
admin, 75
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La settimana più bella
ci siamo trovati in un aero stazione a me sconosciuta. ci siamo visti di persona dopo settimane di attesa.
un tiepido sole mi riscaldava il viso e un tepore che non avevo mai sentito mi scaldava il corpo...
I suoi occhi verdi che non smettevano di scrutarmi.....sei tu che cercavo ...ma la vita e strana.
Un giro in macchina nei posti più belli della Toscana....in riva al mare di fronte ...l'Isola d'Elba...questo ricordo riempie il mio cuore ogni secondo di questi giorni.
tornati a casa abbracciati in un semplice letto, dormire l'uno accanto all'altro, svegliarsi di notte accarezzarsi dopo esserci cercati nel letto e fare l'amore tutte le volte che volevamo...riabbracciarsi in un respiro di passione .....sensazioni strane di giorni bellisssimi...
SOGNARE e possibile le distanze si abbattono nei nostri cuori .
Non dimenticarmi perchè io non lo farò.
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11 years ago
admin, 75
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Io e una coppia...finalmente....
Premetto che è un racconto di fantasia, ma spero presto diventi realtà....
Avevo scoperto da poco il mio desiderio di un'esperienza bsx, ma non avevo ancora l'ardore di provare con un uomo, per questo cercavo una coppia bisex, m/f per iniziare a disinibirmi con molta dolcezza e naturalezza. Finalmente dopo molti rifiuti e false coppie, entro in contatto con una coppia sposata di 45 anni. Le foto che avevo visto avevano scatenato in me mille fantasie; lei poco procare, ma con uno splendido sedere tutto da gustare e quei capelli ricci che mi fanno impazzire; lui invece uomo normalmente peloso con uno splendido pene, che immaginavo di tenere in mano, e la cosa non mi dispiaceve nonostante sarebbe stata la prima volta. Dopo le presentazioni del caso, finalmente mi invitano da loro per un caffè; una bella casa e persone con modi gentili mi accolgono, e già mi sento più tranquillo (non li conoscevo e quindi potevo aspettarmi di tutto). Mentre siamo seduti a sorseggiare un caffè, parlando di quisquilie, vedo sparire lei e rimango da solo con il marito, che mi invita ad avvicinarmi a lui, sul divano sul quale è seduto. Continuiamo a discutere senza malizia, ma improvvisamente si inizia ad avvicinare, mentre tocca il suo pacco che è già in erezione. Cerco di sviare, magari per farmi desiderare un pò, ma lui non perde tempo e mi invita a toccarlo. Pian piano gli sbottono la patta dei pantaloni, e vedo uscire un cazzo durissimo di 21cm pulsante e venoso, che inizio a segare pian piano, mentre comunque continuavamo a discutere. Improvvisamente lui si getta al mio collo e inizia a leccarmi, ed inizio a provare sensazioni nuove, mai vissute, che mi provocano un enorme piacere. Mentre la situazione andava evolvendosi, con la coda dell'occhio scorgo Lei tornare in baby doll, con delle autoreggenti da urlo e un perizioma fantastico. Senza proferire parola, mi si para davanti e inizia a sbottonarmi il pantalone, e mi prende il cazzo in bocca; ora mi trovo con lei davanti che mi spompina, e il cazzo del suo lui in mano, quando la moglie, senza parlare, smette di succhiarmi il pene e porta una mano dietro la mia testa, spingendomi verso il cazzo del marito. Era la prima volta che avevo un cazzo in bocca, ma il sapore era celestiale, e il fatto che ci fosse la moglie a guardarmi, mi induceva a dare del mio meglio. Dopo 5 minuti di leccata, il marito prende la moglie e decide di montarla a pecora, ed è lì che si realizza la mia fantasia: mentre lui monta lei a pecora, io mi stendo sotto di loro e seguo con la lingua il movimento ondulatorio, leccando contemporaneamente cazzo e figa. Stavo vivendo un sogno, splendido, eccitante e meraviglioso. Finalmente, dopo 15 minuti (credo!!!) il marito ha bisogno di esplodere e ci invita con la moglie, a succhiargli assieme il cazzo. Mentre io e la splendida signora, lavoriamo l'asta del marito, ci baciamo e lecchiamo avidamente il tutto, mentre lei con una mano, sega il mio pene, ormai pronto ad esplodere. Dopo poco, una pioggia abbondante di sperma ci riempe il viso, e la mia lingua ne tocca un pò, assaporando un gusto mai provato prima, mentre la moglie (grandissima troia, scusate il francesismo) decide che deve ripulire lo sperma dalla mia faccia, e mentre mi continua a segare, lecca tutto il seme che avevo in viso. Finiamo sfiniti, sul divano, tutti e tre abbracciati, finendo a baciarci per compiacerci della splendida esperienza fatta insieme. Una serata che difficilmente scorderò, la mia prima volta, come la desideravo.
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11 years ago
admin, 75
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Giochi di ruolo, che passione!!!
l'ultimo, un mese fa nella periferia nord della capitale. Contattata da una coppia, per fare la segretaria nell'ufficio del marito. Mi presento all'incontro vestita normalmente, c'era solo lui ad aspettarmi, mi fa salire al 3 piano di una palazzina e mi fa accomodare in bagno per prepararmi.10 minuti e sono pronta; caschetto, occhialini , tacchi da 15, microgonna, calze a rete a maglia larga autoreggenti e camicetta bianca..Lui mi fa accomodare nella scrivania dell'ufficio e comincia a fare apprezzamenti.. inizia a toccarmi le gambe, in un attimo mi ritrovo col suo pene fra le labbra. E' abbastanza grande, non lungo, ma largo e venoso, inizio un lento e succoso pompino. Dopo un po la porta si apre ed entra la moglie, io non l'avevo ancora mai vista..bella donna sulla quarantina vestita in maniera elegante, ..si avvicina e mi molla una sberla sul viso.."zoccola, ti piace succhiare il cazzo di mio marito" ci resto male perche la sberla non era prevista negli accordi presi,nel frattempo il marito mi prende la testa e mi rimette il cazzo in bocca. La moglie comincia a spogliarsi, ogni tanto mentre ciuccio sbircio e vedo che ha un corpo veramente sensuale, prende dalla borsa uno strap on molto piu' grosso del pene del marito e se lo fissa bene ai fianchi.Si avvicina , mi cala il perizoma sempre mentre succhio il suo uomo, inizia a leccarmi il culetto e senza troppi preamboli mi infila il grosso dildo nell'ano cominciando a pomparmi insultandomi a piu' non posso.Dopo circa un quarto d'0ra si scambiano i ruoli, il marito mi fa sedere sulla sua cappella e la moglie mi mette la figa depilata in bocca facendomi sentire tutti i suoi umori..Mi sentivo impalata come un tordo allo spiedo, ma quella posizione mi eccitava da morire tanto che sono venuta col mio cazzettino moscio senza neanche toccarmelo.Mi hanno fatto cambiare tante posizioni, e sono venuta di nuovo quando il marito mi ha inculata a pecorina mentre con la bocca gli succhiavo l'alluce del piede e la moglie mi dava sonore sculacciate.Mi hanno lasciata col culo in fiamme ed hanno iniziato a scopare tra di loro..prima nella figa, poi in culo..mi hanno fatta avvicinare solo x raccogliere la sborrata del marito, che appena tolto il cazzo dal culo della moglie mi ha scaricato in faccia e sugli occhialini il suo sperma caldo.Sono andata in bagno a pulirmi e cambiarmi , al mio ritorno nella stanza sono andata a salutarli, e la signora con un certo distacco mi ha detto: ti brucia il culo ? troia!!! un pochino si signora, ho risposto io , pero' sono stata benissimo!!! Ci faremo sentire noi...alla prossima.
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11 years ago
admin, 75
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carsex: la mia prima volta a campogalliano
Un violento acquazzone di fine estate rovinò i miei piani e quelli di tutta la gente invitata alla cena di gala che come ogni anno si sarebbe dovuta tenere nella piazza principale della città.
Così constatai che la mia settimana lavorativa era terminata e raggiunta la macchina, mi avviai verso l’autostrada…
Mentre guidavo c’era un idea che mi frullava nella testa: facendo l’autostrada che dal Veneto scende verso l’Emilia sarei dovuto passare da Campogalliano… tempo prima avevo sentito parlare di un posto, vicino ai laghetti, dove le coppie si incontravano a giocare. Ero già stato a fare un sopralluogo, ma non avendo trovato nessuno in giro pensavo di non aver visitato il posto giusto.
Però era un venerdì sera e forse un po’di movimento mi avrebbe confermato se il posto era quello di cui avevo sentito parlare.
Così intorno alle 23.30 uscii dall’autostrada facendo tappa a Campogalliano, raggiunsi i laghetti e finalmente mi accorsi che c’era una processione di macchine che si muoveva nel parcheggio.
Così mi fermai in un punto illuminato e scesi dalla macchina.
Dopo poco si affiancò un Nissan Frontera verde con a bordo una giovane coppia; il ragazzo alla guida mi disse: “senti noi cerchiamo uno che guardi e basta, ci stai?”
Io pensai, non mi è mai capitato di vedere una coppia in azione, come inizio non è affatto male, così dissi: “certo ragazzi, volete che vi segua?”
Loro cercarono di seminare le varie auto che incalzavano e dopo un po’mi fecero segno di fermarmi in un parcheggio in centro a Campogalliano.
Io parcheggiai e mi avvicinai al Frontera mentre loro dentro stavano gia pomiciando.
Dopo un po’che ero a guardarli dal finestrino eccitatissimo, lei allungò una mano e aprì la portiera, mi dissero: “entra pure ma guarda soltanto… e toccati”.
Io non me lo feci ripetere due volte, ero molto teso come una corda di violino… ma tutt’a un tratto mentre stavano scopando lui uscì e le venne sulla schiena!
Il disappunto di lei fu abbastanza chiaro: “ma sei già venuto? Io non ho ancora goduto, uffa…”
Allora ho preso la palla al balzo e mi sono intromesso: “se volete, a te ci posso pensare io…”
Lei abbastanza ispirata mi fece segno di avvicinarmi e mentre la baciavo sul collo e sulle tette, iniziai a toccarla, masturbandole il clitoride.
Lei dopo poco esclama: “Eh no! Non così…” e mi spinge con decisione la testa verso il basso.
Mentre inizio a darmi da fare leccandola, sento che la sua presa sulla mia testa è sempre un po’più serrata nei momenti in cui anziché leccare, le succhio il clitoride con le labbra…
Così inizio a darci dentro e succhio il suo clitoride con forza… La sua stretta ormai è forte e mi tiene attaccata a se con veemenza, finchè non viene ansimando fortemente!
Io sotto sotto ero eccitatissimo: era il mio primo incontro con una coppia e nonostante mi avessero scelto per guardare e basta, non solo mi avevano fatto giocare… ma ero anche riuscito a far godere lei leccandola!
Lei con un gran sorriso mi fece sdraiare sul sedile e me lo prese in bocca…. La situazione era talmente infuocata che neanche 5 minuti dopo ero io ad ansimare e a schizzarmi tutto sulla pancia mentre lei mi masturbava ancora….
Mi diede una leccata sull’asta e si presentò: si chiamava G., il suo compagno Max, come me!
Salutandomi mi dissero di risentirci su un sito che si chiamava 1000coppie o qualcosa del genere... ma io purtroppo quel sito non l’ho mai trovato….
Fortunatamente ne trovai altri di siti all’epoca… che mi permisero di conoscere alcune belle coppie con cui tuttora mi sento ancora…. Finchè pochi mesi fa’ approdai finalmente qui!
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11 years ago
dott.Max,
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History of violence 9
Sergio mi riporta alla mia auto parcheggiata sotto casa sua. Ci salutiamo con un bacio. Torno a casa con un carico di sensazioni contrastanti. Ecco i miei propositi di finirla e di tornare ad una vita normale sciacquati via da una giornata che di normale non ha avuto nulla. Tutte le sensazioni provate me le sento appiccicate sulla pelle e non mi danno neppure fastidio. Neppure le due ore passate con il laido vecchio mi disturbano, neppure ora che l'eccitazione sessuale si è placata. Oggi ho fatto e subito cose che dovrei definire disgustose, che chiunque definirebbe disgustose, ma che invece fanno inspiegabilmente parte di me e della mia nuova normalità. Percepisco la mia sessualità come un pozzo di cui non conoscevo l'esistenza ma di cui ora non vedo il fondo, e ogni volta che qualcuno abusa di me si illuminano per un'istante profondità di quel pozzo che sono sempre esistite. La mia parte oscura si compiace di ciò che è successo oggi. La mia parte razionale lo trova folle, ma in questo momento la mia parte razionale non ha voce in capitolo. Dovrei provare un senso di colpa profondo verso Rodolfo invece la sorda e sordida sensazione di fondo che mi porto dentro è che tutto ciò accade perchè Rodolfo ciò che mi piace profondamente non lo sa scoprire, non lo sa vedere e non sa darmelo.
Riaccendo il cellulare. Quattro chiamate di Rodolfo e due dei miei. Accidenti. Lo richiamo. Guardo l'ora, sono le 17.00. Mi chiede dove sono stata, mi ha chiamata in ufficio e gli hanno detto che non c'ero, mi ha chiamata a casa e mia madre, stupita, gli ha risposto che sapeva che stavo in ufficio.
Doppio accidenti. Come odio dover mentire.
Non riesco a pensare velocemente, l'unica cosa che mi esce è che ho preso la giornata per... preparargli una sorpresa. Lui subito si intenerisce, e io mi irrito con me stessa pensando che ora mi toccherà inventare qualcosa che giustifichi questa "sorpresa". Mi chiede se può venire da me più tardi, che non riesce a resistere. Sorrido dolcemente alle sue parole, dopo cena andremo di nuovo a fare una "passeggiata", che ovviamente ci porterà in garage a consumare in anticipo un altro po' di questo matrimonio che ci attende...
Chiamo Sergio, gli dico che sono impossibilitata a muovermi l'indomani, memore della sua richiesta di tenermi libera per tre giorni. Mi risponde brusco che non è possibile, lui ha già sentito delle persone. Mi dice che dovrò tenermi comunque libera nel primo pomeriggio. E' già qualcosa. La sera Rodolfo mi raggiunge, ci sono un po' di discussioni su quanto accaduto stamane. Percepisco che è preoccupato. E' anche una fortuna che questo salame di un fidanzato stia iniziando a percepire qualcosa, vuol dire almeno che proprio tonto non è. La mia grande arma è la seduzione, che posso usare a piacimento. Gli chiedo di portarmi fuori a bere qualcosa, e questa richiesta lo lascia un po' interdetto. Difficilmente io e lui usciamo la sera, a parte il venerdì/sabato, e difficilmente usciamo alla ventura, in giro senza una meta precisa, cercando soltanto un locale dove dargli sotto con l'alcool.
Ho un'idea che improvvisamente mi solletica. Rodolfo viene a prendermi alle 21, mi faccio trovare come lui non mi ha mai vista: l'abitino elasticizzato che piace tanto a Sergio, scarpe con i tacchi, calze autoreggenti, trucco sul viso. Rodolfo mi guarda come se non mi riconoscesse. Sono vestita sexy, ma non da troia, ma per lui è un bell'effetto.
- "Ma come ti sei combinata?" mi fa, sbalordito.
- "Ti avevo promesso o no una sorpresa?".
Ci mettiamo in macchina. Gli dico di dirigersi verso Campo de Fiori. Rodolfo non riesce a staccare gli occhi dalle mie gambe.
- "Cosa fai, mi guardi?" mormoro sorridendo.
- "Non ti avevo mai vista così... Sei fantastica" mormora di rimando lui candidamente.
Mi appoggia una mano su una coscia, risale. Arriva al bordo dell'autoreggente. Lo fermo.
- "Alto là, bel giovanotto, non è ancora il momento". Lui, dolcissimo amore mio, è diverso dai porci che frequento, e desiste subito.
Arriviamo a Campo de Fiori, parcheggiamo, lo prendo per mano e lo porto al locale di Enzo.
Più volte Enzo mi ha pregata di frequentare il suo locale, portandoci anche il mio uomo. Spero proprio che lui ci sia, mi intriga da pazzi far conoscere il mio uomo ad uno dei miei amanti.
Entriamo, non vedo Enzo. Uno dei camerieri ci porta ad un tavolo. Stasera c'è musica dal vivo, un piccolo gruppo blues. Il cameriere mi riconosce e io riconosco lui, ma non lo dà a vedere, per fortuna. Gli chiedo dov'è Enzo e mi risponde che sta per tornare.
Ordiniamo drink alcoolici, ho voglia di sballarmi un po' e di far sballare un po' il mio orsacchiotto. Rodolfo mi chiede chi è Enzo e come faccio a conoscerlo. Improvviso dicendo che è il padre di una mia collega che gestisce il locale e che ci sono già venuta con lei un paio di volte. Rodolfo la beve.
Siamo al secondo drink quando Enzo improvvisamente ci raggiunge al tavolo.
- "Francesca, che bella sorpresa!" Gli sorrido.
- "E lui è il tuo fortunato quasi-marito?".
Presento Rodolfo ad Enzo. Enzo, da buon gestore di locale, sa essere molto cordiale. Rodolfo da parte sua è un po' impacciato e lascia all'altro l'iniziativa. Se sapesse le volte che Enzo mi ha sbattuta...
Chiacchieriamo piacevolmente una decina di minuti, poi Enzo ci lascia scusandosi perchè deve occuparsi del locale. Ora c'è molta gente e quasi tutti i tavoli sono occupati.
L'orchestrina blues ha iniziato a suonare. Tengo d'occhio Enzo che va e viene dalla sala. Dopo una mezzoretta lo vedo finalmente rilassarsi dietro il bancone, vicno alla cassa. Mi alzo dal tavolo con una scusa e lo raggiungo. Enzo mi sorride, con un tono diverso da quello usato prima al tavolo. Scambiamo qualche chiacchiera. Mi guarda con desiderio, mi dice quanto sono bella e desiderabile. Mi assale una voglia improvvisa e sconvolgente di farmi scopare da lui. Lui se ne accorge, mi chiede di seguirlo. Mi gira la testa, guardo verso Rodolfo che appare rapito dalla musica. Forse non posso osare tanto. Ma Enzo entra nella porta della cucina e mi fa cenno, lo seguo. In cucina ci stanno due ragazzi affaccendati a preparare piatti. In fondo alla cucina c'è una porta, Enzo mi afferra per mano e mi ci conduce, i due ragazzi ridacchiano ammiccando. E' una stanza piccola, scura, deve essere il magazzino del locale. Enzo chiude la porta, tira fuori il cazzo dai pantaloni, io mi inginocchio e glielo prendo in bocca senza la minima esitazione. Sono eccitata da impazzire: spompino il padrone del locale mentre il mio fidanzato sta al tavolino a pochi metri di distanza senza sospettare nulla, in un sordido magazzino con due camerieri dietro la porta che sanno benissimo cosa sta succedendo. Ad Enzo in pochi secondi il cazzo è diventato di marmo. Mi fa alzare, mi fa appoggiare sul termosifone, mi tira su il vestitino e abbassa gli slippini. Si sputa sulle dita e me le infila con decisione nell'ano. Lo slarga ed inumidisce poi si prende il cazzo nella mano e lo guida dentro le mie natiche. Favorisco la sua manovra inarcando il bacino, lui spinge, lo prendo tutto dietro in un solo colpo. Enzo inizia a montarmi e ad insultarmi dandomi della vacca, mi fa letteralmente impazzire. Mi sento aperta in due, il porco mi martella per almeno tre minuti d'orologio.
- "Dai che dobbiamo sbrigarci" gli faccio ansimando.
Enzo mi assesta ancora una decina di colpi violenti nel didietro poi estrae il membro e mi costringe ad inginocchiarmi. Non c'era bisogno di costringermi ma accetto il suggerimento. Gli sego il membro eretto, ma lui mi prende la testa con una mano e me lo preme sulle labbra. Apro la bocca, il suo cazzo ma la invade e poi subito uno spruzzo sapido me la riempie. Ingoio senza problemi e gli pulisco la cappella con la lingua spremendo il membro con la mano. Mi rialzo e mi dò una sistemata, mi aggiusto le mutandine e le autoreggenti controllando che non ci siano lacerazioni poi mi abbasso il vestitino. Usciamo dal magazzino, i due ragazzi intonano un "ALEEEE'" lui li insulta semiserio invitandoli a farsi i ca##i loro.
Saranno trascorsi poco più di cinque minuti quando torno al tavolo da Rodolfo.
Rodolfo mi chiede premurosamente dove sono stata, gli rispondo alla toilette. Affianco la mia sedia alla sua, mi stringo a lui. Piano piano mi avvicino mentre la musica dell'orchestra intona un pezzo lento. Appoggio la bocca sul collo di Rodolfo, glielo bacio, poi glielo lecco.
Lui reagisce accarezzandomi i fianchi allora gli sussurro all'orecchio parole insinuanti.
- "Lo sai perchè ci ho messo tanto?".
_ "Perchè?"
- "Perchè alla toilette mi sono toccata un po'..."
Rodolfo non risponde ma vedo che diventa paonazzo. Dopo un poì soggiunge:
- "Che... che cosa?". Allora continuo
- "Ho fatto pipì e poi... mi sono toccata un po' la passera... ti dispiace?"
Rodolfo è sempre più paonazzo. Se gli dicessi che adesso ho il culo piacevolmente dolorante dal servizietto che mi sono fatta fare dal padrone del locale e che ho ancora sulla lingua il sapore della sua sborra gli prenderebbe un infarto.
- "Ora ci torno... e ti aspetto lì, l'ultima porta...".
Mi alzo senza guardarlo e mi avvio alla toilette. Il bagno del locale è molto ampio, c'è un disimpegno davanti a sei spaziose cabine. L'ultima è quella per i disabili ed è decisamente grande. Appena vedo Rodolfo entrare dalla porta principale del bagno mi infilo nella maxi-cabina. Lui subito ci si infila dopo di me. Chiudo a chiave la porta e mi butto su Rodolfo come una tigre. Gli infilo la lingua in bocca e con le mani gli armeggio la patta dei pantaloni.
Ho fatto l'amore con il mio Rodolfo centinaia di volte ma lui una vera troia non l'ha mai scopata. E' ora che cominci a farlo. Gli tiro fuori il cazzo dai pantaloni, è già eretto. Allora queste cosine non gli dispiacciono troppo. Glielo prendo in bocca e glielo ciuccio nella maniera più volgare possibile. Con un maestro come Sergio è difficile non riuscire a fare pompini decisamente volgari. Sputo sul cazzo del mio fidanzato e poi glielo riprendo in bocca mentre gli massaggio le palle.
- "Ti piace sbatterti questa troia nel cesso di un locale eh?" gli faccio.
Ma ho calcolato male l'effetto che queste parole avrebbero avuto sul mio lui. Appena glielo riprendo in bocca Rodolfo comincia a gemere. L'argine è rotto, la porcata profferita lo ha trascinato oltre il punto di non ritorno. Mi viene in bocca e mi ci scarica tutto il suo piacere rantolando. Dopo 10 minuti mi ritrovo ad ingoiare una seconda sborrata.
Ci ricomponiamo, usciamo e torniamo al tavolo. La manovra non è sfuggita ad Enzo che da dietro il bancone, senza farsi notare dal mio lui, mi strizza l'occhiolino.
Sono ancora carica, ma so per esperienza che dopo che Rodolfo è venuto il suo periodo refrattario è bello lungo, quindi per stasera i giochi sono finiti. Avevo deciso di dare per la prima volta il culo al mio uomo nella toilette del locale di Enzo... ma si vede che è destino che questo sarà il mio regalo per lui nella prima notte di nozze.
47
6
11 years ago
fd5947,
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Non era la prima volta (segue)
Eros si abbandonò sul divano e per un pò si godette il massaggio penico almeno fino a quando, preso da una improvvisa frenesia, si alzò di scatto dal divano e, mentre cominciava a liberarsi del resto dei vestiti, mi chiese, anzi praticamente mi ordinò, di finire di spogliarmi e mettermi in ginocchio sul sedile del divano.
Ero confuso e spaventato ma anche eccitato per la recente e sconvolgente scoperta di poter dare piacere a un ragazzo e pedissequamente.....obbedì, mi tolsi gli abiti, mi posi in ginocchio sul sedile del divano e mi appoggiai coi gomiti allo schienale e aspettai.
Ma ero troppo giovane e inesperto e non mi era completamente chiaro cosa dovevo aspettarmi almeno fino a quando non vidi volare al di sopra della mia spalla glil slip di Eros che, quindi, si piazzò alle mie spalle, mi afferrò per i fianchi e mi attirò verso di lui o meglio verso il suo baricentro.
Sentì la forza del suo cazzo gravare sulle mie natiche e la veemenza delle sue mani che le spalancavano ma quando Eros puntò il proiettile di carne sul mio buchino e cominciò a spingere nel tentativo di violarlo allora fui preso dal panico, spinsi via l' amico, raccolsi i miei vestiti e scappai via inseguito dagli improperi e dalle suppliche di Eros.
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Probabilmente erano trascorsi solo pochi secondi ma a me sembrò di riemergere da quel ricordo dopo mesoni e mesoni.
Ero tornato presente e mi accorsi con un brivido che nel frattempo Eros, forse scambiando il mio momentaneo rapimento per qualcos'altro, si era fatto pericolosamente vicino e mi stava di fronte in piedi e aveva maliziosamente lasciato che l'accappatoio si aprisse completamente lasciando completamente in vista cucuzza e cucuzzaro e da quella esigua distanza potevo ammirarne non solo i contorni ma anche l'intrico di venuzze che percorreve il magnifico pezzo di carne e sentirne persino l'afrore, forte e penetrante.
Ancora fu capace di disorientarmi pronunciando questa semplice battuta, testuale, "Non cercare di capire perché dovresti farlo, fallo e basta".
Ricordo come fosse oggi la scossa che mi attraversò il cervello mandandolo in corto circuito quando Eros dopo avermi afferrato la mano se la portò all'inguine lasciando che di mia sponte le facessi compiere il resto del breve percorso.
C O N T I N U A
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11 years ago
Shemale2011,
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Una coppia affiatata
Piove, sono appena uscita dall’ufficio e stò tornando a casa a piedi, abito a poca distanza dal lavoro, ma sembra che tutto ad un tratto il cielo abbia deciso di fare il Diluvio Universale. Il piccolo ombrello che ho viene distrutto dal vento, lo butto in un cassonetto e cammino sotto la pioggia. Arrivata a casa vado in bagno, esco dai vestiti completamente fradici e entro nella doccia. Il getto d’acqua tiepida colpisce i miei seni. Il tepore dell’acqua mi ricorda molto lo schizzo del seme di un maschio, farmi sborrare sul mio seno prosperoso è una cosa che mi piace moltissimo. Sento il rivolo dell’acqua scorrere lungo il corpo, mi piego all’indietro e il tepore ora scorre fra le labbra dischiuse della mia vulva. Mi accarezzo i seni, sento i capezzoli turgidi, ho voglia di fottere. Penso mentalmente all’ultima volta che l’ho fatto: appena due giorni fa!. Ho voglia, ma mi sento inquieta, sento che la solita scopata forse non basta. Mi lavo, esco e mi avvolgo nella bianca spugna del mio accappatoio. Asciugo velocemente i miei lunghi capelli e vado in cucina per vedere cosa posso fare per cena, fra poco mio marito e i miei figli tornano e poi devo andare a riprendere la mia piccolina che sta da mia madre, lei ha solo due anni. Sono assorta nel pensare che quasi non sento l’arrivo di Armando mio marito. Mi abbraccia da dietro, sento il suo sesso quasi duro appoggiarsi la solco delle mie natiche,
“ummuhhhumm.. che buon profumo ha la mia donna.” Mi dice abbracciandomi forte, mi bacia sul collo, cosa che mi fa subito impazzire.
Mi rigira, bacia e poi si accorge del mio stato d’anima un po inquieto. Mi fissa e vuole sapere quale sia il motivo del mio broncio. Mi osserva e senza aspettare una risposta mi spinge contro il tavolo della cucina, mi gira dietro e si abbassa. Sento la sua lingua farsi strada fra il solco delle mie natiche, mi lecca le umide labbra, mi sto subito eccitando, vorrei dire che fra poco arrivano i ragazzi e rischiamo di farci “beccare ” così, ma l’eccitazione che ne deriva da questo è troppo forte, lo lascio fare e in breve mi strappa il primo orgasmo,
…….humhuhumumumm…… ssiiiii…….. vengono…………..sssiiiiii…….mmhuuuhmmm…..
Si solleva, sento che ha armeggiato con la chiusura dei suoi pantaloni, immediatamente la dura cappella si appoggia all’imboccatura della mia fradicia figa e con un colpo secco entra dentro di me fino in fondo.
… aaahhhh …. Ssssiiii ………..huummmmmhhmm …… siiiiii ddddaaaiiiiii……. Siiiiiii ……
Mi pompa velocemente, godo, vengo soffocando il grido per non far troppo rumore. Mi fotte con forza, duro come piace a me quando lui è molto eccitato. Mi strappa l’ennesimo orgasmo, e sento che mi sta pompando più velocemente, deve essere al limite anche lui, mi giro lo guardo con occhi languidi di piacere, e con un filo di voce gli dico:
“ in bocca, sborrami in bocca.”
Lo sento affondare ancora qualche duro colpo poi esplode. Ho appena il tempo di inginocchiarmi davanti a lui e appoggiare la violacea cappella sulle mie carnose labbra che mi riempi la bocca di sborra. Tre schizzi potenti, segno di estremo godimento accompagnati da un sommesso grido.
……… siiiiii ….. bevviiiiiii….. sborrroooo……….. siiiiiii …..
Bevo, succhio, pulisco e rimetto dentro. Il tempo di ricomporci che sento lo scatto della porta aprirsi, sono mio figlio con sua sorella. Armando esce per prendere la piccola mentre io preparo la cena. Solite cose, cena, io, che metto a posto casa e a letto la piccola, i miei figli che si rintanano nelle loro camere e Armando che parte per andare al lavoro, questa sera turno di notte. Lavoro duro il suo, passa ore e ore davanti ad uno schermo, non è permessa nessuna distrazione. Lavorando questa sera poi avrà due giorni di riposo, questo significa che sabato sera saremo liberi di uscire a divertirci un poco. Mi infilo nel letto, ripenso a quando lui è tornato prima di cena, alla “sveltina ” fatta a rischio di essere scoperti. Non è la prima volta che succede. Ci siamo conosciuti sui banchi della scuola media, eravamo molto giovani, ma nel tempo poi si è rivelato un compagno fantastico. Attento, alle mie esigenze, riesce sempre a interpretare i miei stati d’animo e ha regalarmi momenti unici di intenso piacere, specie se vi è il rischio di essere scoperti. Come quando veniva a trovarmi la sera, quando eravamo fidanzati. Quando lui andava via io lo seguivo nel pianerottolo di casa; quante sere mi ha scopato in piedi appoggiata al muro con il rischio di essere scoperti da mai madre. Erano momenti unici di intenso piacere. La fase successiva è stata la scoperta del piacere di essere osservati mentre lo facciamo. Tutto risale a due stati fa. Eravamo a casa dei miei. Lui era tornato dal suo solito giro in bici, entra in bagno per la doccia e mi chiama per portargli l’accappatoio. Ricordo di essermi abbassata e mentre ero con il culo alzato lui mi è venuto da dietro e mi ha messo una mano sul seno, mentre sento il cazzo durissimo premere fra le mie natiche.
“ lascia perdere che non siamo a casa nostra, di là c’è mamma e Anna, e poi lo abbiamo fatti ieri sera, sei insaziabile.” Cerco di divincolarmi, ma non mi lascia, anche perche io stessa sono immediatamente eccita dall’idea di scopare lì.
Mi solleva una gamba e me la fa appoggiare alla vasca, mi apre la leggera vestaglia a fiori che mi ha prestato mia madre, si inginocchia e infila dentro la testa fra le mie cosce. Mi lecca, subito mi eccito tantissimo, mi succhia e io mi sbrodolo da morire. Si diverte a succhiarmi il clito, come se volesse farmi un pompino, impazzisco, stringo le cosce quasi soffocarlo dal piacere che provo. Mi strappa un lungo gemito che soffoco per non fare casino. Lui si siede sul bordo della vasca, io m’inginocchio davanti a lui e glielo prendo in bocca. Lo pompo, è durissimo, si deve essere eccitato per la situazione, lo insalivo, lo succhio, ma sono lago fra le cosce. Mi rialzo, mi appoggio con una mano al lavandino e l’altra al bordo della vasca. Piegata cosi lo sento entrare da dietro dentro di me. Un toro scatenato. Mi sfonda con colpi durissimi, ha il cazzo dura che sembra di ferro, è la situazione che lo eccita da morire. Mi pompa, godo e lui mi sbatte sempre piu forte, vengo ma non posso urlare, sono scossa da brividi di piacere fortissimi. Lui è incredibilmente forte, mi scopa come impazzito. Alla fine dopo che sono venuta alcune volte lo sento che sta per venire pure lui, mi preparo a riceverlo in bocca. Mi piace la borra in gola, sulle tette, e anche dentro, ma vista la situazione decido che in gola sia la migliore situazione. Si ferma di colpo, mi fa inginocchiare con le spalle alla finestra semi socchiusa. Infilo tutto il palo in bocca e ricevo la sua copiosa sborrata direttamente gola. Lo succhio con devozione, mi ha regalato un momento di intenso piacere. Mi ricompongo e lo lascio fare la doccia. Quando la sera siamo a letto mi chiede se mi era piaciuta la scopata dentro il bagno. Lo guardo, gli rispondo affermativamente, lui sorride,
“ se ti dicessi che mentre stavamo scopando Anna, nostra cognata ci ha guardato dalla finestra che da, nel retro della casa tu chi mi dici, sei dispiaciuta?” mi confessa osservando la mia reazione.
Lo osservo per capire se sta scherzando o dice il vero. Assodato che quello che ha detto è la verità mi sento un fuoco starno fra le gambe, gli chiedo i dettagli e lui me li racconta mentre infila la sua mano fra le mie cosce.
“ Quando ti inginocchiata per prenderlo in bocca attraverso il riflesso dello specchio ho visto una figura fra la finestra e il muro. Per un momento ho pensato che fosse uno dei ragazzi, o nipoti, ma era troppo alto come statura e poi quando di sei piegata e ti ho preso da dietro l’ho riconosciuta, era Anna. Avrebbe potuto andarsene, invece è restata guardare dentro quello che stavamo facendo noi. Dallo specchio, che essendo un poco più spostato verso la finestra ho visto che mentre ti sbattevo lei si toccava i seni e fra le gambe, credo che abbia goduto del fatto che ti chiavavo come un toro scatenato, mi sono eccitato tantissimo.”
Mi racconta mentre la sua mano ora è intrisa dei miei umori, sapere che mia cognata ha visto noi scopare mi eccita tantissimo. Allungo la mano e sento che pure lui è perfettamente in tiro. Mi sposto su di lui e m’impalo sul suo cazzo svettante come una colonna di marmo. Abbiamo scopato da far paura quella sera, credo che ognuno di noi avesse nella mente l’immagine di lei che ci guardava e questo ci ha eccitato moltissimo. Mi passo una mano fra le cosce, vorrei fare sesso, ma non la solita scopata che comunque con Armando non è mai “solita”, ma vorrei vivere una situazione diversa, più eccitante, ma non mi viene in mente nulla. Improvvisamente dalla strada che passa davanti a casa una vettura passa suonando il clacson, il rumore mi infastidisce, mi alzo per chiudere la persiana, e quando l’ho chiusa il mio sguardo viene attratto da una coppia che si sta baciando in auto, lì, sotto casa. Nulla di strano, alcuni baci e qualche effusione che mi illuminano la mente. Prendo il cellulare e scrivo un messaggio al mio amore. So già che fino a domani mattina alle sei quando esce dal lavoro non lo leggerà, per regolamento non lo può portare con se al lavoro ma, credo che gli farà piacere: “ amore, che ne dici di un carsex questo sabato? Un bacio Luisa.” Lo invio e ritorno sotto le coperte, mi eccita l’idea, mi lascio avvolgere dal sonno.
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11 years ago
admin, 75
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Estate
Laura aveva l’appuntamento con lui, dopo aver far fatto shopping con me, dovevamo incontrarci in un bar per prendere un caffè. Lui era li ad aspettarci, mentre beviamo il caffè e mi accorgo dai loro sguardi una certa complicità pensando a come sfruttare la mia presenza, sperando che io sia più disponibile dell’anno precedente. Durante il tragitto per andare a casa di lei, (il marito non c’è è al lavoro), cominciano le prime le allusioni nei miei confronti ricordandomi se mi erano piaciute le foto speditemi per mms dove in molte si vedevano loro che facevano sesso, e in altre lei che gli faceva un pompino sempre con il cazzo in primo piano. Tutto questo gli serve per farmi eccitare, ma non ce n’è bisogno, non sanno che è un anno che penso a queste vacanze e che vorrei trascorrerle all'insegna della trasgressione, visto che lo scorso anno non si era concretizzata per dei motivi sorti all'improvviso. Arrivati entriamo in casa, nel soggiorno c’è un divano appoggiato a una parete, (lo stesso dove qualche anno prima un pomeriggio, Laura ci si è sdraiata dopo che le avevo proposto un rapporto lesbo e mi aveva fatto vedere, toccare e leccare la sua fica (raccontandomi un incontro a quattro con l’altra lei bisex), ma poi si era ritirata dolcemente lasciandomi con tutta la mia eccitazione repressa e il sapore della sua fica in bocca). Appena dentro ci siamo guardati, sicuri che qualche cosa doveva e poteva accadere. M’ hanno chiesto se preferivo salire al piano di sopra dove c’è un altro divano e una camera da letto, ma ho risposto che preferisco restare li dove ero, se volevano potevano salire loro, (sono talmente sicura di me stessa e credo di respingere ogni loro tentativo). Si sono seduti sul divano uno vicino all’altra poi dopo una breve ma intensa pomiciata si sono spogliati completamenti lasciandomi di stucco. Laura a cosce aperte si fa toccare la fica muovendosi e mugolando dal piacere tenendo il cazzo duro di lui in mano, poi glielo prende in bocca per prepararlo. Si siede sul bordo del divano, di fronte a me, con la fica rasata a bella vista e lui, (un gran fico che non ti dico), vicino, mentre io per estraniarmi, mi siedo su uno sgabello un po’ distante da loro, ma che riesco a vedere ogni più piccolo particolare. Nel vedere tutto quello che succede mi eccito, mi allontano per versarmi una bibita ghiacciata tanto per pensare ad altro, ma sento che il mio corpo prova un senso di malessere generale che non riesco a estraniarmi. E’ troppo coinvolgente quello che sto vedendo: è come essere dentro un film un porno, non da spettatrice, ma da attrice, coprotagonista. Mi sento troppo accaldata, vado in bagno per rinfrescarmi. Lì dentro da sola, con una mano vado a sentire la mia fica, è bagnata. Ti telefono dicendoti che di là loro due stanno facendo sesso e io me ne sto seduta su uno sgabello a fare la “guardona”, e che la situazione è intrigante ma è bello vederli senza partecipare. Rientro, mi siedo e vedo lei che continua a fargli un pompino mentre lui le lecca la fica. Mi sto eccitando di più,…. la mia figa è un lago di umori e sono preda di frequenti fremiti e sussulti dell’addome,…..non posso, non devo pensarci!! (L'ho promesso a me stessa devo estraniarmi) mi sto eccitando al solo pensiero di fare sesso con loro due!…… la mia mente è come annebbiata, confusa nel vedere quei corpi, non ho più la certezza di rimanere solo a guardare……apro le cosce e incomincio a toccarmi la fica, rivolta verso loro, prima da fuori i pantaloncini, poi con la mano infilata dentro, vado oltre il perizoma, tra i peli e mi tocco la fica. Sento il clitoride duro tanto che sembra un piccolo cazzo e toccandolo provo un piacere immenso. Muovo la mano lentamente, con dolcezza ma con molta decisione, stando bene attenta a non provocarmi l’orgasmo. Mi vedono e anche per questo la loro eccitazione aumenta. Li vedo parlottare a voce bassa guardandomi e subito dopo Laura, si mette a pecora appoggiata allo schienale del divano guardandomi con l’aria di chi vuol far provare invidia, con il suo bel culo all’aria. Lui mi guarda e capisce quello che sto provando e desiderando, lo capisce tanto che mi chiama insistentemente perché l'aiuti, vuole metterglielo nel culo. Gli dico che preferisco guardare, (ho in testa però un solo pensiero: provare questa nuova avventura,…….) Lui ci prova ripetutamente a entrare, ma lei si lamenta dal dolore. Mi chiama ancora. Sono combattuta se andare da loro, ma eccitatissima come sono non riesco a dirgli di no. Mi avvicino al divano, mantenendomi un po’ distante, perché so che se l’aiuto poi non riesco a rimanere fuori da spettatrice. Chiedo se posso fare una foto con il telefonino, per ricordo di quel giorno, cosa che loro due accettano molto volentieri; (è molto eccitante vederli in quella posizione ). Lui mi chiede ancora di aiutarlo, allora facendo cadere tutte le mie perplessità acconsento posizionandomi alla sinistra del culo di Laura. Cerco di rassicurarla, parlandole nell’orecchio dicendole che deve rilassarsi perché solo così riesce a farselo entrare senza sentire dolore. La mia voce tradisce l’eccitazione che provo. La tocco e con le mani, allargo le chiappe, gliele divarico, fino a far vedere a lui il buco del culo dove subito le appoggia il cazzo per entrare. Vedendo che non riesce ad entrare mi prega di aiutarlo ancora di più. Con decisione le allargo ancora di più le chiappe, le sputo sul buco per lubrificarlo e per bagnarlo, le ficco anche due dita dentro per aprirlo bene, sperando che tutto questo serva, per facilitare l’ingresso del cazzo. Il cazzo non entra lo stesso, allora mi metto a 90° gradi davanti a lei e le lecco il culo. Lei geme e mugola dal piacere. Lui, vedendomi in quella posizione e così partecipe e eccitata, ne approfitta per accarezzarmi i fianchi, poi con molta delicatezza ma con decisione mi abbassa i pantaloncini e rimango solo con il perizoma mettendo in risalto il mio bel culo. Non dico niente, lo lascio fare, ma sentire le mani di un uomo dietro che mi toccano il culo, poi entrano in mezzo al solco fino a scendere alla fica, mi eccito da morire. Presa da questa situazione lecco culo e fica a Laura, più avidamente, mi sento una cagna in calore. Le dita di lui le sento entrare toccandomi il clitoride e piano piano entrare dentro la fica. Ho un brivido lungo il corpo non ce la faccio più a resistere, smetto con lei e mi giro, vedo il suo cazzo duro di fronte a me che non aspetta altro che essere usato e lasciandomi andare, (ma si sa la carne è debole) glielo prendo in mano e me lo metto in bocca, per lubrificarlo di saliva e comincio a spompinarlo muovendo la testa avanti e indietro alternando movimenti lenti a velocissimi. Luca mi mette la mano dietro la testa e comincia ad assecondare i miei movimenti il ritmo è sempre più crescente, lui è eccitatissimo, sento il suo respiro che si fa sempre più affannoso a tratti emette dei gemiti di piacere, io non so da cosa sono presa, non lo voglio scopare, non sono nemmeno io cosa voglio, mi fermo incrocio il suo sguardo con il mio, lui mi sorride eccitato. Sccendo con le labbra ben oltre la metà del suo cazzo mi fermo e incominciò a stringere e a succhiare con forza risalendo con estrema lentezza. Gli lecco la cappella, glielo lubrifico con la saliva e poi, a malavoglia, glielo appoggio nel buco del culo di Laura. Lo tengo con la mano puntato, mentre lui spinge sempre più forte, fino a che riesce a far entrare solo la cappella, ma per lei che l’ha preso dietro poche volte è troppo doloroso ! Visto che non riesce a entrare di più lo leva e con un colpo secco e glielo mette nella fica e comincia a scoparla. Per non sentirmi esclusa, mi sdraio sotto la pancia di lei, come se facessimo un 69. Laura nel vedermi e sentirmi sotto di lei, perde la sua vocazione etero, comincia a leccarmi la fica che le sta a un palmo dalla bocca, mi eccito ancora di più, le bacio la fica, con le mani le spalanco le grandi labbra e le entro dentro con la lingua, cerco il clitoride, lo accarezzo, lo stringo tra le labbra e lo tiro, poi lo lecco e lo succhio come se le stessi facendo un pompino. Il ritmo delle mie succhiate aumenta. Ormai Laura è una troia in calore e mi chiede di farla venire. A pochi centimetri dai miei occhi vedo il cazzo di lui entrare ed uscire dalla fica. Comincio a leccare tutto ciò che è a portata della mia lingua: il clitoride, le grandi labbra che circondano il cazzo, quando esce dalla fica il cazzo, poi lecco nuovamente il clitoride quando il cazzo rientra completamente nel ventre di lei, mentre con le mani accarezzo, massaggio, e le metto un dito nel culo. Poi tu pensa e vedi bene lei…. Di colpo si gira, sicuramente dietro suggerimento di lui, si è siede sul bordo divano provocatoriamente a gambe aperte verso di me, mi metto allora a pecora davanti a lei e continuo a leccarle la fica, non contenta le infilo due dita dentro con lunghe penetrazioni per scoparla con forza, ha la fica che versa umori, con l’altra la sditalino. Spalanco le sue labbra e assaporo quel succo che cola copioso dalla sua fica eccitata. Infilo la mia lingua dentro, la bacio come se fosse la sua bocca, poi cerco il piccolo clitoride duro come un piccolo cazzo e lo spompino con le mie labbra!!!! Lei si divincola dal troppo piacere, geme, mi afferra i capelli e mi sospinge su e giù dando il ritmo ai miei colpi di lingua. Mi fermo, lei s'infila due dita nella fica e comincia a farsi un ditalino.....io la guardo a lungo, poi sfilo le sue dita bagnate le metto nella mia fica e infine le avvicino alle nostre bocche e lecchiamo insieme i nostri sapori. Siamo due gran troie. A quella vista eccitatissimo, mi piega a 90° mentre Laura mi accarezza le tette e mi tiene ferma per lui, ma non ce n’è bisogno. Luca comincia a strofinare con le sue dita la parte anteriore del mio perizoma accorgendosi che è bagnato dei miei umori vaginali Nel sentirmelo toccare, allargo ancora di più le cosce per dargli più spazio, sento che delicatamente infila le sue dita dentro il mio perizoma accarezzandomi teneramente la mia fica. Sono eccitatissima ho voglia di godere, la mia fica reclama il suo cazzo, il mio bacino ora inizia ad assecondare i movimenti della sua mano. Luca mi prende il clitoride tra il pollice e l'indice e lo strofina velocemente ….uuuuh, emetto un gemito, godo in modo pazzesco comincio a muovere convulsamente le mie anche spingendo la mia fica verso la sua mano. Non riesco più a sopportare il perizoma, con una mossa decisa e velocissima me lo sfilo, dalle cosce fino ad abbassarmelo tutto sino ai piedi. Rimane di stucco, adesso ha capito che sono disposta a tutto. Lui sfila il perizoma, decisamente quella posizione non è delle più comode per agevolare l'azione che lui ha intrapreso e che io voglio che continui a compiere. Comincia a baciarmi delicatamente le natiche ed i glutei mi divarica le gambe, si abbassa, per leccarmi le cosce dall'interno, la mia eccitazione è al massimo, sento Luca che stringendomi le natiche tiene aperto il profondo solco anale per accarezzarlo in tutta la sua lunghezza con la punta della sua lingua velocissima e simultaneamente con le dita mi sta meravigliosamente sollecitando il clitoride. Cerco di trattenermi nei movimenti convulsi del mio bacino che si contorce sinuosamente spingendosi sempre più verso il suo volto. Il suo viso infatti, è adesso immerso completamente nel mio solco anale sento che la sua lingua sta solleticando teneramente il buco del mio culo, non resisto dal godimento e di li a poco raggiungo infatti un meraviglioso orgasmo con una copiosa fuoriuscita di liquido vaginale, mentre sento i miei umori scendere giù per le mie cosce soffoco i miei gemiti di piaceri leccando ancora con più voracità la fica di Laura. A quella vista, lui che non aspettava altro, m’infila la sua velocissima lingua all’interno della fessura delle chiappe, mentre inizio come una danza erotica, sento il desiderio sessuale che mi pervade intensamente, lui si sofferma un attimo a guardare estasiato il mio culo in bella vista, mi spalanca le natiche e comincia a leccarmi il buco del culo, m’infila un dito, poi due, poi tre, gemo, sento che sono pronta. Luca punta il suo cazzo, mi alzo e mi appoggio alla spalliera del divano e mi piego in avanti per facilitare l’entrata, Luca inizia a spingere delicatamente e la cappella comincia ad allargare il buco del culo, da un'altra spinta, lo sento entrare fino a metà, comincio a sentire un po’ di dolore, ma ho voglia di godere, lui dai miei movimenti capisce che mi sta facendo un po' male, si ferma, ma io gli chiedo di continuare a incularmi senza fermarsi. Da allora un'altra spinta, mi entra tutto nel culo, mugolo per il dolore, lo tira fuori a metà e lo lascia fermo dentro il culo, il dolore lentamente svanisce, il cazzo è sempre rigidissimo, ricomincia di nuovo a spingermelo dentro, ma stavolta mugolo di piacere. Sento il cazzo che comincia a muoversi su e giù dentro il mio culo e nello stesso tempo lui con una mano inizia a masturbarmi, sento le sue dita nella mia fica che massaggiano il clitoride, non resisto più mi abbandono, urlo di piacere, sento il cazzo che riesce ad entrare e uscire per poi rientrare nel mio culo completamente, lo sento sfondarmi, sto godendo da pazzi, mi sta slabbrando il buco del culo, muovo il culo come una pazza, lo roteo, lo spingo contro il suo ventre per farmi infilare sempre più profondamente e stringo ritmicamente lo sfintere intorno al cazzo come se avessi voluto spremergli tutta la sborra che contiene. Sento che mi monta come si fa con gli animali, “godo” Lei mi tiene stretta: sento le vibrazioni del suo corpo ad ogni movimento del cazzo. Laura a preso a incitarlo, sento che gli dice d’incularmi, di farmi godere, gli dice che sono una troia e che mi piace essere chiavata e inculata, Luca va avanti e dietro sempre più forte, mi pompa, sento sbattere le sue palle contro la mia fica e io non riesco a soffocare il piacere. Mentre m’incula mugolo e sbavo, Laura mi guarda arrapata e vuole partecipare, si mette sotto di me per leccarmi la fica, mi tocca e mi lecca con forza, insieme alle dita di Luca, il clitoride sembra che scoppi dal piacere. Sono in preda ad una tempesta di orgasmi il mio corpo vibra di piacere, mi tremano le gambe, stringo con forza la pelle del divano appoggiandoci la bocca soffocando le urla di piacere, sento i mugolii di piacere di lui sta per venire. In preda a delirio di godimento mi afferra i capelli tirandomeli verso di se per poi sferrarmi gli ultimi poderosi colpi di reni facendomi entrare tutto il suo cazzo divenuto oramai padrone assoluto del mio culo. Ecco mi sta assestando gli ultimi violenti colpi, sento il cazzo gonfiarsi, e finalmente mi viene dentro con violenza. Un fiume caldo di sborra mi riempie l’intestino. Poi esausti restiamo sul divano fino a quando le nostre convulsioni ed i nostri fremiti non svaniscono lentamente, per poi abbracciarci ed accarezzarci teneramente. Laura mi tocca il buco del culo mettendo un dito dentro come per alleviare il dolore, cosa che per me è solo piacere, mentre la sborra esce dal buco ancora dilatato, riempiendole la mano. Mentre si è messa il cazzo in bocca di lui per pulire la sborra rimasta. E’ stata un’inculata indimenticabile! Poi Lei mi bacia esplorando con la lingua la cavità della mia bocca facendomi assaporare lo sperma di lui, mi accarezza contemporaneamente i capezzoli, lui invece mi stuzzica ancora deliziosamente il clitoride. Ho la figa, le cosce, il culo ancora unte dello sperma, li accarezzo entrambi passando le mie mani tra i testicoli di lui e con l’altra i capelli di Laura. E’ la fine di quella giornata meravigliosa ripromettendoci che se ci fosse stata un'altra l’occasione, avremmo continuato a fare sesso sempre tutti e tre insieme, appassionatamente!!....
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11 years ago
aspegich,
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Last visit: 10 years ago
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Sei bisex !
Mi chiamo Marco, ho trenta cinque anni e sono sposato da quindici. La mia vita fra casa e lavoro scorre bene, anche il sesso va a gonfie vele, Anna, mia moglie è una donna molto calda e vogliosa. Da un po di tempo però io, mi sento attratto dalle persone del mio stesso sesso. Non so dire come tutto è cominciato, so soltanto che un mese fa andai con mia moglie a comperare delle scarpe in un negozio molto grande. Subito siamo stati aiutati da un commesso, un uomo giovane, moro, fisico asciutto e dalla voce gradevole. In breve ha capito subito cosa cercava mia moglie e ha preso alcune scatole di modelli che rispondevano ai desideri di lei. Quando ha incominciato a far misurare le scarpe a Anna, ho notato che le ha praticato un vero e proprio massaggio al piede, e la cosa mi ha incuriosito. Ho incominciato a osservare attentamente il comportamento del commesso, devo dire che ci sapeva fare, modi garbati, consigli giusti e tanta pazienza. Dopo varie prove lei ha deciso per un modello molto bello, mentre io ero rimasto a guardare il tipo che con estrema pazienza aveva aperto almeno una decina scatole di scarpe. Mia moglie ha anche chiesto se poteva salire al piano superiore dove vi è un’esposizione di indumenti da donna e intimo. Lui le ha portato le scarpe alla cassa poi guardandomi in viso e sorridendo mi ha chiesto se volevo anch’io qualche cosa per me. Il tono della voce mi è sembrato un poco allusivo, ma ho declinato il tutto perche mi sentivo in qualche maniera a disagio, in fondo ero stato tutto il tempo a guardarlo lavorare. Mi sentivo attratto da quel maschio, mi sentivo appena eccitare, ma ho sorriso pensando dentro me che forse era ora di scopare mia moglie. Due sere dopo questo fatto è Anna a provocarmi una piacevole sensazione, mentre mi succhia il cazzo le viene l’idea di accarezzarmi il culo, insinua un dito fin dentro di me. Esplodo in un orgasmo incredibile, a tal punto che lei quasi soffoca nel ricevere in bocca tutta la mia semenza. Dopo quel fatto incomincio a documentarmi. Mi metto a leggere, guardare foto e video di gay. Mi faccio una cultura di un mondo che per me è totalmente sconosciuto, mi eccito anche nel vedere certe immagini di maschi che si fottono o sborrano addosso. Passano alcuni giorni e mentre stò correndo al percorso verde, incrocio il commesso in senso contrario. Ci salutiamo e fermandoci decidiamo di correre insieme. Si presenta,
“ mi chiamo Leonello, ma tutti mi chiamano Leo.” Mi dice guardandomi fisso negli occhi.
“piacere, mi chiamo Marco.” Rispondo.
Incominciamo a correre insieme, ma poco dopo, essendo entrambi scarsi di fiato decidiamo di camminare velocemente.
“ stanno bene le scarpe alla tua signora ?” mi chiede.
Gli rispondo che è molto soddisfatta e che gli manderà delle sue amiche a prenderne alcune per loro,
“ scusa, ma tu massaggi sempre i piedi alle tue clienti prima di misurare le scarpe?” gli chiedo senza guardarlo in viso.
Sorride, mi spiega che è un trucco che ha imparato da tempo, un massaggio mette la cliente più a suo agio e questo rende meglio per gli affari. Ci ridiamo, soprattutto per il fatto che la mia non era molto decisa, lui ribatte che come la mia ne capitano sempre.
“ tu invece eri geloso o ti piaceva guardarmi? Anche tu avresti bisogno di un buon paio di scarpe, specie queste per correre, con questo modello questa sera avrei dei dolori qui, e lì.” Mi dice toccandomi la coscia e il polpaccio. Scatto quasi colto di sorpresa.
“ scusa non credevo di infastidirti.” Mi dice, vista la mia reazione.
Arrossisco, non mi ha infastidito, anzi ho provato un certo brivido che non mi so spiegare.
“ no, nessun disturbo, è che non me lo aspettavo, anzi mi ha fatto anche piacere.” Sussurro a bassa voce.
Lui si ferma, mi guarda dritto negli occhi,
“ Marco, devi sapere che io sono gay, e questo se a te da fastidio è meglio saperlo subito.”
Resto completamente spiazzato da una simile e schietta affermazione. Non che non mi fosse venuto il sospetto, ma sentirselo dire direttamente così mi lascia stupito.
“ Non ho problemi con nessuno, ne tanto meno con i gay. Per me è un mondo tutto sconosciuto e devo dire che in un certo qual modo mi affascina, lo vorrei conoscere, ma non puoi certo dire ad un amico facciamo una cosa diversa.”
Mi scruta attentamente,
“ ma tu di questo mondo che ne sai?” mi chiede diretto.
“ poco o meglio, ne so quanto uno che guarda nei siti porno i video e foto di gay.” Gli rispondo senza abbassare lo sguardo.
“ se davvero sei interessato, potrei aiutarti a vivere la tua prima esperienza. Tu hai in mente solo le immagini che hai visto, quindi ora sarebbe giusto che tu vedessi dal vivo quello che hai solo visto in video, sarebbe diverso per il semplice motivo che tu possa intervenire o andartene se non ti va.”
Mi propone sorridendo.
“non devi decidere ora, pensaci, io ho un amico assolutamente fidato con il quale giocare in tua presenza, tu vedi e decidi, se ti va ti unisci a noi altrimenti ciao, e amici come prima.”
Lo guardo e senza rifletterci su decido, che si può fare.
“dammi un momento per mettermi in contatto con il mio amico e se lui è d’accordo ti chiamo e si fa.”
Passano due giorni durante i quali sono nell’indecisione più assoluta. Metà di me vorrebbe mentre l’altra metà dice che sto scazzando di brutto, io sono etero, e mi piace la figa!, allora perche voglio provare una simile esperienza? Non lo so. Il mercoledì decidiamo di vederci a casa sua. Durante il tragitto sento il cuore battere all’impazzata, mi sento teso, nemmeno al primo appuntamento con una donna mi sono mai sentito così tirato, ma contemporaneamente mi eccita l’idea. Entro. Li trovo insieme, lui si presenta, si chiama Luca, alto, sulla cinquantina capelli corti, fisco massiccio ma non grasso. Leo mi fa accomodare, poi loro incominciano a baciarsi davanti a me che sto seduto su di un divano posto davanti al letto. Lentamente Leo si inginocchia davanti a lui, lo spoglia lentamente e anche lui si denuda, vedo il sesso di Luca, duro teso, di buone proporzioni, mi eccito. Lo osservo ingoiarlo senza nessuna difficoltà. Luca geme, il suo respiro si fa corto, sta godendo del gioco di bocca di Leo che dopo averlo succhiato bene lo fa distendere sul letto.
“ se ti va spogliati e vieni sul letto con noi, vedrai meglio.” Mi dice Leo senza neanche guardarmi, ma continuando dedicarsi a Luca.
Mi spoglio e salgo in ginocchio sul letto . Luca è disteso supino, Leo lo succhia infilandosi tutti il palo in gola, è impressionante la facilità con cui esegue questa operazione. Passano alcuni minuti di silenzio rotti solo dai gemiti di piacere di Luca e dal rumore della suzione prodotta dalla bocca di Leo, sento che mi sto eccitando e decido di avvicinarmi di più. Passo dal lato opposto e vedo bene che lui infila il cazzo fin dentro la gola, sento dentro di me il desiderio di sentire quella bocca sulla mia cappella. Mi avvicino di più. Lui si gira e trova la mia cappella appoggiata alla guancia. Afferra il cazzo, lo porta alla bocca, mi da una slinguata, poi un’altra e in fine infila il glande in bocca. Mi sembra di impazzire! Sento la sua lingua roteare intorno alla cappella in maniera fantastica, mi succhia e poi ingoia tutti il membro in gola. Impazzisco!, mai avuto un simile trattamento, nemmeno da tutte le donne che ho scopato mi sono sentito succhiare il cazzo così. Lo sfila lentamente, poi avvicina la mia punta a quella dell’altro, ora a tutti e due i cazzi in linea davanti alla faccia. Incomincia ruotare la testa a destra e sinistra percorrendo tutti i due membri nella loro lunghezza, da infarto! Improvvisamente infila le due cappelle insieme in bocca , ci fa gemere di piacere.
“ strizzale i seni, devi stringerli forte, così godrà di più.” Mi dice Luca e mi prende la mano e la mette sui suoi capezzoli. Stringo un poco, sono titubante, non l’ho mai fatto e non mi rendo conto, con le donne è diverso. Luca lo intuisce.
“ devi fare cosi, strigi forte, lui ama il dolore, oppure succhiali e strigli fra i denti così.” E detto questo si piega su di me e afferra un mio capezzolo fra le labbra. Un misto di piacere/dolore mi sconvolge non riesco a trattenermi, un godimento sconosciuto sconvolge la mia mente, Anna non ha mai succhiato i miei capezzoli, esplodo!, sento l’orgasmo partire dal cervello e percorrere tutto il mio corpo fino ad esplodere sulla punta del mio cazzo infilato in gola di Lello.
…..nnnnnooooo… nnnooo!!!!... cazzoooo!!! ..no!! sborroooo!!!!!.......
Urlo e nello stesso istante che sento lo sperma scorrere lungo l’asta lui lo toglie dalla bocca e a labbra chiuse lo appoggia alla bocca e lascia che la mia sborra gli inondi il viso. Resto un momento immobile, poi mi tiro di lato mi distendo appoggiando mio alla spalliera, sono come svuotato, non mi ricordo i tempi di una simile sborrata, e poi fatto assolutamente unico ho ancora il cazzo durissimo. Li guardo estasiato, mi sembra impossibile che sto vivendo una simile esperienza unica e fantastica! Luca passa dei fazzolettini a Leo che si ripulisce alla meglio,
“ se vai di la c’è il bagno, se ti lavi possiamo continuare.” Mi dice indicandomi una porta.
Vado in bagno, piscio, mi lavo e torno da loro. Luca prende un flacone di gel e incomincia a lubrificargli il culo. Lo vedo mettere la crema e poi con due dita infilarla dentro, Leo geme e gode mentre riprende succhiarmi il cazzo in maniera sconvolgente, fantastica, sento che potrei godere di nuovo, ma resisto, voglio di più. Andiamo avanti un po con questo gioco, Leo mi lecca e succhia facendomi godere, è incredibile, mi piace tantissimo, poi si gira e indica a Luca la confezione dei preservativi, lui ne apre uno e lo passa a lui. Si stacca da me, si gira e appoggia il profilattico sulla punta del cazzo di Luca, poi con un movimento della bocca lo srotola come la più consumata delle puttane. Si inginocchia offrendo il culo a Luca che si posiziona dietro di lui, poi lentamente lo afferra per i fianchi e entra in lui. Il viso di Leo si trasforma in una maschera di piacere, geme e gode, poi mi guarda e mi fa cenno di avvicinarmi. Sono eccitato, sento il cazzo così duro da farmi male, è sconvolgente vedere questi due corpi darsi piacere e appoggio il cazzo mio fra le labbra di Leo. Lui lo infila fino in gola,
“ dai sincronizziamoci, cosi quando entro io tu esci e viceversa, così questa troia avrà la sensazione di avere un cazzo che entra in bocca e esce dal culo.” Mi dice Luca affondando il suo dentro il culo di lui.
Sono eccitato al massimo, quasi in preda a un furore erotico mi sincronizzo con lui, mi bastano pochi colpi e il ritmo è perfetto, sono al massimo, guardo Luca muoversi e mi eccita anche il suo corpo, mi attrae la sua bocca e lentamente mi avvicino a lui. Sento che tutto quello che farò questa sera sarà unico, non voglio lasciare dietro nulla. Luca mi guarda mentre pompa Leo, intuisce il mio stato d’animo e desiderio, mentre pompiamo la troia sotto di noi le nostre bocche sono a pochissima distanza. Per un istante ci guardiamo negli occhi, poi io alzo una mano e la metto dietro la sua nuca, incollo di prepotenza la mia bocca alla sua. Un bacio passionale, erotico sconvolgente. Le lingue si toccano, si rincorrono e intrecciano una danza erotica che ci avvolge, ci succhiamo e non ci rendiamo conto che entrambi abbiamo affondato i nostri membri nei buchi di Leo, lui dietro e io in fondo alla gola. Sento le sue mani scostare il mio corpo, lui era al limite del soffocamento. Mi succhia, sono così eccitato che vorrei sborrare di nuovo, ma lui lo intuisce e sfila il cazzo dalla bocca e lo afferra stringendolo con forza alla base bloccando il mio orgasmo. Ora scivola con la lingua lungo l’asta, mi succhia le palle, poi mi fa sollevare una gamba e si infila sotto di me. Sento la sua lingua arrivare a leccarmi il culo. La punta si insinua dentro, sono estasiato, sento un fortissimo desiderio di schizzare, ma lui imperterrito mi stringe la base del membro. Ci sciogliamo dal groviglio dei nostri corpi, lui ci fa distendere supini con lui in mezzo.
“ siete due maiali e io so cosa volete ora.” Ci dice sorridendo e con entrambe le mani ci sega lentamente.
Mi fa girare al contrario e poi lui si dedica di nuovo a leccare il mio cazzo, è stupendo godo in silenzio, quasi a occhi chiusi. Improvvisamente sento due bocche che mi leccano, guardo e vedo anche Luca che lo aiuta, ma dura poco, Leo si sfila dall’essere in mezzo a noi e si mette dietro di me, mi fa girare di fianco e mentre l’altro mi lecca lui si dedica al mio fiorellino vergine. Lo lecca, lo succhia, mi fa impazzire, ho sensazioni stupende, lentamente mi rilasso, mi giro e vedo il cazzo duro di Luca lì, a poca distanza dalla mia bocca, senza pensarci un momento lo infilo in bocca. Incredibile, sto facendo un 69 con un uomo e un altro mi sta infilando un dito in culo, sento che non resisterò molto. Prima che venga ancora Leo mi fa girare completamente, ora sono io con il culo all’aria, vedo Luca prendere un preservativo e fasciarci il cazzo, poi si mette dietro di me,
“ quando ti rendi conto che non va me lo dici e mi fermo.” Mi dice con un sorriso.
Appoggia il flacone del gel al mio buchetto e poi sento il fresco della crema, lui la spalma bene, sia sul foro che sul suo cazzo, Leo si distende sotto di me, mi prende il mio in bocca e succhia, sono un po teso, ma lo voglio. Lentamente sento la cappella dilatarmi dietro, mi rilasso e lui spinge dentro il suo palo. Un misto dolore/piacere/dolore mi fa tremare, vorrei che si fermasse ma nello stesso tempo lo vorrei tutto dentro. Di colpo spingo indietro il mio corpo e mi metto tutto il cazzo dentro. Una fitta mi costringe ad inarcare il corpo, mi sento dividere in due, sento un dolore fino alle reni, ma resisto, anche perche Leo da sotto si è infilato il mio cazzo in fondo alla gola. Passano alcuni interminabili attimi e lentamente il piacere del bocchino che mi fa, lenisce il dolore che sento dietro. Sono entrambi immobili, uno con il cazzo dentro di me, l’altro con il mio in gola. Resto un momento immobile, poi spingo uno in gola mentre mi sfilo l’altro dal culo, poi esco dalla bocca e lo ricevo dietro. Un va e vieni cosi mi porta in breve a un orgasmo incontenibile.
………. Sisisisiiiiii……eeèèèèè… belliissiiiiimmoooo…..venGGOOOooooo!!!!!...sborrooooo!!!.......
Esplodo dentro la bocca di Leo che ha giusto il tempo di sfilarselo dalle labbra. Contemporaneamente anche Luca urla il suo piacere, lo sento pomparmi velocemente poi di colpo si sfila, strappa il preservativo e sento la sua sborra schizzare sul buco del mio martoriato culetto.
……….. ecccomiiii!!!!... sssbBBOOORRRoooooo…..siiiiiiiiiiiii…….
Nello stesso istante anche Leo che si era segato con forza urla il suo orgasmo. Li guardo e rido dentro di me,
“ caro Marco ora sei bisex!”
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11 years ago
admin, 75
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Al mare
I miei raccconti…..
A volte mi masturbo in terrazza, non so come è accaduto ma due ragazzi che erano in ferie in una palazzina vicina devono avermi vista, ma questo l ho saputo dopo. Questi ragazzi sui venticinque anni mi gironzolavano intorno al mare quando ero al mare , li vedevano che mi guardavano facevano sorrisini e parlottavano tra loro, io mi sentivo anche scocciata, ma erano veramente carini e sotto gli slip si intravedeva un pacco niente male.
Una volta mentre facevo il bagno me li trovai improvvisamente intorno e mentre uno dei due mi chiese informazioni su qualche locale l’altro da dietro mi infilò la mano sotto il costume e mi strinse le chiappe, mi girai infuriata ma quello con la sua faccia da bastardo sicuro di sé mi dice non è meglio che ti tocchiamo noi che ti tocchi da sola, penso di essere diventata rossa come un pomodoro, ma a quelle parole la figa mi inizia a colare, non sapevo come reagire, ma non ci fu tempo mi spinsero verso il largo al riparo dagli sguardi ed iniziarono a frugarmi la fica ed il buco del culo ed intanto commentavano uno dei due disse ma questa non è una fica è un forno, l’altro rispose ma questa è tutto un buco il culo sembra un pozzo, insomma me ne sono venuta come una fessa, poi il più stronzetto dei due mi dice ti veniamo a prendere questa sera e non mancare zoccola e mi lasciano li nel mare, confusa eccitata e preoccupata che qualcuno avesse notato qualcosa, il buco del culo mi doleva non era stato un frugare gentile.
Dico a me stessa non ci vado questa sera, ma come si sono permessi, ma man mano che arrivava la sera diminuiva la mia decisione dico e se non vado e mi sputtanano? ma era un alibi con me stessa, lo so sono stronza e non riesco ancora ad accettare di essere una troia, ma troia troia.
Anzi esco anche mezz’ora prima ed aspetto per un altra mezz’ora, si fanno pure aspettare ,arrivano con la macchina e mi fanno salire mi accoglie una gran risata ed uno dei due dice all’altro hai visto che è venuta questa vuole solo il cazzo è una mignotta da strapazzo, uno dei due viene dietro e caccia il cazzo fuori, grosso la cappella rossa e le vene del cazzo gonfie ed in rilievo, succhialo mi dice ed io obbedisco, nel frattempo il secondo aveva parcheggiato e viene anche lui dietro, mi toglie tutto di dosso mi mette a culo in su e ci infila prima un dito poi due e poi tutte le dita e le ruotava nel mio buco, poi si fermano l altro mi toglie il cazzo dalla bocca e quello che prima stava con la mano nel mio buco del culo mi dice adesso se vuoi che continuiamo ci devi pregare ci devi dire che sei una zozza mignotta e cosa ti dobbiamo fare, lo sai come sono, cosi con un filo di voce riesco solo a dire rovinatemi tutto.
Cerco di nuovo di prendere il cazzo in bocca ma me lo impedisce, non abbiamo capito parla più forte mi dice , cosi inizio a singhiozzare sfondatemi fate tutto quello che volete, allora mi trascinano letteralmente fuori dalla macchina, completa mente nuda il più muscoloso mi mette la mano nella fica ed in quel modo mi solleva da terra e sempre con la mano piantata nella fregna mi mette sulla spalla e mi portano in una baracca li vicino, mi butta su un materasso per terra io nuda ed offerta loro ancora vestiti, io che colavo da tutti i buchi e con la bocca piena di saliva, ti volevamo sfondare ma a te non c è nulla da sfondare ci succhi il cazzo e ci bevi la sborra mi fanno, io inizio a leccare le palle le prendo in bocca e poi lo lecco e poi lo ingoio fino alla gola e forse più giù, l’altro mi posiziona in modo che fica e buco del culo siano facilmente accessibili e mi pianta qualcosa di grosso enorme duro e freddo nel buco del culo, grido lascio di succhiare il cazzo e mi becco un ceffone a quel punto tutte le mie misere resistenze crollano mi ritrovo a dire come se non fosse io si si è giusto l’ho chiesto io di essere rovinata e queste mie parole mi procurarono un orgasmo cosi violento che iniziai a piangere per il piacere ero una cosa nelle loro mani, quello che desideravo da sempre e non lo ammettevo.
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11 years ago
mya6,
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Al ristorante
La Troia
Sono seduta in attesa e davanti a me c'è un uomo non bello nel senso classico, mi guarda e il suo fare è insistente non toglie gli occhi di dosso, imbarazzata cambio posizione distolgo lo sguardo ma come una calamita mi sento attratta.....si alza e viene a sedersi vicino a me e si presenta facendomi un complimento....da subito sono un po' stizzita e rispondo solo per cortesia, si vede che è uno sicuro di sé. Entro nello studio medico e dopo quando esco mi ritrovo nella tasca del cappotto un bigliettino da visita,lo lascio lì nella tasca.
Ma quello sguardo si affaccia nella mia mente e spesso prendo il biglietto in mano con la tentazione di chiamare...ma poi desisto.
Casualmente qualche giorno dopo ci ritroviamo e questa volta si avvicina come se fosse davvero un conoscente e sempre galante mi saluta con un bacio sulla guancia, cominciamo a chiacchierare ma lui ha lo sguardo sulla mia scollatura e mi dice pensavo mi chiamassi! e io rispondo perché avrei dovuto farlo? e lui perché mi piaci , rido beffarda ma ci ha azzeccato: quell'uomo mi incuriosisce!
Mi invita a cena per il giorno successivo ed io accetto, mentre ci salutiamo mi accarezza il culo e mi sussurra Bello!
Mi dico ma sei matta uscire con uno che non hai mai visto! E se poi.... e se poi...
Così arriva la sera della cena, curo nei minimi particolari l’abbigliamento intimo compreso nulla è lasciato al caso.
Ci troviamo in un bel posto lui da avvezzo alla cosa sfodera tutto il suo charme ed io come una imbalsamata mi faccio trasportare da lui....
Tra una portata e l'altra racconta di sé mentre giocherella con le mie dita e sotto il tavolo struscia il piede, comincio a sentirmi molto calda e mi alzo per andare in bagno.
Entro nella toilette sono rossa anche per colpa del vino che mi ha versato; mi rinfresco e mentre sto per uscire entra lui e mi spinge sulla parete e si prende la mia bocca. Ci baciamo mentre le sue mani si muovono sui mie seni ..li sente sotto le sue mani pieni duri e attraverso il tessuto mi pizzica un capezzolo
Le lingue si attorcigliano e le sue mani frugano ovunque, solleva la mia gonna e passa il dito sulla mia fessa e dice sapevo che era bagnata!!
Io sono sempre più persa mentre entra con le dita dentro di me sento il suo gonfiore contro il mio ventre le mani vanno in quella direzione e cominciano ad armeggiare con la cintura e la zip lo tiro fuori è grosso e duro e lui mi prende la testa e me la porta lì sopra dicendomi di succhiarlo, leccarlo ....lecco l'asta per tutta al lunghezza lo scappello e stringo le palle, lui ha spostato le sue mani dalla fica al mio culo e già come l'altra volte mi dice: Hai un culo da favola! Continuo a pompare il suo cazzo e sento dentro di me la voglia che sale perché le sue dita hanno cominciato a giocare con il mio buchetto.
Mentre siamo lì presi e io penso se mi tocca ancora così vengo, lui mi solleva la testa e mi bacia dicendomi troietta continuiamo dopo adesso torniamo a tavola il dessert lo prendiamo a casa mia.
Mi ricompongo e torniamo a tavola con gli occhi degli altri che ci scrutano curiosi e sorridono ammiccanti sanno cosa è successo in bagno.
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11 years ago
mya6,
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Luca e Sandra 1 parte :Un amico e' meglio..
Questa e' stato il periodo piu' strano della nostra vita di coppia (realmente accaduto)quello che successe nell'arco di quei non ci cambio' certo la vita ma di sicuro imparammo come non mai che tutti i giorni sono importanti e vanno vissuti al massimo .Io(Sandra) e Luca stiamo insieme da circa siamo molto innamorati e',come tanti altri, abbiamo inostri sogni erotici mel cassetto, a me in particolare piace immaginare di fare sesso non con sconosciuti ma anzi con persone molto conosciute ed in particolare mi eccita il pensiero di farmi fare dagli amici di Luca...ed una sera,a fine luglio ecco cosa incredibilmente avvenne.Eravamo andati all'ennesima sagra di un paesino vicino a Trapani,avevamo fatto lunghe code agli stand in mezzo alla gente per assaggiare qualche arancino e il buon vino fatto dai contadini del posto.Eravamo il solito gruppetto dei nostri amici e' ,finita la serata,ci dividiamo ognuno con le nostre auto .un po piu' allegretti di quando eravamo arrivati , ci avviamo verso casa.Con me e con Luca c'era anche Matteo,uno dei nostri amici piu' simpatici della compagnia,44 anni,sempre sorridente ma in quella serata anche un po allegro del solito proprio grazie al vino.Matteo ha avuto sempre un debole per me,dichiarato e ancora vivo ,battute maliziose e divertenti se ne sono succedute tante in continuazione nell'arco degli anni da quando ci conosciamo,amico ventennale di Luca il quale "comprende",scherza e ironizza sulle intenzioni e attenzioni del suo amico Matteo per Sandra.Ci attendeva circa un'ora di strada per il ritorno,io ero seduta davanti,Luca guidava e Matteo era seduto dietro,io avevo addosso un vestitino blu classico estivo,sotto avevo solo un paio di slip e senza reggiseno,il vestito con spalle e schiena nuda era tenuto su dalle 2 bretelline che al dire di Luca,ti tentavano continuamente di tirarle giu' e mostrare i seni visto com'era facile sfilarle.Neanche il tempo di dire che un massaggino sul collo sarebbe stato un bel sollievo che subito mi ritrovo le mani di Matteo sulle mie spalle e io non mi tirai certo indietro,anzi mi accomodai meglio sul poggiatesta e lasciai fare.Mentre con le dita mi toccava il collo Matteo sospirava verso Luca dicendo che prima o poi avrebbe dovuto cedergli Sandra e che lui l'avrebbe sposata,come al solito spesso era successo riguardo le avance di Matteo, Luca sorrise e rispose che l'avrebbe ceduta volentieri purche avrebbe potuto fare l'amante.Mentre diceva questo io mi sono alzata dal sedile proponendo di andare a sedermi dietro in modo da farmi massaggiare anche sulla schiena.Premetto che episodi di questo genere ci erano gia capitati nel corso degli anni,qualche volta decisamente erotici,ma mai niente oltre un certo limite; stavolta pero' ando' diversamente.Matteo non se lo fece ripetere 2 volte ,si sposto sul lato dietro il guidatore e aspetto' che io mi spostassi dietro godendosi lo spettacolo,si perche ' mentre mi spostavo qualcosa credo si sia visto sotto il vestito e io non stavo certo a preoccuparmi se magari Matteo potesse vedere qualcosa anche se era abbastanza buio e ci si vedeva a malapena.Luca pero' iniziava e "preoccuparsi" un po perche' diceva di non esagerare e di tenere le mani a posto ,lo diceva pero' con un tono di chi non aveva nulla di cui preoccuparsi.In passato non era' mai successo nulla che non fosse in presenza di entrambi, giocare maliziosamente mi piace ma solo se c'e' lui,in queste cose siamo complici al 100%.Cosi passai dietro seduta di fianco a Matteo ,mi girai di schiena verso di lui e' molto sensualmente inizio a sfiorarmi dietro il collo e poi scendendo piano piano piu' giu' e ritornando su, a volte indugiava sulle bretelline come per sfilarle ma poi si rispostava giu con le mani,questo giochetto iniziava a piacermi e sentivo salire l'eccitazione e piu' mi lasciavo andare,piu pensavo che in quel momento avrebbe potuto fare qualsiasi cosa!!!Matteo diceva a Luca col suo solito innocente modo di fare che tra poco finalmente gli avrebbe spostato quelle spalline per massaggiare meglio,infatti senza attendere il consenso di Luca lo fece,pero'lo fece a meta',Matteo da dietro poteva ovviamente vedere solo la schiena nuda mentre Luca dallo specchietto poteva intravedere il profilo del mio seno scoperto a meta',cosi' inizio' il gioco.Eravamo ormai nel quasi buio totale di una strada provinciale,le sole luci erano quelle del cruscotto della macchina e c'era alla radio un bel brano dei Muse, io con le mani mi tenevo il vestito proprio all'altezza del seno muovendomi di tanto in tanto,Matteo mi massaggaiva dietro fermandosi ogni tanto anche sui lati e sfiorando il seno; Luca ci guardava,era meraviglioso quel momento,mi stavo eccitando "pericolosamente"ma Luca, a quel punto, diede un frenata al gioco ordinando a Matteo di rimettere su le spalline altrimenti avrebbe chiesto il cambio alla guida per finire lui il"massaggio";e cosi fece Matteo ma dopo neanche 5 secondi con la scusa che mi avrebbe massaggiata piu' comodamente e' piu' efficacemente Matteo mi invito a sedermi sulle sue gambe e anziche stare tutti e due di lato,com'eravamo prima,ci saremmo seduti gurdando la strada,bella mossa ,io stavo al gioco.Mentre Luca diceva un "ma dai che fate" non troppo convinto, io ero gia' sulle sue gambe e Matteo che aveva ripreso a toccarmi la schiena.QUi avevo capito che stavolta si era passato il limite a cui noi eravamo soliti fermarci,io ero praticamente seduta col sedere su di lui,ma non c'era il vestito di mezzo,la mia pelle era a contatto diretto col......suo pisello!!!Gia',quello stronzo se l'era tirato fuori in qualche modo e io non me n'ero accorta,sentivo il contatto pelle a pelle ,all'inizio non capivo bene se era proprio cosi ma ....dopo qualche istante il suo membro era anche molto duro e non potevo avere dubbi.Mi batteva il cuore a mille,non parlavo piu',in un attimo ho pensato a dieci soluzioni ,dovevo reagire e non farmene accorgere ma invece sono rimasta li....penso che anche Matteo si fosse accorto che ero evidentemente bagnata.Cominciavo a sentire un certo piacere nel strusciare e le vibrazioni della macchina contribuivano ad aumentare quella la sensazione, sentivo quel suo coso pulsare sotto di me mentre di nuovo le sue mani erano sulle spalline e via ,giu di nuovo a seno scoperto ma stavolta Luca dallo specchietto mi poteva gurdare meglio frontalmente ,il seno era quasi scoperto del tutto e io ,per mostrare un minimo di contegno me lo sono coperto con la mano e il braccio destro mentre col sinistro cercavo il bassoventre di Luca che era' visibilmente frastornato ma eccitato.Avevo anche la tentazione di andare con la mia mano sotto di me per sentire cosa stava succedendo main quel momento mi e' mancata l'iniziativa o melgio il coraggio perche' Luca mi poteva vedere.Non era chiaro se Luca avesse capito il gioco e faceva finta di nulla o se non s'era accorto di nulla.Cosi quel massaggio duro' circa 10 minuti,furono minuti vissuti in paradiso per tutti e tre(credo),certo che se Luca avesse scoperto che io ero seduta sul membro eretto di Matteo non sono sicura che le cose sarebbero andate cosi.Dopo un po mi venne la tentazione di sollevarmi leggermente per pemettere a Matteo di potersi strusciare sotto e procurarmi piu' piacere ma anche questa mossa mi sembro' troppo audace quindi non lo feci,ma solo in quella circostanza,si,perche' subito dopo quando Luca mi chiese amorevolmente che lui si meritava un bacio,cosi io mi dovetti sollevare per avvicinarmi a lui ,gli diedi un bel bacio che mi fece bagnare ancora di piu',contemporaneamente Matteo iniziava a frugare sotto le mie braccia arrivando a prendermi con entrambe le mani tutte e due le tette per un paio di secondi che pero' in quella posizione non me le poteva guardare (e io e Luca sapevamo quanto ci sperava)e io stavo per esplodere cosi finii di baciarlo e quando ritornai seduta ....sentii il pene di Matteo entrare dolcemente dentro di me con una facilita'incredibile ,quello stronzo di Matteo l'aveva fatto..ormai io ero li e dovevo far finta di niente,in fondo uno dei miei sogni erotici preferiti si era avverato...era indescrivibile,cercavo di rimanere ferma ma la macchina e le vibrazioni facevano per noi i movimenti lievi che procuravano piacere,non poteva durare ancora per molto,LUCA guidava li davanti e io dietro mi stavo facendo scopare da Matteo,non ce la facevo a trattenermi,ero troppo...cosi mi sollevai con la scusa di dare un'altro bacio a Luca ma Matteo ne approfitto per scoparmi un po facendomi sentire quanto era duro,fece avanti e dietro qualche volta,io baciavo Luca e stavo per svenire!Cazzo!mi stava proprio scopando!non ci potevocredere!.A quel punto mi alzai con calma quasi in piedi e mi rispostai sul sedile davanti,avevo ancora le tette al vento e io a fatica le nascondevo con un braccio ,mi rialzai le spalline del vestito e dopo ci furono 5 minuti di silenzio,poi LUCA spezzo' quel momenento e disse:bagno di mezzanotte?Accettammo con piacere.......quello che successe quella sera in realta' fu solo il finale di periodo frutto di cio 'che seminammo i mesi precedenti....e poi alla fine successe veramente
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11 years ago
AdamDTS,
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Nuovo Layout Profili...Nuovo Sistema Modifica Campi in Real TimeNuove Preferenze Profili...Nuova Modifica Automatica Preferenze Profilo...Nuova Gestione Privacy Preferenze SexyCommunity...
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11 years ago
SexyCommunity, 35
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Non era la prima volta
Mi trovavo a Verona per un corso di formazione commerciale organizzato dall'azienda che mi aveva selezionato per commercializzare i suoi servizi e a CT Fontanarossa, da dove ero partito ,avevo incontrato un mio vecchio amico, che chiamerò Eros, che scoprì, con mia grande ,sorpresa essere uno dei tutor.
In albergo trovammo che le camere prenotare per i partecipanti erano tutte doppie per cui a Eros sembrò naturale prenderne una in comune.
Quel pomeriggio ci fu tempo solo per una visita veloce in azienda e per la presentazione col management e i tutor che avrebbero curato il corso.
Dopo cena il mio amico fu uno dei primi a tornare in camera e quando anche io rientrai lo trovai in accappatoio intento a fare pedicure.
Mi infilai in bagno per una doccia ristoratrice finita la quale indossai il mio leggero pigiama di cotone e uscì dal bagno.
Lui era ancora con i piedi in mano solo che nel tentativo di mettersi più comodo aveva sollevato una delle gambe per poggiarla sull'altra e il movimento aveva scomposto l'accappatoio lasciando scoperto l'inguine al centro del quale riposava un bellissimo cazzo che pur dormiente sembrava di generore proporzioni. Io non avevo mai avuto interesse per i miei omologhi virili ma quella volta qualcosà incatenò il mio sguardo a quella vista sulla quale indugiai un attimo di troppo tanto che Eros se ne accorse e, sornione, sussurrò una frase che mi lasciò interdetto " sei ancora interessato all'articolo?", disse ma qualcosa nella mia apparente inebetitudine dovette fargli capire che non compresi l'allusione almeno fino a quando non aggiunse "davvero non ricordi?".
Un flash lacerò il velo che offuscava il ricordo che però in quel preciso momento emerse perentoriamente alla memoria.
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Era un giorno di Giugno del 1976 e io ed Eros stavamo studiando per prepararci agli esami di licenza media che da lì a poco avremmo dovuto sostenere e in un momento di pausa mi chiese se mi sarebbe piaciuto dare una occhiata alle riviste pornografiche che il fratello maggiore teneva nascoste in posto che però Eros aveva scoperto.
Naturalmente risposi di si e tra sensi di colpa e morbosa curiosità mi accinsi alla visione, per me inedita, delle pagine contenenti scene di sesso fin troppo esplicito.
Una giovane bionda vittima?? di una dippia penetrazione da parte di due aitanti ragazzi ben dotati; due bellissime ragazze che si trastullavano vicendevolmente e una bellissima creola che si lasciava incredibilmente sodomizzare dal mitico John Holmes.
Per me era troppo, il mio cazzo rischiava di esplodere dentro le mutandine mentre il mio amico, già avvezzo e molto più scafato di me, si era liberato degli slip e si stava masturbando.
Restai letteralmente folgorato dalla vista di quella cappella turgida e paonazza che appariva e spariva nella mano di Eros il quale dobvette faticare non poco per convincermi a sostituire la mia mano alla sua.
C O N T I N U A
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11 years ago
Shemale2011,
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Le vacanze a mare
siamo marco e melissa abbiamo varie esperienze con singoli e cp ,il nostro racconto e realtà non e finzione,x vari anni siamo andati a mare zona battipaglia ,un lido molto bello (fatto di palme),un giorno come tanti arriviamo al lido e come sempre un ragazzo ci porta sotto
l ombrellone,quel giorno fu un bagnino ad accompagnarci e vidi subito che mia moglie divento un altra ,(seria e parlava poco ,sapendo i suoi gusti),dopo aver ringraziato il bagnino ci mettemmo comodi ,mia moglie la vedevo strana come fosse eccitata dalla cosa ,dopo un po di tempo il bagnino passo dalle nostre parti e lei gli butto un occhio ,capì subito che gli piaceva e lo chiamai x una cosa banale ,parlando con lui guardavo melissa e gli fece capire che io avevo capito che gli piaceva ,chiesi a melissa se aveva intenzioni di scoparselo e mi disse ma dai,dopo tornati a casa melissa si fece la doccia e io parlando nel bagno con lei gli dissi del bagnino ,lei si eccito tantissimo ,toccandola la fica vidi che era eccitata al massimo e la scopai ,durante la scopata gli parlavo del bagnino e gli dico......se vuoi scopare con lui fallo, basta che ci sia anch'io . magari nella cabina facciamo una cosa a tre,dopo aver finito gli dissi che poteva stuzzicare lui e vedere come rispondeva se era d' accordo ,ritornati il giorno dopo in spiaggia melissa venne a sapere come si chiamava (vincenzo)e decise di farlo impazzire ,si avvicino alla postazione da bagnino e si distese a prendere il sole ,naturalmente provocando lui ,si mise il costume nel culo (dietro ) ,quando si girava il costume nella fica..
ma lui molto serio dava un occhiata ma non si sbilancio piu di tanto .questo e successo vari giorni .melissa e una ragazza che piu di tanto non si espone ma sicuramente oggi ancora pensa a vincenzo e alla chiavata mancata ,ancora oggi se la voglio far bagnare come una troia basta parlare di vincenzo il bagnino si eccita....come una puttana ....
peccato x lui si e perso una trombata sicura ,va bene la serietà sul lavoro ma tentare non nuoce.......FESSO......
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11 years ago
admin, 75
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La sfida (finale)
… lo afferra con una mano e lo sbuccia bagnandolo con la saliva: è talmente grosso che tiene aperta la bocca al massimo arrivando a sbavare, vedo la sua saliva colare sull’asta eretta di S., lui chiude gli occhi, lei sbircia la mia reazione, io eccitato mi slaccio i jeans e lo tiro fuori, è una scena davvero troppo bella per rimanere impassibili.
Dopo poco lui rompe il silenzio: “sei fantastica”, aggettivo che di lì a poco sarà abbondantemente abusato…
“ragazzi usciamo dalla macchina, continuiamo fuori” propongo. Lentamente i due si destano, G. solleva la faccia e le cola saliva sulla cappella lucida e turgida;
una volta fuori, decido di dare una scossa alla situazione, afferro G. ancora un po’ intontita, dai fianchi, dolcemente le abbasso i jeans e gli slip e la penetro in piedi senza alcuna difficoltà dato che è tremendamente bagnata e bollente: il mio cazzo entra scivolando senza problemi nella sua vagina fantastica; lei nel frattempo punta le gambe e si piega verso il suo nuovo scettro ancora tutto bagnato per continuare a degustarlo.
Dopo averla sciolta definitivamente ed aperta per bene, decido che è il momento che provi la prestanza del nostro amico, che passa al mio posto dietro di lei e io al loro fianco a osservare rapito cosa accade: G. si raccomanda con voce roca “ti prego fai piano”, S. le solleva la maglia e la prende e la porta verso di se e la sua verga dura come ferro, le punta la cappella turgida sulle labbra e con un gesto dolce, lento ma deciso la penetra, con 3 colpi è tutto dentro di lei, G. geme profondamente “aaaaaaaaahhh, dio mio, è dentro? Madonna lo sento forte, è tutto dentro?”; S. la abbraccia e la avvolge e comincia a montarla come uno stallone fa con la sua giumenta quando arriva il momento della monta: in piedi, muscoli tesi, movimenti armonici e decisi, non si ferma mai e rapito completamente esclama di continuo: “brava, dai dai, che culo, bravissima”.
G. dal canto suo non smette mai di gemere profondamente, viene montata con vigore, tiene le gambe tese chiuse nei jeans e negli stivali, ma muscoli tesi e piedi sollevati a ricevere la monta selvaggia; comincia a gemere roca, grida, sbatte i pugni sul sedile e nello stesso tempo ci si aggrappa quasi raschiando la tappezzeria con le unghie, i due sono presi completamente nell’accoppiamento.
Completamente preso dallo spettacolo che si svolge a pochi centimetri da me, sussurro loro di cambiare posizione: “dai siete fantastici, cambiate posizione, dai”. Mi ci vuole un po’ a farli fermare e sentire ciò che dico, dato che sono uniti e fusi nell’amplesso. S. si stacca da G. e propongo a lei di mettersi seduta e a pancia in su sul sedile dando le gambe all’esterno, lei si posiziona un po’ goffamente e pare impossibilitata a muoversi dai jeans e dagli slip che indossa ancora: le prendo le gambe dagli stivali e le porto all’indietro mostrando alla luce la sua figa aperta e superbamente bagnata e invito S. a montarla alla missionaria.
S. non se lo fa certo ripetere una seconda volta e si cala su G. e la penetra profondamente e in un colpo solo vedo sparire il suo totem nella figa fradicia di G., che esclama di nuovo: “madonna…”
La giostra riparte ancora più forte di prima, S. blocca letteralmente G. e la sbatte sempre più forte, geme fortissimo, mentre G. gode ormai ad alta voce e socchiude gli occhi ogni volta che viene: “ah ah ah ah si si si si continua, non ti fermare, sei stupendo, stupendo, scopami tutta, si si si dai sto venendo di nuovo… ahhh”…
Fantastico, osservo rapito l’accoppiamento selvaggio, nonostante il freddo gelido che fa fuori ma loro due sembrano non accorgersene per niente, continuano senza mai fermarsi e alla fine, dopo aver fatto venire ripetutamente G., S. con un movimento repentino si tira indietro ed estrae la sua possente asta, si sfila il preservativo e fa appena in tempo ad avvicinarsi a G. che comincia a venire schizzando lunghi e densi fiotti (ne conto almeno 7) sulla pancia di G., che esclama ancora col fiatone: “ahhh bollente, mamma mia quanto sborri, fantastico…”
Lentamente e pigramente, i miei due attori si ricompongono e si complimentano l’un l’altro, ci cercavamo da diverse settimane e finalmente siamo riusciti a combinare un incontro fantastico con un ragazzo davvero prestante e speciale.
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11 years ago
amanti3ba,
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L'amico lettore porno
Ciao a tutti,
sono sempre io Nikole, stavo rileggendo i miei racconti e mentre lo facevo mi venivano in mente altri episodi, di quel meraviglioso periodo, come già sapete mi incotravo sempre più spesso con il mio amichetto del cuore e anche con quell’amico di famiglia molto più grande di me, vi ricordo che avevo 13-14 anni quando iniziarono questi episodi, avevo avuto il sospetto che il mio amichetto avesse parlato di noi o di me in particolare con l’altro amico e non solo, infatti nel quartiere mi guardavano in modo diverso e mi invitavano a fare 4 chiacchiere con loro, una domenica pomeriggio, quasi sera un altro amico che lavorava in zona in uno studio di consulenze automobilistiche, mi chiese se gli facevo compagnia , doveva aspettare un cliente che gli doveva consegnare dei documenti importanti, lo conoscevo da molto tempo ci incontravamo spesso nel quartiere e non trovai niente di strano a dirgli subito si, del resto bighellonavo senza fare niente. Eravamo nel suo studio e mentre si parlava, prese un libricino e mi chiese se mi piacevano i racconti un po’ spinti, non ne avevo mai letti, ma gli dissi di si, certo che mi piacevano, mi porse il libricino e mi disse di leggerlo ad alta voce, il racconto parlava di una nobildonna che si faceva scopare da tutti e non gli bastava mai , alla fine si faceva scopare anche dagli animali e dal cavallo, la lettura andava avanti e io mi eccitavo, ogni tanto guardavo lui e vedevo che aveva gli occhi lucidi, eravamo seduti vicino alla scrivania lui da un lato e io dall’altro, poi si alzò prese la sedia e si sedette vicino a me, per seguire la lettura da vicino, eravamo uno accanto all’altro e io continuavo a leggere, l’eccitazione era alle stelle, almeno la mia, ma penso che anche lui era eccitato,eravamo a cosce aperte e si toccavano quasi, io come al solito indossavo pantaloncini corti, dopo un po’ sentii la sua mano sulla mia coscia, mi scansai e gli dissi di non scherzare di stare fermo e di ascoltare il racconto,mi chiese se mi piaceva il racconto e che effetto mi faceva, gli risposi che mi piaceva e che mi faceva eccitare, passò pochissimo tempo che mi rimise la mano sulla coscia, questa volta molto più deciso, cercai di divincolarmi, ma ero incastrata tra il muro e la sua sedia, posò la sua mano sulla mia patta e mi accarezzava, gli dissi di smettere ma credo che non fui molto convincente, e così prese la mia mano e a forza se la portò sulla sua patta, dopo un po’ di resistenza, cedetti e ci accarezzavamo a vicenda, lui mi palpava le cosce e ogni tanto metteva la mano sul mio cazzo, e con l’altra mano teneva la mia sul suo cazzo, io con una mano lo accarezzavo e con l’altra tenevo il libro che continuavo a leggere, andammo avanti così per un po’, fino a quando non suonò il campanello, era il cliente che riportava l’auto, mi feci rossa in viso dalla vergogna e me ne andai in bagno, quando sentii la porta richiudersi uscii, lui mi disse che era andato via e che non era successo niente, si rimise a sedere e invitò a farlo anche a me, ripresi a leggere lui prese la mia mano e se la portò sulla patta e con l’altra mi accarezzava le cosce, si fermò un attimo, dicendomi di continuare a leggere, cosa che feci, il racconto mi piaceva e mi faceva eccitare, poi riprese la mia mano e se la riportò sul cazzo, cercai di ritrarla subito, si era sbottonato e aveva il cazzo di fuori, era durissimo, con forza portò la mia mano sul suo cazzo, mi disse dai è la stessa cosa, a quel punto non sapendo cosa fare mi rilassai e iniziai a toccarlo e a stringerlo, lui continuava a palparmi le cosce e il cazzetto, dopo un po’ di carezze lo sentii irrigidirsi e mi inondò la mano di sperma, era venuto nella mia mano, si alzò mi diede dei tovaglioli e si ricompose, dopo un po’ me ne andai, e come al solito ero rimasta con un palmo di naso, con una eccitazione addosso che appena a casa mi chiusi in bagno e mi feci una sega.
Le giornate passavano in modo normale, io che continuavo a spiare mia madre e mia sorella e ogni tanto mi divertivo ad indossare il loro intimo, e appena si presentava l’occasione incontravo il mio amichetto con il quale giocavo e ci divertivamo a mettercelo nel culetto, più lui a me che io a lui (vedi racconti precedenti).
Una sera mentre rincasavo, passai davanti allo studio automobilistico, l’amico era sulla soglia dell’ufficio, mi vide e mi salutò, iniziammo a parlare del più e del meno, mi disse che aveva altri giornali e giornalini del tipo di quelli della volta scorsa, e mi invitò ad entrare per farmeli vedere, io curiosa e anche eccitata al pensiero di quei giornali , entrai, mi sedetti e lui prese da sotto la scrivania un paio di giornali per soli uomini, tipo “LE ORE e MEN” andavano molto di moda in quel periodo, iniziai a sfogliarli, erano molto belli e mi facevano eccitare tantissimo, lui era dietro di me e guardava da sopra le mie spalle, ogni tanto mi chiedva se mi piacevano, gli rispondevo di si, naturalmente, per un adolescente di quel periodo era una cosa favolosa poter vedere quei giornali, poi sentii le sue mani che mi accarezzavano le cosce, si era chinato e da dietro iniziò ad accarezzarmi le cosce, gliel presi e gliele scostai, dicendogli di stare fermo, altrimenti me ne sarei andata, evidentemente non fui molto convincente, infatti passò solo qualche minuto che ricominciò, tentai di nuovo di allontanare le sue mani, ma lui non mollava le mie cosce, anzi con una mano iniziò a toccarmi il cazzetto, cosa che gradii molto, infatti mi fermai e mi godevo quelle carezze, mi accarezzava cosce e cazzo contemporaneamente, si accostò di più a me e guardando anche lui le foto da sopra la mia spalla mi accarezzava sempre con più foga, poi mi chiese di fargli un po’ di posto si era stancato di stare in piedi, mi fece spostare sul bordo della sedia e lui si piazzò seduto dietro a gambe aperte, mentre mi accarezzava cosce e cazzo, sentivo il suo cazzo duro premere contro la mia schiena, in questa posizione continuava ad accarezzarmi e a vedere i giornali, poi mi disse che stava scomodo, mi fece alzare un po’, chiuse le gambe e mi fece sedere sulle sue cosce in quella posizione il suo cazzo era a pieno contatto del mio culetto, io non mi muovevo ero eccitatissima, sia da come mi accarezzava le cosce e il cazzetto e anche dalle figure e foto che vedevo sul giornale, vi ricordo che a quella età avevo delle cosce belle dure ben tornite, lisce come la seta e senza l’ombra di un pelo, proprio come quelle di una femminuccia. Lo sentico muoversi dietro di me, ogni tanto mi chiedeva se mi piaceva, e io gli rispondevo di si che erano delle foto molto eccitanti, con le mani salì più sopra per sbottonarmi i pantaloncini, cercai di fermarlo, ma mi afferrò il cazzetto e lo stringeva, mi piaceva e lo lasciai fare, riuscì a sbottonarmi il pantaloncino e ci infilò la mano dentro, cercai di resistere, non perché non mi piacesse ma perché mi vergognavo, non volevo che si accorgesse che sul cazzo non avevo neanche un pelo, solo un po’ di peluria appena accennata, in pratica anche pancia e pube erano come le cosce completamente lisce, gli tenevo la mano ferma sulla mia pancia, con l’altra mi strinse il cazzetto da sopra le mutandine, la cosa mi piacque tanto che mi rilassai un po’, subito ne approfittò per infilare la mano nella mutandine e di prendere il mio cazzetto in mano, mi fermai, era bellissimo, mi accarezzava in modo divino, era diverso e molto più bello che farlo da sola, ero rilassata e mi godevo quella carezza, mmmmmmmmm, mi fece alzare un po’ e mi abbassò mutandine e calzoncini, sempre tenendo in mano il mio cazzetto, io ero talmente eccitata che non capivo più niente, ero un po’ alzata con i gomiti appoggiati alla scrivania, poi mi fece risedere, e appena appoggiatami sulle sue cosce, mi bloccai, si era abbassatao i pantaloni anche lui e il suo cazzo era a diretto contatto del mio culo, posizionato tra le mie natiche, sentendomi bloccata e rigida riprese ad accarezzarmi il cazzetto, gli dissi che così non mi piaceva e che non volevo, mi convinse a rimanere così dicendomi che avremmo solo giocato un po’ e avrebbe smesso subito, mentre lo diceva stringeva sempre il mio cazzetto tra le sue mani, cosa che io gradivo molto, e questo mi convinse a rilassarmi del tutto, mi stringeva il cazzetto e contemporaneamente muoveva il bacino, sentivo bene il suo cazzo tra le mie natiche che andava su e giù, una sensazione bellissima che già avevo provato in passato, con altri amici; andammo avanti coì per qualche minuto, la cosa mi stava piacendo se ne rendeva conto anche lui, poi dicendomi che si era stancato di tenermi in braccio, mi fece alzare un po’ emi fece appoggiare le braccia sulla scrivania, mi disse di non muovermi, e in quella posizione iniziò ad accarezzarmi il culetto, ogni tanto cercavo di alzarmi e divincolarmi, ma lui sapeva bene come farmi rimanere, mi stringeva il cazzetto e il piacere che provavo a quel contatto mi faceva rilassare, dopo avermi accarezzato le natiche iniziò ad insinuare prima la mano e poi le dita nel solco del mio culetto, appena mi sfiorò il buchetto ebbi un sobbalzo e il cazzetto diventò ancora più duro, mi eccitavo di più quando mi toccavano il buchetto, mi venne il sospetto che lui gia sapesse tutte queste cose, o le intuiva, o qualcuno glielo aveva detto, certo è che anche lui conosceva gli altri amici con i quali giocavo e approfittavano di me mettendomelo nel culetto, con mio sommo piacere naturalmente, comunque questi pensieri non mi assillavano più di tanto, il piacere che provavo non mi faceva pensare ad altro, continuava ad accarezzarmi il forellino sentivo il suo cazzo durissimo premere contro la mia natica, poi sentii qualcosa di umido sul mio buchetto, con il dito mi stava inumidendo il buchetto e ogni tanto lo ficcava dentro, lo sentivo bene, già avevo sperimentato qualcosa del genere, il dito iniziò ad entrare e uscire con più frequenza dal mio buchetto, poi lo tolse, mi aprì di più con le mani le natiche e poggiò il suo cazzo sul mio forellino, cercai di divincolarmi, mi piaceva ma mi vergognavo a far vedere che mi piaceva da matti, mi teneva una mano sulla schiena per tenermi ferma e abbassata, iniziò a spingere , il culetto faceva un po’ di resistenza, e iniziavo a sentire un po’ di dolore, appena mi sentiva più rigida si fermava, poi riprendeva spingere, lentamente spingeva e si fermava, fino a quando la cappella entrò tutta, mi scappò un gridolino di dolore, si fermò il tempo necessario per farmi riprendere e poi continuò a spingere, ci volle poco per farlo entrare tutto, quando fu tutto dentro iniziò a pompare, avanti e indietro, dentro e fuori, non era violento ma deciso, era talmente duro e eccitato che ci volle poco per sborrare, lo sentii irrigidirsi e poi scoppiare nel mio culo, mi riempì tutto il culo di sborra.
Dopo come , ormai, succedeva spesso con tutti quelli che stavano con me, si pulì, si rivestì e si sedette a leggere, non proferimmo parola per un po’, io ero rimasta tutta eccitata e come al solito tornai a casa e mi feci una sega, capitava sempre così, mi usavano solo per il loro godimento, prima mi facevano illudere toccandomi e accarezzandomi e poi una volta goduti non mi cagavano più, io ero timida, riservata e molto vergognosa, e non reclamavo mai, mi sarei vergognata a farlo e così andavo via con una voglia repressa.
Purtroppo o per fortuna , ci ricadevo sempre, alla prima occasione e alle prime carezze o avances cedevo e andava a finire che me lo mettevano nel culo e godevano solo loro.
Ciao a tutti ai prossimi ricordi.
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11 years ago
Nikole,
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Last visit: 5 years ago
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Una sera d estate la mia prima coppia
Salve sono marco volevo raccontare una storia a me accaduta nell estate 2012 ero in giro verso le 24 di un semplice giovedi sera passando per la zona industriale della mia citta dov vi sono sempre auto con coppie di tuti i tipi mi accorgo che ce un auto grande in un punto dove nn c son altre auto e in quest auto vedo una coppia gia immersa nelle l oro trasgressioni, essendo per me la prima volta passo un paio di volte ma senza fermarmi all ennesimo passaggio vedo che si era fermata un auto il tipo dopo essersi affiancato con la propria auto scende e vedo che iniza a guardare all interno dell auto dove la coppia nn esitava a farsi guardare mentre la lei di coppia era sopra e lo cavalcava con molto entusiasmo be rimasi male potevo essere io li al posto di quello ma nn avevo avuto il coraggio dopo poco vedo il ragazzo pur essendo in una strada dove passavano altre auto tirare fuori il cazzo ed iniziare segarsi ma senza essere invitato a partecipare dopo un po il ragazzo sale nella propria auto e va via io ancora molto intimidito rigiro e nel ritornare trovo unaltra auto vicina a loro e unaltro ragazzo che era con la faccia al finestrino e si segava alla visione della coppia che scopava alla grande vi lascio immaginare quanto ero eccitato giro e rigiro ma neanche questo riesce a partecipare e dopo secondo me una sega sale in auto esita due minuti e va via. Ecco mi faccio il segno della croce dico tra me e me questo e il mio mento e nel frattempo si erano fatte le 1 30 mi avvicino con l auto alla l oro e noto una coppia sulla 45 di anni leiuna gradevole signora con una 6 abbondante lui miguarda ma con naturalezza continua nei suoi giochi la f salire su di lui e si fa cavalcare io nn capisco piu nulla nn esco dall auto ma pian piano inizio a segarmi il cazzo che era diventato enorme dopo poco la dnna scende dal cazzo del marito ed inizia a fargli un pompino mettendo in direzione del finestrino dov ero io il suo culo era una situazione magnifica e inaspettata ero a pochissimo dal l oro finestrino dopo averlo spompinato per bene la donna si posiziona a pecora sul sedile posteriore e sorpresa inizia a guardarmi e a farsi scopare dio era incredibile quanto era porca la classica signora della porta accanto nn credevo ai miei occhi pero in quel momento capii che dovevo fare qualcosa allora abbassai il finestrino accesi la luce della mia auto e sollevai il corpo dalsediolino facendole vedere il cazzo duro e me lo toccavo piano piano lei sembrava gradire pero visto che aveva fatto andar via i due precedenti pesai di dovermi solo seare pero vedendo che continuava ad essere sbattuta a pecora io le feci segno posso venire li con voi lei mi guardo e mi fece un segno io nn capivo se eravero o sognavo gli rifeci la domanda posso venire li con voi e lei si vieni vieni fece segno con la testa be ero eccitato ma allo stesso trmpo emozionato mi aprirono la porta laterale posteriore e mi fecero salire senza chiedermi neanche il nome io tirai fuori il cazzo e lei nn perse tempo a prenderlo tra le mani a dstra il mio e a sinistra quello del marito io d porco come sono iniziai a succhiarle i capezzoloni duri e a sditalinare il suo enorme clitoride ad un certo punto il marito disse alla moglie sotto voce ti poace lo vuoi dentro e lei sempre delicata si lo voglio lui mi disse c vuole il preservativo io cazzo nn ce lo nn ce problema si reco in avanti e nel cruscotto cera bene lei lo prese e ne lo infilo poi si mise a gambe aperte e si fece penetrare mentre il marito ci guardava e si masturbava era incredibile l eccitamento la stavo fottendo forte e lui si eccitava e si segava dopo poi nn essendo io abituato al preservativo lo tolsi e lei inizio a segarmi con le mani ero appoggiato sulla sua pancia e le scopavo le mani lui disse attento nn la sporcare io ci provo tra lei che mi segava ed io che spingevo e sfioravo le palle sulla sua pelle le dissi eccomi ti inno do e con una grande schizzzata la riempii di sborra sul seno e sulla pancia stupendo, dopo aver sborrato mi rimisi il pantalone e chiesi cosa faccio vado via?e il marito no se vuoi puoi restare lei inizio un grande pompino al marito che la spingeva forte giu sul cazzo ed io li incredulo di cosa mi fosse accaduto dopo poco mi si inizio a gonfiare il cazzo e lo tira fuori ed iniziai a segarmi mentre le portai la mano all figa che mi aveva messo in faccia lei mi sposto la mano e me la mise nel punto in cui godeva di pou io con velocita la sditalinavo e lei succhiava mi sono pentito solo di nn avergliela leccata giuro dopo un po lui venne e la sborro in bocca lei era ancora con le mie dita sulla fifa e nn voleva spostarsi disse al marito sottovoce questo cia la colla nn toglie la mano ma a lei piaceva un casino poi si giro mi vide col cazzo retto che mi segavo e dise hai ricominciato ed io certo e se vuoi ti scopo ancora ma si erano fatte le 3 30 il marito passo avanti e si rivesti io volevo almeno venire ed ero ancora con le dita nella sua figa poi deisse e tardi noi nn siam di qui le tolsi la mano dalla figa ma comtinuavo la mia sega e lei si vestiva e mi guardava e mi incitava a sborrare ma nulla nn ci riuscii allora rimisi il cazzo dentro e ci salutammo e mi dissero che se li avrei rivisti mi sarei potuto fermare avevano piacere nello stare con me ci salutammo e cosi finii la mia prima e per il momento unica esperienza con una vera coppia spero di riprovare presto quelle sensazioni ciao a tutti.:)
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Un sogno che diventa realtà
E' da un paio di anni che mi sono iscritto si questo sito, senza sapere il perchè.
Un giorno , comincio a chattare con una donna,incuriosita dal mio profilo nel cui ho scritto di tutto e di più.
Ci sentiamo al cellulare e cerchiamo di farci delle domande per capirne di più.Una notte ho fatto un sogno,ero per strada,nei pressi del posto dove lavoro,forse ci eravamo dati un appuntamente per conoscerci. Arriva una macchina alla cui guida c'è una donna, si accosta,mi invita a salire per fare una passeggiata. dopo poca strada arriviamo e lei mi invita a salire a casa invece di stare in giro.
Saliamo , e mi fà accomodare su un divano , mi lascia un attimo dicendomi che và a cambiarsi. Dopo pochi minuti torna indossando una vestaglia e sorridendo si siede accanto a me, che impacciatissimo non sò cosa fare, anche perchè nelle nostre discussioni mi aveva parlato di stare con un uomo, e siccome io gli avevo raccontato di qualche mia esperienza bsx, lei mi diceva che anche lui lo era.
Sentendomi più tranquillo comincio ad avvicinarmi e sento salire l'eccitazione la bacio ed infilo la mano cercando i suoi capezzoli turgidi , li bacio e li lecco, mentre lei comincia a spogliarmi .
Dopo pochi minuti ci alziamo ed andiamo sul suo letto, io comincio a leccarla, e lei prende il mio cazzo e comincia a farmi un meraviglioso pompino.
Mentre eravamo intenti nelle nostre faccende sento un rumore ,come quello di una porta che si chiude, ho un sobbalzo, ma lei subito mi traquillizza, dicendomi di stare tranquillo.
La persona che è appena entrata a casa entrerà solo se lo voglio io in quanto lui già sapeva che quel giorno sarei andato a casa loro, e che essendo bsx di sicuro non mi sarei tirato indietro.
Suona la svegli e mi sveglio , ma con tanta voglia di chiudere gli occhi e fare finire il sogno... chissà con il loro aiuto se questo sogno continua e se si avverrà mai?
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11 years ago
xsapere,
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Last visit: 10 years ago
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100 volte cornuto
La vendetta è un piatto che si mangia freddo. Tante volte ho sentito una collega dire questo vecchio detto, ho sempre sorriso, ma mai avrei immaginato che un giorno lo avrei messo in pratica. Mi chiamo Liliana, ho trenta anni, sono definita una bella donna, sposata con Fabio mio coetaneo, sono la lei di una coppia assolutamente normale, fino a poco tempo fa anche felice. La nostra vita coniugale va avanti da sette anni, insieme da dieci, mi sono innamorata di lui e dopo poco ci siamo sposati. Tutto liscio?, no!. Il mio più grande cruccio è mia suocera. Flavia, questo è il suo nome è una donna estremamente antipatica, invadente despota. Fino a due anni fa c’era mio suocero che con una semplice occhiata le frenava la sua tagliente lingua, ma da quando lui è morto lei non ha più nessun freno, e il peggio che mio marito le da sempre ragione. Dopo la morte del suocero, ha preteso la domestica, ma poi quella non le è bastata più, anche la badante. Ovviamente la scelta lei, giovane bionda dell’est, con un visetto da troia, ma molto simpatica. Io per mia suocera sono sempre quella che le ha portato, no anzi rubato il suo prezioso figliolo, chiaro che non sono, per lei la scelta giusta, avrebbe preferito una più ricca e bella. Nonostante questo pretende che noi si vada d’accordo e appena lei si sente pronta a diventare nonna le dovremo sfornare anche un nipotino. Io dopo un po mi sono rassegnata, convinta anche dalle continue attenzioni di mio marito che con baci e coccole mi ha sempre chiesto di lasciar perdere,
“in fondo che ti costa, è una persona anziana che ha perduto il suo compagno, si sente sola, e poi a modo suo ti vuole bene.”
Figuriamoci, che mi vuole bene!, se mi odiava allora erano dolori. Ho pazientato, mi sono sempre presa cura di lei anche sapendo che nulle le sarebbe mai andato bene. Ingenuamente non ho mai fatto caso alle occhiate della badante a mio marito, non ho mai dubitato della sua fedeltà. Un pò di tempo fa, un pomeriggio dovevo seguire un corso di quattro ore di aggiornamento, una roba estremamente pallosa, ne avrei avuto fino alle sette e mezzo di sera. Poco dopo l’inizio dl corso suona il cellulare dell’istruttore, un nostro dirigente, lo vediamo sbiancare, poi termina la conversazione e ci dice che la moglie e il figlio di sei mesi hanno avuto un brutto incidente, si scusa con noi e ci chiede di interrompere per poter correre all’ospedale. Conoscendo la grande difficoltà che sua moglie ha avuto per partorire questo bimbo nessuno di noi a nulla da obbiettare. Tutti ci ritroviamo con il pomeriggio libero. Le mie colleghe mi propongono di andare in giro per negozi, ma io sono stanca, piove e fa freddo, sogno un bel bagno caldo nella mia vasca idromassaggio, saluto e torno a casa. Durante il tragitto sono costretta da dei lavori stradali a una deviazione, mi ritrovo a passare davanti a un motel, e vedo la vettura di Fabio sfrecciarmi davanti. Resto stupita e incuriosita mi avvicino il tanto che basta per vederlo scendere dalla vettura e mano nella mano avviarsi verso una piccola costruzione insieme alla badante di mia suocera. Gelata!, il sangue non mi scorre più nelle vene. Stropiccio gli occhi convinta di sognare, ma è tutto maledettamente vero!. Rimango immobile come pietrificata, non so cosa fare, mi sento una scema!. Immediatamente una rabbia mi assale, vorrei entrare e urlare con tutto il fiato che ho in gola, ma non ci riesco, resto impietrita lì, sotto la pioggia che mi bagna come una scema, incapace di reagire. Dopo un po’, mi avvicino con prudenza alla struttura, silenziosamente mi avvicino al posto dove sono entrati loro, mi rendo conto che da una finestra si vede un poco di quello che succede dentro, ma soprattutto si sente chiaramente quello che dicono, ascolto e resto ancora più amareggiata dalle parole di Fabio:
“ non ti devi preoccupare, lei è così ingenua che nemmeno ci pensa che tu mi stai scopando, a volte la sua ingenuità è talmente così prevedibile che mi fa quasi pena. Dai scopiamo, non pensare a lei, tanto non lo saprà mai di noi due insieme.”
La vedo salire su di lui e impalarsi. Mi sento una stupida, non avevo mai pensato che questa troietta potesse portarmi via il marito, che avrà più di me? valli a capire gli uomini! Poi la considerazione che Fabio ha di me mi ferisce ancora di più. Me ne vado delusa e confusa, mi sento uno schifo. La sera lui torna felice come sempre, mi bacia e devo subire le sue false attenzioni, mi danno quasi fastidio. Invento che ho dei dolori pre mestruali e vado a dormire, mentre lui dopo cena mi dice che fa un salto da mammina, tanto per vedere come sta. Ipocrita!, bastardo! Lo so benissimo che va dare un saluto a quella puttanella. Passo una notte da schifo, non riesco a dormire quasi nulla. Al mattino lui se ne va e io esco presto, non mi va di passare nel solito bar dove vado sempre, la mia aria distratta e pensierosa susciterebbe tante domande a cui non voglio rispondere. Mi fermo nel bar della tangenziale, poca gente e tutta intenta a farsi i fatti sui. Prendo un cornetto e un cappuccino, stò lì a pensare come fargliela pagare a quel bastardo di Fabio che non mi accorgo di essermi spostata e inzuppo il cornetto nel cappuccino del mio vicino. Lui resta stupito, mi guarda, si gira convinto che stiamo girando una Candid Camera, io lo guardo mentre intingo il cornetto emi rendo conto dell’errore.
“ accidenti mi scusi, sono così distratta che non mi sono resa conto, mi scusi veramente.” Gli dico guardandolo in faccia. Mi rendo conto che ho davanti un bell’uomo, alto, capelli bianchi, occhio scuri, un sorriso che mi disarma subito mettendomi di buon umore.
“nessun problema, evidentemente il mio cappuccino è più invitante del suo, mi chiamo Mario, e lei?” mi chiede continuando guardarmi sorridendo e porgendomi la mano.
“Liliana, e credo che la colazione questa mattina spetti a me di pagarla.” Gli rispondo dandole la mano e sorridendo. Per un momento mi sono scordata i pensieri tristi che ho.
“Liliana, lasciatelo dire, dovresti sorridere sempre, sei bellissima quando lo fai, e se non sono troppo indiscreto: ti sei distratta per pensieri di lavoro o cuore?” mi chiede con un modo estremamente gentile e spiritoso.
“ cuore purtroppo e non so come trovare una soluzione.” Gli rispondo piombando di nuovo nella mia amarezza.
“ ragazza mia, io non sono di qui, non sono un tuo conoscente, quindi sono la persona giusta per ascoltare e consigliare, non conosco nessuno tranne te, quindi sono l’elemento più adatto con cui puoi sfogarti.” Mi dice sottovoce, con un tono serio ma cordiale.
Lo guardo, sono così depressa, ci rifletto, la trovo una buona idea, in fondo con chi ne potrei parlare, con le colleghe, meglio di no, amiche e chi ne ha di così strette da poterti dare un buon consiglio, no ha ragione lui un estraneo mai visto e conosciuto, si, lui è perfetto. Ci spostiamo su un tavolino in disparte egli racconto tutto. Lui mi ascolta con grande attenzione, non fa domande ascolta e basta, poi quando gli dico che non so che pesci prendere mi chiede:
“hai detto che tuo marito è molto premuroso, che ti copre di attenzioni, ma che poi si scopa la badante, vero?”
Gli confermo tutto, lui ci riflette un momento e poi esordisce con un bel piano, così lo definisce lui.
“ per prima cosa devi avere la prova inconfutabile dell’adulterio, magari foto o altro, poi devi recitare una parte con lui fino a raggiungere un certo scopo, non ti dovrebbe essere difficile, ti dirò nel dettaglio cosa fare, e in fine devi prenderti la giusta vendetta, ma al momento giusto.” Mi butta giù la sua idea tutta d’un fiato. Lo ascolto e mi rendo conto che ha centrato l’obbiettivo, una cosa talmente semplice impensabile che potrebbe funzionare proprio perché gioca sulla mia ingenuità e la semplicità dell’idea, semplice ma efficace, è quello che voglio. Gli do il mio numero di cellulare, lui resterà in città tutto il giorno, ci accordiamo per la pausa pranzo. Passo il resto della mattina a pensare a lui e alla sua idea, la trovo veramente forte, giusta, mi convinco che devo avere la mia vendetta. Ci incontriamo per il pranzo, lo vedo e mi rendo conto che sono davanti a un bell’uomo, mi piace, sorride, mi tratta come una dea.
“ se tu fossi mia moglie, io non ti lascerei per un’altra, ma farei con te l’amore tutti i giorni, sei molto bella e devi valorizzarti di più. Ma hai visto che bel lato B hai?, e i tuoi occhi?, bellissimi!, dovresti indossare capi che esaltano il tuo fisico, sono sicuro che sotto i pantaloni hai un bellissimo paio di gambe terribilmente nascoste, si decisamente sei molto bella un diamante grezzo da tagliare e rendere lucente.” mi dice con un tono di voce che mi sento sciogliere tutta. Durante il pranzo definiamo i dettagli del piano, mi assicuro la sua piena collaborazione. Nei tre giorni seguenti, dietro mie precise informazioni lui riesce a beccare Fabio con la puttana, gli scatta delle foto e riesce pure a farne due di loro nel letto, il massimo! Poi scatta la seconda fase. Mi sono studiata la parte alla perfezione, devo essere convincente fino in fondo o tutto sarà inutile, ma dietro i consigli di Mario mi sento determinata, mi piace, è meravigliosamente presente pur lasciandomi campo libero, mi sono trovata spesso a pensarlo. Per due giorni mi faccio vedere da Fabio sempre triste, depressa, giù. Lui lo nota subito, mi domanda a cosa sia dovuto il mio stato d’animo, ma io non rispondo, anzi mi faccio trovare quasi in lacrime, lo vedo preoccupato.
“ amore dimmi che succede?, ti prego,parla, dimmi che cosa c’è? che non va , non farmi stare in ansia, ti prego.” Lo vedo teso, cerca di sembrare tranquillo ma non lo è. Temporeggio un poco, tanto per tenerlo sulle spine, poi in lacrime esordisco:
“ scusami amore, ma mi è difficile spiegarti quello che non va, mi sento male per te, ti ho offeso e non so come rimediare, mi spiace.” E giù a lacrimare. Lo vedo molto preoccupato, teso, allora dietro l’ennesima insistenza parlo:
“amore , sono una stupida, mi potrai perdonare, ma è che da alcune notti sogni di tradirti con un altro uomo, non ne vedo il viso, ma lo faccio sempre e questo mi fa stare male, sono dispiaciuta per te.” Gli dico a testa bassa con le lacrime agli occhi. Lui rimane un momento in silenzio, si rende conto di quello che dico e realizza che la mia ingenuità è grande, si rilassa,
“amore, basta, non piangere più, non è successo nulla, ti prego, smetti di preoccuparti, io ti amo e tu non devi farti perdonare nulla, è un sogno, non vale, io ti amo dai smetti di piangere.” Mi dice respirando,piano. Mi rendo conto che si stà rilassando, evidentemente era teso per la paura che io avessi scoperto la sua tresca con l’altra, ma ora scatta la trappola.
“ si fai presto tu, oggi mi perdoni e magari domani ti arrabbi, e mi lasci, io non vivo senza te. Le parole si dimenticano facilmente è per questo che se lo sogno di nuovo mi sento ancora male.” Gli dico abbracciandolo forte. Lui esita e poi reagisce come previsto. Prende un foglio di carta e scrive di suo pugno.
“ io Fabio ***** con la presente autorizzo mia moglie Liliana a tradirmi tutte le volte che vuole, di giorno o di notte, anche 100 volte, io non le farò assolutamente nessun problema. Sarà libera di farlo dove vuole e con chi vuole. In fede Fabio***** ”
Mi porge il foglio, fingo di ignorarlo lo abbraccio e bacio con passione, porto le mani sul suo membro che accarezzo da sopra la stoffa, lui si eccita, mi spinge di lato e solleva la camicia da notte, tirato fuori l’uccello lo infila dentro senza nessun preliminare. Mi fa male, ma lui lo ignora, stringo i denti e resisto, lui si muove in fretta e poco dopop scarica dentro di me una sborrata gemendo di piacere solo suo.
“ vedi amore, ti amo e non ti devi preoccupare, sei più tranquilla ora vero.” Mi da un ultimo bacio e si gira per dormire. Esco vado in bagno, mi lavo e mi tocco, chiudo gli occhi, penso a Mario, mi infilo dentro due dita gemo di piacere in silenzio. Quando torno in camera lui dorme, prendo il prezioso documento e lo metto nella mia borsa, ora scatta la fase finale, o meglio l’inizio della mia vendetta. L’indomani mi sento con Mario, gli racconto il buon esito del piano, lui mi dice che non aveva dubbi, mi chiede quando voglio attuare la mia vendetta, ci penso,
“vorrei vederti.” Gli chiedo con un languido tono di voce.
Due giorni dopo stiamo insieme. Mi porta nella villa di un suo amico in riva al lago. Dentro lo abbraccio, sento il desiderio di lui inarrestabile.
“ti voglio, prendimi, ma si dolce ti prego.” Gli sussurro distendendomi nuda sul letto.
Si spoglia lentamente, ha un fisico da far invidia a tanti ventenni, lentamente si distende vicino a me. Incomincia a toccarmi e leccarmi dappertutto, è un demonio di bravura unica, o forse sono io che ho un dannato desiderio di lui. Mi strappa un orgasmo che nemmeno io mi aspettavo, godo urlo e godo di nuovo. La sua lingua è tremenda esplora ogni singola piega della mia patatina facendomi morire di piacere. Ho avuto tre orgasmi e ancora non l’ho nemmeno toccato, sto impazzendo dalla voglia di averlo dentro ma lui dosa magistralmente piacere e lentezza, in un sapiente dosaggio che mi manda via di testa. Poi mi permette di prendere il suo palo in bocca. Mi ritrovo un bel cazzo di ottime proporzioni fra le mie labbra, lo succhio, lui non dice nulla mi osserva e lascia fare. Mi rendo conto della mia poca esperienza, lo guardo quasi a implorare di prendermi, lui sorride, mi trascina su di lui. Sento la mia pancia a contato con il suo membro, lo voglio dentro, lui annuisce, io mi sollevo e lo infilo dentro tutto fino in fondo. Verticale su di lui resto a bocca aperta quando lo sento sbattere in fondo all’utero, vorrei urlare ma le parole non mi escono resto solo a bocca aperta, godo! Mi lascia divertire per un po. Il tempo di avere due altri orgasmi, poi mi distende di lato e incomincia a pomparmi con un ritmo sconvolgente, rapido e poi lento, a fondo e poi solo la punta dentro, impazzisco, godo e godo a raffica. Sconvolta lo bacio, piango di piacere, mai ho provato tanto.
“godi, che quando sei sazia godo con te pure io.”
Mi dice sussurrandomi le parole all’orecchio. Perdo il conto degli orgasmi, del tempo , non so più dove sono, stravolta lo bacio con passione e lo prego di venire. Si muove più veloce, mi strappa l’ennesimo orgasmo poi esplode dentro di me. Sento i getti caldi inondarmi l’utero, lo tiene ben piantato dentro, ho l’ennesimo orgasmo e resto abbracciata a lui. Dopo un po di tempo lui continua a passare la sua mano sul mio corpo accarezzandolo piano, mi sto eccitando di nuovo, poi lui esplora anche il mio fiorellino dietro. Fremo, lui mi guarda,
“lo perdi anche qui?” mi chiede sempre continuando a toccarmi dolcemente.
“ no, sono vergine, mai provato, ma se mi prometti di essere delicato lo vorrei fare con te ora.” Gli dico e mi giro di schiena. Mi fa mettere in ginocchio, lui si mette di lato e con la mano sinistra mi stuzzica il bottoncino davanti mente con la destra mi accarezza dietro. Lo fa in modo delicato ma deciso, sento che prende lo sperma che cola da davanti e lo spalma dietro, insinua un dito dentro lentamente. Mi piace, sento che sto provando un piacere nuovo, lo voglio, lui con pazienza continua lubrificare il buco, e senza accorgermi mi mette dentro due dita, mi tortura davanti meravigliosamente, lui fa colare della saliva e continua a ruotare le dita dentro, fin quando si rende conto che sono pronta.
“prendilo in bocca, leccalo, bagnalo, sputaci sopra della saliva.” Mi dice offrendomi il cazzo gia quasi duro. Lo bagno, lo succhio e lo sento tornare duro, lui si mette dietro di me emi infila piano la punta. Lo sento entrare, mi apre, spinge piano, io mi masturbo davanti, cerco di infilarmi due dita dentro, ma non ci riesco, allora mi scateno sul mio clito, lo torturo e intanto sento lui che scende dentro il mio intestino. Di colpo spingo il corpo indietro emi penetro fino in fondo. Un po di bruciore, lui resta un momento fermo poi si scatena. Mi afferra per i fianchi emi pompa di brutto, mi sfonda godo e godo ancora urlo e lo incito a darmelo tutto. Lui mi sfonda fin quando io lo imploro di sborrare. Affonda un ultimo colpo e mi riversa della sborra calda dentro l’intestino. Mi distendo sfinita, lui mi bacia e continua ad accarezzarmi piano. Tre giorni dopo è il mio anniversario di nozze, la ritengo la data giusta per la mia vendetta. Fabio, per far contenta mammina che non vuole che noi festeggiamo lo fa stare a cena da lei, io che ho altri programmi non partecipo, anzi quando torna lui gli faccio trovare la sorpresa che ho organizzato insieme a Mario. Distesa sul letto mi sto facendo sbattere da tre maschi molto dotati, amici di Mario. Lui controlla il rientro di Fabio, e quando irrompe in camera da letto va su tutte le furie.
“ brutta puttana che fai?, sei impazzita?, mi tradisci con quattro uomini, ma io ti rovino, ti mando via, e ti lascio senza un soldo, troia che non sei altro!!!!” mi urla mentre i miei maschi tutti nudi ma molto più dotati in tutto rispetto a lui si fanno intorno a me pronti difendermi.
“ ma che urli, sono solo quattro” gli dico io per farlo infuriare di più, “ e poi non sono tue le parole quando dicevi che ero troppo stupida e ingenua, da farti pena?, non credevi che questa fessa potesse pareggiare il conto che ti hai aperto con quella troia della badante che ti scopi?, mio caro, non hai nulla da strillare, altrimenti io ho le prove che tu hai cominciato scopando quella vacca.” Continuo io ora che sono in piedi davanti a lui.
Ha il viso rosso, l’ho beccato nel vivo, affondo l’ultimo colpo
“ e poi miei cari amici leggete questo” e tiro fuori dalla borsa il foglio che lui mi ha firmato e lo do a Mario che lo legge ad alta voce. Fabio mi guarda stupito, incredulo, paonazzo dalla rabbia
“ma che dici, quello non vale, ti sei presa gioco di me.” Balbetta senza nessuna convinzione.
Mario lo guarda e affonda il colpo
“invece direi che ha tanto valore, e da quello che sta scritto quì lei ha diritto a scoparsi altri 96 maschi, quindi ti conviene tacere.”
“allora mio caro maritino siediti e guarda come dei veri UOMINI mi fanno godere, se poi vuoi renderti utile vai in cucina e prepara del caffè, al notte sarà lunga” gli dico distendendomi di novo sul letto. Guardo Mario gli sorrido egli prendo il cazzo in bocca. La mia vendetta è appena cominciata.
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11 years ago
admin, 75
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Un tramonto eccezionale...
Un pomeriggio di metà settembre,stagione balneare quasi finita ma con un sole ancora pungente,esco dal campeggio e vado sulla spiaggia libera,cerco un posto ben isolato,metto l'asciugamano e il materassino gonfio sopra,raccolgo il costume dentro le chiappe per farlo diventare tipo tanga mi spalmo dell'olio abbronzante e mi godo quel sole che mi riscalda,quasi sonnecchiando dopo un pò sposto la testa dall'altro lato e mi accorgo che un bel moro con asciugamano prendeva il sole con la sua testa ad altezza del mio sedere e di tanto in tanto sospirava con dei mmmm toccandosi il pacco gonfio nel suo costume,cerco di mettermi in posizione tipo cucchiaio verso di lui e di tanto in tanto dondolavo per eccitarlo di più,dopo una buona ora quasi al tramonto eravamo soli in una estesa di sabbia,sento la sua mano delicatamente appoggiarsi nel mio interno coscia e salire pian piano,"mi chiamo Roby,ti và di fare un bagno ?"mi giro e vedo che si tocca il suo pacco e che la cappella ben grossa lucida e rosea fuoriusciva dal suo costume,"certo ti ci è voluto un bel pò per deciderti con un sorriso rispondo"prendo il materassino e mi butto in acqua altezza fianchi mi fermo,mi segue si toglie il costume e toglie anche il mio poggiandoli sul materassino,con le spalle sul materassino e un sorriso lo guardo pregustando il suo desiderio di far sesso,comincia a leccarmi e succhiarmi i capezzoli ruotando la lingua intorno "ohhhhhh dico"infilando due dita nel mio sedere mi risponde "è tutto il pomeriggio che ti desidero"eccitandomi tanto e sentendo i miei mugolii mi rigira, mi trovo in ginocchio con le braccia e con delle deliziose onde piacevoli che massaggiano il corpo,toglie le sue dita e mi sussurra"ora ti prendo tesoro"cerco di rilassarmi totalmente avevo visto la sua spessa cappella ma non la lunghezza,l'appunta dentro il buco è lubrificato dal mare ma sento subito un allargamento consistente,la voglia di prenderlo è tanta dato che con le dita mi ha eccitato tantissimo lui è indurito e eccitato abbastanza,mi prende i fianchi quasi con forza e inizia a penetrarmi lentamente ma senza sosta,"tutto tuo dice"dando un colpo deciso finale che mi fà sobbalzare nè ha di 24 cm di carne che entra dentro di me senza fine,un bruciore e un calore che mi pervade dentro, "roby sei un bastardoooo"entra e d esce con dolcezza alternando a momenti di colpi decisi e duri,quando arriva alla fine della penetrazione indurisce i suoi muscoli per farmi sentire la durezza del suo piacere e non resistendo vengo una,due volte,sente le mie contrazioni anali intorno a quella carne di piacere che mi fotte con voglia di piacere,alle mie contrazioni aumenta i colpi ai miei sfondami si si di più ancora sei un toro,diminuisce il ritmo per godere delle mie parole,sento il suo respiro aumentare dopo mezz'ora vuole esplodere dentro di me e io combattuto tra volerlo sentire o farlo durare di più,quei fianchi con un ritmo devastante che provocano piacere continuo,le sue mani sulle mie spalle aumenta il ritmo diventa violento "vengoooo dentro di te troiaa urla"cerco di stringere i muscoli per avvolgerlo dentro di me,"ooooooooooooo "viene esplode con dei caldi schizzi nel mio ventre creandomi un altro orgasmo stiamo venendo insieme le mie gambe tremano per il godimento lui si ferma tutto dentro per riempirmi ma io mi muovo su e giù per svuotarlo totalmente senza sosta mi graffia la schiena e di conseguenza inarco a più non posso il sedere tra onde e le sue palle che sbattono sulla mia pelle il godimento è celestiale divino......lui è totalmente sopra di me e io sul materassino muovendosi lentamente al fine di godersi il mio sedere mentre il suo pacco torna alla normalità di dolce riposo dopo una guerra di piacere.Con degli occhi pieni di piacere e soddisfatti mi dice"domani ci facciamo una bella doccia"certo gli rispondo dopo tutto non ho ancora assaporato il gusto del tuo piacere tesoro.
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11 years ago
karl66,
50
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La sfida (1)
Io e la mia compagna torniamo da un pomeriggio di relax, passeggiata e un te caldo in un bar in città e mentre siamo sulla statale di ritorno a casa comincio a toccarla sulle cosce; lei già da un po’ vogliosa di coccole, mi accarezza la mano e si sbottona subito i jeans mettendomi la mano sulla sua bagnatissima e calda figa. A quel punto io la provoco dicendole di chiamare un nostro amico conosciuto su desy e non ancora incontrato e toccarsi con lui al telefono, mentre io la toccavo con tre dita tra le sue labbra bagnatissime.
Lei, in un primo momento restia, accetta e contattiamo telefonicamente l’amico… qualche convenevole e lui ci chiede senza mezzi termini di vederci: la mia compagna già abbondantemente eccitata, io pure e con la perenne fantasia di farle provare un ragazzo superdotato ed in questo pareva eccellere il nostro amico al telefono, ci buttiamo e ci diamo un appuntamento in un punto, dicendoci solo le rispettive automobili.
La tensione e l’ansia sono alte, ma dopo qualche giro individuiamo la probabile auto e ci affianchiamo… è lui, bel ragazzo sembra un tipo ok, scende e ci presentiamo, ci rimettiamo in auto perché fa molto freddo, ma parliamo con le auto affiancate: lui parla con G. e le ricorda che nelle precedenti telefonate lei non credeva che lui fosse davvero cosi dotato come diceva: inizia una piacevole e scherzosa sfida che culmina nel “vuoi vederlo?”; lei imbarazzata si gira verso di me e io la spingo a provare: “ok, ma non qui”, “va bene ragazzi seguitemi ho il mio posto preferito in cui mi imbosco di solito”… dopo 5 minuti eravamo in una stradina di campagna in piedi a parlare quasi immobili per il freddo ma la sfida era ormai partita: S. si slaccia la cintura e si abbassa jeans e slip, il pene spunta nella poca luce dell’abitacolo della sua auto che aveva uno sportello aperto, piegato verso il basso incappucciato quasi a riposo, lui lo prende con le dita e lo mostra a G., lei quasi provocatoria: “bè non mi sembra così grosso come mi dicevi”, “ah sì? Toccalo e vedi come diventa”;
lei avvicina la sua mano e lo sfiora, lo afferra e lo muove piano, l’effetto è quasi immediato, il pene si alza e si gonfia fin quasi a scoppiare, S. lo massaggia su e giù per mostrarlo al massimo, e data la poca luce ci sediamo in macchina, loro due avanti e io dietro.
Se lo tocca e se lo massaggia, un vero tronco, grosso, durissimo con la cappella chiusa e a quel punto se lo sbuccia a mostrare una cappella larga come il fusto e dura come il marmo; G. era immobile e tesa, sorpresa dall’aver perso miseramente la sfida e S. le prende delicatamente la mano e la posa sulla pelle tesa del pene; non ce la fa a chiudere la mano intorno all’asta per quanto è largo, ma vedo che inizia a sciogliersi un po’ e lo massaggia piano, arrossisce e io le faccio: “dai tranquilla, provalo”.
G. prende coraggio e si piega sull’asta enorme per prenderlo in bocca, comincia a leccarlo e ciucciarlo piano, riesce a malapena a bagnare la cappella per quanto è grossa…
(continua)
17
1
11 years ago
amanti3ba,
32/32
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