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Fica e culo insieme. Ovvio! - 2 (Sì, il "panino" mi piace troppo...)
Gennaio 2013. Cronaca vera di una serata col mio Monello (e con il suo Amico milanese).
PARTE 1
Io: "Ok Amore, ci vediamo lì alle 20,30 e passiamo a prendere il tuo amico milanese. A proposito, mi spiace che durante il viaggio lui stia dietro da solo, quasi quasi salgo dietro anch'io..... ti dispiace?" Lui: "No Monella, sai che sei libera di agire e di trasgredire".
Salgo dietro e partiamo, nei pochi minuti che ci separano dall'incontro con il nostro ospite controllo il mio look: sotto il lungo cappotto bianco indosso maglia attillata e minigonna, entrambe nere, perizoma e autoreggenti. Scarpe nere con tacchi a spillo. Ovviamente! Arriviamo da lui. Eccolo, fuori dalla sua BMW blu, il mio Amore scende a salutarlo e gli dice di accomodarsi tranquillamente dietro. Sono leggermente tesa, ma neanche troppo visto che l'ho già conosciuto qualche mese prima. Un piccolo bacio sulle guance, si parte, qualche minuto di convenevoli, poi gli metto la mano sul pacco. Lui inizia a limonarmi, gli sbottono i jeans, il suo cazzo e' duro e gonfio, non resisto, ho voglia di assaporarlo, vado giù e inizio a spompinarlo. Lui mi spinge dolcemente la nuca e me lo fa ingoiare tutto, non posso liberarmi. Essere "costretta" mi fa impazzire. Mi sento ancora più troia.
In auto c'è silenzio: il mio Amore guida verso il Motel, ma sono certa che dallo specchietto cerca di scrutarmi mentre succhio il cazzo del suo amico, quest'ultimo ansima e devo stare attenta a non farlo esplodere subito. Io ovviamente non posso parlare, chissà come mai... Dopo qualche istante il mio Monello dice "Accosto un attimo e scendo a fare una telefonata, tranquilli, voi continuate pure". Ora siamo soli. E qui viene il bello: Il Milanese mi tira su la testa, mi ficca la lingua in bocca e inizia a spalancarmi le cosce, la mia fica e' un vulcano, la "lava" cola già da un po'. Restiamo 5 minuti da soli, sono a sua disposizione, gambe divaricate, testa reclinata, le sue dita mi slabbrano la fica, scivolano come una lama nel burro, sono letteralmente allagata!!!
La porta anteriore si riapre, il mio Amore sale e ripartiamo. Tra 2 minuti saremo al Motel. Non vedo l'ora di essere sul letto, in mezzo ai due maschi che ho a disposizione. Voglio essere riempita per bene! E contemporaneamente da tutti e due. Fica e culo. Ovvio!
PARTE 2
...Eccoci al Motel, posteggiamo l'auto proprio davanti alla stanza, entriamo...luci rosse soffuse. Non riesco neppure a togliere il cappotto che il mio Monello e il suo amico milanese mi bloccano, il mio Amore e' in piedi alle mie spalle, il Milanese e' davanti a me, impazzisco alla sola idea di essere in mezzo a loro due, in mezzo a due maschi! Li bacio e li limono entrambi, li alterno, sono miei e me li voglio gustare totalmente. Le loro mani iniziano a spogliarmi, via il cappotto, mi tirano su la minigonna e iniziano a lavorarmi; ho voglia di sentire i loro sessi, prima sbottono i jeans del Milanese e impugno il suo cazzo, tasto i coglioni, sono belli pieni. Ottimo! Ora spoglio il mio uomo, voglio sentire la sua voglia, il cazzo svetta largo, nodoso, magnifico. A quel punto, visto che il mio Monello mi conosce alla perfezione, con voce ferma e decisa mi dice "Vai già!” E succhia i cazzi insieme. Troia!", sa perfettamente che a letto adoro eseguire i suoi "ordini". La cosa mi fa sballare, anzi, mi fa colare la fica solo a sentire quelle parole. Mi accuccio, loro sono in piedi, i loro due cazzi pieni sono davanti ai miei occhi, li impugno contemporaneamente e li lecco insieme, le due cappelle sono vicine ma non riesco a farle entrare insieme, quindi li ingoio separatamente, li lecco da cima a fondo, sono buonissimi, grossi, profumati. I due maschi mi tengono le mani sul capo e mi spingono i loro cazzi in gola, quasi soffoco, mi sento la loro puttana. Secondo "ordine": "Forza, ora leccaci le palle, sotto, e immagina quanta sborra c'è dentro!". E io subito eseguo! Del resto mi piace essere usata per il loro piacere.....Ecco, mi liberano la testa e quindi capisco che posso rialzarmi, per cui ora viene il bello. Il Milanese mi bacia, io gli sbottono la camicia, lui si sfila i jeans ed è completamente nudo, nudo davanti a me. Il mio Amore mi lecca la schiena e il culo, poi si alza dietro alle mie spalle e mi sfiora il collo, il suo cazzo punta e spinge tra la fica e il culo, vorrebbe scoparmi ma al tempo stesso lui è bravo a tenere la mente fredda e non mi entra dentro. Del resto questi attimi sono bellissimi, attimi in cui hai lo stomaco aggrovigliato e le budella contorte, una piacevole sofferenza, vorresti quasi che il tempo si fermasse. Mi spogliano, via la minigonna, via maglia e reggiseno, infine via il perizoma ormai fradicio. Rimango solo con le autoreggenti e i tacchi, mi sento veramente femmina, la loro femmina, la loro preda. Per un istante mi vedo allo specchio, seppure in penombra, sono in mezzo a loro due, il loro petto preme rispettivamente sul mio seno e sulla mia schiena, i loro cazzi spingono davanti e dietro, restiamo così per qualche minuto, di tanto in tanto mi giro, così da baciarli a lungo e sentire la loro lingua in bocca, lingue che da lì a breve mi limoneranno le due "bocche inferiori".
Il mio Monello a questo punto mi prende e mi mette alla pecorina sul bordo del letto, testa bassa e culo in alto, mi allarga bene le chiappe e inizia a leccarmi fica e culo, specialmente quest’ultimo. Sa che mi piace da morire essere lavorata e preparata! Il Milanese invece si sdraia sul letto, gambe divaricate e cazzo svettante, lo avvicina alle mie labbra, naturalmente mi infilo la cappella in bocca e poi scendo a leccargli bene i coglioni, li sento pieni, pieni di sborra densa, e questa sera voglio prenderla tutta dentro. Tutta! Il mio Amore ama vedermi spudorata e audace, per cui il suo cazzo non ce la fa più e inizia a scoparmi la fica, bum! tutto dentro, del resto entra senza alcun problema visto quanto sono allagata. Il mio Amore continua a pomparmi forte mentre io non mollo il cazzo che ho tra le labbra, mi piace essere presa tra due fuochi. Anzi, non vedo l’ora di prenderli davanti e dietro. Fica e culo, ovvio!
continua….
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12 years ago
leimonella,
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Last visit: 9 years ago
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Mia crudele Amica
Perchè, perchè,o mia crudele Amica
non vi lasciate mettere l'Uccello
in quella ricca e opulenta fica
che nel suo genere è il perfetto bello?
Vorrei essere davvero una formica
per entrare quatto quatto in quel corbello
sapete, non m'importerebbe mica
di restare preso nel cresputo vello.
Voi fereste addolcir qualunque amaro
noi tutti quanti ripetiamo in coro:
Voi siete qualche cosa di ben raro
Portete di bellezze un gran tesoro
via, via, prendete un pugno di denaro
e lasciatemi entrar nel vostro foro.
Poesia scritta da Gabriele D' Annunzio in gioventù e dedicata ad una prostituta!
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12 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 4 hours ago
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Schiavo per 3 giorni 24/24h
Era la sera del 30 dicembre 2012 e tutti i miei amici erano partiti per le vacanze natalizie, per non passare l’ultimo dell’anno in solitudine, decisi di partire. Dopo circa 3/4 ore passate in macchina mi fermai dalle parti di Riccione, vidi un bar ed entrai con la speranza di fare conoscenza e di passare una serata diversa dalle altre.
Mentre ero seduto al tavolino del bar a bere un drink sentii una voce femminile e molto sensuale che mi chiedeva con voce autoritaria se volevo continuare la serata a casa sua. Capii che non era una semplice domanda ma quasi un’ordine, e visto la mia indole da schiavo, accettai di seguirla a casa.
Era una bella donna elegante sui 45 anni circa, capelli biondi, portava una 5° di seno, alta circa 1.70 mt. e tacchi a spillo. Entrammo in macchina e partimmo verso casa sua.
Una volta in macchina, per umiliarmi, mi ordinò di spogliarmi nudo e mi disse che i vestiti mi sarebbero stati ridati alla fine della mia schiavitù.
Nel tragitto verso casa sua, si fermò in un boschetto e mi disse: “Schiavo, ho la figa tutta bagnata e voglio che me la lecchi fino a quando non sarò appagata, se non eseguirai il mio ordine o se non mi farai godere, ti sculaccerò severamente e ad ogni mio ordine dovrai rispondere: Si, signora Padrona!!” e così feci……mi chinai verso il suo sesso e cominciai a leccarla fino a quando non mi venne in bocca.
Riprendemmo il viaggio verso casa della mia Padrona e dopo circa 10 minuti eravamo arrivati. Era una casa di campagna abbastanza grande, mi fece uscire, mi mise il guinzaglio, s’incamminò verso l’interno della casa e io la seguii carponi come un cane segue il proprio padrone, mi ordino di mettermi su un lettino, mi legò mani e piedi e mi cosparse le parti intime di crema depilatoria e mi depilò. Sentivo un male cane ma per il piacere della mia Padrona, sopportai!! Dopo avermi depilato, le mie parti intime erano liscie liscie come quelle di un bambino.
La mia Padrona sapeva cosa mi aspettava……e per abituarmi decise di profanare il mio culo vergine con uno strapon……..dopo avermi stantuffato per ore mi face vedere la mia camera,che sarebbe stata la mia cella per tre giorni…….era molto piccola, circa 15/20mq, aveva solo un letto e due ciotole dove, nelle mie poche ore libere, la Padrona mi metteva da magiare e da bere. Non mangiavo ne bevevo seduto ma in posizione carponi. La mia stanza non aveva neanche il water per i miei bisogni………li dovevo fare in giardino alzando una gamba a mò di cane,ovviamente con il consenso della mia Padrona.
Dopo avermi fatto vedere la mia stanza, mi legò in posizione eretta ad una sbarra di ferro, che era fissata al muro, con le mani in alto, le gambe divaricate e mi mise una benda sugli occhi.
Ero conscio che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di molto umiliante per me ma molto piacevole per la mia Padrona; infatti dopo circa una ventina di minuti sentii suonare il campanello della porta e poco dopo alcune voci femminili e a giudicare dal mio udito erano circa una quindicina di donne o più, di qualsiasi età. Sentii dei passi avvicinarsi alla mia stanza……….entrarono e cominciarono a tastarmi per visualizzare la merce…….poi mi vollero provare per vedere se ero in grado di essere il loro schiavo. A tal punto la mia Padrona mi slegò ma non mi tolse la benda dagli occhi, mi mise in posizione supina e a turno si misero con le gambe allargate sopra il mio viso per farsi leccare le fighette tutte gocciolanti e non si trattennero di pisciarmi in bocca!!
Poi fui sbendato e accompagnato in cucina per servire la cena, ovviamente non mangiai con le mie Padrone bensì legato sotto il tavolo e in cambio di un pezzo di carne dovevo leccare i loro piedi o le loro fighe. Ad un certo punto, mi venne da fare la pipì e chiesi il permesso alla mia Padrona di poter andare a farla in giardino, Lei per puro divertimento mi disse che ci potevo andare solo dopo che gli ospiti se ne sarebbero andati……io trattenni fin quando potei e quando non c’è la feci più…...me la feci addosso, sotto gli occhi di tutte, provando un grande senso di umiliazione per me mentre la mia Padrona provò un grandissimo senso di soddisfazione!!
Poi, non contenta di tutto ciò, mi ordinò dapprima di leccare tutta la mia pipì, poi di mettermi in posizione carponi e mentre alcune mie Padrone giocavano, con uno strapon, a turno con il mio buchetto, ormai largo, le altre mi ordinavano di leccarle a turno e di farle godere.
Erano circa le 02.30 quando, dopo avermi stantuffato per un paio d’ore……….gli ospiti se ne cominciarono ad andare fino a quando rimanemmo solo io e la mia Padrona che mi ordinò di andare a letto in quanto l’indomani sarebbero venuti altri ospiti.
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12 years ago
erosslave359271,
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Last visit: 11 years ago
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La collega di nome sara.
Sara era una mia collega. Ci conoscevamo da 5 anni, ci eravamo simpatici ma niente più. Lei nel frattempo era rimasta a casa in maternità del suo primo figlio ed era rientrata da poco. Aveva 33 anni, 12 meno di me, laureata, un marito suo coetaneo, laureato, una figlia e una vita serena e tranquilla in un paese della provincia italiana. Con lei inizio tutto quasi per caso, cominciammo a parlare quasi ogni giorno al telefono aziendale, di tutto un pò e piano piano la confidenza tra noi aumentò ogni giorno di più. Io ero in un’altra sede dell’azienda a circa 500 km. di distanza da lei e raramente ci incontravamo di persona. Da quando lei era rientrata dalla maternità non l’avevo più vista, non avevamo avuto occasione di incontrarci. I nostri rapporti erano solo telefonici. Un giorno mi disse: “ Una mia amica mi ha mandato un test sul sesso, dal quale vengono fuori le esperienze che hai fatto e il grado di porcaggine. Lo stiamo facendo girare tra amiche. Stanno venendo fuori delle cose sorprendenti, ho capito che ci sono donne all’apparenza tranquillissime che invece hanno una carica erotica insospettabile” . “ Io lo so già per esperienza, risposi, anni fa una tipa di Comunione e Liberazione conosciuta alle 3 di pomeriggio ad un funerale , alle 10 di sera in macchina me lo ha preso in bocca!”. “ Accidenti!!, fece lei, mi sa che tu se fai il test raggiungi il punteggio massimo! Per ogni esperienza particolare fatta, sale il punteggio. Se vuoi e ti fa piacete te lo mando”. Risposi “ E a te fa piacere che io lo faccia?”. Lei sorrise imbarazzata “ Come hai capito? Sarei molto curiosa di sapere dietro un uomo tranquillo e per bene come te cosa si nasconde. Saresti il primo uomo al quale sottopongo il test, non lo nascondo la cosa mi intriga” “ Ok, risposi, però con la promessa che rimane solo a te, niente girate alle amiche”. “ Promesso, appena posso te lo invio per mail, Ciao un bacio”. Il mio test diede un punteggio molto alto. Anche il suo era un buon punteggio. Le dissi che tra me e lei c’erano 12 anni di differenza a suo vantaggio e che aveva tempo di recuperare. Con il passare dei giorni la nostra confidenza aumentò, mi raccontò che prima e durante la gravidanza aveva un’amante, che la scopava anche da incinta. Era un bell’uomo ma con un cazzo piccolo, di appena 12 cm. Io le confessai che una delle cause del mio punteggio alto del test era dovuto al fatto che avevo avuto un’esperienza di due triangoli. Una volta avevamo scopato insieme ad un amico una nostra amica. Un’altra volta avevo scopato con la mia fidanzata d’allora insieme ad una sua amica, durante un viaggio di 20 giorni nel nord Europa. Questa cosa dei triangoli la colpì molto e desto sempre più alto in lei l’interesse verso di me. Tutto era però virtuale, i nostri incontri solo telefonici o via mail, anche se molto intensi e piacevolissimi. Lei apri una sua casella di posta elettronica, io feci lo stesso, dove raccontavamo le nostre cose, molte erano di sesso. La febbre salì, avevamo voglia di incontrarci, i mesi passavano e i pensieri erano sempre più intimi.
La prima volta che ci incontrammo dopo mesi di mail, messaggi, telefonate molto intriganti , stavamo in un meeting con 300 persone che ci conoscevano, nostri colleghi. Ci salutammo come facevamo da 5 anni, da quando lei entrò in azienda. Stretta di mano e bacini sulle guance. Le nostre mani erano però cariche di energia, avevo paura al contatto di prendere la scossa. I nostri occhi si incrociarono e bastò uno sguardo fugace per dirsi il desiderio pazzesco che avevamo dentro di noi. La paura di essere scoperti aumentava la nostra eccitazione e la nostra adrenalina. Ci allontanammo, spersi nella calca umana, dovevamo andare a cena, scegliere un tavolo al quale sedersi per mangiare. Ci sedemmo chiaramente in due tavoli lontani. Il mio tavolo era formato da 8 persone, 4 uomini e 4 donne. Un paio di colleghe erano molto carine e con una in particolare avevo instaurato un buon rapporto, c’era un’intesa naturale. Anche lei sposata, un figlio, due occhi di un blu bellissimo e micidiali, di quelli che se ti ci tuffi rischi di annegare o quantomeno di perderti. Pensai che fosse un peccato sprecare un’occasione del genere, visto che la fanciulla dimostrava una certa simpatia per me e avrei pagato qualsiasi cifra per ammirare quelle due gocce di mare maldiviano nella tempesta di un suo orgasmo. Però la mia testa era altrove, era a Sara, a quello che sarebbe successo dopo, alla notte che mi aspettava, al desiderio che cresceva, a come sarebbe stato stare dentro di lei. Mi sforzai per circa 2 ore di parlare, di ascoltare, di sorridere, di fare qualche battuta, ma le persone sedute al mio tavolo mi sembravano lontane, mi sembrava di ascoltarle e vederle sotto lieve anestesia, i contorni e le parole erano sfumate, l’unico pensiero nel mio cervello era per Sara.
Per fortuna la cena finì, ci alzammo dal tavolo, sorrisi alla fanciulla dagli occhi blu in cenno di saluto e li, in un momento di lucidità, capii che aveva un interesse per me, il suo sorriso di ritorno e il suo sguardo e sopratutto il movimento delle sue mani furono messaggi chiari di un suo interesse. La cosa per 2 secondi mi fece piacere, ma il mio unico pensiero vero era come riuscire a riagganciare Sara e riuscire a sparire con lei. Fu lei che mi aiutò, arrivò con la sua solita area spavalda e con semplicità mi disse ” Mi accompagni a fare due passi fuori ?. Ho bisogno di prendere un po’ d’aria” Lo disse di fronte ad altri colleghi, invitando anche loro. Per fortuna o per abilità di Sara le persone che erano molto più avanti di noi con gli anni non accolsero l’invito. Dissi davanti a tutti “ Va bene, però 2 passi e poi a nanna perché ho avuto un viaggio faticoso”.
Presi chiaramente le chiavi della macchina e in un lampo ci trovammo uno accanto all’altra, per la prima volta soli, dopo esserci scambiati per mesi parole piene di desiderio. Guidavo senza meta, la serata era bellissima, costeggiavo il mare, la luna permetteva di vedere la bellezza prepotente della costa. Appena fummo a una distanza di sicurezza dall’albergo cercai di parcheggiare in un posto tranquillo e dopo un po’ di giri mi fermai e spensi il motore. Ci guardammo negli occhi per alcuni secondi, vidi i suoi occhi lanquidi, quasi lacrimavano. Ci stringemmo forte, mi trovai tra i suoi capelli biondi, sentivo il suo profumo delicato. Le baciai dolcemente il collo, era caldo e profumato, era tutta calda, emanava un calore che mai in nessuna donna avevo sentito. Si scostò un secondo per poi avvicinarsi alla mia bocca e mi trovai la sua lingua nella mia bocca, ci baciavamo con una forza e una dolcezza inebriante, per vari minuti, fu un bacio lunghissimo e meraviglioso. La stringevo e l’accarezzavo lungo la schiena, le braccia, era un abbraccio furioso, avrei strappato i suoi vestiti lì, subito. Lei era completamente presa, mi ricambiava l’abbraccio con un vigore inaspettato, sentivo le sue mani stringere il mio corpo. Eravamo avvinghiati e stavamo scoprendo i nostri corpi. Scesi con la mano, risalii le sue cosce, sentivo le sue calze, salendo sentii il ricamo delle sue autoreggenti e un centimetro dopo le mie dita toccavano la sua pelle nuda. Accarezzai dolcemente il suo interno coscia, assaporando con la stessa mano per metà le autoreggenti e con l’altra metà la sua pelle liscia e tremante. Arrivai a toccare le mutandine, sfiorandole delicatamente. Appena la sfiorai emise un gemito e un brivido la pervase tutta ” No, fermati, non mi toccare, vengo subito se lo fai, non voglio avere il mio primo orgasmo con te in questo modo”. Ero arrivato a mettere la mano completamente sulla sua fica e sentii le mutandine fracide, sembrava che avesse fatto la pipì per quanto era bagnata. Mi era capitato altre volte di toccare mutandine diciamo “ eccitate” ma una liquidità del genere non l’avevo mai sentita. Fermai la mano e in quel momento squillo il suo cellulare. Tolsi la mano che si era completamente bagnata dei suoi umori, lei prese il telefono dalla borsetta e dicendo “ E’ mio marito” rispose.
“Ciao amore, come stai? Sono in macchina con dei colleghi a fare un giro per le strade di questo posto meraviglioso, magari sarebbe bello tornarci con te per un weekend romantico…….”
A sentire quelle parole al maritino, pensai come Sara fosse zoccola ma anche molto eccitante, rimisi la mano tra le sue cosce, scostai le mutandine e con delicatezza ma molta decisione tuffai il mio dito nel suo buco fradicio e caldo……lei giro la testa verso di me, gli occhi sbarrati, mise una mano sul microfono del cellulare per non far percepire il suo gemito……” Scusa amore, mi stava cadendo il cellulare, adesso ti devo lasciare, dobbiamo scendere dalla macchina, un bacio a domani…stanotte pensami, ciao sogni d’oro”.
Mi disse che ero un vigliacco, mi baciò intensamente e teneramente in bocca e mi sussurro all’orecchio “ Torniamo in albergo…ho voglia di te…”. Il calore del suo alito mi provocò dei brividi intensi lungo il collo e la schiena.
Riavviai la macchina e partimmo per tornare in albergo. Non ricordo come feci la strada, lei parlava di altre cose, dei colleghi, del viaggio per arrivare in quel posto, sembrava stessimo andando a un incontro di lavoro, invece di avere l’adrenalina al massimo perché di lì a poco avremmo scatenato i nostri istinti più animali e goduto dei nostri corpi.
Mi chiedevo come sarebbe stato il suo orgasmo, se la sua fica fosse particolarmente calda, di come fosse stata la sua bocca e la sua lingua sulla mia cappella, di come il suo culo accogliesse il mio cazzo…..ebbene si, queste sono le cose che pensa un uomo eccitato che sta per scopare la donna che desidera!!
Arrivammo in albergo, ci salutammo nella hall davanti a dei colleghi e per non dare sospetti salimmo nelle nostre rispettive camere.
L’accordo era che lei venisse nella mia stanza. Lasciai la porta socchiusa e pensai a chi potesse essere il nostro vicino di stanza, speravo che non fosse qualcuno che ci conoscesse bene, fra tanta gente c’erano colleghi dello stabilimento che non conoscevo o colleghi stranieri che conoscevamo solo di vista, speravo in uno od una di loro. Avevo indagato ma non ero riuscito a sapere chi fosse il mio vicino di stanza.
Sentii la porta aprirsi, lei entrò e chiuse delicatamente la porta alle sue spalle. Senza fiatare ci trovammo abbracciati, lei tolse le scarpe al volo e mi saltò letteralmente addosso, abbracciata al mio collo e con le gambe avvinghiate ai miei fianchi, la sua bocca calda incollata alla mia, la sua lingua mi stava già scopando.
La portai sul letto e sempre baciandola iniziai a spogliarla e a spogliarmi. In pochi secondi eravamo nudi, i nostri corpi si stringevano ansimanti, potevo per la prima volta sentirla nuda, la sua pelle bianchissima e vellutata mi inebriava, il mio cazzo era già in uno stato delirante, la cappella mi tirava e pulsava.
Toccai la sua fica delicatamente con la mano e le dita scivolavano come su una lumaca, in pochi secondi la mia mano era fradicia dei suoi umori. Guardai per la prima volta la sua fica, sembrava un’ostrica deliziosa, di colore rosa, i suoi peli pubici curati e presenti solo sulla parte superiore erano chiari, una bionda naturale. Strofinai la mia cappella, diventata color porpora, sulle sue labbra e sul suo clitolite e sprofondai con tutto il cazzo dentro quell’ostrica meravigliosa e bollente.
Lei lanciò un gemito profondo, straziante come fosse lacerata dal dolore e dal piacere. Stetti fermo qualche secondo nel suo profondo, la mia cappella toccava il fondo del suo utero, un caldo umido piacevolissimo avvolgeva il mio cazzo. Iniziai a pomparla prima dolcemente e poi sempre più vigorosamente, alternando spinte più corte a spinte più profonde, i suoi gemiti e i suoi siiiiiiiii mi inebriavano. Il mio cazzo scivolava nel brodo di umori della sua fica, la quantità esagerata di umori provocava un suono ad ogni pompata, uno “slap” un “ploff” che non avevo mai sentito, il mio cazzo nuotava nel piacere.
Sotto le spinte enesorabili la sua fica sembrava ingoiare il mio uccello, era avvinghiata come una bocca succhiante, i suoi gemiti si fecero più intensi e regolari, regolai il ritmo delle spinte, tenendolo invariato e costante, sentivo il suo piacere aumentare, le sue unghie si conficcavano sempre più nella mia schiena, l’espressione del suo viso era più contratta “ odioo godooooo!!!” urlò straziata, sentii il suo corpo irriggidirsi improvvisamente, quasi fermarsi e contrarsi sei sette volte in spasmi violenti, assecondati dalla profondità delle mie spinte più lente e profonde.
La sua fica accentuò il risucchio accompagnato da un fiume sotterraneo che inondava il mio cazzo, non avrei mai pensato che si potesse ulteriormente bagnare. Il caldo e l’eccitazione di sentire il suo orgasmo mi fecero salire il piacere, liberando i freni, sentivo il mio cazzo pulsare, pompavo in quel lago di umori di fica, il mio uccello scoppiava, sentii la sborra salire velocemente, urlai un soffocato “sborroooooo!!!” e inondai le profondità della sua caldissima ostrica con un primo schizzo imperioso e abbondante seguito da altre cinque sei lunghi fiotti caldi che annaffiarono la sua vogliosa profondità.
Rimanemmo abbracciati forte e senza fiato ancora uno nell’altra, ci baciammo profondamente, accarezzandoci delicatamente.
Tirai fuori delicatamente il cazzo da lei, un rigagnolo di sborra colava dalla sua fica, completamente zuppa, lei lo toccò con un dito, ne prese un po’ e lo leccò sorridendo. “ Buono, è dolce”
In quel momento pensai a suo marito, al cornuto che stava tranquillamente dormendo nel letto coniugale della loro bella casetta della perfetta coppia di provincia, invidiata da tutti.
La cosa mi piaceva e mi eccitava da morire, avevo scoperto una insospettabile porca…il mio intuito mi diceva che dietro quella collega, mogliettina e mammina apparentemente tranquilla e perfetta, cattolica e di buona famiglia, si nascondeva una creatura femminile perversa e porca, una di quelle che noi uomini cerchiamo continuamente…….
Rimanemmo abbracciati a parlare, era piacevole accarezzare il suo corpo, scoprire finalmente ogni dettaglio del suo seno, del suo culo dei suoi piedini, l’ interno morbido delle sue cosce.
Sara non era una donna per la quale gli uomini si girano per strada, ma era attraente, aveva una sensualità discreta ma che incuriosiva, avrei scoperto col tempo che era una donna dalla sessualità prorompete, una per la quale il sesso era importante quanto il cibo e spesso ara affamata……
Mentre parlavamo mi accarezzava il cazzo, scappellandolo con dolcezza e ricoprendolo con maestria, la sua mano, al contrario di molte donne che non sanno accarezzare il cazzo, che alcune scambiano chi per un cambio d’automobile, maltrattando soprattutto la cappella e altre con un sopramobile di cristallo solamente da sfiorare, aveva un tocco sapiente sull’uccello, capii immediatamente che amava il cazzo e che sapeva come trattarlo.
Bastarono pochi minuti della sua mano per far risvegliare il mio attrezzo, che cominciò a rialzare prepotentemente la testa. Improvvisamente lei si stacco dal mio abbraccio, scese con la testa e avvicinò la sua bocca al mio cazzo, la sua lingua inizio con naturalezza a leccare la mia cappella, soffermandosi sul frenulo, la parte più sensibile, emisi un gemito di piacere che si trasformò in beatitudine quando aprì la sua bocca e ingoiò lentamente tutta l’asta. Il suo andare su e giù era delicato ma avvolgente, saliva fino quasi alla punta e scendeva lentamente fino alla base, allargando la bocca e allo stesso tempo stringendo le labbra, la sua lingua internamente leccava tutta la cappella con un movimento lento ma avvolgente. Il mio cazzo in pochi minuti ridiventò di marmo. Lei si staccò, mi sorrise e mi bacio sulla bocca “ senti il tuo sapore come è buono!!!” disse e nello stesso tempo riprese in mano l’impugnatura, mi montò a cavalcioni e diresse l’impugnatura del mio cazzo verso la sua fica. Era seduta sopra di me a cavalcioni, vedevo il suo pelo biondo e in pochi attimi vidi i miei 18 cm. di cazzo indirizzati dalla sua mano all’entrata della sua apertura e sparire in un sol colpo nella sua fica, era tutto dentro fino alle palle!!! Iniziò uno smorzacandela entusiasmante, fatto di movimenti rotatori alternati a movimenti ondulatori.
Il mio cazzo era nuovamente immerso in un lago di umori femminili, la sua fica era di nuovo di un fradicio imbarazzante, mi resi immediatamente conto che Sara succhiava il cazzo allo stesso modo con la fica e con la bocca, se non fosse stato perché la fica era molto più bagnata della bocca, ad occhi chiusi sarebbe stato difficile capire se ti stava facendo un pompino o se ti stava scopando a smorzacandela.
Improvvisamente la porca si sfilò il cazzo e mi si coricò accanto.
“ voglio farti soffrire….mi devi implorare” La baciai teneramente e gli chiesi dolcemente di scoparmi, che era la fica più calda che mi era capitata e che quel gran cornuto di suo marito era fortunato.
Mi disse che il marito aveva un cazzone più grosso del mio. soprattutto in larghezza e che la scopava ogni giorno “ il cazzo largo è una goduria. Però tu lo muovi meglio,….mi fai impazzire e soprattutto mi scopi nella testa oltre che nella fica….”
La implorai nuovamente di scoparmi…..
Mi sorrise e con fare di chi ti ha ormai in pugno, si rimise a cavalcioni sopra di me, prese la mia asta e strofinò delicatamente la cappella contro il suo clitoride, usandola come un vibratore. La punta della cappella stimolava il suo clitoride con una vibrazione data dal movimento della sua mano. Gemeva socchiudendo gli occhi. Spostò la cappella verso le grandi labbra e dolcemente scivolo sopra il cazzo, ingoiandolo tutto in un sol colpo dentro la sua fica, scendendo fino alle palle. Emise un rantolo di piacere. Sentii il mio cazzo avvolgersi in un caldo e bagnatissimo anfratto completamente scappellato. Iniziava la sua cavalcata, come sempre profonda e implacabile. Era stupenda come si muoveva sul mio cazzo. Allungai la mano e comincia ad accarezzargli il clitoride mentre mi scopava. Inizio a gemere come una cagna in calore. Il dito mi sfuggiva perché la sua fica produceva una quantità incredibile di liquido. Accellerò la sua cavalcata ansimando sempre più forte, improvvisamente fermò la sua corsa, emise un rantolo profondissimo e fu sconquassata da un orgasmo lunghissimo, tremava come raggiunta da più scosse, il suo viso era stravolto, un fiume di liquido caldo invase il mio cazzo, sentii la sborra salire dalle palle e con due colpi veloci andai in paradiso scaricando a mia volta dentro di lei tutto quello che avevo nelle palle. Cinque sei fiotti allagarono la sua fica. Restammo abbracciati e stravolti, sulle gambe sentivo colare un abbondante miscuglio delle nostre sborre che stavano scendendo sul letto imbrattando il lenzuolo che si impiastriccio di brutto quando levai il cazzo da lei e un piccolo ruscellino usci dalla sua fica.
Facemmo l’amore ancora una volta durante la notte. Io sudavo, l’eccitazione era a mille, quella donna mi prosciugava, mi sembrava di conoscerla da sempre, l’intesa era stata perfetta da subito, sapevamo come toccarci e come possederci, avevamo la stessa fame, ci volevamo divorare.
Eravamo esausti e stanchi, cercammo di dormire erano passate le tre della notte.
Non riuscimmo però a dormire, parlavamo abbracciati.
Avevamo sognato per tanto tempo di incontrarci e di vivere questo nostro desiderio, col tempo diventato morboso. Lei mi parlava di tutto, soprattutto della sua bambina e anche di suo marito. Solo verso le cinque prendemmo sonno. Dormii in paio d’ore, quando aprii gli occhi lei mi era vicinissimo e mi stava guardando . ” Buongiorno, amore mio” disse sorridendomi.
Le nostre facce riflettevano la notte passata.” Tra un’ora e mezza inizia il meeting” dissi “bisogna che ci facciamo una doccia per riprenderci e poi andiamo a fare colazione. Spero che i nostri colleghi non leggano le nostre faccie!!!” Lei sorrise, mi bacio teneramente sulla bocca e poi iniziò a darmi piccoli bacini, prima sul viso, poi sul collo, stava scendendo piano piano sul petto, leccava con dolcezza i miei capezzoli, la sua lingua calda scese sulla mia pancia, si infilò nel mio ombelico leccandolo con maestria….poi scese ancora. Baciò teneramente il mio cazzo ancora non completamente risvegliato, alternava innocenti bacini a piccole slinguazzate birichine. Poi scese verso le palle, iniziò a dedicarsi a loro, la sua lingua sul mio scroto era deliziosa, una goduria totale, la ragazza ci sapeva veramente fare. Prese in bocca delicatamente prima una palla e alternativamente l’altra. Le teneva in bocca facendo lavorare la lingua….ero in suo possesso. Poi fece una cosa che mi sorprese…..scese ancora e inizio a leccare sotto le palle, nello spazio vicino al culo. Mi venne spontaneo sollevare delicatamente le gambe e la sua lingua scese dove non avrei immaginato. Sentii leccare il mio culo….la sua lingua era intorno al mio buchetto……delizioso….la sentii cercare di entrare nel mio orifizio. Ebbi una grossa erezione. Ci conoscevamo fisicamente da poche ore e questa donna sposata, madre di una bambina deliziosa, mi stava leccando il culo!!! Era la prima volta che una donna mi leccava il culo prima che l’avessi fatto io a lei. Emisi un gemito di stupore e di intenso piacere, ad occhi chiusi, stavo provando l’estasi. Lei dopo avermi leccato per bene si fermò, aprii gli occhi e la vidi che mi stava guardando, si risollevò leggermente mi abbassò le gambe e disse “ La mia colazione è pronta, però stamattina prendo solo qualcosa di liquido, ma caldo…..”
Iniziò a scappellarmi delicatamente leccandomi sapientemente la cappella. La prese tutta in bocca e iniziò a leccarla roteando la lingua in maniera divina, soffermandosi sotto al frenulo, la zona più sensibile del cazzo. Era veramente porca la mia Sara!!!
Iniziò un pompino divino, seduta tra le mie gambe aperte. Vedevo la sua testa salire e scendere, i suoi biondi capelli sussultano ad ogni discesa. Lo prendeva tutto, 18 cm. fino alle palle. Aveva un movimento forse un po’ troppo veloce, però il risucchio della sua bocca era fantastico. Le presi la testa e cominciai a comandare io il ritmo. Davo dei colpi per farglielo ingoiare ancore da più. “Prendilo tutto troia!” pensavo” fammi vedere come sei troia”. Ripensavo a suo marito che stava portando a scuola la loro adorata bambina, a quante altre donne nel mondo in quello stesso momento stavano facendo un pompino al loro amante dopo avergli leccato il culo all’insaputa dei loro cornutissimi mariti.
Il pompino durò a lungo, perché ero stanco della notte e non riuscivo a venire, nonostante il cazzo fosse turgido e di colore violaceo. Le mie mani erano sempre più violente sulla sua testa, mi aggrappavo ai suoi capelli biondi tirandoli. La stavo trattando come la peggio troia da strada, soffocandola con il mio cazzo e afferrandola in una morsa che stava diventando violenta. ” Ciuccia troia” dissi senza quasi accorgermene. A queste parole lei emise un gemito soffocato dal mio cazzo che gli riempiva la bocca e succhiò ancora di più. Sentii la mia sborra salire e urlando nell’orgasmo le spinsi tutto il cazzo fino alle palle bloccando la sua testa in fondo. Sborrai direttamente nella sua gola, lei ebbe un sussulto di soffocamento, ma io la tenni ferma, fin quando finii di sbrodolare tutto e solo allora le tolsi la morsa e gli permisi di respirare. Lei tossì violentemente, respirò, in faccia era quasi viola. Si riprese e mi sorrise. Mi scusai, ma lei mi attappò subito la bocca.” Non ti scusare, a me piace essere dominata, ancora non sai tutto di me……” Era tardissimo, ci alzammo, lei scappò nella sua stanza, io feci una doccia e dopo mezz’ora ero in segreteria a registrarmi per il meeting.
All’ingresso del salone dove si sarebbe svolto il meeting , vidi arrivare Sara vestita di tutto punto, sembrava riposata e che avesse dormito profondamente per tutta la notte.
Ci salutammo insieme ad altri colleghi e alla domanda di uno di loro di come avevamo dormito, dato che secondo lui faceva troppo caldo in camera, io dissi “molto bene, l’unica cosa è che mi sono svegliato tardi e non sono riuscito a fare colazione.”
“ Io invece ho fatto un’ottima colazione, non avevo voglia di mangiare, ma mi sono gustata un’ottima bevanda calda……anche ben zuccherata” disse Sara guardandomi come una gattina sorniona.
In quel momento capii che avevo trovato una donna molto intrigante, che mi aveva “preso” da subito. Era affamata di sesso, nonostante il grosso cazzo del marito la sfamasse ogni giorno
Questa è stata la mia prima notte con Sara.
Ne seguirono altre, anche solo giornate, con il ritorno di lei alla sera dal suo maritino dopo aver preso il mio cazzo in tutte le maniere possibili.
La nostra storia durò più di 3 anni, nonostante la lontananza, le nostre storie parallele e le difficoltà di essere colleghi di lavoro.
Continua
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12 years ago
saville56,
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Sesso e amore...
Ho conosciuto Debby per caso; una transessuale all'inizio della
terapia ormonale, femmina nel corpo e dell'anima. Interminabili
chattate e telefonate, ma davanti ad ogni discussione riguardante il
sesso, lei rispondeva:
"no, io sono seria, prima viene il resto...".
Insomma un immagine di una ragazza "pura e mai sopra le righe".
Quindi decidiamo dopo qualche mese, di incontrarci. A casa sua. Mi
accoglie con un abitino molto sexy, mini e tacchi alti. Uno splendore
di donna!!! Femmina dolce ed estremamente sensuale e provocante.
Dopo i convenevoli, cominciano a baciarci, e nonostante la sua
ritrosia, le mie mani toccano il suo seno e i suoi capezzoli, la sua
figa anale...geme, gode, godiamo.
Ma capisco che qualcosa la frena.
Timore? Paura?
Torno a casa con l'idea di una donna bellissima ma troppo bloccata
sessualmente...
Qualche giorno dopo noto, nelle nostre telefonate e serate trascorse a
chattare, che Debby diventa sempre più esplicita, nelle sue fantasie e
nelle sue perversioni.
"Mi piacerebbe essere quella che sono; una troia sottomessa al volere
del MIO maschio, dedicarmi a lui e al suo piacere..."
Decidiamo di rivederci. E qui la vera Debby si palesa.
Una vacca nel vero senso della parola!!
Non avrei immaginato che il suo desiderio di sottomissione la facesse
diventare così troia...
"Amore mio mi sento sbloccata, libera, grazie a te, ora voglio godere
ed essere come sono, liberarmi dei mie tabù e GODERE!!!!! Fammi troia
ti prego!",
senza aggiungere altro mi sbottona e comincia a succhiarmi; succhiare
è una delle sue specialità di cui è maestra indiscussa....
"Voglio bere amore dammela ti prego!!!".
Non ci è voluto molto, vista la mia eccitazione; un fiotto forte e
prolungato di sperma l'ha inondata, e dai suoi mugolii ho capito che
godeva come una cagna nel berla tutta...nemmeno una goccia ne è andata
persa!
Il giorno dopo, nei mesi seguenti, Debby è diventata una vera puttana...
Il mio cazzo penetra la sua figa anale, adora essere leccata per ore,
il mio sperma le riempie sempre la gola, la mia amata vuole sempre
ingoiarlo ,e poi pissing e sputi. Tanti sputi e insulti che la fanno
diventare così vera e felice nell'essere finalmente quello che è...
Ci siamo innamorati, ci amiamo, e l'altro giorno Debby mi ha sorpreso ancora:
«voglio che scopi con un altra mentre guardo, ma poi la fine la dai
solo a me, o forse a tutte e due. Però ricorda, sei solo mio ed io
solo tua!
Ma sappi che ho anche un altro desiderio: essere scopata da più uomini...».
Mi ha detto così dopo essersi iscritta qui...
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12 years ago
admin, 75
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History of violence 8
Fra diciassette giorni mi sposo. Tutto è pronto. Rodolfo, il mio fidanzato, non è mai stato tanto preso da me come in questi giorni, non l'ho mai visto tanto intensamente coinvolto. Negli ultimi tre giorni non ha fatto altro che chiamarmi al cellulare in continuazione professando amore sconfinato nei miei confronti. Mi rendo conto perfettamente che questo suo fuoco di passione non è affatto dovuto alle imminenti nozze ma allo sconvolgimento che sta provando nel vedermi sessualmente cambiata ed evoluta. La sega che gli ho fatto di nascosto sabato sera a casa di Davide e Michela seguita dal generoso pompino in macchina è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso che da diversi giorni già stava colmandosi. Rodolfo è, come diciamo a Roma, completamente "andato in fissa", e mi chiede in continuazione di fare sesso con lui. E' anche una cosa bella e normale, in fondo stiamo per sposarci. Quello che non ho affatto apprezzato di lui è di non aver capito un accidente del turbamento che ho provato in seguito alle violenze di Sergio. E adesso che... beh, che mi sono adattata alla situazione lui si limita ad arraparsi come un cinghiale senza chiedersi perchè sono cambiata.
Domenica sera si è presentato a casa, i miei genitori stavano a casa e, con la scusa di una passeggiata, siamo andati a fare l'amore chiusi in garage, nella mia auto. Credo che lui pensi che la mia recente, e forse eccessiva, disinvoltura nelle faccende sessuali dipenda dal senso di sicurezza che mi sta dando la prospettiva dell'imminente matrimonio. "E' bello sentirti finalmente così libera con me" mi ha confessato. Per cinque giorni consecutivi ci siamo visti, abbiamo fatto sesso, per i cinque giorni esatti in cui non ho avuto notizie di Sergio e company. In realtà ho semplicemente spento il cellulare. L' esperienza vissuta a casa di Sergio la settimana prima, seguita dall'incontro con Giorgio nel camper e dal nugolo di telefonate da numeri sconosciuti mi ha esaltato ma anche mentalmente saturato. Ho avuto bisogno di staccare, di ritrovare una dimensione normale. Forse dovrei approfittare delle imminenti nozze per tirarmi fuori da questa esperienza. So di essere esposta a pericolose malattie facendo sesso con diversi uomini, cosa che in più di un'occasione è accaduta pure senza preservativo, e questo è davvero contro ogni ragionevolezza. Non gioco solo con la mia pelle ma pure con quella di Rodolfo che sarà forse un po' tontarello da questo punto di vista, ma che proprio non si merita un simile trattamento. Forse riuscirò ancora a riportare la mia vita su binari normali. In fondo Sergio ha avuto da me quello che cercava, si è divertito, mi ha usata, mi ha fatto scopare dai suoi amici, e forse ora nemmeno gli interesso più tanto, visto che non mi cerca. Forse sto tornando me stessa, forse l'animale oscuro che vive in me riuscirò a tenerlo sotto controllo, forse l'ho placato ora che si è sfamato con queste torbide esperienze. Forse posso ritornare nel mondo rassicurante che mi ha sempre circondata prima di conoscere il maledetto Sergio. Quanti forse...
Due settimane precise prima delle nozze torno a casa dal lavoro, porto la macchina in garage, parcheggio. Scendo dall'auto, chiudo la portiera, mi volto e mi ritrovo Sergio davanti. Ha sul viso la stessa espressione cattiva che gli ho già visto in un paio di occasioni. Chiude la saracinesca. Siamo io e lui soli nel garage. Ho paura, ma gli chiedo cosa diavolo ha intenzione di fare, lui si avvicina. Non vedo nemmeno la mano arrivare, ricevo soltanto come una frustata in pieno viso, ho la sensazione di lampi di luce davanti agli occhi. Mi ritrovo accovacciata sul pavimento accanto alla macchina senza sapere come ci sono finita, il dolore alla guancia e al naso mi pare insopportabile, gli occhi lacrimano contro la mia volontà senza riuscire a smettere. Dal naso mi cola un rivolo di sangue. Mi rendo conto di aver ricevuto il primo vero ceffone della mia vita.
"E questo è solo per snebbiarti un po' quella testa di c***o che ti ritrovi" sibila ferocemente Sergio.
Mi prende per mano e mi aiuta a rimettermi in piedi. Mi appoggio alla macchina barcollando con il viso tra le mani. Non riesco a riprendermi dallo shock, incomincio a tremare e a singhiozzare.
"Che ti credi, brutta deficiente, che ti basta spegnere il cellulare per farmi fuori? Pensi di poter prendere tu il controllo della situazione?"
Mi apre lo sportello posteriore dell'auto, mi fa sedere, fa il giro e si siede sul sedile posteriore accanto a me.
Apre un pacchetto di fazzoletti di carta umida e mi deterge il viso. Sento la guancia bruciarmi ancora, ma lentamente il dolore si attenua.
"Tu sei pazzo, sei malato, non puoi fare queste cose" riesco a dire con voce tremante, senza riuscire a trattenere un paio di singhiozzi.
Sergio mi afferra i capelli e mi tira la testa all'indietro con violenza, facendomi gridare dal dolore.
"Io ti rovino se non fai quello che ti dico, hai capito, brutta puttana?".
Contemporaneamente la sua mano mi serra la gola soffocandomi. Penso con terrore che gli basterebbe stringere con quelle dita di acciaio che si ritrova per mandarmi all'altro mondo.
Ma la presa si allenta quasi subito, respiro di nuovo.
"Sergio, ti prego, io tra due settimane devo sposarmi... ti prego, ti prego, ti prego..." riesco appena a mormorare.
"Tu domattina telefoni in ufficio e prendi tre giorni di ferie, o malattia, quello che ti pare. Ci vediamo a casa mia alle 10. Provati a non venire e te ne faccio pentire amaramente".
Rientro in casa, sono le 19.00 e i miei ancora non sono tornati. Benedico mentalmente che non possano vedermi ora. Ho i segni rossi del ceffone sul viso e sono sconvolta. Mi infilo a letto senza nemmeno mangiare. Provo una sensazione di freddo e desidero il calore delle coperte. Rimango al buio con gli occhi chiusi. Dovrei essere furiosa, desiderare l'intervento della polizia o qualcosa del genere. Invece non provo rabbia o desiderio di vendetta, non ho alcun desiderio di confidare questo problema ai miei genitori o a Rodolfo o a chicchessia. Ora che ho assorbito lo shock ciò che viene a galla dal profondo del mio essere è una sconcertante sensazione di appagamento. La sensazione è quella di essere stata riacciuffata e domata. Sulla spinta della razionalità e dell'amore per Rodolfo ho tentato di uscire mentalmente dalla melma in cui Sergio mi ha trascinata, ma lui mi ha ripresa, mi ha picchiata e ora mi costringerà a restare nella melma. La feroce determinazione di Sergio nel dominarmi unita al senso di costrizione mi provocano una sensazione fisica di languore e di abbandono che parte dallo stomaco e abbraccia tutto l'addome. Il dolore residuo che provo sul viso adesso prende lentamente la forma di abietto piacere.
Mi sveglio, è già mattina. I segni del ceffone sono poco visibili. Mi trucco per nasconderli del tutto. Faccio colazione con mio padre che non nota nulla. Chiamo l'ufficio, da brava ragazza lavoratrice ho tante di quelle ore di permesso da consumare che non devo nemmeno toccare le ferie per assentarmi dal lavoro tre giorni. Esco di casa e vado da Sergio, mi sento intimemente appagata dall'idea di sentirmi in qualche maniera un oggetto di sua proprietà. Suono il citofono, mi apre, salgo. Mi fa entrare senza nemmeno guardarmi. Mi siedo sul divano, lui va in camera da letto, non riesco ad indovinare le sue intenzioni. Probabilmente vorrà scoparmi, è una cosa a cui sono decisamente preparata. Anzi, è più giusto dire che ieri mi ha picchiata, mi ha ripresa, ora sono pronta ad essere posseduta... voglio essere posseduta. Invece lui torna con dei vestiti. Mi ordina ti togliermi il discreto ma anonimo tailleur che indosso. E' un abitino aderente elesticizzato sopra le ginocchia, abbastanza sexy ma nulla di esagerato; in ogni caso le calze a rete autoreggenti che devo indossare sotto compensano questo aspetto.
"Adesso mettiti a pecorina sul divano" mi si rivolge secco.
Mi sistemo sul divano nella posizione da lui desiderata. Mi solleva l'abitino, sono senza mutandine. Sergio mi infila due dita nell'ano mulinando delicatamente, bastano pochi minuti per rendere lo sfintere cedevole. Prende un plug di dimensioni molto più contenute ed accettabili rispetto a quello con cui ho già fatto conoscenza due settimane fa, lo lubrifica e me lo inserisce senza soverchi sforzi.
"Questo d'ora in poi lo terrai sempre in culo finchè te lo dirò io". Mi riabbassa il vestitino e mi contempla soddisfatto.
"Forza, usciamo".
Sergio guida in silenzio, si dirige nel centro di Roma. Lasciamo la macchina in un parcheggio sotterraneo, ci avviamo a piedi. Attraversiamo Piazza Navona, ci sediamo ad un tavolino esterno presso uno dei bar sulla piazza. Guardo la Fontana dei Quattro Fiumi, penso con un velo di amarezza che l'ultima volta che sono venuta qui ero insieme a Rodolfo, ci siamo fatti delle foto seduti spensierati sui bordi.
Mi siedo ma sto a disagio, il plug si fa sentire decisamente, sia per la breve camminata sia per la sedia del bar che non mi consente una posizione troppo comoda. Sergio ordina una colazione, io solo un caffè.
"Adesso ti porto qui vicino da una persona, e ci rivediamo qui al bar appena fatto.".
Mi chiedo cosa significhi esattamente ma non replico. Ci alziamo, prendiamo Corso Rinascimento poi entriamo in una traversa. Entriamo in un portone, Sergio suona un campanello. La serratura scatta dopo qualche secondo, ci avviamo verso un antico ascensore con le ante di ferro battuto.
Sergio mi apre la porta e mi spinge dentro.
"Quarto piano, la porta è aperta". Il bastardo chiude le ante e se ne va via.
Premo il pulsante numero quattro e attendo che il vetusto macchinario svolga il proprio lavoro. Esco su un pianerottolo con tre grandi porte scure di legno, una delle quali è socchiusa. Busso e scosto la porta.
"Avanti prego" mi fa una voce dall'interno.
Entro in un sontuoso appartamento completamente rivestito in legno, dal parquet cigolante, al soffitto a cassettone alle pareti intarsiate. Mi guardo intorno, poi dal corridoio mi viene incontro un signore anziano, sui 60/65 anni.
L'uomo è sorridente ed estremamente cortese. Mi prende il soprabito, mi riempie di complimenti sulla mia bellezza, mi chiede di accomodarmi nello studio. Ci sediamo su un elegante divanetto posto dirimpetto una grande scrivania ricolma di carte. Sul tavolino sono disposte diverse bottiglie di liquore con dei bicchieri. L'uomo mi offre da bere, accetto. Sorseggiando l'eccellente cognac mi rivolge domande generiche fissandomi intensamente. Si interessa ai miei studi, al mio lavoro. Sono almeno dieci minuti che conversiamo piacevolmente, quando lui si interrompe, e il suo sguardo diventa improvvisamente viscido.
"Tu hai un vibratore infilato nel culo, vero?".
La domanda è troppo diretta e il cambiamento di situazione brusco, non rispondo e abbasso gli occhi sul mio bicchiere. Questo particolare ovviamente glielo ha comunicato Sergio.
Allora l'uomo mi si accosta, le sue mani si appoggiano sulle mie ginocchia. Sento il suo respiro alterato, poi le mani risalgono molto lentamente. Lascio fare, subisco la situazione che da distaccata e quasi amabile è diventata improvvisamente torbida, lasciva, corrotta. Le dita del vecchio si spostano sempre più in alto, mi accarezzano le cosce, continuano a risalire... Con voce completamente arrochita dalla libidine continua:
"Ti piace farti toccare le cosce, he? Ma sei proprio una piccola troietta...". Gli occhietti porcini del vecchio scintillano dall'eccitazione, ora Le sue dita ora si avvicinano sempre di più alla mia fica, arrivano a solleticarne leggermente i radi peli, l'altra mano si insinua dietro ad esplorarmi il posteriore. E' una situazione semplicemente sconcia, un vecchio porco bavoso mi infila le mani sotto la gonna ed io non solo lo lascio fare ma sto iniziando anche a bagnarmi. Non riesco a nemmeno io a capacitarmi di quanto sono diventata zoccola... Il vecchio porco si rende finalmente conto che sono senza mutandine.
"Puttanella da bordello che non sei altro, neanche le mutandine hai...", mormora. Le sue dita mi esplorano dietro e trovano il plug.
"Eccolo qua il tuo amichetto che tieni nel culo, eh?".
Il vecchio si avvicina ancora e mi passa una lingua rasposa e colante di saliva sulle labbra. Dovrei provare almeno un po' di ripugnanza, si tratta di un vecchio bavoso che potrebbe essere mio nonno. Invece più schifezze mi dice e più mi fa eccitare e desiderare che continui. L'uomo incolla la sua bocca sulla mia. Dopo qualche secondo ricambio il bacio, schiudo le labbra. Lui ne approfitta per sprofondarmi in bocca la sua lingua enorme e ruvida. L'uomo afferra il plug e lo muove ritmicamente nel mio culo, con l'altra mano inizia a lavorarmi ritmicamente la fica. Mi sento leccare la lingua, il palato, le gengive, l'avidità del vecchio sembra smisurata...
Veloce come un fulmine si stacca da me e scende tra le mie cosce. Mi sistemo sul divano per facilitargli la manovra, il vecchio mi fa aprire le gambe e inizia a mordermi l'interno cosce, gli inguini, il pube. Sprofonda la lingua nella mia fica ormai zuppa poi ne mordicchia avidamente le labbra succhiando e bevendo i miei umori con furiosa determinazione. La lingua dell'uomo è di una vivacità incredibile, sto iniziando a godere spudoratamente. Ma non c'è un attimo di tregua, l'uomo mi fa girare, estrae il plug dal mio sedere e si mette a leccarlo, o più precisamente a spompinarlo. Le sue dita si intrufolano nel mio ano in profondità, rimestano dentro, poi le tira fuori e le succhia con voluttà.
Mi prende per mano e ci trasferiamo in una stanza in fondo ad un corridoio, c'è un gran letto a baldacchino. Ci spogliamo velocemente e completamente entrambi. Mi distendo sul letto, il vecchio mi fa voltare prona e si dedica a profanarmi il didietro con una mano. Inizia con tre dita poi spinge lentamente ma inesorabilmente. Non contento inserisce nel mio ano anche il quarto dito allargandolo progressivamente. E' bravissimo a dilatarmi con graduale intensità, nel giro di una ventina di minuti la mano del vecchio, fortunatamente piuttosto piccola, sprofonda nel mio posteriore fino all'attaccatura del pollice. Sono sconvolta dal piacere e dalla libidinosità di questa situazione, ormai sono pronta a farmi scopare dal vecchio. L'uomo mi fa mettere a pecorina senza togliermi la mano dal sedere, ma invece di possedermi prende il mio plug e se lo inserisce a sua volta nel culo. Lo guardo senza capire. L'uomo si infila il plug in profondità, pistonandolo diverse volte. Estrae la mano dal mio culo e la lecca con lascivia, poi estrae il plug dal suo sedere e me lo appoggia sulle labbra. Io sono incerta, lui preme con decisione, io apro la bocca. Il sapore del plug è sgradevole, ma lui esercita pressione e me lo infila in bocca quasi completamente. Succhio il plug come meglio posso.
"Puliscilo tutto con la lingua, forza".
Eseguo senza entusiasmo, al che l'uomo mi fa sedere sul letto, apre un cassetto del comodino e tira fuori una serie di aggeggi sessuali. Prende un grosso fallo in lattice dalla verosimiglianza impressionante, lo lecca e mi chiede di infilarglielo dentro. Mi avvicino ed eseguo la manovra. Sono inesperta ma lui mi aiuta. Contemporaneamente un altro fallo in lattice guidato dal vecchio si fa strada nel mio, di sedere. Iniziamo a possederci vicendevolmente con i falli in lattice. Il pene del vecchio è piccolo ed irreparabilmente flaccido, ogni mio desiderio di essere trattata da femmina viene irrimediabilmente frustrato.
"Ora fai come me".
L'uomo cerca la posizione adatta, ora stiamo entrambi in ginocchio sul letto e mentre mi pistona nell'ano il fallo di lattice con l'altra mano mi titilla abilmente la clitoride.
"Fai come me, dai". Ripete l'invito
Gli prendo in mano l'uccello moscio e glielo meno dolcemente, con l'altra mano cerco di infilargli il fallo il più profondamente possibile nel di dietro. E' un intreccio complicato e non facile da coordinare, ma con i minuti diventa un gioco sottilmente piacevole. L'uomo di tanto in tanto estrae il fallo dal proprio sedere, lo porta tra le nostre bocche e lo lecchiamo insieme, intrecciandoci le lingue sopra. Lo stesso faccio io, una, due, dieci volte. Nel silenzio della stanza, rotto solamente dallo sciacquio dei due falli nei nostri rispettivi ani, la dilatazione anale continua unita con la commistione di odori e sapori che normalmente mi disgusterebbero mi porta in uno stato che definirei quasi di ipnosi erotica. Il vecchio se ne rende conto, e dal comodino esce un lungo fallone di gomma con una base larghissima, fatto di plastica trasparente e che sembra contenere moltissime palline o sfere bianche. Siamo ancora in ginocchio, il vecchio insinua l'attrezzo sotto di me, fa in modo che la cappella del fallo mi entri nella vagina, poi accende l'arnese premendo un interruttore. La cappella inizia a vibrare e a muoversi circolarmente dentro la mia fica, regalandomi sensazioni del tutto sconosciute. Inizio a gemere di piacere, il vecchio si alza in piedi sul letto. Il suo pisello moscio mi si avvicina al viso. Non mi faccio pregare e glielo prendo in bocca. Inizio a ciucciarglielo quando lui mi fa cenno di fermarmi e di tenerlo semplicemente in bocca. Mi fermo e mi godo la stimolazione del fallo in lattice, accoppiata alla dilatazione del membro artificiale ancora inserito nella porta di servizio.
L'uomo chiude gli occhi mormorando
"Ecco, dai".
I miei buoni propositi di stare attenta a non entrare in contatto con lo sperma di sconosciuti neanche mi si affacciano alla mente, nello stato di abulica e semiaddormentata eccitazione in cui mi trovo prendermi in bocca la sborrata del vecchio rappresenta un fatto del tutto normale, e perfino il copioso getto, molto meno denso di quanto mi aspettassi, che mi riempie velocemente la bocca mi scuote dal torpore mentale in cui mi trovo.
"Manda giù tutto, dai" fa l'uomo afferrandomi la testa e premendo l'inguine contro la mia bocca.
Eseguo supinamente, rendendomi appena conto di avere la bocca piena del piscio del vecchio. E' talmente abbondante che in parte la sputo, poi prendo il ritmo ed inizio a deglutire per tutto il tempo nel quale lui continua ad urinarmi in bocca quel liquido caldo e vagamente nauseante. Finita l'operazione il letto è bagnato e io mi ritrovo mezza inzuppata della pisciata del mio anziano partner. Lui scende dal letto, mi prende per mano. Sono disorientata, l'eccitazione sessuale da una parte si è attenuata per la scarsità di stimoli fisici ma dall'altra viene stimolata dal sentirmi usata in questa maniera degradante. L'uomo mi prende per mano, andiamo insieme nel bagno, c'è una doccia a due posti. Entriamo nella sontuosa cabina ed un getto di acqua immediatamente calda proveniente da una cipolla larga quanto un antico disco long-playing ci investe. Iniziamo a baciarci con foga sotto la cascata infilandoci reciprocamente le dita nell'ano. Il vecchio prende due tasche di plastica collegate ciascuna ad un tubo e ad una cannula, le riempie velocemente con il getto della doccia e le appende a dei ganci posti in alto. Si gira e mi chiede di infilargli la cannula lunga circa quindici centimetri dentro il sedere, lui fa lo stesso con me. La sensazione del torrente di acqua calda che mi invade dolcemente le viscere è paradisiaca, mi porta lentamente vicina all'orgasmo. Mi sditalino appoggiandomi all'uomo, sono vicina a godere quando una frustata improvvisa proveniente dall'intestino mi obbliga irresistibilmente a svuotarmi. Una cascata di acqua calda mi fuoriesce dal sedere e finisce nello scarico della doccia. L'uomo mi fa voltare, riempie di nuovo la tasca e mi reinfila dentro la cannula. Mi fa accovacciare e mentre un'altra dose di acqua dalda mi riempie le viscere si volta e mi prega di leccargli il didietro. Infilo la lingua tra le chiappe dell'anziano e gli lecco l'ano rugoso. Mi chiede di infilarci la lingua dentro ed io eseguo. Poi uno spruzzo di acqua calda mi colpisce il viso.
"Apri la bocca, dai, fattelo fare sulla lingua..." Mi posiziono sotto il vecchio, seduta sul pavimento della doccia. Uno scroscio di liquido caldo e vagamente maleodorante mi di riversa sul viso e nella bocca aperta. Sputo e riapro la bocca più volte. Lui si volta rosso di eccitazione e si masturba sopra di me. La pressione intestinale torna a farsi sentire, non sono proprio capace di trattenermi e lascio fuoriuscire tutto il liquido. Il vecchio contemporaneamente viene con il pisello moscio, e le poche gocce del suo sperma finiscono per sgocciolarmi sulle tette...
Quando esco dal portone dell'abitato trovo Sergio ad aspettarmi in macchina. E' taciturno, guida e non mi chiede nulla. Mi chiedo cosa sia successo davvero. Il sospetto che Sergio mi abbia fatto prostituire facendosi dare soldi dal vecchio in cambio della mia compagnia è forte. In pochi minuti arriviamo a locale di Enzo, vicino campo de Fiori. Mi aspettavo di essere coinvolta in qualche altro gioco invece Sergio mi porta nel bunker di Enzo, ci chiudiamo a chiave e facciamo l'amore per due ore di seguito, io e lui soli. Mi aspettavo durezza invece mi possiede a lungo in maniera quasi dolce... Questo bastardo è sempre imprevedibile, ma come riesce lui a farmi sentire femmina non ci riesce nessuno...
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12 years ago
fd5947,
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la prima volta da cuck con sorpresa finale
ciao ma marco....il lui cuck di coppia.vi racconto la prima volta che la mia tettona mara mi ha reso cornuto con un mio collega di lavoro di
nome stefano.....veramente un superdotato per lunghezza 23cm con una cappella grande come un pugno.io e stefano ci conosciamo da
molti anni oltre ad essere colleghi di lavoro....lui ha 36 anni ancora scapolo perche' dice che così puo' scopare liberamente le mogli i cornuti
ed essere il bull che tutte le donne cercano.durante i momenti di intimita' a mara parlavo di stefano come possibile suo bull sia per la belezza
ma in particolare per la sua dotazione fuori dal comune.....ogni volta mara si eccitava nel pensare di essere scopata da un simile cazzo e
mi diceva che dovevo programmare io la cosa che poi lei si sarebbe fatta chiavare anche senza preservativo o precauzioni pur di provare i
famosi 23 cm di stefano.l'occasione propizia si presenta tre anni fa' cioe' nel 2009 durante il periodo estivo quando ho invitato stefano una
domenica a farci compagnia al mare.....per l'occasione mara si e' depilata la fica lucidissima e come costume solo uno striminzito brasiliana,
sopra nulla tettone al vento e la sua 6a misura da far resuscitare persino i morti,strafano con boxer stetti elasricizzati per mettere in evidenza
ancora maggiormente il suo gran cazzo......a dire la verita' ero un po invidioso
12906
3
12 years ago
tettonaecuck,
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Mia moglie troia
Siamoqua a raccontarvi una cosa davvero trasgressiva,premetto che la mia lei quando non è scaldata per bene è molto restia ma poi se uno sa coinvolgerla è una vera maiala,partiamo dall'inizio decido di contattare una coppia qua su desy che ha messo un last ci avviamo ad incontrare questa coppia e finalmente troviamo delle persone piacevoli,cerchiamo di scaldare l'atmosfera in macchina e dopo un pò ci si riesce e ci spostiamo in un posticino all'aperto niente male ci si diverte,dopo una bella seratina ci avviamo a casa ma chissà perchè non sono soddisfatto e siccome so che la mia porcellina se la stuzzico non si tira indietro la comincio a a stuzzicare mentre guido(è fradicia)lei vorrebbe scopare solo con me ma io so quanto è troia e avviandoci verso casa vedo un camion fermo con l'autista nella cabina,e gli dico a mia moglie a mò di scommessa se ero capace a fermarmi di fianco al camion e proporla come se fosse una buttana,dopo tanti tentennamenti lei si decide faccio inversione e mi affianco al camionista lui preoccupato(pensa che vogliamo rapinarlo o non so cosa)scende dal camion e gli dico allargando le cosce e mostrando la passera della troia e le belle gambe ti piace?e lui si certo...ed io vuoi scopartela per mezz'ora? lei si eccita salire in un camion ed essere usata come una verat troia.....lei scende dall'auto e sale con disinvoltura nel camion(io aspetto in macchina) dopo che si accomoda nella cabina del camion lui la comincia a toccare e leccare in figa lei si eccita sempre di più,e gli sussurrava cher è una bella donna e che per lui era cosa che non gli era mai accaduto,lei sentendo queste cose e pensando che io l'aspettasse in macchina era eccitatissima;dopo un pò comincia a succhiarglielo(lei è un a gran pompinara)e lui eccitatissimo la vuole scopare lei gli passa il preservativo,e comincia a chiavarla come una vera buttana la cosa dura poco lui è troppo eccitato,appena finisce lui ha chiesto di riincontrarla e lei ha annuito,finito il tuto si riveste e scende soddisfatta di quell'incontro breve ma intenso.
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12 years ago
sexyandcity,
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Anna, che troia!
Sono Emilio e vi voglio raccontare una storiella che ho vissuto con la mia amante Anna, con la quale mi trovo due-tre volte alla settimana per fare sesso e poi ogniuno torna alla propria vita. Io sono libero, lei è separata ma ha una figlia e preferisce non portare uomini a casa. Così usciamo assieme, andiamo a pranzo e più raramente a cena dopodiché viviamo del buon sesso in macchina o a casa mia. Anna è una bella gnocca, formosa, un bel viso con labbra carnose e occhi azzurri da tigre. Bionda, non alta ma con delle gambe da sballo, ben disegnate e grazie a madre natura senza peli. La sua figa carnosa è sempre oscenamente nuda a parte un filetto di pelo corto sul pube, mi piace perché la vedi bene anche se sta in piedi con le gambe chiuse per via delle lunghe labbra e il clitoride alto. Ha due tette sfacciate, una quarta misura abbondante, non stanno su come una ventenne, ma nemmeno sono cascanti. Areola larga ma non esageratamente, con due prominenti capezzoli a cigliegina al centro, tutti da succhiare. Mi piace come veste, sempre provocante, minigonne a giro-figa o appena più lunghe ma con spacco sulla coscia, camicette attillate, sapientemente sbottonate fino al reggiseno, lasciando mezze tette in vista che a vederle così sembrano un bel culo tondo. Gambe nude con i polpacci torniti e caviglie avvolte da nastri che come serpenti s’ intrecciano per sostenere le zeppe. Ha una voce molto sensuale e calda, mi eccita come parla e cosa dice, come gli uomini parla spesso di sesso. Mi piace come si muove sinuosa, come cammina sculettando, quando mi guarda facendomi capire che mi vuole, sprizza sesso da ogni poro. Deve avere dei feromoni da paura, dato che la sento sul cazzo anche a metri di distanza e addirittura quando ci sentiamo al telefono. Amiamo scherzare e ridiamo spesso trovando spunti esilaranti in ogni circostanza. Quando fa sesso si dimena come una biscia e quando gode non riesce a trattenere le urla di piacere. Per questo lo facciamo spesso in macchina perché a casa i vicini la sentono di sicuro. A volte ce ne freghiamo ma quasi sempre finisce che si mette un cuscino sulla bocca perché i vicini hanno bambini e talvolta anche molti ospiti. Un tempo, facendo l’amore, ci eccitavamo moltissimo fantasticando situazioni erotiche con persone di nostra conoscenza. Ma quella che la eccitava di più era l’ idea che un estraneo la guardasse, masturbandosi eccitato, mentre faceva sesso con me. Un bel giorno, dopo un pranzo allegro in un ristorantino sui colli fuori città, carichi di voglia, anche per i discorsi spinti fatti a tavola, abbiamo scoperto un parcheggio ideale, ci siamo fermati in fondo sulla sinistra nel punto più lontano dall’ ingresso. Davanti a noi e a sinistra campi e alberi, dietro la strada ma lontana.
Iniziammo a fare sesso. Lei gode solo di clitoride, per cui solitamente la lecco fino a farla venire e poi me la godo io scopandola o ricevendo i suoi poderosi pompini. Le piace essere scopata, sente molto piacere col cazzo in figa e se lo gusta soprattutto alla pecorina, ma come già detto per godere ha bisogno della sollecitazione esterna del clitoride. Dopo che ha goduto non ha più orgasmi nel breve periodo, come alcune che ne hanno due, tre o più. Però rimane a lungo in uno stato di caldo godimento, come in trance e mi lascia fare tutto quello che voglio, prenderla in tutte le posizioni e dirle tutte le cose più volgari che mi passano per la testa. Purtroppo il cazzo in culo non lo prende, dice che ha provato tante volte ma che la cosa le faceva troppo male, una sola volta gliel’ho infilato, lentissimamente, ma appena entrato con la cappella ha urlato di dolore e me lo fatto togliere subito, il massimo che riesce a ricevere con piacere è un dito, mi accontento.
Ora eravamo sui sedili posteriori con la portiera sinistra aperta, lei stesa a gambe aperte, la minigonna che era andata su da sola per via della posizione, io con le gambe fuori appoggiato a terra, con la pancia sul sedile, le scostai le mutandine brasiliane e cominciai a leccarla per bene, concentrando soprattutto i colpi di lingua e di labbra sul bel clitoride rosa. La sua figa è buona da mangiare, abbondante di carne. Cominciò a mugolare e a muovere il bacino per accompagnare e dirigere i colpi di lingua. Seguivo il suo ritmo prima lento e circolare, poi sempre più veloce e diritto. Avevo due dita dentro la sua spacca ora diritte che la scopavano come un cazzo, ora ad uncino per toccarla all’ interno in alto e tirandola verso la mia lingua, trastullandole il clitoride assieme alla lingua anche con il pollice della stessa mano. Con l’altra mano mi infilai sotto la camicetta e mi intrufolai sotto il reggiseno sollevandolo e spingendolo verso il collo e le palpavo spudoratamente le tette strizzandole ora un capezzolo, ora l’altro. Ansimava sempre più forte, gemeva, diceva: “Sì, così, mi piace!” Volevo che me lo ripetesse... così le chiesi: “Ti piace?” - “Sìììììì, mi piace, mi piace da morire!” - Strusciavo il cazzo duro sulla sua gamba. - “Dai, tiralo fuori, voglio sentirlo bene!” - Calai pantaloni e mutande sulle cosce e continuai a strusciarlo sopra la caviglia con movimenti a destra e a sinistra, lei accompagnava il movimento muovendo la gamba. “Mi piace sentirlo, così duro, che bello!” - Le parole le uscivano mezze soffocate dal respiro sempre più affannoso. A quel punto stava per venire e mi chiese di infilarle un dito nel culo. Un’ ultima larga palpata alle tette e mi bagnai l’ indice di saliva e lo puntai sul suo bel buchino stretto, mi raccomandò di fare piano. Mentre continuavo a leccare e sditalinare la figa bagnatissima, con piccoli movimenti circolari del polpastrello spinsi il dito all’ interno del suo orifizio, dopo una prima resistenza e un cedimento, una seconda resistenza e un altro cedimento avevo il dito tutto dentro nel suo culo. Con il pollice della stessa mano entrai nella parte bassa della fica e chiusi le due dita facendo incontrare i due polpastrelli separati soltanto dalla sottile parete tra fica e retto. Muovevo pollice e indice in maniera simile a quando si vuole indicare qualcosa di costoso e nel contempo tiravo quella carne come per allungarla verso di me. Ormai era all’ apice. Con l’altra mano infierivo colpi sempre più forti, con la lingua faticavo a seguire i suoi scatti spasmodici del bacino. Urlava in crescendo finché disse: “Ssssììììììì, vengooooo!” - Ed emise delle grida con tutto il fiato che aveva: “Aaah!... Aaaaah!... Aaaaaaaah!... Aaaaaaaaaaaah!” - Si contorceva, sobbalzava, sbatteva la sua figa sulla mia faccia senza ritegno, si ritraeva e la sbatteva di nuovo, perdevo il contatto con la bocca sul clitoride, quando me la ritrovavo addosso leccavo a più non posso. Dopo alcuni sobbalzi estremi, si ritrasse del tutto, si ritrovò seduta, sbatté la testa sul finistrino posteriore destro, si mise le mani una sull’altra sopra la gnocca gonfia e grondante, piegò le gambe ritraendole a sé con le zeppe sul sedile, muoveva la testa a destra e a sinistra con lo sguardo stralunato. Ansimando ancora, mi disse “Amore, mi hai fatto morire, mi batte in testa, è stato forte, fortissimo, dio come ho goduto, cos’ hai su quella lingua?!”
Le sorrisi e mi misi a sedere anch’ io, e chiusi la portiera. Lei sorrideva, si era un po’ ripresa, mi prese il cazzo in mano e cominciò a segarlo dicendo: “Adesso tocca a te...” - Aveva il viso radioso e pieno di riconoscenza, mi guardò il cazzo con la bocca socchiusa che preannunciava un’ intenzione... si sistemò su un fianco e scese, lo annusò un po’ e sussurrò: “Mmmmh...buono!” Mi calai i pantaloni fin sotto le ginocchia e cominciò a leccarlo e succhiarlo divinamente come solo le donne con labbra carnose e forti sanno fare. Quando la cappella le sparisce in bocca, serra le labbra con tale forza che sembra una mano. Con pollice e indice mi stringe l’asta alla base e con l’altra mano mi accarezza le palle e il buco del culo. Io mi lascio andare, appoggio la testa all’ indietro e poi guardo l’ infinito fuori dal finestrino.
È in quel momento che mi accorgo che pochi metri più in là c’ è un’auto grigia parcheggiata, arrivata chissà da quanto tempo. Scorgo la testa di un uomo piegata verso di noi appoggiata con la fronte sul finestrino. Osservo quel tipo per capire se ci stesse osservando, in quel momento avrebbe potuto vedere soltanto me dal petto in su. Ha gli occhiali da sole, sembra dormire. Lo faccio notare a Anna dicendo: “Amore, c’ è qualcuno!” - Lei si alza di scatto e si volta di lato per guardare, senza però togliere le mani dal cazzo che continua a segare, ora un po’ distrattamente. Osserva il tipo e mi chiede: “Ma quando è arrivato? Che mi abbia sentito godere o addirittura... visto?” - Rispondo: “Beh... non saprei, però se adesso ha gli occhi aperti ha visto che ti sei alzata, ha capito che mi stavi facendo un pompino e anche che ci siamo accorti di lui.” Si girò guardandomi maliziosa e con quella voce da telefono erotico mi disse: “Ti piacerebbe che stesse guardando?” e contemporaneamente tornò a succhiarmi più avidamente di prima. Non risposi subito, così me lo richiese: “Allora, ti piacerebbe?” Guardai l’uomo e provai ad immaginare che stesse osservando la scena, provai un brivido di piacere correre lungo la schiena fino al buco del culo e sul cazzo - “Sì, mi piacerebbe, certo, ma così non vede niente, può solo intuire che mi stai spompinando.” - Continuo a guardarlo, spero ci stia osservando, ma non riesco a capire. Così all’improvviso mi balenò un’ idea matta e le dissi: “Apri la portiera così potrà vedere tutto!” - Pensai che mi prendesse per matto o cose simili, ma in fondo era la sua fantasia preferita che probabilmente si stava realizzando. Con mio stupore e strane sensazioni allo stomaco, lei aprì la portiera spalancandola del tutto, guardò un po’ verso l’uomo per notare reazioni, ma niente, sembrava proprio addormentato. Si risistemò sul fianco col culo praticamente rivolto allo sconosciuto, le natiche erano nude appena coperte nella parte alta dalle brasiliane, la gonna era già da un pezzo sopra i fianchi e lei ricominciò a ciucciarmi il cazzo sempre più convinta. Le infilai una mano fra le chiappe tonde, agganciai quei pochi centimetri di stoffa bianca fradicia che le coprivano la fregna gonfia, mi feci strada con i polpastrelli fra le grandi labbra e sollevai quella carne molle verso l’ alto in modo che se lui la stava guardando, potesse vedere il colore rosa delle labbra aperte in contrasto con l’ombra scura dell’ interno di quella fessura, ingresso di quel paradiso che in quella posizione, la mia oscena Anna, mostrava al mondo di avere in mezzo alle gambe. Guardavo l’uomo e questa volta ebbi la sensazione che si mosse, mi aiutai anche con l’altra mano per aprire il culo della mia vaccona il più possibile. Toccandole la figa per aprirla al massimo mi accorgo che è bagnata più che mai. Lei continua a succhiare e mi chiede: ”Sta guardando?” - “Credo di sì, risposi”. - Lei gemette e pompava con foga sempre maggiore. Fu allora che vidi chiaramente che lui si leccò le labbra e vidi il braccio e la spalla destra che si muovevano con l’ inconfondibile ritmo di chi si sta sparando una sega. “Si sta facendo una sega”, la informai concitato. “Non ci credo, lo dici per scherzo.“ - “Guarda tu stessa...” - Si sollevò per guardare e quando i loro sguardi si incrociarono lui le sorrise e si ripassò la lingua fra le labbra come a dire: “Te la leccherei!” - Ed enfatizzò il movimento del braccio per farle capire al di là di ogni dubbio che si stava godendo lo spettacolo masturbandosi vigorosamente. Si tolse pure gli occhiali per farle vedere quanto la guardasse con libidine. Lei trasalì, non capiva più niente, gli accennò un sorriso imbarazzato, era in preda ad un’ eccitazione mai provata, era in trance, riprese a sbocchinarmi ma dopo un po’ mi disse che voleva fargli vedere bene quanto fosse troia, uscì dall’auto, mi tirò per un braccio per farmi sedere con le gambe fuori, si guardò un po’ attorno per accertarsi che non ci fossero altre presenze, solo le auto sfrecciavano raramente e lontano, sulla strada. Mi voltò le spalle tirò su la gonna ormai rovesciata sulla pancia, guardando quell’uomo si tolse le mutande ancheggiando come una spogliarellista, appoggiandosi a me e con una mano fra le sue gambe mi prese il cazzo e se lo puntò sulla figa grondante e se lo infilò tutto dentro sedendosi sopra, roteando le anche, inarcandosi e mugolando come una cagna in calore. Teneva le gambe più aperte possibile per fargli vedere come una gran vacca si fotte un cazzo senza ritegno. Sbottonò quei pochi bottoni rimasti al loro posto e apri la camicetta di raso bianco, se la tolse, mi chiese di aiutarla col reggiseno che sganciai e poi, liberatolo, lo lanciai dietro di me sul sedile, si rimise la camicetta tenendola calata sulle spalle e prese a palparsi le tette, sollevandole, allargandole, avvicinandole, strizzandosi i capezzoli tirandoli verso di lui e poi verso la bocca leccandosene uno tirando fuori la lingua più che poteva. Controllando che non arrivassero auto nel parcheggio, eventualmente pronta a ricoprirsi, continuava a cavalcarmi e mi disse: ”Voglio vedere il suo cazzo!” - La esortai a farglielo capire, così con indice e medio aperti a forbice se li puntò sugli occhi per poi girare la mano e con il solo indice allungato verso di lui indicò il punto in cui il cazzo era nascosto alla sua vista.
Lui capì, sorrise aprì la portiera appoggiò i piedi a terrà e le mostrò fiero quell’asta al massimo del suo turgore. - “Vuoi vedere che mi sto facendo una sega per te eh? Toh, guarda come mi fai tirare il cazzo! Sei fantastica, hai una bellissima figa! Mi piace da morire vederti chiavare!” - Lei gemette di piacere a quelle parole e a quella vista. Le chiesi se le piaceva quel cazzo duro. Rispose: “Mmmmmh... niente male! Mi fa impazzire questa porcata, un uomo lì davanti a noi che mi guarda e si masturba mentre scopiamo, mi sento una vacca, una porca, una troia, una maiala, cazzo come mi piace! Ahhhhhhh!”
Anche a me piaceva da matti vedere quel cazzo duro e sapere che era così per “colpa” di quella troia della Anna, per la sua figa, per le sue tette, per quella faccia da puttana, per noi che scopavamo spudoratamente. E poi sentirla parlare a quel modo, così scurrile mi faceva impazzire. Lui le disse che le piaceva, che era bellissima, fantastica e le fece intendere che avrebbe voluto avvicinarsi per partecipare più attivamente. Lei gli intimò con la mano e scuotendo la testa di stare al suo posto. Lui non insistette e rimase fermo dov’ era continuando la sua sega in balia dello show che aveva di fronte e a complimentarsi con la sua figa, le sue tette la sua bocca! Io non ce la facevo più, dovevo per forza sborrare e cosi le dissi: - “Amore sto per venire, tu e quello là mi fate scoppiare.” Così lei si alzò, mi prese per mano alzandomi in piedi e di profilo rispetto a lui, capii che voleva offrirgli la visuale migliore e accovacciatasi sui talloni cominciò la gran pompa finale. Pensai che la mia Anna era proprio una gran esibizionista. Dopo nemmeno dieci succhiate poderose iniziarono i getti di sborra calda dentro la sua bocca da pompinara. - “Godo troia, mi fai sborrare puttana, vengo, aaaaaaaaaaah!” - Guardavo il cielo, mi veniva da cadere all’ indietro, godetti come un matto, sentivo il cervello uscire a fiotti dal cazzo, un piacere incredibile che provai per la troiaggine della mia donna e per la presenza di quel guardone segaiolo. Non avrei mai creduto che una porcata così mi avrebbe eccitato tanto. Lei continuava a succhiarmi finché il cazzo non fu completamente afflosciato, poi mi ripresi e le dissi: “Cazzo che pompa fantastica, hai voluto che lui vedesse quanto sei brava con la bocca vero?” - Lei si alzò, mi diede un bacino a bocca chiusa, parlando con la gola disse: “Sì.” - Fece alcuni passi verso il muso della macchina e sputò la sborra sull’erba oltre la staccionata. Avrei preferito che la ingoiasse, ma si vede che la troia ha paura d’ingrassare, pazienza. L’uomo continuava ad osservarla in ogni movimento.
Lei si sistemò la gonna ma lasciò la camicetta aperta, mi venne vicino e mi sussurrò all’orecchio che le occorreva la pipì e aggiunse: “Vado a farla dall’altro lato della macchina” - “Non se ne parla” - le dissi - “tu la fai qui davanti a noi, lo sai che agli uomini piace...” Spesso la guardo pisciare e mi piace molto, mi sembra una sborrata femminile come quella di certe squirter che ho visto in alcuni filmini su internet. Mi piace spesso anche farmi pisciare addosso, seduto sul water con lei a cavalcioni sopra di me, impazzisco a sentire il getto caldo sul basso ventre e la piscia che scorre fra le palle e so che anche a lei piace molto pisciarmi addosso, le dà un senso di potere e di liberazione, come una piccola vendetta sulle rotture di coglioni quotidiane che, come si sa, fra coppie a volte ci sono e me lo dice mentre mi svuota addosso la vescica: “Razza di bastardo, mi hai rotto i coglioni, oggi, così ti piscio addosso, stronzo!” Bellissimo! Tornando alla storia mi chiede :“Ma sei sicuro, non gli farà schifo?” -“Certo che sono sicuro!“ -“Oh, cazzo... ma no dai...” - “Ma sì ti dico, lo farai morire!” - “Vabbé, ci provo.” - Così andò titubante davanti alla nostra auto, nascosta dall’ ingresso del parcheggio dall’auto di lui, tirò su la gonna, si accucciò con le gambe un po’ divaricate. Io mi avvicinai per vedere meglio, lui non le toglieva gli occhi di dosso prevedendo il nuovo imminente spettacolo. Lei spinse un po’ ma poi mi disse che la cosa la imbarazzava, che non ce la faceva. - “Ti assicuro che gli piacerà, dai che ce la fai, se vuoi”. A quel punto dopo un’altra spinta un piccolo getto di piscia colpì il terreno, ma subito si bloccò imbarazzatissima. Alla vista di quel rivolo di piscio lui gemette e urlò: “Sììì, fantastica! Dai, sì, piscia, facci vedere la tua figa pisciare, dai!“ Quell’incitamento sciolse ogni imbarazzo e un getto caldo e prolungato di piscia sbocciò dalla sua lurida fregna così oscenamente aperta davanti a quello spettatore così evidentemente eccitato. Pisciò un bel po’ senza guardarci, ma controllando che il getto non le finisse sulle zeppe. Io e lui la incitavamo di continuo, le nostre voci si accavallavano: “Che getto! Che meraviglia!” - “Sei terribilmente oscena, troia, stai pisciando davanti ad uno sconosciuto!” - “Fantastica!” Mentre scendevano le ultime gocce di pipì mi chiese un fazzoletto di carta che reperii subito dal cassetto del cruscotto e glielo porsi. Asciugandosi la patata con movimenti più studiati del solito, ci ha guardati tutti e due con un sorriso di soddisfazione e ci ha detto: “Maiali!” Lui ed io ci siamo guardati contenti per quell’apprezzamento. Poi si alzò e si sistemò la gonna roteando le anche. Ci fu un po’ di silenzio, lei guardava lui, lo osservava mentre continuava a segarsi piano, forse si aspettava di vederlo venire e fu allora che lui le fece cenno di avvicinarsi. Lei rimase zitta un momento e poi venne da me e mi sussurrò all’orecchio: “Mi vuole, che faccio?” - “Fai come ti pare, tu vuoi andare?” - “Un po’ sì, sono curiosa di vedere cosa fa... ma solo se non ti dà fastidio.” - “Sai che sono geloso, ma questa situazione mi dà un’ eccitazione più forte della gelosia, vai e fai quello che ti senti, non pensare a me, io sto bene, anzi voglio anch’ io vedere cosa succede.” Ci guardammo un po’ negli occhi, sentimmo che le parole erano in sintonia con le emozioni e con uno dei sorrisi più maliziosi che potesse farmi, si voltò e a piccoli passi, sculettando e tenendo la camicia bene aperta si diresse verso di lui offrendogli la vista di quelle stupende tette gonfie dondolandole con vibranti movimenti di spalle. Mi batteva forte il cuore, la cosa era sconvolgentemente emozionante, la Anna, la mia Anna stava avvicinandosi con le tette fuori ad un uomo col cazzo duro. Non potevo più stare in piedi e mi sedetti in macchina calando i pantaloni e cominciando a smanettare il cazzo che sentivo pieno di piacere anche se moscio per la recente sborrata. Ormai lei gli stava davanti, in piedi con le gambe leggermente divaricate con un piede di lui fra i suoi. L’uomo le disse: “Sei stupenda, bellissima!” Le accarezzò la coscia sinistra e visto che lei lasciava fare salì fino a palparle la chiappa soda, poi osò alzarle la gonna davanti per vedere bene quella fica carnosa, gonfia e nuda. Lei appoggiò sul pube tirando la pelle verso l’alto, ritrasse la pancia all’ indietro e spinse il bacino in avanti per offrirgli la vista completa di quella spacca sconvolgente. Poi con entrambe le mani si allargò le labbra mentre con l’indice si accarezzava il grilletto. Lui continuava a segarsi e con l’altra mano salì con una carezza, stavolta all’interno della coscia fino a violare quella che consideravo la “mia” figa, massaggiandola e penetrandola con le dita. Lei gemeva di piacere a quel tocco trasgressivo e alzò la testa al cielo mugolando come una gatta, forse le sono venuto in mente in quell’istante perché si girò col busto per guardarmi, io le sorrisi e le feci di sì con la testa, anche lei sorrise rasserenata e tornò a guardare in su il cielo e in giù quella mano e quel cazzo, ondeggiando le anche per seguire i movimenti di quelle dita ad occhio molto esperte. Rimase così un po’ a farsi trastullare la fregna, poi lui la girò per palparle e guardarle bene il culo continuando la sua ispezione vaginale da dietro, lei si appoggiò con le mani sulle ginocchia per sorreggersi e sostenere quelle spinte di mano che ora erano decisamente più forti. Lei mi guardava, era in estasi, aveva una faccia da troia mai vista prima, col labiale senza emettere suoni mi fece intendere: “M...i p...i...a...c...e !” Allo stesso modo le risposi: “B...e...n...e!”
Ormai il mio cazzo era di nuovo duro, di solito non ho due erezioni così ravvicinate, ma quella storia era troppo eccitante. All’ improvviso lei si girò nuovamente verso di lui e con decisione gli prese il cazzo in mano, immaginavo che a lui non sembrasse vero, immediatamente tolse la propria mano lasciando che fosse lei, ora, ad occuparsi del suo arnese, sembrava che lui non sapesse dove mettere quella mano improvvisamente inattiva e dopo averla tenuta a mezz’aria qualche istante si aggrappò al volante lasciandosi scivolare un po’ all’ indietro e spingendo il bacino fuori dal sedile dicendo: “Ahhh, che tocco! Che bello, si sente che ne hai presi di cazzi in mano, che sai come toccarli, chissà quante ne avete fatte tu e tuo marito di queste porcate!” - Lei gli lasciò credere che era mia moglie e continuando a segarlo, ora con due mani con movimenti anche circolari e incrociati, dopo un po’ rispose: “Ti assicuro che è la prima volta!” - “Davvero? Allora sono proprio fortunato!” Si guardavano negli occhi e si sorridevano, lui ora esplorava con le mani le sue tette. Poi lei avvicinò la faccia a quel cazzo appoggiandosi con le ginocchia sulle sue gambe, guardava da vicino quella cappella gonfia sembrava annusarlo per capire se era pulito. Io vevo già inteso cosa stava per fare la troia. Infatti poco dopo aprì la bocca e vidi la cappella e mezza asta sparire nella sua lurida bocca da bocchinara. La troia si era lasciata andare a tal punto da fargli un pompino. La sua testa andava su e giù lentamente, lui l’accompagnava tenedola fra le mani e sollevandole i capelli per vedere e per farmi vedere bene cosa stava facendo la mia “mogliettina“ continuando con i complimenti e i gemiti: “Ahh, che bocca mi stai facendo, sei una pompinara nata, sììì, cosìììì, che bellooo, aaaahhh!” Non credevo ai miei occhi, quella troia è la prima volta che ha a che fare con un guardone e si è eccitata a tal punto da essere già lì a spompinarlo senza neanche sapere come si chiama. Il mio cazzo pulsava e il mio buco del culo si stringeva come per trattenere i brividi di eccitazione-gelosia-libidine che mi scendevano dal cervello lungo la spina dorsale provocati da quella troia imperiale. Dopo alcune pompate più veloci, lui si lasciò cadere all’ indietro e gridò: “Sboroooo!” Credevo che lei si togliesse per farlo sborrare sulla propria pancia, ed invece continuò la pompa, lui le teneva la testa fissa e dai quattro-cinque spasmi del suo corpo, capii che le stava voluttuosamente schizzando il proprio sperma dentro quella bocca bellissima che adoro e che è il nido dei miei baci più passionali. Lei rimase ancora lì, col cazzo in bocca, leccando e succhiando quella cappella muovendo appena la testa. Era un’ immagine bellissima, aveva il culo fuori e si strusciava dolcemente la spacca su una gamba sollevata di lui. Poi si alzò, gli diede una strizzatina di saluto alle palle, gli accennò un sorriso a bocca chiusa e venne decisa verso di me si accucciò davanti e con la testa all’ indietro apri la bocca mostrandomi con orgoglio la sborra bianca, trofeo ottenuto con la sua arte di bocchinara e prova inconfutabile della trasgressione appena commessa. Continuando a segarmi le dissi: “Brutta puttana, mi hai tradito, dovrei punirti inculandoti, per questo!” Le scappò una mezza risata che le stava facendo andare di traverso la sborra, corse trattenendo con la mano quella che le era uscita in un rivolo a lato della bocca e andò a sputarla proprio sopra alla mia di prima. Tornò da me sorridente e felice, sorrise ancora anche a lui che si stava sistemando i calzoni e senza dire una parola prese a succhiarmelo di brutto, ormai ero già pronto per venire di nuovo, avevo il cazzo in quella bocca di fogna che aveva appena ricevuto la sborrata di un altro e le gridavo: “Puttana, ti sei bevuta due cazzi, troia, mi hai fatto le corna, vacca!” e lei: “Sì, sono una troia, una vacca, ti ho fatto cornuto con un altro e mi è piaciuto da morire, sì sono una puttana e mi piace, lo sarò sempre di più, preparati e vedermi sempre più troia”, a quelle parole scoppiai, stavolta urlai come lei: “Aaaaaaah, vengoooo, aaaaaah!” gli spasmi sembravano non finire mai, mi tenne il cazzo in bocca leccandolo e succhiandolo fino a che non fu completamente svuotato, poi alzò gli occhi, mi sorrise e come per ringraziarmi mi fece vedere che deglutiva tutto mostrandomi poi la bocca aperta e la lingua fuori pronunciando la vocale “aaaaa”. La cosa mi fece un piacere estremo. Poi si voltò verso di lui alzò la mano sorrise e gli disse: “Ciao”, poi salì in macchina, lui rispose al saluto ringraziando e inviando baci con la mano e chiedendo: “Ci possiamo vedere ancora?“ - Lei rispose: “Chissà...” Sorrise ancora e chiuse la portiera abbassando il parasole e guardansosi allo specchio di cortesia per sistemarsi i capelli, come sempre dopo una pompa mise in bocca una caramella presa dalla borsetta assieme al rossetto che ora si applicava su quelle labbra che si guardava compiaciuta facendo le smorfie tipiche delle donne durante quell’atto, sicuramente pensando a cosa aveva appena fatto con quell’ attrezzatura da pompini. Ormai le ero già seduto a fianco e con un ultimo sguardo verso l’uomo, ci salutammo tutti, lei gli inviò un bacio con le labbrone rosa, lui rispondeva con baci a doppie mani. Accesi il motore e dopo una retromarcia inforcai la via del ritorno.
Eravamo stanchi ma radiosi, lei era più bella che mai. Avevamo giocato sessualmente con un uomo senza nemmeno sapere come si chiama, lei gli aveva fatto addirittura un pompino. Dopo un po’ mi disse: “Però, non credevo di essere così troia, non credevo di arrivare a tanto, finché dopo la pisciata lui non mi ha chiamato là. Pensavo solo di toccarlo un po’, ma lui mi toccava la fica così bene, meritava qualcosa di più e mi è venuta voglia che anche lui provasse i miei pompini, volevo capire se è vero che sono così brava come dici tu e... come diceva mio marito. Sono troppo troia, amore?” - “Sì, tanto!” - “Ma mi vuoi ancora, anche se sono così troia?” - “Se ti voglio ancora? Ma ancora di più!!! Oggi mi hai regalato delle emozioni fantastiche e voglio che continuiamo su questa strada liberamente senza forzature o divieti, ho capito che la gelosia non serve a un cazzo, essere sessualmente liberi è molto più bello, ti sei sentita libera, oggi?” - “Sì, Emilio, mi sono proprio sentita libera, volavo leggera fra due cazzi, mi è piaciuto moltissimo, mi sarei anche fatta scopare, ma non così, senza preservativo, se lui avesse tirato fuori un preservativo gli avrei dato anche la figa, ho capito che quando vedo un cazzo duro eccitato per me, non capisco più niente, sento che mi merita, che devo farlo contento in tutti i modi che posso, se non mi facesse così male, darei anche il culo a te a quelli che lo vogliono”. - “Amore, mi piace sentiri dire queste cose così forti! D’ora in avanti potrai farti tutti i cazzi che vuoi, sia con me che senza di me e se poi vorrai mi racconterai tutto scopando, se no, pazienza, te la sarai goduta tu, mi eccita anche pensare che mi tradisci di nascosto pensando di farmi cornuto, come quando mi pisci addosso per punirmi che ti ho rotto i coglioni!” - “Sì, credo che succederà, sia l’una che l’altra cosa, ma per ora mi frulla in testa l’ idea di vedere te con un’altra fica che abbia anche voglia di leccare la mia, te lo meriti, spero di riuscire anch’ io a superare la gelosia.” Da allora godiamo il sesso in tutte le sue forme e fantasie, a volte ci diciamo tutto e a volte no, la mia preferita rimane sempre lei, Anna e non soffro più la mancanza del culo perché grazie alle nostre trasgressioni trovo sempre qualche buchetto disponibile dove poterlo infilare di gusto. Viva la figa! Viva Anna!
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5
12 years ago
admin, 75
Last visit: 6 hours ago -
Nuovo lavoro
Nuovo lavoro , si inizia il primo
evvai..finalmente un lavoro , cosi vai di fotocopie documenti , firme su fogli foglietti abilitazioni ecc ecc , nuovo badge aziendale e tutte le scartoffie del caso e la ragazza del personale che mi da indicazioni si utilizzo , orari , comportamenti ....
bella ragazza , sulla 40 ina , magra , capelli corti, non tante tette forse una seconda, mi dice subito diamoci del tu che siamo coetanei , se ti va, ed io ok, va bene , ma sensuale nello sguardo e un culetto da favola che noto quando si alza e inzia a girare per la stanza a raccogliere moduli da far firmare, su una piccola scaletta... gentile sorridente che ricambio.
Ma tra firme raccomandazioni ci capisco poco e inizio a scrivermi tutto chiedendoel gentilmente una penna ed un foglio , lei parla parla ...io senza gaurdarla scrivo scrivo... e lei si ferma. ma hai capito "tutto."? ed io , sinceramente no , ma mi sono scritto tutto , spero di non dioverti disturbare. e lei gentile , ma mi puoi chiamare , non farti problemi. Che gentile pensavo mentre gaurdavo il suo sorriso malizioso.
Essi perche ' sebbene un altera e dallo sguardo snob, con gli occhi stavo ammirando una gatta sensale che mentre mi parlava stava seduta con le gambe accavallate messa un po di sbieco.
Mica male mi fece un "nuovo "collega , mentre la salutavo ed io tra la novita e imbarazzo di non avere alcuna confidenza .. e si fossero tutte cosi all ufficio personale. e lui amiccando... sorrise.
lavoro, badge , timbra qui pausa e via , dopo 2 settimane di full immersion , io abituato a scrivere a malapena entrata ed uscita..mi squilla il tel , rispondo e mi dice ciao , sono la miky , puoi passare da me che ci sono discordanze sugli orari. Certo rispondo , ufficio del personale , e lei ma non mi hai riconosciuta? ed io a si scusa, ma sai qui e tutto nuovo , scusa arrivo subito. E lei ok ok dai prima di pausa.
Arrivo .
Scesi le scale e bussai. nessuna voce , ma come se sono in 5 li. Ribusso. Cavoli il cartello dice fino alle 10 e son le 12 passate. Sto epr andare quando sento , ENTRA.
E lei , cavoli la miky , le dico un banale ciao , e lei ciao , fortuna che sei venuto hai fatto un casino, ti faccio vedere.
Guardo il mio cartellino ed e tutto in rosso , boh..dico che ho combinato , e lei siediti prendi quella sedia che ti faccio vedere.
profumo dolce , capelli lisci e lucidi , le sue labbra morbide parlano ed indicano ed io a si ..ero li , e mi riempe di domande ed io a si son stato la , e senza che me ne accorga allungo un braccio per indicare un giorno equasi le sfioro un seno , lei se ne acorge ma gira solo il viso e dice Ok OK . E poi e qui vedi non ci sono le giustificazioni E dove dico , a si devi metterle qui e indica con una mano col dito e mi mette una mano sulla gamba e girandosi , non te lo avevo detto? Ed io forse si scusa , ma me lo segno negli appunti magari sai nella fretta e lei ma no per ora ti controllo tutto io. Ed io tutto ridendo e lei se vuoi e intanto tiene la mano sempre li..... io non mi muovo nel timore che la levi e riprende a parlare... cavoli inzio a sentire il suo profumo e l odore della pelle e non ne rimango indifferente. Se ne accorgera penso...ma poi sto a sentire cio che mi dice e lei parla e sorride , ammicca e parla , mi fa vedere io allungo la mano e lei me la prende indicandomi cosa manca... ha la mano lunga , magra molto morbida.
cavoli... sta gatta e proprio sensuale e sto subendo il suo fascino..
Scocca la mezza e dice devo scappare torna dopo. Ok..penso e mi dice tanto guarda se ti e tutto chiaro , oggi son da sola e ce meno da fare e posso starti dietro...
anche se sorrido dentro di me penso..."pero'...."
Torno alle 2 , lei si e levata il maglione e la camicetta con colletto alto e a righe si frange sulla luce del sole dalla finestra , ciao news apostrofa , hai domande ed io beh certo.. ok, hai preso il caffe.
Ed io no..cosi passiamo un ora alla pausa caffe e mi racconta di lei , sposata giovane , divisa senza figli vive da sola con un fidanzato che raggiunge forse il fien settimana e parte delle sue ferie amicizie ecc , ma io ascolto..ascolto...e lei parla...parla.
Finisce che non avendo attivita passo da lei quasi tutto il pomeriggio , assentandomi solo mezz oretta , e quando torno trovo un bottone un piu slacciato... sedendomi vicino non posso non notarlo e farci cade l occhio , reggiseno bianco a balconcino con lieve pizzo , e benche stia attento lei si gira e se ne accorge ma fa solo un gesto per alzare un po il gomito e continua.
Il giorno dopo la rividi , era in gonna molto mini , e calze nere spesse per la stagione , stivoloni neri e golfino spessoa collo alto, che rendeva merito a quel seno che stavo osservando con piu interesse.
passo forse un mese e bence fossi stato attento lei mi teneva d occhio e mi scrisse ce avevo omesso un paio di cose. Le risposi ok e come le correggo , e lei se non hai da afre devo venire al tuo piano . Ok , stanza 18 quelal in fondo.
Da news come diceva lei mi avevano esso nello stanzino piu in fondo coi scrivanie vuote unico in 4 posti con la finestra e la porta davanti Arrivo ' apri senza bussare e mi disse che fatica trovarti manco hai il nome fuori ed io a beh..sono News e si mise a ridere.
cavoli che figa ...mentre ride pensai e rimasi a guardarla tanto che disse..beh..che ho che mi guardo cosi...ed io nulla , e che il sorriso era fantastico...e lei amiccando grazie ...ed aggiunse , ma non mi intorti rimani un pasticcione...ed io mi faro perdonare..che devo dirti.
e lei ammicca, prende una sedia mi dice posso? ed io tutte tue scegli la piu comoda...e lei amiccando ,ma devo solo sedermi... ed io certo ma maglio essere comodi no? e li ammicca
ammica ammica... con quegli occhi che tagliano , che sfiorano.
si mette talmente vicino che manco riesco a muovere il mouse e lo sposto a sinsitra e lei si sporge per farmi vedere sullo schermo che io tengo lontanto , e si sporge che mi sfiora la mano e quasi parlando ci si appoggia , anzi ci si appoggia proprio e io che penso..ed ora muovo le dita. Lei ride e dice scusa ma io sorrido .
Miky...miky... nella testa mi stai solleticando troppo troppo.
visto che levo la mano dal mouse , lo prende lei ed io la tengo fra la mia gamba e la sua , sfiorando il bordo della gonna sento le sue calze morbide , e sicuramente se ne accorge pure lei ma parliamo come niente fosse , anzi lei accalla dalla mia parte che la mano rimane quasi fra le sue cosce e la mia gamba e di li....non voglio certo levarla..
la testa mi batte , e il cazzo inizia ad indurirsi , sara il suo profumo che le mie dita le sfiorano le calze che i boxer inziano a tirare e mi diventa eretto in pochi secondi ingrossando i jeans.
Non so perche ma messa acavvalata e sporgendosi , tutta presa a muove il mouse scivola verso il bordo verso di noi rimanendo appeso per il filo, lei si gira , sta per prenderlo chinandosi e si mette la mano alla bocca. Ma dai esclama guardandomi.
io zittisco ...fra quell imbarazzo e lo stupore che si sia accorta .
ma dai ribatte , ma sei cosi?
fermo impietrito dico .. cosi come?
e lei ..... cosi ...... cioe ......che
forse balbetto anche io qualcosa , e lei si mette a ridere..ed io quasi svengo , pensando che mi avrebbe denunciato , dato uno schiaffo , scritto una ramanzina ...ed invece si avvicina e sorride.
si avvicina e si accosta ,cosi...mi dice cosi news
mi prende per mano , lascia tutte le carte e fascicoli e si incammina nel corridoio , vuoto, e arriviamo in fondo dalla mia parte , apre una porta c'e uno sgabuzzino io penso ..ma dove cavolo e lei apre la porta dopo e c'e una scaletta che sale , saliamo io per mano le guardo le gambe svelte e le cosce che si sfiorano e zitto la seguo , finche arriviamo in un vano attiguo a quello dell ascensore e mi si avvicina...e fissa mi dice cosi messo bene...
non so so ho detto qualcosa perche le labbra si sono unite subito e le lingue attoricgliate mentre le mani scivolavano veloci , tanto veloci che nella mia bramosia di sentirle il seno il sedere e le cosce la presi contro il muro , mentre lei apoggiando gli occhiali su una mensola , ansimava. mentre le baciavo il collo e slacciavo la camicetta mi precedette tirandolo fuori e chinandosi senza proferire verbo inzio a lecacrlo eretto e duro compiaciuta che manco mi resi conto di passare dall desiderio al godere.
Non so quanto rimase a succhiarmelo ma provavo cosi tanto piacere che non mi resi conto di quanto ci metteva passione , finche non risali alla coscienza che stavo per venire e lo dissi a lei chianata ,ma lei impaziente continuo finche a fontanella le venni in bocca mentre continuava il piacere delle sue labbra.
duro era cosi duro che quasi faceva male , ma volevo il suo seno , e la svesti un poco , tette piccole sode due capezzoli come chiodi d acciaio , tutto in bocca succhiando mentre con le dita sentivo qaanto era allagata , le succhiaie le tette finche non ansimo e scivolai fra le sue cosce , levando mutandine bianche da educanda , che scoprirono due labbra sugose e gonfie che voevano solo piacere.
con le dita e le la lingua feci del mio meglio per farla godere e mentre si contorceva capii che stava per venire , mentre mi teneva per la testa messa contro il muro con la mano contro la mensola.. profumava di buono colava di nettare e mugolava divinamente.
quando senti che tremava non riusci a trattenermi e glielo infilai da davanti , secco , rigido , tutto in un colpo , lei sussulto mi guardo fissa con la bocca aperta senza gemere ...finche non inziaia a pomparla prima piano poi sempre piu veloce ritmando veloce a cadenze regolari ad ogni suo sonoro gemito , finche si abbraccio a me e io tenedola per il sedere la presi contro il muro cone le sue gambe attorno pompaandola cosi scomodo ma intendo , poi la gira alzandole una gamba e glielo infilai di lato tenedola , lei gemeva sorda senza urlare quasi mordendosi le labbra , sussultando ad ogni penetrazione con un secco runore di palle sbattute , stavo scopandola di brutto a colpi secchi e senza freni , finche non sentii che stavo venendo di nuovo e di ssi vengo vengo e lei o si vieni vieni....e le venni dentro con il cazzo che mi scoppiava fremendo dentro di lei.
venuto di butto , forse piu di dieci volte...lei che gemeva ma per l eccitazione rimaneva duro duro , stranamente rimase cosi e lentamente lei inizio a muoversi a sentirlo cosi. Si giro e io la persi da dietro , tenedole ils eno in mano sfiorando col azzo el sue labbra tanto che lei con le dita se lo infilo dentro dicendo dai dai.... non avevo piu forse , sentivo le gambe scigliersi ,ma il suo sedere piccolo , tondo sodo e i suoi fianchi erano cosi favolosi che preso dalla disperazione ripresi a pomparleglilo dentro la figa che quasi non sentivo piu tra quanto era allagata e quanto l avevo aperta.. duro un infinita e come mi muovevo poco io lei iniziava a muoversi col sedere , mi faceva quasi male ma a lei piaceva cosi da non voler smettere ...finche quasi per mollare venne , mettendosi a tremare quasi senza respiro fino a tossire...
pantaloni abassati mi rimettevo il coso dentro mentre lei appoggiata alla mensola con le mutandine abbassate bagnate di cio che avevamo fatto insime ...ti teneva alla mensola riprendendo fiato. sorrideva e voleva dirmi qualcosa ma era senza fiato.
sei uno stronzo mi disse ..appena pote sorridendo. mi hai fatto morire , guarda come mi hai conciata.....e mi baciava a lingua dura.
per fortuna c'era nella scala un bagno e si risistemo.
tornammo in ufficio , camminando sperati , ma lei mi guardava.
Arrivo gente e lei entro nel mio ufficio prese i faldoni e disse , se hai capito tutto poi chiamami . fece un ok con occhio sorridendo.
La mattina dopo e quella ancora non la vidi , ma a prnanzo passo a salutarmi e sorridendo disse , ciao news... mi devi un paio di mutandine , laltro giorno ho dovuto buttarle e stare tutto il giorno senza per colpa tua...
ed io hai ragione , se posso sdebitarmi scegline un paio nuovo.
Cosi all ora di pranzo , ci vedemmos perati da intimssimi , lei scelse un bel completo reggiseno e perizoma , taglia 3 di fianchi e 40 di vita e mentre pagavo mi disse. beh...se vieni alle 9 ti faccio vedere come mi sta.
Alle 8,50 ero gia dal suo portone, ma questa e' un altra storia...
9
5
12 years ago
piripillo3ge,
45
Last visit: 3 years ago
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Educazione da trav 2
....
Finalmente potevo succhiarlo, spesso sognavo di poterlo fare mentre mi masturbavo e mi sodomizzavo da sola in camera... Ed ora l'avevo in bocca, tra le mani, sul viso ... Me lo mettevo ovunque ... UN CAZZO VEROOOO!!!
Lui mi teneva dolcemente la testa e poi in maniera sempre più forte me la premeva sul cazzo, voleva che lo ingoiassi tutto ...
Sentivo il cazzo gonfio in bocca, la cappella era diventata grossissima e lucidissima ... Era straordinaria, bello poi con la lingua stuzzicare il taglietto ... Mi sentivo soddisfatta
Ad un certo punto me lo toglie e mi fa girare ... Me lo appoggia tra le chiappe, poi mi prende il collo e mi fa piegare ... Sempre con il cazzo che appoggia tra le chiappe.
Quando sono in questa posizione appoggia la cappella nel mio buchetto ... Ma poi la toglie e ci va con il dito, lo massaggia ... È si accorge che tende ad aprirsi alla sollecitazione e mi dice "ti piace vero?" Ed io con una voce strana in falsetto gli rispondo "siiiiiii, molto molto".
Si abbassa con la faccia verso il culetto sempre con il dito che continua a massaggiare lo sfintere, e lo guarda mentre si dilata come una figa e mi dice "ma non sei vergine! Sei una Troia rottinculo!!"
Questo cambiamento di approccio mi fa allo stesso tempo timore ed eccitazione e gli rispondo che il buchetto e' aperto perché mi infilo a casa delle cose tipo verdure o würstel per godere ... Ma che non ho mai preso un vero cazzo....
Lui non sembra soddisfatto o crederci e mi dice "comunque da oggi avrai il mio cazzo e sarai la mia Troia!!!!!" Questo mi ha fatto eccitare da morire tant'è che il buco mi si è aperto talmente che quasi gli ho risucchiato il dito.
Allora mi ha fatto un ditalino prima con uno poi con due dita ... Quando ha visto che mi sono rilassata ha tolto il dito, con le due mani mi ha preso le chiappe e me le ha allargate e si è appoggiato on il cazzo ed ha iniziato a strusciarsi quasi come a farsi una spagnola con le mie chiappe.
Poi ha provato a penetrarmi tenendo con una mano la chiappa e con l'altra il suo cazzo in appoggio, ma mi faceva male ... Spingeva ma io tendevo a scappare per il male.
Prende dell'olio dalla cucina e me lo passa non solo nel buchetto ma anche nelle chiappe e nel suo cazzo... Allora riprova ed entra talmente veloce che quasi non me me accorgo.
Finalmente ho un cazzo nel culo penso tra me ... E lui dietro continua a muoversi avanti ed indietro, bellissimo ... Non fa male ma solo godimento.
Mentre mi scopava continuava a chiudermi se mi piaceva e voleva che gli dicessi cosa volevo ,.. Ed io rispondevo sempre "lo voglio nel culo, lo voglio tutto ... Scopami, sono la tua cagnetta"
Ad un certo punto ho sentito una sensazione di caldo dentro di me ed ho capito che era venuto, e' stato bellissimo sapere di averlo fatto godere sino al punto di farlo venire entro la mia pancia.
Ha dato qualche altro colpo ... E poi e' uscito con il cazzo tutto bagnato e grondante di sborra.
Mi ha lasciata li ... Sola .... Io sono rimasta sdraiata per qualche minuto assaporando il meraviglioso momento. Alzandomi la sborra ha iniziato ad uscirmi dal culo ed a scendere lungo le calze... Che bello!!!
Poi è tornato in camera a vedere come stavo e mi ha chiesto se mi ero divertita ... Alla mia ovvia risposta mi ha detto "se vuoi lo facciamo spesso, e tu sarai la mia donna!"
Da quel giorno e' nata SELEN ...
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12 years ago
selen155711, 38
Last visit: 7 years ago -
Incontro al sexy shop
Grandi occhiali scuri che celano lo sguardo, uno spolverino con il bavero alzato da cui si scorge una gonna scura, calze a rete e un paio di decoltè in vernice nera completano la mise. Un mix esplosivo di erotismo e sensualità. Non posso fare a me meno di fissarti con il mio sguardo, sei come una calamita che attrae senza scampo.
La facalta è felina, il tuo corpo ondeggia su quei tacchi vertiginosi. Sai di essere scrutata, sezionata ma soprattuto ambita. Immagino i tuoi occhi che lanciano sguardi furtivi che appagano il tuo ego femminile.
Mi avvicino lentamente mentre tu guardi incuriosita tra gli scaffali: quanti articoli interessanti. Ne prendi uno in mano e ti sussurro "bell'articolo, mai provato??".
Una pausa, un attimo di stupore? "Mi insegni ad usarlo tu??".
"Certo", apro la scatola, lo scarto e lo faccio vedere, "va lubrificato" ti dico e porgo il vibratore.
Apri quelle labbra vermiglie e senza fiatare lo prendi in bocca e inizi a leccarlo. il gesto è lento e volutamente esasperato.
Infilo la mano tra le tue gambe, alzo la gonna ed arrivo direttamente alla fica: niente slip, niente collant, ho unicamente sfiorato dei reggilcalze. Uhmm sono sempre più eccitato! inizio a giocare con il clitoride che già umido dei tuoi umori, sei indecentemente eccitata. Ti scappa qualche gemito, un fremito quando le ditano scivolano dentro. Inizio ritmicamente a masturbarti in sincronia i tuoi movimenti sul vibratore.
Adesso va bene, "basta! Apri bene le gambe", lo porto sotto e con dolcezza e lo infilo fino a farlo entrare tutto dentro. "usa il telecomando", preme il pulsante accendendo la vibrazione. "Uhmm" .. gradisci eccome
Mi avvicino e ci sfioriamo le labbra ... quanto sei sexy. Indugio sul collo le labbra esplorano il collo mentre apro la cintura della spolverino, hai un vestitino nero stringato molto fetish in pvc che lascia i seni scoperti ... vergognosamente eccitante. le mani scivolano, esplorano, toccano stimolano ... i capezzoli sono turgidi, i tuoi gemiti sono sempre più coinvolgenti.
Mi passi il telecomando non c'è bisogno di parole: tocca a me farti godere. Le tue mani si posano su di me scendono sui pantaloni, aprono la cerniera ed arrivano al tesoro nascosto che è già bello duro mezzo uscito dagli slip.
"in ginocchio, prendilo tutto". Non aspettavi altro, lentamente scendi mantenendo lo sguardo fisso al mio volto. La lingua gioca con capella ... siiii, e poi vedo le labbra stringerla e poi iniziare a scendere giù lentamente a poco a poco affondare i colpi ed ingoiare l'asta. Con le mani afferri il tarello, la mano scivola e ruota quando la bocca esce .. è la danza del piacere al sesso del maschio.
Mi piace e giro e premo ancora per aumentare la velocità, la vibrazione aumenta ed il tuo gemito si prolunga, si intensifica ... "ahhh" sento ... "Siiiiii" risponde. "ti piace" chiedo ... un accenno con la tesa è la tua risposta.
L'atmosfera è incandescente e con una mano ti spingo a me per alzare il ritmo e poi giro pure .. ancora, più forte, più intenso ... la libidine che impossessa dei nostri corpi e della nostra mente.
Chiudo gli occhi ogni tuo affondo è un lampo di piacere che illumina i miei pensieri.
Si più forte , da ancora .. con la mano ti spingo ancora più giù, tocco la tua gola .. ancora.
premo ancora il puslante è la fondo della velocità, sento le vibrazioni che arrivano dal tuo ventre ... siamo all'apice e ti inondo la bocca ... "ahhhhhhhh" si ansiamo di piacere, godiamo di questo momento inteso unico.
Ti alzi , ti avvicini, mi prendi la testa e mi baci. La tua lingua affonda. Vuoi condividere il sapore dell'orgasmo, giri affondi.
Mi lasci, e mi consegni il vibratore oramai fradicio e con voce molto sensuale .... "Mi piace il giocattolino, acquistalo". Ti ricomponi e ti avvi all'uscita
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0
12 years ago
admin, 75
Last visit: 6 hours ago -
History of violence 7
Sei del mattino di sabato.
Roma è ancora deserta.
Guido lentamente tornando a casa. Sono vuota, questa nottata mi ha annichilito la mente, mi sento assente, con i riflessi appannati, e devo stare attenta a non fare un incidente. Mi fermo ad uno dei pochi semafori funzionanti, poi non mi accorgo nemmeno di quando diventa verde. Vorrei raccontare i dettagli di cosa mi è appena successo e di cosa mi hanno fatto, ma la mia mente non ha registrato con lucidità gli avvenimenti, ciò che ho appena trascorso rimane quasi avvolto da una nebbia.
Ora sono a casa, i miei dormono, mi faccio una veloce ed indispensabile doccia e crollo nel letto in un sonno senza sogni. Alle 16.00 mamma entra in camera, mi sveglia dolcemente, mi accarezza i capelli, mi chiede se va tutto bene, e cosa diavolo ho combinato stanotte con Rodolfo. Mi sento tutta indolenzita, come se avessi camminato per decine di chilometri. Cosa penserebbe mia madre se le dicessi che non ho affatto trascorso la notte con il mio fidanzato, ma con sei estranei che mi hanno posseduta in tutti i modi con cui è possibile possedere fisicamente una donna? Domanda oziosa e senza risposte. Io e lei usciamo insieme per un po' di shopping, distrarmi non può farmi che bene.
Stasera però con Rodolfo devo uscirci davvero, abbiamo in programma una cena con Davide, il suo amico d'infanzia, e la sua ragazza. Raggiungiamo i nostri amici a casa loro, si tratta di una delle nostre solite "serate culturali". Cenetta etnica allestita da Davide e poi visione di uno degli ultimi film di Wim Wenders. Il film scorre sul 50 pollici HD di Davide, impreziosito dall'audio del suo fantascientifico home teatre. Non riesco proprio a concentrarmi sul film. Mi rilasso sul divano, semiabbracciata al mio fidanzato. Il pensiero inesorabilmente torna alla notte scorsa, per la prima volta nella giornata. Ripenso ai volti eccitati dei sei uomini che mi hanno presa, usata e bistrattata. Ripenso me stessa che si avvicina alla porta d'ingresso senza gonna e senza mutandine per accogliere uomini sconosciuti... mi bagno velocemente a questi pensieri. Distolgo gli occhi dallo schermo, Davide e Michela si sono sistemati sul divano a due posti a fianco del nostro, io e Rodolfo su quest'altro piccolo ma comodo biposto. Guardo Davide, che conosco ormai da anni, e mi rendo conto che in questo preciso momento non mi dispiacerebbe affatto alzarmi dal divano, inginocchiarmi davanti a lui, sbottonargli la patta dei pantaloni e prenderglielo in bocca... e se Rodolfo, il mio fidanzato, protestasse... che problema c'è? Lo prenderei subito in bocca anche a lui. E Michela... beh potrebbe andarsene al diavolo, tanto per cambiare, lei e le sue ciance culturali. Mi farei scopare per un'oretta dal suo ragazzo e poi glielo restituirei come nuovo... Si, avrei proprio voglia in questo momento di provare il cazzo di Davide. Ma, naturalmente, non sono certo impazzita fino a questo punto. La mia mano scivola però verso il solo cazzo che ho a disposizione al momento. Siamo in penombra, Davide e Michela sono semiabbracciati sul loro divano, concentratissimi ed incapaci di perdersi anche solo un'inestimabile inquadratura di Wenders, nella forte penombra non possono accorgersi delle mie manovre. Sbottono velocemente la patta dei pantaloni del mio futuro marito ed infilo la mano dentro. Lui mi bisbiglia all'orecchio se mi ha dato di volta il cervello, io per tutta risposta gli avvolgo il cazzo tra le dita ed inizio a fargli una discretissima sega. Dopo pochi colpi il cazzo del mio fidanzato di irrigidisce. Gli piace a questo bel porcellino quello che gli sto facendo, nemmeno mi chiede di smettere. Facendo finta di cambiare posizione mi giro sul divano in maniera da dare leggermente le spalle alla coppia di amici e di coprire la manovra con il mio corpo. Adesso Davide e Michela non possono accorgersi di nulla, anche se mi sento ormai in uno stato d'animo in cui se ciò accadesse non mi sentirei particolarmente sconvolta. Sento che Rodolfo contrae impercettibilmente i muscoli delle gambe. Intensifico un po' la sega, avverto il suo respiro farsi un po' più affannoso. Povero amore mio, lo sto mettendo in difficoltà. Mi piacerebbe sditalinarmi ma questo proprio non riuscirei a farlo passare inosservato. Capisco sempre quando Rodolfo arriva al punto di cottura, quindi stringo un po' di più il cazzo nel mio pugno. Rodolfo non è in grado di resistere e compie un miracolo di autocontrollo eiaculando senza emettere un solo fiato o gemito. Sento il calore della sborra che mi imbratta la mano. Con circospezione la estraggo dai pantaloni di Rodolfo, lo guardo in viso e lecco lo sperma raggrumato sulle mie dita, assaporandolo. Immagino quanto Rodolfo sia paonazzo ed imbarazzato, la penombra mi impedisce di gustarmi la scena. Nel mio mondo ideale adesso Rodolfo e Michela dovrebbero togliersi dalle palle e lasciarmi sola con Davide. Rabbrividisco constatando che in questo momento se io e lui fossimo soli sarei capacissima di provare a sedurlo, mettendo irresponsabilmente a repentaglio la mia reputazione personale ed un'amicizia consolidata. Mi alzo dal divano chiedendo scusa, Davide mi chiede se voglio che metta il film in pausa, gli rispondo che non c'è problema, torno subito. So quanto si irrita quando qualcuno interrompe le sue preziosissime visioni dei film che considera "sacri". Vado al bagno, ho il fuoco in testa. A quel paese pure Davide, ora ci vorrebbe Sergio qui, che mi maltrattasse un po'.... oppure Fausto, che soltanto venti ore fa mi ha leccato intimamente in una maniera che non ritenevo possibile. Mi chiudo in bagno, mi siedo sulla tazza e mi sditalino. Mi bastano trenta secondi per arrivare ad un orgasmo violento, con il pensiero concentrato sul cazzo di Fausto. Mi ricompongo e torno al mio posto, rassegnata a sorbirmi il resto del film, sotto lo sguardo lievemente seccato del purista cinefilo Davide. Dio mio, che imbecille!!!
Torniamo a casa, in macchina Rodolfo è silenzioso, io pure. Sbotta tutto d'un tratto con un:
"Ma che ti è saltato in mente, se Davide e Michela se ne accorgevano che c***o di figura ci facevamo?".
Lo guardo sorridendo:
"Perchè, non ti è piaciuto?".
"Non è questione di piacermi o non piacermi, tesoro, è che poteva succedere un disastro".
Non mi va di sentire altre banalità.
"Ma pensa a guidare..." gli sussurro. Mi abbasso sul sedile, con mossa abile gli risbottono la patta dei pantaloni e concludo la serata regalando al mio uomo un pompino con i fiocchi...
Dopo una domenica tranquilla il lunedì inizia con una telefonata di Fausto verso le 11.00. Sergio non si è certo fatto pregare per dargli il mio numero. Sto in ufficio impegnata in una pratica noiosa e non mi dispiace sentirlo. E' garbato, galante, l'unica allusione sessuale me la rivolge con la sua voce profonda chiedendomi se mi sono ripresa dalla notte brava. Mi aspetto un invito, un'avance... invece nulla, mi saluta chiedendomi se mi dispiace se, di tanto in tanto, si permette di telefonarmi.
Alle 13, in pausa pranzo mi squilla il cellulare di nuovo... numero sconosciuto. Non rispondo. Il numero mi richiama ancora. Alla terza volta rispondo, fosse qualcosa di urgente.
"Ciao Francesca, sono Giorgio".
Non afferro, anche se la voce non mi è nuova.
"Quello del camper, ti ricordi?"
Ovviamente mi ricordo.
"Ci vediamo quando esci dall'ufficio?"
Trasecolo.
"Senti Giorgio, oggi ho tanto da fare... ma che ti sei messo in testa?"
"E che devo avere in testa, mi va di stare un po' con te, dai, noi due da soli".
"Guarda che non c'è nessun 'noi due'... scusami, ho da fare" e riattacco.
Mi richiama due o tre volte, non rispondo.
Questo st***zo di Sergio mica può distribuire il mio cellulare a tutti i caproni infoiati di Roma, gli mando un sms in cui gli chiedo se per caso è scemo e di piantarla di crearmi questo genere di problemi.
Dopo 5 minuti Sergio mi chiama. Mi investe come una furia gridando che io queste figure di m***a con i suoi amici non devo fargliele fare e che è sempre pronto a rovinarmi se non faccio quello che mi dice. Mi intima di chiamare subito Giorgio e di chiedergli scusa, poi mi sbatte il telefono in faccia.
Rossa in viso per la sfuriata ricevuta rifletto un attimo sulla faccenda. In fondo si tratta solo di farmi scopare una mezzoretta da Giorgio, non è mica la fine del mondo. Lo richiamo e ci accordiamo per vederci alle 18,15 al parcheggio.
Nel pomeriggio ricevo altre telefonate da numeri sconosciuti, ma a questo punto ritengo più prudente non rispondere.
Arrivata l'ora scendo dall'ufficio pregando il cielo di non trovarmelo sul portone ad aspettarmi, sotto lo sguardo dei colleghi. Per fortuna non c'è. Mi incammino verso il parcheggio. Il disappunto di prima è scomparso. Tra me e me considero che ormai sono una troia, quindi è normale che mi accadano queste cose... in fondo se Giorgio ha tanta voglia di scoparmi posso pure accontentarlo... mi domando se si presenterà davvero da solo o con l'amico dell'altra volta.
Arrivo al camper, lui mi vede e scende dal posto di guida.
E' vestito da quel buzzurro che è, jeans sdruciti e scarpe da ginnastica.
Mi rivolge un saluto biascicato, si vede che è eccitato. Ci baciamo sulle guance e saliamo sul camper.
Da un tipo simile non c'è da aspettarsi un po' di classe o di corteggiamento, me lo ritrovo subito addosso e le sue mani mi insinuano avidamente tra le cosce, sotto la gonna.
"Questo culo che c'hai, Francè, so' dieci giorni che ce penso...".
Le dita del porco mi frugano a lungo dentro le mutandine, una mano davanti e l'altra da dietro mentre limoniamo con le lingue, poi Giorgio me le abbassa fino alle ginocchia. Mi fa girare, mi rovescia la gonna sulla schiena. Faccio appena in tempo a divaricare le gambe che lui mi si inginocchia dietro, la sua lingua avida si insinua tra le mie natiche, mi vellica l'ano. Lo lascio fare per un po' poi, non vedendo ragione per cui non debba divertirmi anch'io, lo prego di leccarmi la passera. Non è bravo come Fausto, ma è comunque molto piacevole, mi bagno completamente. Sento che si sbottona i pantaloni, poi mi afferra e mi butta sul lettone del camper. Non faccio in tempo a sistemarmi che mi viene sopra con il cazzo eretto. Mi libero dalle mutandine, scosto spudoratamente la gonna e gli slargo le cosce sotto in naso. Lui non si fa pregare, si assesta tra le mie gambe aperte, appoggia la cappella sulla fica ed entra come nel burro. Divarico le cosce al massimo per farmi scopare il più profondamente possibile. E' un buzzurro ma a letto non è male. Mi chiava ad un ritmo sostenuto e in pochi minuti mi fa uscire fuori di testa. Inizio a gemere e ad incitarlo. La situazione ora mi piace da morire, mi sto facendo usare da un emerito sporcaccione in un parcheggio... Giorgio è alto, mi sta sopra e ora il mio viso preme contro la sua ascella che puzza decisamente di sudore. Mi dispiace solo che non ci sia anche il suo amico, ora. Lui accelera il ritmo, io arrivo all'orgasmo e mi abbandono al godimento. Chissenefrega se qualcuno nel parcheggio mi sente strillare, anzi ora vorrei che tutti sapessero quanto sono troia... Giorgio si dimostra meno buzzurro di quanto mi aspettassi, ha se non altro la sensibilità di tenermi il cazzo ben assestato dentro finchè mi dura l'orgasmo. Poi esce dalla mia fica e mi avvicina menandosi il membro rorido dei miei umori davanti al mio viso. Non faccio in tempo neanche a dargli qualche colpo di lingua che i fiotti del suo piacere mi inondano le guance. Mi viene sui capelli, sul naso, sulle labbra. Non soddisfatto, con la mano si diverte a spalmarmi la propria sborra su tutta la faccia. Poi raccoglie alcuni grumi di eiaculato con le dita cacciandomele in bocca. Ci rivestiamo, mi fa scendere dal camper e se ne va con un cenno di saluto.
Sono in uno stato mentale di esaltazione, se un altro numero sconosciuto ora facesse squillare il mio telefono credo che risponderei volentieri... Tra venti giorni esatti devo sposarmi, ma questo pensiero non riesce a togliermi la sensazione di appagamento ed esaltazione che custodisco nel profondo di me stessa.
Sono proprio una troia, e sono pure felice di esserlo.
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12 years ago
fd5947,
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Orgasmi bendati
un ultimo sguardo di intesa prima di celare i tuoi occhi con una sciarpina di raso nera e poi è calato il buio. E' il silenzio che occupa la tua mente ... senti il battito del tuo cuore, il respiro profondo dell'eccitazione per cosa potrà succedere. Non potrai vedere per poter meglio godere con gli altri sensi ... vorrei farti godere come mai hai provato.
Acolterai ed ubbidirai, sarai un strumento di piacere ed il mio piacere è farti godere: è questo che mi frullava per la mente quando ti ho proposto l'incontro. Ti detto che solo che sarà diverso, un po' diverso .. il resto l'ho lasciato immaginare nei meandri della tua curiosità.
Ed adesso sei accovacciata sul letto ... reggilcaze e calze con la riga, decoltè nere come ti avevo chiesto ... ed i guanti di raso che da un tocco fetish. Sei stupenda e sei silenziosa. Apro un cassetto e senti un tintinnare metallico. "Metti le mani dietro" ti dico, le tue mani scivolano dietro sulle natiche nude e sode.
Clack e poi un altro ancora, sei ammanettata, sei mia. Riapro il cassetto e prendo un collarino, te lo metto intorno al collo, sento un tuo sussulto, un respiro lento, ti stai eccitando?
senti ancora il cassetto che si apre e clack il guinzaglio viene attaccato, lo senti freddo che scivola tra i tuoi seni.
"Scendi dal letto". ti porti verso il bordo del letto lentamente, non sai dov'è, sei un po' smarrita, con la mano ti sorreggo da un braccio e ti aiuto a scendere. Svetti con quei tacchi, sei sensuale, sei indifesa, sei una preda sublime. Il guinzaglio ti strattona lievemente: "ti voglio vedere ancheggiare sui tacchi. Seguimi" e così segui docilmente le indicazioni del guinzaglio come fanno le bestie addomesticate. Ti voglio docile. I rumore dei tacchi sul palchetto risuona nella stanza, come un ticchettio del tempo che scorre lento e non finisce mai, come il piacere che entra nell'intimo, nelle fantasie più oscure.
"In ginocchio" ti ordino. Lentamente scivoli verso terra, senti scorrere una cerniera e dopo pochi secondi l'afrore del membro. lo senti sfiorare le tue labbra vermiglie. Senti l'odore del cazzo voglioso ancora barzotto. Istintivamente apri la boca e lo lasci entrare. Inizia il gioco di labbra e lingua sulla cappella che diventa turgida. Lo senti crescere e senti il sapore di maskio che riempie i tuoi sapori, non è stato lavato.
All'improvviso senti la mia mano che si posa sulla nuca ed inizia a premere, a ritmare sula tua bocca, più dentro, più profondo, voglio che lo senti in gola. Sei avida e non ti tiri indietro, dentro tutto e per un attimo scompare ... quanto mi piace vederti ai miei piedi che sukki. Poi arriva una pausa, ti blocco con il guinzaglio e dopo qualche secondo ti spingo le mie natiche. "Fuori la lingua" e premo la tua faccia. Sento lo tua lingua che entra nel buchino piacere sublime, esplori, affondi un piacevole diversivo. "stenditi" esclamo.
Ti guido verso il letto, lbero una mano dalle manette e ti aiuto a stenderti: splendida creatura, ti ammiro e ti voglio. Salgo pure io e mi accovaccio sul tuo viso, le natiche avvolgono il tuo viso, la tua lingua automaticamente esce per continuare il gioco appena iniziato. Spingi ed entra dentro che fremiti di piacere. Ti accarezzo dolcemente i seni e poi scendo nell'addome fino a sfiorare il tuo sesso già pieno dei tuoi umori. E' piacere constatare che sei fradicia di piacer, affondo un dito e poi due. Fammi esplorare la tua fonte del piacere, entrano senza problema, porcellina e ne aggoungo un terzo .. ansimi soffocata dalle mie natica. "Ti piace vero?" e sento solo un gemito più forte e prolungato. Si continua così fino a che mi alzo ed ti rimetto il sesso in bocca, te lo spingo dentro fino quasi a soffocarti mentre con le dita proseguo ad affondare. La mano è fradicia ed i tuoi gemiti sono eccitanti quasi più della tua abilità con la bocca.
Mi alzo e ti ordino di metterti a carponi, sei pronta per essere montata. Prima affondo la lingua nella figa voglio gustare i tuoi umori del piacere. Mi sposto ritmicamente dal buchetto e fino al clitoride, ansimi come una ninfomane e mi implori "sbattimi". Non chiedo altro, lo prendo in mando e te lo infilo immediatamente: entra senza problemi, sei ben aperta. Si parte i colpi affondano contro le tua natiche, ti accontento: ti sbatto per bene.
Poi senti che mi fermo, un rivolo di saliva che scende nell'incavo delle natiche. Che succede? Un dito che entra nel tempio inviolabile. Non te l'aspettavi? Ne entra un altro. "ah" un pò di resistenza, non puoi opporla sei sua. Le dita entrano di nuovo prima piano e poi più veloci e poi? di nuovo una pausa. Arriva lui, lo senti caldo, più piacevole, eccolo bello duro che inizia, si va spazio. Devo rilassarmi ed aprirmi pensi e lui entra piano, urli soffocati che si confondono con il piacere. E' dentro, è duro: adesso sono veramente sua.
Senti un colpo e poi ancora sempre più forte. Non ti trattieni ed inizi ad urlare, prima il grido è soffocato e poi liberatorio ... quando il mio orgasmo splode nel tuo intestino. Non voglio uscire da quello'orifizio stretto ma tremendamente lussurioso. Mi lascio andare sopra di te, le tue braccia cedono e cadiamo sul letto. Sei mia e ti mordo piacevolmente sul collo. Lo so che ti piace.
Via il la sciarpa e torni nel mondo del visibile, il viaggio di piacere è terminato. Ti guardo e capisco che non vedi l'ora di ripartire
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12 years ago
admin, 75
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Incontro fugace
L' appuntamento era fissato per le nove all' interno di un centro commerciale. Il punto esatto dell' incontro non era stato deciso, si sarebbero incontrati cosi per caso peregrinando per gli spazi di quello che un tempo era stato un capannone industriale, ora riconvertito a tempio dello shopping.L' appuntamento era l' epilogo di un fugace incontro on line, su una chat di incontri, una conoscenza viurtuale sfociata ben presto in un gioco a sfondo sessuale con una sola e ben precisa regola: chi perdeva pagava pegno.Il gioco di per se era molto semplice, quasi banale, volto ad arrivare quanto prima alla punizione per uno dei due. Uno di quei giochi ad indovinare cose in cui i bambini si sfidano spesso.Avevano giocato e lui aveva perso. La facilità con cui venne sconfitto gli fece pensare che e la signora, forse, aveva stabilito in precedenza come le cose sarebbero dovute andare. L' idea lo fece sorridere. Lei ideò per lui una punizione crudele oltre ogni limite:lui l' avrebbe soddisfatta sessualmente, ma senza poterle rivolgere la parola, ne provare il piu estremo dei piaceri maschili. Non avrebbe dovuto eiaculare, ne dentro, ne fuori di lei. Il suo seme sarebbe rimasto nei testicoli, gonfi di eccitazione e doloranti per il mancato sfogo. Insomma, doveva trasformarsi in un asessuato oggetto di piacere per lei. Dovevano incontrarsi, unire le loro carni, ma lei soltanto avrebbe goduto.Poi, senza una parola, se ne sarebbero andati ognuno per la sua strada, fino al prossimo gioco....Si incontrarono proprio davanti al bar principale del centro commerciale, i cui corridoi erano ancora quasi deserti, data l' ora, e molti negozi avevano ancora le saracinesche abbassate. Due soli clienti sorbivano un caffè appoggiati al bancone.La riconobbe per il vestito. che lei gli disse che avrebbe indossato: una scamiciata nera in velluto, collant, scarpe con poco tacco ed una borsa. Pensò fosse una bella donna. Alta il giusto, begli occhi azzurri, portamento elegante.Di lei aveva solo visto, con la webcam, la sua vagina. lei gliela aveva mostrata durante il loro contatto virtuale e il pensiero di quella fica mobida, carnosa e depilata gli provocò immediatamente un' erezione. Lei lo squadrò velocemente, fece un gesto di assenso col capo e passò oltre e, dopo un momento di esitazione, la seguì; fece appena in tempo a vedere che infilava con passo deciso lo stretto e lungo corridoio che portava alle toilette. Anche queste erano deserte, e lui sapeva cosa fare. Era eccitato oltre misura, il pene era gonfio e, dalla punta del glande, il liquido prespermatico aveva cominciato a bagnare gli slip.Apri la porta della prima toilette, entrò e se la richiuse alle spalle, osservandola. I patti erano chiari: presto, veloce e bene; La prese per le spalle, la girò e la spinse in avanti. Lei allungò' le mani, per tenersi al muro e contemporaneamente divaricò leggermente le gambe, assumendo una posizione quasi a squadra. Lui le sollevò la scamiciata fin sulla schienadopodichè, prima di slacciarsi i calzoni, le accarezzò le cosce. Il pene schizzò fuori dalle mutande enorme, pulsante e umido; lo appoggiò alla sua fica percependone subito il calore. Un piccolo getto di liquido prespermatico andò a mischiarsi con gli umori della donna che emise un piccolo gemito. Affondò allora delicatamente la verga nella carne di lei, che cedette dolcemente, lubrificandola. Il suo corpo si apriva ad accoglierl e, quando il glande arrivò a sfiorarle la cervice uterina, lei iniziò ad ansimare........
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12 years ago
b@ttista,
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Uan doccia perfetta....
Vieni,al telefono Carlo a darmi una mano ho da spostare e mettere delle lampade al muro,va bene non c'è nessuno sai quando ho da fare dei lavori in casa tutti vanno via,mi metto una tuta e vado da Sandro,busso mi apre entro lui con dei pantaloncini corti non aderenti e con un sorriso finalmente mi dice e io che fretta hai,sale su di una scala con il trapano e comincia a fare dei buchi sul soffitto e mi mette a reggere la scala impolverandomi tutto,(lui della nostra comitiva era risaputo di avere un cazzo grosso e lungo)e da sotto vedevo quella mazza eretta,mette il lampadario scende con quel pacco dentro i pantaloncini ride perchè ero del tutto imbiancato e mi dice dai dopo ci facciamo una doccia,sentendo quella frase la mia mente comincia a immaginare io e lui nella vasca insieme mmmmmm,mettiamo un altro lampadario sempre più impolverato e lui sempre più divertito e va bene,va in bagno riempie la sua doppia vasca idromassaggio con degli infusi profumatissimi,ritorna mi sgrulla con la mano la testa ,ci facciamo un caffè e poi doccia,mentre lo bevo passo la lingua sue labbra e vedo lui sempre più eccitato,vado Sandro,si fra un pò vengo anch'io,in che senso dico e lui ridendo lo scopriremo,i miei sospetti erano fondati si era deciso a farmi da tempo mi diceva che avevo un sedere da urlo e io gli rispondevo che lui aveva un cazzo troppo grosso e lungo,entro in vasca mi inapono togliendomi tutto quella polvere passo il sapone anche internamente al mio buco,disteso mettendo il sedere sul di una valvola che mandava delle bolle e la cosa mi piaceva molto,tenevo gli occhi chiuso per gustarmi il totale momento di rilassamento.Silenziosamente arriva e mi bacia con trasporto,mi solleva leggermente la schiena e succhia i miei capezzoli,e con la lingua arriva al mio ombelico così facendo la sua mazza semi eretta e scappellata la ritrovo sulle mie labbra passo la lingua intorno alla cappella e cerco di prenderlo tutto in bocca stringendo con le mie mani le sue chiappe sento i suoi mugolii,mi rigiro e gli lecco le palle sento che la cosa gli piace tantissimo,il suo cazzo e totalmente eretto una bestia (circa 23cm)entra in vasca,ora tocca a te dice passa la sua lingua lungo la mia schiena provvocandomi dei brividi scende arriva alle chiappe le apre mette quella sua lingua dentro roteandola nel buco e un dito su e giù sto perdendo il controllo si si sandro siiiiiiiiiii prendimi piano ma prendimi,ma il bastardone anche se lo supplicavo mi slinguava con insistenza mi aggrappo alla vasca,sia alza quasi in piedi e appunta il suo ramo nel mio buco sento la sua cappella che entra,
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12 years ago
karl66,
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Ai tempi della naja
Questo è accaduto nel periodo in cui svolgevo il servizio militare a Bolzano.
Era un da un pò che mi girava in testa l'idea di provare a vedere come sarebbe stato provare a farmi succhiare il cazzo da un uomo maturo.
Premetto che sono sempre stato soltanto attratto e fidanzato con ragazze, molto carine peraltro e mai ho avuto un'attrazione verso maschi...soltanto verso il cazzo duro di per sè, la voglia di toccarlo ad un altro e di sentirne in bocca la durezza ed il sapore...
Una sera di fine estate mi trovavo in libera uscita in città, con la voglia che piano piano mi faceva rigonfiare il pacco nei pantaloni, che abbastanza aderenti lasciavano intravedere la forma del membro abbastanza chiaramente.
Mentre guardavo le vetrine ho visto un signore sulla cinquantina che mi sorrideva e mi guardava con interesse, l'ho lasciato avvicinare e lui mi ha chiesto che cosa facevo, come mai ero lì..insomma le solite cose..
Dopo di che dopo aver visto la mia erezione attraverso il pantalone, mi ha chiesto se avevo voglia di andare con lui ad appartarmi, e che era molto bravo a fare pompini, nel suo suo accento tedesco diceva che mi avrebbe fatto fare anche due spruzzi...
Io avevo il cuore che mi scoppiava nel petto dall'agitazione e dall'eccitazione, ed ho acconsentito. Sarebbe passato a prelevarmi in macchina tra una decina di minuti per recarci in campagna dove c'era unposto tranquillo.
Prima però mi ha chiesto di farglielo vedere, allora ci siamo spostati di pochi metri in una zona più buia ed io gliel'ho tirato fuori.
lui l'ha toccato ed accarezzato un attimo dicendomi che era proprio un bel cazzo e che non vedeva l'ora di succhiarlo.
Nei minuti trascorsi ad aspettare quell'auto ho pensato di tutto, persino di andarmene e tirargli il pacco, ma ero troppo curioso ed arrapato.
Sono salito in macchina e ci siamo diretti verso le campagne nei dintorni dell'ospedale, durante il viaggio ero come in un sogno, non capivo niente, lui mi accarezzava il cazzo già fuori dalla patta dei pantaloni e cercava di saper qualcosa in più su di me, mi ricordo che gli ho raccontato un pacco di frottole, per paura che in qualche modo potesse in seguito risalire a me...
Inbucato una stradina tra i filari di campagna, abbiamo raggiunto un posto appartato e siamo scesi dall'auto, io appoggiato di culo al cofano, avevo il cazzo fuori con i pantaloni calati fino alle ginocchia, lui ha iniziato a masturbarmi e a succhiarmi l'uccello facendomi continuamente i complimenti per il mio attrezzo e dicendo che uno così sarebbe bello da prendere nel culo, ma mi ricordo la mia reazione con un secco no,...questo non faceva parte dei miei programmi...
Ad un certo punto mentre lui era indaffarato col mio cazzo, gli ho chiesto se anche lui ce l'aveva duro,e di farmelo vedere perche avevo voglia di toccarglielo anch'io.
quindi si è calato i pantaloni ed ho potuto toccargli l'uccello.
Lui lo aveva barzotto, quindi l'ho toccato un pò, mi sono avvicinato con la bocca e gli ho dato un paio di succhiate.
Era molto bravo a spompinare e nel giro di pochi minuti mi ha fatto sborrare come una fontana, gli sono venuto in bocca e lui era molto soddisfatto.
Mi ha ripulito con un fazzolettino, dicendo che con quello si sarebbe fatto una sega a casa più tardi...
Poi molto gentilmente mi ha riaccompagnato nei pressi della caserma ed io sono praticamente fuggito dileguandomi per non lasciargli capire dove andavo.
Quella sera poi in bagno mi sono fatto anch'io una sega, ripensando a quella emozionante avventura...
Ancora oggi a scrivere queste righe mi ritrovo con il membro pulsante ed un forte desiderio di masturbarmi, anche ripensando a ciò che accadde in seguito.
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12 years ago
admin, 75
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La moglie di un mio cliente importante
Erano ormai due anni che ci conoscevamo(sono titolare di un'azienda settore energia,ambiente e costruzioni) e il Dottore,un 55 enne manager di un importante fondo di investimento per il quale stavo facendo un grosso cantiere nella regione Lazio,una persona di classe,sempre abbronzato per passione della barca a vela,sempre in abito gessato,brizzolato,mi invito' a cena una sera nella sua stupenda villa con piscina zona castelli romani,parliamo di una persona di altissimo livello e spessore imprenditoriale,io da buon pugliese accorto,attento sul lavoro,e simpatico,fine,elegante e socievole,avevo instaurato anche un rapporto personale con lui.Avevo conosciuto anche sua moglie ,una bellissima donna 48 enne alta 175,lprofessionata affermata molto conosciuta nel suo ambiente lavorativo,sempre ben truccata,ben vestita,tacchi a spillo,gonna con lo spacco o tailleur fino al ginocchio,calze di una fantasia meravigliosa,sempre differenti da una volta all'altra.Ogni tanto si metteva una maglia scollata o una camicetta sbottonata per farsi vedere le tette rifatte in modo perfetto e naturali,una quarta bellissima.
Grandi appassionati di cucina e buon vino come me,essendo salentino,stringiamo subito confidenza fino a che mi invitano a passare una serata da loro,cucinando qualcosa di tipico pugliese,infatti faccio salire col mio geometra in auto dal salento e gli faccio recapitare direttamente a casa loro gamberi rossi di gallippoli,le ostriche imperiali salentine,capicollo di martina franca,olio di oliva. La sera mi presento elegantissimo,porto dei fiori ,una bottiglia di champagne francese e una bottiglia di vino bianco fruttato,le migliori della mia cantina di casa,suono il campanello alla porta ed arriva lei tirata come non mai,minigonna cortissima nera,camicia bianca sbottonata senza reggiseno,tacchi da capogiro e calze a rete autoreggenti,il rossetto di un rosso acceso fuoco quasi volgare,le porgo i fiori e lei mi bacia sulla guancia,anzi quasi sulle labbra,facendomi i complimenti sul mio profumo e classe,mi invita a seguirla rendendomi i fiori cosi che prende un vaso,apre uno sportello in basso nella sala da pranzo ma si china senza inginocchiarsi per cui la mini se ne va in alto lasciandomi senza fiato:un perizoma piccolissimo di pizzo nero sottilissimo infilato nelle chiappe che lasciano scoperti i glutei leggermente abbondanti ma privi di smagliature ed indugiava nel cercare il vaso per farsi vedere sempre di piu'. Suo marito non era in casa ,una chiamata da ufficio lo aveva fatto accorrere in centro a roma.Mi chiede di preparare una aperitivo,di aprire le ostriche,preparare i gamberi rossi con olio mio pugliese,tagliare il capicollo,mi faccio dare tanto ghiaccio per lo champagne,faceva troppo caldo,era fine giugno,e dopo aver preparato il tutto lo poggio sul tavolo e mi reco in cucina dove lei era intenta ad assaggiare il condimento della pasta,scena da film di tinto brass,si stava succhiando un dito come se dovesse assaggiare chissa' cosa e si passava la lingua da una parte all'altra della bocca mentre teneva un piede alzato all indietro,era piu eccitante che mai.La cena era pronta,chiama il marito al cellulare che era per strada,ci raggiunge subito dicendo che l'imprevisto in ufficio era piu' grave del previsto e quindi sarebbe dovuto correre via di nuovo appena mangiato.La cosa mi sembrava strana,poi alla fine ho scoperto che tutto un programma malizioso era.
Inizia la cena ,si parla del piu' e del meno,lei mi faceva complimenti imbarazzanti,tipo sei un bel giovane salentino elegante,sui miei gusti di cucina,vini e champagne,sul mio abito,quanto sei carino,simpatico,come mai single,quante donne fai impazzire,dovresti essere un abile amante caliente,si beve parecchio ma il mio cervello era collegato con il mio cazzo,con quello che i miei occhi avevano visto ad inizio serata,non le toglievo lo sguardo di dosso e lei lo notava,lo vedeva e non nascondevo di farglielo capire che la desideravo.A fine cena passiamo al passito,ero brillo,il cazzo in fiamme che mi pulsava,il marito si allontana di nuovo chiamando poi per avvisare che avrebbe fatto tardi,i miei pantaloni erano gonfi davanti,lei lo aveva notato che avevo un pacco pazzesco e sorrideva maliziosa come una troia.
Intanto ci eravamo spostati sul bordo piscina a bere di nuovo lo champagne e con la solita scusa del caldo io mi sono liberato della cravatta rimanendo in camicia sbottonata un po' sopra ombelico,senza giacca,lei si era andata a mettere una vestaglia di seta corta e quando mi passo' davanti controluce notai che era come se sotto non avesse niente,seduto sulla sdraio mi viene vicino per fare un brindisi a braccia incrociate come fanno gli sposi,a quel punto un seno le sguscia fuori dalla vestaglia appena allacciata e mia arriva il capezzolo alla altezza della bocca ed io,invece di bere,prendo il seno con la punta della lingua e comincio a leccarlo disegnando un circolino sulla grande aureola che aveva e lei,invece di indietreggiare,mi schiaccia la testa contro il suo petto e mi rovescia il contenuto del suo bicchiere sul petto,come per scusarsi mi toglie la camicia ed inizia ad asciugarmi massaggiandomi prima con asciugamano,poi mi gira a panca in giu' e mi massaggia le spalle con le mani infine percorre tutta la mia spina dorsale con la lingua,a quel punto non ci ho visto piu' ed eccitatissimo mi giro,ma era lei che voleva condurre le danze,mi slaccia la cintura,mi toglie i pantaloni,si toglie la vestaglia e mi sale sopra iniziando a muoversi con la fica tutta depilata e bagnatissima sopra i mie slip,il mio cazzo di 22 cm mi stava scoppiando ma decido di stare al gioco,lei mi bacia il petto,collo,orecchio,si tocca i seni,mi bacia i capezzoli,mi butta lo champagne addosso ed inizia a leccarmi fino ad arrivare al cazzo gonfio e duro piu che mai,mi toglie gli slip ed inizia a infilare la lingua tra le pelle e la cappella raccogliendo e leccando tutta la sua saliva che emanava,con una mano mi accarezza i coglioni fino a trovarmi il buco del culo e inizia a trastullarmi proprio li',si infila un dito nella fica piu volte e poi me lo mette nel culo iniziando a fare su e giu' molto lento e sempre ben lubrificato.
Dopo un po' lei si sdraia in terra su un asciugamano e mi fa mettere su di lei a 69 ed inzio una delle migliori leccate della mia vita,fica-culo-fica ,lei mi fa di tutto cercando di non farmi venire,mi graffia la schiena,mi stringe i testicoli,mi morde l'interno delle cosce e lei era gia' venuta 4 volte e continuava a dirmi di non smettere di leccarle il clitoride che si era indurito come un piccolo cazzo,aveva orgasmi intensi,profondi,continui,era pluriorgasmica,skizzava forte,lo bevevo tutto quanto,la fica era un lago di umori,pulsava come una ninfomane,
le infilai due dita facendo su e giu' veloce e contemporaneamente le leccavo il clitoride,fino a quando raggiunse un orgasmo pazzesco con delle vibrazioni che sembravano delle convulsioni,credo che quell'orgasmo le sia durato alcuni minuti urlando come una pazza scatenata.
Fatto questo io ero eccitatissimo e cominciavo a credere che non avrei scopato o addirittura non sarei venuto quando mi fa di nuovo sdraiare su un lettino comodo grande ,mi spalanca le gambe ed inizia a farmi un pompino da favola dicendomi fra un succhio e altro,che sarebbe stato il pompino piu' originale che mi avessere fatto ed aveva ragione,mi succhiava e passava le sue dita dalle palle al mio buco ormai allentato per il passaggio di due o tre dita alla volta,a un certo punto non ce la feci piu' ,ero eccitato da quando ero arrivato alla villa,iniziai a sborrare forte,skizzare copiosamente tanto sperma nella sua bocca affamata,lei continuava a succhiare come una pazza,aveva preso il respiro come se dovesse andare sotto acqua,dopo che ero venuto inizio a rilassarmi,lei appoggia la sua bocca piena del mio sperma sul mio buco del culo e comincia con la lingua a spalmarmi il mio sperma sul buchino massagiandomi con le dita e la sua lingua il mio sperma da dentro la sua bocca sul mio buco del culo come se fosse un olio alle mandorle dolci,che sensazione bellissima,il cazzo per questa situazione singolare e perversa,era rimasto durissimo ed a quel punto si mise sopra di me ,e comincia a cavalcarmi come una matta ,una vera femmina da letto porca e troia,mi invitava a scoparla selvaggiamente con forza,lei si muoveva come una forsennata,le entravo tutto il mio cazzo di 22 cm fino alle palle,lei mi soffocava col suo seno abbondante,le prendevo i glutei e fianchi e la scopavo seguendo insieme un ritmo da paura,per una ventina di minuti credo,lei sborrava forte sul mio pube,colava tutta ,i mie testicoli erano fradici dei suoi umori,lei urlava,ansimava,sborrava forte,dopo alla fine stavo per venire pure io,l'avviso che ero vicino alla eiaculazione ,stavo per uscire da dentro di lei ma lei mi prende le mani ,me li poggia bloccandomi e mi prega di sborrare dentro la figa,non c'erano problemi,la cosa mi eccito' da pazzi e le skizzai forte dentro .
Dopo questa maratona di sesso sfrenato,abbiamo fatto il bagno in piscina nudi fino a che e' rientrato suo marito il quale aveva organizzato il tutto,per lasciarci soli,anzi ci aveva spiato con le telecamere a circuito chiudo del giardino della piscina,quindi lui se la scopo' a pecorina sul bordo della piscina eccitato per quello che aveva ammirato.
Abbiamo proseguito questo gioco per 6 mesi poi loro si sono trasferiti a londra per lavoro,forse con un'altra avventura.
Baci alessandro
16
2
12 years ago
admin, 75
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Quella troia di mia suocera....
Generalmente il rapporto suocera genero non è mai facile, specie se come nel mio caso ci si mette anche la propria madre a scassare le palle insieme alla suocera. Le due donne, amiche da sempre hanno sempre interferito nella vita mia e di mia moglie Anna. Fin da piccoli io e lei ci siamo coalizzati per arginare le loro continue invadenze nella vita di tutti i giorni, e poi da grandi anche da sposati ci hanno continuamente rotto le palle. La nostra storia è da sempre caratterizzata dalla guerra nei loro confronti. Giulia, mia suocera è una bella donna, alta uno e settantacinque, quarta abbondante di seno, occhi e capelli neri, labbra carnose, culo alto e sodo, veste sempre molto casto, gonne lunghe sotto il ginocchio, maglioni che nascondono le forme, scarpe con tacchi alti al massimo cinque centimetri, guai mostrarsi in pubblico in atteggiamenti lascivi o teneri, mai baciarsi davanti alla gente, è sconveniente, per lei l’immagine è tutto. Mia madre è la sua copia esatta, con l’aggiunta che ha sposato mio padre solo perche incinta del suo datore di lavoro, ma questo l’ho scoperto dopo tanto tempo. Mio padre, buon anima morto dieci anni fa, era succube di mia madre, e mio suocero, la persona più tranquilla della terra, una persona dalla forma fisica minuta, basso, calvo, due occhialini che gli conferivano un’aria mite tranquilla, ma senza che lei se ne accorgesse era diventato col tempo nostro alleato e complice, purtroppo ci ha lasciato due anni fa. Anna, è decisamente diversa, forse è per la continua invadenza della madre, che noi due abbiamo legato da sempre. Insieme abbiamo sempre fatto tutto quello che loro ci proibivano, e col tempo da fidanzati anche tanto e sano sesso, ovviamente gli abbiamo fatto credere che siamo arrivati illibati al matrimonio. Da sposati le cose sono cambiate un poco, abitiamo in una villetta, ovviamente nelle vicinanze delle paterne abitazioni, ma non abbiamo dato loro la chiave di casa nostra, almeno quando siamo soli in casa possiamo fare tutto quello che vogliamo, come stare nudi, vestici come ci pare e scopare in ogni luogo. Dopo un periodo quasi calmo, dove la domanda più ricorrente era quando fate un figlio, cosa che al momento nemmeno passa per la nostra mente, il lavoro ci ha quasi divisi. Anna, è stata trasferita in una filiale della banca sita in una zona nuova nelle vicinanze di un grosso centro commerciale posto dall’altra parte della città. La cosa in se per se non è brutta, anzi, ma l’unico problema è che per andare o tornare bisogna assolutamente percorrere la tangenziale, e questo si rivela durissimo, ci vuole circa un’ora e mezza ogni volta, anche se si percorrono pochi kilometri. Circa due settimane fa mi chiama quando stavo per uscire dall’ufficio,
- “amore, mi faresti un piccolo piacere, ho promesso a mamma che sarei andata a prenderla per accompagnarla a fare la spesa, ma sono bloccata in tangenziale dove c’è un grosso incidente e non saprei a che ora torno, tu ci puoi arrivare in pochi minuti, ti prego, fammi questo piacere, che poi questa sera a letto ti ringrazio del sacrificio.” - mi dice con una vocina che già mi si rizza al solo pensiero di come si sdebiterà.
Scocciato dal dover accompagnare la suocera al super mercato, sognavo di tornare a casa mia, che con il freddo che fa mi sarei fatto un bagno caldo ristoratore, in cinque minuti sono davanti a casa sua, ma c’è un casino di vetture parcheggiate dovunque, deve esserci una festa dall’altro lato della strada. Giro quasi tutta la via, fin che non mi immetto sulla laterale che porta dietro la casa della suocera, e solo a circa duecento metri da casa trovo un parcheggio. Incazzato nero per il freddo, e la distanza m’incammino verso la sua casa, decido di passare da dietro, dal garage, dove c’è una porta dove si accede alla casa. Quando sono a pochi metri dall’abitazione vedo una cosa che m’incuriosisce, un tipo, con un cappello, occhiali scuri, e sciarpa che copre quasi tutti il viso entra furtivo nel piccolo giardino e si dirige verso la porta del garage che si apre da dentro, lui accede, e poi si richiude subito. Incuriosito dal comportamento del tipo, e sicuramente dal fatto che la suocera deve averlo fatto entrare mi avvicino, entro, salgo la scala a chiocciola, raggiungo la porta che so dare direttamente in cucina, ma che da tempo mia suocera ha fatto coprire con una tenda per avere meno freddo. Mi avvicino e da un lembo aperto, sbircio dentro, resto senza fiato: distesa sul tavolo della cucina c’è mia suocera a gambe aperte con un giovane, che non riconosco subito, inginocchiato le lecca la figa! Dopo un momento di sbigottimento mi tiro un poco indietro, silenzio il mio cellulare, poi lo metto in modalità video e mi riavvicino al lembo aperto e incomincio una silenziosa ripresa, che per rendere migliore e più stabile appoggio l’apparecchio alla parete.
………….umuhmummmummumum ……….. ssssssssssiiiiiiiiiiiiuiiuiiuimuiiiiiiim….
I gemiti di mia suocera riempiono l’aria parzialmente soffocati da una mano che si tiene davanti alla bocca,
………..siiiiiiii …….cossìììììì……..godo!!!!!! …godooooo….siiiiiuuuuummmmm……
Le bianche cosce aperte si tendono a testimonianza dell’orgasmo che lui le procura, poi si stacca si alza,
- “ dai, adesso tocca a te ” – le ordina lui, che si siede sul tavolo.
Lo vedo e resto ancora più stupito, è il nipote dell’imprenditore che ha costruito il complesso di villette dove ci troviamo, è sposato con una bella donna, un poco più grande di lui, ma molto ricca e soprattutto tanto, ma tanto gelosa! Lei rapidamente s’inginocchia davanti a lui, e incomincia a succhiare il cazzo teso e duro. Lo guardo, osservo che non ha una grande dotazione, poi rispetto la mio mi sembra proprio piccolo. Anna, una sera per gioco me l’ha misurato, 25 centimetri lungo e quindici di circonferenza al glande, osservando lui credo che sia la metà.
- “dai, vieni su che ti scopo,” – le ordina,
lei esegue prontamente, si appoggia al tavolo con i gomiti, lui da dietro l’infila di colpo.
…….. aahhhh …..siiiiii …….spingiiiiiiiii…….. siiiiii….daiiiiiii………
Inizia a godere, mentre lui l’afferra per i fianchi e la pompa velocemente.
…… siii tienni ti scopoooooo….sentimiiiiii…….. dai godiiiii…….oraaaa…..
Rapidamente la sbatte, lei si agita e viene,
………….siiiiiiiiiiiiiiiiiii ….oraaa …siiiii …..ancora… un poco!! ….siiiii …godoooommmm…
Lui prontamente si sfila, la fa girare e lei si inginocchia di nuovo, lui le sborra in bocca,
…siiii …daiiii…… beviiiiii ……..sborro!!!!.........siiiiiiiiiii ……
Lei apre le labbra e lui le mette una mano sulla nuca e avvia a pomparla in bocca, pochi movimentare e sborra. Serra le labbra intorno alla cappella e non ne lascia uscire nemmeno una goccia. Blocco la ripresa, mi allontano silenziosamente fino all’uscita, poi passo davanti casa e suono il campanello,
- “signora Giulia, ” – la chiamo ad alta voce.
Dopo un poco apre la porta, mi guarda un poco stupita, saluto e spiego la mia presenza, quindi la porto a fare la spesa. Durante tutto il tempo ho il cazzo durissimo, la guardo con occhi decisamente diversi, mi pregusto il potenziale che la ripresa che ho fatto mi darà. La riporto a casa, torno nella mia, scarico sul portatile le immagini, sono perfette! Mi eccito come un maiale nel vedere la troia succhiare, telefono a Anna e mi dice che è ancora bloccata nel traffico, sembra una cosa lunga, mi chiamerà appena torna, quindi prendo il pc e mi reco di nuovo a casa della suocera che so essere sola. Appena entro la vedo cambiata, indossa una classica tuta da ginnastica che usa per stare in casa, stupita per il mio ritorno me ne chiede il motivo, la guardo, è in piedi dritta e altera davanti a me, mi scateno.
- “ Inginocchiati e succhiami il cazzo troia!” – esordisco guardandola dritto negli occhi.
Il suo viso si trasforma in una smorfia di puro furore,
- “ brutto bastardo porco che non sei altro, come ti permetti di dirmi certe cose?, ti ha dato di volta il cervello? Sei impazzito?” – si scatena, e parte un sonoro ceffone con la mano destra che io blocco al volo.
- “ stai zitta e succhia, altrimenti guarda,” – e mentre trattengo il suo polso destro costringendola inginocchiarsi, avvio il filmato dal pc posto sul tavolo. Il suo sguardo impietrito si abbassa e di colpo si arrende all’evidenza, è in mio potere. Apro i pantaloni e le sbatto in faccia il mio palo durissimo e teso come non mai.
- “ Accidenti!!!!!...ma sei …sei……hai…un bellissimo……” – non aggiunge altro anche perché le ho gia messo una mano sul capo e le spingo il cazzo in bocca. Succhia come un’idrovora, mi piacerebbe schizzarle in gola, ma mi trattengo, la sollevo di colpo e l’appoggio al tavolo dove dal pc continuano a scorre le immagini. La giro e senza tanti complimenti le abbasso i pantaloni e appoggio il cazzo nel taglio della fica, è fradicia di umori, un vero lago,
- “vacca troia, sei tutta bagnata, senti che lago sei, ora ti sfondo, poi ti spacco anche il culo troia, ti faccio sentire io un vero cazzo!!!” - l’apostrofo senza pudore o riverenza, ora è alla mia mercè.
- “no, ti prego, fai piano, no, il culo no!!, sono vergine, mi farai malissimo!!” – me lo dice senza nessuna convinzione.
- “ stai zitta vacca troia che non sei altro, non sei in condizioni di opporti a nulla, altrimenti mostro il filmato di te e quel porco a sua moglie, sai che casino scoppia, zitta e fammi divertire altrimenti sono cazzi tuoi!! ” – le ribatto duramente. Spingo di colpo il cazzo dentro fino in fondo. Sento le pareti dilatarsi, ben che lubrificata è molto stretta, e poi io sono eccitato da morire.
………….ahhhhhhhiiiii …pianoooo …mi spaccchhiiiii…. Sei enorme…….. siiiiiiiii ….
Trema scossa da brividi di piacere che si trasformano in un orgasmo appena la cappella sbatte in fondo, sul collo dell’utero, lei ha il primo orgasmo,
……. Aaahhhhh….siiiiiiiiiiiii…..vengooooo…VEENNGOOOoooouummmm….
Trema scossa dal piacere, mi fermo un momento poi incomincio a pomparla di brutto. Le assesto dei colpi tremendi, che la scuotono tutta, e dopo un’iniziale momento di passività lei incomincia godere come una pazza, mi incita,
…………….siiiisiii …daiiiii…sei meravigliosoooooo….siiiiiii…godoooo…vengooo……
Impazzita dal piacere spinge il corpo indietro incontro al palo che le devasta l’utero, sento che stò per sborrare pure io, ma voglio completare l’opera di sottomissione, le sfilo il cazzo di colpo, una voragine è la sua figa, dilata al massimo, appoggio la cappella al buco del culo e prima che lei se ne renda conto inizio a spingere dentro il palo.
……….nooooooooo!!!!! …aahhhhiiiiii….noooooo!!...mi spacchi sei troppo grosso…
Urla, ma inesorabile, le spingo dentro tutto il palo, e solo quando sento il mio corpo aderire al suo mi fermo. In questo gesto c’è la rabbia di anni di rotture di palle, di magoni ingoiati, di volte in cui per quieto vivere ho dovuto abbassare la testa e dire: “si signora.” Resto un poco immobile, poi incomincio a pomparle il culo, lei si lamenta, le metto una sua mano davanti,
- “ toccati, toccati la figa che il dolore passa prima” - le ordino.
- “ ma io non l’ho mai fatto, mi vergogno, “ – ribatte senza nessuna convinzione, mentre sento la sua mano accarezzarsi clito, incomincia lentamente a godere anche dietro, a dimostrazione di che razza di troia sia. Sono al limite, sento prepotente l’orgasmo esplodere in me, con gli ultimi affondi la porto al suo primo orgasmo anale, gode come una vacca senza più nessun ritegno.
………siiiiiiiiiiii …eccomiiiii ….siiii vengooo …vengoo…oddio che bello !!!!!....siiii..
trema scossa dal piacere, le sfilo il cazzo, la giro e glie lo infilo in bocca,
- “ bevi, vacca che non sei altro, bevi e non ne perdere una goccia!!! ” – le ordino mentre le tengo il capo fermo e la scopo in bocca.
…… siii…. Daii succhiaaa …siiiii SBORROOO!!!!!! ….. SIIII che bocchinara fantastica seiiiiiiii…….. beviiiiiiiiiii…………. Siiiiiii…cosiiiii succhia!!!!!! …………
Sfinita si distende seduta con il capo appoggiato al divano, mi guarda,
- “ non dovevi fare questo, Anna non lo merita, e io non dovevo scoprire che hai un cazzo come non ne ho mai visto in vita mia, ora come farò a farne a meno, e con occhi guarderò mia figlia.” - mi dice con voce tremolante.
Le sollevo il capo, la guardo dritto negli occhi,
- “ stai zitta, non dire cazzate, tu sei una troia e da questo momento farai tutto quello che io ti ordino, sarai la mia puttana, ti è ben chiaro questo? ” - la guardo fisso negli occhi, lei china il capo,
- “ora mai mi hai in pugno, sarà la tua schiava, farò tutto quello che vorrai, ma ti prego, non farmi mai mancare il tuo meraviglioso cazzo, è l’unica cosa che ti chiedo, per il resto sarò a tua completa disposizione.” – mentre pronuncia queste parole si distende ai miei piedi e mi abbraccia le gambe, solleva il capo e la sua bocca è giusta all’altezza delle mie palle, le lecca, le mette in bocca, mi lecca il cazzo ancora turgido, mi stò eccitando di nuovo, la voglio, la sollevo la metto a cosce aperte sul divano, mi abbasso e tuffo la mia bocca fra le pieghe della sua vulva ancora aperta e grondante di umori, la lecco, le strappo dei gemiti di puro piacere, mi tiene la testa e mi incita continuare,
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……..uhuhummmm….seiiii…sei fantasticooooo….siiiiii…daiiii…siiii…vengo!!!....
Si agita in preda una frenesia erotica, mi solleva e mi attira a se, appoggio il cazzo di nuovo duro nel taglio della sua gocciolante figa e spingo di nuovo dentro. Più aperta e dilatata, ora si gode veramente la scopata, spinge in alto il bacino incontro mal mio corpo, gode, urla e gode come una pazza,
……siiiiiii ….vengoooo… mi fai morireeee….siiiiiii …vengo…dai spaccamiiiii…..
La sbatto in preda a una furia ceca, le do dei colpi tremendi, strappo il sopra della tutta e libero i suoi seni, sono un vero spettacolo vederli sobbalzare verso l’alto ad ogni affondo, poi dopo l’ennesimo orgasmo esplodo dentro di lei,
…siiiiiii ….vaCCAaaa… sborrooo!!!!... ti riempooooo…….. venggooooo…….
Le scarico dentro il resto del contenuto delle mie palle, lei trema, gode, poi ha un momento di puro terrore che le attraversa il viso,
- “ no! … NOOOO!!!!!..... ti prego no dentro, sono ancora fertile, mi potresti ingravidare, noooooo,” – mi grida in preda a un vero terrore.
La guardo con estremo sadismo, compiaciuto anche per questa ennesima soddisfazione.
- “non me ne frega un cazzo, non volevi un nipotino, allora potrebbe andare bene anche un figlio.” - le ribatto duro. In quel momento suona il telefonino, Anna mi annuncia che torna, esco e la lascio distesa in terra, con la fica e il culo gocciolante.
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12 years ago
admin, 75
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Vacanze di natale
Anche quest'anno si preannunciavano le classiche vacanze di natale, in compagnia dei parenti. Mia miglia assorta dal lavoro e dalla smania di fare regali ed io ad attendere l'arrivo delle festività natalizia con la casa invasa dai parenti che non ti lasciano respirare. Ed i vece a stravolgere ogni piano è stata la cara cugina di mia moglie Cinzia.
C'è da dire che con la sua 5 di seno abbondante, un culetto ben curato era impossibile che non la notassi ma la cosa si limitava a fantasie irrealizzabili . Ed invece giorno 22 dicembre la incontro in un negozio di biancheria intima lei mi saluta e dice che mi stava osservando che se il completo intimo era per mia moglie potevo anche desistere che tanto non lo avrebbe mai indossato ma volendo potevo regalarlo a lei e non me ne sarei pentito. Un po' confuso per evitare di fare brutte figure le ho chiesto la taglia e lei mi ha detto, ma come stai sempre a mangiarmi con gli occhi ed ancora non sai che taglia porto? Questa volta sicuro di ciò che mi era stato detto ho acquistato il completo intimo e l'ho invitata immediatamente a casa in modo che mi mostrasse se effettivamente donava a lei oppure no .nemmeno a dirlo mi ha trascinato fino a casa ,lei subito si è spogliata io non ho nemmeno avuto il tempo di chiudere la porta che ha provveduto a tiramis giù i pantaloni avventandonsi impavidamente sul cazzo ormai gonfio e turgido . Lo leccava e succhiava con grande padronanza e maestria, e mentre lo faceva mi guardava fisso negli occhi, io le ho raccolti i capelli avvolgendo la chioma intorno al mio braccio accompagnando la nel movimento, quando ha deciso che il mio cazzo era bello pronto voltandosi con grazia mi ha chiesto di scoparla nel culo, ho toccato la sua fica che era tutto un umore ho appoggiato il glande sul delizioso buchetto ed ho iniziato a scoparla e colpo dopo colpo aumentavo intensità e profondità sino a quando lei non li ha urlato di fare più forte perché stava venendo in culo io a sentire quelle parole ho spinto così forte che in tre colpi ho raggiunto un orgasmo glorioso e le ho inondata il culo di sborra . Distesi ormai a terra nel salone ho visto mia moglie seduta con le cosce aperte senza mutande che mi ha detto spero che quest'anno il regalo ti sia piaciuto ora fottimi
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12 years ago
bello9316193,
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A lezioni da una trav
Dopo molte ore passate a navigare, a scrivere mail e chattare sulla rete, Ivan era finalmente riuscito a avere un appuntamento con travestita. Non era stato facile, Pamela si era rivelata una femmina sensuale ma capricciosa, affascinante ma volitiva che poteva spiazzare l'interlocutore in ogni momento.
Dunque l'appuntamento era in un locale frequentato da gay e transgender alle 11 di sera. Ci voleva proprio questo appuntamento, era un periodo nero per il lavoro: il suo nuovo superiore, una donna, lo aveva preso di punta. Non perdeva occiasione per metterlo in imbarazzo e gli stava con il fiato sul collo per controllarlo. Lui la chiamava "La Marescialla" per questi suoi modi bruschi di fare. Tutto sommato non era neanche una brutta donna, ma quel suo modo di porsi così accidioso ed impertinente unito l'abbigliamento formale ma dimesso ed agli occhiali demodè non le rendevano giustizia. Ma ciò che stupiva più Ivan era il fatto che non fosse assolutamente attratta dagli uomini, anche se lui era un bel fusto con il fisico modellato da anni di attività fisica.
Le ricerche di contatti sulla rete lo avevano assorbito completamente permettendo di superare questo periodo buio. La ricerca di una trav aveva finalmente dato i suoi frutti: Ivan si stava vestendosi secondo le richieste di Pamela.
Lui le aveva raccontato che aveva una moto, una cruiser, il tipo di moto preferito di Pam e quindi per l'uscita ci voleva un abbigliamento consono: stivali, pantanlon di pelle, maglietta nera traforata a rete per mettere in evidenza i muscoli, giubbotto di pelle.
Era pronto per uscire, veloce giù dalle scale, dentro in garage, fuori la moto; wwroom il primo rombo, a tutta birra verso il locale.
Alle 11 in punto parcheggaiava davanti al locale e subito ci si tuffava dentro. Era la prima volta in locale con una frequentazione "diversa": era spiazzato, gli sembrava che tutti gli occhi fossero su lui. Doveva arrivare al bancone dove Pamela lo aspetta, attraversare il locale non fu facile ... non aveva previsto dei palpeggiamenti fuori programma. Ma questa prova era finita e si trovava davanti ad una femmina che aveva fin troppo sognato.
Il suo abbigliamento era intonato al suo: stivali con tacchi a spillo fino al ginocchio, calze a rete, miniabito di pelle chiuso al collo che lasciava le spalle scoperte con sotto una canotta a rete, quanti ascellari scoperti sul oltre il palmo che lasciva vedere delle unghie perfettamente laccate. Un trucco marcato ma perfetto e dei capelli acconciati completavano quel quadro superbo.
"Finalmente" era l'unica che gli veniva in mente. "Ciao" la risposta ed un bacio sulla guancia con il "timbro" delle labbra stampate quasi a voler indicare che Ivan oramai le apparteneva.
Il primo momento di smarrimento era già stato annegato in un drink, la tensione era alle spalle ed Ivan poteva amabilmente conversare con Pamela. Gli argomenti erano vari e la conversazione mai banale, lei non si smentiva e si divertiva terriblmente a spiazzarlo con risposte e provocazioni.
Ivan tuttavia non riusciva a capire l'esito della serata gli sembrava che lei stesse giocando al gatto (anzi la gatta) con il topo. Aveva oramai perso la speranza di un incontro ravvicinato e quindi prima di tornarse a casa aveva deciso di fare una tappa alla toilette.
Era sovrappensiero che guardava l'orinatotio quando l'ingresso di Pamela nel gabinetto lo lasciò di stucco. Il suo sguardo felino lo stava puntando, si fermò di fianco e poi disse: "Alla scrollatina ci penso io". In una attimo il membro di Ivan era in mano a Pamela che con grazia e perizia completava l'operazione ed intanto incominciava ad ingrossare.
"La scrollatina non basta bisogna anche lavarlo. Girati". Ivan obbediva, mentre Pamela si inginocchiava ed iniziava a leccarglielo dai testicoli fino alla punta. L'erezione non si fece attendere e le labbra di Pam incominciarono a percorrere quell'asta.
"Bell'esemplare, l'esame approfondito lo faccio in privata sede" aggiune lei fissando il membro. Poi alzò gli occhi e con uno sguardo intenso disse ad Ivan "Seguimi!": un piacevole cambiamento di programma anche se insperato.
Durante viaggio in moto la mente di Ivan incominciava a divagare ed in un attimo erano arrivata a casa di Pam. Mentre salivano le scale la calma di Pamela contrastava con la tensione di Ivan. Appena entrati, Pamela disse "Togliti il giubbotto e mettiti comodo, io vado a prepararmi". Mentre usciva, accese lo stereo ed una musica di atmosfera finalmente riempiva la stanza. Ivan era sprofondato in un comdo divano, l'eccitazione aveva fatto gonfiare il pacco oramai contenuto solo dai pantaloni di pelle quando una voce dall'altra stanza gli disse "Vieni di qua".
A passi lenti Ivan entrava nell'alcova, si fermò un'attimo sulla porta aperta. Lei era splendida: una bustino le fasciava l'addome e reggeva delle calze nere con la riga, il micro tanga lasciava intravedere il suo membro, reggiseno (con seni finti), collare nero ed i guanti completavano la mise. Nella stanza un enorme letto tondo con parecchi cuscini, la luce soffusa, la musica in sottofondo: niente era lasciato al caso.
"Vieni qua che ti spoglio" disse con voce suadente. Ivan si avvcinò e le sue mani incominciarono ad esplorare il suo corpo: prima gli tolse la maglietta, poi sbottonò la patta dei pantaloni liberando il membro oramai gonfio e riprese l'esercizio interrotto nel locale. Lui era sul bordo del letto e la lingua e la bocca di Pamela lavoravano delicamente sull'attrezzo.
Ivan fu spogliato anche di stivali, pantaloni e slip. Si stese sul letto e le sue mani incominciavano a rendere la cortesia al corpo di Pamela. I due corpi si incontravano; si strusciavano; lingua, mano e bocca si avvinghiavano. "Toglimi il tanga, amore" le disse, le sue mani afferrarono dolcmente di bordi dell'indumento e scivolando sulle calze lo sfilò.
Le due lingue esploravano i corpi giungendo inesorabilmente al punto focale. Ivan si trovava per la prima volta a due dita da un membro in erezione. "Non avere paura non ti morde. Prendilo in bocca." lo rassicurò mentre teneva in mano il suo membro. Prima lo accarezzò con la lingua fino ai testicoli e poi lo succhiò direttamente in bocca. Era un fantastico 69, Ivan e Pamela ansimavano da piacere.
"Fermati un attimo" disse lei, scese un attimo dal letto, aprì una cassetto e tirò fuori due strani attrezzi a forma vagamente fallica ed un tubetto di lubrificante. Ivan aveva già capito tutto, si girò offrendo l'orifizio del sedere e Pamela lubrifico il buchetto e quindi ripetè l'operazione a lei.
Pamela gli passò uno delle due sonde (la più piccola) e disse "Con questa sonda nel buchetto il 69 è un altro piacere. Incomincia ad imparare a godere dei piaceri anali". Si stesero di nuovo, Ivan era di nuovo teso ma la mano esperta di Pamela (e le dimensioni della sonda") evitarono qualsiasi problema. Il buchetto di Pamela invece era allenato (oltre che ben lubrificato) ed il fallo artficiale era entrato senza problemi.
I corpi si muovevano all'unisono ed i gemiti di piacere aumentavano. Il ritmo incomiciava ad aumentare come pure il piacere. Oramai i testicoli di Ivan erano gonfi, lei lo aveva capito ed aumentò il ritmo della bocca e dell fallo artificiale. Stava per venire, smise di succhiare il suo membro ed aspettò l'orgasmo urlando di piacere. Era venuto in bocca e Pamela ancora una volta poteva gustare quel nettare divino.
Sudato dal piacere era staso sul letto quando lei disse: "Non mi fai partecipare all'orgasmo?". Si avvicino con il membro ancora eretto e lo ficcò in bocca ad Ivan: "Dai fammi godere come una troia". Ivan riprese a succhiare mentre lei si scopava il culo con il fallo artificiale. Il ritmo salì in fretta "Dai succhia, dai più veloce" incitava lei e dopo poco anche lei venne ed inondo la sua gola di sperma. Il gusto erano strano e tutt'altro che gradevole, Ivan voleva andarsi a sciaquare ma lei teneva la sua testa vicino al membro e disse "Puliscilo bene, da bravo". E lui obbedì ... "Leccami anche la schiena" aggiunse anche, voleva completare degnamente questo splendido orgasmo.
Dopo una breve pausa, Pamela aveva incominciato di nuovo a stuzzicarlo. Piccoli morsi sulle orecchie, baci nell collo, la lingua che scendendo sulla schiena si era fermata sul buchetto. "Adesso ti scopo il buchetto con la lingua, vedrai come ti piacerà". La lingua galeotta incomiciò a roteare attorno all'anello del retto, Ivan fu percorso da brivi di piacere. Poi la lingua affondò nel buco, lui sentiva le papille strisciare nel retto ed ansimava sempre più forte. "Bravo Ivan, vedo che ti piace", "Continua così" fu la risposta. Una variazione inattesa lo sorprese, Pamela gli avevo infilato di nuovo la sonda: con la lingua stimolava l'anello e con il fallo affondava nel buco. Il piacere saliva ed il membro si gonfiò di nuovo. "Ivan stai godendo come una troietta. Sei di nuovo in tiro" esclamò lei, "Fammi sfondare il tuo culo" implorò lui.
"Certo amore, ma prima di infilare il tarello scopami con la lingua" fu la sua risposta mentre si metteva alla pecorina. La faccia di Ivan fu subito sul suo orifizio ed aiutandosi con le dita affondò la lingua nel retto. La faccia deriva completamente al sedere di Pam e la ligua cercava di arrivare ogni volta più dentro. "Bravo ... hai capito tutto. Adesso sfondami con il cazzo" disse lei ansimando.
Appoggiato il membro sul buco, incominciò a spingere delicatamente che senza fatico scivolò dentro: era un buco ben allenato. Poco alla volta incomincò affondare il colpi sempre più forti e veloci fino a far toccare i testicoli al buco. Stavano godendo come dei ricci, le urla di piacere riempivano la stanza. "Dai sfondami. Sono la tua puttana" urlava lei ... "Ancora, ancora".
Quando il ritmo era diventato forsennato lei disse "Lasciami girare ti voglio vedere in faccia mentre vieni". Lei girò, e lui appogiate spalle sulle sue gambe riprese a scoparla. Anche il membro di Pam si era drizzato e lei lo stava trastullando. "Scopami, sfondami ... ancora" lei non smetteva più di ansimare e poco dopo Ivan venne nel suo culo come pure lei che schizzo lo sperma sul bustino. Lui cadde sul letto sfinito.
"Sei un vero stallone." fu il suo complimento. "Mi hai fatto godere come mai nella mia vita. Anche di dietro" fu la risposta. "Adesso devi completare l'opera: pulisci la sborra dal mio bustino e gli umori mio culetto. Stenditi da bravo" ancora una volta l'aveva spiazzato oltre che sottolineato chi stava conduncendo il gioco. Lei gli offrì il suo buco sfondanto, lo aprì con le dita per aiutare agli umori a scendere. Lui aprì la bocca aspettando questo inaspettato regalo e con la lingua concluse il compito. Poi Pamela si stese e completò l'opera leccando il suo sperma sparso sul bustino.
"La prima lezione è terminata, sei un bravo allievo. Ma devi imparare ancora molte cose. Ci sentiamo presto, Amore" disse accomiatandolo. Un bacio sulla bocca ed una carezza sulla patta dei pantaloni "Conservalo bene" furono le sue ultime parole mentre lui entrava nell'ascensore. Ivan era sconvolto dall'esperienza ma soprattutto incuriosito di ciò che gli aspettava. Ma questa è un'altra storia.
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12 years ago
admin, 75
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Desideri Sogni Realtà
Desideri Sogni Realtà
Siamo una coppia matura felicemente sposata, purtroppo la nostra età biologica è molto più giovane di quella cronologica, e , per dirla francamente La mia Lei dimostra massimo 45/48 anni , Io qualche cosa di più. La mia signora è bionda reale occhi celesti H 169 peso Kg 53, 2à misura e non porta il reggiseno. fisicamente la definirei molto raffinata e sexy.
Ma veniamo alla nostra storia.
Lo scrivente ovvero il Lui in passato ha avuto alcune esperienze bisex con grande soddisfazione sia mia che del mio partner, poi la cosa si è assopita ed è stata tenuta segreta ovvero mia moglie non ne era a conoscenza ( al l’epoca era rigorosamente etero) ……poi è successo qualche cosa di imprevisto e imprevedibile.
Eravamo sulla nostra barca in quel di St Tropez felici di goderci il sole e il mare, bisogna dire, per meglio capire l’accaduto , che la nostra barca è decisamente grande quindi si può usufruire di una certa privaci, caso vuole che incontriamo una coppia più giovane di noi molto simpatica e curiosa di provare la seduzione di una gita in barca e magari di un bagno al largo.
Siamo partiti abbiamo preso il sole e bevuto dell’ottimo Champagne, siamo poi rientrati soddisfatti della gradevole giornata.
Dopo qualche giorno ci hanno telefonato per sapere se si poteva organizzare una nuova gita, la cosa ci fece estremo piacere per la simpatia e la naturalezza del loro modo di porsi.
Abbiamo così deciso di organizzare una escursione più lunga 3 giorni e due notti, siamo partiti e , mentre si navigava i nostri ospiti ci hanno chiesto se ci disturbava il fatto che loro amavano prendere il sole senza costume. La cosa mi eccitava ma non dovevo farlo vedere perché non sapevo come l’avrebbe presa mia moglie.
Accettammo quindi di toglierci i costumi, al momento non vi era alcuna malizia, devo confessare che io ero attratto e eccitato nel vedere il Lui della coppia nudo, eccitazione che avvertivo essere reciproca. Lui non era un bello ma molto attraente e raffinato, mentre la Lei emanava una sottile e perversa sensualità.
A un certo punto non potendo nascondere la mia eccitazione ormai palese fermai i motori e mi tuffai per un bagno “rinfrescante”….Sorpresa il mio ospite mi segui e dopo alcune bracciate mi raggiuse e, al riparo da occhi indiscreti (le due signore prendevano il sole a prua ) mi accarezzò il pene e mi baciò sul collo con estremo garbo e con una certa maestria.
Tornati a bordo …e novità …..la signora con delicate e sapienti carezze stava coinvolgendo mia moglie , che con mia grandissima sorpresa gradiva , anche se con un poco di vergogna, le avances.
Rotti gli indugi inutile dire che passammo alcuni giorni di sesso a 360° , io mi dedicavo sia a Lui che alla Lei e in quella occasione scopri come mia moglie fosse una bomba sessuale e fortemente attratta da esperienze bisex….fra noi non c’era più nulla da nascondere e io con piacere e grandissima eccitazione guardavo con quale garbo e voluttà la mia Signora si dedicava a leccare la F ..della Lei e ad assaporate il C …del Lui e poi assatanata si rivolgeva a me con impeto e bramosia per poi continuare il gioco erotici con i nostri ospiti che ora erano diventati …..intimi.
Ma il meglio deve ancora venire…..
Dopo avere capito e accettato di essere una coppia veramente bisex pur amandoci e desiderandoci sempre più, avevamo scoperto che quando eravamo soli i nostri rapporti sessuali erano nettamente migliorati e più appaganti, allora decidemmo di continuare la nostra esperienza sempre con la stessa coppia che abitando a Parigi rendeva la cosa più difficoltosa , trovammo un’altra soluzione via internet, contattammo alcune coppie full bisex (era quello che ci interessava) alcune non ci erano piaciute ma una in particolare aveva gli attributi e la classe che cercavamo, abbiamo organizzato serate a lume i candela con cenette intime a quattro dove le Signore erano rigorosamente in abito da sera e noi uomini a volte in smoking, altre volte ci piaceva avere una maschera che ci facilitasse il primo contatto. Purtroppo le serata sono state pochissime per carenza d’interesse a questo tipo di erotismo cerebrale e fatto senza fretta ma con grande eleganza. Alcuni spogliarelli erano stati di gran lunga i più eccitanti che avessi mai visto.
Nonostante la nostra non più giovanissima età il desiderio di un erotismo fatto in questo modo sia nella nostra barca che in casa (possiamo ospitare senza problemi) o altrove resta.
Per noi l’aspetto estetico è importante ma non determinate , quello che amiamo è la carica erotica ma anche sapere gioire nel vedere effusioni sia fra donne che uomini dove lo spogliarsi, spogliare per poi scoprire lentamente le parti più intime dei nostri partner diventa un sottile gioco erotico. Purtroppo dopo tante delusioni speriamo sempre di trovare le persone giuste….DESIDERIO….SOGNO…..Attendiamo la REALTA’
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12 years ago
toboto,
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Last visit: 11 years ago
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Per me questa è ipocrisia....
Ciao a tutti Amici e non di Desy, sono Paola,
... vorrei oltre ke raccontarvi questa mia esperienza, avere con voi un confronto, e alla fine avere il vostro parere... Grazie in anticipo se lo fate!
..... Sera di inizi dicembre, freddo e cmq nn una bellissima serata x affrontare un lungo viaggio, ma.... noi siamo fatti cosi... alla conoscenza di persone apparentemente garbate, gentili e alla mano come noi, nn ci tiriamo assolutamente indietro... partiamo quindi x questa avventura... arriviamo all'appuntamento.... incontro: bella coppia come avevamo pensato e capito.... cosa si fa? quasi quasi ci prendiamo una pizza... okay tt d'accordo.... ma ke ne dite se la mangiamo a casa nostra.... almeno siamo piu tranquilli ... certo certo va benissimo, ci avviammo e arriviamo a casa... tra battute varie e discorsi piu o meno seri e o intriganti... nasce il giusto filling tant'è ke verso fine serata nn usciamo x andare via ma ci avviamo in camera.... beh direi inizio sfavillante sullo stesso letto in 4 è davvero intrigante.... dove cmq si sfiorano mani o carezze assai provocanti... dove ti ritrovi a scambiare okkiate sensuali e allo stesso tempo furiose, passati dalle carezze al sesso puro... sukkiavamo il pippo del mio amore e poi anke quello del lui..... gli piaceva a entrambi... e anke a noi donne tant'è ke dall'imbarazzo di prima si e passati allo scambio e ad un travolgente 69 ..... caspita il lui mi allontanava spesso(credo nn xke nn gli piacesse) anzi!!!... in effetti quando il mio uomo ha cominciato a scoparsi x bene la lei... io mi sono ritrovata con gocce del seme di lui in bocca.... azzzzzz mi sono detta è già venuto!!!!!!!!!!!!!! e ke palle!!!! insomma in 10 minuti max era finito.... andato perso... hahahah nn sono abituata a questo.... cmq vista la situazione sono andata in bagno a rinfrescarmi un momento... e tornai sul campo... il mio uomo ancora era con la lei... in ogni posizione possibile e lei ke godeva come una (foca) si sentiva dai gemiti dai suoi movimenti e da come nn volesse piu smettere.... ma il mio uomo ad un certo punto si staccò da lei... io ero li ke nn potevo aggrapparmi a niente visto ke il lui ormai ...... si dedicò a me assaporandomi prima e scopandomi poi... be erano queste le nostre abitudini... ma cosa assolutamente sorprendente la lei si avvicinò e ricominciammo a sukkiare il mio uomo... in due lo abbiamo mandato in estasy... lei ha partecipato con molta avidità direi.... tant'è ke alla fine il mio uomo ci ha sborrate in faccia ad entrambe... x me delizia delle delizie... ma anke lei nn si è tirata indietro x nulla.... conclusa cosi la serata tt sereni e appagati torniamo a casa.... giorno dopo come nostra abitudine mandiamo msg di ringraziamenti dicendo ke x noi bella serata e ke la speranza ke lo sia stata anke x loro... risposta... si bella serata ma sapete, lei nn si è sentita abbastanza coinvolta e quindi ora ci penseremo su un pò...... AMICI miei.... ma secondo voi ki dei due della coppia nn si è sentito abbastanza coinvolto??? il mio racconto è vero nei minimi dettagli.... quindi a voi la parola... x me nn è stato sincero davvero, ed il mio pensiero è ke lui nn avendo resistito x piu di 10 minuti nn si è sentito coinvolto e forse paragonatosi al mio uomo ke x un'ora ha tenuto testa a due donne ke avevano tanta voglia di godere.... si sia sentito inferiore... ma cosi nn è... xke nn cè bisogno di ipocrisia a kiunque puo succedere... nn cè bisogno di dire cavolate bastava dire ... la prossima volta sarà piu bello... stop... sono sincera amo questo mondo e tt cio ke lo circonda... ma odio l'ipocrisia nella vita in generale e anke in questo mondo... xke nessuno è inferiore a nessuno... vi lascio un caloroso abbraccio e aspetto i vostri commenti grazie Paola...
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12 years ago
admin, 75
Last visit: 6 hours ago -
Barbara trav fa godere una coppia
Sto aspettandoli impaziente, per l’occasione mi sono truccata vistosamente ed ho messo la mia parrucca bionda a caschetto; sul mio corpo liscio e depilatissimo (ho fatto ieri la ceretta), ho indossato calze color visone con la riga, reggicalze alto di pizzo rosso, perizoma rosso, reggiseno a bustino rosso con seni in lattice della 4° misura; sopra ho messo minigonna nera di pelle e un top nero con inserti in paillettes con maniche lunghe in pizzo, cintura alta rossa, scarpe di vernice rosse con tacchi a spillo, e per finire due braccialetti e girocollo di perle. Ecco, sono arrivati! Mentre gli offro da bere, Marco comincia a palparmi e subito lo facciamo spogliare. Mariarosa inizia a leccargli il cazzo, mentre io la spoglio lentamente, prima la gonna, poi la camicetta, ecco, è rimasta in reggiseno bianco a balconcino, mentre sotto indossa solamente un collant di pizzo bianco aperto davanti e dietro... non ha mutandine e la sua fica è completamente depilata! Io inizio a toccarle i seni, da dietro, mentre lei continua a succhiare il cazzo di Marco... poi anch’io mi avvicino al suo cazzo, ed insieme lo spompiniamo... lei gli lecca le palle.. io lo ingoio fino in fondo.. continuiamo per una decina di minuti, poi Marco vuole sborrare... si mena il cazzo, mentre io e Mariarosa ci baciamo furiosamente con la lingua in bocca...poi, mentre Marco sta per venire cominciamo a leccare insieme la cappella, io di lato, poi lei si fa schizzare in viso ed in bocca.... Lo sperma di Marco le cola dalle labbra... Poi lui va in bagno a lavarsi, e Mariarosa si ripulisce la bocca... Mentre aspettiamo, lei si è tolta il reggiseno ed ha cominciato a spogliarmi, mi sfila la gonna e mi leva il top, intanto, con una mano mi palpa il cazzo e con l’altra mi tocca il culetto... poi si inginocchia e ingoia il mio cazzo, che è diventato durissimo.. intanto mi lubrifica il culo con la crema... mentre mi spompina comincia ad allargarmi le chiappe, scosta il tanga ed infila due dita, poi tre e continua a spompinarmi. Poi mi sfila completamente il tanga; Marco intanto è tornato, prende un grosso fallo in lattice, lo lubrifica e lo porge a Mariarosa; ci spostiamo sul divano, mi metto seduta, tenendo aperte le gambe con le mani, Marco mi aiuta e le sposta all’indietro, tenendole allargate all’inverosimile... Mariarosa comincia ad infilarmi il cazzone.. piano piano la grossa cappella si fa strada nel buchetto dilatato... poi il cazzo di lattice entra tutto in culo... io godo moltissimo.. poi, dopo vari minuti d’inculata, aumenta il ritmo dell’inculata ed intanto mi succhia il cazzo.. sto per venire e le dico di fermarsi... Ora tocca a lei, infatti Marco comincia subito a scoparla, Mariarosa è seduta sul cazzo di Marco, rivolta verso di lui, ed io da dietro le stimolo il buchetto... comincio ad infilarle un dito... poi le metto un po’ di crema e continuo ad incularla, stavolta con due dita; poi prendo un vibratore, e comincio ad infilarlo... lei intanto continua a scoparsi sul cazzo di Marco, gode e grida di continuare ad incularla con il vibratore.. continuiamo così per un po’, con il vibratore al massimo.. Mariarosa viene due volte, poi si alza dal cazzo di Marco... si inginocchia e lo prende un po’ in bocca... dopo mi ordina di sedermici sopra.... io mi siedo piano, ed il cazzo duro di Marco mi entra lentamente in culo.... intanto Mariarosa mi mena il cazzo, mentre Marco mi incula spostandomi su e giù di peso; Mariarosa ha ancora voglia, così mi fa alzare dal cazzo di Marco... mi infila una di quelle palline vibranti e tiene lei il telecomando, poi mi fa sedere sul divano e si siede davanti a me, impalandosi sul mio cazzo..... io la scopo, le strizzo i seni, lei intanto aumenta e diminuisce le vibrazioni della pallina che ho dentro, facendomi godere e godendo lei stessa.. Marco intanto si prepara da dietro.. le punta il cazzo nel buchetto e comincia a penetrarla nel culo... continuiamo a scoparla e ad incularla contemporaneamente.. Mariarosa è infoiata al massimo... grida di non smettere e si contorce dal godimento... non so dirvi quante volte è venuta... poi, dopo un buon quarto d’ora, le godiamo dentro rimanendo tutti spossati e contenti! Un incontro veramente fantastico.
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12 years ago
Lussuria, 52
Last visit: 3 hours ago -
Educazione da trav
ciao, dopo tanto tempo mi sono decisa a raccontare la mia storia .. storia che sino ad ora sanno pochissime persone, ma che ho visto che avendo il coraggio di raccontare mi permette di stare bene con me stessa.
Sin da piccolino sono sempre stato caratterizzato da un fisichetto e da un visino "femminil" .. tant'è che spesso da piccolino mi scambiavano per un bimba.
Accanto a questa "fisicità" dentro in me ho sempre avuto una natura "ambigua" e mi piacevano sia donne che uomini ... e mi piaceva indossare qualche indumento femminile di nascosto ma, non avendo sorelle, non avevo un gran che in casa da mettere.
Abitavo in una zona di periferia in cui non c'erano molto bimbi con cui giocare e la mia miglior compagnia era una bimba vicino a casa mia che aveva la mia stessa età .. .assieme giocavamo sia a giochi maschili (guerra, macchinine, etc) che giochi femminili (bamboline, cucina .. etc). Fin qui nulla di strano ... ma tutto accadde un carnevale di diversi anni fa ... più di venti!!!
Dovevamo andare ad una festicciola in maschera e quindi dovevamo scegliere che maschere indossare ... ed indovinate un pò qual'è stata la mia proposta?
Ovviamente si ... quella ... volevo vestirmi da donna!
La mia amica si è offerta a prestarmi i suoi vestiti (per fortuna avevamo praticamente le stesse misure), a truccarmi ed a vestirmi ... l'unica cosa era comperare una parrucca, cosa molto facile nel periodo di carnevale.
Sono andato a casa sua, mi ha dato le cose da vestire (poi mi ha sistemato qualcosina), mi ha truccato lei e mi ha fatto indossare la parrucca.
Per fortuna praticamente non avevo peli e quindi non è stato necessario nessun trattamento come la depilazione.
Quando eravamo pronti siamo andati in cucina dai suoi e ci siamo fatti vedere.
Sembravo effettivamente una donna ... e sia la mamma che il papà me lo hanno detto ... il papà con .. insistenza ... :-)
Tutto è finito li ... siamo andati alla feste e basta.
Alcuni giorni dopo ho incontrato ancora suo papà che non ha perso l'occasione di complimentarsi di come stavo vestita da donna .... e ovviamente la cosa mi faceva un gran piacere. Penso che lui di questo se ne fosse accorto ... ed avesse capito che in fondo (neanche tanto) mi piaceva vestirmi da donna e .. fare la donna.
Un giorno che mi ha incontrato mi ha detto che se volevo potevo andare da lui a provare i vestiti della figlia ... io ovviamente arrossendo ho detto che la cosa non mi interessava (mentendo).
Sapevo che lui in alcuni pomeriggi non era a lavoro (mentre la moglie si) ... e sapendo che il martedì la figlia aveva tempo pieno a scuola ... sono andato da lui con la scusa che volevo incontrare la figlia (sapendo benissimo che non c'era).
Lui mi ha fatto entrare ... mi ha detto che sarebbe arrivata nel giro di breve (menzogna ... :-))... ed io ho accettato.
Mi ha dato da bere qualcosa ... di alcolico, io ho accettato anche se non molto abituato ...
Ad un certo punto mi ha detto "allora che dici di provare i vestiti di .... ", io aspettavo solo questo ... ma ho fatto finta di negare, lui ha un po insistito dicendo che la figlia sarebbe arrivata alle 19 (vero, lo sapevo anch'io)
Sono andato in camera della figlia e mi sono vestita ... ma non truccata ... e senza parrucca ... e lui quando sono uscita mi ha riempito di complimenti, che mi hanno fatta sciogliere ...
Non abbiamo fatto nulla .. ma da li, ci siamo dati appuntamento per altre volte ... ed infatti andavo spesso da lui (mi portavo la parrucca) ... ed ogni volta mi preparavo meglio ... poi mi sono truccata ...
Per molto tempo facevamo solo quello, mi preparavo e mi facevo vedere da lui ...
Mi ero accorta però che lui aveva iniziato a comperare delle cosette appositamente per me, e questo mi piaceva da impazzire ... morivo di voglia di andare a vestirmi per lui ...
Un giorno (dopo diversi incontri) mentre ero in camera della figlia a preparami ho trovato sul letto un giornalino porno di trans ... aperto, e mi sono fermata a vedere (sapendo cosa serviva ...) e lui è entrato chiedendomi "ti piace? ti piacerebbe se facessimo anche noi quei giochini?"
Quella volta mi sono preparata alla grande con vestiti che mi aveva preso lui, vestiti da puttana! , truccata ... e sono andata da lui.
Quella volta ha iniziato a toccarmi ... molto più di come faceva (prima mi sfiorava appena) ... mi toccava dovunque... ed io impazzivo di voglia. Toccandomi poi si è appoggiato sul mio sederino con il basso ventre ed ho sentito il suo cazzo duro che si appoggiava alla mie chiappette
Io gli ho messo le mani nella patta ... ed ho iniziato a toccarlo, forte ... era durissimo ... LO VOLEVO ... volevo vederlo, toccarlo, succhiarlo ... e lui lo ha capito subito
Si è slacciato la cintura e si è abbassato i pantaloni ... ed io ho iniziato a fargli una pompa attraverso le mutande ... poi le ho spostate e FINALMENTE ho fatto un vero pompino ... con tutta la passione repressa che c'era in me!
... to be continued ....
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12 years ago
selen155711, 38
Last visit: 7 years ago -
è uscita sola
Stasera,sabato, sono a casa da solo. Dovevamo andare ad una cena a casa di cp furbetta amica con altre cp amiche: 4 cp in totale.Io, Luca, non mi sentivo bene. Alle 20 eravamo entrambi pronti; Amanda con tacco 16, maglioncino in vita, giubbino corto in pelle e leggins che ben risaltavano il suo culo da urlo. La mia troia ! Si era preparata per me e per gli amici. Gli dico : ma tu amore vai alla cena, non stare a casa a causa mia; divertiti con le tue amiche (tutte bisex soft come lei). Prenditi anche una borsetta con un paio di scarpe perché così non guidi ! Ok caro, sicuro ? vado alla festa ?!Amanda attenta però ai maschietti in particolare a quel Gianni che ce l'ha grosso ! (Effettivamente mi sorpassa un pochino in circonferenza è ben dotato ).Che premuroso !! Ascolta, vieni qui che ti bacio ! Un abbraccio ed un bacio in bocca ! Alla fine un sussurrio: accerezzami bene il culo stronzo ! Accarezzalo che poi lo faccio accarezzare da Gianni ! Così poi me lo provo per primo ! Così parto bene e sento subito qualcosa di forte, prima che altri me lo aprano piano piano ! Guardami amore ! Ciao ! A più tardi !Esce. Ora son qui che la penso, penso a mia mogliettina, al suo corpo. Sarà tra le mani di qualche lei o di qualche lui ? O Gianni starà banchettando con il suo culo? Vado a letto, intanto riposo.
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12 years ago
lucaeamanda, 51/50
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La mia prima Gang
Dopo la doccia, la pelle profumata, un paio di autoreggenti nere e stivali con tacco 15, niente intimo, un sottile abito intrecciato davanti, un trucco curato, due gocce di profumo: ero pronta per la serata. Mentre aspetto con ansia il suonare del campanello preparo cinque bicchieri e una bottiglia di champagne con cura nel vassoio ma non riusco a non pensare che quattro di quei bicchieri erano per quattro stupendi ragazzi che avrei visto scendere dalle scale della taverna dove io mi trovo. Uno e’ il mio compagno e tre amici sarebbero scesi con lui. La mia immaginazione, nella attesa, va ovviamente ben oltre…so che sarei stata al centro delle attenzioni di tutti, era la prima volta che provo una gang e sono agitatissima. Non li conosco, e anche questo fa parte del gioco; provo a vedermi sdraiata sul tappeto, accarezzata toccata da tutti, sono già eccitata, devo toccarmi …devo aspettare ancora! Finalmente sento suonare sopra e ascolto le loro voci. I capezzoli sono durissimi, mi sento in fiamme. Scendono dalle scale, il primo di loro è di colore, bellissimo ed elegante mi sorride. Dietro vedo i suoi due amici: il mio primo pensiero è ..tutto ok! Guardo il mio compagno che chiude la fila ma sono stranamente e improvvisamente tranquilla e lui lo capisce. Ricevo un complimento, verso da bere ma non riesco a distribuire i bicchieri. Lui per primo, il ragazzo di colore mi slaccia il vestito e comincia ad accarezzarmi i seni e i fianchi. Gli altri si siedono sul divano e guardano. Io sono in piedi e lo spoglio lui mi sfila il vestito. Mi sembra tutto così normale…io sto per prenderli tutti e il mio corpo sembra prepararsi alla grande, il clitoride si ingrossa fino a farmi male. Comincia a toccarmelo e io sono bagnatissima. La sua lingua scivola tra le mie labbra e mentre lo sto baciando sento il suo cazzo durissimo. Tutti mi guardano seduti sul divano e lui mi fa sedere in mezzo tra due di loro e piano si spoglia. Il suo lungo pene nero è già nella mia bocca mentre altre due mani mi accarezzano e spingono la mia testa verso di lui. Mi porta sul tappeto mi gira e comincia a scoparmi e io mi prendo tutto quel piacere. Mi fa impazzire vedere i suoi amici che mi guardano e vedo anche i loro cazzi adesso, si stanno spogliando. Uno di loro si avvicina e mi sfiora con le dita la schiena. Non riesco a vedere il suo viso ma poi mi viene davanti e mi riempie la bocca .…io sto venendo. Mi alzo e decido di farmi prendere da un’altro di loro. Eccomi sul divano seduta sopra Luca che stava guardando la scena. Prendo il suo cazzo e me lo infilo dentro mentre gli altri due mi vengono davanti e io comincio a succhiarli. Ora ne ho tre tutti per me, li sento, li vedo. Guardo il mio compagno e vedo che anche lui si sta toccando, è eccitato e io mi sento una gran porca e godo ancora di più perché lui mi sta guardando. Il ragazzo di colore si sta facendo succhiare l’uccello, Luca mi sta scopando e io sono seduta sopra di lui, Max si sposta e lo vedo arrivare vicino a me. Comincia a toccarmi i seni e da dietro vorrebbe entrare con il suo cazzo. Mi dice che potrei averli tutti insieme…tutti per me. Ormai la tensione è molto alta, per smorzare mi prendono e mi sdraiano sul tappeto leccandomi dappertutto, io ormai sto per lasciarmi andare. Mi alzo e succhio contemporaneamente i loro cazzi, sto per prenderli e sto per venire. Ecco Tom sdraiato per terra e io su di lui, mi metto il suo cazzo dentro e quello di Luca in bocca, cerco di trattenermi ma sono in un lago e sto per venire. Urlo per il piacere e immediatamente Tom viene e lascia la mia figa pulsante a Max che va avanti, continuando a pomparmi finchè non viene e contemporaneamente Luca esce dalla mia bocca e spruzza come un getto di una fontana il mio corpo ormai inerme. Finisce in una bevuta, una risata….ma tu come ti chiami? E per me c’è ancora con una grandiosa scopata con il mio compagno. Ma forse non finisce qui….va avanti nei giochi tra noi e nei sogni erotici di notti insonni. Baci Silvy
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12 years ago
silviasweet,
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La troia ritrovata
Ciao sono Ciro 36 anni sposato con Clara 32 anni. Entrambi impegnati lavorativamente, con due bambini piccoli che ti rubano tutto il tempo a disposizione per rilassarti e rimanere in intimità . Comunque per problemi di salute dei miei vecchi sono stato costretto a restare per un mese e mezzo lontano dai miei affetti. Devo dire che durante i nostri 10 anni di matrimonio la vita sessuale con mia moglie prima del matrimonio era ricca di soddisfazioni ma subito dopo è diventata troppo piatta.
Comunque una sera mentre ero dai miei genitori, mia moglie mi invia un sms invitandomi a rimanere da solo, io le do conferma subito dopo mi arriva un file su wa a cui resto esterrefatto, è un video amatoriale girato da mia moglie, mai a dirlo c'è la mia mogliettina che con calma inizia a spogliare e si immerge nella vasca da bagno, con calma mi fa vedere la fuga depilata totalmente allargando le grandi labbra con le dita, poi da sotto l'acqua estrae un vibratore ed inizia a gioca dell'arte con il clitoride e le grandi labbra , il video si interrompe e mi giunge un sms dove mi invita a tirare l'uccello fuori e masturbarmi riprendendo ed inviando le il video , io obbedisco ed eseguo . Dopo poco mi giunge un altro video e si vede mia moglie a cosce aperte sul di ano che continua a masturbarsi co. Il vibro dopo poco mi fissa nella camera del cell. Ed ammicca un sorriso, si intravede un ragazzo con un cazzo enorme che le stile il vibro ed inizia a leccare la fica con maestria , lei gli mantiene la testa affondandola sempre di più nella fica, poi lo invita ad alzarsi egli inizia a leccare e succhiare il membro che non riusciva a contenere in bocca , quando è abbastanza grosso la mia dolce mogliettina stanca ma ormai ritrovata Troia, si gira e gridando dice al ragazzo di sfondarle il culo, lei si mette a pecora sul divano e lui le appoggia la cappella sul culo e poi con un colpo secco la impala vedo il suo sguardo di dolore ma poco dopo il giovane inizia a sbatterà con voga nel culo e lei comincia a godere nel culo gridando di sfondarlo con forza ormai lui stremato lo tira fuori e lei di e di venire in faccia quando si ricompone mi dice se gli basto così troia
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12 years ago
bello9316193,
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Ecco perchè solo uomo over 50
La mia prima volta mentre lavoravo o notato l'interesse di un mio cliente facevo l'agente immobiliare ed io era alle prime armi ed avevo a che fare solo con uomini over costruttori comunque gente importante nell'immobiliare...il mio primo appuntamento mi riservò una sorpresa...già comunque attratto dal travestimento e già acquistavo calze scarpe ed altro intimo femminile appenna arrivai all'appuntamento di questo costruttore ero attratto e lui di grande esperienza se ne accorse...Non mi fece nemmeno iniziare a fare proposte che mi butto giu una sua...lapidaria....senti mi disse se viene alle 18 ti mostro il cantiere ti faccio vedere quello che c'è da vendere se poi ci mettiamo d'accordo ti firmo le vendite...ok dissi lui senza perdere tempo ci vediamo sul cantiere mmmm rimasi cosi senza parole uomo davvero affascinante 56 anni elegante e molto determinato....andai all'appuntamento e mi mostrò 42 appartamenti dopo di che erano già fatte le 21.00 e lui mi disse ....giovanotto se vuoi che ti firmi il tutto pensaci questa sera mentre vai a casa e ci vediamo domani sera alle 22.30 a casa mia...ti mostro cosa devi fare e se ti sta bene ti firmo il mandato...dissi tra me e me questo e matto ma comunque lo vedevo che gli piacevano i ragazzi (forse) andai il giorno dopo e mi portai per evenienza tutto l'occorrente per vestirmi da donna...tutto sprecato appena entrai in casa mi disse di farmi un giro e soffermarmi soprattutto non sulla camera da letto ma bensi quella degl'ospiti: dissi ma questo che vuole dire???? andai e mentre salii pensai che forse mi ero sbagliato tutto molto strano e soprattutto niente di anormale solo in quel momento il fatto di dover andare nella camera degl'ospiti e vedere anzi notare se mi piaceva qualche cosa: beh non ci credereste mai trovai calze scarpe ghepierr e vestitino con parrucca e tutto cio che riguarda il travestimento...beh non mi ero sbagliato scesi e sorrisi lui con bicchiere di prosecco mi disse 2 parole: ti piace la stanza degl'ospiti??? io risposi senza tentennamenti...certo e anche tanto e lui ma sei sceso subito però ed io beh solo per dirt che mi piaceva cio che c'era lui allora magari guarda meglio forse nell'armadio c'è altro che ti possa piacere ma scendi solo con quello che ti piace io risposi certo ma amo molto il sapone e lui ok...andai mi vestii da vera troia persino unghie con biadesivo e lo trovai con accappatoio sul divano pronto...beh e stata la prima volta che mi feci un'uomo e che godimento persino la prima volta che mi feci venire in faccia....poi ci siamo frequentati per circa 2 anni e mi a sempre fatto di più...fino a farmi stringere da 2 uomini che davvero gustai tanto...
Io donne me ne feci davvero tante...ma farsi gli uomini beh o provato molto gusto e godimento soprattutto mantenendo sempre la gifura dell'uomo e bne vado fiero quando l'uomo con me gode tanto e soprattutto in viso...nn parliamo dell'ingoio...
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12 years ago
newvaleriatrans,
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Last visit: 5 years ago
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Caffè dolcissimo
La neve in città cancella i rumori, guardando fuori dalla finestra ci sentiamo come chiusi in quelle palle di vetro che capovolgendole scende la neve, ci sentiamo isolati psicologicamente dal mondo esterno.Guardo fuori dalla finestra e mi ipnotizzo osservando la neve che continua a cadere nel buio del tardo pomeriggio.Lo squillo deIl cellulare miln riporta al lavoro, guardo il display e mi blocco guardando il nome di chi chiama. È Bea, non la sento dal giorno in cui ci siamo detti addio dopo aver dedotto che non poteva continuare questa nostra situazione. Esito a rispondere, il suo nome lampeggia, rispondo. Sono passate parecchie settimane, ma ci sembra di esserci sentiti pochi giorni fa. La sua voce mi ha sempre fatto un effetto eccitante sia per il tono che per le continue allusioni che infarcivano le nostre telefonate.-sei ancora in ufficio a quest'ora?- devo finire un lavoro per domani- ...sicuramente con la tua impiegata giovane, carina e intelligente- non ricominciare con questa storia, è solo nei serial televisivi che tutti scopano senza ritegno in ufficio- allora sono qui in zona e non mi va di guidare con la neve, passo a prendere in caffè se sei solo- no, dai, c'è quello delle pulizie, non si può- .....biondo e con minigonna...vengo ugualmente e mi presento come cliente. Non ti mangio, facciamo solo due chiacchiere. Un caffè a una cliente ci sta. Click!Dopo 10 minuti suona il campanello.- Ahmed, vado io. Dovrebbe essere una cliente che aspettavo due ore fa.Apro la porta e ammiro Bea, nel buio, con lo sfondo della neve che cade, con addosso un giaccone di piumino slacciato, camicina panna, gonnellino nero e stivali al ginocchio con tacco cattivissimo.-posso entrare o lo prendiamo sulla porta il caffè ?La accompagno alla macchinetta del caffè mentre vedo che Ahmed si dedica alle pulizie molto approfondite nel corridoio lanciando occhiate ogni volta che passa.Bea si siede mentre io preparo il caffè, lasciando scorrere fuori dalla gonna a portafoglio le sue gambe fasciate da calze autoreggenti di cui si intravede il bordo.Comincio a temere la presenza di AhmedMentre ci raccontiamo quello che ci è successo in tutto questo tempo, Bea lentamente allarga le ginocchia e mi trema la voce quando vedo che non porta intimo e esibisce senza imbarazzo la sua passerina completamente rasata.Sembra che Ahmed abbia da pulire a fondo solo il corridoio davanti al locale in cui siamo, ma per fortuna vede Bea solo di lato, anche se le occhiate sono intense.Bea abbassa la vista sui mie pantaloni e vede che nonostante tutti i mie buoni propositi incomincio a eccitarmi.Continuando a parlarmi del più e del meno inizia ad accarezzarsi la fessurina con il suo dito medio.- dai, smettila, Ahmed è in giro e se vedesse qualche cosa domani lo saprà il mondo intero.Sembra che Bea nemmeno mi abbia sentito, il dito prosegue lento calamitando i mie occhi su di lui. Quando l'unghia smaltata di rosso scompare all'interno e a questo dito si aggiunge anche l'anulare la mia erezione diventa prepotente e spinge sfacciatamente sui pantaloni.- basta, finiscila, non si può e avevamo deciso che sarebbe stato solo un caffè.Le dita entrano e escono lentamente sempre più bagnate allargando le labbra e mostrandomi il pertugio fremente e umido di piacere.Bea si diverte a provocarmi, ci gode, lo ha sempre fatto e le piace essere guardata- senti, quel pezzo mi serve urgentemente, perché non andiamo a prenderlo in magazzino?- c'è Ahmed, sei mattaMi sorride maliziosa mostrandomi la punta della lingua.Mi guardo in giro ma non vedo Ahmed anche se sento i suoi occhi su Bea.- va bene, seguimiSento i suoi tacchi che mi seguono, sento il suo profumo dietro di me, non mi giro, non devo, devo resistere.Arriviamo in magazzino e dietro a uno scaffale mi giro e vedo la bocca di Bea a una spanna dalla mia, sento il profumo del suo rossetto. Non riesco a finire di dire "non facciamo porcate, non siamo soli, solo un bacio e poi...." che la sua lingua si è infilata tra le mie labbra e la sua mano sta masturbandomi attraverso i pantaloni con un effetto immediato.Le mie dita si infilano subito sotto la sua gonna trovando una passerina già bagnata dal lavoro precedente che le risucchia al suo interno senzaAlcuna resistenza.Le dita incominciano a scivolare sempre più velocemente lasciando scorrere all'esterno gocce di passione che bagnandomi dita e mano fanno quel tipico sciacquio che sono sicuro di non sentire solo io.-Bea, basta, se arriva Ahmed ...è bellissimo ma non possiamo... fermiamoci- non preoccuparti, lo vedo ....- come lo vedi, cosa stai dicendo?- attraverso lo scaffale, lo ho visto entrare in magazzino e adesso pensando di non essere visto si sta toccando.- dai, torniamo di la , è troppo imbarazzante...Come risposta Bea mi slaccia i pantaloni e inizia ad accarezzarlo con foga.Le poche gocce che mi bagnavano la mano ora sono diventate un ruscelletto che mi scorre dalle dita sulla mano fino sugli stivali per formare una piccola pozza sul pavimento. Bea sta veramente godendo come sa fare lei e avvicinando la sua bocca al mio orecchio mi dice;" si sta masturbando, ce l'ha in mano. Ci intravede, ci sente.pensa di non essere visto ....ecco....si....si....è venuto..."Si sfila dalla mia mano, si accovaccia e me lo prende in bocca succhiandolo in modo irresistibile, non resisto, non me lo aspettavo, resisto un poco ma poi le vengo in bocca.Bea non si ferma e non deglutisce e lentamente vedo che le prime gocce le scendono idai bordi della bocca scivolando per il mento gocciolando sulla camicetta e sulla gonna finendo a terra e mescolandosi ai liquidi che aveva perso lei.Si rialza lentamente, mi bacia ancora bagnata di me e mi sorride.- ma li fate sempre così i caffè qui? Anche con la segretaria?- piantala, sei venuta per un caffè e invece siamo venuti tutti e due. Aspetta che devo pulire questo disastro....- lascia, ad Ahmed sicuramente farà piacere pulire lui.Forse è vero, ma prendo uno scottex e asciugo il pavimento ....sorridendo.- adesso vai che abbiamo già combinato troppi guai per un caffè- mi fai fare pipì prima di andare?-no, assolutamente no, so già cosa potrebbe succedere, ....accontentiamoci di un caffè tra vecchi amici, guarda come nevica vai subito a casa.
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12 years ago
coppia_x_privè, 65/45
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La mia prima esperienza bsx
qualche settimana fa, curiosando su un sito di annunci mi soffermai su di uno in particolare, mi colpì subito per le belle foto, molto eloquenti, e per la semplicità con cui era scritto. in realtà l'annuncio era di un singolo bsx, ma rivolto a singole e coppie, però io tentai ugualmente di farmi avanti e gli inviai una una richiesta di amicizia nella quale specificavo di voler provare la mia prima esperienza bsx, a questa allegai alcune foto mie con indosso dell'intimo femminile sexy, che valorizzava il mio corpo, in particolare il mio lato B. Il giorno dopo, con mia incredibile meraviglia, aprendo la posta mi accorsi che la mail che tanto desideravo era arrivata. La lessi subito, lui si presentò con il suo nome vero, per motivi di privacy indicherò che il suo nome inizia con la P.. La sua risposta fù molto chiara e sincera, evidenziando che era disponibile a fare la mia conoscenza, tanto che mi invitò ad incontrarci. Fissammo l'incontro per il giorno successivo, nel parcheggio di un centro commerciale, io arrivai qualche minuto prima dell'orario stabilito, io ero molto emozionato, mi sentivo come uno studentello al primo giorno di scuola, qualche attimo dopo arrivò, si accostò con la sua macchina, al che io li invitai ad acomodarsi nella mia auto. Appena salito mi diede una calorosa stretta di mano, ci presentammo, lui notò che io ero molto teso, gli esternai il fatto che era la prima volta che incontravo un uomo per condividere con lui qualche momento di intima trasgressione, e cercò di alleviare questa tensione rassicurandomi e confortandomi sull'esito che avrebbe avuto il nostro incontro. Così iniziammo a dialogare del più e del meno, e dopo un'ora circa quando ci stavamo per salutare lui mi invitò per il lunedì successivo nella sua villa in campagna, in un posto tranquillo al riparo da sguardi indiscreti, io ne fui molto felice ed accettai subito, così ci salutammo, e prima di scendere dall'auto mi raccomandò di portare con me l'intimo che lui aveva ammirato nelle mie foto. Il lunedì mattina, dietro sue precise indicazioni, giunsi nella sua villa, lui era già sul posto, parcheggiai, scesi dall'auto e lui mi venne subito incontro per salutarmi, mi diede un abbraccio, così chiuse il cancello e mi invitò ad accomodarmi in casa. restammo un pò in salotto distesi sul divano a scambiare quattro chiacchere, per rompere il ghiaccio, nel frattempo ci scambiavamo degli sguardi in attesa d'iniziativa di uno dei due; fù lui, da buon padrone di casa a prendere l'iniziativa, mi invitò ad entrare in camera da letto, io così feci, appena entrato rimasi piacevolmente sorpreso dalla luce soffusa molto distensiva che riempiva la stanza, al che lo invitai a rimanere fuori dalla camera fin a quando non avessi indossato la biancheria, avevo portato un corpetto nero in velo con guepierre, calze e perizoma neri, appena pronto lo chiamai, lui entrò in stanza completamente nudo, io non seppi resistere ad ammirare il suo corpo, i miei occhi lo scrutarono per bene, soffermandomi sul suo cazzo che ancora non era in completa erezione, ma prometteva molto bene. Lui si avvicinò a me ed iniziò a palparmi, le sue mani scorrevano lungo tutto il mio corpo, io provai una strana eccitazione, molto piacevole, restai immobile sperando che continuasse, ad un certo punto si mise dietro di me, con le sue braccia iniziò a stringermi a sè fino a quando i due corpi si unirono, io avvertii subito il suo cazzo poggiare nella fessura delle mie natiche, provai una sensazione stupenda, lui lo strusciava sù e giù ed io cercavo di stare quanto più possibile attaccato al suo corpo per sentire il suo calore. Io pervaso da una irrefrenabile eccitazione lo invitai a distendersi sul letto a pancia in giù, anch'io mi distesi accanto a lui ed iniziai a massaggiare la sua pelle vellutata e profumata, dopo qualche minuto mi misi a cavallo sul suo corpo, posizionando il mio cazzo sulla fessura delle sue natiche, così come aveva fatto lui con me, e mi distesi su di lui, non mi disse nulla, io allora lo abbracciai, le mie mani stuzzicavano i suoi capezzoli, intanto lo sentivo eccitato, allora mi sollevai e mi spostai accanto a lui chiedendogli di girarsi, lui si mise a pancia in sù, immediatamente mi apparve il suo cazzo splendido, non seppi resistere mi avvicinai iniziai un poco a masturbarlo, dopo di che iniziai a leccargli la cappella al che lui mi prese la testa con la mano e mi spinse delicatamente in bocca il suo cazzo, io provai una sensazione bellissima, man mano che io andavo sù e giù lo sentivo ingrossare sempre più, ma non riuscivo a prenderlo tutto dentro in quanto era troppo grosso e lungo, mi piaceva non volevo staccarmi più, io intanto sentivo lui ansimare di piacere, le sue mani le sentivo stringere forte le mie gambe, tutto il mio corpo era dedicato a lui, ad un certo punto la sua mano la sentivo giocare con il mio buchino vergine come a voler prepararlo a qualcosa di speciale, lui infilò un dito nel mio buco ed iniziò a scorrere sù e giù, io a quel punto ero talmente eccitato che non seppi resistere oltre, al che gli dissi che volevo provare il suo cazzo dentro di me, lui esaudì subito la mia richiesta, mi prese mi fece distendere a pancia in giù, mi allargò le gambe ed iniziò con la lingua ad inumidire il mio buco per prepararlo ad accogliere tutto il suo cazzo, quando ebbe inumidito ben bene si posizionò a cavallo su di me sentii le sue mani afferrarmi le chiappe ed allargarle, io restai immobile nell'attesa di ricevere dentro di me quella meraviglia di cazzo, così lui pian piano cercò di penetrarmi, non ci riuscì subito, il mio buco era troppo piccolo, allora riprovò molto dolcemente pressando per far passare la cappella ed a poco a poco riuscì a penetrarmi, io in quel momento non capii più nulla, provai una sensazione di forte dolore ma contemporaneamente di incredibile piacere, così andò avanti centimetro dopo centimetro, io mi sentivo tutto il corpo invaso, lui iniziò a stantuffare dapprima molto lentamente, per farmi godere di più, poi sempre più veloce, continuò per molti minuti fino a quando iniziai a sentirlo irrigidirsi ed accelerare i movimenti sempre più fino a quando mi sussurrò che stava per raggiungere l'orgasmo, al che io gli dissi che volevo che mi spargesse il corpo del suo sperma caldo, così lui sfilò il suo cazzo dal mio buco, io mi girai lui ebbe il tempo di mettersi a cavallo su di me che un primo fiotto di sperma caldo mi inondò il petto, poi avvicinatosi a me un secondo fiotto riempì il mio viso, e poi ancora fino a quando esausto si distese su di me, restammo così per parecchio, dopo di che facemmo una bella doccia insieme, ci rivestimmo e ci accingemmo a tornare ognuno per la propria casa, quindi ci salutammo con la promessa di rivederci.
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12 years ago
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Lavorando al mcdonald - prima parte
Francesca sapeva che quel lavoro non le sarebbe piaciuto, ma per via delle ristrettezze economiche aveva dovuto accettare.
Era da due settimane che aveva iniziato a lavorare al McDonald e quell'odore di olio fritto, odore di cipolle e tutta quella gente che si estasiava per un panino, a lei non andava giù. Ma purtroppo doveva e nonostante tutto, aveva deciso di continuare fino a che non sarebbe riuscita a pagare almeno la rata del mutuo di quel mese.
Meno male che c'era il suo uomo che la veniva a prendere tutte le sere e immancabilmente, si ritrovano in qualche parcheggio semidiserto ad amoreggiare in macchina. Da quando avevano iniziato a fare sesso in quel posto, lei non vedeva ogni volta l'ora di finire il lavoro e andarci con il suo uomo.
Si era scoperta molto esibizionista, mentre amoreggiavano ogni tanto sperava che qualcuno li vedessse, li osservasse, e lei si s**tenava ancora di più.
Al lavoro gli avevano dato la divisa, camicetta, pantaloni e cappellini, e nei primi giorni andava tranquillamente vestita normalmente. Poi una sera aveva deciso di fare una sopresa al suo uomo, e prima di uscire dal lavoro, si era tolta il reggiseno. Quando era usicta dal bagno vide che alcuni clienti la stavano osservando e rientrando in bagno, guardandosi allo specchio, vide che i suoi capezzoli si erano inturgiditi dall'eccitazione e si intravedevano da quella camicetta. Non ci pensò due volte. Uscì dal bagno così, gli piaceva sentire gli sguardi degli uomini. Mancava ancora un'ora dalla fine dell'orario di lavoro.
Lei continuò a fare quello che doveva fare, ogni tanto vedeva gli uomini che la osservavano e lei si eccitava sempre di più. Non vedeva l'ora che arrivasse il suo uomo. E finelmente arrivò.
Era sulla porta che la osservava e notò anche lui il suo stato di eccitazione. I loro sguardi si incontrarono, e lui riconobbe lo sguardo di quando lei ha una voglia di sesso. E finalmente potè andarsene con lui. Era talmente vogliosa che non si andarono al solito posto m si fermarono al di là del parcheggio del McDonald.
Da allora lei decise man mano durante la settimana di levarsi il reggiseno sempre prima del suo arrivo man mano allungando i tempi in cui stava al lavoro. Prima un'ora prima, poi due ore prima, fino a quando decise di andare al lavoro direttamente senza reggiseno.
Ormai non erano solo più i clienti ma anche i suoi colleghi maschi che la osservavano. A volte era capitato che anche la ragazza addetta alle patatine la osservasse con sguardo voglioso. E quella situazione la eccitava ogni volta da matti.
Ormai quando lui arrivava al lavoro, lei gli
andava incontro, lo abbracciava e gli faceva aderire il suo corpo a quello del suo uomo. E lui ogni volta sentiva i capezzoli di lei attraverso la camiccetta. E lui non poteva fare a meno di metterle le mani sul suo sedere e trattenerla ancora di più verso di lei, così lei poteva sentire la sua di eccitazione. Una volta lui decise di andare un pò prima, voleva sedersi e vedere le reazioni degli altri clienti mentre guardavano la sua bella lavorare senza reggiseno.
LEI lo vide e si stupì della cosa, guardò l'orologio e si domandò come mai era arrivato prima. Lui andò ad ordinare e proprio a lei le toccava la cassa quella sera. Lo guardò, si sorrisero, lui con lo sguardo le fece segno verso il bottone della camicetta e lei capendo le sue intenzioni e illustrandogliil menù come se fosse un cliente qualsiasi, se lo slacciò. Lui intravide l'inizio dell'ataccatura del seno e come al solito era senza reggiseno. Ordinò un Mc Menù con una cosa sena ghiaccio. Poi le chiese se gli poteva dare un cubetto di ghiaccio dicendogli che mentre scendeva dall'auto aveva battuto il braccio e gli serviva per evitare l'ematoma. Lei fece uno sguardo interrogatico ma rimase al gioco. ALoora lei gli mise un pò di ghiaccio in un bicchiere vuoto e glielo porse. Lui ne prese un cubetto e poi, mentre gli altri clienti erano distratti, glielo mise dentro la camicetta, facendoglielo scivolare tra i seni. A lei un brivido di stupore e di freddo corse lungo la sua pelle.
Lui si accomodò ad un tavolo ed inizò a mangiare come un cliente qualsiasi. Intanto lei tornò al suo lavoro, sentiva quel cubetto di ghiaccio che si era fermato lì, tra i suoi seni. un alone di bagnato si intravedeva dalla sua maglietta, che la rendeva man mano un pò trasparente. La ragazza bionda, quella che ogni tanto la osservava, si avvicinò a lei, la guardò negli occhi e le disse che si era bagnata e che le aveva portato un fazzoletto per asciugarsi, e si offerse ad aiutarla. Si guardarono negli occhi, la ragazza bionda ssi morsicò il labbro e avvicinò la sua mano con il fazzoletto sul seno di lei per asciugarlo, poi quando vide che Francesca non dava segno di fermarla, lo appoggiò sulla parte bagnata ed iniziò ad asciugarla.
Francesca notò che Pamela, così si chiamava la ragazza, la asciugava con molto decisione. Ogni tanto i suoi occhi da cerbiatta incrociavano i suoi. E lei notò che era uno sguardo voglioso. Ed iniziò ad eccitarsi ancora di più. Poi guarò, l'ora e vide che era l'ora di andare a casa. La fermò e la ringraziò dell'aiuto. Poi i lsuo sguardo corse verso il suo uomo che aveva osservato tutta la scena. Uscirono ma non fecero nenache tempo di arrivare alla macchina che lei prese la testa del suo uomo e lo mise tra i suoi seni. Volevo sentire la sua lingua, i suoi baci, i suoi morsi sui suoi capezzoli. E l'eccitazione era talmente tanta che consumarono lì il loro amplesso. Nel parccheggio del Mac, e non si accorsero che due occhi da cerbiatta li stavano osservando...
CONTINUA
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12 years ago
daisyandluis,
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Coppia alla prima volta
COPPIA PRIMA VOLTA
Mi contattano direttamente dal sito di annunci, senza avere un annuncio pubblicato, mi dicono che sono una coppia marchigiana e che cercano un singolo educato e raffinato per la loro prima volta a tre.
Subito penso che siano il solito bidone, ma poi penso che non ci perdo nulla, tanto verrebbero loro da me e quindi non dovrei fare kilometri e perdere tempo.
Nella mail mi confessano che solo alla loro prima esperienza e che mi hanno scelto perché faccio massaggi tantra e pensano che possa essere il modo giusto per scaldare la Lei e farla partire con il desiderio e la trasgressione a tre.
Dopo un paio di mail e una mia foto vestita (non vogliono foto ginecologiche a dimostrazione che non sono i soliti navigati cacciatori di foto) mi danno il cellulare al quale risponde la Lei, con una voce schietta, squillante e spontanea e mi confessa che ha paura, ma ha tanta voglia di farlo.
Ci sentiamo al telefono un paio di volte e combiniamo l’appuntamento. Arrivano puntuali (ulteriore ottimo segnale) di primo mattino e li accompagno dove ospito.
Il lui è convinto, la Lei è titubante, ma si vede che ha voglia…. Mi aveva confessato che era come un diesel, se partiva non si fermava più, quindi inizio con leggere effusioni, spogliandola delicatamente come si toglie un petalo ad un fiore ed iniziandola dopo averla stesa nel letto a massaggiarla con il massaggio tantra nei punti chaktra…. Poi inizio a massaggiarla nel pube e la sento piano piano bagnarsi e gemere di piacere, mi dice di fermarmi e si scatena…
Incomincia a gustarsi il mio cono gelato con avidità e abilità, gustando a turno anche quello del marito, si eccita al pensiero di avere tanta abbondanza a disposizione e in men che non si dica, me la ritrovo a cavalcarmi come una giumenta impazzita, con gemiti di piacere assordanti.
Dopo un po’ passa al marito e continua a lungo a godersi entrambi i membri a disposizione, urla la sua gioia e ci fa venire entrambi, lei è un lago di piacere e di sudore (non vuole l’aria condizionata accesa) ma esausta e mi sussurra nell’orecchio che è stato fantastico, molto meglio di quanto poteva immaginare…..
Riposiamo 10 minuti, anche se lei continua a giocherellare con la bocca su entrambi e si riparte, questa volta la prendiamo a pecorina, lei gusta il membro di suo marito e io la prendo da dietro e dopo un po’, me lo tira fuori e mi invita a infilarlo nel secondo canale e la prendo anche analmente, poi cambiamo posizione ed è il marito che la prende da dietro e io che subisco le attenzioni orali della splendida Signora….
Ad un certo punto le dico, ma perché non riempirli entrambi i buchetti?? Lei risponde perché no e proviamo la doppia penetrazione, si vede che non l’ha mai fatto, lei si muove, la tengo ferma e ci muoviamo noi dentro di lei e veniamo entrambi in quella posizione fantastica, con lei che supera con i suoi mugolii di piacere ogni record.
Sudati e appagati ci facciamo una doccia e dopo due ore di vera passione ed erotismo, ci lasciamo (lei deve andare al lavoro) con la promessa di rivederci quanto prima, ma soprattutto con un grazie enorme reciproco per i bellissimi momenti passati assieme, il tutto condito da una splendida spontaneità e naturalezza e tanta sana trasgressione.
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12 years ago
CARPEDIEM2010, 47
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galeotto fu il guasto
Che piacevole calore alle orecchie e che brividi sul cuoio cappelluto mi stanno dando questi prosecchi mandati giù a stomaco vuoto ... mentre Rudy, il nostro esperto informatico armeggia con lo Smartphone alla ricerca di un posto dove andare a cena, faccio un bilancio della giornata: bloccati per un banale guasto alla macchina qui a Milano, niente cambio o spazzolino da denti, fortuna che ho sempre con me un paio di autoreggenti ed un perizoma in borsetta, con quel poco di spazio che occupano … Allora, hai trovato un ristorante o dobbiamo rimanercene a cenare in Hotel? Lo sguardo di Rudy si stacca dallo schermo, percorre le mie gambe dai polpacci alle cosce, esita un attimo all’altezza dell’inguine e scatta imbarazzato fino a piantarsi nei miei occhi. Deborah, come credi che ci riesca se mi stai davanti a gambe semi aperte e per giunta con questo abbigliamento? Cazzo, la gonna è salita e si intravede l’orlo delle autoreggenti .. non volevo provocarlo, non è il mio tipo, ma l’alcool, la pelle nuda quasi esposta, situazione forzata, mmhm mi sta venendo voglia di maschio, dopotutto se questo corpo di trentacinquenne fa ancora effetto su un quasi cinquantenne …. A guardarlo bene gliene si darebbero si e no quaranta. Sto iniziando ad eccitarmi, meglio distrarsi con qualcosa da leggere … e questo qui da dove sbuca? Avrà circa la mia età, sembra molto sicuro di s, guarda come attraversa tranquillo la sala, aspetta sicuramente qualcuno, continua a guardare l’orologio, chissà se è solo, potrei anche farci un pensierino e …. Accidenti, che mani! Le voglio, sulle spalle, massaggiami lentamente con movimenti circolari, senza fretta, falle scendere verso i seni, voglio sentirti pizzicare delicatamente i miei capezzoli…. Mmm, dai, guardami, sono eccitata, pronta, basta che tu mi faccia un cenno. La smetti di sbavargli davanti? Sei oscena e comunque sta arrivando la sua donna, non ti sei accorta che porta la fede? Guarda, è decisamente più giovane di te e da come gli si sta strofinando addosso non credo che andranno a cena. Ma vuoi parlare più adagio Rudy? Ti ha sentito tutto il bar dell’albergo, che figura ci faccio? Muoviti a trovare un ristorante che ce ne andiamo, tanto loro se ne stanno andando. Aspetta Deborah, fammi vedere dove vanno……. Ascolta, ti piace davvero il tipo? Passando lei ci ha regalato un sorriso malizioso e si sono diretti al ristorante dell’hotel, se ci stai mi sacrifico a distrare la tipa mentre tu ti fai lui. Sei impazzito? Sono una donna sposata e per giunta tu sei un mio collega, con che faccia torno in ufficio domani….. e smettila, ti lamenti sempre che fai poco sesso, che ti ci vorrebbe proprio una bella scopata e fallo una buona volta! Ma quelle sono chiacchere da bar, non ho il coraggio e poi non ho mai tradito mio marito .. e poi non me la sentirei, in quattro, nello stesso letto… no.. Smettila, seguimi altrimenti ti sculaccio qui davanti a tutti…. Non ho il tempo di replicare, la sua mano artiglia la mia e mi trascina verso il ristorante….per fortuna sceglie un tavolo non troppo vicino al loro, almeno posso cazziarlo seza farmi sentire. Ordino da mangiare mentre Rudy si occupa del vino, una breve tregua è scesa fra di noi ma devo mettere in chiaro un paio di cose prima di finire la cena..devo riprendere il controllo, se solo potessi asciugarmi un po’ tra le cosce …. Alzati e vai al bagno, togliti le mutandine e quando torni me le passi con un gesto che lasci capire che mi stai dando qualcosa. Cosa?!!? Sto sentendo bene? Ma chi pensa di essere per darmi certi ordini?....oh merda, allora perché le mie gambe si stanno muovendo puntando decisamente verso la toilette….ho fatto come mi ha detto, torno al tavolo con lo sguardo basso dalla vergogna e gli metto il perizoma umido nel pugno che mi protende sul tavolo, mi siedo senza il coraggio di voltare lo sguardo verso la coppia ma vedo Rudy alzarsi, dove diavoo sta andando? Non è possibile, ha bisbigliato qualcosa all’orecchio del tipo e gli ha passato il mio intimo e adesso sta tornando con un sorriso di trionfo sulla faccia, glielo vorrei far morire, so io come! Sei impazzito? E adesso come faccio a riaverle? Erano un regalo di mio marito, le rivoglio! Se accettano la mia proposta te le riprendi da te, tranquilla. Ma in che razza di situazione mi sono cacciata? Chissà cosa staranno pensando quei due, stanno parlottando fra loro e non mi sembra che siano entusiasti del regalino, guardano il cellulare come se non aspettassero altro che scappare, anzi, adesso lei sta telefonando, stanno concordando qualcosa, fra poco si alzano e spariscono dalla mia vista, per sempre e poi sistemo Rudy come dico io. Un po’mi dispiace però, adesso che posso guardarlo bene visto che è rimasto solo mi accorgo che ha uno sguardo profondo, due spalle larghe e una bocca carnosa come piace a me…. Ecco che torna lei… ma…. È una mia impressione o si è tolta le calze? Si, se le è tolte, lo vedo benissimo dal momento che a 20 cm da me sta parlando all’orecchio di Rudy e gli sta dando qualcosa ma non sembra il mio perizoma. Si allontana ed io fisso uno sguardo interrogativo negli occhi del mio collega che mi fa cenno di avvicinarmi… sai cosa mi ha passato? Il suo reggicalze, ha detto che non indossa intimo….senti Deborah, li raggiungiamo al bar beviamo qualcosa tanto per sciogliere il ghiaccio, e se c’è sintonia saliamo su in camera….patti chiari però, quello che succede stasera, che sentirai o vedrai stasera, deve rimanere qui, a Milano, al nostro rientro tutto deve essere dimenticato e lo stesso vale per me. Incredibile, ma chi ho davanti? Ostenta una tale sicurezza che mi viene da pensare non sia la prima volta che si trova in una simile situazione….. Ok, ma è imbarazzante, tutti e quattro nella stessa stanza, mi vergogno un po’… Ti ho già detto che rimane tutto qui e poi non hai nulla di che vergognarti, hai ancora un fisico eccitante, semmai sono io che dovrei vergognarmi. Cerca di comportarti come se fossimo marito e moglie, non incazzarti se allungo un po’ le mani, fa parte della messinscena e vedrai che va tutto bene, vieni dai… mi prende per un braccio e mi conduce fuori dal ristorante, sento il calore del suo corpo mentre camminiamo verso il bar scaldarmi il basso ventre, una fitta di eccitazione mi piega per un attimo le gambe e questo basta perché lui venga a sbattere contro di me facendomi percepire un rigido rigonfiamento all’altezza del suo inguine… mmmhm è già eccitato il porco, non vede l’ora di farsi la tipa. Li troviamo al bar, lei seduta su uno sgabello e lui in piedi, a farle da scudo contro sguardi indiscreti. Mi accomodo sullo sgabello di fronte al suo, Rudy si piazza al mio fianco, allunga una mano e “piacere, io sono Rudy e questa è Deborah. Piacere, Marco e lei è Lisa”, abbiamo ordinato anche per voi, vi spiace? Prendo il bicchiere che mi viene offerto, bevo senza sentire il sapore del liquido, i miei sensi sono tesissimi, ho degli spasmi al basso ventre che mi impediscono di stare ferma su questo sedile minuscolo, li guardo ridere e parlare senza sentire nulla, consapevole solo della mia eccitazione liquida che sta scendendo lungo le mie gambe, vorrei scappare ma allo stesso tempo vorrei che smettessero con le chiacchere e passassimo ai fatti. Adesso ci si mette anche Lisa, doveva proprio ficcarmi la sua gamba fra le mie, ho la pelle che brucia di voglia ma voglio un maschio lì… Sei così impaziente? Finisci il tuo bicchiere che andiamo su… Rudy mi ha letto nel pensiero, mi sta parlando nell’orecchio e il soffio del suo alito brucia la pelle del mio collo, mmmh sii, sento dei polpastrelli che stanno salendo lungo le cosce, finalmente non ne potevo più, spostati Rudy, fammi vedere la faccia di Lisa mentre suo marito sta…. Ohh, è arrivato dove voleva, mmmh, è bravo, ci sa fare con quel dito, si, spingilo dentro ahh che bello, voglio guardarlo in faccia e leggere negli occhi la sua eccitazione, ma….. LISA! Rimango senza fiato, inebetita, è di Lisa il dito che mi sta frugando con tanta perizia, non pensavo, non credevo, non ho mai….. Sorpresa? Ti dà fastidio? Giro la testa verso Marco che sembra leggere nei miei pensieri poi guardo Rudy per cercare il suo appoggio ma ottengo solo un “che male c’è? Non ti piaceva prima di sapere che era Lisa a toccarti? Che cambia adesso che lo sai?” Fai presto tu a parlare, mica sei tu quello che si fa palpeggiare da una del suo stesso sesso. “Mbhè, credi che mi farei problemi? Se a Marco non dispiace figurati a me”. Sono allibita, restiamo tutti per un attimo a bocca aperta, il primo a riprendersi è Marco, “vediamo, non garantisco che mi piaccia però se ci sai fare forse potrei esaudire un vecchio desiderio di Lisa, vero amore?” “sarebbe fantastico amo, dai andiamo di sopra che non resisto più”. Lisa salta giù dallo sgabello, mi prende per mano e mi trascina all’ascensore “andiamo da noi se non vi dispiace” dice mentre preme il pulsante e le porte si chiudono. La vedo voltarsi verso il suo uomo, ficcargli la lingua in bocca mentre strofina il suo pube contro la gamba di lui, vuole provocarmi la troietta ma non sa con chi ha a che fare, mi volto, prendo una mano di Rudy e me la porto sul sedere, allungo l’altra sul suo mentre gli passo la lingua sul collo, mmmh senti che rigonfio qui sotto, chi lo sospettava? L’ascensore si ferma e ci strappa dalle nostre effusioni, seguiamo i nostri nuovi amici lungo il corridoio, arriviamo in camera finalmente “come preferite iniziare, ci scambiamo..” interrompo la domanda di Marco spingendolo sul letto, gli sono subito addosso, mi impossesso dei suoi jeans, li abbasso assieme all’intimo e metto a nudo un membro ragguardevole, non spesso ma lungo più della media, mi piace, è liscio, bello ed ha un buon profumo, lo prendo in bocca, avida inizio a succhiare, gli passo la lingua lungo tutta l’asta, gocce di piacere gli escono dalla punta, salate ma buone, lo succhio più forte e inizio un su e giù che gli strappa mogolii sempre più forti. Una presa decisa ai capelli mi costringe a mollare il mio calippo di carne, Marco mi trascina sul letto, mi spinge con la faccia sul materasso, mi blocca un braccio dietro la schiena e con quello mi tiene giù, infila una mano fra le mie cosce ed inizia un lento massaggio, pollice – indice, dal mio buchino dietro scivola avanti fino al bottoncino per poi tornare indietro e tuffarsi dentro, mi fruga con quel dito mentre il pollice massaggia l’altro orifizio… scopami, voglio sentirlo tutto dentro, muoviti prima che divento isterica… sento il rumore della bustina del preservativo che viene strappata e dopo un attimo lo sento farsi strada nella mia femminilità, prendere possesso del mio anfratto, spingersi a fondo in modo incredibile, fermarsi a godere quel possesso e poi iniziare un movimento lento, costante, avanti, indietro, stringo i muscoli per sentire meglio quel palo di carne che scorre fra le mie pareti. Muoviti maialina, segui il ritmo, vienimi incontro. Ti piace vero porcellina, Rudy, guarda come si fa sbattere di gusto la tua Deborah… Eh no, sputtanata no, mi divincolo, approfitto della sua sorpresa e gli monto sopra a cavalcioni, lui mi guarda, all’inizio sorpreso, poi eccitato dalla mia iniziativa.. lascia fare a me, adesso ti faccio vedere come sa fottersi da sola una donna quando ne ha voglia.. e così dicendo gli prendo il pene e lo punto contro le mie grandi labbra, chino la testa per godermi lo spettacolo di quell’asta che lentamente sparisce, inghiottita dalla mia fighetta, ohh, è bello, appoggio le mani sulle sue ginocchia e inizio a scoparmi con un ritmo costante. A meno di 20 cm da noi Rudy sta cavalcando Lisa, l’ha messa a 4 zampe e la sta sbattendo vigorosamente trattenendola con una mano saldamente chiusa attorno ai suoi lunghi capelli, deve fare un buon lavoro perché la troietta scandisce i colpi con urletti sempre più acuti. Spariscono improvvisamente dalla mia vista, a dire il vero sparisce tutta la stanza e vengo sopraffatta da un violento quanto inatteso orgasmo, cado su Marco lasciandomi sfuggire il suo arnese… sento Marco spostarsi, nella visione appannata mi sembra che si diriga verso gli altri due, sbatto gli occhi per mettere a fuoco e mi trovo davanti un groviglio di membra, scorgo Rudy supino, Lisa sopra e Marco che sta tentando di prenderla da dietro.. mmmh che bel sandwich, voglio provarlo anch’io, sbrigati a godere Lisa che poi tocca a me… lei mi guarda con uno sguardo liquido, come se non capisse quello che le dico, poi apre la bocca ed emette un lungo gemito di piacere subito imitata da Marco. Si accasciano spossati dall’intenso piacere, scivolano fuori dai rispettivi orifizi, Rudy ancora insoddisfatto e decisamente in tiro, però che bel calibro, non lungo quanto quello di Marco ma decisamente più grosso… e questo? Solo soletto? Mio!... e in un batter d’occhio mi impalo sopra di lui… ahhh come mi riempie, mi sembra di venir aperta in due, però è bello, non mi sembra possibile di poterlo prendere tutto ma invece è già tutto dentro… adesso devi farmi godere altrimenti ti licenzio – gli dico con sguardo minaccioso, ma per tutta risposta ricevo un sorriso beffardo – non c’è problema, posso scoparti quanto voglio senza venire, dovrai supplicarmi di smettere – che stronzo, pensa seriamente di farcela contro di me? Stringo i muscoli vaginali, voglio aumentare la stimolazione sul suo pene, lo provoco, mi passo le mani sui seni, sembra stiano scoppiando dalla voglia, mi metto le dita in bocca e poi scendo lungo il collo, disegno cerchi attorno ai miei capezzoli, li pizzico piano mentre tengo uno sguardo lascivo piantato nei suoi occhi, una mano cattura il mio polso, lo spinge in basso suggerendo altre zone da stuzzicare, l’altra mano viene girata, palmo verso l’esterno sento sui polpastrelli la pelle fresca e liscia di una donna, riconosco la voglia umida che bagna anche me quando mi eccito, avverto 2 bocche impossessarsi dei miei capezzoli, è troppo, sento l’onda partire da lontano, montare al ritmo sempre più frenetico dei miei affondi, rallento per non venire ma uno spasmo del membro dentro di me rompe i miei argini, apro gli occhi e vedo un sorriso di trionfo sul viso di Rudy, sono vinta, mille luci esplodono nella mia testa e godo per la seconda volta, toccandomi, carezzando un’altra donna, titillata da due bocche sui capezzoli e scopata da dio da un cazzo di tutto rispetto… quando mi riprendo Lisa sta succhiando Rudy che ancora non è venuto, Marco in evidente pausa di riposo la sta leccando mentre Rudy… mio dio com’è eccitante, sta cercando di far rizzare la virilità del nostro ospite, un maschio che ne succhia un altro da così vicino, non pensavo mi eccitasse, mi avvicino per vedere meglio, dai mugolii di Rudy a dalla progressiva rigidità di Marco sembra che piaccia ad entrambi il giochino, mi avvicino ancora e allungo la lingua, la intreccio a quella di Rudy contendendogli porzioni di pelle, apro la bocca e gli rubo l’oggetto del piacere, giochiamo a baciarci con quel bastone di carne a dividerci… raggiunta la giusta durezza Rudy mi sussurra nell’orecchio ed io decido di assecondarlo. Convinco Lisa a sdraiarsi a pancia all’aria sopra un cuscino, Rudy s’infila un preservativo le la penetra, lento ma deciso, io mi porto dietro Marco, gli lecco un orecchio mentre con la mano lo masturbo lentamente, infilo anche a lui un preservativo e lo guido alle spalle di Rudy, insalivo 2 dita e inumidisco il buchetto del mio collega, guardo Marco negli occhi e lo spingo decisa verso Rudy. All’inizio sento che fa resistenza, ma mi strofino contro di lui ed i miei seni contro la sua schiena vincono la sua titubanza, lo aiuto a puntare contro il buchino che ha davanti e spingo, con tutto il peso del mio corpo, fino a quando non sento qualcosa cedere e Marco sprofonda dentro Rudy…. Il solo pensiero mi mette i brivid, li guardo, vedo i loro tentativi per prendere un ritmo sincronizzato che permetta di non far scappare gli uccelli dalle gabbie, vedo bocche aprirsi incredule dal piacere cercare labbra e lingue da succhiare, sento il fuoco riaccendersi fra le gambe e ormai dimentica dei miei tabù mi accuccio sopra la faccia di Lisa, la obbligo a tuffare la sua lingua fra le mie piccole labbra, strofino prepotente il pube contro il suo mento, mi appoggio alle spalle di Rudy e cerco la sua bocca. Viene così, urlando nella mia bocca tutto il suo orgasmo, subito seguito da Marco, che per la prima volta credo, si scarica dentro un altro maschio e mentre loro si fanno da parte per riprendersi, io mi tuffo fra le gambe di Lisa, in un magnifico 69, assaggio la mia prima donna e lecco, succhio, restituisco come meglio riesco il piacere che lei sta dando a me e godiamo, quasi contemporaneamente, innondandoci le facce dei nostri stessi umori.
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12 years ago
fiammifero,
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Io e mia moglie quattro
La sera dopo, andammo nella villetta di Sandra, trovando sia Massimo e Sandra con altri tre uomini di colore, erano molto giovani di circa 25 anni, per dire il vero erano delle sculture visto che erano a dorso nudo indossando solo dei parei. Subito dopo le presentazioni Ramon, Eliseo, Pablo, Massimo andò a mettersi su di una poltrona, invitandomi a seguirlo dicendomi, che ora ti facevo vedere come era troia mia moglie, risposi che tu non sai quanto lo sia la mia. Sandra e laura si misero d'avanti a loro togliendogli il pareo, con mio stupore vidi i tre cazzi neri, enormi, uno di loro Pablo lo aveva spaventosamente grande che assomigliava ad una proboscide di un elefante sia per la circonferenza che per la lunghezza, mia moglie vedendo quel cazzo sgrano gli occhi dandomi una occhiata che mi fece capire tutto. Sandra si prese cura di Ramon e Eliseo iniziando a prenderli in bocca per farli diventare duri vedevo che quei cazzi neri si ingrossavano con una cappella rosea, mentre mia moglie cercava di prendere in bocca il cazzo di Pablo ma non ci riusciva, era costretta solo a leccarlo fino a che lo vidi in tutta la sua erezione che non riusciva a stare dritto per la sua grandezza e lunghezza. Laura lo fece distendere sul tappeto, gli sali sopra prendendolo con due mani che ancora si doveva chinare, gli arrivava quasi alla fica, se lo porto all'entrata della fica chinandosi lo faceva entrare, come ne entro un poco Laura iniziava già a godere, i suoi umori gli lubrificavano la fica facendolo scivolare dentro, era entrato per circa tre quarti iniziando a mandarlo su e giù, in preda ad orgasmi lo fece entrare più dentro, con grido di dolore si alzo togliendolo dalla fica rimando qualche minuto ferma. passo tutto si distese lei sul tappeto invitando Pablo di mettere il cazzo di nuovo nella fica con delle raccomandazioni di non spingerlo più di tanto, Pablo capi conoscendo l'italiano, prese il suo cazzo e inizio a metterlo dentro fino ad un certo punto, vedevo mia moglie che non era rilasciata per paura della foca lo spingesse dentro, mentre Sandra si stava facendo scopare da Eliseo che gli aveva messo il cazzo in fica mentre Ramon in culo, mentre io e Massimo ci stavamo masturbando vedendo ciò che facevano le nostre mogli. Siamo stati per circa 4 ore, mia moglie mi confidava, tornando nel villaggio che gli era piaciuto quel cazzo ma non lo aveva gustato a fondo per paura di farsi male, non essendo soddisfatta disse se si poteva ripetere l'incontro con lui. Le dissi di si cosi dopo 2 giorni ci incontrammo di nuovo con Pablo in una casetta di sua proprietà, entrammo, Pablo ci porto in camera da letto, spigandoci che lui aveva sempre dei problemi a scopare per via della sua lunghezza dicendoci che li aveva risolti, facendoci vedere degli anello fatti da lui mettendoli a secondo delle donne che riuscivano a prenderlo in profondità. Mia moglie si era tranquillizzata e non se lo fece ripetere 2 volte che subito si denudò, iniziando a leccargli il cazzo fino a che gli venne duro, si mise due anello che facevano uno spessore di circa 8/10 centimetri, mentre io le leccavo la fica per farla inumidire quando era pronta presi il cazzo di Pablo indirizzandolo sulla fica di Laura, lui spingeva piano piano vedevo che la fica di mia moglie che si dilatava sempre di più facendo posto a quel cazzo fino a che arrivo alla protezione che si era messo, Laura gridava per il godimento ad ogni volta che andava dentro Pablo la stava pompando con violenza Laura aveva dei spasmi di goduria, ne guardare quel grosso cazzo che andava avanti e indietro dentro la fica mi masturbavo, per circa 30 minuti la fica di mia moglie fu in balia fino a che Pablo godette. Laura era esausta di quanti orgasmi aveva avuto, ma non contenta ritornò alla carica facendogli ritornare duro questa volta si sedette lei sul cazzo, si calo sopra facendolo sparire dentro la fica, ora e lei che gestiva l'affondi, chiamandomi mi fice mettere il mio cazzo nel culo che con fatica entrava in quanto era pieno del cazzo di Pablo cosi lo misi in bocca venendo dentro, Laura sfilo il cazzo di Pablo portandolo nel suo culo ma non entrava dopo vari tentativi desistette, si distese riprendendolo in fica, questa volta prima che Pablo godette passò del tempo mia moglie era in preda al piacere, dimenandosi, urlando, quando tutto fini andammo via. Laura nella strada del ritorno era spossata, stanca per i troppi orgasmi che aveva avuto ma nello stesso tempo era dolorante, arrivati in camera si fece subito una doccia distendendosi nuda sul letto dicendomi se gli portavo lo specchio che usava per il trucco, si guardo la fica vedendola bene in quanto si depilava esclamando amore guarda anche tu come e gonfia e arrossata, le risposi che con un cazzo di quelle dimensioni era una cosa logica e nello stesso tempo tutto il tempo che e stato a pomparti.
Prima di ripartire abbiamo avuto un altro incontro sia con Pablo che con Sandra e Massimo rimanendo d'accordo che ci vedevamo in Italia loro rimanevano per altri 20 giorni. Laura era soddisfatta di tutto ringraziandomi sempre di avergli potuto permettere tutto.
Essendo ritornati la Stagione estiva era ancora lunga cosi decidemmo di andare al mare nei giorni che non avevamo impegni di lavoro, andavamo in una spiaggia di naturalisti, prendevamo il sole nudi al riparo di una duna, Laura quando decideva di fare sesso diventava ingovernabile, infatti Quando era distesa, passava qualcuno che si fermava ad ammirare la fica depilata, lei apriva le gambe per mostrare bene la sua fica vedevo che alcuni si masturbavano, Laura vedeva tutto facendo finta che dormiva eccitandosi, ripetendolo spesso ma un giorno mentre delle persone si stavano masturbando lei mi prese il cazzo iniziandolo a succhiare girandosi mostrando il suo dietro, alcuni si avvicinarono lei moveva il culo come se invitasse di farselo toccare e fu cosi 2 di loro la cominciarono a palparla fino a che le prese i cazzi in mano masturbandoli mentre la facevano godere con le mani. Quando andavamo la già si facevano trovare questi uomini che non aspettavano altro ma quel giorno cambio musica distesa sul telo da mare aprendo le gambe, si era formato un campanello di uomini circa 7 o 8 facendogli cenno di avvicinarsi ed a uno a uno si fece scopare, in mezzo a loro vi era un bisex che si fece mettere il mio cazzo in culo mentre scopava mia moglie. segue
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12 years ago
admin, 75
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Il cacciatore e la preda nel riflesso dello specch
Ci eravamo conosciuti su un famosissimo social network. Io mi ero fatta intrigare dalla foto. Un ragazzo con un espressione sveglia, una pic colorata e per niente banale. Avevo iniziato io per prima. Cercavo di attirare la sua attenzione perché nelle parole che scriveva...in quei pochi caratteri, avevo trovato la calamita da sempre cercata. Non fu difficile farlo abboccare nella mia rete. Dopo qualche prima indagine e poche domande, mi resi conto che non era solo un ragazzo: era un uomo!Più grande di ben 13 anni, una vita, una carriera, tante esperienze…tutto quello che una studentessa come me ancora non aveva. Iniziò una corrispondenza abbastanza spinta che ci costringeva a stare svegli anche fino all'alba. Io stregata dalle sue proposte, lui divertito nello stuzzicarmi in mille modi. Benché io fossi un po' titubante lui non disdegnava la differenza d'età, anzi. Ero un bel bocconcino per lui, "carne fresca" (mi definì proprio così). Non avevo mai conosciuto una persona con così tanto carisma. Dovevo conoscerlo… meglio, dovevo vederlo. Ci scambiammo i numeri e anche qualche chiamata. Adoravo la sua voce, il suo accento così diverso dal mio, la sua voglia di sentirmi anche alle tre di notte. E mi faceva ridere, mi faceva tanto ridere e si sa, questo cuoce una donna a puntino.
Decisi di andare nella sua adorata città. Avevo perso il controllo, avrei fatto di tutto per vederlo e per averlo. Quattro ore di autobus, una notte insonne e una tachicardia perenne che mi accompagnò per tutto il viaggio.
Arrivo alla stazione. Scendo dall'autobus e lo riconosco, come un cacciatore sente l'odore della sua preda a metri di distanza. Stava appoggiato ad un colonnino e a testa bassa giocherellava con il suo cellulare. Mi dirigo verso di lui quasi senza presa di coscienza e mi pianto lì senza dire una parola. Lui alza lo sguardo e lì io muoio. Due occhi verdissimi che congelano l'anima e bloccano il respiro trafiggono i miei . Ecco sì, non respiravo. E due instanti dopo arrivò una seconda morte. Mi sorrise, mi sorrise senza staccarmi gli occhi di dosso e io vidi quelle labbra carnose e quei denti bianchi. Ancora adesso al sol pensiero mi paralizzo.
Io impacciata, rispondevo a monosillabi e lui capì che mi sentivo a disagio, mi chiese del viaggio e mi propose di andare a prendere un caffè. Io lo fissavo senza pudore, come stregata da tutte le sue movenze e lo costrinsi a prendermi per le braccia e dare una scrollata "Ehi, ma che hai...dai messaggi e dalle chiamate non sembravi così timida" e lì via col sorriso che uccide. "Dai su, a casa ho preparato un pranzetto delizioso. E anche se dovrebbe essere una sorpresa te lo dico lo stesso, ti ho preparato il tiramisù come dessert!".
Sì, erano questi i patti. Un pranzo preparato da lui per intero ed io che avrei dovuto dargli un voto.
Andammo a casa. Bel posto, squisito bilocale adatto ad una coppia ma arredato da un single. La tavola già apparecchiata di tutto punto, le pietanze solo da scaldare. Complice il vino, riuscii a sciogliermi un po' e divenni più loquace. Divenni la ragazza che lui aveva conosciuto, quella dalla battuta un po' sarcastica e maliziosa a seconda del caso. Tutto squisito.
E arriviamo al dolce.
Prende una porzione di tiramisù e me la serve su un piatto. "Eh tu?Non la mangi?"-"Certo, la mangiamo assieme" e finita la frase intinge il dito nella crema e me lo porta alle labbra. Io senza pensare apro in automatico la bocca e il sapore sublime di quel dolce mi pervade. Continuo a guardarlo negli occhi, lui toglie il suo dito dalla mia bocca, lo lecca e si avvicina a me. Io senza fiato inizio a sentire il mio corpo che ormai è in caduta libera. I brividi sulla schiena, i capezzoli turgidi che spingono contro il reggiseno. E sono bagnata, sono maledettamente bagnata. Con una mano mi invita ad alzarmi e dolcemente mi fa strada verso la camera da letto. Io una bambola ai suoi comandi che non ha più niente della cacciatrice che era scesa dal bus. Sono sotto il suo controllo. Inizia a togliermi la maglia e poi passa alla camicia. La sfila dai pantaloni e fa passare sotto le mani calde che salgono fino al reggiseno e si insinuano anche sotto questo. Mi stringe le tette con decisione e poi si ferma sui capezzoli e li stringe tra alluce e indice. Forte, mi fa male e inizia a baciarmi. Mi scopro un fremito ed inizio convulsivante a spogliarlo, a spogliarmi, sovrastata da una voglia incontrollabile di averlo dentro. Tutto. (Devi distruggermi). Col sesso palpitante al pari del cuore gli infilo le mani nelle mutande e lo sento. Duro, turgido, liscio e caldo. E mi abbasso e come se non avessi mai desiderato altro in vita mia glie lo prendo in bocca. La lingua che sente la sua cappella liscia, le mie labbra che si stringono contro la pelle della sua asta e inizio a pompare, avanti, indietro, tutto fino alla gola. Le mani sulle palle, tutto intorno all'inguine. (Non voglio finire mai, lasciami continuare all'infinito!). La punta della mia lingua che cerca la sua punta, il suo piccolo sbocco dal quale può fuoriuscire tutto quello che desidero adesso. Mi prende con decisione la testa e inizia a forzarmi due o tre volte. Non respiro.
Mi stacca a forza e mi prende per un braccio. Con violenza mi fa alzare e mi butta sul letto. Rimango spiazzata e gli vedo gli occhi infuocati di chi ha perso la ragione. Mi strappa il perizoma, mi allarga al massimo le gambe e me la guarda. Mi guarda la fica ormai grondante di qualsiasi tipo di umore, accenna un sorriso e inizia a leccare. Bacia, lecca, tira. La sua lingua sembra un serpente e la fa dura e me la conficca dentro. Poi si fa di nuovo morbido e lecca. Un dito a massaggiarmi il clitoride, l'altra mano che mi strizza un seno e il capezzolo. (sto per morire, ti prego lo voglio dentro ADESSO!). Gli fermo la testa e lui capisce. Si alza mi prende per i fianchi e con tutta la sua forza mi gira, mi riallarga le cosce e lo fa entrare con forza estrema. Io lo sento duro come il marmo, voglio che mi uccida e mi apra in due. Inizio a gridare come mai in vita mia "Sì, ti prego distruggimi, più forte!". Lui gasato inizia a pompare, mi tiene per i fianchi e mi sbatte, mi sbatte da trafiggermi, da farmi davvero male. Poi si china su di me e lì io vedo lo specchio dell'armadio che ci vede riflessi in questa posa animalesca. Io con la schiena inarcata come un gatto, lui su di me che non sa più come tenermi ferma. Mi stringe una tetta, mi tira contro a se dalla spalla. E io sono un fuoco. Sto per venire. Mi tocco tra le cosce con scatti decisi. Gli grido "Sto per venire, cazzo uccidimi", lui mi prende per i capelli e inizia a tirare. Io inarco la testa e spingo contro di lui per non farmi troppo male. (Non ce la faccio, oddio non vengo!). Lui continua a pompare come un toro inferocito, io non riesco a venire, sono un misto di piacere e dolore, i capelli che mi fanno male, lui che mi sta spaccando in due. Inizio a mollare la testa e il dolore ai capelli inizia a diventare più forte e allora spingo più forte indietro, spingo, spingo ancora e tra un crescendo di dolore e piacere lancio un urlo disumano e vengo. Godo come una vera porca, non esiste modo migliore di esprimerlo. E lo sento. È venuto anche lui...c'ho il suo liquido caldo dentro, dentro quella che adesso che è passato il piacere è una ferita. Mi lascia i capelli e lentamente esce da me. La fica rossa, bagnata, con gli spasmi che fa fuoriuscire un rivoletto di liquido bianco. E do un'ultima occhiata allo specchio che ci ha reso protagonisti di questa furia deleteria di piacere. E nei nostri riflessi ci riguardiamo negli occhi.
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12 years ago
SceneQueen378600,
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Io e mia moglie tre
Passarono i giorni, si ritornava allo stesso discorso, in cui eravamo soddisfatti di tutto ciò che accadde quella sera, infatti Anna dopo circa un mese organizzo una altra serata, dopo che si era fatta già una orgia, mentre ci riposavamo, io era seduto sul divano con affianco Luisa e mia moglie, dopo poco Luisa mi prese il mio cazzo in mano, iniziado ad accarezarlo,Laura vide ciò che stava facendo Luisa si alzo e si mise davanti a noi,prendendo la mia mano, portandola sul cazzo di Luisa guidandomi nel fare su e giù vedendo che i nostri cazzi si stavano eccitare, inizio a prenderli in bocca per farli diventare di nuovo duri, si sedette sopra di Luisa e prese il suo cazzo se lo infilo nella fica mentre io lo misi nel suo culosi dimenava gridando venne Mario che gli mise il cazzo in bocca fino alla gola in modo che soffocava le sue grida,venendogli dentro la bocca. Sulla strade del ritorno Laura mi disse che effetto mi aveva fatto prendre il cazzo di Luisa in mano, risposi che non mi era dispiaciuto e per me era stata una esperienza nuova,lei rispose che le rarebbe piaciuto vedermi con un altro uomo, dissi che non ho mai provato, ma serebbe stata una altre esperienza.
Prese la palla e con tutta risposta, Quando si faceva sesso iniziava a mettermi un dito nel mio culo fino che ne mise due cercando di allargare sempre di più, fine a che prese un vibbratore non di grandi dimensioni, mi spalmo della crema iniziando farlo entrare fino in fondo, e nello stesso tempo mi prendeva il cazzo e me lo succhiava fino a che le venivo in bocca ingoiandolo. Si passo a misure più grandi e devo dire che la cosa mi piaceva. Ritornando ad un discorso che gia avemo menzionato, Laura dette appuntamento a Maria e Luigi da soli, ci incotrammo in casa loro, iniziammo a denudarci Luigi mi prese in mio cazzo in bocca mentre Laura e Anna facevano da spettatrici, eravomo distesi sul letto Luigi si rigirò e il suo cazzo lo avevo davanti al mio viso Laaura venne prendendo il cazzo e me lo porto in bocca iniziado a fare dentro e fuori fino a che le venne duro, in quel momento Anna e Laura mi fecero girare mettendomi della creme Luigi si mise dietro di me iniziado a metterlo dentro il mio culo, entrava che era una bellezza, anche perche di circonferenza non era grande ma in lunghezza si, andava e veniva dentro di me, mia moglie si mise sotto di me prendendo il mio cazzo in bocca, mentre Maria si posizionò allargando bene le gambe di mia moglie, sparmandogli della crema sulla fica iniziando a conficcare prim due dita poi tre, quattro Laura gia godeva la sentivo dal mio cazzo che aveva in bocca, Anna continuava nel suo intento piano piano vedevo che ne entravano sempre di più fino ache vidi la mano di Maria entrare del tutto nella fica di mia moglie con un gridolino di dolore essedo stata la prima volta di questa esperienza, dopo poco sentii il cazzo di Luigi Gonfiarsi dentro il mio culo godendo, nello stesso momento godetti in bocca di mia moglie, per Maria e Laura no erano ancora appagate Laura prese il braccio con due mani cercando di spingerlo più a fondo, Luigi prese un Cazzo finto di grandissime dimensioni, mettendolo in fica a Maria, Sia mia moglie che Maria godevano con grandi tremolii, Appagati di quel giorno ci vermammo a cena , in cui ci raccontavano che da tre nni praticavano il fisting sia anane che sia con la fica. ci siamo rncontrati svariate volte in cui Laura era diventata una vera fans di quel gioco e lo voleva che quando si faceva sesso le mettevo la mia mano in fica.
Abbiamo avuti altri incontri con altre persone nuove e vecchie amicizie, infatti Laura mi aveva portato a essere un bisex in quanto non mi tiravo indietro se capitava di scopare o essere scopato da un pari di sesso. Per il nostro anniversario dei 25 anni di matrimonio, ci siamo regalati un viaggio al mare di 15 giorni, abbiamo scelto di andare a Santo Domingo, arrivammo in un villaggio turistico, ci siamo ripreomessi di fare una spesierata vaganza di mre e di sole, cosi dopo due giorni che eravamo in spiaggia, conoscemmo un coppia, Massimo e Sandra di irca 45 anni lei sui 50 lui, che erano anche loro vicino alla nostra città loro erano proprietari di una fattoria, di campi e animali di tutte le specie. Loro no alloggiavano nel villaggio ma in una villetta che confinava con noi. Facemmo amicizia e la sera si usciva a passeggiare. Una sera mentre si passeggiava, Sandra e Laura camminavano avanti a noi e vedevo che parlavano, ogni tanti si giravano verso di noi sorridendoci, ad un tratto Massimo mi disse ti piace il culo di Sandra, feci finta di non sentire. Terminata la passeggiata mentre si faceva ritorno mia moglie mi disse che loro venivano già da 5 anni per fare sesso con persone del posto in quanto sempre dal racconto di Sandra che era dotatissimi, resistenti che erano capaci di penetrarti anche per mezza ora di seguito, tanto ee vero che gli disse che ce uno che a tutto oggi non sono riuscita a farmi scopare da lui per quanto lo a grande e lungo, laura disse pensa amore mio come sarebbe bello farmi possedere da lui. passarono due giorni Laura e Sandra parlavano sempre di più di questa cosa fino che ci invitarono nella loro villetta la sera dopo, mia moglie disse se faceva venire anche quello in cui lei non riusciva a prenderlo.
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12 years ago
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Io e mia moglie due
Nei giorni che vennero, si parlava di quello che era accaduto, vinendo a fare sesso in quanto l'eccitazione mia e di Laura era al massimo.
Visto che eravamo consapevoli tutte e due, la voglia di godere era tanta. Parlando di ciò che ci avrebbe fatto piacere, mia moglie disse, perche non provare con una coppia uomo donna con la lei bisex. mettemmo un nuovo annuncionella medesima rivista, trovando una coppiadi coniugi che facevano il nostro caso, dopo gli approcci conoscitivi, li invidammo, lei Anna 32 anni lui Mario 37 anni, mentre si cenava si parlava delle esperienze avute in cui loro ne avevano avute molte, infatti noi solo con Walter. terminata laa cena io e Mario ci sedemmo sul divano mentre mia moglie e Anna si recavono in cucina per preparare il caffè, Lattesa si prolungava, Mario disse sai come sono le donne quando si mettono a parlare non terminano più,mi diressi in cucina, con mio stupore le trovai che si stavano baciando e nel vedermi dissero che stavano venendo di la, poco dopo ci portarono il caffè, due minuto dopo Laura si porto Anna in camera da letto. Mario e io poco dopo le raggingemmo trovandole nude sul letto che si stavano leccando la fica, unendoci a loro che non si staccavano a leccarsi gemendo di piacere, facendo cenno di metterci dietro di loro, io con Anna, Mario dietro mia moglie, infilai il cazzo nel culo di Anna e Mario lo fece con Laura. Passarono circa tre ore, appagati sia io che avevo scopato in tutte le maniere Anna, sia Laura che si era fatta scopare da Mario.Ci incotrammo altre volte, in cui ci promisero di invitarci ad una loro orgia con più persone. Dopo circa un mese arrivo l'invito a casa loro di pomeriggio, arrivando verso le 16,30, trovando delle persone, Luigi e Maria coniugi di circa 42 lei 46 lui Dario e Marco molto giovano si e no 25 anni, Luisa bellissima donna ma non era una donna ma un strans veramente affemminato sui 30 anni, Anna e Mario. Dopo le presentazioni iniziarono i primi approcci, in cui Anna e Maria iniziarono a leccarsi la fica, Luigi e Luisa si misero sulla poltrona Luigi si era messo il cazzo in bocca di Luisa, com mia ammirazione lo aveva abbastanza grosso sia di circonfereza che di lunghezza, mia moglie era in ginochio davanti a Dario, Marco e Mario che a turno prendeva i loro cazzi in bocca, Dario si mise sotto di lei per leccargli la fica, vedevo mia moglie che si dimenava, fino a che si mise sopra e si porto il cazzo in fica, Dicendo a Marco di mettere il suo cazo nel culo, urlava di piacere e queste urla venivano soffocate dal cazzo di Mario che facefa scivolare fino alla gola, ero felice di vedere mia moglie godere e La guardavo di ciò che era capace di fare. Con mio stupore vidi Anna che aveva messo nella fica di Maria tutta la mano fino al polso, era uno spettacolo veder godere una persona in quella maniera, mentre Luisa aveva messo il cazzo in culo a Luigi, Luisa mi chiamo e si fece mettere il mio cazzo nel suo culo. Non so quante tempo fosse trascorso, ma quando ci siamo ricomposti era sera tardi. Sulla via del ritorno, laura si strinse vicino a me dicendomi se avevo visto cosa aveva fatto con i tre uomini insieme, solo al suo racconto mi venne di nuovo duro che lei se ne accorse dicendomi di fermarmi che voleva che la scopassi in quel momento. ( segue )
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12 years ago
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Il padrone di casa
La vita , sappiamo benissimo che ci può regalare degli alti e bassi, nella salute come in tutte le altre cose che fanno parte della nostra esistenza, compreso il lato economico.
Ricordo che ho dovuto sudare per garantirmi l'agiatezza attuale, e spesso ho dovuto stringere la cinghia, soprattutto in quel periodo che va dai venti hai trenta anni, dove cercavo disperatamente di emergere, ed è proprio in quel periodo che comincia la mia storia...realmente accaduta.
Avevo 26 anni, mi ero sposato tre anni prima con Roberta, di un anno più giovane di me, una ragazza che conoscevo fin dalle scuole medie, ma ne avevo apprezzato le qualità, molto più tardi, finendo poi con lo sposarla.
Roberta era una bella ragazza, alta con capelli lisci e lunghi un bellissimo viso e due cosce e un sedere che quando si metteva i jeans aderenti ti toglieva il fiato.
Decidemmo di trasferirci a Firenze, in una casa in affitto, e dopo un anno regolare, purtroppo i soldi cominciarono a non bastare, tanto da farci ritrovare un po' in arretrato con l'affitto.
Mi recai dal proprietario di casa, un uomo sulla sessantina, robusto, con una discreta pelata, non quello che si dice un bell'uomo, titolare anche di un alimentari nella stessa via, e gli spiegai la situazione.
Mi disse che capiva, ma che ero in arretrato di due mesi e se non potevamo pagare, bisognava che ce ne andassimo...
Il giorno dopo rientrando a casa, mi sento chiamare, era lui sulla soglia del negozio e con un cenno mi fece capire che voleva parlarmi.
Mi fece entrare nel negozio e mi disse che un sistema ci sarebbe...”Quale ?“, gli risposi...”La tu moglie l'è proprio bella, se tu me la facessi vedere un po' gnuda, senza fa nulla, solo vedella!”
Io rimasi come un bischero, e gli dissi di no, che non era neanche da pensare...”Ma prova, vien via, prova a diglielo...senza fa nulla, solo vedella!”
Non dandogli altro peso, lo salutai ed uscii dal negozio; la sera stessa raccontai la cosa a mia moglie...”Come??...questo ti ha detto?...ma senti quel vecchio porco”...
La vidi molto contrariata di questa cosa...
Passarono un paio di giorni e tornando sull'argomento e vista la necessità, lei disse “ Ma solo vedere?...e basta, cioè...con gli slip ed il reggiseno, perché io non me li tolgo!”
Con il pensiero che una semplice guardata alle gambe di Roberta, tutto sommato non fosse la fine del mondo, proporzionato al cambio che facevamo, chiamai al telefono il proprietario di casa e lo invitai per un caffè...
Suonò il campanello ed andai ad aprire, ci salutammo e ci mettemmo seduti nel soggiorno a parlare del più e del meno, consapevoli che ad un determinato punto Roberta avrebbe dovuto togliersi i vestiti.
Dopo un po' di chiacchiere, la guardai e lei capì, si alzò e sfilatasi la tuta da casa rimase con gli slip...”Bella, bella!” disse il proprietario di casa...in effetti le cosce lunghe e tornite di Roberta, e quegli slip aderenti al sedere con le mele che le uscivano dalle parti, erano uno spettacolo.
Rimanemmo ancora un po' a parlare, con Roberta che ogni tanto si alzava per andare in cucina e ritornava, mettendo in mostra le sue grazie, mentre lui non le toglieva gli occhi di dosso.
“Però s' era detto gnuda...eh, eh! “ esordì il padrone di casa ad un certo punto...”Eh, no!...questo passa il convento” rispose Roberta...
“Via ragazzi, che volete che sia...dai che mi dimentico dell'affitto, accidenti a sordi!...che volete che siano in confronto a codeste belle mele e codeste cosce...dai Robertina...”
“Non riesco a crederci” disse Roberta...” Non mi sembra che stia succedendo” disse ancora....ci guardammo un paio di volte...
“Allora, io me le levo, però poi tutti a casa, va bene”...rimarcò mia moglie, togliendosi gli slip e mettendosi seduta sul tavolino basso davanti al divano dove eravamo noi...
“Bisognerebbe leccattela tutta sai”...disse il proprietario di casa che si mangiava mia moglie con gli occhi...io e mia moglie rimanemmo in silenzio....lei si aspettava un mio “No ora basta!”...io mi aspettavo che lei si alzasse e si rivestisse , ed in quell'attimo di indecisione Roberta disse “Lo sapevo che la sarebbe andata a finire così”...poi si lascio andare con la schiena sul tavolino ed allargò le cosce richiamandole indietro, parando agli occhi ingordi del padrone di casa la sua bella fica ed il sedere.
Neanche il tempo di voltarmi, che si era già avventato sopra mia moglie, cominciando a leccargli la fica con irruenza, tenendole le cosce aperte.
Vedevo quella lingua che rumorosamente leccava per ogni dove, passando tra le mele di mia moglie e spingendola su per il sedere, per poi riaffondarla dentro la fica, sembrava un maiale davanti al suo trogolo, dal rumore che faceva e da come leccava....
“Che fica, che fica...” diceva mentre continuava a leccare....
Passarono diversi minuti, quando lui si alzò e risoluto disse ”Ti trombo!” e cosi' dicendo si fece scendere in un lampo i pantaloni, tirando fuori una mazza da paura con una cappella viola e lucida tanto era in tiro...
Roberta guardò con sorpresa quel cilindrone di carne duro come il ferro, poi mi guardò e disse “Te non dici niente ?...”
“I' che tu voi che dica” ribatté il padrone di casa, mentre si sistemava tra le sue cosce,
” E de'e ma vedere”...in un attimo gli appoggiò quel randello sulla fica e lo spinse dentro
“E de'e ma vede questo”...Roberta aveva il viso girato dalla mia parte, la vidi mentre stringeva le sopracciglia, con la bocca chiusa ad “o” come ad emettere un lamento lungo e silenzioso...
Il padrone di casa cominciò a spingere forte da subito “Ti apro la fica...bella...ti apro in due” diceva e spingeva forte dentro la fica di Roberta.
Dopo qualche minuto Roberta smise di trattenersi ed iniziò ad emettere dei lamenti, sempre più intensi e il padrone di casa prese a sbatterla letteralmente con degli affondi rumorosi, sembrava uno stantuffo, vedevo quel randello entrare nella fica di Roberta come un missile, tornare su e riaffondare nuovamente...
“Oddio, oddio “...mugugnava Roberta
“Godi! Godi! Bella, che io ciò parecchio da fare...” e continuava a pomparla con decisione...
Poi si lasciò andare sul divano per riprendere fiato...
Roberta si alzò dal tavolino, che nel frattempo era arrivato quasi nel mezzo della sala, e fece per rimettersi le pantofole, quando il padrone di casa la prese per un braccio dicendo: ”Ando tu vai Robertina...vien qui”...e con la mano si teneva il cazzo tornato duro e svettante mostrandolo a Roberta, che perdendo l'equilibrio, dopo la trattenuta, gli fini seduta accanto...allungò la mano e cominciò ad accarezzargli l'uccello, poi all'improvviso si chinò e si fece sparire la cappella in bocca....vidi che a mia moglie quella cosa ora non dispiaceva più tanto, lo capii da come succhiava quel randello, con dei movimenti rotondi leccandogli le palle e soprattutto, quando con un "Godoooooo!!!" che non finiva più di dirlo, il padrone di case venne, lei non si staccò da quella mazza facendosi venire in bocca senza ritirarsi, ma anzi continuando a pompare...
Quando il padrone di casa se ne andò ci disse “Ragazzi, perché uno di questi giorni un vu venite a bottega, e si va ni magazzino si piglia un vinsantino e ci si diverte...capito Robertina, vieni dai...”
“Si vedra'...” dissi io, però intanto l'affitto te lo sogni, pensai...
Credevo fosse tutto finito la' ed invece un giorno mi resi conto che la cosa era sfuggita di mano...
Rientrando da un seminario a Milano con mezza giornata di anticipo per l'assenza di un relatore, aprendo la porta sentii delle voci dalla camera da letto mi avvicinai facendo capolino e vidi Roberta a pecorina che gridava “Oh si, oh si, dai! ,dai! ,dai!”, mentre il padrone di casa grugniva e sbuffava in piedi sul letto , accosciato dietro di lei, montandola di brutto nel sedere...il resto è un altra storia....
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12 years ago
and45rea,
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Io e mia moglie uno
Dopo circa tre anni mi sono iscritto su questo portale per cercare di uscire dalla monotonia che per circa tre anni mi a fatto desistere da tutto ciò che era sesso, visto che ho passato 37 anni con mia moglie amandoci .
Tutto ebbe inizio quando conobbi laura, aveva 15 anni io ne avevo circa 20, figlia di amici dei miei genitori, abbiamo iniziato a frequentarci senza nessuna intenzione, almeno da parte mia vista la sua giovane età di fare sesso, preoccupandomi di avere delle noie. Un giorno venne a casa mia, io ero solo, lei aveva notato la mia indifferenza nei suoi confronti, per il motivo sopra citato mentre eravamo seduti sul divano, inizio a farmi delle moine, visto che rimanevo indifferente con tutta tranquillità, ho capito il tuo atteggiamento nei miei confronti, ma ti posso assicurare, che il sesso lo praticavo già con i miei coetanei di scuola, avendo avuto anche una relazione di circa 7 mesi con una persona del doppio della mia età, in quei racconti mi eccitavo a sentirla con i più piccoli particolari, che lo aveva preso in bocca già a 12 anni, era stata sverginata a 13 anni sia la fica che il culo, mi ero eccitato che non ho pensato più a nulla, finendo a fare sesso. Da quel giorno ci frequentavamo quasi tutti i giorni e più stavo insieme a lei più me ne innamoravo, mi piaceva la sua spregiudicatezza nel fare sesso, la sua pelle vellutata.
Arrivata alla maggiore età decidemmo di comune accordo di sposarci, anche se io sapevo a cosa andavo incontro con una donna come lei che gli piaceva fare sempre sesso in tutte le sue forme infatti la chiamavo la piccola ninfomane, non volevo perderla visto che lei era innamoratissima.
Passarono 5 anni, in questi anni abbiamo avuto 2 figli, le mie preoccupazioni di tradimenti sono andati nel dimenticatoio visto che lei non lo aveva mai fatto.
passarono circa 3 mesi, mentre si faceva sesso lei mi bisbiglio che le sarebbe piaciuto avere un altro cazzo a sua disposizione, feci finta di non aver sentito, ma ogni volta che si faceva sesso me lo ricordava, ci pensai, la cosi solo al pensiero di vedere mia moglie con un altro uomo mi eccitava, presi la decisione di parlarne con lei dicendogli se veramente voleva provare a fare sesso con un altro, lei rispose di si, ma ad una condizione che io dovevo essere sempre presente, visto che non voleva per sesso rompere un amore. Di comune accordo mettemmo un annuncio su una rivista specializzata menzionando ciò che volevamo. Arrivarono molte risposte, dopo una accurate scelta che ricadde su Walter, aveva circa 35 anni oltre a essere superdotato, educato. di buon ceto colturale.
Lo invitammo nella casa dei miei genitori al mare che si usava solo per le ferie, dopo che si era parlato del più e del meno, per mettere a suo agio sia mia moglie e Walter dissi di andare in camera da letto che io li raggiungevo poco dopo, la curiosità era tanta che mi recavo in camera dopo circa 10 minuti e con mia ammirazione vidi laura che già nuda, stando in ginocchio davanti a lui con il cazzo in bocca facendolo sparire in tutta la sua lunghezza in gola, mi eccitai, sdraiandomi sotto di Laura leccandogli la fica che già era bagnata, dopo poco la prese e la adagio sul letto aprendogli le gambe e gli infilo il cazzo in fica io mi misi disteso e gli misi il cazzo in bocca, urlava di piacere, si dimenava come se avesse preso una scossa elettrica, le venni in bocca, ingoiando tutto, anche Walter godette. Ci riposammo ma per poco, mia moglie inizio a masturbarci, sia con la bocca e le mani fino che diventarono di nuovo duri, Laura si mise sopra di me e infilo il mio cazzo in fica, invito Walter dietro di lei in modo che voleva il cazzo di lui in culo, inizio di nuovo a godere fino a che godemmo di nuovo anche noi, rimase esausta sul letto per quanto aveva goduto. Con Walter ci siamo rivisti per altre tre volte, ma mia moglie dopo questa esperienza, parlandone con me voleva qualcosa di diverso. ( segue )
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12 years ago
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