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Ci lavammo e ci stendemmo sul letto a fumare una sigaretta, Laura era quella bambina a cui avevano comprato le caramelle, felice e sorridente ma per nulla soddisfatta. Dopo un po’, infatti, ci invitò a riempirla nuovamente di attenzioni, con l’esplicito gesto di carezzarci i cazzi i quali reagirono prontamente, riacquistando il dovuto turgore. Laura era in mezzo a noi, menando in contemporanea i nostri cazzi e concedendo la sua bocca alternativamente a me e ad Alfredo. Noi la palpavamo di continuo, carezzandole la figa o strizzando e ciucciando quei favolosi seni, o anche accennando a qualche sculaccio. In seguito Laura prese l’iniziativa e mi invitò a distendermi, mi circondò con le sue gambe e si infilò il mio cazzo in figa, facendoselo affondare fino alla radice; da lì comincio a dimenare il bacino gustandoselo tutto, massaggiandosi le pareti della vagina col mio glande, io sentii nuovamente quell'intenso calore intorno al mio cazzo, segno che lei stava ricominciando a grondare copiosamente. Presi l’iniziativa spingendola dalle chiappe verso di me, le mani quasi mi sparivano in mezzo a tanta carne, l’afferrai saldamente e cominciai a stantuffarla furiosamente, lei si abbandonò gemendo, mi sussurrava anche frasi di goduria, mi incitava: “Minchia, che bello, ma cos'hai un bastone al posto del cazzo, dai non ti fermare ...”.
Alfredo fino a quel momento, dopo i servigi che gli aveva riservato Laura, si era dedicato ad immortalarci in foto e filmatini, ma era arrivato il momento di ricevere anche la sua parte. Su invito della stessa Laura le si avvicinò da dietro, le spalmò una cremina sul buchetto e posizionò il suo cazzo: spinse lentamente ma costantemente, nonostante la corporatura di lei il diaframma che divideva la sua vagina dal budello era sottile, sentii il cazzo di Alfredo penetrarla. Laura rispose con un rantolo sordo, roteò gli occhi indietro e si lasciò andare a quel doppio trattamento, la vedevo in estasi nel gustarsi i due cazzi piantati in lei, nessuna resistenza che la frenasse, gli umori che scolavano sulle sue cosce e sulle mie palle rivelavano a quale grado di eccitazione fosse. Io godevo nell'essere dentro di lei ma anche nel vedere quel volto in estasi, che rispondeva ad ogni stimolo, ogni sua parte contribuiva a mandarla in delirio.
Ci alternammo con Alfredo, lui si distese sotto Laura ed io cominciai ad occuparmi di quel portentoso ... retrotreno. Spalmai un po’ di crema sull'asta e l’appoggiai a quel buco dei desideri. Spinsi lentamente ma costantemente, fin quando la cappella sparì dentro. Mi fermai un istante. Laura si lamentò un attimo, dicendomi che era grosso, che non ce la faceva, le chiesi se volesse che io desistessi e lei mi disse un perentorio “Nooo, continua!”. Continuai allora ad affondare, il suo sfintere era morbido, facile da penetrare, mi avvolgeva tutto il cazzo e reagiva con l’adeguata dilatazione al mio procedere dentro. Mi ritrovai piantato in lei fino in fondo, lei non si lamentava più ed immagino che avesse lo stesso volto che poc'anzi avevo visto io, a parti invertite. Cominciai a pomparla, prima lentamente, con un ritmo lento e costante, Laura alternava i sospiri a rantoli di dolore, ad un certo punto credo che il dolore sparì, non si lamentava più, si godeva l’essere posseduta da due uomini in contemporanea ora incurvandosi in avanti stringendo Alfredo e agevolando la penetrazione, ora inarcando la schiena all’indietro, quasi a fondersi col suo uomo. Sentivo che anche Alfredo la pompava, il suo cazzo si alternava al mio nella figa di lei, cercai di agevolarlo mettendomi in piedi e liberandogli ulteriore spazio, cosa che lui recepì immediatamente e cominciò ad aumentare il suo ritmo. Mi fermai, ben piantato nel culo di Laura, per lasciare libero sfogo ad Alfredo, lui agevolò il suo stantuffare prendendo le sue chiappone e tirandole alternativamente in alto ed in basso, ottenendo, come effetto secondario, che anch'io scopavo in culo Laura al ritmo imposto da Alfredo.
Lui venne per la seconda volta, mandando anche Laura in deliquio, dopodiché rimase in figa da lei fin quando non gli si ammosciò, delegandomi implicitamente l’onere di continuare con l’opera cominciata. Non aspettavo altro, Laura era prona su di lui offrendomi tutto lo spazio possibile per continuare a tornire quel buco, agevolandomi ulteriormente allargando con una mano la sua chiappa destra. Rimasi sui miei piedi, le allargai anche l’altra chiappona e la cominciai a trombare nel culo facendole sentire il mio cazzo per tutta la sua lunghezza, arrivando quasi ad uscire per poi riaffondare fino alla radice. Gianni intanto si era sfilato da sotto ed aveva ricominciato a far foto e filmini. Mi rimisi comodo sulle ginocchia e mi rituffai in quello splendido pertugio, Laura stavolta accompagnava i miei colpi spingendo all'indietro, mugolando continuamente. Continuai ancora per circa un quarto d’ora, allargandole le chiappe notavo quanto quel buchetto si fosse arrossato, ma me ne curai poco. Le venni dentro, scaricando la mia sborra dentro quel budello disastrato, come feci prima per la sua figa glielo spinsi al massimo dentro, facendole sentire ogni contrazione della cappella nell'atto dell’orgasmo. Mi sfilai ed andai a lavarmi, Laura rimase distesa, felice e un po’ provata, ma non ancora sazia.
Ci “obbligò” a farle lo stesso trattamento un’altra volta, prima che ci congedassimo. Il tempo era scaduto, Alfredo aveva una serie di appuntamenti pomeridiani in studio, io avevo altre cose da fare e così ci salutammo, ripromettendo di vederci ancora, cosa che avvenne puntualmente la settimana successiva, con medesimo trattamento. In quell'occasione Alfredo, come piccola variante, acquistò della panna fresca (figa alla panna per noi, cazzi marriage per lei) e dell’uva, che ci gustammo dopo averla insaporita con gli umori della sua figa.
Non volevo da parte mia che questo terzetto costituisse un appuntamento fisso, per mia natura ho sempre amato la libertà e rifuggito dagli obblighi ... anche morali. Con Laura ed Alfredo ho passato momenti che non dimenticherò, ma forse, anche inconsciamente, mi stavano assumendo come collante del loro rapporto e la cosa non mi poteva stare bene. Continuo a sentirli, forse qualche altra volta potremo far rivivere quegli attimi, ma senza che questo diventi una regola o altro.
Come dissi nella prima parte di questo racconto, in seguito alla maretta iniziale Alfredo chiuse l’account di quel portale, tutto quel che ho vissuto insieme a loro fa parte dei ricordi che ho voluto condividere con gli utenti che leggeranno, ma non lo potrò mai provare (eccezion fatta per le foto). Nessun feedback accompagnerà questa testimonianza, solo la speranza di venir creduto e compreso.
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11 years ago
nirby, 50
Last visit: 3 years ago -
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E venne il gran giorno. Alfredo era stato informato da Laura sulle sue intenzioni, ed aveva prenotato una camera in un B&B in città, un alberghetto pulito che, con la complicità del proprietario, era possibile fruire come albergo ad ore. Appuntamento alle 8:30 del mattino, per mia abitudine arrivo sempre prima, mi sembra un segnale di stile, e contatto telefonicamente Laura. Lei è già su in camera, mi apre il portoncino dal citofono e salgo. Laura sembra eccitata come una bambina a cui stanno per comprare le caramelle, per l’occasione si presentò con un baby doll nero, mi disse che voleva tenerselo per l’intera durata dell’incontro perché si vergognava a mostrare per intero la sua straripante ... personalità. In effetti mi apparve una donna abbondante in tutto ma che conservava una eccezionale tonicità, come ebbi modo di constatare successivamente. Telefonò ad Alfredo per sincerarsi della sua puntualità e poi mi si accostò, dicendomi che voleva far felice il suo uomo e me, che non si sarebbe risparmiata in nulla. La baciai, il mio approccio fu delicato, non sapevo chi mi trovavo di fronte da quel punto di vista, e lei contraccambiò il mio bacio, ma mi apostrofò immediatamente dopo: “Quanta dolcezza! A me piace un approccio più deciso!”. “Basta aggiustare il tiro!” la apostrofai, infilandole con forza la lingua in bocca e stringendola a me prendendola da quelle sue megachiappone, per poi passare a stropicciarle una delle sue tette, grandi abbastanza da non poter essere contenute in una mano. Sentii che Laura gradì l’approccio, accompagno il mio palpeggio con una serie di sospiri che ti fanno intendere quanto possa una donna essere pronta, ma mi bloccò, dicendo che voleva aspettare Alfredo per aprire le danze. La tirai a forza sul letto sopra di me, facendole sentire attraverso i jeans la mia eccitazione, lei la notò, mi disse di sentire il mio cazzo duro e che non vedeva l’ora di fare le dovute presentazioni.
Arrivò finalmente Alfredo, lei si precipitò ad accoglierlo stringendolo a sé e tempestandolo di baci, tanto che il poveretto dovette invitarla a scostarsi per fargli almeno togliere l’impermeabile. Ridacchiando, Laura si mise a letto ed io la seguii, dicendole che era il momento di fare le presentazioni. Laura non si fece pregare e mi sbottonò la patta, uscendo il cazzo ormai pronto. Laura lo rimirò un attimo e poi cominciò a pomparmelo di brutto, con avidità ma anche con delicatezza, giostrando abilmente la lingua ed alternandola con le labbra, mi sembrava di aver strusciato il cazzo sul velluto tanto erano morbide, andava su e giù per tutta l’asta stringendola con una mano, assaporando la mia eccitazione. Nel frattempo avevo finito di spogliarmi ed anche Alfredo aveva fatto altrettanto. Lai lo accolse riservandogli il mio stesso trattamento, si vedeva che era presa da quell'uomo e notai quanto il suo coinvolgimento per lui fosse totale, lo amava per quello che era e gli si concedeva senza limiti.
Mentre Laura era intenta a prestar attenzione al cazzo di Alfredo, mi accoccolai fra le sue cosce per gustare la sua figa, che mi si presentò già fradicia, grondante di umori e naturalmente profumata, morbida, aperta al punto giusto. La leccai per bene, estendendo le attenzioni anche al buchetto del suo gran culo, scopandola con la lingua e con le dita, titillandole il clitoride: Laura rispose alle mie cure cominciando a mugolare e a dimenarsi, gradiva il trattamento, continuando a grondare copiosamente umori che leccavo avidamente. Dopo Laura si distese e Alfredo sopra di lei, iniziando a scoparla ritmicamente, mentre io tornai alle amorevoli attenzioni delle labbra di lei, la quale non sembrava affatto intimidita dall'aver a che fare per la prima volta con due uomini, continuava a pompare avidamente il mio cazzo e, al contempo, godendo dall'essere penetrata da Alfredo il quale, dopo un po’, mi cedette il posto.
La sua figa era bollente, non ebbi alcuna resistenza alla penetrazione tanto si era lubrificata, nonostante non fosse di apertura eccezionale, era stretta ma accogliente, le sue pareti vaginali erano cedevoli al passaggio del mio cazzo, più grosso rispetto a quello di Alfredo, ebbi la netta impressione di calzare un guanto, mi ritrovai in un umido paradiso di morbidezza e calore. Lei reagì alla mia penetrazione roteando indietro gli occhi con un sospiro prolungato ed abbandonandosi ai miei colpi, sempre più ritmati, sempre più violenti. Il rumore dei miei fianchi contro le sue cosce si fece assordante, davo tutto me stesso a quella donna che, ben lungi dall'essere passivamente scopata, godeva continuamente incitandomi e al contempo dedicando la sua bocca ad Alfredo. Il suo voluminoso corpo era continuamente sconvolto da sussulti che le facevano ballonzolare tette e pancia da sotto il baby doll. Dopo un po’ sentii l’impulso di venire e l’avvisai; Laura mi mugolò “Vienimi dentro, riempimi!” ed io a tale invito raggiunsi l’apice del piacere, inondandola col mio sperma, facendo seguire fiotti a fiotti, contraccambiando a modo mio tutto il calore che da quel ventre avevo tratto, continuando a spingere all'interno il mio cazzo negli ultimi spasmi dell’amplesso, quasi a voler fondermi con quel corpo pachidermico, a fare del mio e del suo pube un unicum. Laura contraccambiò tale afflato venendo a sua volta (poi mi rivelò che era già venuta altre due volte, una per ogni uomo che l’aveva scopata), accompagnando l’orgasmo con prolungati mugolii. Alfredo, compiaciutissimo finora di come si stessero svolgendo le cose, mi diede il cambio nella figa di Laura, grondante del mio seme, seguitando a stantuffare fin quando non raggiunse anche lui l’orgasmo, scaricando anche lui il suo sperma dentro quell'accoglientissimo antro, completando la farcitura. (fine seconda parte)
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11 years ago
nirby, 50
Last visit: 3 years ago -
In viaggio
Salve il mio nome è Mattia sono un libero professionista e per lavoro viaggio molto questa cosa mi è capitata circa due mesi fa in aereo destinazione Milano un viaggio di appena un 'ora tutto inizia al chec-in un incontro di sguardi tra me una simpatica signora e il suo compagno, il quale inizia a lamentarsi con me per la fila initule che stavavo facendo per porter avere le carte di imbarco perchè il personale della compagnia aerea era molto lenta in quanto si trattava di un volo di breve durata e che come bagaglio la maggior parte delle persone era tutto a mano e quindi non capiva la lentezza di tutto ciò.Finalmente ci imbarchiamo ed continuiamo a fare conversazione io e il lui mentre lei ascoltava.Saliti sull'aereo purtroppo non eravamo vicini ma non so come lui riusci ad avere due posti dietro di me. Lei olrtre ad essere una sig.ra simpatica era anche molto attraente e appena seduta accavallò le gambe e si intravedeva le autoreggenti, si accorse che il mio sguardo era impegnatio proprio in quel posto e fece un bel sorriso e con tutta scioltezza le divaricò (che pelo esagerato).Lui mi chiese xche andavo a Milano e se avevo qualcuno che mi aspettava li e alla mia risposta negativa subito mi disse che gli avrebbe fatto piacere invitarmi a cena la sera, uno sguardo a lei e subito accetai. Arrivo in albelgo doccia sistemo il tutto e mi organizzo x la serata. Mi faccio indicare dal portiere una buona enoteca prendo il taxi e mi faccio portare a casa dei cari amici.Citofono e salgo ad aprirmi la porta e lui mi fa accomodare e mi dice di segurlo in cucina mentre aspettavavo che arrivasse lei.Il tempo di aprire la bottiglia di vino di versarlo che entra in cucina una cosa spettacolare un vestito da sballo da grande serata di una prima al teatro donna meravigliosa si avvicina a me mi saluta con due baci sulle guancie dove sento il calore delle sue labbra carnose una cosa talmente eccitante che lei si accorge di cioò e che mi sorride.Iniziamo la cena il discorso all'inizio era vago si parlava del + e del meno sino a quando lui mi chiese "dimmi la verità ti piace mia moglie vero? Io senza battere ciglio risposi si molto, anche a lei tu piaci mi rispose quindi se vi volete mettere comodi sul divano mentre io sparecchio e faccio la cucina.Lei si alzò mi prese per mano e mi portò sul divano, inizio a baciare a sbottonare la camicia e con la lingua a leccarmi, il mio stato di eccitazione era forte e lei si accorse dui tutto cio e semère con la bocca si butto tra le mie gambe e con delicatezza lo prese in bocca ed inizio a spompinarmi.Stavo quasi x venire che lei tolse subito la bocca e mi disse di essere calmo tempo di bere un goccetto di vino che riniziò, mentre il marito guardava e si toccava tra l'uscio della cucina e del salone. Bhe il resto lo potete immaggina da soli come finì la serata.
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11 years ago
soit3,
54
Last visit: 1 day ago
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Una coppia sconosciuta
Ciao a tutti vi racconto questa cosa accadutami qualche anno fa.
da premettere che una volta ero fidanzato con una ragazza che condivideva questa chiamiamola passione per la trasgressione. In quel periodo abbiamo conosciuto diverse coppie con le quali abbiamo instaurato anche una bella amicizia.
Poi la nostra storia fini.
Un giorno il lui di una coppia che avevamo conosciuto mi contatta e mi dice che avrebbe bisogno di un singolo perche era stato contattato da una coppia dove il lui cercava due ragazzi prestanti per mettere al centro della loro attenzione la moglie mentre lui se ne stava a guardare.
La cosa subito mi interessò e chiesi come era la coppia, lui rispose che non l'aveva mai vista, ma aveva organizzato una cena a casa sua e se non ci fossero piaciuti avremmo solo cenato. gli dico che ci sto e organizziamo.
Facemmo in modo di incontrarci prima noi per stabilire un piano d'azione visto che la coppia non la conoscevamo e non sapevamo come comportarci.
dopo un po arrivo la coppia avevano lui sui 50 e lei sui 40, bella donna.
andammo a casa sua e iniziammo a mangiare parlando del più e del meno facendo di tanto in tanto qualche battuta spinta. finita la cena ci spostammo io lui e lei su divano e il marito si sedette su una sedia li vicino. noi cominciammo piano piano a baciare la donna e mettergli le mani un po ovunque. Alla fine dopo una decina di minuti ci ritrovammo con lei che aveva un cazzo in bocca " quello del mio amico" e io che le leccavo fica e culo. poi facemmo cambio di posizione e dopo poco decidemmo di trasferirci in camera per essere più comodi. il marito sempre sulla sedia a guardare e noi nel letto completamente nudi, a quel punto lei diede libero sfogo alla sua porcaggine, inizio prendendo entrambi i cazzi in bocca, poi a turno uno si sedeva sulla spalliera del letto permettendole di succiarlo fino in fondo e lei messa a pecora si faceva scopare come una gran troia godeva come poche e ogni volta che quello che aveva il cazzo in bocca veniva lei beveva tutto. dopo varie posizione e grandi leccate di fica e culo abbiamo provato una doppia penetrazione ma la cosa non è andata a buon fine perche le faceva male. il marito contentissimo di vedere la moglie scopata fino al dolore. dopo qualche oretta che si andava avanti, alternando scopate a pompini a leccate di fica e culo, lei stremata si è mezza addormentata sul letto.
A quel punto il marito l'ha fatta rivestire e dandoci la mano con fare soddisfatto ci ha ringraziato e sono andati via.
io e il mio amico siamo rimasti un po a chiacchierare e poi anche io sono venuto a casa.
purtroppo non ho più il numero di quel ragazzo ma se si riconosce in questo racconto mi contatti. io sono di la spezia e mi ricordo che lui è di aulla.........
che belle coppie che ci sono in giro ,.... molto divertenti
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11 years ago
amantedel693, 34
Last visit: 10 years ago -
La moglie in affitto
Mi chiamo Ambra, ho venti nove anni e sono sposata con Luca che ha un anno più di me. Ho conosciuto Luca circa dodici anni fa. Eravamo compagni di scuola, mi è subito piaciuto il suo modo delicato di porsi a me, mai un gesto o una parola fuori luogo, sempre attento e dolcissimo nei miei confronti, anche se all'epoca ero già una bella ragazza che non passava inosservata, e spesso ricevevo commenti e proposte poco edificanti. Sono alta uno e ottantacinque, occhi grandi e meravigliosamente verdi, viso tondo, corporatura snella, seno una terza abbondante, tondo, perfetto come due grosse arance, culetto a mandolino ben proporzionato che sormonta due cosce lunghe ben affusolate, ma quello che tutti notano appena mi vedono è gran massa di capelli neri che ho, lunghi, mossi che mi arrivano fin sopra le spalle. Appena sposati abbiamo comperato casa, ovvio, non avendo tutti i soldi abbiamo sottoscritto un muto, e convinti di poterlo pagare in tempi brevi abbiamo deciso per una rata mensile di circa mille euro. Luca lavorava come contabile in una fabbrica, il suo stipendi era di oltre due mila euro, mentre io lavoro in un negozio di abbigliamento molto esclusivo, ma il mio stipendi arriva appena ai mille trecento euro. Per circa otto anni le cose sono filate bene, Luca oltre a quel lavoro, avendo il sabato e la domenica liberi , avendo conseguito tutte le patenti, possibili, è figlio di un istruttore di scuola guida, collaborava con un suo amico che ha un noleggio a fare qualche giro o noleggio che ci ha sempre permesso di racimolare i soldi per le ferie senza intaccare gli stipendi. Arrivata la crisi è successo un casino. La fabbrico di Luca chiuso, lui senza lavoro e io con il mio modesto stipendio non ci faceva certo sorridere. Fortunatamente il suo amico lo ha assunto anche se con un contratto abbastanza limitato, ma in tanto ci dava una mano a sopravvivere. Nel negozio dove lavoro io eravamo cinque commesse, ma il proprietario, un ricchissimo signore inglese, con la crisi ne ha licenziate due. Siamo rimaste Elisa, la più anziana, con uno spiccato senso per gli affari, io per la mia bellezza, io maschi che entrano si rivolgono subito a me, e Nadia che ha l'aspetto molto giovane, e quando viene un ricco cliente con l'immancabile “nipotina” si rivolge a lei. Inoltre un sabato ciascuna restiamo a casa, sembra che la gente facoltosa non ami fare compere il sabato, c' è troppo gente in giro, troppa confusione, e in effetti è il giorno che lavoriamo di meno. Ovvio che io e Luca, con questi chiari di luna non ci possiamo permettere molti lussi, ma cerchiamo di sopravvivere. Quello che voglio raccontarvi è cominciato circa un anno fa. Una mattina davanti al negozio si ferma Luca con la vettura elegante che usano per i clienti più ricchi, e ne scendo un signore molto distinto. Saluto con un cenno del capo mio marito e subito mi metto a disposizione del cliente che va cercando un elegante abito da sera per una cerimonia a cui deve presenziare. Gli faccio vedere alcuni capi veramente belli, e alla fine la sua scelta è ristretta a due modelli, li prova e chiede il mio parere. In piedi davanti a tre specchi che gli mostrano l'abito da tutte le angolazioni lo osservo, è un bell'uomo, alto imponente, spalle larghe occhi scuri, mani grandi e ben curate, forte ma non grasso.
“ credo che questo modello a doppio petto le sta benissimo, ma bisognerebbe vedere il vestito della sua dama se fa un perfetto abbinamento.” - gli dico mettendomi al suo fianco e la mia immagine viene così riflessa nello specchio.
Lui mi osserva, si gira e mi prende per mano, mi mette alla sua sinistra in silenzio.
“ Adesso che ci penso io non ho una dama da portare con me, e questo è un serio problema.” - mi dice seguitando a guardare la mia immagine nello specchio.
“ senta le faccio una proposta, le do cinquemila euro più tutte le spese necessarie se mi accompagna. La prego, non le farò alcun male, non sfiorerò con un dito, dormiremo in camere separate, lei dovrà solo essere la silenziosa compagna al mio fianco.” - mi dice con un tono di supplica.
Lo guardo allibita. Ne ho ricevute di proposte, offerte e anche ingenti somme di danaro, ma non certo per fare da dama di compagnia, e poi chi lo conosce. Scuoto il capo, non mi va.
“ mi scusi ma non posso accettare, e poi io sono sposata, che gli racconto a mio marito.” - gli ribatto con voce calma e discreta.
“ signora, mi scusi, ma sono assolutamente nei guai, non mi abbandoni la prego! Parlerò con suo marito, se vuole può venire con noi, ma deve essere la mia dama la prego lo chiami che ci parlo io.” - ribatte con un tono fermo e risoluto.
“ non ho bisogno di chiamarlo, è l'autista della sua vettura che lo ha portato qui.” - gli rispondo sorridendo.
Lui esce e poco dopo torna con Luca, gli spiega garbatamente la cosa e chiede il suo consenso. Luca mi guarda, è consapevole che la cosa è molto strana, ma anche che qui soldi ci fanno assolutamente comodo.
“amore, se vuoi andare vai, io però non posso venire, sono fuori a noleggio con la squadra di basket, e poi tu questo sabato non lavori, quindi decidi tu mi fido di te. “ - e rimette la decisione in mano mia.
Il nostro siparietto ha attirato l'attenzione di Elisa che si avvicina mentre Luca esce per tornare nella macchina onde evitare qualche multa. Mi giro verso il cliente, e facendo finta di sistemare un bottone.
“lei non deve sapere nulla.” - gli parlo sottovoce.
Faccio le presentazioni, e scopro che lui si chiama Lorenzo.
“signora, giusto lei volevo. Vede ho una moglie che ha la stessa corporatura ed aspetto ma non la bellezza di questa signora, sono consapevole che vi chiedo una cosa che esula dal vostro normale lavoro, ma vorrei acquistare un vestito per fare una sorpresa a mia moglie, mi chiedevo se la signora potesse indossarlo per farmi una idea di come le starebbe.” - chiede con tono garbato.
Ovviamente Elisa mi mette a sua disposizione.
“ che cifra aveva intenzione di spendere per la sua signora?” - chiedo con un tono quanto più professionale possibile.
“ quando vedo una cosa bella non bado a spese pur di averla.” - mi risponde sorridendo.
Le sue parole mi sconvolgono fin dentro il profondo della mia anima, mentalmente mi domando dove mi porterà questa cosa che sto iniziando. Gli mostro diversi capi, lui vuole che io l'indossi e alla fine decide per un modello veramente fantastico. Nero, arriva a meta coscia, sale e avvolge i miei seno come una seconda pelle, dietro mi lascia quasi totalmente la schiena nuda, sorretto al collo da due catenelle d'oro. Ho dovuto togliere il reggiseno per provarlo. Elisa mi porge delle scarpe con dodici di tacco, quando le indosso e mi guardo nello specchi resto io stessa a bocca aperta, sembra disegnato su misura per me. Lui paga e esce non senza avermi sussurrato che prenderà accordi con Luca per il viaggio. La sera a letto ne parliamo. Luca e calmo, mi dice che succede spesso che facoltosi signori si fanno accompagnare da belle donne, fa parte della loro immagine, non nulla di male, e poi i soldi ci fanno respirare un poco. Non sono molto convinta, ma lascio cadere l'argomento, salgo su di lui per fare sesso, lo sento duro fra le mie gambe.
…...mmmhuummm siamo gia belli in tiro..come mai????..cosa ti ha eccitato oggi per ridurti così....
Lui mi abbraccia, mi fa ruotare e mi ritrovo sotto di lui che ora sta appoggiando il suo duro membro alle labbra della mia micetta che si è bagnata rapidamente.
….. forse mi ha eccitato l'idea che mia moglie andrà a fare un viaggio con uno sconosciuto....
Appena detto questo lo spinge dentro di me con forza. Lo sento entrare deciso, mi è sempre piaciuto il suo modo cosi diretto di scoparmi, deciso rapido. Entra e mi pompa con forza veloce fino a che non raggiungo rapidamente l'orgasmo e godo stringendolo forte a me. Lui mi lascia riposare un momento poi ricomincia a pomparmi sempre più in fretta e schizza il suo seme dentro il mio ventre. Restiamo un momento abbracciati, poi vado a lavarmi in bagno quando torno lui sta gia dormendo. Mi distendo e ripenso a tutta la faccenda, ho paura che potrebbe avere un diverso epilogo. Al sabato mattina presto passa Lorenzo con un taxi a prendermi. Due ore dopo siamo a destinazione. Entro con lui in un lussuosissimo hotel. Mi aspettavo due camere separate, e questo è vero, ma non mi ha detto che sarebbero state dentro una suite. Tutto il viaggio lui non mi ha dato alcun fastidio, cordiale, ma sempre intento a visionare fogli e resoconti di lavoro.
“ mia cara ora io esco, ti riceverai un trattamento completo, massaggio, pulizia del viso, poi parrucchiera e manicure, in fine sarai truccata da una professionista, indossa tutto e preparati per il pomeriggio quando una vettura verrà a prenderti e ti condurrà da me. Per qualsiasi cosa chiedi la direttore. “ - mi da un bacio e se ne va.
Tutto si svolge come copione. Sono curata e truccata nei minimi particolari, nulla è lasciato la caso compresa una accuratissima depilazione anche delle parti intime, non ne capisco lo scopo ma accetto. Alla fine il risultato è meraviglioso, specchiandomi mi trovo decisamente molto bella. Addirittura quando indosso l'abito mi devo toglie anche le mutandine, è talmente aderente che si vedono pur essendo sottilissime, mi eccita esser per la prima volta nuda in mezzo alla gente. Poi mi portano davanti ad un meraviglioso palazzo. Scopro che è la sede di una importantissima azienda che estrae e commercia diamanti. Lorenzo mi accoglie sulla soglia, mi guarda estasiato.
“ sapevo di aver fatto la scelta giusta. Sei bellissima. Adesso ti spiego il tuo compito. Oggi qui ci sarà la vendita di meravigliosi diamanti, io ho deciso che tu li dovrai indossare. Sarà un modo insolito per i compratori di vedere le nostre creazioni indossate da una bella donna come te. Sarai la mia modella che al posto di abiti indosserà e sfilerà con dei meravigliosi diamanti. “ - mi dice introducendomi dentro una stanza dove ci sono molte persone che si occupano subito di me.
Poco dopo entro in un salone dove Lorenzo mi presenta e soprattutto chiede ai compratori di ammirare le creazioni. Sono stordita, indosso gioielli per non so quante migliaia di euro, e sono praticamente nuda. Un successo! In meno di una ora Lorenzo ha piazzato diamanti per cifre astronomiche. Io ho ricevuto commenti e occhiate da tante persone che alla fine mi sono sentita spogliata e dentro di me tanto eccitata. Alla fine se ne vanno quasi tutti. Lorenzo mi presenta Evans il suo direttore non che proprietario, e altre due persone, Dimitri un russo, e Kokumo un sud africano. Entrambi sono di statura imponente, il nero poi sembra enorme, ma non è grasso, mentre il russo ha l'aria del porco da come mi mangia con gli occhi. Evans ci invita a cena nella sua lussuosa villa. Poco dopo siamo all'interno di una delle case più belle e eleganti che abbia mai visto. Lui mi prende per mano, e mi fa conoscere sua moglie, Greta, una donna molto bella, dalla pelle bianca e dai modi estremamente gentili. Ci sediamo a tavola, la cena è superba, mai mangiato tante prelibatezze. Si scherza, si ride e io cerco di mantenere un contegno adeguato per non far sfigurare Lorenzo che osserva compiaciuto. Dopo cena ci trasferiamo in un piccolo studio, molto intimo, raccolte di libri alle pareti quadri e mobili molto belli e dall'aria antica, poltrone e divani di cuoio marroni , mi devo sedere e so gia che le mie gambe saranno in bella mostra, ma sto al gioco. Mentre i maschi si versano del liquore che io rifiuto, Greta mi si avvicina, mi chiede se sono disponibile a variare un poco la serata. La guardo, non afferro subito il senso della domanda, ma poi comprendo quando la sua mano si poggia sulla mia coscia. Mi giro guardo Lorenzo che in silenzio mi osserva, sento il respiro diventare veloce, cerco di mantenere la calma, non mi aspettavo certo questo, ma decido che sono in ballo e voglio ballare. Lascio che lei lentamente risale e insinua la sua mano sotto il mio vestito. I maschi ci osservano immobili, in piedi davanti al caminetto acceso, le luci si abbassano lentamente e Greta avvicina la sua bocca al mio collo, lo bacia, mi procura un lungo brivido, non sono mai stata con una donna e non so come comportarmi. La lascio fare, le incontra la mia natura nuda e bagnata, geme.
….....uuuuhnhnhunuuummmmmm........ piccola..sei gia prontaaa...... mmmmuuuhummm....
Lentamente con calma mi spoglia, nuda distesa a cosce aperte sul divano sono sotto lo sguardo estasiato dei maschi che ora hanno tirato fuori le loro mazze si masturbano lentamente. Mi giro li osservo e resto a bocca aperta, Lorenzo ha un bel cazzo, Evans non è da meno, Dimitri è un vero super dotato in circonferenza, ma quello che mi spaventa è Kokumo, da paura! Lunghissimo e grosso, tanto grosso e nero. Greta intanto mi sta leccando, mi trascina su di lei sul tappeto ai piedi del divano, ci rotoliamo, cerco di contraccambiare il piacere che mi sta facendo provare, e la mia inesperienza la eccita ancora di più.
….... ssi piccolllllaa cosssìììììì ...daii mii faiiii godereeeee.....ssssiiiiii.........
Pronuncia solo poche parole in italiano poi inizia a parlare olandese e io non capisco più nulla anche perche mi sta facendo godere e lo grido con tutto il fiato che ho in gola.
….aaaaaaaaahhhhhhhh.......VENGGGOOOOOooooo....oooraaaa!!!!!!! …..sssiiiii ….mmmmuhummm..
Serro le gambe istintivamente imprigionandole il capo , lei mi lecca con furore, e raggiunge ancore un orgasmo. Sono impazzita, sto godendo e ricambio il piacere con una donna, mai fatto, mai goduto tanto!!! sfinite ci sciogliamo. Lei mi sale sopra e bacia i miei seni, li succhia, gemo di piacere, poi si gira verso i maschi che ora si sono avvicinati e messi in cerchio, li guardo tremo la solo pensiero di averli dentro, ma loro si segano velocemente ci coprono di schizzi di sborra sul viso, sul corpo dappertutto. Greta li spreme uno per volta, e mi fa leccare la mano intrisa di seme, cosa che faccio con un gesto lascivo che fa vibrare i maschi, Kokomo, mi avvicina la punta alla bocca, e mi spruzza le ultime gocce direttamente in bocca. Il sapore mi piace, è forte, speziato, diverso da quello che ho ingoiato fin ora. Lentamente si ricompongono, mentre Greta mi prende per mano e aperta una porta mi conduce in bagno. Mi abbraccia e bacia, continua a leccare il seme che mi cola lungo il corpo.
“ grazie!, non credevo accettavi. Lorenzo mi aveva detto che non eri una squillo, ma ho voluto provare, sei stata meravigliosa, credo che fosse la tua prima volta vero?” - mi dice guardandomi negli occhi.
Ci mettiamo in ordine, lei mi lava con cura, mi asciuga e poi mi prende per mano, torniamo nella saletta, ci rivestiamo, Lorenzo incomincia a salutare, Evans apre un cofanetto e ne estrae un piccolo ma bellissimo diamante dai riflessi verdi.
“ questo te lo voglio regalare per le intense emozioni che ci hai regalato soprattutto a Greta, non la vedevo godere così da tempo, e poi ha i riflessi del colore dei tuoi occhi.” - mi dice mentre lo lega al collo.
“ quando Lorenzo verrà in Sud Africa devi venire anche tu, ti aspetto, mi hai fatto godere tantissimo.” - mi dice Kokomo facendomi sparire fra le sue immense braccia.
“ naturalmente prima verrai a Mosca, devo assolutamente ripetere quello che Lorenzo ha fatto qui, e tu sei indispensabile. ” - mi propone Dimitri mentre mi bacia la mano.
Rientriamo in hotel, Lorenzo è stato tutto il tragitto in silenzio, poi dentro la suite, si gira mi bacia e mi stringe a se.
“ inutile che io ti dica quanto sono rimasto soddisfatto del tuo comportamento. Si andata ben oltre i nostri accordi, spero che ora vorrai continuare, non so se hai ben chiaro il successo che hai avuto. Nei prossimi viaggi ti voglio al mio fianco, e ora ti vorrei nel mio letto.” - mi dice mentre mi accarezza dietro la nuca, sento che lo voglio, sono ancora eccitata da tutta la faccenda e non mi è bastata una leccata per sentirmi appagata. Mi lascio condurre in camera, mi spoglio, lui mi accarezza e io lo prendo in bocca scatenandomi. Lo lecco tutto, poi lo ingoio fin dentro la gola, lo lascio scivolare fuori lentamente, questo lo fa impazzire.
….... ssssiiiiii.....mmmiiii faaiii.......... ssssiiiiiii ...ti vogliooooo!!!! ….......
Non gli do tregua, salgo su di lui e m'impalo su quel perno di carne durissima. Mi penetra fino in fondo, mi dilata e scivola dentro con forza, mi scatena un orgasmo che mi fa tremare tutta e godo a raffica. Perdo il conto del piacere che provo. Lui è fantastico, mi mette di lato e mi scopa come una furia selvaggia, in fine insieme raggiungiamo l'ennesimo orgasmo, lui si svuota dentro di me con un grido che sveglia tutto l'hotel.
….aaaahhhhhh …...orrraaaa...veggoooooo....orrrraaaaaaa.............sssssiiiiiii …......
…................sssssiiiiii …..eecoomiii sborroooooo...oraaaa...............
Restiamo abbracciati e ci addormentiamo così. Il giorno dopo mentre siamo in volo lui mi chiede se posso liberarmi alcuni giorni per andare con lui a Mosca. Dentro di me mi sento in colpa, penso che ho tradito Piero, Lorenzo osserva la mia inquietudine, poi mio solleva il, capo e sorride.
“ se hai dei sensi di colpa sappi che non serve. Ho conosciuto Piero circa due mesi fa, e quando gli ho chiesto se conosceva una bella ragazza per una sfilata , lui mi ha fatto vedere te, sono entrato nel negozio sapendo quello che c'era da sapere per convincerti, quindi lascia perdere e pensa al danaro e altro che ci hai ricavato da questa storia. Se riesci a trovare almeno dieci giorni di ferie, ti assicuro che non te ne pentirai. “ - mi dice con voce assolutamente ferma e convincente.
Mi giro, osservo fuori e penso a mio marito che in sostanza mi ha offerto a lui, bene, se è questo che vuole lo accontento. La sera a casa Piero mi si avvicina, mi chiede com'è andata. Lo guardo, decido di vendicarmi.
“ bene, mi hanno anche regalato un bel diamante e altro.” - gli rispondo con tono allusivo.
“ amore sono contento che tu ti sia trovata bene, mi racconti qualche dettaglio?” - chiede con voce rotta dall'eccitazione.
“ certo!, mi hanno fatto sfilare con tanti gioielli, mi hanno offerto una cena e poi mi hanno anche scopato in tre sei soddisfatto o vuoi altri particolari?” - gli rispondo dura.
Sento il suo cazzo durissimo. Cerca di possedermi, ma io non ci stò.
“ no bello mio! Ho gia avuto una bella razione di cazzo, al massimo ti faccio una sega mentre mentre ti racconto di come mi hanno sfondato tutta.” - gli dico mentre incomincio a segarlo egli racconto cose non vere, e quando gli dico che mi hanno ricoperto di sborra schizza anche lui.
“ amore, in fondo era prevedibile, ha pagato tanti soldi per affittarti che lo dovevi mettere in conto che poteva scappare una scopata.” - mi risponde con l'aria più ingenua di questo mondo.
Lo guardo, sono disarmata dalla sua tranquillità, non sembra abbia importanza se mi hanno spaccato in due o semplicemente scopato. Sono allibita!!. Sei giorni dopo sono in volo per Mosca.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
una sera....
non è un racconto di fantasia.....è passato qualche anno ormai ma quella sera ce la ricordiamo molto bene :) come se fosse ieri...ci trovavamo in vacanza a riccione con una coppia amica, una sera dopo cena io e la mia ragazza decidemmo di fare un giro per la città, anche perchè eravamo soli, lìaltra coppia era in albergo perchè avendo bimbi piccoli.....passammo un paio d'ore girovagando qua e la, poi ad un tratto vidi una locandina di un noto locale privè della zona... quasi eccitato e su di giri, proposi a sabry di andarci. Lei mi guardò e mi chiese, scusa ma come mai vuoi andare in quel locale? IO: bè magari per una serata diversa, strana, io e te... magari ci chiudiamo in qualche stanza e ci lasciamo andare soli soli :) . L'idea era buona e vedevo che sabry di no, netto, ancora non lo aveva detto. OK cis sto!!! ma solo e soltanto noi due, ma poi mi spiegò, che cosa sarebbe sto locale? Strada facendo gli spiegai meglio cos'era un privè ma in realtà tiravo ad indovinare, perchè non ci ero mai stato!!! Lei si insospettì e a dir la verità si era un po agitata. Dai metti che ci vede qualcuno che ci conosce, pensa che figura di merda :) ... ma dai chi vuoi che ci sia.... e su!!! tanto entriamo e ci buttiamo in qualche stanza scura, così non ci riconosce nessuno !!! vaè ormai.... :)arrivammo in questo locale, molto carino, ricordo. Piscine bel bar, ci accolse una bella ragazza, facemmo una tessera ed entrammo... l'atmosfera era molto tranquilla, sobria e pochissima gente, erano le 23:00. Ci si avvicinò la ragazza dicendo: è la prima volta? Si !!! allora ci fece fare un giro... carino, belle stanze, in alcune erano già all'opera!! :) Ci incuriosì una stanza molto buia con dei buchi sulle pareti. Pensavo a qualcosa del tipo, vedo/non vedo e allora chiesi a Sabry se dopo il giro, magari entravamo in quella stanza... lei mi disse OK ed entrati... iniziammo a farci un po di coccole... lei la sentivo fredda e sinceramente vedevo che era presa ad osservare quei buchi in maniera insistente. Continuava a dire: pensa se ci vede un conoscente, la figura di merda... dai andiamo via.... ed io preso un po dall'eccitazione iniziai a toccarla in figa... Era secca, e lei molto restia... dai lasciati andare Sabry, chiudi gli occhi... facciamo questa esperienza.... piano piano, addolcita dalle parole e dalle carezze, si lasciò andare... iniziai a massaggiare il suo corpo, toccarlo e rilassarlo, poi con le dita iniziai con la figa, adesso più umida :) BENE!!! continuai a toccare e fare ditalini, poi iniziai a leccare la sua splendida figa che si faceva sempre più umida... era fatta!!!! ad un tratto dissi, dai, sabry pensa se qualcuno ci osserva e si masturba... la cosa vedevo e sentivo che la eccitava molto.... inziammo una bella e seusualissima scopata, in verità da quei buchi non si vedeva nulla.... la girai a pecorina e mentre la penetravo sentivo colare la figa... ad un tratto mentre era a pecora dal buco esce un cazzo di dimensioni disumane :) mai visto, sporgeva dal buco di 20 cm penso!!! lei ancora non lo aveva visto oppure faceva finta!!! ad un tratto presa dall'estasi mi disse: hai visto che roba quello... ed io: certo, ti piacerebbe vero? porca!! lei mi disse magari? ma solo toccarlo.... ci avvicinammo a quel buco e sabry sfiorò il cazzo con le mani... ricordo che il mio cazzo stava scoppiando e la troia se ne era accorta!!! iniziò a segarlo, prima piano poi con più foga... ad un tratto con mio stupore ci appoggiò la punta della lingua ed io tolsi il cazzo dalla figa e lo misi in culo!!! gli dissi che era una troia, una gran troia e poi quasi per gioco, convinto che non lo avesse mai fatto, gli dissi: lo vorresti in figa è troia... due cazzi, si voglio due cazzi!!! rimasi di merda!!! la mia sabry che santa non era mai stata, di colpo era diventata una troia devastante!!! feci per fare entrare il tizio dentro, stupore: un ragazzo, appena vent'enne!!! carino e ben curato... Sabry si presentò ma in due secondi gli fece mettere il preservativo e iniziò a leccarglielo MAI VISTA UNA COSA SIMILE :) era tutta sudata, la figa che colava aveva sporcato tutta la carta del divano, aveva fatto un lago!!! poi gli disse, mettilo dentro ma fai piano perchè è enorme.... lui preso dalla foga lo infilò subito, un cazzo mai visto, sprofondò nella sua fica larga... lei mi pompava in bocca e urlava a denti stretti, il ragazzo purtroppo durò due minuti e riempì di sperma la sua schiena, si pulì e Sabrina quasi incazzata gli disse, bellissimo arnese, ma fai più pratica... insomma avevo in casa una troia :) da li ci vestimmo e tornammo in albergo, scopammo per ore ... da quel giorno, ogni tanto, quando possiamo ci piace divertirci :) grazie amore mio!!!
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11 years ago
coppia6873,
33/30
Last visit: 6 years ago
-
Una coppia nudista
Ecco la mia storia vissuta qualche anno fa.
Premetto che a me piace molto andare al mare in posti tranquilli, non ami la confusione, ancora meglio se il posto è riservato e permette di prendere il sole e fare il bagno nudi.
Visto che sicuramente è più bello passare le giornate in compagnia piuttosto che soli, un giorno mi sono messo in cerca di "amicizie" per passare qualche ora assieme prendendo il sole.
Alla fine prendo contatto con una coppia sui 40 della zona, la quale mi dice che anche loro amano prendere il sole nudi.A quel punto organizziamo per il we successivo, ci scambiamo telefono e gli do le indicazioni per raggiungere il posto dove vado io di solito.
Arriva il giorno dell'incontro, la coppia che mi si presenta davanti è una bella coppia, lui uomo robusto lei minuta ma bellissima donna. Ci presentiamo e ci avviamo verso la scogliera. Apro una parentesi, io quella volta sono partito con l'intenzione di prendere del sole e magari fare una nuova amicizia niente di più.
Arriviamo sul " mio scoglio" ci spogliamo e ci mettiamo a prendere il solo. Chiacchieriamo del più e del meno, con molta tranquillità. Dopo un po vedo la lei che si avvicina a lui e comincia a toccarlo e lo pende un po in bocca. A quel punto mi eccito e mi diventa duro, ma faccio finta di niente, dopo un po lei smette e si mette a parlare con me. Passano 5 minuti e ricominciano. A quel punto gli dico , loro contemporaneamente mi rispondono < se vuoi ti puoi avvicinare> non me lo faccio ripetere due volte. Mi avvicino. Mentre lei continua a succhiarlo a lui io comincio a toccarla, nonostante non sia più giovanissima ha delle gambe bellissime e un culo stupendo. dopo un po si gira verso di me e me lo prende in bocca. Io continuo a toccarla e le infilo un dito in fica e uno nel culo. Il marito intanto ci guarda e nel frattempo si masturba. dopo un po che la cosa va avanti gli vengo in bocca. a quel punto gli dico < ora tocca a me, ti va? > lei non se lo fa ripetere, mi si mette davanti e apre le gambe dandomi modo da potergli leccare fica e culo, inizio a leccarla e lei inizia a godere. dopo un po sento che il marito gli dice < ti piace?> e lei gli risponde < da morire mi sta facendo venire con la lingua> a quel punto ho dato tutto me stesso e alla fine è venuta, era molto soddisfatta e dalla faccia del marito anche lui. Non avendo preservativi non abbiamo fatto altro. Siamo rimasti a prendere ancora un oretta il sole e poi ci siamo salutati e andati via. Io dopo qualche giorno sono dovuto partire per lavoro e nel periodo che sono stato via mi è stato rubato il telefono ed ho perso il telefono e il loro numero,
davvero una bella coppia, magari ritrovarla e trovarne altre
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0
11 years ago
amantedel693, 34
Last visit: 10 years ago -
Il clistere
il nuovo Padrone mi convoca per le 22. Mi ha richiesto una depilazione totale, e visto il poco preavviso è un'impresa quasi impossibile. mci do di rasoio e di crema e mi depilo il pube, le gambe il culo meglio che posso cercando di non ferirmi. Mi presento puntuale all'appuntamento e essendo il primo incontro ci fermiamo a parlare un pò. Il Padrone è una persona molto alta e robusta, e già immagino come potrebbe facilmente sottomettermi. Una volta che ci siamo conosciuti quanto basta mi viene chiesto di spogliarmi completamente. Si procede poi con l'ispezione del mio corpo. Vengo palpato, soppesato e ispezionato. mi trova in difetto dei peli sotto le ascelle. non mi sono proprio ricordato. sarò punito. Vengo sculacciato con le sue grandi mani, ma non ho molto resistenza ai suoi colpi. mi stritola i capezzoli e mi contorco come una puttanella e lui mi umilia verbalmente. si diverte a stirarmi e torcermi le palle. Alla fine decide che non ho molta resistenza e vuole vedere come uso la lingua. mi fa lavorare a lungo i suoi piedi nudi, succhiando ad una ad una le sue dita. si diverte a vedere le mie erezioni e a deridermi di esse. sono salito fino all'inguine, e li mi fa leccare le mutande che nascondono il suo pene. de o scoprirlo e omaggiarlo. per circa 20 minuti devo succhiargli cazzo e palle. poi decide di controllarmi il buco del culo. mi infila un dito che mi provoca dolore. lo annusa e poi me lo fa pulire con la bocca. ho il culo sporco, mi punirà con un clistere. mi fa distendere sul tavolo della sala, e mi fa posizionare disteso su un lato con una gamba tirata su. inizia l'introduzione. il liquido si insinua sulle mie budella e lo sento. le perette si susseguono e io devo solo controllare di non perdere liquidi dal mio orifizio. quando ho circa 1.5 litri in pancia il Padrone si ritiene soddisfatto. mi intima di non evacuare nulla ma di restare immobile sul tavolo fino a quando non ho lo stimolo di liberarmi. riesco a stare circa 10 minuti con la pancia piena, poi chiedo di andare in bagno. liberarsi è stato molto umiliante in quanto era un continuo susseguirsi di rumori molesti. dopo circa 20 minuti non ho più perdite. il Padrone mi rinfila un dito nel culo, questa volta è pulito. quindi mi ricostringe a leccargli i piedi e il cazzo. poi inizio a masturbarmi. mi minaccia di farmi un milking. dopo molto tempo eiaculo e devo pulire. è tardi,c i giochi finiscono. faremo altro la prossima volta, che però ancora non c'è stata....
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11 years ago
bxslavebx, 33
Last visit: 4 months ago -
Mia moglie al privè
Come potete leggere nel mio profilo mi propongo come singol ma sono sposato con prole.
Il desiderio di coinvolgere mia moglie è stato sempre forte ma per il suo carattere riservato e per paura di essere svergognata l'ha sempre portata a negarmi la gioia di coinvolgerla in questi giochi.
Quello che vi racconto è storia vera e spero di avere un riscontro di quella persona che è stata coinvolta in quella serata.
Il percorso è stato lungo, fatto di fantasie a letto, prima, e poi con esibizionismo poi, con un continuo e delicato insistere sul suo abbigliamento.
Veniamo ai fatti, riusci a convincerla ad andare al privè per pura e solo curiosità, ci simo stati circa tre volte, la prima abbiamo rotto il ghiaccio, girando osservando e in qualche occasione, portandola nella parte buia l'ho fatta palpare un pò. Lei nn sopporta essere toccata da altre persone che nn conosce e quindi è stata dura convincerla ad andare per la seconda volta al Club.
Ma noi uomini quando vogliamo ottenere una cosa sappiamo come fare, quindi vedendo che a letto reagiva bene, ricordando le palpate sul suo sedere, che aveva subito, ho proposto( dopo un paio di mesi) un secondo giro.
questa volta ho agito con furbizia, dopo aver ballato in pista strusciandomi e alzandole la gonna come facevano gli altri uomini alle loro donne , l'ho portata in una camera, ci siamo chiusi dentro e senza spogliarla le ho leccato la figa fino a farla quasi venire. Ho smesso dicendole che era troppo presto per finire subito la serata e siamo tornati a fare un giro per il privè, promettendole che saremmo tornati nella stanzetta a finire quello che avevamo cominciato.
La tenevo stretta a me e ogni tanto le passavo una mano sotto la gonna per mantere la sua eccitazione, siamo entrati nella stanza per sole coppie e ci siamo posizionati in un angolino per vedere gli altri intenti nei loro giochi, debbo dire che di scambio neanche l'ombra, ma tutti erano intenti o a scopare o a farsi fare grandi pompini.
Io avevo posizionato mia moglie davanti a me e il mio uccello posizionato in mezzo le sua chiappe, e con una mano le carezzavo la figa eccitandola.
Quando ho visto che era molto distesa e rilassata, l'ho convinta a fare un giro nella parte dark del privè, subito uno stuolo di singoli ci ha seguito, ed appena entrati hanno iniziato a palparla in modo fugace, lei me lo ha fatto notare, ma l'ho rassicurata e le ho anche detto, che mi eccitava moltissimo sapere che qualcuno usava il suo culo come se fosse una puttana. Chiaramente mi ha dato del porco e sottolineava che a lei queste cose nn piacciono.
Ci siamo fermati vicino la gabbia ad osservare un paio di coppie che goffamente facevano una piccola orgia, lo spettacolo nn era il massimo ma a me serviva per fermarmi ed avere il pretesto per guardare. Sapevo benissimo che tempo due secondi e si sarebbero avvicinati i singol, e cosi fu, lei era molto vicina alla gabbia e con le mani posizionate in alto si teneva, io da dietro la poggiavo il mio cazzo tra le sue chiappe e con la mano le tintillavo la figa. Appena ho sentito il primo singol che le toccava il culo, (toccando anche me) ho iniziato a spostarmi indietro per permettere alle mani di approfittare del momento. Chiaramente vedendo che mia moglie nn reagiva hanno insistito in modo ancora più deciso, fino ad alzarle la gonna e palparla sulla pelle nuda. Il tutto sarà durato un minuto, quando lei ha detto andiamo in modo deciso. L'ho assecondata per nn rovinare la mia piccola conquista. Quando ci siamo chiusi nella cameretta, l'unica rimasta libera, mi ha detto che ero matto, e se mi ero accorto di quelo che era successo. Fingendomi meravigliato le ho detto di no,e lei mi disse che le avevano messo le mani dappertutto, anche li, e io, dove li, hai capito bene, anche nella figa, caspita... anche li? si si pensa che in pochi secondi uno è riuscito a scostare il tanga e ad infilare un dito, mentre un'altro dito stava cercando di entrare dietro. a quel punto nn c'è l'ho fatta più. Be si effettivamente hanno esagerato, ma ti assicuro che nn mi sono accorto di nulla, si si ci credo disse lei ridendo.
Cmq devo dire che quello che mi toccava davanti era bravo...il resto lo immaginate... grande scopata.
Tutto sembra essere risolto, neanche per idea, nei giorni successivi, grandi litigate e grandi negazioni che la cosa le era piaciuta. Dopo qualche mese, durante le scopate ricordavamo la bella esperienza, per me, e la convinzi a ritornare al privè, ma date le sue imposizioni dovetti aspettare una festa in maschera.
Vi lascio i particolari, solo a ricordarvi che lei era molto sensuale, avevo chiesto di indossare il reggicalze e gonna nn troppo lunga ma sottile e svolazzante, dopo qualche giro per tutto il privè le chiesi se voleva appartarsi in una camera, accetto subito, memore del trattamento della volta precedente, la camera però era diversa, quella con i buchi dove dall'altra parte della parete si può infilare il cazzo.
Non essendoci letto, ma solo due divanetti, rimase sorpresa e disse, ma che stanza è questa, io risposi meravigliato e nn persi tempo a baciarla e a toccarla, spostai i divanetti, mettendoli quasi con la spalliera vicino ai buchi, la feci posizionare con le ginocchia sul bordo e con il busto sulla spalliera, lo spettacolo che mi si poneva era spettacolare, inizia a leccarla e a mangiarle il culo, ero a tremila, il cuore mi batteva forte, lei ansimava come se nn ci fosse nessuno.
ed ecco che come per incanto notai un'occhio che guardava dal buco, pensai tra un pò succede un casino, ma quando dal foro sbuco un bel pisello e devo dire che per mia fortuna era bello lungo tanto che sembrava finto, lei mi guarda e dice, guarda guarda....e io continuando a infilare le dita nella sua figa le dissi , toccalo, dopo titubanze inizio a toccarlo con le punta delle dita, quasi a saggiarne la consistenza, e piano piano si lascio andare e lo impugno con forza. D'un tratto il cazzo si ritrasse, e pensai cazzo ha gia sborrato, invece no riapparve, la cosa si ripetè, in seguito capii il perchè. Sicuramente si voleva fare sbocchinare ed aveva paura di sborrare, mi posizionai dietro e iniziai a scoparla a quel punto dissi, dai prova a prenderlo in bocca, dopo qualche esitazione inizio ad annusarlo e poi piano piano lo prese in bocca sempre di più.
Il povero ragazzo penso che per un paio di volte era sul punto di sborrare e si ritrasse per poi riaffacciarsi.
Le donne sanno stupire....
mi disse, che faccio?. in che senso dissi io, e lei, lo infilo, certo..
le passai un profilattico lo infilò sul bel pisello, e devo essere sincero l'aiutai, e giratasi lo infilò lentamente.
Mi guardava con gli occhi sgranati e mi diceva lo sento lo sento, io le tintillavo il clitoride e dopo un po venne.
La cosa che mi lascio sorpreso e che il ragazzo nn volle venire, dopo un paio di cambi di preservativi, nn si riaffacciò.
Uscimmo in fretta dalla camera per nn essere individuati, ma penso che ciò nn avvenne percè dopo un pò quando tornammo nella zona buia si avvicinò un ragazzo con molta decisione, lei riconobbe la camicia che aveva visto sbirciando dal buco. Ne approfittai, ci fermammo per osservare una coppia e subito si avvicino, inizio a toccarla, ma questa volta lui si pose difronte, la palpò perbene sulle tette e figa, mentre un'altro singol ne approfitto toccandole il culo. Io ero di lato e le tenevo la mano e la baciavo in bocca. Anche questa volta la cosa durò poco ma fu molto eccitante.
La serata la concludemmo da soli...
Questo è realmente accaduto, e se il protagonista della serata si è riconosciuto mi scriva.
Mi deve dire i particolari per farsi riconoscere,
Ciao
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11 years ago
antonio35,
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Last visit: 3 years ago
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Schiava del sesso
Era da tanto tempo che volevo scoparmela quella troia. Bionda, labbra carnose quasi a canotto e con due tette enormi che si portava sotto i vestiti più scollati possibili..ogni volta che la vedevo sculettare con quel suo fare da troietta, sempre senza mutandine ovviamente, il mio fratellone lì sotto non poteva fare a meno di indurirsi, e non potevo più sopportare questa situazione, dovevo risolverla.
Sono un professore universitario, 40 anni, bella presenza almeno a quanto dicono, e posso affermare senza modestia che le donne non mi siano mai mancate….peccato che ho, diciamo, una piccola particolarità, un vizio che purtroppo non posso soddisfare con chiunque: a me le donne non piace semplicemente scoparle, piace dominarle, sottometterle, completamente….e la troietta di cui parlo faceva proprio al caso mio; lo sapevo già, era la preda perfetta: il mio esame era fondamentale per il suo piano di studi, se non l’avesse passato adesso non avrebbe potuto fare nessun altro esame, e avrebbe perso almeno un anno; ovviamente l’avevo già bocciata due volte, per impreparazione(non sono mica il tipo che mette i 30 alla prima ragazza che si presenta con una scollatura generosa, che credete!); questa volta però, sarebbe andata diversamente.
Ed ecco che la troietta si presenta all’esame…immaginatela: minivestito, praticamente una sottoveste, nera che faceva vedere tutto: tette, capezzoli, culo… tacchi a spillo neri, e come al solito niente mutandine: la sgualdrina pensava di fare colpo stavolta, ma niente da fare: non aveva capito che quando voglio fare lo stronzo non c’è scollatura o culo in bella mostra che tenga: bocciata un’altra volta, e si ripresenti al prossimo appello: la mignottella, decisamente delusa e infuriata, se ne uscì fuori dall’aula senza nemmeno salutarmi, ma io sapevo che sarebbe tornata.
E infatti eccola là, il giorno dopo, al ricevimento, sempre con lo stesso abbigliamento da mignotta e il trucco pesante, che piangeva e mi implorava di darle un’altra possibilità…io dopo essermi fatto pregare fingo di accettare e dico “bene, signorina, le voglio venire incontro: si ripresenti domani, dopo l’orario di chiusura, nella mia aula, purtroppo non ho altri orari, ad ogni modo ci sarò; faremo un integrazione orale, se passerà quella avrà passato l’esame; e mi raccomando venga sola, perché questo che le sto proponendo è illegale; meno testimoni ci sono, meglio è sia per lei che per me” La ragazza dapprima perplessa e un po’ spaventata per l’orario insolito e per la richiesta di presentarsi sola, accettò tuttavia di buon grado: aveva maledettamente bisogno di passare l’esame, e io lo sapevo. Le avevo proposto un integrazione orale, ma la vacca non aveva ancora capito di quale integrazione parlavo: ah, ah ah, non vedevo l’ora di pregustarmi la serata di domani.
E infatti quel giorno Pamela venne, da sola come le avevo detto, ma non si sarebbe di trovare dentro la sorpresa che le avevo preparato: infatti in aula non ero solo, ma insieme a me c’erano altri due uomini: uno era il custode dell’università, un cinquantenne grasso e sempre sudato; era soprannominato “l’animale” dalla sua conosciutissima propensione a non essere esattamente un gentiluomo con le studentesse, tanto che già una volta si era preso una denuncia per molestie; l’altro era un nero enorme di due metri, che avevo portato apposta per sfondare la troia in questione.
Neanche il tempo di rendersi conto ed ecco l’animale che chiude la porta e fa “Ahahah eccola qua, professore, allora avevi ragione: è proprio una troia…non sai quante volte mi sono fatto le seghe sognando di spaccare questa vacca, ma adesso è venuto il momento: vieni qua puttanella che ti faccio la festa…” e così dicendo le infila la mano sotto il vestitino fino a stringerle forte le tette. La ragazza ovviamente si divincola “ma vaffanculo stronzo, per chi mi hai presa, ora ti denuncio, bastardo, e lei professore diamine faccia qualcosa!” disse la studentessa isterica. Era il momento di intervenire, e infatti intervenni: “ahahah mi fai ridere troietta, quanto sei comica nella tua impertinenza” dissi con un sorriso divertito “che ti credevi di venire qui a fare l’integrazione orale? Ora te lo spiego io in cosa consiste questa integrazione: dovrai soddisfarci tutti, dovrai fare qualsiasi cosa ti chiediamo, anche la più schifosa, senza fiatare: questa sera sarai la nostra schiava, la nostra cagna, il nostro cesso…ti apriremo senza riguardo in tutti i buchi, e se ci va ti useremo anche come cesso, e tu dovrai stare zitta e obbedire ad ogni nostra perversione; ovviamente puoi andartene quando vuoi; ma ricorda che, se lo fai, non solo non passerai mai il mio esame, ma puoi scordarti di laurearti qui, per sempre: userò il mio potere per metterti contro chiunque e la tua carriera in questa università sarà finita; non solo, lo vedi questi uomini in foto?” dissi indicando una foto sul tavolino “sono tutti imprenditori cittadini e sono miei amici…credi proprio di trovare un lavoro in questa città? Tu sei solo una succhia cazzi e adesso ti trattiamo come tale, adesso sta a te la scelta: collaborare e passarla liscia, o andartene e avere la vita rovinata, decidi tu…”. Avevo parlato, ora stava a me vedere se il mio piano avrebbe avuto successo” La risposta arrivò subito quando sentii la ragazza iniziare a piangnucolare e abbassare la testa…”va bene, p-professore, accetto….” Disse con un filo di voce…ma io non ero ancora contento…uno schiaffo le arrivò in piena faccia e lei si ritrasse lamentandosi dal dolore “si dice si va bene, padrone, troia, avanti, ripeti!” “Scusi padrone, intendevo dire s-si, padrone, accetto…”
“Avete visto ragazzi? La troia è pronta a farsi sfondare..su, fatele la festa!”
Cominciò l’animale, e subito la povera troietta si incominciò a rendere conto di cosa la aspettava quella notte; la ragazza potè subito sentire bene le mani sporche e pelose dell’animale che la afferrava per i capelli, che la costringeva a prendere in gola tutto il suo cazzo grosso e nodoso(23 centimetri), fino in fondo, a rischio di soffocarsi. La troietta potè assaporare subito il sapore nauseabondo di urina del cazzo del custode che la sfondava la gola senza alcun ritegno fin dall’inizio, mentre con l’altra mano le dava schiaffi sulle tette e le tirava i capezzoli; a un certo punto mentre continuava a pomparla in gola il sadico lavoratore dell’università le chiudette il naso; la troietta si sentì quasi soffocare dal trattamento della bestia, aveva le guance rigate di lacrime mentre era diventata tutta rossa in volto; non ancora sapeva che questo era solo l’inizio.
La celestiale visione di questa biondina tettona con la faccia d’angelo e il corpo da bambola gonfiabile utile solo a prendere metri di cazzo scopata in bocca senza ritegno da un grassone sadico eccitò molto il nero, che se lo tirò fuori e iniziò a segarselo;ora, le dimensioni del suo cazzo , sono sincero, spaventarono anche me; superava, non esagero affatto, nettamente i 30 centimetri…ma ciò che mi colpì ancora di più era la larghezza: aveva una cappella dalla larghezza che superava il pugno della mia mano(e non ho mani piccole, affatto), e il diametro del cazzo era superiore a quello di una lattina…già mi eccitavo a pensare a cosa avrebbe provato la povera puttanella quando quell’enorme cazzo l’avrebbe sfondata; cosa di cui era consapevole anche il nero, che, proprio per saggiare le reazioni di quella troia bianca, si mise davanti la faccia della troietta e le fece vedere il suo enorme cazzo, preannunciandole cosa le sarebbe successo; pamela, spaventatissima, lo implorò di lasciarla stare, gli disse che non aveva preso mai un cazzo di quelle dimensioni, che l’avrebbe segato e anche cercato di prenderlo in bocca ma “ti prego, in fica no, con quel cazzo mi rompi, ti prego non farlo…” lo implorò singhiozzando la mignotta bianca, ma il nero non se ne curò e, mentre l’animale la costringeva a forza a prenderlo in bocca, con un colpo secco le sfondò la fica.
La vacca ora quindi aveva due cazzi, uno, quello del custode, che le sfondava la bocca, e l’altro, quello del nero, che le sfondava la fica; il cazzo del nero, com’era prevedibile, le fece molto male, ma non poteva urlare dato che aveva la bocca occupata dal cazzo del custode; tuttavia, dopo una decina di minuti di quel trattamento, la ragazza iniziò ad abituarsi al cazzo del nero, e i lamenti, poco a poco si trasformarono in gemiti. “Lo sapevo che ti piaceva il cazzo nero, lurida troietta bianca” non potè fare a meno di commentare il nero, e la mignottella ovviamente non poteva rispondere, dato che aveva la bocca ancora occupata dal cazzo dell’”animale”, ma la sua fica che colava testimoniava il suo godimento.
Il tutto continuò per un'altra decina di minuti, fino a quando l’animale, che oramai la stava scopando in bocca da quasi mezzora, finalmente venne e le scaricò tutto il suo liquido denso in gola; il nero, che la stava scopando in fica, invece, non era ancora venuto, ma ad ogni modo si staccò anch’egli dalla sua fica….cosa aveva in mente? Neanche io lo sapevo, ma il tutto divenne incredibilmente chiaro subito dopo, quando il nero le si parò di nuovo davanti con il suo cazzo enorme e le disse: “ vedo che hai goduto con il mio cazzo nero. Adesso però, tocca a me. Visto che sei così puttana, voglio provare a fare una cosa che non ho fatto mai. Mi manca perché ce l’ho troppo grosso quindi non me l’hanno mai fatto fare, ma adesso puttanella bianca con te voglio togliermi questo sfizio. Adesso ti sfondo il culo” Non appena ebbe sentito le ultime parole, la ragazza, colta da autentico terrore, si liberò e fece per correre fuori dalla stanza, ma il nero, che si aspettava questa reazione, fu più pronto di lei; la afferrò prontamente da dietro, e, mentre lui la teneva ferma, chiese aiuto all’animale per lubrificarle il culo; la ragazza, nel panico più totale, continuava a urlare e a dimenarsi per la paura di quello che la aspettava; “sì, brava urla di più, mi piace così, adesso lo vedi come ti spacco!” Il nero entrò piano piano e con grossa fatica nelle sue viscere; immaginate cosa ha provato la cagna: la troietta urlava e si dimenava come una pazza; immaginate il volto completamente deformato dal dolore la bocca spalancata in una smorfia di sofferenza; per fortuna la tortura del nero non durò a lungo, dato che dopo 5 minuti venne dentro il suo intestino, altrimenti la cosa avrebbe avuto conseguenze serie per le sue viscere…nondimeno quando il negro si staccò dal culo il buco era oscenamente aperto, completamente rosso….
Colto da improvvisa pietà per le condizioni della povera vacca, la feci riposare per una decina di minuti, in cui lei stette a riprendere fiato e a lamentarsi, stesa a terra e completamente nuda…; ma, come accade sempre con queste puttanelle indisciplinate, la vacca non mi fu affatto riconoscente; dopo un po’, mi accorsi che la ragazza si stava rivestendo, e, di nascosto e senza dirmi niente, stava cercando di dirigersi all’uscita; la cosa ovviamente mi fece andare in bestia: e a soddisfare me, non ci pensava??? La afferrai per il collo, e, sbattendola al muro e guardandola colmo di rabbia le urlai: “lurida vacca, cosa pensavi di andartene così? Non ricordi i patti? Dovevi soddisfare anche me, mignotta!!!” La ragazza, visibilmente pentita per il grosso errore, cerco subito di giustificarsi dicendo “ha ragione, padrone, mi scusi, ho commesso un imperdonabile errore, ma veramente io…” Con una sberla in faccia la feci stare zitta: “stai zitta troia, non ti ho dato il permesso di parlare, le cagne come te non parlano….mi hai disobbedito e profondamente deluso, e per questo sarai duramente punita….voi due, portatela nella stanzetta!”
Ora, la “stanzetta” non era altro che una piccola e stretta camera, quasi un ripostiglio, dove io nascondevo i miei “attrezzi speciali”, che usavo solo nelle situazioni particolari…era una stanza segreta e non la conosceva nessuno a parte quei due; dato che era la prima volta, avevo pensato di non portare la ragazza nella stanzetta, ma, dato che la vacca mi aveva disobbedito, non si meritava questa attenzione: me la sarei fatta nella stanzetta, con il corredo di attrezzi che piacevano a me, senza alcun riguardo.
I due la portarono nella stanzetta e le strapparono i vestiti di dosso; nella stanzetta c’erano tutti gli attrezzi che io usavo per i miei giochi; c’erano fruste di tutti i tipi e consistenze, manette, mollette, dildo, manganelli e altri oggetti per penetrare la schiava, maschere per la bocca e chi più ne ha più ne metta.
Non appena vide gli attrezzi, la ragazza si spaventò a morte: “ti prego padrone questo no, ti prego non farlo….ti spompinerò per ore, mi farò sfondare in ogni buco, mi farò anche pisciare o cacare addosso se vuoi, ma ti prego, non farmi questo”. “Sta zitta troia, non hai capito che non ti voglio sentire? Se non volevi essere punita dovevi pensarci prima, ora è troppo tardi!”
Cosa dovevo scegliere per la punizione di oggi? Dopo una breve riflessione, presi la mia decisione.
Feci mettere la ragazza a pecora e nuda, con i buchi oscenamente in vista; all’altezza del ventre una sbarra le faceva mantenere la posizione; le misi un paio di manette ai polsi: queste manette erano legate a un elastico a molla, che era a sua volta collegato a un gancio che stava sul soffitto: la ragazza dunque, era a pecora con le braccia unite e legate ai polsi; le braccia erano a sua volta sospese verso l’alto per effetto della molla; ma non era finita, anzi: mancava la parte riservata alle tette: le attaccai due pinzette molto resistenti ai capezzoli; anche queste pinzette erano collegate a due elastici a molla, solo che questi elastici, a differenza dei primi, erano collegati a un gancio che stava a terra; già ferma in questa posizione provava dolore; i capezzoli le facevano male a causa delle pinzette e ancor di più perché erano tirati, assieme a tutte le tettone che si ritrovava, verso terra dagli elastici; non poteva abbassarsi, perché all’altezza del ventre aveva una sbarra che la costringeva a mantenere quella posizione; inoltre tutto il ventre era legato a quella sbarra da fili sempre elastici. Se già provava dolore conciata così, pensate a cosa provò la povera troietta quando iniziai a incularla con foga da dietro. Spingevo e pompavo come un’ossesso, con violenza, e la prendevo per i capelli per farle tirare ancora di più le tette; in quella posizione, ogni mio colpo per la povera troietta era un dolore enorme, le tettone si deformavano a ogni colpo a causa degli elastici mentre la inculavo erano diventate addirittura coniche e le pinzette tiravano così forte i capezzoli che sembravano lacerarsi da un momento all’altro; la troia urlava come una matta ma io me ne fregavo, aveva disobbedito e meritava questa punizione, la meritava senza dubbio.
Il supplizio durò per ben mezzora(sono resistente io, mica sono un novellino!) terminata la quale la slegammo.
Successivamente, la punizione continuò portandola in bagno e , mentre i due la mantenevano, la costrinsi a mettere la faccia dentro al cesso sporco e a pulire tutto con la lingua; ovviamente, mentre faceva questo, non mancai di abusare di nuovo del suo culetto e della sua fica, e così fecero anche gli altri due.
Infine, la punizione terminò con una salutare pisciata collettiva in faccia, che lei fu costretta anche a bere.
Era abbastanza; la feci portare dal custode all’aperto; sporca com’era di piscio e di sborra, e dolorante in tutti i buchi, chiese almeno di essere lavata; mosso, ancora una volta, a pietà dalle condizioni della cagna, la feci lavare dal custode con la pompa dell’acqua fredda.
“Brava troietta, congratulazioni…hai superato davvero brillantemente l’esame….questo esame, ahahah…” le dissi mentre le gettavo il libretto con il voto sul corpo nudo e bagnato.
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8
11 years ago
sexylaw,
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Last visit: 11 years ago
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Le colleghe di lavoro
salve,questo è il mio primo racconto vissuto realmente,lavoravo in un centro commerciale della mia città,il mio ruolo era quello di repartista,ed ero spesso in contatto con colleghe delle casse e del box informazioni,bene box informazioni,c'era una collega di circa 45 anni fisico stupendo,la classica donna che apparentemente non dà modo di poterci parlare oltre situazioni lavorativi,quindi le mie possibilità a poterci provare erano minime. un giorno vengo contattato dagli iffici del personale,mi viene fatta una proposta,se sarei voluto passare al servizio di sicurezza,io accettai senza pensarci su,questa è stata la mia fortuna,unturno pomeridiano avrei dovuto fare chiusura del punto vendita,e di turno c'era lei,stranamente noto che lei era più spigliata a darmi confidenza,io ci provo subito,dico tra me e me,non ho niente da perdere,io glie lo dico...senti francesca nome di fantasia,a me non piace di vivere di rimorsi e rimpianti,e lei dimmi....io mi attrai tantissimo,e vorrei passare del tempo con te,mi sarei aspettato un vaffanculo,invece mi risponde,e vediamo come devo fare con mio marito. il discorso finisce lì. arriva il momento della chiusura io controllo tutto il punto vendita che sia tutto ok,faccio uscire l'ultima cassiera,e restiamo io e lei,lei è attenta a fare i conti delle chiusure delle casse,e io li ad osservarla,chiudo tutte le luci lasciando solo qualcuna aperta,lei finisce e si và a timbrare insieme il cartellino,dopo averlo fatto lei si gira e mi fa dicevi oggi???io mi giro la guardo e mi butto a baciarla,lei ci sta,io incomincio ad allungare le mani ,ma lei mi dice no smettila non vorrei che ci si vede con le telecamere,allora io la spostodentro un gazebo li vicino,incomincio e baciarla,e con le mani si sbottono i pantaloni,glie li abbasso e poi giù anche le mutandine,incomincio a tocargli la fica...era un lago...tutta bagnata,gli infilo due dite dentro la vagina,e lei incomincia ad ansimare,mi abbasso i pantaloni anche io e gli prendo la testa e la metto giù verso il mio pene,lei incomincia a succhiarlo,e lo faceva come se volesse mangiarlo,io dopo un po' la sollevo la giro e la metto a pecorina,e incomincio a montarla,purtoppo il tempo non era della nostra parte,a breve si sarebbe inserito l'allarme,quindi ho aspetto che lei venisse...per poi venire anche io. e chi me lo doveva dire....i giorni seguenti,io nel rispetto silenzio,ma notavo che altre mie colleghe mi davano confidenza in un modo strano,come se sapessero,e vi assicuro che è tutto vero ciò che vi racconterò,io ovviamente a quel punto ci provavo con tutte,una di loro ad un certo punto mi dice che mi deve parlare,io dico ok finisco alle 18,ci vediamo fuori,arrivato fuori salgo in macchina con lei,e lei mi dice ma tu da me cosa vuoi? io senza fare giro di parole le dico sesso!!!! la sua risposta?? anche io,bene gli dico io dimmi come vuoi fare? gli propongo perché non dici a tuo marito che devi uscire con i colleghi per una pizza una sera di queste? e lei ok ti farò sapere. non passa più di mezz'ora mi squilla il cel, era lei mi dice ok x stasera ci si può vedere,ci vediamo alle 21:30,io chiamo subito un mio amico per farmi prestare un mini appartamento situato in una zona vicino al mare,arrivati lì parcheggiamo in un posto tranquillo e ci si avvia direttamente verso l'appartamento,entrati dentro,io non perdo tempo,la porto nella stanza dove ci sono 2 lettini,e incomincio a baciarla e spogliarla,ci si spoglia entrambi e ci si resta nudi,dopo vari preliminari stavo leccandogli la vagina,e lei mi disse...basta x favore l'ho voglio dentro ti prego,ovviamente il mio pensiero era quello di soddisfarla il meglio possibile, e quindi la penetrai,il tempo di infilarlo dentro lei viene,e dopo ne anche 5 minuti viene altre 2 volte,ad un certo punto gli chiedo se gli piacerebbe essere presa da dietro,il tempo di finire la parola era già messa in posizione,non ho mai visto un buco del culo così largo...mi scivolava dentro come se niente fosse,si era fatta quasi mezzanotte,io stavo per venire,e lei mi disse ti prego vieni in bocca,e io ovviamente me l'ho faccio prende in bocca,un pompino stupendo e gli vengo tutto in gola,e ingoia tutto e mi pulisce bene bene il mio pene. con lei x un periodo di tempo ci si incotrava anche alle 4 del mattino prima di andare al lavoro,soltanto per farmi un lavoro di bocca,poi ci si andava al bar colazione e poi lavoro. a questo pnto ne arriva una terza,anche lei sposata,mi dice stiamo organizzando per un uscita a berci una birra,vuoi venire? e io certo perché no. mi aspettavo che fossimo almeno una decina di persone..invece eravamo in 5 3 maschi 2 due donne,si parte ci si và a bere una,due tre birre,lei era un po' partita,io non contento la porto in un altro pub,la faccio bere ancora e ancora lei è partita,come del resto quasi tutti,io non me la sento di mandarla a casa in quelle condizioni ,quindi decido di portarla in un bar a farle prendere un caffè amaro per cercare di farla riprendere un po',scendono tutti dalla macchina ,lei resta seduta davanti,io resto con lei,mi avvicino e le chiedo allora tutto ok' e li guarda e mi bacia,e mi dice ti voglio....ti voglio,ionon me la sentivo sinceramente approfittare della situazione,ho preferito aspettare qualche giorno per vedere se era l'alcool. ma non era così,era il 10 agosto entrambi finivamo il turno di lavoro alle 11 del mattino,gli chiedo se le andava un aperitivo,lei mi risponde ok,ci si vede in un bar in periferia sud della mia città,si parla di quello che era successo quella sera,finito l'aperitivo si sale in macchina ognuno nella sua,e si decide di andare in un posto più riservato,mi dice di seguirla,mi porta sotto un ponte in una piazzuola,sotto il sole a 40 gradi,si vede il mare,salgo in macchina con lei,incomincio a baciarla,lei aveva un paio di fusò le tocco la vagina,era in un lago,le abbaso le mutandine,e le infilo un dito...2...3..4..alla fine inserisco tutta la mano..lei gridava dal piacere,il cado era assurdo lei si gira si abbassa e incomincia a farmi un pompino,e dopo un po' volevo penetrarla,ma lei non so il perché non ha voluto. tutto rimandato??? sembra di si,dopo qualche giorno io mi trovavo solo a casa ,i miei erano partiti a roma,torno a casa finito il mio turno di lavoro,arrivato sotto casa mia,mi squilla il cell,era lei mi dice che fai con un voce tremante,io niente sono appena arrivato a casa,e lei e girati??? mi giro e c'era lei di lato con la sua macchina,io le ciedo vuoi salire che sono solo? lei si,io dammi il tempo di fare una doccia e sali,esco dalla doccia in accappatoio,lei entra e senza parlare si inginocchia e incomincia a succhiarmi il pene,io dopo un po' la sollevo la metto nel letto e la spoglio,ma lei vuole essere solo toccata e non vuole essere prenetata,io un po' mi infastidisco,gli vengo in bocca,e poi mi squilla il cell,avevo un appuntamento e quindi sarei dovuto andare,io educatamente le dico devo fare lo scostumato,ma devo chiederti di andar via,ho da fare. l' accompagno alla porta ero solo con un paio di pantaloncini senza mutande,la saluto,e mentre la bacio le mi guanta il pene si abbassa i pantaloni e le mutande,si strofina il mio pene nella sua vagina e mi sussura...vuoi che me ne vado..ah....nel frattempo il mio pene era diventato duro e lei si infilava solo la cappella dentro...e continuava a dirmi..vuoi che me ne vada..ah....a quel punto non c'è la feci più gli cacciai la mano e con un colpo secco gli misi dentro tutto il mio pene,lei finalmente si lasciò andare,la sollevai senza togliere il mio pene dalla sua vagina,e gettai sul divano,e incominciai a montarla me un toro. bene alla fine posso concludere dicendo che mi reputo una persona fortunata,a riuscire a far conciliare lavoro....e divertimento!!!!
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11 years ago
malborogold,
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Tutto iniziò su un portale di scambio di coppie. Alfredo aveva messo un profilo come coppia esibizionista, uno di quelli che lasciava comunque presagire un buon spiraglio per coloro che si proponevano come bull.
Riesco a contattarlo e tra noi comincia una buona comunicazione, la confidenza aumentava e lui era convinto a farmi entrare nel suo menagé di coppia.
Mi rivela che la sua è una coppia clandestina, entrambi sposatissimi con figli, ma essendosi conosciuti era nata una forte relazione. Alfredo aveva voglia di condividere Laura con qualcun altro ma lei è una donna all’antica, disinibita dal rapporto con Alfredo che l’aveva fatta rinascere come donna, ma non ancora pronta ad una così radicale “rivoluzione culturale”, e che anzi i desideri e le insistenze di lui erano, in un certo senso, di offesa al suo modo di concepire il rapporto.
Su suggerimento di Alfredo riesco comunque a contattare Laura e a ottenere un appuntamento con lei in un luogo pubblico, per parlare. All’appuntamento mi si presenta una donna non appariscente, sovrappeso, ma con uno spiccato fascino, quel “quid” di inspiegabile che la rendono, contro tutte le apparenze, attraente. Laura è, al momento del nostro primo appuntamento, una donna provata, in quanto le richieste di Alfredo e le intemperanze seguite alle insistenze avevano minato il loro rapporto, portandoli sul punto di rottura e convincendo lui a chiudere definitivamente il profilo sul portale. Le dissi chiaramente ciò di cui avevamo parlato con Alfredo, di cosa lui volesse e le aggiunsi che non mi sembrava il caso di continuare questa fugace conoscenza, dato che non avevo nessuna intenzione di fare né da parafulmine né da elemento che interviene per sanare la vita di una coppia, soprattutto se una delle due parti sarebbe controvoglia. Ci congedammo lasciandole, come mi disse dopo, un misto di sentimenti contrastanti: da un lato apprezzò la mia estrema schiettezza, dall’altro provava un senso di ripulsa nei miei riguardi, per ciò che sarei potuto rappresentare.
Continuammo comunque a sentirci, Laura mi confidava l’evoluzione del loro rapporto, Alfredo si sentiva invece deluso dal non poter approfondire la nostra conoscenza, aveva imparato a fidarsi di me. Anche lei aveva imparato a fidarsi, non spingevo assolutamente affinché le cose si evolvessero in una direzione che mi sarebbe stata opportunisticamente vantaggiosa.
La piega cominciò a mutare quando accettai di incontrare nuovamente Laura in un luogo pubblico. Il nostro interloquire telefonico aveva fugato le negative sensazioni del nostro primo incontro ed aveva imparato ad avere fiducia in me, mi metteva al corrente dell’evoluzione del rapporto con Alfredo e mi confidava anche cose abbastanza intime. Il suo modo di parlare era abbastanza diretto, non usava alcuna circonlocuzione per descrivermi cosa faceva con lui a letto, a quali pratiche l’avesse iniziata e quanto le piacesse riscoprirsi donna con lui.
Quando ci incontrammo passeggiammo a lungo in un giardino pubblico, parlando di cose che sapevo già ma che per lei era importante ribadire, Laura mi chiese della mia vita e delle mie passate esperienze, col suo modo di fare diretto mi chiese pure se le piacessi e cosa mi sarebbe piaciuto fare con lei se ne avessi avuto l’opportunità.
Come ho già detto, Laura è una persona fisicamente … straripante … e le dissi senza tanti fronzoli che sarebbe stato un piacere sbatterla per bene nel suo culone, dopo essermi deliziato fra le sue giunoniche tette. Lei mi portò allora in un angolo appartato del giardino (era un giorno feriale, di mattina, poca gente in giro) e mi fece allungare la mano fra le sue cosce, ove mi resi conto quanto si fosse infradiciata nelle mutande, mi disse che era successo nel sentire le mie parole, mi rivelò che lei accende subito se sfiorata da un uomo e che stavolta era lei a volere il rapporto a tre, mi desiderava fisicamente e voleva avere l’esperienza di sentire due cazzi dentro. (fine prima parte)
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11 years ago
nirby, 50
Last visit: 3 years ago -
Enzo e gli amici
Quel pomeriggio la moglie di Enzo non c’era e lui mi ha invitato a casa sua per un caffè.
Erano parecchie settimane che non lo sentivo, da quando ha cambiato lavoro non ci vediamo più così spesso come prima.
Adesso lavora come capoturno per una grossa acciaieria della zona. Finito di lavorare alle cinque mi presento a casa sua. Lui mi viene ad aprire indossando solo una vestaglia. Ho voglia del suo cazzo.
Enzo mi conosce bene. Chiude la porta di casa mi saluta con una dolcissima carezza sulla guancia e poi prendendo il suo cazzo in mano mi dice succhialo.
Io non me lo faccio ripetere, mi inginocchio e prendo il suo cazzo in bocca. Ha voglia, dopo pochi minuti la sua grossa cappella rossa pulsa di desiderio.
Non ho il tempo di chiedergli di togliermi i vestiti che mi spinge a terra sul tappeto mi slaccia i pantaloni e me lo infila in culo…
Siiiiiii.
Erano settimane che mi masturbavo pensando al suo cazzo che mi sfonda il culo.
Io a pecorina con tutti i vestiti addosso, i calzoni calati e Enzo che mi scopa, e mi scopa, e mi scopa e mi scopa.
Quando viene il suo sperma mi scalda il buco del culo e io godo…
Enzo mi lascia lì sul tappeto se se ne va a farsi una doccia. I rimango a terra per qualche minuto completamente stordito dalla splendida scopata.
Più tardi davanti ad un caffè parliamo un po’ di noi e di come vanno le cose. Enzo mi confessa che mi ha chiamato perché ha bisogno di una mano per organizzare una cena questa sera con alcuni suoi amici che vengono a trovarlo.
Mi dice che sono amici molto intimi e vorrebbe organizzare una cena dove la portata principale sarei stato io.
Sulle prime rimango un attimo spaventato dalla cosa ma Enzo riesce a convincermi e mi rassicura che mi piacerà.
Per la serata Enzo vuole che indossi l’intimo di sua moglie e un vestitino sexy che mi ha comprato per l’occasione. Mi dice che vuole presentare Luana ai sui amici e che io dovrò servire da bere e la cena. Poi si vedrà.
In realtà mi aspettava una serata ben diversa.
Io ho trascorso tutto il pomeriggio a prepararmi mentre Enzo cucinava, depilato, Parrucca, trucco, calze nere autoreggenti, tanga, scarpe nere con tacco alto che Enzo mi ha comprato assieme ad uno splendido vestitino nero.
Alle 19:10 suona il campanello e io vado ad aprire. Sulla porta mi trova quattro poliziotti in divisa con tanto di pistola e volanti parcheggiate fuori di casa.
Mi volto guardo Enzo il quale arriva, mi mette una mano sul culo e li invita ad entrare.
I quattro personaggi mi guardano con fare maniacale,Franco il più anziano di tutti è il primo a presentarsi “ciao Troia, io sono Franco” gli altri non si presentano neppure.
Sono basito e arrabbiato voglio andarmene, ma come tento di allontanarmi Franco mi afferra per la mano e mi blocca.
Franco si rivolge a Enzo:”Mi dispiace per la cena ma non possiamo fermarci troppo, ma abbiamo voglia di scopare la tua Troia”
Io gli dico che se lo scordi…
Franco mi afferra e mi ammanetta con le mani dietro la schiena poi mi fa sedere sul divano.
Si spogliano e me li ritrovo lì in piedi davanti a me con i loco cazzi in mano.
Enzo mi consola e mi dice …”vedi questa bella collezione di cazzi li ho invitati per te. Ora falli venire per bene”
A turno cominciano a farmi succhiare i loro cazzi e uno dopo l’altro ricevono le attenzioni della mia bocca. I loro cazzi sono belli grossi… il cazzo di Franco sicuramente più grande di una spanna mi riempie tutta la bocca ed è una goduria, devo ammetterlo, succhiarlo, gli altri poco meno di una spanna e subito mostrano un’erezione consistente. La situazione comincia ad intrigarmi.
Mi slacciano le manette e mi spingono con il petto contro lo schienale del divano mentre da dietro Enzo mi abbassa le mutande e mi lubrifica il culo.
Franco mi piazza il suo cazzone in bocca perché diventi duro mentre ordina a Luca e marco di scoparmi in culo. Il cazzo di Luca è il primo a sfondarmi il culo un bel cazzone che mi apre il buchino… ma dura poco infatti dopo pochi colpi mi sborra sulla schiena lasciando il culo per Marco che ricomincia a scoparmi… mi scopa fino a quando Il cazzone di franco è pronto.
Allora Franco chiede il cambio e mentre Marco mi viene in bocca Franco appoggia la punta del suo cazzone sul mio buco del culo.. quando spinge mi sembra di rompermi..
Ahhhhhhhhh che bel cazzo…
E come mi monta…
Dopo qualche colpo di reni per farmi sentire il suo cazzo fino in gola io godo e grido dal piacere nonostante il cazzo dell’ultimo poliziotto, Donato, mi stesse sborrando in gola…. La sensazione stupenda.
Quando franco sta per venire mi volto verso di lui per deliziarmi del suo nettare e non sprecarne neppure una goccia..
Enzo, che si godeva lo spettacolo in disparte, si avvicina e mi scopa a pecorina fino a venirmi in culo come il pomeriggio….
Io mi lascio andare e ricoperta di sperma lascio che quei 5 maschioni continuino a riempirmi bocca e culo con i loro cazzi….
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11 years ago
ric8876,
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Sesso in auto
Appuntamento dietro lo stadio, in auto, tacchi da 15,minigonna nera, calze a rete autoreggenti a maglia larga,perizomino con filo interdentale, camicetta bianca, parrucca a caschetto...cosi' sono andata all'appuntamento con Lucio,marito di una mia collega di lavoro, famoso x la sua circonferenza e la sua passione x i rapporti anali..Dopo un certo imbarazzo iniziale , fila tutto liscio come l'olio, qualche apprezzamento sul mio look, qualche toccatina alle mie cosce affusolate e depilatissime, e , dopo un po, l'invito a succhiargli il cazzo!!Pompa eccitantissima , in macchina, mentre con un dito mi rovista l'ano,la cappella e' veramente larga, faro' fatica a prenderla dietro!Si sta scomodi, mi chiede di sedermi sopra di lui, mi aggiusto la sua cappella sul buchino e...in un attimo e tutto dentro..Inizio un fantastico su e giu', mi sento le pareti del mio ano dilatarsi come non mai, ma provo un eccitazione incredibile..purtroppo non dura miolto, perche Lucio mi viene nel culo ansimando come un porco! Mi sfilo lentamente l'uccello dal culo, flielo pulisco con la bocca assaporando i miei umori anali misti alla sua sborra.Lo vedo soddisfatto, col suo pisellone ormai floscio, esco dall'auto, mi accuccio per far uscuire la sborra dal culo, ne ha fatta davvero in quantita' industriale. Mentre si tocca il cazzo mi dice " brava Monia, mi hai fatto godere col tuo culo, non come quella stronza di mia moglie che non me lo da mai ! "Mi verrebbe voglia di raccontarle tutto domani in ufficio, ma mi conviene stare zitta!!!
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4
11 years ago
admin, 75
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Per desy57
un giorno navigando su desy fui attratto dall'annuncio di una coppia, all'istante mi sei resi che sono persone degne di molte attenzioni, persone per bene di classe fuori da ogni giro, rispecchiavano cio che io sono e cio che io cerco.
Nello scrivere il mio primo messaggio, senti che dentro di me cresceva una forte attrazione, sempre piu convinto delle impressioni che mi avevano trasmesso, le mie mani scrivevano sole il mio pensiero volava solo, dopo qualche giorno ho ricevuto una loro risposta, davvoro ero molto felice, iniziammo a scambiare messaggio la nostra intesa cresceva minuto dopo minuto, il desiderio di averci era fortissimo, e mi sono reso conto che erano persone davvero speciali oneste e corrette come lo sono io.
dopo qualche giorno ho avuto l'onore di poter parlare con la bellissima signora, emozionante, da farmi tutt'ora venire i brividi di piacere, istaurammo un bellissimo rapporto tutto procedeva per il verso giusto, desiderio voglia erano alle stelle, il nostri corpi e le nostri menti erano prese, la nostra eccitazione era visibile.......tutto divino meravigosamente subblime.
quando un giorno tanto atteso la signora mi da appuntamente per incontrarci, apputamento alle 5 in piazza a gioia tauro, fremevo come al mio solito in anticipo arrivava la signora dei miei sogni la signora tanto desiderata che aveva con la sua dolcezza e la sua semplice e naturale femminilità e sensualità suscitato in me una cosa enorme.
aspettavo in piazza, girandomi di qua e di la aspettanto che arivasse la dolce musa, camminavo su e giu per la piazza, ad un certo punto mi giro ed vedo una donna girata di spalle capelli a cascetto gonna a tubetto giacchettina portamento molto elegante e fine............è lei, mi avvicino incrociamo gli okki e subito ma sei tu? si ciao stringiamo la mano e ci diamo due bacetti sulle guance, bellissima stupenda piu camminavo e mentre parlavano confermavo il mio istinto wow ch donna, andiamo al bar io prendo un caffe la signora un acqua tonica, ammiravo il suo visino le sue mani, quando ad un certo punto sparo delle stronzate piu grandi di me che non fanno parte del mio essere del mio modo di fare, non lo so perche e per come, ma ho detto davvero delle stronzate che neanche pensavo che non sono di mio costume e comportamento, soprattutto rivolte ad una signora del genere, forse per fare il trasgressivo forse non lo so, mi rendo subito che ho sbagliato ma forse era tardi, e la signora si sara ricreduta su di me.
da allora diciamo che si sono interrotti i messaggi e le chiamate, ma quello che indipendentemente da tutto mi spiace è essermi mostrato a lei per la persona che non sono, perchè io sono come lei mi ha conosciuto all'inizio.
quando questa meravigliosa musa leggera questo mio messaggio spero.........
un forte abbraccio ed un caloroso bacio, con accanto mille scuse
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11 years ago
perdesy57,
38
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Il compleanno della moglie
Come ogni mattina mi alzo faccio le cose quotidiane, ( colazione, accendere il pc, ecc.) guardo la posta e vado sui siti che sono registrata, su uno dei vari siti non un messaggio interessante che diceva " Ciao spero di non disturbarti son il lui di coppia e vorrei far un regalo di compleanno alla mia ragzza siccome e periodo di crisi mi chiedevo se eri disponibile per questa cosa qua?? ti ringrazio in anticipo e spero di ricevere la tua risposta". Dopo che lo letto ho riflettuto sulla tematica dell'incontro come poteva venire e cosi gli rispondo alle mie condizioni (non incontro a scatola chiusa) che volevo un scambio foto via mail, skype anche per vedere se rientravano nei miei gusti, cosi decidiamo di sentirci via skype. ci sentiamo diverse volte, scambiando foto di lei (davvero molto carina) e mi raccontava che tempo fa gli ha confessato una fantasia che voleva provare a farlo una trav o trans ma non escort o di strada, solo che oggi giorno trovare una trans nn escort o di strada e molto dura. Ci mettiamo d'accordo ora e luogo (perche io in giro da trav nn esco ancora quindi mi dovevo preparare) che ad accogliermi c'era solo lui e la moglie arrivava piu tardi dal lavoro, gli voleva far una sorpresa; arrivo a destinazione un bella palazzina salgo su mi apre la porta la casa molto carina e accogliente lui a modi di fare molto gentili, mi spiega piu o meno come avviene l'incontro e se mi andava, cosi accetto. Vado in bagno mi inizio a preparare intanto sento lui che accente la tv.
esco dal bagno pronta mi gurda mi fa molti complimenti e mi chiede se ero disponibile ad accogliere la moglie con una bottiglia di "moet" nel culo stappata cosi quando la si toglieva colava lo champagne e potevano bere, che idea strana xo mi piaceva cosi mi bagno un pochino il buchetto e un po di fatica ed entra il collo, sentiamo che mette le chiavi nella serratura io mi piego a pecora ma con il viso sul tappeto lui la subito ad accogliere e la porta in salotto dicendogli auguri di buon compleanno!! tira un mezzo grido (forse perche nn se lo aspettava) si siedono sul divano gli chiede se voleva da bere?? lei annuisce allora scuote un po la bottiglia prende due bicchieri li appoggia dalle palle e man mano si riempiono sorseggiano lei gli dice ke un maialino che nn se lo aspettava, lui gli risponde ke e il suo regalo e guarda solo. Finiscono di bere lei si alza viene da me e mi dice lo sai che mi piace sottomettere quindi devi far quello che voglio io ma anche farmi scopare quindi devi essere anche un po attiva va bene??? cosi rispondo "SI". Allora cominciamo!!! togliti la bottiglia e seguimi!! eseguo l'ordine e la seguo alla camera da letto a gattoni, mi chiede di aiutarla a spogliarsi cosi l'aiuto lei si toglie la parte sopre io mi occupo di gonna calze e scarpe, finito torniamo in salotto lei era completamente nuda molto molto bella si siede sul divano accavalla le gambe e mi ordina di leccare i piedi eseguo l'ordine tra l'altro aveva un anellino al piede molto eccitante, passati una decina di minuti si alza mi chiede di alzarmi di stare in piedi si mette davanti alla tv e inizia a succhiarmi il cazzo molto delicatamente che man mano aumentava l'intensità con la sinistra si teneva al mio cazzo ormai duro, con la destra si toccava. Quando eravamo tutti e due eccitati lei si sdraia sul tappeto tirando il mio cazzo verso la suo figa, cosi la penetro alla "missionaria" dopo una decina di munuti cambiamo posizione si mette in posizione fetale e la penetro di fianco, (la mia preferita) continuo fino a quando nn sta per venire che si alza mi fa sdraiare si siede dandomi la schiena inclinandola a 45° verso di me neanke una decina di colpi urla di piacere mentre dice guarda quel porco di mio marito che si sta segando. Una volta finito il suo amplesso si alza mi dice sussurrandomi ora tocca a te godere va in camera da letto e arriva con uno strap on nero e mi dice questo lo usavo con le amiche di mio marito o con le altre coppie ora lo uso con te. L'aito a indossarlo mi metto a pecora con il viso per terra, prende il lubrificante unge bene il mio buchetto, infila uno poi 2 dita lubrifica il fallo e molto delicatamente me lo fa entrare, inizia a darmi del colpetti leggeri man mano aumenta l'intensità, sto godendo con una matta perche e il fallo non era tanto grosso ma lo sapeva usare con una dea; mi dice che non dovevo godere ora che aveva in servo per me una sorpresa. Passati una 15ina di minuti si ferma si toglie lo strap on e va verso la cucina e arriva con un bicchiere da vino e una tazza, si accovaccia sulla tazza e fa la "pipi " mi guarda e mi dice ora l'assaggio, poi la lecchi come una cagna mentre ti masturbo; cosi fece l'assaggia e mi dice ke era buona me la mette davanti alla faccia cosi inizio a leccare aveva un sapore amarognolo pero ero talmente eccitata che se sapeva di sterco l'avrei leccata. Un paio di minuti non restitevo piu gli dicevo sborro!! sborro!! mi mette il bicchiere del vino sotto al mio cazzo cosi ne ho riempito 1/4 si alza io mi siedo distrutta va dal marito masturba anche lui che viene nel bicchiere una volta finito beve tutto il suo contenuto sorridendo dice evviva i miei 46 anni e non sentirli divertendomi piu di quando avevo 20 anni!!!! si avvicina a me mi prende per mano e mi dice andiamo a farci una doccia cosi io mi spoglio entriamo nella doccia assieme io insapono lei e viceversa ci asciughiamo e mi chiede molto gentilmente visto anche l'ora se volevo fermarmi a cena, impossibile rifiutare. Finita la cena ritiro i miei vestitini e li saluto ringraziando della serata ma ribattono subito grazie a te che sei venuta perche non sapevo che regalo farle a mia moglie. FINE un saluto a P......o e G......a
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11 years ago
admin, 75
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il compleanno della moglie
esco dal bagno pronta mi gurda mi fa molti complimenti e mi chiede se ero disponibile ad accogliere la moglie con una bottiglia di "moet" nel culo stappata cosi quando la si toglieva colava lo champagne e potevano bere, che idea strana xo mi piaceva cosi mi bagno un pochino il buchetto e un po di fatica ed entra il collo, sentiamo che mette le chiavi nella serratura io mi piego a pecora ma con il viso sul tappeto lui la subito ad accogliere e la porta in salotto dicendogli auguri di buon compleanno!! tira un mezzo grido (forse perche nn se lo aspettava) si siedono sul divano gli chiede se voleva da bere?? lei annuisce allora scuote un po la bottiglia prende due bicchieri li appoggia dalle palle e man mano si riempiono sorseggiano lei gli dice ke un maialino che nn se lo aspettava, lui gli risponde ke e il suo regalo e guarda solo. Finiscono di bere lei si alza viene da me e mi dice lo sai che mi piace sottomettere quindi devi far quello che voglio io ma anche farmi scopare quindi devi essere anche un po attiva va bene??? cosi rispondo "SI". Allora cominciamo!!! togliti la bottiglia e seguimi!! eseguo l'ordine e la seguo alla camera da letto a gattoni, mi chiede di aiutarla a spogliarsi cosi l'aiuto lei si toglie la parte sopre io mi occupo di gonna calze e scarpe, finito torniamo in salotto lei era completamente nuda molto molto bella si siede sul divano accavalla le gambe e mi ordina di leccare i piedi eseguo l'ordine tra l'altro aveva un anellino al piede molto eccitante, passati una decina di minuti si alza mi chiede di alzarmi di stare in piedi si mette davanti alla tv e inizia a succhiarmi il cazzo molto delicatamente che man mano aumentava l'intensità con la sinistra si teneva al mio cazzo ormai duro, con la destra si toccava. Quando eravamo tutti e due eccitati lei si sdraia sul tappeto tirando il mio cazzo verso la suo figa, cosi la penetro alla "missionaria" dopo una decina di munuti cambiamo posizione si mette in posizione fetale e la penetro di fianco, (la mia preferita) continuo fino a quando nn sta per venire che si alza mi fa sdraiare si siede dandomi la schiena inclinandola a 45° verso di me neanke una decina di colpi urla di piacere mentre dice guarda quel porco di mio marito che si sta segando. Una volta finito il suo amplesso si alza mi dice sussurrandomi ora tocca a te godere va in camera da letto e arriva con uno strap on nero e mi dice questo lo usavo con le amiche di mio marito o con le altre coppie ora lo uso con te. L'aito a indossarlo mi metto a pecora con il viso per terra, prende il lubrificante unge bene il mio buchetto, infila uno poi 2 dita lubrifica il fallo e molto delicatamente me lo fa entrare, inizia a darmi del colpetti leggeri man mano aumenta l'intensità, sto godendo con una matta perche e il fallo non era tanto grosso ma lo sapeva usare con una dea; mi dice che non dovevo godere ora che aveva in servo per me una sorpresa. Passati una 15ina di minuti si ferma si toglie lo strap on e va verso la cucina e arriva con un bicchiere da vino e una tazza, si accovaccia sulla tazza e fa la "pipi " mi guarda e mi dice ora l'assaggio, poi la lecchi come una cagna mentre ti masturbo; cosi fece l'assaggia e mi dice ke era buona me la mette davanti alla faccia cosi inizio a leccare aveva un sapore amarognolo pero ero talmente eccitata che se sapeva di sterco l'avrei leccata. Un paio di minuti non restitevo piu gli dicevo sborro!! sborro!! mi mette il bicchiere del vino sotto al mio cazzo cosi ne ho riempito 1/4 si alza io mi siedo distrutta va dal marito masturba anche lui che viene nel bicchiere una volta finito beve tutto il suo contenuto sorridendo dice evviva i miei 46 anni e non sentirli divertendomi piu di quando avevo 20 anni!!!! si avvicina a me mi prende per mano e mi dice andiamo a farci una doccia cosi io mi spoglio entriamo nella doccia assieme io insapono lei e viceversa ci asciughiamo e mi chiede molto gentilmente visto anche l'ora se volevo fermarmi a cena, impossibile rifiutare. Finita la cena ritiro i miei vestitini e li saluto ringraziando della serata ma ribattono subito grazie a te che sei venuta perche non sapevo che regalo farle a mia moglie. FINE un saluto a P......o e G......aCome ogni mattina mi alzo faccio le cose quotidiane, ( colazione, accendere il pc, ecc.) guardo la posta e vado sui siti che sono registrata, su uno dei vari siti non un messaggio interessante che diceva " Ciao spero di non disturbarti son il lui di coppia e vorrei far un regalo di compleanno alla mia ragzza siccome e periodo di crisi mi chiedevo se eri disponibile per questa cosa qua?? ti ringrazio in anticipo e spero di ricevere la tua risposta". Dopo che lo letto ho riflettuto sulla tematica dell'incontro come poteva venire e cosi gli rispondo alle mie condizioni (non incontro a scatola chiusa) che volevo un scambio foto via mail, skype anche per vedere se rientravano nei miei gusti, cosi decidiamo di sentirci via skype. ci sentiamo diverse volte, scambiando foto di lei (davvero molto carina) e mi raccontava che tempo fa gli ha confessato una fantasia che voleva provare a farlo una trav o trans ma non escort o di strada, solo che oggi giorno trovare una trans nn escort o di strada e molto dura. Ci mettiamo d'accordo ora e luogo (perche io in giro da trav nn esco ancora quindi mi dovevo preparare) che ad accogliermi c'era solo lui e la moglie arrivava piu tardi dal lavoro, gli voleva far una sorpresa; arrivo a destinazione un bella palazzina salgo su mi apre la porta la casa molto carina e accogliente lui a modi di fare molto gentili, mi spiega piu o meno come avviene l'incontro e se mi andava, cosi accetto. Vado in bagno mi inizio a preparare intanto sento lui che accente la tv.
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11 years ago
travnonpertutti,
19
Last visit: 3 years ago
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La mia storia con una coppia
Questo il mio 2° racconto che pubblico storia vissuta quindi raccontata
in modo semplice .Una sera ero al computer che giocavo a poker quando mi arriva un messaggio sulla chat una 44enne era dalla provincia di palermo ,quasi quasi che nemmeno volevo rispondere perché da catania spostarmi x palermo e un problema (esperienza fatta in passato con una singola di palermo) leggendo il suo profilo mentalità aperta e impegnata
mi incuriosisce e rispondo dopo le presentazioni,(la chiamerò Elena) mi disse ,io vorrei trovare un'uomo con cui parlare di tutto ,io anche di sesso
lei si in particolare di questo ma solo in virtuale non voglio fare incontri .
allora le dico con tuo marito a letto ti trovi bene, lei mi dice si e fantastichiamo molto su tante cose ,dimmene una quella che vi eccita
di più entrambi ,tentenna un po' a scrivere: io gli dico tanto siamo in virtuale raccontami e dimmi sé ti ecciti anche solo a raccontarlo.
Inizia a scrivere quello che cì eccita mentre facciamo l'amore è pensare che un altro uomo cì guarda e che piano piano si avvicina e comincia a toccarmi mentre io sono sopra a mio marito, lui mi dice ti sta toccando ti palpa le natiche ti sta entrando un dito nel culo e ti masturba, mi sussurra all'orecchio adesso vuole che gli l'ho prendi in bocca e mi mette un dito in bocca che io succhio come sé fosse un cazzo, io leggo e vedo che tentenna ancora gli dico vai avanti , mio marito mi dice adesso si mette dietro di te e vuole penetrarti il culo così sentirai 2 cazzi dentro . Io: e tu cosa provi in quei momenti . Mi eccito e provo un'orgasmo pazzesco.
Gli dico ma avete mai messo in pratica questa vostra fantasia ......
Lei mi dice no abbiamo paura .Io: Di cosa???di incontrare persone che possono darci problemi nella vita noi abbiamo figli e poi x il lavoro che svolgiamo sarebbe un grosso guaio poi viviamo in un paesino.
Io: certamente e un rischio specialmente nella vostra stessa provincia
dopo aver parlato un po' cì salutiamo con l'auspicio di risentirci nelle prossime sere .l'indomani sera erano le 22 vedo che si collega la saluto
e vedo che lei mi saluta con entusiasmo scrivendo ciaooooooooooo amicoooooo miooooooo, dopo aver chiesto come stava cosa mi racconti di bello. Lei mi dice sai che ho pensato molto alla nostra chiaccherata mi sento molto + tranquilla adesso che ho parlato con te delle fantasie che abbiamo con mio marito , né ho parlato anche con lui che mi sono confidato con te ....Cosa ti ha risposto .......mi ha detto che posso continuare a parlare con te . Le dico grazie x la fiducia che mi dai spero di ricambiare nel darti dei buoni consigli .Lei mi scrive sai vorrei che mio marito fosse presente quando parlo con te , Io si x me non cè problema anzi mi farà piacere .lei mi ringrazia e mi dice stasera no magari un'altra sera, vorrei raccontarti una cosa che mi e successo 1 mese fà voglio una tua opinione. Io: ok raccontami, inizia nel dirmi io non prediligo la masturbazione , ha mio marito piace vedermi masturbare io l'ho faccio solo x farle piacere, una sera lui entra in bagno x farsi la doccia dopo un po' io entro in bagno x fare pipì e vedo che lui sotto la doccia si masturbava non si e accorto di me e parlava, con voce soffocante che non capivo cosa diceva mi avvicino di + x capire quello che lui diceva e non credo alla mie orecchie a sentirlo diceva che bel cazzo che hai inculami che dopo ti faccio inculare mio moglie dai sfondami e riempimi il culo di sborra
si dai che mi piace sentire il tuo cazzo nel culo e si menava sempre più veloce ,sentivo mio marito come sé fosse che l'ho inculavano sente che lui viene dicendo si così mi piace sentire la tua sborra dentro il culo siiii ancora, a quel punto esco senza farmi accorgere, vado nella stanza da letto e mi chiedo cosa stesse succedendo ma ero eccitata mi tocco e ero tutta bagnata mi era venuta voglia di masturbarmi cosa che non mi era mai successa, ho avuto un'orgasmo bellissimo. Io: allora vorresti la mia opinione :lei: si.............Inizio col dire tuo marito a parte vederti a te fare sesso anale nel suo subingoscio anche lui vorrebbe essere penetrato .
Lei: ma dai nooo lui ha sempre fatto bene l'amore con me .
Sicuramente le rispondo ma sé tu vuoi costatare sé lui piace anche essere penetrato e facile capirlo. Lei come???? nei preliminari mentre gli l'ho prendi in bocca ti bagni il dito con la saliva e inizi a toccarlo senza penetrarlo , sé lui piace vedrai che farà in modo di mettersi in una posizione migliore e farsi entrare da solo il tuo dito, tu sempre mentre cè lai in bocca fai in modo che sia spontaneo quello che fai. Ok farò come dici tu ,ma ti raccomando non parlare quando cè lui in chat di questa cosa .
certo tranquilla e un nostro segreto. dopo un po' mi dice ok vado a letto cì risentiamo..... Io le dico perché non provi stasera . Lei vediamo sarà un po' stanco , ci salutiamo , dopo 2 sere cì troviamo in chat soliti saluti
mi dice tu sei un MAGO. Gli chiedo perché quella sera ho provato come mi avevi detto tu, si e penetrato da solo il mio dito nell'ano e dopo 2 secondi mi e esploso in faccia, però questo adesso mi preoccupa ,gli dico perché deve preoccuparti ,non vorrei che lui si mette in testa di provare veramente con un'uomo di fare questa esperienza .Io: chi ti dice che già non l'abbia fatto.....Lei : non cì voglio nemmeno pensare a una cosa del genere .Bene le dico allora spera che lui non l'abbia fatto e da oggi l'ho farai tu ma non con il dito . Lei e con che cosa ?????? Io: stasera cerca di rifarlo e gli dici sai che mi piace penetrarti , ma non con il dito perché non compriamo un vibratore vedi cosa ti risponde lui così cerchi di sodisfare le sue fantasie .Lei si stasera gli dico questo, visto che i tuoi consigli sono azzeccati . Abbiamo parlato di tante altre cose i saluti della buona notte .
La sera dopo erano le 20 vedo che si collega , mi saluta ciaoooo MAGO , da lì ho capito che lui aveva accettato di comprare un vibra , gli dico raccontami .
Mi dice ho il vibratore a casa, oggi lui e andato a palermo e l'ha comprato.
Io: quindi stasera cì sarà grande serata. Lei. vediamo dovrà essere lui a chiederlo fra poco rientra ceniamo, mi ricollego sé mi e possibile .
io ero al computer solito poker erano le 23 lei non si collega .
l'indomani sera erano le 21,30 si collega dopo i saluti........ Gli dico andata bene ieri sera ......... lei tentenna a scrivere .Io: ????????? inizia dicendomi non cì avrei mai creduto che mio marito gode con quel coso dietro .Io: ma e piccolino .......Lei: nooo e più grosso del suo sui 20 cm e bello grosso .Io: bè l'ha comprato come lui l'ho desiderava ........dai raccontami ...... Lei: sai che mi vergogno anche a parlarne ,gli dico dai che hai fatto la cosa giusta così tuo marito non va a cercarsi un cazzo fuori x farsi inculare . Lei dai non penso che avrebbe avuto il coraggio di farsi inculare da una persona. Io : vedi che cì sono tanti annunci di persone che vogliono fare questa esperienza x la prima volta quindi
magari trova una situazione del genere e prova .Lei: non immagino lui mentre si fa inculare da un'uomo anche sé la cosa mi eccita x dire la verità
le dico raccontami come e andata . Lei : abbiamo iniziato come al solito con i preliminari ,quando lui mi dice proviamo quel coso ,io gli ho detto non vorrei che ti faccio male ho paura , lui mi dice mettiamo un po' di vasellina e sé mi faccio male ti fermi , mettiamo un profilattico nel vibratore metto la vasellina a lui nell'ano e piano piano provo gli entra metà dentro e inizio a fare su e giù piano piano lui si inarca e sé l'ho fa entrare tutto ma mi dice tienilo fermo un po' che mi fa un po' male tutto dentro, gli dico l'ho esco?? lui no sé mi faccio + male te l'ho dico, inizio
a muoverlo un po' e vedo che lui si rilassa e mi dice dai muovilo piano piano lui era a pancia in giù nel letto quando mi dice escilo che voglio cambiare posizione , si mette in ginocchio sul letto io mi alzo e inizio a penetrarlo,vederlo con quel vibra tutto dentro gli dico amore ti piace ,mi risponde si amore mi piace perché vedo che piace anche a te x questo l'ho faccio ,io penso una bella scusa perché piace ha me .........e così mentre lui mi dice muovilo di più io l'ho masturbo ma lui mi ferma dicendomi no sé no sborro subito .dopo quasi 15 minuti lui mi dice amore escilo che adesso voglio te e fa l'amore con foca come non l'aveva mai fatto dicendomi all'orecchio amore quando vorrai incularmi te l'ho lascio fare
mi piace vederti eccitata anche sé mi fa un po' male ma sopporto x farti piacere...Stavo x dirgli ma sé piace a te essere inculato ,ma poi ho pensato gli lascio credere che mi piace .Io: allora adesso dici a tuo marito di comprarti un fallo che si lega a vita così tu l'ho indossi l'ho tieni x i fianchi così lui gli sembra che l'ho sta inculando un maschio .
Si lì abbiamo visti su internet questi che si legano a vita .Appunto e meglio anche x te così non devi tenerlo con la mano e puoi assestare dei colpi ben precisi e incularlo con ritmo. Lei: hai ragione sarebbe meglio ,
dopo averci salutato spegno e vado a letto , pensando ma che cì sto a parlare con questa che non cè possibilità di fare qualcosa con lei .
Dopo 2 sere cì risentiamo subito mi dice sai abbiamo comprato ieri quello che si lega alla vita . Io: l'avete già provato?? si ieri sera e molto meglio avevi ragione . Io : e lui cosa ti ha detto .............Lei: anche sé a cercato di nasconderlo ho visto che provava piacere e x dire la verità io ho avuto un'orgasmo mentre l'ho inculavo ma non gli ho fatto capire niente.
specialmente quando lui mi diceva amore ti piace io gli rispondevo si e a te piace ....... siiii perché vedo che piace a te , lui e arrivato 2 volte mentre cè l'aveva dentro a riempito un'asciugamani.
Io. senti adesso che hai trovato qualcosa di eccitante spero che tu e lui siete contenti quindi inutile che noi continuiamo a sentirci .........
Lei: mi dice non farmi questo di abbandonarmi ........
Io: senti io capisco che x te sia bello avere a chi raccontare ma vedi io
mi eccito quando mi racconti quello che fai .
Non scrive aspetto quasi 3 minuti e scrivo cì seiiiiiii
Lei: mi dice si aspetta che sto piangendo.
Io : dai e stato bello ti ho dato qualche consiglio ma devi capire anche me
sappi che dispiace anche ha me prendere questa decisione .
Lei: scrive senti x stasera chiudiamo ma domani sera cì sentiamo e né parliamo con calma .Chiudiamo lì dicendo va bene ma penso che sarà l'ultima volta che cì sentiamo anche sé mi dispiace .
l'indomani sera alle 22 si collega mi saluta sento che e un po' fredda nel saluto ,inizia dicendomi senti io ho parlato con mio marito dicendogli tutta la verità , da quando l'ho scoperto nella doccia e dei tuoi consigli
lui e rimasto un po' perplesso ma quando gli ho detto che non volevo perderti come amico con cui parlare ,adesso lui e qui accanto e vuole parlare con te . IO gli dico non saprei cosa dirgli in chat forse e meglio a questo punto sentirci al cell con lui e parlare .
Lei : mi dice che si vergogna un po' parlare al cell .
Scrivo il mio numero e gli dico sé volete chiamatemi io chiudo qui .
dopo 5 minuti squilla il mio cell con numero privato e non rispondo
dico io gli ho dato il mio numero e loro mi chiamano con numero privato non rispondo, sicuramente avranno capito e mi chiamano con numero visibile ,era lei e mi dice ciaoo Alex .. sono Elena la saluto e mi dice allora vogliamo parlare mio marito vuole dirti qualcosa ,mi passa lui
piacere io sono armando(nome di fantasia ) senti io prima di tutto devo ringraziarti x i consigli dati a mia moglie adesso mi dice che tu non vuoi + sentirla e lei da ieri sera che sta male .Io: questo mi dispiace ma vedi mettiti nei miei panni .Lui : si capisco oggi né ho parlato con mia moglie
noi siamo disposti a conoscerti..... Io: aspetta parliamoci chiaro visto che io so tutto e che tu hai scoperto certe emozioni e lì avete messe in atto
voglio essere chiaro , io sé vi incontro gioco solo con lei tu puoi anche essere presente ma io sono etero e non ho mai avuto esperienze con
un'uomo e non mi interessa averne .Lui. si si io voglio solo che mia moglie sia felice decidete voi il da fare io accetterò .
Io:gli dico ok né parlo con lei poi si vedrà mi passa lei e mi dice Alex spero che tu abbia cambiato idea .Io: sé cì incontriamo x me va bene . nelle sere seguenti cì siamo sentiti in chat lei mi raccontava quello che facevano a letto , e cì siamo messi d'accordo x vederci il sabato sera a cefalù lontano dal loro paesino ,arriva il sabato sera io aspetto all'uscita dell'autostrada erano le 20 mi chiamano al cell dicendomi stiamo x uscire l'autostrada gli dico che macchina ho e vedo i fare sostare dietro la mia macchina scendo scendono anche loro rimango a bocca aperta lei una gran bella donna alta 180 capelli neri lunghi un corpo da brivido ,lui un
bell'uomo alto quando lei io 1,76 mi sentivo un nano (quasi) decidiamo di lasciare la mia macchina lì e andare con la sua una ford galaxy molto spaziosa mi siedo dietro e andiamo x una pizza sul lungomare di cefalù
vedo che lui un po' impacciato ,le dico Armando ascolta non cè da essere impacciati ognuno di noi a le propie fantasie quindi cerchiamo di essere + tranquilli io non giudico nessuno , mi sorride e mi dice sei una persona speciale così ti chiama mia moglie . dopo la pizza gli dico di andare fuori cefalù verso messina sulla strada statale ma dico a lei tu vieni dietro lei si siede vicino a me e mi dice sottovoce mi sento imbarazzata anche sé come ti conoscessi da sempre gli dico non preoccuparti e poi sé non ti va
non deve essere x forza e inizio a toccargli i capelli lei mi guarda e mi sorride inizio a baciarla lei risponde con dolcezza il marito sbircia io mi accorgo e gli dico come trovi una piazzola ti fermi , si ferma e io e lei cì stavamo baciando le tocco il seno poi in mezzo alla gambe quando salgo e tocco la sua figa era già un lago inizio a masturbarla lei ansima il marito guarda ma non dice niente mi sbottono i pantaloni gli porto la sua mano sul mio cazzo e lei inizia a masturbarlo , lui vedo che sbircia x guardarmi il cazzo e gli dico vedi puoi accendere anche la luce sé vuoi guardare , non cì pensa 2 volte accende la luce centrale e in quel momento prendo lei x i capelli e l'abbasso inizia un pompino favoloso ,io gli dico era questo che
volevi vedere tua moglie con un cazzo in bocca , lui con voce tremante dice si ...dopo un po' che lei spompina da maestra gli alzo la testa e gli dico piano all'orecchio senti facciamo passare dietro con noi così tu mentre tu hai il mio cazzo in bocca seghi lui ,mi guarda con un sorriso e dice va bene ,allora gli dico a lui passa dietro con noi lui subito scende e sale dal lato di sua moglie lei l'ho tocca gli sbottona i pantaloni e esce un cazzo + piccolo del mio io (20 cm) lui sicuramente sui 14 ma un po' + grosso del mio, la faccio chinare e comincia a spompinarmi e con una mano mastrurba lui quando vedo lui con un fazzolettino che sé l'ho mette sopra il cazzo che sta sborrando alzo la testa di lei lui era in'estasi in quel momento e gli dico all'orecchio vuoi vedere che l'ho faccio succhiare a lui e l'ho farà lei mi dice no dai non penso che cì sta , gli dico a te piacerebbe vederlo con il cazzo in bocca mi sorride e mi dice provaci , appena si rilassa un gli dico sei arrivato?? lui mi dice si era troppo eccitante vedere mia moglie con il cazzo in bocca ,gli dico scendi e gira da questo lato così vedrai meglio. lui scende e sale accanto a me prendo lei e gli abbasso la testa e inizia a spompinare quando gli dico tua moglie e brava con la bocca
lui mi dice lei a me non l'ho fa così bene come sta facendo con te .
mi rilasso un x sentire la sua bocca bene e lui che sbavava a vedere sua moglie spompinare e si masturbava . quando gli dico sai che mi piacerebbe sentire anche la tua bocca lui rimane muto e io gli ridico
sai che anche tua moglie vorrebbe vederti con un cazzo in bocca . Lui gli dice vero tesoro?? lei si sé ti va di farlo ,lui sé vuoi cì provo lei l'ho prende x la testa e l'ho porta verso il mio cazzo inizia a baciarlo io le metto una mano nella nuca e gli l'ho faccio entrare in bocca poi le prendo la testa con tutte 2 le mani e gli faccio fare su e giù Elena guarda sbalordita mi guarda negl'occhi e mi fa capire che la eccita la cosa gli lascio la testa a lui e va da solo inizia a spompinare bene a lei gli dico masturbati si mette a gambe aperte e inizia a masturbarsi e guarda il marito la bacio lei risponde al bacio con passione quando lei dice sto venendo siiiiiiii che bello
io gli strizzo i capezzoli e lei mi dice si stringili di più fammi male,lui aumentava il ritmo sentivo che spompinare gli piaceva da matti .
Lei e arrivata minimo 3 volte di fila sentivo che vibrava mi avvicino al suo orecchio e gli dico gli sborro in bocca a tuo marito ,lei si riempigli la bocca come fa lui con me predo lui x la testa e gli faccio aumentare il ritmo lui capisce si alza e mi dice non sborrami in bocca . Elena gli dice perché tu a me non mi sborri in bocca adesso tocca a te lui senza dire niente si abbassa e continua lei mi dice all'orecchio dai sborraci in bocca che voglio
vederlo come ti pulisce il tuo cazzo con la bocca ,era eccitattissima gli dico di masturbarsi ancora lei guardava suo marito con il cazzo in bocca e si masturbava quando io stavo x arrivare gli dico non sporcare niente ingoia tutto nel momento che io arrivavo lei mi bacia e si masturbava + veloce siamo arrivati insieme e stato fantastico sentivo lui che con la mano strigeva il mio cazzo e succhiava x far uscire tutto e ingoiava io quasi quasi ero assente in quel momento ero in paradiso e anche lei mi stringeva la mano e sentivo che aveva ancora dei sulsutti .cì siamo ricomposti senza dire niente cì siamo salutati quando siamo arrivati nella mia macchina dicendoci alla prossima volta . Poi vi racconto il resto la prossima volta .
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11 years ago
Veromaster48,
48
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I lui e la trans
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare
più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una sciaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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11 years ago
admin, 75
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Io e la coppia...
ho conosciuto questa coppia su un sito di incontri. Ho notato il loro annuncio molto interessante perche cercavano un singolo bsx attivo e passivo giovanile, sembrava l'annuncio per me; guardo le foto erano tutte di lei in barca, in casa molto sexy e un lato "b" da urlo. Decido di contattarli per proporre un incontro, poche ore dopo ricevo la loro mail che volevano aver delle foto cosi felice di aver ricevuto una risposta ricambio molto velocemente e mi fissano una data luogo e ora per un incontro conoscitivo in porto ad alassio alle 13. Arriva il giorno dell'incontro arrivo ad alassio entro nel porto e come d'accordo gli chiamo per farmi spiegare dove rimane la loro barca. Li raggiungo a piedi e li vedo sbucare dalla coperta, mi accolgono a braccia aperte; lei ha un pareo color arancio in cui si intravedeva il perizoma e capezzoli turgidi lui camicia con manica corta e jeans. Ci presentiamo e mi offrono un aperitivo cosi si rompe il ghiaccio e intanto si parla di lei che è brasiliana (ora capisco per il lato "B"" fantastico) motori, macchine, barche un po ti tutto, finito di sorseggiare l'aperitivo causa commissioni non potevo rimanere con loro e cosi mi accingo ad uscire, nel frattempo mi invitano il giorno seguente a far un giro in barca solita ora e solito posto senza esitare accetto volentieri.
Arriva il giorno seguente con molta cura preparo lo zaino salgo in macchina e li raggiungo, parcheggio raggiungo la barca che e già in moto per uscire dal porto, salgo li saluto e lei mi fa starada in coperta per posar lo zaino, risaliamo molliamo gl'ormeggi e si parte ci sediamo vicini e appena fuori dal porto si tirano su le vele, si naviga parecchio siamo diverse miglia fuori dall'isola gallianara. Decidiamo di fermarci lasciando la barca alla deriva lui si toglie il costume e rimane nudo lei in perizoma e in con il costume a slip ci sediamo vicini (lui lei io) e iniziamo a succhiare i capezzoli, che iniziano a farsi belli duri, e inizia a gemere solo che il mare e vento non era dalla nostra parte, cosi si riparte direzione porto rientrati e si son fatte le 4 mi chiedono se volevo andar a casa loro, per finir la giornata, risposi certamente saliamo in macchia e ci avviamo. Dopo 20 minuti di strada tortuosa parcheggiamo e vedo una casa immensa un rustico messo a nuovo, mi fanno strada entro vedo un salotto enorme divani in pelle caminetto tv da 32" con sky nel frattempo lei va a farsi una doccia, noi saliamo al secondo piano e mi trovo 4 stanze di cui una la loro
con tv da 32" con sky una per gl'ospiti e due per vestiti e scarpe mi fanno salire ancora e arriviamo in mansarda piena di trofei di golf e bridge, ci accomodiamo sul divano schiaccia un pulsante e scende un telo bianco davanti a noi accende il video proiettore e mette un po di musica su sky. Curiosando in casa noto un colezione di film erotici di "TINTO BRASS" mi offrono da bere e lui va a far una doccia lei torna solo con l'asciugamano, e parliamo del caldo brasiliano, la cucina, le tradizioni, a un certo punto posa il bicchiere bruscamente mi guarda si inginocchia mi slaccia i pantaloni e mi inizia a succhiare il cazzo in maniera divina pian piano arrivo al divano e mi siedo ho il cazzo durissimo e lei mi dice che gli piace anche nel gusto. Nel frattempo sento salire il compagno ci vede e dice con un tono compiaciuto "aahhh avete gia cominciato" gli rispondo " eh non potuto dir di no" cosi si accovaccia anche lui e me lo succhia insieme a lei. Dopo diverse pompate lei vuole che mi sdrai per terra a gambe piegate ma aperte, cosi mi sdraio come ha detto lei, sul tappeto lui continua a succhiarmi mentre lei si siede sulla mia faccia gli lecco la figa ansima moltissimo, gode dice delle frasi veramente porche, sento che mi viene in bocca dopo svariati minuti di sesso orale mi sono stufato la volevo scopare si sposta mi da la schiena, si siede sul cazzo mentre davanti c'è lui in piedi che si fa succhiare. dopo una decina di muniti si gira ho il suo seno danti ha i capezzoli duri colgo l'occasione li mordicchio sento che geme ma lui da dietro gli chiede se vuole la doppia penetrazione gli risponde "che nel culo non lo vuole", con un sospiro scocciato si abbassa sento qualcosa di duro vicino al mio cazzo e gli dice "ok nel culo non lo vuoi ma due in figa non mi puoi dire no" un colpo secco ed entrato lei tira un urlo forte sento la figa strettissima ogni colpo che le diamo stringe i denti finche non si abitua; mentre la stiamo scopando da un bel po, si abbassa mi sussurra nell'orecchio "se è vero che sono passivo?" gli rispondo di "si", si rialza e con una faccia goduta mi fa un sorriso e mi da un bacio passionale con la lingua, si toglie da noi mi dice di mettermi a "pecora" mi lecca l'ano spingendo la lingua verso l'interno si bagno un dito e me lo mette dentro lo tira fuori e mi mette il secondo...poco dopo mi dice rilassati ed entra il terzo dito si gira verso lui e gli dice " e pronto, dai scopalo" mi prende da dietro e pian piano mi fa entrare il suo cazzo e grosso e mi fa abituare pian piano, man mano aumenta l'intesità e la profondità nel frattempo lei si e messa sotto di me e formiamo un 69 mi succhia il cazzo e io la figa, sto godendo da matti...lui ogni tanto tira fuori il cazzo lo fa succhiare a lei e me lo mette di nuovo dentro lei si toglie e va dal comodino vicino al divano apre il cassetto e prende un vibratore si mette davanti a me a gambe larghe si massaggia il clitoride mentre la lecco gode tantissimo e in pochi minuti mi squirta in faccia con la mano destra si strizza il capezzolo e con l'altra mi tiene la testa; si alza con il busto e bisbiglia qualcosa che purtroppo non ho sentito, lui mi sfila il cazzo lei va dietro di me prende il tubetto del lubrificante e mi dice " prima ti ho messo 3 dita ora vediamo quante ne prendi...". inizia a infilare 4 dita piano piano senza far avanti e indietro, sento entrare le sue nocche sfila la mano mi fa colare il lubrificante dentro e su tutta la sua mano la mette a formare un cuneo; nel frattempo lui e sul divano che si sta masturbando. Mi inizia a infilare le 5 dita mi sento aperto spinge la mano finche non arrivano le nocche, mi appoggia la mano sinistra sulla schiena e mi dice " resisti un pochino e vedrai come godi dopo" stringo i denti e pian piano molto lentamente entrano le nocche, sto godendo come non mai mi sentivo pieno gemevo e uralvo di godimento sentivo la sua mano nello stomaco. Ha iniziato a masturbarsi con le dita e intanto ha spinto ancora un po la mano dentro e arrivata al polso e da li mi ha riempito di complimenti mi prende il cazzo con la mano umida dalla sua figa e mi inizia a masturbare lui si alza si mette a cavallo di me, rivolto verso lei sborra sento qualche goccia colare sulle mie chiappe da li a poco godo anch'io senza avere un' erezione non ci credevo pian piano mi sfila la mano e mi guarda sussurrandomi ora per completare l'opera lecca!! senza obiettare gli lecco la mano e la ripulisco dalla mia sborra dicendomi che ero il primo che è riuscita a mettere una mano dentro con faccia goduta ed esausti ci alziamo tutti e tre e andiamo a farci una doccia mentre ci laviamo mi chiedono se voglio rimanere per cena, si erano fatte le 7.30 cosi ho accettato rimaniamo nudi durante la cena e solo dopo il caffè mi rivesto, li saluto sono ancora in contatto con loro e ogni tanto ci vediamo purtroppo sono di fuori e non sempre in liguria un bacio a P. e E.
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11 years ago
admin, 75
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La prima volta
Avevo 27 anni , ero ancora sposato, ogni tanto andavo in qualche cinema a luci rosse. Una sera in un cinema porno seduto guardando il film, si avvicinò un tale e cominciò a toccarmi il cazzo, e piano piano con la mano entrò nei pantaloni, mi venne duro, e mi invitò ad andare in bagno. Ci andai, cominciò a spompinarmi finchè, gli sborrai in bocca e lui bevette tutto...e solo in quel momento mi accorsi che avevo due dita infilate nel culo … mi lavai e tornai a sedere al mio posto…. Ripresi a guardare il film e mi rammentavo del bel momento che avevo passato. Dopo una mezz’ora circa, sempre guardando il film mi venne duro e la voglia pazza di rifarlo, cosi mi giravo intorno per vedere se c’era ancora lui, non lo vedevo, e cominciai a toccarmelo da solo, lui se ne accorse e si riavvicinò, ricominciò a toccarmi ed io mi sbottonai subito i pantaloni e mi misi in una posizione che mi potesse toccare il culo, infatti comincio ad accarezzarmi le chiappe dolcemente, dopo un po’ mi rinvitò in bagno , non glielo feci ripetere due volte. Appena arrivai in bagno mi abbassai subito i pantaloni per metterglielo in bocca lui invece deciso mi giro mi mise a 90° e comincio a leccarmi il buco profondamente, era stupendo, una sensazione indescrivibile che mi faceva mugolare dal piacere. Ad un certo punto mi poggiò la sua cappella al buco e comincio a spingere piano piano, sentivo il senso del piacere ma mi faceva male e mi ritiravo un po’ indietro e lui, bravo, lo tirava un po’ indietro, dava il tempo al buco di dilatarsi e poi piano piano rispingeva , fino a quando a un certo punto mi sussurrò nell’orecchio e tutto dentro troietta, mi sentii offeso ma nello stesso tempo mi piaceva. Cominciò a pompare piano piano ma mi faceva male e lui si fermava tenendomelo spinto tutto dentro e poi ricominciava fino a quando quel dolorino divento piacere immenso e sempre a gradi aumentava il ritmo finchè arrivò a stantuffarmi velocemente e io che godevo da matti, come una porca, mi ricordo di aver sborrato due volte senza toccarmi gli donavo il culo e con le mani mi spalancavo le chiappe, era bellissimo. Da quella sera non posso più farne a meno del cazzo ... li cerco sempre. Anche se la fica non la rifiuto mai.
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11 years ago
admin, 75
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Una bella mattina
Una domenica sera tornai tardi da casa della mia fidanzata e mi dimenticai le chiavi di casa da lei. Dovetti bussare per almeno una ventina di minuti prima che mia madre venisse a rispondermi. Appena entrato nella mia stanza chiamai la mia lei e le chiesi di riportarmele l'indomani.
Dato che quella sera avevamo fatto solo petting mi addormentai piuttosto irrequieto ma il sogno che feci di li a poco mi fece impazzire.
Eravamo nel mio letto e stavamo andando oltre i preliminari. Le toglievo un indumento alla volta lasciandola sempre più nuda. I suoi sospiri, il suo modo di trattenere il fiato e i suoi gemiti di piacere mi facevano sentire benissimo, in più il sogno era così realistico che sentivo sulla lingua il sapore degli umori della mia ragazza e i suoi capezzoli inturgidirsi sotto le mie dita. Era fantastico, il momento della penetrazione fu talmente eccitante che sentii di stare per venire ma mi trattenni: non potevo cedere così presto, la mia donna non aveva ancora goduto e venire non mi avrebbe aiutato. Con molta lentezza cominciai a penetrarla facendole sentire il mio membro in tutta la sua durezza, ogni vena, un po' alla volta.
Lei aveva gli occhi socchiusi, il viso era completamente rilassato e solo la bocca era leggermente aperta per lasciar uscire leggeri sospiri.
Ci baciammo e la penetrai sempre più veloce ma era così stretta e bagnata che non ce la feci più a resistere e venni sul suo ventre e sui suoi seni.
Mi svegliai un po' frustrato perché non solo tutto quello che avevo sognato non era accaduto ma mi ero anche venuto nelle mutande!
Sentivo il membro che ancora pulsava ma c'era qualcosa di strano: la sensazione di umido che provavo era completamente diversa e poi c'era qualcosa che me lo avvolgeva tutto e anzi non smetteva di attorcigliarcisi.
Alzai il piumino e vidi che sotto le coperte c'era la mia ragazza che me lo leccava con un'avidità incredibile. Stava togliendo ogni traccia del mio sperma con la lingua e l'immagine del suo viso intento in quell'opera mi fece tornare ancora più duro di prima.
Le diedi il buongiorno e facendola venire accanto a me cominciai a baciarla facendo scorrere una mano sotto le sue mutandine sentendo che era bagnata fradicia.
Ci baciammo per tempo interminabile, io con la mano sotto le mutandine e lei con una mano sul mio attrezzo. Per accontentare entrambi allo stesso tempo facemmo un 69 e poi stando sotto le coperte lei si mise distesa sul fianco sinistro e portò verso di me il suo culetto morbido, strusciandosi sul mio membro durissimo. Le aprii un po' le gambe e lo feci entrare nella sua vagina con una facilità impressionante; scivolò dentro come risucchiato e ogni volta che uscivo sentivo il vuoto crearsi dentro di lei e subito provvedevo a riempirla nuovamente. Con le mani le strizzavo i capezzoli e lei sembrava quasi impazzire dal piacere tanto che quando venne i suoi umori esplosero su di me. Mi chiese di smettere perché si sentiva stanca ma non teneva in conto che ero ancora dentro di lei, così ripresi ad usare il mio pene come stantuffo, bloccandola a metà della frase.
Per una buona mezz'ora non le diedi pace facendola venire ancora e ancora ma poi riuscì ad afferrare la mia anca e a spingermi fuori. Velocemente si alzò e indossò le mutandine dichiarando così il termine di quella parte del divertimento. Si mise in ginocchio al bordo del letto e mi chiese di sedermi davanti a lei, lo feci e senza perdere un attimo me lo avvolse in mezzo ai suoi floridi seni e mentre procedeva con quella fantastica spagnola cominciò a leccarmi la punta. Ogni tanto poi lo prendeva in mano e succhiandolo mi diceva con voce sensuale "Vieni su di me" "Riempimi le tette di te" o "Fammi sentire come è caldo e buono il tuo latte"
Non mi feci pregare oltre e mentre lei lo teneva fermo tra i seni io schizzavo ovunque la mia eccitazione, bagnandole tutto il petto.
Ci baciammo a lungo e dopo esserci rivestiti andammo a fare colazione stringendoci forte e sussurrandoci parole dolci. Quella fu davvero una bella mattina
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11 years ago
Random91,
24
Last visit: 9 years ago
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fine estate 2013...2 parte
”.....Toccale tieni ...disse lei mettendosi le sue di mani sopra...poi aggiunge “e tu che mi fai toccare?”..lui disse di chiedere quello che voleva lei…Arrivammo alla panchina e lei ci si appoggio’ sulla parte dello schienale che stranamente era rivolta verso il mare per questo motivo quella panchina era famosa;..
Io mi misi a fianco di Sandra sul retro dello schienale della panchina e Matteo era davanti a noi 2,io ne approfittavo per toccarla davanti a lui, le mettevo un braccio intorno ai fianchi e poi da sotto il vestito palpavo il seno..lui riprese il discorso con Sandra”allora chiedimi cosa vuoi” e Sandra ridendo disse “tirati giu i pantaloni qui in mezzo alla strada”..lui rispose”bene,cosi ci arrestano...pero’ se mi provochi e visto che non ce nessuno ora lo faccio”Lei dissi che non ne aveva il coraggio di farlo li invece lui ,mise mani sui bottoni del pantalone e se lo tiro giu’ mentre si guardava intorno
“Bravo” disse lei,”complimenti per il coraggio”.lui subito “ok,ora pero ‘ mi spetta un regalo”.
Eccole,dise Sandra,lui fece un passettino in avanti e finalmente mise una mano sotto il vestito di lei prendelole una tetta e emettendo dei versi di piacere,rimase con gli occhi chiusi mentre la toccava e il suo pisello nel giro di qualche secondo era duro,Sandra guardava con una certa gratificazione poi con un balzo si sedette sul bordo dello schienale allargando leggermente le gambe come per invitarlo,poi disse che le avevamo fatto venire di nuovo voglia ...di essere leccata...io ero un po in ansia perche poteva passare qualcuno da un momento all’altro,lei disse solo un po,giusto per sentire una lingua solleticarla proprio li, mentre lo diceva avvicinava Matteo prendendolo per il braccio,lui fu quasi col pisello sotto la gonna quindi abbasso’ la testa ,sposto la gonna verso di lei e si ritrovo davanti algi occhi la patata di Sandra quasi del tutto depilata,lei apri ancora un po le gambe e lui inizio a darsi da fare con la lingua,io invece la baciavo perche mi trasmettesse le sue sensazioni,era andata ormai,era in estasi..ora volevo vedere i seni fuoriuscire dal quel vestito ma proprio in quel momento fummo interrotti dall’arrivo e dal passaggio imminente di una macchina;ritornammo per forza di cose a posizioni piu’ “legali” e Matteo disse che li era troppo pericoloso allora Sandra disse che se aveva coraggio doveva scoparla li ,su quella panchina all’aperto,lui non la fece finire di parlare,le prese le gambe ,gliele apri e col membro tutto eretto si avvicino’ a lei prendendola per i fianchi ,si prese il suo pisello in mano e comincio’ a strofinarlo sulla patata,io senti lei che gli chiese cosa avesse intenzione di fare e lui rispose che non vedeva l’ora di scoparsela!!
Il fato pero’ non era dalla sua e’di nuovo stava per arrivare un’altra macchina cosi’ Matteo si tiro’ di nuovo su i pantaloni in un attimo e cerco’ di sembrare piu’ naturale possibile,Sandra disse che si era scocciata di stare li e voleva andarsene,io e Matteo per non perdere il momento cercammo al volo una soluzione ,lui propose di andare a guardere le stelle in spiaggia na Sandra disse che faceva troppo freddo per lei e io mi ricordai di avere una coperta e dei teli ancora in macchina,andai a prenderli in 10 secondi ritornai e ci dirigemmo verso la spiaggia.
In effetti c’era un po di fresco ma quando arrivammo giu’ ci coprimmo per bene e tutto sommato era piacevole,ovviamente Sandra era in mezzo a noi 2 che la tenevamo stretta .Lei ci mise un po ad acclimatarsi ma poi inizio’ a stare bene,Matteo interruppe il silenzio e disse quanto era bello stare sotto il cielo al mare e che non finiva mai di essere appagato da quella sensazione ,Sandra a quelle parole se lo strinse di piu’ a se e lui ne appofitto’ per dire che quell’abbarccio lo aveva fatto eccitare ,percio’ mi disse scherzosamente che si tratteneva solo perche’ ero presente io ,io risposi che finche’ c’ero io Sandra era solo mia.Lei subito parti’ con le provocazioni continuando in tono scherzoso:”e perche’ lui non mi puo’ fare?....sei egoista,dovresti condividere la tua donna con il tuo migliore amico”
IO dissi che al massimo potevo dargli una possibilita’ ma che se la doveva “conquistare” contendendosela in una specie di gioco,lei rispose che gli piaceva l’idea di essere contesa e che avremmo dovuto pensare a quale gioco.Matteo disse che le nostre gare erano truccate e che in qualche modo avrebbe perso anche stavolta e io risposi che era pessimista e malpensante.
Io mentre pensavo a un ipotetico gioco mi veniva il mio pisello duro,in realta’ c’e’ l’avevo duro
gia da quasi tutta la serata e iniziavo anche a sentire un po di dolore,dovevo o smettere di pensare oppure avrei dovuto “scaricare”.
“vediamo”,disse lei,”come si puo’ fare per non truccare la gara…,ho un’idea,voi ve lo fate venire su ,poi aspettiamo un po e il primo che si gli si ammoscia perde e io saliro’ sulle gambe di chi ce l’ha ancora duro e mi faccio fare,che ne dite?”
“Sandra sei incredibile” disse Matteo,anch’io ero veramente orgoglioso di avere una donna simile,poi Matteo disse che per lui andava benissimo e lostesso dissi anch’io che ormai non potevo tirarmi piu’ indietro vista la promessa che avevo fatto a Sandra il giorno prima.
Cosi lei ci disse di inizare,noi ci sbottonammo i pantaloni,eravamo tutti e tre seduti sui nostri teli con la coperta addosso,il mio era gia’ abbastanza eretto mentre il suo ancora no infatti lei lo incito’ a farlselo venire su;Matteo disse “ma mi devo toccare?,no perche’ con Luca cosi’ vicino non ci riesco”
Sandra rispose senza pensarci un secondo”dai ti aiuto io”,cosi dicendo gli prese il pisello in mano e inizio’ a fargli una sega,2 secondi dopo aveva preso anche il mio e disse “appena sento che sono su tutti e 2 vi mollo e poi auguri!!”
Lei aveva spostato la coperta ed eravamoo tutti e due con i pantaloni abbassati e pisello fuori e Sandra che c’e’ lo teneva in mano contempraneamente,stavamo gia godendo tutti e tre e cercavo di immaginare come sarebbe andata a finire,nella mia testa mi sarebbe piaciuto vederla scopare li con MAtteo ma dall’altra parte sentivo la gelosia che mi frenava e che mi treatteneva un po nel realizzare davvero questo sogno erotico,vedevo il seno di Sandra che si muoveva sotto quel vestito bianco,vedevo le sue cosce scoperte e vedevo la sua mano sul pisello di Matteo che faceva su e giu’ ma a un tratto lei disse “ok,ora vi lascio e da questo momento in poi non potete ne toccare ne me ne voi stessi,quello che rimane su vince e io me lo faccio mentre l’altro guarda soltanto.Era uno dei nostri pensieri che avevamo sognato di realizzare insieme qualche volta mentre facevamo l’amore percio’ lei sapeva come sarebbe piaciuto anche a me
nel caso si fosse presentata l’opportunita’,infatti vedevo che se lo ricordava benissimo.
Erano passati una ventina di secondi e sia il mio che il suo pisello era ancora dritto ,entrambi iniziavano pero’ ad ammorbidirsi e dopo quache altro secondo quello di MAtteo era totalmente giu’ cosi’ io a voce alta esclamai”ho vinto ioo!!Sandra constato’ che il mio era ancora un po duro mentre quello di Matteo era ammosciato del tutto,cosi lei decreto’ la mia vittoria e disse “vabbe,un ultimo saluto a chi ha perso “..chino ‘ la testa e con mia sorpresa glielo prese in bocca
e lo ciuccio’ un paio di volte,mentre faceva questo aveva un po allargato le gambe e si era portato una mano sulla patata che si toccava mentre faceva il pompino,poi si alzo e venne da me,si sedette sulle mie gambe e fece lostesso anche a me,poi disse “e ora il premio al vincitore!”....prese in mano il mio pisello e se lo porto’ sulla patata,si sfrego’ un po e poi inizio’ a infilarselo,io mi girai verso Matteo che aveva di nuovo il suo membro molto duro ed eretto come non si era visto prima,e…..a me successe invece una cosa che a quel punto era prevedibile,mi sentivo stanchissimo e il mio pene si ammoscio’,Sandra cercava di farlo rinvenire,all’inizio fece finta di niente ma poi forse realizzo che poteva “approfittare “ per fare un’altra cosa,infatti disse”vista l’impossibilita’ di consumare il premio devo squalificare Luca e riammettere Matteo giudicando lui vincitore”
Si Alzo’ subito e si sedette sopra di lui,io cercai di convicerla con una piccola scenatina teatrale che mi sarebbe ritornato su,ma poi dovetti ammettere la mia”sconfitta”,feci una finta faccia dispiaciuta e mi godetti la scena seguente.Lei si mise sulle sue gambe si chino’ e lo prese di nuovo in bocca, io vedevo la cappella di Matteo entrare e uscire dalle sue labbra,poi lui disse “dai fatti scopare,non resisto piu’!”,cosi lei si avvicino la patata e fece esattamente quello che avrebbe fatto con me,prima se la strofino’ un po e poi pian piano se lo inifilo tutto,comincio’ a sollevare il sedere e a fare su e giu’ ,finalmente matteo se la stava scopando davvero e stavolta non ci sarebbero stati ostacoli e' imprevisti,lui godeva proprio tanto e’ aveva l’espressione di uncredulita’,non ci credeva che ora se la stava scopando proprio davanti a me ,io misi una mano sulla spalla di Sandra per sfilarle il vestito e metterla con le tette al vento ma Matteo mi intimo’ subito di rispettare le regole,Sandra per quel frangente sarebbe stata tutta sua e’ in quel momento con le sue mani,(mentre a me era venuto di nuovo su e incominciavo anch’io a toccarmi con piacere),lei mi guardava e guardava il mio pisello avvolto dalla mia mano.
Ci penso lui a sfilarle il vestito ,lei rimase completamente nuda,non sentiva piu’ il freddo ma i capezzoli erano turgidissmi e badava solo a godere e’ a godersi il momento,lui ora se la scopava e le toccava tutti e due i seni,io mi aspettavo che da un momento all’altro lei sarebbe venuta da me a farsi guardare mentre scopava con me invece continuarono per altri 10 minuti circa ,lui la fece mettere sotto e la prese nella posizione del missionario,lei allargo le gambe il piu’ che poteva consentendo di farsi penetrare fino in fondo,infatti vedevo il pene di Matteo che scompariva del tutto dentro la sua patata col piu classico dei movimenti su e giu,poi la fece girare a pancia in giu ,le sollevo’ il sedere con un asciugamano ottenendo la piu’ bella delle vista del sesso delle donne,cappella dentro e via a scopare,quando poi lui mise le mani sulle tette e le disse anche ad alta voce”cosi ti piace farti scopare da Luca ,vero?”lei stette al gioco e rispose ,,,”...si sii dai scopami come mi scopa Luca”....qualche movimento ancora e lui venne tirandoselo fuori,Sandra si mise la mano sulla patata e venne anche lei,io….ero gia’ venuto appena lei si era messa col sedere all’insu’....dopo ripiombammo sotto le coperte ancora un po,ci abbracciammo tutti e tre nudi,Sandra al centro messa di fianco di fronte a me,mi baciava e aderiva con la sua pancia sul mio pisello mentre Matteo l’abbracciava da dietro ,non appena ebbe un po di energia sentivo che l’aveva di nuovo penetrata,lei me lo sussurro’ all’orecchio,mi disse mordendosi le labbra e chiudendo gli occhi “qualcuno mi sta scopando” lui si muoveva molto lentamente e dolcemente,poi Sandra si giro’ sul fianco opposto cosi’ che ero io ad avere il suo sedere,la penetrai subito e finalmente tocco’ a me sentire l’ebrezza di stare dentro,lei offriva i suoi seni a Matteo che dolcemente toccava e baciava ,poi inizio anche a baciarla sulle labbra e lei ricambio’ prendendo in mano il suo pene dandagli di nuovo piacere,ci scopammo Sandra finche non fummo totalmente esausti,tutti e tre eravamo consci che un momento cosi chissa quando sarebbe ricapitato percio’ stettimo li finche avevamo anche solo un filo di energia….poi
alle 5 del mattino tornammo a casa….in seguito dovettimo ammettere che quella fantastica notte non ci fu solo di sesso,ci fu amore, perche sia io che Matteo eravamo innamorati di Sandra e quella notte il sesso prese le sembianze dell’amore incondizionato e profondo...
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11 years ago
AdamDTS,
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relazione inaspettata con matura
Circa due anni,ero tornato single da poco,mi ero trasferito a milano per lavoro in una vigilanza,conobbi questa donna di 42 anni,sposata da 23 anni con un figlio,a milano in un ufficio dove dovevo ritirare delle carte,che ovviamente per la 3 volta di fila non erano pronte quindi per evitare altre inutili giornate lavorative perse per andare li,decisi di darle il numero del mio cellulare,e dicendole di chiamarmi appena erano pronte veramente.lei all'inizio mi disse ovviamente che non poteva,ma dopo i miei vari tentativi cedette dicendomi ok ma devo segnarlo io sul mio cell e farlo a mie spese xkè non potrei farlo per nessun cliente(in teoria il loro capo lo faceva) alchè le risposi ok lei cmq mi avrebbe avvisato ad ogni chiamata del suo capo fasulla!!!dopo cirka 1 mese ricevo un suo sms ke erano pronte,e ke se fossi andato li verso le 13 del pomeriggio le potevo ritirare e se volevo anche andare a prendere un aperitivo o un caffè che lei avrebbe avuto il pomeriggio libero...ovviamente andai,accettai e passai 2 ore al bar con lei a parlare del più e del meno,spesso mi diceva che per l'età che avevo e nei discorsi non sembravo 28 enne ma più adulto ,cosi' dopo un po' uscimmo e quella sera fu magica,andammo a berci 2 birrette,e usciti dal locale ci siamo diretti in macchina in un parcheggio isolato ma comunque in una zona sicura. ,e tra vari sguardi e carezze abbiamo scopato come 2 conigli,all'inizio lei mi fece un bel pompino era talmente brava che ancora ora quando ci penso ricordo la stessa emozione,provavo un piacere immenso,quando mi pompava facendo su e giù la sua bocca era talmente dolce,morbida che sembrava quasi come stessi scopando la sua ... ..le venni in bocca e dopo un po' continuammo,però stavolta iniziai io spostandole le mutande,iniziai a leccarle il clitoride piano piano su e giù penetrandole la ... dolcemente con la lingua e contemporaneamente accarezzandole i capezzoli e schiacciarli forte e allo stesso tempo non troppo...presa dalla foga dopo una 15 di minuti mi sposto con forza e mi cavalcò,era talmente eccitata che dopo 1 minuto che mi cavalcava colava dalla sua fessura i suoi umori,venendo dopo circa 5 minuti ,io quella sera mi ero trattenuto fin troppo,mi aveva eccitato moltissimo e' arrivai dopo 15 min, il colare dei suoi umori,e il fatto di pensare di aver fatto godere una donna molto più grande...(dato che cmq spesso da uomini più adulti ho sempre sentito dire ke una donna tra i 35 e 50 anni è impossibile da soddisfare per loro,quindi figuriamoci per un giovane)...andammo avanti per mesi,almeno 3 volte a mese e anke di più ci vedevamo per scopare alla grande e per confidarci...lei mi ha insegnato come far godere veramente una donna,infatti in quel periodo oltre a lei scopavo altre donne più grandi ...e ho anke avuto un'esperienza di piacere folle con una massaggiatrice di 45 anni
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11 years ago
bellogrossoxx, 26
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mia zia e il suo corpo
Vi voglio raccontare la storia improvvisa che mi e' capitata con ,la sorella di mio papà , zia ANNA , ero molto legato a lei mi ha sempre trattato come un principino e stravedeva per me . Al sabato m’invitava a mangiare a casa sua e a volte voleva che dormissi da lei , era una gran bella figa bene in carne ,un bel corpo formoso e un bel lato b ,lei notava che io lo sempre osservata in maniera piacevole e con interesse ma non mi ha mai fatto notare che poteva esserci una reciproco interesse fino a quando lei un giorno nel periodo estivo prima che partissi per le vacanze,mi invito' ad andare al mare con lei a prendere un po' di sole e mi regalo' un costume e volle che lo provassi , mi aveva sempre detto che avevo un bel corpicino, premetto che sono un tipo da palestra e mi piace la cura del corpo .La situazione mi prese un po' infatti quando usci' dal bagno in costume e lei vide come mi stava ,ebbi una leggera reazione e un po' di eccitazione tanto che lei mi disse come va? ,ti vedo un po' adisaggio o mi sbaglio? ma guarda come ti sta bene questo costume e venendo verso di me mi disse che bella forma che hai davanti sorridendo , lo so ho un bel nipote e sorridendo di nuovo mi disse , ora vedrai il costume che ho comprato per me e mi dirai,dovevo aiutarla ad allacciarsi il due pezzi potete immaginare il mio cazzo a vedere la zia in costume .Una volta pronti andammo al mare con la sua auto e li sapendo che mi piaceva massaggiare mi chiese se potevo spalmargli la crema abbronzante sulla schiena e io accettai tranquillamente e mentre massaggiavo mi disse ma lo sai che sei proprio bravo con queste mani xche' non vieni a casa qualche giorno e non mi fai un bel massaggio ?e io rispose certo zia basta che mi dici quando sei libera e vengo a casa.La giornata ideale arrivo presto il marito di mia zia era a lavoro e tornava la sera e lei mi chiamo' e mi recai a casa e quando arrivai lei si fece trovare gia' pronta in accappatoio come le dissi , la cosa che rimasi colpito e che non mi aspettavo di trovarla già pronta .Una volta tolto l'accappatoio rimasi di nuovo colpito lei era in costume stavolta col due pezzi e col perizoma e mostrava un bel lato b sodo ,cosi' la feci sdraiare sul lettino e poi incominciai a massaggiarla ,poi accesi delle candele e misi un po' di musica soft , il mio massaggio consiste nell'eseguire una serie percorsi energetici su tutto il corpo con olio, dopo una 20 di min. di massaggio sentivo il corpo della zia molto caldo fino a quando lei non si giro' verso di me e mi disse sento caldo ti da fastidio se mi tolgo il pezzo di sopra e io risposi,fai pure , e li mi colpirono molto i suoi capezzoli molto grossi e notai che era eccitata visto che erano diventati molto rigidi . lei mi sussurro' mi piace quando mi sfiori attorni i seni e cosi' continuai il mio percorso fino a quando lei non mi presa la mano mia e l'appoggio' sul suo seno e poi con l'altro avvicino il mio capo verso il suo capezzolo dicendomi voglio che mi baci qui e io al posto di baciarla le leccai il capezzolo dicendogli si zia mia piaci mi sei sempre piaciuta sei una bella figa ,te la vorrei succhiare “ mi ha preso per mano e allargando le gambe sul lettino mi disse vieni su , accendi la luce del comodino e sfilami lo slip aprendo le cosce e mostrandomi una figa molto carnosa e gia' umida e mi disse : "annusala ,leccala , non deve sapere di saponetta , non deve puzzare , ma deve sapere di figa “ l’ho aperta leccandola con falsa timidezza , mi teneva il capo per guidarmi , ho infilato la lingua leccandola..…. si muoveva piano ma si gustava la lingua . mi accarezzava la testa e poi porco sei capace di leccarla , l’avrai fatto a qualche tua amichetta “ ha aperto le gambe bene e mi sono tuffato ciucciandola , cercavo il clitoride, se l’è aperta con due dita prendilo in bocca e ciuccialo , ma succhialo bene , forte, forte “ se la godeva la zia , muoveva il culo come se stesse chiavando,sei un porco ma mi piace , succhiala bene “ tanto ho fatto e succhiato che l’ho fatta venire con suo grande piacere , aveva il viso felice , il suo addome sobbalzava , come,si è calmata mi ha fatto sedere a cavalcioni su di sé “ vieni avanti “ , dopo quella leccata di figa era teso duro e vibrante e mi disse fammi vedere se e' come penso si e' abbassata mi sbottono' i pantaloni e mi li abbasso' ,poi mi abbasso' le mutande e mi disse mmm ce ce l'hai grosso e doppio che bel cazzone , lo guardava con occhi vogliosi “ com’ è bello duro , infilamelo in bocca “ con una mano spremeva i coglioni , “ chiavami la bocca , non avevo più paura a farle vedere che qualcosa sapevo fare , le ho chiavato la bocca , con la lingua mi leccava la cappella avvolgendola e gustandola .porco , non vieni mai , mi fa male la mandibola smanettalo un po’ e fallo sborrare “ tra i suoi risucchi e la mia mano , le ho riempito la bocca di sborra che si è gustata ,dopo quando mi sono ripreso ,mi chiese di scoparla per bene dicendomi ti faccio divertire , devi mettermelo in tutti i buchi voglio proprio insegnarti tutto quello che piace ad una donna “si girava per farsi abbracciare e stringere , prendeva in mano il cazzo di sasso e se lo metteva tra le cosce contro la vagina , stringeva le cosce e si muoveva avanti e indietro ,incominciai a penetrarla con delle penetrazione profonde, arrivo' ad un orgasmo violento e mi disse ma sei bravo a muoverti che bravo... """ meriti un bel premio “"", si giro' e mi disse infilalo dietro lo so che l'hai sempre guardato il mio lato b e non me lo feci dire due volte e glielo infilai tutto tra le chiappe e con movimenti lenti e profondi e poi veloci sentivi che lei godeva e si toccava la vagina e dopo un po' arrivo' da parte sua un'altra orgasmo , poi giro' si abbasso' di nuovo e' prese il mio pene in mano , baciandomi la cappella , la stringeva tra le labbra , me l’ha ciucciato fino a godersi un poderoso bocchino , la sborra le usciva dai lati della bocca e con un dito se la rimetteva dentro . aveva il viso felice “ beata gioventù che bella sborrata e come me la sono gustata mi disse . Un altro giorno la scopai alla grande lei si fece trovare pronta e si distese sul letto si mise bene a figa aperta e con due dita l’ha spalancata “ dai , vieni dentro vediamo cosa sai fare “l’ho infilato tutto in un sol colpo “ no così in fretta , infila solo la cappella e fammela sentire bene , poi vieni avanti un po’ per volta , adesso vai fuori e ricomincia “ pensate che tortura , stavo così bene in quel forno…io ero con le braccia tese , se l’è preso in mano infilandoselo , mi fermava e lo strizzava con la figa , è andata avanti così fino a che tutto era dentro la sua vagina che pulsava convulsamente “ zia , hai la figa che freme mi hai fatto godere , non riesco più a controllarmi “ hai visto come si fa a far godere una donna ? “ devi farglielo gustare , lo deve desiderare , vedrai dopo come ti fa chiavare e adesso infilalo tutto e divertiti “ mi sono messo a braccia tese e alternavo infilate corte e profonde , avevo una voglia pazzesca e la trombavo alla grande , le sbattevo il mio ventre contro il suo , si gustava il cazzo , era ad occhi chiusi , ogni tanto sussurrava qualcosa e poi è esplosa in un “ luca vengo , vengooo “ mi ha letteralmente lavato il cazzo con i suoi spruzzetti , ma anch’io le ho fatto dei bei lanci di sborra ,adesso però mi devi lavare , ho dentro la tua sborrata “ si è sistemata e l’ho lavata bene ….siamo andati a letto nudi , ero agitato , la baciavo il viso, le succhiavo le tette , le accarezzavo la figa “ sei diventato bravo luca voglio un bel bacio sulla figa “ ha alzato le ginocchia aprendo le cosce e quella figona si è spalancata . mi sono tuffato baciandola , leccandola , mettevo dentro anche il naso , la sentivo gemere , ansimava mi accarezzava la testa "mi piace luca" , mi stai facendo godere , lasciati fare ancora un bel pompino poi vai viami ha fatto sedere , si è inginocchiata , mi baciava la cappella turgida e violacea , smanettandola , si leccava le labbra poi l’ha preso in bocca , amici , quando penso a zia , penso a quel pompino , il più bello della mia vita , non me ne ricordo uno più ingordo . muoveva la bocca velocemente , mi spremeva i coglioni finchè le ho scaricato i primi lanci potenti , se l’è sfilato accogliendo i lanci sul viso , aveva il viso sorridente “ bravo luca me lo sono goduto ....dopo un po' i nostri incontri si sono diradati , qualche volta me la sono scopata ancora . ma da allora mi piacciono le donne mature e portati bene , intendo donne che anche a 45 anni hanno un bel corpo tonico .
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11 years ago
bellogrossoxx, 26
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La bella sconosciuta sull'autobus cittadino
LA BELLA SCONOSCIUTA SULL’AUTOBUS CITTADINO
Sono un pigro per costituzione, arrivo sempre in ritardo negli appuntamenti, forse non riesco a fare i calcoli per bene, fatto sta che gli amici mi dicono sempre che ritardo come giustamente sia una prima donna che si fa attendere; una cosa è certa, odio attendere, ma ciò non di meno mi dolgo, ma non so arrivare per tempo; per questo cammino in città sempre motorizzato, d’estate o col bel tempo con lo scooter, d’inverno con la macchina.
Questa premessa è importante, non vado mai in Autobus o Metropolitana (questa poi… la evito, la nostra non è bella come può esserlo a Roma o Milano, da noi è piccola, opprimente), tuttavia un giorno, nella stagione invernale (non ricordo se era dicembre o gennaio, è passato molto tempo da allora), dovetti fare bel viso a cattivo gioco, la sera prima avevo lasciato la macchina all’officina della concessionaria per la manutenzione programmata, ero appiedato, ma dovevo raggiungere il posto di lavoro, così mi approssimai alla fermata dell’Autobus più vicina, c’era una marea di gente in attesa, era un orario maldestro, di mattino presto, vi erano i ragazzi che andavano a scuola, le persone che si recavano al lavoro; insomma, all’arrivo dell’autobus, questo si riempì sino all’inverosimile, eravamo tutti assiepati dentro, stretti come sardine. Io guadagnai il centro appoggiandomi nei supporti di sostegno centrali, davanti a me una donna, non la guardai in viso perché mi dava le spalle, era vestita con un giubbino svasato in vita, un pantalone attillato che denotava un bel culetto per quel poco che potetti vedere, visto che eravamo stretti l’uno all’altro; così tra spintoni e giustificazioni che non lo si era fatto apposta, appoggiai colpevolmente (meglio dire non volutamente, non voglio dare l’impressione che approfitto del luogo e dell’occasione) il mio pacco al suo fondo schiena, non fui io a comandarlo, ma subito mi diventò duro. Lei come nulla fosse, mi stava stretta addosso, non capii in quella situazione di calca se le piaceva o meno, fatto sta che volli rendermi conto, senza più trattenermi aiutai la circostanza affondando di più il mio pacco sulle sue natiche, la percepivo nervosa, impacciata ma sempre aderente addosso; se non ché, l’Autobus effettuò alcune fermate, scendeva più gente di quella che saliva, quindi si stava più larghi, però lei mi stava sempre addosso senza spostarsi, anzi mi aderiva ancora di più, allora io, avvicinai il mio viso alla sua chioma da dietro, e lei… al fine di favorirmi, si spostò i capelli di un lato lasciandomi l’orecchio scoperto nel lato dove io mi ero avvicinato, la vidi rossa in viso, sicuramente impacciata, ma determinata, così avvicinai la mia bocca al suo orecchio, e le bisbigliai: “mi sono eccitato, vorrei che stessimo insieme io e te.”, lei non disse nulla, allora le baciai l’orecchio approfittando di uno scossone dell’autobus.
Scese ancora più gente, man mano che l’autobus attraversava la città e si avvicinava al capolinea, lei allora mollò il sostegno centrale e si adagiò poco distante sulla parete del mezzo pubblico dando le spalle al finestrino, dinanzi a me, mi guardò, gli occhi le luccicavano dalla voglia di dire si (percepivo che doveva essere una gran porca), così mi lasciai prendere dal gioco, mi avvicinai a lei ponendomi dinanzi, lei per nulla infastidita volse lo sguardo altrove, quindi mi afferrai ai sostegni laterali del bus quasi a stringerla in una morsa, ce l’ho in pugno pensai, sento che sarà mia… preso di me non mi accorsi che lei mi mise il palmo della sua mano sulla mia patta, maròò…. a quella presa improvvisa ed inaspettata, il mio cazzo stava per esplodere (pensavo di essere io a condurre, e invece notai che era lei la cacciatrice ed io la preda); lei allora guardandomi negli occhi mi chiese sottovoce: “hai un posto dove poter andare?”, rimasi costernato e risposi un netto ma soffocato “no!”, lei allora sorridendo disse: “no martini? no party…”, si sganciò e, suonando il campanello, scese alla fermata successiva. Io rimasi allibito e ferito ancor più nel mio amor proprio, per come erano andate le cose.
Questo “fatto” mi aveva esterrefatto, e nello stesso tempo, determinato a non esser più impreparato in circostanze simili, per cui mi misi alla ricerca di un posto dove andare; tramite amici e colleghi di lavoro venni a conoscenza che proprio nel centro della città, c’era un B & B, affittacamere, dove non si ponevano il problema su come veniva utilizzata la camera, purché ci si registrasse.
A questo punto, deciso a rimediare al mal fatto, pur non avendo più il problema della macchina, allo stesso orario e posto di quella volta, mi accinsi di nuovo a prendere la Circolare, di nuovo il casino di prima, parecchia gente, pressati come sardine, ma di lei nessuna traccia…
Rifeci ancora alcune volte quella tratta con la stessa Circolare, ma di lei nulla, era scomparsa come volatilizzata, non riuscii neanche ad individuarla scendendo alla fermata che aveva fatto lei, lì l’autobus faceva coincidenza, chissà dove si era diretta; non sono un buon fisionomista, la mia memoria iniziava a vacillare, non ricordavo più neanche i suoi lineamenti, il culo invece ce lo avevo chiaro, ma non era determinante per individuarla, più di una donna avevo guardato con insistenza sulla Corriera chiedendomi se era lei la bella sconosciuta, ma tutte declinavano lo sguardo, stavo per arrendermi e desistere dalla ricerca.
Un giorno, tempo dopo, verso le tredici pomeridiane mentre percorrevo Corso Umberto a piedi, la vidi alla fermata dell’Autobus, la riconobbi subito, di colpo il ricordo sfocato del suo viso si fece chiaro, anche lei mi vide; mi avvicinai senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, e le dissi: “mi chiedo se ti va di pranzare con me?” e lei: “volentieri, ma solo se offri tu!”, “certo, ci mancherebbe…” replicai io, “hai preferenze su dove andare?”, “no, qualsiasi posto va bene, purché si mangi bene”.
Così la portai in un ristorantino bello, caldo, veramente a modo, nei pressi del B. & B. affittacamere, dove avevo intenzione di andare successivamente al pranzo. Parlammo del più e del meno, tenendo conversazione su tutto, stavamo seduti di fronte l’uno all’altra, per cui io avevo trovato l’occasione di mettergli il mio ginocchio in mezzo alle sue gambe, lei non mancò più volte di serrarle, per farmi capire che la giornata avrebbe potuto volgere favorevolmente stavolta, le avevo anche accennato al B & B, lei non aveva detto nulla, questo era sintomo che ci stava.
Pranzammo, primo, secondo e la frutta, pagai ed uscimmo dal ristorante, mano nella mano, poi andammo alla ricerca di un Bar dove poter prendere un caffè espresso.
Fatto anche questo ci recammo presso l’affittacamere, carino, c’era il bagno con doccia in camera, la finestra socchiusa dava direttamente nella piazza, uno sguardo fuori dalla finestra per renderci conto su com’era ubicato quel posto, poi ci sedemmo sul letto ed io presi a baciarla sulle labbra, volevo gustarmela, le tosi la giacca, il maglioncino, restò in reggiseno, mi fermò a questo punto e mi disse: “spogliati, mentre io vado in bagno a farmi un bidet, poi lo fai anche tu, ok?”, “ok” risposi guardandola, mentre si toglieva la gonna, i collant e gli slip; cazzo che figa pensai tra me e me.
Dopo esserci lavati, stavamo tutti e due nudi sul letto, a me la minchia non ne voleva sentire di drizzarsi, eppure la desideravo, il freddo e lo stare nudi sopra le coperte mi aveva inibito, lei allora, molto più pratica scostò le coperte e ci mettemmo sotto, a quel punto mi venne sopra avvolgendomi, e prese a baciami appassionatamente, non c’era niente da fare era sempre lei a prendere l’iniziativa, una vera cacciatrice; quei baci mi stavano scaldando, sentivo sotto che la minchia si faceva strada con sussulti e pressioni al suo basso ventre; anche lei sentì Lazzaro che si alzava resuscitato, così decise di fargli una visita di anatomia ravvicinata, lo assaggiò, poi lo accolse in bocca per proteggerlo dal freddo. Ragazzi io so sensibile ai pompini, magari dopo li comparo agli altri ricevuti in una sorta di qualificazione con premio al migliore, ma sul momento rimasi senza parole, l’unica cosa che mi venne da dire fu: “brava, così, sei una pompinara nata, non smettere…. suka”, e lei, mi spompinò e poi me lo succhiò tirandomi quel che di profondo mi saliva dalle palle, non resistetti, e le sborrai in bocca. Lei si scostò subito, alzandosi e facendo volare le coperte, le scolava sborra dalle labbra dove si portava le mani per contenerla e non sporcare le lenzuola; si alzò velocemente e andò al bagno a sciacquarsi la bocca, la sentivo tirare di gola, per fare uscire quel che era andato più in profondità, mi avvicinai a lei sbalordito da quell’atteggiamento, e le chiesi: “cara che ti è successo?”, e lei: “mi viene da vomitare, bastardo non dovevi sborrarmi in bocca! Dovevi trattanerti, coglione…”; ero costernato, non immaginavo… ma soprattutto, non era stata colpa mia, era stato un riflesso automatico dovuto a quella sensazione di succhiamento a cui mi aveva sottoposto, credevo che succhiasse perché voleva il frutto nascosto. Insomma, ero dispiaciuto per come era andata la cosa, l’avevo programmata in modo diverso ed era finita invece, come peggio non poteva.
Dopo un po’ di sciacqui e sputazzamenti nel lavabo del bagno, lei ritornò in camera, io mi stavo rivestendo, le dissi: “mi dispiace..”, e lei: “che fai? Ti rivesti? Ma allora sei proprio scemo…. Non sono venuta qua solo per una pompa, ora ti spogli e mi fotti come non hai mai fottuto nessun’altra donna…”; cazzo, a quelle parole rimasi incredulo, senza parole, fu invece la mia minchia a dare segni di vita al di là del mio cervello che era andato in tilt, subito si mise in piedi, sull’attenti; mi spogliai daccapo e ci mettemmo sotto le coperte, lei mi venne sopra a 69 prendendomi il cazzo nelle mani mettendosi a cavalcioni su di me, e mi disse: “stavolta cerca di controllarti, ora lo sai che non digerisco la sborra, ok?”, “ok zoccola, farò come dici tu.” risposi tra me. La leccai a lungo e lei, altrettanto a lungo mi spompinò e mi succhiò; poi presi dal desiderio, lei soprattutto che era tutta bagnata e mi aveva inondato di un dolce fluido vaginale, si girò e mi venne su impalandosi sul mio cazzo, facendo su e giù, oltre che a scoparmi a struscio e cerchiandomi a giro, una vera intenditrice, una che sa quel che vuole, una che sa come farti esplodere il cuore dall’emozione (e le palle aggiungo), avevo il profilattico che già di per se mi strozzava il cazzo, anche se lei sapeva come stringermi in una morsa uterina, ma non seppi trattenermi, nel momento in cui anche lei si abbandonava soddisfatta, le venni dentro la fica, e la sborra mi scolò alla base dal condom.
Ci abbandonammo sul letto, poi lei si sentì in dovere di chiarire facendomi le scuse per come mi aveva trattato, mi disse che la sborra le faceva schifo, che solo il pensiero la faceva vomitare, io allora le dissi, non ti preoccupare, avevo pensato che anche questa occasione fosse finita male dopo la prima volta sulla Circolare, anzi peggio, l’importante è che è finita bene, io sono rimasto soddisfatto di te, sei fantastica. Ci rivestimmo, ci demmo una sistemata e ci avviammo fuori, la accompagnai alla fermata dell’Autobus e attesi con lei che questo arrivasse…. Quando lo individuammo a distanza, lei mi fa: “a casa giustificherò a mio marito che ho fatto straordinari ed ho dovuto prolungare l’orario di lavoro; è stato bello, sei stato bravo, sei anche dolce… posso dirlo ora che ho assaggiato il tuo frutto.”; “ci rivedremo?” le chiesi io, e lei: “meglio di no, se mi vieni ancora tra i piedi ti disconosco! Poi chi lo sa, la cosa deve partire da me non da te, se mi viene voglia di te, te lo farò sapere.” Così salì sulla Corriera e se ne andò, mandandomi un bacio con la mano soffiandoci sopra.
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11 years ago
admin, 75
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La mia prima volta a tre, con due donne
LA MIA PRIMA VOLTA A TRE, CON DUE DONNE
Sono un singolo irriducibile, credetemi, sono stato sposato e quindi imboscato da bravo ragazzo, fedele ad una donna sola, ma ora che sono libero non voglio più mettere vincoli né limiti, voglio stare libero, di fare e andare con chi voglio e quando voglio. Con questo modo di interpretare la vita cerco chi mi può dare quel che mi manca… ed in questa ricerca, ho trovato una compagna (singolabsx alla quale piace, come a me, la fighetta bagnata), con essa ho allacciato una relazione libera dove pratichiamo lo scambio, più precisamente, lei mi ha attratto al suo mondo, praticamente intratteneva ed intrattiene ancora oggi, una relazione particolare con l’amica del cuore, la classica amica intima con cui ne hai condivise tante, con la quale si è trovata nell’intimità occasionale a letto; infatti, anche dopo che ci siamo messi insieme, le era capitato di incontrarla.
Io conoscevo questo suo aspetto di bisessualità e non ho mai fatto nulla per impedirle di fare quel che più le piacesse, così, dopo qualche tempo, senza che io le avessi mai chiesto o detto qualcosa in proposito, fu lei stessa a prendere l’argomento, un giorno mi chiese: “tesoro, ti va di giocare in tre con la mia amica?”.
Io la guardai con aria meravigliata (ma mica tanto, mi aspettavo da tempo questa domanda, e ora che me l’aveva fatta, non volli darle l’impressione che l’aspettavo pazientemente, per cui stetti lì qualche secondo come se ci stessi a pensare su, ad un tratto gli dissi: “gioia se va a te, io sono contento di condividere il tuo piacere.”
Quindi lasciai che fosse lei ad organizzare l’incontro; un giorno alla buon ora partimmo per la casa dell’amica che ci aspettava in un paese fuori di Catania, nel tragitto per la casa di lei, ci fermammo presso una pasticceria, presi una guantiera di dolci, sapendo che all’amica piaceva essere presa per la gola; arrivati davanti alla porta di lei, ci stava aspettando sul davanzale (ovviamente era stata informata con messaggio che stavamo arrivando), notai subito che era vestita…. in modo sobrio, un abitino succinto a minigonna scuro, con calze autoreggenti nere, le cui bande elastiche superiori si intravedevano a seconda di come si moveva; lei gentilmente ci fece entrare (premetto che la conoscevo da prima), così arrivati in cucina, appoggiai la guantiera dei dolci sulla tavola, ci sedemmo consumando qualche pasticcino; l’ospite ad un certo punto si accinse a preparare la caffettiera e, nei movimenti che faceva le si vedeva tutto, in particolare le natiche bianche specie quando si piegava in avanti sul piano della cucina, mostrandoci le spalle (la mia donna mi fece cenno avvicinandosi al mio orecchio, bisbigliando mi disse: “guarda che zoccola, come si è vestita in tuo onore, gli piaci, cerca di metterla al centro delle attenzioni.”; versato il caffè nelle tazze, si sedette con noi.
Nel sedersi, incurante lasciava vedere il biancore delle cosce tra l’abitino a minigonna e le calze autoreggenti, le si vedeva pure, senza falso pudore e con atteggiamento di “nonchalance”, un perizoma bianco, che a stento le copriva la fessura e le grandi labbra, perdendosi il filo tra le natiche schiacciate dalla seduta; si parlò del più e del meno, ad un certo punto, dopo aver preso il caffè, la mia compagna e l’amica prendendosi sotto braccio si diressero verso la camera da letto, la mia lei allora, volgendosi verso di me, mi disse: “caro, fatti un bidet e ci raggiungi in camera da letto”; io eseguii tutto baldanzoso pregustandomi quel sarebbe accaduto da lì a poco, già mi veniva l’acquolina in bocca, ed inghiottii più volte la mia stessa saliva prodotta in eccesso dalle mie ghiandole per via di quella situazione a cui non avevo mai preso parte, era la mia prima volta a tre con due donne (ero stato a tre con coppia, marito e moglie, ma a tre con due donne mai, il sogno di qualunque uomo), quindi mi diressi presso la camera da letto; arrivato sull’uscio con la porta aperta, mi fermai in religiosa prefigurazione di quello che mi aspettavo, ed infatti, sbirciando, vidi che le donne erano avvinghiate in un 69 appassionato (la mia donna sotto, con le cosce allargate e le ginocchia all’altezza del suo petto per consentire all’altra di arrivare nella sua vulva agevolmente, l’amica sopra a pecora con le cosce aperte all’altezza delle sue spalle col culo all’in su, sprofondando con la sua fica in bocca alla mia donna che era tutta intenta a suggere quella bontà), entrambe si stuzzicavano le fighe con profonde eccitanti leccate; a quella vista, mi eccitai anch’io, entrai senza destare per un’attimo lo sguardo da loro, mi svestii, mi tolsi le mutande e, mi avvicinai sul letto, alla vista di tanta grazia non sapevo da dove incominciare; poi mi sono fatto coraggio, decisi di cominciare dalla testa della mia compagna che stava giù e che leccava quella meravigliosa fessurina dell’amica; vidi libero il culo dell’amica per cui mi diressi verso di questo. Mi sedetti sul letto e, chinandomi le leccai quel buchetto che sembrava mi invitasse, tanto si stringeva ed allargava come ad un pulsare di battiti cardiaci; per cui, dopo la prima piena grande leccata (tipo prima pennellata piena), intinsi quel buchetto di saliva, ci girai attorno in circolo, quindi lo penetrai con la lingua, cercando di arrivare più in fondo possibile… quindi, scesi a leccare la lingua della mia compagna che a sua volta avidamente leccava profondamente la fica dell’amica inebriandosi di nettare di donna, mi aggiunsi in modo da doppiare la sua lingua all’unisono nel movimento. L’amica si eccitò, grondando dolce umore uterino, io mi eccitai ulteriormente….. quindi ritornai al culetto, lo penetrai ancora più volte con la lingua, poi lo allargai con i pollici delle due mani insalivandolo per bene e, quando fu pieno di saliva, gli ficcai dentro il buchetto il mio dito medio della mano destra, muovendolo su e giù e girandolo in tutte le direzioni, quindi ficcandoglielo molto in profondità, cercando di piegare l’ultima falange o, almeno di arcuare quel dito che già invidiavo perché stava dove desideravo mettere il mio sesso, ciò al fine di stimolarle maggiormente il retto interno, lei sentì quell’invasione e cercò di divincolarsi o, forse fu presa dal piacere, fatto sta che si muovette nervosamente prima a destra e poi a sinistra; gemette e, venne più volte, riempiendo la bocca della mia compagna che le succhiava la fica avidamente. A quel punto passai a leccarle la schiena sull’inarcatura della spina dorsale, la mordicchiai e mi sovrapposi a lei aderendo con il mio ventre sull’arco della sua schiena; il mio cazzo duro le pressò le natiche mentre la mia compagna continuava a leccarla nella fica, io a quel punto mi allontanai dal suo corpo per un’attimo prendendomi il cazzo con le mani, mi tirai giù il prepuzio lasciando scoperto il glande al massimo, era duro come il ferro dall’eccitazione, a quel punto le allargai il culo un’altra volta e gli ficcai piano piano la minchia dentro. Lei sussultò, fermandosi di botto dal leccare la fica della mia compagna che stava sotto di lei, e mi disse: “fai piano che mi spacchi il culo, sono stretta, mi fai male….” io mi fermai, ma solo un po’, e dopo appena qualche secondo ripresi ad affondarle in cazzo nel culo, lei mugolava, non so se per piacere o dolore, fatto sta che a quel punto sentii che non mi faceva più resistenza, ora era consenziente, infatti partecipava agli affondi tirando indietro le natiche in modo da poter affondare di più dentro di lei, che porca…. un’attimo prima mi aveva detto che era stretta e che le bruciava il culo, adesso invece mi chiedeva di romperglielo e non fermarmi; a quel punto, io mi sollevai sulle ginocchia in modo però da restare collegato con lei col solo cazzo dentro al suo culo, appoggiandomi con i palmi delle mani sulla sua schiena e, poi nel movimento ondulatorio e sussultorio, la afferrai per i fianchi tirandola verso di me, lei non se lo fece dire due volte, già mi seguiva col corpo in modo da aderire contro di me, ed a quella presa vigorosa si lasciò condurre accompagnandomi nel movimento senza intralciarmi nell’andi-ri-vieni. Che troia ragazzi, un’inculata da mille e una notte.
Sotto di noi sentivo la lingua della mia compagna che ci leccava, sia la fica dell’amica piegata a pecora sopra di lei, sia le mi palle ogni qual volta che le penzolavano sulla fronte o le sbattevano sul naso, in base ai miei movimenti, che “zoccola” anche lei…. da sotto si lasciava inondare dell’umore uterino dell’amica che mi stavo inculando.
Dopo una buona mezz’ora di quell’esercizio (almeno credo, non ho guardato l’ora, avevo altro per la testa in quel momento), lei, senza nulla fare presagire né dicendo alcun ché, in modo del tutto inaspettato si tirò in avanti, facendo uscire fuori il mio cazzo dal suo culo, fuggendo anche dalla presa delle braccia della mia donna che se la lavorava al centro; io ci rimasi male in modo particolare, a quella specie di coitus interruptus, avrei voluto continuare; ma, la smorfia sul viso di lei, mi fece subito desistere… la poverina lamentava di avere il culo in fiamme; quindi, in modo goffo guadagnò l’altra sponda del letto e, nuda com’era e scalza, si recò frettolosamente in bagno al fine di refrigerarsi con uno sciacquetto e mettere cremine e unguenti lenitivi.
Mentre lei era via, la mia compagna mi baciò appassionatamente, aveva il viso intinto di fica e il sapore delle labbra al gusto di fica dell’amica; se non ché, cercandomi la minchia con la mano, ed accortasi che era rimasta dura, non avendo io raggiunto la piena soddisfazione; mi passò sul cazzo delle salviettine umidificate, mi ripulì e, mi fece un bel massaggio consolatorio (insomma mi segò per tutto il tempo, sino a che l’amica non ritornò dal bagno), ritornata l’amica, questa si sedette sul bordo del letto, su di un fianco però (visto che gli faceva ancora male il culetto); la mia compagna allora, anch’essa seduta accanto all’amica sullo stesso bordo del letto, continuò nel gioco erotico, con me davanti in piedi sul pavimento, continuò ad segarmi con due mani, quindi si avvicinò con le labbra, portandosi il cazzo in bocca, mi fece un lungo, delizioso pompino; l’amica ci guardava, si vedeva che aveva ancora voglia, per cui la mia compagna le fece cenno di unirsi a lei…. quella non se lo fece dire due volte, l’una da una parte l’altra dall’altra, presero a leccarmi l’arma; quindi, unirono le loro lingue in un balletto di ricerca e fuga dell’appendice palatale che si nascondeva dietro il palo. Io ero più che eccitato, mi pulsavano le tempie, prima l’una poi l’altra si passarono il mio palo, producendosi in una succhiosa, quanto sfiziosa sucata di minchia….. a quella vista e sensazione, non resistetti.
Venni… schizzando dentro la bocca della mia compagna, riempiendogliela; lei soddisfatta, trattenne la sborra in bocca cercò le labbra dell’amica che si accinse subito a farsi passare il “succo d’uomo”, e così viceversa se lo passavano di bocca in bocca scavandosi dentro a vicenda con le lingue, sino a che, in questi passaggi, il prezioso succo andò perdendosi nelle loro gole profonde.
Soddisfatti tutti e tre ci stendemmo sul letto, io in mezzo, le mie due donne ai miei fianchi, ci rilassammo insieme, sino a quando la mia compagna non paga, riprese in mano “la situazione”, la quale mi si drizzò di nuovo su, mi venne ancora duro di nuovo, come e più di prima… da lì ricominciammo tutti e tre…… ma questa è un’altra storia; questo racconto può essere concluso qui.
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11 years ago
admin, 75
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Ecco come fù che... (terza parte)
Eravamo sudati da far paura. Mi dissetarono e mi lasciarono disteso sulla branda, mentre parlottavano tra di loro. Io ero praticamente incosciente, ancora tremante per le sensazioni provate. Dopo un pò si riavvicinarono ed iniziarono, nuovamente, ad accarezzarmi e a stimolarmi alternandosi nel ceracre la mia bocca per baciarmi in maniera sempre più possessiva e sensuale, forse perchè avevano capito che la mia bocca era una parte molto sensibile della mia sensualità, quasi cercando di fare a gara tra di loro per chi riusciva ad eccitarmi di più.
Ci misero ben poco: a quell'età ci mettevo un niente ad essere di nuovo in tiro e .... elettrizzato com'ero, ancora da prima....
Così, non appena anche loro ebbero ripreso la posizione "eretta" invertirono i termini del discorso e Leo, venendomi dietro, mi sussurrò all'orecchio: "Ora ti inculo ben bene, tanto che dopo ... non potrai più fare a meno di me!"
Nino si distese in posizione da 69, per provare anche lui la mia bocca, e Leo, dopo avermi nuovamente lubrificato per bene lo sfintere, ponendo ancora più attenzione nell'allargarmi di quanta ne avesse messa Nino, viste le dimensioni maggiori del suo attrezzo, si appoggiò al mio sfintere e, lentamente, molto lentamente, facendomelo assaporare centimetro dopo centimetro, mi penetrò sussurrandomi continuamente "Lo senti?" e poi - "Ti piace?" - o ancora - " Sei la mia bella troietta ed ora te lo dò tutto" e così dicendo mi entrò dentro completamente facendomi fare un urlo di dolore. E lì si fermò ... dicendomi: "Sono tutto dentro di te. Lo so che ti ho fatto un pò male ma dovevo sverginarti. Ora passa e, quando sei pronta, mia bella troietta, ti scopo che non lo dimenticherai mai più."
Nel frattempo Nino, quasi per distrarmi dal dolore, iniziò a succhiarmelo in un modo eccezionale riuscendo a farmelo ritornare duro in un attimo e, cosa che non avrei creduto possibile, a farmelo diventare ancora più duro. Dopo un pò, a causa dell'eccitazione e, comunque, anche per effetto di quel trave che avevo nel culo e che sollecitava per bene la prostata, iniziai ad avere le contrazioni dello sfintere dando a Leo la sensazione che glielo stessi succhiando, tanto che sbottò con un: "Ma questa troietta ha una bocca al posto del culo!"
E prese a stantuffarmi, dapprima lentamente, continuando a sussurrarmi "Sentilo bene tutto!", poi iniziando ad accelerare il ritmo ed ogni tanto alternendo dei colpi che credevo mi sfondassero e che non facevano altro che portarmi al parossismo, con i brividi che mi percorreveno tutto il corpo ed i capelli che mi si drizzavano per il piacere.
Ed iniziai a godere come una troia, senza soluzione di continuità.
Godevo e ... continuavo a godere e... continuavo a godere.. e Nino assaporava il tutto e venne anche lui nella mia bocca, rigirandosi, alla fine, per baciarmi ed inghiottire parte della sua mischiandola a parte della mia. Per contro Leo sembrava non smettere più (poi mi confesserà che, dopo aver goduto la prima volta, ci mette sempre un sacco a godere di nuovo) ed io non capivo più niente, ero un'ameba che riusciva solo a dire "Sììì, ancora...sììì, ancora...così..." Fu devastante! Quando alla fine sborrò mi scaricò in pancia non una sborrata ma un vero e proprio clistere di sborra. Eravamo sfiniti! Io, tra l'altro, avevo il culo in fiamme e quando se ne uscì fu quasi più doloroso dello sverginamento.
Ma provvidero immediatamente a farmi un bidè con una pezzuola e dell'acquafresca, mettendomi poi una pomata lenitiva e rinfrescante.
In quel momento realizzai qualnto fosse tardi: erano le due passate e dovevo ancora rientrare a casa. Li salutai di corsa ed uscì, ma sapevo già che.... ci sarei tornato: mi avevano fatto scoprire un mondo di piacere!!
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1
11 years ago
admin, 75
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Ecco come fù che... (seconda parte)
Nel frattempo, non so come, perché ero completamente in trance per il piacere che mi stavano dando, erano riusciti a spogliarsi anche loro.
Quindi mi girarono intorno, cambiando posizioni, e fu Leo a baciarmi: un bacio diverso, ancora più sensuale, mentre Nino aveva preso in mano il mio scettro, iniziando a masturbarmi lentamente mentre si accovacciava dietro di me ed iniziava a leccarmi il culo, cercando con la lingua di entrare nel solco tra le mie natiche. Per favorire ciò Leo si distese sulla branda, trascinandomi addosso a lui cosicchè ora le mie natiche,aprendosi automaticamente per la piega del mio corpo, erano completamente offerte alla lingua di Nino che, in quel modo, riuscì a penetrare l'anello del mio sfintere, procurandomi un piacere talmente intenso che sborrai sulla pancia di Leo, il quale, usando la mano con la quale aveva continuato a torturarmi a capezzoli, raccolse un pò della mia sborra portandosela alla bocca per poi baciarmi di nuovo, condividendo con me il sapore del seme del mio piacere. Ero completamente stravolto! Non avrei mai pensato di poter provare sensazioni così forti, così intense! Mi masturbavo spesso, anche tre/quattro volte al giorno,ma l'orgasmo che riuscivo a procurarmi non mi aveva mai portato, neanche lontamente, vicino a tale livello.
La lingua di Nino, intanto, continuava a chiavarmi come fosse un piccolo cazzo, cercando di entrare sempre di più e lubrificando per bene il mio sfintere che si stava, man mano, sempre più allargando e rilassando.
In quel momento, intuendo che ero pronto e che non avrei opposto resistenza, Nino mi lubrificò ulteriormente con della pomata che, come per magia, aveva recuperato da qualche parte e iniziò a sodomizzarmi, prima con due dita, poi con tre e successivamente... mi puntò contro il suo cazzo iniziando, lentamente, molto lentamente, a penetrarmi fermandosi ogni qual volta percepiva che mi irrigidivo per il dolore, sino a che non riuscì ad incularmi sino alle palle. E lì..si fermò! .. per darmi modo di abituarmi a quell'intrusione forzata ma, a quel punto, desiderata perché mi sentivo... desiderato! E ciò compiaceva il mio ego.
Fu così che, mentre Leo continuava con la sua lingua a duellare con la mia, facendo nuovamente inturgidire il mio cazzo, che si era ammosciato durante la penetrazione da parte di Nino, abituatomi a quell'intrusione che mi aveva sverginato e passato quel pò di dolore che mi aveva causato, iniziai a provare un sottile piacere (neanche tanto sottile, vista la stazza) che mi portò, automaticamente, a contrarre lo sfintere, quasi per verificare le dimensioni dell'intruso, quasi a succhiarlo. Continuando ad avere queste contrazioni ciò stimolò molto il Nino il quale, capendo che ormai mi ero adattato alla penetrazione, iniziò, prima lentamente e poi con sempre maggior decisione ad incularmi mentre, nel contempo, mi dava piccoli morsi sul collo e sulla spalla che non facevano altro che contribuire ad elettrizzarmi ulteriormente.
Leo riuscì, non so come, a rigirarsi sotto di me prendendomelo in bocca, iniziando a farmi un pompino con i fiocchi. Mi ritrovai, così, con il lungo e grosso cazzo davanti agli occhi e, istintivamente, mi venne naturale di iniziare a succhiarglielo anch'io. Fu una cosa da urlo tanto che, dopo un pò, rialzai la testa per gridare "Siii, godooo,... inculatemi così....fatemi quel che volete ma ..... non smetteteee!" e mi rituffai sull'uccello di Leo, che non aveva mai smesso di succhiare il mio e che ingoiò tutta la mia sborra mentre anche Nino urlava GODOOOO ... e iniziava a riempirmi il culo con una sborrata pazzesca. In quel preciso stante, senza preavviso, Leo iniziò a sborrami in bocca, prendendomi di sopresa, tanto che richiai di soffocarmi poiché il primo getto mi andò di traverso.
Er stravolto"" I miei "corruttori" erano sfiniti e Nino andò a preparare delle bibite, per riprendere un pò di salivazione.
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11 years ago
admin, 75
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Ecco come fù che... (prima parte)
Ero ragazzo. Avrò avuto quindici-sedici anni e, d'estate e nelle feste importanti (Capodanno, Carnevale o altre), suonavo in un complesso.
D'estate suonavamo all'aperto, ma se iniziava a piovere ci pagavano solo se era trascorsa almeno un'ora dall'inizio della serata.
Avevo conosciuto da poco il gestore di un bar: me l'aveva presentato un mio compagno di scuola, di un anno più vecchio perchè ripetente, portandomici perchè sapeva che mi piaceva giocare a carte e lui ci andava spesso a giocare con questo tizio, che chiamerò Nino.
Una sera che dovevo suonare, iniziò presto a piovere e dovemmo, perciò, rinunciare e tornarcene a casa. Ma non avevo nessuna voglia di tornare così, strada facendo, decisi di passare al bar e vedere se era possibile fare una partita a carte. Il barista, Nino, quando mi vide fu tutto contento e, dato che c'era scarsissimo movimento, data la pioggia, decise di abbassare le serrande, in modo da poter giocare in santa pace.
C'era anche un suo amico, sulla quarantina (mentre Nino ne avrà avuti quasi cinquanta), un bel tipo, moro come Nino, ben prestante, con una faccia simpatica, che disse subito che avrebbe giocato volentieri anche lui.
Chi perdeva pagava un giro da bere. Iniziammo e... vincevo quasi in continuazione, chissà perchè! Così, i giri di bibite corrette si susseguivano ed io iniziai a sentirmi un pò ebbro. A quel punto dissi che smettevo, altrimenti non sarei riuscito a tornare a casa.
I due amiconi accettarono la cosa ma poi, non so come, Nino volle farmi vedere la cantina e, con quella scusa, mi fecero scendere al piano di sotto dove, oltre a tutta una serie di casse di bibite, di vini e di liquori, c'era anche una branda sulla quale Nino mi disse che qualche volta, durante la pausa pranzo, si metteva a fare un pisolino.
In tutto questo frattempo, tra farmi vedere un vino o un liquore e darmi spiegazioni, avevano iniziato, tutti e due, a farmi tutta una serie di complimenti. Aveva iniziato Leo, l'amico di Nino, chiedendomi se nessuno mi avesse mai fatto intendere che avevo un bel culo, e Nino aveva proseguito dicendo che avevo anche una splendida bocca che faceva venir voglia di baciarla e, nel dire ciò,guardandomi fisso negli occhi, mi aveva preso il viso tra le mani e, avvicinandosi, mi aveva baciato. Ora io avevo avuto poche occasioni di baciare delle ragazze e non è che fossi molto bravo (ero stato sempre molto sensuale e sapevo di avere qualche tendenza bisex) ma quel bacio, ove Nino spinse subito con la lingua per cercare la mia, mi sconvolse a tal punto da provare i brividi e sentirmi senza forze. Quella lingua che rovistava nella mia bocca mi fece eccitare a tal punto da avere un'erezione di cui Nino si accorse perché, nel frattempo, Leo da dietro, spingendomi ancor più contro Nino, aveva iniziato a massaggiarmi il culo e ad accarezzarmi un capezzolo, facendolo inturgidire.
Non ci volle molto perchè capissero che, a quel punto, mi avevano in loro potere: io mi sentivo senza forze, incapace di reagire perché tutte quelle sensazioni che riuscivano a provocarmi mi piacevano da morire e desideravo solo che continuassero. Con molta calma, come fossero stati d'accordo da sempre e, forse, già abituati a farlo con giovani ingenui come me, iniziarono a spogliarmi, sempre accarezzandomi, uno continuando a baciarmi senza lasciarmi riprendere fiato e l'altro continuando a strusciarsi sul mio sedere col suo cazzo che aveva già tirato fuori dai pantaloni, continuando a torturarmi i capezzoli, che avevo molto sensibili e che Leo li aveva resi ancor più sensibili.
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2
11 years ago
admin, 75
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Sfondata in cantiere
Da qualche tempo, ormai, io e mio marito eravamo impegnati nella costruzione della nuova casa in cui trasferirci. I lavori procedevano bene, l’unico problema era stato con i posatori delle piastrelle, Nicola e Marco, che avevano sbagliato la greca del bagno degli ospiti… dopo aver contrattato in tutta tranquillità, i due (cugini) ci convinsero a non contestar loro il lavoro, accontentandosi di qualche centinaio di euro in meno e promettendo di sistemare i punti “incriminati”.
Né io né mio marito eravamo esperti di case, ma dato che avevo qualche giorno di ferie, mio marito mi pregò di fare di tanto in tanto un salto al cantiere per tenerli d’occhio ed evitare che combinassero altri guai.
La cosa mi seccava abbastanza, perché pensavo di aver di meglio da fare e soprattutto perché i due cugini mi facevano sentire un po’ a disagio: presuntuosi ed orgogliosi, talvolta mi lanciavano delle occhiate che non sapevo bene come interpretare.
Uno di quei pomeriggi, particolarmente caldo e afoso, solo uno dei due era rimasto, mentre l’altro se ne era andato per andare a prendere qualche attrezzo mancante e sarebbe tornato di lì a poco. Il caldo era talmente tanto che andai al primo bar che trovai lì vicino e comprai qualche birra ghiacciata. Tornata in cantiere, mi sorpresi sulla soglia del bagno a fissare Nicola, i suoi gesti esperti e i suoi muscoli guizzanti, coperti di sudore. Quando si accorse della mia presenza si fermò, si deterse la fronte con la mano e si mise a guardarmi con un certo sorriso, mentre lo sguardo scivolava neanche troppo di nascosto lungo la scollatura del mio abitino estivo… Gli porsi goffamente la birra, e nel prenderla lui indugiò un secondo di troppo a sfiorare la mia mano. Con non poca vergogna, sentii le mie mutandine bagnarsi e un rivolo scendere lungo la coscia, e non era sudore. Senza che nemmeno me ne rendessi conto, Nicola mi alzò il mento con le sue mani forti, e sempre guardandomi fisso negli occhi mi disse:
“Questa birra ci voleva… cosa posso fare per ringraziare questa bella ragazza con gli occhi così verdi?”.
Non dissi nulla, ma i miei occhi dovevano aver detto “Scopami”, perché senza il tempo di respirare mi ritrovai la sua lingua in bocca, insistente, golosa, vogliosa. Tentai senza tanta convinzione di divincolarmi, ma la sua mano mi afferrò la figa tra le cosce, talmente grondante di desiderio da non poter fingere.
Mugolavo mentre la sua lingua scendeva lungo il collo e fino ai capezzoli… con una mano mi strizzava i seni, con l’altra mi esplorava la figa con le sue dita sozze e impazienti.
Nell’estasi, non potei fare a meno di notare il rigonfiamento al di sotto dei suoi pantaloni.
“Voglio il tuo cazzo” mi sentii dire. Lui si fermò un attimo, si sbottonò i jeans e dai boxer tirò fuori un bell’uccellone, non lunghissimo ma grosso. Tutte le vene sembravano pulsare, e quella cappella lucida mi fece venire l’acquolina in bocca. Con il suo solito mezzo sorriso mi disse:
“Lo vuoi succhiare?”
“Anche. Ma prima voglio che mi scopi in bocca!”
Per quanto possibile, il suo cazzo sembrò ingrossarsi ancora di più. Mi buttò a terra, fra i calcinacci e le piastrelle rotte, e mi ritrovai seduta a ridosso della vasca. Si posizionò davanti a me, se lo menò platealmente per farmi apprezzare quanto fosse grosso. Aprii la bocca per accoglierlo e me lo infilò fra le labbra senza tanti complimenti.
“Adesso ingoiatelo fino in gola finchè non mi pregherai di fotterti un altro buco!”.
Non era un pompino, mi stava proprio stantuffando, scopando in bocca. Mi sentivo impazzire, soffocare, ed era esattamente ciò che volevo. Mi resi conto che mi stavo masturbando freneticamente, mentre i calcinacci mi sfregavano le cosce e lui cavalcandomi mi sbatteva testa e schiena sul bordo della vasca. Poi rallentai la sua pazza corsa cominciando a sfiorare il suo membro con la lingua. Lui arretrò e mi diedi da fare con gran gusto sulla sua cappella. Con le mani me la sbattevo fra le labbra, poi scendevo e gli succhiavo forte i coglioni, risalivo e me lo ingoiavo tutto di nuovo.
“Santo Dio, spettacolare, aah… cazzo aspetta, non voglio sborrarti subito addosso, sei ancora tutta da scopare… aaahhh…”.
Mi sfilò da dentro il cazzo lucido, mi afferrò per le spalle e mi fece girare. Mi penetrò con estrema facilità, serrandomi i fianchi con le mani e sbattendomi senza pietà. Io mi ero aggrappata con le mani al bordo della vasca, ma i suoi colpi erano così potenti che mi accasciai gridando di piacere.
“Non fermarti non fermarti ti prego non smettere…aaah…aaah… era tutta la vita che speravo di godere così… aaah…”
“Hai la figa più larga e bagnata che abbia mia fottuto, neanche tre cazzi di negri ti sfonderebbero tutta, mia piccola troia, vacca che non sei altro, dimmi un po’, che ne facciamo di questo bel culone soffice?!” e nel mentre mi schiaffeggiava le chiappe, prima una e poi l’altra, continuando a spingermi il suo cazzo oltre l’immaginabile.
Forse percepì la mia tensione e il mio irrigidirmi perché rallento e sussurrò estasiato:
“Non mi dire che… questo bel buchetto non te l’hanno mai scopato? Neanche il tuo maritino?”
“Io non… no”.
“Ma ti piacerebbe, vero? Figurati se a questa baldracca non piacerebbe farsi sfondare il culo! Adesso ci penso io piccolina, ci penso io… Cominceremo pian pianino…”.
“Ti prego, io… ho paura…”. E mentre lo dicevo, mi mancò un battito quando lo vidi afferrare con decisione la cazzuola che aveva lasciato sul bordo vasca. Inorridii e, nello stesso tempo, un’altra ondata di eccitazione mi colse.
Uscì dalla mia vagina, e lo sentii dare dei colpetti sul mio culo con il suo grosso cazzo grondante del mio piacere. Infilò le dita di nuovo dentro la figa, e allo stesso tempo cominciò a passare la punta della lingua sul mio buchetto vergine… lo lavorò a lungo, lo sentii allargarsi leggermente… Poi in un colpo solo, infilò tutta la mano dentro la vagina e con l’altra infilò nel mio culo un bel pezzo di manico della cazzuola!
Urlai di dolore, e sorpresa, e di non so cos’altro... il dolore nel culo si mescolava al piacere indescrivibile della mano che si muoveva dentro la mia figa, e gridavo e piangevo nello stesso tempo, pregandolo di fermarsi e di continuare, di andar via e di fottermi ancora più forte.
E mente io gridavo e lui ansimava dietro di me, ruotando il manico della cazzuola sempre più a fondo nel mio culo, una voce profonda ci sorprese alle nostre spalle.
“Ehi cugino, è così che si usa la cazzuola? Poi per forza ti vengono le piastrelle storte!”
Marco stava sulla soglia, e doveva essere lì da un po’ perché si stava menando con foga un cazzo già duro e ancora più grosso di quello del cugino…
“Beh, il lavoro lo devo finire anch’io, no? Adesso questa tettona ce la fottiamo in due… tanto si vede lontano un chilometro che si farebbe scopare da tutti i cazzi che le capitano a tiro!”
Con due balzi sorpassò il cugino e si mise in piedi dentro la vasca, infilandomi in un colpo solo quell’enorme verga in bocca.
“Ah ah “ rise Nicola dietro “vedrai come te le piace che glielo sbatti in bocca…”
Continua…
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11 years ago
Nenetta,
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Vista sulle colline
Era sabato sera della scorsa settimana, io e la mia fidanzata decidemmo di andare al mcdonald per cenare e dato che il parcheggio davanti al ristorante era pieno decidemmo di andare a quello in cima ad una salita alla sinistra dell'entrata. Parcheggiammo piuttosto lontano e lei fece un po' di fatica a camminare con le sue scarpe dal tacco 15 sul terreno cosparso di sassi.
Entrammo e lei togliendosi il cappottino mi lasciò quasi senza fiato: indossava un paio di pantaloni neri aderenti che mostravano il suo culo tondo e su aveva una maglia a maniche lunghe sempre dallo scollo morbido e profondo, il quale risaltava la sua quarta di reggiseno e l'evidente mancanza di qualsiasi supporto.
Mangiammo e lei non mancò di notare i miei sguardi fugaci alla sua scollatura e non mancò nemmeno di farmi notare gli sguardi che tutti gli altri uomini le rivolgevano.
Con la scusa di sentire caldo si alzò le maniche e allargò un po' di più la scollatura, mostrando a me e a tutti coloro che raggiungevano il fondo del ristorante la sua abbondanza. Senza che me ne accorgessi allungò un piede sotto il tavolo per sentire se mi stessi eccitando e dallo sguardo malizioso che mi rivolse dopo capì che l'intera situazione mi stava facendo impazzire.
Mi alzai di botto e dicendo di andare in bagno mi allontanai un po' nervoso. Entrato nel cubicolo lo cacciai e ripensando a lei e a come la guardavano cominciai a menarmelo ma un leggero toc toc alla porta mi fece rivestire immediatamente; la voce della mia ragazza mi chiedeva di aprire e senza indugiare un attimo la feci entrare.
Cominciammo a baciarci appassionatamente e mentre io le infilavo una mano sotto le mutande lei tirò nuovamente fuori il cazzo turgido. Ci masturbammo in silenzio poi lei si sedette sul vaso e aprendosi la scollatura cominciò a succhiarlo dolcemente.
Con un leggero risucchio lo sentii uscire dalla sua calda bocca e se lo mise in mezzo alle tettone lasciandomi a bocca aperta.
Il tutto non durò più di qualche minuto, perché la voce di un uomo mi chiedeva di liberare il bagno. Sentire la porta chiudersi di nuovo ci fece capire che l'uomo era andato via e affrettandoci ci ricomponemmo e uscimmo. Terminammo la nostra cena ma la nostra voglia non era finita lì, così velocemente ci avviammo alla macchina e una volta dentro ci guardammo un po' intorno: le auto più vicine erano ad almeno cento metri da noi e data l'ora (era circa mezzanotte) pensammo che potevamo consumare la nostra passione lì senza aspettare oltre.
Ci denudammo con calma e proprio quando stavamo per cominciare il nostro amplesso vidi che qualcuno ci fissava dal finestrino.
Al momento mi sorpresi ma l'espressione della mia ragazza mi sorprese ancora di più: senza dirmi una parola si alzò e fece entrare in auto quell'uomo e interpretando la mia espressione perplessa mi spiegò che mentre ero in bagno le si era avvicinato quel tizio e le aveva chiesto se le andava di fare qualcosa: lei prendendo la palla al balzo aveva deciso di farmi una sorpresa decidendo di provare a fare sesso a tre e lei chiedendomi se ero d'accordo rimasi per un attimo in silenzio.
Senza aspettare la mia risposta lei aveva già cacciato il cazzo del tizio e lui prendendole le tette da dietro le stava strizzando i capezzoli.
Senza pensare ad altro mi buttai in avanti cominciandola a baciare sul collo e sentendo l'altra sua mano che mi prendeva il cazzo decisi di punirla per non avermi chiesto prima un parere: la misi a quattro zampe sul sedile posteriore e la penetrai con forza mentre dicevo all'altro di ficcarglielo così a fondo in bocca da farle sentire anche le palle; dopo pochi attimi di colpi incessanti la sentii venire ma non pago la feci girare e la penetrai ancora. Dopo quasi mezz'ora cambiammo posizione e fu l'uomo a penetrarla dopo che gli ebbi prestato uno dei miei preservativi.
Godeva talmente che i suoi gemiti sarebbero stati udibili anche per le auto più distanti ma provvedevo bene affinché alcun suono uscisse dalla sua bocca tappandogliela col mio cazzo duro. Più di una volta il nostro ospite di disse che stava per venire ma lei prontamente lo faceva uscire impedendoglielo e dicendogli che alla fine sarebbe stato ancora più bello.
Dopo quasi due ore lei esausta si sedette in mezzo a noi e chiedendoci con voce supplichevole di venire si prese i nostri cazzi in mano e succhiandoli a turno ce li menava.
Non passarono che pochi secondi prima che entrambi all'unisono le riempimmo pancia e tette di sborra calda che cominciò a spalmarsi addosso. Il nostro ospite si rivestì in fretta e se ne andò ma lei quando vide che stavo rivestendomi mi bloccò e prendendomelo di nuovo in bocca mi disse che voleva la mia sborra sulle sue colline. Mi eccitai tanto che venni di nuovo riempiendole ancora le colline di sborra.
Quella serata cominciata all'insegna dell'eccitazione aveva trovato una degna fine e mentre la riaccompagnavo a casa pensai tra me e me "Con un'ottima vista sulle colline"
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11 years ago
Random91,
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L'incontro improvviso
Erano giorni che ormai ci dirigevamo in quell'angolo di strada sterrata per esibirci in attrazioni sensuali e travolgenti giochi erotici, ma il nostro desiderio nascosto non era tanto quello di esibirci all'aperto, ma quello di essere visti e avvicinati da un singolo che in quella occasione sarebbe potuto diventare il nostro gioco trasgressivo.Fu così che un giorno nell'avvicinarci a quel posto notammo un auto con un giovane all'interno che guardava il mare, non esitammo un attimo, accostammo dietro la sua macchina e iniziammo a giocare ,io e la mia compagna , nel mentre giocavamo, io guardavo se il giovane si fosse accorto di noi, tra un occhiata e una leccata al mio membro, mi accorsi che il giovanotto si accorse di noi. Con un po di timore si avvicinò alla nostra macchina, quando si accorse che la sua presenza era da stimolo eccitante per noi,chinò lo sguardo nell'abitacolo e quando vide che era bene accetto caccio il suo uccello dai pantaloni offrendolo a gianna che con piacere passo dal mio cazzo al suo fino a farci esplodere in un orgasmo duplice riempiendole tutti i seni prosperosi.
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11 years ago
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Un Regalo
Il MIO REGALO DI COMPLEANNO
Serata strana, è il mio compleanno ma Luisa si comporta molto diversa dal solito. Una cena normale, anche se deliziosa, un parlare normale come le altre sere e soprattutto non vedo pacchi, pacchetti, pacchini in giro. Stamattina mi ha fatto gli auguri sedendosi sopra di me mentre ero ancora a letto. Mi ha letteralmente scopato e poi se ne andata al lavoro.
"Il citofono! Chi sarà mai a quest'ora?" mi sono chiesto.
"Credo che sia arrivato il mio regalo per te" rispose Luisa premendo il pulsante vicino al ricevitore appeso al muro.
"Un regalo? amore, non dovevi! Averti è già un regalo per me”!!
"Non basta. Per i tuoi 50 anni voglio offrirti qualcosa di veramente speciale. E non credo che rimarrai deluso."
Dopo qualche istante il campanello della porta suonò. "Vai tu!"
Ho aperto la porta d'ingresso, aspettandomi dall'altra parte un fattorino con un pacco tra le braccia. Rimasi invece di sasso quando vidi chi c'era dietro. "Marta??"
La bella Marta gettò le braccia al mio collo e prese a baciarmi affettuosamente sulle guance. "Buon compleanno, Mas!" mi diceva tra un bacio e l'altro "Tanti, tanti, tanti auguri..."
Mi sono girato imbarazzatissimo alle mie spalle. Queste effusioni non sarebbero certo piaciute alla Luisa
"Ehm... Luisa... Guarda chi c'è... Marta... Che sorpresa!"
Marta continuava ad abbracciarmi stretto e a sbaciucchiarmi. Luisa ci stava guardando seduta in poltrona a braccia conserte con un tranquillo sorriso. Qualcosa non tornava. Mi sarei aspettato una reazione di tutt'altro genere. Le parole di Luisa mi hanno sorpreso ancora di più.
"Nessuna sorpresa, tesoro. E' proprio lei che stavo aspettando. Ciao Marta, benvenuta! Entra pure!"
"Ciao Luisa! Grazie!" rispose la bruna sorridendo ed entrando nell'appartamento, mentre chiudevo la porta alle mie spalle.
Non riuscivo a capire. Le due, seppur ufficialmente amiche, erano divise da anni da una radicata antipatia reciproca, che era spesso sfociata in dispetti, ripicche, vendette di ogni genere. C’è una profonda diversità anche fisica tra loro, a guardarle erano una l'opposto dell'altra: Luisa era bionda, chiara, morbida e dolce d'aspetto ; Marta invece era scura di carnagione e di capelli, occhi neri, maliarda e seducente. Si detestavano cordialmente da sempre. Non credevo ai miei occhi a vederle così cordiali e gentili l'una con l'altra. Cosa intendeva Luisa dicendo che "la stava aspettando"? E come mai Marta era in giro da sola, senza essere accompagnata dal compagno?
Luisa fu subito esplicita, "Mas, Marta è il mio regalo di compleanno per te! Che ne pensi?"
Ero rimasto di stucco, senza essere capace di dire una parola, Marta mi fissava, sorridendo invitante. Era una donna stupenda, e si era evidentemente "fatta bella" per l'occasione. Capelli, trucco, qualche goccia di profumo, e un vestitino estivo corto che la fasciava come un guanto. Sapeva che mi piaceva da quando l’avevo conosciuta, e l’avevo detto anche a Luisa una sera che parlavamo di chi ci piacerebbe avere a letto!
Marta mi sussurrò con voce maliziosa. "Cosa c'è Mas? Non sei convinto? Forse vuoi controllare meglio il regalo prima di decidere se accettarlo? Beh, mi sembra anche giusto..." e, dopo aver fatto scorrere velocemente una zip, scivolò fuori dal vestitino.
Di fronte a quella che era un mio desiderio da anni, vestita solo di perizoma e reggiseno neri, ero ancora più impalato.
"Allora, tesoro? Cosa te ne sembra del mio regalo?" chiese di nuovo Luisa.
"E'... molto bella..." risposi, prudente. L'istinto mi suggeriva di non esagerare con l'entusiasmo, conoscendo la gelosia di Luisa e la rivalità tra le due. Ma lei mi sorprese, "Insomma, intendi scopartela, o devo rimandarla a casa?"
Aveva detto proprio "scopartela". Avevo sentito bene. E aveva sentito bene anche Marta, che continuava a sorridermi radiosa, sfoggiando quel corpicino da infarto. Non era possibile, doveva esserci una trappola da qualche parte. "Ma io, Luisa, sono il tuo..." Mormorai…
"Sei il mio compagno, certo. E se ti azzardassi mai a fare una cosa del genere alle mie spalle, farei scorrere il tuo sangue. Ma oggi è la tua festa e voglio concederti questo dono particolare. Non è carina come idea?”
Marta strizzò l'occhio all'amica, poi passò le braccia intorno al mio collo e avvicinò le sue labbra alle mie. La lingua agile e fresca saettò nella mia bocca, che rispose al bacio, anche se piuttosto timidamente. Marta si strinse col proprio corpo praticamente nudo contro il mio, ma ero ancora fermo e titubante.
"Mas, coraggio!" mi pungolò Luisa. "Mettici un po' di passione... sembri morto!"
"Non direi" rispose Marta, staccandosi dal bacio. "Mi sembra di sentire qualche segno di vita... qui sotto!"
Si allontanò leggermente ed entrambe poterono notare l'evidente rigonfiamento sul davanti dei leggeri pantaloni estivi.
"Mmmmm... sembri aver ragione. A quanto pare al mio amore il regalino piace più di quanto voglia ammettere..."
"Non ti stai comportando bene Mas" mi riprese Luisa, con tono di ironico rimprovero. "Bisogna mostrare apprezzamento per i regali che si ricevono dalle proprie fidanzate!" e fece scorrere leggermente una mano sul bozzo dei pantaloni.
"Forse è il caso di verificare meglio fino a che punto stia apprezzando..." disse pensosa Luisa.
"Lo penso anche io" concordò Marta con un risolino, strizzando di nuovo l'occhio all'amica. Le mani agili ebbero rapidamente ragione di cintura bottoni e zip. I miei pantaloni e boxer scesero presto intorno ai polpacci e la mia erezione vistosa vibrò nell'aria.
Marta fece tanto d'occhi. "Ma wow..." esclamò, "Non mi aspettavo tutto questo... apprezzamento!" Poi si rivolse a Luisa. "Ecco perché sei cosi gelosa e non lo molli..." "Non mi lamento" ribatté tranquilla Luisa, che allungò subito una manina curiosa e impudente ad afferrare il mio arnese. "Hai davvero un cazzo stupendo, Mas, lo sai?" mi sussurrò. Poi mi afferrò la nuca con la sinistra e tornò a baciarmi in bocca, mentre con la destra continuava a impugnare l'asta, strofinandosela sensualmente contro il pancino. Fu un bacio più lento, intenso, consapevole, cui cominciai a rispondere con calore. Mi stavo eccitando sempre di più. Marta mi guardò negli occhi con malizia: "Oh, caro... Mi fai venire certe voglie..." e senza staccare gli occhi dai miei, lentamente si inginocchiò. Portò la bocca vicinissima all'oggetto del suo desiderio e si inumidì sensualmente le labbra con la lingua.
"Posso, vero Luisa?" chiese con cortesia all'amica, girando la testa di lato.
"E' tutto tuo" rispose Luisa, e aggiunse "vedi di trattarlo come merita!""Saprò cavarmela" replicò Marta.
Ottenuto il via libera dell'amica, Marta avvicinò ancora le labbra fino a sfiorare la punta del mio cazzo, che osservavo la scena eccitato e ipnotizzato. Inarcò il busto, come per meglio offrire le tette al mio sguardo. Marta Sbirciò per un attimo verso Sara, che intanto si era spogliata, e iniziò a prenderlo in bocca dolcemente, partì con l'intento di sfoggiare al meglio la propria abilità, probabilmente per gli occhi di Luisa, almeno tanto quanto per il mio piacere. La sua lingua guizzava veloce e sapiente sul glande, lungo l'asta, sotto lo scroto, e i suoi affondi di bocca erano sempre vari e imprevedibili per intensità, profondità, ritmo e suzione. Sospirava beato, ormai deciso ad abbandonarmi agli eventi, avendo rinunciato a ogni speranza di trovare una spiegazione plausibile a quello che stava succedendo. Dopo qualche minuto tuttavia lo slancio virtuosistico di Marta si affievolì. Giocare con la bocca intorno al mio cazzo aveva cominciato ad eccitarla in modo deciso, e ciò la portava a insistere sul semplice ed elementare su e giù della testa. Sentire quel cilindro di carne maschile violarle la bocca fino alla gola, per poi farlo scorrere fuori, tornare a imboccarlo facendolo scivolare sulle labbra spalancate fino a sentirsi le fauci di nuovo piene, e così via, era così piacevole da farle perdere ogni velleità artistica. Fosse dipeso da lei, non si sarebbe fermata mai.
Luisa invece stava riconoscendo in me tutti i sintomi del rapido avvicinarsi di un orgasmo che in questo caso sarebbe stato quanto mai prematuro. Così tossicchiò per attirare l'attenzione.
"Marta... ehm... stai attenta..."
Marta tornò in sé. Arrossì e sorrise all'amica.
"Hai ragione, scusami... Mi sono fatta un po' prendere la mano..."
"Non la mano, direi piuttosto la bocca..." precisò la bionda. "Ti capisco. So bene che effetto faccia... Ma vogliamo che il regalo sia completo, no?"
L’amica annuì e si alzò in piedi sorridendomi..
Marta vogliosa, non trattenendosi dal far scorrere la lingua per qualche secondo sul mio petto. Poi si inginocchiò di nuovo, aiutandomi a togliermi le scarpe , calzoni e boxer. Infine lo sospinse verso la poltrona libera, sulla quale docilmente mi accomodai, ormai completamente nudo, e sempre con il mio stato di fremente eccitazione ben riconoscibile.
In piedi, a un metro di distanza davanti a me, girò su se stessa, offrendomi una superba panoramica del suo lato B. Ancheggiò sensualmente per un attimo, quindi si chinò in avanti, a far scorrere giù lungo le cosce il perizoma nero. La microscopica striscia di stoffa non copriva granché di quell'appetitoso culetto, ma l'atto stesso di liberarsi dell'ultimo impalpabile indumento era ricco di suggestioni e di promesse, che la guardavo ipnotizzato con gli occhi spalancati. Seduta nuda sulla sua poltrona, Luisa osservava tutto, senza farsi sfuggire il minimo dettaglio. L'espressione era placida e serena, ma lo sguardo aveva una luce indecifrabile.
Marta lentamente tornò a girarsi, concedendomi lo spettacolo della sua micina dal pelo corto e ben curato. La Moretta sorrise e, muovendosi sinuosa come una pantera, si arrampicò sulla poltrona fino a portare la figa a pochi centimetri dai miei occhi , che non avevano smesso di fissarla durante tutta la manovra. Sotto il delizioso ciuffetto di peli, le labbra si mostravano morbide e umide, svelando lo stato di eccitazione della donna, che portò una mano ad accarezzarle dolcemente, quasi a pettinarle, col risultato di farle schiudere ancora un po'.
"Cosa te ne pare, Mas, del tuo regalo?" mi sussurrò, con voce maliziosa continuando a sfiorarsi. "Ti va di assaggiarla un po'? Su, tesoro, tira fuori la lingua... cerca di preparami per bene... Voglio prendermi tutto
Non me lo sono fatto ripetere ancora e appena Marta avvicinò il bacino ancora al mio volto, di fatto sbattendomi la fighetta sul viso, tenendo le mani sopra la mia testa. Poi temendo di aver esagerato con l'intraprendenza, si girò verso Luisa, che era una sfinge, ma annuì leggermente come per segnalarle di andare avanti tranquilla.
Mi ero sempre vantato che nell’arte amatoria, ero un raffinato leccatore, e cosi deciso e appassionato con lamia lingua iniziai a esplorare quella meraviglia, e da subito Marta gradi molto, "Infila la lingua nel buco, tesoro..." mi esortò” e la mia lingua scivolò più in basso con la testa e lei sentì subito la punta di quell'appendice insinuarsi in lei. Mosse il bacino per agevolare ulteriormente la penetrazione, ritrovandosi a cavalcare la mia faccia ancora più oscenamente, bagnandola tutta con i suoi succhi. La lingua guadagnò qualche altro centimetro di profondità, la roteavo con decisione in tutte le direzioni, e lei dimostrava quanto le piacesse con gemiti e sospiri. Luisa continuava a guardare, con la mano sulla sua figa.
"Ora ti voglio dentro..." sospirò. Scivolò giù lungo il mio torace e afferrò il cazzo con le mani portandosi sopra a cavalcioni. Se lo strofinò per un po' sul grilletto e lungo le labbra, poi lo puntò sull'imboccatura e vi si adagiò contro, delicatamente. Era eccitata e bagnata. Sentì le pareti interne tirare quando il turgido glande fu dentro. Cominciò allora a ruoteare il bacino in una specie di danza voluttosa, lasciandosi penetrare dalla asta millimetro dopo millimetro, lentamente, godendo in ogni momento della percezione sublime di sentrisi aprire sempre di più.
Ero estasiato dalle sensazioni calde e avvolgenti che mi trasmetteva quella fica morbida che avviluppava la mia erezione fremente. Le pareti cedevano gradualmente mentre il corpo snello di lei continuava a danzare in movimenti sempre leggermente più ampi, deliziandomi. In più mi gratificava tremendamente vedere una donna così bella, e nemmeno mia, andare in visibilio per me. Marta continuava a sussurrare "Dio mio, Mas...... è meraviglioso... mi stai aprendo tutta...Dio, quanto mi piace...", mi sentivo al settimo cielo. Stavo passando davvero un gran compleanno.
Quando finalmente ho sentito di essermi fatto strada fino in fondo, afferrai con le mani le sue natiche e cominciai a guidarla in una vivace cavalcata, accompagnando i suoi movimenti con le proprie spinte del bacino. Il ritmo dei movimenti si fece man mano più intenso, così come i gemiti e gli urletti di Marta, che mostrava di adorare il sentirsi presa da quel cazzo. Quando mi sono impossessato con la bocca del suo seno destro e presi a stuzzicarle il capezzolo con la lingua e coi denti, lei esplose in un rumoroso orgasmo.
Marta restò per qualche istante ferma a godersi le vibrazioni del suo corpo, sempre accovacciata su di me, con la testa poggiata sulla mia spalla e il cazzo ancora duro e pulsante piantato fino alla base dentro di lei. Lei si staccò dal mio abbraccio e scivolò in ginocchio tra le mie gambe, prendendo a leccare e sbaciucchiare il cazzo, luccicante dei suoi umori, con una passione che esprimeva adorante gratitudine. Poi si piazzò carponi sul tappeto, con la schiena inarcata e le ginocchia larghe.
"Prendimi così, ora" sussurrò invitante. Non mi feci pregare. Mi misi in ginocchio dietro di lei, e la penetrai con decisione, scivolando dentro fino in fondo con un solo colpo. Marta emise un urletto, poi gemette: "Dio mio, mi sembra di sentirti fino in gola... fottimi, dai... fottimi forte..."
La strinsi deciso per i fianchi e cominciai a scoparla con grande foga, scuotendo ritmicamente il corpo di lei con le braccia e agitando furiosamente il bacino in controtempo. Marta sembrava in estasi, e continuava a gemere, urlare, sospirare e dire porcate. Anche io ero tutto preso dell'amplesso e non me ne sono accorto che Luisa, silenziosa come una gatta, si era avvicinata al mio fianco.
"Te la stai scopando da dio, tesoro" mi disse in un orecchio, con ammirazione. "Sei uno uomo fantastico, buon compleanno". Poi mi prese dolcemente per la nuca e mi girò verso di sé, offrendo la propria bocca alla mia. La baciai, senza smettere di scopare Marta, mentre Luisa mi carezzava la schiena madida di sudore e i glutei sodi che si contraevano a tempo. Anche lei si stava visibilmente eccitando. Per me era esaltante scopare una bella figa che manifestava rumorosamente la propria goduria, mentre un'altra bella figa in calore mi si strusciava addosso facendo le fusa.
Avevo rallentato il ritmo della scopata, per prendere un pò di fiato. Fu allora che Luisa mi sussurrò maliziosa: "Perché non te la inculi?" La guardai sorpreso. Non si aspettava che il "regalo" comprendesse anche questo. Tra l'altro Luisa non era mai stata una fan particolarmente entusiasta del sesso anale, anche se probabilmente le prospettive cambiano quando il buco in gioco non è il proprio. "Guarda che delizia... come puoi non aver voglia di fartelo?" insistette, indicando il piccolo fiore scuro che occhieggiava pochi centimentri sopra rispetto a dove il mio cazzo continuava a muoversi piano nella fighetta aperta di Marta.
Senza aspettare un mio assenso esplicito , Luisa si rivolse con dolcezza all'amica. "Marta tesoro, credo che Mas voglia scoparsi il tuo culetto. Tu hai qualcosa in contrario?"
Lei si girò e disse "E' la tua festa, Mas, e io sono il tuo regalo... Sono qui per soddisfare ogni tuo desiderio... Se è il culetto che vuoi, te lo offro con gioia...
Luisa, non so da dove prese una bottiglietta di olio e me lo porse,"Ungila con questo, intanto io ungo te".
Io cominciai a spalmare l’olio nello stretto buco di Marta, penetrandola a fondo con le dita, mentre Luisa, con entrambe le mani, cospargeva di olio il mio cazzo per tutta la lunghezza.
"Direi che si può cominciare..." disse Luisa dopo qualche secondo e, senza mollare la presa sul cazzo, lo puntò decisa e impaziente verso il buchino ben unto dell'amica.
"Piano..." sospirò Marta, divaricando le natiche con le mani e cercando di rilassarsi ed aprirsi più che poteva verso la cappella che sentiva premere contro di lei. Luisa dirigeva le operazioni, continuando a stringere in mano la base del mio cazzo e impartendoci indicazioni su come mettersi e come muoversi. Quando dovetti forzare con più decisione per superare la barriera, la sensazione per Marta fu lacerante. Sentiva l'anello dell'ano tendersi sin quasi a spaccarsi. Gemette forte e Luisa le accarezzò teneramente le spalle. "Coraggio, il peggio è passato..." le sussurrò. "Ora devi rilassarti per qualche attimo per abituarti... poi, vedrai, comincerai a godertelo...". Marta gemette dubbiosa, ma obbedì..
Penetrai gradualmente tutto dentro di lei. Quel culetto era una vera prelibatezza. Impossibile resistere alla voglia di scoparlo. Cominciai subito a muovermi piano. La magia di quella scopata le rimestava le viscere con lenti e implacabili affondi cominciò presto a stregare Marta al punto da farle dimenticare ogni sensazione fastidiosa. "Oh, sì... Oh, sì..." cominciò a sospirare.
"Lo sapevo che poi ci avrebbe preso gusto..." commentò maliziosa la mia compagna, che osservava rapita il mio cazzo violare man mano sempre più agevolmente il buchino ormai spalancato dell'amica, e mi incoraggio a proseguire, Marta confermò, mugolando i suoi "Oh, sì... Oh, sì.." con voce più alta e io aumentai il ritmo e l'irruenza dei colpi. La mora urlava e gemeva, mentre la bionda continuava a incitarmi in modo sempre di più.
"Sto per venire..." annunciai col fiatone dopo qualche minuto.
"Dove vuoi venire amore?" mi chiese Luisa. Non compresi subito la domanda.
"Puoi venire dove vuoi" mi spiegò Luisa, "E' il tuo regalo. Vuoi schizzare nel culo? Oppure sulla schiena? Vuoi sborrarle in faccia, o in bocca... vuoi finire nella figa... scegli tu!"
Pensai un attimo. "Sulle tette" sussurrò poi, convinto.
"Hai sentito, Marta? Appena si stacca stai pronta..."
"Sì..." gemette l’amica, che stringeva i denti a fronte dei colpi nel suo buchino martoriato.
Dopo una sequenza serrata di affondi che mandò Marta in delirio, mi fermai e lo tirai fuori. Luisa se ne impossessò rapidamente con la destra, mentre Marta, sconvolta e ansimante, si girava e, seduta sui talloni, afferrava le tette con entrambe le mani offrendosi docile alla pioggia in arrivo. Luisa mi masturbò con sapienza per gli ultimi colpi fino a farmi scuotere tutto nell'orgasmo. Il primo copioso schizzò colpì Marta in pieno viso, tra bocca naso e guancia. lei lo accolse con un rantolo di piacere e la sua lingua roteò intorno alle labbra per recuperarne quanto fosse alla sua portata. luisa aggiustò la mira e gli schizzi successivi si depositarono sul collo e sulle tette. Poi Marta si sporse in avanti e prese il cazzo in bocca, succhiando avida gli ultimi deboli fiotti che sgorgavano dal glande.
Con il cazzo conteso tra la mano della bionda, che continuava a mungerlo piano, e la bocca della mora, che leccava e succhiava mugolando estatica, io godevo gli ultimi spasmi dell'orgasmo. Ero in paradiso.
"Che regalo stupendo..." mormorai beato qualche momento dopo, quando mi ripresi a sufficienza per parlare. "Tanti auguri, amore..." mi disse ancora Luisa, sospirando, prima di incollare le proprie labbra alle mie in un lunghissimo e appassionato bacio. Marta ci guardò sorridendo, restando accovacciata a terra a spalmarsi languidamente il mio sperma sulle tette, leccandosi le dita di tanto in tanto.
"Hai bisogno di una doccia, Marta? Il bagno è di là..." disse Luisa all'amica, dopo aver slinguato a sazietà nella mia bocca.
"No, grazie... Mi bastano un paio di salviettine di carta... Mi piace che mi rimangano addosso l'odore e le tracce dell'uomo che mi ha avuta..."
Luisa la guardò stupita. "Ma... poi a casa, stasera?"
"Appunto... così è ancora più perverso ed eccitante, no?" rispose, sorridendo maliziosa.
"Allora fattela tu una bella doccia, amore.
"Volentieri" risposi, col fiato ancora grosso. Poi guardai Marta. "Ti ritrovo?"
Marta scosse la testa. "Temo di no... E' tardi, ... Devo scappare subito..."
"Beh... Allora... Ciao, e..,,,. grazie, grazie tantissimo!" mi piegai verso di lei per baciarla dolcemente su una guancia. "Sei stata un regalo davvero fantastico" le dissi.
"E' stato tutto incredibilmente fantastico anche per me... Ancora tanti auguri, Mas..." rispose, intensa. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, chiedendoci entrambi silenziosamente se sarebbe mai ricapitata un'altra occasione.
Luisa tossicchiò. "Ehm, Mas... ti consiglierei di andarti a fare questa bella doccia ritemprante...,,. Perché dopo sarai MIO... ti dovrai occupare di ME... e mi aspetto PERLOMENO lo stesso arrembante entusiasmo che hai mostrato stasera sin qui..."
per un attimo un'espressione dubbiosa e spaventata mi pervase. Poi risposi "Ma certo, tesoro, ci mancherebbe..." e me ne andai un po' barcollante verso il bagno offrendo alle due ragazze una bella visuale del mio lato B. Le sentì ridacchiare e partì un scemo, non so da chi delle 2.
* * * * *
Davanti alla porta d'ingresso le due ragazze si guardarono negli occhi.
"Possiamo dire che ora siamo grandi amiche?" chiese Marta con un'ombra di dubbio nella voce.
Luisa sorrise: "Certo che lo siamo!"
Si abbracciarono. "Tu ed io, alleate, siamo invincibili.
"E' bello essere diventate amiche, dopo tante incomprensioni tra di noi. E mi sono proprio divertita a celebrare questo rito del patto di sangue... anche se forse dovremmo chiamarlo... patto del cazzo!"
Risero insieme. Poi Luisa osservò: "Quando due amiche arrivano a prestarsi il fidanzato, non c'è nulla che può separarle. Ma ti ricordo che il rito è stato celebrato solo a metà."
Marta sorrise. "Lo so benissimo. Il compleanno del mio compagno è tra due settimane..."
Luisa annuì. "Il 24 agosto. E' un giorno che ho già cerchiato in rosso sulla mia agenda."
"Credo che ti divertirai... lui stravede per te..."
"Me ne ero accorta da tempo..." si lasciò sfuggire Luisa. Era una piccola indelicatezza, ma Marta la ignorò.
"Anche lui a letto sa essere molto intraprendente e fantasioso, e si scatenerà, vedrai, quando scoprirà la sorpresa!"
"Me lo immagino. Non mi dispiace cambiare un po' stile..."
"Solo che... non credo che mi lascerà a lungo a fare l'osservatrice... sono pronta a scommettere che vorrà spassarsela con entrambe in contemporanea."
"Nessun problema per me..."
Marta esitò. "E... non escludo che... Conosco bene come è fatto... Forse vorrà vederci anche... come dire... giocare tra di noi..."
Luisa la guardò negli occhi, seria e perplessa, rimanendo in silenzio per un attimo e godendosi l'imbarazzo dell'amica. Circolava qualche pettegolezzo su saltuarie scappatelle "bi" della brunetta. Luisa non aveva mai avuto esperienze simili, ma non poi così ostile all'idea.
"Beh..." rispose, restando seria in volto, "quel giorno sarà il suo compleanno... Se lui lo vuole non possiamo tirarci indietro... E poi, tra le amiche come noi, mica possiamo farci questi problemi, non credi?" e le strizzò l'occhio, sorniona.
Marta sorrise, l'abbracciò ancora, per poi posare le labbra su quelle della bionda, senza risparmiare un affondo di lingua. Luisa accolse il bacio, e le fece uno strano effetto riconoscere un vago retrogusto del sapore del mio sperma, che conosceva bene.
"Allora, a presto bella!" le sussurrò Marta, staccandosi dal bacio.
"A presto!" rispose Luisa.
Ascoltai la loro conversazione sulla porta fingendo di fare qualcosa in cucina, e pensavo già al regalo di compleanno per Luisa…….
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11 years ago
AdamDTS,
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Grazie amore...
Sono disteso nella penombra della camera. Osservo mia moglie Marisa che dorme, è stanca, sfinita. Due maschi poderosi l'hanno posseduta per più di tre ore riempendole tutti i buchi di sborra, l'hanno chiavata e sfondata senza pietà. Ha goduto, tanto, ha gridato il suo piacere mentre io l'osservavo estasiato. Per me è stato un vero momento di puro piacere, sentire che godeva, mentre i due stalloni la sfondavano e le infilavano i loro cazzi durissimi dentro il culo o la fica, io la guardavo e mi segavo godendo molto.
“ ehi .. cornuto!!! … guarda come gode la vacca di tua moglie!!!... sei capace di fare di più?..”
E giù a ridere mentre le pompavano in corpo tutta la lunghezza dei loro membri.
“ Chi lui?... ma se ha appena un misero cazzetto!!! .. non è certo con quello che riesce a soddisfare una troia così!! …..
Li ho guardati godersi ogni buco e ogni sospiro di piacere di mia moglie, poi sfiniti se ne sono andati, e lei si è addormentata felice, appagata mentre dai suoi slabbrati buchi continuava colare ogni fluido, prodotto sia da lei che dai loro cazzi. Non si è fatta nemmeno la doccia, restare così pregna dei succhi di chi l'ha scopata è un piacere che non se ne priva quando può. All'alba sentirà ancora il sapore e l'odore dei maschi che l'anno scopata e questo le piace molto. L'amo da impazzire. Sono fiero di lei, della sua insaziabile voglia di cazzo, e i momenti che mi regala quando mi permette di assistere alle sue scopate furiose, o in cambio, quando il maschio non vuole la mia presenza, del piacere che mi regala permettendomi di leccare i suoi buchi colmi della semenza che il maschio le ha lasciato dentro. Sono venti sei anni che siamo sposati, e da sempre è stato così. Quando, l'ho conosciuta avevo un bel bar nel centro, e lei era la fidanzato di Luca un mio dipendente. Avevo ventotto anni e lei quasi diciotto, mentre Luca ne aveva ventidue. Erano molto innamorati, era decisamente una bellezza molto appariscente che tutti ammiravano quando passava. Ancora oggi fa la sua porca figura. Alta uno e ottanta capelli e occhi nerissimi, culo bello sodo e ben modellato, cosce lunghe e labbra carnose, forse il seno, una terza non è il suo massimo, anche se è bello tondo. All'epoca viveva con la madre e suo zio Carlo, mentre il padre era sempre via con le navi della Marina. La madre era una bella donna sui trentanove anni, ben portati, molto fine ed elegante era una donna molto riservata e dai ferrei principi specie se si trattava di immagine da mostrare alla gente. Mai un capello fuori posto, mai un gesto o una parola sconveniente, passava per una irreprensibile signora che lavora nella tabaccheria del cognato che era molto più giovane, infatti Carlo aveva appena ventisei anni ed era molto legato alla nipote che lo considerava a tutti gli effetti un padre. Spesso Carlo veniva nel mio bar, e sapeva che segretamente ero innamorato di Marisa, ma essendo fidanzata io non mi azzardavo a fare nulla.
“ Certo che ti piace mia nipote vero?, che faresti se fosse tua moglie?” - Mi chiedeva ogni volta che lei entrava nel bar.
“ Io sarei l'uomo più felice di questa terra, la tratterei come una principessa, non le farei mancare nulla e le lascerei tutta la libertà del mondo.” - Gli rispondevo con occhi pieni di desiderio.
Una terribile domenica avvenne un fatto tremendo. Luca con tre amici erano andati al nord per vedere una partita delle loro squadra, al ritorno erano finiti in un banco di fittissima nebbia e un tamponamento a catena l'aveva ucciso. Dopo quel fatto erano passati tre mesi, e io avevo chiesto Carlo di mettere una parola buona con Marisa che era diventata apatica, triste e sembrava non voler più vivere. Lentamente ero riuscito far si che lei si interessasse di me, ma la madre che non voleva pettegolezzi decise che dovevo frequentare sua figlia solo in casa loro e sotto il, loro diretto controllo. Accettai. La sera mi trovavo a cena da loro, lei era dolcissima, anche se non si andava oltre qualche bacetto, mentre sembrava essere un buona confidenza con lo zio a cui spesso dedicava abbracci e baci anche davanti alla madre. Una volta mi era diventato duro, e noi seduti in poltrona stavamo facendoci delle coccole, lei se ne accorta e mi ha fatto le occhiatacce, dicendo che se ne accorgeva la madre erano dolori.
“” Dai che quando saremo sposati ti darà tutto.” - mi sussurrava all'orecchio.
Ero ovviamente impaziente di sposarla. Due mesi dopo erano in vacanza al mare, e una domenica io sono andato a trovarli. Mi sarei aspettato di passare una bella giornata con la mia fidanzata, ma loro non ci hanno mollato un momento. Vederla col solo costume, molto esiguo, che non lasciava molto all'immaginazione mi è venuto duro. Lei se ne accorta e io per calmarmi sono entrato in acqua, mi sono masturbato lentamente e poi sono uscito. Appena fuori Carlo e arrivato dicendo che aveva noleggiato un pedalò.
“ dai Marisa vieni che andiamo al largo a fare il bagno.” - E senza aggiungere altro l'ha presa per mano e sono andati via.
Io li volevo seguire, ma sono stato bloccato da mia suocera.
“ Non vorrai lasciarmi qui da sola, è sconveniente, e poi tu il bagno l'hai già fatto, dai spalmami la crema sulle spalle.” - mi detto facendomi girare verso di lei.
Averi voluto almeno seguirli con lo sguardo, ma quando mi sono girato verso il mare erano spariti confusi con altri pedalò tutti molto lontani dalla spiaggia e non sono riuscito a capire quale fosse il loro. Dopo due ore son o tornati ridendo e scherzando,Marisa era molto felice e questo mi a dato molto sollievo. Nel pomeriggio, mentre le donne riposavano con Carlo ci siamo messi parlare del matrimonio. Lui era molto favorevole, ma voleva delle garanzie per la nipote. Io l'ho rassicurato che mi sarei preso la massima cura di lei, e che ero disposto a darle tutta la libertà che voleva specie se doveva passare dei momenti con loro che in fondo erano tutta la sua famiglia. Un mese dopo eravamo sposati. Quel giorno lo ricordo bene, mia suocere mi ha accompagnato all'altare poi che non ho i genitori mentre Carlo lo ha fatto con Marisa. La sera alla fine del pranzo ero quasi ubriaco, molti invitati prima di andarsene mi facevano bere un brindisi di buon augurio. Alla fine siamo andati a letto. Lei era bellissima, si è spogliata e poi io l'ho abbracciata e riempita di baci, le sono subito entrato dentro, ma ero troppo eccitato, così appena tre colpetti e sono venuto. Lei mi ha baciato e sorriso.
“ Amore sei stroppo stanco e vedrai che domani sera andrà meglio, ora dormiamo.” - mi ha sussurrato stingendosi a me.
Mi sono subito addormentato. Dopo circa due ore di sonno mi sono svegliato e mi sono ritrovato solo nel letto. Mi sono alzato ho vagato un momento per casa di mia suocera e passando davanti alla sua camera ho visto una cosa per un momento mi ha lasciato sbigottito. Nuda fra le braccia di Carlo c'era Marisa che stava godendo impalata su di lui. Dopo un momento di puro sbigottimento mi sono messo a guardare la scena. Lei era bellissima, lui le pompava dentro, dal basso, il suo cazzo che era di notevoli proporzioni, sicuramente doppio e forse anche più del mio. Lei godeva, il suo viso era estasiato, la sua bocca sia apriva ma non emetteva un suono dal tanto godere. Subito mi è venuto durissimo. Vedere godere mia moglie mi eccitava tantissimo. Istintivamente mi sono tirato fuori il cazzo e mi sono messo a segarmi senza staccare lo sguardo da quella bellissima scena, era fantastico, lei godeva e lui le spingeva sempre più dentro il suo palo che mi sembrava sempre più grosso e lucido, bagnato dai suoi umori che sgorgavano sempre più copiosi dal suo ventre.
...eccomi..sto per sborrareeee!!!!! ...sssssiiii..sono la limiteeeee........
...no..no dentro, ti voglio in bocca!!!!!...sssiii fammi sentire la tua sborra in gola!!!!..oraa daiiii ….
Dopo pochi altri colpi lui l'ha fatta scendere e poi si è presentato con il cazzo in mano davanti alle sue meravigliose labbra scaricandole tutto il suo seme. Il primo schizzo è finito un poco fra i capelli, mentre gli altri, tutti in bocca. L'ho vista bere, ingoiare e leccare tutto, mentre pure io mi sono sentito la mia sborra in mano, ero venuto nel vedere come mia moglie aveva spremuto e munto a dovere quel cazzo. Silenziosamente sono rientrato in camera, e poco dopo lei è venuta a letto. Ho finto di dormire, e anche lei, stanca e appagata si è subito addormentata. Ho sentito forte l'odore di sesso, di maschio, di sborra mista ai suoi umori copiosi che emanava il suo corpo nudo vicino a me, era bellissimo, mi sono impresso nella mente quel inebriante profumo, ho annusato come un cane sente l'odore della cagna in calore. Me ne sono ubriacato, drogato, impregnando ogni cellula del mio essere. La nostra luno di miele è durata solo una settimana, poi siamo tornati, e io consapevole che nei giorni passati non ero stato in grado di farla godere ho lasciato che lei passasse il pomeriggio e la sera con Carlo e mia suocera. La sera e tornata che io ero già a letto. Appena dentro le coperte ho sentito subito lo stesso odore, si sentiva che aveva goduto e che il suo piacere era mischiato all'odore di maschio. L'ho stretta a me, baciata, poi ho cercato di toccarla, ma lei mi ha detto che era stanca morta, allora ho deciso di mettere in chiaro alcune cose.
“Amore, sono contento che tu abbia passato una bella serata con tua madre e tuo zio, credo che con lui sia stato anche meglio. Sono al corrente che ti scopa, e non mi dispiace, ma vorrei mettere in chiaro una cosa,vorrei essere presente anch'io, oppure dopo che ci hai scopato come questa sera mi lasci leccare la tua micetta piena dei suoi umori e della sua sborra. “ - le ho detto guardandola diritto negli occhi.
Lei è rimasta un poco in silenzio, poi mi ha sorriso.
“ accomodati pure.” - mi ha detto aprendo le cosce.
Sono impazzito di piacere, l'ho leccata e succhiato ogni singola goccia e ho assaporato anche la sborra di suo zio. Dopo alcuni mesi mi ha permesso di essere presente mentre scopava con Carlo, mi sono segato e una volta le ho pure sborrato in bocca, ma poi lui lo ha ritenuto non adeguato, preferisce che lei beva solo il suo, quindi non mi ha fatto a partecipare più, ma ho sempre poi leccato regolarmente la sua passera piena. Allo scadere del primo anno di matrimonio, lei a smesso di usare delle precauzioni, e lui l'ha ingravidata. Da quel momento non ho avuto più nessun contatto con Marisa, che alla fine della gestazione ha pure passato gli ultimi tre mesi in casa di Carlo e sua madre. Dopo la nascita di Sara, lei ha ripreso e intensificato le sue scopate, allargando anche ad altri le sue cosce sempre rispettando il patto che intercorre fra noi. A volte ha scopato che dei maschi stranieri, specie quelli di colore che hanno un seme più saporito. Nostra figlia oggi, è sposta e vive all'estero, cornifica il consapevole marito che spesso assiste anche lui alle gang della moglie, mentre io ricordo bene quella che ho faticosamente organizzato per il nostro venticinquesimo di matrimonio. Una gang fantastica con circa quindici maschi tutti ben mesi, che l'hanno distrutta, è rimasta tre giorni a letto per riprendersi. La guardo, assaporo il profumo di sesso e sborra che emana il suo stanco corpo, fuori albeggia, e mentre sta sorgendo un nuovo giorno in cui lei proverà a godere con altri maschi, io gia pregusto il piacere che questo mi darà. Grazie amore.
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11 years ago
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fine estate 2013 ...1parte
Nell’ultimo racconto Sandra diceva che per come era andata l’estate non si poteva lamentare,ma io la conoscevo troppo bene,sicuramente non ne avrebbe fatto mai una questione o un problema,neio solo che spettava a me intrepretare i suoi desideri nel caso c’e ne fossero,la conoscevo troppo bene,in realta’ era un po invidiosa e probabimente anche gelosa della serata in spiaggia quando io avevo fatto sesso completo con sua cugina.In qualche modo io mi sentivo un po furbetto e lievemente in colpa riguardo qualche sera prima quando non permisi a Matteo di farsela,mentre nei miei confronti e con Bea ,Sandra ,neanche penso’ minimamente di ostacolarmi.Mi ripromisi che se si fosse presentata l’occasione avrei fatto il modo che succedesse,avrei agevolato la situazione .Mancavano ormai 3 giorni alla fine delle vacanze ,inziammo il tram tram dei preparativi,le cose da comprare per portarsi su e soprattutto la fase triste dei saluti.2 giorni trascorsero senza che succedesse nulla di particolare,io e Sandra ci eravamo abbastanza “sbolliti” dal punto di vista delle avventure sexy,ormai quasi non avevamo piu’ testa per pensarci a causa dell’imminente rientro.In verita’ ci sforzammo di godercela fino alla fine ,al mare ,l pomeriggio cercavamo dei luoghi isolati (non era affatto difficile ai primi di settembre)per stare un po in liberta, Sandra si metteva in topless e io facevo il bagno nudo e poi mi rivestivo in spiaggia.;Matteo aveva ripreso a lavorare e la sera prima di partire ci chiamo’ per chiederci se volevamo andare a mangiare qualcosa con lui e con l’occasione salutarsi.Noi pero’ non potevamo ,almeno a cena non fu possibile ma ci demmo appuntamento per andare a bere qualcosa insieme dopo cena.Avevamo gia’ salutato tutti i nostri amici,inclusi anche Ric e Bea che erano gia’ ripartiti.Quella sera cenammo con i parenti e intorno alle 22 uscimmo di casa,Sandra volle indossare un vestito che durante la vacanza non aveva usato, un po anche per colpa mia perche’ secondo me era esageratamente provocante,glielo facevo indossare solo quando uscivamo da soli ma in tutte quelle serate non ci fu occasione,l’ultima sera invece,visto che c’era solo Matteo che non si sarebbe scandalizzato ,glielo feci indossare e quando glielo vidi addosso ,a parte che mi venne su,rimasi sopreso,lei era fantastica;era un vestito bianco corto sopra le ginocchia ,schiena totalmente nuda fino al sedere e davanti due fasce di stoffa in verticale che coprivano i seni ma che lasciavano scoperto al centro dal collo fino fino all’ombelico,mi ricordava molto il vestito che indossava nel video di una decina di anni fa di Kylie Minogue ;in teoria avrebbe dovuto mettersi il reggiseno perche dai lati fuoriuscivano le tette ma proprio perche’ stavolta si voleva esagerare ed essere al limite insieme decidemmo che era piu’ eccitante cosi,bastavano movimenti un po piu’ decisi o si potevano intravedere le tette;per completare un bel paio di scarpe con tacchi alti e perizoma bianco!Io Invece ero con una camicia maniche corte color sabbia e jeans.Ci venne a prendere Matteo e qundo vide Sandra vestita cosi le fece un sacco di complimenti,disse se per caso doveva andare a ballare vestita cosi e se doveva attraversare il red carpent di Venezia visto che era anche il periodo,lei rispose che ballare con quel vestito sarebbe stato difficoltoso perche sarebbe rimasta pressoche nuda ai primi movimenti...lui perve eccitarsi un po,io ero gia’ perso...facemmo salire lei davanti ,la trattavamo un po come una principessa,era bellissima da guardare e questo ci induceva a essere molto servizievoli,mi venne in mente che sarebbe stato il caso di fare delle foto piu’ tardi.Andammo in un locale al mare per stare in un posto con un po di gente,non ne trovammo moltissima ma almeno c’era una parvenza di vita,passammmo un’oretta li a chiaccherare e sbirciare nel vistito di Sandra sperando di vedere qualcosa di piu’,Matteo penso facesse la stessa cosa ma appariva piu’ disinteressato;poi prima di andarcene Sandra ando’ in bagno,e io ne approfittai per dire una cosa a Matteo.“Senti..pensavo di fare una sorpresa alla”nostra” donna,il mese prossimo sara’ il suo compleanno e visto che tu non potrai esserci pensavo di farle un regalo...appena usciamo,prima di entrare in macchina la bendiamo,poi ci scambiamo il posto di guida senza farcene accorgere e facciamo una quindicina di minuti di macchina dove io la tocco ma pensera’ che sei tu;lei ha sempre desiderato farsi bendare e vivere un’esperienza di questo genere,so gia che andra in escandescenza.Andiamo sul lungomare dove c’e’ quella banchina che si affaccia sul mare,a quest’ora non dovrebbe esserci nessuno,li la stuzzichiamo un po e poi vediamo che succede”Matteo :”succede quello che succede di solito,tu te la fai mentre a me tocca guardare,non e’ che mi dispiaccia,intendiamoci,ma e’ come regalarmi un biglietto della lotteria vincente ma che non potro’ riscuotere mai perche sul bilgietto c’e’ il nome di un’altro!!”E io.”uhauuuu!!che bel paragone !!!...allora,facciamo cosi,lasciamo veramente al caso,se lei ci sta fai quello che vuoi altrimenti ti regoli di conseguenza,quella volta tanti anni fa in macchina Sandra non si tiro’ indietro,quindi…”Matteo:”...mhhmmm,non mi fido tanto di voi,pero’ e’ anche vero che l’utlima volta con la scusa di vedere come mi ero combinato il pisello mi sono divertito anch’io”Io:“INFATTI!!”Matteo:”...vi dispiace si prima mi fumo questa?,mi aiuta a essere piu’ disinvolto”Tiro’ fuori uno spinello che si era fatto dare da qualcuno giusto per la serata,Sandra torno’ dal bagno ,si accorse di cosa aveva in mano Matteo e chiese di condividerlo anche con lei...io pensai,chissa’ che succede ora!”Uscimmo dal locale e’ andando verso la macchina Matteo noto’ prima di me che mancava qualcosa sotto al vestito che prima invece ,essendo bianco,si notava benissimo e disse:”ma Sandra ,non hai piu’ le mutande?”Lei rispose:”non potresti farti gli affari tuoi?. comunque .no ..le ho tolte perche’ non potevo piu’ tenerle addosso,la prossima volta se esco con voi sue mi porto quelle di ricambio!!Cosi si capii che si era bagnata tanto da renderle fastidiose.Si accesero quella sigaretta “speciale”e fumarono appoggiati alla macchina.Aspettai che iniziasse l’effetto per proporre a Sandra di farsi bendare,ovviamente lei pretese spiegazioni(con sorriso sghignazzante) e io le dissi che stavolta si doveva solo fidare di me al 100% e basta,niente domande.Lei Inizio’ a ridere e Matteo anche,io presi una bandana in macchina e la bendai un po stretta,lei diceva che era preoccupata e io ribadevo di stare proprio tranquilla che si sarebbe divertita.Aprii la portiera della macchina e la feci salire,poi indicai a Matteo di sedersi al posto di guida mentre io sarei andato dietro ma prima di salire avvertii Sandra che dal quel momento in poi loro non avrebbereo parlato fino all’arrivo a destinazione ,in macchina ,durante il tragitto,avrebbero ascoltato della musica.Cosi facemmo,adesso Matteo guidava e io ero seduto dietro,ma ovviamente per Sandra eravamo seduti al contrario.Eravamo quindi partiti,lei stava ferma,sembrava che non vedesse nulla e non cercava di liberarsi o fare la furba,sembrava rispettare le regole.Matteo accese la radio e alzo’ il volume,andavamo abbastanza piano,sui 50/60 Km all’ora,io presi la mano di Matteo e senza dire niente gliela appoggiai delicatamente sul sul sedile di Sandra,lui capii il gioco e inizio’ a sfiorarle la coscia sinistra ,lei ebbe un piccolo scatto della gamba ma poi intuii che quella mano era di del guidatore che in teoria sarei dovuto essere iio che la toccavo di conseguenza si rilasso’ e sorrise,cosi Matteo passo’ verso l’interno coscia e lei ,come faceva con me,agevolo’ quel movimento spastando la gamba verso l’esterno e divaricandole entrambe,io a quel punto da dietro sbucai io con entrambe le mani per toccarle i fianchi nudi ,lei stavolta ebbe un sussulto perche’ in teoria a toccare li era Matteo,andai subito a frugare dentro quel meravilgioso vestivo e subito inziai un solletivo all’obelico mentre Matteo allungava il percorso della mano dal ginocchio all’interno coscia arrivando ogni volta sempre piu’ in fondo,io mi rispostai sui fianchi e cominiciai a salire su,il vestito li era completamente assente,si poteva arrivare al seno senza nessun ostacolo,cominciavo a sentire le tette sotto il palmo della mano,poi ritornavo giu’ sui fianchi finche arrivai su tutte e due le tette per coprirle completamente col palmo delle mani ,lei pensava fosse Matteo e a quel movimento si abbasso leggermente giu’ con tutto il corpo perche’ stava inziando a godere,aveva realizzato quel sogno,farsi prendere il seno da dietro quel sedile da Matteo cosi’ come tante volte avevo fatto io(purtroppo per lei anche quella volta).Dall’altra parte pero’ lei aveva ormai allargato le gambe per permettere a quella mano di frugare meglio,io mi alzai per riuscire a vedere fin sotto,ancora non toccava la parte intima,forse perche’ non sapeva se aveva il permesso cosi io le sollevai il vestito sulle cosce fino a scoprire quel poco di peluiria che si era lasciata,una vista per noi fu di un eccitante pazzesco,infatti lui si mosse piu’ in fondo ed arrivo’ alla patata che inizio a massaggiare proprio con l’intento di farla godere,io contemporaneamente massaggiavo le tette con tutte e due le mani... penso che a quel punto lei non restisteva piu’ infatti si porto’ le sue dita dentro la patata penetrandosi da sola e venne con dei forti sospiri….Noi restammo zitti ,tento’ di togliersi la bandana ma io la fermai facendole capire che non era il momento.. arrivammo a destinazione ,la facemmo scendere e la portammo fuori,circa venti metri e poi le togliemmo la bandana presentadole il panorama della luna sul mare e di una scogliera che profumava di sale,lei ci abbraccio’ a entrambi dopodiche camminammo fino a raggiungere una “famosa”panchina di cemento e gesso,dove molti si fermavano per passare qualche minuto romantico.Lei ci disse che era stato fantastico,ci abbracciava entrambi e rivolgendosi a Matteo disse:” finalmente hai realizzato il tuo sogno eh!erano anni che mi volevi toccare le tette da dietro il sedile”....e Matteo:”ehemm..veramente non ero io…”Sandra:” coooosa??!?”brutti bastardi...me l’avete fatta!!...Lei capi dello scambio di posto e che la mano sulla patata era quella di Matteo,:” mi sembra che ti sia piaciuto pero!!!..dissi io e.lei rispose:”si…..molto”....Matteo:”vabhe!ma ste tette te le posso toccare o no??”.....Toccale tieni ...disse lei mettendosi le sue di mani sopra...poi aggiunge “e tu che mi fai toccare?”..lui disse di chiedere quello che voleva lei….......continua
3502
1
11 years ago
AdamDTS,
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Vacanze in Puglia
Katia e Paola stavano trascorrendo le vacanze in Puglia, le due amiche alloggiavano presso la casa dei genitori di Katia e ogni mattina si recavano nelle varie spiagge della zona per trascorrere delle piacevoli giornate sotto il sole caldo e nel meraviglioso limpido Mediterraneo.Il marito di Katia non era potuto andare con loro a causa di importanti impegni lavorativi, le avrebbe raggiunte la settimana dopo, ma durante questo periodo erano costrette a prendere la macchina da sole e farsi qualche chilometro guidando.Una mattina andarono in una spiaggia un po’ più lontana del solito nel Gargano, una località meravigliosa.Arrivate sul posto scelsero un posto un po’ appartato ed iniziarono a prendere il sole. Le due ragazze indossavano dei bei bikini, quello di Katia era anche abbastanza ridotto sia nel top, un bel triangolino che copriva a mala pena la sua bella quarta, sia nella zona del sedere ed infatti il suo bellissimo corpo era lasciato praticamente in bella vista. Dopo una mezz’ora Paola decise di mettersi in Topless continuando a prendere il sole ed a chiacchierare. Ad un certo punto due ragazzi che stavano passeggiano sulla spiaggia, vedendo quel ben di Dio tutto solo, si avvicinarono e le salutarono. Paola imbarazzata dal seno scoperto tentò subito di coprirsi e Katia che era sdraiata sulla pancia si mise subito seduta e incrociò le braccia in modo da non mostrare apertamente le sue grazie.I due giovani si chiamavano Andrea e Fabio ed erano di Roma, bellocci, fisico atletico e brillanti. Tentarono subito di fare battute spiritose per far colpo sulle due ragazze che però continuavano a fare un po’ le sostenute non dando molto corda ai due. Fabio improvvisamente chiese a Katia se era sposata dato che aveva intravisto la fede nella mano sinistra. Katia glielo confermò, ma nel corso della discussione venne fuori che il marito era rimasto a Milano. Sentito questo Andrea strizzò l’occhio a Fabio in segno di intesa, Katia se ne accorse, ma non disse niente per non essere scortese. I 4 ragazzi parlarono per circa un’ora e alla fine Andrea chiese a Paola se quella sera avessero voluto uscire con loro. Paola guardò subito Katia, le due amiche si conoscevano molto bene e Katia capì subito che Paola avrebbe avuto piacere se avessero accettato l’invito, e così Katia disse di si.L’appuntamento era a Barletta per le 22 e le due ragazze si presentarono all’appuntamento un po’ in ritardo come da copione. Erano molto belle: Paola indossava dei pantaloni bianchi un po’ trasparenti in cui si intravedeva un ridottissimo tanga e una canottierina blu, Katia a cui non interessava molto la serata, ma che non voleva sfigurare nei confronti dell’amica, indossava una mini color pKatia anche questa molto trasparente che non nascondeva molto la biancheria e una canottierina nera che la fasciava perfettamente il suo meraviglioso seno. I due ragazzi appena le videro rimasero a bocca asciutta e si scambiarono di gomito. Le due coppie si sedettero in un locale, bevettero qualcosa e chiacchierarono del più e del meno. Divenne subito palese l’interessamento reciproco tra Paola e Andrea e Fabio si buttò su Katia.Dopo qualche cocktail alquanto alcolico l’atmosfera si rilassò notevolmente e Katia girandosi sul lato per domandare qualcosa a Paola la vide intenta a baciarsi col giovane Romano. Un po’ imbarazzata continuò a parlare con Fabio che però diventava sempre più insistente, ma mai esagerando. Terminata la serata gli ormai 4 amici si diedero appuntamento per il giorno dopo a Vieste.Per tutta la notte Paola chiese consigli su come doveva comportarsi con il nuovo amico e domandò se le insistenze di Fabio avessero indispettito Katia, la quale risposte assolutamente no, l’avevano messa un po’ in imbarazzo, ma essere corteggiata faceva sempre piacere.La mattina seguente i 4 si incontrarono, ma logicamente l’atmosfera era più fredda. Fabio chiese come mai Katia non indossasse il costume brasiliano del giorno precedente, e lei non rispose facendo un sorriso di circostanza, sempre Fabio poi invitò Paola a togliersi pure il pezzo di sopra del costume nel caso avesse voluto, sostenendo che non dovevano sentirsi in imbarazzo per causa loro. La giornata proseguì senza particolari episodi, fino a quando Paola e Andrea decisero di andare a fare una passeggiata. Rimasti soli Fabio iniziò a fare alcune avances un po’ più spinte ad Katia che apprezzava il corteggiamento, ma aveva paura di dove sarebbe potuto andare a finire.Ad un certo punto l’uomo allungò la mano sul ginocchio di lei che subito ritirò la gamba, ma Fabio continuò ad allungare le mani dicendo che era troppo bella e che non riusciva a resisterle, era più forte di lui, non si era mai comportato così prima, ma lei era la donna più affascinante e sensuale che aveva mai conosciuto. Non erano le solite parole dette per tentare di conquistare la donna di turno, Fabio aveva veramente perso la testa. Katia, confusa da queste parole e pressata continuamente dalle mani di lui, si lasciò un po’ andare e Fabio ne approfittò baciandola appassionatamente e continuando a palparla forsennatamente, accanendosi sulle sue belle tettone. Fabio afferrò la mano di lei e la portò sul suo pene che da sotto il costume cercava di esplodere. Katia sentito il membro duro e prorompente dell’uomo tornò un po’ in se ritrasse la mano e respinse decisamente le avances di Fabio che, vedendosi respinto, smise immediatamente. La coppia si ricompose e Fabio chiese immediatamente scusa a Katia per l’approccio così diretto, ma confermò il fatto che aveva perso completamente la testa. Katia era abbastanza sconvolta dalla situazione ma la consapevolezza di aver fatto saltare il controllo di un uomo la eccitava.Un’ora più tardi l’altra coppia tornò dalla lunga “passeggiata” e subito si capì che non era stata solo una passeggiata. In serata Paola confidò ad Katia che quel pomeriggio si erano scambiati effusioni molto spinte, toccandosi, baciandosi e procurandosi piacere l’un l’altro.Il giorno seguente si incontrarono di nuovo, e nuovamente Paola e Andrea si allontanarono.Katia quella mattina aveva indossato maliziosamente il costume brasiliano, che era stato oggetto del desiderio della sua “nuova conquista”. Mentre stavano prendendo il sole Fabio le chiese se poteva spalmargli un po’ di crema perché aveva paura di scottarsi, Katia un po’ imbarazzata non poté dirgli di no e iniziò a versargli un po’ di bianca crema solare sulla schiena. Le sapienti mani di lei incominciarono a massaggiare la muscolosa schiena dell’uomo che emetteva mugolii di piacere ogni volta che veniva toccato, a Katia venne in mente la poderosa schiena del suo dolce maritino ed ebbe un attimo di esitazione sentendosi in colpa nel massaggiare la schiena di un altro uomo. Subito Fabio l’esortò a non fermarsi e Katia, tentando di convincersi che non c’era nulla di male, continuò quel meraviglioso massaggio. Ad un certo punto Fabio si girò di scatto chiedendo di spalmargli un po’ di crema sui pettorali, elogiando il massaggio stupendo di Katia, ma mentre lei aveva già versato un po’ di crema e stava spargendola sui muscoli di lui, il suo sguardo cadde sui genitali dell’uomo, che mostravano apertamente che il massaggio gli stava procurando anche altri forti piaceri ed emozioni. Katia rimase un po’ titubante, ma il vedere questo poderoso membro spingere sotto il costume solo per il fatto che lei stesse facendo un semplice massaggio le procurò un piacere profondo, la consapevolezza di poter plasmare e controllare quell’uomo la eccitava immensamente.Dopo pochi minuti smise di massaggiare Fabio e subito lui le chiese se avrebbe potuto fare lo stesso con lei, Katia subito rifiutò, ma poi si arrese alle continue insistenze dell’uomo.Si mise sdraiata e le forti mani di lui iniziarono a massaggiare la sua schiena sempre più poderosamente. Le mani si muovevano forti e decise lungo tutta la schiena e poi dopo un po’ di indecisione anche sulle gambe.Katia assorta nel massaggio involontariamente schiuse leggermente le gambe mandando inconsapevolmente un messaggio all’uomo che iniziò a toccarle delicatamente i glutei, stranamente lei non si ritrasse, la sua mente diceva di smetterla ma il suo istinto voleva che quelle mani la toccassero ancora in maniera più decisa. Fabio non poteva credere ai suoi occhi la conquistatrice era stata conquistata. Delicatamente le allargò le gambe e pian piano cercò di intrufolare il suo viso in mezzo alle cosce di lei. La lingua di Fabio iniziò a muoversi sapientemente titillando le labbra e il buchino posteriore di lei, le due fessure ad ogni colpo di lingua si schiudevano tradendo il desiderio di lei ed emettendo i caldi umori del piacere. Fabio fece inarcare Katia e in questo modo poté dedicarsi al clitoride. Sussurri sempre più forti uscirono dalla bocca di lei che era ormai coinvolta in un turbinio di sensazioni fortissime, il piacere provocatogli dal giovane uomo si confondeva con la paura di essere scoperta mentre faceva l’amore all’aperto forse sotto gli occhi di qualche altra persona e con il rimorso di stare tradendo il suo amato marito. Fabio si sdraiò sulla schiena e si fece sedere sul viso Katia potendola, in questo modo, leccare più in profondità e con più vigore. Dopo qualche minuto in cui Fabio palpava ferocemente il seno di lei, strizzandole i capezzoli che non erano mai stati così turgidi, e leccava voracemente il suo profumato e depilato fiorellino, bevendo tutti gli umori che colavano copiosamente dalle labbra di lei, Katia iniziò a respirare sempre più profondamente esplodendo in un orgasmo fortissimo ed interminabilmente lungo che la rapì completamente per decine di secondi. Dopo alcuni istanti Katia si fece scivolare lungo le gambe di lui, portò la sua bocca sul glande e con un lento movimento fece sparire completamente il grosso pene all’interno delle sue labbra. Fabio emise un urlo di piacere indescrivibile che esaltò Katia che iniziò un magistrale pompino. Katia passava dalla leccatina veloce sul frenulo di lui all’ingoio del pene fino alla base dell’asta, aiutandosi di tanto in tanto con le mani e lubrificando copiosamente con la sua saliva quel grosso cazzo. Quando Fabio vide che Katia gli stava sputando sulla cappella, non riuscì a trattenersi ed iniziò ad emettere incredibili schizzi di sborra sul viso e sulle labbra di Katia, che al posto di allontanarsi iniziò a succhiargli il cazzo con ancora più voracità. Katia quando smise non avrebbe mai pensato che il suo nuovo amante era già pronto per proseguire l’atto amoroso e rimase piacevolmente sorpresa quando Fabio le si pose sopra e la penetrò dolcemente. I due continuarono a copulare per parecchio tempo, cambiando numerose posizioni sempre più erotiche. Katia, ormai completamente disinibita, iniziò a cavalcare prima lentamente e poi in maniera sempre più forsennata la poderosa mazza del nuovo amante. Fabio era un vero stallone, sollevò di qualche centimetro il culo di Katia e iniziò ad andare su e giù sempre più forte dando delle mazzate tali nella fica che Katia se lo sentiva in gola e le sue tette ballonzolavano su e giù. Tale spettacolo avevo portato il cazzo di Fabio a dimensioni e durezza fuori dal comune. Katia era completamente sconvolta dal piacere e la foga di Fabio non accennava a diminuire, ad un certo punto Katia sentì il piacere esploderle nel basso ventre e percorrerle tutto il corpo e si accasciò sul giovane amante. Il ragazzo romano si sfilò dal corpo della sua splendida amante e la invitò a mettersi a quattro zampe. Fabio continuò a trapanarla come non aveva mai fatto nessuno e il piacere raggiungeva limiti mai provati. Katia mentre era alla pecorina con Fabio dietro che con le dita le martoriava i capezzoli sentì che il membro di lui scivolava fuori dalle sue piccole labbra e quasi contemporaneamente sentì il rovente glande di lui appoggiarsi sullo sfintere. La giovane donna non voleva essere presa da dietro e manifestò il suo disappunto dicendo che le avrebbe fatto male date le dimensioni del pene, ma Fabio immediatamente iniziò a leccare il culo di lei già fradicio degli umori vaginali e dopo qualche minuto si ripresentò all’ingresso con la sua enorme cappella. La spinse prima piano piano e poi sempre più in profondità accelerando e rallentando il ritmo, dando un piacere enorme alla Donna che continuava a ripetere “i brividi” “i brividi”. Fabio mentre trafiggeva il culo di lei le disse che era la prima volta che penetrava da dietro una donna e che non avrebbe mai pensato di farlo con un culo così spettacolare, sodo e sexy, queste parole accompagnate dai movimenti sempre più decisi di lui le fecero raggiungere un orgasmo forse ancora più forte dei precedenti.Ma nel momento culminante dell’orgasmo sbucò fuori dalla macchia mediterranea Andrea che visti i due corpi intrecciati rimase sbigottito, farfugliò che Paola si era fatta leggermente male ad un piede e che era rimasta al bar lontano circa 1 chilometro. Appena vide Andrea, Katia in pieno orgasmo non capì più niente, mille sensazioni la sommersero: vergogna, paura ed un immenso piacere continuavano a contendersi la mente di lei, e quando lei tentò di staccarsi, Fabio la strinse ancora più forte ed aumento l’intensità dei colpi nel culo di lei. Katia aveva paura, ma nello stesso tempo godeva come una pazza nel vedere questi due giovani uomini contendersi e dividersi il suo corpo. Andrea infilò il cazzo nella bocca di lei che lo succhiò con la sua mirabile arte, ma ad un certo punto, Fabio sfilò il suo glande dal buco del culo e lo sbattè con violenza nella bocca di lei. Katia non voleva succhiare un cazzo che un secondo prima era immerso in una zona non proprio nobile del suo corpo, ma la sensazione di essere sottomessa e un po’ costretta a succhiare il pene dell’amante assorbito pochi istanti prima dal suo fantastico culo la fece godere immensamente.I due uomini la presero poi a sandwich e mentre Fabio le sfondava la fica, Andrea le penetrava l’ano. L’essere stretta tra i due corpi possenti, in balia delle loro mani e dei loro peni che si spartivano l’esiguo spazio, riempiendola completamente, provocava in Katia una sensazione unica e meravigliosa. Quest’unico ammasso di corpi continuò ad emettere urla e gemiti per un altro lungo periodo, fino al momento in cui i due uomini esausti, dopo aver fatto godere per la quarta volta la loro preda, ma allo stesso tempo predatrice, le eiacularono in faccia e sulle sue enormi tette una grossa quantità di sborra, ma Katia ormai completamente sconvolta, non smise di succhiare quei due piselli fintanto che non fossero completamente ripuliti.Una mezz’ora dopo i tre raggiunsero Paola, che ignara di tutto accolse festosa gli amici.Katia non raccontò mai nulla dell’accaduto a nessuno, non incontrò più i due ragazzi romani, ma ogni tanto mentre fa l’amore col suo uomo le viene in mente quel fantastico giorno d’estate.
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11 years ago
Katia75,
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Il cetriolo
Quello che sto x raccontarvi mi e successo l'anno scorso a gennaio tutto inizio in una chat, io avevo un profilo un po' particolare in cui cercavo
una donna anche sposata che voleva realizzare le sue fantasie.
Una sera trovo un mess. che diceva io avrei una fantasia da realizzare
ma x paura non ho mai detto niente a mio marito ..........
Io scrivo possiamo parlarne dimmi quando posso trovarti in chat e parlare tranquillamente ,la sera trovo la risposta, dopo le 23 mi trovi .
aspetto con ansia l'ora stabilita, eccola collegarsi cì siamo salutati dopo
averci presentati, gli dico allora raccontami quale sarebbe la tua fantasia
che non hai il coraggio di dire a tuo marito. lei tentenna un po' a scrivere
gli dico noi non cì conosciamo quindi puoi esternare quello che vorresti realizzare anche sé rimane solo qui senza un seguito.
Lei mi dice ok è inizia a scrivere: il mio sogno sarebbe quello che un uomo
mi bendasse e dolcemente mi spoglia, iniziare a giocare con i miei capezzoli, sentire le sue dita stringerli, fino a farmi sentire male .
poi farmi sdraiare sul letto allagarmi le gambe e iniziare a penetrarmi con le dita prima con uno poi con due fino a quando piano piano entra tutta la mano dentro, guardando delle foto mi eccito da morire.
Gli dico che questa pratica si chiama fisting e che si può praticare sia con la mano o con oggetti di grosse dimensioni da vibratori a cetrioli, banane
lei mi rispose non le banane ho provato ma non mi danno quell'eccitazione
che cerco. Un vibratore non posso comprarlo né ho visti anche molto grossi
ma sé mio marito l'ho vedesse cosa le dico lui non penso che accetterebbe questa mia fantasia e troppo tradizionalista quindi ho paura che lui mi direbbe che sono pazza e anche una poco di buono x non dire (puttana)
Gli dico con tuo marito a letto fate tutto lui ti lecca la figa gli l'ho prendi in bocca, fate sesso anale ..........lei mi risponde quelle poche volte che lui mi lecca e anchio succede solo quando siamo soli in casa dopo averci fatto una doccia, sesso anale mai fatto, lui dice che solo le puttane fanno sesso anale ....ma vedo che lui non garba tanto sicuramente fa tutto ciò come diversivo ogni tanto ,lui non e tanto dotato 11 cm e non grosso
io sogno di essere posseduta di qualcosa di 20 cm e molto grosso anche sé meno di 20 cm ma che sia grosso. Le rispondo allora prova a comprare dei cetrioli compra anche dei preservativi mettilo nel cetriolo ti lubrifichi x bene la tua figa con la vasellina e piano piano provi a farlo entrare, magari né prendi + di una varie misure inizi con quello + piccola
e poi provi con quello grande che tu sogni di avere dentro.
mi dice ok domani cì provo è ti saprò dire . Ci salutammo x risentirci l'indomani sera x dirmi le sue sensazioni .La sera successiva aspetto fino a mezzanotte e vedo che si collega (con 1 ora di ritardo) si scusa dicendo mio marito non andava a letto guardava un film .
dopo aver detto come hai passato la giornata, lei risponde un po' i n giro x fare spesa e anche dal medico x delle ricette . E il cetriolo comprato e provate ??? lei mi risponde siiiii avevi ragione ho provato delle belle sensazioni sentirmi dentro il cetriolo ma con quello + grosso non ho provato avevo paura di farmi male, che misura era quello che hai provato,
21 cm e bello grosso l'altro e 25 e ancora + grosso ,pensi di provarlo??
non saprei ......un po' di paura c'è non vorrei che mi succedesse qualcosa che poi non potrei spiegare a mio marito.. Le dico tu entralo piano piano
la grossezza non ti darà problemi, poi l'ho entri fino a che ti senti tu di metterlo dentro . mi dice domani quando sarò sola cì provo.
Le dico dimmi come hai fatto e le sensazioni che hai provato .
Comincia a dirmi già quando lì compravo avevo vergogna che il fruttivendolo mi leggesse nel pensiero di quello che dovevo fare .
x i preservativi ???? lì ho presi nella macchinetta automatica .
Bene allora dimmi come hai iniziato ,lei mi dice già x strada prima di arrivare a casa mi sentivo bagnata era una bella sensazione mai provata
ma avevo timore che qualcuno capisse la mia eccitazione .
Arrivo a casa vado in bagno mi tocco ero un lago metto il preservativo nel cetriolo dopo averlo lavato e asciugato mi siedo nel bidè e inizio a passarlo sul clito non avevo bisogno di vasellina già ero bagnata inizio ad entrare piano piano quando era metà dentro ho avuto un orgasmo lungo e intenso da farmi appoggiare la testa nel muro e sorreggermi sé no cadevo
uscito il cetriolo mi sono alzata barcollando appena mi sono ripresa messa in piedi ho divaricato un po' le gambe e con mio immenso stupore il cetriolo e entrato tutto ho stretto un po' le gambe con una mano mi strizzavo un capezzolo ,con l'altra mano facevo andare su e giù il cetriolo
sono arrivata subito ero bagnata quasi fino alle ginocchia mai avrei immaginato di bagnarmi così.
Gli scrivo vedi ogni fantasia va realizzata adesso tu hai trovato quello che tu nella tua fantasia immaginavi .........ma cè un però?
E quale sarebbe ??? mi dice .
Io: che mi spiegavi che era un uomo a farti questo con la mano e penso che proverai sensazioni ancora + forti .
Lei: siiiiiiii ma con chi mio marito non sé né parla, con un estraneo ho paura che sé mi scoprono perdo la famiglia mi accontento di questo .
Le dico giusto ma sappi che io cì sono quando vorrai provare nella massima discrezione cì incontriamo e dopo ognuno x la sua strada.
Lei: non e facile ho molta paura anche sé la mia sensazione mi dice che posso fidarmi di te .
Le propongo di vederci anche solo x un caffè .
Lei: vediamo cì penso su .
Cì salutiamo con l'appuntamento a domani sera e raccontarmi quello che avrebbe fatto l'indomani.
la sera dopo alle 23 si collega cì siamo salutati ,e scrivo tutto bene oggi hai provato di nuovo , mi risponde si con quello + grosso e sopra il letto.
Dimmi come e andata nei minimi particolari.
inizia con il dire ancora mi fa un po' male ma e stato + bello di ieri .
Ho iniziato in bagno con quello che avevo provato ieri stessa bella sensazione un orgasmo intenso ,guardavo quello + grosso e mi chiedevo sé sarebbe stato bello, la paura di farmi male mi diceva di lasciar perdere
poi ho pensato sul letto farlo entrare piano piano cì provo. mi faccio coraggio metto il preservativo al cetriolo + grosso mi metto sul letto a gambe aperte ancora non ero convinta di provarlo entro quello + piccolo
e sento che entrava tutto senza problemi inizio a muoverlo prendo l'altro + grosso in mano e lò fregavo sul clito dopo un po' esco quello + piccolo e inizio ad entrare l'altro non mio stupore forse x l'eccitazione ho visto che era già mezzo dentro e piano piano andavo sempre + dentro quando era quasi tutto dentro ho avuto un'orgasmo che vibravo tutta ........e mi sono sentita il braccio che tenevo il cetriolo bagnato schizzavo come un uomo
lì x lì mi sono spaventata ma ero sfossata non riuscivo a toglierlo di dentro
quando mi sono ripresa mi sono alzata e non mi reggevo bene in piedi ancora ero in estasi ,fino che sono andata in bagno a farmi una doccia .
Io ero eccitato al massimo dal suo racconto e le dico vedi adesso hai provato quello che immaginavi nella tua fantasia, il fatto che schizzavi
stai uscendo fuori tutta la tua sessualità repressa ,ma voglio farti provare anche un'altra cosa il cetriolo + piccolo di entrarlo dietro e masturbarti mentre c'è lai dentro.
Domani provo anche sé non mi eccita tanto la situazione .
Da questa risposta ho capito che qualsiasi cosa avrei detto di fare lei l'avrebbe fatto, ormai ero entrato nelle sue grazie, i miei consigli gli hanno portato a sentirsi + donna.
Le dico vedi che devi trovare la giusta posizione x farlo .
Lei: Mi metto nel letto a pancia in giù.
Io: No ti viene male , prima cosa devi lubrificarti bene metti un po' di vasellina anche nel cetriolo ,poi prendi una sedia con una mano tieni il cetriolo fermo e ti cì siedi di sopra e piano piano l'ho fai entrare così
guidi tu il tutto quando senti male ti fermi , vai un po' su e giù fino a farti entrare il più possibile dentro , e inizi a masturbarti ,vedi sé provi belle sensazioni, sé non provi niente lasci perdere .
Lei: Sai ho pensato molto a quello che mi hai detto di vederci ho paura che mi vede qualcuno che mi conosce .
Io: ma dai in un bar si può incontrare un amico x un caffè anche sé ti vedono siamo in un locale pubblico mica siamo appartati .
Vero mi risponde allora domani x le 15 io devo andare da mia madre
possiamo vederci al bar.............(mi dice il posto) gli dico ok alle 15 in quel bar.
Lei:Ma come faccio a riconoscerti.Mi descrivo gli dico come sarò vestito
lei mi dice come sarà vestita lei , c'ì diamo la buona notte.
Io non vedo l'ora di conoscerla, l'indomani alle 15 ero al bar dopo 10 minuti arriva lei la guardo caspita che gran bella donna una 4 di seno, un bel culo, occhi azzurri, la saluto cì sediamo ordino 2 caffè, gli faccio i complimenti che è una bella donna , lei mi dice non mi va di parlare di certe cose qui sono venuta solo x conoscerti e basta, le dico certamente
siamo qui solo x conoscerci ,vedevo che non era a suo agio voleva andare via subito, le dico forse non sono la persona che immaginavi tu, no anzi sei un bell'uomo. gli dico grazie anche tu sei una bella donna .
Si alza mi saluta e va via 5 minuti in tutto siamo stati insieme, ho notato
in lei un certo imbarazzo , ma e normale . la sera apro la chat e trovo un mess. e stato un piacere conoscerti e scusa sé sono andata via subito
mi sentivo in imbarazzo lì al bar con te da soli.
Appena entra in chat mi saluta dicendomi sono contenta di averti conosciuto di persona, idem anche x me rispondo.
Chiedo oggi hai fatto quello che dicevamo ieri hai provato dietro.
lei tentenna un po' a scrivere ,poi mi dice si ho provato.
Dai raccontami voglio sapere tutto.
Inizia con è stato bello ma ancora mi fa male .
Ma hai provato come ti avevo detto io.
Inizia a raccontarmi, ho provato + volte appena entrava mi faceva male
ma piano piano e entrato tutto e mi masturbavo dopo un po' non sentivo dolore quando sono arrivata ero all'impiedi e uscito da solo .
Io: vedrai che la prossima sarà diverso .
Lei:vedremo
A quel punto gli chiedo ti va di vederci di nuovo uno di questi giorno
lei mi dice x un caffè??
le dico no vederci anche in macchina e parlare, visto che fa buio alle 17 cì vediamo in un posteggio dentro la città (catania) lei mi disse vediamo
e fù così che nei giorni successivi lei mi raccontava quello che ogni giorno
faceva con i cetrioli, fino a quando si decide di vederci cì diamo appuntamento in un grande piazzale che è un posteggio al centro città
lei arriva con la sua auto posteggio accanto alla mia scende e sale sulla mia macchina ,io mi ero attrezzato di cetrioli di varie misure dopo aver parlato un po' gli dico apri le gambe la inizio a toccare lei aveva una gonna la aiuto ad alzarla gli sfilo le mutandine e inizio a toccarla sento che si bagna prendo un cetriolo metto un preservativo e comincio a entrare il cetriolo, lei si mette con i piedi sopra al cruscotto con le gambe più aperte possibile, entro il cetriolo e comincia ad ansimare lascio il cetriolo dentro e prendo l'altro più grosso tolgo quello e piano piano entro l'altro
lei stava godendo da pazzi vedevo che gli piaceva da morire fino a quando ha avuto un orgasmo che la faceva tremare tutta gli occhi gli giravano
quasi quasi mi metteva paura che si sentisse male .
Dopo un po' sé ripresa e mi dice sei fantastico io ero eccitatissimo mi sbottono la cintura esco il mio cazzo di fuori gli dico vieni, la prendo x la testa e comincia a prenderlo in bocca (20cm ) gli spariva in bocca fino a quando senza dirle niente (ma penso che lei abbia capito che stavo x esplodere) gli riempio la bocca di sborra lei si prende dei fazzolettini nella borsa e si pulisce cì siamo salutati andata via io mi sono ricomposto.
La sera trovo scritto in chat oggi sono felice.
Adesso cì vediamo 1 volta la settimana al solito posteggio ho comprato un vibra di 30 cm e molto grosso lei arriva senza slip. io la sodomizzo, dopo mi spompina a dovere adesso con l'ingoio ,non vuole andare in un'albergo x lei e troppo rischioso, e felice così ................
Alex
P.s sicuramente cì saranno errori di grammatica in questo mio racconto ma e stato scritto di fretta e anche molto eccitato mentre che scrivevo .
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11 years ago
Veromaster48,
48
Last visit: 6 years ago
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Sorpreso da 3 quardie mentre mi facevo sverginare
E QUASI UN MESE CHE O PERSO LA VERGINITA .IL TRE DI OTTOBRE MI TROVAVO A MILANO ED ERO DECISO A TROVARE UN BEL MASCHIO A QUI REGALARE FINALMENTE LA MIA VERGINITA.AVEVO GIA PENSATO DA TEMPO A COME FARE PER PERDERE LA VERGINITA MA LE VOLTE CHE trovavo qualcuno dopo averli ciucciato il cazzo facevo retromarcia perche avevo paura di sentire dolore durante la penetrazione.quel pomeriggio tornando a pavia mi fermai in un autogril, notai nel toilet un certo movimento .nei wc alla parete ci stavano due ragazzi che facendo finta di fare la pipi si ammiravano il cazzo.io mi eccitai da subito notai che quello con il cazzo piu grosso era interessato a me, mi feci coraggi e lo invitai, lui accetto da subito.non avendo un posto dove andaee a trombare decidemmo di avvicinarci a pavia e trovammo un posticino tranquillo nelle campagne pavesi.appena parchegiati lu abbasso il sedile e tiro fuori il cazzo.mi spinse da subito il capo e mi onfilo il cazzo in bocca.iniziai a succhiarlo e lo sentivo cresciere in bocca fino a sengirmi soffocare.pianpiano sentivo le sue mani che mi palpavano lano ad un tratto senti un dito dentro che frugava nel mio ano.dopo un po mi chise di mettermi a pecora.pian piano appoggio la grossa cappella e di botto me lo spinse dentro.in quel istante feci un urlo non avevo mai sentito tutto quel dolore all'ano.chiesi di tirarlo fuori ma lui continuava a stantffarmi.pian piano il dolore regrediva e iniziai ad urlare di piacere.ad un tratto lui di botto tiro fuori il cazzo tutto spaventato.io mi sono girato evidi tre quardie forestali attorno alla nostra macchina.ero spaventa dentro di me pensai (sono rovinato adesso ci denunciano) invece il piu alto bussando al vetro della macchina si mise a urlare al mio amico dicendoli frocietto tira nuovamente fuori il cazzo e continu a scopare lui impaurito mi rimise il cazzo dentro quasi moscio ad un tratto una delle tre quardie tiro fuori il cazzo mi prese con i capelli e sbattendo il suo cazzo sil mio viso mi ordino di succhiargli il cazzo .dopo un po anche i due che stavano fuori tirarono fuori i cazzi e mi ritrovai con due grossi cazzi in bocca e uno in culo.a turno m i penetrarono tutte 4 non riuscivo piu a respirare e avevo lano completamente sfondato .continuavano a penetrarmi ad un certo punto uno disse adesso sta cagna deve prenderne due in culo .io terrorizato opposi resistenza ma loro mi mi fecero scendere dalla maccina uno si sdraio sul sedile e mi chiese di mettermi sopra poi mi infilo il cazzo laltro atenendomi le gambe aperte mi accosto il suo cazzo a queelo che gia tenevo dentro ci sputo e di botto me lo infilzo con violenza dentro .per un attimo mi mango il respiro e il dolore fu tremendo.no contenti a turno mi schizzavano la sborra in bocca i 3 depravati dopo avermi scopato chiesero al mio amico di succhiarmi il cazzo .e sborrai anchio .pian piano si allontanarono e io sconvolto tutto pieno di sborra mi rivesti e con il culo da vergine a super sfondato me ne ritornai a casa .
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11 years ago
admin, 75
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Novita' con un amica
Sai cos’e’ uno squirting? Mai provato?
No
Se vuoi ti faccio provare
Ok
Questo scambio di messaggi era avvenuto qualche giorno prima on line, ora stavo andando a casa sua, mi aveva dato via libera, e mi domandavo se sarei riuscito a farglielo provare. Di solito ci riuscivo, ma questa volta mi sembrava che la situazione fosse troppo fredda e razionale, non avevamo una storia, ci conoscevamo da molto tempo, questo si, e poi lei mi era sempre piaciuta da impazzire.
Ciao
Ciao
Be, allora?, mi fai provare questa sensazione incredibile
Guarda che se non vuoi non fa niente
Come! Ti tiri indietro? Fai il timido adesso
Ok, solo che ehm, ti dovresti, ti dovresti spogliare un po’
Potresti farlo tu? sei capace di spogliarmi?
Si sono capace
Mi prendeva in giro, giustamente, finalmente la spogliai e cominciai a toccarla. Non ebbi fretta e quando capii che era pronta infilai due dita in profondita’ e sentii subito il punto giusto. Per fortuna lo squirting riusci’ benissimo ed ebbe subito due orgasmi, uno dietro l’altro.
La carezzai dolcemente, poi la guardai
Ok?
Si, ok
Allora?
Fantastico, non credevo, mai provato nulla di simile
Sei proprio una puttanella curiosa
Si
Come si?
Si, sono proprio una puttanella curiosa
E impertinente pure
Si, e impertinente pure
Avresti bisogno di una lezioncina
Davvero?
Si, davvero
Allora me la dia, Professore
Mi guardava e rideva, mi provocava in ogni modo, la presi, nuda com’era, me la misi sulle ginocchia, con una mano le tenevo le mani dietro la schiena, con l’altra la sculacciai per bene. Ogni tanto si ribellava, cercava di sottrarsi, ma ero molto piu’ grosso di lei la tenevo ferma senza difficolta’.
Quando pensai ne avesse avute abbastanza lasciai i polsi e la feci rialzare.
Bene puoi vestiriti
Sei uno stronzo!
Come?
Niente, tutto ok
Ti e’ piaciuto?
Si
Vuoi rifarlo? Un’altra volta?
Non so, forse
La prossima volta pero’ non saranno solo sculaccioni
Ok
Vorresti lo squirting anche sapendo che poi sarai punita?
Secondo te?
Secondo me ti ritorna la voglia entro una settimana
Allora mi chiamerai?
Forse
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1
11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago