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E dire che....2
E dire che….2
Da quel week end, sono passati sei anni e, oltre a sentirci telefonicamente per lo scambio di auguri in occasione delle festività importanti non ci siamo più visti.
A quanto fosse successo quella notte non ci pensavo più. Si.., ogni tanto mi sfiorava i pensieri, ma oramai non ci pensavo più di tanto. E questo, fino ad agosto di quest’anno.
Ero andato a passare qualche giorno di relax e stare un po’ con mia madre al paesello d’origine.
Il giorno di Ferragosto mia madre mi dice che Carla e Claudio ci hanno invitato a passare la giornata da loro. Devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. Rispondo che per me va bene. Anzi, visto che la roro casa è una viletta con piscina contornata di verde e con alberi maestosi, mi sarei veramente rilassato….
Chiamo mia cugina per chiedere se avessero bisogno… Mi risponde lei e quando sente la mia voce esclama… Marcoooooo!!! Che piacere sentirti! Io e i ragazzi abbiamo una gran voglia di abbracciarti….
A proposito… Se magari venissi con un po’ di anticipo mi daresti una mano a preparare gli antipasti. So che sei molto bravo… In effetti, sono abbastanza pratico ad aprire i frutti di mare e preparare delle gustose salsine. Chiedo a mia madre e gli dico che saremmo stati da loro per le ore 10 circa. Ok! Vi aspetto.
Claudio e sua sorella stanno per scendere in paese insieme al marito e Cristian. Il gelato lo comprano loro quando tornano per pranzo, aggiunge Carla. Aspetto mia madre che si prepari, prendo dalla cantina due bottiglie di spumante italiano, una di secco a un’altra amabile e partiamo.
Arrivati a casa di mia cugina, suono il campanello del cancello.. Sono Marco… Ciao Zio Marco!! Sono Morena… Che Bello…. Parcheggio l’auto sotto un pergolato, scendo e la prima a saltarmi addosso è Morena. Cia zio… Ti ricordi di me? Mi abbraccia e mi stringe schioccandomi rumorosi baci sulle guance. Carla aiuta mia madre a scendere dall’auto, saluto di rito, e poi viene verso di me e mi dice..
Fatti abbracciare cuginone mio… Mentre ci stringiamo, nel tentativo di scambiarci il bacetto sulle guance finisce che le nostre labbra si sfiorano… Buono il sapore del tuo rossetto, commento io.
Si defila dall’abbraccio… Il mio cugino biricchino sempre pronto ai complimenti, mi omaggia di un altro bacio a fior di labbra e ci fa accomodare sotto il portico….
Morena, prepara qualcosa di fresco per la zia, e tu Marco, vieni in cucina che il lavoro ti aspetta…
Lei cammina davanti a me e posso ammirare le sue ammalianti forme…
Una volta in cucina mi metto subito all’opera.
Carla è abbigliata con uno di quei leggeri parei estivi che gli modella il corpo, e per giunta, anche trasparente…Mentre sono impegnato nei preparativi, lei non perde occasioni di scodinzolarmi davanti, e volte, si pone in modo che posso ammirare le sue bellissime tette nude sotto il pareo, la sua intimità è coperta da un minuscolo slip da mare…
Il continuo distogliere lo sguardo da quello che sto facendo per ammirare la femmina al mio cospetto, mi pungo un dito con la punta del coltello e dalla mia bocca esce un…Ahi! Che pirla che sono. Carla vede che esce un po’ di sangue e … Dai, vieni in bagno che ti disinfetto e ti metto un cerotto. Mentre mi tiene il dito da medicare mi ritrovo con il viso all’altezza del suo seno. Però!!!! Certo che hai delle belle tette! Ti ricordi quando da ragazzini giocavamo al Dottore e tu ispezionavi tutto il mio corpo proprio come un medico? Carla?... Lascia stare questi ricordi, mi eccitano ancora.. E lei, per tutta risposta, mi mette una mano tra le gambe e,.
Caspita Marco! Non ricordo di averlo mai sentito cosi duro quando giocavamo al dottore… Mi fa alzare, mi abbassa il pantaloncino e inizia a masturbarlo…. Peròòòòò…. Si abbassa e se lo infila in bocca… mhhh… Vediamo se sono diventata più brava di quando ero una ragazzina? Lo lecca come un gelato, lo succhia e con la mano lo sega…. Carlaaa? Ti prego… Mhhh. È l’unica parola che odo… Continua con maestria la sua opera… chiudo gli occhi e mi abbandono ad un’esplosione di sperma nella sua gola…. Deglutisce con avidità fino all’ultima goccia. Si passa la lingua sulle labbra soddisfatta. È da quando sono venuta a casa tua che avevo voglia di farlo… Mi tira su lo slip da mare, vi riposta il fallo ancora mezzo duro carezzandolo e mi dice… Guarda che lo voglio ancora… Ho voglia di scopare con te giocando al Dottore…Mi cinge un piccolo cerotto sulla ferita e torniamo in cucina. Per fortuna Morena era rimasta sotto il portico con mia madre…
Continuiamo con i preparativi non disdegnandoci complici sguardi.
Tutto pronto. Arrivano gli altri… Cristian corre ad abbracciarmi… mi stringe cosi forte che il suo esile corpo aderisce al mio in modo quasi passionale. Il suo caschetto biondo, viso dai lineamenti gentili e curato.
Mi guarda con uno sguardo illuminato…. E la maturità? Tutto a posto? Si zio! A settembre veniamo a fare l’iscrizione all’Università. Veniamo? Dico io. Si! Io e Morena abbiamo deciso di iscriverci alla stessa Facoltà.
Bene! Rispondo. Se volete venire a stare da me vi ospito volentieri…. Uaoooooo. Magari!!
Ok! Quando siete pronti mi avvisate. Ma no! Interviene Claudio. Magari se ci dai una mano a cercare un piccolo appartamento cosi non disturbano te…. Ma quale disturbo! Mi farebbe davvero piacere se venissero a stare da me. Mi farebbero anche un po’ di compagnia… Iniziano le portate e interrompiamo l’argomento.
Gira che ti gira, mi ritrovo seduto a tavola con Morena alla mia destra, Carla alla mia sinistra all’angolo del tavolo e… Cristian di fronte. Morena mi tira qualche scanzonata gomitata ed elogia il mio impegno a raccontare barzellette. Carla, non perde occasioni, ogni qualvolta che si deve alzare per andare in cucina, di chiedermi aiuto invitandomi a seguirla per darle una e ne approfitta per passarmi lascivamente la mano sul pene fino a farmelo diventare duro.
Tira fuori dal forno la teglia dei cannelloni col ripieno di pesce e inizia a sezionarli a porzioni. Per fortuna ha le mani impegnate perché entrano Cristian e la sorella di Claudio per aiutarci nel portare i piatti a tavola.
Noto che lo sguardo di Cristian è fisso sulla mia spropositata erezione, la fissa con occhi languidi e imbarazzati.
I piatti sono pronti e iniziano a portarli a tavola. Io mi attardo nella speranza di far tornare normale il mio pene.
Probabilmente Morena ha captatto qualcosa. Mi siedo e poco dopo, sento che spinge in modo deciso la sua coscia contro la mia. Faccio finta di niente…
Incrocio lo sguardo interrogativo di Cristian come per chiedermi che cazzo stesse succedendo.
Defilo il mio sguardo. Il pranzo arriva alla fine.
Bene! Penso proprio di chiedervi il permesso di congedarmi e trasferirmi su un lettino a bordo piscina per un riposino. Mi alzo e vado stendermi su un lettino sotto un gazebo. Non so per quanto tempo sono rimasto in un piacevole dormi veglia, ed è proprio durante il dormiveglia che ho avvertito di nuovo quella manina sul membro. SI! Ancora quella manina… Sempre nel dormi veglia, mi godo quella manina che massaggia il mio membro duro sfiorando il pantaloncino. Poi d’un tratto… Più niente. Apro gli occhi e vicino a me, nessuno…
Vedo Cristian seduto sul bordo della piscina a pochi metri da me.
Mi metto a sedere sul lettino e chiedo a Cristian dove fossero gli altri. Lui si gira… ciao zio!
La zia, (mia madre), è andata a riposarsi in camera, la mamma e Morena stanno finendo di sistemare in cucina, e gli altri, sono andati a fare una passeggiata nel bosco.
A questa risposta, riaffiora prepotente il ricordo di quella notte. “E dire che… non ci pensavo più”!
Vengo riportato al presente da Cristian che mi chiede. Davvero zio, ci ospiteresti da te? Certo che si! Cristian. Allora ti chiedo di parlarne con la mamma per convincerla. Ci penso io. Non ti preoccupare…
Nel frattempo, arrivano Carla e Morena con un fumante caffè.
Dormiglione…Eccoti un buon caffè cosi ti svegli… Grazie Carla! Mi ci vuole proprio…
Sorseggio il caffè intavolando il discorso di ospitare a casa mia Cristian e Morena per tutto il periodo degli studi universitari.
Lo faccio con molto piacere. Credimi.. Mi guarda, gli chiedo un segno di assenso con lo sguardo e lei annuisce dicendo che volevano comunque partecipare, lei e sua cognata, alle spese.
Di questo ne riparliamo rispondo. Noto un complice e felice sguardo tra Morena e Cristian. Mi ringraziano in coro e mi vengono a schioccare un bacio sulle guance, e sempre in coro mi dicono, grazie zio!
Chiacchierando, si sono fatte quasi le ore 17. Mia madre si è svegliata e ci ha raggiunto.
Quando vuoi, andiamo a casa mi dice mia madre. Dai Zia, interviene Carla, restate qui anche per cena e poi ve ne andate. Mia madre mi guarda e attende l’assenso. Ma si, mamma, torniamo stasera col fresco.
Tornano gli altri, ci raggiungono e Carla, informa i genitori di Morena su quanto prima concordato in merito alla mia ospitalità offerta ai ragazzi per il periodo degli studi.
Il cognato di Claudia ribadisce il loro voler contribuire alle spese per il soggiorno della loro figlia a casa mia.
Rassegnato, rispondo che ne avremmo riparlato quando i ragazzi sarebbero venuti da me a settembre.
Ormai tardo pomeriggio, Carla e sua cognata si spostano in cucina per preparare una leggera cena…
La serata scorre piacevolmente e terminata la cena, saluti, baci e abbracci con un arrivederci a settembre.
Passo ancora una giornata con mia madre e torno a casa mia.
Durante il viaggio, ho pensato di divere il mio lettone in due letti nei quali avremmo dormito io e Cristian, mentre Morena, si sarebbe sistemata nella camera degli ospiti.
Continua
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10 years ago
complicita360,
58
Last visit: 5 years ago
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E dire che.....1
Vivendo in un’affascinante città, un bel giorno mi chiama mia cugina chiedendomi se posso ospitare per il w.e. successivo lei, suo marito e suo figlio. Certo gli rispondo, volentieri. Arrivano il venerdì sera e noto con sorpresa che sono in quattro, c’è anche la nipotina, figlia della sorella del marito.
Dopo i convenevoli saluti, propongo di andare al ristorante per cena. Ok per tutti.
Arrivati al ristorante, ci assegnano un tavolo e mia cugina Carla occupa posto di fianco a me.
Pensavo foste in tre dico a Carla, vuol dire che dormirete i 4 nel lettone e io andrò nella camera degli ospiti, visto che c’è un letto alla francese, un piazza e mezzo. Ma no! Dice lei. Possiamo fare cosi… Io, Claudio e Morena, la nipote, nel lettone e Cristian dorme con lo zio. Va bene Cristian? Certo mamma. Se allo zio Marco non dispiace? Certo che no! Rispondo con un po’ d’imbarazzo. Spero di non russare..
Cristian è un ragazzino di 14 anni, biondino con i capelli a caschetto.
La serata scivola allegra tra ricordi e barzellette…
La ragazzina, anche lei più o meno stessa età di Cristian, mi guarda divertita ad ogni mia barzelletta o battuta.
Finito di cenare, torniamo a casa. Mostro la camera da letto a mia cugina e andiamo in salotto dove ci aspettano gli altri. Ancora qualche barzelletta e tutti a letto.
Carla, Claudio e Morena nella Camera da letto e, io e Cristian in quella degli ospiti.
Le camere sono dotate di Bagno con vasca e doccia.
Richiusa la porta dietro di noi, Cristian mi chiede… Zio Marco, ti dispiace se vado prima io in bagno? Ho un urgente bisogno. Certo! Va pure. Intanto che Cristian è in bagno, io mi metto svesto e resto in box. Accendo la TV e mi siedo sul letto. Dopo circa dieci minuti, Cristian esce dal bagno, prende il suo pigiama e Scusa zio, ancora 5 minuti… Ok. Rispondo.
Riesce e s’infila nel letto. Ora tocca a me. Vado in bagno, denti e solito bidet. Esco, mi metto nel letto pronto per dormire.
Devo essermi addormentato di pacca con la TV accesa.
Nel mezzo della notte, una piacevole sensazione desta il mio sonno. La TV è ancora accesa. Mi rendo conto che ho una forte eccitazione e avverto qualcosa di caldo che avvolge il mio pene. Senza fare movimenti bruschi, riscontro che quel piacevole calore è dato dalla manina di Cristian che avvolge con delicatezza il mio pene. Porca miseria…. E adesso cosa faccio? Dico tra me e me…Da un lato vorrei fermarlo, ma la cosa potrebbe creare dei malintesi, dall’altra, ho una strana voglia di far finta di dormire.
Opto per la seconda. Con gli occhi socchiusi mi abbandono al sublime piacere che sto provando…
La manina ora lo avvolge più forte. Forse vuole sentire le pulsazioni del mio membro. Mi abbandono completamente al piacere che quell’atto incestuoso mi sta regalando. La manina ora molla la presa, accarezza delicatamente il mio pene duro e si ritira…
Mi aspetto che riprenda ma…. Niente… Sento che si gira e…Invana è la mia attesa…
Resto immobile con il pene duro e le palle che quasi mi duolono.
Dopo circa una ventina di minuti, realizzo che si è addormentato.
Mi alzo, vado in bagno e non posso fare a meno di masturbarmi…
Ritorno a letto e a fatica mi riaddormento.
Mi sveglio con la luce del giorno, guardo Cristian che dorme come un ghiro, entro in bagno a scaricare la vescica e vado in cucina a preparare la colazione per tutti.
Arrivo in cucina e noto che Carla è già sveglia. Buongiorno Carla… Come mai già in piedi? Lascia stare va…
Morena non è rimasta ferma un minuto, si muove in continuazione… Figurati… Claudio che russa da una parte, Morena che si muove in continuazione dall’altra, ed io, in mezzo a fare la statuina sveglia…
A chi lo dici, (prendo la palla al balzo). Anche Cristian si è agitato tutta la notte. Mi sa che stasera io dormo sul divano. E no! Delle due è Claudio che dorme sul divano… Giacché russa. No. No… Intervengo prontamente. Mandi a dormire tuo marito con suo figlio ed io dormo sul divano, dico con fermezza.
A guardare bene mia cugina in deshabillé, quasi quasi non mi dispiacerebbe dargli una bella ripassatina.
E’ sabato, e non devo andare in ufficio. Ma, come tutti i sabati mattina, approfitto per sbrigare alcune faccende…Loro escono dicendomi che sarebbero tornati per sera e che avremmo cenato al ristorante e che sarei stato loro ospite.
Durante la giornata riaffiora sovente il pensiero di quello che è successo durante la notte.
Tornano a casa verso le ore 20 e, dopo essersi rinfrescati, ci dirigiamo al ristorante.
Stesso tavolo. I ragazzi vogliono la pizza e noi adulti ci aggreghiamo. Noto che Cristian è un po’ taciturno, mentre, la ragazzina mi chiede ancora barzellette..
Tutto bene Cristian? Si zio.. Ti chiedo scusa se la notte scorsa non ti ho fatto dormire…
Non ti preoccupare, stasera toccherà a tuo padre. Rispondo scherzandoci sopra….
Fine della serata, tutti a casa e tutti a letto.
La mattina seguente, colazione al bar… Saluti, baci e abbracci e un sincero arrivederci.
Nel salutarci, la ragazzina, mi schiocca un rumoroso bacio sulla guancia e mi dice…
Posso chiamarti anch’io Zio Marco? Certo Morena. Chiamami pure zio Marco…
Continua…
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10 years ago
complicita360,
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Last visit: 5 years ago
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..cosi divenni la chicca...
Guardo le foto facendole scorrere sullo schermo del mio tablet, bellissime, perfette, scattate con la cura dei particolari. Ricordo di ogni singola posa, la preparazione, i dettagli, tutto. Una foto in particolare attira la mia attenzione, è perfetta, bellissima, l'ho desiderata così, e il risultato va ben oltre le mie aspettative. Mi ritrae di spalle, con le ginocchia appena genuflesse, lo sguardo di lato ammiccante, le labbra sensuali mimano un bacio, ma tutta l'attenzione è per il mio lato B. Tondo, perfetto, provocante, appena fasciato da una mini di stoffa nera elasticizzata, alta appena venti/ venticinque centimetri, ma che mi costringe a ricordare come tutto è cominciato. La mente ritorna indietro di alcuni anni. All'epoca avevo appena finito le medie, e già il mio corpo rivelava quello che dentro di me sentivo da qualche tempo, il forte desiderio di assomigliare a una donna. Il mio aspetto minuto non lasciava dubbi, biondino, gambe e braccia esili, un viso incorniciato in un ovale perfetto che mi donava un’aria da efebo, un corpo che tutto aveva tranne l'aspetto maschio, virile e possente. Al contrario ero esile, minuto e con un’aria fragile impressionante. Tutte le mie attenzioni per il sesso femminile erano incentrate unicamente per ascoltare i loro discorsi, le ragazze parlavano di moda, rossetti, trucchi, scarpe e di come far impazzire i maschi: erano il meglio che potessi ascoltare. All'epoca vivevo ancora con i miei, e mia sorella più grande, in un paese stretto fra una grossa montagna e la Statale molto trafficata. Ammiravo mia sorella quando si truccava, vestiva e subito non avevo capito perche all'inizio era fisicamente come me, poi lentamente le erano spuntate delle protuberanze sul petto che finirono per donarle una magnifica quarta, misura che ancora oggi le invidio, e un culo meraviglioso che quando indossava appunto la famosa “mini” il suo allora fidanzato le diceva che era talmente bello che sfondarlo era un dovere nei confronti della natura che lo aveva fatto così. Già il suo fidanzato, oggi mio cognato. Luca è quello che si dice un vero maschio virile. Muscoli possenti da ogni angolo del corpo, massiccio, alto, e terribilmente peloso!e se non bastasse tremendamente porco. Porco, ma un porco, fantastico. Una sera che stava scopando mia sorella, avevo sentito i rumori e li avevo spiati. Avevo avuto modo di ammirare suo magnifico cazzo. Grosso, duro, nodoso, in cima una cappella grande con una fragola, mi ero segato fino a sfinirmi al solo pensiero di averlo dentro. Circa due anni dopo, fra i 16/17 anni, la mia vita ebbe la sua prima svolta. Ricordo che era un sabato sera, in paese c'era una festa e tutti vi erano andati, io no. Avevo accampato delle scuse, ma in realtà ero stanco delle battutine dei ragazzi del paese e delle risatine ironiche delle ragazze, e poi avevo in mente altro. Appena solo mi sono fiondato in camera di mia sorella, all'epoca era gia sposata con il porco, ed era pure incinta di alcuni mesi. Aperto l'armadio, le ho preso appunto questa mini che adoravo, un paio di “ zatteroni” scarpe con il tacco a zeppa altissime, che lei metteva sempre quando indossava la mini e che le elevava ancora di più il culo verso l'alto rendendolo ancora più desiderabile. Mi trasferisco in camera mia, e nudo, indosso le cose prese, mi ammiravo allo specchio muovendomi con movenze da troia che batte, mi gustavo tutto quello che vedevo e a mio avviso era bellissimo. Da qualche tempo, avevo sperimentato l'introduzione nel mio culetto di vari oggetti di relative dimensioni per provare la sensazione di essere posseduto, e ora mi ammiravo fingendo di essere una puttana da marciapiede che cerca il suo cliente. Improvvisamente entra Luca in camera e mia afferra con forza un polso.
“ lo sapevo che eri una puttanella, un frocetto tutto da gustare, una troietta da scopare con gusto, dai inginocchiati che voglio sentire come lo succhi.”
Senza aggiungere altro mi torce il polso e mi costringe ad abbassarmi davanti a lui che nel frattempo ha aperto i pantaloni e ha tirato fuori il suo magnifico cazzo, e senza indugi me lo pianta dentro la bocca. Mi tiene fermo il capo con entrambe le mani e mi scopa in bocca in maniera dura, brutale.
.. Sei una meraviglia!!!.. mi ricordi un giovane trav che batteva lungo la Statale qualche anno fa, anche lui lo leccava bene, tutti la chiamavano la Chicca, tu gli assomigli, e allora da oggi ti chiamerò così, Chicca, la mia puttanella tutta da godere.! - dice mentre continua scoparmi infilandolo sempre più dentro la mia gola incurante del fatto se mi piace o meno.
Mi sento quasi soffocare con quel palo infilato in gola, ma tutta questa brutalità mi eccita da morie, scopro che mi piace essere maltrattato. Poi mi solleva e mi gira appoggiandomi al letto, piegato a novanta, sputa un poco di saliva sul buchetto e si lubrifica anche il cazzo poi mi penetra con durezza piantandolo tutto dentro in un colpo solo. Urlo, mi sento sfondare, squarciare, dividere in due, le gambe mi cedono.
…..aaaaahhhhhiiiiiii.......AAAAHHHHHHiiiiiiiiii...pianoooo....ti pregoooooo...........
M'immobilizza tenendomi per i fianchi, aspetta un momento immobile dentro di me poi parte a limarmi il buchetto incurante delle mie suppliche. Mi sbatte con un ritmo costante che ben presto da i suoi frutti, sento il piacere scorrere lungo tutto il mio corpo.
“…..a ti piaceee!!!!..lo sapevo che eri una troietta , ma non credevo fossi anche vergine, meglio! Mi divertirò di più a godere di questo culetto stretto, vedrai che alla fine ci passa pure un tir.......”
Mi lima e mi fa godere molto, poi si mette disteso e m’impala su di lui e con le mani mi strappa letteralmente i, capezzoli procurandomi un piacere/dolore che mi fanno sborrare senza toccarmi il cazzo. Inarca le gambe e mi scopa velocemente, poi si sfila e mi mette in ginocchio davanti a lui.
“… dai succhialo che ti faccio bere anche la sborra!!.. vedrai ti piaceràà..daiii succhiaaaa ...cosììì...”
M’infila di nuovo il palo in gola e poi di colpo erutta un fiume di caldissima semenza che cerco, allora inesperto, di non farmela scappare. Da quel giorno sono la sua troia. Mi scopa e sfonda appena se ne presenta l'occasione. Mi fa impazzire quando mi sbatte e m’insulta, umilia e mi dice di tutto. Godo, mi piace essere sottomessa e lui lo sa, a tal punto che quando lo provoco, mi sbatte con furia selvaggia devastandomi il culo.
…..aaaaa.....sssiiiiii....porcoooo!!!!!...ci godi a scopare mia sorella e sfondare il culo al cognato!!......
Per circa due anni la mia vita è finire gli studi, rendere felice il porco che m’inonda il culetto di una quantità industriale di caldissima sborra. Un ennesimo sabato pomeriggio sono a spasso per le vie della grande città che dista da noi circa cinquanta chilometri, quando alla vetrina di un negozio di abbigliamento vedo un cartello che indica la ricerca di un commesso. Entro deciso, ho dato la maturità, non voglio andare all'università, quindi devo trovarmi un lavoro. Scambio alcune frasi con il proprietario, un bel maschio alto uno e ottanta, spalle larghe, moro, con un filo di capelli bianchi alle basette che gli donano un'aria veramente da macho fantastico! Per lui il posto c'è, ma devo dimostrare di saper trattare con i clienti. Proprio in quel momento entrano due donne, subito mi attivo e senza saper nulla di moda, campionari o altro le invito a provare diversi modelli. Alla fine è un successo, le clienti escono dopo aver speso un bel gruzzolo. Flavio, il proprietario rimane favorevolmente impressionato dalla delicatezza e scioltezza con cui ho trattato le clienti, mi vuole assumere subito in pianta stabile. Obbietto che essendo di fuori non ho un posto per dormire. Lui non si perde d'animo.
“ questo non è un problema, ho un grande appartamento che occupo solo io, puoi venire da me almeno fin quando non trovi di meglio.” - mi dice con estrema naturalezza.
Accetto. La sera a casa scopro che ha un bellissimo attico finemente arredato. Mi sento attratto dal tipo che mi mette subito a mio agio. Mi offre di fare una doccia, e quando mi spoglio, lo vedo osservarmi con occhi che brillano dalla gioia, come quelli di un bimbo davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli. Lentamente si avvicina, mi bacia il collo da dietro, sento un grosso pacco incunearsi fra il solco delle mie natiche, le gambe mi tremano, sono eccitatissimo. Insieme andiamo sotto la doccia. Mi massaggia, e copre di baci, poi avvolti in un bianco telo ci trasferiamo in camera, dove, posso prendermi cura del suo pacco che per tutto il tempo mi ha impedito di toccare. Rispetto a quello di Luca è più piccolo di circonferenza, ma sicuramente bello lungo. Lo prendo tutto in gola. Lo lascio scivolare oltre le corde vocali, ho tanta esperienza con il cazzo di Luca che per questo mi sembra una passeggiata. Intanto lui mi ha lubrificato bene dietro, poi si distende supino e m'infila dentro tutto quel ben di Dio. M’impalo e lentamente me lo godo a lungo. Lui mi tortura divinamente i capezzoli stringendoli a morte con un dolore che mi eccita tantissimo. Passiamo quasi tutta la notte a scopare. Devo ammettere che ha una notevole resistenza. Nel pomeriggio del giorno dopo mi accompagna al paese per prendere le mie cose. Giunti in casa trovo solo Luca che sta guardando un grosso evento sportivo su Sky. Mi guarda e si rende conto che me ne vado. Osserva l'altro poi mi chiede che sia.
“ lui', è un gran porco come te!” - gli rispondo guardando verso Flavio.
I due si scambiano una rapida occhiata d'intesa.
“ se te ne vai permettimi di giocare con te ancora una volta.” - mi chiede .
Io resto immobile, lo guardo e poi m’inginocchio davanti a lui e prendo il cazzo in bocca mentre Flavio ci osserva incuriosito. Lo succhio per bene, mi eccito, poi mi giro e lo invito a scoparmi lì in piedi piegato a novanta. Senza un attimo di esitazione mi lubrica sommariamente il buchetto e me lo infila con durezza.
….... aaaaaahhhhh ...che troia fantastica che sei!!!!!!...sai mi mancherà molto Chicca..........
Flavio osserva la scena segandosi il cazzo gia duro. Luca lo invita infilarmelo in gola, cosa che fa con piacere.
...sai..è una vera troia...io la chiamo Chicca..e scopa meglio di una puttana.........
Per circa due ore sono l'oggetto dei desideri di quei due porci che mi trattano da vera troia, mi umiliano, e coprono d’insulti che hanno l'effetto di farmi veramente godere. Da quel momento la mia vita cambia radicalmente. Di giorno sono Sergio, il perfetto commesso di abiti femminili, mentre di notte divento Chicca, la puttana che fa godere il suo maschio. Passano alcuni anni, perfeziono sempre più la tecnica di travestimento, mi perfeziono nel vestire, depilarmi, camminare con tacchi vertiginosi e nel trucco. Con Flavio vivo esperienze sempre esaltanti, poi circa due anni fa mi porta a cena vestito da donna, e da quella sera io divento per sempre Chicca.
Amore, hai deciso quale vuoi mettere? - mi chiede con un bacio.
“si, mettiamo questa con la mini e quella che mostra il mio lato B con le calze”.
Quella sera ho conosciuto un suo amico che mi ha offerto 200 euro per dormire una notte con me. Carlo, questo il suo nome è un bel maschio, non troppo alto, ma
simpatico e cordiale , sarei andata con lui anche gratis, ma lui insiste per pagarmi, dice che lo eccita di più. Con il permesso di Flavio passo con lui una notte da favola durante la quale mi ha scopato per ore con un bellissimo cazzo di notevoli proporzioni, sborrandomi dappertutto. Ora di tanto in tanto mi cerca, mi paga per avermi tutta per se una notte. Essere pagata mi eccita da morire, Flavio ne è un poco geloso, ma un fatto triste lo convince a cambiare atteggiamento nei miei confronti. Circa un anno fa ha avuto problemi alla prostata che ne hanno compromesso la sua sempre virile erezione, quindi lui ha messo un annuncio su di un sito e ha preteso di selezionare i maschi che mi devono montare, perche come dice lui il culo di Chicca è per molti, ma non per tutti.
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Quella volta che mi sono sentito una merda
nella mia vita ho spesso avuto incontri con coppie donne anche due insieme. insomma non mi sono fatto mancare certo le avventure ma una cosa cosi non mi era mai capitata incontro una ragazza giovane e carina amica di una mia ex e subito mi sento obbligato ad essere galante e carino del resto lei era veramente carina con tutte le curve alta 168 castana una terza abbondante e un faccino da troia tutta da scartare ma conversando amabilmente vengo a sapere che non e' libera la cosa non mi frega piu' di tanto e continuo con il corteggiamento che lei accetta. sorrisetti, allusioni, passiamo un po di tempo insieme e alla fine riesco anche a dargli il mio numero, non pensavo mi chiamasse e invece una sera tardi io avevo finito di lavorare mi arriva la sua chiamata ti ricordi sono xxx si certo ho subito riconosciuto la tua voce. che ne dici di vederci per approfondire la conoscenza?figurarsi io non aspettavo altro anche se l'ora era tarda lei mi da le indicazioni non sta in citta' dovro spostarmi in provincia una quindicina di km ma per una figa si puo' fare.ci sentiamo quando arrivo li vicino .arrivato in un lampo, a quell'ora la strada era deserta la richiamo per le ultime indicazioni non fare rumore sai la gente nel paese mormora sa tutto di tutti . alla fine finalmente posteggiato l'auto ad una certa distanza dalla casa mi avvicino come un ladro. mi calo nei panni di 007 e alla fine trovato l'uscio aperto salgo le scale vedo una porta socchiusa mi fiondo dentro e finalmente l'abbraccio lei mi sorride felice come una bimba monella ha i capelli bagnati
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10 years ago
nico5666,
50
Last visit: 7 years ago
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Centro commerciale
Era un po' di tempo che giravo per un centro commerciale dove avevo vissuto la fantastica avventura del racconto precedente, sperando di poter incontrare di nuovo quella fantastica donna che mi fece letteraralmente girare la testa quella giornata, quel seno bellissimo che si intravedeva da un body a rete, quelle gambe lunghe per non ripetere altri particolari, mi erano rimasti impressi nella mente, per non dirvi che sono stati anche soggetto di immaginazione, quando tornando a casa dopo un car sex, e non trovato niente, per sfogare le mie voglie.
Comunque ieri allo stesso centro commerciale, e girando per le corsie del supermercato, mi trovo che entrando in una di queste, vedo una bellissima ragazza, con gonna non tanto lunga, che sta cercando qualcosa nei ripiani bassi degli scaffali e guarda un po' che riesco a vedere era senza slip e con una fica pelosissima, come piacciono a me, ed il cervello va finire subito sul canale trasgressivo, lei alzando la testa mi vede che sto arrivando ed osservando, ma che fa, allarga ancora di piu' le gambe e subito il mio uccello va in erezione, capendo che lo stesse facendo apposta, ma il proseguio e' ancora piu' bello, avvicinandomi mi chiede se la potessi aiutare a tirare quella cosa che cercava di prendere, fuori dallo scaffale, ed io penso subito, ma che puttana, mi vorra' prendere in giro, ma, nel frattempo si alza e squilla il telefonino, come ho potuto capire era il marito che l'aveva persa per il centro commerciale, chiusa la telefonata mi dice che era il marito che la stava raggiungendo ed io stupido gli dico come si puo' perdere una donna cosi' affascinante e lei mi risponde che era solamente un cornuto con il cazzo anche piccolo, io rimango di stucco e cerco di salutare veloce per andare via, non potevo sapere fino a che punto poteva essere cornuto, ma lei mi dice di aspettare che arrivasse e di non preoccuparmi, vabbe' rispondo come vuoi, nel fattempo ci presentiamo ed ecco arrivare il marito, bel ragazzo, ben vestito e con modi molto garbati, ed io penso che questa cerca altri solamente perche' forse avra' il cazzo piccolo, che puttana.
Arriva e ci presentiamo e lei apre subito il discorso che l'avevo aiutata a tirare fuori quella cosa dallo scaffale e si dovevano disobblicare, l'adrenalina comincia a salire ed il cervello a fantasticare, pensando non poteva essere quella dell'altra volta, comunque dopo un'intesa con sguardi tra di loro, mi invitano a prendere un caffe', ed io accetto subito ed andiamo a sederci ai tavolini di un bar un po' in disparte, dove non c'e' tanto affollamento, scelgono loro, e comincio a capire le loro intenzioni, comunque ai tavolini lei si siede di fronte a me un po' lontano dal tavolo, in modo che quando accavallava le gambe potessi vedere qualcosa, che puttana, comunque si parla della nostra vita, senza niente di straordinario ed io comincio a ripensare di nuovo al film che mi ero fatto, ma mi sbagliavo. Si intendevano molto con lo sguardo perche' dopo un po' il marito con la scusa che era preoccupato della macchina nel parcheggio, che non era messa bene, si allontana, chiedendo permesso e lei risponde vai pure, tanto se mi scoccio di aspettarti ho l'accompagnatore, ma nemmeno il tempo 2 minuti lei mi dice se la voglio accompagnare ai bagni ed io gli dico che anche io ho bisogno di andare e ci diriggiamo verso i bagni e lei mi dice che se non la vedevo uscire dovevo avere il coraggio di andarla a cercare.
Finito i fatti miei attendo che esca, ma non viene, ma il pensiero gia' mi aveva detto che lei voleva che io antrassi dove era lei, conto le persone che entrano ed escono e lei non viene, approfitto del fatto che sono sicuro che nei bagni delle donne e' da sola e mi precipito dentro ed entrando vedo lei con la porta socchiusa quasi nuda, gli erano rimasti addosso solo il perizoma ed il regicalze, faccio finta di niente per assicurarmi che non ci sia altra persona in bagno e lei mi dice che fai non ne approfitti ed io rispondo certo, mica sono quel cornuto di tuo marito, guarda che cazzo che ho, lei mi dice vieni che lo voglio tutto in bocca fino alla gola, mi comincia a fare un pompina da vera professionista, fino alle palle, ingoiava il cazzo, poi mi chiede se gli voglio leccare la fica ed io accetto e nel frattempo che lecco, lei manda un messaggio, ma dico, gli stara' piacendo come lecco, mi dicono tutte che sono bravissimo, maaaa. Dopo un po' bussano alla porta del nostro bagno e lei dice non preoccuparti apri il cornuto, era il marito che senza dire una parola si abbassa i pantaloni e si comincia a segare, aveva veramente un cazzo piccolo, non capisco cosa gli dice nell'orecchio, ma lei mi dice che vuole che me la scopi violentamente e se e' possibile metterglielo nel culo, lui risponde ti aiuto io e cosi' fu' , mentre lei appoggiato a lui che la sosteneva io sono riuscito a metterglielo, che puttana, aveva il buco del culo piu' rotto della fica.
Comunque sbatto fortissimo e lei se ne accorge che sto venendo e mi dice di venire dentro al culo. Lui nel frattempo si era segato ed era venuto e poi vengo anche io e lei mi dice hai visto e' anche un coniglio.
Ci rivestiamo ed usciamo, prima lei a controllare e poi noi. Usciti fuori ci salutiamo, scambiandoci i numeri di telefono.
Comunque era una gran bella donna, paragonabile a quella incontrata la volta precedente, aveva gli stessi gesti e poi quando camminava anche lei muoveva il culo da far girare anche un vecchio di cent'anni e anche a lei piaceva indossare biancheria molto intrigante e tragressiva. Ritornero' piu' spesso in quel centro commerciale, con la speranza pero' di poter incontrare la prima grande donna che ho avuto il piacere di vedere li', anche se con poche speranze che lei possa arrivare al punto che e' arrivata quella. Speriamo.
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10 years ago
admin, 75
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Controllo cc in carsex
Quanto vi stiamo raccontando è totalmente vero non vi diremo dove e chi ma solo che
ci eravamo appena appostati per dedicarci una serata in un carsex neanche il tempo di fare manovra
arriva una pattuglia di carabinieri. a quel punto, pensiamo che la serata fosse andata a puttane uffa che palle
con molta calma facciamo per andarcene
ma la pattuglia ci viene dietro e lampeggia scendono e ci chiedono i documenti
mia moglie era con un vestitino molto corto le calze autoreggenti si intravedevano
allora mi viene in mente di farla osservare meglio. Mentre controllavano i doc mia moglie gira le gambe chiuse
verso il finestrino lato guida dove il carabiniere non mancava di guardarla con discrezione
io me ne accorgo e fingo di non capire e faccio occhiolino a lei che già divertita si faceva notare
anche allargando un po le gambe non vi dico, il cc era in panne non sapeva come trattenersi offrendo alla fine
il supporto che solo i cc sanno dare al cittadino e chiedendoci se avessimo bisogno dei loro servigi
io risp. "no grazie tutto ok" lui fa per andarsene, quando Dora ad alta voce gli dice " io avrei una cosa da chiedere"
lui torna subito vicino alla macchina e con fare sornione "dica pure"
e lei "un mio vecchio desiderio entrare in una macchina dei cc" lui non ci pensa 2 volte e dice io posso fargliela anche guidare
ma non qui e decidiamo di seguirli in luogo deserto, tanto erano cc mica potevano fare cose illecite
e così arrivati in una stradina chiusa al traffico uno di loro scende e apre la catena a quel punto l'eccitazione nel vederla così eccitata
era al max io lampeggio e suggerisco a mia moglie di entrare in macchina e fare il tragitto nella stradina nella loro macchina così fu l'altro
scende ed al suo posto entra lei, io prendo in macchina l'altro agente senza parlare
lei si fa notare e riceve i primi complimenti del militare mentre camminando piano entrano nella stradina e noi dietro. arrivati in fondo non ci vuole molto per vedere mia moglie
come mai l'avevo vista eccitatissima si fa scopare sul cofano della macchina divertita ed eccitata
la scopiamo tutti e tre, poi ci salutiamo e si va a casa.......mmmmm quella sera eravamo molto carichi per cui appena nel letto
io e lei facciamo una scopata da urlo raggiungendo un'orgasmo che avrebbe fatto
impallidire perfino Rocco Siffredi. Bhe! è tutto verissimo e chissà che non se ne faccia un'altra così
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10 years ago
doracp,
54/54
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Io la trans e due neri
La voglia di cazzo aumentava sempre di più e in un pomeriggio d’estate mi decido ad uscire per comprare della lingerie sexy da indossare per un eventuale incontro oppure per rimanere in casa e diventare una splendida travesta trascorrendo un pomeriggio da donna, immaginando di essere trattata come una troietta ninfomane assetata di cazzo.
Uscito per strada già mi sentivo eccitato dall’idea e direttomi in un negozio di lingerie iniziai a scegliere tra i vari modelli messi in esposizione; premetto che lo faccio in privato e quindi alla commessa chiedevo indicazioni per un regalo da fare alla mia donna senza destare sospetti per chi veramente avesse indossato quella lingerie.
Non distante da me non mi accorgo che una donna scegliendo anche lei del vestiario, ogni tanto mi osservava con curiosità nelle mie scelte e domande alla commessa.
Non appena la ragazza si allontanò per servire un altro cliente, quella donna con modi gentili si avvicinò dicendomi che il tipo di perizoma che avevo scelto non sarebbe andato bene con il colore delle calze e accennò ad un altro modello asserendo che sarebbe stato molto bello.
Io rimasi dapprima un po’ perplesso per l’interessamento di quella persona, poi ancora di più quando capii che si trattava di una bellissima trans.
Iniziò a consigliarmi sulle calze preferendo quelle con disegnini e merlettate con il reggicalze dello stesso colore; diceva pure che di solito il reggicalze si indossa alla fine ma se durante il rapporto uno volesse rimanere con calze e reggicalze il perizoma si sarebbe dovuto indossare dopo in modo da poterlo sfilare senza problemi e lasciare allacciato il tutto.
Io fui d’accordo con quella idea dicendo che mi era capitato con la mia donna e detto ciò andai a pagare.
Uscito dal negozio ero un po’ arrossato ma nello stesso tempo eccitato e pensavo a quella bellissima creatura.
Fatti pochi metri sulla via mi sentì chiamare: era la trans che mi invitava a casa sua, non distante, per berci un caffè per parlare di alcune cose e per darmi consigli ulteriori per la lingerie: io accettai e sotto lo sguardo di tutti e con un po’ di timidezza andammo a casa sua.
Dentro casa mi fece accomodare sul divano mentre lei, allontanatasi, mi diceva che si sarebbe messa a suo agio.
Dopo un paio di minuti la vidi spuntare con una sottoveste nera leggera e trasparente che arrivava fino a sopra il ginocchio; sotto aveva un perizoma nero e due tette belle rotonde che trasparivano da quel tessuto.
I capelli sciolti e ondulati arrivavano fino alle spalle e due occhi verdi ben truccati e la bocca rosso fuoco che mi sorrideva aspettando che gli dicessi qualcosa.
“ Ti piaccio?” “Sono sexy?” mi disse e continuando mi pregò di spogliarmi e di indossare la lingerie che avevo comprato. “ Ho capito che era per te e non per la tua donna, quindi ora mi fai vedere come ti sta e che effetto mi fai” continuò con gli occhi che sembravano aver acchiappato una preda molto succulenta.
Io non dissi niente e asserendo alla sua richiesta iniziai a spogliarmi e a indossare la lingerie.
“ ora hai bisogno di una parrucca, essere truccata ma non preoccuparti………… ti aiuto io” e prendendomi per mano mi portò in bagno iniziando a lavorare sul mio viso.
“Ecco, ora sei pronta davvero; hai un bel culetto e un viso bellissimo; siamo pronte per aspettare che qualcuno ci faccia visita; ma prima vorrei divertirmi io con te e lesbicare per farti riscaldare per benino”.
Ritornati nell’altra stanza mi disse di mettermi a pecorina sul divano e mostrare il culetto per aria.
Sapevo di avere un culetto bello tondo e che lei sarebbe rimasta sbalordita e iniziai a muovermi con lascivia invitandola a massaggiarmi dietro.
Iniziò a palparmi con le mani facendo scivolare le dita tra il solco e titillandomi il buchetto che si allargava ad ogni minima pressione; mi passò la lingua e iniziò a scoparmi facendola penetrare nella sua lunghezza.
Io gemevo sotto i colpi umidi di lei e con occhi chiusi mi lasciavo andare a dei gemiti di godimento; aveva poi passato con le dita una crema liquida e mi sentivo tutto bagnato come se fossi venuto da dietro.
“ aspetta a gemere” mi disse “ vedrai quando ti ci metto qualcosa di duro e grosso come ti faccio urlare e piangere”.
Non capivo cosa volesse intendere anche se comunque da sotto il suo perizoma avevo notato un bel candelotto di carne ma ero ammaliato dai suoi occhi e non ci avevo pensato più.
“ ora penso che sei pronto; apri la bocca che ho voglia di fartelo assaggiare e fammelo diventare duro” e senza darmi il tempo, sfilandosi il perizoma mi mise davanti un cazzo enorme ancora moscio ma dalle dimensioni di una mazza da baseball.
Ricordo che iniziò a spingerlo dentro e io per quanto potessi spalancare le labbra avevo difficoltà ad ingoiarlo.
Ero un po’ spaventato perché se non riuscivo a farlo entrare dentro la bocca, figuriamoci quando, bello tosto, avrebbe provato a spingere nel mio culetto.
Il sapore era delizioso, di carne fresca e profumata; il glande sbatteva sul mio palato dandomi un piacere indescrivibile; lo leccavo con la lingua sul prepuzio e sulla pelle, lo mordicchiavo e lo ingoiavo; sentivo la pelle che lappava la mia lingua e cresceva sempre di più. Era diventato enorme, tipo le candele profumate di grosse dimensioni, sui 22 centimetri pensai ma molto grosso di larghezza.
“ girati troietta e fammi vedere come lo prendi, ti voglio aprire come una mela; cerca di resistere” ; e senza dire più nulla mi trovai a pecorina con culetto all’insù pronto ad essere impalata da quel bastone e lei dietro che iniziava a spingere il suo cazzone dentro di me.
Il dolore iniziale mi faceva urlare perché sentivo che il buchetto si allargava ad ogni minima pressione e capivo che era entrato solo il glande; lei spingeva piano piano ma io , con la faccia schiacciata sui cuscini mordevo la federa per non urlare e pensavo che mi avrebbero dato dei punti sullo sfintere per quanto era grosso.
Ero bloccata da quel randello, non potevo muovermi perché sentivo che si lacerava il buchetto e con le mie mani premevo le natiche come per fermare quel dolore penetrante.
“ bene ora è tutto dentro e ti ho spaccata in due, rilassa i muscoli che ora viene il bello e sentirai che goduria” ; e dicendo queste parole iniziò ad andare avanti e dietro facendo scivolare quell’ammasso di carne dura dentro le mie viscere.
Sentivo le budella che si muovevano alla depressione e pensavo che sarebbero usciti fuori per poi sentire l’intestino che sprofondava dentro sconquassandomi lo stomaco.
“ eri un po’ strettino ma ora ti ho aperto la strada e quindi non avrai problemi quando verranno due miei amici di colore a farci visita e vedrai che godimento” continuando a scoparmi prima con dolcezza ma ora con velocità sempre più forte e colpi sempre più profondi.
Urlavo e gemevo ma il dolore era diventato piacere; sentivo le pareti del culo e lo sfintere che si riscaldavano per lo sfregamento di quel palo dentro di me e pensavo alle parole e i suoi amici che sarebbero arrivati da lì a poco.
Ero già venuto due volte bagnando il divano e lei ancora a stantuffare e a spingere tenendomi per le spalle in modo da dare colpi possenti.
Ad un tratto lo tirò fuori di colpo e sentii le viscere uscire insieme a quel cazzo; tolto il preservativo me lo mise in bocca esplodendo dentro la mia gola con fiotti a litri.
Un sapore dolcissimo e caldo colò dentro di me e ingoiando tutto provai una sensazione di sazietà a tal punto che ciucciai fino all’ultima goccia.
“ brava troietta, vedo che ti piace ingoiare; ero perplessa che non avresti bevuto ma vedo che il latte è di tuo godimento”.
Avevo il palato e la lingua piena del suo sapore dolce e aspro e avrei bevuto almeno altre due volte tanta era l’eccitazione.
“ non ti preoccupare che non è finita qui, vedrai come ti riempiranno i miei amici…… pensa hanno un cazzo più grosso del mio e quando godono ne fanno a litri di latte che ti sazierai per una settimana”.
Ero distrutto e sentivo il culetto slabbrato che colava da tutte le parti e il sapore in bocca ancora persisteva tale da non riflettere sulla cosa, ma poi quando sentii il campanello iniziai a tornare in me e non sapevo cosa mi sarebbe aspettato.
Accasciato sul divano, vedevo la trans che andava ad aprire e si metteva sull’uscio della porta socchiusa con il cazzo penzolante e attendeva che gli amici salissero………….
Ma è la seconda parte………………to be continued
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Bella esperienza
Bella esperienza
Ancora una volta deluso dalle troppe promesse, mai mantenute da parte di mia moglie .
Ormai rassegnato ad una vita piatta nell'eros familiare, una gita fuori porta, penso che sia la cosa ideale per distrarci e rilassarci, così ci diriggiamo ai confini tra la Calabria e la Basilicata in un parco naturale dove si praticano sport "estremi", e lunghe passeggiate rilassanti nei boschi. Dopo aver effettuata la nostra escursione in rafting, ci incamminiamo nella vegetazione per trovare un posto tranquillo dove poter pranzare e rilassare ,
camminiamo e fortunatamente tra le rocce e i cespugli troviamo un po di spazzio lontano dai percorsi principali e dagli sguardi indiscreti, ci accomodiamo e ci accingiamo a mangiare il nostro panino, ma dopo alcuni istanti, arriva una coppia,che era con noi a fare rafting, chiedono se possono accomodarsi, io e mia moglie ci guardiamo e gli diciamo che non ci sono problemi, anzi che ci avrebbe fatto piacere restare insieme, notavo intanto che mia moglie era assorta dal notevole pacco del ragazzo, subito allontanavo ogni fantasia dalla mia mente dicendo che era impossibile, ma non potevo non ammirare le dolci ed appetibili curve della ragazza . Iniziamo a parlare e a conoscerci meglio, loro sono originari della Basilicata, ma lavorano a Milano, si trovano giu per le vacanze estive, ci confidiamo,come di solito accade, delle nostre vite passate di come ci siamo conosciuti, sposati, notando che nel parlare i due si baciano con enfasi e si spingono in atteggiamenti sensuali, guardo mia moglie e non mi ero accorto che si era avvicinata a me e strofinava una mano sulla mia gamba, intanto i ragazzi si trovavano distesi uno sopra l'altro e si baciavano e toccavano , io letteralmente sconvolto da mia moglie che aveva preso a massaggiarmi il cazzo da sopra il costume . I due si spogliano e lei comicia a succhiare il cazzo del proprio compagno, che era di almeno 20 cm, mia moglie mi tira fuori l'uccello e dopo averlo riempito di saliva mi chiede di sbatterla a pecora, non lascio ripetermelo due volte che subito comincio a scoparla, i due scopano senza alcuna inibizione mentre io continuo a sbattere mia moglie a pecorina, che godeva come una vera troia, preso dalla situazione le chiedo se gli sarebbe piaciuto succhiare il cazzo all'altro, mentre la scopavo, lei mi dice che l'avrebbe fatto volentieri così mentre continuavo a pomparla invito l'altro a prenderla in bocca, lui sfila il cazzo dalla fica della sua donna e lo sbatte il bocca a mia moglie che subito comincia a succhiare e con grande maestria, io eccitatissimo dopo due colpi gli vengo dentro e così anche lui gli sborra in bocca, dopo esserci puliti e rilassati ci salutiamo . Nel rientro a casa riferisco a mia moglie che la cosa mi è piaciuta tantissimo e lei mi risponde : " è stata una bella esperienza " .....
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10 years ago
bello9316193,
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Last visit: 9 years ago
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Fantasie proibite
Le mani parlano , sanno raccontare molto , possono comunicare e trasmettere emozioni stupende riuscendo a trasformare gli umori delle persone.
Il tocco leggero calibrato delle dita dirette all'esplorazione della cavernosa umida intimità' di lei ,produce ogni volta una reazione a catena che si traduce sempre in smorzati mugolii di piacere assieme a copiosi getti di liquido fluido e appiccicoso dall'odore inconfondibile . Quel rituale , preambolo di cavalcate magistrali, e' proprio la cosa che gradisce più' di ogni altra accompagnata dallo sfregamento dei capezzoli quando non fossero stati già' maltrattati da una sapiente lingua .
Ogni singolo dito strofinato che la fa vibrare , sussultare di desiderio e implorare di continuare a martoriare il piccolo lembo di carne in mezzo alle cosce aperte e grondanti di umore e' una benedizione . Il cervello smette di pensare e il corpo reagisce senza pietà', arrendevole e pronto a ricevere le attenzioni più' imbarazzanti .
Uno strumento suonato a dovere in balia dell'estro del musicista che tanta più' passione mette, tanto meglio risponde. Così', riscaldato a dovere , si protende e inarca, voglioso di esser domato oltre ogni limite .
Come si può' ricambiare a tanta maestria ?
Alle dita si risponde coi sensi , con il gusto di leccare di assaporare ogni centimetro dalla falange al palmo, fin su all'avambraccio ,capezzoli ,ombelico inguine . Labbra silenziose cariche di desiderio che scendono sempre più' in basso ch sfiorano la pelle e stuzzicano la fantasia .
Le mani parlano all'unisono guidate nei movimenti lentamente ,incrementando la voglia che sale ,mentre la bocca scende e si diverte a esplorare….
Questo gioco spontaneo e improvvisato si fa serio quando le sensazioni precedono i pensieri. Allora si parla d'amore , di quello stato d'animo che non ha a che fare con la persona amata ma con noi stessi. Con la disponibilità a cambiare , lasciare andare , osare, rischiare con le energie interiori , pronte a iniziare di nuovo . Con la creatività e capacita' di lasciare alle spalle esperienze sfruttate dalle quali non si può' più' prendere nulla . Con la possibilita' di rinascere . Una follia quasi , un magnetismo e una carica che spingono verso la persona anelata , fino al punto di diventar intimi e condividere col sesso esperienze uniche .
Innamorarsi per me non e' avere una relazione, ma significa muovere un sentimento e manifestarlo convinta di ricavarne piacere come fa la bocca che si insinua umida negli anfratti del corpo dell'amato e gode con passione il frutto del suo scovare .
La bocca che si diverte a esplorare e sugge avida quel meraviglioso bastone di carne per nutrirsi di piacere . Sente la consistenza del robusto arnese che inonda di saliva per non irritarlo e senza alcun pudore lo avviluppa umida , calda , vorace .
Quale ricompensa migliore udire i sospiri provocati da quel succhiare convulso , quasi fosse un capezzolo carico di latte.
La pressione del soffio , del risucchio e la lingua che ruota e pulisce veloce i profili del glande dalla vischiosa saliva .Peccato non vederlo! La vista e il gusto assieme per il massimo rendimento fino all'esplosione in bocca del delizioso liquido . L'eruzione di un vulcano non potrebbe descrivere meglio la meravigliosa sensazione di vita che sprizza !
Ecco come ti vivo , amico mio , se amico vorrai continuare ad essermi . Mi piace servirti a dovere con la bocca e ricambiare il tuo tocco sfrontato, mi piace molto lo sai...
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10 years ago
davinci, 53/53
Last visit: 1 year ago -
Una brava moglie
Mi chiamo Anna, ho trentasette anni e sono sposata con Piero che ne ha due più di me. Abbiamo un figlio di nome Marco di diciassette anni, anzi ne farà diciotto fra due mesi. Siamo una classica coppia italiana. Lavoro come cassiera in un grosso super mercato, mentre Piero è socio di uno studio di commercialisti. La nostra è la classica vita di persone assolutamente normali, casa, lavoro, qualche amicizia con cui uscire il sabato, ferie sempre con le stesse persone, un figlio che sta crescendo velocemente, con tutte le problematiche che questo comporta. Sentimentalmente ci vogliamo bene, io amo Piero, mio unico uomo, e come marito non mi posso lamentare, anche se ormai il nostro rapporto avrebbe bisogno di una nuova linfa vitale, sì, c'è sentimento, ma il sesso si è ridotto a una scopata la settimana se va bene. Non è poi che lui sia un mostro in fatto di sesso, mi lecca un poco, lascia che io lo succhi a lui, poi mi sale sopra, e quando sente che ho raggiunto l'orgasmo se ne viene contento e beato, in sostanza è tutto qui, un giochetto di circa quindici minuti, al massimo. Non mi sono mai lamentata e non intendo farlo ora. Di occasioni per tradirlo nel mio ambiente ve ne sono anche troppe, ma io le ho sempre evitate, anche perche poi se la storia finisce tu, con quella persona ci devi continuare a lavorare, e ne ho viste di cattiverie fra ex. Ho anche avuto alcune occasioni con dei clienti un po troppo galanti, ma non le ho mai sfruttate, anche se poi a volte ho sentito delle colleghe che avevano un amante e raccontavano di come lui le sbatteva come tappeti, reputavo questi discorsi delle cazzate troppo esagerate. Piero, dal canto suo sono sicura che mi sia fedele, l'unica cosa che non mi piace molto è il suo socio, Luca, un vero porco! Evito di andare nel suo ufficio per il semplice motivo che quel maiale quando mi vede fa sempre delle stupide battutine:
“ che bella moglie che tieni, che bel fisico, certo che deve essere meravigliosa a letto, le tue labbra sono un sogno, ecc, ecc.”
Piero sorride divertito, dice che lo fa solo per farmi dei complimenti, e la sua solita risposta è questa:
“ ma che dici, lei è solo una brava moglie, certe idee non le passano per la testa.”
Almeno vorrei capire a quali idee si sta riferendo considerando che non conosco il resto del loro discorso, tutto quello che so, è che Luca, non essendo sposato, si è ripassato tutte le segretarie e le tirocinanti che sono passate per il loro studio, compresa quella che ci lavora ora, anche se è appena sposata. Circa due giorni fa Piero doveva portare la sua auto a fare il tagliando, ma non se lo è ricordato perche in questi giorni hanno ricevuto un nuovo cliente molto importante, che gli ha affidato quasi tutta la sua contabilità. Ero in pausa caffè quando mi chiama Piero.
“ amore mi fai un piacere? Sono tre giorni che devo portare l'auto a fare il tagliando, mi hanno appena telefonato, da brava, vieni nel mio ufficio, ti do le chiavi e me la porti tu tanto è lì a due passi dal tuo lavoro.”
Alle dodici circa mi presento nel suo ufficio, per prendere la sua auto. Quando sono arrivata, mi ha aperto la segretaria che poi è uscita per delle commissioni, indicandomi l'ufficio di Luca dove erano in riunione con il nuovo cliente. Busso, entro e mi trovo tre maschi che si girano e mi guardano estasiati. Io non mi reputo molto nella, direi normale, alta uno e settanta cinque, capelli lunghi biondi tenuti legati dietro la nuca a coda di cavallo, occhi azzurri, terza di seno, ho partorito con il cesareo, quindi ventre piatto e culo direi bello tondo, forse un po grande. Amo vestire dei pantaloni che reputo molto pratici, ma oggi ho la mia divisa, sto ferma due ore e non mi sono cambiata, gonna lunga blu scura al ginocchio, camicetta azzurra, cravatta, e calzo delle basse ballerine che reputo comodissime. Piero fa le presentazioni con il suo cliente che si chiama Dario. Alto spalle larghe, un bel maschio, mani grosse, completamente calvo, e occhi scuri, che mi scrutano dentro fin nel profondo dell'anima. Mi sento subito attratta da un simile elemento, farfuglio delle cose quasi senza senso, poi distolgo lo sguardo e chiedo a Piero le chiavi che ho fretta, voglio andare a pranzo.
“ potremmo andare anche noi al solito ristorante tavola calda che c'è qui vicino.” - propone Luca con l'assenso degli altri due.
Io guardo Piero con occhi di supplica, avevo intenzione di mangiare una pizza al volo e di girare per il centro commerciale dove lavoro, ho visto gli altri negozi di abbigliamento che hanno esposto le collezioni estive e volevo gustarmele in santa pace.
“ dai amore, fa la brava, dai che ti costa? Tanto devi pur mangiare qualche cosa.” - mi supplica Piero.
Faccio un bel sorriso di circostanza e accetto. Al ristorante vado in bagno a lavarmi le mani, ne approfitto per fare pipì. Quando esco, trovo Luca che si lava le mani. Mi sento a disagio, io e lui soli nel bagno, mi aspetto di tutto. Lui invece mi fa dei complimenti, poi obbietta solo una cosa.
“ dovresti mettere dei tacchi alti, valorizzerebbero il tuo meraviglioso fondo schiena, credimi sei molto bella, tuo marito è proprio fortunato a dormire con una bella moglie come te.” - mi dice con un tono molto discreto e galante.
A tavola si siede davanti a me, sento i suoi occhi dappertutto. Ho come l'impressione che mi scruti anche dentro i miei pensieri, le sue gambe toccano spesso le mie, ed io mi stupisco del fatto che non faccio nulla per spostarle. Quella sera Piero mi ha scopato con molto ardore, e cosa assolutamente insolita, mi ha preso anche analmente, ne ha volutamente fatte due, tanto che gli ho chiesto come mai, la sua risposta è stata che si sentiva eccitato dal fatto che io il giorno li avevo eccitati pur senza fare nulla di sconveniente, che non sarebbe stato giustificato per una brava moglie come me. Anche a me erano venuti in mente sia Dario e Luca, mi ero eccitata al solo sapere che mi desideravano, ma questo non l'ho detto a Piero. Da quel giorno passano due mesi. Marco si è diplomato, e avendo compiuto anche diciotto anni ci chiede come premio di poter passare alcuni giorni al mare in campeggio con i suoi amici in compagnia di alcune ragazze tedesche che hanno conosciuto. Dopo mille raccomandazioni lo facciamo partire. A causa di suoi esami quest'anno non abbiamo programmato le ferie con nessuno, così ci ritroviamo a dover decidere dove andare. Piero mi parla di un’offerta fatta a lui e Luca da parte di Dario, che possiede una bellissima villa in Corsica.
“ dai amore fai la brava, potremmo fare le ferie a costo zero, e poi lui ha una moglie che si dice sia molto brava, sia come moglie che come artista, sembra che dipinga o altro, in ogni caso non ti annoieresti “. - mi dice supplicandomi.
Non è che non voglio andare, ma solo l'idea di essere in costume davanti a quei due mi fa ribollire il sangue, ma poiche sono una brava moglie alla fine ubbidisco, e accettiamo l'offerta. Ho giusto il tempo, il giorno prima di partire, di farmi depilare le gambe dall’estetista, e gia che sono lì chiedo se mi può aggiustare anche il mio triangolino. L'estetista mi mostra un recente catalogo con i tagli e le depilazioni più gettonate per l'estate in corso. Vedere tutte quelle fiche nel catalogo mi fa uno strano effetto, scelgo una depilazione quasi totale, con un triangolino di peli sul monte e la ragazza con estrema bravura trasforma in due K, una al dritto e l'altra al rovescio che formano una farfalla stilizzata, bellissima! Il giorno dopo nel tardo pomeriggio siamo a destinazione. Durante il viaggio, con la vettura di Luca, io mi sono seduta dietro con disappunto di Piero che voleva stessi davanti, ma ho preferito essere fuori dal suo sguardo che da quando mi ha visto non ha fatto altro che spogliarmi con gli occhi. Dario ci aspetta davanti al cancello della sua villa, una costruzione perfettamente integrata con il paesaggio, un mix di roccia, legno e vetrate luminosissime. Appena arrivata, scopro che per i prossimi tre giorni sarò l'unica donna, questo mi da una certa inquietudine, ma non la do a vedere. Dopo esserci sistemati e dati una rinfrescata Dario ci comunica che per la cena, ha gia prenotato un bel ristorante giù in paese, quindi ci prepariamo per andare tutti insieme. Mentre mi sto cambiando i pantaloni lunghi con altri, più corti Piero, mi chiede di mettermi una gonna. lo guardo stupita, c'è qualche cosa che mi sfugge nel suo comportamento degli ultimi giorni. Sono diversi giorni che non facciamo sesso, ed io ne avrei di voglia da sfogare, poi questa ferie così improvvise con gente che non mi entusiasmano. Tutta una serie di situazioni a dir poco equivoche, e ora mi chiede di mettere una gonna corta e tacchi alti che guarda caso, mi ha appena regalato, direi che non mi quadra, non so cosa abbia in mente ma voglio vedere come finisce. A cena mi ritrovo sempre Luca davanti che mi riempie continuamente il bicchiere di vino, credo che voglia ubriacarmi, cerco di reggere il gioco ma è dura. Dopo cena, e dopo un breve giro per la città decidono di tornare a casa. Credevo volessero passare una serata divertente, invece mi ritrovo nel terrazzo della villa a guardare le stelle e il mare non molto lontano. Sono girata di spalle a loro che stanno versando del limoncello nei bicchieri gelati. Sento improvvisamente Piero abbracciarmi da dietro, mi bacia la nuca, e sa come mi piace, resto sorpresa nel sentire il suo cazzo premere contro il solco delle mie natiche.
“ Amore rilassati, sono consapevole che da giorni non facciamo sesso, ma questa sera vorrei regalarti una nuova emozione.” - mi dice stringendomi a lui.
Mi giro, vedo lo sguardo dei due che mi spogliano con gli occhi, i loro sessi si vedono già duri sotto la leggera stoffa di pantaloni, mi desiderano, intuisco appena l'idea che ha Piero, rabbrividisco al solo pensiero. Mi scopa davanti a loro?, o addirittura con loro?, o da loro?. Resto indecisa, lo lascio fare, mi stringe, bacia e lentamente mi spoglia.
“ Amore, lasciati andare, vedrai sarà bellissimo, è tanto che voglio realizzare una fantasia, te con tre maschi, e questa mi sembra la serata giusta.” - mi sussurra fra un bacio e l'altro.
Sono stupita, mi vuole scopare con loro, ma si rende conto di quello che chiede! Dovrei fare la puttana con loro! Cazzo! È troppo!
“ dai amore, fai la brava, lasciati andare, vedrai quanto godi.” - mentre parla mi sta masturbando fra le cosce, sono eccitata, lui lo sa, e non riesco a distogliere i miei pensieri dalla voglia che ho, ma se questo è il suo desiderio, allora vediamo come va a finire, va bene, devo fare la brava moglie, ora lo accontento io!. Mi lascio spogliare velocemente, gli altri restano stupiti e immobili, io mi abbasso davanti a Piero e gli tiro fuori il cazzo gia durissimo, lo lecco, li guardo mentre mi osservano a bocca aperta, poi lo infilo fin dentro la gola. Lui ha un gemito lungo di puro piacere.
...uuuuuuhhhhhhhhHHHHHHHHMMMMMMMhhhhhhhhhuuuuuuu......... ssssiiiii.........
lo lecco e succhio un poco, poi di colpo mi alzo e lo prendo con la mano, lo stringo e nuda vado verso la camera da letto.
“ se ci dobbiamo divertire, voglio stare comoda.” - gli dico e senza girarmi entro in camera.
Quando mi siedo sul letto loro sono gia nudi, vedo e resto stupita delle loro dotazioni, Piero è ben messo, ma Luca l’ha sicuramente più lungo di tutti, mentre Dario, fa paura, saranno quasi 20 cm, ma di circonferenza fa il panico, grosso come il mio polso. Subito Luca mi spinge indietro sul letto e si mette fra le mie cosce e incomincia a leccarmi con estrema bravura, godo, e mi sento che sto per vivere un momento veramente bello. Riprendo quello di Piero in bocca mentre Dario osserva segandosi dopo ave appoggiato un ginocchio sul letto. Godo, vengo tremando per il piacere che mi sta facendo provare. Luca aspetta che mi sia ripresa dall’orgasmo, si distende supino e mi attira su di se. Piero si mette di lato e mi offre ancora il cazzo da succhiare. Lo lecco, lo sego lentamente, ma con lo sguardo seguo il lento movimento che Dario fa, si masturba lentamente, senza perdere mai di vista le mie labbra. Impalata su di Luca sento che lui lo spinge dentro con lentezza, fino a toccare il fondo.
“accidenti come la sento stretta!!, mi fa impazzire!!!..la voglio godere tutta. - mi dice inarcando le gambe.
Incomincia a scoparmi con dei colpi dal basso verso l’alto sempre più forti e profondi. Godo, sento il suo palo riempirmi tutta e incomincio a godere senza ritegno. Urlo e incito sempre di più il porco a sfondarmi tutta.
..sssiiiii….daiiiii….ssiiiiii……goddoooo!!!...oraaaa………ssssiiiiii…..
Piero si distende dietro di me, sento le sue dita esplorarmi il fiorellino anale, sono eccitata e lo invito a sfondarmi il culo.
..ssiiii..prendimii..lo vogliooo…. In culoooo……
Sono talmente in preda al piacere che non mi rendo nemmeno conto di quello che dico, ma poco dopo lui entra con decisione dentro di me facendomi impazzire di piacere. Vorrei urlare ma la voce non esce dalla mia bocca aperta che è prontamente riempita dalla grossa cappella del cazzo di Dario. Cerco di metterlo in bocca ma a mala pena riesco a leccare tutta la punta, lo cinto con entrambe le mani e lo sego lentamente. Piero si scatena, mi pompa il culo come impazzito.
…ssi ti sfondooooo!!! - grida.
Luca lo incita.
“ …dai spaccale il culo che poi lo voglio riempire anch’io!..dai facciamo divertire questa troia!!!.....”
Dario, lascia in silenzio che loro si scatenino, si limita a tenermi il cazzo in bocca, ed io tremo solo al pensiero di sentirlo dentro.
Piero affonda un ennesimo colpo e poi sborra dentro di me.
….ooorrraaaa!!!!!... sborrooo….a che meravigliaaa!!!.....
Gode. Lo sento riempirmi l’ano, poi si sfila e lascia il posto a Luca che si mette dietro di me dopo avermi fatto inginocchiare con il viso appoggiato al cuscino. Mi penetra con un colpo secco e deciso.
“..ssiii finalmente!!!!...quanto l’ho desiderato infilare questo culo……”
Mi pompa con decisione, mentre Piero si mette di lato e m’invita a prendere ancora il suo cazzo in bocca, anche se è venuto, è ancora duro. Lo lecco e succhio tutti gli umori e residui di piacere che ha, mentre Luca come impazzito mi sfonda il culo.
“che meraviglia!!!!!...tua moglie è proprio fantastica!!!..mai sfondato un culo così…”
Mi scopa mentre Dario osserva e mi sorride. Luca si scatena e poco dopo sborra dentro di me un fiume di sperma.
…eccomiiiii…sborrrrooooooo!!!!!....
Mi spinge dentro tutto il suo palo, mentre Pero mi viene in bocca. Bevo e ingoio tutto mentre sono scossa da un numero continuo di orgasmi che ora non conto più. Dopo che anche Luca si è sfilato da me è la volta di Dario che mi prende da dietro. Lo sento entrare deciso dentro la mia fica che si tende tutta e si apre al passaggio di quell’ariete che entra con l’impeto di un toro. Scivola lungo le pareti della vagina, le apre, le dilata e come se fossi ancora vergine. Fortunatamente gli orgasmi provati mi hanno ben lubrificato, me appena lo sento battere con forza la cappella sul collo dell’utero veno gridando scossa da un tremolio come se avessi ricevuto una scarica elettrica.
“….aaaaahhhhh….ssiiiiii……..vennnggoooooo…..
Tremo, e mi sembra di svenire da quanto piacere sento. Le gambe cedono, e lui prontamente mi afferra per i fianchi, mi sorge e incomincia a pomparmi con un ritmo costante e continuo, mi sfonda ed io vengo a ripetizione.
“.. accidenti che fica stretta!!!...Piero, tua moglie è una favola!!!..me la voglio scopate tutta…è proprio brava, mi fa impazzire…”
Mi scopa a lungo, mentre gli altri si lasciano succhiare a turno, poi cambia, si distende e mi fa impalare su di lui. Godo, lo sento dentro la pancia, mi distendo su di lui e a quel punto Luca si appoggia dietro, mi vuole inculare. Cerco di dissuaderlo, ma lui è inesorabile, con Piero che cerca di convincermi a prenderlo dentro.
” dai amore, fai la brava, vedrai che una doppia così ti farà impazzire.”
Non mi lascia nemmeno replicare che m’infila dentro il suo cazzo in bocca mentre Dario si ferma un momento per permettere a Luca di entrarmi dietro. lo sento aprirmi il culo, provo un po di dolore, ma il nuovo affondo di Dario mi porta subito a una tale vetta di piacere che credo di svenire. Godo, vorrei urlare, ma ho la bocca piena. Mi scopano insieme per un tempo indefinito, godo e vengo come mai in vita mia. Poi insieme, Luca e Piero sborrano ed escono da me. Dario mi rigira e distesa di lato m’incula senza che io quasi me ne rendo conto. Mi afferra i seni, mi sfonda il culo. Alla fine viene pure lui con una dose massiccia di sborra che m’inonda letteralmente il culo.
“sei meravigliosa, mai avevo trovato una donna che lo prende come te. Piero, tua moglie, è meravigliosa, Eva mia moglie, ne sarà entusiasta. “
Mi dice mentre malferma sulle gambe vado in bagno per lavarmi.
Nei tre giorni successivi sono solo sesso. Godo e mi scopano in continuazione, ma più di tutti è Dario, sembra insaziabile, mi prende anche tre volte al giorno in ogni posto, modo o buco, sembra non averne mai abbastanza. Poi torna Eva. Appena dentro casa, mi viene incontro spogliandosi nuda davanti a tutti noi, mi abbraccia e incolla le sue labbra alle mie in un bacio saffico perfetto. Sento le sue mani accarezzarmi, mentre la sua lingua entra di prepotenza dentro la mia bocca e subito si intreccia con la mia in una danza molto erotica. Dopo un momento di stupore rispondo al bacio e languidamente mi eccito. Per me è la prima volta che bacio una donna, ma con lei mi sento subito a mio agio. Eva è bella, alta come me, mora occhi neri, pelle leggermente ambrata, è di origine brasiliana. Magra con le tette piccole, una prima non di più ha le mani lunghe e dita sottili, con unghie lunghe e laccate di un rosso vivo molto erotico.
“ finalmente ti conosco, Dario mi ha tanto decantato la tua capacità di godere appieno della sua super dotazione che morivo dalla voglia di conoscerti.”
Il resto della vacanza e tutto sesso. Fra noi due però s’instaura una meravigliosa amicizia. Eva è profondamente lesbica. Ama Dario, e con lui ha raggiunto una perfetta intesa sessuale, lui può scopare chi vuole, a patto che poi Eva possa leccare, la sborra che esce dai buchi che lui riempie. Non accetta che i maschi la penetrino, al massimo sopporta solo le carezze del marito, nulla di più di tutto quello che è uomo, mentre apprezza e gradisce le mie inesperte carezze che dietro i suoi insegnamenti diventano un vero piacere. Una tale intesa mi porta ben presto a godere come non mai, prima lui mi sfonda, poi lei m i lecca e mi procura un piacere sicuramente diverso, più dolce, sottile, come solo una donna ti sa far provare. Tornati in città, la nostra amicizia diventa vero amore, lei mi telefona o viene a trovarmi tutti i giorni, e anche il sesso fra noi due diventa sempre più esclusivo, anche se a volte coinvolge anche Dario, mentre Luca dopo aver goduto durante le ferie del mio corpo sembra appagato. Sempre più spesso divento ospite del letto di Dario ed Eva. Impazzisco fra le loro braccia e a volte sono così stanca che non ho la forza per tornare a casa, come questa sera che complice anche la presenza di un amico loro, anche lui molto dotato mi hanno distrutto e fatto godere tantissimo, non ho voglia di tornare, quindi chiamo Piero.
“ caro, sono distrutta, questi due tori mi hanno sfondato tutti i buchi e poi Eva mi ha fatto impazzire con la sua lingua fantastica. Non ho la forza di tornare. Si, lo so, che ti avevo promesso che sarei tornata e avremmo fatto l’amore, ma sono sfinita, non avrei la forza di farti nemmeno una pompa da quanto mi fa male la bocca, quindi fai il bravo marito e per questa sera fatti una sega.
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10 years ago
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Alberto
Avevo scoperto quella chat da pochi mesi ed ero sicuro che ciò che erano i miei sogni e le mie voglie si sarebbero esauditi. Non mi soffermerò a parlare delle mie prime esperienze perché le ritengo deludenti esperimenti, ma di Alberto un ragazzo di poco meno di quarantanni che cambio il mio modo di vivere il sesso.
Prima però facciamo un piccolo passo indietro: il mio nome è Gabriele sono un ragazzo di 35 anni, ho imparato a conoscere il sesso con gli amici, guardando giornaletti e vecchie vhs prese di nascosto a fratelli e genitori sbadati, ricordo i nostri pomeriggi quando ci si trovava in mezzo la campagna oppure in qualche casa libera dai genitori perché al lavoro a vedere film in compagnia o giornaletti e a segarci fino allo sfinimento, in quei momenti conobbi i primi piaceri dl sesso con un'altra persona del mio sesso infatti spesso ci divertiva a masturbarsi a vicenda.
Passati i momenti adolescenziali e varie esperienze con amiche e morosine varie all’ età di 27 anni mi torna prepotente il desiderio di riavere un cazzo fra le mani, era un periodo in cui ero single e cominciavo ad essere affascinato dal mondo dello scambismo e del sesso trasgressivo, quindi giravo in rete alla ricerca di siti o situazioni che mi dessero il piacere che cercavo. Finalmente una sera trovai quella chat per adulti vi entrai e dopo aver visionato le varie stanze entrai in quella della città più vicina a me. Di li a poco iniziai a conoscere (virtualmente) tantissime persone di ogni età e con voglie diverse, cosi passai diverse serate e nottate a conoscere gente a parlare di esperienze “non le mie ovviamente” e soprattutto a cercare la persona giusta.
Come anticipato non parlerò dei primi incontri reali avuti perché non meritano attenzioni due momenti fugaci e molto sbrigativi.
Ma dopo Un paio di mesi a cercare e scambiare esperienze in chat trovo nel elenco un nome Alberto, provo cosi a contattarlo, iniziamo presentandoci e dopo i convenevoli scopro che è della mia citta e come me cerca sesso con maschi, allora iniziamo a raccontarci delle nostre vite sessuali dei miei primi approcci bsx e delle sue esperienze molto più complete ed eccitanti, infatti devo dire che leggendo quello che mi scriveva il mio cazzo era duro quasi da far male e in me c’ era una sensazione di desiderio infinita, la serata passò veloce e decidemmo di incontrarci la sera seguente ci scambiammo cell mandandoci anche un messaggio di conferma e ci salutammo per la notte.
La giornata seguente fu quasi un calvario da quando mi svegliai avevo addosso un misto di desiderio ed eccitazione che fecero avere più erezioni durante il giorno e il tempo non passava mai.
Venne finalmente sera e dopo una cena veloce uscii, c’ eravamo dati appuntamento vicino casa sua, quando arrivai era già li ad attendermi la mia eccitazione era a mille e quando lo vidi Sali ancora di più, tra me e me dissi finalmente la persona giusta un bel ragazzo biondo occhi verde sul 1.80. Ci salutammo velocemente e ci dirigemmo verso casa un piccolo bilocale in un classico palazzo di città, molto accogliente e ben arredato ci togliemmo le giacche, eravamo ancora in inverno e mi fece accomodare sulla poltrona lui era seduto fronte a me cominciammo a chiacchierare e tornammo a parlare delle nostre esperienze “in verità più delle sue” dopo una buona mezzora di racconti e desideri, gli dico di avvicinarsi e lo faccio sedere sulle mie ginocchia, gli sbottono i pantaloni e gli sfilo il cazzo già duro dalle mutande ed inizio a masturbarlo noto in lui subito un certo piacere, dopo poco mi interrompe si alza e si sfila i pantaloni e mutande mentre io abbasso i miei fino alle caviglie si risiede su di me e iniziamo a masturbarci vicendevolmente sono eccitatissimo, ho il cazzo che mi sembra scoppiare, fra noi intanto c’ è un gioco di sguardi forse entrambi vorremmo che l’ altro lo prendesse in bocca ma intanto il tempo passa e la nostra eccitazione sale sempre più, mi sento il fuoco tra le gambe sto per venire glielo faccio capire e lui accelera il ritmo, io smetto di masturbarlo mi concentro sul piacere e vengo ansimando gli riempio la mano di sborra lui continua a masturbarmi vuole darmi ancor piacere, dopo qualche istante riprendo a masturbarlo voglio rendergli il piacere, cosi riprendo con un movimento veloce sento dal suo respiro che sta salendo la sua eccitazione, eccolo sta venendo partono verso l’ alto un paio di schizzi e poi il denso sperma avvolge anche la mia mano continuo fino a fargli uscire l’ultima goccia. Alla fine ci ripuliamo e ci rivestiamo salutandoci. Usciti di casa mi dirigo verso l’auto per tornare a casa con un senso appagamento da una parte per la bella sborrata fatta e un po’ di delusione anche se ero consapevole che con Alberto mi sarei rivisto e divertito molto.
Infatti ci tenemmo in contatto con messaggi ogni due tre giorni e dopo un paio di settimane avevo ancora più voglia di prima di scoprire il sesso con un uomo e soprattutto di scoprire Alberto, quindi già al mattino mando un sms “ciao come va? Ti va di vederci stasera?” dopo poco mi arriva la riposta affermativa, arriva presto sera io sono sempre eccitatissimo siamo d’accordo di vederci direttamente da lui appena arrivo davanti la porta lo chiamo, mi apre entro in casa e dopo esserci accomodati questa volta gli chiedo si sedersi in poltrona affianco a me, iniziamo a chiacchierare. E’ vestito in camicia e pantaloni di cotone io inizio ad accarezzarlo prima la gamba avanti indietro per qualche minuto poi salgo, gli accarezzo il petto passando per il pacco dove sento il suo cazzo già gonfio, lui continua con i suoi racconti io prendo sempre più iniziativa e inizio a sbottonargli la camicia, scopro il suo petto definito e depilato entro e comincio ad accarezzarlo lui prova a fermarmi dicendomi di attendere ma io faccio finta di nulla e continuo sbottono tutta la camicia sfilandola dai pantaloni e accarezzo tutto il petto lentamente, prova ancora a fermarmi dicendomi che è presto ma io insisto mi avvicino a lui e comincio a baciagli il petto, tanti piccoli baci poi mi avvino al piccolo capezzolo lo bacio poi lo lecco lentamente le sue parole cominciano a tremare dal piacere salgo paino piano gli bacio il collo lo lecco lo assaporo, con le mani inizio a sbottonargli i pantaloni sento il suo cazzo dentro le mutande che sembra scoppiare, pian piano scendo con la lingua torno sui capezzoli poi l’ ombelico fino a tuffarmi sulle mutande, gli stringo il cazzo con le labbra lo assaporo attraverso le mutande mentre gli accarezzo le palle, Alberto ha smesso di parlare sento solo il suo respiro mentre alzo le mutande mi propone di andare a letto, ma io continuo il mio gioco, ho il suo cazzo di fronte a me inizi a baciarlo è la prima volta per me lo bacio tutto dal alto verso le palle che prendo leggermente in bocca le lecco e risalgo verso la cappella quando arrivo inizio a roteare la lingua intorno prima di farla sparire nella mia bocca, inizio a salire e scendere lentamente mentre con la lingua continuo a muoverla intorno alla cappella, ha un buon sapore mi piace sono eccitatissimo. Lo sento ansimare di piacere allora mi stacco, le mie mani prendono il posto della bocca sul suo cazzo io risalgo lentamente prima i capezzoli poi il collo poi ancora su inizio ad assaggiare le sue labbra gliele schiudo lentamente lui segue i miei movimenti e ci baciamo entro in contatto con la sua lingua un brivido corre su tutto il mio corpo, ci baciamo avidamente siamo entrambi eccitatissimi. Dopo qualche minuto mi chiede di passare nell’ altra stanza acconsento ci spogliamo completamente nudi e ci inginocchiamo uno di fonte all’ altro sopra il letto e riprendiamo a baciarci le nostre mani iniziano ad esplorare i corpi nudi, sento le sue passare dal mio petto alla schiena fino a scendere giù fino al culo mi stringe le chiappe, mi accarezza l’orfizio e poi risale, per poi con una andare a stringere forte il mio cazzo, io sono in estasi totale le nostre lingue si incocciano si scontrano dentro le nostre bocche le mie mani tengono sode il suo culo lo stringono lo strizzano continuiamo cosi per diversi minuti in un piacere sempre crescente poi mi stacco voglio ancora quel cazzo in bocca scendo veloce e avido corro giù lo prendo in bocca lo stringo tra le labbra e con la lingua inizio a roteare intorno la cappella è umida di piacere, ha un gusto buono assaporo con la lingua ogni millimetro della sua cappella lo sento ansimare e fatica a stare sulle ginocchia sento le sue mani che mi accarezzano i capelli che mi tengono li chino sul suo cazzo, con una mano gli accarezzo l’orfizio mentre l’ altra massaggia delicatamente la sua cappella.
Nella stanza è palpabile l’ eccitazione dei nostri corpi, sento che la sua eccitazione sta crescendo, ma mi stacca non vuole venire ora, mi fa sdraiare sul letto e mi viene sopra riprendiamo a baciarci come forsennati le mie mani frugano tutto il suo corpo, lui inizia a scendere mi bacia dolcemente il collo, i capezzoli, l’ ombelico fino ad arrivare al mio cazzo, lo passa con la lingua dalla cappella fino alle palle poi scende ancora fino a leccarmi l’ano, provo un piacere strano ma decisamente bello, dopo qualche minuto risale si sofferma sulle palle le prende in bocca prima l’una poi l’altra stringendole delicatamente, piano piano risale fino alla cappella la lecca e se lo infila in bocca inizia un lento ma continuo Sali scendi la mia eccitazione è a mille e non resisto a quel ritmo gli prendo la testa fra le mani e inizio a muovere il bacino su giù sempre più forte gli scopo la bocca per un paio di minuti. Quando gli stacco le mani si stacca dal mio cazzo e guardandomi negli occhi mi sorride, torna dalla mia bocca mi passa la lingua intorno io socchiudo le labbra faccio uscire la lingua e subito arriva la sua, riprendiamo a baciarci avidamente mentre le nostre mani continuano a frugare sui nostri corpi come impazzite, ora son sopra di lui ho voglia ancora del suo cazzo in bocca scendo lo prendo ed inizio un vorticoso Sali scendi seguito anche dalla mia mano lui è steso sul letto il suo respiro si fa più forte più intenso accelero ancor di più sento salire il suo piacere forte , stacco la bocca e continuo con le mani un istante prima che esploda tutto il suo piacere, urla di piacere la mia mano è inondata di sperma, rallento il ritmo fino a fermarmi mi avvicino alla sua bocca e lo bacio dolcemente. Lui di risposta mi spinge a fianco e si getta subito sul mio cazzo, prima leccando avidamente la cappella poi infilandosi quanto più cazzo possibile in bocca, non resisto più l’ odore nell’ aria del suo piacere mi ha eccitato ancor di più, sento che sto per venire lo urlo Vengooo lui toglie la bocca e con la mano mi svuota fino all’ ultima goccia il mio petto e la mia pancia sono pieni di sborra.
Si stende a fianco a me e mi bacia dolcemente, riprendiamo fiato e poi ci ripuliamo e ci salutiamo. Torno a casa felice e penso già hai prossimi incontri……….
Gabriele
13
1
10 years ago
Gabriele,
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L’alternativa
Questa volta Emmanuelle era veramente arrabbiata...mai lo aveva sentito così emotivamente distante. Certo, le cose non erano semplici ma....in tutti quegli anni LUI mai era sparito così.... senza voltarsi indietro, senza una parola per lei che lo aveva sempre accolto a braccia (e gambe....in effetti!) aperte.
Continuava ad andare sul loro profilo erotico.....più per curiosità e noia che per altro.....da sola.....tutto aveva meno senso.
Però leggeva i messaggi, vedeva chi li scriveva, apprezzava le foto e.....a volte immaginava di rispondere....da sola, sì.... di prendersi autonomamente quello che LUI le aveva più volte raccontato, sussurrandole nell'orecchio durante i loro meravigliosi amplessi.
Tutti quegli uomini che scrivevano per loro....per lei.....poteva essere davvero intrigante.....
Davanti al computer, la fantasia che correva, infilò una mano negli slip....non era bagnata ma sentiva pulsare là in basso, dove i pensieri creavano sempre uno sconvolgimento.
Cominciò a toccarsi.....piano, il clitoride, si conosceva bene, sapeva che rapidamente sarebbe stato difficile fermarsi...era eccitante titillarsi e tenere in sospeso il piacere pieno, quello che poi dopo fece sgorgare infilando le dita nel suo sesso pulsante e muovendole dentro e fuori avidamente.....convulsamente.
Masturbarsi da sola però non era mai stato particolarmente soddisfacente..... meccanica senza coinvolgimento.... un orgasmo mai goduto appieno... nessun paragone con gli spasmi profondi di quando LUI si infilava tra le sue cosce riempiendola con la lingua e con le dita, succhiandole anche l'anima....allora sì che era difficile trattenere le urla di piacere e.....veniva abbondantemente, senza ritegno né imbarazzo, ebbra di sesso.
I ricordi così vivi le facevano male....la rabbia montava....il senso do frustrazione di non poter avere tutto quel piacere assaggiato e ora sfumato....
Passava da un profilo all’altro, cercando di intuire le persone nascoste dietro le foto, uomini più o meno giovani, con cazzi in primo piano, piccoli, grandi, sottili, spessi, colorati, e poi annunci di ogni tipo, più o meno volgari ed espliciti.
Ad un certo punto Emmanuelle vide la foto di un ragazzo, a viso scoperto, 38 anni, un bel fisico, non palestrato ma in forma, un annuncio stuzzicante rivolto non solo a coppie ma anche a singole.
E poi c’erano le referenze, tutti ne lodavano le doti….”un bocconcino niente male” pensò. Forse…andandoci piano, uno scambio di messaggi…un caffè….forse avrebbe anche potuto accedere a questo mondo così affascinante….
Due minuti per scrivere un messaggio un po’ confuso ma sincero, chiuse gli occhi e INVIA…fatto! Si immaginò la faccia di LUI, se mai l’avesse scoperto, escluso dal gioco tanto agognato…LUI che l’aveva pian piano accompagnata, invitata quasi irretita….una rete che l’aveva catturata e…ora?
Le sembrava di annaspare in quella rete, come un pesce fuori dall’acqua che non si ritrova più, senza ossigeno né prospettiva…la doveva trovare da sola la sua prospettiva!!
Mentre rifletteva su questo aspetto quasi crudele della sua vita FRA76 rispose.
Era un messaggio rispettoso, divertente, stuzzicante che lasciò Emmanuelle senza difese.
“Mi butto” pensò e….per non cambiare idea scrisse immediatamente un posto ed un’ora, la sera stessa per un aperitivo ad un wine bar del rione Monti, dove sapeva sarebbero stati tranquilli e potevano conoscersi con calma.
Inutile soffermarsi sui molteplici pensieri e sulle mille paure mescolate all’eccitazione dell’ignoto, inutile descrivere tutti i discorsi provati e riprovati, gli insulti ed epiteti rivolti a LUI che l’aveva lasciata sola ad affrontare questa esperienza sconvolgente…..alle 19.00 come da accordi Emmanuelle si presentò all’appuntamento.
Un vestitino fantasia blu senza grandi pretese, stivali col tacco, autoreggenti nere ed una lingerie di pizzo molto sexy comprata apposta per LUI che altrimenti sarebbe finita infondo al cassetto.
Presentazioni…..disagio….poi i primi scambi di battute…..ed Emmanuelle per qualche istante riuscì anche a dimenticare perché era lì, quale era il patto sottinteso, cosa cercavano due completi sconosciuti l’uno dall’altra….poi il vino….le risate….lui si chiamava Francesco e la guardava come un predatore osserva teneramente una preda già catturata….e lei…..voleva essere preda, chiudere gli occhi, abbandonarsi completamente a chi conosceva già le regole del gioco….
Erano le 22.00 quando, dopo una bottiglia e numerosi bicchieri, uscirono dal locale, barcollanti ma non ubriachi, il giusto per rendere tutto divertente e leggero.
L’albergo era vicino, qualche problema con la chiave per aprire la porta e poi….uno di fronte all’altra, lui con il sesso già gonfio per aver fantasticato tutta la serata, lei con col fiato corto per l’eccitazione del momento.
Francesco non diede ad Emmanuelle il tempo di entrare. La prese per un braccio appoggiandola alla porta e con fare esperto le tirò fuori entrambi i seni dalla scollatura del vestito. I capezzoli già turgidi divennero di pietra e lui cominciò a leccarli e poi a succhiarli e poi a tirarli, prima uno poi l’altro, con metodo e passione, finchè le gambe di lei non divennero molli.
Emmanuelle mugolava, lasciando fare, stordita dalla situazione, inebriata dal fascino di questo ragazzo così intrigante e….sapiente.
Senza accorgersene fu sul letto, le sue mani la frugavano ma ciò che più la eccitava era la voce…era sicura, perentoria e le mandava un unico messaggio: “Lascia fare a me!”.
Francesco le alzò il vestito e guardandola negli occhi con sfida le sfilò gli slip, poi le piegò una gamba in modo da poterla avere di fronte, più aperta che mai.
Le accarezzò il sesso, lentamente, fece scivolare il medio dentro, lentamente, e poi anche l’indice, lentamente….era fantastico, un ritmo languido che sembrava potesse durare in eterno. Poi la tirò più avanti col bacino....si mise una sua gamba sulla spalla, accedendo così ad una visuale splendida. ...la sua vagina era lì esposta e aperta...per lui. Il tacco dello stivale nero che premeva nella carne, piacevolmente.....ora poteva finalmente assaggiare il suo sapore. Infilò la testa tra le sue cosce, la morse delicatamente poi comincio a leccarla ovunque davanti e dietro respirandone gli umori più intimi. Succhiò a lungo il clitoride e quando la senti' gemere senza ritegno la masturbò con forza. Emmanuelle era bagnata, mise la mano su quella del ragazzo e l’accompagnò. La spingeva dentro, più in fondo, nell'urgenza dell'orgasmo, avrebbe voluto possederlo subito, poter venire e gridare come non faceva da quando LUI se n'era andato.
Ma Francesco si fermò improvvisamente, accarezzò con uno sguardo incendiario tutto il suo corpo e disse "ora voglio tu faccia silenzio. ...voglio vederti godere in silenzio. ...trova tu il modo ma non fiatare!".
La voce era decisa ma gli occhi parlavano di un gioco...
Emmanuelle pensò che non era poi così complicato soddisfare la sua richiesta ma.....appena lui le alzò con forza il bacino per ricominciare a leccarla fino in fondo capì che in realtà era una sfida titanica....ad ogni suo mugolio lui smetteva e la guardava con aria di rimprovero, lei allora gli spingeva la testa tra le proprie gambe implorando di continuare.....era un tormento....piacevole ma un tormento.
Era tremendo non poter urlare e contemporaneamente gioire di quel godimento.
Ma Francesco era inflessibile, ad ogni sospiro uno stop, per poi riprendere con vigore.
"Questo gioco non è per te, mi sembra...." sorrise sornione "non ti piace temporeggiare....." Emmanuelle ebbe appena il tempo di riprendersi da quell’altalena di sensazioni che Francesco le si sdraiò sopra, con le mani le bloccò le braccia sulla testa e cominciò a baciarla, morderla, sussurrandole cose le avrebbe fatto di lì a poco, quanto l’avrebbe fatta godere.
Lei a questo punto era più che pronta.
Si dimenava, sotto di lui, strofinandosi contro i suoi jeans "prendimi per favore....prendimi ora...."
Lui tirò fuori il suo sesso, pronto, pulsante....con un'unica potente spinta le entrò dentro e cominciò a cavalcarla, armonizzando il ritmo con l'urgenza di lei.
Emmanuelle gli graffiava la schiena, come non aveva mai potuto fare con LUI, gli lasciava i segni....ovunque, stringeva le sue natiche con forza e a Francesco piaceva.
Poi riuscì a liberare una mano e cominciò ad accarezzargli le palle, allungandosi fino al perineo e all’ano.
Francesco si fermò un attimo, la guardò e sorrise.
Altre poche poderose spinte.
L'orgasmo fu quasi all’unisono.
I liquidi fiottarono abbondantemente.
Emmanuelle si sentiva stanca ma appagata.
Dopo cinque minuti di relax però LUI entrò violentemente nei suoi pensieri, i ricordi erano veramente invadenti e la lacerarono. LUI doveva essere lì con lei, al massimo con loro….avrebbe dovuto prenderla, baciarla, leccarla, penetrarla….era LUI che doveva accompagnarla in questa esperienza.
Si alzò di scattò e si rivestì velocemente. Francesco finse di capire.
Le sorrise: “Alla prossima?”
“Vediamo….” rispose lei e scappò via.
Dedicato al MIO “maledetto” LUI
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1
10 years ago
Maja71,
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Viaggio di nozze
Io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Egitto per la luna di miele, che si è trasformata subito in un incubo.
Arrivati all’aereoporto del Cairo,ci recammo subito in albergo utilizzando un taxi locale,guidato da un signore sulla sessantina,notai subito che l’autista più che guardare la strada fissava mia moglie. Lei è una bella trentenne,castana,occhi verdi,165 cm per 43kg,bel culo sodo e seno ben tornito addosso aveva una camicia rosa e una gonna corta rossa.
Entrati in camera ci laviamo assieme e ci mettiamo a letto. Verso le 23 sentiamo dei rumori fuori dalla porta e all’improvviso ci ritroviamo in camera 11 egiziani, tutti tra i 60 e i 75 anni, armati e in un attimo mi danno un colpo in testa. Al mio risveglio mia moglie è sparita….da qui sarà lei a scrivere.
Io ero nuda a letto e così mi hanno portato via,ricordo il cuore in gola e la paura di morire,mi caricarono su un camion e da li un viaggio ricco di sobbalzi di circa 2 ore. Mi fecero scendere dal furgone,eravamo in mezzo al nulla,c’era solo una palma e una tenda niente di più,faceva freddo,tremavo.
Uno di loro mi spinse nella tenda,all’interno c’erano altri 25/30 uomini ed erano anziani,come i miei rapitori. Mi girai per scappare ma alle mie spalle si palesarono i miei rapitori,indietreggiai ma mi trovai subito accerchiata da tutti e 30 gli uomini che iniziarono a toccarmi,leccarmi e infilarmi le dita e le lingue ovunque. Mi sentii svenire, poi iniziarono a spogliarsi, uno di loro, il capo credo ed il più dotato si mise dietro di me, mi appoggiò le mani sulle spalle e mi spinse verso il basso, costringendomi in ginocchio.
Subito tutti gli uomini, tranne il capo, si misero in fila davanti a me,coi loro membri di varie dimensioni turgidi,bitorzoluti e puzzolenti ad altezza della mia bocca,ricordo perfettamente l’odore intenso dei loro peni…col primo feci resistenza,ma ricevetti 2 schiaffoni e mi tapparono il naso,dopo alcuni secondi dovetti aprire la bocca per respirare e mi trovai il primo cazzo in bocca, iniziò a pomparlo dentro le mie labbra e dopo pochi minuti mi scarico il suo sperma sulla lingua ed uscì,io sputai immediatamente e ricevetti una sonora serie di calci sulle natiche, toccò al secondo e si ripetè la scena del primo,mi tapparono il naso,aprì la bocca e iniziò ad usarmi,quando venne però uscì e mi tappò con le mani le labbra io tenevo la sborra in bocca,ma mi puntarono un coltello su un seno ed ingoiai,ebbi subito i conati di vomito,col terzo fù diverso,visto la facilità con cui usarono le armi,appena mi si pose davanti aprìì la bocca,lo lasciai fare e alla fine ingoiai tutto,la scena si ripetè per 29 uomini,solo il capo non mi fece fare del sesso orale col suo pene.
Mi misero un collare di ferro e mi legarono con una catena al palo centrale della tenda,ero stravolta,spaventata e avevo male alla mascella,crollai quasi svenuta.
La mattina venni svegliata da un cammello che era legato alla palma fuori dalla tenda,vicino a me c’era un cocco aperto,mangiai avidamente quel frutto e mi guardai attorno,in un angolo c’era una gogna,ma bassa rispetto al solito e con un asse di circa 40cm con sopra un cuscino,non ci feci molto caso,però ero rincuorata, fuori sentivo solo un paio di voci. Dopo circa 2 ore i 2 carcerieri mi slegarono,mi portarono fuori e camminammo per circa 300m,fino a un tavolino con sopra un tubo e una bottiglia di acqua,mi misero a 4 zampe,mi infilarono il tubo di gomma nel sederino e ci svuotarono dentro l’acqua,piuttosto calda essendo stata al sole del deserto. Mi fecero alzare e una volta pulito tutto l’intestino mi lavarono con una tanica d’acqua e mi riportarono nella tenda,dove capii il perché della gogna bassa e mi siraggelò il sangue nelle vene. Poi pensai,dai resisti sono solo 2 oggi per fortuna!!!
Dopo circa 3 ore sentii arrivare alcuni mezzi e capii che non sarebbero stati solo in 2,crollai,iniziai a piangere e persi i sensi. Al mia risveglio,nella tenda c’erano gli uomini del giorno prima, più altri 10 anziani e per anziani intendo oltre i 70,ma non era finita,su un lato della tenda c’erano dei ragazzini,tra i 18 e i 19 anni,tutti quanti nudi,il capo si avvicinò,mi mise una pistola in faccia e rise,poi mi fece mettere col sedere verso l’alto e la faccia in basso,fece avvicinare i ragazzini,prese una bottiglia con dentro dell’olio o cose viscide,me lo versò sul buchino e mi infilò il dito dentro,simulando un rapporto,probabilmente per spiegare ai fanciulli cosa avrebbero dovuto fare,passò la bottiglia ai ragazzi,mi fece alzare lo sguardo col piede e mi indicò la gogna,feci per alzarmi ma mi spinse a terra,capii che dovevo gattonare per andare al luogo del mio supplizio. Arrivata,appoggiai seno e pancino all’asse che era inclinata verso la gogna,un anziano aprì lo strumento e mi infilai al suo interno,lo richiuse ed il loro capo si sedette su legno, misero uno specchio per farmi assistere alla mia tortura e poi iniziarono a sodomizzarmi i ragazzini, in ordine di dimensioni, prima si cospargevano i membri con l’unguento e poi me lo infilavano,iniziavano a spingere fino a venire e non uscivano per l’occasione,sentivo il liquido caldo scivolarmi dentro. I primi 4 o 5 quasi non li sentii,per fortuna mio marito è superdotato e il mio sedere è già abituato,poi i ragazzi più grandi,con membri già sviluppati iniziarono a farsi sentire di più,toccò poi agli anziani,che oltre a sodomizzarmi mi sculacciavano e dopo circa 15 uomini iniziò ad andarmi in fiamme l’ano,dopo circa 6 ore fini anche l’ultimo e ancora stranamente il capo non si mosse,restò a guardare,il mio culetto bruciava,sembrava ustionato,all’improvviso arrivò da fuori la tenda un uomo con un vaso,subito non ci feci caso ma mi legarono all’asse,posizionarono il vaso dietro di me e mi sollevarono,in modo che tutto lo sperma dentro di me fuoriuscisse dal mio ano e cadesse nel vaso,dopo una mezzora in quella posizione mi raddrizzarono,mi slegarono e mi lasciarono in balia dei ragazzini,subito cercai di respingerli e coprirmi ma un anziano mi mostrò un macete,non potei far altro che lasciar divertire i ragazzini,che mi palparono,leccarono ovunque ma non fecero altro. Dopo un’oretta al comando del capo i ragazzi mi presero,mi gettarono a terra e mi passarono il vaso,da circa 2 litri ed era pieno fino all’orlo di sborra. Il capo si avvicinò con una pistola in una mano e una spada nell’altre,mi fissò e mi fece cenno di bere,io scossi la testa,lui mi guardò e sparò un colpo a terra,vicino ai miei piedi…ingurgitai tutto tra le risa dei presenti. Poi mi misero di nuovo il collare,mi legarono e sparirono di nuovo tutti. Il giorno dopo fui svegliata da una donna che rideva e mi radeva il pube,uscì dalla tenda e ci fù un boato di voci,saranno stati almeno in 100,un paio di loro entrarono e mi portarono fuori,c’era un sacco di gente,uomini soprattutto ma anche donne e ragazzi,il loro capo sempre con una pistola in mano mi fece cenno di seguirlo in mezzo alla folla,ero spaventata e come sempre nuda,mi incamminai,la gente mentre mi avvicinavo mi scrutava e si spostava in modo da formare una strada,arrivammo dopo qualche decina di metri davanti ad un recinto,al cui interno c’erano 3 cammelli e un tavolo,il capo estrasse dalla tasca una foto di una donna che praticava una sega ad un cavallo e si faceva venire in volto,neanche il tempo di capire e mi ritrovai in ginocchio,3 uomini accompagnarono il cammello vicino a me,ero praticamente sotto,uno dei tre mi spinse con un fucile il braccio verso il membro del cammello,allungai anche l’altro e afferrai qual tubo di carne a 2 mani e iniziai a muoverlo,mentre lo muovevo il membro cresceva in lunghezza e volume,ad un tratto il cammello fece un verso strano e capì che stava per venire,reclinai la testa,mettendo la mia faccia davanti al pene dell’animale e dopo un paio di movimenti mi innondò,faccia,seno e gambe. Il capo mi prese per mano,mi fece salire sul tavolo e mi espose coperta di sperma di cammello alla folla che esultò e applaudì. Poi mi afferò il braccio e mi tirò giù dal tavolo,mi mostrò una nuova foto,una donna che faceva un pompino con ingoio ad un cavallo,in men che non si dica mi trovai sotto al secondo cammello e sempre sotto la minaccia afferrai il pene dell’animale,me lo portai alla bocca e iniziai a pomparlo,ma in bocca non entrava tutto,così il capo mi diede un calcio e mi indicò di leccarlo come un gelato,stavo male,tra odore e sapore. Dopo una decina di minutì anche il secondo cammello raggiunse l’orgasmo e mi riempì la bocca,il viso e il seno. Non sapendo cosa fare tenni lo sperma in bocca,il capo mi fece salire sul tavolo,mi fece cenno di mostrare la mia bocca a tutti,poi mi indicò di ingoiare e lo feci,o quello o la morte. Si avvicinarono 2 donne con un vaso,mi fecero sdraiare sul tavolo pancia su e mi cosparsero la vagina di olio,infilarono dentro il collo del vaso svuotando tutto il contenuto nella mia patatina,capì le loro intenzioni prima ancora che il capo si avvicinasse con le foto,poi arrivò il cammello che passò con 2 zampe sopra il tavolo,qualcuno mi divaricò le gambe una donna afferò il pisellone dell’animale portandolo alla mia passerina,gli massaggiò un po’ i testicoli ed il cammello iniziò a spingere,sempre più forte,mi sentivo scoppiare,poi ad un tratto si fermò e sentii gli spasmi e subito un liquido bollente che mi pervadeva la pancia,il cammello si ritrasse e il capò mi alzò in piedi sul tavolo. Dal mio corpo uscirono circa 3/4 litri di sperma. Poi mi presero e mi fecero tornare in tenda. Puzzavo come una bestia,mi diedero del pane senza sale da mangiare e dormii.
Per alcuni giorni mi lasciarono in pace,mi facevano mangiare e basta,la pelle piena di sperma di cammello mi tirava tutta,mi sentivo lurida. Finchè una mattina arrivarono 4 uomini che mi presero e mi caricarono in auto,nel baule,arrivammo in un oasi,mi presero e mi gettarono in acqua,mi passarono del sapone e una lametta per radermi tutta,poi mi rimisero nel baule e mi scaricarono in un box,dove una donna mi fece una coda ai capelli,mi mise del profumo e mi condusse in una stanza,con un enorme letto a baldacchino,dove c’era sdraiato l’anziano capo,quando mi vide il suo enorme pene si inturgidì,mi fece avvicinare a lui e mettendomi una mano dietro la nuca mi porto il viso al suo membro,aprì la bocca e lo iniziai a succhiare,ad un tratto mi afferrò la coda e mi allontanò la testa dal suo cazzone,mi afferrò per le natiche,mi sollevò e mi posizionò su di lui,la sua cappella premeva sulla mia vagina,con la testa mi fece cenno di accogliere il suo membro dentro di me,era il primo rapporto vaginale da giorno del rapimento ed era senza protezione,ma non potevo ribellarmi,accolto il suo pisello dentro di me iniziai a muovermi,lui afferrò un campanello e al suono dello stesso la stanza si riempì di uomini,circa 20 tutti molto dotati e di donne,si misero attorno al letto e gli uomini si spogliarono,le donne all’unisono e senza fiatare si inginocchiarono davanti ad un uomo e gli presero in bocca il pisello,ogni uomo con una donna che lo spompinava,il capo in tanto iniziò a spingere e toccarmi con un dito l’ano,dal comodino prese una boccetto con della vaselina e mi cosparse il sedere,senza cambiare posizione sfilò il cazzo dalla mia figa e lo appoggiò al mio culo,iniziò a spingere,fino a penetrarmi completamente il culo,iniziò a palparmi in seno,poi mi portò a se e mi baciò con la lingua,mi leccò i capezzoli,sfilò il pene dal mio ano ormai dilatato e lo riinfilò nella figa,battè 4 volte le mani e 4 donne si alzarono,gli uomini salirono sul letto e mi ritrovai subito un pisello per mano,uno in bocca ed il quarto che premeva sul mio culo,in breve mi penetrò anche lui,ero pienissima,dopo qualche minuto schioccò le dita,tutte le donne si alzarono e sparirono,mentre gli uomini avvicinatisi al letto si davano il cambio dentro di me tranne il capo,lui sempre fisso nella mia figa,tutti gli altri dentro e fuori in mio culo e la mia bocca e tra le mie mani,tutti senza preservativo. Dopo più di due ore il capo disse qualcosa,tutti si spostarono per mia gioia,ma non era ancora finita per me. L’anziano mi prese mi mise pancia in su sul letto e mi legò con le lenzuola mani e gambe ai pali del letto,mi guardò ridendo,si mise sopra di me,mi lecco e morsicò i seni,poi mi penetrò con violenza ed iniziò a spingere,capii subito che voleva mettermi incinta,nel frattempo tutti gli altri si misero in fila dietro il capo,che mi scopò ancora per 10 minuti e poi fece esplodere il proprio orgasmo nella mia figa,sentivo il suo sperma entrare copioso e caldo dentro di me,si sfilò e si sedette al mio capezzale,con una mano sul mio seno e con un cenno della testa diede il via al resto degli uomini che a turno mi scoparono e riempirono il ventre di sborra. Quando anche l’ultimo ebbe finito rientrarono le donne con un catino,dentro il quale mi fecero svuotare tutta la sborra contenuta nella mia figa. Mi portarono in strada e prima di lasciarmi andare mi svuotarono la bacinella di sborra in testa,mi misi a correre e raggiunsi la prima caserma,dove trovai mio marito. Sporsi denuncia,il vecchio capo fu costretto a cedere come schiave 3 figlie,una di 19 una di 22 e una di 24 anni a mio marito come risarcimento,ed ora siamo tornati in Italia,io sto facendo il test di gravidanza mentre scrivo questa storia ma con tutta la sborra che avevo dentro sarò sicuramente incinta,mentre mio marito è in camera che gioca con le 3 schiave e alcuni suoi amici.
Siamo felici e pensiamo già al secondo figlio…stiamo organizzando un viaggio in Nigeria!!!
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10 years ago
Mister1C,
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Una giornata particolare....
Era arrivato il fatidico giorno, lo aveva aspettato tanto, temuto, accarezzato con la fantasia, approfondito in tutte le sue possibilità e sfaccettature….ora era arrivato.
Emmanuele si alzò dal letto già agitata, faceva difficoltà ad allontanare la mente da quello che sarebbe potuto succedere. Si buttò sotto la doccia, non rapidamente come sempre però.
Doveva dedicarsi del tempo, delle attenzioni particolari, prima che….lo avessero fatto altri.
Così, sotto il getto di acqua calda, si passò il sapone….cominciando dai piedi, risalì alle gambe, si accarezzò lentamente il sesso….lentamente, sentendo un calore sgorgarle dall’interno….volle assaporarlo….il dito medio entrò dentro, tutto, era morbido e tremendamente bagnato, due dita, allargandosi dolcemente….sarebbe stato così tenero il contatto con uno sconosciuto? o più rude e violento? Provò allora più forte, aumentò il ritmo e lei, sotto il getto bollente della doccia, venne velocemente…quasi a prepararsi per l’incontro.
Si appoggiò al muro, il tempo di riprendersi e poi finì di lavarsi…la pancia, le ascelle, il collo…fece lo shampoo.
Il seno lo lasciò per ultimo, le faceva sempre piacere, giocare con i capezzoli, come LUI non faceva mai. Allora li tirava, con delicatezza, fino a renderli turgidi, dolorosamente sensibili, si leccava le dita per stuzzicarli….e così si sentiva veramente donna…una donna pronta ad offrire il proprio corpo a chi….ancora non sapeva bene a chi…..
L’appuntamento era per pranzo, come al solito, si sarebbero incontrati alla stazione….un po’ di disagio, giusto i primi minuti, poi l’attrazione avrebbe fatto il resto.
Già in macchina era difficile tenere a posto le mani, quelle di LUI infilate sotto la gonna, a salutarne gli anfratti più reconditi, quelle di lei, impegnate a guidare, tese sul volante ma desiderose del suo sesso, di poterlo toccare il prima possibile.
Un’enoteca carina, una bottiglia di vino per sciogliere il ghiaccio.
Emmanuelle come al solito parlava troppo, di tutto, per riempire i silenzi, per nascondere l’eccitazione crescente.
LUI se ne accorse e le fece un cenno con la testa “ho bisogno di una sigaretta, usciamo!”. Fuori c’era il sole, la strada secondaria era deserta, LUI la guardò negli occhi, c’era intesa, sorrise e allungò una mano, la infilò tra le gambe di lei, la tirò a sé e spostando lo slip, le aprì le labbra del suo sesso…infilò un dito e con aria di sfida cominciò a masturbarla….
Le ginocchia vennero meno, lei gli strinse il braccio ma…senza fermarlo, anzi accompagnandolo in quel ritmico su e giù che rapidamente la fece venire. Era bagnata, tanto bagnata, ma non sazia, avrebbe voluto averne ancora…
In quel momento passò un signore, li guardò con curiosità e loro ricambiarono lo sguardo: LUI toccò il culo di Emmanuelle, con un gesto sfrontato, quasi a rivendicarne il possesso, lei sorrise e buttò un bacio…..ora erano pronti.
Il Privee che avevano trovato era in zona. Parcheggiarono vicino, due passi a piedi…la testa era invasa dai dubbi….. ma bastava guardare LUI negli occhi per percepire quanto lo desiderasse. L’ingresso era sobrio, dettero i documenti, pagarono ed ebbero la tessera….ora rimaneva solo varcare la soglia.
Emmanuelle allungò la mano in cerca di un contatto, LUI gliela strinse trasmettendogli quella sicurezza di cui aveva bisogno.
All’interno la musica era piacevole, come in un discobar qualcuno ballava, qualcuno al bancone beveva e conversava amichevolmente. Ordinarono due bicchieri di rosso, il vino avrebbe sicuramente sciolto gli ultimi freni inibitori. Trascorse un po’ di tempo in cui LUI ed Emmanuelle parlarono di loro, di cosa stavano cercando e di cosa avrebbero condiviso, nel frattempo le mani si frugavano e l’eccitazione cresceva.
Ad un certo punto si avvicinò un ragazzo, uno scambio di battute, poi chiese il permesso ad entrambi con lo sguardo e concessogli cominciò ad accarezzare Emmanuelle, le mani sulle spalle, sussurri nelle orecchie…lei era già pronta. Le morse il collo, da dietro, come un predatore e lei guardò LUI, era un segnale…lo voleva, lo voleva adesso….poteva farlo.
Cercarono una stanza, LUI li seguiva a distanza, osservandoli, sentiva il suo pene ingrossato spingere attraverso il pantalone. Nella camera che trovarono libera c’era un letto a baldacchino e al lato una poltrona. LUI si sedette lì e…finalmente potè liberare la sua erezione.
“Bene bene…se la vuoi…dirigo io, però…”
Entrambi mugolavano, erano vogliosi, aspettavano di potersi lasciare andare ma sapevano che era LUI a dover condurre il gioco.
“Prendiglielo in bocca” ordinò.
Il ragazzo non aspettava altro, si aprì la lampo, lasciò che fosse lei a tirarla giù lentamente e poi l’aiutò a far uscire l’asta del suo pene, così tremendamente eretta e rigida. Lui seduto sul letto, lei in ginocchio. Emmanuelle cominciò a leccarlo in tutta la sua lunghezza, accarezzandolo con entrambe le mani. Poi passò la lingua sulla punta del glande e succhiò, stando attenta ai denti, come le avevano insegnato.
“Succhialo tesoro…assaporalo bene” disse LUI, godendosi lo spettacolo da tempo fantasticato.
Lei lo guardò con fare accattivante e gli fece scivolare una mano sul sesso rigonfio.
Mugolava, mentre il ragazzo accompagnava i movimenti tenendole la testa. Era brava, leccava e succhiava alternativamente, con ritmo, tenendo con fermezza la base del pene e ogni tanto accarezzando i testicoli tesi ed allungando la mano verso il perineo….
Quando vide che il ragazzo stava per venire, LUI la tirò a sé, sorrise e le disse “Ora tocca a me”.
Lei ricominciò, con più entusiasmo ed eccitazione ancora, perché era LUI….gli piaceva, gli era sempre piaciuto, era la fantasia di tutte le sue notti e il pensiero ricorrente di tutti i suoi giorni.
Per cui prese in bocca quel pene che ben conosceva decisa a farlo impazzire di piacere.
Lo leccò, succhiò ed accarezzò con tanta passione da farlo venire senza preavviso. Lui buttò la testa all’indietro, tenendole il capo fermo mentre violenti spruzzi di sperma le inondavano la bocca. Abbassò lo sguardo e l’ammirò mentre l’orgasmo lo scuoteva e sembrava non finire mai.
Nel frattempo il ragazzo aveva terminato da solo, masturbandosi con veemenza, ma ovviamente voleva di più.
“Ora la puoi scopare…se vuoi!”. Era il lasciapassare.
Si avvicinò a lei, da dietro, Emmanuelle era a carponi, la testa poggiata sul sesso ancora rigonfio di LUI.
Il ragazzo la prese con decisione, le alzò il vestito poggiandone i lembi sulla schiena, le infilò le mani tra le gambe e la tirò a sé, infilandole lo slip tra le labbra, con forza, quasi a volerla punire di averlo lasciato solo. La posizionò meglio, col sedere esposto. “Shhh…”disse “…ora tocca nuovamente a me…”. Si prese qualche minuto per ammirare il contorno del suo corpo, lasciò scivolare lo sguardo sulle sue natiche invitanti….la curva dei fianchi, il sedere rotondo, il tatuaggio sulla nuca che sbucava dalla scollatura posteriore. Spostò lo slip, infilò un dito….lo spinse tra le sue cosce…poi risalì fino a sfiorarle l’ano…. e continuò così, andando su e giù, lentamente.
“Godi…tesoro….godi per me!” le sussurrava LUI accarezzandole i capelli e guardandola con desiderio.
Emmanuelle rabbrividì al suono cupo della sua voce. I suoi seni divennero sensibilissimi e i suoi capezzoli si indurirono all’istante.
Le dita del ragazzo si muovevano, entravano ed uscivano da lei, facendola bagnare abbondantemente.
“Scopami…per favore”…Emmanuelle mugolò, con un filo di voce.
Era pronta, calda, aperta e vogliosa, graffiava le cosce di LUI per sopportare il piacere e al tempo stesso l’attesa.
Il ragazzo allora con le proprie gambe allargò di più quelle di lei, la spinse più giù, a 90 gradi e lentamente infilò il suo pene durissimo dentro di lei.
Con un braccio le cingeva la vita, con l’altra mano le toccava il clitoride per non lasciare niente di inesplorato. Lui affondava ripetutamente nelle profondità liquide della sua fica, penetrandola per tutta la lunghezza, colmandola ed incendiandola. Finchè potenti spasmi d’orgasmo non lacerarono i loro corpi.
Ci vollero cinque minuti per riprendersi.
Il ragazzo fu il primo ad andarsene, Si tirò su i pantaloni, sussurrò un “grazie” all’orecchio di Emmanuelle ma guardando LUI, che gli aveva permesso un rapporto così soddisfacente.
Poi loro due si guardarono a lungo….si baciarono a lungo….si risistemarono e….mano nella mano uscirono dal club.
La sera era appena cominciata, la fame si era scatenata….era ora di cercare un ristorante per una cenetta…a due, questa volta!
Dedicato al MIO LUI
19
2
10 years ago
Maja71,
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Per caso.
Intanto parto con il salutare tutti quelli di questo bellissimo mondo. Poi incomincio il mio racconto. Era da un po che mi girava in testa una fantasia. Era quella di incontrare un singolo bsx, lo contatto (solo orale non penetrazione) lui mi risponde , ci messaggiamo e ci diamo un appuntamento in un luogo publico. Ci incontriamo , iniziamo a parlare lui mi dice che anche lui solo orale che lo aveva gia fatto che gli era piaciuto. Io gli dico che non lo avevo mai fatto che era una mia fantasia , ma che mi eccitava. Ad un certo punto del discorso mi dice che e' sposato che la moglie non sa niente e che vorrebbe che la moglie partecipasse. Questa era una sua fantasia. Io le dico che anche io sono sposato , ma mia moglie non ne vuol sapere. Allora lui mi fa una proposta se volevo incontrare lui e la moglie io le dico si. Fissiamo un appuntamento a casa loro 2 giorni dopo. Arrivo lui mi presenta come collega di lavoro. La moglia sulla 50 piu' grande di lui na bella signora in carne al punto giusto , vestita bene mi ha fatto subito arrapare. Ci sediamo sul divano lei difronte con gonna poco sopra il ginocchio mi offrono il caffe , ci mettiamo a parlare del piue del meno. Ad un certo punto lui mi fa cenno con gli occhi . Io non capisco allora lui mi chiede non ai fatto nemmeno un complimento a mia moglie. Lei diventa rossa, io ne approfitto e le dico bellissa donna in carne al punto giusto vale piu di una ventenne. Lui inizia a baciarla sul collo lei lo allontana si vedeva che voleva ma era in inbarazzo. Lui insiste ma stavolta lei ci sta. Liu inizia a toccarla , inizia a leccarla gli tira fuori le tette bellissime sode, ad un certo punto gli infila la mano sotyo la gonna gli sfila gli slip e la infila dinuovo,lei a un gemito di di godimento. Latira fuori mi fa il gesto di avvicinarmi , mi fa toccare la mano era bagnatatissima. Non cio capitipiu' niente o iniziato a toccarla era spendida depilate bagnata tutta da leccare. Lui si e' allontanato lei gli ha detto conrnuto ai voluto questo adesso guarda cosa ti combino.Ci siamo iniziati a bacire leccare lei era eccitatissima. Lo leccata in fica fino a farla venire. Lo scopata , la sua passione e la pecora. Grande porca. Al momento di venire gli ho chiesto se me lo prendeva in bocca , non mi a fatto neanche finire.Ainiziato a spompinare a quel punto si e' avvicinato anche lui. Lei ci e' rimasta. Gliha sussurato fai anche questo cornuto. Io stavo per scoppiare lo hanno preso in bocca insieme io sono venuto o goduto come un porco.
19
1
10 years ago
xxduroxx,
30
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Una coppia fantastica
Dopo avere contattato una coppia mia coetanea, con lui cuckold, ottengo risposta direttamente sulla mia mail e avviamo una piacevole conoscenza ed un fitto dialogo. Dopo alcune mail, ci scambiamo il numero di telefono e parlo con entrambi i coniugi, con il lui molto loquace e sciolto e la Lei decisamente più fredda.
Decidiamo di vederci per un caffè dopo un paio di sere e si presentano puntuali, con la Lei bellissima, voluttuosa, con uno sguardo birichino e intrigante, ma anche apparentemente che se la tira, mentre il lui estremamente loquace, socievole e amichevole. Prendiamo il caffè e procediamo alla conoscenza in modo molto sciolto e amichevole, anche se dal linguaggio del corpo, vedo che non ho fatto breccia sulla Lei ancora restia. Sono una coppia esperta del gioco, con una esperienza ultradecennale e mi raccontano tanti episodi di esperienze passate, soprattutto nefaste con molti singoli, ma capisco che per quella sera non c'è trippa per gatti... perdonate la battuta, e la butto sulla simpatia e la conoscenza personale delle persone che ho di fronte.
Dopo un'ora e mezzo di chiacchiere, che volano via rapidamente, a dimostrazione del bel clima creatosi, ci alziamo e mentre il lui la invita a giocare, la Lei rapidamente diniega, rivolgendomi uno sguardo malizioso, quasi di sfida. Il marito chiede scusa (anche se non ce n'era bisogno), ma comunque afferma con decisione che la mia persona ha rivalutato la figura del singolo del sito, per classe e signorilità e modi di fare.
Io accetto con rammarico il diniego, anche per i 250 km percorsi fra andata e ritorno e li saluto amichevolmente, anche se mentre tornavo a casa, sognavo ad occhi aperti di potere sfiorare, spogliare e dare piacere alla splendida Lei di coppia.
La mattina dopo gli scrivo una mail, con cui li ringrazio, perchè comunque era stato bello anche solo sognare e perchè comunque avevo conosciuto due belle persone dentro e fuori. Non mi attendo risposte, visto che ormai in questo ambiente tutti mettono annunci e non rispondono a chi li contatta...., figurarsi da chi mi ha rifiutato la sera prima...., ma dopo pochi minuti ricevo un sms con un numero di telefono, è il telefono di Lei, me lo manda il marito e mi scrive: sei troppo giusto come persona perchè ti perdiamo, CORTEGGIALA E FALLA SENTIRE IMPORTANTE, ha avuto dei singoli stronzi finora, giocati le tue carte e....
Per me è come un invito a nozze, adoro il corteggiamento, fare sentire importante la Lei e adularla con parole dolci e belle metafore. In questo caso non ci sono finzioni, le parole vengono dal profondo del desiderio di Lei, e dopo una fitta serie di sms, mi fissa un appuntamento da lì a 4 giorni, per vederci per giocare. Non sto nella pelle, pregustando il piacere ottenuto e donato, ma come sempre la sfortuna ci si mette di mezzo e alla vigilia dell'incontro un problema fisico di Lei, fa sì che salti l'incontro. Subito penso ad un nuovo dubbio insinuatosi nella Lei, poi mi rassicura che lo stato fisico le impediva di essere al 100% e continuiamo il gioco di seduzione e corteggiamento.
Finalmente dopo una settimana ce la facciamo a vederci, arrivo ovviamente in anticipo, organizzo tutto alla perfezione, con tanto di rosa rossa, bottiglia di prosecco di qualità in ghiaccio e quando arrivano come sempre puntuali, lei è ancora più bella del solito, vestita di nero, con intimo rosso di pizzo, tacco vertiginoso e uno sguardo raggiante.... Dallo sguardo capisco che ci siamo e.... le emozioni vanno via e il gioco ha inizio. Il marito si mette sul divano a guardare, mentre ci iniziamo a spogliare, le sussurro in un orecchio: sei bellissima.... e lei mi guarda dolcemente e mi chiede scusa, perchè era stata 'un po' stronza con me'....
Ma non importa, la stendo sul letto e inizio dolcemente e poi avidamente a leccarle il gioiello, è un vulcano di piacere, reagisce ad ogni stimolo della mia lingua e dopo 1 minuto mugola e si dimena come che sia tarantolata di piacere.... Dopo 5 minuti mi ferma, dice che sta per squirtare e non vuole farlo subito, allora mi stendo e inizia lei a prendersi cura con una abilità e una dolcezza del mio arnese che gradisce in modo fantastico. Poi dopo avere messo la protezione, mi sale sopra ed è fantastica, con brevi e sapienti movimenti pelvici, è perennemente eccitata, stimolata, ma non mi porta a venire.... Mi sento un leone indomabile, l'aria è permeata dall'odore del suo godimento continuo, siamo eccitati, sudati, ma andiamo avanti per minuti e minuti di piacere assoluto, con i corpi fusi e le labbra saldate in un perenne bacio.
Stasera il mio arnese non vuole saperne di venire, continua imperterrito nella sua erezione e cambiamo posizioni e posizioni, poi decido di volerla fare squirtare sul serio, la stendo e riprendo a leccargli il gioiello, ormai permeato dai suoi umori, dopo pochissimo inizia a squirtare, lei vuole allontanarmi, ma io continuo a stimolarla e mi viene in bocca allagandomi con il suo squirt, che io bevo avidamente. Non mi era mai capitato di gustare lo squirt di una Donna ed è fantastico, sono in estasi, mi stacco, la bacio e le trasmetto gran parte dei suoi umori e un assaggio del suo squirt.
Il marito eccitato si alza dal divano e partecipa attivamente con Lei e la penetra, mentre lei riprende in bocca il mio arnese. Proseguiamo per tre ore filate, fino a quando finalmente vengo e togliendomi il preservativo, le allago il ventre di sperma calda.
Sono esausto, al settimo cielo, ho ogni poro in eccitazione e fibrillazione, una situazione fantastica, con una coppia FANTASTICA....
Mentre ci salutiamo, Lei mi confessa che nessuno e nessuna la aveva mai portata oralmente al piacere che l'avevo portata io e mi esorta a non lamentarmi del mio arnese (ci avevo scherzato sopra nella fase di corteggiamento), perchè l'ha fatta divertire in modo assoluto.
Penso che sia stato fantastico, anche perchè non si è fatta solo ginnastica da camera, forse se lo avessimo fatto la prima volta, sarebbe stato così, ma dopo esserci conosciuti, avere giocato in seduzione e corteggiamento, fare sesso in quella camera è stato fantastico perchè era sesso fatto anche con la testa e non solo con il testosterone....
To be continued.... penso proprio di sì.
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10 years ago
IMOLA2011,
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La coppia con lui bisex passivo
Contatto una coppia toscana in cui lui si dichiara esplicitamente cuckold e bisex passivo.
La distanza e gli impegni fanno sì che il contatto si protrae per alcuni mesi, ma finalmente approfittando di un loro viaggio a Bologna, concordiamo di incontrarci e di passare una giornata assieme.
Arrivano puntuali e li vado ad accogliere al casello di Faenza e li accompagno dove ospito. Sono maturi, over 50, lei procace ma non certo grassa, lui magro.
Appena arrivati lei chiede di potere usufruire del bagno per prepararsi e lui mi si avvicina subito iniziando a prendersi cura del mio gingillo che si presenta subito in tiro. Devo dire che è veramente bravo di bocca, lo lecca con gusto, lo succhia avidamente, ci mette arte e passione.
Dopo pochi minuti lei esce nuda e con uno sguardo malizioso e da Signora irreprensibile con cui si era presentata, sembra invece una Lady calda e trasgressiva.
La invito a prendersi cura anche lei del mio gioiello e mi fanno uno splendido orale a due bocche, un vero e proprio sogno!!
Poi mi stendo e mentre lui continua sapientemente con la bocca, inizio a leccare a Lei, profondamente e delicatamente il gioiello. Inizia a gemere piano piano, poi a salire di tono, fino a mugolare ad alta voce. Dopo 5 minuti, mi implora di penetrarla e la impalo a missionario con una splendida scopata, incitato dal marito eccitatissimo alla vista.
Dopo una abbondante venuta, ci rilassiamo un attimo gustando il prosecco che avevo preparato e continuiamo a conoscerci e scoprire i nostri gusti più reconditi.
Ricominciamo e questa volta voglio che sia lei a prenderlo in bocca, assistita da lui, che mi implora di gustarlo, ma glielo lascio fare solo dopo che il mio gingillo è in piena forma. A quel punto la metto a pecorina e lui mi aiuta e mi guida alla penetrazione anale di Lei, che per un attimo protesta per il dolore (è molto grosso), ma poi lo accoglie tutto e la scopo analmente fino alla sborrata finale, con lei che si dimena e si contorce dal piacere.
Lei si dichiara esausta e si va a fare la doccia.
Io mi rilasso un attimo e vedo lui che mi si avvicina e mi implora di farlo suo.
Ritorno in tiro sotto i colpi della sua lingua e quando lei esce rivestita dal bagno, mi esorta a spaccargli il culo anche a lui. Se con lei sono stato dolce e sono entrato con dolcezza, con lui lo sbatto a pecorina, è magro, depilato, ha un culo sodo nonostante l'età e lo impalo con forza senza tanti preamboli. Inizia a urlare dal dolore e dal piacere, ma io spingo ancora più forte ed entra tutto e lo inculo senza pietà, senza dargli tregua.
Come spesso mi capita alla terza erezione non riesco a sborrare, ma dopo una quindicina di minuti di inculata e dopo che lui è spossato dal dolore e dal piacere, lo giro e lo penetro analmente dal davanti, facendogli letteralmente uscire gli occhi dalle orbite dal piacere.
Dopo 5 minuti finalmente vengo e lo trovo esausto, rannicchiato quasi fetalmente da quanto lo avevo posseduto.
Gli ordino di pulirmi il cazzo e lui devo e servizievole si mette in ginocchio e lo pulisce, mentre bacio appassionatamente la sua Signora.
Terminato l'incontro, usciamo ed andiamo tutti al ristorante, dove tutto sembriamo fuochè uno stallone e due troie rotte in culo che avevo prima sfondato....
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10 years ago
IMOLA2011,
45
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Luca e le quattro...
Venerdì sera Amanda è stata proprio sexy, autoreggenti, perizoma, si è fatta leccare molto e bene da Luca. Finchè la scopa alla pecorina gli lubrifica bene il buco del lato B. Gli accordi erano che dopo l'orgasmo di entrambi si passava al sesso anale... Ma Luca non resiste, dopo 30 minuti di penetrazione Amanda arriva all'orgasmo trascinandosi Luca che gli esplode dentro e la riempie letteralmente di sperma. Il giorno dopo, sabato sera, in un club, ci sono quattro donne favolose sui 40...tutte in autoreggenti...
Amanda con gesto di sfida a Luca: scommetto che non riesci a scoparle tutte e quattro; ti spompi prima !!
Luca sfidato, reagisce. "Tra poco provo" !
Dopo 20 minuti di convenevoli Luca scopa la prima delle quattro.
Amanda arrossisce...e poi via la seconda la terza e la quarta ! Senza mai venire, mi giro verso Amanda: "ti piace??" E' ancora duro! Dai che sarai la quinta ! trovati un maschietto per il tuo buchino davanti che io ti inculo in doppia troietta.
Il maschietto lo ha trovato ovviamente subito (52enne), glielo ha solo infilato 30 secondi poi è venuto subito (sfortuna per entrambi...)... io gliel'ho puntato in culo e son venuto dopo 5 minuti.
Che brividi !!!!!!!
Amanda e Luca
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10 years ago
lucaeamanda, 51/50
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Regalo di san valentino
Ciao a chi ci leggera', quello che stiamo per raccontare, e' realmente successo qualche anno fa, noi siamo una coppia catanese Marzia, mia moglie, ed io ci siamo sposati molto
presto, lei 18 anni ed io 23,per lei sono stato il primo amore, ed anche per me lo era,
siamo praticamente cresciuti insieme, con il tempo abbiamo imparato ad essere sempre
piu complici nel sesso, e non ci siamo mai nascosti ne desideri ne voglie strane, anzi
facendo l'amore abbiamo sempre parlato di altre possibili esperienze sessuali da fare da
entrambi, con altre persone, ma tutto e sempre restato un gioco sessuale per eccitarci di
piu' durante i rapporti. Nel 2004 la svolta, una sera mentre stavamo cenando vidi Marzia
molto pensierosa, come se fosse un po impaurita, le chiesi cosa avesse, capi che aveva qualcosa da dirmi ma esitava, la convinsi a parlarne, e lei lo disse.Sai mi disse c'e' qualcosa
che devi sapere, io sempre piu spesso penso di voler fare sesso con altri uomini, tu lo sai che io non sono mai stata con nessuno oltre te, ed e' una esperienza che vorrei provare,
non da sola ma con te accanto. Io restai un po male, a quella richiesta, ma in fondo era quello che facevamo spesso nei nostri giochi d'amore , solo che adesso lo voleva realmente. Io la guardai negli occhi le feci un sorriso e poi le dissi: vedremo. Passarono
dei giorni senza parlarne, vedevo Marzia un po nervosa come in attesa, allora mi decisi
non volevo deludere questo suo desiderio, anche se la cosa mi ingelosiva parecchio.
S. Valentino era alle porte, stavamo cenando come al solito, la guardai serio e le dissi,
ok se vuoi fare questa esperienza, io sono con te, l'importante che non roviniamo il nostro
rapporto, lei mi guardo' come se le avessi detto la cosa piu' bella del mondo, si alzo, venne da me, e mi bacio' lungamente come per darmi la certezza che io e solo io ero il suo uomo.
Le dissi: a S. Valentino ti porto fuori a cena, poi in un club prive ,ti scegli un single che
ti piace e ci scopi, questo e' il mio regalo di S. Valentino per te. Lei mi guardo quasi incredula, e poi con la voce tremante mi disse: amore sei sicuro, non voglio farne niente
se solo hai un dubbio. No,le dissi nessun dubbio questo sara' solo un gioco e solo un gioco
dovra restare. Arrivo finalmente il giorno fatidico, quei pochi giorni passarono cosi' lenti
che sembrarono mesi, preparo' con cura tutti i dettagli, intimo da indossare, gonna corta ma non troppo, una camicia elegante ma con la possibilita' di tenerla molto aperta se voluto,
e cappottino per coprire il tutto. Dopo una veloce cenetta, partimmo per il prive che era a
circa 80 km. Alle 23,30 circa eravamo sul posto, un ultimo dubbio se entrare le venne,
io immediatamente scherzando, la convinsi ed entrammo. Il posto era carino, fummo
accolti da due belle ragazze che ci accompagnarono per lasciare i cappotti, e poi ci tesserarono, da li in poi fummo liberi di entrare nel club vero e proprio, una serie di salottini aprivano la strada verso la pista da ballo,dove di gia' alcune coppie ballavano, non molte per la verita' e qualche single seduto , ammirava le coppie, ne approfittammo cosi' per fermarci al bar per prendere qualcosa, e ascoltare la musica, nel frattempo continuava
ad arrivare gente, sia coppie che single, verso l'una passeggiando per il club, Marzia si
avvicino' all' orecchio e mi disse: l'ho trovato, mi indico' molto discretamente un ragazzo
sui 35 anni, molto elegante, che sorseggiava qualcosa ed ammirava chi ballava, le dissi:
fai in modo che capisca che ci stai, infatti passandoci accanto lei le lancio' uno sguardo che
non lasciava dubbi. Lui immediatamente ci segui, fin quando ci andammo a sedere in una
zona molto intima con salottini, e con la musica piu' soffusa, si presento', Marco era molto
gentile, quasi delicato con Marzia si misero a parlare e pian piano vidi lei che era a suo agio,la invito' a ballare, ma senza allontanarsi, erano li accanto a me, li vedevo parlare, scherzare, e non sentivo dentro di me troppa gelosia, anzi guardandoli ed immaginando
cosa sarebbe potuto succedere, sentivo l'eccitazione impadronirsi di me come quando a casa ,lo facevamo parlando di altri al posto mio. Ad un certo punto, li vidi parlare fitto fitto,
lui si allontano' e lei venne da me, le chiesi dove fosse andato, e lei con un sorriso malizioso, mi disse: e' andato a prendere la chiave di una stanza, dopo pochissimo torno',
e ci invito' a seguirlo. La camera era molto intima con tende e veli, un lettone al centro con un divanetto ai piedi ed altri sparsi in giro, Marco la invito di nuovo a ballare, ma questa volta, la teneva piu' stretta le accarezzava dolcemente i fianchi, io mi ero accomodato in un divanetto e li guardavo, ad un certo punto vedo lui andare in bagno,
Marzia si avvicino' e mi chiese se fosse tutto ok io la tranquillizai con un bacio, quando
Marco torno'era solo con gli slip, notai il suo fisico leggermente palestrato, fu il turno di Marzia , e quando torno' aveva tolto la gonna ed aveva la camicia completamente sbottonata che le lasciava intravedere l'intimo, si abbracciarono, e cominciarono ad accarezzarsi,vedevo lui toccarla delicatamente ovunque,i seni, il sedere, la fica, lei altrettanto lo accarezzava, le spalle, il sedere, poi Marco la spoglio completamente, le tolse la camicia, il reggiseno mettendole in mostra la sua 3° abbondante e per finire il minuscolo
tanga, la riempi di complimenti per la sua bellezza, le comincio a baciare i seni, le succhiava i capezzoli, e con una mano le esplorava dolcemente la fica, Marzia era in cielo, la vedevo eccitatissima, ad un certo punto lei si abbasso in ginocchio, abbasso lo slip e si trovo' a pochi centimetri un dalla bocca un uccello in tiro di quasi 20 cm, resto' ad ammirarlo
come estasiata, poi guardando me con fare malizioso, lo impugno alla base e dopo alcuni
baci, fece sparire il grosso glande dentro la bocca, la vedevo spompinare con un desiderio enorme, e come se quel cazzo le stava dando l'ossigeno per sopravvivere, lei lo stava
portando subito all' orgasmo, Marco la fermo', la porto' sul letto,la fece sdraiare, indosso'
un preservativo, e le sali sopra, io che ero ai piedi del letto, vidi la mano di Marzia afferrare
il cazzo che guido'tra le labbra della fica, lui con una piccola spinta lo fece sparire tutto dentro, Marzia lo accolse con un grido di piacere, lui resto' per qualche secondo immobile
poi pian piano lo tiro' fuori, ed era completamente bagnato dagli umori di Marzia, lo riaffondo dentro, prima con colpi lenti poi sempre piu' veloci e profondi, sentivo godere
mia moglie sotto i suoi colpi, la scopo' per tanto di quel tempo che a me sembro un
eternita', non so quanti orgasmi ebbe Marzia, ma quando lui le venne dentro Marzia lo
strinse a se forte forte, poi cerco' il mio sguardo e felice mi disse: GRAZIE.
Sono passati ormai tanti anni da quella prima volta, io sin da subito capii che per Marzia era quasi un bisogno fisico avere rapporti con altri, Marzia con la mia complicita' ha
incontrato almeno un single al mese, sempre diverso mai con lo stesso ragazzo, per evitare complicazioni sentimentali.
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10 years ago
admin, 75
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Una sensazione nuova
Beveva voluttuosamente il vino che lui aveva versato per lei , portandolo lentamente alla bocca e adagiando con piacere le labbra sul bordo del bicchiere, era sempre lei a decidere ogni fatto della sua vita, quella sera si sentiva di risparmiarsi ,aveva lasciato che scegliesse le portate il suo accompagnatore così come il vino che sorseggiava trattenendolo in bocca più del dovuto, sentori ferrosi e di rosmarino accarezzavano audaci il suo olfatto e lei socchiudeva gli occhi per respirare più intensamente quel profumo nuovo e stimolante .
Posò piano il bicchiere sul tavolo e carezzò l’anello che portava all’anulare sinistro: un vistoso ovale di ametista, dono del suo amante, ci teneva moltissimo a quel dono simbolico. Lui era sposato, mai sarebbe stato il suo uomo. La famiglia era la sua tranquillità, il suo posto caldo, la promessa che nulla sarebbe cambiato. Ma lei, Lara, in quello scampolo d’estate che pigramente si spegneva era stata la sua libertà, la sua evasione, la sua leggerezza, la spensieratezza creduta ormai persa, la complicità che non sperava di ritrovare più… Per lui sarebbe dovuta essere breve vacanza in cerca dell’ispirazione necessaria a portare a compimento il suo racconto, sarebbe poi tornato alla sua rassicurante routinaria vita, ai suoi allievi seduti ordinati nei banchi, alle sue lezioni di sociologia, alla sua consorte, tranquilla, noiosa, prevedibile, di aspetto gradevole e ben educata .
Sfiorava con le dita quella pietra liscia mostrandola li davanti a tutti con aria quasi di sfida come se tutti in quel modo potessero conoscere il loro segreto, ripeteva quel gesto che le dava piacere e nel farlo notava compiaciuta di avere su di sé lo sguardo di uno uomo distinto, tra i 55 e i 60 anni, che le sedeva di fronte a poca distanza, nella sala non troppo affollata di quel piccolo ristorante , più volte durante la cena si era sentita osservata, ed era certa e compiaciuta del fatto che le anche il suo accompagnatore avesse notato le attenzioni del silenzioso e solitario commensale seduto in disparte.
Era per lei una sensazione nuova e nel contempo inebriante, per anni abituata a minimizzare, quasi nascondere la propria prorompente e vistosa femminilità castigandola in abiti dalle forme comode che non sottolineassero quella straordinaria carica erotica di cui aveva persino perso consapevolezza… Ora si riscopriva donna, si riscopriva femmina, per anni era stata madre e moglie di un marito distratto che la prendeva ogni volta che ne sentiva il bisogno senza chiedere il permesso, un uomo con il quale non aveva alcun affinità intellettuale, un uomo senza fantasie né tenerezza, un uomo solido, concreto, scontato e banale, che non aveva mai raggiunto il suo animo nei lunghi anni di convivenza… Quella sera, invece, in quel delicato abito color lavanda che sottile le si adagiava sulle forme generose lasciando scoperto il seno bianco, morbido e vissuto sentiva di aver scoperto la sua vera natura, i capelli lunghi castani sciolti sulle spalle rotonde appena coperte dalla sottili bretelle del vestito, la sua bocca carnosa ormai priva di rossetto per i focosi baci che si erano scambiati prima di entrare, la cavigliera d’argento portata alla gamba destra, il gesto sensuale della mano con cui continuava ad accarezzare l’anello , tutto in lei sottolineava con fierezza la sua sottile femminilità. Era bella dell’amore scambiato fisicamente con il suo amante, era luminosa del loro sentimento. Clandestino e vero.
“ E’ quasi ora” le disse lui guardandola fermamente negli occhi ,lei annuì e abbassò timida e sottomessa lo sguardo e un fremito le percosse la schiena, di lì a poco avrebbe avuto luogo l’incontro che lui aveva pianificato e voluto, lei aveva deciso che avrebbe assecondato ogni sua fantasia quella sera, era il suo pegno di fedeltà, cedendo a lui ogni controllo, abbandonandosi inerme e fiduciosa ad ogni sua perversione, regalandosi alla sua ingorda fantasia, sapeva di eccitarlo come forse mai gli era accaduto nei suoi quasi 50 anni e di questo lei si sentiva fiera ed orgogliosa.
Usciti dal ristorante nel parcheggio sotterraneo lui l’aveva fatta salire sul sedile passeggero ,aveva reclinato il sedile in modo che il corpo di lei fosse disteso morbidamente , poi l’aveva bendata con una fascia morbida di raso scuro, le si era seduto a fianco e le aveva carezzato un braccio lentamente, poi aveva infilato le sue dita sotto il vestito nel reggiseno di lei a cercare i capezzoli resi turgidi dall’eccitazione, gli aveva scoperti, leccati ,annusati e avidamente succhiati poi lasciandoli scoperti, aveva sfiorato con le sue labbra quelle di lei, cercato e avviluppato la lingua in un bacio appassionato e intenso con il quale premiava la sua schiava per il profondo atto di sottomissione e fiducia che stava per compiere, un bacio forte, profondo, lungo che lo eccitava e gli faceva pregustare le emozioni che quella serata gli avrebbe regalato…
Il viaggio in macchina fu breve e tranquillo ma a lei parve assai più lungo, ogni qualvolta la macchina si fermava per pochi istanti, lui infilava una mano sotto l’abito di eli a carezzarle la coscia in un gesto che mostrava al contempo tenerezza e possesso. Ad un certo punto la macchina si arrestò, lui spense il motore , abbassò entrambi i finestrini , e rimase in silenzio ad osservarla, lei non poteva vederlo eppure era certa che la stesse osservando, come se sentisse il calore del suo sguardo sul suo corpo impaziente.
Così senza profferire parola aprì le sue gambe in un gesto eloquente che sembrò un invito, lui prese le braccia di lei distese lungo i fianchi e le spinse incrociate dietro la schiena della donna, poi , alzato di poco il vestito , senza aver cura di togliere il perizoma nero di pizzo, ma limitandosi a spostarlo, infilò un dito nella sua vagina umida e calda che, subito iniziò a contrarsi, poi due, tre, quattro… e i fremiti di lei aumentarono…infine unì il pollice, vincendo la resistenza che quel corpo fremente offriva e godendo di quei mugolii che lei non risparmiava…Spingeva all’interno con decisione la sua mano, roteandola appena, ad ogni spinta , istintivamente lei provava a chiudere leggermente le cosce come a proteggersi da tutta quella vemenza, ma lui con un sussurro all’orecchio le ricordava di essere sua e lei diceva di “aprire” con tono fermo, impositivo al punto giusto, e lei con un filo di voce rispondeva “ Si, come vuoi tu”…
Lara non poteva sapere se lì fuori ci fosse qualcuno ad osservarli o meno o meno né ebbe intenzione di chiederlo, sentiva sulla pelle l’aria salmastra e nelle orecchie il rumore monotono della risacca, capì quindi che dovevano essere in riva al mare, ma non seppe mai se occhi furtivi e indiscreti avessero beneficiato dell ‘ insolito spettacolo che offriva il suo corpo gemente sotto i freddi raggi della luce lunare, né se, dell’eventuale spettatore lui ne fosse stato inconsapevole, o se magari avesse incominciato a toccarla proprio per regalare una fugace emozione ad un inaspettato passante voglioso.
Quando fu certo che lei avesse sotto la sua mano goduto la sfilò, fradicia dei suoi umori, la passò sul collo bianco e lungo di lei che Lara gli offriva reclinando la testa all’indietro, infilò le dita bagnate nella bocca di lei che leccò accondiscendente …”Stringimi” chiese lei , e lui le fu sopra abbracciandola e baciandola con passione ed impeto.
Non sapeva Lara cosa sarebbe accaduto dopo quella strana estate, l’estate dei suoi quarant’anni, immaginava che sarebbe uscita dalla vita di quell’uomo che tanto l’affascinava silenziosamente, in punta di piedi così come vi era entrata, non sapeva Lara cosa l’avrebbe attesa al suo ritorno in città dopo quella breve ed intensa vacanza, quello che di certo incominciava a sospettare è che il ricordo di quei giorni sarebbe rimasto vivo nella memoria e pulsante nella sua anima, che quelle emozioni che con naturalezza a aveva diviso con uomo quasi sconosciuto non sarebbe riuscita a dimenticarle facilmente….
“Lo sai , ti resterò vicino sempre “ le promise lui facendola uscire dalla macchine e guidando con premura i suoi passi.
Salite poche scale esterne furono all’interno della casa, Lara potè distinguere un forte odore di fresie ,il suo fiore preferito, la casa doveva esserne piena pensò, lui la condusse in una stanza la fece sedere su un letto, il materasso era alto e rigido e il copriletto al tatto le pareva di ciniglia damascata, rimase sola in quella stanza per pochi minuti ,poi il professore tornò accompagnato da un altra persona “ lui è il nostro giovane amico con il quale stasera avrò il piacere di condividerti anche se per un tempo limitato, lui può guardarti e tu invece no, sarò buono e ti permetterò di toccarlo per poterlo conoscere, ma tu in cambio di mostrerai accondiscendente e mansueta , intesi?” Lei annuì vibrando peri il timore e l’eccitazione di ciò che stava per accadere.
Quando gli fu a pochi passi il professore portò le mani di lei sulle spalle di lui, lei iniziò a tastare le spalle , il volto, le braccia ,dopo pochi minuti avrebbe potuto concludere che era molto più alto di lei e sicuramente anche del professore, che aveva una muscolatura robusta ,braccia forti, mani grosse e non particolarmente curate, labbra sottili e barba le incolta, le pareva giovane non solo per l’appellativo usato dal professore ma anche per l’assenza di rughe e la tonicità dei muscoli .
“Ora basta” disse lui riportandole le mani lungo i fianchi, “ il tempo scorre…” e rivolto a lui gli chiese “ Per cosa vuoi usarla inizialmente?”
“ Voglio leccarla” disse lui, ma voglio che sia legata mentre lo faccio” disse il ragazzo con voce che tradiva l’emozione di quel momento
“ E sia “ disse il professore “ Stenditi” ordinò a lei , poi prese un polso e lo lego forse alla spalliera del letto e successivamente fece la stessa cosa con l’altro “E’ stretto “ provò timidamente ad obbiettare lei , lui allento di un minimo la presa che rimase comunque molto stretta sui suoi polsi “ Devi sopportarli lo sai vero? lo fai per me.. ricorda, sono qui “
“posso alzarle il vestito?” chiese timidamente il giovane che continuava a parlare di lei in terza persona come si trattasse di un oggetto inanimato messo lì a sua disposizione “ Certo “ disse il professore “ vuoi che le sfili le mutande? “ aggiunse rivolto al giovane, questi dovette annuire perché, il suo amante le sollevò l’abito fino a scoprire il ventre e le sfilò la biancheria intima , poi con un sussurrò nell’orecchio di lei aggiunse “ “Apri le cosce, da brava …. “. Il ragazzo si distese tra le sue gambe e prese a leccarla, il professore le prese la mano e gliela strinse forte, il ragazzo la leccava nervosamente, avidamente, non le piaceva e avrebbe voluto smettesse…così istintivamente chiuse di poco le cosce “ Aperte, devono restare aperte”, disse il professore con tono fermo “ Altrimenti sarò costretto a legarti anche le caviglie , non vuoi che lo faccia vero?” lei scosse la testa e subito ubbidì spalancando le cosce all’avido giovane amante che continuava a leccarla, succhiarla e morderla con ingordigia, non provava piacere per quello che il giovane inesperto e frettoloso uomo continuava a fare ma la eccitava la mano del suo amante intrecciata alla sua che si stringeva ritmicamente e il respiro grave di lui sul suo collo che assisteva alla scena, traendone una forte eccitazione… “ Il tempo passa amico mio “ disse l’uomo rivolto al ragazzo “guarda l’orologio non ti resta molto ..” “ Ora vorrei che lei mi toccasse e mi leccasse”
“Bene , vuoi che tenga le mani legate insieme davanti ?” chiese il professore “NO, slegala” disse il giovane.
Lara fu posta in ginocchio sempre bendata, il pene nodoso e tozzo del giovane amico era davanti alla sua bocca, lei prese a leccarlo baciarlo toccarlo, lasciando che le mani lo carezzassero, la lingua lo inseguisse, le labbra lo suggessero e mentre faceva tutto ciò, il suo amante nudo con il proprio petto si schiacciava contro la sua schiena e abbassate le bretelle del vestito e del reggiseno le baciava le spalle e delicatamente ma con decisione le aveva infilato due dita nell’ano e le teneva lì ferme be spinte dentro, e mentre la baciava continuava a ripeterle “ Brava, sei davvero brava”…passarono alcuni minuti Lara era certa il ragazzo stesse per venire e la stessa percezione dovette avere il professore perché lo ammonì “ Ricorda che hai disposizione un solo orgasmo indipendentemente dal tempo, la bravura della nostra Lara distrae, ma decidi se non vuoi sperimentare altro e continuare così o meno” sicuramente le interruzioni del professore erano tese a ostentare il proprio controllo sull’intera situazione, ma anche questa volta il ragazzo si persuase allontano la testa di Lara con il gesto della mano e rivolto all’uomo disse” Ora, voglio scoparla” rivendicando un’audacia e un’intraprendenza inespresse sino a quel momento.
“Come la vuoi ?” chiese l’uomo con aria accondiscendente, il ragazzo bisbigliò qualcosa sotto voce, si erano allontanati, Lara non riuscì a sentire cosa si fossero detti ebbe paura e il suo amante lesse la sua paura , le si fece dappresso, l’aiutò a sollevarsi la bacio aprendo leggermente con le sue labbra quelle di lei e infilando dolcemente la sua lingua a cercare la sua, poi le carezzò i capelli , lei bendata protese di nuovo in avanti la testa a cercare le sue labbra, lui la baciò di tanti piccoli baci sfiorati e la rassicurò dicendole ”resto qui, con te , brava mio tesoro… mio grande inestimabile tesoro, sei straordinaria … ora tranquilla, lascia che io faccia quanto necessario …”
Detto questo, le porto le mani dietro la schiena e nuovamente gliele legò con un nastro spesso, poi la spinse dolcemente sul letto :il seno e la faccia schiacciati sul materasso, le ginocchia sul bordo del letto, il bacino sollevato, le gambe aperte , Lara sentiva sotto la pelle la ciniglia del copriletto e sulla schiena l’aria condizionata fresca , lui, il giovane, le fu dietro e la penetrò subito, sentiva il suo corto e grosso pene entrare nella sua vagina, si accorse che aveva indossato un preservativo e ne fu sollevata non avrebbe voluto accogliere dentro di sé il seme di quello sconosciuto, al contrario fremeva desiderando il momento in cui il suo amante l’avrebbe riempita copiosamente riempita del suo liquido.
Lui la stava prendendo con forza e prepotenza , possedendola in modo istintuale quasi brutale , le ricordava il modo in cui , per anni , l’aveva presa suo marito, senza chiederle nulla, dando tutto per scontato , rivendicando un diritto più che condividendo un’emozione. Avrebbe voluto sottrarsi ma lui, il suo amante aveva poggiato la sua testa accanto alla sua e con una mano le teneva ferma il collo, sentiva il suo respiro profondo intenso odoroso di tabacco addosso e dalla pressione che esercitava con la mano, Lara capiva che, ora, in quel momento, in quel modo, lo stava eccitando in modo sublime, e quindi si offriva all’altro sottomessa, aprendosi senza riserve e arrivando persino a godere di quell’irreale situazione .
L’uomo ansimava continuando a possederla con forza, stringendole con le mani le natiche e divaricandogliele, fino al punto in cui si lasciò andare ad un intenso, lungo ,appagante orgasmo.
A quel punto lui, il giovane si allontanò senza una parola, il suo amante le slegò le mani l’aiutò a stendersi supina e la lasciò qualche istante lì distesa sul letto “riposati un secondo “ le disse uscendo dalla stanza con il giovane uomo. Ritornando la prese x mano e la condusse fuori dalla stanza dentro a quello che Lara avrebbe scoperto essere il bagno, Lara senti scorrere l’acqua della doccia , lui le sfilo il vestito ed il reggiseno, l’aiuto ad entrare sotto la doccia e lì le tolse la benda, la luce era bassa e l’acqua fresca , quando Lara aprì gli occhi incrociò gli occhi piccoli, scuri e vellutati di lui che parevano perdersi in quelli grandi curiosi e azzurri di lei , rimasero cosi sotto l’acqua a guardarsi senza parole, lui prese ad insaponarla dolcemente con un olio profumato al sandalo e tiglio, le carezzava le spalle, le natiche , la schiena ,le cosce , il ventre leggermente arrotondato, e lei lasciava che lui facesse tutto questo, restando ferma e socchiudendo gli occhi, poi adagiò piano la testa sul petto villoso di lui che la strinse a se con trasporto, e intanto l’acqua li bagnava entrambi .
L’acqua scorreva, lui la stringeva a se, Lara si sentì pervadere da una strana sensazione di benessere e desiderò che quell’istante durasse a lungo ,tanto a lungo… rimasero lì stretti, vicini, abbracciati nella penombra rischiarata solo dalla luce delle candele .
Usciti dalla doccia lui la avvolse in un morbido accappatoio azzurro e le strofinò la schiena e le braccia per asciugarla con cura con un gesto che aveva uno strano sapore protettivo e rassicurante, quel colore addosso a Lara faceva risaltare la lucentezza degli occhi di lei persino lì nella penombra, a lui evidentemente non sfuggì questo dettaglio e guardandola negli occhi le disse:” Lo sai , te l’ho detto non ho un colore preferito ma da qualche giorno mi mettono a mio agio le gamme di colori che mi ricordano quello dei tuoi occhi “ appena ebbe pronunciato quella frase se ne pentì, come se potesse essere apparsa troppo stucchevole, banale o peggio ancora avesse potuto dare a lei l’impressione di poter tradire un coinvolgimento emotivo più forte di quello preventivato.
I loro accordi erano stati chiari, niente amore, e come previsto avevano condiviso emozioni, desideri, si erano raccontati , esplorati, capiti, nei giorni che avevano trascorso insieme avevano riso, parlato, passeggiato, avevano sentito crescere un sentimento di stima e di complicità ,persino di affetto, ma niente amore … forse in realtà la cosa più giusta da dire nel loro caso, è che avevano sperimentato le “ affinità elettive “ quella sorta di stana magia che da il titolo al celebre romanzo di Johann Wolfgang Goethe, quella situazione in cui ti trovi di fronte a qualcuno che conosci poco o per nulla ed è come se lo avessi atteso o cercato da sempre …. conosci quel qualcuno e ti senti in brevissimo tempo attratto in un modo irresistibile, e in quel momento l’altro diventa il fulcro intorno al quale ruotano i tuoi pensieri. Trovava suggestive Lara le teorie in base alle quali le anime che si appartengono si cercano, si inseguono nelle diverse vite , si riconoscano e riescano a stare insieme a dispetto di ogni logica e di ogni lucidità… e una volta che le anime si sono incontrate, ai corpi non rimane che assecondare quell’alchimia.. un po’ si spiegava anche così, quanto le stava succedendo …
Entrambi sapevano che quella strana storia , alla quale non avevano quasi potuto evitare di concedersi, avrebbe avuto presto fine, sarebbero tornati nelle loro case, nelle loro città distanti chilometri, alla loro vite , alle loro abitudini, lui avrebbe continuato ad ascoltare la sua musica lirica e lei a modellare la sua creta, e i giorni sarebbero scivolati via pigri.
“Un viaggio “ continuava a ripetersi Lara, “ ciò che mi sta accadendo è come un viaggio , un viaggio di cui non conosci bene la destinazione, non sai quanto durerà, ma sai che inevitabilmente in parte ti cambierà”.
“Come ogni viaggio ti arricchirà donandoti nuove emozioni ,ti riempirà di ricordi nei quali poterti rifugiare o per i quali poter un po’ soffrire, come in ogni viaggio , più passa il tempo più sentirai crescere in te una graffiante amarezza per il momento dell’addio che inesorabile si avvicina” Lara lo sapeva, lo aveva messo in conto, era conscia che quella intensa breve esperienza avrebbe potuto gravarla di nuovo dolore, ma aveva scelto comunque di non negarsela.
Non perché fosse indifferente al dolore, questo no , ne aveva grande rispetto, e bene lo conosceva ,da anni ormai lavorava in un centro diurno per disabili , come fisioterapista il suo rapporto con la sofferenza era continuo e quotidiano. Aveva sperimentato i vari volti che può avere la sofferenza, a volte ostentata per indurre pietà, altre volte vissuta con profonda dignità. La sofferenza di un vecchietto carico d’anni accettata con rassegnazione o quella improvvisa di un giovane che la rifiuta con rabbia e ostinazione ,che non sa piegarsi a quell’ ingiusto destino, la sofferenza negli occhi di padri e madri ormai spogliati di ogni speranza.
Ella stessa aveva tanto sofferto per la lunga malattia di suo padre che glielo aveva portato via troppo presto, per quel figlio a cui aveva dovuto rinunciare e tristemente e lungamente aveva anche sofferto negli anni di un matrimonio che lentamente , inesorabilmente l’avevano spenta dentro, saccheggiando ogni sua allegra spensieratezza. Stavolta sarebbe stato diverso, quella piccola sofferenza che aveva preventivato di provare sarebbe stato il prezzo per poter scoprire se stesa.. e le pareva accettabile.
Lì in quell’abbraccio stretta a lui alla luce fioca delle candele con il morbido accappatoio a coprirla il tempo e lo spazio perdevano di significato .
D’un tratto lui, l’allontano da se, la guardò negli occhi e le disse “ Ho una cosa per te” e aprendo con la mano destra un cassetto alle sue spalle tirò fuori una sottoveste nera di raso molto corta, tenendola dalle sottili bretelle gliela mostrava “ La indosserai per me ?” le domandava certo del sua risposta “ naturalmente “ aggiunse lei . A quel punto lui si volto dandole le spalle e attese che lei l’avesse indossata per tornare di nuovo a guardarla.
“ ti benderò di nuovo, ti legherò le mani dietro la schiena e ti chiederò un ultimo regalo, poi sarò solo tuo e faremo l’amore”
Che strano suono ebbero per Lara quelle parole ”faremo l’amore” era certa di non avergliele mai sentite pronunciare , certo il sesso era un perno fondamentale nella loro storia, e ne avevano a lungo parlato, avevano condiviso fantasie, senza falsi moralismi o innaturali pudori…
Lei adorava sentirlo parlare , avevano discusso di tante cose, lui aveva un bellissimo modo di raccontare coinvolgente , descrittivo, attento , partecipativo, tipico di chi scrive, era un uomo colto e molto intelligente capace di affascinare perdutamente donne dall’intelletto vivace come Lara, per di più c’era qualcosa di musicale anche nel suono della sua voce, lei lo avrebbe ascoltato per ore .
Ricordava ogni dettaglio di quanto si erano detti, più volte lui le aveva detto di volerla possedere, penetrare, di volerla avere, di volerla scopare o più semplicemente e asetticamente di volere fare sesso con lei… ma di voler fare l’amore era certa, non l’aveva mai ammesso, forse che già la presenza della parola “amore” nella frase avesse meritato sino a quel momento un’auto-censura???…
Lara in ogni caso fu felice di quella promessa, eccitata ,ansiosa e un po’ preoccupata correva con la mente a quello che ancor l’avrebbe attesa , lui le offrì un bicchiere di vino bianco , lei ne bevve un sorso e lui la incoraggiò con il gesto della mano a finire di bere, lei ubbidì, bevendolo tutto con un paio di sorsi , poi lui rabboccò poi il bicchiere e questa volta glielo tolse dalle mani e lo portò alla bocca di lei ,facendo si che lo bevesse tutto d’un fiato.
La bendò di nuovo, le legò i polsi dietro la schiena e la portò fuori con se tenendole le braccia, Lara capì’ che si trovavamo all’aperto forse una terrazza che dava sul mare, percepiva distintamente il rumore delle onde di un mare increspato, l’aria era diventata fresca e il vento portava un intenso odore salmastro, Lara intui’ subito che ci fosse qualcuno su quella terrazza a parte loro due e subito ne ottenne la conferma quando il suo amante disse con tono suadente “ buonasera a tutti”.
Spinse delicatamente Lara su un tappeto posto li dinnanzi a loro , Lara potè sentirlo sotto i piedi scalzi alto e morbido , lui le chiese di inginocchiarsi , quando fu giù, lui le spinse le spalle affinchè i glutei toccassero le caviglie, poi le portò in avanti il corpo, con il seno, in quel modo ,schiacciato sulle cosce e la testa sul tappeto girata da un lato, le sollevò la sottoveste a lasciare scoperte la schiena e le natiche, Lara sentiva brusii in lontananza , le sembrava di distinguere anche un paio di voci femminili, ma non avrebbe saputo quantificare quante persone fossero lì in quel momento ad osservarla riversa sul tappeto.
Sentì ad un certo punto il tocco della frusta, sulla schiena, lui le sfiorò le spalle, il collo, le natiche , poi vibrò un primo colpo, un istante di silenzio e due nuovi colpi le percossero le natiche e i fianchi, poi nuovamente uso quell’oggetto per carezzarla e dolcemente sfiorarla, lo eccitava il momento in cui poteva vedere il corpo di lei contarsi non sapendo se sarebbe stato sfiorato o colpito.
Con una mano raccolse tutti i capelli di lei e con decisione li tirò su perché fosse obbligata a mettersi in ginocchio con il busto eretto, e nuovamente la colpì sul seno ,sulla schiena e con maggior vemenza sui glutei, lei sussultava, sobbalzava ed emetteva sottili mugolii ogni qualvolta veniva colpita.
Lui le infilò una mano tra le cosce e constatò compiaciuto quanto il suo sesso fosse bagnato “ E’ pronta “ annuncio , e riportato giu, sul tappeto, il busto di lei , le divaricò le gambe.
Fù a quel punto che senti avvicinarsi le altre persone che sino a quel momento avevano partecipato con brusii, sussulti, commenti sussurrati .
Senti in principio una piccola mano toccare le piccole labbra con gesti lenti e incerti compiere piccoli cerchi, pensò si trattasse di una donna che poi usò le stesse due dita per penetrale timidamente la vagina e ritirarle via subito, mentre altre due mani, verosimilmente di un uomo le stringevano vogliose il seno schiacciato sul tappeto , qualcuno le leccava la schiena, poi quella che lei riteneva essere una donna lasciò il posto ad un uomo che strofino il proprio volto con barba irsuta sulla natura aperta di lei , prese a leccarla e a bagnarla copiosamente di saliva , nessun altro la toccava in quel momento e Lara si chiedeva dove fosse il suo amante…L’uomo con barba s’interruppe e fu la volta di una donna, forse diversa dall’altra … glielo faceva intuire la presenza di un vistoso anello, che prese a toccarle il clitoride nervosamente, poi baciò delicatamente i genitali esterni ed infine prese a leccarla, Lara sentiva quelle sottili inesperte labbra femminili era evidente che non lo facesse per proprio piacere ma piuttosto per compiacere qualcuno , ad un certo punto il “qualcuno” prese ad incoraggiarla e lei vinse la timidezza ed infilò due vita nella vagina di Lara e altre due nel suo ano, spingendo con decisione e leccando l’intera zona perianale, grandi a quel punto furono i gemiti di piacere dello spettatore che l’aveva esortata.
“ Ora accomodatevi pure” disse il professore riprendendo magistralmente la conduzione dei giochi e avvicinatosi a lei le passò sulla schiena un oggetto duro e freddo “ Cos’è?” chiese lei con voce tremante ,venendo meno alla promessa di tacere “Ciò con cui ti penetrerò analmente” asserì lui” ma poiché sei momentaneamente privata della vista di darò la possibilità di riconoscerlo grazie ad un altro senso” detto ciò portò alla bocca di lei qualcosa e glielo infilò dentro, era una sottile fetta di cetriolo, lara riconobbe subito il sapore acre, si trattava infatti di un cetriolo di dimensioni modeste, particolarmente freddo forse perché tenuto in freezer.
Le slegò le mani, e la posizionò carponi , e dopo averla carezzata e massaggiata, infilò l’ortaggio delicatamente nel suo ano “ Resterà lì così che io possa sentirlo ,dopo penetrandoti” aggiunse; poi la fece rialzare e le fece bere un nuovo bicchiere di vino, lui lo spingeva giù con decisione e un rivolo di vino venne giù dalla bocca di lei e le rigò il collo eburneo .
Si accomiatò dagli ospiti e insieme a lei si diresse nella stanza da letto , le tolse la benda, la lasciò dentro e usci dalla stanza richiudendosi la porta alle spalle. Lara rimase in piedi con le gambe leggermente divaricate per il fastidio che quell’oggetto , ancora piuttosto freddo,le procurava , la stanza era al buio ,ma Lara poteva intuire l’arredamento in arte povera: un canterano alla sua destra con un grosso specchio dalla cornice vistosa , il letto al baldacchino dove era stata legata e posseduta, una poltrona di fronte a letto con un giradischi posizionato di fianco su un tavolino rettangolare e basso e di fronte a lei, una grande finestra aperta da cui entrava l’odore della pioggia imminente, un temporale estivo stava per scatenarsi e Lara ne fu felice, lui l’avrebbe presa li in quella stanza, in pieno temporale come durante il loro primo incontro.
La porta si aprì lui le fu alle spalle , mise in funzione il giradischi e quella musica vibrante di sottofondo carezzò le loro anime in tumulto, poi si avvicinò a lei, l’abbraccio , lei si voltò e i baciarono intensamente profondamente, lei baciava le sue labbra, la sua bocca, le sue orecchie, il suo naso , il suo volto , gli occhi chiusi di lui e di nuovo la bocca fremente, lui la stingeva con passione e lei sentiva contro le cosce il pene di lui reso incredibilmente duro dall’eccitazione.
Lui ,con on un gesto della mano tolse il copriletto di ciniglia, lo gettò sul pavimento e spinse Lara sul letto, su fresche lenzuola bianche di lino odorose di bucato, lei aprì le gambe con grande naturalezza, lui le fu dentro continuando a baciarla, finalmente poteva dare sfogo a tutta l’eccitazione raccolta e trattenuta continuando a spingersi dentro di lei con impeto, lei gli stringeva gli spalle portandolo a se, li schiacciata da lui e con le cosce avvinghiate intorno al corpo del suo amante, gemeva di piacere sentendolo entrare tanto da toccarle l’anima, da farle vibrare intensamente e profondamente le corde più profonde del suo essere.
E intanto la pioggia fuori con il suo rumore incessante copriva i loro gemiti , i tuoni facevano vibrare le pareti e i fulmini rischiaravano la stanza buia, la musica cresceva insieme al piacere, e lei si lasciò andare un’ultima volta sentendosi finalmente piena di lui .
Lara sentiva la testa girale forte, stanca, vinta, sopraffatta e felice chiuse gli occhi trattenendo lui dentro di se abbondonato sul corpo inerme di lei.
Quando riaprì gli occhi le prime luci dell’alba filtravano nella stanza e l’aria portava con se l’odore di terra bagnata, era certa di aver dormito per poco forse un’ora o poco meno, lui le teneva un braccio infilato sotto il suo collo intorno alle spalle, con la mano sinistra le stringeva la spalla quasi a volerla trattenere lì, quasi come se temesse di poterla veder svanire alla luce dell’aurora come un bel sogno, con il busto era proteso su di lei e in silenzio la guardava, chissà per quanto l’aveva guardata dormire…con la mano destra le scoprì la fronte dai capelli per poi baciargliela dolcemente, era abituata Lara a leggere il linguaggio corporeo , sapeva bene che i gesti, la postura, l’intonazione , gli sguardi sanno essere più sinceri delle parole, ma in quei gesti lesse qualcosa che la spaventò, così chiuse gli occhi, si girò su di un fianco dando a lui le spalle , lui la strinse con le braccia e poggiò sulle cosce umide di lei la sua gamba ad avvilupparla in un abbraccio al quale Lara non potesse sottrarsi…Lei felice , di una strana, amara, inspiegabile felicità, chiuse gli occhi e lasciò che silenziosamente due calde lacrime venissero giù , sospirò e strinse tra le sue, le mani di lui con tutta la forza che aveva nell’anima.
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Risveglio
Una gradevole sensazione mi pervade le parti intime, rilassante e al contempo stimolante, mi abbandono a quella piacevole percezione mentre, svegliandomi, riapro lentamente gli occhi e riprendo coscienza della realtà.
La sua testa è tra le mie gambe, ha tirato indietro i suoi lunghi capelli, alzo leggermente la testa e incrocio il suo sguardo complice mentre la sua lingua mi accarezza le palle.
L'uccello ha già raggiunto una discreta erezione ma la lingua sapiente che mi sta massaggiando riesce ad incrementarne ulteriormente la consistenza. Dischiude le labbra e risucchia nella sua bocca un testicolo lo accarezza con la lingua, delicatamente, percepisco il calore della sua bocca che lo avvolge, con le mani mi accarezza la pancia, poi dolcemente libera il mio coglione per dedicarsi all'altro, che l'attendeva impaziente. Ci gioca sapientemente mentre non smette di accarezzarmi. Quando ritiene che sia il momento comincia a baciarmi la base del cazzo la sua lingua sa come farmi impazzire, risale lentamente lungo l'asta turgida e riscende da dove era partita.
Mi mordicchia l'uccello, mi tiro su in posizione seduta, appoggio la schiena alla spalliera del letto, mi eccita un casino guardare come si prende cura di darmi piacere.
Nella penombra della sua camera da letto distinguo il suo corpo nudo e le lunghe, bellissime gambe fasciate da autoreggenti nere che io adoro indossi quando scopiamo sono un capo decisamente erotico, almeno per me.
La sua testa è poggiata sul mio ventre, la sua,mano ha saldamente afferrato il mio cazzo, la sua lingua padroneggia le sensazioni che mi pervadono mente gioca con la mia cappella. Chiude le labbra e ripetutamente bacia la punta del mio uccello, poi schiudendole accoglie dentro la sua bocca la mia cappella ed inizia un lento massaggio con la lingua avida. Dalla mia posizione mi godo la vista e le sensazioni che percepisco, poi repentinamente la sua testasi abbassa e prendendosi tutto il mio sesso sino alla base ed inizia a pomparmi, prima lentamente poi con più foga sino a quando mi libera e dopo avere ripreso fiato mi bacia infilandomi la lingua che sa di me, sino in gola, quindi mi sussurra -ti voglio dentro di me-.
Mi risistemo seduto contro la spalliera, si gira e mi da le spalle si mette a cavalcioni e afferra il mio cazzo marmoreo, lo guida sapientemente e con lentezza, lo accoglie dentro di se padroneggiando i movimenti, su e giù lentamente, io avverto le contrazioni stringere la mia nerchia. Siamo in estasi. Io stuzzico i suoi capezzoli eretti e turgidi e il ritmo della cavalcata aumenta leggermente mentre si appoggia con le spalle al mio petto, piega la testa verso di me, i nostri sguardi si incontrano e si sciolgono nel desiderio appagato di questa fusione. Dischiudo le labbra e ci troviamo a penetrarci con le nostre lingue senza smettere la cavalcata, scendo con la mano lungo la sua pancia, l'accarezzo, sento di essere vicino all'orgasmo, scendo sul suo pube glabro e trovo il suo sesso perfettamente depilato e liscio. La sensazione di calore si allarga nel mio ventre, sento che le gambe cominciano a diventare molli, la mia mano si stringe sul suo sesso, accarezzo i suoi coglioni e poi impugno il suo cazzo duro e comincio a menarlo. Non riesco più a trattenermi, le infilo la lingua in gola, spingo un'ultima volta il mio uccello sino in fondo ed esplodo inondandola di sborra, la sento gemere a sua volta e mi ritrovo la mano coperta del suo sperma.
Restiamo così, uniti ed appagati, e non smettiamo di aggrovigliare le nostre lingue.
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Dal lavoro non previsto alla 1a gang
La mia prima esperienza nasce da uno sfogo. Sono a lavoro, in trasferta lontano da casa. Il venerdì alle 16 mi viene comunicato che l'indomani avrei dovuto lavorare... Vado su tutte le furie. Avevo già organizzato il rientro. Salta tutto insieme ai nervi. Allora mi dico che dovendo rimanere devo trovare una valvola di sfogo. Comincio a navigare su internet, non è ancora l'era degli smartphone. Trovo un sito che sponsorizza swingers club e mi riprometto di andare a fare un giro in uno che si trova fuori città. Si fa sera, mi informo ancora in rete, esco e raggiungo il posto un po' intimorito. Non conoscevo questo mondo fantastico. Raggiungo la meta, parcheggio, entro. È ancora presto, poca gente frequenta un locale molto bello e curato. C'è della musica ma nessuno balla. Vado al bar, un drink, due drink, si avvicina una avvenente donna col suo uomo. Ordinano anche loro e si fermano al mio fianco. Comincio a scambiare qualche chiacchiera con lui, mentre lei mi osserva con occhio malizioso. Lui la coinvolge nel discorso e me la presenta. 35 anni per una silhouette marmorea. La pista da ballo comincia a riempirsi, e lei mi invita a ballare con loro. È già uno show... Si avvicinano altri uomini e lei è il centro di gravità. Già in pista scambio effusioni la "statua" animata. Di una sensualità ed una carica erotica mai vista prima. Andiamo in camera, sono invitato con altri due ragazzi. Comincia la mia prima gang. 3/4 ore di sesso interminabili, con lei instancabile mangiatrice di uomini. Il lui presente e partecipe, abilissimo regista nel rendere equo il godimento di noialtri. Il vestitino che indossava lei era già in terra, comincia a succhiare i cazzi che la circondano mentre è accovacciata in mezzo a noi quattro. La lingua scivola dalla mia cappella alle palle, poi con la bocca giù fino in fondo. Sono in estasi e la mia "rabbia" per il giorno di lavoro non preventivato si trasforma in gratitudine per avermi regalato quei momenti. Cominciamo a scoparla a turnazione, chi in fica chi in bocca. Il gran bel sederino che la troietta si ritrova è ancora inaccessibile (ma è solamente questione di tempo). Le scene sono da film per me che non avevo mai visto qualcosa di simile, tranne appunto nei film. Dopo un po è il mio turno, la vacca è in piena eccitazione ed è supina mentre succhia un secondo cazzo. Le piego le gambe portandole le ginocchia al petto e comincio a scoparla, anche la mia eccitazione è alle stelle, l'adrenalina circola, la pompo con colpi decisi e ritmati prima, poi più velocemente e poi di nuovo in maniera più lenta e possente fin quando non lo tiro fuori lei me lo prende in bocca e succhia tutto il nettare che è stata capace di farmi produrre. Mi rifocillo con una bibita mentre gli altri se la passano da morire. Osservo, partecipo a distanza osservando lui dare indicazioni ai ragazzi. Il tempo vola ma non ci si accorge di nulla. L'attenzione è tutta su di lei. Finisce il giro e vengo chiamato da lui che mette la sua troia a novanta gradi, sul letto, faccia sul cuscino e braccia protese in avanti. È di nuovo il mio momento, ed è il momento di sfondarle il culo. Sodo, curve perfette ai fianchi così come ai seni. Un buchetto che sembrerebbe di una verginella ma che sicuramente ha già incassato colpi da cazzi possenti. Mi avvicino, sono già in tiro ma con calma comincio a giocare col suo culetto. Quando lei si gira e mi chiede di piantarle il mio cazzo in culo. Soddisfo la sua richiesta e comincio a trombarla per bene. Lei geme e gode mentre gli altri la toccano e si lasciano succhiare i cazzi. Le ho aperto il culo e i gemiti diventano urla di piacere. È una vera maiala, ma eravamo stati avvisati. È assaltanata, ne chiede sempre di più ed allora il regista propone una doppia penetrazione. Ci sistemiamo ed arriva anche il secondo cazzo in figa mentre la bocca è piena. È l'apoteosi della goduria per tutti. Le riempio il culo di sborra. Così come lo altri le riempiono bocca e figa e le sborrano addosso. Siamo tutti soddisfatti, sono ormai le 5 del mattino, ci ricomponiamo e lasciamo quella stanza del piacere. Io ringrazio la coppia mentre loro ringraziano me per la bella serata passata in compagnia. Per me è tempo di andare, è tempo di doccia e dritto via a lavoro per una giornata lavorativa affrontata sicuramente con uno spirito differente!
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10 years ago
skyline01, 30
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La trasgressione svelata
Siamo una coppia di 50 io, Gianni e di 39 anni Lilia della prov. di Siena, conviventi. Reduci da rispettivi matrimoni andati a male. Abbiamo trovato nella nostra consolidata unione, fuori dai sacramenti della ufficialità della Chiesa, una intesa ed una complicità che nei matrimoni precedenti non c'è stata. Ciò nella vita di tutti i giorni come nel menage sessuale.
La mia compagna, che a questo punto è meglio definire mia moglie, è una gran bella mora non molto alta, una terza piena di seno e un culo da sballo, è una di quelle donne che anche con uno straccio addosso attira sguardi di libidine dagli uomini. E io ogni volta ho quasi voglia di sbatterla contro un muro e scoparmela lì in mezzo alla strada.
Sono alto 1.70, brizzolato e dicono di me che sono un uomo brillante e interessante.
L'idea della trasgressione di coppia mi ha sempre accompagnato e giò con la mia ex moglie qualche tentativo lo facemmo. Ma lei, poverina, è donna gretta e morigerata. Apriva le gambe oltre che per urinare anche per assolvere ai suoi doveri di coniuge. Una donna triste, al fine.
Avendo adesso al mio fianco una donna bella nel corpo e nella mente non potevo temerla segregata nel chiuso di una intimità egoistica e maschilista. Avevo desiderio di condividere con altra coppia la sensualità che Lilia (il suo vero nome) emana e prorompe.
Dopo un primo momento di impasse alla mia idea di trasgredire Lilia si è "letteralmente" votata e dedicata alla trasgressione. Dapprima, forse, per accontentarmi, come gran parte delle donne. Ma poi ella stessa è divenuta protagonista di una sessualità libera e proponitrice di incontri. Da etero quale dice di essere non disdegna, ora, di cimentarsi in giochi saffici sempre più evoluti ed indipendenti anche dal mio desiderio di vederla alle prese con un'altra donna.
Il primo passo verso la trasgressione lo facemmo in webcam, con altre coppie ritrovate sul web. Come spesso succede. Ma ben presto decidemmo che se si doveva fare... occorreva andare oltre la virtualità. E decidemmo di andare in un locale adatto. Andammo in quel di Bologna, ben lontani dalla provincia senese. Trovammo, sempre tramite una coppia conosciuta sul web in una spa. Dove avremmo potuto fare sauna, idromassaggio e volendo anche giocato con la coppia che avevamo conosciuto tramite il web e con la quale avevamo giocato virtualmente. E così andammo.
Un posto incantevole. Non lo cito per evitare inutili pubblicità. Anche se meriterebbe.
Giunti nella cittadina del bolognese che ospita il locale ci incontrammo con la coppia con la quale avevamo appuntamento. Ci parvero subito simpatici e disponibili. Senza fronzoli di convenevoli stucchevoli e sopratutto con quella simpatia epidermica che è tipica della gente del Sud. Infatti sono "meridionali" stanziati nel nord Italia.
Età: 47 lui, 42 lei. Sembravano la ns. fotocopia, se non fosse per il colore di capelli; lei - Laura - bionda, lui - Carlo - capelli corvini appena striati di bianco sulle tempie. Lui operaio, lei casalinga.
Andammo in un bar a prendere il classico caffè "conoscitivo".
Tra le tante cose parlammo anche di sesso, delle ns. e delle loro fantasie, scoprendo così di avere gli stessi desideri chiusi nel cassetto dei tabù. (e chissà quante altre coppie come noi).
Tutti e quattro capimmo che dopo esserci fatte queste confidenze tanto intime, la ns. conoscenza, benché alle battute iniziali si arricchiva di una complicità, che risultò, tra l’altro, essere molto piacevole. Potevamo considerarlo l’inizio di un nuovo cammino verso le porte socchiuse della trasgressione.
Decidemmo di andare subito al locale, nonostante fosse ancora presto per gli orari canonici tipici di questi luoghi. Ma il desiderio di dare corpo alle sensazioni era tale che non indugiammo oltre. Con nostra sorpresa il locale, nella parte della discoteca, era già alquanto piena di clienti e decidemmo, così di soffermarci in questa zona. La serata trascorsa in discoteca confermò ulteriormente le mie impressioni. Le cose tra noi erano cambiate (in meglio). Si era diventati più libertini. Carlo ballando con Lilia la carezzava dappertutto soffermandosi piacevolmente sulle sue chiappe, così come facevo io con Laura.
Entrambe le donne non davano segni di disagio, anzi pareva apprezzassero le ns. attenzioni.
Dopo aver lungamente ballato e seccata una bottiglia di spumante in disco, noi ometti proponemmo di salire nella zona prive per brindare alla nuova amicizia nata tra noi con una nuova bottiglia di spumante. E così facemmo.
La "stanza" non era grande ma adatta e sufficiente alla bisogna. Brindammo a noi e cominciammo a simulare di ballare, la serata si scaldava, le mani si allungavano palpandosi e gli abiti delle lei si sollevavano sempre di più sulle cosce aiutati da noi maschietti per poi passare alle spalline che lentamente scivolarono dalle spalle e caddero ai loro piedi lasciandole entrambe con il solo perizoma e i seni al vento. Ci gettammo sul grande letto con gli animi accalorati e, aiutati forse anche dallo spumante ci ritrovammo tutti e quattro a fare l’amore attaccati gli uni agli altri ognuno con il proprio partner.
Quando finimmo restammo nudi a contemplarci e a ridere per quanto accaduto.
Sia io che Lilia non potemmo non notare che Carlo aveva una dotazione da cavallo, molto grosso in circonferenza e più venti centimetri di lunghezza.
Lilia ridendo chiese a Laura ma come fai a prendere un coso così grosso, non ti fa male?
Laura gli rispose che invece era bellissimo sentirsi completamente riempita e che Carlo era bravissimo nei movimenti e le faceva sempre raggiungere degli orgasmi fantastici, le dispiaceva solo che dato le dimensioni non potessero praticare il coito anale che lei avrebbe invece voluto provare.
A questo proposito chiese a Lilia se noi lo facevamo (sono normodotato) e con mia sorpresa ella gli rispose che lo facevamo senza problemi. Nel mentre la bottiglia di spumante sembrava avere un buco nel fondo: la scolammo in fretta e Carlo decise di stappare anche la seconda ed ultima bottiglia.
Nel mentre egli era intento a stappare un ostico tappo, io cominciai a palpare tutte e due, così che Carlo lasciò perdere la bottiglia e ci raggiunse. Si mise alle spalle della moglie palpandole le tette e baciarla sul collo poi le tirò fuori le tette dalla scollatura, prese la mia mano e l’appoggiò sulle tette della moglie, subito dopo rivolse le sue attenzioni a Lilia e ripetendo quanto appena fatto alla sua, le mise a nudo il seno, la palpò un po’ e poi fece il giro del divano, gli si inginocchiò di fronte e mentre le palpava le tette con le labbra le lambiva le cosce di baci.
Mentre Lilia mi leccava il cazzo, Laura le prese la mano e la guidò verso il cazzo di Carlo.
Mi sarei aspettato che Lilia la tirasse indietro invece lo prese, e mentre mi succhiava il cazzo cominciò lentamente a muoverla su e giù.
Avevo l' adrenalina a mille, la vedevo femmina e vogliosa e dominatrice della sua sensualità. Speravo nel mio io che si lasciasse andare, che non si bloccasse sul più bello, fosse stato per me l’avrei subito fatta scopare da Carlo, ho sempre sognato di vederla penetrata da un cazzo asinino, così scelsi la posizione a 69 io sotto e lei sopra di me alla pecorina, in modo di lasciarla col culo per aria senza alcuna difesa (con la fantasia erano anni che lo facevamo e lei si è sempre bagnata quando le chiedevo se si sarebbe fatta scopare da uno sconosciuto in quel momento, lei sbrodolando e succhiando avidamente rispondeva si.
Intanto Laura in ginocchio succhiava il cazzo al marito mentre con la mano palpava il cazzo mio.
Mentre leccavo e succhiavo il nettare che produceva la figa bagnata di Lilia sentii che anche Laura si era unita a lei e contemporaneamente succhiavano che era una delizia.
Carlo si posizionò in ginocchio dietro mia moglie carezzandola e baciandole le chiappe, poi le scostò e iniziò a leccarle l’ano, sembrava quasi che volesse penetrarla con la lingua tanto che sembrava volesse mangiarglielo, scostai la testa per fargli spazio e lasciarlo fare.
Dalla posizione in cui mi trovavo vedevo ogni minimo movimento, Lilia era un colabrodo, Carlo non ce la faceva più, col cazzo in mano mi guardò come a chiedermi il permesso di osare di più; glielo diedi.
Cominciò a farlo scorrere su e giù tra il solco in alto delle chiappe fino giù strusciandolo sulle labbra fradici e massaggiandogli il grilletto con la grossa cappella.
Lilia a quel contatto iniziò a muoversi per assecondarne i movimenti: (conoscendola capii che non pensava ad altro che concentrarsi su quelle emozioni e il piacere che provava, se non fosse per i tabù che si porta dietro da sempre si sarebbe già fatta impalare da quella nerchia che già tanto piacere le procurava.)
Era la nostra fantasia che prendeva vita, ora il super dotato c’era, stava a lei ora mettersi alla prova, decidere se restare nei limiti che si era prefissata di non superare, oppure lasciarsi andare e quello che accadeva: sapeva che comunque finisse, mi avrebbe sempre trovato d’accordo sul traguardo che avesse raggiunto.
Ora Carlo concentrò il suo massaggio esclusivamente sulla figa di Lilia, le grandi labbra sentendo la grossa cappella strofinarle cominciarono ad aprirsi e chiudesi, come se stessero cercando di respirare affannate.
Ancora una volta Carlo mi guardò, non stava più nella pelle, mi chiese con lo sguardo il permesso di osare di più, con un cenno gli feci capire di provare, che se andava bene a lei, andava bene anche per me.
Detto fatto, smise quanto stava facendo e preso in mano quel popò di carne (dalla mia posizione mi sembrava ancora più grosso) lo guidò con fermezza tra le grandi labbra facendosi spazio con la grossa cappella e dolcemente lo posizionò sull’ingresso della figa.
Al contatto, sentii un fremito percorrere Lilia, Carlo da gran maestro iniziò a muoversi dolcemente, non ce la faceva più, la prese per i fianchi per fare capire a Lilia quale era la sua intenzione, e Lilia a quel punto allungando il braccio mise la mano sul basso ventre di Carlo per fargli capire di non andare oltre, io carezzandole la schiena le scostai la mano dicendogli di non fermarsi ora, di lasciarsi andare e di assaporare ogni istante di quanto stava accadendo.
Ebbi l’aiuto anche di Laura che la incoraggiò sussurrandogli qualcosa all’orecchio che non riuscii a capire, ma che fece effetto, tanto che Carlo riprese con dolcezza da dove aveva interrotto.
Sempre sdraiato sotto di lei, con le mani dall’esterno delle cosce le tenevo aperte le chiappe e le grandi labbra, sia per non perdermi nulla di quanto stava per accadere sia per aiutare Carlo alla penetrazione (non che ne avesse bisogno).
Fu bellissimo vedere quella grossa cappella farsi strada nella fessura che fino ad allora aveva accolto solo me, temevo (i dubbi dell’ultimo momento) potesse farle male, era troppo più grosso del mio, comunque mi dissi che al primo segnale di sofferenza di Lilia sarei intervenuto fermandolo, invece con incredulità vedevo che a ogni piccola spinta entrava di qualche centimetro senza alcuna fatica, lo vidi lentamente scivolare dentro fin che il basso ventre di Carlo non si fermò contro il culo di Lilia.
Le restò dentro senza muoversi, voleva sondare la capacità di Lilia senza farle male, cominciò poi a muoversi, lo vedevo uscire ed entrare centimetro dopo centimetro, Lilia tremava come una foglia e io con lei, non l’avevo mai vista così, mugolava in continuazione, con me lo faceva solo quando stava venendo, per un momento li confusi per lamenti dovuti al dolore, ma mi sbagliavo, muoveva il culo avanti e indietro per gustarsi ogni centimetro di quel magnifico cazzo che la riempiva tutta facendola sentire una femmina in calore.
Carlo sbuffava, sembrava un toro da monta, abbandonò il ritmo lento e cominciò a darci dentro con colpi che mi sembravano dovessero sfondarla e invece la facevano godere ancora di più.
Lilia ebbe due o tre orgasmi intensi uno dopo l’altro, e i versi che di solito faceva in queste occasioni si trasformarono quasi in grida.
Carlo non ce la faceva più, i suoi colpi divennero sempre più decisi, stava per godere, non so a chi ma ci chiese con voce rauca se poteva venirgli dentro, lasciai che a rispondere fosse lei, e come in trance gli rispose: siiiiiiii, siiiiiiii sborrami dentro
Era come se volesse premiare e gratificare quel magnifico cazzo che l’aveva fatta godere come mai aveva provato.
Sentendole pronunciare quelle parole e consapevole che tra un’attimo un’ altro cazzo per la prima volta era in procinto di sborrargli i figa, ebbi anch’io un’orgasmo liberatorio.
Fu una sborrata stupenda, sussultavo mentre la bocca di Laura mi succhiava la cappella, sembrava quasi una pompa che aspirava tutto quanto usciva, e mentre faceva questo, sditalinandosi raggiunse anche lei l’orgasmo con nostro grande piacere.
Eravamo esausti, mia moglie rossa in viso andò in bagno tenendosi la mano sulla figa per non fare uscire lo sperma che l’aveva appena riempita, l’altra la seguì.
Io e Carlo restammo senza parole, non ci sembrava vero che quanto accaduto fosse davvero successo, mi ringraziò per averlo aiutato a disinibire sua moglie, gli risposi che la cosa era reciproca e che non avrei mai pensato che finalmente Lilia fosse riuscita a lasciarsi alle spalle i tabù inculcatogli nell’educazione che si riceve fin da piccoli, e però gli feci notare che io ero in credito con lui perché lui si era goduta totalmente Lilia e ora toccava a me farmi Laura.
Tranquillo disse, anch’io voglio togliermi voglio realizzare il mio sogno, vedere mia moglie che viene inculata e di soddisfare così anche un suo vecchio desiderio.
Da allora ci frequentiamo regolarmente non solo per il sesso ma per la profonda amicizia che è nata tra noi..
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10 years ago
admin, 75
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"pulisci il pavimento con l'aspirapolvere e poi lavalo!"
Ho sempre avuto il desiderio di avere un'esperienza sessuale con un uomo ma non avevo mai avuto il coraggio di dire sì alle avances che ho avuto nel tempo. Internet mi ha dato una mano. Una sera di alcuni anni fa, in una chat erotica, contatto un uomo. Iniziamo a chattare, ci scambiamo informazioni, poi lui mi propone di incontrarci. Io sono ancora titubante, anche se eccitato, lui insiste, è bravo con le parole, mi seduce. Mi convinco e fissiamo l'incontro. All'appuntamento salgo sulla sua auto che mi aveva descritto nella chat. Ci diamo la mano e ci guardiamo in volto. E' più grande di me, ha un'aria decisa. "Spostiamoci da qui" dice "conosco un posto più sicuro" e ingrana la marcia. Nel tragitto mette la sua mano sul mio cazzo. Ricambio subito. E' eccitato come me. Appena si ferma mi prende la testa e con decisione mi spinge verso il suo cazzo spingendomelo in bocca. Inizio a succhiare con avidità, lui non parla, ma ogni tanto spinge con forza il suo cazzo verso la mia bocca. "Succhia troia" mi dice. Rimango stupito ma la cosa mi piace e succhio sperando che voglia venirmi in bocca: Cosi è. Mi afferra per i capelli e tenendomi bloccato mi viene in bocca. Ingoio con avidità ma un pò del suo sperma finisce nella sua coscia. "Pulisci troia" mi dice e io pulisco, con la lingua, finchè tutto è pulito.
Nei giorni seguenti abbiamo continuato a chattare. I ruoli sono ormai definiti: lui è il padrone e io lo schiavo. Poi, d'amblè, mi scrive: "la prossima volta ti piscio in bocca". Rimango di stucco. Cosa gli scrivo? Lui sta aspettando la mia risposta. Forse teme che lo mando a vafffanculo. Tentenno ancora un pò, poi scrivo. "Sì, padrone." Lui allora risponde: "Vediamoci domani". Il giorno dopo arrivo nella sua città, a pochi km dalla mia. Lui mi prende all'incontro e mi porta a casa. Con mia grande sorpresa mi presenta a sua moglie, una signora formosa e piacente. Un pò di convenevoli poi lui mi dice di seguirlo. Ci infiliamo nella camera da letto. Io provo a chiudere la porta ma lui me lo proibisce e mi ordina di inginocchiarmi davanti a lui. Io lo faccio. "Apri la bocca troia!. Faccio anche questo. Lui esce il suo cazzo moscio e me lo infila in bocca. Io rimango in attesa per qualche minuto con la bocca spalancata, poi un primo getto di urina mi riempie la bocca. Lui si ferma, mi guarda la bocca aperta e piena e dice: bevi! E io bevo guardandolo negli occhi. Dio che bello! Poi un secondo getto e poi altri a venire. Bevo tutto. Improvvisamente mi spinge verso il pavimento facendomi distendere a terra e mi ordina di segarmi. Mentre lo faccio vedo sull'uscio sua moglie che ha visto tutto.
"Adesso fai quello che ti ordina mia moglie" mi dice, ed esce dalla stanza. Io guardo verso di lei che mi ordina di seguirla. Mi mette in mano un aspirapolvere e dice: "Pulisci tutto il pavimento con l'aspirapolvere e poi lavalo. Quando finisci sistemi il bagno e pulisci anche la cucina." Dopo che la casa era tutta pulita da me è venuto lui che mi ha accompagnato nella mia auto.
Quindici giorni dopo ci si è visti di nuovo e tutto è stato ancora più eccitante...
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10 years ago
admin, 75
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Il tecnico fastweb
Ieri mattina mi sono svegliata con la solita voglia di cazzo che mi contraddistingue e che non mi era passata dopo una domenica spesa ad allargarmi il buco con i miei falli extralarge e qualche melanzana comprata apposta per l'occasione al supermercato.
Sin da ragazzina ho sempre trovato molto eccitante andare per supermercati cercando qualsiasi oggetto falliforme da scoparmi e le zucchine prima e le melanzane poi hanno sempre avuto la mia preferenza.
Ritornando a ieri mattina mi sono alzata tutta frocia con un'idea che mi faceva pulsare la fica; alle 10 avevo preso appuntamento col tecnico Fastweb per un intervento di manutenzione.
La mia mente da cagna sottomessa ha elaborato un programma speciale per il fortunato tecnico che di li a poco sarebbe sopraggiunto.
Mi sono fatta una bella doccia e nel mentre mi sono depilata tutta sentendomi tanto puttana come sempre mi capita quando mi depilo; ho messo la crema, preparato la mia fica con un bel clistere e mi sono vestita, scegliendo un sandalo rosa tacco 12, un catsuit nero e la mia parrucca rosa.
Erano gia' le 9.45 e sapevo che alle 10 il tecnico sarebbe arrivato, quindi ho iniziato davanti allo specchio a infilarmi un plug medio che senza sforzi e' sparito nella mia fica capiente...I capezzoli ovviamente con mollette hanno avuto un sussulto e ho iniziato a mugolare come una cagna in calore; dopo 5 minuti mi sono infilata il dildo rosa 5cm diametro e l'ho scopato bene, in modo da essere pronta per la sorpresa al tecnico.
Nel mentre ho preparato un preservativo e un foglio su cui ho scritto le istruzioni d'uso...ore 10 e 5 suona il citofono.
"Sono il tecnico fastweb devo salire per l'intervento" ed io "4 piano lascio la porta socchiusa".
Apro la porta e mi preparo: mi infilo il plug, mi metto a 90, appoggio sia il foglio che il preservativo sul mio culo e attendo.
In quegli attimi il mio cuore andava all'impazzata e non vedevo l'ora che il tecnico facesse quei quattro piani.
Subito dopo sento la porta aprirsi e un "Buongiono e' permesso?" e io "venga venga mi trovo in salotto, entri e chiuda la porta".
Il tecnico fa quello che gli dico e sento i suoi passi decisi che varcano l'ingresso e si avvicinano al salotto, dove io sono distesa con il culo all'aria, con un plug in fica che mugolo di piacere.
Lo sento alle mie spalle e percepisco un po' di titubanza mista ad imbarazzo, ma non mi giro, mi limito solamente a dire "legga a voce alta le istruzioni che trova appoggiate sul mio culo".
Ancora un minuto di esitazione e poi "Togli il tappo, infilati il preservativo e avvisami quando stai per finire, ho un altro regalo per te!".
LUi non parla, sento la zip dei pantaloni che si abbassa il mio cuore batte al'impazzata; il rumore del preservativo aperto e infilato...non l'ho nemmeno visto in faccia...
"che cagna che sei! ora ti faccio vedere io!"
Sento una manu ruvida che mi da un sonoro scappaccione e io sussulto, un altro e io di nuovo...
"Putttana, cagna, sgualdrina!!!" e giu' sberle sul culo gia' rosso immagino...fino a che sento la sua mano che si avvicina al plug e fa per sfilarmelo,,...e io" Siiiiiiiiii!!" e lui " non ancora vacca!" mentre me lo rimette...ed inizia a stantuffare...io non ce la faccio piu' e mi scappa un "la prego mi scopi!!"" al che lui riprende a sculacciarmi forte forte...
Passano 5 minuti cosi' e quel punto in un attimo esce il plug e sento che si avvicina....e in men che non si dica inizia a fottermi forte, fino in fondo ansimando...ha un bel cazzo non enorme, ma duro e vigoroso...io mi sento trattata come si merita una zoccola in calore come me...non dura molto...penso 10 minuti in cui continua a pompare la mia fica...e gli piace...
a questo punto si ferma e mi dice "Girati cagna lurida"
Mi giro e mi trovo di fronte un bel cazzo non circonciso duro e venoso...continuo a non guardarlo in faccia...ha la pancia, sara' alto 1.70 massiccio e abbstanza peloso.
Io apro la bocca, tiro fuori la lingua e lui inizia a menarselo, ma non vuole che glielo succhio....
In due minuti mi ritrovo la faccia piena di sborra calda e densa...
Lui si tira su i pantaloni, va in bagno si lava e torna: " qual'era il problema della sua connessione internet?"
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10 years ago
CercoMistress,
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La biblioteca
Sembravi indemoniata quel pomeriggio in biblioteca. Mi guardavi come fa un felino mentre studia la sua preda. Io stavo davanti agli scaffali e cercavo quel testo che mi serviva per scrivere un pezzo……Tu andavi avanti e indietro. Eri sempre più sensuale con quella gonna di seta plissettata che nella sua trasparenza mostrava le autoreggenti che ti avevo regalato lo stesso giorno.
Ti piaceva provocarmi…….. avvicinandoti ti sei messa davanti a me facendo finta di cercare un libro. Era una scusa per poter farmi sentire il tuo fondoschiena che, lentamente, con dei piccoli movimenti lambiva la mia virilità. Io imbarazzato, ma eccitato al tempo stesso, non ho avuto il tempo di pensare e ti ho lasciata fare………Imperterrita hai iniziato con la mano a sfiorarmi e massaggiarmi là, nel mezzo del mio cavallo, dove la mia verga si gonfiava sempre più al tocco deciso delle tue dita.
Ho abbassato il capo, iniziando a baciarti il collo, cosa che mi resi conto ti mandò in un attimo in visibilio. Le mie mani si fecero sempre più audaci e scesero verso la tua gonna lambendo il bordo delle calze fino a giungere più su…….cercando le tue mutandine. La sorpresa mi colse con un fremito …… Non le avevi indossate e tuoi umori già scendevamo lungo le tue gambe, come gocce di pioggia autunnale.
Eravamo già troppo eccitati e i tanti occhi presenti scrutavano le nostre mosse con sguardi di desiderio e di eccitamento. Dopo aver dato un’occhiata mi hai spinto al di là della fila di scaffali che divideva l’ampia stanza della biblioteca. Fu un attimo e ci trovammo dentro uno spazio pieno di libri. Eri già stata in quel luogo e conoscevi quella sala lettura ormai in disuso e adibita a deposito.
Il silenzio ascoltava le vibrazioni dei nostri corpi, il battito dei nostri cuori, l’eco soffuso di ogni nostro movimento. L’odore antico di migliaia di libri si mischiava al nostro. L’enorme libreria in noce faceva da scenario alle nostre pulsioni, mentre da una finestra filtrava un raggio di sole che preludeva al tramonto.
Il drappeggio della tenda purpurea colorava lo sfondo di quell’ambiente tanto tetro, quanto affascinante. Il legno del pavimento emetteva rumori misteriosi e inquietanti ad ogni nostro passo. Eri spaventata ma il tuo sguardo era fisso sul mio.
Un tavolo di legno massello divideva la stanza e su di esso una catasta di libri. Non ebbi esitazioni e con le mani li feci cadere per terra.
Un nuvolone di polvere si alzò. Andai verso la finestra. La aprì per fare entrare un pò d’aria e poi strappai la tenda che distesi su legno.
Un giaciglio sul quale posai il tuo corpo già sudato e pregno di sapori invitanti……
Ti guardai come una verginella che per la prima volta offre il proprio corpo ad un uomo, come una buongustaia che cerca di centellinare il sapore di una prelibatezza culinaria, come un naufraga che si butterebbe su di un piatto di carne dopo mesi e mesi di digiuno.
Eri coricata con la gambe delicatamente arcuate. Ad un tratto decisi di rompere gli indugi e il mio baciò finì sulla grandi labbra quasi tutte glabre e la lingua inizio un dolce lavoro nella rosea fessura che piano piano si schiudeva, come un fiore ai primi raggi mattutini.
Tu fremevi, sussultavi, gemevi sotto le mie mani…… i tuoi seni sobbalzavano ad ogni brivido che provocavo e dalla bocca uscivano fuori parole forti e decise: “sì..sì…sì… ancora….. ancora….. infila le dita………………….più dentro….sì…sì….sì…………il clitoride…………….lo sento gonfio…………….continua…..godo………godo……..godo………godo”…………
Un’ondata di piacere uscì ad un tratto dalla tua fica, associata ad un rantolo più forte, più profondo, più sanguigno. Mi spostai all’improvviso presi il mio cazzo che si ergeva possente e turgido e lo uscì dai boxer per penetrarlo dentro di te. Golosamente hai cominciato a spingere con colpi forti per sentirlo ancora più dentro avvolgendolo con le tue morbide pareti.
I tuoi gemiti si fecero sempre più sordi e frequenti, e quando la mia bocca si dedicò ai tuoi capezzoli tesi come due chiodi sei venuta più volte e la mia asta sentì una doccia tiepida scorrere lungo la sua pelle.
Poi ti chiesi di prendere un libro, l’unico che era ancora appoggiato sul tavolo, e di leggerne un passo. E mentre leggevi un capitolo, dove era protagonista una donna che bendata veniva scopata da tre uomini, io continuavo a premere e spingere la spada sempre più incandescente. Sembravo un fabbro intento a forgiare il ferro per farlo diventare un’arma imbattibile.
Fu allora che venni anch’io dentro di te, inondandoti con tanto di quello sperma che mi chiesi se non fosse tutto quello che avevo tenuto in serbo per te.
Non contai i fiotti che uscirono da me……li sentii andare su verso il tuo utero e tu mi stringesti talmente forte che appena tolto quell’abbraccio la tenda purpurea si inondò del mio seme e dei tuoi umori.
Ci rivestimmo in fretta e uscendo da quella stanza decine erano gli sguardi bramosi e desiderosi degli uomini che avevano sentito e forse anche visto, dalla porta socchiusa, il tuo corpo nudo muoversi e gemere in quell’estasi di passione e di sesso.
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10 years ago
admin, 75
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All’ombra di un uomo
Il vento mulinella la neve. Guardo fuori dalla finestra, stà nevicando da ore. Ricordo il caldo dell’estate, mi manca, sento il freddo attanagliare le mie ossa, anche se sono dentro casa mia. Il ricordo dell’estate scorre nitido nella mia mente. Già, l’ultima estate, mi sembra ieri e invece sono passati già sei mesi. Quest’anno siamo andati in una nota località della Riviera, quelle con tanti ombrelloni tutti allineati e con tanta gente, mia moglie lo desiderava tanto che ho finito per accontentarla. Lei ha la pelle molto delicata, di solito andiamo al mare la mattina presto, verso le otto, poi lei quando sono le dieci al massimo prende e se ne torna nella casa che abbiamo affittato per la vacanza. Di lato al nostro ombrellone vi era una coppia più giovane di noi, avranno avuto circa trentacinque massimo quaranta anni. Lui un tipo molto egocentrico, sembrava come se il sole dovesse sorgere per illuminare la sua persona. Sempre in piedi, sempre al centro dell’attenzione in ogni circostanza. Molto curato, fisico quasi perfetto adorava la figlia, una ragazzina di circa quindici anni, che a sua volta chiedeva e otteneva tutto dal padre. “ papi, vorrei questo, papi, andiamo lì, papi, io, papi tu” e così via per tutto il giorno una sola persona al centro delle sue attenzioni. La madre, una persona di solito silenziosa, sempre dietro di lui, al suo servizio, era una discreta donna. Il fisico un poco rotondetto, ma assolutamente non grasso, i fianchi larghi, le gambe non troppo lunghe ma ben messe, il seno poi una quarta abbondante, al mattino arrivava in spiaggia portando tutto, stendeva il telo sul lettino, poi ubbidiente aspettava i loro ordini, e li eseguiva in assoluto silenzio. Mia moglie si era convinta che fosse muta, ma di una cosa era certa, la signora era il peggior esempio di sottomissione femminile. Tutte le mattine poi il padre e la ragazzina se ne andavano lasciandola solo senza nemmeno chiedere se voleva seguirli, mia moglie a quello spettacolo si sentiva bollire il sangue per lei, quindi verso le dieci mi dava un bacio e via. Una mattina, dopo che tutti se ne erano andati, la signora stava cercando di aprire una nuova confezione di crema solare, ma con scarsi risultati, si gira verso di me, mi guarda,
“scusi se la disturbo, ma non è che, mi aprirebbe questo flacone?”
Io con un semplice gesto le apro la bottiglietta, e le chiedo:
“Se vuole, le spalmo il contenuto sulla schiena.”
Lei, rimane un momento stupita, io credo di aver esagerato,
“mi scusi non volevo importunarla, ma” ….
Lei sorride, si gira, abbassa un poco le spalline del sopra del costume, io le spalmo delicatamente la crema. Quando si gira, vedo che le brillano gli occhi dalla contentezza. Mi ringrazia, poi vedo che sta cercando un argomento per dialogare con me, io le parlo del tempo, di altre banalità, sembra la persona più felice del mondo. Poco dopo vediamo tornare loro, lei quasi inspiegabilmente, si chiude di nuovo nel suo mutismo, lui va con la figlia al bar, io a quel punto preferisco fare un bagno, quasi a volerli lasciare soli. Quando torno, li saluto con un semplice cenno del capo e me ne torno alla mia casa. Il giorno dopo stesso copione, appena mia moglie mi lascia solo, lui prende un pattino, e se ne va con la figlia a fare il bagno al largo. La signora mi guarda, poi mi chiede una cortesia
” scusi gentilmente, mi guarderebbe alle mie cose che ho dimenticato la crema solare nella cabina dove mi sono cambiata?”
Io annuisco, lei sparisce per pochissimi minuti, poi torna e aggiunge:
”Scusi, se la importuno ancora, ma non riesca ad aprire la cabina, deve essere la chiave o la porta, le chiedo troppo se” ….
Prendo e la seguo verso le cabine. La loro, è in seconda fila, dietro il bar della spiaggia, lei mi passa la chiave io apro la porta che striscia leggermente in basso, resto perplesso, mi rendo conto subito che si tratta di una scusa. Mi giro, m’invita a entrare, cosa che faccio, lei richiude la porta dietro di me. S’inginocchia ai miei piedi e senza dire nulla mi abbassa il costume, mi prende il cazzo in mano e incomincia a succhiarlo con estrema maestria. Dopo un momento di stupore il mio cazzo ha la giusta reazione, si gonfia, mi eccito, mi succhia e infila tutto il mio palo in gola, sembra molto esperta, lo lecca, mi succhia le palle, mi accarezza dolcemente. Io allungo una mano, e riesco a prendere il sopra del costume, lo sfilo, attanaglio il suo seno, duro, pieno, sodo, con i capezzoli gia fuori, eccitati. Lei continua, di colpo si rialza, si sfila la mutandina del costume, mi fa sedere su di uno sgabello e mi sale sopra le ginocchia. Vorrei toccarla, ma mi rendo subito conto che non c’è bisogno, lei afferra il mio cazzo e se lo mette direttamente fra le labbra della fica gia fradicia e ben lubrificata, con un solo affondo, lo pianta tutto dentro impalandosi su di me. Afferro i seni, li impasto, lei gode subito, sento il suo piacere colare sotto di me, geme in assoluto silenzio. Si muove avanti e indietro e raggiunge velocemente un orgasmo dietro l’altro con incredibile facilità. Le accarezzo i seni, la bacio in bocca, il suo respiro si fa sempre più affannoso, percepisco benissimo il momento in cui lei viene, le lascio sempre qualche secondo per assaporare ogni orgasmo. Mi sento pronto a schizzare in lei, che lo intuisce,
“ non venirmi dentro, ti voglio in bocca,” mi sussurra con un filo di voce.
Dopo l’ennesimo piacere si solleva, s’inginocchia davanti a me che resto seduto, s’infila di nuovo il mio cazzo in bocca fradicio dei suoi umori, lo lecca, lo succhia, io scarico in bocca tutta la sborra delle mie palle con un lungo gemito a denti stretti,
…..hhhhmmmmmuuuuuuu ….
Poi, silenzio, lecca, succhia e ingoia tutto, senza lasciarne nemmeno una goccia, mi sorride, si rialza e dice che forse è ora che io esca. Esco, e con un breve giro torno verso il mio ombrellone, vedo lui tornare e decido di fare il mio bagno quotidiano, mentre lei si distende di nuovo sul suo lettino al sole. Quando torno, li saluto e me ne vado. Per quattro giorni si è ripetuta la stessa scena, via lui, dentro di lei io. L’ho scopata con tantissimo gusto, poi il sabato, ho notato che quel giorno lei era più passionale del solito, godeva più lentamente ma con molta più intensità, quasi ad assaporare bene il piacere che le davo. Quando ha capito che ero prossimo al piacere si è sollevata dalla solita posizione e mi ha chiesto:
“mettilo nel culo, ti voglio dietro, dai inculami bene che voglio sentirti schizzare dentro.”
C’è mancato poco che non sborravo dal piacere di una simile richiesta. Mi ha dato una crema da spalmare sul buchetto, mi sono messo dietro di lei, ho appoggiato la punta del cazzo, sul fiorellino anale. Quando ho cominciato a spingere ha fatto una smorfia di dolore, io mi sono fermato, era strettissima, forse vergine di culo.
“Dai spingi, dai non ti fermare, dai che lo voglio.”
M’incitava, ha appoggiato le braccia al muro e si è spinta indietro infilando il cazzo fino alla radice. Per un momento sono rimasto fermo, si vedeva che provava dolore, mi ha incitato a spaccarle il culo.
“Dai, dai, non ti fermare, dai scopami il culo, poi sborraci dentro, dai.”
Ha quel punto l’ho afferrata per i fianchi, ho cominciato a pomparla di brutto. Le davo, colpi forti secchi e tremendi, lei respirava forte, non sono sicuro che provasse piacere. Ho sentito che stavo per schizzare, ho aumentato il ritmo, e appena il primo schizzo le ha bagnato il buchetto, lei se lo è sfilato da dietro, si è inginocchiata, l’ha preso in bocca, sporco dei suoi orgasmi e umori anali. Ha leccato, pulito a dovere, mi ha guardato, sorriso,
“domani, partiamo ora vattene.”
Ho fatto il solito giro largo, lui stava tornado a riva io mi sono fatto un bagno. Quando sono tornato al mio ombrellone, lui stava raccogliendo lei sue cose,
“ ha visto dov’ è andata mia moglie?” mi ha chiesto guardandosi in torno.
“Credo verso il bar.”
Lui ha guardato in quella direzione, poi ha aggiunto:
“Domani, partiamo.“ mi ha detto con un tono sommesso.
L’ho guardato,
“è stato un piacere, avervi come vicini di ombrelloni.“
Lui ha raccolto le ultime cose, e ha aggiunto:
“ Si anche per noi è stato un piacere avervi come vicini, e in particolare per mia moglie.”
Mi ha stretto la mano e se n’è andato. Io mi sono rifiutato di pensare che sapesse tutto, ma il dubbio rimane.
“Accidenti come nevica.”
La voce di mia moglie mi riporta alla realtà lei si appoggia alla mia spalla, mi bacia sul collo.
“Certo che questa estate si stava meglio al mare, che dici, ci torniamo in Riviera?”
La guardo, le sorrido,
“siamo solo a Gennaio, avremo tempo per decidere,” le do un bacio, lei torna in cucina, io guardo fuori, il vento continua a mulinellare la neve e i miei pensieri.
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10 years ago
admin, 75
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Di chi meno te lo aspetti...
Salve a tutti, racconto una storia che mi è capitata poko tempo fa...come sempre a lavoro in giro x la Calabria arrivai in una città ero da solo e stavo parlando al telefono...avevo appuntamento di lavoro e mentre parlavo al telefono mi passò vicino un'automobile con 2 persone dentro, credevo che era la persona che aspettavo invece erano altri...2 uomini grandi di età che ripassavano e mi guardavano...poi si fermarono, ero incuriosito xchè guardavano...passarono 5/6 minuti e uno di loro mi faceva segno nn so cosa volessero dire ma feci finta di niente e poi andarono via...dp 10 minuti arrivò la telefonata di questa persona che mi stava aspettando nel cantiere e mi spiegò come arrivare...beh mi misi in moto e andai da lui...arrivai e notai subito la stessa automobile che era vicino a me cn 2 uomini ma forse mi sbagliai pensai beh scesi dalla macchina è questo al telefono mi disse di salire al 2 piano...arrivai e entrai nel suo studio...cazzo dissi tra me e me era la stessa persona che mi faceva segno??? pensai buh forse che ne so ma capii subito che qualcosa nn andava...mi sedetti e lui subito gentile mi offri da bere e chiamo il suo socio...cazzo era proprio quello in macchina cazzo avevo a che fare cn 2 che volevano scopare sicuramente...beh a questo punto tirai fuori la mia charme...cominciammo a parlare del + e del - riguardo sempre a trattative di compravendita ma, tutto portava ovviamente ad altro...frasi del tipo sai cose grosse abbiamo io ed il mio socio ed io beh nn mi fanno paura, e loro si guardavano ed io calcavo di solito per trattare cose grosse ci vogliono anche i presupposti e loro certo nn so a cosa ti riferisci diceva uno ma i presupposti ci possono essere ed io beh se ci sn allora vediamo di fare qualcosa cosi tagliamo la testa al toro e partiamo d aun punto e uno di loro disse...preferisci trattare cn uno o tutti e due...ed io dipende se sono a mio agio anche tutti e due di solito prima mi devo mettere comodo...e loro certamente e uno di loro disse...facciamo cosi...mettiti comodo che io ed il mio socio veniamo subito...ed io dovrei vedere qualche appartamento se completo o magari se a bisogno di vestirsi e uno di loro...tranquillo ti porto io di fianco abbiamo un'appartamento che serve per mettersi tranquyillo...ok dissi e andai...uomo virile camicia sbottonata molto rozzo ma davvero molto attraente...lo seguii e lui mi disse ...mettiti comoda...con voce dura che tra 5 minuti veniamo io ed il mio socio e ti assicuro che rimarrai molto soddisfatta....(premesso che sapevo gia che erano cosi loro)... ed io...lo spero...tanto...mi vestii da super troia...Brasiliana calze vestitino trasparente e takki...appena finii...entrarono tutti e due...mi prese il primo e mi appoggio al muro mi infilo la lingua in bocca tutta mi slinguo lascianomi senza fiato l'altro mi prese la mano e me la mise sul suo cazzo durissimo una pietra...ma la mia attenzione era in quello che mi aveva poggiato al muro mi slinguava in aniera passionale...mentre mi slinguava tiro fuori il suo cazzo era enorme...peloso come adoro io cappella grossissima me la infilai in bocca....dio il piacere e sapore...l'altro invece mentre succhiavo il mio uomo mi infilo subito il cazzo dentro ma m'interessava poko la mia attenzione era x lui e mentre mi inculava sborro quasi subito...il mio uomo invece mi scopo da dio con sborrata tuttta in bocca xche lo meritava...gustai fino all'ultima goccia....e nn gli lascia niente dentro le palle...cosi continuammo a vederci per mesi...fantastico...UOMO....
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10 years ago
newvaleriatrans,
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Last visit: 5 years ago
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Una giornata alle terme...
Io e altri due miei amici siamo andati a farci una giornata di relax alle terme...dopo un po di agonia siamo riusciti ad entrare, era l'otto dicembre quindi lunga attesa! Entrammo e cominciò il relax tra saune e bagni turchi...devo ammettere che quel giorno c'erano parecchie coppiette giovani ed entrambi spesso con dei fisichetti davvero eccitanti, è stata dura riuscire a lasciare andare l'eccitazione per quel vedere! dopo un lungo bagno turco(sudarium) e una lunga finlandese sono riuscito a rilassarmi.
Esco dalla sauna e come sempre vado a farmi la doccia seguita dal secchio dell'acqua gelida mi asciugo un po e mi dirigo verso un'alro tipo di bagno turco(caldarium) e appena vedo la vasca dell'idromassaggio mi viene una gran voglia di andare in vasca, di solito nn mi piace molto fare idro ma m iera venuta voglia e dovevo assecondare....
Butto l'occhio e vedo che è praticamente piena...mi accorsi che c'era un angolino libero, senza pensarci sopra appesi l'asciugamano e nudo mi diressi dentro l'idro, mi siedo, alzo lo sguardo e vedo uno dei miei due amici, io e lui siamo amici da vent'anni (lui è puramente etero) quindi ci capiamo con gli sguardi, e i cenni furono..hai visto quanta gnocca?? taci va nn so più dove girarmi!!! ahahaha!!! cominciai a rilassarmi, l'acqua era particolarmente molto calda, ero in un angolino tra due signori di mezz'età. Chiusi gli occhi, ad un certo punto sento una gamba che mi tocca, succede niente di che, mi scosto un po credendo che sia stata colpa mia, ancora un tocco...ma nn mi sono mosso, ad un certo punto un dito sfiora la mia coscia, mi lascio toccare e lui interpreta il mio stare fermo come un assenso e il dito divenne una mano che accarezzava la mia coscia, la cosa mi eccitò da morire, l'essere la in pubblico e nessuno vedeva, il mio migliore amico di fronte(che se sapeva o intuiva qualcosa avrebbe sicuramente sboccato in acqua da quanto è etero!!) il mio cazzo divenne duro come il marmo, la mano continuava ad accarezzarmi fino a quando arrivò al mio cazzo...lo prese in mano e cominciò a segarmi, la voglia esplose, ad un certo punto essendo nell'angolo mi girai con la schiena da un lato mettendo un piede sopra la panca aprendo le gambe e dando pieno campo libero di azione, quella mano si faceva sempre più vogliosa e vorace, mi accarezzava tutta l'asta, le palle solleticando anche un po il perineo per poi tornare a stringere vogliosamente in mano la mia vergastringendola e alternando movimenti lenti ad un ritmo più sostenuto. Al mio fianco c'era un altro signore di mezz'età ma sembrava innoquo, appoggio la mano vicino al fianco, sento il suo dito che mi sfiora...devo dire che il mio primo pensiero è stato"come faccio a sapere che è un segnale?" mi era venuta voglia di fargli una sega...cominciai ad avvicinare la mano verso di lui sott'acqua come lo sfiorai mi prese la mano e me la mise sopra al suo cazzo già bello duro!! ero eccitatissimo e questo tipo aveva un cazzo davvero grosso, avevo una voglia matta di fargli un pompino che nn avete idea, l'altro signore continuava a masturbarmi molto lussuriosamente, era arrapato lo avvertivo, mi eccitavo sempre di più e intanto continuavo a segare il mio nuovo vicino!! Ad un certo punto nn ce l'più fatta e nn sono riuscito a trattenermi e a fermarlo....KE ORGASMOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! Sono stato diverse volte in centri benessere ed è la prima volta che mi capita una cosa del genere....spero succeda ancora!!!!
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10 years ago
curiosobsx74,
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Centro commerciale
Qualche giorno fa, mi trovavo a perdere tempo in un centro commerciale della mia zona, uno di quelli enormi, dove è difficile che riesci a beccare qualcosa di intrigante, per il troppo affollamento, soprattutto in questo periodo di acquisti e dopo aver girato un paio di volte a vuoto, e con l' intenzione di andare via, che mi diriggo verso l'uscita e mentre sto uscendo che mi ritrovo di fronte una gran bella donna, vestita elegante, con una gonna non tanto lunga con un giubbotto sopra abbottonato che lasciava intravedere il suo seno prosperoso, avrà avuto una quarta o quinta, coperto da una maglia a rete, si vedeva comunque qualcosa se si sarebbe un po' abbassata ed ho immagginato che molto probabilmente aveva sicuramente calze autoreggenti e magari se era come mi immagginato non aveva nemmeno le mutande oppure aveva quelle piccoli ne che vanno a finire sicuramente nelle labbra della fica. Il compagno affianco un po' in sovrappeso, ma non tanto e mi ha portato a pensare come faccia a soddisfare una gran donna come quella, tra l' altro si vedeva che era un amante del cazzo. In me ho detto fammi vedere se mi sbaglio che la donna si dimostrava una grande amante del cazzo. Mi metto a seguirli e la troia accortasi forse di me ecco che entra in un negozio di scarpe ed ho pensato che faccio, vista già la mia insistenza, ma già i miei pensieri erano di cercare di intravedere un' altra volta quel seno bellissimo, per poi spararmi una sega nei bagni. Ecco che lei dovendo comprare, forse no, dei stivali lunghi, si siede sulle poltrone e si fa passare un paio dalla commessa ed io mi metto di fronte ad uno specchio che mirava a lei seduta, per non dare nell' occhio di tutti che osservato, anche del compagno, ed ecco che quella grande puttana mi alza le gambe verso di me, con la scusa di infilarsi gli stivali ed ecco la conferma che era una gran puttana, mi ha fatto intravedere le calze autoreggenti e la mutandina tra le labbra della fica. Per perdere tempo a farmi osservare ha chiamato il compagno a vedere come gli stavano, nel frattempo mi sono messo un po' più di fronte e lei mi ha aperto le gambe, ho pensato che se ne era accorta che osservato e lo faceva apposta di perdere tempo per vedere come gli stavano, comunque alla fine ha comprato gli stivali e io sono uscito prima dal negozio a vedere la vetrina fuori e lei per darmi conferma che mi aveva notato che osservato e gli piaceva il fatto, si è piegata con le gambe aperte verso la vetrina dove ero io, con la scusa di vedere altro paio, e la che ho avuto la conferma che era una gran troia, di quelle che non gli basta mai di scopare. Usciti dal negozio, ho pensato sarà finito il gioco, ma lei ha voluto continuare e si è seduta su una panchina a telefonare ed io un poco distante buttavo gli occhi e lei ha accavallate le gambe a darmi conferma che potevo guardare, poi finita la telefonata sono andati a prendere un caffè e lei mentre camminava muoveva quel culo in modo molto sensuale, il mio cazzo stava scoppiando nelle mutande, che se avrei avuto un pantalone con la tasca rotta mi sarei segato. Preso il caffè si sono andati a sedere dove non c'erano molte persone e un po' al buoi, ho pensato questa puttana adesso va oltre e mi farà vedere come farà un pompino al compagno, ma non era proprio il luogo adatto, mentre il mio cazzo era al massimo della erezione ho pensato adesso glielo faccio vedere, ma si sono alzati e si sono diretti verso i bagni dove ci sono pure dei divanetti e non vi dico i miei pensieri dove hanno cominciato ad andare, si sono seduti sui divanetti uno difronte all' altro e lei con la scusa di giocare con il compagno continuava a giocare con me, dopo un po' è arrivata gente, anche con bimbi ed il gioco non è potuto continuare. Si sono alzati e sono andati via e mentre camminava la puttana continuava a muovere quel culo sempre molto sensuale ed intrigante. Ho cercato di dirgli qualcosa, mentre entrava ed usciva dai negozi, ma non è stato possibile, gli volevo fare i miei complimenti. Ma chissà se avrò altra occasione per rivederla. Mi ritrovero' allo stesso posto, il solito giorno alla stessa ora per vedere se la incontro, ma non ci conto. Una esperienza fantastica per me, chissà per lei. Scriverò di nuovo se la incontro.
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Voglia di .....c
Vorrei raccontare una piccola avventura che ho avuto, per condividerla con qualcuno visto che sono un bisex insospettabilissimo ( sposato,figli etc…) e quindi non ho occasione di parlarne con nessuno, come dicevo sono sposato una vita sessuale più che soddisfacente, però ogni tanto mi viene voglia di trasgredire con persone del mio stesso sesso (prima di sposarmi ero molto più birichino) diverso tempo fa facevo sesso con un amico 45 volte l’anno , poi ci siamo persi di vista e mi è capitato di farlo sempre meno.
Sono sempre molto impegnaato figli ,lavoro,moglie un sacco di commisioni da sbrigare (come tutti del resto) ho un piccolo vantaggio lavoro prevalentemente al mattino quindi capita a volte di riuscire a prendermi qualche ora di libertà al pomeriggio, ricordo che era un periodo che non toccavo un uomo da molto tempo per giunta ero a digiuno anche con mia moglie causa turni di lavoro e menate varie, si qualche sega me la facevo ma ciò non faceva che aumentare il mio desiderio di cazzo , mi piace da matti toccarmi arrivare fino all’apice trattenermi e ricomiciare a forza di fare così la voglia e le fantasie aumentavano, mi si presentò l’occasione il giorno che dovevo portare l’auto per un tagliando sapevo che per un paio d’ore e oltre nessuno mi avrebbe cercato così dopo aver lasciato l’auto mi incamminai verso un luogo in periferia di Torino che sapevo frequentato da uomini vogliosi, l’avevo scoperto perché passando di lì quasi giornalmente a certe ore vedevo uomini che parcheggiavano a lato della strada quindi si inoltravano fra boschetti e orti urbani, così incuriosito una volta mi fermai anch’io , entrato fra il verde e i cespugli ho visto che era frequentato da un mucchio di gay , feci amicizia con un vecchio che mi fece un pompino stupendo segandosi a sua volta e facendosi insultare, ricordando quell’esperienza ho pensato di andare lì anche se a piedi era un po’ lontano una volta arrivato,non vedendo nessuno mi sono spostato verso una radura fra gli alberi, lì c’era uno che prendeva il sole nudo a pancia sotto,circa 60 anni un po’ robusto mi sono avvicinato guardandolo ma con mia delusione non mi sembrava interessato,così mi sono sistemato ad una distanza ragionevole per poterlo guardare e magari toccarmi, mi da fastidio sedermi sull’erba quindi ho tolto pantaloni e maglietta e mi ci sono seduto sopra, dopo un po’ da dietro un cespuglio e spuntato uno anch’egli nudo che si è messo a parlare con quello sdraiato, non era molto alto sui sessanta un po’ di pancetta e con un cazzo non molto lungo ma cicciottello e venoso, non riuscivo a distogliere lo sguardo mi stavo eccitando e quasi involontariamente ho iniziato a toccarmi lui non aspettava altro si è spostato davanti a me toccandosi, tirava su e giù la pelle del cazzo mostrandomi la cappella e poi richiudendolo ipnotizzato da quel cazzo, ormai mi segavo vistosamente e lui si avvicinava sempre di più,da seduto arrivavo giusto a suo pube, continuando a toccarsi era arrivato a una spanna dal mio viso dicendomi ti piace il mio cazzo e facendosi sempre più vicino mi diceva dai che ti piace prendilo in bocca porco, pur non muovendomi da quella posizione ero in imbarazzo, perché un po’ mi vergonavo (il tipo sdraiato si era seduto e si stava masturbando) e perché avevo paura delle malattie, però avevo una voglia matta, ormai mi passava il cazzo sulle guance e sulle labbra chiuse, non ho resistito ho aperto la bocca e l’ho succhiato per bene mettendo in atto tutto ciò che fantasticavo quando mi segavo,infilavo la lingua nella pelle chiusa fino a leccare la cappella oppure trattenevo la pelle con le labbra e lo scappellavo con la bocca slinguando la cappella e lui mi incitava ahh come succhi bene troia sono arrivato perfino a farmelo andare fino in gola ero talmente eccitato che dovevo fermarmi ogni tanto perché rischiavo di sborrare senza toccarmi, lo sentivo sempre più duro in bocca così da sotto gli leccavo la palle mentre lo segavo, in quella posizione non riuscivo più a sbocchinarlo così mi sono alzato e messo a novanta gradi con le mutande alle ginocchia e il culo ben in vista ho continuato a segarmi e a ciucciargli il cazzo , se non che in un attimo di lucidità ho guardato l’ora e mi sono reso conto che: primo era tardi e secondo stavo completamente perdendo il controllo in balia dei sensi e non so dove sarei potuto arrivare con degli sconosciuti, quindi ho pian piano rallentato e mi sono lentamente congedato adducendo la scusa che era tardi e un po’ era vero e anche perché in fondo mi sarebbe piaciuto essere ricambiato. La sera a casa sotto la doccia mi sono segato pensando a quel bellissimo cazzo, a cosa avevo fatto e a cosa avrei potuto fare, mi toccavo e mi trattenevo a forza di fare così mi è uscito un po’ di precum l’ho raccolto e l’ho leccato immaginando che il tipo mi stesse sborrando in bocca, due dita dell’altra mano sono scivolate a solleticare e a infilarsi nel buco del culo …dopo qualche istante senza sfiorarmi il cazzo ho avuto un orgasmo incredibile ……
Commenti…? Pareri ? …..mi scuso per eventuali errori di grammatica ma l’ho scritto in preda all’eccitazione ricordando quei fatti.
Saluti Mauro
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10 years ago
bisessuale61,
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Last visit: 10 years ago
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Fog
Era una serata nebbiosa,fredda e umida in cui la voglia di uscire non c'era per nulla ma per non scontentare Giuseppe con cui da diverso tempo ci eravamo preposti di approfondie la conoscenza io e Carlo accettiamo il gentile invito.Alle 19,30 Giuseppe puntualissimo ci viene a prendere ed usciamo a cena con lui vicino a noi in un bellissimo locale molto caratteristico x fargli gustare le specialita'del luogo.Trascorriamo una bella serata ridendo e scherzando amichevolmente.Giuseppe è un bell'uomo sulla sessantina molto dolce educato e cordiale.Dopo la bella cena ci accingiamo a fare ritorno a casa.La nebbia fittissima pare un muro ed impedisce ovviamente l'alta velocita'.Arrivati a casa invitiamo Giuseppe a prendere un caffe'da noi.Ci accomodiamo in salotto e servo il caffe'.Giuseppe un po'distratto versa il caffe'sui pantaloni grigi che indossa e mi precipito a dagli un panno umido
per togliere subito la macchiaimpresa in cui Giuseppe vedo non è per nulla ferrato e provvedo io a farlo.Mentee pulisco i suoi calzoni scorgo il gonfiore che appare del suo membro turgido e voglioso.Giuseppe mi osserva i suoi occhi lucidi da cui traspare il desiderio paiono entrarmi dentro.Piano piano asciugo i calzoni umidi e gentilmente lo invito a toglierli poiche'poi li asciughero col ferro da stiro.Giuseppe è vedo molto imbarazzato la lampo si inceppa e debbo farlo io un po'titubante e rossa in viso.Dopo varie peripezie finalmente la lampo scorre bene e Giuseppe resta in slip.Il caffe'ha macchiato anche lo slip bianco latte da cui scorgo il membro turgido e pulsante.Imbarazzato ma eccitato Giuseppe è rosso in viso,mi osserva ancora con occhi lucidi e da cui traspare il suo grande desiderio.Carlo mi osserva e con occhi lucidi pare mi inviti a farlo.Piano piano abbasso lo slip a
Giuseppe il suo membro mi appare bello turgido voglioso e col glande bello umido.Con la coda dell'occhio scorgo Carlo gia nudo ed eccitatissimo.Sono tra di loro,inizio a baciare il loro mebri,leccarli e scappellarli dolcemente passando la lingua calda e vogliosa anche sulle palline turgide e piene di caldo nettare.Dopo poco entrambi mi spogliano piano piano lasciandomi con reggiseno e mutandine gia'umide.Sento le loro mani e le labbra calde dappertutto,chiudo gli occhi e mi abbandono sul divano nell'estasi del piacere.Dopo poco mi tolgono reggisno e mutandine succhiando i miei capezzoli turgidi e leccandomi nell'intimo,assaporando il
mio dolce e copioso nettare che fuoriesce.Mi trovo alla pecorella tutta bagnata mentre Carlo mi possiede
e Giuseppe mi fa'assaporare il suo bel membro turgido nella mia bocca vogliosa.Gemo ed urlo di piacere sentendo il loro immenso desiderio di avermi tutta.Mentre Carlo mi inonda del suo caldo e copioso sperma
Giuseppe poco mi prende e mi gira mi penetra anche lui sul divano tutta a gambe aperte col suo membro turgido.Sento i colpi contro l'utero,gemo urlo e squirto tantissimo abbandonandomi completamente al piacere sublime..
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1
10 years ago
admin, 75
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Sabato a tre.
Ieri sera serata in tre coppie. Cena fuori e dopocena a casa di una delle tre. Risate, molte, molto prosecco, e poi carezze e poi sesso sul letto. Il prosecco dilata i canali ad Amanda. La vedo a smorzacandela sopra ad un amico. La piego un pò e gli entro dietro... L'amico chiede di invertirsi e dopo 5 minuti Amanda acconsente. Io sotto, Amanda a smorza candela e l'amico dietro. Molto perverso. Quasi vengo dentro di lei ma resisto. Finché Amanda mi ricorda "adesso sei il mio zerbino" e chiede due forestieri dentro di lei. Acconsento: pur di partecipare con la sua bocca, sorride con gli occhi. Sempre lo stesso ordine: il primo steso sotto, poi Amanda lo cavalca, uno la infila dietro. Appena ansima le ricordo l'impegno della sua splendida bocca. Mi fa' avvicinare e apre la sua bocca...siamo in tre dentro di lei. Dopo 10 minuti io esplodo ! è troppo trasgressiva la situazione. Qualche minuto e Insieme partono il secondo e Amanda. Appena concluso Amanda ordina la fine del gioco.Terribile per le coronarie di Luca !
9752
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10 years ago
lucaeamanda, 51/50
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Lei mi impone di provare con lui! (storia vera)
Lei mi impone di provare con lui (storia vera)
Da anni frequento questa amica e col tempo il rapporto di amicizia si è consolidato nonostante non ci si veda spesso perché abitiamo in città diverse ma quando capita si fa sempre una chiaccherata molto lunga. Lei si è sposata anni fa ed ha un rapporto molto complice col marito, un giorno andai a pranzo da loro e così conobbi anche il lui, tutto trascorse tranquillamente all’insegna dell’amicizia e dopo qualche ora me ne andai con la promessa che ci saremmo rivisti presto. Nei mesi a seguire la nostra intimità si fece più profonda e lei mi raccontò di alcune sue esperienze con delle ragazze che le erano piaciute molto anche se amava tantissimo il suo uomo, prendendo la palla al balzo dissi che non avevo mai fatto quelle esperienze e che non immaginavo come si svolgessero e cosa si provava. Lei si mise a ridere e disse che era il segreto per ottenere una sessualità completa ed appagante, inoltre anche suo marito che sembrava molto tradizionalista nell’intimità gradiva che lei mentre glielo succhiava gli infilasse due dita nell’ano… Lei aggiunse che non c’era nulla di male e che quando aveva l’orgasmo emetteva quantità incredibili di sperma e la cosa le piaceva parecchio… Rimasi un po scioccato al pensare a lei che affogava nello sperma di lui tutta felice del suo strano pompino. La confidenza tra noi divenne sempre maggiore e lei si divertiva a raccontare i particolari dei suoi giochi erotici di coppia e anche di qualche avventura che si concedeva con qualche amica con la quale amava toccarsi e farsi leccare il clitoride… Per me lei era la quintessenza della femminilità amava godere e lo faceva a 360 gradi apprezzando ogni opportunità che la vita le concedeva. Lei era una avvenente signora sempre molto elegante e quando ci incontravamo dagli spacchi della gonna intravedevo sempre le autoreggenti e portava sempre delle belle scarpe a stiletto molto sensuali.
Continuavamo a vederci di tanto in tanto per un caffè e la cosa era sempre curiosa perché le altre donne presenti nel locale sembravano gelose della sua presenza e anzi cercavano di capire se c’era qualcosa tra noi, a me questo divertiva molto e anche quando qualcuna si azzardava a chiedermi se ci andavo a letto dicevo di no ma insinuavo in loro il seme del dubbio in modo da renderle quasi gelose e questo fatto mi diede l’opportunità di andare a letto con una di loro che così pensava di aver vinto il trofeo…
La mia amica continuò a invitarmi nella sua casa e ormai mi ero abituato a portare due bottiglie di buon rosso per accompagnare il pasto, col marito ci facevamo le sorprese essendo anche lui appassionato di vini e provavamo a conoscere sempre nuovi vitigni e cantine, eravamo molto complici e spesso guardavamo assieme la moglie cucinare e scherzosamente ci davamo le gomitate quando assumeva qualche posizione sexy tipo quando si inchinava a controllare l’arrosto in forno o mentre ci serviva a tavola che si avvicinava con la sua scollatura prorompente…
Una di queste volte a cena da loro portai le due solite bottiglie di rosso, ce le scolammo con gusto e brindammo alla nostra amicizia che era qualcosa di speciale davvero. Dopo cena ci sedemmo sul divano io e lei mentre il marito andò a procurare qualcosa di eccellente per chiudere la serata. Tornò dopo poco con una bottiglia invecchiata otto anni di un famoso vino da meditazione di altissimo prestigio. Ci presentò la bottiglia come una “bimba” della sua collezione, alla quale era molto affezionato e che pensava potesse essere il sigillo della nostra amicizia. Iniziammo a sorseggiare con gusto il vinello e a ripetere il giro su dei bicchierini… Lei come spesso faceva si sedeva in mezzo e iniziò a baciarci sulla guancia a turno dicendo che eravamo gli uomini della sua vita e che la facevamo stare bene, tra l’imbarazzo, le risate continuammo a portarci avanti nella meditazione alcolica dentro me sentivo un calore ed una sensazione di benessere come se mi stessero praticando un massaggio con oli…
Andai in bagno tra le risate e mi resi conto che volevo troppo bene a loro due, stavo da dio con loro. Quando rientrai nel salone vidi una cosa che avevo immaginato tante volte: lei si era inchinata su di lui e aveva iniziato a tirargli fuori il pene e a slinguazzarlo sulla punta in maniera davvero eccitante… Lui si mise a ridere e si scusò dicendo che non aveva potuto fermarla, io dissi continuate pure e rimasi a guardare quel pisello enorme che diventava sempre più rosso e gonfio… Lei succhiava e rideva ad un certo punto mi chiese se avessi voluto darle una mano a spogliarsi e così rimase in autoreggenti e reggiseno, a quel punto avevo i pantaloni troppo stretti per la mia erezione e sentivo dolore a tenerlo… Il suo magnifico pompino, le gambe con le autoreggenti ed un seno bello mi stavano facendo bagnare. Ad un certo punto lei si staccò dalla sua cappella e disse che dovevo leccargliela perché era troppo eccitata e voleva scaldarsi per bene… Mi misi a quattro zampe le sfilai le mutandine e mi tuffai senza ritegno sul suo clitoride e lei riprese a leccare il bel pisello del marito che scherzava con me dicendo che sembravo affamato su quella fica “l’avessi saputo prima che eri così goloso di miele…” Ad un certo punto sia lui che lei erano sul punto di venire e nel momento migliore si fermarono, lei mi disse che ne dici di darmi una mano a succhiare? Io accettai e tirando fuori la lingua e tenendo con una mano il pisello leccavo la cappella da un lato e lei dall’altro… Era bellissimo e peccaminoso, delirante e trasgressivo, lei slinguava e rideva e ogni tanto mi prendeva la testa e mi baciava con la lingua, poi iniziò a spingere la mia testa sul pisello e affondai sino a metà, sentivo calore che si espandeva e delle scariche di adrenalina che percorrevano il mio corpo, a quel punto lei si spostò e mi spogliò molto lentamente e iniziò a massaggiarmi il pisello umido con delicatezza poi piano piano passò sotto di me che ero a quattro zampe, allargò le mie gambe e iniziò a succhiare il mio pene… A quel punto avevo un pisello in bocca e sentivo lei che pompava a buon ritmo e nel mentre con le dita aveva allargato il mio sedere e ci aveva infilato un dito e col polpastrello mi incendiava di piacere: non capivo più nulla mi sentivo soffocare e il desiderio di venire era fortissimo… Poi quella strana sensazione nell’ano divenne un piacere infinito, lei aggiunse un secondo dito e leccava dolcemente la cappella, ero senza scampo: ebbi prima un orgasmo anale e subito dopo mi esplose il pisello e una scarica abbondante di sperma si fiondò nella sua gola, le succhiò forte e aspirò tutto poi si mise a ridere e disse che voleva venire lei così si sedette sul divano e io stando a carponi le leccai dolcemente la patata che era fradicia, ogni tanto inghiottevo i suoi umori e aspiravo più deciso, lasciando la lingua sfiorare il clitoride… A questo punto ero a pecora con il pene moscio e iniziai a sentire la mano di lui che me lo massaggiava e contemporaneamente mi leccava l’ano causandomi dei piccoli brividi, ero completamente preso dalla fica ma del mio corpo sentivo l’ano dilatarsi e stendersi a godersi quella lingua che lo stuzzicava. Lei mi chiese se mi piaceva e io rispondevo a cenni di si, poi disse: “Ora che abbiamo svegliato l’ano è giusto soddisfarlo che ne dici?” Io feci per tirarmi indietro per parlarne ma lei a quel punto divenne irremovibile e disse che aveva deciso che bisognava penetrare. ”Stai tranquillo, imparerai a godere analmente e non vorrai più smettere” Così ripresi a leccare la fica e iniziai a sentire la cappella di lui sul mio ano, era bollente e sentivo dentro me la voglia di averlo tutto dentro, oramai non volevo resistere un secondo di più: lui mise del gel e iniziò ad affondare, io cercavo di stare rilassato e quando metà era dentro mi sentì appagato, poi lui continuò a spingere e finì con l’entrare completamente, per la prima volta sentì le sue palle pelose poggiate sul sedere, segno inequivocabile della penetrazione totale, tra me e me pensavo a come potessi ricevere un pene così grosso e lungo fino alla base ma non ebbi il tempo di pensarci perché iniziò a pompare e le mie gambe divennero molli come se stessi perdendo le forze, leccavo la fica e mi sentivo aperto e scavato, avevo la sensazione di avere un palo dietro e che l’ano fosse lacerato, sentivo i colpi che mi dava con delle scariche su tutte le natiche, mi accorgevo che scorreva dentro me quando sentivo le palle pelose che punzecchiavano l’ano…
Mi sentivo troia e leccavo la fica, lei stava per venire e mi disse di continuare sul grilletto, fu la fine! Venne urlando come una pazza e mi schiacciò la faccia sulla patata zuppa, fu una cosa davvero potente, poi andò a sedersi terra per godersi il suo uomo che trapanava il mio ano senza pietà, si avvicinò e chiese al lui quanto gli mancasse per venire e lui rispose che c’era quasi, allora lei mi teneva le natiche aperte e con la mano mi iniziò un massaggio al pisello durissimo… Lui colpiva senza sosta, lei mi sbucciava e lucidava la cappella e stringeva le palle, ero senza fiato iniziai a sentire tanto calore nel sedere, iniziai a contrarmi senza controllo, venni analmente, poi ebbi un orgasmo grazie al suo massaggio ed infine ciliegina sulla torta lui esplose con tutto il pisello dentro e sentì inondarmi di seme l’intestino…. Lei era felicissima, chiese conferma al marito e subito andò a sfilare il pisello dal mio ano, cercò di allargarlo e iniziò a colare lentamente fuori…
Io avevo riempito la sua bocca e il marito il mio culo… La mia amica andò al frigo prese una bottiglia di spumante italiano e tre bicchieri, stappò la bottiglia e brindammo alla nostra amicizia e alle “esplosioni interne”… Il triangolo si era creato, ora mancava solo che provassi il culo del marito e saremmo stati perfetti…
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10 years ago
admin, 75
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Schiavo per tre giorni
Era la sera del 30 dicembre 2012 e tutti i miei amici erano partiti per le vacanze natalizie, per non passare l’ultimo dell’anno in solitudine, decisi di partire. Dopo circa 3/4 ore passate in macchina mi fermai dalle parti di Riccione, vidi un bar ed entrai con la speranza di fare conoscenza e di passare una serata diversa dalle altre.
Mentre ero seduto al tavolino del bar a bere un drink sentii una voce femminile e molto sensuale che mi chiedeva con voce autoritaria se volevo continuare la serata a casa sua. Capii che non era una semplice domanda ma quasi un’ordine, e visto la mia indole da schiavo, accettai di seguirla a casa.
Era una bella donna elegante sui 45 anni circa, capelli biondi, portava una 5° di seno, alta circa 1.70 mt. e tacchi a spillo. Entrammo in macchina e partimmo verso casa sua.
Una volta in macchina, per umiliarmi, mi ordinò di spogliarmi nudo e mi disse che i vestiti mi sarebbero stati ridati alla fine della mia schiavitù.
Nel tragitto verso casa sua, si fermò in un boschetto e mi disse: “Schiavo, ho la figa tutta bagnata e voglio che me la lecchi fino a quando non sarò appagata, se non eseguirai il mio ordine o se non mi farai godere, ti sculaccerò severamente e ad ogni mio ordine dovrai rispondere: Si, signora Padrona!!” e così feci……mi chinai verso il suo sesso e cominciai a leccarla fino a quando non mi venne in bocca.
Riprendemmo il viaggio verso casa della mia Padrona e dopo circa 10 minuti eravamo arrivati. Era una casa di campagna abbastanza grande, mi fece uscire, mi mise il guinzaglio, s’incamminò verso l’interno della casa e io la seguii carponi come un cane segue il proprio padrone, mi ordino di mettermi su un lettino, mi legò mani e piedi e mi cosparse le parti intime di crema depilatoria e mi depilò. Sentivo un male cane ma per il piacere della mia Padrona, sopportai!! Dopo avermi depilato, le mie parti intime erano liscie liscie come quelle di un bambino.
La mia Padrona sapeva cosa mi aspettava……e per abituarmi decise di profanare il mio culo vergine con uno strapon……..dopo avermi stantuffato per ore mi face vedere la mia camera,che sarebbe stata la mia cella per tre giorni…….era molto piccola, circa 15/20mq, aveva solo un letto e due ciotole dove, nelle mie poche ore libere, la Padrona mi metteva da magiare e da bere. Non mangiavo ne bevevo seduto ma in posizione carponi. La mia stanza non aveva neanche il water per i miei bisogni………li dovevo fare in giardino alzando una gamba a mò di cane,ovviamente con il consenso della mia Padrona.
Dopo avermi fatto vedere la mia stanza, mi legò in posizione eretta ad una sbarra di ferro, che era fissata al muro, con le mani in alto, le gambe divaricate e mi mise una benda sugli occhi.
Ero conscio che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di molto umiliante per me ma molto piacevole per la mia Padrona; infatti dopo circa una ventina di minuti sentii suonare il campanello della porta e poco dopo alcune voci femminili e a giudicare dal mio udito erano circa una quindicina di donne o più, di qualsiasi età. Sentii dei passi avvicinarsi alla mia stanza……….entrarono e cominciarono a tastarmi per visualizzare la merce…….poi mi vollero provare per vedere se ero in grado di essere il loro schiavo. A tal punto la mia Padrona mi slegò ma non mi tolse la benda dagli occhi, mi mise in posizione supina e a turno si misero con le gambe allargate sopra il mio viso per farsi leccare le fighette tutte gocciolanti e non si trattennero di pisciarmi in bocca!!
Poi fui sbendato e accompagnato in cucina per servire la cena, ovviamente non mangiai con le mie Padrone bensì legato sotto il tavolo e in cambio di un pezzo di carne dovevo leccare i loro piedi o le loro fighe. Ad un certo punto, mi venne da fare la pipì e chiesi il permesso alla mia Padrona di poter andare a farla in giardino, Lei per puro divertimento mi disse che ci potevo andare solo dopo che gli ospiti se ne sarebbero andati……io trattenni fin quando potei e quando non c’è la feci più…...me la feci addosso, sotto gli occhi di tutte, provando un grande senso di umiliazione per me mentre la mia Padrona provò un grandissimo senso di soddisfazione!!
Poi, non contenta di tutto ciò, mi ordinò dapprima di leccare tutta la mia pipì, poi di mettermi in posizione carponi e mentre alcune mie Padrone giocavano, con uno strapon, a turno con il mio buchetto, ormai largo, le altre mi ordinavano di leccarle a turno e di farle godere.
Erano circa le 02.30 quando, dopo avermi stantuffato per un paio d’ore……….gli ospiti se ne cominciarono ad andare fino a quando rimanemmo solo io e la mia Padrona che mi ordinò di andare a letto in quanto l’indomani sarebbero venuti altri ospiti.
18
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La coppia matura 3
CONTINUA .....
Avevo 2 opportunità, prima il buchetto di MArisa o quello di suo marito?
Ma come si dice precedenza alle donne .... infilai il mio membro nel buchetto di MArisa che iniziò a mugolare solo dopo qualche colpo.
E via... passai a Carlo che non gemette neppure, segno che non era certo la prima volta. Stavo scoppiando ma sul più bello, Marisa ordinò .... FERMATI!!! Ovviamente ubbidii. Lei si tolse i collant ormai completamente a brandelli per rimetterne un altro paio nuovi, questa volta neri.
Solo a quella vista il mio uccello stava per eruttare.
Fu lei stessa a dire al marito di mettersi davanti alla mia bocca .... ero infoiato, la testa ormai mi girava, non capivo più niente e non avevo più controllo di me stesso. Carlo mi infilò il suo arnese in bocca ma poi fu scansato da MArisa che mi fece sdraiare. SI accovacciò sopra la mia faccia con indosso i collant e mi regalò per la seconda volta la sua calda pioggia.
Ero fuori di testa, e mentre Carlo si toccava il suo membro ormai un pò fuori combattimento leccavo, bevevo, insomma assaporavo tutti gli umori di Marisa. Quando lei finì fu la volta di Carlo che mi avvicinò il suo membro alla faccia e cominciò anche lui a fare pipì. Mentre ero intento ad assaporare il buon CArlo, Marisa si infilò il mio cazzo nella passera. In un attimo ci fu la fine del mondo.... carlo mi pisciava in bocca mentre io venivo dentro Marisa che guaiva come una cagna in calore.
Esperienza Fantastica .... anzi se c' è qualche coppia disponibile.... eccomi qua
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10 years ago
nyl65,
50
Last visit: 8 years ago
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Uno strano gioco con sorpresa
Uno strano gioco con sorpresa che consiglio
Premetto che sono segretamente bisex con ruolo sia A che P, che non sono giovane, non superdotato e nemmeno molto bello, ma creativo nelle fantasie erotiche.
Recentemente avevo letto che per cercare di avere un contatto di tipo trasgressivo, poteva essere d’aiuto, allorquando si vedeva per caso al bar o ristorante una persona che suscitava il nostro interesse, dimostrarsi disponibile anche solamente con un simpatico e accattivante sorriso.
Un giorno capitò ,per caso, davanti a una vetrina di avere a fianco una persona con delle caratteristiche che mi piacevano, provai la tecnica che avevo letto senza troppa convinzione, sorpresa funzionò e così ci si mise a chiacchierare su vari argomenti. Si era evidentemente creata una certa empatia, ci salutammo dandoci una appuntamento per la sera seguente per una cena. Nulla preludeva a un dopo …..Il ristorante era in una zona di Torino che conoscevo poco, mi recai , conversammo amabilmente, poi fui invitato a salire a casa sua, che guarda caso, era a due passi dal ristorante. Ormai avevo capito che qualche cosa avrebbe potuto accadere ma non avevo ben capito cosa , ovvero quali giochi o meglio quale tipo di sesso mi sarebbe stato proposto. In casa, senza fretta dopo avere bevuto un ottimo vino l’amico mi propose di giocare in modo soft.
Giocammo sviluppando un erotismo fatto più di esibizionista in cui il mio ruolo era di essere per l’occasione “guardone”. Fu durante i giochi fatti con luce soffusa guardando un fil porno di genere omosex che l’amico si manifesto dichiarando apertamente che lo ispiravo molto sessualmente e anche che intuiva un lato non comune della mia sessualità ( mi giudicava un porcone), quindi voleva rivedermi a condizioni che creassi una situazione particolare che potesse farci liberare dalle nostre inibizioni, doveva essere un momento di grande complicità mirata ad allontanarci dalla ruotine quotidiana.
Accettai mi misi all’opera.
Il gioco ideato consisteva nel creare una situazione non prevedibile con l’intento di esaltare i nostri sensi.
Proposi di incontrarci, avendo ognuno un abbigliamento particolare ma che non si doveva conoscere a priori, poi si doveva entrare ciascuno in una camera, poi, dopo esserci svestiti e rivestiti senza vederci l’un con l’altro, spegnere le luci creare il buio più completo. Il gioco consisteva nel cercarci dento la sala buia acuendo al massimo i nostri sensi, olfatto udito ecc, poi avevamo convenuto che il primo che avesse intercettato l’altro aveva tutto il diritto si esprime la propria sensualità e desideri senza limiti, mentre l’altro doveva subire passivamente.
Il gioco iniziò percepii il respiro un poco affannoso che evidentemente rivelava una certa eccitazione. Dopo pochi minuti intercettai il corpo dell’amico al buio cominciai ad esplorarlo con delicatezza cercando di indovinare l’abbigliamento, poi accarezzai alcune parti scoperte in cui la pelle era particolarmente calda, l’amico si era sdraiato sul divano e la sensazione era che avesse indossato accessori prettamente femminili……scopersi che aveva calze autoreggenti e un perizoma…..a questo punto ero eccitatissimo.
Prima cercai le sue labbra poi il suo corpo ed infine arrivai al suo pene che pareva essere sul punto di esplodere . Ero io che, come da accordi, gestiva il gioco ……pertanto gli accarezzai il pene delicatamente con estrema lentezza , ma quando lo sentivo prossimo all’orgasmo sadicamente mi fermavo e iniziavo il trattamento con la mia bocca……..questo gioco dorò quasi una ora, poi decisi di accendere una candela e mi mostrai indossando unicamente un perizoma nero.
Ovviamente avevamo abbattuto tutte le frontiere di pudore quindi ci scatenammo in una seduta di sesso senza limiti, ci simo posseduti con grade piacere vicendevolmente con orgasmi multipli durante i quali (nei 69) abbiamo bevuto i nostri rispettivi spermi ( per me era la prima volta ma trovai la cosa molto eccitante).
Si decise di ripetere l’esperienza l’amico mi diede un appuntamento per una certa ora raccomandandomi la puntualità.
Arrivai iniziammo il rituale già concordato, entrai nella sala al buio, inizia la ricerca ma questa volta fui io ad essere scoperto per primo…….lascia fare, ma c’era qualche cosa che non tornava……troppi avidi toccamenti……infatti l’amico “porcone” forte della mia idea aveva invitato un altro, eravamo in tre….si accesero alcune candele……mi ero sbagliato eravamo in quattro tra cui un superbo trans con un pene da esposizione inutile descrivere il poi , ma l’essere posseduto e potere penetrare una persona che oltre al pene aveva delle tette super e una non comune voglia di fare godere tutti mi aveva fatto scoprire orizzonti nuovi ed inesplorati……. Baci a tutti
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10 years ago
toboto,
33
Last visit: 10 years ago
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L'amore di un marito
L'AMORE DI UN MARITO
L'epoca dei fatti è circa un anno fa.
Vengo contattato per un annuncio su un sito specializzato da una coppia romana che sarebbe stata in vacanza in Romagna.
Sono entrambi maturi, Lei 59 anni e Lui oltre i sessantanni.
L'approccio è educatissimo da parte del Lui, persona colta e raffinata, che in modo molto diretto e semplice mi spiega la questione: non ha più erezioni e ha una splendida moglie a cui vuole ogni tanto fare un regalo, un gesto d'amore per accontentarla facendole passare alcune ore di piacere. Spesso capita che dietro a questi approcci si nascondano mitomani, che non sono sposati, ma il modo educato e raffinato di porsi, l'elevato ceto socioculturale a cui si vede appartiene la persona, mi portano a fidarmi.
Mi fa una serie infinite di domande, si vede che ama in modo viscerale la sua moglie, vuole essere sicuro che verrà trattata come una Regina e dopo un paio di settimane fissano la data in cui sarebbero arrivati in Romagna.
Li ospito nella location dove posso incontrare, li sistemo e li lascio soli per un'oretta come richiesto dal marito per riprendersi dal lungo viaggio e per farsi una doccia.
Poi ritorno e trovo Lei in abiti velati, bellissima, sensuale, che sprizza erotismo da ogni poro.
Lui mi si avvicina e mi dice solo: trattami bene la mia Regina! E si allontana, perchè la ama, ma non sopporta di vederla tra le braccia di un altro.
Lei allora mi si avvicina e preoccupata mi chiede se Le piaccio... tipico di una Donna matura che pensa sempre di non potere piacere, mentre sovente sono molto più Donne e sensuali di una trentenne.
La inizio a baciare prima dolcemente e poi con sempre più ardore, la spoglio delicatamente, come lei fa con me, mi bacia il corpo mentre lo fa e mi sussurra che è emozionata, ma è pervasa dalla voglia di me.... Le inizio a succhiare i capezzoli, delicatamente e subito si inturgidiscono, ha un seno ancora splendido, poi le tolgo le mutandine e inizio a prendermi cura del suo gioiello, splendido, caldo, già bagnato ed eccitato. Si inarca mentre la lecco e con le mani le sfioro i capezzoli diventati durissimi e lei è pervasa dall'eccitazione.
Viene di piacere una prima volta stringendomi la testa dentro di lei e mi nutro del sapore del suo godimento. Poi salgo su e la bacio trasmettendo alla sua bocca una parte del suo piacere.
Poi mi fa stendere e inizia a prendermi cura con la sua bocca di me ed è brava, dolce e delicata, ma sa toccare i punti giusti, per eccitarmi in modo rapido.
La stendo sotto di me e la prendo a gambe divaricate, la penetro piano piano e poi entro sempre più dentro trovandola caldissima e bagnatissima. Continuiamo per un po' e veniamo assieme in un mugolio di piacere sincronizzato.
E' esausta, sudata, ma raggiante, mi si avvicina e mi bacia e mi dice: grazie cucciolo.... sei stato fantastico.
Parliamo e mi confessa dell'amore smisurato di suo marito per Lei e di un intervento che lo ha reso impotente. Dopo un po' la inizio baciare e ricominciamo le effusioni, che la vedono venire ripetutamente prima grazie alla mia lingua e alle mie penetrazioni. E' una fonte inesauribile di piacere, una sorpresa continua. Cambiamo posizione, è stanca, sfinita, ma continua a gemere a incitarmi e a farmi sentire sempre più dentro di Lei. Vengo una seconda volta dopo un paio di ore complessive di effusioni e di piacere.
Terminato, manda un sms al marito che era stato tutto il periodo in un bar adiacente e ci raggiunge, preoccupato, ma quando la vede raggiante, una vera matrona di piacere, che mi tiene tra le sue braccia e mi coccola, anche lui si rallegra subito e mi ringrazia: non l'ho mai trovata così felice dopo un incontro!!
Andiamo a cena e li porto in un ristorante di pesce di mia fiducia, passiamo una splendida serata e li riporto alla camera, dove le chiedo di rifarlo e lei mi bacia e mi dice: sei stato un bellissimo regalo, sei stato fantastico e ti conserverò nei miei ricordi, hai già fatto troppo per me!! Mi stringe in un abbraccio caldissimo, mi da un ultimo bacio di cui conservo ancora il sapore e mi ringrazia per l'ultima volta.
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10 years ago
IMOLA2011,
45
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Il battesimo
Dopo tante vicissitudini, contatti virtuali, caffè e pranzetti, era arrivato il momento…la prova del fuoco.
Una lunga vita sessuale di coppia sempre soddisfacente, completa, sempre condita da tante fantasie.
Come tutte le coppie, alti e bassi nella frequenza, ma sempre tanta passione nei pochi momenti in cui gli impegni quotidiani ce lo consentivano…
La scelta di tramutare qualche fantasia in realtà, era scaturita da entrambi, ormai consci del legame inscindibile che ci univa e che ormai, dopo tanti anni insieme, prescindeva dalla insicurezza e dalla gelosia.
Potevamo finalmente donarci e al tempo stesso donare ad una entità esterna, una emozione piu’ forte…scaturente dal guardare il proprio compagno/a immerso nel turbinio del piacere da una “postazione” esterna.
Ansia, paura, ma voglia di arrivare prima possibile all’appuntamento..
Ad attenderci, Giorgio, che ci accompagna fino all’entrata dell’incantevole location che insieme a Laura avevano preparato nei minimi dettagli in ogni separato ambiente.
Laura indossava un completo elegante ma molto casto che metteva però in evidenza il suo desiderabile corpo sinuoso…forse per creare ancora piu’ aspettative..
Appena insieme intorno ad un buon caffè, l’emozione di tutti si traspirava dagli argomenti trattati, sembrava di essere 4 amici da sempre…ma di ciò che doveva accadere neanche la traccia.
Poi Laura, d’improvviso, prende coraggio ed invita la mia Liliana, a vedere il piano superiore…
La mia timida Liliana, stupendomi non poco, accetta, dicendo che con l’occasione vorrebbe avere l’opinione di Laura su alcuni completini intimi che si è portata.
Io e Giorgio rimaniamo in sala, ascoltando le risatine complici delle nostre principesse…dentro di me saliva una eccitazione stranissima…mai provata…la sensazione era netta…Liliana non mi avrebbe deluso, Laura gli piaceva molto..
Dopo 5 minuti interminabili, due vocine festose, ci chiamano…vedo Giorgio che prende al volo la sua macchina fotografica…e capisco che il gioco sta per cominciare….
Tutte le mie tensioni svaniscono quando vedo Liliana perfettamente a suo agio in un paio di tacchi a spillo di Laura, con il suo completino migliore ed un perizoma da infarto…che quasi mi prende poi appena sbuca fuori Laura, una pelle liscia e vellutata, due cosce sode ed invitanti, un perizomino super elegante che mi permette di sbirciare attraverso la sua trasparenza..un magnifico fiore pronto ad essere colto.
La disinvoltura con cui si muoveva Liliana in questo contesto, le risatine e le toccatine che si dava con Laura, cominciano a far traballare la convinzione che i limiti che ci eravamo dati prima dell’incontro sarebbero stati rispettati…ma Liliana è sempre stata una donna molto ferma e convinta delle sue scelte, quindi la cosa non mi preoccupava piu’ di tanto!
Dopo un divertentissimo gioco “glamour” con decine di foto scattate da me e da Giorgio, in cui le nostre modelle dilettanti con i loro completini sexy avrebbero stupito qualsiasi professionista, ci ritroviamo in camera, con la scusa di fare qualche scatto in una location piu’ comoda…
Piano piano, dopo un ultimo scatto da infarto con i due culi delle modelle bene aperti, uno sopra all’altro, senza neanche accorgermene, mentre ero girato, mi ritrovo mia moglie avvinghiata a Laura in un 69 che comincio a pensare possa mettere a dura prova le mie coronarie.
Ma l’emozione e l’eccitazione era talmente forte, la mia attenzione talmente rivolta completamente al godimento di Liliana, che mi stupii di non avere ancora la mia solita possente erezione che mia moglie mi provoca ad ogni suo piccolo gesto quando siamo soli…era lei che contava adesso, si stava sciogliendo sotto i colpi di lingua di Laura che le allargava per bene il culo mettendone in evidenza il suo fiorellino rosato al centro…
Finalmente io e Giorgio ci riprendiamo dallo shock e ci spogliamo mettendoci ognuno vicino alla sua sposa.
Ormai siamo liberi, da tutto…dai nostri stupidi tabù, dai nostri freni inibitori..Laura impugna i nostri due cazzi mentre continua a succhiare Liliana mentre io mi gusto da vicino la visione idilliaca dei due fiori aperti di Liliana in bella vista insieme al viso estasiato di Laura (capisco il perché..Giorgio aveva infilato la sua testa in mezzo alle sue cosce..e leccava come un forsennato)…poco dopo, in stato evidente di trance (non capivo ne percepivo piu’ gli eventi) mi rendo conto che la testa di Giorgio era in mezzo alle cosce di mia moglie…una vampata di calore mi sale dal cazzo al cervello…Liliana ci stava e si muoveva ritmicamente con gli occhi chiusi emettendo i suoi gemiti di approvazione da me ben conosciuti…erano ormai saltati tutti gli schemi, tutte le nostre prudenti logiche tanto programmate…quanto inutili!
Mi sentivo strano, nessuna gelosia, nessuna remora, volevo solo andare avanti secondo i dettami della mia fantasia allenata da tanti anni di prove…ma ero protratto tutto al godimento di mia moglie…era lei al centro delle attenzioni di tutti noi….non mi interessava di godere a mia volta…sapevo che al solo ricordo di quei momenti, alle successive nostre escalation sessuali, avrei goduto a volontà…ora dovevo essere “concentrato” su Liliana…volevo con tutte le mie forze che impazzisse di pacere!
Ma il calore che sentii sulla mia cappella mi riportò alla realtà…abbassai gli occhi, Laura me lo aveva preso in bocca, morbidamente, come se lo avesse avvolto con tanti batuffoli di ovatta…mi stava facendo un fantastico bocchino davanti a mia moglie!! …mi lascio andare per godermelo fino in fondo….mi giro e….stavolta non ci potevo credere…la mia Liliana col cazzo di Giorgio in mezzo alle saette della sua lingua…gli stava leccando la base della cappella…vedendo il viso di Giorgio, non gli dispiaceva affatto!! Cosa potevo ormai fare se non godermi il susseguirsi degli eventi?
Dopo svariate altre geometrie, tra cui una bella cavalcata a due con Liliana, con uno sguardo di intesa con Laura, abbiamo fissato qui il limite del nostro battesimo, per non rischiare di esagerare e rovinare tutto…
Durante un’altra sessione di lingua di Laura sulla fragolina depilata di Liliana (mmhhh…) mi avvinghio alla bocca finalmente libera di mia moglie e la bacio intensamente per quello che sembra una infinità di tempo godendomi i suoi movimenti ritmici al tempo dei colpi di lingua…intanto Giorgio la stava scopando da dietro con dei decisi colpi che facevano sobbalzare sia me che Liliana.
Laura si decide e comincia a smanettare il mio cazzo…è veramente troppo…non ce la faccio piu’ e vengo sulla sua mano…
Non riesco a rendermi conto se tutti i commensali sono riusciti come me a liberare il loro godimento finale, sono stato come in trance per tutto il tempo…
Mentre giochiamo un po’ candidamente come vecchi amici, in attesa di rivestirci, raccattando tutti gli “accessori”, il mio pensiero va al mio amore…come si sentirà? Sarà pentita? Estasiata o sotto shock?
Incredibile…Laura me lo aveva detto all’orecchio prima di cominciare…”lasciala libera senza forzature..”..era stato così..Liliana era serena, felice e senza patemi…
Il suo stato “estasiato” è stato confermato anche dopo mentre abbiamo riguardato insieme le foto…ma soprattutto la sera, quando stanchi morti, prima di addormentarci, abbiamo fatto una
Mail di ringraziamento ai nostri nuovi fantastici amici e maestri Laura e Giorgio…
Poi ci siamo fatti una fantastica, dolcissima, scopata da soli, nel nostro letto, raccontandoci nelle orecchie a bassa voce, tutte le fantastiche sensazioni vissute in quel giorno, facendo poi l’appello di tutte le nostre fantasie e dei nostri ventennali giochi.. e delle emozioni che avremmo voluto ancora condividere con loro ( scoprendo che mancavano ancora le piu’ eccitanti..) …
Stavamo vedendo la nostra sessualità con un occhio diverso…ormai il ghiaccio era rotto!
Una cosa è certa… ci ricorderemo per tutta la vita…il 21 agosto!
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10 years ago
admin, 75
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La scampagnata
Era una domenica molto calda del mese di agosto.La settimana era stata lunga stressante e avevamo voglia di uscire dalla citta'di rilassarci un po'in campagna nel verde ed all'aria pura.Di primo mattino coi ns fedelissimi cani che non abbandoniamo mai partiamo in auto x un bel parco regionale non molto distante dalla citta' con valigetta da picnic ed equipaggiamento da campagna.Verso le 6 del mattino siamo in una bellissima radura dove parcheggiamo la nostra auto portiamo i nostri cani a sporcare ed a fare una bella passeggiata nel verde ed all'aria pura.Troviamo indicazioni che portano ad alcuni laghi nell'interno del folto bosco e ci incamminiamo x la loro destinazione.A circa meta'del percoso indicato troviamo una bella radura ed un bellissimo lago con ninfee ed altri stupendi fiori acquatici attrezzata x i turisti con panche e tavoli in legno.Facciamo una piccola sosta abbeveriamo i ns cani e ci riposiamo un po',il percorso è ancora molto lungo.Guardandoci attorno scorgiamo un piccolo capanno nel folto del bosco adibito a ricovero degli attrezzi dei boscaioli.Dopo aver camminato tanto e esausta mi apparto nel folto della boscaglia x fare pipi'.Carlo mi guarda non si fida molto potrebbe sempre arrivare qualcuno.Dopo pochi secondi anche a lui scappa e mi viene vicino dopo aver assicurato i nostri cani
ad un albero nelle vicinanze.Lo osservo mentre fa'pipi'con la coda dell'occhio e lui sbircia me il malandrino.Il luogo appartato e da cui potremmo comunque venire visti e sorpresi mi sta'mettendo addosso una forte eccitazione,faccio finta che mi cada la carta x asciugarmi e carlo si china a raccoglierla,mi fissa ora negli occhi lucidi e che emanano una forte eccitazione.Sono coi pantaloni abbassati e la passerina bagnata ancora di pipi',gocciolante e gonfia da cui sento il gonfiore del clitoride che pare fuoriuscirmi dalle grandi labbra.Soffrendo da alcuni giorni di una dolorosa e fastidiosa infiammazione al nervo sciatico faccio molta fatica ad abbassarmi e chiedo a Carlo di aiutarmi.Si abbassa e mi asciuga strofinando delicatamente la carta sulle grandi labbra e premendola sul clitoride ormai quasi sporgente.Mi guarda in viso e si accorge subito dell'accitazione che mi prende,senza proferire parola mi bacia il monte di venere apre piano piano le grandi labbra lecca scappuccia e succhia il mio clito ora turgido e pulsante di desiderio.Mi guardo in giro ogni tanto non vorrei che fossimo scoperti anche se l'atmosfera che si è creata è molto eccitante e non guasterebbe affatto.La sua lingua fruga nel mio intimo facendomi gemere e bagnare si infila dolcemente dentro la patatina ormai grondante di dolci caldi e copiosi umori.Dopo poco un fruscio dietro un grande albero poco distante mi fa'sussultare,scorgo un uomo coi
pantaloni aperti che ci osserva,vorrei rivestirmi fuggire ma carlo mi continua a leccare sono eccitatissima ma molto imbarazzata nel conempo.Sento un grande caldo che mi pervade il viso e nell'intimo cresce il desiderio.Quell'uomo scorgo dal folto del bosco ora si masturba ha un grosso pene tutto scappellato occhi lucidi e eccitati.Gemo sotto i colpi della lngua di carlo anche lui eccitatissimo,i mei umori colano lungo le mie coscie scendedo sino ai piedi,sono tutta fradicia urlo gemo e godo come mai mi era capitato l'orgasmo è intenso,squirto cpiosamente sul viso e nella bocca di carlo ormai eccitatissimo,lui si alza e mi allaga le gambe ora sento dentro di me il suo membro turgido e caldo,mi possiede alla pecorella facendomi appoggiare con le mani contro un albero.Scorgo l'uomo dietro l'albero che schizza ora copiosamente il suo sperma nell'erba e Carlo mi inonda di caldo e copioso sperma mentre urlo pervasa da un piacere sublime che mi porta in estasi..
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10 years ago
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