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Una slave ceduta
Una telefona di prima mattina ,da parte di un vecchio amico mi invita a recarmi da lui per pranzo.
Ore undici dopo due ore di autostrada sono davanti al cancello della villa di Aldo, scendo , suono e il cancello si apre in automatico.
Inizia un breve percorso nel parco per arrivare alla villa di Aldo, mi viene incontro il tutto fare ovvero segretario , maggiordomo ecc…
Come al solito Aldo è vicino alla piscina sulla sdraio a prendere il sole.
Ciao Aldo come va dico con un sorriso di circostanza.
Aldo si alza mi viene incontro e con fare amichevole mi abbraccia dicendomi :Caro Alberto che piacere ,era già qualche tempo che non ci vedevamo vero?
Io prontamente rispondo: Sei tu che sei sempre in giro per il mondo.
Mi siedo con lui vicino a un tavolino quando a un tratto compare una ragazza ,Bionda occhi azzurri ,vestita con un gonnellino studiato apposta da non coprire niente ,una camicetta trasparente ,scarpe veramente orribili tipo zeppe da spiaggia il tutto senza mutande.
Si avvicina e va a inginocchiarsi al fianco di Aldo tenendo la testa bassa.
Lui fa finta di niente come se fossimo solo io e lui e non la degna di uno sguardo.
Continuiamo a parlare come se lei non ci fosse, nel mezzo della conversazione Aldo allunga una mano come se stesse accarezzando un cagnolino e mi dice :Sai Alberto devo andare in Brasile per affari e starci tre anni, ho pensato di cederti la mia Slave.
Io con aria sorpresa abbasso lo sguardo sulla Slave e vedo che con la coda dell’occhio lei mi guarda per poi tornare fissa con lo sguardo.
Aldo dico sorpreso :Sai che io raramente prendo Slave in questo modo, lui con voce decisa ,mi incalza confermando che non può portarla con se e l’unica è cederla.
Il mio sguardo ritorna sulla Slave ,Aldo si accorge che la guardo e gli ordina di alzarsi e di fare due giri su se stessa, cosa che velocemente esegue.
Mi accorgo che l’abbigliamento è il minimo quel gonnellino è finto e senza mutande sta mostrando tutto ,si vedono anche due strisce rosse sul culo che io prontamente faccio notare a Aldo e lui divertito mi dice che ieri sera si era lasciato andare più pesante del solito con Silvia.
Così apprendo che si Chiama Silvia ,la guardo con attenzione e vedo che ha un leggero rossore sul volto dovuto all’imbarazzo del momento.
Ok dico a Aldo :Quando vuoi che la vengo a prendere e lui prontamente :Te la porti via oggi dopo il pranzo perché domani mattina sono già sull’aereo.
Bene facciamo cosi controbatto e nel frattempo ci prepariamo a pranzare.
Silvia sempre vestita anzi svestita ci assiste nel pranzo servendoci tutte le portate personalmente.
Mentre finiamo di pranzare sto pensando a lei e a Aldo chiedo se conosce la sua storia.
Aldo è una brava persona ma come tanti Master sarebbe meglio che si comprasse un cane ,anzi neanche il cane , eppure i mezzi economici non gli mancano. In parole povere mi risponde fattela raccontare da lei la sua storia ame non interessa, non insisto e ci alziamo dal tavolo congedandoci reciprocamente con le solite promesse di rivederci ,aggiungo una domanda ,ma Silvia ha preparato i sui effetti personali e lui con un sorriso mi porge un sacchetto di plastica con dentro due magliette un pantaloncino e niente altro, io sorrido egli dico: Sei il solito e andando via verso l’uscita mi accorgo di avere al mio fianco silvia, che faccio salire sulla mia piccina.
Entriamo in autostrada mi cade l’occhio sul pube depilato di Silvia che è in mostra con tutto il suo splendore, la guardo e noto la mascherina rossa sul viso per l’imbarazzo, mi scappa di ridere e lei mi segue nella risata.
Certo che Aldo poteva fare qualcosa di più le dico con tono sarcastico e lei mi risponde : ha già fatto tanto per me.
La guardo sorrido e mi accorgo che praticamente ho una ragazza nuda in macchina, non possiamo neanche andare a prendere un caffè le dico ,conciata così ci arrestano per oltraggio al pudore.
Faccio una deviazione ,entriamo in città e andiamo da un amico che ha un negozio di abbigliamento, vediamo se ha qualcosa per te, lei mi guarda e annuisce :Si Padrone.
Arriviamo davanti al negozio di questo mio amico gli dico a Silvia di aspettare in macchina ,io scendo
Entro, ad accogliermi trovo lui Franco che con una stretta di mano mi dice: Quanto tempo che non ci vediamo Alberto finalmente sei venuto a trovarmi.
Dietro di lui la moglie una graziosa signora sulla quarantina ,anche lei :Caro Alberto finalmente ci sei venuto a trovare, nel frattempo due commesse si avvicinano ,io mi rivolgo a Franco e alla sua signora :ho la mia Slave mezza nuda in macchina avete qualcosa da darle.
E’ calato il silenzio Franco si mette a ridere la moglie diventa rossa e dice alle ragazze di andare a vedere la ragazza che tagli serve ,io sorrido con tutti e mi metto in un angolo godendomi la scena ,alla fine fanno scendere Silvia leggermente più vestita di quando era entrata in macchina, tra le due commesse una mi guarda e sorride credo che abbia capito tutto ,la moglie del titolare mi viene vicino e mi sussurra :Però è bella quando me la impresti.
La guardo e gli dico Marina hai la mano troppo pesante lo sai che le mie Slave sono speciali e lei con un sorriso mi controbatte :allora vengo io a fare la Slave.
Franco era poco più il la che rideva con fare sornione.
Con passo tranquillo vedo Silvia uscire dalla cabina del cambio abiti e devo dire che gli stava tutto a pennello, mancavano le scarpe ,chiedo a Marina di portarla a comprare le scarpe qui vicino ,Marina non vuole darmi dispiacere e acconsente .
Ritorniamo verso casa ,Silvia la vedo rilassata e mi guarda con gli occhi di chi si sente al sicuro.
Un Master percepisce quando la sua Slave è serena ,entriamo in casa ,lo sguardo di Silvia è attento a scrutare tutti gli angoli mi guarda e mi dice :Padrone ma qui è tutto in ordine ,rispondo: qui la donna delle pulizie viene due volte alla settimana e lei ribatte: Da Aldo ero io a fare le pulizie .
Accenno un sorrido guardandola negli occhi :Tu devi solo dedicarti al tuo Padrone.
Mentre Silvia prende confidenza con la casa io preparo la cena ,lei mi guarda stupita :Il padrone cucina? Continuando a tagliare e accendere i fornelli gli rispondo :Questa è arte piccola , stasera ho voglia di preparare qualcosa di speciale come benvenuto alla mia Slave.
Ceniamo come se fossimo al ristorante ,vino speciale per le grandi occasioni ecc…
Finita la cena ci accomodiamo in salotto lei indossando solo un accappatoi e io idem.
Silvia intuisce che il Padrone si aspetta qualcosa di speciale e senza esitare inizia a prendere nella sua bocca il mio cazzo ,mi accorgo che è una grande pompinara la guardo mentre si prende cura del mio membro ,lucidandolo con la lingua ,per poi ritornare a farlo sparire tra le sue labbra.
Alla fine vengo svuotandole tutto in bocca ,lei manda giù tutto e finisce di pulirmi con la lingua, poi guardandomi :sono stata brava? Abbozzo un sorriso: Si non avevo dubbi che quel porco di Aldo ti avesse insegnato a fare pompini.
Albert58
10
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10 years ago
admin, 75
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Uno scricciolo di slave
Solito contatto via web :Cerco Master che si prenda cura della sua Slave ecc….
Dopo aver letto questo annuncio ,mando una mail al contatto indicato con il luogo e l’ora dell’appuntamento.
Tutti i primi appuntamenti come vuole l’educazione vengono dati in un luogo pubblico e anche questa volta il rito si ripete.
Le istruzioni sono di sedersi al tavolino del ristorante e aspettare il mio arrivo che ovviamente sarà posticipato di una quindicina di minuti.
Lei arriva e si siede al tavolo che il cameriere gli ha indicato “ io avevo preparato il tutto in precedenza”.
La ragazza e vestita con la gonna ,come una Slave deve presentarsi al primo appuntamento.
E’ una donna di circa quaranta anni ,molto magra ,capelli neri, un bel viso .
Arrivo dopo circa quindici minuti lei si alza e mi tende la mano ,io come faccio di solito le accenno un baciamano ,capisco che non sono più i tempi però mi piace farlo.
Lei accenna un sorriso e ci sediamo.
Paola questo è il suo nome ;gli chiedo di raccontarmi le sue esperienze precedenti e la sua vita in generale,
lei da prima con lentezza e poi sempre più veloce quasi come un segno liberatorio mi racconta del suo matrimonio finito a causa di un marito manesco e ubriacone ,un figlio scappato in Australia e molti altri particolari che avrei volentieri non ascoltato.
I miei occhi scrutano Paola mentre mi racconta una vita difficile che ha subito per venti anni, il suo viso si vede scavato e segnato da vicende poco piacevoli ,la corporatura è esile ,magra e ho l’impressione che non sia nelle condizioni buone ,mi racconta che vive con una amica ,e lavora nelle case a fare le pulizie pur avendo un titolo di studio di contabile.
Alla fine di questo che chiamerei sfogo ,gli chiedo cosa stia cercando in un Master e lei guardandomi seriosa negli occhi : Un Master che si prenda cura di me in cambio sarò la sua Slave.
La guardo e con un cenno di sorriso gli confermo che sarà la mia futura Slave.
Lei sorride e abbassa lo sguardo in segno di resa incondizionata al suo Padrone, questo è il momento più bello per un Master e lo assaporo fino in fondo.
Andiamo avanti parlando del mio modo di fare il BDSM nel frattempo si avvicina il cameriere e ci chiede cosa vogliamo mangiare ,Paola dice: io vorrei una pizza e con un gesto dico pizza per tutti e due,il cameriere incalza :Da bere? Io senza esitare dico birra per la signora e acqua per me che devo guidare.
I minuti passano e arriviamo a consumare le due pizze ,ordiniamo fragole con la panna che trovo sempre un fine pranzo molto adatto per una pausa di questo tipo.
Sarà la birra o lamia compagnia ma Paola la vedo più rilassata ,qualche risatina ci scappa soprattutto quando si parla di sesso.
Finito il pranzo ci scambiamo i numeri di telefono e gli prometto di chiamarla al più presto per un incontro, lei con un cenno di bacio mi dice che aspetterà come vuole il suo padrone.
Tornando verso casa mi accorgo che ho la guida che chiamo della felicità ovvero faccio cantare il motore della mia 300cv come se fossi pista, questo vuole dire che l’incontro con Paola mi ha dato molto piacere.
Ripenso a come posso fare per dare una svolta alla vita della mia Slave ,quando mi viene alla mente che ho un amico nella città di Paola, decido di chiamarlo e gli chiedo che una mia cara amica ha bisogno di un posto da contabile ,prontamente mi dice che giusto cercava una con queste caratteristiche e di mandarla nel suo ufficio, lo ringrazio e prontamente chiamo Paola gli racconto il tutto e gli passo le coordinate credo che si dica così oggi.
L a giornata è quasi finita quando una telefonata dalla mia ditta mi comunica che devo partire per gli USA immediatamente ,la prima cosa che faccio chiamo Paola e gli dico che devo assentarmi per due settimane e di leggere le mie mail giornaliere dove troverà le istruzioni ,lei con voce triste ma rassegnata mi dice: Si Padrone .
Passano le due settimane e comunico a Paola di venire all’ aeroporto .
Ecco che all’uscita la vedo uno scricciolo vestita con una gonna gialla e una camicetta bianca ,capelli a coda di cavallo ,scarpe a tacco alto che la slanciano ma senza andare oltre il metro e sessanta.
Minuta ma molto carina ,si presenta davanti a me e con slancio mi mette le braccia al collo accompagnando il tutto con un bacio .
Sembra un’altra donna dalla prima volta che ci siamo visti.
Mi affretto a prendere una macchina a noleggio e andiamo verso il centro della città, lei si tiene sempre abbracciata al mio braccio e io la guardo compiaciuto.
Mi racconta del suo nuovo lavoro e delle mail ricevute confermando che ha eseguito gli ordini alla lettera come vuole il padrone.
Nelle istruzioni doveva prendere i biglietti per il teatro ,come da programma andiamo a predere il vestito per lei da mettere alla sera.
Mi piace che la mia Slave si in perfetto ordine ,chiaro che assisto alle prove del vestito ,consiglio se così si può dire l’intimo che poi in realtà so già che non gli farò indossare.
Passiamo la giornata a entrare e uscire da questi negozi ,però mi piace vederla tutta eccitata ,le donne quando comprano vestiti sono uniche.
E’ l’ora di andare a teatro ,il vestito di Paola è ovviamente da mozzafiato e io accentuo il tutto con un collarino di swarvski ,ovviamente niente slip che lei non si fa pregare a togliere.
La serata finisce all’Hotel nella suite che ho preso per l’occasione, il portiere sembra un generale in pensione e quando entriamo si rivolge a Paola come se fosse una principessa e a dire il vero sarebbe potuta esserlo.
Entrati in questo mini appartamento lei come una vera Slave si spoglia completamente e si inginocchia al mio fianco senza dire una parola.
La scena è studiata nei minimi particolari come gli ho scritto nelle mail .
Estraggo dalla valigia un collarino e un frustino che lei lo guarda con un
sorriso .
Mi fermo a guardarla attentamente dall’ultima e prima volta che ci
eravamo visti è sbocciata come un fiore ,lei mi guarda gli faccio cenno
di avvicinarsi a gattoni ,è stupenda ,mi compiaccio di avere una Slave
che è uno scricciolo .
La serata prosegue come ben si può immaginare ,penso che a questa
Slave farò tatuare il mio segno personale ,dopotutto se lo merita.
Albert58
10
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10 years ago
admin, 75
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Prima esperienza con un trans
Prima esperienza trans
Ero un ragazzone di circa 25 anni quando mi ronzava in testa l’idea di provare una trans e quindi di assaggiare un pene di carne vera.
Di solito avevo giocato con piccoli arnesi tipo tubetti di dentifricio o pennarelli, ma l’idea di fare la prima esperienza con un pene di carne vera e calda mi toglieva pure il sonno.
Un giorno, in cui mi trovavo libero per la chiusura del negozio per lavori interni, con la scusa di uscire per comprare alcuni materiali, dopo pranzo girovagavo per Roma alla ricerca del mio primo trans.
Letti gli annunci mi attirò uno di loro per il suo sguardo femminile e accattivante e decisi di andare.
Giunto sul portone e suonato il citofono, salì le scale con il cuore in bocca per l’emozione e appena arrivato sulla porta trovai già l’uscio aperto.
Entrato dentro una bellissima trans con occhi neri e carnagione chiara; indossava un reggiseno colore nero con perizoma e calze autoreggenti di colore nero; una stangona di donna ma al tempo stesso con un particolare tra le gambe.
Il suo sorriso mi piacque molto e con movenze feline mi fece strada verso la camera da letto.
Dopo alcuni minuti di colloquio mi invitò a spogliarmi e io tutto timido iniziai a togliermi i vestiti fino a rimanere nudo; l’emozione era tanta e mi sdraiai tremolante sul letto.
Lei iniziò a toccarsi e a baciarmi dappertutto e io feci lo stesso.
Ad un tratto, senza togliere il perizoma, tirò fuori il suo membro che nel frattempo si era indurito un poco e me lo porse davanti alla bocca incitandomi a succhiarlo.
Io rimasi sconvolto dalle dimensioni e non riuscivo a farlo entrare nonostante le mie labbra e la bocca erano spalancate.
Le dissi quando era grande, se aveva misurato la grandezza e lei rispose che erano sui 26 cm di lunghezza e 21cm di circonferenza.
Non riuscivo a chiuderlo nemmeno con la mano mentre faceva forza nella mia bocca ed ero molto preoccupato pensando al dopo.
Ad un tratto lei mi ordinò di girarmi di spalle e di mettermi a 90° e di spalmarmi una crema nel mio buchetto stretto e vergine per quelle dimensioni.
Mi afferrò dai fianchi e mi tirò verso di se al margine del letto premendomi la schiena e abbassarmi e sollevare il culetto verso l’alto.
Iniziai a sentire il glande che premeva sullo sfintere e ad ogni movimento di pressione io cercavo di ritirarmi per evitare la penetrazione.
Iniziai ad urlare pregandola di smettere, cercando di sottrarmi a quella intrusione dentro di me, ma lei, ancora più infoiata mi disse di stare zitto perché il glande era entrato e mancava poco che entrasse anche il bastone.
Io sentivo un dolore atroce e la pregavo di interrompere quella pressione sul culetto che mi allargava a dismisura.
Il dolore era tanto che mi misi a piangere e mi pentivo di avere avuto quel desiderio di provare ad essere impalato.
Con le lacrime agli occhi sentì che era entrato per metà e lei si era fermata per farmi riprendere fiato e iniziò ad accarezzarmi le natiche prima e poi a stringere i glutei per afferrarmi meglio.
Iniziò a stantuffarmi prima piano in modo che la crema si spargesse per bene e ad ogni colpo affondava sempre di più il suo palo dentro di me………..lo sentivo dentro e ad ogni colpo pensavo che lo stomaco si sarebbe spaccato e sarebbe arrivato fino in gola.
Misi le mie mani tra le natiche e il suo ventre per limitare i colpi profondi dentro di me ma lei ancora più infoiata e arrabbiata per quella manovra mi bloccò le mani sulla schiena e diede due colpi fino a quando non cadetti schiacciato di pancia sul materasso.
Ero impossibilitato a muovermi per via di quel palo dentro che sprofondava e mi allargava ad ogni colpo; sentivo un qualcosa che mi infilzava e allargava l’intestino, ma nello stesso tempo sentivo un calore piacevole che si spandeva dal buchetto fino a raggiungermi la testa; era il godimento che iniziava ad impossessarsi del mio corpo e il mio pene gocciolava come una fontana.
Lei, vedendo il mio orgasmo, mi disse che ero venuto di culo e continuò a pomparmi con colpi tremendi e roteando il suo palo sulle mie viscere.
Quando lo tirò fuori sentì come se le budella volessero uscire insieme a quel palo e mi sentì come svuotato dentro; mi mancava qualcosa che era diventato parte di me, del mio corpo.
Non avevo il coraggio e la forza di girarmi e guardarla negli occhi perché pieno di lacrime e dolorante dentro di me.
Lei mi iniziò ad accarezzare il culetto dicendomi che ero riuscito a godere dal culetto come una troia accaldata.
Mi vergognavo per quelle parole, non ero abituato a quelle situazioni ma forse aveva letto nei miei pensieri la voglia di essere aperto a dovere.
Vestitomi di fretta sentivo ancora il culetto dolorante e camminavo in modo strano perché ero allargato tra le gambe e la sensazione era come se ancora quel salsicciotto di carne era dentro di me.
Ogni volta che ripenso a quel pomeriggio, a come mi ha trattato quella trans, sento che il mio pene inizia a bagnarsi e il mio culetto ha voglia di riprovare l’esperienza.
Sono andato da lei ancora un paio di volte e ogni volta ha capito i miei pensieri e cosa andavo cercando, allargandomi e penetrandomi in profondità.
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 1 hour ago -
Una serata da slave
Sono un Master con qualche anno sulle spalle e come capita ogni tanto
lascio una Slave dopo averla portata al massimo del suo addestramento
per cercarne un’altra. Questo distacco è concordato e mi accerto che la
Slave abbia una buona collocazione.
Rimaniamo in contatto non c’è mai un vero abbandono .
Sono orgoglioso delle mie ex Slave e quando le lascio è per dare a loro
altre possibilità.
Ricordo l’ultima Slave che ho avuto , leggermente in carne ma magnifica
nel portamento fiera come una pantera .
Quando la conobbi era insicura quasi spenta nel rapportarsi con gli altri ,in
poco tempo divenne una Slave di gran classe pronta e attenta al suo
Master e devo dire con sua grande soddisfazione.
Una sera eravamo a cena con amici ,anche loro con le proprie Slave e
come succede spesso c’è sempre qualcuno che vuol fare bella figura più
di altri.
Ecco che a una Slave gli viene ordinato di spogliarsi difronte a tutti e visto
che eravamo in una sala privatissima la Slave eseguì l’ordine
prontamente.
L’ ordine è inaspettato visto che avevamo pensato di fare una serata
tranquilla senza coinvolgere le Slave.
Il gesto di spogliarsi della Slave fu seguito da tutte le Slave presenti su
ordine dei propri Master.
Notai che qualcuna di loro mostrava con fierezza qualche striscia rosa
della sera precedente .
Io rimasi qualche minuto a vedere quello spettacolo e poi dissi alla mia
Slave: Spogliati anche tu ,e lei dopo essersi spogliata mise in mostra il
tatuaggio che indica che appartiene al suo Master ,uno stemma che ha
una storia di 1000 anni.
Master Albert58
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 1 hour ago -
Una slave sul treno
Tutto ebbe inizio durante il viaggio sul freccia bianca Milano –Ancona .
Guardo il biglietto ,carrozza numero sette posto dodici A.
Mi sistemo al mio posto dopo aver inserito la valigia nel suo alloggio
dedicato.
Estraggo il computer collego il tutto alla presa che ho sulla mia sinistra e
accendo.
Come tutte le volte che viaggio , il computer fa parte della mia
attrezzatura da lavoro e nei trasferimenti lo uso per i contatti personali.
Alcuni siti web li inserisco nei preferiti così li ho a portata di clic.
Accedo alla mia mail quella che dedico ai contatti con le aspiranti Slave.
Leggo Cristina Slave alla prima esperienza che cerca Master con le solite
richieste che ormai sono abituato a leggere, “lo voglio bello dentro e fuori
dolce ma deciso e benestante ecc…
Dopo questa lettura che quasi è un rito quotidiano alzo gli occhi e vedo
davanti a me che si è seduta una ragazza.
Mi soffermo a guardarla con insistenza e accenno un sorriso che lei
contraccambia .
Il suo viso non è di una ragazzina come subito mi è sembrato i capelli
lunghi biondi le danno una immagine più sbarazzina ,ma guardandola
attentamente mi pare una trentacinquenne o giù di li.
Camicetta con colletto alzato aperta sul davanti ma non troppo, abbasso
lo sguardo e vedo la gonna non troppo corta e non troppo lunga ,appena
sulle ginocchia ,gambe ben fatte un piede proporzionato e due scarpette
leggere estive ,le solite scarpette stagionali che tutte portano d’estate ,
praticamente solo la suola con qualche laccetto.
Come tutti i viaggiatori incalliti mi piace fantasticare cercando di
immaginare che tipo di persona ho davanti a me.
Che tipo di donna sarà che vita conduce ecc.. tutto questo mi incoraggia
a tentare una conversazione.
E nella banalità più assoluta che da l’impressione di attaccare bottone mi
rivolgo a lei con un sorriso e gli chiedo :Lei usa il computer ?
Lei guardandomi mi risponde che lo usa solo in ufficio e a dire il vero non
è tanto capace .
Io approfitto di questa rivelazione mi offro a insegnarle qualche trucco
per far funzionare al meglio il computer.
Detto fatto mi siedo accanto a lei con manovra decisa giro il portatile e gli
illustro il funzionamento .
Noto con piacere che non sembra dispiaciuta e vado avanti ,a farla breve
dopo qualche minuto entriamo in confidenza ,si chiama Laura ha 35 anni
e vive a Ancona non ha impegni di nessun tipo ecc… Il tempo passa come
succede sempre quando si è al computer e anche questa volta non c’è
eccezione ,a un tratto non so per quale motivo ci ritroviamo sulla mia
mail e compare sullo schermo lo scritto di Cristina Slave ,faccio per
cancellare Laura mi dice aspetta che voglio leggere cosa scrive questa
Cristina. Non dico che mi sento a disagio però gli do uno sguardo
accompagnato da un sorriso fai pure.
Le sono accanto e vedo che si interessa leggendo tutto lo scritto di questa
Cristina che rispondeva a una mia precedente Mail.
Laura si gira verso di me e mi dice :Ma tu fai queste cose? Il tono non mi
sembrava inquisitorio però confesso che ero titubante a rispondere ,mi
sono fatto coraggio e gli ho detto :Io si perché tu no? Il tutto
accompagnato con un bel sorriso.
Lei rimane in silenzio per qualche secondo che mi sono sembrati minuti e
mi dice :Io ho sempre sognato di farle ma non ho mai avuto il coraggio.
Ho dato un sospiro di sollievo e sempre col sorriso stampato gli ho risposto
che forse era giunto il momento di provare per lei una nuova avventura.
A laura spiego che cosa è il BDSM e come lo vivo io ,molti pensano che sia
una violenza ma come in tutte le cose della vita ci sono le mille sfumature
.La Slave per un Master come me è un gioiello da coccolare e educare ,il
gioco è proprio questo ,educare esercitando una autorità sulla Slave
condita con l’erotismo, complice la Slave altrimenti non funziona il rapporto
BDSM.
Il massimo per un Master è far crescere la propria Slave anche
culturalmente, tecnicamente possiamo definire il Master un “Tutor” ,il
vero debole del rapporto è il Master .Spiegando e illustrando alcune
tecniche di un rapporto BDSM mi accorgo con sorpresa che Laura è
attenta a quello che dico e a un certo punto approfittando di una pausa
verbale mi guarda dicendo :Io potrei essere una tua Slave?
La guardo con fare serio negli occhi :Dipende da quanto sei motivata,
quanto desideri questa cosa, lei non mi fa continuare la frase e mi
risponde seriosa:E’ una cosa che desidero da sempre forse è come dici
tu ,il momento di affrontare il mio sogno.
Non pensavo di trovare una Slave sul treno però devo essere sincero ho
l’impressione di fare una buona azione ,la vedo come un pulcino bagnato
,praticamente sono già entrato nella parte del Master e accetto con
piacere il ruolo del suo Master.
Mi affretto a spiegare a Laura alcune basilari regole che deve seguire la
mia Slave ,preciso la mia Slave perché la Slave sarà lo specchio del
Master non ci sono Slave uguali.
Dato i primi rudimentali comandi Laura mi guarda con fare preoccupato e
mi dice cosa mi farai ?
Guardandola negli occhi gli rispondo ho paura di quello che farai tu a me.
Master Albert58
10
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10 years ago
admin, 75
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Colpa di mio marito parte n.3
Nel precedente racconto eravamo rimasti che
ero in casa che stavo facendo sesso con Marco il tizio del massaggio, mentre all'improvviso sento un altra presenza nell'appartamento , lui mi dice di stare tranquilla e' soltanto suo cugino Fabio che forse e' venuto a prendere le chiavi della macchina, Marco parla con quella voce cosi' calma e rassicurante che mi rilasso e gli credo , il cugino pero' viene nella stanza e gli chiede il permesso di prendere la macchina , in modo ironico ci dice di non far caso a lui , di non imbarazzarci e di continuare, poi mi fa dei complimenti dicendo che suo cugino una bella donna cosi' non l'ha mai avuta e si vede che e' pazzo di me , io sono presa da tutta questa storia intrigante e non mi accorgo che il cugino intanto si avvicina alle spalle.
Sono ancora sopra di Marco quando sento le mani di suo cugino che mi accarezzano la schiena sono molto eccitata e le sue carezze sulla schiena non fanno altro che aumentare ancor di piu' la mia eccitazione in un misto di brividi di paura e desiderio, il cuore mi batte forte, non so piu' se per la paura o per l'eccitazione di essere in una stanza nuda con due uomini , lui il cugino Fabio continua ad accarezzarmi delicatamente i capelli e la schiena , poi si mette davanti a me e dai pantaloni della tuta tira fuori agilmente e inaspettatamente il suo membro che e' gia' eccitato , e' davvero grosso sopratutto in circorferenza un vero superdotato, non ho mai visto un cazzo cosi' grosso , forse e' a questo che alludeva Marco quando mi parlava di suo cugino ragazzo particolare .... se lo tocca un po' davanti a me che non tolgo lo sguardo ma comunque mi spaventa , troppo spavaldo , frettoloso ed invadente per i miei gusti , cosi' mi avvicino all'orecchio di Marco e gli chiedo di dire a suo cugino di andare via e lasciarci soli , al che' Marco con solo un cenno fa capire a suo cugino di andare via, si vede che sono molto uniti e confidenziali , cosi' Fabio senza aggiungere altro saluta cordialmente e se ne va .
Marco poi mi dice di voler rispettare la mia decisione ma che gli dispiace per suo cugino che e' da poco in citta' , viene da un paesino non ha amici in citta' e non va con una donna da un po' di tempo poi scherzando dice anche che gli dispiace per me perche' un cazzo cosi' speciale non e' facile da trovare ... comunque continuiamo a fare sesso cambiando un po' di posizioni , e' abile a letto ed anche molto resistente, stranamente sa sempre cosa dire , come comportarsi e cosa fare , quasi mi conoscesse o sapesse molte cose di me, boh, intanto mi scopa a lungo ma arriva ad un punto in cui anche lui non resiste , si ferma lo tira fuori si sdraia di traverso davanti a me e inizia a leccarmela , siamo nella posizione del 69 io glielo prendo in bocca, e' fradicio dei miei umori e Marco continua a leccarmela anche internamente non ha problemi a leccare tutti quegli umori dal sapore forte , forse lo eccito davvero tanto, e nel frattempo lui si agita in modo scordinato credo sia quasi al limite di venire , letteralmente mi sta chiavando in bocca e i suoi grossi testicoli mi sbattono sulla faccia , sono completamente remissiva verso il suo piacere e ad un certo punto mi schizza in bocca , come immaginavo la grandezza dei suoi testicoli e forse il desiderio accumulato nei miei confronti lo fanno sborrare copiasamente , il suo sperma e' denso e tanto , non riesco a tenerlo in bocca , lo tiro fuori e o lascio finire sul mio seno.
Lui si rilassa nel letto mentre io vado in bagno a ripulirmi e mi rivesto , mentre sto uscendo per andar via lui mi raggiunge alla porta e mi ricorda che non ha ancora pagato il massaggio , lo ringrazio, io me ne ero completamente dimenticata ... mentre scendo le scale conto i soldi e mi accorgo che anche sta volta mi ha dato di piu' di quello che era pattuito per il lavoro del massaggio , pero' stranamente questa volta non mi ha chiesto di volermi rivedere , forse e' rimasto deluso di me , forse se le presa perche' ho fatto mandar via suo cugino in quel modo, o forse e' soltanto tipico degli uomini quando hanno raggiunto il loro obbiettivo non si interessano piu', boh , comunque non mi dispero piu' di tanto , in fondo per me quella e' solo una semplice avventura di sesso, io ho gia' una mia vita sentimentale appagante con una famiglia affettuosa , peggio per lui , l'importante e' che si e' ricordato di pagarmi ...
Passano molti giorni da quell'avventura , ormai l'avevo quasi rimosso , forse anche a casusa del suo comportamento un po' distaccato quando ci siamo salutati , poi all'imporvviso mi arriva una sua telefonata , mi chiede di vederci , che gli manco , mi chiede scusa per quel saluto freddo ma era soltanto stanco , non era abituato ad avere un orgasmo cosi' intenso con una donna cosi' tanto passionale , lui e' gentile e convincente come al solito poi mi chiede di vederci anche solo per un caffe' in un bar , accetto tanto e' solo per qualche minuto che riesco a trovare nella giornata.
Ci incotriamo cosi' in un bar che conosce lui , prendiamo un caffe' e parliamo un po' , sussurrandomelo all'orecchio mi confida che dall'utimo incontro lui non ha fatto altro che pensare a me , non ha avuto altri rapporti con nessuna altra donna e nemmeno un orgasmo da masturbazione , ha conservato tutto il desiderio per me , io lo ascolto , gli credo poi mi prende per mano e mi porta verso il retro del bar , non so ma non riesco ad opporgli molta resistenza , lo seguo un po' titubante ma curiosa , entriamo nei bagni , ci chiudiamo in uno e mi accarezza con passione e desiderio, mi mette una mano fra le coscie sono gia' bagnata ma in quel buco di bagno la fretta e l'impossibilita' a fare altro rende le cose un po' complicate , ma lui si slaccia comunque i pantaloni lo tira fuori deciso e mi chiede di fargli un pompino veloce, mi mette una mano sulla testa e mi spinge ad inginocchiarmi , obbedisco e comincio a spompinarlo lui e' eccitatissimo lo sento vibrare nella mia bocca poi in un istante mi spinge indietro la testa mi chiede di guardarlo e mi dice quanto sono bella e velocemente mi viene in faccia senza darmi il tempo di reagire , mi riempie la faccia di sperma ...
Il panico sono agitata ci ricomponiamo in fretta e furia ed usciamo dal bagno , io mi vergogno come una pazza e scappo fuori dal bar , questa volta sono io che lo saluto frettolosamente e me ne vado .... Ci sara' rimasto male ma mi vergognavo troppo per quello che avevo fatto nel bagno di un bar e forse qualcuno avrebbe anche potuto capire cosa era successo la' dentro, che figura da puttana che ho fatto ...
Poco dopo mi telefona chiedendomi come mai fossi scappata via cosi' ma non ho voglia di dare spiegazioni pero' lo lascio parlare , si esprime in modo molto confidenziale e spontaneo e mi dice che non e' sua abitudine avere questi rapporti clandestini nei bagnoi dei bar ma non ha resistito alla mia sensualita' , poi mi confida che quella volta un po' se l'era presa per suo cugino e che la prossima volta dovevo andare a casa sua a fare il massaggio a suo cugino mentre lui se ne sarebbe semplicemente stato in sala a guardare la tv, io gli rispondo di no e chiudo il telefono , anche se fra me e me forse non avevo troppa convinzione con quel NO ...
Nei giorni a seguire mi telefona ancora ma io gli rispondo che ho i miei impegni la mia vita privata, famiglia etc per cui se per favore evita di chiamarmi cosi' spesso, e lui mi risponde semplicemente ok .
Passa molto tempo ancora quando un giorno mi squilla il telefono, e' il numero di Marco, esito un pochino ma poi rispondo , parliamo un po' e mi chiede di andare a fargli visita a casa e che l'ultima stava scherzando suo cugino non ha bisogno di fare massaggi e' giovane e senza problemi , insiste per volermi vedere di nuovo a casa sua , dice che mi paghera' comunque per il massaggio anche se sono gia' stanca di lavoro e non avro' voglia di farlo , che invece del massaggio possiamo anche dedicare il tempo a bere una tazza di Tea e fare due chiacchiere ... gentile e convincente come al solito accetto di andare a trovarlo.
Arrivata sotto il portone di casa , il mio istinto femminile mi dice pero' che in casa ci trovero' il cugino, si quel ragazzo particolare con il cazzo molto grosso .... ma che diavolo vado a pensare, non sono mica un attrice di film hard , non saprei nemmeno fare nulla con quel ragazzo , quindi suono e salgo le scale come le altre volte , come pensavo oggi cé anche il cugino , rimango un po' timorosa sulla porta ma poi molto educatamente ed ospitale come sempre Marco mi fa accomodare, anche Fabio il cugino pare tranquillo e serenamente cordiale , ci accomodiamo in sala , un bel locale arredato con gusto bellissimi quadri e tappeti , un impianto TV e hi-fi notevole , cé anche una libreria e una videoteca ben custodita, io subito dico che oggi non ho tempo per fare massaggi sono passata giusto per un tea e due chiacchiere , ma Marco mi dice che non cé problema ci accomodiamo sul divano, poi notando la mia curiosita' a quel bell'impianto TV Marco mi chiede se voglio vedere qualche film, io gli rispondo ok , mette su un film genere anni 70 comico-erotico , un genere che mi piace e mi diverte molto, mio marito ne ha diversi , di nuovo mi torna un dubbio su come quest' uomo sa sempre la cosa giusta da fare e cosa mi piace, quasi come se mi conoscesse o sapesse molte cose di me .... Continua.
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10 years ago
admin, 75
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In croazia
Era il 1998 all’epoca stavo con una bellissima donna….alta 1,75 mora con le curve al posto giusto….e con una carica erotica pazzesca…con lei facemmo tantissime esperienze….ma questa che vi racconto è quella che ricordo come la piu densa di emozioni…
Decidemmo di andare a fare una vacanza in croazia in agosto…all’epoca era poco frequentata e molto selvaggia….arrivammo e ci sistemammo in una bella casetta di un pescatore…
Andammo in esplorazione delle spiaggie piu belle…fino ad arrivare nell’isola di bol…gran bel pezzo di natura…scoprimmo cosi che si praticava nudismo senza nessun tipo di problemi….tra la fitta boscaglia adiacente alla spiaggia…e sulla spiaggia stessa…
Le nostre fantasie correvano…ma all’epoca non avevamo ancora coinvolto nessun’altro uomo nei nostri giochi…e la voglia era tantissima….
Fu lei a propormi….un gioco molto particolare….voleva andare da sola al mare…e io sarei dovuto andare a cercarla un’ora dopo…e avrei dovuto scoprire dove si era messa a prendere il sole….
Bhe…accettai…emozioni che si mescolavano..gelosia…eccitazione…
Passò un’ora e andai a cercarla….non la trovavo….l’eccitazione cresceva….e dopo una ventia di minuti…eccola…bellissima…che prendeva il sole nuda….in una insenatura piccola e riparata…e con mio stupore vidi che a due metri da lei…dalla parte delle sue gambe…c’era un ragazzo che avra avuto una trentina d’anni…anche lui nudo…che leggeva un libro…
Mi sdraia accanto a lei…dandole un bacio le dissi ti ho trovata…porca….non avrei mai immaginato di trovarti cosi….lei baciandomi mi disse….ho voglia di giocare….bhe…inutile dire che mi eccitai all’istante come un vero porco….
Le dissi..mettiti a pancia sotto ( era la sua posizione preferita ) le dissi inoltre…apri e gambe…fai vedere a quel bel ragazzo come sei bella depilata….e toccati…. Lei mi disse che ero pazzo….ma la sua mano intanto si faceva strada tra le sue gambe da sotto….e cominciò a toccarsi….
Io le aprivo di piu le gambe dicendole fallo guardare bene….apriti…
Lei si immedesimo nella parte della schiavetta…e mi disse..fai quello che vuoi….sono fradicia…
Io le raccontai di come si stesse toccando il ragazzo guardandola…e che da li a poco avrebbe avuto una bella sorpresa…..
Feci cenno al ragazzo di avvicinarsi…e di toccarla….
Lei comincio a gemere…solo al pensiero….e quando lui comincio ad insinuare le sue mani sul suo culetto….accarezzandola…lei comincio a gemere sempre piu forte….
Dissi a lei…ora puttanella prendilo in bocca….fagli vedere quanto sei brava a prenderlo in bocca….lei come un automa…allungo una mano…afferrandogli il cazzo..davvero grosso….e lo attiro a se….e comincio a fargli un bocchino da favola….mentre mi guardava con i suoi occhi da vera troia…io la incitavo…e le chiedevo se lo voleva dentro…e lei per tutta risposta…affondava ancora di piu la bocca…..
Gli feci cenno al ragazzo di sdraiarsi….e dissi a lei….scopalo…forza…troia….
E lei si impalo letteralmente sempre guardandomi….piano piano…sempre di piu….fino alla radice…fu allora che mi disse…amore guarda quanto sono troia….
Il ragazzo era il nostro oggetto di piacere….e sicuramente non gli dispiaceva il ruolo….
Dopo qualche minuto…le dissi…adesso prendilo in bocca…e fallo sborrare…..ovviamente lei eseguì….con vera maestria….sempre guardandomi negli occhi…soprattutto quando i primi schizzi cominciavano ad uscire…fu allora che lei mi prese la testa e l'avvicinò a se.... E mi disse....senti che buona la sua sborra......
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10 years ago
admin, 75
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Perversione pura...
lo ripubblico.... con altro titolo...
Questo è un racconto particolare….reale che parla della mia esperienza diretta con il sesso nella mia casa…. All’epoca avevo 16 anni ero già formato fisicamente come un uomo…alto e ben fatto…. E avevo una carica ormonale esplosiva….. per intenderci…ero sempre in camera mia a masturbarmi…con foto più o meno esplicite….
In casa vivevamo io e mia madre….all’epoca una 35 mora alta 1,75 bellissima donna….
Mi ha sempre esortato alla libertà in ogni sua forma…la costrizione era considerata un peccato reale. Un retaggio cattolico assurdo ed idiota…
Giravamo per casa sempre poco vestiti….e potevo cosi ammirare quella splendida donna che era mia madre… lei certamente non ostacolava la mia visuale…in situazioni non sempre caste… ad esempio…quando si sedeva in poltrona quando guardavamo la televisione… cercava sempre di mettersi comoda magari mettendo una gamba sollevata sul bracciolo della poltrona facendo vedere ciò che provocava quello scosciarsi…con un piccolissimo perizoma….
Ho scoperto cosi che era praticamente come una bambina…liscia senza nemmeno un peletto….
Ovviamente non resistivo molto…a parte un po di imbarazzo…dopo pochi minuti la salutavo e me ne andavo in camera mia…per gioire di quelle immagini toccandomi allo sfinimento…
La sera magari quando lei era a letto che leggeva a pancia in su…nuda….ed io entravo in camera sua per salutarla…la vedevo…in tutta la sua magnificenza….quel giorno mi fece impazzire….era con le gambe divaricate senza slip…. E continuava a leggere il suo libro….senza degnarmi di uno sguardo…..rimanendo con le gambe aperte….io ero inebetito…con lo sguardo fisso…a osservare quella grazia…liscia…delicata…semiaperta…. Ovviamente sono andato in camera mia….presi due sue foto che erano in salone che la ritraevano in costume da bagno…..le portai con me…e guardandole…comincia a masturbarmi…
E successe….
Lei entrò in camera mia e mi trovò cosi….con il mio affare tra le mani….e le sue foto davanti a me….una situazione irreale….
Il cuore in gola….
Cercai di coprire il misfatto….ma non fui bravo…
Lei era vestita come la vidi poco prima…era nuda….con il suo seno prorompente…si avvicinò a me…e mi diede un buffetto….dicendomi…lo so che mi guardi sempre….
Lo vedo il tuo sguardo sul mio corpo…
Non sono meglio dal vivo piuttosto che in foto…?
Mise una gamba sul mio letto….piegandola…cominciando a toccarsi….e mi disse…ora guardami…. Guarda tua mamma che si tocca per te…davanti a te….
Io stavo impazzendo…mille pensieri nella mia mente… il cuore in gola….
Ma il mio amichetto…stava letteralmente scoppiando….. bastò che lo sfiorassi… che lui cominciò ad eruttare 5…6….schizzi….forti…e densi…..
Lei si interruppe….. e mi disse…. bravo Alex…. Mi diede un bacio in bocca…dicendomi…ti farò impazzire…..
Da quel giorno…mi si aprì un mondo…ed ancora oggi che lei non c’è più la ringrazio per tutte le gioie e le scoperte che mi ha concesso….
Non so se continuerò a raccontare le mie avventure con lei e con le mie compagne.... vedrò in seguito...
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10 years ago
admin, 75
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Ciao alex
Ciao Alex come stai? ti scrivo questa lettera perche oggi riguardando quelle foto...mi sono nuovamente eccitata...sei davvero un porco...un bellissimo porco...ma ti ricordi cosa mi hai fatto combinare l'ultima volta..? Dovevamo vederci a casa tua.. e come al solito mi hai ordinato come vestirmi..eheh gia sapevo che mi avresti chiesto di mettere la mini gonna senza intimo...e ovviamente volevi ti mandassi delle foto in tempo reale...sei dvvero perverso...poi mi hai detto tu la strada da fare in macchina....e di documentare via foto quando mi hai chiesto di slacciare il piu possibile la mia camicetta che avevo messo senza reggiseno....i miei capezzoli esplodevano...poi mi chiedesti di toccarmi...di infilarmi dentro un dito poi due...stavo impazzendo....ma quella richiesta propio non me l'aspettavo...avrei dovuto fermarmi a fare benzina...tenendo ben aperte le gambe con il seno praticamente esposto....e volevi ti mandassi la foto che avrebbe documentto che ero stata...ubbidiente!....sei davvero un pazzo.... mi dicesti di chiedere al benzinaio di farti fare una foto con il tuo cell....pazzesco...ancora piu pazzesco che io lo abbia fatto... gli ho chiesto di farmi una foto cosi come mi vedeva....a gambe aperte...esposta...e lui per nulla imbarazzato me l'ha fatta....e quando te l'ho inviata...apriti cielo... sapevo me lo avresti chiesto.....hai voluto facessi leggere il tuo sms al benzinaio che recitava..." chiedigli se vuole un bocchino"....ed ovviamente ti ha detto di andare in bagno e di aspettarlo....sei stato davvero un porco perverso....ma ancora mi bagno ogni volta che ci ripenso...ti prego...fami fare altre esperienze.....ti aspetto....la tua troia.
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10 years ago
admin, 75
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Colpa di mio marito parte n.2
Nel precedente racconto eravamo rimasti che io e mio marito facevamo delle foto sexy .....
Ebbene a seguire poi come spesso succede quando facciamo queste foto piantiamo li a meta' a volte senza nemmeno salvare il lavoro fatto e super eccitati ci ritroviamo a fare l'amore , in questo caso mancava proprio poco a cena per cui piu' che altro e' una sveltina , mi prende con decisione e ma piace a volte essere presa con la decisione del maschio come mi piace anche all'opposto essere presa con calma con molta dolcezza e coccole , io sono cosi' e lui lo sa , mi prende sul divano da dietro anche lui oggi e' particolarmente piu' arrapato del solito ma credo che la scatenante sia stato trovarmi a casa mentre mi stavo masturbando , io invece sono un po' eccitata ancora per quella storia del pomeriggio e mentre mio marito mi penetra immagino come sarebbe stato provare il cazzo di quel tizio del massaggio che sembrava averlo grosso , sicuramente piu' di mio marito .
In poco tempo raggiunge l'orgasmo e siccome e' quasi ora di cena mi alzo velocemente e con una mano in mezzo alle gambe corro in bagno avendo cura di non gocciolare sul tappeto ...
I giorni seguenti passano nella piu' totale routine , il lavoro , la casa, i figli etc. ma ad un certo punto mi squilla il telefono , e' lui Marco il tizio del massaggio a domicilio , non gli rispondo , mi chiama ancora e di nuovo non risposndo e lui desiste , sono orgogliosa di me e della mia risolutezza pero' anche penso che non e' carino comportarsi cosi' ed anche in fondo si trattava di un lavoro e un guadagno perso , il tizio sembrava poi una persona per bene e che avrei potuto comunque tenere sotto controllo , forse quindi avrei dovuto rispondere ma pace non l'ho fatto, meglio cosi' e di certo non lo richiamo io .
Il giorno dopo mi arriva un SMS , e' ancora lui Marco, mi chiede come sto e altro , e' gentile e gli rispondo piu' tardi mi chiama questa volta decido di rispondergli , ha un tono simpatico amichevole mi chiede quando posso fargli ancora un massaggio , insiste un po' ma sempre molto educatamente e senza comunque diventare invadente , accetto di vederlo e fissiamo un orario e un giorno.
Arrivato il giorno vado all'appuntamento come d'accordo , arrivo al suo citofono anche quesa volta quasi esito un pochino forse cé' in casa anche quel cugino di cui mi parlava ma poi suono , mi apre e salgo nel suo appartamento , e' come ricordavo un ambiente invitante e sereno spartano e originale allo stesso tempo , non ci vive una donna si vede ma comuqnue e' molto curato e pulito , parliamo un po' senza fretta poi inizio a fare il massaggio come l'altra volta cominciando dalla schiena e poi di nuovo girandosi a pancia in su sempre coprendo la zona intima con l'asciugamano , questa volta mi parla molto piu' esplicitamente di quanto mi trova attraente e sensuale i suoi complimenti sono molto diretti ma sembra anche cosi' spontaneo e sincero, mi dice che sono una donna bellissima e che mio marito, di cui gli avevo gia' accennato , deve essere un uomo molto fortunato ad avere una moglie come me, ammette che gli piaccio e non puo' fare a meno di eccitarsi sentendo le mie mani su di lui , io lo vedo e' molto eccitato l'asciugamano non nasconde il gonfiore e la forma, io sbircio con la coda dell'occhio lui si accorge e capisce che alla fine sono solo una timida cronica , mi prende la mano delicatamente ma con decisione e me la mette sul suo cazzo che come pensavo e' davvero duro e grosso sicuramente piu' di quello di mio marito , vorrei tirarmi indietro ma sono curiosa ed eccitata e continuo facendo finta di niente a massaggiargli il pene stando pero' sopra l'asciugamano , lui intanto si fa piu' audace e mi mette una mano sui glutei con delicatezza mi tocca pian piano andando fra le coscie continuando a parlare in modo piacevole e facendomi sempre molti complimenti che accetto volentieri , poi approfitta della mia distrazione e spostando l'asciugamano riprende la mia mano e se la mette nuovamene sul cazzo che stavolta e li bello in vista duro e turgido , mi eccita vederlo e toccarlo, non e' grossissimo ma ha una cappella gonfia e grossa piu' del tronco del pene che e' di tipo un po' curvo poi ha dei testicoli enormi non so se e' proprio cosi' fisicamente o forse non ha rapporti da molto tempo ed e' super carico ma mi eccita molto accarezzarglieli, lu intanto con l'altra mano e' arrivato alle mie mutandine si accorge che sono bagnata questo forse gli fa prendere piu' coraggio e mettendomi la mano sulla testa mi spinge delicatamente ma con fermezza verso il cazzo , arrivo con le labbra chiuse a toccare la sua cappella vorrei tenere chiusa la bocca e fargli capire che siamo arrivati ad un limite in cui bisogna fermarsi ma non so come o perche' , ho chiuso gli occhi e aperto la bocca , il suo pene mi entra in bocca inizialmente solo con la punta ma presto si spinge eccitato fina quasi in gola mi eccita moltissimo sentirmi cosi' piena di quest'uomo interessante , decido inconsciamente di continuare da sola andando su e giu' voglio vedere quanto si eccita ma in un ritorno di responsabilita' e coscienza penso anche di farlo venire al piu' presto in modo che finisca subito, ho paura di continuare magari poi diventa violento o non si controlla , intanto continuo con la bocca mentre le sue dita giocano insidiose nella mia fighetta che ormai e' fradicia di desiderio , faccio l' indifferente ma dentro di me so che lui potrebbe ormai osare e fare ogni cosa con me che non lo fermerei , ed infatti dopo avermi progressivamente alzato la gonna e abbassato le mutandine , non passa molto che con decisione mi gira sul letto e mi penetra in figa con il suo membro eccitatissimo , inizia delicatamente ma la dimensione la sento sopratutto la cappella che mi riempie tutta andando a stimolarmi internamente una zona particolarmente sensibile, credo sia anche a causa della forma un po' curva del suo pene, lui intanto si fa piu' invadente dentro di me ed io non resisto piu' non posso nascondere che sto godendo , ho gia' subito un orgasmo come difficilmente mi riesce con mio marito, anzi a causa di un periodo un po' di stress ero anche un po' in astinenza da qualche giorno per cui arrivo all'orgasmo proprio subito subito ma sento che non basta per nulla e sarei pronta a venire ancora per cui mi lascio completamente andare alla sua virilita' e mi chiava da vero toro ma sempre comunque in modo delicato e gentile, godo molto e non ho piu' difese, godo cosi tanto che non capisco se sto avendo un altro orgasmo o meno ... all'improvviso pero' sento un altra presenza nell'appartamento , lui mi dice di stare tranquilla e' soltanto suo cugino che forse e' venuto a prendere le chiavi della macchina .... continua
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10 years ago
admin, 75
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Colpa di mio marito (parte n.1)
Il mio lavoro di massaggiatrice specializzata in massaggi curativi e' sempre piu' noioso, donne ciccione che vengono a farsi massaggi drenanti , vecchi per la cervicale e dolori lombari , sciattica etc. etc. ma un giorno di nascosto di mio marito che mi raccomanda sempre di stare attenta , decido di accettare la proposta di un massaggio a domicilio da parte di un uomo singolo sui 40 anni , so cavarmela a trattare con le persone non ho molti timori anche se so che sto sbagliando e che spesso gli uomini giovani che invece di venire in studio chiedono il massaggio a domicilio non vogliono solo il massaggio , pero' la curiosita' ed un recondito desiderio di evasione mi fa procedere comunque.
Accetto di andare a casa di quest' uomo che non conosco , mi da indirizzo e orario , arrivo al suo palazzo esito davanti al citofono il cuore mi batte un po' ma mi dico fra me e me che non sono una ragazzina sono una professionista quindi suono , mi risponde con voce calma e rassicurante , ok salgo le scale mi accoglie gentilmente in un grande ma normalissimo appartamento , si chiama Marco mi parla dei suoi probemi di artrosi e acciacchi vari e ci prepariamo subito per fare il massaggio con oli speciali per cui deve stare nudo con solo l'asciugamano che copre le parti intime , inizio dalla schiena , lui e' tranquillo e simpatico mi fa anche tanti complimenti senza mai diventare pesante o volgare , il massaggio continua come di norma, poi e' il momento di far girare il cliente per fare la parte anteriore sopratutto le gambe , lui si gira tenendo educatamente sempre le parti intime coperte dall'asciugamano , inizio a massaggiare le gambe il quadricipite e parte dell'interno coscia , inavvertitamente la mia mano scorre piu' su toccando leggermente il suo pene che sembra solo parzialmente a riposo ma anche cosi' sembra gia' abbastanza grosso e pesante , continuo facendo finta di nulla ma non posso fare a meno di guardare alla protuberanza nelll'asciugamano credo si sta eccitando anzi e' evidente ormai che lui lo ha in tiro , sembra avere un pene di dimensioni notevoli , il cuore mi batte in un misto di timori ed eccitazione , lui comunque e' sempre li al suo posto educato e tranquillo pero' e' gia' troppo che sono li in casa da sola con un uomo sconosciuto quindi professionalmente concludo il mio lavoro di massaggio , riordino le mie cose , ci salutiamo cordialmente e vado via.
Sulla porta mi fa ancora alcuni complimenti ringraziandomi per l'eccellente massaggio che lo ha fatto tornare in vita e mi da una mancia aggiuntiva , un bel po' di euro che per imbarazzo e delicatezza non conto nemmeno poi mi chiede se puo' chiamarmi ancora per un altro massaggio ma io che non sono poi cosi' sprovveduta gli rispondo subito che se si aspetta qualcosa di strano allora puo' tenersi anche i soldi della mancia ma lui insiste di tenerli e che non voleva alludere a nulla, non vi era nessuna relazione con la mancia , gli dico comunque che sono una donna impegnata sposata e con impegni familiari e di lavoro e che non so se potro' rivederlo , saluto nuovamente e vado via ...
Sull'autobus stanca e fra i miei pensieri non riesco ad allontanare il ricordo di quell'incontro e che se fossi stata meno timida e fifona avrei potuto lasciarmi andare di piu' in fondo non sembrava un tipo pericoloso ma comunque non si sa mai gli uomini sono tutti stronzi egoisti e pericolosi quindi ritorno alla realta' scendo dall'autobus e rientro tranquilla a casa.
A casa non cé nesuno mi stendo sul divano giusto un minuto ma fa caldo mi spoglio e mi faccio una doccia e mi metto di nuovo sul divano la mente torna ancora a quei momenti in quell'appartamento , il massaggio etc, fantastico un po' su cosa sarebbe potuto succedere tanto ormai e' solo un innocuo pensiero , in realta' sono serena a casa mia e a breve arriva anche mio marito , cosi' continuo nella mia fantasia e senza accorgemi mi sto toccando , lo faccio con particolare foga , piu' del solito quasi fossi una adolescente arrapata nonostante ho gia' i miei 38 anni ormai , sto quasi per raggiungere l'orgasmo quando suona il campanello , e' mio marito , vado alla porta ad aprirlo sono nuda e con le dita fradice dei miei umori , mio marito mi vede , sorridendo mi da un bacio e mi chiede dei figli se tutto ok , se sono andati a scuola e poi dalla zia come al solito e da programma rientreranno per cena , poi mi chiede della mia giornata ma io divago un po' e non gli racconto di quel massaggio non tanto per problemi di gelosia che non esitono fra noi che abbiamo un rapporto di assoluta complicita' ma per non farlo preoccupare inutilmente dicendo che vado a fare massaggi a domicilio da sconosciuti , cosi cambiando discorso forse approfittando che ero gia' nuda e un po' eccitata ne approfitta per chiedermi di fare un po' delle nostre foto sexy che a volte pubblichiamo su internt in siti appositi opportunamente offuscate, lo accontento in fondo mi diverto molto anche io ad esibirmi purche' in piena riservatezza e mi piace leggere poi i commenti degli uomini che vedendo le mie foto si eccitano.
Facciamo alcuni scatti e mi dice anche che oggi sono particolarmente piu' porcellina del solito , boh io non me ne accorgo ma se lo dice lui che conosce ogni centimetro del mio corpo e sopratutto ogni sfumatura della mia personalita' gli posso anche credere .... continua
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10 years ago
admin, 75
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per necessità e per piacere
Mi chiamo Franco, ho quarantasei anni, sono sposato con Maria che ne ha due di meno, abbiamo una figlia sposata che vive in una città molto lontana da noi. Lavoro, anzi lavoravo, in un grosso capannone della zona industriale assieme a nove persone come capo operaio tornitore. Il lavoro mi piaceva, la ditta era stata creata da me e dal titolare, ero stato il suo primo operaio quando aveva comprato l’immobile. Pietro era un datore di lavoro come meglio non si può desiderare, sempre presente, preciso, mai alzato la voce, un tipo tranquillo, tutto casa e lavoro. In vita sua credo che si sia tolto la tuta blu solo per sposarsi, già, forse il solo errore fatto in vita sua. Pamela, sua moglie era l’essenza delle zoccole. Bella, molto vistosa, seno enorme, cosce lunghe e labbra da troia che lei evidenziava con vistosi rossetti che completavano sempre un abbigliamento da perenne puttana. Lo cornificava sempre con tutti senza un minimo di riguardo, non che lui fosse bellissimo, piccolo, basso e calvo e pelato non era certo il massimo, ma lei lo aveva sposato solo per i soldi che sperperava senza ritegno. Circa tre mesi fa, la troia non trova di meglio che darsi al gioco d’azzardo. Frequentava un tipo losco che oltre a fotterla e farla sbattere dai suoi amici decide di iniziarla al gioco in una bisca clandestina. I proprietari, visto l’alto potenziale della preda, prima la fanno vincere, poi le danno un colpo di grazia da settecento mila euro. Quando l’indomani si presentano dal marito per riscuotere, a lui, quasi viene un infarto: o paghi o ci prendiamo tutto!. Lui ci riflette un poco, poi il mattino successivo che era di venerdì, si reca in banca, ci paga due mesate anticipate e tutta la liquidazione, poi torna nel capannone e con alcune taniche di benzina incendia tutto, ma resta, o forse vuole morire nell’incendio. Risultato noi tutti a spasso, lui morto e la vacca dicono, che la fanno prostituire su al Nord per pagare i debiti. Con la crisi che c’è in giro, mi ritrovo a spasso, e mi resta difficile trovare un nuovo lavoro. Passa un mese e comincio a deprimermi. Maria si arrangia a fare le pulizie a una signora che abita nello stesso palazzo dove stiamo noi, ma sono pochi spiccioli che non risolvono nulla. Maria è la classica donna italiana, alta, mora, seno quarta ancora bello sodo, forme generose ma non grassa, e poi un culo bello, tondo grande dannatamente invitante. Quando ci siamo conosciuti lei, aveva appena compiuto diciotto anni. Per noi è stato subito amore, mi ha subito fatto incendiare i sensi. A letto, l’ho trovata aperta e abbastanza esperta, frutto di una precedente relazione con un giovane coetaneo che poi se ne andato. Il fatto che non fosse vergine non mi ha dato nessun disturbo, e poi anche il fatto che lo succhiava bene mi dava sempre molto piacere, quindi non ho mai riflettuto o dubitato delle sue parole. Una sera, dopo averla scopata e sborrato in culo, come piace tanto anche lei.
“ perche non provi fuori città? ti ricordi alla marina, vicino la porto c’era quell’officina da fabbro, un lavoro che tu hai fatto da giovane, potresti chiedere lì?” - mi dice, per poi girarsi e dormire.
Mi ricordo, del posto, è in porto vicino alla nostra città, appena trenta chilometri. Due mesi fa, era ancora inverno, e noi si passeggiava lungo il molo del piccolo paese che il turismo trasformato in meta balneare, quando per caso appena dietro il porto dove il vecchio borgo finisce c’era una piccola, ma ben messa officina da fabbro, lavoro che conosco e amo, avendolo praticato fina da piccolo nella fucina di un amico di mio padre. Mi piaceva plasmare il metallo ma, mio padre volle che ottenessi anche il diploma di tornitore, poi fui assunto e smisi di farlo. Quel lavoro è come andare in bici, se lo impari una volta, anche dopo tanti anni, lo fai di nuovo. Mi ricordo anche del proprietario, un tipo basso, tarchiato, ma dalla muscolatura robusta, peloso, dalla pelle scura, che quando mi misi a vedere i suoi manufatti, lui non smise mai di guardare Maria, come se avesse visto una dea. Il suo insistere fece si che lei mi costrinse ad andare via. L’indomani mi reco sul posto. Lui sta forgiando un pezzo di ferro battendolo sull’incudine con un grosso martello, mi presento, e scopro che si chiama Vito, mi guarda, e ascolta quello che ho da dire, poi mi parla.
“ certo, avrei bisogno di un aiuto, ho tanto lavoro, ma mi serve uno bravo, prendi e fammi vedere come te la cavi.” - mi dice porgendomi il ferro incandescente e il martello.
In un attimo mi metto a eseguire il lavoro come vuole lui, tempo cinque minuti ho fatto. Lui mi ha osservato in silenzio, poi soddisfatto riprende il suo lavoro.
“ va bene cominciare lunedì? “ – mi dice guardandomi negli occhi.
Accetto e torno a casa. La sera a letto scopo Maria con insolita passione. Mentre la pompo da dietro, mi torna in mente il fatto di Vito che gli guardava il culo. Mi eccita da morire, la sbatto con forza e sborro dentro di lei.
“ amore che ti succede? Questa sera sembri più focoso del solito? - mi dice mia moglie prima di andare in bagno.
Chiudo gli occhi e penso, al fatto che in fondo sono soddisfatto, ho trovato un lavoro, ho scopato mia moglie e se anche non sono un super dotato, lei ha goduto. Si, lo ammetto, ho un cazzo non proprio lungo o grande, assolutamente nella norma, ma lei non si è mai lamentata ed io non ho mia cercato altre donne all’infuori di lei. Il lunedì mi presento di buon mattino al lavoro. Lui si mette a lavorare in coppia con me e all’ora di pranzo abbiamo fatto un mucchio di cose. Durante il lavoro abbiamo parlato molto, di lavoro, di esperienze di donne, sembriamo in confidenza da sempre.
“ quando hai sposato tua moglie, era vergine”? - mi chiede guardandomi negli occhi.
Sono preso alla sprovvista, non mi aspettavo una simile domanda.
“no, ha avuto un ragazzo, di diciassette anni, un coetaneo che le ha insegnato tutto.” - taglio corto io.
Lui mi guarda poco convinto.
“ una ragazzina che sa fare tutto l’ha imparato da un coetaneo?, no non ci credo deve essere stato uno esperto, più grande.” - sentenzia lui.
Lo guardo cercando di capire dove vuole andare a parare, ma non ci riesco e la cosa finisce li.
“ scusa, sai dove posso trovare un piatto di pasta, tornare a casa mi costa troppo in benzina e tempo?” - gli chiedo.
Lui mi guarda, poi mi fa cenno di seguirlo sul retro della casa dove una scala porta al piano superiore dove lui ha l’abitazione. Appena dentro ci troviamo in un ampio salone, a destra la cucina dietro una porta e dall’altro lato c’è un bagno, una camera grande e una piccola. La casa è un poco in disordine, sintomo che manca una donna.
“scusa il casino, ma la mia domestica non viene più, è troppo vecchia ed è andata lontano dalla figlia, quindi mi arrangio un poco. Tua moglie lavora? “ - mi chiede mentre mettiamo a cuocere la pasta.
Mentre mangiamo, gli spiego che lai fa le pulizie da una signora anziana li nel palazzo.
“ credi che dietro un compenso le farebbe qui anche a me? Al massimo due volte a settimana, potrebbe venire giù con te tornare la sera, la pagherei bene.” – mi propone fra un bicchiere di vino e l’altro.
Lo guardo e penso che sarebbe interessante vedere quanto lavora o quanto tempo passerebbe ad ammirare il culo di Maria. Questo pensiero mi fa tirare immediatamente il cazzo. La sera lo dico a lei che accetta, senza commentare poi ripenso alle parole di Vito e dubbioso le chiedo:
“ sai vorrei sapere che tipo era quello con cui stavi prima di me?.”
Lei mi osserva in silenzio, l’ho presa in contropiede, farfuglia, poi taglia corto.
“ Che vai a pensare, ti ho detto che era uno come tanti, è finita, stiamo insieme da anni e tu ora vuoi sapere che?, lascia stare e dormiamo dai.” - mi dice con un tono un poco allarmato.
Mi rigiro nel letto sempre più convinto che non sia la tutta la verità, ho una bella erezione che vado in bagno a sfogare tirandomi una bella sega e pensando al suo ex, ma stranamente mi viene in mente il viso di Vito. Il mercoledì la porto via con me, e quando arriviamo. faccio le presentazioni, ma ho subito l’impressione che loro si conoscono. Dopo un momento d’imbarazzante silenzio, Vito la porta sopra a vedere il lavoro. Per un momento resto immobile, poi vinto dalla curiosità li seguo silenziosamente. Salgo le scale e dal portone semiaperto li vedo nel salone di spalle. Lui parla di lato a lei, con la sinistra indica le cose da fare mentre con la destra gli accarezza il culo e lei resta immobile. Ho una tremenda erezione! Poi lentamente la mano scende oltre il bordo della gonna leggera che indossa e risale all’interno delle cosce. Lei in silenzio lo lascia fare, si piega per agevolare la palpata, poi lui con l’altra mano apre i pantaloni e la fa inginocchiare davanti a lui che girato mostra una mazza da paura. Saranno un bel venticinque centimetri, di notevole diametro vedo lei che lo afferra con le mani e poi lo infila spedita in gola. So, che è brava a succhiarlo, ma la praticità con cui esegue la pompa mi lascia basito.
…uhuummmmmm……..sssiiiii… daiiii succhia veloce..daiiiiii…a come sei brava!!!!........ uuuuummmmmmhhhhh…………..
Lei succhia con vigore, io eccitato al massimo lo tiro fuori e con tre smanettate schizzo in mano una sborrata fiume mentre anche Vito è al limite.
…..sssiiiiiii ……troietta ingoiiiaaaa….sborroo!!!! …oraaa…sssiiiiiii …….mmmmhuuuummmm….
Scendo le scale poco dopo lui mi raggiunge. Lavoriamo alacremente tutto il tempo, poi all’ora di pranzo saliamo sopra, dove Maria ha preparato un buon pranzo. Fa caldo, l’estate sta arrivando e lei per fare le pulizie si è cambiata, ora indossa una vestaglia a fiori non molto abbottonata, dove si vedono chiaramente il reggiseno e mutande. Lui mangia e la guarda compiaciuto, poi finito il pranzo, torniamo al lavoro lui cerca una scusa per farmi allontanare.
“ prendi la bici, e vai a controllare le misure di quelle grate, mi sembrano troppo piccole, non voglio fare due volte il lavoro. “ - mi comanda con voce autoritaria.
Scendo le scale, prendo la bici, faccio il giro dell’isolato e torno indietro. Risalgo le scale e li vedo dentro la cucina, mi avvicino silenziosamente e dalla luce dello stipite li spio. Lui è posto dietro di lei, in ginocchio la lecca in mezzo alle cosce aperte, mentre lei appoggiata al lavello scuote il capo in preda al piacere che non ho mai visto provare a mia moglie, poi un lungo gemito annuncia il primo orgasmo.
………….uuuuuhhmmmuummUUHMMMMMMMMMMMMuuuuummmmmmmhhmumhmumhm…
Lui si rialza e da dietro le infila dentro con un colpo secco tutto il suo poderoso cazzo, lei inarca la schiena e grida di piacere.
……aaaaaaahhhhh…..ssssiiiiiiiiii….odddiiiiiooooo….quanto godooooo…..ssssiiiiiiiii……….. sssiiiii….daiiiiii …più forteeeeee…..
Li guardo basito, e tremendamente eccitato, mi tiro fuori il cazzo e mi sego lentamente cercando di tenere il loro ritmo.
….ssssiiiiii…piccola troiettaaa ….siiii ti sfondoooooo!!!!!!!...oggi più di allora!!!!!......ssi vacca puttana…..godi…..sssiiiii… senti come ti sfondooooo…. …ddddaaiiiiii…..godiiiiii…….sssssiiiiiiiii……godi che poi ti sfondo anche il culoooooo……ssssiiiiii prendddilo tuttoooooo…..piccola puttanelllaaa…allora e troia adessoooo …sss.ssiiiiiiiii……….
Lei scuote il capo a destra e sinistra, inarca la schiena e viene con un grido che non le ho mai sentito fare.
……AAAAHHHHHHHHHH……SSSIIIIIIII VENGGGOOOOOOOOooooooo…..sfondamiiiiii….finalmeteeeee…..
La sbatte con furia squassandole il corpo con affondi bestiali, poi lo estrae, grondante del suo piacere, lo solleva e con un colpo secco lo pianta tutto d’infilata nel culo di Maria che grida di dolore e piacere.
Aaaahhhhiiiiiiiiii…pianoooooooooo…mi spacchiiiiii……sssiiiiii…nnoooooo……ssssiiiiiiii….che belloooooo….
Lui la serra per i fianchi e la sbatte come un toro selvaggio, la pompa velocemente con affondi durissimi che la scuotono tutta, poi di colpo anche lui è al limite.
….uuumm ..eeccomiiiiiii….ssssii ssbbOORROOOOOOoooooooo!!!!!!!...oraaaaa….bevi troiaaaaa…………
Le spinge un ultimo affondo poi lo estrae e lei velocemente s’inginocchia davanti a lui per ricevere in gola tutta quella infinita sborrata. Ritorno velocemente di sotto, mi do una pulita e quando lui arriva, io sto già lavorando.
“ erano giuste le misure?” - mi chiede con tono sarcastico.
“ una era stretta, ma ora credo che sia giusta e ben aperta” - gli rispondo.
Lui mi guarda poi si mette a lavorare. La sera torniamo in silenzio, ho molte cose da chiederle, ma lei appena a letto si addormenta. Il giorno dopo mentre mangiamo lui mi chiede se il sabato mi piacerebbe andare a pescare. Ha un gozzo perfettamente restaurato, potrei portare anche Maria che il mattino darebbe una sistemata a casa, poi nel pomeriggio potremmo andare tutti e tre in barca. La sera ne parlo con lei a letto, che accetta e allora le chiedo di darmi una spiegazione, con calma, e con un tono assolutamente sereno le chiedo di lei e Vito.
Rimane un momento in silenzio, fa un bel respiro, si gira verso di me e si distende appoggiando la guancia al mio petto.
“ quando avevo diciassette anni, passai un’estate al mare nella casa dei genitori di Mirella, la mia amica che vive all’estero. Da qualche tempo conosceva Vito, non era proprio la fidanzata, ma si faceva toccare e ci godeva a succhiargli il cazzo. Si era solo fatta rompere il culo da lui, ma niente fica, aveva paura di restare incinta. Vito all’epoca era l’operaio di Carmelo, il vero proprietario dell’officina da fabbro che possiede tuttora. Carmelo era già molto più grande di loro, aveva circa cinquanta anni, ma era un porco, cui piaceva da impazzire farsi succhiare il cazzo. Era un pò meno dotato di Vito, ma era un vero fanatico della pompa. Mirella ed io, eravamo inseparabili, finire fra le loro grinfie fu tutt’uno. Vito si divertiva con Mirella mentre io imparavo, istruita da Carmelo a succhiare, e durante il primo mese d’estate in pratica non feci altro. Divenni bravissima, e ricordo che la prima volta che mi venne in gola lui temeva che io lo sputassi, mi tenne la testa ferma, ma io ferma, lo ingoiai e ne rimasi veramente entusiasta, anche perche, far sborrare di bocca Carmelo era durissima, il porco aveva una resistenza unica. Il secondo mese, fu Vito a dedicarsi a me, mi ruppe il culo. Lo fece con calma, durante il primo mese si era sempre divertito a infilare un dito dentro di me, mi lubrificava, e quando vedeva che ero rilassata ne aggiungeva un secondo e poi un terzo. Col tempo mi ero abituata e quando mi spinse dentro il suo nodoso cazzo, quasi non mi accorsi, ma ricordo che provai un bellissimo orgasmo quando m’inondò il culo di sborra. Tutto il mese di Agosto fu un seguirsi di bocchini e inculate da parte loro, io mi ero specializzata nelle pompe, mi faceva impazzire sentirlo schizzare in gola, ma non disdegnavo il cazzo di Vito in culo, mentre Carmelo impazziva per la mia bocca. L’ultima settimana restammo sole, i genitori di Mirella erano partiti prima, e una sera, c’era una festa in paese, ci fecero bere un po troppo, poi ci portarono a casa loro assieme a un amico di Carmelo, credo si chiamasse Vanni. Appena a casa ci incominciarono a toccare dappertutto, io mi ritrovai con due cazzi da succhiare, e quello di Vanni era da paura, lungo ma soprattutto enorme in circonferenza. Vito mi scopava il culo da dietro, mentre Carmelo si alternava fra la bocca mia e di Mirella, a un tratto stavo godendo quando Vito estrae il cazzo dal culo e lo pianta di colpo dentro la mia fica fino in fondo. Cerco di ribellarmi, ma dopo un momento di paura ho cominciato a godere e incitarlo a scoparmi più forte.
…aaaahhhhiiiii…..nnnoooo!!!!!!....uuummmmhhh…..sssiiiiii…oddioooo…..com’èèèèè..belloooooo…s.siiiiii…daiiiiii..piùùù forteeee…… vengggooooooo!!!!!! Cazzoooo vengmmmunuummm…
Appena goduto, mi sono ritrovata il cazzo di Carmelo in gola. Vito mi pompava divinamente, godevo da matti, Mirella mi guardava stupita, poi venne dentro di me. Sentivo spingere dentro tutto il suo palo fin quando è esploso inondandomi l’utero con un grido di vittoria.
…..aaa….sssiii finalometteee…tiiii riempoooo troiaaaaa…..
Scossa dal piacere sono rimasta stordita, li con il culo in alto e il viso appoggiato sul materasso. Quasi senza rendermene conto Vito ha a lasciato il posto ha Vanni che mi è entrato dentro come un ariete. Ho sentito la mia vagina dilatarsi per poi essere riempita da un cilindro enorme che mi trafiggeva fino in fondo. Quando ha toccato il collo dell’utero, ho gridato e goduto nello stesso tempo.
……hhaaaaaiiiiii…….nnooooo!!!!!!...venGGGOOOOooooo!!!!!!.....
Mi teneva stretta per i fianchi e mi pompava velocissimo, mentre Vito si stava facendo leccare e succhiare il cazzo da Mirella che era scopata da Carmelo, io godevo sempre più. Fin quando con un durissimo affondo si è piantato dentro di me sborrando dentro la mia slabbrata fichetta, una quantità enorme di sborra. Scossa da brividi di piacere sono crollata sul letto mentre Vito aveva fatto girare Mirella e ora erano in due a scoparla lui dietro e l’altro davanti. Io dopo un momento di pace mi sono ritrovata il cazzo di Vanni in bocca. Nonostante che era venuto era ancora duro e di notevoli proporzioni, e mentre lo leccavo, mi sembrava che si gonfiava di più. Carmelo intanto era venuto dentro Mirella e ora voleva la mia bocca per farsi succhiare il cazzo, Vanni si rimette dietro di me improvvisamente lo sento sfondarmi il culo.
….nnnnnooooo!!!!...cazzooo..nnnooo!!!!..sei troppo grossoooooo…..aaaaahhhhhhiiiiii…..ooodddiooooo…è entratoooo!!!!.....ssiiiiiii….spinggiiiiiiii….godoooooo…….
Dopo un attimo di paura ho sentito rompermi lo sfintere, ma non me ne fregava nulla, il piacere che ho immediatamente sentito mi ha fatto ignorare il dolore e ho cominciato a sborrare sempre più. All’alba ci hanno fatto tornare a casa, eravamo ubriache più di sborra che di vino. Per due giorni non ci siamo mosse dal letto, eravamo terrorizzate dalla paura di essere incinta, ma fortunatamente due giorni dopo ci vennero le mestruazioni ad entrambe. Mirella raggiunse i suoi e da allora non abbiamo mai più parlato di quella notte, io sono tornata in città e per la paura come avrai visto, non siamo mai tornati al mare lì, poi ti ho conosciuto e ho voluto dimenticare quella folle estate. Due mesi fa, quando tu sei voluto andare al mare, ormai credevo che anche la vecchia officina da fabbro avesse fatto posto ai turisti siamo capitati lì per caso. Vederlo mi ha ricordato tutto e mi sono bagnata, e pure a lui è venuto duro, tu non lo hai notato, ma gli sarei saltata addosso lì davanti a te, per questo ti ho pregato di andare via. Ormai il fuoco mai spento, si era riacceso più forte di prima, e una settimana dopo, una mattina sono andata da lui. Mi ha portato in casa, dove non era cambiato quasi nulla, mi ha scopato per due ore di fila facendomi godere tantissimo. Da qual giorno sono tornata una volta settimana da lui, è diventata la mia droga, la mia maledizione, ti amo, ma non posso fare a meno del suo cazzo e di come mi scopa. Quando tu sei rimasto senza lavoro lui, si è subito offerto di assumerti, ma solo per avermi sempre più vicino a lui. Ora sai tutta la storia, se mi lasci io, ne morirei, ma comprendo che ti ho tradito da sempre, che ho abusato della tua fiducia, ma mentre a te ti amo, di lui mi fa impazzire come mi scopa. “
Finito di parlare il mio cazzo era durissimo, le monto sopra e la penetro con impeto, sborro quasi subito, ma continua a pomparla come un pazzo. Si, forse lo sono. Il sabato la porto con me, appena arrivati, lei sale sopra per le pulizie, lui la segue e torna dopo un’ora circa. Io sono rimasto di sotto, sapevo benissimo che la stava scopando, ma anche se mi sono segato e ho sborrato tantissimo, sono rimasto li a lavorare. Quando è sceso, mi ha fatto un cenno di compiacimento, e di soddisfazione. Dopo pranzo siamo usciti in barca, lei era seduta fra me e lui, il sole tramontava quando abbiamo raggiunto un gruppetto di scogli al largo e gettata l’ancora Vito si denudato e si è tuffato per un bagno rinfrescante subito seguito da noi. Poche bracciate, poi io sono risalito, loro si sono abbracciati e baciati in acqua, per poi risalire. Nudi, ci siamo seduti e lei si è inginocchiata davanti a noi e ha cominciato a succhiare i nostri cazzi gia duri.
….huuhummmmm ,,, che bocca meravigliosaaaa!!! Il vecchio Carmelo ti ha insegnato bene…ssiiiii..sssiiiiiiiiiii daiiii.….
“ Tu scopale il culo e sborraci dentro che così gode di più quando gli pianto dentro il cazzo. “ - mi dice con calma.
La rigiro, appoggio la punta sulla rondella, faccio colare della saliva e poi lo spingo dentro deciso. La scopo di gusto mentre la vedo leccare e spompinare lui, sborro poco dopo e guardando lui in faccia gli lascio il posto. Lui si mette dietro la sfonda con un colpo solo, lei gode e si scuote tutta, mente i suoi seni liberi ondeggiano avanti/indietro a ogni affondo. Poi si siede e fa allargare le cosce a Maria, m’invita a leccarla davanti mentre lui le sfonda il culo. Mi abbasso, e vedo il suo pistone scorrere liberamente dentro di lei che trema di piacere, affondo la lingua fra le labbra del suo sesso, sento il suo movimento e ho come l’impressione di leccare lei e lui.
….aaaaaaahhhhhh….ss.iiiiiiiii….sfondamiiiiii……. leccaaaa……
Mi guarda e con gli occhi mi fa capire che devo prenderla davanti. Il mio cazzo nonostante abbia sborrato è rimasto durissimo, la sollevo egli e lo infilo dentro non senza qualche difficoltà dovuta a lui che riempie il culo. Ci muoviamo insieme, lei gode e anche lui è pronto a sborrare.
…ssssiiiiii…tiii sfondoooo…sssi godiii vaccca che ti riempooooooo……. Sborrrrroooooooo….oraaaa!!!!!...sssiiiiiiii…..
Sborra restando piantato in lei, sento che io non resisterò oltre.
…sssiiiiii….anch’iooooooo……sborrooooooo!!!!!!!........ssssiiiiiii….
Sfiniti, restiamo per un momento immobili, lui si sfila e io abbraccio Maria mentre lui si tuffa di nuovo in mare.
“ grazie amore sei una persona meravigliosa. Mi avete fatto impazzire ti amo. - mi bacia con impeto poi ci tuffiamo anche noi. Seduti mentre mangiamo del pane e salame, ci guardiamo in faccia.
“ mi piaceva da morire Maria da ragazza, ma eravamo troppo giovani e incoscienti, avrei dovuto sottrarla alle grinfie di Carmelo e soci, ma non ci sono riuscito. Rabbiosamente le ho sborrato dentro sperando che mettendola incinta potevo avere delle aspettative con lei ma ho fallito anche in questo. Quando siete venuti da me, ho avuto il forte desiderio di averla ancora. T’invidio, lei ti ama, mentre io al massimo la posso solo scopare, ma va bene così se lo vuole lei.” – parla con sottile velo di tristezza. Maria mi guarda, poi allunga le braccia e stringendo me invita anche lui. Da quella sera sono passati due anni, ho venduto la casa in città e ora abitiamo tutti e tre nella sua casa sopra l’officina, dove, sono socio al 50%, mentre per quanto riguarda Maria e lui credo che la società oggi sia 70% lui e il resto io. Spesso lei dorme con lui ed io nella cameretta, a volte li guardo scopare e se mi va, partecipo, ma mi eccita più vedere Maria godere felice fra le sue braccia, e mi va, bene così.
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3
10 years ago
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Le fantasie devono restare fantasie!
Questo è un racconto ricco di perversione; sono presenti rapporti omosessuali e cuckoldismo. I moralisti (ma che vi iscrivete a fare su desiderya?!?) o i non interessati al genere possono evitare di leggerlo.
E' un racconto di fantasia, mi raccomando... che rimanga tale ;-)
Oggi mi va. Sento che mi sono svegliato con la "predisposizione" giusta a questa nuova esperienza.
Da qualche mese sono venuto a conoscenza di un paio di siti di incontri dedicati esclusivamente ai gay. Uno però ha attirato particolarmente la mia attenzione; mi sbalordì il fatto che, pochissimi secondi dopo essermi iscritto, subito mi ritrovai sommerso da contatti, da gente che voleva conoscermi.
Sugli altri siti, gli iscritti sono più seri, mettono chiaramente la loro foto e pretendono che anche tu sia dichiarato. Cosa giustissima, rispetto l'orgoglio dei gay, ma io non credo di essere esattamente un gay; credo di essere piuttosto un "bi-curioso". Sono sposato da più di 8 anni, e devo dire che ormai il rapporto con mia moglie è entrato nella classica routine, diventando abbastanza noioso. Soprattutto se si considera che il nostro fu un matrimonio riparatore, per riparare al fatto di averla messa incinta già durante i nostri primi incontri da fidanzati, bruciando così tutte le tappe della crescita sessuale.
Sia chiaro, amo molto mia moglie, ma penso che non ci sia nulla di male se faccio qualche esperienza senza compromettere il mio amore per lei... e per la passera. E su questo sito penso che ci sia molta gente che la pensa come me; un sacco di porcellini che vogliono solo spassarsela, senza cercare l'anima gemella.
Questa mattina a lavoro ero gasato, mentre con la mente preparavo il programma della serata. Per prima cosa, appena torno a casa, devo farmi una bella doccia.
Ed eccomi qui, nella vasca da bagno. L'acqua mi scorre sul petto, la schiena, le gambe. La schiuma mi toglie il sudore e il grasso dalla pelle, rendendola liscia, morbida e profumata. Penso sia il caso di insistere sul pube, l'interno coscia e il perineo. Suppongo sia anche il caso di pulirmi... dentro. Posiziono il getto dell'acqua tra le mie natiche e mi penetro l'ano con un dito, facendolo scorrere avanti e indietro, attento che l'acqua sciacqui tutto per bene. Questa doccia sta assumendo l'aspetto di un'abluzione, un lavaggio sacro: sto preparando il corpo per il mio uomo, per le sue mani che scorrendo sul mio petto e i miei fianchi dovranno sentire una pelle sensuale e delicata; per il suo cazzo che dovrà essere accolto nei miei buchi puliti e accoglienti.
Oggi voglio giocare a fare la puttanella. Immagino l'uomo sdraiato su un letto o su un divano, completamente rilassato, mentre io gli terrò il cazzo in bocca; sarò dolce e porca, mentre la mia testolina va su e giù, pronta a ricevere il suo seme. Mi immagino a pecorella, con il viso rivolto verso il basso e lui alle mie spalle; non riesco a vederlo, posso solo sentire mentre appoggia una mano sul mio fianco, appena sopra la mia chiappa, e con l'altra mano dirige il suo cazzo sul mio buchino stretto e vergine; forse troppo stretto e vergine. Avrà bisogno che l'aiuti? Con le mani mi allargo le natiche e cerco di sporgere il mio culo verso l'alto e verso di lui, a "poppa". Lui strofina lentamente il suo glande dal basso verso l'alto, cercando di penetrarmi. Che sensazione... L'ano si è appena dilatato, e lui subito ne approfitta. Lo sento, è entrato, sta scorrendo dentro di me... finirà il lavoro dentro o schizzerà sulla mia schiena?
Bene, il mio corpo è pronto. Ora manca l'uomo... Sono le quattro del pomeriggio. Mi connetto sul sito e aspetto che qualcuno mi contatti. Sono o no una puttanella? Aspetto che sia lui a fare la prima mossa.
E' passata già un'oretta e non mi ha contattato nessuno. Che vi prende oggi? Facciamo così: do un'occhiata ai profili che fanno al caso mio. Loro mi troveranno tra i visitatori e mi contatteranno. Questo è passivo, passivo, passivo... Ecco qui: attivo cerca passivo. Ce ne uno di 43 anni; un altro di 53... L'età va bene: voglio dei maschi. Non voglio essere posseduta da un ragazzino dal corpo troppo femminile, nemmeno da un corpo troppo muscoloso e curato. Voglio proprio un maschio! Visitiamoli.
Sono arrivate le sei; ancora niente. Cavolo, non mi va di fare troppo tardi. Va beh, comincio io... Questo qui no, abita fuori città; non mi va di prendere l'auto o il treno. Vediamo di contattare qualcuno che abita vicino... contatto questo di 43 anni. E' inutile ormai fare giri di parole.
"cerchi sesso?"
mi ha risposto "certo"
"siamo in due"
"sei solo attivo?"
"no, anche passivo"
"tua foto?"
Che cretino! Non ho messo le foto visibili. Ecco perchè non mi ha contattato nessuno. Gliene invio una nudo dal collo in giù. Lui ricambia. Lo spettacolo non mi lascia indifferente: è proprio maschio! La foto lo ritrae dall'ombellico a un po' sotto lo scroto. Ha la pancia un po' grossa; così grossa che si crea una specie di linea che divide la pancia dal pube. E' peloso... e che mazza! E' proprio grossa, lunga e ha un glande molto grande. Si, è lui che deve scoparmi.
Mi scrive "Bene....ti va di scopare ora?"
Mi bolle il sangue nelle vene... "perchè no"
Passa un po'di tempo senza che lui risponda. Possibile che ha interpretato il mio ultimo messaggio come negativo? Ma perchè non rispondo chiaro tondo con un si?
Gli riscrivo "(intendo dire si)"
Risponde "ok, ospito a bari città....cosa ti piace fare?...hai foto culo?"
"Dove esattamente?" gli scrivo allegando una foto del mio culetto.
"che bel culo via ****** angolo ***** hai internet sul cell?"
E che culo si! Abita praticamente a meno di una decina di isolati da me. Gli rispondo "no, comunque non sono lontano".
"ok, hai foto viso?"
Mi conviene espormi così tanto? "no"
"ok, come ti riconosco?"
Metterò un vestito inconfondibile "ho un giubotto giallo canarino. Tu?"
"camicia rossa, pantaloni blu tu pantaloni?"
"Neri. Che intenzioni hai per l'incontro?"
"sfondarti il culo....mi piacerebbe sborrarti dentro"
Che finezza. E poi venirmi dentro... è sempre uno sconosciuto... "emh... io uso il preservativo"
"ok...no problem....sbokkini senza?"
"si, ma senza sperma"
"ok tra quanto tempo sei qui?"
"boh, penso un po' dopo le 7"
"ok, a che ora precisamente? ...ti aspetto dalle 7:05 alle 7:20?"
"ok"
"porta preservativo"
"sto uscendo, ci risentiamo"
"ti aspetto"
Ormai è fatta. Non mi sento "lucido", tutto intorno a me ha un'atmosfera simile a quella di un sogno. Guardo la mia stanza, mio figlio è dalla nonna, mia moglie di là che guarda la tv. "Sto uscendo"; "ok" mi risponde.
Cammino per strada e percorro il chilometro che dista casa mia dal luogo dell'appuntamento. Sono le strade in cui sono cresciuto; adesso hanno un'aria particolare, diversa. Sto andando a farmi scopare, un appuntamento solo di sesso. Guardo la gente; chissà quante volte mi sono passate affianco persone che si recavano al loro porcellissimo appuntamento al buio. Chissà quante volte la persona che ho superato mentre era li ferma all'angolo stava aspettando forse una coppia o il suo partner...
Sono lievemente in anticipo. Forse è meglio non stare fermo all'angolo; scenderò un po' più avanti, fino all'isolato successivo, quindi tornerò indietro, e così continuerò fino a che non vedrò qualcuno con la camicia rossa. Perchè poi? Potrei stare tranquillamente all'angolo ad aspettarlo.
sono ormai le 7 e 15, io sono pochi isolati più avanti dell'angolo dell'appuntamento. Fingo di vedere le vetrine, ma adesso devo andare, non sono un tipo che bidona. Camminerò non come uno che deve fermarsi proprio a quell'angolo, ma come uno che deve andare oltre. D'altronde, lui potrebbe non piacermi e non sarei costretto a starci per forza.
Sto arrivando; lo vedo, è dall'altra parte della strada. Sta andando avanti e indietro, ha chiaramente l'aria di uno che sta aspettando. A quest'ora è buio, non riesco ancora a vederlo nitidamente. Il mio giubbotto giallo canarino non lascia dubbi su di chi io sia. Ed eccolo che si ferma e mi guarda chiaramente in volto.
Che figura... è il pescivendolo vicino casa! Quello dal quale ci serviamo abitualmente. Conosce la mia famiglia, i miei genitori, mia moglie; e se glielo dice? Deve avermi riconosciuto, un sorriso malizioso e cattivo rendono il suo volto il ritratto della depravazione. E non mi stupisce; è un uomo volgare, meschino, non perde occasione per paraculare gli altri: le donne con frasi a doppio senso e gli uomini provocandoli nell'orgoglio. Nessuno ha dubbi sul fatto che sia un maiale, ma non pensavo gli interessassero anche gli uomini...
Con disinvoltura cerca di attraversare la strada e venirmi incontro; io, che nel frattempo ho continuato a camminare fingendo... di non essere io, continuo a tirare dritto, indifferente. Un giubbotto giallo è raro, ma non è detto che sia proprio il mio!
Ritorno a casa a passo svelto; qualche volta ho cercato di guardare alle mie spalle, assicurandomi che lui non mi stesse seguendo.
A casa mi sento al sicuro, ma sono sommerso da mille domande: accetterà il mio bidone? Farà finta di nulla o incomincerà a perseguitarmi?
Entro nel sito. Mi ha scritto: "sei passato avanti, mi hai visto... ti piace il cazzo, eh?"
Porca miseria, mi sono messo in un casino... la prossima volta devo ricordarmi che le fantasie devono restare tali!
Gli scrivo "ehi, scusami, non sono più passato, ho avuto un problema"
"si vabbè ti aspetto tra mezz'ora nel mio negozio, lascio la serranda aperta meno della metà.Ho le tue foto,attento che ti sputtano"
Quanto sono cretino... non mi resta che recarmi al nuovo appuntamento; non vale la pena nemmeno rispondere.
Per passare sotto la serranda dovrò piegarmi molto, dentro la luce è accesa. Do una rapida occhiata intorno a me e aspetto che ci sia meno gente possibile.
Sono dentro. Me lo trovo davanti; con una mano si stringe il pacco, apre e chiude la mano, provocando una lieve masturbazione. Evidentemente voleva farsi trovare pronto...
"eh bravo, prima mi bidoni e poi mi prendi per il culo..."
"perdonami, e che ho avuto un po' di timore"
"seee, e mo te ne esci con le scuse?!? Prima di essere perdonato ne devi fare di penitenze..."
"cioè?" rispondo io, più che altro per dire qualcosa, per fingere sicurezza quando invece sto tremando come una foglia.
Viene verso di me e passa oltre; chiude del tutto la serranda. Si gira verso di me. Io lo guardo un po' inebetito.
Solleva un po' il maglione e la camicia, mostrando il suo basso ventre, si slaccia la cintura e fa scendere i pantaloni e le mutande fino alle caviglie; la sua mazza è impressionante. Lo prende con una mano e incomincia a muoverlo rapidamente su e giù, come per farmi un invito.
"Sbocchinami"
Rimango fermo altri due secondi; nel silenzio irreale che pervade il locale, mi muovo verso di lui. Mi inginocchio davanti la punta delle sue scarpe, il suo cazzo è a pochi centimetri dal mio naso. E dietro il glande vedo il suo pancione, il suo grasso e peloso pube; sotto c'è il suo scroto.
Allungo una mano e timidamente lo prendo tra le punta delle dita. Malgrado la paura, sto iniziando ad eccitarmi anch'io, i brividi mi fanno tremare il corpo e sento come una palla di fuoco appena sotto l'ombelico. Ma ho ancora timore nel prenderlo in bocca. Riesco solo a sporgere il viso verso la punta del cazzo e a dargli dei bacini con le labbra.
"è la prima volta, eh?"
Riesco solo ad accenargli di si, portando due o tre volte e rapidamente la testa su e giù.
Porta la sua mano al suo cazzo e mi dice "chiudi gli occhi" Eseguo "apri la bocca"
Riesco ad immaginarmi; sono lì ad occhi chiusi e con la bocca spalancata, come un bambino che aspetta la cucchiata.
Sento il prepuzio, ha appoggiato il glande sul labbro inferiore; lo spinge, sta arrivando fin dietro il palato. Appena muovo la lingua, mi faccio indietro, lo faccio uscire fuori dalla bocca e inizio a sputare per terra: è salatissimo.
"Cazzo fai?"
Mette una mano sulla mia testa e mi riporta verso il suo pube, mentre con l'altra ridireziona il suo cazzo verso la mia bocca. Non mi va. Ho gli occhi chiusi; cerco di portare la testa indietro, mentre lui continua a tenermi con la mano dietro la nuca. In questa posizione, riesce a rientrarmi in bocca.
Io sono immobile come una statua. Lui inizia praticamente a scoparmi la bocca. Va avanti per un po'; un paio di volte sono sfuggito alla presa e ne ho subito approfittato per sputare. Così il sapore inizia a "normalizzarsi". E' una condizione strana, bellissima e insopportabile: sono eccitatissimo, ma non riesco a masturbarmi.
Ora inizia proprio a piacermi e lui se ne accorge. Mentre inizio a portare la mia testa avanti e indietro, lui toglie la mano dal suo cazzo, mentre allenta la tensione dell'altra sua mano sulla mia nuca. "ah, siii, che bocca..." sta mugulando di piacere, e questo mi sprona a spompinare meglio. Porto molto più in profondità il suo cazzo nella mia bocca, la punta del mio naso sfiora i suoi peli pubici e il suo glande mi sfiora l'ugola; i movimenti della mia testa sono decisi e più veloci, mentre una delle mie mani gli afferra la base del cazzo inziando a segarlo, un gesto istintivo dovuto probabilmente alla memoria del mio inconscio dove sono depositate le visioni di tante spompinatrici nei film porno, alle quali la mia inesperienza si sta ispirando.
Devo avere ancora da imparare, perchè lui porta via la mia mano dal suo cazzo, mentre fra un gemito e l'altro dice "devi anche succhiare... succhia... succhia..."
Ha ragione. Inizio ad aspirare con la bocca, appena posso. Cerco di riprodurre i rumori che fanno le attrici nei pornazzi mentre spompinano. Ed è una cosa molto naturale creare lo "sbock!" con le labbra mentre si staccano dal cazzo o i "succk!" mentre aspiro a labbra chiuse con il suo cazzo tutto nella mia bocca.
Lui ormai sta arrivando al limite; ha messo entrambe le mani dietro la mia nuca, si è leggermente piegato sulle ginocchia e sta portando freneticamente il bacino avanti e indietro. Devo spostarmi, non sono ancora pronto per la sborrata in bocca. Ma che fa? Non mi lascia!
"ah... ah... ah..." sta per venire, devo togliermelo di bocca, ma lui ha intercettato e non me lo permette. Anzi, sta spingendo con forza la mia testa verso il suo pube, il suo glande si è conficato con forza nella mia gola. Fa malissimo, non riesco a respirare, sento che stanno uscendo le lacrime dai miei occhi... e qualcosa sta uscendo anche da lui.
Mi accorgo di quanto è caldo lo sperma appena schizzato. Ma il mio pensiero adesso è un altro: non voglio ingoiare lo sperma. La punta del glande ha superato l'ugola, quindi serro l'epiglotide, in modo che lo sperma non scorra giù nè per l'esofago ne tanto meno per la trachea.
Ma schizzo dopo schizzo (e ne sta facendo di schizzi) la cavità orale oltre l'ugola si sta riempendo, e non rimane che una sola via d'uscita.
Le narici si infiammano e sento la sborra che inizia a colare a litri giù dal mio naso. Come il muco, scorre oltre le mie labbra, colandomi dal mento ai miei vestiti.
Ho bisogno di respirare. Lui mi tiene ancora premuta la testa sul suo pube; è immobile, solo quando schizza fa scattare un po' il bacino in avanti, accompagnando il movimento con un "ah!" L'unica cosa che istintivamente mi viene di fare è cacciare fuori la lingua, che finisce dritta dritta sotto lo scroto del mio aguzzino. Questo non fa altro che permettere all'epiglottide di muoversi e far avvenire ciò che non volevo: ingoio un po' di sperma, mentre altro mi finisce di traverso.
Inizio a tossire con violenza; lui tranquillo lascia la presa, ormai si è bello e scaricato. Mentre io, carponi per terra, tossisco e cerco di liberare la trachea dallo sperma, mentre mi passo il dorso di una mano sotto il naso. Guardo il dorso: una striscia di sperma. Il sapore è disgustoso e mi pizzica la gola, come se avessi mangiato dei gessetti. "ahah! Piaciuto lo scherzetto? "La sborrata dal naso". Mi ci sono voluti anni per metterlo a punto..."
Riesco a riprendermi; l'erezione, per ora, mi è passata. Lo guardo, la gola ancora mi pizzica: "cof!... ok... cof!... adesso mi perdoni?" Lui mi guarda sornione, con il suo sorrisetto cattivo "adesso cof!... abbiamo chiuso, no? cof, cof..."
Mi risponde "sai... tua moglie è una gran bella figa... devi farmela scopare!"
Mi si è gelato il sangue nelle vene. Se potessi vedermi, vedrei i miei occhi sbarrati, il mio corpo irrigidito, lo sguardo perso nel vuoto. Come se mi fosse piovuto dal cielo un mattone sulla testa.
"Te l'ho detto che ne devi fare di penitenze..."
Immagino già il casino che sarebbe scoppiato tra me e i miei genitori, lo sputtanamento con i colleghi di lavoro, gli amici... ma soprattutto con mia moglie! Le fantasie devono restare fantasie... Devo reagire, rispondere, giocare d'astuzia.
"Ma cosa dici? Che c'entra mia moglie? Non ti basta il mio culetto?"
"Sono stanco dei ragazzini e delle nigeriane sulle statali... Voglio chiavarmi una figa poco usata, di una che non fa il mestiere. Non vedo l'ora di infilarglielo dentro, a tua moglie..."
"ma è assurdo! Ti rendi conto dell'impossibilità della cosa?"
"Tu devi solo fare come dico! Sennò ti sputtano..."
"Finisci sputtanato anche tu!"
"sono quello che ci perde di meno"
Non c'è nulla da fare. Vince lui. E per la mia incoscienza ora dovrò trascinare mia moglie in questo schifo...
"Che intenzioni hai?"
"Ho già un piano... tuo figlio toglimelo dalle palle in qualche modo; Poi mi fai entrare in casa, e mi infilo nel tuo letto, dove mi chiaverò la tua mogliettina... nello stesso letto dove scopate, dove credete di esservi creati una fortezza sicura, lei farà godere il mio bastone..."
Mi viene l'idea dei sonniferi; due o tre saranno sufficienti. "Non ti permettere! Non voglio mica scoparmi un manichino, lo deve sentire il mio cazzo che scorre sulle sue pareti vaginali..."
Adesso sta esagerando. Cosa crede, che mia moglie sia una bestia come lui? "Non preoccuparti, vedrai che non farà storie!" Cosa intende?
"Non farmi più perdere tempo! Ci vediamo domani sera. Questo è il mio numero, squillami quando il campo è libero. Non suonerò nè il citofono nè il campanello, ti squillerò sul cell"
Mi fa uscire dal locale, lui rientra e si richiude dentro. Sono fermo, imbambolato per strada, perduto. Che faccio? Scappo via? Prendo il primo treno, il primo che parte, sola andata, come dicono nei film. E' una cretinata.
Vado a denunciarlo. Forse si può fare una denuncia in forma anonima, o almeno salvando quanto più possibile la mia privacy. Ma che faccio? Mi vergogno solo ad immaginarmi mentre racconto che frequento i siti gay. Solo adesso mi rendo conto dell'importanza dei diritti gay. Perchè non posso liberamente fare sesso con un uomo senza rischiare la derisione e l'emarginazione da parte degli uomini, l'incomprensione e il non essere più accettato da parte delle donne? Non mi resta che assecondarlo.
Una nottata piena di incubi, il sudore freddo. Ho sperato che questa giornata non passasse mai, invece ecco la sera. Mia moglie non ho avuto nemmeno il coraggio di guardarla in faccia; sono proprio un vigliacco.
Ora è a letto, tranquilla. Come chi va dormire senza sapere che da lì a poco ci sarà il terremoto che l'ucciderà. Avrà organizzato tutto per incominciare la nuova giornata di domani; il vestito, i pensieri degli impegni da sbrigare. Non immagina che domani, già prima dell'alba, sarà come morta.
Prendo il cellulare in mano. Un profondo e lento respiro, immobile, guardando il vuoto. Tremando, gli faccio uno squillo. Lui mi squilla e io gli apro il portone. E' dietro la porta.
"Bravo, bravo... ti stai comportando bene. Il moccioso dov'è?"
"Sono riuscito a farlo rimanere dai nonni..."
"Bene. Adesso vedrai che corna ti spunteranno... ehehehe.... la mia figa dov'è?"
"E' a letto... dorme..."
"Bene, accompagnami, gli facciamo una sorpresa!"
Nel buio, in punta di piedi, raggiungiamo la porta della camera da letto. Lì lui si spoglia completamente, mi da il maglione e i pantaloni "mettili da qualche parte"
Sembra proprio un porco; grasso, peloso, un uccello enorme...
Io resto sull'uscio. Lui entra e si infila sotto le coperte. Mia moglie dorme, sdraiata su un fianco, dandogli le spalle. Lui l'abbraccia da dietro; vedo le coperte muoversi, e si capisce che sta strusciando il cazzo tra le sue chiappe, muove il bacino avanti e indietro, mentre con una mano gli palpa una tetta.
"Mmmh... non mi va" deve averlo confuso con me.
Lui insiste. Lei, senza aprire gli occhi, con un'aria un po' rassegnata, si gira sull'altro fianco. Lui le porta il braccio dietro la schiena e continua il movimento sul davanti di lei. Sul suo ventre... il suo pube... Lei inizia a darli dei baci sulle labbra, lui ne approfita e incominciano a pomiciare. Sento il rumore delle bocche che si schiudono, lo scrocchio delle lingue. I respiri pesanti di chi incomincia a scaldarsi. Ma è in quel momento che lei si accorge che c'è qualcosa che non va.
Mia moglie apre gli occhi, aggrottando un po' le sopracciglia. Guarda davanti a lei per qualche secondo, il tempo di realizzare cosa non va. E subito porta la testa e il busto all'indietro, sgranando il viso per lo stupore. Con uno scatto, terrorizzata, si volta verso il comodino e accende il lume. E' una reazione che mi aspettavo, ma fino ad un certo punto. Perchè lei, appena lo vede, fa calare un po' lo spavento, ma non lo stupore, come se non si sentisse in pericolo, anche se non consenziente. Anche la sua prima parole è strana.
"Tu?!?"
"Sorpresa di rivedermi?" Rivederti?!?
"Ma che cazzo fai? Dov'è mio marito, mio figlio?"
"Rilassati, il bimbo dorme tranquillo dai nonni e non ci disturberà. Il tuo maritino si gode lo spettacolo dietro la porta..." Stronzo!
"No, no" mia moglie esce dal letto, scattando in piedi. Ha una camicia da notte nera, che gli scoprono le spalle, uno scollo profondo e le gambe scoperte. "cuore mio, non pensare che io... Mostro, come hai fatto?"
"Io ho fatto quello che pareva a me. Chi ha fatto qualcosa è il signorino qui presente..."
Lei sgrana gli occhi, mi guarda con aria fortemente interrogativa.
Gli dico tutto, del sito gay, del bidone, della vendetta, il ricatto. Mia moglie si siede sul bordo del letto, con i gomiti appoggiati alle ginocchia, mentre si copre il volto curvandosi sulle mani. Lui è sempre rimasto nel letto, tranquillo, sogghignando.
"mbè, allora? si comincia?" Bastardo...
Mia moglie si alza in piedi, rassegnata. Sembra abbia capito la situazione. Si sdraia supina sul lato libero del letto. La testa un po' alzata, le gambe aperte e i piedi un po' vicino alle chiappe; ricorda molto la posizione di una donna che deve partorire.
"Fai quello che devi fare..."
"mmmh, bella porcona..."
Mia moglie guarda verso il soffito, fredda come una statua. Lui esce dalle coperte, si mette in ginocchio su letto affianco a lei e sembra non sapere da dove cominciare. Con una mano tira fuori una tetta, con l'altra inizia a masturbarla, senza spogliarla. Porta la sua mano su è giù, mentre le bacia il collo e i seni.
"Ehi, vieni a goderti lo spettacolo!"
Gli rispondo "no..." "Se non ti avvicini, guai a te..."
Mi avvicino, sono davanti al comodino, al lato del letto dove si svolge l'azione, a un metro da loro.
"Guarda" Fa scorrere le mani giù sui fianchi di mia moglie e gli sfila le mutandine nere, che getta giù dal letto.
"vedi, che bella figa ha tua moglie?" indica la sua fessura, portando il dito sull'apertura della vagina. Mi fissa cattivo e lentamente fa entrare il dito dentro ed inizia a mimare il movimento del cazzo, portando il dito dentro e fuori. "mi sa che non è pane per i tuoi denti, richioncello! Adesso, ci entro io, così lei riassapora cosa vuol dire essere scopata da un vero uomo!"
E così dicendo, si curva sul pube di mia moglie, cominciando e leccarla con foga e violenza. Sembra un cane che lecca il fondo della scodella; vedo la sua lingua ovunque, mentre passa sui peli del pube, sul clitoride, sulle labbra vaginali. Guardo lei: continua a fissare il soffito, assorta, come in un altro mondo; ma a volte, socchiude gli occhi e fa un'inspirazione ed espirazione profonda. Sta provando piacere.
Ora alza il volto dal pube di mia moglie e porta le ginocchia tra i suoi internocoscia. Ci siamo, sta per entrare dentro. "lubrificamelo" dice, prendendosi il cazzo con una mano, puntandolo verso di lei e rimanendo con il busto eretto. Allora vuole prima sentire la sua bocca. Lei porta in avanti il busto, senza sollevare l'osso sacro dal letto. Lo prende con una mano, mentre lui toglie la sua. Freddissima, socchiude le labbra e si imbocca il glande, iniziando a succhiarlo, mentre lo sega con la mano. Porta anche lievemente ma con un po' di velocità la testa avanti e indietro. "AH, da quanto tempo..." A che si riferisce? Mia moglie non reagisce, compie i movimenti meccanicamente, con gli occhi persi nel vuoto. "La lingua, usa la lingua..." Lei apre un po' la bocca e tira fuori la lingua, continua a tenere il glande all'ingresso della bocca ma è impegnata soprattutto a far ruotare la lingua intorno al cazzo, sul prepuzio, impegnandosi a far colare un po' la saliva.
"Ti ricordi, allora. Eh?" Un'altra frase che non mi è chiara.
"Bene" dice guardandomi per un attimo "ora ti faccio definitivamente cornuto" e questa frase è abbastanza chiara.
Mia moglie si rimette supina, a gambe aperte, dopo essersi tolta, su ordine di lui, la camicia da notte e il reggiseno, restando completamente nuda. Devo ammettere che è uno spettacolo meraviglioso.
"Guarda come entra il mio cazzo nella figa di tua moglie" lei curva il bacino in avanti, in modo da mettere in bella mostra la sua figa e renderla più accessibile. Lui è sempre inginocchiato tra le sue gambe; inchina il busto verso di lei. Tiene il suo cazzo con una mano. Punta il glande verso la figa e lo appoggia sul clitoride; spinge, e così facendo fa piegare il suo cazzo, che inizia a scendere verso il basso; quando il glande, scorrendo giù, trova l'apertura vaginale, il cazzo ritorna dritto perchè, entrando dentro, la pressione lo spinge nella parete vaginale e non su una superficie piana. Inizia a portare il bacino avanti e indietro, rendendomi cornuto.
Si sdraia su mia moglie. Vedo il suo pancione flaccido, grasso e peloso spalmarsi sulla pancia di lei; stessa cosa per i due pubi, che si uniscono mescolando i peli. Vedo il suo culo fare su e giù tra le gambe di mia moglie. Dopo un po', anche lei sembra gradire, portando le sue braccia intorno a lui. Ha perso un po' la freddezza, ora anche lei ha la bocca semi aperta, il mento appoggiato alla sua spalla e mugula dei "ahh... ohh... si..."
Guardo l'uomo e mia moglie che stanno scopando nella posizione del missionario. Lei, con gli occhi chiusi, sembra avermi un po' dimenticato. Anch'io, in realtà, sto cominciando un po' ad eccitarmi in quella assurda situazione.
Lui scopa sempre più freneticamente mia moglie, e i loro mugolii sono ormai un dialogo nella lingua del sesso. "aah ssiii cosììì" "ti piace, eh? ti è sempre piaciuto..."
Inaspettatamente, lui gira la testa verso di me e fa "avvicinati" Io, quasi in estasi, eseguo. "abbassati i pantaloni, voglio palparti il culo" Lo faccio, mi slaccio la cintura, calo i pantaloni e le mutande e mi avvicino, mettendomi di spalle e rimanendo in piedi, al bordo del letto. Lui però vede la mia erezione e fa "ehi, sta piacendo anche a te! La verità è che sei un bel cuckold, non dovevi iscriverti sul sito dove ci siamo conosciuti, ma su desiderya; così trovavi un bel bull per farti scopare la tua bella mogliettina come merita!" e inizia a palparmi con una mano le chiappe.
Mia moglie ormai geme senza ritegno e anch'io inizio a segarmi. Anche lui, innarcandosi verso l'alto, in modo da spingere al massimo il suo bacino a quello di mia moglie, sembra essere ormai vicino. Infatti inizia a gemere "ah, si, ti sborro dentro..." mia moglie alza la schiena in modo da poter stringere più forte le sue braccia intorno alla sua schiena, un po' terrorizzata e un po' eccitata, dicendo "ah... no... non di nuovo... ah..." "aaahhh!"
Ma lui incomincia a fare i movimenti dell'eiaculazione che io, ahime, ho già conosciuto. Tenendo le mani sui fianchi di lei, blocca per alcuni secondi il bacino in avanti, quanto più possibile, con un "ah!", segno che sta schizzando. Poi rapido porta un po' il bacino indietro e di nuovo avanti, e nuovo schizzo. Una volta, due volte, tre volte... ormai ho perso il conto. Mia moglie ha sciolto le braccia dalla schiena di lui, si è abbandonata completamente sul materasso ed esprime liberamente il suo orgasmo. Anch'io, eccitatissimo, vengo senza controllare dove vada a finire lo sperma che schizzo avanti a me.
Abbiamo tutti e tre il fiatone. Dopo un bel po' di secondi, lui si leva da sopra di lei, sfilandole il cazzo da dentro; prende un lembo del lenzuolo e ci si pulice il cazzo, scendendo poi dal letto. Vedo mia moglie che fa movimenti strani, come se ci fosse un cazzo che ancora continua a scoparla. Poi capisco: sta spingendo fuori dall'utero e dalla vagina lo sperma. Lo vedo colare fuori, bianco, denso, in quantità industriale. Cola giù dalla fica, scorre tra le chiappe e sull'ano, finendo sul lenzuolo, formando intorno alla sua intimità un lago di sborra.
Lui mi si avvicina "così impari a prendermi per il culo... dove sono i miei vestiti?"
Se ne è andato. Mia moglie è corsa in bagno per lavarsi. Io le giro intorno, senza avvicinarmi a lei, come per dirle che se ha bisogno di qualcosa io sono qui. Lei, pulitasi alla bene e meglio, si preoccupa di cambiare le lenzuola. A lavare quelle sporche ci penserà domani.
Senza dirci una parola, andiamo a dormire nel nostro letto.
E' abbiamo continuato a non dirci una parola sull'accaduto. Sono passate due settimane, lui non l'ho più sentito e ho sempre cercato di evitare di passare avanti il suo negozio.
Senza nemmeno il bisogno di dircelo, io e mia moglie abbiamo deciso di far finta che nulla sia successo.
Solo che io non credo di essere così stupido. Negli ultimi 15 giorni, dieci pranzi sono stati a base di pesce. "A mamma sta iniziando a piacere il pesce" ha detto ieri il nostro figlioletto a tavola. Una frase che mi ha illuminato. Sta iniziando a piacergli il pesce...
Eccola che torna. E' entrata in cucina. Rovisto fra la spesa che ha appena portato.
"Anche oggi pesce..."
Lei trasale, ma cerca subito di fingere tranquillità. "Ah, si. Ne approfitto, in questo periodo si trova quello migliore sul mercato..."
La guardo fissa in volto. Lei se ne accorge e mi fa un cenno come per chiedere cosa c'è. Porto un dito alla punta del mio naso. Lei passa il suo dorso sotto il suo naso: una strisciata di sperma.
"Cazzo! Ma allora la cosa è continuata?!"
"No, ascoltami, non è come credi..."
"Ma che cazzo dici, lo conosco bene, conosco i suoi giochetti..."
"No, ti prego, ascoltami, è importante!"
Zittisco. In effetti ho sempre sospettato ci fosse qualcosa di più, e ora voglio sapere tutto. Ci sediamo a tavola.
"Prima di te, io già conoscevo lui. Andavo con mia madre a fare la spesa da quello che era il suo titolare. Lui era il ragazzo di bottega, imparava il mestiere. Conosci il suo carattere, fa lo sporcaccione con tutti. Con me faceva si battute allusive, ma le condiva con un tono di voce gentile. Io caddi come una stupida alle sue lusinghe, pensando fosse realmente una persona gentile. Non era così; e rimasi incinta. Non gli dissi nulla perchè non lo volevo come marito. Mi ricordai di te. Sapevo di piacerti, e la brutta esperienza con quel porco mi aveva fatto capire l'importanza di avere una persona realmente buona al mio fianco. Ti lasciai sedurmi e ti ho fatto credere che nostro figlio sia il tuo. Perdonami..."
Ora so che vuol dire restare sconvolti. Sto crescendo il figlio di quella merda?!? E io, l'uomo che l'ha cresciuto, ora che ne sarà di me? Come lo guarderò il bambino da oggi?
"Non so che dire... Ma tu, perchè sei tornata da lui?"
"E lui che ha incominciato a perseguitarmi, l'indomani stesso di... quella sera lì. Ce l'aveva ancora con te, diceva che dovevi fare ancora penitenza..."
"Cos'altro vuole?"
"Vuole mettermi incinta..." Un'altra volta?!?
"E glielo vuoi permettere? Ma che cos'hai in testa? Io non so come reagire... forse dovrei ribellarmi! Dovrei sbatterti fuori di qui..."
"No, ti prego, non voglio che la cosa diventi di dominio pubblico..."
"Dio mio, se lo venissero a sapere..."
"Ti prego, no! Troviamo una soluzione migliore... perchè dobbiamo rovinarci la vita?!?"
Mi scopro mentre le fisso la punta del naso "Ma tu oggi gli hai fatto solo un pompino?"
"Si, aveva clienti all'ingresso, non abbiamo potuto fare altro..."
Mi accorgo che sto parlando tranquillamente con mia moglie dei suoi rapporti sessuali con il suo amante, e sto accorgendomi anche che qualcosa si sta gonfiando, sotto... "Ma tu... stai iniziando a prenderci gusto?"
Mi fa cenno di si con la testa "Quella sera sono ricominciati ad affiorare desideri che credevo di esser riuscita a soffocare quando rimasi incinta, in cambio di una vita onesta"
Non riesco a non fissarla negli occhi. Si sta creando un'atmosfera strana.
Scattiamo uno verso l'altro e incominciamo a pomiciare con passione, selvaggiamente. Siamo in piedi, lei mi sta stringendo le mani dietro la testa e il collo, io le palpo il culo. Abbiamo una voglia fortissima l'uno dell'altra.
Le sbottono i pantaloni, lei mi aiuta e se li cala giù, sfilandoseli. Le passo una mano tra le cosce, è bagnatissima. Non dobbiamo dirci nulla, sembra che ci leggiamo nella mente. La posiziono davanti a me verso il tavolo, lei segue i miei movimenti e si siede sul bordo del tavolo.
Mi calo i pantaloni, mi dirigo verso le sue gambe aperte e la penetro. Con energia, compio movimenti velocissimi. Lei è seduta sul bordo del tavolo a gambe aperte, io sono in piedi davanti a lei che la scopo come un cavallo. "Toh, prendii, prendi... troiona, lo so che ti piace..." "Ah, sii, non smettere, siii..."
Io le cingo la vita con le braccia; lei ha un braccio sulla mia spalla e mi accarezza i capelli con la mano, con l'altra mi stringe la chiappa. "Sto venendo, puttana, sto venendo..." "Anch'io, siii"
Sto schizzando dentro di lei, senza rallentare minimamente il movimento del bacino; schizzo e continuo ad andare freneticamente avanti e indietro, finchè, col fiatone, non ci stacchiamo esausti.
"Ah, mi è piaciuto..."
"ah, ah... anche a me... in certi momenti sembravi proprio lui!"
Pochissimi secondi di silenzio. Non avevamo mai scopato con così tanta foga. Non pensavo che la cosa avrebbe persino preso una piega positiva "ehi, ti sono venuto dentro. Forse questa volta sarà lui a credere di essere diventato padre!"
"No cuore, mi dispiace ma ci è già riuscito..."
"Davvero?!?"
"Si, avrei dovuto avere il ciclo almeno quattro giorni fa. Non preoccuparti, ha detto che avrebbe insistito finchè non sarebbe nato un maschio. Chissà, potrebbe essere invece una femminuccia, e il prossimo potrebbe capitare a te..."
Che troia... mi piace! "mbè, in realtà lui il maschio l'ha già avuto!"
"... già..."
"Cosa facciamo? Pensi sia il caso di dirglielo?"
Sono a pecorella, con il viso rivolto verso il basso e lui è alle mie spalle; non riesco a vederlo, posso solo sentire mentre appoggia una mano sul mio fianco, appena sopra la mia chiappa, e con l'altra mano dirige il suo cazzo sul mio buchino stretto e vergine; forse troppo stretto e vergine. Avrà bisogno che l'aiuti?
Eccola; lei è davanti a me. Nuda è sempre stata bellissima da guardare, ma ora, con il pancione e i seni resi più floridi dalla gravidanza, farebbe arrapare anche uno dei tanti gay che ho cominciato a frequentare da sette mesi a questa parte. "Devi aiutarlo ad entrare, usa le manine"
La sua figa è a un centimetro dal mio naso. "Dopo tanti incontri, hai ancora timore a dare il culo! Dai, leccamela, ti darò coraggio"
Mentre tiro fuori la lingua per raggiungere il clitoride di mia moglie oltre il suo pancione, con le mani mi allargo le natiche e cerco di sporgere il mio culo verso l'alto e verso di lui, a "poppa". Lui strofina lentamente il suo glande dal basso verso l'alto, cercando di penetrarmi.
Che sensazione... L'ano si è appena dilatato, e lui subito ne approfitta. Lo sento, è entrato, sta scorrendo dentro di me... finirà il lavoro dentro o schizzerà sulla mia schiena?
"Dove vuoi che finisca?"
"mmm... dentro. Voglio provare la sensazione dello sperma caldo dentro di me"
"Agli ordini! Ahahah!"
L'amante di mia moglie comincia a sbattermi come un infoiato. E' sempre uno stronzetto, ma l'aver scoperto di essere già padre un po' lo ha rabbonito. Sento la sua pancia sui miei glutei, i suoi peli mi massaggiano e solleticano. E' una sensazione favolosa. Lei intanto si è messa sotto di me, a mo' di sessantanove. Io rimango a pecora, lui mi sta scopando, quindi per leccarle la figa porto giù solo il mio viso e la parte alta del busto. Mia moglie si tiene su con le braccia e mi succhia il cazzo.
Io e Lei abbiamo deciso di dirglielo. Così ora ha "due mariti": uno di "rappresentenza", per tener contenti i moralisti, i "normali", repressi e sicuramente nel privato molto più depravati di noi, che lasciano la fantasia alla fantasia. E quello che è, in fin dei conti, il suo vero uomo. Con lui stiamo pian piano abbattendo tutti i tabù in fatto di sesso, realizzando le nostre fantasie, liberandoci da tutti i blocchi mentali, e quindi fisici, che la morale ci impone.
Ecco, sta per venire, ormai so riconoscerlo; anch'io in fondo non credo di riuscire a resistere oltre. Ecco, si sta fermando, spingendo il più possibile il suo pube alle mie chiappe. Sento gli schizzi... siii... mi sta riempendo l'intestino. E quanto viene; non resisto oltre...
Vengooo... si, mia moglie sta bevendo tutto; è fantastico. L'orgasmo mi spinge a leccarla con più foga. Da quando è incinta è diventata sensibilissima, viene come se fosse morsa dalla tarantola.
Non c'è che dire, sono abbastanza felice, perchè più libero e sicuro, protetto da una donna e un uomo che mi sostengono e mi accettano. E lo sono ancora di più se penso al fatto che mia moglie, che ha fatto l'ecografia, probabilmente avrà una femminuccia...
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 1 hour ago -
....la figlia del capo
E' gia' da un anno che ho cambiato azienda! E'gia' un po' di tempo che la figlia del capo mi stuzzica...al telefono..con sguardi...con battutine provocanti
! E' attraente, alta, magra...due belle gambe lunghe..labbra carnose...e soprattutto ha il potere ( nn me ne frega niente dei soldi!!! )...e' quello che mi attrae e poi e' una tosta di carattere.
Mi sono nella testa che me la devo scopare...
Durante la pausa pranzo capita spesso ad entrambi di rimanere da soli in azienda... Un pomeriggio mi chiama al telefono...e come al solito mi sfotte e mi sfida ad andare nel suo ufficio e baciarla...
Non mi tiro indietro...entro nel suo ufficio... e rimango immobile..e le dico: io sono venuto , adesso baciami tu!
Mi guarda..si alza di scatto e sia avvicina a me...
Da premettere che due ufficii piu' la' ci sono altri due colleghi che sono rimasti come noi in azienda durante la pausa pranzo...
mi avvicino al muro...mi guarda...e mi dice: vuoi vedere che te lo io il bacio...? sorrido..la guardo...e mi sfiora le labbra...dopo ne anche un secondo sento la sua lingua nella mia bocca...e' bellissimo..la ricambio con una bacio passionale....
Si stacca da me...e' preoccupata che qualcuno ci veda...ma ormai e' tutto un fuoco...chiude la porta a chiave... e si siede...Mi guarda e riprende a lavorare...ma fa finta...
Ha una gonna lunga...allarga leggermente le gambe, poi le accavalla, con una mano digita sulla tastiera, con l'altra si accarezza i capezzoli da sopra la maglia.
Sono turigidi...e' eccitata.....ho capito cosa vuole..mi avvicino alla sua scrivania...vado sotto...le accarezzo le gambe...le bacio le caviglie...soffio sulla sua pelle candida ...la sento ansimare...mi dice di continuare..Mi trovo sotto la scrivania della figlia del capo...alzo la sua gonna...il suo perizoma e' gia' umido..allarga e gambe....riprende a digitare sulla tastiera...le sposto il perizoma...le sfiora le labbra..sono tutte bagnate.... il profumo che emana e' bellissimo...inconfondibile..chiudo gli occhi e mi avvicino...assaporo tutto di lei...la mia lingua..e' tra le sue labbra..ogni tanto si lascia andare a dei mugugni di piacere...e' bellissimo...l
Le sfioro il clitoride...lo succhio...lo mordicchio...sento il suo piacere nella mia bocca..sono avido di lei...la desidero....Di li a poco ritorneranno tutti i colleghi per riprendere il turno pomeridiano...ma nn risuciamo a fermarci... Al prossimo episodio per il continuo...
27
5
10 years ago
fire1of1passion,
40
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..me la sono cercata…
Mi chiamo Mario, ho quarantaquattro anni e sono sposato con Sara che ne ho uno di meno. Abbiamo un figlio che vive all’estero, e la nostra vita scorre sui tranquilli binari della quotidianità. Non mi lamento di certo, mi reputo una persona abbastanza normale, fisico ben curato, e anche sessualmente parlando mi difendo bene, mi piace molto fare sesso con mia moglie. Lei, è nell’insieme una bella donna, anche se non si mette spesso in mostra, ma ha un bel fisico, alta uno e settantacinque, capelli neri, terza di seno e belle cosce, ma è il culo a mandolino il suo punto di forza. Sessualmente parlando lei era vergine quando ci siamo messi insieme, e col tempo abbiamo imparato ad apprezzare i piaceri del sesso, le piace succhiarlo, essere leccata, lo prende dietro, anche se non è una fanatica, ma se eccitata bene non si tira indietro davanti a nulla. Da un po di tempo mi è entrata in testa l’idea di vederla alle prese con un altro maschio. All’inizio la cosa mi ha sconvolto, ingelosito e poi eccitato da farmi male il cazzo da quanto era diventato duro. Lentamente, molto blandamente, ho esplorato il terreno per capire se anche a lei la cosa poteva piacere, ma dopo un iniziale senso di divertimento, quando io ho cominciato a parlare seriamente, lei non ha più riso, e mi ha guardato come si osserva un matto. Ho cercato di convincerla in tutti i modi, ma ho solo ottenuto un suo fermo e deciso no!. Per un poco ho lasciato perdere, ma il tarlo nel mio cervello non mi dava pace, quindi le ho chiesto se si poteva almeno fingere, lei mi ha assecondato per un poco, poi spazientita è andata su tutte le furie.
“ ma la vuoi finire????... come te lo devo dire che non m’interessa, non mi piace l’idea, mi hai rotto le scatole!! Falla finita o lo trovo davvero uno che mi scopa e non te lo dico!” - mi ripeteva spazientita.
Io dal canto mio ero sempre più ossessionato da questa idea. Una sera volevo fare sesso ma lei, non ci sta.
“ sono stanca, oggi un cliente mi ha scopato per due ore, facendomi godere come una vacca.” - mi dice con l’aria indifferente.
Il mio cazzo mi è esploso nelle mutande, ero eccitato e ho insistito per averla, lei si è distesa e si è lasciata scopare in maniera quasi passiva. Ero così eccitato che non mi sono realmente reso conto se era vero quello che mi aveva detto o era semplicemente per farmi impazzire, anche se mi è sembrata più dilatata del solito. Lei lavora da cinque anni in un grosso negozio di abbigliamento e con Livia, l’altra proprietaria che è singol, una vera troietta sempre a caccia di cazzi, è socia. Da quella sera mi sono messo a spiare mia moglie per vedere se all’ora di pranzo si vedeva con qualche individuo, ma non sono riuscito a cavarci nulla, mentre la mia ossessione cresceva, lei continuava la sua vita di sempre. Così ho deciso che dovevo saperne di più, ho acquistato una cimice e ho deciso di piazzarla nel loro ufficio, per cogliere qualche conversazione che mi desse un indizio, poi con una scusa sono passato a trovarla e fingendo di andare in bagno l’ho piazzata sotto la scrivania, ho noleggiato una vettura e l’ho parcheggiata a poca distanza dal negozio, dentro un pc portatile registrava con il sistema wi fi ogni conversazione che avveniva dentro il loro ufficio. Dopo tre giorni ho ascoltato, una sera, una conversazione nella quale mia moglie prendeva accordi con uno sconosciuto per il giorno successivo, e allora io mi sono messo di guardia davanti la negozio, poi improvvisamente è uscita e salita di corsa sulla sua Smart e sfrecciare in direzione della tangenziale. Subito l’ho seguita, e poco dopo è entrata in un motel per coppie clandestine, è scesa e si è diretta lentamente verso un bungalow, dove poi è entrata. Ho fatto il giro da dietro e mi sono messo vicino alla finestra e poi che la stagione lo consentiva era aperta e con solo una tenda parzialmente tirata. Dall’interno non si sentivano gradi rumori, quindi, protetto da una pianta di oleandro, mi sono sollevato e ho dato uno sguardo dentro. Sara nuda a gambe aperte era distesa sul letto un maschio le leccava la figa facendola godere!. Ho provato una forte gelosia, non mi sarei aspettato una simile razione, invece mi faceva male vederla lì che si godeva questo mulatto che le leccava la figa. Stavo lì a bocca aperta quando il “ lui “ si solleva e mostra un seno ben più grosso di quello di Sara! CAZZO !!!!...ma è una lei!!!!..no!!!! CAZZO è un …CAZZO UN TRANS!!!!. Bellissimo, seno stupendo, e dotato di un cazzone che non ha esitato a infilare dentro mia moglie che ha spalancato la bocca per emettere un grido che le è morto in gola.
….huhuhuhummmmmmm…..sssiiiiiiiii……..sfondammmmmmiiiiiiiiiiiiii……….. venGGGOOOOOoooooo…..
Ha goduto e lui ha cominciato a pomparla senza ritegno, stantuffandole dentro la proboscide sempre più velocemente. Lei godeva come impazzita dal piacere che non le ho mai visto provare con me, e un’una nuova fitta al cuore mi ha distrutto mentre assistevo immobile alla monta. Poi lui l’ha girata e senza un attimo di esitazione le ha piantato il palo in culo. Sara ha inarcato per un momento il corpo per poi assecondare l’introduzione incitandolo a sfondarla più forte.
….sssiiiiiii….spingiiiiiii….siiiiii…tutto dentrooooooo….mi sfondiiiiii….ma è bellissssimoooooo………sssiiiii…
A vedere quello spettacolo mi è venuta una fortissima erezione, l’ho tirato fuori, e mi sono segato seguendo il loro ritmo, e quando lui le ha detto che sborrava lei l’ha pregato di schizzarle in bocca, io non ho resistito e sono esploso in una copiosa sborrata, mentre lei a mala pena riusciva contenere il fiume di semenza che lui le spruzzava sul viso, e in bocca. Sono rimasti un poco poi se ne sono andati. Io non ero soddisfatto, ne volevo sapere di più, quindi mi sono messo a seguirlo e dopo aver attraversato la città, è arrivato davanti una casetta dove ad aspettarlo c’era una donna. Vederlo baciare lei mi ha sconvolto, come potevo accettare che lui/lei o come cavolo definirlo ora si godeva la sua donna dopo essersi scopato la mia. La sera casa a letto ho detto tutto a Sara. Ero dispiaciuto, mi aveva fatto malissimo vederla fra le braccia di un tipo così diverso, almeno con un maschio mi sarei sentito alla pari, ma un trans, e per di più con una compagna, mi sentivo un verme e volevo il suo perdono per aver insistito tanto nella stupida ricerca di mettere in pratica la mia ossessiva fantasia, e che non rivedesse più lui. Lei mi ha ascoltato in silenzio.
“ Amos , è una persona stupenda, mi ha fatto godere tantissimo, ma per il fatto che tu mi hai spinto verso questa tua trasgressione allora voglio che sia fatta bene come la volevi tu. Io fra le braccia di un altro, anzi, in quelle di Amos, e sua moglie Anita presente, solo così la farò finita, altrimenti divorzio e mi trovo tutti i maschi che voglio, decidi tu, ma sappi che se accetti, non dovrai sottrarti a nulla di quello che io decido di fare sia con loro sia con te.” - mi ha proposto con calma.
Non avendo scelta ho accettato. Sabato sera sono venuti entrambi da noi. Dopo le presentazioni, e un drink, Sara ha messo della musica e Amos l’ha invitata ballare, mentre io teso come una corda di violino li osservavo sempre sotto lo sguardo attento di Anita che non sembrava turbata dal fatto che poco dopo i due gia si baciavano appassionatamente. L’atmosfera si è surriscaldata velocemente e tutti e quattro ci siamo diretti in camera da letto. Sara si è spogliata velocemente seguita da Amos, mentre io timidamente li osservavo e quando mi sono girato verso Anita, sono rimasto di sasso. CAZZO!!!è un trans anche lei!!! Avrei dovuto immaginarlo, ma ero così preso dalla mia situazione che non ci ho pensato la guardo e noto che fra le gambe si ritrova un bel cazzo. Certamente meno lungo sia del mio che di Amos, ma sicuramente più grosso, molto di più, ci batte in circonferenza. Sara intanto si godeva le sapienti leccate di Amos che dopo averla fatta eccitare, le ha piantato tutto il palo dentro e ha cominciato a godere, mentre io ricevevo le particolari attenzioni della bocca di Anita che me lo leccava con estrema bravura.
……sssiiiiii….meraviglioso, stalloneeee..pompamiiiiiii….godooooooo…..ssiiiiiii ……vengoooooooo……
Un tremendo orgasmo l’ha scossa tutta, lui ha rallentato il ritmo facendole assaporare l’orgasmo, poi lei si è sciolta da lui e mi ha fatto girare, ha incominciato a leccarmi il fiorellino anale, l’ha fatto in maniera decisa, erotica, poi Amos si è inginocchiato dietro di me ed io ho guardato spaventato Sara che mi ha tirato il mio viso fra le sue cosce obbligandomi a leccarle la figa fradicia del piacere provato prima. Improvvisamente una durissima cappella mi ha forzato la rondella e con un colpo secco è entrato deciso in me.
…..aaaaahhhhhiiiiiiii….pianooooooo…mi sfonddiiiiii……..pianooooooo………….aaaaahhhhhhh……..
Mi sentivo sfondare le reni, cercavo di sottrarmi ma era inutile, lui con due colpi ben assettati mi è entrato tutto dentro. Il dolore era tremendo, lui mi pompava incurante delle mie suppliche, poi improvvisamente si è spinto tutto dentro e un caldo improvviso mi ha annunciato che era venuto dentro il mio, martoriato culetto.
….aaaaa…sssiiiiiii….sborroooooo!!!!!!!...bellissimo sfondare un culo vergine!!!!........sssiiiiiii……..
Sfinito, sono crollato disteso mentre Sara era alle prese con il cazzo di Anita ben piantato dentro di lei che la sfondava di gusto.
…ssssiiiiii………sei meravigliossooooooo..enormeee…..godoooooo…oraaaaa!!!....sssiiiii……
La guardavo godere mentre avevo come la sensazione che non sarebbe finita lì. Infatti, Sara ha goduto, poi ha abbracciato Anita sussurrandole una cosa all’orecchio un momento dopo lei si è posta dietro di me. Ho cercato di sottrarmi, ma non c’è stato niente da fare, la sua cappella si faceva strada nel mio martoriato culo. Mi ha infilato con un colpo secco, mi sono sentito morire, ma non era finita, mi ha afferrato per le ascelle e mi ha sollevato mettendomi in ginocchio e mentre m’inculava con forza davanti Amos e Sara, mi succhiavano il cazzo durissimo. Era una sensazione bellissima e nello stesso tempo tremenda.
“scopami, voglio che mi scopi mentre lei ti sfonda il culo.” - mi ha ordinato Sara attirandomi su di lei.
Non so come ci sia riuscito, ma mi sono ritrovato piantato dentro di lei mentre dietro di me Anita mi devastava il culo fin quando con un durissimo affondo mi ha rovesciato dentro una serie di caldissimi schizzi, di sborra mentre io godevo dentro Sara. Sfinito, distrutto, sono crollato sul letto, mentre loro ridendo si rivestivano e accompagnati da Sara se ne sono andati. Quando è tornata, si è distesa su di me, mi ha baciato con tutta la passione che mi ricordavo in lei.
“ per me la cosa finisce qui, tu volevi vedermi fra le braccia di un altro maschio ed io avevo voglia di vederti inculare mentre mi scopavi, quindi per me siamo pari. Amos e Anita sono nostri clienti, e quando per caso ho visto che avevi messo un microfono nell’ufficio, ho deciso di stare al gioco, ma alle mie regole. Se in futuro vorrai fare altre esperienze, io sono disponibile, ma sappi che poi tu dovrai esserlo per soddisfare una mia fantasia e voglia, quindi decidi tu, altrimenti la cosa finisce qui e poi che io ti amo e di te non ho niente da lamentarmi, spero che fra noi le cose tornino come prima, anche se con loro ho goduto molto io, voglio sempre te.” - Mi ha detto baciandomi con estremo amore.
Sapendo che donna intelligente è mia moglie dovevo aspettarmelo, ma in fondo mi è andata bene. Per alcuni giorni mi ha bruciato il culo, ma fra noi è tornata la solita armonia di sempre, anche se qualche cosa è cambiata, infatti di comune accordo la prossima estate andremo a Cape d’Agde.
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10 years ago
admin, 75
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Medico e paziente
Ciao sembra strano,ma capita.
Vi racconterò cosa mi è successo qualche giorno fa.
Sono andato a farmi le analisi del sangue,pneumologia ed altri,come e di abitudine credo che sia giusto farli ogni tanto.
Tutto andava liscio come l olio,aspettando in fila le persone,fin quando non sono entrato per farmi la visita del pneumologo.
Entro e mi fa sedere,fin qui tutto ok,rispondo alle sue domande ad un certo punto mi da un tubo da infilare in bocca e mi dice di soffiare dentro,soffio soffio e per scherzare gli dico"mai infilato un tubo cosi grosso in bocca"da li ho notato che il medico si tocca la mazza ogni tanto.
I miei occhi vanno a finir li,sarà ma da come lo muoveva sembrava che neanche lo avesse.
Maneggiando questo tubo che mi era rimasto in mano lo riprovo davanti a lui ad infilare in bocca,lo esco e dico"se fosse stato piu morbido mi sarebbe entrato fino in gola"e li si è scatenato.
A chiuso la porta e mi ha preso la mano facendomelo toccare ed ho
capito tanto.
L ho continuato a toccare dentro i pantaloni e si qualcosa di strano cera,l ho sbottonato ed ho iniziato a toccarlo sopra le mutande una gran bella mazza,esageratamente grossa di media lunghezza.
Tolgo dalle mutande ed noto con immenso piacere che aveva qualcosa in comune con il tubo,lo dovuto leccare un po piu del dovuto,da per tutto fino alla base per inumidirlo per bene.
Leccandolo e sbattermelo tra le labbra.
Credo che di lunghezza non superasse i 15 centimetri ma nella mano stava pieno veramente una grossa mazza.
Lui mi fece cenno di sbrigarmi.
Cosi lo iniziai a masturbare,provando ad infilarmelo piu possibile fino in gola ed anche se non riusciva ad entrare provavo,era veramente bello sentirmi penetrare la bocca.
Cosi dopo una decine di minuti circa e venuto,poco latte ma molto caldo.......pensandoci giusto se avesse voluto non mi sarei fatto penetrare da lui dopo il pneumologo sarei dovuto andare a farmi dare i punti ihihhihihihi dietro.
Un altra bella esperienza da raccontare.
Andrò tra sei mesi a rifarmi le analisi complete chissà se lo ritroverò.:)
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10 years ago
admin, 75
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La nuova vicina
Erano già diversi giorni che degli uomini di una ditta di traslochi portavano dei mobili nell'appartamento di fronte a casa mia.
Chissà chi ci verrà ad abitarci in quell'appartamento vuoto da più di un anno pensavo incuriosito sicuramente la solita famiglia chiassosa e numerosa come tutte le altre presenti nel condomianio di fronte a casa.
Terminato l'andirivieni degli operai per alcuni giorni non udii più nessun rumore, fino a quando finalmente un giorno incontrai nel parcheggio il mio nuovo vicino.
Era una signora di circa 45-50 anni ben portati, alta, capelli neri e con un fisico non male.
Il nostro primo incontro non fu di molte parole, anzi a malapena ci salutammo e ci scambiammo il benvenuto.
Pensai che forse non aveva tanta voglia di socializzare e quindi decisi di non assillarla più con le mie galanterie.
In fondo ero solo un ragazzo di 24 anni allora ed io per lei potevo essere tranquillamente suo nipote o suo figlio.
Passarono diversi giorni senza vederla, nonostante che io facessi di tutto per poterla incontrare.
I miei pensieri erano sempre rivolti a lei, al suo corpo, alle sue tette e al suo bel culo tondo.
E tutte le volte che pensavo a lei il mio cazzo prontamente cominciava a diventare duro, fino al punto che per placare il mio desiderio finivo sempre per masturbarmi.
Beato chi ti scopa rimuginavo tra me e me, con un po' d'invidia.
Fino a quando una sera, tornando a casa sotto un diluvio equatoriale, la vidi ferma sotto la tettoia dell'autobus a 300 metri dal suo e mio portone di casa.
Pensai: "Ecco finalmente l'occasione che aspettavo, così la posso avvicinare e con la scusa dell'ombrello posso chiederle di accompagnarla fino a casa."
Mentre mi avvicinavo frettolosamente a lei, sentivo il mio cuore battere freneticamente insieme a un tremore incontrollabile delle gambe. Mi sembrava di essere un ragazzino quindicenne al suo primo appuntamento con una ragazza.
Sbucai dietro di lei e le dissi: "Buonasera, ehm vuole passaggio sotto il mio ombrello?
Oh buonasera, grazie ma ormai sono quasi arrivata rispose aumentando il passo verso casa.
Allora ci bagniamo insieme aggiunsi, e chiudendo l'ombrello la seguii silenziosamente.
Mentre ci si incamminava ci scambiammo qualche sguardo, qualche sorriso e i soliti commenti sulla pioggia.
Arrivati al parcheggio, la salutai.
Niente da fare, pensavo, evidentemente non voleva compagnia.
Entrato in casa mi spogliai e iniziai a prepararmi la cena.
Improvvisamente suonò il campanello della porta, andai ad aprire e appena alzai lo sguardo rimasi di pietra.
Era Carmen, si proprio
lei la mia nuova vicina.
Ero talmente eccitato che a stento la salutai, il mio sguardo a fatica si scollava dal suo corpo: indossava una tuta da ginnastica aderentissima che metteva in risalto le sue tette e i suoi fianchi.
Con un sorriso abbagliante Sara disse "Appena sarai ritornato sulla terra vorrei chiederti una cortesia se posso."
Dopo alcuni attimi di confusione e d'imbarazzo le dissi "Si certamente, scusami entra, cosa posso fare per te?
In realtà avrei voluto dirle: ...... dove lo vuoi il mio cazzo duro?
E lei aggiunse: "Scusami ma con sto tempo da lupi sia sky, che il digitale terrestre non funzionano, non vedo nessun canale, non e che puoi far un salto da me se riesci a far qualcosa?
Anziché invitarmi a bere qualcosa da lei, mi ha cercato solamente per risolverle un problema di ricezione del segnale, pensavo, e va bene facciamo questo piacere per il buon vicinato.
Ok, andiamo a vedere cos'è successo le dissi.
Appena entrato in casa sua mi accompagnò in soggiorno e disse: "Ecco vedi dovevi resettere tutto e ripristinarlo come da fabbrica.
Grazie sei stato molto gentile, perché non ti fermi cinque minuti vorrei offrirti qualcosa da bere. Non ti va?
Si, ok risposi immediatamente.
Ci sedemmo sul divano, uno a fianco dell'altro.
Ogni tanto allungavo furtivamente lo sguardo dentro la sua scollatura, ed ammiravo frettolosamente tutto quel ben di Dio.
Allora parlami un po' di te le dissi alzando lo sguardo facendo finta di nulla.
C'è poco da sapere di me, sono divorziata da pochi mesi, sono sola e cerco di dimenticare la mia vita passata di Torino. Per questo mi sono trasferita qui in liguria.
Ecco ho già fatto la mia gaffe, pensavo, le ho ricordato il passato, il suo ex marito....
Non ti preoccupare, ormai è acqua passata rispose, invece parliamo un po' di te, lo vedo come mi osservi, che mi spogli con il tuo sguardo. Sei un bel ragazzo sai, ma dimmi da quanto tempo è che non fai sesso? Sai noi donne di una certa età abbiamo un sesto senso per queste cose.
Veramente io, beh, ho una donna con la quale ci vediamo ogni tanto, si qualche volta ogni tanto.
Riuscivo solamente a balbettare, e nello stesso tempo cercavo di non perdere la calma apparente, però Sara mi aveva stregato.
Improvvisamente carmen si avvicinò a me, prese la mia mano e la mise sulla sua tetta dentro la sua scollatura, e disse: "Il week-end è lungo, fuori piove e vedrai come ci divertiremo se staremo insieme a casa mia. Ti farò tante cose nuove che ti faranno impazzire.
Poi l'altra sua mano s'infilò tra le mie gambe e iniziò ad accarezzarmi il cazzo.
Ci baciammo appassionatamente, la sua lingua era come un fulmine: un momento mi penetrava in bocca e un attimo dopo mi leccava e mi succhiava l'orecchio.
Presi dall'eccitazione ci spogliammo rapidamente gettando a terra i nostri vestiti.
Poi Carmen si mise in ginocchio davanti a me, afferrò con una mano il mio cazzo e lentamente iniziò a farla scivolare su e giù scoprendo completamente la mia cappella.
Con la lingua cominciò a leccarmi la punta bagnata di precum, poi spalancò le labbra calde e umide, avvolse la cappella e lentamente ingoiò il mio cazzo.
"Rilassati, non ti agitare, non vorrai mica venire subito" disse alzando per un attimo lo sguardo verso di me.
In realtà io ero già pronto a sborrarle in bocca.
"Uhm, sei fantastica, mio Dio se continui così non resisto a lungo. Ti prego non ti fermare!!.
La sua mano continuava a scivolare su e giù lungo il cazzo, mentre con l'altra si masturbava la sua figa.
Più io ansimano e più lei si dimenava inarcando la schiena.
Poi ad un tratto con una mano mi afferrò le palle tenendole strette, mentre con un dito dell'altra mi penetrò improvvisamente il mio ano.
Ahh, cazzo cosa faii le urlai.
Non ti preoccupare è normale che all'inizio faccia un po' male, poi però.
Adesso rilassati e vedrai come godi ribatté di nuovo Carmen penetrandomi con un secondo dito e spingendoli tutti e due fino in fondo.
Oh, si godo, succhiami tutto, sto sborrando!! Non ti fermare, vengooo!!
Sentivo la sua bocca succhiare la mia sborra calda che usciva dalla cappella, le sue labbra erano incollate come una grossa ventosa, ed io continuavo a sparare schizzi di sborra dentro di lei.
E' fantastico, uhm, è bellissimoo, sei adorabile le dicevo tra un lamento e l'altro - ohm, così ingoia fino all'ultima goccia!
Dopo alcuni interminabili minuti di piacere e di silenzio Carmen voce mi disse: "Allora come inizio cosa ne pensi? Dai coraggio, raccontami, dimmi un po' quali sono i tuoi desideri più sfrenati, le tue fantasie più morbose, così potrò soddisfarti."
Mi vergogno un po' a parlarne così apertamente le risposi sai un mio sfrenato desiderio erotico era proprio quello di fare sesso con una donna matura come te. E quando dico fare sesso intendo quello vero.
Ho capito perfettamente sai mi disse confessa desideri essere sottomesso a una donna, una vera dominatrice magari vestita con lingerie sexy, vero?
Aveva fatto centro: avevo sempre desideravo di essere scopato da una donna forte, autoritaria e che a letto fosse lei a condurre i giochi, e che naturalmente indossasse biancheria sexy nera, collant autoreggenti e tacchi alti a spillo.
E' vero lo ammetto, ho sempre desiderato ciò che mi hai appena detto le dissi.
A quel punto Carmen si alzò e mi disse Penso ti poterti accontentare, anzi posso fare molto di più, aspettami qui e non ti muovere.
E chi si muove, fossi matto.
Si alzò e andò dritta in camera sua.
Trascorsero diversi ed interminabili minuti, poi Carmen ritornò in sala: indossava una lunga vestaglia di pizzo nero, calze nere e tacchi a spillo: era uno schianto.
Il mio cazzo ricominciò immediatamente a ridare segni di impazienza.
Allora è questo che desideri? E' così che mi immaginavi? Voi uomini siete tutti uguali, basta farvi vedere una calza nera, una gepiere con tacchi a spillo, e voilà siete già assatanati.
Ok però adesso devi lasciar fare tutto a me, e quando dico tutto deve essere proprio tutto mi disse con un tono autoritario.
Ero talmente eccitato da quella visione sexy ed erotica che mi sarei masturbato in quello stesso momento, ma il mio unico desiderio era quello di andare fino in fondo con lei: volevo scoparmela tutta.
Si sei fantastica, fatti leccare tutta, fammi leccare i tuoi piedi fino ad arrivare alla tua fighetta, sarò il tuo devotissimo schiavo le dissi inginocchiandomi davanti a lei.
Lo immaginavo che tu fossi un bel porcello, ed è per questo che voglio divertirmi con te. Non ti preoccupare ti farò godere come non mai.
Poi con gesti sensuali si sfilò un piede dalla scarpa e lo avvicinò alla mia bocca, e strusciandolo sulla mia faccia disse - Dai leccami le dita, fammi sospirare, voglio eccitarmi, voglio bagnarmi tutta!!
Aprii la mia bocca e strinsi dolcemente il suo piede tra le mie labbra, mentre con la lingua le leccavo sotto le dita: il collant in bocca mi procurava uno strano piacere, così morbido e così liscio.
Intanto Carmen allungò la sua mano sotto la vestaglia ed iniziò a masturbarsi e a gemere.
Si, così bravo, continua così, uhm ansimava, mentre io con le mani accarezzavo le gambe lentamente sempre più in su.
Ahh, ahhh, fermo lì!! mi disse prima tocca a me divertirmi e poi se sarai ubbidiente toccherà a te.
E senza aggiungere altro con la punta del piede mi spinse all'indietro.
Vieni andiamo in camera, così staremo più comodi.
Come un cagnolino devoto la seguii in silenzio fino in camera.
Ora mettiti qui in ginocchio per terra e sdraiati sul letto mi disse.
Poi da un cassetto prese due lunghi lacci di cuoio dove alle estremità c'erano delle polsiere e delle fibbie.
Mi legò saldamente i polsi uno da un lato e l'altro dall'altro lato del letto: praticamente così immobilizzato potevo solamente girare la mia testa. Ero completamente suo prigioniero.
Ero eccitatissimo perché i miei sogni stavano diventando realtà.
Una cosa era certa, non so fino a che punto quella sera io e Carmen ci saremmo spinti.
Adesso rilassati e goditi la mia sorpresa disse Carmen.
Si girò di spalle e lentamente fece scivolare per terra la sua vestaglia: indossava un corpetto nero con tanto di perizoma che metteva in risalto il suo bel culo.
Si fletteva in avanti fino a toccare il pavimento con le mani, poi lentamente si tirava su accarezzandosi le gambe.
Legato in quel modo non potevo far altro che guardarla, mentre il mio cazzo era talmente duro che sembrava volesse esplodere.
Ti prego Sara sto impazzendoooooooo, voglio scoparti.
Senza dire nulla si mise dietro di me tra le mie gambe, e con la mano iniziò ad accarezzarmi tra le natiche.
La sua mano scese lentamente giù fino ad afferrare le mie palle, poi improvvisamente con il suo pollice mi penetrò l'ano facendomi sobbalzare di colpo.
Uh. Si sono il tuo schiavo, il tuo umile servo urlavo.
Poi all'improvviso sentii la sua calda ed umida lingua leccare il mio ano, prima tutto intorno e poi sempre più dentro.
La sua saliva mi colava giù tra le mie gambe, mentre Carmen continuava nella sua tortura.
Finalmente si alzò e si mise in piedi davanti a me.
Alzai lo sguardo e finalmente potevo ammirare le sue tette che sporgevano fuori dal corpetto di pizzo nero, poi Sara con una mano si accarezzò un capezzolo turgido ed eretto.
Istintivamente con lo sguardo andai a cercare cosa stesse facendo con l'altra mano.
Oh!! Cazzo. Con l'altra mano Carmen teneva saldamente un grosso cazzo finto: indossava uno strapon lungo almeno 20 centimetri e grosso, maledettamente grosso.
Ti avevo avvertito che ci saremo divertiti: la vuoi la tua padrona, vuoi essere lo schiavo, questo è il prezzo da pagare.
Senza aggiungere altro si mise di nuovo dietro di me, allungò la mano e prese dal solito cassetto un tubetto di plastica.
Girai nuovamente la testa e vidi che Carmen stava spalmando amorevolmente del gel sul suo grosso cazzo, e poi ne mise un bel po' anche sulla cappella.
Ti prego Sara, non volevo arrivare fino a questo punto, aspetta, non voglio farmi sfondare il culo!!
Non sapevo più cosa mi stava succedendo: implorare di smetterla, o fingere di non volerlo fare.
Carmen non curante delle mie suppliche si inginocchiò tra le mie gambe, fece colare del gel tra le mie natiche fino al mio buco del culo, e infine ci appoggiò sopra la grossa cappella.
Adesso ti devi rilassare e lascia fare tutto a me. Goditi la tua prima inculata fino in fondo, stai tranquillo che alla fine godrai come un maiale.
Con le mani mi teneva spalancate completamente le natiche, e iniziò a spingere la cappella dentro di me.
Non resistere, rilassati - diceva Sara con un certo ghigno di soddisfazione - ora prova a spingere in fuori come se dovessi fare la cacca. Dai si così! Sta per entrare dentro, spingi!!
Presi un po' di fiato ed ubbidii, e non appena rilassai i muscoli del mio ano spingendolo verso di lei, Sara diede una spinta così forte che la cappella entrò tutta dentro di me.
Ahhh, mio Dio, cazzo com'è grosso!! Oh, mi stai sfondando tutto!!
Cosa ti avevo detto che sarebbe stato fantastico aggiunse.
Il suo cazzo era talmente grosso che non riuscivo neppure più a stringere il mio ano.
Poi Carmen si fermò per alcuni secondi, e subito dopo spinse fino in fondo il suo cazzo tutto dentro di me.
Stai godendo non è vero? Non pensavi fosse così eccitante e perverso. Adesso ti scopo fino a farti godere.
Mi sentivo completamente impalato, il suo grosso cazzo sembrava arrivasse fino al mio stomaco. Era veramente lungo e grosso.
Sotto i suoi colpi di reni, sentivo le sue palle sbattere sotto contro le mie, e questo faceva aumentare ancora di più il piacere.
Siii spingilo tutto dentro, sfondami, uhm è fantastico gridavo sono il tuo schiavo devoto, inculami ti prego, fammi godere!!
Carmen aumentò il ritmo della penetrazione, avanti ed indietro, dentro e fuori, fuori di nuovo e d'improvviso tutto dentro fino a quando non resistendo più iniziai a sborrare.
Sii, che bello, sto sborrando tutto, uhmmmmmmmmmm, vengooooooooooooooo!!
Sotto i suoi colpi il mio cazzo impazzito sborrava ovunque: tra le mie cosce, sulla mia pancia, sulle mie ginocchia.
Finalmente Sara si fermò, e poi lentamente tirò fuori dal mio ano il suo cazzo.
Scommetto che sei senza parole disse ti ho garantito il divertimento e come vedi mantengo le mie promesse.
Oh Carmen sei stata fantastica, non credevo di impazzire così tanto le risposi mio Dio.
Il mio ano sfondato continuava a pulsare, il dolore era completamente sparito e il desiderio di rifarlo era fortissimo.
Carmen mi liberò dai lacci e disse: Se non ti dispiace adesso vorrei essere scopata, poi riprendiamo con i tuoi desideri.
Mi sdraiai sul letto e Carmen, dopo essersi liberata dal suo enorme cazzo, iniziò a leccarmi e succhiarmi il cazzo rifacendolo diventare nuovamente eretto e duro come prima.
Adesso voglio che tu mi prenda da dietro, voglio sentire il tuo cazzo penetrare la mia fighetta e poi riempirla di sperma.
Siii, dai forza che ho un'altra sorpresa per te!!.
Il mio cazzo era talmente duro e voglioso che appena si avvicinò alla sua figa entrò dentro come un treno impazzito.
Ohh si così, dai Andrea spingi più forte, uhmm fammi godereeeee!!
Ero talmente eccitato che non riuscivo più a controllare le mie spinte, ero in preda ad una strana voglia di fare tutto e di più.
Mentre la penetravo con le mie mani le accarezzavo le tette, le stringevo i capezzoli turgidi facendola gemere come una troia.
Carmen vengo, sto per sborrare, ti riempo tutta la figa di sborra!!
Si, dai vieni, non ti fermareeeeee, godo anch'io!!
E finalmente iniziai a sborrare dentro la sua figa calda e accogliente, riempiendola fino all'ultimo schizzo.
Dopo alcuni istanti di sublime piacere, Sara mi ordinò di sdraiarmi immediatamente sul letto.
E con mossa felina si mise a cavalcioni sopra la mia faccia.
Per un attimo rimasi immobile, cercando di capire cosa volesse fare, poi strinse la mia faccia tra le sue cosce e disse: Adesso leccami tutta la figa e puliscila bene, apri la tua bocca e ingoia tutto il tuo sperma. Vedrai come ti piacerà.
Inizialmente rifiutai, ma messo in quella posizione e dovendo anche respirare non appena aprii la bocca Carmen rilasciò tutto quello che era dentro la sua figa.
Più si contraeva e più fuoriusciva la mia sborra.
Lentamente aprii la bocca e appena cercai di tirare fuori la lingua, un getto di sborra entro nella mia bocca. Poi quel gusto di agro-dolce e un po' salato mi piaceva e senza tante storie ingoiai tutto. La mia lingua leccava e penetrava la figa gocciolante di Carmen, e più la leccavo in fondo e più colava sperma sulle mie labbra.
Carmen si dimenava continuamente con movimenti lenti di bacino, spargendo tutta la sborra sulla mia faccia. Andrea ora che mi hai pulito a dovere la mia figa possiamo rilassarci un po', così poi possiamo continuare a divertirci disse con enorme soddisfazione il weekend è appena iniziato.
Io mi sentivo tutta la faccia imbrattata di sborra.
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10 years ago
admin, 75
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La cameriera
La giovane cameriera saliva le scale della grande casa presso cui lavorava... Quella mattina, mentre si apprestava a svolgere le sue mansioni presso le stanze delle giovani figlie del suo datore di lavoro,
non avrebbe mai immaginato quello che stava per vedere...
Aprì la porta della camera di una delle due ragazze, la più giovane, e si trovò ad assistere ad una scena molto interessante...
Era lì, con alcuni vestiti da ritirare, ma fece per entrare e si blocca...
La figlia più giovane del suo datore di lavoro era sul letto con il suo ragazzo intenti a fare del sesso. Lei rimase dietro la porta socchiusa a spiare quello che stava succedendo... La ragazza sul letto messa alla
pecorina e lui dietro che le infilava il suo bell' uccello dentro...Lei gemeva
"siii, fammi godere" gli diceva. Quello che udiva e vedeva la eccitò a tal punto da far cadere quello che aveva tra le mani. La sua mano cominciò
a salire lungo le cosce fino ad arrivare lì tra le sue gambe, si scosta le mutandine e comincia a toccarsi... Intanto i due continuavano a scopare, e scoprì che le piaceva guardare, era bagnata eccitatissima, finchè non emise un gemito...I due si fermarono, si accorsero di lei e si voltarono a guardarla.
Imbarazzata per essere stata scoperta, fece per andarsene ma i due amanti la fermarono, la invitarono ad unirsi a loro. " Perchè farlo da sola", disse lui, "unisciti a noi"... Lui era lì col suo cazzo bello duro e a lei piaceva molto. La sua ragazza si stese sul letto e la invitò a mettersi a cavalcioni davanti alla sua faccia. Così fece, aprì le gambe e si mise lì con la sua figa davanti alla faccia di lei, quella sotto gli scostò gli slip e cominciò a leccarla avidamente il clitoride, le sue labbra, il ragazzo si mise davanti a lei e, mentre continuava a penetrare la sua ragazza, la spogliò, le tirò fuori le tette e cominciò a strizzarle i capezzoli "aaaah!!" Era una goduria, lei che le leccava la figa, lui che, mentre gli "torturava" il seno, le infilava la lingua in bocca...Lei si dimenava in quel vortice di piacere: "fatemi godere, voglio venire!!".
"No!" Rispose lui, mentre prendeva a colpi di cazzo la sua ragazza che nel frattempo gemeva sommessamente mentre si godeva la figa della sua cameriera. D' un tratto lei si portò un dito in bocca, lo leccò per bagnarlo bene, lo fece scorrere tra le labbra della ragazza, trascinando verso il buco del culo i suoi umori e le infila il dito dentro...lei ebbe un sussulto, l' altro la mise a tacere con un colpo di lingua in bocca e dopo le disse: " ora ti fotto il culo!" "NO!" gridò lei. "Si!" rispose lui "sarai talmente eccetata che sarai tu stessa a chiederlo" lei non rispose...
L' altra ragazza si alzò sul letto, prese il cazzo del suo uomo e lo leccò, con un cenno della mano invitò l' altra a fare lo stesso. "Uhm, slurp,aaah" un bel pompino doppio, le loro lingue che andavano su e giù su quel delizioso giocattolino, e facevano a gara a chi se lo infilava di più in gola...Poi fecero girare la giovane cameriera. e iniziarono a leccarle il buco del culo, mmmmmhhh era buonissimo...Entrambi gli infilavano dentro le lingue "aah, siii, aaauuhhh" gemeva lei...Poi lui invitò la sua ragazza a leccare le tette dell' altra. Disse: "strizzale i capezzoli a sta troietta, così me la inculo più facilmente" Prese del
lubrificante, glielo passò intorno al buco e poi dentro. Si prese il cazzo in mano, lo tirò indietro facendo uscire la cappella, mirò al culo e "aaiihh" entrò dentro di lei che sentiva quel cazzo centimetro per centimetro aprirle piano il culo "oh cazzo, dio che bello, siiii mi piace, siiii, non fermarti!!" "Tu mettiti sotto" disse alla sua ragazza, " leccala e spingi le dita dentro di lei, la facciamo impazzire!"... Così fece...
La giovane cameriera e ra sopraffatta dal piacere, mai in vita sua tanto godimento l' aveva pervasa, lui nel culo, lei dentro con le dita e la lingua che la leccava "oooohhh cazzo, oooohh siii, ooh, ooooh, godooo
siiii, vengooo!!!". Lui, sentendo lei venire, si eccitò ancora di più, uscì dal suo buco, le fece mettere entrambi sotto di lui e dopo pochissimo
ecco che fiotti di sborra inondarono le due ragazze sulle loro facce, sulle loro bocche che avidamente gustarono quel delizioso nettare...
Erano sfiniti, che scopata...
Lui si volle avvalere del diritto di possederla tutte le volte che gli pareva...Lei non si oppose, e tutte le volte che lui andava a trovare la sua ragazza, passava da lei, dalla sua cameriera vogliosa.
Le sue mani su di lei, dentro di lei, gli procuravano un piacere immenso
Lei lo sapeva, lo sentiva arrivare da dietro,facendo finta di nulla, lui subito le infilava le mani tra le gambe da sotto la gonna, lei le apriva
abbandonandosi a lui e tutte le volte era un enorme piacere...
Poi mi sono svegliata...Era tutto un sogno...
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10 years ago
admin, 75
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Il parcheggio dell'autogrill (storia vera)
Stavamo tornando da Milano , io e E amanti da 3 anni, lei ha famiglia ,io no, ma abbiamo molto tempo per stare insieme, il marito ha la sua vita e il lavoro lo porta spesso lontano.
Ci piace trasgredire ma non lo facciamo spesso, non vogliamo diventi routine,quella sera fuori a cena in cerca di situazioni intriganti stavamo facendo ritorno senza risultato, ma E era cmq su di giri, lo è sempre , bellissima tacco alto vestitino verde attillato corto e parigine sopra il ginocchio, adora quelle calze. Alta 176 cm forme perfette 3 di seno tette rifatte e' uno spettacolo a vedersi, non passa mai inosservata , e così è stato , ci fermiamo in autogrill per un caffè, sono le 11 di sera, al banco un ragazzo mulatto sicuramente sud americano dai lineamenti, se la sbrana con gli occhi , non c'è nessun altro tranne la barista una signora stanca sui 50 anni che non vede l' ora di smontare di turno,. Lui e E si incrociano con lo sguardo io lo vedo capisco tutto, lei mi si avvicina e con il suo modo di fare mi dice" carino quello li P" lo guardo , carino muscoloso alto definito il suo tipo e' una narcisista , assecondo il suo gioco mi piace farlo , gli rivolgo la parola gli dico" serataccia fa un freddo boia", sorride comincia a parlare e' brasiliano fa il camionista si chiama carlos sta andando a Venezia , gli pago il caffè gli dico se conosce un posto per fare 2 chiacchiere tranquilli perché sembra simpatico.Ci invita sul suo camion parcheggiato fuori in una piazzola, non toglie mai lo sguardo dalle tutte di E è sorride con denti bianchissimi un sorriso accattivante,
Arriviamo al suo camion salivano una vera e propria casa. Mentre saliamo alcuni camionisti vedono la scena dai loro finestrini e noto un sorriso su uno di loro, sanno cosa accadrà capita spesso nel loro ambiente. Saliamo E si posiziona in mezzo ride non aveva mai visto l'interno di un camion grosso, ha caldo le sollevò il vestito fin sopra le tette e mostro a carlos il ben di dio. Lui per tutta risposta si toglie la maglietta e abbassa i pantaloni fino alle caviglie. Muscoloso depilato ben definito, passo una mano tra le gambe di E ed è già un lago, si tuffa su petto do carlos le accarezza i pettorali poi li lecca ,scende giù sullo scroto duro teso e ben presto comincia un pompino sensualissimo mi mostra il culo mentre succhia e io con le dita la penetrò ovunque è un lago di umori. Ben presto lo vuole dentro lo desidera più di ogni altra cosa, si sente troia, sale sopra carlos mette una mano sul suo cazzo teso nodoso non enorme ma armonico e lo guida dentro, comincia un dentro e fuori selvaggio , E urla si dimena io le tengo la coda bionda e la incitò. Fuori le urla hanno attirato l'attenzione e un paio di camionisti più audaci hanno il naso schiacciato contro il vetro e guardano la scena. Dopo 5 minuti di monta selvaggia Dico a carlos che anche il culo e ' pronto al' uso, E capisce si sfila si gira dando la schiena a carlos e prende il cazzo di carlos se lo punta sullo sfintere teso rosso umettato dai suoi stessi umore, entra piano piano poi fino in fondo tutto fino alle palle,così facendo mostra la fica aperta rossa e bagnata agli spettatori fuori eccitatissimi.si impala ,lo prende tutto si sente il rumore delle palle che sbattono sulle sue natiche, poi mentre io le solletico il clito squirta un gettito che sembra una sborrata ma meno densa più simile al piscio ma più densa..Carlos martella poi ha un sussulto si ferma viene ,uno spruzzo caldo le entra nelle viscere e piano piano cola fuori la vedo, E si sfila il cazzo e il liquido denso adesso fuoriesce come un rigagnolo, prendo il cell e fotografo la scena, allargo le natiche per aiutare il liquido a defluire, E si gira e mi dice che vuole farmi venire gli bastano 2 minuti di bocca e le vengo dentro, da fuori si sentono degli applausi e qualche sconceria, ma E non li sente è' già lontana nell'estasi, ci rivestiamo salutiamo saliamo in macchina, mi bacia e mi dice grazie, ti amo.
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10 years ago
admin, 75
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Ieri sera...
Storia vissuta ieri sera...verso le 18 :
I miei genitori erano andati a messa,quidi sarebbero tornati verso le 18:30.
Mi collego a skype, erano piu' o meno le 17:45 e vedo che c'è collegata una mia ex collega di lavoro con la quale ho avuto una storia "scalndestina".
Non avevamo un contatto fisico da piu' di un anno e mezzo. Beh, ci salutiamo e poi le chiedo cosa stesse facendo...lei capisce subito...mi dice che e' sul letto ma e' sola..in casa sua c'è sua madre.
Lei mi fa la stessa domanda...le rispondo che sono solo ma per poco tempo perche' i miei sono a messa.
Lei si fa due conti e dice...vengo a casa tua .. te lo lecco e vado via entro 10 minuti! D'impulso le rispondo di venire...lei chiude subito skype.
Ci ripenso...sono gia' le 18... fino a quando viene saranno le 18:10, mi prende il panico...le mando un sms scrivendo che e' pazza, che e' tardi...lei mi risponde:" Sono gia' sotto casa tua, giuro rimango solo due minuti!!!! " La faccio salire, ne anche il tempo di entrare, mi bacia passionalmente..nn ci diciamo niente...continuamo a baciarci..
le nostre lingue si intrecciano...sento il fuoco sulle sue labbra..mi stringe..incomincia ad accarezzarmi....lascia cadere la borsa...
mi alza la maglia...mi bacia ...mi succhia il petto...e mi dice...tra qualche minuto vado via....le rispondo:.come vuoi...
si inginocchia...mi abbassa i pantaloni e le mutande nello stesso momento..e fa passare la sul lingua sul mio pene...lo accarezza..lo succhia...lo sento tutto nella sulla gola..e avida di piacere...continua a leccarlo...
sento la sua lingua che sfiora ogni minimo zona del mio pene...lo insaliva tutto...mi accarezza anche piu sotto leccando e succhiando ...ansimo...non ce la faccio piu'...mi dice che si sente troia in quel momento...
...sto per venire....le inondo la bocca del mio piacere....lo sente ...inizialmente lo assaggia...poi esce il mio cazzo e lo passa sul suo viso..la inondo tutta di sperma...sorride...si avvicina e mi bacia...sento il mio sperma nella sua bocca...prende un fazzoletto...si pulice...si toglie la sciarpa che aveva ancora con se'..colma del mio piacere...
...prende la borsa...e mentre se ne va ...mi dice: sei uno stronzo!!!!
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10 years ago
fire1of1passion,
40
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Ho scopato uno sconosciuto
Sono una signora sugli anta, avevo risposto all’annuncio di un Cinquantenne, libero professionista, skipper, giovanile, fantasioso, trasgressivo, molto riservato, superdotato di intelligenza e buone maniere, gaudente, amante del buon cibo, del buon vino, di tutti i piaceri della vita…....
Gli avevo illustrato, rispondendo all'annuncio, ad un mio frequente sogno erotico, quello di fare sesso con uno sconosciuto raggiungendolo al buio di notte.
Allo skipper l’idea era piaciuta, ma aveva rinviato l'incontro al ritorno dalla sua lunga crociera estiva.
Ci eravamo sentiti per telefono, via sms e via email.
Al sua ritorno Lui organizzò il tutto indicando via e mail le regole del gioco.
Appuntamento per venerdì sera, lui mi aspettava in barca.
Arrivata al parcheggio del porto gli ho telefonato il mio arrivo, lui mi ha indicato dove si trovava la sua barca (banchina, pontile e n. del posto barca) mi ha dato il nome della barca e mi ha chiesto di indossare una gonna e di non indossare mutandine.
Ho obbedito lasciando lo slip sul pavimento della mia auto.
Mi ha chiesto di salire in barca senza chiedere l’usuale permesso, scendere le 4 scalette ed entrare nel quadrato (all’interno della barca), sulla mia sinistra, sul tavolo da carteggio avrei trovato una mascherina (di quelle che vengono utilizzate nei voli intercontinentali per dormire) da indossare subito.
Lui era nella cabina armatoriale di prua, probabilmente disteso sul letto nel buio totale, all’esterno della barca c’era solo la luna per far luce, all’interno solo un led leggerissimo.
Mi ha chiesto: "hai indossato la mascherina"?
Ho risposto: "si".
E’ uscito dalla cabina, io ero li in piedi, impalata, praticamente cieca, ha spento anche il flebile led, ha riposto giacchetta e borsa che tenevo in mano ed mi ha detto: "benvenuta a bordo".
Io ero già più che bagnata, tremavo, sia per l'eccitazione che per la paura, lui mi ha divaricato leggermente le gambe ed ha infilato una mano sotto la gonna per constatare l’entità dell’allagamento….
Gli ho detto: "tesoro ti devo dire che come inizio mi piace e mi eccita moltissimo...non amo la volgarità ma vorrei che tu ti esprimessi non troppo delicatamente, mi piacerebbe sentire le tue mani su tutto il corpo e vorrei che mi accarezzassi e mi facessi sentire la tua eccitazione”
Io li'..ferma al buio totale con le mani di uno sconosciuto che mi accarezzano ...una vera libidine...
Gli ho detto ancora:” Vorrei sentire il tuo cazzo duro ma solo per constarne l'eccitazione....la penetrazione in tutto ciò è solo la ciliegina sulla torta....Vorrei essere masturbata e stimolata anche mentalmente.”
Costatato l’allagamento lui ha cercato di riportare il liquidi verso la parte alta del corpo ecco infatti che infilate le mani sotto la camicetta stringe con forza quasi fino a farmi male i seni.
Mi spinge (siamo ancora in piedi) contro il tavolo da carteggio facendomi sentire chiaramente la sua eccitazione.
Tutto questo nel buio completo.
A questo punto lui accende la luce (io sono ancora bendata con la mascherina che avevo indossato) e incomincia a complimentarsi con me, sollevando la gonna, le mie belle gambe ed aprendo leggermente la camicetta i miei seni che precedentemente aveva strizzato.
Sbottona tutta la mia camicietta.
Le sue mani mi rispondono.
Stringono entrambi i seni e pizzicano i capezzoli turgidi per l’eccitazione.
Poi si china e li mordicchia succhiandoli e giocandoci con la punta della lingua.
Io mi agito sono molto eccitata..
Strofino le mie cosce per trovare un po’ di sollievo alla mia voglia.
Lui bacia i miei seni e scende.
La punta della sua lingua gioca col mio ombelico, lo penetra, quasi lo scopa.
Con una mano mi accarezza appena tra le cosce sono sempre più bagnata.
Mi fa assaporare la mia stessa eccitazione dalle sue dita che sono scivolate tra le grandi labbra.
Tutto questo sempre in piedi ma per poco.
Mi fa accomodare sul maxilettone che si trova al centro del quadrato.
C’è una pausa, io sono sempre bendata.
Presumo che lui si stia spogliando.
Infatti si mette di fianco alla mia testa e porgendolo sulle mie labbra si scappella e si lascia leccare tutto il cazzo comprese le palle.
Poi mettendosi seduto sul mio viso mi obbliga a leccargli dietro il suo buchetto.
La mia lingua gioca col suo buchino prima ritrosa poi sempre più curiosa e vorace.
“Meriti un premio” mi dice.
Si alza e resta scostato da me per 10 minuti osservando il mio viso bendato che brancola incerto, le mie cosce che si dimenano e i miei seni gonfi di eccitazione.
Io ansimo e mi contorco.
Lui mi toglie la gonna, l’ultimo indumento che mi era rimasto e mi mette a pancia in sotto sul lettone.
Il mio culo si chiude, le mie natiche si stringono, punto le ginocchia sul letto, sollevo e apro le cosce, le natiche si offrono di nuovo a lui, alla sua lingua.
Mi lecca, lentamente, mentre le sue mani scivolano dai lombi verso le spalle come lingue di fuoco:
Mi spingo verso il suo viso, gli offro i miei sessi sfacciatamente, non ho più controllo, sono sua, sono completamente schiava di lui, del suo piacere, del mio piacere.
La sua lingua scende tra le mie labbra umide, i miei umori inondano la sua lingua, si mischiano alla sua saliva.
Prende tra le labbra il clitoride, lo succhia, lo morde, e preme forte su e giù fino a sentire i miei umori che scolano sui miei interni coscia, scosta il viso e guarda la mia eccitazione, le sue mani si sostituiscono alla sua bocca.
Con due dita allarga le labbra, si eccita vedermi cosi, squisitamente liquida.
Cresce anche la sua voglia di prendermi, di entrarmi dentro e mischiarsi ai miei umori.
Allungo una mano, il suo pene è dritto, di marmo.
Lui si solleva in ginocchio e lo avvicina al mio sesso, la cappella scivola tra le natiche fino alla fica, va su e giù, punta l’ano e poi scende ad accarezzare il clito.
Sono scossa dai gemiti, ansimo, sussulto.
Difatti anche lui non resiste e mi penetra con forza ma dopo un paio di colpi si ferma.
Sento la mia eccitazione liquida.
I muscoli vaginali in fiamme si stringono.
"Scopami... ti prego" ansimo io quasi pregandolo.
Lui ricomincia lentissimo, dentro, fuori.
Ed intanto mi massaggia l'ano umido e caldo.
Si stacca da me con mio grande disappunto.
Sento un dildo freddo che pian piano si fa strada tra le mie natiche ed entra nella mia vagina.
Dopo una serie di piccoli e devastanti miei orgasmi che mi hanno fatto cedere le braccia lascia il dildo nella mia fica e prendendomi per i capelli mi infila il suo sesso pregno dei miei umori in bocca.
Con una mano preme la mia nuca ritmicamente e con l'altra continuo a manovrare il fallo nella mia fica.
Quando viene preme la mia testa su di esso facendoti tossire, piccole gocce che colano dalla mia bocca.
Mi stacco da lui lasciandomi praticamente crollare sul lettone sfatto.
Estraggo il dildo lentamente e lo poso sul letto.
Dopo di che mi stendo vicino a lui ancora bendata.
Ci addormentiamo esausti l'uno vicino all'altra in un mare di sudore e piacere.
Al mattino ci guarderemo in faccia e conoscerò de visu lo sconosciuto che mi ha fatto godere e che ho fatto godere.
Forse domani mi scoperà veramente.
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10 years ago
solomare,
59
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La barca e la sex machine
sesso) sà costruire un'atmosfera indimenticabile.
Cerco coppie oppure singole che pensino la vita come me per cercare insieme, nella massima allegria e serenità momenti intriganti di piacere.
del Posso ospitare a casa ed in barca a vela.
Disponibile ad iniziative e/o proposte intriganti e cmq finalizzate al reciproco rispetto e divertimento.
No indecisi e perditempo, no interminabili msg, sms, email, cam, skype e richieste di ulteriori foto (a cosa servono se non gli si può attribuire proprietà e data certi).
P.s.: Non sono mercenario e non ne cerco. Non sopporto maleducati che dopo contatto spariscono senza un saluto.”
Abbiamo inviato un messaggio che volevamo approfondire la conoscenza e ci è pervenuto il seguente invito:
“Mare di primavera, chi lo conosce se ne innamora, per sempre.
Tra coppie, qualche volta, il feeling non scatta, la gelosia femminile, profonda ed esclusiva, blocca la donna.
Se volete tentare l'intrigo raffinato con un super dotato di intelligenza e di buone maniere (cosi dicono) che Vi vuole far assaporare l'aria iodata del mare, il vento nei capelli nel silenzio della navigazione d'altura Vi invita per una veleggiata sul suo sail yacht o per due chiacchiere ed un aperitivo conoscitivo nei caldi e confortevoli divani della barca ormeggiata in porto.
Se volete avvicinarvi al magico mondo del Ménage à trois posso essere la vostra guida.
Se cercate sensazioni forti, qualche esperienza nella double penetration e nel fisting c’è.
Se siete curiosi ho costruito una sex machine, oggi stivata in barca, che vorrei mostrare o far provare, se gradito.
Gradirei illustrare e dettagliare il programmino e se possibile incontri diurni e/o infrasettimanali.
Massima riservatezza, molto tatto, rispettoso e consapevole del ruolo.
Nel mio annuncio più di 75 amici coppie/singole e i feedback confermano serietà, massima riservatezza, tatto, consapevolezza del ruolo, affidabilità, correttezza......
Non solo sesso ma splendida location, ambiente, raffinatezza e intrigo.”
Quello che ci incuriosiva, più a me che a Caterina, è l’idea di fare sesso su una barca a vela nonché la sex machine citata, chissà come sarà fatta, come funziona, come è alimentata, chissà se da piacere veramente.
Ci ha affascinato anche l’eleganza e la raffinatezza dell’annuncio non una parola fuori posto ne una volgarità nonostante proponga chiaramente di fare sesso a 3, doppia penetrazione e fisting.
Ne parlo con Caterina che ha qualche perplessità poi concordiamo di contattare il singolo e proporgli solo un aperitivo conoscitivo.
Il primo contatto avviene sul sito il single, Mario, ci risponde molto garbatamente si dichiara disponibile al solo aperitivo conoscitivo.
Avviene lo scambio dei rispettivi e cellulari e si fissa appuntamento per sabato pomeriggio successivo alle 17,00 presso il porto …………. ove è ormeggiata la barca.
Caterina è titubante e fino al venerdì fa un tira e molla sull’annullamento dell’appuntamento ha paura ad incontrare un singolo anche se la cosa l’affascina, io stesso sono molto eccitato al fatto di vedere mia moglie che fa sesso con un altro uomo, anche se in mia presenza, ma sento l’altra faccia della medaglia come un tradimento.
Ma tradimento di che se sono io che organizzo tutto mi dico.
La confusione non manca ne in me ne in Caterina.
Sabato mattina ultimo conciliabolo con Caterina e si decide di onorare l’appuntamento preso solo per un aperitivo conoscitivo.
Io sono abbastanza robusto e frequento da molto tempo una palestra ed un corso di arti marziali.
Ricordare questo a Caterina la tranquillizza.
A pomeriggio avanzato iniziamo a vestirci, Caterina indossa la migliore e più sexi biancheria intima in suo possesso nonché un bellissimo paio di calze autoreggenti ed una gonna sopra il ginocchio con un profondo spacco, io indosso una bellissima camicia firmata con un giacca.
Come sempre a causa traffico ed altri motivi arriviamo in ritardo alle 18,30 arriviamo al porto telefoniamo allo skipper che ci da indicazioni per raggiungere la barca e che nel contempo ci sta viene incontro.
Ci incontriamo in banchina, ci salutiamo cortesemente e ci avviamo verso il pontile ove è ormeggiata la sua barca.
Lui è una persona sui cinquanta e forse più con capelli grigi e radi di corporatura normale e statura normale, si muove con eleganza usa termini raffinati, parla in modo pacato come chi ha avuto molte esperienze, un lupo di mare nei flutti e nella vita.
Arriviamo alla barca, è quella che si scorge nella foto dell’annuncio, un bellissimo sloop lungo 12 metri che si dondola lentamente nel suo ormeggio causa una leggera risacca, si toglie le scarpe e le lascia su un cestino sul pontile, sale sulla barca e ci da il benvenuto a bordo come è d’uso.
Noi ci togliamo le scarpe e le lasciamo nell’apposito cestino ed iniziamo a salire sulla passerella dove lui ci tende la mano per eventuale difficoltà.
Caterina è titubante, passando sulla passerella sembra che stia attraversando un ponte tibetano poi si fa coraggio ed attraversa il ponte levatoio, io la seguo.
Tra una cosa è l’altra si è fatto quasi buio il comandante ci illustra la il pozzetto e la tuba della barca e ci invita ad entrare all’interno.
Caterina ancora titubante si avvicina al tambucio aperto guarda le 4 scalette che deve scendere per accedere nel quadrato (tutti termini nautici che il comandante ci spiega quando li incontriamo) poi si decide e scende scalza ma la spacco della gonna fa fuoriuscire tutta la coscia non allo slip.
Nel quadrato il comandante ci mostra le tre cabine matrimoniali, il bagno con doccia calda, il tavolo da carteggio, la cucina ed il relativo forno, il frigo a pozzetto, il doppio lavandino ed i divani del quadrato che contornano il tavolo centrale.
Ci accomodiamo in tali divani, il comandante estrae dal frigo un prosecco ghiacciato lo stappa e lo mesce in 3 calici, sul tavolo c’è un vassoio a più scomparti con nocciole, arachidi, chips, cubetti di parmigiano, olive e dolcetti per accompagnare il prosecchino.
Iniziamo a scambiare i soliti convenevoli, il tempo, i figli, il lavoro per rompere il ghiaccio non si parla di sesso ne del sito.
I convenevoli hanno funzionato specialmente quando si è parlato dei figli il tempo e fuggito velocemente e le 20,30 l’aperitivo conoscitivo è più che concluso il comandante si è rivelato come una persona educatissima, raffinata giovanile, fantasioso, trasgressivo , molto riservato, intelligente.
Non è issimo ( un bel fico giovane tutto muscoli) ma un raffinato lupo di mare che vive in un'atmosfera indimenticabile.
Stiamo per salutarci quando il comandante ci dice che gli farebbe piacere continuare la conversazione e avrebbe avuto piacere se ci fermassimo per la cena ma non aveva previsto questa eventualità in quanto l’appuntamento era per un aperitivo alle 17,00 ma ha delle fave fresche, pane e pecorino per la sua cena ma si potrebbe cuocere un spaghetto all’arrabiata e mangiare le fave con pecorino come è usanza a Roma.
Guardo Caterina che non manda alcun segnale negativo con gli occhi allora gli chiedo se aveva preso impegni con figli o amici perché a me farebbe piacere rimanere.
Caterina mi conferma l’assenza di impegni presi allora ringraziando il comandante accetto l’offerta.
Continua.....................
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10 years ago
solomare,
59
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Un'amicizia nata per caso
Ci eravamo conosciuti 4 anni prima in un sito goliardico pieno di immagini simpatiche di ogni genere. Naturalmente entrambi avevamo commentato un disegno erotico ma simpatico ovvero un ragazzo che faceva del sesso orale ad una ragazza quasi annoiata. Lasciai un mio commento altrettanto simpatico. Il giorno dopo mi rispose direttamente una ragazza e di risposta in risposta alla fine ci scambiammo gli indirizzi mail per farci 4 risate in privato. In realtà iniziammo a conoscerci nel vero senso della parola, iniziando anche a chattare su messenger che quasi 10 anni fa era il programma che andava per la maggiore. Non avevo alcun doppio fine anche perché sapevamo entrambi che abitavamo davvero distanti, quasi 600 km. E l’occasione per vedersi soprattutto 4 anni prima, era davvero difficile che potesse accadere, viste anche le condizioni al contorno. Tutto sommato iniziammo una bella amicizia on line. Non nascondo che la ragazza oltre ad essere molto simpatica ed intelligente era anche davvero una gran bella gnoccolona. Ci scambiammo le foto dopo un mese che ci conoscevamo, quando oramai eravamo sulle stesse lunghezze d’onda: era una mora dalla bellezza mediterranea, un seno andante sulla 4 e due belle gambe. Insomma non le nascosi che mi avrebbe fatto davvero piacere un giorno offrirle un caffè anche se virtuale.
Una volta rotto il ghiaccio si iniziò a parlare di tutto anche e soprattutto di sesso e non fui stupito di scoprire che era davvero una gran porcellona. Mi ripeteva all’infinito che la sua specialità era il sesso orale, che lo sapeva fare a regola d’arte spiegandomi nei dettagli anche i particolari come il movimento della lingua o i diversi tipi di succhiamento.. in particolare ricordo che mi colpì molto quando mi disse che a seconda di come succhiava, provocava volontariamente e consapevolmente piacere o dolore al suo partner del momento. Era davvero una diavoletta. E non nascondo che ogni volta che si chattava ed il discorso prendeva quella piega, dopo la chat avevo sempre un’erezione olimpica che a volte soffocavo con una bella sega davanti alla sua foto.
Continuò cosi per almeno 1 anno , ci si dava appuntamento ogni sera dopo le 23. Ma poi sia per la distanza, sia per eventi esterni dovuti al fatto che entrambi cambiammo città non disponendo più di internet e soprattutto di tempo libero, ci perdemmo di vista. Ogni tanto ci mandavamo qualche mail di saluto e di aggiornamento. Lei ora conviveva con un tipo, che sinceramente quasi invidiavo. Diciamo che ormai l’avevo dimenticata del tutto. Finche dopo 4 anni arrivò una sua mail in cui mi chiedeva se io ero ancora nell’ultima città che le avevo detto. Con mia grande sorpresa mi scrisse che poiché i km che ci separavano non erano poi cosi tanti, sarebbe venuta volentieri a trovarmi raccontando una palla al suo ragazzo, e cosi finalmente le avrei potuto offrire quel caffe che aspettava da 4 anni. Mi chiese se poteva dormire da me il weekend e se avessi potuto farle da cicerone in giro per la città che non aveva mai ancora visitato. Fui sorpreso, ma positivamente e la mia risposta fu affermativa. Cominciai a ricordare tutte le mail passate, tutti i discorsi, tutte le porcate raccontate e sinceramente non sapevo come rompere il ghiaccio. Non ci parlavamo praticamente da una vita.. come sarebbe stato l’incontro?
La andai a prendere alla stazione. Quando ci vedemmo, ci abbracciammo e notai subito il suo entusiasmo ed il suo carattere estroverso! Era una gran bella ragazza, era vestita con un jeans aderente, stivali bassi, maglietta che non nascondeva la sua quarta. Iniziammo a parlare un po’ di tutto e le offrì subito un bel caffè al primo bar lungo la strada. Dopo mezz'oretta le chiesi se volevamo andare a casa, se voleva farsi una doccia e riposarsi un po’ prima di uscire a visitare il centro. Con molto entusiasmo mi diede un bacio sulla guancia ed annuì dicendomi che aveva anche una cosa da darmi e sorrise.
In auto mi sembrava tutto cosi assurdo. Una ragazza che conoscevo e non conoscevo.. mi sembrava tutto cosi strano, ma ero davvero molto eccitato. Al ricordo dei suoi racconti, mi venne un’erezione che mantenni per tutto il viaggio in auto anche perché poi non potevo esimermi dal guardarle le gambe fasciate da quel jeans molto sensuale. E cercai di capire cosa doveva darmi. Sinceramente non avevo pensato a prenderle dei pensierini perché proprio era stato tutto cosi improvviso.
Entrammo in ascensore, era stretto e per far entrare la valigia, praticamente io e lei eravamo attaccati: le misi una mano intorno alla vita e le dissi:” finalmente ci vediamo dopo 4 anni.” Ma lo feci in maniera del tutto innocente. Lei mi guardò e con mia sorpresa mi diede un bacio sulle labbra. Le lingue si avvinghiarono subito con passione ed uscimmo cosi dall’ascensore, baciandoci fino alla porta dove alla cieca e tastando con le mani riuscì ad aprire la porta. Il bacio continuò anche dentro casa, si tolse velocemente la giacca e si staccò dalle mie labbra solo per chiedermi “dove è la camera da letto?” Dolcemente e con le labbra incollate, entrammo in camera da letto e cademmo sul letto.. io sotto lei sopra e le sue mani iniziarono a scendere verso il mio pacco, accarezzandolo dolcemente. Ero in erezione piena. Mi abbassò la zip, mi sbottonò, lo prese in mano.. solo in quel momento mi disse sensualmente:” quante volte te l’avrò detto che non sono brava di mano? Scusami ma devo staccarmi dalla tua bocca”. Molto rapidamente la vedo scendere con la testa sul mio arnese. Non vedo nulla perché sono coperto dai sui capelli ma sento colpetti di lingua che toccano il glande, che giocano col buchino, che scendono su e giù lungo l’asta. Dio che eccitazione.. non me l’aspettavo, finche ad un certo punto sento il mio arnese circondato da un qualcosa di caldo, liquido e molto stimolante: lo aveva preso tutto in bocca e molto delicatamente aveva iniziato a muovere la testa su e giù. Era espertissima, sapeva come fare godere un ragazzo, sapeva amplificare al massimo le sensazioni e le emozioni, sapeva come muovere la lingua, sapeva come succhiare, sapeva mordere. E sapeva essere troia visto che improvvisamente si staccò, si alzò i capelli e mi disse" scusami,maledetti capelli, ma forse non vedevi bene, ora ti puoi godere lo spettacolo". E mentre proseguiva con la bocca, mi fissava negli occhi.. In pochissimo tempo le venni in bocca e col mio orgasmo le riempi le labbra. Ma non ingoiò. Come mi aveva raccontato anni prima le piaceva giocare con lo sperma sulle labbra, le piaceva passarsi il glande sporco sul viso, le piaceva usare la cappella come se fosse un rossetto, ma di sperma. Dopodiche risalì su e con le labbra ancora sporche mi diede un bacio molto passionale che durò almeno 10 minuti. Fino a che estrasse dalla tasca un foglietto dicendomi “questo è per te”. Era una stampa.Una nostra conversazione vecchia di anni. La lessi:
“ahah quindi sei un’esperta in materia”
“si :-)”
“chissa allora se un giorno riuscirò a verificare le tue doti che cosi tanto decanti ;-)”
“se ci sarà occasione di vedersi, xkè no?”
“ahahah chissà cmq, guarda che ci conto”
“ihihih chissà.. mai dire mai figone :-)”
Rimasi a bocca aperta finchè mi sussurrò all’orecchio: “scusa se ho fatto passare 4 anni.”
Fu un weekend stupendo.. e soprattutto il primo di una lunga serie.
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11 years ago
gigilatrottola79, 31
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Andiamo a cena
mese di aprile,
serata splendita tipica di quella stagione.
la vado a prendere sotto casa per andare in quel ristorante nuovo di cui si parlava tanto in zona capaccio-sa-.
scese aprendo il portone che sembrava la madonna per quanta luce emanava la sua bellezza unita alla classe di femminilita' spontanea che ho sempre cercato in una donna.
cammicetta bianca , semi aperta, nulla di che ...e avendo una 2 di seno doveva impegnarsi per apparire volgare(a parte che la cosa non le apparteneva per nulla).
sotto una gonna particolare, tra una longuette euna mini un po piu lunga che in tutti i modi le facevano uscire fuori una volta seduta in macchina tutte le sue gambe rinchiuse in un paio di autoreggenti nere con ai piedi stivali di camoscio gigio chiao.
curata come sempre nel trucco e nei minimi dettagli quando si avvicino' alla macchina chiesi al mio cuore di non aggitarsi per quello che stavo vedendo!
era bella, una super trombata, ispirava sesso da subito...faceva venire in testa le cose piu strane e assurde alle quali in precedenza non si era mai sottratta, anzi.......ma nonostante tutto era la sua bellezza a lasciarmi senza fiato.
partiamo e appena in macchina subito la vedo strana, quasi agitata...si parla del piu e del meno fino a quando le mie mani come al solito finivano sempre col essere poste sulle sue gambe meravigliose che avamo sempre toccare e accarezzare.
questa sera pero' vedo che ti fanno un effetto diverso le dissi..ti rilassano di piu mi pare.
la risposta che ebbi fu direttamente :
"se partiamo dal presupposto che sono fradicia gia da ora e che ho il tuo cazzo in testa da stamattina l'effetto non puo' essere che questo".
partiti da salerno e arrivati a battipaglia, non ti puoi sentir dire certe cose e rimanere di stucco, allora, la mano si infilo' sotto la gonna, sali' un po....e vedo che la dolce signorina e' uscita senza mutande.
mmmmmmmmmmm dissi.....e quando la fontana e' aperta bisogna intervenire se no si corre il rischio di allagarsi!
accosto la macchina in un parco appartato e senza perdere tempo le sollevo la gonna ritrovandomi difronte uno spettacolo della natura....
si era tinta i pochi peli curati sul pube di un colore che non riuscivo a vedere, ma dato il buio avevo capito che doveva essere un colore chiaro.
dopo inizio' la mia lingua e fu una cosa incredibile.
si sarebbe bagnata meno se lavessi infilata in un bicchiere d'acqua!
inizia ad assaggiarla, ad assaporarla..continuai col annusare quel magnifico profumo unito all'odore della sua voglia.
la mia lingua saliva e scendeva a tratti piano e lenta a tratti piu veloce e marcata riservandole dei risucchi su e intorno al clitoide.il tutto era poi seguito con la punta che entrava dentro prima poco e piano per poi continuare con infilarla quanto piu possibile e forte facendole fare giro giro tondo intorno alle pareti della fica.
il tutto duro' per un bel po..
leccare e' per me un arte e una passione.un gesto che solo chi ama sentir godere una donna con tt se stessa puo' fare senza pensare a quello che puo' successivamente accadere.
ebbene, il risultato fu meraviglioso, le se ne venne una volta...dopo poco la seconda ...e mentre esprimeva ad alta voce frasi miscelate tra un qualcosa di gratificante per ogni uomo e frasi al limite del pornografico appena le appoggiai la cappella pronta per entrare il solo tocco della pella la fece venire in un orgasmo da brividi!
la serata prosegui' in un posto piu' adeguato e il ristorante che dovevamo provare.......beh......quello ci limitammo solamente a salutarlo quando ci passammo difronte pochi minuti dopo ma direttti a consumare un altro tipo di cena....
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11 years ago
magiadisettembre,
42
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La doccia dell'ufficio
Ecco cosa mi scrive una mia amica con la quale scopo regolarmente:
Pensa… te sei nudo sotto la doccia, io vogliosa di te entro in bagno, mi spoglio e entro in doccia. Inizio a massaggiarti la schiena con le mani piene di schiuma profumata, appoggio il mio seno caldo sulla tua schiena, così da farti sentire i miei capezzoli turgidi. Ti lecco il collo, ti succhio il lobo di un orecchio, ti massaggio la schiena ancora un po'... poi prendo in mano il tuo cazzo, lo accarezzo, mi piego e te lo prendo in bocca... ho voglia di sentire il tuo cazzo dentro di me. Sento la tua voglia crescere nella mia bocca, pulsare sulla mia lingua… ti guardo in faccia, mmmm... mi piace vederti godere così, quando ti faccio impazzire con la mia bocca. Poi mi fermo perché te mi alzi e mi sbatti con le spalle al muro, come piace a me. L'acqua bollente scivola sui nostri corpi nudi e eccitati e tu inizi a leccare il collo, a leccare i miei seni, a mordicchiare i miei capezzoli. Finchè scendi fino al mio sesso caldo, che brama la tua lingua, che brama di godere… mi apri le gambe, inizi a leccare, a succhiare, a baciare con la tua bocca e la tua lingua vogliosa dei miei umori… ti fai largo nella mia carne, assaggi il mio piacere. Poi infili due dita nella mia vagina bagnata, dentro e fuori mentre con la lingua continui a stuzzicare il mio clitoride. Io emetto gemiti di godimento... mi piace quando fai così! Dentro e fuori sempre più veloce... sto per raggiungere l'apice, sto per venire, ma ti fermi ti alzi e mi giri… mi infili in bocca le tue dita intrise del mio sapori e io lecco il frutto di tanto mio piacere... mmmm. Poi mi prendi da dietro, mi sbatti con i seni e le mani contro la parete della doccia… l'acqua è sempre più calda, il respiro si fa affannoso. Mi infili il tuo cazzo in vagina e mi scopi da dietro, mi penetri con forza e con un paio di spinte mi riempi con tutto il tuo cazzo. Io mi abbandono completamente a questo stato di godimento, finché mi metti un dito nell'ano... poi un secondo dito... le sensazioni si amplificano, il piacere aumenta, mi gira la testa, mi stai facendo godere... tu continui a spingere, dentro e fuori dalla mia vagina calda e vogliosa e godo a sentire anche le tue dita che entrano nel mio ano. Mi baci sul collo, poi con l'altra mano mi sfiori il clitoride… mmmm, mi sento piena di te, stai stimolando tutti i punti del mio piacere...sto godendo... sto per scoppiare, i miei gemiti sono sempre più forti... sto per lasciarmi andare in un urlo liberatorio, ti sento ansimare, sento il tuo cazzo dentro di me, ti sento godere e io godo di te e con te... parte un brivido di piacere che invade tutto il mio corpo... urlo... godo… esplodi anche te… e arriviamo insieme all'apice del piacere… siiiiiii, che orgasmo….. mmmm!
Cosa ne pensate? girerò i commenti alla mia amica
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11 years ago
michelesun,
36
Last visit: 10 years ago
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Io... lei ed il marito.....!!!
Ciaooo amici, eccomi qui a raccontare una bella storia assolutamente vera accaduta qualke tempo fa’ con una bella coppia…!!
Dopo aver visto il mio annuncio sul sito, mi contatta Alberto il lui di coppia, con tanta voglia di vedere la propria moglie Lena al centro di un bel gioco erotico con un altro uomo. Ma Lena, inizialmente molto restia a questo gioco, difatti non fu facile coinvolgerla…. ma la voglia di Alberto di realizzare questa fantasia e la mia curiosità nel conoscerla èra tanta…..è dopo infinite mail, forse arrivo’ il bel momento…..concordiamo di vederci nel mio studio di massaggi di sabato pomeriggio, con l’intento di fare soltanto dei bei massaggi, poi il resto non era stato dato per scontato. Difatti così fù, dopo tanta attesa, eccoci allo studio…Lei Lena una gran bella donna, molto bella…con occhialini che la rendono intrigante e seducente, corpo favoloso e pronta ad affrontare il bel gioco….La faccio accomodare in sala massaggio quindi la faccio spogliare, resta in reggiseno e perizoma…..non posso ke notare il suo meraviglioso corpo, il suo fantastico seno…ed il suo meraviglioso culo .., è veramente eccitante percorrere con le mie mani il suo caldo corpo, sfiorando ogni suo angolo…collo..schiena…coscie..gambe…., una vera delizia della natura….Gia’ dopo 15 minuti di massaggio ero gia’ eccitatissimo avevo il cazzo che spingeva sui pantaloni, iniziavo a provare delle sensazioni molto particolari…l’eccitazione era gia’ al massimo, ma non volevo arrivare subito al sodo, per cui mi feci forte e proseguii il massaggio all’ interno cosce cercando di fargli aprire le gambe, difatti dopo qualche breve massaggio ecco il primo segno di approvazione, inizia a divaricare le cosce..quindi approfitto per passare le mie mani sopra al suo perizoma nero… La voglia aumentava sempre più…,ma dovevo andare avanti col massaggio, per cui le chiedevo di girarsi e quindi avevo modo di massaggiare il suo fantastico seno..turgido e piacevolmente malizioso, un vero promontorio da accarezzare e da palpare….quindi il massaggio prosegue sul resto del corpo…, con qualche sfiorata sopra al suo perizoma….gia’ umido di piacere…a questo punto inizio ad insistere sempre più…sino a passare con le dita da sotto il perizoma ed inizio ad infilarci le dita…mi accorgo che effettivamente è bagnata.. , le feci togliere il reggiseno, mi misi di fianco a lei, posai le mie mani sulla sua schiena e iniziai a massaggiarla. Partivo dai suoi fianchi e andavo a salire, mi soffermavo sulle sue spalle e riscendevo giù, lo feci più volte, poi... salii lungo tutta la spalla, il suo respiro si bloccò, rimase un attimo senza fiato, arrivai sul suo collo. Mi spostai un po', afferrai i suoi piedi e cominciai a massaggiarli, pian piano andavo sempre più su, lungo le sue gambe, fino a finire sul suo bel culetto, lo afferrai, lo massaggiai, lo baciai tutto e sentivo il suo respiro farsi sempre più affannato. "Girati", lei si girò, rimanendo sempre sdraiata sul mio lettino, mi alzai, mi spogliai, anch'io rimasi in slip, mi risedetti di nuovo accanto a lei. Ripresi di nuovo il massaggio, ma quello sarebbe stato l'ultimo, si sentiva nell'aria la passione che voleva ardere per fondere i nostri due corpi in un tutt'uno. Allungai le mie mani sulle sue tette, le accarezzai, le massaggiai, mi avvicinai a loro e iniziai a baciarle tutte, avrei voluto farle un massaggio completo ma era evidente che non ci sarei riuscito... anche lei non sarebbe riuscita a resistere ancora a molto. I suoi capezzoli erano turgidi, li baciavo, li leccavo, li succhiavo, li mordicchiavo leggermente, mentre nel frattempo, con una mano accarezzavo la sua figa incredibilmente bagnata, allora sempre con le mie labbra su di lei scesi un po' più giù, sul suo pancino, sul suo ombelico, il mio cazzo era duro, le vene sembravano esplodere, la cappella grossa e rossa... ero eccitatissimo.
A questo punto il mio massaggio si fa sempre più insistente, sento che Lena nonostante la tanta voglia di esplodere… cerca di resistermi, a quel punto cerco la sua mano e la appoggio all’altezza del mio cazzo..Lena inizialmente non accenna a proseguire…, ma poi piano piano inizia a palparmi ed a tastare fino a sfiorarmi con insistenza….oramai il mio cazzo stava esplodendo, allora decisi di accompagnare la sua mano ed ad aiutarla a slacciarmi la cerniera…dopo pochi secondi aveva il mio cazzo tra le mani, era veramente brava, aveva gia’ preso coraggio, quindi iniziava a masturbarmi con moderazione..mentre io proseguivo il massaggio, sono attimi irrefrenabili…io oramai non gli lascio più la figa dalle mani….a quel punto gli tolgo il perizoma oramai inzuppato di piacere, ed inizio a lekkarla tutta….il suo sapore…i suoi umori portano la mia eccitazione alle stelle, quindi gli porto il cazzo all’altezza della bocca e dopo qualche momento di esitazione…eccolo dentro la sua calda e profonda bocca…..sono stati momenti di indescrivibile piacere…, nel frattempo Roberto era anche lui eccitatissimo, ma si godevo lo spettacolo…forse non credendo ai propri occhi, l’occasione ke aveva sempre sognato si era avverata…!! Dopo tanto inizio a spompinarmi con vera passione tanto da ingoiarlo tutto sino alla gola…da gran porcella, a quel punto..volevo provare la sua figa così bagnata e fradicia e quindi o iniziato a passare il cazzo sopra alla sua figa….più volte senza penetrarla giusto per portare al max l’eccitazione, quindi dopo qualche passaggio, eccolo gia’ dentro senza accorgermene avevo affondato il mio cazzo nodoso e pieno di voglia…. in quella favolosa fika…, una vera skopata come poke. Alberto quel punto anche lui al massimo, si è inserito tra noi...la bella Lena ha iniziato a sukkiargli il cazzo mentre io proseguivo a skoparla fino a far sbattere le mie palle sul suo bel culetto, fantastico e sodo. Sono stati momenti di infinito piacere…culminati con una scarica di sperma sul suo malizioso corpo!!! Una coppia che non dimentichero’ mai…….Spero che possano leggere questa bella avventura e aver voglia di ripetere e rivivere insieme quei bei momenti…..Marco
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 hour ago -
Tedesco, guardone e cornuto
Ero in sauna...dopo una mattinata di lavoro ci andavo spesso...mi aiutava a rilassarmi e a prepararmi per il riposino...capitava spesso di trovarsi gli occhi addosso di qualche uomo...ma bastava non farci caso...quel giorno ero abbastanza su di giri...e il cazzo mi penzolava turgido sotto l'asciugamano...chiusi gli occhi e mi godetti la mia sauna...dopo una ventina di minuti uscii e mi infilai sotto la doccia...mi girai e trovai un uomo sulla cinquantina...mi guardò mi strinse per un attimo il cazzo tra le mani fece un cenno di apprezzamento e andò via...per fortuna...mi spaventai un pò ma vabbè...
Uscii e andai nello spogliatoio...l'uomo era lì mi guardò sorrise...e iniziò a parlarmi in tedesco...gli feci capire che proprio il tedesco non era una delle lingue in cui riuscivo ad esprimermi meglio...si fermò un attimo...lo vidi riflettere....tirò fuori un cellulare e disse...moglie tu io e scrisse il numero della cabina...feci nota mentale e annuii...anche se rimanevo titubante...
La sera misi l'uniforme e andai a fare un giro nei saloni...riconobbi da lontano la sagoma dell'uomo percorrevano il corridoio verso di me...era accompagnato da una bella donna sulla quarantina, capelli neri camicetta bianca che difficilmente conteneva il suo prosperoso e sodo decoltè una gonna con un bello spacco lungo calze nere e tacchi alti...insieme a loro passeggiava un'altra coppia...lui mi riconobbe quando eravamo a distanza ragionevole...sussurrò qualche cosa alla moglie all'orecchio e quando ci incrociammo mi sorrisero ammiccando entrambi...me la sarei scopata volentieri la signora...
In disco quella sera era il turno della sexy night ero al piano di sopra con il mio drink quando li vidi entrare...lei mi passò vicino mi lanciò uno sguardo e si sedettero sui divanetti vicino al finestrone...ogni tanto mi giravo e giocavamo con i nostri sguardi....lei non perdeva occasione di stuzzicarmi giocando con i bottoni della sua camicetta poi il marito le parlò e lei fece finta di osservare le luci fuori...girandosi e mettendosi in ginocchio sul divanetto mostrandomi il suo culo tondo e sodo fasciato dalla gonna che ormai era diventata corta e lasciava intravedere la fascia delle auto reggenti...
Le luci si abbassarono e una musica sexy iniziò a suonare...tutti i presenti si avvicinarono alla pista...io ero vicino alla balaustra che dava sulla pista...il corrimano era proprio all'altezza dei miei gioielli...da dietro si fecero largo i miei "amici" e lei si sistemò proprio al mio fianco...e poi si appoggiò con le mani al corrimano...inizio a giocarci e a strofinarlo guardandomi...fino a quando non portò la mano lungo il corrimano all'altezza del mio cazzo...una mano dietro la mia schiena mi spinse avanti e lei non perse l'occasione per appurare il fatto che fossi già su di giri....mi sorrise...si presero per mano e andarono via guardandomi...
Aspettai un po' lo show finii e andai via...ricordavo ancora esattamente il numero che mi aveva dato quella mattina...un po timoroso mi avviai per il corridoio....cercando di essere sicuro che nessuno mi avesse visto imboccare quella strada...arrivai alla cabina e non mi servì bussare...la porta si aprì prima che arrivasi a toccarla...lui si defilò e mi fece segno di entrare...lei era in fondo vicino alla porta del balconcino...si girò a guardarmi...lui mi fece cenno di avvicinarmi a lei e nel frattempo si buttò sul divano...lei mi accolse mi prese per mano e si mise nuovamente di spalle....tirandomi a se...avevo giá il cazzo duro e lei strusciava il suo culo sodo contro il mio pacco....scostò la sua folta chioma e scoprì il suo collo....iniziai a baciarla e lei gemette...iniziai a palparla...i sui seni...il ventre...si sbottonò la camicetta...aveva i capezzoli duri ....si girò mi baciò profondamente mentre con le mani con una certa agilitá mi lasciò in mutande...tirò giù anche quelle e si inginocchiò prendendolo tutto in bocca...iniziò a farmi un pompino spettacolare...
Si alzò si tolse la camicetta prima mentre io la baciavo ovunque e poi la gonna...rimanendo in lingerie e tacchi...come piace a me...si inginocchiò sul bordo del letto...mi abbassai e presi a leccargliela....era giá tutta bagnata...le infilai la lingua ovunque...aveva un culo sodo ed accogliente ed il suo buchetto cedeva sotto i colpi della mia lingua....mi alzai e iniziai a scoparla...lei gemeva e guardava il suo uomo...che nel frattempo lo aveva tirato fuori e si stava toccando...diciamo che non è che avesse un arnese adeguato alla moglie che si ritrovava...lei godeva....scopammo in ogni posizione....e ogni volta che poteva si ficcava il cazzo tutto in bocca fino alla gola...sentii che era arrivato il momento anche per me di sborrare...si rimise a pecorina e stingendomi il cazzo in mano se lo infilò nel culo...tolse la sua mano e iniziò a scoparmi con foga...il suo culo era caldo e morbido...godeva e gemeva...iniziò a toccarsi la fica....suo marito si affiancò a me e la cosa per un attimo mi preoccupò...si segava con foga....lei godeva...poi mi mise le mani ai fianchi e inizio a spingermi nel suo culo con forza...sentivo il suo cazzetto strusciarmi su un fianco...gememmo assieme e le riempiii il culo di sborra...e lui schizzo sulla mia coscia...tirai fuori il cazzo ancora duro e bagnato di sborra...lei si girò e iniziarono a leccarmelo tutti e due...
Mi ringraziarono....mi rivestii e andai via...
È uno sporco lavoro ma qualcuno lo doveva pur fare :)
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11 years ago
admin, 75
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Iniziazione di una schiava
Seguendo le istruzioni del mio Padrone questa mattina sono andata all'albergo ed ho preso una stanza. Ambiente anonimo...un letto, un armadio e due sedie. Mi sono sentita un po' a disagio.....non ho mai frequentato alberghi a ore, c'è un qualcosa di offensivo nell'aria, ma..anche questo fa parte del gioco...Apro la borsa e dispongo sul comodino le cose che mi ha chiesto di portare, compreso uno speciale lubrificante che mi ha fatto acquistare in farmacia (altro disagio , ma ...stringo i denti, una schiava ha il dovere di umiliarsi...). Faccio una doccia , spalmo la crema per il corpo massaggiandola con cura per farla assorbire completamente, un po' di ombretto, un tocco di fard...e due labbra rosse come ciliegie. Completamente nuda mi stendo sul letto , e metto la benda agli occhi. Devo restare li, immobile, ad aspettarlo. Verra' appena possibile ha detto. Non ho mai incontrato dal vero il mio Padrone, questa è la prima volta, e quando arrivera' ancora non potro' vederlo...un'altra prova di sottomissione..Passa un bel po' di tempo, mi sento gia' posseduda dalla sua volontà ,che mi obbliga , non vista, a rispettare il suo ordine di non muovermi...Suona il cellulare..è lui..." mi spiace ...un cotrattempo , ci vediamo tra un po" , Si Padrone...non importa...ti aspetto ... La benda sugli occhi ora è diventata il mio rifugio, mi separa da qello squallido ambiente che mi circonda, mi sento al caldo e al sicuro, mi rilasso , la mente si perde in una specie di limbo senza spazio nè tempo, non sento piu' nulla tranne la mia totale appartenenza a Lui...mi abbandono. Sono qui per te Padrone , sono serena perchè sto facendo cio' che mi hai chiesto ...non voglio nient'altro che ubbidirti. Gia' da tempo le campane hanno suonato il mezzogiorno quando sento aprire la porta..."ciao schiava"....il cuore mi sale in gola .." buongiorno Padrone"....come è calda la sua voce... Si avvicina mi sfiora le labbra con le sue.......e va a farsi una doccia . Ancora bendata..immobile e nuda sul letto sento che la mia volonta' ormai è annullata, sono una cosa , il suo giocattolo , la sua cagnolina che lo attende amorosa.....Sono felice, lui è qui, è venuto per me, per affermare il suo totale dominio sulla sua nuda proprieta'. Si avvicina, le sue mani percorrono tutto il mio corpo, lo esplorano, lo palpano, penetrano ogni orifizio.... eccomi Padrone, io sono la tua schiava e tu puoi farmi TUTTO quello che vuoi . ' L'iniziazione è cominciata....
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11 years ago
admin, 75
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Ninfetta di zio
Ninfetta di zio
Ero in bagno da due ore.
Si, lo ammetto, mi stavo masturbando.
Solo che... beh... farlo in quella casa era pericoloso, oh si molto pericoloso.
Vivevo con zio Robert da 17 anni. I 17 maledetti anni più lunghi della mia vita.
In casa c'erano delle regole. C'erano sempre state, e sempre se ne sarebbero aggiunte delle nuove, perché lui, il caro zietto,
non ammetteva disobbedienze di sorta. Per ogni regola c'é un comportamento da osservare, per ogni trasgressione c'é una punizione.
Lo sapevo. Lo so molto bene.
Non ti puoi masturbare. Solo la mia mano può eventualmente farlo al tuo posto. Non puoi rifiutare di farti toccare. Vietato andare al bagno da sola. Vietato chiudere la porta a chiave. Vietato fare i propri bisogni da soli. Vietato non rispondere quando si é interrogati. Vietato fare domande.
Quel pomeriggio gelido io avevo infranto due delle preziosissime regole di zio Robert. Stavo facendo pipì in bagno con la porta chiusa, poi avevo iniziato a toccarmi la passerina perché ero eccitata. Il clitoride era così duro che non mi riusciva nemmeno di toccarlo fino in fondo, mi faceva male, ma al tempo stesso mi dava un piacere assurdo, se lo premevo. Non riuscivo a non premerlo. Le mie dita correvano fino all'orgasmo, eccolo, eccolo... non riuscivo a non gemere... protesi il bacino in avanti, le dita scivolarono nell'apertura umida sotto il clitoride. Gemevo senza controllo. Anche se sapevo che mi avrebbe scoperto, perché, inevitabilmente, tutti i miei crimini venivano svelati, da quando avevo iniziato a sanguinare lì sotto e lui aveva fissato le regole... Gemevo, sempre più forte... l'orgasmo esplose fra le mie cosce al ritmo dei passi che si avvicinavano rumorosamente oltre la spessa porta scura del bagno. Poi la maniglia si mosse. Qualcuno tentava di aprire la porta. Lui tentava di entrare. Avevo chiuso a chiave. Inutile mentire.
"Lys? sei là dentro? Che cosa stai facendo?"
Non poteti impedire alla mia voce di tremare. Ma risposi subito. Sempre rispondere allo zio, mai ignorare le sue richieste. Farlo in fretta. Soprattutto in fretta.
"Si, zio un attimo che apro"
Mi alzai. Non potevo nascondere la mia eccitazione. Mi guardai allo specchio. Avevo le guance in fiamme. Qualcosa si mosse dentro di me quando aprii la porta...oh, amavo il dolore, le conseguenze della mia disobbedienza. Mi ero sempre riporposta di scappare, di dirlo a qualcuno. Ma avevo dato da tempo delle risposte, a me stessa, sul perché non riuscissi mai a protestare e al contempo, mi sentissi sempre così... così eccitata.
Aprii la porta. Inutile ritardare il momento. Lo zio era lì. Furibondo. Era un uomo alto e sottile, magro in maniera quasi feroce. Non più giovane, ma nemmeno vecchio ancora, aveva numerose striature grige fra i capelli, che non contrastavano affatto con le mani dure e sottili, nervose, che spesso avevo sentito su di me. Aveva occhi stretti e crudeli, un ghigno sempre pronto a comparire sul volto squadrato ed aguzzo, a completare la sua espressione crudele. Quale? ecco, questa che gli compare sul volto ora... Denti bianchi, labbra sottili, certezza di dominio.
Le sue gambe lunghe e sottili e il suo torace scarno, marmoreo mi sovrastarono. Le sue dita mi si artigliarono all'avambraccio.
"Cosa stavi facendo? ti stavi masturbando non é vero?"
Mi faceva male. Avevo le mutandine ancora bagnate. Un residuo di eccitazione mi si contraeva come un aspide nel ventre.
"Ma guarda, che miserabile troietta che sei, te lo leggo ancora in faccia... scommetto che hai anche fatto pipì... hai fatto pipì senza permesso! Fammi vedere!" La sua voce mi faceva venire brividi di paura lungo la schiena, ma come sempre le sue dita non erano subito violente. Mi voltò senza tanti complimenti verso il grande specchio a parete. Vidi l'ombra scura che la luce del bagno freddo proiettava sotto i miei occhi spaventati e sul mio volto, disegnando strane ombre. Le sue dita lunghe e scarne mi avevano già abbassato le mutandine, ora le avevo a mezza coscia, vedevo le sue unghie corte e lunghe premere il pube in avanti, tirando il monte di venere per scoprire le tenere labbra sotto e il clitoride. Ero depilata. Ci aveva pensato lui, lo faceva ogni volta he un accenno di peluria mi compariva fra le gambe o sotto le ascelle. Ogni mese mi toccava la sua ispezione. Mi cacciava dentro le dita, frugava per ore. A volte mi faceva venire. Ma era appena trascorsa una settimana dalla sua ultima ispezione. Ci stava mettendo volutamente tanto. Giocherellò con la clitoride, la scoprì. Oh, sapeva riconoscere bene quando ero appena venuta o ero eccitata...'punizione' corripondeva a criteri molto fluidi per lui, e li definiva via via: più di una volta mi aveva fatto coricare su una sedia, con il torace appoggiato allo schienale, più raramente sul suo letto, poi aveva aperto le mie chiappe, e senza giocare con l'ano come faceva quando mi chiamava a se' vero sera aveva penetrato il buchino di forza, slargandomi appena con la lungua, facendomi sanguinare. Mi dava degli schiaffetti sulla figa, duri e dolorosi, se mi eccitavo mentre mi massacrava l'ano. Non seppi cosa mi avrebbe fatto finché con uno schiaffo sul pube non estrasse le dita da dentro la mia figa. Mi obbligò a mettermi in ginocchio. Vidi i suoi fianchi stretti su di me. Armeggiava con la chiusura dei pantaloni. Se li slacciò. Era insolitamente su di giri.
"Lo sai perché ero venuto qui? Perché dovevo pisciare... forza apri la bocca troietta... apri piccola troia..."
Vidi il suo membro, ormai conoscevo a memoria le sue vene, quella cappella carnosa. Il contatto con la pelle serica della mezza erezione con le mie labbra mi scatenò nelle vene un nuovo torrente di libidine.
Lo presi fra le labbra. Lui assunse un'espressione esaltata. Poi si curvò su di me e mi mise una mano dietro la nuca. Non mi permise di iniziare a fargli un pompino, anche se ne avevo tanta voglia. Per due minuti si tese, a metà nelle mie labbra. E poi...
"Ah... eccola... eccola finalmente... bevi!Bevi tutto!"
Mi stava inondando la bocca di piscio. Era così tanto che un rivoletto iniziò a colarmi lungo il mento sollevato. Mi attaccai ai suoi fianchi scarni. godeva a pisciarmi in bocca. Non finiva più. Il suo sapore, aspro e dolce, terribile e piacevole, mi sconvolse. Non avevo mai assagiato la sua pipì. Ne rimasi sconvolta. Ingoiavo, bevevo, mandavo giù tutto, non osavo disobbedire.
Vidi un sorriso di soddisfazione allargarsi sotto il rossore delle sue guance.
La sua mano iniziò a carezzarmi meccanicamente la guancia, mentre il suo ghigno si allargava, disfatto.
"Brava, troietta... bravissima...."
Esultai... le ultime gocce mi stavano bagnando la gola. Lui ansimava. Ero stata io a ridurlo così... ed ora... oh si...ora gliel'avrei fatta vedere.
Gli avrei fatto uno di quei pompini da manuale che aveva avuto cura di insegnarmi anni prima, nei quali mi faceva costantemente impegnare.
Avrei svuotato le sue palle, ne avrei ingoiato con piacere la sborra. Nei miei occhi se ne rifletteva il desiderio. Glielo comunicai mentre lambivo con la lingua il sotto della sua cappella e giocavo col suo frenulo, stuzzicandolo in una danza incessante ed aspra che lo fece urlare...mi aveva riempito di piscio ed ora volevo che mi riempisse anche di sborra. Questo pensiero mi eccitò. Portai una mano alla figa. Iniziai a masturbarmi furiosamente. Lui se ne accorse. Rise. Non mi sgridò, ora...
"Allarga le cosce, troia. Fammi vedere come ti masturbi mentre mi fai un pompino, puttanella"
Mi masturbai con le cosce allargate fino a provare dolore ai muscoli delle gambe, finché essi non si tesero allo spasimo, la figa spalancata in modo indegno... lui me lo diceva, mentre lo spompinavo e mi masturbavo con la bocca piena contemporaneamente. "Ti stai sparando un ditalino mentre mi fai una pompa... brava piccola depravata... così... muovi quel dito, datti da fare..." Le sue parole come sempre colpivano nel segno. Rise quando schizzai dalle labbra aperte il mio piacere, mi inidirizzò un colpetto sulla figa con il tacco della scarpa. Ma vedermi così umida da schizzare lo eccitò. Venni per la seconda votla, un'esplosione allo stato puro, con il sapore della sua sborra che mi riempiva il palato e la gola.
FINE
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1
11 years ago
DeadNymphet,
30
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Maggio in spiaggia 2
Mercoledi. Anna si alza di buona lena per mettere casa a posto con il pensiero di
andare al mare. Verso le 10 siamo pronti per avviarci. si arriva verso le 10,40 ,ci
si incammina sulla spiaggia e arrivata al ns solito posto ci si sistema , bello
sdraiati a prendere il sole . Anna ogni tanto si alza per vedere se arriva
qualc'uno, avevo capito che sperava che arrivassero quelli del giorno prima ancje se
io ci credevo poco.Dopo un po mi avvisa che arriva gente pero sono in due. Erano
Angelo e Giorgio, Salvatore era impegnato con la moglie.Notai che portavano un
pallone. Anna gli chiese di sdraiarsi di fianco a Lei, loro prontamente ubbidirono,
e dopo chiese loro di spalmargli un po di crema, Giorgio scherzando gli chiese "che
crema" Anna sorrise e porse loro il barattolo. Dopo averla unta tutta in tutto il
corpo si misero a prendere il sole.dopo un po mi alzai x andare a fare un bisogno e
vidi che entrambi avevano le mani sul corpo di Anna e la accarezzavano.Giorgio mi
vide alzare e mi chiese se mi andava di giocare a pallavolo ,non mi era possibile a
causa di una frattura a due dita e che mi ero tolto da pochi giorni il gesso, gli
dissi che Anna sapeva giocare,infatti si alzarano e si spostarono per iniziare a
giuocare. Vedere Anna giuocare a pallavolo era uno spettacolo con quel seno enorme
che ballava,quando poi si chinava a raccogliere il pallone in quel modo provocatorio
dove era possibile tutto il suo splendore, infatti i cazzi di Giorgio e Angelo
incominciarono ad alzarsi. ad un certo punto Anna si chino a prendere il pallone
vicino Giorgio che ne approfitto x appoggiare il cazzo sul culo di Anna,
strofinadolo nelle chiappe. Continuarono a giocare e scherzare , facevano
raccogliere il pallone sempre ad Anna , cadde vicino Angelo che facendo finta di
arrivare in ritardo x prenderlo mise il cazzo vicino la faccia di Anna che gli diede
una leccata fugace.Incominciarono a scherzare e a tirarsi il pallone senza nessun
fine ,pensavo, ma Anna fece finta di sbagliare e miro alla vita di Giorgio che anche
non colpito sui genitali fece finta di farsi male e buttatosi a terra si lamentava,
Anna si chino e gli chiese scusa e domando dove gli facesse male ,gli indico le
palle,comincio a massaggiarle ,chiese come andava ora ,disse che che poteva andare
meglio ,allora Anna lo prese in bocca e dopo un paio di colpi chiese come andava,"va
un po meglio, continua" .Angelo si avvicino anche lui e porse il suo cazzo a
disposizione di Anna che si alternava a succhiare un po uno poi l'altro.Anna si alzo
si mise sopra Angelo a gambe aperte e scese appoggiando il cazzo sulla sua fica
sbrodolante e lo fece entrare tutto dentro. Giorgio di lato gli chiese di prendergli
il cazzo in bocca,lei prontamente ubbidi. Mi avvicinai chiedendo ad Anna come andava
,mi fece un segno di approvazione, "ti stai divertendo" "Molto". Si scambiavano i
posti continuamente.Il culmine arrivo quando Giorgio che stava sotto Anna disse ad
Angelo di incularla aprendo le chiappe di Anna che fece cenno di si , a quel punto
gli punto il cazzo sul buco del culo e comincio lentamente ad entrare ,Anna comincio
a dirgli di spingere piu forte ,quando entro dentro Anna grido Siiiiiiiiiiiiiiiii
continuate cosi , sbattetemi piu forte.Dopo averla sbattuto come si deve uscirono
dai rispettivi buco, con dispiacere di Anna, e gli vennero addosso. Allorche io
dissi non è che me la porto cosi sporca a casa ,andatela a lavare no!. La presero di
lato entrambi allargandole le gambe , si vedeva la fica tutta aperta, e la portarono
in acqua dove cominciarono a lavarla e lei incomincio a lavare i loro arnesi .
usciti si misero stremati sdraiati a prendere un po di sole.Mi chiesero se anche
domani saremmo venuti Anna disse subito si, io gli dissi che domattina non si poteva
dovevo andare dal dottore x il polso. e poi nel pomeriggio avevo una partita di
calcetto . Mi dissero che anche loro giocavano a a calcetto e se mi andava di
giocare con loro ogni tanto,certamente se il lavoro permette, e ci scambiammo i
numeri di cell. Ci vestimmo e ci avviammo verso l'auto ,mi dissero che ci saremmo
sicuramente sentiti x una bella partitella. Ma questa è un'altra Storia
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11 years ago
anna723franco62,
52/52
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Era alle prime armi....
Un giorno lessi un annuncio dove una ragazza ventitreenne cercava un Padrone virtuale. Mi decisi a scriverle, era la prima volta per lei, ma lo era anche per me.
Il giorno successivo mi rispose e così, dopo esserci scambiati i contatti di una chat, decidemmo di intraprendere questa “dominazione” a distanza.
Era una ragazza mora, bel fisico, lavorava in un centro commerciale come impiegata negli uffici che dirigono la struttura. Aveva deciso di pubblicare quell’annuncio per esaudire una sua fantasia, ma che non avendo mai provato una cosa del genere le sembrava la via più giusta per capire quanto questo mondo le calzasse addosso.
“ci sei?”
“Sì, Signore”
“emozionata?”
“sì, ma mi sento anche strana”
“tranquilla, è normalissimo. D’ora in poi voglio che mi racconti tutto quello che ti succede durante il giorno, come ti senti, cosa fai. Ogni sera dovrai relazionarmi sui compiti che ti ho assegnato, documentando con foto! Non devi tralasciare nulla, hai capito?”
“sì, Signore”
“bene, come sei vestita ora?”
“indosso una tuta, una maglietta, felpa, slip e reggiseno.”
“ok..prima regola, mai indossare biancheria intima in casa. Quindi togliti subito quella che hai indosso.”
“sì….sì signore”
“ti do subito la seconda regola…dovrai essere sempre ben depilata su tutto il corpo, non devi trascurare nemmeno un centimetro”
“sì Signore, sarà fatto”
“bene, brava. Ora voglio che tu inizi a toccarti, continua fino a che non vieni”
Passò qualche minuto, dopodichè
“ecco Signore, sono venuta come Lei mi aveva ordinato”
“bene, d’ora in poi potrai toccarti e venire solo dopo che io te lo avrò ordinato. Per questa sera sono stufo di averti tra i piedi..domani come volevi vestirti per il lavoro?”
“jeans, maglia, maglioncino”
“direi che non ci siamo…domani andrai con gonna, collant, camicetta e giacchetta. L’intimo in pizzo.”
“ma non sono mai andata al lavoro così! Capiranno che c’è sotto qualcosa”
“pensi che me ne possa importare qualcosa? Inventati una scusa. E visto che protesti pure, infilati un tubetto di rossetto nella figa! Ti dirò io quando potrai toglierlo. Ora vai a dormire. ciao”
“sì signore….buona notte.”
La sera seguente ricevetti questa mail.
Salve Signore,
oggi come mi ha ordinato sono andata lavoro vestita con gonna e camicetta..devo dire che il rossetto che avevo dentro mi ha fatto sentire parecchio a disagio. Sul bus mi sembrava di essere osservata da tutti, come se tutti sapessero cosa nascondessi. Al lavoro è stato molto difficile nascondere il mio imbarazzo ed ogni volta che mi muovevo lo sentivo sempre di più. Per fortuna poco prima della pausa pranzo è arrivato il suo messaggio…sono andata in bagno, ho tolto il tubetto e ho leccato via i miei umori prima di metterlo in borsetta. Nonostante tutto sotto ero tutta bagnata. Avevo voglia di toccarmi, di provare piacere, ma mi sono fatta forza ed ho resistito visto che non avevo avuto il permesso di farlo.
Verso le 18 sono tornata in bagno, mi sono tolta le mutandine, le ho messe in borsa e mi sono risistemata. Ovviamente durante il ritorno a casa mi sono sentita ancora più a disagio, mi sentivo completamente nuda e mi sembrava che tutti volessero saltarmi addosso.
Questo pomeriggio mi è anche arrivato un messaggio da una delle mie migliori amiche. Lei è lesbica ed ultimamente ha avuto degli strani atteggiamenti nei miei confronti. Ha detto che mi vorrebbe vedere domani sera perché deve parlarmi da sola. Non so che fare..e se poi ci prova? A me piacciono gli uomini!
Resto in attesa di una sua risposta.
Poco dopo ci trovammo in chat…
“ho letto che hai fatto quello che ti avevo detto, ma hai dimenticato una cosa..”
“no signore! Ho fatto tutto!”
“vedi, io mi fiderei anche, ma le foto non le hai mandate…come faccio a sapere che hai fatto ciò che ti ho chiesto”
“mi scusi signore, mi sono dimenticato di allegarle, le mando subito….mi scusi, non capiterà più, lo prometto”
“non metto in dubbio che non succederà più….però non hai fatto quello che ti avevo chiesto…ora dovrai essere punita…prendi un vibratore, delle mollette e il dentifricio…e vedi di fare veloce!”
“ma io non ho un vibratore”
“allora prendi una candela….muoviti!”
“ecco signore, ho tutto quello che mi ha chiesto”
“bene, ecco cosa devi fare…spogliati completamente, prendi i capezzoli tra i pollici e gli indici, tirali e ruotali per 10 volte. Poi prendi due mollette ed applicale ai capezzoli.”
“fatto signore…fa male!”
“lo so…ma è quello che ti meriti per non aver fatto quello che ti avevo chiesto! Ora prendi la candela, lubrificala un po’ se vuoi, poi infilala nel culo e sieditici sopra!”
“ma…non ho mai fatto entrare nulla nel mio buco…”
“e allora? Dovrei pregarti di farlo? Muoviti forza!”
“come vuole signore”
“ho fatto…anche questo fa un po’ male…mi sento violata”
“bene, ora voglio che allarghi le gambe, metti un po’ di dentifricio su un dito e poi massaggia per bene il clitoride per 5 secondi, poi metti le mani sopra la testa.”
“signore grazie per avermi permesso di andare a lavarmi…il dentifricio mi bruciava un sacco e appena mi muovevo candela e mollette si facevano sentire un sacco”
“era quello che ti meritavi…ora sai quello che ti aspetta se non fai quello che ti dico…è giunta l’ora di andare a dormire…da questa notte dormirai nuda…e ricordati che non puoi toccarti! Domani andrai al lavoro senza mutandine…indosserai una gonna un po’ più corta di quella di oggi e delle autoreggenti. Buona notte”
“un attimo padrone!!! Come faccio con la mia amica domani sera?”
“che palle che sei!! È così semplice…andrai vestita con leggins e t-shirt…sotto nulla…senti quello che ha da dirti…e se ci prova con te…beh lasciala fare…vedrai che ti piacerà…fammi sapere come è andata!”
Salve mio signore,
ecco il resoconto della mia giornata…sono andata al lavoro senza slip, mi sono sentita a disagio, ma meno di ieri…mi sto forse già abituando? Anche al lavoro era già un po’ meno strano…almeno fino a quando non mi ha scritto dicendomi di tenere la camicetta più slacciata…doveva vedere le occhiate dei colleghi e degli uomini quando sono andata a mangiare. Il resto della giornata è trascorso nell’agitazione per l’incontro con la mia amica.
Come mi hai ordinato tu ho messo leggins e maglietta e sono andata da lei. Mi ha aperto la porta con un mega sorriso, devo ammettere che è proprio carina. Ci siamo sedute sul divano ed abbiamo iniziato a parlare del più e del meno fino a quando lei non ha messo una mano sulle mie gambe ed ha iniziato ad accarezzarle spingendosi sempre più su…poi si è accorta che sotto i leggins non portavo niente, mi ha chiesto come mai. Le ho raccontato tutto. Mi ha dato della cagna. Mi ha baciata. Ha detto che visto che mi piaceva tanto per quella sera sarei stata anche la sua schiava. Mi ha fatta spogliare, inginocchiare e leccarle i piedi, poi la figa per un’eternità.
Quando sono tornata a casa ero confusa…poi mi sono messa del dentifricio sul clitoride…bruciava, ma mi bruciava di più aver obbedito ad una persona che non fosse Lei mio signore…la prego di perdonarmi..”
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11 years ago
giacomo383,
30
Last visit: 10 years ago
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30 gennaio
Ieri sera mi è capitata una serata strana.
In pratica tramite desiderya ho conosciuto un tipo con una mazza da sogno,50 enne circa,simpatico ci siamo presi un caffè al bar,per conoscerci e poi....siamo andati a casa sua.
LI mi ha fatto mettere una maschera e si è iniziato a far spompinare,cavolo una mazza enorme al meno 20 cm.
Quando gli ho sbottonato i pantaloni avevo notato che cera qualcosa ma in mano si sentiva che la sostanza cera.
L ho inumidito bene con la lingua,fino quasi alle pale,leccandoglielo esternamente.
E poi cercandolo di infilare il piu possibile dentro la bocca,credo di averlo infilato tutto dentro e mentre lui mi spingeva la testa ed anche se non riuscivo a respirare era veramente gustoso tenere quel membro in gola.
Io inchinato davanti la sua mazza che lo spompinavo per bene.
Mi ha fatto spogliare e li e iniziato il vero spettacolo.
Mi inizia a massaggiare con del olio,facendomi sentire la sua mazza sfiorare la pelle,ad un certo punto un tipo mi solleva la testa e mi penetra la bocca,mentre il tipo continua a massaggiarmi,credo che ero tanto rilassato che non mi sono neanche accorto che fosse entrato.
Anche questo messo bene 15/17 cm credo.
M inizia a penetrare con tutto quel olio credo che entrava gia da un pezzo ma lo sentivo di piu quando la infilava tutta.
Mi veniva in qualsiasi momento di venire ma ho tenuto d uro,piu che altro in bocca leccandogli la coppola e succhiandogliela.
Poi a smesso e infilandosi sotto credo che me li volevano infilare insieme,ma ho dovuto rifiutare non volevo essere spaccato di brutto.
Peccato alla fine sono riusciti a venirmi addosso,ma ne avevano veramente poco latte.mi piace di piu esser schizzato da tento latte su.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 hour ago -
Simona: parcheggio
ci rivedemmo qualche giorno dopo insieme agli amici, ma non riprendemmo alcun discorso sul pomeriggio trascorso al mare. A me stava bene, d'altronde il problema era suo, io mi stavo solo godendo un piacevole momento estivo, e si sa d'estate non si ha voglia di intraprendere situazioni serie.
Mi chiamò un sabato pomeriggio, proponendomi di fare un giro per un gelato; faceva caldo e decisi di accettare. Così la passo a prendere, poi arriviamo al lungomare, parcheggio e ci facciamo una lunga passeggiata. Andiamo al bar a prendere il gelato, e continuando a passeggiare, parliamo del più e del meno.
Lei si avvicina a me, cerca di abbracciarmi, di legarsi, al che cerco di sfruttare la situazione. Quando poi mi dice che ha voglia di tornare in spiaggia con me, le propongo di fare un giro, e di passare da una spiaggia, lei sorride e accetta.
Così saliamo in macchina, io le metto la mano sulla coscia per tutto il percorso, e la porto in un posticino riservato, una strada non asfaltata, che arriva in uno slargo davanti alla spiaggia. È un posto deserto dove ci vanno le coppiette a scopare. Scendiamo dalla macchina e scendiamo in spiaggia, passeggiamo e chiacchieriamo. Simona mi dice che sarebbe bello fare il bagno, io mi mostro disponibile, ma lei rifiuta, cosi mi spoglio, e mi butto in acqua. Mi faccio un bagno veloce, poi esco, vado da lei, che fa finta di non guardare, la bacio sulla guancia, non sai che ti sei persa.
Così rientriamo in macchina, io ancora nudo, spostiamo i sedili abbassando gli schienali e rimaniamo li a parlare. Dopo un po' arriva una macchina, un suv, si parcheggia a una decina di metri da noi, e i due in macchina, un signore sulla cinquantina con una bella biondina si appartano. Si trovano dal lato mio, io mi giro per vedere che fanno, poi invito Simona a guardare. Lei pare eccitata nella nuova visione di guardona, e ci trova gusto. Le dico di mettersi su di me cosi può guardare. Lei lo fa e mentre guardiamo la biondina che nuda si mette a cavalcioni sul suo partner, a me viene duro sentendo Simona calda su di me. Lei ride, ma è totalmente rapita da quei due. Prendo ad accarezzarle i piccoli seni, da sotto la maglietta e le sta al gioco, si muove un po strusciandosi sul mio membro sempre più eretto. Si eccita di quella situazione e con il culo poggiato sullo sterzo prende a limonare con me. Le tolgo la maglietta e lei toglie il reggiseno, io per tutta risposta le stringo un seno e le succhio l'altro. Si eccita e inarca la schiena: a me quel piccolo corpicino mi eccita un casino. Infilo le mani nei suoi jeans prendendole le chiappe aprendogliele con forza, sospira e mi offre il collo, non posso tirarmi indietro e le stampo un bel succhiotto sul collo facendola mugulare. Continuiamo così, finchè non la invito a spogliarsi, e lei lo fa senza problemi.
Intanto Simona è assorta a guardare nella macchina accanto, la signora è a cavalcioni sul compagno, galoppando con soddisfazione e Simona è eccitatissima e incuriosita da quella prestazione e visione inattesa. Ci spostiamo sul sedile conducente, abbasso lo schienale e lei si sistema, sempre incuriosita e attenta a ciò che c'è fuori e non a me. Io prendo a giocare con il suo sesso. Lo accarezzo con due dita, spronando le labbra ad aprirsi, la massaggio accuratamente, stringendole di tanto in tanto il seno con la mano libera. Lei si sdraia sul sedile, e mi allarga le gambe, così io mi abbasso e dopo averle sputato sulla fessura prendo a baciarla e leccarle. Prima inizio con dei bacini sulle gambe e sui bordi, poi con la lingua prendo a giocare ed espolorare le sue labbra, senza usare le dita, ma usando solo la lingua. Sento prendere la mia testa con una mano, le succhio un labbro e poi la guardo: è eccitatissima, guarda fuori mentre mi spinge la testa sul suo sesso e con l'altra mano gioca col seno. La sento ansimare sempre più forte inarcare la schiena, stringermi sempre più la testa, e le gambe, è bagnatissima, la sento scolare sulla mia bocca, raccolgo il suo liquido, poi risalgo sul suo corpo baciando fino a succhiarle i capezzoli quasi a strapparglieli a morsi, lei gode doge tantissimo. Anche la tipa della macchina accanto ha appena finito di godere e si sta rilassando sul suo sedile, così visto che non ha più nulla da guardare le prendo la testa e dopo averle sbattuto il pisello in faccia glielo infilo dentro. Vado fino in fondo voglio che lo prenda tutto. Spingo e spingo forte, lei sempre non respirare a volte, e la lascio recuperare per poi riprendere.
Mentre lei è intenta a succhiare, io accendo il quadro della macchina e abbasso il finestrino, sapendo che dall'altra macchina ci guardano. Quando lei se ne accorge, mi guarda un po' intimorita, io la tranquillizzo dicendo che tocca anche a loro guardare, e così lei decide di giocare. Riprende a segare mentre le strizzo i capezzoli, finchè non ce la faccio più e provandolo a uscire in tempo le inondo la faccia. Le sorrido, poi con le dita, le pulisco la faccia, raccogliendo lo sperma e mettendoglielo in bocca. Quando si rasserena, le dico di prendere la tovaglia per pulirci, nel borsone messo nel cofano; lei dopo una occhiata veloce in giro, scende dall'auto prende quello che serve nel cofano e rientra, senza prima aver lanciato un sorriso ai vicini.
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11 years ago
happysun013,
30
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Simona: prima esperienza
Quando in estate rientrai a casa, la ritrovai. Sempre nella mia comitiva, ma con un fidanzato in più. Non che mi importasse più di tanto, ma avevamo raggiunto un buon livello di confidenza, quello si che mi mancava.
A fine luglio il fidanzato trovò lavoro lontano dalla Sicilia, quindi fece i bagagli e partì. Lei cercava di fare la seria, di essere la donna fidanzata che esce una volta ogni tanto perché il fidanzato non c'è. Io non le detti più spazio del normale, continuai a fare il cretino come al solito in gruppo ma nulla più.
Trascorremmo il ferragosto in spiaggia con tutta la comitiva, ma la tarda serata, le coppiette che si appartavano "le tolsero il tappo", non riusciva più a stare sola. Si avvicinò a me, ma quella sera non avevo proprio voglia di complicarmi la vita. Un pio di giorni dopo invece le mandai un sms sto andando a mare, non sotto casa, mi sposto in macchina vuoi venire? Non se lo fece dire due volte. La passai a prendere, arrivammo nella mia spiaggia preferita, una spiaggia lunga e deserta, lontana dalla città dalla confusione, da occhi indiscreti: una spiaggia dove sebbene non fosse consentito, andavo a volte a fare nudismo, proprio perché li nessuno dava noia.
Ci incamminammo e sistemammo l'ombrellone quasi a metà della spiaggia: eravamo praticamente soli. Lei sistemò i teli e ci sdraiammo. Parlammo del più e del meno. Lei con un costumino grigio col reggiseno a fascia, che le nascondeva totalmente quel poco di rigonfiamento che aveva. Mi sono mancate la nostre discussioni sul sesso. Col mio ragazzo, abbiamo la nostra intimità ma non riesco a superare certi miei limiti. Sento l'eccitazione. L'altro giorno ero sotto la doccia, aprii il getto dell'acqua puntandomelo in mezzo alle gambe, e mi eccitava da morire. Mi si è allargata le labbra sembravano modificate, aperte.
È normale, cercai di dire. Poi silenzio. Sai in questa spiaggia vengo a fare nudismo. Lei sorride, e mi chiede se lo volessi fare anche ora. Io rispondo di no, perché c'è lei e lei realmente non vuole. Mi sorride.
Poco dopo arriva la telefonata del fidanzato, si alza e si mette a parlare al telefono sedendosi sulla battigia. Io la lascio andare, poi dopo essermi rotto abbastanza, le passo accanto, metto i piedi in acqua, e facendo palesemente segno che mi sono rotto, mi tuffo.
Me ne sto a galla sull'acqua bassa, poi alla fine decido: tolgo il costume, lo appallottolo e glielo tiro!
Lei guarda il costume, fa una specie di sorriso, poi visto che le onde stanno per risucchiarselo, lo prende e lo mette in salvo... io mi allontano, sempre stando sotto il pelo dell'acqua e mi sistemo più in la.
Il pisello è diventato duro. La vedo da li seduta sulla spiaggia: mi eccita un casino, peccato...
Dopo un po finisce di telefonare posa il telefono e si immerge pure lei. Rimane a distanza. Io cerco di rasserenarla, si vede che è imbarazzata, ma nello stesso tempo eccitata e curiosa. Giochiamo un po parliamo, le schizzo dell'acqua, pian piano si abitua, e ci avviciniamo, ma quando è abbastanza vicino, lei si gira, mi da la schiena, evita di mettersi davanti a me.
Così mentre giunge il tramonto, la afferro dai fianchi e la appoggio sulla gamba, di lato, cercando di non appoggiarle il membro. Avevo deciso e non sarei tornato indietro. Tranquilla non te lo appoggio le dissi. Riprendemmo a parlare, tenendola abbracciata, col pisello scappellato, e il sole che tramontava sull'acqua.
Pian piano cambiammo posizione e gli sistemai finalmente il pisello tra le gambe, da dietro. Lei ebbe un sussulto, ma accettò quella presenza.
Adesso tocca a te spogliarti. Sorrise, e le abbassai il reggiseno a fascia. Lei non si mosse, mi lascò fare. Quindi decisi di continuare, la baciai sul collo e abbassai lo slip. Il mio pisello sobbalzo andandosi ad appoggiare alla sua passera. Le sfilai completamente lo slip, e la tenni stretta a me. Si appoggiò completamente a me, di schiena lasciandosi accarezzare dal pisello in mezzo alle sue cosce. Non volevo in quel momento toccarla nelle zone rosse volevo fosse lei a invitarmi, così mi concentrai dove ero sempre stato: la pancia e le gambe. A volte le mettevo la mano in mezzo alle gambe, non per toccare lei, ma per toccare me, mi accarezzavo la cappella, come se lei non ci fosse. Lei rideva, e io guardandola la invitavo a farlo lei cosi imparava...prendemmo a baciarci sempre in quella posizione con lei appoggiata di spalle a me. Fu li che presi ad accarezzarle i seni, a stringerle i capezzoli e a solleticarle la patata. Aveva una striscia di pelo, e seguivo quella linea per accarezzarla senza mai arrivare alla fessura. Mi chiese di uscire dall'acqua, ma io non volevo. Avevo le palle che mi stavano esplodendo un dolore straziante, ma più mi facevano male e più mi eccitavo. Ad un certo punto non ce la feci più, la girai, lei si mise a cavalcioni e prendemmo a limonare avidamente. Le strusciavo il membro sulla gamba e sulla passera e lei stava pure impazzendo era eccitatissima. Le accarezzai la schiena scesi fino al culo, quel culo tanto desiderato, e glielo allargai con le mani. Presi a giocare col buchetto, le i sembrava non accorgersene, e io continuai. Decisi di spingerle un dito dentro e penetrai il suo culo, lei si blocco, e pure il mio dito. Non feci alcun movimento finchè non si rasserenò poi quando riprendemmo a pomiciare ripresi anche col dito, lo infilai tutto. Lei muoveva il culo, segno che voleva sentirlo bene quel corpo strano dentro di lei. Poi lo tirai via, lei si staccò da me e si lasciò andare sull'acqua. Usciamo mi disse. E nuda tornò in spiaggia.
Io la seguii da li a poco, mi aspettava davanti al suo telo. Mi guardava, studiava il mio membro. La feci mettere in ginocchio, è tutto tuo le dissi. Lei lo prese in mano, lo accarezzò si concentro sui testicoli, quello strano e curioso sacco sotto il cazzo portatore di sperma... le presi la mano e la feci segare, poi vedendola avida glielo avvicinai in bocca. Lo prese con piccoli bacini, le dissi che doveva prenderlo in bocca che doveva metterlo tutto le spiegai cosa doveva fare e lei imparò velocemente. Poi si fermò e si sdraiò sul telo. Mi misi su di lei, prendemmo a toccarci e a sfregarci, le strusciavo la cappella sulle labbra senza mai spingere eccessivamente e lei reagiva all'inverosimile. Decisi di andare oltre, quando lei si girò dandomi per l'ennesima volta la schiena. Era in posizione fetale e io accarezzandole la schiena scesi sul culo, lo allargai e ricomincia a giocare col buchetto. Poi pian piano avvicinai il pisello e lo appoggiali al buchetto... la abbracciai e accompagnando meglio il pisello con la mano lo infilai dentro. Fu faticoso essendo la prima volta, ma lei non si mosse né rifiutò. Stantuffai, dapprima piano, poi sempre più velocemente. Mi sputai sulla mano per inumidire il cazzo e faci sputare pure lei. Ansimava miagolava... stava impazzendo. Le alzai meglio la gamba per penetrarla con più facilità e lei sembrò apprezzare quell'accorgimento, si lamentava, gridava a volte si nascondeva il viso con il telo cercando di nascondere le sue grida... infine rallentai e lo tirai fuori... non ce la facevo più. Aspettai che lei si riprendesse, poi quando si rasserenò si girò e la feci mettere a sedere, mi misi a cavalcioni davanti alla sua faccia: apri la bocca mi toccai appena e venni, dentro e fuori la sua bocca. Lei rimase con la bocca piena, lo sperma che scolava dalle sue guance. Mi avvicinai a lei, le leccai le labbra e avvicinatomi al suo orecchio ingoiala... conosci il sapore!
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11 years ago
happysun013,
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Simona: conoscenza
Era una ragazza particolare, sembrava tuta casa e chiesa, e, nelle prime serate che iniziò a uscire con la nostra comitiva, non mi suscitò grande interesse.
Pian piano le cose però cambiarono. Non che io fossi molto più aperto di lei, anche io in genere, sono molto riservato, e forse poco di compagnia, o almeno lo ero, ma proprio quello forse mi portò ad avvicinarmi di più a lei.
Cominciammo a sentirci e chiacchierare su Facebook, e poi a uscire insieme in quelle serate di dicembre, quando io rientrato dall'università, facevo una lunga pausa prima di rientrare e sostenere gli esami. Carina tutto sommato: alta 1.65 magra poco seno ma un bellissimo culetto. Tre anni più piccola di me. Ma mano che la sera si usciva, acquistavamo sempre più feeling, e, le chiacchierate in chat, permettevano di abbattere alcune mura che di solito rimangono in un rapporto normale.
Un sabato sera rientrando a casa, la stavo riaccompagnando, decisi, di fermarmi in uno spiazzo poco illuminato, non mi andava di rientrare e soprattutto di lasciarla andare. Non so come sia, ma arriva il momento in cui non c'è più niente da dire, solo da fare. Non sapevo però come approcciare quel momento, comunque era pur sempre quella ragazza casa e chiesa che avevo conosciuto e, quell'impressione non era cambiata. Ancora.
Così decisi di approcciare semplicemente. "mi piaci", e senza aspettare un suo sorriso, un suo gesto, una sua risposta, la baciai. Lei mi sorrise, comunicandomi quell' "anche tu" che già sapevo, e allora non necessitando di altre parole presi a baciarla di nuovo, stavolta in maniera più intensa, al solito mio, abbandonandomi alle sensazioni che emergevano. Decisi di osare, e con la scusa dei grattini sulla pancia cercavo di perlustrare il suo corpo, ma ogni volta che arrivavo alle zone rosse, mi bloccava.
Oltre la pomiciata non va, fu questo il pensiero di quei momenti. Ed infatti fu così. Mi limitai ad accarezzarle le gambe, la pancia, la schiena, e a spingere di lingua. Arrivò un momento in cui sudò in maniera impressionante, pose la testa di lato e mi abbracciò forte, tremando, e mugolando. Si prese qualche minuto, poi senza dire nulla di più: portami a casa per favore. Rispettai quella sua richiesta e la nostra serata finì li.
Non ci sentimmo per qualche giorno. Poi quasi a fine anno, la chiamai, sapevo che avremmo trascorso il capodanno insieme con tutta la comitiva, quindi comunque ero certo di rincontrarla, ma volevo vederla. Così la chiamai e decidemmo di uscire, una semplice passeggiata ai centri commerciali per carità, ma comunque stavamo insieme. Quando uscimmo dal centro commerciale, pioveva a dirotto e c'era nebbia, per cui dopo una corsa verso l'auto decidemmo di rimanere li finchè la situazione non fosse migliorata. Avemmo l'occasione di parlare, poi decisi di riprendere con i massaggini e abbassandole il sedile mi autoinvitai a dividerlo. Lei non si fece pregare, si spostò io arrivai e ci coprimmo con i cappotti. Ripresi ad accarezzarla, sulle gambe, l'interno coscia, strusciando sul sesso, facendo finta di niente; lei lasciava fare, quindi continuavo ma senza superare. Sarebbe stato impossibile superare la barriera dei jeans, ma per ora pensai, poteva e doveva bastare. A volte mi capita. Mi eccito tanto e poi prendo a tremare. Mi sento bagnata sotto, come se scolassi, e mi imbarazza. Parlammo di sesso. Era vergine, non aveva mai visto un uomo nudo, non era mai stata nuda. Aveva sentito il sesso maschile solo attraverso gli strusciamenti durante le pomiciate ma nulla più. Parliamone. Le dissi. Non che fossi espertissimo in materia, ma in quelle condizioni, di sicuro ne sapevo di più.
Cominciammo a parlare e lei era curiosissima. Poi il mio nudismo venne fuori, e quindi parlammo anche di questo dell'imbarazzo che lei non sarebbe mai riuscita a superare; parlammo di profilattici, di peluria, di sesso orale, di sperma...sembrava affascinata come una bambina imbambolata davanti alla tv con l'ultimo cartone animato della Disney.
Riprendemmo a pomiciare, dopo tutta quella chiacchierata, lei la sentivo più rilassata, si fidava di me, e, decisi di giocare con lei, decisi di imparare ad ascoltare il suo corpo e quello altrui.
Così appena mi venne duro, cominciai a strusciarmi su di lei, sulla sua gamba, sul suo sesso. Lei rideva, si abituò a quella presenza così piano piano, le infilai la mano sotto la mia camicia e lei iniziò ad accarezzarmi a pelle. Dopo un po' le tirai fuori la mano e gliela spinsi sul mio membro: lei sorrise, ma tolse la mano istintivamente. Tranquilla. È tuo. Non lo tiro fuori. Riprendemmo a pomiciare, e quando lei cominciò ad abbandonarsi, le ripresi la mano e la rimisi sul mio pisello. Dapprima lo accarezzo, poi lo strinse: aveva capito. Prese a massaggiarlo, mentre ricominciava a sudare, ad ansimare, stringeva le gambe, o meglio tentava di stringerle, ma io gli lasciai la mia in mezzo alle sue. Ansimò più forte e allora scesi con la mano: il suo interno coscia stava prendendo a fuoco, salì con la mano e gli detti un pizzicotto leggero sulla figa...
Inarcò la schiena, emettendo un gridolino soffocato. La lasciai, sola, aspettando che si riprendesse, si girò lasciandomi alla vista della sua schiena. Quando si riprese: ok ti riaccompagno a casa. Le dissi.
Lei sorrise, e tenendomi la mano in mezzo alle gambe non disse più una parola. Dopo capodanno ci salutammo in maniera molto veloce, io rientravo all'università e non ci sentimmo per qualche tempo.
Dopo un paio di mesi, tagliò il rapporto, mandandomi un sms in cui mi annunciava che era tornata col suo ex.
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11 years ago
happysun013,
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Simona: senza impegno
Da qualche tempo frequentavo una ragazza, conosciuta per caso. Una amica in comune aveva cercato più volte di farci conoscere, ma non era mai capitata l'occasione. Un giorno vado sul posto di lavoro dove la mia amica lavora, e finalmente la vedo! Lei un po' timida, sapendo il doppio gioco della nostra amica in comune resta imbarazzata della mia presenza li. Scambiamo 2 chiacchiere, ma nulla di che. Rientrato a casa, la sera le chiedo l'amicizia su facebook, ma lei non accetta. Faccio passare altre 24 ore, e poi le mando una mail, scusandomi se l'ho aggiunta, non so che tipo è, ma era solo un modo per scambiare 4 chiacchiere e conoscerci senza impegno. Lei mi risponde con calma il giorno dopo, dicendo che non era un problema aggiungermi, ma che comunque voleva conoscermi prima. Così comincia una bella discussione via mail, ci descriviamo, carattere interessi, amicizie, desideri.
Il giorno dopo mi aggiunge, e posso guardare finalmente le sue foto... è una gran bella ragazza, occhi neri, capelli neri lisci, formosa.
Mi piace. Ma mi piace sia fisicamente che caratterialmente. Mi ha subito preso, e il fatto di aver parlato ed esserci conosciuti vi mail, ha tolto molti freni e abbiamo scoperto molto velocemente tutto l'uno dell'altro.
Finalmente un giorno ci incontriamo, attraverso un appuntamento a tradimento a casa della nostra amica per un caffè. Solito imbarazzo, ma gli occhi cominciano a parlare. La nostra amica propone di organizzare una scampagnata, il 25 aprile è alle porte e decidiamo di accettare. Troviamo la disponibilità di un amico che ha la casa al mare, inviti, spesa e si parte!
Vivo quei giorni di avvicinamento alla scampagnata con trepida attesa, finalmente un giorno intero con lei, a respirare l'odore della sua pelle, anche se ci saranno gli amici attorno...
La scampagnata scorre veloce, sorrisini, battute, grandi bevute... nel pomeriggio decidiamo di farci una passeggiata in spiaggia trovando la scusa buona per allontanarci dagli amici e starcene finalmente un po' da soli.
Durante la passeggiata si condividono un po' di emozioni vissute sia nei giorni precedenti che durante la mattinata. Ci sediamo sulla battigia, l'uno vicino all'altra, appoggiati, un sorriso porta l'altro, ci guardiamo negli occhi e finalmente ci scappa il bacio. È un bacio molto tenero, vissuto lentamente, ma intenso, che testimonia la lunga attesa. Ci stacchiamo, ci guardiamo negli occhi e iniziamo a pomiciare: il vaso era aperto...
Mi sdraio sulla sabbia e lei si butta su di me così che posso sentire il suo corpo e il suo seno su di me. Stiamo un po' così tranquilli a coccolarci e poi decidiamo di ricomporci e tornare in casa.
Finita la scampagnata, la riaccompagno a casa, stiamo sotto casa sua a parlare ancora e a baciarci, poi lei scende salutandomi e ringraziandomi per la bella giornata trascorsa.
Un paio di giorni dopo decidiamo di uscire, la passo a prendere dopo cena, lei si presenta in jeans e maglietta scollata, giriamo un po' per la città, le chiedo dove vuole andare, e lei risponde che non ha importanza, vuole solo che stiamo insieme. Così usciamo fuori dal paese e ci fermiamo sotto un grande albero ai margini di una strada di campagna.
Prendiamo a baciarci sempre con più foga, le abbasso il sedile e mi sposto su di lei. Sento le sue mani su di me che scendono verso il pacco già bello sveglio.
Le propongo di mettermi sotto e lei accetta di buon grado. Si mette a cavalcioni e nel frattempo si sfila la maglietta. Lo stesso faccio io. Si butta su di me e ricominciamo a pomiciare intensamente. La sua mano è ormai dentro i miei pantaloni, si accorge che sono rasato, si stacca, mi sorride e scende a baciarmi sul corpo mentre con le mani sbottona i miei jeans, li abbassa. Sega un po' il membro e poi lo prende in bocca. Io la lascio fare, accarezzandole i capelli e giocandoci, poi quando si stanca, torna su e riprendiamo a baciarci. Le slaccio l'odiato (sempre odiato) reggiseno e prendo a baciarle il seno, una terza scarsa ma che a me come misura piace tremendamente.
Decidiamo di fare una pausa, anche per sistemarci meglio sullo stretto sedile, lei si mette sotto e io di lato, le sfilo jeans e perizoma e rimaniamo nudi. Allora lei riprende a segarmi, mentre io le succhio i capezzoli. Le mie dita sono dentro il suo sesso, ne infilo 3. trovo i bottoncini preferiti e prendo a stimolarla. Lei si dimena inarca la schiena, gocciola, comincia ad ansimare e poi mi blocca la mano per fermarmi.
- fermiamoci, ancora è troppo presto! - dice lei. Io per tutta risposta le sorrido, le apro le gambe e mi butto sopra di lei, continuo con i capezzoli, poi scendo sul sesso e prendo a leccarglielo, raccogliendo i suoi sapori, poi quando ricomincia ad ansimare risalgo, la bacio, le infilo la lingua in bocca, e le appoggio la cappella sul sesso. Le stimolo il sesso con la cappella, poi questa entra da sola. Lei accetta di buon grado sorridendomi e allora lo infilo tutto. Stantuffo con calma, poi quando mi sono fatto completamente strada prendiamo il ritmo. Lei si agita sotto di me, ansima, si aggrappa alle mie spalle, finché non viene, lanciando un gridolio che non riesce a trattenere.
Io dal canto mio non sono ancora venuto, quindi riprendo a stantuffare pian piano, lasciandole il tempo di riprendersi, poi lo tiro fuori e mi metto in piedi davanti a lei.
- fammi venire - le dico. E lei - ma sporchiamo il sedile! - bè allora di in modo non sporcare nulla!
Così lo prende in bocca e fa una gran bella pompa, finchè non le vengo in bocca e copiosamente. Lei rimane con la bocca chiusa e la sborra calda in bocca, prende a cercare un fazzoletto nella borsa ma non ne trova, così le alzo la testa la bacio sulla bocca chiusa e lei pian piano ingoia... Ci ripuliamo alla bene e meglio, ci rivestiamo e la riporto a casa...
Scendendo lei mi dice - non vedo l'ora sia già domani -.
- anche io - rispondo...Chiude lo sportello e se ne va.
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11 years ago
happysun013,
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Maggio in spiaggia
Realmente accaduto. Siamo una coppia sposata con figli, Anna 41 anni io Franco 51.Ci piace molto il nudismo e la trasgressione e quando ci è possibile ci si svaga.Primi di Maggio a casa senza far niente ,bella giornata abbastanza calda,decidiano di andare in spiaggia a prendere un po di sole integrale visto che dove andiamo noi oltre a praticare il nudismo c'è poca gente anche durante la piena stagione.Arriviamo, come previsto non c'è nessuno x un lungo tratto, ci mettiamo al ridosso di alcuni scogli al ripare del poco vento che tira, ci spogliamo e via sdraiati. Dopo una mezzo'ora,erano le 11,30 , sentiamo delle voci, mi giro e vedo alle nostre spalle 3 uomini sui 50 che parlottavano su dove mettersi. Si avvicinano e mi chiedono se possono stare vicino a noi sempre se non disturbiamo. No Problem.Iniziano a svestirsi ,uno rimane in costume,glia altri due nudi,si sdraiano .li sento parlottare ma non si capisce cosa dicono,uno prende il telefono cerca di fare una chiamata ma gli risulta fuori campo,sarà vero? Mi chiede se sul mio c'era segnale visto che io stavo su internet e gli rispondo di si. incominciano chiedermi che telefono è ,poi uno di loro mi chiede che lavoro faccio,tratto informatica , ed inizia a parlare con me ed anche gli altri attaccano bottone ,ci presentiamo e si comincia a parlare del piu e del meno. Chiedo come mai il loro amico non si e tolto il costume,mi risondono gli amici che a vergogna del suo pene, e perche mai gli rispondo. Dicono dia bello grosso e non vorrebbe mettere a disagio mia moglie che fa un sorriso e gli dice che non ci sono problemi.Si toglie il costume ed in effetti aveva un bell'attrezzo.dopo aver parlato per un po Anna mi chiede se ci bagniamo un po perche fra un po dobbiamo andare via , gli dico che l'acqua x me e freddissima,ma lei da sola non vuole andare chiedo a uno di loro se la vogliono accompagnare, Uno si alza di scatto e dice "Certo" . vanno in mare piano mentre io continuo a parlare con gli altri due e ogni tanto butto un'occhiata ad Anna che vedo parlare e scherzare con Giorgio. Noto anche che Giorgio si mette dietro Anna e mettendo le mani intorno a lei gli gioca i seni prosperosi.Anna ride. Dopo un po esce ma Anna rimane in acqua ,gli chiedo se non esce , Giorgio mi dice che sta bene li anzi se un dei suoi amici gli vuol tenere compagnia,si alza Salvatore e si avvia verso Anna, stessa cosa di prima ma questa volta parlano un po di piu . Esce salvatore e dice all'altro compagno di andare lui, che titubante e con il cazzo in tiro si alza, tante vero che gli dico , e vai cosi l'acqua fredda lo fa ritirare un po, lui ride.Va in acqua ad un certo punto sento Anna gemere mi giro e vedo Angelo dietro di Lei con le mani sul seno pero con il viso un po assorto.Dopo un po escono entrambi noto che il cazzo di Angelo in posizione di riposo dico "vedo che l'acqua gli fa bene". Anna mi risponde "Piu che l'acqua il mio culo " la guardo e mi sorride .Anna si asciuga e si siede e mi chiede se domani veniiamo un'altra volta.gli rispondo che certamente ci saremo se il tempo promette.Anche gli altri dicono che verranno se sara bel tempo. Ci aprestiamo a tornare all'auto,e chiedo se gli e piaciuto farsi palpeggiare il seno da quei tre, mia risponde" Mi e piacuto piu che palpeggiare il seno quando mi anno INCULATO specie quello grosso,e domani me li scopo insieme. Rimango di stucco ma contento che Lei sia radiosa come il sole.Spero per lei che domani sia una bella giornata ,ma questo al prossimo racconto
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11 years ago
anna723franco62,
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Diario di paola giorno 4
L'avevo incontrato di nuovo dopo quasi un anno, dall'ultima volta che durante un ferragosto le ero sfuggita di mano, proprio quando stava per baciarmi in spiaggia durante il falò. Ricordo che era durissimi sotto i pantaloncini, sentivo il membro eretto e duro sfregarsi su di me, mentre giocavamo a chi perdeva la calma prima dell'altro. Proprio nel momento in cui stava per baciarmi, la mia amica mi chiamò e io lo lasciai li in tronco, mi alzai e andai via con la mia amica.
Ora era li a quel matrimonio di amici in comune, seduto lateralmente durante la messa, in una delle panchine dalla parte dello sposo, quasi in fondo alla chiesa. Non mi aveva visto. Ero andata a salutare degli amici vicino all'altare, lui, in fondo alla chiesa chiacchierava con della gente adulta, forse qualche parente dello sposo. Decisi di sedermi vicino a lui. Ritornai all'ingresso della chiesa, mi nascosi dietro un energumeno mentre la sposa entrava e quando tutti furono seduti, con nonchalance mi andai a sedere vicino a lui. Abitino azzurrino aderente a tubino, molto leggero, niente reggiseno come sempre.
Gli passai davanti portandogli il culo davanti alla faccia. E mi sedetti a lato. Lui mi riconobbe subito e mi fece un bel sorriso di benvenuto. Io ricambiai il sorriso e gli misi la mano sulla gamba in segno d'affetto.
La messa cominciò lunga ed estenuante come tutte le messe di matrimonio. Ricordavo che impazziva per le mie mani e decisi di giocare. Cominciai ad accarezzarlo sulla gamba, direttamente nell'interno coscia, lui mi guardò un attimo poi mi fece fare. Mise la sua mano sul ginocchio proprio a nascondere la mia che se ne stava ferma sul suo interno coscia, vicino all'inguine. Facevo dei piccoli grattini, e a volte alzavo l'indice alla ricerca del suo pisello. Gli si rizzò quasi subito e già appena ci alzammo per far finta di seguire la messa, notai il suo comportamento teso a camuffare il rigonfiamento. Mi guardò, io ricambiai lo sguardo e sorrisi.
Ci risedemmo e io riportai la mano al suo posto, sbagliando però con il pollice toccai la punta del pisello che si insinuava nel pantalone. Non spostai la mano, ma tenni il pollice li e con le unghie facevo i grattini attorno.
Arrivò il momento dello scambio delle fedi e tutti ci alzammo. Io da lontano non vedevo così salii sull'inginocchiatoio, ma siccome con i tacchi perdevo l'equilibrio, mi appoggiai a lui, e lui non perse tempo ad appoggiarsi a me e farmi sentire il frutto dei miei grattini.
Terminata la messa uscimmo, le foto di rito, il riso, il viva gli sposi.
Mi propose di andare alla villa e seguire gli sposi mentre facevano le foto, io accettai, era una cosa che mi piaceva nei matrimoni, e comunque ero venuta sola e le mie amiche o erano fidanzate, o non avevo un buon feeling, insomma, preferivo la sua compagnia.
Chiacchierammo del più e del meno, ci strusciavamo, io lo toccavo facendo la mano morta, e lui stava al gioco.
Mi feci fare qualche foto, lui mi diceva come mettermi, ed era contento di quello.
Mi fece i complimenti per il sedere, criticandomi per il tanga, perché si notava col vestito aderente. Io sorrisi, lo guardai, e, presi la palla al balzo: ok allora lo tolgo, e aspettato che passasse una coppia me lo sfilai senza problemi. Poi mi avvicinai a lui glielo feci odorare, lui lo morse e mi mise una mano in mezzo alle gambe, mi solletico col dito sulla fessura, poi mi prese il tanga e se lo mise in tasca.
Adesso tocca a te gli dissi. Lui per tutta risposta mi disse di continuare a fare foto, non era ancora arrivato il momento. Così mi misi vicino ad una scala nascosta da una siepe e mi alzai il vestitino mostrando la passera, poi portai le mani ai capelli e li alzai. Lui scattò dapprima considerando lo sfondo, poi primi piani anche solo alla passera.
Mi ricomposi, e gli tolsi la macchina fotografica, la misi al collo, poi mi avvicinai a lui, lo strinsi, e, toccandogli il pisello gli dissi: ora tocca a te. Così, gli abbassai la cerniera, spostai le mutande e tirai fuori il pisello non del tutto eretto; alternai alcuni colpetti a grattini sul pisello, finchè non fu eretto. Quando passava gente ci abbracciavamo, in modo da tenere il pisello ben nascosto. Quando lo sentii pronto gli tirai ben fuori i testicoli e feci un passo indietro: tocca a te!
Lui come se niente fosse, si spostò, si mise vicino alla siepe e aspettò le mie foto. Così le feci. Poi si tolse la giacca rimanendo in camicia e cravatta, e continuò a farsi fotografare. Mise la giacca attorno al braccio a penzoloni, nascondendo così il pisello, poi mi si avvicinò, mi prese braccetto e mi invitò a passeggiare: cambiamo zona per fare le foto. Col pisello di fuori girava per la villa, io estasiata di lui che ogni tanto mi spingeva la mano verso il suo membro. Ad un certo punto vide passare una coppietta e li invitò a farci una foto, io gli diedi la macchina fotografica, e poi mi abbracciai a lui, che per tutta risposta mi abbracciò appoggiandomi il membro addosso, con molta attenzione per non farsi scoprire, mi piaceva quel gioco, quell'esibizionismo.
Riprendemmo la macchina fotografia, e ci mettemmo in cammino verso l'auto era tempo di andare alla sala ricevimenti.
Senza pudore continuò a camminare col pisello di fuori. Quando arrivammo in auto il suo cazzo si era ammosciato, stava per risistemarsi, quando lo invitai a tenerlo fuori durante la guida. Lui sorrise e invito me a fare altrettanto. Così tolsi le scarpe e alzai il vestitino, divaricai bene le gambe in modo che fossi totalmente nuda e lui potesse vedere bene.
Gli presi l'uccello, massaggiandoglielo dolcemente mentre con l'altra mano mi massaggiavo io, a volte gli prendevo la mano e la usavo per toccarmi, altre volte quando lui avanzava con la mano gliela tiravo indietro. Decidevo io se e quando poteva. Ad un certo punto cominciò a rallentare, a essere scomodo irritato, mi tolse la mano, mi disse che stava per venire. Così tolsi la mano e lo feci rasserenare. Restò duro per un po' scappellato, finché non arrivammo al parcheggio del locale e mi disse che doveva sborrare, così gli feci capire che ci avrei penato io: mi misi rannicchiata sul sedile e lo presi in bocca, lo sentivo ansimare, completamente abbandonato sul sedile, finchè le sentii mugolare e un fiotto caldo arrivarmi in gola. Lo feci svuotare tutto, lo succhiai per bene per svuotarlo e poi aprì lo sportello e sputai tutto. Ci risistemammo, scendemmo dall'auto e ci dirigemmo al locale. Prima di lasciarlo per andare a ricompormi in bagno gli dissi: non è finita!
Puoi scommetterci, fu la risposta.
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happysun013,
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Diario di paola giorno 3
È da un po' che non scrivo. Quindi dopo tanto tempo riprendo col mio diario. L'estate 2012 è stata una estate strana. Sono stata mollato dal mio ragazzo, e sinceramente non avevo molta voglia di fare come si fa di solito, sfogarsi senza pensare a niente, abbandonarsi agli eventi, devastarsi e quant altro...
Avevo solo bisogno di rasserenare la mente, e godermi il completo relax estivo... e così ho fatto. La mattina mare, fino a tardi, pranzo veloce, piccolo riposino pomeridiano e lunghe passeggiate.
Amiche, amici, chiacchierate lungo il campo di volley, serate allo chalet più in voga del momento, ma nessuno interesse per uomini, o voglia di flirtare...
Come ho detto altre volte, mi piace passeggiare, stare sugli scogli, godermi le onde del mare che si infrangono sugli scogli e il profumo che ne provocano.
Mi piace andare a passeggiare in una lunga spiaggia che termina su un promontorio che sfocia a mare, dove vi sono degli scavi archeologici, e la zona è difficilmente accessibile, per chi non ama le scarpinate. Il lato del promontorio che si affaccia al mare, ha lasciato scoperto il muro di cinta della vecchia città di kamarina, qualche grosso pezzo di muro è caduto, che adagiato su alcuni speroni di scogli ha generato delle spiaggette piccole e riservate. Passeggiavo sotto quel muro di cinta in un afoso pomeriggio di metà agosto, e colta dal caldo decisi di passeggiare in acqua; tolsi il costume come facevo sempre, quando non potendo andare in una spiaggia nudista mi dovevo accontentare di trovare i miei spazi di libertà e mi misi a passeggiare.
Quella zona mi affascina sempre... guardare dal mare quelle mura, è molto suggestivo... mi fa tornare indietro nel tempo, immagino la presenza di gente di più di 2000 anni fa che su quelle mura scrutavano il mare, di militari, di vedetta, di donne che aspettavano i loro mariti che tornavano con le barche...
Giunsi vicino alla famosa spiaggetta e lasciai il costume su uno scoglio abbastanza alto da evitare che un'onda me lo portasse via. Poi presi a fare una nuotatina e sdraiandomi sull'acqua mi godetti quella pace e quella tranquillità. Non mi importava di essere nuda: alla fin fine sapevo come ero fatta, facevo nudismo da una vita e comunque quel posto era abbastanza lontano dalla spiaggia e dal campetto di volley.
Rimasi li a galleggiare per un po finchè con la mano sentii uno scoglio e allora decisi di risvegliarmi dal mio torpore... mi rimisi in piedi e mi stavo dirigendo verso la spiaggetta, così per starmene un po sulla terraferma e godermi quel silenzio...
Dopo qualche passo, ero quasi arrivata alla battigia, mi resi conto di non essere sola: in una zona d'ombra creata sotto un grosso scoglio ci stava un tizio tutto nudo, col pisello eretto e scappellato, che mi guardava. Ogni tanto mi guardava, intervallando il suo leggero massaggio ad una occhiata furtiva. Io non ero imbarazzata, del resto da nudista non era la prima volta che capitava che qualcuno si masturbasse per me, ma venivo da un relax estremo e quella immagine, mi destabilizzò un poco.
Decisi di far finta di niente e di proseguire sulla spiaggia per andare a recuperare il costume che avevo lasciato più in la. Così arrivo allo scoglio, ma sinceramente non mi va di rivestirmi, possiamo pure dividere la spiaggetta senza problemi penso, così mi siedo sulla battigia, dando le spalle al coinquilino occasionale.
Passa un po di tempo e decido di bagnarmi di nuovo, quindi lascio il costume li sulla sabbia e mi tuffo. Mi allontano un po, ma cresceva in me la voglia e il desiderio di guardare. Così mi giro e mi immergo il più possibile, lasciando appena gli occhi fuori dall'acqua. Il mio guardare ovviamente non è assolutamente celato, ma poco mi importa ...
Ho i seni turgidi, e la gambe aperte, mi sto accarezzando convinta come al solito che nessuna mi veda o se ne possa accorgere. Lui capisce ovviamente che sto a fissarlo, quindi prova a fare finta di niente ma a toccarsi lo stesso. Ad un certo punto si alza nudo e tutto eretto e capendo palesemente che mi sono eccitata e che mi sto masturbando, si mette a ridere, poi si avvicina all'acqua, si inginocchia, si lava il pisello e si siede vicino al mio costume. Poi con una mano riprende a toccarsi e con l'altra gioca con il mio slip. Se lo accarezza, poi lo odora, sempre senza togliermi gli occhi di dosso...decido di rispondere, e così mi immergo faccio una nuotata sott'acqua nella sue direzione e alla fine riemergo. Riaffioro abbastanza vicina cosi mi sdraio sull'acqua mostrando la mia fica umida, e non di acqua, tenendo bel larghe le gambe... con una mano mi accarezzo i capezzoli, con l'altra sposto l'acqua in maniera tale da galleggiare rendendogli facile la visuale.
Sono li sdraiata sul pelo dell'acqua e faccio finta non ci sia nessuno. Continuo ad accarezzarmi i capezzoli e con la sinistra prendo a massaggiarmi il sesso. Passo sue dita sulla fessura, non entro solo massaggio da fuori. Apro e chiudo le dita mentre vado su e giù. Sento il mio sesso muoversi, crescere il desiderio e con le dita sento il turgido che vien fuori. Sono curiosa ed eccitata, così provo ad alzare la testa: il tizio è sempre li che adesso sta fermo, gambe larghe, pisello eretto sta a guardare cosa faccio e come mi muovo. Smetto di toccarmi e con le mani provo a spingermi verso di lui. Giungo con i piedi in mezzo alle gambe e, posate le mani a terra, prendo a segarlo con i piedi. Dapprima lo accarezzo soltanto, poi lo sego. Lui si butta indietro con la schiena godendosi quel momento, e io perseguo nel mio massaggio. Quando mi prende i piedi decido che è tempo di smetterla. Così mi giro sotto sopra, e mi metto a guardare il mare. Lui si alza, si avvicina a me, mi accarezza le gambe con molta delicatezza. Ha due mani grosse e forti, lo sento salire finchè arriva al mio sedere. Gioca con l'interno coscia e sento il suo pollice e le sue dita che accarezzano la mia fessura stimolandola senza mai entrare. Intanto con l'altra mano sta giocando col mio sedere, io glielo alzo per indurlo a continuare, e lui per tutta risposta mi allarga le natiche, prima mi da un pizzicotto sul buchetto poi prende a farlo rilassare, dapprima con un dito, poi con la lingua. Sono eccitata, e, visto che lui si concentra sul culo io infilo una mano e gioco con la mia patata. Finalmente entra il dito, io lascio andare un piccolo gridolino di piacere. Continua a infilarmi il dito su e giù e io cerco di accompagnare i suoi movimenti ancheggiando. Ad un certo punto toglie il dito e mi apre le gambe, si sistema in mezzo e dopo avere dato un'ultima leccata mi penetra.
Dapprima mette la scappella, poi da un colpo secco ed entra dentro. Io emetto un grido sordo, ma non voglio cedere. Stringo i denti e lo lascio fare. Mi penetra cambiando continuamente ritmo, e io lo assaporo di più sento quel corpo dentro di me che si insinua nelle mie budella, il sedere mi brucia, mi sento piena, ma lo voglio, lo voglio...
Quando lo tira fuori decido di cambiare posizione, continuo a non voltarmi verso di lui, ma si rende conto che mi sto alzando così si siede lui, faccio passare le mie gambe attorno a lui, poi mi siedo sul suo addome gli sego un po il membro e me lo metto dentro. Davanti. Stavolta sono io che tengo il ritmo, che decido come sfondare come spingere. Mi sento liberata, me stessa rilassata. Porto indietro la schiena, lui non c'è mi lascia fare e io andando ancora su e giù mi lascio sfregare il sesso sulla parte davanti, sul turgido, finchè non lo sento ansimare, sento che ha la bocca aperta. Metto una mano sulla mia passera e tengo dentro solo la cappella, glielo esco pian piano, massaggiandolo con la mano e il mio corpo, finchè non butta via un lunghissimo fiotto di sperma, che risale il mio corpo, il mio braccio e mi arriva in bocca.
È li che massaggiandogli le palle, aspetto che il suo membro si sgonfi. Raccolgo il mio costume, che il mare aveva preso in consegna e mi immergo... pronta per una nuova serata.
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11 years ago
happysun013,
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Diario di paola giorno 2
Continuammo a dormire insieme e a conoscerci con mio fratello Luca, da quel giorno in poi. Trascorremmo una settimana dedicata alla scoperta dei nostri corpi, alla scoperta dei modi più stimolanti del nostro corpo e a capire come meglio stimolare l'altro. Lui prese coraggio e cominciò anche a toccarmi. Riuscì a capire come mettermi le dita dentro, e quel gioco di stimolazione gli piacque, e pure a me!
Trascorrevamo i pomeriggi, giocando con i nostri corpi, provocandoci, anche soltanto tramite occhiatine, quando c'erano i nostri genitori presenti.
Avevamo fretta di andare a letto la sera, per potercene stare vicini nello stesso letto, accoccolati nudi sotto le lenzuola, uno sull'altro.
Non ci ponevamo più problemi nel cambiarci l'uno davanti all'altra, anzi forse, lo facevamo apposta e in più momenti durante la giornata.
Luca cominciò a non portare le mutande, almeno quando era in casa, e a volte mentre studiavamo, tirava fuori il pisello dal pantalone della tua, si avvicinava a me per chiedermi qualcosa di inutile e poi tornava ai suoi compiti.
Mi divertivo a farlo eccitare quando eravamo in compagnia di altra gente o dei genitori per vedere come cercasse di nascondere l'erezione in atto.
Un pomeriggio, poi, soli in casa, e nella nostra stanza, io ero intenta a fare i noiosi compiti di matematica, quando lui si alzò e uscì dalla camera per fare merenda. Rientrò poco dopo con un bicchiere di latte e mangiando una banana, ma soprattutto nudo e in tiro.
- Le banane sono finite, se vuoi c'è la mia - disse. Bel modo di proporre un pompino. Così sorrisi e mi misi in ginocchio davanti a lui, lo massaggia e presi a baciarlo, prima sulle palle, poi sul corpo, poi lo presi in bocca fin o in fondo.
Alternavo stantuffi veloci e profondi a leccate leggere, sul corpo del pisello e sulla cappella. Notavo che quando mi dedicavo al cappuccio lui si irrigidiva di più. Ripresi allora nel mio servizio sempre più intenta ad andare in fondo e a farlo venire, era ormai arrivato in fondo: stava scoppiando, e il respiro si faceva più forte. Mi prese la testa con le mani spingendo da solo il pisello fino in gola, aveva capito che stavo stancando e faceva da solo.
Fu mentre me lo spingeva in gola che venne. E venne copiosamente.
Non feci in tempo a tirarlo fuori perché mi teneva la testa e quindi mi sentii la sua sborra calda tutta in gola, parte usci fuori, ma lui era soddisfatto.
- La prossima volta non mi venire in bocca. Non mi piace - gli dissi. Così mi alzai, quasi risentita, bevvi il latte per togliermi quel gusto comunque ancora nuovo dalla bocca, e lo baciai. Poi mi avvicinai al suo orecchio - Non è vero. Hai un buon sapore! -
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happysun013,
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