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Oscar23
Circa venti giorni fa , su questo sito ho letto il racconto di oscar23 dal titolo "Marina". Il racconto mi ha molto turbata , e l'ho riletto varie volte nel corso della giornata, mi sembrava realmente vita vissuta, tutto così spontaneo e sincero. Dopo averlo letto per l'ennesima volta verso le 10 di sera provo a contattare Oscar23 tramite Desiderya. Gli faccio i complimenti per il racconto , gli dico che mi è piacuto tantissimo e niente di più. Verso mezzogiorno del giorno sucessivo trovo la risposta nella mia posta personale, dove mi rassicura che il racconto e vero e dove si presenta in maniera più approfondita e chiededomi se possiamo prendere un caffè assieme. La cosa mi stuzzicava e approfitto della mezza giornata di chiusura del negozio chiedendoli se per lui andava bene il centro commerciale Campo Romano a Schio Mi risponde che va bene e mi lascia il cellulare Ci incontriamo al bar del centro commerciale vero le 16 , lui è vestito casual , distinto , sulla cinquantina ,circa 180 cm , insomma così come si era descritto . Io per l'occasione indossavo un bel gonnellino corto e tanga, maglietta tacchi 10 e capottone che copre tutto Ci salutiamo , bacio di rito e incominciamo a parlare di noi. Io gli racconto dove lavoro e delle mie ultime vacanze in montagna per natale . Lui mi parla della california . Solo un piccolo acenno alla storia di Marina Usciamo assieme , incomincia a scendere il buio e ci avviciniamo alla sua macchina. Una bella mercedes sportiva di colore nero, interni in pelle, una cosa Super. Mi chiede di salire , per evitare il freddo. Salgo e rimango meravigliata , mancavano solo i ferrero rocher..... Oscar si avvicina e mi bacia sulla guancia ed anch'io rispondo con un bacetto , sento le sue mani sulle mie gambe , belle calde , la pressione mi sale , con una vampata improvvisa., Ci baciamo e allungo anch'io una mano , caspita è enorme . Deve avere un supercazzo penso !!! Lui mi fa scendere le calze e comincia da accarezzarmi la patatina, la sento tutta bagnata , non ragiono più . Gli slaccio la patta , lui fa scendere i pantaloni e ....... ed è veramente bello,,, un cazzo da film porno , eretto, turgido con una capella rossa da impazzire. Mi avvicino con la bocca e comincio a succhiare quella meravigliosa cappella. Lo sento godere , io apro le gambe le lui mi accarezza in modo superbo , mi alzo e Oscar incomincia a leccarmi , una linga calda appassionata ... non resisto più vengo...vengo ... vengo.... Lui si rialza e capisco che è il mio momento , glielo riprendo in bocca e dolcemente lo porto al massimo , sino a che di schianto viene . Ci rimettiamo a posto , ci salutiamo ma entrambi con il sorriso sulle labbra e una soddisfazione profonda Esperienza bellissima ....... A proposito mercoledì prossimo ci reincontriamo nel suo appartamento per un aperitivo.... ma mi sa che non finirà li !!!!!
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14 years ago
irek,
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Last visit: 13 years ago
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Festa da amici
Dopo molto tempo siamo tornati a una delle feste che organizza un nostro amico, oltre a noi c’erano altre cinque coppie e altrettanti singoli, ci siamo divertiti ridendo e scherzando tra un bicchiere durante durante la breve cenetta e molto gustosa che aveva preparato il padrone di casa, l’atmosfera intanto si era riscaldata, due delle coppie erano già andate nella camera da letto seguite da quattro singoli, mentre noi eravamo rimasti in soggiorno a parlare con un coppia amica e un ragazzo particolarmente simpatico. Mi siedo sul divano, Nadia si mette accanto a me sorseggiando il suo immancabile bicchiere di spumante, è eccitata si vede che ha voglia di giocare, così riagganciandosi ai discorsi fatti poco prima, si alza e si avvicina al ragazzo che poco prima aveva tanto decantato le doti di una sua amica in una particolare pratica, anche lei vuole mostrargli la sua bravura nel fare i pompini, si inginocchiata davanti a lui gli tira fuori il cazzo, lo guarda estasiata dalle dimensioni davvero notevoli anche a riposo, dopo averlo soppesato comincia a spompinarlo, inizia a fargli un pompino davvero da favola, percorre più volte il cazzo in tutta la sua lunghezza fino allo scroto è particolarmente presa dalla voglia di succhiare un cazzo cosi grosso. La lei dell’altra coppia intanto si stava dando da fare con me e aveva iniziato a farmi un pompino, mentre suo marito tirato fuori il suo cazzo lo porgeva a mia moglie, con le mani lei stringeva i membri alla base, senza riuscire a chiudere il pugno tanto erano grossi, con la bocca spalancata ingoiava a turno quanto più cazzo possibile facendosi arrivare a volte la cappella fino in gola, spalancando ancora di più la bocca aveva anche cercato di succhiare i due cazzi contemporaneamente, suscitando un pò di ilarità generale. Si rialza dalla scomoda posizione e si siede sul divano accanto a me, io sono impegnato in un 69 con la lei dell’altra coppia, ma non posso fare a meno di guardare la mia donna, si spoglia abbassandosi l'abito e afferra di nuovo i due cazzi tra le sue mani alternandoli tra una sega e una leccata il gioco si trascina così per alcuni minuti, uno dei due si impegna a lappargli la figa, la fa sdraiare con il culo a bordo divano e le infila direttamente il suo cazzo dentro la figa, la foga con cui si sta gettando tra le tue cosce la fa ansimare. E così, mentre uno la scopa di figa l’altro non perde tempo a impegnare la sua bocca. I mugoli delle due donne riempivano la stanza, mentre leccavo la figa dell’altra cercavo comunque di guadare Nadia, mi piaceva vederla, la foga e la condizione di estrema eccitazione non tardò a farmi venire. Avevamo terminato il primo round di giochi sul divano, propongo a Nadia di trasferirci nella camera da letto che si era liberata, due dei singoli più dotati ci seguono lei si sdraiata, le sue gambe leggermente piegate e aperte con le bellissime scarpe che indossava, il suo sesso accogliente esposto, pronto la rendevano irresistibile, mentre lei leccava i cazzi dei due uomini veramente notevoli che a fatica prendere in bocca, io le baciavo e leccavo la figa, uno dei si era infilato il profilattico si era avvicinato a me per reclamarla. Mi scosto, le alzo le gambe afferrandola per i tacchi delle scarpe, la tengo bene aperta in quel modo per offrirla al suo cazzo, lui la penetra senza alcuno sforzo, nonostante le dimensioni, mentre spompina l'altro cazzo, vedo l'espressione soddisfatta della mia lei, che istintivamente inarca il bacino sino a che non lo ha tutto dentro, il ragazzo entra ed esce da lei dapprima lentamente per un paio di volte, come per provarla, dalla mia posizione vedo il membro che sparisce dentro lei, è talmente grosso che quando esce è ancora avvolto nella labbra della sua vagina, lucido dei suoi umori, quando il cazzo la penetra Nadia con le mani cinge il bacino del ragazzo per tirarlo e sentirlo ancora più dentro, per sentirlo nella pancia, nello stomaco, quasi in gola, come se non le bastasse ancora, come se ne volesse ancora di più. Inizia a pomparla con un incredibile irruenza, è fantastico sentire la sua voce che geme mentre ha un altro dentro di lei la fa godere. Si sta facendo scopare con gusto, le sue tette dondolano a ogni affondo, i suoi gemiti sono una colonna sonora eccitantissima, lei ansima non so se sta godendo ancora ma sicuramente le piace molto, le sue mani sono strette sul culo del ragazzo come a guidarlo come a trattenerlo dentro di lei, continua a scoparla a un ritmo forsennato per alcuni lunghi minuti, è sudato come un maiale, si ritrae per prendere fiato. Mentre il secondo preparato dal suo lavoro di bocca si infila il profilattico, ne approfitto per gustarmi nuovamente la sua figa gonfia ancora dilatata dal cazzo appena preso è bagnatissima, un vero lago di umori, con la mia lingua le sfioro le grandi labbra della figa aperta, penetrando in esse per assaporare il nettare che fluiva, mi piace il suo sapore, il profumo della sua fica dopo che ha goduto è una cosa che non mi perderei per nulla al mondo, le infilo il mio cazzo mi piace sentire quando è larga. Qualche affondo per sentire come è accogliente, ma quando il ragazzo si avvicina, mi scosto e gli lascio il posto, non posso competere con tali dimensioni, le apro le gambe e offro nuovamente la sua sua figa a un altro uomo, mi piace da morire farla usare ad altri uomini, fargli provare il meglio e vederla godere. Il suo cazzo è ancora più grosso del primo, non lunghissimo ma davvero grosso, come una lattina di coca di quelle strette e lunghe, mentre si fa strada e lo vedevo aprirle la figa, era davvero enorme, vedere quell’enorme asta di carne penetrare il suo corpo era davvero una libidine. L'arnese si era fatto strada tra le sue cosce ed era entrato tutto, l'uomo stava pompando a più non posso, facendo mutare l'espressione da una smorfia di dolore ad una di piacere, Nadia ansimava, era davvero troppo grosso e troppo irruente, dopo qualche minuto è costretta a chiedergli di smettere. Si siede sul letto e inizia a fargli un pompino da manuale e se lo stava godendo. L’uomo ebbe un sussulto e la mia porcellina fece appena in tempo ad allontanarsi che un fiume di sperma zampillò fuori dal cazzone con vigore sul suo seno. E’ stata ancora una volta magnifica, quattro cazzi presi in figa in una sera che porca... splendida ed eccitante. Mentre si riveste la bacio per sentire l’odore degli altri uomini sul suo corpo il miglior profumo che possa indossare.
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Festa a casa di amici
A volte, quando possiamo, andiamo a casa di nostri amici che organizzano feste private trasgressive, lo fanno spesso, quasi ogni settimana, di solito ci sono una quindicina di coppie e qualche singolo fidato, si mangia in compagnia, si ride, si scherza e poi ci si diverte a modo nostro. A Nadia piacciamo molto queste feste, si trova a propio agio, riceve sempre molti complimenti sia dagli uomini che dalle donne, lei è proprio quella che si definisce una bella donna, aggraziata, intelligente ed educata, simpatica, signorile, ha un bel fisico e un viso dolce e seducente. In queste feste e in particolare quando si crea la giusta atmosfera si gioca alla grande, con mio grande piacere per lei è diventata una prassi quasi normale prendere i cazzi di più uomini nella stessa serata, al di la dell’avvenenza del maschio di turno quando ha di fronte un membro duro, la sua fica si bagna da sola e lei non si tira certo indietro. Nadia era in tema alla serata che richiedeva un nude look, sotto il cappotto indossava solo una sottoveste piuttosto trasparente e un paio di stivali neri di pelle a coscia alta, con tacco a spillo, molto sexy, niente intimo, come sempre, faceva intravedere tutto, durante il rinfresco, aveva riscosso più volte gli sguardi eccitati dei maschietti presenti, che ogni tanto le sollevano il vestitino per ammirare la sua fighetta nuda e depilata. Molte delle coppie non erano arrivate o avevano disdettato all’ultimo momento, le poche presenti non si conoscevano ed erano restie a iniziare, insomma la serata rischiava di andare buca, le coppie non legavano e nemmeno i maschietti prendevano l’iniziativa. Mi spiaceva sprecare una serata così, sono talmente poche le occasioni che abbiamo per uscire, proposi a Nadia di andare nella stanza da letto e iniziare a giocare noi due, lei mi seguì, probabilmente la pensava allo stesso modo. Sedendomi sul letto al suo fianco, le abbassi il vestitino scoprendole i seni e accarezzandoli per poi stringerla fra le braccia palpandola, denudandola la baciavo in bocca slinguandola, sentivo crescere il suo desiderio di essere posseduta e di darsi completamente, con la mano scesi verso la figa, era già bagnatissima. Nuda, distesa sul letto con il vestitino arrotolato sul ventre e i soli stivali addosso era davvero molto eccitante, il suo corpo aveva eccitato i singoli che ci avevano seguito, pronti a possederla e tre si erano già spogliati e uniti a noi sul letto. Mentre tre uomini la accarezzavo io le tenevo una mano, lei da buongustaia si era subito dedicata al ragazzo più giovane e carino, preso il cazzo in bocca cominciò a spompinarlo e leccarlo, capivo cosa voleva e cosa la eccitava, cosi mentre lei faceva la troia gli altri la toccavano dappertutto io le sussurravo quanto l’amavo quanto mi piaceva e quanto desideravo fosse troia quella sera. Intanto con il suo sapiente lavoro di bocca, fece venire dopo pochi minuti il ragazzo, lo sperma... era talmente tanto che dovetti passargli un fazzolettino per permettergli di sputarlo e non soffocare. Mi baciò per farmi sentire il sapore della sborra e tornò subito a leccare altri 2 cazzi, avevo voglia di vederla scopare, le allargai le cosce, lei lasciò fare, offrendo la vista della sua figa spalancata e vogliosa ai ragazzi. Un ragazzo, piuttosto carino e prestante iniziò subito con la bocca a lavorarsi la sua fichetta, sentivo lei sospirare grazie al sapiente lavoro di lingua, il ragazzo era eccitatissimo, si infilò il profilattico, le accarezzò le cosce e iniziò a scoparsela, i colpi la facevano sussultare e ad ogni affondo le sue tette sobbalzavano.. il cazzo la riempiva bene e lei ansimava e sospirava a ogni affondo, nelle mani aveva altri due cazzi che smanettava con vigore, mentre io l’accarezzavo e seguivo tutta la scopata, la baciavo sulle tette sul ventre per vedere meglio, mi piaceva da morire vedere il cazzo che affondava e usciva dalla sua figa lucido di umori. Sentii una vampata di gelosia mista ad un senso di desiderio e di passione per quel cazzo che la stava chiavando! Ma tutto ciò che volevo fare era di guardare. La frequenza dei colpi che il ragazzo sferrava con il suo cazzo alla fica di moglie cresceva intensamente, il giovane ansimava sempre più forte, le gambe di mia moglie erano alzate e serrate attorno alla sua schiena ed al suo culo e lo attirava a sè ad ogni colpo, il suo orgasmo esplose nella sua fica con potenza. Il ragazzo era quasi dispiaciuto dall’essere durato così poco ma il corpo di Nadia lo aveva eccitato troppo e non era riuscito a controllarsi. Nadia non era ancora venuta, uno dei singoli era tornato a leccargli la figa, lei ansimava, i suoi mugolii erano soffocati dai due cazzi che stava spampinando, continuò a leccarla fino a farla godere e si fermò a malincuore solo quando lei le spinse via la testa. Aveva goduto e aveva bisogno di risistemarsi un attimo, mi lasciò solo con i singoli che si complimentarono con me per la bellezza e le prestazioni di mia moglie, era andata in bagno e a cercare una lei di un’altra coppia per darle una mano, ma erano tutte già impegnate, quindi tornò sola poco dopo. La stavamo aspettando tutti nudi e con i cazzi ancora duri, Lei si sdraiò, riprese subito in bocca due cazzi un’altro le all’allargo’ le gambe e dopo averle leccato la figa, si stava sistemando l'uccello e cominciava a penetrarla. Nadia per un attimo si ferma e mi osserva, cerca di dirmi qualche cosa (solo dopo mi ha detto che non voleva farsi scopare da quello perché non gli piaceva, ,ma però gli dispiaceva dirgli di no) il cazzo gli esce dalla bocca, ma è una questione di pochi secondi. Intanto il nuovo cazzo la penetra, lei torna a socchiudere gli occhi e a spompinare il cazzo. L’uomo cominciò a darsi da fare dentro di lei e immediatamente lei cominciò a reagire di nuovo, il corpo di Nadia era tutto un fremito, e lo vedevo sobbalzare sotto gli ultimi, forsennati e veloci colpi dell'uomo, gemette e spinse il suo cazzo completamente dentro di lei, tirandola saldamente verso di sé per i suoi fianchi finché non si svuotò completamente, scolando le sue palle dentro di lei. Alla fine lo tirò fuori con il profilattico pieno di sperma, lei giaceva sul letto, le sue gambe spalancate, la sua fica completamente aperta e slargata, ero incredibilmente eccitato da questa scena erotica. Avevo una terribile voglia di scoparla mi mesi al suo fianco e infilai il cazzo nella sua fica calda e grondante di umori, mi piaceva da morire infilarmi dentro di lei dopo che ha preso altri cazzi, baciandola sul collo mi sembrava di perdermi in una nebbia densa, il suo profumo inebriante misto all’odore del sesso che impregnava la stanza era terribilmente eccitante. Avrei voluto scoparla a lungo ma bastarono solo pochi colpi per farmi venire. Nadia era esausta, nonostante ci fossero ancora dei pretendenti decise di smettere per quella sera...
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Un'altra serata con due singoli
Qualche mese dopo la sua prima Gang, abbiamo telefonato ai ragazzi che avevamo già incontrato, con loro si era trovata bene, erano stati davvero carini e simpatici, così ci siamo accordati per una nuova serata. Organizzammo per il prossimo sabato sera, dopo cena. Io ero in tensione, all’idea di vederla nuovamente giocare con due uomini non stavo più nella pelle, lei era apparentemente tranquilla, ma allo stesso tempo si notava che era eccitata, si era messa una gonna nera corta, un top scuro e ai piedi delle deliziose scarpe nere con la zeppa e il tacco a alto che si abbinavano bene alle calze parigine, unghie rosse d’ordinanza, niente intimo, era davvero deliziosa! Arriviamo a casa dei ragazzi verso le 21:30, ci accolgono molto calorosamente, “La nostra bella Sorcina” “E’ un bel po’ che non ci si vede” “Vedo che sei più bella che mai…” ci fanno accomodare nel salotto per due chiacchiere, versano da bere, parliamo non so per quanto di tutto un pò, e a poco a poco il discorso va alla serata precedente Marco è il primo a farsi avanti abbraccia Nadia e inizia a baciarla sulla bocca, mi da sempre un pò di fastidio vedere che la baciano in bocca, ma a lei piace tanto. Paolo intanto con una mano aveva iniziato ad accarezzare le cosce, facendo salire la gonna scopre la figa depilata e già visibilmente eccitata, “vedo che non hai perso le buone abitudini sempre senza mutandine” con l’altra abbassa il top scoprendole il seno, la sua mano s’insinua fra le sue cosce. "come sei bagnata, hai proprio voglia di cazzo questa sera” Si inginocchia e inizia a baciarla in mezzo alle cosce, le loro lingue le loro bocche succhiano tutto quello che trovano, tette, capezzoli, clitoride, le sfilano la gonna. "Sei sempre più bella" Marco alzandosi si sbottona i pantaloni ed estrae il suo arnese … "senti come è duro…” “Dai prendimelo in bocca…” Nadia lo guarda compiaciuta sorridendo … poi inizia a succhiarlo … “Dio mio … come sei brava … sei fantastica …” anche lei pare apprezzare … sta dando del suo meglio … la sua bocca bacia avidamente, lo ingoia, lo assapora. Trovo tutto questo estremamente eccitante, vedere la mia lei succhiare il cazzo di un altro mentre un altro ancora le lecca la figa … ancora una volta la mia fantasia che si realizza … Lei è eccitatissima da quella lingua che le passa su ogni centimetro del suo sesso, allarga le gambe tanta è la voglia dei loro cazzi. “Dai andiamo sul letto … che ti scopiamo a dovere” prendendola per mano si avviano nella camera da letto.. Nadia si sdraia è nuda, se non per le calze e le scarpe, che la rendono ancora più arrapante, le gambe e le braccia aperte, rivolge la fica verso di me, che rimango sulla porta, mentre i due si spogliano, mi piace vederla così spalancata, così disponibile per due uomini. Paolo la tiene per le braccia e gli fa succhiare il cazzo, mentre Marco le lecca la figa per un pò, poi le sale sopra e inizia a scoparla, mentre lei continua il lavoro di bocca con l'altro cazzo, leccando tutto fino alle palle. La frequenza della scopata cresce intensamente, Marco ansima e ruggisce sempre più forte, vedo le sue palle, che battono contro la sua fica, brillano per il sudore e per i liquidi che la fica di mia moglie rilascia. Le gambe di Nadia alzate si serrano attorno alla sua schiena ed al culo di Marco lo attira a se ad ogni colpo, ansimando raggiunge il primo orgasmo, fremendo di piacere. Io all’ingresso della stanza osservo estasiato scattando qualche foto, la mia eccitazione è oltre ogni limite… "sei una donna eccezionale... sei un gran porca” “tua moglie è incredibile, mi sta facendo un pompino eccezionale” dice Paolo Lei lo prende in bocca con una spinta erotica non avevo mai visto, continua a lavorare il cazzo fino a che una serie di schizzi e forti pulsazioni dissetano la sua sete di sperma, il piacere di un pompino coll’ingoio è quasi insopportabile, non lascia uscire neanche una goccia e lo ripulisce per bene. Intanto che Paolo si riprende Marco smette di scoparla, si gira per leccargliela, dandogli il su cazzo da leccare improvvisa un sessantanove spettacolare, Nadia con un facendo di baci … arriva a quel grosso uccello … lei è sotto, gli bacia prima la cappella … sale ancora, leccando le palle … lo scroto e il buchetto del culo … sono senza parole … non pensavo che mia moglie fosse così porca … solo nei migliori film porno lo avevo visto fare. "Cazzo Nadia, sei tremenda, così mi fai impazzire" esclama Marco, lei sorride divertita Paolo che si era già ripreso, e steso accanto a loro, “Ne vuoi due insieme come la volta scorsa?” interrompe il 69 e sorridendo senza proferire parola, si sistema sul cazzo svettante di Paolo, facendoselo scomparire nella figa poi si china su di lui baciandolo in bocca, per agevolare l'ingresso del secondo, Marco punta la sua cappella all'ingresso della figa di mia moglie già occupata dall'altro cazzo per agevolare il secondo, lei si spinge all’indietro per farli entrare insieme e senza difficoltà riesce ad averli entrambi dentro. “La tua Nadia, è davvero una gran troia, guarda come le piace farsi scopare con due cazzi in figa, dai fai qualche altra foto” è talmente bagnata che i cazzi escono un paio di volte, poi prendono il ritmo giusto muovendosi insieme. Vedo la sua faccia che si contrae, sta iniziando ad assaporare il piacere di essere troia, come se volesse farmi capire, quanto le piace godere, quanto le piace far godere i maschi. Messi insieme hanno un diametro incredibile, vedo le labbra della sua figa si stringersi attorno ai due cazzi, geme come una cagna in calore colando nettare a volontà. In mezzo a quei due corpi la sua pelle è lucida di sudore lei si muove ansimando tendendo ogni muscolo per provocare il suo e il loro piacere, Marco, dopo alcuni colpi possenti, gode mentre è ancora dentro fica. Rimangono fermi qualche istante, con lui ben piantato dentro poi esce con il profilattico pieno di sborra “Che fica fantastica ha tua moglie scoparla con due cazzi è una libidine” “dai Alex non vuoi provare, vieni a provare! Non vorrai lasciarla con un cazzo solo in figa" Non me lo faccio ripetere infilo il mio cazzo nella sua figa bagnatissima e ormai slargata assieme a quello di Paolo, è talmente bagnata, è un sensazione così strana sentire il contatto con l’altro cazzo dentro la sua figa, ma all'idea sono cosi eccitato che non duro molto bastano pochi colpi e vengo. Mi scosto mentre Paolo la fa sdraiare sul letto per godersela da solo, riprende pomparla con colpi terribili, fa uscire il cazzo quasi completamente dalla fica per poi ripiombargli dentro accompagnato dal movimento dal bacino di mia moglie entrava fino alle palle, lei con la bocca aperta, geme soddisfatta a ogni affondo, con un ultimo colpo poderoso Paolo inarca la schiena per spingersi completamente dentro e viene con un rantolo di piacere, il suo sesso è ancora dentro di lei, lei si gode compiaciuta le mie ultime pulsioni del cazzo dentro la sua fica, mentre le loro lingue si incrociano. Si solleva lentamente e si toglie il profilattico pieno di sborra. Siamo sfiniti e soprattutto Nadia non ne può più. Dopo qualche minuto i due si rivestono e si riavvicinano a mia moglie che è rimasta nuda, la palpano ancora, le accarezzarono i seni, uno per ciascuno, Paolo si abbassa per prenderle in bocca un capezzolo e lo stuzzica con le labbra, Marco invece le prende l'altra mammella strizzandola un pò. "No ragazzi basta non ce la faccio più" Si alza e va in bagno per darsi un risistemata. "Alex tua moglie è davvero fantastica! La bocca poi… la usa in modo incredibile!", "E poi Il suo modo di darsi", "La senti completamente tua… anche se sai che non è così", "Cazzo che bella vaccona che hai, se ne trovano poche di donne così" La serata lasciò tutti particolarmente soddisfatti ma anche stremati per la lunga cavalcata, in particolare la figa di Nadia aveva proprio bisogno di una pausa. Finisce di rivestirsi salutiamo i ragazzi e torniamo alla macchina. Ritornando ripenso a quanto è stata fantastica, tranquilla e controllata nella vita quotidiana, nelle serate trasgressive si trasforma, l’ho portata ad esplorare un po’ tutto quello che un uomo e una donna possono fare a letto, oltre a fantastiche scopate in tutte le posizioni, per non parlare dei pompini, oppure quando esce senza le mutandine, anche al lavoro, l’idea che lei sia sempre completamente nuda sotto la gonna mi fa impazzire. Fa ancora fatica a raccontarmi le sue fantasie, spesso io sono spudorato e amo descrivele situazioni piccanti, ma lei ogni tanto fa in modo di realizzarle… Racconto vero scritto da Alex mio marito
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14 years ago
admin, 75
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Primo incontro con due singoli
Il percorso è stato lungo, tanti discorsi, molte indecisioni, ma era tempo che desideravo vedere mia moglie Nadia giocare con due uomini, da un paio di anni facevamo scambio di coppia ma l'idea di vedere lei sola giocare con più uomini mi eccitava moltissimo, una sera mi ha detto che voleva provare. Così abbiamo cercato tra i vari annunci e risposto ad alcuni, la scelta è poi caduta su un gruppo di singoli, ci siamo accordati per una serata "soft" con solo due di loro, non se la sentiva di fare subito le cose in grande è ancora combattuta fra il piacere che sente crescere e il dubbio di non farcela. Il fatidico sabato dell'appuntamnto era arrivato, il pomeriggio lei va dal parrucchiere e dall'estetista, per farsi ancora più bella, per uscire non sa cosa mettere prova mille vestiti ma nessuno va bene, alla fine si decide mette un tubino nero, reggiseno di pizzo, parigine nere con scarpe coordinate, niente intimo... pronta all'uso... se la serata dovesse svolgere per il meglio... mentre si prepara, sono nervoso, insicuro, ripenso alla prima volta che l’avevo baciata tanti anni prima, alle cose che avevano scoperto insieme, alle gioie assaporate, alla gelosia che avrei provato, nel vederla sola con altri, ho la tentazione di fermare tutto ma è troppo il desiderio di vederla giocare con due uomini. Non so il perchè ma non ho mai accettato o preso in considerazione l'incontro con un solo uomo mi darebbe fastido troppo intimo troppa competizione tra me e lui, meglio due o più di due. Quando arriviamo all'appartamento io sono tesissimo, ma non lo do a vedere, ho il cuore che batte all'impazzata, lei sembra invece abbastanza tranquilla, entriamo, l'ambiente è soft, luci soffuse, candele, musica di sottofondo, i ragazzi sembrano tipi a posto, puliti e molto gentili, ci offrono da beere, iniziamo a parlare del più e del meno per fare conoscenza, sono davvero simpatici e la conversazione è piacevole, io sono seduto sulla poltrona, Nadia sul divano con uno dei due, non passa molto tempo che il ragazzo accanto le bacia il collo e le abbassa il vestito facendo uscire il seno inizia baciarlo, lei sorride compiaciuta e lo lascia fare, l'altro si inginocchia davanti aprendole le gambe, la sua eccitazione si percepisce nell’aria, Nadia inarca la schiena sollevando il sedere per far salire il vestito è senza intimo e scopre la fighetta perfettamente depilata, è molto eccitata, nella penombra si intravede il lucido e vischioso liquido che la bagna,, quando lui avvicina la bocca lei inarca il bacino, per agevolarlo e porgergli le grandi labbra. Il ragazzo appoggia la punta della lingua al centro della vagina, Nadia allunga la mano in avanti a cercare a tentoni l’altro membro, lo fa con naturalezza, probabilmente nel pensiero l’aveva già fatto , ma nella realtà è la prima volta con due uomini. Trova il pene, già duro, fa scorrere la mano abbassandone la pelle, ha voglia di assaggiarlo, è sempre stata brava con la bocca e lo vuole dimostrare anche ai nuovi amici, lo porta alla bocca e con la stessa naturalezza inizia succhiarlo avidamente. Il ragazzo che la stava leccando inserisce prima due poi tre dita nella sua figa bagnatissima, si alza, mette il profilattico e comincia a penetrarla, entra lentamente con movimenti prima leggeri poi sempre più forti, Nadia si sente scopata fino in fondo, incomincia a godere della situazione, ha gli occhi chiusi, la osservo attentamente per cogliere ogni minimo segnale del suo corpo, il suo respiro, diventato profondo, e ogni mugolio dalla sua bocca, nonostante la situazione, non provo gelosia, anzi desiderio, eccitazione, ammirazione per lei. I due ragazzi la colmano di "complimenti" e apprezzamenti, mai banali, mai ripetitivi a volte forse un pò volgari ma di circostanza, lei gradisce quelle attenzioni discrete e puntuali. Il ragazzo continua per un po’ poi si ferma e lo toglie, si spostano in camera da letto per stare più comodi, li seguo, uno si sdraia a pancia in su e Nadia si siede sopra, arriva a poggiare la vagina dilatata sul glande, ma prima avvicina il viso a quello di lui e cerca la sua bocca. Le labbra si uniscono in un lungo bacio, le lingue si incrociano e si scambiano i rispettivi sapori. Lei sa che mi da fastidio, considero il bacio una cosa molto intima, ma probabilmente lo ha fatto apposta, provo un certo fastidio, ma fa parte del gioco. Dopo qualche istante allontana il busto da lui e il sesso del ragazzo scivola dentro di lei sino a scomparire completamente nella sua vagina, si pone eretta ed inizia a salire e scendere con le natiche tese nello sforzo, quando il membro esce è lucido di umori tanto è bagnata dentro, non so spiegare le mie emozioni ma vedere entrare e uscire dalla sua vulva quel membro, vederla piena di lui, mi piace da morire. Desidero che non si fermi, voglio vederla godere, finalmente dopo tanto tempo mi sta mostrando quanto sa essere femmina e quanto il suo intero essere è votato al sesso, è magnifica... è magnifica quando scopa, anche se lo fa con altri, posso vedere come è realmente senza che i miei sensi siano obnubilati dal piacere che sa donarmi il suo corpo. Quello che mi stupisce e che non è per nulla imbarazzata, anzi è eccitata, forse troppo eccitata a giudicare da quanti umori lascia sull'asta di carne che scorre dentro di lei. Mentre il suo corpo violato è languidamente adagiato sul cazzo di un altro ragazzo, succhia e stimola senza pietà il glande dell'altro. Il suo respiro è pesante è vicino all'orgasmo, si muove più veloce e decisa, dopo un lungo ma soffocato gemito, quasi provi vergogna, scende per prenderlo completamente dentro e si ferma limitandosi a contrarre ritmicamente il bacino, ansima, sta godendo, il suo corpo vibra, trema per le emozioni intense provate, si rilassa per qualche istante. Ricomincia a muoversi per cercare il piacere del ragazzo che la sta penetrando si muove velocemente offrengogli il suo corpo accogliente e stupendamente eccitante, sa che il ragazzo non può resistere a lungo, come se percepisse il suo stato, dopo un affondo deciso, lui viene rumorosamente, lei si blocca per farlo godere mentre è ancora nel profondo del suo ventre. Qualche secondo di pausa e si sposta per far uscire il ragazzo con il profilatto pieno del suo piacere, lui lo toglie e Nadia lo prende in bocca e lo ripulisce. I due ragazzi sembrano un team affiatato, i giochi sono ricominciati, si alternano per darle il massimo piacere, per farla godere di nuovo, stimolano insieme i luoghi più segreti del suo corpo, cambiano posizione più volte si alternandosi tra la sua bocca e la sua vagina, le combinazioni possibili sono moltissime e tutte producono in me brividi inaspettati. Uno dei ragazzi le viene in bocca, lei ingoia tutto avidamente, mi piace da morire vederla assaporare lo sperma. Tutto in lei risponde alla passione dei due, ogni minimo timore è svanito, ha una naturale e totale disponibilità, mentre il compare la penetra davanti, l'altro cerca di insinuarsi dietro, ma riceve il suo rifiuto, lei stessa propone di metterne due davanti. Sono estasiato dalla sua affermazione!! il ragazzo non se lo fa ripetere, sente la pressione del secondo cazzo aprirla, respira affannosamente e cerca con delle piccole spinte di favorirne la penetrazione, e talmente bagnata e dilatata che lentamente ma senza difficoltà si insinua assieme al primo nella sua figa, Nadia si lascia sfuggire un gemito, difficile dire se di piacere, dolore o piuttosto di sorpresa, iniziano a scoparla in due con movimenti lenti e brevi. La penetrazione dei due cazzi non è facile, escono e rientrano un paio di volte, suscitando un pò di ilarità generale, vedere quei due cazzi uniti che si contendono la figa di mia moglie è uno spettacolo che non mi perderei per nulla al mondo, trovano la giusta posizione e iniziano a muoversi in modo più coordinato ritmico, il suo corpo risponde, più che un godimento fisico penso sia soprattutto mentale più forte e profondo del solito, proveniente dal cuore più che dal clitoride, il fatto di prendere due cazzi in figa è una cosa molto trasgressiva, si sente troia e vuole esserlo, per me, per lei, per godere ancora… E' completamente andata al piacere, la bocca leggermente aperta e con una smorfia molto particolare, incrocio il suo sguardo, mi lancia un sorrisetto, come per incitarmi a guradarla, per cercare la mia approvazione, come per dirmi mi volevi troia, va bene così, è soddisfatta, orgogliosa di se, della sua femminilità del suo essere donna. Vedere due cazzi che penetrano la figa della propia donna non è cosa da poco ho il cuore che batte a mille si così è veramente la porca che desidero. Uniti nel piacere, le parole di apprezzamento piuttosto pesanti dei due ragazzi si confondono ai suoi gemiti, che spettacolo!!! Mi unisco a loro giochiamo con lei in tre, mi alterno a uno dei due cazzi, è molto bello ed eccitante per tutti. Sento di amarla più di prima, sono estasiato felice per l'enorme quantità di emozioni che avevo potuto vivere guardandola. Spero presto mi chieda di ripetere l'esperienza magari aumentando il numero dei singoli. Racconto vero scritto da ALEX mio marito
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14 years ago
admin, 75
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Vabbuo'
AMO'AMO'AMO...JA CI DOBBIAMO VEDERE...dico vabbuo'nn ti preoccupare ci vediamo domani io e cazzo e ti azzeppo i miei genitali nella tua farfalla..NO NO,NN FA'U'SCEM...VOJO SCOPARE..oggi vabbuo'il tempo che mi libero e ci vediamo al Maximall a Pontecagnano..Dice vabbuo' vabbuo e rispondo vabbuo'vabbuo'..Arrivo al Centro commerciale e vedo che stamm'io mammeta e tu e penso buono,ka'c'facimm nu'burdello...Arriva enza e dico we enza ma stai arrapata?no nn me ne parla'm'hanno licenziato sto'col cazzo in mano..dico vabbuo'cazzo pe'cazzo,pijati il mio...ci mettiamo in macchina mia,un freddo bestiale le dico che la scopata era questione di vita o di morte(stavano 2 gradi afacc'ru'cazz...)e enza mi sbottona u'jeans e slinguazza negli angoli del prepuzio..mamma mia...amooo'vai piano...che qua m'sta'venendo un coccolone..la lingua mi gusta l'uccello,manco fosse il calippo..e piano piano la ragazza sorniona mi bacia i super santos..dico senti,ma nel centro c'e'poca gente,a'vulimm fa'na'bella purcata?lei ride e dice,si ma dobbiamo andare nei bagni femminili..dico,vabbuo' vabbuo'..lei risponde vabbuo' vabbuo'..mi rimetto il tizio nelle mutande e corriamo nei cessi e taaaaacc..vedo una mamma intenta a portare la sua stronzissima bambina nei bagni al che dico..senti amma'fa proprio sporca...e entriamo nei bagni per disabili...belli perche'puliti,tra le altre cose...chiudiamo a chiave ,lei dice vabbuo'..io dico si vabbuo'..la spoglio e mi assetto sul gabinetto..lei mi toglie il jeans..si prende il cazzo con la mano e se lo mette dentro;io e enza ci conosciamo da un casino pero'..e'semp bona..e'bruna,terza e patata curata ma pelosa..neo sulla tetta destra e occhioni neri..per la verita'anche capelli insevati..kmq si mette sopra e me lo fa venire di pietra..ci baciamo,le stringo le chiappe e ci sbattiamo un casino..vi giuro era bellissimo la sentivo tutta bagnata,poi l'odore di figa e'eccezionale quando si crea la situazione lei si muove sopra le mie cosce,mi prende a morsi mi graffia le spalle si alza e si abbassa,si butta il cazzo dentro,urla poi a tratti piange si aggrappa elle spalle,mi sfiora le palle,poi me le stringe con forza..io la assencondo a tratti la reggo,poi il ritmo cambia,sposta la testa all'indietro e va avanti e indietro..mi domina,si ferma quasi..poi ricomincia e mi fa male perche'si sbatte sopra con tutta la forza(e'kmq uno e settanta a'wajona..)mi sussurra..sono una troia sono una troia..io le metto la mano in bocca...dico si ke sei una troia dai muoviti..si muove velocissima e se lo prende tutto dentro..e'caldissima,sembra sugo fresco..bagnata e dal profumo inenarrabile...sapeva di femmina...prima la bacio,poi le assaporo la lingua lei se la tiene e ci attorciniamo...come pazzi,perche'desideriamo sentirci la carne...odore,sapore piacere..era tutto li'dentro enza...poi sento di colpo del calore come piscio dico ma ke e'...lei dice cazzooo,io dico si lo tieni dentro..no nn hai capito..mi stringe il pisello e esce fuori un casino.. taaaaaac..le vengono le mestruazioni..ma dico io no,enza ma mu'buo'ric..tiro fuori l'uccello che sembrava uscito da un provino di Dario Argento pieno zeppo di sangue e lei mi sporca tutto..mutande e per terra un casino(pareva csi..) rosso a pezzettoni ovunque su di me e odore di marcio ovunque..mamma che disastro..sta'scema che conosco da anni s'attacca a ridere e poi si scusa e invece di lavarmi..mi dice vabbuo'..nn ti preoccupare e mi spompina..guardate e'stato bellissimo ma schifoso al tempo stesso..su e giu la lingua si succhiava tutto..nel frattempo un tipo pipponico a mio avviso con un tutore(kissa'come se l'era rotto il braccio...a pipponee) doveva pisciare...un colossal di sfiga...kmq su e giu su e su e giu con la bocca carnosa e mi pulisce tutto..la sensazione e'fortissima perche'l'odore e'forte..molto femminile..poi,quando capisco di nn farcela piu'mi fa venire in bocca..un fiume..onestamente nn so come abbia fatto a ingoiarsi le sue mestruazioni e lo sperma..mio..so solo che quel bagno lo avevamo trasformato in un vero cesso...A finale..bussano alla porta e noi ci rivestiamo...io faccio lo zoppo e enza inizia a parla'in rumeno(da ex centralinista..)..per cercare di nn far capire che avevamo scopato,anche se..a terra c'erano tracce..rosse..pesanti ..we il culo vuole che quello fuori era dell'est..e mi fa'tratblenka usskunoviza?dico...vabbuo'a nonno pippaaaa ma bbattene a fanculo...si se semo scopati...e allora?e corriamo fuori..ci salutiamo..entriamo in macchina,lei si mette il tampone dentro(un disastro mamma mia..)appiccio la radio e chi acchiappo?tiziano ferro con..il tuo'e'un rosso relativo..e concludo vabbuo'...nn era jurnata enzaaaaaaa,questa e'la profezia della scopata imperfetta..kmq cu tutta sta disoccupazione ca c'sta'enza,quando perdi il prossimo lavoro..famm'sape'..
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14 years ago
admin, 75
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Click...
Click… click… gli occhi bendati amplificano ogni singolo rumore, che il cervello cerca di spiegare, contestualizzare… fossero solo rumori… la pelle, la pelle nuda reagisce anche al minimo sbalzo di temperatura… ad ogni minimo spostamento d’aria… mentre tutto intorno c’è solo il buio… un buio volontario… artificiale… richiesto.. non da lei… da qualche cosa dentro di lei, di profondo, di ancestrale… quasi primitivo… suggeritole dall’esterno e subito recepito e fatto suo… Click… di nuovo… quel rumore… da destra… forse… suono inusuale, insolito eppure così eccitante… Click… la curiosità la attanaglia, vuole vedere… spiare… come sa di essere spiata, osservata… in questo momento… ma nulla filtra dalla nera seta che le benda gli occhi… una delle poche parti del suo corpo coperta… non per pudore… non per renderla irriconoscibile… ma solo perché lei, proprio lei ha voluto così… ricorda ancora, quando, alcuni giorni prima le era stato proposto… ricorda il calore intenso tra le gambe al pensiero di essere bendata… di non poter vedere… ed essere al centro di attenzioni… attenzioni da percepire con tutti i sensi… tutti tranne la vista… ed ora… sta vivendo questa fantasia… completamente… Poche decine di minuti prima, quando aveva varcato la soglia, già vestita come sentiva appropriato; le sue decolté nere, la mini nera che sente come seconda pelle, un mini top sempre dello stesso colore ed una collana di perle a contrastare… il tutto celato da una lunga giacca, aveva temuto di esplodere in un orgasmo mentre la benda calava sul suo sguardo… ma era riuscita a resistere ed a farsi togliere la giacca… che sensazione appagante percepire il respiro eccitato di apprezzamento per il suo look… ma poi… quelle mani calde, all’improvviso, da dietro, le avevano stretto i fianchi… ecco, proprio quella prima, esplosiva, sensazione registrata dal suo cervello e non annunciata dallo sguardo, l’aveva fatta esplodere con un brivido… lasciandola bagnata, ma invece che appagata, terribilmente vogliosa di altro, più intenso, estremo…. Click… di nuovo quel suono, a sinistra, la riporta alla realtà, realtà… non è poi così sicura che lo sia… ci sono voluti alcuni minuti quando è stata bendata perché si abituasse a quella sensazione… perché il corpo cominciasse ad essere sensibile alle sollecitazioni esterne… ai comandi impartiti dalle mani… dai respiri… talvolta distanti, talvolta terribilmente vicini… quasi da poter percepire il calore delle labbra… ora è pronta… seduta su quella poltrona… la sensazione della pelle sul cuoio…. Le gambe leggermente divaricate… le mani sopra la testa… attende, protesa e disponibile, quelle attenzioni che la fanno sentire, donna, femmina… Click… ancora, da davanti a lei… ormai il cervello associa a questo suono un brivido.. intenso… uno spostamento d’aria… vicino… i capezzoli sembra vogliano bucare il top… questo dannato top… che sente decisamente di troppo… vorrebbe urlarlo… ma sa che non può, non è permesso ed in questo momento lei deve, vuole ubbidire… all’improvviso una mano su di lei… calda, decisa… una mano… proprio tra le gambe, a cercare il suo sesso, ormai bagnato da interminabili minuti… non si aspettava un gesto così diretto, così deciso, la sensazione la scuote, tutto il corpo reagisce all’improvvisa sensazione… si morde le labbra, stringe le gambe, non per proteggersi, ma per non far scivolare via la mano e come un fulmine a ciel sereno, gode… gode contro quelle dita che premono sul suo pube, sulla sua fica, si in questo momento è la fica, non riesce a pensare ad altro termine.. non vuole pensare ad altro termine… perché questo nuovo orgasmo le ha messo una voglia… intensa… la voglia di maschio.. di essere scopata, fottuta… ecco… lei, sempre così posata e controllata con le parole ed i gesti è riuscita a dirlo o almeno a pensarlo, ad urlarlo nella sua testa… ora si sente libera… di essere. Le è bastato un Click.
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14 years ago
admin, 75
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Io e te
Entriamo in casa.... ci accomodiamo sul divano... parliamo del più e del meno.... ti lasci ammirare...ti muovi in maniera sinuosa passi spesso la mano tra i capelli e li adagi composti sul tuo seno... non ti resisto... le tue labbra sono magnetiche...mi provo ad avvicinare a te...ma... te ti alzi...prendi le corde che ho lasciato pronte sul tavolo... ti avvicini e mi dici:-giochiamo... io non capisco cosa vuoi fare.... ma te mi fai girare e mi leghi i polsi dietro la schiena... provo a liberarmi...ma non ci riesco...la corda fa male.... te ridi...apri la scatola dei giocattoli...e li porti tutti sul divano vicino a te.... ti siedi....e li inizi a guardare.... prendi il fallo più grande mi dici di leccarlo....e bagnato della mia saliva lo passi su i tuoi capezzoli... ti sbottoni i pantaloni...mi fai mettere in ginocchio davanti a te....ti inizi a toccare....non mi ti fai avvicinare...ho un brivido sulla schiena...l'eccitazione dirompente. ...poi di colpo mi butti a terra e mi vieni con la tua fica in faccia....e inizi ad insultarmi...me la schiacci sulla faccia quasi da non farmi respirare....io con le mani legate dietro non riesco a muovermi.....me la metti in bocca e mi dici di succhiare....è bagnatissima ha un buon sapore....la prendo tutta in bocca e con la lingua provo a scoparti....spingi la tua fica sempre più forte ....con una mano tieni la mia testa con l'altra mi apri i pantaloni e mi tiri fuori il cazzo è bagnato con la cappella rossa gonfia e lucida....lo stringi forte quasi da farmi male.....mi massaggi i testicoli.....fai colare un po di saliva sulla mano....e cominci a farmi una sega....mentre la mia faccia è ormai piena dei tuoi umori....ho la tua fica completamente in bocca ....muovo la lingua sempre più velocemente ..e in profondità...riesco a prendere il tuo clitoride tra le labbra....lo inizio a mordere...a succhiare...quasi lo voglio staccare....a te un po piace....ma poi quando stringo un po più forte...ti butti a peso morto su di me...e mi dici...:-ora basta....devi occuparti del resto del mio corpo.... io:-porca miseria ...almeno prendimi in bocca il cazzo fammi venire...o esplodo.... ma tu niente...ti accomodi sul divano....dalle tue cosce cola tutto il tuo piacere...ti massaggi un po tra le gambe raccogli il tuo godimento.....mi fai alzare...e inizi a massaggiarmi i testicoli...e il cazzo con le mani bagnate di te....mi sussurri...:-accontentati...per ora ti devi accontentare.... ora sono in ginocchio davanti a te...sempre con le mani legate dietro....ho ripreso fiato....ma la voglia di inumidire il tuo culo e infilartici dentro il cazzo aumenta ogni secondo di più.... ti alzi....vai verso il tavolo....e prendi tutti i giocattoli....torni a sederti con tutti i toys intorno....li inizi a guardare e toccare....ne prendi uno di gomma....hai lo sguardo compiaciuto gran maiala...di quelle che la sanno lunga....mi fai avvicinare a te....mi fai aprire la bocca e me lo poggi tra i denti.... mi prendi con forza per la testa e mi spingi contro la tua fica....il dildo entra dentro....te inarchi la schiena per farlo entrare tutto....tiri sempre più forte la mia testa contro di te....oh....ora è tutto dentro il mio naso tocca il tuo clitoride le mie labbra sfiorano le labbra della tua fica.... la cosa ti piace....e piace anche a me.....sento il tuo corpo sempre più ansimante....le tue gambe si stringono dietro la mia schiena....mi hai fatto tuo...non posso sfuggire....ora con una mano spingi la mia testa verso di te....con l'altra hai afferrato un vibro...e giochi con il tuo clitoride.... sto per esplodere...ho la cappella rossa lucida e tirata....vorrei fermarmi...e riprendere fiato....ma tu no...acceleri improvvisamente....non capisco più niente...vai sempre più veloce e spingi sempre più a fondo....non riesco più a tenerlo con i denti...inizia a far male....alzo un attimo gli occhi vedo il tuo sguardo da troia ...e in un attimo mi allontani da te...hai due forti contrazioni afferri con forza le tue tette e uno schizzo potente esce dalla tua fica e mi colpisce in pieno in faccia.... rimango fermo impietrito....hai goduto usando la mia testa.....te la faro pagare!!!! ti appoggi stremata al divano...... io nel frattempo lascio cadere a terra il cazzo che avevo in bocca.... sento colare il tuo piacere sui miei occhi sul mio petto.... dopo un po...te....:-prendimi qualcosa da bere.... io:-ho le mani legate...come faccio....? allora mi sleghi....mi guardo i polsi...ormai segnati dalla corda...vado in cucina e torno con un bicchiere ti tè.... tu ti siedi in posizione "normale sul divano..."lo sorseggi... io mi accendo la sigaretta... sento ancora il tuo piacere che mi cola dal viso.... te sorridi... finita la sigaretta..i miei occhi iniziano a guardare intorno.....incrociano prima la corda ...che bloccava i miei polsi....poi il tavolo dove erano poggiati i giocattoli....poi te....che hai appena finito di bere e inizii a sistemarti.... dove pensi di andare ora....? ti chiedo... mi rivesto...tra un po me ne vado..... col cavolo....dico io.... salgo impiedi sul divano....blocco con le mie mani le tue...e ti infilo il cazzo in bocca....te non fai resistenza...te lo lascio un po tutto infilato dentro quasi a volerti soffocare....poi inizio a scoparti la bocca...la tua lingua e divina.....ti libero le mani metto le mie tra i tuoi capelli....e inizio a spingerti la bocca sempre più verso il mio cazzo....ma non serve, sei tu che afferrato il mio sedere con le unghie fai in modo che non mi possa staccare...sento la tua lingua che ruota intorno alla mia cappella la sento che da dei colpetti la sento e mi fa impazzire....ora una tua mano mi accarezza i testicoli....lo fai uscire un po dalla bocca e inizi a farmi una sega....mi tremano le gambe....te ne accorgi...e te lo rinfili tutto in bocca....non resisto più....vengo.... vengo...vengo.... non riesci a ingoiarlo tutto...e da grande puttana....inizii a giocherellare col mio sperma....lo fai prima colare un po sulle tue dita....poi lo rilecchi....poi di nuovo sul mio cazzo....poi ancora in bocca....un po sul tuo seno....appena soddisfatta....glub...tutto giu.... ho sempre il cazzo duro....la cappella meno gonfia....un po stanco....ma quello che ti ho visto fare...... scendo dal divano....ti faccio alzare.... ti metto una mano sul culo....e inizio a schiaffeggiarlo....fa un bel rumore.... te:-ma sei matto....mi fai male..... io:-non ti preoccupare poi ti metto la cremina.... ti faccio avvicinare al tavolo....mi metto dietro di te....appoggio il mio cazzo sul tuo culo... tu:-che hai intenzione di fare? io:-niente di che...abbracciarti.... con le mani inizio ad accarezzare il tuo corpo....prima il collo...poi la schiena....con una mano stringo il tuo seno....e con l'altra ti massaggio la fica.......il tuo capezzolo diventa subito duro.... inizio a giocare con la mia lingua....intorno al tuo collo....qualche bacio...qualche morso...sento che ti piace.....ti stai bagnando di nuovo....afferro tutti e due i tuoi seni....li stringo...faccio capitare i tuoi capezzoli tra l'anulare e il medio....li afferro....e inizio a roteare le mani....sento che inizi a spingere in tuo sedere contro il mio cazzo....ti strusci proprio come una zoccola....ti faccio abbassare e appoggiare sul piano del tavolo.... ....mi abbasso anche io....allargo il tuo culo e faccio colare la saliva sul tuo buchetto.... con l'indice della mano destra inizio a massaggiarlo....continuo a far colare la saliva.....piano piano lo infilo la cosa ti piace.... con l'altra mano raccolgo la corda....ti do qualche “frustata”.....ma te ora non ti lamenti più....tolgo il dito mi abbasso....e lego le tue caviglie ai piedi del tavolo.... il panorama e stupendo te bloccata a gambe larghe a mia disposizione.... vedo le grandi labbra della tua fica....vedo il ciuffetto di peli.....vedo la mia saliva che cola dal buco del tuo culo.... io:-ora tocca a me.....
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14 years ago
fistsex, 31
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Una
La strada che devo fare non è ne lunga a non finire mai e ne corta. Passata da li tante volte, magari non proprio da li per via delle strane leggi della fisica, ma da quelle parti sempre. Che poi nemmeno la luce è mai stata uguale perché anche i momenti non erano uguali. Certi accecanti come il sole dopo il buio. Certi bui come il sole nascosto. Come le persone. Dio che peso carogna da portare giù certe volte! Un misto di metafisico e divino senza remore alcuna. Come il pensiero che varca una soglia prima timidamente, poi ci rimane li e fa casa. Ma oltre il peso a volte è il bruciore quello che fa più male. L'acido farebbe meno male forse. A dirla tutta non è sempre cosi male perché da queste parti mi sono anche trovata senza saperlo per poi schizzare giù urlando di gioia contagiosa. Mani che toccano certi bottoni o parole che spianano montagne ma poi ci si vede giù con gioia. Certe voci mi hanno fatto tremare dal piacere che mi accompagnava fino a sembrare in cielo con un dito. Mi ricordo che era luglio. Il sesso che ci ha fatto provare la strana combinazione di quello che si può fare vivendo in pieno.Pur' essendo modesta. In fondo sono solo una lacrima fatta di chimica e fisica. Vengo in silenzio per darti pace o gioia. Sono divisa fra mille pezzi piccoli sparsi qua e la che fanno male ma... Sono una sua lacrima per te.
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14 years ago
admin, 75
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Mio cugino b
ciao sono marco singolo etero con tendenze bsex dovute ad esperienze fatte in adolescenza. Infatti capitava che io ed un gruppo di amici sfogliassimo giornali porno, il tutto finiva con una masturbazione di gruppo, a cui alcune volte partecipava un cugino più grande con cui andavo molto d'accordo e che ospitavamo nella casa di campagna. era più grande ed aveva già un gran bel manganello ;) io venivo eccitato dalla sua visione e non riuscivo a spostare lo sguardo per di più faceva certe sborrate impressionanti...................credo che si accorse della mia "passione", così da soli cominciò a manifestare le sue tendenze attive, mi raccontava di non disdegnare incontri bsex con un suo compagno che era bravo a far pompe e che aveva un bel culo a papera........io rimanevo basito ma la cosa mi attraeva e facevo domande, poi saliti in motorino mi faceva guidare per poggiarmelo in culo...........la cosa cominciava a gustarmi............ un bellissimo giorno i nostri erano intenti a giocare a carte e ci mandarono a prendere della roba in una casa fuori mano, durante il cammino il discorso andò li spingendosi oltre perchè mi chiese se fossi disposto a fare seghe, io risposi forse non saprei ma in fondo ero bagnato............................. arrivati in casa in salone si tolse la tolse fuori e disse: grande vero mentre la maneggiava si avvicinò e disse: perchè non mi fai una sega....... le mie mani andarono sul suo grosso pene cominciai a scappucciarlo quasi non riuscivo a stringerlo tutto era più enorme visto da così vicino.............. gli feci un segone sino a farlo schizzare nel caminetto..............quanto era stato bello...........sulla strada del ritorno mi chiese: ma l'avresti anche succhiate........io stetti sul forse ma dissi che non avevo mai fatto pompini...... la mattina dopo passo a prendermi con la scusa di una passeggiata in montagna sulla strada ero eccitato perchè già sapevo cosa mi aspettava, e pure lui perchè lo tolse fuori per far pipì e lo aveva duro..........io lo guardai con l'acquolina in bocca, lui mi disse: e ti piace vero? commincio a smanettarselo poi mi disse perchè non mi aiuti, mi avvicinai e gli accarezzai il membrone, poi mi disse: vuoi provare a fare un pompino? io risposi che ci potevano vedere quindi lo invitai a seguirmi in un cespuglione appartato... Qui si sdraiò io mi sedetti accanto e cominciai a smanettargli il cazzo era fantastico scapuciarlo lentamente, poi la mia testa quasi posseduto ando sul suo cazzo e comminciai a mangiarglielo avidamente, andavo giù sino ai coglioni, poi nuovamente su a leccare la capella era lungo e grosso in bocca non mi ci stava tutto ma andavo su e giù emettendo rumori di bocca, lo spompinai avidamente sino a farlo schizzare smanettandolo................ lui si mise a ridere e disse cavoli meno male che eri indeciso, ci sei portato! per un anno ogni volta che potevo andavo a succhiargli il cazzo, poi nulla più e mi son consolato con grosse zucchine che spesso mi finiscono nel culo...........
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14 years ago
admin, 75
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Il suo orgasmo su di me!
Tutto iniziava quando lei entrava nella mia cameretta! Appena entrata chiudevo la porta a chiave, e con quel gesto chiudevo il mondo che c'era fuori ed aprivo il nostro! Lei come entrava si sdraiava immediatamente sul mio letto fino a quel momento vuoto e freddo! Indossava quasi sempre i jeans si colore blue! come si sdraiava gli salivo addosso ed iniziavo a baciarla, il nostro mondo iniziava a girare nel senso della passione e dell'amore! Mentre la baciavo la toccavo! Il suo seno, i suoi capelli neri, il suo corpo stupendo! era un sogno! La mia mano scendeva nel bottone dei jeans e subito dopo la lampo veniva abbassata dalla mia voglia e passione! Appena che le toglievo i pantaloni iniziavo a baciargli la vagina, lo amava da morire, e lo facevo ogni volta con cose diverse in bocca: carammelle alla menta, carammelle frizzanti, nutella, carammelle alla liquirizia, carammelle balsamiche! Mentre gli baciavo la vagina gli slacciavo il reggiseno con la mia mano dx (essendo destro) e per la pratica acquisita lo facevo con un tocco solo! Il suo seno si spogliava dalla continenza e si apriva alla voglia di fare l'amore! I suoi capezzoli si indurivano e il seno era più sodo! Iniziando a fare l'amore lei mi faceva sdraiare su di lei, gli piaceva il calore del mio corpo, e la penetravo con tutto me stesso! Il mio pene lo sentivo arrivare fin sopra il suo ombellico, lì tastando si sentiva la mia punta! Gli piaceva da matti! Poi la facevo sdraiare su di me e le lasciavo sempre fare tutto quello che voleva! La assecondavo in ogni sua voglia e desiderio! Così lei levava ogni freno alla sua inibizione e dignità e si sfogava come voleva! Era fantastica! Sentivo il suo addome ed il suo petto che strusciavano su di me! Aveva gli occhi chiusi e strillava di piacere! Quando rallentava e si calmava era al limite! Lo avevo imparato perchè ogni volta che faceva l'amore aveva l'orgasmo e prima di godere su di me si fermava per ritardarlo e continuare a cavalcarmi! Ma io, dopo aver imparato questo, mi bastava indurire il mio pene contraendo i muscoli pelvici in modo che il mio pene già grande e duro, diventasse un bastone! Appena facevo ciò lei si muoveva come una puledra impazzita e mi immobilizzava con tutto il suo orgasmo! I suoi miscoli si contraevano, in mezzo alle sue gambe era un lago di piacere ed il respiro e il battito cardiaco si facevano molto più frequenti! Dopo tutto la abbracciavo tra le mie braccia e le baciavo il collo! Fantastico
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14 years ago
admin, 75
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Tradimento, sesso e amore in chat
- Ciao amore… Fausto ci sei,come stai oggi, stai seduto, ci riesci? - Si, si ci riesco…..e riesco a fare anche di meglio….. - Ahahaha ..provochi e????.....mmmmmm…..pensa piuttosto a guarire ….e poi se continui a visitare Barcellona……chi sa……beh anche se siccome non puoi usare molto il bacino.........ti devi accontentare ahahahahaha - Stronza….prima o poi te la faccio pagare - ….io ci sto…e ti diro di più,non so dalle vostre parti,ma qui al sud fanno tutto le donne……..si dice e….. - aahahahah mi sa che mi devo trasferire….al sud anche perché da voi fa anche un bel calduccio - no…ma che ……………cazzo, guarda, di qui c’è un freddo della madonna anzi forse li in Umbria fa meno freddo. Ieri notte poi Beppe mi ha scoperta mille volte ,brrrrrrrrrr - ..hai fatto colazione mio bel uomo? - si con latte, cereali e caffè - ahahahah… - perché ridi Angela? - rido perché bevi il latte…ahahahaha e che, ma a 50 anni suonati vuoi crescere ancora ?– la sua voce che avrebbe fatto tremare di curiosità anche le pietre ride - ok scusami per la risata…e che io niente latte,sono intollerante,solo caffè nero e bollente e due biscotti, poi dopo mi mangio la frutta e ci fumo la prima sigaretta pure. - ma smettila con queste sigarette che ti fanno male…… - perché dovrei? hai visto che succede a chi ne fuma e ne beve?si fa l’intervento……ahahahah - il mio d’intervento non dipendeva dal fumo invece un tumore può dipendere, non essere superficiale. - ..si ma se il tumore ti incontra una volta sola nella vita e dopo non ha più interesse di te……..,vuole sangue nuovo...anche il tumore…ahahahahahah……..smack - se volevi ci sei riuscita perché sono offeso ed incazzato… - no che non sei incazzato…..sei divertito - …………. - daiiiiiiiiii Fausto mio fammi un sorriso……ho imparato dal migliore….. - ah.andiamo meglio......sicuramente sono anche uno stronzo allora…..ma va fan’ culo… - scusami, scusami, scusami, scusami, scusami, scusami….amore non ci siamo capiti,ti giuro…… amore, ci sei? - si si ci sono ….. dimmi un po’ perché continui a tenere corrispondenza con questi uomini al sito? - ahahahah che fai il geloso adesso? Piuttosto pensa a me …che poi non mi dispiace sai che mi scrivano - ah bene allora….mi spieghi un po’ il perché’ - ma perché vogliono scopare,che male c’è, anch'io……..ahahahahha - anche io sono un uomo di questo sito……. con me sarebbe la stessa cosa allora? - si…… anche….. - e con tuo marito come la mettiamo……??? - infatti…………allora penserò solo al lavoro, solo alla vendita e niente più maschi,basta che vendo,non importa quello che vendo - quando parliamo di tuo marito diventa sempre un problema?? - che c’entra mio marito.. - fai cosi perché sta li intorno adesso? - no, per il momento sta fuori Lecce per lavoro.E te non hai fatta la domanda giusta…..sai te…..se ti frega lo fai, se non ti frega non lo fai, e te non mi chiedi mai nulla senza un perché…. - hai capito male tu adesso……io non volevo invadere vedi che hai capito male adesso? - vedo vedo……mo ti ci mando a fan’ culo...........anche perché sono un po’ arrapata e non ragiono bene[ - ma dai…non mi sembri tanto arrapata oggi….. - si invece…….e ho voglia,tanta voglia di uomo…… - uhhhh e io ti scoperei subito alla grande adesso …. - mmmmmmmmmmm……vai, dimmi come…..perché ho voglia di te….di quel sesso lasciato a meta . Di godere e basta….di non pensare e arrabbiarmi e scoparti e arrabbiarmi ancora e devi stare zitto……ti strozzerei adesso………..mmmmmmmmmmm - amore mio….. - ma va fan’culo te e l’amore - ti amo e sei tutta mia - si ma mica solo per te va fan culo stronzo - vuoi solo sesso allora???? - si, quello voglio da te e basta…hai capito?....me lo voglio far’ bastare…..mmmmmmmm………si!!!!!!!!! - allora……. - zitto ….devi stare zitto ho detto……. Sono sopra di te. Prima ti farei un pompino e poi me lo metto dentro e faccio come voglio io….allora via la mano, faccio io con la lingua, prima bacio te e poi lecco il cazzo e poi tutto in boca…cazzo se ho voglia…. tremo cazo - mi stai facendo arrapare forte sai? - ok, fai pure……parla,e io ti lecco, piano magari parli con tua moglie, continua pure e io anche perché mi piace il sapore tuo siiiii e mi piace che ti sforzi a mettermi tutto in bocca mmmmmm. Chi sa che faccia hai adesso, ti spompino la cappella del cazzo e te che parli….quanto mi piace uuuuhhhhhh adesso mi tolgo tutto e ti salgo sopra e mi bagno la figa con le dita. Prima in bocca e poi in figa e poi ti lecco un ultima volta prima che mi scopi , prima che mi ci siedo sopra ……piaaaaaaanoooooo ….sssssssssssssh quello che voglio io per adesso e questo e perciò mi siedo piano fino in fondo. Mi vuoi alzare e muoverti ma io mi muovo solo con il bacino senza far’ uscire il cazzo, mi ruoto un po’ e ti bagno per bene e ti mordo stronzo dove voglio io e ti lecco le labbra e te le mordo poi mi alzo dal cazzo piano ……lo vedi il cazzo lucido? Guardalo dammi la lingua adesso alla mia e infilami pure il dito dentro la figa ……..cazzzzzzoooooooo come tremo, solo che vai piano non veloce a scoparmi,non ancora salgo e scendo piano fino a non posso daiiiiiii fammi del male adesso ho un maschio vero d avanti no non ho finito con il tuo cazzo e che mi piace adesso ci ballo sopra mmmmmm cazzo si sono bagnata e scivola tutto e ti faccio male al petto e mi scende tutto giù il cazzo ti strizzo i capezzoli e ti bacio con una lingua che va dove vuole adesso però mi devi fare il culo prima che vengo si mettimi il dito mmmmmmmmm vai mi piace un casino venire con il cazzo in culo mmmmmm eccomi sono girata sempre seduta sopra ma con la vista del culo per te e me lo bagno il buco per bene prendimi le chiappe aprile….. le cosce mie piegate a toccare le tue mmmmmmmmmmmmm già si che entra e fa male e piace che fa male uhmmmmmmmmmm adesso abbassami forte si come sai che mi piace farmi male siedimi sul cazzo tuo nel culo e dai il ritmo con le mani alle chiappe siiiiiii fai te come ti piace io godo cazzo se godo ahhhhhh cazzzzzzzooooooooooooooo si e mi devi allargare bene prima di venire dentro siiiiiiiiiiiiiiii cazzo si si si mi fai tremare e venire cazooooooo, non fermarti mmmmmmmm si si si mi metto a pecorina come vuoi si e adesso sborrami tutta . Mi strofino alle palle con il culo sfondato….. - non ho finito ancora a sbatterti stai lì porca… - entri ed esci e mi piace un sacco quando entri con forza e mi spingi e poi esci e lo guardi il buco del culo e ci strofini il cazzo siiiiiiiiii - adesso ti sculaccio fino a fartelo arrossare il culo…. - sculacciami forte siiii e infilami come e ogni volta che vuoi, sto lì per il tuo cazzo e scopami forte prima il culo poi la figa e di nuovo il culo cazzzzzzzzzoooooooooo con il culo che c’è l’ho rotto del tutto - adesso ti vengo dove voglio io stronza….ohhhh - siiiiiiiiiii vienimi dentro tutto,tutto,riempimi per favore si cazzoooo che godo godo da impazzire e tremo e godo e mi piace da morire - ti voglio venire in faccia adesso - si si fallo, in faccia sulle labbra sugli occhi si fammelo leccare, amore mmmmmmmmmmmmmmmmmm godo e dammi tutto e ti lecco fino in fondo - pulisci per bene il cazzo e succhialo. - si che ti pulisco tutto e ti lecco tutto e vienimi dove vuoi vienimi in bocca riempila allora fino al' ultima goccia dammi mmmmmmmmm spingi forte e riempimi la bocca che ti vorrei vedere mentre mi vieni dentro cazzo se voglio vederti e sentirti come ti piace Ti amo maledetto te e va fan culo stronzo e scopami che ho voglia solo di cazzo ho voglia, stronzo che mi dai in testa. Sei uno stronzo come tutti e ti voglio e ti odio, ti odio e non spendo più niente di mio con te se non la mia fica capito??!!! Perché io ti sbatto come ho voglia te e tutti i maschi che voglio e adesso vado a fumare va che è meglio non...............parlare che ti uccido. Va fan culo stronzo, va fan culo! Chiudo qui e allontano gli occhi dal mondo virtuale! Non so più che stato d'animo ho! Lei ha il cuore a pezzi ma comunque ama! Il mondo continua a ripetere in ritardo concetti eterni. Più siamo bastardi e più ci amano. Infilo le mani nel giubbino e mi alzo. Un po tardi per cambiare adesso.
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14 years ago
admin, 75
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Lo spettatore
Lo spettatore Serata strana al privè, poca gente atmosfera che ristagna, poco erotismo. Ci sono alcune coppie gia viste. C’è ne una nuova , devono essere qui per la prima volta, lui si guarda in giro indeciso, su che dovrà scopare la donna che ha con se, sicuramente deve essere la moglie, che si nasconde dietro lui, cerca di coprire le cosce splendide tirando giù la minigonna. Probabilmente è venuta tanto per far contento lui, ma non sembra molto decisa. Una bella donna, due singoli si sono avvicinati, ma non hanno avuto il giusto approccio, sono stati troppo bruschi e decisi, basterebbe un poco di dolcezza, alcune parole pacate non tese a mangiarla e lei si scioglierebbe, a quel punto si potrebbe scopare tantissimo, ma io non ne ho voglia questa sera, mi sento inquieto, vorrei una cosa diversa. Poi c’è un’altra coppia, lei una fica paurosa, che ho gia scopato due volte in altre sere, lui invece è un tipo che sta solo a farsi delle seghe in continuazione, ma questa sera lei ha occhi solo per una tipetta di un’altra coppia , si scambiano occhiate allusive e bacetti, probabilmente la serata finirà con le due donne abbracciate a leccarsi tranquillamente. Guardo l’orologio, è quasi mezzanotte, sto appoggiato al bancone del bar, quasi me ne vado, quando li vedo entrare, una coppia diversa. Lui alto, sulla sessantina, ben vestito, completo in doppio petto nero, capelli bianchi lunghi, occhiali neri, lei, più giovane, forse quaranta o giù di lì, una strafica paurosa, alta, capelli biondo platinati, bocca ampia, labbra carnose e ricoperte da un rossetto rosso fuoco, seno una probabile terza abbondante, cosce lunghe, sormontate da un culo a mandolino perfetto che si muove ogni volta che lei cammina su dei trampoli dal tacco proibitivo, indossa un tubino nero elasticizzato che praticamente non copre nulla. Lui cammina lentamente, la esibisce, la mostra con sapiente lentezza, come una modella a una sfilata, e ogni singolo che si avvicina lui chiede discretamente qualche cosa, per alcuni la risposta alla domanda è positiva, ma alla maggioranza è no. Fa il giro del salone, seguito alcune persone, poi si avvicina al bancone del bar, si appoggia fra me e lei, che si siede su di uno sgabello e fa salire ancora di più il vestito mettendo, se mai ce ne fosse bisogno in mostra una fica nuda, non avrebbe potuto essere diversamente. Lui ordina da bere, “ un whisky,” lei sembra distratta guarda le sue mani, con dita lunghe e le unghie laccate di rosso, molto belle. Beve il liquore tutto d’un fiato, “ un altro, doppio,” poi si gira verso di me, “ tu sei un super dotato?” mi chiede a brucia pelo, annuisco, “ che misure?” io lo guardo, “28x10 reali,” lui prende il bicchiere con il liquore in una mano, e con l’altra lei, “ seguimi.” Entriamo in una saletta privata, lui, lei , io e cinque maschi che a scelto prima, poi lui chiude la porta, tutti gli altri restano fuori, ma nella sala c’è uno specchio e le altre persone che vogliono guardare ci si metteranno dietro per vedere lo spettacolo. Lui si siede su di una poltroncina, noi ci spogliamo, non c’è tantissima luce, ma sufficiente per vedere tutto, e subito mi rendo conto che è lui a dirigere il gioco, ma è lei protagonista. Lui si porta il bicchiere con il whisky alle labbra, è un segnale, lei si spoglia in un colpo solo, noi le siamo subito tutti intorno, ma lei con un deciso movimento ci fa mettere divisi in due file, facendo in maniera che lui abbia sempre una visuale perfetta di quello che lei fa a noi. Ci posiziona in base alla dotazione, prima due che sembrano essere i meno forniti, poi altri due che sono ben messi, ed in fine io e un altro che ha il cazzo sicuramente più corto del mio, ma mi batte in circonferenza. Lui sorseggia di nuovo del bicchiere, lei si accovaccia davanti ai primi due, li succhia, le sega, con incredibile maestria, è esperta, lo si vede benissimo che sa quello che vuole, ma sempre in maniera che lui possa ben vedere quello che lei fa, e non lo perde nemmeno lei di vista. A d un cenno impercettibile di lui lei si distende sul letto, noi le siamo addosso, la tocchiamo, lecchiamo, eccitiamo tutta, ma sempre lasciando la visuale libera, lei nel frattempo continua a succhiare i primi due prescelti, e prende il preservativo che il tizio tiene in mano e lo apre, lo appoggia alla punta del cazzo e lo srotola con le sole labbra, un giochetto che ho visto fare a poche donne, perchè richiede una certa bravura. Ad un certo punto lui porta di nuovo il bicchiere alle labbra, ma quasi non beve, lei si muove subito, fa distendere il tipo e sale sopra, si impala direttamente sul cazzo teso mentre continua la preparazione del secondo con la stessa modalità. Lui la scopa con impeto, ma è lei che non emette un suono a dirigere la scopata, la vedo muoversi in un modo veloce, infilando ben dentro il cazzo, lo munge, il risultato è che lui sborra quasi subito. Lo fa uscire e il secondo prende rapidamente il suo posto dentro di lei. La osservo segandomi lentamente, mi gusto il gioco, mi domando quale sarà il mio ruolo, intanto che quello la scopa lei non perde tempo, sta gia preparando il numero tre, gli mette il preservativo allo stesso modo anche se con una piccola difficoltà dovuta alle dimensioni maggiori del membro, di seguito sborra velocemente anche l’altro. Lei si gira, lo spettatore si aggiusta gli occhiali neri, è incredibile come s’intendano a gesti, lei risponde a questo nuovo segnale , si distende con la testa quasi fuori dal letto, rivolta verso di lui, solleva le gambe, e il prescelto l’infila da davanti tutto dentro, lei incomincia a godere, ma in silenzio, solo il suo viso tradisce il piacere che sta provando, io mi rendo conto che dovrò dare il meglio di me se vorrò divertirmi con una femmina così. Il tizio la sbatte con forza, lei solleva le gambe le annoda dietro la sua schiena, questo gli permette di assecondare e imprimere il ritmo che lei vuole, ancore una volta e lei a dirigere la scopata, ma gode, lui le spinge con forza il cazzo dentro nel tentativo di farla urlare, ma lei chiude gli occhi nel momento in cui io mi rendo conto che sta godendo, è il solo memento in cui non si sono guardati. Lui la pompa ma a un certo punto lei asseconda i movimento di lui con una spinta in alto del bacino, col risultato che anche questo sborra, si sfila imprecando, strappa il profilattico e schizza sul suo ventre le ultime gocce, lei ignora il tutto, si posizione allo stesso modo e si prende dentro l’altro che nel frattempo a preparato. Il quarto resiste di più, la pompa cercando di spingere dentro il cazzo con meno impeto, con più calma, lei lo asseconda, guarda verso il suo uomo che ora ha accavallato le gambe, credevo fosse un nuovo segnale, ma forse mi sbaglio, invece lo è, me ne rendo conto quando lei lascia che l’altro la scopi lentamente, evidente era quello che lui voleva, sono affascinato da questa coppia. Lei si lascia scopare intensamente, continua a fissare il suo uomo che rimane impassibile, sembra che la cosa non lo tocchi minimamente, ma dentro di lei il piacere sta lentamente emergendo, il tizio se ne rende conto e commette a mio avviso l’errore di intensificare sia il ritmo che l’affondo, lei reagisce, lo asseconda, lo segue, lo pompa dal basso, con il risultato che lui viene. Sono sempre più affascinato, questa femmina sa il fatto suo. A questo punto restiamo fuori io e l’altro che abbiamo pazientemente atteso il nostro turno, a noi non ci ha degnato di molte attenzioni, lui porta il bicchiere alla bocca, beve una buona dose di liquore, lui lo fissa, io mi domando quale sia il significato di quel gesto, e lo scopro subito. Lei si distende verso l’altro, lo succhia, lo lecca, lo prepara a dovere, ma il giochino del preservativo srotolato con le labbra non gli riesce, e quando lui è ben in tiro si gira, si posizione quasi in ginocchio e se lo fa infilare da dietro. Lui l’afferra per i fianchi, la tiene stretta e ferma, appoggia la grossa cappella fra le labbra della sua gia aperta vulva, e con un solo affonda le entra dentro. La poderosa spinta la costringe a puntare le braccia al letto, è duro il colpo che riceve, e se pur mordendo le labbra è costretta ad emettere un grido, …… aaaahhhhiimuumu…. È il solo gemito che le esce dalle labbra, la cosa sempre destare l’interesse di lui che la osserva mentre il toro la sfonda con forza incredibile, le da dei colpi fortissimi nel vano tentativo di farla gridare di nuovo, ma lei gode, si gode il cazzo decisamente grosso che le sta slabbrando la fica, lui ne è consapevole, osserva la scena, poi porta di nuovo il bicchiere alle labbra, lei china il capo e immediatamente incomincia a ruotare i fianchi assecondando il movimento di lui che poco dopo schizza con un grido …. Siiii … sborroooo …. Spinge ancora una volta il cazzo dentro a lei poi ne esce con tutta la sborra contenuta nel preservativo. Lei rimane per un momento a capo chino, il respiro è un poco corto, lui l’ha scopata bene e a lungo, lei anche se non lo ha dato a vedere ha goduto molto, ora è il mio turno, lei si gira verso di lui, che porta il bicchiere alle labbra e in un sol fiato lo vuota. La sua reazione mi stupisce, la vedo quasi contrariata, sembra quasi che non voglia eseguire quello che io non ho capito lui gli abbia ordinato. Mi distendo davanti a lei, ora le sue labbra si prendono cura del mio cazzo, lo leccano, mi piace, è brava, lo succhia infilandone circa la metà dentro la bocca e mi stupisco che ci riesca dato che il mio cazzo a quelle sollecitazioni è diventato, decisamente grosso e lungo, poi prende un preservativo, lo srotola con le mani, si gira ancora una volta verso di lui che rimane impassibile, lei scuote il capo, in segno di diniego, ma lui resta immobile, allora si alza, si posiziona a terra con le gambe divaricate, le braccia appoggiate al letto, io mi posiziono dietro di lei, sto per infilare il cazzo nella fica, ma lei lo porta più in alto, è il culo che devo farle!!!, certo, nessuno l’ha presa lì. La prendo per i fianchi, guardo verso di lui, che non muove un muscolo, mi osserva, attento, io prendo un respiro e affondo con decisione il mio palo dentro di lei che s’irrigidisce e grida …. Aaaahhhhhhiiiiiiiii … pianoooo …. Io continua a guardare verso di lui, che ha un sorriso soddisfatto, dunque era questo che voleva , sentirla urlare, ebbene ora l’accontento io. Spingo con forza tutto dentro, fino a che sento le palle sbattere sulle sue chiappe, uno dei maschi presenti si avvicina, porta una mano sotto e cerca di toccarle il clito nel tentativo di farle provare piacere, ma lei lo allontana con un deciso gesto del braccio, io resto fermo per un momento per darle il tempo di abituarsi a me, è decisamente stretta, o forse io sono eccitato e grosso , in ogni caso incomincio a pomparla con forza, ad ogni affondo lei piega le ginocchia per reggere il colpo, le mani stringono a pugno con rabbia la coperta, lei grida …. Aahahhhhiiii nnnooo … siiiiiiii …. Noo..daiiii …. La sbatto, con un ritmo deciso ma non veloce, voglio godermi quella femmina, voglio riuscire a godere di quel culo stretto che stò profanando con estremo piacere. Lei dopo un momento di dolore incomincia a godere, asseconda i miei movimenti, la sento contrarre i muscoli anali, sta cercando di farmi sborrare permettere fina al supplizio,, ma io non i lascio fregare, per battere questa strategia aumento il ritmo delle pompate, devo essere più veloce delle sue contrazioni, lei capisce che non sono uno sprovveduto, si rilassa, allenta tutti i muscoli, incomincia con la mano destra a toccarsi, e finalmente gode, lo fa in silenzio, io me ne rendo conto e le do due pompate fortissime,… dai godiii … le ordino, lei si gira verso di lui che ha il viso raggiante, sorride, si rilassa poi ………….. siiiiiiiiiiiiiiiiiiii ……. Vengoooooo ….. godooooo …. Il suo grido mi prende alla sprovvista, mi eccita, e decido che le voglio cavare anche l’anima, la pompo, me la godo tantissimo, poi lei alla fine mi implora …. Diiiiii … sborra…. Daiiiii … ti pregooo .. non ne posso .. piùùùù ….. daiiiii .. io sono soddisfatto, guardo lui che sorridendo mi fa cenno di si con il capo, aumento il ritmo e sborro. Schizzo tutto dentro, e solo quando lo estraggo mi rendo conto che nell’impeto dell’introduzione il preservativo si è lacerato, lo estraggo dal culo spanato dal quale cola della sborra, ma lei non dice nulla. Ci rivestiamo tutti in silenzio, loro si abbracciano, lo spettacolo è finito, lei ha recitato la parte della diva, lui ne è compiaciuto, è stato il regista di questo gioco, noi le comparse, lui ha avuto quello che voleva da lei, lei ha recitato la parte che lui le ha ordinato, noi siamo state le comparse del loro divertimento, siamo dei cazzi che lei ha voluto per divertirsi, o recitare per lui, mentre per noi è stata quello che eravamo venuti cercare, un buco da riempire, da godere. Escono, non un gesto, poche parole. Me ne vado pure io, esco, sento uno strano amaro in bocca, l’aria fredda mi colpisce il viso come uno schiaffo, mentre attraverso il parcheggio una grossa auto mi passa accanto, dentro vedo una donna dai capelli neri, corti che tiene in mano una parrucca biondo platino, mi guarda, mi sorride e mi saluta con un cenno del capo, poi spariscono immersi nell’anonimato della notte.
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14 years ago
admin, 75
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Il gioco....
io, Sante ed Anna ci frequentavamo da tempo.... ogni tanto al sabato sera lo dedicavamo al sesso. Loro una coppia di una decina di anni più grandi, lei fisico minuto, due belle tettine ma, soprattutto, nonostante il visetto da brava mammina, un vulcano bollente a letto..... un sabato sera mentre cenavamo (prima dei nostri giochi...) esce il ricoldo di una frase di un vecchio film "Bertoldo Bertoldino e Cacasenno" dove il re, difronte a Bertoldo povero in canna, offre un pollo ripieno ammonendolo "tu mangia, ma ricorda che ciò che tu farai al pollo sarà poi fatto a te..." al che Bertoldo ci pensa, infila una mano nel culo del pollo, toglie il ripieno e se lo gusta, sfidando il re a fare la stessa osa con lui.... insomma, tra le risate Anna dice "stasera io sarò il vostro pollo ma attenzione, ciò che uno di voi farà a me, l'altro farà a lui!"..... Diavolo di una donna, evidentemente l'avevano programmato prima per vedere le mie capacità bisex fino allora limitate a tenere il cazzo dell'altro mentre lei si sedeva sopra.... finita la cena la spoglio e rimane nuda in piedi in mezzo alla stanza mentre le giro intorno e penso cosa fare.... se le tocco il culo la mano di Sante tocca il mio, e quando Sante si inginocchia a leccarle la figa il gioco prende il via... lui si rialza e ride diverto Anna mi sussurra in un orecchio "dai fammi vedere che sai fare che poi Sante non sa resistere al mio culo e me lo faccio mettere così poi...." in un attimo ero in ginocchio a prendere in bocca il cazzo barzotto di Sante che dopo qualche ciucciata era diventato di marmo..... "dai succhialo che poi me lo voglio prendere nel culo dice lei mettendosi a pecora e sculettando in calore...." aveva ragione, due minuti e il marito le ha sbattuto tutti e quindici i centimetri nell'intestino pompando di gran lena..... Due minuti e si toglie rivolgendosi al marito "adesso tocca a te sotto e non voglio sentire ragioni, il gioco è gioco...." Sante non era particolarmente d'accordo, non aveva mai preso un cazzo nel culo, le dita di lei, un dildo di medie dimensioni ma i miei 20 centimetri lo intimorivano... ha provato a sottrarsi ma ma voce dolce di Anna è diventata decisa e perentoria, era lei la dominante della coppia... Sante era a pecora sul divano, Anna le ha messo abbondante gel, gli allargava le chiappe e mi ha ordinato "mettiglielo nel culo come lui lo metteva a me, dentro fino ai coglioni!" visto il tono, e con grande piacere, ho obbedito infilando un po' alla volta ma fino in fondo il mio cazzo nel culo del marito.... sarà stato il culo stretto, lei che mi incitava ad aprirlo, insomma in due minuti ho estratto il cazzo dal buco e immediatamente Anna se lo è ingoiato per prendersi la sborrata...... ma lui aveva ancora i testicoli gonfi.... Anna si avvicina e mi dice "per questa volta scegli tu o ti metti a pecora o mi aiuti con la bocca..." è stato un magnifico pompino a due bocche.....
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14 years ago
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La cena con le amiche
L’idea di aver perso la scommessa gli bruciava ancora, per non parlare di quanto gli bruciasse la sconfitta della sua squadra, la Juve, nella partita sulla quale la scommessa era stata fatta. Pensava di averla ormai in tasca, sul 3 a 1 stava già fantasticando le peripezie sessuali che avrebbe imposto a Barbara, per riscattare il pattuito. “se vince il Milan per una serata a mia scelta fai tutto quello che ti dico io!” gli aveva detto, e lui per contro, con la massima sicurezza le aveva controbattuto: “ok! E viceversa ovviamente!” – “Ovviamente!”. E invece negli ultimi 10 minuti chi non doveva vincere aveva ribaltato il risultato in una partita che secondo il telecronista aveva qualcosa di storico! “Ma proprio questa partita doveva essere storica??” si stava chiedendo Marco mentre si avvicinava al portone di casa dopo l’ennesima lunga giornata di lavoro. -“Ben tornato tesoro!” un frettoloso ma come sempre, caldo bacio di bentornato da parte di Barbara lo aveva accolto all’uscio. -“Come mai sei di fretta?” le aveva chiesto lui distrattamente. -“Oggi ci sono le mie amiche a cena, ricordi?” -“Ah, me ne ero dimenticato”- rispose un po’ scocciato”- Ospitare le amiche di Barbara per cena voleva dire perdere possesso del divano e del telecomando quella sera, si sarebbe dovuto rifugiare in camera da letto per avere un po’ di privacy e tranquillità. -“E a proposito Marco, stasera sei mio! Farai tutto quello che ti dirò! Riscatto la scommessa! Quella te la ricordi??”- -“Come sarebbe a dire CAMERIERE?”- aveva chiesto Marco una volta ripresosi dalla sorpresa. -“Vuol dire che porterai i piatti in tavola, servirai da bere e resterai vicino alla tavola pronto ad intervenire come fossimo in un ristorante di gran classe. E questa sarà la tua divisa per stasera”.- Barbara porse ad un alquanto stupito Marco, un triangolino di cotone bianco che dopo un esame più accurato risultò essere uno striminzito tanga maschile. Giorgia, Luisa, Graziella e Gianna comode nel “suo” salotto chiacchieravano già da un buon quarto d’ora del più e del meno con la loro amica e stasera “capobanda” Barbara. Lui invece, vestito solo di quel misero tanga aspettava nervoso in cucina gli ordini della padrona. -“Così mi ridicolizzi! Non vale! Non lo faccio, non era nei patti!”- aveva sbottato lui mentre si guardava allo specchio in camera poco prima. -“Si che lo era! Quando volevo io e come volevo io erano i patti. Non puoi ribellarti! Se non lo fai giuro che il decoder vola dalla finestra, e mai più partite o scommesse riparatrici!”. Marco sapeva che lo avrebbe fatto sul serio. Non parlava pensando ad una via d’uscita. -“E poi non è vero che ti ridicolizzo, sei un gran figo e se guardi la cosa dalla parte giusta potresti anche uscirne valorizzato stasera!” aveva rincarato Barbara. -“Come faccio a non arrossire e apparire un imbecille conciato cosi??” si chiedeva l’improvvisato cameriere un po’ infreddolito. -“CAMERIERE, ci serva il prosecco per favore!!” aveva urlato Barbara dal salotto. Era il segnale per entrare in scena. Il brusio che solo cinque amiche da lungo tempo possono fare era improvvisamente cessato lasciando spazio ad un esplosione di silenzio mentre il marito di Barbara, in minuscolo tanga entrava in salotto con un vassoio in mano. Con un’andatura un po’ impacciata e un sorriso nervoso, Marco mosse qualche passo verso le donne che a bocca aperta lo fissavano incredule. Solo Barbara sorrideva ampiamente presentando il cameriere della serata impersonato dal ben conosciuto maritino. -“Buonasera signore, gradite del prosecco?” ruppe il silenzio Marco. Le mani si mossero con cautela verso il vassoio e sempre in silenzio, i primi calici furono svuotati velocemente dalle commensali. -“Grazie Marco”- disse Barbara -“porti pure gli aperitivi, li prenderemo qui sul divano”-. Dalla cucina sentiva arrivare le risate delle megere. -“Uff..sarà proprio dura..questa me la pagherai mogliettina”- Pensava Marco mentre preparava il vassoio con gli aperitivi. -“Carino il cameriere, bel culetto!”- aveva esordito Luisa mentre tutte guardavano Barbara che compiaciuta sorseggiava il prosecco. Una risata collettiva aveva sancito il commento di Luisa. -“Vi è piaciuta la mia sorpresa? Ve l’avevo detto che prima o poi vi avrei fatto servire da un bell’uomo in tanga!”- -“Si!! Ma non ci avevi detto che sarebbe stato tuo marito!” - l’aveva rimproverata Giorgia - “Ragazze.. questa sera Marco NON è mio marito! Marco è il nostro cameriere e servitore!”-. -“Senti come se la ridono quelle stronze!”- pensava il cameriere mentre usciva dalla cucina per rientrare in salotto. Passò in rassegna le signore sedute chi sul divano chi sull’ottomano. Solo Gianna “la rossa” era in piedi. Barbara gli aveva raccontato di come adolescenti lei e Gianna avessero fatto qualche esperienza sessuale lesbo. La cosa lo aveva eccitato parecchio ovviamente e spesso si era ritrovato a fantasticare immaginando la scena. Con lo sguardo basso, ancora intimidito, Marco offriva le tartine alle donne, sotto i loro sguardi esaminatori. Chi cercava i suoi occhi con un sorriso divertito, chi gli guardava il petto o il corpo che ancora nei suoi quarant’anni reggeva molto bene. Per servire Gianna dovette girare le spalle al divano colmo di femmine e istintivamente strinse i glutei. Qualcuna rise, non capì chi. Mentre si allontanava da Gianna, ricevette uno schiaffetto sulla chiappa..cui segui un ulteriore ovvia risata collettiva. Barbara aveva dato ordine di iniziare a servire la cena e Marco da bravo cameriere aveva portato in tavola il primo, servendo una ad una le donne. Tutte prossime ai quarant’anni erano nel fiore della loro femminilità. Luisa, bionda dai capelli lunghi e gli occhi azzurri, pareva uscire da un episodio di Baywatch. Gianna “la rossa” alta e slanciata, con il capello corto dallo sguardo fermo e sicuro di chi sa di poter ottenere ciò che vuole. Graziella, castana e minuta apparentemente riservata nei modi al contrario di Giorgia che forse per nascondere una timidezza intrinseca faceva dell’esuberanza e del suo seno prorompente delle potentissime armi sotto il quale numerosi ometti cadevano vittima. Mentre serviva il piatto alle commensali, Marco notava che il vino cominciava a rilassare la combriccola e cominciava a gustarsi gli sguardi curiosi che spesso ricadevano sul gonfiore a stento contenuto nel triangolino di cotone che costituiva la sua divisa. Colse appunto Graziella che insisteva a scrutargli la dotazione e quando lei si vide scoperta diventò paonazza abbassando lo sguardo. Barbara era raggiante nel suo sorriso sornione e si sentì realizzato conscio di essere il suo orgoglio al punto di essere esibito seppure bonariamente così in deshabillé alle sue amiche. Mentre le versava del vino, Barbara lo ringraziò e fece scorrere una mano lungo il suo ventre, accarezzandolo fino alla gamba attraverso il pube. Sentì un brivido e il suo pene fremette come sempre succedeva quando le sue mani lo toccavano. Un pensiero improvvisamente lo pervase “cosa succede se mi eccito???” velocemente tornò in cucina con la scusa di aver finito la bottiglia di vino e gli parve di udire l’ennesima risatina sommessa. Ricompose il contenuto del tanga e fece pensieri di lavoro per interrompere il procedimento di erezione che inevitabilmente Barbara e la sua perenne sessualità avevano ancora una volta scatenato. -“Cameriere per favore”- udì Barbara chiamare -“porti pure il secondo e anche un paio di forbici, grazie”-. Iniziò a servire Luisa, versandole del vino. Luisa era impegnata a raccontare le gesta scolastiche di sua figlia grande, ora liceale. L’atmosfera si era finalmente rilassata, non era più al centro dell’attenzione e sembrava quasi che le donne lo guardassero un po’ meno ora. La cosa un po’ gli dispiaceva a dire il vero ma in fondo era meglio così, si disse. Passò a Gianna che gradì subito quanto le poneva nel piatto e ringraziò sollevando gli occhi gentili. Fu il turno di Barbara che prese le forbici, ringraziandolo di averle portate, le passò a Gianna dietro di lui. Stava servendo le fettine di arrosto sul piatto sul piatto di Barbara quando, in un attimo il classico rumore di forbici colse la sua attenzione. “Zac, zac”, sentì il calore di una mano sotto i suoi testicoli e fulmineamente il suo tanga sfilò tra le sue gambe. Vi fu nuovamente silenzio. Marco con il pene ora libero e in bella vista scrutò le commensali che a loro volta lo guardavano sorridendo, in attesa di una reazione. Fece finta di nulla e si rivolse alla moglie: “Signora, gradisce un altro pisello?”- le chiese servendole il contorno. -“grazie cameriere” disse Barbara ridendo – “mi bastano questi che già ho nel piatto, magari più tardi”. Marco si mosse con il pisello dondolante servendo le altre amiche prima di sparire nuovamente in cucina. La solita risatina sommessa gli giunse alle orecchie. -“Considerata la sorpresa, me la sono cavata bene!”- pensò Marco. Tornò subito in salotto, per adempiere al suo compito, pronto con la bottiglia di vino ad accontentare le assetate. Giorgia prese il suo bicchiere ancora mezzo pieno e dopo averlo vuotato d’un fiato lo sollevò all’attenzione del cameriere nudo, affinché fosse nuovamente riempito. Marco si mosse fino all’altro capo della tavola dove sedeva e non aveva finito di mescere che lei pulitasi la bocca si chinò verso di lui, portandosi l’uccello alla bocca e iniziando un pompino. Le labbra umide scivolavano lungo il pene, la lingua lo aveva scappellato e la mano calda era piena dei suoi testicoli. Marco esterrefatto guardava incredulo e a bocca aperta il proprio pene apparire e sparire dentro la bocca carnosa di lei. Era uno scherzo sicuramente, volevano forse metterlo alla prova? In difficoltà? Speravano scappasse? Cercò con lo sguardo Barbara quasi terrorizzato di vederla arrabbiata e trovandola invece sorridente e intenta a guardare la scena, sporta sulla sedia per non perdersi nulla. A questo punto, capita la complicità della moglie poté godersi l’inaspettato intermezzo. Incrociare lo sguardo delle altre commensali, assaporare l’aria intrigante in sala e ovviamente le impareggiabili sensazioni che il pene preda della bocca esperta di Giorgia gli stava regalando. Sotto le leccate esperte in breve il pene lasciando lo stato di riposo, raggiunse le sue massime dimensioni e la pompinara, a quel punto soddisfatta, mollò la preda leccandosi le labbra compiaciuta e ricomponendosi come nulla fosse. Senza dire nulla, con il pene ritto, Marco ritornò alla posizione di attesa a bordo tavola. Le commensali ripresero a parlare allegramente e gli argomenti scivolarono sul sesso. Ascoltare le donne parlare di come scopavano o avevano scopato aiutavano il pene di Marco a rimanere sulla posizione di attenti e quando Barbara chiese il dolce, un po’ a malincuore lasciò la tavola avviandosi velocemente verso la cucina. Tornò subito con il vassoio di tiramisù e prese a distribuirlo. Servite le donne tornò alla posizione di attesa, fiero del fatto che i suoi quindici centimetri di sesso fossero ancora in bella mostra. Si chiedeva quale sarebbe stata la sorpresa successiva, e la risposta non tardò quando Luisa lo chiamò, aveva scoperto il seno possente e sporcato di tiramisù un capezzolo disse: -“Cameriere, mi pulisca per favore”-. Obbediente, marco prese un tovagliolo avvicinandosi per fare quanto richiesto. La mano di Luisa fu veloce ad afferrare la sua fermandolo. -“Con la lingua cameriere!”-. Marco si chinò su di lei e le prese il capezzolo in bocca. Succhiando la cioccolata e il mascarpone lo sentiva irrigidirsi mentre il respiro di lei si faceva più affannoso. Luisa gli prese la testa e se lo tirò al petto riempiendogli la bocca di tetta. Lo strofinò gemendo mentre lui con i denti stringeva il giocattolino. Mentre si godeva il seno gonfio di Luisa, da dietro una mano gli prese l’asta del pene. Altre dita spalmavano la sua cappella di qualcosa di cremoso. Si alzò in piedi girandosi solo per trovare l’apparentemente timida Graziella in ginocchio affiancata da Giorgia, pronte in un duetto di lingue per restituire il favore che aveva fatto a Luisa e ripulirlo del tiramisù che copriva la sua grossa cappella. Era un turbinio di lingue, lo leccavano lungo tutta la superficie, passandoselo a turno per una pompata a piena bocca. Erano ben affiatate e non perdevano il ritmo. Luisa, cui ora dava le spalle, evidentemente riconoscente del servizio gli sosteneva le palle da dietro e chinatasi sulle ginocchia aveva immerso la sua lingua tra le natiche di lui, alla ricerca del suo ano. Marco si guardò intorno, Barbara era ancora seduta ma con le gambe larghe, le mutandine alle ginocchia e la mano destra che scivolava ritmicamente sul suo sesso curato. Gianna l’aveva subito raggiunta e liberatasi della camicetta, si era inginocchiata tra le gambe a riprendersi per un po’ ciò che era stato suo anni addietro. La goduria negli occhi di Barbara per le attenzioni di Gianna lo aveva ulteriormente eccitato, non bastassero le lingue avide di Graziella e Giorgia che si combattevano la turgida cappella del suo membro. Si divertiva ad alternare le bocche tirando per i capelli le due donne e guidandole nel movimento alternato lungo la sua asta. L’apparentemente timida Graziella però si era liberata della stretta e con un balzo gli era saltata improvvisamente in braccio. Avvinghiata al collo si era arrampicata sul suo torso con le gambe strisciando sul suo pene con la sua figa. La sua umidissima apertura aveva sapientemente trovato la punta della sua cappella sulla quale quindi si era lasciata cadere con tutto il suo peso. L’urletto compiaciuto aveva rotto il sottofondo di respiri affannosi e stimolato ulteriormente l’ambiente. Gianna e Barbara erano ormai nude, sul divano, avvinghiate in un profondo sessantanove quasi incuranti di quanto succedeva intorno a loro. Graziella si issava sul pene di Marco solo per poi lasciarsi andare e impalandosi. Giorgia leccava avidamente dalle palle di Marco il succo che profusamente usciva da Graziella e Luisa sempre dietro di lui insisteva in una strana perversione a leccargli l’ano forzando la lingua tra le natiche strette impegnate a far godere l’arrampicatrice Graziella. L’orgasmo di Graziella fu devastante. Si lasciò cadere all’indietro sorretta da Giorgia. Marco la colpì ancora un paio di volte per terminare l’opera e stremarla, l’adagiò quindi sempre con l’aiuto di Giorgia sul divano dove sorridente li guardava ancora pervasa da qualche spasmo incontrollato. Giorgia agguantò il pene ora libero assicurandosi che nessun altra contendente potesse impadronirsene prima e con una mano se lo infilò nella figa mentre si chinava sull’ancora disorientata Graziella. Lo guardava con occhi imploranti mentre lo tirava a se, Marco non si fece pregare e inebriato dalla vista del culo di Giorgia e dal fatto che usasse Graziella come materasso prese a spingere profondamente il suo cazzo nella sua figa. Giorgia non era “sonora” come Graziella, si limitava a mugolare piano. Ma aveva una vagina che spasmava in maniera impressionante. Nemmeno Barbara che sapeva regolarmente spremergli il pene all’inverosimile durante la loro attivissima vita sessuale lo stringeva in quel modo. Aveva avvertito perfino le prime avvisaglie e di li a poco sarebbe sicuramente venuta. Era stata proprio Barbara ad insegnargli come riconoscere gli spasmi della figa durante un orgasmo. Prima di andare con lei non era in grado di riconoscere un orgasmo simulato da uno vero. Ora si e questo che stava per avere Giorgia era proprio vero! L’intero pene, completamente immerso nel suo corpo era ritmicamente compresso dalla guaina di carne che lo avvolgeva. Sembrava lo volesse spremere per succhiargli via tutto il seme che aveva dentro. Giorgia inarcava la schiena sollevando la testa dal corpo di Graziella che ora rilassata la assecondava accarezzandole la schiena e i fianchi. Piantando le unghie sui cuscini del divano Giorgia strinse la figa una volta ancora e stavolta lasciò uscire un urlo liberatorio portando la mano destra sui testicoli di Marco quasi ad impedirgli l’uscita prematura dal suo antro. Marco di per se resisteva bene. Aveva temuto di godere durante l’orgasmo di Giorgia ma si era volutamente distratto chiedendosi cosa stesse facendo Luisa che finalmente aveva smesso di leccargli l’ano. Giratosi la aveva vista seduta sul tappeto con una mano sul clitoride e una su di un capezzolo. Guardando le scene orgiastiche intorno a lei si stava divertendo probabilmente in attesa del suo turno. Marco usci dal corpo di Giorgia una volta avvertito il rilassamento dei muscoli di lei e giratosi verso Luisa quasi a ringraziarla per la paziente attesa e per avergli offerto l’appiglio per ritardare l’orgasmo le offrì il pene ancora umido del succo di Giorgia. Luisa si dimostrò abile con la lingua e lo pulì attentamente con molta cura, iniziando dalla base e spostandosi verso la cappella. Scappellandolo minuziosamente per poi ingoiarlo a fondo, da vera professionista. Lo spinse con le mani facendolo sedere sul divano. Non gli lasciò scelta o possibilità di manovra. Era decisa e determinata. Salì lungo le sue gambe con una sinuosità che lo colpì. Questa professoressa che sembrava uscita da un libro di altri tempi dimostrava un’esperienza notevole. Lo baciò sul collo mentre si sistemava sul suo ventre e senza proferire parola si inserì il cazzo sempre turgido tra le voluttuose labbra della figa. I movimenti prima lenti del ventre lungo la pertica completamente immersa in lei aumentarono di ritmo. Le unghie iniziavano a spingere sulle spalle di marco e la lingua si fece spazio tra le labbra di lui incontrando la controparte e giocandoci insieme. Marco istintivamente cercò barbara con lo sguardo e la trovò dall’altro lato della stanza sul divano a cavallo di Gianna mentre strofinava la figa sulla sua. Lei lo guardava e sorrideva a bocca aperta come faceva sempre a dimostrare estasi sotto colpi di lui la sera. Non tanto per cercare approvazione Marco l’aveva cercata. Voleva in qualche modo comunicarle che Luisa si stava dando da fare in maniera che non si sarebbe mai aspettato. Lo sguardo di Barbara e un leggero movimento del suo capo gli fece capire che lei non era stupita. Marco tornò a Luisa. Le prese le natiche e assecondò il suo moto ritmico. Prese a stringere i muscoli del pene in modo che durante le penetrazioni la toccasse più forte lungo la parete posteriore della figa. Luisa dimostrava gradire il pene dentro di lei e scivolava avanti e indietro con movimenti sempre più decisi. Lo prese per i capelli stringendo i denti. Iniziò a sollevarsi fino far quasi uscire il pene. Lo portava all’imboccatura della figa, appoggiato alle labbra che seguendo la cappella quasi si richiudevano al suo passaggio. Poi mollava con le gambe sedendosi pesantemente su di lui causando una tremenda penetrazione che assecondava con un gemito. Poi, prossima agli spasmi finali prese a muoversi nuovamente avanti e indietro strofinando il clitoride sul ventre di lui. Ci volle poco..venendo si irrigidì tutta. I suoi erano gridolini acuti ma non forti, eccitanti aveva pensato lui. Tornata in se lo guardò negli occhi. Gli sorrise con grazia e gratitudine e riprese quei movimenti veloci sul pene, stavolta Marco riconobbe che erano per lui. Giorgia e Graziella, ora erano inginocchiate di fianco a loro. Accompagnando i movimenti di Luisa accarezzavano e baciavano le loro gambe. Marco sentiva crescere l’orgasmo e aumentò i movimenti di Luisa piantandole le dita nelle natiche. Si stava facendo una mega-sega con il suo corpo e la cosa gli piaceva. Sentì lo spasmo dell’eiaculazione e spinse Luisa indietro estraendo il pene. Luisa si affrettò a scendere sistemandosi in mezzo alle due amiche, tutte in attesa del premio. Il primo potente fiotto di Marco, colpì Luisa sullo zigomo e subito Giorgia assestò una precisa leccata per portargliene via una buona parte. Graziella con la mano velocemente spremeva il sesso di Marco per estrarre tutto il carico. Vi furono altri due fiotti notevoli che finirono sui capelli di Giorgia (intenta a leccare Luisa) e sul seno di Luisa. Tutte e tre presero quindi a leccare il sesso di Marco per pulirlo e ringraziarlo dello splendido dovere di cameriere che aveva offerto loro quella sera. Barbara a carponi felinamente si insinuò tra le tre donne che avevano goduto di suo marito e si stese sorridente tra le accoglienti braccia di lui. Marco le sorrise accogliendola e stringendola a se e la baciò teneramente. Barbara si accoccolò sul suo petto, si stava reimpossessando di ciò che era suo anche se in fondo non l’aveva perso neppure per un istante durante quella sera decisamente particolare. Marco le accarezzava i capelli e guardava ridere le tre donne in ginocchio, raggiunte da Gianna che scherzavano sulle gocce di seme che ancora ornavano il seno di Luisa. “Posso servirvi qualcosa signore” – chiese il cameriere. Al silenzio delle compagne, Barbara sorrise –“penso tu abbia servito abbastanza stasera amore, sei stato proprio bravo!”- Le ragazze gli fecero persino un applauso al quale lui con un inchino rispose e iniziò a spreparare la tavola.
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14 years ago
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Beauty farm
Sono passati tre mesi dal mio primo incontro a tre con Manuel e Gianni. Ho avuto modo di conoscere un po’ meglio Gianni e soprattutto come sia stato possibile che lui e Manu siano entrati in contatto. Conoscevo già virtualmente Gianni. I nostri nickname erano entrati in contatto su di una sexy chat, quello che avevo dimenticato era di aver aperto quel profilo insieme a Manuel, tanti anni prima, e cosa assai più importante di non aver mai cambiato la pw, nonostante fossi rimasta la sola a scrivere e leggere sul quel particolare sito. Io e Manu eravamo principalmente grandi amici e gli avevo confidato il mio interesse per quest’uomo che mi aveva intrigata. Era infatti abbastanza insolito che io rispondessi ad uno dei messaggi che ricevevo. Sono molto certa di quello che cerco e non è facile trovarlo. E’ vero amo il sesso ma questo non vuol dire che devo darla a tutti i maschi che mi capitano a tiro!!!! Gianni mi contattò con un messaggio pulito, educato e soprattutto cosa assai rara mi strappò un sorriso. Per farla breve il mio interesse per questo simpatico personaggio fece scattare nel mio intimo amico Manuel la molla che accese una lampadina nei meandri bui e polverosi della sua memoria dove era persa la pw che da anni non usava più. Voglio romanticamente pensarla così ma forse sarà semplicemente andato a cercare il foglietto dove lo aveva scritto. Questo fu l’inizio, poi vennero le violazioni…. Della mia privacy quando Manu ha letto i miei messaggi e ha deciso di contattare Gianni, e in seguito dei miei orifizi. Entrambe le violazioni non sono denunciabili ne penalmente perseguibili perché…. Non mi sono affatto dispiaciute!!!... Alla fine anche se diametralmente opposti Manuel e Gianni si somigliano negli interessi, entrambi amanti dello sport (Manuel una volta!!!) entrambi amanti delle donne e del sesso, Motori e tatuaggi. L’uno però freddo e controllato, l’altro burlone simpatico e molto aperto. L’uno poco propenso a lasciarsi andare e con i suoi bei piedoni piantati a terra, l’altro abituato a viversi ogni giorno divertendosi e con la passionalità dell’ultimo. L’uno con le sue braccia conserte (segno di chiusura Manuel) l’altro con il suo sorriso aperto, l’uno troppo concreto e l’altro allegro e vivace. Un bel mix davvero. Qualcosa che forse molte donne mi invidieranno. Decidemmo che a turno avremmo organizzato qualcosa per gli altri…. Toccava a me, avevo preparato una bella sorpresa ad entrambi. Una amica era titolare di una Beauty farm molto esclusiva in un hotel. Il programma prevedeva massaggi… bagno turco…. Idromassaggio…. Sala relax il tutto di solito per coppie. In via del tutto eccezionale mi concesse di organizzare il tutto per tre. Alle 19 ero già al centro con la mia amica che mi dava precise indicazioni sulle pause, sulla “cena” in sala relax, e soprattutto sui tempi precisi nei quali per forza di cose avrebbe dovuto interromperci per farci passare allo step successivo. La serata mi era costata una cifra spropositata ma sembrava destinata ad essere un bellissimo ricordo. Davanti allo specchio dello spogliatoio mi specchio e mi accarezzo…… ho tenuto sotto il sottilissimo accappatoio solo gli slip di un costume…. Sono decisamente buffa… nuda e con i sandali a tacco alto, ma dovrò uscire per accoglierli, mi raccolgo i capelli…. La coda è sempre molto comoda soprattutto in questo ambiente, il viso completamente struccato…. Forse un velo di ombretto… lo allungo sugli occhi come ali… chissà se questa sera mi faranno volare? Le premesse ci sono tutte. E’ strano come candore e innocenza si possano mischiare all’assoluto piacere dei sensi. Il telefonino vibra è Manuel…. “Non riesco a venire!” “cosa?!?!? Ti odio!” “Sono rimasto a piedi con la moto!” (Mi odierà per questo! Nulla vale di più!) “Ti vengo a prendere, dai è presto mi vesto e arrivo!” “No, non lascio la moto qui! Ho già chiamato per farmi venire a prendere!” “Ti aspettiamo dai! o ci lasci soli?” “Mi gira male… non mi va… chiamalo e rimandiamo!” “Non ci penso nemmeno! Punto primo sai che viene da lontano… punto secondo sta per partire per lavoro, punto terzo ho prenotato qualcosa a cui non posso e non voglio rinunciare… peggio per te! Non sai cosa ti perdi!” Gli riattacco il telefono. Ero furiosa! Proprio stasera doveva lasciarlo a piedi quel ferrovecchio?... Di nuovo il telefono… “Lo sapevo dai….. dove sei che ti vengo a prendere…..?” “Dove mi hai dato appuntamento… ma tu dove sei?” Ops era Gianni…. “Scusa scusa arrivo….” Fuori dall’hotel faceva freddo e la pelle nuda sotto l’accappatoio si riempì di brividi… “Ma sei matta potevi rimanere in stanza vi avrei raggiunti!...” Mi strinse per scardarmi.. “La stanza solo più tardi… ora vieni con me…” Lo presi per la mano , lui ricambiò la stretta e mi seguì curioso. Entrammo nella Beauty Farm, passando di fronte alla mia amica che osservò Gianni con moltissima attenzione. Era davvero carino”… Dolcevita nero e jeans ma ciò che di lui colpiva erano il suo sorriso e i suoi occhi curiosi divertiti vogliosi e tremendamente sexy…Ispirava sesso!!! Entrammo nello spogliatoio privato. Mi spinse al muro e mi baciò teneramente. L’aria era calda, umida e intrisa di aromi e profumi d’oriente. Continuammo a baciarci mentre le sue mani scivolavano sotto l’apertura dell’accappatoio. Le labbra morbide si cercavano, le lingue si attorcigliavano ingorde mentre il respiro aumentava l’intensità a ritmo del battito dei nostri cuori. “Devi spogliarti!” “mhhh… dov’è Manuel?” “non viene!” Si staccò sorpreso come se avessi voluto violare il nostro accordo…. Mi guardò negli occhi con una domanda sospesa…. “E’ rimasto a piedi e non ha voluto che lo andassimo a prendere” “Beh in questo caso peggio per lui…. Ih…ih…ih…” Ricominciò a baciarmi… mi succhiava la lingua e le labbra… scendeva a baciarmi il collo… e poi tornava a prendersi le labbra… le sue mani si erano appropriate del mio seno… lo accarezzavano con dolcezza tintillandomi i capezzoli… pizzicandoli… stringendoli…. Mi stava accendendo… e non aveva idea di quanto… Gli tolsi il dolcevita e la maglietta… gli accarezzai il torso nudo sino al ventre piatto e scolpito… le mani scivolavano sopra il sottile strato di sudore effetto dell’aria calda e dell’eccitazione. I nostri baci si fecero più accesi, mi teneva stretta alla nuca… respiravamo la stessa aria, assetati l’uno dell’altra. Gli slacciai i jeans per liberare l’evidente e costretta eccitazione. Sorrisi maliziosa… accarezzandogli il sesso in tensione. “Non vorrai mica uscire di qui così vero? La mia amica ti salterebbe addosso subito!” “Come uscire?” “Uscire… secondo te ti ho fatto venire fin qui per farmi scopare in uno spogliatoio? ……Ok fammi sistemare questo coso!” Mi piaceva scherzare con lui! Scesi leccandogli i capezzoli… poi lasciai le mani e le unghie a solleticarli… le labbra e la lingua mi servivano per percorrere ogni centimetro della sua pelle… Arrivata all’inguine e fatti scendere i pantaloni lo guidai a sedersi e mi inginocchiai davanti a lui… Lo accarezzavo continuamente, all’interno delle cosce solo sfiorandogli appena il sesso e senza togliergli gli occhi dagli occhi… Vedevo con soddisfazione la sua eccitazione crescere e i suoi occhi sembravano implorarmi di succhiarglielo. Schiusi leggermente la bocca per farlo scivolare… Tra le labbra e con la lingua adoro esplorare quell’asta che reclama le mie attenzioni… Mhh quanto è lungo?... lo misuro con la lingua scivolando sull’asta, facendolo scorrere fino alla gola per poi farlo tornare ad insaporirmi le labbra…. “Manuel ha ragione, la tua bocca è fantastica!” Lo mordo per avvertirlo… Manuel oggi non è presente. Mi insinuo con la lingua in ogni sua piega quasi a disegnarne nella mia memoria i contorni. Sussulta ad ogni colpo della lingua sul glande teso. Ascolto i suoi sussulti e i suoi gemiti per interpretare e per conoscere ciò che tra i miei movimenti gli da più piacere. Sento arrivare l’ondata di piacere che lo sta per travolgere, la bocca si stringe attorno al suo sesso e aumentando i movimenti gusto avida il sapore del suo piacere. Succhio le sue emozioni e godo anch’io aspirando il suo orgasmo denso. Sempre guardandoci negli occhi sorridiamo mentre una gocciolina mi cola sul viso. Bussano alla porta, è Gaia che ci avvisa che ci stanno aspettando per il massaggio. “Arriviamo subito” Ci sistemiamo ed entrambi in accappatoio e slip usciamo per raggiungere gaia. La stanza caldissima è impregnata di profumi molto forti ma molto eccitanti. Un grande lettino ci aspetta al fianco del quale Gaia e un'altra ragazza ci aspettano. Tolti gli accappatoi ci stendiamo per rilassarci sotto le sapienti mani di chi del massaggio ha fatto un credo di vita…. La musica soffusa…. Le luci basse ed in tonalità solari… arancio… giallo…. E poi ancora arancio… In perfetta sincronia 4 mani scivolano sulla pelle mia e di Gianni intrisa di oli, toccando con maestria tutti i punti giusti per sciogliere le tensioni ed energizzare la sessualità (questi erano gli accordi). Dopo non so quanti paradisiaci minuti nei quali io e Gianni ci siamo guardati e tenuti la mano, coccolati , divertiti ed estasiati dal massaggio, Gaia e la collega si allontanano silenziose. Ora era previsto uno spuntino in una piccola sala relax. Corriamo nella stanza… e sul buffet troviamo crudité varie, frutta e Mon Cherie. Gianni li guarda e ne infila alcuni in tasca “Torneranno utili”. Io invece faccio la solita golosona e ne infilo uno tra le labbra, mi avvicino e rompo il cioccolatino proprio mentre gli sfioro le labbra così da sporcare entrambi del nettare dolcissimo di cui è ripieno il dolce. Mentre gli lecco le labbra lo spingo verso il lettino… “ti voglio sentire….” Mi metto a cavallo per assaggiare ciò che il mio sesso ormai agonizzante richiede a gran voce…. La pelle è ancora unta e calda … le mani scivolano a perlustrare ogni anfratto quasi a continuare la dolcezza del massaggio. Sono depilata, liscia e fradicia…. Scivolo sul suo glande teso facendolo sussultare…. Non mi piace avere tutto subito…. E mi abbasso lentamente per poi farlo tornare a respirare…. Apnea… aria…. Apnea…. Aria….. ma poi non resisto… la voglia mi sta sconvolgendo i sensi e mantenere il controllo diventa per me impossibile… Gianni mi guida nella cavalcata che si sta facendo impaziente e impetuosa, si tiene ancorato ai miei seni e sussurra parole che saprebbero di insulto mentre risale dentro di me… Soffoco sulle sue spalle l’urlo che mi sale dal ventre quando finalmente raggiungo l’orgasmo. Dopo una doccia rigenerante il passo successivo nel nostro percorso è una stanza dove la temperatura è alta come l’umidità, ci sdraiamo togliendo l’accappatoio…. È puro relax…. Guardo Gianni che mi osserva e poi chiudo gli occhi…. È davvero rilassante… potrei anche addormentarmi… non fosse che sulla pelle calda del seno sento un liquido che cola…. Gianni mi è sopra e mi sta rompendo addosso i mon cherie…. Inizia a leccarmi via ogni pezzetto… a succhiarmi i capezzoli per ripulirli di tutto l’appiccicoso liquore….Mi da morsi prima dolci sui capezzoli poi più violenti quasi a farmi male… non sembra convinto a volermi ripulire dal liquore perché con le mani lo stende ben bene fino ad arrivare al bordo del costume…. La sua lingua è calda e vogliosa… le sue mani giocano sulla mia pelle… i morsi sui seni mi eccitano come una scossa elettrica…. Le sue mani si spingono tra le mie cosce trovano il clitoride e lo solleticano abilmente. Risposi alle attenzioni bagnandomi copiosamente.... “Ti prego dammelo…..” Lui fu sopra di me affondando il suo sesso straordinariamente teso nella mia umida fessura…. Iniziò a stantuffare… veloce e potente mentre la bocca era avida sui seni. Gli accarezzavo le natiche e assecondavo i movimenti con il bacino trattenendolo ad ogni affondo per sentirlo dentro il più possibile… I suoi colpi mi scuotevano facendo sobbalzare i miei grandi seni… iniziai ad accarezzarli e a sfregare freneticamente il clitoride… questo lo eccitò ancora di più…. Stava per raggiungere l’orgasmo quando lo fermai stringendoglielo tra le cosce…. Mi girai porgendogli il lato B “Lo so cosa vuoi… cosa aspetti….”… non se lo fece ripetere… Inumidito di umori il mio buchetto… mi puntò il sesso e vi affondò senza troppa fatica…. La morbida ma energica stretta dei miei muscoli gli avvolgevano il sesso , il suo ritmico scorrere durò pochi minuti e mi venne dentro scaricandomi un lungo fiotto di crema calda nell’intestino. Ci accasciammo entrambi vicini e abbracciati… il caldo, l’umidità e il sesso ci stavano prosciugando…. Serve proprio l’ultimo step che prevedeva una vasca idromassaggio fresca….Un quarto d’ora di relax e ci infilammo dentro la vasca, una sferzata di energia…. L’acqua fredda aveva rinvigorito il corpo e i tessuti… Mi avvicinai a lui nell’acqua ed entrai subito a contatto con la sua asta già pronta… Mi bastò appoggiarmi al bordo della vasca con la schiena e le braccia che un senso di nuova pienezza mi rigenerò…. Dondolando ritmicamente, sorretti dall’acqua avevamo trovato una nuova strada per il paradiso…. E Gianni in quel paradiso ci aveva infilato il suo sesso e lo stava facendo funzionare a meraviglia…. Come tutte le cose belle però durano poco…. Negli spogliatoi tornammo alla realtà. Su entrambi i cellulari chiamate e messaggi persi…. Manuel …..
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Perdo i sensi
Dove sono?! Apro gli occhi alla ricerca di quella luce che mi da motivo di capire perché sono vivo …..niente. Luce che svanisce dentro qualcosa che la cancella senza nessuna pietà per i miei occhi stanchi di vedere e di pregare. Non ho la cognizione del’ora perché la luce me la stanno rubando piano piano, si vede che sa il fatto suo chi la sta rubando sostituendola con un buio pesto da far impallidire i ciechi. Occhi miei che avete visto lei tenetemi sveglio anche al buio …. per favore!!!! Il dissiparsi del ronzio nelle orecchie mi fa capire che sono come in un deserto. Intorno a me sento il vuoto che cresce e mi sento sempre più solo. Eppure sento in lontananza voci di gente che ridono, parlano probabilmente delle più inutili cose della vita. Oserei dire che non sono nemmeno in lontananza, sono vicinissimi...ma io non riesco a capirli cosa dicono, non sento più niente. Il silenzio ha piegato da prima in due, poi in quattro l’unica frequenza che le mie orecchie potevano….o forse volevano sentire e l’ha messa in tasca. Sento freddo a non sentirla ….. Allungo le mani alla cieca perché l’istinto della sopravivenza e radicato da qualche parte anche in me...... Sfioro qualcosa che i sensi della memoria mi dicono che dovrebbe essere mio. Ma mi sfugge.. Accarezzo labbra sulle quali dormire, sognare, svegliarsi e pezzi di pelle familiare ai miei polpastrelli tanto da voler’ dormire su di esse. Ma mi evitano. Stringo forme che ho sempre desiderato anche quando non sapevo, ma qualcosa mi spezza le dita in atroci dolori laceranti. Banale essenza, nemmeno il tatto mi appartiene più.... Non e possibile allora devo far vedere che sono io perché non mi riconosce nessuno, stronzi che non siete altro... e butto....... Butto il cuore oltre il petto perché un cuore si vede, cavolo tu poi lo dovrai vedere che è il mio cuore. .....niente………………………..fan culo…… Qualcuno allora lo noterà pure che è un cuore perso alla ricerca di un po di tutto e niente. Signore e signori è un cuore, normalmente sanguinante per via delle sue fisiologiche funzioni.....batte troppo rumorosamente lo so ma le sigarette lo hanno illuso con calma apparente.... Lacrima?? boh...strano...non sapevo che piangesse lo giuro, ma se la cosa da fastidio lo riprendo….non che mi serve a molto però non ho un altro di riserva..... Bastardo di un buio! Carogna di un silenzio! Non oso pensare ma il tuo odore sarebbe perfetto in questa mia diabolica e divina perdizione, perché lo conoscerei in mezzo ad un altro milione di odori. Ha il sapore acro ma per me è dolce come questa sensazione che ho sulla bocca e che sembra unica per ogni cosa che assaporo. Se il tuo odore arrivasse ad entrare di nuovo nel mio corpo sentendomi tutt’ uno e lo dovrei definire come un colore oserei dire che è rosso fuoco di passione. Se il tuo odore che mi manca oltre ogni ragionevole pensiero arcano fosse una parola oserei direi solo magia. Se il tuo odore che mi possiede la carne senza esserci nemmeno fosse una storia d’amore sarebbe eterno come un mito. Se quel odore che mi sono sempre sentito addosso anche in mezzo alle cosce di altre donne fosse passione, allora avrebbe il gusto del tuo bacio umido e languido incorniciato nelle tue mani che mi carezzano, mi sfiorano, mi fanno sentire un Dio uomo mentre ti possiedo cercando di farti sentire la mia Dea donna.. Perdo i sensi un po alla volta. Sarà perché non c’è più un Dio che vegli sulle giustizie? Non so più cosa mi è permesso ancora anche se vedendo quello che non ho sembra stupido sperare di racimolare per vivere. Non voglio permessi da nessuno. Non accetto spettatori paganti o meno. Non voglio confidenti perché oltre lei non c’è più niente…..c’è solo il vuoto. Voglio che almeno il mio dolore possa appartenere solo a me. Ho perso i miei sensi ma non sono triste.
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14 years ago
admin, 75
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Che so'?so gatti...no e'..
Salve porcelloni,ve vojo racconta'na'purcaria di qualche mesetto fa';Premetto che ho l'influenza da 8 giorni e quindi la prosa nn sara'simpatica come al solito dato che ho le palle talmente girate che me sta a veni'l'orchite;detto questo in chat conobbi na'wajona di napoli,noemi;avete presente le solite cose,ciao we ma kissa'se tuuuuu,kissa'se iooooooooo kissa'se noiiiiiiiii...a finale kissa'se se tromba.Appuntamento alla Galleria Umberto,nu'burdello esagerato e taaaaaaaac mi vedo una minuta tettona di 22 anni e penso..me coglioni quanto sei buona figlia mia e po'dicono che so tutte cesse quelle delle chat.Kmq beviamo na'cosetta e si parlicchia in tutta tranquillita'..progetti del futuro mi dice..io risponderei trombarti,ma dico noooo niente cerco una sistemazione(si tra le tue cosce...)Kmq la conoscenza finisce con un beso a timbro e ognuno a casa sua.Passano tre giorni e questa vuole magna'...ci vediamo na'sera e mazza quanto magna 40 euro se ne vanno a cazzo cosi',tra un sorrisino e na'chiacchiera poi all'improvviso su nel cielo mi arriva una dritta...Chiama mia mamma e mi fa',coione io domani nn ci sto a casa mo'nn facimm che fai burdelli...ah ok no nn te preoccupa'...avevo la bava pure sul pisello...mi sentivo il lupo cattivo e lei na pecorella da sventra' e subito mi propongo...senti ma tuuuuuuuuu e nn so il movimento sussultorio,cme stai messa,dico ..lei mi risponde ma ke stai a di'?e ribadisco..no niente dicevo se sei una tipa aperta o nn so'chiusa..mi dice che e'normale e che e'stanca quindi dritti a casa...TE POSSINO MALEDETTA TETTONA...MA LISSU'QUALCUNO MI AMA,la mattina seguente chiamo e dico,we noemi ma e'na'bella jurnata io al posto tuo mi farei na'capatina a salerno...(sbavando ovunque perche'volevo montarla...mmmmmmmmmmmm,sembravo pierino dei film di alvaro vitale,maro'ke puorco...)Lei mi fa ok...ma devo farmi un doccino e poi mi vieni a prendere tu alla stazione?e komm no bella,ka stamm apposta per te..Arrivati alla stazione dopo na'passeggiatina in centro,dico...we ma vuoi vede'casa mia?e si...maro'waju'nn l'avesse mai detto...saliamo sopra,chiudo la porta blindata(era mezzogiorno..)ehi marco ma che fai oooh,waju'l'appizzo azzeccata alla porta la sbatto proprio mi metto con la capa rasata in mezzo alle cosce e vedo se si sta'...e li'MIRACOLO SI STAAAAAAA,maro'mi spingo con la testa di cazzo che tengo dentro dentro e la lecco profondissima...questa schizza tipo piscio nn lo so',ma inizio ad eccitarmi come na'bestia e la risbatto con forza vicino alla porta-portone e sta' porta sbatte assieme a alei...salgo sopra e le bacio con forza le labbra,le mi sbottona il jeans e io spingo dentro tutto il bacino e come si arrapa a sentirmi...le stringo le tette enormi le bacio il collo le strappo i capelli sotto il collo e mi dice che faiiiiiii,e rispondo zittaaaaaaaaaaaaaaa bottanaaaa e ce mollo pure un ceffone,ispirandomi ai film siciliani...mi cala il pantalone mutaaaaaaaa e la prendo di peso spostandola sulla cassapanca e me la metto sopra,tutto nell'ingresso...waju'si struscia come na'micia...e si bagna allora le sputo in bocca e le metto il dito in culo,mi dice aiaaaaaaaaa ma se lo tiene e bacio bacio e alla fine suda mazza quanto suda a tratti puzza quasi ma quanto e'bona co quei medaglioni giganti...poi visto che sono un signore,vado di la'e prendo il condom,me lo metto e lei tutta sfatta si alza dalla cassapanca e mi chiede e mo'che mi fai?che te faccio?sento quelli delle pulizie e allora la prendo pere i fianchi l'alzo(era uno e sessanta al massimo )le apro le cosce e me la batto alzato vicino alla porta blindata...questa allucca e le metto la mano in bocca e dico zitta troiaaaaaa,e la sfondo...piu'ansima e piu'spingo con forza e la porta sbatte appresso a lei...fa'rumore con lei ma la cosa assurda e'che spingere dentro una donna tenuta da una lastra di acciao e'bellissimo la senti tutta...ad un certo punto sentivo le connessioni nervose delle cosce quando io spingevo e lei allargava le cosce...mentre spingo ad un certo punto,complice il visino da ragazzetta impudente, vengo ma stringendomi asi suoi fianchi e standole dentro per 5 minuti mentre lei mi miagolava con la mano mia poggiata sulla bocca...e presa a morsi ma poi l'eros come se va'a concludere?con quello delle pulizie che nel pianerottolo dice we ma che so'sti'rumori?sembrano gatti...e fa'l'amico...no qua gatti sbatt'i'pier'..e'na'zokkolaa...e io dall'ingresso parto con un galeazzissimo"ma bbaffanculoooo" dico ma li cazzi vostra no eeeee' e aggiungo..ragazzi se si chiude na'porta si aprira'un portone...di figaaaaaaaaaaaaaa,che bella parola figa,del resto se ti va tutto male si dice sfiga..
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14 years ago
admin, 75
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In sauna
era da un po di tempo che avevo cominciato a chattare e a frequentare siti porno nella rete, non che le cose con mia moglie andassero male, ma la curiosità e la voglia di trasgredire era forte. Non avevo mai tradito mia mogie ma la voglia di avere un incontro, soprattutto con altri uomini si stava facendo sempre più forte. Da ragazzo avevo avuto esperienze con altri amici coetanei, e la cosa non mi era dispiaciuta, ma da quando avevo conosciuto mia moglie non avevo mai pensato di poter ricominciare questo tipo di cose, ma mi sbagliavo. Avevo conosciuto uno in chat circa dieci anni più adulto, (io ne ho 46),mi aveva parlato di una sauna oltre confine a pochi chilometri, dove si facevano incontri tra uomini, in tutta tranquillità e la cosa mi eccitava non poco, anche se non trovavo il coraggio di andarci, finchè un giorno feci il grande passo. Arrivai ed andai nello spogliatoio, dopo aver pagato l'ingresso, vidi dalle scarpe poste sotto gli armadietti che dovevano esserci almeno due persone la speranza era magari di vedere anche qualche bella ragazza, ma appena entrai trovai due uomini: uno sulla settantina, e uno sulla cinquantina erano distesi sui lettini da riposo, io mi recai nella stanza di fronte che era comunicante. Quello più anziano si era posto sul lettino davanti al mio a circa quattro metri di distanza e dopo che io tolsi l'asciugamano e mi distesi sul letto, vidi che cominciò a masturbarsi guardandomi, aveva due palle veramente grandi e un cazzo normale che stentava a drizzarsi, feci finta di niente mi alzai ed entrai in sauna. Subito dopo aver richiuso la porta i due entrarono quasi in simultanea, ci trovammo in questa sauna di due metri per due, tutti e tre nudi , vicini. Quello sulla cinquantina cominciò ad accarezzarsi il cazzo che diventò subito duro e cominciò a segarsi, l'altro più anziano ed io lo guardavamo e il mio cazzo cominciava a dare segni di erezione così quello più giovane tentò di prenderlo, ma non lo lasciai fare, la cosa non era di mio gradimento , non in quel momento e non in quella situazione, almeno lo pensavo. Visto il mio rifiuto lui se ne andò e mi lasciò dentro con quello più anziano, che mi disse che mi avrebbe fatto volentieri un pompino, lo ringraziai ma declinai anche con lui l'invito. Dopo circa mezz'ora, arrivò un uomo della mia età , ben fatto e molto carino, entrato in sauna , cominciammo a parlare del più e del meno , intrattenendo una bella conversazione, non sembrava che nessuno dei due fosse intenzionato a combinare qualcosa, quindi dopo circa due ore quando stavo ormai per andarmente lui mi prese la mano e mi disse che gli ero simpatico,a quel punto cominciai a sentire un fremito e il cazzo diventò duro mentre lui si segava, avvicino la bocca al mio cazzo ma lo scostai, avevo ancora una piccola barriera da abbattere, mi disse se volevo farlo io , ma non acconsentii lui cominciò a segarsi e io lo guardavo, ad un certo punto mi avvicinai e lo segai io, lui avvicinò la sua bocca alla mia e ci baciammo , dolcemente e sensualmente, la saliva usciva dalle bocche e in quel momento lui venne e la sua sborra calda , innondò tutta la mia mano, a quel punto anche lui prese l mio cazzo e dopo pochi colpi di mano venni schizzando alla grande,fu un'esperienza bellissima che da li a poco si sarebbe ripetuta.
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14 years ago
menomale,
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Capodano 2010/2011 la notte
Piccola premessa: Sono un uomo di 46 anni separato dal 2002, in cui fino a tre settimane fa vivevo in toscana, subito dopo la separazione ho avuto la fortuna di conoscere tre coppie la quale son diventato amico fisso per anni, adesso che mi sono trasferito in puglia, dove ho una splendida casa in campagna, un silenzio assoluto, laddove si puo trovare la pace interiore, che tutti, credo che desiderano, sopratutto chi vive o in citta caotiche. dal mese di agosto a causa di questo programma di trasferimento, mi sono iscritto su desiderya, per trovare delle persone serie, per creare una bella amicizia, basandosi soratutto sul rispettoreciproco ma con tutta la trasgressione che serve, secondo me in un bel rapporto di amicizia duratura, e bello proprio perche ogni volta vengono fuori delle fantasie diverse, come si suol dire si cresce insieme sopratutto sessualmente, dove oltre al gioco, vengono fuori dele sensazioni che sono molto diverse dalla classica botta e via,tutto questo però se si trova il giusto feeling. da agosto fin ora diciamo che ho risposto a circa 350 annunci tra last minute e annunci erotici) di coppie che cercano singoli nella regione puglia, non so come mai ma non ho ricevuta nessuna risposta, tranne un paio di coppie e comunque in senso negativo. premesso questo. l'ultima settimana del 2010 continuando a mandare risposte a tutte le coppie del last minute, per cercare di organizzare qualcosa di carino per l'ultimo dell'anno, ma come di consueto nessuna risposta, tranne una coppia giovanissima, lei 26 anni e lui 30 dell'Abruzzo, a circa 300 km di distanza da me, che mi risponde all'anuncio dicendomi che gli interessava il mio invito, da li mi chiede la foto del viso e ci scambiamo il numero di telefono, cosi ci sentiamo al telefono e ci organizziamo per l 'ultimo dell'anno che accettano l'invito, io sinceramente (visto il comportamento di tutti gli inserzionisti di desiderya) ero molto titubante e incredulo, pensavo che mi stavanoprendendo in giro, fino a quando il giorno 31/12 mimanda ilmessaggio "siamo partiti", quindi di li ho cominciato a credere davvero che venivano. appena sono arrivati, abbiamo chicchierato un pò, per cercare di conoscerci meglio, e devo dire che abbiamo trovato subito unbel feeling, cosi di seguito siamo andati a fare la spesa (offerto tutto da me) per la cena, abbiamo deciso di fare una bella grigliata, tornati a casa, (ripeto che io vivo in campagna) il giusto tempo di sistemare un pò la spesa, erano appena le 18.00, lei va in camera e torna mettendosi a suo agio, un intimo mozzafiato di colore rosso, col perizoma che risalta il suo stuppendo culo, davvero fatto bene, avevo visto il suo profilo fotografico, era bello, ma vedendola da vicino era molto piu bella, avvolte le foto sciupano un po la vera bellezza, subito dopo anche ilmarito si mette a suo agio, in perizoma anche lui, e io per non essere da meno ho fatto lo stesso, abbiamo preparato la casa tutta contornata di candele (io sono molto appassionato di candele e incensi), un incenso profumato, una bella musica sottofondo. siamopartiti imbarcandoci in un servizio fografico, non foto hard ma bensì foto di nudo artistico, per esempio poggiata al camino, sul tavolo, ecc. nascondedo chiaramente il viso ma sopratutto prese da dietro dove risalta molto, tutto il suo splendore. Una volta finito il servizio fotografico, non si poteva piu aspettare, cosi l'abbiamo sdraiata sul tavolo, gli ho aperto dolcemente le gambe e mi sono deliziato a lungo i suoi sapori, cercando di entrare piu dentro possibile con la lingua, massaggiandogli il clitoride, il quale la sentivo gemere di piacere e assaporavo tutti i liquidi che fuoriuscivano, aumentando il ritmo poco alla volta, e scendendo fino al solco e gustando l'altro buchetto, mentre lei si assaporava i sapori di suo marito, nel momento in cui lo sentita al punto giusto, mi sono alzato e ho puntato la fessura, dove dolcemente e con dolcezza gli sono entrato dentro, sentendola tutta mia, cominciando piano piano a farglielo sentire per poi aumentando con dolcezza il ritmo, facendo a turno con suo marito scambiandoci di volta in volta la bocca e la fica ripetutamente, in modo da riposarci e cercare di durare piu a lungo possibile, quando a un certo punto sentiamo la radio (che emetteva musica dolce da sottofondo) che annuncia l'orario, erano arrivate le 20.00. ci siamo fermati e ci siamo dedicati a preparare la cena, io ho dovuto vestirmi, perche il barbecue ce lo fuori, e vero che ho anche il camino dentro, pero non funziona bene e poi era un peccato sporcarlo visto che ci poteva ancora servire, quindi loro sempre in piena libertà si sono dedicati a preparare le cose in casa mentre io mi sono dedicato alla brace, una volta cotta la carne sono entrato in casa, e la prima cosa che ho fatto mi sono rimesso in libertà, ci siamo seduti a tavola, io e suo marito uno a fianco all'altro e lei di fornte, che mentre mangiavamo con i suoi piedini delicati ci deliziava i nostri posticini deliziosi, una volta finito di mangiare ci siamo seduti a fianco a lei io da una parte e lui dall'altra, e mentre sorseggiavamo il vino con le mani deliziavamo il suo posticino delizioso, in seguito ci sisamo spostati sul divano, dove io ho ricominciato il mio ruolo di ripulire per bene la fica con la lingua e lei ripulire il coso del suo lui, sempre piano piano con dolcezza e aumentando il ritmo di volta in volta assaporando il tutto, a un certo punto ci siamo messi a 69, lei sopra, e suo marito da dietro la penetrava, in modo che lei si deliziava con la bocca il mio coso e si godeva contemporaneamente la mia lingua e il coso di suo marito nella fica, l'ho sentita esplodere, ed e stata una sensazione stupenda sentirla cosi felice, poi da li abbiamo ripreso lo scambio bocca/fica con suo marito fino alla mezzanotte meno dieci, dove ci siamo fermati per il fatidico stappo, una volta poi scambiati gli auguri, siamo ripartiti con lo stesso ritmo, fino a quando siamo esplosi noi due su i suoi seni e sulla pancia, sembrava fosse nevicato solo su di lei :-) , cosi ci siamo sentiti in dovere di andare tutti e tre in doccia ( meno male che e abbastanza grande), dove sia io che suo marito ci siamo dedicati a ripulirla per bene, questa volta però non con la lingua ma col sapone. dopo di che ci siamo rimessi sul divano a chicchierare un po fino a che sono arrivate le 03.45 e ce ne siamo andati a letto. Per me e stato il primo capodanno trasgressivo che ho passato in vita mia e posso dire che e stato bellissimo una sensazione che non si puo descrivere. siamo rimasti d'accordo che ci rivedremo spesso, io lo spero tanto e devo aggiungere che secondo me coppie davvero cosi belle dolci e sensuali come loro non riusciro piu a incontrare, li posso definire davvero "Persone serie e affidabili" con la P maiuscola. ciao a tutti , un bacione a tutto lo staff di desiderya che mi ha dato la possibilita di aver trascorso quanto descritto sopra...
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14 years ago
admin, 75
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Il >multicinema...
Avevo da qualche giorno messo l'annuncio su un sito di incontri, e una mattina, mi arriva un e-mail: ti va di divertirti in un cinema? “, alla mia risposta affermativa, mi da appuntamento al Multicinema della regione, alle ore 16,00. Poi mi ha descritto la donna in questione, 40 anni, bionda, seno 2 misura, alta 1,75 e tutta assetata di sesso. Restiamo d’accordo che una volta dentro, mi chiamerà per dirmi a quale sala dovrò andare. Passo la mattinata a pensare a quest’incontro, mettendo in previsione anche che fosse uno scherzo, e che all’incontro non si presenti nessuno. Verso le 15,30 mi avvio verso il cinema e parcheggio nelle vicinanze. Verso le 15,55 squilla il telefonino ed una voce di donna mi dice” siamo nella sala 3”. Entro, faccio il biglietto non chiedendo neanche che film facciano, ma chiedendo solo sala 3. Appena nella sala, il film è già iniziato, vi è tutto buio e quindi impiego un paio di minuti a mettere a fuoco la sala. E’ tutta vuota, tranne che in basso, vedo due ombre, una è bionda, Scendo gli scalini, mi avvicino e mi siedo con cautela, eravamo seduti, lui, lei in mezzo e poi io, dalla nostra postazione, potevamo vedere qualunque persona che eventualmente entrava nella sala. Fatte le presentazioni, io Rocco, loro Enzo ed Enza (nomi fittizi), mi sono messo a vedere il film. ho dato un paio di sguardi ad Enza, era una stupenda bionda. Dopo un po’ ho sentito una mano che mi carezzava la gamba e saliva verso il cazzo, un attimo dopo con tatto e gentilezza mi sono ritrovato con il cazzo duro, fuori del pantalone, con Enza che mi tirava una stupenda sega. Sarà stata la situazione, l’eccitamento, la calda mano d’Enza, ma dopo un paio di minuti godevo di brutto. Ho chiesto scusa dell’accaduto è ho guardato nel viso Enza. Con una voce calda ed arrapante mi ha sussurrato all orecchio, ” riesci a ripartire”, alla mia risposta affermativa, Enza si è messa accucciata sulla poltrona del cinema, alla pecorina, ed ha iniziato a farmi uno stupendo pompino Nel frattempo Enzo le aveva alzato la gonna e le leccava in alternanza culo e fica. Ha iniziato a godere come non mai, mi succhiava e leccava il cazzo come fosse un gelato calippo, non ne lasciava scoperto neanche un po’, dopo un po’ Enzo ha smesso di leccarla, si è alzato e le ha messo il cazzo tutto in fica, Enza non capiva più niente, non le sembrava vero di poter giocare con due cazzi. Dopo un po’ di questi giochi le ho fatto capire che stavo x godere, Enzo mi ha subito detto, non preoccuparti e talmente golosa di sborra, che non ne perderà neanche una goccia. E così è stato appena ho iniziato a godere, ha alzato gli occhi, mi ha guardato in viso ed ha iniziato a bere tutta la sborra, alla fine il cazzo è uscito dalla sua bocca, pulito come non mai. Ci siamo ricomposti e abbiamo guardato il film x una decina di minuti, io non ho capito niente del film, così anche loro. Dopo un po’ Enza si è accostata al mio orecchio e mi ha detto, “ho ancora voglia”, e così dicendo mi ha ricacciato fuori il cazzo dal pantalone e lo ha ripreso a succhiare. Dopo un po’ l’ho presa e l’ho fatta mettere a pecorina sulla poltroncina della fila davanti, ho messo il preservativo, e le ho spinto il cazzo in fica, e stata una sensazione stupenda, aveva la fica caldissima, mi ha avvolto il cazzo in un caldo stupendo, nel frattempo, le avevo iniziato a stuzzicare il buchetto del culo, ed ad un cero punto, Enza si è ritrovata con il cazzo in fica e un paio di dita nel culo, nel frattempo Enzo le era andata davanti e le aveva messo il cazzo in bocca, era una scena stupenda, le stavamo riempiendo tutti i buchi, stava godendo da morire. Poi ad un certo punto Enzo a gesti mi ha fatto capire di toglierle le dita dal culo e metterci il cazzo, avevo appena poggiato la punta del cazzo all’ingresso del culetto, quando Enza è indietreggiata di colpo, autoinculandosi da sola, in un attimo tutto il cazzo le è entrato dentro, sentivo le mie palle sbattere sul suo culo, le stavo tutto dentro e lei mugolava dal piacere. Nel frattempo con una mano libera le stavo facendo un ditalino, mi ero accorto che godeva molto, quando le veniva toccato il clitoride. Stavo per godere di nuovo, allora lei mi ha detto “ godimi sul seno “ ho tolto il preservativo e l’ho inondata tutta, poi ha voluto pulirmi tutto il cazzo tra le sue labbra calde. Dopo un po’ ci siamo ricomposti e sono andato via, mi hanno promesso che mi avrebbero presto cercato x un’altra super scopata.
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14 years ago
Jumentalucano,
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Ad oristano con alberto e susy
Io sono un"ragazzo" (poco cresciuto sotto certi aspetti) credo normalissimo, con una passione per certi giochi che è nata molti anni fa ma che negli ultimi anni è decisamente aumentata. Inutile dire che mi propongo,come singolo,alle coppie, anche se devo dire senza molto successo (almeno qui in Sardegna). Sarà che siamo in Sardegna,sarà che le coppie non si fidano più dei singoli, fatto sta che quì il"piatto piange" dal punto di vista delle monellerie; cmq all'inizio del mese di Luglio 2009, tra le diverse mail che ho ricevuto ho notato quella di"Alberto" e"Susy" (nomi fittizi), coppia che aveva letto il mio annuncio su Internet che adesso ho rimosso. I toni erano più seri della media, mi chiedevano cose specifiche, anche piuttosto intime e inoltre la loro mail era accompagnata da foto esplicite di lei, sia da sola che in compagnia. Devo dire che quella mail, così come le foto della splendida 25enne Susy avevano già acceso in me le fantasie più elettrizzanti e provocanti.Trascorsero un paio di giorni tra il solito tran tran del lavoro e amici la sera, ma sempre con le immagini delle foto di Susy in mente, in particolare la sua patatina depilata e le sue labbra mentre lo prendeva in bocca. L'appuntamento lo hanno fissato per un venerdì sera per un dopo cena (ore 22) ad Oristano in una zona a me sconosciuta. Esco di casa con notevole anticipo piuttosto eccitato, ma prima di arrivare mi devo fare circa 100km. Arrivo in zona appuntamento (dopo aver chiesto informazioni ai passanti perchè io non conoscevo la zona esatta) e parcheggio. Aspetto un pò di tempo pensando chi sono in definitiva le persone che sto aspettando e soprattutto cosa succederà più tardi. Del resto è il mio primo incontro con questa coppia sconosciuta e non so bene cosa aspettarmi. Arriva la macchina, la riconosco subito dalla descrizione fattami al telefono da Alberto. Scendiamo io e Alberto, lui è un tipo piuttosto distinto sui 36 anni, un po' più basso di me. Mì avvicino al finestrino del passeggero ,vedo e saluto Susy. Bella fighettina dai capelli lisci a caschetto castano chiari. Le gambe lunghe ed affusolate che escono da un vestitino"tubino" nero aperto. Esce dall'auto e mi bacia sulla guancia. Il suo profumo è gradevole e non mi infastidisce (molto importante). Susy ha le scarpe con tacco alto e quasi è più alta del suo Lui. Il viso solare è davvero bello ed il seno si intravede dalla scollatura del vestito nero aderente. Sono contento,almeno ho a che fare con persone sincere che corrispondono alle foto ed alla descrizione che hanno fatto di loro stessi. Lasciamo le macchine in parcheggio e si decide di andare a bere qualcosa. Sono ancora più contento quando vedo da dietro Susy in piedi mentre cammina:è splendida,con un passo davvero sexy e con una figura slanciata. Parliamo del più e del meno (devo dire che loro sono degli ottimi conversatori non banali, lei è brillantissima). Contemporaneamente vedo una delle sue cosce abbronzate, le sue mani con le unghie curate, le labbra con rossetto rosato (e qui ripenso alla foto del pompino). Mi chiedono cosa mi piace, dico qualcosa li per li e loro mi espongono le loro intenzioni. Penso di non dover prendere l'iniziativa, ci penserà di certo Susy (e la cosa non mi dispiace) non deve succedere niente a tutti i costi, ovviamente,anche se in questo frangente vorrei davvero che succedesse di tutto !!!!!! Usciamo dal locale e li seguo in macchina per un po'. Arriviamo,saliamo a piedi al secondo piano,entriamo in un appartamento e ci sediamo in salotto. Non voglio sembrare esagerato, ma la situazione è già così carica di positive sensazioni ed attese che mi basta incrociare gli occhi di Susy (che mi fa l'occhiolino) e vedere le sue gambe accavallate che c'è l'ho già duro. Alberto va a preparare da bere ed io e Susy parliamo. Alberto torna ed invita Susy a sedersi sul divano di fianco a me, le da in mano il bicchiere (io nulla perchè sono astemio) e lui va dietro la spalliera del divano. Continuiamo a parlare ma intanto Alberto accarezza le spalle di Susy ed il collo. Io mi gusto lo spettacolo per un po'. Susy tiene gli occhi chiusi, non parliamo più, Alberto scende fino ai seni (che non hanno reggiseno) li tocca da sopra il vestito, prima delicatamente e lentamente,poi con più forza.Prosegue ancora per un po' e poi abbassa la cerniera sul retro del vestito e scopre due bei seni da terza con i capezzoli,di colore chiaro,già ben eretti. Inutile dire che i miei pantaloni stanno scoppiando. Dopo poco Alberto ci lascia soli, deve essere andato in bagno, penso. Susy si ricompone un po', ma rimane con i seni non del tutto coperti vicini al mio naso. Io da vero gentleman non oso prendere iniziative. Siamo seduti vicini e le gambe quasi si toccano. Credo di aver fatto qualche battutina o complimento, ma non faccio ancora niente. Torna Alberto e ricomincia a toccare Susy da dietro, la rimprovera perchè si è alzata un po' il vestito, allora gli abbassa il vestito fino alla vita e comincia a baciarla. Mentre la bacia gli infila una mano in mezzo alle gambe sollevando il vestito ed allargandole un po' le gambe. Sento la sua gamba che spinge sulla mia e poi si accavalla sulla mia; dal contatto sento il movimento di Alberto che ora si è spostato di fronte a Lei e la sta masturbando mentre continua a baciarla. Mi chino un po' e vedo, tra le mutandine di raso blu notte scostate, la fighetta quasi del tutto depilata e la mano che la sta massaggiando e masturbando. Susy è davvero bagnatissima !!! Sento la coscia di Susy sulla mia che si contrae e si rilassa, sta già venendo !! Mentre Susy sta impazzendo la sua mano comincia a scandagliare ed a toccarmi attraverso i pantaloni, io c'è lo duro da un pezzo e lei lo sente bene, lo valuta e lo stringe con un gridolino di emozione, mentre Alberto continua a toccarla e a masturbarla. Fa tutto lei:mi sbottona i pantaloni, mette la mano dentro gli slip,me lo prende in mano ed incomincia a baciarmi con passione succhiandomi la lingua ed a masturbarmi. Alberto passa davanti al divano a guardare la scena e ci lascia soli. Io comincio a toccargli il seno, la schiena soda, le cosce. Intanto vedo che Susy si sta bagnando completamente la mano con la sua saliva, mi guarda un attimo, sorride per questo fatto della mano, poi vedo la sua testa che si abbassa di colpo tra le mie gambe. Mi ritrovo il"gigetto" avvolto dalla sua bocca morbida e calda che comincia a leccare e succhiare. Sono sempre più eccitato e Susy è sempre più arrapante ed intraprendente. Alberto intanto si sta masturbando davanti a noi in poltrona e le chiede come trova il mio "gigetto". Susy risponde che le piace molto,che ha un buon sapore e che non smette di bagnarsi. Mi bacia, mi succhia, mi lecca dappertutto,anche le palline, io la sto carezzando e le tocco la patatina dolcemente e in alternanza il clitoride con i polpastrelli. Alberto approva. Ci ritroviamo sul divano in un 69 di fuoco. A un certo punto Alberto dice di alzarmi, di strusciarle il"gigetto" sulla passerina e di masturbarla così. Susy è a suo agio e non dice niente, allarga le gambe e io comincio a strofinarglielo sul clitoride mischiando i suoi umori con i miei e lei si lascia andare a dei gridolini mezzo soffocati. A un certo punto Alberto mi dice che è meglio mettermi il preservativo. Susy non si fa sfuggire l'occasione e prontamente si industria da vera maestra"a farmelo indossare". Ricomincio col preservativo e riprendo a spennellarle il clitoride e la passerina . Lo spingo lentamente sull'apertura, poi sempre di più e sento che la sua patatina si allarga. Quando è entrato per metà Susy inizia a gemere,allora io vado fuori e poi dentro più profondo fino ad infilarlo tutto. Lei si muove adesso secondo i miei colpi e così per un buon lasso di tempo, poi mi metto su un fianco, la prendo di lato, la bacio sul collo, le carezzo il seno e le masturbo il clitoride con le dita. Lei ruota la testa e mi bacia con tutta la lingua dentro sempre più infervorata. Alberto le chiede se sta godendo, se sente bene il"gigetto", se c'è l'ho grosso, se si sete puttana e lei continua ad urlare di si. Lui le dice quanto è porca e invita anche me a dirglielo mentre la prendo. Susy sta proprio godendo sia fisicamente che cerebralmente come una matta (credo sia venuta già 2 volte), così decido di fermarmi per cambiare posizione ma Susy è più rapida di me, mi fa stendere sulla schiena e si cala sopra di me. Mentre scende, vedo che si allarga la passerina e mi mostra il suo fiore e nel frattempo mi prende ben saldo in mano il gigetto con 5 dita e lo dirige verso la sua vagina. Scendendo ancora si autopenetra e guardandomi fisso negli occhi sibila:"Adesso il gioco lo conduco io". Il suo gioco dura poco, infatti dopo non molto raggiunge l'orgasmo per l'ennesima volta con gemiti, gridolini e tremolii vari. Non si muove ed io non oso"spostarla". Improvvisamente si "riprende", si alza, mi sfila via il preservativo e comincia a spompinarmi per circa 10 minuti. Quando le dico che sto per venire mi intima di non spruzzarglielo sul viso ma solamente sui seni. Passano dei minuti che non so quantificare,ma quando ritorno in me mi ritrovo Susy abbracciata ancora tutta bagnata e sorridente. Alberto non c'è, è in cucina che prepara uno spuntino, ci chiama e ci dice di farci una doccia veloce che dopo si ricomincia, ma questa volta in tre. Sono allibito ma anche contento. Pensavo infatti che la serata fosse finita ma questo fuori programma mi mette un pochino nei guai; infatti io sono già venuto e non sono mai bello duro come prima dopo che vengo. Se lo avessi saputo................mi sarei riguardato per il secondo tempo!!!! In tutti i casi Susy è stata talmente brava ed eccitante che non ho risentito affatto del fatto che ero già venuto. I giochi finiscono verso le 4,quando Alberto mi" fa capire" che la serata è terminata, anche se Susy non è dello stesso parere !!
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1
14 years ago
oreliete,
55
Last visit: 3 days ago
-
La coppia
Io e mio marito siamo insieme ormai da quasi 15 anni, entrambi ormai anta...Io sono una donna abbastanza piacente, non una starfiga ma insomma..., mia madre ha origine russe, e io ho ereditato qualche carettere suo, come i lineamenti tipici degli occhi e della bocca delle donne dell'est. Ho gambe lunghe, una terza abbondante e non ho mai avuto problemi a conquistare uomini...per lo meno dal punto di vista fisico, forse è per questo che a letto sono un pò pigra e passiva ed è quasi sempre mio marito a prendere l'iniziativa per fare sesso. Ultimamente mio marito è un pò più disdaccato, noto che mi desidera di meno, non ci prova più come qualche anno fà e mi guarda poco; io sono un pò giù perchè ormai le mie rughette ci sono e sono anche ben definite, il seno inizia a smagliarsi e scendere la pelle sulle coscie non è più tesa e la cellulite sulle chiappe avanza... Qualche giorno fà ero via e sono rientrata prima del previsto: mio marito non si è accorto : eccolo li seduto sul divano, i pantaloni e mutande giù, si stà masturbando davanti alla tv: stà vedendo un film porno, l'attrice bionda con le tette enormi rifatte è presa da tre uomini palestrati e dotati che se la sbattono insieme ed a turno. Lei urla e geme e ride, poi a turno gli uomini gli schizzano in faccia, sul seno, in bocca. Lei resta in ginocchio, e inizia a succhiare i cazzi raccogliendo con il sorriso le gocce di sperma che scendono dalle punte. MIo marito geme, viene, continua a masturbarsi si spalma la sperma sul pene totalmente depilato (non me ne ero neanche mai accorta) e poi si appoggia ansimando. Io fremo dalla rabbia, non sò cosa fare: mi sento da un lato tradita, dall'altro, penso è un uomo, si deve sfogare, ma questo è troppo: non pretendo che si masturbi davanti a foto mie, ma cavolo così in salotto con un film porno così spinto. Reagisco di impulso, entro: lui trasale mi dice "ciao...scusa...." io dico "non sò cosa dirti" -" no dai...scusa...era da tanto che non, sai... non è mia abitudine".Sto quasi per pensare che infondo potrebbe essere un'eccezzione, ma poi mi giro e vedo circa un ventina di dvd porno,"ma allora tu hai un problema, il tuo è un vizio,". Andai via frastornata, arrabbiata incredula. Lui mi seguii, io dissi : "lasciami stare. ne riparliamo fra 2/3 giorni". Passai qualche giorno a pensare alla mia vita, al mio essere donna così non più molto attraente e così poco dedita a soddisfare mio marito, che forse ha solo avuto un periodo anche lui di insicurezza, e magari non voleva affrontare la cosa o forse si è solo arreso a cercare esperienze hot con me. Alla fine optai per darci ancora una chance: tentare non fa male pensai: io probabilmente potevo riconquistare la fiducia in mè stessa ed accettare i miei cambiamenti fisici, e lui poteva tornare a desiderarmi come donna. Ma come?? Sicuramente parlando con il mio uomo, ma prima ci voleva una scossa, una botta qualcosa di fisico e mentale insieme. Dovevamo svegliarci dal torpore che inizia ad invadere la nostra vita di coppia. Mentalmente mi feci un piano, e così...una sera mandai il bimbo a giocare e cenare da un suo amico, ed io aspettai mio marito a casa, vestita con un paio di fusò atillatissimi senza mutandine, che mi si infilavano nel taglio in mezzo alle gambe ed una maglietta corta che lasciasse ben evidente il mio sedere, che sebbene non più quello di un tempo, immaginavo facesse ancora bella figura. Lui rientrò dal lavoro, solita routine, doccia e divano ed io... lo presi per mano, e lo accompagnai fuori dal salotto. Nelle scale gli diedi due toccatine al sedere e nell'ultimo scalino lo baciai con la lingua e gli infilai la mano nei pantaloni. Lui era ancora un pò incredulo, lo sentivo agitato e un pò initimidito da questo mio atteggiamento. Poche volte mi era capitato di sentirmi dominante in un rapporto di sesso e amore, e per questo ero un pò agitata anche io, ma decisa e convinta di quello che facevo. Questo mi diede quello slancio, quella voglia eccitante di fare sesso che poche volte mi aveva avvolto: si certo, c'era sempre all'inizio delle storie, quando hai quella voglia incredibile di legarti al tuo compagno, ma poi quando capisci che lo hai conquistato la voglia di stupirlo passa, si affievolisce, ed io mi ritrovavo a far l'amore un pò in modo passivo e quasi mai a prendere l'iniziativa. Ecco ora però basta pensare, ora devo agire! Aprii la porta della camera e lo buttai sul letto: lo guardai nella penombra e lo vidi addirittura un pò spaventato : non avevo mai fatto una cosa del genere. Che scema. Mi tolsi i pantaloni e mi sedetti sopra il suo membro: ecco ora si inizia. Gli mordo il collo, le labbra scendo pian piano gli tolgo pantaloni e mutande in un solo colpo: lui è li un po agitato, con il pene ancora piccolo: "amore che ti succede" michiese, "perchè..... ti dispiace?", "oddio mi piace moltissimo solo che non sono abituato dammi un attimo che sono un pò agitato: sei magnifica togliti la maglietta pero tù, spogliati davanti a mè". "he he...." pensai, "vedrai adesso.....altro che porno..." Gli prendo il pene in bocca, mi stà tutto perchè è ancora fiappetto, "rilassati rilassati, io sono eccitata" dissi sottovoce e ricomincio a giocare con la lingua ed il suo pene. Ecco ora stà crescendo lo sento più grande, la punta mi arriva fino alla base della mia lingua. Bene adesso siamo pronti, si parte. Mi alzo in piedi sopra di lui, i piedi a lato dei suoi fianchi appena sotto le spalle. Scendo flettendo le ginocchia piano piano mi avvicino con la vagina alla sua bocca lui qualche cm prima apre la bocca e tira fuori la lingua....la struscio sul suo viso mi fermo sulla sua bocca e sento la sua lingua che sale nel canale, sta spingendo la mia vagina gli stà tutta dentro la sua bocca e lui gioca con la lingua. Inizio un pò a tremare un pò per la posizione un pò per l'emozione: non mi ricordavo che era così bello farsela leccare, non me lo ricordavo proprio. Oddio, mi mordo il labbro mi stò eccitando moltissimo, mi ha preso per i fianchi e mi spinge indietro e si fà strusciare il petto con la mia vagina bagnata di umori e saliva; mi afferro la maglietta e via: resto solo in reggiseno quello più sexy che ho, nero a balconcino tutto in pizzo e con le stringhette sottili: lui mi prende e mi butta indietro mi afferra sotto le ascella e mi fa mettere in ginocchio: "no,"dissi, "il gioco la comando io". "andiamo sulla sedia" , "siediti" Lui è sulla sedia, con il pene dritto che freme di voglia e cerca di trattenersi, mi stà guardando incredulo, ed estasiato io lo faccio un pò desiderare: stò un attimo lì ferma davanti a lui, sò quanto le piace guardarmi nuda e quano le piacciono le mie tette: mi inchino lentamente avanti, così il mio seno scende e lui mangia con gli occhi le mie tette che penzolano....mi avvicino, ed infilo il suo pene in mezzo al mio seno: lui guarda , vede le mie tette strizzate dal reggiseno, forme belle tonde con la punta del suo cazzo che esce, mi muovo appena un po su e giù. Lui butta la testa indietro chiude gli occhi e respira a fondo e forte; olè via il reggiseno, e mi viene in mente una bella cosetta... Giro la sedia verso il muro; mi "siedo" sul suo pene con il viso dalla parte opposta al suo, lo sento entrare dentro di mè , quasi senza fatica, io sono già lubrificata per bene, sento distintamente la cappella che si fà strada ed i brividi mi percorrono tutta, punf punf punf salgo, scendo, lo sento dentro di me lui mi stringe nei fianche e mi aiuta nei movimenti; mi stacco di colpo e mi alzo in piedi: gli giro attorno, lo bacio gli faccio 2 solletichini gli metto la sua testa sul mio seno: cerco di capire il suo stato d'animo, lo sento ancora un pò incredulo. Io sono dolcemente compiaciuta, fiera di mè stessa, contenta di sapere come stupire sessualmente il mio uomo, contenta di aver saputo riprendere un pò le redini di una bella relazione che forse stava un pò scadendo. Questo momento di sesso spinto e tenerezza rendeva le cose più eccitanti e sensuali: ma non mi feci prendere dalla tenerezza, dovevo dimostrare a mio marito che io valgo più di un'attricetta porno: mi inchinai in avanti appoggiando le mani al muro, quasi a 90 gradi: sculettai. Paff,cioff mi ha dato due schiaffetti nel sedere,,, ed ora??? mi infila un dito, no 2 e li muove feneticamente, ma io voglio di più! Voglio una cosa grande dentro, lo voglio -" penetrami amore, penetrami" ecco stà entrando dio come è grande, lo sento strofinare nelle parti del canale, lui affonda e resta fermo dai muoviti, muoviti, ecco così spingi dio..."accarezzami anche mi piace" sento la sua mano grande e forte che mi massaggia la parte anteriore della vagina, cerca il clitoride e lo accarezza con la punta del dito....io sento sento mi sento donna realizzata, donna sicura ed infallibile, ora mi agrappa i fianchi forte e così mi sbatte ancora più forte, quasi a farmi male. Sento che si stà un pò stancando, ed ora tocca a me : come nei miei pensieri, lascio la parte che gli piace di più all'ultimo: "stenditi nel letto": li sistese, e io mi misi sopra : questa volta mi feci guardare mentre ancheggiavo leggermente, non volevo più imbarazzarmi e pensare che magari lui vede le smagliature o le rughe ; lui mi ama, e forse quelli che per mè sono difetti per lui sono delle intimità eccitanti!!! "Adesso voglio stare io sopra, tu sei mio". Lui era felice, quasi rideva: non disse nulla, ma capivo che per lui questo era un sogno che si realizzava. è così lo cavalcai come mai fatto: mi presi anche la libertà di urlare quanto cavolo volevo, al diavolo se qualcuno sente, io godo e amo con mio marito e voglio farlo così. Anche lui urlava un pò ed ecco che dice "amore ....amore....ti amo" - "si anche io...vieni vieni..." "amore...." - "siiiiiiiii....." Il momento fu indescrivibile. Ci abbracciammo e sentivo lui sussultare e perdere il controllo. Io...sento...tremo, non distinguo il mio sesso dal suo...mi sento calda umida, quasi impregnata di caldo ci baciamo e lui si lascia andare in colpetti e fremiti mentre io non capisco se sono super-eccitata o rilassata... mi tiro un pò su e urlo "uaaaaaa" mi libero mi apro con la mente e mi risento eccitata. Stiamo così in silenzio, per un pò. ci sbaciucchiamo e ridiamo. Scendo e mi metto di fianco, glielo stringo con la mano e lui mi prende la vagina e me la massaggia spalmandomi tutti i liquidi in mezzo alle cosce. ci rilassiamo....silenzio. Ecco, ora è tutto a posto. Sento nuovamente quella serenità e qull'affiatamento di un tempo, e vorrei sapere se anche lui lo sente. Ma non glielo chiedo: si vede, da come i guarda succube, innamorato e rispettoso. Mi guarda mè ora, non il mio corpo ma vede mè dea dell'amore e del sesso, compagna nella vita e nel letto. Finalmente.
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2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Il cane del mio vicino di casa
Ciao, Voglio raccontarvi una storia che mi è successa un paio di anni fa. Non l’ho mai raccontata a nessuno forse per l’imbarazzo o per vergogna. Premessa non mi ritengo una veterana del sesso ma se lo faccio tutti i giorni non mi dispiace. ho 42 anni alta 165 55 kg mora di bella presenza, mio marito invece può restare anche 1 mese senza fare sesso e non sentire la mancanza (forse è asessuato!). o pensato anche di trovarmi un amante.. forse la pigrizia o l'idea di tradire mio marito, mi ha sempre fatto rimanere al mio posto. Un Pomeriggio presa alle solite faccende domestiche, sono accucciata in giardino a sistemare i fiori, quando per un buco nella recinzione il cane del vicino entra nella mia proprietà. il cane è un pastore maremmano molto buono di grosse dimensioni e comincia a farmi le feste, io gli dico: dai torna dal tuo padrone! mentre lui continua a leccarmi fin che il cane si mette sopra di me e comincia a pompare. io cerco di togliermelo di dosso e finisco a terra lunga distesa il cane in quel momento si mette a leccarmi la figa sopra la tuta da ginnastica. In quel momento sento il fischio del vicino che chiama il cane che torna di corsa a casa. Io rimango a terra seduta un pò sconvolta da quello che mi era successo..... nessuno non si era accorto di questo visto anche la siepe alta che circonda la mia casa. La sera e il giorno seguente continuavo a pensare magari mio marito mi pompasse come il cane!!! Due giorni dopo sto lavando l'entrata di casa quando vedo arrivare il cane, comincia con le solite feste io lo carezzo come se nulla fosse successo e da li a poco si attacca a una gamba e comincia a pompare di nuovo. Esclamo!!! Cazzo ma quanta voglia hai!!!!... visto le dimensioni del cane dopo 30 secondi mi fa cadere a terra e per rialzarmi mi ritrovo a pecora davanti a lui.... cazzo!!!!! non potevo dargli posizione migliore al cane. Sento la sua mazza che batte ripetutamente nella mia figa! questa cosa comincia a piacermi è una cosa contro natura, ma nulla di male facevo. Così sono rimasta buona e lasciavo che il cane continuasse a pomparmi fin che mi sento tutti i pantaloni bagnati di umori o sborra non so cosa fosse, so che ero fradicia. Alla sera dopo cena ancora eccitata dall’esperienza, cerco di fare eccitare mio marito avevo tanta voglia di farlo ma lui niente da fare. La mattina dopo incazzata come una bestia per la mancata notte di sesso, ero ancora in vestaglia e non avevo voglia di far niente con il pensiero continuavo a insultare mio marito che era già andato a lavoro. Apro la porta d'ingresso per vedere che tempo fa e vedo il cane che gironzola nel mio giardino lo chiamo e viene di corsa da me lo carezzo e come per dispetto verso mio marito gli prendo in mano il cazzo e comincio a segarlo da li a poco tira fuori un cazzo enorme…. Non avrei mai pensato che un cane ce l’ha avesse così grosso. Mi stavo eccitando e cosi mi sono messa a pecora per facilitare il cane, il suo cazzo continuava a battere sulle mutandine e sulla figa “visto che ero in vestaglia!” non so come mi è passato per la mente ma avevo voglia di sentire il suo cazzo a contatto con la mia figa, così mi sono spostata le mutandine. La mia figa era bagnata di umori e lo giuro non avrei mai pensato che al secondo colpo me lo buttasse tutto su. Sono rimasta senza fiato invece di tirarlo fuori continuava a spingere come volesse buttarmi su anche le palle! Ero immobile sotto i suoi colpi non sapevo se mettermi a gridare o cosa fare continuava a pomparmi a un ritmo frenetico sentivo la figa che si dilatava sotto hai suoi colpi, ho avuto un orgasmo che in 13 anni con mio marito non ho mai provato. Dopo un paio di minuti il cane si è fermato e ha estratto il suo cazzo ancora gonfio, la mia figa gocciolava di tutto stavo per avere un altro orgasmo e cosi mi sono messa a masturbarmi il cane ha cominciato a leccarmi la figa come volesse riprendersi indietro tutto il suo nettere da li senti il fischio del vicino che richiama il cane a casa. Io sono rimasta 20 minuti sdraiata per terra sfinita a godermi ogni attimo di questo rapporto. Quando mi sono alzata mi sono accorta che ero tutta graffiata delle zampe del cane, non mi importava niente avevo troppo goduto per pensare a questo. Nell’anno successivo ho scopato più con il cane che in 13 anni assieme a mio marito. L’anno scorso il mio vicino di casa ha aggiustato la recinzione cosi non permettendo al cane di venire da me. Adesso ho un pastore belga a casa, ma come si dice in questi casi: il primo cane non si scorda mai!
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11
14 years ago
monica142,
33
Last visit: 11 years ago
-
Con alberto e susy ad oristano
Io sono un"ragazzo" (poco cresciuto sotto certi aspetti) credo normalissimo, con una passione per
certi giochi che è nata molti anni fa ma che negli ultimi anni è decisamente aumentata. Inutile dire
che mi propongo,come singolo,alle coppie, anche se devo dire senza molto successo (almeno qui in
Sardegna). Sarà che siamo in Sardegna,sarà che le coppie non si fidano più dei singoli, fatto sta
che quì il"piatto piange" dal punto di vista delle monellerie; cmq all'inizio del mese di Luglio
2009, tra le diverse mail che ho ricevuto ho notato quella di"Alberto" e"Susy" (nomi fittizi),
coppia che aveva letto il mio annuncio su Internet che adesso ho rimosso. I toni erano più seri
della media, mi chiedevano cose specifiche, anche piuttosto intime e inoltre la loro mail era
accompagnata da foto esplicite di lei, sia da sola che in compagnia. Devo dire che quella mail, così
come le foto della splendida 25enne Susy avevano già acceso in me le fantasie più elettrizzanti e
provocanti.Trascorsero un paio di giorni tra il solito tran tran del lavoro e amici la sera, ma sempre con le
immagini delle foto di Susy in mente, in particolare la sua patatina depilata e le sue labbra mentre
lo prendeva in bocca. L'appuntamento lo hanno fissato per un venerdì sera per un dopo cena (ore 22)
ad Oristano in una zona a me sconosciuta. Esco di casa con notevole anticipo piuttosto eccitato,
ma prima di arrivare mi devo fare circa 100km. Arrivo in zona appuntamento (dopo aver chiesto
informazioni ai passanti perchè io non conoscevo la zona esatta) e parcheggio.
Aspetto un pò di tempo pensando chi sono in definitiva le persone che sto aspettando e soprattutto
cosa succederà più tardi. Del resto è il mio primo incontro con questa coppia sconosciuta e non so
bene cosa aspettarmi. Arriva la macchina, la riconosco subito dalla descrizione fattami al telefono
da Alberto. Scendiamo io e Alberto, lui è un tipo piuttosto distinto sui 36 anni, un po' più basso di me.
Mì avvicino al finestrino del passeggero ,vedo e saluto Susy. Bella fighettina dai capelli lisci a caschetto
castano chiari. Le gambe lunghe ed affusolate che escono da un vestitino"tubino" nero aperto. Esce
dall'auto e mi bacia sulla guancia. Il suo profumo è gradevole e non mi infastidisce (molto importante).
Susy ha le scarpe con tacco alto e quasi è più alta del suo Lui. Il viso solare è
davvero bello ed il seno si intravede dalla scollatura del vestito nero aderente. Sono
contento,almeno ho a che fare con persone sincere che corrispondono alle foto ed alla descrizione
che hanno fatto di loro stessi. Lasciamo le macchine in parcheggio e si decide di andare a bere
qualcosa. Sono ancora più contento quando vedo da dietro Susy in piedi mentre cammina:è
splendida,con un passo davvero sexy e con una figura slanciata. Parliamo del più e del meno (devo
dire che loro sono degli ottimi conversatori non banali, lei è brillantissima). Contemporaneamente
vedo una delle sue cosce abbronzate, le sue mani con le unghie curate, le labbra con rossetto rosato
(e qui ripenso alla foto del pompino). Mi chiedono cosa mi piace, dico qualcosa li per li e loro mi
espongono le loro intenzioni. Penso di non dover prendere l'iniziativa, ci penserà di certo Susy (e
la cosa non mi dispiace) non deve succedere niente a tutti i costi, ovviamente,anche se in questo
frangente vorrei davvero che succedesse di tutto !!!!!!
Usciamo dal locale e li seguo in macchina per un po'. Arriviamo,saliamo a piedi al secondo
piano,entriamo in un appartamento e ci sediamo in salotto. Non voglio sembrare esagerato, ma la
situazione è già così carica di positive sensazioni ed attese che mi basta incrociare gli occhi di
Susy (che mi fa l'occhiolino) e vedere le sue gambe accavallate che c'è l'ho già duro. Alberto va a
preparare da bere ed io e Susy parliamo. Alberto torna ed invita Susy a sedersi sul divano di fianco
a me, le da in mano il bicchiere (io nulla perchè sono astemio) e lui va dietro la spalliera del
divano. Continuiamo a parlare ma intanto Alberto accarezza le spalle di Susy ed il collo. Io mi
gusto lo spettacolo per un po'. Susy tiene gli occhi chiusi, non parliamo più, Alberto scende fino
ai seni (che non hanno reggiseno) li tocca da sopra il vestito, prima delicatamente e lentamente,poi
con più forza.Prosegue ancora per un po' e poi abbassa la cerniera sul retro del vestito e scopre
due bei seni da terza con i capezzoli,di colore chiaro,già ben eretti. Inutile dire che i miei pantaloni
stanno scoppiando. Dopo poco Alberto ci lascia soli, deve essere andato in bagno, penso.
Susy si ricompone un po', ma rimane con i seni non del tutto coperti vicini al mio naso.
Io da vero gentleman non oso prendere iniziative. Siamo seduti vicini e le gambe quasi si toccano.
Credo di aver fatto qualche battutina o complimento, ma non faccio ancora niente.
Torna Alberto e ricomincia a toccare Susy da dietro, la rimprovera perchè si è alzata un po' il
vestito, allora gli abbassa il vestito fino alla vita e comincia a baciarla. Mentre la bacia gli infila
una mano in mezzo alle gambe sollevando il vestito ed allargandole un po' le gambe.
Sento la sua gamba che spinge sulla mia e poi si accavalla sulla mia; dal contatto sento
il movimento di Alberto che ora si è spostato di fronte a Lei e la sta masturbando mentre
continua a baciarla. Mi chino un po' e vedo, tra le mutandine di raso blu notte scostate,
la fighetta quasi del tutto depilata e la mano che la sta massaggiando e masturbando. Susy
è davvero bagnatissima !!! Sento la coscia di Susy sulla mia che si contrae e si rilassa, sta già
venendo !! Mentre Susy sta impazzendo la sua mano comincia a scandagliare ed a toccarmi
attraverso i pantaloni, io c'è lo duro da un pezzo e lei lo sente bene, lo valuta e lo stringe con
un gridolino di emozione, mentre Alberto continua a toccarla e a masturbarla.
Fa tutto lei:mi sbottona i pantaloni, mette la mano dentro gli slip,me lo prende in mano ed
incomincia a baciarmi con passione succhiandomi la lingua ed a masturbarmi. Alberto passa
davanti al divano a guardare la scena e ci lascia soli. Io comincio a toccargli il seno, la schiena
soda, le cosce. Intanto vedo che Susy si sta bagnando completamente la mano con la sua saliva,
mi guarda un attimo, sorride per questo fatto della mano, poi vedo la sua testa che si abbassa
di colpo tra le mie gambe.
Mi ritrovo il"gigetto" avvolto dalla sua bocca morbida e calda che comincia a leccare e succhiare.
Sono sempre più eccitato e Susy è sempre più arrapante ed intraprendente.
Alberto intanto si sta masturbando davanti a noi in poltrona e le chiede come trova il mio
"gigetto". Susy risponde che le piace molto,che ha un buon sapore e che non smette di bagnarsi. Mi
bacia, mi succhia, mi lecca dappertutto,anche le palline, io la sto carezzando e le tocco la
patatina dolcemente e in alternanza il clitoride con i polpastrelli.
Alberto approva.
Ci ritroviamo sul divano in un 69 di fuoco. A un certo punto Alberto dice di alzarmi, di strusciarle
il"gigetto" sulla passerina e di masturbarla così. Susy è a suo agio e non dice niente, allarga le
gambe e io comincio a strofinarglielo sul clitoride mischiando i suoi umori con i miei e lei si
lascia andare a dei gridolini mezzo soffocati.
A un certo punto Alberto mi dice che è meglio mettermi il preservativo. Susy non si fa sfuggire
l'occasione e prontamente si industria da vera maestra"a farmelo indossare".
Ricomincio col preservativo e riprendo a spennellarle il clitoride e la passerina . Lo spingo
lentamente sull'apertura, poi sempre di più e sento che la sua patatina si allarga. Quando è entrato
per metà Susy inizia a gemere,allora io vado fuori e poi dentro più profondo fino ad infilarlo
tutto. Lei si muove adesso secondo i miei colpi e così per un buon lasso di tempo, poi mi metto su
un fianco, la prendo di lato, la bacio sul collo, le carezzo il seno e le masturbo il clitoride con
le dita. Lei ruota la testa e mi bacia con tutta la lingua dentro sempre più infervorata. Alberto le
chiede se sta godendo, se sente bene il"gigetto", se c'è l'ho grosso, se si sete puttana e lei
continua ad urlare di si. Lui le dice quanto è porca e invita anche me a dirglielo mentre la prendo.
Susy sta proprio godendo sia fisicamente che cerebralmente come una matta (credo sia venuta già 2
volte), così decido di fermarmi per cambiare posizione ma Susy è più rapida di me, mi fa stendere
sulla schiena e si cala sopra di me. Mentre scende, vedo che si allarga la passerina e mi mostra il
suo fiore e nel frattempo mi prende ben saldo in mano il gigetto con 5 dita e lo dirige verso la sua
vagina. Scendendo ancora si autopenetra e guardandomi fisso negli occhi sibila:"Adesso il gioco lo
conduco io". Il suo gioco dura poco, infatti dopo non molto raggiunge l'orgasmo per l'ennesima volta
con gemiti, gridolini e tremolii vari. Non si muove ed io non oso"spostarla". Improvvisamente si
"riprende", si alza, mi sfila via il preservativo e comincia a spompinarmi per circa 10 minuti.
Quando le dico che sto per venire mi intima di non spruzzarglielo sul viso ma solamente sui seni.
Passano dei minuti che non so quantificare,ma quando ritorno in me mi ritrovo Susy abbracciata
ancora tutta bagnata e sorridente. Alberto non c'è, è in cucina che prepara uno spuntino, ci chiama
e ci dice di farci una doccia veloce che dopo si ricomincia, ma questa volta in tre. Sono allibito
ma anche contento. Pensavo infatti che la serata fosse finita ma questo fuori programma mi mette un
pochino nei guai; infatti io sono già venuto e non sono mai bello duro come prima dopo che vengo. Se
lo avessi saputo................mi sarei riguardato per il secondo tempo!!!! In tutti i casi Susy è
stata talmente brava ed eccitante che non ho risentito affatto del fatto che ero già venuto. I
giochi finiscono verso le 4,quando Alberto mi" fa capire" che la serata è terminata, anche se Susy
non è dello stesso parere !!
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14 years ago
oreliete,
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Auguri
Auguri a tutti per questo nuovo anno. Che sia pieno di complicità in coppia o con la coppia giusta. Che sia un anno fatto di parole vere e di persone vere non nascosti sempre dietro ad uno schermo per vigliaccheria innata a qualsiasi età. Che sia un anno dove l'ego non sia misurato nemmeno. Un anno per il quale ci si possa ricordare dicendo "quel anno ho dato il mio meglio, non il mio peggio". Auguri a chi trasgredisce con la testa e a chi per la "testa" intende altro. Auguri anche a chi tradisce con il cuore anche se quello che mette in gioco non e il suo. Auguri a chi si diverte insieme agli altri e a chi si diverte con gli altri perché Dio ha dato un posto anche a chi non so le merita. Auguri alla Desy sopra tutti, che ci sopporta nei nostri sfoghi ormonali, furbi, adolescenziali, nelle nostre peggiori bugie. Che ci aiuta a crescere o almeno sembrare migliori, ci da voce e ci fa superare le nostre vite insignificanti (chi più chi meno) che poi se si chiamasse proprio Desy sarebbe una figata. Auguri a chi ha una famiglia ed e felice con quello che ha senza voler altro. Auguri anche a chi non c'è l'ha ma ne vorrebbe una. Auguri agli innamorati, che siano felici o sofferenti perché l'amore non dipende dalle persone che amiamo ma da noi soltanto. Auguri agli vanitosi, agli sfigati eterni, alle persone vuote che qui diventano qualcuno perché nella vita sono degli emeriti zeri. Ma il più speciale degli auguri va alla gente che dice pane al pane e ha la coscienza a posto per vedere tutti dritti negli occhi. Auguri di buon anno a voi sopra tutto Signori!!
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14 years ago
admin, 75
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Come abbiamo cominciato
Dopo tante volte che facevo l’amore con mia moglie e gli parlavo di un altro uomo che insieme a me la prendeva la cosa si faceva sempre più eccitante ma fare quel fatidico balzo dalla fantasia alla realtà non era facile….avevamo pensato anche chi scegliere come terzo e lei subito mi propose il suo ex visto che nonostante ormai da diversi anni era finita lui ogni tanto in mia assenza quando la incontrava casualmente le faceva sempre complimenti…io invece proposi un mio amico e collega... Una sera mia moglie torna a casa e mi dice …sai amore oggi ho incontrato il mio ex ad un centro commerciale…mi ha offerto un’aperitivo…mi ha fatto complimenti e mi guardava da capo a piedi…. Gli potevi fare la proposta di farlo in 3 subito gli ho risposto io….lei titubante mi risponde che li non era il caso c’era gente e poi non saprei come dirglielo…però mi ha chiesto di vedermi una sera magari per un gelato… Va bene allora dai mandagli un messaggio e digli se vuole domani sera vi vedete, va bene glielo mando ma lui si aspetta che vado sola….certo vai sola e trovi il modo di fargli la proposta….e se mi porta in qualche posto discreto che faccio???? Bhè vedi tu dai magari gli fai un pompino per convincerlo…va bene…almeno si rende conto come sono diventata più troia dopo che l’ho lasciato….ci ridiamo su e finiamo per far l’amore…. La sera seguente dopo cena mia moglie si prepara con dell’intimo giusto….e prima che vada via gli dico mi raccomando tienimi aggiornato con sms di come si evolve la serata….si lo farò di sicuro….prende l’auto e la saluto dalla terrazza. Il primo messaggio me lo manda dopo una decina di minuti….sono davanti la gelateria ma non vedo la sua auto….il secondo mi dice è arrivato ora…. Passa una mezzora e mi arriva un altro sms….sta pagando il conto…mi ha chiesto di fare un giro… Mi manda un altro messaggio che mi dice che stanno parlando di me e del nostro rapporto….gli mando un sms io e gli dico se si appartano e fanno qualche porcata ti fai scattare delle foto dal tuo telefonino??? Ci provo mi risponde… Guardo l’orologio di continuo…mezzora….45 minuti…niente silenzio assoluto…sono le 23,15 e quindi un ora di silenzio assoluto… quando mi arriva un sms….sto venendo a casa….la chiamo al cellulare ….dai racconta come è andata?...appena arrivo ti racconto comunque se vuoi intanto ti mando le 3 foto che mi ha fatto….si dai mandale intanto….ti aspetto. Arriva il primo mms…il seno di mia moglie nudo con un cazzo che spicca in mezzo…certo un po’ scura come qualità ma sicuramente si sono appartati in auto…la seconda chiarissima…mia moglie sta spampinando un cazzo….e la terza quasi uguale…mi eccitano molto….e aspetto con ansia il suo ritorno…. Appena entra in casa la guardo e subito curioso la riempio di domande….sono talmente eccitato che non riusciamo ad aspettare….mentre mi racconta ci spogliamo e ci mettiamo a letto…. Quando siamo usciti dalla gelateria siamo andati verso il laghetto….prima abbiamo parlato di te …di me di come vanno le cose…poi mi ha parlato di lui che ancora si diverte a fare il singolo e ogni tanto si diverte con qualche donna che frequenta la sua stessa scuola di ballo….poi gli ho raccontato della mia fantasia si è messo a ridere….ho sperato che poi in auto gli facessi cambiare idea….quando ha visto come ero diventata brava a fare i pompini continuava a farmi i complimenti… non ho ingoiato perché non mi sono fidata molto ma ha apprezzato molto ..al punto che dopo ha voluto ancora che lo spampinassi….e quando di nuovo lo riaveva duro…..voleva scoparmi….ma non aveva i preservativi e sinceramente ho preferito farlo sborrare sui seni con un mezzo pompino e mezza spagnola…. Avevo il cazzo che pulsava da come ero eccitato e come la presi a baciare quasi mi tolse dicendomi che non si era lavata e sui seni ancora aveva lo sperma seppure asciutto …ma la cosa non mi interessava era troppa l’eccitazione che lo feci ugualmente e scopammo per bene
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14 years ago
maritocornuto2010,
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Ricodi d'estate 2010 -parte 4 -
Ricordi d’estate 2010 Un sabato di giugno / Sotto il tendone E’dall’inizio della stagione che un gruppetto di attempati signori ha piantato dei pali sulla spiaggia a ridosso di quelle che furono le belle dune, formando un ampio quadrilatero, delimitato da qualche tronco portato dal mare. Ha l’aria di essere un lavoretto destinato a durare tutta l’estate per esserne usufruito continuativamente da amici e conoscenti. Ogni volta che Piero passa sulla spiaggia vede più o meno gli stessi arzilli signori sotto i tendoni stesi tra i pali. Se ne stanno beati a chiacchierare tra di loro con le palle al vento, mangiano, bevono, ridono, scherzano, se la spassano. Piero ha notato inoltre che c’è un certo numero di ospiti di vario genere ogni volta tra di loro. Si chiede come questi possano monopolizzare la stessa postazione visto che la spiaggia è libera e chiunque arrivando e trovando il posto vuoto può prenderne possesso per la giornata. Solo in seguito ha capito dopo essere arrivato alla spiaggia una mattina presto che i gioviali amici fanno a turno per arrivare di buon’ora. Uno di loro si posiziona tra i pali a stendere i vari teloni ombreggianti; poi arrivano gli altri e finalmente gli amici e gli ospiti nelle tarde ore assolate. Insomma una sorta di beach club casareccio. Chi viene in bicicletta, l’appoggia contro un palo più corto e più grosso piantato apposta per questa funzione. Oggi Piero è arrivato dal sentiero maestro che delimita la pineta, ha imboccato uno qualsiasi dei tanti sentieri che attraversano le basse dune non facendo caso che si era portato molto vicino al quadrilatero dei pali, a pochi metri, in sostanza. Sono soltanto le otto del mattino; dopo cappuccino e cornetto, il giornale sulla spiaggia è quello che ci vuole. Ha la mattina libera e se la vuole godere tutta. Noncurante della posizione, Piero stende il suo telo giallo e arancione, si toglie la polo verde, la piega e ci fa una specie di cuscino, butta le infradito accanto allo zainetto e si sfila i pantaloncini. E’ affezionato a questi boxer in acrilico grigio scuro, regalo di amici. Si asciugano subito se li bagni. Gli stanno benissimo di misura, gli fanno il culo bello rotondo e danno molta evidenza al pacco davanti, cosa che non guasta. Piero si porta fino alla riva del mare, si bagna ovunque su tutto il corpo, si scappella bene il cazzo e fa alcune abluzioni con acqua salata lisciandosi la cappella con la punta delle dita. Si sa che fa bene alla pelle e abbronza. In seguito ritorna al suo posto e vede che uno degli arzilli amici dopo aver montato i tendoni tra i pali, si è sistemato alla meglio sotto di essi con un cappello alla borsalino e si sta fumando un sigaro. Non passa mezz’ora che arriva un altro dei suoi amici e successivamente un’altro ancora. Sono persone sulla settantina, lo si deduce dalla loro conformazione fisica. Iniziano subito a parlare, a scambiare battutine anche salaci, uno di loro parla in falsetto, il che fa pensare a Piero il quale può sentire tutto benissimo data la vicinanza che potrebbero essere froci. Ma sono simpatici. Piero si assopisce risvegliandosi di colpo quando sente sabbia volare, qualcuno correre molto vicino a lui, risate ed esclamazioni ad alta voce con un accento meridionale. Sono due giovanotti arrivati da poco e che da sotto il tendone si rincorrono e sbraitano abbastanza sguaiatamente, ridendo e pigliandosi per il culo con battute sceme e senza senso. Due giuggioloni che probabilmente hanno passato tutta la notte in disco o a fare chissà che cos’altro. Uno di loro, accorgendosi di aver disturbato, fa un sorrisone ammiccante a Piero per scusarsi. Hanno la faccia furbetta. Mettono simpatia dopotutto. I due si sono installati sotto il tendone, fanno un poco i “patacca” come si dice da queste parti, con gli attempati amici per acquisirne le simpatie. E’ ovvio comunque che si conoscono tutti da tempo. Uno dei maschietti è piuttosto belloccio di viso e ha un gran bel fisico tonico, pettorali ben definiti e un bell’uccellotto tra le gambe, un bell’animaletto da monta insomma come lo può essere un venticinquenne. Ha le gambe leggermente arcuate e i polpacci da calciatore. Completamente rasato, un tatuaggio sulla spalla sinistra e uno più piccolo all’inguine destro proprio sopra l’attaccatura della coscia. Dei due sembra essere il più scafato. Pure l’altro non è male, anzi, ma non all’altezza del primo. L’atteggiamento di entrambi è comunque sospettoso, si danno troppo da fare per apparire carini. Una percezione della quale Piero non si sa spiegare il perché o meglio, lo intuisce. La spiaggia va riempiendosi di gente, ombrelloni e sedie pieghevoli portate fin li a spalla. Qualcuno usa un carrellino a ruote massicce. I ragazzi delle bibite hanno già iniziato il su e giù con il loro thermos pieno di lattine e ghiaccio secco sulle spalle. Piero sente altre voci provenire da dietro, gente che è arrivata dal sentiero tra le dune. Si volta e vede le tre donne raggiungere la spiaggia. Indossano parei coloratissimi, cappelli vistosi, collane, bracciali. Sono abbronzatissime. Portano con loro un paio di ombrelloni. Li piantano a terra non distante da Piero. Sistemano rumorosamente le loro borse, si scambiano commenti e risatine. Mostrano folte chiome bionde, trucco pesante. Si tolgono i parei rimanendo in topless e costumino mini. Le tette sono molto grandi e sode, quasi dure. Fianchi stretti e spalle larghe. Hanno la voce piuttosto roca, le mani grandi, polpacci possenti e parlano brasiliano tra di loro. La coppia giunta da circa un quarto d’ora sta piantando invece il proprio ombrellone a qualche metro davanti a Piero. Hanno un cagnetto tutto nero al guinzaglio. La povera bestiola oggi soffrirà le pene dell’inferno sotto la calura del sole. La gente sta arrivando alla spiaggia sempre più numerosa ed è iniziata la ricerca del posto giusto per i nuovi arrivati. Sotto il telone tra i pali gli arzilli signori stanno distesi a oziare e pure i due maschietti. Quello belloccio e rasato si passa la mano sul pisello, se lo liscia bene, fa scivolare le dita tra le palle, le strizza leggermente e poi di nuovo a lisciarsi il cazzo addormentato. Quindi di colpo si gira a pancia di sotto e se la dorme. Ha pure un gran bel culetto tondo l’animaletto. E’ sopragiunta anche una giovane coppia che si sistema alla destra di Piero verso la riva dove la brezza è più percettibile. Lui indossa solo un bermuda bianco che vanno d’accordo con le infradito di pelle pure quelle bianche. La maglietta a righe bianche e azzurre invece se l’è infilata dietro la schiena nel pantaloncino e gli pende giù fino a mezza gamba. Nello sforzo di infilare il paletto dell’ombrellone nella sabbia, si evidenzia una bella muscolatura delle braccia, pettorali e la pancia piatta e tonica come piace a Piero. E’ un bel biondo con i capelli corti. La sua ragazza dopo aver rimestato a lungo dentro un borsone di paglia si è spostata per fare posto al suo ragazzo e all’apertura dell’ombrellone. Si è sfilata una lunga maglietta a fantasie geometriche stile anni sessanta sotto la quale non indossa altro e mette in luce due seni bellissimi, minuti, sodi, che guardano leggermente all’insù. Un costume rosa molto ridotto le copre poco più del pube, lasciando intuire che sotto è ben rasata e liscia. Ha i capelli lunghi castani, raccolti dietro. Piero li immagina a letto nudi mentre fanno all’amore nella posizione del missionario, dolcemente e con trasporto. Un extracomunitario di pelle piuttosto rossastra, forse un magrebino, con addosso jeans, una polo nera a maniche lunghe e cappellino rosso, porta un paio di grossi sandali del tipo che vedevi addosso ai tedeschi due decadi fa. Si è seduto sulla sabbia presso le dune nelle vicinanze delle tre signore brasiliane. E sta a guardare. Cosa molto insolita per quest’ora, si sta avvicinando per poi proseguire e trovare anche lui il suo posto giusto, il tipo alto e magro con i capelli ricci brizzolati che Piero vede su questa spiaggia da anni e anni. Si trascina dietro una vecchia bicicletta alla quale ha appeso per il lungo uno di quegli ombrellini striminziti da supermercato. Di solito si mette vicino alle coppie e cerca di conoscerle. Fa così da sempre. Ma a Piero è stato detto che invece adesca le coppie per introdurle nei privè di scambio. Insomma un indaffarato procacciatore di affari. Il tizio passa accanto alla coppia con il cane nero, osserva attentamente il marito ma soprattutto la moglie con occhio clinico e prosegue. Non ha prestato molta attenzione invece alla giovane coppia, probabilmente sono troppo giovani con pochi soldi e non ancora interessati a privè e scambi. Sulla riva, una moltitudine di esseri umani passeggia avanti e indietro, quasi tutti esponendo tette penzolanti, chili di cellulite, fianchi più o meno larghi, capelli tirati su a crocchia, capelli lunghi svolazzanti, cazzi piccoli, cazzi grandi, cazzi penduli, scroti rasati, scroti pelosi, scroti varicocelici, natiche obese, qualche pettorale gonfio di palestra o altra sostanza, molte vene varicose, e gruppetti di tre o quattro extracomunitari in braghette, canotte e sandali che vengono a vedere tanta figa come non ne hanno mai vista in vita loro e mai più ne vedranno. Piero si passa distrattamente la mano destra sul cazzo, bello, grosso o meglio grasso, morbido, leggermente ricurvo. E’ il suo giocattolo più bello e gli ha dato non poche soddisfazioni. Le punte delle sue dita giocano un poco con i peli corti anzi cortissimi del suo inguine e quindi scendono a solleticare la pelle dello scroto. E’ tutto liscio e pulito la sotto. Piero si rasa regolarmente, adora le palle lisce e ben rasate. Ama farsi fare le pompe ma va letteralmente giù di testa quando gli leccano i coglioni, quando glieli succhiano. E poi gli piace sentire le labbra che gli mordicchiano la pelle sulle gambe all’interno delle cosce procurandogli i brividi. Si stringe un poco le palle, le accarezza, risale con la mano, scappella il cazzo e poi richiude la testa del suo uccello ancora sotto la pelle come a proteggerla. Da un’oretta è arrivata anche la coppia, quella con lui abbronzatissimo, quasi nero come la pece e gli occhi chiari. Lei pure è ben abbronzata ma molto meno, si è tirata su i capelli nero corvino per niente naturale. Ha delle belle tette abbondanti e i fianchi larghi. La fica è rasata tranne che per una sottile striscia di pelo scuro lasciata li come sulla testa di un moicano. Lei si è già accomodata sulla piccola sedia pieghevole e la testa sotto l’ombrellone a leggere quel grosso libro che ha sempre per le mani e sul quale ci passa tutto il giorno. Tranne per quando va a farsi una passeggiata insieme al suo lui teneramente abbracciati. La catenella d’oro alla schiava attorno al collo del piede destro riflette il sole creando una miriade di stelline luccicanti. Due maschietti decisamente gay arrivano con tracolla di ordinanza, ombrellone sotto al braccio, cappellino, maglietta e jeans strappati. Uno manco a dirlo indossa la cintura D&G. Andatura sculettante. Occhiali con la montatura rigorosamente bianca e grande come va di moda ora. Quello della cintura è impegnato a dare della scema ad alta voce a qualcun altro per telefono cellulare. Il suo polso sinistro disegna ampie evoluzioni nell’aria. Proseguono verso il fondo della spiaggia dove trovi solo uomini. Con l’acqua all’altezza del ginocchio ci sono tre tipi brizzolati impegnati in una discussione. Piero non capisce di che si tratta, ma fa lo stesso. Uno ha un ventre piuttosto pronunciato, un altro ha il ventre abbastanza pronunciato, il terzo ha il ventre molto pronunciato. Il tipo che Piero aveva visto passare la mattina presto con una specie di rastrello sulle spalle, i pantaloni arrotolati su fino al ginocchio e diretto alla fine della spiaggia, sta tornando indietro. Deve essere uno di quelli che nel bel mezzo dell’estate ancora perdono tempo a scavare tra la sabbia molle in cerca di mitili. Cosa che di solito si fa preferibilmente con la stagione fredda. C’è una coppia che ancora non ha deciso dove piantare le tende. Lui sulla groppa è carico di tutte le masserizie utili per passare la giornata al mare. Lei con una sola borsa di pelle lucida rossa, ampia e con lunghi manici al braccio, fa segni a destra e a sinistra indicando probabili posti giusti dove fermarsi per poi decidere che quello non è dopotutto il posto migliore. Appare contrariata dal fatto che gli zoccoli dal tacco altissimo quasi vertiginoso (sembrano più una scarpa di legno) e pelle lucida rossa che si sposano con la borsa, affondino miseramente nella sabbia. Ogni tanto solleva il lembo di una lunga tunica, quasi un cafetano di lino color tortora per verificare la condizione dei poveri zoccoli. Il marito suda, guarda storto e dal suo volto si capisce che è già ampiamente smaronato. Lei invece accarezza la lunga e vistosa collana di grosse pietre dure color corallo mentre osserva l’orizzonte per cercare ancora un altro posto giusto dove accamparsi. Piero si alza e raccoglie le sue cose. Oramai molta altra gente è arrivata alla spiaggia. Con il fatto che la forestale ha delimitato off limits più della metà dell’arenile, ora si sta tutti più fitti e si è perso quella bella sensazione di essere su una spiaggia libera e naturale. Piero ha un flash di ricordi di quando era ragazzetto e aveva scoperto questa costa sabbiosa. La sua bici buttata a caso tra le dune e le tamerici. Lui che correva in salita sulla duna più alta da dove dominava tutto il litorale quasi deserto anche in piena estate. E’ quasi mezzogiorno, un panino veloce, una doccia altrettanto veloce e Piero dovrà sbrigare un paio di cosette durante il pomeriggio. ( Se ti aspettavi di leggere qualche sconceria erotica, mi dispiace ma questa volta dovrai aspettare di leggere il seguito..eh eh eh …)
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14 years ago
ManzoMaturo,
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Last visit: 5 years ago
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Lavori di ristrutturazione
La storia che ora vado ha raccontare, riguarda fatti realmente accaduti, qualche anno indietro ormai, mi sono decisa a scriverla solo ora come una confessione, ma anche per l’ eccitazione che il ricordare quegli eventi ancor oggi mi provoca. Direi che forse una presentazione è d’ obbligo visto il tenore del racconto; mi chiamo Alessia, sono sposata da diversi anni ed all’ epoca degli eventi che andrò a narrare ero già sposata da cinque anni; sono una bella signora, non quella che si definisce una strafiga, ma comunque molto carina, alta un metro e sessanta, capelli lunghi a metà schiena castani, seconda di seno con grossi capezzoli, belle gambe che fanno capolino su un culetto a mandolino abbastanza abbondante; snella nel complesso, ma non anoressica, con le curve al posto giusto come si dice in questi casi, fin da ragazza ho sempre amato un abbigliamento elegante: scarpe o stivali col tacco, minigonne, bei completi di pizzo, collant o autoreggenti eleganti; nulla di particolarmente volgare ma diciamo decisamente sexy. All’ epoca dei fatti abitavamo in città in un grande condominio con diverse scale e poco tempo prima era stato deliberato dall’ assemblea di ristrutturale le facciate del palazzo dove abitavamo oltre a dei lavori necessari in tutto lo stabile che ormai pativa il peso degli anni. Passano i giorni nei quali si presentano varie persone per vedere cosa doveva essere fatto e iniziano a montare il ponteggio. In quel periodo io lavoravo part-time la mattina come commessa in un negozio del centro, per cui verso l’ ora di pranzo ero sempre a casa mentre mio marito lavorando a tempo pieno rientrava sempre non prima delle diciannove. Passavo percui il pomeriggio in casa da sola, sbrigando i soliti lavori domestici, qualche uscita per spese o con le amiche. I lavori della casa proseguono con una certa lentezza, cosa peraltro abbastanza comune, tutti i condomini restano con le imposte chiuse, prima di tutto per avere un po' di privacy con tutti i muratori che vanno su e giù per lavorare, secondariamente per non dare adito ad occasioni troppo facili di furti nelle case. Come dicevo i lavori vanno per le lunghe arrivando verso metà maggio con giornate già calde dove diventava veramente insopportabile starsene al buio come se si abitasse in una caverna anziché in un confortevole appartamento. Decido così su due piedi un bel giorno che è il caso di non vivere come un topo in gabbia, ad un certo punto chi se ne frega penso, tento ci sono io qui per cui apro tutto e cambio l’ aria! Spalanco porte e finestre mettendomi tranquillamente a preparare qualcosa da mangiare: insalata con pomodori, tanto sono sola, non mi andava di cucinare. Guardo fuori e non vedo nessuno: naturale anche loro saranno in pausa pranzo. Mi cambio mettendomi in libertà, indosso un paio di collant neri con sopra un vestitino leggero nero smanicato piuttosto corto ed aderente, non indosso reggiseno come da mia abitudine perlomeno in casa, non indosso calzature: mi piace camminare scalza e poi dopo una mattinata di lavoro mi piace stare comoda. Mi metto a tavola col mio piatto di insalata, accendo il piccolo televisore della cucina, guardando distrattamente qualche stupida telenovela, mi tiro su i capelli raggruppandoli con una pinza e senza pensare ad altro finisco il mio pranzo. Finito! Sparecchio e mi preparo il caffè. Ricordo che ero in piedi appoggiata al lavabo aspettando che il caffè uscisse. Sento dei rumori da fuori, ormai mi ero dimenticata dei lavori, ma ormai avevano ricominciato, pensai chi se né importa, non ho niente da fare che questi signori non possano vedere! Buongiorno signora...sentii la voce provenire da fuori. Girandomi verso la finestra vidi un signore tarchiato...avrà avuto forse cinquant’ anni con l’ aria trasandata , stempiato e altre cinque sei persone dietro di lui che salendo mi salutarono tutti molto cordialmente. Io li per li non pensai a niente salutai a mia volta con un mezzo sorriso di cortesia, continuando la mia giornata senza più dare peso alla cosa ed ai lavori che stavano portando avanti. Il giorno seguente e per l’ intera settimana, più o meno si susseguì all’ incirca la stessa scena, qualche volta qualcuno di loro si sbilanciava con un ,come va?, insomma qualche formalismo di rito, giusto due parole in più rispetto ai soliti convenevoli. Erano tutti uomini, sui quarant’ anni tranne due che probabilmente erano più vecchi....non fosse che per gli inevitabili segni che un lavoro così duro lascia sulla pelle. Un giorno mentre passavano come al solito, non so come mi venne: volete un caffè? Il più vecchio del gruppo subito disse...perchè no...molto volentieri.....da quel momento nei giorni seguenti divenne per loro consuetudine fermarsi sul mio balcone per quella piacevole pausa. Ricordo che era un mercoledì....tornavo a casa dopo una mattinata di lavoro particolarmente stressante passata con clienti estenuanti. Arrivo come al solito verso le tredici, vado in camera a cambiarmi, indosso un collant nero velato con sotto un perizoma bianco, mi infilo una maglietta bianca senza reggiseno, una minigonna di jeans, come al solito scalza, vado in cucina; ero stanca e non avevo neanche fame....appena entro li vedo lì sul mio balcone, stavano lavorando ormai proprio a quell’ altezza come mi dice prontamente ilo più anziano, che pareva essere un po' il capo degli altri cinque. Come al solito gli offro il caffè, quattro chiacchere e li saluto , ma a differenza degli altri giorni loro riprendono il lavoro di fronte al mio balcone, faccio come al solito le mie cose....ma mi sento scrutata da loro....ogni tanto qualche fragorosa risata rimbomba, mi sento i loro occhi addosso che non mi mollano un attimo...mi sento come completamente nuda di fronte ai loro occhi indagatori...che esplorano ogni centimetro del mio corpo e seguono ogni mio minimo movimento. Li capisco, sono uomini, ed io non sono niente male, mi sento quasi lusingata dai loro sguardi carichi di desiderio. Con un mezzo sorriso di soddisfazione misto di leggera malizia esco dalla cucina: oggi devo stirare...odio farlo....ma ho una montagna di roba in arretrato che mi aspetta. Prendo tutto l’ occorrente e mi posiziono in cucina, non è il solito posto in cui mi dedico a queste faccende, ma mi sono sentita piacevolmente strana a farmi guardare da questi sconosciuti, per cui voglio prendermi e dargli questo piacere in fondo non mi costa nulla...e penso che in fin dei conti non può capitare niente di che. Vado avanti e indietro per la cucina intenta nelle mie faccende, mi giro, ogni tanto mi piego leggermente per prendere dei panni, sento la minigonna che sale, gli sguardi di quegli uomini che non si perdono un mio movimento come ad aspettarsi in ogni momento di poter intravvedere qualcosa di più, un seno che esce dalla scollatura, la gonna che sale lasciando in vista le mie intimità. Sono di spalle rispetto alla porta che da sull' esterno, non vedo le loro reazioni, sento un vociare talvolta tenue altre volte delle risate, posso solo immaginare i discorsi e le battute a carattere sessuale che mi rivolgono, ma non mi spiace, fa parte del gioco in cui mi sono messa. Forse mi stavo spingendo oltre con quegli uomini, sapevo di non dover esagerare nel provocarli, ma anche il destino ci gioca la sua parte, dall' asse come per un beffardo scherzo scivola in terra un panno.....avrei dovuto pensare alla situazione in cui ero prima di agire, ma d' istinto...mi piego a terra per raccoglierlo alzando la gamba sinistra...la minigonna già corta sale per il movimento e stavolta senza dubbio sento le loro parole....ohhh cazzo, si vedono le mutande!! …..e quasi all' unisono....minchia, che figa!!!!....è stato solo un attimo, per timore, timidezza, paura mi sono immediatamente ricomposta con un movimento repentino; faccio finta di niente continuando nelle mie faccende....mi sentivo rossa di vergogna....di nuovo in posizione eretta capita però ciò che davvero non mi aspettavo, come una vampata, mi sento umida sento fremere il mio sesso....oddio mi sto bagnando!!!...non ho neanche il tempo di pensarlo, che sento colare lungo le gambe; le mutande e i collant bagnati dei miei umori....neanche mi fossi pisciata addosso. Devo ricompormi e cambiarmi, non posso stare così, che vergogna! Ma fu un attimo, una mano sulla spalla destò i miei pensieri..che spavento! Mi giro di scatto...uno dei muratori...scusa mi daresti un bicchiere d' acqua per cortesia?......risposi con un sì strozzato....avevo la gola secca....non ero molto più in me; gli porsi la bottiglia dicendo di tenerla per dividerla anche con gli altri; lui gentile con un sorriso annuì, parlandomi, ma non capivo niente di quello che mi diceva, ancora presa dalla situazione precedente. Mi parla di se, del suo lavoro, della famiglia (anche lui è sposato); sorride e sorseggia l' acqua, lentamente come a voler far durare quel momento il più a lungo possibile; Gigi, il suo nome, parlava, io riuscivo solo a vedere il suo petto senza maglietta, la sua pelle bruciata dal sole perlata di gocce di sudore, i suoi abiti da lavoro resi sporchi dalla dura giornata di lavoro. Questi pensieri mi provocano una nuova vampata di piacere irrefrenabile sento colare in mezzo alle gambe; non è possibile devo togliermi da questa situazione imbarazzante.....ok, dai adesso ho da fare, ci vediamo domani?.............no, guarda domani non ci sono, se vuoi ti chiamo,ok?.....si, certo!....avrei detto in quel momento qualunque cosa purchè mi lasciasse andare, ero in un imbarazzo terribile e senza quasi finire mi allontano a piccoli ma veloci passi, cercando di tenere le gambe ben serrate, così che nessuno potesse rendersi conto di quello che era appena successo. Arriva ben presto la sera, cala il silenzio, mancava ancora un' ora prima che mio marito rincasasse, avevo ancora tempo di farmi una doccia ristoratrice per rinfrescarmi in ogni senso dopo quella strana ma eccitante giornata. Chiudo la porta del bagno, apro l' acqua nel box doccia per darle il tempo di scaldarsi, mi tolgo la maglietta, la minigonna; sedendomi sul ciglio del bidet sfilo lentamente il collant e il perizoma assieme; li avvicino alla faccia...sento gli odori che sono testimonianza della mia eccitazione pomeridiana. Mi muovo lenta, mi godo questo momento di relax...metto gli abiti nel cesto della biancheria; completamente nuda mi posiziono al centro del getto d' acqua, sento quel tepore che avvolge il mio corpo, poggio contro il muro quasi a cercare un sostegno per il mio corpo fiaccato; socchiudo le palpebre per godermi al meglio quel bel momento di pace, l' acqua cola lungo il mio corpo nudo, ma la mia mente si perde nel ricordo di quanto accaduto solo poche ore prima. Un flash di pochi secondi e quasi senza accorgermene la mano corre veloce alla mia figa, pizzico le labbra con le dita, massaggio il clitoride con lenti movimenti circolari: sono di nuovo eccitata! La mente corre alle ultime parole di Gigi...domani ti chiamo....chissà se lo farà veramente....magari scherzava....oppure ha provato a buttala lì, per vedere le mie reazioni. Però, non male Gigi, sui quarant' anni, bruno leggermente brizzolato, fisico segnato, non bellissimo magari, ma decisamente accattivante. I miei pensieri correvano veloci, così come il mio piacere, il mio dito medio ormai si era fatto largo tra le grandi labbra e si insinuava con insistenza nella mia figa nuovamente bagnata, con un lento su e giù cadenzavo sapientemente la penetrazione, con l' altra mano massaggiavo le tette soffermandomi di tanto in tanto a pizzicare con le dita i capezzoli per indurirli ed ottenere il massimo del piacere; pensare che quegli uomini rudi, sudati, volgari, potevano essere li a guardarmi mentre mi masturbavo pensando a loro mi produsse un orgasmo così intenso che scivolai giù trovandomi seduta nella doccia, rimasi così per alcuni minuti con il dito medio nella figa e la bocca aperta trattenendo a stento i gemiti di piacere. Passa la notte e la mattinata lavorativa col solito ritmo, tornata a casa mi convinco a non dare seguito a quanto accaduto il giorno precedente, non era davvero il caso di continuare quel gioco che non avevo idea di dove avrebbe potuto condurmi. Vado a cambiarmi, tuta da ginnastica bianca e rosa, insomma niente di sexy. Saluto con cortesia, ma abbastanza freddamente, i miei guardoni e senza ulteriore indugio mi dedico ad altro. Passano pressapoco un paio d' ore, erano circa le tre del pomeriggio, essendomi affaccendata avevo in qualche modo rimosso tutta la situazione del giorno precedente: suona il telefono di casa, ed ignara.......pronto?.......si ciao sono Gigi, il muratore che lavora nel tuo stabile......si, ciao (ero senza parole).......senti, incalza, domani passo a prenderti alle due, ti porto a pranzo fuori in un posto che conosco....ma, veramente non so se è il caso.......quasi indifferente a quello che gli dicevo......ok, passo domani alle due fatti trovare pronta, ciao. Così dicendo mi attacca praticamente il telefono in faccia, senza darmi il tempo fisico di una replica. Le ore seguenti passano tra mille pensieri, insomma l' invito era molto chiaro, anche quello che presumibilmente Gigi si aspettava dalla giornata passata assieme......ma,io? Che intenzioni avevo?.....non riuscivo a trovare la risposta da dare a me stessa. Mattina di venerdì, arrivo dal negozio, parcheggio l' auto, al portone di casa, guardo il ponteggio; la mia testa non aveva ancora deciso, ma il mio corpo stava imponendo la sua voglia di quel piacere peccaminoso. Salgo veloce a casa, in bagno per rapida doccia; trucco...con un rossetto di colore rosso intenso; via in camera da letto: scelgo un perizoma string, sostanzialmente solo un filo tra le natiche legato da una catenina di perline, un triangolino sul davanti trasparente, di colore nero; recupero nel cassetto un paio di collant neri 15 denari per intenderci quelli ultravelati; minigonna nera di pelle con due piccoli spacchetti laterali che arriva appena a coprire il culo; sopra una maglietta a maniche lunghe di pizzo praticamente trasparente, senza reggiseno; collarino di velluto; scarpe decoltè di vernice con tacco da dieci centimetri. Torno in bagno per gli ultimi ritocchi, mi piazzo davanti allo specchio, giro su me stessa per vedere come sto: sembro una puttana! Mi è chiaro che l' invito di Gigi sottointende che vuole scoparmi....ma è anche vero che io ho deciso di accettare per lo stesso motivo....se vado vestita come una puttana, quando mi vedrà capirà subito che oggi mi deve scopare senza ritegno! Suonano al citofono....sarà lui....si?.....ciao sono Gigi scendi!.......ok un attimo arrivo.....prendo dall' armadio una giacchetta leggera e scendo. Esco dal portone e mi incammino verso la macchina, Gigi mi aspettava seduto al posto di guida; salgo velocemente guardandomi attorno con aria circospetta, avevo paura di essere notata troppo. ...Ciao Ale! Minchia che figa sei!!...lo dice con un sorriso malizioso e baciandomi su una guancia....Ciao, grazie!!...gli rispondo prontamente restituendo a mia volta il bacio. Senza ulteriore indugio mette in moto la macchina e partiamo. Durante il tragitto parliamo di varie cose senza importanza; io mi ero messa comoda sul sedile anteriore leggermente volta verso di lui, la gonna già cortissima lasciava scoperte completamente le mie gambe velate dal collant, appena ne aveva l' occasione sentivo il suo sguardo percorrerle per l' intera lunghezza, ad ogni cambio di marcia sentivo il dorso della sua mano che arrivava a strusciare sull' esterno della mia coscia, che cercava con tocchi fugaci il contatto con la seta delle mie calze. Passano all' incirca una quindicina di minuti, vedo che ci stiamo dirigendo fuori città...dove andiamo a mangiare?...chiedo.....conosco un posticino carino appena fuori, vedrai che ti piace, prima devo solo passare d un amico a lasciargli una cosa....va bene.....il leggero imbarazzo iniziale sta svanendo col passare del tempo e la conversazione prende una maggiore naturalezza, tantè che ad un certo punto mi dice....vedo che ti piacciono i tacchi alti.....sai, rispondo, slanciano la gamba, non trovi? E poi mi piacciono.....adesso sono io a lasciarmi andare ad un' occhiatina maliziosa, così dicendo allungo la gamba per farla vedere meglio, gesto che a lui non passa inosservato e guardandole mi risponde.....minchia se le slancia!!...... Siamo da poco arrivati in un paese della prima cintura, quando svolta a sinistra, in una breve via chiusa, all' inizio della quale sulla sinistra si trovavano due o tre gruppi di piccole casette a due piani e poi più nulla per circa un centinaio ci metri era costeggiata solo da prati, le altre case si vedevano ad una certa lontananza. Gigi parcheggia la macchina verso il fondo della via dopo aver superato il gruppetto di case, apre la portiera e scendendo.....porto una cosa e torno,solo cinque minuti, se vuoi togliti la giacca che fa caldo.......effettivamente era una bella giornata di sole; chiude la portiera e si allontana a piedi. Come detto io sotto avevo solo un body di pizzo trasparente a maniche lunghe senza reggiseno, ma senza curami della cosa, mi tolgo la giacchetta e la poso sui sedili posteriori; mi rimetto comoda ma stavolta a gambe leggermente aperte. Passano effettivamente non più di cinque minuti, arriva Gigi, si risiede in macchina, gli chiedo...fatto?....e lui …..si tutto fatto......restando rivolto verso di me, mi squadra dalla testa ai piedi e viceversa un paio di volte senza dire niente con espressione molto seria....cosa c' è?.....dico abbozzando un mezzo sorriso; lui si protende verso di me e senza proferire parola appoggia il palmo della sua mano nel mio interno coscia carezzandola per l' intera lunghezza, allargandomi nel contempo le cosce così da potermi guardare impudentemente in mezzo ad esse. Dal canto mio non facevo alcun tipo di resistenza, rendendogli facile potermi giostrare a suo piacere, passano solo alcuni momenti che alzando lo sguardo verso il mio viso....che troia che sei!.....dice con sguardo ormai pervaso d' eccitazione; io non rispondo neanche alla sua affermazione, socchiudo leggermente gli occhi lasciandomi trasportare dalla situazione. Ormai sembra come una piovra che attanaglia la sua preda, le sue mani corrono ovunque sul mio corpo: con la sinistra corre sulle mie gambe soffermandosi sull' interno coscia e spingendo da sopra il collant sulla mia figa come a volermi penetrare; col braccio destro mi avvolge da dietro stringendo la mia tetta con la mano con due dita strizza il capezzolo ormai duro strusciandolo tra il pizzo del body. Avvolta in quella presa mi tira verso di se infilandomi tutta la lingua in bocca, lasciandomi andare in quel bacio osceno, prendo la sua lingua tra le labbra iniziando a succhiarla come fosse un pompino, le nostre lingue si alternavano tra reciproche leccate e momenti in cui mi passava la lingua sul collo, sulle labbra e sulla faccia inumidendomi tutta di saliva. La sua foga, il suo desiderio erano irrefrenabili, portando il viso alla mia tetta inizia a leccarmela mordicchia e succhia alternativamente il mio capezzolo teso per l' eccitazione, sento tra le cosce ormai un senso di umido molto intenso le mutande e il collant che si bagnano del mio piacere. Gigi infila la mano sotto la gonna iniziando a palpeggiare energicamente e con foga il mio culo, la sua bocca non si stacca dal mio capezzolo continuamente martoriato da morsi e succhiotti, ogni tanto si ferma, sputa sulla tetta e poi con la lingua lo spalma. Fino al quel momento ero stata passivamente nelle sue mani lasciandogli fare del mio corpo tutto ciò che desiderava, lui tira su il capo e nuovamente ricomincia a baciarmi in modo osceno per alcuni secondi; scostandosi leggermente e guardandomi..... dai troia toccami il cazzo!....mi intima con fare deciso, senza indugio porto la mano sul pacco dei suoi jeans iniziando un massaggio a mano aperta da sopra, era già nel pieno dell' eccitazione, lo sentivo pulsare come chiedesse di essere finalmente liberato da quella prigionia. Sbottono i jeans, tiro giù la zip, infilando la mano dentro ai boxer prendendo il suo cazzo in mano, in quella posizione, lo stringo, lo carezzo in tutta la lunghezza, massaggio le palle con le dita, lo riprendo in mano stringendolo e scappellandolo. Gigi si ritrae adagiandosi sul posto di guida e togliendomi le mani di dosso si abbassa leggermente i jeans ed il boxer giusto per far uscire il suo cazzo: era durissimo, lungo,penso, una ventina di centimetri, nodoso, non larghissimo di circonferenza, ma con una bella cappella violacea. Io nel mentre mi ero avvicinata, piegandomi leggermente con il corpo verso il basso, tenevo il suo cazzo in mano, facendogli una lenta sega, Gigi appoggia la mano sulla mia nuca e prendendomi per i capelli mi spinge verso il suo cazzo.....ciuccia troia! Spompinami il cazzo!.....io ubbidiente mi infilo tutto il suo sesso teso in bocca iniziando a spompinarlo, lui con la mano sulla mia nuca né cadenzava il ritmo a suo piacere, alcune volte spingendomelo tutto dentro fino in gola, altre aumentando la velocità. Mi comandava con autorità farmi assecondare i suoi voleri …... Leccami le palle!......mmmm brava....... adesso sputaci sopra......leccalo tutto!.......si così.....; lo sentivo sussultare per i miei sapienti colpi di lingua, sputavo sulla sua cappella violacea e poi su e giù mi gustavo per bene tutto il piacere del suo cazzo. Tirandomi per i capelli mi fa alzare, mi bacia con veemenza ….sai di cazzo!Troia!....Girati...... abbassa il finestrino dell' auto, con la faccia verso l' esterno mi fa mettere inginocchiata alla pecorina sul sedile anteriore, mi ancoro con le mani alla porta e poggio la gamba sinistra a terra per darmi sostegno. Lui si piazza dietro di me, anch' esso con un ginocchio sul sedile, mi solleva leggermente la minigonna, che in quella posizione già lasciava intravedere tutte le mie intimità; inizia a massaggiarmi quasi strizzandomelo il culo, passa la mano sulla figa e più giù toccandomi le gambe sino ai piedi, arrivando a poggiare il viso sul culo, appoggia la faccia contro il collant come a voler annusare i miei umori. Repentino si tira su, infila le mani prendendo assieme collant e perizoma abbassandoli fino a mezza coscia. Mi prende entrambe le natiche con le mani ed allargandole passa la sua lingua dal basso della mia figa e risale in un' unica leccata sino al buco del culo. Si ritrae, sento che poggia la cappella sulla mia figa umida, la strofina per alcuni attimi contro le mie labbra intime e poi veloce mi infila il cazzo in figa fino in fondo portandomi un rantolo di piacere. Mi scopa con colpi secchi ma lenti, tre, quattro di fila, per poi fermarsi con tutto il suo sesso dentro al mio, i colpi sono decisi, mi procurano un fremito in tutto il corpo, devo tenermi ancora più forte per non andare a sbattere. Lui si tiene con le mani poggiate sul mio culo, mi allarga le natiche con forza, come se le volesse aprire, mentre mi scopa col dito medio mi massaggia lo sfintere anale cercando piano piano di forzarlo per penetrarlo. Ed è in quel momento che aprendo gli occhi vedo distintamente ma ancora il lotananza la sagoma di un uomo che passeggia a piedi avvicinandosi verso l' auto, ….....mmmm, fermati arriva un' uomo....dai aspetta..... smettila.... supplico, io, ma vanamente, come se quella situazione gli avesse provocato un ulteriore piacere ha iniziato a scoparmi ancora con più foga, aumentando la velocità; sentivo il suo cazzo che entrava ed usciva dalla mia figa e poi nuovi colpi continui e sempre più veloci. L' altro uomo si ferma, stava fumando, a pochi metri da noi; io ero impotente, ma anche pervasa da un morboso piacere, se ci avesse visti? Mi domandavo; ma la ragione non comandava al mio corpo che era pervaso da tremiti di piacere, forse anche per quella presenza estranea. Gigi mi scopava senza soste, fino a che sfilando il cazzo dalla figa, posiziona la cappella sul buchetto.......no! Cosa fai?..... neanche il tempo di dirlo e mi ritrovo con tutto il cazzo piantato nel culo....ahhhhh!....avevo le lacrime agli occhi dal dolore, cercavo di divincolarmi, il bruciore era terribile; lui fermo dietro di me ed incurante della cosa mi teneva ferma per le anche stando fermo col suo cazzo tutto dentro il culo......stronzo! Fa male, ahhh...... piangevo come una bambina, mi prende con più forza tirandomi leggermente su, inizia a scoparmi il culo con colpi decisi e rapidissimi. Tre, quattro....dieci colpi e il dolore lascia il posto ad un piacere intensissimo: stavo godendo come mai, la fighetta mi colava di umori, tutto sommato quell' inculata così selvaggia mi stava piacendo da morire. Stronzo! Mi fai male, non te ne frega un cazzo?....mi scopi proprio come una puttana......sentivo il suo respiro che si faceva sempre più veloce, adesso alternava un colpo di cazzo in figa ed uno nel culo, era ormai allo stremo delle forze.......ahhhh, ti inondo di sborra.........il getto di sborra che parte dal suo cazzo mi arriva fino ai capelli, sento la schiena bagnata, il culo pieno e colate che scendono lungo le gambe e sulla micina. Ho la figa bagnatissima, me la massaggio con le dita mentre Gigi mi struscia il cazzo sul culo spalmandomi l' abbondante sborrata. Faccio per guardare se nella borsa avevo delle salviettine per pulirmi , ma mi stoppa.... no, resta così....dice; non dico niente, tiro su perizoma e collant, mi sistemo la minigonna rimettendomi seduta affianco a lui, che si sistema mi bacia in bocca e mette in moto l' auto. Viaggiamo su strade secondarie per circa cinque, forse dieci minuti, arrivando di fronte ad una trattoria, fermandoci di fronte all' ingresso. Io lo guardo un po' perplessa …. pensavo andassimo a casa, visto che......... ma interrompendomi......dai scendi che andiamo a mangiare..... si, ma insomma non mi sembra il caso......dai dai scendi...... Pensavo sinceramente che per come ero combinata e per ciò che era successo poco prima avremmo saltato il pranzo, ma sembrava non vi fosse modo di dire di no; con qualche perplessità acconsentii. Mi rimetto almeno la giacchetta, ci incamminiamo, la trattoria era praticamente in mezzo a poche altre case isolate, sembrava uno di quei locali solitamente frequentati da camionisti. Entriamo, la prima impressione fù subito confermata dai fatti, il locale era molto casereccio, Gigi si avvicina al bancone chiedendo se nonostante l' ora potevamo ancora mangiare qualcosa, erano ormai le quattro del pomeriggio, orario decisamente insolito per pranzare. Al bancone c' era un uomo grassoccio, trasandato, che fece solo un cenno del capo acconsentendo alla richiesta e dicendo di accomodarci nella saletta. Entrando vediamo una ventina di tavolini spartani, subito all' entrata in uno c' erano due vecchi con davanti una brocca di vino, in un angolo due uomini massicci, probabilmente camionisti, che stavano ancora mangiando. Immediatamente sento tutti i loro occhi su di me, non deve essere normale vedere in questo locale una donna come me, ma soprattutto vestita come sono io in maniera così provocante. I loro sguardi mi seguono, i due di spalle si girano vistosamente per gustarmi appieno, in qualche modo mi stanno spogliando con gli occhi; ci sediamo circa al centro della saletta, i quattro uomini seguono i miei movimenti. Mi siedo accavallando subito le gambe, d' altronde ho una micro minigonna, sbavano alla vista delle mie gambe che scrutano con morboso interesse. Io non mi ero neanche ripulita dalla sborrata di Gigi e mi domandavo se anche loro sentivano l' acre odore di sborra che io mi sentivo addosso. Ero imbarazzata, ma al contempo inebriata dal fatto che sentivo distintamente il crescente desiderio di quegli uomini. L' uomo grasso del bancone si avvicina al nostro tavolo dicendoci che ormai da mangiare restava solo della pasta al pomodoro, diciamo che va bene ordinado anche dell' acqua e del vino, mentre ci parlava anche lui guardava in maniera sfacciata le mie gambe in evidente stato di eccitazione. Durante tutto il pranzo gli occhi di tutti erano per me, senza preoccuparsi minimamente di essere sentiti parlavano fra di loro rivolgendomi gli epiteti e le frasi più volgari ….. alla puttanella piace il cazzo..... sta zoccola è proprio da inculare....... adesso le sborro nel piatto, vedrai che mangia tutto.....ed altro lasciandosi andare a risate sguaiate subito dopo. L' aria che si respirava era già abbastanza pesante quando Gigi ….. perchè non ti togli la giacca? Non fa mica freddo....... lo guardo interrogativa e con un filo di voce gli sussurro..... scusa, mah....lo sai .... insomma .... sotto .... sono praticamente nuda ....... ; pareva che Gigi in quel momento non desse peso alla situazione, il rischio era davvero quello di stuzzicare in maniera esagerata quegli uomini, non sapevo che reazione avrebbero potuto avere. Vista a posteriori fui sicuramente fortunata non successe nulla, anche perchè, in un attimo di follia decisi di togliermi la giacca. Avevo gli occhi bassi per non incontrare nessuno sguardo, ma evidentemente il fatto di restare solo con una maglietta trasparente e completamente nuda sotto aveva scatenato gli ormoni dei cinque uomini, infatti anche il titolare si era seduto in saletta in compagnia dei due vecchi per godersi lo spettacolo. Le emozioni che provavo in quel momento erano uno strano miscuglio di folle paura che qualcuno dei presenti potesse perdere la testa saltandomi addosso e la fortissima eccitazione prodotta dallo sbavare per me di quegli uomini che mi faceva bagnare la figa in maniera indegna. Diciamolo, fare la troia a quel modo tutto sommato mi piaceva procurandomi un intenso piacere. Anche Gigi ci metteva del suo, lo stronzo, parlava a voce alta per farsi sentire da tutti …. Ale, cazzo, sei una troia .... sei praticamente nuda in mezzo a tutti questi uomini arrapati ....... non ti staccano gli occhi di dosso …... vorrebbero leccarti tutta, ti piacerebbe lo facessero?....... si (rispondo quasi sottovoce) …... secondo me ti guardano ed hanno tutti il cazzo duro che dici?......penso di si...... vorrebbero venire qui e scoparti come una troia in tutti i buchi, secondo me ti piacerebbe, vero? ….... si ….. Gigi era in preda ad una eccitazione euforica, aiutato forse anche dal vino, sembrava divertito nel mettermi in imbarazzo di fronte a quegli estranei, mi guardava con desiderio, le sue mani correvano sulle mie cosce carezzandole sfacciatamente; la sua mano cercava di intrufolarsi tra di esse come per farmele aprire. Tutti gli uomini erano ormai ormai girati verso di me, mi guardavano con desiderio, sentivo i loro occhi su tutto il mio corpo. La mano di Gigi saliva lungo la mia maglietta, stringendo la tetta coperta solo da un sottile velo di seta, ma come fosse nuda aglio occhi degli astanti, con le dita stringeva il capezzolo turgido di un piacere che dava una scossa a tutto il mio corpo. Sentivo attorno a me risate sguaiate, Gigi mi infilava la lingua in bocca tirandomi per i capelli.....Ale, allarga le gambe, falla vedere a tutti....no, dai....non voglio......con l' ultimo barlume di ragione cercavo di non superare il limite, ma dentro di me sapevo perfettamente che ero presa in modo tale da quella situazione, che se Gigi lo avesse chiesto, mi sarei anche masturbata di fronte a tutti. Poggiai ambedue i piedi a terra con le gambe leggermente divaricate, ma evidentemente non contento del risultato, Gigi infilando la mano tra le mie cosce le aprì in modo osceno alla vista di tutti, sentivo il perizoma che si infilava tra le mie labbra, gli sguardi di quegli estranei che si intrufolavano nella mia intimità, cercavo di far forza per richiuderle ma la morsa di Gigi le teneva spalancate. Cercavo di evitare per imbarazzo gli sguardi degli uomini intorno a noi, vedevo le loro mani che ormai correvano ai loro sessi massaggiandosi da sopra i pantaloni, ma immaginare i loro cazzi duri alla vista di me così esposta mi dava un ulteriore fremito di piacere. Gigi a quel punto prende la mia mano nella sua e infilandola sotto il collant la posiziona sopra la mia patatina, con tono deciso, in maniera che tutti sentano......ficcati il medio nella figa!......no.......no......a quel punto cercavo di divincolarmi, ma facendo appello alla sua forza superiore, mi prende la mano nella sua e facendomi scostare il perizoma, mi spinge con rudezza il medio tra le grandi labbra, la mia patatina ben lubrificata dall' eccitazione lo accoglie senza problemi. Non posso credere di essere io quella che adesso si sta masturbando in pubblico di fronte a cinque sconosciuti, lascio andare la testa all' indietro e mi adagio leggermente sulla sedia, gli occhi chiusi e le gambe oscenamente aperte. Sento il rumore delle sedie, i cinque uomini si alzano, sedendosi tutti in circolo di fronte a me , Gigi mi prende la gamba sinistra poggiandosela sulle ginocchia, toccandomi voluttuosamente l' interno coscia, uno dei vecchi alla mia sinistra inizia a toccarmi sull' altra gamba, sento una mano rugosa che si stringe intorno al mio capezzolo strizzandolo come un limone. I cinque uomini fanno uscire i loro cazzi allo scoperto iniziando a masturbarsi selvaggiamente, i due camionisti, iniziano ad incitarmi......dai troia ficcati due dita nella figa.......dai ancora uno puttana.....guarda come si bagna questa troia....scoppiando in fragorose risate; riempendomi di insulti di ogni tipo mi ordinavano cosa fare ed io come un automa eseguivo senza fiatare. La mia micina era un bagno di umori, mi masturbavo di fronte a loro infilandomi tre dita nella figa, sentivo gli umori che colavano copiosamente, Gigi, partecipava con gli altri agli insulti ed impartendomi ordini......Ale, dai troia.....adesso che sie bella lubrificata ficcati il medio nel culo....così dicendo lui ed uno dei vecchi spingono più in alto le mie gambe facendomi scivolare ulteriormente sulla sedia, restando semisdraiata su di essa col culo in aria; senza esitare porto il dito medio all' altezza dell' orifizio iniziando a spingere dentro il dito medio......dai puttana tutto dento!.....esorta un vecchio, …...spingilo nel culo........con un' ulteriore pressione mi infilo tutto il medio in culo; l' eccitazione degli uomini è al massimo; il padrone che fino allora era stato in silenzio,m mentre si mena furiosamente il cazzo....guarda questa puttana si manda a fare nel culo da sola.......scoppiano tutti in una grottesca risata quasi animalesca, ma evidentemente quest' ultima mossa aveva dato loro il colpo di grazia e mentre me ne stavo li con un dito in culo a turno hanno iniziato a sborrami addosso tutti; i loro schizzi sulle scarpe, sulle gambe, su tutti i vestiti, alcuni fino sul viso, uno dei due vecchi cola la sua sborra sulle tette spalmandomela con la mano e toccandomi lascivamente. Venuti, i cinque uomini si ricompongono allontanandosi dal tavolo, anche io per quanto possibile cerco di rimettermi in sesto, ma anche ora Gigi......non ti pulire, stai così!...adesso andiamo.....detto questo mi passa la giacca. Mi alzo andiamo verso il bancone per pagare, passando vicino ai due vecchi, il più vicino mi infila la mano sotto la gonna dandomi una sculacciata, come al solito la cosa produce tra gli altri una fragorosa risata. Usciamo dal locale e saliamo in macchina. Mi sentivo addosso l' odore acre della sborra di quegli estranei, ero completamente impiastricciata di tutti quegli umori. Gigi chiude la portiera, si sbottona i pantaloni tirando fuori il suo cazzo durissimo per l' eccitante avventura.......adesso da brava troia fammi un pompino.....senza aggiungere altro mi afferra per i capelli conducendo la mia bocca sul suo membro, spingendomelo con foga fino in gola, bastano tre o quattro pompate e viene nella mia bocca riempendola di sborra bollente; mi tiene la testa ferma per non farmene perdere neanche un po'; dopo alcuni secondi mi lascia andare si sistema, mi guarda con un sorrisetto ironico, mette in moto la macchina......adesso ti porto a casa!!!
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14 years ago
alexia77, 34
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18 anni
Se fra di noi c’è amore come tu stessa ammetti perché hai paura di fare l’amore con me? Che domanda stupida ti ho fatto! D’altronde non sono cosi aggressivo ma gli ormoni hanno scavalcato il tuo sguardo che non aveva nemmeno bisogno di parole per essere capito. Già i tuoi occhi che ho tanto sognato mi parlavano come ogni volta che ti vedo ma io sono un coglione. Ho 19 anni e tu 18, mai fatto l’amore prima ne io e ne tu. Sono passati i mesi parlando del’ amore, la letteratura passione celata dal mondo e dai genitori, ci conosciamo girandoci intorno mentre ci baciamo, abbracci interminabili che finiscono sempre per crearmi questa cazzo di erezione. Mi ami è mi amerai per sempre. Mi sembra un ritornello, una frase fatta apposta per chiudermi la bocca e legarmi le mani che cercano di frugare sotto il tuo maglioncino. Ti ho detto miliardi di volte già che ti amo senza pensare ad avere il tuo sesso come torna conto, perché amare te è facile. Amare te mi sembra scontato tanto che ho paura a farti conoscere altri uomini. Sei bellissima. Lo sguardo da cerbiatta mi commuove e scavo dove ci sei ricordando che ti muovi con le sembianze di una bambina poco più di 10 anni. Gesti che non hanno la parvenza da donna matura per fare sesso. Anzi il sesso a te fa paura. Attira ma fa paura. Come me comunque. Faccio il gradasso come se il sesso fosse una cosa che ha il peso della colazione la mattina ma sono un bugiardo. Non ho mai avuto una donna. "Te l’ho già detto amore che la cosa m’ incuriosice, mi attrae, mi eccita, ma ho paura." Getto le mie armi da cavia arrapata davanti ad un sorriso cosi. La tua paziente voglia è piena di insicurezze ma dentro ci metti sempre l’amore..... Mi arrendo!! Abbozzo un sorriso che in mezzo alle tue piccole mani si sente pure bello. Mi guardi e ti ridono gli occhi. I tuoi occhi !!!!!! ...e rido perso.. Continua cosi e mi farai sentire un coglione a vita......è facile innamorarsi di te perché sei dolcissima, donna, sexy e bambina allo stesso tempo...il ritornello che mi strapazza il cervello. Ho paura anch’io ma mica te lo posso dire!!!!! Leggi nei miei pensieri adesso e mi dici di sapere che ti amo......shhhhh stai zitta!! Non sai niente perché questo che hai detto è niente in confronto a quello che sento davvero. Hai dipinto in faccia colori che fanno da specchio al bisogno d’amore eterno condito con sacrifici per tenerti solo per me e.... un pensiero fulmine mi scorre come mai prima.....sono niente senza di te. Hai voglia di sognare sempre, credere sempre, amare sempre.....hai voglia.... La tua piccola mano mi carezza prima e poi mi tira lentamente verso la fine della tua camera. Alzi la coperta del tuo letto, che poi è di una piazza sola, facendomi capire di seguirti. Sto nel paese delle meraviglie?? Il muro pieno di foto e poster di bellissimi attori e cantanti mi accompagna mentre mi intrufolo nei tuoi odori senza saperlo per quanto. Mi viene in mente la mattina che ti trovai quando il destino voleva essere ancora beffardo ma poi ... ..... Facciamo una prova amore?... mentre parli un rossore coperto dalle tende che nascondono il sole di marzo ti divampa in faccia. Io dal copione del imbranato caccio fuori che non so che cavolo dire e tanto meno fare. Ho le mani gelate e le labbra bollenti. Svestiamoci? ...che stupido che sono. Dio quanto mi odio ma che cazzo dico?!... cerco di scherzarci su inventandomi il caldo che non esiste ancora. Esiste solo il nostro respiro affannoso. Tu mi sorridi. Dio le tue labbra..... ....mi sorridi ancora e ti giri di schiena nel goffo tentativo di spogliarti nuda...vorrei vederti la schiena e baciarti tutti i nei che hai li, toccarti la pelle che ho sbirciato di nascosto mentre aspettavo te mille volte. Non so il perché ma faccio altrettanto,mi giro di schiena e mi svesto.... ci rigiriamo allo stesso istante e il posto della risata lo ha già usurpato lo sguardo pieno di paure e di voglie........ Mai sentito prima… ma il tuo primo grido da appena nata mi risuona nelle orecchie come se fossi stato li.... Paura del futuro quanta ne vuoi…… ma la tua mano che mi da l’ultima carezza la sento già sulle labbra..... Facciamo l’amore per la prima volta nella vita io e te........tu mi sorridi e mi dici amore mio. .....raccimolo le forze ma una lacrima mi scende arrogante ... so perché avevo paura. Non saro mai più capace di fare l’amore oltre che con te.
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14 years ago
admin, 75
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La troia e il cornuto
La troia e il cornuto In piedi davanti a me c’è Gianfranco mio marito, “ sei decisa? ”mi chiede, “certo dai vai ti aspetto. ” Esce, mi siedo in poltrona, chiudo gli occhi mi rilasso, no, non ci riesco. Sono emozionata, tesa, ma come ci sono finita a questo punto. Tutto è partito da lontano, dieci o forse dodici anni fa, ma forse da sempre. Ero innamorata di Luca, il miglior amico di mio padre, praticamente un fratello per lui. Luca, di professione pompiere era un maschio fantastico, alto bello, forte sembrava un dio, io non perdevo mai l’occasiono di strusciarmi a lui , da sempre, ma in special modo verso i diciotto anni. Ero talmente innamorata di lui che ho trascurato ogni altra amicizia maschile, tanto che a scuola tutti o quasi credevano che fossi lesbica. Ero talmente decisa ad averlo che non volevo altro, ma tutti i miei tentativi di farmi notare come donna da lui erano miseramente falliti. Luca adorava sua moglie, che poi era intima amica di mia madre. Una donna molto bella, fine, sempre giusta in ogni occasione, io le invidiavo due cose, il fatto che poteva avere lui quando voleva, e poi la bellezza. Non che io fossi brutta, ma lei lo era di più e lui sembrava fedelissimo. L’anno del mio diciottesimo compleanno, io mi diplomai, i miei genitori affittarono una casa al mare con loro, io ero raggiante dovevo raggiungere il mio scopo, l’occasione era perfetta, portarmi a letto Luca. La prima settimana le tentai tutte, costume infilato in mezzo alle chiappe, reggiseno che si apre in maniera imprevista e mostra un seno, leccate di gelato molto provocanti, ma niente, lui mi notava solo quando la sera si usciva per un gelato” Claudia come lo vuoi il gelato?”. Ero furiosa, vorrei il tuo, quello che hai fra le gambe, lo leccherei da morire, ma naturalmente lo pensavo ma non lo dicevo. Poi ci fu un’emergenza, lui dovette rientrare e per tre giorni noi restammo soli, ero di una tristezza unica, ma fortunatamente tornò ed era così stanco che dormì un pomeriggio intero, poi la sera disse che voleva dormire ancora, fece l’occhietto a mio padre, io lo vidi ma non compresi subito il significato. I miei uscirono da soli, io dissi che andavo a dormire lo stesso fecero lui e sua moglie. La mia camera era posta fra quella dei miei genitori e la sua, aveva il terrazzo in comune. Poco dopo cominciai a sentire dei rumori, diciamo insoliti, silenziosamente sono uscita sul terrazzo, e mi sono messa bassa per non essere vista a spiare dentro la camera loro. Erano nudi, lei gli stava leccando il cazzo, e … cazzo!!!!! … che cazzo!!, non che io ne avessi visti molti, ma era stupendo, lungo e di notevole circonferenza aveva una cappella che mi ricordava una grossa fragola. Lei lo leccava, io non mi perdevo un gesto, mimavo ogni singolo movimento, con la lingua cercavo di copiare i gesti che lei faceva mentre lo teneva in bocca. La mia micetta era in fiamme, ero così eccitata dallo spettacolo che mi mancava il respiro. Ad un tratto lui la fa girare, si posiziona dietro di lei, si abbassa e lecca la sua fica da dietro , lei geme, si spinge indietro, poi lui con un movimento deciso le pianta dentro il palo. Io mi ero posizionata come lei, a quel punto ho fatto le stesse cose che faceva lei, con la sola differenza che lei aveva il cazzo dentro per davvero, mentre io me lo immaginavo, mi sono toccata il bottoncino e subito sono venuta, mi sono dovuta mordere le labbra per non urlare. Poi mi sono accorta del ritorno dei miei, sono tornata di corsa a letto e ho finto di dormire, mamma è passata, ha detto a papà che dormivo, così anche loro si sono messi a scopare. Ricordo quella notte che mi sono masturbata tantissimo, quasi a sfinirmi. Il giorno dopo mentre mamma era al mercatino con la moglie di Luca incontra una sua amica in vacanza li, quattro chiacchiere, lei le invita a fare una mini crociera per vedere delle isole, partenza sabato pomeriggio, e pernottamento in barca, poi domenica escursione nell’arcipelago. Loro accettano con entusiasmo, Luca dice che le ha già viste, mentre papà odia l’acqua alta, quindi loro vanno, io, Luca e papà restiamo. La sera noi tre usciamo a fare la solita passeggiata e il relativo gelato, ma mi rendo conto che mentre camminiamo loro guardano anche le altre donne, quindi ne deduco che proprio fedeli non sono. Tornati si va dormire, io aspetto che papà si addormenti, lui ha il sonno pesante, poi silenziosamente mi infilo , vestita delle sole mutandine dentro la camera di Luca. Dorme nudo, fa caldo, il suo cazzo è moscio, disteso con la punta verso sinistra, io mi avvicino, ora mi gioco il tutto per tutto, ho mi scopa o scoppia un casino. Prendo delicatamente quel membro e lo infilo direttamente in bocca, succhio con determinazione, lui si sveglia, ecco ora scoppia il casino, mi guarda, “ se hai deciso di fare questa cosa allora facciamola bene, dai stenditi sul letto”. Io sono raggiante di felicità, lui mi toglie le mutandine, prima mi spiega per filo e per segno tutto quello che c’è da sapere per eseguire un perfetto pompino, come leccarlo, succhiarlo tutto, poi si gira mi trascina su di lui, “ vediamo se hai capito.” Detto questo, infila la testa fra le mia cosce e incomincia a leccarmi la passera con la sua lingua rugosa, mi passa dal bottoncino fino alla rosetta del culo, io muoio. Sento il mio stomaco sciogliersi in un languore fantastico, un piacere totalmente diverso da quello provato masturbandomi, …… siiiiiiiiiiiiii … muhmmuummmmmm … mi infilo più che posso il cazzo in bocca, mentre lui continua a leccarmi provocandomi un nuovo orgasmo, urlo!!!! … siiiiiii ….. vengooooo!!!! …. Sono sconvolta da brividi di piacere tremendo. Lui mi rigira, si posiziona fra le mie cosce, appoggia il palo diventato durissimo e grande fra le labbra della mia fica, mi schiaccia il bottoncino procurandomi un dolcissimo piacere,“ ora deciditi, se vuoi mi fermo, pensaci, poi non sarà possibile tornare indietro.” Io lo guardo, gli sorrido, “ dai che aspetti, lo voglioooooo!!!!” lui si abbassa un poco , e sento la sua cappella farsi strada fra le labbra della fica che si sta sciogliendo, “ rilassati, sentirai un poco dio dolore, ma sarà un momento, poi sarà tutto piacere.” L’ho sentito entrare, era immenso, mi dilatava, ho avvertito solo un pizzico come una puntura, poi lui è dilagato in me. Spingeva il membro dentro, sentivo chiaramente la sua cappella farsi strada in me , quando si è fermato per farmi abituare a lui io ho goduto immediatamente, tremavo tutta …. Siiiiiiiiiiiiiii ….. vengoooooo …. ho gridato abbracciandolo forte. Ha continuato a spingere fin quando non è entrato tutto, io ero senza fiato la bocca spalancata, lui immobile in me, poi mi ha abbracciato, e mi ha sollevato verticalmente con lui che si è messo in ginocchio, le sue mani mi accarezzavano i glutei, mi ha sollevato e poi mi ha lasciato andare , mi sono impalata su di lui . sentivo tutto il suo meraviglioso, palo entrarmi dentro quando il mio corpo scendeva, a quel punto è stato il paradiso. Non mi ricordo quanto ho goduto, ne quanto tempo abbiamo scopato, mi ricordo solo che alla fine ero quasi svenuta. Da quel giorno sono diventata la sua amante, per circa sei mesi lui mi ha insegnato tutto, come vestirmi, come truccarmi, mi ha scopato in ogni luogo, mi esibivo per lui in ogni occasione, uscivo di casa senza mutandine, a volte gli telefonavo al lavoro, “ sai sono nuda sotto, pensa a quanti lo potrebbero vedere “. Lui restava un giorno intero col cazzo duro a queste mie parole. Poi mi sono iscritta all’università, ho cambiato città, ho conosciuto Gianfranco, e tutto è cambiato. Ho deciso che lui era quello giusto, ci siamo innamorati, e dopo due anni , lui era quasi alla fine degli studi, abbiamo deciso di sposarci. Luca quando l’ha saputo non ha fatto nessun problema, “ è giusto così, lui è il tuo futuro,” ha commentato, e da quel giorno la nostra storia è finita. Solo un mese prima delle nozze, una sera a casa dei miei mi ha proposto di passare una sera come addio al celibato, io ci ho riflettuto alcuni giorni, la tentazione era forte, ma poi mi sono detta che se lo facevo per una volta lo avrei fato sempre, lui non ha aggiunto altro e da allora Luca, mio padre, e mio marito sono amici, spesso vanno a pesca insieme, e Luca lo tratta sempre con rispetto. Da allora sono passati tre anni, le cose vanno bene in quasi tutto, tranne nel sesso, non che Gianfranco non mi scopi, ma il fatto è che ce l’ha piccolo, ma quando dico piccolo, è lungo circa quindici centimetri alla massima erezione, certo io ero abituata al palo di Luca che era il doppio anche in circonferenza, ma orami avevo fatto la mia scelta. Lui mi lecca, mi eccita, è bravo con le mani, ma quando mi penetra quasi non lo sento, e questo a lungo andare ha cominciato col rendermi insoddisfatta, ma lo amo e non voglio ferirlo. La svolta è avvenuta circa tre settimane fa, insieme abbiamo visto una nostra amica in atteggiamenti intimi che non lasciavano nessun dubbio con un uomo che non era il marito. La sera a letto, dopo aver fatto l’amore ne abbiamo parlato, “ tu come la vedi?”, mi ha chiesto, “ credo che le avrà i suoi motivi per renderlo cornuto.” Mentre stavamo parlando mi sono accorta , cosa insolita che lui si era di nuovo eccitato, “ma ti stai eccitando?, è pensando a lei che ti piace o cosa?” lui per un momento è rimasto in silenzio, poi mi ha detto,” ma tu lo faresti con un altro uomo al di fuori di me?, prendi Luca, sai alcuni mesi fa , mentre eravamo a pescare lo vidi pisciare, ce l’ha grande e lungo.” Io ero stupita, e nello stesso tempo mi stavo già eccitando al ricordo del palo di lui, “ no dai che dici, Luca lo conosco, e poi io…… non saprei, no , dai lui no.” Lui mi ha guardato, “ ma se non fosse lui?, con uno sconosciuto lo faresti?” ”ma sai forse io….” Le mie parole lo hanno fatto eccitare tantissimo, mi ha scopato subito di nuovo , cosa assolutamente insolita nel nostro rapporto. Da quella sera ci siamo messi su internet alla ricerca di un valido maschio che mi facesse provare certe emozioni, la scelta e caduta su di un ragazzo calabrese di passaggio dalle nostre parti, e ora lui è uscito per incontrarlo e portarlo a casa, ecco, sento la porta aprirsi, e mio marito entra in compagnia di un bellissimo fusto, alto, capelli scuri, barba leggermente incolta , da duro. Fatte le presentazioni, lui mi guarda e commenta, “ accidenti che bel pezzo di donna, fatti guardare bene,” mi rigira, mi aiuta a spogliarmi, è lui subito che prende il gioco in mano, “ è proprio una bella fica, me la voglio scopare tutta, dai andiamo in camera.” Io a quelle parole mi eccito molto, sento di nuovo il maschio che si prende cura di me, andiamo in camera, e io sono gia quasi nuda, lui si spoglia velocemente. Un bellissimo cazzo di notevoli proporzioni emerge dai suoi slip. Io ne sono subito affascinata, “ sdraiati sul letto, ” mi ordina, io eseguo subito, poi si mette a leccarmi, la sua lingua si insinua fra le pieghe della mia vulva, la apre, mi succhia il bottoncino, io ho subito un primo orgasmo che mi scuote improvvisamente …. Muhmmmummum … siiiiiiiiii …… siiiiiiiiiiii …… oooooohoohoooo!!!!!!!! …….. vengoooo……. E gli schizzo in bocca subito il primo orgasmo. “ ma è proprio piena!!!. tranquilla, che questa sera ci penso io a farti scaricare tutta la voglio che hai.” Gianfranco intanto si è messo al lato del letto, mi osserva, poi lentamente tira fuori il suo cazzo e si sega lentamente. Lui lo vede, “ ma tu una fica così credi di accontentarla con quel cazzetto?, ci credo che ha voglia, ti faccio vedere io come si fa impazzire di piacere una femmina, coraggio bella, che sta sera si gode!!!!” dopo aver detto questo si solleva, mi alza le gambe in alto sopra le su spalle e mi infila dentro con decisione il suo cazzo, lo fa lentamente, dandomi il tempo di assaporare l’introduzione, io godo, subito, mi dimentico di tutto e godo!!!! ……. Siiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!! ……. Daaiiiiiiiiiii….. spigiiiiiiiiiiiiiiiiii….. vengo… VENGOOOOOO!!!!!! …. Urlo con tutto il fiato che ho, lui incomincia a limarmi la fica con decisione, lentamente ma in maniera continua, non ho più la cognizione del tempo ne del luogo, so soltanto che godo ….. quasi semisvenuta lo sento aumentare in ritmo del pompaggio, si gonfia dentro di me. Eccomiiiiii … ti sboroooooo ….si… tienniiiiiii… mi inonda improvvisamente di liquido bollente , lo sento colare dalla labbra della fica ormai aperta, poi di colpo esce, si porta con il palo ancora duro davanti alla mia bocca, “ dai succhialo, che ti voglio fare anche il culo, e tu cazzetto, leccalo bene, preparalo che lo voglio sfondare , dai, fai un bel lavoro altrimenti ti rompo il tuo!” lecco con vigore, mentre sento mio marito che mi fa mettere a quattro zampe, mi lubrifica il culo, lo voglio, non vedo l’ora di sentire dentro il meraviglioso tarello che sto succhiando, lui mi sfila il palo di bocca e si posiziona dietro, mio marito si mette di lato al letto e continua segarsi, credo che abbia sborrato almeno tre volte. “ rilassati bella troia, che ora ti sfondo il culo, ” io mi posiziono bene per riceverlo, lui sputa ancora sulla mano e ci bagna la punta, poi lo spinge dentro di me ….. accidenti che bel, culo stretto, rilassati che te lo sfondoooooo!!!... con un grido di vittoria si pianta tutto dentro. Io sento il palo entrare dentro l’intestino, mi sfonda, godo, godo come non mi ricordavo i tempi…. Daiiiiiii …daiiiiiiiiiiii … spaccami il culo , fammelo sentire tutto!!!!!!!! …daiiiii.. lui mi pompa di brutto, “ guarda cazzetto come faccio godere la troia di tua moglie.” Lui ha il viso sconvolto dal piacere, si sega velocemente, io impazzisco di piacere, ad un tratto lo sento entrare tutto dentro, poi una sensazione di calore invade il mio intestino, sborra!!! …. Siiiiii ….. vacca tieniiiiiii … mi schizza dentro poi si sfila e lo porta alla mia bocca, “ dai succhia e pulisci, finisci il lavoro troia!!!” e mi infila dento la gola tutto il palo che comincia a ritornare a dimensioni più umane. Lecco, succhio tutto, poi resto sfinita sul letto, lui si riveste e mio marito lo accompagna alla porta, “ è stata una bella scopata, magari se ripasso lo possiamo rifare, è una bella troia tua moglie, complimenti.” Gianfranco torna in camera, è raggiante di felicità, “ amore sei stata grande, mi hai fatto godere tantissimo nel vederti scopare da lui, tu come sei stata, ti è piaciuto?, lo rifaresti, ti prego, dimmi che lo rifaresti con chi vuoi.” Io lo guardo, sono sfinita e nello stesso tempo stupita da come lui sia felice, ma se questo è quello che vuole allora decido di accontentarlo. Una settimana dopo a casa dei miei genitori incontro Luca, siamo a cena per festeggiare la partenza dei miei e sua moglie per un viaggio che li terrà lontani alcuni giorni, io mi avvicino a Luca e gli sussurro “ domani sera vieni a cena da me che ho una sorpresa per te.” La sera dopo si presenta puntualissimo, Gianfranco gli apre e lo fa accomodare, io mi presento con una micro gonna e un reggiseno che non lascia nulla all’immaginazione, lui resta per un momento stupito, “ ti piace Claudia, è proprio una bella donna,” commenta mio marito, lui mi guarda, sorride, “ lo dici a me io l’ho vista diventare donna, ” afferma Luca, e il nostro sguardo spiega che non servono a noi le parole pe capire il doppio senso della frase, certo ero fra le sua braccia quando mi ha fatto donna. Durante la cena mio marito ci serve come un perfetto cameriere, Luca capisce tutto, non devo spiegargli che qualche dettaglio, finito di cenare ci mettiamo sul divano, io gli prendo il cazzo in bocca, entra mio marito con il caffè, ride, “ è brava vero?” Luca sorride, poi lo faccio alzare, ci portiamo in camera da letto e lì sono ripetutamente sua, mi scopa come solo lui sa fare, mi impalo su di lui, godo tanto che alla fine svengo quasi. Mio marito è tanto contento, Luca è tornato a essere il mio amante, mi scopa tantissimo, spesso viene a casa anche quando non c’è mio marito, e da alcuni giorni ha accettato di realizzare un progetto che ha proposto Gianfranco, mettermi incinta. Lui sarebbe felicissimo di allevare un figlio del mio amante, da un mese ho smesso di prendere gli anticoncezionali, e da una settimana Luca viene tutti i giorni a scoparmi riempiendomi la fica di grandiose sborrate, io non vedo l’ora di donargli un figlio, e mio marito e raggiante di felicità.
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14 years ago
admin, 75
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Un giorno al mese
Già mattina? Mmmm, che bello rotolarsi nuda nelle lenzuola di flanella d’inverno! Mi arrivano gli odori della pelle, un misto del profumo da ieri sera e di ammorbidente; le gambe si aprono oscenamente senza nessun ostacolo……bellissimo! Alzandomi noto la sottoveste buttata ieri notte prima di........e sorrido. Un attimo d’avanti allo specchio per raccogliere i capelli, e sono già sotto la doccia. Eccomi uomo! Poggio la schiena sul muro freddo della cabina e il resto lo lascio sotto l’acqua calda…..brrrrr. Un misto di brividi che non nascono da te! Si accumulano dove avvicino le cosce. Il mio triangolo che è gonfio...si coccola con l’acqua calda….niente sapone oggi, ho voglia di acqua sempre più calda; mi fa sentire meglio i brividi! Non manchi! E questo corpo in balia agli ormoni che manca a te! Oggi, solo questo benedetto giorno del mese, si sente talmente sicuro, talmente femmina dentro e fuori ….che ne anch’io lo riconosco. L’accappatoio avvolge senza asciugare bene. Mi siedo in fondo al letto con in mano tre quattro paio di slippini. Mmmmm, si, questo azzurro e trasparente tanga va benissimo! Lo metto piano come se ti avessi d’avanti. Lo aggiusto dietro in modo simmetrico, un ultimo occhiata alla schiena che finisce con un piccolo fiocco azzurro e il sorriso compiaciuto con il pensiero di te e delle tue mani mi porta in cucina. E’ uscito il caffè. Adoro prenderlo seminuda per casa. Stessa tazza, stesso odore, stesso fine se ci fossi. Mi spargo un po’ di profumo e m’infilo il vestito. Fuori fa freddo. Sul treno trovo una cabina libera e mi siedo subito. Sono persa nel mio libro quando alzo la testa e vedo d’avanti a me un ragazzino. Avrà si o no 20 anni. Una faccia che è proiettata sulle mie gambe accavallate e due occhi che bucano le mie calze a rete. Mi vien' da sorridere….ma non sorrido. C’è della cattiveria in me oggi. Chiudo il libro con un gesto rumoroso. Il ragazzo mi guarda in faccia. Mi tolgo gli occhiali guardandolo sempre dritto, un occhiata di sfida che lo fa arrossire. Appendo gli occhiali dove c’è il bottone libero sul decolté del vestito che scende più giù. Appoggio il mento sulla mano e la mano sul mio ginocchio scoperto. Non ho reggiseno ed è facile che lo sguardo del ragazzo si perde nel semibuio che scoprono i bottoni slacciati del vestito. È un ragazzo di quelli seri, di quelli che si segano sempre da soli e a lungo con gli anni. Un area leggermente triste e un fisico molto magro, due occhi grigi pieni di voglia e capelli un po’ lunghi. Tutto diverso da te! Mi piace però come mi guarda. Senza nascondersi dietro finta sicurezza, senza capire il perché del' attrazione. Lo so io ragazzo, lo so io. Oggi a parlare non saremo io e te. Mi appoggio meglio sullo schienale e il vestito già sopra le ginocchia sale su. Tolgo una scarpina e alzo la gamba. La alzo in mezzo alle sue gambe aperte, la gamba mira già il suo sesso quando gira un po’ di lato e si poggia sulla sua destra. Non ti disturba , no? Il ragazzo si alza un pochino e si siede di nuovo con aria persa….non so più se del mio gesto o delle mie parole. Il fatto che mi sono tolta la scarpa. Finalmente mi guarda negli occhi. Faccio un gesto con le labbra involontariamente. Mangiucchio un po’ di rossetto e seguo con gli occhi le dita dei piedi che si muovono sotto la calza a rete. Poi butto lo sguardo in mezzo alle sue gambe….contenta ormai. Alzo l’altra gamba e la accavallo piano sulla prima che dista solo 10cm dal ragazzo. S’intravede la mia coscia nuda. Comincia a piacermi questo giocco….comincio a sentir caldo anch’io sotto il fiocco azzurro. Muovo le dita dei piedi, bastano poche altre mosse e toccherò la coscia del ragazzo ormai tutto rosso. Lui che guarda me e io che guardo una volta il mio piede e poi il suo sesso che scoppia. Il treno si ferma bruscamente e i miei occhiali finiscono per terra. Lui scatta in piedi, li prende per terra e rimane con gli occhiali in mano d’avanti a me seduta….il suo sesso che sfida la stoffa dei jeans, proprio al altezza della mia bocca. È la mia fermata. Raccolgo velocemente borsa, libro, occhiali e capotto e cammino verso l’uscita con il rossore che adesso copre me. T’intravedo già con quel aria indaffarata di un giorno pieno…..non sai quanto…..
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14 years ago
admin, 75
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Inculato dal trans
Ieri avevo una voglia di cazzo da non poterne più. Ho guardato su internet vari trans, e ho scelto uno di 20 anni con una bella minchia dura e grossa. Sono andato a casa sua verso le 13, così che non avesse avuto molti clienti e soprattutto non avesse ancora sborrato. Veramente un gran bel trans, brasiliano, molto femminile, in lingerie raffinata e con dei bei modi, direi 20 anni reali. Mi propongo di fargli una pompa scoperta, ma non vuole e si infila il guanto: dopo due boccate ce l’ha già duro, è grande come nelle foto. Mi giro alla pecora per farmi inculare, ma mi fa mettere a schiena in basso con dei cuscini sotto al culo. Mi lubrifica per bene, poi si lubrifica il cazzo, e cerca di infilarlo. All’inizio fa fatica, ma dopo pochi colpi inizia ad affondare, tutto…. Lo sento che mi arriva fino nella pancia, lo prego si non spingere: lo avessi mai fatto, comincia a sbattermi come una furia, mi fa mettere le mani sulle caviglie per aprirmi completamente, mentre mi incula col suo cannone di carne… non so più dove stare, adesso è sopra di me e mi domina completamente, sa fare davvero ad usare il cazzo. Sento che non ce la faccio più, lo imploro di rallentare, di usare più cautela, si mette a ridere e spinge ancora di più, è davvero intenzionato a mandarmi a casa col culo rotto…. Provo a spingerlo indietro con le mani, e mi da uno schiaffo forte, poi subito dopo un altro, e allora capisco che devo stare buono e zitto e lasciarlo divertire… ha trovato un bel culetto sodo e liscio e vuole fare i suoi comodi. Oramai sono talmente eccitato che non capisco più niente, è sopra di me con le sue tette sode e mi sta spaccando il culo, intanto il mio pisellino è lungo circa 3 centimetri e sta sbrodolando, allora mi da il permesso di venire…. Mi faccio una sega e sborro col cazzo fiappo, mentre lui ha ancora la sua mazza bella dura e grossa che mi invade completamente il culo. È stato davvero fantastico, spero di tornarci prestissimo.
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14 years ago
admin, 75
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Buenos aires
Sto ascoltando il cd dei Pet Shop Boys/Behavior. E’incredibile come la musica ti riporta indietro nel tempo. Ti porta a ricordare ogni piccolo dettaglio dei fatti vissuti, le sensazioni, anche gli odori. Lo stesso album lo stavo ascoltando quella sera quasi vent’anni fa, mentre preparavo l’ennesima valigia. Il volo era per le otto del mattino successivo. Dolce la musica dei Pet Shop Boys. Li trovo eleganti, quasi sofisticati, un pò snob. I ritmi della loro musica mi hanno sempre messo di buonumore, voglia di vivere, di essere, di fare. Marzo 1988. Che furbi questi dell’ufficio del personale. Per mandarmi a Buenos Aires mi fanno volare prima a Parigi alle otto del mattino per poi prendere il volo Parigi/Rio/B.Aires/Santiago alle undici di sera. Sono matti da legare. Ma che ci faccio io a Parigi un giorno intero all’aeroporto? Il 747 si è appena alzato in volo di prima mattina da Rio. Sono scesi quasi tutti, solo pochi vanno a Buenos Aires e ancor meno a Santiago del Cile. Il comandante ci fa vedere la città facendo di proposito un paio di virate a dritta e a sinistra affondando le ali nel vuoto. Rio è meravigliosa anche vista dall’alto. E’ stata una bella notte tra le stelle, in compagnia dell’ovattato ronzio delle turbine, le luci basse, quasi tutti a dormire. Mi sono letto un intero testo sulla storia dell’arte per completare la giornata passata a Parigi al Museo d’Orsay. Quello che doveva essere un giorno noioso tra un volo e l’altro è divenuto invece un giorno molto interessante a godermi i maestri dell’impressionismo. Ed eccomi qui a guardare Rio dall’alto. Tra qualche ora si arriva e ancora non ho idea di ciò che mi aspetta. Ho comunque fatto bene a farmi spedire laggiù con tre giorni di anticipo sull’appuntamento di lavoro. Non sono mai stato a Buenos Aires, la Parigi del Sud America. Stanno attraversando una tremenda crisi economica e sono usciti da poco da una dittatura. Chissà come sarà? Avrò tre giorni tutti per me, io e tutto ciò che la città avrà da offrirmi. Ho raccolto i miei bagagli, cerco il punto informazioni, devo avvisare la nostra agenzia che mi mandi una vettura a prendermi, sicuramente nessuno li ha informati che arrivo con tre giorni di anticipo. Sta dietro al banco informazioni, gli occhi sono scuri molto scuri, belli, grandi, vivi, le ciglia lunghe, la pelle chiara, i capelli folti neri come il carbone. Welcome to Buenos Aires, mi dice. E’un bel sorriso ma molto discreto, abbassa gli occhi e li rialza come se io stessi li a mettere soggezione. Vorrei chiamare per cortesia questo numero e far sapere che sono arrivato con tre giorni di anticipo, se possono venirmi a prendere e se hanno già organizzato un hotel per me. La ringrazio se li può chiamare e poi, gentilmente, se mi da del materiale illustrativo sulla città, qualche mappa, siti di interesse turistico, insomma le solite cose. Sorrido e ringrazio in modo fermo ma sbrigativo come se il tutto mi fosse dovuto. Ho parlato a mitraglia. Ecco, il mio solito difetto, deformazione professionale la chiamano. Devo smetterla di dare ordini invece di chiedere. Ha fatto il numero dopo aver preso garbatamente il prestampato con le coordinate di viaggio che avevo messo li davanti. Parla nel suo spagnolo d’Argentina molto musicale. La verranno a prendere ma solo tra un paio d’ore, mi dice, faranno subito una prenotazione per l’hotel. Lei è italiano? Rispondo mentre mi fa cenno di accomodarmi su delle poltrone a poca distanza dal coffe shop. L’atrio dell’aeroporto si è svuotato quasi subito, c’è pochissimo movimento. Al banco informazioni non hanno nulla da fare. Il mio era l’ultimo volo dall’Europa. Silenzio. Sto leggendo per noia il retro del biglietto aereo. Sento che qualcuno si siede accanto a me. Io faccio una pausa caffè. Posso offrirgliene uno? L’attesa per la sua vettura sarà lunga, mi dice. Mi giro.Stessi occhi neri, stesso sorriso discreto, mi guarda con curiosità. Sono sorpreso. Che gentili qui in Argentina penso. In Italia nessuno si sognerebbe di offrirti un caffè nell’attesa. Anzi una richiesta di aiuto come la mia e anche fatta in modo piuttosto perentorio avrebbe rotto i coglioni a chiunque di turno. Grazie, accetto il caffè, rispondo. Rimanga qui, torno subito, esclama. Come se si preoccupasse del mio benessere, della mia persona. Si allontana. Osservo come muove il corpo. Con decisione, passo svelto, sicuro, contrariamente al suo sguardo che sembrava esprimere timidezza in un primo momento. Fa contrasto. Ritorna dopo alcuni minuti con due bicchieri di caffè dolce e si siede accanto a me. Ecco le ho rimediato anche dei depliant turistici e un paio di cartine. E’ bella l’Italia vero? Ci sono tanti italiani in Argentina, sono qui da generazioni. E’ la sua prima volta a B.Aires? Mi parla semplicemente come ci fossimo sempre conosciuti. Bevo il caffè e mentre lo faccio mi rendo conto che questa non è la sala passeggeri di una compagnia aerea ma è l’atrio degli arrivi.. Il caffè non viene offerto qui. Lo ha pagato di tasca sua certamente. Mi sento un po’ in imbarazzato da queste considerazioni. La conversazione si protrae sulle solite basi di cortesia comune poi mi vien da pensare che forse è in attesa di una conversazione meno formale. Cavolo,non è per caso che sta cercando di conoscermi meglio e io non me ne sono accorto subito? No, non può essere. Sono molto gentili qui, potrebbe essere anche solo cortesia professionale. Si, ma non offrono il caffè di tasca loro al primo che arriva. Le sue mani sono molto belle. Ho un debole per le belle mani e dalle stesse capisco molto del carattere di una persona, è sempre stato così fin da quando ho incominciato ad avere coscienza di vita cioè da piccolo. Le mani degli altri a me parlano. Sono mani alle quali avrei permesso di toccarmi, anzi potrei incrociare subito le mie dita alle sue e stringerle e sentire tutte le sensazioni epidermiche nonché trasmettere e ricevere le sensazioni interiori di entrambi. Non so se esplorare ulteriormente la possibilità di una conoscenza più personale o continuare sulla base come dire, formale. Guardo la sua figura vicino a me. Corporatura sul tipo normale, nulla di eccessivo o pronunciato, normalità più assoluta, le proporzioni sembrano essere giuste. Io sono un po’ più alto. Questo mi piace perché mi darebbe la possibilità di avvolgere il suo corpo con le mie braccia in atteggiamento protettivo. Vorrei farmi perdonare il fatto di essere stato troppo diretto poco fa, quasi arrogante. Mi piace donare un abbraccio protettivo e sentirmi in posizione dominante ma con dolcezza. Mi accorgo che vorrei la sua testa appoggiata al mio petto mentre le dita della mia mano destra passano tra i suoi capelli neri e lucidi. Il mio naso ora percepisce una leggerissimo aroma corporeo , è molto piacevole, nulla delle solite cose che ti stordiscono le narici. È un misto di profumo di pelle pulita; è un aroma forse agrumato, fresco. Siamo nella prima settimana di marzo e in queste latitudini è ancora estate, fuori fa sicuramente caldo e un profumo agrumato sulla pelle è rinfrescante. Avrà si e no venticinque anni, io ne compirò trentadue tra un paio di mesi . Che bella combinazione di età sarebbe. Torno alla realtà da questi pensieri, scosso dalla sua voce. Mio padre, dice, è un addetto all’ambasciata olandese e viaggia spesso, a volte con tutta la famiglia. Ho la fortuna di poter usufruire di agevolazioni di viaggio anche grazie a questo lavoro con le compagnie aeree. Sto pianificando un viaggio in Olanda a giugno. Rispondo che anche io mi ritengo fortunato con il mio lavoro che mi da la possibilità di girare il mondo. Infatti da Buenos Aires farò il giro del Sud America verso il Pacifico per poi arrivare fino alle coste della California e quindi tornare in Europa. Guardo i suoi occhi neri, il sorriso discreto. Vedo una nota di malinconia forse di delusione perché io ancora non mi lascio andare. Sta aspettando forse che sia io a condurre il primo approccio? E se poi faccio la figuraccia? Non so che dire, non so che fare. Non è la prima volta che mi sento imbranato. E’ già accaduto altre volte, troppe. In più occasioni non ho avuto il coraggio di prendere l’iniziativa e ho lasciato perdere. Pentendomene più tardi. Mi piace sentire la sua presenza qui accanto. Sento un turbinio dentro di me, le parole mi escono dalla bocca senza che io quasi me ne renda conto e dico,iIo non conosco Buenos Aires, ti piacerebbe farmela visitare, farmela conoscere? Ora il suo sorriso è più accattivante. Certo con piacere, mi risponde e continua, è una bella città.. Io stacco alle diciasette però stasera non posso. Domani pomeriggio dopo il lavoro posso passare dal tuo hotel, ti vengo a prendere. Mi dice questo come fosse la cosa più ovvia e normale con una genuinità estrema. Questo è il numero diretto, del banco informazioni, chiama e chiedi di me se hai bisogno oppure per rimanere in contatto (non esistevano i cellulari allora). Si alza per tornare al lavoro, mi porge la mano, Piacere, ci scambiamo i nomi. Più tardi ritorna da me e mi dice, la tua vettura è arrivata e so in quale hotel ti hanno alloggiato. Alza le sopraciglia e mi sorride ammiccando, poi abbassa ancora gli occhi scuri, li rialza. A domani, sussurra. La superstrada è larga e scorrevole, piante, alberi, verde ovunque e dal taxi vedo là in fondo che si staglia lo skyline della città. L’aria è calda e le strade sono piene di gente nel centro città, i bar sono aperti fino al mattino, chioschi di fiori e giornalai aperti tutta notte. Un popolo di gente che vaga per le strade di notte come fosse giorno. E’ ovvio che essendo appena usciti da una dittatura hanno tutti voglia di vivere. Ti senti sicuro per strada data la presenza di polizia ovunque che è comunque, un ricordo della passata dittatura. Per pochi dollari ho mangiato un enorme filetto di carne alla brace poco prima delle ventitrè quando i ristoranti iniziano a lavorare. Il fuso orario mi tiene sveglio, ma che mi importa, posso dormire il mattino successivo. Mi piace l’idea di poter rivedere chi poi mi avrebbe fatto conoscere la città, la mia guida, mi accorgo che già sto aspettando con ansia. Sono le diciotto passate da poco quando mi chiamano dalla hall. Scendo. I nostri occhi si incrociano, un sorriso. Ciao, ciao. Siamo un po’ impacciati. Soliti convenevoli. Mi racconta che hanno avuto del movimento in aeroporto ma già non importa più quello di cui stiamo parlando. Ci guardiamo, ci osserviamo, alla ricerca di dettagli fisici. Ci stiamo esplorando. Il suo sentore agrumato arriva al mio naso, annuso l’aria attorno. Ecco le mani, quelle che vorrei toccare subito. Osservo la sua gola, vorrei vedere sotto l’apertura a V della maglietta azzurra. Sotto si nota chiaramente la forma del corpo, anche quella dei capezzoli. Mi si asciuga la bocca, vorrei deglutire ma la mia bocca è secca. Mi sento osservato a mia volta. E se non passo l’esame? Ma che sto a pensare. Se è qui è perché c’è l’interesse di esserci. I suoi occhi vedo che passano velocemente quasi in un lampo sulla fibbia della mia cintura e per un decimo di secondo anche più giù sui bottoni nascosti dei miei jeans scoloriti ma ben attillati. Poi sono ancora i nostri occhi ad incontrarsi. E’ uno sguardo quello che ricevo come a chiedere scusa per aver buttato gli occhi la sotto oltre la fibbia della mia cintura. Siamo ancora in piedi nella hall e noto che il portiere ha visto e capito tutto. Mi dice che è ancora presto e abbiamo tempo per fare una passeggiata. Certo, possiamo andare su da me se vuoi, rispondo. Poi mi accorgo che forse l’ho detto in modo banale, affrettato. Annuisce e ci avviamo verso l’ascensore sotto lo sguardo del portiere occhiuto. Le porte si chiudono. Siamo solo noi due. Siamo vicinissimi, allungo la mia mano destra e afferro la sua mano sinistra, la stringo, ci guardiamo in silenzio. Seri e senza sorriderci. Sento che anche la sua mano risponde, mi stringe. Respira con il naso, un solo respiro, profondo. Butta la sua testa un poco indietro poi avanti sulla mia spalla. Sento l’aria calda uscire dalle sue narici alla base del mio collo, il leggero profumo di pelle agrumata è ovunque. Non ricordo come siamo arrivati in camera mia. Ora siamo fermi in piedi di fronte. Le braccia stese lungo il corpo. Le sue mani nelle mie mani con le dita incrociate stringono e mollano la stretta a ripetizione. Ogni nuova stretta è sempre più forte, più sentita come se volesse trasmettere un messaggio, come se voler dire, io sono qui e pure io ci sono. La mia fronte è appoggiata alla sua, il mio naso sul suo. Silenzio totale, solo vibrazioni interiori come scariche elettriche. Mollo con la destra e la porto alla sua nuca, sento la forma della sua testa sotto i capelli neri, ci gioco, i miei occhi affondano nei suoi, avvicino le mie labbra alle sue. Le appoggio solo leggermente, quasi a sfiorarle. Non dura molto. Le sue cercano le mie che rispondono avidamente. Finalmente il sapore della sua bocca. Mordicchio le sue labbra dolcemente, poi bacio in profondità con decisione. Mi risponde facendo lo stesso. Sono quasi le ventidue. Siamo ancora stesi a letto abbracciati. Questo è molto speciale, essere qui con te, mi sussurra. E’ dolce sentire il suo corpo caldo avvinghiato al mio. C’è pace a tranquillità attorno, come fossimo chiusi in un guscio. I tre giorni sono passati, insieme, bellissimi. Ho assunto i miei incarichi. Faccio l’ultimo giro prima della partenza. Le autorità sono già scese. I passaporti tutti registrati, li ho già fatti depositare in sicurezza, 931 anime a bordo. Due non sono arrivati, forse ci raggiungeranno più a sud. Esco al ponte 7, guardo oltre, laggiù. Hanno appena ritirato la scaletta in banchina e sento la radio che gracchia che il portellone è stato chiuso e messo in sicurezza. Il cielo è nuvoloso oggi, c’è una cappa umida e tra poco farà buio. Il pavimento mi vibra sotto i piedi, Eccole le eliche che muovono tonnellate d’acqua. Ci siamo. Buenos Aires è tutta li davanti a me e incomincia ad allontanarsi lentamente. Allora ci vediamo ad Amsterdam a giugno. Che bella coincidenza, pure tu sarai nei dintorni. Sono felice, ci rivedremo. Hai il numero diretto del banco informazioni dell’aeroporto. Chiamami ti prego. Poi ci mettiamo d’accordo per Amsterdam. Ci rivediamo là in giugno, sarà bellissimo stare ancora insieme, mi disse salutandoci. Buenos Aires si allontana sempre di più. Tra poco meno di tre mesi potrò baciare ancora quelle labbra, assaporare la sua bocca, sentire le forme dei suoi pettorali, annusare la sua pelle agrumata, stringerlo forte forte a me, passare le mie dita tra i suoi capelli neri, mentre i bottoni dei miei jeans premono contro i bottoni dei suoi jeans, entrambi gonfi fino a scoppiare. Il cd dei PetShopBoys/Behavior continua a suonare.
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14 years ago
ManzoMaturo,
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Il re del cazzo
Stasera piove! Viene giù incessantemente cercando di riempire il mio vuoto che ancora di più spalanca le mie fauci. Sembra il mio compleanno da favola con lampi e tuoni da fare la scenografia infernale mentre inzuppo il mio corpo di acqua fredda. La strada per arrivare da te era piena di gente e mi e toccato fare a gomitate per arrivare fin lassu . Cazzo allora si che sono felice, fottuta fortuna che non mi hai mai voluto visto come cazzo sono stato bravo??E allora succhia questo cazzo di rabbia che ti sbatto in faccia!!! Ahhhhh sono al settimo cielo come minimo e batto il petto a tutti nel mostrare i segni vincenti dei graffi e segni procurati mentre arrivavo lì. Contare in faccia a tutti le volte che le tue unghie hanno abraso la mia pelle, mentre tu facevi l’amore e baciavi me come mai prima, sesso impregnato di lacrime di sudore e urla. Ecco questo mi ha reso un Re degno del suo regno. Heh io sono il vincitore. Si rabbia, io ho posto la mia bandiera dove nessuno lo ha mai posta prima. Ho trovato le chiavi del cuore di questa creatura che adesso giace ai miei piedi. Ho fatto si che i miei baci e le mie parole d’amore, i miei gesti fosserò l’utlima visione celeste di questa donna. Non ho lasciato che le briciole per chi c’era prima e per chi rimarrà dopo in questi seni da sfiorare, fra le dolcezze di questo culo che vuole solo me. Nella figa di questa donna mai nessun cazzo sarà di casa, solo ospite semmai essendo lei una puttana come tutte, ma mai di casa perché come ho fatto io l’amore........ L’ho fatta ansimare, piangere, amarmi, desiderarmi come una cagna. L’ho ignorata per incuriosirla, l’ho derisa per far’ si che mi volesse affrontare, l’ho sorpresa perché solo cosi poteva cadere ai miei ordini poi l’ho offesa e fatta ingelosire , presa in giro e poi scopata in tutti i modi fino a che non potevo. Tutto perfetto porca troia, ho il diritto di sentirmi Dio no? Se non Dio per tutti sono il Dio di questa donna e come tale esigo ubbidienza, esigo che mi dimostri l’amore per sempre. Anzi deve ansimare per la mia espressione, il mio modo di stare, il mio modo di toccarla. Mi deve desiderare a tal punto da venire al solo pensiero che io la prendo per i capelli e le sbatto il cazzo fino in fondo alla gola. La mia voce la deve spengere come la mia risata la deve accendere come una lanterna rossa. Siiiiiiiii cazzo!! Siiiiiii. Non deve mai contraddirmi questa stupida. Mai deve alzare la voce e pretendere i suoi sogni, la sua di vita perché mi appartiene...cazzo se mi appartiene. Cosa ci faccio di lei?? Niente! Non ci devo fare niente perché poi alla fine e poco più una schiava , una concubina da sacrificare al mio ego e al mio cazzo. Niente di più. Una schiava non ha diritto di sognare, di volere altro oltre a quello che gli do io. Deve vivere la sua vita più miseramente possibile, gioire per un risveglio. Riempire la vita con il piacere di un respiro profondo, di poter andare avanti come per miracolo, di essere stata toccata da questa fortuna.....E BASTA!!! Per il resto non ha diritto di niente.....e mia, e tale deve rimanere anche se non voglio fare altro che giocare e sborrarle in bocca. Adesso godi bagnata sognando il mio cazzo che ti impala nel ricordarmi e soffri d’insonnia e infelicità nel non potermi avere troia perché solo cosi la tua vita può avere un senso. Solo cosi la mia misera e vuota di vita forse ha un senso.
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14 years ago
admin, 75
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La preda...
Sono disteso sul letto accanto a te, il tuo corpo lucido, imperlato di sudore giace disteso immerso nel sonno……………….. Ti guardo , sono soddisfatto, ho avuto il tuo corpo, il tuo piacere, sono orgoglioso, sei la mia preda…………… Il mio trofeo da esibire…………………. Ti guardo compiaciuto anche con me stesso, sei stata una preda difficile da catturare, attenta, prudente, una degna avversaria di un lupo solitario come me …………………….. Ho dovuto impegnarmi nella caccia, ho teso la mia trappola, ma tu hai annusato l’aria, ci hai girato intorno diffidente, poi te ne sei andata senza farla scattare…… Ho ripreso la caccia, ho fatto terra bruciata intorno a te, ho marcato il territorio, affinche nessun altro maschio interferisse con i miei appostamenti……….. Ho teso una nuova trappola, con l’esca ancora più invitante, ma tu non ti sei lasciata ingannare, ci hai girato intorno e sei andata via, ………. Ho seguito di nuovo le tue tracce, ho concentrato tutti i miei sensi nella caccia,………. Ho ignorato ogni altra facile preda, ……… Ho ignorato la sete, la fame, solo te il mio obbiettivo, la mia preda……. Ho teso una trappola diversa, ti ho spinto su di un sentiero che non ti dava nessuna possibilità d’uscita…… Ti sei trovata con le spalle al muro, hai abbassato le difese, sei stata mia…….. Ho preso il tuo corpo, le tue grida di piacere sono state una lode al mio orgoglio di maschio vincitore, la mia preda sotto di me che geme di piacere…………………… E’ stato bello, appagante, intenso come la caccia, sei stata perfetta hai solo fatto un solo errore ……. No……………. No non è possibile che una preda furba e attenta come te abbia fatto una simile leggerezza…… No…. Hai sempre fiutato le mie trappole, hai ignorato le mie allettanti esche, come puoi sempre aver lasciato le tue tracce, sempre, sei scappata, ma mai fuggita……………………. Nella neve le tue orme erano ben visibili, nel fango, erano in primo piano, no, tu lo hai fatto di proposito… Hai voluto che ti seguissi…. Mi hai portato al punto di ignorare ogni altra femmina…. Hai fatto in modo che ogni mio senso fosse teso e concentrato su di te….. Hai voluto tutto la mia attenzione, il mio desiderio concentrato su di te….. Mi hai portato dove tu volevi che io arrivassi, desideroso di appagare i miei sensi solo con te…. Il tuo grido non è stata la tua sconfitta, ma l’esaltazione della tua caccia….. Ero io la preda……
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14 years ago
admin, 75
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Un pomeriggio in sauna
Un pomeriggio in sauna. Alcuni giorni fa un’amica (cazzuta) di desidera si è complimentata con me per un mio precedente racconto e mi ha altresì, esortato a scrivere ancora. A tal proposito risosi che lo scrivere, almeno per me, non si conclude con un mero resoconto di vita vissuta ma punta al trasmettere sensazioni provate. Esistono esperienze che ancorché bellissime comunicano poche sensazioni e quindi alla sottoscritta danno pochi spunti letterali. Ma ieri è stato diverso, ieri per la prima volta sono stata in una sauna…..si avete capito bene una di quelle saune. Sono entrata (alla veneranda età di 46) un po’ emozionata non sapendo di preciso cosa mi aspettava (a dire la verità provo un po’ le stesse cose quando per la prima volta frequento una palestra o una piscina) ma anche grazie al personale al desk, veramente affabile, ed al fatto che nello spogliatoio non ci fosse nessuno ho potuto ambientarmi facilmente. Sono quindi scesa nuda in vasca idromassaggio sola e li sono stata una mezzoretta a rilassarmi mentre altre persone si alternavano vicino a me ma senza alcun approccio. Mi sono quindi spostata in un altra sala dove, in vasca, due soci stavano amoreggiando e un ulteriore maschio era nei pressi. Io mi sono sdraiata a pancia in giù dall’altro lato per non essere di troppo. Dopo poco mi sono sentita gli occhi addosso del partner solitario che capendo di esser stato notato si è avvicinato nuotando nell’acqua basa e calda. MI ha sfiorato con un piede, io non m sono ritratta e lui si è fatto più audace, sino a passarmi l’alluce sul mio fiorellino. A qual punto mi sono inarcata allargando le gambe in modo di far inequivocabilmente capire la mia femminile passività. Prendendomi per un piede mi ha letteralmente trascinata nell’acqua sino a una porzione di vasca protetta dalla vista (una sorta di stretto corridoio) ove numerose cascatelle fuoriescono dalle pareti. Li ha iniziato a baciarmi a leccarmi a torturami l’ano io di contro mi sono prodigata in un sottomesso pompino gurdandolo in viso. Mi ha lasciata dicendomi di andare ad aspettarlo nel bagno turco. Quando è arrivato io ero lucida e tutta lubrificata del mio sudore lui è entrato con in mano una busta quadrata. Insieme a lui è entrato un altro socio che è rimasto con noi. Io mi sono inginocchiata e h ricominciato i pompino sino a infilargli il preservativo con la bocca…..A quel punto lui si è girato e mettendomi una gamba sul primo scalino dell’anfiteatro del bagno turco mi ha inculata mentre l’altro socio mi ha offerto il cazzo. Quando il mio maschio mi è venuto dentro (protetto) il nostro compagno ha sfilato il cazzo dalla mia bocca per dedicarsi al mio inculcatore. Io sono uscita a rinfrescarmi sotto la doccia e dopo un altro bagno turco sono tornata in vasca in particolare in quella sorta di corridoio con le cascatelle. Dopo un po’ sono stata raggiunta da un nuovo amico che ha inizio a dedicarmi eccitanti attenzioni perlato languidamente ricambiate dalla porca che sono. La sorpresa stavolta è stata un grosso cazzone delle dimensioni di una (nuova) lattina di coca che prima mi è più volte arrivato sino in gola in un lunghissimo pompino. Il mio dotatissimo nuovo amico a quel punto mi ha lasciata per ricomparire dopo poco con un preservativo. Ero un po’ preoccupata dalle dimensioni ma confidavo sul relax e soprattutto sulla cavalcata di poco prima che sicuramente mi aveva ben dilatato la mia rosa anale. Il mio compagno si era un po’ smorzato ma con un bell’intervento a bocca di rosa e gola profonda in poco tempo ha ripreso un rinnovato vigore. Io sono alta e longilinea ma il mio lui era più grosso di me e grazie anche al sostentamento dell’acqua mi ha maneggiato facilmente mettendomi a pancia sotto ed allargandomi le natiche con le mani mi è vanuto a cavallo piantandomi dall’alto quel bel palo di carne dura dentro il mio intestino. Non ho provato alcun dolore (forse non sono cosi vergine come penso!!!!!) e la cavalcata (perché di questo si è trattato) è stata stupenda ho goduto tantissimo sia a livello fisico che mentale. Lo sentivo eccitarsi e crescere ancora nel mi culo mentre mi pompava con forza. La cosa è andata avanti al lungo un visitatore si è soffermato un attimo carezzandomi il viso infilandomi il pollice in bocca ma temendo di disturbare oltre si è subito allontanato. Quando il mio maschio è venuto si è subito allontanato lasciandomi un senso di vuoto al fondoschiena. La mia prima esperienza in sauna è stato un turbine di piacevoli complicità di situazioni intriganti che spero essere risuscita a comunicarvi. Un bacio e un saluto a tutti ali amici e le amiche di Desidera Vostra Stephanie
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14 years ago
admin, 75
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Tra fantasia e realtà - terza parte :-(-
La serata scorre veloce, fra discreti piatti e buon vino, fra risate e allusioni. È veramente piacevole, ma cerco di allontanare qualsiasi fantasia. “tutte le volte che penso che possa accadere, non succede, e via, sarò scaramantico”. Guardo l’ora e l’impreco parte da solo: - cazzo sono un quarto a mezzanotte - che, ti si ritrasforma la carrozza? - no, è che stanotte mi dovrei avviare verso p.ala, in teoria… - in teoria? - ho pensato a voce alta. - cioè? “cazzo, in teoria, voce alta, e che devo fare, ti dico che non sò dove andare a dormire? Faccio lo sfacciato?” - cioè, in teoria stasera dovrei essere a p.ala, in pratica o dormo con te, o dormo in un’area di servizio, di fatto vado a cappella”. Mi guarda con aria interrogativa portandosi il bicchiere alla bocca. Vedo i suoi occhi interrogativi che mi fissano… - senti, mi sa che dobbiamo andare, anche perché se nò ci fanno lavare per terra e pulire i piatti… Mi alzo di scatto, prendo il foglio della prenotazione e mi dirigo alla cassa. Il cameriere appena mi ha visto alzarmi si è diretto quasi di corsa alla cassa.. non oso immaginare cosa stà pensando. Pago e mi giro per tornare verso il tavolo. Lei è già vestita e pronta per andare. La guardo e azzardo un sorriso. Mi vesto e usciamo.. Appena fuori una ventata gelida ci accoglie.. - boia che freddo… - si, stasera è veramente freddo.. Ci avviciniamo quasi correndo alla macchina, montiamo al volo e gli chiedo: - dove ti porto? - dove ci siamo incontrati, io sono venuta a piedi. In cinque minuti siamo nella solita piazza. “non pensare, non pensare” - allora che fai, vai via? - noooo, cheeee.. dormo da te un paio d’ore… - sorrido- E qui viene messa a dura prova la mia capacità di reazione. - no davvero, sei venuto qui solo per andare a cena, per me, puoi partire anche domani presto, si vede che non sei un maniaco… -gesticolando e facendo gesti spastici con le mani e le braccia… - ddapferrò?? ddapferrò??? E ridendo ancora: - ma.. io non vorrei davvero darti disturbo. - nessun disturbo, se ti accontenti di un divano.. “solo il divano????” - sicura? - dai, parcheggia. Parcheggio e scendo dalla macchina, prendo la borsa e la chiudo. Camminando a fianco a lei, mi vengono in mente le figure erotiche e le fantasie più inverosimili, e quindi: - ma non c’è nessuno in casa? - no, solo mio marito… Mi blocco come un pezzo di ghiaccio.. -eh? - ma daiiii, scemo, no, non c’è nessuno, vivo sola davvero… Dopo aver aperto il portone, saliamo le scale, lei davanti e io dietro. Le scale sono una benedizione per chi avrà la possibilità di possedere, una maledizione per chi và al buio. Il corpo si muove al ritmo costante degli scalini, facendo vedere la rotondità del culo che si muove come un metronomo.. tac tac tac tac… Ne sono incantato.. Entrando dentro l’appartamento posto al primo piano una vampata di calore mi assale… - sarà l’effetto che fuori che un freddo boia… ma qui si schianta….. - no, no, qui il centralizzato è sempre al massimo, pensa che io giro sempre mezza nuda… “ecco”.. d’istinto mi faccio il segno della croce… - ma che fai? - no, niente, se passo stanotte mi sa che mi farò prete… - hahahhahah, stupido….. Entriamo nel soggiorno, e mostrandomi il divano mi dice se può fare al caso mio… - non avrei sperato di meglio per stanotte. “bugiardo” Mi fa vedere il bagno e mi congeda. - buonanotte - buonanotte…… “porca di quella vacca stronza” Vado in bagno, e poi mi preparo per la notte. Fa un caldo pazzesco così rimango in mutande e maglietta. Mi siedo sul divano e accendo la televisione. Volume quasi inesistente e comincio a fare zapping. Dentro di me una grande agitazione ormonale. Mi soffermo su una pubblicità di telefoni erotici dove la solita donna gioca con la cornetta del telefono che se la passa da tutte le parti. La reazione è quasi immediata. Me lo sento gonfiare nelle mutande e tendendo l’orecchio la sento che cammina fra la camera e il bagno. “ma te guarda, con una fica così che mi invita a casa e io a guardare una pubblicità… magari se ci fosse un porno” comincio a accarezzarlo dalle mutande e la pulsazione aumenta sempre di più. ho voglia di donna, ma non ho voglia di fare l’assatanato. Mi distendo con la schiena appoggiata al divano, le gambe divaricate gli occhi socchiusi mentre le immagini continuano a scorrere sulla tele, e la mano che gioca con il cazzo che ormai è diventato una verga di ferro… - se hai bisogno di altro basta dirlo eh. La voce arriva all’improvviso, mi giro trasalendo verso di lei. La guardo. È sulla porta fra l’ingresso e il soggiorno illuminata da una luce soffusa che arriva dalla sua camera. Ha un baby doll trasparente nero che gli arriva a metà coscia che fa intravedere un intimo nero, con reggiseno a balconcino, mutande di pizzo, reggicalze con autoreggenti e coprimano di pizzo che gli arrivano fino ai gomiti e sotto un paio di scarpe nere con un tacco altissimo. Proprio da vera porca “così ti volevo”. Mi alzo in piedi verso di lei, rimanendo fermo,e le mani che scorrono prima sul cazzo e poi all’elastico delle mutande che tiro giù. - secondo te, ho bisogno di qualcosa? Lo stringo forte e, con un movimento lento scorro il prepuzio verso le palle liberando una cappella rossa e pulsante. Rimane immobile sulla porta, ma lo sguardo è rapito sul mio membro. Sono attimi che durano un’eterno. Sento le vene del collo che pulsano, e la mia voracità di donna si fa sempre più incontenibile. Con passo felpato, muovendo le anche da vera modella, si avvicina a me. Mi guarda e con un dito, dopo averlo leccato, me lo fa percorrere dalla bocca, giu, in mezzo al petto, giù, sul pube, giù fino alle palle che prende in una delicata stretta. Io ho abbandonato il cazzo e le braccia le ho stese lungo i fianchi. Lei si inginocchia davanti a me, rimanendo discosta con lo sguardi fisso sul cazzo. Con una maestria sconosciuta lo accarezza sapientemente reggendo le palle con una mano e accarezzando l’asta con l’altra. Il pollice rivolto verso l’alto, percorre il frenulo e il glande. Io continuo a guardarla mentre si lecca le dita e continua il gioco. Con una mano sul petto mi spinge sul divano. Rimango a gambe aperte con lei in mezzo e da qui vedo lo scorcio un perizoma che gli apre il culo in due frutti perfetti. Continua a giocare con il mio cazzo come se ci fosse solo lei e lui. Io sono solo un mezzo a cui è agganciato una protuberanza. Ho il cazzo completamente bagnato senza che lei lo abbia preso in bocca. Le sue mani ora scorrono lungo i miei fianchi salendo fino alle spalle, tornano indietro e si appoggiano alle mie cosce. Spingendosi si alza e scavalcando le mie gambe sale sul divano. Io faccio per prenderla ma lei mi blocca le braccia. - FERMO – mi dice “fermo un cazzo” Con i piedi sulla seduta del divano, le ginocchia alla spalliera e le mie braccia fra la spalliera e le sue gambe sono letteralmente immobilizzato. Vedo scorrere le sue mani verso il perizoma che scosta liberando la sua fica. Prende il cazzo e rimanendo sospesa su di esso, comincia a sfregare la cappella sulle labbra. La sento bagnatissima e eccitata. Continua con questo movimento sempre più ampio fino a arrivare in mezzo alle natiche. È completamente bagnata e umida. Sento i suoi umori che con il movimento sono arrivati fino al buco del culo. È un lago. Guardo le sue labbra rosse che si sono gonfiate a dismisura. Improvvisamente, durante questo suo gioco, si fa letteralmente cascare sul cazzo che entra direttamente fino in fondo alla fica Tirando indietro la testa le esce un un gemito di piacere. “cazzo in una botta sola se l’è ingoiato tutto, ma io sto schiantando” Si rialza inarcando il bacino fino a farlo quasi uscire tutto, mantenendo la cappella fra le labbrae giù, un’altra volta in fondo. “ se lo rifà un’altra volta, la riempio” Si rialza ancora, ma questa volta lo fa uscire. Duro com’è, come una molla mi sbatte sul pube.. lei lo prende in mano e lo accarezza tutto, smalmando i suoi umori da tutte le parti. È come un biscotto glassato. Lo riprende in mano e ricomincia il gioco passando la cappella in mezzo alla fica fino al buchetto. Ha gli occhi socchiusi, la lingua che si passa continuamente fra le labbra, estasiata e eccitata come uno squalo che ha sentito il sapore del sangue… vedo la sua mano che passa davanti alla bocca e la lingua umida che passa fra le dita, poi, portandosi dietro il braccio la sento che si trastulla sul buchetto, poi prende in mano il cazzo e lo sposta in mezzo alle chiappe.. Sento che sfrega la cappellae le sue anche si muovono a far posto. La sento aprirsi e la cappella che è abboccata in quel piccolo forellino che piano piano si stà allargando. Con movimenti rotatori se lo stà accomodando nel culo… Un gridolino di dolore mi annuncia che la cappella è entrata. Non ce la faccio più… Le mie braccia entrano sotto le sue cosce e come se niente fosse la sollevo facendo uscire la cappella dal culo,. Con le sue cosce fra le mie braccia, e le mie mani sulla sua schena, la sollevo, la giro e la butto sul divano… Le mie mani si spostano sotto le ginocchia e le spingo verso di lei, sollevando il sedere fino a far comparire il culetto dove il buchetto stà ancora pulsando per il piacere nn avuto. Ora sono sopra di lei, ora sono io a dominare. Afferro l’asta e la appunto sul buchetto umido e spingo. La cappella sparisce quasi subito e lei comincia a ansimare. Spingo ancora e glielo pianto tutto dentro. ancora un grido, ancora la lingua che sembra impazzita. Le sue mani si sono spostate sulle ginocchia, tirandole indietro e aprendomi la strada ancora + facilmente. Con una mano mi reggo alla spalliera e l’altra la avvicino alla fica.. Con il polpastrello comincio a accarezzare il clitoride e a ogni colpo lo spindo provocandogli dei gridolini continui. - sbattimi.. sbattimi più forte spaccamelo…… - tutto tuo tesoro… Colpi profondi, la sento godere ad ogni mio colpo ma non mi basta. Esco dal buchetto e lo infilo nella fica… ancora in fondo, esco e lo rimetto nel culetto. Ogni colto arriva fino in fondo Culo, fica, culo, fica. La voglio tutta. La signora gradisce, si dimena, sento le sue unghie che mi graffiano, che vorrebbero aggrapparsi a me in un ultimo sussulto di piacere. Sto per godere, esco fuori e la scavalco prtandomi all’altezza delle sue meravigliose tette. Le capisce e mi afferra il cazzo con tutte e due le mani cominciando a stringerlo e a menarmelo. - sto…. Sto…… sto per godere. Sento la sua bocca che avvolge il mio cazzo, io le prendo la testa e la spingo verso di me, e il mio fluido fino a ora compresso, esplode come una fontana… la sento ingoiare, una, due, tre, quattro volte.. la sento succhiare per riprendere aria e giù.. fino all’ultima goccia… Mi stacco e la mia schiena cade dall’altra parte del divano. Mi ha letteralmente svuotato…… Chiudo gli occhi mentre ancora i brividi dell’orgasmo mi percorrono ancora tutto……. Riapro gli occhi e lo sguardo mi casca sull’orologio a parete: le 4,15 “cazzo”. Mi rialzo e la vedo… ha gli occhi chiusi, una mano sulla fica e una sulla fronte. La guardo e gli faccio una carezza sul viso. Apre gli occhi e mi guarda accennando un sorriso… - è tardi, gli dico, forse è meglio che vada - non ti ho fatto dormire nemmeno un po’… - behhh se vogliamo che farlo anche domani… rido…. Dai vado…..nn preoccuparti.. Sono uscito che erano le 5.00, ci siamo fatti un caffè, ci siamo salutati e sono uscito. Non mi volto verso la finestra, monto in macchina, accendo il motore e parto. Speriamo che oggi non ci sia vento.. potrei collassare… Dopo un’ora mi fermo in autogrill a prendere un altro caffè. Sono completamente devastato ma.. gli mando un messaggio: ho ancora voglia di te…. Oggi sarà una lunga giornata…
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14 years ago
admin, 75
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Ci stavano tre porcellini
Ci stavano tre puorci ma puorci puorci che se vi dico puorci,il puorco direbbe ah beh no io co quei tre nn ho niente in comune..bene,questi tre puorci ebbero un giorno la brillante idea,dopo un semestre pipponico ,di concedersi una notte in un bel club prive'..OK ok dissero alle mamme,andiamo in disco nn ci aspettate che faremo tardi..avevano tutti 27 anni e avevano tutti un pensiero costante in testa:tromba tromba tromba...bene arrivati in un posto della Campania chiamato mando'cazzostiamo talmente buio che pure la luna se n'era andata e taaaaaaa,mi chiama il papi,ehii dve sei,no niente papi sono in giro;stutato il telefonino entriamo e mi trovo un obeso che mi chiede carta di identita'patente libretto e 100 euro,guardandomi storto.La serata era accuminciata coi cazzi,pero'noi cercavamo la foca;entrati dentro waaaaaa,mi trovo una super discoteca con una miriade di gnokke saltellanti dai 25 ai 65,c'era tutta la genealogia della patata.Dico al mio amico Massimo,waju'io mi butto in pista e come al solito mi sento un possente strusciamento di un baffone..gli dico ehi baffo,smolla il gingilo io amo la foca e cosi' scappa via..poi mi arriva una riccia leopardata con la panza scesissima che mi dice ti va'?si d'anna dal chirurgo plasticoooooooo...poi mi avvicina una strafiga e mi dice ehi..ti va'il mio culetto sono 200 rose,ok ti chiamo il fioraio...poi finalmente mi acquatto vicino ad una trentenne super gnokka,mi slinguazza tutto e mi dice ti va'...e io dico siiiiiiiiii che mi va'..saliamo sopra e mentre mi spoglio le slinguazzo tutto,culo tette lingua,mi affitto il sedere va'...e poi la scoperta piu'triste..mi esce un merolone di 30 cm...e dico ahooooooooo,ma stasera doveva proprio fini'a cazzoooooo,pero'...TO BE CONTINUED...we e'tardi poi vi raccontero'il seguito,ciao porcelliniiiiiiiiiii
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14 years ago
admin, 75
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Non ho più paura....
Parte prima Curiosità! Chiamassi curiosità di una donna 40-enne….un paio di palle…. La verità è che ti desidero, questo schermo che produce lettere velocemente sotto i tuoi ordini se la può ridere……ma io ti desidero! E vengo lì….per trovare conferme o smentite? Boh…. Vengo lì come una ragazzina alle prime armi….mai fatto amore, mai baciato prima…. Ricomincio da oggi…. Ti materializzi, te e il tuo sorriso da mille e una notte, te e la tua camminata, la tua voce….il tuo star’ seduto…. Te! Chi sa come ti ho trovato….e da allora non faccio altro che girare intorno a te come una piccola lancetta …. Via l’educazione, via i vestiti…..voglio questa bocca che ironizza, ride, crea le due rughe, voglio le tue mani che mi tengono la faccia, voglio il tuo corpo che bacia il mio…..voglio entrare dentro gli occhi tuoi nel momento che godono….. Dio come ti conosco! E da una vita che ti conosco…. Parte seconda Notte. Cammino in una strada stretta e buia in una città che non è la mia, d’avanti a me solo la Luna, lì in fondo e ne anche in alto… Il cielo butta neve un po’ alla volt, vento che lo sbatte su di me e torna a ridere… Piango allo stesso ritmo, lacrime che seguono i fiocchi, entrambe destinate a diventare ghiaccio domattina. Basta! Amore che fa male fin all’osso, liberati di me, esci fuori e se serve prendi pure il mio cuore…..ma lasciami … Due labbra che bruciano le mie, le mordono, le bevono, le segnano di baci… Il tuo corpo che si piega solo un po’ indietro e aspetta….aspetta nudo di cogliere la mia lussuria. Ti lecco il sesso, la bocca che ami scivola piano sopra il tuo sesso che spingi avanti con arroganza, ancora, ancora più in fondo alla mia bocca…. Mi alzi la testa piano, togli un po’ di capelli che disturbano la vista del cazzo in bocca e …ansimi appagato… Uomo-diavolo! Vivi senza di me, ami chi sa chi, t’invecchi ogni minuto lontanissimo da me….che te ne fai del amore mio…. E pure….mi prendi per mano, cammini con me e io mi sento viva, mi dici il nome con quella voce sexy che tradisce gli anni, e vado in tachicardia; ridi al telefono e m’invade il sole….. Basta! Eccoti gli occhi tuoi mentre stai per godere, semichiusi, semi coscienti e semi morti…..chiodi nella carne mia dove si appende il sonno mancato…. Calore che mi tieni in vita; prendimi il respiro e sparisci! Amore senza una ragion’ ragionevole; ti butto in aria le mie ceneri per farti contenta! Fottiti Luna! Prendimi e bruciami dentro di te o pure sparisci dalla mia vista…. Oggi sarà il mio compleanno; di vita o di morte! Parte terza La strada finisce con una rotatoria …. Rido. Con una risata che non so più se sia mia o tua, tanto ho in mente solo te…. Mi giro e poi torno indietro? Mi giro su me stessa al infinito? O pure mi giro e proseguo al buio…. Ci salgo sopra, una volta, due, tre, come una ragazza matta a mezzanotte. Neve che mi bacia, Luna che mi viene sopra! Alzo la testa e apro tutti i sensi…tutti… Mi entra la Luna dove sei tu, dove conservo le milioni di domande da farti, dove manca la fede…. E non ho più paura!
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14 years ago
admin, 75
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