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Diventare una grandissima pompinara (1a parte)
Mi chiamo Jessyca,ho 42 anni sono sposata da 9 anni non abbiamo figli e di lavoro faccio la parrucchiera in un centro estetico.Sono alta mt. 1,67 peso 61kg ho una 3a
di seno abbondante e sodo,occhi marroni,capelli castani lunghi fino alle spalle con delle belle meches bionde,un bel corpicino nonostante i miei 40 anni due belle
cosce sode ed un sedere anche lui sodo ed a mandolino che a detta di tutti è davvero molto sexy.Mio marito ormai da anni mi trascura,tutto preso da caccia pesca
calcetto motociclismo e 1000 altri interessi di vario tipo.Io da tempo ho provato a ricucire un rapporto che ormai è caduto nell'abitudine nello scontato e nel
monotono ma le mie diverse proposte e richieste devo dire che sono tutte cadute nel vuoto.Lui ha le sue cose,io le mie...viviamo sotto lo stesso tetto ma con modi di
vivere e sopratutto di interpretare la vita molto ma molto diverse.
Sono una donna calda...inutile nasconderlo...fin da ragazza mi è sempre piaciuto moltissimo il sesso in tutte le sue sfaccettature.Con lui i primi anni erano
scintille...bastava un nulla per scatenare in noi la passione...poi piano piano in lui il fuoco si è affievolito lasciando il posto alla monotonia,all'abitudine e
tutto questo non ha fatto altro che creare in me una voglia repressa...un desiderio di trasgressione che via via aumenta di giorno in giorno.A letto è di una noia
mortale...sempre uguale,sempre nello stresso modo...me lo mette dentro...zic zic zic 3 colpetti ed in 2 min è bello che venuto...io invece sono ancora all'inizio...mi
lascia ogni volta con una voglia pazzesca di essere sbattuta per bene...a lungo...con forza...facendomelo sentire dappertutto.Invece resto lì così...con la passerina
in calore ed una voglia di cazzo che mi fà letteralmente impazzire!
Così nel tempo è cresciuta in me una seconda donna,dietro la facciata della mogliettina perbene...tutta casa lavoro ed amiche c'è una seconda Jessyca...una donna calda trasgressiva e che se la si sà far accendere si trasforma in una autentica troietta scatenata la cui voglia è difficile da tener a bada.Il lato oscuro è
nascosto,tranquillo ma se esce allo scoperto sà far diventare quella che in apparenza è solo una brava mogliettina una donna sensuale calda vogliosa e molto molto
zoccola...forse addirittura sono sempre stata così fin da giovane ma di questo mio lato oscuro mio marito ne conosce ben poco...sono sempre stata molto attenta a non
far uscire questa mia parte erotica e nascosta fino in fondo per non essere giudicata una grandissima troia da lui...ma sò di esserlo e di avere dentro di me questa
seconda donna.
Nel mese di giugno mio marito a parte il lavoro tanto per cambiare si dedica alla preparazione della stagione di pesca,abitiamo in un paesino affacciato sul mare della
costa nord della sardegna e quindi come molti ha la sua attrezzatura la sua barca e tutto quello che serve per praticare la pesca di mare.Aveva deciso di preparare le
diverse attrezzature per la pesca ed era tutto preso dalle sue cose.Io invece avevo ricevuto la notizia che la titolare del centro mi avrebbe mandato ad un corso di
aggiornamento su tinte e messe in piega a Milano della durata di 3 giorni.Sarei partita il mercoledì e sarei rientrata sabato matt o pom con un volo diretto Cagliari
Milano andata mercoledì e ritorno sabato.
Lo dissi a lui e come al solito mi rispose con la sua banalissima ed idiota frase:"ah si....beh buon corso..." oppure come mi diceva spesso quando dovevo stare diverso
tempo al salone:"ah si allora buon lavoro"...frasi di una scorcertante monotonia e come detto prima banalissime.
Milano...per me abituata ad un paesino appariva come un qualcosa di misterioso e sconosciuto,lì nessuno sapeva nemmeno chi ero o chi sarei stata...Nella mente si
cominciava a costruire per me un qualcosa che andava ben oltre il corso,le tinte e le messe in piega...sarei stata innanzitutto libera...ogni sera...per 3 sere...e
come seconda cosa mi sarei finalmente potuta togliere quella voglia che avevo represso a lungo...molto a lungo e forse addirittura troppo a lungo.Nella mia mente si
faceva strada con chiarezza come quando e dove mi sarei levata una stupenda e trasgressiva voglia che avevo...si trattava solo di aspettare il giorno della partenza.Ed
eccolo infatti,la titolare mi convoca in ufficio di martedì e mi dice che domani alle 20 mi sarei imbarcata sul volo Cagliari Milano,il ritorno era previsto per il
giorno sabato alle ore 12,30.Avrei pernottato in hotel a Milano vicino allo stadio S.Siro...hotel a 4 stelle con colazione e cena comprese,per il pranzo stando al
corso mi sarei arrangiata.
Finalmente le cose si erano ben definite,torno a casa preparo la valigia ci metto dentro tutto quello che occorreva,ne parlo con il tonto di mio marito che mi dà retta
per solo 5 min...tutto preso dalla pesca e dalla barca,io mi vedo 3 o 4 cose in internet...dove si trovava l'albergo dove si trovava la sede del corso e così via.In
valigia solo cose tranquille...non voglio dargli modo di pensare a nulla...a parte che tonto com'è non ci arriverebbe lo stesso.Quello che mi servirà lo troverò a
Milano,in valigia poche cose e tutte da brava mogliettina...hihihihihi!!
Arriva il mercoledì ed io alle 20 prendo in volo...destinazione Milano....tutta sola soletta e con addosso una sola ma ben distinta voglia che lì ero sicura mi sarei
levata.Mentre l'aereo volava verso Milano il mio lato oscuro iniziava a premere...la zoccola che è in me iniziava a farsi sentire...ben presto sarebbe uscita allo
scoperto dandomi dei piaceri che da troppo tempo mi mancavano.
Arrivo in albergo...disfo la valigia..dentro le solite cose che una donna porta per un soggiorno.Mancavano però 4 o 5 cosettine che l'indomani o venerdì pom mi sarei
andata a comprare.E sapevo bene cosa erano...un perizomino in pizzo nero da urlo..un reggiseno anche quello in pizzo nero a balconcino nero molto scollato che facesse ben vedere i seni,un profumo choch...di quelli che i maschi quando lo sentono lì fà letteralmente eccitare di brutto...il classico profumo da zoccola in calore per
capirsi.Il vestitino nero a sottoveste corto e delle stupende scarpe nere con tacco a punta avrebbero completato il mio abbigliamento per l'entrata nel club privè.Mi
metto a letto con i pensieri del corso,quelli di dove comprare l'intimo giusto le scarpe il vestitino il profumo e di come studiarmi il modo di godermi la vacanza
inaspettata e sopratutto tutto il contorno.
Il giorno dopo eccomi al corso...3 ore la matt e 3 il pom...finisce la presentazione ed io salutato le colleghe me ne torno in albergo.Lì doccia cena e poi ecco che mi
in tuffo in internet dal pc presente in camera alla ricerca di quello che volevo...un club privè tra i + prestigiosi di Milano...è lì che mi sarei levata la stupenda voglia che avevo!!!
Seleziono il club privè...mi leggo le caratteristiche e come arrivarci,infine mi metto a letto ben cosciente che venerdì sera sarà la mia serata choch.Arriva venerdì
sono al corso che per fortuna finisce alle 4...ho tutto il tempo di comprarmi le cose che voglio.Vado a fare shopping in un centro commerciale vicino all'albergo,lì
trovo un perizomino splendido,il reggiseno del tipo che volevo io,il vestitino nero corto un profumino da urlo e delle stupende scarpe nere lucide con tacco a
spillo.Metto tutto in una borsa e vado in albergo.Lì ceno e poi inizio a prepararmi per la mia serata...doveva essere una serata da ricordarsi a lungo...la zoccola che
è in me non chiedeva di meglio ed iniziava a premere per uscire dal lato oscuro nel quale per troppo tempo l'avevo relegata!!
Una bella doccia rilassante...shampoo...olio dopobagno...mi faccio i peli sulla passerina...mi preparo con cura...voglio essere una fica da urlo quando entrerò al club
privè.Mi trucco con calma,mi faccio i capelli,il viso,le labbra, la matita agli occhi...infine mi metto l'intimo,le scarpe e mi guardo allo specchio...mamma mia sono
splendida!!!Il seno che spinge sul reggiseno è delizioso,il perizomino mi fà essere terribilmente troia...il trucco le scarpe ed i capelli fanno il resto.Mi infilo il
vestitino a sottoveste e mi riguardo allo specchio...sono perfetta...gli uomini del locale saranno nelle mie mani in pochi minuti...la voglia che ho dentro sarà
esaudita e la zoccola che ho dentro ormai è sul punto di uscire...non aspetta altro.Con il cell prima chiamo il tonto di mio marito per dirgli che dopo averlo chiamato
spengo il cell e mi metto a dormire perchè sono molto stanca,poi un attimo dopo chiamo un taxy...destinazione il club privè chiamato Dark house,si trova nel quartiere
Navigli.Sono le 23,30 l'ora giusta per andare al club privè.Spengo il cell...by by maritino tonto la jessyca và a levarsi la voglia...tu pensa alla pesca ed io penso a
godermela...penso mentre esco dalla camera!
Scendo dalla camera quando il taxy è quasi arrivato...ho solo con me una miniborsettina con dentro il trucco il rossetto e 50 euro per il taxy ed il locale,lo aspetto nella hall dell'albergo,il portiere mi vede e stenta a riconoscermi....così zoccola come sono ora sono completamente diversa dalla signora per bene che stà alla camera 120.Monto sul taxy e gli dico la destinazione:Dark House zona navigli.Il tassista parte lentamente,un occhio al volante e un occhio allo specchietto...mi stà
praticamente spogliando con gli occhi mentre mi porta al club privè!Buon segno...vuol dire che gli stò facendo effetto,mi continua a guardare con desiderio,scommetto
che gli è già venuto duro...sicuramente è arrapato come un porco nel vedermi accavallare le gambe con aria distratta.Arriviamo all'entrata,lui ferma il taxy e
guardandomi ancora con voglia mi dice "Signora sono 15 euro",gli pago la corsa...un ultima occhiata al mio seno non può non darmela,infine se ne và sicuro che aveva
portato una troia a lavorare nel club privè...mai si immaginerebbe che invece sono una signora 40enne tutta precisina sposata e riservata che và lì di sua scelta per
sfogare una voglia da molto tempo repressa.
Suono il campanello dell'entrata,si accende una telecamera e dopo pochi secondi si apre la porta.Un buttafuori mi fà entrare,scendo una piccola scala ed arrivo alla
cassa.Una ragazza mi dà una tesserina,pago 20 euro e finalmente sono dentro.
Una prima stanza quadrata mi si para davanti...dentro ci sono 2 o 3 coppie che iniziano a conoscersi...4 o 5 uomini ben vestiti stanno chiaccherando con le
donne...subito 2 o 3 mi guardano con larghi sorrisi,mi mangiano con gli occhi mentre gli passo accanto.Vado al bar,ordino un gin lemon ed il barista molto carino mi
sorride e mi saluta.Lo guardo con curiosità mentre sorseggio il mio drink.Infine con nonchalances gli domando come funzionava lì dentro...come avvenivano gli
incontri.Lui sorridendo mi dice:"Dipende...da cosa vuole fare mia bella signora...dipende dalle sue voglie e dalla sua voglia di trasgressione...qui c'è tutto per
tutti...basta chiedere!!E gli dico anche che così carina e così sexy qui dentro non avrà alcun problema a divertirsi...questo glielo assicuro!"
Gli sorrido...mi piace molto quel ragazzo così porcello...la troia che ho dentro ormai è completamente fuori...infatti sorseggio il mio drink mentre lo studio un pò
infine con aria di sfida gli rispo lasciandolo senza parole:"Sai avrei da levarmi proprio una voglia..."e nel dirlo lo guardo dritto negli occhi.Poi mi passo molto
lentamente la punta della lingua sulle labbra...mentre non stacco gli occhi dai suoi.Ormai è fatta...la troia che ho dentro è passata in azione...ora è lei che
comanda...e si vede benissimo dal mio sguardo dal mio comportamento e da quello che dico.
Lui spalanca gli occhi,quasi stupito dalla mia reazione così netta...infine mi dice che se ho un minuto mi avrebbe fatto molto volentieri da guida,visto che conosce il
locale alla perfezione e sà dove portarmi per quello che ha capito io ho voglia di fare.
Và da un altro ragazzo al 2° bancone...un suo collega e gli dice di sostituirlo perchè ha da fare,quello capisce subito...mi guarda un attimo e mi sorride...il porco
ha capito che la signora è in calore e ha bisogno di maschi.Il mio ragazzo si presenta mentre esce dal bancone:"piacere francesco"...io gli rispo:"piacere
jessyca"...poi lo seguo mentre entra in un corridoio dietro il bar.
Facciamo pochi metri e siamo in una stanza larga...cuscini per terra...2 lettoni matrimoniali uno a dx ed uno a sx...luci soffuse...dentro ci sono 2 uomini che
sembravano aspettare qualcuno.In un attimo mi scrutano dalla testa ai piedi...sorridono e mi salutano mentre francesco si ferma quasi al centro della stanza.Mi si avvicina sorridendo anche lui...mi prende per mano e mi avvicina a se...un attimo e me lo ritrovo addosso,la sua bocca sul collo,la sua lingua che mi lecca con dolcezza...infine mi schiocca un lungo bacio in bocca mentre con le mani scorre sulle mie cosce partendo da dietro.Pochi istanti e mi inizia a palpare il
sedere...continua a limonarmi con dolcezza e passione...la mia testa inizia a girare...la zoccola che ho dentro ormai è completamente fuori...l'altra jessyca è
scomparsa...ora c'è solo una zoccola calda e con una voglia da levarsi in ogni modo ed a tutti i costi!!!francesco mi limona bene...mi palpa il sedere...le sue mani
passano davanti..cercano la mia fica sotto il vestitino...avendo come mutandine un perizomino davvero mini ci mette un attimo ad arrivare a lei...il porco sà bene come
fare..un istante dopo ritrae una mano e guardandomi negli occhi mi dice:"che troia sei...hai già la fica fradicia!!!".io mi lascio andare ad un ben deciso MMMHHH di
godimento mentre mi infila un dito nelle grandi labbra...il porco è decisamente in gamba sà come toccare una donna per farla scaldare...anche se con me francamente non ce n'era alcun bisogno.Infine mi dice molto chiaramente:"beh signora questa è la stanza che volevi...la chiamiamo la stanza dei pompini...è qui che ti volevi far
portare o no?E'questa la voglia che ti vuoi levare...beh guarda che qui te la levi di sicuro!!!".Poso la borsettina su uno dei cuscini li vicino e lo guardo negli
occhi...non rispondo...gli sbottono la camicia bianca,poi gli slaccio la cinta dei pantaloni che cadono ai suoi piedi...infine gli calo gli slip mentre lo guardo
dritto negli occhi...Un cazzo da sogno scatta in su come una molla mentre gli slip cadono vicino ai calzoni...un MMMHHH mi esce dalle labbra mentre guardo quel cazzone magnificamente eretto.Lo guardo e gli dico:"dai porco...sfilami il vestitino e slacciami il reggiseno...che aspetti che te lo dica io??"
Lui esegue...in un attimo mi sfila il vestitino nero...poi sfila le spalline e slaccia le clip del reggiseno che cade in terra.un istante dopo mi mette con dolcezza le
mani sulle spalle...delicatamente mi spinge in giù il porco...lo guardo dritto negli occhi mentre molto lentamente piego le gambe e inizio a scendere verso il
basso,mentre scendo gli lecco il petto...la pancia infine il pube con la punta della lingua...credo che così capisca meglio che con 1000 parole!!Con un piede mi
avvicina un cuscino alle ginocchia,le appoggio per bene lì sopra...il porco vuole anche che stia comoda,si vede che vuole fare le cose per bene...ed io non chiedo di
meglio!
Mi ritrovo davanti al nasino il suo cazzone da favola...largo e piuttosto grosso...magnificamente duro...lo guardo bene negli occhi e lui guarda me...voglio che vede che razza di zoccola ha davanti...infine avvicino le labbra alla cappella mentre non stacco gli occhi dai suoi.Ormai la zoccola è fuori e stasera avrà quello che
vuole...ormai non la fermo più e sopratutto non lo voglio!!!Faccio uscire la punta della lingua e inizio a leccargli la cappella....un magnifico MMMHHH mi esce dalla
gola mentre gli lecco la punta...poi passo all'asta,la lecco piano piano e arrivo così alle palle...Ogni volta che nella mia vita mi sono ritrovata davanti al nasino
ed alle labbra un bel cazzo duro mi è sempre uscito un MMMHHHH di intenso godimento,mi è sempre successo così...è + forte di me e credo che si vede che fà parte del mio essere zoccola fino in fondo!
Infine gli lecco l'interno coscia e l'inguine.Mi guarda dall'alto...in un attimo mi lego i capelli facendomi la coda...così facendo voglio che veda bene il mio viso e
le mie labbra mentre gli tirerò un pompino da favola...da perfetta zoccola voglio veda bene come saprò trattare quel suo stupendo cazzone...e sopratutto non solo il
suo!!
Pochi istanti dopo giro per un secondo la testa,vedo distintamente che ora ben 4 uomini si sono messi a cerchio intorno a me!!!mi guardano e si segano
lentamente...senza calzoni e senza slip,2 praticamente nudi...gli altri quasi nudi,ma non si avvicinano più di tanto perchè mi vedono già alle prese con il mio barista.
Mi sono intorno...mentre io lentamente tiro un pompino da favola a francesco.Appoggio le labbra alla stupenda cappella,le socchiudo mentre slinguo il glande...infine con un favoloso MMMHHHH stringo con dolcezza con le labbra il cazzone...lentamente me lo infilo in bocca ed inizio uno stupendo avanti ed indietro con le labbra.francesco mi mette una mano tra i capelli...il porco vuole darmi lui il ritmo del pompino!!Con la mano inizia a farmi andare avanti ed indietro...io mugolo come una cagna per il godimento che provo nell'essere guidata nel fargli quel delizioso pompino...intanto nella mia mente finalmente prende distintamente forma la mia voglia...essere messa al centro di un cerchio dove mi ritrovo tanti favolosi cazzoni da spompinare,la voglia ormai lì dentro sta' diventando realtà!!
Continuo a tirargli il pompino...il seno mi balla lentamente mentre le labbra stringono con dolcezza il cazzone...la sua mano mi dà il ritmo...ho gli occhi chiusi dal
godimento intenso che stò provando...quel cazzo in bocca mi fà letteralmente impazzire di piacere...continuo a mugolare mentre lentamente lo porto sempre più vicino a godere.Avanti ed indietro...lubrifico l'asta...gli lecco le palle..me lo rimetto per bene in bocca...infine sento che il cazzo stà indurendosi e lui inizia a sbuffare...il porco stà per sborrare!!
Mi dà il tempo...questa volta aumenta il ritmo del mio avanti ed indietro...un forte MMMHHHHH mi esce dalla gola quando lui inizia a dirmi con la voce rotta dal
godimento che prova:"Ahhh siii troia dai dai si stò per sborrare...dai vai avanti dai eccolaaaa....si sborro...oh si jessycaaaaaa....sborro!!".Affondo le labbra...me
lo metto tutto in bocca...lo sento che inizia a sborrare e mi lascio andare ad un meraviglioso e forte MMMHHHH di pieno godimento mentre mi arrivano gli schizzi caldi e densi di sborra in gola!!vado avanti a tirargli il pompino ancora un pò...infine il mio porcone si stacca dalle mie labbra...ingoio piano piano i caldi schizzi di
piacere e gli lecco la cappella.Si ritrae dicendomi che sono stata fantastica...mi guarda negli occhi ancora un attimo prima di accasciarsi sul lettone di destra
sfinito dal piacere.Ho il perizoma letteralmente inzuppato di piacere...la fica mi cola di brutto...tirare quel pompino da urlo mi ha eccitata come un'autentica cagna
in calore!!Mi alzo in piedi,mi pulisco il mento perchè mi era colata un pò della sua sborra ed in quel momento mi accorgo che intorno ora ho 7 o 8 maschi arrapati e
con i cazzi duri...uno senza dire una parola prende un'altro cuscino e lo mette in terra vicino al primo,un altro mi si avvicina e mi dice chiaramente:"dai troia...ce
n'è ancora tanto di cazzo qui per te se lo vuoi..." e lentamente mi spinge di nuovo in ginocchio...un attimo e sono di nuovo stupendamente con il viso all'altezza di
quei cazzoni pronti...mamma mia che situazione incredibile...ma era proprio quello che volevo ed ora la voglia me l'avrebbero levata loro...su questo non c'erano
dubbi!!!Un attimo dopo ho intorno ben 8 cazzoni in cerchio...e loro vedono me esattamente così:
una splendida signora 40enne con due cuscini sulle ginocchia,a seno nudo...con addosso solo un perizomino nero di pizzo,scarpe con tacchi a spillo,truccata molto
bene,rossetto capelli con la coda...una signora splendida che davanti a loro ha tirato uno stupendo pompino ad un ragazzo del bar ed ora ha a disposizione 8 cazzoni
duri che vogliono essere tutti favolosamente spompinati!!!
Li guardo negli occhi uno ad uno...voglio vedere i maschi a cui questa sera tirerò un pompino da favola...c'è un 30enne con il pizzo...un ragazzo che avrà al max 20
anni con i capelli corti,poi c'è un distinto signore sulla 50ina,un altro ragazzo dalla faccia scanzonata,infine un palestrato,uno abbronzato dalla faccia molto da
porco,un'altro sulla 40ina con la carnagione scura ed infine un 20enne biondino dal viso pulito.Non faccio in tempo a decidere da chi cominciare che il porco
abbronzato si fà avanti e mi schiaffa il suo cazzone duro davanti al nasino...mi guarda dall'alto e mi dice:"beh troia...eccolo...che aspetti...succhialo no?"Lo guardo
dritto negli occhi mentre avvicino le labbra...ancora una volta un MMMHHH di godimento mi sfugge dalle labbra mentre le appoggio alla cappella...Le socchiudo e inizio a mettermelo in bocca...socchiudo gli occhi vinta dal godimento micidiale che provo a prendermi un bel cazzo duro in bocca,a me ha sempre fatto così...godo da morire ogni volta che mi faccio entrare in bocca lentamente un bel cazzo...stringo con dolcezza le labbra intorno all'asta...piano piano...godendomi ogni cm di quel cazzo
favoloso e duro!!Anche lui mi mette la mano tra i capelli...anche lui vuole condurre il gioco...forse ha capito che è proprio quello che voglio,essere una troia da
usare...da far muovere avanti ed indietro per farsi tirare un favoloso pompino mentre lei ha stupendamente un bel cazzo in bocca!Mi fà muovere su e giù...le mie labbra
a cerchietto sono intorno al cazzone,con la lingua gli lecco la cappella mentre vado avanti ed indietro.Alzo gli occhi...incontro i suoi...voglio che veda quanto sono
zoccola e come godo a fargli quel pompino!Mi vede e mi dice a voce bassa:"sei proprio una gran puttana jessyca...lo sai?mi guardi negli occhi mentre hai il cazzo piantato in gola...ma quanto sarai troia???"
Mi fermo...lo tiro fuori dalle labbra per rispondergli...e gli dico"si gran porco...godo da morire stasera a farti un gran pompino...e voglio che tu veda come ti
faccio morire...lo sai?Tu ti godi il mio pompino ma non sai quanto e come godo io a fartelo..."...riavvicino le labbra alla cappella...lo riguardo negli occhi mentre
cm dopo cm mi riprendo il suo cazzone in bocca.Lui mi rimette la mano sulla testa e mi fà riandare avanti ed indietro...sento che il cazzo stà indurendosi...è
vicino...Affondo le labbra fino ai peli del pube e me lo mando tutto in gola...aumento il ritmo...il seno mi balla stupendamente su e giù...un lento dondolare che
sicuramente fà impazzire sia lui che gli altri che si stanno tutti segando nel vedermelo ballare dolcemente al ritmo del pompino favoloso che stò facendo!!Infine
sbuffa...il porco stà per godere!A quel punto mi fermo...lo tiro fuori dalla bocca...lentamente inizio a leccargli le palle dure,poi scendo con la lingua sulle
cosce...così facendo allontano l'orgasmo che stava per travolgerlo.Lui mi guarda dall'alto e mi dice:"mamma mia quanto sei zoccola...sentivi che stavo per venire e
vuoi invece godertelo ancora per bene in bocca...dì la verità!!"
Lo guardo dal basso..i miei occhi incontrano i suoi mentre gli continuo lentamente a rileccare le palle...lo guardo e gli dico:"Si brutto porco,hai un bel cazzo e mi
piaci molto per come sei porco...voglio godermelo bene il tuo cazzone in bocca...e farti vedere quanto sono brava a farti morire lentamente...voglio sentirti pregarmi
di farti sborrare...lo sai?"
Risalgo verso la cappella...con dolcezza accosto le labbra alla punta e lentamente me lo rimetto in bocca,slinguo la punta per bene infine ricomincio a fare avanti ed
indietro con le labbra,il seno dolcemente riprende a ballare...ho la fica che oramai cola in modo continuo mentre il clitoride è così turgido da scoppiarmi nel
perizoma!Stò godendo come una cagna in calore...inutile nasconderlo...tirare tutti quei pompini mi farà letteralmente morire di piacere.Lo spompino lentamente il mio
porco...mi godo il suo cazzone duro in bocca per bene,poi decido di farlo fuori...inizio ad affondare con le labbra fino in fondo...il nasino mi scompare tra i peli
del pube,segno che l'ho preso tutto in gola...lui inizia a sbuffare di brutto...ancora un paio di affondi ed eccoloooo!!!Mi urla che sono una troia...che lo stò
facendo morire...densi e caldi schizzi di sborra mi arrivano dritti in gola,lecco la cappella con dolcezza,lui si tira indietro piegato dal piacere mentre 2 gocce di
sborra mi colano dal mento sul seno.Si accascia anche lui sul letto spossato dal godimento.Gli altri si fanno sotto quasi litigando per chi me lo deve mettere in
bocca...un attimo e forse meno ed ecco che mi ritrovo il 3° cazzone duro davanti al viso!!E' quello del ragazzino di 20 anni con i capelli corti.Me lo sventola davanti
al viso il gran porco...quasi a dire:"dai zoccola non lo vedi com'è duro?".Lo guardo negli occhi...è molto carino e il suo essere giovane mi fà dire tra me e me che
sono proprio una gran puttana per volere fare un pompino ad un ragazzino!Me lo avvicina alle labbra senza parlare mentre lo guardo negli occhi...infine appoggio le
labbra alla cappella ancora una volta lasciandomi andare ad un dolcissimo MMMMHHH di godimento mentre lo prendo in bocca piano piano.Slinguo il glande,mentre me lo
prendo tutto in gola...anche lui visto che gli altri lo hanno fatto tutti mi mette una mano in testa..e lentamente mi manda avanti ed indietro,socchiudo gli occhi
mentre inizio a tirargli un pompino favoloso...nel mentre sento distintamente che ho la fica fradicia e che mi cola ormai dal perizoma direttamente sulle cosce...sono
in estasi di godimento e credo che finiti i pompini ne vorrò prendere almeno 2 fino in fondo tutti per bene dentro nella fica...ne ho troppo bisogno e lasciarla così
fradicia sarebbe da sceme!!Il ragazzino mi fà muovere bene...deve essere stato diverse volte a puttane perchè ha un ritmo lento e continuo nel farmi muovere la testa
avanti ed indietro...me lo spinge fino in gola poi lo ritrae per bene per poi rispingermelo tutto in gola!Il porco ci sà fare ed è lento a venire...non sà come godo a
fargli così lungo e lento quel pompino!!mi godo il suo cazzone cm dopo cm tutto in gola...poi lecco la cappella...lo tiro fuori dalle labbra e mi lecco l'asta...poi le
palle,le sento belle dure,segno che sono stupendamente piene di sborra,quando verrà ne farà tanta...lo sò già...poi me lo rimetto in bocca...lui gode lo sento ma se
sapesse come godo io!!!vado avanti così per un pò infine eccolo che inizia a sbuffare...il cazzo ora è duro sembra di marmo...è vicino il mio ragazzino...lo sento e mi preparo a ricevere il suo caldo seme!!!Due o tre affondi delle mie morbide labbra ed eccoloooo...lui a differenza degli altri gode in silenzio questa volta!
2-3-4 densi schizzi caldi mi arrivano in gola...mamma mia quanta ne aveva il ragazzino!!!infine si stacca dalle mie labbra...fà 2 o 3 passi indietro e se ne và...a
differenza degli altri non ha avuto bisogno del letto.Ho già fatto 3 stupendi pompini e siamo solo all'inizio..la notte è ancora lunga ed ho tanti di quei cazzi da
succhiare che mi gira la testa dal godimento!!!Guardo il 30enne con il pizzo...è un invito che lui capisce al volo e non si fà aspettare,pochi passi e me lo piazza
davanti alle labbra...sorridendomi mi dice:"sei stupenda jessyca...una signora come te...bella come te non la si può non soddisfare...prenditi il mio cazzo...è tutto
solo per te!!"
Molto galante il 30enne...gli lecco la cappella piano piano prima di prendermelo tutto in bocca...a quel punto è lui a decidere,ecco che mi prende le mani e se le
mette sul sedere e me lo spinge tutto in gola.Poi inizia a muoversi lentamente...il porco mi vuole scopare la bocca!!Inizia lentamente a muoversi avanti ed
indietro...con dolcezza mi scopa la bocca...è delizioso!!!va avanti piano piano...dolcemente...con colpetti continui mi spinge il cazzo in gola...io stringo
delicatamente con le labbra il suo cazzo,il seno mi balla stupendamente sotto i colpetti che mi dà spingendomelo deliziosamente tutto in fondo in gola,spinge piano
piano facendomi arrivare la punta del nasino tra i peli del suo pube...è magnifico mentre mi fotte in bocca con dolcezza!!Dopo qualche minuto inizia ad aumentare il
ritmo...i colpi cominciano ad essere più ravvicinati...socchiudo gli occhi vinta dal godimento...come per le altre volte anche ora un deciso MMMHHHHHHH mi esce dalla
gola mentre lui si inarca ed inizia a sborrarmi in gola!Anche lui schizza con decisione...ne aveva tanta anche lui...sento i caldi schizzi colarmi nel pancino mentre
dalla fica mi cola ancora con decisione il piacere.Va avanti ancora un pò scopandomi la bocca...poi esce,come gli altri si sdraia sul lettone vinto dal godimento.Ne
approfitto prima che si faccia sotto un altro per alzarmi un attimo dai cuscini...li riassetto perchè voglio star comoda...appena un attimo ed ecco che il palestrato
mi si pianta davanti,con decisione mi mette le mani sulle spalle e mi rispinge giù..dopo 2 secondi mi ritrovo in ginocchio ancora una volta ed ancora una volta ho un
grosso cazzo duro davanti al nasino!!!Mi guardo intorno...gli altri aspettano il loro turno già sanno che me li leccherò tutti prima della fine della serata...intanto
continuano a segarsi per tenere il cazzo duro...sicuramente eccitati dai pompini che tiro e dalla situazione molto erotica che si è venuta a creare nella stanza...una
bella fica 40enne che tira pompini con l'ingoio a tutti non capita tutti i giorni!Il palestrato mi guarda negli occhi dicendomi un deciso:"dai troia...eccone un altro
qui per te...sei una pompinara da urlo lo sai?stai facendo dei pompini stupendi...uno dopo l'altro ti prendi in bocca i cazzi come una puttana da strada...sei perfetta
come zoccola!!Senti il mio..vedrai che ti piacerà!"Finisce di parlare e senza tanti preamboli mi mette anche lui una mano tra i capelli e mi spinge la cappella sulle
labbra...spinge con dolcezza ma decisione...vuole che glielo prenda in bocca per bene il gran porco!Alzo lo sguardo...sono in ginocchio...ho il seno sodo e ben in
vista...i capelli con la coda...lo sguardo da perfetta zoccola ed un bel cazzo duro a solo 1 cm dalle labbra,lo guardo dritto negli occhi...voglio che si renda conto
bene che razza di zoccola sono...non immagina il sentirmi trattare così' quanto e come mi ecciti...la fica mi cola di brutto e il clitoride è in fibrillazione per la
forte scossa erotica che mi ha dato dandomi della zoccola e della pompinara!!Il porco non perde un attimo,lo impugna con una mano e me lo spinge in bocca...socchiudo
le labbra godendo come una porca mentre anche con lui un MMMMHHHH di puro piacere mi sfugge dalla gola,accolgo il suo cazzone in bocca leccandomi per bene la
cappella,giro la punta della lingua sul glande facendolo così godere alla grande,quel gran porco mi risponde con un deciso:"AAHHH SIIII TROIAAA COME SEI BRAVA!!"
Stringo il cazzone tra le labbra,inizio ad andare su e giù con le labbra intorno all'asta,il seno mi riprende dolcemente a dondolare...gli altri li sento tutti
intorno...sento distintamente i loro commenti e le parole che mi dicono mentre ad occhi chiusi tiro ancora una volta un favoloso pompino!E' tutto un dirmi che sono una
troia...una puttana...una pompinara...c'è chi dice ma guarda che fika che è...che seno favoloso che ha...che viso stupendo...che faccia da perfetta troia che
ha...sento le loro voci e mi eccito ancora di + sapendo che stanno godendo nel vedermi spompinare.Quello che non sanno è come godo,quanto godo e come sono eccitata nel fare tutti quei pompini stupendi a maschi sconosciuti...non sanno che ho la fica che ormai è un lago,che ho il clitoride turgido da morire e mi pulsa dal godimento,che sono eccitata da morire mentre mi stò succhiando un bel cazzo duro stupendamente messa in ginocchio davanti ad un maschio arrapato!Un'altra cosa che mi stà facendo impazzire di piacere è che non faccio in tempo a finire un pompino che subito un altro cazzo mi viene schiaffato davanti alle labbra...praticamente non ho nemmeno il tempo di pulirmi la sborra che mi cola dalle labbra,non mi fanno nemmeno respirare un attimo questi porci che mi stanno intorno...mi usano prorpio come la peggiore delle troie svuotapalle...e tutto questo mi eccita da impazzire!!
Il palestrato muove lentamente la mia testa...il porco vuole che glielo tiri lento...vuole godersi la mia bocca le mie labbra ed il mio viso fino in fondo...allunga
una mano e mi stringe con dolcezza un seno...mi titilla il capezzolo e la cosa mi eccita ancora di +...dopo un attimo mentre affondo le labbra alla radice del suo
cazzone ecco che mi esce ancora un forte MMMHHHH per come mi stà tormentando il capezzolo...il porco sà come eccitare una donna che spompina!!continua poi con l'altro
seno...mentre io continuo il mio stupendo avanti ed indietro con le labbra...insalivo l'asta,lecco la cappella,gioco con la punta della lingua sul suo glande...voglio
che goda il mio porcone....voglio che si ricordi a lungo questo favoloso pompino!Mi tira indietro la testa...lo tira fuori dalle mie labbra...mi spinge a leccargli le
palle...le lecco con dolcezza...dò colpetti con la punta della lingua alle sue palle dure,infine mi guarda negli occhi e mi dice:"che puttana che sei...fai dei pompini
che nemmeno le troie rumene li fanno così bene...li fai proprio con amore passione e ci godi come una vera zoccola...ma quanto ti piace succhiare per bene un bel cazzo
grandissima troia???
Lo guardo negli occhi anche io...voglio che veda anche lui che zoccola sono...infine gli rispo con un sorriso:"beh mi piace da morire se mi mettono davanti alle labbra
un bel cazzo duro ...sono carina ben fatta sono una signora che gode come una vera troia quando tira un pompino...questo volevi sentirmi dire?beh sei contento della
risposta brutto porco?"
Lui mi sorride mentre mi rimette il cazzo in bocca...mette la mano tra i miei capelli mentre mi spinge con forza la cappella in gola quasi a soffocarmi...la mia
risposta gli deve aver fatto rabbia perchè sono sicura vorrebbe avermi tutta per se...la mia sfrontatezza lo deve aver punto nell'orgoglio!Ricomincia a darmi il tempo
muovendomi lentamente la testa...le mie labbra stringono piano piano il cazzone...la mia lingua insaliva l'asta piano piano,ho gli occhi chiusi mentre faccio scorrere
le mie labbra piano piano su e giù,godo come una pazza nel sentirmi quel gran bel cazzo duro tutto in bocca...mio dio che pompino favoloso gli stò facendo...scommetto
che un lavoretto del genere nemmeno le troie rumene glielo hanno mai fatto così bene!!Spinge ancora la mia testa...me lo fà scivolare tutto in gola...mi sento quasi
soffocare,la cappella mi arriva davvero fino in fondo,poi lentamente mi rimanda indietro la testa e mi fà arrivare con le labbra sulla cappella,la lecco per bene
finchè non mi rispinge la testa avanti e così facendo mi rimanda la cappella fino in gola,che gran porco che è...si stà facendo fare un pompino da sogno e lo sà
bene!!Il seno mi balla dolcemente al ritmo del pompino...lo sento dondolare stupendamente,apro un attimo gli occhi e vedo nella penombra gli altri uomini che si godono lo spettacolo segandosi lentamente,infine sento il palestrato che inizia a sbuffare...segno che è vicino...affondo le labbra fino alla base dell'asta 1,2,3,4
volte...così facendo lo porto al limite...ancora 1 o 2 affondi delicati delle mie labbra e sò che verrà!!Inizia a gemere prima..a sbuffare + forte poi...infine dandomi
della puttana inizia a sborrarmi in gola...stringo con dolcezza le labbra intorno al suo cazzo duro e vado ancora avanti ed indietro...mi gode in gola pienamente...gli
lecco con passione la cappella ancora un pò infine esce dalla mia bocca per stendersi sui 2 lettoni della sala sfinito.E sono 6...6 pompini favolosi...e ci sono ancora
ben 4 uomini che mi stanno intorno!Guardo con voglia il ragazzino 20enne biondino...lo invito ad avvicinarsi,non se lo fà ripetere e in un attimo è davanti a me,lo
guardo dal basso all'alto...è molto carino un viso pulito e da ragazzo,mi piace molto.Gli lecco le cosce...la pancia...struscio il mio seno alle sue gambe,infine lo
guardo negli occhi mentre con una mano gli sfioro il cazzo....mi sorride ed è quasi timido,prendo il suo cazzo in mano e lo avvicino alle mie labbra.Mi guarda ancora
una volta...sembra quasi incredulo mentre gli prendo la cappella in bocca...io una bella signora 40enne che si prende in bocca il suo cazzo duro,sicuramente,glielo
leggo negli occhi,gli sembrerà di sognare!resta in piedi guardandomi dall'alto mentre io inizio a leccargli la cappella prima l'asta poi infine scendo e con la punta
della lingua gli slinguo con dolcezza piano piano le palle.Le sento dure e sode,segno che non si masturba spesso e quindi che le ha belle piene,penso che quando verrà
mi ingozzerà di calda sborra e la cosa mi eccita come una pazza!Me lo rimetto in bocca...inizio il mio lento avanti ed indietro,le labbra scivolano lentamente
sull'asta mentre lui mi guarda muovermi dall'alto,io prendo la sua mano e me la appoggio alla testa...voglio che sia lui a condurre il gioco e glielo faccio capire
così.Un attimo dopo inizia a muovermi la testa...mi fà andare avanti...poi indietro..poi di nuovo avanti...un lento movimento che lo stà facendo impazzire...lo sento
distintamente fare continuamente un ben chiaro:"AAHHH SIII SIII AHHH" di pieno godimento,i seni mi ballano di nuovo dolcemente mentre le mie labbra e la mia lingua lo stanno spompinando in un modo stupendo!Affondo piano piano le labbra fino al pube...me lo mando tutto in gola...poi rivado indietro ed ecco che dopo poco inizia a
respirare più marcatamente...segno che stà per venire.Allora affondo di nuovo...rivado indietro e riaffondo ancora 1,2,3 volte,gli affondi lo portano a godere quasi subito...inizia a godere dicendomi che sono stupenda...bellissima...che mi adora per come lo faccio morire,infine eccolo sborrare...densi schizzi mi arrivano dritti in
gola...sono caldi densi e ripetuti fiotti di sborra calda quelli che mi dona,inghiotto con un ben deciso MMMHHHH mentre continuo a spompinarlo ancora un pò.Alla fine
gli lecco la cappella,le ultime goccie mi restano sulle labbra mentre il mio ragazzino vinto dal piacere si affloscia sui 2 lettoni insieme a tutti gli altri che hanno
provato le mie labbra.
FINE PRIMA PARTE
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10 years ago
admin, 75
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La mia prima volta prima parte
Ricordo come fosse ieri, preso attraverso il sistema videotel, un primordiale mezzo di comunicazione messo a disposizione dalla telecom, allora così chattava a Lit. 2.000 per minuto. Conobbi una coppia di CALTANISSETTA, "paola e Carlo" per questioni di privacy, dopo approcci di chat arriva il loro cellulare, un paio di telefonate e via per la volta di CALTANISSETTA. Ci incontriamo al bar della città con il marito, un caffè una sommaria conoscenza e via per casa loro, ricordo anche la via, ma per questioni di opportuna privacy ometto. Si arriva e la scena non è delle più qualificanti, la moglie fisico perfetto donna bellissima, aveva in braccio un neonato di appena 2 anni, vi ammetto che la sensazione non è stata delle più belle, ma tenete conto che avevo appena 30 anni un cazzo duro tra le gambe "emozione del primo incontro" l'avrei posseduta anche con il bimbo in braccio. Lei subito si scusa per l'insolita situazione, ma, la baby sitter stava per arrivare, infatti dopo un'altro caffè, suona il citofono, sono io (anna) sale, ci presentiamo io come un loro vecchio amico, e dopo qualche minuto la baby sitter lascia la casa, a qual punto restiamo io ed il. Marito in salone a parlare, lei dopo qualche minuto esce, dopo una doccia di cui ne percepisco il rip umore dell'acqua, ed entra in salone, con una vestaglia in sorta trasparente, perizoma reggicalze nero in pelle, uno splendore, e tutto il mio imbarazzo dalla patta dei pantaloni. Dopo qualche convenevole il marito mette un disco ( erano gli anni 90) non ricordo di chi ma una musica da camera,clei il caffè in mani, seminuda, inizia a leggermente a volteggiare, e la vestaglia, unica cosa che copriva il suo corpo, dalle forme toniche e voluttuose, inizia a scostarsi causa la forza centrifuga. Da li io imbarazzatissimo ed ancora cadetto del gioco, mi blocco, ero quasi pietrificato nel mia poltrona, allora grazie a Giorgio, i L marito, che mi si avvicina ad un'orecchio e mi sussurra, "la vorresti scoparla per ore ?", io annuisco con la testa, lui mi mette una mani su una spalla per indicarmi vai,,,. Mi alzo poso il mio bicchiere su un tavolino che stava li tra le poltrone, mi avvicini a lei, lei un odore di borotalco mischiato ad un essenza di profumo preziosissima, mi avvicini, la cigno, e le sussurro qualcosa in un orecchio..lei mi stringe ed inizia a baciarmi in bocca, con un passionale bacio alla francese. Dopo di che, si inginocchia mi sbottona la patta, e scatta fuori come una molla il mio membro eretto da tempo, ne ha appena il tempo ad apprezzare le dimensioni, pronunciando un "Ahpperò" che subito prova ad affondare la sua bocca su di esso, ma ahimè era u a donna dalla bocca stretta, e colpa mia il mio membro è molto largo ma molto, non riesce ad afferrarlo tutto come lei pensava, la cosa gli crea parecchio fastidio, in quanto la signora è un amante del rapporto orale, allora si rivolge al marito, con tono scherzoso e gli dice, adesso visto che non la smetti di portarmi in casa maschi con cazzi abnormi, ed lui ha il cazzo così grosso che io no n riesco a prenderlo tutto, lo succhi tu,,,! Rivolgendosi a me mi disse ti spiacerebbe se mio marito ti desse una ciucciatine, io con il cuore in gola, gli dico, ma con pochissima convinzione, io penso di essere etero, ma l'idea brulicava nel mio cervello a mille, allora aggiungo; magari provate in due? Nemmeno il tempo di proferire la frase che il marito era li al suo fiancho a giocare con il mio cazzo se lo passavano l'uno con l'altro, quando volevano farlo sparire in bocca era il momento di giorgio, lei invece giocava con la punta ed i testicoli scendendo con la lingua fino al mio ano...non vi nascondo che dopo due minuti di grande "aspirazione" gli ho rilasciato due o tre fiotti di calda sperma in gola ad entrambi, che malgrado fosse poca liquida la condividevano passandosela tra di loro finché non spari, penso nel.Ventre di lei..fine prima parte vi dico solo che sono rimasto a casa loro un intero giorno fino all'alba dell'indomani..
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10 years ago
tenereamentetuo1,
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La mia prima volta con una coppia
Era fine estate, e una mia coppia amica si era sposata. Tornata dal viaggio di nozze, mi invitano a casa per un pranzo domenicale e per vedere la prima partita di campionato. Accetto l’invito.
Tra di noi c’è sempre stata confidenza, si scherzava, si alludeva ma sempre senza mai esagerare. Lei mi ha sempre eccitato, con le sue forme, le sue labbra ed i suoi modi di fare.
Pranziamo e ci mettiamo sul divano, noi di lato e lei al centro, a vedere un po di TV in attesa della partita.
Lei chiede al marito di massaggiarle un po’ i piedi e poggia la sua testa sul mio petto. Mentre viene massaggiata, piano piano passa la sua mano sulla mia maglia, fino ai capezzoli, solleticandoli; già da li, mi iniziò a salire un desiderio.
Dopo poco lei si mette dritta tra noi, e parlando del più e del meno, noto che la sua mano accarezza il cazzo del marito da sopra il pantalone.
Rimasi alquanto imbarazzato, ma quando il marito, vedendo che avevo notato, mi guarda, mi sorride e mi fa un occhiolino, iniziai a capire, senza sapere però, dove potevo fermarmi.
Lei con molta calma e sorridente, inizia ad accarezzare anche me da sopra il pantalone; erano anni che aspettavo quel momento.
Ero li a godermi quei momenti, desideroso di averne altri e più profondi.
Lei si alzò, si tolse la maglia, si risedette tra di noi, si chinò con la testa sul marito, gli caccia il cazzo fuori ed inizia a pomparlo, mentre continuava ad accarezzarmi. Sentivo la sua mano stringermelo forte e mi piaceva. Ormai la sentivo eccitatissima.
Dopo alcuni minuti, si alza, si spoglia completamente molto velocemente, si risiede tra noi e con veemenza, mia abbassa i pantaloni e lo prende in mano, baciandolo e leccandolo, mentre il marito le accarezzava il culo e figa. Lei ansimava, godeva e si strofinava il mio cazzo sul suo viso.
Lei lentamente si inginocchia davanti al divano, ed alterna nella sua bocca, il mio cazzo e quello del marito.
Antonio, il marito, la prende e la fa sedere su di lui, facendosi cavalcare. La sentivo urlare come una maiala e mi piaceva, ma non sapevo se li avesse fatto piacere un mio introdursi tra loro, non sapendo fin dove potevo. Mi alzai sullo schienale del divano, e lei mentre cavalcava il marito, mi stringeva il cazzo.
Il marito mi guardava e mi faceva domande tipo: “ti piace?”, “cosa ne pensi della mia troia?” “hai visto che pompini che fa?”, mentre io la spronavo a prenderlo in bocca.
Lei raggiunge un orgasmo gridando come una pazza, rallenta il suo ritmo sempre cavalcando il marito. Antonio mi guarda, mi da un preservativo e dice: “entra e sfondale il culo”.
Non me lo faccio ripetere, ero eccitato come un toro. Fu la mia prima doppia, e mi piaceva.
Lei chiese di avvertirla quando stavamo per venire. Non passò tanto tempo e lei ci chiese di alzarci.
Mi tolse il preservativo, si inginocchiò a terra e ci segava entrambe, per farsi venire addosso. Ci fu un’esplosione di sperma, tra il suo viso, la sua bocca, i suoi seni.
E da li che si è rafforzata un’amicizia, ed è nato un nuovo aspetto piccante tra noi
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10 years ago
riservatodoc,
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Laura e laria footing sull'argine parte 2
"Smetto con Laura e la situazione si capovolge, Laura a pancia sotto con sto bel culone sodo che slinguazza il clitoride dell'altra e Ilaria attaccata con la..."
Le fermo,non ce la faccio piu',vorrei anche scoparle se si fanno scopare ma ho il cazzo che pulsa sono in sinapsi di sperma,allora gli dico:ma perche' non andiamo di la' in camera da letto?Prendo tempo,intanto lascio che si calmi tutta la mia eccitazione.Andiamo in camera io in mezzo,Laura a destra e Ilaria a sinistra,slinguo ancora un po' con Laura,nel mentre Ilaria parte verso la fica fradicia dell amica gli allarga le gambe ed incomincia a leccarla,allora mi alzo in piedi sul letto prendo la testa di Laura gli appoggio la cappella sulle labbra,lei spalanca la bocca ed io incomincio a scoparla,rivolto verso il muro,con una mano tengo la sua testa,con l'altra tengo la spalliera del letto e pompo pompo,vedo il segno del mio cazzo sulla sua guancia mentre e' dentro,dallo specchio dell'armadio vedo io che fotto la gola di Laura e vedo Ilaria che a pancia sotto si gusta a colpi di lingua la fica dell'amica.E' tutto cosi' bellissimo,sono sudato ma non sento fatica ne caldo,mi sto gustando queste troiette senza limiti.Smetto con Laura e la situazione si capovolge,Laura a pancia sotto con sto bel culone sodo che slinguazza il clitoride dell'altra e Ilaria attaccata con la testa alla spalliera che si fa scopare la bocca.Sono esausto,devo prendere tempo,devo far tornare indietro quell'accumulo di sperma che ho dentro e che sta per esondare,allora gli dico:ora mettetevi vicine a gambe larghe che voglio sentire il gusto delle vostre passerine,non se lo fanno dire due volte,incomincio a leccare una e a sditalinare l'altra e viceversa,fichette sbrodolate dal sapore intenso e ineccepibilmente buonissimo,evito di strusciarmi col cazzo nelle lenzuola per ritardare la mia schizzata quindi lecco muovendo solo il busto,la stanza e' piena di odori buoni,misti a profumo di bagnoschiuma,le due puttanelle gemono godono,e con voce lieve mi dicono ancora luca,dai leccami ancora,proseguo per un buon quarto d' ora,ora voglio scoparle visto che la pausa leccata mi ha calmato il canale spermatico.Prendo i preservativi nel cassetto del mio comodino,me lo infilo e via,la prima e' Laura,mi siede sul cazzo a spegnimoccolo,il mio cazzo entra come un missile e Laura incomincia a cavalcarmi,mentre Ilaria gli bacia i seni,Ilaria ha dei piedini bellissimi,le faccio mollare le tette di Laura,gli prendo i piedi e me li succhio mentre l'amica mi cavalca come una disperata,ora voglio andare sopra,faccio mettere giu Laura e mentre bacio Ilaria mi scopo alla missionaria quell'altra,ha una fica caldissima e bagnatissima,che fa quel rumore tipo pernacchietta quando lo infilo dentro,Ora per ultimo voglio fottere anche Ilaria,si mette a pecorina ed io la penetro,e' strettissima,fantastica,geme come una cagna,Laura non perde tempo,nel frattempo mi bacia il collo,Ilaria praticamente viene subitissimo,ma la voglio scopare guardandola in faccia,quindi la giro e la scopo come prima ho fatto con Laura.Basta devo schizzare,mi levo il condom,le due troie si inginocchiano e mi fanno un pompino a stereo,colpi di lingua sul frenulo e sulle palle,gli tengo la testa e finalmente vengo come non son mai venuto,e loro continuano a slinguazzarmi il cazzo e a guardarmi e a sorridere,e' stato un incontro imperiale,le due troie si abbracciano a me ci fumiamo una bella sigaretta e poi andiamo a riaccendere il fuoco sotto la pentola per cuocere gli spaghetti e riprendere energie!Da quel momento in noi si e' creata una sorta di complicita' e almeno una volta al mese,ripetiamo l'esperienza a casa mia ma solo ed esclusivamente dopo il footing sull' argine!Piccole troie crescono..
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10 years ago
admin, 75
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Laura e ilaria footing sull'argine parte 1
Sono circa le 19:30,finisco il lavoro e come tutte le sere per accorciare la strada passo sull'argine per tornare a casa.Giornata faticosa piu' di testa che di fisico ma non avrei mai pensato che quell'argine,quella sera mi avrebbe portato tanto piacere.Faccio circa 2 km e in lontananza vedo 2 ragazze che fanno footing,una in calzoncini corti e canottierina,l'altra in pantaloncini da ciclista e maglietta.Continuo a proseguire e circa una 40ina di metri da loro le riconosco,sono proprio Laura e Ilaria che stanno buttando giu' calorie.Siamo conoscenti di lunga data,passano sempre in ufficio da me,a volte ci prendiamo un caffe' e facciamo discorsi,sono molto carine con me.anche tra loro due c e' un intesa particolare non dico a livelli di omosessualita' ma sono amiche amiche,Laura un po' in carne,ma quella carne soda senza cedimenti,senza cellulite,insomma molto appetibile,22 anni capelli a caschetto fino alle spalle,occhioni verdi,deesei direi una terza abbondante e con un sorriso bellissimo;Ilaria,biondina,capello lungo,magrissima ma molto sensuale,visetto chiaro con le lentiggini,carinissima,19 anni,labbra fini ma appetitose,seni piccoli e un culetto che sembra un posacenere,bello tornito.Insomma due belle tipette,non strafighe ma interessantissime.Torniamo a noi,piano piano mi accosto e in uno spiazzetto mi fermo,loro mi raggiungono e con la scusa dell acqua fresca,parliamo un minutino e gli chiedo se gli andava di prendere qualcosa da bere,in un barettino poco distante da li' nelle vicianze di casa mia.Laura dicendo qualcosa a Ilaria mi dice:e se andassimo a bere qualcosa da te,visto che sei vicino e noi sudate come siamo non ci va di entrare in un bar?Mi sarei aspettato qualsiasi risposta ma non quella.non mi faccio scappare l'occasione e gli dico:ho solo birre nel frigo,Ilaria con una risatina mi dice:meglio.Le faccio salire in macchina e tra una battuta e un altra arriviamo da me.Entriamo,vanno a lavarsi le mani e credo a fare pipi' come fanno di solito le donne,sempre in coppia,Tiro fuori una decina di lattine di birra due patatine,due olivette e le attendo in cucina.Passano circa 5 minuti ed eccole,ci sediamo e cominciamo a bere e a sgranocchiare,io cerco di tenermi con le birre,ma loro tracannano che sembrano dei tedeschi,all oktober feist.Ed ecco che le patatine e le olive non bastano piu',Laura dice di avere fame ed io prendo la palla al balzo e gli dico:e se facessimo due spaghetti semplici al pomodoro?Si si ok mi rispondono ed io comincio a riempire la pentola per la pasta e con la mia sfacciataggine gli dico ancora:perche' non vi fate una doccia cosi' dopo mangiate meglio.Detto fatto,partono di nuovo in coppia e vanno a farsi la doccia,un po' traballanti per le birre che hanno bevuto.Mentre sto per salare l'acqua,senza nessun motivo mi vedo arrivar in cucina Laura,ancora bagnata dalla doccia completamente nuda che con un sorrisino mi dice:Luca ti va di venirci a lavare la schiena?Io basito spengo il gas sotto la pentola e senza farmelo dire 2 volte parto di corsa verso il bagno,mi trovo uno spettacolo incredibile,le due bamboline completamente nude appoggiate al lavandino,nude come le aveva fatte mamma che si baciavano e si toccavano,il bagno per terra allagato gli asciugamani sparsi per la stanza e queste due meravigliose porcelline che si continuavano a baciare a toccare a gemere e a sospirare.Visto che spettacoli cosi' capitano poche volte nella vita mi spoglio a velocita' del suono e mi infilo nel box doccia lasciando la porta aperta(intanto era gia' tutto bagnato per terra)e mentre le guardo mi do' una docciata anche io e loro continuano,un po' perche' si divertivano ed un po' per stuzzicarmi e vedere la mia reazione!Sembrava il set di un film porno,io con il cazzo duro come il marmo e ste due che si sgrillettavano e si slinguavano come le migliori attrici hard;ma non era un film era casa mia,con le mie amiche,nel mio bagno,fatta la doccia in tempi olimpionici,mi avvicino e Laura con i suoi occhioni mi fa un cenno come per dirmi:ti muovi?Sapete in quei casi non sai mai come comportarti,hai paura di sbagliare qualcosa facendo finire il gioco!Mi avvicino,Laura senza indugi lascia le labbra di Ilaria e mi sbatte la lingua in bocca ed incomincia a toccarmi le natiche i fianchi,mentre Ilaria,la bacia sul collo e me lo prende in mano,lascio la bocca di Laura ed infilo la lingua in bocca a Ilaria,mi sento un dio,Laura si abbassa inginocchiandosi e me lo prende in bocca mentre io lavoro con le dita il culetto e la fichetta di Ilaria che tra doccia e altro e' bagnatissima,Laura succhia e vi assicuro,succhia come una regina,ogni tanto credo di sognare ma no e' vero,sto sditalinando una fichetta di una 19enne e una 22enne mi sta' facendo un pompino da guinness e a 40 anni certe cose,praticamente non ti capitano mai.Ora fanno cambio Ilaria mi sbocchina e laura si sta facendo sditalinare mentre mi bacia.Le fermo,non ce la faccio piu',vorrei anche scoparle se si fanno scopare ma ho il cazzo che pulsa sono in sinapsi di sperma..
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10 years ago
admin, 75
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Paura di essere scoperti...
Qualche anno fa’ ero fidanzato e convivevo con una ragazza di 26 anni,possedevo un negozietto di prodotti erboristici a Padova.Il maggior numero dei clienti era composto da donne di qualsiasi eta’,dai 18 ai 60 anni,a volte donne e ragazze bellissime e a volte cessi mostruosi.Si sa un po’ di savoir faire,qualche complimento al momento giusto,ti fanno aumentare le vendite e a volte fanno scattare scintille dove si attirano i sessi opposti.Io sempre molto educato,sorridente e diciamolo di aspetto gradevole,con qualche ragazza o donna ci provavo,ma grazie al cielo i rimbalzi erano sempre positivi e le mie scopatine di striscio me le sono fatte.Un giorno di ottobre entra in negozio una signora sui 45 anni,capello nero lungo,sorridente,profilo greco,labbra carnose ma non troppo,mani tenute benissimo con unghie lunghe smaltate di rosso,aveva un paio di scarpe tacco 12,che circondavano un piedino molto bello e delle caviglie fini,calza nera velata,una gonna fino al ginocchio,ed un piumino tipo moncler che aperto nel decollete’ spingeva fuori l’accenno di due bei seni,una terza misura,forse la misura perfetta per una donna,ne troppo grande ne troppo piccolo,e un bel culetto tornito.Era leggermente truccata ma non con quei trucchi pesanti .Mi chiese di qualche articolo naturale tipo crema viso,crema notte e crema per le mani e tra una prova e un'altra cominciammo a parlare e a scoprire che avevamo molte cose in comune.Era dolcissima,molto fine e femminile,insomma il tipo di donna che vorresti nel letto tutte le sere.Ando’ avanti per un mesetto ed un giorno si e l’altro no,con la scusa di passare a salutarmi,parlavamo dieci minuti e qualche volta prendevamo un caffe’ insieme.Eravamo entrati molto in confidenza,ma sia io che lei convivevamo e lei abitando praticamente due portoni piu’ avanti del negozio aveva paura di essere vista dal marito,che poteva sospettare qualcosa visto i passaggi che lei faceva da me,ed io stessa situazione,avevo il terrore che la mia convivente dato che passava spessissimo da me potesse anche lei sospettare qualcosa.La dolce signora si chiamava Enrica,ci eravamo scambiati il cell ed ogni tanto ci scrivevamo qualche sms piccante,con la cura sempre di leggerli e cancellarli.Una sera verso le 19.00 mi arriva un sms ,era Enrica,mi aveva scritto:Ciao occhioni,ti va di venire a casa mia a portarmi due o tre prodotti,che io mi sono slogata una caviglia e non riesco a venire a prenderli?Pensai un attimo e gli risposi,certo Enrica dimmi i prodotti che alle 19:30 chiudo e te li porto.Mi sembrava tutto alquanto strano,ma stetti al gioco anche se la fobia di trovare il marito mi dava addosso.Chiusi il negozio,arrivai sotto il suo portone,gli feci uno squillo e dal citofono la sua voce mi disse:3° piano,feci le scale a due a due,arrivai dalla porta,era socchiusa,chiesi permesso ed entrai,lei era in cucina,la casa era calda,colorata,con quadri impressionisti alle pareti,la cucina era rossa rubino,ordinata,con il classico cestino di frutta in mezzo al tavolo.Mi disse ciao occhioni,ma secondo te,ti sembro la tipa che si sloga la caviglia?Ho trovato una scusa per farti venire da me,visto che mio marito e’ fuori per lavoro fino a sabato.Non credetti alle mie orecchie ed ai miei occhi,era vestita con un paio di fuseaux neri,infradito,ed una t-shirt della Monella Vagabonda,era semplice ma bellissima,ed i suoi piedini ed i suoi seni erano bellissimi come avevo immaginato.Si avvicino’ a me incomincio’ a baciarmi le guance,il collo,e poi le nostre labbra si unirono come due calamite!|Mentre ci baciavamo,incomincio’ a tastarmi il pacco e a slacciarmi i bottoni dei jeans,mi sbottono’ la camicia e dal collo,mi bacio’ i seni,l’addome e tutto di un colpo si abbasso’ e mi prese il cazzo in bocca.Ero eccitatissimo,lei succhiava come una dea,e mentre succhiava,ogni tanto alzava gli occhi e mi guardava dal basso verso l’alto con un fare malizioso ma dolce allo stesso tempo.Si stacco’ all’ improvviso dal cazzo,mi prese per mano e mi disse:andiamo di la’ che ho voglia di te!La seguii,arrivammo in camera,mi levo’ la camicia,mi levo’ le scarpe,i jeans e mi butto’ sul letto,poi si spoglio’,si vedeva che non era una ragazzina,ma aveva davvero un bel fisico,Sali’ anche lei sul letto e con avidita’ si mise di nuovo a succhiarmi il cazzo mentre io con le dita gli accarezzavo i seni e la sditalinavo,era completamente depilata,una fica che sembrava un albicocca,bagnatissima,quasi colava.A quel punto mi mise il culo in faccia e facemmo un 69 di quelli fantastici,era profumata liscia,si bagnava di continuo ed io mi dissetavo volentieri alla sua fonte,feci giusto in tempo a mettermi il condom,che mi stava gia’ cavalcando a smorzacandela,poi lei sotto io sopra mentre la fottevo gli succhiavo i piedi e lei andava in estasi,poi pecorina,un po’ di fianco e via cosi’!Eravamo senza freni inibitori,io grugnivo dal piacere,la insultavo dandogli della cagna e della puttana,e lei godeva ancora di piu,siamo quasi sfiniti e lei mi guarda di colpo e mi dice:mi vuoi scopare il culo?ti va’?Non gli risposi nemmeno,la misi di nuovo a pecorina e gli infilai con fatica il cazzo nel buchetto del culo,cominciai a pompare,stavo per scoppiare, gli dissi:non ce la faccio piu’ devo schizzare Enrica!Mi guardo’ mi levo’ il preservativo e se lo prese ancora in bocca,diede ancora due colpi di lingua e mi fece appoggiare con la schiena alla spalliera del letto,e prese il mio cazzo con i suoi piedini,dicendomi:lo so che ti piacciono e’ da quando sei arrivato che me li guardi e me li succhi!!!!!Mi fece una sega con i piedi e vi assicuro una schizzata cosi’ dovrebbe restare negli annuali delle schizzate!Soddisfatti entrambi,ci rivestiamo,ci congediamo e per circa tre mesetti abbiamo ripetuto la situazione a casa sua quando il marito era via,nel mio garage e nel negozio con le serrande abbassate,avidi di piacere ma con la paura di essere scoperti dai nostri partner..
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10 years ago
admin, 75
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Claudia la ragazza con il cazzo...
Era l’estate del 2003 ed io in vacanza in Liguria nella mia terra natia,decisi di incontrare dei miei vecchi amici per andare a mangiare fuori e poi a ballare,insomma di fare una serata diversa dalle solite serate dei che facevamo noi,con mogli e figli.optammo per la discoteca:La Cannicia a Marina di Pietrasanta in Versilia:Cena fuori,pesce e vino bianco e poi via verso il divertimento,io,Enrico,Costantino e Ruggero:Da casa mia in liguria nel golfo del tigullio la Versilia e’ distante circa una quarantina di minuti di macchina:Con la speranza di rimorchiare,usciti dal ristorante ognuno uso’ la sua macchina per arrivare in discoteca,cosi’ si evitavano,discorsi e obblighi per chi voleva andarsene prima o dopo.Arrivammo la’,un fiume di gente,macchine posteggiate ovunque,era ancora presto,circa le 2 del mattino e gli sciami di persone continuavano ad arrivare,un ora di coda e finalmente siamo dentro a quel carnaio,ci avviamo al bar,ordiniamo 4 drink e tra sguardi di ragazze,musica assordante,caldo,riusciamo ad arrivare a bordo pista,Enrico attacca bottone con una,Costantino sorseggia il suo gintonic,Ruggero balla come un deficiente ed io mi metto a ballare vicina a una tipetta molto carina,fisichetto perfetto sui 20 anni,con tacchi,jeans ed una magliettina trasparente che faceva risaltare i suoi seni.Sicuramente gli piaccio perchè vedo che mi sorride,mi chiede il nome,io gli chiedo il suo,insomma l’approccio era sicuro.Ancora due salti e gli dico,ti va di bere qualcosa,mi accenna di si’,non si capiva tanto la voce perchè la musica era veramente forte.ci avviamo verso il bar,io mi faccio una coca e rum e lei prende un gin e tonica,e’ molto carina,bei lineamenti,pelle abbronzata,mani curate con unghie lunghe,piedini stupendi e affusolati,occhioni blu,capelli fino alle spalle fermati con un fermaglio,labbra carnose ma sicuramente rifatte,pero’ ha una voce strana,roca,ma non maschile.Incominciano a venirmi dei dubbi,ma le ombre delle luci non mi fanno vedere bene il collo e quindi non posso sapere se e’ un trans o una donna. Oramai sono qui,’e’ la mia serata e male che vada,un pompino me lo farà.Passa ancora un oretta,e lei,entra sempre più in confidenza con me,fino al punto che in pista mi butta la lingua in bocca,a quel punto senza farmi notare le accarezzo il collo e vedo che ha il pomo d’ Adamo è un transessuale sicuramente.beh non c e’ problema,gli chiedo se gli va’ di fare un giro lei mi dice di si,mi congedo con i miei amici e ci avviamo verso la macchina,un'altra ventina di minuti di coda per poter uscire dal parcheggio e poi via,autostrada,al primo autogrill ci si ferma per un caffè e li’ ogni mio dubbio prende conferma,e’ come avevo immaginato,ma la voglia e’ tanta e lei o lui come volete chiamarla e’ veramente carina,femminile nelle movenze più di una donna ed ha un fisico meraviglioso,si prende il caffè si fa due discorsi e lei come per paura che io lo scoprissi prima,mi racconta che fin da piccola era un maschietto ma si sentiva una femminuccia,giocava con le ragazze,e di nascosto portava intimo femminile,fino ai 18 che andò a vivere da sola,e si mise in cura di ormoni,e si rifece i seni.Effettivamente a parte la vocetta un po’ più roca e il pomo d’Adamo era una donna a tutti gli effetti.La buttai li’,gli dissi:ti va di venire da me stanotte a Rapallo e fermarti a dormire li’?Senza pensarci due volte,mi rispose :ok,mando un messaggio alla mia coinquilina che non torno e andiamo.Me la presi molto comoda,senza superare i 100 km,e lei si approccio’ a me ancora di più,comincio a tastarmi il pacco,a baciarmi il collo,fino al punto che mi tiro’ fuori il cazzo e comincio’ a smanettarlo,tutto ad un tratto,mi guardo’ e mi disse:ti va se te lo succhio,ma mi raccomando tu guida e stai attento,in un attimo sentii la sua bocca calda,sulla mia cappella che andava su e giù,era difficile guidare ma la cosa era eccitante,mi piaceva,continuo’ senza sosta,fino al punto che gli dissi:Chiara sto’ per venire,mi rispose:tranquillo ho sete,ancora due succhiate e schizzai come un idrante nella sua gola,la ingoio’ tutta.tiro su la testa si pulì con la lingua quelle gocce che gli erano rimaste sulle labbra e mi disse:ti e’ piaciuto?Certo e’ stato fantastico!Il resto a casa quando arriviamo,ribatte’ lei,sempre che ce la fai ancora e scoppio’ in una risatina.Arrivammo a casa,probabilmente per la situazione,ormai il sonno era passato ero di nuovo eccitato,entrammo in casa,in due minuti ci trovammo sul letto e lei incomincio’ di nuovo con un solenne pompino,succhiava fortissimo,probabilmente aveva un dente scheggiato nella succhiata me lo rigava,ma il pompino era ancora meglio,io ero di nuovo al massimo dell’erezione,mi guardo e mi disse dai spogliamoci tutti,certo risposi,aveva un fisico da fare invidia a una velina,bella,magra,culetto a mandolino,seni finti ma non grandi,quasi come due tette femminili,un cazzetto che sembrava un clitoride, piccolino,quasi inesistente,due palline piccolissime,ci mettemmo a 69 e lei mi disse lascialo stare il cazzo,non sento nulla anche se lo tocchi,leccami per bene il culo,che mi fa impazzire! Parti’ una leccata da paura,poi si giro’e dopo avermi messo il preservativo,si fece inculare,il cazzo entro’ come nel burro,aveva un buchetto fantastico,mi cavalco’ per dieci minuti,godevamo come ossessi,era bellissimo sentire quella voce un po’ rauca che gemeva,mi disse di insultarla ed io cominciai,poi la misi a pecorina e la scopai per bene in quella posizione,era divina,godeva proprio come una donna,mi piaceva sentire le mie palle che facevano rumore mentre la inchiappettavo,per finire si mise sotto mi mise le gambe in spalla e si fece montare un po’ cosi’,stremato ma contento,l’avvisai della mia prossima venuta,mi sfilo’ il condom,lo prese in bocca e si fece di nuovo una scorpacciata di seme caldo.Stanchi,accaldati ma felici ci addormentammo abbracciati.Verso le 11 della mattina dopo mi svegliai prima di lei,preparai il caffè vedendo quel bel culetto me lo presi ancora a cappellate fino a mezzogiorno,mentre lei dormiva,e gli venni sulla schiena!Avevo superato le mie aspettative,e’ stato,diverso ma meraviglioso..
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10 years ago
admin, 75
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I vicini africani....
Sopra la mia abitazione vive una famiglia di extra comunitari,lui 26 anni,lei 23 ed una sorella di lei di 20 anni o poco piu',gente tranquilla,pulita che rispetta le regole condominiali e non crea nessun tipo di problema.Lui un bel ragazzotto ,fisico normale,lei una bella donna di colore,magra con quel bel culo,tratti somatici fini,capelli ricci con le treccine,una bellissima bocca e con una simpatia fuori dalla norma,la sorella un po' piu' in carne ma molto carina.Spesso ci capita di incontrarci durante il giorno nei dintorni dell'abitazione o nel bar li' vicino,con lui beviamo spesso una birra,un caffe' e ci scambiamo 4 chiacchiere visto che parla molto bene l'italiano,insomma siamo entrati in confidenza e qualche sera fa li ho invitati a mangiare da me tutti e tre,lui fa l'operaio,lei fa la traduttrice e la sorella piu' piccola e' disoccupata,organizziamo la cena,bella serata,ma ad un certo punto vedo che lui con la sorella di lei trovano una scusa per andare a casa e a me mi lasciano con la moglie,al momento non ci vedo niente di strano visto che non conosco le abitudini della loro famiglia,ma il tempo passa e dopo circa un oretta,di lui non so piu' niente e mi ritrovo con la moglie a scherzare un po' pesante.La serata finisce,lei esce e torna a casa e tutto torna normale.Il giorno dopo incontro lui al bar e tra una birretta e l'altra incomincia a spiegarmi che la sera della cena lui era andato a scopare con la sorella della moglie e che quella relazione durava gia' da un po' di tempo e la moglie sapeva tutto.Basito incomincio a capire la ragione del perche' la mogliettina ci aveva provato con me.Un pomeriggio la mogliettina essendo sola a casa mi invita da lei a prendere un caffe',e mi spiega per benino tutta la situazione disperandosi un po' e piangendo,io da buon vicino gli do' la mia spalla per consolarsi ma li' succede quello che speravo succedesse ed incominciamo a baciarci intensamente,le sue labbra sembrano di velluto e quella lingua che si intreccia con la mia ha un energia incredibile,dalla cucina passiamo al divano,incominciamo a toccarci,le sfilo la maglietta ed incomincio a succhiarle i seni,belli sodi,non grandi ma con un capezzolo che con due leccate diventa duro come un chiodo,lei di risposta incomincia a toccarmi il pacco,mi slaccia la cintura,mi apre la cerniera ed incomincia a masturbare il mio cazzo durissimo con foga come se fosse mesi che non ne menava uno,mi leva la maglietta ed incomincia a baciarmi il collo,i seni e scende giu',fino a trovarsi faccia a faccia con la mia cappela e a farla scomparire nella sua bocca,succhia come un idrovora,mi da dei colpi con la lingua sul frenulo che mi fanno letteralmente andare in estasi,mi alzo in piedi,mi levo i calzoni ormai scesi a mezza gamba,mi sfilo i boxer,la prendo per le treccine e gli scopo la bocca per bene,a colpi fluidi e decisi,glielo infilo tanto dentro che posso sentirgli la gola con la cappella,vedo la forma del mio cazzo sulle sue guance,lei geme gli piace essere trattata cosi',la prendo per mano e la porto in camera,la spoglio definitivamente,si mette in ginocchio sul letto e continua a lavorarmi di bocca,poi mi fa stendere a pancia in su e mi lecca il buco del culo,le palle,e' una maestra nell'arte dell orale,ora la giro,gli succhio di nuovo i seni e scendo fino alla sua vagina,piccola con labbra sporgenti profumata ma con quell'essenza naturale selvatica che hanno il 90 per centro delle donne di colore,la lecco per bene sento che gode,poi mi tiro su la metto a pecora e finalmente gli infilo il cazzo dentro e comincio a fotterla con foga,e' fradicia,gli piace,cambiamo posizione,e' veramente una cagnetta in calore,ci diamo per un po',la rimetto a pecorina e vedo che mi allarga il buchetto del culo,che se lo inumidisce con le dita come a dirmi di incularla,non ci penso due volte,gli infilo la lingua in culo,la lecco per un po' e poi finalmente la sodomizzo a dovere,sono carico devo schizzare,ho i coglioni che mi fanno male,glielo faccio notare e nel frattempo vedo che sul comodino ha un paio di occhiali da lettura,glieli faccio indossare,mi tiro su in piedi la prendo di nuovo per le treccine e gli sbatto la minchia in bocca fino a quando schizzo,la inondo,in faccia,sui capelli e nelle lenti degli occhiali,era tanto che non ricordavo un orgasmo cosi',ci accoccoliamo un po',mi accendo una sigaretta parliamo ancora un po' ci rivestiamo ed io torno nel mio appartamento soddisfatto.A tre mesi da quel giorno capita molte volte quando ho il pomeriggio libero di andare su da lei e ripetere quella situazione scambiandoci piacere reciproco..
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10 years ago
admin, 75
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Nel mio laboratorio...
Circa un mesetto fa entra nel mio laboratorio un ragazzetto carino,capello lungo,carnagione chiara,vestito sportivo,con un tatuaggio sul collo che presagiva altri tatuaggi nel suo corpo e con due o tre piercing,aveva un problema con un apparato elettronico e con la sua vocetta effemminata mi chiese assistenza,tra un discorso e l'altro instauriamo subito un bel feeling e capito il problema lo invito a passare dopo due giorni per ritirare l'oggetto in questione.Passano due giorni e torna,si ricomincia con i discorsi e il feeeling aumenta,entriamo in confidenza ci scambiamo il numero e alla sera ci scambiamo due o tre sms e diventiamo(amici).Dal primo momento che vidi Roberto', suscito' in me una voglia di fare porcate e sinceramente non credevo ci volesse molto tempo a scoparlo,visto il suo fare da femminuccia.Cosi' fu ed un giorno in laboratorio da me per divertimento ci trovammo a guardare dei video su uno di quei siti tipo "you porn"uno vicino l'altro.Io insistevo a guardare video etero ma lui voleva vedere video gay e sopratutto dove ci sono dei bear massicci che si scopano dei ragazzi 18 enni.Io sto' al gioco e vedo che lui incomincia a diventare rosso mentre guardiamo,ma quel rosso non da vergogna ma da eccitazione.Ne approfitto,mi alzo,chiudo la porta a chiave del laboratorio di modo che nessuno entrasse e nessuno vedesse dentro e mi risiedo vicino a lui.Rompo il ghiaccio,gli appoggio una mano sulla gamba,lui ricambia e mi appoggia la sua manina sul pacco,e mentre continuiamo a guardare mi tasta il cazzo da sopra ai jeans con delicatezza,io faccio lo stesso e sento il suo cazzetto durissimo sotto la sua tuta.La cosa va avanti,mi slaccia i jeans mi rovista nei boxer me lo tira fuori e continua a segarmi,ho il cazzo di marmo,un po' perche' mi piaceva sentire la sua manina che me lo menava ed un po' per la situazione che si e' creata,.Senza dire nulla si leva la giacca della tuta,si sfila i calzoni,i boxer e si infila sotto la scrivania,mi guarda il cazzo,continua a segarlo con tutte e due le mani e messo in ginocchio mentre io son seduto se lo prende in bocca,io gli tengo la testa,succhia con ingordigia,mi slingua la cappella,mi guarda e se lo fa sparire in gola,e' stupendo,uno dei migliori pompini mai ricevuti,ad un tratto si ferma mi riguarda con quel suo visino dolce e mi dice:ti piace come succhio?sono una pompinara coi fiocchi?Incomincio a dargli della puttana,della troia,gli piace e continua sempre piu' forte,sto quasi per esplodere.Lo tiro su tirandogli i capelli e gli dico:fammi vedere il culetto che ho voglia di leccartelo,mi da le spalle e si inarca,ha un culetto bianco,tondo e piccolino,comincio a leccarglielo e con una mano gli sego il cazzo,sento che gode,gli piace proprio farsi leccare il buco,do colpi di lingua sempre piu' forti,ha un buon sapore di carne e sapone,riesco ad infilargli la lingua dentro e lui mi dice:vengo vengo e schizza sulla scrivania mentre io sono ancora li' a ispezionargli il buchetto.Tutto rosso si gira e mi chiede scusa di aver schizzato,gli rispondo:ora la tua sborra la lecchi e pulisci tutta la scrivania a colpi di lingua,non se lo fa dire due volte e lecca il suo seme senza fare tanti discorsi.Non ne lascia una goccia,gli faccio pulire la bocca con un fazzolettino e gli dico:ora beviti la mia di sborra,si inginocchia di nuovo mi prende il cazzo in bocca e mi succhia senza sosta,sto per venire troia,succhia succhia,gli sparo una schizzata in gola da soffocarlo,mentre vengo gli tengo la testa per i capelli,mi guarda e ingoia ingoia.Non ne ha sprecato nemmeno una goccia,si alza e mi dice,il culo te lo do' stasera se mi inviti da te!!!!!Alle 21 ci diamo appuntamento a casa mia due birre,un bel film porno e si fa sfondare il culo per bene,E' diventato la mia troietta svuota coglioni e ci vediamo spesso.Bravo Roberto..
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10 years ago
admin, 75
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Quella casetta sui colli padovani
Era un giorno settimanale di luglio 2013,il caldo mi distruggeva,qualsiasi bevanda non mi dava refrigerio,mi arrivo' una telefonata di mia cugina Matilde che come al solito aveva incasinato il suo computer con dei virus e non riusciva piu a finire la tesina che stava preparando!Mi supplico' di andare a casa sua per sistemargli il pc e cosi' feci!Mi avviai verso i colli padovani,lei abita in una casetta con suo padre e sua madre sopra a Teolo,e' una bella ragazzina ha 19 anni,la classica tipetta emo,con unghie smaltate di nero,piercing,tatuaggi e magliette improponibili ma e' molto carina,bel fisichetto magro,pochissimo seno,bel culetto di marmo,boccuccia con rossetto scuro e occhioni verdi.E' la figlia del fratello della mia ex moglie,i suoi lavorano praticamente tutto il giorno e lei la maggior parte della giornata o e' da sola a casa a studiare oppure in giro con i suoi amici invertebrati.Insomma passa una ventina di minuti ed arrivo a casa sua,non ci avevo piu' messo piede da tre anni da quando mi ero separato,ma io e lei eravamo rimasti in buoni rapporti sia in chat che per sms.Appena arrivo mi apre il cancello,mi fa posteggiare e mi corre incontro tutta felice,maglietta nera calzoncini ed infradito che facevano risaltare quei piedini magri e meravigliosi smaltati di scuro,dicendomi:salvami ti prego,non posso andare avanti con gli studi perche' il pc non mi funziona,tranquilla gli rispondo entriamo e fammi vedere.Entriamo,passo da quell'immensa sala per entrare in camera da lei e mi siedo alla sua scrivania per controllare il computer,nel frattempo lei mi porta da bere un caffe' con degli amaretti ed incomincio il mio lavoro,lei si mette alla mia destra seduta ed osserva.Capisco subito il problema,ha preso un virus che gli rallenta tutto il ciclo di windows,comincio l'intervento e mentre gli salvo i dati sempre con lei vicino mi passa sotto gli occhi una cartella piena di foto porno e film porno e senza pensarci tanto gli dico:ora vedi dove sono i virus,scarichi sta roba invece di studiare ed il computer ti si blocca,lei cambia atteggiamento,arrossisce e mi dice,non dirlo alla mamma o a papa' non gli piacerebbe e mi farebbero paranoie,ma visto che non ho un ragazzo mi piace guardare questi video,immaginare situazionierotiche e toccarmi,lo faccio spesso!Tranquilla gli rispondo mi faccio i cazzi miei!Non mi scandalizzo,anzi questa cosa mi fa eccitare,pensare a te davanti allo schermo che ti tocchi e godi!Sei molto bella ma come mai non hai un ragazzo,se avessi vent anni di meno e non fossi mia cugina credo che ti corteggerei!Lei cambia esporessione e mi dice:ma cosa vuoi che siano ventanni e poi ora sei libero,non sei piu' sposato e puoi scoparti chi vuoi!Anche me se ti va e tutte le volte che ti va!Dopo quella frase che sinceramente mi ha spiazzato,prendo la palla al balzo ed incomincio a baciarla,dicendogli:sei sicura che non facciamo cazzate,sei sicura che lo vuoi?Senza dire una parola muove la testa in segno di si e cominciamo a baciarci,mi butta la lingua in bocca e limoniamo per qualche secondo,poi sento la sua mano scendere fino al pacco,mi slaccia i jeans corti,me lo tira fuori e comincia a menarlo,io faccio lo stesso,gli infilo la mano sotto la tshirt ed incomincio a stuzzicargli i seni gia turgidi come due chiodi,mi levo la maglietta lei si leva la sua,con la mia mano scendo fino alla sua fichetta ed incomincio a stimolargli il grilletto mentre lei mi sega energicamente,sono eccitatissimo,non capita tutti i giorni di avere una passerina di 19 anni tra le mani.Si va avanti per qualche minuto cosi',il condizionatore pompa aria fredda,ma il caldo ora e' il mio ultimo problemaMatilde gira la mia poltrona girevole,si inginocchia e con un boccone mi prende il cazzo in bocca,me lo lecca,me lo succhia,ci sputa sopra e con l'altra mano mi massaggia le palle,usa la bocca come una pornostar ed io li' seduto in estasi che gli tengo la testa e gli scopo la bocca con forza,ogni tanto alza gli occhi e mi guarda,che situazione bellissima,ormai siamo nudi ci alziamo mi prende per mano e senza tanti pensieri mi dice dai andiamo in camera dei miei,ma poi mi devi aiutare a fare il letto,ripassiamo pèer il salone e ci infiliamo nella camera dei miei ex cognati,mi stendo lei si stende vicino a me,e continua a baciarmi,scende scende e va di nuovo a prendersi cura del mio cazzo,sulla schiena ha due alette tatuate una luna nel centro della schiena ed un cuoricino tatuato sulla chiappa destra,vista da qui' e' uno spettacolo,ha una fichetta rosa e depilata che sditalino mentre mi succhia,ogni tanto si gira e mi dice:ti piace?succhio bene?Certo continua,non fermarti,gli rispondo!Ci mettiamo a 69 e finalmente mi assaporo quell'albicocca fradicia di piacere,lei geme ed ogni tanto mi riga con i denti il cazzo,sento che sto per esplodere,la fermo la metto a pancia in su ed incomincio di nuovo a leccargliela,e' buonissima,quel sapore meraviglioso che solo la fica ha,ogni tanto gli prendo i piedi in bocca e gli succhio le dita,gli mordicchio i seni,lei grida di piacere e mi fa capire che vuole che la scopi,la prendomi metto le sue gambe in spalla e gli infilo il cazzo,va dentro come risucchiato ed incomincio a pomparle la patatina,godo come una bestia gode anche lei,ora mi metto sotto io,mi cavalca,scopa come una troia,la giro e la prendo a pecorina scopandola con forza,lei ha gia avuto due orgasmi e' sempre piu' bagnata,ma ora devo schizzare io,ho le palle dure e piene,glielo faccio capire,mi metto in piedi lei in ginocchio sul letto me lo riprende in bocca e succhi succhia come non mai,si ferma e mi dice:sborrami in bocca,cosi' faccio ancora due colpi e gli riempo la gola di schizzi caldi mentre la tengo per i capelli,mi ha sfinito,si lecca quelle gocce di sperma che ha sulle labbra,mi guarda e mi dice:ti e' piaciuto,sono brava?Se vuoi una puttanella giovane sono qui' tutte le volte che devi svuotarti i coglioni,cosi' evito di guardare film porno e intasare di virus il pc!Torniamo di la' e mi metto al lavoro sul suo computer,tutto come se non fosse successo nulla.Ora ci vediamo due volte alla settimana ed ogni volta e' sempre piu' eccitante e Matilde ogni volta e' sempre piu' porca.Quella casetta sui colli padovani!.
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10 years ago
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Due lesbiche germaniche
"Era stata una dura giornata di lavoro, con le mie ultime forze cercaio di raggiungere casa per mettermi sotto la doccia una ventina di minuti..."
Correva l’agosto 2012,una giornata afosa,dove ti accorgi di qualche grado di refrigerio solo quando tramonta il sole,mentre le cicale smettono di cantare ed i grilli cominciano.Era stata una dura giornata di lavoro,con le mie ultime forze cercaio di raggiungere casa per mettermi sotto la doccia una ventina di minuti.Appena arrivato a casa mia,io abito un po’ fuori del centro abitato,e attaccato alla mia abitazione ce’ uno spiazzo grande dove a volte si fermano dei camper con targhe di ogni parte d’europa.quella sera mi diede nell’occhio un bel camperone,modello mercedes,bello grande,con targa tedesca,erano li’ da qualche oretta perche’ avevano tirato giu il tendalino e montato un tavolino e due sgabelli probabilmente per mangiare e passare li’ la notte.Subito subito non ci feci caso perche’ ero tanto desideroso di farmi una doccia che non ebbi il riguardo di vedere che erano due ragazze!Dopo la doccia come ogni sera mi preparai la gomma per innaffiare e cominciai il mio lavoro di irrigazione del mio orto che praticamente era attaccato allo spiazzo,un po’ di musica sul telefonino e via a dar da bere alle mie piantine,ma con la coda dell’occhio controllavo allo stesso tempo la situazione camper e li’ mi accorsi che erano due belle topone germaniche.Come tutti sappiamo,in quanto a mangiare e a vestirsi le tedesche ne capiscono zero,infatti erano le classiche ciabattare con canottierina e sandali e stavano preparando dei wurstel che avrebbero abbinato a una scatola di crauti che era gia’ sul tavolo,io invece avevo in programma delle belle trofie al pesto.Mentre stavo innaffiando,una di loro credo la piu’ giovane mi fa un cenno di saluto e si avvicina a chiedermi indicazioni per Rovigo dove avrebbero proseguito il giorno dopo,molto carina,capello rossiccio,lentiggini,seno piccolo a punta,culettino passabile,e due piedini stupendi,affusolati,perfetti,con uno smaltino madreperla che li faceva risaltare ancora di piu,parlavano un tedesco che naturalmente non capivo,ma la mia infarinatura di inglese,mista a veneto mi aiuto’ molto.Chiusi l’acqua e mi avvicinai al tendalino,dove l’altra tipa stava apparecchiando,lei sul metro e settanta,circa una decina di anni piu’ vecchia della prima,fisico asciutto,un seno molto piu’ grande dell’altro,insomma nell insieme una bella donna.Mi chiesero di sedermi e di bere e mangiare con loro,accettai la situazione si stava facendo interessante,andai in casa a prendere un po’ di soppressa,un po’ di salame e due bottiglie di vino bianco,che nel mio frigo non mancano mai,e incominciammo a bere e a mangiare.Circa due orette dopo,il vino incominciava a farsi strada nelle tedesche e la confidenza aumentava,ogni tanto mi scappava l’occhio sui seni e sui piedi della giovane e sulle labbra della sua amica,mi fecero vedere il camper dentro,era gigantesco,con l’aria condizionata e con un lettone grande,le pareti coperte da adesivi di luoghi che avevano visitato,pile di lattine di birra e vestiti qua’ e la messi in un disordine ordinato.La confidenza aumento’ e senza accorgemene mi ritrovai a baciarmi con la piu’ giovane,l’altra era ancora fuori a sorseggiare il vino bianco,come se non gliene fregasse nulla di quello che faceva la sua amica,i baci,divennero petting,i vestiti sparirono e ci ritrovammo nudi sul letto,io in piedi e lei con il mio cazzo in bocca seduta sul letto che succhiava come una forsennata,mi dava dei colpi di lingua impressionanti sulla cappella ed io gli tenevo la testa accompagnandola alla succhiata,sicuramente lei era bisex e l’altra la piu’ in eta’ era lesbica,dopo una bella succhiata si corico’ nel letto mostrandomi la fichetta pelosa,di pelo rosso,come per invitarmi a leccargliela,cosi’ feci,aveva un sapore buonissimo,un po’ acre,ma eccitante e tra una leccata e un'altra gli baciavo i piedi,e gli succhiavo le dita,era in estasi ed io ancora piu’ di lei,tutto andava per il meglio,ma nel meglio del meglio arrivo’ la sua amica e senza dire ne A ne B si spoglio’e si mise in letto con noi,la prima si mise a pecorina per farsi trapanare da me e la seconda sotto a leccargli la fica,andammo avanti un po’,era quasi mezzanotte,un po’ si faceva scopare da me ed un po giocherellava con la sua amica,che da me si fece toccare solo il seno,e sditalinare la fica,nulla di piu’,ma la situazione era eccitante e la piu’ piccola era veramente calda,la scopai in tutte le posizioni,era strettina,ma profonda e godeva in modo strano,a urletti che si alternavano,ad apnee,ormai stavo esplodendo,lo tirai fuori e come la ciliegina sulla torta,si misero insieme in ginocchio sul letto a succhiarmi fino a farmi esplodere,schizzi lunghi e abbondanti,non ne fecero cadere una goccia,mi pulirono per bene il cazzo con la lingua,ci rivestimmo e tornammo di fuori al tavolino a farci ancora qualche bicchiere fino a notte inoltrata.Poi ognuno a casa sua,io nella mia casuccia e loro nel camper.Il pomeriggio dopo prima di partire,vennero a salutarmi e mi regalarono tre scatole di crauti originali tedeschi che sono ancora nella dispensa da quel giorno…..
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10 years ago
admin, 75
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Le avventure di un sodomita 2 – uno sporco ricatto
Dopo tanto tempo torno a scrivervi un racconto di una storia accadutami qualche tempo fa, della quale ancor oggi ho un ricordo ben lucido e che tutt’ ora mi fa eccitare.
Da un certo periodo frequentavo un amico, un militare di colore che prestava servizio in una base non molto distante da dove abito. Con Tom ( nome inventato ) ci vedevamo con cadenza settimanale in un piccolo e tranquillo motel. Io con la scusa dello straordinario serale mi attardavo al rientro a casa e mi vedevo con Tom, il quale essendo amico del proprietario del motel riusciva a garantire una privacy completa ai nostri incontri. Ero molto soddisfatto della nostra attività sessuale. Tom aveva modi decisi ma mai brutali, un bel cazzo duro e nodoso ed aveva capito che per farmi godere doveva usare modi energici, mi inculava a lungo con colpi ben assestati facendo fare avanti ed indietro al suo turgido cazzo nel mio culo per tutta la sua lunghezza, sapeva che anche se io mi lamentavo un poco delle sue maniere, non doveva rallentare il suo ritmo bensì farmi tacere in modo autoritario e piegarmi ai suoi voleri. Tom aveva anche capito che quando comincio a godere col culo, perdo tutti i miei freni inibitori, divento una gran zoccola disposta a soddisfare tutti i suoi voleri, ad ogni nostro incontro erano garantiti almeno un paio di orgasmi a testa, lui mi ripassava il culo e la bocca almeno un paio di volte ed io una volta orgasmato la prima volta col mio culo ero disposto a soddisfare tutte le sue richieste.
Quella sera ci siamo dati appuntamento in un luogo diverso, un albergo ad ore non distante dalla stazione del treno, Tom mi disse che il Motel non era disponibile e che aveva trovato questo posto del quale conosceva i 2 proprietari, mi aveva anche rassicurato che non avrebbero registrato la nostra presenza nel registro degli ospiti, ma avrebbero trattenuto i nostri documenti presso la reception solo per il nostro periodo di permanenza nel locale. Sentendomi rassicurato dal mio amico entriamo nell’albergo, in fondo avevo una voglia matta di farmi scopare, Il locale si mostrava disadorno e trasandato, trasandati e poco avvezzi alla pulizia personale si mostravano anche i due proprietari, che ci attendevano dietro il banco della reception. Due persone di mezza età, alti, capelli grigi in disordine, uno ha un fisico robusto ma magro, mani grosse, vestito in modo molto trasandato dall’aspetto non molto pulito, Il suo socio sempre alto, robusto, ma grassoccio con una bella pancia prominente, oltre ad essere mal vestito da proprio una impressione di sudicio e mi guardava con un certo ghigno che mi intimoriva un poco.
Comunque lasciamo i nostri documenti ed entriamo nella camera assegnataci, mi appare come un luogo trasandato, con arredamento fatiscente, un letto matrimoniale, un comodino ed un vano bagno con il minimo essenziale, ma al momento l’unica cosa che mi importa e farmi scopare il culo dal mio amico. L’incontro non delude le mie aspettative, Tom mi prende subito di brutto inizia scopandomi la bocca fino in fondo alla gola, poi mi mette a gambe larghe sul letto e mi penetra di brutto con da subito un bel ritmo, mi fa perdere la testa e non riesco a trattenere il mio godimento manifestandolo con gemiti e gridolini di piacere, in un paio di ore raggiungo 3 orgasmi da sballo e due belle sborrate una sulle natiche ed una in faccia con relative pennellate di cazzo, ho il culo in fiamme ma sono soddisfatto. Tom fa subito la doccia, mi dice che deve rientrare presto, fissiamo come rivederci la prossima volta e lascia lui per primo l’albergo, contrariamente a tutte le altre volte dove ero io per primo ad andarmene, al momento no sapevo che quella sarebbe stata l’ultima volta che lo avrei visto.
Rinfrescato e rivestito vado alla reception a ritirare il mio documento, ci sono i due proprietari ad attendermi, mi guardano con un’ aria strana, con un leggero ghigno poco rassicurante.
- Potrei avere il mio documento? - chiedo, Il tizio più grasso si avvicina con il mio documento, mi fissa e dice:
- Ti sei fatto rompere il culo dal negro, vero? Ti sentivamo godere da qui, chissà come te lo ha sfondato….devi essere una gran zoccola per fartela con i cazzoni neri -. Indispettito del commento in modo impulsivo gli rispondo:
- Non sono cazzi che ti riguardano, cosa faccio e con chi me la faccio, rendimi il mio documento che voglio andarmene da questa topaia -. Finita la frase vedo il tizio più alto passare davanti al banco della reception ed impedirmi l’uscita dal locale mentre quello più grasso con aria minacciosa mi dice:
- Troietta, fai meno la sostenuta, te ne vuoi andare vero? Ma devi pagare la stanza, altrimenti cara la mia succhiacazzi, chiamo la polizia e dopo gli racconti tu cosa ci facevi con il negro nella stanza per due ore… Paga Puttana sono 200 euro – . A quel punto sono preso dal panico il solo pensiero dell’intervento della polizia e della fine della clandestinità della mia bisessualità mi terrorizza, ma non ho neanche i soldi che il tizio pretende per l’affitto di quella lurida camera.
- No vi prego venitemi in contro, non ho questi soldi con me, siate buoni domani torno e ve li porto..–
- Si col cazzo!! –. Mi risponde uno dei due. – Se te ne vai di qui chi ti rivede, troia, non hai soldi, vuol dire che farai con noi quello che hai fatto col negro… così ci paghi il debito -.
- No vi prego ho il culo in fiamme, non ce la faccio a scopare anche con voi due….-
- Vuol dire che ci farai un pompino a testa, puttana, scegli o ci sbocchini per bene oppure spieghi tutto alla polizia.-
Vistomi alle strette, ho acconsentito alla richiesta dei due lerci individui, i quali sghignazzando di gusto mi stavano accompagnando verso un corridoio in un’ altra stanza, che così a prima vista doveva essere un bar dismesso, deduco questo osservando un banco bar e degli sgabelli alti e lunghi. Il tizio più alto mi tiene per un braccio facendomi strada, lungo il tragitto mi palpa il culo a lungo cercando il mio buco attraverso le pieghe dei pantaloni, l’altro il ciccione si era già tirato giù la cerniera della patta e si palpava il cazzo mettendomelo ben in mostra. Raggiunta la sala in un attimo si liberarono degli abiti che indossavano, il ciccione in modo deciso mi fa inginocchiare davanti a loro e mi ordina:
- Comincia a menarcelo troia, falli diventare belli duri, poi ci dici se ti piacciono più questi cazzi o quello del negro. – Obbedisco e comincio a masturbarli, i due sono ben messi a cazzo, quello del ciccione e bello grosso con una bella cappella ma raggiunge la sua larghezza massima a metà lunghezza, tra l’altro notevole, sotto vedo due coglioni belli grossi. Il lungo invece ha una cappella grossissima ed un’asta lunga e venosa, così ad occhio valuto che farò fatica a riceverli in bocca e riuscire a soddisfarli, anche perchè entrambi quelle nerchie emanano un odore fetido. Di li a poco i due tizi cominciano a scoparmi la bocca, il primo a cominciare e il ciccione che in modo irruento mi fa spalancare le labbra e si insinua nella mia bocca riempiendola tutta, naturalmente a metà lunghezza quell’ arnese è più largo di quanto io possa spalancare la bocca, ma lui indifferente a questa mia difficoltà continua a spingere provocandomi dolore e conati di vomito, poi è la volta del più alto, anche lui senza tanti riguardi mi affonda il cazzo in gola fino a soffocarmi, con lui la difficoltà e fare entrare la cappella tra le mie labbra. I due si alternano nella mia bocca già da diverso tempo, sempre più arrapati, con i cazzi sempre più gonfi, con sempre più energia, ma non danno nessun segno di voler eiaculare.
- Questa Troia con la bocca non ci fa godere… -. Dice il lungo, - Ora lo spoglio così vedo se guardandogli quel culo rotto che si ritrova ci eccita di più -. Con fare deciso mi sfila la maglietta lasciandomi a dorso nudo, nello stesso momento il ciccione mi abbassa i pantaloni fino alle ginocchia e con modi decisi mi intima di sfilarmeli completamente, non porto mutande, quindi sono completamente nudo davanti a loro. – Guarda sta zoccola, va a giro senza mutande…. E con il culo rotto che si ritrova, allora sei proprio troia… -. Vado spesso senza mutande perché le trovo fastidiose, ma non pensavo che poteva essere motivo di arrapamento per quei due maiali.
Il Lungo in modo deciso mi piega a 90 gradi e mi fa allargare le gambe e comincia a palparmi il culo, il ciccione infila nuovamente la sua grossa fava nella mia dolorante bocca. Dopo un po sento 2 dita dilatare ed insinuarsi nel mio sfintere, il lungo mi sta perlustrando il culo in lungo ed in largo, in quel momento capisco che non me la sarei cavata solamente con 2 pompini, ma che i tizi avrebbero preteso il servizio completo, quello che non sapevo al momento e quanto avrebbero abusato di me per soddisfare le loro voglie. Ad un certo punto il lungo mi avvicina uno sgabello, me lo sistema sotto la pancia, mi piega si di esso a 90 gradi e mi allarga le gambe. Sento avvicinare la sua cappella al mio buco del culo e con un colpo secco e deciso mi penetra senza alcun riguardo, urlo dal dolore ma vengo subito soffocato dal cazzo del ciccione che mi arriva fino in gola, vengo scopato a lungo in quella posizione in entrambe i miei orifizi, in modo deciso, senza riguardi quelle aste di carne arrapate violano i miei buchi, inevitabilmente dal mio dolorante e provato culo inizio a sentire i primi sintomi di godimento, il cazzo comincia a sgocciolarmi, ed io in modo spontaneo comincio a gemere di piacere.
- Senti sta troia, faceva tanto la sostenuta e vedi ora come gode, zoccola te le leviamo noi le voglie ora, non ti è bastato il negrone? Non ti preoccupare ci pensiamo noi a mandarti a casa con il culo rotto –. Questo era quello che mi dicevano i due porci mentre mi seviziavano. Ad un certo punto, entrambi escono dai miei buchi, girano lo sgabello invertendo la loro posizione, ora è il lungo a trapanarmi la gola, mentre il ciccione avvicina il suo cazzo al mio dilaniato culo e con un colpo secco mi penetra, ha il cazzo più grosso e fatica ad entrare, ma dopo un po sento le sue grosse palle battere sulle mie natiche, segno che me lo ha infilato tutto dentro, dopo un po sento arrivare il mio primo orgasmo, intenso devastante, godo senza ritegno e spruzzo fiotti di sborra dal mio pene. I due maiali si scambiano i buchi varie volte senza mai rallentare il ritmo, senza mai aver riguardo delle mie povere e devastate membra, io sono stanchissimo, non ce la faccio più, ho le mascelle indolenzite ed il buco del culo devastato, ma loro non hanno nessun cedimento, in poco tempo raggiungo un altro intenso e lungo orgasmo, vengo col culo questa volta e non riesco a non manifestare il mio piacere, urlo il mio godimento questo fa arrapare maggiormente i due maiali che ridono soddisfatti e mi offendono con tutte le frasi possibili. Ad un certo punto il lungo, in quel momento dentro mio culo, dice:
- Ei che ne pensi, gli facciamo diventare indimenticabile questa serata? -.
- Certo -. Risponde il ciccione. – Mettimelo in braccio -. Non capisco cosa vogliono fare, ma la mia curiosità viene subito soddisfatta. Il ciccione mi gira con la pancia verso se, mi cinge per la vita e mi prende in braccio, mentre il lungo lo aiuta a sostenermi, da sotto mi introduce nuovamente la sua mazza nel mio culo, una volta infilata tutta mi sostiene in posizione tenendomi le gambe ben larghe, a questo punto capisco le loro intenzioni, il lungo avvicina il suo cazzo al mio culetto dilaniato, cerca una fessura, ed una volta trovata penetra anche il suo cazzo dentro di me. Sono Impalato da 2 cazzi contemporaneamente, cosa che fino a quel momento mai provata. Il dolore e fortissimo, sono dilatato al massimo, nel mio culo non c’è più un millimetro di spazio libero, I due mi sballottolano come un sacco e vanno avanti ed indietro contemporaneamente nel mio culo con quelle due mazze arrapate e durissime, urlo dal dolore, li imploro di smettere, ma loro insistono con forza e decisione, sento il mio culo lacerarsi sotto la spinta di quelle due aste di carne in poco tempo raggiungo un altro orgasmo da paura, quasi svengo dal piacere, sono stanchissimo, affranto, dolorante in tutti i miei buchi e questi due tizi continuano a fottermi senza pietà. Ad un certo punto sento i loro cazzi uscire da dentro di me, vengo messo in ginocchio in mezzo ai due che quasi contemporaneamente mi inondano la faccia di sborra, ordinandomi di aprire la bocca e bere il loro seme, ordinandomi di ripulirgli per benino il cazzo con la mia lingua. Una volta ripresi dal loro orgasmo i due continuano a tenermi in ginocchio con i loro cazzi sempre puntati al mio viso, si guardano soddisfatti e compiaciuti, non capisco cosa altro possono volere da me, ma solo per un attimo. Il ciccione con una mano mi tiene ferma la testa, punta il suo cazzo verso il mio volto e comincia a pisciarmi addosso, il lungo da parte sua lo imita, due getti di piscio caldo e puzzolente mi inondano completamente il viso ed il corpo.
Finito il tutto uno dei due mi lancia addosso i vestiti e mi dice: - Vestiti e vattene Troia -. Gli chiedo se posso andare in bagno per ripulirmi un po ma il ciccione mi dice: - Se vuoi possiamo ricominciare, zoccola, vattene così come sei, così ti ricorderai bene la buona educazione, maiala, Anzi se vuoi torna a trovarci, così te la ricordiamo nuovamente. –
Mi sono rivestito in fretta e furia così come ero, pieno di sborra e piscio dalla testa ai piedi e non sono mai più tornato in quel locale, ma tutte le volte che mi ricordo questo episodio non riesco a non eccitarmi e masturbarmi e sentirmi una grande troia.
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10 years ago
palamede90,
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Incontro al bar di una coppia con lui cuck
Questa è un'altra vicenda, realmente vissuta.
Il bar era un bar normale, dove si avvicendavano continuamente persone per consumare, i tavolini messi fuori, nella verandina, e qualcuno seduto lì a sorseggiare un caffè o un aperitivo.
Anche lei era seduta ad un tavolo, sola, bella, attraente ed esuberante nel suo fisico, stava consumando un aperitivo, ed a me gli occhi sono andati alla sua caviglia, che era coronata da una catenina, alla collana che portava, ed anche al pollice della mano dx che portava un anello. Mi hanno colpito questi simboli, oltre che, naturalmente, lei.
L'ho guardata per un pò, mentre con molta calma, poggiando le sue labbra sensuali al bordo del bicchiere, sorseggiava, guardandosi attorno con molta nonchalance. I nostri sguardi si sono incontrati alcune volte, e ad un certo punto le ho fatto un cenno di saluto abbassando leggermente la testa in avanti, lei mi ha sorriso, così mi sono avvicinato, e salutandola le ho detto che avevo notato il suo fare slow, di persona che si gode un attimo di tempo libero... mi ha sorriso, rispondendo che nella vita è importante dedicare a se stessi degli spazi, e che quello era uno di quei momenti.
L'accento non era palermitano, ed in effetti mi stava dicendo che veniva da un'altra parte della Sicilia. Mi incuriosiva la catenina che portava attorno alla caviglia, l'anello al pollice e la collana, che aveva due medagliette rappresentanti i cromosomi maschili e femminili, gliel'ho detto, e lei, per tutta risposta ritornò alla tesi del vivere bene fruendo degli spazi vitali per se stessi.....era molto seducente, vestita in maniera sobria, ma molto sensuale, e ad un certo punto, rigirandosi sulla sedia, mi mostrò le cosce, fasciate da seducenti calze velate.
Io ero già eccitato, il vedo e non vedo è il massimo della cerebralità, ed una donna che ti parla in quel modo, con quei simboli sul corpo, che mette in mostra le sue cosce, non fa altro che stimolarmi pensieri carnali.
Ero seduto al suo fianco, e lei, per mettersi di fronte, aveva fatto una giravolta sulla sedia, mostrandomi l'attaccatura delle cosce...avevo intravisto il chiaro della sua pelle, in contrasto con la fascia delle calze, e solo questa vista mi aveva fatto indurire il cazzo, ogni tanto deglutivo, ma lo faceva anche lei, ammiccante e bella, seduta di fronte a me, che, ormai spudorato, le guardavo i seni e le cosce che mi mostrava, quasi senza pudore.
Ero eccitato, ed anche lei, che, prendendo il bicchiere per sorseggiare l'aperitivo, fa cadere una goccia di liquido sul suo vestito; voleva asciugarla, per evitare che si macchiasse la camicetta,ed io, da perfetto cavaliere, ho preso una salviettina per aiutarla, le dico che era meglio andare nella toilette e passarci sopra una salvietta inumidita, così le propongo di accompagnarla al lavabo, entriamo, lei si mette di fronte allo specchio ed io dietro di lei, eccitato, con il cazzo che voleva uscire dai pantaloni, duro, teso, svettante.
Non potevo fare a meno di poggiarglielo sul culo, e lei, mentre con le mani armeggiava con la camicetta e la salvietta, spingeva delicatamente il suo culo verso il mio cazzo, mentre anche io spingevo verso di lei; ormai mi stava scoppiando, glielo strofinavo nel mezzo dei glutei, e vedevo la sua eccitazione, la sentivo, vedevo che era paonazza; l'ho tirato fuori, le ho alzato la gonna, le ho scostato il perizoma, dopo averci giocato un pò da sotto, e gliel'ho piantato in mezzo alle cosce, da dietro, allargandole delicatamente il culo con i pollici, lei adesso spingeva verso di me, inarcava i fianchi per sentire meglio il cazzo che ormai prepotente le si infilava in mezzo alle cosce, premendole la figa, che era bagnata fradicia, ed io lo sentivo che non aspettava altro che essere sfondata, non aspettava altro che questo, voleva sentire la mia cappella che le violava la figa, e mettendo le mani sul lavabo, inarcando i fianchi, favoriva la penetrazione.
Se lo è ritrovato tutto dentro d'un colpo, fino ai coglioni, tutto il cazzo nella sua lunghezza dentro la figa; gemeva, spingeva verso di me, si dimenava, era davvero una bella troia da monta, una donna da fottere, una cavalla che non aspettava altro che sborrarmi sul cazzo; abbiamo scopato per un pò, ogni tanto le mettevo una mano sulla bocca, per impedire che i suoi gemiti si sentissero fuori dalla porta, e ad un certo punto comincia a tremare, le tremano le cosce, i fianchi, il busto, vedo le sue tette, fuori dalla camicetta, con i capezzoli duri come pietra, glieli sfioro e le do colpi da dietro che potrebbero spaccarle la figa in due, lei se li gode come una buttana, e comincia a godere intensamente, bagnandosi ancora di più, sento che le sale la sborra, ed anche a me, le chiedo se posso sborrarle dentro, mi fa cenno di si, ed è un fiume di umori, suoi e miei, la sua sborra mischiata con la mia, che le esplode dentro la figa, che le cola sulle cosce, è bellissimo, i nostri corpi uniti attraverso la sua figa ed il mio cazzo duro, e le nostre sborre colanti.
Mi sono appoggiato a lei, puledra da monta, messa a cosce larghe, per riprendermi un pò. Ci siamo sistemati, lei ha asciugato le cosce, e siamo usciti dalla toilette, assieme, paonazzi e svuotati nelle nostre viscere; ci avviciniamo al tavolo, e troviamo seduto un signore, lei si gira verso di me e dice: ti presento mio marito.
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10 years ago
Hard3Dream,
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Lorena
Da alcuni anni ho scoperto la mia passione “segreta” per i travestiti e, grazie agli annunci pubblicati sui siti specializzati, ho avuto modo di conoscerne ed incontrarne alcuni. Con Marco (per me Lorena) si è però instaurato un rapporto privilegiato. Già dalla prima volta che ci siamo incontrati, ho provato per lui/lei una emozione superiore. Ricordo che, dopo un fitto scambio di e-mail, Lorena accettò di incontrarmi a casa sua. Quando arrivai, mi trovai di fronte un sensualissimo travestito 35enne . Marco/Lorena era truccata di tutto punto, ma non in modo volgare o eccessivo, con una parrucca di capelli neri lunghi e mossi . Indossava una vestaglia da camera classica, ricamata, lunga sino al ginocchio e calzava dei bellissimi sandali con tacco vertiginoso. Dopo un comprensibile iniziale imbarazzo da parte di entrambi, lei mi offrì da bere e facemmo conoscenza. Mentre parlavamo, la tensione diminuiva lasciando lo spazio ad una nascente eccitazione. Infatti, mentre eravamo seduti sul divano, non potei fare a meno di guardarle le splendide gambe che aveva magistralmente accavallato lasciando intravedere gli orli di bellissime calze velate nere, tenuti in tensione da un reggicalze anch’esso nero. Notando che mi ero quasi incantato, Lorena mi chiese a bruciapelo:- “Ti piacciono?”, non so se riferendosi alle calze o alle gambe. Bastò solo che rispondessi “moltissimo” perché Lorena si alzasse e, con lentezza e maestria quasi da consumata spogliarellista, si slacciasse la vestaglia, facendosela scivolare ai piedi ed esibendo un completino intimo di colore nero veramente notevole. Indossava un reggiseno imbottito di pizzo e delle mutandine trasparenti. Come ho già detto, reggicalze e calze nere, molto velate che, tra l’altro, sono sempre state la mia passione. Il corpo era perfettamente depilato e la carnagione abbronzata in maniera uniforme. Tale visione mi cagionò un immediata e violenta erezione tanto che il membro, compresso nei pantaloni, mi faceva male. Mi avvicinai a Lorena e la strinsi tra le mie braccia, baciandola sul collo e leccandola dietro i lobi, mentre le mie mani le accarezzavano dapprima la schiena e poi i sodi glutei. Lorena dimostrò di apprezzare molto questo approccio tanto che avvicinò la sua bocca alla mia e le nostre lingue si fusero per un lungo e voluttuoso bacio. Ormai ero eccitatissimo. Iniziai con continui baci e leccate a scendere lungo lo splendido e fremente corpo di Lorena. Mi ritrovai con il viso all’altezza del suo bacino. La mia lingua guizzava sulle sue mutandine. La girai e contemporaneamente gliele sfilai. Ebbi, davanti agli occhi, la visione del suo meraviglio culo. Forma rotonda, pelle liscia e più pallida rispetto al resto del corpo, perfettamente glabro. Poteva benissimo essere scambiato per un sedere femminile e, forse, anche meglio. Dopo alcuni istanti in cui rimasi a contemplare quell’opera d’arte, non resistetti ed iniziai a leccare e mordicchiare quelle succulente chiappe. Lorenza, gradendo il trattamento, si piegò leggermente in avanti ed io, che ero inginocchiato dietro di lei, divaricai con le mani i suoi glutei intravedendone così il bellissimo, nero, ed osceno fiorellino. Mi tuffai con il volto dentro quello splendore e leccai instancabilmente il suo buchetto con avidità, umettandolo per bene ed infilandogli ripetutamente la punta della lingua, aiutato in questo dal movimento ondulatorio di Lorena che gemeva e mi incitava. In quella posizione riuscivo anche, e con piacere, a leccare la base dei testicoli di Lorena che erano piccoli come noci ma lisci, depilati e profumati. Dopo svariati minuti di questa pratica, Lorenza si giro esibendomi davanti al volto, il suo cazzo eretto, di normali dimensioni, ma bello duro. Era ciò che aspettavo. Lo ingoiai famelico, leccandolo, baciandolo, passandogli la lingua dalla radice alla punta, succhiandogli i testicoli con ingordigia. Contemporaneamente le mie mani accarezzavano quelle stupende cosce velate dalle calze. Ero all’apice della voluttà e non mi ero ancora spogliato. L’uccello mi tirava in modo pazzesco, facendomi male, e sembrava chiedermi disperatamente di liberarlo dai pantaloni. Lorena, evidentemente avvedutasi di ciò, si staccò da me e, dopo avermi fatto risedere sul divano e toltimi i pantaloni, iniziò a leccarmi lo scroto e, con la punta della lingua, a risalire e scendere lungo la mia asta, che era dura come l’acciaio, senza peraltro quasi toccarla con le mani. Tutto ciò mi provocava dei brividi intensi lungo la schiena e credo che solo la maestria dimostrata da Lorena in tale circostanza mi abbia evitato di venire immediatamente. Infatti, intervallava la sua lenta azione con brevi pause che mi consentivano di riprendere un minimo di controllo sui miei sensi. Dopo alcuni minuti di questa pur entusiasmante pratica, Lorena, guardandomi intensamente negli occhi, mi chiese se volevo possederla. Era come chiedere ad un bimbo se volesse un regalo. Mi sentivo al settimo cielo. In un batter d’occhio, e senza alcuna difficoltà rispetto ad altre volte in cui avevo in detta circostanza avuto un afflosciamento di tensione, mi infilai il preservativo avvicinandomi a Lorena che si era già posizionata alla pecorina. Indirizzai la punta del membro verso quell’agognato pertugio che mi si apriva di fronte, e che già avevo abbondantemente umettato con la mia saliva e l’inserimento fu dolce, aiutato dalla spinta graduale che Lorena fece con il suo bacino. Una volta dentro di lei, sentii il suo sfintere avvolgere perfettamente il mio uccello, irradiandolo piacevolmente del suo calore, ed iniziai con un lento andirivieni, ben sapendo che non avrei resistito tanto visto il mio grado di eccitazione, ormai al limite. Infatti, dopo alcuni colpi, sentendomi il basso ventre ribollire, aumentai il ritmo delle spinte facendo gemere di piacere la mia partner. Ormai ero fuori controllo Non resistevo più. Feci appena in tempo ad estrarre il pene dal culo di Lorena, e liberarlo dal preservativo, che esplose in un primo violentissimo spruzzo di sperma che la raggiunse nei capelli. Seguirono violente contrazioni che liberarono fiotti di liquido biancastro che inondarono la schiena della mia amante. In quegli istanti, venni inebriato da un parossistico piacere che mai avevo provato prima di allora. Abbracciai Lorena e la baciai profondamente in bocca. Nessuno mi aveva mai fatto godere come lei e mi spiacque solo che, quella prima volta, forse durata troppo poco per lei. Ebbi comunque modo di rifarmi altre volte con Lorena per la quale, forse, è riservato anche un pezzetto del mio cuore.
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10 years ago
pablomat,
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Una conoscente
Questa storia è successa qualche anno fa, la mia fantasia l'ha un pò manipolata
Erano ormani 6 mesi che ero in trasferta per lavoro.
In quel periodo mi trovavo ad Ostia in hotel conobbi una donna Maria, attraente sulla 50ina, anche lei in giro per lavoro, dopo alcuni giorni in cui ci davamo appuntamento per colazione e per la cena, la confidenza si fece più profonda e ci raccontavamo delle nostre vite, fatte di lavoro e lontananza dalle famiglie.
Lei era separata con una figlia ormai grande, aveva deciso di rendersi disponibile per le trasferte in questo modo guadagnava di più e visitava posti i cui non era stata, infatti lei si fermava anche i fine settimana e poteva anche “fare quelle cose che a casa non avrebbe potuto”, e più esplicitamente disse che se voleva scopare con qualcuno nessuno l’avrebbe potuta giudicare, mentre al paese dove abita tutti notano tutto e giudicano.
Anch’io le dissi che dopotutto capitano esperienze che lontano da casa hanno un significato fini a loro stesse …..
Quella sera finimmo nella sua camera, ci spogliammo, aveva una pelle liscia, molto curata, un filino di pelo sormontava la sua figa, ci baciammo, poi fu lei a prendere l’iniziativa utilizzando il mio cazzo come un leccalecca, poi aprì le gambe e volle che le leccassi la figa, mi venne in bocca, poi continuò lei a farmi un pompino fino a quando le riempii la bocca di sperma, lo inghiottì tutto e ripulì il mio cazzo con precisione e passione. Finimmo così.
I giorni passavano e nonostante ci provassi non successe più nulla per qualche tempo, una sera mi invitò in camera sua, aveva preparato un a bottiglia di vino e ne versò due bicchieri, mi disse che aveva voglia di cazzo, e che voleva essere scopata ben bene, iniziamo a spogliarci e, sempre lei al comando, mi fece prima leccarle la figa, poi si pose a pecora e volle essere scopata, venni a breve, continuò assatanata sul mio cazzo per farlo tornare duro, poi volle essere nuovamente scopata.
Ero spompato, la foga di Maria mi aveva distrutto anche psicologicamente, non ero abituato ad essere comandato e posseduto, non ne aveva abbastanza, si stava masturbando e mi chiese di aiutarla a venire ancora una volta, mi riempì la mano di umore al momento di venire e volle che le metessi tutta la mano dentro, mente godeva strinse le gambe e urlò di piacere.
Mi disse “non ti offendere, ma scopate così ne ho fate molte, voglio di più, è un periodo che ho una voglia di cazzo da impazzire”.
Il fine settimana rientrai a casa e il lunedì quando ritornai al lavoro ricevetti un suo sms, “non ti impegnare stasera mi servi libero”, la sera uscimmo a mangiare un pizza alla pizzeria di fronte l’hotel, non accenno a nulla, ma ad un certo punto lei mi dice che ha invitato una persona in camera che lo ha conosciuto nel we w che dal costume la sua dotazione era niente male, ma che era un rozzo e non vuole essere sola e che ha detto che con lei ci sarebbe stato il compagno, si scusa per avermi coinvolto ma si fida di me, mi dice che così si sente più sicura, le ha inventato la scusa della coppia con marito guardone.
Tornati in albergo andiamo in camera sua e mi dice che io dovrò solo osservarla e non partecipare, che però nei prossimo giorni saprà ripagare la mia complicità.
Riceve un sms e mi chiede di andare a prendere la persona che è arrivata, scendo e mi si presenta Sergio uno sui 40 anni, alto e robusto per nulla tonico anzi, sembra un armadio, mi dice che ha portato anche un amico e che aveva accennato a Maria la possibilità di essere in due, che però se non ci va lo rimandava via, e mi presenta Alì un ragazzone di colore sui 30 veramente impressionate tanto è grande, circa 2 metri (sembra un giocatore di basket), per me nessun problema, possiamo salire.
Arrivati in camera Maria è stupita dei due, ma accetta che ci siano entrambi, a condizione che io sia presente, loro non hanno problemi.
In men che non si dica Sergio è nudo, sotto la pancetta ha un cazzo niente male, e ancora non è duro, inizia a leccare Maria che nel frattempo ha fatto sedere sul divanetto, poi fa cenno ad Alì di avvicinarsi e di spogliarsi, quando si toglie lo slip tira fuori un cazzo nero, lucido ed enorme, sembra il mio avambraccio, lo avvicina alla bocca di Maria che fa fatica a prendere anche solo la cappella tra le labbra, lo lecca ma non riesce a succhiarlo, si scambino i ruoli ed il cazzo di Sergio ora è bello duro, gran cazzo che di fronte al mio sembra enorme e sparisce di fronte a quello di Alì, questo però Maria lo spompina bene, riesce a prenderlo quasi tutto in bocca, questo gioco di cura dei due uomini su di lei e viceversa dura circa 15 minuti poi Sergio la prende in braccio e la porta sul letto, la pone a capretta e gli pianta il cazzo in figa senza nessun riguardo, Maria da prima ha un gemito di dolore ma poi geme di solo piacere, Sergio si rivolge a me e dice “la tua donna è proprio un puttana, un cagna in calore” nel frattempo Alì le sta ponendo il cazzo e lei lo sta lavorando con la bocca, Sergio esce e al suo posto fa andare Alì “trombala ben bene, è una grandissima troia vogliosa” dice nel frattempo, si toglie il preservativo e si mena l’uccello sul viso di Maria, gli esce un fiume di sborra che riempie la faccia di Maria “succhialo puttana” e gli sbatte in bocca l’uccello ancora gocciolante, Maria lo succhia con avidità e lo ripulisce tutto.
Alì le appoggia la cappella alla figa, Maria si dimena ancheggiando per aiutarlo ad entrare, quando la cappella sparisce in figa emette un urlo di dolore, Alì non si ferma e le infila quasi tutto quel cazzo enorme, la scena che sto vedendo è impressionante, Maria sta ululando di piacere “scopami, scopami, fammelo sentire tutto dentro” e Sergio rivolto a me “ne ho viste di troie ma una così le batte tutte, ha una voglia di cazzo impressionante” Alì resta dentro la figa di Maria per un tempo che sembra interminabile, in certi momenti arriva a sbattere il bacino sulle chiappe di Maria e lei tutte le volte che lo fa urla di piacere.
Quando le esce, Maria stravolta si gira nel letto, e lui toltosi il preservativo le sborra in bocca, tanta è la sborra che Maria non riesce ad ingoiarla tutta, mentre sta succedendo tutto questo Sergio si è disteso a fianco al lei nel letto e le dice di salire sopra al suo cazzo “non vorrai mica fermarti troia”, lei è esausta ma si tira indietro anzi è lei che rimesso un preservativo sul suo cazzo, ci sputa sopra per inumidirlo e si infila il cazzo sul quale sale e scende vigorosamente.
Alì intento si sta menando di fronte a lei che lecca il cazzo fino al momento che diventa duro e poi si sdraia di fianco a loro, Sergio spinge Maria a salire sopra il palo duro e nero, che con il preservativo sembra ancora più lucido. Maria riesce a farsi entrare il palo in figa e geme di piacere “sono una puttana” Sergio l guarda e dice “sei una grandissima troia e lui (indicando me) è un grandissimo cornuto, ti piace il cazzo” e le infila l’uccello in bocca, “succhia puttana”.
Impalata da Alì, il cazzo di Sergio in bocca, Maria è estasiata dal piacere, Sergio si mette alle sue spalle e le infila un dito nel culo, Maria gli dice di prendere l’olio nel cassetto del comodino e lui di bagna le dita, ora nel culo ne mette due, poi ne mette sula preservativo e infila il cazzo nell’ano, Maria si trova così impalata da due cazzoni, Sergio dopo poco esce ed io ho il buco di culo di Maria dilatato di fonte a me, Sergio si toglie il preservativo e sborra ancora una volta in faccia a Maria “lecca troia, succhia tutto puttanona”.
Sergio stoppa Maria ed Alì e gli chiede se vuol provare a prendere in culo il cazzone nero, lei dice di si, ma si raccomanda di far piano e lubrificare bene, Sergio mi fa cenno di avvicinarmi, ora siamo io e Sergio ai fianchi di Maria, Maria con il culo in aria a capretta e Alì con il palo in mano che sta cospargendo di olio sia la cappella che l’ano di Maria, prima le infila un paio di volte due dita poi Sergio mi fa cenno di divaricarle le chiappe il più possibile e vedo la cappella enorme appoggiarsi all’anelo anale, spinge piano Maria di divincola per aiutare ad entrare, al momento buono Alì con un colpo secco entra, Maria urla di dolore, le chiedo se devono smettere ma scuote la testa “lo voglio dentro” Alì stantuffa piano e riesce a farne entrare almeno 20 cm poi inizia ad accelerare il movimento e Maria inizia a gemere di piacere, Alì prosegue per qualche minuto poi esce, si toglie il preservativo e riempie la bocca di Maria della sua sborra.
ora sono tutti esausti e soddisfatti, Sergio ed Alì salutano “ciao bellissima puttana, se ne rivuoi ancora sai come fare e dove trovarci” poi si girano verso me e mi saluta “ ciao cornone, come fai a soddisfarla tutta????”
Maria ci mette una decina di minuti prima di riprendersi, mi ha chiesto di restare.
Mi dice che non ha mai passato una serata del genere, anche se era nelle sue fantasie, e che ha conosciuto Sergio nel fine settimana in una spiaggia naturista, lui ci ha provato ma lei (visto che la dotazione era notevole lo voleva) non si fidava, le sembrava un po rozzo e volgare e gli ha inventato la scusa del marito cuckold che ci sarebbe stato lunedì, per cui si erano accordati, ma che Alì era stata una sorpresa, e ridendo, “una notevole sorpresa”, poi mi prese in bocca l’uccello facendomi un pompino, “grazie” mi disse “vedrai che ti ricompenserò”.
Segue …..
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10 years ago
mirco1963,
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Una Storia Breve
I due pullman si
fermarono davanti all’albergo. Era una costruzione invecchiata male, palazzone
nato anonimo; ora gli insulti del tempo mettevano in risalto la sua natura di
casermone suburbano. Un modesto albergo di periferia insomma, buono per tasche
leggere, per gente poco esigente, per studenti in gita scolastica appunto. Da quei due pullman, una sera di maggio
inoltrato, gli studenti dell’ultimo anno di un liceo di M e alcuni dei loro
insegnanti, sciamarono accaldati e stanchi, dirigendosi al bar dell’albergo.
Una volta che la giovane masnada fu ristorata cominciò per la professoressa di
matematica l’ingrato compito di organizzare le pratiche di registrazione alla
reception, aiutata in questo da un vinto
ma poco convinto annoiato collega.
La prof. di
matematica era una donna dall’apparenza anonima; non si poteva di lei dire che
fosse brutta, ma non promanava da essa alcun segnale che non fosse
convenzionale e prevedibile.
Sembrava in realtà possedere tutte quelle doti che rendono una
persona gradevole, ma a queste qualità mancava quel lievito che la gente chiama
fascino.
Era piuttosto alta, snella, un viso pallido incorniciato da
capelli neri di media lunghezza, appena mossi. Gli occhi erano bellissimi, con
un disegno squisito di sopracciglia che sarebbero potute diventare impertinenti
o sbarazzine se una risata vera avesse tentato le sue labbra.
Di lei nessuno della scuola sapeva niente. È vero pure che
non era del posto, veniva infatti da un paesino del nord, e 4 anni di
permanenza nella sonnolenta cittadina di M non erano bastati a tirare fuori
nulla da lei. Nemmeno le più intrepide ficcanaso del paese erano potute andare
oltre banali congetture. Viveva totalmente immersa nella visibilità che in
genere ha un’insegnante che lavora in un piccolo centro, ma appena oltre il
cono di luce tracciato dal suo ruolo professionale, era come se ci fosse il
nulla.
Quando, finalmente, tutti ebbero le stanze assegnate, vi fu
un accenno di tregua, accompagnato da un sentore di frescura portato dall’imbrunire.
Durò poco la pace. Meno di un’ora dopo gli studenti andavano
per i corridoi , chi per visitare e curiosare nelle stanze degli altri, chi per
il solo piacere di fare confusione.
Alla fine, come Dio volle, fu l’ora della cena; gli
insegnanti cercavano di spalmare i più turbolenti nei tavoli dove i buoni
fossero maggioranza qualificata. Le femmine per lo più si gingillavano con i
cellulari . Finirono verso le 23. L’indomani c’era la visita al sito
archeologico dove “quello di storia dell’arte”, quello mezzo sordo, avrebbe,
con il suo charme, finito l’opera del sole cocente e della stanchezza.
“Sveglia alle 6,45 dunque”, ripeteva il corpo insegnanti ai
più ostinati che ancora cincischiavano tra la hall e il bar.
Venne poi il momento della nanna; tutti gli studenti erano
nelle camere; si sentiva di tanto in tanto qualche tonfo e qualche risatina
soffocata, ma, in sostanza, la giornata sembrava conclusasi bene.
Verso mezzanotte, a controllare che tutto fosse a posto, a
girare per i corridoi era la prof. di matematica.
Dopo cena si era cambiata d’abito e adesso priva dell’
“uniforme”, sembrava una delle tante pensionanti dell’albergo.
Passando dalla camera “12” sentiva voci di giovani donne
evidentemente allegre. La prof sorrise lievemente e andò oltre per completare
il giro.
Al ritorno, quando era sul punto di ritirarsi, la sua
attenzione fu attratta dalla “12” dove francamente si cominciava ad esagerare.
La chiacchiera si era fatta ora alta e le risa erano perfettamente udibili per
tutto il corridoio. Decise d’intervenire e bussò con discrezione alla porta. Ad
aprirle fu una biondina, Silvana, sua alunna, secondo tentativo all’esame di
Stato. La prof. fece un metro dentro la stanza e non aveva ancora cominciato
con la paternale come da protocollo, che un odore pungente d’alcol leticò le
sue narici: Silvana comprese di essere stata scoperta, tanto più che le due
compagne di stanza sguaiatamente chiedevano chi fosse a disturbare a quell’ora.
La prof, a quel punto, entrò con decisione nella stanza; le altre due, Giulia e
Maria, erano nello stesso lettino mezze
nude. Una bottiglia di spumante toglieva alla prof. ogni dubbio sulle cause
dell’alito di Silvana.
La prof. non fece in tempo a partire con la rampogna di
prammatica che le risatine andavano e venivano da quei tre volti maliziosi ed
ebbri.
Giulia, una mora la cui pelle ambrata parlava piuttosto che
di studi e di ansie da vigilia degli esami, di mare e tintarelle, disse con
voce fintamente piagnucolosa:” prof, ha tutte le ragioni del mondo ma oggi
faccio diciotto anni e stiamo festeggiando. Sono anch’io nel club delle
maggiorenni e sarei felice se lei si unisse a noi per un brindisi. Non mi dica
di no la prego; siamo in gita e vorremmo vederla un po’ rilassata”. Cosi’
dicendo porse all’insegnante la bottiglia con aria fintamente supplichevole.
“Ti faccio tanti auguri e….. d’accordo, vediamo che spumante
avete rimediato”. Chiese poi un bicchiere ma Giulia disse che direttamente
dalla bottiglia sarebbe stato più cameratesco.” Noi tre siamo molto intime e
condividiamo tutto”, fece la ragazza con un largo sorriso. La prof annui’
cercando con un sorriso forzato di nascondere l’imbarazzo che provava davanti a
quella che le sembrava una sfida; portò quindi
alle labbra la bottiglia e ne cavò un lungo sorso di freddo liquido
giallo.
“E lei dove ha festeggiato i suoi diciotto anni?” chiese
all’improvviso Maria. “Ero in collegio, un collegio di suore, grande
disciplina. Ricevetti quel giorno solo una telefonata dai miei e da una suora
un paio di babucce da notte”. Ricordo che quel giorno fui anche punita per
avere rotto la regola del silenzio al refettorio”, rispose la prof.
“Essere puniti”, continuò Giulia, “è la condanna e il
privilegio di quando si è ragazzini e il mio tempo per queste cose scade
proprio oggi”.
“E’ vero ,” disse la prof quasi parlando tra sé, ”da
ragazzina sei controllata, comandata, se sbagli paghi ma questo ti protegge ;
sono gli adulti, alla fine, a prendersi tutti i carichi “.
“Senta,” disse Giulia, “d’ora in poi sarò responsabile di
tutto ciò che farò, ma stanotte voglio essere la ragazzina che ero fino a ieri;
poi lei mi deve un regalo e a una diciottenne non si rifiuta nulla”.
“Cosa posso fare per te”? chiese la prof. “Lei mi deve
punire” prosegui’ la ragazza. “Stanotte sono, voglio essere ancora una
ragazzina da correggere, da proteggere e lei ora è qui, l’insegnante piu’
severa e dura della scuola”. La prof arrossi’ violentemente e sforzandosi di
sorridere le chiese di cosa dovesse essere punita. “Ma perché le ho rotto le
balle tutto l’anno e gli altri passati, perché nessuno in casa mi ha mai
raddrizzata, perché tutti i ragazzi che ho avuto mi hanno viziata e…..perchè
stasera qui c’era alcol” disse Giulia . “E che punizione dovrei darti”? chiese
la prof con voce roca. “Lei mi deve dare una punizione corporale, un’esemplare
punizione vecchio stile, devo essere raddrizzata per tante cose e voglio che lo
faccia lei. Mi dia una lunga, vera, seria, autoritaria sculacciata.”
La prof impallidì, si alzò e fece per uscire dalla stanza ma
fu bloccata sulla porta dalle altre due ragazze che, ormai ubriache,
sghignazzavano senza ritegno. Quando fu riportata in stanza l’attendeva il
corpo nudo di Giulia raccolto a gomitolo, la testa incassata fra le spalle, le
ginocchia puntate sul letto: l’abbronzatura non era completa, le sue natiche si
ergevano bianche come una luna di latte. Un’ombra di seta nera e lucida si
intuiva tra le cosce sode, appena disegnate da lievi e guizzanti muscoli. La
figura si chiudeva coi suoi talloni che sembravano due picchetti d’ambra sulla
neve del lenzuolo.
L’insegnante era come svuotata, sembrava perduta davanti a
quella vista. Lei si sentiva più nuda di Giulia e sentiva che “la
professoressa”, il suo personaggio, la stava abbandonando, lasciandola in balia di quei sei occhi che avevano
comunque capito di lei qualcosa , e lei, la parte più intima di lei, si
liberava con vergogna e con sollievo della parte più inutile di sé stessa, del
suo involucro, come serpente che fa la
muta.
Era calato un silenzio irreale e la prof. si avvicinava alla
luna inevitabilmente, dolorosamente, e la sua mano destra scaricava tremante
dei colpi , dei meteoriti che la luna, quella luna assorbiva indifferente. I
colpi si fecero duri, cattivi ma Giulia non emetteva un gemito; la sua
reattività era in quel culo che sempre più spavaldamente si offriva al dolore
sempre più caldo e feroce, e nei suoi alluci che lei puntava sempre più
convulsamente nel materasso.
I colpi a un tratto si attenuarono, divennero più stanchi; la
tensione era calata e l’insegnante ora consolava la luna ,la luna divenuta ora
rossa.
I colpi divennero benefico massaggio, perdono, pace, e in
quel silenzio si udi’ Giulia mugolare sordamente. La prof, molto lentamente,
molto deliberatamente cominciò a spogliarsi e quando rimase nuda le tre
ragazzine restarono senza fiato. Davanti a loro la bellezza, libera da
infingimenti e da maschere diventò la bellezza, verità, disvelarsi completo di
un’anima, dei suoi desideri.
Giulia fu di colpo investita da dietro da una bocca, da due
labbra aride assetate di umori, e gli umori arrivarono e lei li assaporò tutti
passando dalla stillante vagina bagnata di chiari e trasparenti dolcezze
all’aspro sapore amarognolo che quel culo le offriva. Una lingua può muoversi
agile e spietata come un serpente, e quel piccolo rettile imperversava sopra,
sotto, dentro Giulia; era una serata umida e gli umori della ragazza, spremuti
a forza, si mescolavano con la pesantezza dell’aria e i corpi, la pelle,
diventarono scivolosi, sfuggenti, e a quel punto Giulia si senti’ arpionata,
catturata dai morsi di lei che non se la voleva fare sfuggire, come il pesce
grosso fa col pesce piccolo.
Una lotta, una
sorpresa per Giulia che non aveva immaginato chi, cosa fosse quella donna, pur
avendo di lei vagamente intuito qualcosa.
Una liberazione folle, dionisiaca, era quella dell’insegnante, trasformata in una divinità
antica, oscura, terribile.
Le Furie della passione imperversavano in quella piccola
stanza come tromba d’aria che tutto risucchia al suo passaggio, e quello fu
anche il destino delle altre due, Silvana e Maria.
Avevano esse evocato qualcosa e ora questo demone le
torturava con quella sapienza che si alimenta di silenzi, di dissimulazione,
dell’ombra in cui lei si era relegata, in cui era stata relegata . I loro corpi
divennero fragili strumenti di chi sapeva tanto desiderare e tanto bene
nascondere.
Raggiunsero Giulia e l’insegnante il climax, con le due
gregarie messe a leccare davanti e dietro la padrona mentre questa baciava
Giulia. Si baciavano e si guardavano negli occhi dicendosi tutto con quegli
sguardi.
Poi la tensione scese e le due gregarie, le due comparse,
sparirono distrutte, in un sonno
pesante, nero d’inchiostro.
Rimasero la prof e Giulia abbracciate a guardarsi in
silenzio.
A un tratto nella stanza si udi’ una voce nuova che fece
trasalire Giulia. Era lei, la vera lei che ora parlava. “ Volevi sapere dei
miei diciotto anni e della mia festa? Ti ho detto la verità. Io dico sempre la
verità. Una ragazza, un piccolo regalo, le babucce, una monaca, una punizione.
Vero, tutto vero, ma indovina ora chi fosse cosa. Vediamo: c’è una ragazza
attraente, molto attraente che compie gli anni, i suoi diciotto anni in un
collegio femminile. C’è una suora molto rigida, molto osservante, tutta d’un
pezzo che ha una crepa nel suo muro di certezze, un tarlo che scombicchera
tutto, Lei, Lei, Lei. E io, io con le mie stesse mani feci queste babucce per
Lei e Lei quando le vide Lei rise a questo regalo inaspettato, inconsueto. Quella notte volli fargliele provare, gliele
infilai io, io poi accarezzai quei
piedini che mi avevano fatto impazzire quando la vedevo in giardino correre
scalza, io la baciai tutta cominciando proprio da quei piedi e mi feci baciare
tutta, io profanai il suo candore come, esattamente come voi tre pensavate di
fare con me”, e qui la prof si mise a ridere sommessamente, beffarda, amara.
“qualcuno però vide e parlò. Io fui cacciata, cacciata con molta discrezione ma
cacciata e per mantenermi agli studi feci l’operaia, la baby sitter, la
bracciante stagionale. Da allora nessuno più, uomo o donna che fosse, nessuno.
“Posso dire che sono una donna che si è fatta da sé,” e qui tacque mentre
lacrime calde lasciavano i suoi occhi disperdendosi in dolorosi rivoli.
Poi incontrai te e ti ho amata, ti amo da tre anni e ho
immaginato tante volte di fare l’amore con te e tu e queste sceme mi provocate,
mi tormentate, volete vedere cosa cela la vostra rigida, intransigente
insegnante di matematica.”
Giulia piangeva come una bambina, tremava, cercava il calore
di lei. “Ti amo, ti ho sempre amata anch’io, ma come facevo a dirtelo, a
fartelo capire? La faccenda di stasera era uno scherzo per queste due cretine e
per me una sfida, era dirti che esisto,
magari per fare la stupida, ma esisto.”
Fecero l’amore e quello fu amore: entrare nell’altra con
delicatezza, sommessamente, per poi portare la passione trattenuta e compressa
da queste sfibranti dolcezze a esplodere in raptus di piacere, in follia di
gesti, in simboli di possesso, di
sottomissione e poi…. poi un sonno, poi
un profondo sonno, una tomba buia che di colpo le inghiotti’.
“Cara Giulia, amato amore mio, mia meravigliosa donna di
diciotto anni e un giorno; stanotte hai scoperchiato due anime, la mia ma
soprattutto la tua. Volevi ieri in regalo una punizione, ti ho accontentata.
Hai scoperto l’amore ora scoprirai l’abbandono. Vado via e tu sei grande, o
meglio, sarai grande se saprai leggere tra le pieghe di tutti gli amori che avrai, la precarietà
dell’amore che è poi l’essenza della vita stessa, perenne tensione verso la
felicità che si risolve sempre in dolore. Hai perso l’innocenza perché l’amore
fa diventare adulti e nessuno se non te stessa ti può salvare dalle sofferenze,
dalle sconfitte, dagli abbandoni. Benvenuta nel mondo dei grandi, dove la vita non
ti fa sconti e dove, dopo una sculacciata, non ti sentirai assolta e libera
dalle colpe, ma solo un poco più stanca, un poco più disperata, forse un poco più sporca. Il tempo dei giochi è
finito, infinito amore mio ”
Questo biglietto trovò Giulia il mattino seguente.
Si seppe a colazione che l’insegnante di matematica era
“rientrata a casa richiamata da gravi problemi familiari.”
La scolaresca non fu troppo afflitta dalla notizia; un
guardiano in meno.
Quella sera Silvana e Maria si ubriacarono e fecero sesso
ancora più sfrenatamente. Giulia passò la sua prima notte da maggiorenne
bagnando di lacrime un biglietto ormai diventato azzurrino e molle come una
banconota finita per sbaglio in lavatrice.
L’anno seguente all’ istituto di M arrivò la nuova prof di matematica.
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5
10 years ago
Ofelia_e Cassio,
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Femminilizzato !
In un vuoto e tardo pomeriggio primaverile, con l’arrivo della sera oramai incalzante, solo e senza impegni, decisi di andare a cinema per distrarmi dalla malinconica solitudine che si era impadronita di me. Il più vicino programmava un film erotico, con tette e culi al vento oscurati da pudiche stelline appropriatamente disposte su attraenti nudità femminili. Non ne vedevo da molti mesi in quanto erano ripetitivi e senza trame interessanti, tuttavia l’immagine provocante della locandina alimentò il desiderio e, infoiato, mi trovai nella sala buia in preda a un demone incontenibile.
Presi posto in ultima fila, in posizione molto laterale, defilata rispetto all’ingresso, pronto a scappare se fossi rimasto deluso da quello che speravo e temevo che mi accadesse. Le scene cominciarono a scorrere, nella sala imperavano i mugolii di piacere che accompagnavano le scene dense di rapporti sessuali di vario tipo.
Sapevo, per qualche sporadica esperienza, che nel settore in cui avevo preso posto ci si poteva imbattere in arrapati in cerca di contatto con altri maschi, in quanto alcune piccanti esperienze mi erano già capitate. In principio avevo accettato le avances di “passivi”; in seguito era accaduto che, dietro invito di occasionali partners, avevo accettato con interesse il ruolo passivo nel rapporto orale con gradimento sempre crescente. Ciò mi aveva fatto temere di scivolare verso la passività, ma avevo esorcizzato la mia paura allora, autoconvincendomi di essere un bisex attivo.
Ero conscio di gradire il contatto omosessuale, e quindi ero lì nel cinema con la speranza che la serata avrebbe potuto donarmi una gradevole scopata con un maschio desideroso di mettere in libertà il lato femminile della sua personalità.
Trascorsero una decina di minuti, e il posto al mio fianco fu occupato da un imponente e distinto signore. Lo sentii muoversi cambiando lievemente posizione, e incidentalmente, con finta casualità ma puntualmente, accostava la sua gamba alla mia: voleva saggiare la mia reazione. Non la ritrassi, anzi la spostai ancor più verso di lui in modo da farla combaciare alla sua. Lo squillo di tromba fu perfettamente recepito e, dopo poco, in prossimità del mio ginocchio avvertii il delicato avanzare delle dita che accennavano una timida carezza; restai fermo, godendo del contatto. Comprese che gradivo e, rincuorato e più spavaldo, accarezzò la mia coscia con l’intera mano, con decisione. Mi stavo eccitando. Visto il buon esito dell’esplorazione posò la mano sulla mia, prendendola e tirandola verso di sé. Compresi che voleva instaurare una reciprocità di contatto. Lo assecondai e lasciai che la conducesse verso la sua gamba, e pochi istanti dopo mi ritrovai il palmo della mano poggiato su un caldissimo e duro cazzo che nel frattempo aveva fatto sgusciare prepotentemente fuori con l’altra mano! Non mi ritrassi a quel contatto vigoroso, anzi richiusi le dita avvolgendo il carnoso tubero in una carezza armoniosa che lentamente scivolò verso l’alto e il basso. Lo sentii sospirare, e dopo alcuni secondi avvicinò la testa alla mia e sussurrò:
- Prendilo in bocca –
- No, non qui - replicai avvicinando a mia volta la testa verso la sua - ho timore che qualcuno possa vederci –
- Allora andiamo via, andiamo a divertirci tra noi –
Il tono era stato deciso, di chi dà un ordine. Risposi annichilito con un semplice sì. Si assestò i pantaloni, ci alzammo e uscimmo insieme, senza proferire parola, come due vecchi amici.
Non parlammo in macchina perché le gole erano serrate dal desiderio di dare sfogo alla nostra sessualità.
Mi condusse in un casolare abbandonato, e pensai che quel casolare era sicuro testimone di altre scorribande conclusesi con gioiose sborrate. Continuavamo a esser silenziosi, come se tra noi ci fosse una antica e collaudata intesa. Nel locale filtrava la poca luce fornita da una pallida luna che in cielo aveva preso il posto del sole, e si avvertiva solo lo spiegazzarsi dei tessuti dei nostri pantaloni che venivano sfilati. Le orecchie mi ronzavano sotto la spinta del sangue che ribolliva in tutto il mio essere. Non pensai più a nulla e ci abbracciammo ruvidamente, levigando reciprocamente i nostri tessuti muscolari, godendo del tepore che i nostri corpi si scambiavano.
D’un tratto distinsi, nell’affanno e fra i rantoli che uscivano dalle nostre gole, la sua voce, come in un sogno, che mi incitava a chinarmi per assaporare il suo turgido sesso nell’alveo orale. Non capii più dov’ero e cosa ero, provai solo l’irrefrenabile desiderio di esaudire quella impellente e prorompente sua richiesta, e di farlo con gran dedizione. Mi era già capitato e col passar del tempo lo gradivo sempre più. Dicono che ho talento per tale pratica e, ringalluzzito, a mia volta ho avuto la pretesa di insegnare a qualche amica a migliorare la prestazione in materia.
Ormai dilavavo la gran stecca con la lingua, le labbra, la bocca tutta, lo facevo uscire per strofinarlo sulla guancia e al contempo carezzarlo col palmo della mano per poi farlo sprofondare nell’avida bocca, e serrar forti le labbra in fase di risalita. Il monumentale attrezzo mi balenava davanti agli occhi entrando e uscendo dalle mie ospitali cavità, sempre più umido e duro, gonfio di tutto il sangue del mondo, inturgidendo il collo sotto il glande che si protendeva più in alto. Era bello nel suo sapore salino, mentre l’odore si inaspriva con il crescere dell’eccitazione. Succhiavo e pompavo a più non posso vibrando in tutto il mio essere trasformato in nuda gelatina, macchina di puro piacere. Con un fil di voce disse che la mia bocca val più di una fica; la frase mi gratificò alquanto, intuii che stavo dando il meglio di me e volevo sentirlo in paradiso, continuai con lo spirito di una fanciulla devota, e di lì a poco udii nuovamente la sua voce ovattata e profonda come in un rantolo:
- Girati - mi disse - voglio sentirlo tra le tue gambe –
Obbedii come se fossero state le sinapsi del mio cervello a comunicare l’ordine ai miei nervi, ai miei muscoli, al mio sangue. Le mie membra si rivolsero nella posizione migliore per accogliere il nuovo accadimento. In rapido religioso silenzio inarcai la schiena ed allargai le gambe per agevolare l’occasionale amante. Provai il calore immane che sprigionava il teso randello che s’appoggiava sulla stretta apertura dell’ignavo mio ano ancor stretto e vergine.
- No – emisi un roco urlo smorzato, divincolandomi – non voglio! non mi piace, è una cosa che non faccio! Non sverginarmi! –
- Calma - replicò - non preoccuparti. Mi piace solo appoggiarlo all’esterno sul buchino...sentire la punta del pene avvolta dalle tue morbide chiappe. Calmati tesoro mio, ti voglio bene, non voglio farti del male. Mi basta il gran piacere mentale di immaginare l'inculata... mi basta immaginarla –
Blandendomi con quelle rassicurazioni, accarezzandomi e spingendomi con delicata essenzialità, mi fece chinare in avanti in maniera che il capo fosse più in basso dell’estremità posteriore. I glutei erano pronti a cullare il bimbo! La posizione, sussurrò, lo intrigava enormemente. Ero un automa nelle mani del suo padrone. Provavo piacere ad accontentarlo, ne presi coscienza in seguito ripercorrendo mentalmente quei momenti.
Le sue mani, forti, possenti, che accarezzavano vigorose i miei fianchi, passavano sui capezzoli induriti dal desiderio che il mio essere provava, e tornavano ad afferrarmi i fianchi, lisciavano il mio giovanile pendulo addome, entrando nell’area pelvica ed incanalandosi verso l’asta tesa che circuiva fra il pollice e il medio, stimolando il flusso di liquido prostatico. Trasalivo ogni volta che le sue dita sfioravano il frenulo. Mi si infiammavano le meningi nell’attesa di esalare l’ultimo sperma. Soffrivo e godevo nell’attesa pregando che non finisse mai, ma che pur avesse un termine.
L’inferno si spalancò improvviso dentro il mio ano. Fu un ribollire di carni roventi che si accartocciavano nel delirio di un momento. L’inganno ruppe ogni indugio e si fiondò nel mio interno. Avvertivo violento il buio che mi circondava; annaspavo cercando di gridare tutto il dolore che quegli istanti di tregenda mi elargivano con tanto livore. Dimenai le anche, spingendo le mani contro il suo bacino, quasi a schiodarlo dal povero corpo martoriato. Ma ogni mio sforzo era vano!
Mi attanagliava con mille mani, con il peso della sua possanza fisica avanzava fino a farmi piangere; silenziosamente piangevo dentro la mia gola riarsa, dentro i miei occhi asciutti, nel mio animo ferito di essere umano violentato! Lo sfregamento violento irritava il povero ano preso alla sprovvista fino a farmi dolere in tutte le giunture. Supplicai di uscire da me, pregai di non farmi soffrire più.
La sua risposta fu dolce, rassicurante, e contrastava con la forte presa che esercitava sui miei fianchi, tipica di chi si è impadronito dell’altrui corpo. Infatti era ingannevole!
- Devi star fermo – disse – per non farti male devo uscire delicatamente perciò non devi dimenarti, ti conviene collaborare. Ora rilassati, io sto fermo, i tessuti del culo si distenderanno e uscirò facilmente. –
Ancora una volta la mia mente abbindolata dalla voce suadente mi indusse a seguire i consigli. Sentii che la verga indietreggiava nel mio colon traumatizzato, scivolando verso l’esterno, ma d’improvviso.... un affondo poderoso e violento mi rigettò nell’inferno facendomi rabbrividire e sudare freddo, mentre disperatamente la mia psiche urlava.
- E’ dentro, sta fermo che ti laceri! - disse per ottenere ancora una volta la mia collaborazione - Per uscire dovrò farlo piano, perché è tutto dentro fino alle palle –
Stetti fermo stringendo i denti, e stette fermo anche lui. Ansimavo. I miei fianchi erano sempre prigionieri delle sue forti mani, ma ormai non lo sentivo più come un estraneo, ma quasi come un male dovuto. Poi cominciò effettivamente ad arretrare, piano, e.... subito dopo a spingere, di nuovo, e poi di nuovo! Arretrava e avanzava, ritmicamente. Mi stava scopando, e non potevo sottrarmi: ero prigioniero. Delle sue forti mani, del suo desiderio. Forse anche della mia indole, giacché quando mi chiamò “bella puttana mia” non mi sentii offeso!
Nel frattempo i tessuti del mio povero culetto avevano cominciato ad assuefarsi alla dilatazione, con la conseguenza che il dolore si attenuava fino a scomparire lasciando il posto ad un leggero bruciore; lui ormai mi scopava energicamente, come forse aveva immaginato e desiderato di fare sin da quando ci eravamo sfiorati nel cinema. Ma nella mia mente stava accadendo qualcosa di strano: sentivo che un po’ di piacere si stava unendo al dolore, anzi stavo scoprendo che il dolore stesso può esser fonte di piacere, di un piacere sofisticato, di alto livello perché coinvolgeva non solo il corpo ma anche la mente!
Mi riscoprii eccitato, e mentre mi scopava sbattendo ripetutamente il bacino sulle mie natiche...... sborrai impetuosamente, inondando il pavimento!. Era come una fontana che zampillava allegra senza che nessuno la toccasse. Uno, due tre, quattro, cinque violenti zampilli, sei, sette, otto liquidi rivoli di sborra fluirono dall’opercolo della povera asta sbattuta dal retro e costretta a trovar sfogo al vulcano interiore che gli bruciava il deretano!
Aveva cantato, l’implume uccello, senza che mano lo avesse toccato! Il piacere provato nella mente sballottata dall’imprevista piega degli avvenimenti, la goduria prostatica provocata dall’ingresso dell’estraneo organo cavernoso aveva donato al giovane uccello un insopprimibile e inimmaginato orgasmo!
Dopo pochi istanti le sue mani divennero una morsa d’acciaio e le mie viscere furono invase da una sensazione di intenso calore e gioia profonda: la belva umana urlava il suo orgasmo apostrofandomi malamente con voce roca, sentii le sue energie versate nel mio corpo. Lui era impetuosamente esausto, io ero incredibilmente felice!
Si accasciò un attimo su di me, poi si sollevò tirandomi con sé. Mi tenne stretto al suo petto, il respiro affrettato come dopo una lunga corsa, io compresi che quella sera non solo avevo provato la piacevole sensazione di essere posseduto, ma che era cambiata la mia vita. Orizzonti nuovi mi si schiudevano, orizzonti che nella vita mi hanno spesso consentito di poter entrare in comunicazione profonda con l'universo femminile perché oramai ne ero parte.
Per un po’ mi tenne fermo nel suo abbraccio, poi cominciò ad accarezzarmi mentre mi baciava teneramente sul collo. Mi abbandonai fra le sue tenere e forti braccia, poi carezzai le sue mani, con le mie spalle interamente poggiate sul suo petto. Provavo una felicità nuova!
Non saprò mai chi è stato l'ignoto che ha saputo violentarmi con tanta determinata concupiscenza, ma sarei lieto di poterlo ritrovare per ringraziarlo.
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10 years ago
dolce3mente3bsx,
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La piu grande sorpresa
una storia che assieme abbiamo deciso di raccontare, ci diverte e più la pensiamo più ci eccita, ecco perchè lo vogliamo fare con voi. e vero che questo gioco ci piace e da oltre 9 anni che volutamente ci siamo lanciati in questo mondo di vero erotismo. ma le sorprese non finiscono mai: una sera al mio rientro trovo una sorpresa un pò preannunciata ma mai avrei creduto che lei riuscisse in tutto senza il mio aiuto. entro in casa luci spente molto profumo e musica molto molto soft. a voce bassa chiamo lei in cucina, in bagno ma non risponde penso alla camera da letto ovvio. mi avvicino lentamente alla camera porta socchiusa e immagino che dorma. nella fessura della porta intravedo queste candele profumate accese la cosa gia pensando a quello che facciamo mi stuzzica e mi eccita. ma non riesco a pensare a quello che troverò apro la porta lentamente e intravedo un uomo nudo a bordo letto e un altro inginocchiato a letto trovo la mia lei nuda a centro che succhia entrambi. al mio arrivo accendo la luce, lei si ferma e mi dice cosa aspetti spegni e siediti ti farò godere come mai riusciresti a godere., adesso siediti e apprezzami con loro. poi si rivolge a questi 2 ragazzoni che gia in precedenza conoscevamo per altre serate, ragazzi facciamo vedere di cosa siamo capace. dopo essersi fatta leccare per dei minuti interminabili decidono di comune accordo di penetrarla contemporaneamente sento i suoi gemiti che colpiscono le mie orecchie sempre di più. apprezzavo uno di loro. con doti abbastanza grosse che affondava sempre di più dentro di lei girandola in varie posizioni mentre l'altro affondava nel suo culetto affondando colpi su colpi andando avanti per tempo scambiandosi più volte le posizioni. poi la chicca finale. credo che sia stata decisa da loro come sorpresa per me. ad un certo punto dopo circa un ora di sesso e che sesso, lei si prende il centro del letto, posizione pecorina direzione girata verso di me. capisco da subito cosa vuole fare. e la incito a terminare follemente. mentre il più grosso la penetra da dietro in figa riempendola di sua erotismo caldo l'altro pensava bene di riempirgli la bocca vedevo colare da entrambi i lati quel nettare che loro le davano e lei ne chiedeva ancora. dopo essersi rivestiti i due amici ci salutano e vanno via lei si avvicina dolcemente e mi chiede se la sorpresa da lei promessa era piaciuta. io dico SIIIIIIIII allora stai attento alla prossima volta. sarà una sfida che mi lancia? TERGIN
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2
10 years ago
admin, 75
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Questo piccolo grande agosto - seconda parte
Dedico la seconda e ultima parte del racconto a "lurido cane", l'unico che si è mostrato curioso di sapere come andava a finire!
Ovviamente, vi consiglio di leggere la prima parte e vi prego di non scrivere commenti negativi solo per cattiveria. Critiche negative saranno ben accette solo se costruttive.
Le due di notte. Sto vagabondando ormai da ore. Non so come riuscirò a guardarla in faccia, a starle accanto. Ieri sono riuscito a non tornare da lei, nel bungalow; le ho detto che avrei passato la notte con il direttore, a una festa.
Ma non posso più rimandare oltre; il tempo di prendere qualcosa al bar, e la raggiungerò. Cercherò di sentire se il suo corpo è cambiato, se c'è ancora qualcosa che ci può tenere uniti. ...Una voce, qualcuno mi chiama.
"Ma cosa fa quì?!? Il direttore la cercava, perchè non era nella sua stanza?"
"Emh... mi era piaciuto il villaggio, volevo darci un'occhiata..."
"Sa bene che il direttore non lo consente! Comunque è fortunato, ha marinato il suo lavoro proprio nel posto giusto..."
Mi preoccupo... "Di nuovo quella donna?"
"Si, il direttore non riusciva a prendere sonno, allora gli andava di giocare. Io sono quì per organizzare la cosa..."
"Cavolo! Il direttore sarà su tutte le furie..."
"Abbastanza. Guardi, lei sta facendo comunque un ottimo lavoro, e le verrò incontro. Contatterò il direttore e dirò che lei si era allontanato dalla sua stanza, ma non dall'hotel. Che era stato informato del gioco e che ha creduto che fossimo già qui, raggiungendo il villaggio con un taxi."
"Farò la figura del cretino..."
"Suvvia, regga la scusa, magari dia la colpa alla stanchezza, alla sonnolenza; lei sa recitare bene... e poi lo consideri come un colpo di fortuna, ha parecchi milioni da recuperare..."
"Giovanotto, ma cosa diamine ha fatto? Capisco la stanchezza, il debito contratto" sento un pizzico di vanto nelle sue parole... "ma stia più attento, cribio!"
La situazione ora è questa: l'istruttore ha contattato la mia ragazza, ha organizzato un incontro con lei; fra i cespugli vicino ai campi da tennis.
"Lui sarà nascosto tra i cespugli, lei dovrà avvicinarsi al cespuglio, magari fingendo di orinare, nel caso dovesse vederla qualcuno"
La cosa sta degenerando. Devo fargli cambiare idea; raggiungo il mio posto, accanto alla sua poltrona.
"Ma... ha già avuto un incontro ieri, e dopo l'orgasmo non mi sembrava contenta di essere stata con quell'uomo..."
"Giovanotto, cerca forse di fare il doppio gioco? Di intimorirmi? Non ci casco a questi bluff! Ricordi che le donne cedono sempre alla voglia di uomo..."
E' acceso un monitor solo. La telecamera tra i cespugli è una di quelle che permette di riprendere anche al buio. Ora bisogna solo aspettare, capire se la mia ragazza prenderà parte a quest'ennesima pazzia.
"A che pensa, giovanotto?"
"Non credo che verrà. Mi sembrava pentita del suo gesto; e poi non mi sembra una donna che lo fa all'aperto, in piena notte..."
"Io invece sono certo che si presenterà. Sarà pure come dice lei, ma siamo pur sempre in estate; è una stagione che fa perdere i freni inibitori... mi ci gioco i guadagni degli affari dei prossimi tre mesi, oltre ai miei averi. Se ha ragione lei, le dimezzo il debito..."
Mi guardo intorno; nella stanza, nulla sembra cambiato: i monitor, anche se spenti sono sempre lì; dietro di me, i segretari. Eppure, sento come se manca qualcosa...
Trasaliamo sentendo dei fruscii provenire dalle casse. ((Ci sei?)) è la voce della mia ragazza, che parla bisbigliando. Il direttore ha il volto raggiante, come per dire "vittoria!".
Vedo l'istruttore che allunga una mano oltre i cespugli; gli starà facendo qualche cenno per farle capire che è lì.
Qualche secondo, ed ecco apparire, tra le foglie, il sedere nudo di lei (e non solo il sedere...). Immagino fuori dal cespuglio la mia ragazza che, rassicurata dalla mano dell'istruttore, si alza la gonna, si sfila le mutande e, curvandosi come per fare la pipì, ma senza abbassarsi troppo, introduce il suo sedere e le gambe fra i cespugli. In poche parole, lei è a novanta gradi, dal bacino in giù dentro il cespuglio, dall'ombellico in su fuori il cespuglio, in attesa di essere posseduta.
Ho il cuore ormai a pezzi. E' più disinibita, disinvolta: farmi le corna è ormai una cosa naturale, per lei. Ma perchè non l'ho raggiunta, ieri notte? Potevo parlargli, cercare di rimediare e recuperare i cocci del nostro amore, ormai infranto.
((Ti va prima di toccarmelo?))
Lui ha una voce strana, o almeno me la ricordavo diversa. Si sbottona i pantaloni e se li sfila. Non ha le mutande. Il suo cazzo svetta duro. Non ha cambiato solo voce... Non è lui! Questo è il cazzo di un normo-dotato! Non riesco a nascondere lo stupore...
"Sorpreso, giovanotto? Uno dei miei segretari mi ha consigliato una variante interessante, si è sostituito all'istruttore" Bastardo... "Sono certo che quella ninfomane non si farà problemi!"
Il segretario, tra i cespugli, se lo impugna delicatamente, e lentamente inizia a menarselo, su e giù.
Non so cosa mi prende. E' come un fuoco che brucia giù, nella pancia. Ho paura che mi piaccia, vederla scopata da un altro...
La mia ragazza esce dal cespuglio, vedo rientrare solo il suo braccio. Mi fa sempre tanta tenerezza.
((Dai, smanettalo...))
Lei allunga il braccio, appoggia la mano sulla gamba del segretario. Tastando, cerca di capire cosa sta toccando. Inizia a salire su, trova i testicoli. Vedo la sua mano che tocca i testicoli di un altro uomo. Ora non ha più dubbi, deve solo salire un po' più su per masturbarlo.
"Pensa che lei se ne andrà inviperita, dopo essersi accorta dello scambio?"
Ormai non so più cosa pensare. Per un attimo, incrocio lo sguardo del segretario che prima mi ha aiutato. Mi incoraggia, con lo sguardo mi invita a stare al gioco.
"Sono certo che lei non sopporterà l'inganno" gli rispondo, anche se dentro di me non ne sono affatto convinto.
"I miei guadagni del prossimo anno contro i suoi debiti?"
Non ho più energie, annuisco soltanto un si.
La mia ragazza affera il cazzo del segretario. Vedo le sue dita avvolgere il suo membro e cominciare a menerglielo. Porta la mano un po' più su, cercando "il resto" del cazzo, che non c'è...
Lui subito le afferra il polso. Ho quasi la sensazione che stia usando anche un po' troppa forza.
((ehi, ma chi sei?!))
Inaspettatamente anche per me, lui inizia a fare subito la voce dura ((stai zitta, so chi sei, dirò tutto al tuo ragazzo))
((Cazzo!)) non avevo mai sentito una parolaccia da parte della mia ragazza.
L'uomo tra i cespugli tiene il polso di lei stretto. La mia ragazza non ha mollato la presa... lui ne approfitta; muovendo la sua mano, che le stringe il polso, muove la mano di lei, che continua così a masturbarlo.
Il direttore continua a seguire l'andamento del gioco, occhi fissi sul monitor e leggero sorriso di godimento. Io lo guardo con la coda dell'occhio, alternandolo con la visione dolorosa e ahimè eccitante delle immagini che scorrono sullo schermo.
Il silenzio fra i due amanti è irreale. Sento che si sta creando tra loro un legame di complicita; si stanno studiando, cercano di capire e di capirsi fra di loro. ((Lo vuoi in bocca?))
Una domanda che mi spiazza. Il direttore ora ruota leggermente gli occhi verso di me, per vedere le mie reazioni.
Lei, con la voce bassa, cavernosa, chiaramente eccitata, emette un ((si...))
"Vede, giovanotto! Tutte uguali! Tutte felici di farsi fottere!"
Mentre vedo la mia ragazza entrare fra i cespugli, inginocchiata per avvolgere tra le sue fauci il membro del segretario, io, con il cuore a pezzi, cerco di farmi forza, di non mostrarmi distrutto e di dare una risposta al direttore. "Non si spingerà oltre"
Non ci credo nemmeno io. Lei è lì; vedo il suo faccino che sale e scende sul cazzo di quell'uomo, che geme ((siii, brutta troia, succhia. Ti piace il cazzo, eh?))
Men di tutti, ormai, ci crede il direttore "Giovanotto, lei non ha più nulla da giocare, ormai la partita è persa per lei! Guardi..."
Ora la mia ragazza è a novanta gradi; dal bacino in su è fuori dai cespugli, mentre il suo sedere è piazzato lì, davanti al naso di lui, che non sa neanche dove cominciare. ((Dai, sbrigati, non ho molto tempo...)) Vedo lei che sculetta per invitare il suo amante a scoparla il più presto possibile, probabilmente prima che io torni e non la trovi in camera. Il segretario non se lo fa ripetere due volte. Lo vedo inginocchiarsi davanti a tanta meraviglia, poggiare le mani sui glutei e leccare l'intimità della mia ragazza, che incomincia già a emettere i primi versi di piacere.
Sente che non può aspettare oltre. Afferra il cazzo e lo poggia sulla vagina di lei. Lo vedo mentre cerca di dare il primo "colpo", ma evidentemente non deve essere entrato bene. Qualche secondo di "lotta", e finalmente la penetra. Io assisto impotente alla scena.
Muove veloce il bacino avanti e indietro, mi sembra quasi di vedere un cane che monta la cagna. E mi sale un po' di rabbia quando penso che la cagna, sotto, è la mia ragazza.
((uuh... uuuuhhh...)) gemono senza ritegno. Malgrado il segretario non sia all'altezza dell'animatore, lei sembra gradire il trattamento.
((fatti toccare le tette...)) la mia ragazza inizia a indietreggiare. Lui non riesce più a muovere il bacino, quindi indietreggia insieme a lei e si stacca. Vedo il cazzo che sguscia fuori dalla figa, è bagnatissimo. Ora anche il busto di lei è fra i cespugli; solo la testa rimane fuori.
Lui riappoggia il ventre sul sedere e i reni di lei. Lo vedo mentre infila le mani sotto la sua maglietta. Allunga le braccia e raggiunge i suoi seni. Sotto la stoffa, vedo la forma delle sue mani che palpano con energia, con voglia, con curiosità. Lo guardo, un po' rabbioso, mentre si appropia di quelli che erano i miei soli seni, fonte di nutrimento dei nostri futuri figli.
Le bacia la parte alta della schiena, il cazzo svetta duro tra le gambe della mia ragazza. E lei, provocandomi un brivido di rabbia ed eccitamento, senza cambiare la sua posizione a "120 gradi", allunga il suo braccio verso il bacino di lui, prendendogli il cazzo in mano e infilandoselo nella figa.
Riprendono la cavalcata, lui continua a palpare le tette della mia ragazza.
((ti sta piacendo, troia?))
((uuh... non preoccuparti, stai andando bene... aahh...))
La mia ragazza parla come un'esperta di cazzi. Il direttore esulta, anche lui gode, ha vinto la partita. Il più porco dei segretari si è pappato in un sol boccone la sua preda, mentre i suoi colleghi, dietro di me, massagiandosi il pacco, si godono lo spettacolo. Ma come è stato possibile?
((Si... si... fottimi... sto godendo come una troia... ooohhh...))
((ah, ah, tu sei una troia! ah, aaahhh!!!))
E' arrivato al limite, ormai non resiste più. Muove avanti e indietro il bacino il più veloce che può, porta le mani sui fianchi di lei, ed ecco che libera il suo piacere nell'utero della mia ragazza.
((No, no, fuori... schizza fuori... ooohhh...))
Sento che tutto è perduto. Penso allo sperma che pochi attimi prima era nei testicoli di lui ed ora si trova nel ventre di lei. Hanno il fiatone, il segretario gradualmente rallenta la scopata. Fermandosi del tutto, sfila il pene dalla mia ragazza, che, come dopo aver scopato con l'animatore, si accovaccia e incomincia a cacciare fuori lo sperma.
Vedo il suo uccello penzolone, gocciolante ancora della sua virilità. Si ripulisce con dei fazzolettini e si rimette i pantaloni. Mette dei fazzolettini puliti nella mano di lei, che usa per risistemarsi l'intimità.
Passando il fazzoletto sulla figa, la mia ragazza emette ancora qualche gemito.
((non sei venuta?)) che intenzioni ha, fare il "bis"? Mi volto per capire cosa stia succedendo, e mi accorgo solo ora che il direttore e i suoi segretari sono già andati via.
((mmm... non preoccuparti... sono abituata!)) stronzetta... ((dovevi solo resistere di più... mmm... ma sei stato bravo... tanto ora ci penserà il mio ragazzo a finire il lavoro!))
Ma come parla?!? Non l'avevo mai sentita parlare così nei miei confronti. Si, avevamo litigato tante volte, ma mai avevamo smarrito la bussola del cuore. E adesso?
Mi muovo come in trance. Non sono nel presente, i mille pensieri che mi stritolano la mente mi portano a compiere i movimenti come un automa. Il segretario mi ha avvisato che il direttore è crollato dal sonno, che sono tornati in albergo e di raggiungerli al più presto. Io rientro nel bungalow, mi abbandono sotto le lenzuola immobile, rigido, senza saper che fare. Lei è già nel letto.
Si sente che ha ancora voglia. Sento la sua energia sessuale, anche senza toccare il suo corpo, che si trasmette dai suoi genitali ai miei, e scorre per tutto il corpo, e fin fuori ai nostri corpi; anche nella stanza, intorno a noi.
Per quanto l'immagine del suo didietro sia eccitantissima, e il mio cazzo bussi prepotente nei calzoni, mi rendo conto che qualcosa si è rotto, lei non è più lei. Forse ora è consapevole del suo potere sugli uomini, e del potere che gli uomini hanno su di lei; e il piacere di esercitare e subire questo potere le ha fatto smarrire il cuore. E che ne sarà di noi, dopo questa vacanza? Torneremo a volerci bene come prima? Non ce la faccio...
((E allora?))
Non ce la faccio...
((mi sa che ti piace il cazzo, amore mio...))
La pugnalata al cuore della buonanotte.
Sono dietro la sbarra del passaggio a livello. Incredibile che al giorno d'oggi ce ne siano ancora. Sto fermo qui, insieme a una donna anziana che aspetta il momento in cui passerà il treno e finalmente si alzerà la sbarra.
L'estate è bella e lontana, siamo in autunno inoltrato. A quest'ora è già buio, e il freddo mi fa sentire che l'inverno sta cominciando a bussare.
Poche ore fa, lei mi ha confessato tutto. Non solo quello che già sapevo.
Fisso i binari davanti a me. Ripenso all'ultimo giorno al villaggio. Seduti al tavolino facevamo colazione insieme, prima che io andassi dal direttore; un momento trascorso non senza il timore che qualcuno avesse potuto vedermi in compagnia di lei. La paura di essere riconosciuto come il "fidanzato di puttana" non mi aveva mai abbandonato. Soprattutto se ripenso ai racconti del segretario, su quello che era successo nei giorni successivi all'avventura tra i cespugli.
Un uomo si avvicina e aspetta come noi che si alzi la sbarra. Guardo i nostri cappotti e penso all'estate che è soffiata via. Come tutti gli altri anni, è stato un po' morire e un po' rinascere. Anche io, come la mia ragazza, mi sento diverso, ma non più forte; sento che l'infanzia ormai è finita. La vita mi ha trascinato violentemente nel mondo adulto, e non riesco a smettere di chiedermi cosa ci sia di buono.
Anche in quell'ultimo giorno al villaggio provavo il disagio di questa nuova condizione; non vedevo l'ora di andarmene da quel villaggio, ma c'era una strana parte di me che avrebbe voluto restare, provare a fare di quest'estate una stagione migliore di quello che è stata, più simile a come la desideravo. L'infanzia non vuole proprio morire.
La mia ragazza, seduta al tavolo del bar, aveva più semplicemente il magone. Stava dando l'addio a un momento della sua vita nuovo ed eccitante, senza sapere se si sarebbe ripetuto. Sfuggiva sempre il nostro sguardo, guardando lontano, chissà dove...
Ma mentre la guardavo, mi sembrava di leggerle negli occhi...
Pensavo all'animatore che, forse ridendo, gli chiede come è andata tra i cespugli. Chissà come avrà reagito lei! Avrà riso, si sarà un po' incavolata? Fatto sta che gli è piaciuto...
E chi se la dimentica l'euforia degli altri segretari quando seppero che lei voleva farlo con più maschi! Sentivo la terra mancarmi sempre più sotto i piedi, arrivando alla conclusione che l'incontro avuto con due maschi diversi in meno di due giorni doveva avergli acceso qualche desiderio morboso...
Da un altro tavolo cadde un bicchiere, e per un attimo mi ripresi dai miei pensieri. Solo ora mi accorsi che la mia ragazza aveva girato il volto verso di me. Mi guardava, con un sorriso appena accennato tra le labbra. Io, con un grandissimo sforzo, le ricambiai un piccolo sorriso.
Subito portai lo sguardo altrove. Cavolo, non riesco più a guardarla. Finsi di essere interessato a qualcosa e guardai un po' più in là. I suoi occhi... cercavano il coraggio di guardare, ma dov'era questo coraggio mentre si godeva la sua gang?
Il segretario me le raccontava. Lei era bendata, i segretari intorno a lei; non mi era difficile immaginarli in cerchio, intorno alla mia ragazza, nudi, mentre se lo menavano a pochi centimetri dalla testa di lei inginocchiata. Immaginavo un cazzo che si strusciava tra i suoi capelli, uno nella sua bocca, due tra le sue mani; ma subito le mani liberavano la presa per due altri cazzi, così la bocca. Qualche altro uccello, prepotente, colpiva ripetutamente le sue guance, come per ricordargli che c'era anche lui. E lei subito si liberava la bocca per il nuovo ospite. Mani, bocca, bocca, mani, mani, bocca, bocca, bocca...
Finalmente, qualcuno un po' più intraprendente la prendeva per i fianchi, mettendola a pecorina. Si posizionava dietro di lei e con un colpo di reni dava inizio alla danza delle scopate.
La mia ragazza, accavallando le gambe sotto il tavolino, guardando di nuovo lontano, cercando chissà chi, mi mostrava involontariamente il culo. L'immagine del suo sedere mi martellava nella testa; non riesco a non immaginarla nella gang, mentre a pecorina portava il suo sedere avanti e indietro, seguendo il movimento di chi le aveva infilato il cazzo in figa. Un movimento che l'aiutava anche a farsi meglio il cazzo che aveva in bocca. E qualcuno non sarà più riuscito a trattenere lo sperma, schizzandogli fiumi di lava calda e biancastra sulla schiena, sui seni, nella bocca...
"Le venivamo anche nella figa!" mi precisava il mio "amico" segretario... Il desiderio di metterla incinta... la necessità di imporre la propria virilità per sentirsi più forti, quasi per dare un senso alla propria vita.
La donna anziana sbuffa, appoggiata alla sbarra. Inizia a lamentarsi delle cose che non vanno. Ma saranno realmente questi i suoi problemi? Un passaggio a livello? Il mal governo? Gli extracomunitari? O forse anche lei, ex grande proletaria, ha passato una vita a farsi fottere dal potere, a farsi illudere dalle gioie infime e bugiarde del piacere, e ora cerca un qualsiasi pretesto per sfogare la frustrazione di essere stata sedotta e abbandonata?
Il treno starà facendo ritardo, e stare fermo qui mi porta inevitabilmente a pensare alla sua confessione, a quello che non sapevo.
Era terminata l'ultima gang bang. Lei era rimasta nella camera presa dai segretari per farle la festa. Seduta sul letto, ancora nuda, gomiti puntati sulle ginocchia, volto ricurvo sulle mani, piangeva sommessamente. "Casualmente", entrò il direttore.
Lui finse sorpresa, quasi rabbia, lei era imbarazzata. "Calmatosi", il direttore le si avvicinò, prendendole una mano: "Perchè piangi, piccina?"
Lei riabbassò la testa, non riuscendo a parlare. "I tuoi amici ti hanno fatto qualcosa di male?"
"non... non lo so... io invece ho fatto del male, di sicuro! Sono andata a letto con loro, e sono una donna sposata..." "oh... perchè dici questo?"
"li ho seguiti... penso sia una cosa sbagliata" La mano del direttore ora le accarezzava il petto, all'altezza del cuore. L'altra mano, attorno alla sua spalla.
"oh, mbè... vedi... il matrimonio è un impegno serio, che merita rispetto. Ma alle volte veniamo travolti da forze che sono più grandi di noi..."
In quel momento le mancava un po' d'amore, o forse una figura paterna. Fatto sta che provò i brividi per la morbidezza delle sue mani; e non riuscì a fare a meno di socchiudere gli occhi, far ricadere la sua testa sulla spalla di lui, abbandonandosi al piacere del suo tocco "ma allora, di chi è la colpa? dei miei amici? del mio uomo?"
La mano del direttore scese sul suo ventre "nessuno! Non è colpa di nessuno..." Gli diede dei baci sulla testa, mentre la mano scendeva più giù " ...i tuoi amici non hanno colpa..." Delicatamente, allontanò la spalla dalla sua testa e si sedette accanto a lei, che restava come in trance, con gli occhi chiusi "... il tuo uomo non ha colpa..." sentiva le sue labbra che le baciavano il petto, scendendo piano piano, delicatamente; la baciò sulla bocca dello stomaco, l'ombelico, il ventre "...nessuna colpa..." Avrebbe voluto ribellarsi, ma il piacere è più forte. E lui sa che non doveva chiederle nulla; sentiva che ricambiava la sua voglia, sentiva la sua che, prepotente, tornava a bagnarla tra le gambe...
Si sbottonò i calzoni, se li calò giù fino alle caviglie, e la stessa cosa fece con le mutande. Il cazzo si ereggeva maestoso davanti a lei. Dolce e famelica, chinò il viso sul pezzo di carne e iniziò ad amarlo con la bocca. Lui sentiva le labbra che scorrevano, la lingua che avvolgeva il glande. Lei ormai è esperta di cazzi; capiva quando era troppo, quando doveva allontanare la bocca dall'uccello, affinchè il gioco non finisse troppo presto. Ma lei faceva buon viso a cattivo gioco, e approfittava delle pause per sentire con le dita la consistenza di quell'uccello, per sentire nella bocca il sapore che le ha lasciato.
Il gioco andava avanti da un bel po', quando una voce la fece trasalire "signor direttore"
Ero io, che mi chiedevo come mai avevo dovuto raggiungerlo in quella stanza.
Lo spavento intanto l'aveva svegliata, strappandola dallo stato di trance. Tutto è di nuovo chiaro, lucido; anzi, molto più chiaro di prima. Lei era inginocchiata davanti al direttore del suo fidanzato, con il suo cazzo nella bocca e gli stava facendo un pompino. Gli occhi erano aperti, si fissavano; l'improvvisa coscienza accende dentro di lei le prime sensazioni, sentimenti contrastanti. Com'è stato possibile? Come ha fatto a spingersi fin li? Ma la voglia e l'energia la sovrastavano, per questo non cambiò nulla, il rapporto riprese come prima, arricchito dal pregio della consapevolezza.
"Seguimi"
Il direttore, mettendole una mano sulla testa, si alzò e si mosse verso il bagno. La mia ragazza, senza togliersi il cazzo dalla bocca, portò le mani ai fianchi di lui, camminando quasi in ginocchio; "Entri pure, giovanotto!" mi disse il direttore, prima di chiusersi nel bagno insieme a lei.
Lui era in piedi, lei in ginocchio continuava a fargli il lavoretto con la bocca. "Sono nella toilette! La prego di controllare quella fattura!"
Un incosciente, stanco di aspettare, passa sotto la sbarra, attraversa di corsa i binari e raggiunge l'altro lato del passaggio a livello. Mi passa accanto, io cerco di mascherare le perplessità che mi ha suscitato. Conviene rischiare? Buttarsi in un pericolo simile per arrivare prima? Aveva realmente la neccessità di correre altrove o semplicemente non sopportava di dover aspettare? E' così insopportabile stare fermi, aspettare, anche a costo di perdere qualche istante di piacere o soddisfazione?
Ora capisco il perchè di quella richiesta. Non si era mai preoccupato più di tanto delle fatture, gli scontrini. Lui era lì, che godeva nel parlarmi mentre la mia donna gli faceva un bocchino. Lei mi raccontava e a me sembrava di vedere la sua nuca, la testa che si portava avanti e indietro, su e giù; mentre lui mi domandava del prezzo di quel primo, del secondo.
Solo allora lei prese la base del suo cazzo con la mano destra, se lo sfilò dalla bocca per dire ((non è giusto...))
"ok, lasci pure la fattura sul tavolo, giovanotto! ((Piccina mia, noi esseri umani siamo fatti così, passiamo il giorno a pentirci di quello che abbiamo fatto la sera prima. E di chi è la colpa?))"
Lei pendeva dalle sue labbra, lo fissava a bocca aperta, la mano ferma che ancora le teneva il cazzo. Lui le porta la punta del piede sulla figa, senza togliersi la scarpa, masturbandola.
((Della morale cattolica, bimba mia! L'abbiamo subita per secoli, è ci ha lasciato dentro quel senso di colpa che è contro natura, non ci permette di vivere a pieno il nostro corpo))
"Direttore, le ci vuole ancora molto?"
"Eh, un po'... ma lei mi aspetti quì, caro giovanotto!"
Lei è tornata in trance, persa nel piacere provocato dal direttore ((Stia tranquilla, il suo partner ha dimostrato a tutti di essere un uomo; dopo quest'ultima prova avrà una bella ricompensa))
Lei non potè indugiare oltre. Fu un attimo. Si alzò in piedi, il direttore le prese le mani e la tirò verso di lui. Lei completamente nuda, lui con i pantaloni calati intorno alle caviglie.
I loro genitali nudi, uno di fronte all'altro; il suo uccello a pochi centimetri dal suo pube. Lei cercò subito la posizione per essere scopata meglio; mise le mani sulle sue spalle, portò il bacino all'altezza del suo cazzo, mettendosi appena sulle punte e allargando le gambe, mentre lui fletteva un po' le ginocchia.
Il suo cazzo puntava verso la sua figa; lui sentiva l'odore della sua intimità. Si afferrò il cazzo; sentivano che era arrivato il momento; lo appoggiò sotto il pube e cercò di entrare. Lei mise il palmo della sua mano sinistra sul suo pube, le dita rivolte verso il basso. La mano era nella stessa posizione del ditalino. Puntò l'indice e il medio ai lati del clitoride e tirò su le labbra della figa per agevolargli l'entrata. Lui le appoggiò il glande alla sua apertura vaginale, ma si bloccò un attimo; forse l'immagine di lei, nuda, che con le dita si allarga la figa era troppo arrapante e doveva far calare l'eccitamento, per evitare di venire subito.
Lei gli diede appena il tempo di riprendere il controllo; subito portò la mano libera dietro la schiena di lui, all'altezza dei reni, e tirandolo a sè, lo obbligò a penetrarla.
"((oh... si... uh)) Bravo, giovanotto, lei sta facendo un ottimo lavoro"
Io, dietro la porta di quel bagno, pensavo fossero i complimenti che, dalla bocca del segretario, ora passavano dalla bocca del capo. Mentre il suo cazzo entrava veloce dentro di lei, io gli risposi "La ringrazio, signor direttore"
((aahh... il mio cazzo avvolto dalla tua carne, umida, calda, morbida. Il tuo uomo farà una grande carriera... ahh)) Lei iniziò a muovere il bacino, come per fargli una sega con la figa. La sensazione per lui fu molto intensa, sentendo le pareti vaginali scorrere sul suo cazzo.
Lei portò le braccia attorno al suo collo. Bisbigliava il piacere nel suo orecchio ((aahh... si... è per lui... ooh... è solo la morale cattolica... aahh)) I loro genitali sembravano di fuoco; faceva caldo, e il sudore iniziò a scorrere dai loro corpi, dalle ascelle, il collo, il corpo, le chiappe...
((Forse abbiamo bisogno di una doccia, bambina mia!))
Senza uscire da lei, il direttore la portò sotto la doccia. Lei lo seguì imbambolata, come fosse un automa. Intorno a loro c'era un'atmosfera strana, come in un sogno, irreale.
Lui aveva comunque un certo controllo della situazione; riuscì a togliersi i vestiti, lasciandoli lì per terra. Lei pensò, per un attimo, "ma che sto facendo?" c'era una parte di lei che ancora trovava tutto sbagliato, ma era anche tutto troppo eccitante... I loro odori, forse sgradevoli in altri momenti, ora avevano un non so che di afrodisiaco; un senso di repulsione ed attrazione che rispecchia perfettamente i desideri che abbiamo dentro.
Lui aprì il rubinetto; un po' di tempo per abituarsi al getto dell'acqua, e subito riprese a far scorrere il suo cazzo nella figa della mia ragazza, nella stessa posizione di prima, in piedi, abbracciati.
I loro bacini si muovevano uno verso l'altro, e poi si riallontanavano, e si riincontravano, e si riallontanavano; i loro pubi, incontrandosi e dividendosi infinite volte, compivano un gesto compiuto non pensando, ma in una condizione di abbandono della mente a favore del corpo, ascoltandosi e intuendosi inconsciamente. E questo senso di accordarsi naturalmente, la sensazione che i respiri, anche se affannosi, siano in perfetta sincronia che mi fanno pensare che l'atto sessuale sia uno dei momenti più alti della vita di un essere vivente. Nel momento in cui un essere vivente fa l'amore, dietro di lui ci sono tutti i rapporti avuti dagli altri esseri viventi che sono esistiti. C'è tutta la storia della vita, dalle origini all'ultimo istante in cui ci sarà l'amore nell'universo. Bisognerebbe valutare bene la persona che si sceglie di amare; ci si potrebbe sporcare in maniera irrimediabile.
((ah... ah... oh... che bello)) ((si, si, si, così... oohhh...))
"uuff... Non si preoccupi dei suoi debiti, giovanotto... oooh..." Il direttore, dal bagno, continuava a parlare a me, nella stanza affianco. Solo ora mi rendo conto che era anche un espediente, insieme al getto della doccia, per gemere più liberamente.
Arrivarono al limite, lui non resisteva più... I movimenti dei loro bacini si fecero più rapidi ((adesso... finalmente... ooohhh...))
Eruttò dentro di lei una quantità impressionante di sperma. Non riusciva più a muovere il bacino, teneva il cazzo spinto tutto dentro di lei, mentre l'orgasmo lo sconquassava. Anche lei raggiunse l'orgasmo; non terminarono i gemiti a parole, ma baciandosi con la forza, lui prendendogli la testa fra le sue mani e portando la sua bocca a quella di lei.
Eiacularono, entrambi al culmine dell'orgasmo, e le lingue, attorcigliandosi e vibrando per via dei loro gemiti ((mmmm...)), moltiplicarono il piacere.
Il piacere, pian piano, svanì. Rimasero ancora abbraciati, le bocche sono ancora unite, come i loro genitali. Le lingue tornarono a posto, permettendogli di riprendere fiato. Rimasero così per un po', l'acqua continuava a scrosciare su di loro, fino a quando, lentamente, si allontanò da lei, che portava la testa verso il basso, guardando i suoi piedi.
Il piacere e il desiderio hanno lasciato ora il posto al senso di colpa.
Lui approfittò dell'acqua per sciacquarsi il cazzo, lo scroto, le ascelle e vari punti del corpo. La mia ragazza, come sempre, si accovacciò per cacciare fuori lo sperma, agevolata questa volta dall'acqua della doccia. Adesso lui chiuse l'acqua.
"Giovanotto, mi passa degli abiti puliti e un accappatoio?"
Io, che fino a quel momento ero rimasto ignaro, seduto su una poltrona, quasi felice pensando che forse le cose stavano mettendosi per il meglio, presi quello che mi aveva chiesto e glieli passai dallo spiraglio che il direttore mi aprì.
In silenzio, senza che lei avesse il coraggio di guardarlo, uscì dalla doccia. Il direttore indossò l'accappatoio che era nel bagno, e avvolse dietro le spalle di lei quello che le avevo passato io, incominciando ad asciugarla. Lei era davanti a lui, con la testa bassa, rincoglionita, che si lasciava asciugare inerme da quell'uomo, come una bambina che si fa asciugare dal papà dopo il bagnetto. Forse rimpiangeva anche lei le illusioni dell'infanzia?
((Adesso vado avanti io, piccina. Quando saremo usciti, chiama uno dei miei segretari, chiedigli quello che ti serve))
Tornati in città, il rapporto fra noi due è tornato, apparentemente, normale. Abbiamo sbalordito le nostre famiglie, decidendo di colpo di convolare a nozze: tra qualche mese saremo genitori. E l'infanzia mi sembra lontana millenni.
Con gli occhi fissi sui binari, rivedo la mia ragazza; la sua pancia cresciuta, anche i seni sono già un po' più floridi. Noi abbiamo ripreso tranquillamente a recitare i ruoli della coppia felice; ma, senza confessarcelo prima di oggi pomeriggio, sapevamo già dal primo giorno in città che è solo una recita, che è tutto falso. Le sue frequenti uscite, gli impegni improvvisi; tutte cose che mi fanno supporre che abbia un amante.
Mentre davanti ai miei occhi scorrono le immagini di lei, le parole del mio "amico" segretario mi martellano la testa "gli sono venuto dentro!" "l'avrò messa incinta?" "Le venivamo anche nella figa!". Il mio amico... era contentissimo quando mi annunciava che ero stato promosso di livello; non più un semplice impiegato, ma un ruolo di maggiore responsabilità: mi si sta preparando una grande carriera.
Da lontano, si vede una luce. Il treno sta per arrivare.
Pericolosi questi passaggi a livello... la gente è impaziente, inconscientemente oltrepassa la sbarra per passare subito dall'altra parte, e spesso si ritrova sotto le rotaie. Sono notizie che ci sbalordiscono sempre, leggendole in fondo a qualche pagina sul giornale. Eppure, accadono abbastanza frequentemente.
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10 years ago
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ESIBIZIONISMO AL FIUME
Oggi pomeriggio giornata insulsa, tempo incerto, qualche nuvola, non siamo andati al mare anche perché Max era impegnato, ma non mi andava di stare tutto il giorno sul divano a oziare, quindi verso le 15 ho preso la macchina, il lettino, la sacca e sono andata al fiume. Era pieno di gente che faceva i pic-nic, ho evitato accuratamente di fermarmi nei posti troppo affollati, volevo stare un po’ in pace. Suona strano, al fiume o al mare mi addormento sempre sul lettino.
Finalmente ho trovato il posto giusto, comodo, vicino alla strada ma non troppo e non troppo imboscato, sono sola e non volevo certo correre rischi. Ho sistemato il lettino, il telo, mi sono messa in costume e ho tirato fuori l’ipod e un libro. Ho acceso l’ipod e messo la mia playlist, dopo quattro canzoni mi devo essere appisolata, mi sono svegliata quasi alla fine sulle note di Battisti. All’inizio non capivo cosa mi aveva distratto dai miei sogni, ma dopo un po’, tolto le cuffiette, ho cominciato a guardarmi attorno per ammirare il paesaggio e improvvisamente ho notato che sulla riva opposta, dietro agli alberi, c’era una persona. Forse era stato proprio lui, pestando i rami secchi, a far rumore. Il fiume lì è molto profondo, non si può guadare e non ci sono passerelle, quindi non mi sono preoccupata più di tanto. Ho preso fuori il libro, una raccolta di racconti erotici, e ho cominciato a leggere. Non nascondo che leggere racconti erotici mi eccita un casino, a volte divento bagnata solo con quello e oggi in effetti è una giornatina un po’ ”mossa” sotto questo aspetto, a dire il vero questo ultimo anno è stato tutto un po’ particolare, ho sempre voglia di fare sesso, di esibirmi, di farlo in tutti i modi, per non perdere niente di quello che il tempo, che pure con me è stato clemente fino ad ora, potrà ancora regalarmi.
Ogni tanto sbircio sopra le pagine del libro per vedere cosa fa il tipo di là dal fiume, per il momento è in piedi vicino alla riva in un punto un po’ nascosto, ha gli occhiali scuri, non vedo esattamente dove guarda, ma mi sembra vagamente interessato.
Decido di saggiare il terreno così tanto per divertirsi un po’, mi tolgo la parte sopra del costume e rimango in topless, ma non fa una piega, continua a guardare insistentemente dalla mia parte ma non si muove. Forse è gay, so che nei fiumi spesso ci sono, non mi da certo fastidio, anzi mi piacerebbe guardare due ragazzi giovani fare sesso. Questo non mi sembra ne giovane ne vecchio, più un mio coetaneo, ma da lontano e con gli occhiali non saprei. Però vedo che guarda sempre quindi forse non gli sono proprio indifferente. Allora provo ad allargare un pò le gambe, indosso solo il perizoma e praticamente si vede tutto. Deve essere un segnale perché vedo che il tipo comincia a toccarsi sulla patta dei pantaloni e cerca di trovare un posto il più vicino possibile per guardare e non essere visto dalla strada, forse pensa che non sia sola e si aspetta di vedere comparire un altro uomo. Mi piace questa situazione, lui non può passare il fiume, quindi non rischio niente, io ho tenuto gli occhiali, sono molto grandi e scuri, e quindi non mi si vede la faccia. Comincio a toccarmi sopra le mutandine nere e vedo che lui si slaccia i pantaloni e tira fuori il cazzo, caspita e che cazzo, anche da lontano sembra enorme. Comincia a menarselo lentamente e diventa sempre più grande. Io sto al gioco e scosto leggermente la stoffa continuando a toccarmi con lenti movimenti circolari sopra il clitoride. Mi rendo conto che ansimo leggermente, di solito non lo faccio mai da sola, ma la cosa mi ha scaldato parecchio, ho bisogno di godere. Prendo la bottiglietta dell’acqua e la passo sopra le mie labbra aperte, le scanalature fanno un massaggio stimolante, la velocità dei passaggi aumenta sempre di più, così come il mio ansimare. Infilo due dita nella figa bagnata e continuo a toccarmi con la bottiglietta fino a esplodere in un orgasmo liberatorio. Il tipo intanto si è fatto una gran sega e pochi secondi dopo è venuto, ho sentito i gemiti, poi è sparito. Credo sia meglio andare tanto di sole ormai non se ne prende più e poi voglio raccontare tutto a Max, so che a lui sarebbe piaciuto un sacco vedere una scena del genere, magari domani ci torniamo, magari dopo…. Chissà.
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10 years ago
sexonfirebo,
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IL VIAGGIO
Sono single, per scelta, ma mi piace il sesso, quello occasionale, senza problemi, senza aspettative, senza patemi, senza obblighi, per cui mi sono iscritta a questo sito. Sono stata molto chiara nel mio annuncio, non cerco fidanzati o mariti, solo compagni per un sano divertimento. La scorsa settimana ho risposto a un messaggio di un ragazzo della mia zona, mi è sembrato un tipo a posto, devo stare attenta, io mi presento da sola e non si sa mai chi c’è dall’altra parte. Abbiamo chattato un po’ sul sito, poi ci siamo scambiati mail e cell per rapido contatto. Entrambi abbiamo skipe, ci siamo visti e ci siamo piaciuti quindi abbiamo deciso di vederci oggi.
Sono appena salita sul treno, quello delle 7,40 Varese - Milano, il solito che prendo ogni giorno per andare al lavoro, ma oggi è un giorno speciale, mi fermerò prima, alla seconda stazione. Ho un vestitino estivo sopra al ginocchio e le scarpe con il tacco. Sono pettinata e truccata con cura, gli altri occupanti del vagone, quelli di sesso maschile, gli stessi che ci sono tutte le mattine, niente di nuovo, mi guardano, qualcuno anche un po’ troppo insistentemente, ma non mi interessa. Di solito mi vedono sempre in “tenuta” da lavoro, pantalone o tailleur elegante, le scarpe,si, quelle sono sempre con il tacco. Sono la mia passione, ne ho a decine, è una specie di mania, non posso resistere, quando sono un po’ depressa me ne compro un paio.
Ho preso un giorno di ferie, cosa rara, sono sempre al lavoro, ma ho bisogno di conoscere Marco di persona, oddio mi sembra di conoscerlo da tempo tanto ci capiamo e ci intendiamo ma finora non l’ho mai visto. Sono emozionata, eccitata, non vedo l’ora di arrivare, di scendere dal treno e di vederlo finalmente.
Immagino che mi aspetterà al binario e non avrà difficoltà a riconoscermi, ci siamo già visti in cam, mi è sembrato un tipo timido e penso mi bacerà sulle guance, per educazione non farà di più in stazione, e mi accompagnerà fuori. Poi faremo un giro in macchina, vuole farmi vedere un posto speciale. Mi porterà al capanno da caccia di suo nonno, me ne ha già parlato diverse volte e vorrei proprio che me lo mostrasse; il posto lo immagino un po’ buio e antico, con un grande camino di pietra che nelle giornate invernali riscalda tutti gli ambienti, mi ricorda un po’ L’Amante di Lady Chatterly, il guardiacaccia; mi ha detto che c’è un grande tavolo e delle sedie, mi farà accomodare e mi chiederà se voglio bere qualcosa. Non potrei, ma un goccio di vino posso concedermelo. Stapperà la bottiglia che ha preparato, champagne, ma sul tavolo c’è un solo bicchiere. Strano. Siamo soli, non c’è nessuno, lui beve un sorso e poi si avvicina e dolcemente mi versa il liquido in bocca direttamente dalla sua e mi bacia prima piano poi sempre più avidamente, come se ne avesse bisogno, un bisogno antico. Io sono seduta, lentamente mi alzo bevo un sorso dal bicchiere e faccio la stessa cosa con lui. Lo assaporo lentamente, lo abbraccio, lo tocco e lo spingo verso il tavolo, fino a quando non si appoggia con il sedere al bordo. Continuo a baciarlo e a toccarlo e la mano scivola in basso verso i suoi pantaloni, la sua eccitazione è evidente, il cuore batte forte, lo accarezzo sopra i jeans. Improvvisamente mi prende per le spalle e mi sdraia sul tavolo, mi alza il vestito e comincia a baciarmi le cosce e accarezzarmi sopra le mutandine che sono già bagnate, me le scosta e pian piano comincia a toccarmi lì proprio sul clitoride. Alterna dolci tocchi con dolci baci poi comincia a penetrarmi con le dita, io sono un lago e presto perdo il controllo e vengo sulla sua bocca. Ci baciamo appassionatamente poi io gli slaccio i pantaloni, glieli sfilo e lo lascio in boxer, ma presto anche questi vengono tolti e così libero la sua erezione. Lo assaporo tutto con la bocca, lo accarezzo piano con la lingua che guizza sopra e sotto e lo tocco piano accarezzandolo con le mani, E’ eccitatissimo e dopo poco mi ferma, non vuole venire subito, mi sdraia su tavolo, mi prende le gambe e lentamente mi penetra, è così dolce, intanto mi parla e mi bacia sulla bocca e la sua lingua cerca la mia in un forsennato balletto. Questa volta sono io a fermarlo, voglio che mi prenda in tutti i modi possibili, mi giro, mi appoggio con le mani al tavolo e gli offro a visione del lato b. Credo che gli piaccia. Adesso è meno dolce ma mi piace un po’ violento, spinge fino a farmi sentire tutto il suo cazzo e intanto stuzzica con le dita il mio buchino posteriore. Gli dico di fare piano anche se mi piace che mi tocchi e che mi infili un dito. Sento il suo desiderio e sento il mio, siamo entrambi troppo eccitati e insieme perdiamo il controllo, lo sento venire dentro di me anche se ha messo il preservativo e questo mi fa godere ancora di più.
Ecco sono arrivata alla stazione e finalmente il mio viaggio finirà, chissà se andrà come mi sono immaginata…
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10 years ago
sexonfirebo,
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IL MIO NUOVO COLLEGA
Mi chiamo Laura, ho 35 anni , vivo a Milano, dove lavoro per una grande azienda di marketing, sono single per scelta, i corteggiatori non mi mancano, ma sul lavoro sono irreprensibile. Ormai i miei colleghi maschi lo sanno e non ci provano neanche più'. Un mese fa e' arrivato un nuovo collega, anche lui trapiantato a Milano per lavoro, Michele, 30 anni, fisico asciutto, gentile, educato e solo. Me l'hanno affidato per un po' per introdurlo nell'ambiente e abbiamo fatto amicizia. Siamo usciti a pranzo tante volte, abbiamo parlato delle nostre vite private e scoperto che viviamo vicini in un complesso residenziale alle porte di Milano. Ogni tanto facciamo il viaggio insieme. Stranamente non mi mai chiesto di uscire insieme, forse e timido, oppure gli altri, che di solito non si fanno mai gli affari loro, gli avranno detto che e' inutile, tanto io sono una che non la da. Che sciocchi, se sapessero che sono iscritta su un sito di annunci, gli verrebbe un infarto. La scorsa settimana Michele mi ha dato le chiavi di casa sua, "per sicurezza", mi ha detto, "tanto vivo solo, non ho la fidanzata, puoi piombare da me quando vuoi". Di solito non sono un'impicciona, ma domani dobbiamo andare insieme a Varese e da ieri sera non mi risponde, ha il telefono spento per cui mi sono decisa, sto andando a casa sua per vedere se sta bene, sono un pò preoccupata. Apro la porta, dopo aver suonato un paio di volte ed entro in casa. C'e' un gran disordine, il telefono e' sul tavolo, ovviamente spento, ci sono un sacco di vestiti sul divano del soggiorno e anche due paia di scarpe buttate alla rinfusa, forse non e solo? Ormai sono qui, almeno vado a vedere se sta bene.
In silenzio mi avvicino alla camera da letto e rimango di sasso, Michele sta bene per fortuna, più' che bene, ma e' a letto con un ragazzo!! Cavolo , ecco perche non mi ha mai chiesto di uscire, e io non mi sono accorta mai di niente, però' sono sicura di piacergli, alcune volte l'ho beccato a guardare dentro la scollatura o a sbirciare le gambe e ho notato sospetti rigonfiamenti nella patta dei jeans. Mi ha sempre incoriusito vedere dal vivo due ragazzi, quindi mi nascondo un po' dietro la porta e guardo la scena. Sono tutti e due molto carini, non sembrerebbero gay, ma sono nudi sul letto in atteggiamento inequivocabile. Si baciano con passione, si toccano dappertutto sono tutti sudati, sul comodino c'e' una scatola di preservativi aperta e un flacone di crema. Si stanno toccando a vicenda e i loro cazzi si stanno inturgidendo anche se hanno la faccia esausta, non riescono a smettere di toccarsi . Io sono eccitatissima, a casa a volte mi eccito così guardando filmini o leggendo racconti su a69 prima di masturbarmi . E' più' forte di me sollevo la gonna estiva e comincio a toccarmi sopra le mutandine di pizzo bianco, che sono già bagnate fradice. Devo aver fatto rumore perchè l'amico di Michele si accorge di me. Non so cosa fare, la situazione e' imbarazzante ma lui non si scompone, sussurra qualcosa nell'orecchio a Michele e poi tutti e due si mettono a ridere, si alzano dal letto, vengono verso di me, mi prendono per mano e mi portano nella stanza. Mi spogliano e mi fanno sdraiare sul letto in mezzo a loro. Improvvisamente divento il loro giocattolo, mi baciano, mi leccano, mi toccano dovunque, mi tormentano i capezzoli , poi scendono giù giocano con il mio ombelico , mi allargano le gambe e insieme mi toccano . Mentre uno mi accarezza il clitoride, l'altro mi scopa con le dita. Sono bagnatissima, sento che presto perderò' il controllo. Li bacio entrambi nella bocca, sanno di sesso, un buon sapore davvero. Mi fanno aprire ancora di più' le gambe e mi leccano io urlo tutto il mio piacere, non resisto più e vengo copiosamente sulle loro lingue, poi ci baciamo a lungo. Restiamo sdraiati per ore a chiacchierare. Loro sono bisex, si conoscono da un po’, ma non si può dire che stanno insieme, il loro è un rapporto molto aperto e non disdegnano anche le ragazze, anzi Michele gli aveva parlato di me e insieme stavano pensando come fare a coinvolgermi nei loro giochi. Il mio nuovo collega ha degli amici interessanti. Credo che ci divertiremo molto....
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Latino/americano
Non so da quale punto iniziare, comunque ieri sera, con mio marito siamo andati dietro invito di amici ad un locale all'aperto dove si ballava latino americano, prometto che sia io che mio marito nn lo sappiamo ballare,ma era un modo x uscire e magari incontrarsi con amici, sono una persona un po' particolare mi piace vestirmi in modo particolare, truccarmi bene ed indossare piccolissimi perizoma, amo farmi guardare, esibirmi, mi piace l'idea che qualcuno si ecciti guardandomi, dentro sono un po' anzi parecchio troia, di questo mio marito ne ne' a conoscenza e gli piace.Arriviamo verso 23,30 la serata era partita, molta gente, tutti in pista a ballare ma noi niente ascoltavamo e si parlava con amici, questi amici erano di casa, sapevano ballare il latino americano e frequentavano persone anche sudamericane per questa passione sfrenata, da alcuni loro mi chiedono se sapevamo ballare, ma noi abbiamo spiegato che nn abbiamo mai preso lezione di ballo per cui.........., uno di questi ragazzi cubani mi invita a ballare, voleva insegnarmi qualche passetto, io imbarazzata accettai sportivamente, mio marito mi faceva cenno di si, quindi mi sentivo tranquilla, questo ragazzo bello fisico asciutto viso simpatico, e anche sexy, iniziamo con i solita passetti, mi gira mi rivolta laa fine riusciamo a combinare un balletto, pero'la vicinanza di questo ragazzo mi turbava era sensuale, mi lasciavo guidare da lui, la pista era strapiena, quando succede che lui mi prende stringendomi a se per ballare, si attacca a me, sento il suo cazzo durissimo quasi tra le gambe, lo sentivo bene perche' il mio vestito era sottile, volevo staccarmi ma nn ci riuscivo continuavamo a ballare, lui sempre piu forte spingeva, doveva avere un cazzo enorme, la cosa mi piaceva, mi guardava negl'occhi x capire cosa potessi provare, capi che mi piaceva e continuava, poi mi ha girato standomi dietro e sempre ballando faceva la strassa cosa da dietro, lo sentivo grosso duro, ho iniziato a spingermi su di lui, mi sentivo bagnata, inzuppata, e questo e' durato x una decina di minuti, costretta ad andarmene, dovevo raggiungere mio marito e il gruppo, tutti mi chiedevano se era stato facile e se mi piaceva ballare il latino americano, si parlava, si rideva ma io pensavo sempre a quel ragazzo, nn mi staccava gli occhi da dosso, volevo riprovare le stesse cose di prima, quando una mia amica mi chiede di accompagnarla fuori dal locale per andare in macchina a prendere il suo cell, io dico si, l'accompagno, andiamo nel parcheggio, apre la sua macchina prende il cell e stavamo ritornando dentro al locale quando mi accorgo che il cubano ci aveva seguito, io lo avevo visto, la mia amica no, la testa mi dice un sacco di case, all improvviso dico alla mia amica che sarei andata in bagno e poi li avrei raggiunti, lei si allontana ed io resto sola, imbarazzata nn sapevo cosa fare, aspettavo qualcosa e quel qualcosa successe, lui usci dal posto dv si era quasi nascosto, mi sorride, ci guardiamo e senza parlare mi riporta nel parcheggio, dietro alle spalle del parcheggio ci stava la spiaggia, facciamo pochi metri e ci troviamo sulla spiaggia, mi prende cn forza mi bacia forte, la sua lingua forte doppia mi riempiva la bocca, sentivo di nuovo quel cazzo duro su di me, le sue mani cercavano la mia figa, ero bagnatissima, quando lo tira fuori e lo strofina sulle mia pancia, nn c'e'la facevo piu' lo prendo in mano, mi inginocchio e me lo ficco tutto in bocca, il tempo era poco mi rialzo mi giro mi sposto il perizoma mi chino e me lo metto da sola nella figa, faceva male x quanto era grosso, gli dicevo di tutto, spingi forte, sborrami in bocca, piu' forte e via cosi, sento che sta' per sborrare mi stacco da lui mi inginocchio e lo riprendo in bocca lui mi teneva per la tesata e spingeva forte, quando mi arriva una cascata di sborra in bocca, avevo la bocca piena, nn ci ho pensato due volte, ho bevuto tutto, ho pulito con la lingua quel grosso cazzo che ancora lo penso, lui si e' ricomposto ed e' andato via, io sn rimasta ancora qualche secondo e poi ho raggiunto il bagno, all'uscita sono andata al bar x bere qualcosa x cancellare i sapori della sperma bevuta, ho raggiunto gli amici e mio marito stava in pista a ballare a modo suo il latino americano, ho tirato un sospiro, devo fare una confessione sono recidiva, vivo questo tipo di emozioni, il sesso fatto cosi' mi fa impazzire, e la cosa me la porto dentro x molti giorni, masturbandomi continuamente pensando a queste avventure pazzesche!
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quella strana voglia
una sera andai a trovare la mia amica rosy una ragazza molto aperta in tutto solare bella e molto porca arrivai a casa suonai il campanello per farmi aprire il portone. arrivata in casa mi accoglie con ospitalità prepara il caffe ed iniziano le nostre chiacchere i nostri pettegolezzi e le nostre storielle di sesso e di porcaggine varie. mentre si accendeva la nostra eccitazione squilla il cell lei risponde ed inizia una conversazione con claudia una sua amica che io avevo sentito solo parlare ma non avevo mai conosciuta. rosy invita claudia di venire a casa per pasasare un paio d,ore tra amiche e lei accenta l,invito arriva dopo 45 minuti si presenta una bella ragazza alta slanciata con dei tacchi vertiginosi ed un tubino da far girare la testa a tanti uomini e donne, iniziamo le presentazioni ed è bastato un attimo per capire che era vera ed irrestibile trans, ho sempre avuto fantasie molto porche.iniziamo con l,accarezzarci a vicenda tutte e tre ed aumentando l,eccitazione e la voglia di scoprire il corpo di claudia ed arrivare a succhiare il suo enorme e stupendo cazzo lasciadoci cosi in una lesbicata frenetica e senza freni. claudia a quel punto afferrò rosy e la fece distendere a pancia in sotto con le gambe divaricate.
Era bellissima, il suo culo fantastico la eccitava da morire; inizio lentamente a baciarle il collo per poi scendere man mano lungo la linea della spina dorsale, fino a giungere con la lingua nell'incavo delle sue natiche.
Le leccò a quel punto il sedere, soffermandosi sull'apertura dell'ano, quasi volesse penetrarlo con la lingua, poi scese più giù fino a raggiungere la fica di rosy, ormai piena di umori.
La sua lingua era come impazzita, andava su e giù tra le labbra calde dell'amica raccogliendo tutti gli umori che le donava.mugolando come una vera troia. iniziarono su di me entrambi a leccarmi
e le gambe mi tremavano a tal punto che sembrava di sentirmi male.
All'improvviso chiusi le gambe imprigionando la testa di rosy ed arrivai con una serie di orgasmi
Una lava di caldi umori mi colava tra le gambe, ma rosy assatanata era lì a raccoglierli tutti con la sua lingua.
claudia a quel punto balzò sulle ginocchia sottraendosi alle nostre carezze e disse amiche : " adesso basta care adesso tocca a me farvi godere e dio solo sa quanto lo desidero" e così dicendo presi a baciare claudia,
claudia fu per noi una vera rivelazione in fatto di sesso.
apri le gambe il più possibile e mentre continuavo a baciarmi infilò prima un dito, poi due, poi tre nella fica.cosi iniziai a tremare tutta, non ce la facevo più volevo godere, ma allo stesso tempo volevo che non finisse mai claudia inizio una lunga penetrazione facendomi andare in delirio completo
rosy e la sua lingua ormai si era impossessata dei .miei duri capezzoli, tintinnandoli e succhiandoli senza tregua Una scarica di umori bollenti arrivarono. claudia non smetteva di scoparmi e rosy di leccarmi ed arrivammo tutte e tre con una scarica violenta scatenò
un orgasmo triplo
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10 years ago
admin, 75
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il barista
come tutte le mattine ormai da mesi entro nel solito bar per fare colazione.mi avvicino al bancone come sempre.l,altro giorno il barista mi si avvicina dicendomi: il capuccino e la brioches se non ti dispiace li offro io visto che questa mattina sei in anticipo ed hai un pò di tempo per fermarti un attimo visto che sei sempre di corsa.io rimango un pò stupita da quanto il barista sappia di me significa che è unpò che mi osserva e incuriosita accetto. un pò intimidita, ci sediamo ad un tavolino e cominciamo a fare due chiacchere parlando del piu del meno. fabio e molto simpatico e cordiale mi accorgo che inizia a guardarmi le coscie ed inizia a farmi dei complimenti sempre più spinti. andiamo avanti ancora alcuni giorni tra chiacchre palpatine e complimenti fin che una mattina arrivo al bar molto prima rispetto al mio orario entrata nel bar fabio stava finendo di lavare il pavimento del bagno e con una scusa mi ci porto dentro inizio a palparmi tutta facendomi eccitare sento la sua mano infilarsi fra le mie cosce e arrivare alla mia fighetta, che era pronta ad esplodere già da un pezzo. Resto in quella posizione, sono già eccitata e disponibile. Sento un dito sfregarmi le grandi labbra ed impregnarsi dei miei umori. Ora gira la mano inducendomi ad allargare le gambe. Infila un dito nella fighetta e poi subito un altro, inizia a stantuffarmi delicatamente facendomi gemere di piacere. Mi solleva il vestito e con una mano mi spinge la schiena verso il basso, mettendo così in bella mostra la mia fighetta rasata di fresco.
Sento qualcosa di duro poggiarsi sul mio clitoride e strusciarsi contro di esso furiosamente facendomi gemere ancora di più. Mi allarga la fighetta con le mani e lo sento entrare, finalmente! Grosso e duro, entra dentro lentamente, poco alla volta. Inizio ad urlare dal piacere, i suoi movimenti sono lenti e delicati, accendendo in me ancora più desiderio. eccitare al tal punto che mi inginocchiai e cominciai a slacciare la cintura guardandolo fisso negli occhi non ci mi si molto a liberare il suo cazzo era duro la cappella rossa, e gonfia lo presi in bocca subito lo succhiavo e lo masturbavo con foga mi mise a pecora Sono al limite del piacere, lo voglio sentire in tutta la sua forza: “Scopami, dai più forte! Fammi tua!!” E all’improvviso i suoi movimenti si fanno più veloci e, cazzo! sento un bruciore improvviso e caccio un urlo di dolore e piacere: “E’ enorme!” Ora sento le sue palle gonfie sbattere contro la mia fighetta accaldata e dolorante.
Mi possiede tutta, con forza e vigore, urlo come un’assatanata senza mai riprendere fiato.
Con una mano mi sgrilletto il clitoride e esplodo in un’enorme orgasmo, bagnando tutto quel lungo cazzone coi miei umori.e mentre ì gli succhiavo il cazzo lui con la mano mi masturbava dall' eccitazione lui venne subito sulla mia faccia mentre io avevo il mio terzo orgasmo,mi lavai il viso e corsi al lavoro con una eccitazione mai provata prima. avevo fatto godere un altro uomo che non fosse mio marito e lui mi aveva regalato ben tre orgasmi. .
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10 years ago
admin, 75
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"ascolta, ale..."
Vorremmo incontrare un singolo che conosce bene le regole del gioco, uno che sappia qual'è il proprio ruolo e che riesca a stare al proprio posto. Un bull per la lei che stia ai desideri di entrambi.
Questo diceva il loro annuncio.
Per me va bene, so come funziona. Ho alle spalle qualche esperienza, ho sempre trovato la cosa divertente, specie se si crea la giusta complicità con entrambi i partners.
Il segreto è lasciarsi andare ma con la dovuta attenzione verso chi ti ospita, ma senza forzare; oramai lo so per esperienza: quando un uomo decide che vuole vedere la sua donna con un altro, c'è sempre una specie di clausola sottintesa: l'uomo deve mantenere sempre il controllo della situazione, deve vedere sempre tutto quello che succede, in modo da poterti fermare quando lo ritiene opportuno... il piacere/dolore di vederla con un altro deve avere un limite che stabilisce lui.
Qualche volta, ma solo qualche volta mi sono ritrovato a fare sesso estremo e selvaggio con la lei, ma è cosa assai rara...
Fuori fa proprio bello: la primavera è arrivata, anche se uscendo dall'auto sento che fa ancora un po' freschetto...
E' lei ad aprirmi la porta di casa, e ne resto piacevolmente sorpreso.
Ha due occhi grandi, meravigliosi.
Un viso dolce, limpido.
E' abbastanza alta, snella. Jeans e maglietta bianca, non abbastanza lunga da coprire l'ombelico, non abbastanza corta da fartelo vedere bene. Non ha il reggiseno, e ha due tette da vertigine. Non enormi, forse una terza, ma comunque alte, scultoree, sfacciate come lei. I capezzoli tirano un po' il cotone della maglietta.
E' bellissima, B. Una gatta, sensuale e sicura di sé, coi capelli lunghi fin quasi alle spalle, castani, mossi... sfacciati anche loro!
B. è naturalmente dolce, lo si vede da lontano, ma è il modo in cui mi guarda a mettermi, di primo acchito, un po' in soggezione: per cinque lunghi secondi, appena aperta la porta, mi squadra con una specie di divertita ironia, dall'alto in basso e di nuovo in alto, soffermandosi un attimo solo all'altezza del mio inguine e tornando al mio viso (è sarcasmo quello che vedo?).
Da una stanza accanto si sentono i passi di C. che arriva, calmo. All'arrivo di C., però, B. cambia espressione (e lo farà ancora stasera, oh se lo farà...), adesso non mi guarda più in modo altezzoso... non mi guarda e basta, sono già scomparso ai suoi occhi.
"B., che fai, non lo fai entrare? Ciao, piacere, io sono C., e lei è B." Stringo la mano ad entrambi e in lei è di colpo scomparsa qualsiasi freddezza, ora di fronte a lui appare cordiale, addolcita. Se il suo obiettivo è quello di confondermi, non glielo permetterò: con questi due farò bene a tenere alte le difese, penso tra me...
Entro finalmente nella loro tana... Carina, davvero molto carina. Pareti gialle, decise, arredamento moderno e minimale, megaschermo da 60 pollici enorme, magari un po' invedente, proprio davanti al divano per guardare insieme chissà quali porcate; luce gialla, soffusa, d'atmosfera. Bella casa. Mi sciolgo un po', solo un po'...
Ci sediamo tutti e tre sul divano ad angolo, io un po' distante da loro. C. cinge B. con un braccio su una spalla, tiene le gambe accavallate, sicuro di sé ancor più della sua donna.
Beati loro, penso mentre lei gli chiede cosa gli va di bere, proprio una bella coppia, sì, grazie, un Campari va benissimo...
Già, proprio una bella coppia: lei ama il suo uomo e si vede, la loro complicità è palpabile, è nell'aria e quasi la si può toccare.
Guardandoli sono certo che anche se ti capita di essere dentro B. e la stai scopando da bravo bull e lei sta letteralmente impazzendo, anche mentre le vieni dentro lei è più vicina al suo uomo, seduto magari lì sul divano a guardare, piuttosto che a te...
Torno su questa terra, lui ha fatto una battuta su non so cosa e ridono entrambi. Sono allegri, ogni tanto si schioccano un veloce bacio. Mi piacciono le coppie serene, senza tanti problemi.
Si chiacchiera un po', si beve qualcosa. Entrambi sono molto cordiali, a dispetto dell'impatto iniziale riescono a mettermi presto a mio agio rompendo il ghiaccio senza difficoltà; si ride tanto e questa è una cosa buona, avere un senso del'umorismo "affine" è una cosa che conta molto in queste situazioni, e dopo un po' io mi sento già a casa.
Non c'è dubbio, l'atmosfera che si è creata è quella giusta.
Dopo venti minuti e tante cose dette e non dette C. si alza dal divano, B. lo imita e io faccio altrettanto.
"Allora, si va?", fa lui. Alzandomi insieme a loro, istintivamente guardo verso la mia destra, in fondo ad un piccolo corridoio c'è una porta aperta: la camera da letto. Vedo il letto, lenzuola rosse, una luce calda, diffusa. Ok, si va! penso io, ma poi...
... Ma poi C., anziché andare in direzione della camera da letto, si dirige dalla parte opposta, verso il portoncino d'ingresso, raccogliendo distrattamente dal bracciolo del divano un giubbotto leggero.
"Dove andiamo?" chiedo sorpreso, rivolto a entrambi.
"No, esco soltanto io, voi restate qui e vi rilassate, se possibile vi divertirtite!".
(ho sentito bene?)
Sgrano gli occhi, incredulo. C. mi guarda e ride di gusto. "Che c'è, hai paura? Guarda che non morde mica, B.!"
Imbarazzato, cerco di riprendermi: "No, nessuna paura...(Non posso crederci. Non posso crederci. Non ci posso credere, questi sono matti da legare Ale), è solo che questa mi mancava, mai fatto, cioè, questo... questo gioco, ecco...".
"Non preoccuparti, se è per questo nemmeno noi!" fa lui, allegro.
B. di nuovo non mi degna di uno sguardo, ha gli occhi fissi su di lui.
Restiamo un attimo così, tutti e tre in piedi davanti al portoncino d'ingresso: B., C., io e il mio palpabile imbarazzo.
Ora B. è un po' più vicina a me che a lui, sento il suo profumo, mi piace.
D'un tratto C. mi poggia una mano sulla spalla, come un fratello maggiore al suo fratellino. So cosa sta per dirmi: "Dai, Ale, era tutto uno scherzo! Per vedere la tua reazione, volevamo metterti un attimo in imbarazzo. Se ti sei ripreso e ti va ancora, andiamo a fare quattro salti in camera da letto!".
Invece gli sento dire: "Ale, si vede da lontano che sei uno affidabile, non le faresti mai del male. Voglio che insieme facciate tutto quello che volete, io starò qui in giro per mezz'ora, forse di più. Di tutto quello che succede da adesso in poi non dovrete dirmi una sola parola..."(calca su quest'ultimo termine, "parola", e i suoi occhi si spostano velocemente da me a B. Cosa mi sono perso?)... "Non importa che parliate del più e del meno o anche di cose personali e intime", continua lui, "non importa che non vi sfioriate nemmeno oppure che lei si faccia massaggiare la schiena. Se lei vuole toccarti, lasciaglielo fare. L'importante è che decida tutto, ma proprio tutto lei, tu non prendere iniziative: è l'unico vincolo, l'unica regola. Se vi spogliate o restate vestiti per me è lo stesso, non me lo racconterete, non dovrete raccontarmelo e basta. Ridete, scherzate, baciatevi, fate quello che vi va di fare, ma alla fine non una parola con me di quanto è successo".
E conclude con: "Hai la faccia da bravo ragazzo, sono certo che starete bene".
Giuro che mi sarei aspettato tutto fuorché questo.
Ora ho il cuore mi pompa in petto da far male, mentre lui mi parla non riesco a sostenere il suo sguardo per più di due secondi, abbasso gli occhi di continuo. Cerco lo sguardo di lei, ma B., di nuovo, non mi degna della minima attenzione: guarda lui, invece, lo guarda come se lo studiasse, con un'espressione interrogativa... d'improvviso, nel giro di pochi secondi, mi sento tagliato fuori, sono di nuovo un perfetto estraneo tra loro.
"Non so se invidiarti o compatirti", vorrei dire a C. "Davvero sei così forte o così pazzo da fare questo?". Invece sto zitto.
Mentre lui si inizia ad infilarsi il giubbotto, B. mi si avvicina ancora di più e mi prende per mano con delicatezza, proprio come farebbe una ragazzina col suo fidanzatino. Il gesto è fatto perché lui lo noti. C. ci guarda, ha davvero l'aria divertita.
Ho un'erezione paurosa sotto i pantaloni, non sono certo di volere che lui se ne accorga. Sempre tenendomi per mano, B. si avvicina a C., gli sfiora appena le labbra con un bacio e gli chiede, sottovoce ma facendosi sentire anche da me: "prima di rientrare chiami?"."Non lo so", risponde lui, "lo vedrò sul momento...".
Poi, sul viso di C. un mezzo sorriso, un'espressione che non saprei definire, tra la malinconia e la serenità, tra la passione e la sicurezza di sé... "fai la brava, che quando torno ci si diverte...".
Questi due sanno giocare, non c'è dubbio, penso tra me.
D'altra parte non sono certo di capire fino in fondo cosa stia succedendo in questa serata molto diversa da come me l'aspettavo.
Tra l'altro, da come C. ha parlato, hanno in mente qualcosa di assolutamente soft, sono finito in mezzo a una specie di gioco della fiducia tra loro. Qualche toccatina fugace, al massimo un pompino e finirà lì: altro che sesso estremo e selvaggio!
Non importa, in questo momento mi accontenterei comunque anche solo di poterla baciare, B.. La sua pelle ha un profumo che mi strega, la sua mano è morbida e calda, deliziosa. Invece la mia mano è gelata dentro quella di lei, sono agitatissimo. La camera è là in fondo, la porta di legno chiaro, aperta. Il letto matrimoniale, dal fondo della camera, ci guarda.
D'un tratto la scintilla: ho capito cazzo, certo, signore e signori, è tutto un bluff!!!
Ecco come va il gioco: resteremo soli, andremo in camera da letto, chiuderemo la porta.
Inizieremo a fare le nostre cose, poi lui entrerà quasi subito, in silenzio, e ci spierà dal buco della serratura finché non ne avrà abbastanza: C. non perderà il controllo delle cose, sarà sempre lì a sorvegliarci.
Che cazzo, ho già scoperto il loro gioco e lui non è nemmeno uscito ancora di casa! Vuole guardarci mentre facciamo sesso, solo che vuole farlo di nascosto, senza che io sappia della sua presenza: in fondo era prevedibile, chissà che pensavo!
Lei saprà di essere spiata, e vogliono vedere fin dove mi spingo io.
Poi lui entrerà, sul più bello. Lei fingerà stupore, mentre a me verrà un infarto (già, secondo voi, però! Niente da fare ragazzi, bravi ma vi ho beccati...) e lui, in fondo, avrà mantenuto il controllo di tutto quanto, dal principio alla fine. Potrà fermarci quando vuole semplicemente spalancando la porta, e si riprenderà la sua donna. Un gioco che capisco e condivido, e se sono arrivato fin lì a casa loro è perché so stare al gioco...
Lui è già sul pianerottolo, fuori dalla porta; afferra la maniglia esterna, pronto a chiudere.
Trattengo il fiato: ci siamo... uscirà di casa, rimarrà sul pianerottolo ad ascoltarci con l'orecchio poggiato alla porta e poi tutto andrà come deve andare: tutto come loro vogliono, tutto come io ho accettato che sia... tutto secondo i piani.
Invece C. chiude quella porta, e tutto lo stracazzo di mondo si capovolge e va sottosopra più e più volte. Con me dentro.
La porta si chiude con un click metallico e subito sento la mano di lei, che prima mi teneva dolcemente, stringersi più forte. Mi afferra la nuca, mi fa ruotare su me stesso. E' forte B., ma potrei resisterle, potrei guidare io il gioco. Scelgo di non farlo, e mi ritrovo la schiena sbattuta contro la porta d'ingresso. Un fugace lampo mi passa per il cervello: lui è ancora qui fuori, dietro di noi, ci ascolta immobile. Vorrei sentire i rumori all'esterno, ma lei è troppo rumorosa, troppo affannata. Tenendomi i capelli, graffiandomi la pelle del collo con le unghie mi dice: "Non devi parlare se non sono io a chiedertelo, d'accordo? E poi, da questo momento, voglio che mi guardi sempre negli occhi. Sempre, hai capito?". Mentre cerco di annuire mi infila con foga la lingua in bocca, mi bacia come un'ossessa. Chi è che ha detto che B. non morde?...
B. mi invade la bocca con la lingua, gli occhi aperti e fissi sui miei , e nel frattempo mugola e ansima, ha il respiro rotto dall'eccitazione. Sembra che, senza C. davanti agli occhi, si sia liberato in lei un istinto segreto, potente, inarrestabile. Si spinge a me col bacino, ora siamo incollati, in piedi accanto alla porta (forse a cinque soli centimetri da C., o forse no: forse lui è già lontano). Lei si spinge a me e mentre mi scopa la bocca con la lingua ha già infilato l'altra mano dentro ai jeans e già muove con foga il polso, l'avambraccio, tutta la spalla, e il suo mugolare si trasforma, aumentando e diventando lungo, continuo, sembra voglia venire adesso, esplodendo violentemente.
Si stacca dalla mia bocca con uno schiocco, mentre il suo lungo e sempre più alto "MMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!..." diventa un urlo di piacere che mi invade la testa, mentre il suo respiro mi riempie il viso.
Provo ad aprire bocca, per dire cosa poi non lo so nemmeno io, riesco a pronunciare una sola sillaba ma lei di colpo si sfila il polso da dentro i jeans e mi ficca quattro dita in bocca e giù in fondo alla gola, con decisione tanto da farmi male. Il suo sguardo è quasi incazzato, vedo riesplodere in quegli occhi tutto il sarcasmo di prima, ma anche di più: è disprezzo quello di B., ma non ho il tempo di mettere a fuoco l'idea, perché già la sto ingoiando: il contatto con il suo sapore mi manda fuori di testa all'istante. Un nettare dolce, caldo, denso, delizioso mi entra nella gola e nel cervello.
Mi guarda fisso negli occhi, poi: "ti ho detto di non parlare se non te lo chiedo io! Hai capito o sei stupido?". Resto attonito, ma non smetto di succhiarla avidamente. Succhiando e mugolando, ancora le sue quattro dita dentro, annuisco piano, obbediente, in modo quasi impercettibile, senza staccare gli occhi da quelli di lei. Quegli occhi che, di qui a poco, imparerò ad amare.
Mi toglie le dita dalla bocca. "Muoviti, che il tempo è poco!", poi mi prende per mano e si fionda in camera da letto. La seguo come un cagnolino, vedo la sua schiena, il suo braccio teso che mi tira con così tanta fretta, ha una schiena bellissima, una testa e una nuca bellissime, un culo bellissimo, delle gambe...eccoci: ora chiuderà la porta, è questo il gioco, no?
E invece no, la porta resta aperta, e con lei tutte le possiblità di questo mondo. Bravo Ale, non avevi capito un cazzo! E adesso?...
La stanza è grande, chiara. Quattro lampade a piantana lunghe, saranno alte due metri. Non sono un appassionato di queste cose, ma si vede che sono oggetti molto particolari... le luci, calde, creano un'atmosfera splendida.
B. si toglie in fretta la maglietta, la vista dei suoi seni mi manda in estasi. Ho l'acquolina in bocca. Poi subito via i jeans: ha sotto delle mutandine bianche, di quelle coi fiocchetti che si slacciano di lato. Sul davanti sono fradicie.
In un batter d'occhio è nuda, mutandine a parte. Mi salta letteralmente addosso, mi spoglia in pochi secondi. Cerco di assecondarla, ma è più veloce di me. Assatanata. Mi toglie la maglietta e subito mi si attacca a un capezzolo. Morde, succhia, e mugola e ansima e mi slaccia i bottoni dei jeans con un'abilità da professionista. Non è la B. che ho visto stasera, davanti al suo uomo.
E' un meraviglioso animale senza il controllo di sé. Mi sfila i boxer e subito me lo prende in bocca come se il mio glande fosse per lei l'unica salvezza, l'unica fonte di ossigeno al mondo. E' avida, mi stringe le chiappe per spingersi a me, lo sento scivolarle in gola senza quasi fare resistenza. Dopo qualche secondo B. è in debito d'ossigeno, è paonazza ma continua a spingere in fondo.
Resiste ancora e ancora, poi di colpo si stacca da me, ha un sussulto profondo alla gola, poi un altro, quasi un conato. Le cola un lungo e abbondante filo di bava sul mento e fino al seno. Vorrei leccarglielo, ma non me lo permetterebbe. E' in ginocchio, mi guarda da sotto dritto negli occhi. Un sorriso all'apparenza dolce ma, in fondo, ancora quel sarcasmo del cazzo. Poi ricomincia, me lo mangia di nuovo, e di nuovo fino in fondo alla gola. Tossisce, sento che mi ha inciso le natiche con le unghie, me ne accorgo soltanto adesso.
Si solleva di colpo e mi è davanti, a respirarmi affannosamente sul viso.
Poi mi mette le mani su entrambe le spalle e mi spinge in basso, con forza, come se fossimo in acqua e volesse buttarmi giù per annegarmi. Di nuovo, non faccio resistenza.
"Leccami, succhiami le mutande!". Ubbidiente, inizio a succhiare rumorosamente il cotone delle sue mutandine, e più le succhio più le bagno di saliva, spingendo forte con la lingua più in fondo che posso, mentre lei in piedi mi si spinge contro, ancheggia, cavalca, mi stringe i capelli fino a farmi male. Con le dita riesco a slacciarle le mutandine, che ora stanno sù solo perché schiacciate tra la peluria del suo sesso che inarrestabile spinge, e il mio viso umido di lei.
D'un tratto B. si si spinge all'indietro, sempre tenendomi attaccato a lei. Indietreggia lentamente trascinandomi con sé, tenendomi la testa attaccata al pube. La seguo strisciando sulle ginocchia, il viso ancora schiacciato sul suo sesso. Arriviamo vicino al letto. Finalmente mi lascia allontanare, posso respirare e guardarla. Il velo delle sue mutandine cade per terra, vedo la sua vulva rossa, gonfia, accogliente. B. si siede sul letto, allarga le cosce. Poi, con un entusiasmo irruento, quasi da adolescente, e con un gran sorriso: "Voglio che mi lecchi fino a farmi venire. Da qui al ritorno di C. voglio venire più volte possibile, più volte che si può... voglio avere più orgasmi possibile senza C."... L'aria di superiorità si è decisamente attenuata, ma poi in fondo non me ne frega più un cazzo, questa è la verità:
sono pazzo di lei e ubbidiente la lecco, e la lecco, e la lecco...
Viene tutte le volte allo stesso modo: infilo insieme la lingua e due dita della mano, prima diritte e poi leggermente curve, come a volerla chiamare a me. Il punto G è là dove deve stare, ed è meravigliosamente ruvido e sporgente e pieno, lei mi accompagna muovendo le anche e l'ugola... poi la mia lingua si separa dalle dita e va a tormentare il grilletto, mentre la mano sotto si fa più forte e decisa, accelera un po' e poi rallenta, quasi per dispetto, ma senza mai fermarsi.
Adesso B. trema come una foglia, ed è esattamente quello che volevo:so che posso tenerla così molto a lungo, se lo voglio, in questo limbo tra l'attesa dell'orgasmo e l'esplosione del piacere.
La mia lingua segue il ritmo delle dita, prima frenetico poi lento, poi di nuovo al ritmo regolare dei suoi gemiti. I meccanismi di B. sono più familiari di quanto credessi, dentro di lei sono a casa e so perfettamente come farle perdere la testa.
Poi, all'improvviso, B. viene, e viene, e viene...
Non lo so quante volte mi sia venuta in bocca ma è un continuo, un fiume in piena. Ogni orgasmo è un urlo continuo e lungo, a volte un semplce "aaaaaaaAAAAAAAHH!!!!!", altre volte una sequenza di brevi "Oh, Oh, Oh, Oh", ritmate, tutte uguali e in ascesa, fino al finale "ODDDIIIOSIIIIIII!!!", che sale e sale sempre di più mentre lei si spinge contro il mio viso, inondandolo.
Ho appena scoperto che quando gode B. schizza fiotti caldi e abbondanti. I primi, in particolare, sono immensi: già dopo averla fatta venire due volte non sento più un centimetro di pelle asciutta sulla faccia, ogni orgasmo è una doccia sul viso o un meraviglioso, sorso di paradiso, acre, intenso, caldo.
Ogni volta, appena venuta si ferma un attimo, poi mi guarda fisso negli occhi, a lungo, ogni volta un po' più sconvolta, ogni volta un po' meno in sé.
Vedo svanire quell'iniziale sicurezza un po' per volta... ricomincio a leccarla, dopo un po' non mi guarda più e spinge soltanto, una furia cieca e affamata di sesso, di lingua, di orgasmi. Solo quando sente che sta per venire mi guarda di nuovo, ed ogni volta che viene siamo l'una negli occhi dell'altro...
Davvero non lo saprei dire quanto tempo è passato, né quante volte è venuta. Da oggi, solo da oggi so cosa significa quando una donna è pluriorgasmica...
Finalmente mi stacco da B., incredulo. Sono stravolto, mi fanno male i testicoli dall'eccitazione. E mi fanno male gli occhi, a furia di doverla guardare in faccia dal basso in alto. Soprattutto, mi fa un male cane la mandibola...
Senza dire una parola B. si mette in ginocchio in mezzo al letto, si volta dandomi le spalle, poi si abbassa con il busto fino a poggiare i gomiti sul materasso, tenendo alto il culo verso di me. Stavolta non parla, non dice nulla. Non ne ha bisogno, perché so cosa vuole. Quella mezz'ora (mezz'ora? o era un'ora? o dieci minuti o un'eternità? Dio, fa che non finisca mai...), quello che abbiamo fatto prima, occhi negli occhi, ha creato tra un feeling che non richiede più parole.
Mi porge il culo, B., e di nuovo ho la lingua dentro di lei, fonte di piacere e di perdizione. Anche adesso mugola senza sosta, anche adesso mi tiene la testa schiacciata contro di lei con una mano.
Quando dopo un po' mi allontana, allunga un braccio di fronte a sé e sposta uno dei grossi cuscini poggiati contro la testata del letto...Uno specchio, grande, i bordi arrotondati. B. guarda la mia immagine riflessa alle sue spalle e mi dice, implorante: "stuprami, Ale, violentami. Da adesso comandi tu!" (non prendere l'iniziativa Ale, NON devi prendere l'iniziativa, è l'unica regola....), voglio che mi tratti da troia, voglio essere una cosa tua. SOLTANTO tua..."
Guardo il suo culo proteso verso di me, quasi mi si appanna la vista...nella mia testa, un "click!" che sento solo io. Da quel momento non combatto più con me stesso, ragiono più, la prendo con una foga animalesca.
Penetrarla è semplice come tagliare un budino, tanto è pronto ilculetto della mia B. la MIA B.
Una, due, tre spinte potenti ed è già quasi attaccata allo specchio sul muro.
Solo adesso sento che forse non è ancora abbastanza pronta per accogliermi, avverto una certa resistenza, quella di chi non è vergine, certo, ma allo stesso tempo...forse non è il caso che mi spinga troppo in fondo, d'altronde (lascia che sia lei a decidere, nonononono Scopala, scopala e basta, fai ciò che vuoi fare tu cazzo!)...
Rallento, solo un po', per darle un po' di fiato. Lei però non ci sta, ha percepito la mia breve esitazione e si spinge a me con forza, all'indietro, facendo leva sui gomiti poggiati al letto e sulle gambe. Non resisto, le mollo una, due, tre spinte d'incontro e... sento distintamente quallcosa dentro il suo retto che cede. B. lancia un urlo di dolore, un "oooOOOOOOHHHDDDDIIIIIOOOO!!!!!!!!!!" che è insieme agghiacciante e meravigliosamente eccitante per me. Si è rotta B., si è fatta sfondare il culo da uno sconosciuto.
In qualche modo, la sento davvero mia adesso.
Penso che ora si fermerà, ma ancora una volta mi sorprende: senza la minima esitazione vedo il suo bacino muoversi lentamente, disegnando un movimento circolare lento ma deciso, dolcissimo e sinuoso, Guardami, mi dice fissandomi negli occhi davanti allo specchio. Dopo un breve silenzio: "Rompimi Ale, spaccami il culo ancora... Voglio che mi vieni in culo, schizzami dentro la tua sborra, riempimi di...
Non la lascio finire: allungo di scatto il braccio destro, le afferro la nuca e le schiaccio la testa contro il materasso, soffocando le sue parole oscene e deliziose.
Inizio a pomparla con decisione, spinte profonde e ritmiche mentre lei urla soffocata il suo piacere (o il suo dolore, ormai non m'importa più) al materasso. Continuando a spingerla tanto forte da farla arrivare fin quasi a toccare lo specchio le afferro entrambe le natiche con le mani e gliele stringo fino a lacerarle la pelle. La sculaccio con ampi movimenti del braccio, una, due, tre, cento volte. Alla fine ha la natica destra rosso fuoco, e nella voce sempre lo stesso cantilenante e ripetitivo Aahh_Aahh_Aahh_Aahh_Aahh_Aahh, che sale e scende e sale e scende ad ogni mio colpo di reni.
Le afferro i capelli e le tiro indietro la testa, lei per tutto il tempo non ha mai distolto i suoi occhi dai miei, benché riflessi allo specchio, nemmeno quando la sculacciavo.
Nel tempo interminabile in cui l'ho presa, ho visto il suo volto trasformarsi lentamente, percorrendo tutte le emozioni possibili...
Dov'è la B. spavalda e sarcastica che mi ha aperto la porta?
Dov'è quell'aria di derisione?
Non ridi più, B.?
Ora nell'espressione di B. vedo qualcosa di sconvolgente: i suoi occhi sono rossi, le guance rigate di lacrime, il rimmel le disegna sul viso tutta la storia del dolore di questa sera. B. mi guarda con un'espressione che è al tepo stesso devozione e rancore, vergogna e desiderio di averne ancora. Ha gli angoli della bocca piegati in basso, come un bambino che, offeso, non ti vuole dare (e non ti darà) la soddisfazione di vederlo scoppiare in lacrime e singhiozzi. Ha carattere, B.
Poi si volta verso di me, all'indietro, contorcendosi per riuscire a guardarmi in faccia direttamente, senza la barriera dello specchio. Così, ancora ansimante, con voce tremante mi fa:
"Tutto qui?"
Il resto avviene in un baleno: le sputo in faccia e le mollo un ceffone quasi contemporaneamente, riportandole la testa alla posizione iniziale. Sputo ancora sulla sua immagine allo specchio, e mentre lei si spinge in avanti per leccare la mia saliva le riafferro i capelli e le spingo la testa in basso.
Inizio a gridare come un ossesso: Puttana, B., Puttana, PUTTANA, Troia, TROIA, Godi puttana godi, Godi, GOODIIII!!!...
Ora la sto pompando dall'alto, il mio cazzo le sfonda il retto da un'angolazione diversa, vado su e giù quasi perpendicolarmente al materasso. Nonostante la vioenza delle spinte, lei continua a tenere il sedere proteso verso di me, quasi sollevato, con l'intento di incontrare ogni mio colpo, ogni mia spinta. E' orgoglio o voglia o che cos'altro?
Quello che sta scopando B. non è più Ale, è una bestia oscura e incosciente che non vuole altro che averla, posederla fino nei meandri più intimi...
Mi sposto ancora un po' in avanti e sento che la cosa in qualche modo deve aver avuto un effetto esplosivo su di lei, perché lei passa dal ripetitivo gemito di prima a un più secco e ritmico Oh!_Oh!_Oh!_Oh!_Oh!_Oh!_Oh!_Oh!_Oddio Ale, oddio Aleee, Oddio mi fa male Amore, fa male amore mio Amore mio Amore Mio AMORE MIIIIOOOOO!!!!! Rompimi Amore, Sfondami, lui non mi ha mai avuta così, mai, non mi avrà mai come mi hai tu, sì, dai, spingi, ROMPIMI, ti amo amore ti amo,TI AMO, sono tua, tua sempre, tua, SFONDA, SFONDA, sfonda dai, daaai, daaaai, daidaidaidaidaiDAIDAIAAAAAHHAAHAHHH!!!!!
Mentre viene stringe ancora un po' l'ano oramai sfondato e insieme mi schizza all'indietro, sulle palle, uno e due e tre fiotti caldi e abbondanti.
Non resisto, mi sale dentro un urlo animale ed ho un orgasmo lungo, potente, immenso, da bestia.
Dieci spinte, le più potenti della serata mia piccola B., te le ho conservate fino alla fine, hai visto?
Poi si ferma, lentamente, come un battito d'ali di farfalla, sento piccoli singhiozzi soffocati. Piange, non so se di commozione o di rabbia e frustrazione per aver perso tutta sé stessa.
Eppure è di nuovo è lì, B., a guardarmi negli occhi allo specchio.
Senza parlare, solo con quegli occhioni rossi e stanchi mi dice quello che so già: che adesso è mia, che l'ho presa e l'ho vinta come ua preda.
B. ha lasciato che la violassi nel profondo, si è donata e si è lasciata prendere, rubare, scippare.
Si è lasciata annullare da uno sconosciuto, che le ha rotto il culo, e le ha rotto l'anima.
Non lo so se mi odia, non so nemmeno se tutto questo l'ha voluto lei o l'ho voluto io o tutti e due, o nessuno.
Che mi odii o no, cerca di sorridermi, forse facendo violenza a sé stessa ancora una volta questa sera. Un sorriso straziante, timido, di chi si vergogna di sé ma non lo ammette al mondo.
Molto lentamente mi fa scivolare fuori, io mi abbandono sulle lenzuola. Vedo sul mio cazzo ciò che già sapevo esserci: B. saguina. Nel frattempo lei, guardando per terra, gli occhi bassi e la voce bassa, quasi ipercettibile, dice "scusami, vado una attimo di là..." Sentirla così mi dà un nodo alla gola, e quando s'inchina con difficoltà per raccogliere da terra la maglietta e i jeans mi si spezza il cuore.
Ma resto immobile mentre la guardo uscire, scalza, camminando a stento, come sulle uova (Ale, cazzo, aiutala, non ti è ancora bastata?)
Non lo so. Forse no. Sento che se le chiedessi di farlo ancora, non opporrebbe alcuna resistenza. Quasi quasi quando torna mi faccio fare un pompino...(Ale ma che cazzo pensi? Torna in te!...)
Resto solo, sdraiato sulla schiena. Da qui posso vedere solo il soffitto illuminato dalle quattro lampade a piantana. Ma che cazzo di lampade, penso tra me, hanno un ché di "tecnologico", non so spiegarlo meglio. Sono "artistiche", ma a guardarle c'è qualcosa che non... E' come se...
Sento scrosciare lacqua della docia in bagno, ed è come risvegliarsi con una secchiata d'acqua gelata alla faccia, con un unico pensiero nella testa:
C., dove diavolo è finito? Da quanto tempo è via? Quando tornerà?
Mi catapulto fuori dal letto, dov'è il mio dannato orologio? Ah, eccolo. NonononononoNONONONO non è possibile, un'ora e tre quarti cazzo cazzo cazzo quello arriva e trova tutto così, no!!!
Mentre mi infilo frenetico i pantaloni cerco contemporaneamente di rifare il letto, di tirare le lenzuola, lui non deve sapere, lui non deve vedere, oddio non era questo che voleva, no, non era affatto questo...
Non sento l'acqua della doccia chiudersi.
Non sento i passi sulle scale, il portachiavi che esce dalla tasca del giubbotto.
Click!
C. entra piano, apparentemente calmo (calmo? No, non è possibile! E' pazzo di gelosia, non può non essere pazzo di rabbia e gelosia!!). La prima immagine che vede, nella luce fioca del soggiorno illuminato con luci soffuse, è l'immagine di me seduto sul divano, ansimante.
Scatto in piedi, quasi sull'attenti, ho l'aria maledettamente colpevole, so che lo può vedere, che mi legge dentro. In fondo al corridoio, la porta della camera da letto è chiusa. C. la guarda, sofferandocisi per un istante eterno, lo sguardo distante. Poi si volta verso di me. Ha il volto tirato, quasi assente, come se fosse lontano anni luce, ma riesce comunque a sorridermi in modo vago.
Le prime parole che pronuncia sono: "dov'è B.?".
Non faccio in tempo ad aprire bocca, che lei fa capolino dal corridoio, a piedi nudi. Ha addoso jeans e maglietta bianca, l'ombelico che si vede e non si vede. Cammina lenta, prudente. Per l'ennesima volta questa sera, B. mi ignora, ha occhi solo per C., di nuovo: mi sento di colpo mutilato, come se mi avessero appena strappato un occhio. Ma in fondo che cosa mi aspettavo?
Lui fa per avvicinarsi a lei, ma B. quasi lo respinge, fa un passo indietro e poi, senza aggiungere altro: "Siediti".
Mentre lui si siede sul divano alla mia sinistra infila la mano sotto un cuscino che stava di lato, sopra il divano, qualcosa di lucido e nero.
Non ho il tempo di vedere che cosa ha preso, che B. si si siede alla mia destra. Mi spinge delicatamente con una mano per farmi sedere in mezzo tra loro, io sono una statua di sale, non riesco a fare nulla. Una voce dentro mi dice di scappare, ma non ho la forza nelle gambe nemmeno per alzarmi dal divano, tanta è la paura che lui possa chiedere qualcosa e lei rispondergli.
Cosa ha preso da sotto il cuscino? Per un attimo mi coglie il panico. Sbarro gli occhi, ha una pistola, ecco cos'ha.
Farò una brutta fine, stavolta ho fatto un passo falso cazzo no non è possibile questi sono due pazzi scatenati voglio tornare a casa voglio sparire da qui se solo riuscissi a muovere le fottute gambe dai Ale dai cazzo muoviti muoviti MUOVITIIIII!!!
Con qualche esitazione, C. estrae la mano da sotto il cuscino, gli trema la mano e si vede fin da qui, poi punta col braccio teso l'arma e... Accende.
Un bagliore chiaro invade la stanza. 60 pollici di Plasma prendono vita invadendo il nostro ambiente. Di fronte a noi, lo schermo è diviso in 4 riquadri enormi, più uno centrale, ancora più grande, che in parte si sovrappone agli altri.
Sono quasi certo di avere un infarto in atto, ma ancora non ho capito nulla, povero Ale. Siamo seduti affiancati, sento sulla mia gamba destra il contatto dei jeans di B., sulla sinistra la gamba di C..
Quello che succede poi, non lo racconterò. Magari la prossima volta...
Ho sempre pensato che il vizio del cuckhold, per quanto non l'abbia mai provato di persona, sia un qualcosa di intrigante e di tremendamente coinvolgente: cedo temporaneamente la mia donna a un altro uomo per poi riaverla indietro più mia, ancora più vicina.
Cedo la mia donna ma sempre mantenendo il pieno controllo della situazione, so io quello che si può o non si può fare, sono io a decidere con lei fino a che punto ci si può spingere, il bull deve restare al suo posto, che è quello che decidiamo io e lei per lui.
Quello che hanno fatto B.e C. è qualcosa di terribilmente diverso, fuori da ogni logica che io possa comprendere. Lo stesso Leopold von Sacher-Masoch potrebbe alzarsi dalla tomba e venire a spiegarmelo di persona, e ancora non credo che riuscirei a concepirlo...
L'ora e mezza seguente trascorre per me con una lentezza dilaniante, ogni secondo è un'ora, ogni minuto una settimana. Tremo come una foglia; per tutto il tempo non riesco a guardare B. alla mia destra perché dall'altra parte non stacco gli occhi da C. nemmeno per un istante, lo guardo con la coda dell'occhio perché ho paura che se gli volto le spalle per guardare B. lui mi taglierà la gola di netto per la gelosia. Continuo a guardare con la coda dell'occhio il suo sguardo fisso alla tv e non riesco a penetrare i suoi pensieri, lo vedo assente e attento al tempo stesso mentre osserva la perdita definitiva della donna che un tempo era sua, e adesso non più.
Nessun controllo della situazione: tutto è già successo.
Nessun patto tradito: nessuna "parola" sull'accaduto è stata pronunciata.
Nessuna regola violata: rivedendo tutto dalle 5 telecamere che ci riprendevano dall'alto delle lampade a piantana e soprattutto da dietro lo specchio sul letto, quello col viso di lei sempre in primo piano, è più che evidente che il gioco l'ha guidato B. fin dall'inizio.
Mi ha usato, ha usato la mia debolezza per il loro gioco, o forse per il SUO gioco.
Quando, dopo un'ora e mezza in cui in tre riviviamo tutto l'accaduto, ciascuno dal proprio punto di vista, ciscuno diverso dagli altri, C. punta per la seconda volta il telecomando verso la tv. Spegne.
Poi si volta verso di me, mi guarda un istante, corruga la fronte e abbassa le sopracciglia, come se si stesse sforzando di trovare le parole giuste per spiegare in modo semplice un concetto difficile.
"Ascolta, Ale..."
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10 years ago
pryg1978,
35
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Ferragosto al fiume
Era il giorno di ferragosto ero sola faceva un caldo torrido cosi' decisi di andare al fiume presi tutto l'occorrente e mi avviai in auto arrivata in un punto preciso svoltai in una stradina sterrata proseguii fino ad un boschetto poi li mi fermai ,mi travestii da donna chiusi l'auto e proseguii a piedi mi misi un paio d'occhiali da donna cosi' se incrociavo qualcuno non mi riconosceva avevo una parrucca bionda ,un po di rossetto sulle labbra e minigonna ,un copri costume proseguii fino ad una spiaggetta di sabbia isolata stesi il telo e mi denudai era la prima volta che fuori di casa ero nuda in pubblico anche se non c'era nessuno mi misi l'olio solare e mi distesi sul telo ....era una sensazione troppo bella ed eccitante sentire l'aria che mi accarezzava la pelle liscia mentre ero stesa a prendere il sole attorno a me non c'era nessuno ma mi sembrava di essere osservata dopo circa mezz'ora vidi un signore di mezza eta' completamente nudo che passeggiava tranquillo feci finta di nulla ma a vedere il suo uccello penzolante mi fece trasalire al ritorno il signore mi saluto io allora mi girai per salutarlo e vidi che poso' subito lo sguardo sul mio uccello lo invitai a sedersi lui si sedette e mi chiese cosa facessi li tutta sola io le dissi che non avevo nessuno e con la mano mi avvicinai al suo uccello ,si accorse del mio avvicinamento e mi disse toccalo pure cosi iniziai a fargli una sega quando lo senti in mano non capii piu' nulla mi chinai sull'uccello e iniziai un lungo pompino mi sentivo la cappella pulsare nella gola ....lui ansimava e mi pregava di continuare io continuai ..fino a che fu duro la cappella era grossa e lucida .....tenevo con la mano l'asta era enorme mi girai e gli chiesi di incularmi quasi lo supplicai lui non si fece pregare
dopo essersi messo il preservativo ed aver lubrificato il mio buchetto appoggio la sua grossa e turgida cappella si fermo 'e poi la spinse lentamente finche' mi scivolo tutto dentro ....inizio a stantuffarmi il culo io gemevo di piacere e lui affondava colpi sempre piu' decisi mi sentivo i suoi coglioni sbattere contro il culo e godevo come una cagna in calore
non mi ero resa conto che nel frattempo erano arrivati altri due uomini che si godevano lo spettacolo e nel vederci si stavano masturbando mentre il mio amico mi continuava ad ingroppare uno si avvicino alla mia bocca e mi infilo 'il suo uccello rimasi un po interdetta poi presi il ritmo giusto e continuai a gustarmi i due uccelli uno in culo e l'altro in bocca mentre il terzo mi schizzo' la sua sborra calda in faccia......dopo questa scopata ci rivedemmo la domenica successiva tutti e 4 al solito posto durante la settimana mi sognavo quei bei cazzi e non vedevo l'ora di ripoterli assaporare.
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10 years ago
bernardette2014,
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La prima volta - giorno 2
Prendere sonno quella notte fu praticamente impossibile.
La mattina dopo alle 9 ricevetti un messaggio dal Padrone. Trovati alle 18 in albergo da me!
Passai il pomeriggio con i miei al mare a contare i minuti che mi separavano dall'appuntamento. Alle 5 passai da casa, il tempo di una doccia e mi fiondai all'albergo con il cuore che batteva a 1000 per l'eccitazione.
Arrivato in camera mi fece subito spogliare, mettere a 4 zampe sul tavolino basso della stanza e controllò nuovamente il suo nuovo possedimento molto attentamente.
Finita l'ispezione disse "Bene, vedo che ti interessa andare avanti con la tua vita da schiavo, da oggi inizierà il tuo addestramento, se alla fine della settimana sarò soddisfatto di te diventerai mio ufficialmente".
Mi ordinò di scendere dal tavolino e di mettermi in ginocchio ai suoi piedi "Per prima cosa ci occuperemo del tuo aspetto esteriore, dovrai essere sempre depilato, questa volta ci penso io, ma dalla prossima dovrai venire tu senza un pelo, chiaro?""
"Si Padrone" fu la mia risposta.
Mise un asciugamano sul letto, mi fece mettere sdraiato a pancia in su, gambe aperte e alzate e iniziò l'opera aiutandosi prima con una crema e poi con un rasoio. In poco tempo aveva eliminato i miei pochi peli.
"Bene" disse passando un dito nel solco liscio tra le mie chiappe "Adesso vediamo di insegnarti a diventare una brava puttanella" Mi trascinò giù dal letto lasciandomi in ginocchio, lui si mise seduto sul bordo, abbassò il costume che indossava e disse "Vediamo cosa sai fare". Iniziai così il mio secondo pompino, questa volta fu interminabile, non so per quanto andai avanti a pompare ma il Padrone non veniva mai e continuava a darmi ordini e istruzioni su come succhiarglielo meglio, dove passare la lingua...
Inutile dire che ero eccitato come non lo ero mai stato in vita mia, quel cazzo che entrava e usciva dalla mia bocca mi stava provocando l'erezione più grande mai avuta.
Il Padrone non ci mise molto ad accorgersene, mi staccò dal suo cazzo e mi diede un bicchiere, "tho! Adesso mentre mi succhi ti dovrai anche segare, mi raccomando sborra in questo bicchiere e smetti di segarti solo quando io sarò venuto".
Ci misi pochissimo a sborrare dentro quel bicchiere e, prima che lui mi venisse in bocca avevo sborrato un altra volta.
Una volta svuotato il padrone mi fece rimanere in ginocchio col bicchiere in mano, la bocca aperta e la sua sborra in bella mostra sulla lingua mentre andava a prendere qualcosa nella valigia.
Tornò da me con un cazzo finto di quelli con una ventosa alla base, lo fissò per terra in mezzo alla stanza e tornò da me.
"Ora manda giù" Io deglutii tutto quello che avevo sulla lingua e il padrone mi condusse a 4 zampe dove aveva fissato il cazzo.
"Non voglio sprecare il mio cazzo per sverginare un culo da checca come il tuo, per cui sarai tu stesso a sverginarti impalandoti su questo, ma voglio essere buono, potrai lubrificarlo usando la tua saliva e la sborra che hai raccolto nel bicchiere"
"Grazie Padrone" dissi, un po' spaventato, e mi inginocchiai per iniziare a lubrificare lo strumento sul quale mi sarei impalato di li a poco.
Il Padrone intanto si sdraiò sul letto per godersi comodo lo spettacolo.
Dopo averlo inumidito per bene ci versai sopra della sborra e la spalmai su tutta l'asta, quella rimasta la passai sul buchetto, dentro e fuori, per cercare di renderlo il più scorrevole possibile.
Mi alzai in piedi, mi tremavano le gambe, il Padrone mi fece un gesto come di fare in fretta, mi abbassai, puntai la punta al mio buco e iniziai a scendere piano piano.
Lo sentivo farsi strada dentro di me, mi sentivo aprire in due, cercavo di essere il più rilassato possibile ma non riuscivo a farlo entrare più di tanto. Il Padrone spazientito mi ordinò di sedermici sopra e di smettera di fare resistenza con le gambe, così feci e lo sentii farsi strada dentro di me fino in fondo.
Il Padrone mi guardò con aria soddisfatta e mi ordinò di fare su e giù come se stessi scopando, cosa che iniziai a fare. Il male si mischiò presto all'eccitazione di essere davanti a un uomo, un Padrone, a saltellare su un cazzo finto, quante volte avevo sognato una cosa come quella. Dopo qualche minuto il padrone mi ordinò di smettere e di mostrargli il mio buco se era sufficientemente largo. Mi misi a pecora davanti a lui, faccia a terra, con le mani tenevo le chiappe divaricate. Lui guardò il mio ano e disse che non era ancora abbastanza.
Si avvicinò al cazzo finto, lo staccò da terra e lo mise contro una parete, poi mi ordinò di mettermi a 4 zampe e di rimettermelo dentro.
Questa volta l'inserimento fu meno traumatico e il cazzo entrò con meno problemi il Padrone mi rifece andare avanti e indietro finchè non mi si mise davanti col cazzo tornato duro e me lo fece succhiare di nuovo.
Poche succhiate e inizio lui a dare il ritmo al mio pompino, ogni sua spinta mi faceva entrare sempre di più il suo cazzo in gola e il fallo di gomma nel culo. Mi sentivo una vera puttana scopata in ogni suo buco. Quando fu soddisfatto mi fece togliere il cazzo finto dal culo, mi fece mettere sul letto e lo sostituì con il suo di cazzo. Mi scopò finchè non lo sentii esplodere dentro di me.
Stanco e affamato si fece ripulire il cazzo e mi diede un paio di mutandine da donna dicendo "Ora andiamo a mangiare fuori".
Il resto della serata fu piacevole, parlammo del più e del meno, una serata normale insomma... se solo non avessi avuto un paio di mutandine di pizzo addosso e il culo dolorante e colante sborra...
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10 years ago
fab82470303,
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Un buon inizio
Finalmente é arrivato il caldo e questo sabato lasciando i bambini dalla nonna ci siamo recati alla casa a mare per vedere cosa c'é da fare prima di trasferirci per le vacanze estive. In auto durante il tragitto, inaspettatamente, mia moglie, appoggia la testa sulla spalla destra mi bacia sul collo e mi sfiora il cazzo. La guardo per capire, vista la sua cronica, inappetenza sessuale e mi dice : hei cosa vuoi, é da questa notte che ho voglia . Io la guardo annuisco e conoscendola non avanzo alcuna probabile fantasia, sapendo già della risposta negativa.
Continuiamo la strada, senza piu manifestazioni di affetto, anche se nella mia testa cerano milioni di fantasie sessuali da volere concretizzare.
Giunti a mare mi dirigo verso il solito bar per il solito caffé, prima di andare a casa, lei mi chiede se facciamo un giro in spiaggia, al quanto strano visto che a lei non piace scendere in spiaggia, comunque ne approfitto visto il caldo . Mi dirigo verso la spiaggia, ma mi dice di non andare li, bensi, alla spiaggetta della stazione, perché voleva stare in costume senza troppa gente. Acconsento anche se per me un posto valeva l'altro . Giunti alla spiaggetta prendiamo i teli mare e ci stendiamo,subito vicino alla pineta. Mi metto seduto e lei immediatamente, mi infila una mano sotto il costume iniziandomi a massaggiare le palle alternandosi con colpi di masturbazione, la guardo apre le cosce e mi chiede di toccargli la fica, non aspettavo altro, infilo le dita e mi accorgo che era bagnatissima, un vero lago. Nel frattempo giunge un ragazzo sui 20 anni ed io un po imbarazzato mi ricompongo, anche se era impossibile nascondere la mia erezione, con fare disinvoltoil ragazzo, si sistema non troppo lontano da noi . Passati pochi minuti, sento nuovamente le sue mani sul mio cazzo ma questa volta lo tira fuori ed inizia a succhiarlo da gran troia.
Io provo a fargli ricordare che non siamo soli e lei guarda il ragazzino poi guarda me e continua a succhiare e a mugolare. Alzo la testa e noto che il ragazzo stava, con il suo arnese da fuori e si masturbava, godenedosi lo spettacolo. Preso dalla situazione, le ho sfilato il cazzo dalla bocca e l'ho montata a pecora, come una gran troia, vedevo che spingeva con i fianchi, quasi a farsi infilare anche le palle nella fica . Il ragazzo sempre piu eccitato continuava a menarsi il cazzo, cosi gli ho fatto segno di avvicinarsi e mentre la sbattevo, lui si é steso davanti infilandogli il cazzo in bocca. Non credevo ai miei occhi, mia moglie da gran troia, come ho sempre desiderato, gli leccava e succhiava, il cazzo, passando dalle palle alla cappella con gran maestria. Dopo alcuni minuti io ho provveduta a riempirla di sborra, mentre lei godeva con il cazzo del ragazzo in bocca, alcuni istanti dopo anche lui é venuto, mantenendola con i capelli sull'uccello per fargli ingoiare ogni goccia di sperma, poi si é alzato e mi ha detto : complimenti per la gran puttana ci vediamo al prossimo appuntamento, sempre su desyderia . Io ho guardato la mia lei che compiaciuta mi ha detto, amore é un buon inizio come hai sempre voluto.
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10 years ago
bello9316193,
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Rimini per lavoro
Come al solito, in viaggio di lavoro direzione Rimini. Faccio l’Adriatica la mattina presto per presentarmi in un’azienda per dei macchinari elettronici.
Devo fare un corso di preparazione che dura 3 giorni e la cosa per certi versi non mi andava ma nello stesso tempo, rimanere un paio di giorni fuori dalle balle mi avrebbe fatto riposare un pochettino e staccare la spina dal solito ufficio.
Al corso partecipavano anche dei colleghi di Roma e l’appuntamento era direttamente in azienda per prendere visione degli orari per poi proseguire in albergo e confermare le camere.
Giunti in azienda con mio stupore vidi una donna del gruppo dei romani: molto giovane e spigliata; era una new entry in ditta e doveva iniziare a fare esperienza con le apparecchiature, anche se la mansione principale era di rimanere in ufficio e lavorare con le carte e fatture varie.
Ci presentammo tutti e alla fine dell’orario di lavoro chiesi a Laura ( nome finto ) in quale albergo avessero prenotato e con discrezione domandai pure se il fidanzato eventuale fosse lì con lei.
Lei rispose che il fidanzato era a casa e non lavorava nella stessa azienda ma faceva l’insegnante e l’albergo era lo stesso di tutti dato che il prezzo sarebbe stato più conveniente per le ditte se avessimo prenotato in compagnia.
Durante la conferenza dove ci spiegavano le “utilities” delle nuove apparecchiature io non smettevo di guardare Laura, le sue gambe sotto quella gonnellina a tubetto e i seni che sembravano due piramidi appuntite sotto la camicetta bianca.
Le labbra avvolte in un rossetto rosso vermiglio sembravano delle fragole mature e pronte per essere assaggiate e gustate.
Lei con la coda dell’occhio capiva che la stavo osservando e ogni tanto si girava verso di me lanciandomi dei sorrisi e con gli occhi e dei gesti mi faceva capire che si stava annoiando.
Certo il viaggio si faceva sentire e anche l’ora tarda e la fame cercavano di prendere il sopravvento.
Finita la lezione l’appuntamento era per la mattinata di domani e quindi ci recammo in hotel.
A pranzo si sedette vicino a me e fu piacevole scambiarsi notizie sulla sua vita, il ragazzo e la mia famiglia.
Andammo in camera e lei era accanto alla mia e con un sorriso mi licenziò.
In camera iniziai a spogliarmi per rimanere tutto nudo con l’intenzione di fare una doccia quando dalle pareti sentì che lei stava facendo lo stesso.
Iniziai ad immaginare quel suo corpicino, i sui fianchi, il seno appuntito e il culetto ben tornito.
Immaginai la sua fichetta ben curata con pochi peli ed entrato nella doccia avevo già il cazzo duro e dritto.
Finita la doccia misi un asciugamani e con la sigaretta mi affacciai alla finestra: lei era lì che fumava e parlava al cellulare con il fidanzato; un po’ arrabbiata.
Lo si capiva dal tono e da come tirava la sigaretta.
Finita la telefonata, mi scusai che non era mia intenzione ascoltare e che con i capelli neri bagnati era molto carina.
Lei sorrise e mi disse se volevo venire in camera per fumare insieme e chiacchierare un po’: “guarda che puoi venire anche così con l’asciugamano e che se volevo potevo asciugarmi da lei tanto non si faceva scrupoli avendo tre fratelli in casa” escamò.
La cosa mi piacque e di soppiatto entrai in camera sua e accesi un’altra sigaretta insieme a lei sulla finestra.
Lei aveva l’asciugamani fino a coprire i seni ma essendo corta arrivava a coprire a stento i glutei che si intravedevano quando si appoggiava sul davanzale.
Con la scusa di andare in bagno facevo avanti e dietro per poterla ammirare quei glutei da dea fino a quando lei non si chinò ancora di più a mostrarmi la fica da dietro.
Capì subito il segnale e mi appoggiai dietro di lei con il mio cazzo che faceva capolino fuori e iniziai a baciargli i capelli.
Lei iniziò a inarcare la schiena offrendomi quel culetto splendido e rotondo ancora bagnato; tolto quel panno iniziai a scivolare con la lingua su tutta la schiena fino sulle natiche e a leccargli il buchetto del culo.
Laura hai un culo da favola gli dissi e continuai a leccargli lo sfintere fino a penetrare la lingua dentro.
Il profumo del balsamo mi aveva inebriato il cervello e con le dita che avevano preso possesso della sua fica sentivo il lago di umore femminile che imbrattava la mia mano.
La tenni con una mano sulla spalla e iniziai a penetrarla dietro: il culetto sembrava una voragine; l’avevo lubrificato per bene ma capì che lì la strada era stata aperta da parecchio tempo e che il via vai era all’ordine del giorno.
Sentivo il calore delle sue viscere e ad ogni colpo lei gemeva e tremava: l’orgasmo l’aveva fatta trasalire e iniziava a succhiarmi le dita bagnate del suo sperma femminile.
“Questi giorni non posso rimanere senza un bastone dentro; non mi andava di andare a questo corso” diceva facendomi capire che avrebbe fatto l’amore tutta la notte e nei giorni a seguire.
“Poi il mio ragazzo stasera esce e va a divertirsi”……. “ quello stronzo”…..”sicuramente va a scopare”…….”quindi io voglio fare lo stesso”.
Quelle parole mi infoiarono ancora di più e iniziai a darle dei colpi tremendi, fino a squarciargli il culo e l’intestino.
Parlava a mezze parole e prendeva fiato quando lo tiravo fuori per poi penetrarla con durezza fino a farlo sentire nello stomaco.
Venni dentro di lei come un fiume in piena e lei, tiratolo fuori, si accovacciò per completare il prosciugamento con la bocca.
Ci sdraiammo sul letto: lei con i capelli e il viso sul mio petto e un sorriso malizioso per quella mezz’ora di penetrazione.
Il pensiero sia mio che suo: altri due giorni di sesso sfrenato.
Andai a Roma parecchie volte per ritrovarci in hotel e rivivere le stesse emozioni.
Un saluto alla mia cara amica e collega( non so se legge ma cmq la farò leggere).
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10 years ago
admin, 75
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Estate in grecia
Una storia vissuta a quasi vent’anni di età. La Grecia era un posto dove non ero mai stato e sentire i racconti di altre persone, del mare, del caldo e delle donne straniere che andavano lì anche per cercare di fare conquiste mi aveva attirato tanto che iniziai a preparare il viaggio per quella meta fantastica.
Tralascio il viaggio e le varie peripezie e inizio a raccontare il posto: Capo Sounion, a sud della Grecia con spiagge e coste quasi allo stato brado; belle donne tutte in topless che prendevano il sole.
Alloggiavo in un camping con altri amici e ognuno di noi una tenda due posti per eventuali accoppiamenti.
Il camping era pieno di tedeschi con le loro roulottes e come sempre non perdevano tempo rimanendo tutta la giornata a prendere il sole, dato che in Germania lo vedono con il cannocchiale.
Avevo notato una signora sulla trentina con marito e figli che quando si spalmava la crema solare era come se si massaggiasse su tutto il corpo.
Non staccavo gli occhi da lei e anche il marito si era accorto della mia presenza.
Lei , pure, aveva notato il mio sguardo e capiva la voglia e il desiderio di possederla; la scopavo con gli occhi e sicuramente le faceva piacere dato che iniziava a strofinarsi i capezzoli con la scusa di spalmarsi quell’olio abbronzante accarezzava tutto il corpo: dal collo ai capezzoli fino alle caviglie passando per le cosce quasi a toccarsi l’inguine e la fica.
L’unico problema era che non si alzava per niente da quel lettino e quelle poche volte che si bagnava in acqua lo faceva insieme al marito e i figli piccoli.
Avevo perso ogni speranza; facevo di tutto per avvicinarmi, le passavo davanti in ogni occasione cercando di incrociare i suoi occhi azzurri e anche al bar cercavo di portarmi il più vicino possibile per avere un contatto , anche per un attimo, con il suo corpo o i suoi capelli.
Poi il marito la tallonava sempre dato che sapeva che era una preda appetibile e non la lasciava mai da sola.
Solo una volta ero riuscito, scherzando, a rivolgerle la parola avvisandola che per la sua pelle bianca doveva stare attenta alle scottature e io, invece, avendo la pelle già abbronzata potevo stare sotto il sole.
Il marito aveva annuito e lei un sorriso di conferma.
La sera la cercavo per tutto il camping sperando di trovare l’occasione per abbordarla e questa occasione mi capitò quando organizzarono uno spettacolo per le persone che dovevano partire.
La vidi seduta tra la gente: indossava una veste fiorata, molto leggera e scollata sopra. I seni liberi di muoversi si intravedevano ogni volta che si abbassava o si muoveva al ritmo della musica e le gambe, non sempre accavallate, mostravano quel perizoma bianco direttamente, anche se la trasparenza della veste metteva in risalto quel culetto rotondo ed arrossato.
Il marito sempre attento beveva birra a tutto spiano e arrivati ad una certa ora era mezzo brillo.
Si iniziò a ballare e io mi incollai accanto a lei sorridendo e complimentandomi con lo sguardo per quel vestito sexy.
Giunti alla mezzanotte vedo che il marito borbottava e dopo un po’ andò via con i bimbi.
La cerbiatta era sola e il suo sguardo cercava tra la gente un volto amico.
Mi feci avanti immediatamente e incrociati gli occhi azzurri notai un senso di felicità nel sul viso perché ero lì vicino e mi feci avanti.
Iniziarono i lenti e senza dirle nulla la presi e la strinsi a me: sentivo il suo calore, i suoi seni che premevano il mio petto e lasciate le mani mi avvolse le braccia al collo.
Le mie mani erano scivolate ai fianchi e dietro la schiena premendogli il culetto per attaccarsi ancora di più al mio cazzo che era diventato come il ferro.
Lei sentiva quel bastone sul suo ventre e iniziava a dimenare i fianchi come se lo volesse fare suo.
I capelli biondi scivolavano sul mio viso e lasciai correre le mie labbra verso di lei: un primo bacio dopo quel tanto fremere; un bacio innocente e delicato.
Lei sorrise senza scollarsi dal mio corpo e continuando a strusciarsi sempre di più.
Parlammo e, ridendo, continuavo a farle battute e complimenti per il fisico nonostante due figli.
Senza capire come ci siamo trovati fuori dal rettangolo del ballo e abbiamo iniziato a camminare verso l’oscurità della spiaggia fino ai lettini.
La girai per vedere il suo viso bellissimo e i suoi occhi azzurri e iniziai a baciarla e toccarla da tutte le parti.
Leccavo i suoi seni e con le mani esploravo tutto il suo corpo; infilai la mano sotto il perizoma e sentì il suo umore che scivolava tra le cosce.
Ci sdraiammo sul lettino e iniziai a leccare quella fica bagnata e profumata; lei mugolava a ogni colpo di lingua e ad ogni penetrazione: avevo iniziato a scoparla con la lingua in profondità bevendo quel nettare dolce e amaro nello stesso tempo.
Ansimava e dopo un po’ iniziò ad avere un orgasmo interminabile che le fece cessare pure il respiro.
Non volevo smettere e abbassati i pantaloncini iniziai a penetrarla con decisione, aumentando i colpi sul suo ventre e tenendola per i fianchi.
Ad ogni colpo lei gridava di piacere e mi stringeva il collo con le braccia e la sua bocca nell’orecchio: push, push, spingi, ansimava e parlava a bassa voce.
L’orgasmo mi colava dappertutto e il calore del suo ventre mi inondava tutto il corpo.
Iniziai a sentire i fremiti; volevo esplodere dentro quella fessura e aumentai la velocità.
Lei iniziò a godere e a mordermi il lobo dell’orecchio fino a quando non scaricai quella voglia e il desiderio che avevo accumulato in quei giorni.
Rimanemmo abbracciati per molto tempo a baciarci sul collo, sulle labbra e il viso; il mio cazzo dentro di lei ancora duro sentiva le pulsazioni della sua fica calda e vogliosa, fino a quando non uscì da dentro di lei.
Lei sorrideva e mi diceva che aveva avuto pure lei la voglia di conoscermi e che aveva detto al marito che era l’ultima sera e toccava a lui portare a letto i bimbi.
La situazione l’aveva creata lei perché voleva avere una storia da raccontare alle amiche quando sarebbe tornata a casa.
Continuammo a fare l’amore per tutta la notte e………………non dico più nulla.
A quell’età mi ero innamorato e voglio tenere per me quelle sensazioni. Non l’ho più rivista né incontrata.
Non so nemmeno il nome e come rintracciarla.
Peccato che non esisteva Facebook per poterla rivedere.
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10 years ago
admin, 75
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Una sera vicino al mare.........
Sera fa, cn mio marito siamo stati ad una festa vicino al mare, vista la serata calda indossavo un vestitino molto leggero, corto e un poco trasparente, tacchi alti, ben truccata, tra un ballo e l'altro, mi resi conto di essere sotto lo sguardo di un ragazzo bellissimo, mi guardava insistentemente, mi sorrideva, la cosa mi imbarazzava e mi preoccupava, per spezzare questo incantesimo mi sn recata al bar per prendermi un drink, mentra as il mio turno mi sentivo pressata da un peso dietro, sentivo spingere, mi giro quasi infastidita, quando mi accorgo che era quel ragazzo, la cosa mi creava molto imbarazzo, ma nn riuscivo a distogliermi dalla situazione mi piaceva che lui spingeva da dietro, sentivo
il suo cazzo duro dietro di me, quasi mi dispiaceva di essere servita sarei rimasta ore in quella situazione ma nn dovevo perdere la calma di la c era mio marito, la cosa e' continuata x molto tempo sentivo il suo sguardo addosso, mentre eravamo seduti cn amici, mi accorgo che lui mi guarda mi accenna un sorriso e si incammina verso l interno della struttura del locale, nn so' cosa mi e' preso, approfittando che mio marito era impegnato a parlare con altri mi allontavo cn la scusa di recarmi nei servizi e mi incammino sulla stessa strada di quel meraviglioso ragazzo, era buio guardavo a dx e sx cn la speranza di vederlo, quando all improvviso mi sento presa x un braccio e tirata dietro a delle cabine, mi ha messo la lingua in bocca, ha iniziato a mettermi le mani ovunque, ero bagnatissima, nn seppi tirarmi indietro, le mie mani cercavano il suo cazzo, ma nn avevo molto tempo x andare oltre, lui si e' sbottonato, ed ha tirato fuori il suo cazzo, duro enorme, grosso, nn ci ho pensato due volte mi sn tuffata sul quel cazzo l ho preso tutto in bocca, volevo che lui mi sborrasse in bocca velocemente, ma nn e' stato cosi', all'improvviso mi alzo e vado via, ero preoccupata che fosse passato molto tempo nn volevo creare problemi, resto seduta cn mio marito ed amici quando mio marito mi dice che si sarebbe allontanato x una decina di minuti per dare un passaggio ad una cp di amici, io imbarazzata dissi che sarei rimasta li ad aspettarlo cn la scusa che ero stanca, intando cn gli occhi cercavo quel ragazzo meraviglioso, ma niente, rifaccio la stessa strada di prima ma niente, quando all improvviso lo vedo, ci fissiamo e lui si i incammina verso la spiaggia, al buio totale, lo seguo, a stenti lo vedo seduto su di un lettino, mi avvicino mi seggo vicino a lui e senza dire una parola ricominciamo a toccarci lo spompinavo, mi allargava le gambe, colavo cm una fontana, avevo perso il controllo, sento dei rumori, sn passi, inizio a ricompormi quando lui mi dici di stare calma, e' solo un suo amico che gli chiede il cellullare, invece di andarsene si siede vicino a noi, volevo morire, imbarazzata ed eccitata ancora, lui mi bacia in presenza del suo amico, mi tocca lo lascio fare, tira fuori il cazzo e mi spinge cn la testa sul suo palo, sento altre mani che mi toccano, mi piace istintivamente mi metto a pecora, sento spostarmi il perizoma, mi sento penetrata con le dita nel culo e nella figa, mi piaceva molto quella situazione, quando mi sento penetrata da un cazzo ancora piu grosso del primo, mi faceva molto male ma mi piaceva, spompinavo e mi facevo fottere da dietro, mi sento dire da dietro se prendevo qualcosa la mia risposta fu no, mi sento presa quasi cn forza, l amico mi infila cn forza il suo enorme cazzo in bocca e mi sborra riempendomi la bocca, ho bevuto tutto, bellissimo, poi ho iniziato a spompinare anche l altro e finalmente sn riusciuta a farlo venire un altra bellissima sborrata in bocca, nn avevo mai bevuta tanta sborra cm quella sera,in poco tempo ci siamo ricomposti ed ognuno x la sua strada, sn andata in bagno a riprendere il trucco ma sentivo ancora voglia, mi sn chiusa in bagno e mi sn masturbata, sn venuta bn tre volte, all uscita della toilette mi trovo mio marito ad aspettarmi, mi guarda mi abbraccia e mi dice ti sono mancato?
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10 years ago
admin, 75
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una serata molto pericolosa ...(II parte)
lui non perse l’occasione e mi prese con i palmi delle mani i fianchi ,massaggio’ dal basso verso l’alto fino alle ascelle ,si soffermo’ li e poi si decise e mi afferro’ i seni ,tutti e due contemporaneamente ,si riempi le mani e ando’ deciso con le dita sui capezzoli,mi venne un po il fiatone ma cercai di trattenermi,pochi secondi e sostitui’ le sue mani con le mie sulle tette senza pero proferire parola.Ritorno’ a massaggiare la schiena,anzi le dita si insinuavano leggermente dentro i leggins,toccava il perizoma spostandolo un po sopra un po sotto,io quel punto gli chiesi di “trattare” la parte dei glutei,lui con la mano allora mi accompagno’ giu’ a stendermi sul divano,io stesi le gambe mentre Dario prese il cuscino e lo mise sotto il mio bacino per sollevarmi il sedere.Poi prese i miei pantaloni dai lati e pian pianino me li abbasso,aveva preso insieme anche le mutandine ma lo fermai subito dicendogli “quelle no”.....La partita andava avanti ,mancava poco alla fine ma ormai non la gurdava piu’ da un bel po,ora aveva davanti il mio sedere sollevato,sul divano quasi sopra le sue gambe ed era talmente vicino che senz’altro sentivo l’odore del mio sesso,io ero inevitabilmente bagnata e penso che se ne accorse ma io godevo come una matta ,mi piaceva stuzzicarlo e sentire che mi desiderava,in quella posizione sarebbe stato facile per lui tirar fuori il pisello e infilarmelo in un secondo,io ci pensavo e non so bene cosa avrei fatto,in quella posizione mi eccitava al massimo,Dario mi gurdava il culo e la patata appena coperti da un pezzo di stoffa,forse speravo proprio che arrivasse il momento in cui i decidesse di prendermi e scoparmi li,avrei goduto fino alle stelle e non mi sarei opposta ,forse avrei fatto un po finta che ero contrariata ma poi avrei ceduto.
Mi rilassai con la faccia sul divano,lui esclamo’ una roba tipo “oh!miodddio!!!che spettacolo!!!hai un sedere da copertina!!
Io gli dissi di non fare il cascamorto e di fare il lavoro che doveva...mi tiro’ ancora piu’ giu’ i leggins e poi verso un po di crema prima su una chiappa e poi sull’altra,li la senzazione di fresco era ancora piu’ accentuata ma quando mise la mani fu di un erotico e’ un sensuale incredibile,ero praticamente nuda sotto i suoi occhi a 10 cm di distanza,mi prendeva le natiche e a volte le allargava un po e poi le stringeva e questo movimento mi dava ancora piu’ piacere perche’ mi stimolava nella patata ,se l’avesse fatto un po di volte in piu’ sarei anche venuta ,accenno’ un paio di volte ancora ad abbassare anche gli slip,come se c’e’ ne fosse bisogno,ma tirava giu’ qualche centimetro ,massaggiava e poi li rimetteva su.A un certo punto si alzo’ dicendo che si metteva piu’ comodo,si tolse le scarpe e mise i piedi sul divano ,poi con le ginocchia appoggiate arrivo quasi all’altezza dei miei fianchi ,non oso’ pero’ appoggiarsi su di me,rimase in piedi sulle ginocchia ma fu un bell’azzardo quella mossa ,cosa avrebbe voluto fare,pensai io,chissa dopo che intenzioni aveva...riprese a massaggiare sulla schiena scendendo fino al sedere,cavolo era veramente bravo e non me l’aspettavo,quando prendeva le natiche con tutte e due le mani mi faceva impazzire;era la prima volta che ero nuda con qualcuno a farmi toccare(anche se ufficialmente era un massaggio tonificante) in assenza di Luca,forse ero eccitata anche per quello,era una situazione nuova…
Poi , fu l’emozione o il massaggio fatto bene ,successe che mi scappo’la pipi e dovetti andare in bagno ,chiesi a Dario di spostarsi,mi sollevai ,sempre di schiena a lui,mi rimisi la maglietta e per andare in bagno gli passai davanti cosi, senza i leggins, col sedere coperto a meta’ dalla maglietta...mi divertivo un sacco.Quando tornai dopo 2 o 3 minuti ,Dario era li sul divano con aria tranquilla che guardava la tv,io mi misi seduta e lui subito chiese se il massaggio era finito,io gli disssi che se aveva ancora voglia io di certo non mi sarei annoiata,allora mi fece stendere di nuovo a pancia in giu’,mi tiro’ su la maglia ma senza sfilarla completamente,sempre pero’ al di sopra sopra del mio seno in modo che le tette erano sempre scoperte( anche se poi non poteva ne vederle ne toccarle visto che ero a pancia in giu’),mi rimise di nuovo il cuscino sotto il bacino per tenere sollevato il sedere e riprese a massaggiare,stavolta era molto piu’ delicato e leggero,mi sfiorava quasi,alternava il fresco della crema col caldo della sua mano.Io mi aspettavo a quel punto che da un momento all’altro mi avrebbe toccato la patata,o avrebbe iniziato a baciare le natiche o addirittura mi aspettavo la lingua sui miei 2 buchini ;poi pensai che avrebbe avvicinato la punta del suo pisello ,e ricordo bene che la sua cappella e molto grande,alla mia patata e avrebbe spinto dentro ,Dario invece inizio’ a farmi delle domande :”ma veramente Luca mentre ti fa il massaggio poi te lo infila e lo tiene dentro?”
Io” si,perche’ lo trovi strano?”
Dario :”...no,ma riesce a stare fermo senza fare nulla?”
io:”se,anche se comunque muovendo le braccia e un po il corpo non e’ che proprio non
ci sia nessun movimento,ma sono movimenti condizionati e non proprio per fare sesso”
Dario:”..mhhh..e anche tu riesci a stare ferma e resisti?”
io”..devo dire che in alcuni momenti non e’ facile,a volte bisogna pensare ad altro”
Dario:”ma perche’ vi imponete questa sofferenza?”
io”..perche’ altrimenti i massaggi non me li farebbe mai...e poi quando si tromba si tromba”
Dario:”pero’,cavolo,io non riuscirei sicuramente a stare dentro senza muovermi,gia’ vederti cosi non so come faccio a resistere”
io:”..anche Luca le prime volte faceva fatica a stare fermo,poi ha capito ed e’ diventato persino piacevole,anche per me e’ bellissimo,e’ un po come stare in due in vasca da bagno solo per godersi il tepore dell’acqua calda”
Dario”..mi piacerebbe provare,posso provare ?ti prometto che mi impegno al massimo per stare fermo e se mi muovo mi alzo e me ne vado…!!
io”ah ah ah !!!sei troppo furbo!!!..non posso farlo,e’ una cosa che faccio solo con Luca,dopotutto lui e’ il mio uomo e non tu..e poi in sua assenza proprio no!”
Dario “allora aspettiamo che arrivi Luca!”
io”nooo,niente,al massimo puoi darmi 2 bacini sul sedere”
Nel frattempo mi era arrivato un SMS ,era Luca che mi scriveva,mi chiedeva se ero nuda e cosa stavo combinando,io gli risposi che in effetti ero mezza nuda e che Dario moriva dalla voglia di farmi,lui mi rispose che se mi andava potevo farmi fare...poi subito dopo faccina arrabbiata con su scritto che scherzava e che sarebbe arrivato tra 5-6 minuti;in effetti riflettendo bene ,l’lelemento nuovo che mi faceva eccitare era il fatto di farmi trovare nuda in compagnia di Dario,o addirittura mentre Dario mi scopava esattamente in quella posizione,proprio come a volte Luca mi prende dopo un massaggio,forse eccitava anche lui l’idea di tornare a casa e vedermi cosi,nuda e libera con un pisello infilato dietro…ma..ma ,stavo godendo ,Dario avevo preso alla lettera la mia offerta e mi stava baciando le natiche,cavolo ,io avevo una voglia pazza di toccarmi e di mettermi le mie dita dentro..ora Dario aveva tirato fuori la lingua e esplorava le parti della pelle non coperte dalle mutandine,io speravo che me le spostasse e ci infilasse quella lingua;subito dopo usava anche le mani ,mi palpava il sedere e leccava sulle grandi labbra,mamma mia com’era bravo!!ogni tocco con lingua godevo quasi come se fosse una penetrazione,penetrazione che ora la mia mente cominciava a volerla materializzare,ero ormai pronta a farmi fare anzi ,lo volevo,se non avesse preso l’inziativa lui l’avrei preteso io,ero in una di quelle situazione dove si perde il controllo di se stessi tanta e’ l’eccitazione.Forse mi sembrava che Dario si stesse sbottonando i pantaloni,questo non ebbi modo di appurare perche’ “finalmente”suono’ la porta ,sentimmo rumore di chiavi e infine entro’ Luca,ebbi il tempo di ricompormi,per lo meno mi ricopri’ le tette con la maglia ,rimasi invece in perizoma;Luca entro’ in sala e mi vide cosi mezza nuda,lui tranquillo chiese com’era finita la partita e che andava un secondo in bagno;io lo segui subito,entrai ,balzai sulla lavatrice e apri’ le gambe mettendomi le mani sulla patata , praticamente lo implorai di scoparmi perche’ non c’e’ la facevo piu’,gli dissi”Ti prego,scopami subito,devo i venire ,non ce la faccio piu’,dai tiralo fuori”...lui con la faccia stupita mi disse che ero ridotta “male”....,non si fece pregare ancora,se lo tiro’ fuori senza neanche abbassarsi i pantaloni ,mi sposto’ appena il perizoma e finalmente avevo dentro quel “cazzo” di pisello.
Mentre entrava e usciva ,Luca,mi chiedeva di non fare troppo rumore che c’era Dario di la,poi mi fece delle domande su cosa avevamo fatto in sua assenza;io ansimavo e mi trattenevo a fatica,lui era davanti a me ,faceva avanti e dietro,io gli dicevo a frasi spezzate che all’inizio mi ha palpato le tette,poi io gli avevo permesso di leccarmi tutta dietro...a quel punto Luca mi fece scendere dalla lavatrice e mi volto’ di schiena,volle prendermi da dietro con le mani sulle tette,allora fu io a dirgli che meno male era arrivato in tempo altrimenti probabilmente
mi sarei fatta scopare sul divano perche ormai non resistevo piu’...Luca mi chiese di dirgli la verita’ e se invece mi ero data e io ribadi che in verita’ stavo per farlo ma poi e’ arrivato lui giusto in tempo.
Furono si e no 5 minuti,5 minuti di sesso sfrenato e selvaggio,la sveltina piu’ eccitante della mia vita,.Luca,mentre mi scopava, mi chiese se ero dispiaciuta di non essermi fatta fare da Dario,io gli risposi sinceramente ,come sempre faccio,e gli dissi che si,mi dispiaceva un po,mi ero gia’ immaginata la sensazione di quella grossa cappella che apriva le labbra della mia patata.Certo questo breve dialogo fu enfatizzato dal fatto che eravamo sovraeccitati e che stavamo appunto facendo sesso,quindi in verita’ le domande e le risposte erano molto colorite da questo,era un modo per alterare al massimo la sensazione dell’eccitazione ma le risposte erano sincere,io venni non appeni fini di fantasticare quella penetrazione e Luca volle venirmi in bocca…..
Ci ricomponemmo subito,una sciacquatina e io corsi in camera a cambiarmi col primo vestito trovato,quando tornammo in sala Dario era in piedi pronto per andare via ma Luca lo fermo subito,lo invito’ a restare un’altro po giusto il tempo per bere qualcosa,Dario accetto’ e si risedette.Luca si scuso’ per la sua assenza e anche per me ,disse “sicuramente ti avra’ stressato tutta la serata coi massaggi”,lui rispose che era stato un vero piacere e che si offriva come massaggiatore ufficiale,Luca accetto’ sorridendo e aggiunse che finalmente era libero dalla schiavitu’ dei massaggi,io mi intromisi intimando che proprio non se la scampava,anzi ora sarebbero stati assunti entrambi ….
Dario ando’ via dopo circa 20 minuti,un paio di giorni dopo Luca evava un po il musone e alla fine si decise a parlarmi,mi disse che non gli era piaciuto che avessi fatto qualcosa e preso iniziativa senza di lui,anche se ammetteva che tutto successe all’improvviso in una serata in cui io dovevo essere via e lui a guardare semplicemente la partita con Dario.Ci ripromettemmo di non fare mai piu’ in quel modo nulla in assenza dell’altro.Certo entrambi al momento eravamo eccitatissimi ma a mente fredda decidemmo che poteva essere troppo pericoloso per la stabilita’ di coppia.
La settimana dopo,Luca e Dario si videro alla solita partita di calcetto e ripresero il discorso dopo doccia,Luca mi racconto’ della loro chiaccherata e Dario fu sincero nel raccontare come andarono le cose,gli disse che lui si era offerto per continuare il massaggio per cui ha dovuto spogliarmi,disse che non avrebbe fatto mai niente per cui io non sarei stata daccordo,ogni sua iniziativa era approvata da me.
Io Mi sentivo un po in colpa ora con Luca quindi dovevo trovare un modo per ristabile l’equilibrio,ci pensai e al suo ritorno gli feci una sopresa,gli feci leggere una mia conversazione via sms con mia cugina Bea che a lui piace tanto ,quando lesse sgrano’ gli occhi e tutto fu superato e dimenticato,l’SMS raccontava del mio invito a mia cugina per l’estate a casa in Sicilia ,che poteva restare quanto voleva solo che si sarebbe dovuta sacrificare a dormire con noi sul nostro letto matrimoniale in quanto sarebbe stato l’unico posto disponibile,la sua risposta fu “meraviglioso!!ci stringeremo un po ;)!”
Poi fantasticai con Luca lo scenario di alcune situazioni,del tipo che poteva farsela quando voleva lui e che gli avrei dedicato molte scenette erotice con lei.
Luca era stracontentissimo,mi chiese se non era troppo come regalo,mi disse che anche io allora meritavo almeno una possibilita’;io pensai qualche secondo e poi gli dissi che mi sarebbe piaciuto rifarlo con Matteo,come l’estate precedente ma lui mi ricordo’ che Matteo finche era fidanzato non poteva piu’...”mhhhhm...ma se facessimo quelle foto con Dario?!!!”......
“porcellina che non sei altra,allora hai cambiato idea su Dario,prima non ti piaceva e ora si!” rispose lui ,io gli raccontai del massaggio e di come mi aveva ipnotizzata!!Poi Luca mi disse che se Dario si fosse rifatto avanti per la storia delle foto o con un’altra scusa stavolta avremmo accettato…..continua..
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10 years ago
AdamDTS,
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Elena (finalmente il culo!)
Ogni riferimento a luoghi,persone o fatti realmente accaduti è assolutamente reale e riportato fedelmente...;-)Quel pomeriggio,mi trovavo al Poetto (Ca) nella spiaggia di Quartu,avevo parcheggiato l'auto vicino a una fermata dell'autobus ed ero sceso in spiaggia per prendere un po' di sole.L'avevo notata subito e avevo steso l'asciugamano non molto distante...Era una bella signora sui 55 anni,capelli rossi e un bel fisico rotondo;la osservai per un po' di tempo e mi sembrò che lei ricambiasse,ma non essendo sicuro decisi di ritornare verso l'auto per studiare la sua reazione.Giunto sulla strada nei pressi dell'auto,mi voltai notando che anche lei si era vestita,aveva raccolto le sue cose e si era diretta nella mia direzione con l'intenzione di prendere l'autobus.Misi in moto l'auto e con una breve retromarcia mi avvicinai e abbassando il finestrino."Buona sera,le serve un passaggio?""Grazie,ma io devo andare verso Cagliari""Anche io vado a Cagliari,salga che l'accompagno,chissà quanto deve aspettare per l'autobus".Esitò un attimo,poi aprì la portiera e si sedette.Feci rapidamente inversione di marcia e mi diressi veso Cagliari....senza fretta..."Lei abita a Cagliari?""Si in via ***** ma mi può lasciare dove le viene meglio.""Non c'è problema,non allungo molto il tragitto se vuole la posso accompagnare fino a casa.""Non vorrei approfittare""Ma si figuri non mi costa nulla".Cominciammo così una piacevole chiacchierata.Ma non volevo mollare la presa..."Dato che è ancora presto,le andrebbe di fare una passeggiata?""Perchè no...e dove andiamo?""Potremmo andare verso Cala Mosca,le va?"Per me va bene".Si mette bene pensai;e mi diressi verso la scogliera di Cala Mosca.Fermai l'auto in uno spiazzo panoramico sulla scogliera,ma nessuno dei due scese dall'auto.Decisi allora di farmi più audace e allungai una mano sulla sua coscia.Lei non disse niente e lasciò fare.indossava un'abitino leggero e non mi fu difficile arrivare allo slip,lo spostai con le dita e iniziai a massaggiarla."Non ci obbliga nessuno a farlo adesso.""è vero,ma io sono molto eccitato e mi farebbe piacere."Senza aggiungere altro si sfilò lo slip sollevò il vestitino e tolse il reggiseno liberando un bel seno rotondo e sodo...io nel frattempo mi ero liberato del calzoncino e della maglietta:rimanemmo praticamente nudi.L' aiutai a tirare indietro il sedile,lei allargò le gambe,era già bagnata e glielo feci scivolare dentro senza nessuna difficoltà.Iniziai a muovermi lentamente,cercando di trovare il ritmo migliore che le facesse sentire il mio pene il più possibile,lei assecondava i movimenti favorendo la penetrazione, mentre con le mani le palpavo il seno e i capezzoli diventati turgidi.Andammo avanti così per un bel po',poi le chiesi se le andava di girarsi.Acconsentì un po' titubante e appena si voltò ebbi una sorta di tuffo al cuore!!Aveva un culo stupendo! Bello grosso,rotondo e liscio...una meraviglia!!Lo rinfilai nella figa e continuammo il movimento,appena interrotto,alla pecorina;poco dopo però,preso da un irrefrenabile desiderio,provai a sfilarlo e lo puntai deciso sul buco del culo.Lei si girò di scatto!"Che fai?no così no!!""Scusami,pensavo ti piacesse...""Non l'ho mai fatto!""Perchè non provi?...magari ti piace""Ho paura mi faccia male e non l'ho mai voluto provare;pensa che mio marito mi ha promesso una pelliccia se glielo lascio fare,ma gli ho sempre detto di no.Una mia amica che l'ha provato,mi ha raccontato che è superiore...con te però forse proverei;anche perchè mio marito ha un pene notevolmente più grosso del tuo e ho paura mi faccia troppo male.In ogni caso,non lo farei in macchina ma in un letto comodo e magari usando un lubrificante.""Va bene,allora vedremo di organizzarci...ti va di continuare?""si certo".Lo infilai di nuovo nella figa e riprendemmo con il ritmo appena interrotto."posso venirti dentro?""si fai pure...tranquillo"E poco dopo,ebbi un forte orgasmo che la riempì completamente,lo sperma le colava fuori e come lo tolsi sporcammo un po' il sedile dell'auto."Mi spiace"disse cercando di ripulire con un fazzoletto."non fa niente,non preoccuparti."Ci rivestimmo e ripartimmo verso la città.Arrivati dove mi aveva indicato,nei pressi di casa sua,ci salutammo non senza prendere un'appuntamento per rivederci...C'incontrammo ancora un paio di volte,sempre in auto,poi finalmente lei mi comunicò che una sua amica le poteva lasciare le chiavi di una villetta sulla litoranea e che potevamo andarci un paio di giorni dopo.Non era certo la prima la volta che facevo sesso anale con una donna,ma l'idea di farlo con una donna più grande di me e che per giunta non l'aveva mai fatto prima,mi faceva uscire di testa!...non stavo più nella pelle,o meglio...nelle mutande!!!Arrivò finalmente il giorno fatidico.Passai a prenderla e ci dirigemmo verso la destinazione lungo la litoranea.Di solito lei era una donna piuttosto compassata,non fredda,ma direi molto misurata sia nei movimenti che nel linguaggio,quella volta invece era piuttosto allegra e affabile,probabilmente l'idea di fare una nuova esperienza l'eccitava molto.Giungemmo così a destinazione e dopo aver trafficato un po' con le chiavi,riuscimmo a entrare nella villetta.Giusto il tempo di ambientarci e individuata la camera da letto ci sistemammo spogliandoci quasi subito."hai portato il lubrificante?""Si ma aspetta un'attimo,prima voglio farti una cosa.Girati e rilassati".Lei si voltò e ancora una volta potei ammirare il suo splendido culo,le divaricai delicatamente le natiche e cominciai a inumidirlo con la lingua,man mano che procedevo gliela infilavo sempre di più,lei pareva gradire e il buco sembrava abbastanza cedevole,segno che era abbastanza rilassata e tranquilla.Dopo qualche minuto di questo "massaggio" mi staccai e questa volta fu lei a prendere l'iniziativa."Lascia fare a me".Prese in mano il cazzo diventato ormai durissimo e spremette un po' il tubetto del lubrificante spalmandolo con cura prima sulla testa e poi lungo l'asta fino alla base,poi ne spremette un'altro po' sul dito e se lo passo sul buco già un po' dilatato dalla mia lingua non tralasciando di infilarlo il più possibile."Mi raccomando...fai piano...""Stai tranquilla e se ti fa male dimmelo che mi fermo..."Appoggiai la testa sul buco e iniziai a spingere molto lentamente,sentii una discreta resistenza,ma poi con un po' più di decisione entrò.Lei ebbe un piccolo sussulto.Lo affondai lentamente senza infilarlo tutto,fermandomi a metà dell'asta..."Elena tutto bene?come va?""Mmmm...benissimo""Ora te lo infilo tutto""Va bene...fai pure"E con una spinta lenta ma decisa lo infilai fino alle palle,lei emise un piccolo gemito di piacere e io cominciai a muovermi alternando la penetrazione con spinte lente a metà dell'asta ad altre complete."Elena,ti piace?""Si molto...stupendo,lo sento moltissimo!""Se vuoi spingo più forte""Si dai prova..."E iniziai così a spingere in profondità aumentando velocità e ritmo tanto che i colpi,che erano sempre più forti,facevano cigolare il letto.Lei emetteva gemiti continui sempre più forti,il cazzo era al massimo dell'erezione e mi sembrava dovesse esplodere da un momento all'altro,il suo culo era stretto al punto giusto e mi procurava un piacere in continua ascesa."Elena vengooooo!""Siiiiiiiiiii vieni!!"E mentre le venivo dentro,anche lei ebbe un'orgasmo quasi incontenibile,sentivo il suo sfintere stringere il mio cazzo con pulsazioni ripetute e forti...un piacere indescrivibile.......Restammo attaccati per un po',poi lo sfilai e ci stendemmo per rilassarci,lei accese una sigaretta e disse."Non credevo di provare un piacere così,la mia amica aveva ragione...è un piacere diverso ma intenso...e comunque ti ringrazio sei stato delicato,non ho sentito nessun dolore...""Grazie a te Elena,tu sei stupenda e il tuo culo è magnifico sotto ogni punto di vista".
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coppiaca60,
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La mia prima volta
Era il 27 dicembre 1982 ero a Sanremo da sei mesi ero maggiorenne avevo fatto vari scatti fotografici di tramonti e paesaggi quella mattina intorno alle 12,00 andai da un fotografo vicino a casa di mia zia ...il signore mi chiese cosa volessi e io gli mostrai le mie fotografie lui mi disse di accomodarmi nel retro e subito dopo arrivo un rappresentante era l'ora di chiusura mi disse di non preoccuparmi chiuse il negozio e torno da me accese un proiettore con un filmino e mi disse guarda io finisco con il rappresentante e vengo mi misi a guardare il filmino e mi accorsi che era un film porno....incomincio' a battermi forte il cuore e inizio a indurirsi l'uccello cinque minuti dopo arrivo il fotografo e il rappresentante e mi sorrisero mi chiesero se ero eccitato io non avevo piu' salivazione il fotografo mi palpo l'uccello e mi disse bello duro mi sbottono i jeans si
inginocchio' davanti a me mi calo' gli slip e mi prese prima in mano l'uccello poi dolcemente incomincio' un lungo pompino il rappresentante mi stava alle spalle anche lui s'inginocchio' dietro di me e mi lecco' il culo lentamente io non capivo piu'nulla poi mi mise prima un dito poi due poi tre dita nel culo dolcemente mi voltai e vidi che si stava facendo una sega mi fecero sdraiare uno mi spompinava l'altro mi mise davanti la bocca il suo cazzo e me lo spinse lentamente in bocca iniziai un pompino mi sentivo la cappella che s'induriva dentro la mia bocca quando fu ben duro si levo' delicatamente e mi fece cambiare posizione
ero alla pecorina non riusci a dire nulla tale era l'eccitazione mi appoggio' la cappella allo sfintere e un attimo dopo mi sentivo la sua asta penetrare nel mio culo, in quel momento venni in bocca del fotografo che si assaporo' il mio sperma bollente ,dopdiche' a turno m'incularono venendo entrambi e anche io mentre loro mi possedevano io sborravo fiumi di sperma quando finimmo il fotografo doveva aprire il negozio cosi' ci salutammo e ci rivedemmo nei giorni seguenti con altri amici....ma questa e' un'altra storia.
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10 years ago
bernardette2014,
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Sul treno del piacere!
Con affanno si può dire considerando tutti gli anni passati solo a pensarci e a desiderare di farlo,alla fine sono riuscita a partire per questa mia avventura in questo mondo trasgressivo ed affascinante.
Ho aspettato molto,forse troppo tempo prima di decidermi a farlo e il motivo è stato che sapevo che mi sarebbe piaciuto...moltissimo!
Da poco più di 10 anni ho dato sfogo alla femmina che mi porto dentro...lingerie,scarpe e vestiti,trucchi e parrucche per essere sempre più femminile nel propormi a maschi compiacenti del genere al quale appartengo.
Mi piace sentirmi gli occhi addosso e le mani che palpano le natiche andando a cercare il buchino con il dito...e poi 2...3... e fino a 4 ci arrivo...forse potrei arrivare anche a prendere la mano intera ora...di sicuro mi inginocchio subito per tuffarmi in un bagnatissimo pompino al maschio che mi sta facendo prendere velocità!
Voglio sentirlo tra le labbra diventare grosso e duro,leccarlo e baciarlo con assoluta devozione...e pensando a quando quella cappella morbidamente dura farà capolino sul mio buco tra le chiappe...intanto me lo spingo in gola!
Da quando a 14 anni ho aperto per la prima volta la bocca al cazzo di Alfonso per gioco senza pensarci...non potevo più tirarmi indietro...avevo iniziato e quando ne aveva voglia aprivo la bocca e cominciavo ad eccitarmi anche io ad ogni pompino sempre un po di più...una situazione durata qualche mese dopo di chè fino a quando non ho deciso di smetterla di pensarci sù e di fare sul serio...non ho più avuto "contatti a pelle" con altri uomini.
Fino ad oggi non ho fatto molti incontri,forse una decina,alcuni assolutamente da dimenticare ed alcuni anche riprovati più volte e molto soddisfacenti.
Il pompino più lungo circa un'ora e mezza,per volere suo,fatto a quel tipo con il cazzo più grosso che avevo mai visto è un ricordo piacevolissimo...anche sentirlo tutto dentro di me mentre mi scopava sbattuta alla spalliera del divano senza possibilità di oppormi a quei 20 e passa cm di cazzo che mi facevano gemere e mugolare di piacere mentre mi sfondava il culo.
Peccato che forse a causa del mio buco stretto (...per lui!...vi posso assicurare che è tutt'altro che stretto...fino a quando non mi sono decisa a farlo con un uomo,e perciò per molti anni,ho fatto una considerevole pratica di allargamento con un'infinità di oggetti fallici e di dimensioni che stentavo a volte di credere che potessero entrare...era comunque un pò di tempo che non facevo niente e il buchino si era un pò contratto credo!) pochi colpi e mi ha girata facendomi inginocchiare di nuovo davanti a lui a bocca aperta per schizzarci dentro e sul viso...semplicemente fantastico...un piacere sconvolgente!
Riscoprire il gusto,dopo così tanto tempo,di fare pompini ricominciando a prendere il cazzo in bocca fino a sentire il gusto caldo dello sperma è stato un piacere più di allora.
La scopata più bella con un maschio di poco più giovane di me ed una persona fantastica!
Come d'accordo varcata la soglia di casa sua ho trovato solo il bagno illuminato nel quale sono entrata subito per potermi preparare ad incontrarlo.
Una delle poche volte che ho avuto il tempo di prepararmi a casa ed in poco tempo sono uscita.
Avevo appena acquistato una parrucca lunga ,e a vedere la sua espressione nel vedermi gli piacevo davvero.
Lui,su mia richiesta,indossava solo un'accappatoio e mi attendeva sul divano.
Si alzò in piedi e porgendomi,mentre non mi staccava gli occhi di dosso,un calice con delle ottime bollicine brindammo all'incontro...che stava iniziando.
Ero immobile al centro della stanza,prese a girarmi attorno facendomi una radiografia (era il suo mestiere!) e iniziando a palparmi il sedere...era eccitantissimo sentire i suoi commenti,sentivo il calore farsi strada dentro di me...e lui era eccitatissimo a giudicare dalla protuberanza che iniziava a vedersi bene sotto l'accappatoio...ancora con il calice in mano l'ho fatto fermare e messa in ginocchio davanti e aperto l'indumento che indossava...mi si presenta davanti un bel cazzo depilato,non grossissimo,ma di tutto rispetto e già duro con la cappella bella lucida in attesa di essere leccata!
Cosa che non ho perso tempo a fare...stavo iniziando a scaldarmi e a rilassarmi,sono sempre molto tesa al primo incontro...ma poi lascio andare i freni...ed entro in pieno nel ruolo da me preferito...che bell'uccello dritto e duro che avevo da leccare.
Non avevo nemmeno bisogno di usare le mani tanto era duro e dritto ed ho iniziato a prenderlo in bocca lui molto delicatamente mi guidava nel farlo...facendolo scendere in gola sempre un po di più e sentirne la cappella morbidamente dura fermarsi alcuni istanti (haimè non riesco a tenerlo in gola a lungo...ma con un po di buona volonta...per poco...ma ce la faccio!) tutto in bocca con molto piacere per entrambi!
Desideravo che giocasse con il suo bel cazzo duro nella mia bocca per tutto il tempo che voleva...e lo ha fatto per circa 10 minuti ed ero oramai rilassatissima...mi ha fatta alzare e,posati i calici che tra una pompata e l'altra avevamo vuotato,ci siamo diretti in camera da letto dove l'ho spogliato subito e mi sono inginocchiata ancora davanti a lui....lo volevo ancora in bocca...iniziavo a sentirmi davvero troia con un ragazzo di 10 anni più giovane di me...un pompino meraviglioso,lo sentivo bello duro.
L'ho fatto sedere sul bordo del letto e dandogli le spalle mi sono sfilata minigonna e perizoma e,allargando bene le gambe piegata in avanti a 90° per offrirgli una visione migliore,ho iniziato a lubrificarmi il buco con un paio di dita mentre lui si infilava il preservativo e appena calzato mi ci sono letteralmente seduta sopra....oooohh che piacere sentirlo scivolare dentro...duro e dritto...centimetro per centimetro e iniziare una lenta danza sù e giù per quell'asta...come inizio,devo dire,assolutamente piacevole.
Senza sfilare il cazzo dal buco mi sono trovata alla pecorina sul letto e lui in piedi dentro di me ha iniziato a stantuffare con più decisione sbattendo sulle mie chiappe e ficcandolo fino alle palle..."che buco Lolly...che bel culo...entra benissimo!"...oooohh caro come ti ho sentito bene (...sono eccitatissima mentre scrivo nel ripensarci)...quella si che era una scopata a pecorina...già su un'altro pianeta rispondevo ad ogni affondo offrendogli il mio culo a suo piacere...volevo che mi scopasse in ogni posizione e l'ha fatto con molta energia...girandomi e rigirandomi come voleva...ero stordita dal piacere di sentirlo sopra di me...dentro di me.
Un'ora circa...in cui mi sono sentita davvero come volevo,mi ha trattata proprio da femmina troia,riempita di cazzo a suo piacere...e quando ha deciso lui distesa sul letto ho atteso che mi venisse in bocca...ero eccitatissima anche io e al primo schizzo...mmmmh che bello...che mi ha sparato sulle guance senza quasi toccarmi ho goduto anche io...finendo mentre mi scopava in bocca facendomi scendere il resto che aveva nelle palle in gola.
Ho finalmente iniziato ad addentrarmi su questo "treno del piacere" e desidero restarci sopra a lungo per scoprire andando avanti quanto sapevo che mi sarebbe piaciuto...moltissimo!
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10 years ago
admin, 75
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Ultima signora che ho leccato
l'ultima signora che ho leccato è andata così.
sono arrivato da lei e l'ho trovata con uno di quei vestiti lunghi, estivi con ai piedi uno splendido paio di ciabattine miste sughero e pelle con tacco da 3.
Mi sono subito inginocchiato e le ho baciato i piedini sulle dita e intorno.
Lei 56 anni un po robusta.
Con fare serioso, mi ha portato in camera sua dove si è accomodata in una sedia a dondolo mentre io mi inginocchiavo fra le sue gambe aperte. Si è sfilata le ciabatte e mi ha messo il piede quasi in faccia ordinandomi di massaggiarla e io l'ho fatto. La mia testa era fra le sue cosce e ogni tanto sbirciavo sotto la gonna.
Le ho baciato ripetutamente i piedi e, mentre la massaggiavo, lei si è rilassata ascoltando musica.
dopo circa 20 minuti di massaggi, mi ha ordinato di tagliarle le unghie dei piedi ed io contento, mi sono impegnato delicatamente stando attento a non farle del male. Le ho tagliate e messo lo smalto.
ho continuato poi a massaggiarla e con le mani sono salito sempre più sù
lei inizialmente non voleva ma con l'aumentare dell' eccitazione, mi ha concesso l'onore di leccarla.
Si è alzata e si è sfilato lo slip per poi risedersi. io ero sempre col viso fra le sue cosce e con cautela, mi sono avvicinato ed ho incominciato a leccare.
vedevo la sua pancetta davanti ai miei occhi fremere di gioia e sentivo gemiti e urla di piacere.
l'ho fatta godere così più e più volte leccando bene tutto il suo umore
quando si è alzata, ho colto l'occasione per leccarle bene il lato b mmmmmmmmmmmm. poi si e sdraiata sulla schiena e l'ho massaggiate e leccata credo ancora per un oretta
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10 years ago
LECCHINOO, 38
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Il cinema la mia passione segreta
Ritorno indietro negli anni ho 52 ho avuto moltissime esperienze ma mai sono riuscito a ripercorrere le prime eccitazioni da ragazzo quando al cinema con la ragazza facile di mano del paese ebbi i miei primi contatti con l'altro sesso.
Da allora ho avuto molte storie sia con singole e poi da sposato con molte coppie scelta rivelatasi eccitante oltre che azzeccata per evitare problemi di coinvolgimenti.
Ma tornando al cinema nel mio immaginario è stato sempre un posto che quando scende il buio mi ragala un'eccitazione particolare come di sentirsi in intimità con persone sconosciute e anche se capitato raramente di avere vicino una bella donna quando è successo da buon porco ho cercato sfioramenti e avvicinamenti che mi eccitano in particolar modo.
La mia città Perugia non ha naturalmente cinema hard e poi essendo sposato sono davvero poche le occasioni di poterci andare.
Ho provato con qualche annuncio a creare un incontro ma consapevole del
fatto che le situazioni impreviste siano sempre quelle più piccanti ed eccitanti.
UN RIMPIANTO una sera e prenotando cercavo sempre un posto che probabilmente mi avesse fatto stare vicino ad una coppia ...tipo le file a 3 delle grandi sale.
Entro e lo spettacolo stava iniziando sala già buia e quando mi siedo passo davanti ad una coppia giovane lei con due splendide coscie e con la minigonna wowwwww ho detto che belle gambe.
Era inverno e avevo con me il cappoto un film poco impegnato che sicuramente avrei visto poco mi siedo cappotto sulle gambe e comincio con la mano sotto il cappotto a cercare quelle coscie stupende che avevo appena visto.
Buio la mano scorre sulla seduta della poltroncina e tocco finalmente il filato che avvolge quelle splendide gambe strano ma nonostante tante avventure sessuali questa cosa mi eccita in modo particOlare scorro con estrema accorteza d'altronde ho anche soggezzione del fatto che sono una pesona adulta e lei giovane e un problema di quel tipo qual'ora non fossero gradite le mie attenzioni non potrei certo sopportarlo con queste sensazioni altalenanti il film stà scorrendo e io non abbandono il tepore di quelle coscie che mi hanno dato un'eccitazione fisica tipo quella che ha un ragazzino alle prime avventure ....incertezza dubbio di fare un figuraccia non mi hanno dato il coraggio di essere più deciso alla fine lui parlando con lei
dice una serata persa e non sò se fosse destinato al film di certo di secondo ordine oppure e.... giurai meglio una figuraccia che non avere coraggio.
Passano quasi due anni e una sera senza pensare a queste situazioni
vado al cinema con mia moglie acquistando i biglietti all'ingresso quIndi senza nessuna aspettativa entriamo e controllando i biglietti ci accorgiamo
che due ...BELLE SIGNORE..... avevano sbagliato posto E UNA VOLTA CHIARITO loro gentilmente si alzano e ci cedono i nostri posti.
Ancora inverno mi siedo tolgo il mio giacchetto di pelle e lo metto sulle gambe comincia la visione del film ma prima che sparissero le luci basse della pubblicità mi accorgo che seduta accanto a me c'è una coppia di giovani molto più giovani della coppia del racconto precedente ,scorro la sua figura e ha le gambe accavallate una ragazza carina coscie piene e anche
sul ginocchio accavallato un forma molto sensuale non magra ma ben tornita.
Inizia il film penso e mi dico daiiiiii vecchio maiale è una ragazzina non fare lo scemo ma quell'attrazzione al contatto è irresistibile e penso cavolo stasera c'è anche mia moglie che casini stai cercando????? ma non resisto
comincio con la mia mano a cercare il contatto con la sua coscia
la raggiungo calze ricamate piuttosto spesse ma in alcune zone
a pelle esposta nella zona del ricamo non respiro cerco di essere
il più lieve possibile senza cercare risposte o cercare di aumentare la pressione ma in queste nuove poltrone sono grandi ed è difficile questo tipo di accostamento sopratutto se cerchi di salire verso l'alto della coscia ma provo a cambiare e metto la mia mano col palmo rivolto verso l'alto e mentre mi avvicino mi accorgo di essere quasi a metà coscia un contatto lievissimo impalapabile e poco dopo però devo scostare la mano lei cambia posizione forse annoiata dal film si appoggia al suo ragazzo girando le coscie verso la mia poltrona mi domando non può averlo fatto apposta ma controllando dopo poco chiude gli occhi......dormirà???
mi muovo con estrema cautela controllando anche che mia moglie non vedesse niente di stano e con il respiro spezzato dalle sensazioni che stavo per provare faccio scivolare la mano sulla poltrona accanto raggiungo la fine della coscia ma devo dinuovo allontanare la mano avverto che si stà spostando e in effetti accavalla la gamba destra sopra la sinistra
e si gira ancora un pò di più verso il suo ragazzo.
A questo punto sento riaccostandomi che la mia punta delle dita è già olte la fine della coscia e nel lambire leggermente sperando che magari quelle calze avessero una fine ma purtroppo erano collant ,comunque quello che stavo toccando era molto piacevole l'attaccatura dei glutei alle coscie di una giovane ragazza ha quel taglio netto e quella leggera curvetta che stacca l'inizio dei glutei è un punto semplicemente stupendo da sognare sono eccitatissimo e a questo punto mi fermo se si dovesse spostare improvvisamente o svegliarsi qual'ora dormisse davvero ed accorgersi di sicuro il calore che aveva nella zona dove la mia mano era ederente alla
sua coscia e inizio del gluteo era molto diverso del resto del suo corpo
decido che è ora di finirla mi ritraggo e non sò se la differenza di calore
o perchè si fosse risvegliata ritraggo appena in tempo la mano mentre lei
con la sua scorreva il fondo della poltrona per sentire se c'era qualcosa
ho pensato che fortuna sai che casino ....oppure no finisce il film escono mi guardano tutte e due ma come dire senza far trafelare alcuna espressione
cosa che fra l'altro faccio anch'io e penso qualche volta mi metto in qualche casino ma che bello alla mia età vivere ancora queste emozioni e penso ......se mai una volta sarò fortunato da incontrare la coppia giusta magari lei in autoreggenti e .....senza intimo già CHISSA'
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10 years ago
affidabile, 48
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Il magazzino
Mi ha condotta in un magazzino, tranquillo e intasato di merce.
Lo seguivo e sapevo cosa stava succedendo. Lo sapevamo entrambi, anche se non ci eravamo detti niente.
E’ strano, non è che provassi qualcosa di particolare per lui, o cose del genere. Non c’era neanche una particolare attrazione fisica...
Aveva i tratti tipicamente meridionali: carnagione scura e capelli neri e ondulati, ma due incredibili occhi verdi da gatto. Erano il tratto più caratteristico e intrigante, perché per il resto non aveva l’aria di avere un corpo fresco e pulito a cui vien voglia di stringersi e affondarvisi dentro.
Attrazione e repulsione, o meglio, non familiarità, che si mescolavano e si sovrapponevano rendendo le mie sensazioni confuse e contrastanti. Eppure un sordo brivido mi stringeva la pancia cingendomi i fianchi e ripercuotendosi lungo le gambe fino a solleticarmi la pianta dei piedi.
Mentre avanzavamo tra i cumuli di casse e di sacchi la mia mente si chiudeva sempre più, rifuggendo quelle lontani sensazione che il mio corpo cercava di farle arrivare. E’ la solita storia, tutto è nelle mani di questa mia testa, che in un batter d’occhio pone il veto all’abbandono ed al piacere concludendo nel peggiore dei modi momenti che sembrano promettere solo il meglio.
Eppure qualcosa di colpo è cambiato.
Alla fine mi sono detta, ma chi se ne frega!
Lui mi ha condotta in fondo al magazzino e fermandosi, si voltato verso di me prendendomi una mano e attirandomi a lui.
Le sensazioni mi hanno investita lasciandomi senza fiato. Il suo odore era estraneo e particolare, il tocco delle sue mani ruvido e insolito. E poi all’improvviso ogni pensiero si è spento, il mio corpo si è abbandonato alla prepotenza di quelle sensazioni nuove ed eccitanti. Mi sono lasciata completamente andare.
Lui mi ha baciata con foga, con ruvidezza. La barba dura e folta, appena incolta, mi pungeva e mi irritava. La sua lingua si insinuava con prepotenza tra le mie labbra, tanto che con difficoltà la mia è riuscita poco a poco a riaversi e contraccambiare quel cercare e rimescolare nell’umido delle nostre bocche.
Il brivido intorno all’ombelico si è espanso verso il basso, tra le mie gambe in una calda e umida onda di piacere.
Ero stordita, intontita, cercavo di capire chi fossi e cosa stessi facendo, e mentre lui si staccava di colpo da me sono rimasta con il viso umido alzato e gli occhi chiusi, in cerca di un senso a quelle sensazioni.
Quando ho riaperto gli occhi, lui aveva steso a terra un grosso cartone pulito. Dritto di fronte a me, con gesti decisi e senza dire una parola, si è tolto la maglietta e sbottonato i pantaloni, appoggiandosi ad una pila di sacchi bianchi alle sue spalle.
Sapevo cosa dovevo fare.
Mi sono avvicinata inginocchiandomi davanti a lui. Ho aperto con aria quasi assente i pantaloni, scoprendo gli slip tesi verso di me. Non appena l’ho liberato il suo cazzo ha svettato dritto verso il mio viso. Ce l’avevo lungo, grosso... avevo la bocca secca e il respiro affannoso.
Il suo odore era forte, non lo conoscevo. Però mi piaceva stringerlo, vedere la pelle che poco a poco scopriva la cappella grossa.
Ho cominciato a muovere la mano lungo tirando in fondo la pelle più che potevo, e intanto con l’altra mano gli accarezzavo e soppesavo le palle grosse e morbide, forse pregustando già quello che potevamo darmi.
Avevo voglia di leccarlo, ma ero titubante. Lui però non resisteva più, e alla fine mi ha attirato il viso verso la punta lucida, dal cui buco pendeva già una chiara goccia trasparente. Senza pensarci me la sono messa in bocca, cercando di seguirne il contorno con la lingua. Era difficile, quel cazzo mi riempiva tutta la bocca, e tenendolo fermo dentro ho cominciato a solleticargli il buchino con la punta della lingua. Lui ha cominciato a gemere, muovendo le anche per intimarmi di essere più decisa. E’ bastato poco, e sbavando e gemendo ho cominciato a pompare con foga... si, mi sentivo porca, e mi piaceva.
Lui era eccitatissimo, lo sentivo dalla durezza. Lo reggevo con entrambe le mani, mentre guidavo la cappella dentro e fuori dalle mie labbra, prendendo solo fiato ogni tanto leccandolo avida fino all’attaccatura delle palle.
Era solo più un turbine di piacere, e senza neanche accorgermi mi sono ritrovata nuda e sdraiata sul cartone. Si è buttato su di me, baciandomi e stringendomi le tette e i capezzoli. Ho trattenuto il fiato mentre la punta del suo cazzo cercava la strada tra le mie gambe, ma alla fine non ha incontrato nessuna resistenza.
E scivolato dentro in un solo colpo, cominciando a scorrere dentro e fuori. Si muoveva ritmicamente mentre mi affondava in bocca la lingua più che poteva. Ad ogni colpo il suo pube batteva contro il mio clitoride, e la punta del cazzo mi arrivava fino in pancia. Godevo, e la prima cosa che ho pensato è stata , Dio, cosa mi sono persa fino ad adesso...
Non ho dovuto neanche toccarmi, il piacere è stato da subito un lento ma continuo crescendo che poco a poco è risalito dalla mia figa riempita come non mai per poi esplodere in un orgasmo completo che dalla testa è sceso in ogni parte del corpo.
Sentendomi venire lui ha acceleratole spinte, affondando di meno dentro di me ma muovendo in fretta la cappella avanti e indietro all’entrata della figa. All’improvviso, con un grugnito, è affondato in tutta la sua lunghezza, è ho avvertito distintamente i primi quattro fiotti caldi che mi hanno inondata.
Ha ripreso fiato è si è rialzato, guardandosi intorno allarmato come se solo in quel momento si fosse reso conto che qualcuno poteva scoprirci.
Ma io non me ne curavano, sollevandomi a sedere guardavo le labbra della mia figa aperte e stropicciate, e un rivolo abbondante di sperma che piano piano colava tra di esse allargandosi sul cartone ondulato...
...da quanto mi era finito il ciclo?
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10 years ago
admin, 75
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una serata molto pericolosa..(racconto reale)
Il Giorno dopo l’ultima “LEZIONE” io a Luca ci chiedevamo se quello che avevamo fatto poteva avere effetti collaterali negativi con i nostri amici vicini di casa ,riflettemmo sul fatto che ci saremmo potuti ritrovare da soli ,io con Gianni, oppure lui con Danila e chissa’ cosa poteva succedere ma ben presto tutti i nostri dubbi furono inutili congetture perche’ da li a pochi giorni loro ci “convocarono” per parlarci e ci rivelarono che presto ,anzi prestissimo,si sarebbero trasferiti a Milano!
Ci dispiacque molto,proprio tanto ma la vita va cosi….appena il tempo di capirci qualcosa che in 5 giorni erano gia’ trasferiti,tra l’altro e’ arrivata una coppia nuova di cui al momento abbiamo conosciuto solo la lei,Alba;sembra difficile da credere ma anche lei (fortuna per Luca) e’ una bellissima ragazza,biondissima di circa 30 anni apparentemente simpatica….speriamo di conoscere lui al piu’ presto e che’ sia altrettanto bello,certo pero’ che raggiungere la stessa confidenza che avevamo con gli ex vicini sara’ lunga e dura!!!
Intanto pero’ Luca mi diceva che Dario voleva a tutti i costi farmi fare un servizio fotografico ma io sapevo benissimo dove in realta’ voleva arrivare,gli avevo gia’ detto di no per due validi motivi,uno perche’ le foto in mano ad altri “mai” e poi perche’ non e’ che proprio avessi tutta questa voglia di farmi fare da lui(ma questo non glielo avevo detto).
Mi divertiva pero’ il fatto di poterlo stuzzicarlo,anche a Luca l’idea gli piaceva molto cosi lasciammo uno spiraglio aperto dicendo a Dario che se si fosse trovata una soluzione forse avremmo potuto organizzare qualcosa.
Passo’ pero’ del tempo e tutti,almeno io Luca ci dimenticammo della cosa finche un giorno,e’ questa credetemi e’ storia vera ,quasi quasi stavo per cedere…
Finale di calcio del campionato europeo Luca e Dario organizzano la serata da noi ma siccome io mi annoio a vedere la partita mi organizzo con Betta per uscire cosi la sera della partita mi tiro a modo ma senza esagerare perche’ senza di Luca non mi piace molto attirare l’attenzione.Dario arriva una mezzoretta prima e fa giusto in tempo a vedermi uscire ,mi saluta e mi fa un sacco di complimenti.Non ci vedevamo da un sacco di tempo,mi dice che sono dimagrita e che ho un sedere da favola...vabehh!lui piu’ o meno era rimasto uguale ma un po piu’ sicuro di se.
Arrivo a casa di Bea,citofono e mi fa salire su,lei e’ ancora in bagno e mi dice di aspettare un attimo finche non la vedo entrare in cucina non ancora pronta,allora io le chiedo “ma sei ancora cosi?”,lei mi risponde che non era stata molto bene e che stava aspettando che passasse quel malessere.Aveva avuto una forte emicrania ed aveva vomitato,sicche’ io con molto dispiacere per la sua salute e la serata ,serenamente le dissi che ci si poteva vedere un’altra sera e di farsi una bella dormita.Dopo una mezzora abbondante tornai a casa,Luca e Dario erano sul divano e stavano anche bevendo un coca e Rhum,quando mi videro praticamente all’unisono dissero:”e tu che ci fai qua?”,gli raccontai la storia e poi me ne andai in camera a mettermi con abiti comodi,in pratica un leggins e una maglietta azzurra aderente,sexy ma senza strafare.Mi avvicinai al divano e bevvi dal bicchiere di Luca un po dii quel cocktail,poi rivolgendomi sempre a lui gli intimai di farmi spazio dicendo”lo sai cosa ti tocca adesso,vero?”
Subito Dario fece finta di ricordarsi (ma si lo ricordava benissimo)che io e Luca avevamo come abitudine una piacevole tradizione,allora esclamo’:” aaah!gia’ e vero!!tu ti fai fare il massaggio quando ci sono le partite vero?”.....Luca rispose”mah,veramente anche quando ci vediamo qualche film ormai non posso piu’ sottrarmi,ma stasera sono stanco”
“ma come stanco!?!?” risposi io subito”me lo merito,sono triste perche’ mi e’ saltata la serata e in piu’ mi tocca stare con voi a guardare sta partita”
Dario disse “in effetti,sarebbe giusto cosi,se vuoi mi sacrifico io”
“stai buono”,rispose Luca,”c’e’ la posso fare,tanto manca solo un tempo”
Cosi io mi sistemai seduta in mezzo dando le spalle a Luca e di fronte a Dario che ovviamente gurdava la televisione e stava di fianco rispetto a me.Luca comincio’ molto lentamente a toccarmi il collo ,poi si spostava sotto le scapole schiacciando con i pollici e a quella pressione mi provocava l’inarcamento del corpo in avanti mettendo cosi’ in evidenza le tette,ero anche ovviamente senza reggiseno,in alcuni momenti i capezzoli si inturgidivano e Dario iniziava ad essere un piu’ infiammato,si girava spesso dalla mia parte per parlare con Luca della partita ma non schiodava lo sguardo dalle mie tette.Non era una serata programmata assolutamente,anzi, ma iniziavo a divertirmi davvero e anche un po ad eccitarmi!!...ma gli imprevisti non erano finiti:squilla il telefono di Luca ,rispone e inizia a fare una faccia scocciatissima e diceva al telefono delle cose tipo:noo,non ci credo!!...poi mette giu’ e molto scocciato ci da la notizia che doveva recarsi in azienda a causa dell’allarme che scattato per motivi che doveva andare a scoprire.”ci metto 20 minuti” ci disse,Dario si propose per accompagnarlo ma Luca rispose di non preoccuparsi e che sarebbe tornato il prima possibile e che gli faceva piacere se rimaneva invece a farmi compagnia,”fare compagnia e basta “preciso sorridendo…”mentre Dario diceva che nel frattempo avrebbe pensato lui al mio collo,dicendo cosi mise appunto le sue dita su di me.Luca non disse altro e ando’, usci nel giro di 5 minuti e io rimasi sola con Dario,a dir la verita’ mi sentivo un po preoccupata ma subito fummo a nostro agio con un po di coca e rhum;lui mi parlava mentre continuava a vedere la partita e allo stesso tempo io ,girata di spalle a lui,mi chiedeva se la pressione delle dita era giusta o troppo forte,io gli risposi che andava bene cosi e poi commentai anche la strana coincidenza sia della malattia della mia amica sia del contrattempo all’ufficio di Luca,lui approfitto per dire che il destino aveva voluto che rimanssero da soli,io sorrisi e urlai “aiutoooo”!!
Poi Dario mi chiese di solito come proseguiva il massaggio,con le dita si era spostato leggermente piu’ giu’,arrivando quasi sui reni,io gli dissi che il massaggio che mi faceva Luca
era sempre di diverso anche se da un certo punto in poi si evolveva in un modo che non si poteva raccontare.
“in che senso?” chiese Dario,”beh,immagina” risposi io…
“dai dai,sono curioso,cosa fa di cosi bello “ insistette lui
“io te lo posso anche raccontare ma tu mi devi promettere che poi non ti fai strane idee..”
Dario”..ma va,che strane idee devo farmi, e poi non dovresti fare queste insinuazioni”
io”ok,il massaggio prosegue che Luca a un certo punto mi deve spalmare una crema tonificante su tutto il corpo e in particolare sui glutei dove devo rassodare di piu’.......poi…….”
Dario”...siii..poi?..”
io…”dai,mi sento in imbarazzo”...
Dario “smettila,poi che succede?”
io”...poi….ma non sempre,succede che mentre mi massaggia me lo metto dentro ...ma senza scoparmi,sta solo dentro …
Dario”urkkk!!...fiuuuuhh,era meglio che non me lo dicevi,cavolo ora sto sudando….”
io”ecco lo sapevo,non dovevo dirtelo!”
Dario”ma noooo,stai tranquilla….vabeh!pero’ almeno la crema te la posso spalmare..
Nel frattempo avevo il preso il cellulare e avevo deciso di scrivere un SMS a Luca per inforrmarlo che Dario mi stava massaggiando e che mi avrebbe spalmato la crema tonificante quindi al suo ritorno mi avrebbe ritravata seminuda ma di non preoccuparsi che non avrei permesso che succedesse nulla di piu’ ,Luca mi rispose subito scrivendomi che
si fidava di me e che sarebbe tornato entro 30/40 minuti e di non fare cavolate in sua assenza.
Insomma ,in realata’ avevo gia’ deciso che qualcosa sarebbe successo e un po mi sarei concessa ,ero eccitata e curiosa di sapere fin dove Dario si poteva spingere.
Gli diedi in mano il tubetto di crema senza dire nulla ,volevo che fosse lui a prendere le decisioni e ad azzardare….mi chiese se mi poteva sollevare la maglietta dietro la schiena ,io gli dissi di si ma senza esagerare.
Ero posizionata di spalle a lui ,seduta a gambe incrociate sul divano allora Dario mi alzo’ la maglietta fino a meta’ spalla e mi spalmo’ un po di crema direttamente sulla pelle,subito avverti una forte senzazione di fresco,molto piacevole,i capezzoli diventarono duri subito,credo che lui immagino’ questo ma non poteva vedere,il fresco della crema fu subito seguito dal caldo tepore della sua mano,e questa fu un’altra sensazione piacevole.Massaggiava a piene mani e a poco a poco si allungava sull’addome e verso l’ombelico,io stavo ferma,mi godevo il massaggio,mi eccitavo e soprattutto aspettavo l’evolversi delle sue mosse.Mi spalmo’ per qualche’ minuto nella stessa zona,poi cerco’ di sollevare ancora un po la maglietta per arrivare piu’ in alto sulla schiena ma le mie tette impedivano che la maglietta rimanesse su da sola,fece ⅔ tentativi ma la maglietta riscendeva giu’,cosi per un po la tenne sollevata su con la sua mano mentre con l’altra si spingeva piu’ in alto sulle spalle col massaggio.Era chiaro che ci andava cauto e non rischiava per non prendersi due sberle ,studiava le mie reazioni rispetto ai movimenti delle sue mani e si adeguava di conseguenza,cosi ci misi un po di malizia io,gli dissi che il massaggio era piu’ efficace se fatto con 2 mani,lui inzio’ a dire che la maglietta’ non stava su da sola ma si blocco a meta’ e disse che avrebbe trovato la soluzione cosi:mi prese la maglia dai lati e con un movimento deciso me la sollevo’ sopra il seno provocando il sobbalzamento delle tette che pero’ lui vide un po solo di profilo,quindi mi spalmo’ altra crema sulla parte di schiena appena scoperta ,io avvicinai le braccia quasi subito ederenti al corpo e poi mi le copri’ le tette con le mani ,abbassai un po la testa per permettere di massaggiare ,sentivo a quel punto le sue dita che si avvicinavano per la prima volta ai lati ma l’intrusione fu bloccata dalle mie braccia che erano aderenti la busto,ero gia’ mezza nuda dopo appena 15 minuti che Luca era andato via,ma il fatto di averlo avvisato mi giustificava a essere un po spinta .Non mi aspettava che mi sarei eccitata cosi,ma avevo promesso che non sarei andata oltre;sentivo Dario che afferrava di nuovo la mia maglietta dai lati e mi diceva che se non mi dispiaceva sarebbe stato meglio toglierla del tutto in modo che potesse lavorare meglio,io non dissi nulla ,accompagnai il movimento alzando le braccia,poi le rimisi subito sulle tette lui mi consiglio’ pero’ di non stare cosi tesa altrimenti anziche’ ricevere beneficio mi sarei stancata ,in effetti mi fece rendere conto che ero tesa,Dario mi prese le braccia dai bicipiti scivolando fino ai polsi e me le stese verso i lati ,avevo le tette al vento e mi sentivo proprio nuda,poi scivolo sul collo e sulla parte anteriore del petto,mi toccava parte del seno sopra ma poi ritornava sul collo e sulla colonna vertebrale provocandomi dei brividi di piacere immensi,io avevo abbandonato la posizione di protezione ,stavo ora con la testa un po all’indietro e le braccia aperte verso il basso,lui non perse l’occasione e mi prese con i palmi ddele mani i fianchi ,massaggio’ dal basso verso l’alto fino alle ascelle ,si soffermo’ li e poi si decise e mi afferro’ i seni ,tutti e due contemporaneamente ...(continua)
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AdamDTS,
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