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ODORE DI PADRONA E......PADRONE
.....per avvicinarci a un inconto giocoso con una coppia "nuova" è per noi essenziale fare sempre un incontro conoscitivo.e fu cosi che.....ci incontrammo in un bar in centro e dopo aver discusso per circa un'ora su dinamiche e limiti del gioco organizziamo una serata giocoso per il fine settimana successivo, prima pero' di alzarci la lei di coppia prende per mano Liceale e le dice " accompagnami in bagno ", i due maschietti continuano a conversare e dopo dieci minuti le due fanciulle tornano al tavolo....le loro espressioni erano tutto un programma. Ci salutiamo e quando saliamo in macchina, Liceale tira fuori dalla tasca del cappotto uno slip e mi dice " mi ha trascinato in bagno ha chiuso la porta e ha voluto le leccassi la fica e poi togliendosi le mutande mi ha detto di restituirgliele la prossima volta cosi' mi posso abituare al suo odore " . Il preludio della serata che doveva venire iniziava gia in maniera adrenalinica. Il sabato successivo arriviamo presso la loro abitazione entriamo e alla fine del corridoio vediamo la padrona vestita in maniera consona alla serara...stivali tacco dodici...vestito nero e sano corollario, con collare e guinzaglio in mano e il marito un paio di metri dietro a lei "...togliti il cappotto troia, restituiscimi il mio slip e mettiti subito in ginocchio davanti alla tua Signora...." le mette il collare e guinzaglio e si va ad accomodare comodamente sul divano con il marito portandosi a seguito la sua nuova cagnetta. "...bene d'ora in poi io sono la tua Signora Padrona tu sarai la nostra serva e schiava sessuale, dovrai ubbidire senza esitazioni a qualsiasi ordine....la tua bocca e la tua lingua saranno a nostra completa disposizione per i nostri piaceri piu' intimi e perversi....inizia subito a leccarmi gli stivali....voglio vedere bene in vista la lingua su tacco e punta....". La schiava inizia il suo lavoro mentre marito e moglie eccitati dal momento iniziano a baciarsi scambiandosi effusioni sempr piu' spinte....la padrona toglie scarpe calzini e pantaloni al suo uomo e con un gesto deciso al guinzaglio avvicina la schiava a se la prende per i capelli "....muoviti troia vai a leccare fra le gambe il tuo padrone leccagli bene le palle e il cazzo da sopra le mutande e vedi di non farlo uscire....muoviti cagna voglio vedere la lingua bene aperta..." facendo pressione sui capelli le schiaccia la bocca sopra lo slip in maniera decisa mimando continuamente i vari spostamenti, tira fuori il cazzo del suo uomo e porta la bocca della sua serva verso il glande per poi schiacciarla in tutta la profondita' quasi a soffocarla. Le spinge costantemente la bocca in profondita' per poi farla risalire solo per prendere fiato aumentando costantemente la velocita' per poi tornare lentamente, la padrona poi bacia il suo uomo avidamente e "....si caro non ti preoccupare la nostra cagna si dovra' abituare a tutti gli umori dei suoi Padroni ora la troia ti lecchera' ovviamente il buco del culo a lingua aperta e in profondita' come piace a te..." con una mano afferra il cazzo e con l'altra tira per i capelli la schiava verso il buco del culo del marito "....muoviti troia lecca bene il buco del culo del mio uomo, leccaglielo bene questo è u gioco che lui adora, voglio sentire il suo cazzo fra le mie mani al massimo dell'eccitazione...sei proprio una cagna leccaculi...è essenziale tu assimili tutti gli umori dei tuoi Padroni questo è solo l'inizio mia cara ...." La padrona con il cazzo in mano porta al massimo dell'eccitazione il marito senza farlo venire " ...come ti sta leccando caro...bene vedo.....apriti le natiche' cosi ' la puttana ti lecca piu' in profondita'....lei è qui solo per il nostro piacere e se vogliamo la teniamo per tutta la notte....possiamo fare l'amore e lei ci pulisce poi il tutto....se andiamo in bagno la portiamo con noi ""...CONTINUA....
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14 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 1 day ago
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mia moglie gli piace tanto
un pomeriggio di qualche settimana fa, rientro a casa verso le 16.30 apro la porta di casa con le mie chiavi, credendo che non ci fosse nessuno,invece sentii degli ansimi provvenire dalla camenra da letto, aprii piano la porta della camera e vidi mia moglie a letto con un altra donna, al momento non riuscivo a capire chi fosse, si baciavano dolcemente e si leccavano fortemente, devo dire che la cosa mi eccitava da morire, anche perchè non avevo mai visto mia moglie in quei atteggiamenti. Senza farmi sentire le stetti ad osservare per un pò, vedevo l'altra donna che gli infilava la lingua nella figa poi fli leccava il culo e mia moglie che lanciava urla ndi piacere, a quel punto mi denudai e mi buttai tra di loro che con grande sorpresa si fermarono per un attimo, mia moglie stava per chiedermi qualcosa ma io non gli detti il tempo gli presi la testa e gli pèortai lasua bocca verso il mio cazzo allora lei incomincio a succhiarmelo con foga mentre l'altra donna che ancora non sapevo chi fosse continuava a leccargli la figa. all'improvviso la donna spostò mia moglie dal mio cazzo e se lo infilo tutto dentro poi si mise a 90 gradi e si fece inculare mia moglie si mise sotto di lei e gli leccava la figa poi mi sfilo il cazzo dal culo della sua amica e melo succhiava lo rimisee nel culo lo sfilava lo succhiava, io impazzivo di piacere, le due troie mi scoparono alla grande .Dopo circa un oretta finimmo, la donna allora si presentò, piacere mi disse sono sofia ti ricordi ci siamo conosciuti qualche anno fà sono una ex collega di tua moglie, io stupito perchè non ricordavo per nulla chi fosse gli risposi "piacere mio passa spesso a trovarci" mia moglie si mise a ridere e disse "stai tranquillo che da oggi non ci scappa più". Da quel giorno almeno una volta a settimana ci viene a trovare.
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14 years ago
cpcoppia,
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Last visit: 5 months ago
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Con due singoli
Il percorso è stato lungo, tanti discorsi, molte indecisioni, ma era tempo che desideravo vedere mia moglie Nadia giocare con due uomini, da un paio di anni facevamo scambio di coppia ma l'idea di vedere lei sola giocare con più uomini mi eccitava moltissimo, una sera mi ha detto che voleva provare.
Così abbiamo cercato tra i vari annunci e risposto ad alcuni, la scelta è poi caduta su un gruppo di singoli, ci siamo accordati per una serata "soft" con solo due di loro, non se la sentiva di fare subito le cose in grande è ancora combattuta fra il piacere che sente crescere e il dubbio di non farcela.
Il fatidico sabato dell'appuntamnto era arrivato, il pomeriggio lei va dal parrucchiere e dall'estetista, per farsi ancora più bella, per uscire non sa cosa mettere prova mille vestiti ma nessuno va bene, alla fine si decide mette un tubino nero, reggiseno di pizzo, parigine nere con scarpe coordinate, niente intimo... pronta all'uso... se la serata dovesse svolgere per il meglio... mentre si prepara, sono nervoso, insicuro, ripenso alla prima volta che l’avevo baciata tanti anni prima, alle cose che avevano scoperto insieme, alle gioie assaporate, alla gelosia che avrei provato, nel vederla sola con altri, ho la tentazione di fermare tutto ma è troppo il desiderio di vederla giocare con due uomini.
Non so il perchè ma non ho mai accettato o preso in considerazione l'incontro con un solo uomo mi darebbe fastido troppo intimo troppa competizione tra me e lui, meglio due o più di due.
Quando arriviamo all'appartamento io sono tesissimo, ma non lo do a vedere, ho il cuore che batte all'impazzata, lei sembra invece abbastanza tranquilla, entriamo, l'ambiente è soft, luci soffuse, candele, musica di sottofondo, i ragazzi sembrano tipi a posto, puliti e molto gentili, ci offrono da beere, iniziamo a parlare del più e del meno per fare conoscenza, sono davvero simpatici e la conversazione è piacevole, io sono seduto sulla poltrona, Nadia sul divano con uno dei due, non passa molto tempo che il ragazzo accanto le bacia il collo e le abbassa il vestito facendo uscire il seno inizia baciarlo, lei sorride compiaciuta e lo lascia fare, l'altro si inginocchia davanti aprendole le gambe, la sua eccitazione si percepisce nell’aria, Nadia inarca la schiena sollevando il sedere per far salire il vestito è senza intimo e scopre la fighetta perfettamente depilata, è molto eccitata, nella penombra si intravede il lucido e vischioso liquido che la bagna,, quando lui avvicina la bocca lei inarca il bacino, per agevolarlo e porgergli le grandi labbra.
Il ragazzo appoggia la punta della lingua al centro della vagina, Nadia allunga la mano in avanti a cercare a tentoni l’altro membro, lo fa con naturalezza, probabilmente nel pensiero l’aveva già fatto , ma nella realtà è la prima volta con due uomini. Trova il pene, già duro, fa scorrere la mano abbassandone la pelle, ha voglia di assaggiarlo, è sempre stata brava con la bocca e lo vuole dimostrare anche ai nuovi amici, lo porta alla bocca e con la stessa naturalezza inizia succhiarlo avidamente.
Il ragazzo che la stava leccando inserisce prima due poi tre dita nella sua figa bagnatissima, si alza, mette il profilattico e comincia a penetrarla, entra lentamente con movimenti prima leggeri poi sempre più forti, Nadia si sente scopata fino in fondo, incomincia a godere della situazione, ha gli occhi chiusi, la osservo attentamente per cogliere ogni minimo segnale del suo corpo, il suo respiro, diventato profondo, e ogni mugolio dalla sua bocca, nonostante la situazione, non provo gelosia, anzi desiderio, eccitazione, ammirazione per lei.
I due ragazzi la colmano di "complimenti" e apprezzamenti, mai banali, mai ripetitivi a volte forse un pò volgari ma di circostanza, lei gradisce quelle attenzioni discrete e puntuali.
Il ragazzo continua per un po’ poi si ferma e lo toglie, si spostano in camera da letto per stare più comodi, li seguo, uno si sdraia a pancia in su e Nadia si siede sopra, arriva a poggiare la vagina dilatata sul glande, ma prima avvicina il viso a quello di lui e cerca la sua bocca.
Le labbra si uniscono in un lungo bacio, le lingue si incrociano e si scambiano i rispettivi sapori. Lei sa che mi da fastidio, considero il bacio una cosa molto intima, ma probabilmente lo ha fatto apposta, provo un certo fastidio, ma fa parte del gioco.
Dopo qualche istante allontana il busto da lui e il sesso del ragazzo scivola dentro di lei sino a scomparire completamente nella sua vagina, si pone eretta ed inizia a salire e scendere con le natiche tese nello sforzo, quando il membro esce è lucido di umori tanto è bagnata dentro, non so spiegare le mie emozioni ma vedere entrare e uscire dalla sua vulva quel membro, vederla piena di lui, mi piace da morire.
Desidero che non si fermi, voglio vederla godere, finalmente dopo tanto tempo mi sta mostrando quanto sa essere femmina e quanto il suo intero essere è votato al sesso, è magnifica... è magnifica quando scopa, anche se lo fa con altri, posso vedere come è realmente senza che i miei sensi siano obnubilati dal piacere che sa donarmi il suo corpo.
Quello che mi stupisce e che non è per nulla imbarazzata, anzi è eccitata, forse troppo eccitata a giudicare da quanti umori lascia sull'asta di carne che scorre dentro di lei. Mentre il suo corpo violato è languidamente adagiato sul cazzo di un altro ragazzo, succhia e stimola senza pietà il glande dell'altro.
Il suo respiro è pesante è vicino all'orgasmo, si muove più veloce e decisa, dopo un lungo ma soffocato gemito, quasi provi vergogna, scende per prenderlo completamente dentro e si ferma limitandosi a contrarre ritmicamente il bacino, ansima, sta godendo, il suo corpo vibra, trema per le emozioni intense provate, si rilassa per qualche istante.
Ricomincia a muoversi per cercare il piacere del ragazzo che la sta penetrando si muove velocemente offrengogli il suo corpo accogliente e stupendamente eccitante, sa che il ragazzo non può resistere a lungo, come se percepisse il suo stato, dopo un affondo deciso, lui viene rumorosamente, lei si blocca per farlo godere mentre è ancora nel profondo del suo ventre. Qualche secondo di pausa e si sposta per far uscire il ragazzo con il profilatto pieno del suo piacere, lui lo toglie e Nadia lo prende in bocca e lo ripulisce.
I due ragazzi sembrano un team affiatato, i giochi sono ricominciati, si alternano per darle il massimo piacere, per farla godere di nuovo, stimolano insieme i luoghi più segreti del suo corpo, cambiano posizione più volte si alternandosi tra la sua bocca e la sua vagina, le combinazioni possibili sono moltissime e tutte producono in me brividi inaspettati.
Uno dei ragazzi le viene in bocca, lei ingoia tutto avidamente, mi piace da morire vederla assaporare lo sperma. Tutto in lei risponde alla passione dei due, ogni minimo timore è svanito, ha una naturale e totale disponibilità, mentre il compare la penetra davanti, l'altro cerca di insinuarsi dietro, ma riceve il suo rifiuto, lei stessa propone di metterne due davanti.
Sono estasiato dalla sua affermazione!! il ragazzo non se lo fa ripetere, sente la pressione del secondo cazzo aprirla, respira affannosamente e cerca con delle piccole spinte di favorirne la penetrazione, e talmente bagnata e dilatata che lentamente ma senza difficoltà si insinua assieme al primo nella sua figa, Nadia si lascia sfuggire un gemito, difficile dire se di piacere, dolore o piuttosto di sorpresa, iniziano a scoparla in due con movimenti lenti e brevi.
La penetrazione dei due cazzi non è facile, escono e rientrano un paio di volte, suscitando un pò di ilarità generale, vedere quei due cazzi uniti che si contendono la figa di mia moglie è uno spettacolo che non mi perderei per nulla al mondo, trovano la giusta posizione e iniziano a muoversi in modo più coordinato ritmico, il suo corpo risponde, più che un godimento fisico penso sia soprattutto mentale più forte e profondo del solito, proveniente dal cuore più che dal clitoride, il fatto di prendere due cazzi in figa è una cosa molto trasgressiva, si sente troia e vuole esserlo, per me, per lei, per godere ancora…
E' completamente andata al piacere, la bocca leggermente aperta e con una smorfia molto particolare, incrocio il suo sguardo, mi lancia un sorrisetto, come per incitarmi a guradarla, per cercare la mia approvazione, come per dirmi mi volevi troia, va bene così, è soddisfatta, orgogliosa di se, della sua femminilità del suo essere donna.
Vedere due cazzi che penetrano la figa della propia donna non è cosa da poco ho il cuore che batte a mille si così è veramente la porca che desidero.
Uniti nel piacere, le parole di apprezzamento piuttosto pesanti dei due ragazzi si confondono ai suoi gemiti, che spettacolo!!! Mi unisco a loro giochiamo con lei in tre, mi alterno a uno dei due cazzi, è molto bello ed eccitante per tutti.
Sento di amarla più di prima, sono estasiato felice per l'enorme quantità di emozioni che avevo potuto vivere guardandola. Spero presto mi chieda di ripetere l'esperienza magari aumentando il numero dei singoli.
Racconto vero By ALEX mio marito
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 22 hours ago -
La ragazza del circo
L'altra sera ero solo a casa , Laura era uscita a festeggiare un compleanno con amiche e pensarla fuori a divertirsi........... bhe un po mi metteva in angoscia.............mentre sfogliavo il giornale ho visto che c'era la pubblicita' di un circo arrivato 2 giorni prima nel paese vicino al mio ..................... mi sono detto...."quasi quasi....." saranno 20 anni che non vado al circo lo spettacolo inizia alle 21.30 ho ancora mezzora , ma si ce la faccio , mi sono messo una comoda tuta da ginnastica e sono andato .............................
Una volta arrivato al parcheggio del circo ho notato che al contrario di quello che pensavo c'erano parecchie macchine , trovo parcheggio e faccio la fila per il biglietto .............. eccomi dentro ................. come e cambmbiata l'atmosfera dai miei ricordi.... ad accoglieci per accompagnarci al posto ci sono un paio di sventole intorno ai ventanni praticamente con addosso il nulla se non un body che lascia vedere di tutto e di piu' ............. ci sediamo e comincia lo spettacolo ................. clawn acrobati giocolieri......... una ragazza con i cavalli , insomma il classico circo.............
dopo un oretta fanno la pausa e ci invitano ad andare a vedere il loro piccolo zoo.............. usciamo dal tendone e siccome ci sono parecchie famigliole lascio passare e resto indietro , ma cavolo danno l'annuncio che reinizia lo spettacolo , mi trovo proprio nel rettilario e non mi va di lasciare a meta' la visita............. resto solo finisco il giro e faccio per rientrare , ma uno degli inservienti mi blocca e non mi fa passare , e non signore ora ci sono le tigri o rientrava prima o fa il giro del tendone............. che cavolo faccio il giro , sto tendone sembra non finire mai comincio a seguire il perimetro e sento un verso strano , come un lamento di un animale maltratto... do un occhiata e ... e no non e un animale e una delle ragazze che ci hanno accolto all'ingresso... e' accovacciata sulla scaletta di un roulotte e singhiozza sempre piu' forte..... mi avvicino e le chiedo cosa fosse successo ...................... mi guarda e in un italiano stentato mi dice che il suo capo non la vuole fare esibire e che non e giusto che si allena tutti giorni. insomma che non si fa cosi........ , poi mi chiede se voglio vedre il suo numero e io acconsento, mi invita ad entrare nella sua roulotte e in una frazione di secondo.....opla'''''''''''' la vedo fare una contorsione che nemmeno quando avevo 6 anni avrei potuto fare , si porta una gamba dietro il collo......... ti piace ? mi chiede......... si si rispondo ma piu' che alla contorsione sono interessato allo spettacolo che il body mostra tra le sue gambe , " infatti e poco piu' di un filo "si accorge e mi chiede se mi piace ........ come poter negare.............. allora mi prega di stare attento che il meglio deve ancora arrivare ............... in un attimo fa l'ennesima contorsione e la vedo capovolgersi completamente facendo uscire la testa in mezzo alle gambe................quindi mi invita a darle un bacio la tentazione e troppo forte e mentre con la bocca mi avvicino alla sua non posso fare a meno di scappare verso la sua figa che praticamente si vede completamente da quanto e poco coperta dal body e li che mi chiede se voglio fare l'amore con lei , senza parlare lascio scivolare giu' i pantaloni della tuta e con l'uccello ad un livello di esplosione mi appoggio e in un attimo sono dentro di lei e sorpresa delle sorprese inzia a leccarmi le palle da sotto......... ma sogno o son desto .......... gia' e meraviglioso scopare una donna e averne una che da sotto ti lecca ma la stessa cosa fatta da una donna sola .......... il risultato e che in meno di 3\4 minuti sono pronto ad esplodere , si accorge e mi invita a farlo nella sua bocca , e un onda gigantesca della quale non spreca nulla, quindi con una agilita' tutta sua si ricompone e mi invita a seguirla , spostando un lembo di tendone mi fa rientrare mentre stanno uscendo le tigri, lo spettacolo continua......... ancora 4\5 esercizi e finisce , mentre stiamo uscendo vedo che sull'uscio ci sono lei e l'altra ragazza e un paio di uomini che salutano cordiamente tutti quelli che escono , mi ritrovo ad essere ancora una volta in coda al gruppo. e quando arrivo davanti a lei mi sorride e mi chiede se lo spettacolo mi e piaciuto......annuisco e allora lei mi dice .. lo dica al mio capo glielo dica.................
esco e le sorrido ................. ma quando mi capitera' ancora uno spettacolo di circo cosi??????????????????????????????????????
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14 years ago
LAUANG, 36/27
Last visit: 6 years ago -
GATTINA 2° atto
Lei è sempre nuda nella stanza con il suo lui, le mani legate sopra la testa, bendata, incerottata. Ora la mia mano gioca con la sua fica, entra ed esce, è sempre lei a guidare i movimenti io eseguo piano. All’improvviso lei spinge con decisione indietro il sedere e la mia mano supera le nocche ed inizia ad entrare; rallento, ho paura di farle male, ma lei invece spinge e mi fa capire di continuare di più.
Prendo coraggio e ruotando la mano gliela infilo fino a metà dorso, il peggio è passato, lei mugola sempre di più; io la ruoto vado avanti e indietro spingo ancora e arrivo al polso. Lei freme, spinge si contorce dal piacere, si piega sulle gambe poi si risolleva . Lui entra in gioco e le lecca i capezzoli, lei sorpresa gradisce e geme ancora; lui le prende i seni, glieli solleva, li avvicina come piace lei dall’esterno verso l’interno, si toccano. Poi prende i capezzoli e inizia a tirarli, si gonfiano, si protendono, lui continua a tirare lei geme ma non fa una piega.
Si dondola fra lui e me, lui non molla i capezzoli che sono esplosi tutti in fuori ingrossandosi e diventando turgidi e rossi. Lei ora va verso di lui per allentare il tiro, io l’assecondo per non togliere la mano dalla sua fica e con l’altra bagnandola con il suo liquido, inizio a giocare con l’ano proteso in fuori.
Lui tira ancora di più e lei mugola un po’ di dolore ma anche di piacere. Le piace soffrire e godere assieme. Io non ho mai visto dei capezzoli così grossi e protesi in fuori, davvero, e la cosa mi eccita da morire. Lui li continua a tirare ora sono quasi violacei, e lei geme e geme costretta fra la mia mano nella fica e il suo lui. Ora avvicina la bocca e inizia a succhiarli, che spettacolo.
Il mio dito inizia a cercare la strada del suo ano, piano … Le piace capisco che le piace e allora continuo; così bagnato entra facile, sento il dorso dell’altra mia mano nella fica e a lei fa piacere. Quando l’indice è tutto dentro faccio un po’ di su e giù prima piano poi aumentando la velocità e lei si flette sulle gambe … Inizia ad essere stanca, gli orgasmi sono già successi, una, due, tre volte, ha perso il conto oramai, ma noi siamo solo all’inizio, siamo ancora vestiti figuriamoci.
Ad un certo punto si inginocchia stanca, ma non può appoggiare le braccia al pavimento, si inchina in avanti ed appoggia il viso per terra protendendo il culo perfetto in alto; per me è un invito a continuare con l’ano e così provo ad infilare due dita, mmmm che sensazione eccitante, piace terribilmente anche a lei che continua a muoversi per assecondare il mio movimento, che inesorabile porta alla penetrazione con tre dita. Pazzesco prende tre dita in ano mentre la mia mano è sempre dentro la fica e non è ancora sazia, ma spinge, si contorce, gode, mugola, ansimando, cercando l’ennesimo orgasmo, che arriva implacabile scuotendola tutta.
Lui nel frattempo si è spogliato, le toglie il nastro dalla bocca e le chiede come sta; lei annuisce, lui si inginocchia e glielo fa sentire sulle labbra. Lei sussulta non immaginava che arrivasse anche un cazzo, ma apre le labbra ed inizia a succhiarlo prima dolcemente e poi sempre più avidamente. Vorrebbe toccarlo, stringerlo con la mano come le piace fare, ma deve usare solo la bocca e la lingua, così si impegna a succhiare sempre più forte per sentire che si ingrossa che le riempie sempre più la bocca che gocciola saliva.
Ora voglio cambiare e le sfilo la mano dalla fica ed inizio ad infilarla nell’ano preparato in precedenza dalle mie tre dita …..
(continua)
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14 years ago
gimap02,
42
Last visit: 7 months ago
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Le coppia più bella del mondo
Devo dire che, fortunatamente, in questi anni, ho conosciuto qualche donna e qualche coppia...
Ma una coppia come C ed E mai!
Lei è una splendida 19enne, formosa ma mai grassa, soda, caldissima.
Lui è un professionista di gran livello, persona simpatica e molto a modo.
La loro fantasia è meravigliosamente vera e condivisa. Lei gode nel guardare il suo lui eccitato. E lui gode nel vederla presa e dominata da un altro uomo.
Ho conosciuto lei in rete. Due email, una telefonata. E subito fuori per un pranzetto con entrambi. Ci siamo "piaciuti" e... dopo meno di una settimana ecco la fantasia realizzata.
Siamo andati a cena in un noto ristorante milanese. Lei si è vestita come le ho ordinato: camicetta bianca senza reggiseno, minigonna -davvero scandalosa- senza mutandine, niente calze scarpe tacco 12 a spillo.
siamo entrati nel ristorante, tutti, ma proprio tutti, la guardavano. lei godeva. lui pure... e io... pregustavo il dolce!
cenetta grandiosa, giochi soft, toccatine, palpatine... Ad un certo punto lui mi dice "vero che vuoi andare in bagno? accompagnala!". e io... "andiamo"!
saliamo le scale e la mia mano sale e la mia manina la sfiora. già pensavo.... e invece! lei, serissima, mi allontana e mi dice: "questo gioco è un gioco di coppia e io da sola con te non faccio nulla".
vabbè...
dopo cena andiamo al motel. suite, elegante.
lei è sul letto e... giochiamo davvero e... pesantemente! ma questa è un'altra storia!
complimenti E & C, siete meravigliosi! a presto!
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14 years ago
IlVenerabile, 42
Last visit: 3 years ago -
conflitti sociali..
Erano nel negozietto di lui.
Per la precisione tra le cassette di verdura invenduta.
Odore di selvatico intorno.
Lei era paonazza, gli occhi che strabuzzavano.
Inginocchiata e vestita, emetteva dei suoni che non sembravano umani, qualcosa di simile a degli urli strozzati.
Lui, nudo e in piedi, la teneva premuta contro il cazzo con tutte e due le mani.
« Ferma così!, » le aveva ordinato, all’avvisaglia dell’orgasmo.
« Ferma! Succhia ma non muoverti!, » le aveva ribadito.
Glielo aveva spinto a lungo fino in fondo alla bocca, fin dove riusciva ad arrivare ed ora, ch’era il momento clou, le chiedeva l’ultimo sforzo e l’estremo sacrificio, costringendola ad accogliere tutta l’asta senza più quell’andirivieni che le concedeva un pur minimo sfiato.
Lei aveva le labbra schiacciate contro la parte alta dello scroto, e soffocava... soffocava...
Mentre l’inguine le pizzicava, mentre una parte del suo corpo che sembrava indipendente dalla sua volontà le si illanguiva, mentre con piccoli e dolorosi spasmi di risucchio eseguiva gli ordini di lui, le venne da pensare a che razza di morte sarebbe stata quella e a come avrebbe preso la notizia suo marito ... non fosse stato per l'ostacolo in bocca l'idea le avrebbe strappato una sana risata !
E poi lo sentì, eccolo! Ecco il fiotto liberatore di sperma! La carne che le riempiva la bocca si elettrizzò e poi il liquido la colpì in gola, bruciante e vischioso... se lo sentì colare giù, giù... e subito dopo avvertì degli schizzi all’interno delle guance, sul palato e poi quando finalmente lui le lasciò libera la nuca e lei si liberò ce ne fu anche per le labbra, il mento, il naso e gli occhiali.
Decisamente Walter ne aveva tenuto in serbo un bel po’ per lei: già era uno abbondante di suo, ma per l’occasione s’era autoforzato a tre giorni di lontananza assoluta dal sesso!
Proprio per quello del resto: per rendere memorabile, a lui e a Cinzia, quel pompino.
Cinzia si tolse gli occhiali e appena fu in grado di ridere rise della propria miopia.
« Ma dovevi per forza appannarmi le lenti? » chiese a Walter che le passava un rotolo di ScotteX.
« Mi eccitava il pensiero di sborrarti sugli occhiali! Solo in bocca è troppo... troppo... insomma voialtri borghesi ci siete abituati!»
« Sei un bastardo !... ma adesso voglio la mia parte.. »
Per tutta risposta Walter, col cazzo ancora gocciolante, le indicò la porta.
« Vattene! Tra mezz’ora devo aprire il negozio! »
« Ma io... io voglio... »
« Non sei tu che decidi, lo sai! Via, dai! Fila via! »
Lei finì di pulirsi e poi buttò platealmente addosso a lui i resti dello Scottex.
Lui non si mosse di un millimetro ma disse solo:
« Signora, la prego, esca dalla porta sul retro perchè non ce la fa a tirar su la saracinesca da sola ».
Lei, uscendo dalla porta sul retro, gli mostrò il dito medio.
Sembrava una storia chiusa ma Walter sorrise.
Sapeva bene che sarebbe tornata.
Walter il fruttivendolo sapeva bene che lei, la signora di città , la ricca moglie del ricco imprenditore, voleva proprio quel trattamento.
L’aveva ben capito la prima volta.
Già , quel loro tempestoso e casuale primo incontro dal quale ne seguì un'infinità d'altri senza che lui li contasse; perchè come tutte le persone grezze, Walter non consentiva alle questioni cerebrali di occupare posto nella sua testa. Cinzia per lui era acqua fresca; quando la trovi e hai sete la bevi, senza porti la questione da dove venga e dove vada dopo....
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14 years ago
belzebù, 53
Last visit: 21 hours ago -
3 - GATTINA
La proposta l’avevo letta in un annuncio su SC di una coppia che aveva visitato il mio sito. Nel ringraziare per la visita nel doveroso feedback continuava a rimbombarmi in testa la loro proposta: che fare alla lei gattina posta al centro di una stanza in piedi, bendata, nuda, con le mani legate sopra alla testa e la bocca tappata?
La fantasia e l’eccitazione all’idea si sono messi in moto simultaneamente; lei mora, seno minuto ma molto intrigante, con due capezzoli abbastanza grandi, scuri e svelti ad erigersi al minimo stimolo …
Quando mi hanno invitato stentavo a crederci ma ora sono qui ed è vero. Molto gentili sono invitato ad entrare e nel soggiorno c’è lei, come mi avevano prospettato. Si gira cercando di capire cosa succede.
E’ eccitata, lo denunciano i suoi capezzoli molto irti, sporgenti veramente tanto. Noi la guardiamo in silenzio, siamo il suo lui ed io nessun altro. Lui mi invita a cominciare e a sentirmi libero di fare ciò che voglio, ciò che desidero, ciò che la mia fantasia ed eccitazione mi comandano di fare. Lei è lì per noi, lo sa, lo vuole, lo desidera.
Lei si muove ancora ciondolando i fianchi, abbassa il ventre e le gambe poi risale non sa cosa attendersi. Si inchina in avanti e mi lascia guardare la sua fica perfettamente rasata per l’occasione. Di solito non si rade saprò poi ma per oggi l’ha fatto e si è eccitata a farlo.
Si drizza e distende indietro la schiena sporgendo i seni; i capezzoli mi chiamano ma non voglio toccarli subito. Trattengo la voglia che è tanta e inizio ad accarezzarla, ma come la tocco si ritrae spaventata. Il silenzio regna sovrano , era la condizione per farlo. Non dovrò mai parlare né fare alcun rumore, fino alla fine.
Lei non dovrà sapere chi fa cosa ….
Riprovo sulla schiena piano, ora si lascia fare, scendo sui glutei, lei li spinge in fuori, scendo in basso nel centro, lei allarga le gambe. Entro sotto al sesso lo sfioro, un primo gemito le sfugge, lo tocco di più, un secondo gemito più forte esce dalla sua bocca chiusa. Ciondola attorno alla mia mano che tengo ferma; ora è lei che la usa per il suo piacere, strusciandosi attorno, bagnandola, facendola entrare piano dentro di se.
Fa tutto lei, non può toccare, non può vedere, può solo sentire e provare piacere. Lo vuole, lo vuole di più e allargando le gambe si infila nelle mie dita chiuse prima piano, poi un po’ di più. E’ bagnatissima, il liquido del piacere le cola sulla mia mano e all’interno delle gambe. Spinge piegandosi in avanti per farle entrare di più. Io ho paura di farle male e quasi ritraggo la mano, ma lei la vuole.
Guardo lui e mi fa cenno di assecondarla. Ruoto la mano che è arrivata alle nocche e lei mugola, ne vuole ancora, ma fa fatica è il punto più largo. Lui mi passa un lubrificante in silenzio. Tolgo la mano e lei ha un moto di stizza ….
Prendo il gel e glielo spalmo, allora capisce e mugola dal piacere. La accarezzo a lungo finchè dondola e butta in fuori il sedere, sa che a 90 gradi entrerà meglio e aspetta ….
(continua)
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14 years ago
gimap02,
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L\'ufficio galeotto
Un nuovo racconto scritto da me (Tyzzy) e (Franz)....
..sei seduta al computer che stai guardando il tuo sito preferito. Come tutte le mattina leggi i racconti che ti spedisco e mentre leggi inizi ad eccitarti. Sei talmente presa dalla lettura che non ti accorgi che dietro di te c'è una persona. Anche lui legge da dietro le tue spalle il racconto. Lentamente lui ti mette una mano sulla spalla e tu sobbalzi dalla sorpresa. Senti che ti sussurra "non ti preoccupare continua a leggere". Tu continui a leggere e inizi a trovare molto eccitante quella situazione. I tuoi capezzoli iniziano ad inturgidirsi. Senti sul collo un contatto lieve, sono le labbra dell'uomo che ha iniziato a baciarti da dietro. Tu chiedi gli occhi e ti godi quel momento. Ti mordi il labbro. Senti che le labbra dell'uomo si avvicinano al tuo lobo dell'orecchio e i baci sono sostituiti dai morsi. Tu con movimento di riflesso apri leggermente le gambe e la tua minigonna si alza leggermente. Senti sui tuoi seni le mani dell'uomo che da sopra la stoffa ti accarezzano i seni delicatamente....
...le mie mani scendono piano verso il mio basso ventre ed arrivano ad accarezzare piano le coscie agevolando la loro apertura. Con noncuranza alzo la minigonna e scopro le mutandine bianche trasparenti. Percepisco che l'uomo dietro le mie spalle guarda tutto quello che faccio perchè il suo respiro si fa più veloce e profondo vicino al mio orecchio. Scivolo piano sulla mia sedia e continuo a leggerti con vero piacere. La gonna si alza tutta scoprendo le mie mutandine completamente fino all'ombelico. Le mie mani sfiorano, da sopra le mutandine, il mio fiore...ed accentuano lo spacchetto in mezzo alle gambe...
...le mani dell'uomo ora piano piano penetrano dentro la tua camicetta. Trovano i tuoi seni ancora coperti del reggiseno. Te li senti accarezzare piano, mentre la tua mano ha iniziato a darti piacere nel tuo fiore che inizia a bagnarsi del tuo miele. Le dita si fanno strada e senti i polpastrelli a contatto della tua pelle nuda. La sua bocca continua a bacirti e a fare sentire il desiderio di te. Senti le dita che trovano i tuoi capezzoli inturgiditi e senti che iniziano a darti piacere....
..la sensibilità aumenta di pari passo con il loro indurimento ed ormai assomigliano a due bottoni. Mi slaccio la camicetta per agevolare i movimenti delle sue mani che approfittano subito del momento e penetrano più in profondità nella mia scollatura. I suoi baci sul collo si fanno più insistenti e umidi, la sua lingua mi bagna completamente e sento la sua bava lungo la mia schiena. Mi eccita sempre di più la situazione e piano piano piano sollevo l'elastico delle mie mutandine scoprendo alla sua vista la mia vagina completamente depilata e glabra..
..una mano si libera dei tuoi seni e ti accarezza il collo per poi arrivare al tuo viso. Un dito della mano ti contorna le tue labbra e tu le apri leggermente. E mentre con l'altra l'uomo continua a darti piacere sui tuoi bottoni, con la tua lingua inizi a leccargli il dito e piano piano lo fai entrare dentro di te. Intanto le tue mani hanno iniziato a dare piacere al tuo fiore. Il tuo respiro si fa più affannato e le tue dita iniziano a penetrare dentro di te, ormai bagnata come i fiori con la rugiada la mattina...
...sono schiava di quell'uomo e della sua intraprendenza, accondiscendo alla sua voglia di sentire la mia lingua che lecca il suo dito medio, lo lecco...lo succhio e lo lecco nuovamente. Dentro di me mi chiedo ancora chi sarà mai costui che mi sta prendendo quasi con la forza...ma il momento mi piace troppo. Ho alzato l'elastico delle mutandine e le mie parti intime vengono sfiorate da un leggero soffio di aria fresca che mi da un inizio di piacere...il mio padrone mi sussurra nell'orecchio..."uh, che bel fiorellino che hai....me lo vuoi proprio far vedere..."
...a quel punto ti sentsti girare. L'uomo ti vaveva fatto girare con la sedia verso di lui. Piano piano si mise in ginocchio. Le sue mani ti accarezzarono le gambe. Davanti ai suoi occhi aveva il tuo fiore dischiuso che lo tenevi aperto con le tue mani. Le dita presero le mutandine e piano piano le levarono. Tu eri lì in ufficio, con un uomo in ginocchio, non sapevi ma forse te lo sentivi avevi messo le autoreggenti. Continuavi ad avere gli occhi chiusi, per goderti meglio quel momento. Ad un certo punto sentii una lieve brezza sul tuo fiore e poi una sensazione di bagnato che non era dato da te. Aveva iniziato a leccare il tuo fiore e bere il tuo miele....
...percepivo lo strofinare della sua lingua ruvida sul mio fiore e questo mi dava veramente piacere come al solito. Le mie dita agevolavano il suo movimento poichè tenevano le grandi e piccole labbra completamente aperte. Il mio clitoride si irrigidì e sentii che quell'uomo lo prese tra le labbra e lo succhiò a lungo. Allargai ancora di più le mie cosce e le appoggiai sui braccioli delle mia sedia. Aprii gli occhi un attimo e vidi che era una persona di una certa età che mi stava usando e lo guardai bene perchè non l'avevo mai visto...
...la lingua dell'uomo aveva iniziato a giocare sulle tue labbra. Te le leccava come un gelato. Poi la spostò verso quelle più piccole. Le tue dita gli aprirono il fiore com un chiaro invito a continuare. Lui l'accetto. La sua lingua iniziò a leccarti il tuo clitoride gonfio, prima lievemente per poi gustarselo prendendolo con le labbra e baciandotelo. COn una mano gli tenevi aperta la tua figa e intanto con l'altra avevi iniziato a stuzzicarti i capezzoli. L'uomo ora con la sua lingua aveva iniziato ad entrare dentro di te e la sentivi come un piccolo cazzo che ti penetrava. Nel mentre una sua mano aveva iniziato anche a tintillare il tuo clitoride gonfio. Staccasti la mano dalla tua figa e gliela mettesti sulla testa. Poi allargasti le tue gambe e per avere una posizione migliore, gliele mettesti sulle spalle. E lui continuava a leccarti il tuo miele copioso...
...le mie mani scesero sul clitoride e spostai la sua bocca sulla mia vagina sussurrandogli di continuare lì con quella lingua esperta ed intraprendente. Iniziai invece a masturbarmi titillandomi il clitoride ingrossato ed indurito fino all'inverosimile. L'eccitazione mi stava prendendo completamente ed un onda di piacere mi stava salendo dall'inguine fino al cervello. La sua testa era tra le mie gambe e non capivo più nulla...guardai le mi autoreggenti e pensai che ero veramente bella. I capelli grigi di quest'uomo mi eccitavano e più mi eccitavo più lui insisteva. Le sue mani erano ormai sotto i miei glutei e mi sostenevano...emetteva dei gemiti di piacere perchè immagino fosse molto eccitato...più di me...
...ma chi era quell'uomo....non mi pareva di averlo mai visto...e cosa mi stava facendo...sono sposata cosa sto facendo..! Niente ero talmente eccitata dalla situazione che non mi tirai indietro ed anzi con un gesto improvviso che stupì anche lui tolsi le ginocchia dalle sue spalle, lo feci alzare gli slacciai i pantaloni, gli abbasai la cerniera e glieli tolsi con violenza. rimase in mutande davanti a me..gli slacciai la camicia e gli accarezzai la pancia nuda...scesi fino all'elastico delle mutande che già descrivevano chiaramente il contenuto duro e decisamente notevole. Notai già una macchia grande di liquido sulla stoffa delle mutante sintomo che già era a buon punto. Piano piano alzai l'elastico e le feci scendere fino a scoprire il suo membro. La punta era rossa, già scoperta ma non era molto duro; la sua lunghezza non si discuteva e si protendeva verso di me e la mia bocca. I peli erano bianchi e radi e subito pensai che per l'età che aveva sapeva ancora fare il suo lavoro. Prendendolo in mano lo strinsi e con l'altra andai a tarìstargli lo scroto che era molto gonfio e pieno....
...l'uomo era lì in piedi davanti a te. Il tuo viso davanti al suo membro. Ad un certo punto le sua mani andarono sulla tua testa e lentamente la spinsero verso il suo membro, che nonostante l'età era belo duro. All'improvviso sentì sulla sua cappella rosa una sensazione di bagnato, abassò lo sguardo e vide la tua lingua giocare col suo prepuzio. Tu alzasti un attimo i tuoi occhi e vi guardaste, ma poi il tuo sguardo si calamitò di nuovo su quel cazzo e lentamente iniziasti a baciarlo....
...lo baciai in tutta la sua lunghezza fino a scendere sullo scroto che succhiai finoa fare entrare in bocca una delle palle. Il suo membro incominciava a gocciolare copiosamente del liquidi di lubrificazione, ma ancora non potevo dire che si stesse indurendo come quello di un giovane e pensai che questa volta, vista l'età, ci sarebbe voluto un lavoro extra da parte mia e mi impegnai. Piano piano infilai il suo membro dentro la mia bocca fino a farlo scendere fino in gola ed una volta arrivato in fondo mi fermai per fargli percepire la mia gola sulla sua punta...
...l'uomo iniziò a gemere. Mai nella sua vita aveva trovato una donna così calda e passionale. Percepiva la lingua di lei sul suo cazzo duro nella sua bocca. Sentiva lambire il prepuzio e il glande. Una sensazione maginifica. Una mano di lei che gli accarezzava le palle tra i peli grigi del suo scroto. Mentre con l'altra mano si dava piacere alla sua figa grondante. Poi lei iniziò con la bocca ad andare su e giù. Sentiva le labbra accarezzarglielo per tutta la lunghezza. La mano di lui continuava ad accarezzargli la testa e a tenergli il ritmo. Ogni tanto sentiva i suoi denti e questo lo eccitava ancora di più. Lo fece uscire fuori tutto dalla sua bocca. Poi alzò gli occhi e mentre si guardavano, in un istante animalesco, se lo riprese tutto nella bocca. La mano con cui si stava dando piacere prese un evidenziatore che era sul avolo lì vicino, e mentre continuava a dar piacere a quello sconosciuto, iniziò a masturbarsi nella sua figa. L'uomo non ce la faceva più, la voleva prendere, voleva mettere il suo cazzo in quella figa pulsante di piacere....
...continuavo a fare entrare il suo membro in bocca sperando che incominciasse ad indurirsi, ma la situazione non cambiava e la consistenza rimaneva sempre quella....non era duro, ma era comunque eccitatissimo. L'evidenziatore era entrato ormai completamente nella mia vagina quasi a scomparire, ed il suo membro gocciolava copiosamente. Il suo odore era acido e dolciastro e ormai mi riempiva la bocca....Ad un certo momento mi prese per i capelli, mi alzò e faccia a faccia mi disse..."girati ed inginocchiati"...mi misi alla pecorina sulla moquette...nuda con le autoregenti ed i tacchi. Si inginocchiò dietro di me e con il suo membro ancora molliccio me lo appoggiò sul culetto e mi sfiorò il culetto cercando di penetrarmi lì. Non ero lubribicata e mi sentii penetrare piano piano da un suo dito che aveva prima passato sulla mia vagina per bagnarsi. Entrò ed un'attimo dopo ero aperta....Cristina mi aveva aperto tempo prima....pulsavo e lui ne approffittò per appoggiare il suo glande e spingendo un attimo entrò...anche se con un pò di difficoltà visto la poca consistenza del suo membro. Incominciò il movimento dentro e fuori....
...l'uomo iniziò a incularti lì in ufficio. Il suo pene entrava dentro il tuo orifizio anale e nel mentre le sue mani presero i tuoi seni scoperti e te li palpava, te li strizzava ad ogni affondo. Come due animali scopavate insaziabili uno dell'altro. La tua figa produceva tanto di quel miele che ti colava lungo le gambe. Non ce la feci più e allora con una mano iniziasti a darti piacere, ti masturbasti mentre l'uomo ti inculava. Sentivi il suo respiro affannato su di te. I tuoi capezzoli erano inturgiditi dal piacere.....
...le mie dita erano insaziabili e stimolavano il mio clitoride all'inverosimile con movimenti lunghi e prolungati. Ero eccitatissima e non potei evitare di penetrare dentro la mia vagina con due dita per trovare finalmente il mio punto del piacere. L'uomo nel frattempo penso stesse per venire perchè percepii un particolare indurimento dentro il mio orifizio a cui seguirono delle pulsazioni che mi segnalavano l'imminente esplosione di piacere dentro di me. Mi inarcai per ottenere il massimo da quei movimenti e scoprii che la posizione era decisamente migliore. I suoi movimenti si stavano facendo più veloci ed il suo respiro era forsennato fino a che lo sentii mugolare ed un liquido caldo ed abbondantissimo li riempì l'orifizio anale....nello stesso momento raggiunsi anch'io l'orgasmo in quel momento...un orgasmo incredibile e mai provato con mio marito...esplosivo e con delle contrazioni strane che mi fecero fare qualche goccia di pipì oltre che bagnarmi del mio liquido di piacere....
...l'uomo non ce la fece più e venne dentro di te grugnendo. Nello stesso istante ti strinse forte i seni. E tutte e due godeste. I tuoi muscoli anali strinsero quel cazzo vecchio che continuava ad eruttare il suo seme. E mentre tu godevi con il tuo miele che colava sulle gambe sporcandoti le calze, lui uscì da te e tu sussurrò che eri una porca senza precedenti. Poi si riallacciò i pantaloni lasciandoti in ginocchio in mezzo all'ufficio. Poi si avvicinò alla porta, il suo sguardo andò su di te, nuda, con le calze e la figa bagnata, ancora scossa dall'orgasmo provato e ti disse che era il tuo nuovo datore di lavoro ed uscì chiudendo dietro alle sue spalle la porta.
...rimasi di pietra guardando ancora quella porta chiusa...ero ancora inginocchiata sulla moquette e l'orifizio mi bruciava ancora per il tanto sfregare. Mi rivestii piano ricomponendomi un pò prima che arrivassero i colleghi. Da quel giorno ogni volta che lo incrociavo in ufficio mi ricordavo di quella prima volta che però non fu l'unica e si ripetè altre volte.
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14 years ago
admin, 75
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Coscienza ... e solitudine
Non è facile uccidere la coscienza. Anna però c’era riuscita molto presto, appena sedicenne.
Aveva comperato un revolver al mercato nero della lussuria e con un immaginifico proiettile dorato l’aveva colpita diritta al cuore, per essere certa che morisse all’istante, senza lasciare possibili e insostenibili strascichi. L’aveva quindi sepolta in una boscaglia cupa e lontana, senza un pensiero o un preghiera, senza una lacrima o un rimpianto.
Dopo quell’omicidio era iniziata la sua vita priva di sbarre morali che l’aveva portata ad essere un perfetto ed efficiente manager del suo corpo e della sua bellezza.
Già … Anna esercitava ormai molti anni la “professione”. Quel termine ormai desueto che, nel corso degli anni, aveva preso forme e contorni diversi: prostituta, puttana, escort ...
Il primo uomo era stato un cinquantenne che l’aveva avuta, ovviamente in cambio di denaro, senza neppure accorgersi del privilegio che stava cogliendo, troppo preso ad ubriacarsi di lei. Non era stato indimenticabile, non era stato grandioso, non era stato neanche bello. Non era stato.
Da quel giorno era stato un succedersi di uomini – giovani, vecchi, belli, brutti, alti, bassi, divertenti, tristi -, ma la cosa che li accomunava era il loro desiderio per il suo corpo.
Ad Anna quella sensazione dava un senso di potenza assoluto, eccitante assai di più rispetto a qualsiasi penetrazione, seppure quest’ultimo fosse un gradino importante nella scalinata del piacere appagante.
Quella sensazione l’aveva così accompagnata per quindici anni e anche adesso, che aveva oltrepassato la soglia dei trent’anni, sapeva che tutti gli uomini non si chiedevano chi lei fosse, se amasse leggere, cosa preferisse mangiare, se aveva voglia di ridere o piangere. La volevano e basta. E fare buon uso di questo desiderio voleva dire diventare il loro tormento o meglio ancora l’esca da dare in pasto alla loro stupidità.
Oggi però Anna deve avere un incontro con Luigi. Sessantadue anni ben portati, fascinoso, regista teatrale, colto e molto molto danaroso.
L’aveva conosciuto dodici mesi prima. In un ristorante, mentre cenava assieme alla moglie, i loro sguardi si erano maliziosamente incrociati.
Quella sera Anna come di consueto, e per libera scelta quando i suoi impegni professionali lo permettevano, era da sola. In un battibaleno aveva iniziato a scrivere la sceneggiatura della sua ennesima storia. Già perché Anna non era una “prosituta” classica, quella che si vende per una sera. La sua capacità manageriale faceva sì che lei vendesse il suo corpo per avere avventure che non fossero solo di una notte. Mediamente la compagnia durava qualche mese. Mai oltre un anno. E in quei periodi i suoi compagni, o amanti che dir si voglia, la riepivano di affettuosi pensieri che, nel tempo, avevano così assicurato una tranquilla vecchiaia: gioielli, auto, appartamenti, bei vestiti.
Con Luigi la storia era nata secondo i canoni classici. Si erano rivisti un altro paio di volta allo stesso ristorante. Lui aveva mandato al suo tavolo una bottiglia di champagne. La volta successiva avevano poi cenato assieme. Un’altra ancora lui l’aveva accompagnata sotto casa. E quindi, finalmente, avevano trascorso un week end a Cortina.
Fino ad allora si erano solo scambiati qualche bacio appassionato ma nulla di più. Per quella loro prima sera Anna aveva indossato una “divisa da lavoro” particolarmente sensuale seppur non aggressiva. L’abito di seta nero, lungo fino ai piedi, copriva il corpo privo di biancheria intima. Un filo di perle, i capelli raccolti a scoprire il collo, una pochette e un paio di sandali altissimi e bianchi completavano l’esca.
La cena fu deliziosa e il parlare affabulatore dell’uomo conquistò il cervello di Anna che, per la prima volta, non scorgeva i consueti segnali del desiderio, o almeno non solo quelli.
Le domande che le faceva Luigi erano accompgnati da dolci movimenti delle mani, che secondo Anna erano il vero specchio dell’anima maschile. Sembrava che l’uomo mostrasse un interesse che travalicasse quello meramente fisico.
Salirono in camera e la suite prenotata da Luigi sembrava essere una perfetta location, disegnata da un abile sceneggiatore. Tutto era al posto giusto al momento giusto. In quel momento Anna si strinse all’uomo immergendosi nel suo profumo virile ma delicato. Luigi slacciò le spalline facendo crollare a terra, con uno sbuffo d’aria, l’abito setoso, come un drappo all’inaugurazione di un monumento. E l’opera d’arte apparve allo sguardo dell’uomo. Il corpo di Anna era una statua di fidiana memoria. Fu allora che Luigi la spinse con violenza sul letto, le allargò le gambe e iniziò, famelico, a pasteggiare con la sua intimità. Più la lingua e i piccoli morsi si susseguivano, più Anna perdeva il consueto controllo professionale. La lingua dell’uomo percorse tutti i meandri, insalivando ben bene anche il culo della donna. D’improvviso poi legò Anna alla spalliera del letto, mentre lei muta, lo guardava tra lo spavento e l’eccitazione. Una volta immobilizzata la donna, Luigi prese un vibratore e iniziò a passarlo prima delicatamente sulla clitoride e poi sullo sfintere. Quindi si avvicinò porgendo il suo membro verso la bocca della sua compagna, che seppur inibita dalle corde che la immobilizzavano cercava con fatica di prenderlo tra le labbra. Luigi non faceva nulla per facilitare il suo compito, anzi senza preavviso la penetrò con il piccolo vibratore nell’ano. Il membro dell’uomo, nonostante l’età, era turgido e di dimensioni assolutamente fuori la norma. Nonostante i trent’anni di differenza la vigoria e la perversione che mostrò Luigi fu senza pari. La bocca, la fica e il culo di Anna quella sera accolsero di tutto. Luigi la montò in tutte le maniere, mantenendola sempre legata. Pur privata da quel senso di libertà, che era stato l’originario desiderio che le aveva fatto scegliere quel tipo di vita, si era sentita oggetto dell’amore e non solo della passione di un altro individuo. Con i polsi e le caviglie rosse dai legacci, la furia sessuale la travolse facendola godere nel corpo e nella mente. Fu una notte in cui il suo corpo non fu risparmiato e le sue orecchie ascoltarono parole d’amore intervallate da epiteti che, pur nella loro volgarità, parlavano comunque di sentimenti.
Da quell’incontro era passati quasi dodici mesi e quel tempo aveva fatto di loro una coppia, seppur clandestina.
Luigi stava venendole incontro, consapevole che la regola dell’anno si stava rinnovando. Lui era stato un amante incredibile, ma anche un uomo dalle mille risorse. L’aveva colmata di attenzioni, ben più consistenti di un mazzo di fiori, ma anche di mille pensieri.
Anna per la prima volta aveva pensato che una soluzione stabile con Luigi avrebbe potuto rivelarsi una soluzione ideale per chi, come lei, vedeva la vita assieme non finalizzata alla procreazione o al mettere su “due cuori e una capanna”. Poi comprese che l’ipocrisia stava prendendo il sopravvento.
Lei non sarebbe mai stata capace di essere di un uomo solo. Le sarebbero mancati gli sguardi malcelati che vagavano su e giù per il suo corpo, così come le mani esperte che frugavano sotto vesti pregiate, sulla pelle impregnata di creme profumate e costose.
Aveva bisogno ancora di ripetere i suoi concerti lussuriosi, con orchestrali diversi ma con lei a recitare sempre il ruolo di direttore d’orchestra.
Aveva bisogno di trarre piacere dalla sua vanità. Aveva necessità di vivere senz’anima. Fu per quello che sparò il suo secondo proiettile dorato contro il barlume di speranza che le aveva offerto Luigi.
L’anima, come la coscienza, era un bene invendibile, un ostacolo alle compravendite redditizie del suo corpo.
Mentre Luigi era rassegnata davanti al suo viso pensò a cosa sarebbe stato il suo domani.
Quel domani che avrebbe cancellato anche l’oggi.
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14 years ago
admin, 75
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Al ristorante
Il tutto inizia un venerdi pomeriggio. telefonata di una coppia con la quale ci eravamo accordati per incontarci la sera. Giunta la telefonata ci aspettavamo subito la disdetta invece no la conferma e ci diamo appuntamento al bar Pinco Palla per poi andare a cena al ristorante. Coppia puntualissima, ci salutiamo, prendiamo l'aperitivo e dopo mezz'ora andiamo al ristorante e decidiamo di andare con una sola macchina la coppia dietro e noi davanti. Durante il tragitto sia noi che loro sembravamo molto impacciati nel parlare di argomenti di sesso per non turbare l'atmosfera che si stava creando. Per fortuna le due meravigliose donne (sempre complici) rompono il ghiaccio. Giungiamo al ristorante ci accomodiamo e un bel cameriere ci viene a prendere la comanda. Bel ragazzo, 1,80 fisico asciutto abbronzato mascella pronunciata capello corto ma non troppo, età sui 28-30 anni. Premessa i maschietti vestiti abbastanza classici mentre noi con vestito da sera ma abbastanza provocante con spacco vertigino sul fianco e un bel deccolletè che lasciava intravedere tutto sotto i vestitini trasparenti. Il cameriere alla vista nostra vista è rimasto inizialmente turbato arrossendo. Premessa che io e la lei eravamo una di fronte all'altra e come per magia ci siamo capite ed abbiamo iniziato a stuzzicare il povero malcapitato cameriere. Abbiamo iniziato ad alzare lo spacco del vestito mostrando l'intera gamba ogni volta che si avvicinava al tavolo lasciando intravedere i perizomi. Nonostante la serata non era del tutto calda, il cameriere iniziò a sudare e da lì io e la mia nuova amica, conosciuta mezz'ora prima, nonostante non ne avessimo parlato eravamo perfettamente in sintonia. Abbiamo proseguito per tutta la serata a stuzzicare il cameriere facendogli veder anche i nostri seni che maliziosamente scoprivamo appena toiccandocelo l'una con l'ltra fino al punto del dolce, quando il cameriere nel servirci ha strusciato il cazzo sul mio braccio facendomi sentire quanto era eccitato. Maliziosamente l'ho guardato negli occhi ringraziandolo per il dolce e complimentandomi con lui, cosa che ha fatto anche la mia amica che non aveva mai alzato lo sguardo sopra la cinta dei pantaloni. I nostri mariti per tutta la durata della cena non hanno fatto altro che gustarsi la nostra maliziosità difendendo il povero cameriere che oltre a lavorare doveva farlo con il cazzo dritto. Terminata la cena siamo risaliti in auto, il ghiaccio oramai era completamente sciolto e abbiamo deciso di andare in motel. Ci siamo incontrati tutti in una stanza e abbiamo fatto del sesso tutti e quattro insieme con i nostri mariti che ci rimproveravano del fatto che avevamo istigato cosi tato il cameriere e io e la mia amica orgogliose di essere cosi troie per esserci rese cosi desiderabili nei confronti di uno sconosciuto. Tra noi è nata una bella complicità e spesso andiamo per ristoranti...ci piace la buona cocina e chissa se ci sono anche i camerieri...
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14 years ago
AdamDTS,
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The only thing you need for a well done blowjob is just cooperation
Ci ho pensato un sacco di volte.. Abbracciarti, sentirti. Rotolarci, annusarci e mangiarci. Perché solo questo volevo fare con te. Anche se non significava non farti approfittare di me oltre ogni buon senso e decenza, in ogni modo ed in ogni posto, tutta la notte e tutte le volte che volevi.
Correrti incontro per abbracciarti, saltarti al collo come una bambina e, mentre salto, cingerti i fianchi con le mie gambe e ricoprirti la faccia di baci, schioccarteli senza sosta sulle guance, sulle labbra, sulle palpebre, sul naso, fino a soffocarti quasi e farti ridere come un matto... E mentre ti stavo ancora addosso potevo sentire il tuo odore, annusare l'umore sul collo, dietro le orecchie e cercare il tuo alito caldo che sa di te, prima di metterti la lingua in bocca. Finalmente: le lingue attorcigliate, morbide e voraci, ogni difesa abbandonata per ascoltare solo l'impazienza dei nostri corpi. Animali. Desiderio fortissimo, dolcissimo e naturale.. "Vuoi parlare prima, oppure..??". Ed io: "Oppure."
Oppure. Allora ti ho tolto la maglietta e sbottonato i pantaloni, lasciandomi a mia volta spogliare lentamente, a seno scoperto, mentre la mia mano andava sicura sulla patta dei pantaloni. Oh sì.. quanto l'ho desiderato, e adesso posso sentirlo tra le mani, la consistenza, il gonfiarsi sotto gli slip, fino ad aggirarli e toccarti, prendere l'asta in mano, tra le mie dita sottili e tirarlo fuori, così piano, mentre ogni tanto alzo lo sguardo per incrociare i tuoi occhi e farmi guardare. Inebriata. Sì, sono così: il cazzo mi confonde solo ad averlo in mano, a respirarne l'odore, saggiare la delicatezza della pelle e immaginare tutto quello che ci farò palpitante... guarda che occhi da discolaccia che ho adesso mentre sorrido!
E poi prenderti le mani, belle, forti che hai e succhiarti le dita ad una ad una per bagnarle di saliva, finché le ho portate tra le mie cosce. Per farmi toccare, per farti prendere il clitoride tra i polpastrelli e farmi bagnare.
Cosa è successo poi non lo so, ci sono mille storie possibili.. seminudi e così vicini. Potevo chiederti e potevi avere voglia di farmi godere così, ancora vestiti, in piedi, mentre con una mano mi masturbavi la fica, con l'altra mi mettevi due dita nel culo e mi sussurravi porcherie all'orecchio. A gambe larghe. Avrei bagnato gli slip e il mio piacere sarebbe colato giù, dall'interno coscia fino all'incavo del ginocchio.
Ma poi mi fai inginocchiare.. lo sai che è quello che voglio. E ti siedi, facendolo sbucare per bene dalla patta dei pantaloni aperta ed ancora su. Ansimo. Un attimo. Uno sguardo.. i miei occhi eccitati.. mi avvicino carponi. "No, non ancora. Te lo devi meritare" mi dici. Ed io abbasso gli occhi, perchè non si sostiene il tuo sguardo e si.. " si lo giuro sarò brava". "Leccati le dita" (lo sai che sono bagnata) "si, così" . Ed io già pregusto il tuo sapore. E le dita sono diventate due, tre, quattro, tutta la mano.. nella mia bocca ( mi guardi) ad allargare la mia voglia, mentre con l'altra mano corro tra le cosce.. Ma tu mi fermi. Ti sei alzato adesso, e prendi il mio giocattolo per questa sera, mentre io sono ancora li a quattro zampe. E' morbido, ancora freddo quando me lo fai leccare.. trasparente, come piace a te. Si, ti piacciono così perchè poi quando li usi su di me puoi vederci dentro.. il buco nero, profondo abisso dove voglio perdermi e farti annegare. "Si, brava, lecca, lecca, così.. bene. Adesso vediamo se questo bel culo se lo merita". E così dicendo me lo hai tolto dalla bocca e lo stai spingendo tra le natiche. Un po' di più.. piano.. io mi rilasso.. "Ecco: tutto dentro. Brava"; la tua voce arriva da lontano...: sono già altrove e gocciolo sul pavimento.
E poi dopo così, piena, già morbida, in trance, ci siamo spogliati e te l'ho preso in bocca.
Lo sai che è la cosa che mi piace di più. Lo so che ti fa impazzire. Ma a me piace per me.. e non c'è calcolo o obbedienza, solo piacere. L'ho leccato tutto per bene, dalle palle al glande, ti lecco anche il buco del culo e poi, finalmente, ho dischiuso le labbra..
Entra. Buono. Fantastico sentirlo scivolare tra le labbra, prenderlo lentamente nella bocca umida a poco a poco, fino a giù. E sentirlo pompare, gonfiare e indurirsi sempre più, mentre con la lingua continuo a lappare e con le labbra a suggere e succhiare. Puoi vedermi così? Te lo chiedo perché adesso siamo sul letto e tu, sdraiato, sei bellissimo; ed io assorta, ogni tanto alzo gli occhi per farmi guardare..vuoi che mi leghi i capelli? Certo che lo faccio, così puoi guardare la forma delle labbra che si allungano mentre il viso si scava, le guance che si gonfiano quando lo spingo di lato e gli occhi grandi e lucidi.. No, non venire, ti prego aspetta. Non ancora, non adesso. Ne voglio di più, ho appena iniziato..Lo so che hai voglia, lo so che volevi quasi toccarti prima, ma io ti ho chiesto di tenerlo, di averlo tutto io... e adesso ne sei pieno. Mi hai messo le mani sulla testa, "Si brava, così, più giù, prendilo tutto.. troia." ma non sai che non posso sentirti: sento solo i sussulti del corpo e i nostri ritmi che si accordano. E il tuo sesso è il mio mantra: bagnato di saliva e ficcato in gola...
E poi invece lo lascio un attimo, ti guardo e ti sorrido. Mi giro e mi metto accanto a te, dandoti la schiena, sempre a carponi. Sono al tuo fianco, sedere in aria a 10 cm da te e puoi ancora vedermi la bocca e adesso guardare anche la passera e il plug che apre il mio bel buchetto tra le chiappe ( .. quanto sono bagnata?) Ecco, così la forma del cazzo si accomoda meglio nella curva naturale della bocca e della gola.. Messa così basta poco, basta che sia bagnato bene ed io abbastanza fuori di me da poterlo prendere tutto. TUTTO, giuro. Come nessuna mai. Devo solo farmi accompagnare dalle tue mani, e, quando sembra che sia già tutto in fondo, dondolare un po' la testa avanti ed indietro, perché passi la glottide. Succede. ... ma tu lo sai già. E puoi tenermi ferma così il tempo che vuoi, 5, 10 secondi.. "Uuuunooo, duuueeeee, treeee..", e posso sentirlo oltre le tonsille, battermi sul collo quasi all'altezza delle clavicole. "Quaattrooo, ciiiiinqueeee...", lo fai apposta, stronzo. "Seeeiiii, Seeetteee...", e sento le lacrime uscirmi. "Oooottoooo, nooooveeee..", mi piace questo gioco. Non arriverò mai più avanti, perchè tu dilati il tempo, i secondi ed il tuo contare. Perché godi nel sentirmi e vedermi sussultare la pancia e nel vedere gli occhi che si fanno liquidi ed io, ed io.. mi bagno di piacere... "Dieci". E di colpo non ce la faccio più - riprendere a respirare, sputarlo fuori, tossire, lasciarci litri di saliva. Ma poi penso solo che bello, che buono...e di nuovo scendo sull'asta, oramai dura come il marmo e grande, grande, grande. Mi hai preso la testa, i capelli tra le mai a coda di cavallo e dolcemente mi guidi in su ed in giù e mi guardi; e la mia gola cede finalmente insieme a tutto il mio corpo, e TU LO SENTI il momento in cui cede del tutto.
Sei lì.. "Oh mio dio, oh mio dio.., brava, brava... che zoccola che sei.. ti piace, vero?" sei pronto ad esplodere e lo sento. Ma non così. Così me lo schizzi direttamente nello stomaco, ed io invece voglio sentire il sapore del tuo sperma. Lo voglio gustare come un brandy che mi rimescolo in bocca. Te l'ho detto. E allora, anche se non saprei dire come riesco a farlo, perché adesso non riconosco più l'alto dal basso, ma è il tuo sesso che mi parla insieme al tuo respiro che si fa più affannoso, i tuoi ansimi più veloci, ed il tuo farfugliare sconclusionato.. allora risalgo con la bocca, mi giro a guardarti e, di nuovo accovacciata tra le tue gambe, comincio a lapparlo ed a succhiarlo tutto, piano, e poi forte, e poi fortissimo dalla metà in su, mentre lo stringo con tutte e due le mani e agito la lingua tutta attorno alla cappella che ho in bocca (adesso si che è duro come piace a me... mmmhhh).
Hai presente succhiare? Gustare? Aspirare? hai presente l'umido e l'aderente di una ventosa? Non c'è aria tra il tuo sesso e la mia bocca, in nessun punto. Calza come un guanto. E' il posto più umido e accogliente in cui sei mai stato.. e succhio. Ah! Che delizia. E poi.. tu contrai gli addominali, tendi i muscoli, inarchi impercettibilmente le reni ed arriva. Ed io impazzisco. Come una pazza drogata. Invasata. Ringrazio il cielo di avermi fatto così e di lasciarmi aprire da te. Sono folle.. la vedi la luce che ho negli occhi?
Si, amore mio, si, si. SI. Lo sento tremare, sta per schizzare.... che bello che bello, arriva... Arriva nella mia bocca, mi cola sulle labbra... e arriva a fiotti, tutto, denso, caldo, buono e lattiginoso, siii... Mmmhhh, pieno, saporito, tanto e delizioso.. il tuo sperma. Miele e latte degli dei per i miei sensi. Nettare di energia che fluisce a onde a riempirmi la bocca. Dio, come godo, siiiiiiiiiiiiiii, sto godendo.. a bocca piena.. oooohhhh. E posso sentire il calore del piacere esplodere e invadermi dallo stomaco fino alle tempie e la mia bocca aprirsi di più ancora.. lo vedi l'orgasmo (il mio..)? come posso spiegare questa meraviglia? Ma tu non sei con me... e stai gridando. Lo amo il regalo del tuo sesso... Io lo bevo tutto. Non smetto un secondo di succhiare... solo faccio più piano, per assecondare le sue scosse e le spinte.. Guardami, non ne lascio neanche una goccia, ti pulisco per bene, che buono, che buono, che buono.. mmmhhhhhhh sì, sì.....................e continuo a goderne. Dammene ancora.
.... Adesso sì, che sono felice. E sono stanca morta. I battiti del cuore si sono calmati per entrambi. Mi sdraio accanto a te, in silenzio. No, non dire niente, non c'è davvero bisogno di dire proprio niente.
Cooperation. Or momentum. Nothing else.
4712
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14 years ago
welikesex,
27/35
Last visit: 7 years ago
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Il sesso all\\\'improvviso
Era una notte d'estate, il caldo ci portava insieme ad amici a fare il bagno di notte in una caletta della provincia isolata dal centro abitato. Rinfrescato dal bagno risalgo la caletta perchè mi accorsi di aver dimendicato le birre in macchina ma quando arrivai al parcheggio notai subito una macchina in mezzo alle nostre con una coppia seduta sul cofano. C'era la luna piena e riuscivo ad intravedere lei, con una gonna lunga e larga di colore bianco ed un toppino scuro scollato. La mia macchina si truvava proprio vicino alla loro e dopo aver preso le birre e chiuso la macchina lei esclamò: che maleducato non offri ad una signora? ed io imbarazzato: non volevo disturbare...... perchè non vi unite a noi abbiamo appena fatto il bagno e adesso accendiamo un falò...!!! lei: veramente ho sete e voglio dissetarmi... ora..!!! passando la bottiglia già aperta mi accorsi che lei aveva la mano sul cazzo di lui che si trovava già senza pantaloni. Afferrata la birra con l'altra mano la versò sulla pancia del suo compagno che scendendo finiva dentro la sua bocca come una fontanella!! a quel punto portò il sedere sul mio bacino ed iniziò a strofinarsi. Incredulo feci risalire piano le mie mani partendo dalla sua caviglia e risalendo dolcemente le sue gambe fino a scoprire il sedere, perfetto e rotondo con un tanga lilla che quasi non si vedeva... mi disse di uscirla mentre dentro la bocca aveva il cazzo del suo uomo... Io ero eccitatissimo e uscendola la intorcigliai sul suo tanga facendole sentire quanto era duro. Si girò e mentre il suo uomo la scopava lei mi metteva il contraccettivo con la bocca... Iniziò a succhiarmelo dolcemente quasi come se fosse desiderosa e si volesse gustare un bel gelato.. si mise supina sul cofano della macchina e la penetrai da dietro mentre il suo compagno le dava della troia eccitato anche lui.... lei ansimava e dopo essersi seduta sul cofano della macchina scopandola a gambe aperte il suo uomo le buttava la birra sul seno leccandola... Io scoppiai e venni dentro il contraccettivo ma lei lo prese e se lo svuotò sul seno mentre il suo compagno veniva...!!!! Al ritorno nel gruppo tutti volevano sapere perchè facevo puzza di birra ed io: mi sono buttato la birra addosso... !!!!
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14 years ago
koko80,
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Last visit: 13 years ago
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Incontro al bar (breve racconto)
Questa storia è realmente visssuta pochi minuti fa e la scrivo di getto perché mi ha ecciatato enormemente e spero possa fare piacere anche a voi cari amici di desy.
Ho un collega un po’ più giovane di me che per varie vicissitudini, pur lavorando in un’altra sezione della sanità per cui lavoro, è entrato in confidenza con me. Ci vediamo talvolta in palestra e facciamo la sauna assieme. Al bar, o comunque ogni volta che ci incontriamo in bacio sulla guancia ci scappa sempre e parlando uno dei due trova sempre l’occasione di scambiare una carezza sulla spala un abbraccio o cose del genere molto comuni ma anche, sotto un certo punto di vista intriganti.
Lui è fidanzato io sposata ma ciò non limita la complicità che si è venuta a creare fra di noi.
In sauna siamo sia io che lui nudi e ho aprezzato entrambi depilati lui completo io una striscia sopra il pube. Parlando nudi in questa maniera ho sempre visto il suo cazzo semiduro, ma la comunanza lavorativa ha sempre impedito qualsiasi approccio.
Questa mattina dopo un lungo periodo di sua assenza (era stato mandato a lavorare in trasferta) ci siamo incontrati al bar in mezzo a molta gente ci siamo calorosamente baciati (come amici sulla guancia) ma lui mi ha fatto prima una carezza all’attaccatura della coscia e successivamente mi ha inequivocabilmente carezzato il culo.
Sono turbatissima dalla cosa perché molte volte ho pensato a lui e alla sua (per me) sospetta bisessualità…….
Sono ansiosa di incontrarlo magari entrambi senza vestiti in sauna magari anche oggi (visto che sono depilatissima) e mi piacerebbe vedere la reazione.
Vi confesso che vorrei essere montata da lui.
Un bacio a tutti da Stephy
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9
14 years ago
admin, 75
Last visit: 22 hours ago -
La mia prima volta ...
Una sera, come tante altre, tornata a casa mi libero degli abiti maschili, apro l'armadio e scelgo cosa mettermi.
Già mentre rientravo pensavo a come vestirmi, a cosa mi sarei messa di bello ... ero in metropolitana e pensavo a quella bella minigonna nera che avevo preso da poco, a come stesse bene con quella camicetta bianca, con quelle decoltè con laccetto che tanto mi piacevano ... e le calze? sì, un paio di autoreggenti a rete, nere ... sì mi sarei vestita così. Pensavo a questo e già mi vedevo ... e mi guardavo attorno, incrociando gli sguardi degli altri viaggiatori e pensando a come avrebbero reagito se avessero potuto leggere nei miei pensieri ... e sorridevo ...
Una volta a casa mi cambio subito, non vedevo l'ora ... e mi sento così bene su quei tacchi, con le calze che mi accarezzano la pelle depilata ... una sensazione unica, bellissima ...
Inizio a prepararmi qualcosa da mangiare e mi metto al pc, collgandomi in una chat per trav a scambiare due chiacchiere con qualche sorellina. Il tempo passa e si arriva a mezzanotte, ma non ho voglia di andare a letto e sto ancora un po' al pc. Guardo l'ora e sono quasi le due: è venerdì sera, il giorno dopo non ho da fare nulla, ma proprio non ho voglia di andare a letto.
Spengo il pc e inizio a camminare per casa; cammino con attenzione, i tacchi fanno rumore sul pavimento e mi affaccio alla finestra. E' bello sentire l'aria fresca sui capelli, siamo a maggio ... mi viene voglia di sentire l'aria sul corpo. Ho un balcone che si affacia sulla strada, non molto in vista, così esco a guardare le macchine passare. Sento l'aria sulle gambe, sotto la minigonna ... è un'emozione fantastica ... e mi dico: "e se esco?". Il cuore comincia a battere più forte, sento un'eccitazione crescente e l'idea inizia a prendere forma: la mia macchina è proprio parcheggiata sotto casa, "se esco e salgo subito ... è fatta" mi dico. "E se incontro qualcuno per le scale?" (abito al secondo piano di una casa di ringhiera senza ascensore). La voglia di provare a uscire è però tanta, così le remore passano in secondo piano ... mi sistemo il trucco, mi guardo allo specchio e mi trovo bellissima :-).
Faccio un profondo respiro e apro la porta: tremo un po' mentre infilo le chiavi per chiudere, inizio a scendere le scale con qualche incertezza, non dovuta ai tacchi, ma alle gambe che non si fermano dal tremore ... fastidioso, ma eccitante ...
Arrivo in macchina senza aver incontrato nessuno ... sono troppo contenta! Accendo e parto ... ma ho i tacchi!!!!!!! All'inizio non mi trovo, i tacchi mi danno fastidio, non riesco a muovere bene i piedi sui pedali. Ma dura poco e mi trovo subito a mio agio, anzi, trovo che sia bellissimo guidare con i tacchi! :-)
Inizio così a girovagare in macchina; c'è un po' di traffico. A un certo punto mi fermo a un semaforo rosso e una macchina mi si affianca; vedo che ci sono due ragazzi: mi guardano e si parlano. "Parlano di me? Cosa si dicono?". Non lo so e non lo saprò mai ... però mi piace pensare che abbiano parlato di me :-)
Dopo un po' penso "e se mi fermo e faccio due passi su un marciapiede?". Può sembrare una cosa stupida, senza alcun significato, ma in quel momento io la vedo come una cosa emozionante, eccitante. "Sì, lo faccio!".
Arrivo in una strada laterale, non ci sono macchine che circolano: mi fermo. Altro profondo respiro, scendo e inizio a camminare: è completamente diverso da quando camminavo in casa!!!. Muoversi sui tacchi sul marchiapiede non così liscio come è un pavimento ... sentire l'aria sulle gambe, sotto la minigonna ... che sensazioni!!
Quasi non mi accorgo e arrivo a un incrocio: svolto l'angolo e vedo a una ventina di metri un ragazzo che viene a piedi nella mia direzione ... "Oddio, e adesso?". Mi giro e ritorno verso la macchina. Sento i suoi passi dietro di me, ma non mi giro e continuo a camminare. La macchina non è molto distante, ma mi sembra lontanissima. Sento che quel ragazzo è dietro di me ... di quanto? non lo so ... Sento che dice qualcosa ... su di me? ... Continuo a camminare e arrivo alla macchina: la apro e mentre sto per salire incrocio il suo sguardo ... mi sorride -:). Il mio cuore è a mille.
Accendo e parto.
Torno a casa. Fortunatamente non incontro nessuno ed entro in casa: chiudo e mi appoggio alla porta ... e rido :-).
Mi cambio, mi infilo a letto e ripercorro mentalmente i momenti vissuti, da quando sono uscita a quando sono rientrata ... e le emozioni rivivono in me ...
E' stata la mia prima volta ... probabilmente insignificante per molti ... per me un'esperienza bellissima che mi porterò sempre nella mente e nel cuore ...
Un bacio a tutti coloro che sono arrivati a leggere fino a qui, Roberta
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 22 hours ago -
Diventato gay al lago
Ero al lago in estate,faceva caldo,erano solo le due del pomeriggio e avevo steso l’asciugamano vicino al fresco del bosco,in spiaggia eravamo solo in tre,io,sdraiato guardavo annoiato intorno e ogni tanto socchiudevo gli occhi rilassandomi completamente e sonnecchiando. Ad un tratto mi sento chiedere se avevo una sigaretta,apro gli occhi e vedo davanti a me un uomo sui 30 anni in costume da bagno con un certo rigonfiamento davanti da far invidia,si siede vicino allungandosi su un fianco e mentre si accende la sigaretta io cercavo di immaginare quanto poteva essere grosso il suo cazzo con quel rigonfiamento.Più pensavo e più mi eccitavo e più sentivo che il mio cazzo tentava di indurirsi e pensavo addirittura all'idea di toccarlo. Leggendomi forse nel pensiero si solleva leggermente e guardandosi in giro mi quarda,mi prende la mano e me la fa appoggiare proprio li,prima sopra il costume da bagno,poi,senza farmi pregare gliela infilo dentro e senza parlare lo tocco,è grosso e lo sento che cresce nelle mie mani fino ad uscire dal costume,allora lo abbasso fino alle ginocchia,io sono sempre più eccitato e sempre più incredulo per quello che sto facendo,impensabile,mi inginocchio davanti a lui e senza pensarci lo prendo in bocca e come se fossi un esperto comincio a fare un pompino,è grosso,lo sento che si ingrossa nella mia bocca,io mi sento bagnato e toccandomi vengo subito dall'eccitazione,ma continuo a leccarlo,su e giù e poi prendendolo in bocca completamente lo sento sussultare ed ecco che mi riempie tutta la bocca di sperma caldo,faccio per fermarmi ma insiste perchè continui e io non me lo faccio ripetere,ingoio e vado avanti e caspita,ritorna subito duro come prima e sempre più caldo e eccitato,continuo con la bocca mentre con il dito infilato nel mio buchino sta lavorando come se mi facesse un ditalino,è umido di piacere e mi piace e non voglio fermarmi,ma ad un certo punto mi solleva la faccia,si ritrae,mi gira alla pecorina,me lo appoggia e in un attimo lo sento dentro di me che pulsa di piacere,va avanti e indietro,è fantastico,ho i brividi dal piacere,vengo senza che il mio cazzo si sia indurito e sento un piacere non provato si d'ora,lui continua mentre con le mani appoggiate al mio petto mi stimola i capezzoli,sento un piacere immenso e in un attimo sento che si ferma,sussulta e con una pompata profonda mi butta dentro tutto il suo piacere caldo,non faccio in tempo a riprendermi che subito mi trovo l’altro uomo che era in spiaggia,probabilmente un amico,che senza pensarci mi appoggia il suo cazzo davanti alla mia bocca e io senza pensarci me lo infilo dentro e comincio un altro pompino mentre il suo amico continua a toccarmi e ad accarezzarmi,mi piace,lo lavoro con la lingua poi su e giù fin quando non è durissimo,mi fermo e con le mani continuo a mantenerlo duro,accarezzandolo piano lo faccio stendere schiena a terra con il suo cazzo durissimo che si ergeva come una torre,inginocchiandomi davanti a lui,scendo lentamente con il culo verso questo cazzo e appoggiandomi piano lo faccio entrare tutto,è enorme e pulsa di piacere,mi alzo e mi abbasso continuamente roteando leggermente per sentirlo meglio,lui ansima di piacere e questo mi eccita ancora di più e sempre più forte mi alzo e mi abbasso fin quando con un sospiro forte sento che prendendomi sui fianchi e bloccandomi mi butta dentro tutto il suo piacere caldo sobbalzando e tremando di piacere. Qualche secondo di smarrimento e mi butto in acqua per rinfrescarmi,uscendo non ho più trovato nessuno,ero rimasto solo con il mio ricordo di questa fantastica avventura e con un po’ di bruciore. Vorrei riprovare e se vuoi anche con un tuo amico.
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14 years ago
angelo2008, 48
Last visit: 12 years ago -
Prima notte lesbo
Viveva con rossana da tre mesi e anche se avevo 18 anni e in pienna potenza sessuale quella donna mi aveva ridotto proprio male, lei aveva una trentina e era assatanata di sesso.
Una sera accade lo prevedibile, cioe il mio cazzo non voleva sapere di stare dritto, me lo succhiava,diventava duro e appena lo meteva dentro se amosciava... una , due, tre volte e niente, amore l'ho detto "lasciamo stare oggi non e cosa" , Rossana se alzo mi guardo negli occhi e me dize, ora vedrai come ti lo faccio diventare + duro che mai"
Girate tesoro che ti faccio un bel massaggio, cosi inizio a massaggiarmi con le sue mani unte di olio, prima le spalle, il collo, la schiena e cosi via sino ad arrivare al interno delle mie cosce e inizio ad accarezare dolcemente il mio culetto.
Quella carezza mi piaceva, e come!, avevo gia gioccato col mio culetto in passato ficando il manico della spazzola e alcuna carotta. Avevo anche avuto una esperienza con un trans di colore solo che il suo gioccatolo era cosi grande e grosso che non mi entrava in bocca, non fu oltre a strofinarmelo sul bucco del culo tentando di farsi strada ma in macchina non fu possibile.
Ora era il turno di rossana e il suo dito gia era a buon punto scivolando dentro del mio culetto e a sotto voce mi ripeteva, ti piace che ti lavore il culetto, si vede che sei portata x far la troieta! e inquanto mi diceva queste cose che mi arrpavano sempre di + continuava a ficarmi il ditto nel culo sempre com piu fermeza, io ormai mi meneavo come una anguila, Ummm!!! dice rossana, come e diventato duro! ti piace che ti lavore il culo e puttanella? risponde troia, rispondemi subito! si, siii l'ho risposto voglio che mi inculi esto impazzendo della voglia! fai con me cio che vuoi, fammi godere. Si! ti faro godere a modo mio, dopo questa notte godrai solo col culo!
Ora farai quello che te dirò senza tante questioni, vai subito a fare una doccia, insaponate x bene che sto arrivando. Sto sotto la doccia insaponandomi quando entra rossana e chiude l'acqua x poi iniziar a passarmi un rassoio sulle mie cose, si tesoro, non voglio trovare ne un pello sulle cosce o nel culetto. poi di averme rassato x bene e darmi una passata sotto l'acqua mi aiuto a asciugarmi e portandomi en camera mi dice, ora vediamo cosa troviamo x farti indossare puttanella! un perizzoma nero in razzo, delle calze autorreggenti, una camicia ricamata in razzo, poi me fa sedere davanti alla spechiera e inizia a truccarmi e a dar una pettinatura diversa ai mie capelli. Nel fratempo mi offre una cannetta e un bichiere di vino x aiutarmi a rilassare x lasciarmi andare. A lavor finito mi guardo allo spechio e non mi reconoscevo, non ero io,nello specchio vedevo una troia, trucco pessante con rosseto rosso, insomma se mi trovasi dentro una discoteca nessuno direbbe che sono un ragazzo.
Bene tesoro ora ci siamo, dopo tutto questo lavoro x farti bella me lo dovrai dar x tutta la notte quel culetto voglioso.... finalmente te iniziero nei piaceri del lesbo, della sodomia, da ora in poi sei una troieta, non il maschietto/froccietto di prima, questa notte cambierà la tua vita x sempre, non potrai tornare indietro sarai un nuovo essere....
Rossana prende di un cassetto un strapon di dimenzioni raggionevoli 22x 5 x il mio culeto vergine. Mi ordino di indossare un paio di sandali e di caminare moviendo las caderas come le femmine, non era x me, faceva proprio ridere! non preocuparti vedrai che man mano che ti allargerò il culo ti assomiglierai sempre + a una femmina. Metteti alla pecorina e lasciate fare, non ti farò del male rilassate tesoro e possizionandose dietro di me inizio con una mano a strizzarme un capezzollo e con l'altra a accarezzar il mio buchetto, poi inizio a leccarmelo e a ficar la ponta della lingua e asputare soppra x poi passar a un, due, tre dite nel mi buchetto ancora x poco vergine, mi sentivo bagnato, il mio cazzo sgocciolava, e il mio bucchetto era una pozzanga, ummm.... vedo che sei al punto giusto e senti la pressione del strapon che se faceva strada giu per il mio bucchetto, aiiii, aiiiiiiiiiiii, gride forte! lei me afferro con decizione per i fianchi e capi che era giunto il momento sentendo la grossa capella lascerare il mio sfintere, un urlo acuto e subito dopo l'inizio del piacere sublime, andava su e giu dolcemente nel mio culo facendome sculletare su quel cazzo con una perversa sottomisione, lo voleva tutto dentro, rossana mi dava della vacca della pervertida, e pensare che io ti avevo scelto como maschio x farmi fottere da te e alla fine sono io a fottere te puttana! tie, sentilo tutto dentro troia tie, tie! me inculo sino a farmi svenire di tanto godere, si, del mio cazzo sgocciolava una acquetta biancastra in continuazione , come un rubineto rotto, anche del mio culo scorreva una acquetta biancastra solo che un po piu densa. Quella notte posso dire che finalmente mi hanno fatto la festa al culo, e che festa!
Rossana una donna speciale, divna, mi ha dato tantissimo, con la esperienza e vizio mi ha fatto provare piaceri infiniti, indiscrivivili!!!
Piano piano riuscio a penetrarmi con la mano e quasi tutto l'abambbraccio facendomi pisciare del piacere, il massimo del piacere, una follia!!!!
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1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 22 hours ago -
le chat
Carissimi amici oggi sono ispirato a scrivere e raccontarti i miei incontri trasgressivi.
.........eravamo rimasti che, con la mia ex moglie ci siamo lasciati, e così ho represso le mie voglie trasgressive, buttandomi nel lavoro e nei viaggi all'estero sempre conditi con tantissime scopate di fiche.
Finchè una sera, saltata la serata con gli amici mi sono seduto davanti ad un pc e trovando una chat ho iniziato a chattare con gente, trovando però i canali gay e bisex,
mentre chattavo ero tutto un fremito, come al solito io offrivo il mio culo da sfondare a cazzi vogliosi, inutile aggiungere che in rete di solito ci sono tanti " pacchi " ma una sera venni contattato da un tipo della mia città e anche vicino a dove mi trovavo, dopo esserci accordato andai a casa sua, entrai, il tipo era un tipo normale carino, presentazioni e subito dopo gli presi in mano il pacco soppesandolo mmmmmmmm com'è pieno !! lui mi disse che ero veramente una troia .
andai in bagno e mi spogliai mi detti una rinfrescata al buchetto e tornai in salotto da lui, era seduto su una poltrona nudo con il cazzo in mano, durissimo io mi inginocchiai e iniziai un bel pompino, leccando palle cappella e buco del culo, mentre facevo questo io mi sditalinavo il culo infilando prima 1 poi 2 ed in seguito 3 dita preparandolo così per una bella scopata, che però, per il magnifico pompino mi venne in bocca e non mi scopo più.
mi fece venire con le dita nel culo e un suo pompino.
Quando me ne andai mi sembrò veramente squallido, e mi ripromisi di non tornarci più.
Il giorno seguente m chiamò al cellulare , per invitarmi a pranzo a casa sua, dicendomi che aveva una sorpresa per me.
Accettai, andai all'appuntamento e ..... sorpresa non era solo, con lui c'era un'altro bel ragazzo, ma entrambi erano nudi che si stavano segando, e mi dissero " dai vaccona spogliati che ti sfondiamo a dovere " mi spogliai velocemente e mi inginocchiai davanti a loro iniziando a spompinarli, mi dicevano di ogni tipo di offese, ahhhhhhhh ( mi sono dimenticato di dirti che mentre ti scrivo ho infilato nel culo il mio dildo di 20 cm che voglia di cazzo vero....................se avessi un cane mi farei scopare anche da lui)
ma torniamo a noi, mi fecero coricare e uno si mise seduto sul mio viso e tenendomi le gambe alzate e aperte spalancando il mio culetto che alla vista dell'altro mi diceva che avevo una caverna al posto del culo, mi diede una leccata veloce e poi mi infilò tutto il cazzo dentro fino in fondo, e lì non so come io mi sborrai sulla pancia da solo, i miei stalloni mi scoparono tutto il pomeriggio più volte a testa ed io ero sempre più affamato di cazzo, fino a che loro con i cazzi mosci e spompati mi guardarono mentre io chiededndone ancora mi sditalinavo, e più loro mi offendevano io mi eccitavo e chiedevo cazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Il padrone di casa prese dal frigorifero una melanzana e " plof " entrò nel mio culo come se niente fosse, mi pomparono con quella fino alla mia sborrata.
Alla fine ci salutammo dandoci appuntamento per altre occasioni.
P.S andai a casa con la melanzana infilata nel culo...
Per commenti e/o suggerimenti
[email protected]
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14 years ago
mbsx_pr,
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Festa di carnevale
Scritto da Tyzzy (T) e me (F). Buona lettura.
[F] Il carnevale è un'occasione pre lasciarsi dietro la propria personalità e diventare quello che si vuole. Uno può diventare un vampiro, un supereroe, un casanova e comportarsi nel personaggio in cui si indossa i panni. Pensavo a questo mentre avevo tra le mani l'invito per una festa logicamente di Carnevale. Decisi di andarci. Uscito dal lavoro mi recai in un noto negozio della mia città in cui affittavano costumi e tra la moltitudine dei loro capi decisi di vestirmi da Pirata. So che magari può sembrare scontato ma mi piaceva troppo quel vestito. Cappotto lungo marrone, gilet, maglia a sbuffo, fusciacca, porta spada, cinturone, calzoni, stivalie l'immancabile tricorno. Mi sentivo tanto come Jack Sparrow... Pagai, lo presi e tornai a casa. La festa sarebbe stata la sera stessa.....
[T] Anche quest'anno ero stata invitata da Cristina ad una festa di carnevale e volevo veramente stupire. Mi ero preparata in tempo e quest'anno il mio travestimento era da Cat Woman...tuta in lattex nera e tacchi a spillo. Ero particolarmente eccitata perchè volevo stupire tutti vestendomi in modo sexy e provocante. Sapevo che Cristina avrebbe fatto lo stesso e volevo superarla almeno quest'anno. Alle 9.00 di sera salii sulla mia Ducati nera e mi diressi alla festa..
[F] Arrivai con il mio maggiolone alla villa della festa. Situata in mezzo ad un parco, era una vera e propria villa di lusso. Il cancello era aperto e con la macchina mi diressi verso l'ingresso. C'era già una moltitudine di gente. Uscì dalla macchina e subito arrivò l'inserviente che mi chiese le chiavi della macchina per poterla andare a parcheggiare. Gliele diedi e lui sparì con il mio maggiolone. Non entrai subito mi guardai attorno. C'era tutta la gente vestita coi costumi più svariati. Stavo osservando quando sentì un rombo di un motore e ti vidi arrivare....
(T) ..mi tolsi il casco e con un movimento ondulatorio mi misi a posto i capelli. Alzai la gamba destra e scesi dalla mia Ducati Monster. Un bel ragazzo di colore mi si avvicinò e con voce tremante mi prese in consegna la moto e me la parcheggiò lì vicino. La gente era veramente tantissima, e mi sentivo tutti gli sguardi addosso. Mi piaceva ed accentuavo la mia camminata sculettante. Vidi Cristina, il mio amore, ci corremmo incontro e ci baciammo come di consueto sulla bocca. Anche lei era molto bella ed il suo vestito le era pitturato addosso facendo intravvedere tutto di lei. Aveva una tutina di pizzo trasparente...era bellissima anche quest'anno.....
[F] Mi gustai tutta la scena senza farmi notare. DUe dee che si baciavano, una vestita di pelle, la'ltra in pratica nuda solo con quel vestito dipinto. Le seguii con lo sguardo da dietro e non potevo non notare la loro camminata. Molto probabilmente sapevano di essere belle e desiderate e non volevano fare ameno di non farlo notare. Decisi che avrei tentato di conoscerle. Entrai anch'io all'interno della villa e mi avviai verso il buffet sempre senza mai perderle di vista. Presi un vassoi da un cameriere con sopra tre bicchieri di martini e mi avviai verso quelle due dee, incurante di tutta la gente attorno....
(T)..notai che tutte le persone ci guardavano insistentemente, d'altronde non passavamo e non volevamo passare inosservate..ci dicemmo che avremmo fatto di tutto per passare una serata unica stupendo anche noi..e così facemmo. Entrammo in questa bellissima villa e cercammo subito da bere anche perchè veramente non conoscevamo nessuno eccezzion fatta per una decina di persone che però al momento non vedevamo. Mano nella mano ci avvicinammo al buffet per prenderci da bere...
(F) Vi vidi arrivare verso di me. Accelerai il passo e mi trovai di fronte. Vi guardai attentamente. Uno splendore, vi sporsi il vassoio e vi chiesi se volevate da bere. I miei occhi scrutarono i tuoi e feci il miglior sorriso che potessi mai fare. Su ogni bicchiere c'era una oliva come decorazione....
(T)..accettammo volentieri da bere dal tuo vassoio ed afferrammo due bicchieri di spumante portandoceli alle labbra ed incominciando a bere. Io e Cristina notammo il tuo sguardo direi voglioso e sorridemmo al pensiero....ci voltammo ed accentuando il nostro sculettare per vedere che effetto ti poteva fare ci allontanammo per andarci a sedere su un divano poco lontano da lì..
(F)...mentre sorseggiavi i miei occhi erano andati sulla tua scollatura generosa e sui seni scoperti ma pitturati della tua amica. E mentre sorseggiavate il vostro drink non potevo fare a meno che mi sarebbe piaciuto ampliare la conoscenza. Mentre vi dirigevate verso il divano, il mio sguardo fu catturato dalle vostre forme sinuose ed inizia ad eccitarmi. Posai il vassoio e mi diressi verso di voi che nel mentre vi eravate sedute e parlavate tra voi guardando gli invitati. Ad un certo punto tu alzasti lo sguardo, i nostri occhi si incontrarono e ci fissammo per un istante. La tua amica ti guardò e sorrise perchè aveva riconosciuto il tuo sguardo. Arrivai davanti a voi e vi chiesi se potevo unirmi a voi...
(T)..ovviamente dopo esserci guardate ed accennato un sorriso ti sussurrai di si e ti facemmo posto sul divano spostandoci leggermente. Ti sedesti vicino a me e le tue cosce aderirono perfettamente alle mie. Ti squadrai tutto come fece d'altronde anche Cristina che mi diede un piccolo colpetto col gomito sul fianco. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò..."niente male, niente male"...Ti guardai nuovamente e notai che la tua attenzione era attirata dal mio seno e le mie coscie...
(F) ...non potevo non notarlo. Avevi un bellissimo decoltè e le tue gambe mi facevano impazzire. Iniziamo a parlare del più e del meno e a commentare i vestiti delle altre persone. Intanto con la mia gamba iniziai ad accarezzarti la tua. Mi girai verso di te e vidi che la tua amica mi stava guardando e nel mentre una suia mano si appoggiò sulla tua coscia. TU girasti lo sguardo verso di me e ti umettesti le labbra con la lingua e sentì una pressione maggiore sulla mia gamba....
(T)..incominciai veramente ad eccitarmi...sentire la mano di Cristina che mi sfiorava e la tua gamba aderente alla mia che si strusciava mi fece arrossire un attimo e mi salirono i calori nel corpo. Percepii un lieve inumidimento al di sotto della mia tutina in lattex all'altezza dell'inguine visto che non portavo ovviamente le mutandine e questo mi imbarazzò un attimo. Sentii i miei seni ingrossarsi sotto la tuta ed innalzarsi nella scollatura scoprendosi ancora di più
T)...parlando e facendo finta di nulla presi la mano di Cristina e me la portai alla bocca baciandola e nello stesso momento appoggiai la mia mano destra sulla tua coscia. Mi guardasti mentre Cristina aveva notato la mia avances verso di te ed incominciava ad interessarsi alla faccenda guardando con interesse i nostri movimenti. Il mio sguardo scese sul suo inguine che ormai era completamente ben visibile dato che sotto la tutina bianca in pizzo non portava anche lei biancheria intima come era solita....
(F)...presi il coraggio a due mani e posai anche la mia mano sulla tua gamba. Iniziai a sentire il tuo respio afannarsi e vidi i tuoi capezzoli indurursi dall'eccitazione. La tua amica posò le sue labbra sul tuo collo e con la lingua te lo lambì guardandomi negli occhi. Capì che era un chiaro invito a continuare. Allora ocn la mia mano ti accarezzai ed iniziai a salire. Tu apristi le gambe come un chiaro invito a proseguire. Avvicinai anch'io il mio viso al tuo collo e feci la stessa cosa della tua amica...
(T)...mi stavate facendo impazzire, i brividi mi pervadevano tutto il corpo ed il mio respiro era diventato affannato...instintivamente socchiusi gli occhi e chinai la testa indietro abbandonandomi ai vostri baci ed ai vostri sfioramenti incurante delle persone che ci circondavano. Allargai leggermente le coscie agevolando i vostri toccamenti. I vostri baci divennero morsi sul mio collo e questo accentuava di molto la mia eccitazione. Inconsciamente mi sfiorai il seno e feci scendere la lampo della mia scollatura
(f)...vidi la tua mano far scendere la lampo e miei occhi andarono sui tuoi seni. Intravedevo i tuoi capezzoli belli duri, eccitati per quella situazione. La tua amica cristina intanto aveva raggiunto la mia mano ed insieme alternandoci ti accarezzavamo il tuo fiore ancora ricoperto del tuo costume. Sentivamo il tuo calore in mezzo alle gambe. Io intnato con la mia bocca ero arrivato al tuo lobo eìdell'orecchio ed ogni tanto ti davo un morso. Cristina invece aveva avvicinato le sue labbra alle tue...
(T)...incurante delle persone che ci circondavano e che certamente avevano notato quello che stavamo facendo ed eccitata dai tuoi morsi al mio orecchio mi sporsi verso Cristina ed agevolai il suo accenno di bacio facendo uscire la mia lingua perchè incontrasse la sua e si unissero in un abbraccio erotico. Nel frattempo la mia mano aveva preso a salire sulla tua coscia per raggiungere la tua montagnola inguinale.
(F) sentii la tua mano avvicinarsi al mio membro bello eccitato da quella situazione. La mia mano lentamente si avvicinò al tuo seno e la infilai sotto al tuo costume. Intanto voi due continuate a baciarvi. Qualche pertecipante della festa si fermava a guardarci ma noi incuranti continuavamo. L'altra tua mano libera iniziò a percorrere la coscia di cristina ed arrivoò al suo fiore mentre le mie dita avevano iniziato a torturarti leggermente il tuo capezzolo....
(T)..la mia mano scivolava sempre più su sulla tua coscia nascosta sotto il tuo mantello ed arrivai al tuo membro che percepivo ormai in una fase molto avanzata di eccitazione. Mi ero piano piano allungata sul divano allargando le cosce e la mia mano era appoggiata sul sesso di Cristina e mi ero ormai bagnata il palmo della stessa perchè anche lei penso non ce la facesse più e mi voleva. Sussurrai ad entrambe di portarmi in un luogo più appartato per continuare il nostro gioco ed evitare che quelle persone che ci guardavano non pensassero male...
(F) ...lentamente le nostre bocche, le nostre mani si fermarono e abbandonarono le carezze e i baci che si stavano facendo. Cristina ci disse di seguirla, molto probabilmente conosceva quella casa. Come in una processione camminammo in mezzo alla gente, Cristina davanti, tu dietro di lei ed io dietro di te. Ammiravo il tuo fondoschiena e tu l accentuasti sculettando più del dovuto. Ad un certo punto c'era un gruppetto di persone che ostruivano il nostro cammino ed io distratto arrivai contro di te. Il mio membro eccitato andò contro il tuo sedere avvolto in quella tuta nera e tu sentisti il mio membro duro. Non ti levasti, anzi gli andai ancora più contro per sentirlo meglio in mezzo alle tue rotondità. Purtroppo durò poco perchè con Cristina riprendemmo il percorso ed iniziammo a salire le scale...
(T)...ero come in trance e per un momento mi doveste prendere da sotto le braccia e farmi salire le scale. Non sapevo dove mi stavate portando, ma adoravo essere l'oggetto del piacere di Cristina e tua. Con fare sicuro Cristina ci indicava la strada e sentivo le tue mani che scrutavano il mio culetto con fare esperto esplorandolo in tutta la sua superficie....ma non avevo nemmeno la forza di dirti qualcosa perchè mi piaceva moltissimo...! Percepivo cosa mi sarebbe capitato da li a poco con due assatanati come voi...Cristina la conoscevo...adorava queste situazioni e con lei a fianco non temevo nulla....non era la prima volta
(F) entrammo tutti e tre in una stanza. Al centro c'era un letto enorme, molto probabilmente era la stanza padronale. Io chiusi la porta e poi quando mi voltai vidi la tua macchina che ti era già addosso. Tu eri in piedi e lei piano piano aveva fatto scendere ancora di più la cerniera del tuo vestito e ti aveva già scoperto i tuoi seni eccitati. Avvicinò la sua lingua sui tuoi capezzoli ed iniziò a darti piacere con quella. Poi con lo sguardo andò verso di me e capii che dovetti avvicinarmi. Arrivai dietro di te e con le mie mani inizia a stuzzicarti il capezzolo libero dalla bocca famelica di cristina....
(T)..ero in piedi in mezzo al letto il vestito mi era stato sfilato fino ai fianchi ed entrambe mi stavate succhiando i capezzoli e maneggiando i seni in una maniera pazzesca...non capivo più niennte, ma volevo che le vostre mani continuassero ad accarezzarmi ed a scrutare il mio corpo. Cristina mi fece segno di allargare le gambe ed io obbedii. Tu indossavi ancora la mascherina nera e non ti avevo visto in faccia, ma per la situazione che si era creata mi bastava aver chiaramente sentito quello che possedevi in mezzo alle gambe
(F) come sincronizzati, io e cristina ti davamo piacere. Le nostre bocche sui seni, le nostre mani sul tuo dolce fiore. Ti facemmo sdraiare. TU allargasti le gambe e cristina affamata con la sua bocca iniziò a darti piacere. Io continuai a leccarti i seni mentre una tua mano mi accarezzava il mio membro duro per l'eccitazione....
(t)...adoravo quella situazione e Cristina lo sapeva bene, perchè spesso mi aveva fatto vivere quelle sensazioni...sapeva che adoravo essere trattata come un oggetto...La mia mano ormai frugava dentro i tuoi pantaloni e cercava di abbassare le tue mutandine per prenderlo in mano. Il tuo odore dociastro ormai mi pervadeva tutta e mi eccitava. Trovai il tuo membro e lo preso completamente in mano tirandolo con forza verso di me e ti provocai un piccolo dolore perchè gemesti. Ormai Cristina mi aveva spogliata completamente ed ero nuda davanti a te...uno sconosciuto che avevo visto da pochissimo e che già stava scoprendo la mia intimità
(f) la tua mano sul mio membro mi procurò un piccolo dolore che subito prese il soppravvento una dolce sensazione. Mi spoglia tutto mentre cristina dopo acerti spogliato si era spogliata anche lei. Io e lei ci guardammo negli occhi e allora io mi posizionai vicino alla tua testa con il mio membro e scesi con la bocca verso il tuo fiore in un 69, e alla mia bocca si unì anche la tua amica e insieme iniziammo a leccarti la tua figa che aveva già iniziato ad inumidirsi molto prima. Ogni tanto la mia lingua si univa a qualla di cristina e ci scambiavamo i tuoi umori...
(T)...il tuo membro nel frattempo mi riempiva la bocca ed io con voracità andavo su e giù con la testa per simulare una masturbazione con la testa. Mi scendevi fino in gola e sentivo i tuoi primi liquidi bagnarmi la lingia e scendermi giù inesorabilmente. Annusavo i tuoi peli e mi eccitavo a sentirvi lavorare insieme la mia vagina. Alzai le ginocchia per agevolare il vostro lavoro su di me e Cristina colse l'occasione per sfiorarmi il buco del mio culetto...sapevo che l'avrebbe fatto...per lei è irresistibile. Con le mani accarezzai i tuoi glutei e li presi spingendoli verso di me e per fare entrare ancora di più il tuo membro in me
(F) sentivo la tua lingua giocare con il membro. Divenne sempre più duro. La mia lingua continuava il suo lavoro nella tua figa e cristina dopo aver insalivato bene bene il tuo secondo fiore, iniziò a penetrarti con un dito. La mia mano intanto ti stuzzicava i capezzoli che erano sempre + duri e la mia lingua ti penestrava sempre di più. Sentii i tuoi gemiti soffocati dal mio cazzo. Allora con l'alatra moano iniziai a masturbarti come cristina stava facendo con il tuo secondo fiore....
(T)...non resistevo più ed i miei fianchi accompagnavano ritmicamente le vostre penetrazioni dentro me. Accellerai la mia masturbazione del tuo membro con la bocca accompagnando ogni movimento con un gemito sordo e desideroso di divorarlo. Cristina ormai mi aveva penetrato con tre dita...la percepivo chiaramente e tu avevi trasformato la mia vagina in un lago di liquido che bevevi voracemente. Stimolavi con esperienza il mio clitoride che pulsava dall'eccitazione e mi penetravi con la lingua profondamente
(f)...la tua bocca era magnifica, il tuo miele inebriante. Mi fermai un attimo e con tuo disappunto feci uscire il mio cazzo dalla tua bocca. Cristina lo guardò con voglia, anche lei era eccitata, mentre con la sua mano ti stava dando piacere con l'altra si era masturbata fino adesso. Smise anche lei. Lentamente come un'anguilla con il suo corpo ricoprì il tuo e arrivò vicino al mio cazzo. Ora tutti e due iniziavate a leccarmelo e intanto le vostre mani giocavano rispettivamente con il corpo dellìaltra. Le tue mani andarono sulla sua figa gocciolante e le sue suoi tuoi seni....
(T)...eri in ginocchio sul letto ed il tuo membro era ritto davanti ai nostri occhi lungo, grosso e nerboruto...scappellato quanto basta e rosso sulla punta...Cristina non se lo fece dire due volte e con la sua esperienza lo ingoiò più volte provocandosi quasi un conato...io la guardavo e ti stimolavo lo scroto per eccitarti di più. Ti lasciasti andare indietro e cadesti sul letto a gambe larghe. In un momento in cui Cristina si era calmata un attimo te lo presi in mano e lo sfiorai in tutta la sua lunghezza guardandomelo per bene.....sei pazzesco
(F)...le vostre bocche fameliche sul mio cazzo duro mi facevano impazzire. Delicata la tua bocca, famelica quella di cristina. Le mie mani andarono sul fiore di crisitna ed iniziai a torturarla con le mie sapienti dita, mentre invece con te decisi di leccare il tuo miele e come se ci leggessimo nella mente, tu posizionasti il tuo fiore sulla mia bocca ed inizia a suggere il tuo miele...
(T)...la mia produzione quel giorno era particolarmente abbondante perchè la situazione si prestava benissimo ed ero eccitatissima...senza volerlo appoggiai la mia vagina aperta sulla tua bocca ed il tuo naso e percepii le tue labbra che si aprivano e la tua lingua che mi penetrava. Ti avevo bagnato tutta la faccia e la cosa mi piaceva tantissimo..Cristina mi chiese di sdraiarmi accanto a te...lei fece un 69 perfetto con me incominciandomi a leccare come suo solito la vagina effentuando un movimento dall'alto verso il basso con la lingua aperta...sapendo che mi faceva impazzire. Ordinò a te di penetrarla sopra la mia faccia subito.....e tu obbedisti
(F)...bevevo il tuo lago niebriante. Poi mi alzai e avvicinai il mio cazzo vicino alla tua bocca mentre eri impegnata con la figa della tua amica. Tu me lo leccasti un pò e poi io lentamente penetrai cristina. La tua lingua me lo leccò mentre penetravo dentro quella bellissima figa calda e bagnata. E intanto lei iniziò a gemere...
(T)...leccai il tio membro in tutta la sua lunghezza e perccepii chiaramente che Cristina era eccitata come non mai perchè davanti ai miei occhi vidi il tuo membro entrare in lei senza alcuna difficoltà ed il suo buco era dilatato tanto che potevo vederci all'interno. Il mio viso venne bagnato da alcune tue gocce di sperma e da altre di Cristina che gemeva dal piacere. Cominciasti a entrare ed uscire da lei con foga e ad ogni movimento Crsitina emetteva alcuni gridolini che ci eccitavano senpre di più...Con un dito cominciai a masturbarmi, ma vovevo venire insieme a voi e godermi lo spettacolo del vostro orgasmo ad un centimetro dalla faccia
(F)...io continuai a penetrarla quando ad un certo punto mi ritrovai sdraiato con cristina sopra di me che mi cavalcava. TU ti mettesti la tua figa sulla mi a bocca e con la tua iniziasti a baciare i seni di lei, a mordicchiarli, mentre cristina continuava a galopparmi. Poi ti piegasti, e la tua bocca si avvicinò di nuovo là dove la stavo penetrando. Ad ogni uscita da lei, la tua limgua dava piacere ed intanto cnch'io davo piacere a te. Sentii il mio cazzo gonfiarsi e nello stesso momento sentii i muscoli della vagina stringerlo. La mia bocca divenne forsennata e ti penetrai anche con le dita masturbandoti e portandoti vicino all'orgasmo...
(T)..Cristina era impazzita ed urlava forsennatamante l'orgasmo che stava per raggiungere era indescrivibile...leccai con voracità il liquido che usciva dalla vagina di Cristina e scendeva...biancastro...sui peli del tuo pube...penso che le sue contrazioni vaginali ti facessero impazzire a tal tunto che ormai Cristina faceva uscire il tuo membro dalla sua vagina e lo faceva rientrare con una tale facilità che mi stupii...
Il membro era rosso come mai e tu chiesi a gran voce di farmi venire perchè era ormai una mezzoretta che tenevamo...Cristina stava per esplodere e penso anche tu perchè la situazione iniziava ad essere veramente insostenibile per tutti
(F)...non ce la feci più. Glielo misi dentro tutto in un colpo nello stesso
momento dell'orgasmo di cristina e il mio cazzo eruttò tutto il mio seme dentro di lei. Nello stesso momento anche tu però raggiungessi l'orgasmo, merito della mia lingua e delle mie dita. E un grido liberatorio si sentì echeggiare nella stanza. Il mio cazzo continuò a sborrare e allora tu con la tua lingua
iniziasti a leccare il mio seme misto al miele della tua amica, mentre
lentamente lo feci uscire da lei....
(T)...venni innondata dai vostri liquidi e potei saziarmi di voi partecipando al vostro orgasmo con il mio. Cristina crollò sul letto accanto a te esausta, bellissima nella sua nudità assoluta. Io potei continuare ancora per un pò a giocare con il tuo membro, che piano piano si rimpiccioliva dopo il lungo
lavoro. Mi lasciasti fare mentre con Cristina ti lasciavi andare a baci appassionati dietro di me. Ti tenei in bocca il membro fino a che non ebbe più sostanza bevendo tutto il bevibile e beneficiando ancora di alcune contrazioni che facevano espellere dello sperma biancastro
(F) La tua bocca continuava a bere il mio seme. Orami il mio cazzo si era ammosciato. Mai orgasmo più intenso avevo provato. Continuai a baciare la tua amica mentre la tua bocca continuava a prosciugarmi. Poi mi staccai da lei e andai verso di te ed iniziai ad accarezzarti e baciarti lungo tutto il corpo
per ringraziare anche te...
(T)...fu un gesto che mi fece molto piacere e ricambiai le carezze ed i baci con passione lasciandomi andare nelle tue braccia....mi era molto piaciuto e te lo dimostrai baciandoti su tutto il corpo. Infine ci abbandonammo tutti e tre sul lettone sfiniti, sudati, ma felici.
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 22 hours ago -
Doccia in palestra prima uno poi l\'altro e era la
Dopo la palestra una bella doccia calda è quello che ci vuole,chiudo gli occhi e sento l’acqua scorrere su di me, ad un tratto sento una mano che accarezzandomi delicatamente l’interno cosce sale fino a sfiorarmi il cazzo,sto al gioco,socchiudo gli occhi e intravedo un uomo molto muscoloso,li richiudo e faccio l’indifferente,lui continua,ora con due mani,mi tocca il cazzo che impietrito resta molle,sale con le mani sul petto,mi tocca i capezzoli,mi piace,è bello e penso sia un sogno a farmi questo,continua con le dita a stringermi le tette e a strizzarmi i capezzoli,mentre con la mano da sotto tocca il mio buchino che,bagnato di sapone invita ad entrare e continua cosi’ per minuti di interminabile piacere,come se mi stesse facendo un ditalino,imbambolato,scioccato e sempre con gli occhi chiusi lascio fare perché il piacere che sento è tanto e i miei fremiti continuano a darmi eccitazione,mentre l’acqua calda che scende dalla doccia crea una sensazione stupenda ;lui si avvicina sempre di più,quasi sento il suo respiro,con la bocca comincia a morsicarmi i capezzoli mentre il dito da dietro ha ormai allargato completamente il mio buco,la sua bocca sale,mi bacia sul collo,la sua lingua scivola dal collo alla guancia e in un attimo me la sento la che spinge sulle labbra per entrare,le allargo leggermente e la faccio entrare, è carnosa,grossa e lunga,si allunga nella mia bocca incrociandosi con la mia,caspita!non so più cosa sto facendo,con le due lingue che si incrociano e si sfregano,cominciamo a limonare alla grande per minuti indimenticabili,mentre la sua gamba e le sue mani si muovono sul mio corpo liscio,senza peli e scivoloso dallo shampo. Sono perso,non capisco più niente,socchiudendo gli occhi ma con difficoltà a causa dell’acqua sulla faccia,ho l’impressione che un uomo di colore ci stia guardando,ma non do peso alla cosa,sono ormai perso nel piacere, ad un tratto mi spruzza ancora di shampo,mi insapona completamente e girandomi mi appoggia il suo cazzo durissimo e grosso al mio buco ormai più che lubrificato,non fa in tempo ad appoggiarlo che subito scivola dentro da tanto sono eccitato e insaponato,è fantastico,lo sento pulsare e piano piano comincia a pomparmi,vengo una,due,tre,non le conto più,ma so solo che vengo con brividi fortissimi e con solo gocce di sperma,sono in balia del piacere,ad un tratto si ferma e con due o tre colpi forti sento entrare dentro di me un liquido caldo accompagnato da sussulti e tremiti,stringo perché voglio sentirlo ancora dentro ma purtroppo piano piano lo sento uscire,mentre il mio buco resta ancora largo e caldo. Non faccio in tempo a girarmi,quando davanti a me mi trovo l’uomo di colore che ci stava guardando,teneva in mano il suo cazzo duro e si stava toccando,mi spinge contro la parete della doccia,mi fa piegare in avanti e mi mette in bocca quel suo cazzo che faceva fatica a stare dentro tutto,comincio a fargli un pompino,era per me la prima volta,ma dai gemiti che sentivo dovevo essere bravo,anche perché diventava sempre più duro e io con le labbra,con la lingua e con tutta la bocca cercavo di farlo godere sempre di più,ad un tratto mi solleva la testa,mi appoggia la mano sulla spalla,mi gira e piegandomi mi appoggia un cazzo ancora più grande del primo,spingendomi verso di lui lo invito ad entrare,è grande,mi brucia un pochino ma il piacere è talmente immenso che passa subito,comincia a scoparmi,piano,lo sento tantissimo che spinge e si ritrae,poi spinge più forte,poi piano,avanti e indietro,ad un tratto si ferma,sussulta,tremando e gemendo mi schizza dentro una quantità enorme di piacere caldo,è fantastico e indescrivibile il piacere che ho sentito,entrambi ci fermiamo,lui lo ritrae e io con un buco ormai dilatato che entrerebbe anche un treno mi rimetto sotto l’acqua bollente e finisco la mia doccia,ma aimè,dopo la doccia ho dovuto fare un pompino anche al primo uomo muscoloso che mi ha iniziato sotto la doccia,perché nel frattempo gli era ritornato duro un’altra volta.
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14 years ago
adalberto55,
48
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Il sacrificio
Mi chiamo Anna, sono sposata con Paolo da circa dieci anni, insieme abbiamo creato una piccola fabbrica di mobili con sei operai. Tutta la nostra produzione , che si riassume in due linee è composta da mobili di tipo economico e standard, che noi esportiamo in Tunisia. Il nostro committente tunisino si chiama Omar, un bel maschio di trentacinque anni scapolo che viene a trovarci ogni tre mesi circa, e fra noi si è instaurato un bel rapporto, anche se devo dire che spesso, anche se sempre in presenza di Paolo mi fa sempre dei complimenti, anzi una velata e discreta corte, ma sempre senza mai essere volgare o pesante. Fra me Paolo c’è una perfetta intesa, ci dividiamo i compiti e le cose vanno molto bene, a letto poi è un vero maschio, mi scopa con decisione e io ci provo molto piacere. Due anni fa poi le cose sono cambiate, anche per noi è arrivata la crisi, di colpo sembrava che la nostra produzione non trovava più mercato, e allora abbiamo dovuto dare fondo alle nostre riserve economiche per resistere, ma la situazione non sembrava trovare sbocchi. Omar ci è venuto a trovare per esaminare insieme il da farsi per migliorare le cose, e secondo lui la soluzione poteva essere in un cambiamento della linea produttiva, aggiungere un nuovo prodotto, più raffinato, più made in Italy che da quelle parti è sempre piaciuto. Così abbiamo deciso di comperare nuovi macchinari per questa modifica impegnandoci con la banca oltre le nostre possibilità per circa mezzo milione di euro. All’inizio le cose sembravano girare, tanto che poi abbiamo anche sperato di poter rientrare presto con il capitale esposto, poi di nuovo tutto fermo, e dato che eravamo in vista delle ferie estive abbiamo deciso di prolungarle a tutto il mese di agosto. Omar è venuto a trovarci dopo la metà di luglio, e ha convenuto con noi che fermarci un poco era la soluzione migliore, e ci ha anche invitato ad andare da lui per trascorrere le vacanze estive, “ si ci manca anche che ci mettiamo in ferie anche noi, con tutti i pensieri che ho “, gli ha detto Paolo, ma lui lo ha guardato, poi ha guardato me che ero un poco più distante e ha detto “ veramente io potrei darvi una mano, ma …… “ e guardando verso me ha aggiunto lei dove essere d’accordo, magari anche solo per una notte”. Paolo è rimasto muto, mi ha guardata, poi ha risposto “vedremo”. Quando mi ha detto della proposta io sono rimasta senza parole, certo non mi aspettavo una simile richiesta da Omar, si era sempre comportato con amicizia, ma mi rendevo anche conto che eravamo in un brutto momento, e Paolo poi mi ha fatto capire che era un sacrificio necessario, lui si rendeva conto di chiedermi molto, ma questo ci avrebbe rimesso in carreggiata. Sono rimasti d’accordo che lo avremmo raggiunto al suo paese i primi di agosto, e durante quei dieci giorni lui non ha fatto altro che cercare di convincermi, io dal mio canto ero furiosa, mi sentivo con una merce di scambio, umiliata come donna, ma consapevole che era necessario, e poi mi ripetevo spesso che in fondo Omar era un bell’uomo, alto spalle larghe belle mani curato, in fondo era una scopata, e poi pace. Così andammo in Tunisia, e arrivati io con l’aria dell’agnello pronto per il sacrificio, trovammo ad accoglierci Omar, contento della nostra presenza, ci portò direttamente al porto e ad un molo dove c’era la sua barca ormeggiata e partimmo per una crociera noi tre soli. Appena partiti lui ci disse che potevamo metterci nudi, tanto non c’era nessuno che ci disturbava, e io ero curiosa di vedere coso nascondeva sotto, quindi senza troppe perdite di tempo mi sono spogliata, e devo dire che lui mi ha guardata senza dimostrare troppa emozione, poi lui e Paolo si sono denudati, mio marito ha un bel cazzo di circa venti centimetri, e in quel momento per me si realizzava la possibilità di confrontarlo con un altro dato che io avevo, fina a quel momento visto solo il suo, Omar ha sfoderato un cazzo di proporzioni maggiori rispetto a quelle di Paolo, e forse un poco più lungo, mi sono eccitata leggermente, e per non darlo a vedere mi sono sdraiata davanti alla prua della barca. Verso l’ora di pranzo mentre io cucinavo, anche loro erano sdraiati a prua, parlavano e ridevano come due vecchi amici che si raccontano delle avventure, poi ad un tratto ho visto Paolo scattare in piedi, guardare verso Omar, e poi appoggiarsi pensieroso verso il bordo della barca. Ero troppo distante per capire cosa gli poteva aver detto e li ho chiamati per mangiare. Abbiamo pranzato in silenzio, poi Omar è salito sul ponte superiore dove si comanda la barca, mentre io rimasta sola con Paolo l’ho tempesto di domande, “ che succede?, che cosa ti ha chiesto in più?, non ci concede il finanziamento, sono troppa brutta per lui?, non valgo il prezzo che paga?, “ ma lui a testa bassa non mi rispondeva, poi incalzato da me l’ho costretto a rispondermi, “ no, no è che non vai bene, è che ……. è che … che c’è stato un’ equivoco, lui non vuole ……..” “ cosa?, cosa vuole, me lo dici?” “ è che lui vuole che io …. si insomma io e lui”, per un momento non ho realizzato. Poi mi sono resa conto che non ero io l’oggetto dei suoi desideri, ma Paolo, allora sono esplosa, ero furiosa, come donna metà di me era assolutamente offesa, per essere rifiutata per un maschio, mentre come socia di Paolo l’ho attaccato, “ e che cazzo, adesso tu ti tiri indietro, dopo tutte le paranoie che mi hai fatto sul sacrificio da fare per salvare la fabbrica adesso non ti stà più bene, e no caro mio adesso ce lo metti il culo, come a me ci facevi metter la fica tu ti sacrifichi nello stesso modo in cui io ero pronta a farlo per noi.” Detto questo sono salita sopra, e raggiunto Omar gli ho chiesto “ è difficile pilotare questa barca?”, “no, vedi questo è il timone, la bussola, e queste due leve comandano i motori, così vai più forte e cosi più piano”, l’ho guardato, “bene, allora guido io, e tu hai la mia benedizione,” gli detto e con il capo ho fatto un cenno indicando il ponte sotto, lui mi ha sorriso e dato un bacio sulla guancia, mi ha ringraziato ed è sceso di corsa sotto coperta, poi io i sono sporta e li ho visti avviarsi verso la gabina matrimoniale posta a prua. Dentro di me è cresciuta una forte curiosità, non avevo mai visto due uomini fare sesso, e allora ho rallentato i motori, ho diretto la barca verso il mare aperto, poi silenziosamente sono scesa e sono andata davanti, dove c’erano due finestre della gabina dove stavano loro, e li ho spiati da sopra. Lo spettacolo mi ha fatto eccitare moltissimo, erano impegnati in un 69, tutti e due avevano il cazzo in tiro, erano intenti a leccarselo a vicenda con gusto, tanto che mi ha sorpreso veder Paolo godere e far godere l’altro, istintivamente mi sono toccata fra le gambe, e mi sono scoperta fradicia, era sconvolgente vedere Omar godersi il mio cazzo che mi ha sverginato, fatto godere e che ora era lui a goderselo, ma non ho provato gelosia, forse invidia, avrei voluto andare sotto ed infilarmi fra loro, si li volevo, e mi stavo infilando due dita dentro la fica ipnotizzata dallo spettacolo che vedevo. Poi lui lo ha fatto girare, ha continuato leccargli il buchetto del culo, poi lentamente gli ha piantato tutto il, cazzo nel culo, lentamente, credo senza fargli male visto che lui istintivamente collaborava spingendo indietro il suo corpo, poi ha cominciato a stantuffarlo avanti ed indietro, ero sconvolta dal piacere dello spettacolo, e godevo masturbandomi furiosamente, mentre Paolo si lasciava scopare e lo incitava sempre più forte, mmmmuuuuhhhh dai …… siiiiii …. più forte …… daiiiii… poi lui ha sborrato dentro il culo di Paolo, mentre lo masturbava, fino a farlo sborrare anche a lui con lunghi getti di sborra che si è depositata fra le lenzuola e il corpo di mio marito, Omar si è sfilato con schizzi che gli hanno inondato la schiena, erano esausti, sono rimasti distesi e abbracciati, io ero sconvolta, volevo scopare. Sono lentamente discesa sotto, ho aperto la porta della gabina, loro mi hanno sorriso, Paolo mi ha invitato a distendermi davanti a lui, io non mi sono fatta pregare, mi sono infilata fra le sue gambe, ho preso il cazzo di Paolo in bocca e mi sono messa a succhiarlo in una sfida mentale fra la mia capacità di succhia cazzi che sfida l’abilità di un uomo nel succhiarlo. Pochi colpi di lingua e d era gia in tiro, ma Omar, mi ha detto scherzando, “ no, ora spetta a me, tu ti puoi divertire con il mio, “, io ho guardato Paolo, lui mi ha sorriso, allora ho raccolto la sfida, mentre Omar si metteva disteso di schiena e Paolo lo infilava da dietro io mi sono messa in bocca il cazzo di Omar e ho preso succhiarlo fino ad farlo diventar durissimo, …. siiiiii sei bravaaaaa…. continuaaaaa ………, Omar mi incitava mentre Paolo gli sfondava il culo, vedevo il cazzo infilarsi dentro l’ano ed ero sempre più sconvolta dal piacere, in preda ad una frenesia di sesso che non mi faceva ragionare.” Girati”, mi ha chiesto Omar, e io mi sono distesa di lato a lui, lui mi ha inumidito il culo usando saliva ed i miei umori vaginali che sgorgavano copiosi, poi ho sentito la cappella del suo cazzo appoggiarsi al mio buchetto, una lieve pressione ed è entrato senza nessun problema visto che Paolo mi ha rotto il culo prima di sverginarmi tanti anni fa, e a sempre continuato ad infilarmi anche dietro con tanto piacere mio. Appena il tempo di abituarmi alla sodomizzazione che i due hanno cominciato un va e vieni pauroso, Paolo inculava Omar che a sua volta si infilava dentro di me, da paura!!!!, io godevo come una pazza in preda ad un delirio sessuale mai provato prima. Ero in paradiso. siiiiiiiiii ……. siiiiiiii ……. daiiiiiiiiiiiiiiiiii … si dai che vengoooooooooooo!!!!!!!!!!!! … il mio urlo ha fatto da ordine per loro che hanno incominciato schizzare come idranti, Paolo l’ha sfilato dal culo di Omar che a sua volta si è sfilato da me, ed io me li, sono trovati entrambi che mi schizzavano sul viso la loro sborra …. godoooooo … siiiiii ….. sborroooooo….., succhia!!!!!! mi ha ordinato Paolo, e io abituata al gioco che faccio sempre con lui di succhiargli il cazzo appena ha sborrato, incurante del fatto che sia stato davanti o dietro me lo sono infilato in gola eccitata da tanta perversione. Pochi momenti di intenso lavoro hanno dato buoni frutti, il cazzo ancora turgido ha dato segni di consistente durezza, specie quando poi Omar si è unito a me per succhiarlo, era splendido vederlo lavorare di lingua con me, e a Paolo è tornato durissimo, “ girati che ti scopo”, mi ha ordinato, e io che non aspettavo altro mi sono posizionata come voleva lui, poi mio ha detto “ succhia anche il suo”, indicandomi il cazzo di Omar ancora quasi in tiro, non me o sono fatto ripetere due volte, me lo l sono infilato giu per la gola fino a quasi sentire lo stimolo di vomitare, ma lo volevo far risorgere quanto prima, ed mi sono bagnata tantissimo quando, ho sentito il,cazzo di Paolo entrarmi dentro e contemporaneamente avvicinarsi alla mia bocca per collaborare alla leccate che stavo facendo ad Omar. Anche a lui è bastato poco per tornare duro, “ dai mettilo dentro al culo, falle sentire anche il tuo”, a chiesto Paolo, e lui non si è fatto pregare, in un attimo ero stretta far due maschi che mi hanno infilato con il loro cazzi e hanno cominciato un forsennato pompaggio da far paura, io godevo fino allo svenimento ….. “daiiiiii sfondiamola tutta, dai Omar, facciamola impazzire di piacere” lo incitava Paolo, e l’altro mi inculava con colpi fortissimi fino a farmi sentire quasi dentro anche le palle, io godevo, urlavo come una pazza …. Siiiiiiiiiiiii …. Scopatemi ….siiiiiiiii …. Voglio godereeeeeeee … vennnnGOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! ……… ho perduto la cognizione del tempo , luogo, e momento, credo di essere quasi svenuta di piacere, soprattutto quando hanno sborrato insieme dentro di me, schzzioooooo!!!!! …. sssiiiii … sborro pure iooooooo!!!!!…… i loro caldissimi getti mi hanno inondato sia i due buche che il corpo, dato che sono usciti insieme. Siamo rimasti abbracciati tutti e tre, le loro bocche si sono avvicinate alla mia, “ vi amo tutti e due “ ho detto io, Paolo mi ha sorriso, “ anch’io ti amo”, ed Omar a aggiunto “ io mi sono innamorato di voi due dalla prima volta che vi ho visto”. Da quel momento la nostra vacanza è stata un contino sesso, e io mi sono anche inculata sia Paolo che Omar, mentre sia l’uno che l’altro ovviamente inculavano me, con un cazzo finto, che si lega alla vita con delle cinte, ed in quella occasione lui ha coniato per me l’appellativo di “ donna con le palle”. Dopo quel periodo le cose sono cambiate, grazie all’apporto di capitali da parte di Omar ed ad un diverso modo di distribuzione sul mercato Medio orientale la nostra azienda a ripreso a girare tento che oggi abbiamo cinque linee di produzione e venti operai, mentre il rapporto con Omar è diventato più intenso sia sotto il profilo sentimentale che sessuale, come dire per questa volta i nostri “ sacrifici “ hanno dato buoni frutti.
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 22 hours ago -
la presunzione..
la presunzione che colpisce un coglione come il sottoscritto, quel tipo di presunzione che ti fa' credere di avere tutto sotto controllo dall'alto del tuo essere 'dominante'...
Ma poi ti capita di entrare in un locale come questo; la musica è alta, le luci invece forse troppo basse.
C’è veramente tanta gente questa sera.
Con faticose bracciate raggiungo il bancone e ordino da bere.
Sento in continuazione corpi caldi e sudati che si strusciano contro di me.
Distinguo chiaramente le forme, i seni rotondi, glutei velati dalla stoffa, a volte anche delle mani che innavertitamente mi colpiscono.
Sento il profumo delle donne che mi circondano, si mischiano, si confondono in uno solo grande e avvolgente.
Poi, improvvisamente la vedo arrivare.
In realtà io non vedo nulla, ma la sento.
Un profumo diverso, luminoso, fresco di acqua si fa' strada tra gli altri.
L’intensità cresce sempre di più fino a quando lo avverto esattamente alle mie spalle.
Potrei girarmi, guardarla, confrontare quell’odore con l’aspetto. Ma non voglio, non ho il coraggio.
La sua schiena si appoggia alla mia, lentamente ma inesorabilmente.
Invece di ritrarmi, rimango fermo, solido.
Anche la sua schiena non si muove ma anzi si appoggia, si distende poco alla volta contro la mia.
La sento aderente, distinguo la forma dei glutei rotondi che sfiorano i miei. Le scapole alte, la spina dorsale di cui conto quasi le vertebre. Schiena nuda o appena velata da stoffa sottile. Nulla di più.
Io continuo a sorseggiare dal mio bicchiere con lo sguardo perso nel vuoto, ma tutte le mie attenzioni sono proiettate dietro di me. Su di lei.
Ne conosco il profumo, le forme dietro e comincio a conoscerne anche i movimenti.
Sento che parla, probabilmente un corteggiatore cerca di coinvolgerla.
Il suo corpo ondeggia dolcemente, ogni parola è come se le scorresse sulla pelle e si diramasse fino a me.
Adesso avverto anche il contatto dei suoi capelli sulla mia nuca.
Siamo troppo vicini, troppo in contatto perché lei non se ne accorga. Eppure non succede nulla. Anzi.
La mia schiena è ancora contro di lei dritta, e questo la rende spavalda nei movimenti.
Il suo culetto si fa' sporgente e struscia sempre di più contro il mio.
Liscio e lento spinge verso di me, ed ogni volta che gli vado incontro ascolto il suo respiro cambiare.
Ancora non l’ho vista, ma la voglia di girarsi comincia ad essere insostenibile.
Il corteggiatore si allontana e la sento che si gira verso la mia schiena.
Una spinta generale della calca la costringe contro di me un’altra volta.
Ha il mento sulla mia spalla, i seni morbidi schiacciati sulla mia schiena e i miei glutei tesi intuiscono l’inizio delle sue cosce.
Avverto chiaramente il tocco delle sue dita sul collo, poi la voce bassissima che mi sussurra: sono qui.
Le sue mani adesso mi scorrono sulla vita sotto la camicia, le unghie lunghe (le immagino ancora adesso laccate e lucide come l’interno di una conchiglia) mi segnano la pelle con forza.
Il suo respiro caldo si appoggia sul mio collo, scivolando tra i capelli, sento quasi il sapore delle sue labbra quasi appoggiate alla nuca.
Mentre sento il rumore del mio bicchiere che cade, mi stupisco delle mie mani partono alla sua ricerca.
Si, ha un vestito leggero, le mie dita si appoggiano sui suoi fianchi, sento il tepore della pelle sotto la stoffa.
Lentamente spinge contro di me il suo bacino, la curva del pube mi preme contro ritmicamente mentre le sue dita scivolano sulle mie cosce tirandomi verso di lei.
Vorrei girarmi, lo voglio, ma se lo facessi mi ritroverei con le labbra contro la sua bocca. Siamo troppo vicini per guardarci. È tardi ormai.
Il suo corpo curvo aderisce al mio e si muove con la musica, stretti in mezzo alle persone.
Poi una mano abbandona le cosce e si infila nella tasca dei miei jeans.
E’ come se lo sapesse, come se vedesse chiaramente l’effetto che mi sta facendo.
Le sue dita delicate incontrano il mio glande che preme da dentro contro la tasca.
Sento i polpastrelli che lo esplorano, lo misurano, lo provocano muovendolo a fatica nella morsa dei pantaloni.
Poi l’altra sua mano si fa più coraggiosa e trova la via della pelle. Sottile si infila sotto la cintura e si immerge in fondo.
Io sono ormai paralizzato, le braccia lungo i fianchi, lo sguardo fisso verso davanti con dietro di me la fonte della mia più grande eccitazione. Non l’ho ancora vista.
Ma la sento, la sento sempre di più, la sento che me lo prende in mano, che lo stringe.
Ancora il suo bacino che preme. Ma questa volta non è la musica a dare il ritmo.
È la sua mano, le sue dita infilate dentro i miei jeans che scandiscono il tempo.
Chiudo gli occhi e immagino la sua mano che mi masturba, le sue dita contratte intorno al mio pene pieno di eccitazione. Le sue unghie laccate che si muovono verso il basso scoprendo il glande. Poi verso l’alto. Poi ancora verso il basso. E tante volte, tante che la mia mente è ormai svuotata.
Non sento più la musica, non sento più la gente, sento solo un calore che mi sale dall’inguine e mi esplode nella testa.
Vengo così, girato, in piedi, in mezzo alle persone che esibiscono free drink al barman.
Vengo nelle sue mani, con dolore quasi, riempiendo le sue dita di bollente sperma.
La sua mano si ritira come la schiuma sulla sabbia, senza un rumore, veloce e inaspettata.
Sento solo la sua presenza ancora dietro di me, il suo respiro accelerato come il mio che si mischiano.
Lentamente sfuggo al contatto e mi giro al rallentatore, voglio che si accorga che lo sto facendo.
Ma i miei occhi non la incontrano. Sparita, inghiottita dalla gente prima che possa capire chi è.
Forse quella bionda con l’abito nero a sinistra? O forse la ragazza con i capelli corti e la scollatura sulla schiena? Cerco delle mani che mi possano essere familiari o un profumo che mi riconduca a lei. Ma gli occhi non la conoscono, non sanno nulla di lei.
Non ha importanza. Ormai è tardi.
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14 years ago
belzebù, 53
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Giulia: dal padrone al marito
Cammino guardando per terra, senza vedere davvero il selciato del marciapiede. Ho la mente ancorata alle quattro ore appena trascorse a casa di Maurizio. Sono le sette e mezzo di sera, mio marito starà iniziando a preoccuparsi, adesso riaccendo il cellulare e lo chiamo. No, ancora un attimo, devo scrollarmi di dosso certe sensazioni, lo richiamerò dopo... anzi no, gli dirò che avevo la batteria scarica e gli parlerò direttamente a casa. Tanto fra quaranta minuti sarò a casa. Per cena sarò a casa...
E' stato qualcosa più di semplice godimento stavolta, qualcosa di molto più profondo. E' stato... trovarmi nel posto giusto per me, nel luogo e nella situazione in cui ogni parte di me esultava, in cui le mie pulsioni più profonde hanno trovato soddisfazione.... e non so come gestire tutto questo. Ho paura adesso...
Quante volte ho tradito Claudio? Non lo so, non me lo ricordo... tante. L'ho tradito quando eravamo fidanzati, e l'ho tradito ancora di più dopo il matrimonio. E lui, stupido dolcissimo uomo, che non si è mai accorto di nulla, che ha vissuto questi anni al mio fianco senza mai sospettare... Ma io ho sempre saputo di essere in fondo sua, che le mie scappatelle avvenivano per l'impulso di un momento, per un desiderio che poi si placava e dal quale poi tornavo indietro, integra e padrona di me stessa, alla mia vita di sempre... E ora invece, che cosa è successo?
La sottile paura... paura di aver varcato una soglia dalla quale non tornerò completamente indietro, paura di aver perso la completa padronanza di me stessa, il controllo delle cose... Io lo sento, dentro me stessa, che non sono più esattamente la stessa persona di ieri, di stamattina. Sono diventata un'altra cosa... ho scoperto, accettato ed acquisito un altro ruolo... un ruolo che non avevo mai avuto prima. Un ruolo che ha un nome ben preciso: sono diventata la cagna di Maurizio. Non solo perchè ho appena trascorso tre ore piene ricevendo il suo cazzone in tutti i miei buchi. Questo l'ho già fatto anche con altri uomini. Lui però mi ha dominata, mi ha fatto eseguire tutti i suoi ordini, mi ha scopata ed inculata ripetutamente in tutti i modi possibili perchè era lui che lo voleva, non perchè ero io che glielo concedevo. Ora sono la sua cagna, sono ansiosa di ricevere altri suoi ordini. Al solo ripetermi queste parole mi sento strizzare lo stomaco. Cammino e sono piena di dolori... ho l'ano martoriato e dolorante dalle dilatazioni con i plug prima... e dalle penetrazioni, ripetute, violente e dolorose dopo. Credo di essere piena di segni su tutto il corpo, devo fare attenzione che Claudio non se ne accorga, e non sarà affatto facile... per fortuna sul viso non mi ha lasciato segni...
E ora?
Se Maurizio mi chiama so che andrò da lui. Come farò con Claudio?
Se Maurizio mi ordina di fare cose io le farò... e la cosa mi preoccupa non poco... non so dove tutto questo mi porterà. Come diamine potrò contemporaneamente essere la moglie di un uomo e la cagna di un altro? Eppure sono entrambe le cose... E altri dubbi mi tormentano. Perchè mi sono messa su questa strada, perchè sono sempre stata così insoddisfatta da cercarmi altrove quello che un solo uomo, il mio, avrebbe dovuto darmi? Forse non ho saputo chiederglielo io... ma chiedergli cosa? Come potrebbe Claudio placare quella maledetta sete che sento dentro di me e che mi trascina? Claudio, così dolce, così buono... ed io che lo amo tanto ma che ho bisogno anche di un uomo che sappia essere cattivo, di un padrone... La sera stessa dopo una cena silenziosa, sul divano davanti al televisore Claudio mi si avvicina in modo inequivocabile. Panico. Se mi spoglia sono fritta, vedrà i segni del frustino sul sedere e sulle cosce. Non sono evidentissimi ma si vedono. Ma lui mi accarezza le mani, mi guarda teneramente... Dirgli di no proprio non me la sento, allora prendo la situazione di petto. Niente preliminari dolci a cui siamo abituati e dopo i quali Claudio regolarmente mi spoglia prima di possedermi. Dobbiamo fare le cose al buio o quasi, perchè non veda i segni... Mi alzo, spengo la luce, mi volto, mi appoggio al muro e lo guardo... Qualunque cosa ma non dirgli di no, se vuole fare l'amore con me. Io lo amo tanto, il mio Claudio, e non gli dirò mai di no. Lui seduto sul divano, io in piedi appoggiata al muro, entrambi illuminati dal chiarore dello schermo televisivo a 40 pollici. Lui mi guarda con occhi interrogativi e leggermente smarriti, si rende conto che c'è qualcosa di insolito tra noi ma non ha idea di cosa sia. E' eccitato, lo vedo dal gonfiore sui pantaloni, ma non sa cosa fare, resta lì a guardarmi, aspetta che sia io a fare qualcosa. Mi prende una voglia di amarlo tremenda, che non ho mai sentito prima. Forse è la paura di perderlo, forse no. Mi prende il desiderio di dirgli che lui è mio, è una mia proprietà esclusiva e che sono io e soltanto io che devo farlo godere, e devo farlo godere come non ha mai goduto prima. Che sono l'unica donna che davvero può regalargli il massimo del godimento possibile. Realizzo di colpo che tra me e lui qualcosa è cambiato, l'iniziativa è mia, e tutto dipende da me. Sono io che devo dirigere il gioco, qualunque esso sia. Rimango appoggiata al muro e sollevo lentamente la gonna guardandolo negli occhi. Apro leggermente le gambe e sempre fissandolo alzo la gonna sopra le mutandine. Scosto le mutandine ed inizio a sditalinarmi davanti a lui. Abbiamo sempre fatto sesso appiccicati io e lui, parlando d'amore e scambiando frasi tenere, due anni di matrimonio e due di fidanzamento senza che gli avessi mai fatto uno spettacolino davvero hard. Beh, è ora di cominciare, mi dico. Lui mi guarda affascinato per diversi minuti, dentro di me nasce ed aumenta la volontà aggressiva di shockarlo, di coinvolgerlo oltre ogni limite, di fargli scoppiare il cervello di desiderio. "Ti piace vedere tua moglie che si sgrilletta la fica in questo modo?". E' il mio primo assalto alla baionetta, un colpo brutale che coglie nel segno. Nonostante la semioscurità ho quasi l'impressione che queste mie parole lo facciano impallidire. Non mi aveva mai sentito dire una cosa simile. E continuo: "Lo faccio molto spesso, sai, e tu non te ne sei mai accorto...". Cerco di spiare l'espressione del suo volto, ma lui sembra quasi nascondere il viso. "Stai fermo e buono lì mentre mi sditalino un po'...". Lui rimane in silenzio, lo sento però respirare pesantemente. Mi infilo due dita nella passera che sta bagnandosi vistosamente, uso il miele per lubrificarmi la clitoride, quello che avanza lo porto alla bocca e lo lecco dalle dita con espressione lasciva... Claudio ansima, si è tirato fuori il cazzo dai pantaloni e se lo sega lentamente guardandomi. Mi stacco dal muro, mi avvicino a lui, lo afferro per le spalle con decisione, lo faccio sdraiare sul divano. Lo vedo incerto sul da farsi. Il suo smarrimento alimenta ulteriormente la mia nuova animosità . Gli salgo a cavalcioni sul viso, apro le gambe, scosto le mutandine quel tanto che basta e gli piazzo la fica sulla bocca. "Forza, datti da fare con quella lingua che ho voglia di godere". Pronuncio queste parole con voce bassa e dura, non riesco nemmeno a riconoscermi. Non mi sono mai rivolta a Claudio con quel tono di voce, che non sapevo nemmeno di avere. Lui esita, disorientato, allora gli premo con decisione la fica sulla faccia, e finalmente sento la sua lingua iniziare a slapparmi come si deve. Mi sorprendo di me stessa. Dopo avere fatto sesso per oltre quattro ore con Maurizio e avere avuto con lui una mezza dozzina di orgasmi mi bagno di nuovo, ed abbondantemente. Mi si scatena dentro l'anima un'aggressività che non avevo mai sentito, un desiderio di impormi sul mio uomo, di ribaltare la situazione vissuta poche ore prima con l'altro uomo. Adesso la più forte sono io, sono io a guidare l'uomo, il mio uomo che deve stare sotto di me: "Ficcala bene dentro, quella lingua, e muovila bene, fammi godere...". Claudio intensifica l'azione, sembra che la cosa non gli dispiaccia. Gli strofino la fica sulla faccia, me la allargo con le dita e lo incito ad infilarci dentro naso, labbra e lingua. Sono zuppa di umori e glieli spalmo per bene sul viso. Allora rompo altri argini, mi lascio andare. "Lo sai che sei il mio cane da lecco, tu?".
Claudio non sa come comportarsi, ma ci sta decisamente. "Voglio sborrarti sulla lingua, voglio goderti in bocca, dai, cagnolino, lecca per bene", insisto. Improvvisamente mi giro e gli impongo il medesimo trattamento riservatomi qualche ora prima da Maurizio. "Adesso devi leccarmi il culo, Claudio, voglio che ci infili la lingua dentro". E' la prima volta che facciamo una cosa del genere. Altri uomini me lo hanno già leccato, ma mio marito mai. E' ora di recuperare il tempo perduto, mi dico. Gli piazzo il sedere sulla faccia, mi divarico le natiche con le mani. Claudio diventa bramoso di eseguire l'ordine. Sento la sua lingua vogliosa insinuarsi nel mio ano. Ringrazio il cielo che la semioscurità gli impedisce divedere quanto è arrossato, e ringrazio il cielo di essermi fatta una doccia abbondante appena tornata a casa, o il sapore dei vari lubrificanti usati da Maurizio mi avrebbe tradita. "Dai, cagnolino, scopami il culo con la lingua!!!". Una frase che fino al giorno prima non mi sarebbe passata nemmeno per l'anticamera del cervello di pronunciare. Adesso invece mi ritrovo a sditalinarmi indecorosamente la fica mentre incito mio marito a farmi l'osceno servizietto. Claudio appare in estasi. La cosa mi fa impazzire di piacere, decido di non pormi limiti, di rovesciare fuori di me stessa tutto ciò che può regalare piacere ad entrambi. Sento che è la cosa giusta da fare e so per istinto che è la stessa cosa che lui desidera da me. Mi metto a cavalcioni del suo viso, lui sempre disteso sul divano, sono la sua padrona. Mi infilo tre dita nella fica mentre lo guardo negli occhi, sono sopra di lui e lo domino. Le giro e le rigiro per inzupparle di umori fino alle nocche, le tiro fuori e gli ordino di pulirmele con la lingua. Claudio ad occhi chiusi per il piacere me le lecca devotamente. Con una mano gli tengo la testa, l'altra la infilo nella fica, raccolgo gli umori e glieli dò da leccare, ripetendo la manovra più volte. Per gratificarlo allungo una mano dietro di me e gli meno il cazzo delicatamente. Ora le tre dita ora me le infilo nel culo, il più profondamente possibile. Claudio qualcosa vede, seppur nella semioscurità... vede la mia mano sparirmi nel culo fino alle nocche. Entra senza incontrare resistenze, dopo tutto quello che Maurizio mi ha combinato è il meno che possa capitare. Mi giro, rimesto con le dita nel mio culo senza sosta proprio davanti al suo viso, nella stanza c'è solo il rumore del nostri respiri affannosi e dello sciacquio delle dita nel mio orifizio anale. Estraggo la mano e gliela dò da leccare. Claudio la divora letteralmente, si infila le mie dita zuppe tutte e quattro in bocca, le succhia con un'avidità sconcertante. Inizio a parlargli a voce bassa, insinuante, decisa. "Senti il sapore della mia fica e del mio culo, tu d'ora in poi mi farai questi servizietti tutte le sere, hai capito?". Per la prima volta da quando è iniziato questo gioco perverso gli sento dire qualcosa. Con un filo di voce mormora che farà tutto quello che voglio, che lo sto facendo impazzire letteralmente... "Io ti voglio cane da lecco, hai capito bene?".
Claudio annuisce e mi guarda con occhi adoranti, ancora più adoranti di come li abbia mai avuti. Mi rigiro su di lui, gli piazzo la fica sulla faccia e gli prendo il cazzo in bocca. Non è una grossa novità per noi due fare un 69, ma è certamente una novità il fatto che io durante un 69 infili a lui due dita nell'ano senza tanti complimenti. Mentre gli succhio l'uccello mi eccito ad allargare il buco del culo di mio marito con le dita. Lo faccio con decisione, senza preoccuparmi di cercare il suo assenso o di provocargli fastidio. Claudio geme per la sorpresa, per le sensazioni inedite, ma continua a leccarmi la passera, a succhiarmela, ad infilarci dentro il viso con foga e con furia quasi. L'ano di Claudio non è certo largo come il mio ma sono già a tre dita dentro e cerco di infilarci anche il quarto. Mentre cerco di allargargli lo sfintere sento che lui inizia a gemere... Conosco i sintomi, sta per venire... allora smetto di succhiare e mi concentro sul suo ano. Mi sgancio dalla posizione del sessantanove, lo lascio sdraiato e mi siedo sul divano accanto a lui. Gli dico a bassa voce che deve godere con il culo stasera. Con una mano gli meno lentamente l'uccello per mantenerlo eccitato mentre con l'altra lo penetro a pieno ritmo. "Lo senti come ti fotto?". Claudio ha il viso nascosto tra le mani e geme, l'impressione è che questo mio modo di fare lo abbia completamente annientato. Geme, ma allarga le gambe, Geme, ma non mi chiede di smettere. E' incredibile e sconcertante come lui sia passato nel giro di pochi minuti dal ruolo sessuale di maschio a quello di partner completamente dominato, senza una spiegazione, senza una preparazione. E' semplicemente successo, e talmente di colpo da sembrare una cosa irreale. "Ti puoi masturbare, se vuoi", aggiungo. Sono impegnata a scavare con le dita nel suo culo per penetrarlo più profondamente possibile mentre lui si masturba il pene eretto. "Ti piace come ti inculo, vero?", gli dico incalzandolo. Lui geme, credo tra l'altro di stargli procurando una discreta dose di sofferenza fisica. Mi risponde di si, che gli piace tanto, di fargli tutto quello che voglio. "Lo sai, Claudio, cosa voglio che tu diventi per me d'ora in poi?". Mi risponde sottovoce di essere il mio cane da lecco. Sentirgli dire quesa frase mi obbliga a sditalinarmi. Ed insisto, chiarendo definitivamente un concetto ormai evidente ma ancora rimasto inespresso. "Certo, ma non solo questo. Lo sai cosa sarai tu d'ora in poi? Sarai la mia puttana!!". Mentre gli dico queste parole sento il suo orgasmo arrivare, e avverto una massa di piacere indescrivibile che sta montando anche dentro di me. Ho la mano infilata fino alle nocche nel culo di mio marito e glielo sto pompando senza misericordia, come faceva qualche ora prima Maurizio con me. Mi strizzo la clitoride con le dita e arriva per entrambi un'onda, una mareggiata, uno tsunami di piacere. Rovescio gli occhi all'indietro e mi abbandono ad un orgasmo devastante, il più completo e liberatorio che abbia mai provato in tutta la mia vita... Avverto subito dopo l'orgasmo violentissimo di mio marito, che non riesce a trattenere grida strozzate e ripetute, e faccio appena in tempo ad infilarmi in bocca il suo cazzo per potermi gustare fino all'ultima goccia del nettare più squisito ed inebriante che esista, mentre affondo l'altra mano il più possibile nel suo culo. Non credo di aver visto mio marito mai così intimamente appagato, e non credo di essermi mai sentita in vita mia più felice di così. Claudio, finito di svuotarsi fino all'ultima goccia rimane riverso sul divano, immobile, probabilmente incapace di credere pienamente a quello che gli è appena successo. Ha una mano posata sugli occhi. Mi sdraio sul divano accanto a lui, respiro il suo respiro ancora affannoso. Gli accarezzo la mano, mi sento fisicamente distrutta ma intimamente appagata e cosciente di essere arrivata finalmente, con il mio lui e per la prima volta, nel posto giusto, quello che avevo sempre cercato senza mai riuscire ad individuarlo. Per la prima volta dopo quattro anni di unione le nostre due nature sessuali si sono finalmente incontrate. Provo una sensazione intima e meravigliosa di sollievo. L'immediato futuro adesso non mi spaventa più tanto come prima...
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4
14 years ago
coppiaromana38, 43/43
Last visit: 13 years ago -
-fremiti- 1°parte
"Che bella giornata abbiamo passato, anche la pizza era buona, piccante al punto giusto".
"Si sono stata proprio bene, come sei dolce...spero anche nel dopocena, ti va?"
"E me lo chiedi? aspettami in camera ho una sorpresa per te"
" Cosa???!!"
"Tranquilla, preparati, profumati tutta, rimani in mutandine e canottiera, chiudo in giro ed arrivo".
In tutti questi anni la cosa che più mi piace del nostro rapporto è vederla felice, vederla godere, sentirla che freme dal piacere, che condivide con me ogni situazione che le presento provando emozioni che neanche immaginava.
In tutti questi anni la cosa che più mi piace del nostro rapporto è noi.
L'ennesima sorpresa, chissa cosa starà pensando, speriamo di centrare il colpo anche stà volta.
Devo sbrigarmi, messaggio in arrivo da Jon, è fuori dalla porta.
"Ciao, vieni come va? altro che del Niger, sei puntuale come uno svizzero".
"Hello, sei ancora sicuro di volerlo fare?"
"Si dai, facciamo presto"
"Hello, ho un pò di timore, mi sento a disagio, non vorrei incrinare la nostra amicizia".
" Stai sereno, in questa situazione tu sei un "oggetto" che fa parte di un gioco erotico, senza complicazioni affettive di nessun genere, la nostra amicizia e la stima reciproca non sono in discussione".
"Hello, va bene, al tuo segnale entrerò".
"Intanto che ti chiamo sbircia pure cosi entri prima nella parte"
Jon è una bella persona, colta gran lavoratore, umile come me, se vedo che qualcuno di noi non apprezza il gioco, se lo vedo forzato fermo tutto, la serenità non deve essere messa in crisi.
Salgo di corsa le scale dal garage, Jon verrà dietro dopo,...oh quasi dimenticavo il pacchetto con gli accessori; sono un pò agitato.
Sento la sua fragranza dalle scale, vedo sempre più triangolare.
"Eccomi".
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14 years ago
admin, 75
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La mia amica bisex
Navigando sul sito di desy vediamo un annuncio che per me non passa inosservato.Coppia di coniugi con la lei bisex cerca coppia con cui passare serate piacevoli.Li contattiamo c'incontriamo per un caffè e due chiacchiere,giusto per conoscerci meglio.lei è bisex e piacciono molto le donne,io non l'ho mai fatto ma la cosa mi eccita molto.durante il tragitto verso casa,confido a mio marito che giocare con una donna è sempre stato un mio desiderio mai esaudito,questo era il momento buono,meglio tardi che mai.La sera facciamo l'amore fantasticando sul come sarà farlo con l'altra, passiamo una favolosa notte d'amore.Ci baciamo,lecchiamo succhiamo ogni parte del nostro corpo che oramai conosciamo a memoria.Mio marito mi prende dietro inculandomi ed infilandomi un cazzo finto in fica,mi dice:immagina che hai due cazzi veri dentro di te,immagina che ci sia anche Fabio,marito di Paola.,sono i nomi della coppia conosciuta.Passano diverse settimane e di Fabio e Paola non abbiamo notizie,noi non li abbiamo più contattati perchè non volevamo essere persone invadenti,ma speravamo che lo facessero loro.Un pomeriggio mentre facevamo shopping, squilla il telefono,erano Fabio e Paola che ci chiamavano per invitarci a casa loro a trascorrere una Gradevole Serata.Accettiamo volentieri l'invito,anche perchè non avevamo impegni. Paola è una bella donna dai capelli rosso rame ed occhi azzurri.Io non sono da meno,capelli biododorato,occhi verdi,entrambe siamo longilinee,taglia 42. Puntuali come sempre,arriviamo a casa loro alle 21;accolti da un'atmosfera "eros",la casa illuminata da candele profumate,ed incensi dal profumo afrodisiaco. Ci accomodammo sopra un comodissimo divano davanti ad un caminetto acceso da tempo,tanto era calda la stanza,bevemmo del prosecco chiacchierando e chiedendoci cosa ci piaceva fare nel gioco.Io risposi che non ero mai stata con una donna,ma che la cosa mi eccitava,anche se ero un pochino impacciata.Per l'occasione indosso una camicetta nera di seta molto provocante,lingerie nera di pizzo,minigonna di jeans,autoreggenti,tacchi a spillo. Paola indossa una sottoveste di raso rossa,senza intimo,si siede accanto a me cercando di mettermi a mio agio,quindi comincia a toccarmi,accarezzarmi e,in un orecchio mi sussurra:sei stupenda. Allunga le sue mani sulle mie cosce,le apre infilandoci la mano che sente già i miei umori.Comincio a tirar fuori gridolini di piacere,gli uomini ci guardano già eccitati ed ormai a cazzo di fuori,Paola è in ginocchio davanti le mie cosce che lecca la mia fica,le prendo la testa e le dico di continuare.Intanto si avvicinano alla mia bocca i 2 vogliosi cazzi ormai gonfi ed,io ormai eccitata al massimo comincio a succhiarli entrambi.Paola ad un tratto si alza e ci dice di seguirla in camera da letto,dove lì vediamo che ci sono dei "giochi"pronti per essere usati.Paola ne indossa uno di 20cm circa,mi chiede di voltarmi,di mettermi alla pecorina,io obbedisco,ed appena pronta me lo sbatte come una forsennata.Comincio ad urlare di piacere e mio marito mi sbatte il cazzo in bocca dicendomi:ti piace farti sbettere da una donna con il cazzo,vero?Io rispondo siiiii da morireeeee,ancora daiii.Paola continua e nello stesso tempo vorrebbe sentirne uno nel suo culo.Mio marito non se lo fà dire due volte,ed in un attimo è dietro di lei,inculandola alla grande. Non ho mai visto mio marito con un'altra donna,era la prima volta e devo dire che mi ha eccitato moltissimo.Intanto Fabio era davanti a me,aspettava che lo succhiassi,cosa che ho fatto con piacere,ha un cazzo favoloso,bello turgido.Poi è stato il mio turno,ora toccava me scopare Paola,ho infilato il cazzo finto,l'ho sdraiata sul letto e cominciato a scoprla.Lei urlava di piacere:siiiiiii dai fottimi,fottimi,godooooooo. Io ero lì a sbatterla e Fabio intanto voleva il mio culo che oramai aveva unto con la vasellina;una due spinte ed è entrato dentro.Prima ho buttato un urlo di dolore ahiiiii che male,poi è stato di piacere,siiiiiii daiiii continua,inculamiiiiii siiiiiiiiii vaiiiiiiii daiiiiii.Eravamo oramai in un bagno di sudore,umori e sperma.Avevamo il fiatone,stanchi ma appagati dal piacere.Io e Paola finimmo la serata con il baciarci passando tra le nostre bocche lo sperma raccolto dai nostri corpi bagnati,fù fantastico,una serata che non dimenticheremo più.Ci salutammo promettendoci di rivederci ancora.Posso garantirvi che ci rivedremo ancora e sapete perchè?perchè mi stà squillando il telefono ed è Paola.Baci
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14 years ago
admin, 75
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La sedia
Nell'ingresso dello studio in penombra il tuo uomo ti prepare come deciso: solo biancheria intima e calze, niente scarpe, una benda e due corde per le mani messe dietro la schiena.
Poi ti accompagna per un lungo corridoio buio in fondo al quale si vede di schiena una bella seggiola da ufficio che ti aspetta. La stanza è illuminata.
Entrate e, consegnata a me, dolcemente, ti senti portare vicino allo schienale della sedia. Ti faccio chinare la testa in avanti. Senti una corda attorno ai gomiti che ti lega ai braccioli, poi una mano che piano ti cala le mutandine fino a trogliertele. Ti immagini che anche le gambe vengano legate, ma questo non succede. Sei però sulle punte e senti lo schienale sotto l'inguine.
Attendi e solo ora ti accorgi di una lieve musica di sottofondo, musica barocca allegra e brillante.
Poi senti una mano che piano ti unge il buchino del culetto esposto... senti freddo e fremi....
Poi un dito piano s'intrufola e si muove avanti e indietro piano, molto piano, finché non lo senti più come un intruso.
Quando sei rilassata esce.
Non una parola. Poi senti che si infila di nuovo. Senti che c'è qualcosa di diverso ora.
Non capisci ma senti il buchino pizzicare... sta mettendo una crema che pizzica! Oh!
Pizzica sempre di più! Ti viene voglia di scalciare e un poco lo fai alternando le gambe per non perdere l'equilibrio intabile... Ti alzi sulle punte dei piedi e ti abbassi.
Finalemte il dito esce piano, e credi così che il pizzicore scompaia... Ma in realtà continua, accidenti.
Poi, di nuovo, piano eccolo che torna, quel maledetto... Oh, ancora, no!
Ma alla fine esce definitivamente. Senti un alito sul buchino... bello! Ah così va bene!
Senti che gli uomini parlano tra loro e vanno in unltra stanza...
Sei libera di muovere il buchino di fargli prendere aria.... ah! Se stringi pizzica, se rilasci stai meglio...
E ti immagini cosa succederà quando torneranno, con te così preparata, pronta....
Cobalt 2010
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14 years ago
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Visita andrologica
Era diverso tempo che desideravo effettuare una visita di controllo presso un andrologo, per verificare che tutto fosse regolare. Erano ormai trascorsi 10 anni dall’ultima visita effettuata per verificare un varicocele. Così ne ho cercato uno su internet ed ho fissato un appuntamento.
Quando mi sono recato presso lo studio una bella segretaria mi ha invitato ad accomodarmi ed attendere il mio turno. Ero l’unico all’interno della sala e dovevo solo aspettare che il dottore terminasse una visita. Lei aveva dei lunghi capelli neri ed una bocca molto sensuale e carnosa. Era un po’ castigata nel suo tailleur ma si notava benissimo che aveva un corpo davvero sexy. Tuttavia, non potevo indugiare troppo lo sguardo su quella magnifica creatura sia per non incappare in una brutta figura, sia per evitare strani rigonfiamenti prima della visita. Finalmente, arriva il mio turno.
Il medico che mi accoglie è un uomo sulla quarantina, alto ed atletico. Onestamente mi aspettavo il solito anziano con occhiali e pancetta che consigli sul sesso potrebbe solo inventarli… parlo quindi della mia intenzione di una visita generale e lui mi chiede di spogliarmi. Infila i guanti e quasi si inginocchia davanti al mio cazzo. Con maestria inizia a tastare i testicoli, mi solleva il cazzo con l’altra mano e me lo scappella. Poi nuovamente con l’altra sembra quasi eseguire un massaggio tra le mie palle ed il perineo. Immagino serva a controllare la prostata, ma lo esegue con una calma ed una delicatezza da risultare… beh.. piacevole. Il suo viso è così vicino che sento il calore del suo respiro sulla mia cappella. È una sensazione strana ed imbarazzante, ma finalmente si rialza e mi chiede di mettermi a quattro zampe su un lettino. Mi spiega che vuole controllare la prostata e per farlo dovrà infilare un dito nel mio buchetto!
E così mi ritrovo letteralmente a pecorina con lui che con le mani tasta i miei glutei sodi e con il dito si fa strada nel mio culo vergine. La sua delicatezza è incredibile, e la calma con la quale esegue questi movimenti mi fa rilassare e distrarre dalla situazione. Così rilasso il collo e chino la testa. Guardo il mio cazzo a penzoloni, guardo le mie cosce e dietro di esse il cavallo dei pantaloni del dottore… gonfio!!! Con una mano mi continua a penetrare, mentre con l’altra cerca invano di sistemarsi lateralmente quel pacco in vistosa erezione. A quella vista non so cosa mi sia preso, ma completamente sopraffatto da chissà quale emozione, anche il mio cazzo si è risvegliato in una potente erezione. ho voltato di scatto il volto, senza cambiare la mia posizione, ed ho visto il rossore sul suo volto ed il suo sguardo vagare dal mio culo, al suo pacco, ai miei occhi. È bastato quell’incontro di sguardi per comprendere che non c’era bisogno di interrompere quel momento e che potevamo dar libero sfogo alla nostra perversione.
Ci spogliamo completamente e lui rivela un corpo atletico e muscoloso ed un cazzo in erezione di almeno 25cm! Io ho la bava alla bocca e mi inginocchio davanti a lui ed inizio a spompinarlo con foga. Il suo cazzo è già bagnato e le mie papille gustano il suo sapore salino. Lo sento durissimo pulsare sotto la mia lingua, solleticare la mia gola. Mi aggrappo alle sue natiche e cerco di ingoiarlo il più possibile. Mi sento veramente una troia e voglio godermi fino in fondo questo momento di follia. Gli succhio le palle sono gonfie e rasate, e scivolo fino a leccargli il buco del culo. Poi ripercorro con la lingua tutta l’asta e frusto con la lingua la sua cappella vermiglia. A questo punto lui mi prende e mi piega contro la scrivania. Mi divarica le gambe tra le sue ed inizia a lubrificare il mio buco, mentre mi sega con l’altra mano. Poi con abili movimenti punta il suo bastone contro la mia apertura ed inizia a scavare un tunnel dentro di me.. all’inizio il dolore.. poi la mia mente è stata completamente rapita da un turbine di passione, godimento e confusione… sentivo le sue palle sbattere contro le mie, il mio culo tra le sue mani, il peso del suo corpo sul mio, il suo alito sul mio collo.. il suo colpi ritmati si facevano sempre più frequenti e sentivo il mio canale adattarsi a lui ed assecondare i suoi movimenti, sempre più in preda al piacere. Sento le sue mani afferrarmi il collo, reggersi alle mie spalle ed il suo cazzo penetrarmi profondamente, poi uno, due, tre, forti scossoni far presagire il suo orgasmo, intenso e copioso riscaldarmi all’interno, scuotermi dalla cima dei capelli alla punta dei piedi e ritrovarmi a sorreggermi alla scrivania per non crollare sulle gambe molli. Lui si ritrae ed io mi volto, appoggiato alla scrivania. Si china sul mio cazzo e incomincia a succhiarlo forte, mentre con le dita mi massaggia il buchetto indolenzito. Io gli afferro la testa e letteralmente me lo scopo in bocca, riempendolo con una sborrata abbondantissima, che non riesce del tutto ad ingoiare.
A quel punto ci ripuliamo e ci rivestiamo. Mi dice che la visita è terminata e che sono in perfetta salute, ma che posso tornare a trovarlo ogni volta che ne abbia voglia!
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14 years ago
admin, 75
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Giulia: la svolta sessuale [parte 2]
Mi guarda con occhi torbidi e mi mette in mano un pacchetto.
"-Benissimo, vai alla toilette, togliti le mutandine ed infilati questo nel culo. C'è un piccolo armadietto, dentro ci troverai un tubetto di lubrificante, spicciati".
Trasecolo. Non mi sarei mai aspettata una richiesta del genere. Non so proprio come reagire.
"-Senti, davvero... scusami ma una cosa del genere non credo possa...".
"-Ma che sei venuta a farmi perdere tempo?" mi incalza lui. "Vuoi divertirti o dobbiamo farci due palle così? E muoviti... vai, vai".
Lo guardo per qualche secondo, mi sento battuta. Prendo il pacchetto con aria poco convinta, entro nella toilette e lo scarto. Dentro c'è una specie di pera di gomma dalla forma allungata, con una base larga. Apro l'armadietto e trovo un flaconcino nero pieno di una sostanza fortemente oleosa. Cospargo di olio la pera, tiro su la gonna, mi sfilo il tanga e mi tasto l'ano. Penso tra me e me che sono pazza a prestarmi a quel gioco. Mi dico che devo mollare tutto e uscire da quel bar senza nemmeno voltarmi indietro. Ma non mi so risolvere a fare marcia indietro, qualcosa dentro di me mi spinge a farlo. Ho una voglia esagerata di fare delle porcherie con quell'uomo prepotente. Provo a premere il plug contro il mio sfintere anale... l'arnese è discretamente spesso e non vuole entrare. Naturamente non sono verginella lì. Sia mio marito, sia diversi altri... amici ci sono già passati, lo stesso Emilio nel mio culetto ci si diverte spesso. Ai tempi dell'università ho avuto un fidanzato che mi faceva il culo praticamente tutti i giorni... ma un aggeggio di lattice non l'avevo mai... indossato. Di solito gli uomini ci pensano loro a prepararmi il buchino come si conviene, invece adesso, da sola in questa squallida toilette di un bar... Mi infilo prima un dito e poi l'altro nell'ano, mi rilasso e faccio forza per ammorbidirlo. Sento che lo sfintere si rilassa e cede. Riprovo e stavolta la pera lubrificata scivola dentro senza troppi problemi. Appoggio le mani sul lavandino, chiudo gli occhi e mi concentro sulle sensazioni che mi arrivano dal culo occupato. Accidenti... è proprio... bello!!! Wow. Mi sento piena in maniera formidabile. Infilo le mutandine nella borsetta e riabbasso la gonna. Esco dalla toilette, molto più sicura di me stessa di quando vi sono entrata. Sto andando in estasi per le sensazioni che quella pera mi sta dando. E' bloccata nella mia ampolla rettale e ad ogni passo ne stimola e ne dilata le pareti. A me il sesso anale piace... mio marito non lo sa fare bene, ma quando mi incula Emilio per esempio riesco spesso a venire senza nemmeno toccarmi davanti. Adesso però è una faccenda diversa. Mi sento riempita da quell'aggeggio, sento la pressione dentro di me. Guardo Maurizio che mi aspetta fuori dal bar e provo stilettate di piacere. Vado verso di lui con la fica che si riempie di miele ad ogni passo.
"-Vieni Giulia, andiamo"
Mi prende per mano e camminiamo. Ancheggio leggermente per via della pera.
"-Si vede che ti piace" mi fa Maurizio. Non rispondo.
"-Ti porto nella mia garconniere dove non ci disturberà nessuno, sono dieci minuti a piedi"
Cammino in modo non proprio facile. Lui mi osserva e mi mette le mani addosso. Afferra il bordo superiore della mini e tira verso l'alto, facendola risalire qualche centimetro. Adesso le autoreggenti sono proprio scoperte.
"-Così devi camminare, così chiunque può vedere che troia sei. Cammina una decina di metri davanti a me, così sembrerà che sei da sola e in cerca di cazzi".
Quel suo modo di fare mi sconvolge. Sono abituatissima agli uomini che non fanno che mentire continuamente, che travestono sempre la loro voglia di scopare dietro presunti bisogni affettivi, che cercano di dare una veste presentabile ai propri istinti. Maurizio no, tutto il contrario. Lui mi fa capire apertamente che di me non gliene frega niente e vuole solo usarmi per il suo divertimento e godimento. Si comporta con una porca sincerità che mi piace da pazzi... che mi fa riempire la fica di umori caldi...
Lui rimane indietro, io proseguo la passeggiata in solitudine. Cammino lentamente, so che Maurizio mi guarda il culo, so che tra poco salirò nel suo appartamentino e mi farà di tutto. Si sta già realizzando uno dei miei desideri più inconfessati, mostrare al mondo intero la mia porcaggine. Niente segreti, niente facciata ripettabile... "Dama en la calle y puta en la cama" dicono in sudamerica, così deve essere la donna... e io in questo istante sono anche "puta en la calle"... oddio come mi piace che mi guardino... cammino per strada vestita come una battona, chiunque mi vede non può che pensare male di me... non può che credere che sono una donnaccia... la pera anale mi dà sensazioni sublimi, ormai sono inondata. Non indosso le mutandine e ho il piacere umido tra le cosce. Il mio unico pensiero è che tra poco Maurizio mi userà nei modi più sconci per il suo godimento... è il mio pensiero più piacevolmente ossessivo... spero che sarà tanto tanto porco... Arriviamo davanti ad un portone, Maurizio apre, mi fa strada. Percorriamo un corridoio e ci fermiamo davanti ad un ascensore, lui non parla.
Entriamo. L'ascensore si avvia.
"-Devi avere il culo allargato e la fregna che cola a quest'ora, eh, Giulietta?"
"-Abbastanza..." rispondo languida.
Entriamo in casa... spero che ora lui mi salti addosso e mi scopi selvaggiamente dovunque capiti. Invece nulla, si toglie la giacca tranquillamente e mi invita a sedermi sul divano. Va al mobile bar e prepara un beveraggio alcoolico. Mi si avvicina e mi porge il bicchiere.
"-Lo so che adesso pensi soltanto a farti chiavare, ma il cazzo lo dovrai aspettare un po"
Mi agito un po' sul divano, lo guardo... stare seduta accentua la pressione della pera nel mio culo... sono già venti minuti che la pera mi sta scopando il di dietro, ormai desidero violentemente il cazzo di Maurizio.
Mi siede in poltrona davanti a me sorseggiando il liquore e ribatte con tranquillità, fissandomi negli occhi.
"-Hai detto di volere il servizio completo, no? Una puttana malata come te ha bisogno di qualcosa di più di una sveltina, non credi?".
Rimango ancora una volta interdetta. Mi ha dato della "puttana malata". Ma cosa sta dicendo? Richiudo automaticamente le gambe mentre assorbo l'epiteto, quasi incredula.
"-Quel povero fesso di tuo marito non ha mai capito un cazzo di te, vero?" mi dice con tono tranquillo ma sferzante.
Sono spiazzata. Di solito a quel punto sono io che reggo il gioco, l'uomo è in mio potere e pur di entrarmi dentro fa tutto quello che voglio. Invece questo stronzo rimane indifferente alle mie grazie e sono io a ritrovarmi ad implorare di essere montata. E' una cosa nuova, un po' orribile e un po' sublime.
"-Potresti evitare di riferirti a mio marito, per cortesia? Cosa c'entra? Non mi piace molto questo modo di fare, scusa", abbozzo una linea di difesa.
"-Ma la pianti o no di fare la cretina, Giulia? Forse è ora che tu ti schiarisca un po' le idee, non credi?".
Queste parole dette con tranquillità mi sconvolgono. Ma la mia eccitazione non diminuisce. Mi piace che mi parli così. E' come se io fossi una... cipolla, che lui sta sfogliando, portandone alla luce le parti nascoste...
"-Dai vieni qui camminando a quattro zampe e tirami fuori l'uccello dai pantaloni, visto che ci tieni tanto".
Finalmente, penso tra me e me. Dal divanello dove sono seduto scivolo in ginocchio e a quattro zampe mi dirigo proprio davanti a Maurizio che si accende una sigaretta. Armeggio alla sua patta dei pantaloni, sbottono la lampo, frugo con la mano nei boxer, catturo il membro. E' già semieretto. Lo lecco con devozione, mi pare che adesso Maurizio voglia comportarsi in maniera opposta rispetto al nostro incontro del camerino.
"-Brava Giulia, sfilami i pantaloni, dai."-
Eseguo, gli tolgo i pantaloni e i boxer insieme, mi inginocchio tra le sue gambe pelose.
"-Inizia a leccarmi l'interno coscia" ordina lui.
Tiro fuori la lingua e gliela passo con dolcezza sulla coscia.
"Adesso piano piano estraiti il plug dal culo".
Eseguo, ho un gemito di piacere-dolore, perchè l'ano è decisamente dolente e l'estrazione non è semplicissima. Mi fa male, ma il dolore è anche piacere. Lo reinfilo... ho l'ano dolente ma... è così che voglio che sia... dolente... è bello, è profondamente bello avere l'ano dolorante e maltrattato.
"-Ora devi occuparti delle mie palle, Giulia, leccale, assaggiale, puliscile con la lingua".
Io, donna sposata, moglie felice di un uomo dolce e meraviglioso, mi ritrovo su quel tappeto a dilatarmi oscenamente il sedere con un fallo in lattice mentre con la lingua lecco le palle di questo stronzo maleducato. Dio, che schifosa sgualdrina che sono diventata, come mi sono ridotta... Passo la lingua sui peli, li insalivo, li succhio. L'odore dell'intimità di Maurizio mi inebria. Apro la bocca e prendo delicatamente un testicolo in bocca, lo massaggio con la lingua. Provo ad infilarmi entrambi i coglioni di Maurizio in bocca ma ho paura di fargli male. Lui si semialza dalla poltrona per favorire la manovra. Ora mi sta quasi sopra, ruoto la testa verso l'alto e i suoi coglioni mi si depositano in bocca quasi da soli. Maurizio si mena l'uccello sul mio viso mentre io, con la bocca invasa dai suoi coglioni pelosi ed odorosi inizio a cadere in uno stato di deliquio. Sto facendo quello che la parte più profonda di me stessa avrebbe voluto sempre fare, ma che nessuno ha mai avuto la forza di chiedermi, di impormi in quel modo: essere la schiava di un uomo. Godo per lo sfintere anale slargato dal plug e godo per quello che quel maiale mi sta facendo fare.
"-Leccami il culo, ora".
O Dio mio, provo un tuffo al cuore a questa richiesta, ormai me la aspettavo... anzi... la aspettavo... certo che te lo lecco il culo, penso, te lo lecco tutto, brutto porco che non sei altro. Maurizio mette in piedi a gambe aperte. Io striscio sotto di lui e immergo il viso tra le sue chiappe. L'odore è molto forte ma invece di nausearmi mi ingolosisce. Gli separo le chiappe con le dita e la mia lingua si dirige sul suo ano. E' una cosa calda, morbida, umida, saporita, favolosa da leccare. Passo la lingua sul buco del culo di Maurizio, glielo slappo come meglio posso.
"-Aspetta, facciamolo meglio". Mi fa sdraiare supina su divano e si siede sulla mia faccia come se dovesse farsi il bidet. Infatti sono io a fargli il bidet con la mia lingua.
"-Dai, Giulia, infila la lingua dentro", mi incita. Con una contorsione si volta verso il mio culo e prende possesso del plug. Senza nessun riguardo inizia a pistonarmi il plug con brutalità dentro e fuori del culo, strappandomi gemiti di dolore-piacere. La mia lingua si fa strada nel suo culo, entra dentro. Il sapore è fortissimo ma non mi fermo. Ora ho qualche centimetro di lingua infilato nel suo retto, provo a muoverla come se lo dovessi scopare.
"-Brava, vai avanti così per un po".
Credo che stia godendosela, perchè smette di massacrarmi il culo con il plug e inizia a sospirare, concentrandosi per un attimo sul suo piacere. Proseguo nel mio osceno lavoro per parecchi minuti, la cosa mi piace da morire... ma perchè nessuno di quei tanti fessi con cui sono stata, marito compreso, mi ha mai fatto fare queste cose meravigliosamente schifose?
"-Brava, Giulietta, vedi come le impari bene queste cose? Vedi che devi ancora imparare a godere veramente?"
Maurizio si rialza e mi prende per mano. Davanti al suo divano c'è un tavolino di legno, di quelli che si fanno in Indonesia, con le zampe tozze e robuste. Mi ordina di salirci sopra a quattrozampe, di continuare ad infilarmi il plug nel sedere e se ne va. Eseguo. Mi masturbo dolcemente il culo con il plug infilandolo ed estraendolo, gemendo di piacere.
Quando Maurizio torna ha in mano due oggetti: una spatola di cuoio, simile nell'aspetto ad un piccolo battipanni, ed un secondo plug, di dimensioni leggermente superiori a quello con cui sto giocando da un'oretta. mi sistema a quattro zampe sul tavolino, alla pecorina, la testa appoggiata sul tavolino, il sedere rivolto verso di lui, con il plug che sporge dal mio ano. Maurizio si toglie i pantaloni e rimane nudo dalla vita in giù. Con delicatezza estrae il plug dal mio ano, impugna l'altro plug, lo lubrifica e con molta circospezione inizia a dilatarmi con quello. Sono felice che usi tanta delicatezza, una volta tanto. Cerco di rilassarmi per fare entrare anche quel giocattolo. Con mia sorpresa mi ritrovo improvvisamente piena senza quasi accorgermene... piena da morire... mio dio quant'è grosso... sarà una tortura farlo uscire, mi dico. Maurizio prende la spatola di cuoio e inizia a picchiarmi. Mi sculaccia con fermezza, senza farmi troppo male... poi, man mano che le mie chiappe si arrossano prosegue con colpi sempre più secchi... la pelle del sedere inizia a riscaldarsi più che a dolere veramente... è una sensazione divina. Allargo le cosce il più possibile per fargli vedere la mia fica aperta che lui ancora non ha nemmeno sfiorato. Spero ardentemente che ci infili il suo cazzo il prima possibile ma non ho il coraggio di chiederglielo. Mi piace quello che mi sta facendo. Mi sta portando in paradiso questo mascalzone... Poi improvvisamente inizia a parlarmi. Maurizio inizia a rivolgermi frasi cadenzate, con voce suadente, con tonalità profonda, parole che seguono il ritmo delle percosse. Parole quasi ipnotiche.
"-Tu sei qui, Giulia, per scoprire chi sei veramente.... dalla prima volta che ti ho vista in quel negozio ho capito chi eri, e ho capito che non sapevi chi sei veramente. Io sono qui apposta per fartelo scoprire, per farti capire quanto sei insoddisfatta e di quali e quante cose hai bisogno per essere te stessa..." I colpi diventano a tratti più forti, fanno quasi male, ma li sopporto benissimo. Il dolore dei colpi rivaleggia con il dolore della dilatazione del plug infilato nel culo, che non mi dà pace. Ma spero che questi dolori non finiscano mai... mi piace in maniera incommensurabile subire questo trattamento...
"Tutte le esperienze che hai cercato finora non ti hanno mai portato a godere così, vero?"
Gli rispondo di si, che non ho mai goduto tanto... gli rispondo che non mi sono mai sentita a tal punto nella situazione veramente giusta per me.
"-Vedi cosa intendo quando ti dico che tuo marito è un fesso? Nel senso che non ha l'esperienza e i mezzi per capire di cosa hai bisogno".
Gli rispondo che ha perfettamente ragione, che mio marito è decisamente un pivello.
"-Ci vuole esperienza e un po' di cattiveria per capire una donna come te, Giulia".
Maurizio va nell'altra stanza e torna con un frustino in mano, una specie di gatto a nove code formato da striscioline di cuoio.
"Ora scendi dal tavolo ed inizia a camminare a quattrozampe" Eseguo.
Cammino lentamente carponi sul tappeto mentre lui in piedi mi segue e mi bersaglia i lati esterni delle cosce di frustatine abbastanza dolorose. Il mio culo deve essere ormai del colore di una mela matura da quanto mi brucia deliziosamente, sia fuori che dentro, e adesso tocca alle cosce.
"-Guardami, Giulia e apri la bocca."
Lo guardo in viso ed apro la bocca. Lo posiziona la sua a perpendicolo sulla mia.
"-Tira fuori la lingua, dai". Eseguo e lui dall'alto lascia cadere un grosso sputo sulla mia lingua.
"-Bevilo". Tiro dentro la lingua e assaporo il suo sputo.
Si sposta di due passi e sputa per terra.
"-Lecca e pulisci, dai"
Sono in uno stato che si avvicina al trance ormai, quel trattamento che Maurizio mi sta riservando è qualcosa di viscerale che cresce dentro di me ed ogni suo ordine corrisponde ad una fitta di piacere che mi si localizza proprio al centro dello stomaco.
Seguono diversi sputi in diverse zone del pavimento che io vado a raccogliere con la lingua.
Mi prende per mano mi fa alzare.
"-Adesso si va a letto"
Lo seguo in camera da letto, aspetto i suoi ordini.
"-Sdraiati".
Mi accomodo sul letto, supina".
"-Spalanca le cosce". Eseguo.
"-Allora Giulia. A questo punto dobbiamo intenderci io e te, altrimenti è meglio che ti rivesti e te ne vai."
Non ribatto nulla, non saprei nemmeno da che parte incominciare per oppormi a qualunque sua richiesta.
E il porco questo lo sa benissimo.
"-Le sveltine o le scopatine non servono nè a me nè a te, ci stai arrivando, spero...".
"-Tu sei una cagna, Giulia, sei nata per fare la cagna e devi fare la cagna. Se vuoi che ora ti scopo è questo che devi essere per me d'ora in poi, hai capito?
Mentre pronuncia queste parole si mena il cazzo duro davanti a me e mi guarda con occhi duri. E aggiunge:
"-Altrimenti abbiamo soltanto passato un paio d'ore piacevoli io e te, ti rivesti e ti togli dalle scatole".
La mia risposta viene dal profondo di me stessa... guardo il suo bel cazzo nodoso e mormoro:
"-Tu lo sai meglio di me quello che voglio... entrami dentro... dai... sbrigati..."....
E' esattamente così che tutto è iniziato...
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2
14 years ago
coppiaromana38, 43/43
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Giulia: la svolta sessuale [parte 1]
[Segue dal primo racconto: "Giulia"]
Per un paio di giorni non pensai quasi più ai momenti passati insieme a Maurizio nel camerino di prova della Rinascente. O meglio, ci pensavo spesso, ma avevo bisogno di tempo per elaborare l'esperienza fatta. In questi casi amo lasciar scorrere gli eventi, fare in modo che le sensazioni si sedimentino, per poterle poi ripensare a mente più fredda e riposata. Quello che era successo per molti aspetti era stata un'esperienza del tutto nuova: incontrare un uomo in un modo del tutto casuale, guardarsi, piacersi... e ritrovarsi immediatamente a condividere una situazione sconvolgente come un rapporto intimo in un luogo pubblico, senza avere nemmeno il tempo di riflettere. La mia vita sessuale con mio marito correva su binari decisamente normali, forse non sarà stata esaltante da un punto di vista erotico ma era sicuramente molto gratificante da quello affettivo. Claudio, mio marito, soddisfaceva, e soddisfa tuttora, il mio profondo bisogno di possedere un uomo, di averlo tutto ed esclusivamente per me. Claudio, la persona meravigliosa che da quando ci siamo conosciuti si è sempre dedicato a me, che ha sempre cercato di prevenire i miei desideri, che mi ha sempre fatto sentire una donna speciale, oggetto di una sorta di devozione, di adorazione quasi. Una vita sessuale quindi normale e tranquillamente felice, che però mi ha sempre lasciata incapace di rinunciare alle scappatelle quando capitava l'occasione. Il mio primo amante da donna sposata, due mesi dopo il matrimonio, è stato Fabrizio, ci siamo frequentati per un paio di annetti più o meno saltuariamente. Ce ne sono stati poi diversi altri che si sono avvicendati, sempre all'insaputa del mio lui: Francesco, un bel cinquantenne, Andrea, un ragazzo un po' più giovane di me, poi Fabio e Attilio. Tutte storie però più o meno finite. In quel periodo, correva il 2005, avevo in piedi una storiella con Emilio, 42enne amico di un collega di ufficio. Storia frutto di un lungo corteggiamento da parte di Emilio stesso, e che si consumava di tanto in tanto in qualche motel oppure, nelle rare occasioni in cui la moglie di Emilio si assentava da casa, nella sua camera da letto. Pochi mesi prima avevo ceduto per un periodo limitato anche alle lusinghe di Arturo, il commercialista di mio marito, che aveva iniziato a farmi una corte segreta e sfegatata. Per qualche settimana avevamo preso l'abitudine di vederci in un parcheggio appartato vicino al suo ufficio e finivamo invariabilmente per fare sesso sui sedili dell'auto. Una storia breve ed intensa quella con Arturo, bruciata nell'arco di poche settimane e poi definitivamente chiusa. E con questo è proprio tutto per quanto riguarda i primi due anni di matrimonio. Insomma, non credo proprio di poter essere considerata una troia, come qualcuno sostiene, in fondo mi comporto come quasi tutte le donne sposate della mia età... però riconosco pure di non essere la moglie più fedele del mondo. Tutto questo fino all'incontro con Maurizio alla Rinascente. Gli aspetti più autentici della mia vita sessuale infatti si sono realizzati in seguito all'incontro con lui.
Conservavo il biglietto da visita di Maurizio nella mia agendina, di tanto in tanto mi capitava in mano e lo rigiravo divertita fra le dita. Chissà se si aspetta davvero che lo chiamo, quel mascalzone, mi chiedevo. Non ne avevo nessuna intenzione, figuriamoci.
Fu la settimana successiva che però tornai sulla mia decisione: una notte subii infatti un dolce ed affettuoso assalto da parte di Claudio. Cominciammo a fare l'amore, poi lui volle che glielo prendessi in bocca. Di solito i pompini a mio marito glieli faccio sul letto, lui seduto appoggiato alla spalliera ed io piacevolmente impegnata a succhiarglielo. Ma ad un tratto Claudio decide di alzarsi in piedi lasciandomi... a bocca asciutta sul letto a guardarlo incuriosita. Claudio, tesoro mio, che mi avverti sempre quando stai per venire perchè non vuoi eiacularmi in bocca, sapendo che mi dà fastidio... Insomma lui si alza in piedi e mi domanda di sedermi sul bordo del letto. Mi viene vicino, in piedi e mi chiede di prenderglielo in bocca in quella posizione. Lo faccio e appena il membro di mio marito mi invade la bocca ho come un flashback, e ripenso a quella selvaggia penetrazione orale a cui mi ha sottoposto una decina di giorni prima Maurizio. Spingo il viso contro il pube di Claudio e lascio che il suo uccello mi entri fino in gola... ripenso alla sensazione di soffocamento che mi aveva quasi gettato nel panico, dentro a quel benedetto camerino. Mi eccito morbosamente ed inizio a spingere con la testa in modo da farmi penetrare da Claudio quasi fino in gola. Lui rimane certamente stupito da quell'inconsueto modo di praticargli la fellatio, io che solitamente lo gratifico con mille delicati ricamini di lingua intorno al filetto. Non sollazzo certo soltanto lui con questi servizietti, ma il mio tesoro non sospetta minimamente che alla sua mogliettina non dispiace affatto assaggiare di tanto in tanto anche il sapore della virilità di altri uomini. Bastano un paio di minuti di quel trattamento per portare Claudio all'orgasmo. Rispettosamente come sempre esce ed eiacula in un fazzoletto di carta. Vivo in quell'istante una sorta di delusione profonda... non che ce l'avessi con il mio amore o mi aspettassi da lui qualcosa di diverso... ma nel mio profondo sentivo la bruciante mancanza di tutt'altri ingredienti, del pepe e del peperoncino dela trasgressione. Claudio mi propone di ricambiarmi il favore leccandomi la fica ma gli dico che mi sento poco propensa quella sera e lui mi abbraccia affettuosamente, mi ricopre il viso di dolci bacini, prima di addormentarci. Accetto la sua dolcezza ma dentro di me provo un profondo senso di depressione. Il flashback ha riportato a galla sensazioni che scopro solamente ora di desiderare morbosamente. So che lì, in quel preciso momento, in quella stanza e con la persona che ho a fianco non c'è niente che possa appagare questi miei desideri quasi animaleschi. Provo un senso di vuoto, di inutilità, mentre la mia carne brucia letteralmente... Non riesco a prendere sonno. Guardo mio marito che si è appena addormentato e gli accarezzo teneramente i capelli. Tesoro mio, penso... così dolce... così tranquillo... così noioso...
L'indomani il trantran del lavoro quotidiano mi distoglie da quei pensieri fino alla pausa pranzo. Poco prima di recarmi alla mensa con i colleghi squilla il cellulare. E' quel pazzerello di Emilio, non ci sentiamo da diversi giorni. Come stai, come non stai, quanto mi manchi. Le solite cose, penso tra me e me. Ha voglia di scopare, figuriamoci. Immagino già il seguito che arriva puntualissimo: mi chiede se ho voglia di vederlo dopo il lavoro, visto che si trova a passare dalle mie parti. 'Ci credo proprio che dovevi passare dalle mie parti' avrei voglia di ribattergli. Ma vederlo mi fa sempre piacere e gli dico di si. Tanto Claudio il giovedì non rientra a casa prima delle 20 e se tardo un po' non se ne può certamente accorgere. Ci vediamo ad un paio di isolati dal mio ufficio, quanto basta per evitare di essere pizzicata da qualche collega. Prendiamo un aperitivo analcoolico in un bar e vedo Emilio che mi guarda attentamente. Gli chiedo la ragione di tanta attenzione e lui mi dice di vedermi diversa, molto più... eccitante del solito. Finito l'aperitivo mi dichiara di non farcela più... ha bisogno di abbracciarmi, di respirare il mio odore. Mi chiede se voglio regalargli almeno cinque minuti di tenerezza in macchina con lui. Lo fa con brio e spirito, il suo solito modo che sempre mi diverte tanto. Acconsento. Salgo sulla sua macchina e ci dirigiamo verso una delle piazze dell'EUR. Sono le 18.30 ed è già buio. Emilio ferma la macchina in un angolo della piazza e mi assale letteralmente. Lingua in bocca, mani dappertutto.
-"Ma non volevi soltanto un po' di coccole?", faccio io con finto sdegno facendo finta di respingere l'assalto.
-"Ti desidero da pazzi, sono giorni che penso a te".
La sua lingua mi percorre il collo, le sue mani pastrugnano i miei seni sotto la camicetta.
Ricambio il bacio, la mano di Emilio penetra sotto la gonna, risale. Non sono vestita sexy, ho i collant completi con le mutandine. Di solito quando vedo Emilio metto le calze autoreggenti color carne che gli piacciono tanto e gli facilitano le manovre sessuali. Ora invece sono costretta a fermarlo e devo divincolarmi un po' sul sedile per abbassare collant e mutandine e consentirgli il libero accesso alla mia fica. Ecco le dita del mio bravo amante pizzicarmi la clitoride e strizzarla dolcemente come fa sempre lui. E' così bravo a masturbarmi, e lo lascio fare. Emilio la mia fica, essendone un frequentatore piuttosto assiduo, la conosce decisamente bene e sa perfettamente come farmi godere. In pochi minuti mi porta all'orgasmo, la sua bocca incollata alla mia mi impedisce di gemere ad alta voce come mi viene naturale... Ora tocca a me... lungi dall'avermi calmata, l'orgasmo appena vissuto mi stimola a fare qualcosa di più. Gli slaccio la patta dei pantaloni, armeggio con i suoi boxer e subito il bel cazzo di Emilio svetta fuori, voglioso di attenzioni. Mi ci attacco con foga e lascio che mi penetri la bocca il più possibile... sento la sua cappella penetrarmi fino in gola e di nuovo rivivo, anche se solo in parte, il piacere del soffocamento. Pochi minuti ed Emilio esplode nella mia bocca. Lui il problema che io non gradisco lo sperma in bocca non se lo è mai posto. Di solito ogni volta che lo spompino prendo tutta la sua sborrata, la trattengo in bocca aspettando anche gli ultimi schizzi e poi sputo in un fazzoletto. Stavolta desidero rivivere il piacere regalatomi da Maurizio e quando avverto i classici sintomi dell'eiaculazione lascio affondare il membro di Emilio fino in gola, la sua sborrata mi riempie letteralmente. La deglutisco fino all'ultima goccia mentre lui rantola vistosamente di piacere, gratificato oltretutto dal vedermi per la prima volta ingoiare interamente il frutto delle mie poppate.
Ci salutiamo con un lungo e profondo bacio, ma io non vedo l'ora che lui se ne vada e mi lasci sola. La mia elaborazione è finita, ora percepisco lucidamente ciò di cui sento il bisogno e non vedo alcuna ragione perchè questo bisogno non debba venir soddisfatto. Salgo nella mia macchina e con il cuore in tumulto tiro fuori la mia agendina. Trovo il bigliettino da visita di Maurizio, lo stringo tra le dita. Con lo stomaco letteralmente stretto da una morsa prendo il cellulare e compongo il numero.
Il telefono squilla a vuoto due, tre volte... mi tremano le mani, mi mordo le labbra fino a farmi male. Poi sento la sua voce.
Il tono è abbastanza secco, me lo ricordavo bene.
"-Si?"
"-Maurizio?"
"-Si, chi parla?".
"-Ciao, sono Giulia, ti ricordi di me?".
"-Giulia?" fa lui.
"-Si, Giulia, non ricordi, ci siamo conosciuti dieci giorni fa"
"-Senti proprio non so chi sei... dammi qualche coordinata altrimenti non ne usciamo"
"-Ma si, dai che ti ricordi... alla Rinascente... il camerino di prova"
Maurizio rimane muto qualche secondo.
"-Allora ti ricordi o non ti ricordi di me?", aggiungo con una risatina forzata.
"-Ahh ma certo..." fa lui, e segue qualche secondo di pausa che non so come interpretare
"-Sei la cagnolina che gira per centri commerciali in cerca di qualcuno che se la sbatta", mi apostrofa ridendo.
Rimango un po' interdetta da quella risposta.
"-Insomma vuoi il servizio completo stavolta?"
Il tono sferzante della sua voce mi colpisce e piega qualcosa dentro di me. Come l'altra volta, Maurizio sta toccando zone inesplorate di me. Le sta invadendo con la prepotenza.
"-Che fai, Giulia, non rispondi? Allora lo vuoi il servizio completo o non lo vuoi?"
"-Si, certo che lo voglio", rispondo laconica.
"-Perchè sei una gran baldracca, l'ho capito appena ti ho vista, sai?".
Non rispondo, ogni sua parola si deposita dentro di me allagando le sopraccitate zone inesplorate... e facendo allagare anche zone già abbondantemente esplorate da diversi uomini, in aggiunta al recente orgasmo relalatomi da Emilio...
"-Senti, vieni domani verso le 16 al mio bar e ne parliamo, va bene?"
"-Va bene" rispondo meccanicamente.
"-E vieni vestita carina, non da santarellina come l'altra volta, intesi?"
"-Da santarellina?" rispondo stupita, pensando a quanto piacere mi dava girare sola con la gonna che lascia scoperte le calze a rete sopra il ginocchio, sentendomi per questo un po' porcellina. Un abbigliamento cioè che reputavo in qualche misura già abbondantemente spinto.
"-Forza, metti una bella mini, falle vedere 'ste cosce, che ne vale la pena."
"-Ci proverò..."
"-E ci riuscirai pure, no? A domani Giulia, non fare tardi...".
Stavo per rispondere un ciao quando mi accorgo che la comunicazione si è interrotta. Bel tipo, molto galante...
L'indomani affronto la giornata con apparente calma. Dentro di me sono in completo subbuglio, penso all'incontro di questo pomeriggio. Non so minimamente cosa aspettarmi da Maurizio. Presentarmi così al suo bar, vestita oltretutto in modo provocante. Ripenso al tono quasi beffardo della sua voce, non riesco ad immaginare con quale faccia riuscirò a presentarmi. L'altra volta ho agito d'impulso, è stato il classico attimo di follia, adesso invece è una scelta pienamente consapevole e premeditata.
Come devo vestirmi? Io minigonne corte non ne possiedo nemmeno, ho giusto quelle due o tre gonne sopra il ginocchio di cui Claudio non sospetta nemmeno l'esistenza.
A metà mattinata prendo un'ora di permesso, esco dall'ufficio e mi reco in un grande magazzino nei paraggi. Vado nel settore abbigliamento, giro a lungo senza trovare quello che cerco. Arrivo nel reparto giovani e trovo finalmente le minigonne. Ne trovo un paio di colore scuro e una di jeans, che scarto subito. Vado a provarmi quelle due che sembrano le più "seriose", pur essendo molto corte. Entro nel camerino sorridendo al pensiero di quando ci sono entrata l'ultima volta in diverse circostanze... Indosso le mini. Sono entrambe veramente molto, troppo corte, non arrivano nemmeno a metà coscia. Ma posso andare in giro conciata in questo modo? Provo ad indossare le autoreggenti a rete che ho portato con me nella borsetta, per provare l'abbinamento. Dio mio, il bordo delle autoreggenti si vede benissimo, fa decisamente capolino dal bordo della gonna. Tiro giù la mini il più possibile ma è una manovra poco efficace, appena mi muovo riecco spuntare il dannato bordo. Ma non ho alternative, non ho tempo di cercare altre soluzioni. Mi rivesto, pago le due gonne e torno in ufficio. Arrivano le 15.30. Io esco dal lavoro alle 17.30 e devo prendere altre due ore di permesso. Saluto i colleghi che mi guardano incuriositi, esco dall'ufficio e cerco un posto dove cambiarmi. Al primo bar prendo un caffè e vado alla toilette delle signore. Ci siamo, dico a me stessa.
Sono certa che Maurizio, porco com'è, vorrà fare qualcosa anche con il mio di dietro, quindi provvedo ad una profonda pulizia con una peretta per clisteri, accorgimento un po' antipatico ma necessario, l'esperienza insegna.
Mi tolgo la gonna, infilo le calze autoreggenti nere a rete, le sistemo più su possibile. Tolgo le mutandine e ammiro il pelo pubico che ho provveduto a regolare e spuntare la sera prima. Sono proprio attraente, nulla da dire, a 36 anni sono ancora una bella fica. Mi infilo i tanga neri semitrasparenti che tanto piacciono ad Emilio, poi indosso la mini, quella più scura. Scarpe con tacchi, eleganti ma non esagerate, utili per "slanciare" le gambe. Ecco fatto, sono pronta.
Mi guardo allo specchio a provo un brivido. Sono vestita da troia, non c'è nulla da fare. La mini mi sta benissimo, fa risaltare le gambe, ma le autoreggenti si vedono... si vedono eccome. Forse dovrei toglierle, ma fa troppo fresco per restare con le gambe nude, eppoi al pensiero che sto per entrare nel bar di Maurizio vestita così mi bagno violentemente. Decido di fregarmene, si vive una volta sola. Esco dalla toilette, pago il caffè, riprendo la macchina e raggiungo il posto. Passo davanti al bar di Maurizio con l'auto e studio il posto. Un bel bar, niente da dire, in posizione centrale. Deve averne di soldi il buon Maurizio. Parcheggio l'auto poco distante e mi avvio. Batticuore a non finire mentre il bar si avvicina inesorabile passo dopo passo. Mi dò della pazza a comportarmi in un modo simile, penso a mio marito che non riuscirebbe neppure ad ipotizzare da parte mia un simile comportamento. Penso che forse gli darebbe di volta il cervello se sapesse, se mi vedesse....
Entro. Mi guardo intorno, vedo una coppia che sorseggia il caffè ed un paio di avventori fermi al banco del SuperEnalotto. Dietro il bancone Maurizio non c'è, c'è solo un ragazzo. E ora che faccio? Sono le 16.00 spaccate, ordino un altro caffè? Mi metto seduta ad aspettare ad uno dei due tavolini presenti nel bar? Prendo e me ne torno a casa, che sarebbe poi la cosa più saggia da fare? Mi avvicino al banco, il ragazzo mi chiede cosa desidero e, per prendere tempo ordino un tè caldo. Mi guardo intorno titubante mentre aspetto il tè. Il ragazzo si sbriga a servirmelo, non mi rimane che zuccherarlo lentamente e berlo ancora più lentamente. Passano cinque minuti abbondanti e Maurizio non si vede. Faccio finta di essere interessata alle confezioni regalo di cioccolatini e i minuti di attesa diventano dieci. Seccata inizio a domandarmi cosa ci faccio piantata lì, mi avvio verso la cassa e tiro fuori il portafogli per pagare. Il ragazzo viene per battere lo scontrino quando Maurizio entra nel locale. Viene subito verso di me con un sorriso, mi abbraccia, mi bacia sulle guance con fare cordiale e dice al ragazzo che la signora è ospite e non paga. Insiste per farmi preparare un cocktail speciale che accetto di buon grado. Mi scorta al tavolino e si siede accanto a me. Ora il ragazzo non può più sentirci.
"-Brava, ti sei vestita proprio bene". Mi fa sorridendo da mascalzone, io non ribatto e gli sorrido.
"-Accavallale quelle gambe, e girati verso la sala... fai vedere ai clienti che belle gambe hai, mica vorrai rimanertene rigida come un baccalà, no?"
Invece di protestare a quella richiesta insolente mi ritrovo ad accavallo le gambe in direzione della sala, arrossendo. Adesso chiunque entri dalla porta avrà una bella visione delle mie autoreggenti.
"-Sei sposata, Giulia?" fa lui ammiccando alla fede che porto al dito.
"-Si" rispondo io sottovoce.
"-Fortunato il maritino, con una moglie così bella".
Arrivano i due cocktail margarita, il ragazzo non può fare a meno di guardarmi le gambe. Entra un uomo sulla sessantina e i suoi occhi pure si incollano lì.
"-Tuo marito ti scopa?", domanda diretta e piuttosto volgare.
"-Si, certo. Guarda che siamo una coppia felice, io e lui", rispondo in un impeto di orgoglio.
"-E come, no? Ci credo proprio che siete tanto, tanto felici... specialmente tu", ribatte lui con un sorrisetto irritante. Mi viene voglia di riferirmi alla sua non esaltante raffinatezza per metterlo in difficoltà e pareggiare i conti, ma poi lascio perdere. C'è qualcosa dentro di me che tende ad arrendersi di fronte a quest'uomo impudente.
-"Mi aspetti un momento, sbrigo un paio di cose e sono da te"
"-Fai pure" ribatto.
Rimango seduta a gambe accavallate, entra altra gente, gli uomini mi guardano tutti chi più che meno sfacciatamente, un paio di donne mi fissano con espressione vagamente disgustata.
Qualche minuto e Maurizio torna. Mi si siede accanto.
"-Allora vuoi il servizio completo, stavolta, hai detto, no?"
Io ridacchio alla sua provocazione.
"-Sono qui apposta per vedere di cosa sei capace" rispondo divertita e riservandomi di punzecchiarlo almeno un po'.
[CONTINUA]
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14 years ago
coppiaromana38, 43/43
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Come una chiacchierata
Premetto che non è nelle mie intenzioni scrivere un libro (non troverete un racconto che seue un filo logico, ma solo flash di pensieri scritti come venuti in mente), né tantomeno un discorso ruffiano o aprire un blob dal titolo “trasgressioni…istruzioni per l’uso”, non spero nella condivisione generale, ma solo un rispecchiarsi da chi passa per le stesse emozioni. Non è stata una ispirazione, ma queste giornate uggiose che, invece di cazzeggiare col pc, mi hanno fatto immaginare di essere seduto in un salotto con una coppia amica e di aver instaurato con loro un discorso (in verità ne uscirà un monologo) basato sul mio pensiero, sulle mie esperienze e sulla mia analisi riguardante le coppie e la trasgressione (notare che ho ripetuto tre volte MIO, quindi è chiaro che parlo esclusivamente di ME e del MIO punto di vista, nel quale forse qualcuno vi si potrà riconoscere e condividere, mentre magari per la maggior parte, saranno altre fesserie da aggiungere alle tante altre già sentite). Trattandosi di riflessioni buttati così come venuti in mente, mi riservo soltanto di tanto in tanto qualche modifica a correzione di impostazione, ma non di concetto, di passaggi non esposti al meglio.
LA TRASGRESSIONE NEL SESSO? E’ difficile da capire per chi l’ha solo sognata e mai provata!
Voglio affiancare, per un fatto statistico (4% in italia), per similitudine e per sensazioni diverse ma simili, la trasgressione nel sesso a quella di qualsiasi gioco (sono un buon giocatore), d'azzardo o passatempo.
Poichè, come in ogni settore, esistono dei livelli, eliminerò delle categorie che per considerazioni personali non mi coinvolgono:
1) quelli in cerca di uomini equini (in quanto ritengo non abbiamo nulla a che spartire con quelle persone che nel sesso, oltre al piacere fisico, ritengono importante e di base anche il piacere mentale con tutte le sensazioni che ne scaturiscono. Per quanto mi riguarda, ho superato il centinaio di donne che mi hanno offerto il loro letto e parte di loro avevano compagni per l'appunto "equini", ma non mi sono mai sentito fischiare un buuuu anzi, ho sempre apprezzato gli ulteriori inviti - nel gioco non mi diverte e non mi appassione vincere con una cascata di carte buone, mi piace la partita);
2) i frequentatori di privè (nulla in contrario, ma sà di organizzato e scontato, oltre ad infrangere quella privacy a cui tengo tanto, esce fuori dai miei schemi di "misurata complicità" e poi non ci tengo a leggere un libro del quale ne conosco il finale, anche per la considerazione che la donna non è un ammasso di carne inutile attorno ad un buco, tale situazione non m'intriga - solo nel gioco preferisco i casinò o i tornei organizzati);
3) i cercatori di persone di colore (non è per un fatto razzistiso, ma reale preoccupazione di portare a casa malattie per un gioco che, a quei livelli, non vale il rischio. E' un fatto oggettivo per il fattore igienico-sanitario dei paesi dai quali provengono e sempre un fattore igienico-sanitario per le condizioni nel quale vivono in italia. Ovviamente non è l'interezza, ma una buona percentuale, che non puoi analizzare davanti un caffè - mi piace il gioco, ma non mi gioco la casa);
4) i logorroici, maleducati, cafoni e perenni insodisfatti (nel gioco mi piace averli sempre avversari).
Eliminati da questa analisi anche tutti coloro i quali sono convinti che sia solo un diversivo per scopare con un uomo o una donna diversa o, peggio, una scopata a buon mercato, rimangono gli amanti di questi momenti, diversi da tutti gli altri, perché fortemente legati al coinvolgimento nella propria massima espressione dell’intimità, del coinvolgimento di uno/a sconosciuto/a.
L'approccio, il contatto, la conoscenza, la reale sensazione di trovarsi sotto esame, il primo spiraglio di essere stati accettati, l'attesa del primo passo del lui di coppia (non credo che a casa di amici ci si alzi per andare a farsi un caffè), l’imbarazzo di denudarsi e mettere in mostra i propri “presunti difetti”: un seno un pò cadente, dei fianchi non proprio scolpiti, glutei che non sono del tutto marmorei, qualche cuscinetto di troppo, bucce d’arancia, entrare in sintonia con il compagno della donna per trovare il cosiddetto "giusto feeleng" e mille altre stupidità che fortunatamente vengono sopraffatte dallo scatenarsi dei sensi e dal desiderio, con la consapevolezza di offrire tutto di se stessi, senza riserve e senza falsi pudori. Quante emozioni… quante sensazioni. Imbarazzo, emozioni, passione, situazioni che coinvolgono ogni parte del tuo corpo e del cervello, un ricominciare sempre da zero con sceneggiature non sempre scontate dove il sesso, grande tabù, diventa solo una riassuntiva definizione di tutte le sensazioni messe in campo.
Nella vita di tutti i giorni sono la normale persona che ogni giorno si reca a lavoro e vede scorrere la propria vita nella monotonia della quale siamo tutti stanchi. Una donna, a volte un’amante, solite cose che si possono leggere anche tra le pieghe di un libro di storia, ovvero cose normalmente accadute da sempre, ma per lo più riservate ai ricchi ed ai grandi del passato che non dovevano dar conto dei loro “vizi”.
L'età? Ogni tanto qualcuno arriccia il naso o si crea problemi per l'età. Non possore essere certo io a criticarli per questo, in quanto ricordo ancora che frequentavo le scuole medie quando pensavo di mio padre come già vecchio (ed aveva solo 35 anni). Però mi consolo due volte sapendo (oltre ad essere sicuro di poter dare molto) che anche qui le statistiche dicono che un uomo in salute, intorno ai 45 anni è al massimo della propria sessualità e sensualità (ovviamente questo è solo un dato statistico che nulla ha a che vedere con criteri soggettivi quali l'attrazione, la stimolazione o i preconcetti) e, seconda consolazione, immaginarli in un prossimo futuro. quando saranno gli altri ad arricciare il naso nei loro confronti.
Invidio quelle coppie che fuori da ogni ipocrisia sono arrivate alla determinazione che, meglio di finire alla meschina e reciproca clandestina cornificazione, hanno scelto di salvare il proprio amore condividendo e realizzando le proprie voglie e fantasie. Le sensazioni di cui parliamo non si possono comprare in nessun negozio, sono sensazioni portate dalla passione e, per loro natura, dettate dall’istinto.
Certo - e ne comprendo le difficoltà – molte coppie hanno le loro difficoltà a lasciarsi andare in un “salto nel buio” in un rapporto a tre che vede molti uomini difficilmente equilibrati nel riuscire a capire cosa significhi vita coniugale e gioco di trasgressione anzi, per molti trattasi di una zoccola che scopa con altri con il consenso e davanti al marito, povero “cornuto” e rammollito che non riesce più a soddisfarla.
Ma, ahinoi, il “beone” di turno non ha capito che di un cazzo ne siamo tutti in possesso e che molte volte anche la sua donna finge un orgasmo pur di non compromettere il suo esile equilibrio mentale che, dal canto suo, con tutta la sua buona volontà e nonostante gli sforzi culturali, non ha capito che la sua più grande avversaria è la monotonia. Entrare nel corpo di una donna, oltre che piacevole, è molto facile e non richiede particolari attenzioni, se non quelle dei gustosissimi e piacevoli preliminari, ma cosa diversa è cercare anche per un solo momento di entrare nell’intimità di quel piccolo nucleo familiare, non può e non deve né essere pensato e né essere consentito, perché cadrebbe il discorso del “gioco” e diventerebbe qualcosa di squallido, come molta attenzione richiede la sottile linea di confine tra erotismo e volgarità che, senza il cervello sempre connesso a tutto il resto del corpo, si rischia di essere ricordati per sempre, ma nel cassetto mentale delle esperienze più negative.
Noi, del cosiddetto sesso forte, non vogliamo accettare un concetto che è puramente fisico e cioè, che una donna per la propria conformità può far godere diversi uomini contemporaneamente, mentre un uomo può far godere (forse) una donna alla volta (non trascurando il periodo di pausa, prima della rimessa in funzione dell’attrezzo). Non per nulla, anche quando si gioca tra coppie, il più delle volte i due maschi ed una delle due donne si dedicano a turno ad una femmina e raramente, o quasi mai, il contrario. Un singolo che gioca con più di una coppia nello stesso momento, vedrà sempre almeno due maschi su una donna (con momenti di tre) e l'altro temporeggiare sull'altra donna con sesso tradizionale, in attesa che arrivi anche per quella donna il turno di "confusione" e del "tutto occupato".
Quando mi è capitato di leggere la mail di qualche coppia che mi chiedeva: “scusa, ma se già trasgredisci con delle coppie perché ne cerchi altre?”. Mi avvalgo del quinto emendamento e cioè “della facoltà di non rispondere” e continuo nella ricerca (non maniacale, ne accanita) di possibili nuove emozioni, che solo nuove persone possono darmi.
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14 years ago
giulio43,
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Anna
Sveglio da pochi istanti ma subito il pensiero mi porta da lei.
Sarà la mia prima conoscenza extraconiugale dal web e sono nello stesso momento eccitato ed emozionato.
La luce che entra dalla finestre e calda, avvolgente come i miei pensieri mattutini. La doccia accurata, la depilazione intima, il profumo di Gaultier, la scelta dei vestiti. Tutto parte di questo preludio tanto atteso e aspettato.
Lei e bellissima! Il ricordo del suo sorriso visto in cam mi eccita di più. Occhi dolci contornati da un faccino stupendo che sembra quello di una ragazzina, niente a che fare con la sua età di 38 anni. Non ci credevo quando me lo diceva perché veramente sembra una ragazzina. Divertita sorrideva di più quando ad ogni occasione gli ripetevo che meno male non aveva messo foto del viso sul profilo se no la fila sarebbe stata lunghissima.
Camicia azzurra, pantaloni neri, scarpe leggere, occhiali da sole e sono già pronto. Scendo le scale perché l’ascensore mi sembra lentissimo oggi e in macchina metto musica. Mi piace il jazz e Miles Davis e perfetto per me oggi.
Guardo il cruscotto e mi metto a ridere. Sono le 9:12 e sono molto in anticipo. Decido comunque di andare al bar dove abbiamo deciso di vederci. Non è molto lontano, un posto carino con una bella veranda che si affaccia sul mare, grande abbastanza da contenere tante persone in modo che non siamo quelli osservati da tutti i dipendenti. Per me è sicuramente meglio anche perché sono emozionato e non vorrei occhi indiscreti addosso. Come in quei locali dove non avendo tantissimi clienti i dipendenti finiscono per concentrarsi su di te e non sai come farli smettere.
Le 9:30 e sono in anticipo di 30 minuti. Il bar e pieno al’esterno e la cosa mi piace perché al’interno non c’è nessuno. Scelgo un tavolo defilato in un angolo che vede benissimo l’entrata ma che ha una colonna che copre un po e aiuta nascondere le altre sedie. E’ perfetto!
Un decaffeinato per non diventare troppo agitato e mi siedo guardando fisso verso l’entrata. La conoscero subito , sono sicuro. Le sue foto sul sito dimostrano un fisico elegante, non altissima, capelli neri ed una pelle bianchissima. Non ha messo foto del viso e non me ne ha mandato per chat però sono riuscito a vederla due volte in web cam ed è bellissima.
Mi sembra di conoscerla già da tempo perché pur nel suo disagio mi metteva sempre a mio agio. Parole semplici, commenti audaci ma dolci allo stesso tempo, sorriso affascinante.
Eh si! Quel sorriso mi ha fatto diventare da predatore in preda. Cosi caldo e sensuale senza volerlo essere che a nessun altra donna ero riuscito a vederlo fin ora.
Esco a fumare una sigaretta mettendomi vicino alla porta per non sbagliare. Fumo con tutti i polmoni e la cosa mi rilassa, pensando che anche lei fuma . Se andrà tutto come spero ci fumeremo una sigaretta in due dopo sul lettone, e il solo pensiero mi fa venire il sorriso.
Guardo l’orologio e mancano ancora 15 minuti alle 11. La gente seduta sulla veranda si rinfresca conversando in maniera rumorosa, in un miscuglio di conversazioni che si uniscono in un'unica e sola conversazione senza senso. Comincio ad essere teso man mano che il tempo si avvicina, entro dentro dando un occhiata veloce al mio riflesso sul vetro del’ entrata e mi sembra che nella presentazione sia tutto a posto quindi mi risiedo di nuovo sulla sedia con posizione strategica.
Adesso sta cominciando a diventare lunga l’attesa. Come se non avessi mai avuto prima una storia di sesso e la cosa mi sembra strana. Non sono un principiante. E allora perché tutta quest’ ansia? Sarà perché lei mi piace tanto? Ma nooo, anche Isabella mi piaceva tantissimo però forse perche ci eravamo conosciuti personalmente in quella festa per la prima volta. Ecco cosa sarà, la conoscenza virtuale è quella che mi da quest’ ansia.
Cerco di non pensarci ma guardare altrove, tenendo sotto controllo l’ingresso perché mancano due minuti al’appuntamento.
Tutto d'un tratto un pensiero nuovo. E se non venisse? Non credo, ci siamo messaggiati alle prime luci del alba confessando i nostri desideri morbosi e lei era sveglia come me che aspettava il nostro appuntamento.
Se dovesse non venire per un impegno imprevisto? Beh, in tal caso aspetterò altri 20 minuti e poi le manderò un messaggio che ho aspettato a lungo ma che ci saremmo potuti rifare un'altra volta.
Ma forse è già venuta e malgrado la mia sicurezza non l’ho riconosciuta, lei mi ha visto, non gli sono piaciuto o ha cambiato idea e s’è ne andata. Possibile perché no? Anche se non ho notato nessuno che mi guardasse. Basta con questi pensieri, rilassiamoci siamo qui per divertirci o no, mi dico subito e mi metto a guardare ancora l'ingresso
Passati 10 min dopo le 11 e l’ansia con la tristezza mi assale.
Gioco nervosamente con il cellulare che non squilla in nessun modo.
Lei non si vede.
Sorrido amaramente pensando che avevo ragione ad avere quei pensieri dubbiosi poco fa.
Una mano che mi tocca sulla spalla mi scuote.
E il cameriere!
Sorridendomi mi dice che qualcuno mi sta aspettando nella saletta affianco.
Mi cercano nella saletta affianco ?? C’è una saletta affianco ?- domando stupito.
Si signore- mi risponde il cameriere- e la saletta fumatori dietro quegli specchi.
Adesso sono ancora più emozionato.
Guardo nella direzione indicata e vedo che verso la fine degli specchi c’è un ingresso dove sicuramente sarà questa benedetta saletta. O Dio che figuraccia. Lei e entrata e io non l’ho notata……….Adesso non c’è più tempo per pensare dei dettagli di questa figuraccia colossale, cammino verso la saletta con il cuore che mi batte a mille per tanti motivi, passo l’ingresso e vedo Lei.
Seduta in un angolo con vista verso quegli specchi che guardano nella sala dove prima stavo io. Mi aveva già visto allora.
Le sorrido avvicinandomi e lei si alza per salutarmi.
E meravigliosa!
Il vestito leggero color fucsia con delle bretelline la fa sembrare ancora più piccola di quello che sembra. Capelli raccolti che risaltano il petto insieme al collo sottile.
Sono senza parole e mi avvicino a baciarle la guancia cercando di chiedere scusa nel non averla notata quando era entrata.
Mi bacia le labbra per un istante facendomi sentire il sapore della sua bocca, poi mi abbraccia e sorridendomi mi dice:
“sono entrata nel bar 5 minuti prima di te alle 9 e25 ed era bellissimo vederti che anche tu mi aspettavi con tanta ansia e desiderio”
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14 years ago
admin, 75
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La mia storia 2
... ogni occasione era buona per appartarci e sperimentare il piacere del sesso. Alex mi sembrava inesauribile sempre pronto con quel suo cazzo che appena lo sfioravo con la mano e con le labbra si impennava stupendamente. Io ormai subivo piacevolmente la sua arroganza di maschio e la prepotenza del suo cazzo nel volere sborrare e godere della mia bocca durante la giornata e facendomi montare il primo pomeriggio e la notte nel culo. "la mia puttana" mi diceva ed io mi sentivo felice e gratificata. Scoprivo sempre di più che quella era la mia strada essere "femmina". La nostra storia continuò anche dopo quella estate fino a quando Alex non si diplomò un anno prima di me e partisse per l'università. Il nostro rapporto doveva rimanere un segreto tra noi nessuno dei due aveva convenienza a che in famiglia scoprissero che Alex mi scopava anche perchè a perderci ero più io che lui ovviamente! Io in nquegli anni coltivai la mia natura femminile curando il mio corpo depilandomi i pochi peli superflui che un pò vennero fuori utilizzando le cremine di mia madre a sua insaputa. Faticavo ad apparire un maschio nella vita quotidiana con gli amici, soffrivo dentro di me costretto ad interpretare un ruolo che non sentivo mio aspettando con ansia il fine settimana quando andavo a stare da mia zia per il sabato e la domenica. Vivere la mia sessualità al femminile con Alex era per me una gioia che mi gratificava di tutto il resto. Sfogavo nel sesso il mio essere femmina, il mio piacere nel sentirmi trattare da femmina a letto, il gusto di sottomettermi al piacere del maschio, di sentire Alex padrone del mio corpo! .....segue
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14 years ago
cp3sanny,
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I miei pantaloni nuovi
.."dai usciamo a fare compere, hai bisogno di un paio di pantaloni nuovi"...
ecco ci risiamo, vuole fare shopping, mi tocca accompagnarla..per fortuna sono finiti i saldi e non c'è più la ressa.
..."preparati in fretta che dobbiamo fare diversi giri"....
lo sapevo, mi ha incastrato nello shopping, stavolta non posso tirarmi indietro..
Mi porta in un negozio del centro, grande e con pochissima gente, fantastico!!..pensai, ....almeno ci sbrighiamo in fretta...
..."Tesoro vedo se c'è qualcosa anche per me"....
eccola, immaginavo...e i miei pantaloni?....me la sbrigo da solo...
Chiedo alla prima commessa che mi manda al secondo piano...salgo le scale e vengo accolto da una seconda commessa..
Niente male la signorina, jeans e una camicetta che faceva fatica a trattenere i suoi seni...
..."In cosa posso servirla?"... Buttai velocemente uno sgurardo sulla camicetta e pensai di farmi servire tutt'altro che un paio di pantaloni..."Mi servono dei pantaloni"...
..."la sua taglia è una cinquanta?"...che occhio..."si, cinquanta"...
...si gira per prendermi dei pantaloni, cerca la taglia, io la guardo...è veramente carina e si muove bene...
scelgo di provare un pantalone, lo prendo e mi dirigo nello spogliatoio, lo indosso ed esco per guardarmi meglio allo specchio per chiederle un parere in attesa che mia moglie si interessi anche dei miei acquisti...
.."non le cade proprio bene, provi quest'altro modello"...effettivamente aveva ragione...ritornai nel camerinoe..."è piccolo questo camerino" dissi tra me e me con mezza voce..."le vengo a prendere il pantalone così potrà muoversi meglio"
...ero in slip, di spalle alla tenda, con i pantaloni appena provati in mano, mi girai di 180° e sentii urtare il mio pacco...aveva allungato la mano all'interno del camerino per prendere i pantaloni...
..dopo avermi involontariamente toccato, rimasi sorpreso che non avesse ritirato il braccio, feci finta di nulla e feci in modo di farmi ritoccare una seconda volta...la sua mano era ancora lì...non potevo crederci e le diedi il pantalone...
...pensavo tra me..."avrà capito dove mi ha urtato?"...carina e maliziosa...divertente fare shopping qui...
nel frattenpo indossai i secondi pantaloni e uscii,...le incrocia lo sguardo e lei sorridende e senza nessun imbarazzo si avvicina, si china davanti a me...."ora che fa?" pensai, ebbi un brivido...
...mi fece la piega ai pantaloni... ..."questi le stanno già meglio"..."è vero, ma vorrei provare quelli di colore marrone"... .."ecco, marroni taglia 50"...
Iniziavo ad essere un pò eccitato, rientrai nel camerino e di nuovo a mezza voce..."sempre piccolo qui"...stavolta lo dissi volutamente sperando che lei tornasse a prendere i pantaloni...
...la situazione mi eccitava e non poco...mi sfilai i pantaloni e....riecco la sua mano...l'ha fatto di nuovo pensai....ero eccitatissimo...
..mi vennero in mente strane idee, ....e senza pensarci su due volte tirai fuori il cazzo e glielo misi in mano....ora mi manderà a quel paese...pensai...
...invece le sue dita si strinsero intorno al mio cazzo e piano piano sentii la sua mano calda che si muoveva su è giù...non potevo credrci...me lo accarezzava tutto stringento fortemente la cappella....come se volesse immaginarsi tutto al tatto...
...la sua mano si muoveva dolcemente ed arrivava a fino alle palle stringendole dolcemente...la sensazione di quel calore mi ecccitava sempre si più....
Improvvisamente smise di toccarmelo, tenedo sempre il braccio teso all'interno del camerino in posizione più alta...ora che vorrà?... ..pensai...mi chiese il pantalone e lo appoggiai sul suo braccio...
Capii che era stato bello, ma era tutto finito..."forse non le è piaciuto il mio attrezzo"..pensai...era ancora duro, rimisi slip e pantaloni...ora ero veramente imbarazzato, ma dovevo uscire dal camerino...
...usciii e lei ancora una volta fece finta di nulla, sorridente...tutto ciò mi faceva sentire sempre più duro...
ora avevo il pacco veramente gonfio...feci finta di nulla, mi guarda allo specchio, lei alle mie spalle osservava e poi commentendo mi disse "che strano, abbiamo cambiato il colore ma quello di prima le stava meglio....
.."guardi...qui non le cade bene"...ma lì c'è il mio cazzo gonfio che tira...pensai.."vede è proprio qui il difetto del pantalone"...con la sua mano iniziò ad accarezzarmi come se volesse stirarmelo addosso...
...ero senza parole, eccitato, divertito e imbarazzato, era la prima volta che mi trovavo in una situazione simile..
.."provi questo, dovebbe scendere meglio"...tornai nel camerino, stavolta senza dire nulla, ma appena tolsi i pantaloni ecco di nuovo la mano...e senza pensarci lo tirai fuori e misi la cappella fra le sue dita...
...stavolta iniziò a strofinarlo più forte e all'improvviso allargò la tenda e china davanti a me lo prese....in bocca...a volte mi guardava e sorrideva, in altri momento lo prendeva fino in gola....cazzo come godevo!!!
Ero preso dal suo pompino....quando smise improvvisamente e mi lasciò di nuovo con il cazzo duro...."e ora che le prende pensai"...sentii dei passi che salivano le scale e capii che qualcuno stava salendo....
L'eccitazione diminuì, tirai su gli slip e sentii una voce.."hai trovato i pantaloni?"..era mia moglie...cazzo per poco non mi beccava....
Uscii...la commessa come sempre, come se nulla fosse accaduto ed io sempre imbarazzato, ma facendo finta di nulla....mi guardai allo specchio non mi fregava niente dei pantaloni ed ecco la commessa...si avvicina...si china e mi fa la piega...per un attimo sudai freddo!!
"proprio belli questi, mi piacciono ti stanno bene, perchè non li compri?"...il giudizio di mia moglie...
.."E' vero penso proprio di prenderli, e tu hai trovato qualcosa?.."..."si un abito, stasera se mi porti a cena fuori lo indosso"...
Tornai nel camerino e mi rimisi i miei pantaloni, stavolta nessuna mano..quasi mi dispiaceva...
..."le faccio fare l'orlo?"......"certo.."...così torno a prenderli e la rincontro..pensai.....che furbone che sono...
..."mi lascia un recapito telefonico che la chiamo quando sono pronti.." ..." 347564xxx"...pagammo salutammo e uscimmo..
....."andiamo a casa, oggi mi fermo qui"....era lei a dirlo non io, fantastica idea...mi sentivo ancora confuso per l'acquisto..
Rientro in casa e ripenso all'accaduto, mi si fa nuovamente duro, cerco di rilassarmi pensando alla mano della commessa, quando avverto una vibrazione proprio vicino al cazzo...il telefono un sms...infilo la mano in tasca guardo...un mms...
...una foto...riconosco la sedia del camerino...due cosce larghe con il mio pantalone poggiato su una gamba e in bella vista la figa aperta...era la sua figa...la figa della commessa....avrei voluto leccaglierla, ma era solo una foto....
Ero eccitato, il cazzo duro...spensi il cellulare,...non sapevo come sfogare la mia eccitazione quando entrò mia moglie, vide il mio pacco gonfio e in attimo ci trovammo a rotolare sul tappeto....
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14 years ago
singolo3234,
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Last visit: 8 years ago
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Per la prima volta
Tutto è cominciato in modo così improvviso e inatteso. Una piscina. Una partita di pallanuoto tra colleghi in un hotel qualunque di una trasferta qualunque. Durante un contrasto, sotto il pelo dell’acqua al riparo dagli sguardi degli altri , quel suo gesto .. nuotandomi dietro mi si appoggia alla schiena e mentre con una mano mi anticipa allontanando la palla , con l’altra scende fino ad impugnare i miei testicoli da sopra il costume. Impugna e stringe in una morsa. Il tempo è un concetto sfuggente. Due secondi. Due minuti .Due ore. Non ricordo per quanto tempo mi strinse in quel modo, ma ricordo l’erezione che mi ha provocato, il gemito che mi ha strappato e ricordo come compresi subito da come sospirò sul mio collo che lui aveva ottenuto quello che voleva. Continuai a giocare senza guardarlo più, quel pomeriggio e per tutta la giornata . Ero sconvolto , mi ritenevo un etero convinto, poi un uomo mi mette le mani addosso e io mi eccito. Che tormento quell’erezione che torna a torturarmi ogni volta che il ricordo si affaccia nella mente. Nei giorni successivi lui non forza la mano, mi gira al largo, provando ogni tanto ad incrociare il mio sguardo ma senza preoccuparsi più di tanto del mio essere sfuggente. Fino a quando un giorno non si presenta in camera mia. Senza bussare. Entra e chiude la porta alle sue spalle sorridendo quando scopre che sono appena uscito dalla doccia ed indosso solo l’accappatoio. Sorride lui e arrossisco io. Muovendo un passo verso di me rompe il silenzio con quella voce sicura e bassa che mi mette se possibile ancora più a disagio “ vuoi scappare ancora per molto?..” mi chiede mentre io rispondo a bassa voce voltandomi e dandogli le spalle perché sono già duro e l’accappatoio non riesce a celarlo “ ma cosa dici.. sei impazzito..?.”. Qualche passo verso la porta chiusa del bagno mentre lo sento che mi piomba addosso alle spalle “ si..” dice mentre come d’incanto il nodo che cingeva il mio accappatoio si scioglie e l’ accappatoio scivola a terra. Mi ritrovo nudo, ansimante, con quelle mani forti e delicate al tempo stesso che esplorano il mio corpo come non era mai stato esplorato.
Mi tocca.. mi palpa.. saggia le mie natiche .. stuzzica i miei capezzoli.. poi all’improvviso impugna il mio pene, lo stringe, lo obbliga a puntare verso il basso strappandomi un gemito di piacevole dolore.. sono sconvolto ma provo un piacere che non ho mai provato ..quando comincia a masturbarmi lo imploro..” no..ti prego..no..” ma mi appoggio con i palmi delle mani alla porta e lo lascio fare.
Non gli ci vuole molto , la sua masturbazione è leggera lenta e delicata, ma io sono troppo eccitato ..ansimo tremo e poi schizzo il mio piacere contro la porta alla quale sono appoggiato.
“ Sei venuta subito..come una verginella..” sussurra baciandomi il collo. Poi senza un’altra parola esce. Lasciandomi nudo e ansimante. Appoggiato a una porta chiusa. Con gli occhi chiusi a pensare a quelle mani che in un attimo mi hanno reso..femmina..e vergine..
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14 years ago
maximilianbsx74,
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Last visit: 13 years ago
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Un inaspettato posto di blocco
In una calda sera d’estate io e il mio ragazzo abbiamo deciso di prendere la macchina per andare fuori a mangiare, il locale presso il quale avremo dovuto recarci si trovava un po’ fuori città e finalmente avremo potuto passare una tranquilla serata all’insegna della passione e del romanticismo…! Per l’occasione mi ero messa un po’ in tira, una camicetta aderente, una minigonna vertiginosa e un paio di scarpe col tacco a spillo…volevo che la serata fosse perfetta e volevo provocarlo un po’ sino alla fine della serata!! In effetti quando venne a prendermi a casa rimase senza parole e dal suo sguardo capii che era rimasto piacevolmente sorpreso dal mio abbigliamento…entrambi sapevamo che la parte più bella della serata sarebbe arrivata dopo il dessert, in effetti il suo sguardo che mi spogliava era moto significativo! Dopo alcuni minuti di viaggio ha avuto inizio la mia maliziosa provocazione, infatti mentre lui guidava ho cominciato a mordergli piano piani i lobi delle orecchie, e mentre passavo la mia calda lingua vogliosa sul suo collo, la mia mano scendeva lentamente tra le sue gambe…a quel punto vedendo Fabio molto eccitato gli ho chiesto “ti do fastidio guidando??”, e lui “no no…vado piano fai fai..”, potevo sentire come in pochi secondi il suo pende diventò talmente duro che credo abbia sentito una leggera sensazione di dolore mentre lentamente glielo sfilavo dai pantaloni. La cintura mi opprimeva un po’, così sicura del fatto che Fabio avrebbe guidato piano e con prudenza decisi di togliermela, in modo tale che sarei stata più libera nei movimenti...così, dopo un breve sguardo di intesa mi abbassai verso di lui e comincia a leccargli il cazzo, dall’basso verso l’alto facendo dei piccoli giochini con la lingua e morsicandogli leggermente lo scroto…la mia eccitazione era al massimo così cominciai a succhiarglielo con decisione facendolo entrare più profondamente possibile nella mia gola e stimolandolo con la lingua, potevo sentire Fabio gemere per il piacere e mentre con una mano teneva il volante con l’altra mi teneva la testa abbassata guidandomi nei movimenti, con l’unica mano che poteva utilizzare cercava di prendere qualcosa da me, accarezzandomi per tutto il corpo e stringendo i miei seni sodi e turgidi…a quel punto cominciai ad eccitarmi tantissimo decisi quindi di sbottonarmi la camicetta per permettere a Fabio di usufruire di me senza difficoltà, mentre continuavo a leccargli il cazzo decisi di sfilarmi le mutandine e infilandomi una paio di dita nella fica cominciai a masturbarmi….! Insomma il nostro desiderio di sesso non aveva resistito alla fine della serata infatti il mio lui con voce ansimante mi disse “ alla prossima area di sosta ci fermiamo, non posso più resistere…ti devo scopare e tu sei troppo calda per aspettare”, io non dissi nulla ma dimostrai la mia approvazione e la mia impazienza prendendo in mano il suo cazzo e cominciando a spompinarlo con decisione, tanto che dovetti fermarmi dopo pochissimi minuti per evitare che venisse nella mia bocca…e mentre aspettavo di trovare un posto dove poterci accostare io continuavo a masturbarmi stimolando il mio clitoride e le pareti della mia vagina. Ad un certo punto sentii il mio uomo dire con una voce agitata “cazzo amò alzati muoviti, mettiti la cintura svelta!!”, io sollevai la testa e mi resi conto che da li a pochi metri di distanza c’era un posto di blocco e dato che questa strada non era molto trafficata, era sicuro che appena arrivati davanti a loro ci avrebbero chiesto di accostare! Io ero un po’ in preda al panico non sapevo se dare la priorità alla cintura o se cercare di coprirmi il più in fretta possibile, così mentre i mio uomo con un gesto si tirò su i pantaloni io cercavo velocemente di abbottonarmi la camicetta e di abbassarmi la gonna “ma che cazzo” ho detto “proprio ora ci dovevano rompere le scatole?..fanculo, non trovo più le mutandine”, chissà dove erano finite, ma in ogni caso non avrei mai fatto in tempo a rimettermele! Neanche il tempo di allacciarmi la cintura che i poliziotti ci fecero cenno con la loro odiosa paletta di accostarci, così ci fermammo e Fabio abbasso il finestrino, mentre un’agente rimase vicino alla loro vettura, l’altro si avvicinò e mettendo la testa dentro il finestrino disse “buonasera, mi dia i documenti per cortesia”, così il mio uomo accese le luci dell’auto per andare a cercare dentro il cruscotto il libretto della macchina, ma quelle luci permisero ai due poliziotti di vedere qualcosa che io avrei voluto evitare, infatti dalla fretta avevo abbottonato la mia camicetta in un modo assurdo, e se non avessi prontamente messo la mano sul petto per coprirmi, l’agende avrebbe visto moto più del mio capezzolo scoperto inoltre, ero sconvolta…i capelli in disordine per come il mio ragazzo mi teneva la testa, e la minigonna che indossavo lasciava poco spazio all’immaginazione…così l’agente credo si rese conto della situazione anche perché mentre Fabio cercava i documenti da consegnargli io tentavo di asciugarmi le labbra e la bocca dall’abbondante saliva che avevo prodotto quando gli stavo leccando il cazzo. L’agente disse “ credete che non mi sia accorto che la signorina non aveva la cintura??”, a quel punto il mio cuore si è bloccato e ho pensato “che palle, oltre ad avere rovinato la serata ci dobbiamo beccare anche una multa?” Fabio intervenne dicendo “si, ma agente stavamo andando a 50 km all’ora, è stata una piccola dimenticanza…” ma l’agente con il suo tono burbero continuò dicendo, “ a me non importa, è pericoloso stare senza cinture e quindi sono costretto a farvi una contravvenzione, ma insomma questo libretto lo ha trovato oppure no??”, “un attimo” rispose il mio ragazzo, può darsi lo abbiano messo in cofano quelli dell’autolavaggio”,- “allora scenda dalla macchina” disse il poliziotto e mentre Fabio apriva lo sportello l’agente mi guardò, ero evidentemente imbarazzata dalla situazione e mi disse “scenda anche lei signorina, a questo punto siamo tenuti a fare un controllo sull’autovettura”, così senza fare molte storie scesi dalla macchina pure io, e mentre Fabio insieme all’altro agente si avvicinavano al cofano posteriore della macchina per cercare i documenti e stendere il verbale per la multa, l’altro agente si avvicino a me facendomi alcune domande…”dove state andando?”- “al ristorante che c’e qua appena fuori città” risposi io, “ e per quale ragione non portava la cintura di sicurezza?” continuò a chiedermi l’agente, “ no nulla” risposi, “perché mi sono dimenticata”, ma dentro di me pensavo a quel momento meraviglioso che lui e il suo collega avevano interrotto!! “siccome abbiamo ricevuto una segnalazione dalla centrale, devo domandarle se avete stupefacenti con voi” disse l’agente, - “no, no” risposi io, “assolutamente, ci mancherebbe”, e lui replicò “va bene, ma spero non le dispiaccia se facciamo un controllo”, “ok” risposi io, “fate tranquillamente, non abbiamo niente da nascondere”! mi aspettavo che il controllo iniziasse dall’autovettura ma rimasi stupita quando il poliziotto mi disse di mettere le mani sopra il cofano della macchina, insomma non portavo le mutandine e temevo che l’agente se ne sarebbe accorto”allarghi leggermente le gambe” mi disse, ma la minigonna era abbastanza stretta, così mentre allargavo un poco le gambe lei continuava a salire verso l’alto e si poteva notare che io ero molto imbarazzata dalla situazione, ma l’agente disse “stia tranquilla, si tratta solo di una perquisizione di routine”, così cominciò a mettermi le mani addosso passando dai fianchi alle caviglie , dalle cosce alla parte laterale dei miei seni…a quel punto il livello di eccitazione che avevano bruscamente interrotto qualche minuto prima ricomparve e il mio corpo fu pervaso da una vampata di calore persistente, infatti proprio mentre l’agente passava le mani tra le me cosce sentii indistintamente le sue dita che sfiorarono le mie labbra umide e calde, “ecco” ho pensato, “adesso si è accorto che non porto le mutande”, ma neanche il tempo di finire il pensiero che lui mi afferrò per i seni spingendomi verso se stesso e in un attimo di blocco dove le mie sensazioni andavano dall’eccitazione alla paura lui mi sussurrò all’orecchio “brutta troia cosa pensi, che non mi sono accorto di quello che stavi combinando in macchina? Sei ancora tutta bagnata e impaziente di essere scopata, ma a questo posso pensarci io”… in quel momento un brivido attraversò tutto il mio corpo, e pensai che se mi fossi ribellata le cose sarebbero potute andare peggio, così mentre lui mettendomi una mano tra le gambe infilo le sue dita nella mia fica io cercavo con lo sguardo dove fosse finito Fabio, ma non riuscivo a vederlo, potevo solo sentirlo discutere con l’altro agente su questioni che non mi erano ben chiare, e pensai che probabilmente lui non si era neanche accoro che io fossi scesa dalla macchina! Tuttavia non avevo molto tempo per poter pensare razionalmente, infatti mi resi inaspettatamente conto che l’agente ci sapeva fare con le mani, e mentre continuava con le sue dita ad inumidirmi la vagina e sollecitare il mio clitoride , con l’altra mi stringeva il seno in una morsa leggermente dolorosa ma piacevole, a quel punto vedendomi fremere mentre mi lasciavo travolgere dalla situazione lui mi disse “è inutile che continui a cercare il tuo ragazzo, lui è impegnato e in ogni caso se si lamenta o si oppone lo calpestiamo, quindi non ribellarti e fai quello che ti dico”, a quel punto sia per la situazione eccitante sia per la paura che potessero far del male a Fabio decisi di abbandonarmi al piacere così, l’agente sollevandomi completamente la gonna, mentre con una mano mi teneva il bacino in alto, con l’altra spinse la mia schiena verso il basso e io rimasi col sedere all’aria pronta per essere scopata, a quel punto lui slacciandosi i pantaloni della divisa, tirò fuori il suo cazzo duro e lo infilò nella mia fica bagnata penetrandomi…cominciò a scoparmi violentemente e con forza mentre io cercavo di non fare rumore, ma i miei gemiti di piacere sono difficili da controllare, così per evitare che dall’altra parte ci sentissero, l’agente prendendomi per i capelli mi tirò su e mettendomi una mano sulla bocca per impedirmi di fare rumore continuò a scoparmi da dietro…il piacere era immenso, e per farmi godere ancora di più l’agente dopo avermi infilato le dita in bocca per inumidirle, si avvicinò alla fessura del mio culetto infilandomi le dita mentre continuava a fottermi! Ad un certo punto non sentii più la voce di Fabio che discuteva con l’altro agente infatti si era spostato e fu grande la sorpresa per lui quando mi vide in quelle condizioni…ero in estasi e non capivo più nulla, quando i nostri sguardi si incrociarono io pensai “ecco è finita…ora succede il finimondo” ma con mia grande sorpresa, Fabio non reagì male e continuando a guardare la scena probabilmente si era eccitato a vedermi posseduta da un altro uomo, “ecco” disse, “forse siamo riusciti a trovare un accordo”…l’altro agente, senza aspettare si avvicinò a me e prendendomi per i capelli avvicinò il mio viso al suo cazzo che cominciai a succhiare …subito dopo, anche il mio uomo che aveva cominciato a masturbarsi si avvicinò per levarmi del tutto la camicetta ormai completamente sbottonata…potevo sentire sul mio corpo le mani dei tre uomini che mi accarezzavano e esploravano ogni centimetro del mio corpo sudato e rovente! Era una situazione indescrivibile, potevo provare un piacere senza precedenti soprattutto quando il mio ragazzo mi strappo dalla presa del primo agente e prendendomi in braccio mi penetrò…l’altro agente intanto mi teneva sollevata prendendomi dal culo e dato che l’altra fessura del mio corpo era li…a sua disposizione, dopo aver leccato il mio ano, infilò il suo cazzo dentro di me…all’inizio lentamente, perché capì dai miei movimenti il dolore che stavo provando, ma superata questa fase iniziale cominciarono entrambi a fottermi con determinazione e impeto violento…i miei gemiti divennero sempre più forti fino a trasformarsi in urla di piacere…ero stravolta, e mentre anche l’altro agente si univa all’amplesso toccandomi mentre si masturbava, fu in quel momento che io ebbi il mio orgasmo…ero in preda agli spasmi quando i tre usurpatori mi fecero inginocchiare sull’asfalto infilando a turno i loro cazzi pregni dei miei liquidi vaginali nella mia bocca…potevo sentirli fremere quando li lambivo con la lingua, e a qual punto essi lasciarono sgorgare il loro seme denso e acidognolo che si sparse velocemente scorrendo e scivolando dalla mia faccia sul resto del mio corpo…! Subito dopo. mentre i due agenti si riabbottonavano i pantaloni,Fabio sorreggendomi mi aiutò ad alzarmi e portandomi verso la macchina si rivolse verso gli agenti quando uno di loro disse “ok, allora siamo apposto…la prossima volta però mettetevi le cinture mi raccomando”. Entrammo in macchina e mentre io mi ripulivo e ci allontanavamo dal posto di blocco, Fabio disse “bè…tutto sommato la serata non è stata rovinata, se ancora ti và ormai siamo quasi arrivati, possiamo ricominciare la nostra tranquilla serata romantica”, -“certo” risposi io e dicendo questo ci abbandonammo ad un tenero abbraccio!
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9
14 years ago
coppialibera2, 43/43
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Voglia di dominio e il gioco dei ruoli
L'idea di prendermi Diego mi venne guardandolo mentre si allacciava le scarpe, ho sempre pensato che avesse un bel culetto, sodo e alto. Diego è un ragazzo slanciato, magro e di bell'aspetto, un tipo di poche parole ma una cosa mi piaceva in particolar modo, i suoi occhi neri e profondi e il suo intenso sguardo. L'idea di prenderlo mi venne così in testa..un flash, un attimo. Sì.. volevo averlo completamente..volevo la sua verginità anale..volevo dominarlo..L'immagine di lui continuava a ritornarmi in mente mentre iniziavo già a guardarlo con altri occhi. L'avevo visto sempre come un uomo molto virile e quell'immagine di lui che mi balzava in mente mi eccitava tremendamente, continuavo a immaginarlo in atteggiamenti da donna, lo vedevo nella mia testa gemere come una donna...atteggiarsi come una donna.. Da quel giorno ogni volta che lo incontravo pensavo a questo, alla mia fantasia, a lui come oggetto del desiderio. Mi dissi che dovevo fare qualcosa che non potevo soffocare la mia voglia di averlo. Iniziai a cercare di capire che tipo fosse, quali fossero le sue fantasie, le sue passioni ma anche le sue paure. Scavai più a fondo che potei, sapevo che era importante e che avrei dovuto fare pressione sulle leve giuste per ottenere quello che volevo.
Notò subito il mio interesse per lui, ne sembrava lusingato ed appagato, si vedeva che gli piaceva il nostro rapporto di complicità, iniziammo a parlare di tutto, a raccontarci tutto. Sapeva già che ero bsex e delle mie esperienze con donne, mi chiese di raccontargli cosa facevamo, cosa facevo io, cosa facevo a lei..gli raccontavo abbondando di particolari e devo dire che vendendolo un po' in imbarazzo, rincarai anche la dose..era cotto..non resisteva, voleva me..ma per me non era ancora abbastanza. La cosa che più mi eccitava era questo scambio di ruolo, il pensiero che potevo farlo sentire come una donna, era questa la sensazione che ricercavo..quindi non mi bastava che lui mi volesse come donna..
Volevo che in lui, sentendo i miei racconti sulle donne, nascesse il desiderio di sentirsi donna, di abbandonarsi a me completamente..che volesse sentirsi come quelle donne di cui gli raccontavo. Volevo suscitare in lui la mia stessa fantasia..ma volevo farlo spontaneamente..volevo in qualche modo che nascesse da lui.
Mai gliene avrei parlato apertamente, credo l'avrei solamente intimorito.
Continuammo a frequentarci per un po', iniziò a parlare di più e a confidarsi con me, le sue fantasie le sue passioni. Mi disse che i miei racconti gli avevano fatto capire molto di più sulle donne e mi ringraziò anche perchè le mie “dritte” su cosa fare e come per dar piacere a una donna avevano dato i loro frutti...gli dissi che capivo le donne in quanto donna..e che lui per capire veramente l'universo femminile, avrebbe dovuto cercare di mettersi nei panni di una donna..immedesimarsi..solo così avrebbe veramente capito cosa piace a una donna.
Sorrise evidentemente in preda a qualche fantasia..chissà che girava nella sua mente..che avevo suscitato..ma sorrise e continuò a farlo con aria da ebete per un po'..era pronto per me? Era arrivato il momento? L'unico modo era tentare, arrivare al sodo.
Quella sera siamo andati al solito pub e come al solito abbiamo fatto il pieno di tequila sale e limone..c'era tutta la comitiva al completo e iniziarono coi giri, uno dopo l'altro. Al terzo giro io con le ragazze andammo in bagno e i ragazzi rimasero al bancone. Tornate notai che erano arrivati al settimo e già erano piuttosto alticci..decidemmo di passare la serata in disco.
Nella pista l'aria era colma, sembrava di essere avvolti in una cappa di corpi, io e Valeria eravamo li a ballare sul bordo della pista, ballavamo sempre insieme, mi piaceva come si muoveva e come i nostri corpi si intrecciavano, sapevo cosa suscitava quella visione, sapevo che Diego era li a guardarci, sapevo che fissava i nostri corpi stretti in strusciamenti e carezze, le nostre labbra sfiorarsi..
Conclusa la serata saliamo in macchina verso casa.. Gli dico: Diego che pensi sei silenzioso?
Te e Valeria.. mi fa con aria sognante..una splendida visione..mi dice sussurrando.
Sotto la porta scende a salutarmi..gli dico..ti va di salire? Dai fermati da me..non mi va che torni da solo. Ok.. mi fa..e mi segue in casa. Appena varcata la soglia lo afferro per i fianchi da dietro e lo porto a me, inizio a carezzargli il petto mentre lo bacio sul collo, mi appoggio su di lui da dietro e lo spingo verso il muro continuando a baciarlo e carezzarlo. Lo volto e inizio a baciarlo con passione muovendo le mani su tutto il suo corpo. Inizio a sbottonargli la camicia e la lascio cadere a terra. Scendo baciandolo giù sul petto, leccandogli i capezzoli duri e strizzandoli con le dita. Continuo a scendere con le mani giù sulla cintura, slaccio il bottone dei pantaloni e tiro giù la zip lentamente. Infilo la mano nelle sue mutande come farebbe solo un uomo a una donna..lo spoglio completamente. Lo afferro per i fianchi e delicatamente lo spingo ad abbassarsi giù sul tavolo. Con una mano lo afferro sul collo e spingo fino a farlo sdraiare a 90 sul tavolo..con la guancia attaccata al tavolino. Inizio a passargli la lingua sul collo da dietro e scendo giù sulla schiena fino allo spacco del sedere e suscitando in lui un brivido lungo la schiena. Afferro con entrambe le mano le sue natiche, strizzandole con forza e mollando qualche sculacciata.. Volevo penetrarlo..volevo prenderlo..dominarlo completamente..farlo mio..volevo la sua verginità..volevo farlo sentire come una donna vogliosa..come una cagna in calore..
Allacciai lo strap on e glielo infilai in bocca spingendo avanti e indietro..era appoggiato sul tavolo di fianco..lo vedevo..si guardava nel riflesso dello specchio sull'armadio, gli misi una mano sulla spalla e gli dissi guardandolo negli occhi..succhialo bene troia..
Alla mia provocazione rispose atteggiandosi a donna, faceva esattamente cosa immaginavo, leccava e succhiava con avidità, come se non aspettasse altro.
Mi spostai alle sue spalle e iniziai a leccargli i glutei e li, intorno al buchetto stretto, lo sentivo pulsare al passaggio della lingua..Diego si lasciò scappare un gemito di piacere..Mi piegai su di lui e gli sussurrai all'orecchio..voglio sentirti godere!
Iniziai a massaggiare il suo buchetto con le dita lubrificando con una buona quantità di olio e poi a penetrare pian piano con le dita...lo sentivo gemere e godere, si contorceva e godeva come una donna, l'eccitazione cresceva esponenzialmente. Continuavo a dilatargli l'ano con la mano e con l'altra lubrificai ben bene lo strapon..gli appoggiai la punta sul buchetto e spinsi delicatamente esercitando una lieve pressione e facendo penetrare la punta..gemette e serrò il buchetto che fece sgusciar fuori il fallo. Misi su ancora dell'olio e iniziai a sfregargli il fallo sul suo culetto voglioso..
Appoggiai di nuovo la punta e la feci entrare, solo quella, ancora e ancora entrando e uscendo delicatamente per parecchie volte e provocando in Diego intenso piacere e godimento che manifestava con gemiti e mugolii..Allargai le sue chiappe e spinsi decisa..entrò tutto e sembrava risucchiato..Diego si lasciò andare ad un gridolino di piacere..mi fermai dentro..dissi..male? No disse..continua!
Continuai a spingere fino in fondo..e poi a muovermi lentamente avanti e in dietro sempre più velocemente e sentivo il suo piacere crescere sempre di più e il suo corpo dimenarsi e contorcersi sempre di più sotto le mie attenzioni. Lo vedevo che mi fissava, mi guardavo riflessa nello specchio, si guardava. Continuai e i miei movimenti erano accompagnati dai suoi gemiti di piacere in un crescendo d'eccitazione. Voltati gli dissi..voglio guardarti negli occhi. Si girò su tavolo e spalancò le gambe verso di me.. lo tirai afferrandolo dalle cosce aperte e facendolo scivolare fin sul bordo del tavolo fino a me. Lo penetrai con forza in quella posizione tirandolo ritmicamente a me e affondando sempre più lo strapon. Godeva e gemeva sempre di più, mi incitava a ogni suo movimento, a ogni suo gemito. Iniziai a masturbarlo con una mano mentre continuavo a penetrarlo sempre più a fondo sempre più forte, ormai era completamente dilatato e io spingevo e affondavo sempre di più continuando a masturbarlo e toccarlo. Gemeva e godeva in un crescendo di piacere fino a che arrivò l'amplesso e venne con un potente fiotto di sperma sul mio pube. Rimase a guardarmi un po'..in quel momento ho visto nel suo sguardo le stesse caratteristiche di quello che ha una donna soddisfatta e completamente appagata. L'espressione che solo una donna può avere dopo l'orgasmo..era quello che volevo..quello che volevo vedere. Si tirò su e leccò sul mio ventre tutto il suo sperma caldo..mi guardò negli occhi e mi disse...Grazie..mi hai veramente fatto sentire una vera donna..
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5
14 years ago
admin, 75
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CHE TROIA CHE SONO ...
La appuntamento in piazza Arnaldo per le 23.Squilla il cellulare.Una voce femminile con accento russo mi chiede dove siamo.Le rispondo che siamo parcheggiati sulla salita per il castello e che davanti a noi ci sono un paio di posti liberi per parcheggiare.Dopo un minuto una Maserati bianca parcheggia davanti a noi.Lascia le luci di posizione accese. Sono loro. Quasi contemporaneamente scendiamo tutti e quattro dalle auto.Lui un tipo carino, un poa corpulento, ma con un viso interessante.Lei proprio bella.Capelli biondi tirati in una coda di cavallo, occhi azzurrissimi, bocca ben disegnata, trucco pesante agli occhi, fisico statuario.Ci presentiamo.Lui mi squadra da capo a piedi senza curarsi di mascherare la libido che gli leggo negli occhi.Gli accordi sono chiari.Salgo sul sedile posteriore della loro auto con il lui della coppia.Inizio subito a pomparlo, mentre Paolo e la bionda ci osservano dal finestrino, nascondendoci agli sguardi di chi passa.Ha un bel cazzo, sui 20 cm, diametro importante e tutto depilato, palle e buco del culo compresi.Mentre lo pompo guardo negli occhi la bionda.Cinque minuti e arriva la sborra.Mi lascio riempire la bocca senza togliere gli occhi da quelli della bionda che mi guarda con aria di sfida. Con la sborra in bocca aspetto che il lui si ricomponga.Scendo dalla macchina per seconda e mi piazzo davanti alla russa a cinque cm dal suo viso cazzo pi alta di me sono sicura che da quella distanza sente il profumo dello sperma del suo uomo Le sorrido, le faccio vedere la bocca piena di sborra e, sempre guardandola dritta negli occhi, ingoio la sborrata leccandomi le dita con consumata libidine.Lei mi sorride compiaciuta, lancia uno sguardo da intesa a Mister 20 e sale in macchina dalla portiera che ho lasciato aperta invita Paolo a seguirla Chiusa la portiera anche la tizia inizia subito a pompare.Si vede che le piace ciucciare. Gioca con la punta della lingua sulla cappella mentre con la mano sega la asta ad un ritmo velocissimo. Vuole farlo venire.Mentre lecca e pompa mi restituisce lo sguardo. Un poa la invidio adoro la prima sborrata di Paolo Da improvviso Paolo viene, mentre lei gli sta lavorando di labbra e lingua il filetto.La sborra schizza sulla addome (e sulla camicia) del mio porcone e sulla mano della troia che guardandomi negli occhi continua a segare ed a far uscire la borra dalla cappella devo ammettere che proprio eccitante Finita la schizzata la troia tuffa il viso sulla addome di Paolo imbrattandosi tutta la faccia di sborra e guardandomi sorridente.Poi inizia a leccarsi lo sperma dalla mano e dal polso imbrattati, ad aspirare la sborra rimasta dalla addome e dalla camicia di Paolo ed infine a pulirsi il viso portandosi lo sperma in bocca con le dita.Scende dalla macchina mi bacia sulla labbra Poi, guardandomi negli occhi, ingoia tutto.Dopo aver chiamato la padrona di casa stiamo andando a giocare nel retro del bar che ci piace tanto.La troia russa non sa cosa la aspetta; una sorpresa.Lei pensa che si stia andando da una altra coppia amica.Dopo il solito rituale al portone da ingresso entriamo nel parco giochi per troie.Appena entrati, del corridoio da ingresso si sentono gi i gemiti.La padrona di casa e seduta a gambe aperte su di un divano un tizio le sta leccando la figa e il buco del culo un altro le sta spingendo ritmicamente la testa a farsi pompare.Intorno a loro una decina di maschi si segano a quello spettacolo.Avvicinandoci vedo che la padrona di casa ha dello sperma secco sul viso e tra i capelli; in mano regge un bicchiere con dentro della sborra.Non ci hanno aspettati per iniziare a giocare.Il maschio che si sta facendo pompare viene e schizza tutta la sua sborra nel bicchiere.Appena ci vede Laura si stacca dal tipo che la sta leccando e, con il bicchiere in mano, ci viene incontro.Mi bacia con la bocca che sa di sborra e mi offre il bicchiere.Bevo un bel sorso e passo il bicchiere alla bionda per vedere la sua reazione.Intanto i maschi presenti continuano a segarsi e piano, piano si dispongono intorno a noi.La bionda guarda il suo lui con sguardo da troia, beve un bel sorso di sperma e fa per passare il bicchiere a Laura guardandomi negli occhi.Improvvisamente uno dei maschi mi prende per i capelli, mi invita ad inginocchiarmi davanti a lui e, mentre mi sta mettendo il cazzo in bocca, viene.Lo sperma mi va di traverso ed inizio a tossire come un ossesso.Mentre si placa la tosse la bionda si inginocchia vicino a me e, come se volesse offrirmi un sorso da acqua per aiutarmi a riprendermi, mi porge il bicchiere di sborra che troia Ea una sfida Prendo il bicchiere e guardando negli occhi la troia me lo svuoto in bocca povera cocca non sa che sono abituata a ben pi di un paio di sborrate per sera ingoio e comincio a prendere in bocca gli altri cazzi Siamo nel bar da una oretta scarsa continuano ad arrivare singoli il solito senso di nausea gi arrivato Paolo sta inculando la russa sul divanetto mentre questa pompa a ripetizione ha un buco del culo che sembra una autostrada il suo lui si sta godendo la scena segandosi io e Laura siamo in doppia lei uno in culo e uno in figa io uno in culo e uno in bocca Io e la russa siamo abbastanza provate Laura pi reattiva non ha bevuto come noi Arriva una altra sborrata ho perso il conto il senso di vomito a ricordarmi che sto esagerando ma che cazzo me ne frega incrocio lo sguardo della bionda nel momento in cui il cazzo che sta pompando le viene in bocca distrutta lascia uscire la sborra dalla bocca non riesce pi ad ingoiare abbiamo bevuto come vacche da quando siamo entrate Paolo se ne accorge le esce dal culo e glielo mette in bocca adora godersi quel tipo di scena lei non dice nulla pompa meccanicamente penso non sappia nemmeno che il cazzo di Paolo Poi succede Paolo schizza la bionda si mette una mano davanti alla bocca e corre verso il bagno Con la sborra in bocca la seguo e la vedo sboccare nel lavandino Con il senso di nausea al livello di guardia resisto sputo la sborra che ho in bocca sul palmo della mano e mi avvicino Cazzo distrutta il trucco intorno agli occhi completamente colato faccia e capelli sono pieni di sborra alza la testa si pulisce la bocca con un asciugamani di carta e mi vede riflessa nello specchio ancha io sono piena di sborra le metto il palmo della mano davanti alla bocca e le sussurro alla orecchio a€œmanda gi questa se sei capacea Il solo profumo della sborra la fa sboccare di nuovo vero ha ragione Paolo tremendamente eccitante vedere una bella troia vomitare sborra mi sento toccare il collo Laura ha la bocca piena la zoccola non fa fatica non ha bevuto un cazzo rispetto a noi stasera vuole limonarmi mi viene da vomitare Mister 20 ci sta guardando la troia russa sta ancora sboccando, ma lui ha il cazzo duro me la aveva detto al telefono che la sua troia sbocca spesso senza problemi pensavo fosse la solita esagerazione per convincerci ad incontrarli invece da come vomita e da quello che ho visto la bionda russa beve proprio senza ritegno Laura mi forza a baciarla apro la bocca lingue e sborra si fondono cazzo, quanta sono tentata di vomitarle in bocca ingoiamo tutte e due mentre ci baciamo mi viene da sboccare mi sgancio da lei non ce la faccio pi mister 20 mi guarda la sua troia ha smesso di sboccare mi prende per le spalle mi fa inginocchiare davanti al suo cazzo vuole venirmi in bocca proprio adesso oppongo resistenza mi mette il cazzo in bocca mi viene da sboccare mi tiene la testa premuta con una mano chiama la sua troia le dice di guardare come beve una vera troia La frase mi eccita ... voglio un cazzo in culo per rimanere eccitata mi divincolo da lui lo afferro per il cazzo e lo trascino verso il divano lo spingo a sedersi e mi inginocchio davanti lui gli riprendo il cazzo in bocca lui fa per cominciare a segarsi, ma gli spingo via la mano comando io sbocchino e sego io la bionda si inginocchiata vicino a me potremmo sbocchinarlo in due se volessimo ma lei ancora stravolta voglio un cazzo in culo mi giro a guardare chi ca dietro quattro o cinque tizi si stanno segando ne invito uno ad incularmi poi ricomincio a pompare mister 20 ridice alla sua troia di guardare e imparare come si fa le dice di vergognarsi a non aver resistito pi a lungo questa situazione mi sta eccitando da pazzi il tizio dietro di me comincia ad incularmi pazzesco sto godendo come una pazza la nausea si assopita come per magia anche se so che tra pochissimo torner ma non importa ho gi vinto sono io la pi troia del reame Pompo e sego, pompo e sego voglio la sborra il tizio dietro spinge di brutto con la mano libera cerco il buco del culo della troia vicino a me lo trovo cazzo entrano quattro dita come niente fosse ne ha presi di cazzi questa russa del cazzo con una mano sego il cazzo di Mister 20, con la altra esploro il buco del culo della sua troia sono straeccitata sento il tizio che mi sta pompando in culo che si prepara a venire lo sento uscire mi giro e lo faccio schizzare sul buco del culo della troia la sborra entra nel buco giro dietro la zoccola e comincio a leccarle la sborra nel buco del culo guardando dritto negli occhi il suo uomo lo vedo dimenarsi sul divano mentre si mena il cazzo la troia inizia a mugulare di piacere insisto con la lingua dentro il buco Mister 20 non ce la fa pi si sborra addosso lo guardo schizzare con la lingua infilata nel buco del culo pieno di sborra della sua troia torno da lui inizio a leccare lo sperma colgo lo sguardo di Paolo non si perso nulla arriva anche Laura guardo la orologio al polso di Mister 20 la una e un quarto la notte giovane Sono le 2 di notte.Ci siamo riprese.Laura e rimasta al bar.Siamo tutti e quattro in macchina.La bionda si rifatta il trucco le rimasta solo qualche ciocca di capelli a€œlaccataa stile a€œTutti pazzi per Marya .Ancha io mi sono sistemata, solo che lo sperma nei miei capelli un poa pi evidente chi se ne frega La serata non finita.Stiamo andando ancora a cazzi.I nostri porconi vogliono vederci ancora alla opera e noi siamo proprio due bambine cattive Piove peccato niente parcheggi Il lui della troia al mio fianco sta invitando dei singoli al Vipa s a Lonato.Lei gli suggerisce i nomi, lui li chiama e glieli passa.E proprio una grandissima zoccola non lo fa solo per compiacere lui le piace proprio mentre parla al telefono si tocca poi la accento russo mi fa morire comincio a toccarmi ancha io mi eccita sentire come la promette ai singoli La sborrata una di quelle mega abbiamo pompato questo cazzo meraviglioso per venti minuti buoni tutte e due le nostre bocche sono state solo per lui 28 cm di carne nera i nostri bei culetti sono distrutti ci sono 7 maschi in camera con noi e sono venti minuti che ci stanno sbattendo senza sosta solo il tempo di darsi il cambio che serata meravigliosa La sborra mi riempie la bocca la bionda pretende il limone la bacio appassionatamente ca sborra per tutte e due Ce la passiamo di bocca in bocca sei o sette volte poi, forti dello spettacolino, iniziano a sborrare anche gli altri Ce li dividiamo da buone amiche la bionda tornata in formissima io ho qualche problema la mia libido ne berrebbe ancora dieci, cento, mille ma il mio stomaco al capolinea Succede mentre sto limonandomi con la troia la quarta o la quinta sborrata mi stacco e volo in bagno sbocco cazzo incredibile la quantit di sborra che sto vomitando alzo la testa Paolo e il lui della russa mi stanno guardando tutti e due con il cazzo duro in mano guardo la zoccola sta ancora pompando sul letto mi guarda i suoi occhi ridono mentre con la bocca continua su e gi dal cazzo lei uno spettacolo io sto da schifo mi sciacquo la faccia e la bocca Paolo tenta di mettermi il cazzo in bocca non riesco devo rifiatare un attimo guardare la troia pompare mi eccita mi concentro su di lei cazzo se pompa di gusto Mister 20 si avvicina mi prende per mano mi accompagna al letto la zoccola continua a pompare mi fa sedere arriva anche Paolo sento il tipo insultare la zoccola entrambi mi accarezzano poi me lo dicono vogliono sborrarmi in bocca ora vogliono vedermi vomitare ancora non vorrei dentro di me questa perversione mi confonde sto male non voglio vomitare ancora ma sarei troppo troia a farlo mi inginocchio i due bastardi iniziano a segarsi di fronte alla mia faccia io mi infilo due dita in figa mi stanno guardando la ragazzina che ha appena vomitato sborra pronta ad ingoiare ancora forse sono malata fana culo posso farmi tutti cazzi che voglio forse a trenta anni smetter , ma adesso il primo a venire Mister 20 ormai scarico bevo tutta la misera schizzata poi viene Paolo scarico anche lui altra misera sborrata niente vomito troppo poca zoccola sta ancora pompando mi sostituisco a lei il cambio di bocca sortisce la effetto desiderato il bull si svuota tra gli spasmi cazzo questa si che una sborrata la mando gi tutta cazzo devo sboccare vomito sul letto solo sborra Dio che troia che sono se i miei sapessero che razza di troia sono Siamo tornati in piazza Arnaldo.Il mio ragazzo sar in giro da qualche parte.Io sono in macchina con due maiali quarantenni che hanno goduto a vedere due belle troie bere e vomitare sborra tutta sera e sto limonandomi come bacio della buona notte una bionda russa strafiga con la bocca al gusto di sperma Mmmh chiss perch, ma mi piace
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13
14 years ago
AdamDTS,
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Schiuma e rasoio
Era un pomeriggio estivo. Di quelli caldi e afosi in cui ognuno cerca un riparo all'arsura. Di quelli lenti sospesi in cui tutti vanno a riposare all'ombra dopo pranzo.
Così era infatti il campeggio: silenzioso e immobile. Sarà per questo che li ho guardati. Erano accanto ad un albero. Lui seduto su uno sgabello, lei gli girava intorno in piedi. Così vicino che lui poteva annusare il suo fiato. Così vicino da poterci quasi appoggiare il naso. E vedere la traccia di ogni goccia di sudore scivolare nell'incavo tra i seni fino al margine del suo due pezzi.
Lei aveva in mano una lametta e una bomboletta di schiuma da barba. Tutto si svolgeva lentamente con pazienza: l'agitava un po', poi premeva e, facendo i ghirigori col gomito, quasi a voler canzonare quel momento, gli ricopriva un porzione del capo di schiuma. Posava la bomboletta e con lo sguardo concentrato e attento cominciava a raderlo. E quel movimento era insieme morbido e carico. Potevi sentirne l'energia: era come sospeso nell'attesa, in cerca di qualcosa di più.
Erano l'intenzione degli occhi, la fermezza e dolcezza- insieme- della mano e la tensione che c'era nel suo braccio ogni volta, a fare un buon lavoro: e la testa di lui era finalmente liscia in quel tratto. E poi continuava la sua carezza, come una danza, di nuovo un po' più in la, con la traccia di schiuma e la lametta.
Ancora una volta.
Il primo tocco.
Era quello che teneva sospeso il fiato ad entrambi, per lui il tocco del metallo della lama, supplizio atteso e desiderato anche se il suo corpo era morbido rilassato.. per lei la paura ed il piacere di sentire la giusta pressione sotto le sue mani. Ed io immobile seguivo l'arco della sua schiena, teso a ondeggiare nel momento decisivo, e potevo vedere la sua la mano che scorreva, piano, piano, poi più veloce, facendo una leggera curva e sentire nei tendini la pressione leggera e poi decisa, un po' di più, più forte, più forte..
ogni volta, tante volte, tutte le volte.
Fino a quando non staccava la lametta piegandola di traverso ed allontanandola quasi di scatto dal retro del capo in un movimento sempre più preciso man mano che prendeva confidenza.
Era allora che potevi vedere la luce negli occhi: un misto di contentezza, dolcezza e finalmente eccitata soddisfazione, l'attenzione dello sguardo sospeso in ogni cm di pelle nuda; e potevi leggere la stanchezza di tanta intensità nei suoi gesti: lei allora prendeva la spugna dentro il secchio e sciacquava, e lo scroscio sembra interrompere quella bolla di sapone e riportare alla realtà di un pomeriggio afoso in cui una ragazza rade il suo compagno.
E d'improvviso tiravo il fiato ed il cuore riprendeva il suo battito normale, finché la mollezza della spugna si trasformava in un nuova carezza carica di attenzione.. Ed ogni volta mi chiedevo quando sarebbe arrivata. Cosa, quando l'avrebbe visto tutto lucente, liscio e terso. E mi sono chiesta se anche lui sentisse. E mi sono chiesta quando sarebbe arrivato.
Ma sono andata via; non si può guardare così impunemente e indecentemente...Solo che adesso ogni testa pelata o rasata che vedo mi porta a quel pomeriggio ed alla voglia di leccarla.
Ecco, si, come nascono le fantasie.
4787
4
14 years ago
welikesex,
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Giulia si lascia andare
Come ho già detto nei precedenti racconti da quando mi sono sposata certe difese dentro di me si sono parecchio allentate. Sono una bella donna adesso a 36 anni, e a 29 subito dopo il matrimonio ero ovviamente una bella ragazza con in più una particolare predisposizione ad attirare le attenzioni maschili. Lavoro in un ufficio commerciale quindi incontro gente, mi muovo, abbiamo un bel giro di amici. Insomma le occasioni di contatto non mi mancano certo e non c'è praticamente giorno in cui qualche uomo non fa il galante con me, non mi inviti a fare colazione con lui, non mi chieda con le scuse più assurde il numero di cellulare.
Io i buoni propositi li ho fatti prima di entrare in chiesa. Il giorno del matrimonio sposando Claudio mi sono fermamente riproposta di rimanergli fedele e di finirla con le scappatelle... ma la natura alla fine fa sempre il cuo corso, non è colpa di nessuno. Se fossi una troia avrei tradito mio marito fin da subito, invece posso dire a mia discolpa che almeno un paio di mesi ho saputo resistere... poi ho conosciuto Fabrizio e tutti i buoni propositi sono andati a farsi benedire.
Nel Giugno 2003, come ho già raccontato, ho iniziato ad andare a letto regolarmente con Fabrizio e la storia è durata un paio d'anni. Sono riuscita a sistemare le cose in modo che Claudio non potesse accorgersene, ho inventato finti impegni che mi hanno consentito per tutto questo tempo di vedere Fabrizio almeno tre o quattro volte al mese. Devo confessare però che in quei due primi anni di matrimonio Fab non è stato l'unico peccatuccio. In realtà queste storielle in fondo abbastanza innocenti non hanno mai intaccato la mia vita matrimoniale. Mi sono detta che in fondo è abbastanza stupido attribuire tutto questo valore alla fedeltà coniugale, visto che nonostante questa mia debolezza sono perfettamente in grado di amare profondamente e teneramente il mio lui e di occuparmi delle sue esigenze.
Le mie difese contro gli assalti maschili però, con il matrimonio da una parte e con la storia con Fabrizio dall'altra anzichè rafforzarsi si sono indebolite. So bene che da quando mio marito è una mia proprietà e Fabrizio soddisfa le mie voglie "clandestine" dovrei sentirmi forte ed appagata... invece quando qualche altro uomo ci prova con me non riesco a scacciarmelo dalla testa per un po'... Bello, brutto, interessante o scialbo, se un uomo mi trasmette il suo desiderio sessuale io ne sono puntualmente turbata ed eccitata... certo se il tipo non mi piace non dò naturalmente seguito alla cosa, ma se mi piace mi è difficile restare indifferente. Claudio i suoi doveri coniugali li assolve scopandomi piuttosto bene almeno un paio di volte a settimama e fortunatamente lo stesso fa pure Fabrizio, insomma le soddisfazioni fisiche non mi mancano e dovrei sentirmi appagata, ed invece in fondo non lo sono, l'emozione di un nuovo contatto rimane sempre l'emozione di un nuovo contatto.
Ecco per esempio cosa mi è successo nel settembre 2003: Francesco è un legale che collabora da tempo con l'ufficio con cui lavoro, si occupa di gestire alcune tipologie di cause che trattiamo. L'ho visto transitare qualche volta davanti alla mia scrivania senza che avessimo alcun tipo di contatto. Non potevo non notarlo: un bell'uomo, piuttosto atletico, sui 50 anni, brizzolato. Ha l'età per essere mio padre, mi sono detta, aggiungendo tra me e me che non è affatto sprovvisto di fascino, questo piacente cinquantenne...
Una riunione di lavoro un bel giorno mi vede insieme a quattro persone intorno al tavolo. Due colleghi d'ufficio maschi (bruttarelli e per giunta imbranati, al di sopra di ogni tentazione), una collega ed il bell'avvocato, tutto impegnato ad illustrare alla nostra azienda alcune procedure. Noto che l'avvocato durante la sua esposizione mi fissa un po' troppo spesso. Penso ad una coincidenza. Poi decidiamo di fare una pausa ed io torno alla mia scrivania per riordinare gli appunti. Mentre sono assorta in quel compito mi sento chiamare da una voce gentile.
"-Disturbo, signorina?"
Alzo gli occhi e mi ritrovo davanti Francesco sorridente. Gli sorrido di rimando precisando che non sono signorina, bensì sposata da poco più di tre mesi.
"-Le mie congratulazioni al fortunato mortale" mi ribatte in maniera fresca e spontanea, tanto che mi viene da ridere. E aggiunge:
"-Sto scendendo al bar, vuole tenermi compagnia per un caffè?"
La cosa mi fa piacere, ma cerco di dissimulare chiedendo ad un collega se vuole unirsi a noi. Fortunatamente il collega accampa una scusa e ci lascia andare al bar soli soletti. Francesco inizia a parlare del più e del meno poi inizia a farmi le consuete domande sul recente matrimonio, il viaggio di nozze e le solite cose. Mi piace molto parlare con lui ed inizio a fantasticare su come deve essere a letto quest'uomo. Forse, persa un po' in questi miei pensieri, tendo a comportarmi in maniera un po' troppo confidenziale, fatto sta che lui inizia a lodare la piacevolezza della mia compagnia e che non si sarebbe aspettato che in una mattinata lavorativa potessero celarsi risvolti così piacevoli. Insomma Francesco dicendomi queste cose tende a scoprirsi un po' troppo, a sconfinare leggermente oltre ciò che è opportuno che un cinquantenne dica ad una ragazza, trovandosi per di più in ambito strettamente lavorativo. Ma questi suoi complimenti un po' sopra le righe riescono indubbiamente a farmi inumidire la fica in maniera tutt'altro che spiacevole. E' sull'onda di questa pulsione fisica che mi ritrovo a rispondergli che la cosa fa molto piacere anche a me... forse il sorriso che gli rivolgo mentre gli parlo in questo modo mi esce più invitante di quanto avrei voluto... certe cose dipendono, credo, da una predisposizione genetica ed è quasi impossibile controllarle.
Torniamo in ufficio e riprende la riunione che termina verso le 16.00. Francesco a questo punto non ha più nulla da fare e potrebbe tranquillamente andarsene, invece ci chiede una scrivania disponibile per poter lavorare con il suo portatile. In questo modo riesce a trattenersi nel nostro ufficio fino all'orario di chiusura, le 17.30. Prendo le mie cose e mi avvio all'uscita. Lo trovo casualmente proprio lì, sulla porta di uscita, mi stava evidentemente aspettando.
"-Che combinazione, sta scendendo anche lei?"
Lo guardo di rimando e non riesco a trattenere un sorriso malizioso.
"-E' davvero una combinazione?"
Francesco arrossisce violentemente, probabilmente non si aspettava un contropiede così clamoroso e sfacciato, mentre io non mi sarei mai aspettata di riuscire a far diventare rosso come un peperone un uomo di 50 anni. Ma è in gamba, si riprende velocemente e non balbetta nemmeno un po'.
"-E va bene, confesso che speravo di trascorrere qualche altro minuto in sua compagnia, Giulia".
Non dico nulla, non so cosa potrei dire.
Entriamo in ascensore e ci guardiamo negli occhi.
"-Spero di non averla imbarazzata con il mio comportamento, non era davvero mia intenzione".
Così però non vale, se mi guarda negli occhi in questo modo io non riesco a difendermi, mi sciolgo...
"-Ma no che non mi ha imbarazzata... si figuri.." rispondo sempre guardandolo. I suoi occhi si fanno subito più torbidi, vi leggo chiaramente quello che gli passa per la mente... siamo soli in ascensore, io e lui... gli basterebbe alzare una mano per toccarmi le tette.... capisco chiaramente che lui desidera mettermi le mani addosso... e quando un bell'uomo mi guarda con gli occhi torbidi io.. non ci posso fare nulla... mi bagno proprio tanto... e allora aggiungo un po' sfacciatamente:
"-Queste cose si fanno sempre in due, lo sa?"
In quel momento si apre la porta dell'ascensore, ci avviamo verso il piazzale del parcheggio. Siamo entrambi su di giri ma taciturni, e ci guardiamo in maniera abbastanza eloquente.
"Senta, Giulia, ha fretta di tornare a casa?".
Lo guardo sorridendo e ribatto che forse possiamo anche passare a darci del tu.
"Perfetto... allora mi consideri un impertinente se ti chiedo di prendere un caffè insieme a me?".
"Che linguaggio forbito e galante..." rispondo ridendo. "Vada per il caffè. Poi mi riporti indietro, però".
"Ci mancherebbe altro".
Mi guardo alle spalle per controllare che qualche collega troppo curioso non ci stia guardando e salgo sulla macchina di Francesco.
Sono maledettamente eccitata nel ritrovarmi in quella situazione. Mi stimola il fatto che Francesco abbia quasi il doppio della mia età, che potrei essere sua figlia, e che nonostante ciò il suo desiderio nei miei confronti sia così palpabile e sfacciato.
Francesco è assolutamente turbato, il mio modo di guardarlo gli sta facendo perdere la testa. Tanto ormai - lo confesso - ho deciso di farmi scopare da lui... tanto vale che glielo faccia capire apertamente. Anche io sono turbata, la mia fica è un lago e ho una voglia terribile di toccarmela... anzi ho una voglia terribile che questo bel cinquantenne si dia subito un po' da fare con me, che mi metta le mani addosso... lo fisso, la mia espressione credo sia davvero inequivocabile...
Francesco si volta a più riprese guardandomi, adesso non sorride più, c'è tensione sul suo volto. Non sa se può osare o no, sicuramente teme che il suo desiderio gli stia facendo percepire un invito che magari poi non c'è. Continuo a guardarlo e adesso gli sorrido, gli sto dicendo con gli occhi di farlo, gli sto chiedendo cosa sta aspettando a farlo... E' fatta. Imboccata una strada non trafficata Francesco improvvisamente accosta in uno spiazzo, tira il freno a mano e mi si butta letteralmente addosso. Mi bacia con furore, mi infila la lingua tra le labbra, io lascio che esplori la mia bocca, intreccio la mia lingia con la sua, cerco di accaparrarmi la sua saliva... Apro le gambe aspettando che lui si dia da fare. Sento subito le sue mani infilarsi sotto la gonna, sospiro di gioia e di piacere a quel contatto. Gli afferro il gomito, gli faccio strada, le dita di Francesco sono già alle mutandine. Mugolo di piacere per incitarlo a proseguire, ora le mutandine sono scostate e Francesco mi titilla la clitoride mentre continua a baciarmi. Passano alcune macchine e gli dico che non è molto saggio rimanere lì. Lui aveva già infilato due dita nella mia passera, ma si ricompone... è stravolto, mi pare di sentire il suo cuore correre a mille. Ha appena fatto una bella conquista, una ragazza giovane e fresca, oltretutto appena sposata. Sono sicura che l'idea di sbattersi in macchina una fresca sposina lo eccita ulteriormente.
Ingrana la marcia e si mette alla ricerca di un posto più appartato. Io per parte mia non vedo nessuna buona ragione per comportarmi da brava ragazza e quindi... non mi ci comporto: mi avvicino a lui mentre sta guidando e armeggio con la patta dei pantaloni guardandolo negli occhi. Tiro giù la lampo ed incontro i boxer. Li scalzo con le dita e afferro il suo membro semieretto. Con mano abile lo estraggo dai pantaloni, mi chino su di lui e glielo prendo in bocca direttamente. Francesco inizia ad ansimare, spero che sia abbastanza in gamba da non fare stupidaggini con la macchina. Lui continua a cercare un posticino appartato, io continuo a ciucciare quel bel cazzo stagionato come se fosse un goloso gelato, sciacquandolo con la mia saliva. Ha il sapore delizioso ed inebriante del cazzo quando non è pulitissimo, me lo gusto tutto solleticandolo con la lingua sotto i bordi della cappella alla ricerca di ulteriori sapori arrapanti. Finalmente sento il mio nuovo amante fermare la macchina e spegnere il motore. Spero mi abbia portata in un posto tranquillo, ora sono troppo impegnata per controllare. Lui si sbottona i pantaloni e con un po' di manovre se li tira giù fino al ginocchio per gustarsi fino in fondo il pregevole pompino che gli sto prodigando. Finalmente posso dedicarmi anche alle sue palle. Mentre con la sinistra gli meno il membro con la lingua percorro i coglioni dell'uomo, leggermente odorosi dopo una giornata di lavoro... siamo a settembre e fa ancora caldo e l'odore non troppo marcato dei coglioni sudati mi dà alla testa. Francesco geme e mi dà della troia. Sentendomi apostrofare in quel modo non posso fare a meno di sditalinarmi un po'. Non so se è più piacevole sentirmi la bocca riempita dal membro pulsante o inzuppargli i peli delle palle di saliva e riaspirarla aromatizzata... per non perdermi niente alterno le due cose. La mia fica trabocca ormai di miele caldo, non ne posso più, ho bisogno di essere riempita. Gli dico di abbassare il sedile e lui esegue. Mi libero velocemente delle mutandine, tiro su la gonna e salgo a cavalcioni di Francesco. Con la mano cerco il suo membro eretto e lo guido tra le labbra della mia fica. Appena sento il contatto mi lascio andare e mi ci impalo sopra. Il cazzo di Francesco mi entra in fica come un coltello nel burro sciolto, provo una sensazione di piacere sconvolgente. La posizione non è comodissima ma ci adattiamo velocemente, coordiniamo i movimenti e lui inizia a fottermi proprio come si deve. Ha un bel cazzo, abbastanza lungo e bello tosto, sento la sua cappella scavarmi il fondo della fica. Stiamo scopando senza preservativo, è molto più bello così. So che dovrei prendere delle precauzioni ma mi sembra una persona così pulita... eppoi voglio essere sbattuta e basta e lui lo fa benissimo, chi se ne frega del preservativo...
Andiamo avanti per circa dieci minuti poi comincio a sentirmi vicina all'orgasmo, sono io che sto sopra e posso accelerare facilmente il ritmo della chiavata. Gli dò del porco e lo incito a sbattermi. Arrivo ad un pelo dall'orgasmo e gli dico se ci prova gusto a scoparsi una donna appena sposata. Questo pensiero ci fa sborrare entrambi all'unisono. Prendo la pillola quindi non mi faccio problemi a prendermi tutta la sua sborrata dentro la fica, la desidero troppo. Sento che mi riempie del suo piacere e mentre godo insieme a lui lo sprono a pomparmi almeno mezzo litro di latte caldo in fondo alla fica...
Siamo entrambi taciturni mentre mi risccompagna alla macchina. Lo vedo pensieroso, come sono spesso gli uomini quando si ritrovano con le palle svuotate.
Mi chiede se prendo la pillola e lo rassicuro, vedo che lui subito si rasserena, capisco che stava pensando a quello. Arrivati al parcheggio non mi trattengo, scendo subito. Lui mi richiama e mi chiede il numero di cellulare. Lo guardo sorridendo, gli mando un bacio soffiato e gli dico che non ho tempo, adesso devo proprio tornare da mio marito.
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14 years ago
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Incontro sulla metro
Questo racconto è scritto insieme a Tyzzy. Ogni capitolino è sato scritto prima da me e poi da lei. Spero che vi piaccia.
Tiziana era sulla metro di Parigi. ERa nella capitale francese per motivi di lavoro. Il suo datore di lavoro gli aveva chiesto la cortesia di concludere lei l'affare, in cambio gli aveva pagato il viaggio e il soggiorno sia a lei che al suo compagno.
La metro era piena di gente, c'era una calca micidiale, sembrava di essere in una scatola di acciughe.
Quella mattina si era vestita leggera, daltronde era una bella giornata di primavera, quasi estiva. giacca leggera sopra una Camicetta bianca, gonna un pò + sopra il ginocchio nera, un paio di calze nere e un paio di scarpe con i tacchi con la'llacciatura alla schiava. Era vestita in modo elegante senza essere esagerata. Daltronde non sapeva con chi aveva l'incontro, non la'veva mai visto.
Aveva detto al suo compagno di raggiungerla verso le ... che lei aveva calcolato dopo un'oretta di colloquio. Poi sarebbero andati a faare shopping e lei non vedeva l'ora di passeggiare per le vie di quella magnifica città.
Improvvisamente e senza alcun preavviso sentì delle mani che avevano iniziato a sfiorarLe il lato B. Non sapeva cosa fare se girarsi ed arrabbiarsi o spostarsi ed evitare così ogni discussione. Aver aspettato anche solo quel secondo in più l'aveva messa in una situazione imbarazzante perchè ormai quelle mani avevano alzato la sua gonna leggera ed ormai Le accarezzavano la pelle liscia facendola rabbrividire ed arrossire allo stesso tempo dall'emozione.
assecondai con piacere quel movimento di mani e dita sulla mia pelle ed il piacere saliva sempre più scaldandomi la pelle che ormai era completamente sudata. Mi accorsi che piegavo le gambe per cercare il tocco di quelle mani sconosciute ed agevolare il tocco nei punti che mi piacevano. Ad un certo punto percepii che le dita si erano infilate tra le mie gambe ed avevano sfiorato la cordicella del mio mini perizoma proprio all'altezza del mio ano..e proprio in quel momento lo strinsi, ma, impaziente, attesi il proseguo della sua azione...
Le mani divvennero due e lo sconosciuto le mise su quel sedere e glilo palpò. Lei si stava eccitando. Sentiva quelle mani leggere a volte stringergli il sedere e lentamnete iniziò a strusciarsi contro, cercava il suo membro ma non lo trovò, era curiosa di quel fatto. Ma al momento non poteva voltarsi. Intanto le mani tornarono alle gambe e le stava di nuovo accarezzando e statavolta, una volta arrivate al bordo della gonna, non si fermarono e continuarono a salire. Nessun passeggero dell'autobus se ne accorse di questi movimenti, perchè era talmente pieno che non si riusciva a capire. Le mani oltrepassarono le calze e lei sentì quel contatto sulla pelle nuda. Non sapeva nenache lei ma quel giorno aveva indossato delle autoreggenti. Quel tocco leggero sulle sue cosce gli diede un brivido e lei si apoggiò ancora di più...
assecondai con piacere quel movimento di mani e dita sulla mia pelle ed il piacere saliva sempre più scaldandomi la pelle che ormai era completamente sudata. Mi accorsi che piegavo le gambe per cercare il tocco di quelle mani sconosciute ed agevolare il tocco nei punti che mi piacevano. Ad un certo punto percepii che le dita si erano infilate tra le mie gambe ed avevano sfiorato la cordicella del mio mini perizoma proprio all'altezza del mio ano..e proprio in quel momento lo strinsi, ma, impaziente, attesi il proseguo della sua azione...
Sentii le gambe di lei stringere le mie dita che ormai erano arrivate al suo fiore. Lentamente scostai quel piccolo sipario che mi separava dal suo fiore. Lentamente la mie dita iniziarono un piccolo movimento verso il suo fiore. Sentì atraverso i miei polpastrelli le grandi labbra, gliele accarezzai piano. Vidi che lei ebbe un brivido di piacere. Sentivo anche il suo respiro farsi più affananto erp via dell'eccitazione che stava prendnedo piede. Le mie dita continuarono il loro viaggio e arrivarono ormai alle piccole labbra. e piano piano, iniziai ad accarezzarla ed ad ogni mio movimento, il suo fiore si bagnava sempre di più del suo miele.
...contiinua....
..provavo a resistere all'eccitazione, ma quelle dita così esperte ed intraprendenti sapevano come muoversi e cedetti alla loro insistenza rilassando iol mio fiore e permettendo a loro di esplorarmi senza oppormi. Anzi agevolai quel movimento malandrino allargando leggermente le gambe. A quel punto sentii che un dito mi penetrò e lo succhiai dentro di me con una contrazione. Il mio clitoride si era irrigidito e veniva ormai da tempo stimolato dalle sue dita. Sapevo che in certi momenti il mio clitoride era quasi imbarazzante da quanto di ingrossava, ma lasciai fare...
...sentii le mie dita bagnate del suo miele. Trovai il suo clitoride ed inizia piano ad accarezzarlo. Da dietro vedevo il suo respiro che si faceva sempre più affannato, dovuto all'eccitazione. Abbassai lo sguardo e vidi i suoi sni belli pieni. Il mio membro inizò ad indurirsi, mi stavo eccitando anch'io. Le mie dita si alternavano, massaggiavano un pò il clito e poi si infilavano nel suo fiore. Mi venne voglia di assaggiare il suo miele ma allo stesso momento non volevo smettere. Allora piano piano, con l'altra mano, mi avvicinai. Gli accarezzai le gambe, e arrivai al suo fiore. Cambiai mano e portai le dita dell'altra verso il mio naso e le odorai. Quell'odore eccitante mi impennò il mio membro, e poi una volta annusate, portai le dita alla mia bocca e assaggiai il suo miele, mentre con le dita dell'altra mano continuavo a darle piacere....
..percepii da dietro che stavi succhiando il mio miele denso con grande gusto e per un momento pensai che avrei voluto farlo con te per assaggiarmi e continuare con te nell'amplesso guardandoti questa volta negli occhi, ma non me ne desti il tempo e sentii che le dita dell'altro mano erano entrate ormai in tre nel mio fiore. Emisi un piccolo mugolio di piacere che fece girare la signora che avevo a fianco, ma feci l'indifferente. Ero sudata ed imbarazzata. Percepii ina protuberanza che mi sfiorava e capii che quello non poteva essere altro che il grosso membro che reclamava la sua parte. Mi spaventai pensando che stavo andando un pò troppo avanti per uno sconosciuto e che forse dovevo spostarmi ed andarmene...d'altronde stavo arrivando alla mia fermata...
...le mie dita erano dentro di te. Belle bagnate. Percepì la signora di fianco che forse aveva notato qualcosa. Mi piaceva quella situazione, ero eccitato da matti. Il miele di lei era inebriante. Le dita erano diventate tre e si alternavano tra il suo clito e le parti più interne del suo fiore. La mano libera andò verso i suoi capelli e da dietro glieli scostai e con le labbra gli diedi un lieve bacio al collo...
...provai un piacere caldo che mi si pervase su tutto il corpo e socchiusi gli occhi per godermelo tutto. Mi mordicchiai le labbra immaginando di essere nuda in mezzo a tutta quella gente e che ognuno di loro mi guardasse mentre raggiungevo un orgasmo potentissimo tanto da farmi urlare dal piacere. Con l'unica mano libera andai a cercare quella massa indurita che ormai mi era appoggiata sul mio lato B. Dopo qualche tentativo andato a vuoto riuscii ad averla completamente in mano e devo dire che era veramente enorme...imbarazzante
...senti la sua mano che mi toccava il mio membro duro da sopra i pantaloni. Le mie dita dentro di lei continuarono a darle paicere. Non potei fare a meno di posare la mano libera vicino al suo senoe da sopra il vestito iniziarla ad accarezzarla. Intanto con il mio naso vicino al suo collo annusavo il suo profumo. Quella situazione era veramente eccitante. La folla attorno, i nostri corpi schiacciati che si esploravano segretamente...
...i miei capezzoli ormai irrigiditi parlavano da soli e reclamavano la sua mano a gran voce. Il mio piacere era vicino all'orgasmo ormai, ma non volevo venire senza aver almeno sentito tra le mie mani il suo organo maschile che premeva ormai da tempo contro la mia mano. Con un leggero tocco gli aprii la cerniera ed entrai in un attimo nei suoi pantaloni cercando con voglia il suo membro. Le sue mutande erano completamente bagnate di lui. Il suo membro già aveva emesso il suo liquido senza averlo nemmeno sfiorato, ma solo con lo sfioro del mio culetto. Alzai l'elastico e penetrai prendendolo in mano. A mala pena riuscivo e tenerlo in mano perche era grosso e bagnatissimo del suo liquido viscido...
...ero venuto.Quella situazione mi aveva talmente eccitato che non ero riuscito a non venire. Sentivo la tua mano lungo il mio mebro duro, toccarlo, massaggiarlo all'interno delle mie mutande fradicie del mio sperma. Le mie dita continuava dentro di te, divvennero un pò più frenetiche e ti massaggivo un pò il clitoride e un pò entravo all'interno del tuo fiore. Ti sentivo sempre più bagnata. L'altra mano si fece più audace, raggiunse i bottoni della camicetta e ne sbottonò quelli che potevano servire per poter far entare dentro la mia mano. Con mia sorpresa notai che non portavi quel giorno l reggiseno. Lentamente la mia mano si fece strada. Sentì con tutto il palmo la pienezza del tuo seno e poi, con le dita trovai il tuo capezzolo bello inturgidito dal piacere. E piano piano te lo accarezzai....
...non dovevi farlo, quello è la mia zona erogena preferita e per un momento ho avuto l'intenzione di voltarmi e fare in modo di agevolare tutto quello che volevo farmi. Resistetti ed è allora che l'orgasmo mi prese attraverso tutto il corpo...sentii un brivido nel cervello che mi scese piano piano fino all'inguine come un'onda oceanica ed il mio fiore espulse il mio liquido facendomi bagnare le coscie e rilasciando, credo sul palmo della tua mano, il prodotto del mio piacere. Contemporaneamente emisi un gemito che fece girare la signora accanto...la solita...e piegai le ginocchia per sentire meglio la tua mano che ormai mi aveva posseduta completamente...
...le mie dita strinsero il tuo capezzolo nel momento del tuo orgasmo. Sentì l ami amano bagnarsi dei tuoi umori. La tua mano nello stesso momento strinse forte il mio membro. Avvicinai la mia bocca al tuo orecchio indiferrente della signora accanto e ti mordicchiai il tuo lobo. E poi ti dissi..."ti voglio leccare" e strinsi con le dita il tuo capezzolo....
...a quel punto non resistetti ed alla tua voglia di leccarmi risposi "anch'io"...Mi accorsi che ero ancora con la mano dentro le tue mutande e stringevo forte ancora il tuo membro che non accennava a diminuire la sua esuberanza anzi mi sembrava che ancora pulsasse sintomo che ancora producevi sperma per l'eccitazione. Scesi con la mano tra le tue gambe e strinsi lo scroto che era gonfio tanto da essere pronto ad altre prestazioni eccezionali. Proseguii con la mano e sentii che ti piaceva
...il mio membro continuava ad essere duro grazie a tutta quella situzione. Sentivo la tua mano accarezzarlo, stringerlo fino al mio scroto. La mia lingua aveva sostituito i miei denti sul tuo lobo e le mie dita continuavano a darti piacere sul tuo seno. Allargai la mano e te lo palpai. Intanto feci uscire la mia mano dal tuo fiore. La portai vicino alla tua bocca e con un dito bagnato del tuo umore lo passai sulle tue labbra...
...appena sentito il tuo dito sulle mie labbra feci uscire piano la lingua e lo aviluppai succhiandolo per percepire meglio il mio piacere e rimasi piacevolmente sorpresa dal gusto dolce del mio miele. L'uscita della tua mano dal mio fiore fece uscire ulteriore liquido che mi colava ormai su tutte le mie gambe e, col suo calore, mi dava l'impressione me la fossi fatta addosso. La mia mano destra si indirizzò sulla tua che era appoggiata sul mio seno sinistro e ti aiutai ad essere più incisivo nel tuo palpeggiamento...
...la mia mano prese a palparti il tuo seno con sopra la tua. Intanto la tua mano continuava a stringere forte il mio membro. Poi lasciai la presa delicatamente dal tuo seno, ma prima di levare completamente la mano ti stuzzicai ancora il capezzolo. Fesi uscire la mia mano dalla tua camicetta e presi la tua. la metro si fermò. Sussurrai al tuo orecchio "andiamo"...
..ovviamente accondiscesi al tuo invito e scendemmo insieme dalla Metro e ti guardai per la prima volta in viso. I toui occhi erano rossi forse dall'ecitazione della situazione e fi afferrasti per il braccio con forza. Ci dirigemmo verso una porta dopo aver salito le scale e notai che erano i bagni dalla targhetta sulla porta. Mi tenevi sempre per il braccio, ma non mi ribellavo, non sapevo perchè...sapevo quello che volevi da me ed anch'io sapevo quello che io volevo da te...
...aprii la porta del bagno, senza nenache guardare se dentro c'era qualcuno, scelsi quello dei disabili in quanto di solito era sempre vuoto e sempre pulito. Chiusi la porta, mi girai e la vidi, aveva due occhi eccitati, si leccava le labbra con la lingua ed ogni tanto se le mordeva. Dalle gambe vedevo che gli colava la sua eccitazione. Andai verso di lei, e nel mentre io gli andai incontro lei arretrava, fino a che non trovo il muro. Allora si morse il labbro, ed io con il mio dorso toccai i suoi seni ancora coperti dalla camicetta...
...mi spogliasti tutta nuda in pochissimi secondi facendomi saltare anche qualche bottone della camicetta. Per ultimo mi sfilasti il perizoma che ormai era un pro forma perchè era completamente spostato e non copriva più nulla. Rimasi in autoreggenti nere e scarpe col tacco. I miei seni si erano inturgiditi sotto le tue mani e rimanevano duri anche se li schiacciavi con il tuo corpo. Ti slacciai i pantaloni e rimasi in mutande. Abbassai l'elastico ed il tuo membro uscì come una molla provocando un movimento dall'alto verso il basso più volte assestandosi poi parallelo al tuo ventre con la cappella ormai ben visibile e rossa...
...e finalmente il mio cazzo si liberò da quella prigione. TU con i tuoi occhi vogliosi lo guardasti, lo volevi, ma io invece mi avvicinai con la bocca ai tuoi seni nudi e con la mia lingua inizia a leccarti i capezzoli. Passavo la mia lingua attorno alle aureole e poi come un bambino ti mordevo i capezzoli belli turgidi. Poi sempre con la mia lingua, inizià il mio viaggio che mi portò al tuo fiore. TU lì in piedi nuda con le gambe aperte e le autoreggenti apristi un pò di più le gambe, ed io aiutandomi con le dita, aprì il tuo fiore e lentamente inizia a suggere il tuo miele...
...non smettevo più di bagnarmi era incredibile, la tua lingua mi provocava un leggerissimo piacere ed un orgasmo continuo. Allargai di più le gambe e la tua lingua potè leccarmi il fiore stando aperta facendo un movimento profondo che andava dal clitoride all'ano e viceversa e poi di nuovo..di nuovo...di nuovo...e di nuovo, e poi ancora. Tenevo la tua faccia con entrambe le mani ed agevolavo il tuo movimento con la lingua su di me. Cercai di rendere il movimento ancora più veloce e profondo perchè sentivo che stavo per venirti ancora....questa volta in bocca...
...ed io continuai con la mia lingua a darti piacere. Poi con un dito mi avvicinai al tuo ano e lo sfiorai piano. Tu ebbi un gemito. Nel bagno si sentiva solo più odore del tuo sesso. Paino piano penetrai con il mio dito nel tuo secondo fiore mentre con la mia lingua mi alternavo...dentro e fuori...dentro e fuori...il tuo clito..il tuo ano con il mio dito ormai dentro di te...
...mi provocasti del dolore perchè non ero aperta da quella parte, ma dopo essermi rilassata un attimo mi lasciai andare ed il tuo dito entro profondamente nel mio ano. Mi inumidii anche li dentro perchè sentivo che il tuo dito ormai non aveva più resistenze e entrava ed usciva con facilità. Alzai una gamba ed appoggiai la scarpa sulla tua spalla ed allargai il ginocchio. Attesi ancora qualche secondo ed esplosi nell'ennesimo orgasmo ancora più travolgente dei precedenti perchè avvenuto uìin intimità. Percepisti il mio stato ed aumentasti il ritmo del movimento delle due dita nell'ano. Le mie contrazioni ti stringevano le stesse, ma non ti chiesi di fermarti, anzi, mollando la tua testa mi inginocchiai, ti spinsi per terra e dopo averti aperto la camicia andai subito al sodo, ti presi in mano il membro e me lo ingoiai con voracità fino alla base..
...mi ritrovai par terra con la tua bocca ingorda sul mi cazzo. La mia bocca ancora pregna dei tuoi umori. Sentivo la tua lingua sulla mia asta bella dura. Con le mani cercai i tuoi seni e una volta trovati iniziai a palparli, stringerli e stuzzicare i tuoi capezzoli, mentre tu...
continuavo a roteare la mia lingua intormo al tuo membro e con la mano su e giù lo stimolavo a farmi bere il tuo liquido che puntualmente mi esplose in bocca proprio quando lo avevo ingoiato completamente provocandomi quasi un conato che controllai bevento tutto il tuo prodotto. Mi sdraiai esausta a fianco al tuo corpo tenendo ancora in mano il tuo membro che ormai rosso non dava più segni di vita. Era stata la mia mezzora di sesso più sfrenata della mia vita ed avrei anche ricominciato....ma per il momento volevo una pausa, come te
Ero sdraiato, mezzo nudo con una donna nuda di fianco a me che teneva il mio membro con la sua mano in un bagno della metro. Non potei che iniziare a ridere, mai nella mia vita avrei immaginato una cosa del genere. Mi girai verso di lei e la osservai con occhi normali e non da assatanato di sesso. Una bella donna sui trantanni con un bel seno florido, con ancora indosso le autoreggenti. Gocce della sua rugiada ancora fresche sul suo fiore. Era sdraiata di schiena e guardava in alto. E intnato la sua mano non lasciava la presa...
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