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Un racconto nato da un posto di blocco dopo una sc
Mi son messo la divisa, ho fatto un posto di blocco e ti ho fermata mentre eri alla guida della tua auto... affacciandomi nell'abitacolo per chiederti di favorirmi i documenti venivo attratto dalla balza in pizzo delle tue autoreggenti che riuscivo ad intravedere appena a filo della gonna... ti guardo negli occhi e già il mio cazzo comincia a gonfiarsi.... tu cominci ad allargare l'abbottonatura del tuo cappotto... come per dire "e non hai visto ancora le mie tette!" ti invito a scendere dall'auto... ti bagni le labbra con la lingua, i tuoi occhi puntano ai mie pantaloni... ti mordi le labbra mentre mi fissi negli occhi. Mi sbatto la paletta tra le mani.... avrei una voglia matta di infilarla sotto la tua gonna.... quando scendi rimango a guardare i tacchi dei tuoi stivali.... luccicanti, alti, sottili..... lussuriosi! Ti invito a poggiare le mani sul cofano per una perquisizione.... mi guardi con sfida..... mi chiedi un attimo, mi chiedi se puoi fare una cosa.... ti dico sì.... e tu ti infili le mani sotto la gonna... ti sfili il perizoma e me lo sbatti in faccia... ...è bagnato...sento il tuo profumo...sento l'odore del piacere....avrei voglia di mangiarlo.... ma io inflessibile al mio dovere ti invito a poggiare le tue mani sul cofano..... tu esegui l'ordine.... comincio a perquisire le tue tasche e con sorpresa ci trovo un oggetto di piacere.... guardo le tue gambe allargate ed il mio cazzo diventa sempre più duro... voglioso... ti tocco i fianchi... ti accarezzo i seni.... scendo giù e accarezzo le tue gambe.... sono in ginocchio dietro di te.... con il manico della paletta sollevo la tua gonna e vedo la tua fica gocciolare..... la accarezzo...la sfioro e le tue mani cominciano a tremare... a sbattere sul cofano.... comincio a leccarti da dietro....sento il tuo respiro... il tuo bacino che ad un ritmo lento si muove voglioso...prima in avanti e poi indietro la tua mano avvolge la mia testa.... la stringe tra le tue chiappe mentre ti lecco il culo... ti ordino di rimettere le mani sul cofano... mi alzo.... mi sbottono i pantaloni e ti strofino il mio glande sulle chiappe.... i tuoi occhi si chiudono.... e pian piano comincio ad entrare dentro di te... ti sbatto... ti sbatto sul cofano della tua macchina..... stringo i tuoi fianchi.... "ti spremo" ! mentre sento il piacere ingrossarsi dentro di me..... come un gigante addormentato che si alza e diventa imponente..... sento la tua sborra calda sul mio cazzo....... sento la tua voce flebile di piacere.... imperterrito continuo a sbatterti violentemente... ti faccio voltare verso di me... ti faccio inginocchiare e ti ordino di continuare il mio piacere con la tua bocca.... lo prendi tra le labbra.... me lo succhi.... sento le tue guance avvolgerlo mentre è nella tua bocca.... sento le mie mani accarezzare i miei testicoli.... sento un tuo dito penetrarmi.... sento il calore della mia sborra risalire dai testicoli... attraversare il mio cazzo.... la vedo che ti schizza sulle tue labbra assetate di piacere.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Due amici ci ospitano
Ciao a tutti,quello che sto per raccontare non è un fatto realmente accaduto ma è virtualmente nella mente soprattutto mia e di mia moglie. Ogni volta lo vuole raccontato e ogni volta va sempre piu in estasi,le piace,la intriga e la fa sentire sempre piu porca e troia. ----------------------------------------------------------------------------------------- Raccontai: eravamo a Roma per una Fiera e ci ospitavano due amici miei di vecchia data. La sera a cena mentre mangiavamo mi accorgevo che i miei amici le guardavano il culo e la cosa mi eccitava,pensavo nella mia testa che se non fossi stato il loro amico l'avrebbero sfondata tutta e sta cosa mi eccitava.Una volta finita la cena andammo a letto, noi due in una camera e loro due nella loro. A letto ero eccitato all'idea che i miei amici avevano fatto pensieri porci su mia moglie e per farla eccitare glielo raccontai. le dissi che i miei amici le guardavano il culo e mentre parlavo le toccavo la figa,lei al racconto si eccitava e mi diceva che non mi avrebbero rispettato come amico se succedeva l'occassione l'avrebbero allargata tutta.Cosi siamo arrivati tutti e due in una fase di massimo eccitamento che io le dissi"dai gioia alzati con il perizoma e vai in bagno a quest'ora i miei amici sono a letto,mi eccita sapere che sei nel corridoio in perizoma con il culetto di fuori e corri il rischio che ti vedono" e lei "siiiiiiiiiii anch'io sono eccitata all'idea di essere scoperta ma vado solo perchè sono sicura che sono a letto" cosi lei si alzò,io rimasi a letto e in perizoma lei andò in bagno a luce spenta per paura di essere scoperta. Arrivata vicino il bagno la porta si apri era uno dei miei amici in mutande,alla vista di mia moglie al buio con il culetto di fuori il cazzo gli diventò enorme anche perchè le osservava le mutandine bagnatissime a causa del mio racconto e mia moglie eccitata si eccito ancora di piu alla vista di quel cazzo che gli riempiva tutte le mutande. Cosi il mio amico le disse"che fai qui al buio,dai vieni in camera con noi e parliamo" lei lo segui e appena entrata nella camera lui chiuse a chiave e chiamando l'altro amico che rimase anche lui a bocca aperta si misero sul letto. Nemmeno il tempo di due parole e si fece togliere il perizoma e mentre uno alla sua destra e l'altro a sinistra con le mani le toccavano la figa ormai impazzita,lei stringeva i due cazzi e io vedendo che non tornava piu andai a cercarla ma in bagno non c'era e cosi mi soffermai alla porta della camera dei due amici e sentivo"dai tu daglielo in bocca mentre io le scasso la figa" e lei "ohhhh siiiiiiiii sieti due porciiiiiiiiiiii" e loro "ohhhhhhh siiiiiiiiiiiii mentre tuo marito dorme noi ti scassiamo tutta,ti sborriamo nel culo e in bocca" e a quel punto lei va in estasi facendosi aprire tutto.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Il matrimonio del mio amico......
Quante volte prima di andare ad un matrimonio sbuffiamo e faremo qualsiasi cosa per non andarci...beh non è il mio caso in quanto è proprio in queste occasioni che gambe, tacchi e calze vengono indossate da splendide gambe e le fantasie più sfrenate s'innestano nei ns pensieri. Così quella volta in cui un mio amico decise di fare il grande passo sapevo che sarebbe stata una bella occasione per vedere e chissà....Proprio durante i preparativi la mia lei decide di vestirsi come meglio non potevo sperare. Vestito chanel rosa chiaro, camicetta bianca ben scollata eppoi calze super velate, qusi invisibili e sandalo nero tacco 13. Già durante il viaggio per andare alla cerimonia comincio ad accarezzarle le gambe e comincio ad eccitarmi sempre più cercando già con i pensieri un posto, un occasione da cogliere...Arrivati al ristorante, dopo la cerimonia, Le sue gambe cominciano ad essere oggetto di sguardi ed attenzioni dei presenti fatto sta che appena mi allontano per prendere il prosecco trovo un lui che parlava con la mia lei del più e del meno. Assisto alla scena incuriosito ed eccitato conoscendo la mia lei, timida all'apparenza ma sempre con una gran voglia....e sicuramente compiaciuta delle attenzioni. Comincia la cena ed il caso vuole che il tale si trovi al ns tavolo, continua così la sera con chiacchere, le solite, ma al contempo vedo sempre più lo sguardo eccitato del tal Simone che tra una parola e l'altra tira qualche complmento alla mia lei...A quel punto sempre più eccitato sussurro all'orecchio della mia lei se vorrebbe farsi accarezzare le gambe sotto al tavolo ma lei stizzita si allontana con il viso. Insisto di nuovo e lei con fare deciso mi dice "se proprio lo desideri!" Dopo un pò vedo la mia lei che struscia, casualmente, una gamba su quella di Simone: all'inizio sembra preso alla sprovvista ma noto poi che ricambia e la mia lei che lo guarda compiaciuta. Poco dopo sparisce la mano di lui e capisco che la sta carezzando sulla gamba, il tutto senza che gli altri al tavolo si accorgano di nulla. Fingo così di allontanarmi e dall'altro lato della sala vedo che lo sfregamento e l'accarezzamento continua. Finita la parte al tavolo chiedo alla mia lei cosa era successo e lei mi racconta nel dettaglio anche il ditalino leggero sulla fica coperta dalle calze...Non capisco più nulla ma mettendomi nei panni di Simone e pensando a quanto fosse infoiato dico alla mia lei completamente fuori di testa: perchè non gli fai una sega? Anche stavolta la reazione sembra fredda ma anche lei a quel punto capisce il filo del gioco....Così continua la serata e comincia la musica, si parla ci si siede sui divani, quando lei mi chiama da parte e mi dice andiamo al bagno? Lì si alza la gonna e mi fa vedere una chiazza bianca sulle calze ancora umide. mi dice adesso sei contento? gli ho fatto una sega sul divano e mi sono pulita le mani sui collant, ma quando vedo pure la sborra sui sandali, tiro fuori il mio cazzo ormai turgido e colante e glielo faccio spompinare prendendogli la testa senza neanche farla abbassare seduta...Eccitati al massimo la gira e l'appoggio sul lavandino e prendendola da dietro comincio a montarla abbassandogli i collant appena e spostando le mutandine. Dopo pochi colpi lei gode e subito dopo si siede sul cesso e comincia a spompinarlo facendosi inondare la bocca di sperma. Non contenta mi fa vedere che sputa il tutto sulla coscia spalmandosi la sborra su tutta la coscia. Ci ricomponiamo velocemente ed usciamo, la musica era terminata ed era ora di tornare, chissà se mai avrà rivisto poi Simone............
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13 years ago
marcus161879,
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Last visit: 12 years ago
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Al mare con gli amici
tutto inizio quando con un mio amico ci mettemmo daccordo di andare in vacanza al mare con le proprie lei.... abbiamo affittato un appartamentino x quattro persone....sala e cucina ,2 camere matrimoniali separate da un muro molto fino...e un bagno ...... siamo partiti e siamo arrivati li nel pomeriggio ...appena arrivati ci siamo cominciati a metter comodi e a disfare le valigie......mentre eravamo li la lei del mio amico si mette gia in costume e mentre sistema le sue cose mi accorgo che mentre è a pecorina si intravede le labbra della sua figa.....rimango li sempre nei sui dintorni e mentre la guardo immaggino di scoparmela x bene li dovè ...che lei ci goda nell idea di prendere il cazzo dell'amico del marito..... sistemato tutto decidiamo di riposarci e ognuno si chiude nella propria stanza ...io ero eccitatissimo ma la mia lei crollo subito...cosi nel silenzio cominciai a sentire come dei rumoretti nella stanza vicino....eccitato mi alzo e ascolto vicino al muro e sentivo come ansimava la lei ......non resisto piu' e vado vicino la loro porta e comincio a guardare dalla serratura della porta che sono quelle vecchie di una volta con il foro grande....e li vedo li sul letto nudi che facevano un 69 ...avevo la lei difronte che ingoiava il cazzo duro del mio amico lo tirava tutto su e giu e lo ingoiava tutto fino alle palle....li me lo sono tirato fuori e mi sono messo a massaggiarmi il cazzo che ormai era durissimo .....dopo un po' si è fatta avanti e senza girarsi se lo è messo nella figa e hanno cominciato a scoparsi x bene...vedendola difronte a me immagginavo che se la scopassimo assieme in tre con il mio amico.....fino a quando stavo x arrivare e sono scappato in bagno e ho inondato il lavandino della mia sborra calda.....uscendo dal bagno mi sono trovato la lei difronte che stava x andare in bagno ....e quando mi ha guardato in faccia ha notato benissimo che ero tutto arrossito e ha lanciato subito uno sguardo al mio pantaloncino dove si vedeva ancora la forma del mio cazzo ancora duro e uno sguardo al bagno come se abbia capito che li stavo spiando dalla serratura... dopo un po' il mio amico esce in veranda a fumare una sigaretta e lei disse che andava a fare la doccia ad'alta voce ...che lo sentii anch'io ... appena si chiuse in bagno corsi subito a spiarla di nuovo...ma a differenza questa volta mi accorsi che lei si moveva come se sapesse che qualcuno (cioè io) la stava spiando........si comincio' a togliere tutto pian piano e con una sensualità eccitantissima.....si guardava allo specchio e si accarezzava delicatamente tutte le sue forme...il seno ...i suoi capezzoli ....cosi mi sono proprio tolto tutto..pantaloncini e box come se volevo che mi scoprisse qualcuno ...ho cominciato a segarmi di nuovo ...lo avevo durissimo...lei comincia a entrare in doccia che fortuna ha voluto era proprio davanti la porta e erano quelle doccie senza box e senza telo...diciamo le doccie delle case al mare..... mentre mi continuavo a masturbare lei continua a toccarsi tutta bagnata anche dal bagnoschiuma....si tocca tutta delle tette durissime belle sode ..un culo raffinato tirato in su'....una figa pulitissima tutta da leccare..... fino a quando non alza una gamba e comincia a masturbarsi rivolta verso lo spioncino della porta.....allora capisco che lei sa' che io sono li a guardarla e si masturba come una troia che aspetta solo un bel cazzone...e bammm...che mi lascio andare ...emetto un gemito e sborro tutto sulla porta del bagno...... guardo x vedere se poteva avermi sentito e la vedo li che sorrideva e poi ha continuato a farsi la sua famosa doccia......... il giorno seguente dopo aver parlato con la mia lei ho proposto al mio amico di giocare in quattro con le nostre relative lei..... un estate con gli amici.........smak
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Bisex in prova. (fantasy)
Sono le 23.00, come ogni venerdi finisco le prove e tra una risata e un’altra si decide cosa fare per continuare la serata. Il venerdi sera è la serata che più adoro, il gusto di sapere che l’indomani non si lavora e ci si può riposare coscienti del fatto che c’è ancora un’altra sera libera è stupendo. Ma questo venerdi sono tutti impegnati tra partitone a Risiko o c..za.e varie; no! Non mi va. Prendo la macchina, la mia cara macchina che non mi abbandona mai, e comincio il solito giro, il pub della barocca Ibla, il bar Fashion della “mi interessa solo l’apparenza” Ragusa e anche la ridente cittadina sul mare, ma niente. Un mare di gente, tanti amici, ma non riesco a trovare il giusto feeling, quella famosa linea d’onda da seguire, che poi, io non l’ho mai capita questa dell’onda… comunque… Risalgo verso Ragusa, un po’ desolato ed un po’ alticcio, mi auto rimprovero: “C..z. ti eri promesso di non farlo più! Se bevi non guidi” ma eccoci qua, come in film muto in bianco e nero, quei film che mettono un po’ di tristezza a prescindere dalla trama, ma io sono l’attore ed anche il regista, mettiamo un po’ di pepe in questa pellicola. Senza rendermene conto (più o meno) inizio a girovagare “in quel posto”, come lo definiscono alcuni amici miei, in quel posto dove la sera girano tante macchine, tutte con dentro una sola persona, di sesso maschile. Io sono un bisex att. in prova, ma mai e poi mai ho frequentato posti del genere, per carità nessun pregiudizio, però sono troppo riservato. Invece sono qui, giro e mi guardo intorno, una macchina mi segue ma riesco a far disperdere le mie tracce, ma passa poco che ne incrocio un’altra e non mi sembra vero, ma sono quasi certo di aver visto alla guida una ragazza; ora sono io ad inseguire, si ferma, mi accosto, non vedo bene, si aprono i finestrini, il cuore in gola, osservo. Mi assale una delusione, non è una donna ma un ragazzo mio coetaneo, capelli lunghetti e mi sorride. Sorrido. Siamo entrambi in imbarazzo, io rompo il ghiaccio: “Sono attivo” dico, “sono un cretino” penso. Ma cosa dico? neanche un ciao, un piacere, no, solo sono attivo… Ma lui non perde tempo e mi dice che gli sta bene, è versatile con tanta voglia di succhiare un bel cazzo; mi eccito. Poche altre parole e cominciamo a muoverci con entrambe le macchine verso un posticino tranquillo che conosce lui, lontano da occhi indiscreti. Pochi km e siamo arrivati, aperta campagna ed un silenzio da poesia, sapete quel silenzio in cui si odono rumori naturali che in fin dei conti quando lo si descrive si esclama “che silenzio!!”. Scendo io dalla mia cara macchina, sono eccitato e si vede anche con i pantaloni, entro nella sua e mi tolgo gli occhiali, mi giro e lui sorridendomi mi dice che sono carino, io rispondo che pure lui non è niente male, ma in realtà non riesco a definire bene se un uomo è carino oppure no, sono solo un bisex in prova! Mi tocca, si abbassa e comincia a passare le labbra sui pantaloni proprio dove c’è il mio cazzo duro, mi stringe le cosce ed io involontariamente emetto mugoli di piacere, la mia eccitazione sale ed i miei pantaloni scendono giù, si fermano alle caviglie insieme ai boxer mentre tra le cosce si erge, fiero di se stesso, il mio membro che viene continuamente da continui colpi di lingua alternati da dolci baci… non vorrei ammetterlo ma sono in estasi, continuo a dare piccoli colpi di reni involontari ed impazzisco letteralmente quando la bocca di lui si impadronisce quasi totalmente del mio cazzo. GODO. La testa è quasi totalmente tirata indietro e la schiena inarcata, le mani che si aggrappano al poggiatesta e le sue parole che mi rimbombano dentro ossessivamente “che bel cazzo, è durissimo”. Si ferma. Mi guarda compiaciuto e con fare lesto si abbassa i pantaloni, “stanno per scoppiare” mi sussurra ridendo. Ed effettivamente non ha tutti i torti, ha l’attrezzo tra le mani, un po’ più piccolo del mio in lunghezza ma nettamente più grosso. Lo osservo. Mi chino e lo prendo in bocca. Non è la prima volta ma stavolta lo sto facendo avidamente, con gusto e con fare molto “professionale” quanto naturale. Lui contorcendosi dal piacere mi sussurra che ho delle labbra stupende e che sta per venire, ancora pochi colpi di lingua, scosto la testa lo agguanto per bene con la mano lo muovo un pochino ed è fatta, 2 lunghi schizzi fuoriescono dalla grossa cappella e vanno a finire sulle sue cosce. Lui sospira, mi guarda e quasi con violenza mi tira indietro, si abbassa e riprende in bocca il suo giocattolo, lo ingoia tutto, lo lecca, se lo passa in faccia e lo riprende in bocca menandolo, passano ancora pochi secondi ed è fatta, riesco soltanto a borbottare “veng..” che in un attimo sento dalle viscere un movimento, sento il passaggio nel canale uretrale e scoppio. Lui non si sposta ed al contrario, avidamente, gusta il frutto del mio fantastico orgasmo, lo assapora restando incollato all’asta, gli cola dai bordi della bocca e con lenti movimenti, su e giù, lo spalma lungo tutta la sua lunghezza, lo lascia andare e lo riprende. Godo. I minuti seguenti lasciano spazio solo a poche frasi di circostanza e qualche piccolo complimento. Lui: “ci rivediamo ? ”, Io: “credo di no”…. ..sono solo un “bisex in prova”.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Una sera al privè 2
Quando la mia padrona prese coscenza di sè,non perdeva occasione x umiliarmi e x farmi fare la troia,prima con i suoi amici obbligandomi a succhiarli mentre lei mi penetrava con i vibratori e mi inculava con lo strap-on...una sera volle punirmi perchè secondo lei non avevo succhiato bene il suo amico super super dotato...un cazzone enorme...allora mi legò le mani dietro alla schiena,passò la corda su una sbarra tirando e obbligandomi a mettermi a 90 gradi,mi legò le ginocchia ad un bastore così che non potessi chiudere le gambe ed invitò il suo amico a spaccarmi il culo senza nemmeno mettermi un pò di lubrificante....mi strizzava le palle e mi scapellava mentre con l'altra mano mi infilava le dita nel culo....poi senza preavviso unì le mani e mi infilò 4 o 6 dita nel culo e tirò x allargarlo così che il super cazzo potesse entrare...e così fù... Lei lo incitava a scoparmi con sempre maggiore impeto ed io mi sentivo arrivare il cazzo in fondo all'intestino e mi sbatteva contro la prostata...e il buco del culo mi bruciava e più mi lamentavo e più lei incitava suo amico a sbattermi con vigore... una sensazione unica...intanto invitò il marito a sbattermi il cazzo in bocca e me lo faceva spompinare....Alla fine mi sborrarono entrambi dentro di me,l'amico nel culo ( un super clistere di sborra calda) ed il marito in bocca...e venni anch'io sborrando per terra...e lei non paga mi obbligò a ripulire il cazzo dell'amico dopo che uscì dal mio culo,incitandomi a farlo bene e frustandomi se non mi impegnavo abbastanza e intanto la sborra cominciava a colarmi dal culo sulle cosce....e poi mi fece risucchiare la mia sborra da terra... Cazzo che serata... Era venerdi sera,e mi promise che il giorno dopo mi avrebbe portato in un privè e mi avrebbe fatto sbattere da chiunque avesse voluto...così mi fece travestire da donna,con parrucca e tette finte,andammo al locale,e cominciammo a ballare,mi fece salire sul cubo e li mi sfilò il perizoma,mi fece girare e mostrò il mio culo senza però far vedere il mio pisello...io l'avevo già duro...salì anche lei sul cubo e cominciava ad eccitare i presenti facendomi toccare da tutti...e quando pensò che l'atmosfera si era surriscaldata a sufficienza,mi portò nel prive con il grande lettone e mi fece mettere a pecorina,mi alzò la mini,mettendo in evidenza il mio culo contornato dal reggicalze con le calze a rete...da vera troia...e invitava i singoli a toccarmi,a farsi spompjnare e ad incularmi...intanto lei mi teneva i coglioni ben stretti in mano facendomi sembrare proprio una femminuccia...ne ho contati venti poi ho perso il conto...lei intanto si faceva sbattere davanti a me tenendomi sempre per i coglioni e strizzandoli ancor di più ogni volta che godeva,e così mi impediva di sborrare...poi invitò un singolo a prendere un bicchiere di carta mi fece sborrare dentro,lei lo riempì di pipi e poi mi obbligò a bere davanti a tutti,ed io non potei fare altro che ubbidire... Cazzo,una serata indimenticabile !!!!!!!!!!!!!!
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
La mia brava ragazza
era la fine dello scorso anno, quando ebbi la conferma che dovevo recarmi all'estero per lavoro. dato che si trattava di assentarmi per un mesetto o forse due io e la mia brava ragazza ci mettemmo d'accordo di dedicare una seratina solo ed esclusivamente a noi , visto che nell'ultimo periodo eravamo sempre impegnati con cene a casa di amici, cene fuori ma sempre con amici etc etc. fortunatamente riuscimmo a liberarci per l'ultima sera utile prima della partenza e decidemmo cosi di andare a cena nella trattoria vicino casa, nonche la nostra preferita e la piu frequentata da noi. potrete ben immaginare che a partire dalle cameriere il barista, cuoco e gestore conosciamo tutti molto bene.tant'è vero la mattina prenotai il tavolo e la sera di loro iniziativa ci fecero trovare un tavolo tutto addobbato con cura, molto molto carino, senza aver chiesto nulla a nessuno. ci sediamo ed iniziamo con antipasti vari e bottiglia di vino il tutto era a base di Pesce...per l'occasione lei indossava un vestitino molto invitante con autoregenti che le donano sempre. trascorsa la serata tra musica dal vivo e risate varie ci alziamo,pago il conto e ci viene offerto il classico ammazza caffè...ci cosigliano di provare il brandy che seppur non sia un ammazza caffè non mi è dispiaciuto. mi accorsi che dopo il brandy la mia ragazza assume un atteggiamento diverso, diciamo da classica troietta. usciamo ed entriamo subito nell'auto che avevo parcheggiato esattamente difronte l'uscita della trattoria. lei inizia a baciarmi mi sfiora la lingua sulle labbra e di colpo sento la sua mano tra le gambe...ero gia eccitato...era gia duro ...e lei che mi strofinava lentamente, piano piano ...il suo sguardo diventa sempre piu malizioso...i suoi baci diventano dei piccoli morsi sulle mie labbra e intanto la sua mano penetra nei miei pantaloni , me lo tira fuori...lo.accarezza e continua a baciarmi e continua a mordemi. era un piacere vederla giocare con il mio cazzo duro e bagnato e la sua mano liscia e vellutata che lo sfiorava e lo stringeva dal basso verso l'alto , ed io che ansimavo e sospiravo quasi fosse un pompino.passarono pochi minuti ed eccola che si china ...lo prende in bocca... se lo sbatte tra i denti e con foca inizia a succhiarlo da vera maestra...in quell'istante vidi due uomini uscire dalla trattoria avvicinarsi verso di noi...erano li ad un passo dal finestrino ...entrambi guardavano...la mia ragazza si accorse di tutto guardò per un secondo ignorando tutti e tutto... tornò giu a succhiarlo ancora di piu... e con la mano lo stringeva forte e mi strizzava le palle, uno spettacolo ero al settimo cielo! vedo i due uomini salire sul loro suv di fianco a noi, da quell'altezza la visuale è megliore...intanto io cercavo invano di non venire ho resistito piu che potevo ma l'idea di vedere i due che guardavano lei con il cazzo in bocca mi mandava in delirio. e sopratutto vedere la mia futura sposa che comodamente continua il suo giochetto..era bellissimo....... non ce la faccio piu! ecco che le riempio la bocca e lei.........divinamente ingoia! finito il tutto il suv va via, faccio manovra e vediamo che c'era altra gente compreso il personale della trattoria....
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13 years ago
semprecoppia,
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Last visit: 9 years ago
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Il mio schiavo..
Era da tanto ke aspettavo di incontrarlo..un ragazzo molto carino, laureato bel fisico e molto dotato.. quella sera ci eravamo dati appuntamento in un hotel a metà strada tra le nostre rispettive città e io indossavo un lungo cappotto ke aveva lo scopo di nascondere il fatto ke indossassi soltanto un corpetto e un perizoma.. arrivai all'hotel, scesi e raggiunsi la porta della stanza dove lui mi aspettava..la porta era socchiusa così la spinsi un pò e vidi ke tutto l'ambiente era illuminato da una luce soffusa, ke quasi ti accarezzava e ti avvolgeva..entrai nella stanza, kiusi la porta e lo vidi ke mi aspettava proprio come gli avevo ordinato..era a 4 zampe a terra con un bel collare al collo da cui partiva un lungo guinzaglio. indossava un perizoma e un reggiseno e bramava nel vedermi..lo capivo dal suo sguardo. mi avvicinai e gli dissi "hai visto ke la tua padrona è arrivata ed è qui solo per te, per umiliarti e sottometterti, troietta?" lui rispose "si padrona, farò tutto quello ke desideri, sono il tuo umile servo. un oggetto nelle tue mani". allora presi dalla borsa un frustino nero e iniziai a colpirlo, prima piano, poi sempre più forte, sulla schiena, sulle gambe, sul culo... lui si lamentava ma io sapevo bene ke godeva e ke aspettava solo di essere punito ancora e ancora. dopo ke ebbi finito con il frustino il suo culo era tutto rosso,ma non contenta gli dissi di sdraiarsi a terra e iniziai a torturarlo con il tacco a spillo dei miei stivali..gli dissi di leccarmeli tutti finchè non fossero stati puliti, ma il cane bastardo andava così piano ke iniziai a sputarlo e a chiamarlo troia, puttana, il giocattolo della padrona, che quello era niente in confronto a quello ke ancora doveva subire.. allora lo spintonai in bagno, gli ordinai di togliersi il perizoma e gli dissi di sdraiarsi nella vasca, e io, una volta tolto il perizoma lo bagnai tutto con la mia calda pipì..il petto il cazzo le palle erano tutte bagnate e lui era contento, mugolava, e allora una volta finito gli dissi di leccarmi la figa e pulirla bene bene e così lui fece. avvicinò il suo volto alla mia figa fradicia e iniziò a leccare e a pulirla. man mano ke leccava sentivo la voglia crescere dentro di me, ma i giochi erano ancora all'inizio, così gli dissi di asciugarsi e stendersi sul letto. presi una candela, la accesi e iniziai a fargli colare la cera prima sulle cosce, poi sulla pancia, sui capezzoli, e infine sul pube e sul suo cazzo eretto, finchè non mi implorò di smetterla, ke nn ce la faceva a sopportare il calore troppo forte..allora decisi ke era giunto il momento anke per lui di godere al massimo, così mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai a scoparlo con foga minacciando il cane skifoso di non avere l'orgasmo altrimenti avrebbe fatto arrabbiare la sua padrona..il cane scopava da dio..mi misi a pecora e iniziò a scoparmi il culo come un vero animale..io godevo e sentivo anke lui godere da matti.. ma non era ancora finita.. volevo ke anke quel bastardo, quella troia, provasse la sensazione di avere il culo sfondato da un bel cazzo.. allora presi un cazzo, lo bagnai ben bene e iniziai a spingerlo nel suo culo, prima piano piano, poi più forte..la puttana mi pregò di smettere, che gli facevo troppo male, ma io gli dissi di stare zitto e subire e di non aprire bocca finchè la padrona non glielo avesse ordinato. e così fece..prese quel cazzo nel culo per una buona mezz'oretta senza più lamentarsi ma gemendo e mugolando.. quando decisi ke era abbastanza e ke ora sarebbe stato premiato per l'ubbidienza dimostratami, iniziai a fargli un pompino e in un niente venne e mi inondò la bocca con il suo sperma caldo..allora mi avvicinai al suo volto e lo baciai, costringendo anke lui ad assaporarlo.. dopo un lungo bacio mi disse ke era contento di avere una padrona come me, ke lo punisse e lo amasse allo stesso tempo..
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1
13 years ago
admin, 75
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24 ore fantastiche...............
eccomi qua a raccontarvi un'altra storia degna di essere raccontata.... Da tempo ci sentivamo per telefono e da tempo non ci vedevamo.... io in toscana e lei in romagna.... mi chiedeva come sono le donne toscane ed io a lamentarmi che non avevo incontrato ancora nessuna donna che mi abbia lasciato veramente il segno, del fatto che quelle tre o quattro che ho incontrato non erano brave a fare pompini, che erano molto fredde durante l'atto... sentitomi un poco giù mi cheiede se avessi voglia di rivederla, ed ovviamente rispondo di si. chiude il telefono e mi richiama dopo una ventina di minuti dicendomi che il sabato mattina intorno alle dieci sarebbe passata a prendermi...... puntuale sabato mattna passa a prendermi ma mi chiede di prendere la mia macchina ed io accetto, mi dice di aver prenotato un BB nei pressi di montecatini... appena entrato in autostrada si fionda sul cazzo dapprima massaggiandolo e poi appena duro mi dice di non aver fatto colazione e voleva approfittarne subito....................... pompino da urlo..... non lascia nulla, lo pulisce tutto per bene..... Dopo circa mezz'ora arriviamo a destinazione e fatto il check-in andiamo in camera, mi spoglio vado in doccia e mentre mi insaponavo entra lei dicendomi che aveva voglia di essere insaponata da me.... dopo lunghi baci ed insaponate nuovamente, sotto la doccia, inizia aspompinarmi alla grande poi mi da le spalle appogiandosi alla parete e mi chiede di prenderla...... dopo averlo messo in figa e avergli dato qualche botta mi dice che lo voleva in culo...... si abbassa un poco e glielo infilo facendola gemere..... sentivo la carne aprirsi al passaggio del mio cazzo bello duro.... questa volta le vengo dentro riempendole tutto il culo.... mangiato un po di frutta che aveva portato ci buttiamo sul letto e la tocca a me farla godere di bocca leccandola sapientemente succhiandole il clitoride la faccio venire più volte.... lecco e succhio per quasi un'ora..... fantastica donna...... ci riposiamo un poco e nuovo passaggio di doccia... visto che avevamo a disposizione un cucinino decidiamo di mangiare in casa ed usciamo a prendere delle bistecche e del vino..... grande rientro con grande sborrata sulle sue tettone..... in 24 ore mi ha fatto venire 8 volte..... alla fine abbiamo calcolato che si sarà tenuta il cazzo in fica ed in bocca almeno per sei ore..... che scopata fantastica era da tempo che non me ne facevo...... ho voluto chiudere la storia velocemente per non annoiaravi!!! ma vi assicuro che mi fa impazzire sentire il cazzo in bocca di una donna che sapientemente lo fa diventare sempre più duro........... portarti lì lì per venire e fermarsi per poi riprendere dopo qualche minuto............. grazie fantastica DANY........ ora sinceramente spero di poter raccontare una bella scopata qnche con una bella toscana..... un bacio a tutte le donne.......
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13 years ago
admin, 75
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Il gioco degli sguardi
Il nostro sguardo è veicolo di desiderio fra me ed il mio lui: oggi come allora, adesso più di prima. Basta guardarci per capire se è comune la voglia di fare l'amore, basta un minuto per finire a letto e scopare fino ad uscire e voler ricominciare daccapo. Da quando ci conosciamo il gioco e la passione non sono mai mancati: basta sfiorarci per entrare in quel buco rosso della passione, dell'intrigo, del desiderio ed uscirne dopo ore come se n avessimo fatto niente. E da quando abbiamo fatto il primo scambio la passione tra noi si è rafforzata, aumentando vertiginosamente fino a portarci all'apice del piacere ed ogni volta che facciamo un viaggio nelll'eros è sempre più forte, più bello, e ci unisce ancora di più. L'ultima volta è stato il viaggio più bello, più estasiante, più unico che mai: abiamo cenato insieme ed avevo bisogno di lui più che mai ,gli ho fatte un pò di coccole, girandogli intorno e facendogli sentire se quanto lo desiderassi per finire a letto, gli ho fatto un pompino e l'ho cavalcato fino ad esaurimento delle mie forze, pausa sigaretta per poi finire a pecorina una piacevolissima, lunghissima penetrazione vaginale da farmi urlre dal piacere, amante favoloso, esperto, è irinunciabile vivere al suo fianco, ma prima un bellissimo 69 pieno di passione, desiderio, un lungo ed estenuante dolcissimo supplizio, dopo la penetrazione in vagina mi ha chiesto in quella posizione il culo, ancora mi fa male, ma in totale il voto che do al mio amore per i nostri momenti più intimi è sempre 10 e lode
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13 years ago
palmal,
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Partita a carte
Era una sera come tante, stanco del lavoro, mi metto un po' a giocare on-line a un gioco di carte. Si forma il tavolo e mia compagna una che come avatar aveva messo titty. Dal profilo è della mia stessa città, cosi per gioco si comincia a chiacchierare. Vinciamo, lei: "stasera è la prima che vinco" io: "beh non avevi ancora giocato con me". Così giochiamo altre 3 partite, tutte vinte. Alla fine mi dà il suo contatto fb "così magari giochiamo ancora insieme" io: "sicuro". il giorno dopo è on-line sulla chat; guardo le foto, una bella donna, viso un po' triste, bel corpicino, direi una 44 non grossa, ma formosa sicuro; cosi chiacchieriamo un po' - divorziata, due figli, maestra di scuola, un marito stronzo, lei un po' solo e vogliosa di ridere, insomma una quarantaduenne sola in cerca di affetto - cosi si parla si ride si scherza e il feeling cresce. una sera durante una chiacchiera le chiedo se per il sabato le andava di vederci, magari per pranzo: "certo, mi farebbe molto piacere"; cosi il fine settimana vado da lei (abitavamo a circa 30 km di distanza) per portarla a mangiare fuori; ci incontriamo vicino ad un bar, finalmente ci vediamo, è divertente, molto allegra, mi sembra diversa da come mi era sembrata all'inizio; si era tirata a lucido, capelli fatti, mani curatissime, truccata ma non troppo, forse sul vestito mi aspettavo qualcosa di più, alla fine era coperta più di quel che speravo. Arriviamo al ristorante, la giornata è splendida, ci sediamo fuori e continuiamo a parlare; la compagnia è molto piacevole, è facile farla ridere e poi "hai una voce davvero sexy - le dico" lei: "beh il mio sogno era fare la cantante, poi sai mi sono sposata presto perchè incinta e ho fatto la maestra d'asilo" io: "fortunati i tuoi bimbi direi". pranzo ottimo, compagnia ancora di più, lei a tratti timida a tratti o forse sono io che la imbarazzo quando le faccio battutine. A fine pranzo dico "prendi il caffè?" lei "no dai vieni a casa che te lo preparo io". Cosi ci avviamo verso casa sua che era poi vicino al ristorante. Saliamo e mi fa accomodare in salotto, "i tuoi figli non ci sono?" le chiedo, "no, oggi è sabato sono fuori, vado a preparare il caffè e se permetti a togliermi le scarpe che mi fanno male, tu accomodati", "sì tranquilla anche se il tacco ti dona". Mentre è via mi guardo intorno e osservo le foto che sono un po' sparse qua e là; i figli, lei con loro, lei da giovane; guardo quest'ultima e noto che doveva essere una gran bella donna, un bel seno in un fisico magrolino, doveva avere diversi corteggiatori qualche anno fa. Distratto dalle foto non mi accorgo che era ritornata, mi chiede "quanto zucchero?", mi giro e la vedo: si era cambiata anche il vestito, indossava una sottoveste nera trasparente, senza reggiseno, e i due melloni facevano capolinea senza riuscire a tenersi! resto senza fiato, e chi se l'aspettava! davvero notevole; mi avvicino fino ad arrivare a poco dal suo visto: "questo vestitino devo dire che ti dona molto di più" detto questo la bacio, un bacio caldo e appassionato, mentre la bacio allungo la mano sul seno! una quarta davvero soda, la mano stenta a coprirla, i capezzoli incominciano a irrigidirsi, scendo e le accarezzo il culo, la signora fa palestra per rassodarsi, mi piace... e poi lì, in mezzo alle gambe; lo slip è completamente bagnato, quando la sfioro emette anche un gemito; la mia eccitazione sale, la porto sul tavolo, la sdraio, le alzo la parte di sotto della sottoveste, voglio leccarle i suoi umori caldi, le sfilo lo slip e parto... lei è completamente bagnata, una figa curatissima, la signora si era preparata in tutto, un triangolo disegnato da una ceretta accurata. Mentre la lecco le labbra lei: "PRENDIMI, ora, ti prego". Mi sbottono il jeans e lo tiro fuori, non l'avessi mai fatto! appena lo vede duro per lei, si avventa e me lo prende subito in bocca incominciando a farmi un pompino divino, grande ritmo e grande sensibilità. Mentre va, la faccio alzare e la poggio a pecora sul tavolo, tocca a me; il cazzo pur essendo oramai di marmo entra in quella fica bagnata come burro, inizio a pomparla mentre la sento godere. Spingo a con foga e lei mi dice qualcosa, ma sono troppo eccitato per sentirla cosi continuo, continuo, finchè lei non si volta e mi dice: "il mio culo sta aspettando di avere la sua parte"; cosi esco e incomincio a toccarle delicatamente il culo perfettamente depilato anch'esso; inizio piano a penetrarla e subito la sento irrigidirsi "fai piano, se no me lo sfondi" io: "prima mi ecciti e poi mi chiedi di fare calma?" e riparto, una, due, tre sono dentro al culo! lei sta urlando mentre io la sto penetrando! sta godendo, la sento vibrare tutta! il sudore si mischia con gli umori dei ns corpi, il cazzo mi sembra che viva di vita propria, instancabile continua il suo lavoro dentro di lei finchè non la sento arrivare e urlare come un ossesso. "ero anni che non venivo sbattuta cosi" io "mica abbiamo finito" lei "no, ora tocca a me farti godere"; detto cosi mi fa sedere sul divano e mi sale sopra. Fantastico, mi riempio la bocca delle sue tette mentre mi saltella sul cazzo, mi sbatte senza sosta, il mio uccello vuole espodere, lo sento che non riesce più a resistere, ma non voglio arrivare dentro di lei; "sto per arrivare, apri la bocca" lei "inondami" e cosi comincia a spompinarmi di nuovo finchè non espoldo. Lo sperma le arriva fino in gola e lei come se niente fosse ingoia tutta pulendomi il cazzo come appena lavato. Ancora oggi, se voglio farmi una partita a carte ho una compagna di un certo livello
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13 years ago
admin, 75
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Harry potter
Un freddo venerdì di novembre, uno dei pochi in cui potevo tardare poiché il sabato avrei potuto dormire fino a tardi. Succedeva raramente di essere libero nei fine settimana, anche per questo la mia storia con Manuela era finita. Troppo lavoro, troppo stress, troppi amici, ma soprattutto poco amore. E quando metti la carriera prima della tua donna non può certo andare come nelle favole. Così troncammo una storia di 3 anni in una chiacchierata durata meno di tre ore. Erano passati diversi mesi e non ne sentivo la mancanza. E in questo periodo qualche amica a scaldare il mio letto non era mancata. No, l’amore non c’era e se c’era stato era finito. Così mi ritrovai a non avere nulla da fare in una serata invernale come tante. Davide , mio fedele e onnipresente amico, si era sentito male all’ultimo momento prima di andarcene al cinema per la proiezione delle 20.30: “Ho la febbre, porca puttana!” mi aveva detto al telefono “Guardati Harry Potter, ma non me lo spiegare, se no ci perdo il gusto.” Ottimo! Bella serata di merda il compagnia del maghetto che a lui tanto piaceva e a me dava quasi il voltastomaco. Ma starmene in casa mi infastidiva e non sapevo chi chiamare… e poi il cinema distava poco da casa quindi tanto valeva andarci. Dopo un quarto d’ora di fila riuscii a comprare uno degli ultimi biglietti rimasti e mentre mi dirigevo all’ingresso della sala, sentii una voce femminile alle mie spalle: “Non vedo l’ora… uhhhh”. Ragazzine da cioè. Mi girai con aria di disprezzo e mi ritrovai faccia a faccia con una ragazza di almeno un metro e settanta. Non la conoscevo, ma non mi era del tutto estranea. L’avevo vista in giro più volte, soprattutto nei pressi della parrocchia , in compagnia di altri ragazzi, tutti appartenenti ad un’associazione cattolica. Solitamente in jeans e scarpe comode, aveva lunghi capelli biondi e ricci, un visino pulito e l’aria angelica. Una ragazza di cui un bravo ragazzo può innamorarsi facilmente. E il bravo ragazzo c’era, proprio lì al suo fianco, come sempre. Avevano una relazione da almeno dieci anni. Studente universitario (come lei del resto probabilmente) figlio di un noto commercialista e proprietario di una Ford Fiesta. “Qualcosa non va?” stavolta fu lui a parlare guardandomi con impazienza. “Tutto ok” risposi con un sorriso smagliante e falso come il 3 euro. Mi girai di nuovo, pochi passi ed entrai nella sala, scostando una tenda rossa e pesante. Una bolgia dinanzi ai miei occhi. Gente ovunque, quasi tutte le poltrone occupate. A coronamento della pessima serata c’era il mio posto a sedere, che era l’ultimo di una fila centrale, sul lato destro. Tolsi il giubbotto, mi accomodai poggiandolo sul bracciolo a destra e mi arrabbiai di brutto. Visuale pessima, ragazzini urlanti, sulla mia destra lo stretto corridoio e poi la parete e sulla sinistra pochi posti vuoti che a breve sarebbero stati occupati dai brufolosi. “Meglio se ne me stavo a casa a giocare alla Playstation” pensai. Fu in quel momento che mi resi conto che la coppia di poco prima mi aveva seguito. “Permesso” chiese lui e mi passò davanti tenendo per mano la sua dolce compagna. E fu mentre lei mi fu di nuovo davanti che mi resi conto di come era vestita, cosa cui non avevo badato poco prima. L’abituale abbigliamento casual con cui la vedevo spesso girare in paese era stato sostituito da un tubino nero che le fasciava i fianchi sinuosi e soprattutto un fondoschiena alto e proporzionato al fisico slanciato. Si fermava poco sopra le ginocchia e lo scollo a V lasciava intravedere un seno piccolo ma invitante. Sul collo le brillava una piccola croce che luccicava sotto le luci della sala, stesso effetto facevano i suoi piccoli orecchini pendenti da orecchie delicate. Ma fu quando si sedette al mio fianco che rimasi davvero sorpreso. Appoggiò il suo cappotto sulle proprie gambe e le accavallò. Il mio sguardo fu attratto dalle sue linee e da un polpaccio carnoso. Indossava calze nere e le scarpe col tacco, che nonostante il primo freddo invernale, lasciavano scoperti tallone ed alluce. Quella santarellina, quella sera, era estremamente sexy. Sentii il mio cazzo indurirsi in pochi secondi. Parlava al suo ragazzo dandomi quasi le spalle senza dar modo a lui di vedere che la stavo ormai fissando, coperto com’ero dai suoi capelli ricci e voluminosi. Le luci si spensero. Ai miei occhi apparve per un po’ il buio totale e riuscii a staccare lo sguardo dalle sue gambe. La vista si abituò brevemente alla luce proveniente dal maxischermo, su cui giravano ancora gli ultimi trailer prima di dare inizio al film. Provai a rilassarmi, cercai di distendere i nervi, e ci riuscii. “Come sono eccitata!” Ancora la sua voce, leggermente stridula. Mi voltai ancora a sinistra e la vidi guardare le immagini davanti a se. Sorrideva in quel suo profilo affascinante. Naso lievemente pronunciato, zigomi alti ed il taglio degli occhi che sembrava dipinto. E stavolta, avendola più vicino, il suo profumo mi investì sovrastando gli odori di popcorn e polvere della sala. Un profumo fresco, intenso, che mi ricordò il talco. Mi accorsi di avere di nuovo un’erezione. Distolsi lo sguardo da lei e mi guardai fra le gambe. Nonostante la camicia infilata nei pantaloni e i jeans non aderenti, era evidente che avessi il cazzo in tiro. Pensai di coprirlo con il giubbotto e mentre alzai lo sguardo mi accorsi che lei stava fissando il mio uccello. Era come incantata, sicuramente sorpresa. Si voltò a guardare lo schermo poco dopo senza rendersi conto che l’avevo vista. La mia eccitazione aumentò. Sentivo il cazzo pulsare sotto i bottoni dei jeans e decisi che l’avrei toccata, dovevo avere un contatto fisico. Appoggiai il gomito sinistro sul bracciolo che divideva le nostre poltrone sfiorandole il braccio. Allungai la mano e i nostri mignoli si toccarono. Mi fermai così, immobile, con le mani l’una di fianco all’altra. Lei non si ritrasse. Rimanemmo immobili per quasi un minuto, occhi sullo schermo, poi cominciai a muovere le dita. Salii fino alle nocche accarezzandole dolcemente e la sua mano comincio a tremare lievemente. Era impaurita? Probabile. Eccitata? Probabile anche questo. Mi spinsi oltre e le coprii l’intera mano con la mia, inserendo le mie dita fra le sue e continuando ad accarezzare leggermente. Il suo tremolio aumentò e di certo anche la sua eccitazione. Volevo sapere se si stava bagnando. Se quel senso di freschezza del suo profumo c’era anche nella sua fica di certo depilata. Come se mi avesse letto nel pensiero apri le gambe che da accavallate erano ormai aperte. Ormai fuori di me staccai la mano dalla sua e la infilai dal basso sotto il suo cappotto posandogliela sul ginocchio destro e cominciai ad accarezzarlo. La fissavo, lei occhi sullo schermo, io sulle sue labbra carnose. Poi, quasi di scatto, afferrò con l’altra mano quella del suo fidanzato e con forza se la trascinò sul basso ventre… voleva essere toccata, voleva un dito e immaginava un cazzo. Lui, quasi con sdegno e concentrato sul film se ne liberò lasciandola a mordersi il labbro inferiore senza nemmeno guardarla. Scesi con la mia mano nell’interno coscia e sussultò. Senza perder tempo risalii la gamba ed ebbi un’altra sorpresa: autoreggenti. La santarellina indossava calze di classe. Toccai a malapena la stoffa delle mutandine, spostandole velocemente con il mignolo e coprendole tutta la fica con la mano. Era un fiume. Bagnatissima, aperta, vogliosa. C’era il rischio che il suo ragazzo si accorgesse di tutto, così come le persone dietro di noi potessero vedere il mio braccio ormai su di lei, ma non mi importò, e con il polpastrello del dito medio riuscii a penetrarla. Entrò subito, senza alcuna resistenza. Non potevo sporgermi di più, né lei poteva spostare il bacino. Non potevo penetrarla inserendo tutto il dito, ma continuai così, poco a poco, un po’ dentro e poi totalmente fuori, alternando la lieve penetrazione a qualche carezza alle labbra bagnatissime. Dopo qualche minuto chiuse le gambe e le accavallò, lasciandomi sospeso. Ritirai la mano da sotto il cappotto e me la portai al naso. Inspirai profondamente e fu come inspirare cocaina. Fui inondato dal profumo del suo piacere ed mi eccitai talmente tanto che quasi venni nei pantaloni. Trascorse del tempo e le luci si accesero di nuovo. Guardai subito lei. Un volto coperto di un leggero sudore, gli occhi lucidi e rossastra di eccitazione e imbarazzo. Guardava ancora lo schermo ormai illuminato dalle luci della sala. Eravamo all’intervallo del film. Afferrai il mio giubbotto, lo appoggiai sul mio braccio e mi alzai coprendo l’erezione. Volevo scappare a casa. Meglio andare via e finirla lì. Mentre camminavo vidi delle persone dirigersi verso un’uscita laterale per fumare. Si, una sigaretta mi avrebbe rilassato e poi cosa poteva succedere di male? Perché scappare? Mi voltai indietro, la coppia era ancora seduta, si parlavano a malapena. Nessun problema in vista. Fumai in mezzo ad altri, all’aria aperta, distogliendo la mente da ciò che era successo. Quando tutti rientrarono io fui l’ultimo a farlo e anziché svoltare a destra verso il mio posto, mi diressi al bagno, con l’unico intento di svuotare la mia vescica. Le luci si sarebbero spente di nuovo a breve per la seconda parte del film. Due porte l’una di fronte all’altra, aperte. Maschi a sinistra. Mentre entrai due ragazzini sorridenti uscirono. Sulla destra c’erano tre piccole cabine con le tazze, sembrava il bagno di un autogrill più che un cinema. Di fianco alla porta, orinatoi. A sinistra un uomo sulla cinquantina terminò di lavarsi le mani e andò via senza asciugarsele. Lo seguii con lo sguardo e gli lasciai spazio per farlo uscire e nel voltarmi vidi lei uscire dal bagno delle femmine. Indietreggiai, colpito. Lei si fermò di scatto. Ci fissammo per qualche istante che sembrarono millenni, ma che mi diedero il tempo di decidere. Raggiunsi l’ultima cabina assicurandomi che le altre due fossero vuote. Mi fermai all’ingresso con la mano spalancata sulla porta che apriva verso l’interno ed attesi con il cuore che mi batteva forte nel petto. Sentii di nuovo l’erezione crescere poco a poco. Lei guardò alla sua sinistra, verso la sala… un secondo… due... poi mi venne incontro, passo agile e sulle punte, per evitare il rumore dei tacchi sul pavimento. Sinuosa, sexy, eccitante. Entrò nella cabina ed io subito dopo con lei. Chiusi la porta con il lucchetto e ci fissammo. Resse il mio sguardo, ma aveva paura. Non era abituata ad incontri del genere ed io nemmeno. Quasi tremava. Aveva mai tradito il suo ragazzo? Pensiero veloce nella mia mente. Sta di fatto che reggeva il mio sguardo mentre le misi una mano dietro la nuca, fra i folti capelli, e diedi un leggero strattone mentre col braccio sulla sua spalla la spinsi verso il basso. Si inginocchiò lentamente, cedendo alla mia spinta, ancora guardandomi negli occhi, mentre io con l’altra mano mi tiravo fuori il cazzo in tiro. Senza nemmeno guardarlo aprì la bocca e se lo infilò fra le labbra, poi chiuse gli occhi e ne assaporò la punta con la lingua. Con una mano sui miei fianchi e l’altra alla base del mio uccello cominciò a pompare sempre più a fondo e ad un ritmo sempre più elevato. Accompagnava ogni affondo con la mano. Lingua quasi immobile, ma mi faceva godere parecchio. Non insegnano i pompini nelle associazioni cattoliche (o forse si?). Sentivo il cazzo indurirsi sempre di più e lo sentiva anche lei. Cominciai a spingere la sua testa mentre ancora le tiravo i capelli. Adesso non tremava più, era di nuovo rossa in volto ed era evidentemente eccitata. Cominciò ad emettere piccoli suoni “mmhh mmmhh”. Con la bocca piena era contenta la santarellina. Aprii gli occhi e con ancora il cazzo in bocca alzò lo sguardo su di me, mentre con la mano cominciò ad accarezzarmi le palle. Stavo per esplodere e non volevo. Volevo una sveltina, le dovevo pompare la fica quasi per principio, non venire con un pompino veloce. La alzai di peso che ancora mi reggeva le palle, la voltai e le alzai la gonna fino ai fianchi. Indossava un perizoma nero ed il suo culo era favoloso. Nonostante fosse longilinea, era in carne e morbida sotto il tocco delle mie mani. Carnagione chiara, pelle liscia e curata. Due nei sulla parte bassa della schiena. Ripresi a tirarle i capelli. Sovrastavamo la tazza in quel piccolo spazio nascosti dagli occhi degli altri. La piegai in avanti, appoggiando la sua fronte alla parete e da dietro la penetrai spostando il perizoma di lato. Sentii la cappella entrare senza alcuna resistenza. Era bagnata e vogliosa, aspettava solo me dentro di lei. Dovetti alzarmi sulle punte per penetrarla ancora e più a fondo. Lei, con la testa ed i palmi delle mani contro il muro, si inginocchiò leggermente mentre apriva le gambe… ne voleva di più. Al terzo slancio entrò tutto. Lanciò un gridolino di piacere che mi spedì in paradiso: “haaaiuu”. Sentivo di venire e farlo così presto non avrebbe dato piacere a nessuno dei due. Quindi rimasi dentro di lei, tirai il petto in fuori e inspirai profondamente per rilassare i muscoli. Alzando la testa lo vidi: il suo ragazzo ci guardava dall’alto. la cabina non toccava il soffitto e lui, dalla cabina di fianco, probabilmente in piedi sulla tazza, ci spiava scosso in volto. Aveva la bocca e gli occhi spalancati. La sua brava ragazza acqua e sapone, compagna per tanti anni, di buona famiglia e dal fresco profumo si stava facendo sbattere in un luogo pubblico da uno sconosciuto. E quello sconosciuto ero io. Velocemente mi resi conto che la porta non toccava terra, che probabilmente l’aveva cercata non vedendola tornare e visti i nostri piedi era salito sulla tazza di fianco per assicurarsi che la troia appartata in un cesso al cinema fosse proprio lei. Rimasi impietrito. Lei, ignara di tutto e sentendomi fermo, comincio a muoversi avanti ed indietro, continuando a scoparmi con un movimento ritmico. Le lasciai i capelli ed i fianchi, appoggiai le mani sulle pareti ai lati ed uscii da lei muovendo il bacino all’indietro. Mi preparavo al caos che sarebbe scaturito. Lei eccitatissima si voltò verso di me, seguii il mio sguardo e lo vide. Sbiancò in un secondo. Eravamo entrambi immobili, con i palmi sulle pareti a guardarlo pietrificati. Ma le mani di lui? Vedevo che con la sinistra si reggeva alla parete che divideva le cabine, ma non la destra. Così notai che la sua spalla si muoveva. E mi resi conto che anche il braccio faceva lo stesso. Quella bocca spalancata non era di stupore, era di piacere… si stava masturbando. Magari all’inizio era scosso, magari quando aveva cominciato a spiarci era rimasto immobile ed aveva sfiorato l’infarto, ma poi si era eccitato e aveva cominciato a toccarsi. Quello che d’impatto mi era sembrato sgomento nel suo volto, era invece eccitazione. Adesso mi era chiaro e la cosa mi provocò un fremito al basso ventre, facendomi indurire il cazzo come mai prima. Sentivo un oggetto fra le mie gambe, un corpo estraneo non più appartenente al mio fisico. Lei stava per rialzarsi, così la afferrai con forza di nuovo per i capelli, portando il suo orecchio alle mie labbra mentre continuava a guardare lui: “gli piace” le sussurrai “gli piace vederti scopare”. La penetrai con forza e lei stavolta gridò “aaaaaaahhh” . Cercò di divincolarsi, ma affondai ancora in lei, più forte. Stavolta alzai il tono della voce “chiediglielo!”. Con le labbra tremolanti ed il mio cazzo nella fica parlò a stento e sottovoce:“vuoi?” Lui rispose come se non aspettasse altro che quella domanda: “Ohhh siiii troiahhh” e fece un lieve movimento della testa dall’alto in basso. Lei si rilassò di colpo, lo guardava mentre appoggiò di nuovo le mani sulla parete di fronte e si abbassò. Mi concentrai su di lei. Sempre più duro ed eccitato, deciso a scoparla con forza, cominciai a pomparle la fica. I due si guardavano, godevano, mentre io cominciai a sfondarla. Facevo uscire il cazzo quasi del tutto e lo spingevo con violenza nella sua fica bagnata mentre mi inondava le palle della sua voglia di essere distrutta. Ad ogni slancio il rumore dei corpi era uno scioccho “ciach ciach ciach”. Era così aperta che quasi non la sentivo e continuai a spingere sempre più forte mentre i due si parlavano sottovoce fra gridolini di piacere “dai scopami forte amore” “dai troia prendilo tutto”. Fu quando lei venne ed urlò “sono una troia sono una troia!” che sentii di esplodere. Uscii dalla sua fica appena in tempo per inondarle quel culo bianco di sborra calda. Lo sperma le schizzò sul vestito e le colò fra le natiche mentre lei ancora si dibatteva con movimenti circolari godendo di un orgasmo che forse mai aveva provato prima “mmmmmmhhhhhhhhhh”. Mi rilassai di colpo, ansimando. Ero sfinito e lei lo stesso. Alzai lo sguardo e lui non c’era più. Me l’ero sognato? No di certo. Senza pulirmi mi rivestii alla svelta. Lei era lentissima ed io senza un perchè avevo voglia di fare presto. Eravamo stati chiusi in bagno pochi minuti, ma avevamo perso la cognizione del tempo e non sapevamo aldilà della piccola porta cosa succedeva. Volevo controllare. Si rivestii lentamente impiegando diversi minuti. Era imbarazzata, stravolta e sicuramente sconvolta. Stava mettendo a fuoco l’accaduto che la sconvolgeva con il passare del tempo. Si sistemò i capelli ed uscimmo con le macchie di sperma sul suo vestito evidenti ad un occhio attento. Controllai la cabina di fianco, era vuota. Sulla parete macchie di sperma che colavano giu. Mi voltai verso l’uscita dal bagno e lui era lì ad aspettarci, con in mano il proprio giubbotto ed il cappotto di lei. La coprì appoggiandoglielo sulle spalle, coprendo le macchie sul vestito e si diressero velocemente verso l’uscita. Vidi qualcosa cadere ai loro piedi. Camminarono velocemente e senza voltarsi mentre io mi chinavo a raccogliere quell’oggetto. Un semplice foglio di carta con su scritte tre lettere in maiuscolo MSN ed un indirizzo email. Il nome contenuto nella mail era maschile. Rimasi per l’ennesima volta sorpreso. Era ovvio che non avevano mai avuto esperienze del genere, non in coppia almeno, su quello ci avrei scommesso le palle, ma lui era rimasto riflessivo e lucido, al punto tale da lasciarmi una forma di contatto. Infilai il foglietto in tasca e andai a recuperare il mio giubbotto in sala. Uscii dal cinema a passo svelto, cominciai a correre nel parcheggio e salito in auto tirai un sospiro di sollievo. Mi presi qualche minuto prima di girare la chiave nel cruscotto e fu allora che pensai: Harry Potter grazie per la magia.
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13 years ago
admin, 75
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Gioco tra coppie
Questa fantasia è dedicata ad una mia amica, Tyzzy, che è anche la protagonista insieme a me di questo racconto. Siamo insieme a questa coppia. Secondo me la loro età era attorno dai 45 ai 50 anni. Tu sei vestita con un abitino nero aderente che arriva fino a un pò sopra le ginocchia, la schiena totalmente scoperta, e il vestito davanti chiuso fino al collo. Lei invece, un bel fisico, delle belle gambe, molto probabilmente si mantiene in forma andando in palestra Si percepisce che lei ha le calze con i reggicalze, in quanto ha una minigonna che lascia intravedere una porzione di pelle delle sue gambe toniche. Sopra una camicetta bianca senza reggiseno sotto. Io e il suo lui, un bell'uomo, siamo seduti sul divano, vestiti normalmente che vi guardiamo. Siete una di fronte all'altra che vi scrutate, vi guardate spogliandovi con gli occhi. Tu hai i cappelli raccolti, lei invece i capelli corti. Ad un certo punto lei ha iniziato ad accarezzarti il volto con mano leggera guardandoti negli occhi, che esprimevano la voglia che avevi di lei. Poi lei ha guardato il suo uomo e lui ha fatto un cenno con la testa. Allora lei ha iniziato a girarti attorno, si è messa dietro di te, ha avvicinato il suo viso al tuo collo e ha sentito il profumo che ti sei messa per l'occasione. Intanto la sua mano ha iniziato ad accarezzarti il tuo braccio delicatamente sentendo la freschezza della tua pelle. Tu sei lì immobile. Poi lei ha iniziato a slacciare il laccio che teneva fermo il vestito al collo e a far scendere la lampo del tuo vestito e il vestito è caduto mettendoti a nudo davanti a noi in tutta la tua bellezza. I nostri occhi vogliosi ti guardano. I miei partono dai tuoi bei seni fino ad arrivare al tuo bellissimo fiore depilato. Lei sempre da dietro ti mette le mani sopra le tue cosce, te le accarezza e poi si spostano al tuo interno coscia e con una leggere pressione ti fa aprire lentamente le gambe. Poi ti mette una mano sulla schiena e ti fa pigare leggermente verso di noi. Sei eccitata perchè notiamo i tuoi capezzoli che iniziano a indurirsi. Poi lei avvicina la sua boccca al tuo orecchio, te lo morde e te lo lecca un pò e con la mano ti accarezza un seno. Ti prende un capezzolo e ci gioca con le dita e ti sussurra: "Spogliali". Ti pieghi ancora di più fino a metterti in ginocchio. TI muovi come una gattina in calore verso il suo uomo. Lui è lì, seduto sul divano di fianco a me, vestito. Apre leggermente le gambe e tu ti accomodi lì. Alzi la schiena, il tuo sguardo va verso di me, ci guardiamo negli occhi poi riguardi lui. La tua mano inizia ad accarezzargli il viso, il collo poi il torace. Le tue dita iniziano a sbottonaargli la camicia, mentre lei ti guarda, e ti accarezza la tua schiena nuda. Io sono lì eccitato di fianco a te che ti guardo, esploro il tuo corpo. Ormai le tue mani hanno slacciato tutti i bottoni della camicia e lo scopri. Noti che anche fisicamente è un bell'uomo, che si prende cura di se. Gli accarezzi la pelle nuda, quando ad un certo punto hai un brivido perchè lei hai iniziato ad accarezzarti il tuo bel fondoschiena e si sta avvicinando al tuo interno coscia. Le tue mani ora giocano sul suo membro duro che percepisci da dentro i pantaloni. Lo accarezzi e poi lo stringi. Senti che ha già preso consistenza. Allora inizi a tirare giù la lampo. Lui ti aiuta a levargli i pantaloni. Ora lui è lì con gli slip, il suo membro duro che fa leggermente capolino da fuori le mutande. Lo accarezzi da sopra la stoffa. Glielo stringi e poi con la mano gli stringi le palle. Senti che sono belle piene. Lei intanto con la sua mano ha iniziato ad accarezzarti il tuo fiore. Per aiutarla hai leggermente divaricato le gambe. la tua mano ora si infila sotto gli slip. Lo accarezzi piano dalle palle fino al membro duro. TI piace il calore della sua pelle, sai che si sta sempre più eccitando. Con il viso vai quasi a toccarlo e ne percepisci il profumo. Io continuo a guardarti e eccitarmi nel vederti così. Una mano di lei intanto ha trovato il tuo clito e te lo accarezza piano, mentre l'altra h iniziato a giocare con i tuoi seni. Si avvicina al tuo orecchio e ti dice :"Tiraglielo fuori" e tu ubbidisci. Prendi con le mani l'elastico delle mutande e gliele tiri giù e finalmente il suo membro si libera. Le vedi che è bello duro, una bella cappella rossa che si gonfia dall'eccitazione. Ti viene voglia di assaggiarlo, stai per accarezzarlo con la lingua quando senti lei che ti pizzica il clito leggermente e ti dice: "Non ora, spoglia il tuo uomo". Un sospiro di dispiacere esce dalla tua bocca. Mi guardi negli occhi, sono lucidi dall'ecitazione come i miei. Mi prendi l'orlo della maglietta che indosso e me la tiri via. Ti appare il mio torso. Come hai fatto con l'uomo di lei, me lo accarezzi, sento le tue unghie leggere. scendi giù. TI mordi il labbro, i nostri occhi sono sempre fissi. Sento la tua carezza sul membro, il rumore della zip e la tua mano stringere fortemente il mio cazzo eccitato. Intanto lei continua ad accarezzarti e con la lingua ora ti sta leccando l'orecchio. Senti la pelle nuda del mio membro perchè io al contrario dell'uomo di lei, non mi sono messo gli slip. Lo accarezzi, senti che anche le mie palle sono piene. Lei ora ti dice < PUOI ASSAGGIARLI INSIEME > poi lei ci fa alzare, ci mette uno di fianco all'altro, e tu lì in ginocchio davanti a noi. Con la mano inizi a prendere il cazzo di lui, ne senti la consistenza, ti lecchi le labbra perchè non vedevi l'ora di assaggiarlo e avvicini le labbra alla sua cappella. Lei ti sta accarezzando la testa e poi, senza che tu lo aspetti, ti avvicina sempre di più il viso al cazzo del suo uomo. Lo accogli nella tua bocca, ed inizi a succhiarlo. Con la mano gli stringi le palle, gliele accarezzi. Lei si inginocchia di fianco a te, ti accarezza tutto i lcorpo. Senti le sue carezze, le sue dita che giocano con i tuoi capezzoli e tu ormai hai appena perso ogni remora e stai facendo un bellissimo pompino al suo uomo. Poi lei prende il mio cazzo e lo dirige verso la tua bocca e tu stacchi un attimo ed inizi con me lo stesso lavoro che facevi con lui. Lei ha sostituito le sue dita con le sue labbra sul tuo corpo. Senti la sua lingua giocare con i tuoi capezzoli mentre le dita della sua mano sta giocando con il tuo clito. Tu ormai ti stai alternando sui nostri membri duri. Li baci, li succhi, li lecchi. TI piaciono e ormai sei bagnata dall'eccitazione. Li senti indurirsi sempre di più nella tua bocca e ad un certo punto senti che lei ormai con il suo dito è dentro di te, entrato facilemente grazie al tuo miele. Vorresti continuare, ma ad un certo punto lei si ferma. Si alza, viene verso di me e mi dice:"Dagli una mano". Allora mi inginocchio di fianco a te. Accarezzo con la mano un tuo seno, ci guardiamo, mi avvicini il cazzo dell'uomo verso la mia bocca e guardandoti tiro fuori la lingua ed inizio ad accarezzarli la cappella. Tu mi guardi e sorridi e poi inisieme iniziamo a leccarlo. Ogni tanto le nostre lingue si incrociano, ci baciamo, sentiamo il sapore del maschio attraverso le nostre lingue. Poi tu me lo porgi di più e mi sussurri: "Succhialo". E allora io apro le labbra e me lo metto in bocca. Sento la cappella attraverso le mie labbra, lo succhio mentre te gli lecchi le palle. Intanto lei ci sta accarezzando e ogni tanto si tocca. Senti le sue dita che ti esplorano mentre noi facciamo il servizio a suo marito. Poi si inginocchia dietro di te e senti la sua lingua esplorarti. non ce la fa più, ti vuole. Allora si rialza. Ti ferma e dice :"lascialo continuare da solo". Ti fa alzare, ti prende per mano e ti dice: "Spogliami". E allora tu inizia a spogliarla. Ormai io prendo sempre più confidenza con quel cazzo e con la coda dell'occhio ti vedo mentre la spogli. Le tue mani scorrono su quel corpo femminile che hai davanti. Lo accarezzi e percepisci il calore da della pelle sotto la stoffa. La camicetta e bianca, molto leggera e intravedi i suoi capezzoli turgidi come i tuoi. Appoggi le labbra e gli baci un capezzolo da sopra la stoffa. Lei geme, mentre la sua mano accarezza la tua pella nuda. Poi inizi a sbottonargli la camicetta, un bottone dopo l'altro ed ecco che finalmente i suoi seni vengono fuori. Li guardi con voglia. Lei ti mette la mano sulla testa e te la spinge contro come chiaro invito a giocarci con la tua bocca. Senti con la lingua quei capezzoli appuntiti. Ti piaciono, glieli lecchi, glieli baci, ogni tanto un piccolo morso mentre lei ti sta palpando il tuo sedere. Alterni la tua bocca tra l'uno e l'altro e con la mano ti aiuti sollevandoli, palpandoli per portarli alla tua bocca. Lei intanto ti sta leccando l'orecchio, e poi sussurra:"Baciamela". Allora tu lenta con la tua bocca scendi, senti il suo sapore, i lsuo profumo. Arrivi all'ombelico, ci giochi con la lingua, poi continui a scendere arrivi alla gonna. Lentamente prendi in mano la zip e la apri così da essere facilitata in quello che farai dopo. Gli levi la gonna e sotto appare il reggicalze e come avevi visto prima, il suo fiore depilato per te. Luccicante di voglia. E intanto noi due ci siamo il cambio. Ora è l'uomo di lei che mi sta spompinando il mi omembro. Io nudo seduto in divano che ti guarda, mentre vengo leccato da un uomo. Vedo il tuo corpo da dietro, li in ginocchio, il tuo splendido fondoschiena. Ti vedo mentre lecchi la donna e questa si sta toccando i seni. Sono eccitato all'inverosimile da tutta la situazione. Senti il suo miele sulla tua lingua, ormai l'hai scaldata bene. La penetri sempre di più con la lingua, hai il mento bagnato dal suo piacere. Ma anche tu lo sei, e vorresti che qualcuno ti desse piacere. Lei lo percepisce e allora con le mani che aveva messo sulla tuta testa per spingerti dentro di lei ti ferma. Ti alza il viso. vi guardate e poi ti dice: "ti voglio leccare mentre mi lecchi". Allora tutte e due vi alzate. Io vi vedo, sto scoppeiando di piacere dalla vostra visione ma soprattutto dal servizio che mi sta facendo l'uomo, che ormai mi sta spompinando con un suo dito nel mio ano. Lei ci guarda e gli viene un'idea. Si avvicina a noi. Mi accarezza il viso, con la sua mano, poi avvicina un dito alle mie labbra ed io distinto glielo lecco e lo succhio come un piccolo cazzo mentre il suo uomo continua a spompinarmi. Lei sorride, allora con l'altra mano ferma il suo uomo, lo tira su in piedi lo bacia sentendo attraverso la sua lingua il sapore del mio cazzo. E poi sussurra :"venite anche voi" e noi la seguiamo vero il letto, dove tu hai visto tutta la scena da lì sdraita. Arriviamo vicino a letto, ci fa accomodare. Mi prende il cazzo in mano, me lo sega un attimo, me lo stringe e poi lo porta vicino a te, che sei sempre sdraiata, al tuo viso. Tu ci guardi e capisci cosa vuol fare, allora ti umetti le labbra, lei sempre con la mano sul mio cazzo te lo avvicina alla bocca e tu lo prendi. Inizi a leccarmelo, lo senti bello duro. Lei si abbasa un pò, mi morde le palle, me le lecca, tu gli fai un pò di posto ed insieme giocate. Ogni tanto le vostre lingue si incrociano, vi baciate, sentite il mio sapore attraverso le vostre labbra, le vostre lingue. Poi lei si ferma. TI accarezza il viso, scende con le mani. Ti palpa il seno. TU continui a pomparmi con la tua bocca, scende sempre di più. Senti la sua lingua carezzarti fino ad arrivare al tuo fiore che si butta come un'ingorda. Poi si posiziona bene sopra di te e tu vedi il suo fiore bagnato mentre mi spompini e allora inizi ad alternarci. Un pò di figa, un pò di cazzo.... il suo uomo si posiziona anche lui, ma dall'altra parte. Ora siete in un 69 con due uomini a vostra disposiozne. Tu sotto, lei sopra, io che mi faccio spompinare da te mentre la lecchi, lui da lei mentre lecchi lei. Poi senti che oltre la lingua di lei qualcos'altro. E' la cappella del cazzo del suo uomo che ti sta accarezzando la tua figa bagnata. E' piacevole. Non entra dentro di te, ma ti tocca solo. Allora tu fai la stessa cosa, con la bocca indirizzi il mio cazzo verso di lei. Io vedo cosa succede dall'altra paerte del tuo corpo ed inizio a fare anche io come fa il suo uomo. Vi accarezziamo entrambe mentre voi vi leccate. sentiamo le vostre lingue, la vostra figa bagnata, i nostri cazzi sono duri dall'eccitazione. Io e lui ci guardiamo in faccia, e ci capiamo. Lentamente vi penetriamo. Entriamo senza fatica talmente siete bagnate. Tu vedi il mio cazzo entrare dentro di lei e tiri fuori la lingua e me lo lecchi mentre io entro dentro di lei, e tu senti lui che ti entra dentro e la lingua di lei sul tuo clito. La tua lingua si sposta sul suo clito. Vedi il mio cazzo tutto dentro di lei e poi lo vedi uscire tutto bagnato del miele di lei. La stessa cosa lo vede lei dall'altra parte ma su di te. E poi di nuovo dentro. E vi iniziamo a scoparvi così, una sopra l'altra con la faccia ognuna davanti la figa dell'altra. Poi ci fermiamo, li facciamo uscire. E voi due dall'eccitazione li leccate. Sentite il vostro sapore attraverso il cazzo. Poi lo succhiate. siete inebriate, il sapore di donna con quello dell'uomo. Poi vi riassaggiate, un buonissimo miele esce da voi, inebriante. Ma poi le danze riiniziano, i cazzi rientrano in figa e la doppia scopata alla 69 continua. Le spinte si fanno sempre piu' insietenti, le vostre lingue sempre piu' fuoriose. Ormai l'eccitazione ha preso il soppravvento, un alternanza di figa e bocca. Sempre più veloci, sempre più forsennate. Nella stanza si sentono solo più gemiti di piacere, respiri affannosi. Sentiamo le vostre fighe sempre più strette, prossime all'orgasmo mentre sentite i nostri cazzi sempre più duri, dentro di voi e li vedete anche con i vostri occhi, li sentite con la vostra bocca... I vostri corpi si strusciano, un'odore di sesso impregna la stanza. Bocche, cazzi, fighe, ormai non si capisce più nulla, dove i nostri cazzi entrano ed escono. E voi non sapete più cosa state leccando se il nostro cazzo o le vostre fighe bagantissime. Lui ed io non ce la facciamo più e come se fossimo sincronizzati veniamo tutti quanti insieme. Lui viene dentro di te, io vengo mentre lo tiro fuori e ti innondo del mio seme il tuo viso e la figa di lei. Tu urli di piacere e lei lo stesso. Esausti ci sdraiamo tutti insieme sul letto uno di fianco a l'altro. Ci guardiamo, mi avvicino a te e ci baciamo. Sentiamo con nostre lingue il sapore di figa e sperma. L'altra coppia ci guarda mentre ci baciamo e sorridono e poi fanno la stessa cosa loro. Poi esausti ci addormentiamo tutti quanti in un intreccio di gambe, braccia, mani sui seni, sui genitali, non sapendo bene a chi appartengono, ma appagati. FINE
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13 years ago
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In bilico, tra sesso e amore
Il desiderio: ecco cosa era veramente calato. Luisa, era sempre bella e desiderabile, ma la routine aveva logorato il loro rapporto o, era meglio dire, che non si cercavano più come una volta. Vederla girare nuda, era diventata normalità e a letto mancava quel qual cosa che facesse la differenza. La stava guardando mentre si sistemava i capelli allo specchio dorato che fungeva da quadro alla parete : era nel pieno della bellezza, la sua donna; trentacinque anni, slanciata, mora, longilinea. A prima vista sarebbe potuta sembrare la tipica ragazza siciliana, in realtà, era di Rimini. Guardò la schiena e poi scese ad ammirare il sedere: sembrava un mandolino e le curve non erano il solo pregio. Aveva sempre detto che si era innamorato del suo culo prima d’ innamorarsi di lei e in parte, era vero. Continuò a guardarla e a scrutare i suoi movimenti: dovette ammettere che era difficile trovare dei difetti, forse i seni piccoli, ma, anche quello, era una questione di gusti. - Maurizio, dovremmo fare qualcosa per rinfrescare il nostro rapporto… Rimase stupito nel sentire quelle parole: era come se avesse letto nella sua mente ; - Si, lo penso anche io… Lei si girò mostrando un’abbronzatura perfetta, la guardò tra le cosce ammirando la fine strisciolina nera che portava al paradiso - Secondo te, sta cambiando qualcosa tra di noi, oppure, è semplicemente la via di coppia che porta a questi appannamenti? Disse lei - Non lo so amore, ma, sono d’accordo con te che bisogna rinvigorire la passione. Hai qualche idea? - Ci ho pensato e ho anche letto in giro e ascoltato amiche e parenti. - Per Dio, ne hai fatto una chiacchiera di piazza? - Ma no…Lo sai che so muovermi nel mondo e poi, sono cose che non si spiattellano facilmente. - Cercò di immaginare la piazza che sparlava di loro… - E cosa ne è venuto fuori? Lei tardava a rispondere e si morsicava il labbro superiore, sapeva che quando si comportava così, era perché aveva paura di fare qualcosa. - Allora? Quale è la tua idea? - - Posso dirti cosa mi ecciterebbe… - Certo, intendevo quello. - Coinvolgere un’altra persona… Lui alzo le sopraciglia, non si aspettava una proposta del genere, ma il pensiero di una donna nuova nel letto lo eccitò subito. - E dove la troviamo una donna che voglia condividere i nostri giochi? - Trovarla non sarebbe difficile, ma, chi ha detto che dovrebbe essere una donna? Lui rimase come un ebete: non aveva considerato minimamente la possibilità di un uomo; - Non penserai davvero che io ti faccia scopare da un altro? - Tu però hai pensato tranquillamente di scopare con un “ altra”- e sottolineò la frase con una cadenza ironica tutta sua. Dovette ammettere che quello che diceva la ragazza, era vero; - Giusto…Allora cosa facciamo? - A questo punto potremmo trovare una coppia, così non ci sarebbero discussioni di sorta. …………………………………………………………… Due settimane dopo avevano fatto la loro scelta. Avevano trovato una coppia sulla trentina di bella presenza che abitava dalle loro parti: sembravano ben navigati e avrebbero potuto insegnargli parecchio di quel mondo oscuro che veniva chiamato “ scambismo” Il primo incontro si rivelò meno difficile del previsto. Cercarono di essere disinvolti mentre li vedevano arrivare verso di loro, ma, l’imbarazzo rimaneva, fortuna che la coppia che avevano scelto, li mise subito a loro agio; - Ragazzi, che bello vedervi dal vero, siete ancora più belli e solari – Lui, le prese la mano e la strinse nel modo giusto, tranquillizzandola e facendole venire un brivido di piacere, quando, un dito aveva sfregato dentro il palmo. Lo guardò ancora e fu molto soddisfatta della sua scelta, anche perché, quando era scesa con lo sguardo sul suo “pacco” ne aveva visto la consistenza e il pensiero era partito per la tangente. Si ritrovò eccitata e bagnata come non le capitava da molto, si girò verso il suo ragazzo e gli bisbigliò; - Io ci sto, mi piacciono questi due. Lui aveva appena fatto senza saperlo, la stessa cosa alla ragazza e il sorriso provocante che aveva ricevuto in cambio, era, molto soddisfacente, molto… - Ok - Non disse altro Luisa, vide negli occhi di Maurizio, una luce che da molto non vedeva, si girò verso la sua coetanea e la squadrò per bene, Capiva perché il suo ragazzo ne fosse attratto, dal vero, era ancora più attraente e eccitante che in foto. Era venuta all’appuntamento vestita di un tailleur grigio, sotto una camicia bianca metteva in evidenza un seno prosperoso, probabilmente una quarta, portato senza reggiseno. Cercò d’immaginare cosa portasse sotto la gonna, poi, fu distratta dal ragazzo di lei che si era presentato come Paolo - Io e Barbara eravamo veramente curiosi di vedervi dal vero e devo dire che siete una bella coppia anche nella realtà, al contrario di tante volte dove, la cosa più bella rimane in fotografia. Restarono ad adularsi per diversi minuti, bevendo qualcosa per scongelare del tutto l’atmosfera. Alla fine, Paolo lanciò la proposta; - Bene, che ne dite di spostarci a casa nostra per approfondire la conoscenza senza che nessuno rompa? Nessuno parlò, tutti annuirono. Maurizio, pagò velocemente il conto e seguì la coppia godendosi il posteriore di Barbara, la quale, stava amabilmente parlando con la sua ragazza: si avvicinò per ascoltare; B- A me, piace tantissimo portare le autoreggenti, sono veramente comode e ti danno la possibilità di agire velocemente, anche nei posti più sconvenienti. Maurizio, capì cosa intendesse Barbara e subito ricordò che anche Luisa, aveva messo le calze autoreggenti. Ascoltò la risposta; L- Devo dire che anche io amo molto le autoreggenti, le trovo erotiche e comode. Maurizio tornò con lo sguardo sul sedere di Barbara e immaginò la scena di lei che si spogliava, sentì un calore tra le gambe che era tutto un programma. Paolo nel frattempo, li aveva portati alla macchina. Luisa guardò la BMW X 5 colore nero, con vetri oscurati, fece un sorriso compiaciuto a Paolo; L- Bella macchina. P- E molto comoda… Paolo, con signorilità aprì la portiera anteriore lato passeggero e invitò Luisa a entrare; P - Sali davanti, così ci conosciamo meglio - Poi, guardando Maurizio; P- se sei d’accordo. Maurizio sorrise, la mano di Barbara, si era appoggiata alla sua coscia sfiorando il suo sesso teso, un attimo prima di rispondere. Era già d’accordo, ma quel gesto, aveva gratificato la sua sicurezza. M- Niente in contrario. Aprì lo sportello dietro e fece passare Barbara ricambiando il tocco della coscia, non vedeva l’ora di toccare la calza che spariva sotto la gonna e assaporarne la fine. Paolo, Partì dolcemente; approfittando del cambio automatico, mise una mano sulla coscia di Luisa ne apprezzò la compattezza; P- A casa ho un whisky eccezionale, ti piace Maurizio? M- Preferisco il cognac, ma non disdegno neanche il whisky. Barbara, aveva preso l’iniziativa nello scompartimento dietro, aveva appoggiato la mano sui calzoni di Maurizio e aveva cominciato a fare pressione sul sesso, quello che sentiva, era un bel cazzo duro; B- e per noi ragazze c’è del buon spumante, lo preferiamo allo champagne, ti va bene Luisa? Luisa, era imbarazzata, cercò di non pensare alla mano di Paolo che stava salendo sotto la gonna rossa che aveva messo. incendiandole tutto il corpo di piacere, rispose quasi balbettando, proprio nel momento in cui, Paolo superava l’autoreggente e toccava la carne nuda; L- Ottima scelta… Le venne naturale ricambiare e appoggiare il palmo della mano sulla patta di Paolo, quello che sentiva, era notevole, forse leggermente superiore a quello di Maurizio: ebbe modo di accorgersi in poco tempo che il suo pensiero, era esatto. P- Ci vorrà circa un mezzora per arrivare: davvero, è la prima volta per voi? Guardò Luisa e aspettò una risposta da Maurizio, mentre, faceva capire cosa avrebbe voluto in quel momento da lei. Luisa, istintivamente, si era girata a guardare Maurizio in attesa della risposta , rimase stupita vedendo la testa di Barbara tra le cosce del suo uomo, il movimento che effettuava, non lasciava dubbi e neanche la faccia estasiata di Maurizio; fece scendere lo zip di Paolo e tirò fuori il cazzo, lo guardò un attimo negli occhi, poi, andò a sentire un sapore di sesso diverso, dopo tanti anni, da quello di Maurizio. Paolo, sentendo le labbra di Luisa, rallentò ancora. Maurizio, rispose con una voce appena ascoltabile, si stava gustando la bocca di Barbara e doveva ammettere, che sapeva come muoversi; M- Sì, è veramente la prima volta… Non disse altro, mise le mani sui capelli corti della ragazza e cominciò ad accarezzarli, seguendo il ritmo della testa. Luisa, sentì una mano che le toccava la testa e le dava un ritmo, inizialmente, le aveva dato fastidio, di solito sapeva cosa fare, ma poi, accettò quella nuova situazione cercando di stare concentrata sul sesso di Paolo; il rischio di farlo mentre si andava in auto, era che una buca troppo buca, gli e lo facesse arrivare in gola fino a non respirare, già, era più grande e tozzo del suo uomo, pensò: quando sentì la mano di Barbara prendere la sua e stringerla come a sigillare un patto comune di un atto indecente, ebbe la certezza di avere fatto la scelta giusta. Maurizio non credeva alla fortuna che avevano avuto, avevano trovato una coppia perfetta che li stava portando in paradiso, la sua mano sotto il tailleur di Barbara, stava accarezzando il possibile, lo slip di lei, intriso di umori, era stato spostato di lato e le dita stavano accarezzando il monte di venere, la reazione che provocava nella ragazza quel contatto, si trasformava in strette sul pene e mugolii lenti. Tutto, era un’esplosione di sensazioni. Paolo, si gustava le labbra di Luisa, godeva al pensiero che fosse la prima volta che lo faceva con uno che non fosse Maurizio, con la mano strinse forte sul pube di lei facendole emettere un lamento soffocato, poi, sposto la mano sui glutei, ne apprezzò la consistenza e pensando a quello che le avrebbe fatto nei giorni a venire, prese i capelli di lei stringendoli e venne copiosamente. Luisa non era preparata, non permetteva quasi mai a Maurizio di scaldarle la bocca con il suo seme caldo, al primo schizzo, ebbe la voglia di scappare, ma, la curiosità nel cercare la differenza di sapori e la situazione erotica creata, oltre alla mano di lui, fece si, che assaporasse completamente Paolo. Maurizio, si aspettava che Barbara uscisse da lui nel momento dell’eiaculazione invece, con suo grosso piacere, lei, sentendo il fluido irrorarle il palato, strinse ancora più forte e succhiò ancora più avidamente, lasciandolo sconvolto e sfinito per quel primo piacere provato, si rilassò tremando ancora un poco. P- Adesso, credo che una bella bevuta faccia piacere a tutti, poi, troveremo il modo di ringraziare le ragazze. Guardò Maurizio, il quale, sorrise; M- Se il buongiorno si vede dal mattino, credo che sarà una gran bella giornata. Continuò ad accarezzare le intimità di Barbara aspettando con impazienza di arrivare alla casa di loro: rimase incredulo vedendo che le due ragazze avevano le mani incrociate tra di loro, non conosceva il lato omosessuale di Luisa, cominciò a pensare a loro due che facevano sesso e sentì il vigore tra le gambe riemergere. ……………………………….. …………………………………… Luisa guardava la sala della villa, stava ammirando il gusto originali dell’arredamento, alle pareti quadri dell’ottocento ritraevano scorci di Venezia. I divani neri riempivano la sala, mentre, dal soffitto pendeva un lampadario di Murano di rara bellezza, ma, quello che più colpiva, era il tavolo tondo in onice al centro della sala, era incredibilmente unico. Leggermente più basso dei tavoli classici, aveva al centro uno specchio più piccolo che veniva sostenuto da quattro falli in legno perfettamente levigati e lavorati ricoperti da vetri laterali ovali che ne evitavano qualsiasi smussatura che potesse ferire; scendendo, intarsiati nel legno, figure erotiche copulavano in svariate maniere, si capiva che se quel tavolo avesse potuto parlare, avrebbe narrato storie indicibili per orecchie normali ad ascoltare. P- Ti piace? Luisa , si riscosse dai suoi pensieri; L- molto originale, dove l’avete trovato? P- Faceva parte della collezione di un ricco principe Indiano tutta imperniata al Kamasutra. E non è finita, vieni con me che ti faccio vedere altre cose curiose. Le prese la mano cominciò ad andare verso una scala che portava al piano superiore; P- Niente in contrario se le mostro tutta la casa? Disse rivolgendosi a Maurizio. Maurizio, era seduto su una poltrona avvolgente, aveva seguito la sua donna e Paolo nei discorsi e notato i disegni raffigurati nel tavolo, poi, aveva guardato Barbara a pochi metri da lui che lo guardava intensamente: ripensò a quello che era successo in macchina la fitta di gelosia che aveva provato nel vedere la sua donna che teneva tra le labbra un sesso che non era il suo, era durata il tempo brevissimo, sapeva che sarebbe successo, bisognava solo superare l’attimo fuggente, sapeva anche cosa voleva dire da parte di Paolo “ fare vedere la casa a Luisa”, gli stava chiedendo il permesso di scoparla; M- Certo, questa, è una casa che merita di essere visitata e scoperta con calma. P- Ok, ci vediamo tra un po’. Paolo cominciò a salire le scale scomparendo dalla visione di Maurizio e Barbara. Maurizio, era un po’ sconcertato, pensava che avrebbero fatto sesso insieme, tutti e quattro; in questo modo, se Luisa fosse stata in difficoltà avrebbe potuto intervenire, nello stesso tempo, trovarsi solo con Barbara, lo faceva sentire più libero e disinibito e a pensarci bene, il fatto di non vedere la sua ragazza posseduta, magari da un uccello più grosso, lo sollevava. Barbara sorrise dentro di se, quando, vide che Paolo spariva con Luisa: avevano discusso la sera prima su come comportarsi e doveva ammettere che Paolo, sapeva sempre dire e fare le cose giuste; loro , erano gli esperti e quindi, era logico che prendessero le iniziative. Paolo, arrivò all’altezza di un porta lume a forma di fallo adiacente ad un angolo poco prima di una porta; P- Prova ad accarezzarlo come se fosse vero… Luisa eseguì, lasciò scivolare la mano sull’obice freddo e una calda luce azzurrasi accese ai bordi della porta adiacente, mostrando altre figure erotiche, rimase a guardare quello spettacolo indecente come ipnotizzata, mentre, sentiva il desiderio di lui spingere contro le sue natiche. Le mani di Paolo accarezzarono i seni di lei, trovando i capezzoli duri; P- Ti va di vedere cosa c’è al di la di questa porta?- Le sussurrò , lambendo il lobo. Luisa, ebbe un lungo brivido, sentiva la pelle accapponarsi tra piacere e paura, ma, quel languore che percepiva tra le gambe, unito al piacere che ancora non aveva sfogato, decisero per lei. L- Si… Paolo aprì la porta e la fece entrare. Era basita, La stanza trasudava erotismo da tutte le pareti, anzi, per meglio dire, da tutti gli specchi: un soffitto completamente specchiato, rifletteva il letto ovale, le pareti erano quasi uno specchio unico, le poche parti che si salvavano, erano di un rosso cremisi. I mobili, erano tutti ovalizzati. In rilievo nel ferro battuto a mano del letto, sopra i cuscini, due falli di materiale indefinito, svettavano verso il soffitto. L’armadio a quattro ante, aveva delle maniglie a forma di manette e lo stessa scrivania, era dotata di prese per mani e piedi. Tutto era stranamente erotico e perverso, immaginò e poi capì poco tempo dopo, a cosa servivano tutti quegli oggetti. Di sotto, Maurizio ascoltava e guardava Barbara che piegata sul tavolo, dandogli la schiena, spiegava le figure intarsiate; B- si dice che le abbiano cesellate mentre qualcuno lo faceva per davvero, in modo che i particolari fossero perfettamente realistici e che obbligassero i concubini a rimanere per ore nelle stesse pose. La vide armeggiare con la gonna e tirarla su con una lentezza estenuante, quando vide la fine dell’autoreggente nera e l’inizio della carne chiara, non resistette più, si alzò e slacciandosi i calzoni si pose dietro di lei prendendole i fianchi; B- E si dice che questo tavolo emani sesso solo a toccarlo- Spinse indietro le natiche divaricando le gambe e piegando ulteriormente le braccia, fece in modo che il sedere svettasse fiero e aspettò… Maurizio, era ipnotizzato da quelle forme imperiose che erano a sua disposizione, Barbara aveva cominciato a muoversi eroticamente facendo danzare i glutei, spostò una mano sullo slip e lo trovò intriso di umori, il leggero gemito che emise Barbara al tocco, fu l’ultimo momento di lucidità che ebbe, preso il suo sesso e spostando leggermente il filetto dello slip nero, lo spinse violentemente tra le calde labbra vaginali a cercare pace per il suo piacere. La porta della camera superiore, lasciata appositamente aperta da Paolo, permetteva di sentire i gemiti di piacere che provenivano da sotto, Paolo prese di nuovo la mano di Luisa; P- vieni… La portò silenziosamente all’inizio della scala, da quel punto si poteva vedere il tavolo al centro della sala, la fece appoggiare alla balaustra; P- Guarda… Non disse altro. Luisa, guardava il suo uomo che possedeva una ragazza sconosciuta fino a qualche ora prima e la montava con una violenza inaudita. Paolo, nel frattempo, si era posizionato dietro di lei e aveva alzato la gonna spostandole di lato il piccolo slip; Quando varcò la tenera carne, Luisa, sentì un fuoco intenso tra le gambe strinse le labbra per non urlare: le mani strette attorno al Sali scendi l’aiutarono a resistere ai colpi cruenti e decisi. Era indubbiamente più dotato di Maurizio, ma, quello che l’eccitava veramente, era guardare il suo uomo che stava fottendo un’altra. Paolo si stava godendo quel momento, la sentiva stretta in quel passaggio e questo, già lo faceva impazzire di piacere, poi, guardare quel culo ballare sotto le sue spinte, era estremamente eccitante: si trovò soddisfatto a pensare che la scelta della coppia, era stata quella giusta, ricordava ancora la frase della sua donna; B- Sembrano veramente inesperti, te l’immagini se è davvero la loro prima volta?, avremo di che divertirci. Adesso che stava dentro quel caldo pertugio, sapeva che Barbara aveva ragione, si sarebbero proprio divertiti con quei due, a quel pensiero, spinse con forza al limite delle sue possibilità facendo urlare per la prima volta Luisa. L’urlo fece alzare la testa a Maurizio: vide la sua donna violata da dietro come lui stava facendo con Barbara, vide gli occhi di lei e poi di lui, seguì le mani che stringevano i seni e guardò ipnotizzato come veniva sbattuta contro la balaustra, spostò tutto quello che aveva visto su Barbara e cominciò a scoparla con cattiveria. Barbara, stava guardando il suo uomo che possedeva la ragazza, gli occhi s’incrociarono e non si meravigliò quando sentì l’irruenza di Maurizio crescere, era abituata ai giochi di Paolo e sapeva che alla fine lui avrebbe domato tutti, come sempre. Vennero insieme, lei Maurizio e Paolo, l’unica che ancora non era giunta all’orgasmo, era Luisa, ma non era un problema per Paolo, lui, era abituato a venire più volte e rimanere rigido, era sempre stato orgoglioso della sua resistenza sessuale, continuò imperterrito a riempire il caldo utero di Luisa senza smettere di entrare e uscire da lei. Continuò ancora per altri dieci minuti sotto chi occhi del suo uomo, poi, quando vide e sentì che lei stava per arrivare all’orgasmo, si fermò; L- Non ti fermare adesso, ti prego, sono vicinissima. .. Paolo, sadicamente uscì da lei, sapeva che era il momento giusto;; P- Non ti preoccupare, prima che sia finita questa serata, mi implorerai di smettere. Spinse di nuovo il sesso completamente in lei facendola gemere ulteriormente, poi, tirandolo fuori, le prese la mano e la portò nella camera dei piaceri. Maurizio rimase con l’immagine di lei che gemeva e che pregava Paolo di non smettere, cercò di ricordarsi i suoi occhi pieni di piacere, mentre Barbara mettendosi in ginocchio davanti a lui cercava di rinvigorire il suo aeaao. ……………………………………. ………………………… Luisa, era costernata, eccitata e legata con le mani ai due falli situati sopra i cuscini. Quando lui le aveva detto; P- Ti fidi di me? Lei aveva subito risposto di si Lui, l’aveva spinta senza cattiveria sul letto e le aveva preso le mani per poi legarle con della seta nera ai due finti falli, poi, aveva preso un altro pezzo di seta e le aveva coperto gli occhi. Lei aveva cercato di opporsi, non amava quei giochi e voleva sentirsi libera e soprattutto vedere; L- ti prego, non mi bendare… Paolo non rispose, scese piano all’altezza delle gambe le alzò completamente la gonna, le liberò i seni senza spogliarla, andò in bagno prese un paio di forbici e tornò verso di lei facendo scorrere la lama fredda sui capezzoli; P- Hai paura? L- Non lo so… P- ti fidi sempre di me? L- Si, ma adesso ho anche paura… Paolo scese con le forbici e tagliò di netto il perizoma che cadde inerte ai lati lasciando scoperto il pube glabro e gonfio di Luisa; le labbra vaginali indecentemente aperte dai fendenti subiti alla balaustra, pulsavano di vita propria in controtendenza con il respiro flebile che emetteva. Paolo sapeva cosa fare, con le dita, aprì delicatamente quel fiore e, una volta individuato la clitoride , si avvinghiò famelico a torturala con la lingua dandole leggeri morsi a risucchi violenti. Luisa, stava dando fuori di testa, mai nessuno, l’aveva scopata oralmente in quel modo, sentiva il fuoco tra le cosce e il cuore andava a mille, urlò di piacere e poi urlò ancora di più quando, lui continuò imperterrito. Chiese mille volte di smettere e non venne ascoltata, era sfinita e distrutta da quel attacco e non pensava possibile si potesse godere così intensamente. Maurizio, ascoltava le urla di piacere provenire dalla stanza sopra di lui, il sesso, era tornato duro, prese Barbara e senza chiedere permesso la rimise carponi sul tavolo, non sapeva cosa stava facendo Paolo a Luisa, ma, ciò che avrebbe fatto lui, avrebbe tacitato il suo orgoglio di maschio; non era un amante della sodomia e con Luisa non l’aveva mai cercato, perché a lei non sfiorava neanche l’idea di farlo “ contro natura”ma Barbara, aveva un sedere da spettacolo, sembrava un invito alla profanazione e mentre spingeva a violaree quel pertugio, si rese conto che per lei, era una pratica abituale, a parte un piccolo mugolio alla spinta iniziale, lei, si era subito adattata alle spinte e con una mano era andata a strofinarsi la clitoride per cercare un ulteriore piacere. Le prese le gambe e tirandole verso di se la obbligò a chinarsi al massimo e continuò a spingere in lei per saziare la gelosia che cresceva per la sua donna che continuava ad urlare come un’ossessa dalla camera sopra. Luisa non aveva più la saliva, Urlava e lo pregava di smettere. Supplicava una pausa e lui non rispondeva, continuava a martellargli la clitoride da ormai venti minuti. Aveva la gola secca: quando Paolo aveva forzato il suo sfintere con un dito, si era irrigidita e aveva chiarito che lei non intendeva praticare quel tipo di sesso e lui, ascoltando le sue proteste, aveva smesso subito, ma, la lingua aveva continuato a scopare fin dove poteva. Paolo, aveva visto la reazione di Luisa al tentativo di lubrificarla dietro, capì subito che se voleva sodomizzarla, doveva portarla oltre il lecito mentale, si fermò un attimo; P - Vuoi bere? L- Si, grazie e mi puoi slegare? P- Non avere fretta- E si alzò andando in cucina Prese una polverina che aumentava l’eccitazione e la sciolse nell’acqua, poi, prese un'altra polvere che se sparsa sopra la clitoride, la faceva sensibilizzare ulteriormente accrescendo anch’essa la disponibilità sessuale e, sorridendo sornione, tornò da Luisa; avrebbe avuto quello che voleva e lei l’avrebbe supplicato perché lui lo prendesse…. “ Finalmente qualcosa di fresco” pensò Luisa, poi, quando sentì le dita di lui giocare con la clitoride, disse; L- Ma tu sei fuori di testa, non avevo mai trovato uno che amasse tanto leccare e giocare in questo modo… Paolo non rispose, aveva appena spalmato tutto il perimetro della clitoride, aspettò che lei implorasse il suo membro. Si mise ad accarezzarle i seni e la pelle, non lasciò un centimetro inesplorato nei dieci minuti che passarono. Luisa stava impazzendo di piacere, si sentiva esplodere dalla voglia, aveva il fuoco addosso; L- Basta toccarmi, scopami… Paolo, smise di accarezzarla, le prese le gambe e le alzò divaricandole e scese di nuovo con la lingua tra le sue cosce a torturare le sue intimità; L- ti prego, basta…Ti voglio dentro di me… Paolo rimase in silenzio, aspettò ancora trenta secondi, lasciò che lei continuasse a urlare, poi, con un dito entrò nuovamente nel suo retto. Il piccolo gemito che fece Luisa, fu l’unica resistenza reale che trovò. Cominciò dolcemente ad abituarla a quella intrusione e continuò fino a che non la sentì pronta. Luisa, era in preda a una febbre sessuale, smaniava di essere riempita, quando Paolo, le introdusse il dito nel suo ano vergine, le sembrò di sentire una scossa elettrica, il piccolo fastidio si tramutò in un leggero piacere; aveva bisogno di sentirsi posseduta; P- Lo vuoi? Luisa, era confusa, la febbre cresceva. L- Si, ti prego, fottimi… P- Girati… E lei fece quello che non avrebbe mai creduto, si girò. Paolo prese un paio di cuscini e li mise sotto la pancia di Luisa, in quel modo , il sedere svettava in tutta la sua bellezza, con la mano accarezzò le labbra pulsanti e lubrificò lo stretto sfintere. Si alzò, prese in un cassetto un lubrificante apposito e lo spalmò sul proprio sesso, infine si spalmò due dita e tornò da lei. Il senso di fresco e di piacere che provava Luisa, era per lei una novità assoluta, quando al primo dito se ne aggiunse un altro, lanciò un gridolino che presto si trasformò di nuovo in piacere; “ Ci sapeva fare quel bastardo” dovette ammettere, era riuscito a varcare una porta che lei aveva sempre pensato inaccessibile per chiunque. Quello che la sconvolgeva veramente, era che lei voleva essere presa, voleva sentire la bestia dura dell’uomo scavarle dentro e impossessarsi delle sue intimità in qualsiasi modo, l’importante, era che fosse dentro di lei L- Scopami… P- lo sai cosa voglio. L- Si… P- Allora chiedimelo. L- Sei una bastardo… Lui non rispose, le divaricò i glutei e scese di nuovo con la lingua a eccitare la clitoride, ma, questa volta, la lingua usciva e leccando il perineo, giocava anche con il piccolo bocciolo rosa aumentando lo spasmo sessuale di Luisa. Luisa. Cercò di resistere. Un altro orgasmo l’aveva squassata, eppure, la voglia di un uomo dentro di lei non calava L- Scopami bastardo P- dimmelo. L- Che cosa ti devo dire? P- Lo sai. E Luisa cedette. Abbassò la voce, si vergognava di chiedere una cosa del genere e non voleva che il suo uomo sapesse o capisse cosa stava per chiedere; Fottimi il culo , bastardo – Alzò le natiche e aspettò… “ Incredibile quella polverina” pensò Paolo soddisfatto, mentre poggiava il glande all’altezza del bocciolo, si sdraiò sul corpo di lei e la baciò nel momento della deflorazione. Luisa si sentiva morire per il dolore, si sentiva lacerata, ma, nello stesso tempo sentiva che non poteva farlo smettere, il bacio aveva evitato che urlasse al cielo la sua sofferenza. Cercava di abituarsi a quella intrusione, ma il dolore non calava, quando poi, lui uscì per un attimo completamente da lei, fu terribile. Paolo, prese altro gel, lo spalmò ancora sopra il cazzo lubrificandolo per bene e fece altrettanto sull’orifizio; P- Coraggio, il peggio è passato. L – Bastardo, sei un bastardo – Ma alzò di nuovo il sedere e si allargò al massimo, quando, capì che stava per entrare di nuovo. Un altro bacio, un altro gemito ed era di nuovo dentro di lei, dove mai nessuno aveva osato. Il dolore, era ancora intenso, ma, il gel e il tempo stavano ottenendo risultati; Paolo, smise di baciarla, ormai era da diversi minuti dentro di lei e il suo scroto aveva sbattuto già diverse volte contro il pube, non c’era più niente da introdurre, doveva solo abituarla con calma. Era tanto che non scopava un culo così stretto e aveva intenzione di sfruttarlo a dovere. P- Come va? L- Mi brucia… Ti abituerai, vedrai. Luisa non rispose, ma, fece una cosa che non credeva possibile, cominciò a spingere piano il sedere verso il suo profanatore e scese con una mano ad accarezzare la vulva; sentiva ancora un bisogno pazzesco di sesso. Infine accadde: per la prima volta un uomo venne dentro di lei scaldandole l’intestino, sentiva distintamente il fluido irrorare il suo corpo, proprio mentre lei, inarcando la schiena, godeva delle sue dita esperte. Paolo, aspettò che il respiro tornasse normale, la sciolse e le tolse la benda; P- Tutto bene? Lei non avrebbe voluto rispondere a quella domanda, si era comportata come una troia e si vergognava di avere goduto con quello sconosciuto in quel modo; L – Non lo so, mi sembra tutto così strano, io qui e il mio uomo sotto con un'altra. Paolo sorrise; P -Tranquilla, tra poco li raggiungiamo, Mangiamo qualcosa e finiamo la serata conoscendoci meglio. Luisa, ebbe un brivido, aveva capito cosa intendesse Paolo con “ conoscerci meglio”Non ebbe il coraggio di approfondire, sentiva ancora una grande voglia di sesso, si stese sul letto pensando a quello che aveva fatto e si sentì di nuovo bagnata. Paolo andò in bagno, prese una pillola azzurra e la ingurgitò, aveva intenzione di prendere il massimo di Luisa e anche di Maurizio… Riempì un bicchiere di acqua e versò altra polverina, la mischiò bene facendola sparire e sorridendo tornò da Luisa; P- Vuoi bere? L- Si grazie… ……… Continua………………………………. ………………………………………
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13 years ago
fantasypervoi,
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Il triangolo con carlo
Oltre che con Mario, di cui abbiamo già scritto, anche con un altro amico condividiamo momenti di piacere: Carlo; un singolo che come Mario, ed anzi prima di lui, abbiamo conosciuto su questo sito. Solitamente non troviamo appagante l’incontrare chi è più giovane di noi, preferiamo decisamente i coetanei, ma il giovane Carlo è l’eccezione che conferma la regola. Con lui, che Vale chiama “il professore”, il piacere dell’incontro è sempre assicurato. La sua profonda cultura lo rende persona estremamente piacevole nel conversare e brillante e fantasioso nel giocare. Pur avendo quindici anni meno di noi è un partner perfetto, in tutto. L’ultimo incontro con lui poco prima di Natale. Quel giorno, dopo un velocissimo saluto e neppure il tempo di prendere un caffè, Vale, appena entrata in garconniere, si sfilò il vestito, donandosi immediatamente ai nostri sguardi solo ricoperta da tanga e reggiseno a balconcino blu e nero. Capii che, sarà stato per il fatto che causa vacanza natalizie non ci si sarebbe più visti per parecchi giorni, sarà stato per il fatto che è attratta da Carlo, Vale aveva voglia di scatenarsi… senza perdere tempo in cose diverse dal far sesso. Così fu. Vale quasi non consentì a Carlo di spogliarsi. Subito iniziò a baciarlo e palpargli quella parte del corpo da cui è sempre attratta. Stando in disparte, la vidi slacciargli i pantaloni e prendergli in mano il membro, già perfettamente turgido, per poi chinarsi facendolo sparire tra le sue labbra. Mi godetti la scena… la schiena di Carlo che si riversava all’indietro, la testa di Vale che ondeggiava ora lenta ora veloce succhiando il membro. Poi Carlo che quasi di forza la staccò da se e la spinse sul letto, iniziando a leccarle la figa, ormai umidissima. Io sempre lì a guardarli, a guardarli sino a che sentii Vale giungere in tempi brevissimi al suo primo orgasmo. Quel sentirla godere fu il pronti via del il mio ingresso in campo. Mi avvicinai ai due ed iniziai a baciare Vale, alternando baci a piccoli morsi sui suoi capezzoli induriti, mentre Carlo continuava a suggerne gli umori che sempre più copiosi fuoriuscivano dalla sua fighetta. Lei passò da un primo orgasmo ad un secondo senza quasi accorgersene, era un gemere continuo, un implorare continuo “ancora”, “ancora”, “godo di nuovo”, “non smettete”… Io e Carlo ci alternammo, lui a baciarne bocca e capezzoli, io a giocar di lingua tra le sue cosce sempre più aperte, bevendo il frutto del piacere e titillandone con la lingua il magico bottoncino. I nostri corpi erano totalmente uniti, intrecciati, incuneati l’uno nell’altro. Mentre mi godevo i succhi che Vale continua a dispensare, sentii Carlo prendermi in bocca il pene… che bello leccare mentre si è spompinati… con Vale che mi stuzzicava con le unghie i capezzoli senza mai smettere di gemere. Quasi senza rendermi conto, tanta era la frenesia che agitava i nostri corpi, mi trovai non più con la fighetta di Vale tra le labbra, ma con il cazzo di Carlo in bocca e Vale affiancata a me a succhiarlo in contemporanea, masturbata lentamente da Carlo. La sentii godere di nuovo, con il gemito affievolito dal cazzo di Carlo che, uscito dalla mia bocca, entrava nella sua e poi nuovamente nella mia ed poi ancora nella sua, in un palleggio continuo tra lei e me, tra me a lei. Per oltre mezzora intersecammo in ogni modo i nostri corpi, regalandoci reciproco piacere con ogni tipo di fantasia che può guidare mani e bocche… con Vale che a quel punto aveva voglia di sentire il cazzo dentro di se. Poche volte ho visto Vale godere al pari di quando la penetra Carlo. Sarà perché la giovine età di Carlo gli consente posizioni particolarmente ginniche, sarà perché tra Vale e lui vi è attrazione fisica, sarà perchè sarà, dato certo è che sotto i suoi colpi Vale moltiplica gli orgasmi. Anche questa volta fu così. Carlo la sollevò afferrandola per le caviglie e, inginocchiato sul letto, la penetrò. Prima lentamente poi sempre più veloce. Vale godette quasi subito e quasi subito iniziò il suo splendido erotico ritornello, fatto di gemiti intervallati da implorazioni… “ancora”, “dammelo tutto”, “prendimi”, “sono tua”… Lui cambiò posizione, passando alla pecorina… ed il rito di gemiti ed implorazioni si rinnovò. Vale era completamente succube del piacere che quel cazzo le stava regalando. Intanto io la baciavo, soffocandole in gola le implorazioni e stringendole i capezzoli tra le dita, a prolungarle ed aumentarle sempre più il piacere. Carlo cambiò nuovamente posizione, si mise su di lei ponendosi le sue gambe sulle spalle. Vale, approfittando della nuova postura, mi chiese di riempire la bocca del suo stallone, per gustarsi la scena di Carlo contemporaneamente intento a spompinarmi e chiavarla. Detto fatto; mi inginocchiai su Vale offrendo il mio membro a Carlo, che subito lo imprigionò tra le sue labbra. Il ritmo con cui Carlo pompava Vale divenne anche il ritmo del pompino che faceva a me, mentre la lingua di Vale scorreva sulle mie palle. Sentii Vale mugulare di godimento, mentre sia io che Carlo eravamo ormai giunti alla via di non ritorno. Lo sperma che ribolliva da quasi un’ora chiedeva di essere finalmente liberato. Vale ci chiese di liberarlo su di lei, per finire di godere sotto quella calda doccia che tanto le piace. Senza bisogno di parole, ci posizionammo l’uno davanti all’altro. Io masturbai Carlo e lui masturbò me. Vale, stesa tra noi ed eccitata dal guardare i cazzi muoversi tra le nostre rispettive mani, si contorceva masturbandosi a sua volta ed urlando “spruzzatemi tutta”… “voglio vedervi sgocciolare su di me”…, per poi lasciarsi avvolgere dall’ennesimo orgasmo. Mentre godeva, la innaffiamo, spruzzandole di sperma viso, collo e seno; una spruzzata che lei si spalmò gemendo mentre la riceveva. Appena Carlo ci lasciò, Vale, entusiasta per l’incontro, mi chiese di organizzare a quattro, con Carlo e Mario insieme. La porcellina, dopo averli più volte goduti separatamente, vuole provare a gustarsi in contemporanea quei due uccelli che tanto le piacciono.
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13 years ago
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Il mio vedovo parte seconda
Avevo gia' conosciuto intimamente il mio uomo per ben due volte, ma con me era stato molto tenero e dolce e sopratutto attento a non sverginare il mio culetto caldo che sentivo ormai pronto di accoglierlo. Si ero già pronto ad accoglierlo dentro con tutta l'anima perchè avevo sempre visto, tramite i giornali hard scene di grossi cazzi che inculavano culi maschili e mi ero chiesto tante volte cosa si provava ad averlo dentro: quindi ora volevo provare cosa si sentiva, quali fossero le sensazioni provate. Fu così che a fine giornata di lavoro, chiamai il mio lui, a cui da questo momento in poi attribuirò il nome fittizio di Giancarlo, dicendogli che avrei avuto voglia di vederlo , e lui mi rispose natuiralmente che era contento di incontrarmi, perchè sapeva che l'avrei chiamato! Appena arrivato chiusa la porta mi incollai alla sua bocca che ricambiava i caldi baci e già lo sentivo che era già eccitato all'idea ma che prima dovevamo cenare. Uscimmo per andare in pizzeria e dopo un'oretta fummo di ritorno. Appena arrivati ci spogliammo e mi portò in bagno per fare una doccia ristoratrice, dove iniziammo a baciarci, toccarci e pomiciare mentre l'acqua tiepida scendeva giù per i nostri corpi avidi di sesso. Ancora ricordo le sue manoni grandi che accarezzavano il mio corpo, le mie tette pronunciate dovute al fatto che prima ero più cicciottello, quindi poteva toccarle succhiarle come fossero quelle di una donna, mi diceva che ero la sua troietta e a mi faceva impazzire. Nel frattempo iniziava ad allargare il mio buchetto ancora vergine prima con un dito poi con due e poi con tre e ne frattempo mi diceva che mi voleva, che gli piacevo che iniziava a voler bene e che non avrei dovuto lasciarlo perchè con me si appagava ed io nel fratttempo godevo tutto. Ci asciugammo e subito andammo sul letto dove mi mise a pangia in giù e piano piano incominciò a leccarmi dal collo fino ai talloni per poi tornare sopra fino al buchetto e facendomi divagare le cosce e allargandomi tutte le natiche mi leccava il buco infilandoci lingua e poi le dita: ed io iniziavo a godere sempre più di piacere. Iniziava a salire e scendere con il suo cazzone ormai duro e grosso, una cappella con un diameto di quasi 5 cm. che piano piano ormai andava facendosi strada, ed io che gridavo di piacere ed ogni tanto lo bloccava perchè il dolore si faceva sentire ma nel contempo avevo desiderio che entrasse ancora tutto, e così ogni tanto usciva dal buco si avvicinava a me baciandomi dicendomi che mi avrebbe fatto sua da lì a poco. Subito dopo riprese le stantuffate e non appena ebbe entrato la capppella e poco più dell'asta dette l'ultimo strattone entrando fino all'ultimo cm. del suo cazzone procurandomi un dolore e piacere contemporaneamente: finalmente ero sua del tutto! Iniziò così a stantuffare alternandosi prima a leggere stantuffate e poi scopate più violente: era capace di stare fino a mezz'ora senza venire dentro di me........Poi quando ormai eravamo esausti e desideravo anche io avere tutto il suo piacere dentro di me dava le ultime stantuffate venendo e iniettandomi tutto il suop sperma che così tanto ne aveva che dopo mi usciva pure dal mio buco. Finalmente! Avevo provato quella magnifica sensazione mista a piacere e dolore, ma ne valeva la pena. Avevo uno stallone per me tutto per me ed ero al settimo cielo. E così continuammo per tanto tempo ancora, ma la prossima volta sarà un'altra storia.
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13 years ago
admin, 75
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Cliccando su desiderya
Sul sito scambio qualche mail con una coppia cinquantenne nostra coetanea. Il dialogo virtuale si palesa positivo e passiamo all’incontro reale. Appuntamento da loro in garconniere per un caffè. Il posto è in centro città, comodo ed accogliente, perfetto per lo scopo, a partire dalle luci per arrivare alle dotazioni. Contro una parete fa bella mostra di se un lettino professionale per massaggi. Ci sediamo su poltrone e divano e prendiamo il fatidico caffè d’apertura. Sia Bruno che Elena sono buoni conversatori. Intrattenerci con loro risulta subito piacevole, a prescindere dal fatto prettamente sessuale che ci ha portato ad incontrarci. Mentre parliamo, vedo Vale che continua a guardare quel lettino per massaggi. Bruno, altrettanto conscio di quell’interesse della mia amica, le propone un bel massaggio a più mani. Detto fatto; Vale, quasi senza rispondere, svestendosi si sdraia pronta a ricevere quelle carezze delicate sul corpo che tanto ama. Lei nuda sul lettino e noi tre vestiti a suo contorno, inizia il massaggio. Bruno ed Elena le passano le loro sapienti mani su collo, schiena, sedere e gambe, io osservo. Ad un certo punto vedo la mano di Elena staccarsi dal corpo di Vale per posizionarsi sul mio cavallo di pantalone. La sento palparmi, mentre Bruno concentra il suo massaggio sull’incrocio cosce di Vale, trastullando lentamente sedere e fighetta. Vale inizia a sospirare. Io cerco il seno di Elena aprendone la camicetta e, contemporaneamente, la accarezzo sotto la gonna, sentendo sulla mia mano quell’umido spia di un’eccitazione ormai in crescendo. La mano di Vale, si stacca dal lettino e va a cercare il membro del suo massaggiatore. Ormai il massaggio su Vale è solo più a due mani. Io ed Elena iniziamo a spogliarci reciprocamente, alternando lo sfilar vestiti con lunghi baci e sensuali passaggi di lingua sulle varie parti del corpo che, l’una dopo l’altra, iniziano ad essere non più ricoperte di indumenti. Poso la mia bocca sulla vagina di Elena e ne percepisco la voglia. Al pari lei, prendendo in bocca il mio cazzo, lo sente pulsare goloso di sesso. Vedo Vale, nel frattempo, aver liberato dai pantaloni il membro di Bruno e, protesa dal lettino, succhiarlo avidamente. Anche Bruno a questo punto si spoglia… il massaggio si trasforma in gioco di tutti con tutti. Ci troviamo avvinghiato sul letto, con i quattro corpi che si contorcono, si aggrovigliano, si strusciano, mentre le bocche ormai fameliche si cercano e cercano le rispettive parti erogene, nell’intento di ripagare il piacere che ognuno sta assaporando su se stesso. Mentre l’eccitazione sta diventando ormai incontrollabile, Vale scende dal letto e, invitando Elena a seguirla, si va a sedere sul lettino dei massaggi. Io e Bruno ci troviamo soli nel letto con le due donne che, dall’alto, ci guardano. A quel punto ho capito ove Vale vuole portare il gioco. Mi chiedo solo se anche ad Elena la cosa piaccia quanto piace a Vale. La risposta la da Elena stessa che, anticipando Vale, ci chiede di esibirci per loro due giocando tra noi… solo uomini per il desiderio guardonistico delle donne. Vale è entusiasta per ciò che si appresta a godersi ed ancor più per l’aver trovato un’amica con la sua stessa passione: masturbarsi guardando due uomini che si succhiano. Detto fatto, io e Bruno ci posizioniamo a sessantanove succhiandoci i membri, scorrendoci gli scroti con le lingue, mentre l’occhio di entrambi va alle due donne che, scosciatamente sedute sul lettino l’una a fianco dell’altra, ci guardano eccitate masturbandosi reciprocamente. Solo raramente staccano lo sguardo da noi per mordicchiarsi i capezzoli o per baciarsi… il gioco in quel momento non è saffico, è prettamente omo per il desiderio e l’eccitazione di Venere. Le sentiamo, prima Elena poi Vale, godere, gemendo senza però schiodarsi dal guardare noi due che, nelle posizioni più articolate, ci palleggiamo i membri e ci succhiamo reciprocamente. Ancora sussultanti per il piacere appena provato, le vediamo scendere dal lettino e tornare sul letto. Le sentiamo inserirsi tra noi. Vale affianca la sua bocca alla mia per dividere con me il cazzo di Bruno, altrettanto fa Elena per dividersi con Bruno il mio cazzo in bocca. Il gioco delle bocche è volutamente lento, fatto di delicate leccate tendenti a far durare il più possibile il momento. Man mano i cazzi divengono proprietà solo delle due donne. Io e Bruno ci corichiamo fianco e fianco, godendoci il bel vedere delle due che, a questo punto, si scambiano i nostri strumenti tra le labbra. Ora l’una ora l’altra, ora tutte e due sul medesimo cazzo per poi, sempre insieme, passare all’altro… Non so quanto sia durato quel gioco di lingue e bocche… tanto, troppo per la mia voglia di orgasmo. Non riesco più a tenere. Vale capisce che sto per esplodere ed allora cambia le posizioni. Loro due stese sul letto e noi maschi, inginocchiati sul pavimento, a leccarne il nettare, a farle godere con le nostre lingue. Vedo a fianco a me Bruno con il viso affondato tra le cosce di Vale, mentre io bevo gli umori sempre più copiosi di Elena. Vedo le due vibrare di piacere sotto le nostre lingue mentre si cercano i capezzoli con le bocche. Le sentiamo godere quasi in contemporanea. Elena gemendo mi inonda il viso con i suoi caldi succhi, mentre Vale urla “vengo… ancora… ancora”. E mentre ancora sussulta, Elena si gira offrendomi la sua fighetta fradicia per un finale alla pecorina. La prendo e lei continua a godere, prima godeva sotto i colpi della mia lingua ora gode pompata dal mio uccello. Sento Vale che mi sussurra “prendila”, “scopala bene”, “sborrala tutta”, mentre con le unghie mi pizzica i capezzoli ed invita Bruno a mettermi il cazzo in bocca. Lui è subito in piedi davanti a me, con il suo cazzo proteso verso la mia bocca. Lo prendo in bocca mentre pompo Elena. Ad ogni affondo nella figa di Elena affondo la bocca sul cazzo di Bruno, con erotico sincronismo di movimento. Vale ci guarda estasiata, masturbandosi inginocchiata al nostro fianco. Poi vuole tornare partecipe anche lei. Dirigendo il gioco fa mettere Bruno sotto di noi. Sento la sua lingua accarezzare il mio cazzo ogni volta che fuoriesce dalla figa di Elena, mentre Elena la sente sul suo clito quanto io le sono completamente dentro. Noi scopiamo e lui ci lecca… ma non solo. Mentre Bruno ci delizia ulteriormente con la lingua il già delizioso piacere della scopata, Vale imprigiona nella sua bocca il suo cazzo ed inizia a spompinarlo sempre più velocemente. Io sto scopando Elena in figa, Bruno sta scopando Vale in bocca. Ormai non riesco più a tenermi… annunciando l’orgasmo, esplodo dentro Elena. E mentre insieme ci godiamo i sussulti del post coito, vedo Bruno in piedi fuori dal letto con Vale inginocchiata davanti a lui… capisco al volo la situazione. Vale vuol godersi la spruzzata di Bruno sul viso e sulle tette, mentre con una mano si masturba e con l’altra porta lui all’esplosione. Li sentiamo godere insieme. Vale entra nel suo ennesimo orgasmo di quel pomeriggio esattamente mentre Bruno la spruzza ovunque con al sua calda crema. Io sono ancora dentro ad Elena, ed insieme li guardiamo e godiamo mentalmente di quel loro godere fisico, peraltro da noi provato poco prima. Senza rivestirci incominciamo a chiacchierare, riprendendo quella conversazione prima interrotta per la voglia di massaggio di Vale. Ci troviamo bene a chiacchierare insieme, così come ci siamo trovati più che bene nel divertirci con i corpi poco prima. L’impegno, quando ci lasciamo dopo circa un’oretta, è di rivederci a breve. Non passa una settima ed infatti siamo nuovamente insieme in quella garconniere. Il divertici insieme è stato così pregnante che, a quella seconda volta, son seguite altre volte, tanto da essere divenuto anche possibile, quando una delle due donne, che sono quelle che hanno maggior problemi sugli orari, non può liberarsi, divertirci anche solo a tre, io con Bruno ed Elena o Bruno con me e Paola. Questa è storia di circa un anno addietro, precedente a quella dei due altri racconti già pubblicati, ma mi è venuto di scriverla ora perché, tra poco, ci troveremo per l’appunto io e Vale con Bruno, per un bel fine pomeriggio a tre... preferiamo chiudere una giornata di lavoro on questo tipo di aperitivo, rispetto a quello classico che si sorseggia al bar.
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13 years ago
admin, 75
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Serata a cinque
Sono solo le otto di sera. Tra mezzora arriverà il nostro amico Mario. Questa volta però non per divertirci in tre, ma con una coppia sua amica. Anche se non siamo certo neofiti di questo gioco, un po’ di tensione c’è; la coppia attesa non l’abbiamo neppur vista in foto, tutto al buio, solo fiduciosi sulla capacità di valutazione di Mario. Vale è splendidamente vestita in rosso natalizio… un micro tanga sovrastato da un bustino di egual colore che da il giusto risalto al suo splendido seno. Mentre attendiamo l’arrivo del terzetto non riesco a controllarmi… faccio sedere Vale sulla poltrona, poi, lentamente, inizio a baciarla e mordicchiarle i capezzoli, per finire con la più classica delle posizioni: la mia testa tra le sue cosce con la lingua impegnata a darle il primo orgasmo di una serata neppur ancora iniziata. Puntualissimi alle otto e mezza suonano il campanello. Apriamo la porta e li vediamo. Mario non ci delude mai, non solo come compagno di sesso a tre, ma neppure come organizzatore di serate birichine a cinque. Lei, Viviana, bruna con meravigliosi e pungenti occhi, avvolta in un cappotto, lui, Carlo, un bel cinquantenne. Mentre ci presentiamo, già Viviana si sfila il cappotto. Sotto quello spesso indumento, null’altro che una perfetta mise per il proseguio di serata… bustino nero, micro tanga ed un bel collare di cuoio al collo con anello per guinzaglio. Vale immediatamente si sfila il vestito indossato per riceverli e le si affianca. Noi tre maschietti lì come statue, completamente vestiti a rimirare le due splendide donne già pronte ad aprire le danze del piacere. Un flut di champagne per dare il via alla serata e, ancor bevendo, mi si affianca Viviana; vuole assaporare le bollicine direttamente dalla mia bocca… a lei lo champagne piace berlo così. A un paio di metri da noi, Mario e Carlo baciano e palpano Vale stringendola tra i loro corpi. Dal suono del campanello non è ancora passato neppure un quarto d’ora… è già la camera inizia a profumare di sesso. Sento la mano di Tiziana scorrere lenta sul cavallo dei miei pantaloni, mentre vedo Vale posare le sue su entrambi i maschietti, palpandone gli strumenti che già sa saran a sua disposizione per l’intera serata. In un baleno anche noi maschi ci svestiamo, omaggiando le due donne dei nostri tre membri, quali moderni cavalieri con la lancia in resta pronti alla tenzone. L’atmosfera si arroventa. Viviana imprigiona tra le sue carnose labbra il mio cazzo, mentre Vale si dedica ai due ospiti con egual perizia. Ci alterniamo tra l’essere succhiati da quelle due belve affamate di sesso ed il leccare ogni parte dei loro corpi. Ormai il primario esserci divisi a due e a tre è divenuto un cinque completo. I cinque corpi sono avvinghiati, la mia lingua passa da Viviana a Vale così come quella dei miei sodali maschi, mentre il mio pene, così come il loro, viene passato di bocca in bocca tra le due donne. Mi trovo a tenere Viviana per il collare, usando l’anello per dare il ritmo al suo suggermi. Vedo Viviana e Vale di tanto in tanto cercarsi i corpi, toccarsi le fighette fradice e mordicchiarsi i capezzoli o abbandonarsi a lunghi baci tra loro. Anche in quel contesto Vale non rinuncia comunque al suo spettacolo preferito; prende in mano il membro di Mario e lo posiziona nella mia bocca. Inizio a succhiarlo, mentre lei succhia il mio, per poi alternarmi e farmelo succhiare da lui mentre io lecco Vale, che a sua volta spompina Carlo. Viviana passa dal giocare con le tette della sua nuova amica al godersi in bocca il cazzo di Mario, sino a che Vale, eccitata nel vedere noi maschietti spompinarci e contemporaneamente leccata, ci inonda con i suoi umori… nessuno di noi vuol privarsi del piacere di gustarne la figa grondande, ed allora a turno la assaporiamo mentre gode. Il caos di corpi intrecciati è totale, paradisiaco. Il piacere sta arrivando all’apoteosi. Mario si stacca dall’intreccio e alla pecorina prende Vale, che ancora sussulta per l’appena raggiunto orgasmo. Lo vedo pomparla, riempirla, mentre lei urla “ancora”… “lo voglio tutto”… e lui sempre più veloce, sempre più violento nel possederla. Io intanto condivido con Viviana il cazzo di Carlo, sino a che Vale non mi trascina sul materasso, per terra davanti al divano, sostituendomi a Mario e chiedendomi di prenderla, di venirle dentro. Vuole sentire la sborra calda colarle tra le cosce. Le salgo sopra, le sue gambe sulle mie spalle ed inizio a penetrarla, mi implora di pomparla velocemente; sto esplodendo ed infatti, dopo poco, la riempio di sperma, mentre con lo sguardo rimiro Viviana sguaiatamente seduta sul divano intenta a spompinare Carlo, con Mario inginocchiato che la penetra, riservando a lei quel nettare che, scopando poco prima con Vale, gli era ormai salito in canna. Dopo essere venuto nessuna pausa. Subito Viviana mi prende in bocca il membro, per sentirlo afflosciare lentamente sotto la sua lingua, tra le sue labbra, gustando gli ultimi sussulti. Ma neppure Vale si ferma. La vedo inginocchiata davanti a Carlo. Lo succhia e lo masturba, con occhi solo per quel cazzo che ha tra le mani ed in bocca. Non ci vuole molto e sentiamo Carlo ansimare per l’orgasmo imminente, con Vale che gli chiede di riempirle di sperma viso e tette. Lei e li, inginocchiata davanti a lui, con la testa leggermente inclinata all’indietro pronta a ricevere, quando dal cazzo di Carlo arriva finalmente la spruzzata tanto agognata da Vale. Non vuol perdersi neppure una goccia, continua a masturbarlo mentre calda sperma ormai le cola sul viso e le bagna i capelli, ma lo fa ora con una sola mano, l’altra la usa per spargersi quella crema ovunque. Sono le dieci… tutti e tre noi maschietti abbiamo goduto di un orgasmo spettacoloso, mentre le due signore sostengono di non riuscire neppure a ricordarne il numero… Per la serata ho preparato uno spuntino in piedi, ma sappiamo tutti che sarà solo uno spuntino d’intervallo, perché il gioco non è certo finito. Manca ancora quel secondo tempo che incomincerà di lì a poco. Tra una tartina ed un pasticcino, tra un bicchiere di vino ed un sorso di cognac, l’atmosfera torna a scaldarsi. Quell’erotismo che aveva riempito la camera non è certo svanito, si è semplicemente assopito per darci modo di tirare il fiato. Basta poco… un paio di battute su quanto avvenuto pochi minuti prima, un apprezzamento per un gesto ed ecco che la scintilla torna ad infiammare la serata. Viviana mi si avvicina e, mentre posa la sua bocca sulla mia, con la mano va e tastare la voglia di ricominciare del mio membro. Contemporaneamente Vale le accarezza seno e fighetta. Carlo e Mario senza indugiare si uniscono a noi tre, palpando e baciando le due donne. Senza renderci conto dei movimenti, ci troviamo tutti attorno al divano… con Viviana sdraiata e gran protagonista della scena. Inginocchiati a rendere omaggio alla sacerdotessa di tanta lussuria, noi maschi ci alterniamo a leccarne gli umori, mentre Vale, in piedi dietro il divano, giocando con i suoi capezzoli non smette di limonarla. Ebri dei suoi umori, poniamo poi a turno i nostri cazzi tra le labbra delle due donne che, in perfetta sincronia tra loro, continuano a limonarsi ed al tempo stesso a leccarci… Ad un certo punto Mario si unisce alle due donne nel succhiare me e Carlo…, masturbandole in contemporanea; Vale con questo gioco si inebria di piacere… adora essere masturbata mentre sugge il cazzo insieme ad un uomo. L’eccitazione è al culmine… non riusciamo neppur più a capire cosa stiamo facendo… in un spettacolare girotondo erotico, ci troviamo ora a leccare una vagina ed ora a succhiare un cazzo, ora a sentirci il cazzo manovrato tra le mani ora a sentirlo risucchiato in bocca, senza differenza tra maschi e femmine. Mentre vedo Mario masturbato da Vale sgocciolare sul seno di Viviana, a sua volta penetrata da Carlo, sento crescere anche in me la voglia di orgasmo. Vale lo capta dalla tensione del mio viso ed allora si appropria dello strumento, togliendolo dalla bocca di Viviana, e si inginocchia tra le mia gambe. Sento la sua lingua calda sullo scroto, sento i miei testicoli nella sua bocca, sento le sue labbra baciarmi la radice del membro, mentre la mano, veloce, lo porta all’esplosione. Il tempo di vedere che Carlo sta unendo il suo sperma a quello di Mauro sul seno di Viviana ed anch’io spruzzo… una spruzzata che vedo colare, lenta, sulle tette di Vale, mentre lei, ormai fuori di se, geme masturbandosi e godendosi la calda crema che le scorre sul corpo. Siamo tutti stremati quanto appagati. I corpi lentamente smettono di sussultare e torniamo in noi dopo oltre tre ore di puro eros, interrotto solo pochi minuti per un veloce tramezzino. Coppia fantastica, con Mario gran anfitrione… tant’è che neppure due settimane dopo abbiamo ripreso il gioco esattamente da dove l’avevamo interrotto, anche se con meno impeto, ma molta più fantasia. Al secondo incontro non son mancati vibratori e frustino e le donne a finire la serata in un lunghissimo sessantanove, con noi maschietti attorno a loro quali spettatori… unica possibilità dataci, il masturbarci ammirandole ed il benedire quel rito saffico, celebrato da Vale e Viviana stese sul tappeto, con una finale spruzzata collettiva sui loro corpi avvinghiati.
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13 years ago
admin, 75
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In viaggio...
Qualche anno fa mi trovai a viaggiare in pullman di notte. Ci fermammo verso le 2 per una sosta di circa 30 minuti in un autogrill poco frequentato, eravamo giusto noi viaggiatori (una ventina, stranamente il pullman era semivuoto) e qualche camionista. Essendo estate ero vestita leggera, con una canotta dalla scollatura profonda e una gonna corta di jeans. Mentre sceglievo una bevanda fresca dal frigorifero mi si affiancò un uomo che poteva avere tra i 45 e i 50 anni. Era un camionista, non molto attraente in verità ma con una faccia da gran porco. Mi guardava insistentemente la scollatura e ne approfittai per fare un po' la scema...guardacaso scelsi una bottiglia che si trovava alla sua sinistra e mi allungai per prenderla senza farlo spostare, permettendogli di scorgere i miei seni e di avvicinare il mio fianco sinistro al suo pube. "Scusi, sa..." gli dissi, e prendendo la bottiglia me la portai al petto bagnandomi i seni. Lo lasciai li come un rimbambito ed andai a pagare. Ne approfittai per andare in bagno e mentre mi lavavo le mani vidi nello specchio il camionista che mi fissava. Mi piegai un po' di più sul lavandino, col culo in fuori e le tette strizzate dalle mie braccia che si vedevano riflesse nello specchio. Lui stava fermo sulla porta e potevo vedere la mano dentro la tasca che si muoveva. Avevo la possibilità di divertirmi e lo feci. Andai nel secondo corridoio di lavandini sulla destra con lui che mi veniva dietro. Mi tolsi la canotta lasciando libere le mie tette già gonfie per l'eccitazione e un sorrisino si dipinse sulla sua faccia. Mi tolsi anche la gonna e gli slip, mentre lui si smanettava ancora più velocemente sussurrando un "Brava, porca". Mi misi col culo sul marmo freddo del lavandino, con la schiena poggiata allo specchio e allargai le gambe davanti a lui. Avevo la fica tutta bagnata e una gran voglia di allargarmela con le dita e masturbarmi davanti a lui. E lo feci. Con le gambe spalancate mi violentavo la passera con le dita e gli chiesi di farmi vedere il cazzo. Non se lo fece ripetere due volte e si abbassò i pantaloni tirando fuori un bel pisello lungo, largo e dritto con una cappella tutta da succhiare. "Ti piace eh, puttana? Ti piace il cazzo?" mi diceva. Più mi parlava così, più se lo smanettava e più io divaricavo le gambe ficcandomi dentro la fica le dita della mano. Ma la vista di quel bel cazzo mi faceva aumentare la voglia di succhiarglielo per bene, di essere troia fino alla fine e prendere in bocca il pisello di uno sconosciuto. Lui se ne accorse e si avvicinò a me. Io, che avevo tutte le intenzioni di farlo esplodere come mai nella sua vita, mi misi a pecora sul lavandino con il culo e la fica rivolti allo specchio. Abbassai totalmente le spalle e la testa fino ad incontrare la sua cappella ed iniziai a leccargliela mentre lui godeva della mia lingua e della visione allo specchio del mio culo e della mia fica aperti e grondanti di umori. Il sapore del suo cazzo mi inebriava, lo volevo tutto in gola. Volevo che mi scopasse la bocca prendendomi per i capelli e così fece, spingendo il suo pisello tutto dentro e ordinandomi di toccarmi la fica e di continare a succhiare perché ero una piccola troia. Io obbedii e presi a stantuffarmi il buchetto bagnato con due dita mentre mi riempivo la bocca di cazzo e godevo nel farlo. Lui aumentò la velocità e lo feci anche io, strusciando tutta la mano sulla fica aperta e godendo come una porca mentre lui mi schizzava in bocca e mi ordinava di leccargli tutta la sborra. E io la leccavo vogliosa e golosa mentre lui continuava ad ammirare la meraviglia delle mie gambe aperte allo specchio. Ero stravolta e all'improvviso mi venne il terrore di essere stata lasciata li dalla corriera. Mi rivestii di corsa e lui mi bloccò prendendomi dai fianchi e dicendomi "Dove credi di andare? Guarda che gli autisti lo sanno...e comunque sono passati solo dieci minuti e io devo scoparti ancora". Sentivo il suo cazzo premere sul culo e nonostante fossi appena venuta avevo una gran voglia di essere sbattuta dallo sconosciuto. Ma non mi fidavo, così feci per andarmene ma lui non era molto d'accordo così mi prese per i capelli sbattendomi sul lavandino e abbassandomi le mutande me lo ficcò nella fica da dietro e iniziò a spingere forte tappandomi la bocca con una mano. Mi stava scopando con violenza e lo sentivo grugnire dietro di me dicendo piano "Che c'è, non ti piace più il cazzo, troia?". Ero frastornata dal suo avermi presa contro la mia volontà ma ero anche eccitata dallo squallore della situazione. Io a pecora su un lavandino di autogrill con la fica piena del cazzo di uno sconosciuto cinquantenne. "Si che mi piace, dammelo tutto!" risposi, e lui continuò a stantuffare forte e veloce finchè non tolse il cazzo, mi fece girare e mi venne ancora in bocca. Mi schizzò l'ultima goccia e se ne andò. Pochi secondi dopo sentii una voce maschile chiamare tutti i viaggiatori della corriera. Mi svegliai. Ero sul pullman e avevo sognato tutto. Avevo gli slip fradici. Scesi per la sosta in un Autogrill deserto. Ripensando al mio sogno sentivo la mia passera pulsare e avevo una gran voglia di fare tutto veramente...avevo voglia di toccarmi e di fare un pompino ad uno sconosciuto, ma non accadde. Tornai sul pullman e, una volta ripreso il viaggio, si abbassarono le luci. Ero troppo eccitata per dormire e avevo una gran voglia di sentire le mie dita dentro la fica. Non c'era nessuno nei sedili intorno a me, solo un signore davanti ma stava dormendo. Iniziai a toccarmi sopra gli slip, allargando leggermente le gambe. Con la mente pensavo al cazzo del camionista nella mia bocca, alla mia fica aperta davanti a lui. Mi abbassai gli slip e sollevai la gonna. Con la mano frugavo in mezzo alle mie gambe, godendo in silenzio e morendomi le labbra. Solo poco dopo mi accorsi che l'uomo seduto davanti a me era sveglio e mi stava guardando dallo spazio presente tra i due sedili. Feci finta di non accorgermene ma allargai le gambe per lui, mostrandogli la mia passera aperta ed eccitata. Lo sentivo ansimare e avevo voglia di avvicinarmi con la bocca per farmelo dare ma non volevo dare troppo nell'occhio, così continuai a infilarmi nella fica due dita per farlo eccitare. Lo sentivo ansimare più forte e incontrai il suo sguardo in quello spazio vuoto. Lui quasi si bloccò ma riprese subito a masturbarsi quando mi sdraiai ancora un po' allargando totalmente le gambe e mostrandogli anche il buchetto del culo. Presi a toccarmi velocemente godendo a bocca aperta e venni mentre lui si sborrava in una mano. Già mi vedevo a pulirgli il cazzo con la lingua...ma non lo feci. Mi addormentai stremata.
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13 years ago
admin, 75
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Una storia di donna
Trova un piacere indescrivibile nel farsi guardare. Si diverte a provocare: vestiti stretti, corti...sempre tacchi...D'estate calzoncini attillati...bianchi, neri, e sempre, sempre scollature adatte a far intravedere il seno. Lo ha sempre fatto. Si eccita soltanto a guardarsi allo specchio, mentre si prepara per uscire. Indossare le autoreggenti, il perizoma...mmm! sia piace tanto. Lui non sembra neanche vederla. Gli altri, tutti! la riempiono con i loro sguardi. Ogni sguardo è un brivido. Ogni brivido è una conferma. Ieri sera si è toccata...appoggiata in piedi davanti allo specchio....guardava il suo corpo...una mano sul seno...l'altra sulla fessura della sua fica, bagnata. La fantasia cammina sempre con le proprie gambe. Ogni tentativo di stopparla è inutile, dannoso e profondamente banale. abbiamo paura di noi stessi...del senso profondo della ricerca del piacere: piacere agli altri per confermare noi stessi...trovare nell'altrui desiderio la soddisfazione del proprio io. Domani in palestra indosserà la solita tuta grigia iper aderente. Loro muoiono ogni volta che la vedono. Sembrano essere lì solo per aspettare lei. Eccoli, in fila quasi. Adoranti, iniziano a sudare appena arriva. Si offrono di aiutarla, quasi facendo a gara. Eccolo, è giovane, pieno di ormoni...lo sente mentre dietro le sue spalle la sta aiutando ad effettuare un esercizio...sente il suo respiro, caldo, affannato...non osa avvicinarsi troppo, ma lei sente che anche lì sotto qualcosa si muove. Appena finito lei si volta, lo guarda negli occhi e lo ringrazia...mordendosi leggermente il labbro inferiore. La sera a casa non riesce a fare a meno di ripensarci: ogni volta è lo stesso. Di nuovo la mano sul seno...il dito dell'altra dentro la fica bagnata...immagina: lei sola...e poi loro...In palestra, sono in due...l'aiutano nell'esercizio...uno dietro e l'altro davanti...sente il loro fiato...il caldo, la voglia...stavolta sono più audaci. Le loro mani sul suo seno, sui fianchi...la tuta si abbassa.... E' bello: lei è lì, desiderata e posseduta da loro...al centro dell'attenzione... L'orgasmo arriva...un godimento incredibile...l'impossibilità di urlare...di là c'è lui, potrebbe sentire... Poi la cena, il divano, la tv...la fantasia lascia spazio alla realtà...eppure qualcosa deve accadere... (continua)
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13 years ago
schopenauer,
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Angela diabolica
Giacchè lo giorno è bigio e assai noioso e che lento passa tra le brighe, vorriati rallegrarlo col dire mio scherzoso, d'onde mi induco a scrivere due righe. D'ora antelucana, in sul finir dell'anno vecchio, l'imago tua desiata scaldommi il basso ventre indi ,col membro in mano.. tosto.. mossi allo specchio Ma l'omo ch' io vidi giacchè mi fei d'appresso avea sfatto lo viso, sì torto e gobbo il dorso alchè saltai stupito, tirandomi d'un passo Il braccio ei pose in alto e con gran lai puntommi dritto il dito e ratto disse "chist'omo che tu vedi, d'oggistesso.. tu sarai." "Non pote la natura esser si ria un bon cristiano io fin anzi fui, non veggio a tale pena menarmi me dovria!" Favellai arrogante con falsa sicumera, celando la sorpresa dell'evento, com' un che ad ogni passo impera! "Non cogitar colpe od a misfatti quali, che in la tua mente la cagion indaghi molto più basse son le cause tali. A farti in cotal guisa fu sol esso, che dell'abuso è nota la doglianza tosco nel suo piacer sovente è il SESSO." I non credea ancor al mi cascante orecchio ciò che più al mondo aveo in diletto era, al dir del mio riflesso, causa del mio venir immantinente vecchio. "Ma io!.. sol con la dritta !!", posi obiezion tutto tremante che da sconforto ero chino e soverchio "PUR CON LA MANCA !" rimbrottòmmi cupo lo mio sembiante. "Che già il lo menar con una, al ciel, è gran peccata " fu a seguitar nel dire con solenne nota " indi.. con due, la pena è raddoppiata". "Non basti che a venir sia la vecchianza" disse con mala bocca lo tristo vate "a maggior doglio ti castighi .. l'IMPOTENZA !" Del verbo appreso mi posi in tal sgomento e repente l'occhi al ciel volti,pietando, sanza più nullo poter, caddi in mancamento. Ignote mi fur l'ore in cui fui lasso chè l' tempo alla memoria mi fu assente ma ritto che mi fui, lesto allo specchio volsi il passo. Niuno d'ogni sorta nel vetro era presente sol'io, com'era pria del buio arcano, in carne, ossa e, in tutto il suo pesar,l'onor pendente. Nol dicerotti amica cara la grande contentanza nell'aver certo lo saver che ancor durava intatta gioventute e ,in tutto il suo turgor, bassa possanza. E come for dal bozzo sbatte l'ale in l'aere farfalletta a far la prova di funzione, stesso mi posi all'ovra e con lena da collaudo mi indussi alla manetta. "Eureka!!...L'arnese tiene appieno la funzione" baldo esclamai di gioia pura e schietta "Bisogna presto addivenir alla gentil concione" Vorria venire tivi e tollere ogni indugio pria che torni l' gobbo disgraziato in sogno e passarmi ore soavi in ogni tuo pertugio. Or vedi, l'agognar mio impellente mi desta di mattina, è come saetta che l' cielo squarcia lesta e m'avvampa col tuo nome... diabolica Angelina .
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13 years ago
rotterdam19,
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Sauna a roma
ciao vi racconto un'altra storia vera. un giorno vado a rilassarmi in una sauna privè vicino Roma. Mi butto nudo nella vasca idromassaggio e mi godo la sensazione rilassante dell'acqua calda e del massaggio delle onde. Entrano alcune coppie nella vasca e una mi si mette al mio fianco. lei inizia a toccarmi sotto l'acqua; poi quando la pressione deglia altri singoli si fa pesantina mi portano in una stanza a divertirci. tutto va a meraviglia ed infatti soddisfatto dopo aver goduto a meraviglia mi faccio una doccia e me ne vado a casa. all'uscita dal locale un'altra coppia mi viene dietro e mi da un biglietto col proprio numero di telefono. UAU!! mi dicono anche di telefonargli presto. Già il giorno dopo lo faccio e la sera stessa mi invitano a casa. La coppia una volta entrato in casa loro, mi offre da bere. dopo i primi convenevoli le mi comincia a baciare e a spogliarsi mentre il marito ci guarda a parte. poi lei mi porta sul suo letto mentre il marito sparisce. noi scopiamo e riscopiamo finche dopo arriva anche ilmarito ed insieme a lui facciamo una doppia penetrazione con la caldissima e porchissima donna. la serata continua alla grande: sono stato il loro amico di giochi per alcuni anni.
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13 years ago
maialino973,
40
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Club privè
Ciao a tutte/i. Vi racconto ora una mia storia di qualche anno fa: una sera vado in un club privè in provincia del nord. Molte coppie presenti alcune molto belle e giovani. Giro perle stanze e vedo spettacoli di ogni genere :) due coppie scopano al primo piano sopra un vetro. Per cui dal piano di sotto, alzando la testa, si vede uno spettacolo straordinario. Giro e rigiro per le stanze e mi rendo conto che si sta facendo ormai quasi l'ora di chiusura. Nel frattempo vedo due coppie che parano sul divano tra di loro; sono coppie amiche. le due donne sono a dir poco magnifiche: entrambe bionde. una con i capelli rasati sulla nuca e il resto corti. L'altra con i capelli lunghi. Sono a dir poco bellissime, snelle, corpo da gattine. Sinuose, magre e vestite in modo eccitantissimo. Ad un certo punto mi sembra che mi stiano guardando...ma non mi faccio idee particolari perchè mi sembra che siano di quelle coppie che giocano solo tra loro e poi le ragazze mi sembrano troppo belle :) per essere vere. Eppure dopo un po', quando vado al bancone del bar a bere qualcosa, si alzano e mi si mettono una a destra e una alla mia sinistra. Ed insieme mi dicono all'orecchio: "ti va di giocare con noi due insieme?". Mi sembrava un miracolo: erano troppo belle: erano due modelle! Mi portano in una stanza e mi fanno sdraiare a terra a testa in su. Una si posiziona sopra la mia testa e l'altra sopra il mio arnese. Sono in piedi ed hanno delle minigonne che si sfilano in un momento, il tutto sotto i miei occhi increduli. Una ha la patatina completamente rasata (quella con i capelli corti) mentre l'altra ha solo una piccola strisciolina di peli. Bellissime!!! Quella sopra la mia testa si piega e si "siede" praticamente sulla mia bocca; l'altra me lo prende in bocca. Dopo minuti di succhiate reciproche le due si danno il cambio. I loro uomini sono in piedi ai lati con loro pisello in mano che si masturbano. Poi le due ragazze a turno mi scopano; io ho le mani ovunque. un Culo magnifico entrambe. loro nel frattempo lesbicano tra loro. quella che mi sta sopra il pisello bacia l'altra e poi le lecca la fica quando questa si alza davanti a lei. quando vengo penso che non mi scorderò mai una serata del genere in vita mia!!!!!! purtroppo non le ho più viste...
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13 years ago
maialino973,
40
Last visit: 4 weeks ago
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For sweet..sognando realtà
....sono nel bar di un cinema in attesa che inizi il film e stò leggendo la recensione seduto sorseggiando un prosecco, ad un certo punto sento un profumo che mi avvolge e vedo una donna, vestita con una gonna al ginocchio stretta, una camicetta con sopra un maglioncino aperto sorseggia un caffè al banco, nella sua mano destra ha la borsetta e il cappotto...ci scambiamo uno sguardo breve ed intenso....si avvicina al mio tavolo e chiede se può prendere l'altra parte del giornale...glielo porgo con un sorriso che lei ricambia. Il suo profumo è inebriante, il suo sorriso è caldo ed accogliente....con delicatezza inizia a sfogliare il giornale. E' l'ora escono le persone dallo spettacolo precedente (il nostro è l'ultimo ci sono poche persone) vedo che si avvia nella sala e noto che le cade il portafoglio dalla borsetta, mi precipito a prenderlo (scordandomi anche di pagare la bevuta) c'è molta gente che esce e la vedo sparire nella sala, mi ricordo di dover pagare così torno al bar, pago e mi avvio nella sala. E' buio ci sono poche persone non la vedo, la cerco, inizia il film....continuo a guardarmi intorno..la vado uscire dal bagno e posizionarsi nell'ultima fila lontano dall'entrata e da tutti...mi alzo e mi avvicino a lei...le bisbiglio porgendole il portafoglio...lei mi sorride e mi ringrazia...le chiedo se le disturba che rimanga li, lei mi dice che le fa piacere e che dopo vorrebbe ricambiare il mio gesto. il suo profumo mi invade...lei ha il soprabito sopra le gambe...ad un certo punto , lo mette sul sedile accanto...scoprendo così le sul tornite gambe che sono in bella mostra e si nota che porta le autoreggenti, sento muoversi tutto dentro i miei pantaloni....vedo che con la cosa dell'occhio ella controlla se io la guardo...poi poggia il braccio, sul mio bracciolo e siamo a contatto...io non mi ritraggo e lei neppure...mi piace questo contatto con la sconosciuta e mi eccita....ad un certo punto vedo che lei con l'altra mano, la fa scendere fra le sue coscie, allargandole leggermente....e comincia a mordersi le labbra...a questo punto io eccitatissimo...comincio a toccarmi....e le stringo la mano......ci guardiamo...io lo tiro fuori e comiciamo a masturbarci e a guardarci...lei guarda mentre io mi masturbo io guardo mentre lei si masturba ci guardiamo negli occhi e ci stringiamo forte la mano.....
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13 years ago
thc69bx,
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Appena si spengono le luci apro la porta e....
CI SIAMO DATI APPUNTAMENTO IN QUEL PARCHEGGIO...le indicazioni sono state perfette e il mio gps trova facilmente la strada . Arrivo lavata pulitissima profumata e vuota....le luci accese dicono che non sonoancora pronta e infatti chiudo tutto tranne le luci , mi cambio , infilo la parrucca il perizoma, il reggiseno, il reggicalze , i tacchi a spillo , il rossetto e metto pure del gel all'interno del mio culo e fuori. spengo le luci e apro la porta del mio camper. Mi metto sul letto quello basso matrimoniale alla pecorina e aspetto. Il segnale erano le luci accese che adesso sono spente e la porta socchiusa. Ci eravamo scritti tante volte con questo amico e ci eravamo scambiati i cellulari e ci eravamo parlati dei gusti dei limiti , delle considerazioni su cosa ci piaceva e cosa ci aveva eccitato maggiormente nei pochi incontri uomo-uomo. Solitamente incontro coppie e solo coppie. Il gioco e' piu' bello per me anche se non scopo la donna ma solo vedere lei che si bagna a vedere il cazzo di lui entrarmi piano piano tutto dentro il culo e' una libidine pazzesca. e poi quando lei infila il mio cazzo di lattice fra le gambe legandoselo alla vita e mi incula davanti a lui magari mentre si fa succhiare e' troppo bello ! Ma adesso sono la' io per lui solo...questo amico misterioso sentito tante volte e mai visto di persona , molto educato e gentlemann come pochi. Vediamo cosa ne verra' fuori. Il segnale era che le luci si chiudessero e la porta si aprisse poco poco perche' il caldo non uscisse. Sento la portiera di una macchina chiudersi l'allarme inserirsi e dei passi avvicinarsi...fremo e tremo di paura e di voglia. La porta si apre del tutto e sale il mio amico che subito richiude la porta dietro di se e sento che si spoglia. non dice nemmeno ciao e mi meraviglio sebbene sia perfetto non parlarsi per niente per non sentire niente di maschile. Lui poco dopo palpa il mio culo accarezza le mie natiche le apre facendomi emettere un piccolo gemito di sorpresa. LUI INFILA UN GUANTO IN LATTICE CHE ERA VICINO A ME DI QUELLI DA INFERMIERI E MEDICI PER INTENDERCI e poco dopo un suo dito il medio penso....mi riempie di colpo il culo e affonda fino in fondo ritirandosi subito dopo e riaffondando altrettanto subito dopo dentro di me e poi ancora fuori e poi ancora dentro . Cominciai subito a lamentarmi quando di forza infilo' anche il secondo che mi fece letteralmente sobbalzare in avanti per il male ma lui mi prese con forza sotto le gambe davanti si sedette vicino a me mi mise sopra le sue gambe e senza darmi scampo mi riinfilo' le due dita di prima cercando di metterci anche un terzo dito senza assolutamente riuscirvi. Singhiozzavo dal male e mugolavo come una troia muovendomi in avanti e indietro per togliermi dal culo quelle dita che continuavano ad affondare e affondare e sbattere sempre di piu' dentro il mio buco stretto. Poco dopo finalmente il mio amico disse che avevo proporio un bel culo e tirando via le dita da dentro per un attimo mi giro' stendendosi vicino a me mi mise seduta e prese a baciarmi in bocca infilandomi la sua lingua dentro e andando a leccare la mia. Questa cosa mi faceva schifo e lui lo sapeva ma ero la' per farlo godere e per essere la sua vacca cosi' lasciai farepoi lui mi tiro' verso di lui mi mise una mano fra le gambe e con due dita mi rientro' dentro il culo baciandomi e inculandomi di brutto senza lasciarmi il tempo di respirare...poi lui si stese ancor di piu' e presa la mia testa con forza la tiro' verso il suo cazzo che era veramente pulito e asciutto e mangiai molto volentieri se lui non volle infilarmewlo fino in gola schiacciandomi giu' con forza e poi facendosi scopare dalla mia bocca su e giu.....su e giu'....su e giu'...gllooobbhhhh glooobbhhh gloooobhhhh mi veniva da vomitare ma tenevo duro perche' sapevo mi avrebbe scopato da li a poco e infatti poco dopo mi prese per i capelli tirandomi su la testa mi volto a pancia sotto prese un cuscino mettendolo sotto il culo si mise sopra di me mi allargo' le natiche e con una mano mi appoggio' la cappella al buco affondando subito dopo dentro di me apreendomi come una vacca allargandomi come una baldracca e senza lasciarmi nessun tipo di fuga perche' in quella posizione e tutto il suo peso mi schiacciava giu' e mi riempiva fino a sentire le sue palle schiacciare sopra le mie natiche.... Cazzo che cazzo era grossissimo e mi lacerava l'ano e gemevo e mi lamentavo e mugolavo ma doveva piacergli molto perche' assolutamente non si toglieva dal mio buco stando anche tutto dentro e fermo sentendo le palpitazioni dell'ano arrivarmi al cuore per poi cominciare a fottermi veloce 10 15 volte mi sbatteva sciafff sciaffff sciaffff sciafff sciaffff il suo cbasso ventre schiaffeggiava le mie natiche finche un fiotto di sperma calda riempi' il goldone infilato dentro il mio culo e lui grugni di goioia mentre anch'io godetti molto a sentirlo venire e sbavare sopra le mie spalle restando dentro fino alla fine della sua venuta e fino alla fine di avermi sparato dentro al culo i suoi fiotti caldi copiosi . Mi lascio' li sul letto semi dolorante senza dire una parola e senza richiudere la porta. andai a lavarmi ma quando uscii gia' senza parrucca e senza tacchi trovai un altro uomo che mi disse...ciao sono io.....Cazzo ma allora chi era quello di prima dissi io? Un amico...ti e' piaciuto? Non sapevo che dire ma lui si avvicino' a me gia nudo e mi mise una mano sulla spalla per mettermi in ginocchio e mi riempi' subito la bocca del suo grosso cazzo piu' grosso del suo amico e io ancora disorientata non sapevo che fare ma lui sapeva bene che fare e mi prese la nuca dicendomi Dai troia succhia che poi ti riempio il culo gia' bello largo....succhiai anche troppo tempo per i miei gusti ma poi mi stese in ginocchio faccia sul cuscino sul letto mi allargo' le cosce senza tanti complimenti e senza chiedere se poteva...mi spalmo un po' di gel sul buco e appoggiata la sua maestosa cappella mi riempi con molta fatica e facendomi urlare .....il buco del culo andando veloce fino in fondo. fermatosi in fondo sentivo pulsare il suo cazzo e il mio buchetto non ce la faceva a tenerlo dentro ma poco dopo lui comincio' la monta che duro' un tempo interminabile fra lamenti grida e urli da parte mia tutti soffocati dal cuscino ma lui doveva eccitarlo molto tutto questo mio dimenarmi tanto che comincio' a dirmi se mi piaceva e che ero la sua troia e comincio' anche a sbattermi le natiche con forza tenendomi con le mie braccia in equilibrio. Finalmente sentii anche lui godere tantissimo con ruggiti e grugniti ssiiiiii sssiiiiii bbbeeellllooooooo che ccculloooo checccullooooooooo belllloooooooo beelllooooo sssiiiii troiaaa e mi schiaffeggiava forte anche mentre veniva e resto' dentro di me anche dieci minuti dopo essere venuto. Stesi sul letto il suo cazzo non piu' duro ma sempre bello grosso mi teneva aperto il buco che tentava di richiudersi invano.....mi disse in un orecchio che ero meglio di sua moglie e che adesso sarebbe arrivato un'altro amico che da fuori aveva aspettato con il cazzo in ,mano e che l'aveva conosciuto poco prima mentre aspettava il suo turno. No gli dissi di no assolutamente no.....non potevo no....era abbastanza per me ...anche piu' del normale ma poi quella sera fino alla mattina dopo ne presi altri due.
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13 years ago
pistoniecilindri, 44
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Al cinema porno
pochi giorni fa'sono stato dopo un po'di tempo in un cineporno di genova. E' stata una gradevole esperienza. Nel locale c'era una decina di persone,giovani vecchi e mezza eta',pochi i marchettari. Io sono andato normalmente vestito,quindi non trav,anche se a me piace depilarmi,tacchi e perizoma,al limite calze,il viso e'molto carino e nn ho bisogno di altro al limite una parrucca. Il locale era pulito,appena entrato mi sono messo nelle file dietro,ho aperto la cerniera abbassato i pantaloni e ho cominciato a masturbarmi,guardandomi intorno. Dopo poco si e'avvicinato un quarantenne,si e'seduto al posto vicino e a cominciato a toccarmi il cazzo,nel giro di qualche secondo aveva i pantaloni calati e con un cenno mi fece capire di succhiarglielo. Ho cominciato a spompinarlo salivando cappella palle,intanto stantuffavo il suo cazzone,dopo un po'sborro'in bocca ,io ingoiai il tutto pulendo per bene goccia a goccia la sua sborra dolciastra. Avevo appena finito quando una mano mi prese e mi porto'in bagno,li trovai altre 3 persone,il totale era 4,ovviamente,mi si presentava davanti un bukkade,credo si scriva cosi',risultato dopo essermi infilato nel bagno e chiudendo la porta,uno a uno sborrarono in bocca,in faccia,l'ultimo che non venne mi succhio il cazzo e mentre gli infilavo 2 dita nel culo gli sborrai in bocca. Cominciammo poi a limonare saliva e sborra si mischiavano sulla lingua,a quel punto un tipo che era gia'venuto mi entro'nel culo,sborro'lasciandomi il profilattico nel culo,beh mi sono divertito.
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1
13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Bendata
Bendata.... sei sdraiata...hai gli occhi bendati...ti senti strana , non ha mai provato una sensazione così.. l'oscurità ti circonde...sei vestita con la vestaglia trasparente, un miniperizoma nero e delle calze autoreggenti...sei molto eccitata non sai cosa succederà...senti solo dei rumori soffusi...un brivido ti percorre quando senti una mano che inizia ad accarezzarti il tuo corpo...senti la mano che ti accarezza il seno da sopra la vestaglia...senti un'altra mano sulle tue gambe...poi senti un'altra sull'altro stuo seno... capisci che nella stanza ci sono due persone...le mani che ti accarezzano i seni iniziano a slacciare la vestaglietta e a liberarli...ai i capezzoli talmente duri per l'eccitazione come degli spilli...senti dell'umido attorno...capisci che qualcuno te li sta succhiando...mentre con l'altra mano ti accarezza quello libero... intanto l'altro continua ad accarezzarti...è arrivato alle cosce e senti il contatto della sua mano dove finiscono le autoreggenti e inizia la pelle libera...e continuano ad andare sempre + su, in un lento massaggio...la bocca di uno intanto continua su un seno e poi su un altro... ogni tanto sale un po' più su e ti lecca il collo per poi arrivare all'orecchio... te lo morde...sei molto eccitata, ti umetti le labbra con la lingua... sotto senti che l'altro si è avvicinato al tuo fiore ricoperto solo di quel piccolo perizoma...senti le mani avvicinare fino a quando le senti che scostano il tuo perizome...ti senti accarezzare lentamente, per facilitargli il compito gli apri leggermente le gambe...sentire solo con il tatto senza vedere ti fa accelerare il respiro,,,senti che ti stai bagnando...le mani sotto si trasformano in una bocca...senti una lingua che ti sta penetrando dentro...la senti prima sulle grandi labbra poi si fa più audace ed entra dentro di te...intanto la linguia che si stava occupando della parte di sopra scende di nuovo verso i seni...te li succhia ancora un pò e ad un tratto capisci che qualcuno si è messo a cavalcioni su di te...senti le mani che ti stringono i seni e qualcosa di duro in mezzo a loro...un cazzo...stai facendo una spagnola bendata... senti che va lento...tiri fuori la lingua per sentirlo nel momento che si avvicina al tuo viso...lui capisce e te lo avvicina di +... inizi a leccarglielo... intanto sotto di te..la lingua si è sostituita con un dito...ti sta masturbando...ogni tanto senti un guizzo della lingua sull'altro tuo fiore...con un orgasmo in arrivo continui il tuo pompino.......... ...sei un lago...un cazzo in bocca che te lo stai gustando come se fosse il gelato più prelibato che tu abba mai assaggiato...una lingua che ti sta esplorando il tuo secondo fiore mentre delle dita ti stanno esplorando la tua fica...no ce la fai più ed hai un orgasmo...ti bagni tutta e brividi ti corrono per tutto il corpo grazie anche alle sensazione che sono più acuite essendo bendata...dopo questo orgasmo...i tuoi amanti si fermano...e ti lasciano lì in mezzo al letto...un flebile "no" ti esce dalle labbra...ma ad un certo punto... senti qualcosa di duro premere vicino alla tua bocca...sorridi e accogli il cazzo...lo trovi diverso da quello di prima e capisci che è della persone che prima ti leccava la figa...e inizi a leccarlo come hai fatto prima...la tua fica è bollente...e senti anche lì qualcosa che piano piano entra... e il cazzo dell'altro uomo...mugoli con la bocca piena mentre il cazzo ti entra nella fica...coi muscoli della vagina inizi a pomparlo...lui sta fermo poi inizia un lento movimento dentro di te, mentre continui a succhiare l'altro cazzo...sono sensazioni nuo0ve per te...bendata...ti stanno scopando in due...la tua bocca continua a succhiare inperterrita...ogni tanto delle mani ti accarezzano i senti e ti tintillano i capezzoli...senti ad un certo punto che quello che ti sta scopando in fica ti prende le gambe e te le alza...senti dell'umido sulle dita dei piedi...capisci che mentre ti sta scopando, con la bocca ti sta succhiando le dita dei piedi inguaiate nelle calze...e questo ti fa piacere....il cazzo che hai in bocca diventa sempre più grosso..capisci che lo stai portando all'orgasmo... ma...si fermano di nuovo...e ti lasciano di nuovo in bali della cecità....senti che ti prendono le mani e ti fanno alzare...avverti un movimento sul letto...capisci che uno si è sdraiato...l'altro ti accompagna su di lui...senti che sotto di te c'è un cazzo svettante che non vede l'ora di rientrare neela tua fica.... e allora visto che sei eccitata da morire...ti impali...sei a smorzacandela...te lo fai entrare dentro tutto e inizi a cavalcarlo...dietro di te sulla tua schiena nda è appoggiato l'altro...da dietro ti accarezza i seni mentre vai su e giù...senti il suo cazzo da dietro....le mani continuano ad esplorarti e scendono sempre più giù...accarezzano la tua figa mentre cavalchi l'altro cazzo...poi si spostano fino ad arrivareal tuo culo...prima le senti sulle tue chiappe poi si fanno sempre più audaci e una arriva vicino all'altro tuo fiore...tu continui la tua cavalcata...senti il cazzo duro dentro di te...i tuoi muscoli vaginali lo spremono...intanto un dito da dietro inizia ad entrare dentro di te...poi ne senti due...stai godendo...un cazzo un fica e due dita nel culo...ad un certo punto le dita escono...senti una mano premee la schiena per farti capire che devi piegarti verso il basso..smetti un'attimo di cavalcare...ti abbassi e senti la lingua di quello che cavalcavi lambire i tuoi seni aiutandosi con le mani...hai sempre il suo cazzo in fica...intanto dietro, le mani dell'altro ti allargano le chiappe....e inizi a sentire qualcosa di + grosso rispetto alle dita...è il cazzo del secondo uomo...il tuo respiro si fa sempre + affannato per via dell'eccitazione e del godimento che stai provando...lo senti entrare dentro di te...sempre pìù lentamente per non farti male ma per farti provare solo piacere...il tuo respiro si blocca un attiamo...lo senti tutto dentro di te...anzi li senti tutte e due...uno in fica e l'altro in culo...aspettano un secondo che i tuoi muscoli si adattino ai loro cazzi..e poi con movimenti coordinati..iniziano a scoparti.... ...sei piena dentro di te...due cazzi...uno nel culo e l'altra nella figa che coordinati ti stanno scopando...tu sei ancora con la benda...sensazioni mai provate prima...nella stanza si sentono i tuoi gemiti ad ogni affondo...due mani e ogni tanto una lingua di quello di sotto, li senti sui tuoi seni...altre mani sui tuoi glutei...le tue mani appoggiati sul letto facilitare i tuoi movimenti...senti arrivare l'ennesimo orgasmo di questo incontro...tutto il tuo corpo rabbrividisce e ti bagni come una fontana...esausta ti accasci sull'uomo sotto di te...i cazzi ancora duri si sfilano da te...senti che ti girano...ora hai la schiena a contatto con il torso dell'uomo che ti stava sotto...le sue mani iniziano ad accarezzarti in un lento massaggio...senti il suo cazzo duro vicino al tuo secondo fiore...intanto l'altro uomo ha iniziato ad accarezzarti le gambe...e ogni tanto ti fa sentire il suo cazzo lunghe di esse...le mani di quello di sotto iniziano di nuovo a massaggiare il tuo seno...la voglia sta rinascndo...con il cazzo vicino tu inizi un lento massaggio col tuo sedere...poi le tue mani si avvicinano a lui, glielo prendi e telo indirizzi nel tuo secondo canale...piano, lentamente entra dentro di te...lo senti tutto...intanto anche l'altro si sta avvicinando seguendo le tue gambe...lo senti vicino al tuo fiore, e come una carezza, lentamente entra anche lui dentro di te...se di nuovo piena...due cazzi...in fica e in culo...solo che sei in altra posizione...le tue gamba si incrociano sulla schiena di chi ti è appena penetrato...e di nuovo...come se lo facessero da anni...iniziano a scoparti...i tuoi gemiti ricominciano a farsi sentire...un odore di sesso e di corpi imprenia la stanza...mani ti accarezzano lungo tutto il corpo...vanno avanti, dentro di te...li senti prendere velocità...ti manca il respiro...e inizi il piacere arrivare...fino a quando hai di nuovo un brivido...l'orgasmo è arrivato...urli dal piacere...ma loro non hanno finito..i loro cazzi sono ancora duri...ad un certo punto pronunci con un fil di voce..."venitemi in viso"...e come un comando, la macchina si ferma....escono da dentro di te...ti fanno sdraiare...senti i due cazzi dri vicino alle tue labbra...ed inizi ad assaggiarli..prima uno poi l'altro..senti i tuoi sapori...poi ti fai più decisa e inizi un doppio pompino...alternadoti..prima uno poi l'altro, e poi di nuovo...fino a che no li senti pronti...che sta per arrivare anche per loro finalmente l'orgasmo...apri la bocca tirando fuori la lingua e... ti sborrano come due fontane...accogli tutti in bocca...sborrano copioso il loro nettare....lo senti tutto...e lo ingoi...un sorriso di gratitudine e appagamento compare sul tuo volto...e come sono arrivati..le due macchine da sesso...silenziose...escono lasciandoti ancora bendata.... FINE
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
History
Fisicamente sono un po' piccolina, ma molto carina, proporzionata ... dicono che dimostro qualche anno in meno, probabilmente per la mia pelle molto fresca e sicuramente per seno piccolino. Ho sempre avuto un rapporto un po' strano col sesso: con la mia fissazione di aspettare il "principe azzurro", sono rimasta vergine fino a 19 anni. Prima di allora mi sentivo decisamente "bloccata" nei flirt di tipo sentimentale, ma in compenso ... ero fin troppo "sportiva" nelle avventurette senza un domani. Insomma, se sono rimasta vergine tanto tempo è stato grazie al sesso orale ... e lo sapete anche voi che per una vergine si tratta di "pompini" completi, non di romantico petting! Oltretutto, quando mi sono resa conto che "il pompino" funzionava alla grande per ottenere un risultato pratico come quello di ... non cedere alla tentazione di scopare, ho capito anche che poteva funzionare per altri motivi. Anche se non l'ho mai fatto di mia iniziativa e ho risposto "picche" in diverse occasioni, in qualche altra occasione sono stata ... gentile. Diciamo che ho fatto anche qualche "pompino col rossetto" ... quei lavoretti puliti, perfetti, che lasciano solo un anello rosso alla base dell'uccello di un uomo con un completo elegante e la camicia profumata. Dire che "col rossetto" non è sesso ma "pubbliche relazioni" mi i sembra un po' troppo ... forse è sesso a scoppio ritardato, perchè "dopo", quando una si è sitemata il trucco e ha bevuto una cola per dimenticarne il sapore, allora si sente vincente, sa di aver superato un ostacolo e ... si ritrova pure bagnata sotto. Credo che comiciate a capire: da una parte inseguivo il mio sogno del Grande Amore, dall'altra mi "capitava" di essere abbastanza "zoccoletta", e questo mi metteva agitazione, mi faceva sentire in colpa. Come se non bastasse, c'e stato l'episodio di Riccione: avevo 18 anni, passavo quindici giorni di vacanza ospite di mia zia ... e lei mi lasciava molto più libera dei miei genitori. Chiaramente mi sono fatta una storia: lui un bel tipo di Milano, stava in una pensione assieme a due amici, e la loro camera aveva l'ingresso sul retro. Per me era la prima volta che facevo sesso su un letto e già la mia verginità cominciava a pesarmi ..., perciò, quando i suoi amici toglievano il disturbo, su quel letto si scatenava la battaglia: lui ovviamente tirava a scopare, io puntavo tutto sui 69 più infuocati. Solo che, in quella posizione il sesso orale per me diventava molto impegnativo ... più che altro lui mi scopava nella bocca e io ero molto "indifesa" tra le gambe. Lui non usava solo la lingua ... quando mi teneva le mani sotto al sedere, le sue dita mi facevano capire molto bene che "nel buchetto" il problema della verginità non esisteva ... e a forza di insistere, mi sono convinta a "provare" ... ma "solo un po', fai piano ti prego". Come potete immaginare, "solo un po', fai piano" lui l'ha capito "fai piano solo un po'"... nel senso che ha cominciato piano, ma poi la profondità e il ritmo mi hanno tolto il fiato per buoni 10 minuti! Durante la notte, sul lettino a casa di mia zia, non ho smesso un attimo di tormentarmi: mi rendevo conto che non potevo tornare indietro, mi davo della stupida, anzi, della stupida troia ... ma ero agitata anche perchè sapevo che il giorno dopo sarei tornata lì su quel letto e sarebbe successo di nuovo, magari con più calma e più tempo per capire il piacere della penetrazione. Così è stato, ma non solo il giorno dopo ... esattamente il pometiggio e la sera dopo, e altrettanto per altri due giorni ... con relative notti agitate sul lettino a casa di mia zia. A peggiorare la situazione ci si son messi anche i suoi amici: sicuramente conoscevano la storia fin nei minimi dettagli ... e non avevano più molta voglia di togliere il disturbo. Non so se succedeva spontaneamente o se si trattava di una loro "tattica", comunque si permettevano di tornare "sul più bello" e di sedersi "amichevolmente" sul letto senza darmi il tempo di infilarmi niente di più della maglietta. Non è successo niente di "irreparabile", però questo per me è stato un inquietante campanello d'allarme: mi sono resa conto di non aver fatto niente per evitare "rischi" di far sesso anche con i suoi amici! Parlo di rischio concreto, non di pensieri notturni ... soprattutto in una occasione: loro erano particolarmente su di giri e io avevo appena avuto un rapporto anale completo, quindi, se solo "me lo appoggiavano" ... sarebbe scivolato dentro senza scampo! Finita la vacanza, pensavo che tutto sarebbe tornato come prima ... invece quella esperienza aveva cambiato i miei sogni. Immaginavo il mio Principe Azzurro in modo molto meno romantico, ... lo volevo decisamente più "maschio" di prima. Il colpo di fulmine è arrivato in autunno: io avevo trovato un impiego decente, lui stava facendo una consulenza tecnica in quella azienda. Nessun dubbio: era lui quello giusto. Single, bella moto, bella macchina, miniappartamento ... peccato che era anche circondato da "gran fighe" che, coi tacchi, mi sbandieravano le tette davanti al naso e mi facevano capire che dovevo tornare al mio posto! Fregate tutte! non tanto per merito mio quanto perchè le "gran fighe" gli stavano troppo addosso e lui ha notato proprio me, che stavo "in seconda fila" e avevo le tette piccole, la faccina pulita ... e non portavo il reggiseno. E' stato lui a dirmi: - ti va di uscire con me questa sera? - ... CERRRRTO! ... e qualche ora dopo non ero più vergine.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Splendido vedovo di 48anni.
Avevo 16 anni e mi trovavo a Ostia Lido per lavoro, un lavoro di garzone presso una bottega di bombole. Un giorno, uno come tanti pieno di consegne, ma quel giorno non pensavo che i miei successivi due anni sarebbero stati pieni di.......leggetemi e sentirete. Dicevo che un giorno arrivò una telefonata mediante la quale ordinavano la consegna di una bombola al 4° pianop di un palazzo X un certo signor Y; presto mi preparai e visto che era vicino al luogo dove lavoravo, quasi 100 metri e sarei arrivato, pensai di metterla sulla spalla e mi diressi sul luogo della consegna. Suonai e una voce seria e compita mi rispose 4° piano. Presi l'ascensore e non appena arrivato trovai la porta aperta e sempre la stessa voce che mi diceva entra pure, accomodati (era la prima consegna che facevo in quell'abitazione). Subito entrai e mi venne incontro un uomo alto capello ancora biondo occhi azzurri, insomma il padrone di casa! Rimasi per la bellezza del suo fisico, aitante e curato nel vestire. Mi salutò e mi fece cenno di entrare in cucina, sostituì la bombola e poi mi disse di controllare il tubo da dietro, perchè ogni tanto sentiva odore di gas: così feci, ma per farlo mi dovetti inchinare tanto quanto bastasse per mostrare il mio culo. Non appena vide in bella mostra quel popò di culo (allora ero più rotondetto di ora) mi si avvicinò e facendo finta di mostrarmi dove si attaccava il tubo alla cucina, si accostò a me vicino tanto da fare in modo che la sua patta turgida si strofinasse al mio culo: che goduria! un gran cazzone si apprestava a strofinarmi per benino il mio culetto, ed io che avevo capito l'antifona non ero che contento. Dissi che tutto sembrava a posto e che non c'era bisogno di cambiare nulla. Rimisi tutto a posto e non appena si era discostato da me, mi girai di botto e con fare normale e deciso gli feci capire avvicinandomi a luio e toccandogli il cazzo che mi avrebbe fatto piacere di veglierlo di prsenza. Fu così che mi portò a letto e dopo che ci fummo baciati a accarezzati mi sbottonò piano piano, dopo io ricambiai il piacere e non appena gli tolsi i suo slip sventolò a bella vista un bel cazzone di 20 cm che inizia subito a leccare e a baciare tanto era bello. Amici non crederete, ma tante volte avevo sognato di fare l'amore con un uomo bello, aitante e finalmente il mio desiderio si conccetizzava. Pomiciammo per un'ora tanto da venire insieme masturbandoci solamente. Dopo ripuliti mi raccontò che era vedovo da un paio di anni ma che aveva da tanto tempo il desiderio di farlo con un ragazzo, perchè voleva provare l'esperienza di farlo con persona dello stesso sesso. Quella fu la prima volta con l'uomo Y, una delle tante sere, il resto continuerà presto, e ora dopo che lo leggerete fatemi sapere se vi è piaciuto. Ciao.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Avventura in un cinema
l'anno scorso, era una sera di dicembre, stavo un po' giu di morale x vari problemi, e decisi di andare al cinema svagarmi un po'; purtroppo nella mia citta' hanno chiuso i porno e quindi andai a vedere un film d'azione, entrai alla'ultimo spettacolo, c'era poca gente, mi sedetti al piano di sopra verso l'ultima fila, dopo qualche minuto entro' una coppia sulla 50ina e vennero a sedersi vicino a me, la donna accanto a me(mi parve strano visto che c'erano tanti posti vuoti, ma dentro di me mi faceva piacere e d ero un po emozionato, dopo circa 15 minuti di proiezione(io non stavo seguendo tanto il film), la donna con fare casuale si era leggermente sollevata la gonna e si intraveevano le gambe liscie e sode x la sua eta', non vi nascondo che mi era diventato durissimo, e dopo un po, inizialmente timidamente e poi con piu' sicurezza l'ho tirato fuori e ho cominciato a masturbarmi, lei aveva notato questo e con la coda degli occhi guarava, a questo punto ho cominciato a palparle le cosce e le ho preso una mano l'ho portata sul mio cazzo che lei ha cominciato a masturbare(sembrava che non aspettasse altro, il lui penso l'abbia fatto apposta si è allontanato x il wc ed io ne ho approfittato x farmelo succhiare e riempirle la gola di copiosa sborra, il gioco poi è comtinuato a casa, mi hanno ospitato ed ho scopato con foga, una bella ed eccitante esperienza, che vorrei tanto ripetere
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13 years ago
liberospirito,
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Last visit: 9 years ago
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Mai dire mai esperienza bisex
Cari simpatici amici che frequentano questo sito. Voglio farvi partecipi di una nostra esperienza. Quanto sto per raccontare, non è frutto di fantasia, ma un fatto realmente accaduto che mi ha profondamente stupito e vorrei che i lettori possano trarne spunto e insegnamento…….mai dire mai. Siamo una coppia realmente e felicemente sposata, amanti del mare delle gite in barca alla ricerca della splendida sensazione di potere stare nudi e prendere il sole magari sorseggiando un ottimo vino per poi fare un tuffo la dove le acque sono più limpide. Qualche volta avevo chiesto a mia moglie se per caso le sarebbe piaciuto condividere questa nostra sensazione ed esperienza fisica con qualche altra coppia, in me vi era la voglia di provare qualche cosa di trasgressivo, ma non osavo proporlo alla mia consorte in modo più esplicito poiché la risposta era stata sempre più o meno evasiva ma sempre negativa adducendo il motivo che non ne vedeva la necessità e nemmeno trovava la cosa in qualche modo frizzante. Ciò premesso avevo quindi abbandonato l’idea. Un giorno, casualmente, abbiamo conosciuto in porto una coppia simpatica, più giovane di noi, che amava il mare ed era curiosa di provare l’esperienza di navigare su una barca, cosa mai fatta, per brevi gite. Non vedendo nulla di male abbiamo invitato la coppia in questione per una gita fino a St Tropez. Abbiamo navigato per alcune ore, ci siamo fermati per una merenda, poi rientrati in porto ci siamo salutati e scambiati il n. del cellulare. Nulla era accaduto. La sera, molto timidamente, avevo chiesto l’opinione a mia moglie sulla coppia, risposta fu: simpatici conviviali e non fumatori, cosa per noi importantissima. A questa gita ne seguirono molte altre sempre nello spirito di una simpatica conoscenza, ed io avevo messo a tacere le mie voglie e curiosità. Ovviamente in ogni gita le signore erano rigorosamente in costume da bagno così come i rispettivi mariti. Poi un giorno durante l’ennesima gita accadde l’imprevisto. Lo scrivente era ai comandi della propria imbarcazione e mentre si navigava illustravo all’amico tutta l’elettronica di cui era provvista la barca, mentre le nostre rispettive consorti erano a prua a prendere il sole, poi vuoi per il caldo od altro la moglie del mio amico si tolse il reggiseno, mia moglie pareva impassibile, poi la nostra ospite si tolse gli slip e rimase così completamente nuda, io tremavo per paura di un increscioso incidente, (debbo dire la Signora in oggetto era, cosi come mia moglie molto bella e seducente) ma nello stesso tempo ero affascinato dall’ardire della signora e dallo spettacolo. Poi la Signora, che identificheremo in seguito con le sigle M.C iniziò in modo molto garbato ad accarezzare le gambe di mia moglie che, contrariamente alle previsioni sembrò, apprezzare molto. Poi fu un crescendo di effusioni sempre più coinvolgenti fatte con grade classe e sapienza. Io ero sconcertato, mai avrei immaginato che ciò accadesse, poi rosso in viso e imbarazzato per la mia evidente erezione chiesi al mio amico, ridotta la velocità della barca, di tenere il timone per il tempo necessario per scendere in cambusa con il pretesto di cercare una bottiglia di vino fresco. Risalendo i gradini che mi separavano dal posto di pilotaggio trovai il mio amico in erezione ed eccitato, con un pene turgido con una cappella prepotente e umida. L’amico si era tolto il costume da bagno e senza tanti complimenti mi aveva messo il suo pene sulle mie labbra. Io provai un brivido avevo capito che la cosa mi eccitava e mi piaceva e che forse l’avevo sempre desiderata e così incominciai a succhiarlo, poi ci baciammo con ardore sulla bocca e su tutto il corpo in ogni suo più recondita parte. Il resto non lo sto a raccontare passammo intere giornate in mezzo al mare a sbizzarrirci in ogni gioco erotico senza alcun limite con piena soddisfazione di tutti. Poi si sa le vacanze finiscono ognuno torna nella propria città e resta un bellissimo ricordo e anche un desiderio di ripetere l’esperienza. Purtroppo tra noi e questi amici vi sono quasi 1000 chilometri. Ci si sente ogni tanto con la promessa di rivederci. Rotto il ghiaccio, con mia moglie, abbiamo cercato anche altre esperienze con lo stesso spirito “full bisex” che ci aveva ammaliato, ma è difficilissimo trovare coppie con classe, raffinate che sappiano coinvolgerci senza forzature in un esaltante gioco erotico, va detto che abbiamo provato proprio tutto, tutto, con grande soddisfazione. Non so cosà raccontare di più ma devo ammettere che la vita di coppia spesso è una sorpresa, che nel nostro caso è stata inebriante e consigliamo a tutti, magari non in barca ma anche in bosco o in una villa discreta …..Baci a Tutti e buone feste. A&M
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13 years ago
toboto,
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Last visit: 10 years ago
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Prima volta
Eravamo usciti a cena, doveva essere una serata tutta per noi ma stava finendo in una litigata, mio marito si lamentava come sempre del mio scarso interesse sessuale, del fatto che non prendo mai l'iniziativa e che non ci penso mai, non era vero ma non riusciva a capire che gli impegni, la casa, il lavoro,avevano la precedenza, ma il sesso a me il sesso piaceva ancora e molto. Ero davvero arrabbiata... "Continui a dire che sono sempre stanca, che non sono calda, non ho fantasie, non faccio nulla di nuovo e di provocante, non prendo mai l’iniziativa... insomma guarda non sono una "mattonella" fredda come pensi tu, se voglio mi faccio scopare da uno dei presenti!, Io ho più coraggio di te, attento, perchè guarda se continui mi alzo rimorchio il primo che capita e mi faccio scopare! non sono così ingenua, schizzinosa come pensi" Ma va, ridacchiava mio marito, "Tu sei troppo bigotta e solo una ragazzina e... restia ad ogni novità ... figurati" Ero troppo incazzata, odiavo quel suo sorrisetto scemo, mi guardo attorno e vedo due uomini seduti al tavolo in fondo alla sala. "L'hai voluto tu, considerala una scommessa e ricorda che quando scommetti con me perdi sempre" Mi alzo, mentre Lui non dice una sillaba e resta ad osservarmi ridacchiando, con passo deciso mi dirigo verso i due uomini. "Scusate se vi disturbo, posso sedermi" "Certo" dice uno dei due "stavamo aspettando il caffe" "Ho appena litigato con il mio uomo e mi serve un aiutino, posso tenervi compagnia?" "Ma il suo uomo è qui?" "Sì. è seduto la in fondo alla sala, si è comportato da stronzo" "E come? guarda che non vogliamo scenate" "No, non preoccupatevi è una sorta di scommessa" dico mordicchiando un grissino con un fare un tantino sexy: "Ma la riuscita... dipende.... anche da voi" Mi fissano increduli, mi sento abbastanza scema ma non devo darla vinta a mio marito. "Ma cosa le serve?" "Vedete, ho fatta una specie di scommessa con il mio uomo che sarei stata capace di rimorchiare qualcuno" I due si guardano negli occhi sorpresi. "Ma... è uno scherzo?.... Oppure lei è...." "No,no, non sono una mercenaria. Il problema è che continua a offendermi, insomma mi descrive come una sciacquetta, per niente sexy, incapace di qualsiasi fantasia e iniziativa e poi dice sempre che sono una frana a letto.. Voi che dite?" Mi osservano attentamente: "Lei è veramente una bellissima ragazza... Però su certe cose non possiamo giudicare..." dice uno dei due sorridendo. Intanto conosciamoci, "Io sono Laura voi come vi chiamate" "Noi Paolo e Roberto" "Roberto... come mio marito... speriamo tu sia più simpatico... posso darvi del tu vero?" mi ero sfilata una scarpa e con il piede lo stavo toccando all'interno coscia. "Si certo, spero di essere più simpatico e si direbbe che tu ci sa fare..." Mi avvicino a Paolo, in modo da vedere meglio mio Marito, che mi fissa da lontano ridacchiando, come lo odio!!! riprendo il mio lavoro con il piede in modo più deciso.. "Siete sposati?" chiedo osservando le mani e le fedi nuziali. "Sì. Le nostre mogli sono ad una cena tra colleghe di lavoro e noi poveri maschietti ci siamo ritrovati soli soletti..." "Poverini...." con una mano sfioro la gamba di Paolo seduto al mio fianco. Mio marito era più serio, iniziava a capire che non stavo scherzando... "Che programmi avete per questa sera" "Nulla di particolare, avremmo dovuto incontraci con un'amico dopo cena ma se tu ci proponi qualche cosa di interessante" Mi guardano, come in attesa... "Ok, voi dove mi portereste?" sentendo risposta così decisa sgranano gli occhi Paolo il più smaliziato dice "E tuo marito lo lasci qui? comunque mi sembri su di giri, non giriamoci tanto intorno, che ne dici di andare in un motel qui vicino a divertici" "Si certo lo lascio qui, la vostra è una proposta interessante si può fare" dico sorridendo guardando verso mio marito. Ci alziamo e ci dirigiamo all'uscita, mentre Roberto paga il conto. Esco con Paolo, arrivati alla sua auto mi dice "Allora... sicura" Con uno sguardo di ghiaccio faccio un segno d’assenso con la testa apro la portiera e mi siedo. Quando arriva Roberto mette in moto e parte, avevamo lasciato il locale ero in preda alla paura, ripensando alla cosa era una vera follia, ero su un’auto con due sconosciuti magari anche violenti... Mentre l’auto usciva dal parcheggio, continuavo a fissare la porta d’ingresso, sperando che comparisse mio marito a fermarci, avrei voluto dirgli di tornare indietro ma ero troppo combattuta, non sapevo cosa fare. "Senti, ti va che ci raggiunga anche il nostro amico" dice Roberto che stava telefonando. Rispondo si, forse presa dalla situazione e dai pensieri che mi frullano in testa. Dopo pochi chilometri L’auto si infila nel motel, Roberto scende a prendere la stanza, entriamo e parcheggiamo nel vialetto scendono io resto in auto "Su scendi andiamo dentro" dice Roberto mentre apre la porta della stanza, io ero diventata silenziosa, Paolo apre la portiera e mi prende per mano, avrei una voglia matta di scappare. Una volta entrati chiudono la porta, Paolo si butta sul letto per provarlo, devo andare in bagno la tensione mi ha fatto venire una gran voglia di fare pipì, avrei voluto non uscire più ma mi chiamano. Paolo si era gia tolto la camicia e Roberto stava facendo altrettanto, io sto in piedi vicino al letto, in silenzio. "Che fai? Non parli più adesso? non avrai mica cambiato idea" "E NO CAZZO! dice Roberto, non puoi farci questo! prima ci provochi ed adesso vorresti lasciarci così?" "abbiamo anche pagato il motel" potevi dirlo prima, comunque se non ti va lasciamo perdere. Mi rendo conto della situazione e spaventata dalle possibili reazioni, mi vedo oramai costretta a ballare quella musica che io stessa avevo scelto. "Avete ragione, sono stata io iniziare tutto quindi se volete vi faccio solo un pompino" "Va bene" dice Paolo "Però è un vero peccato tu non ti voglia divertire e poi potevamo evitare la stanza" Mi siedo sul letto e Paolo mi si siede accanto e inizia a slacciarmi la camicetta ma lo fermo. Intanto Roberto si era abbassato pantaloni e slip esibendo un membro eretto di notevoli dimensioni, si avvicina, io inizio a toccarlo, è una sensazione tattile strana è molto più grosso e diverso da quello di mio marito, lo porto alla bocca. Quando squilla il telefonino ho un sussulto spero sia un imprevisto che interrompa il gioco, invece no, è il loro l'amico che sta arrivando e chiede in numero della stanza. La situazione è surreale... Pochi minuti prima ero seduta a assieme a mio marito, ora stavo facendo un pompino ad uno sconosciuto. Anche Paolo intanto si era spogliato, si avvicina e riprende a slacciarmi la camicetta, Cerco di resistergli, dico "no dai solo con la bocca" "Si ok va bene ma almeno spogliati, noi siamo nudi" Intando che lo diceva aveva fatto uscire le mie tette e mi stava slacciando la gonna. Bussano alla porta speravo di vedere la figura rassicurante di mio marito, magari ci aveva seguito, ma non è lui, è il loro amico, interrompo il lavoro di bocca che stavo facendo si presenta facendomi qualche complimento visto che sono mezza nuda, si chiama Luca. Paolo continua il suo lavoro e mi sfila la camicetta, la gonna e poi le mutandine, ora sono nuda, con tre uomini, cerco di non pensarci e continuo a succhiare il cazzo di roberto. Anche Luca, nel mentre anche Luca si era spogliato, e Paolo stava dedicando le sue attenzioni alla mia figa, mi ero anche depilata e quanto pare apprezzava la cosa. "Avevo detto di no, faccio solo dei pompini Io a voi" "Dai non vorrai far divertire solo noi, hai una fighetta così bella... e poi... sei già bagnata" In effetti ero eccitata, sento che con due dita apre le labbra della vagina, lo lascio fare e apro le gambe, lu si inginocchia, per leccarmi. Continua a lavorarmi, leccando, infilando due, tre dita in figa è veramente bravo. Devo confessare a me stessa, che la cosa mi stava eccitando, stavo scoprendo forse un lato nascosto della mia personalità . Anche luca intanto si era anche lui avvicinato alla mia bocca con il cazzo eretto, anche questo diverso, non molto lungo ma tozzo, che strana situazione non avevo mai succhiato altri cazzi al di fuori di quello di mio marito e ora ne stavo succhiando due assieme, alternando il lavoro sui due cazzi, la cosa mi stava anche divertendo il fatto di essere con tre uomini sebrava passata in secondo piano, non mi imbarazzava più, anzi iniziavo a divertirmi. Paolo si era messo un preservativo, vedendolo, serro le gambe, speravo di non arrivare a tanto, non posso parlare sono troppo occupata con la bocca, ma faccio cenno di no con la testa. "Dai su ne hai voglia anche tu, si vede chiaramente" Mi accarezza ancora un pò in mezzo alle gambe, sono eccitata è vero... mi convinco a riaprirle, si posiziona davanti alla figa con il suo arnese in tiro, lo appoggia ed entra. Mi scopa per un pò poi lascia il posto a Roberto, mi scopa un pò po è la volta di Luca, si alternano tra la mia bocca e la mia figa, mi piace sentire cazzi di diverse dimensioni, ogni volta è diverso il modo con cui mi scopano, Paolo è il primo a venire lo sento pulsare e venire, Lascia il posto a Luca, che prende a scoparmi con incredibile foga non dura molto visto il lavoro di bocca fatto prima, anch'io vengo un prima volta, riprende Roberto che inizia a scoparmi mentre Paolo toltosi il profilattico mi da il suo cazzo da ripulire, poco dopo viene anche Roberto, non mi danno tregua, il Cazzo di Paolo è ritornato duro si stende e mi chiede di salirci sopra, lo faccio, mi infilò il suo cazzo nella fica, mentre Luca mi fa succhiare il suo cazzo per farlo ridiventare duro. "Adesso ti facciamo provare una cosa che non hai mai provato" dice "Dai Luca mettici anche il tuo" Luca mi viene dietro e punta il suo accanto a quello di Paolo, mi allarga un po la figa già occupata con due dita, lo sento entrare tutto, mi sento aprire come una mela, rimango senza fiato almeno per una diecina di secondi, fino a quando entrambi cominciano a scoparmi, mentre succhio il cazzo di Roberto, tre cazzi in una volta, non capisco più niente, oltre a scoparmi insieme, mi accarezzano e palpano, si alternano nella mia figa ma ho sempre due cazzi dentro, Roberto è il primo dai tre a venire toglie lo toglie dalla mia figa e mi sborra in faccia mentre gli altri due continuano a scoparmi. Vengo in un orgasmo violento e devastante, un orgasmo lunghissimo, interminabile, è la prima volta che grido dalla goduria sono talemente bagnata che mi sembrava fare pipì, accelerano il ritmo, li sento pulsare tutti e due raggiungono contemporaneamente l'orgasmo sborrandomi copiosamente dentro, per fortuna non è un giorno fecondo, almeno spero. Non avevo mai fatto una porcata del genere, sono distrutta, loro si alzano e iniziano a rivestirsi. Non riesco quasi a reggermi in piedi per tutto il tempo passato a coscie spalancate. La fica in fiamme ancora aperta e dolorante, però ero appagata e felice di averlo fatto. Dopo che mi sono rivestita mi hanno riaccompagnato a casa, con la promessa che ci saremmo rivisti, mio marito mi stava ancora aspettando, non mi chiede nulla, Gli faccio vedere i tre presevativi usati sporchi di sperma, anche se in realtà le scopate sono state di più, a letto dopo che gli ho raccontato tutto, o quasi, ha voluto scopare nonstante il dolore l'ho accontentato, mi sentivo in colpa, il suo cazzo mi sembrava piccolo. Non potrà più dirmi nulla, ho vinto la scommessa. Da quel momento la mia vita è cambiata in meglio ovviamente.
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13 years ago
admin, 75
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Vicini di casa, vicni nel letto (2)
Parte 2 Ho deciso. Busso, con una scusa entro, mi accerto che siano loro (qualche dubbio cel'ho ancora), e mi propongo. Loro sono a casa. Ho sentito che parlavano che avevano appena finito di mangiare e che oggi non lavoravano (benedette pareti sottili di Roma!). Io sono solo fino a domani sera. Alle 14 è abbastanza logico bussare per chiedere il sale? Credo di sì. Vado. -Ciao. Sono Antonio, il vostro vicino. Ti volevo chiedere se hai un po' di sale, l'ho finito- -Certo Antonio, entra. Io sono Maria. Ci siamo visti tante volte, ma non ci siamo mai presentati. Giuseppe sta facendo il caffè, ne vuoi un po'?- -Oh grazie! Volentieri. È tuo marito Giuseppe?- -Sì, siamo sposati da 5 anni. Vieni accomodati.- -Ma siete giovanissimi! Quanti anni avete? 30?- -34, entrambi. Giuseppe, lui è Antonio, il nostro vicino. Gli serviva un po' di sale. Oddio ma forse stavi cucinando?- -No tranquilla, volevo preparare la parmigiana per stasera e mi sono accorto che non avevo sale. Ho già pranzato anche io. Piacere.- -Piacere. Tu invece quanti anni hai?- -29. posso dirvi una cosa? Siete proprio una bella coppia. Giovani, affiatati e sembrate anche innamorati. Si vede che avete una bell'intesa. Vivete soli?- -Sì, ti faccio vedere la casa, vieni- -Con piacere- -Questo è il bagno, questo il salotto e questa è la camera da letto.- -Molto carina e arredata con gusto. Mi sembra famigliare. Oh grazie del caffè Giuseppe, che gentile a portarmelo fin qui. Dicevo, mi sembra di averla già vista questa stanza... mah. Forse mi sbaglio.- -Tranquillo parla pure, io e Maria non ci scandalizziamo mica, siamo aperti a qualsiasi rivelazione... anche noi è come se un po' ti conoscessimo- -Giuseppe dai, non essere volgare.- -Volgare, perchè? Dimmi tranquillamente, in che senso mi conosci? Anche io non mi formalizzo mica sai- -Beh sai come sono questi appartamenti. Le pareti sono sottili... si sente tutto. Anche quando tu e Fabio vi date da fare.- -Giuseppe! Sei un cafone!- -Tranquilla Maria, anzi scusateci se facciamo troppo rumore, non pensavamo si sentisse. Staremo più attenti le prossime volte.- -Dai figurati, siamo giovani anche noi. È normale che ci si diverta a letto.- -A proposito di divertimenti. Anche voi non ci scherzate. Ho visto che avete bel materiale con cui divertirvi...- -In che senso hai visto?- -Beh diciamo che ho molto apprezzato le vostre foto su desiderya, il sito di annunci.- -Ah! Beh almeno qualcuno le ha viste, avevo il timore che non ci cacasse nessuno. Proprio ieri dicevo a Giuseppe che forse dovevamo cambiare annuncio o mettere un video per attirare un po' di più. Finora non abbiamo mai concretizzato nulla con quel sito- -Se per questo neanch'io, finora.- -Ma qual è il tuo nick Antonio, a questo punto giochiamo a carte scoperte... hai visto il mio pisello, credo che anche noi potremmo vedere il tuo, non pensi?- -Perchè vederlo in foto? Volendo ce l'avete qui dal vivo...- Oddio che ho detto! L'ho fatto. Mi sono proposto. Ma il mio cazzo mi si è ritirato per la paura. Come andrà adesso? Cosa succederà? Loro mi sono molto simpatici e hanno parecchia carica sessuale. Credo proprio che anche io gli piaccio. Lei mi si avvicina. Mi mette una mano dietro al collo. -Ma vorresti dirmi che ti piacciono anche le donne? Se così fosse, non saresti niente male. Anzi, come sai, saresti il candidato perfetto. Perchè sicuramente saprai che a Giuseppe ogni tanto devo tappargli il buco del culo. Ma lui dice che le mie dita sono piccole...- -In verità non sono mai stato con una donna. Ma ho molta voglia di provare. Magari Giuseppe potrebbe insegnarmi qualcosa e tu indicarmi come farlo al meglio. Poi saprei tappare bene anche il buchetto di Giuseppe se vuoi. Magari mentre lui tappa uno dei tuoi...- -Che dici Giuseppe? Te la senti di prenderti la responsabilità di educare questo “verginello”? Da quello che abbiamo sentito che combina con Fabio, scusami se mi permetto caro Antonio, tu sei capitato proprio bene... mi sembra che vi alternate abbastanza nelle posizioni tu e lui, o sbaglio?- -Cazzo ma si sente proprio tutto?- -Diciamo che abbiamo sentito soprattutto te... dal punto di vista sonoro, sei un po' esibizionista...- -Sì ma al tempo stesso è anche timido, del tipo voglio e non voglio farmi sentire. Comunque credo che mi divertirò a farti conoscere il corpo di una donna. E tu Maria hai tutto da guadagnare, sia dai suoi errori che dai suoi progressi. Inoltre anche io non ci perdo mica, anzi, finalmente sarò scopato da un uomo, anche abbastanza esperto in materia.- -A quanto pare abbiamo tutti qualcosa da imparare qui.- -Sì ma c'è qualcuno che ha ancora qualcosa da mostrare...- -Beh Maria, l'educazione vuole che si accolgano bene gli ospiti, vediamo un po' come possiamo soddisfare il nostro nuovo amico- Io oramai ero imbambolato. Le loro parole sembravano il canto di due sirene. Non credevo di essere sveglio. La situazione erotica perfetta si stava svolgendo con me al centro come protagonista. Maria e Giuseppe mi si misero accanto. Maria mi accarezzava il collo, poi spostandosi alle mie spalle comincia ad accarezzarmi la schiena, scendendo fino al culo. Ci appoggia i palmi aperti delle mani e mi palpa un bel po', cosa che non ho mai disdegnato. Nel farlo si appoggia alla mia schiena, facendomi percepire i capezzoli attraverso i vestiti. Che magnifica sensazione percepire quella durezza su quella massa di seni morbidi. Mi trasmette un calore intenso lungo tutta la schiena. Nel frattemppo Giuseppe, con praticità tipica maschile, mi accarezza il petto e fa scorrere svelto le mani al mio pacco. Me lo soppesa con una mano, come a valutarne la consistenza, e all'improvviso, con l'altra mano mi attira la testa verso la sua e comincia a baciarmi profondamente. A questo punto allungo le mani sul culo di Giuseppe e lo stringo forte a me. Percepisco benissimo il suo cazzo duro sulla mia gamba. Maria riesce ad infilare le mani tra i nostri fianchi attaccati e mi slaccia la cintura ed i jeans. Me li abbassa fino ai piedi. Poi si siede a terra e mi slega lentamente le scarpe e mi libera le gambe. Giuseppe ed io continuiamo a baciarci con passione, la sua mano ora scorre sul mio cazzo sopra gli slip e le mie sempre attaccate al suo culo. Maria passa dietro di lui e gli sfila il pantalone della tuta. Le nostre bocche si separano. Ci togliamo le maglie e, contemporaneamente, ci giriamo verso Maria. Telepaticamente ci dividiamo i compiti: Giuseppe le sfila le scarpe e le sbottona i jeans, facendoli scorrere lungo le sue gambe; io le comincio a sbottonare la camicia nera, che in quel momento ha assunto una valenza erotica altissima. Mi balena alla mente l'immagine di una maestra sexy di qualche B-movie anni '70. liberata da quei vesti si siede sul letto, appoggiandosi sulle mani. Uno spettacolo altamente erotico. Non resisto dal fiondarmi sul suo collo e comincio a baciarla e a leccarle le orecchie. Lei sembra apprezzare e con la mano mi spinge a scendere verso il suo seno sinistro. Giuseppe le sfila anche il reggiseno ed insieme cominciamo a leccarle e ciucciarle i capezzoli. Ogni tanto glielo mordicchio, facendole emettere gridolini di piacere. Maria ci appoggia le mani sulla testa, invitandoci a non smettere. Intanto abbiamo afferrato i lembi dei suoi slip e li facciamo volare via. Per la goduria dei miei occhi vedo una fighetta bella curata e con solo una strisciolina di peli cortissimi al centro. Sono sempre più convinto di star sognando. Con la mia mano sinistra mi appoggio al suo interno coscia e comincio a palparla. La mia bocca è sempre sul suo seno. La mia mano sale, sono troppo curioso di toccare per la prima volta una figa. Arrivo all'inguine ma Giuseppe mi afferra violentemente il polso. Cazzo, penso, ci ha ripensato e non vuole più continuare. (Continua)...
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13 years ago
Cockincam,
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Notte di halloween
era la notte di halloween girovagavo in auto e ad un tratto mi arriva un mess da un numero che non conoscevo. avendo messi vari annunci in cerca di coppie, come alsolito poteva essere il solito bsx o gay che non legge attentamente gli annunci,quindi non gli diedi peso. dopo qualche minuto mi chiamo lo stesso numero e risposi. era una voce di donna mi chise chi fossi e cosa cercavo, risposi e le dissi che mi aveva cercato lei , mi disse di essere una coppia e cercavano un singolo ma non ricordavano il mio annuncio, e voleva conoscermi, risposi quando, e lei: stasera a casa nostra. rimasi stupito e le dissi: di dove siete? . erano a circa 150km da dov'èro. le chiesi se non avevano problemi ci avrei messo circa un ora e mezza. lei:nessun problema chiamaci quando sei a 10 minuti e mio marito ti indica la strada. cosi impostai il navigatore e presi quella direzione, per strada mi chidevo se poteva essere la solita buca ma mi ispirava fiducia e continuai. quasi giunto a quel paesello in montagna chiamai e rispose lui: chi sei? io :antonio .lui: ciao antonio sono mario, anna e in bagno . sei quasi arrivato? ed io : si sto per lasciare la strada principale. lui mi diede le indicazioni che segui alla lettera. mi ritrovai davanti a una casa a 2 piani sola in mezzo al nulla. lui appena vedendomi usci sulla porta accese le luci esterne e mi attendeva alla porta. parcheggiai, andai veso di lui un uomo sui 46 anni con capelli neri con una tuta, mi presentai ed entrai mi fece accomodare in salotto in attesa di sua moglie anna. iniziammo a parlare di noi e che loro amavano questi giochi el la tranquillità.poi arrivo anna, una donna di 45 anni biona un po bassina indossava una minigonna calze autoregenti tacchi alti maglietta e un maglioncino di lana che lasciava libera la scollatura , mi alzai e mi presentai.poi mario mi chise se poteva offrirmi qualcosa e comando anna a prendere da bere, le chiesi solo un bicchiere d'acqua e per lui un whisky lei ando in cucina porto un vasoio con dei bichieri una bottiglia di whisky e una d'acqua. lo poso sul tavolino dandomi le spalle e mentre versava l'acqua non potevo far a meno di notare il che sotto la gonna portava un perizzoma rosso che affondava tra le sue natiche ,mario mi guardava e disse: anna ma stasera hai messo le mutandine come mai non lei metti mai in questi incontri. lei lo gurdo e sorrise. lo dide da bere e si accomodo accanto a e mentra mario era sulla poltrona, chiaccierando le chiesi come mai lei non prendeva nulla e lei mi disse che avrebbe preso un po dal mio bicchiere e io gle lo offri poi disse che faceva un po freddo anche se mi sembrava strano dato che la casa era ben riscaldata e lei alveva un paghione pesante di lana. pero non mi feci sfugire l'occasione, offrendomi di riscaldarla io cosi l'abbracciai avvicinandomi a lei. lei mi appoggio la mano sulla gamba salendo e sentendo il mio mio cazzo sotto il pantalone che cresceva per la situazione andandosi a creare, mi girai iniziando a baciargli il collo facendo scendere le miemani sotto i vestiti togliendogli il maglione e poi la maglia tirando fuori il senoiniziando a leccarglielo tutto mentre amrio si toccava guardandoci dall altro lato.le sfilai la gonna baciandogli le gambe scesi fino alla figa , le tolsi il perizzoma e incomincia a leccarla . mario si alzo e lo tiro fuori mentre io la leccavo lei incominci a spompinarlo , sentivo i suoi umori la sua figa ben curata mentre al penetravo con al mia lingua facevo scivolare le lia mani sul suo corpo accarezzandogli un seno mentre mario giocava con l'altropoi ci demmo il cambio lui la masturbava lei mi abbaso i pantaloni e inizio a lavorare sul mio cazzo ormai in tiro, sentivo la sual lingia salire e scendere poi con fatica prenderlo tutto in bocca salendo e scendento, notai che mario si era rimesso al lato mastirbandosi lasciandola solo tra le mie mani. lei stesa sul divano col mio cazzo in bocca e a gambe aperte sentivo che al figa li abbandona e bagnatanon potei resistere che allungando al mano stimolandogli il clitoride, lei gemeva e continuava a giocare col mio cazzo, prendendogli la figa tra le mani notai che mario non le aveva allargato solo la figa ma anche il buchetto del culo non potei resistere che con dolcezza porovai a infiraci un dito , vedendo che le piaceva continuai a penetrarla con le dite sia il culo che la figa. poi la girai e mi si sotto di lei mettendoci nella mitica posizione del 69 lei succhiava e gurdava mario che godeva della scena, poi lei arrivo inondandomi dei suoi umori togliendo attenzione al mio cazzo e genendo con degli urli soffocati. mario disse: puttana sei venuta? nessun e mai riuscito a farti venire solo con la bocca , bravo antonio. lei per ricompensarmi riprese a succhiarmi il cazzo mettendosi a carponi accanto al divano dacendo sedere mario accanto a me e iniziando a masturbarlo poi un pompino a me a uno a lui , chiedendoci di arrivarli in faccia, ma cosa mi sembrava molto porca ma non riuscivo ad arrivare , mario stava per arrivare e lei lo prese tutto in gola , speravo che avrebbe fatto lo stesso con me cosi poi mentre stavo per arrivare aiutandomi masturbandomi da solo lei si avvicino e lo ingoio tutto per posi passarsi il mio cazzo sulle guance asciugando fin l'ultima goccia. si alzo e ando in bagno. rimasimo solo io e mario seduti soddisfatti sul divano mentre attendevamo lei che tornasse. mario disse: antonio ti e piaciuta la maia troia? e dissi che ci sapeva propio far a letto anna.ritorno anna e mi invito a dormire da loro vista l'ora e il lungo viaggio da fare . vidi l'ora erano le 5 del amttino e a contare che ero arrivato li all'1 non potei accettare ma avrei accettato la prossima volta se volevano, e lei: la settimana prossima ma sarai ospite a cena e dopocena,ok? a quell invito non potevo rinunciare anche perche il mio cazzo bramava anche la sua figa dolce calda unida e stretta.ma questa e un altra storia...
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13 years ago
amplex, 33
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Umiliazione
Ho conosciuto questa coppia qui su Desiderya... Si sono presentati all'appuntamento fuori dalla pizzeria lei con vestito nero sopra il ginocchio e tacchi alti, lui abito scuro. Come da accordi io avrei fatto il marito di lei, lui un nostro amico prima e poi la maggiordoma. Presi lei (Marina) sottobraccio ed entrammo. Seduti vicino io e lei cominciammo a parlottare ignorando completamente lui (Gianni). lei mi stringeva le mani sopra il tavolo... ogni tanto guardavamo Gianni e ridacchiavamo. Gianni era a disagio e diventò un pò rosso quando cominciammo a baciarci. Dopo la pizza io e Marina ci alzammo ed andammo in bagno... La feci appoggiare al lavandino le sollevai la gonna... e le sfilai le mutandine.. poi con il suo cell. la fotografai... aveva una micia liscia e gonfia... piena di gocce di rugiada... Mi prese il cazzo ormai duro in mano e poi in bocca e immortalai in foto anche questi momenti.... Tornammo al tavolo... ridacchiando cominciammo a guardare le foto senza mostrarle a Gianni... Ogni tanto facendo finta di niente lasciavamo che sbirciasse. Dopo il caffè gli dissi di andare pure a pagare che noi lo aspettavamo in macchina. Quando arrivò all'auto ci trovò sul sedile posteriore. Le mutandine di lei ormai piene di umori erano sul volante.. Ci accompagnò a casa. Come da accordi lui salì per primo e quando fu pronto ci fece uno squillo. Suonammo alla porta. Gianni ci apri nudo con un ridicolo grembiulino ai fianchi, una cuffietta in testa da cameriera, calze e scarpe con tacco sulle quali stava malamente in equilibrio.. In mano teneva uno spolverino. Lo guardammo e cominciammo a ridere di gusto... gli dissi di muoversi a servirci qualcosa.... Feci sedere Marina sul divano e le feci spalancare le cosce in modo da ammirare la sua micia strepitosa... e fradicia... Mi appoggiai al tavolo di fronte a lei rimirandola e coprendola di apprezzamenti anche pesanti.. Lei cominciò a toccarsi... ma le dissi di non farlo.. se voleva poteva strusciare un pò le cosce..ma poi doveva restare a gambe per aperte... Gianni tornò barcollando con un vassoio in mano... i suoi occhi guardavano le cosce oscenamente spalancate della moglie... poi si accorse che avevo l'uccello fuori... lo obbligai a succhiarlo di fronte a lei che guardava a cosce aperte il mio cazzo sempre più duro che entrava e usciva dalla bocca del marito.... Con il cazzo ormai durissimo mi avvicinai a Marina sempre a cosce aperte che lo guardava come ipnotizzata.... mentre Gianni barcollando sulle sue scarpette si metteva in un angolo... poi............ un bacio
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13 years ago
admin, 75
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Io, lei, lui e........la webcam
Lei l’avevo conosciuta su questo splendido sito, ma fino ad allora ci eravamo concessi “solo” qualche videochat, io, lei ed il marito. Donna di gran classe, coltissima, in carriera e come spesso accade in questi casi, con tanta fantasia erotica, difficile da contenere tra le mura domestiche. “Lunedi vado a Milano per lavoro” mi disse, ed io che ormai le mura domestiche le avevo abbattute con la stessa forza di un bulldozzer a cui era andato di traverso la benzina, non mi lasciai sfuggire l’occasione e dissi “Oh che strano devo venirci pure io ho un incontro con un cliente” lei che in quanto ad intelligenza non era seconda a nessuno, timorosa forse che il marito potesse rimanerci male, del resto cuckold non era, senza esitare un secondo esclamò “Aspetta che guardo l’agenda non vorrei sbagliarmi….infatti mi sbaglio è martedi” Il giorno ero al lavoro quando arriva una telefonata “Ciao sono Valeria, scusami per ieri sera, io mio marito lo amo, però amo pure lasciar “sfogare” le mie fantasie erotiche e come sai ormai le mura domestiche non mi bastano più, io lunedi sarò a Milano” ed io “Amore guarda che l’avevo capito, poi anche a me tuo marito mi sta simpatico, vuol dire che gli faremo una sorpresa” . Era martedi e mancava una settimana, così come se niente fosse continuammo a chattare tutti e 3 la sera come niente fosse, si parlava del più e del meno, anche perchè la nostra era una bella amicizia dove il sesso era solo il contorno e non la portata principale, ed il marito forse per tastare il terreno, forse preso realmente da fantasie erotiche esclamò “Valeria perchè non vai lunedi a Milano, così incontri pure il nostro amichetto e se il caso lo inviti a casa per la prossima volta, così lo fai conoscere pure a me che sembra tanto simpatico” e lei “Amore, sono tanti anni che stiamo insieme, perchè io ti amo e non vorrei mai farti soffrire” e lui “Non ti preoccupare, se siamo entrati in questo mondo, è perchè fa piacere anche a me, l’importante è che poi mi racconti tutto” e lei “Sei l’uomo più meraviglioso del mondo” a quel punto intervennio io e dissi “Paolo non ti preoccupare ti faremo una bella sorpresa…grazie” Arrivò il Lunedi, partii tutto eccitato per Milano, del resto ormai avevo imparato ed ad apprezzare, la sua classe, la sua eleganza, la sua bellezza, la sua intelligenza, che mi sembrava troppo bello per essere vero, ma era vero, verissimo. Arrivato a Milano la chiamai “Valeria, amore, dove sei?” e lei “Amore, finisco questo incontro e ti raggiungo tu inizia ad andare in albergo, aspettami al bar che prendiamo qualcosa e facciamo due chiacchiere”. La vidi arrivare, elegantissima, profumatissima, le andai incontro e le baciai la mano. “Sono stanca morta, prendiamo un te e andiamo in camera che ho bisogno di una doccia” Saliti in camera, mi misi a guardare la TV, del resto io ero freschissimo, e l’incontro di lavoro me lo ero inventato, lei si fece la doccia, e si vestì, “Dai andiamo a mangiare qualcosa che ho fame” mi disse, acconsentii ed andammo in un bel ristorante del centro” Mangiammo molto leggero, infatti avevamo tutt’altro tipo di fame, e così rientrammo in hotel per le 22.00, l’orario delle nostre chat quotidiane. Lei mi guarò e mi disse “Ma tu non mi avevi parlato di una sorpresa?” ed io si certo l’ho gia preparata, è li sul tavolo e guardai il mio portatile, lei “Scusa non capisco, abbiamo lavorato tutta la giornata e tu pensi ancora al PC?” “Ma no aspetta e vedrai” ed accesi il PC, lanciai MSN “Eccolo è in linea Paolo, vuoi parlargli?” dissi io, e lei “Si dai fammi parlare con il mio amoruccio”, si mise al PC e parlarono 10 minuti del più e del meno, ad un certo punto lei esclamò “Dice Paolo che sorpresa volevi fargli?” ed io “Digli di restare su MSN che se gliela dico io che sorpresa è?” ed intanto mentre loro continuavano a parlare, spostai il comodino al centro del letto, dal lato opposto ai cuscini. Presi il computer, e lo portai sul comodino, con la webcam integrata rivolta verso il capezzale, salii sul letto e chiesi a Valeria di fare la stessa cosa, così continuammo a parlare tutti e 3, come era ormai abitudine serale, solo che si erano mescolate le carte, non ero più io ad ammirare le loro effusioni, ma da li a poco sarebbe stato Paolo ad ammirare le nostre e così giusto per riscaldare l’ambiente gia bollente come la magma dell’Etna per la verità, dissi” Paolo ti dispiace se Valeria, si sdraia sulle mie gambe mentre parliamo” e lui “No ci mancherebbe, altrimenti non te l’avrei nemmeno m”mandata” e si mise a ridere. Valeria che ormai aveva gli ormoni fuori controllo, con il volto iniziò a salire sempre più in alto, arrivandò li dove si fermò dando inizio alle danza, sbottonò il pantalone abbassò gli slip con le manine delicate, lo afferrò con decisionee se lo portò alla bocca, iniziando a dare delle sapienti “pennellate” con la lingua come una grande pittrice, guardai Paolo nella webcam, non sembrava tanto arrabbiato, anzi, forse anche lui aveva trovato la sua strada, era sbocciato il cuck che era in lui e così restò in silenzio a guardarsi lo spettacolo. Lei si girò e si mise con il bel culetto rivolto alla webcam, cos’ io da seduto potevo osservare il suo culetto e l’espressione sempre più cuckoldiana di Paolo, in preda ad una crisi orgasmica lei iniziò ad urlare “Si Paolo, leccami il culo dai dai, fammi sentire la tua lingua” ma Paolo restava in silenzio anzi il cuck che era entrato in lui, fece scomparire le mani sotto la tastiera, iniziò a toccarsi, come aveva visto fare a me, durante qualche nostra chat “bollente”. Valeria, donna dalla fantasia erotica e dalla malizia sviluppatissima, mi guardò e disse “Dai leccamela tu ora”, lo disse per cambiare posizione in modo da vedere Paolo in faccia nella webcam mentre gliela leccavo, e più gliela leccavo, più Paola si avvicinava alla webcam, più gliela succhiavo più urlava nel microfono, Paolo ormai aveva calato tutte le difese e pur non potendolo vedere, sentivo che stava masturbandosi. Io sarei andato avanti per ore, del resto leccare, succhiare morsicare, e sentire la partner tremare in preda a crisi orgasmiche è la cosa che mi piace di più, ma lei ormai era entrata nel ruolo, stavamo girando un film hard, in diretta per un solo e il più importante dei suoi ammiratori, Paolo, e così ogni minuto che passava diventava sempre più Porca, Porca con la P maiuscola, perchè le Donne come lei anche quando sono prese da porcaggine acuta sanno sprigionare classe ed eleganza, così mi fece mettere sdraiato con la testa verso il cuscino, mentre lei dandomi le spalle si inarpicò sul mio pene duro per quella che fu la più bella cavalcata a cui Paolo avesse mai assistito. La posizione non era stata scelta a caso, infatti in quel modo, poteva cavalcare, e contemporaneamente guardare la reazione di Paolo che ormai era li li per espodere anche lui, questa volta potevo ammirare contemporanemente le loro espessione sul monitor, sembrava che aspettassero quel momento da una vita, lei aveva abbattuto le mura domestiche, lui aveva finalmente capito di essere un cuck. Io stavo per esplodere, la voglia sopita per tanti giorni, quel ritmo indemoniato, stava per “Svuotare” lemie ultime energie, ma lei a lui voleva vederlo sempre più da vicino, voleva arrivare con lui, voleva arrivare per lui, e così si inginocchiò e mi offrì il suo bel culetto, più spingevo più lei avanzava verso la webcam, la fiorava, la toccava e con la lingua lasciava sul monitor tutto il suo desiderio, stavano per venire tutte e due contemporanemaente ma non erano mai stati così lontani. Ma la sorpresa ce l’aveva anche lei, o meglio il regalo per Paolo, lo tirò fuori dal culetto, se lo portò alla bocca e con le sue maestose pennellate, gli diede un ultimo tocco di colore, colore bianco latte, che ingoiò fino all’ultima goccia proprio li davanti la webcam, poi lo tirò fuori e con la lingua lo spalmò sula webcam quasi a volerne far sentire l’odore anche a Paolo, che in quel precisò istante esplose fisicamente e linguisticamente con un “Grazie per la sorpresa”….. Da quel giorno diventai il loro amico di famiglia, abbiamo fatto tante vacanze insieme, abbiamo riso, abbiamo pianto, solo una cosa è rimasta intatta, il loro grande amore, ebbene si perchè senza amore non si può avere nessun amico di famiglia, ed è per questo che io sono orgoglioso del loro amore e spero non finisca mai…ma mai finirà!
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13 years ago
EccitazioneMentale, 40
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Al negozio di scarpe.....
….la Signora ha un paio di piedini niente male, ed io che ho una grande passione per i piedi, starei ore ed ore a calzarle e sfilarle scarpe, magari passando pian piano da elegantissimi stivali a sandali di tutte le forge che possano risaltare l´eleganza di uno smalto disegnato da Leonardo su delle dita scolpite da Donatello. “Queste le stanno proprio bene, ma dovrebbe provarle senza calze, per mettere in risalto la perfezione del suo piede, l´eleganza delle sue forme, la classe dei suoi colori” esclamo io in modo molto professionale. “Va bene me le dia che le vado a provare nel camerino” mi rispose la Signora “Eccole un 38, dovrebbero andare bene se ha qualche problema mi chiami che le vengo in aiuto” Passarono alcuni minuti ma la Signora era ancora chiusa in camerino, mi avvicinai alla porta ed esclamai “Signora posso aiutarla?” “Le scarpe sono perfette, il numero dovrebbe essere quello giusto ma non riesco a calzarle, se non e´un problema mi dia una mano”. Ed io che non desideravo di ascoltare altro, entrai nel camerino, del resto nel negozio eravamo rimasti solo io e lei, e l´orario di chiusura stava per avvicinarsi. Le presi il piede, passandolo sotto il palmo della mia mano, provai la stessa Emozione che un gallerista potrebbe provare toccando un quadro di un grande pittore, il piede era freddo le mie mani bollenti, e da questo shock termico, parti´un brivido che mi percorse tutta la schiena fino ad arrivarmi al cervello. Guardando il suo volto rialzandomi per chiederle come le stessero, capii´che lo stesso brivido aveva percorso anche la sua schiena, si leggeva negli occhi che le mie mani sui suoi piedi non l´avevano lasciata indifferente. “Mi stanno bene, forse leggermente strette sul collo del piede” mi rispose, ed io cominciai a massaggiarle il collo del piede, per riuscire a capire se fosse il numero giusto, ma soprattutto per riuscire a capire se fosse il “momento” giusto. Tra un massaggio e l´altro e tra un “Va meglio?” e l´altro, alzavo gli occhi per incrociare il suo sguardo, in un´occasione l´avevo scorta con gli occhi chiusi, gli occhi di chi sta per abbandonarsi a se stessa. Lei pero´ebbe la forza di dirmi iniziando a chiamarmi confidenzialmente col mio nome di battesimo “Gianni proviamo un numero piu´grande, perche´voglio comprarli, mi piacciono molto e poi quest´acquisto me lo ricordero´per il resto della mia vita” “almeno spero” aggiunse con un sorriso malizioso. Andai di la in magazzino e ritornai con il numero piu´grande, non feci in tempo ad aprire la porta che subito notai che Manu, questo era il suo nome si era messa in liberta´lasciando a coprire lo splendido corpo il solo abbigliamento intimo, di un´eleganza sopraffina, come il tanga intravisto in precedenza e lo charme con cui era entrata nel negozio lasciavano presagire. “Signora, mi dia il piede che gliela calzo io” esclamai e lei mi rispose “Gianni, chiamami Manu, perche´fino a 5 minuti fa ero una cliente come un´altra, ma ora, dopo il massaggio al piede, voglio essere di piu´molto di piu´”. In preda ad un turbinio di Emozioni, con la sola fortuna di essere molto calmo e quindi padrone della situazione, non osai ribattere null´altro che un “Grazie Manu”, presi il piede, iniziai a massaggiarle il collo, scendendo questa volta piu´giu´verso le dita con le quali inizia a fare conoscenza. Sentivo Manu vibrare, ad ogni massaggio un sussulto, e cosi´presi l´audacia di sdraiarmi ai suoi piedi e di sostituire le mani con la lingua, iniziai a leccarle le dita, con dolcezza, lentamente, salendo dalle dita al collo e viceversa, dopo alcuni minuti mi inginocchiai per salire con la mia lingua sempre piu´su. Le gambe erano uno spettacolo, un´autostrada del piacere, dove ad ogni casello corrispondeva un pedaggio gratificante, le nostri menti ormai erano un tutt´uno, casellante ed autista allo stesso momento in un continuo scambio di ruoli. Ero quasi arrivato alla fine dell´autostrada, quando sentii aprire la porta, strano di solito a quell´ora non arrivava mai nessuno, ed allora mi “parcheggio” alla prima area di sosta, spengo il “motore” che per la verita´era diventato di fuoco, e vado verso l´entrata, arrivo alla cassa e c´era un signore sulla cinquantina, “Come posso aiutarla?” esclamai, e lui “Manu e´qui?” bhe non ci misi poi molto a capire che era il marito “E dissi si e´di la in camerino che sta provando un paio di scarpe, ora gliela chiamo” e andai verso il camerino. Lei nel frattempo invece di raffreddare il “motore” lo aveva riscaldato ancora di piu´infatti la trovai schiena verso la porta, a masturbarsi con un dito infilato nella fighetta ormai bagnata come la Costiera Amalfitana in un giorno di burrasca. “Signora c´e´suo marito di la” le dissi per non fare insospettire lui, e lei “Gianni ti ho detto che devi chiamarmi Manu, fallo aspettare noi dobbiamo finire di provare le “scarpe”", senza perdermi dánimo ritornai di la e dissi “Se puo´aspettare 5 minuti finiamo di provare le scarpe e torniamo da lei”, “Si va bene” disse lui. Tornai in camerino e trovai Manu sempre piu´scatenata, ormai non poteva stare piu´da sola, ed infatti appena entrai, mi afferro´la patta dei pantaloni, e con stile, dolcezza ma anche avidita´lo tiro´fuori…….
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13 years ago
EccitazioneMentale, 40
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Bellissima serata
ciao mondo di desy....da poco in questo mondo ma con varie esperienze....questa è stata un'altra bellissima esperienza.....una mia carissima coppia di amici mi invitano a mangiare una pizza e invitano un'altra coppia....l'amica della mia amica si siede vicina a me e comincia ad osservarmi per tutta la serata,parlando mi stuzzicava facendomi delle domande su come amerei una donna e se le piaceva passare una serata con loro, chiamandola dopo pizza, io accettai, ad un certo punto dice alla mia amica che le piacerebbe pernottare in zona, quindi mi preoccupo per trovarle un B/B....quando finiamo di mangiare la pizza e li accompagno, lei mi chiede di salire e se non avevo mai giocato...io dico che avevo avuto qualche esperienza....lei va n bagno, io parlando con il marito scopro che le piace avere leccata la fica, mi siedo sopra il letto e aspetto, lei dopo qualche minuto si presenta con un vestito di seta chiuso solo con la cintura, si siede fra me e il marito e comincia ad accarezzarmi, io slaccio la cintuare e comincio a succhiare i capezzoli e con la mano accarezzavo la fica che diventava sempre più bagnata, ad un certo punto lei mi spoglia mi fa sdraiare sopra il letto e comincia a succhiare il mio cazzo fino a farlo diventare duro, il marito guardava seduto su un divano, appena ha finito di succhiarmelo, lo ha messo tutto dentro facendomi impazzire con i suoi movimenti, io mi giro la metto alla pecorina e lei con voce bassa e sensuale mi chiede di metterlo in culo, cosa che io faccio immediatamente....dopo mi chiede ancora che le piace sentire la mia lingua dentro la sua fica e ricomincio a leccare la sua fica e con le dite le dite le massaggio culo, lei mi dice che vuole fare un 69 per poi sentire il il mio caldo sperma nella sua bocca.....allora io l'accontento subito....mi ha succhiato tutto lo sperma e cominciato a risucchiarmi ancora sbattendomi fino a tarda notte...che serata.....stupenda.....dicendomi alla fine.....ci rivedreno era da tanto tempo che non godevo da pazzi....salutandomi mi diceva all'orecchio esaudirò anche il tuo sogno....fare l'amore con due donne...ciao
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13 years ago
tartaru05,
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Last visit: 9 years ago
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Intercity
INTERCITY:Roma Napoli Nello scompartimento vuoto solo i nostri due posti sono prenotati. Tu di fronte a me, vicino al finestrino. Quando entro non ci sei, noto solo la tua giacca blu appoggiata sul sedile. Poi ti vedo entrare... jeans blu stretto... camicia bianca ... calzino in tono con la scarpa ... occhiali neri che ti nascondono un po', capelli corti e un filo di barba. Avrai 30-35 anni? Ti siedi di fronte a me, le nostre gambe si sfiorano ed inizialmente mi infastidisco un po'... ma con tutti i posti liberi, proprio qui? Ora mi sposto... ora mi alzo... Poi mi lascio distrarre dal mio telefonino, mando sms con il ragazzo che ho visto ieri sera... lui mi chiama, esco un attimo nel corridoio e quando rientro ti trovo che stai toccando qualcosa che ho lasciato sul mio sedile... ma cosa?? La mia conversazione telefonica continua, forse capisci che parlo con un uomo. Dato che ho lasciato la mia sciarpa nella sua macchina e che la sua donna è gelosissima, ci stiamo accordando su come riprenderla. Al mio prossimo ritorno sarà alla stazione con la sciarpa. Lui al telefono mi risponde, citando l'Otello: - Ah il fazzoletto! Si, dico io, ad alta voce, come il fazzoletto, ma non voglio fare la fine di Desdemona! E tu, avrai capito di cosa sto parlando? Sono ancora eccitata dalla serata di ieri per accorgermi subito di te, che da sotto gli occhiali scuri mi guardi... e non riesci a trovare un posto per le tue gambe. Mi metto a leggere il giornale ma non posso fare a meno di notare che pian piano ti sfili le scarpe .... prima sollevi le gambe e le appoggi sui sedili accanto a te. Mi rituffo nella lettura e quando sollevo di nuovo lo sguardo ti trovo sdraiato sui sedili di fronte a me, completamente rilassato, un braccio sotto la testa, una gamba piegata sotto il bacino che è leggermente sollevato e la tua camicia... la tua camicia .. che è troppo corta e lascia scoperto il tuo ventre, l'ombelico ... fisso qualla parte del corpo.. Fai un tentativo con la mano di tirartela più giù, ma un attimo dopo, mentre riposizioni il braccio sotto la tua testa, ti riscopri nuovamente. I pantaloni erano a vita bassa ti lasciano scoperto ancor più, vedo le ossa del tuo bacino, quella zona deliziosa tra l' ombelico e il pube, e noto il tuo tatuaggio... non posso fare a meno di guardarti...e di guardarlo.. Dietro i tuoi occhiali da sole, vedo i tuoi occhi chiusi che si muovono...allora non stai ancora dormendo... mentre il tuo addome si muove su e giù in un respiro rilassato. Non posso credere che stai già dormendo, in quella posizione, così beatamente rilasciato come se ti offrissi a me. Non riesco a distogliere lo sguardo da quella striscia di pelle, mi metto gli occhiali da sole anch'io, e se aprissi gli occhi improvvisamente, se mi vedessi? Ecco... pure le gallerie... la tentazione è irresistibile... alzarmi e toccarti proprio lì, accarezzare il tuo...delfino.., insinuare le dita sotto la linea della cintura... i pantaloni sono larghi in vita...e forse potrei infilare anche tutta la mano. Oddio ma cosa mi viene in mente...il tuo delfino mi tenta... Potrei forse appoggiarci su le labbra ...e... Solo 50 minuti di viaggio, ed io ne ho sprecati già 30. Mi rimane poco tempo.... forse se provo a fare un po' di rumore... Mi alzo per rifarmi il trucco, mi guardo allo specchio, in piedi ti do le spalle, mi metto il rossetto e intravedo riflesso te che ti infili una mano.... dove??? Mi giro quasi di scatto, invece hai semplicemente preso il telefonino dalla tasca dei tuoi jeans...ma che tensione! E te ne ritorni beatamente nella tua posizione... ma davvero dormi? E se ora così, improvvisamente mi mettessi a cavalcioni sopra di te? Che faresti? E perché ti sei sdraiato proprio così, con il bacino sollevato, quasi a provocarmi? Perché? Mancano pochi minuti... il mio sogno sta svanendo... mi alzo, prendo le mie cose e mentre apro la porta dello scompartimento e tu, che hai un piede appoggiato lì sopra, invece di sussultare, apri quella gamba accompagnando il movimento della porta, offrendomi di nuovo quella visione di un corpo abbandonato ed offerto. Ma allora non dormivi !!!
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13 years ago
Mr1Fantastik,
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Seguito
queste cose le hanno scritte a me: Tu vieni a casa nostra. Io ti ricevo. La mia lei non c'è. Tu ti siedi sul divano del salotto. Io ti preparo il caffè e te lo porgo. Mentre sorseggi, mi metto in ginocchio davanti a te, ti apro la patta, tiro fuori il tuo uccello, lo scapoccio, te lo leccho.. ti palpeggio i coglioni... Quando sei al massimo dell'eccitazione, mi ordini: spogliati e vestiti come se fossi lei. Io mi alzo, vado in camera da letto e faccio quello che mi hai ordinato... dopo un po' mi ripresento a te indossando i suoi indumenti intimi: mutandine, reggiseno, calze autoreggenti e tacchi alti. Io sono diventato mia moglie. Le luci sono fioche, in modo che tu possa percepirmi come la mia lei. Ti spogli totalmente nudo. Mi ti siedo sopra... e tu cominci a pomiciarmi... mi lecchi il collo... senti il tuo cazzo duro sul mio culo vergine... ti lecco il petto... scendo piano piano sul pube... ed ecco il cazzo... lo prendo in bocca e comincio a spompinarti.... a un certo momento tu me lo sficchi dalla bocca, mi metto a pecora e tenti di mettermelo nel culo.. No, lì, no, non farlo - ti imploro. Mi fai troppo male - ti supplico. Mi rimetti in ginocchio davanti a te: te lo riprendo in bocca e ricomincio a succhiarti. Ma tu insisti, mi prendi con la forza, essendo io piccolino, e mi rimetti a pecora... mi ripunti il cazzo sull'ano, io strillo, ma tu impietoso me lo ficchi tutto dentro... provo molto dolore, ma poi piano piano mi passa, tu fai più piano e io comincio a gustarmelo... ti sento che fai avanti e indiero... sentoi la tua carne dentro di me... mi stadi dando un piacere grande... sto per sborrare davvero, Angelo, ecco sborro sborro... ho sborratoooooo!!!! Adesso che mi sono un po' ripreso, continuo così, potrebbe accadere questo. Mentre ti riplisco il cazzo con la bocca, e vedo che mi hai fatto uscire anche un po' di sangue, ecco che arriva lei... mi vede in ginocchio davanti al tuo cazzo... che lo ripulisco... si mette in ginocchio anche lei... e tutti e due con la lingua lo ripuliamo mentre le tue dita iniziano a frugare nella sua figa... la senti inumidirsi...e mentre io continuo a succhiarti il cazzo... la fai alzare... la metti di fronte a te... e la baci in bocca... continuando a frugare nella sua figa e quando il tuo cazzo è di nuovo duro.... ti stendi a terra... lei si siede sopra al tuo cazzo....e ti chiava...mentre io lecco la sua figa con il tuo cazzo che entra ed esce....e quando la riempi di calda sborra.... io mi precipito a leccarla.... per poi baciarla in bocca....
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13 years ago
angelo482,
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