{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
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Antonellae paolo2
Antonella e Paolo, moglie e marito.
Dopo la prima esperienza avuta in montagna,con una coppia di coniugi veneti,ci siamo sentiti ancor piu' legati e consapevoli che,fermo restando i sentimenti immutabili tra noi,ci potevano essere tante opportunita' gradevoli ed intriganti che fino ad allora avevamo solo fantasticato senza mai avere il coraggio di realizzarle.
Antonella ha continuato a vestirsi molto sexy,anzi ha ancor piu' dato corpo a questa sottile vena esibizionistica sentendosi molto gratificata dagli sguardi di uomini che, secondo le situazioni e l'abbigliamento, la frugavano con gli occhi tra le parti scoperte oppure fissavano il suo culo davvero sontuoso, reso ancor piu' desiderabile da gonne a volta strettissime.
Io a mia volta la invogliavo ad esibirsi,in modo non volgare,ma anche senza falsi pudori.Ero suo complice e lei esaudiva ogni mio desiderio ed indicazione ben sapendo ormai quanta eccitazione provavo a vederla guardata e desiderata.
All'inizio della primavera trascorremmo un fine settimana in un agriturismo umbro.un posto molto tranquillo ed isolato.
Ci ritrovammo il venerdi' sera a cena con gli altri ospiti:eravamo in tutto 4 copie ciascuna ad un tavolo piccolo e due coppie all'apparenza molto amiche,ad un tavolo piu' grande vicino al nostro.
La mattina seguente i proprietari ci avvisarono che solo noi sei eravamo rimasti li' poiche'le altre coppie erano fuori per un'escursione e sarebbero rientrate per la cena.
Approfittando della bella giornata di sole le donne decisero di prendere il sole ai bordi di una piscina defilata rispetto all'albergo mentre noi maschi andammo a comprare i giornali in un paesino vicino.
Al ritorno le raggiungemmo ed avemmo la graditissima sorpresa di trovarle tutte e tre tette nude all'aria con il solo perizoma a coprirle,si fa per dire.
Una delle due amiche,quella che aveva due poppe grandi e sode,disse:ho insistito io perche' prendessimo un po' di abbronzatura naturale,mentre antonella e l'altra annuirono,poi tutte e tre si rigirarono pancia in giu' esibendo i loro culi magnifici.
La situazione inattesa e la vista di quel ben di dio,provoco' in noi maschi una evidente eccitazione.
Ci avvicinammo a loro ed avendo cura di lasciare agli altri quello della propria donna,cominciammo a palpare ben bene le natiche, indugiando sempre piu' nel punto piu' interno tra le cosce.
Calato giu' il perizoma cominciammo a carezzare la fica, dapprima esternamente, poi affondando sempre piu'tra le labbra aperte.
con l'abbondante frutto della loro eccitazione lubrificammo l'ingresso dell'ano, lo dilatammo pian piano con le dita e poi all'unisono le sodomizzammo.
Era uno spettacolo vederle una affianco all'altra ingnocchiate e piegate in avanti essere scopate tra le chiappe.
Tutte ebbero almeno due orgasmi poi ,uno dopo l'altro, anche noi godemmo tirandolo fuori dal culo e sborrando sulla schiena e sulle natiche.
Alcuni giorni dopo,mentre scopavamo fantasticavamo di far qualcosa di erotico.
Alla fine decidemmo per una situazione insolito che esaltasse la voglia di antonella di esibirsi e la mia di ammirarla mentre lo faceva.
Il sabato succesivo ci recammo in una cittadina ad una trentina di km.da casa nostra ed andammo al cinema all'ultimo spettacolo.
Mia moglie, come d'accordo, indossava una gonna nera longhette con spacco anteriore fin sopra il ginocchio senza nulla sotto ed una camicetta bianca con un paio di bottoni aperti in modo da lasciar intravedere un bel po' di seno.
All'interno c'erano una decina di coppie sparse qua' e la',optammo per una zona abbastanza avanti, illuminata solo dalle immagini del film e scegliemmo due poltrone posizionate la fila avanti e poco distanti da quelle occupate da una coppia.
Antonella fece risalire su la gonna ed allargo' lo spacco del vestito cosi'da esporre la parte alta delle cosce,l'inguine e la fica con i pochi peli che le facevano da cornice.
Mentre io le sbottonai ancora un po' la camicetta e le in filai una mano a palparle le tette e titillarle i capezzoli,lei con la sinistra teneva ben aperto il vestito e con l'altra mano comincio' ad accarezzarsi dapprima l'interno delle cosce poi il clitoride,infine la figa bagnata.
L'eccitazione ci prese entrambi quando ci accorgemmo che i due seduti nella fila dietro si sporgevano per guardare avanti e verso di noi, sperando forse che potessero vedere le nudita' di antonella e cosa stavamo facendo.
Avevamo molta voglia di far sesso ed allora uscimmo dal cinema e con la macchina raggiungemmo una zona di verde molto periferica dove c'erano parcheggiate altre auto con gente in cerca di tranquillita'.
Spento il motore A. mi apri' con furia la patta,mi tiro' fuori il cazzo gia' gonfio di desiderio e me lo lecco',se lo passo' in bocca,sul viso,sulle orecchie,infine mi sali' su e mi cavalco'con le tette verso di me ed il culo verso l'esterno.
Scopammo come furie finche' quasi insieme avemmo un orgasmo violento e prolungato.
Lei si abbandono' su di me e restammo abbracciati a lungo.
talmente incuranti da non esserci accorti che di fianco alla macchina c'era un giovanotto che si godeva la scena di noi due avvinti ma sopratutto del culo di mia moglie che piegata verso avanti lasciava intravedere anche l'inizio della fica.
Gli feci cenno di salire e mettersi di dietro.
Il giovane era rosso in volto e dal gonfiore sul davanti si capiva che aveva visto tutto ed era anche parecchio eccitato.
Bisbigliai a mia moglie se voleva scopare anche lui.
Rifiuto' energicamente.
Sei cattiva,aggiunsi,non vedi come ce l'ha duro e tutto per colpa tua,devi fare assolutamente qualcosa!
Passo' di dietro,si sedette di fianco al giovane intimandogli di tirar fuori il cazzo.
Lui esegui' tirando fuori un attrezzo di normale lunghezza ma molto grosso di diametro,reso ancor piu' turgido per l'arrapo che aveva addosso.
Antonella lo prese in mano,gli sfioro' con le dita il glande enorme, avvolse con tutta la mano la grossa asta e comincio' a menarglielo con sapiente lentezza evitando che venisse presto.
Nonostante cio' dopo un po' lei capi' che non avrebbe resistito ancora a lungo ed allora accelero' assestandogli 3-4 colpi violenti che diedero vita ad una sborrata copiosa con schizzi che arrivarono sul viso di antonella e sul torace del giovane.
Rientrando a casa pensammo,stanchi ma soddisfatti che era stata una serata davvero bella ed intrigante.
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17 years ago
admin, 75
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Antonella e paolo
Paolo e Antonella(P. e A.):siamo una coppia come tante.Sposati da dieci anni, senza figli.Il fatto di non aver figli ci ha finora consentito una buona liberta' di programmarci viaggi e vacanze nei periodi liberi dal lavoro.
Ci conosciamo da molto prima del matrimonio e la nostra vita intima e' andata avanti con soddisfazione senza sussulti particolari.sesso abbastanza di frequente,condito da fantasie dette nei momenti di maggior eccitazione.Poi tutto rientrava nella normale vita di tutti i giorni essendo entrambi gelosi e possessi.
Circa tre anni orsono c'e' stata una svolta,del tutto casuale.
Eravamo a mare A.era sdraiata pancia in giu' ad asciugarsi al sole dopo il bagno ed io seduto vicino a lei.Seguendo lo sguardo fisso di un nostro vicino di ombrellone,mi sono accorto che involontariamente ad A. era rientrato di molto il pezzo inferiore del bikini nel solco tra i glutei,lasciando scoperta gran parte del suo sedere, veramente bello.
La mia sorpresa e' stata che,anziche' seccarmi ed invitarla a coprirsi,ho lasciato che il vicino continuasse a guardarla con evidente interesse e desiderio.
Non solo,ma dall'erezione che stavo avendo,ho preso atto che la cosa non solo non mi dispiaceva ma anzi mi eccitava e molto.
Tornati in hotel,dopo la doccia,abbiamo fatto sesso e mentre scopavamo le ho raccontato quanto successo in spiaggia.lei da come ha goduto ha sembrato gradire molto il racconto.
Dopo mi ha detto:credo sia stata una tua fantasia perche' conoscendoti non avresti mai consentito quanto mi hai detto.
Le ho assicurato che era tutto vero e che se anche a lei faceva piacere le avrei permesso anche di piu',
a cominciare da quella stessa sera.Anzi la esortai a vestirsi in modo molto sexy,cosi' da esibire le proprie grazie senza problemi ma senza volgarita.da quel momento A.in occasione di cene,feste o viaggi ha fatto sempre in modo da mostrarsi molto sexy,esibire seno,cosce e tasparenze,indossare abiti che la fasciavano mettendo in evidenza le sue forme,senza tuttavia essere mai sfacciata.l'intesa tra noi si e'via via sempre piu' consolidata ed evoluta tanto che in novembre,trovandoci a milano, decidemmo di andare per la prima volta in un prive'.
ci trovammo in una sala molto vasta con una pista centrale dove ballavano alcune coppie,un bar,alcuni divani.in un angolo della sala c'era una lunga tenda dietro la quale c'erano diversi divanetti con coppie che facevano sesso.ci avvicinammo ma ci dissero che era possibile solo guardare in quanto quelli che sceglievano di stare li' erano esibizionisti e non accettavano l'intromissione di altri. se invece volevamo il massimo della liberta', al piano superiore c'era la zona dove chi ci andava sapeva gia' che poteva partecipare o far partecipare ai giochi erotici,ma volendo si poteva anche solo guardare o essere guardati.
salimmo su per una scala stretta ed arrivammo in una sala meno ampia che giu'.c'era un grande letto tondo sul quale in quel momento due uomini scopavano altrettante donne ed un trio formato da una ragazza e due giovani.lei era presa contemporaneamente dai cazzi dei due :uno in fica e l'altro nel culo.era magra ma evidentemente ben aperta in quanto i cazzi scomparivano e ricomparivano con grande facilita' dai suoi orifizi.restammo ad ammirarli un po'
poi molto eccitati ci spogliammo e ci sedemmo su uno dei tre divani che circondavano il lettone.A. mi si mise a cavalcioni con le spalle rivolta alla sala e comincio' a fare su e giu' senza accelerare per evitarmi di venire subito.andavamo avanti cosi' da una decina di minuti,quando si vvicino' un bell'uomo sulla quarantina,completamente nudo e con un grosso cazzo in stato di riposo.si accosto' a mia moglie e comincio' a palparle ed accarezzarle il culo,indugiando nella parte piu'interna.lei per un attimo si irrigidi',ma io le sussurrai di lasciarsi andare.il signore da dietro le prese in mano le tette,le palpo' con calma, accarezzo' i capezzoli e poi li strinse.antonella emise un gemito di piacere aumentando il ritmo della cavalcata su di me. non aspettavo altro in quanto arrapatissimo nel vedere per la prima volta le mani di uno sconosciuto toccare da padrone anche le parte piu' intime di mia moglie.
sotto i suoi colpi sempre piu' veloci e potenti venni subito inondandole la fica.antonella voleva alzarsi per andar via,ma lo sconosciuto attiro' la sua testa di lato sul suo cazzo che ora era enorme e durissimo.le labbra di A. si aprirono ad accogliere in bocca il glande mentre con la mano gli tirava su e giu' l'asta.lo succhiava con avidita'e glie lo menava con una facilita' estrema,come se non vesse mai fatto altro in vita sua.dopo un bel po'finalmente mia moglie ebbe la ricompensa del suo pregevole lavoro ricevendo in gola una quantita' di sperma
che sembrava non esaurirsi mai,nonostante lei ne ingoiasse in continuazione.
ci pulimmo alla meglio,ci rivestimmo e tornammo in albergo.
lei era molto imbarazzata pensando di essere andata molto al di la' del consentito.la rassicurai che era tutto ok ed ad ulteriore conferma,dopo esserci fatta la doccia,le umettai il buchino con della crema e la sodomizzai,dapprima piano,poi sempre piu' forte finche' un urlo mi avviso' che era venuta.
continuai a stantuffarla finche' a mia volta non raggiunsi l'orgasmo sborrandole dentro.
nelle settimane che seguirono non avvenne nulla,ma era chiaro che ormai rotto il ghiaccio si poteva procedere ad altre esperienze anche piu' hard per il suo e mio piacere.
l'occasione giusta si verifico' in gennaio in montagna.
sciando durante il giorno e poi la sera in hotel,facemmo amicizia con una bella coppia veneta.sopratutto tra le donne si creo' subito un bel clima di complicita'.
un pomeriggio di ritorno dalle piste,mentre noi uomini rimanemmo giu' al bar a prendere un caffe',loro salirono in camera di tina ritornando dopo neanche cinque minuti.ridevano e si guardavano entrambe in modo intrigante.io non capivo.ci salutammo dandoci appuntamento per la cena.giunti in camera vidi Antonella molto su di giri.che ti succede, le dissi.lei passeggio' su e giu' per la camera,poi comincio' a spogliarsi tutta eccitata.vieni qui',mi disse,avvicinati ti faccio vedere un regalo di tina.non capivo, comunque mi avvicinai.appena nuda allargo' le cosce,infilo' il pollice e l'indice nella fica ed estrasse una dopo l'altra due sfere rosse, legate tra di loro, di almeno 3-4 cm. di diametro.sono una meraviglia,esclamo'.quando cammino, ad ogni passo si muovono stimolandomi l'interno della vagina producendomi un piacere costante e sempre nuovo.
io volevo scoparla, ma lei si rifiuto'riinfilandosele dentro una appresso all'altra.ho promesso a tina che le avrei tenute fino a dopo cena,cosa che fara' anche lei e che poi le avremmo tolte davanti a voi in camera loro.
durante la cena eravamo tutti e quattro su di giri.appena finito andammo tutti insieme in camera loro.le donne si spogliarono rapidamente.si misero stese sul bordo del letto a gambe un po' divaricate,chiedendo ciascuna al proprio compagno di tirargliele fuori e poi leccare la da dove erano uscite.eccitati eseguimmo con piacere.antonella era un lago tanto era bagnata ma tina non scherzava,a detta del marito.
ci spogliammo anche noi e le signore,a loro volta ci lavorarono di bocca il cazzo con perizia ed ingordigia.dopo un po' erano entrambi durissimi.stavo per attaccare a scopare con A.quando tina mi tiro' su di se dicendo:ma dai approfittiamo per provare tutti qualcosa di diverso.mentre io la scopavo davanti vidi sul lettone di fianco a noi antonella messa alla pecorina con carlo che la tampinava da dietro.ogni colpo gemeva esortandolo a spingere di piu'.ero stravolto dallo spettacolo di vederla per la prima volta presa da un altro che la trattava da troia e lei che gemeva e mugolava come una cagna in calore.allora rigirai tina nella stessa posizione,chiavandola con tutta la forza che avevo in corpo.godettero piu' volte entrambe finche' uno dopo l'altro le inondammo del nostro caldo sperma.e' stata la nostra prima volta,ma non l'ultima...
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Franco cuckold 2
PASSARONO POCHI GIORNI DA QUELLA PRIMA ESPERIENZA E MIO MARITO FRANCO COMINCIO' A FARMI LE FUSA.
PENSAVO VOLESSE FAR SESSO,COSA CHE NON GLI AVREI CONSENTITO,INVECE MI DISSE:SENTI DOMANI E' SABATO PERCHE' NON
USCIAMO E MAGARI FACCIAMO QUALCOSA DI CARINO.
SAI L'ALTRA SERA CON FABIO SEI STATA GRANDE,SCEGLI TU COSA TI VA.
RIFIUTAI CON POCA CONVINZIONE.
MI PREGO' TANTO DI FARGLI QUESTO REGALO CHE ALLA FINE DISSI:
VA BENE,TI ACCONTENTO, PERO' TU FARAI TUTTO QUELLO CHE TI DICO SENZA DISCUTERE.
ACCETTO' CON ENTUSIASMO.
ALL'INDOMANI MATTINA USCII A FAR SPESE PER LA SERA.
UNA GONNA LUNGA CON SPACCO ESAGERATO CHE AD OGNI PASSO SI APRIVA FINO ALL'INGUINE, UNA MAGLIETTINA ADERENTE CHE METTEVA IN EVIDENZA LE MIE TETTONE,TACCHI A SPILLO, REGGICALZE E PERIZOMA
LA SERA INDOSSAI TUTTO E FRANCO MI MANGIAVA CON GLI OCCHI.
ERA MOLTO ECCITATO E NON FACEVA NULLA PER NASCONDERLO.
ANDAMMO IN UNA CITTA' VICINA,GLI FECI FERMARE LA MACCHINA E GLI DISSI DI ASPETTARE.
GIRONZOLAI UN PO',SENZA PASSARE INOSSERVATA,DEL RESTO COSI' VESTITA ERA IMPOSSIBILE.
MI SI AVVICINO'DAPPRIMA UN RAGAZZO(CHE IGNORAI)POI UN SIGNORE SULLA CINQUANTINA MOLTO ELEGANTE CHIEDENDOMI SE GRADIVO UN CAFFE'.ACCETTAI E POI LO FECI VENIRE CON ME ALL'AUTO DOVE ASPETTAVA FRANCO.
SALIMMO DIETRO E DISSI A MIO MARITO DI PARTIRE E FARCI FARE UN GIRO CON MOLTA CALMA.
INTANTO CHE GUIDAVA OCCHIEGGIAVA NELLO SPECCHIETTO RETROVISORE PER VEDERE COSA FACEVAMO.
MI TOLSI LA MAGLIETTA ED OFFRII ALLO SCONOSCIUTO DUE SENI TURGIDI CON DUE LARGHI CAPEZZOLI CHIARI DA SUCCHIARE.
CON UNA MANO CAREZZAVA E PALPAVA UNA TETTA,MENTRE CON LA BOCCA POPPAVA L'ALTRA MARTORIANDOMI OGNI TANTO IL CAPEZZOLO CON LINGUA E DENTI.ERO BAGNATISSIMA E VOLEVO SUBITO IL CAZZO.
DISSI A MIO MARITO DI FERMARE L'AUTO IN UN VIOTTOLO E DI RIMANERE DENTRO.
NOI SCENDEMMO,MI TIRAI SU LA GONNA,SFILAI IL PERIZOMA E MI MISI COL BUSTO STESO SUL COFANO DALLA PARTE DELLA GUIDA,ALLARGAI LE GAMBE ED INCITAI IL MIO OCCASIONALE COMPAGNO A CHIAVARMI.
ERO SBATTUTA DA DIETRO E LE MIE TETTE BALLONZOLAVANO AD OGNI COLPO SOTTO GLI OCCHI DEL MIO CORNUTO CONTENTO.
VENNI ALLA GRANDE E DOPO POCO FUI RIEMPITA DAL SEME CALDO DELL'ALTRO.
LUI TIRO' FUORI IL CAZZO E FECE IL GESTO DI PULIRSI.
LO FERMAI.
FECI SCENDERE FRANCO E GLI INTIMAI DI PULIRGLI LUI IL CAZZO CON DEI FAZZOLETTINI.
APPENA FINITO,LO FECI AVVICINARE A ME E ALLARGATE AL MASSIMO LE COSCE,GLI ORDINAI DI LECCARMI PER BENE ALL'INTERNO ED ATTORNO ALLA FICA COSI' DA PULIRMI DELLO SPERMA DEL MIO AMANTE.
PENSAVO CHE POTESSE OPPORRE UNA QUALCHE RESISTENZA,INVECE SVOLSE IL COMPITO CON GRANDE PIACERE E BRAVURA GRATIFICANDOMI ANCHE DI UN SORRISO RICONOSCENTE.
DOPO UN PAIO DI SETTIMANE FUI IO A VOLER FARE QUALCOSA DI INTRIGANTE.
DISSI A FRANCO:PRENDITI IL TEMPO CHE TI SERVE MA TROVAMI UN PAIO DI UOMINI CHE MI FACCIANO GODERE ALLA GRANDE.
DOPO DUE GIORNI MI COMUNICO' CHE IL SABATO AVREMMO INCONTRATO DUE UOMINI SCELTI DA UN CATALOGO DI ACCOMPAGNATORI CHE DI CERTO MI SAREBBERO PIACIUTI.
ANDAMMO NOI DA LORO IN UN APPARTEMINTINO A 50 KM. DA CASA ED
IN EFFETTI ERANO ENTRAMBI ATLETICI,UN PO' PALESTRATI,SIMPATICI.
DOPO AVERCI OFFERTO QUALCOSA DA BERE,FRANCO SI SEDETTE SU UNA
POLTRONCINA E NOI TRE,COMPLETAMENTE NUDI, INIZIAMMO A GIOCARE SU UN GRAN TAPPETO BLU MOLTO ALTO E SOFFICE.MI INGINOCCHIAI ED INIZIAI A CUCCIARE IL CAZZONE DI UNO MENTRE L'ALTRO DA DIETRO MI LECCAVA LA FICA, DAPPRIMA INTORNO A POI INFILANDOLA DENTRO E RUOTANDOLA.MI FACEVA IMPAZZIRE.
DOPO UN PO' LORO SI SCAMBIARONO DI POSTO PER CUI IO SPOMPINAVO QUELLO CHE PRIMA MI LECCAVA,MENTRE L'ALTRO BAGNAVA L'INDICE NEL LAGHETTO DI UMORI CHE ERA DIVENTATA LA MIA FICA E POI LO INFILAVA NEL MIO CULO.
SIAMO ANDATI AVANTI PER UN BEL PO' QUANDO UNO SI STESE CON LE SPALLE SUL TAPPETO E MI FECE SEDERE SUL SUO CAZZO.
IO LO CAVALCAVO SENTENDOLO,QUANDO ANDAVO GIU',FINO IN GOLA.
AD UN CERTO PUNTO L'ALTRO,DA DIETRO,MI FECE FLETTERE IN AVANTI IL PIU' POSSIBILE IL BUSTO,IN MODO DA AVERE BENE IN VISTA IL MIO ANO E,DOPO AVERE APPOGGIATO LA SUA CAPPELLA AL BUCO,CON UN COLPO SECCO MI AFFONDO' COMPLETAMENTE IL CAZZO.
EBBI UN DOLORE VIOLENTO PER CUI TUTTI E TRE CI FERMAMMO.
IO ERO IMPALATA,PER CUI PUR STANDO FERMA SENTIVO I DUE ARNESI TAPPARMI ENTRAMBI I BUCHI.
QUANDO IL DOLORE INIZIO' AD ATTUTIRSI RIPRESI A CHIAVARE CON LA FICA QUELLO SOTTO DI ME E,DOPO QUALCHE SECONDO INIZIO' L'ANDIRIVIENI NEL MIO CULO DEL PALO CHE MI AVEVA SFONDATO PRIMA.
ERANO FANTASTICI PER FORZA E SINCRONISMO PER CUI VENNI TRE VOLTE DI SEGUITO.
A QUEL PUNTO SI STAPPARONO DAI MIEI BUCHI SI MENARONO IL CAZZO ED,UNO DOPO L'ALTRO, MI SBORRARONO SUL SENO E SULLA PANCIA.
MENTRE ENTRAMBI ANDARONO A LAVARSI,FECI CENNO DI AVVICINARSI A MIO MARITO CHE ERA RIMASTO A GUARDARCI TUTTO IL TEMPO COL CAZZO DURO,GLIE LO PRESI IN MANO E CON POCHI COLPI LO FECI VENIRE SUL MIO VISO.
E' IL PREMIO PER AVER SAPUTO SCEGLIERE I MASCHIONI PER ME,GLI DISSI,ER AGGIUNSI:ORA PAGALI BENE PERCHE' MI HANNO FATTO GODERE COME UNA CAGNA.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
C6
Questa storia è capitata parecchi anni fa.
Non ricordo esattamente ma credo fosse il 1998.
Erano i primi tempi delle chat. Mi ricordo la mitica C6, nulla a che vedere con quelle di oggi.
Passavo le serate cercando ragazze con le quali chattare imbattendomi, inevitabilmente, in maschietti che si spacciavano per gioviali signorine.
Ho conosciuto qualche ragazza, una anche della mia città.
Ma quella che ricordo con più soddisfazione è una ragazza del centro Italia di nazionalità asiatica.
Era luglio, caldo afoso. Nel mio bivani si soffocava quindi: finestre spalancate.
Davanti a me il mio pc, le inevitabili sigarette (sembra facciano parte del kit quando compri un pc!) e un bel bicchiere di vino bianco.
Sono su C6.
Fra i tanti utenti contatto una ragazza con almeno altri 6 utenti in linea. Sono l’ultimo arrivato difficile instaurare un dialogo. Inizio scherzando, qualche battuta, so di essere quasi senza speranze. Invece dopo mezzora lei ha mollato tutti e sta chattando solo con me.
Forse perché non sono volgare, forse perché amo usare l’ironia come arma di conquista, fatto sta che continuiamo per un’oretta.
Lei è molto piacevole. Decidiamo di inviarci delle foto via e mail.
L’indomani apro la posta e trovo la sua mail. E’ una ragazza cinese. La foto la ritrae solo in volto. Io mi sono spinto un po’ più in là con le mie foto….Nulla di porno, sono foto che ho fatto come modello per un mio amico gay (non pensate male abbiamo fatto solo le foto, eh,eh…) che fa il fotografo di professione.
La sera ci ritroviamo in chat. Lei è molto contenta che le abbia inviato le mie foto e dice che le sono piaciuto. “Anche tu sei carina” le scrivo io. Si continua a parlare del più e del meno quando lei mi dice: “Ma tu vieni mai nella mia città?” ed io “Di solito no, ma se mi inviti lo faccio con piacere”. Lei mi risponde “Lo sto già facendo”. Cavolo! Non mi era mai capitato di concludere un incontro, e per di più lontano da casa, così velocemente. “Ok, vedo un po’ come sono messo in questi giorni. Chissà che non ti faccia una sorpresa”.
In realtà la mia mente ormai era proiettata verso quell’avventura e nei giorni seguenti ho fatto tutto in funzione di potermi liberare per almeno un giorno. Ci riesco. Organizzo di partire il venerdì pomeriggio e rientrare il sabato mattina. Lavoro anche il sabato ma mi faccio sostituire da un collega il quale viene messo al corrente di tutto. “Ma sei un pazzo!” mi dice lui “E se poi è un cesso?”. “E chi se ne frega, visito la città!!!” rispondo ridendo io.
La sera in chat informo la ragazza che l’indomani potevo essere da lei. “Benissimo” dice lei. Mi da tutte le indicazioni per incontrarci e ci scambiamo i numeri di cellulare.
E’ venerdì. Prendo l’aereo nel primo pomeriggio. Arrivo. Prendo un treno per raggiungere la stazione della metro da lei indicata. Scendo dal treno. L’appuntamento è accanto un’edicola. Indosso i miei soliti occhiali scuri e sono già pronto ad un’eventuale ritirata strategica se si verificasse l’ipotesi avanzata dal mio collega.
Lei arriva.
La classica asiatica.
Piccolina, magra, bel viso. Ok, mi faccio avanti. “Ciao!” le dico. “Ciao!” mi risponde. Ci scambiamo un bacetto sulla guancia come due buoni amici. “Andiamo a casa mia?” dice lei. “Ok” rispondo.
Prendiamo un taxi. Durante il tragitto parliamo delle rispettive città, del lavoro. Noto che lei tende spesso a cercare il contatto. Non è casuale. Arriviamo. Pago, da buon gentiluomo. Ci dirigiamo verso casa sua.
Anche la casa è asiatica. Piccola! Molto. Il mio bivani in confronto è una villetta.
Ho portato come gentile cadeaux due bottiglie di vino. Mi fa accomodare in cucina, saranno le 18 circa. “Vuoi un caffè?” mi chiede con estrema gentilezza. “No grazie, ma se vuoi possiamo fare un aperitivo con questo vino bianco prima di andare a cena”. “Ok, va bene”. Lei prende un cavatappi, me lo porge, prende due bicchieri.
Io intanto stappo la bottiglia. Verso il vino, accenniamo un brindisi. Beviamo.
Il vino è molto buono.
Stranamente cala un silenzio imbarazzante fra di noi. E’ solo un continuo incrociarsi di sguardi. Prima le sfioro la mano. Poi mi alzo e l’abbraccio. E’ realmente piccola! “Non la romperò mica!” penso.
Comincio ad accarezzarle i fianchi e pian piano le tiro su la gonna. Lei mi accarezza con grande intensità.
Le sfilo il perizoma. Inizio ad accarezzarle fa figa. Non è depilata. I peli sono lisci e setosi. Anche se sono un amante delle fighe depilate non mi da fastidio, anzi la cosa mi eccita.
La giro e le palpo il seno, piccolino in verità, da dietro sopra la magliettina. Mi slaccio i jeans e tiro fuori il mio sesso. Inizio a penetrarla, sempre più forte.
Lei geme. Poggia le mani sul pavimento ed asseconda i miei movimenti. Cingo i suoi fianchi e continuo a sbatterla. Sto per venire. Non ho idea se prenda contraccettivi, tiro fuori l’uccello e le vengo sul culetto pallido.
E’ un bel po’ di sperma. Le gocciola. Cade sul pavimento.
La ragazza si gira. Mi bacia. Va in bagno a sistemarsi. Quando esce vado io. Si decide di andare a cena. Usciamo a piedi. C’è un ristorante vicino casa sua. Facciamo la strada mano nella mano.
A tavola mi parla della sua vita. Del perché dalla Cina era venuta in Italia, del fatto che avesse un uomo che abitava in un’altra città, ecc. ecc.
Anch’io parlo di me.
Quando finiamo ci incamminiamo verso casa sua. Sempre come due fidanzatini.
Che strano: si è creata una complicità come se ci conoscessimo da chissà quanto ed invece ci siamo visti soltanto da poche ore.
Arrivati a casa decidiamo di finire la bottiglia aperta prima. “Portiamola a letto” dice lei.
La sua camera da letto ha uno specchio proprio di fronte a noi. C’è un laptop sul comodino. Lei si spoglia.
Adesso è nuda.
Sono eccitatissimo.
I suoi capelli lunghi e neri li raccoglie in una coda equina che la fa apparire davvero eccitante. Si sdraia accanto a me ed accende il laptop. “Vediamo delle foto che ho scaricato da internet?” “Certo!” rispondo.
Apre le varie cartelle: le sue preferenze sono donne asiatiche che fanno sesso anale o imbrattate di sperma.
“Mmmmhh….” Che presentazione!
Mi tira fuori l’uccello ed inizia a succhiare mentre con l’altra mano cambia le immagini. Godo come un matto. Apre il cassetto del comodino e tira fuori un piccolo vibratore rosa.
“Tu non lo hai regalato alla tua donna?” mi dice. “No” rispondo io. “Peccato godrebbe come una matta” e se lo infila nella figa…inizia a muoverlo, io mi masturbo guardandola.
Geme, si contorce, riprende il cazzo in mano e comincia ad fare su e giù.
Mi giro verso di lei e, mentre lei continua con il vibratore, le infilo il cazzo in bocca ed inizio a scoparla così.
Le sue cosce aperte sono un invito. Le tolgo il vibro dalle mani e inizio a sbatterla. Le immagini di quelle ragazze inculate stimolano la mia fantasia.
Le alzo le gambe quasi fin sulle spalle, mi si spalanca il suo culo. Glielo metto dentro. Scivola che è una meraviglia. La stantuffo mentre lei grida. Sono urla di dolore misto a piacere. “Continua così, daaaiii…” mi grida. Io continuo finchè non tiro fuori il cazzo e le sborro sul petto.
Sono due, tre fiotti lunghissimi che la sporcano tutta. Lei se lo spalma addosso e si lecca le dita. Sono esausto e soddisfatto.
Quella notte non abbiamo dormito. E’ andata avanti così fino alle 7 del mattino. Alle 10 mi accompagna in aeroporto. Ci salutiamo.
Rientro a casa, passo il pomeriggio sul divano pensando a come fosse focosa quella ragazza asiatica. Ci siamo rivisti solo una volta. Lei è andata a vivere con il suo uomo. Non ci siamo mai più sentiti.
Dopo tanti anni il ricordo è ancora vivo nella memoria.
Scriverlo è stato ancora più eccitante.
Ciao.
16
2
17 years ago
gabriel68186770, 38
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Se cade una foglia...
Ieri è caduta una foglia da un ramo spezzato di un vecchio castagno.
Io l'ho raccolta...
Non sò se ne vale davvero la pena, perchè in fin dei conti tutti cadiamo prima o poi, la morte falcia e falcia...
Sono tornato davanti a quel castagno ieri, non aveva più foglie.
Ora che torna la Primavera, lui non ha foglie.
Ma ai suoi piedi un manto marrone di vita spezzata lo implora, implora affinchè torni di nuovo a generare.
E' impossibile
Basta con la morte, basta con la vita.
Basta...
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1
17 years ago
daf1de1sade,
38
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La calda notte di jessyca....
PREMESSA:
Il racconto è una mia fantasia...non è una cosa realmente accaduta.
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Eravamo in casa,una sera qualsiasi di venerdì,si stava per preparare la cena.Jessi era in cucina,ai fornelli,io giocavo con il pc.Squillò il telefono,era claudio,un amico nostro.Passava vicino a casa nostra con il furgone e ci chiedeva se poteva restare a cena da noi,era solo e noi gli rispondemmo di sì,certo ci faceva piacere un pò di compagnia.Di lì a poco era a casa nostra con una fresca bottiglia di vino,per allietarci la serata.Si bevve,si scherzò e ci si mise in salone,sul divano per chiaccherare un pò.Jessi era su di giri,non regge il vino,rideva e ci guardava con un'aria sorniona.Aveva una camicetta leggera,senza reggipetto,ed un paio di jeans molto attillati che mostravano con chiarezza il suo splendido culetto, dolce ed invitante. Ma claudio era un amico,e non si sarebbe mai mosso per primo. Jessi mise un pò di musica e si mise a ballare in piedi. Sculettava e si rigirava come una pazza, ridendo ed invitandoci a ballare.Cadde a terra,la rialzai e mentre la tiravo su mi schioccò un bacio in bocca roteando la lingua con gran voglia.Rimasi sorpreso, ma non mi fermai neppure io. Claudio ci guardava fermo,e jessi mi chiese sussurando se lui poteva unirsi a noi, il gioco era eccitante e l'atmosfera giusta. Era un pò che mi diceva che voleva provare uno scambio, io credevo che voleva solo prendermi ingiro,invece...Tentennai,non sapevo che fare,lei mi precedette e lo abbracciò,tirandolo sul divano. Non capivo più nulla,il vino,quel bacio,il suo odore di donna in calore,finii sul divano anch'io,mentre jessi si dava un gran da fare con noi due.In breve eravamo mezzi nudi,jessi mi spompinava mentre claudio gli leccava la fica,era un gran casino.Ma mi piaceva,e faceva impazzire lei.Fu la volta di claudio,jessi gli aprì i calzoni che stavano per esplodere.Con un gridolino di piaceregli fece uscire un affare di oltre 20 cm, venoso e largo da far paura!!Lo fece mettere in piedi con il cazzo dritto e si mise in ginocchio davanti a lui...Poi per qualche secondo lo guardò dritto negli occhi...come a dire:
"guarda quanto sono puttana bel cazzone....ti và che te lo lecco...verooo??"
Quindi inizio a spompinarlo...lo spompinò a lungo...godendosi quella mazza di carne tra le labbra....scendeva finchè poteva quasi fino a strozzarcisi...poi risaliva con passione...Insomma gli stava tirando un pompino da sogno....e facendoglielo mugolava in continuazione.Si vedeva che godeva a spompinarlo...era un sommesso susseguirsi di MMMHHHH.....MMMMHHH....segno del godimento che provava a leccarsi quel cazzone...Le tette ballavano splendidamente al ritmo del suo pompino...era un saliscendi delizioso,i capezzoli erano dritti...segno che era eccitata e godeva molto....era una scena decisamente sexy vederla tirare quel pompino!!
Socchiudeva gli occhi mentre scendeva con le labbra....una mano ogni tanto gli palpava le palle...poi risaliva con le labbra fino alla cappella che leccava con la punta della lingua...era uno spettacolo di pompinara!!Mi godevo il suo pompino da vicino...ed ero eccitatissimo.Andò avanti ancora un pò,poi guardandomi con un viso a troia si mise a pancia sotto,si infilò 2 cuscini sotto la pancia e disse a claudio di leccargli ben bene il culetto,mentre a me chiese di prendere un pò di crema nivea che aveva nel mobiletto vicino al divano. Capii subito cosa voleva fare,e acconsentii.Con me lo aveva fatto spesso e sapevo che le piaceva prenderlo da dietro ma non immaginavo quello che sarebbe successo.Dopo un paio di minuti il buchetto era morbido, insalivato al punto giusto e pronto per essere spaccato.Con due dita prese un pò di crema e se la mise sul buchetto,poi dentro,aiutandosi con un dito.Ci fissò in silenzio,la faccia era trasfigurata dal desiderio,si mise a spompinare ancora un pò quel grosso cazzo gonfio di voglia,lo vide pronto,poi si rimise a pancia sotto, assestò i cuscini in modo da avere il culetto ben sporgente,invitando claudio a penetrarla,e per eccitarlo ancora di più si mise a sculettare ritmicamente.E così fu'.Entrò lentamente,un pezzo alla volta,con l'aiuto della crema arrivò fino alle palle.Jessi lo incitò a dargli dei bei colpi,forti,secchi e decisi.Lo stallone si muoveva bene,con forza,la spaccava ritmicamente e con decisione,gli dava botte di reni continue.Jessi era come immobile,il dolore-piacere di quell'inculata la mandavano in estasi. Gemeva,ansimava,mi diceva che aveva il culo in fiamme,che se lo sentiva fino in gola,ma lo pregava di continuare,di non fermarsi,di darglielo di più,più forte,ancora.La guardavo e mi facevo una mega sega,preso dal vortice di quella pazzesca trasgressione. Glielo stava dando davvero bene,la inculava come un toro fotte una vacca in calore!! Claudio gli stava sopra,lei sentiva il respiro dello stallone sempre più intenso.Si accorse che era vicino e gli strillò di non venire, non ancora.Sentiva quel pilone impazzito che gli rompeva il culo,e questo la mandava in estasi.E i colpi continuarono, lui a braccia tese la martellava senza sosta,affondando la schiena nel suo culetto,lei inarcata allungava le mani,quasi per fuggire da quella monta devastante,a momenti stringeva le lenzuola per il dolore,la stava sfondando di brutto,ma lei godeva come una pazza.Venne con un orgasmo che la scosse dalla testa ai piedi,facendola gemere ed urlare di piacere.Ripresasi dopo l'orgasmo mi guardò dritto negli occhi dicendomi che la stava fottendo divinamente e che si sentiva quel cazzo da sogno fino nel cervello...Sculettando lo incitò ancora...mi riguardò con un sorriso da perfetta zoccola per dirmi che claudio le stava rompendo il culo magnificamente....che io non avevo un cazzo come il suo e che a lei i cazzi piacciono grossi e duri...Mi eccitò ancora di +....Allora mi disse che voleva che continuassi a farmi la sega davanti a lei...mentre lei si faceva inculare tutta...Infine girò la testa ed inizio a mugolare dal piacere...mentre claudio affondava ancora di + il suo cazzo in quel magnifico culetto a mandolino.
Affondo dopo affondo infine di lì a poco venne anche lui,con colpi forsennati la squassò,lei sentendolo venire all'apice del piacere spinse il suo culo verso di lui...trafiggendosi fino alle palle....un urlo sommesso le scappò dalle labbra....lo aveva preso davvero tutto in quell'attimo...Lui sborrò dentro quel culo fantastico dandogli della troia...della zoccola...in rapida successione diede gli ultimi colpi dentro il culetto,poi si sdraiò su di lei leccandole il collo,sfinito da quell'inculata selvaggia.Finalmente uscì dal suo culetto.La lasciò nel letto a pancia sotto con il culo letteralmente dilatato,si vedeva dal buco spanato un fiotto di sborra che le colava tra le chiappe verso la fica fradicia.Mi avvicinai a jessyca che guardandomi mi disse:
"Guarda che culo mi ha fatto...con quel suo cazzone da sogno..."
Poi si mise le mani sulle chiappe e si aprì il culetto...Rimasi senza parole...Era spettacolare vedere quel buchetto così dilatato ed aperto,la sborra che colava e lei che mi mostrava quanto era stata troia!!!Rimase nel letto quasi mezz'ora....dopo quelll'inculata di fuoco.Sborrai anch'io mentre venivano loro,godetti come un pazzo e non mi vergogno a dirlo, fu' una cosa veramente eccitante ed incredibile.Tutto finì dov'era iniziato,il mattino ci trovòa abbracciati, claudio se ne era andato in un silenzio complice.Ma da quella sera qualcosa era cambiato,la nostra vita si era movimentata con quella novità,lo scoprire jessica una donna così tanto anale ha dato nuovo vigore ed impulso al nostro rapporto.
FINE
per commenti anche volgari e giudizi anche pesanti scrivete pure a:
[email protected]
20
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17 years ago
admin, 75
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Pomeriggio dalla padrona
Mi sono presentato a casa di Padrona Giuliana la quale mi ha portato direttamente in bagno e mi ha ordinato di spogliarmi completamente mentre la sua schiava Luisa stava preparando un clistere.
Padrona Giuliana era vestita di nero con scarpe aperte a tacco alto, calze auto reggenti, gonna corta e aderente, una camicia bianca mezza aperta che lasciava intravedere ogni tanto le forme.
La schiava Luisa era anche lei con tacchi alti ma con stivali, calze nere con gonna sempre aderente e un top elastico con le spalle scoperte.
La Padrona si sedette e ordino' a Luisa di farmi il clistere, io rimasi li' nudo e Luisa delicatamente mi fece mettere in ginocchio e la padrona appoggio un suo piede sulla mia schiena e Luisa mi infilo' il clistere e apri'.
Poi mi ordino' di sedermi sul water e di fissarla negli occhi mentre lei si era messa in piedi di fronte a me e quindi ho cominciato a pulirmi fissandola mentre il suo viso sorrideva soddisfatta; dopo di che' lei andò via e ordino' a a Luisa di prepararmi.
Mi diede calze auto reggenti, delle scarpe rosse a tacco alto e una veste bianca a fiorellini a pezzo unico che finiva a gonnella svolazzante, poi mi mise un maschera per coprire il viso e mi lego' le palle e ci attacco' un collare che dovevo tenere al polso per il momento.
Lei ando' dalla sua padrona e mi disse di aspettare che mi chiamasse.
Dopo qualche minuto sentii la Padrona che mi chiamava e allora presentai nella stanza dove trovai la mia padrona seduta sul divano con seduta a fianco Luisa.
La Padrona mi ordino di sfilare davanti a lei sculettando e cercando di provocare, e io da brava troietta ingenua camminavo davanti a loro mettendo in evidenza il mio culo e succhiandomi un dito e accarezzandomi le cosce ogni tanto.
Poi a un gesto della Padrona Luisa si alza e si avvicina a me mi accarezza e io accarezzo lei e come 2 lesbiche ci tocchiamo, poi la Padrona disse a Luisa di scoparmi e lei prese da un tavolo li' vicino un po' di unguento e mi unse la fighetta e poi lentamente come comincio a sondarmi e io dolcemente mi chinavo fino a rimanere a carponi con il culo ben alto e voglioso e intanto ansimavo dalla voglia, mi lasciarono in attesa per qualche minuto e poi Luisa si mise dietro di me e mi cavalco dolcemente e io ansimavo per la gioia della Padrona.
La Padrona si alzo' e prese il collare che avevo alle palle e da dietro Luisa comincio' mettendolo in tensione mentre Luisa mi pompava.
Io ansimavo a gemevo dal piacere e alla Padrona questo piaceva, quando Luisa era prossima a venire si fermo', cambio il preservativo e si mise davanti a me, la padrona mi tiro' ancora e mi prese i polsi e ci fece un giro con il guinzaglio per tenermeli dietro, ora ero in ginocchio con la padrona dietro e Luisa davanti.
La Padrona mi disse se mi piaceva il cazzo e io vogliosa dissi di si; mi teneva anche per il capelli e voleva vedermi con la bocca aperta e allungare la lingua per poter arrivare a leccare anche solo la punta della cappella ma non ci arrivavo. Lentamente la Padrona mollava un po' la pressa e allungandomi pian piano riuscii a leccare appena e poi sempre meglio fino a poterlo ingoiare con ingordigia. Mi fece continuare fino che' Luisa ansimando arrivo' a sborrare e sentivo il preservativo in bocca caldo e pieno.
Allora la Padrona mi allontano' da Luisa e io mi misi ginocchio li' vicino e Lei le sfilo' il preservativo, gli fece aprire la bocca e glielo vuoto tutto dentro.
Poi la Padrona si giro' verso di me e si avvino' e prese il guinzaglio mettendolo da dietro e tenendolo teso verso l' alto e mi ordino' di sedermi sul pavimento a gambe aperte; feci abbastanza fatica perché le palle mi si schiacciavano sul pavimento perché la padrona tirava facendo in modo che stessero sotto, poi mi fece leccare per bene la scarpa, il tacco e mi ordino di leccare bene sotto la suola e di ungerla bene se volevo non soffrire troppo, non capivo ma lo feci pensando che altrimenti ci sarebbe stata una punizione e quindi lavorai di saliva sotto la sua scarpa.
La Padrona quando fu soddisfatta del mio lavoro abbasso il suo magnifico piede lungo il mio inguine per incastrare il mio clitoride tra il tacco punta della sua maestosa scarpa.
Ero in una situazione bloccante e lei mi disse che di muovermi e godere in quella situazione, potevo con le mani accarezzarle la coscia che si ergeva sopra di me e muovendomi tra dolore e eccitazione ansimavo e le leccavo la coscia che avevo davanti fino ad arrivare all'orgasmo e gettare il mio sperma sul pavimento.
Lei era impassibile, non si muoveva e si limitava insultarmi e a trattarmi da cagna quale ero, quando vide fluire schizzi sul pavimento tolse la scarpa e mi fece chinare e leccare tutto fino a non lasciarne traccia.
Poi mi congedo' insieme a Luisa dove andammo in bagno per pulirci e sgattaiolare fuori dalla sua casa.
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17 years ago
schiavetto71, 44
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Franco
Sono carla,41 anni, bionda,capelli corti,alta,tette grandi,culo a mandolino, sposata con franco da piu' di dieci anni.
Quando ci conoscemmo avevo avuto qualche esperienza,ma lui volle sapere tutto perche' apparteneva al passato,disse.
Ebbi la sensazione che quanto gli raccontavo lo incuriosiva e che man mano che scendevo nei particolari provasse una certa eccitazione.
Sara' una mia impressione,pensai.
Facemmo un patto:qualunque cosa accadesse a ciascuno di noi l'altro avrebbe dovuto saperlo.
Niente bugie, ne' meschinita'.
Io esuberante,lui molto dolce e riservato era fatale che capitasse qualcosa.
Lui,architetto,periodicamente era fuori per lavoro.
Una sera mi invito' a cena una mia amica e lui insistette perche' andassi.
Gabriella mi disse che c'era anche qualche altro amico e che ci saremmo divertite.
Indossai una mini,top aderente,tacchi alti,mi piace essere ammirata,l'avrete capito.
Ero proprio in gran forma.
Una volta li' trovai gabriella,con due giovani neanche trentenni,bruni,alti,bellissimi.
Subito mi si indurirono i capezzoli, cosa che non passo' inosservata anche perche' non avevo il reggiseno.
Uno dei due infatti si avvicino' e sfacciatamente me li sfioro'con un dito.
Mi sentii avvampare dal desiderio piu' che dall'imbarazzo.
Gabriella lo capi',mise un po' di musica e si avvinghio' all'altro.
Fabio mi attiro' a se e ,complice la musica,mi fece aderire al suo corpo.
Fece scendere le mani dai fianchi sul mio culo attirandomi a se per farmi sentire sul ventre la durezza del suo cazzo.
Dopo poco eravamo tutti e quattro nudi su un grande tappeto e mentre gabriella ed il suo ragazzo si leccavano reciprocamente in un fantastico 69,io mi dedicavo al cazzo di fabio.
Era di lunghezza normale ma aveva un glande che sembrava la cappella di un fungo,veramente maestoso.
L'ho leccato,ciucciato con volutta' finche' mi ha rigirato,messa alla pecorina e me lo ha affondato da dietro nella fica ormai diventata un lago.
Spingeva con grande energia finche' non ho urlato per il piacere,allora ha rallentato un po' per poi riprendere con colpi violenti finche' e' venuto inondandomi di caldo sperma.
Il giorno dopo e' rientrato franco,mio marito.
Dopo la doccia mi ha chiesto come era andata la cena da gabriella.
Sono stata tentata di mentirgli,poi pero' ho voluto tener fede al nostro accordo,ci siamo seduti sul divano e gli ho raccontato tutto,nei minimi particolari.
Franco mi ha ascoltato ed alla fine aveva una espressione molto contrariata.
Scusami,gli ho detto,non so come e' potuto succedere,lo so che ti e' molto dispiaciuto,faro' in modo che non capiti mai piu'.
Certo che mi e' dispiaciuto,ha risposto,sopratutto perche' lo hai fatto approfittando che io non c'ero.
D'ora in avanti non dovra' mai piu' accadere che tu lo faccia alle mie spalle.
Capii subito che era dispiaciuto solo perche' lui non era al corrente o che non mi poteva vedere.
A conferma di cio' mi chiese di invitare per la domenica pomeriggio quel giovane a casa,con la scusa che ero sola, mentre invece lui si sarebbe trattenuto in una camera attigua in modo da poter vedere tutto.
Sorpresa ma ancor piu' eccitata da questa prospettiva aderii con piacere e sollecitudine al desiderio di mio marito.
Fabio suono' alle 18 in punto e franco,come d'accordo si posiziono' nella camera di fianco alla camera da letto.
Fabio mi abbraccio',mi carezzo' le grosse tette per nulla coperte da una canotta senza reggiseno.
Lo condussi in camera da letto,gli tolsi camicia,tirai giu' pantaloni e boxer e mi avventai con la bocca sul cazzo ingoiandolo e poi cacciandolo fuori per leccargli il grosso glande e poi circondarlo con le labbra.
In un attimo fui nuda anch'io,mi distesi sul letto,avendo cura di trovare una posizione dalla quale mio marito potesse veder bene,allargai le cosce ed attirai il suo viso per farmi leccar la fica.
Ero eccitatissima sia per il trattamento di fabio,ma molto, molto di piu' immaginando cosa poteva provare mio marito guardando tutto.
Non ne potevo piu' ed allora lo implorai di incularmi.
Lo dissi ad alta voce cosi' che franco lo potesse sentire chiaramente.
Sua moglie che pregava un altro perche' gli facesse il culo,davanti a lui.
Il massimo della troiaggine pensavo, mentre fabio,lubrificatomi l'ano con una cremina,mi penetrava e poi mi stantuffava con forza.
Non ci volle molto perche' godessi.
L'orgasmo arrivo' ad ondate fino a farmi urlare tutto il mio piacere, mentre fabio mi inondava il culo di sperma.
Salutai con un bacio il mio giovane amico perche' ero curiosa di incontrare il mio cornuto marito e verificarne le reazioni.
Andai nella camera che fungeva da osservatorio e lo trovai nudo,con il cazzo in erezione ed il viso con l'espressione estasiata.
Guardandosi il cazzo duro mi disse:vedi questo e' tutto merito tuo,non mi son masturbato perche' ci tenevo a farti vedere il risultato della tua superba prestazione.
Io ero sconvolta nel vederlo cosi' beato dopo avermi visto far sesso con un altro,ma le sue parole mi fecero pensare che da quel momento,in campo sessuale, avevo piena liberta'e assoluto potere su di lui,non solo, ma che lui era fiero di qualsiasi cosa io facessi e decidessi anche per lui.
Volli subito la conferma di questa mia intuizione per cui,un po' sadicamente gli dissi:non permetterti di toccarti perche' voglio che quello che io ti ho offerto resti almeno fino a domani mattina,quando decidero' se potrai masturbarti.
La mattina seguente lo trovai con gli occhi rossi ed il cazzo semirigido.
Va bene,sono buona stamattina,vai in bagno e fatti pure una sega ma lascia la porta aperta.
Quando lo sentii gemere mi affacciai sulla porta del bagno e lo vidi,in piedi,che se lo menava come una furia finche' alla fine sborro' tutto sul pavimento.
da quel momento ero la moglie troia di un marito cuckold.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Vuoi osare?
vuoi osare?era l'oggetto della mail che Lui le aveva inviato.Due parole che provocavano e la sfidavano.Due parole che riassumevano il gioco dentro il gioco.Perchè il feeling tra loro era nato con le prime parole scritte, si era accresciuto al suono delle loro voci e si era definitivamente affermato al loro primo incontro.Qualche bacio rubato, qualche carezza e la consapevolezza di condividere sensualità fisicamente e mentalmente.Non una cosa da tutti i giorni... molte persone non ci arrivano in una vita.Menti aperte, comunicazione totale, qualche sms audace ed il passaggio di livello...Vuoi osare?La risposta era stata "sì" ed ora, sola con Lui nella stanza d'albergo, non se ne pentiva minimamente.Lui ora sarebbe stato il suo Padrone, forse per qualche ora, probabilmente per sempre. Mentre attendeva in trepidazione di ricevere il Suo primo ordine, gocce di piacere cominciarono a scenderle all'interno delle cosce.In realtà aveva sempre sognato, desiderato e temuto di arrivare a quel momento; voleva appartenere anima e corpo a qualcuno; voleva scoprire il piacere che solo il dolore può provocare e finalmente aveva trovato la persona a cui concedere tutta sè stessa.Le aveva detto di prepararsi e lei si era fatta depilare totalmente dall'estetista non con poco imbarazzo vista l'eccitazione che anche quel giorno non l'aveva abbandonata.Le aveva detto di presentarsi nuda sotto la gonna e qualche minuto prima, mentre bevevano un caffè al tavolo del bar lo aveva anche verificato.Dietro a lei una voce disse: "spogliati! e non girarti"Mentre ubbidiva imbarazzata l'eccitazione continuava a salire.Gettò tutto su una poltrona vicina... mai aveva provato una simile sensazione... fare l'amore o puro sesso con qualcuno comporta effusioni reciproche, lei invece era adesso sola e nuda a disposizione di qualcuno che non poteva vedere.Sentì che si alzava, lo sentì dietro a sè. senti il suo odore, sentì le sue mani che le appoggiavano sugli occhi una benda e la stringevano sulla nuca. Da quel momento il buio."metti le mani dietro la testa e allarga le gambe!"Ubbidì sulle ginocchia insicure e Lui iniziò ad esplorarla. Sempre stando dietro le afferrò fermamente i seni, li soppesò, le strinse i capezzoli fra pollice ed indice aumentando la pressione delle dita e fermandosi un attimo prima del suo grido di dolore che invece di uscire le fece pulsare il ventre. Scese con la mano lungo le sue curve ed insinuò le dita a toccare il suo clitoride. Un'orgasmo era alla soglia mentre le dita allargavano le grandi labbra.Lui, per niente sorpreso di trovare tanto nettare, si fermò appena in tempo e togliendo la mano gliela fece scivolare sul viso, tra naso e bocca, lasciandole il suo odore da annusare."Vieni... ora stenditi sul letto, sulla schiena, e allunga le braccia sopra di te!".Il gioco continuava. Lei sapeva che avrebbe potuto interromperlo in qualsiasi momento, questi erano gli accordi;ci sarebbero stati comunque dei bei momenti, un altro gioco con quella persona di cui si fidava e alla quale stava donandosi. Ma volle continuare: il desiderio e l'eccitazione non erano mai stati così forti in tutta la sua vita.Lui fu subito sopra, seduto dolcemente a cavalcioni, le legò prima una mano e poi l'altra alla testiera del letto.Ormai non c'era possibilità di tornare indietro. Mille pensieri turbinavano nella mente di lei mentre altre corde alle caviglie e alle ginocchia la bloccavano al letto con le gambe oscenamente aperte tanto da offrire il suo succoso frutto al Suo Padrone e da renderla ispezionabile e utilizzabile anche dietro, dove il suo liquore denso passava colando.Mentre attendeva di essere presa, ormai pronta a qualsiasi pernetrazione, mentre aspettava di poter finalmente gridare il suo orgasmo... sentì la porta della camera che si apriva e si chiudeva... un giro di chiavi. Lui se n'era andato.Le pulsazioni del suo cuore accelerarono, vampate di calore la travolsero, l'adrenalina iniziò a circolare mentre, stranamente (ma non troppo), anche l'eccitazione aumentava.Quanto tempo era già passato? 5, 10, 20 minuti? mezz'ora?Una chiave stava girando nella toppa... porta aperta e richiusa..."sei tu? ti prego dimmi che sei tu!!!"... silenzio... rumore di abiti che vengono tolti... qualcuno si avvicina... si stende vicino a LEI...Il Suo odore! LO RICONOSCE!! è lui!!!e mentre lei si scioglie completamente la sue dita la penetrano e un'orgasmo incontrollabile le scoppia fra le gambe divaricate... grida il suo piacere, un bocca si appoggia sulla sua e soffoca il grido, lo succhia e lo fa suo...Mentre sta ancora tremando lui le parla dolcemente: "ti ho lasciato del tempo per riflettere. Noi possiamo essere degli amanti fantastici anche senza questo gioco, ma tu ora sai cosa significa appartenere... io e te sappiamo di essere fatti per questo. Se tu lo vorrai io sarò il tuo Padrone, intraprenderemo un percorso senza ritorno, ma supereremo tutti i limiti... VUOI OSARE?""Sì, mio Padrone...""Sappi allora che hai appena avuto un orgasmo senza chiedermi il permesso e per questo ora ti punirò!"Stepheng
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17 years ago
admin, 75
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Lei
E’ alta circa 1,75, una massa di riccioli neri le incorniciano il volto, ha un fisico snello con qualche concessione ai fianchi.
Non è elegantissima ma ha un culetto che mi fa sognare, il seno è piccolo ma ha due capezzoli che sono due chiodi.
Di solito indossa dei mini slip o dei tanga colorati, non mette mai la gonna e sono sicuro che scopa non più di una volta al mese.
E’ diventata pian piano il mio chiodo fisso, a volte mi sono trovato con lo sguardo ad osservare la sua carne scoperta desiderando di leccarla tutta, bagnarla con la mia saliva e sentire il suo profumo.
Un paio di volte ci siamo sfiorati e sono sicuro che lei ha percepito chiaramente che la desideravo, una volta ero sdraiato sul letto e lei passando per scherzo mi si è buttata addosso, io stavo con gli occhi chiusi sognando le sue labbra sul mio cazzo che era compresso nelle mutande ma lungo e duro come una pietra. Dopo avermi dato due baci innocenti, si è accorta dell’affare duro che le premeva sulla pancia ed è scappata via. In un’altra occasione dormivamo sotto le coperte e io tentavo, girandomi più volte, di farle sentire la mia erezione ed approfittare delle sue mani e del suo culo, ma niente, si ritraeva sempre all’ultimo momento.
Come vorrei che una di queste mattine mentre faccio la doccia lei entrasse in bagno per fare la pipì, e scherzasse come fa, ogni tanto durante il giorno, appoggiando il culo vestito del solito tanga alle pareti trasparenti della doccia. Io con il mio cazzo duro e bagnato aprirei le porte e le direi che è la solita scugnizza.
Adesso non può far finta di niente !!!
E infatti, senza parlare si inginocchia e comincia a leccare con la sua lingua, impastata ancora dal sonno, la mia asta turgida, calda e bagnata poi d’improvviso apre le sue labbra e lo prende tutto, fino in gola iniziando uno dei pompini più eccitanti che abbia mai ricevuto, mentre lo succhia la sento ansimare è avida e lo prende con una passione inaspettata, ecco sto venendo ma lei non si ritrae e lascia che il mio fluido le esca dalle labbra frementi, poi con la lingua se lo passa sulla lingua assaporandolo fino in fondo. Poi mi fa segno di uscire dalla doccia vuole entrare e lavarsi, mi saluta con un bacio, io scappo a vestirmi è tardi devo andare al lavoro. Spero sia l’inizio di una bella storia di sesso con mia cognata.
18
0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Irina
Non c’è niente di peggio/meglio che incontrare una ninfomane.
Certo il tuo corpo gode ma la tua psiche va lentamente a farsi fottere. Gira tutto intorno al sesso. Non hai più tempo per niente, non pensi ad altro ché: “ed oggi quante volte e come me la fotto?”
Beh io l’ho incontrata. Sono stati 3 mesi ma sono valsi per tre anni. Arrivato ad un certo punto ho dovuto dire basta: stavo polverizzando la mia vita sia sentimentale che lavorativa.
E proprio il lavoro fu galeotto.
Ho incontrato Irina durante un viaggio di lavoro. Ragazzetta: 28 anni, magra, nulla di speciale in viso ma culo da sturbo e discretamente messa sopra.
Inizialmente non pensavo potesse interessarmi ma durante quelle giornate di lavoro il suo culo cominciava ad essere sempre più presente nella mia testa.
Diciamo che la guardavo poco in faccia e molto dietro!
E’ iniziato una sorta di corteggiamento del tipo: io so che vorrei scoparti, tu lo vorresti anche ma…
Nei suoi occhi leggevo che l’apparenza così anonima non corrispondeva con quello che aveva dentro.
Una sera (eravamo alloggiati tutti nello stesso albergo), dopo cena, ci soffermiamo a bere un negroni. Si parla, si scherza e poi saliamo in camera. Ognuno nella sua.
Sarà stato l’effetto del negroni ma il mio uccello aveva soltanto voglia di una cosa: trombare quella ragazzetta dall’apparenza anonima ma con un gran bel culo.
Mi stendo sul letto e inizio a farmi una sega quando, proprio come nei più classici film porno, sento bussare alla porta. Penso “è lei!” e contemporaneamente “Ma dai, mica è la trama di un porno!”.
Chiedo chi è. Irina!
Cazzo! Apro, “ti dovevo chiedere una cosa” dice lei, io non riesco neanche a rispondere che le salto addosso: la bacio, inizio a palparle le tette. Lei partecipa, eccome: inizia ad afferrarmi il cazzo (già duro da prima ma ben riposto nei jeans), lo tira fuori ed inizia a succhiare. Ha labbra carnose e morbide. Ci sa fare. La interrompo: la troppa foga sta per farmi venire. Inizio a spogliarla. Che corpicino! A volte i vestiti non rendono giustizia! E’ molto sinuosa, belle tette soffici, gambe lunghe e tornite, e poi il culo: una favola!
Inizio a leccarle le tette e poi piano piano scendo giù verso la pancia. Arrivo alla fica. E’ ben rasata, una strisciolina di peli sopra due labbra depilate. “Scusami se non mi sono depilata oggi” si scusa con fare ingenuo. La lecco, il sapore è pregno dei suoi umori. Si sente che sta godendo. Mi fa sdraiare ed inizia a cavalcarmi alla rovescia.
Le tocco le chiappe, le apro, vedo il suo buco, lo desidero. Lei fa su e giù come una matta. Grida di piacere. La metto alla pecora e continuo. Tiro fuori il cazzo bagnatissimo e lo appoggio al suo culo. “No, non oggi” mi dice lei. Io penso “perché ci sarà un domani?”. Comunque, lei si gira e mi prende il cazzo fra le tette, poi inizia a succhiarlo. Sempre più forte. Quando sto per venire lo tira fuori e si fa sborrare in faccia. Wow!!!
Rimaniamo un po’ assieme a letto poi lei va via visto che la sua compagna di stanza sapeva che era scesa nella hall per una tisana. Si: il mio cazzo era la tisana.
Mi addormento ignaro di quello che sarebbe successo nei giorni seguenti.
Rientrati in città Irina inizia a farsi sentire. Ci vediamo. Dapprima in auto, di giorno in piena città. Lei ha solo una cosa in testa: il sesso. In auto adora toccarmi il cazzo e spompinarmi non curante di essere in pieno giorno. Si diverte a farmi venire in bocca ed a deglutire tutto lo sperma.
Sono andato a trovarla a casa. Lei sta ancora con i suoi ai quali dice che sono un amico. Rimaniamo a parlare sulle scale. Anche lì mi spompina più volte bevendo sempre tutto il mio seme.
Nei giorni successivi mi invita in ufficio da lei. Sempre quando non c'è nessuno.
Indossa spesso gonne con autoreggenti sotto. Non ha quasi mai le mutande. Durante la pausa pranzo si fa prendere da dietro poggiata sulla sua scrivania ed adora farsi sborrare sulla schiena. Non si lava mai dopo. Adora sentire la sborra che le rimane addosso.
Anche la sera siamo in contatto. Via chat stavolta ed anche li si diverte a fare i suoi spettacolini: si masturba, si palpa le tette, fa vedere il suo buco del culo.
Ovviamente mi faccio delle seghe che sono fenomenali. Ormai ci vediamo almeno due volte al giorno e non manca una volta che lei non mi faccia godere.
Tutto questo è durato 3 mesi e prima di troncare di brutto Irina mi ha fatto una sorpresa.
Un pomeriggio è venuta a trovarmi in palestra: gonna lunga e magliettina senza reggiseno sotto. Io mi allenavo da solo (faccio l’istruttore quindi ho libero accesso alle sale).
Si era spacciata con le segretarie per mia cugina. Vedendola resto un po’ così. Lavoro lì, mi conoscono tutti, un po’ di timore c’è! Lei entra in sala e mi dice: “Voglio che mi penetri qui”. “Qui?!? E se ci scopre qualcuno?” “E’ più bello così no?” dice lei.
Cazzarola, il cervello ed il pisello sono in totale disaccordo!
Ma vince il secondo.
Infatti, sotto la tuta di allenamento, il mio cazzo triplica le sue dimensioni. Irina lo sa, Irina voleva questo.
Chiudo la porta della sala. Lei si appoggia ad un attrezzo ed alla pecorina tira su la gonna lunga. Non ha mutande, Of course.
Ha la figa totalmente depilata.
Le dico “non qui, spostiamoci verso il fondo”. Almeno, fosse entrato qualcuno, avremmo avuto qualche secondo in più per tentare di ricomporci. Arrivati verso il fondo della sala la scena è come quella di prima.
“Ma chi se ne frega! E quando mi capita più” penso. Tiro fuori l’uccello ed inizio a scoparla. Lei geme pianissimo e più il ritmo è forte più i suoi sospiri si fanno intensi. L’eccitazione mista alla paura di essere scoperti è alle stelle. Penso di voler venire al più presto per godere e scampare il pericolo ma il mio cazzo non ne vuole sapere.
La stantuffo come un matto. “Mettimelo in culo” dice Irina con un filo di voce. “Azz….pure questo!E qui!” Penso io.
Lei raccoglie un po’ di saliva sull’indice ed il medio della mano sinistra e se la passa sull’ano. Si sta lubrificando.
E’ un attimo: estraggo il cazzo ormai durissimo dalla figa fradicia e lo spingo nel suo buco.
Entra fino a metà. Noto una contrazione che mi stringe e sento Irina che geme ma è un gemito sordo: si è messa in bocca la mia felpa per non urlare e soffocare le grida.
Comincio a muovermi, il suo buco si rilassa. Adesso vado che è una meraviglia. Penso che se entrasse qualcuno adesso rimarremmo così fino alla fine perché ormai è impossibile smettere. La sbatto con violenza. Le sue mani sono appoggiate alla parete e la spingono nel tentativo di contrastare il mio movimento. E’ una penetrazione furiosa che culmina con una sborrata in culo realmente lunga.
Rimaniamo così qualche secondo, poi tiro fuori l’uccello e lei se lo ripassa in bocca col rischio di farmelo diventare di nuovo duro.
In questi casi si dice: sento le campane! Beh oltre quelle io sentivo anche i passi.
Avevo il terrore che arrivasse qualcuno ma sentire la sua bocca morbida che coccolava il mio cazzo era troppo bello!
“Basta dai” le dico, recuperando un attimo di lucidità. Lei si ricompone.
A fatica anch’io: il cazzo semiduro non vuole entrare nella tuta.
“Stasera ti aspetto sotto casa” mi dice Irina. “Un altro pompino in macchina” penso io.
“Ok, ci vediamo stasera. Ma adesso vai abbiamo rischiato fin troppo”.
“Senti, devo fare la pipì. Dov’è il bagno qui?” mi dice lei “Uscendo di fronte” rispondo. “Mi accompagni?” “No dai è troppo pericoloso” “Ma ho il culo pieno di sborra aiutami a pulirmi”.
“Che cazzo vuole fare??” penso io”.
Sono le 3 del pomeriggio non c’è quasi nessuno a quell’ora. L’accompagno lei si alza la gonna e mi dice “Adesso pisciami sul buco del culo così mi togli la tua sborra”.
Ok, ho fatto anche quello: le ho inondato il culo di piscia!
Si è asciugata, ha tirato giù la gonna, mi ha dato un bacio ed è andata via.
E’ passato un altro mese tra pompini, inculate, sveltine e quanto di più. Si è fatta fotografare, riprendere, legare. Ho rischiato il lavoro e le relazioni amorose “ufficiali”.
Poi ho detto basta. Meglio ritornare sulla terra.
A volte mi mancano quelle situazioni.
Ma sono sicuro che altri le stanno vivendo in questo preciso momento: vero Irina?
Ciao.
18
1
17 years ago
gabriel68186770, 38
Last visit: 10 years ago -
Carla
TRASCORSERO ALCUNE SETTIMANE NELLE QUALI FRANCO ERA SPESSO FUORI PER LAVORO E NON VI FU NESSUN RAPPORTO FISICO CON ALCUNO DA PARTE MIA.
DECISI DI RISPONDERE SU INTERNET AD ALCUNI ANNUNCI DI SINGOLI CHE AVREBBERO VOLUTO CONOSCERE COPPIE CON IL LUI BISEX.
DI FATTO FRANCO NON LO ERA,MA VOLEVO METTERLO ALLA PROVA.
NE INDIVIDUAI UNO CHE DALLE FOTO SEMBRAVA FARE AL CASO NOSTRO.
UN GIORNO DISSI A MIO MARITO DI NON PRENDERE IMPEGNI PER LA SERATA PERCHE' GLI AVEVO PREPARATO UNA BELLA SORPESA.
ALLE 20 ERAVAMO IN SALOTTO E DOPO POCO ARRIVO' L'OSPITE.
ERA UN BELL'UOMO DI ASPETTO VERAMENTE GRADEVOLE.
FRANCO MI INTERROGAVA CON LO SGUARDO,AL CHE DISSI:HO VOLUTO INVITARE ROBERTO PERCHE'E' SIMPATICO,MOLTO APERTO E PASSEREMO UNA SERATA SICURAMENTE INTRIGANTE.
MANGIAMMO,BEVEMMO,SI INSTAURO' UN CLIMA DI COMPLICITA', TANTO CHE INVITAI IL NOSTRO AMICO A METTERSI IN LIBERTA',DANDO IL BUON ESEMPIO TOGLIENDOMI QUANTO AVEVO ADDOSSO E RESTANDO TOTALMENTE NUDA.
ROBERTO FECE ALTRETTANTO METTENDO IN MOSTRA UN FISICO ATLETICO ED UN CAZZO DI TUTTO RISPETTO.
MI INGINOCCHIAI,CON LA LINGUA GLI LECCAI DA SOTTO I COGLIONI E ,VIA VIA PIU' SU,TUTTA L'ASTA FINO AL GLANDE CHE POI IMBOCCAI COMPLETAMENTE.
MIO MARITO CI GUARDAVA SORPRESO MA DECISAMENTE BEATO DAL RIVEDERMI DI NUOVO ALL'OPERA.
GLI FECI CENNO DI SPOGLIARSI TUTTO E DI UNIRSI A NOI.
MENTRE LUI SI ACCAREZZAVA ,ROBERTO MI APRI' LE COSCE,MI VENNE SOPRA E MI CHIAVO' CON GRANDE BRAVURA,FACENDOMI ASSAGGIARE IL SUO CAZZO CON VARIA PROFONDITA' E FORZA,TANTO DA FARMI GODERE INTENSAMENTE.
MI RIGIRO'.MI MISE A PECORA E MI RISTANTUFFO' DA DIETRO.
SBORRAMI PURE DENTRO,GLI DISSI,PRENDO LA PILLOLA.
SENTITO CIO' AFFONDO' ANCORA DI PIU'I COLPI FINO A FARMI ARRIVARE MOLTI ED ABBONDANTI SPRUZZI DI SPERMA NELLA VAGINA.
CI RILASSAMMO UN PO' PARLANDO DEL PIU' E DEL MENO,POI MI RIPRESE VOGLIA.
ROBERTO AVEVA IL CAZZONE PIUTTOSTO MOSCIO,ALLORA DISSI IN MODO AUTORITARIO A MIO MARITO:HO ANCORA VOGLIA DI ROBERTO,VOGLIO ESSERE INCULATA,FAI IN MODO DA PREPARARE ME E POI LUI.
CAPI' SUBITO, RIMANENDO STUPEFATTO,CHE GLI AVEVO APPENA ORDINATO DI PREPARARMI IL CULO PER LA SODOMIZZAZIONE E DI FAR DIVENTARE DURO IL CAZZO DEL MIO AMANTE PERCHE' POTESSE FARLO AL MEGLIO.
UNA RICHIESTA IN ALTRA EPOCA TOTALMENTE IMPENSABILE, ASSURDA,MA CHE ALLA LUCE DEI NUOVI RAPPORTI INTIMI E DI RUOLO CREATISI TRA NOI,FU ACCETTA SENZA BATTER CIGLIO DA FRANCO.
GLI PARAI DAVANTI LE NATICHE E LUI COMINCIO' A LECCARMI IL BUCHINO CON LA PUNTA DELLA LINGUA.ALLARGAVA CON LE MANI LE CHIAPPE ED INFILAVA IL PIU' POSSIBILE LA LINGUA PER LUBRIFICARMI CON LA SALIVA.
POI SI RIVOLSE VERSO ROBERTO,GLI ANDO' CON IL VISO IN MEZZO ALLE COSCE E COMINCIO' A LECCARE E PALPARE CON DELICATEZZA I COGLIONI.
DOPO UN PO' GLI PRESE IN MANO IL CAZZO E GLIE LO MENO', LENTAMENTE, ALTERNANDO LO SCAPPELLAMENTO CON IL RIENTRO DENTRO DEL GLANDE.
APPENA LA MAZZA DI ROBERTO INIZIO' A RIPRENDERE VITA,VIDI CHE CON LA MANO SE LO PORTO' ALLA BOCCA.
ERA UNO SPETTACOLO VEDERLO CIUCCIARE UN CAZZO.
MAI AVVENUTO PRIMA E NEANCHE IPOTIZZATO LONTANAMENTE!
GLIE LO LECCAVA INTORNO ALLA TESTONA CON LA LINGUA,POI SE LO AFFONDAVA IN GOLA,GIU' PER LA LUNGA ASTA,FINO A FARGLI ARRIVARE LE LABBRA SUI COGLIONI.SU E GIU' CON GOLOSITA'.
E NEANCHE A ROBERTO DOVEVA DISPIACERE QUEL TRATTAMENTO PERCHE' DOPO UN PO' AVEVA UN VERGA DRITTA E TURGIDA.
SFILO' IL CAZZONE DALLA BOCCA DI FRANCO,MI FECE INGINOCCHIARE,MI PIEGO'TUTTA IN AVANTI E SPINSE, CON UN SOL COLPO, IL PALO IN CULO FINO A META' DELL'ASTA,CONTINUANDO POI A POMPARMI AFFONDANDO E RITRAENDOSI PER POI RIAFFONDARE.
LA VIOLENZA DEI COLPI UN PO' ALLA VOLTA MI DILATARONO LO SFINTERE DELL'ANO,PER CUI AL DOLORE SUBENTRO' IL PIACERE FINO AD ARRIVARE AD AVERE UN ORGASMO MAGNIFICO,LUNGO ED INTENSO.
CONTRARIAMENTE A QUANTO SPERAVO,ROBERTO NON MI SBORRO' DENTRO.
SFILO' IL CAZZO IN EREZIONE ESAGERATA E
MI FECE SEGNO DI AVVICINARCI A FRANCO.
MI PIEGO' LA TESTA SPINGENDOLA SUL CAZZO DI MIO MARITO PERCHE' LO SPOMPINASSI,LUI GLI PIAZZO' IN MANO IL SUO CAZZO DURISSIMO PERCHE' LO FACESSE GODERE.
FRANCO NON ASPETTAVA DI MEGLIO: MENAVA IL CAZZO AL MIO AMICO,MOSTRANDO ABILITA'E SODDISFAZIONE, ED AVEVA ME CHE GLI CIUCCIAVO IL SUO.
STAVA PER VENIRE, MA RESISTETTE, FINCHE' NON VIDE CHE IL CAZZO DI ROBERTO SOTTO I SUOI COLPI DI MANO,SI TESE AL MASSIMO PER POI SPUTAR FUORI FIOTTI COPIOSI DI SPERMA.
ALLORA SI RILASSO' E VENNE A SUA VOLTA NELLA MIA BOCCA.
ERA MOLTO CHE NON AVVENIVA ED ALLORA VOLLI GRATIFICARLO FINO IN FONDO, INGOIANDO TUTTA LA SUA SBORRA.
NEL SALUTARCI ROBERTO DISSE:SE VI VA TORNO SABATO PROSSIMO E PORTO CON ME ANCHE UN AMICO.
LA PROPOSTA FU ACCOLTA CON GRANDE ENTUSIASMO DA ENTRAMBI.
LA SETTIMANA TRASCORSE RAPIDAMENTE ED IL SABATO PUNTUALISSIMI ARRIVARONO ROBERTO E MIMMO,IL SUO AMICO.
MIMMO SI PRESENTO' E CON MOLTO REALISMO CI DISSE CHE ROBERTO GLI AVEVA RACCONTATO DEL SUO INCONTRO CON NOI,AGGIUNGENDO CHE LA SUA PRESENZA AVREBBE ULTERIORMENTE ACCRESCIUTO IL PIACERE.
A CONFERMA DI CIO',MI SI AVVICINO'MI ATTIRO' A SE E MI BACIO' QUASI CON VOLGARITA',SPALANCANDOMI LA BOCCA CON LE LABBRA ED, INTRODUCENDOMI LA LINGUA, MI ESPLORO' CON FORZA TUTTA LA BOCCA.
MENTRE ERA INTENTO A CIO',INFILO' LA MANO TRA LE COSCE E MI STRINSE LA FICA DA SOPRA IL PERIZOMA FACENDOMI TRASALIRE PER IL DOLORE INASPETTATO.
TUTTO CIO' AVVENIVA APPENA ENTRATI E DOPO NEANCHE UN MINUTO DI PERMANENZA IN CASA.
FRANCO ERA SORPRESO ED INDIGNATO DA QUESTO ATTEGGIAMENTO RUVIDO E PADRONALE.
MA POI LESSE SUL MIO VOLTO IL PIACERE DALL'ESSERE TRATTATA CON TANTA AUTORITA',CHE SI RILASSO' ED ANZI INVITO' GLI OSPITI A METTERSI A PROPRIO AGIO.
NEL GIRO DI QUALCHE MINUTO ERAVAMO TUTTI E QUATTRO NUDI E MENTRE MIMMO MI TENEVA PER I CAPELLI SPINGENDOMI IL CAPO SUL SUO CAZZO A SPOMPINARLO,ROBERTO AVEVA AFFIDATO IL SUO MEMBRO NELLE MANI DI FRANCO PERCHE' LO PREPARASSE ALLA MIA MONTA.
COSI' AVVENNE CHE DI LI' A POCO IO ERO STESA SU UN FIANCO E VENITO CHIAVATA DA DIETRO DA ROBERTO CON GRANDI COLPI NELLA FICA,MENTRE FRANCO AVEVA PRESO IL MIO POSTO E CIUCCIAVA CON GRANDE PIACERE IL CAZZO DI MIMMO.
NON SO SE ARRAPATA DI PIU' PER L'ESSER SCOPATA O PER IL VEDERE MIO MARITO CON IL CAZZO DI MIMMO IN BOCCA,CERTO E' CHE EBBI UN ORGASMO VIOLENTO,AL QUALE NE SEGUI' UN ALTRO MOLTO PROLUNGATO, CHE SI ESAURI' SOLO DOPO CHE IL MIO AMANTE MI EBBE SBORRATO DENTRO.
A QUEL PUNTO FRANCO LASCIO' IL CAZZO IN EREZIONE DI MIMMO,MI UNSE CON DELLA CREMINA L'ANO E MI FECE DISPORRE A TERRA CON DUE CUSCINI SOTTO LA PANCIA COSI' DA PRESENTARMI AL MEGLIO PER L'INCULATA.
TE L'HO PREPARATO BENE IL CAZZO,ORA SFONDALA,DISSE AL NUOVO OSPITE,E LASCIALA SOLO QUANDO L'AVRAI RIEMPITA DI SPERMA.
L'ALTRO NON SE LO FECE RIPETERE,MI PIANTO' IL GLANDE NELL'ANO MA, ANZICHE' SFONDARMI CON VIOLENZA,COME MI SAREI ASPETTATA,LO INSINUO' CON CALMA, FECE SCENDERE PIAN PIANO TUTTA L'ASTA NEL MIO CULO E SOLO ALLORA COMINCIO' A POMPARMI CON COLPI NON FORTI MA MOLTO EFFICACI, TANTO CHE GODETTI CON SPASMI NUMEROSI E PROLUNGATI.
LUI CONTINUO' ANCORA PER MOLTO FIN QUANDO MI SENTII INVASA DA UNA COLATA DI LIQUIDO DENSO E CALDO.
MIMMO SI RITRASSE E RIMASE STESO A TERRA COME DEL RESTO IO E ROBERTO.
ORDINAI ALLORA A FRANCO DI PROVVEDERE AD UNA PULIZIA DI TUTTI, PRIMA DELLA DOCCIA.
INIZIALMENTE SUCCHIO' I CAZZI DI ROBERTO PRIMA E DI MIMMO POI INGOIANDO LO SPERMA RIMASTO, DOPO LA MIA MONTA,
SUL GLANDE DI ENTRAMBI .
POI VENNE TRA LE MIE COSCE LECCANDOMI PER BENE L'ESTRNO DELLA FICA E POI DA DIETRO IL BUCO DEL CULO ANCORA LARGO E BEANTE SBORRA.
MI CHIESE SE ANDAVA BENE COSI'.
GLI DISSI CHE ERO MOLTO SODDISFATTA DI LUI.MI SORRISE....
19
5
17 years ago
admin, 75
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La prima volta di lola
Erano anni che pensavo di coinvolgere la mia ragazza Lola in qualcosa di estremamente trasgressivo. Dopo 2 anni di normali rapporti sessuali avevamo iniziato a sperimentare qualcosa di più piccante: visione di film porno, foto erotiche, autoriprese.
Però mancava qualcosa che lei non mi diceva ma sapevo che intimamente voleva.
Il giorno del nostro anniversario eravamo rimasti soli. I bambini dai nonni e tutta una giornata per noi. Dopo essere andati al mare decidiamo di andare a cena.
E’ tardo pomeriggio e ci prepariamo. Lei fa una bella doccia, inizia a prendere la sua lingerie e depone sul letto il vestito che avrebbe utilizzato quella sera.
Siamo pronti. Usciamo e già in macchina non riesco a staccare gli occhi dalle sue cosce.
“Perché non ti togli le mutandine” le dico. “Ma sei pazzo!, Ho solo la gonna senza calze!” risponde lei. “E allora?” le dico. Questa risposta credo susciti in lei una sorta di sfida. Si alza la gonna e si sfila il perizoma gettandomelo in faccia. Wow! Il mio cazzo è già durissimo. Lei, facendo finta di niente, si ricompone la gonna e rimane seduta come se nulla fosse.
Arriviamo al ristorante. Immagino già i pensieri degli uomini seduti ai tavoli se sapessero che la sua figa ben rasata è lì al vento!
Dopo aver cenato a base di pesce ci rimettiamo in auto. Lei non dice nulla ma io ho già in mente quello che vorrei fare.
Ci dirigiamo verso casa, poi improvvisamente cambio strada. Avevo sentito parlare di un posto vicino al mare dove le coppiette si appartano.
“Dove andiamo?” mi dice Lola. “Mah facciamo un giro” rispondo io. “Ti vuoi imboscare? Sai che è pericoloso” dice lei. “Non preoccuparti non c’è nessun pericolo” la rassicuro.
Arriviamo in questo grande parcheggio vicino la mare. Ci sono poche auto è buio.
Lola è totalmente indifferente, penso la cosa le abbia dato fastidio. Comunque ormai siamo li.
Allungo la mano sulla sua coscia e vedo che lei allarga subito le gambe. Insinuo tra le gambe la mia mano: è già bagnata fradicia! Inizio a masturbarla, lei geme. Intanto inizia a toccarsi i capezzoli. Ha due tette belle sode e dure, i capezzoli sono drittissimi. Le mie dita sono dentro un lago di goduria e Lola ha gli occhi socchiusi e continua a gemere.
I vetri dell’auto sono appannati…Lola mi sfibbia la patta e tira fuori il mio uccello durissimo. Inizia a succhiare, le alzo la gonna e comincio a toccarla da dietro facendo scivolare le mie dita tra le sue chiappe.
Mentre Lola succhia che è un piacere vedo un’ombra avvicinarsi al finestrino di Lola.
E’ un uomo col cazzo di fuori che si sta masturbando. Spero Lola non se ne accorga.
Intanto Lola smette di succhiare e mi dice “Dai, sbattimi qui adesso!” . Le tolgo la maglietta e straio il sedile. Lei allarga le gambe ed in quel momento noto che ha visto l’uomo fuori dall’auto. Già immagino che vorrebbe rivestirsi ed andare via invece niente “Mettimelo dentro subito!”. Detto, fatto. Inizio a scoparla prima lentamente poi sempre più forte. Lei geme, gode . Mentre sto quasi per venire Lola con la mano apre la portiera. “Che fai ?” dico io. “Vuoi che continui a masturbarsi senza neanche vedere bene?” mi dice lei. “Troia!” penso , ma se vuoi questo….
L’uomo sta quasi per andar via ma vedendo che non è nostra intenzione cacciarlo si ferma. Metto Lola alla pecorina e inizio a scoparla di nuovo. E’ la sua posizione preferita.
L’uomo si avvicina e inizia a segarsi vicino al suo culo. Ha un bel cazzo, Lola lo vede. Nei suoi occhi si legge lussuria. Esce la lingua come a volerlo leccare. “Dai più forte!”. I miei colpi sono fortissimi ed ogni volta lei grida dal piacere. Sto quasi per venire così come lo sconosciuto che ci guarda. Lo sento gemere, sospirare. Mi fermo.
Tiro fuori Lola dall’auto e la faccio mettere in ginocchio. L’uomo ha un sussulto. “Fermati gli dico”. Lei prende il suo cazzo e comincia a succhiarlo. E’ veramente infoiata. Io rimango a masturbarmi: non me lo sarei mai aspettato di vederla così!
Lola stacca la bocca dal cazzo dello sconosciuto e con la mano lo appoggia sul suo culo. Penso voglia essere scopata. No. Vedo la mano spingere quel cazzo sconosciuto dentro il suo buco del culo!
Cazzo non ha mai voluto essere inculata da me! Diceva di farsi male!
L’uomo la prende per i fianchi e spinge. Con un solo colpo il cazzo entra tutto. Lola urla e ride. Gode come una porca. L’uomo spinge come uno stantuffo, il suo cazzo sfonda il culo di Lola fino in fondo. Io sono allibito. L’uomo le prende le tette da dietro e la copre di insulti. “Puttana, troia, vacca dal culo sfondato!” “Siiii ancora, sborrami in culo!!!” dice lei.
“Eh no questo è troppo”, penso io. Fermo l’uomo che subito si tira indietro. Il culo di Lola è talmente dilatato che ci entrerebbero 2 cazzi. Le infilo tutto il mio ed inizio a scoparla con violenza. Sto per venire ma lei lo capisce. Mi toglie il cazzo dal culo si gira a pancia in su e comincia a menare il mio ed il cazzo dello sconosciuto. Ha le gambe alzate, le tette di fuori ed il culo che le sanguina un po’….grida.
“Masturbatevi!” dice. Non c’era bisogno di dirlo pechè noi due stiamo già quasi per venirle addosso. Il primo è l’uomo che le schizza proprio in faccia, poi io. E’ piena di sperma, se lo lecca e continua a gemere.
Il mio cazzo è troppo duro.
Non l’avevo mai neppure immaginata così!
Decido di continuare. Così imbrattata la metto alla pecorina e ricomincio ad aprirle il culo. Grida, gode. L’uomo, col cazzo un po’ moscio, rimane a guarda. Poi si avvicina alla bocca di Lola, lei la spalanca e lo prende in bocca. Pian piano il cazzo dell’uomo diventa ancora turgido. Lei si muove come un’ossessa. Quando stacca la bocca da quel cazzo dice di essere una troia e di volere ancora cazzi. Il suo culo prende tutto il mio cazzo fino alle palle e la sua bocca imbrattata di sperma è piena del cazzone dello sconosciuto.
Stavolta non credo che riusciremo a venire fuori, penso io. Ed infatti sento l’uomo godere e la bocca di Lola trabboccare di sperma bianco. Vengo anch’io: dal suo culo fuoriesce la mia sborra calda. L’uomo le passa il cazzo sulla faccia ci saluta e va via.
Io inizio a ricompormi e Lola rimane sul sedile con le cosce aperte a masturbarsi: ha il volto pieno di sborra e dal suo culo inizia ad uscire tutto il liquido.
Metto in moto ed andiamo via. Arrivati a casa lei esce non curante di essere così conciata. “lola vai a farti una doccia” le dico. “no, voglio fumare una sigaretta sentendo ancora il sapore della sborra di quel cazzone!”.
Ho creato un mostro!
25
7
17 years ago
gabriel68186770, 38
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Lui di coppia racconta nostro incontro
Pochi giorni dopo il nostro incontro Bruno (lui di coppia) ha scritto questo sul suo sito personale
E' una fantasia che hanno tutti, di farlo in tre. Ci se lo dice facendo l'amore: ti piacerebbe se ci fosse qui un altro, non è vero? Poi, però, non è così facile passare dalla fantasia ai fatti. Ma Lea è speciale, lei lo ha fatto. Certo, con l'iniziale paura di una esperienza nuova, che è inevitabile, con un po' di esitazione, con la tensione dell'attesa dell'incontro. ma ha deciso di volerlo fare, l'ha fatto, e l'ha fatto con tutta la passionalità di cui è capace una donna.
L'altro era una persona simpatica, di aspetto gradevole, non volgare, non imbranato. Serviva uno così, un amico in grado di metterci a nostro agio. Io e Lea abbiamo preso una stanza in un motel, gli abbiamo comunicato per telefono il numero della stanza. Nell'attesa, l'ho carezzata, baciata, leccata sulla micia. Quando è arrivato l'altro, Lea era già eccitata. Lui ha bussato e gli ho aperto. Un sorriso, una stretta di mano, un bacio a lei, due parole. Poi lei, con baby doll addosso e completino intimo sotto, si è messa a quattro zampe sul letto. Io le ho allargato le natiche e scostato il perizoma. Ho detto a lui: guarda, non è bellissima? E lui: oh, sì. E si è inginocchiato a leccarle il solco fra i glutei e quello fra le grandi labbra. Lea ha cominciato subito a mugolare e ansimare. Lui la leccava e io la allargavo con le dita, aprendola dovunque per far entrare la sua lingua. Io le ho detto: spoglialo. Lea si è voltata, in ginocchio sul letto, per spogliarlo, anche lui in ginocchio sul letto.
Mi sono messo disteso sulla schiena sotto di lei, fra le sue cosce, e la leccavo. L'ho vista da là sotto tirare fuori il sesso di lui già duro, e cominciare a succhiarlo.
A questo punto lui ha cominciato a dire: piano, piano. ma lei non si fermata, allora lui è venuto subito, sul suo seno. Ha detto: ero troppo eccitato. Lea, dopo, mi ha detto che si è sentita molto femmina a farlo venire così, ha capito di aver lavorato bene. così mi ha detto.
Io ho commentato: adesso te lo facciamo tornare duro noi.
Ho penetrato Lea a pecorina, mentre lei succhiava e masturbava lui.
Del seguito, Lea dice di ricordare lingue, dita, mani e membri duri dappertutto, di essere partita in orbita.
Io ricordo tre cose: una, quando l'abbiamo presa in due e lui è venuto la seconda volta. Io mi ero messo sul letto sulla schiena. Lei si era distesa su di me, dandomi a sua volta la schiena (la sua schiena contro il mio petto) e accogliendo il mio membro nella porta di dietro. Così ha offerto la passerina a lui, che si è messo sopra alla missionaria e l'ha scopata davanti mentre io la scopavo di dietro.
E' stato eccitantissimo, Lea gemeva di piacere. Lui ha detto: oddio, no, così io non resisto. Allora io, da sotto, ho alzato il baby doll di Lea perché lui lo togliesse e le schizzasse sull'addome, come ha fatto. Poi, dopo, più tardi, ricordo la terza venuta di lui. La penetrava, lo ha tolto, le è venuto addosso. E' crollato su di lei, io sono andato dietro di lui e l'ho messo dove lui l'aveva tolto. in pratica lei era distesa sul letto, aveva lei semidisteso su di lei con il pisello molle appoggiato sulla pancia, e io in ginocchio dietro di lui, abbracciato a lui, che penetravo analmente Lea.
Dopo che anch'io sono venuto due volte, ci siamo ritrovati distesi sul letto tutti e tre, con lei nel mezzo che beata ci carezzava le palle a entrambi, tutti a guardare il soffitto. E abbiamo fatto il conto degli orgasmi: due io, tre lui, sette lei. Dodici in tutto, in tre ore.
16
3
17 years ago
complice1discreto201839,
38
Last visit: 6 years ago
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Desiderio di una coppia felice
Mancava qualcosa nel nostro raporto,io cominciai a stuzzicare anna, anna a 42 anni uno più di me,ma e molto bella sensuale con una voglia di trasgredire che ancora non conoscevo fino ad una settimana fa. Io cominciai per scherzo,ma quando dicevo, vorresti avere un'altro cazzo adesso mentre la scopavo, mi accorgevo che lei si bagnava come una fontana e diventava più troia, si infilava un dito nel suo bel culo, lo sentivo bagnato e pronto a ricevere il mio cazzo,lei non restava ferma ad aspettare si metteva di fianco e lo infilava dentro il suo culo. Da quel momento dedussi che per lei avere un'altro uomo che la scopava assieme a me non gli dispiaceva affatto, ma era solo un sogno che voleva restare tale oppure, diventare realtà.
Parlai con lei chiaramente, e per non farla sentire in colpa dissi, che mi ero accorto che tutto questo era un mio desiderio, se per lei andava bene mi sarei messo in moto per poter conoscere inizialmente delle coppie per provare questo mio desiderio se poteva funzionare, lei rispose entusiasta, dicendo che per lei poteva essere fatto, per accontentare i miei desideri. Cominciai a contattare coppie come noi, e finalmente trovai una coppia che andava bene per noi.
Come noi erano nuovi di questo gioco ma come noi ansiosi di provare,dal momento che ci siamo messi in contatto con loro e aperto un rapporto di amicizia virtuale, le nostre scopate erano più intense, vedevo in lei una donna che non conoscevo, non si stancava mai di avere orgasmi,sentivo dentro di me una voglia che non avevo mai provato,non smettevo mai di scoparla e lei di essere scopata.
Dovevamo decidere assieme ai nuovi amici quando e dove incontrarci, se esserci qualcosa al primo incontro oppure conoscerci meglio e poi decidere. decidemmo il posto e il giorno ci incontrammo in un ristorante, non ci fu molta vergogna o inbarazzo, forse perchè avevamo parlato tanto in cam vedendoci in viso.
Ma anche se si era instaurata questa amicizia non andammo oltre la cena per quella sera, ma ci promettemmo tutti e 4 di rivederci presto. durante il viaggio di ritorno io e anna non parlammo per un po di tempo, poi con mio stupore fu lei a parlare disse: simpatici i nostri nuovi amici vero? Io risposi, non sono nostri amici sono delle persone che vogliamo scoparci, lei allora disse: ho visto come la guardavi non vedi l'ora di scopartela.
Volevo vedere se in lei c'era stato anche solo per un'attimo il mio desiderio e dissi: per tutto il tempo della cena o immaginato mentre tu io e lui scopavamo, non o immaginato neanche per un momento scoparmi lei, e devo dire che nella mia immaginazione sei stata fantastica, lei mi chiese subito cosa aveva fatto, io senza scompormi dissi: ti ho visto che prendevi il mio cazzo nel culo e a lui in bocca, ma i gemiti si sentivano forte anche se avevi la bocca piena di carne, poi senza aggiungere altro gli infilai una mano in mezzo alle cosce era bagnata le mutandine completamente zuppe di umori. Sono passate 2 settimane, da quando eravamo andati ad incontrare i nostri nuovi amici. Ci siamo dati appuntamento nello stesso ristorante, alle 20.00 ci siamo trovati seduti tutti e 4 in un tavolo, ma non si aveva voglia di mangiare,avevamo voglia di stare insieme tutti in un letto, decidemmo di andare in un hotel, che si trovava dall'altra parte della strada. Presi una stanza per me e anna e loro fecero la stessa cosa,consapevoli che dovevamo trovarci tutti e 4 in una stanza da li a poco.Non ci dicemmo niente, io e anna facemmo una doccia, poi uscimmo e trovammo loro nel corridoio, avevamo avuto la stessa idea, decidemmo di andare nella nostra stanza.Questa volta c'era molto imbarazzo da parte delle signore, per un momento incrociai lo sguardo di anna, vidi che era disorientata,avicinai la bocca al suo orecchio e chiesi a lei se voleva andare via, lei mi sorrise e disse: per poi pentirmi, no, fu allora che io e lei seduti su un divano cominciai a baciarla,vidi che anche loro cominciavano a scaldarsi. Ero eccitatissimo abbassai i pantaloni avevo il cazzo durissimo, presi anna per i capelli e gli misi il cazzo in bocca che lei cominciò freneticamente a succhiare,guardando vidi che anche i nostri nuovi amici avevano fatto la stessa cosa lei era in ginocchio di fronte a lui con la gonna alzata e si infilava un dito nel culo mentre spompinava suo marito,le signore pur con la bocca piena si facevano sentire,e questo a me mi eccitava ancora di piu' era una visione che si immagina nei sogni. Fu in quel momento che lei si grò verso di me e disse: dai mario sfondami il culo che mi piace tanto, io non mi feci pregare mi staccai da anna e andai verso di lei, con la saliva che mi colava dal cazzo grazie ad anna, lei non si scompose si mise alla pecorina sul letto e cominciò a bagnarsi la figa guardando verso di noi,era eccitante vedere la mia donna che si toccava, vedevo in lei un'altra, tutto mi sembrava un sogno.Un desiderio che era rimasto nascosto dentro di noi per molto tempo, e finalmente stava uscendo fuori e diventava realtà.Vedevo anna che si preparava la sua figa per un'altro uomo e questo mi eccitava da morire, dovevo essere geloso, invece no, volevo essere io ha dare il via e rivolgendomi a lui dissi: anna sta facendo tutta da sola, aiutala. Non si fece pregare si avvicinò a lei, lei girandosi si trovò il suo cazzo in bocca, tutto si stava svolgendo come i nostri desideri, o quasi, io conoscevo il desiderio nascosto di anna, anche se non lo aveva mai detto chiaramente,lasciai per un'attimo l'altra per unirmi ad anna mentre lei succhiava un cazzo io la penetrai da dietro, sentivo la sua figa che colava di umori, sentivo in lei un'altra donna in quei momenti una donna che non conoscevo, ma che mi piaceva, senza dirmi niente tirò fuori il mio cazzo dalla sua figa e cominciò a suchiarne 2 contemporaniamente, ero estasiato da questa visione, poi guardandomi negli occhi mi disse: sfondami il culo mario prima che lo faccia lui, io ero stravolto per questa sua richiesta che non mi aveva fatto mai prima,nel culo l'avevo scopata molte volte, ma sentire lei che lo chiedeva era un'altra cosa.Certo non mi feci pregare gli sputtai nel culo e la penetrai con un colpo secco lei ebbe un urlo di piacere e cominciò a spingere forte i suoi fianchi per prenderselo tutto dentro nel culo.Intanto c'era la signora amica che si era avicinata a me, cominciò a leccarmi le palle e mi disse chiaramente che voleva essere scopata da me.La presi alla pecorina passando dal culo di anna al suo, era sfondato alla grande e mi piaceva.Sentivo anna a l mio fianco che godeva nel vedermi scopare un'altra donna, lei si girò per prendere il cazzo di lui in figa e mentre si faceva sbattere mi guardava e cercava di baciarmi, venimmo tutti insieme con un orgasmo tanto violento che credevo che mi sarebbe scoppiato il cuore. Poi tutti nel letto esausti ci guardammo in faccia e scoppiamo a ridere, ma non era finita, si ricominciò dopo una doccia fino all'alba, ma non credo che i nostri desideri siano finiti qui, non credo proprio. Ciao Ciao Mario e Anna
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17 years ago
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Le avventure di iaia: caffè macchiato
Squilla il telefono sulla mia scrivania, butto un'occhio sul display e come sempre, all'apparire del nome del mio capo, un leggero tremore alle gambe accompagna il gesto di sollevare la cornetta.
"Sì?" rispondo senza tradire alcuna sensazione.
"Puoi venire un momento nel mio ufficio, che riguardiamo la relazione per domani?" è la richiesta, che mi giunge dalla sua voce calda e sensuale.
Dal momento della mia (recente) assunzione nella sua azienda, il Dott. Sergio M. ha cercato via via di assegnarmi ruoli sempre più vicini alla sua posizione, premiando la mia capacità organizzativa, il mio piglio nelle questioni di lavoro, la precisione delle mie relazioni e, soprattutto, credo, la mia disponibilità.
Di fatto potrei definirmi la sua segretaria "tuttofare", visto che tra le mansioni, Sergio non disdgegna inserire anche attività di basso profilo come, ad esempio, portargli il caffè.
E' un bell'uomo di 35 anni, che ha ereditato l'azienda del padre, mostrando comunque di avere le capacità di coprire il ruolo di Amministratore Unico, oltre alla fortuna di aver faticato poco per arrivarci. Oltre alla voce calda, di lui posso dire che generalmente ha dei modi di fare gentili, che rendono agevole il compito di chi si trova a collaborare con lui. Anche se ci sono delle situazioni che il suo carisma emana da ogni suo gesto e la sua autorevolezza, ancora prima della sua autorità, mi soggioga, provocando quelle strane ondate di calore che mi mettono in uno stato di assoluta agitazione, anche e soprattutto ormonale.
Questa è una di quelle volte.
Lui è appena rientrato da un meeting importante e, per questo, stressante. Entro nella sua stanza e snocciolo le cose successe nella giornata. Solo le cose più importanti, quelle di minore rilevanza le lascia totalmente nelle mie mani: un segno tangibile della sua fiducia.
"Iaia, mi porti un caffè, per cortesia?" chiede con la consueta gentilezza. Torno poco dopo recando un paio di tazzine fumanti.
Non mi capita sovente di bere il caffè in sua presenza, ancora meno spesso con lui. Di solito questo denota una mia certa agitazione. Lui sorride nel vedere che questa è una delle occasioni in cui le mie emozioni sono gestite a fatica.
Lui sorseggia il suo caffè, mentre io lascio che il mio si raffreddi un po'. Non sopporto di bere il caffè a temperature ustionanti, non ne gusto il sapore.
E' arrivato il momento di definire i dettagli per la riunione di domani. Si tratta di un incontro con uno dei maggiori clienti dell'azienda, che dovrebbe concludersi con la firma in calce ad uno dei contratti più rilevanti degli ultimi mesi.
"Che ne dici di rivederlo insieme?" La richiesta mi giunge attesa ma nonostante ciò mi coglie lievemente inmpreparata. Ho lavorato su quel documento nelle ultime due settimane e so bene che non c'è bisogno di toccare nemmeno una virgola. Ma so anche che di solito questa richiesta è foriera di un "controllo" molto accurato da parte sua. Un altro tipo di controllo.
Giro intorno alla scrivania e mi avvicino al monitor del suo PC. Lui mi lascia tastiera e mouse, in modo che possa avere semplice accesso al documento. Sono in piedi accanto alla sua poltrona, con lo sguardo fisso al computer, le mani che scivolano sulla tastiera.
Incespico un paio di volte sui tasti e sento il mio volto andare a fuoco. So che la mia agitazione sta diventando sempre più palese. So che ne sta sorridendo. So che presto mi darà dimostrazione del suo "ascendente" su di me.
Sono ancora alle prese con mouse e tastiera quando sento il palmo della sua mano appoggiarsi all'interno del mio ginocchio sinistro. Incespico ancora una volta sui tasti, assolutamente preda di quel tocco lieve ma deciso della sua mano.
Sta risalendo lungo la coscia e devo concentrarmi al massimo per evitare di sbagliare tasto ancora una volta.
"Ecco!" dico dopo aver effettuato il doppio click col mouse sul documento. Qualche istante perchè il monitor proietti la prima slide della presentazione e sento la sua mano rovistarmi sotto la gonna, sotto il mio perizoma.
Lui sa che SENTO il suo potere, sa che SENTO il suo comando.
Sa che la sua mano è fuoco sulla legna secca, che la sua silenziosa azione è alcol su quel fuoco.
Abbondanti umori bagnano il mio sesso, tradendo lo stato di eccitazione che mi pervade. Poi d'un tratto lui libera il mio sesso dal contatto con la sua mano ed assume quella posizione che più amo e più odio, allo stesso tempo.
Si adagia con le spalle sulla poltrona, con le mani dietro la nuca. Niente di più innocente ma niente di più perverso. Allo stesso tempo diventa "disarmato" e "disarmante", sembra inerme ma invece già mi possiede.
Un solo sguardo è sufficiente per accendermi e per raccogliere il suo silente invito. La mia mano si allunga verso il suo sesso, teso sotto il tessuto dei pantaloni. Le mie dita indugiano su quel gonfiore, quasi a saggiare la consistenza di quella eccitazione, di quella erezione.
La sua mano aveva intanto ripreso a palparmi il sesso, che allargando sensibilmente le cosce avevo reso ancora più facilmente accessibile. Le sue dita iniziano ad insinuarsi tra le labbra del mio sesso palpitante, prima un solo dito, poi un secondo iniziano a penetrarmi, mentre un terzo, bagnato dai miei stessi umori inizia a vellicare il mio sfintere, spingendo per violare anche quella mia intimità.
La mia mano abbassa la cerniera e con un rapido gesto estrae il suo membro dal vincolo dei suoi boxer. E' enorme, statuario.
Ho dimenticato di dire che forse è il suo sesso smisurato a rendermi così emozionata e vulnerabile al suo cospetto, sin dalla prima volta che ebbi l'occasione di vederlo.
Erano pochi giorni che lavoravo per lui quando, preda di un naturale ed orgoglioso esibizionismo, si fece "sorprendere" nel suo bagno privato mentre orinava. Entrai nella sua stanza dopo aver bussato, come al solito e rimasi di stucco vedendolo in piedi di fronte al water, mentre finiva il suo bisogno. Lui avvertì la mia presenza alle sue spalle, immobile ed imbarazzata davanti alla porta spalancata. Terminò di svuotare la vescica e, vedendomi ancora lì, ne approfittò per scuotere le ultime gocce spostandosi di lato rispetto al water. La posizione era perfetta per permettermi la migliore visuale del suo cazzo. La mia meraviglia fece posto all'incredulità. Quasi senza rendermene conto, qualche istante dopo mi ero ritrovata seduta su quel cesso, con la mia bocca impegnata ad accogliere quel membro mostruoso. Ricordo ancora i miei sforzi a produrre abbastanza saliva da "annacquare" il sapore salato del suo sesso, fresco di orina. Eppure quel palo non mi fece schifo, anzi ... ricavai un piacere perverso nel tenere tra le mie labbra un cazzo sporco di residui di orina. Non tardai a violentare il mio clitoride, fino ad un orgasmo quasi urlato a bocca chiusa ... letteralmente tappata da quel cazzo svettante. Mi vene copiosamente sul viso, che mi ordinò di non ripulire. Stetti nel suo ufficio per prendere nota di alcune attività con il suo sperma che mi colava sulla faccia, sentendomi sporca e felice di esserlo. Quando mi lasciò tornare al mio posto, lo feci incurante dei possibili sguardi dei colleghi. Arrivai alla scrivania e mi ripulii con le dita di una mano, mentre con l'altra mi masturbavo. Ricordo che leccai tutto e godetti nell'ingoiare il frutto di quel palo di carne.
Adesso sono alla sua mercè per l'ennesima volta.
Scosto con le mani il perizoma e mi posiziono con il culetto voluttuoso verso di lui. Mi appoggio con i gomiti alla scrivania, offrendomi a lui come so piacergli di più.
E' solo allora che la sua voce suona, perentoria, mentre un milione di farfalle mi svolazzano nello stomaco.
"Oggi non ti scopo. Vai di bocca ..."
E' emozione pura quella che provo mentre mi rigiro, mi inginocchio tra le sue gambe e mi lascio ipnotizzare dalla vista di quel cazzo. Non è ancora completamente eretto ma fa già impressione. Mi avvicino con le labbra alla cappella, mentre con le mani mi accingo ad impugnarlo. Non faccio in tempo, le sue mani ferree bloccano le mie, costringendomi a lavorarlo solo con la mia bocca.
Le mie labbra si schiudono per lasciarsi violare dalla cappella. So che adora guardarmi mentre lo faccio: questo aumenta il suo potere su di me, oltre a soddisfare il suo esibizionismo perverso.
Assumo una posizione che gli permetta di assistere alla mia performance. Non stacca lo sguardo dal mio viso, che una smorfia sfigura nell'atto di succhiare quel palo. Le labbra si allargano a dismisura per accoglierlo e vedo i suoi occhi emanare una luce di dominio. Finalmente i miei tentativi di abituare la bocca alle sue dimensioni danno il loro frutto: sento la cappella premere contro il palato, mentre con la lingua insalivo l'asta che prende a scorrere tra le mie labbra, lentamente ... su e giù ...
Ad ogni ciclo la mia bocca accoglie qualche millimetro in più, permettendo alla gola di abituarsi all'intrusione di quel membro pulsante.
Lui sa che sto producendo uno sforzo terribile. Vorrei riuscire dove ogni altra donna ha fallito: prendere tutto il suo cazzo nella mia bocca, fino all'ultimo centimetro, affondare il naso dentro i peli del suo pube, usare i muscoli della gola per stimolarlo e farmi eruttare il suo caldo seme direttamente nello stomaco. Vorrei ... ma anche questa volta devo rinunciare.
Mi sento frustrata da questo "fallimento": una troia che non riesce a soddisfare il proprio capo ...
Cerco di farmi perdonare cercando di mettere "qualità" al pompino. Inizio a lavorare la cappella a labbra strette, dandogli la percezione di massimo dominio. Lecco tutta l'asta, dai testicoli al glande e poi di nuovo giù, fino a succhiare con tenacia e delicatezza le sue palle. Risalgo e disegno ghirigori di saliva sulla cappella gonfia. Sollevo la lingua dalla sua punta, lasciando un filo di saliva come labile connessione tra il suo sesso e la mia bocca. Lo vedo iniziare ad agitarsi sulla poltrona.
Nel silenzio che, come sempre, accompagna il nostro atto cerco di fargli percepire tutto il piacere che mi dà il suo cazzo in bocca. Mugolo mentre succhio, ansimo mentre mi lecco le palle, ansiosa di svuotarle completamente ...
Sento lo sperma affluire alla cappella, il mio solo pensiero e desiderio è che lui non abbia avuto orgasmi, di recente. Ho voglia di bere ...
Il suo corpo è percorso da fremiti che preannunciano l'imminenza del suo orgasmo. Anche la mia bocca freme nell'anticipazione.
D'un tratto la mia perversione. Per lui soltanto.
So che basterà un semplice cenno. So che sarà pronto a cogliere la mia proposta indecente. E' proprio allora che volgo il mio sguardo alla scrivania. Vedo la sua mano allungarsi e prendere la tazzina del caffè. Sorride nel vedere che è piena solo per meno della metà.
"Alla mia troia il caffè piace macchiato?" dice con aria di sfida e nel pronunciare queste parole si afferra il cazzo con le mani e lo punta verso la tazzina. Un primo, violento e denso, schizzo di sborra diventa come crema sul nero del caffè ...
Il secondo fiotto è lunghissimo ed ormai lo sperma ha superato la quantità di caffè. Mi ritrovo con la lingua fuori dalla bocca, mentre guardo con crescente cupidigia la tazzina. Altri due o tre schizzi mi colpiscono il viso, lo sperma prende a colare verso le mie labbra. Apro la bocca ed altro sperma mi si riversa dentro ...
Infine il rito. Mi fa sedere a cavalcioni di una sua gamba, mentre io stessa porto la tazzina alla bocca. Assaporo mugolando ed ingoio il tutto mentre con ampi movimenti del bacino strofino oscenamente il mio sesso sulla sua gamba ... e vengo.
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17 years ago
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La fame
L'aereo atterrò all’aeroporto di Villafranca e lui era lì, l’aspettava con ansia, e pur non avendola mai incontrata, l'amava alla follia.
Camminava per ingannare l'attesa, gettando occhiate nervose al grande orologio della sala d’aspetto… dov'era finita?
Uscivano tutti: colletti bianchi dallo sguardo spento, femmine anonime e grigie, giovani e vecchi privi della luce della passione.
Lei non c’era.
Lei, ancora seduta nel suo posto sull’aereo, continuava a pensare, fantasticando sul momento in cui l'avrebbe finalmente incontrato.
Desiderava specchiarsi negli occhi di lui, ma l’ansia leggera dell’eccitazione rapidamente mutava in panico.
“E se non dovessi piacergli? Se non fossi come lui m'immagina, se mi rifiutasse?”
Spettri d’angoscia turbinavano nella sua mente, gelando i tremiti di un cuore affamato, a questo pensava lei, quando l’hostess si avvicinò chiedendole gentilmente di lasciare il suo posto.
Ormai erano scesi tutti.
Si alzò lentamente, gambe pesanti, deboli sostegno ad un cuore impazzito, ad un ventre affamato; prese il bagaglio a mano e si diresse verso l'uscita.
Eccola finalmente! Era carina, sembrava una ragazzina sperduta, vestita di una gonnellina in jeans corta, con stivali alle ginocchia ed un giubbotto di pelle nera che si fermava alla vita, allacciato frettolosamente.
I lungi capelli scuri legati in una coda mettevano in evidenza un collo lungo, sinuoso ed invitante. Si, era davvero bellina!
Si avvicinarono piano, abbozzando un sorriso nervoso. Si fermarono a poca distanza l’uno dall’altra, lasciando che i loro occhi si incontrassero, sciogliendo ansie e paure, ridestando il fuoco e la passione del loro primo incontro, quell’incrocio casuale nelle grigie pagine di una chat.
Le loro labbra si sfiorarono, ed il tepore delle loro bocche, l’affanno dei loro respiri, i loro odori, una miriade d'informazioni descritte, sognate ed immaginate per settimane, ora erano qualcosa di tangibile e vivo.
Come la loro carne.
Si avviarono verso la macchina, lui la teneva per la vita, stringendola ed accarezzandola, quanto aveva desiderato quel contatto!
Lei si lasciava portare, l'aveva fatto fin dal primo momento, lei che aveva un carattere dominante e spigoloso, diventava una docile bimba da coccolare.
Era pazza di lui.
Quando pensava non si sarebbe più innamorata, lui era entrato nella sua vita. Come in un sogno o in un gioco di bimbi, aveva accettato la caccia, la seduzione, l’erotismo virtuale, ignara si era lasciata catturare. Dedicandogli momenti preziosi e carichi di piacere, come una preda ambita che a lungo indugia attirata dall’esca, si era ritrovata in trappola. Una dolce ed umida gabbia di passione le serrava il cuore, le annebbiava la mente, rendeva meccanici e vani i gesti quotidiani, completamente assorbita dai loro incontri virtuali, dal loro piacere.
Salirono in macchina e lui mise in moto, usciti dal parcheggio, lei gli si avvicinò e cominciò a baciarlo sul collo, insinuando le dita tra i bottoni della camicia, assaporando il calore della sua pelle nuda.
Impazzendo dal desiderio, scese rapida con la mano e gli slacciò i pantaloni.
Lasciò le dita libere di vagare curiose sulla sua pelle, mentre i loro occhi si scambiavano voraci promesse di piacere.
Posò la mano sui suoi slip, compiaciuta nel trovarvi un’erezione, maschio pronto per lei fin dal primo scambio di occhiate.
Gli dedicò un ultimo sguardo, carico di voglia e di malizia, ed abbassò il capo sul suo ventre.
L’odore di lui l’inebriava: incapace di resistere e darsi un contegno, femmina vorace e pazza di desiderio, liberò il cazzo dalla sua prigione.
Poggiando le labbra sulla cappella umida, sfiorandola con la lingua, avvertì il sapore di lui, a lungo soltanto immaginato.
Socchiuse gli occhi, provando un piacere indescrivibile, poi lentamente
risalì cercando la sua bocca.
Nel frattempo lui aveva fermato la macchina in un posto tranquillo.
La bocca di lei, quel sogno a lungo accarezzato, cercava la sua, donandogli labbra morbide ed umide, contatti leggeri, delizioso contrappasso dei loro sguardi carichi dell’eccitazione a lungo repressa.
Giocarono con le loro lingue, cercandosi, trovandosi per poi abbandonarsi e reincontrarsi con foga infinita.
Secondi interminabili dilatavano la voglia, annebbiavano la mente, preparavano due corpi giovani e caldi al miracolo del sesso.
Lei si chinò di nuovo, facendolo spogliare.
Poggiò le labbra sull’asta del suo cazzo e cominciò a scendere, riempiendolo di piccoli baci umidi, accompagnando i suoi gemiti. La lingua strisciava con attenzione sulle sue palle, leccandole, valutandone la consistenza. Ne prese una in bocca, titillandola con la lingua, poi passò all’altra, affascinata dal quel gesto di tremendo potere sul maschio.
Cominciò a risalire piano lungo l’asta senza mai smettere di guardarlo negli occhi.
Labbra e la lingua scivolavano abili, risalendo fino alla cappella e
lì fermandosi, cominciando a girare in tondo, giocando con il frenulo. Desiderava prenderlo in bocca, saziarsi della sua eccitazione, ma si trattenne ancora qualche minuto, poggiando semplicemente le labbra sulla cappella, avvertendo le sue spinte, le pulsazioni del suo sesso.
Aprendo leggermente le labbra, gli permise di entrare, millimetri preziosi di carne turgida nella sua bocca. Lo assaporò, e desiderando sentirlo fino alla gola, iniziò ad abbassare il capo, lei verso di lui, lui dentro di lei.
Si sentì riempire la bocca, gustandolo con infinita voluttà, cazzo a lungo desiderato, finalmente suo.
Diede sfogo alla sua fame, aumentando il ritmo, aiutandosi con la mano pur di non cedere un solo centimetro alla fame che le divorava il ventre, ogni volta più veloce, ogni volta più a fondo. Si sentiva soffocare, le mancava l'aria ogni volta che lo spingeva, succhiando avida.
Lui la fermò con gesto gentile e saldo, scese dalla macchina e fece il giro. Aprì la sua portiera ed accompagnandola con le mani la fece sedere sul bordo del sedile, i polpacci di lei sulle sue spalle.
Mentre rapido scendeva col capo verso il suo ventre, lei gli afferrò le spalle e lo tirò con foga, ansimando.
Avvertì la sua lingua calda ed umida mentre le assaporava l’interno delle cosce e la sua fica, già umida, cominciò a grondare, fradicia di umori e di eccitazione.
La lingua giocava sopra al perizoma, ed avvertendo improvvisamente l'alito caldo di lui sul suo sesso, capì che si era fatto spazio tra la stoffa. Un gemito profondo accolse la bocca di lui sulle grandi labbra, mentre le apriva, alternando profondi colpi di lingua a succhiate voraci, risalendo lentamente al clitoride, stuzzicandolo con guizzi rapidi.
Lei era in estasi, desiderava il cazzo, ora e subito, voleva essere femmina, violata dalla passione di lui, riempita.
Intuendo le voglie di lei, eppur non ancora sazio, lui le sospinse le cosce verso l’alto, in una posizione oscena e carnale, leccandole avidamente l’ano. Lo leccò con cura inumidendolo per bene, spingendo la lingua dentro un poco per volta, mentre le sue dita abili, dapprima intende a giocare con il clitoride, iniziarono ad invaderla, a scoparla.
Lei urlava di piacere, gemendo senza ritegno, incapace di trovare le parole che rendessero merito a tanta violenta passione.
“Continua stronzo, non fermarti, mi piace, sìììììììììì!”
Senza dire una parola si staccò e la fece uscire dalla macchina, tenendola per mano, femmina seminuda e fradicia, dea ebbra. La fece accomodare sul cofano della macchina e senza parlare, senza dedicarle un gesto d’affetto, la penetrò. Lei urlò, ma non riuscì a farlo desistere.
Iniziò a scoparla con foga, lasciando che i rumori dei loro sessi avvinghiati sottolineassero la carnalità del momento.
Pompava sempre più forte, sempre più veloce, strozzando sempre sul nascere i tentativi di lei di deglutire, di riprendere fiato.
Avvicinando la sua bocca al collo di lei le sussurrò dolci frasi d’amore.
“Sei la mia troia adorata, la mia fica, la mia femmina golosa di cazzo e di amore”.
Le baciò il collo, poi tornò alla bocca umida ed aperta, alle labbra carnose, alla lingua guizzante, pazza di piacere.
Sentendo l’orgasmo salirgli dentro, incontenibile, si staccò e teneramente riprese a leccarle la fica, ora sesso pulsante, slabbrato, violato dal suo ardore. La leccò e ne bevve, assaporando i suoi succhi mentre lei cercava ansiosa il cazzo con la mano, incontrandolo, godendo di quella forma turgida, impastata del piacere di entrambi.
Lui la lasciava fare, mentre rivoli di saliva e di umore femminile correvano copiosi tra il solco delle sue natiche.
Si alzò quindi, soddisfatto del pasto, ed appoggiando la cappella al culo grondante, iniziò a spingere piano.
Come inarcava il bacino, contorcendosi nel tentativo di anticipare quel piacere, amava l’uomo che la stava inculando!
Alzò una gamba in modo da facilitare la penetrazione, mentre il cazzo di lui si insinuava nella sua carne, scorrendo bollente fino alle palle premute contro le sue natiche. Si sentiva invasa, sbattuta, senza difese. Si sentiva femmina, ed era pazza di piacere.
Urlava.
"Ancora, inculami ancora, fammi godere, sono la tua troia, fammi impazzireeee" continuava ad urlare, mentre lui le ripeteva di rimando, con voce profonda e resa roca dall’amplesso "Sei la mia troia, la mia puttana, ti volgio da morire, la tua carne, il tuo sapore, il tuo corpo così bello, da scopare e riempire".
Gemendo, urlando, consegnando all’aria di campagna oscenità e frasi d’amore, chiedendo di essere sfondata, riempita di sperma, esibita, umiliata, amata, adorata, chiavata, lei se ne venne, singhiozzando forte il suo piacere.
Lui non seppe e non volle resistere oltre, lo tirò fuori e versò fiotti di sborra calda sul suo ventre, sulla sua fica, sulle cosce.
Si accasciò su di lei, lasciando che avvertisse il suo peso, baciandola teneramente mentre lei gli accarezzava il capo, madre premurosa e femmina goduta.
Rimasero cosi per qualche minuto, mentre i loro corpi ed i loro sguardi si raffreddavano.
Infine si staccarono, si pulirono e rivestirono con cura, senza scambiarsi una parola, se non sorrisi imbarazzati e complici, e mentre i loro corpi ancora trattenevano la sensazione del sesso appena consumato, l’auto ripartì, in direzione della casa di lui.
Formaesostanza.
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17 years ago
EVETTA,
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Sono carne tua
Ti dispiace se mi metto a sedere qui?
Qui su questo tavolo alto, e appoggio il culo proprio in punta, proprio quasi a scivolare.
Sento il legno fresco, perché ho imparato a non mettere mai la stoffa della gonna sotto il sedere, si sgualcisce la gonna, e anche il sedere.
Ti dispiace se allargo le cosce?
Che voglia che mi prendi a questo modo. Che voglia di stendermi e sentirmi presa ai fianchi, e vedere che spingi. Sentire che spingi.
Devi toglierti la camicia però, Non me ne frega un cazzo se ti pare di avere la pancia, non è vero, sei sodo da morire, sei così maschile, anche se non hai un pelo sai. Glabro.
Se non facessi un lavoro pesante non li avresti questi muscoli. Ben vengano i lavori pesanti. Sembreresti un baco rosa. E invece sei così arrapante .
Dai voltami di schiena, mettimelo dentro e chiedimi ancora dove ce l’ho.
Nel culo.
Questo ti direi. Dai allargami, sbattimi, dimmi puttana, ma toccami con delicatezza il seno.
Stuzzicami per bene.
Toccami il clitoride, così non devo fingere nessun orgasmo. Se ti venisse in mente di toccarmi lì e di farlo senza fretta, sarebbe divertente.
Oddio sì, mettimelo in bocca, dai spingilo, sì sì amore succhio.
Succhio bene e mugolo quando sento il sapore della sborra.
Mi piace prendertelo con tutte e due le mani, grosso grosso.
Mettilo qui fino in gola, mi piace l’urto del vomito, mi bagna anche gli occhi.
Sono la tua bambina.
Dammi la sborra, dai fammelo dire.
Mi piace. Baci sulla punta, baci sulla punta.
Lecco il mio gelato, il mio lecca lecca, il mio calippo, il mio cazzo.
Fammi stendere, mettiti a cavalcioni sul mio collo. Mi piace prendertelo in bocca così.
Mi piace anche mettermi sotto le coperte mentre sei steso di fianco, mi rannicchio tutta in basso e faccio finta di essere piccola e inconsapevole, e lo ciuccio, sì, ciuccio, continuamente delicatamente. Stendimi a pancia sotto.
Mettiti sopra di me, e scopami, steso sul mio corpo, e nell’orecchio parlami come se fossi un padre indecente, cattivo, che viene la notte a scopare la sua bambina. Dimmi piccina, piccola, tesoro, ora finisce tutto, papà gode adesso. Dai schizza, vieni dentro. Non sopporto che vieni fuori, goffo. Preferisco che mi sborri in bocca, in faccia. Così toccante, mentre ti prego di assumermi come segretaria, no, ti dico che sono la tua dottoressa, e voglio guarirti dal gonfio che c’è lì sotto.
Ti dico fratellino, cuginetto. Nipotino, vieni qui, sborra in bocca a me, scaricati così poi non cerchi delle altre ragazzine . No, amore non lo dico, ce lo diciamo tutto il giorno, lo sappiamo no?
Ti dico dammi la sborra da inghiottire, gnam, glu glu, poi non lo faccio mai davvero. Lo facevo ogni tanto nei rapporti occasionali, anni fa, piaceva a me e a loro, perché fa tanto fantasia. Dozzinale. Efficace.
Ti dico che siamo in due, in tre. Hai abbastanza sborra per tutte e tre? Accontentaci.
Ti dico che sono questa o quell’altra donna. Ti racconto una cosa che ha fatto la nostra comune amica, una cosa sporca. Così puoi dire che troia. Lo posso dire anch’io. Te lo dico.
Sono la tua troia. Come mi piace il cazzo.
Ti dico tutte le cose che ti piace sentire, che te lo fanno venire duro a questo modo.
Dico tutto quello che vuoi. E niente di quello che non vuoi. Quello lo lascio nella testa, e funziona lo stesso.
Nella testa ci sei te che ti togli la cintura, che è la cosa più eccitante che fai la sera. Chissà se te lo dirò mai che mentre togli la cintura e mi guardi, parlando, mi eccito, mi viene caldo là in basso. Forse poi ti chiederò di usarla.
Oddio che pensiero dolce.
E poi ancora dietro i miei occhi ci sei sempre te amore mio, che sai come toccarmi, e che mi dici cose piccole e sconce, che la chiami micina e la tocchi con le dita, insistente, che mi interrompi mentre lavo i piatti e mi metti in ginocchio sorridendo in quel modo da figlio di puttana che fai te, e me lo fai succhiare. Mi scopi quando ho la febbre.
Mentre mi lecchi sei un vecchio orribile che mi fa godere. Io l’ho indossato per te il vestito da infermiera, metti una divisa militare, aperta, fammi vedere il petto nudo, ti lecco i capezzoli mentre mi scopi. Con la mano ti prendo le palle, sei tutto mio.
Dammi uno schiaffo. Lo farai mai? Puoi farmi tutto, fammi tutto.
Tienimi a cosce aperte e guardala, imbarazzami, succhiami.
Adoro essere imbarazzata e odio il tuo imbarazzo. Non esserlo, sono carne tua amore. Ma solo se ne fai qualcosa di me. Non lasciarmi solo a guardarti, non restare ancora davanti alla tv, non dormire.
Se solo potessi di nuovo non conoscermi, moriresti, pur di raggiungermi.
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17 years ago
margot153421,
40
Last visit: 16 years ago
-
Incontro con una persona misteriosa e.......
per ora e' solo un sogno ,ma presto con il vs. aiuto diventera' REALTA'
essere al buio di un cinema, una persona si avvicina a me e..............
mi fa' capire che vorrebbe conoscermi, io al momento desisto un attimo
anche x non concedermi subito.
LUI/LEI non si sa' mi tocca mi mette la sua mano sulla patta dei pantaloni io comincio un po' a bagnarmi, accetto la sua provocazione
e gli ricambio il favore toccandolo li'.
il cazzo di noi due diventa durissimo,ci alziamo ed andiamo in bagno
lui gentilmente mi sbottona e mi prende il mio uccello stupendo in bocca la mia sensazione e' di venire troppo presto perche' l'eccitazione era al massimo.
andammo a casa sua e finimmo in un caldo letto, io sono ancora VERGINE e quindi dovete avere molta pazienza e sopratutto il cazzo
non enorme perche'..........................minidotato sarebbe il masimo
alla fine ho scoperto che aveva un bel seno ed era il TRANS che sto'
ancora aspettando vi prego accogliete il mio annuncio e fatene buon
uso ci divertiremo alla grande
un bacio tony
19
0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Doppia coppia
ciao, eccomi ancora qui...visto che avete gradito il primo racconto ho ritenuto fare cosa gradita pubblicandone un secondo...parlo sempre di storie vissute...
"un paio di anni fa ho avuto una storia con una ragazza molto più giovane di un altra regione...ci vedevamo non tanto spesso, ma quando capitava erano momenti di intenso erotismo...nei momenti di relax (ma anche durante l'amplesso, a me piace il turpiloquio e comunque parlare molto dudrante il rapporto) le parlavo sempre di coinvolgimenti di altre persone (singoli e coppie) fino a che sono riuscito a suscitare la sua curiosità e abbiamo cominciato a rispondere a qualche annuncio di coppia...ne abbiamo scelto uno di una coppia della Lombardia e ci siamo dati appuntamento nella loro città all'uscita dell autostrada...non appena riconosciuti ci siamo diretti con le rispettive auto in un bar vicino per fare la reciproca conoscenza...anche loro erano una coppia con una certa differenza di età, entrambi bisex, lei molto carina e con una notevole carica erotica...noi siamo persone estroverse, belle e solari, quindi il dialogo è stato immediato e diretto e loro hanno dimostrato di gradire sia l ironia che tutto il resto, ragion per cui non esistevano impedimenti ad andare da loro dove ci avrebbero ospitato...dopo un breve tragitto siamo arrivati in un pied-a-terre molto carino con una bella vista, in leggera collina, molto appartato e intimo...si trattava di un locale unico, molto grande con angolo cottura, tavolo da pranzo, lettone e bagno attrezzato con vasca trasparente...una vera libidine...l approccio è stato gradevole...abbiamo stappato del buon vino rosso, abbiamo assaggiato qualcosa di molto leggero e poi le due donne si sono appartate dalla parte letto/bagno per mettersi a loro agio...subito c' è stata attrazione...le due ragazze si baciavano nella vasca piena di acqua calda, con il bicchiere di vino a portata di mano...dopo esserci scambiati un occhiata di intesa le abbiamo raggiunte completamente nudi come mamma ci ha fatto...l atmosfera si riscaldava velocemente...siamo entrati nella vasca con loro ognuno alle spalle della propria compagna di giochi...era tutto uno sfiorarsi, baciarsi, toccarsi nelle parti intime e sollecitare il desiderio...le posizioni si invertivano con io davanti alla lei che mi masturbava dolcemente mentre io le mordevo dolcemente (ma non troppo) i capezzoli...ci siamo scambiati le posizioni e la mia lei si prendeva cura del membro del nostro anfitrione che sembrava non averne mai abbastanza...l eccitazione era alle stelle...i testicoli erano pieni e i membri duri e grossi...ogni cosa ci venisse richiesta la facevamo...abbiamo praticato il pissing addosso alle due donne e ricevuto dalle stesse...dopo una mezz ora di questi giochi la mia compagna è uscita e si è sdraiata sul letto dove lui l ha raggiunta...li sentivo ridere e gemere...sicuramente lui la stava leccando e lei faceva altrettanto...nella vasca eravamo rimasti solo noi due e io non vedevo l ora di penetrarla, cosa che puntualmente ho fatto...era seduta sul mio cazzo e andava su e giù, la testa riversa indietro, gli occhi sbarrati...il piacere dipinto sul suo volto fino a che ho sentito la sua figa contrarsi sul mio cazzo e lei emettere un grido strozzato e gutturale di piacere.....abbiamo raggiunto i nostri partner sul lettone e li abbiamo visti mentre lui la stava prendendo da dietro come una cagna...entrava e usciva dalla sua figa con esasperante lentezza...lei lo voleva tutto dentro, ma lui la faceva impazzire....la mia occasionale partner non ci ha visto più e seduta sul letto ha cominciato a spompinarmi con foga...il cazzo le entrava fino in gola e i denti strisciavano sulla mia grossa e gonfia cappella fino a farmi male.......me la sono staccata di dosso e sono andato a infilarlo in bocca alla mia lei che continuava a prendersi il cazzo altrui...mentre l altra le leccava le tette e le mordeva i capezzoli da sotto...era al centro dell attenzione e dopo qualche minuti un tremito violento le ha squassato tutto il corpo e ha goduto come mai le era capitato prima....l abbiamo lasciata riprendersi e quindi le attenzioni sono toccate alla padrona di casa che non volendo essere da meno ha preteso che glielo mettessi nel culo mentre spompinava il suo maschio...dopo una difficile penetrazione iniziale aiutata da unguento e saliva ho cominciato a pomparla senza sosta....più gliene davo e più ne voleva....al culmine del piacere io le sono venuto dentro il culo e lei ha ingoiato tutto lo sperma di lui....abbiamo trascorso due ore veramente speciali e non smetterò mai di ringraziare questa bella coppia per le emozioni che sono riusciti a darci. grazie.
18
0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Storia vera \"a mi in motel\"
quella che vi voglio raccontare è una storia che mi è capitata davvero
ed è la volta in cui sono riuscita finalmente a realizzare il mio sogno da troia
lessi su mondotrav, un sito per noi travestiti,
di alcuni Motel a Milano abbastanza economici e con la possibilità
di arrivare alla camera in macchina o di invitare qualcuno senza essere visti
decisi allora di organizzarmi e impegnarmi a mettere in pratica quello che da sempre mi sarebbe piaciuto fare
arrivare in camera travestirmi e prepararmi come una vera troia e invitare tre o quattro cazzoni
per farmi trattare da troia per una notte
misi un annuncio con foto in svariati siti cercando cazzoni che volessero partecipare alla mia serata
e mi risposero davvero in tantissimi
ma di veri porci e veri cazzi grossi pochissimi
quando stavo per abbandonare di nuovo tutto mi arrivo una mail molto eccitante di un medico 55 enne di Milano
che avrebbe voluto assieme ai suoi tre assistenti venirmi a fare un visita profonda
mi disse che sarebbe stato disposto a prendere una camera nello stesso albergo mio con i suoi assistenti
che mi avrebbero trattata da troia per tutta la notte,
che mi avrebbero pisciato in culo a turno e che mi avrebbero sborrato
dappertutto insultandomi e facendomi sentire una vera vacca
nella mail, c'erano 4 allegati che mi precipitai ad aprire
..................erano i loro quattro cazzi in tiro...
erano davvero enormi
quello del 55enne era davvero un braccio largo venoso lungo con una cappellona larghissima....
...una vera calamita per una troiona come me...... a cui piace essere riempita di cazzo ..
gli scrissi immediatamente e gli mandai altre mie foto da porca con cazzi di gomma nel culo e pose oscene...
dicendogli che i loro cazzi mi piacevano da morire e cosa mi sarebbe piaciuto fare,
anche se non ce n'era bisogno visto che il mio annuncio era stato già abbastanza esplicito
e quello che dicevano di volermi fare, in effetti, lo avevo già chiesto io nell' annuncio
gli scrissi una mail molto lunga dove gli spiegai per bene cosa avremmo potuto e cosa non avremmo potuto fare
gli dissi che non mi piacevano i cattivi odori ne lo shitting
e che non mi piacevano assolutamente ne i segni ne la violenza
ma gli descrissi per bene anche come mi sarebbe piaciuto essere trattata
alla fine della mail ero così eccitata al pensiero di poter fare la troia per quei quattro cazzoni enormi
che mi vestii da troia e cominciai ad aprirmi il culo con i miei cazzi di gomma
pensando costantemente alla possibile serata in balia di quei quattro cazzoni.
dopo qualche giorno ricevetti una altra mail molto esplicita e volgare
che mi eccito a dismisura soprattutto perché alla fine dicevano di volermi incontrare davvero
e mi mandavano un cell.....
,,chiamai subito
ero eccitata come una troia.....
............pronto..... ciao sono M...... la travestita dell'annuncio...
ho ricevuto adesso la vostra mail.........
dall'altra parte una voce ferma calma profonda con accento del sud
............ciao troiona.........finalmente ci sentiamo...........
che c'è? .....sei pronta per i nostri cazzi?.........
mmmmm magari potessi avervi subito........ verrò a Milano tra dieci giorni
....... potete aspettare?
...certo vacca.......... hai un culo da favola lo abbiamo visto in foto
..... e i nostri cazzi non vedono l'ora di averti a disposizione
ti faremo sentire troia come hai sempre sognato
ed io con voce da troia
......ooooooooooohhhhhhhh non vedo l'ora
sarò troia come non mai....
ci lasciammo dandoci appuntamento Tel per il giorno prima
di quello dell'incontro e così fu
ci sentimmo ancora
e parlai sempre con voce da troia
ma questa volta con tutti e quattro a turno
erano veri........porci........tutti oltre i quaranta
e già mi trattavano da troia al Tel
dicevano di avere tutti il cazzo duro pensando a domani
ed io non potevo fare a meno di immaginarmeli davanti
veri ...grossi .... duri
riattaccammo
il prossimo appuntamento era ancora al Tel ma in hotel
il giorno dopo alle 18
preparai con cura la valigia con tutto l'occorrente per trasformarmi
la mattina dopo partii per Milano e alle 13 ero già in camera
iniziai a preparami con cura
mi feci alcuni clisteri, così da avere il culo pulito come una fica
mi depilai per bene, anche se ho pochi peli di natura, il culo le cosce
le palle, e con il rasoio disegnai un piccolo triangolino di peli sul cazzo,
col perizoma si sarebbe visto solo il ciuffetto di peli
ero liscia dappertutto . e mi eccitava molto sentirmi le chiappe e l' inguine così femminili
poi iniziai a vestirmi da troia col mio intimo nero
misi calze a rete, reggicalze, decolletè nere di vernice con tacco da 11 cm,
perizoma, le mie tette finte, grosse che mi facevano un fisico da vera zoccola,
a reggerle al loro posto un bustino trasparente di rete fitta che lasciava scoperte le spalle,
misi una sottana di raso corta che mi scopriva appena le chiappe,
mi truccai, allungandomi le ciglia, fondotinta, fard, rossetto e smalto rosso fuoco
avendo cura di contornare le labbra con una matita più scura
orecchini e collana di perle e un collarino di pelle nera con la possibilità di
attaccarci un guinzaglio.
dopo tre ore ero prontissima
mi guardai allo specchio e mi vidi bella, provocante. e troia.....
.... così troia che avrei fatto rizzare il cazzo a un novantenne.
mancavano un paio d'ore all'appuntamento Tel
ed io ero già eccitata come una vacca così nell'attesa
mi preparai una canna e fumandola iniziai a sculettare e a guardarmi allo specchio nelle pose in cui mi sarei
fatta guardare tra poco dai miei cazzoni
ero davvero una gran bella troia
non resistetti e mi infilai anche qualche cazzo di gomma nel culo
e mi resi conto che ero pronta a farmi sfondare
il mio culo liscio era di burro si apriva come una fica al passaggio dei cazzoni di gomma che
stavo usando
Ero ancora con un cazzo di gomma nel culo quando squillò il Tel
"ciao troiona sei pronta? noi siamo in camera
e tra dieci minuti arriviamo a sfondarti..."
erano loro già pronti, un po' in anticipo,
gli diedi il numero della mia camera e gli dissi di venire tra un quarto d'ora
avevo il cuore a mille, ero eccitata come non mai,
e soprattutto ero pronta.... decisa a fare la troia per davvero
mi precipitai a rimettermi in ordine
una controllatina allo specchio.... mille pensieri nella mia mente...
.... mille domande.... e se fossero dei delinquenti?..... se mi facessero del male?....
.... magari invece sono proprio come li voglio io.... brave persone...
bussano.....
vado ad aprire col cuore in gola ...
.....apro e uno dopo l'altro si infilano in camera
salutandomi tutti allo stesso modo
"ciao troia"
appena chiusa la porta alle mie spalle
mi girai e li vidi in fila uno affianco all'altro
vicino al letto
a braccia conserte e .....meraviglia delle meraviglie
già con i cazzi e le palle fuori dalla cerniera dei pantaloni
erano belli a meta tra il duro e il moscio
ma tutti belli grossi scuri bei cappelloni venosi
riconobbi immediatamente quello del medico
perché era davvero enorme anche moscio
il loro atteggiamento era già chiaro
sapevano come trattare una troia come me
e infatti, eccitatissima da quella visione,
mi inginocchiai e mi attaccai a quei cazzoni
con le mani, e con la bocca
loro mi si strinsero intorno così da avere i quattro cazzi tutti intorno alla faccia
cominciavano ad ingrossarsi e indurirsi davvero
mentre io a turno li sbocchinavo e li segavo
stavo già partendo anche perché avevano iniziato anche ad insultarmi
chiamandomi bocchinara troia ...ordinandomi di prenderlo in bocca
di fargli vedere quanto fossi troia e quanto mi piacevano i loro cazzi
e non era certo una fatica per me visto che mi piacevano davvero da morire
ad un tratto pero il medico si stacco dal gruppo e lo sentii armeggiare sul tavolo
e non capivo cosa stesse facendo
ma ero davvero persa nell'ingoiare gli altri tre cazzi
a un certo punto tornò con una cannuccia in mano
uno di loro mi tenne la testa ferma prendendomi dai capelli
e lui mi soffio nel naso quella che poi capii era coca
non l'avevo mai fatto fumavo delle canne ma non avevo mai usato cocaina
e mi spaventai un po'.
la sensazione era davvero strana,
ma il sapore e l'effetto erano ... come dire ... niente male
cmq mi fermai subito
e gli chiesi seriamente cosa stessero facendo,
che non mi piaceva fare cose che non erano in programma e che non conoscevo,
ma loro, devo dire con molta serietà e correttezza si fermarono, si sedettero,
e mi spiegarono con calma che gli sarebbe piaciuto che io
dividessi con loro questa cosa e mi assicuravano che
non era pericoloso ( e questo lo sapevo già) ma che se avessi tirato mi sarei sentita davvero molto troia.
Io tranquillizzata molto dal loro atteggiamento
acconsentii e così mi prepararono una riga enorme e mi "obbligarono" a tirare
in effetti dopo quel tiro in me crebbe una eccitazione enorme .... mai provata e
così ripresi a succhiarli in ginocchio ma adesso anche io parlavo e gemevo come una vera troia
e li incitavo a darmi i loro cazzi e a trattarmi da troia
così che il medico col cazzone ormai già quasi tutto in tiro
mi disse "mmmm ora va meglio, non è vero?, guarda quanto sei zoccola"
e mi prese la testa con le mani e la spinse sul suo cazzone
inizio a entrare e spingere sempre più a fondo
io pensavo "adesso si ferma" .... "non vorrà mica infilarmi tutto quel cazzo in bocca"
" non posso prendere un cazzone così tutto in bocca"
ma..... sarà stata l'eccitazione ....o il suo cazzo non ancora tutto in tiro
.o il fatto che lui ci sapeva davvero fare
ad un tratto sentii scivolarlo fino in gola e oltre senza problemi .... si modellava rispetto alla mia gola....e mi ritrovai le sue grosse palle schiacciate sul mento e tutto il suo cazzone in bocca
mi venne un conato..... lui lo tolse subito, ....... anche questo mi rassicuro molto.
al punto che decisi di fidarmi davvero e di lasciarmi andare completamente.
E così cominciai davvero a sentirmi usata da troia come io volevo
Lui riprese con metodo a farmi ingoiare tutto il suo cazzone e gli altri tre sempre insultandomi
mi stavano sculacciando a piene mani,
il culo iniziava a farsi rosso e caldo e io diventavo sempre più puttana
e sculettavo e muovevo il culo sotto i loro colpi. e
appena il medico usciva dalla mia bocca li incitavo come una troia
"mmmmm ooohhhh sssiiiii fatemi il culo bollente....... mmmmm "
le loro mani erano padrone del mio culo
mi palpavano, mi sculacciavano, mi aprivano le chiappe e sputavano sul mio buco del culo,
io ero completamente partita,
ovunque girassi il mio sguardo trovavo un cazzone in tiro,
e mi ci aggrappavo, li ingoiavo, me li strusciavo dappertutto,
uno di loro mi lecco anche il culo. facendomi sbrodolare come una vacca,
mentre un altro alternava sulle mie labbra la sua cappellona alle sue chiappe,
ed io leccavo e ansimavo,
mi sentivo davvero una troia nelle loro mani
e loro sapevano come trattarmi......
a un certo punto mi presero per i capelli e mi fecero mettere in piedi con le mani contro il muro,
il culo ormai rosso in fuori e si misero tutti e quattro dietro di me, e continuarono a
sculacciarmi in quella posizione. fino a quando, il primo decise di sfondarmi il culo........
ero appoggiata al muro a culo in fuori, si avvicino, mi scosto le chiappe e punto la cappellona
sul mio buco pulsante, e dicendomi frasi oscene
inizio ad aprirmi il culo...... ooooohhhh........
in quella posa lo sentivo entrare perfettamente, si faceva strada lentamente
....... mi apriva il culoooohhhh........e dopo poco era tutto nel mio culo fino alle palle.....
ero in estasi e gemevo come una vacca ......mmmmm ooohhh sssssiii......
inizio a fottermi tirandomi per i capelli....... gli altri mi guardavano si menavano i cazzi
e mi insultavano.........
il dottore poi mi prese la testa mentre l'altro mi inculava e riprese il trattamento
di prima ......... mmmmmgmgggggg....... entrando e uscendo a suo piacere dalla mia bocca
spesso per tutta la lunghezza del cazzone
a volte mi sentivo davvero piena di cazzo capitava di averlo tutto in culo e tutto in bocca
tutti e due fino alle palle oooohhhhh
mi stavano davvero trattando come una troia........ e io mi sentivo davvero tale
mi stavano fottendo proprio come avrei voluto
lentamente.... con metodo..... entravano e uscivano per tutta la lunghezza dei cazzi
sembrava gli piacesse vedermi a bocca aperta e a culo aperto
in quegli attimi che rimanevano fuori
per poi rientrare lentamente facendomi sentire per bene
il buco del culo che si allargava al loro passaggio
mi presero ancora per i capelli
e mi fecero tirare ancora
mentre avevo ancora un cazzo nel culo
ero veramente una troia in calore
gemevo come una puttana
ovunque mi girassi vedevo un cazzone grosso e duro
e lo raggiungevo o con la bocca o con le mani
mi stavano davvero usando come loro troia
mi presero e mi fecero sdraiare sul tavolo a pancia in su
avendo cura di far sporgere la mia testa all'indietro
così che mentre il dottore
insultandomi si apprestava a farmi sentire il suo cazzone nel culo
gli altri a turno venivano a ficcarmi il cazzo in bocca,
in quella posizione non potevo fare altro che
aprire la bocca e le gambe
ero nelle loro mani
avevo un cazzone tutto in gola... a fondo.....
le palle che mi strusciavano sulla faccia....
quando il dottore inizio ad aprirmi il culo
non potevo che mugolare con quel cazzone ficcato in bocca
e così lui,i passata la cappella ,
inizio a slabbrarmi il culo facendola entrare e uscire velocemente
ma solo la cappella
mi sentivo completamente aperta
a rimanevo in quella posizione a farmi fottere e trattare da troia
i cazzi nella mia bocca si alternavano
e io li aspettavo rimanendo a bocca aperta
gemendo e mugolando come una vacca
il dottore intanto
quasi sincronizzato con il cazzo che aveva iniziato a scoparmi in bocca
anche lui solo con la cappella
inizio ad affondare sempre di più
ad ogni affondo entrava un po' di più
e mi faceva sbrodolare di goduria
anche il cazzo nella mia bocca faceva lo stesso
e ad un tratto mi resi conto che tra poco li avrei avuti tutti e due
che mi fottevano a tutto cazzo in bocca e in culo
insultandomi e tenendomi le game aperte
e infatti sentii quasi contemporaneamente il cazzone del dottore tutto in culo fino alle palle
e l'altro entrare e uscire tutto dalla mia bocca
ero completamente partita
e mi lasciavo fare tutto
mi prendevano e mi mettevano in tutte le pose possibili
mi insultavano e sculacciavano in continuazione
ero sempre piena di cazzo
mi facevano sentire sempre più troia
ed io lo ero sempre di più
dopo una oretta che mi sfondavano
bocca e culo di continuo il dottore mi disse
"allora troia mi sembri bella sfondata .... è ora di fari sentire veramente piena di cazzo"
mi soffio un altra cannuccia nel naso
e mi fece sedere sul cazzo di uno seduto sul divano
con la faccia verso di lui
e col cazzo nel culo mi fece appoggiare la schiena sul petto di quello seduto...
.... non capivo ...ma li lasciavo fare.... ero troia.... la loro troia....
...un altro di loro sali in piedi sul divano e mi mise il suo cazzo davanti alla faccia
il dottore allora mi sollevo le gambe e me le tenne spalancate
mi girai e intravidi allo specchio la scena..... una troia in calore aperta e disponibile.... una vacca........mi sentivo una vera zoccola
aperta e pronta a prendere cazzo da tutte le parti....
...e fu allora che capii...ooooohhhh....... volevano entrarmi in culo in due....
...avevo un cazzo in culo e uno che cominciava a pomparmi in bocca
il dottore si mise dell'olio sul cazzone.... ne verso un po' sul mio buco del culo
e sul cazzo che avevo già dentro
e poi punto la sua cappellona sul mio buco di culo già pieno....
io gemevo e respiravo forte ero eccitatissima, curiosa,
Il pensiero di prendere due cazzoni in culo contemporaneamente, mi spaventava un po'.........ma mi sentivo troia e volevo farlo ....
.....volevo che potessero fottermi in tre come fanno le vere donne con la fica
e così sopportai gemendo quel po' di dolore che stavo sentendo
ma ad un tratto senti il buco del culo aprirsi e lasciare entrare la cappella del secondo cazzo
"OOOOOHHHHHH mmmmmmsssssiiiiiii " mi stava piacendo e non mi faceva neanche male
sentivo di avere il buco del culo morbido e pronto a prenderlo fino in fondo
e quindi lo incitai .....
.....oooooohhhh che troia che sono.. oohhhh mmmmmmm dddaaaiiiii
sfondami il culo ...ooohhhhh.... entra.... entrami tutto in culo oohhhh
e così il dottore mi affondo lentamente ma inesorabilmente tutto nel culo
oooohhhh ssssiiiiii sono piena di cazzo
gemevo appena il cazzone in piedi mi usciva dalla bocca
iniziarono a fottemi in quella posizione da troia
lentamente sentivo il buco del culo dilatato e ripieno
mi piaceva essere fottuta così
e piaceva anche a loro visto che mi chiamano "bella troia"
che mi dicevano che avevo un culo favoloso
che ero nata per prendere cazzi.
Ero troia, sentivo distintamente i movimenti dei due cazzi nel culo,
mi sentivo usata come volevo, a gambe aperte, culo e bocca pieni, insultata.
Ogni tanto quel porco del dottore usciva e poi rientrava
mi slabbrava il culo, ed io opponevo sempre meno resistenza al suo rientro,
avevo il culo morbido e in quella posizione, sembrava stessero fottendo
una vera maiala in calore....
Io ansimavo come una troia.... rispondendo con un gemito...ad ogni colpo di cazzo
.... nel culo..... in gola..... e poi in culo oohhhh ......
e poi le palle sulla mia faccia..... e ancora in culo tutti e due a fondo
......e ancora cazzo in gola..... a soffocarmi.....
fino a che non mi trovai ad quasi ad urlare un unico gemito...da troia...
.... sembrava.... anzi ..stavo godendo...col culo e con la gola....
...come una vera femmina...vacca.... aperta...usata...riempita
Non mi resi neanche conto...che quei gemiti da troia...
..... quel mio orgasmo anale/mentale....
...li stava facendo infoiare ancora di più...
Scossa.. vibrante.... tra i loro cazzi.....
...li sentivo ingrossarsi e muoversi .... ancora di più
e ad un tratto sia il dottore che il cazzo che avevo in bocca,
..uscirono da bocca e culo e iniziarono a sborrarmi
uno addosso e l'altro in faccia e in bocca..
.....insultandomi e rendendomi troia.... la più grande troia del mondo..
Io facevo fatica a riprendere fiato, innaffiata da un fiume di sborra calda.... in faccia..
..vibravo e gemevo ad ogni schizzo di sborra che mi colpiva...in bocca ...sulle cosce..
.... il terzo cazzo era fermo tutto dentro il mio culo...e si gustava.. le contrazioni involontarie...che l'eccitazione e l'orgasmo anale... mi procurava...
...sentivo la sborra che mi colava sul viso.....il dottore mi prese per mano...
e mi fece alzare .... facendomi sfilare il cazzo dal culo.....
.... ero completamente partita.....non mi reggevo neanche in piedi...
....."avanti troia...... non è finita ho ancora qualcosa per te"....
..mi disse il dottore in piedi davanti a me...col cazzone che ancora
...stava in piedi da solo.... lucido di sborra...
..... ero frastornata.... ma mi accorsi che ero ancora eccitata...e porca..
...quando, poco dopo, mi misero alla pecorina in ginocchio sul tappeto...
...faccia a terra.... piena di sborra...... culo aperto.... verso di loro...
e a me ..... non venne altro da fare che allargarmi le chiappe con le mani .....
....e con voce da zoccola..... invitarli ...
...." ancora... ancora cazzo.... mmmm.... sono troia ..datemi il cazzo..."
.....il dottore allora mi venne dietro .....e da sopra.... mi calo di nuovo il suo cazzone
nel culo...... non era duro come prima.... ma ancora riusciva a penetrarmi slabbrandomi il culo..." ooohhhh sssssiiiii sono la tua troia...... aprimi il culo oohhhhaaaancoooraaaahhh......"
.....era tutto dentro il mio culo......ancora.... ancora dentro fino alle palle...
...aveva un cazzo magnifico.....e mi faceva godere come una vacca....
..il terzo cazzo che non aveva ancora sborrato.....mi venne davanti....e me lo pianto in gola....... anche lui ..di nuovo dentro fino alle palle.....oooohhhh....
...inizio a fottermi in gola...così.... con l'altro cazzo immobile .... tutto dentro il mio culo...e lui che entrava e usciva a piacere dalla mia bocca.....
.... mi teneva la testa.....e mi premeva sul suo cazzo.....
.....e proprio mentre ero con tutto il suo cazzo in bocca...
.... il dottore ...grugnendo come un maiale......iniziò a pisciarmi in culoooohhhhh...
......sentivo distintamente tutto il suo cazzo nel culo...attraversato da quella pisciata copiosa......la sentivo passare dalla radice ...incollata al mio buco del culo.... fino alla punta.... vibrante ..profonda... per poi sfociare e inondarmi il culo..... ooohhhhhhh
.... il cazzone in bocca non mi mollava.... continuava a tenermi la testa ...
....e tutto il suo cazzone in gola.....la cappella si ingrossava sempre di più fino a che mi sborrò in bocca ...anzi in gola direttamente...
...ero e mi sentivo troia come mai.... il sapore di sborra in gola....oohhhh
...sentivo il culo riempirsi.....dilatarsi.....mi stava riempiendo .... mi sembrava una sborrata senza fine... sentivo il calore diffondersi dentro il mio buco del culo...
.....e così.... senza toccarmi..... gemendo... come una troia alla sua prima inculata...
con un cazzo che mi sborrava in gola e uno che mi pisciava in culo
..sborrai .....ooohhhhh.... e continuai a sborrare anche quando .....il cazzo nel mio culo smise di pisciare......mi usci dal culo ...e mi lascio li a culo aperto.... in mostra....
davanti a loro ..che continuavano a gustarsi.....i miei movimenti ...ormai involontari.... da troia...
Stettero li a guardarmi e insultarmi ancora un po'.... io non osavo muovermi da quella posizione.... mi sentivo piena.......
.....il dottore prese un cazzo di gomma dei miei e me lo pianto in culo........
.... mi fece alzare e mi porto in bagno .... seguito dagli altri.....
...mi fece entrare nella vasca.....mi fece mettere in ginocchio....
..... .....e mi diede l'ordine di togliermi il cazzo finto dal culo ..... facendo vedere bene come mi usciva la piscia ... dal culo... ero ridotta...come una vera bagascia...usata .... troia...
.... ero piena di sborra.....
.....loro andarono di la e mi lasciarono in bagno a ricompormi..
.... quando uscii dal bagno, li vidi ...già pronti ...rivestiti...
...mi indicarono il tavolo ...dove ne avevano lasciato...un po' .... in regalo..
...mi salutarono ...con il loro ormai consueto ..."ciao troia".....e così come erano arrivati..
...andarono via......
MMMMM sono stata davvero troia .....che ne dite?
Mikela Bonetto
21
1
17 years ago
MikelaTrav,
39
Last visit: 13 years ago
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Desyderi di una travestita
credo di essere stata notata subito...all'ingresso
nella biglietteria del cinema c'erano due tipi che parlavano
non li ho guardati bene, ma ho sentito i loro occhi addosso
...lo sapevo....... la borsa che avevo a tracolla non passava inosservata
non era grande sembrava più un borsello che una borsa,
conteneva soltanto.... le mie scarpe da troia, decolletè di vernice nera,
.... preservativi... un cazzo di gomma.... un rossetto........dei fazzoletti di carta e quelli umidi.
......probabilmente anche loro si stavano chiedendo cosa ci fosse dentro...
...chissà se avevano intravisto, dal tallone scoperto delle ciabattone birkestok
che portavo, che sotto i pantaloni indossavo delle calze a rete......non so ...
fatto sta che preso il biglietto..... entrai....... li rincontrai solo più tardi...
appena entrata mi appoggiai alla parete subito a destra della tenda perché non vedevo niente........sentivo del "traffico " intorno a me ma non osavo muovermi ....
...mi sarei mossa quando avrei cominciato a vedere qualcosa intorno a me
.....pian piano i miei occhi si abituarono al buio
e capii che affianco a me sia a destra che a sinistra
c'erano due non meglio identificati, in piedi appoggiati alla mia stessa parete....... col cazzo di fuori .....non riuscivo a muovermi ma gli occhi cercavano in tutti i modi di guardarli senza farmi notare troppo,
ormai vedevo bene tutto ........non c'era molta gente, in platea,
tra quelli in piedi e quelli seduti ci saranno stati 10 12 maschi,
alcuni anziani e altri + giovani
mentre facevo le mie considerazioni su cosa fare e come fare a far capire che ero una troia in cerca di cazzo, quello alla mia destra mentre si menava il cazzo , con l'atra mano si infila dietro di me e mi palpa il culo con forza.....io anche se con qualche secondo di esitazione dato che mi piace essere palpata, mi allontanai e mi sedetti in ultima fila penultimo posto.....
speravo si capisse che volevo un cazzo a fianco e magari uno dietro in piedi
e infatti subito uno si siede al posto affianco a me...e si tira fuori il cazzo.....io lo guardo .... mi sembra ubriaco ...mi alzo e vado via esco per andare il galleria faccio le scale ed entro , nel piccolo corridoio prima dei posti a sedere c'era un bel signore sui 50 forse più.... che appoggiato con un fianco al muro aveva il cazzo fuori dai pantaloni e se lo stava menando....... un solo particolare...era davvero enorme.....
incantata da quella visione.... mi fermai li davanti a lui poggiata sull'altro muro.... sembrava tutto tranquillo , poco traffico, .....mi fermai a fissare il suo cazzone e lui ad un tratto si accorge di me e......sicuro di se....
si gira dalla mia parte punta il cazzo verso di me e se lo mena guardandomi.....quasi a dire..."ti piace il mio cazzone" .... sembrava mi chiedesse con lo sguardo... "fammi vedere cosa sai fare"......
.... io quasi ipnotizzata da quel cazzo enorme.....mi sono inginocchiata e ho cominciato a prenderglielo in bocca...... mmmmm era veramente grosso...
aveva una cappella a fungo che mi costringeva a spalancare la bocca per farlo entrare poi una volta dentro lui cercava di infilarlo il più possibile..... sembrava volesse capire le mie capacità... sembrava volesse provare se ero in grado di prenderglielo tutto in bocca...... io grazie anche al buonissimo profumo che il suo corpo emanava...e che mi faceva anche girare un po' la testa..... ad un tratto mi ritrovai con tutto il suo cazzone dentro la bocca e il mento a contatto con le sue palle gonfie e dure
Proprio quando avevo la faccia immersa nelle le sue gambe
sentii aprire la porta del corridoio....e qualcuno entrare....
feci per staccarmi dal cazzo per tirarmi su e ricompormi....... . ma lui mi tenne stretta la testa sul cazzo e non mi fece alzare......
Fu allora che capii che il 50enne cazzotto era un vero porco autoritario e deciso.
Non seppi mai di chi fossero le mani che avevano cominciato a palparmi le chiappe ...che mi stavano calando i pantaloni mentre ero alla pecora con quel cazzo enorme in gola.... perché lui , appena si accorse che sotto i pantaloni portavo calze e reggicalze....... senza mollarmi la testa.....lo allontanò dicendogli:
"vatti a fare un giro questa è la mi puttana"
Sembrava che avessi passato la prova e mi avesse scelto per chissà quale progetto.....
appena l'altro andò via mi fece finalmente tornare su e mentre io ero ancora
sbalordita e schoccata dalla situazione.....era successo tutto in tre minuti, una specie di fulmine a ciel sereno.....stavo appena realizzando quale fosse la situazione e lui mi chiede con tono deciso.... "cos'hai nella borsa troia?"
io senza parlare la aprii e gli lasciai vedere le scarpe......e il resto...
"troia.....oggi cercavo proprio una vacca come te.....vieni con me" e mi prese per un braccio e mi portò nel bagno delle donne
e li dentro mi ordino di togliermi i pantaloni , mettere le scarpe, rossetto, di sciogliermi i capelli... e di aspettarlo li nel cesso a porta chiusa.
mi disse che sarebbe tornato con un regalo.....
io ero eccitata come una troia .... si stava "occupando" di me e mi faceva stare tranquilla .... non so perché......come sei mi potesse proteggere e farmi sentire troia allo stesso tempo...
cmq mi precipitai a esaudire le sue richieste....
Tornò quasi subito..ma mi trovo già come aveva chiesto.... si chiuse in bagno con me.....e tiro fuori della coca .... mi fece fare un tiro enorme
e da li in poi fui la sua troia.... mi diede ancora il suo cazzone da ingoiare ......mmmmmmm...
...adesso andava e veniva senza problemi per tutta la lunghezza dentro la mia bocca...
. mi prendeva per i capelli sciolti da troia e mi guidava sul suo cazzone...
...mi palpava il culo in continuazione.....e a volte mi metteva anche due ...tre dita nel culo.......
...io ero bella partita...mugolavo come una vacca..... quel cazzone in bocca mi faceva sbrodolare e sentire troia....
. mi prese per i capelli e mi fece appoggiare alla porta col culo vero di lui..... mi mise ancora tre quattro dita ,non so, nel culo
ooohhhhh.... profondamente....... uscì e comincio anche a sculacciarmi....... mi insultava chiamandomi Troia ...zoccola....
e mi ordinava ......di allargare le chiappe .... di aprire il culo......... facevamo rumore e fuori ....... appena dall'altra parte della porta .....nell' antibagno.... c'era un certo movimento ......ma quel cazzo enorme....i suoi modi....e anche la coca.... mi avevano completamente ipnotizzato ......e andavo avanti senza pudore...... con voce da troia gli mi girai e gli dissi...
"ooohhhh dai .....aprimi il culo...ooohhhhh"
punto la cappellona sul mio buco del culo e......oooohhhhh mi stava aprendo in due....ooooaaahhhh
.... sentivo quel cazzone enorme farsi strada inesorabilmente nel mi culo.....io gemevo come un troia.....e lui.....
..ooohhhh continuava ad entrare.... ad aprirmi il culo ...oooohhhhh......alla fine si fermò con tutto il cazzo dentro ........
oohhhh sentivo le sue palle bollenti schiacciate intorno al mio buco del culo......aaahhhhhh...
un mio gemito più forte.... fece esplodere i commenti di quelli fuori dalla porta......
....... "lo hai preso troia?".....dicevano .... "avanti troia fatti sentire" ...
... "qui fuori c'è cazzo per te se lo vuoi"..
.."apri la porta zoccola"...tirando la maniglia ...bloccata dal catenaccio interno..
... ero un po' preoccupata.... ma non so perché mi sentivo protetta......
... quel cazzone che iniziava a pomparmi in culo lentamente.....ma per tutta la sua lunghezza....
.... dentro e fuori......fuori e dentro fino alla radice...... mi stava inculando da maestro.......
...la sua calma ...la sua regolarità nel pomparmi ..mi faceva percepire che lui era padrone della situazione.....e mi lasciavo usare come una vera zoccola.... trattenendo a stento i gemiti da troia che mi venivano fuori ad ogni affondo del cazzo
...sentivo che intanto stava armeggiando ancora sullo scarico del cesso alle mie spalle........si fermò....
...mi prese per i capelli .... mi costrinse a fare un altro tiro enorme........con ancora il suo cazzone nel culo .........ohhhhhhh..... ero eccitatissima, troia, volevo solo cazzo.... essere trattata da zoccola...
e lui lo stava facendo....
.....completamente persa con quel cazzone in culo che andava e veniva a suo piacere..
..non mi resi neanche conto che ....... il porco.... aveva allungato una mano e aveva sbloccato il catenaccio della porta.....
me ne accorsi solo quando .....uno da fuori provo per l'ennesima volta ad aprire.....ma questa volta.....
...la porta si spalancò davanti a me e mi lasciò scoperta di fronte a quei 5 6 maschi che erano la fuori.....con le mani appoggiate agli stipiti della porta..capelli sciolti......in maglietta calze reggicalze ...tacchi alti....
.... mm alla pecorina ..con un cazzo nel culo....e la mia faccia......la mia bocca.....rossa da puttana. esattamente ad altezza di cazzo....
......vidi che quasi contemporaneamente .....si tirarono tutti il cazzo fuori...e si avvicinarono......
...oooohhhh mi sentivo così zoccola....... circondata da cazzi .... che mi volevano ...usare da troia....oooohhhhh
io non dissi una parola.....ne feci alcuna mossa.... continuavo ad oscillare in avanti per via degli affondi del cazzone
che mi fotteva nel culo..... misi solo la bocca a forma di buco di culo aperta......e il primo...
...il più vicino.... non fece altro che mettermelo davanti e naturalmente.... con facilità ......sprofondò tutto subito dentro la mia gola....mmmggggg ormai scoperta.... senza pudore...mugolavo come una troia in calore......iniziarono così a turno...a mettermi il loro cazzo in bocca....... ce ne erano altri due belli grossi......
e quando fu il loro turno....... tra gli insulti le palpate e i due cazzi che mi fottevano in bocca e in culo profondamente
.....gemevo e godevo come una troia alla sua prima inculata.....
...il 50enne ...non accennava a diminuire...continuava costantemente a pomparmi lentamente con regolarità.... cambiando solo l'angolazione....
...mi costringeva con le sue spinte a ingoiare per intero il cazzo di turno.......
.... mi insultavano tutti .....e c'era un gran via vai nel bagno......io non stavo capendo più nulla.....
era l'ultimo spettacolo e avevo completamente perso la cognizione del tempo........
ma credo che siano stati ben più dei 5 o 6 che aprirono la porta....a mettermi il cazzo in bocca..
il porco ...non perdeva l'occasione di sculacciarmi ...e di ordinarmi.....insultandomi di far vedere quanto fossi troia.....
...incitando gli altri a sborrarmi in faccia.....e mentre lui padrone del mi buco del culo.... mi slabbrava come una vacca..
il primo......grugnendo ...inizio a sborrarmi in faccia da un lato.... sulla guancia.....e poi un altro direttamente in faccia.....
e senza neanche pulirmi il viso ...con la sborra che mi colava ...dalla faccia .....uno dei due grossi
mi vene davanti e con decisione inizio a fare avanti e indietro anche lui per tutta la lunghezza del suo cazzone
nella mia gola......mi sentivo una vacca.....e lo facevo andare a suo piacere....... anche se a volte avevo dei conati...
il cazzone nel culo lo incitava perché gli piaceva come il mio culo si contraeva quando .....l'altro me lo ficcava tutto in gola....
......fatto sta che ...ero completamente nelle loro mani .... il mio 50 li teneva bene a bada....e faceva si che io fossi tranquillamente
abbandonata ai loro voleri....... lui disse al cazzone che avevo in bocca .."sborrale in gola .... dai.... riempila direttamente in gola"
....ooohhhhhh sembrava che non chiedesse altro....... inizio a dare degli affondi decisi.... nella mia bocca aperta.....
..non ci volle molto......6 ....7 affondi completi .... lenti .... decisi... alla fine ......tenendomi la testa premuta sul suo cazzo ....
........avevo tutto il suo cazzone dentro.....le palle sul mento......e cominciò a vibrare.... dentro la mia gola.....fino ad esplodere
una colata bollente di sperma direttamente in gola oooooooooohhhhh........intanto quel terremoto nella mia gola...
..faceva si che il mio buco del culo si contraesse ripetutamente facendogli....... così disse lui...... un pompino col culo.....
...ero davvero fatta......avrebbero potuto farmi quello che volevano.....io ero ormai completamente aperta a qualsiasi cosa...
...mi sentivo piena di sborra sulla faccia e in gola.......e c'erano ancora dei cazzi davanti a me.........
...mi usci dal culo ...facendomi gemere ancora come una troietta.... e si precipito a richiudere la porta...
eravamo di nuovo in due dentro....... quelli fuori......a cazzo duro.....protestavano
non capivo più niente....... tiro fuori un fazzoletto e mi ordino di pulirmi la faccia e il collo.....
. intanto lo vidi preparare ancora un tiro per me..... fuori si stavano scaldando e iniziavo anche a preoccuparmi....
ma lui sembrava ...padrone della situazione......mi fece tirare ancora.....poi prese la mia borsa con tutti i miei abiti dentro ......
riapri la porta...e con decisione, proteggendomi, mi guidò tenendomi per un braccio,in mezzo a quei 3 , 4 cazzi che erano nel bagno... e mi porto fuori ....
ovviamente seguito dagli altri cazzi che però teneva a distanza.....io sculettavo e facevo rumore con i tacchi....
...ma mi sentivo troia e protetta......così trovai anche la sfacciataggine di aprirmi le chiappe con una mano mentre camminavo.... lui se ne accorse e chiamandomi troia ... fece cadere un fazzoletto..si fermo e mi ordino di piegarmi e raccoglierlo......voleva mostrare la "merce"......ai cazzi che ci seguivano...
così io allargai un po' le gambe, e con fare da troia mi piegai a mostrare il mio culo depilato...incorniciato da calze e reggicalze...in equilibrio sui tacchi.....mi sentivo una gran troia.....mi disse "resta così zoccola" e si allontano per andare a dire non saprò mai cosa a quelli che ci seguivano.....torno subito...ed io io ero a ancora a culo all'aria come mi aveva ordinato.....lui come se niente fosse mi infila due dita nel culo e mi dice ..."avanti troia.....cammina" e tenendomi le dita nel culo come se fosse una palla da bowling
mi guidò.... fino all'ultima fila in alto dove c'era una passerella e nell' angolo in alto una specie di pianerottolo con una balaustra che dava verso la sala ......ci si appoggiò si tiro di nuovo fuori il cazzo e mi disse sempre con tono autoritario:
"avanti troia.....io ti ho preparato per bene.... ora prenderai tutti i cazzi in sala....e mi fece piegare di nuovo a 90 gradi a prendere stavolta il suo cazzone in bocca.....e rimanendo col culo aperto ...all'aria.... in direzione di tutti gli altri cazzi che aspettavano solo un segnale. ...che lui si vede a un certo punto deve avergli fatto ...perché..arrivarono tutti insieme a cazzo di fuori tutti intorno a me....
.....lui non mi mollava la testa e continuava a pomparmi in bocca.....mi piaceva perché non mi fotteva mai di fretta
si muoveva sempre lentamente.... con metodo..... dentro e fuori....... stesso ritmo sia che stesse nel mio culo sia nella mia bocca...
.....allungai le mani e trovai immediatamente due cazzi da menare ...e lo feci....e quasi mi ci aggrappai quando il primo
...questo a differenza del mio porco...con molta veemenza .....mi sbatte il suo cazzo nel culo.....e comincio a fottermi velocemente....... sbattendomi sulle chiappe.....e facendomi sobbalzare e ingoiare ancora più cazzo....
anche ..per lui non ci volle molto...un paio di minuti di e usci dal mi culo si tolse il preservativo..e sborrò per terra di fianco a me...
...un altro immediatamente prese il suo posto.... ficcandomelo tutto in culo fino alla radice e restandoci fermo
per un bel po'......poi comincio anche lui a fottermi e palparmi le chiappe.....
oooooohhhhhh.... avevo un cazzone in bocca uno in culo e due in mano .... ma ce ne erano altri poco distante che si menavano il cazzo ...guardando la scena.....la penombra e i gemiti che arrivavano dallo schermo.....mi rendevano ancora più troia......così gemevo e mugolavo ...eccitando ed eccitandomi ancora di più....... il porco cmq continuava a coordinare le cose
...continuando con noncuranza a fare avanti e indietro nella mia gola.....e gustandosi la festa di cazzi che si stava consumando nel mio culo davanti a lui.....entravano e uscivano a loro piacere ...non sapevo più neanche quanti fossero
sentivo solo ...le differenti grandezze dei vari cazzi che mi entravano in culo......ma non capivo chi come e in quanti mi stessero fottendo.....mi facevano male ..le gambe ..e così mi piegai inginocchiandomi...... cedendo ancora una volta alla
penetrazione di un bel cazzone nel culo....... credo che il porco ...capi subito la mia difficoltà e gli venne in mente di
sfruttarla a suo piacere.....mi sfilo il suo cazzo dalla bocca.....e ci mise due dita...a gancio...
e mi trascino.... facendomi camminare a 4 zampe davanti a tutti i cazzi duri e tesi.... fino alla prima fila della galleria....
li si sedette...e mi rimise a quattro zampe a succhiargli il cazzo....... dietro di me una coda di ancora 4 5 cazzi
tutti in fila per fottermi in culo ...in quella posa ero davvero una troia in ginocchio a culo aperto .... per tutti i cazzi che fossero passati di la....... pronta .... aperta....e puttana....... lancia un grido da troia quando .... di nuovo un cazzone si calò nel mio culo
e comincio a fottermi da sopra....a tutto cazzo......stavo godendo come una vacca.....cazzo in bocca cazzo in culo ooooohhhhh
.... mi usci dal culo ...e anche lui ..tolto i preservativo.....mi sborrò sulle chiappe......come fecero poi anche gli altri cazzi.... riempiendomi le chiappe di sborra....... che colava dappertutto......man mano che sborravano andavano via....
ma io rimanevo a culo aperto ...... a disposizione...di chiunque....... ma dopo un po' mi accorsi che i cazzi erano finiti
e ed ero rimasta sola col porco che ancora mi pompava in bocca......
io ero completamente fatta e partita......non capivo davvero più nulla.....avevo solo odore e sapore di cazzo intorno a me
.....mmmooohhhhh.....capii che era venuto il suo turno di sborrare.... quando mi prese per i capelli.....e mi mise a 90 gradi affacciata alla balaustra della galleria......e comincio a fottermi così......avevo il suo cazzo nel culo e davanti lo schermo con ...
una troia che si faceva fottere e sborrare addosso proprio come me .....in calze e reggicalze......capii che voleva sborrare...
perché piano piano inizio ad accelerare......sempre di più.....ooohhhhhh sentivo quel cazzone.... riempirmi completamente
quando era tutto dentro e quando usciva per un attimo il mio buco del culo restava aperto...per il prossimo affondo.....
mi stava sfondando il culo....oohhhhh.... era grosso.....lo sentivo..oooohhhhh.... sempre più veloce......
iniziai a gemere e gridare come una zoccola in calore......le mie chiappe facevano rumore sbattendo contro le sue cosce....
e il suo cazzo .... le sue palle ...mi mandarono in orbita.......e ooooooohhh....... mi sborrai addosso.....come una vera troia....
oooooaaaahhhhhh senza neanche toccarmi........ quel cazzo mi apriva il culo e mi faceva sentire piena e fottuta nel profondo...
ormai andava e veniva a velocità pazzesca ......mi sentivo il culo devastato.....ma continuavo a sborrare.... contraendo...
il culo.......e facendo sborrare finalmente anche lui......che mmmmmooooohhhhh.....mi usci dal culo.... mi venne davanti
mettendomi in ginocchio.... ordinandomi di aprire la bocca e cominciando a sborrare un litro di sborra bollente sulla mia faccia ..sul collo......io ero in estasi.....sentivo la sborra colarmi dal viso alle cosce......e mi ripresi quando lui ancora col cazzo
svettante e vibrante.....mi fece incamminare di nuovo verso il bagno......questa volta tenendomi davanti a se e gustandosi
lo sculettare del mio culo lucido di sborra....... ormai soli nel cinema.... mi sculacciò anche mentre camminavo.....
una volta in bagno.....mi mise di nuovo a 90 gradi appoggiata al cesso...non capivo cosa volesse fare ancora.
...ma mi prese e mi rimise tutto il suo cazzone nel culo.....anche se non duro come prima ......
mi faceva ancora sbrodolare...sentirlo scivolare dentro il mio buco del culo........si fermo così ...con tutto il cazzo
dentro il mio culo...e ad un tratto.... iniziò a pisciarmi in culo.... dandomi della troia .....bocchinara.....rottainculo....
ti sei fatta sbattere da tutti i cazzi che c'erano...e ora fai anche la latrina......prendi.... mmmmmm
e con un grugnito mi scarico un litro di piscio nel culo .... facendomi sbrodolare ancora come una vera zoccola...
mmmm sembrava una sborrata senza fine .....un cavallo ..oohhh nel culooooohhh.....
...... appena finito.... gli ultimi spasmi della pisciata ......nel mio culo.....mi fecero sussultare ancora...
....e strafatta.....slabbrata e piena di sborra..... lo sentii uscire..dal culo.....mi girai per sedermi sul cesso per far uscire la sua piscia
..e lui .... proprio mentre io non potevo muovermi......si tiro su i pantaloni e in pochi secondi spari...salutandomi con
"ciao puttana " fatti rivedere....
...io non fui in grado di replicare con nulla......visto che stavo ancora tremando di eccitazione....
mi resi conto solo allora che il film era finito e le luci in sala si erano accese......
iniziai a rivestirmi di fretta.....per paura che non mi chiudessero dentro.... ma proprio mentre...stavo prendendo i pantaloni dalla borsa... entro ...il bigliettaio.... che controllava si vede che non ci fosse nessuno..prima di chiudere.... e riconoscendomi
come quello con la borsa...e trovandomi in quelle condizioni....... mi disse ...che troia che sei....... si tiro fuori il cazzo anche lui..
e si avvicino.....io ...quasi per paura di non avere casini per la situazione .....mi abbassai e mi feci fottere in bocca anche da lui....
..che alla fine ...vedendomi...ridotta come una vera baldracca.... si permise anche di sborrarmi in bocca senza dirmi niente
..lo sentii solo ingrossarsi e vibrare.....e poi scaricarmi in bocca tutto la sua sborra.........e mi disse
"ingoiala zoccola.... ingoiala" e tenendomi la testa...mi costrinse a mandare giù anche quella dose di sperma bollente...
...... ero in trance...... in ginocchio.... non avevo la forza di muovermi........ma lui mi disse
hai 5 minuti per vestirti e andare via...poi chiamo i carabinieri....
io mi rivestii alla meno peggio...e probabilmente ancora con della sborra da qualche parte
raggiunsi la macchina e tornai a casa....... troia e contenta
Mikela Bonetto
18
1
17 years ago
MikelaTrav,
39
Last visit: 13 years ago
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Fantasia \"dal medico \"
Mi piacerebbe venire in un ambulatorio medico, fuori orario magari di notte, e andare nel bagno della sala di attesa, finire di travestirmi e uscirne completamente troia di aspetto e nel profondo.....
mi siederei in sala d' aspetto... ad aspettare che voi decidiate come usarmi......
mi piacerebbe che nell'attesa..... mentre saro seduta e scosciata....o appoggiata alla finestra ......o chinata a raccogliere qualcosa...... o mentre sfoglio imbarazzata ma con l'acquolina in bocca un giornale porno che gentilmente mi avrete lasciato a disposizione tra i giornali della sala d'aspetto.......... gli infermieri mi facessero delle proposte oscene...... che si comportasseero come dei veri porci quando capiscono che una paziente è cosi troia da godere ad essere trattata come tale..... chei si avvicinassero a toccarmi il culo........o che mi facessero "arrossire" mostrandomi il cazzo fuori dal camice mentre mi vengono a comunicare che tra poco il dottore mi visiterà.... che mi passassero davanti con vassoi pieni di cazzi di gomma enormi o con frustini o creme lubrificanti che mi facciano gia immaginare coma sara la visita.
Io cerchero di essere piu troia possibile vergognandomi e imbarazzandomi per i modi con cui mi tratterete ma facendovi capire perfettamente che ho voglia di fare la troia... che ho voglia di cazzo....
Poi quando sarete pronti mi inviterete ad entrare in ambulatorio.....
io al cospetto del dottore saro ancora piu imbarazzata perchè gli infermieri continueranno a palpalmi il culo anche entrando e di nascosto del dottore..... io per l'imbarazzo non diro nulla e lascero fare per non creare casini e imbarazzi peggiori.....svicolero e mi siedero sulla sedia davanti al dottore che mi chiedera guardandomi anche lui con occhio da porco..... quali sono i miei sintomi.....
io iniziero dicendo che ho delle strane sensazioni ..... che ultimamente mi succedono cose strane ma che sono imbarazzata a parlarne di fronte ai due infermieri...... ma il dottore mi dra di non preoccuparmi sono personale fidato e serio...... ma mentre io iniziero a parlare loro non smetterannno di mostrarmi la lingua e il pacco di nascosto senza farsi vedere dal dottore
Io comincero a dire che sempre piu spesso mi succede di avere degli attacchi di eccitazione irrefrenabile che mi spingono a comportarmi come una puttana in qualsiasi luogo mi trovi......e che questo mi stava causando dei seri problemi ....dato che l'ultima volta mi sono fatta sbattere da quattro magazzinier in un supermercato col rischio di essere vista da tutta la gente e denunciata per atti osceni
Gli infermieri a queste parole si faranno ancora piu audaci......e il dotttore mi ordinera di spogliarmi e di mostrargli i sintomi per bene .....di fargli vedere quali sono le cose che faccio ......... come mi muovo quando mi prendono questi attacchi.......e quindi a che stadio si trova la malattia
io mi spogliero dei gia succinti abiti via la minigonna con fare da troia mostrando bene il culo sia al dottore che agli infermieri...... via anche la camicetta ....... restero davanti a voi in calze reggicalze tacchi alti reggiseno e perizonma.....
e continuero a spiegare che a volte mi succede di avere voglia di mostrarmi in pose oscene al primo maschio che capita e cosi mi abbassero a raccoglire qualcosa per mostrare cosa mi capita
poi diro che sempre di piu la voglia mi assale e che a volte ad esempio quando vado al mare mi metto alla pecorina senza mutande davanti a dei maschi sperando che mi dicano o mi facciano qualcosa
e mi mettero alla pecorina sul lettino del dottore ansimando e muovendomi come una vera troia eccitata
e diro al dottore che anche adesso sono vittima di un attacco e che se mi vuole esaminare da vicino sono a sua disposizione.....
il dottore con uno sgiardo agli infermieri dira .......verificate lo stato di eccitazione della signorina
loro si avvicineranno e prenderanno il vassoio cono i cazzi di gomma e me lo porgeranno
e mentre io mi affrettero a prenderne uno in bocca facendomi vedere vogliosa come una vera vacca....loro inizieranno a sculacciarmi e a palparmi il culo .... in bella mostra data la posizione
constatando che qualsiasi cosa loro faciano io continuerò a gemere e a dire "ssssiiiii vede..... è cosi che sono troia dottore".....prenderanno del lubrificante e mi ungeranno bene il culo infilandoci ogni tanto senza riguardo ...come dei veri porci anche due tre dita
io gemerò e mi muoverò come una baldracca in calore e inizierò a chiedere "cazzo cazzo voglio il cazzo"
e cosi il dottore che fino ad allora era rimasto serio ad osservare cambierà completamente tono dicendo
"Va bene signorina o forse dovrei dire brutta zoccola troia rottainculo la sua malattia è molto avanzata e per il suo bene dovremo farle un trattamento intensivo....... ora " -e da qui iniziò a darmi anche del tu-" io e i miei
infermieri ti chiameremo e ti tratteremo come una puttana del tuo calibro merita ......ti faremo sentire la piu troia delle puttane ...... dovrai dire basta perchè avrai tanto cazzo da nausearti......ti rimarrà l'odore di cazzo addosso per una settimana... e non ne vorrai piu per un mese....... solo allora, prima di altri attacchi, tornerai da noi per un altro trattamento"
e cosi dicendo tirera fuori il suo cazzone smisurato e mentre un infermiere mi infilerà un cazzone di gomma nel culo lui mi prenderà la testa e mi ficchera tutto il cazzone in gola fino alle palle soffocandomi per qualche istante e dicendomi " ecco zoccola......è cosi che devi essere troia.... piena di cazzo in tutti i buchi........" e ancora giu in gola...... togliendomi il fiato .......mentre anche gli infermieri si tireranno fuori il cazzo e continueranno a farmi il culo rosso e bollente con le sculacciate e ad allargarmelo col cazzo di gomma....
Saro troia ed eccitata come mai e appena il cazzone del dottore, padrone della mia bocca, me lo permetterà chiedero di trattarmi come una troia .......che sono una zoccola rottainculo....che vofglio cazzo cazzo e ancora cazzo
e cosi farete di me quello che vorrete .....mi faro inculare in tutte le pose e a turno da tutti e mi potrete vedere anche con i cazzi di gomma piu grossi ben piantati nel culo......faro bocchini ingoiando i vostri cazzi fino alle palle ..... mi sborrerete in faccia e addosso ... mi insulterete...mi sculaccerete....mi tratterete come la vostra schiava di sesso.... mi piscerete addosso in faccia e magari anche in culo a cazzo dentro
saro cosi troia e aperta per voi ...che mi metterete anche due cazzi in culo contemporaneamente mentre un altro mi scopera in bocca a tutto cazzo..... e godrete come dei porci facendomi sentire una vera bagascia nata per essere fottuta da tutti i cazzi del mondo
insomma eccomi
se la cosa vi eccita fatevi sentire
non vedo l'ora di poter essere la vostra troia
Mikela Bonetto
24
5
17 years ago
MikelaTrav,
39
Last visit: 13 years ago
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La cuoca, sigarette, freddo e delizie....
Quei giorni, me li ricordo freddi, pieni di neve. Era proprio quello che si dice un tempo da lupi. Dove eravamo andati noi, tra l’altro i lupi c’erano veramente. Eravamo partiti tutti insieme con dei miei amici, per un convento dalle nostre parti. Dovevamo rimanere lì, qualche giorno, in ritiro. Era dicembre se non ricordo male. Ci avventurammo con una macchina l’unica che avevo allora, dove, dal riscaldamento entrava una puzza di benzina incredibile, il tubetto del carburatore schizzava a più non posso e che faceva i suoi trenta, quaranta dignitosi chilometri all’ora in salita, ma tutti stavamo con una voglia matta di passare un po’ di tempo insieme.
Ci avventurammo per la stradina di montagna, tra le curve, e i ghiacci. Fortunatamente era passato lo scanzaneve. Dopo qualche traversia, soste di raffreddamento motore e svariate pause goliardiche, arrivammo nel paesino. Praticamente era disabitato, non un’anima viva a cercarla casa per casa. Eravamo fermi davanti al convento che si estendeva tra corridoi e giardini e bosco, quasi da un lato all’altro del paese.
Gli altri arrivarono in serata, qualcuno già ci aveva preceduto. Non eravamo molti comunque e ci conoscevamo tutti.
Quando entrammo ognuno si sistemò in una celletta di frate singola. C’era un materasso e basta. Lenzuola, copri-cuscino, tutto da casa. Un lavandino per stanza, con l'acqua calda, una piccola scrivania, una lampadina per il comodino e quelle coperti marroni militari, ruvide e pesanti, in quantità smisurata.
Col freddo che faceva, poi, capimmo perché.
Ero tutto eccitato, me ne gironzolavo tra i corridoi. Mi affacciavo di cella in cella, facevo gli scherzi. Il padre superiore che ci accompagnava, mi dava qualche sberla, bonariamente!
Andai ai piani di sotto, dove c’erano le cucine, la sala per la ricreazione, lo sgabuzzino. Insomma, mi misi ad ispezionare tutto. Mi perdevo tra corridoi e cunicoli. Il freddo intorno, la neve ovunque.
Sentii da lontano il “campanello” che suonava, praticamente una fune legata ad un campanaccio. Mi precipitai verso la grande porta d’ingresso. Vennero pure gli altri per aprire e per accogliere gli ultimi arrivati. Per aiutarli a portare i bagagli, per accompagnarli.
Lì, quasi ci si perdeva.
Al solito si disse: “Ciao”, “come va?” e tutte queste belle cose.
- Non chiudete! – disse uno – c’è ancora qualcuno fuori, forse la cuoca.
La conoscevo già la cuoca! Scontrosa, bruttarella, nel senso di: priva di ogni gusto, annoiata.
Non esistono donne brutte, esistono donne che non sanno capire la loro bellezza.
Che palla, tutte le volte. Era peggio lei che il padre superiore.
- E’ nuova – mi dissero.
Mi fermai, e tornai sui miei passi. “Nuova?” pensavo. E sinceramente la cosa mi incuriosiva.
Uscii per aiutare quella sconosciuta che già mi incuriosiva. Non so perché. Mi immaginavo una novità, e speravo sinceramente che lo stile di quella cuoca nuova non fosse lo stesso della vecchia. Mentre uscivo, sulla porta incontrai una ragazza, meravigliosa. Ci salutammo tra le righe perché non ci conoscevamo.
Mi tirai di lato per farla passare col suo borsone.
“Cazzo!” pensai, e ripeto, “cazzo”, ma andai avanti lo stesso. Probabilmente era qualche amica di una nostra amica.
Lì per lì, però, era un’altra la persona che mi interessava. Arrivato fuori, non vidi nessuno. Dove stava la cuoca nuova?
Mi voltai indietro, e vidi di nuovo quell’angelo con la borsa in mano che mi guardava e mi diceva: - scusa, ma si deve chiudere? –
Io ovviamente stavo come un ebete che la guardavo.
“Scusa si deve chiudere?” pensavo tra me, “cioè” mi dicevo “tu sei un angelo e mi stai parlando?”. Cazzo che botta!
Qualc’un altro rispose per me!
Avevo collezionato la mia prima figura di merda, ma sapevo che gli occhi che mi avevano fulminato sul portone e la cuoca nuova erano la stessa persona.
Da brivido…
Poi, mi misi a pensare. “Tu”, mi dicevo “con una così! Non ti montare la testa!”
La guardavo da dietro, lei, così spensierata, a tratti seriosa, che rideva alle battute degli altri, ma senza scomporsi anche per fingere un po' di distacco, che si faceva guidare tra i corridoi. Poi, lì per lì ci perdemmo di vista nel generale trambusto.
Ognuno per i fatti suoi. Riunione generale, direttive, spiegazione delle regole e via dicendo.
Nei giorni successivi, ci conoscemmo meglio, ma sempre in generale e sempre in mezzo agli altri. Credo che avessi già qualche rivale, ma non mi davo per vinto.
Una sera, forse la seconda, avevo finito le sigarette. Io, si fumava di nascosto. Avevo dei riti che rendevano tutto meraviglioso. Le regole ferree del convento il controllo del padre superiore, rendevano tutto molto intrigante. Ogni piccolo gesto di trasgressione, diventava una grande avventura.
Cominciammo a trasgredire io e la mia bella, quando a tavola ci guardavamo negli occhi o facevamo gli stupidi col sale o le oliere, a carezzarci la mano, a mandarci segnali.
Ero stracerto, che lei avesse delle sigarette. Avevo notato qualche sua sparizione, un appartarsi nascosto.
Quella sera insomma gliele chiesi.
- Mi sono portata una stecca – mi disse.
“Una stecca?” pensai tra me e me “tu così spavalda, così birichina, tu sei la donna che volevo”.
Seppi rispondere soltanto: - grande, sei stata proprio intelligente!
Classica risposta da cretino.
Credo che avevo collezionato la mia seconda figura di merda.
Il termometro delle possibilità andava su è giù ormai, impazzito.
Non so come, ma mi coinvolse in una confidenza molto più grande di quella che mi aspettavo. Avevamo il nostro segreto adesso, il nostro segreto, capite?. Non farci scoprire, tenerci per noi le nostre cose.
Alla sera, dunque appena possibile, correvamo fuori, attraversavamo il chiostro e andavamo su per certe scale, al buio, in una stanzetta con la porta aperta. Avevamo scoperto tra l’altro che un muro era caldo, perché corrispondeva dall’altro lato, secondo noi, a due termosifoni che stavano in un bagno e quindi nel corridoio.
Lì, non so come, ci tenevamo a volte abbracciati, ci tenevamo le mani, per stare caldi, ridevamo di stupidaggini senza senso. Si stava così, viso a viso, a sentirsi il respiro l’uno dell’altra.
Non so perché s'era creata fra noi questa cosa di starcene così vicini.
A volte, me la stringevo a dosso un po’ di più, a lei si vedeva che le piaceva, la sentivo sinuosa, nervosa. Aveva qualche anno più di me, ma eravamo come cretinetti, tutti e due.
Non so, ma forse questa era la parte più bella della giornata. Sentirsi quel corpo, sinuoso e nervoso addosso, quel tirare il naso insieme per il freddo.
Ci eccitavamo a vicenda in modo più o meno velato, ci stuzzicavamo praticamente fino all’accesso. Strofinarsi sul collo, baciarsi sulla punta del naso, sul collo, leggermente…
Durante il giorno eravamo irreprensibili. A volte anzi ero perfino triste, quando non mi considerava, ma lei era molto più furba di me, che già davo su di giri.
Una sera, non mi ricordo quale, di sicuro l'ultima per lei, comunque quella in cui, in casi come questi ti giochi il tutto per tutto, eravamo andati al nostro momento di giochi. Praticamente farci una fumatina era diventata una semplice scusa. Ci strusciavamo. La regola era: vietate le mani.
Non l’avevamo mai detto, ma in pratica era sott’inteso.
Non so se riesco a rendere, la sensualità, la perversione, ma anche l’eccitazione che si nascondeva in quel gioco. La vostra esperienza, potrà aiutarvi a capire meglio.
Quella sera però, feci il bastardo. Mentre lei era vicino a me, guancia a guancia, quindi figuratevi l’eccitazione che colava da tutte le parti, mi misi con la mano in giù davanti a me. Nel frattempo, sentii che lei si spingeva sul mio cazzo, perché lentissimamente, se lo appoggiava addosso, come per sbaglio.
Io cercavo di indurirlo ancora di più quando si appoggiava.
Il gioco era: fare certe cose, ma come se non le avessimo fatte per niente.
A farla breve, la mano la misi dove lei si aspettava di trovare il mio coso.
Si spostò un pochino in avanti. Non trovò il cazzo che l’aspettava, ma la mia mano. Dentro di me facevo calcoli di misure e distanze, fanno ridere queste cose, forse!
Credo che ci presi abbastanza bene, perché colsi abbastanza vicino al clitoride. Me ne accorsi perché lei sussultò un pochino. Non si ritrasse però, perché era così eccitata.
Cominciai ad insistere sul collo. Lei mi abbracciò intorno con le braccia. Mi sentivo le tette addosso. Pareva una botta di allucinogeni. Prendemmo a baciarci.
Con l’unghia del pollice scorrevo sui suoi jeans, sulla fica, da sopra a sotto, e viceversa, cercando di creare una leggera vibrazione che la faceva eccitare ancora di più.
Era quel raschiare sui pantaloni che la eccitava, e io lo sapevo.
Capii che eravamo al limite quando sentii la sua mano che spingeva la mia sul suo buchetto.
A fatica ci dovemmo separare perché qualcuno poteva sorprenderci o comunque cercarci.
Ci vergognavamo tutti e due di guardarci, ma eravamo pazzi, come ubriachi delle gioie che ci eravamo date e di quelle che ci volevamo ancora regalare. Era come un calore, che ci travolgeva, una passione che ci aveva preso. Volevamo tirarci indietro, ma ci guardavamo e ci dicevamo che saremmo andati fino in fondo. Quel nostro guardarci, quel nostro desiderarci, non ci bastava più ormai. Eravamo l’uno dell’altro senza freni. Mi sentivo le labbra calda di lei su di me, il suo sapore sulle mie labbra. Avevo addosso una specie di tremore, come quando ti capita un'esperienza da pazzi.
Ci dicemmo che quella notte ci dovevamo vedere. C’eravamo detti, “per parlare”, entrambi sapevamo che avevamo addosso una voglia matta di fare l’amore. Ci nascondevamo le cose, ma ce le dicevamo chiaramente.
La sera, tirammo il più possibile, ma in genere si andava al letto molto presto perché gli orari erano abbastanza ferrei.
Eravamo tutti nelle nostre cellette. Lei chiese, come c’eravamo detti già, al padre superiore, visto che comunque lei non stava con noi il giorno di poter rimanere ancora per aggiustare la cucina. Non ci furono problemi.
Da parte mia, corsi subito in camera, accostai la porta, ma non serrai il chiavistello. Spensi la luce, ed attesi che finisse il via vai nei bagni, che tutte le luci si spegnessero nelle stanze, e che ogni abitante del convento fosse nel suo letto.
Le porte erano alte un paio di centimetri da terra ed erano tavoloni, non porte, quindi ti potevano sentire benissimo.
Dovetti aspettare ancora un po’.
Uscii fuori, nel buio del corridoio, e accostai la porta dietro di me.
Era il buio totale, ovunque. Le celle erano sistemate sui due lati del corridoio che da una parte era chiuso. Dall’altra in fondo c’era l’uscita. Lì c’era la stanza del superiore, che stava con le orecchie alzate sveglio fino a tarda notte nei suoi studi, sensibile ad ogni tremore.
Ci misi un eternità per attraversare tutto il corridoio. Scarpe in mano, scivolavo solo con i calzini, a tentoni, nel buio totale. Solo uno starnuto poteva tradirmi. Quando fui davanti alla stanza del superiore, avevo il cuore a mille.
“Se mi becca ora sono fottuto” dicevo tra me e me.
Non si sentiva un solo fruscio, solo qualcuno che dormiva. A tentoni, scesi la scala di pietra che sbucava su un lato della cucina. Mia unica guida la lucetta rossa dell’interruttore della luce scale, in fondo.
Praticamente in preda a mille sentimenti, agitazioni, eccitazioni, mi feci quella discesa.
Quando arrivai al piano di sotto, lei era lì che stava veramente mettendo in ordine la cucina. Me la guardai prima sulla porta, non mi aveva sentito. La abbracciai da dietro, mentre si accorgeva che andavo da lei. Subito fu un baciarci a fior di pelle.
Parlavamo a voce bassa. Quel solo bisbigliare, bastava ad eccitarci, quella situazione, così pericolosa era l’estrema punta di una passione che ci stava travolgendo.
Andammo poi, oltre il salone dove si mangiava, ci chiudemmo alle spalle una porta. Poi ci trovammo in una stanza attigua, dove stava un ripostiglio. Un grosso tavolo appoggiato al muro, armadi strapieni di coperte e naftalina, pentole, libri, sedie ammucchiate, le lampade dei comodini mezze arruginite, reti del letto, stoviglie, di tutto di più. Accendemmo la luce.
Avevamo paura di essere scoperti, la porta era a vetri e da fuori si vedeva. Attaccai una lampada del comodino alla presa e ci gettammo sul pavimento sotto il tavolo, ma la luce era comunque forte.
Lei disse che era freddo.
“Cazzo” pensai nuovamente “qui va a finire che non si fa nulla”.
Presi le coperte, e le misi sotto di noi. Quel freddo pavimento ora diventava caldo, morbido addirittura.
Qui mi riconosco una trovata geniale. Misi tutt’intorno al tavolino le altre coperte. Fino a toccare per terra. E' una mia tecnica sviluppata negli anni, davvero consigliata. E si creò come una piccola stanzetta con la lampadina dentro. Cominciò addirittura a fare un po’ caldo.
Una cosa è sicura, giusto per fare una battuta: eravamo ricoperti tutti da queste cacchio di coperte marroni che erano divenute una ossessione, tipo in certi racconti di Ionesco, per chi li conosce, o qualche suggestione alla Hitchcok.
Parlammo tutto il tempo, come matti, un po’ ci tenevamo stretti, un po’ parlavamo. Era un continuo toccarsi. Spogliarsi lentamente, sempre con maggior foga.
Il mio dolce amore, si abbandonava fantasticamente.
Era difficile stare seduti per via che ti sbatteva la testa sul fondo del tavolo. E si stava l’uno di fianco all’altro. La luce della lampadina la misi dietro un risvolto della coperta. Legammo la lingua, l’uno con l’altra. Le mani si muovevano su le strade che tracciava la nostra fantasia. La lingua tracciava sui nostri corpi le vie più brevi per darsi il piacere.
La strinsi con la schiena appoggiata su di me, circondai i suoi capezzoli di carezze e mi feci aiutare dalle sue mani. Poi tenendola ferma sul collo giunsi tra le sue gambe e finalmente cominciò a mugolare di brutto
Si ruppe un po’ la timidezza. Si scatenò un senso di perversione quasi inaspettato. Mentre ci baciavamo le dita scorrevano tra la sue coscie, sul suo succo profumato e oleoso.
Anch’io volevo la mia parte.
Le dovetti spingere un po’ la testa per darle coraggio. Poi continuò da sola. Forse senza tanta bravura, ma certo con un fascino senza limiti. Le tenevo la testa. Poi gliela alzavo, glielo toglievo dalle labbra e le dicevo che era bellissima. Lei mi guardava soltanto. Poi , tenendolo in mano glielo respingevo dentro, di lato.
Me la guardavo tutta, appoggiata su di me e accovacciata sulla sua gamba. I capelli di lato, per nascondermi quello spettacolo.
Divino cazzo.
Era eccitatissima. Spensi la luce.
Ci possedemmo a vicenda, lentamente, a colpi ritmati, gustando tutto, a fondo. Ci parlavamo bisbigliando, commentando quasi ogni movimento.
Non avevamo il coraggio di allontanare il nostro viso, l’uno dall’altro, anche se era buio.
Lei si girò da sola, si mise in ginocchio con le gambe molto aperte, le braccia un po' allungate in avanti. Rimanemmo a lungo in quella posizione.
Mi chiedeva di venire, ma era bello tirare il più possibile. Quando fu sopra di me, (tra varie testate) era irrefrenabile, e dovetti stringerle la bocca col palmo della mano, per non far sentire il mugolio dell’orgasmo che la stava circondando. Bella tesa, sudata, scatenata a tratti.
Io non volli che continuasse.
Riaccendemmo la luce. Come si diceva in un opera che ora non mi ricordo, era una rosa sbocciata, e il suo viso era adesso d’un candore celestiale. Le strinsi la testa col braccio e mi toccai davanti a lei. Lei diceva che non l'aveva mai visto fare così, e che così da vicino. Questo credo eccitasse entrambi. Le avvicinai un po’ il viso quando venni. Non riuscivo a chiederle di prenderlo sul viso. Quando le arrivò qualche goccia che non si aspettava tremò un po’, ma poi rimase come estasiata. Era un ghiaccio da rompere quello.
Quando la guardai era ancora eccitata. Tornammo a baciarci a toccarci. Quando riuscii ad andarle sopra, cominciai a baciarla con più furia, fin sul ventre. Lei capì che volevo leccarla. Mi strinse la testa con le mani, per impedirmi di scendere. E mi tirava verso l'alto., ma senza troppa convinzione. Figurarsi se mi fermavo.
Dovetti accorciare i tempi di discesa, e prenderle subito il clitoride tra le labbra. Si sciolse subito, com’è naturale. E cominciò essa stessa ad aprire le gambe. Con l’aiuto delle mie dita dentro di se, venne come non mai, dico, come non mai cazzo!
Se poteste immaginare quanto fosse graziosa, un po’ inesperta, ma calda, pronta…Bisognava cacciarglielo quello che voleva.
Chiuse le gambe subito, quando venne, come si vergognasse, per tenermi abbracciato.
E dico, quell’abbraccio cosa mai poteva sostituirlo? Cosa?
Le sue labbra diedero pace ai miei sensi. Operava con più disinvoltura adesso, con più spigliatezza, ma era una cosa fantastica. Ragazzi, cazzo e dico cazzo!
Quanto tempo rimanemmo così a guardarci? Non lo so. In quel tempo che non era più tempo, in quell’atmosfera che era mondo in un mondo dove vivevano tutti gli altri esseri umani. Noi che per quel tempo, c’eravamo fatto il nostro mondo e ce l’eravamo goduto fino alla fine.
Per un momento se ne era andata ogni più piccola sbavatura di QUESTO mondo. Quello stare l'uno con l'altro, liberamente, senza vincoli, in un intesa che non voleva finire mai, avevano aperto davvero le porte a quell'angolo d'universo ove tutte le creature possono davvero toccare la felicità.
Il giorno dopo, solo io e lei avevamo il naso chiuso! OOppppSSSS!!!
Un saluto a tutta la comunità. A presto ragazzi, ciao!
[email protected]
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17 years ago
rico819,
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Last visit: 12 years ago
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La nostra prima volta con.........(seguito)
L'eccitazione aveva preso il sopravvento, le nostre fantasie, mai realizzate e coltivate per tanto tempo, erano, finalmente, diventate
realta'.
Una realta', che andava oltre ogni previsione, a portata di mano,
cazzo e fica, avevamo oltre una coppia, molto calda, anche la loro
amica, un trio esplosivo, molto esperto in materia di sesso.
I gemiti, i sospiri, erano diventati sempre piu' intensi, il mio cazzo, sempre piu' duro, stava esplodendo, fortunatamente, mia moglie
Lucia, mentre io continuavo a scavarle con le mani la fica, tutta
bagnata di umori, lo tiro' fuori e con rabbia ed eccitazione, comincio'
a menarlo, sempre piu' forte.
Il gioco, piaceva a tutti, ma bisognava andare oltre, ci penso' Olga,
che da vera padrona di casa, con una mano, s'introdusse tra le
mutandine di mia moglie e assieme alla mia, comincio freneticamte ad accarezzarla, un intreccio di dita, erano impegnate in quella passera, che, per la forte eccitazione, scoppio in un lungo ed intenso orgasmo.
L'invito di Sandro a consumare la cena, risulto' vano, c'era troppa
fame di ben altra carne!
A quel punto, mentre Sandro e Tiziana, erano impegnati, a terra,
sui tapperi, in un succulento 69, Olga, come un'affamata, si mise in ginocchio e con la bocca, volle gustare e leccare tutti gli umori, che
quell'orgasmo esplosivo, aveva generato in mia moglie.
Mi spogliai del tutto e posizionandomi, dietro Olga, cominciai ad
accarezzarle le natiche, un culo stupendo, era spalancato, pronto per essere inculato.
Dilatandolo, lo leccai, con intensi colpi di lingua, lenti e forti allo
stesso tempo, con lo scopo di lubrificarlo al massimo, mentre con le dita le accarezzavo la fica, tutta depilata.
Olga, era al massimo dell'eccitazion, mi imploro' d'incularla, voleva il cazzo, le mani non le bastavano piu'!
L'accontentai, alternando colpi intensi, lenti e violenti allo stesso tempo, con questo ritmo, riuscii ad infilarle il cazzo tutto nel
deratano, si dimenava come un ossessa, con lo stesso ritmo
slinguava mia moglie, che in preda forte eccitazione, urlava dal
piacere,, invitandomi a venire e sborrare tutto il mio seme nel culo di Olga.
Quei corpi, quelle immagini, quell'atmosfera, quel culo, il vedere mia moglie al culmine dell'eccitazione, all'estasi, erano emozioni
intensissime che mi procurarono, un godimento grandissimo, bestiale, mai provato prima, sborrai tutto il mio piacere, nello sfin-
tere, dilatato all'iverosimile, con fiotti d'intenso sperma.
Mia moglie, si divingolo' dalla lingua di Olga , e alzandosi afferro' il mio cazzo, ancora duro, e incomincio' a.....
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17 years ago
renzo1e1lucia188404,
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Il progetto (1° parte)
Il Progetto (1° Parte)
Mia moglie, quel giorno tornò sconvolta . Era tutta rossa in viso ed aveva anche un po’ i capelli scompigliati. Appena arrivò in ufficio si diresse alla macchina distributrice d’acqua e bevve un lungo sorso.Io la guardai un po’ stupito,poi ripresi il mio lavoro,stavo realizzando un progetto abbastanza importante,che forse avrebbe potuto cambiare le sorti della nostra azienda,e forse della nostra stessa vita.
“Caro………..” mi disse “come sai oggi dovevo incontrarmi con l’Ingeniere xxxxxxxxxx,”
“Infatti….” Risposi Io “……..ebbene..?” Le chiesi senza distogliere gli occhi e l’attenzione dal mio progetto.
“Ebbene…..” continuò Lei “..ebbene,dopo che gli illustrato tutto il nostro progetto e chiesto le basi finanziarie indispensabili per il finanziamento lui è rimasto un po’ perplesso,ed ha iniziato a tergiversare,dicendo che di progetti come il nostro ne ha pieni i cassetti,ed anche se riconosceva che era un progetto interessante,ancora non riusciva a vedere,diciamo,il proprio rendiconto personale…….”
“Che bastardo…”risposi
“Eh si proprio un bel bastardo…” rispose lei e da come lo fece io la guardai e lei continuò
“Io,per il bene della nostra azienda ho insistito,perché so quanto vale il nostro progetto ed i significato che può avere per te……..,per la nostra vita…….,per la nostra azienda…………”
“E.quindi……”dissi io
Devo premettere che mia moglie è una donna attraente,arguta e molto intelligente,è bionda e cosa che mi fa veramente impazzire,ha una quinta magnifica,che tette,anche il culo non è male.Io nelle mie fantasie sessuali,anche per ravvivare un po’ il nostro rapporto,sono 20 anni che siamo sposati,due bellissimi bambini,ci siamo sposati giovanissimi,io 25 lei 23,fantascico dicendole che mi piacerebbe vederla alla presa con altri cazzi,anche di dimensioni più imponenti del mio.Lei mi ha sempre detto che uno è più che sufficiente e che non ha bisogno di altro e che le mie sono fantasie da pervertito.Una volta,tornando da una cena di lavoro,i bimbi erano dai nonni,in una famosa città d’Italia,notammo l’insegna pubblicitaria di un night club con privè.Io le proposi di andare dare un’occhiata,solo per curiosità.Lei non ne voleva sapere,solo dopo mille e mille insistenze sono riuscita a convincerla,ma fu molto serafica.Non ti mettere in testa strane idee o creo un casino tale che neppure te lo immagini.Conoscendola capii che non potevo rischiare.Una volta entrati ci guardammo un po' intorno.l'atmosfera era molto soft ed il locale molto carino,ci dirigemmo verso il bar ed ordinammo due sorbetti.La gradazione era leggermente alcolica,anche mia moglie me lo fece notare.Dopo poco ci avvicinò un signore distinto sulla sessantina ben portati,molto elegante e gentile,ci disse essere il gestore del locale e ci chese se era la prima volta che frequentavamo un locale di quel tipo.Io risposi che naturalmente era la prima volta e che eravamo un po' curiosi.Mia moglie sorseggiava il suo liquore guardando di sott'ecchi pra me,ora questo distinto signore.Dopo esserci liberati dai soprabiti,il gestore fece i complimenti a mia moglie,effettivamente stava veramente bene in quell'abito da sera,nero con gonna e giacca leggermente a “V” con uno scollo abbastanza generoso appena velato da un top nero semitrasparente che per tutta la serata mi aveva eccitato e che ora il gestore sembrava notare con soddisfazione.Ci fece notare i divanetti,quelli son divisorie per i preliminari del privè e poi ci disse che salite le scale c'erano delle stanze alcune con delle ampie finestre per poter osservare,altre decisamente più riservate,per i divertimenti un po' di tutti i gasti.Il tipo ora si era fatto vicino a mia moglie e cingendole i fianchi,sfiorandole il seno ci condusse ai divanetti.Duarnte il percorso,incrociammo lo sguardo di diversi uomini,anche di alcune donne.Sempre molto soft,con la coda dell'occhio vidi che il gestore non disdegnava di sfiorare e di ammirare il seno di mia moglie,la quale sorseggiava il suo liquore senza dar segni di impazienza.Ci accomodammo ed anche qui lo sguardo lungo del gestore cadde sullo scollo di mia mogliee ci spiegò che le prime conoscenze avvenivano proprio su quei divanetti e si gestiva la cosa come meglio si riteneva,da un'abile conversazione oppure a qualcosa di più intrigrante.Dopo poco si alzò diede un bacio sulla guancia a mia moglie e secondo me si soffermo un po' troppo sul collo e forse le sussurrò qualcosa all'orecchio,io chiesi ma la sua risposta fu che il tutto era frutto della mia immaginazione.Allora io presi a baciarla sul collo ed appoggiai la mano sulla sua coscia,risalendo piano piano sotto la gonna,mia moglie sorseggiava il suo liquore e si affusolava,io arrivai con la mano alle culotte,mia moglie le adora e li mi accorsi di non essere solo.Un'uomo sulla cinquantina,anch'esso molto elegante,brizzolato,stava risalendo l'altra coscia di mia moglie fin sotto la gonna,lei mi guardò intensamente e poi mi baciò e limonammo quasi come due adolescenti,sentii la mano di lui arrivare dove era la mia e continuare a risalire fino alle tette,dove la insinuò nella giacca iniziando a palparle e giocerellare coi capezzoli.Era la prima volta che mani diverse dalle mie esploravano il corpo di mia moglie,la quale abbandonò la testa all'indietro e io mi tuffai sul suo bellissimo collo,aprendogli un po' di più le coscie,palpandole la figa con più decisione,mentre l'ospite continuava a palparle le tette ed anche lui la baciava sul collo.Vidi lui poi prenderle la mano ed appoggiarla sul suo pacco,lei rimase un'attimo ferma e poi iniziò a strusciarlo,fino a fare dei movimenti molto eloquenti,come una sega,allora io le spostai le culotte e con un dito la penetrai,lei sussoltò,ma era fradicia di umori ed aveva il respiro affannato,lui si abbassò la cerniera e liberò il suo cazzo veramente notevole.Lei abbassò un attimo gli occhi e poi lo afferrò ed inizò a segarlo dolcemente.Un altro uomo si era avvicinato da dietro i divanetti ed aveva già estratto il suo cazzo duro e lo strusciava sulla guancia di mia moglie che aveva sempre la testa all'indietro sulla spalliera del divano,anche io mi ritrovai questo cazzo a pochi centimetri e mi ritrassi.Mi alzai e lo spettacolo che vidi mi lascò a bocca aperta.La mia adorta mogliettina era seduta su un divano di un privè,con la testa all'indietro,con un perfetto sconosciuto che le stava palpando le tette e leccando il collo,con un altro che le strusciava il cazzo duro sul viso ed un altro che aveva preso il mio posto e che ora le allargave le cosce,le spostava le culotte ed iniziava a leccarle la figa,mia moglie aveva il respiro affannato,si vedeva il ritmo delle sue tette magnifiche alzarsi ed abbassarsi e quando disciuse la bocca per il godimento,il tipo che le strusciava il cazzo sul viso lo infilò e lei iniziò un pompino da favola.Avevo il cazzo di marmo.
.............(continua)..............
19
5
17 years ago
admin, 75
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La giovane cognatina
Visti i numerosi impegni di lavoro, io e mia moglie, abbiamo deciso di affidarci ad una collaboratrice domestica per le pulizie di casa (almeno per una volta la settimana).
Abbiamo calcolato bene la spesa e ci siamo dati dei limiti, non essendo ricchissimi, quindi abbiamo iniziato ad incontrare persone che rispondevano al nostro annuncio sul giornaletto locale.
Nessuna però ci accontentava o per il volto poco rassicurante o per gl'orari che non ci andavano molto bene.
Noi volevamo una persona per il fine settimana o in un giorno in cui potesse esserci qualcuno in casa, perchè non ci si fidava a lasciar una persona sconosciuta in casa nostra, così dopo numerosi contatti, c'è venuta un idea!
La sorellina di mia moglie, Simona, era una ragazza giovane, una studentessa al secondo anno di studi e senza un lavoro, però con le necessità di ogni ragazzo/a della sua età e ci siamo ricordanti, per un discorso fatto poco tempo prima del fatto che cercasse un lavoretto per non pesare troppo sulla famiglia: quale occasione migliore!
Subito non era entusiasta: si sa... fare la "donna delle pulizie" non è il massimo, però non c'è voluto molto per convincerla. Alla fine avrebbe guadagnato i suoi bei soldi ogni settimana, giusti per farsi un bel weekend con gli amici e potersi comprare quel mare di vestiti che la vestivano poco ma costavano una fortuna. E' una di quelle ragazze fissate con la moda e la discoteca...
Così inizia la sua prima esperienza lavorativa. Mercoledì mattina alle 7. Io sono a casa, anche se mi disturbava un po' così presto, però non c'era soluzione diversa: per lei il fine settimana non era proprio concepibile e il mercoledì avrebbe poi avuto lezione alle 10 all'università, qundi, escludendo i momenti in cui non c'era nessuno in casa... ecco raggiunto l'accordo.
Ed eccoci al primo mercoledì. Ci sono io a casa, come ogni mercoledì, visibilmente assonnato per l'ora, visto che mi alzo più tardi quando vado al lavoro. Apro la porta ed eccola già vestita come una velina ripresa da un gionale scandalistico all'uscita di qualche discoteca: cavolo, anche durante la settimana!
Era una giornata freddina e così le dico: "ciao simo... ma senti un po', non fa un po' freddo per andare vestita in quel modo!" ...avevo preso il vizio della sorella, che la rimproverava spesso. Lei mi risponde che c'è abituata e inizia il lavoro. Io, intanto mi stendo sul divano, provato un po' dal sonno e la osservo quando passa.
Certo che ha proprio un bel fisichino la mia cognatina... è alta più o meno come mia moglie, un po' di più, però vestita in quel modo mi scatena strane fantasie che si sentono subito col gonfiore tra le gambe, imbarazzante.
Decido così di ritirarmi in camera da letto e me la immagino nuda... avrà un seno sodo e grande a giudicare dalle rotondità e un culettino a mandolino come piace a me... mi faccio una sega e me la immagino mentre mi succhia il mio cazzo... O dio! A cosa sto pensando?!
La settimana seguente stessa scena e così per un paio di volte, fino a che non decido di lasciarle le chiavi, così posso dormire un po' di più, chiedendole di fare i lavori meno rumorosi per la prima ora...
Così arriva il mercoledì mattina, entra in casa, la sento che si sistema e si prepara un caffè... inizia a spolverare e a lavare i vetri. Sta eseguendo i suoi compiti nel massimo rispetto del mio sonno, ma ormai sono sveglio e la sento bene, ma non voglio farle sapere che sono sveglio.
Ho il cazzo durissimo, solamente sentendo che mi sta girando intorno nella casa, vedo muoversi la maniglia della camera da letto, eccola, verrà a vedere se sto dormendo, per risistemare anche la camera da letto: fingo di dormire e mi giro da un lato. Non mi accorgo che mi esce il cazzo dai boxer, ma ormai non posso farci niente... entra e mi guarda. Ho gl'occhi socchiusi nella penombra della camera. Si avvicina per vedere se sono sveglio e vede, stupita il membro tra le lenzuola arruffate... Mi passa una mano davanti agl'occhi e simula un colpo di tosse, guardandosi intorno.
Quella visione non le dispiace... ogni tanto gli da uno sguardo e a sorpresa, non ci posso credere... sposta un po' le lenzuola per godersi meglio il mio cazzo che sentivo pulsare insistentemente. Sto scoppiando: non resisto... Immagino che si stia eccitando anche lei, altrimenti non starebbe lì impalata a fissarmi e a fissare il mio uccello!
Sono un uomo di quarant'anni, non sono atletico e un modello, ma ho il mio fascino e tra le mie doti fisiche c'è sicuramente quella di avere un pene di dimensioni più che rispettose per un uomo. Mia moglie aveva avuto un espressione di stupore come quella dipinta sul volto della sua sorellina in questo momento e ricordo bene quello che è successo poi dopo.
Eccoci fermi ora a questa immagine: io disteso nel letto che fingo di dormire e lei che muore dalla voglia di vederlo ancora meglio e chissà con quali fantasie... vestita con un jeans attillatissimo e un top bianco, ombelico scoperto per mettere in mostra il piercing di qualche settimana fa e il tribale sulla schiena, scalza per non fare rumore... che faccio? ora voglio proprio vedere come se la cava: "buongiono simo... che fai qui?" e apro gli occhi... Lei impietrita balbetta che era venuta a vedere se ero per caso sveglio per risistemare la camera da letto e io le rispondo che mi ero accordo già da alcuni della sua presenza e che per vedere se ero sveglio sarebbe bastato molto meno tempo... Ora un po' di paura aveva preso anche me.
Simo: "senti, okey... scusa... è che sono venuta qui e volevo capire bene se eri sveglio.."
Io: "...se ero sveglio o più semplicemente vuolevi vedere questo!" e dicendo così, levai le lenzula dal mio corpo scoprendomi per intero e mettendo in mostra il membro al massimo della sua grandezza. "su, non te ne devi vergognare!E' normale provare attrazione per questo, non trovi?"
Simo: "ma clau... ma che fai? Sei pazzo?!"
Dicendo così non la faccio arretrare e la blocco per un braccio, cerca di divincolarsi, ma senza opporre poi troppa resistenza, penso. Ormai io ho un solo desidero, venirle tra quelle due tette che le stanno esplondendo costrette in quel top minuscolo.
Le guido la mano con violenza sul mio cazzo: lei sembra scioccata ed impaurita; trema, ma si percepisce anche la sua eccitazione.
Ha la gola strozzata, come se volesse urlare, ma non ci riuscisse: prima che ciò accada le prendo la nuca e premo le mie labbra contro le sue con forza, baciandola. Le sue labbra sono morbide, chiuse ermeticamente. E' una rigida bambola tra le mie mani.
La mia mente ormai è completamente disconnessa: nulla mi può fermare!
Nel frattempo, con l'altra mano, la invito a iniziare una sega; sente il mio cazzo pulsare, duro... maestoso, la mia lingua che cerca di insinuarsi con forza tra le labbra che ora si sono schiuse: le nostre lingue si incrociano e iniziano una lotta appassionata...
Tolgo la mia mano dalla sua appoggiata sul mio cazzo. Ora non oppone più resistenza: era dura lottare tra paura e piacere, ma come spesso accade l'ha vinta il piacere anche questa volta.
Passa poco e me la ritrovo con la testa tra le gambe e la sua calda lingua che gioca con la mia cappella in fiamme... Mostruosa di mattina!
Ora mi osservo lo spettacolo. Ha iniziato un pompino coi fiocchi e se lo sta godendo anche lei... l'allontano un attimo per togliele il top e lei si slaccia i jeans. Un sogno pericoloso divenuto realtà.
Due tettone mi guardano dritto negl'occhi: gliele succhio e le stringo i capezzoli, lei inizia ad ansimare, come se stesse già raggiungendo l'orgasmo.
La sfioro tra le gambe ed è fradicia! Il mio dito la tocca e penetra nell'umida fessura: da tempo non sentivo quella sensazione. Si sentiva la sua giovane età dal buchino ancora giovane...
La prendo e me la metto sopra: un urlo di piacere mentre la penetro.
Sto scopando con la sorella di mia moglie. Me la ricordo quand'era più piccola... non mi immaginavo mai più di arrivare a questo! Ma ora non mi importa e me la voglio godere fino in fondo.
Simona sta godendo, la mia mano soffoca le sua grida di piacere... tra poco la riepirò del mio caldo seme...
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17 years ago
BUNCIA, 39/40
Last visit: 12 years ago -
Lettera a juan
La voce di Igoia al cellulare mi ha eccitato moltissimo. Juan non ti nascondo che, appena terminata la conversazione, ero tutto bagnato. Un lungo filo d'argento imperlava le mie cosce. In preda a strane voglie, mi sono spogliato completamente nudo, ho preso dal frigo un grosso cetriolo, l'ho cosparso di vasellina e me lo sono infilato piano piano su per il buco del culo. Poi, sdraiato sul letto, stando bene attento a non far sgusciare via il cetriolo, ho messo due mollette da bucato ai capezzoli, ormai turgidi e scuri, ho chiuso gli occhi e, masturbandomi dolcemente, ho iniziato a fantasticare.
Spiavo te, Juan, dalla porta del bagno. Da uno spiraglio ti vedevo mentre ti facevi la doccia. Ti guardavo insaponarti e, appena hai cominciato a lavarti l'uccello, ad insaponarti le palle e il culo, ho tirato fuori il mio pisello. Con la paura che Igoia arrivasse da un momento all'altro, ho cominciato a menarmelo come un porcello, infilandomi anche un dito dietro. Guardavo rapito il tuo corpo sotto l'acqua, nel sapone... le tue mani. Non capivo più niente e sentivo che da un momento all'altro il mio sperma sarebbe schizzato fuori... sarei riuscito a trattenere l'urlo di piacere che sentivo sempre più salirmi in gola, ti saresti accorto di me, cosa avrei potuto dire a mia discolpa?...
Igoia, intanto, con il suo passo da pantera, silenziosa, si era avvicinata. Me la ritrovo improvvisamente alle spalle. Indossa dei guanti neri. Con una mano, rapida, mi tappa la bocca, con l'altra mi afferra per le palle, stritolandomele. Cado in ginocchio con i jeans alle caviglie che mi impediscono qualsiasi possibilità di fuga. Assestandomi un calcio da dietro cado a faccia in giù sul pavimento del bagno, spalancando la porta.
"Questo porco ti stava spiando Juan... il maiale ti guardava col cazzo in mano, ma adesso gliela faccio passare io la voglia..."
Igoia tira fuori dall'incavo del seno due cordicelle sottili, mi serra i polsi, legandomi un braccio ad una maniglia di un mobile e l'altro alle maniglia della porta. Mi ordina di rialzarmi, mettendomi in ginocchio. Con le braccia aperte, sospese tra le due maniglie faccio fatica ad alzarmi.
"Mi fanno male i polsi, ti prego padrona slegami!!!... Inginocchiati lurido cane che spii mio marito, su in ginocchio ho detto!!" Una frustata mi colpisce le natiche, che bruciano. Finalmente riesco ad inginocchiarmi. Igoia mi divarica le gambe lasciandomi le caviglie imprigionate nei jeans, catene improvvisate.
"Continua pure a guardare Juan mentre si lava, desidera pure il suo superbo cazzo, ma adesso caro il mio frocetto, visto che ti piace tanto il pisello, ciuccia questo..." E mi mette in bocca, tirandomi su per i capelli, un grosso fallo di gomma che si è attaccata ai fianchi.
"Bagnalo ben bene, usa tutta la saliva che riesci a trovare, perché sto per infilartelo in culo e non solo la punta ma tutto, fino al tuo lurido stomaco!!!"
Lo stacca dalla mia bocca e, fulminea, mi è dietro, pronta ad incularmi, mentre mi obbliga a profondermi in scuse con te, Juan, per essermi azzardato a spiarti.
"Dille che non lo faccia, così mi farà male..." Igoia, implacabile, mi allarga le natiche, poggia la punta del fallo nel mio buco e con mossa decisa mi sfonda il culo facendomi gemere di dolore, che pian piano si trasforma in un piacere sottile, tradito da gemiti e sussulti, ma ad ogni mio gemito Igoia, continuando a prendermi da dietro, è lì pronta a sculacciarmi sonoramente, a mani nude, fino a strapparmi suppliche e pianto.
All'improvviso ho avuto un orgasmo violento espellendo il verde ortaggio strappandomi le mollette con le mani impastate di sperma e tra le convulsoni ho riaperto gli occhi... erano bagnati di lacrime.
A presto. Un bacio Kandido.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
La mia prima volta
La mia prima fantastica avventura da singolo con una splendida coppia. Dopo aver atteso il tanto sospirato momento, finalmente il sogno stava per diventare realtà. Avrei incontrato la coppia conosciuta tramite un annuncio da me pubblicato ed al quale sinceramente non avrei mai creduto che qualcuno potesse rispondere. Al contrario era accaduto! Due persone amabili, gentili e spigliate. Quella sera con largo anticipo mi presentai nel parcheggio convenuto, sotto la loro residenza milanese, al loro arrivo le presentazioni ufficiali e il battito cardiaco diventava più veloce. Lei donna splendida, piena di fascino e decisamente bella, lui altrettanto affascinate. Ci dirigiamo verso un ristorante e si cena parlando, cercando di capire qualche cosa in più di noi e per verificare se vi fossero i presupposti per terminare la nostra serata in allegria. Ascendo dal locale, mi propongono di salire da loro, ci speravo ed accettai immediatamente, ma ancora dentro di me mi chiedevo perché io? La fortuna stava girando. Entrammo in casa, bella elegante e di classe ci sedemmo io su un divano e loro in quello che mi stava di fronte. In un attimo lui maestro di vita fece in modo di stemperare la tensione che si era creata data dalla mia inesperienza, basto un gesto…. la fece alzare, la tiro a se dolcemente me dava le spalle, lui alzo lentamente ma inesorabilmente la gonna scoprendole un culetto fantastico. Messo a nudo mi esclamò “ che ne dici del culetto di mia moglie?” cosa potevo rispondere se non che fosse fantastico!! Incalzo lui dicendomi “mettici una mano toccalo e dimmi se ti sembra anche sodo oltre che bello, mi alzai comincia ad accarezzarla toccandola dolcemente si giro e mi bacio sulla bocca appassionatamente, era come se ci si conoscesse da sempre. In un attimo e non ricordo nemmeno come ci ritrovammo nudi con lei stesa sul divano ed io che la leccavo incitato da lui che mi dava che consigli su come le piaceva essere toccata. Ero al settimo cielo quando mi prese il cazzo in bocca e comincio a succhiarlo avidamente, inginocchiata davanti a me che ero seduto sul divano e con lui che le stava toccando la fica da dietro. Di scatto si volto verso il marito lo spinse a sedere sul divano opposto a quello dove stavo io e si tutto sul suo cazzo, ma prima di farselo sparire tra le labbra con una foga irriconoscibile mi disse scopami!! Non me lo feci ripete e prendendola per i fianchi comincia a stantuffarla da dietro la sua fica era calda bagnata e stretta. Gemeva lui la incitava e le chiedeva se le piaceva avere due cazzi solo per lei, se godeva succhiando il suo e con il mio tutto dentro.. riusciva a tra i gemiti a dire solo si si si ancora. La situazione era talmente eccitante, nuova e bella per me. Con la stessa veemenza usata in precedenza ora ero io ad essere spinto su divano e lui incitato a scoparla, le piaceva farsi prendere alla pecorina. Sembrava che volesse aspirarmi il cazzo da tanto succhiava. Ero al settimo cielo, ma allo stesso tempo sull’orlo di un orgasmo mai provato prima, si accorse del mio stato, che pronto ad eruttare una montagna di sperma, feci per sollevarle la testa ma lei avida si conficco il cazzo fino in gola facendomi sborrare tutto nella sua magnifica bocca, il marito anche lui al capolinea la riempi di sborra fino in fondo alla fica. Dopo aver bevuto tutto il mio succo si alzo mi prese il viso mi fisso ,i diede un languido bacio e mi disse “Porco!” lo esclamò con un tono talmente complice che ebbi un sussulto ed un fremito in tutto il corpo. Per essere la mia prima era andata più che bene, avevo provato un esperienza nuova totalmente appagante…. Grazie d’avermi letto tornerò con altre confessioni di storie vissute Furbetto66
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Una sera in tavernetta
ciao a tutti siamo una coppia lei 35enne lui 50enne una sera sono
uscito kome capita' tutti i venerdi sera con amici a cena al irentro verso l'una entro in casa vado dritto in bagno, poi camera da ' letto sopresa mia moglie nn ce' mentro mi attingo ad andare al piano mansarda sento dei gemiti che vengono dalla tavernetta vado giu' e' trovo una sopresa mia moglie con un ragazzo di colore lui dritto lei inginocchiata che spompinava il suo arnese dopo un po' mi ha guardato e' mi ha detto nn hai mai capito quanto sono zoccola e' quanto mi piace farti cornuto poi la serata e' continuata sotto i miei occhi un po' increduli e' un po' eccitato ....
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17 years ago
charlone52,
38
Last visit: 9 years ago
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prima gang con amica!!!
Prima gang con ragazza conoscente...!! Ma non consci....che la reggina era mashaa ragazza di alex....
con i miei amici e con loro....?
Condividiamo gli stessi interessi e, tra questi, una grande passione per le Gang Bang.
Una sera,volevamo vedere un film porno,? con una coppia che voleva giocare con piu maschietti" e l incontro si faceva come al solito a casa sua......essendo una persona molto libera,solare e vera...la coppia che aspettavamo non arrivava.. ma non avevo capito che era la sua ragazza..ed ad un certo punto.....se ne esce così......
vi piace la mia ragazza"?
e tutta per voi... io saro partecipe e qualche volta interverro..... Lei fantastica; capelli lisci nerissimi, occhi verde smeraldo, due tette ben proporzionate e sode e poi, il suo punto di forza, un culo che ci potresti mangiare dentro.
lui ha sempre cercato di aiutarmi.
Mi confida:"Credo che mashaa un maschio solo non basti,lei è molto esigente. Ho visto che guardava molto compiaciuta un film porno gang bang che avevamo affittato. Che ne dici di darmi una mano per soddisfare quell'insaziabile? Questa volta voglio vincere io la partita".
Io e Alex e anche felix il mio amico cioccolattino.... felix abbiamo condiviso tante esperienze ......ma belle con ragazze come lei e difficile trovarle e specialmente amiche molto piu difficile,forse perche questo tipo di fantasie...sono nascoste?.. come ci vede ci abbraccia, ci bacia, ci accarezza il viso con le sue mani fatate e ci fa:" Adesso andate a prepararvi" Io e Alex andiamo in bagno a spogliarci.
Siamo un pò imbarazzati,del solito proprio perche è la prima volta che un nostro amico ci concede questo... ci vediamo nudi. Impugnamo i nostri cazzi e andiamo in camera da letto dove Mashsa ci aspetta completamente nuda sul letto.
Lei è completamente disinvolta, tranquilla.
E' molto ochetta ed è per questo che Alex questa sera ha intenzione di riempirla di sperma.
E anch'io ho una voglia matta di farla urlare di piacere.
Cominciamo con i preliminari.
Ci sdraiamo accanto a lei, ci scambiamo dei bacetti, le palpiamo e le ciucciamo le sue belle tettine sode.
Scendiamo giù con le mani fino alla sua bella fica. Ma è ora di passare ai fatti. cominciamo con una doppia penetrazione, io in fica e Alex in culo.
Siamo godendo alla grande, ma alla troia non basta. Bisogna osare di più.
Alex toglie il cazzo dal suo culo d'acciaio e lo mette dentro la fica.
WOW, una doppia penetrazione vaginale, come nei film porno.
E' un pò imbarazzante per noi far strofinare i nostri cazzi bagnati l'uno sull'altro, ma siamo determinati a vincere la partita.
Alex non si trattiene più e spruzza 4-5 getti di sborra che io sento nella mia coppola, che intanto continua a spingere nel tentativo di dare godimento..
Dopo un pò è il mio turno di allagarle la fica. Decidiamo di passare al culo.
Penetrare il culo di di mashaa è una sensazione fantastica, unica.
Dopo essere venuti ormai un paio di volte io e Alex siamo un pò stanchi.
I nostri cazzi smosciati chiedono una pausa.
Ma masha ci provoca:" Tutto qui? Ma perchè a voi maschietti vi si scaricano subito le batterie? Io sono ancora all'antipasto" Ma pensa un pò!!! Noi eravamo cotti e quella troietta ci prendeva per il culo. Ma Alex aveva previsto tutto. Va ad aprire la porta del salone e dice:" Ragazzi, potete venire".
Vedo arrivare completamente nudi gli altri 4 componenti del gruppo ......
In tutto facciamo 6 cazzi.
Basteranno per vincere la finale mondiale del " Una contro tutti"? Comincio ad avere dei dubbi e a comprendere il povero Alex....se
Cazzi al centro, l'arbitro fischia l'inizio della partita.
Siamo un pò imbarazzati all'idea di far venire a contatto i nostri cazzi e di vederci le chiappe nude.
mashaa ne approfitta per passare subito all'attacco.
Per lei è il paradiso.
Comincia a pizzicare, a schiaffeggiare e a mordicchiare i nostri culi morbidi e i nostri cazzi turgidi. I nostri cazzi li usa come dei sacchi da box.
Ma è l'ora di passare al contrattacco.
Alex la distrae;le afferra la testa con decisione e le mette il cazzo fino in gola.
Io ho tutto il tempo per prepararmi e lanciarle uno schizzo di caldo sperma nei capelli.
Ragazzi, proprio come nei film porno.
Che goduria!!!
Adesso siamo in pareggio e pronti a vincere questa finale.
Ci mettiamo in circolo, uniamo i nostri turgi cazzi e urliamo:" Tutti contro mashia e Francesca contro tutti".
Siamo i 6 cazzoschettieri della Regina mashaa. Io e Alex lasciamo la penetrazione ad altri 2.Ci spugnettiamo davanti alla sua faccia.
Adesso siamo noi a darle dei colpetti con i nostri turgidi cazzi. 4 cazzi sulla faccia!!! Francesca è finalmente felice. Facciamo delle piccole gang-bang.
Tutti e 6 in fila, prima in fica poi in culo.
Il gran finale.
Tutti e 6 maschietti con i nostri pisellini intorno a mashaa per una bella esplosione simultanea sulla faccia.
Ragazzi, sborrare tutti insieme su mascha è una sensazione unica. riempita di sperma forse la donna e appagata....finalmente sazia.?
Quindi se ce donna interessata ad essere la nostra reggina troia,?fatecelo sapere
E ne organizziamo una....?
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17 years ago
7sadus,
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Last visit: 10 years ago
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Non immaginavo? (o ) ( o)
Non pensavoarrivasse a tanto. (@) (@)
Eccomi qui, pronto ed eccitato al raccontarvi.
vi premetto che e una storia successa almeno 5 anni fa che lo scambio di coppie esisteva ma solo su fermoposta-o quei giornali di annuncihard ...internet gia esisteva ma tipo le foto non si potevano caricare sul pc.. perche non erano digitali.. Io Sono Sauro trentaduenne romano,manager presso una societa e catene alberghiere.
Al giudizio di tutti sono un bel ragazzo, curato, pudico ed educato.
Sono una ragazzo serio, fidanzato da 10 anni con un bellissima,donna ho sempre avuto la testa sulle spalle. e o anche una figlia bellissima..con la mia donna.a volte me ne vergogno se leggete altri racconti sempre miei vedete le bravate che combino con i miei amici ganghisti....... e sono sempre stato molto attento a tutto quello che mi circonda...non mi sono mai sbilanciato.... Sono il classico ragazzo con una
, una vita semplice, senza tanti vizi ne perversioni...
Un giorno, per caso, incontro Mashaa, una ragazza mia coetanea, bellissima, sensuale, provocante ed attraente.
Mashaa e' diventata subito la mia amante, la mia perversione velata in questi anni, la mia liberazione, mi ha portata ad essere quello che non mi ero mai immagginato, mi ha spinto ad essere e diventare un vero e proprio partner di giochi, ad amare il sesso in tutte le sue forme, a rendermi dipendente della sua perversione.
Tutto inizia una sera, appuntamento in un locale famoso romano, chiaccheriamo del piu e del meno, beviamo, ridiamo, ci scopriamo, ci conosciamo. Mi rendo conto che sono attratta da lei, dal suo profumo e dalla sua pelle.
Mashaa se ne rende conto, la diverte mettermi in difficolta con domandine spinte, mi rendo conto che vuole giocare ed io, stranamente accetto.
Forse perche e' una donna, non saprei, ma decido di liberarmi, di non pensare piu, di lasciarmi andare o meglio...di giocare con lei...
Sono le 23.30, ecco la sua proposta...
"Andiamo in un prive'? Che ne dici?"
Ed io, non immagginando il seguito, tranquillamente le rispondo :"andiamo" e siamo andati all olimpo un club discoteca a 2 passi da Roma
Entriamo
Troiette inculate
I migliori video clip e database di foto sul genere anal, e non solo.
» anal sexin questo locale e ci dirigiamo subito al bar, sono in difficolta e Mashaaa se ne rende conto, decide di prendere la situazione in mano. Ordiniamo da bere e mi rendo subito conto che Mashaa e' conosciuta da tutto il personale.
Mi presenta al barista, un ragazzo carino ma come al solito non aggiungo altro che un :"ciao mi bisbiglia che Claudio il barista ha un gran bel cazzo, non so cosa risponderle e lei, troia, mi bacia, mi fa sentire la sua lingua e mi dice che erano giorni che non aspettava altro che assaporarmi...e non solo io......
Adoro sentire la sua lingua entrare in contatto con la sua...sono caldissimo, voglioso...eccitato come un cammello siberiano
Entriamo mano nella mano nel salone del locale, vediamo 4 coppie e un paio di single...
Mashaa non si sofferma nel salone e prosegue verso delle stanze, luce soffusa, film porno in proiezione...
La seguo.
Entriamo nella prima stanza, mi distende e comincia a baciarmi, chiudo gli occhi e in un attimo mi ritrovo nudo con la lingua calda di Mashaa che passa ovunque sul mio corpo..e poi me lo succhia e Dopo pochi attimi mi rendo conto che riesce a far sparire il mio cazzo con la sua bocca e poco dopo di essere circondato dalle 4 coppie e dai due ragazzi che si masturbano in piedi davanti a noi, Mashaa mi guarda e invita i due giovani ad unirsi a noi...
Se ne occupa lei, io sono li, pietrificato.
Comincia un lavoro di bocca accurato, prende tutto il cazzo in bocca, gustandolo tutto, in successione succhia il secondo ragazzo, con la stessa passione.
Mentre li spompina, mi guarda, ride e mi chiede se voglio favorire...io gli dico non esiste..io sono etero e lei lo sa bene....
E Una coppia si avvicina e la sua lei spompina lme. il suo lui mi prende da dietro, mi lecca, mi prepara. Io sono ancora con il cazzo in bocca di una cicciona chesapeva cosi tanto spompinare che sto per esplodere e lla cicciona mi dice che lei voleva bere,..vedo Mashaa spompinare un'altro uomo...In un attimo siamo 4 poi 6 poi 8...non ricordo...
i, godo come non mai, Mashaa prende cazzi in bocca, sculacciate e in branco cominciano a prenderla, e scoparla. Sento delle sensazioni fortissime, sono in piedi e mi sto inculando mashaa e a rotazione la stanno sfinculando anche 3 ragazzi ha tre uomini da soddisfare, ho paura ma godo, mi sento un cornuto ,ma la verita e che lei e una tizia conoscita proprio per questi giochi.. Le donne del gruppo mi fanno dei complimenti, mi incitano, mi insultano, mi fanno assaporare le loro lingue, non capisco piu dove sono.
Ho male, al cazzo me lo hanno proprio arrossato e a mashaa gli stanno rompendo il culo e urlava come una troietta in calore ma lo voglio, voglio di piu.
la nsultano, la sbattono, la girano, la sculacciono, e anche a me mi leccano il bucio der culo cosa mai provata e che non mi ha fatto mai nessuno.. ed io mi eccito sempre di piu...a un certo punto
Non vedo piu Mashaa, l'ho persa di vista, la chiamo e lei mi risponde ma non la vedo. Mi risponde, divertiti, goditi tutte queste fiche questi cazzi...facci vedere che sei unromano..e intanto la i cavalcano per due ore, avra assaporato lo sburro di almeno 5 cazzi lo ha bevuto tutto,a tutti e 5 l hanno innondata la figa, il culo, la faccia, i capelli i seni, era piena di sborra emanava un odore di farina bagnata ...riappare mi lecca il cazzo e un po di sperma secco spalmato sul mio cazzo o la bava della cicciona che sbavava come un mastino napoletano...;-)mentre tutti si rivestono facendoci i complimenti. Bella coppia che siete! Sono distrutto il mio cazzo non da piu cenni di vita... disteso sul letto,e Mashaa inzuppata di sperma cheuna tizia ancora continua a leccare, e' il nostro momento, ci baciamo appassionatamente.
Rimaniamo li per un po', non riesco ad alzarmi ma sono le 4 del mattino e devo raggiungere casa.
Mi rivesto con Mashaa che continua a fissarmi e sorridere in quel momento o capito che il sesso si deve vivere in tutte le sue forme, ormai sono o meglio, come dice leiil suo partner di giochi Mi chiede:" Ti e' piaciuto?"
Rispondo: "SI, mi e' piaciuto, tanto"
Bene, risponde, sono contenta.....con questa storia spero vi siete eccitati...ne ho molte altre da raccontare spero di prendere il via e scriverle.....e se per mia sfortuna Mashaa la vedo ogni morto de papa causa lavoro e lontananza lei adesso sta a zurigo....per me in quel contesto era stata la mia prima ammucchiata.. devo confessarvi che mi ha proprio fleshiato una cosa cosi..e a volte penso che le donne sono porche quanto noi se non di piu.... siamo quasi animali in calore che non sanno piu intendere e volere. -----.----------------------------------------.----------..-----------------------------------------------..-se volete mandatemi commenti spero di non avervi annoiato...spero di conoscere un altra ragazza di roma per condividere storie di questo tipo.. magari...!
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17 years ago
7sadus,
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Last visit: 10 years ago
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La prima volta
Voglio raccontare la mia prima volta da passivo. Perché essendo sposato e non avendo amici gay, non l'ho mai raccontata, invece, almeno per me, è importante raccontarsi.
Avevo 18 anni. Non mi ero mai stato con un uomo, non mi piaceva nemmeno l'idea di abbracciare o baciare un uomo, ma avevo, fin da ragazzino, la fantasia segreta di farmi penetrare e di prenderlo in bocca.
Facevo le stagioni estive come cameriere negli alberghi. Quella era la mia prima stagione in un albergo di Cattolica. Venedo dalla provincia di Pesaro, i proprietari mi davano un letto assieme all'altro personale che veniva da fuori.
È stato proprio con il mio datore di lavoro. Da subito, fin dal colloquio in aprile, ha capito che ero gay, o quanto meno bisex. Lo ha capito lui prima di me. Io con lui mi sentivo un poco in soggezione e lui ci giocava su questa cosa. Mi faceva sempre stare sulla corda, riprendendomi spesso per molte cose sul lavoro. Quando vedeva che mi abbattevo, allora mi consolava, dicendo che si vedeva che ero un bravo cameriere, mi mancava solo l'esperienza. Una sera che si era attardato con noi camerieri sulla terrazza a bere della birra assieme, sono rimasto solo con lui. Per caso. Faceva caldo e si era alzata una brezza freca dal mare. Mi sono appoggiato alla balaustra guardando verso gli scogli. Lui si è alzato e si è messo dietro me, appoggiandosi alle mie natiche e stringendomi con le mani i fianchi. Sono rimasto sbalordito, non me lo sarei mai aspettato. Sentivo che era eccitato e che faceva di tutto per renderlo palese. Non sapevo come reagire, ero , appunto, sbalordito. Siamo rimasti così per diversi istanti, poi lui ha appoggiato la bocca al mio orecchio e mi ha sussurrato: "lo so che ti piace". Quando l'ha detto è come se io lo capissi per la prima volta, e lo sbalordimento si trasformava in eccitazione. Avevo però paura, non mi sentivo pronto per vincere il tabù dell'omosessualità. Cerdo che quello, sulla balaustra, durante il silenzio fra noi, mentre il suo cazzo duro sotto i calzoni pingeva inmezzo alle mie natiche, sia stao il momento deìcisivo. Se mi avesse forzato in qualche modo mi sarei opposto, invece è rimasto così, le mani sui miei fianchi. A lungo. Poi mi ha sbottonato i calzoni, li ha abbassati, assieme alle mutande, si è chinato, e aprendo le chiappe con i pollici ha cominciato a leccarmi il buchetto.
È stata una delle emozioni più intense della mia vita.
Io mi piegavo sulla balaustra, offrendo sempre più il mio buchetto alla sua lingua esperta. Mi ero eccitato e stavo scoppiando.
Quando si è reso conto di poter fare quello che voleva si è fermato, mi ha tirato su slip e calzoni e mi ha detto: "andiamo in lavanderia".
Siamo andati in lavanderia, senza bisogno di dire nulla appena ha chiuso la porta abbiamo cominciato a spogliarci tutti e due, ognuno per conto suo. Io tremavo dalla voglia e dalla paura. Ho sentito, mi ricordo, l'odore forte del suo cazzo, prima ancora di vederlo, infatti eravamo al buio, solo dalla finestra aperta entrava la luce della sera. Poi lui mi ha detto: "inginocchiati". Io mi sono inginocchiato fra le sue gambe e visto il cazzo in tutto il suo vigore. Era abbstanza lungo, ma soprattuto largo, un cazzo virile, totalmente diverso da quello da signorina che ho io. L'ho annusato socchiudendo gli occhi, e ho allungato la lingua. L'ho letteralmente assaggiato. Poi l'ho preso in bocca, avidamente, tenendo sempre gli occhi chiusi. Lui rimaneva fermo, ha appoggiato una mano aperta sulla mia testa. Quella presa mi voleva allo stesso tempo rassicurare e ordinare di fare quello che facevo. Do po un po', mi ha detto di alzarmi: "Appoggia le mani al tavolo e chinati". Io gli ho detto: "È la prima volta", e lui: "Lo so".
Chinato così, sentivo il buchetto lubrificato dalla saliva che mi aveva spalmato sulla terrazza, le natiche si offrivano da sole, tutta le mia attenzione era lì dietro, a quella emozione nuova che sentivo: mi stavo offrendo totalemnte, desideravo che mi prendesse. Ha appoggiato la punta bagnata del suo cazzo al buco, mi ha stretto i fianchi, e piano ha cominciato a spingere. Non aveva fretta, millimetro dopo millimetro sentivo che quella cosa dura stava entrando dentro di me e io pensavo "mi incula, mi incula". Più lo pensavo più mi eccitavo. Poi è arivato il momento in cui bisogna spingere, mi ha stretto ancora di più i fianchi e si è infilato per qualche centimetro. Ho sentito la natiche allargarsi, un dolore forte, ho gridato, ma anche di piacere. Poi mi ha inculato a lungo. La cosa che mi ha impressionato di più è stato il piacere che provavo, e i miei gemiti. Dalla mia bocca uscivano gemiti che mai avrei pensato di produrre: i gridolini di dolore si mescolava agli ansimi di piacere. Quando ormai era vicino all'orgasmo ha cominciato a scoparmi energicamente, io gridavo, poi si è scaricato dentro di me. Non ho sentito lo sperma che spruzza dentro, come invece mi ero sempre immaginato, ma quando lui è uscito un fiotto caldo ha cominciato a colarmi fra le gambe divaricate. "Questa estate sarai la mia ragazza, vuoi?", mi ha detto. Io mi sentivo benissimo. Certo che lo volevo.
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17 years ago
admin, 75
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Il mio capo
Questa mattina vado un po' di fredda. Quest'aria gelida di primavera è inaspettata.E dire che mi son svegliata e, a differenza, di molte altre mattine, mi sono preoccupata della temperatura esterna, però non è servito a niente:sto morendo di freddo.
Arrivo in ufficio: un lavoro di burocrazia come tanti; un luogo con l'ufficio del direttore e tre grandi sale con cinque postazioni per ogni sala. Io mi trovo lì al mio posto, come ogni giorno da ormai più di sei mesi. Ho iniziato per lo stage universitario e hanno deciso di assumermi con uno di quei contratti a tempo determinato. Giusto il tempo di sfruttarmi ancora un po' avevo pensato io e invece, col tempo e con l'amicizia di alcune colleghe ho scoperto che il direttore badava molto all'aspetto fisico e avrei quindi potuto ringraziare il mio corpo per questo posto. Ma nulla mi ha mai dato da pensare, anche perchè spesso andavamo in giro insieme: lo aiutavo a sbrigare alcune commissioni per la città, dicendomi che mi serviva per orientarmi meglio, nel caso mi avesse poi chiesto un giorno di ripetere quei tragitti da sola.
E anche oggi, come altre volte, appena mi vede arrivare, mi avvisa subito che saremmo andati da alcuni dei soliti clienti.
Non ne avevo proprio voglia di ritornare al freddo, però è il mio lavoro e quindi eccomi di nuovo al freddo: tremo e si vede benissimo. Lui se ne accorge subito e mi dice: "vista la fredda giornata, direi che potremmo andare in auto, intanto dovrei anche andare per faccende personali a P. (posto in collina ad una ventina di chilomentri di distanza) e se non ti dispiace potresti accompagniarmi"... "Certo!Oggi è una giornata freddo e avrei dovuto vestirmi meglio" e lui:"ah,ti sarai vestita poco, ma ti assicuro che stai benissimo".
Spesso tra le conversazioni ci scambiamo battute di questo tipo, anche lui è un bell'uomo. Un quarantacinquenne alto, brizzolato, con un fisico allenato grazie alla passione per lo sport e l'alpinismo, sempre ben vestito e con un ottimo odore. Io, del resto, non sono poi da meno. Ventiseienne alta e slanciata, ex giocatrice di pallavolo e a differenza delle mie compagne di squadra, con un seno ingombrante per quello sport: uno tra i motivi per i quali ho smesso all'età di diciannove anni: mi sentivo sempre gli sguardi addosso e la cosa mi imbarazzava molto; sono molto timida.
E proprio la storia della mia vita e della mia passione svanita per la pallavolo era diventato argomento del nostro viaggio alla località dove si trovava una sua casa e dove doveva controllare se erano andati ad eseguire dei lavori di manutenzione. Avevamo svolto il lavoro e finito abbastanza presto. Siamo giunti nella sua bella "casetta" in collina."Direi una villa piuttosto" e mi sorride... con piscina e un bel prato. Si accorge che non era andato ancora nessuno a riparare la grondai, così fa un paio di telefonate in modo un po' alterato e quando lo vedo così lo trovo molto attraente.
In quello stesso istante mi balzano alla mente strane scene, frammenti di storie che si vedono solo nei film: il capo ti porta nella casa in campagna, da sola, con una scusa e adesso... chissà, mi offrirà una promozione in cambio di... ma no!Erano solo fantasie... adesso torneremo in ufficio.
Termina la telefonata e mi dice: "non ci si deve mai fidare, vedi?! Adesso aspetterò qui fino alle 16, visto che mi han detto che sarebbero sicuramente venuti e se non ti dispiace, potresti rimanere qui e prenderti mezza giornata libera. Naturalmente non te la scalo dallo stipendio" e mi sorride... allora, non avendo scelta, annuisco e decido di rendermi almeno un po' utile, vedendo che stava trafficando un cucina per improvvisare un pranzo... Rovistando tra gli armadietti mi dice: "senti, se non ti dispiace, per evitare che arrivino mentre non ci siamo, ti va se ci mangiamo qualcosa qui, magari ci facciamo una pasta o preferisci qualcos'altro?"
"no, la pasta va benissimo, però lascia che ti dia una mano"
Lui: "va bene, ma infilati questo..." e mi allunga un grembiule, per evirare le macchie.
Mi sfilo la giacca e rimango con la camicia. I miei capezzoli si erano induriti sia per il freddo, che per la strana situazione che stava diventando eccitante, ma lui non se ne accorse; riprendemmo il discorso della mia carriera sportiva, giungendo alla fatidica domanda: "Ma perchè hai smesso?!"
Io: "beh, stava diventando troppo impegnativo e poi, crescendo ho visto che il mio fisico non era adatto allo sport"
Lui (sorpreso): "Ma come?!Sei alta e forte mi sembra... cosa non va in te?" ...e su quella domanda mi volto e lo vedo con un sorrisino malizioso in volto..
Io: "...c'è poco da ridere. Io ci son stata malissimo per queste due tette ingombranti!"
Con questa frase è come se si fosse rotto il ghiaccio... che non c'era prima, ma qui forse si è sciolta maggiormente la situazione, iniziando a prendere una strada inaspettata.
Lui: "insomma, saranno un ingombro per la pallavolo, ma non dirmi che non ti piace guardarti allo specchio"
Io: "no,col tempo poi ho capito.."
Lui: "capito cosa?"
Io: "capito che alla fine servono"
Lui: "continuo a non capire..."
Io a quel punto mi son liberata di una curiosità: "alcune voci, mi hanno detto che mi hai assunta per il mio corpo.. è vero?!"
Lui sorride e si avvicina: "Ma no!Chi ti ha detto questo?!Sicuramente qualche vecchia bacucca. Io ti ho assunta perchè sei una ragazza sveglia e poi perchè sai cucinare..." e lì scoppia la risata generale..
La conversazione riprende e prosegue, sfiorando altri argomenti, anche molto personali e si pranza e poi ci si rilassa un po' sul divano con la TV accesa. Non sono ancora le due e noi abbiamo ancora due ore da far passare...
Sembravamo aver finito gl'argomenti, quando, ad un certo punto, spinta da un forza incontrollabile, gli salto letteralmente addosso e lo faccio mio. Lo rapisco con un bacio e gli accarezzo i capelli.
Sarà quel suo profumo, la situazione, il vinello... lo desideravo con tutta me stessa. Lui non oppone resistenza anzi, dopo qualche attimo immobile e impietrito dalla situazione inaspettata, mi prende immediatamente le mani e le porta sul suo pacco, che sembra esplodere.
Ci baciamo senza staccarci per qualche minuto, mi alzo e gli dico: "scusami... ma non sono riuscita a trattenermi"
Lui: "vorrai mica fermarti adesso?!"
Nel suo sguardo si leggeva la voglia che aveva di scoparmi, io non ero da meno. Mi sfilo il grembiule, cercando un movimento sensuale e incomincio a sbottonarmi la camicetta. La mia quarta inizia a mettersi a nudo...
Ora sono inginocchiata davanti a lui, seduto sul divano, gli massaggio quel gonfiore e lo libero da ogni impedimento, fino ad arrivare alla visione sorprendente del suo pene in erezione: maestoso, pieno di vene gonfie di sangue; lo stringo tra le mani e si sente il battito del cuore accelerare ad ogni mia mossa... è il momento di prenderlo in bocca e assaporare il suo sapore. Faccio fatica a prenderlo tutto: lo lecco partendo dalle palle pelosissime e arrivo alla cappela gonfia e rossa, lì mi concetro, la bacio e la stuzzico in punta con la lingua. Si sta godendo questo momento e a giudicare dai suoi mugolii di piacere, non gli sarà capitato spesso un pompino di quel tipo... Con le mani mi accarezza la schiena e mi slaccia con maestria il reggiseno, liberando quello che desiderava da quando ha saputo i motivi per i quali ho abbandonato il mio sport (ne sono sicura).
Mi alzo un po' e mi infilo il suo cazzo in mezzo alle tette, lo stringo tra i due seni e mi muovo su e giù... voglio che mi schizzi addosso... ma è resistente: un sogno.
Non avevo mai incontrato un uomo della sua età prima d'ora. Devo dire che la mia amica Giulia non si inventava delle palle quando mi raccontava delle scappatelle col suo vicino di casa...
Mi stacco e mi spoglio ancora dei pantaloni e del perizoma che apprezza con lo sguardo... lui, si sfila la camicia e si lascia baciare e accarezzare.
Mi fa coricare sul divano e mi sale sopra: è giunto il momento... Quel suo grosso cazzone mi penetra prepotente e si fa sentire, gigante, fino all'intestino... Sto per scoppiare. Mi scopa dolcemente e dopo poco, inzia a stringermi i capezzoli e a mordicchiarmi la pelle. E' tutto così eccitante! Ora mi pompa con ritmo più insistente e io in poco tempo raggiungo il mio orgasmo più intenso... sto vivendo un sogno. Lo vedo staccarsi raggiungere la mia bocca, chiedendomi con quel gesto di concludere la nostra scappatella nella mia bocca. Glielo prendo con piacere e sento una colata calda sulla mia lingua e sul palato, spessa e salata, la accolgo volentieri e la lascio scivolare giù per la gola: un gusto nuovo e indimenticabile. Ne vado matta!
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17 years ago
BUNCIA, 39/40
Last visit: 12 years ago -
La vita e una strada...parte seconda...primo rappo
eccomi di nuovo qui come sempre mi scuso per la ortografia ecc...cmq cominciamo.
quella dolce sera del 24/04/2006 faceva caldo, io. la mia lei e piu due coppie stavamo andando a mangiare un pizza insieme....quanto era bello passeggiare con lei mani nella mano, una leggera brezza sfiorava i nostri visi cosi felici di stare insieme,spensierati ma fuggitivi come due amanti. siamo entrati nella pizzeria: due chiacchiere, una pizza, una risata, le dolci effusioni ed emozioni che provavo mentre lei lasceva cadere la mano da sotto il tavolo, finendo sui miei pantaloni....era un emozioni unca quasi nn riuscivo a capire che succedeva....sara sata la birra, la novità non lo so pero mi piaceva e mi e pure diventato duro ;-)--- infatti cosi per scherzare gli dissi: i bagni sono in comune vuoi farci un salto. lei rispose va bene prma entro io poi dopo poco mi segui.....si alza la vedo scomparire dietro la porta e conto fino a 100......1....2....3...4...5....6... e......mi alzo saluto i miei amici e gli dico ci vediamo dopo....vado d corsa nel bagno busso alla porta e mi apre bella come il candida come una rosa ma maliziosa come poche. io entro la prendo in collo e inizio a baciarla...le labbra...il collo dietro le orecchie e intanto lei ansmava come non mai e...piu la feceva piu mi eccitava... poi all'improvviso mi ha guardato negli occhi...e stato come un fulmine al cel sereno...non so cosa abbia capito ma fatto sta che è scesa altezza cintura....e.....dolcemente cn a sua mano di fata a preso il mio membro e ha cominciato ad accarezzarlo, giocarci con la punta della lingua sopra l estremità.... e poi come una magia......giu tutto in bocca in un secondo solo....quasi ero stralunato perche quelle cose le avevo visto solo nei film(e avete capito che film intendo). dopo un po di tempo che continuava a giocare con iil mio membro eretto come la torre di pisa ho preso il comando... l sdraiata per terra sopra la mia maglia...la mia lingua la scrutrava in ogni milimmetro del suo corpo...dalle labbra al collo dal seno a suoi capezzoli grossi e duri come noci fino all'ombelico e dolcemente gli sfilavo le mutandine....poi...non so come ho fatto ma ho iniziato a giocare con il suo dolve clitoride che pulsava come fosse una batteria la mia lingua si muoveva veloce e scrutava quel bel sesso caldo e profumato come una rosa.....dopo con il viso mi sono alzato l ho guardata negli occhi e le ho detto TI AMO ADESSO SARAI MAI......dolcemente l ho appoggiato il membro all'apertura di quella caverna umda e calda come un vulacano...sono entrao e iniziavo a muovermi su e giu come una danza a ritmo prima di pianoforte...molto lentamente e poi come tamburi molto piu forte e deciso...lei sotto i miei colpi si scioglieva...com e ra bello vederla ansimare, godere, sciogliersi..era una magia, un gioco di sguardi,,,di sogni,di passione complicita, risate e timidezza,come due bambini era una favola, un incantesimo...ma purtoppo quell'incantesimo fini....ma ne migliore dei modi, si venne insieme con un lamento quasi strozzato silenzioso dovuto al posto dov eravamo...ma era fantastico stupendo...ci siamo ricomposti usciti dal bagno ed eravamo scomparsi per 40 minuti... abbiamo raggiunto il nostro tavolo con i nostri amici che ci vedevano in viso lei fresca come la rugiada al mattino e io bhe.....si......felice come una pasqua ;-) adesso vi saluto e vi aspetto al prossimo racconto...la mia strada-vita mi ha portato li quella sera in quel bagno con lei ed e stato fantastico ma adesso vi aspetto alla prossima fermata un bacio tutti e ricordate sempre la prima volta perche come lei non c 'e nessuna ;-)
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17 years ago
alexx21, 23
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Moglie troia 3
tradisco mio marito da 20 anni prima con suo zio che veniva a dormire a casa nostra quando veniva dalla germania mio marito usciva alle 3 del mattino e io mi infilavo nel suo letto lo facevo godere da matto mi arrivava in figa e bocca.poi se ne accorto e mi ha fatto fare la troia per strada e con isuoi amici.oggi abbiamo un rapporto splendido e lui vuol sapere tutto le scopate che mi faccio come avvengono.finora avro preso diecimila cazzi e bevuto dieci litri di sborra, per il 23 giugno anniversario di nozze mio marito sta organizzando una gang bang con otto persone mio marito stara con la telecamera in mano.un saluto a tutti
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
La nostra prima volta con una coppia e la loro ami
Tutto inizio quella sera in cui andai a prendere mia moglie (Lucia, 40 anni ) dal parrucchiere. Uno di quei parrucchieri che riceve per appuntamenti, per mancanza dell' energia elettrica, il suo turno salto', cosi' dovetti aspettare piu' di mezzora.
Dopo le presentazioni di rito, lui Sandro ( il parrucchiere ) sui 40 anni, alto un fisico d'atleta, lei Olga ( la moglie ) anche lei parrucchiera sui 35, un corpo giunonico, da schianto, con seni da 6^ misura.
Restammo noi 4 soli, parlando del piu' e del meno, con molti
interessi in comune, tra cui il cinema.
Sandro disse che aveva una vera e propria cineteca, con films
per tutti i gusti e tutte l'eta' e che visto l'hobby comune sarebbe
stato contento d'invitarsi una sera a casa loro per vedere qualche dvd.
Accettammo ben volentieri, con la promessa di ritrovarci il sabato
sera successivo.
In macchina mia moglie mi chiese " che significava per tutti i gusti
e per tutte l'eta'? ".....gli risposi io: " hanno sicuramente qualche video porno".
La sera dopo aver chiavato, mia moglie mi disse che nel caso in
cui avrebbero preso dei dvd porno, ben volentieri l'avrebbe visto,
nel modo come ne parlava si vedeva che era molto eccitata.
Arrivo il sabato, alle 21,00 a casa di Sandro e Olga, ad aprirci
erano Olga e una sua amica, Tiziana ( 38 anni ), con Sandro nelle
vesti di cuoco.
Presentazioni e baci, una casa grandissima, con ampio salone, con
divani e tappeti, accuratamente coordinati, di fronte un ampio schermo, che lasciava intravedere la passione per il cinema dei
padroni di casa.
Veramente un grande videoteca, con cassette e dvd, tutte catalogate.
Con orgoglio Sandro ci mostro tutto il catalogo, veramente tutti i generi ne erano contenuti, dai best sellers, ai film di guerra,
dall'avventura al porno, si anche quelli porno, tutti sapientemente
scelti. Dai cult porno al genere amatoriale.
" Che dvd vediamo?", disse con voce calda la padrona di casa.
Rispose il marito, " la scelta va agli ospiti".
Mia moglie disse " non ho mai visto film hard amatoriali ", " sono
incuriosita di vedere delle persone normali fare l'amore " , anch'io
rispose Tiziana, la loro amica.
Ci sistemammo nei divani, buio nella stanza, iniziarono a scorrere
le immagini, era un'orgia, cui avevano partecipato anche Sandro e
Olga, e tutti i partecipanti, 7, erano con mascherine.
Cazzi, fiche, culi, sborrate a fiumi, cavalcavano la scena, avvicinai
la mano tra le cosce di mia moglie, scostai le mutandine, era tutta
bagnata fradicia, iniziai a farle un ditalino.
Con la coda dell'occhio, mi accorsi che anche Sandro si stava dando da fare, una mano per la moglie e l'altra per Tiziana.
L'atmosfera era a mille.
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17 years ago
renzo1e1lucia188404,
70/70
Last visit: 11 years ago
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La vita è una strada
piccola premessa scusate se manca di punteggiatura o errori ortografici.....ma visto che si parla di me preferisco scrivere senza rendere conto a niente altrimenti non è più spontaneo.
Buon pomeriggio a tutti mi chiamo juri e ho 19 anni. Adesso sono un ragzzo tranquillo aperto.allegro,vivace, e molto voglioso ;-). ma incvece 6a nni ero una persona tendente al suicidio a stare sempre in casa a stare male per ogni cosa. per ogni momento passato in quei tempi; solo malinconico, triste,disperato; avevo solo un desiderio:MUORIRE. ma ora tutto e diverso non so come, perche e quando ma adesso il mi desiderio e: VIVERE l esatto contarrio di quello che volevo.tutto questo lo devo alle esperienze passate negli anni. ho provato le gioie e i dolori dell'amore (anche se credo che l'amore a 19 anni sia difficile a trovare) ho incontrato tante persone....che...mi hanno fatto soffrire...piangere....ma acnhe ridere e scherzare. dopo tutto questo ho capito che LA VITA E UNA STRADA perche nn sai mai che ti può capitare alla prossimi svolta.. io ho trovato molte cose ad esempio due anni fa ho fatto un corso nel settore turisitco e h trovate due amiche splendide che poi sono diventate mie sorelle, ho trovato la ragazza con cui ho fatto sesso la prima volta....e poi ho trovato la strada della mia vita cioè il lavorare con la gente e scambiare opionioni idee nei villaggi.realizzare sogni delle persone che vengono in angenzia di viaggi per realizzare il sogno della sua vita. dicendo questo pensate a quello che ho detto se e vero che la vita e una strada e che vale la pena giorno per giorno di percorrerla e andare sempre avanti.fare quello che uno si sente senza pensarci ed ascoltare sempre il CUORE. se volete...raccontatemi pure la vostra STRADA a presto per il prossimo viaggio
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17 years ago
alexx21, 23
Last visit: 11 years ago -
Intermezzo
Sale sul bus. La aspetta un lungo e noioso viaggio per arrivare in facoltà, ma oggi piove troppo e troppo forte per andare in scooter. Per fortuna, lei sale vicino al capolinea, la gente è poca e fa tempo a trovarsi un posto in coda, in un angolo. Sa che poi, strada facendo, l’autobus si riempirà come un uovo, ma lei già si sta estraniando dal mondo che la circonda... ha troppi pensieri.
La pioggia non fa che acuire il suo stato d’animo inquieto.
Ripensa alla serata di ieri, in discoteca, a quella festa della sua amica, e a quel ragazzo che per tutta la sera le è girato attorno, come uno squalo che puntava la sua preda... ma senza mai sguainare i denti e afferrarla.
Ricorda gli occhi di lui indagarla, si sente ancora nuda, come se già osare la canottierina sulla pelle e la mini stretch non l’avessero già esposta abbastanza... ma sotto gli occhi di quel ragazzo era come se il tessuto svanisse e il suo corpo non avesse segreti per lui.
Si era sorpresa eccitata da quello sguardo, da quel suo sfiorarla come per caso per poi ritrarsi, dal non poter poi nemmeno nascondere la sua emozione quando, passando davanti a uno specchio del locale, aveva notato i propri capezzoli eretti ed evidenti sotto il tessuto leggero della canottierina, e la voglia fortissima che su quei capezzoli si posasse la sua bocca...
Avrebbe voluto che quello sguardo e quello sfiorarsi diventassero qualcos’altro...qualcosa di più.
Ma la serata era finita tranquilla, com’era iniziata, e era tornata a casa sola, e delusa.
Si accorge, adesso sul bus, che in realtà non ha mai smesso di pensare a lui e a cosa poteva succedere, o meglio: a cosa lei avrebbe voluto che succedesse...
Le e’ bastato ripensarci, quasi distrattamente, e si scopre ancora eccitata.
Sente che quel pensiero non la lascia, che ha ancora addosso le sensazioni della sera prima, le stesse vibrazioni, le stesse voglie insoddisfatte, e decide di lasciar correre la fantasia...
La gente è aumentata, ma il suo posto nell’angolo le lascia un pò di tranquillità, e lei ne approfitta. Anzi, la situazione, l’idea, la voglia di provare qualcosa che mai le era neppure passato per la mente le dà coraggio.
Sistema il grosso giaccone sulle gambe, le allarga un poco e insinua una mano tra le pieghe della gonna corta a portafoglio.
Si accarezza le cosce... e sente subito che è quel che il suo corpo voleva, ma che non si era concessa la sera prima per la troppa stanchezza e questa mattina per la troppa fretta. Ora però ha tutto il tempo...
Sente la pelle calda sotto le sue mani. Non sono le mani di lui, ma sanno come regalarle quel che le serve e che lei vuole regalarsi ora.
Si volta verso il finestrino, nascondendo il viso agli altri occupanti dell’autobus, e si impone di controllarsi. Non pensa che potrà restare del tutto inespressiva, ma perlomeno dovrà evitare di gemere... pensa che ci riuscirà.
Nel dubbio... per fortuna ha la sciarpa addosso, stretta sul collo e sul viso, e la userà per soffocare i suoni del suo piacere.
La mano le sfiora una coscia, poi l’altra. Si accarezza sull’esterno, poi scende e arriva tra le gambe, e prende ad accarezzarsi avanti e indietro, ogni volta avvicinandosi di più agli slip.
L’autobus segue il suo tragitto, fa le sue fermate, sale la gente e il bus lentamente si riempie, ma lei è indifferente a tutto questo... Il suo viaggio la porta altrove.
La mano raggiunge finalmente lo slip, lo sfiora e lo sente umido. Indugia un momento, poi si decide e prende a carezzarsi sopra lo slip più decisa.
Sente il calore sotto il pizzo, sente in sè di nuovo la voglia di ieri sera, ripensa alle mani di lui...Afferra lo slip e lo scosta più che può.
Riprende ad accarezzarsi la figa, con movimenti ampi e lenti, premendo quando sfiora il clitoride, esitando quando supera la figa e lambisce il buchino, per poi tornare a premere e a forzare dolcemente le labbra che lentamente iniziano a cedere e a diventare umide.
Si decide, con un dito va a sentire tra le labbra che succede... si trova bagnata, non riesce a rallentare e prende a muovere il dito lungo le labbra, poi le dita diventano due e il movimento più profondo. Trova il clitoride, le dita bagnate gli scivolano sopra facilmente, lo sfiora all’inizio, sussultando, poi prende a massaggiarlo e si abbandona alle scosse di piacere che le giungono in risposta. Lo sente crescere, ancora lo coccola per un poco, respirando forte contro il finestrino appannato che guarda fissa già da un pò senza peraltro vedere nulla di quel che scorre oltre il vetro, e continua a tormentare il clitoride.
Poi non resiste oltre...
Si alza la sciarpa sulla bocca, come se avesse freddo, quando invece si sente calda come una brace nel forno a legna... e la morde, respirandoci dentro e soffoncandoci i gemiti che le sfuggono sottovoce.
Le dita lasciano il clitoride, scendono e in un attimo sono a premere sulla fica... poi entrano.
Si penetra con un solo gemito, a fondo, e subito si muove. L’immagine, il desiderio, il sogno che quel sedile dell’autobus siano le ginocchia di quel ragazzo e le dita siano il suo membro le fanno chiudere gli occhi e accellerare il ritmo.
Le dita vanno veloci e ongi volta fino in fondo, le sente bagnate ma non le basta, sente i capezzoli duri da tempo e non può farci niente, vuole solo placare la fantasia e la voglia...
Si immagina le mani di lui che mentre lei gli si muove sopra dandogli le spalle la cingono da dietro e le afferrano i seni, si immagina il sesso di lui esplorarla mentre lei guida le danze e insieme si masturba massaggiandosi il clitoride...ma le sue dita nella figa ora sono tutto quello che ha, e non le bastano più.
Scivola un poco sul sedile, come per mettersi a dormire, ma alzando le ginocchia poggiandole allo schienale davanti in realtà libera dall’impaccio del sedile il buchino.
Scende con l’altra mano, quella contro il vetro, passa sotto la coscia, scosta le mutandine e sfiora il buchetto per un attimpo... la scossa che sente le dice che fa la cosa giusta.
Senza rallentare il ritmo dell’altra mano tra le gambe, si accarezza intorno il buchino, lo sfiora, lo preme dolcemente...
Poi si immagina ancora con lui, ancora sulle sue ginocchia, ma piegata in avanti, con il dito di lui che le accarezza il buchino impaziente e curioso... Si rende conto di quanto lo desidererebbe dentro di lei, e lo fa con quel che ha.
Affonda il dito nel buchino, e prende a muovere anche quello.
Ora geme più forte, soffocata dalla sciarpa, facendo fatica a trattenersi per non farsi sentire, ma ormai la fatica che resta è poca...
Sente che la strada è quasi al termine. Accelera la corsa delle dita nella fica all’unisono di quello nel culetto, più veloce, più decisa, più a fondo...
Le sembra di sentire il rumore del palmo della mano che sbatte contro le grandi labbra, bagnate e bollenti, ogni volta che fermano la corsa delle dita, le contrazioni aumentano, ora dietro gli occhi chiusi la sua fantasia la convince che nel suo buchino non si muove il suo dito ma il sesso di lui...
Si immagina piena di lui, del suo sesso teso e bagnato e delle sue dita che la esplorano e la riempiono, immagina lui che la chiama, che la vuole, che si lascia andare in lei...e finalmente viene.
Mentre accaldata a dismisura e con il viso in fiamme cerca di calmarsi, riesce a notare a malapena di essere quasi arrivata... la prossima è la sua.
Si sistema in fretta la gonna, lascia lo slip ammucchiato tutto da un lato, avrà tempo dopo... e poi le piace sentirsi bagnata tra le cosce.
Si fa largo a fatica tra la gente, gente che non conosce e che giurerebbe mai vista salire sul quell’autobus...lei è stata altrove, finora.
Sta arrivando alle porte centrali, senza badare tanto a chi ha accanto, quando si sente dire ‘ciao’, e trasale. Si volta: è il ragazzo della festa.
Si sente avvampare, e resta congelata.
Non l’aveva visto... Lui invece? L’aveva vista? E cosa aveva visto?
Lui sfodera un sorriso abbagliante, le dice “Permetti?”, dolcemente le prende la mano che lei aveva usato per masturbarsi, le porta al naso e ci sente sopra l’odore di lei, poi fissandola prende le due dita più ‘attive’, le lecca lentamente e poi le succhia... poi le dice sorridendo “Sai di buono...”.
Lei non riesce a pensare ad altro che “Ha visto tutto...”. Ancora non riesce a muoversi... Sente l’orgasmo ancora tra le gambe, lo slip che sotto la gonna le lascia nudi la figa e il buchino ancora caldi e bagnati, si sente nuda...
Lui le parla ancora: “Mi piacerebbe divorarti, una volta o l’altra... Magari stasera, se vuoi. Per ora, questo è per te”.
Le porge un biglietto col suo numero di telefono, lei lo prende meccanicamente, ma lui non ritrare la mano, anzi, la accosta al suo viso. Lei sente che odora di sesso, resta stranita per un attimo, poi lui le confessa: “Sai, ero di fronte a te e ti guardavo... e non ho potuto fare a meno anch’io di...” Un velo di imbarazzo nella voce.
Lei è sopresa, e insieme eccitata e raggiante, quel che lei aveva fatto pensandolo lui l’aveva fatto guardandola e immaginandola... Il pensiero per un attimo la riscalda: mentre lei si masturbava, anche lui faceva lo stesso, e per causa sua!
Un bel risultato, non c’è dubbio! Sorride al ragazzo, un sorriso caldo e rilassato, si sente meravigliosamente, ora... ora che sa che è suo.
Il bus si ferma di colpo, i loro sguardi faticano a lasciarsi, si sfiorano per un attimo le mani, quella di lei sporca del suo orgasmo e quella di lui odorosa del suo sesso...
Lei deve scendere e lasciarlo, ora che lo ha appena trovato, ma non le pesa: è solo un breve intermezzo, questa sera è lontata solo poche ore.
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17 years ago
sessodolce234269, 39
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Dal dentista
Il dottore e’ nell’altro studio, in leggero ritardo. La segretaria fa accomodare il ragazzo nell’altro studio e lo fa accomodare sulla poltrona. “Il dottore arrivera’ subito, intanto tu rilassati”
La segretaria ha visto che e’ nervoso, ma forse farlo aspettare gia’ su quella specie di strumento di dolore e tortura non lo aiutera’... e infatti e’ cosi’, ma lei non se ne accorge, o non se ne cura.
Uscendo chiude la porta dietro di se’, e il ragazzo resta solo. Sente pero’, dall’altra parte del muro, il rumorino inconfondibile del trapano...
Non gli resta altro che cercare di convincersi che lui ha BISOGNO del dentista, anche se e’ la prima volta che si decide a venirci e’ gia’ fortissima la tentazine di scappare via.
E’ impegnato in una specie di training autogeno, una sorta di preparazione a quello che dovra’ succedergli, quando si apre la porta, ed entra una ragazza in camice bianco.
Lui sobbalza visibilmente, e lei lo nota. Il ragazzo invece nota che il camice fascia stretto un corpo molto ben fatto, e lascia scoperte lunghe gambe affusolate.
“Sono l’assistente del dottore, buongiorno!”
I due sono coetanei, poco piu’ di vent’anni, e se si fossero incontrati in un contesto diverso, chissa’... Questo lo pensano entrambi.
Lei cerca di metterlo a suo agio, si informa, saputo che e’ la sua prima volta si sforza di tranquillizzarlo, ma nonostante lo sforzo di risultare tranquilla e rasserenante vede che non ci riesce.
Dal suo punto di vista, per il ragazzo vedersela passare di fianco, sentirne il profumo e indovinarne il taglio della biancheria sotto il camice di certo non lo aiuta.
Quando lei non si accorge che, trafficando con una scatola di materiale si e’ sbottonato il camice per un paio di bottoni, il ragazzo inizia ad essere nervoso anche per altro, oltre alla prospettiva del trapano che sente incessante dall’altro studio. Poco dopo lei si avvicina di fianco alla poltrona, e un po’ per sdrammatizzare un po’ per portarsi avanti col lavoro, mette al collo del ragazzo una specie di grande bavaglino. Si accorge che il ragazzo le guarda la scollatura, e anche che il seno e’ quasi scoperto. Le scappa da ridere, un po’ per la gaffe un po’ per l’evidente imbarazzo del ragazzo, che aumenta quando lei si rialza e nota nei pantaloni del paziente un altro, inequivocabile segno del suo imbarazzo.
Un po’ la intenerisce cosi’ terrorizzato, un po’ si sente in colpa per averlo messo ancora piu’ in crisi, e si decide.
Chiude a chiave la porta, torna di fianco al lettino e lo guarda negli occhi, restando con il camice semiaperto sui seni straboccanti dal reggiseno di pizzo.
“Vedo che non stai pensando solo al dentista, pero’... eh?” Decisa, gli appoggia la mano sulla patta dei pantaloni, e lui sobbalza, quasi fa per rialzarsi dalla sedia, ma...
“Ssssst!” Lo zittisce, e si china a dagli un veloce bacio sulle labbra. “Stai tranquillo... Vuoi dirmi davvero” e inizia a muovere la mano sulla stoffa tesa dal sesso del ragazzo, gonfio e duro “che ti dispiace?”
“E a proposito...” con l’altra mano slaccia ancora un bottone del camice, liberando il reggiseno, e subito dopo lo sbottona dal basso fino a scoprire le mutandine “...mi piace il bianco... E a te? Piace?”
Lui non ha la forza di parlare, ma la faccia e altre parti del suo corpo esprimono a sufficienza il suo parere.
Lei prende a stringere la patta dei pantaloni del ragazzo, e si sente eccitata dalla situazione e dall’espressione di lui, fino a iniziare ad accarezzarsi tra le gambe.
“...devo fare tutto io?” La ragazza sta cercando di sbottonare i pantaloni di lui, che finalmente si scuote e si da’ da fare. Poco dopo, lei stringe in mano il suo sesso eretto e lo masturba lentamente, e ripete la domanda avvicinandosi di piu’ alla poltrona. “Devo fare tutto io?”, si sfila gli slip mettendoli nella tasca del camice e allarga un poco le gambe, prende una mano del ragazzo e la appoggia al sesso caldo.
Adesso la mano di lei sul suo sesso si fa piu’ decisa, accompagna quella di lui tra le sue gambe, prima timida e morbida, poi piu’ calda e decisa. Finalmente lui si decide, e quando appoggia due dita al suo sesso lei chiude gli occhi. Resta senza fiato per un attimo quando lui affonda, e riprende a muovere la mano sul sesso di lui seguendo il ritmo delle sue dita.
I respiri accelerano, i gemiti sono soffocati, il piacere sale... lei sente il sesso del ragazzo tendersi sotto i movimenti della sua mano, e dentro di se’ sente crescere il piacere.
“Puoi fare di piu’...” Il ragazzo ha gli occhi ciusi, ma non gli serve guardare per estrarre lentamente del suo sesso le dita inzuppate del piacere di lei, e per spostarle di poco... Quando lei sente il suo dito premere, riesce solo a sussurrare. “Ecco...”, e lui entra. Lei accelera la mano e lui la sua, il piacere dei due monta insieme, e quando lui sente il palmo della mano bagnarsi dell’orgasmo di lei, la ragazza sente il sesso di lui contrarsi ed esplodere...
Restano per qualche attimo ad ansimare, silenziosi, poi lei si piega su di lui, lo bacia sulla bocca e velocemente appallottola il bavaglino che e’ servito per raccogliere qualcosa che non e’ stata saliva...
Si riabbottona il camice, ma lascia vedere al ragazzo che lo slip resta nella tasca...
Sblocca la porta, giusto in tempo per sentire nell’altra stanza il dottore lasciare l’altro paziente alle cure dell’altra assistente. Dopo qualche attimo, il dottore entra, e con un sorriso saluta il paziente.
Gli chiede se e’ tranquillo, ma risponde l’assistente: “Si, dottore... il ragazzo e’ rilassato adesso... Vero?”
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17 years ago
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