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Viaggio a parigi
Viaggio a Parigi
Dopo tante richieste, accontentai mia moglie per una vacanza nella capitale francese. Avevamo scelto un albergo nella zona di Pigalle, costava di meno. Rientrando tardi la prima sera rimanemmo accecati dalle vetrine dei sex shop aperti e dai tanti avventori, uomini e donne che entravano ed uscivano dai locali privè. Dopo un paio di giorni ci eravamo abituati a quella calca di gente in cerca di sesso tutte le sere che, inutile negarlo, aveva messo anche addosso noi una certa euforia. Una sera rientrando più presto del solito ci fermammo a cenare in un ristorante vicino al nostro hotel, quando subito dopo una coppia occupò un tavolo a fianco al nostro. Erano spagnoli ma parlavano bene il francese ed un poco anche italiano. Dissero che stavano nel nostro stesso hotel e che ci avevano notato la mattina al momento della colazione. Si parlò del più e del meno. La donna quasi sempre muta era appariscente con un bel seno in mostra, l’uomo sulla cinquantina ma abbastanza distinto. Si parlava delle bellezze delle città italiane e noi elogiavamo le città spagnole. Mia moglie molto loquace si appassionava alla conversazione, io cercavo di scrutare senza darlo a vedere la donna che avevo di fronte sempre molto enigmatica.
Finita la cena si decise di tornare in hotel e mentre si era in ascensore, loro stavano al piano superiore al nostro. L’uomo che continuava a conversare con mia moglie, disse a bruciapelo che a loro piaceva essere guardati mentre facevano l’amore, che li eccitava di più e ci chiese se volevamo salire per assistere alle loro “esibizioni”. Io rimasi sorpreso e senza parola, mentre mia moglie accennò ad un no poco convinto.
Nella nostra camera vidi mia moglie molto indecisa e pensierosa, al che dissi: “però potevamo anche salire, tanto loro dovevano esibirsi, noi solamente guardare, è come un film pornografico”. Mia moglie cominciò a tentennare: “ma non li conosciamo neanche…” “meglio” dissi io “chi li vedrà più”. “Si ma ormai sono andati a letto…” disse mia moglie. “Qual è il problema. Salgo busso e chiedo abbiamo cambiato idea vi va?” “no lascia perdere” disse mia moglie, anche se con gli occhi desiderava quella esperienza.
Detto fatto, salgo sopra, non aspettavano che noi. Scendo ad avvisare a mia moglie la quale si precipita a rifarsi il trucco e a cambiarsi. La camera degli spagnoli era più grande della nostra con un salottino, due divanetti uno di fronte all’altro ed un tavolino al centro. Ci offrirono dello champagne francese e dei sigaretti molto sottili con del tabacco dal sapore strano. Le luci si abbassarono e la stanza si riempi di un sottofondo musicale melodioso. L’uomo si sedette di fronte a noi, la donna cominciò uno spogliarello. Si tolse tutto escluso gli slip. Aveva un seno molto sodo che non aveva bisogno di reggiseno, le labbra carnose e sensuali, le gambe lunghe e affusolate. Spogliò completamente il suo uomo e gli prese in bocca il cazzo che a riposo era già di notevoli dimensioni. Si dimenò a succhiarlo e a stringerlo senza ottenere risultati, il cazzo era sempre più addormentato che mai.
Io stavo perdendo quella eccitazione iniziale e mia moglie mi pareva delusa. Restammo comunque seduti e abbracciati a guardare gli ulteriori sviluppi. L’uomo si alzò prese la sua donna per la mano e l’accompagnò sul bordo del letto, la fece sedere si inginocchiò e cominciò a leccarla dalla punta dei piedi passando su tutta la gamba. Si fermava all’inguine e passava all’altra gamba. La scena era senz’altro più eccitante. Mia moglie mise la gamba su di me strusciandosi sul mio cazzo ormai in tiro, io avevo una mano sul suo seno. Glielo tirai fuori e cominciai a succhiarlo. Avevo tolto gli occhi dalla coppia spagnola che armeggiava sul letto, quando vedo mia moglie che deglutì e allargò gli occhi. Guardai anch’io, rimasi esterrefatto: l’uomo aveva tolto lo slipp alla sua donna (sik!) e questa aveva un cazzo in bella mostra, ben teso e di discrete dimensioni, era una trans. Non sapevo che fare, anche mia moglie stupita continuò a guardare. L’uomo senza esitazione prese in bocca il cazzo della trans e cominciò un lento e sensuale pompino. Succhiava e leccava con sapiente maestria. Il cazzo ormai svettava, ma l’uomo (sik) lo ingoiava e lo ritirava fuori.
Io mi stavo eccitando sempre più e vedevo che la scena non dispiaceva neanche a mia moglie, quindi mi inginocchiai e cominciai ad alzargli la gonna a leccarle l’interno delle cosce. Con stupore notai che si faceva spogliare tranquillamente. Rimasta con il minuscolo tanga lo spostò con una mano e mi offrì la figa da leccare. Gli tolsi anche quel minuscolo indumento e la notai ansimare e deglutire sempre con più intensità. La guardavo il volto e la vedevo completamente stravolta, pensavo che dipendeva dalle mie attenzioni, avevo perso completamente la scena sul letto tra la trans e il suo amico. Mentre continuavo a leccare la passera di mia moglie guardo di sbiego lo specchio che sta di fianco a letto e vedo una scena raccapricciante: l’uomo seduto sul cazzo della trans che gli è entrato completamente nel culo, intanto il suo cazzo è finalmente cresciuto, è diventato di dimensioni paurose e svettava prepotente. La trans aveva il cazzo dell’amico tra le mani e lo masturbava. Sempre dallo specchio notavo che lo spagnolo faceva dei segni con le mani, a mia moglie, invitandola ad avvicinarsi.
Rimasi un attimo interdetto e fu in quel momento che mia moglie si alzò e andò a sedersi a fianco allo spagnolo dal cazzo enorme. Non era molto lungo, ma aveva una circonferenza mostruosa e molto nodoso, mia moglie non riusciva ad avvolgerlo in una mano e la cappella entrava a stento nella bocca spalancata. Era uno spettacolo inquietante e al tempo stesso di estrema eccitazione vedere mia moglie, che mi fa un pompino una volta all’anno, presa da quel cazzo che la ipnotizzava. La trans continuava a pistonare il suo amico che evidentemente era un gay. Mia moglie continuava a leccare e a succhiare quel “mostro” e con le mani lo masturbava con molta intensità quando, preceduto da un urlo disumano, l’uomo si mise ad eiaculare sul viso di mia moglie che aveva fatto giusto in tempo ad allontanarselo dalla bocca.
Di colpo Big gim, il grande cazzo, si afflosciò di nuovo ritornando a dimensioni più normali, con il disappunto che si leggeva sul viso di mia moglie. Mi avvicinai ma la trans fu più rapida di me si avvicino a lei e cominciò a baciarla dappertutto. Intanto l’uomo (il gay) ripresosi dal recente godimento si assestò tra le gambe di mia moglie e prese a leccarla con sapienza e voluttà. Il trans a fianco si faceva toccare il cazzo non grandissimo, ma importante. Mia moglie si sistemò su quest’ultimo di spalle, con il cazzo che la toccava la figa. Il gay continuava a leccare e si divideva tra figa di mia moglie e cazzo della trans. Leccò anche il culo di mia moglie molto sapientemente quindi prese il cazzo lo poggio sul buchino e glielo infilò senza una minima protesta. Era uno spettacolo: mia moglie seduto sul trans con il cazzo nel culo e il gay che la succhiava e la leccava la figa. Mia moglie era stravolta, sembrava che stava quasi per venire, ma i due andavano in sintonia, si fermavano al momento giusto impedendole sempre di avere l‘orgasmo liberatorio.
Fu solo allora che i due finalmente si accorsero di me. “La vedi tua moglie come è troia. Ha un cazzo nel culo e ne vuole un altro nella figa”. Disse il trans. “diteglielo Bella Signora volete un altro cazzo davanti?” Mia moglie fece cenno di si con la testa. Mi avvicinai per cercare di avere la mia parte quando incalzò il trans. “Non vuole il tuo è troppo piccolo, vuole quello dell’amico che è come quello di un toro, è vero?” Mi moglie continuava a fare cenno di si con testa. Allora lo spagnolo si avvicino con il suo cazzo alla figa ormai fradicia dell’unica donna che era in quella stanza, mia moglie, lo poggio e comincio a spingere, benché afflosciato riuscì ad entrare per buona parte. Mia moglie si allargava sempre di più per farlo entrare meglio e si muoveva per cercare di farlo resuscitare. Ma ogni tentativo era vano. Ormai sudata e sfinita cercava un orgasmo che non arrivava. Io assistevo alla scena incredulo ed il trans che pareva divertirsi. Si rivolse a mia moglie e disse: “lo senti come è duro il cazzo nel culo?” Fece cenno ancora una volta di si con la testa. “Rispondi con le parole se no tuo marito non capisce!!” “Si è duro” disse mia moglie. “Brava” riprese il trans. “Vuoi che anche quello davanti diventi duro, vero?” Disse sempre il trans. “Si, certo” disse mia moglie sfinita. “Devi dire che lo vuoi duro, dai dillo!” Insisteva il trans. “Si lo voglio duro, molto duro” rispondeva mia moglie ormai senza più freni. “Dì che vuoi due cazzi, uno davanti e uno dietro, dillo!” ordinò il trans. “Si” disse ancora mia moglie ormai in preda alla sola voluttà, “voglio due cazzi. Voglio sentirmi piena davanti e dietro”. “Brava” rispose il trans che conduceva in modo sapiente il gioco. Allora rivolgendosi a me, “tu mettiglielo nel culo a quel froscio. Solo così gli cresce il cazzo, solo se ha un altro nel culo.” Rimasi indeciso, la scena era ormai drammatica, mi era passata quasi tutta la voglia. “Sbrigati” continuò il trans “mettiglielo nel culo e con forza”. Anche mia moglie, a quel punto, comincio ad implorarmi. “Ti prego Antonio, ficcaglielo nel culo, non ce la faccio più, dai ti prego, su amore fallo per me, spaccagli il culo a quel froscio” A queste parole non seppi resistere, mi avvicinai al gay alle sue spalle lo feci piegare un po’ in avanti e gli affondai il mio cazzo che era diventato duro come una pietra. Improvvisamente il suo cazzo gigantesco comincio a crescere e dilatava a vista d’occhio la figa e mia moglie cominciò a gemere “si, sta crescendo, fai così Antonio, fai così, spingi ancora che cresce, si fa sempre più duro, è bello sono piena di due cazzi ed il tuo che lo fa crescere sempre di più”. Cominciammo a muoverci tutti e quattro in sintonia, il trans che inculava mia moglie si alternava con le spinte del gay, che aveva il cazzo nella figa, io che inculavo il gay. Mia moglie era presa da una frenesia mai vista, gli occhi fuori dalle orbite e con parole oscene mi incitava a chiavare quel gay. “Su dai spaccagli il culo che il suo cazzo diventa sempre più duro, pompalo non fermarti continua!!”. Il primo a godere fu il trans, “prendi sta sborra nel culo troia italiana”, il gay gettò urlo gutturale “che bello darlo e prenderlo. Prenderlo nel culo e spaccare una troia, vai, vai, vai”. Quindi venne il mio turno: prendi froscio ti spacco il culo, prendi, prendi! Infine mia moglie che venne presa da un orgasmo extraterrestre che la trasportò oltre ogni confine del piacere. Urlava e si dimenava pronunciando frasi senza senso “fai, fai, sbatti si sbatti, lecca lecca, succhia, pompa, pompa, siiiiiiiiiii, hooooooooo. Continuò a tremare per oltre tre minuti.
Raccolsi tutti i vestiti, la presi in braccio e tornammo nella nostra camera. Il mattino chiedemmo informazioni sulla coppia della sera prima, ci dissero alla reception che quella era una coppia occasionale, che aveva utilizzato la camera solo per una notte.
12
4
16 years ago
marlos156714, 48/48
Last visit: 8 years ago -
La mia vicina che porca!!!!!!
Era ormai già da qualche tempo mi scopavo Pina, in genere a casa quando il marito era a lavoro, ma stavolta volevo davvero godermela, così ho deciso di portarla in un motel, carino, riservato e con le camere piene zeppe di specchi dove me la sarei potuta godere compltetamente.
Quando salì in macchina ce l'avevo già duro, aveva una gonna al ginocchio nera, calze di seta scure e una camicetta bianca che lasciava intravedere il reggiseno di pizzo.
"Ciao, sei davvero fantastica oggi..." cominciai mentre con la mano destra risalivo sulle sue cosce per avere un assaggio, "proprio non hai pazienza", ma stava gia allargando le gambe per farmi arrivare più su, io mi sono gustato il suo interno cosce e poi una volta superato il bordo delle autoreggenti ho cominciato ad esplorarle la fica da sopra
gli slip, era già calda è bagnata. "Io non avrò pazienza, ma tu sei una vera porca, sei già tutta bagnata" le dicevo mentre continuavo a lavorarla e lei già emetteva piccoli gemiti.
Ho rischiato di sbandare 2 o 3 volte, per fortuna non c'era molto traffico, "appena ti ho visto mi è venuto duro, senti..." le dissi mentre le prendevo la mano e la portavo sul pacco.
"Mi piace l'idea di eccitarti così tanto.." mi disse mentre me lo massaggiava dolcemente, per fortuna che il motel era vicino, altrimenti mi sarei fermato per scoparmela per strada perchè quasi non ce la facevo più.
Pina è la mia vicina di casa, 45 anni (io ne ho 29),capelli neri lisci che arrivano alle spalle, occhi nocciola, carnagione olivastra, una quinta abbondate, un culo grosso, ma tondo (proprio come piace a me), delle cosce ben tornite e appena un filo di pancia.
Posso capire che il marito la trascuri un po' dopo essersela scopata per 25 anni, ma a me questa femmina matura fa un sesso allucinante e appena posso cerco di colmare le mancanze del marito. Lei d'altra parte non era cosciente di poter eccitare in questo modo un uomo
più giovane, ma il suo corpo ancora piacente anche se un po' appesantito dall'età, mi scatena una carica erotica che credo una mia coetanea non potrebbe darmi.
Una volta arrivati al motel entriamo con l'auto e ci fermiamo davanti alla stanza, io le apro lo sportello, pregusto le sue tettone dalla scollatura e apro la porta. La stanza è illuminata da una tenue luminosità, di fronte a noi c'è un bel letto matrimoniale
circondato da ampi specchi (anche sul soffitto c'è uno specchio).
Lei mi precede e io la guardo menare quel suo bel culo, richiudo la porta e comincio a baciarle subito il collo mentre da dietro le palpo le tettone e le struscio il cazzo duro sul culo. Sono già infoiato, ma lei non è da meno, comincia a muovere il culo sul mio cazzo
e mi prende la mano destra per portarsela in mezzo alle cosce, io comincio a lavorarmi la sua bella fica, mentre lei già ansima.
Comincio a slacciarle la camicetta e bottone dopo bottone vedo allo specchio allargarsi la scollatura in modo vertiginoso. Lei si gira e comincia spogliarmi, prima la maglietta, poi il pantalone e infine libera il mio cazzo dai boxer che è così duro che quasi scatta come
una molla. Dapprima comincia a menarmelo mentre ci baciamo e io ne approfitto per accarezzarle le cosce e il culo, poi si mette in ginochhio e comincia a succhiarlo avidamente. E' una pompinara fantastica e io sono troppo eccitato "mi fai impazzire, succhialo, così, sì,
siiii.... voglio venirti in bocca, dai!!!". In breve non resisto e le sborro in bocca, lei ingoia tutto per bene e pulisce quello che si
è lasciata scappare, ma non smette di succhiare, "brava così, tienilo duro che voglio mettertelo nella fica..". La sua lingua me lo accarezza dolcemente e lo tiene in erezione, poi mi viene un idea per eccitarmi ancora di più, "spogliati per me, ti voglio con solo le autoreggenti, porca come non mai!".
Lei si rialza, mi lancia uno sguardo da gran troia e comincia uno splendido spogliarello. La camicetta aveva ancora un due o tre bottoni da sbottonare, aperti i quali mi si presenta davanti uno splendido reggiseno nero di pizzo che imprigiona le sue sontuose poppe.
Poi tocca alla gonna, che si sfila con calcolata lentezza fino a farla cadere in terra mostrandomi così il suo perizoma mozzafiato. Davanti si intravede il suo pelo nero e riccio dalla trasparenza, poi si avvicina a me e si gira per farmi godere la vista del suo splendido culo, lei lo sa che mi eccita e così me lo strofina sul cazzo per un po' e io ne approfitto per godermi ancora le sue tettone da dietro.
Poi ricomincia lo spogliarello, abbassa la spallina detra del reggiseno, poi la sinistra, lo slaccia ma non lo toglie subito, con le mani sulle coppe comincia a giocare un po' con quelle splendide tettone e poi lo getta sul letto regalandomi la visione celestiale delle
sue strepitose tette quinta misura. Io ormai ho la salivazione azzerata e il cazzo di nuovo duro come il marmo, comincio a masturbarmi mentre mi godo lo spettacolo. Pina si gira e comincia ad abbassarsi il perizoma sculettando oscenamente, se lo sfila e finalmente
viene da me tutta nuda con solo le calze autoreggenti, mi faceva venire il sangue al cervello! Comincia a baciarmi con foga e io frugo il suo corpo, le cosce, il culo, le tette e la figa già calda e bagnata che faccio premere sul mio cazzo duro. "Mi fai impazzire,
sei una vera troia, la mia puttana vogliosa di cazzo" e lei "sì, voglio il tuo cazzo, voglio che mi scopi". Si avvicina al letto e si mette a quattro zampe vicina al bordo del letto, di fronte allo specchio dello schienale "vieni a scoparmi alla pecorina, lo so che ti piace così, che vuoi sbattermi da dietro". Ormai mi conosceva troppo bene, quella
posizione era fantastica soprattutto considerando che grazie allo specchio potevo vedere il suo viso da porca mentre godeva e le sue tettone che penzolavano, una vera goduria!!!
Le vado quindi dietro e comincio dapprima ad accarezzarle il culo, poi a leccarlo e a leccare la figa "oh sì, che bello, sì, sì, dammi il cazzo, dammi il cazzo, non ce la faccio più", allora l'accontento, infilo il mio arnese in quel forno umido che era la sua figa e comincio
a pompare, prima piano poi sempre più forte con foga.
Sono davvero in paradiso i miei colpi ritmati sono accompagnati dai suoi gemiti di godimemto "Ah, ah, ah, sì, così... spingi, scopami, sono la tua troia!" e mentre il mio cazzo annega in un mare di umori, le mia mani accarezzano il suo corpo: le cosce, il culo, la schiena,
le splendide poppe che vedo ondeggiare nello specchio. Sono venuto da poco e quindi posso durare a lungo, anzi all'inizio devo davvero dare l'anima per farmelo rimanere duro. Mi fa impazzire sentirla godere e sentire gli umori e le contrazioni dei suoi orgasmi, è insaziabile.Più spingo e più lei urla e gode da vera puttana, sto quasi per venire, ma esco in tempo, voglio godermela ancora, magari con uno bello smorza candela.
Le accarezzo il culo voluttuoso e infilo un dito nella fica, poi due, poi tre e infine quattro, in pratica la masturbo con tutta la mano, lei è bagnatissima e gode ancora di più "sì, sì aprimela in due, sono tua" io le bacio il collo, poi le mordicchio l'orecchio e le sussurro "vienimi su e fammi godere" così facendo mi sdraio sulla schiena, lei mi guarda, poi sposta lo sguardo sul mio cazzo bello duro, quindi si mette a cavalcioni su di me. All'inizio si muove lentamente strusciando la fica umida sulla mia asta, era fantastica, poi se lo infila tutto dentro con maestria ed io sono di nuovo perso in quella fornace meravigliosa. Era meraviglioso
avere le sue tettone quasi in faccia e poterle palpare le cosce e il culo mentre con un movimento ondulatorio lento, ma deciso mi avvolgeva il cazzo. "Oh sì che poppe meravigliose" le dicevo mentre le palpavo avidamente, poi lentamente alzo la schiena per avvicinare la bocca ai suoi grossi capezzoli scuri, lei stende le gambe e io salgo ancora più su fino a mettermi seduto, in quella posizione la tenevo stretta con le mani sulle natiche e il mio viso affondava tra le sue tette stupende. "Le tue tettone mi fanno impazzire" le dicevo mentre passavo forsennatmente con la lingua da un capezzolo a l'altro, leccavo e mordicchiavo quei bottoncini resi turgidi dall'eccitazione e contemporaneamente l'attiravo a me palpandole avidamente il culo e facendole aumentare il ritmo "Sì così fammi venire..." e lei "Ah, ah, ah, sono la tua troiona, la tua puttana vogliosa di cazzo, scopami, chiavami, sì, sì..". Inutile dire che non potevo resitere ancora a lungo,
il ritmo era sempre più frenetico, il corpo di Pina si muoveva flessuoso, i suoi gemiti e le sconcezze che tanto mi eccitano mi diedero il colpo di grazia ed in un impeto quasi animalesco le riempii la fica
di sborra, stringendola a me quasi volessi inglobarla.
Dopo un attimo ci accasciammo esausti sul letto, lei su di me e il mio cazzo che piano piano si ritirava dalla sua fica, così ci addormentammo credo per una mezzora. Al risveglio eravamo ancora avinghiati e
imbrattati di sudore e umori, così decidemmo di fare una doccia. La cabina era abbastanza grande per tutti e due, ci rilassammo sotto il getto ristoratore. Il riposo, la doccia e il corpo burroso di Pina
cominciarono a farmi effetto quasi subito, ovviamente mi offrii di insaponarla, godendomi le sue forme sotto il vellutato tocco del sapone. Lei mi restituì le carezze insaponate e com'era naturale finimmo per baciarci e stringerci. Il fiotto tiepido della doccia non faceva che acuire il piacere, io gustavo tutto il suo corpo, le cosce tornite, la schiena liscia, le poppe sontuose, lo spledido culo. E proprio sul culo si fermò la mia attenzione, cominciai a stuzzicare il buchino aiutato dal sapone che faceva da lubrificante, Pina mi guardava vogliosa, aveva già capito dove volevo arrivare, e pensare che con il marito non l'aveva mai fatto! E così le dita nel culo divennero due e i suoi sguardi di desiderio divennero ansimi di godimento,
"voglio il tuo culo, mi eccita da morire!" le dissi, e lei "Oh sì, sfondami, anch'io lo voglio, mettimelo nel culo" si girò per mostrarmi il meraviglioso spettacolo del suo imponente fondoschiena e si appoggiò con le mani alla parete della cabina. Usai l'acqua mista al sapone per lubrificarlo per bene, le accarezzavo a due mani le
natiche invitanti e poi appoggiai il glande al buchino e cominciai a spingere "Ahi" il primo gridolino fu di dolore misto a desiderio quando il mio cazzo cominciò a farsi strada, mi fermai un attimo per farla abituare "dai mettimelo tutto dentro, lo voglio", era davvero una porcona! Spinsi piano, ma con più decisione, fino a farlo entrare tutto, "Siiiii, ancora", questa volta c'era solo godimento nella sua voce, cominciai a stantuffarla, il cazzo stretto in quella morsa fantastica."Sii, quanto sei porca, quanto sei troia, voglio sfondarti il culo..." e lei "Sono tua, inculami, fottimi da dietro!!!" la porcellina ormai mi conosceva bene, sapeva che tasti toccare per farmi andare in visibilio, muoveva quel culo in una maniera irresistibile e io avevo libera strada alle sue tettone che mungevo con ingordigia. Il ritmo dei miei colpi era sempre più veloce, ero venuto già due volte, ma quella maiala sapeva come farmelo venire duro ed io la ripagavo senza risparmiarmi, con affondi decisi tenendola per i fianchi voluttuosi o le spledide poppe "Che tettone stupende, sei una vera porca,
il tuo corpo è irresistibile, ti scoperei all'infinito". Eravamo persi nel piacere, nella lussuria, non c'era più spazio per la mente solo per i sensi, "Oh sii, ancora un po', spingi, spingi, aaaaahh", era venuta! Io però non ancora, mi serviva qualche altro minuto "Sei proprio una puttana, la mia puttana, non ti fermare dai, voglio riempirti il culo di sborra, ancora un po', ancora un po'..", la sorressi cincendola con le braccia e afferrandole le poppe mentre le davo gli ultimi poderosi colpi, lei inarcò la schiena per riceverli, io le strinsi più forte le tette
"così, così, brava!" il mio cazzo sembrava volerla impalare e infine venni anch'io sborrandole nel culo e svuotandomi di ogni energia.
Eravamo stanchi, ma appagati, il tempo a nostra disposizione era finito e concludemmo la doccia per ristorarci da quell'ultima fatica. L'idea del Motel è stata ottima, non avevo mai scopato così, penso che io e Pina ci torneremo presto.
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29
7
16 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
La mia prima matura
Gabriella, una donna sulla sessantina amica dei miei suoceri.
L'ho conosciuta un'estate di qualche anno fa a casa loro. Eravamo di coppia durante un'innocua partita a carte.
Lei era piacevole sorridente e spiritosa. Vestiva in modo elegante e piuttosto sobrio anche se aveva una camicetta decisamente aperta.
All'inizio ci scambiavamo occhiatine complici riguardo la nostra partita, in seguito, forse grazie anche alla sua espansività, ho cominciato anche a guardarla con un certo interesse.
Una bella donna seppur matura, con un fisico leggermente arrotondato ma decisamente ben proporzionato. Belle gambe lisce e abbronzate con scarpe con tacco piuttosto alto anche se non eccessivo. Era simpatica e mi piaceva. In breve le mie attenzioni per la partita di carte si sono trasformate in attenzioni per quella bella donna. Di sottocchi guardavo le sue tette quando si sporgeva sul tavolo da gioco e le sue gambe quando le accavallava. Insomma iniziavo ad eccitarmi. Non ero mai stato con una donna molto più anziana di me, e lei addirittura aveva quasi il doppio dei miei anni, ma mi intrigava da matti. Ero così eccitato che avevo paura di farmi sorprendere sia da lei che, soprattutto, dai miei suoceri.
Decisi quindi di finire la partita con la scusa che dovevo portare il cane a fare una passeggiata, ma prima di uscire Lei saluta i miei suoceri e con fare canzonatorio e a voce alta mi dice: " questo bel ragazzo ha voglia di dare un passaggio ad una bella signora?". Visto che facevo la sua stessa strada non potevo rifiutarmi.
Appena nell'ascensore ha cominciato a prendermi in giro perchè secondo Lei ero diventato rosso. Mi prendeva in giro e allo stesso tempo mi era particolarmente vicina. Ero eccitatissimo e lei pur mantenendo un certo distacco se ne era accorta; anzi era proprio quello che voleva.
Appena in strada mi prende a braccetto, mi si avvivina e mi dice all'orecchio:"mi guardavi..." e per un attimo mi allunga la lingua nell'orecchio!
Se già ero abbastanza eccitato con quella slinguatina ho cominciato a non capire più nulla.
Mi sono spostato verso un punto un pò appartato del viale e l'ho spinta contro un albero per farle sentire quanto ero eccitato.
Non aspettava altro! ha cominciato a toccarmi l'uccello e a mugolare leggermente baciandomi.
Le ho messo le mani sotto la gonna e ho cominciato a toccarle il culo e la figa. Era morbida piuttosto tonica e sopratutto bagnatissima. Appena le sono entrato dentro con le dita ha cominciato a mugolare come una gatta in calore. Non smetteva di ripetere:" ti voglio dentro...ti voglio dentro...". A quel punto ero così eccitato che pensavo solo scoparla, non mi importava che era quasi una vecchia, ma dovevomo spostarci da dove eravamo prima che qualcuno ci avesse visto.
In pochi secondi siamo entrati in macchina, mi dice di andare verso casa sua e subito dopo si china sul mio uccello e comincia a succhiarlo come non avevo mai visto fare. Mi mette le mani sotto le palle e cerca con le dita il mio buchino...Ero al massimo dell'eccitazione.
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16 years ago
mirabeau,
42
Last visit: 15 years ago
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Skianto!!
Non ci sarebbero stati problemi se la tua scrupolosa coscienza avesse perso l'ultimo treno.
Invece, sul più bello, mentre ti stavo solcando come terra che aspetta la semina, ecco che ti vengono i rimorsi.
"Ti ho tradito" mi dici, mentre ho gli occhi che si specchiano nei tuoi ed il cazzo radicato nel tuo ventre.
Inserita così, nel contesto, mi sembra una frase erotica. Un "TI AMO" elevato a potenza.
T'aspetti indignazione, rabbia...una sberla . Ma si ! Te la do, fa parte delle tue aspettative ed io non te la nego.
Ma quella frase per me non ha significato se resto li a guardarti e sei così bella. Non ti stai trasformando in un mostro a due teste.
Hai due occhi stupendi ed ora che si stanno velando di lacrime sono magnifici. Ti voglio ancora di più, ma tu dici che basta!
Ah, già..mi hai tradito!
Ti rivesti in silenzio mentre io resto nudo col desiderio ignorante ed intatto. Erezione umiliante se fossi un essere razionale.
Ma non lo sono ora; finchè sei qui non lo sarò mai. Pensi di andartene e parli parli mentre resti resti.
Dici che sei pentita, forse. Ah..pure col dubbio!
Dirmelo in un altro momento no?..Prima magari, o dopo..o per niente , se poi resti qui a guardarmi come fossi un reduce di guerra .
Non vedi il mio cazzo?...Non ho bisogno di commiserazione!
Comincio a sentirmi strano. Stai rimestando nel sacco nero del pregiudizio. Nelle convenzioni annacquate dal tuo tornaconto.
Con mimica da penitente mi suggerisci quello che devo pensare, come dovrei giudicare e ciò che bisogna fare.
L'unica cosa che mi viene di fare è sbatterti sul tavolo per ribadire anche ai muri che sei mia. Volente o nolente, più volente però, accenni
una ribellione fatta di no lacrimosi, punteggiati da singhiozzi che dopo pochi colpi diventano sussulti di piacere.
Ti stupisci della dicotomia. Lussuria e penitenza. Accostamento azzardato che ti fa liturgicamente cantilenare "è impossibile .. impossibile.. impossibile".
E godi, godi di un piacere liquido e tristo che reclama un gran finale.....
TROIAAAAA!
Hey joe, where you goin' with that gun of your hand
..gli auricolari sotto il casco sparano decibel di Jimi Hendrix mentre cerco di distanziare l'amarezza che mi sta alle calcagna.
Hey joe, i said where you goin' with that gun in your hand, oh...
..spalanco il gas e faccio urlare il motore, che copra i miei pensieri bastardi. Non è facile ..
..and that ain't cool!
Senza la tua materia tra le mani si formano immagini intollerabili nella mia mente..tu, lui..chi cazzo è sto stronzo?
You know i caught her messin' 'round with another man..
Curva a destra...le odio le curve a destra...
Chi cazzo ha spostato quel cazzo di guardrail...??
Goodbye everybody
Hey hey joe
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3
16 years ago
admin, 75
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Uomo che si trasforma in donna
sono in piscina,dove ho deciso di farmi una nuotata,faccio la doccia e uscendo mi avvolgo l'asciugamano sui fianchi,un uomo uomo sui 50 mi dice;"caspita,sembra che porti la minigonna e tra l'altro hai delle belle gambe lisce e senza peli,come fai?",io resto un po' sulle mie ma poi rispondo:"sono cosi',comunque se sembra una minigonna ti autorizzo a mettermi le mani sotto le cosce",io lo dicevo per scherzo ma lui l'ha fatto veramente e appoggiandomi le mani mi ha spinto nel camerino.
Stranamente ho accettato e lui aveva un bel corpo anche lui con pochi peli e cominciando con le mani sentivo il mio cazzofremere di piacere mentre il suo era diventato duro come un sasso e lo sentivo appoggiarsi a me mentre mi morsicava i capezzoli si spostava e mi baciava sul collo mi leccava con la lingua dietro l'orecchio e fino al punto che mi mette la lingua in bocca e cominciamo a limonare come due amanti,non mi sottraggo perchè mi piace.
Mi abbasso gli morsico i capezzoli e poi sempre più giu' lo prendo in bocca,è grosso e duro,lo sento pulsare di piacere,con la lingua e con la bocca lo eccito ancora di più,non resisto,mi giro e piegandomi davanti a lui appoggio il mio buchino che ormai era dilatato al massimo e come niente fosse lo sento entrare dentro di me,prima piano,poi sempre più forte e sempre più in profondità,è fantastico,forse vengo anche due volte non mi ricordo ma lui continuava a scoparmi e non finiva mai finchè ho sentito una spruzzata di caldo dentro e un ultimo colpo violento.siamo rimasti cosi' per 5 minuti,ci siamo guardati e lui mi ha invitato a casa sua.
Abitava vicino e cosi' siamo arrivati in un attimo.accomodato sul divano vedo degli abiti femminili e chiedo di chi sono,lui risponde che sono della moglie e io incurante gli chedo se potevo indossarli.
Cazzo ero proprio una vera figa,mi guardavo allo specchio e non capivo chi ero sentivo solo che ero eccitato,lui si avvicina a me mi stringe e mi limona come se fossi la sua donna,la sua lingua carnosa mi ruotava in bocca e mi eccitava sempre di più.
Ad un tratto suonano alla porta,ma mi dice di non preoccuparmi sapeva chi fosse ed aprendo la porta mi accorgo che è un suo amico di colore che subito,senza esitare,si avvicina a me e comincia a toccarmi.
Lo lascio fare,sento le sue mani che mi accarezzano sotto le cosce,mi toglie la gonnellina,le mutandine e le collant lasciandomi nudo e mentre lui comincia a spogliarsi l'altro amico tutto nudo mi fa sdraiare e appogiandosi sopra comincia a baciarmi e a morsicarmi i capezzoli mettendomi un dito nel buchino iniziando a farmi un ditalino,faccio appena in tempo ad aprire gli occhi che mi trovo un cazzo enorme e nero di fronte a me,talmente grosso che prendendolo in bocca per la l'altra metà restava fuori,comincio a leccarlo è bello,mi piace,sento il piacere delle mani su di me,il dito dentro,la lingua che mi accarezza,è fantastico.
Mi giro,sento la lingua che entra che mi bagna,le mani che allargano le chiappe e poi lo sento che si appoggia e poi entrare piano piano,sento un piacere immenso,non urlo perchè in bocca ho l'alro cazzo che ormai sta scoppiando dal piacere,mi dimeno per sentirlo meglio dentro di me e dopo qualche pompata uno spruzzo caldo e vibrante mi inonda da dentro,qualche secondo prima di uscire e un'altro spruzzo in bocca mi soffoca,ormai sono alla merce' del piacere,continuo a leccare e ad ingoiare ma il cazzo è sempre duro e enorme e cosi' decido di farmelo appoggiare,mi posiziono sopra,sento la cappella grossa come una melanzana,mi abbasso piano piano per sentirlo meglio ma inaspettatamente essendo eccitato e ormai dilatato lo sento che entra,è enorme mi sembra di scoppiare,scendo,scendo ancora di più,oddio che bello!mi fermo e muovendomi sento questo coso enorme dentro di me che pulsa di piacere ,non ce la faccio più credo di essere venuto forse tre o quattro volte ma sinceramente non mi ricordo, muovendomi lo sento ansitare sempre più forte,mi alzo e mi abbasso,il piacere è enorme finchè un brivido di piacere mi corre sulla schiena e lo sento che irrigidendosi mi viene dentro pompandomi per darsi più slancio,che bello!.
Voglio rifarloooooooooooooooooo magari con un cazzo più piccolo.
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16 years ago
angelo162515, 48
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Il mio nuovo ginecologo
Leggendo le storie sui medici ho sempre pensato a luoghi comuni, niente di vero. Però questo è successo veramente, giuro!
Un giorno sono andata nello studio del mio ginecologo, in realtà è un poliambulatorio. Quel giorno il mio medico non c'era ed era sostituito. Fui molto scocciata della cosa, non amo mostrare la mia patata al primo che passa. Ma quel giorno dovatti ricredermi.Arrivò un medico che sembrava uscito da un film, alto spalle larghe, biondo e mani e dita morbidissime. Gli altri dettagli (occhi, bocca etc non li ricordo). Insomma niente a che fare col mio ginecologo che è basso, grasso e alquanto bruttino anche se... ANche se una volta non so come mi sono fatta masturbare da lui. Mi stava visitando e mi ha chiesto se mo aveva fatto male. Risposi di no. Doveva farmi un ecografia interna e trovando resistenza con le mani aveva delicatamente aperto le mie grandi labbra e appoggiato l'ecografo l'aveva mosso su e giù per bagnarmi. Mi eccitai e l'ecografo entrò. Lo mosse dentro di me per fare l'eco e poi sentivo che stuzzicava la parte bassa della vagina con il possice. Non ce la facevo più. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare e dopo un pò li con l'indice stava strofinandomi in clito e con l'ecografo feaceva dentro e fuori...ahhhh
Ma comunque. Entrai spiegai al nuovo medico la mia situazione e mi preparai per la visita. Lui iniziò a procedere: si mise i guanti e poi si avvicino alla mia figa. Iniziò a passare l'indice tra le mie labbra (pensai questo è ancora più delicato del mio ginecologo)infilò dentro il dito ma capì da subito che non mi stava visitando, infatti dopo poco erano due e tre dita. Pensai che il dottor F. gli avesse riferito del nostro incontro....e pensai che anche questa volta mi sarei lasciata eccitare fino a venire. Ma lui non era altrettanto generoso e volle qualcosa in cambio. Dopo poco infatti avevo il clito gonfio e volevo la penetrazione così gli dissi: ma non dobbiamo fare un ecografia? E lui : a vuoi un ecografia???? In un attimo si abbassò pantaloni e mutande infilò uno di quei preservativi che hanno li per le ecografie e mi fu dentro. Io rimasi scioccata, una cosa era farmi masturbare e un'altra farmi scopare! Ma non dissi nulla perchè lui iniziò subito a muoversi e mi piaceva moltissimo. stantuffi lenti e poi veloci e poi movimenti circolari e di nuovo stantuffi. Mi disse che aveva bisogno di aggrapparsi quindi mi sollevò la maglietta e si aggrappò alle mie tette. Le stringeva forte, tutte non solo i capezzoli, vedevo il mio sendo scoppiare tra le ue mani e lui che continuava a muoversi così bene...Poi venne e uscì. Scesi dal lettino credendo che la "vivita" fosse finita invece lui mi adagiò delicatamente a pancia in giù sul lettino lasciandomi in piedi. Lo vidi prendere la boccia della vasellina usata per le eco e un altro preservativo. Mise un pò di vasellina sulla punta della sua cappella e un pò sul mio culo ma non sul buco, sulla spacca tra le natiche. Poi con la mano me la spalmò bene sull'ano. In realtà non sapevo se volevo ma lui era così deciso e sarafico che non ebbi neanche il tempo di pensare. Appoggiò la cappella al buco del culo e spinse piano. Entrò e si fermò. Io presi a mordere il lenzuolo di carta per non urlare... Lui dopo un pò ne infilò ancora un pò e si fermò qualche istante e alla fine lo mise tutto. Ormai ero rilassata, sapevo che non voleva farmi male. Lui iniziò con il suo stantuffamento, veloce, piano, veloce, piano. Nel frattempo con una mano mi massaggiave il clito e a volte con l'altra mano inumidita di saliva mi accarezzava i capezzoli fino a farmi venire. Venne anche lui, di nuovo.
Ero esausta,lui mi fece sedere sul lettino e leccò via i miei umori. Io ricambiai il favore.
Quel giorno non pagai la visita e presi il suo bigliettino da visita. Ora è lui il mio ginecologo. Sono stata da lui altre volte ma non ho più avuto questo trattamento di favore. Spero che magari ancora una volta....
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3
16 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Antonella
Antonella napoletana tutto pepe... morettona occhi neri ,
fisico minuto ben fatto due tettine piccole che stanno in una mano
ma con due capezzoli evidenti scuri...
Il nostro incontro avviene a casa di amici
alla festa di compleanno del figlio di paolo il mio amico
di sempre.....
Cominciamo a parlare di noi... mi racconta di essere sposata
da 15 anni un figlio.... una vita che non esita a definire un po'
monotona.., forse piatta... senza tanti picchi... La serata prosegue e sento che si stabilsce una sorta di feeling,
Antonella è spigliata, socievole, ogni tanto fra i discorsi
gli lancio qualche battuta per sondare le sue reazioni...
" be mi sembra che non ti manca nulla per
evadere un po'..." le lancio.....e lei sorride guardandomi
negli occhi.....
" Mi sono accorto che ti sta mangiando con gli occhi...."
mi dice il mio amico Paolo riferendosi ad Antonella...
" Io un pensiero ce lo farei... visto che il marito da alcune cose dette
a mia moglie.... non le da piu' molte attenzioni..." aggiunge..
La osservo meglio, porta un vestitino nero ben aderente
un po lungo.. ma con uno spacco laterale...
a far vedere una bella porzione di gamba...
un sedere che sembra ben sodo all'apparenza
con una bella forma, calze nere velate....penso
autoreggenti.
Penso che dietro a quel viso di donna di famiglia
si nasconda una femmina con tutte le sue voglie ancora
inappagate.... questo mi convince ad osare.... mi avvicino
e senza farmi accorgere gli porgo un bigliettino con il
mio numero di cellulare.... la guardo e gli sussurro
" ti aspetto...." la serata si conclude in questo modo...
La mattina successiva mentre sto andando al lavoro
il segnale di un sms che arriva..." Ti aspetto anche io..."
è il testo..... alquanto allusivo...il mio sesso ha un
veloce impulso al pensiero.. la fantasia mi ha sempre stimolato
l'eccitazione.... i pensieri che vanno....
La chiamo risponde con una voce allegra
" sono contenta che mi hai chiamato... sai? "
sappiamo entrambi che qualcosa sta' per scattare
qualcosa che fa vibrare dentro.... che mette in circolo
endorfine.....
Ci troviamo un pomeriggio...per un caffe' da me..
antonella si presenta
con una gonna appena sopra il ginocchio ed una
camicetta bianca che ben evidenzia le forme del seno...
un trucco appena accennato...si vedi che è un po
tesa.... " ho lasciato tutti a casa... mi dice....non so
neanche io perche' sono qui...."
" sei sicura di non saperlo gli rispondo"......
e intanto la accarezzo il viso......è come un
segnale, avvicina lu sue labbra alle mie....
e sento subito la sua lingua muoversi....velocemente...
" mi piaci..... le dico" mi guarda sorride e continua a baciarmi
" sono un pazza... per quello che sto facendo... ma non mi importa
mi piaci anche tu.. e voglio godermi tutte le tue coccole"
la stringo.....mi appoggio a lei...le mie mani sentono
la sua pelle si fanno spazio sotto la camicetta...
la apro.....gli slaccio il reggiseno....e trovo due tette
ancora ben fatte.....capezzoli turgidi... come piacciono
a me.....li stringo tra le dita giocandoci un po...
poi comincio a baciarli.. succhiarli tenedoli trale mie labbra
Antonella emette un sospiro profondo....di piacere, e sussurra
sei il mio diavolo tentatore.... sei una tentazione troppo
forte per resistere...è tanto che non sento il
desiderio di un uomo..... di un uomo che ha voglia di me....
le mie mani stanno esplorando, intanto, il suo corpo....
vanno sotto la gonna... porta autoreggenti.....sento la fine della
calza e il tratto di pelle nuda......la mia mano scivola,,,, sale
la accarezzo in mezzo alle gambe....sopra le mutandine....
sento il solco della sua fessura....sposto il lembo e trovo
una bella fighetta interamente depilata.... il mio cazzo ha un sussulto...
" ti piace... l'ho fatto per te" mi dice... " da impazzire amo il sesso delle
donne bello liscio " ..... e intanto le mi dita cominciano a muoversi
lentamente cercando una strada dentro di lei....mi accorgo subito
che è bagnatissima....emette un lungo gemito e apre di piu' le
gambe per aiutare l'entrata ..... sto violando la sua bella
figa, spingo in profondita le mie dita ... come a riempirla
sento il suo sesso aprirsi....gonfiarsi sotto la mia stimolazione
lei muove il bacino contro la mia mano....la guardo ha gli
occhi pieni di piacere..... gli occhi di una donna che vuole
essere presa..... posseduta.... scopata.....
cerca il mio sesso... lo afferra stringendolo....ne tasta
la consistenza...." l'ho immaginato....
ho fantasticato sul tuo cazzo....
mi sono masturbata ieri pensano a questo momento....
è troppo tempo che non sento un desiderio cosi' forte...
ti voglio..... " cosi' dicendo abbassa il viso
e affonda la bocca sul mio cazzo
lo avvolge... serrando le labbra e scende fino a che puo'....sento
il calore della sua lingua,,,poi lentamente risale...
per poi scendere di nuovo fino alla base.... è un movimento
lento ma mi tramette brividi di intensita' di piacere...
ci mette passione....ogni tanto mi guarda fisso negli occhi
per osservare meglio quello che mi trasmette tramite la
sua bocca....ci sono donne che traggono il piacere
piu assoluto.... nel sapere di far godere l ' uomo.
E' una donna trasformata rispetto a quella che avevo
conosciuta.... ha lasciato tutto il resto fuori da quella
porta e ora ha voglia di sentire le mani di un'altro
uomo sopra il suo corpo... ha volgia di sentirsi femmina
.... preda braccata... e posseduta....
La prendo mettendola sul letto.... le apro le gambe e comicio
a baciare le sua figa..... insinuando la mia lingua dentro di lei...
leccando e succhiando il clitoride..... è un momento che la manda
in paradiso... sento che le piace e insisto...
continuo le sue gambe tremano
allora accellero il movimento della lingua...masturnadola nel
contempo con le dita..... trema... ed un urlo soffocato le esce
dal profondo della gola......" vengoooooo " ed è percorsa
da un tremore in tutto il corpo...spingendo il mio viso
contro il suo sesso...... sembra stravolta....
Era troppo tempo che avevo bisogno di questo......
mi dice con un filo di voce.....
ma gia' sono dentro di lei...
il mio cazzo affonda , sparisce come risucchiato nella sua vagina
sgrana gli occhi come se non se lo aspettasse....
mi guarda e mi attira verso di se... cercando la mia bocca...
amo tantissimo baciare mentre faccio l'amore penso
che sia una forma che trasmette l'eccitazione del momento
l 'intensita' e l'intimita.....non potrei mai prendere
una donna senza baciarla intensamente.....
Sento la sua voglia crescere, mi attira verso si se.. come a sentirmi
meglio, entro in lei con colpi lenti ma che vanno in profondita'
ogni volta che spingo emette un gemito che le
viene dal piacere che sta provando... e io spimgo
in lei la mia verga " continua... cosi' non ti fermare
ti prego" dice mentre si perde nell'oblio dei sensi...
i suoi occhi sono lucenti ... profondi, si sente che sta
godendo appieno di qusto momento....
le prendo le gambe portando le ginocchia verso
le sue spalle... cosi' entro
in lei completamente... la sento mia e lei alza la testa
vuole guardare come il mio sesso la sta riempiendo...
è lucido... bagnato dai suoi umori...la sto scopando
come da troppo tempo non gli capitava...è lei stessa
a farmelo capire....
Ad un certo punto si ferma.... si gira con il sedere verso di me...
vuole essere presa in questo modo...la prendo
afferrandola per i fianchi.. e tirandola verso di me....
do' colpi decisi... spingendo il mio bacino verso di lei..
" come ti sento..... mi dice " con
una voce strozzata dal piacere.. abbassa la testa
appoggiandoil viso al letto... la guardo e la
posizione fa crescere la mia eccitazione...
sono quasi al culmine... lo sente e mi dice...
non venire dentro..... non prendo niente...
si gira porta la sua bocca verso il mio cazzo e lo avvolge
sente che sto esplodendo ed aumenta il movimento
non si stacca e accoglie il mio piacere nel profondo
della gola... assapora il mio seme... rimane li... per un
po.... come a gustarsi tutto il momento...
poi mi guarda e dice" è il mio ringraziamento
per il momento di estasi che mi hai regalato...
i suoi occhi brillano.. la osservo è splendida in questo
momento.....
Io e Antonella ci siamo dati uno all'altra... consumandoci
nel piacere dei nostri corpi.... Antonella ha ritrovato
la gioia del sesso... la gioia di essere desiderata.. amata
posseduta....la gioia di godere fino infondo e di non rinunciare
a quanto di bello la vita poteve ancora offrirgli....
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6
16 years ago
admin, 75
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Memorie di una trav - 3°parte - pioggia dorata
Sul fianco del letto, fissato alla parete, vi era uno specchio che riprendeva in maniera speculare quei magici momenti. Le immagini erotiche di quella "prima volta" scorrevano e mi sentivo come attrice protagonista in un film porno con il mio partner regista. Lui mi aveva
assegnato la parte e mi guidava nella recitazione; io mettevo tutto l'entusiasmo che un'attrice può avere quando le viene offerta la prima
occasione. Era un nuovo mondo ed intendevo esplorarlo fino in fondo offrendo tutta me stessa. Mi sentivo riconoscente ed esprimevo, attraverso la sensualità e la voluttuosità con cui baciavo e leccavo il suo sesso, tutta la gratitudine che provavo.
Come quando una ballerina si osserva alla specchio mentre prova il saggio di danza, io facevo altrettanto cercando la perfezione nei movimenti ondeggianti e ritmici di esplorazione sensoriale gustativa
della parte terminale del suo sesso. Solcavo la forma del suo glande facendo scivolare su e giù e lateralmente la lingua umida e calda. Cercavo di cogliere ciò che più lo stimolava e mi preoccupavo di incrementare il suo piacere esponenzialmente, ma senza mai portarlo a traboccare. Ognitanto lui afferrava con la mano la base del pene e la stringeva forte. Sapevo che cercava di regredire lo stato di piacere per non dovermi inondare subito di sperma e protrarre quindi il suo piacere più a lungo. Quando stringeva la base, la cappella si gonfiava ancor di più e diventava color porpora. Mi fermavo a contemplarla staccando le labbra. Dopo qualche secondo, interminabili, mi rificcava il glande in bocca e ricominciavo la mia danza avvolgente, somigliante ad un saggio latino-americano.
Nel frattempo, infilato nel mio culetto, sentivo vibrare il fallo di gomma che mi aveva precedentemente inserito. Ondeggiavo il culo con il desiderio di sentirlo entrare ed uscire. Cogliendo questo mio desiderio mi fece arretrare nella mia posizione a 4 zampe fino a poggiare contro il muro. Capii al volo ciò che dovevo fare e appoggiai la base del fallo che
usciva dal mio corpo contro la parete rigida. Iniziai dei lenti e brevi movimenti di andi-rivieni che spingevano il fallo fino in fondo al mio
buchetto voglioso. Allontanandomi dalla parete il fallo usciva di nuovo
per un terzo della sua lunghezza. Questi movimenti, dapprima lenti, ma
poi sempre più veloci e ritmati, mi procuravano la sensazione di essere
presa da dietro da un'altro maschio voglioso e desideroso di sfondarmi. Realizzando ciò che fantasticava la mia mente mi insultò dandomi della
"cagna" e della "troia". Più mi umiliava con le parole più godevo e lo
facevo godere. Alla fine era un continuo turpiloquio pesantemente
volgare, ma dato le circostanze ci stava tutto. Dopotutto mi sentivo
una troia in quel momento, lui l'aveva colto e non faceva altro che
farmi entrare sempre di più nel ruolo.
Se non ricordo male siamo andati avanti almeno 1 ora in questo modo,
senza mai stancarci, quando ad un tratto, senza avvertimento e del tutto inaspettatamente, lo sento irrigidire tutto, le palle induriscono e lui
caccia un urlo liberatorio di forza crescente, quasi stesse partorendo.
Colta di sorpresa mi allontano appena dal suo glande per capire cosa
stava succedendo. Neanche una frazione di secondo che esplode un primo schizzo di sperma bianco e denso. Mi colpisce dritto sulle labbra.
Nemmeno il tempo di riprendermi dallo stupore che ne parte un secondo, ancora più forte e abbondante, che si spalma sul mio naso. Poi un terzo mi colpisce in fronte inondando un ciuffo di capelli biondi. Ero praticamente un bersaglio immobile e lui stava sparando tutte le sue
cartucce come fosse al poligono. Il quarto schizzo entrò direttamente nella mia bocca, schiusa in espressione di sbigottimento. Il sapore
agrodolce dello sperma, con retrogusto mandorlato, inebriava a questo punto le mie papille gustative mentre lo schizzo sul naso stava stimolando il mio olfatto.
Seguirono altri 5-6 schizzi in quello che sembrava un'eruzione
vulcanica senza sosta. Poi l'urlo si è affievoitoì, il suo ansimare
rallentava e il grosso pene cominciava a raccogliersi ed a sgonfiarsi. Ero
dispiaciuta nel vederlo ridimensionare e perdere la sua durezza, ma la
sensazione di sentirmi inondata di sperma caldo era superiore ad ogni
altra cosa.
Lui si distese con la schiena sul letto con il pene sgonfio che
penzolava su un lato. Lo guardavo, inginocchiata, con il fallo dentro
di me che poggiava la base sul pavimento, trattenendo lo sperma in bocca per assaporarlo. Con le dita raccoglievo il nettare disseminato sul mio viso e lo portavo alla bocca. Niente doveva andar perso di quel primo atto d'amore. Dopo aver recuperato tutto il recuperabile pensai di
raccogliere anche le gocce residue che vedevo uscire dalla punta del glande a riposo. Ho avvicinato quindi la lingua alla cappella leccando avidamente le ultime gocce.
"Sei una gran troia" disse, complimentadosi e riempendomi di orgoglio
femminile, "ma non è ancora finita, vieni con me!" Si alzò dal letto,
mi afferrò i lunghi capelli bondi e mi trascinò con violenza in bagno.
La sua reazione mi spaventò. Mi faceva male e non sapevo cosa voleva ora da me. Sembrava incattivito. Mi fece entrare nella doccia e mettere in ginocchio. Si mise davanti all'ingresso del vano doccia e mi guardò dall'alto verso il basso con disprezzo. Portò le mani al fianco e avvicinò il bacino verso la doccia. Pensai che dovevo leccargli ancora il cazzo, così feci per avvicinare le labbra alla cappella quando ad un tratto un getto giallo caldo spruzzò fuori da dove prima era colata la lava bianca. Ancora una volta fui colta di sorpresa e beccai i primi getti vigorosi dritti in bocca. Riempita la bocca in pochi secondi l'urina traboccò dai margini e colò lungo il collo, giù per il petto, scorrendo tra le mie gambe e finendo sul piatto della doccia. Poi afferrò la sua "canna" e iniziò a dirigere il getto in maniera disordinata ovunque su di me, ma in particolare sui miei capelli e sul mio volto, come stesse inaffiando una pianta. Mi fece voltare di spalle e continuò a pisciarmi sulla schiena. La pioggia dorata scese lungo la mia spina dorsale, provocandomi brividi di piacere, si insinuò tra le mie chiappe e s'infilò nel mio buchetto dilatato e aperto dal fallo di gomma, facendomi sentire una leggera sensazione di bruciore.
Fine 3° parte
PS dopo quel primo incontro non incontrai mai più quel regista...ma ancor oggi serbo il ricordo di quella prima volta
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16 years ago
admin, 75
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Rossella la ns amica trav
Era un contatto solo virtuale.Dopo diverse telefonate da parte sua da cui avevamo appurato di aver a che fare con una persona consona alle ns aspettative abbiamo accondisceso ad un incontro reale al solo scopo cmq di approfondire la conoscenza.L'incontro era confermato x il venerdi' sera a casa nostra x una cena in compagnia.Alle 21 come da accordi suona il campanello,vado ad aprire,Rossella si presenta ovviamente in abbigliamento maschile molto sportivo.E' un bell'uomo occhi azzurri,media altezza,belle mani curatissime,e un portamento da vero uomo.Ci accomodiamo in salotto,approfondiamo quello che il virtuale certamente non ci sa' dare.Parliamo molto della ns e della sua attivita'.Lui è un professore universitario colto educato e molto riservato.Ceniamo assieme,conversando ci confidiamo un po'.Lui ci dice che è alle prime esperienze come noi,che gli piacerebbe molto che nascesse un'amicizia,che esula da altri discorsi.La sua aspirazione come la ns è creare un clima di fiducia affiatamento e confdenza.Gli piacerebbe molto giocare con una coppia e non ne ha mai avuto occasione.Tanti contatti,tante prese in giro e mancanza di serieta' lo hanno deluso profondamente.Rossella è nei modi e nei gesti di una finezza,cortesia ed educazione che mi lascia allibita. Ci prendiamo il caffe' in salotto e continuiamo a conoscerci meglio.Rossella ci osserva entrambi,ci scruta,a volte mi sento intrigata dai suoi sguardi profondi ed intensi.Con un trav non abbiamo mai avuto esperienze e mi intrigherebbe molto provare ma non amo certamente forzare i tempi.Rossella mi segue in cucina,mio marito si guarda il tg.Mi aiuta a riassettare la cucina,mi sento i suoi occhi addosso,il suo sguardo sembra penetrarmi dentro.Sono eccitata dai suoi sguardi faccio finta di nulla ma a volte mi tradisco.Rossella ha gia' capito,vede in me l'eccitazzione,l'intrigo e la malizia che trapelano in me.Mi prende la mano mentre mi avvicino alla lavastoviglie e poi mi dice,Francy vado in bagno scusami un attimo,mi indichi la porta? Dopo 10 minuti Rossella esce dal bagno,gonna fuxia,camicetta in seta da cui intravedo il reggiseno nero. Acconciata con una parrucca rossa e truccatissima mi lascia allibita.Francy mi dice come ti sembro?Potrei essere il tuo tipo? Rossella replico,sei uno schianto.Senza proferire parola mi prende per mano,mi accompagna in salotto dove il mio lui si guarda la tv.Ci sediamo sul divano,lei mi guarda mi sussurra parole dolcissime.Il mio lui si gira,osserva quasi incredulo.Rossella è bellissima.Spegne la tv e con noi si siede sul sofa'.Rossella mi accarezza mi bacia,mi tocca.Sento dentro di me un'attrazzione che non ho mai provato,un desiderio inimmaginabile.Ho le mutandine bagnate i capezzoli turgidi che paiono svettare dal reggiseno.Rossella scende piano piano con le mani, mi accarezza dolcemente il seno,mi titilla i capezzoli,mi bacia dappertutto. Sono eccitatissima,ora lei mi abbassa le mutandine,mi toglie i vestiti,mente mi bacia nell'intimo mi sento vibrare dentro.Sul sofa' il mio lui è gia' ndo,vedo il suo membro turgido,svettare dagli slip.Rossella si spoglia,mi sussurra parole dolcissime,voglio essere tua gioia mi dice.Fammi quello che vuoi.L'accarezzo,la bacio ,la possiedo.Il mio strap on la penetra dolcemente ma con vigore e i colpi sono sempre piu' decisi ed intensi.Lui oralmente gioca con lei.Rossella lo succhia,lo lecca e lo fa' gemere dal piacere davanti a me che continuo a possederla.Il gioco è sempre piu' eccitante,Rossella urla,mi supplica di scoparla sempre piu' forte fino a portarla nell'estasi del piacere.La giro supina,le salgo sopra e le faccio assaporare la mia rosellina madida di dolci umori.Mi succhia,mi penetra con la calda lingua,mi fa' urlare,mi fa' impazzire e godere nella sua bocca mentre lui la possiede analmente.Il massimo del piacere che ci pervade è stupendo.
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16 years ago
iltulipanorossocp1,
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Last visit: 13 years ago
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Odio e amore
Che cosa posso dire a mia discolpa…? Solo che mi dispiace…”
Queste erano le ultime parole che gli avevo permesso di dire, prima di sbattere la porta infuriata.
Avvertivo un senso di vuoto nella mia vita, mentre camminavo persa per quelle strade affollate.
Tornare a casa una sera come tante altre e trovarsi il marito che scopa la tua migliore amica, è qualcosa di allucinante, da storie di fumetti: invece, era quello che appariva ai miei occhi.
Tutto imprevisto.
Il viaggio di lavoro che dovevo fare, insieme ai miei colleghi d’ufficio, era stato spostato improvvisamente, causa malore del proprietario.
Non avevo avvertito mio marito perché, come una stupida, volevo fargli una sorpresa.
Pensavo di passare una serata romantica e per l’occasione, avendo finalmente un poco di tempo, ero anche andata a comprarmi qualcosa d’eccitante, che lo coinvolgesse eroticamente.
Attonita, davanti alla camera da letto, guardavo i due nudi.
I vestiti, sparsi dall’entrata sino alla camera, erano un chiaro segno della passione con cui si erano scambiati i loro desideri.
Come in un film dell’orrore, seguivo i pezzi di stoffa arrivando all’uscio di quella maledetta porta dove, per anni, avevo passato momenti stupendi di felicità.
Guardavo lo stupore negli occhi della mia amica e capivo l’imbarazzo palese della situazione.
Non potei fare a meno di valutare il suo corpo nudo e paragonarlo inevitabilmente con il mio: aveva due tette come me, due gambe, due occhi, una fica come me…
Niente che mi facesse capire quale particolare fantastico avesse, diversamente da me.
In quei secondi terribili cercavo mille scusanti per il mio uomo, mille colpe per me….
Vedevo il suo eccitamento smorzarsi, come la sua voce.
La situazione diventava tragicomica.
Se non fosse stato per le lacrime che copiosamente bagnavano le mie guance, avrei pensato d’avere un’allucinazione, un sogno.
Spiegare cosa si prova in un momento del genere credo sia impossibile.
Solo chi ha provato può capire la sofferenza del cuore: un vetro che si spezza in mille pezzi, dove ogni piccolo frammento è un attimo della tua vita che ti passa davanti.
“ Ti odio!!”
Queste erano le mie ultime parole, mentre sbattevo forte l’uscio dietro il mio passato.
Lo odiavo, ma soprattutto odiavo lei, la famosa amica del cuore, quella cui racconti tutto: la tua roccaforte nei momenti del bisogno, la prima a starti vicina alla nascita di tuo figlio, l’inseparabile oracolo del tuo tempo.
Lei che parlava sempre di sani principi, con la sua famiglia modello e tutte le cose al loro posto.
Le lacrime cominciarono a esaurirsi mentre, come una disperata, guidavo senza meta per la città con il mio completo intimo, comprato apposta per lui.
Poi, cominciò a crescere un moto di ribellione.
Un senso di vendetta sempre più forte spingeva dentro il mio corpo.
Avevo bisogno di scaricare il mio odio.
Il marito della mia amica era un dirigente affermato.
Non aveva mai dato adito a dubbi sulla sua fedeltà e mai avevo sentito parlare di lui in modo libertino: però, io sapevo che aveva un debole per me.
Scherzando, in tanti anni di amicizia, certe cose s’intuiscono e gli occhi parlano.
Lui più di una volta aveva fatto capire il suo interesse per me, anche se la nostra amicizia aveva sempre bloccato tutto.
Fermai la macchina in un angolo appartato di un posto qualunque, presi il mio regalo, entrai in un bar, chiesi un the e andai alla toilette.
Guardavo quegli oggetti del desiderio e mentre mi cambiavo, e diventavo una donna lussuriosa, il mio odio diventava ancora più forte.
Tornai al bar, bevvi il mio the rimpiangendo che non fosse cianuro, pagai e tornai alla macchina.
Presi il cellulare e chiamai il marito della mia migliore amica.
” Ciao Marco, devo farti vedere una cosa, hai tempo di ricevermi cinque minuti nel tuo mega ufficio di mega direttore?”
Un attimo di silenzio, la sorpresa di una telefonata inaspettata, ma gradita.
“ Ci mancherebbe, l’unica donna che potrebbe competere nel mio cuore con mia moglie, sei tu…”
Altra battuta di mille altre battute lanciate nel tempo.
“ Bene, tra dieci minuti sono da te”
La mia vendetta stava per iniziare.
Marco mi aspettava in piedi sull’uscio del suo ufficio: un sorriso a trentadue denti era il suo benvenuto per quella visita.
Chiusi la porta dietro di me e rimasi un attimo a guardarlo.
Era un bel ragazzo di trentacinque anni, affermato, pieno di vita, simpatico e con due occhi che fulminavano.
Pensai per quale cazzo di motivo lei l’avesse tradito e per che motivo io fossi lì, poi, mi venne in mente la sofferenza di qualche ora prima: lucidamente, ebbi l’immagine dei due amanti nudi nel mio letto e tutti i dubbi sparirono.
” Ciao Patrizia, quale onore averti qui, a cosa devo la tua visita?"
Mentre parlava, mi aveva spogliato con gli occhi: vedevo il suo sguardo sui miei seni, sulla mia gonna.
Pensai a com’ero vestita: indossavo un tailleur blu con sotto una camicia bianca classica.
Ero vestita in modo classico e austero, come la mia posizione di dirigente al marketing di una nota azienda d’abbigliamento m’imponeva, ma sapevo anche che ero una bella ragazza di trentadue anni, nel pieno della sua maturità femminile.
Marco si era messo a sedere sulla sua poltrona di pelle pregiata ed io ero in piedi a due metri da lui.
I vetri oscurati dell’ufficio erano il mio lasciapassare per la trasgressione.
Staccai la testa dalla logica e mi trasformai in una donna che non mi apparteneva.
Incrociai i suoi occhi e le mie mani scesero sui fianchi fino ad arrivare all’inizio della gonna, con movimenti lenti, sinuosi, senza parlare, cominciai a sollevarla piano.
Lui non respirava più, talmente era preso dalla situazione.
L’unica cosa che fece, fu di alzarsi e appoggiarsi alla sua scrivania a un metro dal suo desiderio.
Le mani continuarono ad alzare la gonna, mettendo in mostra le autoreggenti che avevo comprato.
Sollevai completamente quell’indumento a protezione del mio intimo, poi, aprendo leggermente le cosce, salii a slacciarmi i bottoni della camicia.
Il seno, libero da vincoli di stoffa, esplose, indifferente del fatto che l’uomo che lo ammirava non fosse il solito.
Il tempo di arrivare all’ultimo bottone che Marco mi aveva attirato a sé, baciandomi come un indemoniato.
Le sue mani erano dappertutto.
Mi sembrava impossibile ne avesse solo due.
Mi stringeva a sé, facendomi sentire la sua eccitazione.
Quello che non avevo previsto, era che anche la mia eccitazione fosse alta.
Stretta tra le sue braccia, con la sua lingua che, famelica, esplorava ogni angolo della mia bocca, mi resi conto che stavo diventando un lago tra le cosce.
Un veloce giro di posizione e adesso mi trovavo a sedere sul suo tavolo d’ufficio con le gambe oscenamente aperte.
Le calze, tirate sulla pelle, mi davano una piacevole sensazione d’indecenza.
Lo vidi staccarsi da me e andare al citofono:
“Non ci sono per nessuno questo pomeriggio!”
Mentre parlava, si slacciava i calzoni.
Tornò veloce verso di me con il suo sesso in mano.
Io guardavo estasiata la potenza del suo membro fieramente eretto, poi, chiusi gli occhi, allargai le braccia e attesi il deciso contatto delle sue mani sui miei seni, il calore tra le cosce.
Mi sentivo riempire la fica, piano, cominciai a muovere il bacino per seguire le sue spinte.
“ Ti voglio dentro…”
Dissi quelle parole pensando di vendicarmi della mia amica, in realtà lo desideravo davvero.
In quel pomeriggio d’autunno, sopra un tavolo freddo, la mia vita ricominciava senza ancora saperlo.
Sono passati tre anni da quell’incredibile giornata.
Oggi io sono una donna appagata, divorziata e poi risposata con un fantastico ragazzo di nome Marco, mega dirigente, ex marito della mia “non più” migliore amica.
scrivetemi le vostre sensazioni
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16 years ago
fantasypervoi,
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Notte bianca a genova
LA NOTTE BIANCA A GENOVA
Ero in Liguria per lavoro. Quel giorno a Genova c'era La Notte Bianca e in coincidenza la Festa dell'Unità. Di solito alla Festa dell'Unità ci sono tanti Stand ove si mangia a buon prezzo le specialità locali. Allora decido di cenare alla Fiera del Mare(ove si svolge tale festa) per visitare, sentire un po' di musica, mangiare e poi addentrarmi nel centro per la Notte Bianca. Mi infilo in uno stand per fare la coda(era pieno di gente) e prenotare il mio posto. Mentre ero in coda un signore dietro di me mi chiese se ero solo o in compagnia. Alla mia risposta di esser solo mi propose di unirmi a lui e la moglie per prenotare un posto per tre persone in quanto a suo dire una o due persone avrebbero avuto problemi per l'assegnazione del tavolo. Volentieri, gli risposi, e infatti pagammo per tre persone e riuscimmo ad assicurarci la trenetta al pesto e le acciughe alla ligure.
A tavola scambiammo le solite frasi convenevoli e seppi che era una coppia di Bologna che avevano lo stand all'interno. Lei 40enne, molto elegante ma sobria vestita con un completino in pelle e una scollatura che lasciava intendere una 4^ di seno. Lui un 50enne del tipo imprenditore d'assalto. Erano i titolari di una azienda che produceva articoli casalinghi e allo stand facevano pubblicità ai loro prodotti. Le acciughe erano ottime e le accompagnammo ad un Pigato delle 5 terre. Lui, Ernesto, propose di assaggiare un altro secondo e mi accodai insieme alla moglie, Fernanda. Ordinammo il baccalà alla ligure ed un'altra bottiglia di Pigato. L'ambiente diventa intanto piu caldo, Fernanda piu loquace e iniziarono a parlarmi di Genova che solo da pochi giorni avevano conosciuto. Mi dissero che non avendo amicizie in loco avevano potuto far ben poco durante il tempo libero. Dissi che qualcosa conoscevo della città per esserci stato numerose volte. Fu allora che Ernesto mi fece la domanda che mi lascio' un attimo confuso. Mi chiese se a Genova ci fosse un Club Prive'!!! Mi ripresi immediatamente dallo stupore e con finta indifferenza risposi che ce n'era uno ma fuori mano. Gli dissi che non c'ero mai stato solo perchè non avevo avuto occasione di farlo, in quanto a Genova avevo conosciuto delle coppie che mi avevano ospitato casa loro!!! Questa mia risposta diede a loro la conferma che “praticavamo lo stesso sport”.
A quel punto potei anche chiedere quali erano le loro preferenze trasgressive. Off - limit, rispose lei!!! Eccetto il cruento. Lui racconto' che l'ultima volta che erano stati in un prive' fu a Milano e lei volle il letto circolare ove chiunque poteva accomodarsi e disporre di lei. Mi disse che tutta la sera in quel Prive' lei fu la Star al centro delle attenzioni di tutti. Uomini, donne e coppie che partecipavano e gli altri guardavano!!! Intanto il tempo metteva male ed iniziava a piovere. La notte bianca cominciavo già a pensare di rinunciare. Finimmo di cenare e mi invitarono nel loro stand. Entrai all'interno dello stand ed Ernesto mi invito' ad entrare nel loro sgabuzzino ove Fernanda mi avrebbe raggiunto per chiedermi maggiori informazioni sul prive'. Lui sarebbe rimasto fuori per fornire al pubblico le informazioni sui loro prodotti!!!Non me lo feci ripetere ed entrai nello sgabuzzino. Vi erano due poltrone, un tavolino e due sedie. Mi segui subito Fernanda. Il suo viso aveva già cambiato espressione. Un viso famelico!!! Si sedette sull'altra poltrona di fronte a me. Allargo' le cosce apparendomi nuda sotto la gonna..e portandosi le mani al centro per accarezzarsi mi disse..Dai continua, spiegami adesso le tue esperienze. Io intanto mi accarezzo. Inutile dire che a parlare non mi veniva in mente. Mi abbassai davanti alle sue cosce ed iniziai prima ad accarezzarla e poi a leccarla tutta..Mentre la leccavo lei si toccava la punta del clitoride lasciando spazio alla mia lingua. Mi chiese il cazzo ed io le dissi che glielo avrei dato solo dopo che lei avesse goduto nella mia bocca!!! Non finii di dirlo che godette a lungo gemendo sottovoce. Bevvi la sua goduria e come promesso estrassi l'arnese porgendolo davanti alla sua bocca. Mentre iniziava a succhiarlo io ad alta voce chiamai Ernesto, gli dissi se poteva entrare un attimo..Lui si affaccio' e gli dissi che volevo che lui guardasse cosa stesse facendo la moglie.Lui la guardo' soddisfatto e mi disse di continuare pure tranquillamente che tra non molto sarebbe arrivato anche lui.Fernanda era abilissima di bocca. Prima di godere la girai alla pecorina e la penetrai. L'ho fatta godere di nuovo e nella stessa posizione entrai nella parte posteriore che lei gradi enormemente. Mentre la inculavo le chiese cosa avrebbe desiderato. Mi disse di voler avere altri cazzi. Quanti, le chiesi. Molti mi rispose lei. A quel punto la inondai di sperma godendo come un maiale.
Ci siamo puliti e abbiamo fumato una sigaretta. Poi sono uscito fuori per parlare con Ernesto. Mi ha chiesto se mi fosse piaciuto. Ed io gli dissi di quanto mi aveva detto la moglie. Voleva altri cazzi!!! Gli dissi che avevo un'idea per accontentarla. Che nemmeno al Prive' avrebbe trovato. Ok mi rispose lui. Adesso chiudo e ti seguiamo. Con la loro macchina siamo andati in un posto che avevo conosciuto con una coppia. Nella zona del porto c'e' un parcheggio di tir. Le coppie vanno per agganciare stalloni.Chiesi loro se erano d'accordo per una cosa un po forte. Di solito gli autisti non si allontanano da loro mezzo perchè carico di merce. Nemmeno per andare a puttane. Noi la puttana l'avremmo portata direttamente a domicilio!!! Lui la guardo' per capire se lei era conseziente o no. Lei rispose che andava benissimo!!! Arrivati sul posto la feci scendere per farsi un giro in modo da essere notata e poi ritornare in auto. Fuori dalla macchina in modo visibile l'abbiamo messa alla pecorina ed io ed Ernesto le davamo uno il cazzo in bocca e l'altro da dietro. Uno ad uno i camionisti si sono tutti avvicinati, Guardavano e si masturbavano. Quando hanno provato a scoparla, ho detto loro di andare nei loro mezzi che lei li avrebbe visitati tutti!!!
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
...elogio alla calura...
….è un giugno terribilmente caldo ed afoso, la pelle è appicicaticcia e sudat…siamo stati al mare questo pomeriggio ma la calura è insostenibile…quindi decidiamo assieme di rientrare a casa se non altro per godere della frescura del condizionatore….lasciamo gli oggetti da spiaggia in garage e saliamo….sono le 18….la tua abbronzatura è stupenda (sono ormai 2 settimane che siamo al mare), il profumo che emana la tua pelle è inebriante…possiedi quel misterioso dono di trasformare il profumo del mare e del salso in una misteriosa essenza eccitante e travolgente…ti vedo salire le scale….le tue movenze e la tua eleganza sono maestose…hai la capacità di emanare femminilità e sensualità in ogni occasione, con qualsiasi abito e indipendentemente dal tuo umore….sei affascinante…..entriamo in casa, chiudo la porta, ti volto e ti abcio intensamente come solo le nostre labbra sanno fare…..vai in camera, ti spogli ed entri subito in doccia….io mi avvicino come al solito allo stereo, inserisco “my favourite things” di J.Coltrane….il sax di Coltrane ha un fascino ed una sensualità felina incomparabile…mi entra da ogni poro della pelle e fa vorticosamente girare il mio sangue…..la musica, il tuo profumo, la tua femminilità, il bacio profondo, il caldo accumulato, il fresco del condizionatore…..sono un terribile mix afrodisiaco….ho voglia di te, del tuo corpo, delle tue emozioni, voglio sentirti godere, voglio vedere la tua pelle travolta dal piacere….entor in camera…mi spoglio pronto per sostituirti in doccia…..ti vedo uscire….l’ accappatoio bianco ti esalta, amplifica il colore della tua pelle, le gocce ‘ acqua segnao i dolci lineamenti del tuo volto…sei bellissima…..ti stendi a letto…..vuoi goderti la frescura della stanza ed assaporare il paicere del dopo doccia…..entro in bagno io, lentamente apro la doccia, preparo il mio saponre preferito, accendo un incenso e le candele che ami tanto…..entro sotto lo scroscio di acqua gelida…è come rinascere…resto immobile assaporando il contrasto della temperatura….dopo 15 minuti esco…ti sei dolcemente addormentata sul letto…l’ accappatoio leggermente aperto evidenzia il profilo del tuo seno, la delicatezza del tuo ventre, il profilo delle tue gambe…ti voglio…voglio dedicare tutto me stesso al tuo piacere…..ho portato le candele accese in camera…vado a prendere da bere rinfrescando la bibita con dei cubetti di ghiaccio…..la penombra delle tapparelle abbassate e il bagliore delle candele rendono l’ atmosfera magica…..comincio ad accarezzare i tuoi piedi….la mia lingua e le mie labbra solleticano la pelle delle tue caviglie…sei sempre molto sensibile sulle gambe…..prendo il foulard che hai lasciato sulla sedia e lego le tue gambe al letto…..divaricandole leggermente….scopro il tuo corpo dall’ accappatoio….continui a dormire o fai finta di farlo per il piacere di scoprire solo attraverso i sensi della tua pelle come mi dedicherò a te……..il tuo corpo è esaltante……..lego anche le tua braccia al letto…non puoi muoverti……le mie mani risalgono le tue gambe lentamente apprezzando i leggeri movimenti del tuo corpo….raggiungo i tuoi seni….li accarezzo dolcemente…prendo unaltro cubetto di ghiaccio e comincio a passarlo sui tuoi capezzoli…il tuo corpo comincia a vibrare, a sussultare molto lievemente…il freddo gli trasmette una strana elettricità….sempre con il cubetoo di ghiaccio mi allargo alla curva del tuo seno….il corpo quasi si inarca a seguire ed abbracciare l’ oggetto dei tuoi fremiti…comincio a scendere…..arrivo all’ ombelico….ci giro un po’ intorno…..e ripongo il cubetto ormai esaurito sulla fossetta appena sopra al tuo ventre…sei bellissima…rivedo il percorso cche ho fatto con il ghiaccio…vedo le tracce umide lasciate dall’ acqua e ripercooro integramente questo percorso con la mia lingua in maniera inversa…..arrivo ai tuoi capezzoli e li mordo dolcemente …ormai sei eccitata …l o vedo dal tuo seno e lo vedo dai fremiti della tua pelle……mi soffermo sul tuo seno con la bocca, le labbra i denti….è bellissimo assaporarti……a questo punto prendo la candela…voglio vedere meglio la tua pelle…..lascio cadere una goccia di cera sul tuo seno….un altro fremito, questa volta più intenso percorre il tuo corpo…è sempre molto sottile il confine tra piacere e dolore…..ne lascio cadere un’ altra…l’ effetto è amplificato dal fatto che la tua pelle era stata rinfrescata dal ghiaccio….un altro sussulto…..mi sposto verso il capezzolo e con un altra goccia di cera lo prendo in pieno….questa volta esce un gemito dalle tue labbra…..ripercooro per la terza volta la strada che dai tuoi seni porta ll’ ombelico lasciando cadere gocce di cera che velocemnte si solidificano sul tuo corpo, che ti scatenano sussuri e sussulti…..ormai sono eccitatissimo…ma non mi interessa …voglio il tuo piacere…..la penombra, l’ incenso, la luce tremolante delle tue candele, il profumo di sesso che emani è esaltante…ti voglio sentire godere……sempre con la candela in mano ….avvicino le mie labbra al tua ombelico…bacio la tua pelle, mordo la cera…..continuo il viaggio con la bocca verso il tuo sesso…..il profumo che emana il tuo sesso è incredibilmente forte ……la mia lingua tocca e saluta il tuo clitoride, scende di un po’ e gode del nettare emanato dal tuo sesso ormai incredibilmente eccitaot…mi soffermo un po’ baciandoti intensamente alternando la lingua ai denti alle labbra….con una mano slego le tue gambe…..alzo un po’ il tuo bacino…e continuo apercorrere il tuo corpo fino all’ ano……lo bacio…..lo mordo….lo lecco…è incredibile l’ effetto che ti fa…….il tuo corpo continua a sussultare più violentemente…….spengo la candela….la inumidisco e la sostituisco alla mia lingua….lentamente comincio ad inserire il fondo della candela nel tuo buchetto….il tuo corpo a questo punto comincia a vibrare…seguendo il lento ritmo delle mie mani si irrigidisce e si rilassa in maniera naturale…..ritorno con la bocca al tuo sesso…..lo comincio a baciare violenetmente mentre aumento il ritmo e la profondità della penetrazione posteriore….a questo punto la tua eccitazione sta montando sento il tuo corpo che si tende…le le tue braccia tirano violentemente i foulard che le legano al letto…..i tuoi mugolii si trasformano in ansimi….ti sento …..sento che stai per venire…..un colpo più violento del tuo corpo è accompagnato da un urlo e dal tuo orgasmo fantastico che sento con la bocca…sei stupenda….sono super ecciatato….la mia erezione sta per eplodere…ma non importa…il tuo orgasmo è stato parte del mio!
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16 years ago
Intimacy, 42
Last visit: 1 week ago -
..un prestigoso albergo..un incontro al buio...
Volevo raccontarvi poi di ieri, una cosa molto delicata e light ma meravigliosamente intrigante. avevo messo un last qualche giorno fa con questo testo:
"mi piacerebbe invitare una coppia nell' albergo a 5 stelle che mi ospita, un drink al bar, 4 chiacchiere per sincronizzare l' intesa, uno scambio di sguardi sensuali, accompagnarvi nella camera dove dormo, sedermi sul sofa, mentre i vostri baci si fanno più audaci, le vostre carezze più intime e iniziare a carezzarmi ed eventualmente intervenire, solo se richiesto..la mia camera,la vostra alcova..uhmm..delizioso"
,, mi risponde una coppia, che gli sarebbe piacuto provare o comunque voleva capirne di più, senza inviare alcuna foto, senza neanche presentarsi come nome. mah, ho pensato, chissà se sarà vero questo contatto. ci saremo scambiati 4/5 mail, ho spiegato loro la "filosofia" della idea.nel senso che io non avrei mosso alcun passo se non invitato e loro mi hanno risposto che non sapevano se lei avesse potuto gradire. nessun problema, risposi, i patti sono patti!
fatto sta che, senza sapere i loro nomi, senza aver visto alcune foto, senza aver avuto il loro numero di tel se non ieri pomeriggio,senza esserci sentiti per tel, alla fine ci si da appuntamento per ieri sera. sono arrivati verso le 23. io vestito in giacca e cravatta, seduto sulla poltrona, la porta socchiusa, la luce sooffusa, con l' altro accordo che se non avessero detto nulla, neanche io avrei detto nulla. una frase che mi avevano detto era "non cerchiamo amici, ma solo una esperienza". entrano, dicono solo "buonasera"..a cui rispondo con educazione e niente altro. due ragazzi con meno di 30 anni, alti, tutti e due. lei con abito lungo nero, stivali, gradevole di aspetto. mi facevano non vi nego molta tenerezza, nel senso che ho avuto l' impressione, ma magari mi sbaglio, fosse una delle primissime volte in cui si sono messi ad "osare". si spogliano un po goffamente. comicniano a baciarsi, si stendono sul letto. io semre sulla poltrona che iniziavo a turbarmi. le mie mani cominciavano a ricercare il turbamento. lui completamente dedicato alla propria signora, mentre lei ogni tanto alzava lo sguardo per vedere cosa stessi facendo. ma poi subito lo ritraeva intimidita, per poi rialzarlo. a questo punto mentre lei ha inizato a succhiarlo al proprio uomo nn ho più ressitito e ho liberato il turbamento e ho cominciato a toccarmi più compiutamente e apertmente. vi lascio solo immaginare il mio livello di eccitazione. poi lui, una volta in "forma", ha cominciato a prenderla alla pecorina con lo sguardo di lei che saettava sempre ogni tanto vrso di me e poi alla missionaria. a quel punto lei sussurra qualcosa a lui e lui miindica che vuole che mi distenda sul letto assieme a loro. naturalmente non mi permetto di toccare la signora, non avevo avuto l' ok per questo. mi distendo e ormai la mia mano scivola copiosamente sul mio cazzo e poi lui quasi improvvisamente vienee lei si prodiga a raccogliere il frutto del piacere, il tutto, ahimè, piuttosto in fretta. non è che proprio sia resistito molto. porto loro un asciugamano, mi ridistendo,con la mano che scivola..e nn vi nego che mi sarei aspettato qualche segno. ma questo non è avvenuto. lei si è alzata e da questo momento è forse iniziato il momento più intenso (emozionalmente). ha iniziato a vestirsi, moltooooo lentamente, e ad ogni movimento delle mani mi guardava meno timida, mi sorrideva mentre io le sorridevo e mentre la mia mano continuava da sola ammiccava ma non proferiva nè parola, nè movimenti verso di me. ma vi assicuro che è stata di una intensità fortissima perchè era meravigliosamente sensuale quello sguardo. lui invece si rivestiva in fretta e porgeva i capi a lei. sono usciti insilenzio, lei per ultimae prima di sparire alla mia vista..si è girata una ultima volta mi ha dinuovo sorriso e mi ha mandato un bacio, sussurando"grazie".
..più "buio" di così non si può...sono rimasto l' con l' asta ormai durissima e vi lascio immaginare la conclusione. peccato essere stato completamente solo...ma è andata bene anche così. una esperienza che non avevo mai provato...così "buia"...ma è stata sensualissima e dolcissima...e non so neanche come si chiamano...
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16 years ago
Intimacy, 42
Last visit: 1 week ago -
Una mattina
un mattina in giro per la citta,guardando le vetrine dei negozi,mi soffermo a guardare un vestito semplice ma carino,sento una voce accanto a me che mi dice,si ti starebbe bene addosso,non mi giro ma guardo il riflesso che trasmette il vetro e vedo un uomo di bell'aspetto non giovane ma neanche vecchio,lo guardo e rimango attratta dai suoi occhi molto chiari,lo ringrazio per il complimento,e lui mi chiede se ho voglia di provare il vestito, entriamo dentro il negozio e chiedo di provare quel capo quando la ragazza me lo dà vado nel camerino e lo indosso,esco a guardarmi e farmi ammirare da lui che e li che aspetta, mi dice visto che avevo ragione il vestito sembra fatto per te,torno nel camerino e lui dietro di me entra anche luie inizia a slacciarmi i bottoni e mi fa scivolare il vestito a terra, con le mani inizia ad accarezarmi e con la bocca inizia a baciarmi il collo e sempre piu giu a sfiorarmi il seno,con la lingua lecca i capezzoli facendoli diventare duri e sensibili. le mani si muovono sul mio corpo con bramosia,accarezandomi tutta,io non riuscivo a muovermi sentivo il mio corpo fremere al contatto delle sue mani e stavo li ad aspettare la prossima mossa.lui si sposta da me e inizia a sbottonare i pantaloni e mi prende la mano e se la porta sul suo cazzo gia turgido di desiderio,io lo accarezzo dopo poco mi abbasso e lo prendo in bocca,iniziando a succhiare e leccare quel membro che vibra al contatto della mia bocca.lui mi alza e mi mette le mani dentro gli slip e tocca la mia fica bagnata di desiderio,mi gira e mi si mette dietro e spinge il suo cazzo dentro di me, lo sento dentro e prendendomi per i fianchi inizia a muoversi,le mie urla di piacere rimangono dentro di me, mi muovo insieme a lui nella danza dell'amore, mi sbatte con foga mi fa sentire tutto il suo desiderio la sua voglia di possedermi,continua per un bel pò con questo ritmo, il mio godimento scende giu tra le cosce le sue mani si muovono su tutto il mio corpo..si toglie e mi gira e lo mette dentro la mia bocca per farselo succhiare io lo lecco,l'accarezzo,lo succhio tutto e lo sento che sta per venirmi dentro la bocca lo esco e mi sborra in faccia,sento il calore.ci ricomponiamo e lui esce prima di me,dopo alcuni minuti esco io e consegno il vestito alla commessa che mi guarda con stupore,gli chiedo se e la prima volta che gli succede di assistere a una situazione del genere,lei risponde di si ma non gli dispiacerebbe provare anche lei,ma non e interessata agl'uomini,gli piacciono le donne,,parliamo un pò e ci scambiamo i numeri di telefono con la promessa di sentirci sul tardi pomeriggio...suona il mio telefonino e lei che chiama e mi chiede se sono libera l'indomani mattina, lei non lavora e ci possiamo incontrare a casa sua,io dico di si ma vorrei che ci fosse anche il mio amico,lei risponde di si e ci diamo appuntamento per l'indomani....la mattina dopo ci incontriamo a casa sua, suono e saliamo sù,io e il mio amico,ci fa trovare il caffe pronto lei e in vestaglia e sotto aveva una camicia che faceva intraverere il suo magnifico corpo sinuoso,dopo aver preso il caffe e fatto due chiacchere il mio amico chiede di andare in bagno,lei gli indica la porta e lui va,noi rimaniamo in cucina,lei mi passa dietro per posare le tazzine e il suo seno mi sfiora la schiena mi giro e la avvicino a me e inizio ad accarezarla,con la lingua sfioro i suoi seni che diventano turgidi al contatto della mia lingua,con le mani le tocco le cosce il fondo schiena,lei geme,mi prende per mano e mi porta in camera da letto li inizia a spogliarmi e a toccarmi lei,ci mettiamo sul letto e iniziamo la danza dell'amore toccandoci,baciandoci,e godendo dal contatto,il mio amico uscito dal bagno ci osservava,poi si e avvicinato e anche lui mi toccava e baciava per tutto il corpo,avevo tante mani addosso che non capivo più nulla,lei continuava a toccarmi e il mio amico mi penetrava con foga ecitato molto dalla situazione,io messa a pecora lui dietro di me e lei distesa e io la lecco la fica piena di umori,si va avanti per un pò cosi, io gli dico che non sa cosa si perde a non avere dentro la fica un cazzo che la sbatte con passione....si continua finquando non godiamo tutti e tre ......
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16 years ago
enzolucia, 52/52
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Alyna : la prima volta da trav
Mi faccio chiamare ALYNA, quando mi travesto x fare sesso , ma nella vita di tutti i giorni, mi chiamo con un nome maskile, che non vi diro’ e che tanto non interesserebbe a nessuno, sono una travesta, ma non lo sono sempre stata, anche se non e’ da poco che lo sono.
Sono sempre stato gay passivo, fin dal mio primo rapporto sessuale, avevo 18 anni e il mio partner quasi 30, e’ stato lui a iniziarmi al travestimento vero e proprio, anche se fin da piccolo mi piaceva truccarmi e agghindarmi da ragazzina.
Ho un viso dolce e curve quasi del tutto femminili, sono magro ma ho sempre avuto un piccolo seno che sporgeva con grandi capezzoloni, quindi quando mi truccavo sembravo davvero una ragazzina, forse anche piu’ bella e femminile delle mie compagne di classe e amiche.
Oltre al fatto di truccarmi da femmina, mi eccitavo guardando i miei professori e gli amici maski dei miei genitori, alla fine mi sono detto “sono gay” non c’e’ nulla da fare…………e quindi perche’ non fare sesso con chi mi eccitava?
Come vi dicevo il mio primo rapporto sessuale lo ebbi con questo ragazzo di 30 anni conosciuto al bar vicino a casa mia, lui non era gay, ma una sera eravamo al parco a fumare una sigaretta con amici, poi gli altri andarono via e lui mi chiese se volevo restare a fare 4 chiacchere, era bello alto e MASKIO, ero un po’ imbarazzato perche’ non volevo che trasparisse che mi piaceva tanto, lui ad un certo punto mi chiese, ma quanto chiederesti per fare una pompa?i soliti giochi del cazzo mi dissi….beh dipende gli risposi, e lui beh io nemmeno per un miliardo (c’erano per fortuna ancora le lire a quel tempo), tu? E io di nuovo dipende, ma da cosa disse lui, dai su io l’ho detto …..diciamo 1 milione….un milione solo?beh io te lo darei un milione….come me lo daresti, ma se hai appena detto…mi blocca e mi dice, ti ho detto che non lo farei mai non che non me lo farei fare un pompino da un uomo…..diventai rosso e mi sa che lui mangio’ la foglia.
Il discorso prosegui’ un po’ piu’ pesantemente, mi chiese se a lui un pompino per 1 milione lo avrei fatto e io a questo punto capi’ che se lo sarebbe davvero fatto fare, e quindi “ beh se proprio dovessi farne 1 a te lo farei gratis, siamo amici no?ahahahaha”
Rimase un po’ cosi’ e poi mi disse, “sai che mi sono eccitato a pensare a ste cose”…..anche io risposi……”senti, tanto chi lo saprebbe,lo facciamo?”, ma sei matto gli dissi…ma dai….magari ci piace……e poi non c’e’ nessuno….anzi ho casa libera, mia madre non c’e’ perche’ non vieni su da me…..no dai , risposi, mi vergogno…anche io disse ma sono super eccitato a pensare alla tua bocca sul mio cazzo…… fu un attimo, mi piaceva troppo quel ragazzo piu’ grande…ok va bene proviamo, poi pero’ zitto con tutti senno’ ti ammazzo ok?...”certo, ma sei fuori, ovvio”.
Saliamo da lui, mi fa accomodare e ad un certo punto mi chiede di seguirlo in bagno, lo faccio e penso che la sparero’ li la mia prima pompa ad un uomo, invece….. mi fa “che ne diresti di truccarti da femmina?cosi’ ti vergogneresti di meno no?e anche io”, beh forse ha ragione mi dico, ma si dai tanto……mi tolgo la maglietta e mi inizio a truccare mentre lui mi guarda, sono i trucchi della madre, fondotinta rimmel riga nera rossetti di varia natura, sono esperto per via che lo avevo fatto tante volte da solo davanti allo specchio, wow mi dice ma sei bellissima, sembri una donna, in effetti e’ vero, anche se ci sono andato pesante e sembro un po’ una troia , a sto punto vuoi metterti qualcosa di femminile sotto? Non l’ho mai fatto gli dico…beh dai cosi’ sarai proprio una femmina….ok.
Mi da delle calze nere con un reggicalze, un perizomino nero e un mini reggiseno a balconcino (la madre aveva poco seno mi sa), ho pochissimo pelo e dopo avere indossato il tutto sembro davvero una troia…”che numero di scarpe hai?”un 41 gli dico, bene, il 40 di mia madre dovrebbe calzarti allora…vuoi provarle?e mi tira fuori 3 scarpe con il tacco (una rossa da vera troia), penso ,ma non e’ che sono sue, ma ha minimo un 45 e quindi sono davvero di sua madre ; va beh proviamole…..prendo chiaramente le rosse tanto oramai……mi calzano, un po’ strettine ma vanno quasi bene...e poi fanno pandance con il rossotto rosso fuoco
Morale, sono cosi’ vestita : reggiseno a balconcino nero, calze reggicalze e perizomino nero in pizzo, tacco da 10 rosso ai piedi, truccatissima con rigona agli occhi da gatta in calore…….sembro una baldracca da strada, pero’ che figa!!!!!!!!!!!me lo ricordo ancora, ero davvero stupenda, ero abbronzata (eravamo a luglio direi, forse giugno boh), liscia per via del non pelo che ho di natura, truccata veestita da sgualdrinella ……pero’.
Lui e’ in estasi , mi tocca il sedere, mi vorrebbe baciare, ma non osa, allora lo faccio io, ci baciamo e lui intanto ha le due mani sul mio culo, si slaccia i pantaloni e da li ne esce un cazzo davvero bello grosso, sui 20 cm, allora lo tocco e senza che lui lo dica mi abbasso….inizio a leccarlo e poi, lo succhio…fremente lo succhio, mi dice di andare piano, non ci riesco, sono troppo eccitato….. a forza di succhiare, sento che ha contrazioni , ha la vena del cazzo che pulsa….poi inarca la schiena e gode, sborra di brutto……mentre lo fa mi da della troia….io ingoio, e’ buona, merda se e’ buona…pastosa, quasi dolciastra, tanta.. e mi scende giu’ per il palato, respiro, e facendo cosi’ mi stacco e lui nel frattempo mi lancia una skizzata in pieno viso, e allora sotto di nuovo…..godo pure io (adesso non mi tira quasi piu’, godo di culo, ma da piccolo…ndavo in erezione completa)…..lo succhio ancora, poi mi alzo e lo guardo negli occhi….lui mi dice che sono stata bravissima…..bravissimo al massimo gli rispondo..e lui no no bravissima….
Le sere dopo ci siamo rivisti tante volte e sempre x sesso, mi ha scopato anche, e’ stato il primo….da li in poi’ quasi sempre x sesso mi sono travestito e sono diventata...ALYNA.....
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16 years ago
admin, 75
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Fantasie e la dura realta\\\'
C'e' stato un periodo della mia vita in cui frequentavo cinema a luce rossa . Gia' questo avrebbe dovuto farmi capire quanto io fossi infelice dal punto di vita sessuale con la mia compagna e quanto fosse incerta la mia identita' sessuale. Perche' rientrare a casa a farsi rompere le palle dalla moglie con i soliti problemi che sesso erano inesistenti o pompati a dovere per farmi capire quanto lei fosse importante e quanto lottasse tutti i giorni per mandare avanti la baracca . E poi rischiavo che arrivando presto ci fosse anche la voglia di andare a letto e scopare . Il mio lavoro mi dava la possibilita' di rientrare tardi senza che ci fosse il benche' minimo sospetto di volonta' mia di farlo . Come fare per far passare il tempo . Non avevo una amante (e neanche mi interessava farmela) , per tanto che mi inventassi lavoro arretrato e non , anche quello finiva . Ma si' , andiamoci a vedere un film , ma non un film interessante , storico , di cronaca , triller o che dir si voglia . Un bel film porno dove c'erano donne a cosce aperte , a culo aperto a bocca spalancata , uomini che si inculavano , trans , lesbiche e chi piu' ne ha piu' ne metta . E alla fine uscivo da quel cinema piu' depresso e piu' incazzato di prima . ma che andavo cercando ? quella era pornografia , era semplice sesso , sesso senza altro significato . Che cosa avrei voluto trovarci ? amore ? affetto ? tenerezza ? soddisfazione e appagamento ? Ma che cazzo riccardo svegliati , non hai piu' venti anni . Eppure entravo in quella saletta scura e fumosa con la speranza di avere quel sussulto , quel battito cardiaco , quell'adrenalina di cui avevo un gran bisogno . Nel buio proseguivo tastoni per cercare un porto libero a distanza di sicurezza da chiunque altro . Ma perche' a distanza di sicurezza ? forse invece cercavo il contatto , forse avevo la speranza che qualcuno mi si avvicinasse e mi mettesse una mano sulle cosce e piano piano mi toccasse in mezzo alle gambe , mi sbottonasse i calzoni e mi tirasse fuori l'uccello , che piano piano mi tirasse una sega , magari abbassandosi con la bocca sul mio cazzo duro e terminando la sega con un bel pompino . Sperando che quell'uomo che mi era ora vicino fosse una creatura splendida , un uomo con sembianze di donna che sorridendo mi sussurrasse , dai amore , fammi anche tu un bel pompino ora , senti come ce l'ho duro e guarda quanto e' grosso . Ah che bello sarebbe stato ! e invece ? niente di tutto questo , mi guardavo cautamente intorno cercando di percepire se qualcuno mi mettesse gli occhi addosso , se qualcuno anche in maniera elegante , si spostasse di un posto per avvicinarsi un po piu' a me . Guardavo il film o meglio delle scene cosi' aggrovigliate a se stesse , confuse , con l'audio che quasi mai seguiva il video , sentivi godere quando oramai le scene erano passate alle riprese dal poggiolo verso le macchine che passavano per strada . Guardavo il film senza interesse , sprofondato nella poltrona piu' per sparire che per stare comodo . E un giorno qualcuno davvero mi si e' avvicinato , ricordo questa cosa con un forte senso di fastidio , fisico e psicologico . Ed era un uomo sulla cinquantina , non so se bello o brutto , non riesco a dare un giudizio sulla bellezza maschile . Avevo notato che guardava piu' me che lo schermo ma non pensavo , visto che io facevo finta di niente , che improvvisamente si alzasse dalla sua poltrona e dopo aver scavalcato 3 seggiole , si accomodasse vicino a me . Ma che cavolo fai ! testa di cazzo , non vedi che ci sono altre persone che possono vedere ? E invece se ne fregava , e mi si avvicino' dicendomi xche' non andavo con lui in bagno , che aveva voglia di essere inculato e che aveva bisogno di succhiarmi il cazzo , che lo eccitavo , che avrebbe fatto tutto quello che volevo io . e ora ? era tutto un turbinio di pensieri nella mia testa ... che faccio , che dico , come mi comporto ? aveva la barba , non aveva la pelle liscia come le femminucce , la voce era afona , sgradevole alle mie orecchie , ma era li vicino a me , si toccava , MI toccava e mi guardava . E allora si' dai buttiamoci , non devo piu' pensare a nulla , devo fare quello che ho sempre fantasticato di fare , e lentamente mi sono alzato dalla poltrona , mi sono diretto verso il bagno (speravo che nessuno all'interno della sala mi conoscesse o si accorgesse di quello spostamento ) e lui dietro di me . Mi sono infilato in una latrina che aveva un tanfo di urina fortissimo , ma in qul momento la testa mi batteva cosi' forte che quasi neanche lo sentivo . Lui era li' , eccitatissimo , occhi arrossati e dopo aver chiuso la porta del bagno mi slacciava la cintura dei calzoni e tirava giu' la lampo , si inginocchiava davanti a me e mi tirava giu' le mutande , Non avevo il cazzo duro , anzi ! ma a lui non poteva fregare di meno , se lo buttava in bocca e cominciava a ciucciare . Nel frattempo si tirava giu' i calzoni e mi tirava il braccio in direzione del suo culo per dirmi ''dai infilami due dita nel buco del culo'' . Cosi' ho fatto , aveva un buco caldo e gia' pronto per essere inculato , le dita andavano dentro e fuori con facilita' . Ma il mio cazzo non dava segni di vita mentre il suo era diventato durissimo . A quel punto ho preso il coraggio a 4 mani e gli ho detto . Senti io ti inculo con le dita , tu ciucciami ancora un po il cazzo ma poi anche io voglio succhiare il tuo cazzo e voglio che tu inculi me . Ma che cazzo ho detto ??? che lui inculi me ? che io ciuccio il suo cazzo ??? non ero certamente io che volevo quello .... eppure era cosi' ... e lui non sembrava dispiaciuto del cambiamento di programma . Piano piano gliel'ho preso in bocca e lui ha cominciato con le dita a entrare nel mio culo , prima una , poi due e poi tre dita , e il cazzo mi soffocava , e il puzzo che c'era nel gabinetto cominciava a entrarmi nelle narici . Ma era un incubo o era realta? Non potevo piu' scappare , dovevo continuare sperando che questa cosa finisse al piu' presto . E allora dai! infilami sto maledetto cazzo nel culo e vieni , vieni e schizza dentro al cesso che intanto si vedeva chiaramente era segnato da altri incontri dello stesso genere , preservativi usati ai bordi del gabinetto , sborra sparsa , fazzolettini sporchi di merda . Dai pompami forte e vieni brutto frocio !!! Puttana , sei una puttana , mi gridava il frocio . Come ti permetti di chiamarmi puttana , non so neanche chi sei e perche' cazzo sono qui a farmi inculare da te . Dai presto vieni e finiamola li' . Fortunatamente il baldo cinquantenne non era un grande performer e dopo pochissimo ha cominciato a ansimare ed e' venuto con una specie di rantolo strozzato . Ti faccio morire eh ? vecchio frocio ! E ora sparisci! togli quelle luride mani e quel lurido cazzo dal mio corpo . Uscendo sbatto la porta contro qualcuno che stava probabilmente origliando e tirandosi una sega fuori della porta del cesso , forse un compare dell'altro che in coppia si divertivano in questa maniera . Una veloce lavata , uno sguardo che avrebbe ucciso chiunque e via , via da quel fottuto cinema di merda . Non ci sarei mai piu' rientrato .
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16 years ago
admin, 75
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Erotismo e complicità
siamo al ristorante ..ci siamo appena conosciuti ... un pò di imbarazzo è normale...Lei bellissima bionda con i tacchi a spillo neri..Lui prestante con un velo di pancetta rassicurante...ad un certo punto sento un piede accarezzare le mie caviglie...con la coda dell'occhio vedo il sandalo a terra e Lei che sorride con tacita intesa guardando Lui..comprendo che la situazione è di estrema ma garbata complicità...continuiamo a cenare in questo bel ristorante di una nota località di villeggiatura invernale...pochi commensali il che ci lascia libertà di parola...e di esprimere i propri desideri..
ora siamo in macchina... io davanti assieme al conducente..mi sento sulla spalla il piede della signora nel suo stupendo sandalo...capisco il gioco e lo sfilo con delicatezza...e comincio a baciare il divino piede mentre Lei gode della mia sottomissione ..in contemporanea sento una mano che mi cerca tra le cosce.. mi piace è decisa e delicata..la macchina procede piano molto piano ma dentro l'atmosfera si fa calda...è un gioco bellissimo..tutti partecipiamo e lo facciamo con stile..Lei conduce il gioco con i suoi piedi divini...Lui mi fa eccitare con la sua decisione nel toccarmi a inserire la mano dentro...
siamo a casa...indosso le calze velate ed i tacchi a spillo in una bella camera arredata con gusto come tutta la casa...niente parrucca o trucco a Loro come a me piace il contrasto tra le mie lunghe gambe ed il tacco a spillo ed il mio fisico tonico...mi fanno sfilare un pò avanti ed indietro...nella televisione hanno inserito il dvd di un concerto di musica classica ( che classe )...cominciano ad eccitarsi e a toccarsi...Lei ha delle splendide calze nere con la riga dietro ed il il reggicalze Lui è sempre elegante ma senza giacca e piuttosto accaldato ...mi fanno cenno di sedermi vicino a Loro..lo faccio e subito entrambi si avvicinano e si avventano sui miei capezzoli neanche sapessero che è il modo giusto per farmi impazzire...ora anche Lui è nudo...in piedi davanti a me e la Signora mi porge il suo cazzo dentro la mia bocca mentre Lei un attimo dopo di avventa sul mio cazzo e mi scopa...incredibile..scopo la signora e ho il cazzo in bocca del signore mentre si baciano...poi in perfetta sintonia Lei si sfila esausta dal godimento e mi mette a quattro zampe sopra il suo Uomo mentre lo oralizzo avidamente non dimenticando nella mia azione anche i testicoli...Lei allarga al amssimo il mio sedere..e ci infila la propria lingua dentro il mio buchinofino a che è possibile...poi inserisce il suo dito dentro ...sento che ha messo della crema le sono grato..poi dal dito è passata ad un vibratore...lo utilizza con estrema grazie ma anche con decisione assecondando i miei gemiti al suo stantuffare...si vede che Lei gode nel dare piacere...in ogni modo...
siamo ora a Letto...la signora è sempre sopra ma con il marito...io assaggio e godo nel leccare tutti gli umori che fuoriescono mentre l'uccello entra ed esce dalla figa con sinuosa ritmicità...poi lei si alza e metto il mio cazzo dentro di Lei..gode geme ma intanto sento una lingua dentro di me e dietro...mi piace...sento anche che Lui mi sta spalmando crema poi... un dito entra...Lei mi sussurra che non mi farà male...che è bravo che anche Lei non prova dolore quando Lui la scopa da dietro...io annuisco mentre sento il suo cazzo appoggiarsi al mio orifizio ma non lo respingo attendo con trepidazione di capitolare ed esaudire l'ultimo mio desiderio....Lei mi sussurra parole provocanti all'orecchio giurando che sono la loro massima fantasia erotica... mentre Lui finalmente mi affonda il suo cazzo dentro...è FANTASTICO...sto scopando la signora mentre il marito scopa me...ci baciamo in tre ...le lingue si cercano e si trovano nella sublimazione del piacere...è fantastico ...e si ripeterà per oltre un anno...
poi...dopo esserci riposati lavati e aver riso con simpatia...beh abbiamo ricominciato !
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16 years ago
female161,
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Last visit: 3 years ago
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Lettere da una slave.!
E' sera, i miei pensieri corrono a te, il mio master fantasioso, dolce e inflessibile.
Penso a te, a quello che vorrei donarti, a quello che desidererei tu mi facessi.
Venerdì torneremo li sotto, un dungeon che per me rappresenta molto dove posso lasciarmi andare alle tue e mie fantasie.
La corda che passa in mezzo alle mie labbra, dolore e piacere che si mescolano, non vorrei quelle pinze, ma so che tu sarai senza pietà e morderai le mie grandi labbra con quelle malefiche pinzette coi denti, il dolore sale fino al cervello, un secondo di dolore per poi affievolirsi piano piano fino a quasi non sentirle più se non saranno assolutamente sfiorate.
Tu lo sai, conosci perfettamente ogni mia sensazione per questo non hai assolutamente nessuna intenzione di lasciarle stare, ecco ti stai avvicinando con la scusa di baciarmi, con la mano lievemente andrai ad accarezzare le due morse, sai che non occorre avere la mano pesante, basta una carezza per farmi ricevere una scossa di dolore direttamente al cervello, le mie suppliche non servono a nulla, sei deciso a farmi sentire questa fitta.
Non basta, troppo è la tua soddisfazione nel sentire le mie suppliche che decidi di tirare ancor di più quella corda che mi tiene leggermente sollevata da terra, vorrei poggiare l'intero piede ma tu non me lo permetti, ti accorgi che la corda ha ceduto un po' ( o sono io che mi sono abituata al dolore e piano piano riesco ad adagiarmi su quella seduta al quanto scomoda?) e con decisione aumenti la trazione di quello strumento di tortura, come al solito vani sono i miei lamenti, le mie urla.
Ti avvicini a me, dolce mi baci sulle labbra, per soffocare i miei lamenti e nutrirti del mio dolore.
All'improvviso prendi i miei capezzoli fra le tue dita, li stringi, li accarezzi, li stringi ancora....tutto questo per farli eccitare ed uscire ben bene, cosa vorrai mai farci???
Ecco prendi il solito attacapanni (lo conosco, lo odio, tu sai quanto siano sensibili i miei capezzoli) e lo piazzi a mordere i miei due bottoncini, inizio a lamentarmi, sei stanco di me e dei miei urli e decidi inflessibile di punirmi mettendo in trazione anche loro.
Leghi una corda all'estremità dell'attacapanni, la porti sulla carrucola appesa al soffitto, inizi a far girare piano piano la manopola, vorresti vedermi piangere ma sai che non è facile, urlo, ti piacciono i miei urli, godi nel sentirmi sofferente, ti eccita sapermi li in balia delle tue voglie....ma non eccita solo te, sai che il tuo piacere sadico si riflette su di me.
So che tutto ciò che mi stai facendo ti procura piacere e il sapere di essere io l'artefice del tuo piacere mi porta a godere indirettamente.
Vedi che la corda inizia a bagnarsi, si la tua schiavetta inizia davvero a godere...che fare? punirla o premiarla?
Decidi che il mio supplizio non deve ancora finire, coi capezzoli ben tirati prendi la candela, l'accendi, la porti vicino al mio viso per farmi sentire il calore della fiammella, lasci che un po' di cera cada proprio alla base di quel capezzoli inverosimilmente tirati, sento il lieve calore sulla mia pelle, passi all'altro, l'aureola, il seno, il ventre, le gambe, cerchi di ricoprire ogni cm di pelle con quella cera calda, bollente (oddio ne servirebbe altro che una di candela!!!!), giri la manopola e in un sol colpo sento tirare la corda della micia e quella del seno, oddio si sta strappando l'attaccapanni dai capezzoli, un dolor forte, insoppostabile, urlo un "basta "soffocato, "non resisto più, toglilo ti prego"....non serve a nulla, il tuo subdolo e sadico intento è proprio quello di vederlo strappare dai miei capezzoli, è un attimo, il dolore diventa insopportabile per pochissimi secondi e appena la morsa avrà ceduto un sollievo pervaderà il mio corpo, finalmente si è staccato, finalmente i miei capezzoli sono liberi da quella tortura.
Che strano però, sento la corda sempre più umida...oramai neanche io mi stupisco più di nulla, la mia eccitazione sta toccando il massimo, una tua lieve carezza al clito sarebbe sufficiente per farmi venire.
Tu sai anche questo (tu accidenti sai tutto)...decidi che sarebbe troppo bello procurarmi il piacere senza un minimo di dolore, no così non va bene, ti piace vedermi dolorante e supplichevole (a volte mi hai visto anche rabbiosa ma sai che non lo farai succedere più....mi vuoi docile e saprai ottenerlo da me!) allenti la corda, toglie le pinzette, mi fai credere che le torture sono al termine, mi baci, mi accarezzi il collo, mi accarezzi il viso, sai che di me possiedi tutto, il corpo ma soprattutto l'anima.
Io penso ecco ora mi farà godere, mi regalerà un attimo di piacere, sono pronta, sono in trepida attesa.
Mi fai sdraiare sul tappetino imbottito, mi leghi le gambe al divaricatore, sono aperte, la mia micia è esposta, aperta, sai che potrai farci di tutto, io prego mentalmente di vedere in azione il mio "famoso" spazzolino, prego di essere riempita dai plug che mi hai regalato, ti avvicini e senza pietà riposizioni un po' spostate quelle maledette (ma mi piaciono da morire) pinzette, passi piano piano la corda negli occhielli e inizi di nuovo a tirare, vuoi la micia aperta tanto da poterci vedere dentro, avvicini di nuovo la candela, devi riempirla di cera bollente.....inizia a cadere la prima goccia, un fremito percorre la mia pelle, ma come? e quando mi farà godere?
XChè non me lo sono ancora meritato?
Per 5 minuti giochi con la cera, la sento completamente piena, calda, umida, sempre più eccitata.
Prego ancora di farmi godere, l'attesa sta diventando ancora più insopportabile del dolore.
Ti avvcini al mio clito con lo spazzolino, inizi a sfiorarlo, ma decidi di fare un gioco....decidi che non è ancora arrivato il momento di farmi godere, lo azioni e lo spegni subito, così per 4 5 volte.
I miei lamenti iniziano a farti gioire, senti che fremo dalla voglia di sfogare il miei istinti, senti che la sofferenza non è più fisica ma mentale, senti che sono inerme fra le tue mani in attesa di un orgasmo che come un urgano pervaderà il mio essere, sai che solo tu saprai e potrai donarmelo.
Decidi di farmi aspettare ancora un po', spegni lo spazzolino, togli la cera e piano piano infili il plug nella micia, inutili e invani i miei lamenti di togliere le pinze, lo vuoi infilare così, troppo bello senza le pinze, sai che se togli quelle basterà anche solo infilare un dito per farmi godere e per te non è ancora arrivato il momento.
Delicatamente (non serve la violenza le pinze fanno il loro dovere) posizioni il plug nella micia, predi l'altro gonfiabile e lo posizioni dietro, sai che adoro essere riempita ovunque e pensi che io me lo sia meritato.
Inizi a pompare, il plug dietro si gonfia, sento l'intestino che si apre, sai che la sensazione è un misto di piacere ad un lieve dolore, si lieve ma pur sempre dolore.
Ora accarezzi con un dito umido della tua saliva il mio clitoride, lo senti è li duro, rigido non resiste più neanche lui, vuole essere accarezzato usato per procurarmi piacere.
Si è arrivato il momento....predi lo spazzolino e inizi a procurarmi il primo orgasmo, sai che il primo, il secondo e anche il terzo orgasmo saranno liberatori, sai che quelli mi procureranno un piacere immenso, così come sai che più orgasmi ravvicinati alla fine sortiranno l'effetto di dolore, insopportazione....ma come cavolo fai a sapere sempre tutto mi domando io? Ancora inerme fra le tue mani non posso che sperare che tu ti voglia fermare al decimo orgasmo perchè io già dopo il terzo non ce la faccio più, mi stai asciugando l'anima, mi stai facendo impazzire di piacere e dolore insieme.
Si basta così, decidi, ti avvicini dolce come al solito (la tua dolcezza è quella che ha rapito ogni cm del mio essere), mi baci come volessi rendermi un po' di vitalità, xchè per te il gioco non è ancora finito.
Mi permetti di rifocillarmi un po', mi fai bere e riposare qualche minuto per poi ricominciare inflessibile nel tuo gioco sadico di piacere e dolore...gioco che tu sai io adoro, gioco che sai procura piacere ad entrambi.
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16 years ago
giocattolopercoppia,
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La mia amerigo aespucci
Generalmente si comincia dicendo: c’era una volta, correva l’anno…..io preferisco iniziare così:
avevo 20 anni, mia madre era sempre attorniata da amiche, alle quale dedicavo le mie seghe, ne aveva più di una alle quali le seghe le dedicavo già da 5-6 anni, avevo la ragazza di turno con la quale sfogavo i miei istinti sessuali, ma a quell’età ….…. il sesso non basta mai ed a me bastava vedere una di queste signore, sulle scale di casa, in cortile o a casa mia che la voglia scattava, questa che sto per raccontare è la prima su tre esperienza avute con le predette signore.
Tornato dal militare ero ancora più ingrifato che mai, una di queste amiche di mia madre (Michela) era la più sensuale, ancora oggi a distanza di 22 anni, me la ricordo ancora con quella gonna con lo spacco e gli stivali che la rendevano ancora più porca; un giorno la provocante Michela mi chiese, se potevo darle una mano in cantina, visto che sia il marito, che i figli erano fuori ed a lei occorreva con una certa urgenza un apparecchio domestico, custodito nel suddetto locale, figuratevi se avrei negato il mio aiuto, scesi con lei e mi pregò di salire sulla scala, m’indicò più o meno dove era ubicata la scatola, ma sinceramente con tutta la mia buona volontà non la trovai, allora mi disse di scendere che avrebbe visto lei, ci scambiammo i posti, mentre era su mi disse “Nik, ma non è che mi stai sbirciando sotto la gonna?” le risposi “Sinceramente Michela, non sono fatto di legno e credo che dopo questo spettacolino o la ragazza mi fa qualcosa o credo che provvederò da solo”, “Esagerato, per così poco e poi potrei essere tua madre” nel dire questo scese dalla scala, io l’afferrai dai fianchi, comincia a baciarla sul collo, cercò di dimenarsi però forse la sua voglia era più grande della mia, che cedette ai miei palpeggiamenti, le alzai la gonna, mi struscia come un pazzo, infatti quella nostra prima volta finì così, finì che venni nei pantaloni per l’eccitazione che covavo da circa 6 anni, al secondo incontro sempre in cantina, la cosa fu nettamente differente, inizialmente mi fece un pompino stratosferico, poi girandosi se lo calò dentro, mi cavalcò selvaggiamente, fino a quando le venni dentro (quella fu la prima volta che venivo dentro ad una donna), il nostro rapporto durò quasi 15 anni, scopammo tante di quelle volte in cantina ed a casa sua, rischiando molte volte di essere sorpresi dai figli o dal marito, poi come tutte le cose belle anche questa finì, gli anni non perdonano, ogni tanto quando c’incontriamo casualmente ricordiamo i vecchi tempi e le nostre belle scopate, io ormai ho 42 anni e lei ha passato i 55 è sempre una bella donna, però lei non è riuscita più a portare avanti il nostro rapporto, dicendomi…..”Sono troppo vecchia”.
Cara Michela resterai sempre nel mio cuore e nei miei pensieri, ti ricorderò sempre come la mia bella e porca NAVE SCUOLA, la mia Amerigo Vespucci.
Nik
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16 years ago
klep, 40
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La prima volta con uno sconosciuto
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Sesso con uno sconosciuto. Non era la prima volta, non sarebbe stata l’ultima. È stata di gran lunga la migliore.
È il compleanno del mio coinquilino, lui mi propone di andare a bere qualcosa con amici suoi ma io sono in a bad mood, a così declino l’invito, ringraziando gentilmente.
Se fossi stata a casa, in Italia, non mi sarebbe fregato niente di star a casa a guardare un film, sola con i miei pensieri….ma a Londra….. a Londra non puoi stare semplicemente a casa e non far nulla!
Mi ficco in doccia, mando un sms al mio flatmate e poi mi infilo su un vagone della Jubelee line, come sempre stracolmo.
Arrivo in Piccadilly che è buio pesto, c’è un mare di gente. Dopo un po’ di spingi spingi trovo A. ed i suoi due amici - un boliviano grassoccio con un enorme sorriso ed un altro brasiliano, moro, capelli a spazzola, due occhi nocciola ed un fisico da urlo.
A. fa le presentazioni, poi mi guarda e mi sussurra all’orecchio di lasciar perdere il suo conterraneo, pare che le ragazze proprio non siano di suo gradimento. Io guardo A. chiedendomi dove ha imparato a leggermi nel pensiero, poi guardo il suo amico –D. – pensando che non poter affondare i denti in questa pesca succosa sia proprio un peccato...
Ci dirigiamo in un locale, ovviamente brasiliano, dove ci sistemiamo di fianco al bancone. Non faccio in tempo a finire un drink che, subito, un altro mi viene servito dai tre amici in evidente combutta contro la mia lucidità. Oggi non c’è bisogno di pregarmi: è il compleanno di A. e il mio bad mood è solo un brutto ricordo.
Alcune birre e shots dopo, mi butto in pista con D., cercando di tenere a posto le mani per non traumatizzare il povero ragazzo.
Il locale è ormai stracolmo e l’aria è sempre più calda; si balla sempre più vicini, la testa mi gira piacevolmente.
Recitare la parte di ragazza assolutamente non interessata è davvero dura. D. sembra avere le ali ai piedi, muove i fianchi con la sinuosità di una pantera e la calda sensualità brasileira … ha un odore così buono.. tengo i miei occhi lontani dai suoi – gli occhi sono lo specchio dell’anima e si sa che in vino veritas! – ma un susseguirsi di passi veloci ed un tasso alcolico di tutto rispetto mi fanno quasi perdere l’equilibrio facendomi finire, inevitabilmente, addosso al bel D., con il viso nell incavo del suo collo. La sua pelle è così liscia, calda. Mi mordo un labbro e cerco di rimettermi in piedi. Lui si scosta lentamente tenendomi per le spalle e, sorridendo, mi inchioda con uno sguardo che è tutto dolcezza e malizia. Resto là, impietrita dall’imbarazzo, mentre lui si china leggermente e le sue labbra iniziano a mangiare le mie, e la sua lingua si fa strada nella mia bocca, sul mio collo, togliendomi il fiato.
Non ricordo la strada verso casa. Nella mia testa c’è solo il suo odore e la sua lingua, che gioca con il mio piercing e insegue i lineamenti del mio collo, finché non arriviamo a casa.
Saluto di volata le mie coinquiline appena tornate dalla Spagna e scarico A. in cucina con loro: NON VOGLIO SCOCCIATORI NE SCOCCIATURE INTORNO! Le scale che portano in camera non le vedo neppure, io mi fiondo in camera da letto mentre D. si rinfresca in bagno.
Mi metterei a gridare per la felicità. Fremo nell’attesa, nervosamente passeggio su è giù per la stanza, torcendomi le mani. Spalanco la finestra così da far entrare la fresca aria londinese, metto fuori la testa ed inspiro forte. Neppure sento la porta chiudersi dietro di me. D. si avvicina e mi cinge da dietro; sento la sua virilità premere contro di me. Le grandi mani dalle dita affusolate sono dappertutto, palpando, stringendo, alla scoperta del mio corpo. Mi spoglia piano, mentre continuiamo a baciarci di fronte alla finestra. Morde un capezzolo mentre la sua destra scivola verso la mia natura calda e ricca degli umidi umori che il mio desiderio ha generato. D. sorride nel trovarla completamente rasata. Avvicina la bocca all’orecchio, lo bagna con la lingua, mi sculaccia e sussurra di voler giocare con me.
Mi prende per una mano e mi tira verso il letto. La luce di una Londra che non dorme mai inonda la stanza. Senza parlare, D. mi spinge, sistemandomi in ginocchio sull alto materasso, poi sento il suo respiro caldo sulle mie natiche, ed un attimo dopo la sua lingua si perde fra le mie labbra, succhiando via la liquida passione che le ricopriva. Piano si sposta dalla mia vagina, cercando il clitoride, che trova, e morde, e succhia, e stimola per farmi bagnare ancora ed ancora. Intinge i suoi pollici nel mio nettare ed inizia a massaggiare il mio ano, mentre la bocca continua a succhiare avidamente ogni lembo di pelle della mia natura. Sono così eccitata che potrei avere un orgasmo così, solo all’idea della penetrazione. Il desiderio cresce in me in modo spasmodico, quasi isterico. Allunga una mano per strizzare i miei capezzoli turgidi, poi mi infila in bocca le dita della mano sinistra, accarezza la lingua e tira la barra d’acciaio chirurgico che la ingioiella. Una volta che le sue dita sono umide le toglie ed inizia a toccare mascolinità, lentamente, ed inizia a mugolare di piacere. Nel frattempo indice e medio della sua destra trovano la loro strada fra le mie natiche mentre, di tanto in tanto, la sua mano sinistra lascia il suo membro per colpirle. La sua bocca mi morde, forte, dappertutto. Sento di non poter più aspettare oltre.
Fuggo dalle sue grinfie e lo spingo sul letto, mentre l’aria fresca accarezza il mio corpo nudo, arrossato laddove lui aveva colpito, morso.
Ora D. giace nudo, la sua virilità eretta in tutta la sua mascolina magnificenza, il suo sacco è glabro e pieno di seme in fermento. Allunga le mani per toccarmi, per guidarmi dove lui vorrebbe che io andassi, ma questo è il mio momento di giocare. Gli permetto di incrociare le braccia dietro la schiena, così che abbia un’ottima visibilità e possa cogliere tutti i particolari visivi, oltre che tattili, della mia dedizione al suo piacere. Stendo le sue gambe sul letto, in modo che siano perfettamente parallele e che spingano verso l’alto, i suoi morbidi gioielli di carne. Salgo sopra di lui, con il mio bacino all’altezza delle sue ginocchia, chinandomi in avanti. La mia sinistra si avviluppa attorno alla calda asta mentre la mia bocca bacia la sua radice, passando sulle ricche rotondità la mia lingua umida in fluide e lente pennellate vogliose. D. geme di piacere nel vederle sparire nella mia bocca, che le succhia avidamente e le friziona con la lingua dal basso verso l’alto, quasi volesse ingoiarle.
Potrei farlo per ore, succhiarle sino a sentirle liquefare nella mia gola assetata di seme, ma l’orchidea che sta in mezzo alle mie cosce pulsa senza darmi tregua, rigandole dei suoi umori biancastri.
Mi giro di spalle, ed accolgo con estatico piacere il fallo gonfio dentro di me. Lo sento farsi strada fra le pareti morbide e strette della mia pesca. Cavalco il mio brasiliano come fosse un purosangue da domare, mentre lui mugola di piacere nell’essere montato. Sento la sommità del suo membro irrompere dentro di me ancora e ancora, sento di essere prossima all’orgasmo e assolutamente non voglio raggiungerlo adesso, così mi stacco da lui e, senza dargli il tempo di proferire parola, adagio piano la mia prugna sulla sua bocca, mentre la mia si impossessa del suo sesso in un incastro perfetto. D. sembra voler mangiare il mio frutto della passione, mordendolo e rinfrescandone le insenature con la sua lingua esperta. Io tengo il suo membro saldamente alla base e lo spingo sino al fondo della mia gola con movimenti lenti e avvolgenti. D. ansima con me, ma stacca la sua bocca dal mio sesso per insinuare la lingua fra le mie natiche, lubrificando e massaggiando il vergine orifizio. Si aiuta con le mani, facendosi spazio e puntellando l’ingresso con i pollici per poter raggiungere più in profondità gli anfratti del mio corpo. Ben presto la voglia di essere posseduta è incontenibile. Con la destra mi colpisce quasi con cattiveria sulle natiche sudate, facendomi gemere forte, poi mi spinge sul letto e mi prende, da dietro, privandomi dell’ultima verginità. I primi colpi sembrano una pugnalata, io mi dimeno e cerco di liberarmi dalla sua presa ma lui è troppo forte. Mi tira a se, leccandomi l’orecchio e sussurrando sommessamente in portoghese, spingendo sempre più a fondo. Così come era venuto, il dolore passa, lasciando spazio ad un piacere nuovo, diverso, più intenso e selvaggio.
Ora è lui che mi possiede e mi monta, con colpi ben cadenzati, facendomi godere tante e tante volte, senza mai toglierlo fuori.
Quando, dopo quasi un ora di sesso esclusivamente anale e svariati miei orgasmi, anche lui decide di arrendersi all’orgasmo, gli chiedo un ultimo piacevole sforzo: è la mia bocca a dover concludere questo incredibile amplesso. D., stremato e sudato, sorride e annuisce. Io mi stendo e lo faccio inginocchiare sopra di me, così da accogliere in bocca il suo membro poderoso. Titillo piano il suo orifizio, succhio la sua asta con bramosia, ma lui vuole montare anche la mia bocca, così tiene ferma la mia testa con una mano, mentre con passione mi prende ancora una volta, inondandomi la gola di dolce e caldo seme.
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16 years ago
arya3stark30toro,
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Last visit: 16 years ago
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Il desiderio si impossessa di noi
è sera..abbiamo bevuto un caffè assieme...è scattata la miccia...siamo delle belle persone ..con classe educazione stile..mi invitate a casa vostra...io mi cambio nella stanza che mi avete indicato..mentre voi siete in salotto e mi aspettate...esco..cammino...ho le gambe lunghe...le calze velate..i tacchi a spillo....si vede che vi interesso ..ma titubate... per voi è la prima volta ( per me la seconda ! ).. beviamo qualcosa...io sulla poltrona..voi sul divano di fronte a me...siete incuriositi...forse eccitati...vi toccate con discrezione..con piacere...si vede che avete una bella intesa...allora prendo l'iniziativa...allargo le mie lunghe gambe...ma poco...solo per far intravedere qualcosa...ecco che Lei guarda Lui e fa un cenno d'intesa...ci alziamo ..ci avviciniamo...Lei mi è davanti alta bella vestita come una signora....mi tocca..sente la mia durezza...Lui mi accarezza dietro... le vostre mani mi scrutano mi cercano si addentrano..ci baciamo io e Lei poi Lei fa entrare anche la lingua di LUi ...ORmai le barriere sono cadute...sento la lingua di qualcuno sui miei capezzoli..impazzisco mentre sento scendere della calda saliva sul mio petto... mentre una mano mi guida fino al cazzo di Lui teso e me lo infilo tutto nella mia bocca...ci giriamo e Lei decide di cavalcarmi..sento che le sto entrando dentro..è caldo ed accogliente...fantastica oltre che bella...geme...dal piacere e scopiamo vorticosamente...Lui guarda e vede la mia bocca sempre disponibile... eccolo me lo infila in bocca mentre si bacia con Lei..siamo al massimo...tutti e tre incatenati al piacere reciproco...ci giriamo ora è lei sotto io sopra.,..lui dietro...non l'ho mai preso ...ma potrebbe essere la prima volta....
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16 years ago
female161,
39
Last visit: 3 years ago
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La coppia che sorpresa 2
Dopo vari incontri con marcello e marina abbiamo trovato un' intesa perfetta giocavamo tutti e tre senza aver piu timore, e a quel punto una sera giocando come al solito, abbiamo fatto una sorpresa a marina.
Io e marcello ci eravamo messi d'accordo prima al telefono per fargli una sorpresa, alche lei ando' in bagno e noi come accordi cominciammo a giocare , io ero seduto sul divano con i pantaloni alle caviglie e marcello era impegnato a spompinarmi , marina fu estasiata dalla scena e disse che eravamo due porci e che voleva godersi lo spettacolo.
Marcello si alzo e gli calai i pantaloni e comincia a succhiargli il cazzo , mentre lei era seduta di fianco a me, mentre marcello godeva gli disse di guardare nel suo giubbotto , si alzo e cerco nel giubbotto dove trovo il suo dildo , e insieme gli dicemmo si giocare da sola .
Si spoglio e comimcio ad usarlo pirma in bocca e poi lo infilo' tutto nella sia fighetta bagnata.
Intanto noi cambiavamo posizioni e ci succhiavamo a vicenda, pero ad un certo punto marina volva un cazzo vero , allora marcello la infilo subito facendola venire , mentre io ero infilai il cazzo a lei.
Una scena bellissima e fantastica lei godeva e succhiava in maniera eccezzionale, poi fu io a prenderla e anche li godette a piu non posso mentre marcello mi infilo' il suo cazzo in bocca .
Scopammo per una mezzoretta, cambiai posizione e mi misi seduto sul divano , marina mi sali sopra e comincio a cavalcarmi mentre mi baciava, marcello dietro giocava con le mie palle e la sua figa, ed a un certo punto sento il suo cazzo che cerca di entrare con il mio dopo un po di sforzi marina aveva due cazzi in figa e godeva come una porca.
Marcello dopo 5 minuti venne dentro mentre io continuavo a pomapare marina e stato molto bello anche perche era la mia prima volta di una doppia in figa.
A questo punto decidemmo di rilasarci un pochino, (io non ero ancora venuto anche perche ci metto almeno un oretta prima di venire) fumammo una sigaretta e ci scambiammo i complimenti .
Dopo un quarto d'ora io ricominciai con marina gli leccai la figa che si bagno subito e la infilai senza fatica , lei venne almeno altre due volte, marcello era seduto che ci guardava chiedendo se gli piaceva il mio cazzo e lei rspondeva di si che era bello duro.
A questo punto marcello chiese a marina che voleva provarlo anche lui, allora si mise a carponi sul divano, io presi dell olio per massaggi lo diedi a marina che comincio ad ungere il suo buchetto ed il mio cazzo , lo prese e lo avvicino al buchetto, marcello mi disse di far piano perche era vergine.
Comincia a spingere piano piano ed entro' per meta', anche perche gli faceva un po male, ma dopo una decina di minuti entro ' quasi tutto e comincia a scoparlo mentre marina mi caccio la lingua in bocca .
Era uno spettacolo fantastico, anche perche marcello disse a marina che lo avevo sverginato e che era belllo il mio cazzo nel suo culo.
Dopo un po lo tolsi , e marcello aveva voglia di scopare sua moglie, la scopo per dieci minuti come un forsennato e gli sborro' ancora dentro, io da gran porco mi infilai subito il preservativo e appena tolse il suo cazzo infilai il mio , beh marina era al massimo dell eccitazione che venen ancora e dopo una decina di minuti gli sborrai dentro anchio riempendo il preservativo.
Era stata una serata fantastica.
Piu avanti vi raccontero altri incontri con loro.
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16 years ago
serio1968vr,
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Last visit: 6 years ago
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Il bastone del comando!!
A pagina 14 mi metto a ridere tra i denti!!. Hai presente Mattley
( medaglia, medaglia..)?
Si, come lui. Humnf,Humnf..lo scrittore del libro che sto leggendo è un bel bastardo, un cinico col cuore di panna. Mi piacciono gli stronzi
che ricoprono di merda il cornetto al cioccolato.Dispettosi per sopravviversi, piccoli dei, padroni di burattini dei quali decidono il destino.
(... detta questa potrei anche andarmene affanculo)
Questo libro promette bene, sono le due di notte e mi dispiace lasciarlo li sul tavolo, col suo carico di tragedie comiche...ma domani si suda e ,forse, se riuscissi a spegnere il motore che mi romba in testa, potrei anche dormire! Alzo le chiappe dal divano e con passo lento e silenzioso vado...
Cesso!
..Piscio!..
..allargo le gambe e tengo Bastogne ( nome proprio di volatile) in mano e lo soppeso...apperò....mi piace il mio cazzo..bello, consistente, affidabile!
Alzo la mano sinistra e m'appoggio allo sciacquone...Miiii che posizione fantastica, peccato sprecarla per una pisciata.
Mi sento plastico, atletico . Un olimpionico pronto alla gara, gambe divaricate, leggermente flesse, sedere in dietro e petto in fuori...mi dovresti vedere, ci dovresti essere tu ed il tuo culo davanti ai miei occhi invece di questo stupido sanitario ingordo.
Gia alla lettera c il mio cazzo ha un sussulto ...ulo completa l'erezione. E'la mia ossessione il tuo culo,il tuo culo, il tuo culo.
Centro di gravità permanente, madre di tutte le porcate che mi vengono in mente. Guinzaglio delle mie voglie incompiute.
Sega!!
...tu seduta sulla tavoletta me lo succhi, affondi in gola Bastogne ...e poi Liegi-Bastogne-Liegi..avanti e dietro su e giu, e giuuuuuu...fino all'esofago.
Mentre smanetto mi distraggo un attimo e mando il cervello nel bosco della memoria in cerca di qualche latente immagine di te mentre mi "ciucci il cazzo".
Yuhuuu c'è nessuno quii??...peggio che cercare porcini a febbraio.
Cazzo saranno sei mesi che non ti sfioro.
Vorrei urlarti ..Bastaaa...m'hai rotto i coglioniii...mi stai sfinendo!!!. Oggi è la terza pippa che mi sparo, sono da ricovero in clinica psichiatricaaaaaaaaaaaaa!!!!
La perversione conosce molte strade, e tu conosci la perversione.
La tua strada perversa è quella di farmi impazzire di desiderio. Sai come fare, hai una precisione svizzera. I tempi, gli sguardi, le negazioni, tutto appuntito come freccette nel bersaglio...sempre centro! La seduzione per te è un arte naturale. Conosci la mia
voglia e sai come tenerla tesa . Dovresti tenere un corso..."come cacciare un uomo sott'acqua senza farlo affogare". Il fatto è che ormai sono cianotico!!
Sei peggio di Giucas Casella .."quando lo dirò ioo"!!..Ed io sono ipnotizzato dal tuo culo e tu, bastarda iperlordosica, ti ecciti contandomi il desiderio negli occhi.
Ma ho trovato una crepa nelle tue mura . Oggi t'ho detto che è passata Jenny ( in verità si chiama Gaetana) a farmi un saluto. La tua "amichetta", quella sventola dalle gambe lunghe come una Barbie, ed un culetto alto e stretto (.. ma che preferisco il tuo non te l'ho detto). Lo so che ti piace. Che ,anni addietro, ti ci sei pure sollazzata e
t'è piaciuto. Non pensavo fossi gelosa di lei (eh eheh)...e quando t'ho detto che me l'ha fatto venire duro al solo guardarla, m'hai mollato una sberla.
Cazzoo scherzavo!! " E le ho pure dedicato una sega!!" ..mento per completare l'opera.
"MMMhhhhh" ..hai replicato passando in un lampo dall'indignazione all'espressione più laida. "Fammi vedere come l'hai fatto".
Con coreografie degne dei Centocelle Nightmare m'accingo a propinarti lo spettacolo. Non batti ciglio...sei immobile come una serpe mentre ti faccio attendere l'estrazione del molosso!!
Gentile richiesta della platea " per favore mettiti di profilo", con un guaito da docile cagnolina.
Come sei cambiata! Spavaldamente arrogante fino ad un minuto prima
ed ora eccoti che mormori come una devota inginocchiata davanti alla statua del patrono!!
Bastogne fa il suo dovere, oltre le mie aspettative. Averti davanti scandendo le pulsazioni della tua eccitazione mi provoca un' erezione enorme e dolorosa.
"Siediti e guarda...Troia" ..la prima,a seguire una lunga sequela di frasi oscene che ti fanno storcere impercettibilmente la bocca di malcelato piacere.
"Lo Voglio" mentre ti passi la lingua sulle labbra e ti accarezzi intimamente ficcando l'esile manina sotto i jeans a vita bassa.
"NO"..
..mi stupisco nel risponderti
"..guarda e zitta" .
In un dialogo muto i piccoli movimenti del tuo viso, dei tuoi occhi, della tua bocca dirigono gli spostamenti della mia mano.
Sono un virtuoso del cazzo. L'atavica combinazione mano/pene mi sta donando poteri divini! Per qualche minuto sono il pifferaio magico,l'incantatore di serpenti, Vasco Rossi che manda in visibilio le folle!!
..La mia folla sei tu e sei in estasi, il solo ascoltare la tua eccitazione che rimbalza dalla mia come un eco infinita crea miraggi di parole nella mia mente.
Meriterebbero un posto nelle opere non scritte degne di assoluta memoria.
Ti avrò perché sto male se non ti sento mia, ti avrò perché non posso più aspettare! (Enrico Ruggeri)
Voglio il tuo culo tesoro....E quando dico che lo avrò..lo avrò!!
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
New place square 122
Alle spalle una relazione di dieci anni, la prima, l unica vera relazione della mia vita.
Gli ultimi due anni hanno visto il nostro amore agonizzare e spegnersi lentamente.
La chiusura del rapporto ha strappato qualcosa dentro entrambi,
così ho deciso di lasciare la città, il paese,
il continente, trasferendomi a Londra.
Finisco a vivere in un quartiere non esattamente raccomandabile,
fatto di palazzoni dalle finestre sempre illuminate e dai cortili
brulicanti di baby-spacciatori.
Nel mio appartamento vivevano altre 5 persone,
fra le quali un 27enne brasiliano cocainomane,
che girava per casa costantemente seminudo,
pavoneggiandosi come solo un maschio latino sa fare.
Frastornata dalla vita londinese, privata dallo stretto controllo sociale
sotto il quale ho vissuto tutta la mia vita, i miei freni inibitori si sono
magicamente dissolti in poco tempo.
La scintilla è scoccata immediatamente.
Passavo le mattine a girare la città in cerca di lavoro e,
quando tornavo a casa la sera, trovavo il mio coinquilino che
cucinava e mi invitava ad unirsi a lui.
Cibo speziato e fiumi di birra e rum&coke hanno rotto il ghiaccio.
Presto ci siamo ritrovati a condividere confidenze sulle relazioni passate,
sui sogni, i desideri, le voglie.
Più il tempo passava e più desideravo mordere la sua pelle mulatta,
le sue labbra carnose, affondare le unghie nella pelle della sua schiena,
bagnare il suo corpo con la mia saliva, con il caldo succo della mia passione.
E seppure anche lui morisse dalla voglia di riempire la mia
femminilità con la sua impareggiabile virilità,
inspiegabilmente lui non si abbandonava a me e mi lasciava andare
a letto da sola, a fare i conti con la mia ormai incontenibile voglia.
Dopo un mese di sguardi languidi e confessioni spinte,
stanca di dovermi accontentare ogni notte delle mie dita,
decido di gettare la spugna e mettermi l anima in pace:
lui non mi voleva scopare.
Una sera come tante torno a casa e lo trovo, come sempre,
ad attendermi al tavolo con pan di caso ed una stella ghiacciata.
Come al solito mezzo nudo, con quel suo maledetto sorriso stampato
sulla faccia ed uno sguardo malizioso..
Gli butto un ciao e tiro dritta in doccia - la testa mi scoppiava e
non ero disposta a farmi prendere ancora in giro - ma lui mi segue
e insiste nel volermi far assaggiare i suoi manicaretti..
la mia testa pulsava di dolore e,
pur di non sentirlo ciarlare decido di mangiare qualcosa,
farmi una birra e andare a dormire.
Torno di sotto e mi metto a sedere, spizzico qualcosa,
mi scolo la stella e gioco la carta del mio VERO mal di testa
per togliermi d impiccio. Lui mi prende in contropiede,
dice di conoscere un metodo naturale per far
passare il mal di testa, così poggia le sue dita sulle
mie tempie ed inizia a massaggiare.
Siamo vicinissimi...
decido di giocare il tutto per tutto e propongo di spostarci in camera.
Lui, sorprendentemente, accetta. Mi sdraio sul letto,
supina e lui, a cavalcioni su di me, inizia a massaggiare il collo,
la schiena..passa ai piedi, le caviglie...sento le sue mani salire verso
il ginocchio e ancora più su, tra le cosce. Massaggia con calore
le mie natiche, mentre i miei slip sono completamente inzuppati
degli umori del mio desiderio inespresso. Le sue mani spostano
il minuscolo triangolo di stoffa che copre la mia natura, scoprendo
le mie labbra ormai incandescenti. Mi afferra per i fianchi e,
con forza, mi solleva e mi prende da dietro. Finalmente sento la sua
carne riempirmi completamente. Si muove con decisione, spingendo
fino in fondo, per farmi assaporare ogni centimetro di virtù e va avanti così,
per ore,
ripagandomi della lunga attesa, con una calda doccia di seme brasiliano.
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16 years ago
arya3stark30toro,
31/31
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La coppia che sorpresa
Ciao a tutti coloro che leggeranno questo racconto capitatomi circa 9 mesi fa con coppia veronese.
Un venerdi pomeriggio ero in chat con l idea di cecare qualche coppia per la sera , visto che ero solo e non sapevo cosa fare contatto una coppia . Mi rispondono subito e cominciamo a chattare dopo una mezzoretta lui mi dice che e solo in quel momento e che la moglie e al lavoro ed arrivera verso le 19.00 e come al solito sono le donne che devono decidere.
Nel frattempo ci scambiamo contatto msn e cominciamo a chiaccherare poi mi chiede se voglio fagli vedere qualche foto di me , carico una foto e lui mi fa i complimenti, e nello stesso tempo carica prima una sua foto poi quella della moglie, ci lasciamo scambiandoci il cell. e con l intenzione di vederci se la moglie e d accordo per la sera verso le 22 al casello di verona nord.
Appena chiuso il contatto pensavo che fosse la solita bufala come se ne trovano a migliaia su internet ed invece verso le 20 mi arriva un sms ed erano loro che mi confermavano appuntamento.
Mi presentai all appuntamento come prefissato e arrivammo contemporaneamente al casello di verona, parcheggiammo e scewndemmo dalla macchina, lui un tipo carino 40 anni in forma, lei 39 una morettina molto carina , purtroppo nn riuscivo a vedere com era sotto poiche portava un cappotto .
ci siamo presentati e daccordo siamo andati da me a bere un caffe .
Abbiamo parlato per alemno mezz ora poi decidemmo di sederci sul divano con lòei in mezzo a noi, devo dire che aveva un gran bel fisico , lui comincia a passare la mano sulle cosce di lei , lei non dice niente e lui va giu piu pesantemente, e comincia a toccargli una tetta .
Io non resitsto e comincio a sfiorargli la cosacia.
Allora lui gli abbassa il vestito e gli tira fuori una tetta e comincia a mordere il capezzolo , io lo guardo e lui mi fa cenno di farlo anchio e subito eseguo e mi tuffo sull' altra tetta.
In pochi attimi siamo tutti e tre nudi , lei la chaimo marina comicia a prendere in mano il mio cazzo e dopo alcune smanacciate se lo prende in bocca un pompino favoloso mentre marcello gli lecca la figa , dopo cambiammo posizione ero io a leccare marina e marcello se lo faceva succhiare.
A questo punto eli voleva il cazzo infatti chiese a marcello di scoparla e lui non aspetto un attimo e la infilo subito io nel frattempo mi ero messo di fianco a lei con il mio cazzo all altezza della sua bocca e le con sapienza comincio a spompinarmi.
ci volle poco che marcello venne , infatti dopo dieci minuti gli aveva sborrato dentro , ripulita per benino chiese a marina se voleva il mio cazzo e lei sena neanche esitare mi prese per la mano e mi fece avvicinare alla sua figa , marcello mi passo un preservativo e infilato cominciai a scoparla ,
Era fantastico anche perche lui era di fianco a noi e continua a baciarla complimentandosi per quanto era bella mentre godeva ( infatti era fantastica) e che si eccitava motlo vederla in quello stato.
Sotto i mie colpi marina e venuta almeno tre volte nel giro di mezz ora , e volle fare una pausa.
Fumammo una sigaretta e ricominciammo io seduto sul divano e marcello in fianco, la sorpresa fu che marcello allungo la mano sul mio cazzo e comicio a segarlo mentre marina si abbasso per prenderlo in bocca.
La cosa mi eccito da morire non perche non sono bisex e che la cosa mi sorprese poiche non avevamo parlato dei gusti personali ,
Non mi tirai indietro di certo anche perche dopo qualche minuto avevo due bocche sul mio cazzo ed era fantastico sentirli leccare la mia asta (circa 18 cm) , marina si satcco e marcello continuava a succhiare il mio cazzo, feci mettere marina all altezza della mia faccia e comincia a leccarla facendola venire scese dal divano e prese un presevativo m lo infilo e comincio a cavalcarmi , marcello da gran porco si mise in piedi sul divano e avvicino il suo cazzo alle nostre facce , marina lo prese in bocca subito e dopo un po di leccate lo sfila e mi dice di leccarlo insieme a lei.
Era meraviglioso quel giochetto che stavamo facendo, ma lui ancora piu porco , si mise dietro a marina e mentre io la scopavo volle infilare anche il suo cazzo dentor la figa . devo dire una senzazioen strana , dopo pochi colpi marcello venne ancora , invece io dovetti faticare a venire ma poi sborrai dentro in figa di marina con il preservativo.
Adesso ci frequentiamo e siamo in ottima sintonia vi raccontero le altre avvenutre piu porche
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16 years ago
serio1968vr,
48
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Una sera davanti al caminetto
In punta dei piedi a tenermi in equilibrio, mentre l'uomo in calore mi cerca per soddisfare una desiderata scopata .... cerca di entrarmi da dietro...ma io quasi cado...si è piacevole ma devo cambiare posizione altrimnti i miei addominali poco esprti faticano a tenermi in piedi.
Troppo tempo è passato dall'ultima volta che ha sentito la voglia di scoparmi. Era accaduto (solo) la sera prima...e intanto io intenta a scrivere..lui cerca di solleticarmi ogni orifizio per cambiare poi con un ritmo frenetico su e giù dentro la regina... riesco a malapena a vedere la tastiera, anzi direi che la vedo doppia...
eh si il suo re è bello duro dentro sua maestà bagnata e avida di desiderio...ora lo schermo lo vedo da troppo vicino..direi che la mia testa ci rimbalza contro..il mandrillo vuole proprio esagerare..beh che dire mi fa godere, mi piace questa duplice attività..mi concentro su quanto sta avvenendo indirettamente...nel frattempo mi sisistemo ..la mia schiena poco abituata alla posizione è un pò indolenzita...anzi devo proprio tenermi con una mano e alla fine digito sui tasti come chi si avvicina al computer per la prima volta
Ecco che il mio culo si fa troppo invitante e proprio lì davanti ai suoi occhi, nonostante la flebile luce ...cerca così di soddisfare la sua voglia di partenza:ficcarmelo dietro senza seguire nessuna regola di buon senso..ma l'entrata a porte asciutte non è agevole...è meglio un ritorno alla regina, nel regno dei funghi...muovendosi nuovamente freneticamente.....
Ha bisogno di una mano...vuole a tutti i costi entrare dallìentrata posteriore..si dovrebbe abbassare..altrimenti non raggiunge il giusto angolo. Non son fissata con la geometria..ma in taluni casi conviene seguirne l principali regole.....stringe i denti...il buco è proprio stretto..non sono molte le volte che penetra lì dentro..lo conservato gelosamente solo per lui, solo lui ne ha avuto accesso..ma senza farne fare troppe scorpacciate..altrimeti si perde il gusto...l'accesso proibito...insomma non segue nessua regola..lui non segue mai regole, negli altri casi può andare bene, ma ora, proprio no....nel frattempo gocce del suo sudore cadono sul divano...sudore alimentato dai ciocchi di legno del camino...acqua che scorre come piccoli rii lungo le pendici di una montagna irta...
Si cambia posizione..ora è la volta di appoggiarsi allo schienale del divano e una sedia al di là che mi sostiene il computer continuo a scrivere....il buco è sempre stretto..con qualche goccia di saliva cerca di lubrificare per bene le pareti del re...forse ora sembra avercela fatta..non ancora del tutto ma a buon punto per poter trionfalmente dire di aver segnato un altro gol...
Stacco la spina..intrvengo in favore di una mirabile apertura..altrimenti rischio di trovarmi un pezzo di carne non mio..
e come previsto si sollevano le pareti e la scivolata è avviata...sempre pronti per un nuovo giro...per poter ricominciare...fino a quando l'accoglienza è delle migliori...tre miei orgasmi clitoridei mettono tutto in fibrillazione...fino al momento di massimo godimento e poter concentrare tutto il nettare dentro i bui meandri.
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16 years ago
cioccolatopiccante,
30/30
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Notte o alba
Non si sa sé è l’inizio del giorno nuovo o la fine di quello vecchio. Come sempre da quando siamo qui a Ibiza non abbiamo il confine tra le giornate e infatti abbiamo appena finito una serata-nottata fatta di allegria musica balli e tanto tanto amore sentimentale e fisico. Hai ancora in bocca e sul corpo l’odore e il sapore di me che sto guardando il tuo corpo vestito solo di sandali trasparenti con cui ami fare l’amore. Ti metti nuda sul piccolo balcone della nostra stanza, ormai qui essere nudi è un’abitudine, e ti appoggi alla balaustra guardando in basso sul bordo della piscina che ha ancora i resti della nottata tra i quali una coppia giovane distesa sui lettini lui con la camicia aperta bermuda e una birra in mano lei con un vestitino bianco che nasconde a malapena le sue parti più intime che si intravedono abbronzate come il resto del corpo. Quasi per ripicca o per falsa gelosia lei come ti vede infila stancamente una mano nei bermuda di lui che non pare essere particolarmente eccitato dall’idea. Tu li osservi come osservi ogni cosa ogni angolo che ti ricorda un bacio, una carezza, un orgasmo rubato. Mi piace guardarti da dietro hai linee perfette un culo fantastico che chiama sempre a te. Mi avvicino e comincio ad accarezzarti la schiena non immagino che tu abbia ancora voglia di me dopo tutto quello che abbiamo fatto. Me lo fai capire xchè allunghi indietro la mano a cercare il cazzo che non è certo duro ma che sai risvegliare prontamente e sapientemente. Non stacchi però gli occhi da quello che vedi, forse ti stimola, ricordando le nostre serate al priveè, sapere di essere desiderata e fonte di forte eccitazione. Lo capisco quando vedo il tuo sguardo fisso su quella coppia che però è ancora apparentemente stanca dalla serata. Lei cerca di risvegliare il sesso del suo uomo che, nonostante il corpo seminudo di lei, pare più attirato dalla birra. Ti accarezzo ancora la schiena e prima che la mia mano cominci per l’ennesima volta a esplorare la tua figa che avevo da poco lasciato secca e soddisfatta, allarghi le gambe segno tangibile che ancora mi vuoi. Ormai duro ti penetro piano e scopro che sei ancora bagnata come prima. Mi muovo piano dentro di te, la tua angolazione a 90° è resa perfetta dal fatto che invece di essere appoggiata agli avambracci sulla balaustra come prima, hai disteso le braccia facendo forza sul bordo della ringhiera stessa. Capisco dopo che il tuo intento non è essere perfetta nell’angolo. In realtà quando comincio a spingere + forte dentro di te ti opponi al mio movimento con le braccia tese, vuoi godere di ogni grammo di spinta e di ogni millimetro di cazzo che ti propongo. Ansimi sempre più forte e la coppia comincia a godere dello spettacolo, la ragazza impugna il cazzo del compagno continuando a guardarti mentre tu ne vuoi sempre di + e sempre + forte. Spingo all’impazzata le mie palle ormai svuotate sbattono contro di te che ti dimeni per ricevere ogni piacere che il movimento ti può dare. Ho quasi paura che tu possa cadere xchè mi chiedi di spingere sempre più forte, ogni volta il mio cazzo esce quasi interamente x scomparire interamente e violentemente dentro di te che ora vuoi che ti strizzi anche i capezzoli. Ti sto montando come non mai e la coppia lo capisce anche xchè mi vede comparire sul piccolo terrazzo e la ragazza impiega poco per far riversare sul suo volto la spruzzata di sperma che il compagno ha deciso di regalarle. Ormai siamo impazziti e come sempre le nostre urla all’unisono, incuranti dell’orario, squarciano contemporaneamente il silenzio dell’alba, testimoni di un ennesimo violento intenso e meraviglioso orgasmo che ti riempie di una inaspettata quantità di sperma calda. Rilasci le braccia stanche mentre i due ragazzi si baciano appassionatamente, guardi x terra e ti accorgi che due gocce del mio sperma sono malinconicamente cadute a terra che risaltano sul pavimento blu e che ti dispiace di aver perso. Ora ti giri, il tuo sguardo è tutto x me, caldo appassionato, mi stringi e io prendendoti in braccio di adagio sul letto dove spossata vuoi riposare piena del mio seme per iniziare un nuovo giorno più carica…………… o per continuare quello vecchio.
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16 years ago
carste,
50/50
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una giornata molto porca ...3a p.
rientriamo nel parkeggio della spiaggia, salutiamo Paolo che tenta un nuovo approccio per la serata (declinato da Luisa visto che non ci sono location in zona),restiamo solo noi tre =io luisa e S.che si fa? sono le 4 del pomeriggio rientriamo verso casa (1 ora di auto),anzi andiamo nel "covo" di S. per una doccia ed un pò di relaxLuisa divide equamente il viaggio in auto raccontandomi dettagli e sensazioni dellemajalate già fatte..... , aggiunge un dettaglio fetish relativo alla mattina nel primo gioco da sola con S.:ho fatto la pompiera...cioè ho tenuto la canna di S. mentre faceva la pipì.... (mi sono perso la scena)arriviamo nella garconniere di S., musica soft, frutta, qualcosa da bere, doccia....verso le 6 siamo distesi nel matrimoniale, Luisa in mezzo armeggia e rianima la situazione.....squilla il cell di Luisa, ciao Marco (altro single incrociato un paio di volte estate scorsa)banali convenevoli che vanno verso recenti esperienze e trovano Luisa a confidare di averfatto molto la majalina anche oggi..... Marco è in giro in moto non distante.....ok ti richiamo entro 10 min dice Luisa chiudendo la conversazione.-ci guarda e dice: ragazzi vorrei chiudere alla grande questa giornata MOLTO porca !!!recuperiamo Marco e facciamo un'altro gioco in 4....... Mi vesto a fatica lasciando Luisa e S.da soli.......vado a recuperare Marco che traffico....cosa starà combinando la majala, lo stomaco e l'adrenalina riprendono a darmi problemi.....che caldo, quando arriva Marco ??? Recuperato, ritorniamo verso il covo.-Entriamo e Luisa è vestita con un bell'abito annodato dietro la nuca si vede che non porta reggiseno, calze rete larga, sandalo con tacco a spillo e strass (penso ma ha viaggiato con il trolley o aveva previsto tutto ???) bibita, battute, convenevoli il gioco riprende il sopravvento....Marco chiede a Luisa di togliere il vestito.....noi 3 seduti su divano, lei in piedi sfrontata e sicura di sè, sfila l'abito che nascondeva solo un body nero di rete sottile ed a perizomaI ns sguardi compiaciuti vengono riflessi dalla malizia degli occhi di Luisa....In breve si ritrova nuovamente in un vortice di mani, lingue e cazzi....Riesco a scattare qualche altra foto prima che la digitale esaurisca la batteria (sic) I divani rossi ben si prestano alle pose più hard, pecorina uno dietro ed uno in bocca,lei seduta loro davanti in piedi con Luisa che passa velocemente la lingua sugli arnesi impazienti..... la situazione diventa sempre più calda, ora Luisa si impala su Marco seduto sul divano S. in piedi ha avvuto l'ennesima leccata....prende a sua volta il preservativo, alza le gambe di Luisa che risulta già avere Marco in figa, con una leggera pressione sul clitoride S. appoggia a sua volta il cazzo sulle grandi labbra di Luisa che sparisce e si muove congiuntamente a quello di Marco nello stesso ingresso scena mai fatta e mai vista Luisa ora guarda S.con sfrontatezza, gode e si definiscein maniera compiuta con parolacce......Marco da sotto continua a tenerle le gambe verso l'alto per agevolare i ritmi di S.Luisa viene nuovamente con abbondante squirting....si vedono le palle luccicanti ed unte....Luisa ora è in balia delle richieste dei 2.... chiedono una doppia davanti e dietro restando nella stessa posizione, appare del gel lubrificante (ma forse non serviva), Luisa si risiede sul cazzo di Marco, ma stavolta dietro, davanti è libero per S. che riprende il ritmo......S. sfila dalla vulva, toglie il preservativo e le schizza sulle labbra depilate una notevole quantità di crema, Luisa la spalma voluttuosamente guardando S.negli occhi mentre Marco continua dietro........ Luisa vorrebbe lavarsi o fare un time out ma io e Marco le consentiamo solo qualche scottex per pulirsi senza smettere di fare sex.....Luisa è al centro tra me e Marco senza chiedere ha capito che vogliamo sporcarla congiuntamente....cosa che accade tra singulti e frasi sconce.......ora Luisa può andare in doccia......Siamo tutti basiti dall'accaduto quando Luisa rientra dal bagno coperta da un'asciugamano,con aria indifferente si versa da bere e chiede:come è andata???Ceniamo da soli e rivediamo il film della giornata, lei in auto ripete nuovamente:eh sì è stata una giornata MOLTO porca possiamo riprendere a giocare a settembre....
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16 years ago
luisatony, 45/43
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...una giornata molto porca ...2a p
sono le 2 di un assolato pomeriggio di luglio,siamo nel parkeggio che porta ad una spiaggia,Luisa, io e 2 single.....spieghiamo a Paolo (che ci ha da poco raggiunti) chenon è possibile giocare in spiaggia (causa guardoni).....decidiamo per un caffè prima di tutto.- Luisa indossa un copricostume in tulle fiorato,solo slip sotto...entriamo nell'unico locale aperto, è un ristorante, ci informano che la cucina è chiusa, ma alla vista dell'effetto aria condizionata/penombra sul look di Luisa ci dicono che possiamo accedere al banco anche se di solito non servono consumazioni Bar.Luisa orgogliosa degli sguardi attirati su zoccoli a zeppa 10 cm e poco vestita si avvia vs il bagno (sembra passare il giro d'Italia tutti i presenti seguono il transito)Intanto sento i single che parlano di luoghi appartati....Prendiamo il caffè e lasciamo Luisa pagare (almeno aveva la borsa al seguito mentre noi siamo solo con calzoncini da spiaggia)....All'uscita piccolo conciliabolo che facciamo dove andiamo? Ritorna alla mente il campo di mais poco distante dove al mattino Luisa si era appartata con S....... ci avviamo solo con il mio SUVParkeggiamo in un rientro della stradina sterrata, prendiamo gli asciugamani e la digitale e ci avviamo in fila su un lato di un campo in direzione di un gruppo di alberi, già la scena mi fà salire la pressione...Luisa con solo slip e copricostume trasparente in un campo con 3 uomini....Arriviamo sotto le fronde c'è solo un piccolo spiazzo di erba schiacciata di recente tra il finire del campo e l'inizio dei filari di pannocchie, ci guardiamo intorno, la strada più vicina sarà a 200 mt, nessuno in vista, siamo distesi, Luisa è nuda che succhia avidamente il cazzo che le si presenta davanti mentre mani e bocche la coprono, la digitale sembra viva tra le mie mani....le posizioni che si sussegguono ancora adesso fanno mi fanno sudare ....in breve il secondo single (quello arrivato dopo) le chiede se può assaggiare il dietro mentre S. stà subendo l'ennesimo pompino......Paolo le allarga lentamente dietro mentre Luisa trasmette il gradimento via bocca sul cazzo di S......non ricordo chi dice:proviamo una doppia, Luisa si impala su S., mentre Paolo reinfila l'arnese nel secondo canalein piena luce (sono le 3 del pomeriggio) Luisa stà facendo una doppia all'aperto tra i germogli di mais e gli alberi ... Per fortuna (?) la scena dura poco, Paolo viene tra singulti e frasi sconce...S. fà restare Luisa in posizione e passa nel secondo canale tutto unto ed arrossato....io mi posiziono finalmente vs la sua bocca il mio cazzo entra nel forno e viene risucchiato velocemente come quello di S. in altro antro..... sento S. che viene.-Ora 2 single guardano Luisa che succhia me, scena strana.... velocemente mi alzo mentre lei continua a succhiare in ginocchio i miei fiotti le scendono velocemente sulla guancia e sul collo.... qualche minuto per riprenderci, tutti sudati, Luisa soddisfatta e raggiante....:come è andata ragazzi ????
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16 years ago
luisatony, 45/43
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La stanza capitolo 10
CAPITOLO X° IL VICINO………………Sentii un rumore a me familiare, che mi fece rientrare nella mia realtà, la stanza, era un fragore inconfondibile quello che squarciava quel silenzio assoluto, il cassettone che scorreva, aspettai che la stanza venne illuminata e incuriosita andai a vedere, rimasi piacevolmente sorpresa, dentro c’era un vassoio colmo di cibo, un primo un secondo, un contorno, e persino un dolce e della frutta, ed una caraffa di fresca acqua! Pochi istanti dopo si accese un monitor sulla parete, e la luce si spense, ma quella dello schermo mi bastava per mangiare, apparvero due immagini con sotto l’indicazione due e tre, capì che stavo per vedere i mie vicini di sventura. Mi spuntò prima lei era con le mani e la testa in una gogna, portava un cappuccio nero di lattice stretto intorno alla gola da una catenella provvista di lucchetto, aveva un foro in prossimità della bocca dove era inserito un tubo che gliela teneva aperta. Dall’audio aperto la sentivo boccheggiare, non poteva parlare e di tanto in tanto emetteva suoni gutturali più o meno intensi, le sue gambe erano bloccate in piedi, su di un palo con degli anelli di ferro che gli permettevano di scorrere, due al’altezza delle cosce, e due alle caviglie, le gambe erano molto aperte, e all’estremità del palo verticale che era posto sotto la sua figa c’era un cono arrotondato sulla punta infilzato nella sua vagina, che si allargava decisamente verso la base. Lei era in punta di piedi, e come si abbassava sui talloni per riposarsi, con il peso del suo corpo, premeva sopra il cono di legno che si conficcava nella sua fessura aprendogliela, procurandole dolore, il cono era bagnato in più punti, ciò faceva intendere che si era abbassata più volte e anche se non era eccitata, aveva lasciato i segni come una lumachina! La mia parte sado-maso mi fece apprezzare quella posizione ed ero curiosa di vedere anche quella del maschietto, s’illuminò anche l’immagine della stanza tre, la posizione era identica alla due, l’unica differenza stava nel fatto che lui non avesse un cono tra le gambe, ma una fettuccia di pelle gli cingeva la base del cazzo e all’altra estremità erano agganciati dei pesi che gli tiravano il cazzo verso il basso, e doveva stare in questa posizione, perché come si abbassava dalle punte dei piedi, per far toccare le piante e rilassarsi, delle piantine di cactus con piccole ma acuminate spine, poste sotto il suo cazzo dall’enorme cappella lo pungevano in zone del corpo molto sensibili!Mentre vedevo i due poveretti combattere con la resistenza del loro corpo, e con la sadica malvagità della “Voce”, continuavo a mangiare, curiosa di vedere come si comportavano i due compagni di sventura!Allora mi chiesi, perché ero in quella posizione agiata? Che cosa avrei dovuto, poi pagare? Mi accorsi che ogni supposizione che avrei fatto ed ogni risposta che mi fossi data sarebbe stata, com’era successo sino ad allora, annientata da quello che la mente dell’aguzzino pensava! Dovetti, guardando i due sullo schermo, dargli atto che la fantasia non gli mancava! Finì di mangiare vedendoli più volte rilasciare i loro muscoli e lanciare mugugni per il dolore, di più da quel tubo non potevano fare, lui aveva delle spinette conficcate sulle palle, il cazzo quasi viola dalla trazione, lei molto meno evidente, ma avevo visto il ceppo aprirgliela sino in profondità, doveva stare costantemente a culo alzato!Mi ricordai quando dovetti tenere io quella posizione per tanto tempo in una prova d’iniziazione datami da Elena, una fatica immane!Mi accorsi solo alla fine che, almeno i loro culi erano liberi, non avevano più plug-in inseriti, ma specialmente il maschio avevo visto che era arrivato ad una bella misura e immaginai che solo per toglierlo il dolore impensabile aveva dovuto subire, e poi il nostro, quello di noi femminucce è molto più elastico, sempre insegnamento della mi stress, e se ben allenato ed eccitato può contenere cose che vanno al di fuori della …normale immaginazione!Sentì un certo friccicorino nella topa ripensando alla mia iniziazione!Poi lo scorrevole che si apriva, mi ripiombò nell’attualità del momento, mi avvicinai carponi, preferivo camminare così per non forzare sulle dita dei piedi doloranti, e misi tutto quello che mi era stato dato dentro il cassettone dove era poggiata una catena provvista di un lucchetto aperto e assicurata al fondo!- Ora, la “Voce”, interrompendo quel lungo silenzio, andrai a fare una passeggiata e sarai la mia mano, dovrai come al solito, ubbidire cecamente, e se non lo farai ……ti scambierò con uno dei miei! -ora aggancia la catena all’anello che hai al collo, e chiudilo con il lucchetto, come avrai fatto, si aprirà un passaggio, dove raggiungerai a mio piacimento uno dei miei prigionieri, e comincerai a giocarci, mi devo divertire, mi raccomando devi stare in piedi, voglio che anche tu sia in disagio dal dolore dai piedi!Ubbidii come al solito, mi alzai presi in mano quella catena e lo agganciai all’anello al collo, era molto grossa e pesante, i piedi mi facevano già male costretti in quelli stivali, si aprì un passaggio tra la mia stanza e la vicina, un passo d’uomo 60X60, strisciai dall’altra parte, e vidi la scena che avevo guardato a pranzo dal monitor, era nella tre la stanza del maschietto!Mi ricordai subito della sua enorme cappella, quella da cui avevo tratto piacere, e da quanto lo avevo dovuto spampinare per fargliela alzare, e che mi ero anche presa, per colpa sua, in dildo più grosso!Mi chinai sotto di lui, e alzai i pesi che gli spingevano il cazzo verso il basso, mi eccitava la voglia di farglielo indurire ora! Lo presi in bocca, cominciai a ciucciare sino a che non lo sentii reagire, poi la cappella mi s’ingrosso in bocca sino a quasi esplodere, questa volta era stato veloce il porco, mi ritirai continuando a leccare per farlo rimanere dritto, poi lo lasciai, misi in tiro il suo cazzo, lasciando scivolare i pesi, ora la sua cappella, anche se rimaneva tirato su, inevitabilmente, strusciava sulle punte acuminate del cactus, e lui che si dimenava dal dolore non faceva altro che peggiorare la sua situazione, le spinette lo colpivano e rimanevano conficcate, il suo cazzo non si ammosciava, la cinghietta alla base gli chiudeva i vasi sanguini lasciandolo in una ….atroce erezione, mentre emetteva suoni incomprensibili dalla bocca ……intubata!- Brava, bella fantasia, io non avrei fatto di meglio! Con tono eccitato si congratulò la “Voce”!
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16 years ago
paprika1, 37
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La stanza capitolo 9
CAPITOLO IX° A PRANZO CON ELENA
Ripensai al pranzo con Elena, la prima volta, quando mi fu presentata da Giovanna, vestita con una tunica bianca sin ai piedi, infilati in semplici sandali di cuoi infradito, molto severa senza trucco. Era arrivata in quella stanza privata del ristorante accompagnata da una deliziosa asiatica, cerulea e con molto trucco in viso, vestiva come una perfetta geisha ed anche nei modi lo era, con il suo kimono bianco e le calzature con le quali solo un orientale riesce a camminare, Cin era il suo nome. Fu invitata a sedere alla mia destra, alla mia sinistra Giovanna, e di fronte Elena, la mi stress, la padrona, la guardavo, e pensavo al monile nel culo di Giovanna, e se anche Cin ne avesse uno, e se fossero in moto in quel momento, la cosa mi eccitava moltissimo. Mangiammo scambiando poche e formali parole, solo l’asiatica rimase sempre in silenzio, non aveva seno, anzi non si vedeva, sapevo che le geisha lo tengono fasciato e conoscendo Elena dai racconti fatti, mi immaginai di come l’avesse obbligata a stringere sino a sentirseli scoppiare, aveva dei piedini piccoli, non più del 34 e i capelli neri raccolti sopra la testa, tenuti da un grosso spillone colorato, le labbra erano sottili e ben disegnate! Elena mi aveva chiesto cosa fosse per me la Giovi, io risposi una amica, lei fissandomi negli occhi, mi rimbecco……una cara, carissima amica, accennando un sorriso impercettibile, parlando di Cin me la presentò come ….cameriera tutto fare, replicando di come fossero affettuose e ubbidienti le orientali, non sapevo dargli un età poteva avere dai sedici ai ventisei anni, Elena parlando mi disse poi che ne aveva venti e che era stata educata in un collegio Giapponese molto rigido, e che era arrivata a lei tramite un suo amico che era in ambasciata a Tokio!
Eravamo in una sala riservata del ristorante, lì Elena era solito portare gente ed era molto conosciuta, le lasciavano sempre la stessa stanza e gli stessi camerieri, molto presenti, erano sempre alle nostre spalle uno per ognuna di noi, non facendoci mancare mai nulla!
La cosa che languiva era il colloquiare, lei, la signora, incuteva un certo disagio, poi vedendo con quanta rapidità Giovanna ottemperava, senza che lei fiatasse ai suoi bisogni, capì che aveva acceso il vibratore più di una volta, le puliva la bocca, la faceva bere, intesi che il gioco era iniziato da sempre, e che se avessi voluto parteciparvi, non era con il parlare! Elena si sentiva molto padrona, e probabilmente lo era davvero!
Ci chiese se volessimo del dolce, io optai per del caffè, e lei replico, ti piace come lo prepara la mia Giovi? Capì che sapeva tutto di noi, ed allora ruppi quel severo imbarazzo replicando…sì, è vero Giovanna prepara un ottimo caffè, e non solo, si vede che ha ricevuto un’ottima educazione!
Elena del tutto serena mi rispose:…e a te farebbe piacere essere un po’….educata!
- perché no, risposi con il cuore in gola!
Allora senza far trasparire nulla dal suo sguardo battè le mani, ed i camerieri uscirono chiudendo dietro di se la porta.
-Ora carissima, e mentre si rivolgeva a me, si alzava facendo cadere il suo vestito in terra rimanendo completamente nuda, poggia le mani sul tavolo ed alzati in piedi, voglio vederti meglio da vicino!
Ubbidii, mi misi come lei desiderava, ora pensaci tu Cin, ordinò all’asiatica di togliermi gonna e mutandine se mai le avessi, lei preso un coltello dal tavolo si alzò, mi venne dietro la schiena e tagliando i mie indumenti li tolse, poi con le sue piccole e delicate mani, mi aprì il sedere, e li mostrò alla padrona, ero ancora tutta depilata a quei tempi, - belli, esclamò Elena, bei buchi, carnosi e voluttuosi, un bel culo tondo e sodo, sentì la sua mano fredda passare sopra il mio sesso, lentamente, sul mio buchino, poi mi diede un paio di sonore sculacciate, la guardai e vidi che si era eccitata, come una cagna ondeggiai il culo, lei ordinò a Cin di spogliarsi davanti a me!
Sfilò lo spillone facendo cadere i capelli nerissimi sino sotto le spalle, sbottonò una spallina del bellissimo kimono, e con una maestria solo orientale con l’ondulare del corpo lo fece scendere lentamente, i suoi seni, come avevo immaginato, erano angustamente fasciati, ero curiosa di vedere la sua figa, ma tra quei peletti chiari e radi mi apparve un cazzo, molto piccolo, sottile ma lungo, eretto, ma un cazzo! Rimasi sbalordita, non scese dalle sue scarpe e voltandosi mi fece vedere la catenella che le usciva dal culo! Si rimise dietro di me, e facendo pressione sulla mia schiena mi fece piegare in avanti, poi sentii il suo cazzo che con una botta secca mi penetrava nel buchino, non mi fece molto male, anche se entrò senza preamboli, ma lo sentì molto in fondo come mai mi fosse successo!
Intanto Giovanna su ordine della sua padrona si era denudata, e salita sul tavolo, tra piatti sporchi e bicchieri, mi era venuta con la fica verso la bocca, mentre quel lungo cazzo esplorava il mio ventre, con colpi decisi in rapida successione, inizia a leccare infilando la lingua dentro la fessura della Giovi, la udì ansare, e sentì sulla mia lingua il vibrare del suo monile nel culo, sempre più forte!
Elena ci guardava lasciando trasparire dal suo viso un’eccitazione, girava intorno al tavolo, e passando dietro Cin la sculacciò sonoramente, sentì aumentare il suo ritmo, la cagnetta, come la padrona adorava chiamare le sue servette, si eccitava ad essere percossa, intanto che girava e guardava toccava la sua piccola fessura, arrivata sul viso della Giovi, le strofino il culo sulla faccia. Vidi che la sua lingua penetrava nel buchetto della padrona, che si alzava lentamente per poi ricadere su quella linguetta dritta e in continuo movimento era bellissimo vedere Giovanna che leccava il culo di Elena mentre Cin mi prendeva con il suo cazzo nel mio topo, così ribattezzato il mio buchino dalla mistress!
La prima ad urlare fu Cin vomitandomi nelle viscere una quantità enorme di sborra, per le contrazioni ricevute morsi le grandi labbra di Giovanna, che godè a sua volta, spingendo la lingua a fondo nel culo della padrona, emettendo un urlo sordo tra le sue chiappe.
Elena si alzò e si andò a sedere su una poltroncina all’angolo della stanza del ristorante, alzò le gambe sopra i braccioli, poi schioccando le dita conquistò la nostra attenzione sia Cin sia Giovi andarono verso di lei con la catenella che le pendeva tra le natiche, i loro culetti tanto diversi ma così sensuali ondeggiavano facendo sbattere la catenelle tra le loro cosce! Cin aveva un culetto bianco, molto alto, mentre quello di Giovanna era molto più formoso e scuro, leggermente più basso! S’inginocchiarono ai suoi piedi e iniziarono a leccarli, ciucciandole gli alluci, e leccandole le piante, aveva dei piedi molto affusolati, con le dita molto lunghe, ben curati, privi di smalto, le sue cagnette facevano a gara a chi glieli leccasse di più, intanto lei afferrò una grossa candela dal tavolinetto al suo fianco e trafisse quella sua piccolissima fessurina bianca, la inserì dentro sino in fondo, mentre le servette le leccavano con avidità i piedi, sino a che con un spasmo violento ed emettendo per alcuni minuti un latrare come fosse una cagna in calore, venne, i suoi piedi si contrassero, e la candela uscì dalla sua figa, era una fessurina molto piccina, era conformata così, Giovanna me ne aveva parlato alcune volte, ma mai avrei potuto pensare che una donna alta avesse potuto avere una spacco della figa così piccolo, non superava i cinque sei centimetri, e molti cazzi hanno cappelle che li oltrepassano, sembrava come se ne avesse fatto chiudere un pezzo!
La stavo osservando mentre pensavo in silenzio, tutta quell’atmosfera mi aveva eccitato molto, lei si alzò in piedi guardandomi, e fatto cenno a Cin, che immediatamente la rivestì, mi chiese se mi fosse piaciuto.
-molto eccitante risposi.
-ti piacerebbe avere anche tu un monile d’argento nel culo? Sai me l’hanno chiesto in tante, ma solo poche hanno l’onore di portarlo.
-Si, risposi con entusiasmo!
-sai dovrai superare delle prove da me ideate, una iniziazione, e solo se sarai all’altezza, potrai avere il monile! Fammi sapere tramite Giovanna quando ti sentirai pronta!
Intanto anche Cin si era rivestita, e salutando si accomiatarono lasciandoci sole in quel posto, io con i vestiti tagliati, mentre Giovi mi osservava con occhi vogliosi!
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16 years ago
paprika1, 37
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La stanza capitolo 8
CAPITOLO VIII° IL SECONDO OSPITE
La luce si accese, ed io ero immersa in una piacevole estasi, da …sesso vissuto, la fica bagnata ed il culo dolorante come ormai da tempo, avevo una gran voglia di scopare, di giocare, una voglia che con quel coso nel culo avrei potuto soddisfare solo con quel sadico di Fulvio, ma lui purtroppo non era lì! Allora mi venne in mente il rumore che avevo sentito nel buio, e guardandomi intorno, mi accorsi che era stato tutto pulito, che non c’era più il buiolo puzzolente! A cosa dovevo questo? Che cosa avrei dovuto sacrificare?
Guardai intorno, e vidi nella parete opposta alla mia un cazzo che usciva da un foro, era moscio, di notevoli dimensioni, la luce si spense e si accese lo schermo al soffitto, vedevo nitidamente un uomo in piedi, nudo contro una parete, la mia e il suo cazzo era dalla mia parte! L’immagine mi faceva ora vedere il suo culo, anche lui aveva un dildo dentro! La “Voce” mi disse che voleva che glielo facessi alzare e che lo facessi venire a mio piacimento! Non era una cosa sconveniente, il cazzo a me non dispiaceva, e poi ero eccitatissima, lo presi delicatamente tra le mani e comincia a massaggiarlo, ne avevo dalla mia parte almeno venti centimetri, le struscia i capezzoli dritti sopra, e lo chiusi tra i mie seni, anche se gli bruciava il culo, pensai, dovrà reagire, mi ero già trovata in una situazione molto simile!
La tutina di lattice che indossavo mi lasciava libera di usare ogni mio pertugio, e mi teneva le tette alte, stringendole alla base, quel coso moscio non voleva sentirne, nell’immagine non vedevo il suo viso, ma il corpo sembrava di un giovane, sotto l’immagine del monitor c’era il numero tre. Lo strinsi fortemente tra le mie tette e inizia a muoverlo su e giù, nulla eppure mi ricordo di Fulvio in uno dei nostri incontri organizzati da Elena, se anche lo avesse nel culo, godeva mentre lo ciucciavo! Era un bel cazzo tornito, con le venature molto marcate, aveva un enorme cappella rosa ed era circonciso, lo muovevo tra le mie tette facendole roteare, ma niente, poi l’immagine nel monitor mi fece notare, in una immagine panoramica che il tizio, il numero tre, come da sotto monitor non fosse lì per sua scelta, dire volontà in quel posto era assurdo. Era legato con cinque cinghie alla parete, una gli cingeva la vita due gli tenevano i polsi e due le cosce, era in posizione inginocchiata! La !” Voce” mi disse che era privo di sensi, e che si era comportato male ed allora aveva dovuto inserirgli di forza il dildo cinque nel culo! Rimasi per un attimo sconvolta guardando dentro la scatola, il cinque cominciava ad essere un coso molto grosso, e non mi meraviglia se dal dolore avesse perso i sensi! Pensai che era stato un fesso, in questa situazione bisognava collaborare con l’aguzzino, non avevamo nessuna arma per contrastare! Capì anche che probabilmente non fosse da solo, per avergli potuto fare tutte quelle cose al mio…….vicino, ora avevo due stanze attaccate alla mia, ma opposte!
La “Voce” continuò, hai cinque minuti da adesso per farlo svegliare e farglielo rizzare, poi passi al dildo due e così via crescendo misura ogni cinque minuti sino a che non ubbidisci al mio comando! Capì molto velocemente che non avevo molto tempo da perdere, iniziai a leccarglielo, gli passavo la lingua sulla cappella lentamente, poi lo presi tutto in bocca succhiandolo e facendo ruotare la lingua sulla sua cappella, potevo vedere la sua faccia sul monitor, ed avevo anche il suo sonoro, lo sentì lamentarsi, ciucciai più forte, poi lo vidi scuotere la nuca, cercò di divincolare gli arti, ma come si sentì intrappolato inizio a gridare, non aveva capito che lì dentro ribellarsi era inutile, si agitava ed il mio ciucciare era completamente vano, provai ad accarezzarlo, nulla, il dolore nel culo gli dava alla testa!
Tempo scaduto, ed è ancora moscio, sentenziò la “Voce” passa subito al dildo due e continua!
Il secondo, non era molto più grosso del primo, ma dovevo fare una doppia azione rimuovere quello che avevo dentro ormai incollato alle pareti del mio intestino e con il dolore che avrebbe richiuso il perineo violentarlo nuovamente con una introduzione di un oggetto più grande!
Ripensai a Giovanna a come dolcemente quella mattina mi aveva rimosso il dildo di tutta una notte, e mi chinai, afferrai con una mano il terminale e lo misi in tensione, con l’altra infilavo le dita in bocca e bagnavo in tondo il perineo, mentre spingevo come per fare la cacca, lo sentì muoversi. Allora presi un bel respiro e spinsi mentre tiravo, un dolore lancinante, e lo sentì cadere, avevo il culo a pezzi, mi bruciava, mi faceva male, e volevo cagare! Non avevo tempo sapevo che se avessi perso tempo sicuramente qualcosa di peggiore avrei dovuto subire, presi il due dalla scatola, e lo guardai, lo leccai abbondantemente, ma poggiato sul buco incontrai un muro, provai a spingerlo, ma il buco non si apriva, solo forte dolore, e la pelle che indietreggiava al mio spingere!
Allora mi venne in mente di essere sempre molto bagnata nella fica, lo infilai senza fatica, poi lo poggiai in terra dalla parte del cerchio terminale, mi allargai le chiappe sentendo un gran dolore all’ano e sfruttando il mio peso m’impalai sul dildo, entrò con violenza, mi sentì spaccare, il dolore era pazzesco, avevo urlato, ma sentendolo con la mano ora era dentro! Iniziai subito a ciucciare quel cazzo, e con mio stupore, mentre pensavo che sarei morta per mettere il tre lo sentì che s’indurì subito, lo ciucciai ancora mentre o sentivo che parlottava, aveva goduto della vista della mia scena, sì, la “Voce” aveva dato a lui il sonoro e la mia immagine mentre m’impalavo, il gioco era semplice, l’aguzzino tirava fuori di noi il peggio, ed ognuno godeva dei giochi sadici che lui ci propinava, pensai anche alla due, se si stava toccando od era inorridita nel vedermi, sempre se il maniaco aveva dato visione anche a lei!
Mi staccai con la bocca, ora il cazzo era dritto, avevo assolto al comando, senti la voce che veniva dall’altra parte della stanza che chiedeva insistentemente……ancora!
La “Voce”, prima volta da quando mi trovavo lì, mi diede la scelta di farci quello che volevo. Lo carezzai ancora un po’, era una verga dritta, molto grosso la cappella da come l’avevo vista moscia era ancora più grossa, non resistetti, avevo tanta voglia, mi girai, e guidandolo con la mano lo infilai nella fica, stavo in posizione precaria, con il culo alzato e schiacciato contro la parete, mi mossi, era eccezionale sentirlo dentro!
All’improvviso la “Voce” con tono stranamente eccitato, mi chiese se volessi continuare, annui, allora devi riempire tutti i tuoi buchi altrimenti te lo sfilo!
Prendi quello in terra e infilalo in bocca subito e leccalo per bene, lo guardai e capii, era sporco della mia merda, e striato di sangue, mi ero sbagliata ancora una volta, non mi aveva dato libera scelta!
Eccitata da quel coso nella topa, era stata ribattezzata anche la mia da Elena, lo infilai in bocca e lo ciucciai, lui dopo pochi movimenti mi fece godere subito riversando nella mia figa una significativa quantità di calda sborra!
Lo senti uscire e mentre la luce si spegneva la “Voce” con tono molto sarcastico, mi disse ora hai di che sfamarti! Avevo appena raggiunto un orgasmo con un vero cazzo, ma la mia priorità era di mangiare, aspettai di sentir scendere quel caldo liquido denso, lo presi con le dita, sapevo che non mi avrebbe sfamato, ma era molto proteico, lo mangiai, il suo sapore era agrodolce, quantomeno molto migliore di quello del dildo!
Nell’oscurità m’impadronii la mia branda, ma come al solito riuscì solo a mettermi a pancia sotto, avevo il culo dolorante e la pancia che mi faceva molto male, sentivo fortemente lo stimolo di cagare, udivo la mia pancia borbottare, avevo mangiato solo una zuppa di fagioli che stavano facendo il loro effetto, capì che non fosse stato un caso darmi quell’alimentazione! Posi tutte e due le mani sotto la pancia per massaggiarla cercando di resistere a quel lo stimolo e ai dolori che mi causava, anche l’aver tolto e rimesso il dildo dal culo aveva peggiorato la situazione del mio intestino, irritandolo eccessivamente, ed ora si contraeva, non riuscivo più a tenere, e se avessi rilasciato i muscoli, il turacciolo che ostruiva il mio culo sarebbe saltato come il tappo di una bottiglia di spumante agitata!
Cercai a fatica il foro sulla parete che chiamava il mio torturatore, anche se con molta paura, ma essendo più grande ed impellente quella di cagarmi sotto, infilai il dito con forza trattenendo il fiato, non successe nulla!
Si accese la luce, allora dissi alla “Voce“ del mio problema, non ebbi risposta, si spostò il pavimento in un angolo, e mise in luce un griglia di scolo delle acque, mi misi con il culo sopra accucciata con le mani contro la parete e lasciai andare i muscoli del perineo, sforzai appena e il dildo si abbatté in terra seguito da una massa di acqua fetida e puzzolente che fuoriusciva dal mio culo, sporcandomi gli stivali. Dalla parete con mio grande stupore usciva dell’acqua pulita che portava via tutte le schifezze che stavo cagando. Ora non m’interessava se avessi dovuto infilare nel buco il dildo successivo, ero felice, avevo evacuato e c’era acqua pulita che scorreva sotto di me, prima che smettesse, la raccolsi con le mani e inizia con il pulirmi il culo, poi passai alla figa, poi la portai alla bocca, bevvi, mi chinai e bevvi ancora, mi lavai tutta, senza togliere il body e che fasciava il mio corpo né gli stivali che comprimevano le dita dei miei piedi! Non ci credevo, non potevo immaginare cosa avrei dovuto subire, ma non m’importava, feci dei bagnoli freschi al mio culo martoriato, sciacquai, tutte e due i dildo, riponendoli nel loro astuccio, poi all’improvviso, senza che nessuno fiatasse l’acqua smise di uscire e la luce si spense nuovamente, ero molto sorpresa di questa, per me strana situazione ma felice come non mai!
Mi distesi a pancia all’aria sulla branda avevo ancora dolore e bruciori al culo ma nulla rispetto a prima, ora il dolore più forte, ma decisamente sopportabile veniva dai mie alluci che dovevo tenere contratti per gli stivali di misura, appositamente, corta, pensai …….mi manca solo un bel pranzo, e sono in albergo!
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La stanza capitolo 7
CAPITOLO VII° LA MISTRESS
Mi balzò alla mente di quello con cui avevamo giocato in quattro, e che in seguito comprai anch’io, la prima volta ci avevo giocato con Giovanna una geisha e la sua mistress, che aveva voluto presentarmi, e che io conoscevo solo dai racconti, molto frizzanti della mia amica, ero molto incuriosita ed eccitata, una bella donna sulla cinquantina, Elena, la sua mentore, magrissima, alta, con capelli biondi cortissimi dai modi gentili e raffinati, vestita di solito in pantaloni e scarpe basse, c’eravamo conosciute a una cena a quattro lei con la sua ultima servetta Giovanna ed io, lei mi aveva raccontato, alla presenza della sua Giovi come piaceva chiamarla, di come l’avesse presa in casa sua all’età di sedici anni come domestica tuttofare alla pari, affidatagli dalla madre, una famiglia dell’ex unione sovietica, che lei manteneva dall’Italia, motivo per cui quella ragazzina l’era sempre rimasta attaccata, dal suo accento mai mi sarei aspettata che non fosse italiana, lo parlava correttamente, infatti, Elena le aveva fatto prendere un diploma di estetista e le aveva aperto lo studio, e intanto era stata la sua giovane amante per almeno otto anni, e per essere amanti di Elena bisognava essere molto particolari, non prediligeva un sesso a un altro, ma le piaceva essere estrema, poteva avere rapporti anali con un uomo mentre un attimo dopo indossata una cintura con strap-on e gli rendeva la pariglia, era lei che dirigeva, sempre il gioco, e decideva i ruoli!
Me ne accorsi dalla sua allieva, quando quel primo giorno era uscita dal bagno, indossava una cintola con un grosso cazzo attaccato in vita, e poiché io stavo giocarellando con il dildo anale, me lo spinse delicatamente nel culo, dopo averlo sapientemente incremato, dopo mi prese nella fica come se fosse un uomo, facendomi venire diverse volte!
Spossata, mi tolsi da sotto di lei dopo l’ennesima volta che ero venuta per riprendermi un attimo, e mentre ero sdraiata, lei mi mise il suo strap-on stringendomi la cinghia sui fianchi e assicurandolo sotto le cosce, io subivo soddisfatta, poi si calò con la bocca sopra e cominciò a succhiarlo come fosse un vero cazzo!
Mi piaceva vederla tra le mie gambe che ciucciava, le infilai le mani tra i capelli, e carezzandoli inizia a spingerla verso il basso e vedendo il cazzo che quasi spariva completamente nella sua bocca, mi eccitai, insistetti fino a toccarle la gola, sentii i suoi forzi di stomaco, e la mia eccitazione aumentò!
Lei si alzò, e strusciando con la fica sulla mia gamba sino all’inguine mi montò sopra a cavallo, e allargando le sue grandi labbra, s’infilò il cazzo nella figa, iniziò a muoversi lentamente, poi sempre più veloce, sentivo il dildo nel mio culo spingere, lei godeva, urlava mentre mi leccava i seni e la bocca, poi cadde sfinita su di un fianco, ci addormentammo abbracciate!
Nel frattempo mi ero svegliata, avevo sentito un rumore nella stanza, ma era troppo buio per cercare di vedere cosa fosse, ero dolorante nel culo, e fradicia nella figa! Quello strano rumore quel dolore intenso mi tenevano sveglia, non riuscivo a capire, e la luce non si accendeva, ora con quel coso che tappava il mio culo e mi dava continuamente sia spasimo sia stimolo a evacuare avevo perso completamente la cognizione del tempo! Se, infatti, prima, avevo l’impulso di andare in bagno tutte le mattine adesso era costante, e tutto si era sfalsato, il sonno indotto, dalla mancanza di luce, la stanchezza per la fame e le molte vessazioni subite, e ora anche i miei stimoli biologici!
Questo stimolo indotto lo avevo già provato!….La mattina dopo quando mi svegliai nel letto di Giovanna, lei era ancora abbracciata a me, ed io sentivo un forte impulso ad andare in bagno avevo ancora il dildo nel culo e il pisello artificiale alla cintola. Cominciai a toglierlo, slacciando le cinghiette ma Giovanna ebbe un sussulto e si svegliò, stirò le braccia in alto, e voltandomi verso di me mi sorrise dolcemente. Era domenica, ed io non avevo nessuna cerimonia, e lei non aveva appuntamenti, le dissi del mio fastidio al culetto, lei prontamente sorridendo mi fece girare, pose un cuscino sotto la mia pancia, prese qualcosa dal cassettone, e iniziò a inumidirmi con una cremina il perineo intorno allo stelo che era piantato nel mio buco. Lentamente lo ammorbidiva girando in tondo con il suo dito, mentre con l’altra mano tirava lentamente, pensai a come avessi fatto io a togliermi quello che ora avevo dentro, poi mi disse di prendere fiato e di spingere come se facessi la cacca, sentì solo un lieve strappo, che mi fece emettere un urletto, lei mi diede due pacche sul culo e sorrise, poi mi guardò mentre da solo, passato il restringimento del perineo scivolava fuori dal mio corpo! Corsi in bagno, e feci subito abbondante cacca, mi aveva stimolato parecchio lasciandomi un leggero bruciore, era un bagno molto carino, colorato, pieno di stampe appese, un grosso specchio con luci di lato come quello nei camerini delle attrici, era posto sopra il lavabo, incassato in un mobile a cassetti dello stesso stile. I sanitari erano bianchi e di stile antico squadrato con grossi rubinetti cromati, l’unica cosa moderna era una bellissima doccia idromassaggio ad angolo, come ebbi finito di fare la cacca, non resistetti a gettarmi sotto quello scroscio d’acqua della doccia, sentì lei che mi chiamava, il caffè era pronto, e l’accappatoio lo potevo trovare sotto il lavabo!
Uscii dal bagno indossando un bell’accappatoio di cotone, rigorosamente bianco, ero ancora bagnata, lei aveva messo dei grossi cuscini all’altezza della testa del letto, con la schiena poggiata, sorseggiando il caffè, mi fece cenno di raggiungerla, era nuda, mi tolsi l’accappatoio e mi sedetti vicino a lei, mi passo la tazzina, e iniziai ad assaporare quella calda bevanda, così gradita il mattino! Ci scambiammo i complimenti per quella splendida nottata, poi presa da una voglia di darmi qualcosa di suo, intimo, come si fa di solito dopo una notte d’amore, iniziò a raccontarmi……sai, io ormai non sto più con Elena, anche se ancora quando chiama non posso fare a meno di correre da lei, quando andai da lei a sedici anni, non conoscevo nulla del mondo e per i primi mesi, lei mi fece solo pulire, rifare i letti, e tutte quelle mansioni che si addicono a una colf, una sera, mi chiamò nel salotto, lei era in vestaglia, aveva cenato saranno state le undici, aveva i piedi nudi rannicchiati di lato al corpo, io ero in “divisa”, come lei pretendeva che stessi tutto il giorno, ero affascinata da una donna che sapeva sempre quello che voleva, parlava poco, ma quando lo faceva la gente, la stava sempre ad ascoltare, era padrona di almeno cinque lingue era sicuramente una donna interessante e di cultura, in casa sua c’erano sempre molti ospiti, ed io a tuttora non so che lavoro facesse, forse viveva di rendita!
La mia divisa consisteva in un grembiulino bianco con pattina nera, lei adorava questo colore, stretto in vita, con bottoni nella parte alta, capelli chiusi in una cuffietta, e zoccoli di pelle come quelli dei medici, d’inverno aggiungevo solo calze color carne, mai collant, li detestava, e quando c’era gente a cena dovevo mettere belle scarpe con un leggero tacco, molto sobrie, e le calze anche d’estate!
Quella sera la trovai molto meno formale del solito, io avevo cominciato ad andare a scuola, lo facevo una volta a settimana, mi ci aveva mandato lei, e cominciavo a esprimermi un po’ in italiano, e a capirlo quasi tutto, m’invitò a sedermi vicino a lei, poi prese dal tavolinetto a fianco del divano una scatolina che mi porse, chiedendomi di aprirla, ubbidii, dentro trovai un monile grosso come una noce, di argento, molto bello a forma di goccia d’acqua, con una catenina saldata all’estremità, lunga una ventina di centimetri, a filo singolo!
Mi disse con voce bonaria e calda …indossalo, io la ringrazia ossequiosa, feci per metterlo al collo, ma non c’erano ne’ chiusure, ne’ la catenina a filo unico riusciva a cingere il mio collo, lei sorrise molto discretamente, e mi disse, Giovanna non va ne’ al collo ne’ al polso e tantomeno alla caviglia! La guardai turbata, qualcosa mi sfuggiva, allora lei con molta grazia si alzo, e inginocchiata davanti a me, mi aprì le gambe, io non opposi resistenza, subivo il suo fascino seducente, e mi sarei fatta fare qualsiasi cosa! Mi sposto le mutandine, e me la passò sulla fessurina ancora vergine, mi piacque, il mio unico approccio con il sesso sino ad allora era stato il masturbarmi strusciandomi contro il cuscino o carezzando l’esterno, dopo quelle frizioni, in cui lo avevo sentito tra le labbra della mia fica, lo portò sotto il suo naso, e la vidi tirare su con forza come se dovesse inebriarsi dell’odore del mio sesso, poi dopo l’olfatto soddisfò un altro suo senso, il gusto, lo immerse nella sua bocca ciucciando come fosse una caramella, e tenendolo fuori per la catenina, guardandola sentivo la mia figa contrarsi come non mi era successo mai, poi lo riportò sotto la mia gonna e guardandomi negli occhi mentre poggiavo le mie mani sulle sue spalle, con una mossa decisa lo introdusse, senti un lieve dolore, le strinsi forte le spalle, lei continuò a guardarmi mentre si mordeva il labbro di sotto, poi con l’indice me lo spinse su sino nella pancia, ero scesa dagli zoccoli ed avevo le punte dei piedi in terra, ed involontariamente avevo aperto le gambe molto di più di quanto avesse fatto lei, mi ricompose le mutandine e alzatasi, mi prese per mano ed io la seguii, era bellissima, nella sua camicia da notte di seta bianca, con finissime bretelline, lunga sino alle caviglie, i suoi seni piccoli, i capelli molto corti, i suoi piedi nudi sul pavimento di marmo, ero estasiata da lei, nei mesi precedenti aveva preso la mia mente, ed ora stava prendendo il mio corpo!
Prese un piccolo apparecchietto da dentro la scatolina del monile, con quattro tastini neri, m’invitò a spingere il primo, sussultai, sentivo dentro la mia fica vibrare, era il ciondolo, era un vibratore, poi lo sentii che calava verso il basso, istintivamente misi una mano mi resi conto che era uscito e stava ora nelle mie mutandine, lo estrassi, aveva una strisciolina di rosso, era quello strappo che avevo sentito, aveva rotto la mia imene! Lo so che esce, mi sussurrò ora con voce sensuale ed eccitata, ma non è lì che lo devi tenere, l’ho fatto fare per l’altro buchino, ma prima avevo bisogno di saggiare quanto porcellina puoi essere per continuare a giocare con me! Ora sarai tu a farlo entrare ed io a guardare!
Non fiatai, eccitata m’inginocchiai sul divano a gambe aperte, abbassai le mutandine, alzai la gonna sopra la mia testa, mostrando il mio culo nudo e sodo, poi emulando quello che aveva fatto lei lo bagnai nella bocca, e per la prima volta assaggiai il sapore acre della vagina, poi lo portai sul buchino ancora ricco di peluria, e inizia a spingere, non riuscivo a superare quel muro, lei mi venne in aiuto, e con e sue lunghe ed affusolate dita, mi spalanco le natiche, insistendo con i pollici nei pressi del perineo, scivolò dentro, lo spinsi come aveva fatto lei in alto, e il perineo si richiuse, lasciando penzolare fuori solo la catenella, in quel momento lo sentii vibrare, Elena lo aveva acceso, e passò alla massima velocità, l’intensità delle vibrazioni era fortissima, lo sentivo dappertutto, nel culo, nella figa, che da quel giorno da lei battezzati filippa e filippo, venni comincia a muovere il culo e a gemere sempre più forte la mia testa mi partì e godetti da pazzi, mentre mi voltai ancora in preda alle vibrazioni vidi lei inginocchiata dietro di me con un enorme cazzo sintetico che le usciva dalla sua fica, che da quel giorno dovetti sempre chiamare principessa e il buchino principe, che stava urlando dal piacere, una fica rasata, e molto piccola, una fessurina bianca nel suo magro corpo!
Come si riprese spense il mio ovetto, e con tono di voce tornato, normale mi disse…per oggi basta, mi sei piaciuta, faremo molte cose insieme a filippo e filippa, da ora per chiamarti accenderò il vibratore, e più sarà urgente la cosa che ti dovrò chiedere, più forte saranno le vibrazioni, quando arriverai, lo spengerò lo toglierai solo per fare i tuoi bisogni, e basta! Uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle lasciandomi lì con il mio campanello nel corpo!
..a quel racconto mi eccitai nuovamente, e quando mi fece vedere il ciondolo che ormai riposava nel cassettone, capì che aveva peccato in difetto, era molto più grosso di come l’avessi immaginato, più che ad una noce somigliava ad un uovo, o al limite ad una pera piccolina, liscissimo, con la catenella chiesi del telecomando, e mi rispose che ovviamente lo teneva Elena, e che delle volte passando sotto con la macchina si fermava, e gli intimava di indossarlo, per poi giocarci, ero ora affascinata da Elena, quello che mi aveva raccontato Giovanna mi aveva fatto nascere una lussuriosa curiosità!
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16 years ago
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Giardino di notte con amica trav
Da quando ho cominciato a frequentare i siti erotici, una fantasia mi aveva sempre colpito e precisamente portare una mia amica, di notte in un giardino vicino a dove abito e farla sbattere davanti a me da un gruppo di uomini incontrati li per caso, ed invogliati dalla mia amica.
Tale mia fantasia erotica, la ritenevo solo tale e mai avrei creduto di poterla realizzare, certo, con qualche piccola variante… Ma andiamo con ordine…
In 2 anni circa di frequentazione di questi siti, ho incontrato meno donne da sbattere che dal panettiere sotto casa..inoltre erano anche delle rompiscatole e neanche farlo apposta incasinate mentalmente e…quel che piu mi dava fastidio anche finanziariamente…tanto valeva andare con le rispettabilissime libere professioniste…
Ho invece incontrato parecchi travestiti e con la maggior parte di loro ho avuto dei rapporti sessuali ed umani molto gratificanti…
Per cui, un giorno mi decido di chiedere alla mia amica trav, quella piu bella e porca che conosco, se vuole assecondarmi nella realizzazione di questa mia fantasia. Lei, che, anche se non è ne il suo nome ne il suo nick, chiamero nel prosieguo del racconto Lola, aderisce entusiasticamente alla mia proposta, e anche se io stesso non ero convinto fino in fondo, la sua adesione mi ha dato quella convinzione che mi mancava per andare avanti e realizzare la mia fantasia.
Vado a perlustrare il giardino di notte, non c’è nessuno, inoltre ci sono siepi alte dove si può fare il proprio comodo senza essere visti neanche da chi passa li vicino.
Il posto inoltre è molto caratteristico e di notte mette anche un certo timore..mi convinco sempre di più di realizzare la mia fantasia.Scarto subito la possibilità di andare all’avventura e costringere Lola ad adescare qualche uomo li presente..troppo pericoloso, inoltre ho immaginato la cosa con parecchie persone intorno a lei, coi loro cazzi turgidi e minacciosi pronti a scoppiare di sborra da un momento all’altro davanti alla sua bocca…no, devo trovare gente disposta e che venga in un ora molto tarda, quando cala l’oscurità e nel giardino non si vede quasi niente ed è vuoto. Inizio i contatti, molto difficili, bisogna scremare i curiosi, i grafomani, quelli che vogliono solo perdere tempo e non concretizzare ecc.. Finalmente saltano fuori non tutti quelli che avevo immaginato ma 3 sicuri, anche se molto curiosi, non tanto sulla mia amica, il che sarebbe logico, ma di sapere di che giardino parlo…qualcuno azzarda ipotesi e uno anche ci azzecca.. ma io non voglio rivelare subito il posto, solo mezz’ora prima che io e lola siamo pronti per venire. I 3 sono stati scelti tra quelli che più mi ispiravano, nella mia fantasia pensavo gente robusta, un po’ grezza e di bassa estrazione sociale, tipo camionisti, facchini, frequentatori di bar pseudo sportivi rionali.. ecc.
E’ giovedì, il giorno tanto atteso, Lola viene a casa mia e si prepara alla trasformazione. Gli amici sono avvisati e appena la mia troia è pronta mando un sms per avvisarli che arriviamo e dove devono aspettarci.
Lola inizia la trasformazione che la farà diventare una da far girare la testa ..comincia col trucco, poi comincia ad infilarsi calze a rete, giarrettiera di color nero, un vestito minuscolo in tessuto gommato lucido, profumo ed abbondante crema nel buchino, non si sa mai..Siamo pronti.
Adesso c’è la parte più difficile per me che abito in un condominio, uscire con lei vestita da donna, e non da donnina che va a fare la spesa, ma da una che va a prenderlo da tutte le parti…Scendiamo le scale, lei fa un casino bestiale con i tacchi a spillo, ma non incrociamo nessuno. Entriamo nella mia macchina e già mi sento più tranquillo. Gli amici sono gia avvisati e tra poco saranno sul posto, nell’oscurità ad aspettarci…Ci avviamo, con la macchina riusciamo a fermarci proprio vicinissimi al giardino nella parte alta, per cui solo qualche metro e siamo nell’oscurità più fitta..al sicuro.
Mi avvio con lei a braccetto per i vialetti, non si vede quasi niente, sembra quasi una sala cinematografica tanto è buio… solo che stavolta i protagonisti saremo noi…
Ecco scorgo un gruppetto davanti a noi..non possono che essere i nostri. Mi fermo, comincio ad abbracciare Lola come se fossimo 2 fidanzati che si scambiano effusioni…Il gruppo si avvicina, adesso sono intorno a noi..Lola si accuccia davanti a me, mi tira fuori il cazzo e comincia a prendermelo in bocca succhiando avidamente..il suo intento è eccitare i 3 e ci riesce alla perfezione, Adesso hanno tirato fuori i loro cazzi duri per l’eccitazione, si avvicinano a Lola e cominciano a toccarla, chi le alza il vestito chi gli si strofina addosso col cazzo..quando vedono le calze a rete e il reggicalze si eccitano ancora di più..uno la prende e gli avvicina la sua bocca sul suo membro turgido, lei lo asseconda e comincia a succhiarlo..gli altri stanno a guardarli pronti ad intervenire. Faccio un cenno a loro di darsi da fare e non se lo fanno ripetere..Adesso Lola è li, da sola con 3 cazzi tutti per lei che se li sta divorando.. io solo controllo che non ci siano problemi e mi assaporo la scena..degna da film porno. Lola succhia avidamente i 3 cazzoni, e mentre succhia uno mena gli altri 2 a turno…adesso di cazzi in bocca ne prende 2…poi addirittura tutti e 3 assieme….non resisto, mentre lei continua a leccare ed ingoiare chili di carne turgida, io glielo metto da dietro e comincio a sbatterla..uno alla volta i 3 riversano copiose quantità di sborra calda nella bocca e sul viso di Lola e dopo che loro hanno scaricato il loro liquido anch’io vengo dentro il culo di Lola che sta gemendo dal piacere.
Adesso, la prima parte è finita, i 3 la vorrebbero ancora, ma non mi va più di dividerla, li salutiamo e la riporto a casa mia ..la notte è ancora lunga…
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16 years ago
leonida1960,
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Serata frizzante
Abbiamo organizzato una cena all’aperto in una frizzante serata estiva. Lei indossa una camicetta ed una gonna con uno spacco laterale da urlo. Ogni volta che sposta le gambe lascia intravedere la sua coscia soda ed io mi perdo in divagazioni mentali. Lei lo sa e mi guarda sorridendo maliziosamente, tentando di sistemarsi come se volesse dimostrare un po’ di pudore. La verità è che tentando di apparire pudica e imbarazzata mi fa eccitare ancora di più. Conosco quello sguardo e la sua anima passionale. Adoro questa ragazza perché riesce a incarnare tutti i ruoli che una donna interpreta nella vita. L’ideale di brava moglie, di mamma gentile, ma che sa essere una vera troia a letto. Quella sera cenavamo a base di pesce al nostro ristorante preferito. Vicino al mare, rapido nel servire e gustoso nei piatti. Era una splendida cena tra fidanzatini, assaggiavamo l’un l’altro le nostre ordinazioni, ci imboccavamo e bevevamo un buon vino bianco che aiutava a sciogliere i nostri freni inibitori, già sicuramente allentati a giudicare dal gioco di sguardi che ci scambiavamo. Ad un certo punto lei si alza e si dirige verso il bagno. Mi accorgo di come tutti gli altri uomini in sala si voltino a guardarla ondeggiare e i commenti che ne seguono con risolini desiderosi. Qualcuno si accorge che li sto osservando ed io rispondo con un sorriso che fa’ loro capire che intuisco il loro desiderio, ma che quella sera me la sarei goduta solo io!
Lei torna dal bagno ed ha un’andatura differente, si guarda intorno circospetta, come se avesse commesso un furto e non volesse farsi beccare. Si siede lentamente al tavolo e mi parla con voce tremante ed eccitata. Tenta di dirmi cosa ha fatto, ma le viene da sorridere, si morde le labbra, beve un po’ di vino. Mi guarda lasciva e mi sussurra all’orecchio “amore… ho una sorpresa…” ed ammiccante guarda verso il basso “non ho niente sotto…”. In quel momento credo che il mio cuore abbia perso un colpo. L’eccitazione mi ha completamente conquistato e sono rimasto a guardarla con una faccia attonita e divertita allo stesso tempo. Ancora una volta era riuscita a sorprendermi. Quella ragazza era dotata di tanta sensualità quanto di bellezza ed intelligenza. Ho avuto bisogno di un altro po’ di vino per recuperare un’espressione meno da ebete di quella dipinta sul mio volto, che la faceva sorridere consapevole della sua sfacciataggine. A quel punto lei avrebbe desiderato andar via, ma era il mio momento di stuzzicarla e dominare la situazione che lei stessa aveva creato.
Così le ho chiesto di giocare un po’ con le gambe, allargandole e accavallandole. Ad ogni movimento lo spacco laterale, spostandosi, mi faceva sognare. “sono bagnata e gonfia per l’eccitazione…”. A quel punto non potevo più aspettare e ho chiesto il conto. Lei ha insistito per pagare la cena, dato che era il suo compleanno ed io l’ho lasciata fare, ma per concludere la serata ho chiesto una bottiglia di champagne.
Abbracciati siamo andati via ed io l’ho condotta sulla spiaggia antistante, lontana solo qualche centinaia di metri. Nel frattempo insinuavo la mia mano attraverso lo spacco per accarezzarle quel culo fantastico, che ha sempre alimentato in me forti fantasie erotiche.
Abbiamo trovato un lato della spiaggia in ombra, lontano dai fari della strada e steso i nostri asciugamani. Abbiamo stappato lo champagne e brindato. Poi abbiamo iniziato a baciarci avidamente, succhiando le nostre lingue e intrecciandole in una danza di cui conoscevamo perfettamente le movenze. Finalmente ho potuto saggiare l’entità della sua eccitazione, scostando la sua gonna e accarezzando la sua fica parzialmente depilata. Adoro quando d’inverno cura il suo tappetino lasciandolo più fitto, perché trattiene il suo inebriante aroma; ma d’estate è piacevole anche sentirla glabra o con i peli che le coronano le labbra, per poterle procurare piacevoli sensazioni con i miei baci.
Lei adora quando la lecco ed effettivamente so di essere molto bravo in questo, grazie anche alla mia illimitata fantasia che la mia donna mi ispira. Continuiamo a baciarci voluttuosamente mentre continuo a stimolarla con dolci carezze. Lei mi sfila la maglietta e attacca a succhiare e leccare i miei capezzoli, facendo gonfiare totalmente il mio pacco che ormai spinge con forza contro la patta dei pantaloni. Anche io inizio a spogliarla, aprendole la camicetta e baciandole il collo, le spalle e tirando fuori il suo seno dalla coppa del reggiseno, iniziando a leccare i suoi capezzoli già turgidi d’eccitazione. Ad ogni leccata lei soffiavo poi sopra dolcemente, trasmettendole dei brividi.
A quel punto anche lei ha liberato il mio cazzo ed ha iniziato ad accarezzarlo dalla base alla punta, saggiando la consistenza delle mie palle e poi chinando il capo per accogliere dapprima solo la cappella, assaporando i primi umori emessi dal mio buchino e scambiando poi un altro bacio con me, per passarmi il mio sapore sulle labbra. Dopodiché ha iniziato a leccare tutto il mio cazzo, facendolo sparire completamente nella sua bocca. Che abilità fantastica! Devo dire che entrambi possiamo ritenerci maestri nel sesso orale perché anche lei, sin dalla prima volta, non ha mai lesinato ad ingoiare fino all’ultima goccia del mio nettare. Fortunatamente mi ha confessato di avere un buon sapore, una ragione in più per non sottrarre a me quell’immenso piacere.
A questo punto però, ormai nudi, la faccio distendere e lei già spalanca le sue cosce, consapevole del bramato servizio che sto per donarle. Ma non immagina che questa notte la sua sarà per me una coppa speciale… parto dai seni e mi traccio la via lungo il suo caldo ventre, fino a mordicchiarle e succhiare l’interno coscia. Poi le bacio il monte e le do una lenta leccata intorno al perimetro delle labbra. Tutta l’estensione della mia lingua ora, come una lenta carezza, lambisce la sua fica dal basso verso l’alto. Lei socchiude gli occhi ed emette un mugolio piacevole. Sapientemente le lecco con delle lente pennellate la zona del clitoride, alternando la pressione della lingua e succhiandolo.
Appena la sento ben lubrificata introduco un dito e la stimolo completamente, ma senza portarla subito all’orgasmo. Ho un’idea nuova per lei. Prendo la bottiglia di champagne e ne bevo un bel sorso. Trattenendolo in bocca mi avvicino al suo sesso e rilascio gradualmente il liquido fresco e frizzante. Dal gemito che improvvisamente vien fuori dalla sua bocca intuisco che la cosa deve piacerle un sacco. Cosi vado avanti con questa combinazione di fattori, provocandole un orgasmo che le fa scuotere il ventre, il seno e le gambe ed inarcare la schiena. Quanto mi eccita guardarla mentre la faccio godere ed assaporare i suoi umori, per poi baciarla avidamente. “che hai fatto? Che incantesimo hai fatto? Mamma mia quanto mi fai godere.. diventi sempre più bravo…”
Mi bacia, ci abbracciamo “vieni, ti voglio..” ed io non attendevo altro. Mi piace prenderla cosi bagnata, con le gambe spalancate per affondare i miei colpi… ed è cosi che le piace godere.. sentirsi scopata, con forza e passione.. “ si amore, vai.. tutto, dammelo tutto…” i miei colpi accelerano il ritmo “si amore, cosi… scopami, si, cosi… si…” la sento venire una volta, poi un’altra.. cerca di limitare le sue esternazioni mordendo le dita, baciandomi.. le sue contrazioni mi stimolano e mi fanno impazzire. Abbiamo un ultimo orgasmo insieme, prima che io esploda il mio piacere sulla sua pancia… la guardo ed è fantastica.. ha gli occhi lucidi, la mano ancora sulla bocca ed i capelli scompigliati. Le dico “sei bellissima, ti amo” “ti amo anch’io tesoro, è stato bellissimo”.
A questo punto le propongo di ripulirci con un bel bagno nudi in mare.
Istintivamente vorrebbe ritrarsi, ma le basta guardare il mio sorriso per decidere di andare.
È una sensazione stupenda, l’acqua è fantastica e la sensazione di benessere e di libertà è totale.
Riprendiamo a baciarci in acqua, ci teniamo abbracciati… poi torniamo sulla sabbia per asciugarci… la abbraccio e le tampono la pelle, baciando ogni parte appena asciugata.
A questo punto lei si inginocchia davanti a me e dapprima tampona la zona del mio pube, poi mi dice “ora lo asciugo per bene”. Non termina la frase che inizia a farmi un pompino fantastico.
Mi succhiava il cazzo lentamente, poi scivolava con la lingua sotto le palle, strofinando tutta la mia asta sul suo viso. Le piace avere il mio odore addosso. Mi teneva il cazzo stretto in mano, segandomi e nel frattempo la sua lingua saettava tra le palle ed il mio ano. Che fantastica sensazione! Il suo tocco è delizioso, starei ore ed ore a farmi fare tutto quello che le passa per la testa. Dopo aver lubrificato per bene il mio ano vi introduce gentilmente un dito, mentre con l’altra mano mi accarezza le palle e con la bocca ingoia il mio cazzo. Va avanti così ed io tocco il cielo con un dito, ma in pieno all’eccitazione non desidero altro che montarla, e so che lei anche lei lo vuole.
Mi abbasso e la giro di schiena, è la sua posizione preferita. Il mio cazzo viene inghiottito facilmente dalla sua fica bagnatissima ed inizio subito a stantuffarla con potenza. Le afferro le tette e le pizzico i capezzoli, penetrandola a fondo. Poi le schiaffeggio le natiche, le divarico e le stuzzico l’ano. Le afferro i capelli e poi la tengo salda per i fianchi per le ultime poderose spinte.
Il suo movimenti interni, che sapientemente riesce a dominare, mi provocano un piacere incredibile. Sento che mi stringe, che si muove per saggiare la consistenza del mio cazzo su ogni sua parete. Io agevolo i suoi movimenti e lo spingo bene dentro, fino in fondo. La sento godere con veemenza, ad ogni mia variazione seguono mugolii e gridolini di piacere, fino a giungere alla gioiosa fine di quella splendida cavalcata.
Sinuosa, lei si volta e si avvicina al mio cazzo, dischiude le labbra e lo ripulisce per bene della sborra presente ancora su tutta la cappella, gustandolo come un gelato.
Ci siamo baciati ancora e poi, abbracciati, abbiamo apprezzato la calma con la quale le onde accarezzavano la battigia. “buon compleanno amore”.
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16 years ago
admin, 75
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Perche\\\' un trans ?
Sto vivendo un momento particolare della mia vita : tutto e' messo in discussione , famiglia , lavoro , affetti e persino quello che io ho sempre reputato essere il mio sesso , maschile . A me non piacciono gli uomini ed infatti quando faccio sogni erotici oppure fantastico su un possibile rapporto omosessule , il mio lui ha il viso femminile , pelle liscia , voce flebile . Una specie di eunuco ma con un bell'uccello tra le gambe . In passato ho avuto diversi rapporti sessuali con trans e devo dire che in alcuni di loro ho trovato una femminilita e una dolcezza che mai ho trovato in una donna . Forse loro sanno meglio quello di cui noi uomini abbiamo bisogno avendo passato anche loro da ragazzi quello che abbiamo passato noi , loro sanno quello che a noi piace davvero.
vorrei raccontare che bella serata ho passsato mesi fa con un trans nella sua casa di Rapallo . Il trans era anche amante del sadomaso e' anche quello non guasta poiche' qualche esperienza sadomaso l'ho avuta e strano a dirsi in versione Master . A dire il vero la sua passione era il feticismo dei piedi anche se il suo vestiario e il fatto che si sia fatta sottomettere al mio volere avrebbero fatto intendere che se la ns conoscenza fosse andata avanti saremmo andati oltre . purtroppo dopo pochi giorni e' sparita dlla liguria e non sono piu' riuscito a rintracciarla . L'ho conosciuta per caso , o meglio l'ho trovata su piccoletrasgressioni con tanto di foto e numero di telefonino . Erano giorni che avevo voglia di fare sesso , ma del buon sesso e non una botta e via . Pensavo di trovare il solito trans frettoloso e magari pure un po freddino ed invece la sorpresa e' stata grande . Gia' entrando nella sua camera , luce soffusa e colori pastello , profumi gradevoli , mi sono ritrovato in un bell'ambiente rilassato ed il modo di accogliermi e' stato davvero gentile . abbiamo parlato un poco e mi ha messo perfettamente a mio agio . Dopo essermi spogliato siamo rimasti ancora un po sdraiati sul letto a parlare dei ns gusti a proposito del sesso , della ns vita sessuale ed altro . Certo gli ho dovuto chiedere al'inizio quanto voleva e questo e' poco romantico , ma gia' dopo poco mi ero dimenticato dell'incidente di percorso e mi sono concentrato su di lei , sulla sua femminilita' e tenerezza . Lei ha iniziato a prendere i piedi e ad annusarli , a leccarmi e altrettanto ho fatto io con lei , ci siamo toccati con calma , abbiamo fatto diventare duri i ns sessi e piano piano titillato le palle , leccato il culo e succhiato con un bel 69 il cazzo . Lei poi si e' sdraiata vicino a me e io l'ho accarezzata e leccata , altrettanto lei ha fatto con me . Gli ho chiesto se volesse farmi per un po da poggiapiedi e dopo avermi di nuovo leccato e odorato i piedi si e' messa a mo di tavolino giu' dal letto ed io mi sono comodamente appoggiato alla sua schiena , strisciandogli piano piano il piede sul culo , sulle palle e mentre lo facevo gli parlavo .Lei mugolava ed i nostri cazzi erano sempre duri . Non ho resistito per molto ed ho iniziato ad incularla , piano , senza fretta , dentro e fuori , guardando il suo culo che si apriva e si chiudeva , allargandogli con le mani le chiappe per vedere meglio dentro a quella sua voragine . Abbiamo poi cambiato ed e' stato il suo turno di inculare me . Non aveva un gran cazzo ma era ben duro , e a me piaceva sculettare mentre lei lo faceva entrare per benino . Siamo andati avanti cosi' per almeno una mezz'ora , un po io a inculare lei e un po lei a inculare me per poi finire con una bellissima sborrata insieme tenendoci i cazzi vicini e stretti tra le mani . Finito questo , siamo di nuovo rimasto a parlare qualche minuto e poi via in bagno a lavarci e a fare pipi' insieme nella vasca da bagno , tenendo uno in mano il cazzo dell'altro e schizzandoci sui piedi nudi . Il calore delle pipi' addosso era piacevole e il sentirlo scorrere dal cazzo dell'altra persona eccitante . Dopo una bella doccia siamo finiti di nuovo a letto insieme e ci siamo addormentati salvo poi svegliarci di soprassalto al suono del suo telefonino . Un altro cliente che chiedeva compagnia . Sono stai i 100 euro piu' ben spesi della mia vita . Peccato che non sia piu' riuscito a contattarla .
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16 years ago
admin, 75
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Gang bang al buio
Era luglio 2007 o agosto, non ricordo bene. Un tizio di udine aveva messo un annuncio qui su desiderya e diceva che era un periodo che si scopava una biondina, e che gli sarebbe piaciuto dividersela con qualcun altro. Allora l'ho contattato. Lui mi ha dato appuntamento in Piazza San Giacomo dicendomi che dovevo presentarmi come un suo vecchio amico perchè la ragazza non sapeva ancora niente.
Non sapevo se questa tipa eraveramente fighetta come diceva lui per cui mi sono portato dietro un paio di amici.
Verso le 21:30 vediamo arrivare una coppia che si siede ai tavolini lì in piazza. Lei vestiva una magliettina bianca che le metteva ben in mostra due belle tettine, e una gonna jeans molto corta. Il tipo mi aveva detto che le avrebbe chiesto di vestirsi in quel modo, per cui è stato anche piuttosto facile riconoscerli.
Lei era veramente molto fighetta, bionda, capelli mossi, occhi chiari, giovane, sui 21-22 anni, e il tipo mi aveva detto che qualche volta, quando metteva quella minigonna non portava le mutandine. Non vi dico lo spasso per i miei amici a scrutarla in mezzo alle gambe per cercare di vederle la fichetta!
Guardai i miei amici, ed era chiaro che se la volevano scopare anche loro, così decidemmo di andare al tavolo del mio "amico". Lui ci salutò e ci presentò come fossimo suoi amici da anni. Io pensavo solo che volevo farlo cornuto scopandomi la biondina.
Come da accordi presi, lui le disse che doveva andare in bagno un attimo, e ci lasciò campo libero. Noi ci sedemmo e cominciammo a conoscere la tipa: si chiamava Elena, aveva 21 anni e studiava medicina. Mentre uno le parlava gli altri la spogliavano con gli occhi. Si vedeva che era in imbarazzo, il suo moroso non tornava e lei non ci poteva scaricare per educazione. Io mentre il mio amico le parlava, mi ero messo la mano in tasca e avevo cominciato ad accarezzarmi l'uccello. Ora che la vedevo da vicino la ritenevo ancora più figa, con quell'aria da santarellina.
Poi il tipo tornò, gli feci capire che la biondina era di nostro gradimento e ci lasciammo come da accordi per trovarci al campo sportivo di lumignacco verso mezzanotte. Ci congedammo e li lasciammo al bar.
Elena ancora non sapeva nulla...
Verso mezzanotte andammo al campo sportivo. Spegnemmo i fari della macchina e ci avvicinammo alla loro. Il tipo si stava facendo assaggiare il cazzo da Elena: era molto eccitata.
La lasciammo gustare per un po', poi bussammo ai finestrini. Lei si prese un bello spavento, si vedeva che era terrorizzata. Lui aprì la portiera e ci invitò a salire a bordo.
Era palese che l'aveva fatta bevucchiare un po', ma era solo un po' brilla, non ubriaca. Era restia a cominciare a giocare con noi. Da quello che mi aveva detto il tipo, lei era vergine fino a pochi mesi prima, e fino a quelgiorno aveva scopato solo con lui. Aveva anche il culetto vergine!
A quel punto mettemmo in bella mostra i nostri cazzi, e vistasi circondata da uccelli sembrava in panico. Poi lui le disse che si sarebbe divertita, che eravamo amici e che le sarebbe piaciuto tanto. Noi intanto continuavamo ad agitare i nostri uccelli a un metro da lei.
Un mio amico cominciò a metterle le mani sulla maglietta per sentirle le tette. Disse che secondo lui erano belle e che gliele voleva leccare. L'altro mio amico le si accostò da dietro mettendo la mano sotto la gonna e disse che era tutta bagnata. Forse si era eccitata prima, forse era la vista dei nostri cazzi, non lo so , ma non ce ne fregava nulla. Cominciammo a palparla tutti e tre, il suo tipo si era messo in disparte a menarsi il cazzo.
Elena cominciò a lasciarci fare. Cominciava a piacerle avere sei mani addosso. Le strusciavamo il pisello addosso, le alzammo la gonna; le toccavamo la fica e poi io cominciai a leccargliela. Nel giro di pochi minuti si ritrovò con il pisello di Yuri in bocca e con il mio vicino alla fica. Non riuscii a resistere e le infilai la cappella. Poi cominciai a scoparmela come si deve. Intanto l'altro mio amico, Marcello, stava in disparte a menarsi l'uccello godendosi la scena.
Io stavo sotto, lei sopra, godeva come una porca. Yuri le venne in bocca opopochi minuti e si tirò in disparte. Mi venne in mente che aveva ancora il culetto vergine e che era distratta da come lo stava prendendo con gusto. Guardai Marcello gli feci ceno di avvicinarsi piano. Cominciai a massaggiarle il culetto e a bagnarglielo con i suoi umori. Marcello, ha indiscutibilmente un grande uccello, lungo e molto grosso: gli feci cenno di avvicinare la sua cappella al buchetto della biondina. Lui non si lasciò pregare. Appoggiò la cappella, lei non si accorse di nulla e lui glielo spinse dentro.
Lei urlò tantissimo, le avrà rotto il culo ho pensato. La cosa mi eccitò a tal punto che le venni dentro di brutto. Marcello non durò molto di più e le riempì il culetto. Solo una volta estratto il cazzo dalla sua fica, mi resi conto di essermi dimenticato di indossare il goldone. Anche Marcello non ci aveva pensato.
Il tipo, intanto era talmente eccitato che era andato a finire di masturbarsi fuori dalla macchina.
Una volta resici conto della situazione, capìì che potevo anche averla messa incinta. Onde evitare rogne era meglio andarsene. Ringraziammo per la piacevole serata e ce ne andammo.
Mi girai a guardarla per l'ultima volta e la vidi soddisfatta.
Chissà se aveva capito... Chissà come è andata a finire...
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16 years ago
danilosep,
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La vicina di ombrellone
Come ogni anno x solo 10giorni ritorniamo allo stesso stabilimento, stesso ombrellone, stesse persone, questo ho pensato prima di partire x le meritate ferie estive del mese di agosto.Arrivato in spiaggia iniziamo con i saluti di rito con le persone che le vedi solo il mese di agosto e poi basta.Ci siamo riusciti siamo arrivati al Ns. ombrellone (finalmente) e ci prepariamo il lettino in direzione del sole. Un nuovo libro da leggere (che nn si finirà mai) e vai riposiamoci.Alle ore 14.00 ecco la novità di quest'anno una nuova famiglia vicino al mio ombrellone. Marito moglie e figlio di circa 6anni, lui tipo un po che stà sulle sue il bimbo un po vivace lei una bella donna elegante, sempre attacata al suo cellulare.dopo un paio di giorni avevo notato una cosa strana, la sig.ra elegante arrivava, si spogliava prendeva il suo cell il suo telo da mare e andava verso la riva mentre il marito rimaneva li sotto all'ombrellone e il figlio in giro x la spiaggia.La cosa mi incuorisì un po che decisi di vedere la sig.ra elegante cosa combinava, e così feci aspettai che si avviava verso la riva e decisi di seguirla. Come superò lo steccato che faceva da confine con altro lido si misi subito al cel. e aumentò il passo.Dopo 4 lidi dal Ns. entra in un altro lido e sempre con passo veloce si avvia verso le cabine dove ad aspettare la sig.ra elegante vi era un sig.re sui 50anni che come la vide arrivare apri la cabina la fece entrare chiudendo velocemente la porta.Hai capito la sig.ra elegante pensai tra me stetti li circa 1/2ora dopo di che la cabina si apre esce la sig.ra elegante il tempo di comporsi un attimo e via di corsa verso il ns,lido. Arrivati all'ombrelone lei si stende sul lettino io le faccio un sorriso ma lei nulla nn rispondeLa cosa si ripeteva tutti i giorno ed io tutti i giorni la seguivo e mi eccitavo solo il pensiero di sapere la sig.ra elegante chiusa nella cabina. Un giorno decisi di farmi vedere dalla sig.ra elegante nel mentre usciva dalla cabina magari nel vedermi capiva il xchè dei miei sorrisi ogni volta che tornava. E così feci infatti mi feci trovare proprio fuori alla cabina lei mi vide e passandomi vicino mi disse "Ti aspetto al bar del Ns Lido". La faccio avviare verso il lido mi avvicino all'ombrellone mio lei come mi vede si alza dal lettino mi guarda e si avvia al bar io con il cuore che mi batteva forte mi avvio al bar lei si avvicina alla cassa si fa dare chiavi del bagno delle sig.re mi prende x mano e mi porta con lei apre la porta mi fa entrare chiude la porta a chiave e senza dire una parola si inginocchia mi abbassa il costume ed inizia a sukkiare con molta delicatezza e facendomi mancare nelle ginocchia siccomè era molto sperta la sig.ra elegante con la bocca dopo che mi aveva fatto diventare duro il mio c....o si alza si china verso il lavabo e dice di entrare io nn aspettavo altro lei era talmente aperta e talmente bagnata che sentii un calore indescrivibile era meraviglio e mentre la scopavo lei mi dissepeccato che nn mi ero fatto vedere prima io venni in maniera sublime.Peccato un vero peccato.
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16 years ago
soit3,
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Estate 2008
Eccomi qui a raccontare quello che ho sempre sognato e che ancora non mi par vero...
Leggo volentieri sempre gli annunci e a fine annuncio c e sempre la doccia fredda NO singoli No singoli.
Rispettoso delle scelte altrui non faccio perder loro tempo e non scrivo mai..
ma come si suol dire mai dire maiii..
Ignoro il NO singoli e scarico le mie voglie il mio turbamento creato dal loro annuncio... Mi scuso anticipatamente se mi permetto ma doveroso fare i complimenti ad entrambi gran bella coppia.. lei gran fisico bellissimo sedere che riesce a mostrarlo in modo sexy gli slip si perdono fra le cosce belle calde e abronzate il lui arrapatissimo nel mostrare il gioco della mogliettina..Non solo mi permetto nel scrivere ma mi azzardo ad aggiungerli su msn..
Iniziano i contatti freddi e brevi...
Ma cio fa notare loro la mia educazione e il rispetto delle scelte altrui..
Dopo vari discorsi del piu e del meno.
Li mostro foto mie foto normali e mostro foto hard..
Vengo aprezzato ma rimarcano il loro NO singoli
Ok a me piaceva anche solo scanbiare 2 chiacchere dare un saluto un opnione tenerli compagnia.
Eravamo diventati molto complici e in confidenza..
Un giorno li dissi questo fine sett sono fuori olbia vado a fare una gara in moto...
Partii presto col mio furgone ero carico d atrezzatura e della mia adorata moto... Svolsi la gara nel egregio dei modi ma la sfortuna si accani su di me
e a alle ultime curve della gara scivolai per fortuna solo graffi e gran spavento per via della moto che mi precedeva passo a due dita dal mio casco...
Mi sentivo a pezzi molto amareggiato..
Mi aiutarono a rientrare nei box
mi accertai di avere tutte le ossa a posto
e preparai tutto per rientrare mi aspettavano 200 km dolorante e con la moto a pezzi....
Mentre mi accingevo a riordinare il camper sentii bussare apri e notai 2 persone dal abbigliamento non mi parevano nel mondo delle gare parevano uscite da un gala'... lei capelli ricci trucco leggero magliettina aderente e gonna e stivaletti l abigliamento metteva in risalto le sue curve mozza fiato (tipo l ultima della gara) ma in senso positivo.... lui molto elegante curato e bel sorriso, belle labra lei m incantai nel osservarla dire SEI PIERO? io risposi un si secco e sbalordito, sorridendo lui mi disse non ci fai manco accomodare?
io li risposi ops scusate entrate..
Entrarono e si accomodarono parlammo un po della gara ma poi non potei far a meno di notare che la dolce signora non indossava gli slip e ogni tanto mi mostrava dolci visioni della sua bellissma figa rasata, li feci il caffe erano seduti difronte iniziarono a toccarsi e baciarsi non sapevo che fare feci quello che mi sentivo e mi sedetti difronte e mi toccavo, ero durissimo mi eccitava vederli amoreggiare difronte a me....
mentre lei lo sukkiava mi porse la mano e mi prese il mio ucello in mano
lo strinse e sussuro' al marito che grande lo voglio assagiare lui li rispose fai pure... s inchino e me lo prese in bocca ero in estasi sentivo le sue labra sul mio pisello sentivo la sua lingua che strusciava sulla mia capella.. lei si alternava sukkiava un po me un po lui e tutti e due assieme, quando stavamo per venire si blocco e ci mostro la sua calda fighetta rosea e disse chi vuole assagiare, non risposi m inchinai e iniziai a leccarla lentamente con le mani davo spazio per far passare tutta la lingua sino a metterla dentro il buchetto
godeva molto e mi facceva continuare sempre piu era molto saporita e calda
la gustai per un quarto d ora sempre in modo lento alternando alla sua goduria sentivo che veniva ripetutamente e mi facceva impazzire mentre la leccavo lei masturbava il suo lui che nel sentira gridare li sborro tutto il gran bel seno...quando lui venne... s inchino' e mi fece una spagnoletta e quando sentii che stavo per venire lo prese in bocca e mi ha fatto schizzare in bocca..., eravamo tutti e 3 in estasi..... ci ricomponemmo in fretta ci eravamo lasciati un po andare troppo visto il posto e la situazione... amirai la lei toglier gli slip dalla borsetta e metterseli infilasi la gonna mettersi le scarpe con tacco e sistemarsi la camicietta ero di nuovo durissimo...
Ci salutammo con un caloro bacio..
Ripartii verso olbia ero contentissimo mi dimenticai anche della caduta per quello di bello che mi era sucesso dentro il camper...
L indomani mi collegai su msn e li scrissi CIAO E GRAZIE DI TUTTO SIETE FANTASTICI...
ma mi risposero Ringrazia Sandra e Giovanni non noi....
Capii che avevo parlato di me ad una loro coppia amica che cercava singoli
Per qui era vero il loro NO SINGOLI..........
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16 years ago
admin, 75
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William
Quando mi superò in autostrada mi fu subito chiaro che sarebbe stato mio. Non avevo particolari elementi per dirlo, tranne l’intuito; qualcosa dentro di me mi diceva che avrei avuto quell’uomo che mi aveva sorpassato senza degnarmi di uno sguardo. Gli lampeggiai. Lui subito rallentò e lasciò che mi accodassi. Mi guardava dallo specchietto retrovisore e quei suoi occhi scuri mi penetravo nell’anima. Fui io allora ad accelerare e lo superai, guardandolo sfacciatamente mentre gli passavo accanto. Mi sorrise; io lo guardai come distrattamente ma lasciandogli capire che non mi era indifferente. Quando fui davanti a lui mi lampeggiò. Proseguii senza accelerare, fino all’area di sosta successiva. Segnalai con abbondante anticipo la mia intenzione di entrarci e lui mi seguì. Parcheggiai e mi diressi nei bagni. Lui aveva fermato l’auto accanto alla mia e mi seguì. Il bagno era squallido, come lo sono tutti quelli lungo l’autostrada. Però aveva anche qualcosa di affascinante e perverso.
Varcai la soglia, mi accolse una zaffata di odori nauseabondi. Possibile che li lavino poco e male, sempre. Entrai in una delle toilette e richiusi la porta metallica dietro di me. Non aveva lucchetto, come al solito. In compenso era ricoperta di scritte, inviti, offerte di ogni genere e numeri telefonici. Un attimo dopo sentii dei passi entrare. Era lui, ne ero sicuro. La mia era l’unica delle tre porte chiuse. Sentii che si apriva, spinta con delicatezza. Era proprio un bel ragazzo, moro, mediterraneo. Entrò spavaldamente, richiuse l’uscio alle sue spalle, appoggiandovisi con tutto il peso. Nessuno ci avrebbe disturbati. Mi accostai a lui, gli baciai il collo e corsi alla cintura. Era eccitato, avvertivo il suo sesso duro sotto i pantaloni. Glielo accarezzai, poi lo liberai dagli indumenti. Era invitante. Mi chinai e glielo presi in bocca, mentre lui mi tratteneva la testa sul suo sesso, accompagnandone i movimenti. Sentivo che la sua eccitazione cresceva, ma non volevo che venisse così. Lo volevo dentro di me. Quando capii che stava per esplodere mi fermai. Mi alzai, mi spogliai, mi girai allargando le gambe.
Avvertii le sue dita, inumidite dalla saliva, che mi lubrificavano. Poi il suo sesso che si appoggiava a me e mi entrava dentro, spaccandomi in due. Sembrava non finire mai. Poi terminò, purtroppo, per fortuna prese a muoversi, sempre più velocemente, spingendo con colpi ogni volta più forti, quasi violenti. Mi afferro le palle, accarezzandole, poi prese a masturbarmi, mentre le mie mani erano occupate a tenermi su, appoggiato al muro. Mi sentivo morire, ero pieno di lui. Me lo sentivo dentro, che mi apriva, allargava, facendomi godere, riempiendomi del suo piacere. Esplose dentro di me, esplosi anch’io, schizzando sul muro e sulle sue mani. Il nostro ansimare si calmò. Uscì dal mio corpo, anzi ne scivolò fuori. Mi sentii svuotato, in tutti i sensi, mentre lui accostava alla mia bocca le sue mani macchiate del mio sperma, che succhiai avidamente. Non disse nulla. Mi girai, ci baciammo con calore. Mi mordicchiava la lingua mentre me la succhiava. Mi diede un biglietto da visita e uscì. Mi ricomposi, uscendo anch’io fuori alla luce, come se niente fosse. Lo chiami quella sera stessa.
Ci demmo appuntamento in sauna, la sera successiva. E’ un po’ un carnaio, la sauna, e c’è sempre il rischio che ci sia qualche diverso. Lui era già dentro quando arrivai. Era bello, maschio, affabile sorridente. Volevo baciarlo. Mi salutò, parlammo del più e del meno, solo guardandoci, ascoltando il suono delle nostre voci. Poi venne a casa mia e dormì con me. Mi ebbe ancora e io ebbi lui. Era bello succhiarlo e fu fantastico bere il suo seme caldo e vischioso, acidulo e dolce nello stesso tempo. La nostra storia d’amore cominciò così, un po’ carnalmente, ma era invece una vicenda di affetti e di sentimenti. Vivemmo quasi due mesi come marito e moglie. Io avevo il mio lavoro e lui il suo, ci trovavamo la sera: una normale storia di coppia insomma. Anzi, non normale, straordinaria: quell’uomo possedeva il mio cuore e attraverso il cuore aveva tutto di me, non sapevo negargli nulla, neppure l’amore più bestiale, che sapeva però fare con tanta, tantissima dolcezza.
Poi i suoi rientri serali divennero meno regolari. Aveva molto da fare, straordinari per stare dietro agli ordinativi. Una volta mi annunciò che non sarebbe tornato a casa, quella notte, perché doveva andare a Roma. La settimana successiva stette fuori l’intera notte senza neppure avvertirmi, chiamandomi la mattina per augurarmi il buongiorno, dicendomi che aveva avuto imprevisti che l’avevano trattenuto quando sembrava sempre che potesse tornare e alla fine non aveva voluto svegliarmi chiamandoti. Io gli credevo. Ma la sua presenza, anche fisica, cominciava a mancarmi. Mi restava la voglia di lui, sentivo i miei desideri che non si placavano, cercavo il suo sorriso senza trovarlo, i suoi baci lontani, il suo corpo virile.
Le sue assenze si moltiplicarono. Pensai al peggio. Succede nel lungo cammino della vita che gli amori nascano e finiscano, si intreccino, si allontanino e si avviluppino. Cercai conforto, per così dire, nella solita sauna: un vizio antico, per me, ma sempre efficace- se non avevo l’amore almeno potevo avere sesso, che sapeva placarmi, almeno momentaneamente. Poi lui probabilmente aveva trovato la stessa cosa. Non era certo per rendergli pan per focaccia, ma giusto per trovare una mia stabilità. Alla seconda uscita incontrai un ragazzo, più giovane di me, biondo, forse anche tinto, occhi azzurri, un angelo, bellissimo. E simpatico, molto. Ci piacemmo subito e cominciammo a frequentarci saltuariamente. Era bravissimo: usava la bocca come pochi altri, ed era delicatissimo, sia quando mi prendeva sia quando si faceva prendere da me.
Per un paio di settimane non parlammo degli affari nostri, poi le confidenze e gli scambi di opinione divennero inevitabili. Gli parlai della mia relazione, del mio uomo divenuto fuggente, che ormai erano più le serate che non c’era che quelle che c’era. Mi tenni sulle generali, parlai del nostro rapporto, non di lui. Il mio nuovo amico mi raccontò di avere una vita molto intensa e vissuta e che ultimamente si incontrava con un uomo, due o tre sere la settimana, sempre lo stesso, che lo possedeva con foga e che lo faceva impazzire quando lo penetrava. Con lui era solo passivo e gli rendeva il piacere anche con gli abili guizzi della lingua. Me lo descrisse minuziosamente, lamentandosi delle sue troppe assenze serali. Meno male che non c’era molta luce, si sarebbe accorto del mio crescente pallore. Era lui, il suo uomo era il mio uomo. Porco, traditore. Lo ascoltai sempre più in silenzio, sempre più sconvolto, sempre più triste.
Piansi, quando tornai a casa, a lungo, disperato. Poteva dirmelo, l’avrei capito. Ma tradirmi così, mentendo: non quello non lo sopportavo. E aver anche conosciuto il suo amante mi aveva sconvolto. Lo capivo, era bello, quel giovane, ci sapeva fare, era di compagnia. Mi sentii perso. Tornai alla sauna. Ritrovai il ragazzo, feci finta di nulla. Eravamo soli e, sudati e accaldati, ci baciamo e ci cercammo. Poi gli dissi che avevo qualcosa da confessargli. Mi guardò in silenzio, come se si aspettasse ciò che stavo per rivelargli. “Sai”, gli dissi brusco, “credo che l’uomo che viene da te sia quello che frequento io”. E gli descrissi quei dettagli che solo chi era molto intimo poteva conoscere. Mi abbracciò, piangemmo l’uno sulle spalle dell’altro, infelici. Lui prese atto che lo tradiva con me. Io già sapevo che mi tradiva con lui. La mia segreta speranza era che una crisi di gelosia me lo restituisse per intero.
Ma l’amore conosce strade nascoste. Dal quel tradimento, da quell’episodio, capimmo entrambi che in realtà lui non faceva davvero per noi, era solo uno che si approfittava delle nostre debolezze. Quasi ci fossimo messi d’accordo, lo facemmo uscire entrambi dalla nostra vita, che riprese felice, facendoci rinascere nel nuovo rapporto che il caso aveva voluto costruire per noi.
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In1barca,
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