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In giro per negozi...
Finalmente è successo….. con una coppia con cui mi messaggiavo da alcuni anni e che avevo conosciuto qualche mese prima durante un incontro organizzato al volo, questa volta avevamo organizzato una bella sessione outdoor… Con il suo uomo, avevamo studiato tutti i particolari… Dovevano fare un po’ di acquisti e mi disse che si sarebbero recati in un centro outlet a pochi km da me…. Era un pomeriggio infrasettimanale, poca gente in giro, mi aveva mandato un messaggio avvisandomi che erano arrivati, ma con un auto diversa da quella che mi aveva comunicato in precedenza… così mi ero perso di vederla scendere dall’auto, ed apprezzare il suo stacco di coscia….ok, parcheggio e mi dirigo all’interno, iniziando a vagare alla loro ricerca…questi erano gli accordi, appena li individuavo, li avrei seguiti con discrezione facendo finta di non conoscerci, iniziando a giocare come voyeur, osservando la sua donna all’interno dei vari negozi….lei vestita sexy, elegante e sensuale….un vestitino aderente nero, che le fasciava il corpo, con scollatura posteriore che evidenziava una spalla sensuale…collant nero a fasciare le gambe…scarpa a stivaletto con tacco a spillo….capelli tirati e legati in una coda di cavallo….occhiali da sole con grande lente scura….quando li ho incrociati ho avuto un sobbalzo solo a vederla….inizio a seguirli, osservandola nei particolari ed ammirando il movimento armonico del suo culo…uno spettacolo per i sensi…..entrano in un negozio di abbigliamento, li seguo ed entro anch’io..lui un po’ lontano, mi avvicino a lei per osservarla da vicino, mentre maneggia dei jeans…ci spostiamo, lei nel reparto donna, trova un capo e si avvicina al camerino per provarlo….mi trattengo armeggiando con delle polo, ne prendo un paio, chiedo alla commessa se posso provarle, e raggiungo il camerino affianco al suo, apro la sua tendina, e lo spettacolo che mi si presenta è di due gambe sode e toniche ed un culo da svenimento, tutto in un collant nero ma che faceva cmq intravedere il triangolino del perizoma nell’unione dei glutei… uno schiocco di dita di lui per farmi tornare alla realtà per avvisarmi dell’arrivo della commessa che doveva aver notato i ns (o solo i miei) movimenti e doveva essersi un po’ insospettita….decido di uscire… riprendiamo il giro tra i negozi, quando li vedo entrare nei bagni, li seguo sperando che anche lei sia entrata nel bagno degli uomini e stia facendo un pompino al suo uomo…invece così non è… li seguo dentro altri negozi , ma essendoci poca gente le commesse non ci danno spazio e risulta difficile giocare, finchè non entrano in un negozio di intimo…la guardo dalla vetrina mentre sceglie un capo e noto all’interno un signore sulla 60ina alla cassa che sta pagando che non l toglie gli occhi di dosso , nonostante cerchi di essere discreto. Fortunatamente esce, e decido di entrare mentre lei si dirige con una tuta aderente elasticizzata all’interno del camerino, lasciando la tendina con 20 cm di apertura…Mi posiziono nei pressi del camerino e mentre maneggio dei capi, osservo nel camerino lei, praticamente nuda, collant, perizoma e reggiseno, riflessa anche nello specchio che indossa il capo….un’eccitazione unica, la osservo, e con un occhio guardo la commessa intenta nel mettere in ordine dei capi, vorrei tirarmi il cazzo fuori che sta per esplodermi….ok, mi allontano per evitare di essere beccato…
Proseguiamo per altri dieci minuti a girare per i negozi, avvicinandoci all’uscita… Avevo parcheggiato la mia auto difronte alla loro, li lascio andare avanti, dandogli un po’ di spazio, in modo da arrivare prima alla loro auto….Li raggiungo passando dal lato del posto guida per raggiungere la mia, e noto lo spettacolo di lui che le solleva il vestitino, mostrandomi le natiche sode mentre si slinguano in bocca…Mi soffermo, ancora un brivido di eccitazione, ma purtroppo c’è un po’ di gente in giro e mi tocca entrare in auto….Ci ricomponiamo tutti e ci dirigiamo verso una campagna isolata….
Proseguiamo per altri dieci minuti a girare per i negozi, avvicinandoci all’uscita… Avevo parcheggiato la mia auto difronte alla loro, li lascio andare avanti, dandogli un po’ di spazio, in modo da arrivare prima alla loro auto….Li raggiungo passando dal lato del posto guida per raggiungere la mia, e noto lo spettacolo di lui che le solleva il vestitino, mostrandomi le natiche sode mentre si slinguano in bocca…Mi soffermo, ancora un brivido di eccitazione, ma purtroppo c’è un po’ di gente in giro e mi tocca entrare in auto….Ci ricomponiamo tutti e ci dirigiamo verso una campagna isolata….
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
Con uno sguardo
Questa estate io e la mia fidanzata abbiamo deciso di fare sesso in acqua a mare, eccitatissimi all'idea arrivammo in pieno pomeriggio su una spiaggia affollatissima, ci svestimmo ed entrammo in acqua. Cominciammo a baciarci e le nostre mani scivolarono nei nostri rispettivi costumi. La nostra intenzione era quella di farci vedere e ci stavamo riuscendo: alcuni ragazzi già cominciavano a vederci di sottecchi, aspettando che la situazione diventasse più piccante. Ero già durissimo e lei era appoggiata sulla mia spalla per soffocare i gemiti del primo orgasmo che le stavo procurando con le mie dita.
La presi in braccio, le spostai il costume e cominciò il nostro godimento. La veci venire altre due volte facendole sentire il mio vigore fino all'ultimo millimetro e ormai gli sguardi degli adulti sulla spiaggia erano tutti su di noi. La feci scendere e girandola mi strusciai dapprima in mezzo ai suoi glutei morbidi e poi aprendole il pezzo di sopra del costume le liberai i seni abbondanti e penetrandola li feci uscire dall'acqua mostrandola a tutti. Le nostre intenzioni divennero improvvisamente chiare nelle menti di coloro che ci osservavano: mogli fulminavano con lo sguardo i mariti, fidanzate oscuravano la visuale dei loro fidanzati e i ragazzi singoli ci indicavano con accenni della testa.
I gemiti della mia fidanzata cominciarono a salire leggermente di tono e mentre le madri riportavano i figli sulla spiaggia notai addirittura un ragazzo con la mano nel costume che si masturbava.
Feci raggiungere altre tre volte l'orgasmo alla mia fidanzata e poi uscimmo per asciugarci e riposarci un po'. Il sole cominciava la sua discesa e le famiglie cominciavano a lasciare la spiaggia decisamente contrariate dal nostro comportamento. Dato che io ancora non avevo raggiunto l'orgasmo decidemmo di aspettare che tutti andassero via così da permettermi di venire facendomi fare una spagnola. Continuammo a stuzzicarci senza far caso agli altri. Il sole era ormai tramontato, la luce scemava eppure vedevamo chiaramente un ragazzo che ci osservava: dai capelli capii che era lo stesso che si stava masturbando mentre ci guardava e con un cenno capii che lei era d'accordo. Mi voltai e indicai al ragazzo di avvicinarsi, si alzò quasi timoroso e si avvicinò lentamente.
Gli dissi di sedersi accanto a noi e se voleva poteva toccare gli splendidi seni della mia ragazza che non esitai a scoprire. Era talmente imbarazzato che lei stessa gli prese una mano e la mise sul seno dicendogli di stringere il capezzolo, io già stavo leccando l'altro e con una mano la masturbavo. Il ragazzo all'inizio sembrò un po' impacciato ma si sciolse velocemente tanto da tirare fuori il suo attrezzo e di metterlo in bocca a lei che lo accolse felice di quella reattività. Io e lui ci alzammo in piedi e lei in ginocchio cominciò a farci un doppio pompino.
Sarà stata la troppa eccitazione o il nervosismo di essere visto da qualcuno, fatto sta che il ragazzo venne quasi subito schizzando ovunque su di lei. Non paga però lo prese ancora in bocca e dopo poche leccate era di nuovo duro. Si spalmò tutto addosso facendoci eccitare ancora di più, così la mettemmo a pecorina e io dietro, lui avanti, le facemmo sentire vagina e bocca pieni.
Quell'ora trascorse in un attimo e alla fine noi maschi eravamo in ginocchio ai suoi lati mentre le riempivamo faccia e seni di caldo sperma.
Quando ci rivestimmo il ragazzo era scappato via e noi due soddisfatti tornammo a casa.
Il tutto accadde così, con uno sguardo.
17
2
11 years ago
Random91,
24
Last visit: 9 years ago
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Voleva le corna....
Quando ho avuto la certezza che questo era il desiderio di mio marito sono rimasta stupita. Sono Monia, ventisei anni, occhi neri, capelli castani, seno una quarta, forme tondeggianti ma non grassa, culo alto e sodo, bocca ampia e labbra molto sensuali, uno e settantacinque di tipica bellezza italiana. Il profumo del sesso a da sempre condito la mia vita. Mamma era sposata con un marinaio, che non era mio padre, che non ho mai conosciuto, sempre in giro per il mondo, e lei non si faceva mancare nulla, c'era sempre un bel maschio che le riempiva tutti i buchi, e spesso quando era a corto di soldi non disdegnava neanche qualche marchetta ben pagata. A sedici anni ero già bella e formata, mamma se ne rese conto da come i maschi mi guardavano e allora corse ai ripari, la pillola era la soluzione per non avere qualche imprevisto inatteso. A diciassette divenni l'amante di Cosimo, il marito di mia cugina, un maiale elevato alla massima potenza. Dopo avermi aperto per bene sia davanti che dietro mi aveva insegnato tutto per essere una perfetta zoccola, e soprattutto a fare dei pompini spettacolari. Fu proprio così che la strega ci sorprese, con il meraviglioso cazzo di suo marito ben infilato nella mia gola. Fu un casino!. Lui per non distruggere il matrimonio, con due figli, disse che ero stata io a sedurlo, e poi che da tempo andavo in giro sempre vestita molto provocante fu creduto. Dal canto mio non glie ne feci una colpa. Circa due mesi dopo, poco dopo il mio diciottesimo compleanno conobbi Gianni, un bel giovane di tre anni più grande di me, impiegato come tecnico del suono in una televisione che era in vacanza dalle nostre parti. Si innamorò subito di me, a me piaceva molto. Mi propose di andare su al nord a casa sua con lui. Considerando che era meglio cambiare aria decisi di seguirlo. Viveva in un bel appartamento con suo padre, che era affetto da un male incurabile che lo consumava velocemente. Persona decisamente simpatica ci chiese se prima di morire ci poteva vedere sposati. Lo accontentammo e circa tre mesi dopo morì. Da quel giorno sono passati sette anni, Gianni si è rivelato un marito molto affettuoso, gentile, disponibile e attento a ogni mio desiderio. Tutto perfetto penserete, no, un peccatuccio lo ha pure lui. Nel sesso non è il massimo. Non ha certo la dotazione che aveva Cosimo, direi anche meno della metà, ma in compenso è bravissimo nei preliminari. Mi lecca fin quando non godo, mi masturba e accarezza e poi mi penetra, facendo in modo che io goda anche così. All'inizio mi sono convinta che tutto questo poteva bastarmi, ma dopo sette anni lentamente la monotonia ha invaso il nostro rapporto. Da un po di tempo sento la mancanza di una bella sbattuta mozzafiato, di una bella cappella dura che mi sfonda tutta, ma lo amo troppo e non voglio ferirlo, a parte questo è un marito davvero adorabile. Anche al lavoro ho avuto spesso l'occasione di tradirlo, ma l'ho sempre rifiutata, ma ora sento che è tempo di dare una scrollata al nostro rapporto. Anche Gianni se ne sta rendendo conto, lo vedo e lo sento da come mi parla, si muove o mi asseconda nei miei desideri. Qualche tempo fa, una sera che alla tv non c'era nulla di interessante siamo andati a letto. Avevo voglio di sesso, ma tanta, e volevo qualche cosa di diverso.
“ amore, ma tu prima di me , che storie hai avuto?” - gli chiedo mentre lo sego lentamente.
Lui, preso alla sprovvista resta un momento in silenzio, poi svia il discorso, ma io lo incalzo.
“ dai raccontami del tuo passato, di chi ti piaceva, con chi limonavi, e chi ti ha fatto la prima sega.”
Respira forte, poi quasi sussurrando mi racconta che ha solo limonato con una ragazza del liceo, e che la prima e unica sega glie la fatta una sua cugina alla lontana, mentre lui era affascinato dalle mani di sua madre, poi sono arrivata io e tutto è cambiato. Si gira di scatto e mi chiede del mio ex. Naturalmente non gli ho raccontato del casino fatto, gli ho semplicemente detto di aver avuto un ragazzo più grande che mi ha sverginato. Lo bacio in bocca, poi lo costringo a leccarmi se vuole che gli parlo di lui. Esegue senza battere ciglio, mi lecca divinamente, chiudo gli occhi e gli parlo del meraviglioso cazzo di Cosimo, di come mi pompava da morire. Lui si scatena, mi succhia il clitoride e mi porta ad un orgasmo che mi scuote tutta.
…........aaaaaaaahhhh.....godooooooo......sssiiiii...oraaaa..amoreeeeeeeeee …..siiiiiiii............
Svelto sale su di me e m'infila dentro il suo membro che mi sembra più duro e lungo da quanto è eccitato, poi colpi e schizza dentro me.
...NO!..NO!..no,, cazzo!!! … non venire subito, voglio scopare e godere bene!!!!........
Quasi incazzata lo faccio distendere supino, mi rigiro e gli prendo il,cazzo in bocca succhiandolo a morte.
“ leccami!, lecca i miei umori e la sborra che cola, portami al piacere, immagina che sia quello del mio ex che ha appena sborrato dentro me, dai che intanto lo faccio tornare duro. “ - gli ordino schiacciandogli la mia patata intrisa di sperma e miei umori sulla bocca.
Per un momento resta immobile, ma poi si scatena, mi lecca e succhia portandomi di nuovo molto vicina all'orgasmo, mentre il suo cazzo mi si è gonfiato in bocca e ora è bello diritto. Mi giro e gli salgo sopra impalandomi su di lui. Mi muovo oscillando avanti e indietro, gli offro i miei seni che lui afferra con forza, li stringe, impasta, munge e poi mette un capezzolo in bocca succhiandolo a morte. Passo le braccia dietro la sua nuca e lo costringo a baciarmi in bocca, che sa di sperma, e del mio piacere. Gli succhio la lingua, la pompo come a voler fare un bocchino, lo mordo, lui ansima e gode, mi infila due dita in bocca e io chiudo gli occhi, immagino sia il cazzo di Cosimo e godo, vengo e pure lui mi da un'altra scarica di sborra dentro il mio ventre. Stupiti, appagati ci abbracciamo e soddisfatti ci addormentiamo così. Da quella sera per più di tre mesi è stato tutto un susseguirsi di immagina questo, pensa a quello, il nostro rapporto va di nuovo alla grande, ma una sera dopo l'ennesimo orgasmo lui mi chiede a bruciapelo.
“ amore, faresti sesso con un altro uomo?”
Per un momento non recepisco la cosa, sono ancora stordita dal piacere, lo guardo.
“ scusa che dici? Tu vuoi che scopi con un altro maschio?” - anche se mi aspettavo prima o poi questa domanda sentirla mi a davvero sorpreso.
Lui annuisce, mi guarda con occhi pieni di speranza, sembra non aspetti altro che io accetti.
“ ma tu sei tutto matto!! vuoi veramente le corna?” - gli rispondo, e poi mi vado a lavare in bagno facendo decadere il discorso, anche se dentro di me si è accesa una fiamma che sono sicura diventerà un falò.
Per tre settimane non torniamo sull'argomento. Siamo in estate, tempo di ferie, quest'anno abbiamo prenotato due settimane in Corsica, isola che non conosciamo ma che vogliamo visitare. Poi dopo una mattina di lavoro al pomeriggio si parte. La sera stanchi morti siamo in un complesso turistico vicino Calvi. La sera cena e poi a letto. L'indomani andiamo alla ricerca di una spiaggia e dopo un bel po di strada ci ritroviamo in una piccola baia dove siamo solo noi e una coppia. Il posto è splendido incastonato fra due grossi massi di granito. Notiamo che le persone distese al sole sono nude, e quindi anche noi ci mettiamo comodi, è la prima volta che prendo il sole nuda e questo mi da una piacevole sensazione. Poco dopo arrivano due uomini, uno quello più giovane è biondo, fisico molto palestrato, mentre l'altro, più anziano ha un bellissimo tatuaggio sul petto. Si spogliano nudi e subito noto le loro splendide dotazioni. Il giovane lo ha decisamente lungo, ma l'altro è anche meravigliosamente grosso. Un breve cenno di saluto poi si distendono al sole. Poco dopo si alza il vento, e la coppia se ne va. Gianni sposta il nostro ombrellone vicino a uno dei due massi e questo offre un ottimo riparo contro il vento. Poco dopo anche i due uomini ci chiedono se possono avvicinarsi a noi e accettiamo. Mettono anche il loro ombrellone piantato senza il pezzo sotto a maggior riparo dal vento e noto che questo serve anche per avere più intimità da sguardi indiscreti. Seduti uno per lato li osservo, sembrano non curarsi di me, poi Gianni si alza per fare un bagno e mi lascia sola. Immediatamente entrambi incominciano a toccarsi i membri che rapidamente s'induriscono e mostrano tutta la loro bellezza. Sento che mi sto bagnando sotto, mi sento un languore sciogliere il ventre, cazzo!! ho voglia!! e lui mi lascia con questi due che ora lentamente si segano in silenzio mentre mi mangiano con gli occhi. Li guardo estasiata, cerco Gianni con lo sguardo e lo vedo tornare. Si asciuga e poi si mette in ginocchio davanti a me, mi guarda e mi fa cenno di lasciarmi andare. Resto immobile, lo voglio, ma non sono io quella che deve cominciare. Lo fa lui, mi accarezza un seno, mi bacia in bocca e poi si mette in ginocchio di lato. Per i due è il segnale che aspettavano. Quattro mani toccano ogni centimetro del mio corpo, mi stringono i seni, li strizzano e li succhiano a vicenda. Poi il vecchio m'infila il suo nodoso randello in bocca mentre l'altro si è disteso davanti a me e mi sta leccando davvero bene.
…..MMMMHUMMMmmmmm...come succhiaaa!!!!!! ...che bocchinaraa!!!!...dai bella che poi ti sfondo!!!!!!! ..ssiiiiii...cosììì...aaa che bello ssi fino in fondo alla golaaaa …............
Quelle parole mi eccitano da morire, sento montare il primo orgasmo e intanto l'altro mi ha infilato tre dita dentro e mi ravana la patata facendomi sbrodolare tutta.
…. accidenti!!!!! ...sei un lago!!...è già tutta baganata!!!!!!! …...
Il vecchio si sposta, mi solleva le gambe fin sopra le sue spalle, poi di colpo mi pianta dentro quel trave di durissima carne bruciante. Godo e urlo dal piacere.
…..aaaaahhhhh........SSSSSISIIIIIIIII....OOODDDIOOOOO CHE BELLOOOOOOOooooo...sssiiiiiiiiii..
Non ho li tempo di aggiungere altro, il giovane mi pianta in gola il suo cazzo che sarà anche più fino, ma è senza dubbio più lungo. Mi scopa la bocca tenendomi la testa ferma fra le mani, sento l'altro sfondarmi la fica e mi fa morire quando lo affonda tutto dentro. Godo, urlo e godo perdendo la cognizione del tempo e di quanto piacere sto provando. Guardo mio marito che si sta segando di lato in silenzio, estasiato da quello che vede. Poi cambiano posizione. Il vecchio si distende sotto e m'impala su di lui. Lo sento arrivare fin dentro il ventre. Da tempo non mi sentivo riempire la fica così. Ricomincia a scoparmi dal basso, ha inarcato le gambe e mi spinge verso l'alto con poderosi colpi di bacino per poi lasciare che io ricada su di lui sfondandomi la fica da sola. Impazzisco da quanto godo. L'altro intanto si sta prendendo cura del mio culo, lo esplora con un dito, ne bagna un altro e poi anche un terzo.
..accidenti!!!! ..è sfondata anche di culo!!! .. dai che la voglio scopare anch'io.....
Si posiziona dietro e mi infila di colpo il suo lungo cazzo molto, lentamente dentro. Mi sento aprire in due, urlo di un misto piacere/dolore e piacere che mi fanno sbroccare anche l'anima. Godo. Si divertono a farmi impazzire, poi di colpo quasi in sincrono escono e mi presentano i loro cazzi davanti alla bocca schizzandomi in faccia tutta la sborra che hanno dentro. Sento la sborra colpire il mio viso come frustate di fuoco, mi cola fin sopra le tette. Loro appena finito, prendono le loro cose e se ne vanno. Resto seduta con le spalle e il capo appoggiato alla roccia, sono sfinita dal piacere provato, Gianni si avvicina, ha il viso estasiato, e la mano piena della sua sborra, credo che sia venuto almeno tre volte. Lo guardo, prendo la mano e la porto alla mia bocca. La lecco, assaporo anche il suo seme, ha buon sapore che mi è sempre piaciuto.
“ Grazie amore , sei stata meravigliosa. “ - mi dice baciandomi.
Nei quindici giorni trascorsi ho continuato a scopare con tutti quelli che mi capitavano a tiro, ho preso più cazzi che sole. Da quel periodo in poi ho continuato a cornificarlo sempre, sia con lui presente che a da sola. Voleva le corna e io l'ho accontentato.
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4
11 years ago
admin, 75
Last visit: 2 days ago -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
102504
2
11 years ago
pillinca,
56/45
Last visit: 2 months ago
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Nuda o vestita?
Negli ultimi due anni qualcosa e' cambiato in me, mi sento molto piu' disinibita e consapevole del mio corpo, in buona parte e' responsabile Luca che, col suo modo di fare, ha contribuito non poco. Forse tutto e' partito da lui, con la passione per la foto, la voglia di immortalarmi e poter godere di me in qualsiasi momento; l'erotismo unito all'arte ha senza dubbio avuto una forte influenza su di me, pian piano mi sono ritrovata dalla fantasia alla realta a realizzare sogni erotici che mai avrei pensato potessoro accadere sul serio, ma la mente ha poteri infiniti.......A forza di mostrare le mie foto ad amici su internet, facebook e a casa, aumentavano i "personaggi"che in qualche modo ci provavano, cosa che da donna mi fa immensamente piacere. Uno di questi "personaggi" aveva attirato la nostra attenzione , diceva che avrebbe voluto realizzare una scultura usando il corpo di una donna, e quando quella sera a casa di amici in Luguria, ci conoscemmo ,lui mi saluto' esclamando "finalmente Sandra, molti amici negli ultimi mesi mi hanno parlato di te, anzi per essere precisi, del tuo magnifico seno e non solo di quello. Sembra che le tue forme li streghino e li inducano a pensieri impuri.......ma nessuno ha saputo spiegarmi questa attrazione nei tuoi confronti. Tutti pero' insistono nel dire che le tue curve cambiano a seconda dell'uomre e della situazione. Incredibile".Prima che io potessi rispondere continuo' imperturbabile "come ti avranno detto io mi definisco scultore, anche se uno scultore molto particolare. particolare per due motivi molto diversi tra loro: la materia che plasmo e il senso che uso per vedere"Per un momento rimasi interdetta, mi ero appena resa conto che il mio interlocutore era cieco! ma come faceva a essere uno scultore? "Sarei felice di poterla coinvolgere nella mia prossima opera" . Prima di riflettere gli risposi certamente, sarebbe stata una splendida esperienza fare da musa ad un artista, posare per lui (anche se non mi era affatto chiaro come avrebbe fatto). c'era qualcosa che non tornava , sentivo di essere stata avventata, ma tan'e'. Gli promisi che mi sarei recata nel suo studio il giorno seguente. Come promesso, il giorno dopo mi presentai all''atellier. Non potendo utilizzare le mie armi di seduzione convenzionali pensai di poter delegare all'abbigliamento tale incombenza( chiedera' sicuramente di toccarmi rumuginai nella mia testa). scelsi quindi un abito di seta castigato ma indossato sopra unicamente ad un paio di calze velatisime, scarpe tacco a spillo 12 e tre goccie di profumo. L'ambiente in cui mi fece accomodare era luminoso e ampio, con una grande vetrata che dava sul mare. Due grandi divani contrapposti delimitavano la zona adibita a soggiorno dalla zona dedicata alla scultura. Mario mi chiese se ci avessi ripensato o se fossi ancora sicura di volergli fare da modella e comunque prima mi avrebbe illustrato il suo modo di lavorare. "da molti anni oramai la vista mi ha lasciato e mi ha privato di una delle maggiori soddisfazioni che un uomo possa avere: ammirare i corpi femminili, nudi e in tutta la loro volutta' nei momenti erotici. Ho cercaro un nuovo modo per poter soddisfare questo desiderio che con il tempo e' diventato sempre piu' acuto. Riuscire a cogliere egualmente, anche se in maniera diversa, la sensualita' di una donna nel momento del piacere, da sola o in compagnia". Questo discorso mi colse impreparata, cosa desiderava che facessi?. "per prima cosa devo conoscere la mia modella, toccare la sua pelle, seguire ogni curva, innoltrarmi in ogni orifizio, assaggiare il suo sapore in modo da poterne memorizarne non solo le fattezze ma anche la sua natura.La maggior parte degli scultori sono gelosi dei loro lavori ,mentre io non vivo l'arte come una forma di possesso. Non cè niente di meglio che toccare, un'opera deve essere toccata e letta, ascoltata con il tatto, perché solo così è possibile percepirne la vera profondità, prospettiva e consistenza"Rimasi interdetta, quasi impietrita; negli ultimi due anni avevo affrontato diverse esperienze che avevano mutato il mio rapporto l'erotismo e con il sesso, ma questa era una proposta veramente singolare. Come se avesse potuto leggere i miei pensoeri , Mario riprese: " sei mbarazzata? ti ho messo a disagio? La mia proposta ti sembra eccessiva? forse hai ragione. preferiresti prima vedere con i tuoi occhi cosa succede in una seduta con una modella?" Mi sembro'' un'ottima idea e accetai subito la proposta.Come dal nulla e con un sincronismo perfetto apparve una giovane signora, mora, con i capelli corti sulle spalle, un magnifico seno con i capezzoli piccoli e scuri, completamente nuda e che metteva in mostra un inusuale tatuaggio sull'inguine che metteva ancora piu' in risalto, se fosse stato possibile, il suo pube perfettamente rasato. Tutto il suo corpo, evidentemente trattato con olii essenziali, emanava una fragranza agrumata.Si avvicino' senza parlarmi, mi prese per mano e mi accompagno' verso un divano, facendomi segno di accomodarmi mi sussuro': sara' un'esperienza indimenticabile, per entrambe". Si diresse quindi verso un futon di dimensioni inusuali, grande a sufficienza per ospitare anche tre o quattro persone. Sul letto era appoggiata quella che ai miei occhi sembrava una pellicola trasparente, abbastanza consistente pero' da poter essere manipolata. mi accorsi quasi subito che sotto il tocco delle mani della ragazza il tessuto perdeva di rigidita' adattandosi come una seconda pelle alla parte del copro con la quale veniva in contatto. Mario, nudo anch esso, comincio' a conoscere il corpo della modella con le sue mani, esplorando ogni zona attento alle reazioni della ragazza e soffermandosi con il suo tocco ogni qual volta percepiva una reazione di piacere in lei. Ben presto la modella, Elena, si lascio' andare a sentire il suo corpo, indicando a Mario se indugiare su una zona, strtingerla o baciarla, assumendo di volta in volta la posizione che consentiva a Mario la massima liberta' di manovra. Si apriva letteralmente sotto le mani esperte dell'artista gemendo e mettendo a sua disposizione ogni centimetro della sua pelle. Dopo il tatto e l'udito Mario comincio' a utilizzare gli altri sensi a sua disposizione: il gusto e l'ofatto. Comincio' dai piedi e poi risali lungo le cosce, soffermandosi dietro alle ginocchia, baciando, mordendo e assagiando con la lingua il sapore della donna, fino ad arrivare al sesso socchiuso e desideroso di essere esplorato. La manipolo' con esperienza fin quando le sussuro' in maniera quasi impercettibile: sei pronta.Elena allora prese con cura due fogli di quella strana pellicola e ne passo' uno a Mario tenedo il secondo per se. Mario si posiziono' inginocchiato sopra la testa della ragazza e stese la la pellicola sul suo seno. Elena si trovo' cosi con il viso a pochi centimetri dal sesso di Mario. Con molta naturalezza comincio' a baciare il pene del'uomo e ad accoglerlo sempre di piu' nella sua bocca lasciando che il sesso si gonfiasse e irrigisse. La scena era diventata molto erotica ed io ero affascinata nel vedere come i due corpi quasi all'unisono cercassero di cogliere il momento topico per fermare l'attimo. ero quasi elettrizzata, molto eccitata e mi accorsi che quasi senza accorgrmene mi stavo avvicinando a loro, quasi come per partecipare di tanta sensualita'.I due fogli di pellicola avvolgevano l'uno il sesso di Mario e l'altro il seno di Elena, assumendone la forma e rubando loro ogni piu' miimo dettaglio. i visi era contratti dal desiderio e al tempo stesso concentrati sull'oggeto del loro piacere. Il seno turgido e i capezzoli eretti di lei erano stati catturati , come pure il pene di lui, bloccato un istante prima del massimo piacere. da parte mia io mi trovavo oramai completamente in balia della situazione, eccitata e bagnata come raramete mi capitava.Con destrezza entrambi sollevarono le due pellicole che nel giro di un istante riassunsero la loro rigidita' iniziale, ma con una forma ben diversa. Le faccie di entrambi si distesero e come se si fossero messi d'accordo tacitamente allungarono verso di me le loro braccia per accoglermi nel loro gioco.
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11 years ago
GabieLeo,
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sorpresa
Accettare quella proposta era stato un azzardo. Però (nel suo profondo) era eccitata per la situazione e soprattutto di non sapere cosa sarebbe potuto accadere. Essere li, incatenata, anche se per un solo polso, ad un pesante anello al quale di solito si attraccano le barche, con una limitata possibilità di movimento e di riparo (dietro l’angolo della costruzione in pietra affacciata sul mare) dallo sguardo di ogni imbarcazione che fosse transitata la faceva sentire come mai alla merce’ di chiunque. Così, completamente nuda, con indosso solo un paio di sandali che al tempo stesso slanciavano la sua figura e accentuavano, se possibile, la connotazione erotica della scena era in attesa che succedesse qualcosa. In fondo lo desiderava, lo sperava, anche se non riusciva a focalizzare cosa. Il suo copro però era ben presente e rispondeva in maniera evidente: adrenalina in circolo, palpitazione, seno turgido e capezzoli duri (forse anche a causa dell’aria frizzantina della mattina), il languore (che la prendeva prima di ogni rapporto). Sentiva che si stava bagnando. L’unica concessione era stata quella di scioglierle i capelli in modo da non esporre il suo viso.Del resto le era stato spiegato che sarebbe rimasta così tutta la mattina, a disposizione di chi (uomo, donna, coppia) avesse avuto il coraggio di sbarcare su piccolo molo, abbandonato da anni, lungo quel tratto della costa croata. Lei sapeva benissimo che non sarebbe trascorso molto tempo prima che qualcuno si accorgesse di lei: il più famoso centro per scambisti era a poche miglia e per raggiungere la piaggia più in voga - via mare - si doveva obbligatoriamente passare davanti all’isolotto a velocità ridotta a causa del fondale basso.………..Solo la sera prima non si capacitava ancora di come le cose fossero precipitate da quando, solo qualche settimana prima lei e suo marito, Gigi, avevano deciso di concretizzare quello che da qualche tempo era diventato un desiderio ricorrente: trascorrere una vacanza in un villaggio per scambisti. Avevano sentito da amici di lunga data (assolutamente insospettabili), dopo una serata strana, carica di desiderio e di qualche avance da parte loro e una naturale ritrosia ad accettarla, come fosse stata un’esperienza elettrizzante e molto, molto stimolante per rinverdire e rinvigorire il loro rapporto e anche, in fondo ma non troppo, un modo per dare libero sfogo a qualche loro fantasia sessuale. Avevano detto loro di provare e che ne avrebbero riparlato assieme…..“E poi non siete obbligati a nulla, assolutamente, potete anche solo guardare, annusare l’atmosfera, avere la possibilità di conciliare una vacanza al mare in un posto magnifico con un pizzico di erotismo e di gioco. “Non hai idea” proseguì ancora Elena prendendo per mano Gigi e baciandola senza nessun preavviso “come l’occasione, il caldo, l’estate, la situazione, i vestiti leggeri, gli sguardi stimolino la fantasia e abbassano i freni inibitori”. E fu proprio cosi´. Arrivati a Valalta si lasciarono trasportare dagli eventi e si ritrovarono dopo pochi giorni al centro delle attenzioni di due coppie: la prima esuberante, completamente etero e alle prime armi come loro, la seconde affascinante per esperienza e originalità. La prima coppa li riconciliò con il sesso e l’esplorazione dei corpi altrui; guardarli mentre facevano l’amore nella veranda che dava sul mare, poterli toccar e, sentire i loro respiri affannosi li liberò da molte catene. Si fecero guardare a loro volta, provarono l’eccitazione di baciare un altro, toccarono un sesso diverso, ma non ebbero il coraggio di andare oltre. La seconda coppia li travolse non tanto per la prestanza fisica quanto per l’approccio mentale e la capacità di corteggiamento verso entrambi. Monica, sotto lo sguardo compiaciuto del marito, si divise equamente tra lei e Gigi, baciandoli e toccandoli con trasporto fino a farli venire, chiedendo di esplorarla a loro volta. Dony scoprì un nuovo modo di godere tra le braccia di una donna. Le piaceva! E ancor più vedere suo marito che le guardava e chiedeva di essere soddisfatto. Ben presto si instaurò un rapporto di complicità tra le due donne che consentì al quartetto di assaporare diverse situazioni. Man mano che i giorni passavano le esperienze si fecero più erotiche e coinvolgenti.Fin quando un pomeriggio suo marito arrivò sventolando un bigliettino: ”Guarda cosa mi hanno dato alla reception. Hai proprio colpito qualcuno. Che proposta intrigante! Non mi dispiacerebbe accontentarli. Leggi, leggi e dimmi. Sarebbe una degna conclusione della nostra vacanza. Io sarei sempre vicino e pronto ad intervenire se il gioco non ti dovesse più piacere ”.…………..Ecco come era arrivata ad essere legata in attesa di qualcuno. quella mattina Gigi la aveva preparata, lavata e profumata, avvolta in una vestito lungo fino a terra e null'altro, legata per i polsi e condotta sulla barca che li avrebbe accompagna sull'isolotto. colto da un attimo di eccitazione lascio' che il marinaio che li accompagnava potesse ammirare Dony e allungare la mano per accarezzarle un seno. L'attesa non duro' molto, ben presto infatti approdo' una lancia. scese una coppia. Entrambi avevano il viso coperto da una maschera. La tensione sali immediatamente. Si fermarono un attimo per ammirarla meglio poi lentamente la lei si avvicino' per baciarle un capezzolo. Poi passo' a toccarla e in maniera inspiegabile la sciolse, mostrando contemoraneamente il volto sorridente. Era Elena.
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11 years ago
GabieLeo,
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Last visit: 2 years ago
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The doctors
siamo coppia reale e innamorata e condividiamo insieme il gusto della trasgressione , non banali mordi e fuggi ma serate in allegria in armonia e con dolce finale. be dopo questa breve premessa vi racconto un lieto incontro.. girovagando su desy avevamo visto un profilo di un singolo alquanto intrigante .. ci eravamo soffermati piu volte ma mai contattato.. qualche mese fa aprendo la posta troviamo mess proprio del suddetto singolo.. be rispondiamo e decidiamo insieme di incontrarci per conoscenza e per cenare insieme .. la sera del fatidico incontro ci troviamo davanti un bell uomo dai modi garbati e sopratutto simpatico.. la serata scorre allegramente e alla fine decidiamo di incontrarci nuovamente per gustare insieme il frutto del peccato ...
dopo una settimana circa dalla conoscenza , decidiamo di vederci e cosi dopo aver preso qualcosina al bar e conversato amabilmente andiamo in una mansarda al mare .. l aria era gia piena di passione, iniziamo a giocare io e la mia dolce meta e lui con modi molto garbati si avvicina inizia a massagiarle le gambe i piedi .. io affondo la mia bocca insaziabile tra le dolci labbra intime del mio amore .. lei inizia ad ansimare e a cercare con la mano la consistenza del nostro nuovo amico.. accarezza stringe spreme il tronchetto del piacere da sopra i pantaloni.. finche vogliosa di assagiare il nuovo gusto lo tira fuori dai pantaloni.. ecco svettante davanti ai nostri occhi un bell esemplare di fallico attrezzo aha haa h.. lei ormai eccitata al massimo si dirige con voluttuosita sull agonato membro e insaziabilmente lo fa sperire dentro la sua bocca.. io adoro guardarla quando gioca con voglia e piacere .. non sono guardone e cuck ma adoro vederla giocare ..
mentre lei attenta ad assaporare il tutto io entro dentro di lei le sue gambe mi stringono il corpo ..la sento gemere mugulare e una sensazione bellissima .. ora sono io a voler assaporare la sua bocca su di me... cambiamo posizione e il nostro giovane amico inizia senza fretta a possederla colpi decisi mai villani e rozzi ma ben assestati.. la sento godere e mi eccito ancora di piu.. forse penso tra me e me e la persona giusta con cui provare la doppia penetrazione .. mentre lui e sdraiato sulla schiena lei sale sopra a cavalcioni e si impala sul rovente tronchetto .. io da dietro la sospingo ad abbassare il suo busto su di lui e da dietro entro nel suo dolce buchino e come affondare il pene nel burro.. iniziamo cosi una cavalcata doppia appagante per tutti e tre .. finalmente un amico valido per realizzare questo nostro desiderio.. lei e un lago nella stanza ce prifumo di sesso di passione e la sua voce appagata fa eco sui muri...
noi uomini siamo sul punto di esplodere lasciamo la pozizione stupenda che ci aveva fatto impazzire e avviciniamo i nostri menbri aalla sua bocca .. lei con passione succhia prima uno e poi altro .. il nostroa amico sta per esplodere un lungo getto caldo inonda il seno del mio amore .. la vedo felice e appagata .. ora come sempre e il mio momento le godo in bocca e sul viso e come sempre dopo aver goduto nella sua bocca lei mi conserva sempre un pochetto della mia crema che mi passa con dovizia in bocca e io assaporo contento.. ormai e diventato il nostro rito finale .. ci accasciamo tutti e tre sul lettone esausti ma appagati.. e stata una splendida serata e il nostro nuovo amico ci ha dato la possibilita di realizzare il nostro desiderio...
al prossimo racconto di incontri veri e non di fantasia
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11 years ago
venereeros,
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L'ultima serata... in spiaggia
E come succede spesso nella nostra vita ,ma anche in quella di tanti altri,tu programmi una cosa e poi ne accade un'altra!La sera precedente mi ero quasi fatta fare da Matteo;certo un pompino non si puo' dire che non fosse nulla,anzi,in realta' di sesso se ne e' fatto un bel po,e' mancata solo quella parte finale che lui tanto avrebbe voluto.La cosa strana che non mi tornava e che per qualche strano motivo non ho voluto farlo ,forse perche non voleva neanche Luca che non era troppo convinto,ma visto che ero li ed eravamo tutti quanti senza vestiti addosso,mi domandavo del perche no!...riflettevo l'unica risposta che riuscivo a darmi era che concedendo tutto forse sarebbe terminato il gioco tra noi 3 .Quando tornammo in macchina ,la sera precedente,noi raccontammo di Dario,le foto,in Grecia con Ivan...parlammo del mia passione per i massaggi"sensuali" e della passione di Luca per le foto,Matteo era sbalordinto ,credo che ci rimase persino un po male,pensavamo fosse in realta' geloso,sembrava piu' geloso dello stesso Luca!Chiese chi fosse Dario,lui non lo conosceva,chiese se veramente Luca aveva lasciato che Ivan facesse sesso completo con me mentre a lui non concedevamo tutto.Noi rispondemmo che le cose vengono da sole in modo spontaneo,in qualche modo era il caso o una particolare situazione che combinava oppure no.,un po come era successo proprio a lui che una bella sera d'estate ,in macchina,riusci' in qualche modo sul sedile posteriore a scoparmi in modo furtivo per qualche secondo,percio' gli dicemmo che era inutile tentare di organizzare,se doveva succedere qualcosa sarebbe successo.Era l'ultima settimana di ferie,Ric sarebbe partiro da li a 4 giorni e in quelle sere uscimmo con tutti gli altri amici,di solito eravamo un gruppo di 10/12 persone ,in quelle sere era ormai evidente che a Ric piaceva Bea mentre a Bea ,dopo che tra donne ovvima ci si era confidate,piaceva di Matteo.L'ultima sera ,prima della partenza di Ric,volevamo fare qualcosa di speciale,per lasciare un bel ricordo e passare una serata diversa.Il tempo era bellissimo e faceva ancora molto caldo,non avevamo voglia di stare nella folla anzi,in realta',il contrario,tutti e 5 volevamo fare l'ultima serata tra di noi, siccome ci eravamo ripromessi di vedere l'alba al mare ,Matteo propose di accendere un fuoco in spiaggia e di andare direttamente li senza andare prima altrove in modo da non arrivare a notte fonda dove magari ci sarebbe passata la voglia per la stanchezza.L’idea piacque a per tutti,c’era anche luna piena e in spiaggia sarebbe stato molto romantico.Cosi preparammo teli,asciugamani,ciabatte da mare ,roba da bere e la legna per il fuoco che Luca carico' in macchina.Durante il tragitto c'era un'aria strana,particolare,si sentiva che sarebbe successo qualcosa...Ric e Bea scherzavano sul costume da indossare,lui avrebbe voltuo le foto di quella settimana con noi,Matteo invece sembrava sereno e fumava una sigaretta con la sua solita faccia da furbetto.Io e Luca invece stavamo fantasticando,Luca disse che se non faceva freddo avrebbe fatto il bagno,nessuno ci credeva conoscendolo tutti come freddoloso.Arrivati in spiaggiasistemammo i teli e gli asciugamani...dopo una mezzora c'era anche un bel fuoco e si stava bene,Matteo prese l'iniziativa e disse che era arrivato il momento di farsi il bagno,avviso' che l'avrebbe fatto nudo!……chiese chi avrebbe voluto fargli compagnia e poi si rivolse a me,disse”dai Sandra vieni a fare il bagno,l’acqua e’ caldissima e non fa per niente freddo”;io in realta avevo molto freddo ma poi la bella serata,la luna piena e la possibilita’ di fare un bagno nuda di sera non me la feci scappare.Luca, vedendo che io mi ero alzata si decise anche lui e riusci’ a convincere sia Bea che Ric ….”dai ,dai…non si puo’ non fare il bagno in una serata cosi!Io ero contentissima finalmente eravamo riusciti a trascorrere questa serata in spiaggia col fuoco acceso,erano passati tanti anni da quella volta in cui facemmo il bagno nudi con Matteo e constatammo come era difficile che certi eventi si ripetessero facilmente.Vedevo gli altri che si spagliavano,eravamo tutti un po distanti tra di noi,forse per cercare un po di privacy e avere un momento di intimita’ e per riuscire ad avere il coraggio di togliersi i vestiti;anche se avevamo fatto gia’ delle serate un po “trasgressive” sembrava come se fosse la prima volta per tutti spogliarsi in presenza di altri.Matteo fu il primo,rimase con le sue mutande bianche un po da uomo di altri tempi,poi si avvicino alla riva,si giro’ di spalle e se le tolse buttandole all’indietro,ci regalo’ la vista del suo sedere bianchissimo che con la luce della luna si faceva ulteriormente luminoso.Poi tocco a Luca,lui si tolse il boxer quasi in mezzo a noi,si era quasi del tutto rasato le parti “basse” e questo faceva sembrare il suo pisello piu’ lungo del solito,notai che Bea ci aveva “buttato”l’occhio,io lo sapevo che era molto curiosa di vederlo nudo soprattutto lei si era un po fissata col suo sedere,non le notavo pero’ posare il suo sguardo su Matteo cosi come invece io mi sentivo addosso lo sguardo di Ric che a suo dire avrebbe dovuto tampinare Bea che in quel momento si stava togliendo il vestitino,lei rimase in costume a due pezzi,Ric era in boxer e non mi sembrava che avesse intenzione ti tolgierselo infatti si sarebbe fatto il bagno col costume,io mi avvicinai a Bea e le chiesi se lei si sarebbe spogliata tutta ,lei rigiro’ la domanda a me e disse”e tu?”,“io me lo tolgo,se mi faccio il bagno col costume poi rimane bagnato per tutto il tempo perche di sera non si asciuga,quindi tanto vale toglierselo subito!”risposi io facendo l’occhiolino malizioso;Lei ci penso’ giusto un’attimo e poi mi disse che avrebbe tolto solo il pezzo sopra,cosi’ lo facemmo insieme,ci sbarazzammo in 4 secondi io della magliettina (il pezzo sopra non l’avevo neanche portato sapendo che avremmo fatto il bagno nudi)e lei si slaccio il pezzo di sopra mostrandomi il suo seno,secondo me il seno di Bea era proprio bello,sodo e a mela solo che appena inziammo ad avvicinarci alla riva per entrare in acqua lei se lo nascose tra le mani.Appena tutte e due eravamo nei pressi del bagnoasciuga fummo accolte da un applauso che ci mise ulteriormente in imbarazzo,anch’io mi coprivo le tette,anche per solidarierta’,almeno finche non riuscimmo ad entrare in acqua.Non entrai lentamente in mare per non soffrire troppo il freddo cosi praticamente mi tuffai di botto,anche Bea fece lostesso.Raggiungemmo gli altri che erano poco distanti da li,tutti in acqua la sola testa fuori;poi Luca di colpo fece un salto in alto tirandosi col corpo quasi completamente fuori dall’acqua,Bea rise alla vista del pisello penzolante e chiese di rifarlo,Luca guardo’ Matteo e poi Ric al quale intimo’ di togliersi assolutamente il costume se non voleva essere torturato dalle donne per tutta la serata finalmente anche Ric se li tolse,anche se in acqua non si vedeva nulla io ero curiosissima di vederglielo,appena fu senza costume loro contarono fino a tre e poi saltarono piu’ in alto possibile mostrandoci un piccolo spettacolino di piselli penzolanti che merito’ un applauso da parte nostra..poi Matteo propose di fare ognuno di noi un tuffo in cui bisognava portare il sedere piu’ in alto possibile,lui fu il primo a farci vedere come si doveva fare, si lancio’ abbastanza in alto per poi andare giu’ con la testa un po a gambe larghe facendoci vedere tutto l’apparato genitale,poi lo tocco a me e via via tutti gli altri,fu un modo per rompere un po di timidezza e, ..a quel punto si scateno’ la classica battaglia degli spruzzi d’acqua….Matteo prese di mira Bea che rispondeva come poteva,ma l’intento di Matteo fu proprio di farle usare le mani perche’ lei mostrasse il seno,e cosi’ fu...battaglia totale e io e Bea con le tette fuori dall’acqua offrimmo il nostro piccolo spettacolino...pero’ nella bolgia totale Ric si ritrovo’ dalle mie parti e anziche’ giocare con Bea in modo semmai da provare un approccio ,me lo ritrovai alle mie spalle che spruzzava acqua,forse si era talmente avvicinato che penso mi sfioro’ il sedere col suo pisello,ma nel caos totale non si capiva bene chi toccava chi!!Vidi che Bea cercava di attacare briga con Luca che spesso si voltava a guardarmi per controllare un po la situazione.Terminati quei 2 minuti di battaglia,ritornammo tutti in acqua a coprire i nostri corpi anche un po per il sopraggiungere del freddo,,eravamo tutti col fiatone ,io mi avvicinai a Bea e cercai di prenderla dai fianchi ma lei si giro’ e ne venne fuori un’improvvisato tet a tet….ci sollevammo in piedi quel che bastava per mostrare quello che stavamo facendo,le mie tette erano schiacciate contro quelle di Bea e ci strusciammo un po tanto per provocare tutti e tre gli uomini,la reazione fu istantanea,Luca si mise la mano davanti e Ric disse che ora lui non poteva uscire dall’acqua in quelle condizioni,Matteo invece ci supplico di smettere prima che fosse troppo tardi,io invece azzardai di piu’ cercando Bea con le labbra e con la lingua,cosi’ scherzammo un po;Luca mi disse il giorno dopo che la vista delle tette contro quelle di Bea era stata paradisiaca,anche Matteo era impazzito per quella scena mentre di Ric...ora vi racconto.A un certo punto inziava a fare freddo in acqua,uscirono tutti ,Luca compreso mentre a me piacque l’idea di rimanere un po da sola ma prima mi sfilai il costume di sotto e lo lanciai a Luca che tacitamente aveva compreso e accettato quel gioco.Mi rilassai credo ⅔ minuti in acqua,mi toccai anche un po sotto,quella slotudine mi aveva fatto venire un po voglia e sarei rimasta ancora un po ma se il freddo non mi avesse tolto ogni velleita’ romantica.Speravo Luca mi facesse arrivare li dove erano tutti ,attorno al fuoco,completamente nuda invece mi venne incontro molto prima con l’asciugamano ma credo piu’ per un gesto galante piu’ che di gelosia ,poi lui torno’ a sedersi dov’era prima,vicino a Bea e Matteo,erano ancora tutti nudi ma con addosso il solo asciugamano a coprirli,Bea lo teneva attaccato attorno al decolte’ facendobella mostra del suo seno gonfio dentro l’asciugamano ,infatti Luca stava li quasi col mento sopra le sue ginocchia o godersi lo spettacolo,lo dico anche con una punta sottile di innocente gelosia non per Luca ma per la bellezza del seno rigonfio..Allora chiesi dove potevo mettermi,Matteo disse subito:”Amore,vieni qui ti scaldo io “,Luca come al solito con tono ironico autoritario gli disse di stare tranquillo che ci avrebbe pensato lui a scaldarmi,ma io lo vidi cosi rilassato li vicino a Bea che mi venne un’altra idea:tra i due litiganti il terzo gode,Ric infatti disse “faro’ questo sacrificio”,lui spalanco’ le braccia e io ,col mio asciugamano addosso,mi adagia tra le sue braccia e in mezzo alle sue gambe che mi accolsero stringendomi un po .Questa mossa Luca non se l’aspettava ,meno che meno Matteo,ma con aria rasserenante io cominciai a parlare del piu’ e del meno,il discorso cadde sulla serata a casa nostra in cui giocammo a poker a “premi” ,Matteo che era il piu’ attivo lancio un sondaggio: “ma se i premi fossero stati senza limiti,voi cosa avreste scritto sul biglietto?”..e ci fu un “ehheheehhh”generale,sarebbe successo di tutto con gente come voi disse Bea, la cugina di Sandra,”io ad esempio vi avrei fatto esporre il sedere in aria e l’avrei suonato come un tamburo”..Luca ,da buon musicista,apprezzo’ l’idea e disse “adesso pero’ niente battute sul piffero!”..e ci fece ridere…Matteo chiese a Luca cosa avrebbe scritto lui ,Luca rispose che sarebbe andato sul classico e cioe’ ..pompino alternato delle donne con tette al vento.A quelle parole senti Ric dietro di me che si sistemava tirandosi poco indietro,forse l’idea di quella scena lo aveva fatto eccitare e per non essere troppo invasivo nei miei confronti probabilmente si era spostato indietro,io invece dicendo che avevo freddo gli presi le braccia e me le strinsi di piu’ sui miei fianchi(in realta vicino al fuoco cominciavo a sentire anche un po di caldo).”Dai ,Ric,tocca a te,tu cosa avresti proposto?”..chiesi io;lui alzo la testa come per pensarci ,poi disse:”Posso dire liberamente?...ok...io avrei proposto di bendare le donne,e con un matita colorata o qualcosa del genere fare dei disegni su a partire dalla nuca e poi man mano in altre parti del corpo svestendo di conseguenza la zona da disegnare fino a dove fosse possibile”......Rimanemmo tutti a bocca aperta!!..”e che cavolo!Ric!potevi proporlo l’altra sera!e’ un’idea meravigliosamente sexy!!”..dissi io,sinceramente rimasi colpita da quella fantasia di Ric,quel suo modo di parlare mi pose la personalita’ sotto un’altra luce,dietro quel ragazzo un po timido c’era une bella persona,mi piaceva e istintivamente feci io dei movimenti per spostarmi piu’ indietro ,verso di lui.Tocco a me ,io mi basai sull’idea di Luca(se stavamo insieme non proprio un caso),quella fantasia mi piaceva veramente ,cosi’ la presi coraggio e parlai:”io avrei proposto la stessa idea di Luca ma al contrario e cioe’ io e lei col sedere in alto e gli uomini a turno ci avrebbero leccato da dietro ...troppo spinta?!....Matteo escalmo”sto sudando!!!”.....Io invece stavolta senti chiaramente il pisello di RIc che era diventato duro,sentivo spingere qualcosa dietro la parte bassa della schiena,io cosi cercai un modo di fargli capire che non era un problema per me,anzi mi divertiva quella situazione infatti gli afferrai la sua una mano destra e gli chiesi di scaldarmi ulteriormente mettendola sotto l’asciugamano all’altezza del mio fianco sinistro,lui molto garbato ma un po confuso la appoggio’ li,poi man mano che si parlava io gli permettevo di fare dei piccoli movimenti con la mano dal fianco alla zona dell’ombelico,iniziava a diventare un piccolo massaggio e considerando che sotto era totalmente nuda mi stavo eccitando anch’io allidea che se avesse osato di piu’ sarebbe arrivato facilmente alle parti intime.Io un po su di giri e contenta ,mi appoggiai anche con la testa sulla sua spalla scendendo un po piu’ con le gambe che avevo leggermente aperto anche se con lasciugamano non si notava il movimento era un segnale di distensione per dar piu’ raggio d’azione alla sua mano .Certo con Luca li davanti penso che per lui sia stato complicato interpretare i miei segnali ,infatti non ando’ oltre,si continuava a parlare tutti insieme,l’atomfpera iniziava a essere saporifera,Matteo si stava abbioccando mentre Luca si era totalmente abbondonato con la testa sulle gambe di Bea che lo carezzava dietro la nuca,passammo un po di tempo cosi a parlottare e goderci la luce che emanava il fuoco ancora molto vivo,a me venne caldo e mi sollevai staccandomi dalla schiena di Ric,quel movimento quasi improvviso fece spostare il palmo superiore della sua mano che ando a toccare la parte bassa del seno,lui fece finta di niente e io pure,poi avvicinai il mio zaino e presi un paio di slip di ricambio che mi ero partata e li indossai li sotto l’asciugamano,poi mi adagia nella zona davanti a lui a pancia in giu’ ,mi tirai giu’ l’asciumgamano che avevo addosso scoprendomi quasi tutta la schiena e gli chiesi se aveva voglia di solleticarmela,lui senza parlare si chino e’ con le dita comincio’ a sfiorarmi.Intanto Matteo aveva chiuso gli occhi e forse si stava prorpio addormentando,bea si era adagiata stesa completamente su un fianco a un mezzo metro da me e subito dietro di Lei si era steso anche Luca ,entrambi avevano il proprio asciugamano arrotolato addosso e stavolta era lui che ricambiava le carezze sul collo di lei fino ad arrivare al braccio ,a volte con le dita indugiava sull decolte’ ,ci guardava e carcava con lo sguardo di fa capire a RIc che andava tutto bene,Io e Luca avevamo intesa perfetta,io pensavo al suo piacere e lui pensava al mio,non dovevamo spiegarci nulla ,sapevamo cosa e come comportarci..Mi sarebbe piaciuto tanto esser solleticata sulle natiche ma non volevo essere spacciata quindi aspettai l’evolversi del massaggino di Ric,fino a quel momento non c’era assolutamente nulla di sessuale,era tutto in forma di coccole e carezze.La sabbia non era porprio confortevole e ogni tanto mi risistemavo,soprattutto sotto il petto perche mi sentivo un po schiacciare il seno,a forza di muovermi ,l’asciugamano si tiro’ ancora un po piu’ giu’,approfittai per sistemare anche sotto la pancia e fui obbligata a sollevare il sedere cosi l’asciugamano cadde del tutto,lui fu gentile a mettermelo a posto ma credo che si ritrovo’ davanti la vista del mio sedere coperto solo da pochissima stoffa delle mutandine, che erano totalmente infilate dentro,ero sicura che aveva visto tutto anche le labbra della patataCon l’’asciugamano pero’ mi copri’ solo a meta del sedere in modo che rimanesse un po scoperto con i miei slip a vista,finalmente solleticava cosi anche sul sedere e li che mi cominciai ….a bagnare…Luca a quella scena cerco’ di condividere il momento andando a cercare l’apertura dell’asciugamano di Bea che ne assecondava i movimenti,lui cerco’ piano piano il contatto sul suo fianco passando da sotto il braccio ma quel movimento fece cadere l’asciugamano sotto il seno che lei si copri prontamente con le mani in quanto erano gia’ li sopra,ma era bella da vedere quel’immagine,sarebbe stato bello fotografarli,Luca mi guardava con aria felice,mentre mi guardava anche lui si era in qualche modo liberato dal suo asciugamano creando un unica coperta con quello di Bea che a quell’azione fece dei movimenti all’indietro per aderire completamente al corpo di Luca;chissa se lui c’e l’aveva duro,era ovvio di si anche se magari con la stacnhezza addosso di tutta la giornata magari non ce’ la faceva,pero’ se fosse stato duro Bea lo sentiva bene messa cosi e sarebbe stato anche molto facile farsi penetrare da dietro.,credo che invec e dopo qualche minuto ci addormentammo tutti,Ric aveva smesso da qualche minuto di far scorrere la sua mano su e giu dalla schiena al sedere,si era adagiata sulla montagnetta di zaini tipo come se stesse su una poltrona con lo schienale abbassato,io mi copri fino alla testa col mio asciugamano e ci addormentammo credo per quasi un’ora,avrei dormito di piu’ ma tra una sensazione di piacere mi risveglio’ da quello pensavo fosse veramente un sogno ,infatti prima di realizzare che fossi veramente sveglia e di capire dove ero ci misi qualche secondo,mi sveglia perche sentivo una piacevole e insistente sensazione sul mio sedere;Ric,che era quasi attaccato a me (lui con la testa al contrario rispetto a me che ero pancia in giu rivolta verso il fuoco)mi stava proprio toccando il sedere ma non sfiorandolo come prima,stava proprio palpando,passava bene sotto gli slip ,ancora non toccava la patata ma ci passava proprio vicino.mi prendeva tutto il gluteo nel palmo della mano e ci giocava,io stetti li ferma,poi iniziava a piacermi e guardai Luca che si era svegliato (o forse non si era mai addormentato),guardavo Luca per fargli capire che stava succedendo qualcosa ,gli feci la facciadi chi stava godendo e lui sorrise;mi stavo bagnando di nuovo,non sapevo che fare,mi venne d’istinto sollevare un po il sedere riempiendo con la sabbia la parte sotto il bacino….chinai la testa e mi concentrai un po sulla sensazione ,la mano di Ric aderiva alle chiappe ,prima una e poi l’altra ,ci passava sollevando l’elastico orizzontale dei miei slip ,dopo un po ,avendo ormai capito che poteva azzardare di piu’,con Luca e Bea entrambi nudi sotto gli asciugamani distesi insieme che chissa cosa potevano fare senza essere visti,si sentiva il diritto di tentare,poi io certo non gli rendevo la vita difficile anzi,piu’ di cosi!!!Io avevo voglia di divertirmi,era forse l’utlima sera che si sarebbe stati tutti insieme quindi non opponevo nessun tipo di resistenza,seguivo gli eventi assecondando le circostanze.Infatti ecco che Ric ora sollevava anche la parte verticale dei miei slip,quella che copriva le parti piu’ intime,pian piano arrivo con le dita a sentire quanto ero bagnata e delicatamente mi tocco sfiorandomi tutta.Come facevo a dirlo a Luca!!Ric muoveva il palmo della mano dappertutto ma poi si fermo proprio li ,nell’ingresso secondario….un po mi preoccupai non sapendo le sue intenzioni ma la sua delicatezza mi tolse ogni tipo di ansia,col dito medio si fermo li e con movimenti impercettibili comincio’ a esplorarmi...avevo gli occhi sgranati ma mi faceva molto piacere quella cosa,era molto maiala!!Con movimento labbiale cercai di far capire a Luca cosa voleva farmi Ric, mossi le labbra dicendo “Cu-lo...di-to...Cu-lo”..finalmente capi e ebbe un’espressione come per dire “ah! pero!”...io gli sorrisi in modo che capisse che non c’erano problemi e che mi stavo divertendo,lui porto’ allora la sua mano sulle mani di Bea che erano ancora li a coprire il seno,Bea apri’ gli occhi ,capi anche lei cosa stava succendendo e permise finalmente a Luca il contatto della mano su una tetta che ora Luca palpava con molta brama unita al piacere di vedermi li col la mano di Ric sul mio culo.Anche Bea mise il suo braccio del lato libero sul corpo di Luca arrivando anche lei a toccare il sedere di Luca per spingere lo stesso bacino i piu’ verso di lei,vedevo che si sussurravano delle cose sghignazzando,credo che stessero parlando di me ma a bassissimo voce ma per non svegliare Matteo che dormiva ancora.Poi notai che Bea inziava ad avere un respiro piu’ profondo ,potevo intuire il perche’,ormai era eccitatissima anche lei che aveva il corpo teso come una corda di violino,io col labbiale chiesi a Luca.”scop?i’”...lui non capi e io ripetei:”te -la- stai- scopando”....lui fece cenno di no...nel frattempo anch’io che mi ero un po distratta a guardare Luca e Bea iniziai a sentire i brividi, Ric aveva ormai infilalato una parte del dito e mi stava scopando li,il culo col suo dito,Luca lo faceva molto raramente e dire la verita’ a me non piaceva piu’ di tanto,forse perche’ non aveva mai avuto la pazienza che aveva avuto Ric,poi pero’ l’effetto sopresa fini e io volevo sentire di piu’ …inarcai di piu’ la schiena e Ric ando’ piu’ a fondo col dito facendomi scopare un pochino cosi...sperando che succedesse qualcos’altro…a forza di muovere la mano sotto il telo che mi copriva fini per scoprire parte della schiena e del sedere,con la scusa che stavo scomoda mi alzai eretta sulle ginocchia col mio asciugamano sulle tette e la schiena nuda,Rici allargo’ le braccia per offrirmi riparo ,e mi disse che mi avrebbe fatto un bel massaggio alla schiena (ma chi glie l’aveva detto che amavo i massaggi?) io allora colsi l’offerta al volo ma mi girai verso di lui ,mi portai il telo alle spalle a mi adagia a tette nude e contatto diretto sul suo petto,,era molto morbido stare li,era rilassante e appoggiai la testa sulla spalla con la mia faccia rivolta verso Luca e Bea. Ric secondo me non aavrebbe potuto sperare di piu’,ero nuda appoggiata a lui anche se ancora non ero comoda in realta,quindi allargai le gambe e mi posizionai seduta sopra di lui che aveva ancora il suo asciugamano che gli copriva le gambe fino allombelico,lui quando mi ebbe seduta a abbraciata cosi, se ne approfitto’ e con un strappo sfilo’ il telo che era sotto me rimanendo col pisello a contatto col mio sedere,io non avevo tolto gli slip quindi lascia che lui togliesse quell’asciugamano senza oppormi.Luca guardava ...non so bene ora cosa stesse pensando ma finche non mi faceva una faccia contrariata io me la godevo.Cosi ora ero seduta sul pisello di Ric,con le tette appoggiate a lui e un telo che copriva la mia schiena…..Ric ricomincio’ quindi a massaggiarmi con entrambe le mani .mi toccava le braccia ,la colonna vertebrtale,il sedere e la parte esterna della gambe,io pero’ mi stavo bagnando anzi lo ero gia da prima ma ora essendo sopra di lui mi bagnavo di piu’,saliva l’eccitazione cosi come sentivo indurirsi il suo pisello sotto di me,infatti lui mi sollevo’ leggermente per adeguarlo al nuova forma ,quando mi risedetti il suo coso era proprio sotto la mia patata e il suo glande sul mio clitoride,basta non resistevo piu’ cosi mi inziai a strusciare,leggeri movimenti avanti e dietro….sempre mentre guardavo Luca io iniziavo a godere veramente ,il respiro si faceva forte,stavo usando il corpo di Ric per il solo gusto del mio piacere,lui mi accompagnava con le mani sul sedere e mi aiutava a fare un po avanti e dietro ma senza fare nessun rumore….poi lui mi sussurro’:”posso?”..io dissi “No non puoi....continua ......mhh….non hai il preservativo”intanto vedevo che Bea e Luca si dicevano qualcosa,Luca palpava le tette di Bea sotto i nostri occhi ,sembrava volercele offrire e farci godere con lui di quel seno,poi Bea si porto la mano dietro e armeggio’ con un modo di fare che io conosco bene,stava provando a fagli una sega!Bene cosi avevo il via libera anch’io ,feci cadere del tutto il mio asciugamano cosi anche loro potevano vedere esattamente cosa stavamo facendo,lo feci soprattutto per Luca,cosi loro videro come mi strusciavo sul quel pisello sotto di me,a quella vista qualcosa cambio’,anche Luca mise la mano li dove Bea era intenta a far qualcosa che non potevamo vedere,poi la tolsero entrambi ma ora era Bea che si muoveva avanti e dietro col bacino,credo proprio che adesso stessero scopando,io chiusi gli occhi per qualche istante per provare a sentire le stesse sensazioni di Luca ,cercammo insieme un contatto cerebrale…..Ric i interuppe la concentrazione perche si era accorto anche lui della situazione e mi chiese perche’ non lo facevamo anche noi,io gli risposi che quella era mia cugina e sapevo chi era;avevo in realta’ una voglia matta di infilarmelo subito e venire ma non ce la facevo...Luca invece aveva le tette di Bea in mano e se la stava proprio facendo di gusto,lentamente e in silenzio se la godeva….quelli furono i dieci minuti piu’ bollenti della serata,io poi mi alzai e mi rimisi un po di vestiti addosso,anche Bea si alzo’ e si rivesti,finalmente Matteo si sveglio’ dicendo che non era riuscito a dormire per niente,noi ci facemmo una fragorosa risata e gli ricordammo un vecchio detto che diceva ’ che e’ proprio vero che chi non dorme non piglia pesci,lui alzo le sopracilgia e disse “cosa?”....in conclusione Matteo non era interessato a Bea ,Bea fin dall’inizio sperava in una cosa in tre con me e Luca,a Ric gli piacevo io ma secondo noi si sarebbe fatto volentieri anche Bea se ne avesse avuto la possibilita’,a Luca piaceva Bea e io?Io preferivo sempre Matteo e sognavo di fare una cosa in tre con Luca.Il giorno dopo ,nel pomeriggio, invece di andare al mare presto, io e Luca rimanemmo a letto a raccontarci tutto quello che era successo che l’altro non sapeva,ci raccontavamo tutto mentre facevamo l’amore ,lui mi faceva vedere come si era fatto Bea e tutto il resto e io allo stesso modo replicavo quello che era successo a me,lui ci rimase male o almeno sembrava dispiaciuto del fatto che lui era riuscito ad andare fino in fondo con Bea mentre io no ,mi promise che prima della fine delle ferie ,avrebbe nel caso fatto il modo di farmi fare quelle che avrei voluto,adesso io in effetti un po di voglia mi era rimasta anche se tutto sommato se fosse finita li la vacanza non era andata per niente male considerando che qualche giorno prima avevo fatto un pompino in macchina a Matteo e ieri quasi stavo per cedere tentativi di Ric,certo pero’ che la fantasia di scopare con Matteo e Luca non l’avevo ancora realizzata e Luca mi promise che la prossima volta non avrebbe impedito nulla nel caso si fosse ripresentata l’occasione…...
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11 years ago
AdamDTS,
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Festa in Villa
Festa in una villa molto elegante…
Dopo mille fantasie ed altrettante perplessità sabato si avvicina e la cena alla quale siamo stati invitati da persone conosciute su un sito di annunci si avvicina.
Sabato ore 19 fervono i preparativi, una rilassante doccia post lavorativa e poi la scelta degli abiti.
Io, jeans camicia bianca e giacca bleu, la mia splendida Lei miniabito nero in lanetta molto aderente nel quale i piccoli ma sodi seni si impuntano. per l’intimo risolve con una semplice brasiliana nera e nulla più.... un filo di perle al collo e scarpa nera tacco 12, a slanciare le gambe ancora abronzantissime e peraltro già slanciate di loro…
Arriviamo al cancello un drin e il cancello si apre, percorriamo il lungo viale che inframezza il curatissimo prato inglese e arriviamo all’ingresso.
Ci accolgono i padroni di casa, una splendida coppia lei quarantenne rossa elegante e prosperosa e lui con qualche annetto in più ma in forma e con una lunga chioma brizzolata, entrambi eleganti e belli, fatte le presentazioni ci conducono in un grande salotto, gli ospiti sono quasi tutti arrivati ci saranno una ventina di persone o poco meno…
La cena è a buffet, il clima è allegorico nell’aria c’è confidenza e cordialità che fa sembrare che ci conosciamo tutti da vecchia data….
Il vino scorre a fiumi e concorre all’abbattimento delle barriere dettate dalla timidezza.. Noi coinvolti ed emozionati dai nostri compagni di serata ci lasciamo spesso andare ad effusioni molto molto intime, ma li nessuno giudica nessuno, anzi solo sorrisi di compiacimento per tutti..
La mia lei è più coinvolta di me, la festa si sposta nel giardino d’inverno dove c’è un vasca idromassaggio con luci colorate, diversi divanetti e la musica e ballabile ma non assordante… il tempo di andarle a prendere da bere e la ritrovo a parlare animatamente con un pelato alto almeno quanto me quindi sicuramente più di un metro e ottanta… Ecco la prima emozione anche per me, un brivido difficile da spiegare una mescolanza tra gelosia ed eccitazione… arrivo con due bicchieri uno ovviamente per la mia Lei e l’altro lo offro a lui.. sto ragazzotto educatamente rifiuta ma io insisto lascio il mio calice a lui e vado a prendermi nuovamente da bere…
Dopo quattro chiacchiere finiamo il primo giro di bevuta e lui si occupa di riempirci nuovamente i bicchieri, la mia Lei è carica ed euforica mi bacia passionalmente e con la mano mi tocca il cazzo sussurrandomi nell’orecchio “ti piace la festa”…
Il pelato infisicato torna e ci racconta di essere solo alla festa a causa di un indisposizione della sua lei…
La mia lei ha i capezzoli inturgiditi che non vengono per nulla nascosti dal vestito di lanetta… la ammiriamo entrambi, in quel preciso istante sento il mio cazzo crescere e capisco che mi piace che la mia lei sia ammirata e desiderata….
Altro giro di vino e si parte a ballare… lui resta a ballare con noi, la mia Splendida Lei balla tra noi e il movimento le fa salire il vestito ormai quasi a livello inguinale, la musica cambia ritmo e passa al ritmo latino.. Lei balla tra noi entrambi le cingiamo i fianchi lei balla frontalmente a me e si appoggia al mio cazzo in totale erezione ed inturgidimento, sento che è spinta da dietro quindi sicuramente lui le sta appoggiando il cazzo sul sullo splendido culo.. mille pensieri mi attraversano la testa sto forse per diventare pazzo? ma questa situazione mi piace e mi eccita da impazzire..
Ed ecco che succede una cosa stupenda la mia le inizia quasi a godere… sembra assurdo e sola cinta ai fianchi ma il mio cazzo “vestito” e solo appoggiato e idem quello di un’estraneo le stanno facendo provare un emozione talmente nuova e trasgressiva che la porta al godimento….
Interrompiamo compiaciuti il ballo, beviamo un altro drink e il nostro amico si offre di guidarci in visita alla villa…
Accettiamo e percorsi da nuovi brividi lo seguiamo… si va al piano superiore, la mia lei chiede di indicarle il bagno, lui ci accompagna fino alla porta, io lo invito ad entrare con noi… la mia Lei non fa una piega anzi sfodera un sorriso compiaciuto di assenso… si abbassa la brasiliana nera e si siede nel water guardandoci in modo amiccante… io mi avvicino sento che sta facendo pipì, la mia patta è vicino alla sua bocca la apre estrae il cazzo teso e inizia a succhiarlo avidamente, vedo che guarda lui, lo invito io ad avvicinarsi, lui le carezza la testa e lei gli apre la patta ed estrae un gran cazzo teso e depilato e inizia a menarlo… io impazzisco del tutto sto per venire Lei lo sente e mi fa godere in bocca.. il nostro amico si eccita quanto noi e viene copiosamente nella mano della mia Lei… ci ricomponiamo, c’è chi si lava le mani e chi si sciacqua la bocca…
La visita prosegue, entriamo, ovviamente tutti e tre in una stanza molto grande con un letto di dimensioni esagerate e posto al centro della stanza…. Bacio la mia lei, è caldissima, le sfilo il vestito, le tolgo le mutande inumidite dall’eccitazione… è nuda tra noi… inizio a spogliarmi e invito lui a fare la stessa cosa… la mia lei nuda tra noi, tre corpi glabri e armoniosi…. Lei spalanca le cosce e lui scende tra le sue gambe e inizia a leccarla mentre io la bacio carezzandole i seni… eccola ha un primo orgasmo… ansima gode e il suo corpo vibra… con il vestito in lanetta le bendo gli occhi… lei è estasiata… mi posiziono al bordo del letto e la penetro… la strada è “spianata” inizio a scoparla con colpi secchi e decisi… lui è incantato a guardare sono io a indicargli di avvicinarsi al suo viso facendogli allo stesso tempo segno di non parlare… Lei sente il cazzo avvicinarsi lo cinge con la mano e lo porta alla bocca lo sta spompinando… cazzo la fotto in modo ancor più deciso… eccola ha un secondo orgasmo un godimento pazzesco gode trema urla di piacere… due cazzi per Lei e non sa di chi è il cazzo in bocca e di chi è quello in figa… il nostro amico molto corretto non approfitta e mi fa cosa gradita non sborrandole in bocca… certo inonda il suo seno di sperma ma proprio mentre la ripulisce con la lingua è il mio momento godo da impazzire ma estraggo il cazzo e le vengo sulla pancia…. Lui finisce la sua opera e gli faccio segno di uscire… mi stendo al fianco della mia Lei.. la bacio e le tolgo la benda… è estasiata…. ne abbiamo fatta di strada Amore… non sai quale cazzo ti ha penetrata e quale cazzo hai spompinato… Lei sorrise… ci lavammo e tornammo alla festa dove ritrovato il nostro amico, bevemmo l’ennesimo drink assieme.
Ciò che avvenne nel prosieguo della festa ve lo racconteremo solo se il nostro racconto vi sarà piaciuto ;-)
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11 years ago
giocointrigante6979,
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History of violence 16
Ho appena finito di fare l'amore con mio marito. Mi sento addosso una sensazione di appagamento assolutamente piacevole. Tutta la giornata trascorsa con Fausto in questo mio stesso letto matrimoniale avrebbe forse richiesto una serata solitaria, un'oasi tranquilla dove assorbire le sensazioni e le emozioni provate. Non mi è dispiaciuto affatto tuttavia ritrovarmi invece subito dopo alle prese con il mio Rodolfo arrapato che smania per la voglia di penetrarmi. Mi faccio quindi scopare senza problemi anche dal mio sposo che ansimando mi ripete il suo desiderio di incontrare altre coppie. A me l'idea di incontrare coppie non mi solletica, dovrò proprio sforzarmi di escogitare qualcosa che possa appagarlo, ma ora sono troppo svuotata per pensarci. Rodolfo vuole finire nel mio culetto. Lo accontento, anche se è ancora dolorante. Mi giro, lui me lo mette dentro e subito dopo mi riempie con il suo getto, ignaro del fatto che il suo seme andrà inevitabilmente a mischiarsi con quello di Fausto....
L'indomani mi sveglio piena di sonno. Rodolfo è già uscito. Mi rigiro nel letto ripensando alle ore d'amore con Fausto, cerco istintivamente tra i cuscini il suo odore per poi ricordarmi divertita la fretta con cui ho dovuto cambiare le lenzuola completamente disfatte e piene di odore di sesso prima che mio marito tornasse a casa. Come tutti gli uomini, Rodolfo non è molto osservatore, altrimenti avrebbe dovuto domandarsi come mai ho cambiato le lenzuola ancora fresche del giorno prima.
Penso a Fausto, a quanto è stato bello... da come si comportava sembrava molto preso da me. Non ci staremo per caso innamorando io e lui? Fatto sta che non riesco a togliermelo dalla testa e vorrei che lui fosse qui, che mi strappasse la camicia da notte e mi possedesse ancora... mi sto bagnando, meglio alzarmi e fare qualcosa che mi distragga. La giornata scorre tranquilla, finchè nel primo pomeriggio squilla il cellulare. Vedo sul display che si tratta di Sergio. Gli rispondo un po' disorientata. Mi domando se sia il caso di dirgli di Fausto...
"Bella Francesca mia, come è andata la luna di miele?"
Gli rispondo educatamente raccontandogli qualcosa. Lui stranamente ascolta con pazienza una stringata sintesi delle mie giornate messicane.
"Bene, bene, bene. Quindi allora ti sei riposata, sei bella piena di energia... ho giusto un po' di cosette da chiederti."
"Da chiedermi?" ribatto presa in contropiede.
"Si, dobbiamo farci una chiacchieratina io e te".
"Mmmmm, va bene... e quando?".
"Passo da te tra un'oretta, non hai problemi, vero?".
"Come sei premuroso..." ribatto sardonicamente. Lo sento sbuffare e subito aggiungo:
"Dai, non ho problemi, al bar a due isolati da casa mia, ok?".
Uffa, non immaginavo che le cose avrebbero ripreso a girare così velocemente... Ho Fausto in testa, ma sentire la voce di Sergio, la sua maleducazione innata, la sua prepotenza... insomma, non posso dire di essere dispiaciuta di incontrarlo.
Lo aspetto seduta al bar non lontano da casa mia. Sono le 15,30 ed è molto improbabile che qualcuno mi veda. Mi squilla il cellulare, è lui. Mi dice di raggiungerlo, sta in macchina poco più avanti.
Salgo in macchina con lui, mette in moto e parte.
"Eri uno schianto in chiesa con quel vestito bianco, eh?" mi fa senza guardarmi.
"Grazie..." rispondo con finta timidezza.
"Allora senti, come sei messa questi giorni?".
"Abbastanza libera, riprendo a lavorare lunedì...".
"Ah bene quindi hai tempo, marito fuori dalle balle... allora ho il vecchietto di Corso Rinascimento che mi dato disponibilità la mattina, se non ti richiamo entro stasera domattina lo vai a trovare".
Non dico nulla, lo lascio parlare. Inutile obiettare che sono convinta che lui si fa dare soldi dal vecchio in cambio delle mie prestazioni.
Mi sembra che Sergio stia esagerando, ma non so come reagire. Non è mai accaduto che, opponendomi alle sue richieste, riuscissi ad ottenere qualcosa. Rischio pure di beccarmi un ceffone. E, a dirla tutta, non è che essere trattata in questo modo mi faccia esattamente soffrire.
"Poi devi venire al locale di Enzo che ti dobbiamo parlare. Enzo ci preparerà un bel pranzetto".
"Al locale di Enzo a parlare? A parlare di che cosa?" Ribatto. Non mi piace il modo con cui si è espresso. Sergio mi rivolge uno sguardo cattivo.
"Tu non preoccuparti, vieni e basta". Non replico nulla, prudentemente.
Lui continua a guidare per un po', poi accosta l'auto in una piazzola. Si gira sul sedile posteriore e prende due buste di cartone.
"Regalino per te".
Apro le buste. Si tratta di tantisisma lingerie sexy: calze a rete, due o tre guepiere, reggitette, anche un paio di tubini, uno nero e uno blu scuro molto carini.
Più che un regalo mi sembra quasi un... equipaggiamento! Però mi fa piacere comunque e gli stampo un bacio di ringraziamento sulla guancia.
"Lascia perdere i bacetti e datti un po' da fare, forza". Sergio si sbottona i pantaloni e tira fuori il membro già semieretto.
Mi chino lentamente verso il suo sedile e glielo prendo golosamente in bocca. Parto con l'intenzione di fargli un pompino delicato, impreziosito da ricami di lingua, ma lui mi piazza una mano sulla testa e mi spinge brutalmente verso il suo cazzo, che mi si affonda tutto in gola. Ormai non sono più una novellina ho imparato come si fa a respirare durante un bocchino profondo. Sergio mi afferra la testa e me la guida ritmicamente sul membro. Più che un pompino mi sta scopando bocca e gola. Ogni tanto devo reprimere un conato di vomito, è inevitabile, ma mi sto eccitando. La mia mano corre alla passera. Sono appena riuscita ad scostare la gonna e ad infilarmi la mano nelle mutandine che Sergio mi fa smettere e scende dalla macchina. Nascosto agli sguardi indiscreti dalla portiera aperta, in piedi davanti a me, mi invita a sedermi sul sedile del guidatore.
"Ora voglio vederti con la bocca piena di sborra, tira fuori la lingua".
Mi avvicino ai suoi inguini e glielo riprendo in bocca. Lui mi lascia succhiare per un po', poi mi ordina di aprire la bocca e tirare fuori la lingua. Mi appoggia la cappella sulla lingua e si sega velocemente il membro. Un getto di sperma mi ricopre la lingua.
Lo guardo negli occhi e gli mostro la lingua imbrattata di grossi grumi di sburro. Altri schizzi subito mi arrivano sulle labbra e direttamente in bocca. Sergio si spreme le ultime gocce sulla mia lingua, ho la bocca piena del suo seme e gliela mostro in maniera oscena.
"E ora bevi, puttana".
Deglutisco tutto, assaporando e leccandomi le labbra, senza smettere di guardarlo.
Sergio si dimostra quasi galante riaccompagnandomi a casa.
La sera vengono amici a casa per felicitarsi con noi del matrimonio e per vedere la casa sistemata, io e Rodolfo passiamo con loro una serata molto allegra.
La mattina dopo parto da casa verso le 10, mi dirigo verso Corso Rinascimento. Lascio la macchina sul lungotevere dopo aver girato mezzora per trovare un parcheggio. Faccio a piedi la strada, attraverso Piazza Navona e arrivo dal mio anziano ospite, è la terza volta che lo incontro.
Stavolta non trovo la porta aperta, suono, mi viene ad aprire lui. Lo saluto educatamente, lui mi guarda senza rispondere.
Mi fa entrare, chiude la porta. Mi sospinge delicatamente contro la porta chiusa, le sue mani corrono subito sotto la gonna, risalgono e trovano le mutandine. Mi chiede di togliermele, io mi appoggio al muro e le sfilo.
"Allarga un po' le gambe" mi fa. Le sue dita subito massaggiano le grandi labbra della mia fica. Il vecchio non mi piace proprio come uomo ma le sue manovre non ci mettono molto a farmela bagnare. Lui se ne accorge, si inginocchia e me la lecca un po'... non ci sa fare molto con la lingua ma non mi dispiace. Mi prende e mi porta in camera da letto. Ci distendiamo vicini, lui mi abbraccia, ci baciamo profondamente per un decina di minuti. Gli accarezzo il cazzo, ma come sempre lui ha problemi di erezione. Improvvisamente si scosta, si mette ad armeggiare con il comodino ed estrae uno strano arnese che sulle prime mi sconcerta. Una cintura semirigida su cui è innestato un fallo in lattice. Immagino che intenda possedermi con quello e mi preparo mentalmente a questa sgradevole faccenda. Ma lui mi prende una mano e se la porta sull'ano invitandomi a penetrarlo con le dita. Gli infilo due dita dentro e cerco di mimare un andirivieni ritmico, il vecchio comincia a gemere.
"Dai mettila, ora".
Capisco che la cintura devo essere io ad indossarla, non lui. Oh my God, vorrei proprio essere da un'altra parte in questo momento. Faccio buon viso a cattivo gioco, lui mi aiuta a sistemare la cintura, spalma del lubrificante sul pene di gomma che ora sembra spuntare dai miei inguini. Si mette alla pecorina sul letto e mi incita a sbatterlo. E' la situazione più grottesca in cui mi sono mai trovata. O pianto tutto e me ne vado oppure cerco di prenderla con un po' di sano umorismo: scelgo la seconda soluzione. Prendo l'uomo per i fianchi mettendomi dietro di lui, gli appoggio il pene finto tra le natiche. Lui è esperto e se lo guida sul punto giusto. Mi dice di spingere, io ci provo un po' goffamente, ed il fallo sprofonda nel culo del vecchio come un coltello nel burro. Lui ansima di piacere e mi chiede di sfondarlo. Inizio a scoparlo andando avanti e indietro con il bacino, sempre più forte. Comincio a trovare la cosa quasi esilarante, l'anziano vuole essere sculacciato e mentre lo fotto gli assesto potenti pacche sulle natiche finchè le mani mi formicolano, mentre le chiappe dell'uomo si arrossano. Lui nel frattempo si mena furiosamente l'uccello. Mi viene da ridere istericamente e faccio sforzi sovrumani per trattenermi. Il vecchio improvvisamente gode gemendo. Mi fermo ed estraggo lentamente il gingillo dal suo sfintere anale. Ringrazio il cielo di non vedere sporcizia nè sentire cattivi odori. L'uomo si alza e va in bagno, io mi tolgo la cintura. Sinceramente ne ho abbastanza e mi rivesto per andarmene, dicano un po' quello che vogliono. Il vecchio rientra dal bagno avvolto da un accappatoio, e trovandomi vestita mi congeda frettolosamente mormorando qualcosa tipo salutargli Sergio.
Ora si tratta di andare da Enzo. Sono vagamente preoccupata dalle parole di Sergio di ieri, conoscendolo temo di non potermi aspettare nulla di buono, ma sono anche arrabbiata con me stessa perchè la prospettiva di dover soggiacere a richieste sicuramente sconce mi eccita, e pure tanto. Ancora e sempre si ripresenta il conflitto tra l'animale oscuro e la parte razionale. I giorni passati in Messico mi hanno riportato mentalmente sulla sponda "giusta", anche la storia con Fausto tutto sommato è una faccenda "pulita". La Francesca razionale vorrebbe avere un matrimonio accettabile ed allo stesso tempo anche una storia, sessuale e magari anche sentimentale, con un uomo come Fausto che mi piace e mi affascina più di quanto faccia mio marito. Vorrei dividermi solamente tra queste due istanze tutto sommato "gestibili", come fanno tantissime altre donne. La mia parte razionale, che cerca di soffocare il demone che mi porta a masturbarmi ogni volta che ripenso alla notte con i camionisti.
Mi fermo ad un bar ed ordino un aperitivo riflettendo sulla faccenda. Se Sergio ha in mente qualcosa di poco accettabile forse l'unica persona che può aiutarmi è proprio Fausto. Fausto credo che sia coinvolto da me, ha un atteggiamento protettivo. Da quanto ricordo di quella sera a casa di Sergio, Fausto gode pure di una certa autorità. Forse posso appoggiarmi a lui, forse grazie a lui posso rimanere ancorata alla sponda "giusta", forse lui può opporsi efficacemente a Sergio e proteggermi.
Lo chiamo. Il cellulare squilla ma lui non risponde. Non ci siamo più sentiti da avantiieri. Non mi pare buon segno. Bevo il caffè. Il cellulare risquilla, ma il numero è sconosciuto. Rispondo.
"Francesca, ciao, come stai, sono Aldo, ti ricordi di me?"
Aldo? Aldo chi? La voce non mi è nuova ma non riesco a capire di chi diavolo si tratti.
"Scusami, ma non mi ricordo chi sei..."
"Eheh certo, lo capisco... Ci siamo incontrati neanche un mese fa sulla via Tiberina, sei salita in macchina con me..."
Ricordo perfettamente. Aldo è il mio "cliente" di quella famosa serata. Che buffo, mi fa proprio piacere sentirlo.
"Aldo, ma che bello sentirti, come stai".
Aldo mi dice che non ha mai smesso di pensarmi e che vuole assolutamente rivedermi. E' carino e gentile, ci scherzo un po' e lo lascio in sospeso con una serie di "vedremo" ed invitandolo a farsi risentire. Ora non ho proprio la testa per vederlo.
Arrivo al locale di Enzo. Lo trovo davanti all'entrata, lui mi vede e sorride raggiante. Mi si avvicina e, sorridendo, gli offro le labbra, lui mi bacia in bocca. Mi porta dentro.
"Ti stanno aspettando, sai? Accomodati che ora porto da mangiare".
Mi stanno aspettando? Chi? Entro nella grande sala e cerco con gli occhi Sergio. Rimango impietrita.
Sergio è seduto al tavolo.
Accanto a lui c'è Fausto.
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11 years ago
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Suite, bollicine e passione
Era il secondo sabato di Ottobre, l’autunno stava affacciandosi con il suo cielo uggioso e quell’inconfondibile odore che chi sta in campagna conosce bene, fatto di legna bruciata nei caminetti, minestra riscaldata e rugiada.
La giornata volgeva al termine e Doriana, mia moglie, era davanti alla specchiera del bagno a sistemarsi i capelli: quarant’anni, un metro e ottanta quasi, il suo fisico asciutto, il seno perfetto e il sedere rotondo erano contenuti da un intimo da grande occasione fatto da un perizoma e un bustino pieno di laccetti, nero e rosa.
Una leggera erezione faceva capolino mentre la osservavo: stasera sarebbe stata una di quelle 7-8 sere all’anno dove, se tutto fosse andato come speravamo, ci saremmo concessi al piacere del sesso con un’altra coppia per cui entrambi stavamo provvedendo a prepararci al meglio. Dalla doccia con sapone profumato alla depilazione del pube fino ai capi da indossare, tutto doveva essere impeccabile.
La coppia che avrebbe condiviso la serata, Giorgio e Morena, erano un po’ più grandi di noi, eleganti e distinti, li avevamo già incontrati un paio di volte a seguito di un annuncio: l’aperitivo conoscitivo era durato tre ore al termine delle quali ero rimasto in attesa del giudizio perchè Doriana è imprevedibile ma questa volta fu convinta nel volerli rivedere.
All’aperitivo era seguita una cena, qualche venerdì dopo, dove riuscimmo a cenare all’aperto davanti al mare: noi avremmo già desiderato finire a scambiarci piacere nello stesso letto in quell’occasione, ma Morena obiettò che la cena era stata incentrata su discorsi troppo poco coinvolgenti, sessualmente parlando, ed era difficile dopo aver parlato di viaggi e lavoro, “sintonizzarsi” su un'altra lunghezza d’onda così d’improvviso, per cui propose di rivedersi con più calma ed eros dopo due settimane.
In quei quindici giorni alcuni messaggi bollenti scambiati tra me e Morena facevano prevedere un incontro al calor bianco: finalmente la sera fatidica era arrivata e alle 20 in punto eravamo al ristorante preferito, un giapponese che permette di prenotare delle salette chiuse da uno scorrevole con il pavimento elevato all’altezza delle sedute delle sedie e uno spazio sotto il tavolo dove mettere le gambe. L’idea era quella di creare un po’ di atmosfera e tensione sessuale durante la cena con discorsi piccanti e qualche toccatina per scaldarci.
Loro erano già li ad aspettarci, Giorgio impeccabile con una giacca blu e una sciarpa grigia e Morena avvolta da un tubino che non lasciava nulla all’immaginazione, appollaiata su un tacco 12 e soprattutto senza reggiseno. Doriana era più casta fuori, con un semplice abito color tortora, autoreggenti e scarpe nere ma sotto aveva un intimo che avrebbe fatto strabuzzare gli occhi a chiunque.
Sapevo che a Morena sarebbe piaciuto le palpassi il sedere e, dandole un bacio per salutarla le strinsi la natica tra le dita ottenendo uno sguardo malizioso dopodiché ci accomodammo togliendoci le scarpe come richiesto dalle consuetudini del locale.
Morena mi sedette di fianco con Giorgio e Doriana davanti a noi: non passò molto che, complice un argomento un po’ piccante, iniziai un piedino con la mia vicina che non si tirò indietro e poco dopo la mia mano fu calamitata dalla sua coscia. A un certo punto, si alzò per indicare un piatto sul menù agli altri due commensali e non persi l’occasione per toccarle di nuovo il sedere marmoreo potendo chiaramente distinguere al tatto un intimo di seta a coprire il suo sesso.
La cena procedette in un incrociarsi di gambe, la sua accavallata sulla mia con la mia mano che in un paio di occasioni salì su fino alla sorgente del piacere facendole repentinamente abbassare lo sguardo sospirante. Verso la fine ricambiò le attenzioni sfiorando con le sue dita il mio sesso che stava scoppiando, contenuto a fatica dai jeans.
Doriana e Giorgio mantennero invece un aplomb esemplare, mia moglie non ama tanto questo tipo di approcci, non che le dispiacessero le attenzioni di un bell’uomo come Giorgio ma si sentiva in imbarazzo, lei non ha problemi a passare dai discorsi tranquilli al letto se chi le sta di fronte le piace per cui tra loro ci fu meno pathos.
Poco prima del caffè arrivò la sorpresa: se da una parte era evidente fin dall’inizio che tutti e quattro si era d’accordo di finire a letto assieme dopo cena, si era però pensato di decidere al termine di questa la location. Tuttavia loro ci avevano già pensato ed avevano prenotato una suite in uno degli hotel più belli della zona, con l’idea di andarci comunque, anche nella remota ipotesi che noi non li avessimo voluti seguire.
Giunti all’hotel, prima di avviarsi in camera, estrassero dal baule della loro auto due valige suscitando qualche timore in noi tanto che ci dovettero rassicurare dicendo che erano i giochini di Morena, visto che Doriana aveva manifestato curiosità in proposito.
Entrati nella meravigliosa suite prenotata, 50 mq di sottotetto con vasca idromassaggio e salottino, dalle valige emersero un vassoio di frutta e una bottiglia di Dom Perignon che fugarono ogni precedente timore.
Giorgio versò lo champagne che entrò subito in circolo e, dopo aver acceso delle candele e spento le luci, ci accomodammo tutti e 4 sul divano mangiucchiando frutta e chiacchierando quando ad un tratto, quasi fosse suonata una campanella, i bicchieri si posarono e ognuno iniziò a baciare il proprio partner in maniera inequivocabilmente lussuriosa.
Le erezioni di noi due uomini erano ormai evidenti sotto i pantaloni e dai baci si passò ben presto alle carezze sempre più spinte, Doriana che già aveva un paio di mani tra le cosce diede un colpo di reni e si slacciò la cintura che indossava solo come accessorio sul suo abito mostrando l’intimo e quasi chiedendo di essere liberata da quella costrizione, cosa che puntualmente avvenne.
In un momento la mia cintura si aprì e le sue mani iniziarono a frugare estraendo il mio sesso ormai di marmo, dopodiché via calzini, jeans e boxer che volarono sulla poltrona di fronte.
Morena, ormai semisvestita, cavalcava Giorgio, il quale infilava due dita sotto il perizoma che constatai essere fradicio di umori gemendo ritmicamente con ancora le scarpe indosso, il che mi eccitava da morire.
Doriana scese con la schiena sulla seduta, iniziai a masturbarla a cosce aperte e dopo poco Morena si lanciò verso di noi baciando il seno a Doriana che godeva rumorosamente mentre le mie dita, spostato il perizoma entravano e uscivano dal laghetto delle sue intimità.
In un attimo fu un groviglio, mi trovai i capelli profumati di Morena in faccia e non potei fare a meno di baciarle il collo e i lobi delle orecchie indugiando con la punta della lingua dentro di esse e sentendo la sua pelle d’oca e i suoi fremiti mentre le due donne si baciavano ovunque.
In breve incrociai la sua bocca mentre Giorgio la masturbava infilandole mezza mano nella fontana tra le cosce e le nostre lingue per un po’ danzarono allo stesso ritmo poi la mia bocca si spostò sul suo seno marmoreo e sul suo capezzolo duro come un chiodo mentre sentivo la sua mano scorrere sull’addome e impugnare il mio sesso, scappellarlo e iniziare una vorticosa masturbazione, prima lenta poi sempre più veloce.
Ora era mia moglie a baciarmi avidamente mentre anche lei impugnava il mio sesso per una meravigliosa sega a due mani: il rumore delle dita di Giorgio che entravano e uscivano dal sesso ormai allagato di Morena faceva da colonna sonora di quel meraviglioso momento di condivisione di piaceri, umori e profumi.
Fine I parte
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11 years ago
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In viaggio parte 2 di 2
(In Viaggio, seconda e ultima parte...)
Si toglie il camice, le scarpe... si massaggia le labbra e sorride mentre guarda la mia mano scivolare lungo tutta l'asta del mio pene. Ci sa fare la ragazza! Il sangue inizia a ribollire... Poi si slaccia la camicetta e se la toglie, gettandola a terra. Qualche secondo ancora, e si sfila in modo molto sensuale anche la gonna. E' in reggiseno e slip quando... TOC TOC! qualcuno alla porta che bussa!
Altra volta cuore che batte a mille, eccitazione che sale... non può che essere Loredana! ma come la prende adesso che ho combinato con un'altra donna? Cazzo, mi brucio la trombo-collega che si incazza e me la scordo! Penso di far rivestire in fretta e furia la cameriera e di farla uscire fingendo che mi avesse portato solo il vino... ma non c'è molto tempo... e poi sono lì con il cazzo in mano e la testa completamente via... non ragiono molto lucidamente, e dopotutto Loredana non è mica mia moglie!
Ormai che posso fare? L'eccitazione è alle stelle... il cazzo ha già qualche gocciolina di sperma che lucida la cappella rendendola invitante agli occhi della cameriera di cui ignoro persino il nome.... Sto per alzarmi dal letto quando lei, molto servizievolmente, mi dice: "no aspetta, vado io".
Annuisco. Vediamo cosa mi dice Loredana. Almeno non potrà tirarmi un ceffone...
La porta si apre: è ovviamente Loredana, vestita di tutto punto, in tailleur scuro con una bottiglia di champagne in mano. La cameriera è vestita solo del suo reggiseno bianco di pizzo, coordinato con gli splendidi slip a tanga. Loredana resta esterrefatta sull'uscio della porta. Sembra quasi che si lasci sfuggire di mano la bottiglia. Guarda la cameriera mezza nuda, guarda me - completamente nudo con il cazzo in mano - e guarda la televisione, con il porno che va con tre coppie che si stanno scopando a vicenda nel salotto del nuovo padrone di casa. Fra noi c'è un silenzio assoluto, per qualche secondo, dove si sente solo mugulare la televisione di ansimi, di piacere e di sospiri accaldati e vogliosi.
Poi Loredana entra, chiude la porta alle sue spalle, ed esordisce: "Ah, bene... non pensavo che fossi così bravo nel trovare compagnia, ma devo dire che hai fatto bene. Come ci siamo detti, libero ciascuno di fare quello che gli pare. E tu hai fatto benissimo... scusa solo il mio imbarazzo iniziale è che non pensavo di fare una cosa a tre, ma la cosa in realtà mi piace parecchio. E' solo che mi hai stupito! non pensavo davvero che rimediassi in così poco tempo una bella scopata con qualcuna! Ma mi piace un sacco l'idea... quindi continuate pure da dove vi avevo interrotto..."
Io sentii un fuoco invadere le mie vene, e una potenza assoluta pervadere il mio uccello che stringevo fra le mani!
Avevo due donne da possedere, da scopare, da far godere per quella notte! Non potevo crederci!
Loredana iniziò a spogliarsi in disparte, mentre la cameriera finì lo spogliarello per me. Poi una volta che anche Loredana fu completamente nuda, stappai il vino e brindammo tutti e tre al sesso e iniziammo a bere e a versarci il vino addosso, facendoci leccare a vicenda. Loredana sembrava molto interessata anche alla cameriera e vedendo che la cosa mi eccitava particolarmente, le versò dello champagne sul pube facendolo colare lungo le pieghe delle grandi labbra e fin sopra al clito. Poi si chinò su di lei iniziando a leccare ogni goccia di vino, inebriandosi del suo sapore mescolato a quello della tedeschina servizievole.
Io mi godevo lo spettacolo masturbandomi e accarezzando i loro corpi ormai completamente sudati e bagnati di champagne. Mentre Loredana le leccava la fica, io baciai la tedesca in bocca infilandole quanta più lingua possibile in gola... lei allungò le mani alla ricerca del mio bel cazzo eretto e continuò a massaggiarlo come stavo facendo io poco prima. Poi mi tirò a se e iniziò a spompinarmi in modo vorace. Lo sentii penetrare nella sua bocca fino ai coglioni, e mentre lei ansimava sotto i colpi di lingua - evidentemente esperti - di Loredana, sentiva il mio cazzo gonfiarsi e irrigidirsi ritmicamente nella sua bocca.
La tedesca raggiunse un orgasmo dopo pochi secondi e quasi mi morse il cazzo per la foga... poi Loredana vedendo che lei le stava rubando il suo giocattolo, lo strappò di bocca a lei, per iniziare a leccarlo dallo scroto fino alla cappella. La cameriera sembrò accettare passivamente l'iniziativa di Loredana che aveva iniziato a comandare il gioco.
A quel punto saltai letteralmente addosso a Loredana baciandola furiosamente sulla bocca ancora bagnata degli umori della cameriera, palpandola selvaggiamente lungo tutto il corpo e facendola ululare di piccoli godimenti mentre le mie mani la esploravano nei luoghi più proibiti.
"Fammi sentire quanto mi desideri!" mi gridò in faccia mentre mi bagnava la mano dei suoi liquidi che grondavano dalle grandi labbra... "Voglio che mi scopi come un toro!"
Tutta la sua voglia repressa di ragazza bruttina e rifiutata stava esplodendo adesso! Voleva sentirsi desiderata ed essere scopata come una pornostar. Che poi così bruttina, cari miei non era! Certo il viso aveva i lineamenti un po' grossi, ma il fisico era uno spettacolo...! I vestiti che indossa al lavoro non le rendono giustizia. Vista nuda è una splendida visione da ammirare e da possedere! La misi allora a pecorina e mentre lei guardava il film porno che scorreva in scene sempre più perverse, iniziai a penetrarla nel culo. Sentii il suo ano aprirsi delicatamente, e dopo averlo lubrificato con i suoi abbondanti umori che colavano letteralmente della fica, iniziai a scoparla nel culo in modo sempre più vigoroso. La cameriera le palpava le tette e si masturbava mentre ci guardava. Palpava lei e poi le mie natiche, e intanto guardava estasiata infilandosi 4 dita nella fica e stimolando il clito con il pollice. Godette di nuovo mentre io e Loredana ancora dovevamo venire per la prima volta... era una furia scatenata!
Poi, in modo molto perverso, si mise a guardare da vicino il mio cazzo che stantuffava il culo di Loredana, e iniziò a sputarci sopra per lubrificare... poi mi sfilò il cazzo e volle leccare per qualche secondo l'ano di Loredana. Era una troia incredibile! La sola vista di quella scena mi fece salire la necessità di esplodere su di loro tutto il mio succo. Iniziai allora ad asimare con dei grugniti gutturali inequivocabili, animaleschi... entrambe si girarono e si contesero il mio cazzo che stava per innaffiarle! Naturalmente feci in modo che Loredana avesse la meglio, prendendolo definitivamente in gola fino in fondo e inondando la sua bocca del caldo succo bianco che anelava sin dal pomeriggio. Urlai il mio orgasmo senza ritegno, e la cameriera approffittò della mia bocca spalancata per infilarci dentro le sue dita bagnate di lei...
"Siamo le tue troie!" si spinse a dire la tedeschina... cosa che non piacque molto a Loredana che la sgridò subito "io non sono la troia di nessuno! sei tu la mia troia! E ringraziami di averti lasciato scopare con il mio amico!"
La cameriera si scusò subito molto profondamente... e provò ad ammansire Loredana leccandole un capezzolo. Loredana però si era offesa e la respinse: no! Prima che tu mi possa toccare di nuovo, voglio punirti!
Le biondina teutonica si sdraiò allora sul letto, stando al palese gioco di ruolo sessuale, allargando braccia e gambe e mettendosi alla mercè di Loredana, che ancora aveva il mio sperma che le colava leggermente dalle labbra. Io ero appena venuto con un orgasmo prolungato e bagnatissimo e quindi volli godermi la scena restando un passo in disparte.
Loredana si avvicinò al letto e per cominciare pizzicò con forza un capezzolo della cameriera che sussultò e gemette "Ahi!".
"Zitta! Taci! Non puoi parlare finchè non hai pagato per la tua insolenza!". Loredana parlava un ottimo tedesco, e osservare quella scena sadomaso, recitata in lingua mi faceva impazziare di nuovo dall'eccitazione!
Poi le pizzicò anche il secondo capezzolo, ancora più forte di prima, e questa volta la tedeschina inarcò la schiena per il dolore ma non emise un suono. "L'ho capito che ti piace il dolore, cara la mia biondina insolente. L'ho capito da come ti strizzavi il clito mentre ti masturbavi guardandoci come una perfetta schiavetta.... e vedo che ti piace anche l'umiliazione di essere pagata come una puttana da strada!" e mentre gli diceva queste cose, le pizzicava ripetutamente i capezzoli...
"Hai visto Stefano? " si rivolse a me, cercando apprezzamento.
"Certo che ho visto... la troia prova piacere ad essere umiliata... pagala anche tu... dalle dei soldi, falla sentire la nostra puttana"
La biondina tedesca annuì speranzosa che le facessimo qualcosa... poi spalancò la bocca, restando in silenzio.
Allora mi avvicinai a lei, e le dissi: "ora mi pulisci il cazzo con la tua lingua. Non deve restare neppure una goccia di succo! lo devi pulire bene! capito?! E me lo devi far tornare dritto e duro come un bastone, per la tua padroncina qui affianco!"
Così lei fece, e intanto la schiaffeggiavo con un certo vigore al seno. Sentiva male, ma si vedeva che si stava eccitando in modo assurdo. Continuò a leccare il cazzo fino a che non fu perfettamente lavato. E naturalmente intanto inghiottiva ogni goccia.
Intanto l'eccitazione era calata un po', e devo dire che il cazzo era un po' moscetto nonostante l'impegno della biondina... così Loredana tornò ad arrabbiarsi con lei: "Piccola puttana incapace! non riesci neppure a farlo rizzare al mio amico?? Sei una puttana incapace! Voglio che Stefano mi scopi nella fica così come mi ha scopato nel culo... e credi che con il cazzo molle possa farlo??? eh?? credi che possa farlo???" la incalzò duramente, con tono davvero arrabbiato, scuotendola per le spalle.
La cameriera, sempre senza parlare, fece capire con un cenno del capo che aveva capito. E mostrò profondo rammarico e sottomissione per la sua incapacità. Io da fuori, in realtà sentivo che stavo tornando ad eccitarmi... ma ancora non al punto di farlo rialzare così presto.
"Ora mi hai fatto arrabbiare davvero, cara la mia puttanella... io ho voglia di godere, e tu mi fai ammosciare il cazzo del mio amico? Lo sai che io non sono ancora venuta? lo sai che avete goduto solo voi due e io sono rimasta qui ad aspettare?? Come ti sei permessa di godere prima di me? Adesso prendi questa!" e così dicendo si mette su di lei, e iniziò a strofinarle il pube sul suo volto, mentre le schiaffeggiava il culo e le tette... "adesso mi lecchi per farmi passare l'incazzatura!" e così la tedeschina iniziò a fare...
E intanto Loredana fra uno schiaffetto e l'altro, finiva sempre col metterle una mano in mezzo per pizzicarle il clito con le dita, restando a cavalcioni su di lei. La cameriera dopo un po' non resistette più e tornò a gemere per l'arrivo di un nuovo imminente orgasmo (il terzo per lei!)... Allora Loredana si interruppe bruscamente e le tirò i capelli facendola gridare leggermente!
"Non ti azzardare a godere ancora! prima tocca a me! e tu subisci, chiaro?"
Cazzo... hai capito la collega timida e imbarazzata? A letto è una vera tigre... e non disdegna neppure il sadomaso...!
La cosa provocò un'eccitazione incontrollabile che pervase tutto il mio corpo... sentii il pene tornare a gonfiarsi prepotentemente... Così mi avvicinai a Loredana e le sussurrai parole indecenti nell'orecchio.
Poi guardai la cameriera e comandai: "ora alzati dal letto e vattene. Prendi i tuoi soldi e fa ciò che vuoi. Esci o resta... fai come credi, ma non disturbarci oltre".
Naturalmente il gioco di ruolo era palese, non ci aveva affatto disturbato... ma ci eccitava incredibilmente dirlo.
Lei quindi si alzò dal letto e si mise in disparte su una sedia, restando però a guardarci... era ancora così eccitata che non poteva non godere ancora per l'ultima volta. Lo sapevo e la cosa mi eccitava ancora di più...
Così presi Loredana, prendendo le redini della situazione in modo definitivo, e la spinsi sul letto. Fra me e lei il rapporto era paritario, ma ora avevo preso l'iniziativa io. Poi mi girai verso la cameriera e le dissi: guarda e impara come si scopa con me. La camerierà annui aprendo le gambe e chiedendo il permesso di masturbarsi mentre ci guardava. Le feci un cenno di assenso e tornai ad occuparmi di Loredana.
Era distesa sul letto, sconvolta dall'eccitazione sessuale e ammaliata da quel mio gesto. Salii sul letto mettendomi a cavalcioni su di lei che mi guardava estasiata, lasciando che il mio pene svettasse sopra il suo viso. Mi sollevai sulle ginocchia e la guardai negli occhi aspettando un suo movimento... poi lei si sollevò sugli addominali cercando di raggiungere il mio cazzo con la bocca. Era una posizione fatiscosa, ma che le piaceva... riusciva a guadagnarsi il modo di leccarmi lo scroto e l'asta dal basso. Ma non riusciva a prenderlo in bocca, perchè non glie ne davo modo, stando più sollevato rispetto a lei. Anelava il mio cazzo dentro di lei. Lo voleva in ogni orifizio... dopo averlo preso in bocca e nel culo, ora lo voleva nella fica... ma intanto lo cercava ancora con la bocca, ingorda e insaziabile.
Allora la guardai e le dissi: "questo non è il tuo cazzo di gomma... questo è un bel cazzo di carne bollente, che ha voglia di te... e che presto ti penetrerà fino a farti gridare dal piacere. Ma questo cazzo non è tuo. Questo cazzo fa quello che vuole lui e prima di darti il piacere supremo, vuole prima farti impazzire dalla voglia...."
Lei sorrise e stette al gioco, cercando di raggiungerlo con la bocca in tutti i modi, e in tutti modi glie lo facevo sfuggire dalle labbra proprio all'ultimo. La tedesca intanto era tornata a gridare dal piacere, ma noi non ci facevamo più caso... era un suono che si mescolava a quello del porno in tv e che ci eccitava in modo sublime senza che ce ne rendessimo effettivamente conto. Ora eravamo concentrati l'uno sull'altra. Le mie mani la stavano accarezzando ovunque, e le sue mi palpavano le natiche cercando di massaggiarmi l'ano con le dita... lasciai che le sue dita si spingessero sempre oltre fino a superare il limite della decenza, incoraggiandola con i miei movimenti a infilarmi un dito nel culo mentre giocavamo guardandoci negli occhi.
La biondina tedesca prese un bicchiere di vino e iniziò a versarlo sulla mia schiena e sul seno di Loredana... Il suo bel seno tondo che mi piaceva guardare, ammirandolo mentre pensavo a quale ben di Dio si fossero persi in tanti uomini, frenati dal suo viso meno attraente e dal suo carattere così introverso...
Ora però il suo viso era invece meraviglioso, mentre cercava di prendere in bocca il mio cazzo... mentre dimostrava ogni stilla di piacere ed eccitazione nei miei confronti. Ora la volevo, tutta... grandiosamente porca com'era!
Tutta la sua repressione nella vita quotidiana, la sfogava fra le lenzuola in modo sublime... un angelo del piacere nascosto fra le pieghe di un carattere timido e scontroso. Quale meravigliosa scoperta avevo fatto!
E a quanto pare, lei ricambiava l'emozione, completamente rapita dai miei movimenti e dai miei giochi erotici.
Sorridemmo e ridemmo di gusto rincorrendo i nostri sessi con la lingua, in una 69 mozzafiato, mentre pensavamo quanto fosse stupendo il gioco del sesso. Le goccioline del mio sperma, ancora lontano dall'orgasmo si mescolavano alle gocce di champagne che la cameriera ci versava lentamente sui nostri corpi... la sua lingua stuzzicava la nostra carne e i nostri bollenti spiriti, facendoci eccitare ancora di più di quanto pensavamo possibile. La lasciavamo fare, ma non ricambiavamo. Eravamo passivi alla sua voglia di leccarci, di toccarci, di guardarci... come se fossimo uno spettacolo a parte per lei, e lei in qualche modo lo fosse per noi. Lei c'era ma godevamo io e Loredana. Io e Loredana eravamo sotto i suoi occhi e le sue mani, ma lei godeva nel suo distacco privato. Eravamo l'uno il film porno dell'altro, ma in qualche modo interattivo. Dove si poteva toccare e lasciarsi toccare per il reciproco piacere!
Dopo il primo orgasmo io duro parecchio, e visto che Loredana era letteralmente affamata del mio cazzo, volli soddisfarla pienamente. Non volevo darglielo solo alla fine, vicino all'orgasmo... volevo che lo sentisse dentro di lei per tutto il tempo possibile. Lo aveva aspettato per tutta la nottata... lo aveva preso in bocca più volte e l'avevo già posseduta nel culo all'inizio... ma lei lo voleva tutto dentro dove le dava più piacere... lo voleva sentire scorrere inumidito della sua saliva, fra le pieghe delle grandi labbra, e sentirlo scorrere su su, fino a godere del caldo dello scroto contro la sua pelle. Voleva sentire la cappella risalire dentro di lei, fino al suo piacere massimo. E così feci... a lungo...
Iniziai a penetrarla lentamente, per farle assaporare il momento... e lo spinsi ben dentro fino ad oltre le sue aspettative... lungo, rigidissimo, vellutato... umido.
Poi presi a stantuffarla sempre più forte, sempre con meno contegno. Il suo corpo tremava e si spostava sotto i colpi del mio cazzo, e lei ansimava chiedendo di essere sbattuta ancora più forte...
"più forte, cazzo! più forte!! sbattimi più forte!!! AAAhhhhhh! AAAAAaaaaahhhh!!!! Forte, forte, più forte! più forte!"
Non venivo più... e lei aveva già avuto un orgasmo pieno, e dopo aver calato il ritmo ora stava tornando a godere ancora... io ero sempre duro e tutto dentro di lei, inarrestabile...
"Basta, basta ti prego... AAAAAhhhhhhh godo ancora.... aaaaaaahhhhhhh!!!! basta, basta non ne posso più... mi stai facendo morire... AAAAaaaahhhhh...!" e ancora gemeva dal piacere... e più lei diceva basta, più io spingevo fino in fondo sentendo che il suo piacere era in realtà ben lontano dall'essere sazio.
Credo che la scopai in quel modo per almeno 40 minuti... ebbe vari orgasmi, e con lei venne per l'ennesima volta la cameriera che continuava a girarci intorno palpandoci e masturbandosi senza ritegno vicino a noi...
A quel punto feci salire anche lei sul letto e messe a pecorina tutte e due, iniziai a penetrarle a turno un colpo per una, nella fica. Erano completamente aperte e accoglienti, il cazzo entrava ormai senza alcuna fatica, e l'unica resistenza era data dalle contrazioni della fica quando stavano per venire, stimolate sul punto g o dalle loro stesse dita che giocherellavano con il clito....
Poi le abbracciai, e ci stringemmo tutti e tre sfregando i nostri corpi al punto che non sapevamo più di chi fossero le mani, i seni, le gambe... le lingue... ero in paradiso, e loro con me. Si rubavano il cazzo dalle mani a vicenda, si baciavano e mi baciavano... la tedesca insaziabile avrà avuto almeno 6 o 7 orgasmi per lo più masturbandosi da sola, a parte prima, quando mi ero dedicato a lei... Loredana qualcuno di meno, me non meno intensi.. .anzi... Poi quando fummo tutti e tre esausti, volli regalare la mia seconda eiaculazione ancora una volta a quella splendida donna che è Loredana, prendendola in braccio, sbattendola sul muro come avevo sognato solo qualche ora prima, e inondandola del mio liquido godendo molto di più di quanto avessi mai potuto immaginare. Poi, disfatti e distrutti dal piacere, ci salutammo. Loredana restò a dormire in camera mia dove ci stuzzicammo ancora un po'... e al risveglio si alzò come se nulla fosse successo, salutandomi e dandomi appuntamento all'aeroporto per il ritorno a casa in serata.
Questa è la storia del mio viaggio di lavoro con lei. Inutile dire che siamo tutt'ora in ottimi rapporti e che ci si vede con una certa frequenza quando abbiamo voglia di scopare.
Se questo racconto vi è piaciuto, ho altre storie con lei da raccontare...
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In viaggio parte 1 di 2
In viaggio
Settimana scorsa sono andato a Berlino per lavoro. Viaggiavamo in due: io e una collega del marketing. Una donna di 30 anni, non bellissima ma con un bel fisico sinuoso. Un po' introversa, forse un po' complessata per il suo naso un po' più grandicello dell'ideale. Molto riservata, comunque. Anche in ufficio poco incline a concedere confidenza. Tra l'altro essendoci in ufficio altre presenze femminili assai più prorompenti (e consentitemi di dire, anche molto più zoccole) nessuno si è mai interessato più di tanto a Loredana, questa mia collega con cui ho viaggiato verso Berlino, di cui vi racconto oggi.
Vi riporto il nostro viaggio così come l'ho vissuto, raccontandovelo in prima persona, rivivendolo come se fosse adesso, insieme a voi.
Arrivo all'aeroporto con largo anticipo, l'aereo parte alle 10.30, ma io sono a Malpensa già prima delle 8.00. Quando viaggio mi piace vivere l'atmosfera del trasferimento. Fare le cose con calma, passeggiare per il terminal curiosando fra i negozi senza dover badare troppo all'orologio. Almeno fino a quando i tempi non iniziano a stringere ed è quindi necessario entrare definitivamente in modalità "business".
L'appuntamento con Loredana è al gate di imbarco. Quindi sono libero di gestire il mio tempo come preferisco, fra un salto al bar e un giretto in libreria alla ricerca di qualche titolo sfizioso.
E' lì che invece incrocio Lorendana, molto prima del nostro effettivo appuntamento. Anche lei evidentemente preferisce prendersela con comodo e girare per i negozi dell'aeroporto. Mi nota anche lei (anche perchè io sono alto quasi due metri, e devo dire che mi si nota da lontano!), le faccio un cenno di saluto e la raggiungo.
"Ciao Loredana! Anche tu mattiniera, vedo...!"
"Sì, per non sbagliare ho preso la navetta per l'aeroporto con un po' troppo anticipo mi sa!" mi risponde un po' imbarazzata. Io le sorrido di rimando per farle capire che il mio non era un giudizio sulle sue tempistiche. E anzi, per sgombrare il campo da ogni dubbio replico: "In effetti anche io sono qui da parecchio, mi piace l'atmosfera dell'aeroporto e quando viaggio cerco sempre di arrivare con un certo anticipo per poter fare un giretto in giro". Lei sorride e guarda l'orologio con nervosismo, quasi che la situazione la imbarazzasse. Penso fra me e me che Loredana in effetti è davvero una persona molto timida e riservata e che non è certamente la migliore compagna di viaggio che poteva capitarmi per volare fino a Berlino. Mi attende un viaggio immerso nella lettura, probabilmente scambiando giusto tre parole di convenevoli e nulla più.
In effetti il resto dell'attesa passa in modo piuttosto imbarazzante. Io che cerco di scambiare due parole, e lei che risponde a monosillabi dandomi l'impressione che pagherebbe oro per poter evitare questa convenzione di viaggiare in coppia fra colleghi. Certamente, glie lo si legge in faccia, preferirebbe viaggiare da sola.
Il tempo trascorre così in un sottile stato di imbarazzo reciproco (io che ho la sensazione di essere quasi di troppo e lei che me ne da costante conferma ad ogni occasione). Intendiamoci: senza esser minimamente sgarbata o scortese, semplicemente comunicando con il linguaggio del corpo il suo disagio nel condividere il viaggio con un collega praticamente sconosciuto (in effetti in ufficio lavoriamo nello stesso reparto, ma visto il suo carattere, avremo scambiato si e no tre parole fuori dall'ambito lavorativo).
Guardo l'orologio e le dico: "è ora, dobbiamo andare al check-in". Così ci dirigiamo verso il varco per i controlli di rito. Passo prima io, dopo il solito controllo dove mi fanno sfilare la cintura, le scarpe e mi controllano il bagaglio a mano ai raggi X. Riprendo i miei oggetti dall'altra parte del varco, mi rimetto le scarpe, la cintura e mentre aspetto il turno di Loredana osservo incuriosito come appare ai raggi X il contenuto del mio bagaglio a mano.
Solo che il mio bagaglio è già passato e l'immagine sul monitor di controllo, mostra ormai il contenuto della borsa di Loredana. Convinto che si tratti della scansione a raggi X del mio bagaglio, ma un po' confuso perchè non ritrovo al suo interno i miei oggetti, osservo il contenuto. Un libro, il portafoglio, un mazzo di chiavi, una scatoletta non meglio precisata e... ma... cos'è quello? Non è di certo la mia borsa!! E' una sagoma di un cazzo eretto e bello grosso, per giunta!
Mi scappa quasi da ridere, ma mi contengo appena in tempo... rendendomi conto che è il bagaglio a mano di Loredana e che lei è appena transitata sotto al varco di controllo, raggiungendomi.
Nota il mio sguardo allibito, ancora incantato davanti al monitor dei raggi X. Quando l'immagine sparisce per lasciare spazio al contenuto della valigia successiva, il mio sguardo si rivolge a lei.
Rossa come un pomodoro, con la mano davanti alla bocca e gli occhi spalancati che mi guardano, invasi dal panico. Non posso fare finta di non aver visto, perchè lei lo ha capito benissimo: la mia espressione non lascia alcun dubbio. Non proferisco una parola e ci spostiamo di qualche passo per lasciare passare gli altri in coda. Iniziamo a camminare verso l'imbarco... meccanicamente... Lei continua a fissarmi probabilmente cercando di capire la mia reazione, i miei pensieri e forse e soprattutto il mio giudizio su di lei.
La prima cosa che riesco a dire pochi secondi dopo, con tono disorientato, è: "Scusa... pensavo fosse il contenuto del mio bagaglio a mano... non credevo..."
"No no no, lo so... non è colpa tua... sono io che non avrei dovuto lasciare il vibratore lì dentro!" Mi rispose interrompendomi, mentre sprofondava dalla vergogna. "... avrei dovuto metterlo subito nella valigia che ho imbarcato... ma la fretta e poi ci siamo incontrati subito, prima del previsto."
"Beh... " provai ad abbozzare io, "comunque è solo un fallo di gomma... non è mica una pistola! Dopotutto non c'è niente di male, anche se mi rendo conto che la privacy avrebbe voluto che la cosa restasse un tuo segreto..."
"Già, sì... non c'è niente di male lo so... ma che vergogna.. senti... giura che non lo racconti a nessuno e che te lo scordi pure tu!"
"Prometto che non lo dirò a nessuno, prometto... però se devo essere onesto... beh... non credo che me lo dimenticherò molto facilmente!" sdrammatizzai con un sorriso... "Ma perchè lo hai messo nella borsa a mano invece che in valigia?" domandai incuriosito
"Sono uscita di casa tranquillamente... ma sul pianerottolo mentre chiudevo casa mi sono ricordata che non lo avevo preso. E come avrai capito, io quando viaggio me lo porto sempre con me... Così sono rientrata in casa e l'ho temporaneamente messo nella borsa, perchè la valigia era già chiusa con il lucchetto e il taxi mi aspettava sotto casa. Ho pensato che l'avrei messo in valigia qui in aeroporto, solo che alla fine me ne sono dimenticata... fino a quando ho visto i tuoi occhi sgranati e increduli davanti al monitor dei raggi X!"
"Sì in effetti non avrei mai pensato che tu, insomma... ecco... non credevo che fossi una tipa da...."
"Da vibratore?" tagliò corto lei, che stranamente - come se avesse abbattutto un muro di mille mattoni o si fosse liberata di un peso da una tonnellata - ora si trovava a suo agio. Come se non avesse nulla da perdere.
"Sì, ecco. Non pensavo che fossi una donna così focosa da non poter fare a meno del cazzo per più di due giorni" risposi io altrettanto terra terra, per liberarci definitivamente dei complessi e dei tabù su questo discorso.
Poi continuai: "Ti ho sempre visto come una persona molto timida e riservata, quasi disinteressata al sesso... almeno a giudicare dal comportamento che tieni in ufficio, rispetto a tante altre tue colleghe molto più esplicite e disinibite nel cercare un manico fra le pareti dell'ufficio..."
"Ed è così. Io sono una persona molto timida di solito. E molto riservata. Ma questo non vuol dire che non sia una donna con le sue voglie e le sue fantasie. Non sono mai stata la più bella della classe, o la donna che gli uomini si girano per strada a guardarla, anzi... e la cosa mi ha sempre un po' depresso. Mi ha fatto sempre pensare che gli uomini dopotutto non fossero interessati a me. Ne ho avuti pochi, e siccome non sono appariscente nè cerco di conquistarli, alla fine resto spesso sola per lunghi periodi."
Io la stavo ascoltando con interesse e fra me e me pensavo: "ma guarda un po' alla fine di che razza di discorsi si possono fare con Loredana!"
Poi lei proseguì: "Certo però avere lunghi periodi di solitudine, non significa avere lunghi periodi di castità... sono una donna attiva e mi piace il sesso, avere un orgasmo, e... insomma... fare quelle così lì che piace anche a voi maschietti. Alla fine non pensare... anche le donne si masturbano, e molto più spesso di quanto non siano di solito disposte ad ammettere persino con le amiche. Del resto, se tu non avessi visto il vibratore nella mia borsa, nessuno saprebbe di questo mio piccolo vizietto".
"Noi maschi siamo molto meno timidi da quel punto di vista... lo sanno tutti che ci masturbiamo, anche da adulti. Alla fine se facciamo un viaggio di qualche giorno, ci può stare che se qualcosa ci eccita alla fine nella solitudine di una camera d'albergo la mano scivoli qui sotto - e misi la mia mano sull'inguine - e ci si lasci andare".
"Sai che l'ho sempre pensato anche io, durante i viaggi che il nostro lavoro ci porta a fare così spesso. Io col mio vibratore in valigia osservo spesso nel mio silenzio riservato gli altri compagni di viaggio. Penso se anche Barbara o Elena viaggiano con il piccolo amico di letto con loro, oppure guardo gli uomini e mi domando se si soddisfano con la mano o in altro modo, quando vien loro voglia in una sera qualunque durante una trasferta di lavoro".
Ormai il discorso si era aperto completamente, e potendoci sedere su una fila di posti quasi totalmente vuota, potè proseguire anche durante il volo.
"Visto che ho scoperto questo tuo segreto, anche se involontariamente, trovo giusto parlare apertamente con te dei miei piccoli segreti. Io per esempio quando sono in trasferta e mi viene voglia, spesso compro un film hard in camera e mi masturbo guardandolo. Non c'è niente di male, e non mi vergogno a raccontarlo. Così come anche te non dovresti vergognarti di usare il tuo cazzo di gomma quando hai bisogno di godere da sola, nella tua intimità. Siamo esseri umani e godere fa parte della nostra natura, per fortuna!"
"E' vero, hai ragione... è che farsi scopare da un fallo di gomma a volte è avvilente.... e farlo sapere in giro non è il massimo... in realtà la fantasia viaggia e si immaginano bei ragazzi muscolosi o stranieri misteriosi..."
"Sì, guarda che anche comprare un porno in camera e masturbarsi per un'ora non è proprio qualcosa di cui andare orgogliosi! Lo facciamo perchè la voglia cresce, e una bella sega è meglio di niente... anzi... a dire il vero una bella sega a volte è meglio di una cattiva scopata.. ahahah!" sdrammatizzai...
"Ahahaha!" rise anche lei, "Sì è vero, vale anche per me... mi è capitato di finire a letto con certi ghiaccioli che alla fine il mio amico di gomma l'ho rivalutato di brutto!"
"Beh, senti... alla fine comunque una bella scopata è meglio eh...!"
"Sì, Sì... chiaro", mi rispose lei "una bella scopata è il top... Ma anche una scopata normale è meglio di un cazzo di gomma o... nel tuo caso di una sega no?"
"Sì, senz'altro..."
Seguì un momento di silenzio e di reciproco studio. Poi presi la parola:
"Beh, io credo che ci siamo confidati parecchie cose. E oggi abbiamo scoperto dei lati molto intimi l'uno dell'altra. Io so che questa sera, nella stanza dell'albergo, ad un certo punto tu tirerai fuori il tuo vibratore, chiuderai gli occhi, ti sfilerai gli slip e piano piano lo avvicinerai al tuo clitoride e poi oltre... è una cosa a cui sicuramente non potrò non pensare. " Lei mi guarda arrossendo lievemente, "... e tu saprai ", proseguii per condividere quel sottile imbarazzo, " che ad un certo punto della serata, su per giù negli stessi momenti, io lascerò che la mia mano scivoli lungo il mio inguine, fin dentro le mutande, massaggiandomi fino a stringere fra le mani la stessa cosa, ma di carne viva e calda, che starai stringendo tu... metterò su un porno, e mi masturberò pensando di scopare qualcuna. Lo sai e non potrai fare a meno di pensarlo ora che ci siamo confessati."
Lei ascoltava rapita, e io continuai "tu ti farai penetrare dal tuo vibratore e io in quegli stessi momenti starò fantasticando di penetrare qualcuna con il mio cazzo eretto che stringerò nel mio pugno. Non è stupido tutto ciò?"
"In che senso?" intervenne lei sorpresa da questa svolta nel mio discorso.
"Nel senso che saremo in due stanze diverse sognando la stessa cosa, ricorrendo ad un palliativo per immaginare di averla ottenuta: tu infilandoti un cazzo di gomma vibrante nella tua profondità, e io masturbandomi tristemente davanti ad un porno qualsiasi. Non sarebbe invece fantastico sognare insieme e soddisfare come si deve le nostre voglie?"
Restò in silenzio... questa avance così esplicita l'aveva spiazzata. Del resto l'aver portato con se il vibratore significava che lei aveva certamente programmato di godersela una di queste sere, di avere un bell'orgasmo nella sua intimità, di soddisfarsi sessualmente... Perchè non farlo con un uomo in carne e ossa, disposto a soddisfarla e senza alcuna ulteriore complicazione sentimentale? Non era meglio una scopata fatta bene, di un cazzo di gomma da infilarsi freddamente a occhi chiusi, sforzandosi di immaginare di avere accanto un vero uomo?"
La stessa cosa che dopotutto avrei cercato io, una di quelle sere quando mi sarei ritrovato nudo nel letto con una voglia matta di eiaculare, ma senza avere il calore di una donna nel letto.
Loredana mi guardò negli occhi per cercare di capire fino a che punto mi volessi spingere, e che tipo di persona fossi... se me ne sarei vantato con qualcuno, se sarei stato capace di mantenere il segreto e molte altre domande. Lo percepii e volli rassicurarla: "Loredana, ti faccio questa proposta indecente, solo perchè ci siamo parlati a viso aperto e abbiamo capito entrambi che quello che stiamo cercando è un piacere intimo, di cui godere, senza complicazioni di alcun genere. E senz'altro nell'assoluto rispetto della nostra privacy. Non sono il tipo che si vanta con gli amici di certe avventure. Nè quello che pensa solo al piacere personale e tanti saluti... Ti assicuro che al contrario, sono un tipo a cui piace in modo sublime guardare l'orgasmo negli occhi della donna con cui condivide le lenzuola. Niente complicazioni, niente paranoie. Solo del buon sesso, migliore di quello che si può fare con un cazzo di gomma o con una mano".
"Va bene " disse lei. "Ma nessuno di noi due è un giocattolo. Non nel senso stretto del termine, almeno. Dobbiamo avere voglia tutti e due. Se una sera ho voglia solo io o solo tu, ognuno resta nella sua stanza si soddisferà a modo suo. Non ti nascondo che aver parlato di queste cose, comunque, mi ha fatto salire un ormone piuttosto invadente!" scherzo lei. "Non ti garantisco che questa sera sarà a questi livelli... ma se la cosa vale anche per te... questa sera per buona misura tu resta in stanza... e vediamo cosa succede".
Il viaggio proseguì fino a destinazione, e la giornata di lavoro trascorse più o meno secondo le nostre aspettative. Il cliente era molto interessato ai nostri prodotti, e la riunione durò persino meno del previsto. "Meglio", pensai, "almeno non saremo stanchi e questa sera avremo voglia...". Finito l'incontro uscimmo dal palazzo a vetri, sede dell'incontro, e ci salutammo: "Ciao Stefano, io vado a fare un giro in centro per fare shopping. Quello che ci siamo detti sull'aereo resta valido?" - "Certamente" risposi.
"Bene" continuò lei, "Sai... non vorrei che passata la poesia sul volo, avessi cambiato idea... le paranoie sono sempre in agguato per tutti! Volevo evitare magari di bussare alla tua porta e sentirmi dire che non te la senti, che hai cambiato idea, che siamo colleghi e tutte queste paranoie!". - "Tranquilla" risposi, "nessuna paranoia... ci siamo parlati in modo molto chiaro. Siamo adulti e capiamo entrambi benissimo cosa cerchiamo e cosa vogliamo".
"Ora va a fare shopping in centro, il fatto che stasera forse scoperemo non significa che siamo una coppia o che dobbiamo passare il pomeriggio insieme. Nè nessun altra complicazione. Ho capito benissimo cosa intendi e, credimi, sono perfettamente in sintonia con te: ognuno per la sua strada, e si scopa se si ha voglia. Punto".
"Bravo! Siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda!" mi disse lei ammiccando un po'. Poi si avvicinò appoggiando una mano sul mio sedere e baciandomi castamente sulle labbra.
"Scusa Stefano! volevo solo assaggiare la merce!" rise!
"Certo!" replicai io, mentre separandoci le palpai un seno con la mano. "Giusto così... stuzzichiamoci un po'... sarà più divertente!"
Poi ci allontanammo in direzioni opposte.
Io, a dire la verità, avevo già il cazzo mezzo duro. Al solo ripensare a tutto il nostro discorso, e poi al bacetto e alla sua mano calda sulle mie natiche... mmmmm.... pregustavo già la serata e avevo già i motori caldi. Ma il pomeriggio era ancora lungo. Lo strascorsi girando per la città e poi tornai presto in albergo per preparami alla serata.
La prima cosa che feci fu una bella doccia ristoratrice e poi mi recai nella spa dell'albergo, per rilassarmi in sauna.
Alle 20.00 cenai, leggero, e poi lasciai che i minuti trascorressero per conto loro, davanti alla tele in camera mia. Niente porno... aspettavo notizie più interessanti.
Passò il Tiggì, poi l'approfondimento politico... e infine mi misi a guardare un telefilm... mi ero distratto e il tempo era passato. Di Loredana però nulla... erano le 23.30 e scanalando mi ero già imbattutto in varie trasmissioni in lingua tedesca piuttosto osè... donne nude che scherzavano in tv in modo soft, parlando in tedesco... non che la lingua fosse importante. Iniziavo ad eccitarmi un po'... Volevo quasi andare io da lei, ma mi sembrava di forzare la cosa. Dopo quello che ci eravamo detti, era il caso di aspettare lei. Se fossi andato io alla sua stanza e lei non aveva voglia, mi avrebbe comunque rimandato in camera. Non avevo voglia di subire quell'umiliazione, e preferii aspettare. Ormai invano... era oltre mezzanotte e ormai lei non si era più vista... Avevo fatto bene a non andare, perchè se avesse avuto voglia, sarebbe venuta certamente lei, visto che si sa che l'uomo alla fine è sempre pronto... e se non lo è, ci vuol poco a metterlo in piedi...
La voglia però mi era salita... l'ormone durante il giorno si era accumulato con tutti quei discorsi sullo scopare. Lei aveva un viso che non mi piaceva moltissimo, ma aveva un fisico... e mi ero immaginato come poteva essere toccarlo, annusarlo, leccarlo... penetrarlo. Immaginavo come avesse le grandi labbra e come fossero accoglienti le sue natiche nei palmi della mia mano, mentre la sbattevo sul muro. Non so perchè ma mi stavo immaginando di scoparla così: in piedi, lei a cavalcioni su di me, appaggiata al muro mentre io la sbattevo con vigore riempiendola della mia carne.
Mi stavo eccitando davvero adesso! In mutande nel letto, sotto le lenzuola... Il cazzo duro nei boxer elasticizzati e aderenti che spinge forte. La mano deve scendere a dare sollievo, ad accarezzare e a massaggiare. Ma prima, immancabile, compro col telecomando della tv un film porno. Scelgo "La vicina di casa", il titolo mi sembra appropriato, per fantasticare sulla mia vicina di camera.
Il video parte con il nuovo inquilino del palazzo che invita i vicini di casa per un aperitivo per inaugurare il suo arrivo. Ovviamente dopo pochi minuti sono già tutti semi nudi, sparsi nelle varie stanze dell'appartamento, che si danno da fare. E il nuovo inquilino si ritrova nella doccia con la sua vicina, una bella milf con due labbra che ti fanno già capire quale sarà la scena principe dell'incontro... e così infatti è: sotto la doccia, lei si china in ginocchio e inizia a spompinare lui in modo divino... le sue labbra carnose e rosse scorrono sulla pelle tesa e dura del suo cazzo facendomi sognare di avere quelle di Loredana su di me. Voglio immaginarla mentre nell'intimità della sua camera si infila quel suo bel cazzone di gomma e inarca la schiena mugulando di piacere.
E poi, finalmente arriva la bussata! Toc Toc! Il cuore in gola. Sono nudo con il cazzo duro in mano, e il porno che sta andando di sotto con rumori inequivocabili di gente che sta godendo, che credo si senta anche attraverso la porta. Posso solo sperare che sia Loredana, perchè se è la cameriera che ha bisogno di entrare per qualche motivo, cercherò di scoparmi anche lei!
In effetti è esattamente la cameriera che mi porta su la bottiglia di vino che ormai mi ero pure scordato di aver ordinato! cazzo! alla faccia della precisione teutonica! Questa arriva con 2 ore di ritardo!
Ma ho troppa voglia di scopare, e non mi vergogno certo di farmi vedere nudo col cazzo duro e il porno che passa in tv... vedi mai che possa interessare l'articolo anche a lei. Così apro, ma per buona educazione lascio solo intravedere. Lei dalla porta aperta per metà vede una mia gamba nuda che spunta dalla porta, mezzo busto, e un braccio. Il cazzo è coperto dalla porta, ma si capisce bene che sono completamente nudo e che il tv alle mie spalle, soprattutto, sta trasmettendo un film porno. Insomma... cosa stessi facendo era chiarissimo, anche senza bisogno di proferir parola. La ragazza dell'albergo per niente impressionata mi squadrò e mi fece capire che la bottiglia la portava in camera lei per metterla sul tavolino.
Era una ragazza normalissima, nè bella nè brutta. Bionda come quasi tutte le tedesche, ma senza altri segni particolari. Il culo un po' pienotto, ma non grosso, due tette un po' castigate dentro l'uniforme dell'albergo, e un filo di trucco. Il tempo di squadrarla a mia volta e lei entrò, incurante delle mie nudità.
Chiuse la porta alle sue spalle, lasciandomi un po' perplesso, e appoggiò la bottiglia di vino sul tavolo. Poi si girò verso di me e si godette la vista: io completamente nudo, leggermente sudato dall'eccitazione, con il cazzo teso e duro rivolto verso di lei e le mani appoggiate ai fianchi. Le sorrisi e chiesi nel mio tedesco stentato: "C'è qualcosa che posso fare per te?". Lei sorrise, si guardò intorno... guardò il tv dove la protagonista stava ancora spompinando mirabilmente il fortunato nuovo vicino di casa e poi guardò me sorridendomi, e mi rispose: "spero di non essere stata invadente. Se vuoi me ne vado. Il vino l'ho portato e se non ti serve altro me ne vado".
"Perchè? potresti restare?"
"La notte e lunga e in questi giorni poco movimentata. Le camere sono tutte vuote o quasi. Io sono di turno con una collega. Ho visto dal computer della reception che hai ordinato il film porno. Ho pensato che potesse farti piacere avere compagnia."
"E hai pensato bene, infatti. Immagino ci sia un extra...".
"Sì, ma in realtà non sono una prostituta perchè non lo faccio con tutti i clienti dell'albergo. Ti ho visto nella hall e mi sei piaciuto. Però è chiaro che se puoi pagarmi qualcosa lo preferisco. Ti dico la verità non lo faccio solo per soldi, lo faccio perchè mi è capitato per gioco in passato e ho scoperto che mi eccita essere pagata per scopare. Ma lo faccio solo con chi mi piace. E' una mia fantasia... poi qui in albergo fra colleghe ci copriamo a vicenda... e a turno se ci va di passare la notte senza lavorare... beh... se si può ci veniamo incontro. Però non dire nulla a nessuno, perchè non sanno che faccio sesso con i clienti dell'albergo! Pensano che vada a dormire in qualche stanza libera!"
"Va bene", dissi subito senza pensarci due volte... ormai avevo il cazzo che spingeva fortissimo, e l'idea di finire la serata con una sega triste non mi piaceva affatto. Soprattutto adesso che finalmente avevo in camera una donna con cui scopare!
Misi sul tavolino 100 euro e le dissi di iniziare a fare uno spogliarello per me... intanto il porno continuava ad andare, e lei buttava l'occhio palesemente eccitata mentre mi osservava masturbarmi su di lei.
(continua....!)
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Il ritorno di Matteo il trombamico
Raccontoscritto a due mani da Sandra e Luca.
...si fece una certa ora,eravamo un po stanchi e l'idea di andare a guardare l'alba fu abbandonata,stavamo quasi per decidere di dormire tutti insieme da noi ma sia Matteo che Bea al mattino avrebbero dovuto alzarsi prestissimo allora rimandammo tutto ripromettendoci che l'avremmo fatto da li a qualche sera dopo.Il lunedi,2 giorni dopo,io e Sandra,uscimmo dopo aver fatto il solito giro di telefonate agli amici risposere presente Matteo e una nostra amica che aveva la casa al mare,cosi,non avendo niente di particolare in programma,andammo a farci
un giro sul lungo mare prima a pero passammo prima a prendere Anna.Passeggiammo un po tra le bancarelle,poi un drink al bar sul porto e via di ritorno.Quella sera c'era pochissima gente in giro,l'estate gia' inziava ad avere quell'atmosfera pre-settembrina;Anna dopo un po ci lascio' e ando' a dormire mentre noi rimanemmo li un'altro po a goderci ancor piu' quell' intimita' che proprio quell'atmosfera di fine estate contribuiva ad aumentare.Mentre eravamo al bar ,a me venne un'idea li al tavolo per uno scherzo da fare a Matteo tanto per colorare un po la serata ;appena ando' in bagno gli nascondemmo i tovaglioli che erano sul tavolo , poi chiesi a Sandra di sfilarsi i suo slip bianchi senza dare nell'occhio in modo che dopo non vedendoli piu' li avrebbe chiesti a noi.Infatti quando torno dal bagno credo che dubito' persino di non averli mai visti e ,come avevamo immaginato ci chiese un fazzoletto,Sandra a quel punto allungo' il braccio e gli mise tra le mani gli slip bianchi,lui non se ne accorse subito ,poi scoppio a ridere e se li appoggio' sul naso dicendo che ora li avrebbe teneva lui ,poi la guardo' e disse “mmhmmm,quindi sei senza mutande li sotto!?....Luca si raccomando', in quanto eravamo in luogo pubblico, di essere discreto con quell'indumento in mano,a me dava molto fastidio l'esibizionismo
Finito di ridere ci alzammo e ci dirigemmo verso la macchina,non ce'ra piu' nessuno in giro ,io durante la strada scherzavo a imitare il vento sollevando ti tanto in tanto la minigonna nera di Sandra che le i prontamente si teneva con le mani. In macchina iniziammo a parlare degli anni di assenza di Matteo piu' nel particolare,ci racconto' un po di fatti salienti,e poi ci disse che ci doveva rivelare un segreto!"Un segreto"rispondemmo incuriositi...."dai ,dai diccelo".....lui prese tempo,sembrava imbarazzato ma si vedeva che ci teneva a dircelo;"OK,qualche anno fa mi sono circonciso il pisello!"...."Ma dai.....e perche l'hai fatto?".chiese Sandra,Matteo rispose che non c'era un motivo particolare,gli dissero che era meglio per quanto riguarda l'igiene, noi pensavanmo invece che l'aveva fatto per farlo sembrare piu' lungo!
In macchina Luca guidava,Matteo era dietro e Sandra avanti,Sandra quasi subito inizio' a fare battute sulla lunghezza e nel mentre stendeva le gambe sul cruscotto davanti a lei ,diceva che si stava proprio bene senza mutande ,si teneva la minigonna con le mani che in quella posizione tendeva a scendere sulle cosce ,era un po brilla a causa del cocktal bevuto al bar e questo la rendeva ancora piu' sbarazzina nel divertirsi con le provocazioni.Io allora aggiunsi un po di “sale”e la buttai li,dissi che a questo punto Matteo era obbligato a farci vedere il nuovo pisello,Sandra disse ridendo e col volume della voce piu' alto che "assolutamento"avevano il diritto di vedere il risultato.Matteo fece finta che si vergognava e che aveva imbarazzo,poi disse che qualche volta,magari al mare l'avrebbe mostrato."NOOO"disse Sandra ,"lo vogliamo vedere ora!",Matteo rispose che in macchina c'era buio e sarebbe stato inutile,allora Luca disse che si sarebbe fermato in un posto tranquillo ,tanto li era era tutta aperta campagna,quindi avrebbe acceso la luce interna dell'abitacolo che era abbastanza buona per vedere :"dai,dai fermati qui ,entra in quella campagna,dai",disse Sandra ,Matteo esclamava"ma davvero?"...e Sandra"ma siii,ormai siamo in famiglia,e poi non ti dimenticare che un po di anni fa io ho gia' fatto conoscenza col tuo pisello,anche se per qualche istante ma mi hai gia' scopata quindi di che ti vergogni?'!"Io non mi aspettavo che lei ne parlasse cosi,ancor di piu' Matteo,che mi guardo' come per vedere la mia reazione dalla mia espressione,io la guardai un attimo poi guarda avanti dicendo"Lo so, so tutto,se fossi arrabbiato te l'avrei detto,avevate entrambi voglia di farlo e prima o poi sapevo che sarebbe successo,anch'io avevo tutto sommato quella fantasia e mi sono sempre immaginato di vederla con un'altro ma potevo permetterlo di farlo fare solo con te perche' si tratta di te e di te mi fido piu' di ogni altra persona ,poi ti racconteremo anche noi le nostre avventure e cosa abbiamo fatto dopo in Grecia"Matteo allora ebbe un'epressione come se tanti cerchi si fossero chiusi,
Matteo ci chiese della Grecia ma io e Sandra gli dicemmo che gli avremmo raccontato tutto in un altra occasione perche era una storia lunga , Sandra invece torno' sull'argomento precedente e sollecitava a tirarsi giu i pantaloni e farci vedere il pisello circonciso.Ci eravamo fermati in una stradina sotto alcuni alberi di ulivo,il posto era persino bello,Matteo,si giro' verso Sandra spostandosi piu' verso il centro della macchina all'altezza di dove c'era la leva del cambio,inizio lentamente a slacciarsi il pantalone bianco di lino,rimase in mutande e poi disse "lo faccio?",e Sandra "uffa,dai muoviti"...e via giu' anche le mutande!Per Sandra era la prima volta che si trovava "faccia a faccia" col pisello di Matteo, era bianco quasi pallido e moscio,ovviamente,ricoperto della peluria nerissima ma non fitta, Matteo chiese se era abbastanza cosi;Sandra rispose :”abbastanza?cosa c'e' da vedere?non si vede nulla di particolare....”, e Matteo spiego' che si vedeva solo in posizione eretta"da combattimento",per quello non voleva fare quello che stava facendo,allora Sandra disse proprio cosi"bene, fattelo venire su...dai!"...Matteo:see,e' come faccio?Sandra:”come fanno tutti,te lo prendi in mano e ti fai una sega”, lui rispose “ma con Luca vicino non ce la faccio,mi sento un po gay!
Luca:”oookey,Sandra se vuoi vai dietro a “distrarlo” un po ma stai a distanza sicurezza,ok?
Matteo:”va bene!”.......Cosi' apri la porta della macchina , e lei usci andandosi a sedere sul sedile posteriore con Matteo .A quel punto Matteo facendo il finto tonto richiese cosa doveva fare ora, lei rispose di prenderselo in mano;Matteo quindi fece una richiesta :"ok,io lo faccio ma tu ti sbottoni almeno un paio di bottoni della camicetta bianca”Lei aveva questa camicetta semitrasparente,si intravedeva il reggiseno bianco sotto e il roseo della pelle del decolte'.Io raccomandai di andarci piano e lui rispose che aveva bisogno di collaborazione altrimenti non ci riusciva.Cosi lei ,che accolse la richiesta ,mise le dita sui bottoni e inizio' pian piano a sbottonarsi,dopo il primo bottone gia' si vedeva il pisello di Matteo sollevarsi,il reggiseno di Sandra cominciava a spuntare fuori...mi stavo eccitando anch'io,il seno sembrava volesse uscire da sotto la camicia come se dovesse esplodere,tra l’altro lei era prossima alle sue cose e aveva le tette gonfie e turgide piu’ del normale,era proprio un gran bel vedere….ero contento in quel momento che stesse succendo una cosa cosi eccitante,lei era particolarmente disinibita ,con Matteo ormai si comportava come se fosse con me,non aveva nessuna tipo di vergogna!E pensare che normalmente ,durante l’anno,lei e’ molto diversa,molto pudica quasi riservata,a volte devo quasi pregarla per farsi solo vedere nuda da me,cosi come a ogni inizio estate lei e’ sempre timida;poi inziava per cosi dire a “scaldarsi”diventando gradualmente sempre piu' disinibita quasi incontrollabile,nel senso buono,bastava poi un cenno tra noi o uno sguardo per capirsi e regolarsi nel caso al partner non condividesse la situazione,quel tipo di intesa era il nostro patto ,la complicita' prima dei nostri stessi bisogni singoli.Ora aveva davanti a se Matteo con le mutande abbassate con il pisello in mano e lei contraccambiava mostrandogli il generoso decolte per farglielo venire su,poi tanto per aggiungere del piccante, si passava la sua mano sotto la suo minigonna nera,non so se lo faceva senza rendersene conto , noi tenevamo bene in mente che sotto non indossava piu’ gli slip e quando quasi senza accorgersene l’aveva tirata su scoprendosi le cosce io gia’ iniziavo a “soffrire”,volevo prendermela ,ma lei a quel punto interruppe il silenzio e disse:”mmmmmhh…pero’,devo dire che effettivamente sembra piu’ lungo,vero Luca?’” ..”E che ne so.. risposi “sinceramente non glielo mai visto in tiro ,non saprei”
Il membro di Matteo era ormai in posizione massima di erezione,lui non lo teneva piu' in mano in modo che' Sandra lo guardasse nella sua totale lunghezza;”ok? Mi posso rivestire?”provo' a dire Matteo,Sandra invece fece un passo avanti e disse che voleva “verificare” se c'era differenza cosi chiese:”posso?”...ma non aspetto nessuna risposta e lo prese in mano,io guardavo la scena e non avevo intenzione di interrompere lo spettacolo,lei inizio a sentire con le dita la cappella poi si rivolse a me chiedendomi di tirarlo fuori anch'io perche' aveva bisogno di toccare anche il mio per vedere le differenze,Matteo disse che gli sembrava effettivamente giusta quella richiesta ,allora mi spostai al centro tra i due sedili anteriori e mi abbassai i pantaloni,il mio pisello era gia' duro e Matteo mi fece i complimenti,Sandra con l'altra mano me lo afferro' e orbottava”mmmhhhh,,,non capisco bene” ..Matteo un po ingenuamente chiese a Sandra cosa avesse intenzione di fare adesso.,,cosi lei senza rispondere e guardando i due membri inizio’ a fare avanti e indietro con le mani e poi disse …”mah!,adesso vedo cosa posso fare con questi cosi” ,Matteo stava fermo impalato e si godeva il momento, lei non contenta si piego' verso di lui,io avevo compreso le sue intenzioni ed ero agitato ed emozionatissimo ma le consenti' di andare avanti;si avvicino' con le labbra alla cappella,lo sfiorava con la bocca chiusa come per prenderne confidenza, poi schiuse le labbra e inizio' delicatamente ad assaggiarlo e ispezionarlo piegando la testa un po a sinistra e un po a destra ,poi si alzo' e venne verso di me,il mio lo prese subito in bocca senza esitazione come per farmi sfogare godendo di quello che avevo appena visto , fece un po di volte avanti e indietro con la bocca.Poi ritorno' ancora da Matteo e stavolta parti' da sotto scivolando con le le labbra fino all'altezza della cappella quindi lo prese tutto in bocca iniziando un pompino vero e proprio.dapprima senza mani poi si aiuto' con la sinistra.....tutto li davanti me!Era uno spettacolo incredibile,era ancora piu' eccitante della volta in Grecia,era piu' intimo ,piu' rassicurante e lei era piu' coinvolta ma adesso tutto era successo e' davanti a me .Pero', ce'e' sempre un pero'....le cose e il rapporto tra noi tre non sarebbero piu' state come prima,da qui in poi tutto poteva cambiare drasticamente..ora era tutto esplicito,non potevano esserci piu' i giochini del “mostrare per non dare” o tutte quelle situazioni erotiche nascoste,si era oltrepassato quel confine tra la intima amicizia al sesso a tre,dove ci avrebbe portato quella esperienza?Era iniziato per noi un modo nuovo di concepire i rapporti di coppia e di amicizia?
Mentre io riflettevo lei si diverti' ancora un po prima di rialzarsi e riprenderseli in mano entrambi, ci guardo sorridendo e disse”uhauu,ho i vostri 2 cazzi in mano contemporaneamente!!!”ci afferro’ la parte piu’ bassa e poi inizio a muovere le mani dal basso verso l'alto,mentre lo faceva continuava a parlare e il fatto che parlasse faceva sembrare quella situazione piu' un gioco che sesso vero ed era meglio cosi perche si creava un'atmosfera piu' easy e’ in certi momenti sembrava che persino il sesso non centrasse niente! :”:Mi sembra che il pisello di Matteo scivoli un po meglio,diceva …
Dopo un qualche minuto,forse anche meno,vedemmo dei fari di un'auto che veniva verso la nostra direzione,forse era una coppia o forse dei guardoni ma questo interruppe il momento di magia,dopo qualche istante la macchina si fermo' e fece retromarcia;probabilmente era una coppia in cerca di intimita che accortasi della nostra presenza aveva deciso bene di trovare un'altro posto.
Io a quel punto chiesi se era il caso di andarcene a casa,ma Sandra,scampato pericolo guardoni, invece disse:ragazzi io pero' adesso mi sono ultra bagnata, e ho una voglia matta,non potete proprio lasciarmi cosi!!..Matteo ,col sorrisone,allungo' le braccia per avvicinarla a se e disse che ci avrebbe pensato lui.Sandra accolse l'abbraccio ,erano pero' con i bacini distanti e non si toccavano perche sotto erano tutti e due nudi quindi,cosi’ facendo cercavano solo di farmi ingelosire infatti io dissi a Matteo scherzandoci su:”caro mio,hai gia' consumato anni fa la tua opportunita',non puoi scopartela un'altra volta..eh!”Lui rispose” e vabbe dai,fammela scopare ....quella volta fu talmente breve che non ebbi neanche il tempo di capire bene cosa stesse succedendo...,dai dai, ormai visto che sono piu' vicino a lei inizio io e poi continui tu,anzi perche' non c'e la facciamo tutti e due contemporaneamnete?”Lui era abituato con noi a parlare cosi,aveva “licenza”sessuale di poter dire qualsiasi cosa ,poteva persino dire esplicitamente che voleva veramente scoparsi Sandra .NO”,dissi io,”facciamo una cosa,giochiamocela a sorte”...dando per scontato che non gli l'avrei fatta fare e che avrei vinto io....
Quel gioco del contendersela ci stava facendo eccitare tantissimo tutti e tre,la tentazione era di smettere di parlare e di passare ai fatti ma volevo continuare il gioco :”al massimo me la faccio
io e tu guardi”,Matteo rispose”no ,no,non faccio il guardone...dai tu ce l'hai sempre a disposizione. a me quando mi ricapita?..vabeeh!dai vieni dietro a facciamo pari e dispari ,si vince 3 su 2.Cosi io scavalcai il sedile e andai a mettermi dietro,Sandra era al centro, sempre con la camicia sbottonata,lei aveva accovacciato le gambe,ci chiese un fazzolettino e disse di non guardare quello che stava per fare,comunque si asciugo' la patata ,poi ritorno' a mettersi accovacciata con i piedi sul sedile e le ginocchia alte ma la minigonna in quella posizione la copriva appena ,poi si mise una mano davanti alla patatina e disse”non preoccupatevi ,vi aspetto....,certo che essere pero' contesa al pari e dispari non mi fa proprio onore”disse lei..,ci fece ridere e iniziamo la contesa,lei pero' contrariamente a quello che aveva appena detto inizio a strofinarsi la patatina con leggeri movimenti circolari della mano ,ci stava proprio facendo impazzire “oh! mamma mia” escalmo' Matteo davanti a quella scena”ora rischi parecchio”.Primo ,secondo,terzo ,,,vinse Matteo!”Finalmente qualcuno mi tromba disse lei....io non avevo ancora deciso se Matteo se la poteva trombare sul serio ,lui la invito’ tra le sue braccia,lei si giro' di schiena a Matteo e si ando' a sedere tra le sue gambe mentre lui dolcemente l'abbracciava,poi la prese per i fianchi e la sollevo' fino a farla salire sulle sue gambe per essere a contatto stretto con la schiena di lei che quindi si era seduta proprio sul suo pisello gia' duro,io non vedevo nulla la sotto perche' la minigonna nascondeva quella zona ma lui ormai stava godendo di quel contatto col sedere di Sandra e prendendola per i fianchi cercava di sistemarla per stare piu' comodo,io stavo pero' sudando un po,in effetti faceva anche caldo con i finestrini tutti aperti,temevo che con quei movimenti del bacino aveva gia' incominciato a scoparsela.Invece Sandra fece una cosa bellissima, si sollevo' la gonna sopra il ventre e mi fece vedere cosa stava succendendo,il pisello di Matteo era fuori e sembrava spuntare dalla sua patata cosi lei lo prese col palmo della mano e se lo strofino' dappertutto,in mezzo alle cosce,sul clitoride sulle labbra della patata per procurarsi piacere,anche lui esclamo' una roba tipo “mamma mia ,sei bagnata.mmhhmm”…..Sandra poteva a quel punto infilarselo con un semplice movimento e scopare ,non capivo come cavolo faceva a resistere ma soprattutto perche non lo faceva,infatti venni subito smontito perche lui tento' di dirigerlo dentro ma era lei che lo riprendeva in mano tenendolo fuori....poi si fece leggermente avanti verso di me e io capii cosa voleva fare,mi avvicinai io e in una posizione un po scomoda la raggiunsi ,Matteo era sotto e il pisello era finito sotto il sedere di Sandra ,avevo via libera...3 secondi ed ero dentro di lei....lei inizio con i suoi sospiri sempre piu' forti ,io la scopavo lentamente ma sempre piu' in fondo,era cosi bagnata e calda che sentii una sensazione di piacere infinita,andai avanti finche lei disse che stava per venire e cosi fu.....10 secondi di respiro affannoso e cuore a mille!!!!Lei si abbandono 'totalmente su Matteo che la teneva su di se e io ritornai a sedermi sul sedile tutto sudato,Matteo disse”lo sapevo che finiva cosi”..io risposi “dai,,la prossima volta ti prometto che tocca a te...scusami ma stavolta ti abbiamo proprio usato “
Non c'e' di che” disse lui con aria di chi aveva inteso e come solo un amico Vero puo' capire!!
Uscimmo dalla macchina per prendere un po d'aria,Matteo si fumo' una sigaretta ,penso che fu molto contento di quello che era appena successo ,faceva veramente caldo.io e lui ci togliemmo la maglietta ,Sandra si tolse la camicia e rimase in reggiseno,non voleva farci eccitare,lei ormai si era normalizzata,invece io e Matteo avevamo ancora voglia e vedendola cosi non ce la fece passare di certo ma pochi minuti di silenzio e di fresco ci fecero stare tranquilli...cosi tornammo a casa......
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11 years ago
AdamDTS,
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A Brescia
Era un pomeriggio come tanti, la settimana era a buon punto e il calcetto del giovedì si stava concretizzando. Mentre sono in uffico mi chiama il mio amico Alex che mi propone di andare a Brescia per “sostituirlo” visto che lui era fuori Milano…
E così invece di trovarmi in calzettoni e pantaloncini in un campetto di erbetta sintetica mi ritrovo pulito di doccia, sbarbato e profumato diretto ad incontrare una coppia che non conoscevo: Marco e Daniela.
La loro casa è uno spettacolo: grande, con un giardino meraviglioso, un salone enorme in stile liberty ed un tavolo apparecchaito per la cena. Daniela: veramente uno schianto in abitino corto nero, generosamente scollato e aderente quanto basta da mettere in evidenza le curve generose…Marco ci fa accomodare e ci offre un bicchiere di vino, cominciamo a stuzzicare qualcosa mentre Daniela si assenta per cambiarsi d’abito….al suo ritorno abbiamo capito che la cena poteva aspettare: era nuda, bellissima… con quei seni generosi che ci guardavano impertinenti e un ciuffetto di pelo sulla figa tagliato a forma di triangolo quasi ad indicare la strada… Marco, anche lui estasiato mi guarda e sussurra: “E’ tua…”
Da lì il vortice di sesso è stato senza fine…le ho leccato la figa e il buchetto del culo fino a farla venire due volte, bevendo i suoi umori dolci… Presa riempiendola a dovere, sculacciandola per dominarla e accarezzondole i capezzoli per coccolarla…lei che si dimena e urla di piacere, che guarda Marco e gli dice “vedi come mi scopa bene, cornuto” e mi incita ad incularla più forte fino a che non le sborro copiosamente su quelle generose tette.
Tornato a casa, nella mia testa due immagini: Marco e Daniela che si tengono per mano, soddisfatti e rilassati…e Marco che mi dice…”E’ tua…E’ tua…E’ tua…”
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11 years ago
Hector_1978,
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Ringraziamenti dal cuck
Ci siamo incontrati dapprima per un caffè, poi siamo andati in motel dove abbiamo passato due ore di intensa passione, una situzione che si sarebbe verificata altre volte nei mesi a venire.
Dopo circa due mesi di frequentazione Giovanni mi scrive questa mail, che spiega il perchè della loro scelta, e che conservo come un prezioso ricordo di quella bella esperienza…
“…grazie Ettore,
ci stai donando serate indimenticabili. Effettivamente, riguardando indietro, mi accorgo di quanto abbia davvero desiderato che tra noi le cose prendessero questa piega….e mi rendo conto che la chiave di tutto è l’amore profondo che ci lega…..oggi abbiamo parlato molto di questo, a un certo punto lei mi ha chiesto se il mio desiderio di vederla con un altro non nascesse anche dalla conoscenza delle vicende di vari colleghi e colleghe. sia miei che suoi, che si fanno corna con gran naturalezza, evitando bene,però, di mettere l’altro/a al corrente…..infatti, quando questo accade, i matrimoni finiscono e le famiglie si sfasciano…..stranamente, sono rimasto senza parole, sia pure per un attimo….lei ha colto questa mia indecisione e ha così proseguito…..mi ha detto: guarda che la differenza tra noi e loro è che queste persone cercano fuori quello che in casa nn hanno più…..mentre per noi queste esperienze hanno il grande pregio di invece alimentare la nostra passione…..
Mi rendo conto che è così e che siamo stati bravi e fortunati a scegliere un uomo come te che è consapevole del proprio ruolo di maschio. Una consapevolezza che ci permette di vivere il nostro amore anche se sessualmente abbiamo bisogno del vigore nuovo che tu porti all’interno della nostra coppia.
Grazie”
Peccato poi, che le strade della vita ci abbiano portato distanti…
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11 years ago
Hector_1978,
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Giovanni e Letizia…
…sono una coppia eccezionale. Lei bellissima donna di circa 30 anni, appariscente e sensuale, felice e cosciente di esserlo. Lui di bella presenza, timido all’inizio ma poi molto simpatico e coinvolto nei nostri giochi.
La mail di cui ho parlato precedentemente è stata scritta da Giovanni e spiega bene la dinamica del loro amore. Io per loro ero il terzo elemento che mancava loro, il pezzo di puzzle necessario per rendere la loro vita sessuale soddisfacente e realizzata.
Con loro ho passato delle bellissime serate fatte di sesso ma anche di giochi cerebrali divertenti e inattesi. Una sera sono andato casa loro per il caffè dopo cena e, prima sorpresa, salendo incrocio Giovanni sulle scale che mi dice “Arrivo subito, vado a comprare le sigarette. Sali pure, Letizia ti sta aspettando”.
Arrivato al loro appartamento trovo Letizia in vestaglietta sexy che lasciava immaginare molto e indossava un girocollo di perle con orecchini coordinati. Bevemmo il caffè e facemmo due chiacchiere, tra un complimento ed un altro da parte mia. Ad un certo punto le ho chiesto il perchè ti tanto sfoggio di gioielli e Letizia mi confessò che era parte di un gioco tra lei e Giovanni. Quel girocollo significava che quella sera Giovanni era totalmente sottomesso ai suoi e ai miei voleri…
A queste parole io risposi con una occhiata eloquente, poi sorrisi e pian piano mi avvicinai, le slacciai la vestaglietta e le sussurrai “bhè allora approfittiamone”…
Quando arrivò giovanni ci trovò avvinghiati in un gustoso 69… la mia bocca si affondava avida nella sua fica morbida e rasata di fresco…bevevo i suoi umori, leccavo il suo clitoride e il buco del culo come se fosse l’ultima cosa che avrei voluto fare mentre lei si riempiva la bocca del mio cazzo. Avevo un erezione talmente potente da essere dolorosa. Il cornuto alla visione si abbassò i pantaloni e cominciò a menarselo, Letizia lo guardò dal letto e gli fece un sorriso, poi il segno delle corna….
Proseguimmo nei nostri giochi per un sacco di tempo, era tanta l’eccitazione che ricordo solo dei flash…lei che mi incita a scoparla a pecorina mentre le tiro i capelli…lui che prima lecca il buco del culo di Letizia e poi le apre le chiappe perchè io possa incularla per bene… Giovanni e Letizia che si baciano mentre la scopo a pancia sotto… le parole oscene di Letizia “scopami bene e fai vedere come si fa a quel cornuto”…”ahhh questo si che è un cazzone come si deve”…”Cornuto…sei il mio cornuto, lo sai vero”… era una situazione eccitante, bellissima ed insolita.
Ed ancora più insolita, anzi unica, è stata la fine della serata. Letizia mi chiese di sborrarle addosso, sulle tette e sulla fica, cosa che feci con grande soddisfazione poi chiamò a sè il marito e gli disse “e ora lecca tutto, porco”… Stavo vivendo un sogno, e deciso a non perdermi l’attimo mi avvicinai alla bocca di Letizia col mio cazzone e ordinai a Giovanni“ed ora lecca il cazzo che fa felice tua moglie”…incredibilmente lui obbedì e così mi ritrovai le loro bocche che si intrecciavano sulla cappella… una meraviglia.
Poi ci rivestimmo, io e Letizia fumammo una sigaretta mentre il cornuto disteso sul divano guardava una partita su Sky e tornai a casa.
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11 years ago
Hector_1978,
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Sergio e Barbara
Una delle serate più belle che mi ricordi l’ho passata con Sergio e Barbara, una coppia di Asti che mi ha contattato su un portale di incontri… e’ stata una di quelle serate “toccata e fuga” nel senso che sono serate che si condividono solo una volta ma davvero molto piacevole.
Ci siamo incontrati in un locale vicino casa loro per vederci di persona e scambiare quattro chiacchiere. Erano una bella coppia, affiatata e solida che aveva ben in mente che si trattava di un gioco e che tale doveva rimanere…mi ha colpito molto come, avere un terzo tra di loro, facesse parte del loro modo di vivere la coppia visto che avevano avuto numerose esperienze.
Barbara è una donna piacente, niente di speciale, ma con una luce negli occhi che ti fa pensare “questa deve essere davvero una porca…” ed in effetti mi pare di poter dire “avevo ragione”!
Dopo esserci conosciuti e valutato il feeling reciproco, ci siamo trasferiti nella loro macchina, una monovolume bella spaziosa. Io sono salito dietro con lei e già fuori dal parcheggio, mentre Sergio guidava, Barbara ha cominciato la sua esplorazione… si è direttamente rivolta verso il mio cazzo che nel frattempo pregustando il divertimento si era già messo sull’attenti… mi sfilò i pantaloni e cominciò a succhiarlo dapprima lenta ed appassionata poi con un avidità ed una foga che pensavo me lo staccasse…era davvero favolosa… da par mio le sollevai il vestito (leggerissimo nonostante fosse novembre…zoccola!) le scoprii il culo e calate le mutandine cominciai ad accarezzarla ed incitarla… Sergio mi aveva preventivamente detto che a lei piaceva moltissimo essere leccata quindi mi posizionai sotto di lei per un succoso 69… il tutto “on the road”…non voglio immaginare la faccia degli altri automobilisti che ci hanno sorpassato/incrociato…
Sotto di lei, leccandole quella bella ficona rasata mi sentivo in paradiso…leccarla era un piacere: aveva le grandi labbra molto sviluppate e carnose… ed un profumo inebriante che davvero mi faceva perdere la testa… Barbara mugolava come una forsennata…aveva la fica in fiamme e la bocca piena di cazzo… si contorceva di piacere e di voglia… per “calmarla” le infilai un dito nel culo che, senza alcuna sorpresa trovai già spalancato, e di colpo venne…
in maniera densa ed abbondante… mi riempì la bocca di umori caldi e profumati…caldi e intensi… intanto continuava a succhiarmelo e ad ansimare chiamando il marito e dicendogli “guarda che porca che sono…hai sposato una troia…”
Sergio annuiva soddisfatto e intanto guidava, fino a che non ci siamo fermati in un radura sul bordo di un fiume… un paesaggio bellissimo ma un pò tetro… se ci fosse stato qualche malintenzionato sarebbero stati “volatili per diabetici” ma ormai eravamo in ballo e tanto valeva ballare…
Fermati nella radura Sergio scese, e con mia sorpresa si tirò fuori il cazzo dai pantaloni e tirandola per i capelli spinse Barbara sul suo cazzo, che devo dire era di dimensioni notevoli… Pur sorpreso io mi infilai un profilattico e dopo averle lubrificato per bene il culetto la inculai in un sol colpo…Barbara sussultò e poi girandosi, con una faccia da vera zoccola mi disse “Ah, monello…vuoi spaccarmi il culo…”…di rimando Sergio rispose “ce l’hai già sfondato…puttana”… che dire se non CHE MERAVIGLIA… sono una coppia eccezionale…
La serata proseguì allegramente, tra inculate, doppie penetrazioni e succosi pompini, arte in cui Barbara è maestra fino a che entrambi non le sborrammo sul viso e sulle tette…
Quando ci rivestimmo, Sergio e barbara si scambiarono un lungo bacio, pieno di affetto e di passione.
Mi riportarono alla mia macchina dove ci salutammo calorosamente.
Non ci siamo più rivisti, peccato, ma va bene così… è il loro modo di vivere il rapporto ed io lo rispetto. Sergio alla fine, non è un cuckold.. è solo uno che ha una moglie parecchio zoccola e che ha avuto l’intelligenza e l’apertura mentale di assecondarla piuttosto che limitarla…anche perchè una così le corna gliele faceva lo stesso, almeno così si divertono entrambi!
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11 years ago
Hector_1978,
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Una coppia Simpatica
Attraverso comuni amici ho conosciuto Sara e Davide, una coppia davvero simpatica.
Lei carina alta 160cm, con qualche kg in più, grosse e sode tette ed un accento piacentino, col la “R” arrotata che al suo solo parlare già mi veniva il cazzo di marmo. Davide poco più alto di lei, un pò in sovrappeso appassionato di foto. Una coppia normale insomma ma con cui abbiamo passato, e passo ancora, davvero delle eccitanti serate.
La prima volta ci siamo visti a casa mia. Per l’occasione musica soffusa e l’immancabile Bublè allo stereo. Abbiamo iniziato a parlare del più e del meno raccontandoci storie divertenti, parlando dell’amico comune e ridendo come pazzi… insomma la serata procedeva talmente bene senza sesso che mi “stavo facendo persuaso”, per dirla con Montalbano, che la serata sarebbe finita lì.
Non facevo ancora bene i conti con la voglia di cazzo di Sara, la quale ad un certo punto (e sorprendendomi anche un pò…) si toglie le mutandine facendole scivolare da sotto la mini di jeans che faceva il paio con una camicetta bianca semitrasparente per lanciarmele, prima di spalancare le cosce mostrandomi la sua bella figa… Guardando il marito poi disse “Che dici, a Carlo piacerà la mia micetta?”…
La micetta in questione era meravigliosa: a pelo nero, rasata a forma di triangolo e con due labbra carnosissime…
Per non essere da meno anche io mi tolsi i pantaloni e le mutande, mostrandole il cazzo già svettante ed eccitato per la succulenta visione della sesso di Sara…era magnetica e mi sembrava di mangiarla con gli occhi.
Evidentemente anche Sara pensava che il mio uccello fosse magnetico perchè appena vicino me lo afferrò e comincio a succhiarlo con passione e voracità…lo insalivava tutto per poi percorrerlo dalla punta fino alla base…era una vera maestra…
Di li a poco ci siamo avvinghiati in un succulento 69 permettendomi così di assaporare la sua bella figa gonfia di voglia e di piacere, cosa che feci a lungo, facendola godere con la lingua per poi infilarle il cazzo fino in fondo alla fregna che ormai era un lago di piacere. Mentre la montavo con colpi secchi e decisi, affondandole il cazzo fino in fondo osservavo le sue grosse tette che si muovevano all’unisono con le mie spinte, sentivo il suo respiro affannoso e denso di goduria, le sua mani che mi percorrevano la schiena per poi afferrarmi per i glutei spingendomi verso di sè… era un vulcano sul punto di esplodere. Cosa che fece varie volte durante la serata urlando come una forsennata mentre godeva con il mio cazzo che le strusciava il clitoride, oppure a pecora mentre glielo sbattevo in culo schiaffeggiandola sulle chiappe sode e tirandola per i capelli.
Proprio mentre la inculavo sono venuto anche io inondandole la schiena di sborra….
La nostra prima serata fu bellissima, ma non fu l’ultima (anzi, tra una settimana li incontrerò ancora…) ed appagante.
Andarono via quasi all’una di notte, non prima che Sara pretendesse di regalarmi il pompino della buonanotte…CHE DONNA!
All’indomani la mia vicina di casa 79enne mi chiese se per caso la sera prima non mi fossi sentito male, perchè aveva sentito delle urla come di mal di pancia…
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11 years ago
Hector_1978,
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History of violence 15
E' sera, l'aereo partito dallo scalo di Houston sta per atterrare all'aeroporto di Fiumicino. Ho le gambe indolenzite per le lunghe e noiose ore di volo. Rodolfo, il mio neo-marito, è rimasto semiaddormentato nelle ultime tre ore di volo. Osservo le luci di Roma dall'alto scorrere sotto di me. Concluso il viaggio di nozze rieccomi all'ovile, alla realtà quotidiana. Nel taxi che ci porta in centro dall'aeroporto riaccendo lo smartphone e lo scorro distrattamente. Tra i diversi messaggi trovo quello di Fausto, l'uomo con cui sono andata a letto non più di un paio di mesi fa e reincontrato solamente il giorno della mia cerimonia nuziale. In questi ultimissimi giorni la nostra corrispondenza elettronica a base di sms si è fatta decisamente molto intensa ed esplicita. Proprio la penultima sera, dopo una serata in discoteca faccio l'amore con mio marito sulla spiaggia, poi al ritorno nella nostra cabanha subisco un secondo assalto. Mi ritrovo presa alla pecorina sul letto con la porta della camera lasciata volutamente aperta sul camminatoio davanti al mare. Si merita proprio, questo mio focoso marito porco, di essere spompato completamente. Lo incito a farmi vedere come è bravo a "fottere le troie". E' il genere di incoraggiamento che lo fa subito ansimare come un cavallo da corsa, facendolo crollare letteralmente coperto di sudore nel letto messicano dopo avermi riempito la passera di seme... aspetto che si addormenti, vado in bagno, mi riempio la vasca di acqua calda e profumata, mi immergo e mi rilasso, accarezzandomi il corpo. L'aria tiepida della notte, carica di mille profumi, entra dalla finestra spalancata caricandomi di mille pensieri. Prendo lo smartphone e scrivo a Fausto chiedendogli se è in ascolto... mi arriva la sua conferma dopo pochi minuti, allora le mie carezze si fanno più intime. Gli scrivo che ho appena scopato due volte con mio marito ma che ora mi sto toccando pensando al suo grosso cazzo nodoso... Insomma, ormai il genere di sms che ci scambiamo non lasciano più dubbi sulla mia incapacità di mantenere i giuramenti appena pronunciati davanti al prete...
Eccoci a Roma, ma ora tutto per me è cambiato. Da oggi non vivo più con i miei genitori e tutto era stato predisposto per trasferirmi nell'appartamento di Rodolfo. Mia madre ha provveduto a sistemarvi tutte le mie cose mentre noi eravamo in viaggio e ora mi ritrovo improvvisamente moglie e padrona di casa. Il giorno successivo al nostro ritorno io e Rodolfo lo trascorriamo piacevolmente in parte a letto, in parte a scartare e sistemare i vari regali di nozze, a collaudare il nuovissimo televisore ultrapiatto, a rivedere i film girati in Messico...
Ma mentre Rodolfo dal giorno successivo deve tornare al lavoro io posso godermi una settimana di ferie aggiuntiva allo scopo di organizzarmi le mie cose ed adattarmi al nuovo ambiente.
Appena Rodolfo esce di casa, è lunedì mattina, una sorta di fuoco inizia ad attanagliarmi le viscere. Mi alzo, faccio colazione, rassetto un po' la casa, ma ho in testa uno ed un solo pensiero fisso. Mi decido, alla fine, prendo lo smartphone e mando un sms a Fausto:
"Ciao mio caro, sono a Roma ed ho la giornata piuttosto libera...".
Non passano due minuti che mi arriva la risposta:
"Sei sola, posso chiamarti?", a cui segue la mia risposta affermativa. Il cellulare squilla quasi istantaneamente.
Ho un tuffo al cuore sentendo la voce di Fausto.
"Francesca mia, non sai quanto ti ho pensata".
"Anche io..." gli ribatto asciutta e divertita.
"Dammi l'indirizzo che arrivo". Non mi aspettavo tanta immediatezza. In un istante soppeso mentalmente quello che mi sto accingendo a fare. Dargli l'indirizzo vuol dire ritrovarmi Fausto qui, nella mia nuova casa, anzi nella casa di mio marito. E' vero che abbiamo un ingresso indipendente e che la cosa può facilmente passare inosservata, ma diciamo che espormi ad una faccenda del genere non è proprio il massimo della convenienza. Rido di me stessa e di questi miei pensieri mentre comunico a Fausto il mio indirizzo dettagliato. Lui mi dice che sta arrivando e mette giù il telefono. Mi viene un brivido di terrore lungo la schiena all'idea che a mia madre possa venire in mente di passare qua a casa magari per darmi una mano o per farsi raccontare del viaggio di nozze. La chiamo subito, le dico che la raggiungerò nel pomeriggio. Faccio lo stesso con la madre di Rodolfo, mia suocera. Butto giù il telefono e vado a darmi una lavata. Non so dove Fausto abiti e non ho idea di quanto impiegherà a venire fin qui. Faccio una rapida doccia, mi asciugo, poi mi pongo il problema di come vestirmi... Cosa indosso, qualcosa di "normale" o qualcosa di provocante? Poi dico a me stessa che sto a casa e che tanto vale accoglierlo in maniera disinvolta. Scelgo dal corredo una bella camicia da notte semitrasparente e decido di mettere solo quella. Le viscere mi si torcono di tensione al pensiero di andare ad aprire la porta al Fausto conciata così, con i capezzoli che si intravedono... decido quindi che non vale la pena di indossare nemmeno le mutandine... mi rendo conto di essere già bagnata in maniera esagerata. Squilla il citofono, mi prende un accidente. Rispondo. E' lui. Gli apro il portoncino dandogli le indicazioni. Guardo l'orologio, sono le 9,45. ha fatto presto. Dopo trenta secondi è alla porta. Levo il paletto e la dischiudo. Fausto entra, guardandomi negli occhi, io sostengo il suo sguardo.
Servono solo tre secondi per ritrovarci avvinghiati come due animali, le nostre bocche avidamente incollate, le nostre lingue intrecciate. Fausto preme contro di me la sua erezione, è già pronto, mi spinge, mi fa indietreggiare. Con un'abile manovra si slaccia i pantaloni mentre mi rovescia sulla poltrona del salotto e contemporaneamente mi solleva la sottoveste. In un solo lungo movimento mi ritrovo con le spalle schiacciate contro lo schienale della poltrona ed il grosso cazzo di Fausto già completamente immerso nella mia fica. Non ho fatto in tempo neanche a realizzare l'istante in cui da sposa ancora fisicamente fedele sono diventata adultera, è successo tutto da sè. Fausto mi possiede e mi martella di colpi inauditi che mi tolgono il respiro, mi ritrovo completamente fusa con lui, completamente sua, paradisiacamente succube della sua virilità. Voglio essere posseduta infinitamente da lui, voglio che lui faccia di me tutto quello che vuole, voglio diventare il suo oggetto di piacere, la sua completa schiava, la sua puttana, la sua cagna, il suo sborratoio.
Il mio uomo mi afferra sotto le braccia e senza togliermi il cazzo dalla fica mi solleva. Io cingo le gambe dietro la sua schiena, mi porta in camera da letto. Non me ne può fregare di meno che quello è il mio talamo nuziale inaugurato solo due sere fa. Atterriamo sul letto, io sotto lui sopra. Fausto inarca la schiena, il suo cazzo insiste contro il mio utero, io mugolo di piacere sotto le sue spinte. Non riesco a resistere e giungo al primo orgasmo, violento e sublime. Lui esce, mi fa girare. Non faccio in tempo a cambiare posizione che me lo ritrovo nel culo. Spingo per facilitargli l'ingresso, è subito tutto dentro nonostante le ragguardevoli dimensioni. Non so come faccia ad avere un bastone così duro... Sprofondo lentamente nel trance del piacere. Credo che Fausto mi abbia posseduto nel didietro per un'ora abbondante prima di inondarmi l'intestino con il suo seme. Ci abbracciamo spossati, soddisfatti e sudatissimi nella penombra della mia camera da letto. Ci addormentiamo l'uno addosso all'altra a più riprese, in uno stato quasi onirico e vicino all'incoscienza... sempre a più riprese mi ritrovo il suo membro rigido fra le cosce o tra le labbra e lui ricomincia a possedermi, più e più volte... mi riaddormento con il viso immerso nei suoi peli pubici del cui odore sono animalescamente avida, dopo aver lucidato con la lingua, succhiato ed assaporato tutto quello che è possibile leccare in un uomo tra l'ombelico e le ginocchia, senza fermarmi mai, desiderando solo di ricevere richieste ed ordini, anche i più osceni... Ho il culo che mi duole maledettamente, me è un dolore che rinnova in ogni istante la mia estasi...
Riemergo da questo limbo a causa del telefono che squilla. E' il fisso, non il cellulare che avevo provveduto a spegnere. E' mia madre, mi chiede perchè non sono più passata. Non capisco quello che dice, gli dico che non c'è problema, che siamo d'accordo che passerò da lei nel pomeriggio. Mamma mi chiede premurosamente se mi sento bene, perchè sono le 16.30...
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11 years ago
fd5947,
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Lettera di fantasia
Ciao ……….
Forse questa lettera ti meraviglierà un po’ ma io mi sento orgogliosamente schiava del mio Padrone ed i suoi desideri sono per me ordini che eseguo per il suo piacere.
Oggi mi ha ordinato di scriverti questa lettera per verificare fino a che punto arriva la mia devozione per il mio Padrone.
Il mio pseudonimo è “ Stella” e sicuramente avrai capito chi sono oppure te lo avrà detto il mio Padrone il quale mi dice di scriverti quello che sarei disposta a fare in una sessione BDSM con te.
Mi aiuterebbe il fatto che sarei bendata e che arrivi da noi come una sorpresa annunciata.
Mi troverai nuda e con le braccia legate dietro la schiena.
Mi puoi toccare da per tutto, stringermi il seno con le mani fino a farmi male e poi altrettanto con il sedere ed altro ancora.
Mi puoi infilare le dita, prima uno poi due e tre nella fica e anche nel culo per farmi sentire una puttana da sbattere.
Poi se mi spingi verso il basso io capisco e mi metto in ginocchio ti apro i pantaloni e prendo il tuo cazzo in bocca ed inizio a farti un pompino ma dopo un po’ potresti fermarmi perché non vuoi venire subito e magari pensi a cosa mi puoi fare ancora ……..
Il mio Padrone vuole che tu provi molto di più e cosi mi leghi mani e piedi alla spalliera a forma di X e con il viso verso il muro, poi lui ti passa la frusta e tu mi frusterai sul culo e lo farai con molta energia perché vuoi sentire i miei lamenti e continuerai fino a quando lui ti dirà basta ed io avrò il culo che mi brucia e mi fa male da morire.
Poi il mio padrone mi slega e mi lega nello stesso modo ma con il viso verso di te, ti da due pinzette e tu me le
applicherai ai seni ed io sentirò un male tremendo ma tu non ti fermerai e cominci a tirare e girare le pinzette ed io griderò dal dolore sino al punto di impazzire e tu ti fermerai.
Seguendo i consigli del mio Padrone prenderai altre due pinzette e le applicherai alle labbra della mia fica facendomi sobbalzare dal dolore ma non ti basterà perché attaccherai alle pinzette due pesi facendo allungare le grandi labbra e recandomi un grande dolore che non riuscirò a resistere per molto tempo, il mio Padrone ti dice di lasciarle ancora attaccate e così godrai nei sentirmi urlare dal dolore ed il tuo cazzo sarà talmente gonfio che sembra stia esplodendo, poi levi i pesi e le pinzette e senza farmi nemmeno riprendere fiato me lo infilerai nella fica e spingerai fino in fondo e mi scoperai come una puttana, poi prima di venire, mi sciogli e io mi fai mettere a pecorina e mi infili il tuo cazzo nel culo con foga e prepotenza facendomi gridare dal dolore, mentre con le mani mi tiri a te per impalarmi più profondamente e dopo alcuni affondi ti scarichi dentro godendo sino all’ultimo spasmo, poi girandomi verso di te ti prendo il cazzo in bocca e ti ripulisco con fine maestria come mi ha insegnato il mio Padrone.
A questo punto il mio Padrone decide che per la prima volta può bastare cosi con una ultima strizzata di seno e di culo mi saluti ed anch’io con riverenza ti saluto e ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di fare quello che il mio Padrone voleva dalla sua schiava.
Quello che ho scritto ora è solo una lettera ma può essere una realtà solo quando il mio Padrone me lo ordinerà.
Ciao Stella
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11 years ago
master1si,
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Sexy Poker Game
Matteo ,quando poteva,approfittava per fare delle foto col suo enorme smartphone,cercava a volte di farci credere che faceva della foto un po generichie a tutti noi,invece si vedeva che puntava l’obiettivo sulle tette e Sandra stava al gioco(e mi faceva divertire) giocando un po al vedo e non vedo.Io mi divertivo un sacco cosi come Sandra ma pian piano sopraggiungeva l'eccitazione.Quest'anno ci sono state 2 novita',la prima l'arrivo della cugina di Sandra che abitava a Torino e la seconda l'arrivo di un amico di Matteo che stava in Portogallo. Era gia' successo altre volte che nella comitiva arrivavano amici di amici e questo spesso portava piu' allegria, con gente nuova si sentiva di piu' l'aria d'estate e di vacanza soprattutto poi se i nuovi arrivati si rivelavano anche simpatici.La cugina la conoscevo da tempo,Sandra lo sapeva che un po mi attizzava ma non era un problema per lei, di Bea non era per niente gelosa infatti io ne approfittavo un po e flertavo e Bea mi ricambiava sapendo ovviamente che Sandra non era infastidita,era per tutti solo un gioco che finiva li.Riccardo invece ,era simpaticissimo e non poteva essere altrimenti visto che era amico di Matteo ma secondo me era un po bruttino,un po in "carne",tanti capelli e un po bassino ma molto simpatico anche a detta di Sandra che invece a lei invece lo ispirava positivamente."in che senso" le chiesi io un po preoccupato e con una punta di gelosia,lei rispose che era un pocome la mia simpatia per Bea....ok,avevo capito perfettamente. Uscimmo tutti quanti insieme per qualche sera ,si scherzava gia' in modo provocante e la prima avvisaglia di cio' che sarebbe accaduto dopo qualche giorno fu quella sera in cui ritornati da un concerto ci avviammo a casa per accompagnare Bea,Matteo appena davanti casa spense il motore della macchina per fumarsi una sigaretta e fare le ultime 4 chiacchere prima di andare a dormire.Le chiacchere si faceno frizzanti,si parlava del seno di Bea che sembrava essere piu' grosso di quello di Sandra ma Bea,che lo sapeva meglio di noi, affermava il contrario allora io feci valere la nostra "legge" e cioe' che era usanza in quella macchina fare "il giro di tette" che consisteva nel mostrare le tette delle donne per un attimo ;Ric sgrano' gli occhi ,pensava fosse uno scherzo,loro in verita' non si fecero piu di tanto pregare e in un istante avevano la maglietta alzata Sandra e le bretelle tirate giu'(con nostra ammirazione fu molto sensuale) Bea che non aveva indossato il reggiseno mentre Sandra invece lo aveva infatti ci chiese: "devo togliere anche questo?", ovviamente rispose subito Matteo dicendo "si si si.senno' che giro di tette e!"io non dissi niente ,un po speravo di no e un po volevo anch'io;lei ovviamente se lo slaccio' e rimase a tette al vento per un attimo ricoprendosi subito dopo, anche questa fu una bella scena,notammo che Bea aveva le tette leggermente piu' piccole di quelle di Sandra. Le serate diventavano piu' piccanti finche' un sabato,dopo esser andati a ballare in un bellissimo discopub all'aperto,io proposi di andare tutti e 5 a casa nostra per bere qualcosa e chiaccherare un po, non era tardissimo,erano appena le 2 e mezza del mattino ed avevamo ballato tutto sommato poco ma era divertente soprattutto quando io mi ero preso Beatrice a ballare e Sandra ballava in sandwich con gli altri due.Tutti e 5 avevamo voglia di restare svegli cosi la proposta di andare a casa nostra fu accolta,Sandra propose anche di aspettare l'alba e poi di vedere il sorgere del sole al mare,proposta accolta accolta con entusiasmo.Arrivati a casa e fatta distribuzione di birre subito Matteo propose di fare qualche gioco,disse magari a carte o giochi di societa,Sandra ridendo disse "strip poker"?,io riflettei un po ,mentre la cugina diceva:"non ci penso neanche, indosso solo 3 pezzi,perderei subito";io pensavo a cosa si potesse fare per rendere quel fine serata divertente e' un po piccantino senza sfociare nel volgare e nel cattivo gusto, mi venne un'idea:"perche no,giochiamo a poker ma formiamo 2 squadre "virtuali" dove ognuno gioca per se ma se vince fa vincere la sua squadra, ,da una parte io Sandra e Bea e dall'altra Matteo e Ric;poi facciamo 5 bigliettini e ci scriviamo su ognuno la posta in palio tipo per fare un esempio, un bacio sulla bocca .Se vince Matteo o Ric loro bacereanno una donna a testa se invece vince qualcuno della mia squadra io bacio tutte e due le donne e' inoltre la stessa posta in palio dovranno "consumare" la squadra avversaria ma tra di loro.Matteo chiese :"cioe' se noi perdiamo ci dobbiamo baciare io e Ric?",esatto,dovrete fare esattamente quello che sara' scritto sul fogliettino cosi come faro' io con le sue donne;d'altronde io metto in palio la mia Sandra mentre voi non mettete in palio nulla quindi e' giusto che qualcosa dovete rischiare anche voi",spiegai io. L'idea devo dire piacque molto alle donne(che non rischiavano nulla e che avevavno tutto da guadagnare) mentre Matteo e Ric erano titubanti,io cercai di persuaderli un po dicendo che in ogni caso ci saremmo divertiti,infatti appena iniziarono a pensare alla prospettiva che avrebbero forse potuto realizzare qualche fantasia ci misero pochissimo a convincersi.Certo poteva sembrare un po adolescenziale come gioco ma i limiti quali sarebbero stati?il risvolto incerto del gioco ci faceva eccitare a tutti. Ora dovevamo stabile quale donna sarebbe toccata a Ric e a Matteo,tirarono a sorte,le donne erano molto emozionate;con un po di rammarico (nascosto) Sandra tocco a .......RIC! Matteo non disse nulla per non offendere nessuno ma si vedeva che questa cosa gli rodeva. Passammo quindi alla fase piu' delicata,la posta in palio,ci chiedemmo quali sarebbero stati i limiti,io ovviamente proposi di andare "calmi" e di rimanere sul soft,Matteo era daccordo invece le donne premevanopiu' sul erotico spinto.Alla fine ognuno scrisse la sua "fantasia" sul bigliettino(avevamo 5 minuti di tempo per inventare qualcosa) e che depositammo tutti in un piatto ,ci guardavamo negli occhi ridacchiando e cercando di spiarci e di capire cosa avevamo scritto sperando di non aver avuto tutti la stessa idea..C’era una bella atmosfera e furono 5 minuti molto divertenti.Prima di iniziare la mano di poker uno di noi doveva scegliere un bigliettino, leggere e comunicare il premio in palio in modo che si potesse fantasticare della vincita mentre si giocava ....,fu Sandra a pescare il primo dei 5 biglietti,attimo di suspance...lo apri,ebbe un'espressione meravigliata e inizio' a ridere che non c'e la faceva a leggere,poi si riprese e lesse:" 5 sculacciate sul sedere ! Scoppio una gran risata collettiva,ci furono un po di battute divertenti sui gusti "sado",il premio ci sembro' nei limiti giusti dello scherzo e iniziammo la prima mano.Non mi soffermero' sull'andamento del gioco per non dilungarmi molto ,vi diro' direttamente il vincitore.la prima mano la vinse proprio.......Matteo!!!Matteo quando si era reso conto di aver vinto lancio' un urlo da stadio e alzo le braccia in segno di vittoria e disse"venite qua belle,vi stavate gia' immaginando io che sculacciavo Ric e invece no"Sandra tento' di appellarsi a una giocata scorretta di Matteo ma non ci fu nulla da fare,cosi Bea si adagio' sulle gambe di Matteo,lui le alzo' la gonna e rimase con i suoi bei slip viola col sedere un po alzato,cosi lui,molto delicatamente ma con un'esagerata espressione di godimento gli diede 5 schiaffettini;chissa' se lei si era eccitata!!Poi tocco' a Sandra,io cercavo di avere un'espressione tranquilla ma dentro ero tipo "grrrrrrrrr",Sandra aveva messo jeans molto aderenti che le facevano un bel culettino,e quando inizio a slacciare i bottoni io ebbi un po un deglutire ansioso misto ad eccitamento,se li abbasso mostrando le sue brasiliane beige di pizzo e si mise velocemente sulle gambe di Ric.Il culetto sollevato era fantastico,rotondo e pieno al punto giusto.in quella posizione io (ma anche Matteo) le avreifatto ben altro ....5 schiaffettini molto rispettosi sui glutei alti seguiti da un nostro applauso e via ,lei si rialzo'per ritornare al tavolo per la seconda mano.Il secondo bigliettino lo estrasse Matteo che subito commento'"beh!,questo mi sembra giusto e non poteva mancare,Bacio sulle labbra"Ci fu un uahuuu collettivo e parti la seconda mano.......mano vinta stavolta da..........Sandra!!ebbe una fortuna spacciata,forse non si rendeva conto ma aveva un poker d'assi!Finalmente toccava a me,baciai prima Sandra molto calorosamente,poi tocco a Bea che per senso velato di rispetto a Sandra mi chiese di non fare prorio la stessa cosa,io mi avvicinai e la bacia sulle labbra indugiando giusto giusto 2 secondi.Ora toccava a Ric e Matteo secondo il regolamento,loro tentarono di rifiutarsi ma non ebbero scampo,quando si baciarono si alzarono di scatto e ne esclamarono di ogni facendoci ridere tantissimo.Terzo biglietto,Bea stava per leggerlo ma si blocco"non ho il coraggio ...."disse insinuando in noi l'idea che si trattasse di una cosa pesante,il premio e' :"un minuto di massaggio sulla sedia a petto nudo".Noi commentammo dicendo "tutto qua".visto che ci aveva fatto credere chissa cosa,infatti lei rise,Questo biglietto era stato sicuramente scritto da Sandra,lei impazziva per i massaggi.Giocammo e vinse di nuovo Sandra,stavolta tutti daccordo, cambiammo la regola,decidemmo che Ric avrebbe massaggiato la donna spettante e lostesso Matteo mentre io avrei ricevutoil massaggio dalle 2 donne contemporaneamnte(fantastico pensai)Cosi entrambe rimasero sedute sulla sedia,si denudarono ma non troppo facilmente perche’ cercarono di trovare delle scuse .dopo un po si decisero e rimasero finalmente in teoria a seno scoperto ,peccato che tenevano le mani sulle tette stando bene attente a non regalare niente di piu’ ai nostri occhi,noi 3 invece stavamo concetratissimi nel scorgere qualcosa di piu’ da vedere attraverso le loro dita e facevamo di tutto per distrarle e ingannarle in modo da farle togliere le mani . Matteo e Ric si erano avvicinati per eseguire il massaggio sulla zona del collo e poco piu' giu',lo fecero in modo garbato senza osare niente di piu’ tanto non ne avrebbero ricavato nulla ,almeno in quella circostanza,.Durante il massaggio le donne avevano una faccia beata mentre noi cercavamo di scorgere il seno che fuoriusciva dalle loro mani,che pero' tenevano stretto ed erano attente in realta' a far vedere il meno possibile,Matteo con le mani cercava di raggiungere piu posti possibili ma appena si avvicinava troppo alle tette di Bea lei subito lo redarguiva,Ric invece stava al suo posto.Quarto biglietto,eravamo curiosi,cosa ci sarebbe toccato ora?Tocco' a Ric pescare,lui lo prese,lo apri' e sgrano' gli occhi dicendo "Non ci posso credere!!,stasera qui qualcuno tromba'"..."dai ,smettila di scherzare",disse Bea un po preoccupata,poi Ric continuo':"Si infatti stavo scherzando,pero' qusta e' bella,il vincitore mangera' un cucchiaino di gelato poggiato su una parte del corpo a scelta"I commenti furono vari ,tipo "ma qui si fa 9 settimane e mezzo" oppure "ottimo,si mangia!".IO gia' mi immaginavo ,avrei scelto di mangiare il gelato su un capezzolo di Bea,poi subito mi venne in mente che pero’ anche a Sandra avrebbero potuto chiedere la stessa cosa o chissa' su quale altra parte del corpo.Giocammo la mano,ci fu un po di tensione sportiva stavolta,specie da parte mia che volevo vincere a tutti i costi..ma....ahime' vinse Riccardo!Sandra,io la conoscevo,stavolta era eccitata,ando' a subito prendere il gelato e un cucchiaino,sembrava non vedesse l’ora di fare quella cosa,,intanto Matteo e Ric dovevano scegliere su quale parte del corpo mangiare il gelato.Ric parlo' per primo dicendo che aveva gia' deciso,disse che gli sarebbe piaciuto.....prese ancora qualche secondo ......poi disse che gli sarebbe piaciuto farlo dietro la schiena proprio sotto la parte dell'elastico degli slip che avrebbe dovuto quindispostare un po piu' giu';Ah pero',pensai io tra me e me,e' proprio entrato a pieno nella "filosofia" del gruppo;Sandra annui'guardando anche verso di me e chiese dove e come doveva mettersi.Ric la invito' a salire sul tavolo e a mettersi a pancia in giu',lei si alzo' la maglietta e si abbasso un po i pantaloni e lasciandosi a vista gli slip, scopri' la parte alta dei glutei e aspetto',Ric prese il cucchiaino,lo riempi di gelato ,poi con l'altra mano sposto' gli slip verso il basso e verso' il gelato sui lombi,quindi si piego' e con la lingua inizio' a leccare,3 o 4 movimenti e il gelato era sparito!Sandra si alzo in posizione gatto (fu volontariamente provocante) dopodiche si rivesti e ritorno sulla sedia.Ora Toccava a Matteo,infatti disse "il posto migliore per mangiare il gelato e' una tetta"!.."scordatelo disse subito Bea. Noi cercavamo di far rispettare le regole ma lei era restia sicche' Matteo raddrizzo' il tiro dicendo :"intendevo sul decolte"...Bea accetto'.Rimase seduta sulla sedia,si fece cadere una sola spallina quasi al limite del capezzolo,poi con una mano si sollevo' leggermente il seno e li Matteo ci poggio' il gelato che mangio' in 4/5 secondi.Anche qui scatto' l'applauso,la scena era stata troppo bella.Ultimo biglietto,tocco' a me,lo lessi non potei fare a meno di ridere,il vincitore avrebbe fatto il palo della lap dance per essere spettatore protagonista per 2 minuti. Figooo!!!chi ha avuto questa idea???ci chiedemmo noi uomini,"donne ci state?",chiedemmo noi...loro dissero di si,Matteo disse:"nude ovviamente",Sandra rispose ,"ok,se voi perdete lo fate a noi e ovviamente ballerete nudi"Matteo ci penso',si rivolse a Ric chiedendo cosa ne pensava lui,Ric disse di no, si vergognava troppo.Matteo pero' non mollava,diceva che tanto era un gioco ,poi immaginati queste due nude che ballano su di noi che spettacolo irripetibile,quando ti ricapita? Cosi lo convinse ma le cose non andarono cosi,vinsi proprio io e reclamai il mio premio,Bea e Sandra avrebbero ballato per me ma prima c'era lo spettacolo degli uomini.Matteo e Ric si misero le mani fra i apelli,dicevano con tono imbarazzato "Nooo,che figura di m.."Cosi inizio lo spettacolo,Sandra e Bea erano al centro della sala in piedi,io misi un po di musica e loro inziarono a scimmiottare un ballo mentre si spogliavano .le due ragazza morivano dalle risate e incitavano a togliersi i vestiti;rimasero in mutande e loro urlavano "via tutto",poi finalmente se le tolsero coprendosi il pisello con la mano,ballarono gli ultimi 10 secondi con la mano davanti riuscendo bene a non far vedere nulla ,poi si rivestirono con un nostro sottofondo di applausi.Io Notai Bea che guardava le parti basse degli uomini quasi con sguardo fisso,sembrava ormai lanciata a pieno e le inibizioni erano sempre meno.Dopo mi misi io in mezzo alla sala in piedi e le donne iniziarono a ballare,erano decisamente piu' brave e per niente impacciate,Sandra si struscaiava senza ritegno e ci illudeva che si sarebbe tolto i pantaloni perche' spesso iniziava a slacciarseli e far vedere gli slip da dietro,Bea invece tirava giu e poi risollevava le spalline,faceva svolazzare la gonna finche non si appoggio' col sedere sopra di me e non pote' fare meno di accorgersi che c'e l'ho avevo bello duro.2 Minuti passarono in fretta,ci divertimmo veramente tanto.....continua
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11 years ago
AdamDTS,
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Il risveglio dei miei sensi---
Proprio non ne voleva sapere.
Aveva provato a depilarla con cura, ad accarezzarla lievemente, ripensando a bei momenti vissuti intensamente... ma niente, la sua “signorina” non reagiva, era addormentata. -Non può essere! - Pensò Agata, - cosa c’è che non va?-.
Il periodo di riposo appena trascorso avrebbe dovuto influire positivamente sull’attività amorosa, invece aveva assopito gli animi, ed anche il corpo. Ora le vacanze volgevano al termine, e l’indomani sarebbe rientrata al lavoro.
-Qui urge terapia d’urto-.
Il sole era alto e cocente, così abbassare le persiane non era poi strano … ecco, così la penombra è perfetta. Un abitino leggero, scollato e corto … via le mutandine! Che sensazione di libertà.
Una sedia, e riesce a raggiungere lo scaffale dove sono accatastati i dvd con i film. – Trovato! – è un film erotico, leggero, di quelli a metà tra la realtà e la fantasia … ottimo per rilassarsi.
Inizia la storia. Una moglie giovane e molto bella è in crisi perché con il marito non è appagata. Uno straniero affascinante le farà perdere la testa, e ritrovare la passione.
Sì, è quello che ci vuole. Agata alza la gonna, abbassa la scollatura ed inizia ad accarezzarsi. Le spalle, il seno, le cosce, l’inguine … ma il suo corpo resta freddo.
Da sola è più difficile, non c’è dubbio.
Continua ancora, con due dita la massaggia ai lati, piano, ritmicamente, senza fermarsi.
-Che succede? - Ma sì, il respiro sta cambiando, una piacevole sensazione di calore la invade. Lo strofinamento non si arresta, anzi aumenta, nel vigore e nella velocità. Il respiro è sempre più affannoso,
- Ohh … –
Ecco, il formicolio che aspettava finalmente inizia –evviva! si sta risvegliando!- un liquido caldo e denso irrompe. Ora sì si ragiona.
A pancia in giù, quella è la posizione infallibile. Stringe le cosce, la mano resta imprigionata nella morsa, un ondeggio con il bacino …
sì, ancora ….
ancora …
ancora …
Sììì!!!! ECCOLO! Ecco esplodere il piacere, forte, fortissimo, intenso!
Riprova.
Ancora, su e giù con il bacino, sfregando contro la mano …. sììì!! sìììì!!
Finalmente!
Ora Agata si sente molto meglio.
Aver rivissuto la sensazione che ormai era nei ricordi la fa sentire di nuovo viva, pulsante.
E desiderosa di provarla ancora.
Non da sola, però.
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11 years ago
borotalcocp,
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Tutto è cominciato con un sms.....
Rientro in casa, sono stanca, annoiata, tesa. Oggi in ufficio sembrava che tutte le rogne e seccature finivano per incontrare me, manco avessi una calamita. Sono scocciata, mangio qualche cosa senza nessuna fame o voglia, decido di immergermi nella vasca per un bagno assolutamente rilassante. Entro in bagno nuda, mi ammiro allo specchio. Alta uno e ottanta, capelli e occhi chiari, seno terza piena, sedere alto e sodo, bocca piccola, e labbra sottili, avrò quaranta anni fra cinque giorni e guardandomi non mi trovo niente male. Sono sposata con Piero da vent'anni, due maschi, ormai avviati nel mondo del lavoro e credo che l'unica cosa che non mi piace del mio corpo è quel dannato filo di pancia che non riesco a buttare giù, anche se mio marito la reputa molto sexy, io la odio. Il nostro rapporto è buono, siamo una normalissima coppia come ce ne sono tante, lavoriamo entrambi, lui tutto il giorno, io solo al mattino. Recentemente ha ottenuto una meritata promozione che per ora gli ha aumentato oltre lo stipendio, anche responsabilità, rogne e stress. Quando torna la sera è sempre stanco, teso e poco incline al sesso. Già, il sesso. Da circa due mesi, non abbiamo quasi più una vita sessuale appagante. Certo, io non mi lamento, fra noi non è che abbiamo mai fatto cose tremende, ma di solito le due o tre scopate settimanali c'erano sempre.
“Paola, amore, abbi pazienza, appena ho preso il via come dirigente vedrai che le cose miglioreranno.” - mi dice lui per tenermi buona.
Intanto mentalmente faccio due conti e realizzo che l'ultima scopata, appena decente risale a circa dodici giorni fa. Mi distendo nella vasca con l'acqua calda e profumata, sento il desiderio di toccarmi, improvvisamente suona il cellulare, è lui che mi chiede cosa faccio e come stò. Gli rispondo e poi vengo a sapere che, tanto per cambiare, questa sera, per scaricarsi un poco va a giocare a tennis con un suo amico. Chiudo ancora più depressa, mi distendo e sento dentro di me una profonda tristezza, vorrei piangere. Improvvisamente il bip del cellulare posto sul ripiano di marmo al lato della vasca mi comunica che ho ricevuto un sms. Resto per un istante immobile, poi lo leggo.
“ ciao bellissima.”
Guardo il numero, non è fra i miei contatti, assolutamente sconosciuto.
“chi sei?” - chiedo incuriosita.
Passano alcuni istanti e ricevo la risposta.
“Sono un maschio che vorrebbe abbracciarti da dietro, appoggiare il suo sesso duro e voglioso fra i tuoi splendidi glutei, mentre con le mani accarezzare il tuo meraviglioso seno baciandoti il collo dietro la nuca.”
Scatto seduta, nella vasca, cerco di capire chi mi sta facendo questo scherzo, ma non ne vengo a capo di nulla, mi distendo e penso alla proposta che mi ha fatto. Sento il ventre illanguidirsi all'idea di due mani che mi toccano, un prurito mi prende fra le cosce. Rifletto, poi lo chiamo. Una voce assolutamente anonima, mi risponde, non lo conosco, ma mi ipnotizza con il tono della voce, calda sensuale, simpatica. Mi dice che vorrebbe essere con me, mi farebbe impazzire di piacere, io cerco di capire se sta dicendo tutto questo per prendermi in giro, confusa decido di interrompere la telefonata, allora lui mi manda una foto. Un cazzo duro, con la sborra che cola dalla punta, e allegato l'ennesimo sms.
“ domani pomeriggio, parcheggio della Città Mercato ore sedici e questa meraviglia sarà tua.”
Guardo quel palo di carne, lo confronto mentalmente con l'unico che conosco, quello di Piero. Ne deriva che questo in foto è decisamente più grosso, sia come lunghezza che circonferenza. Mi allungo una mano fra le gambe, guardo la foto, e mi regalo, con due dita dentro la passera, un momento di piacere che calma solo apparentemente il mio desiderio. Guardo ancora quel palo, poi cancello tutto e mi dedico alla cena. L'indomani la lavoro sono tesa, nervosa, guardo insistentemente l'orologio, sembra che il tempo non passi mai. Dentro di me ho preso la decisione di non andare all'appuntamento. Mi reputo una donna morigerata, seria, e fedele. Certo in questo momento ho dei problemi, ma una scappatella non mi sembra la cosa giusta anche nei confronti di Piero che sicuramente si sta impegnando per darmi sempre di più. Quando rientro in casa sono l'indecisione fatta donna. Alla fine decido di andare a vedere chi sia questo tipo. Una doccia veloce, e nuda entro in camera, qui l'atroce dilemma: come mi vesto? Pantaloni, no, meglio una gonna, ma no, sembrerò troppo disponibile, meglio pantaloni. Bianchi o neri?, bianchi no, troppo trasparenti, ma neri sono troppo sexy, accidenti!!! Alla fine giungo al compromesso che tanto non mi faccio vedere dal lui, quindi gonna al ginocchio, con piccolo spacco dietro, camicetta bianca e stivaletti assolutamente comodi. Alla fine sono in ritardo quando entro nel parcheggio. Mi fermo e subito un sms mi dice di andare verso il grosso lampione posto in fondo, quello che ha la pubblicità di un noto profumo. Mi guardo intorno, sono irritata e stupita dal fatto che conosce sicuramente la mia auto, mentre io non so nulla di lui. Mi avvicino al posto indicato e vedo solo un grosso SUV. Non mi vorrei avvicinare, ma non riesco a vedere nulla. Alla fine mi avvicino e lui apre il finestrino. Dalla sua posizione più elevata rispetto a me mi vede benissimo, mentre io vedo solo parzialmente il suo viso.
“ Mi chiamo Mario, dai sali.” - mi dice con tono sicuro.
Senza riflettere salgo con lui. Subito parte mentre io lo guardo lui guida sicuro verso la tangenziale. Alto, moro spalle larghe sicuramente un fisico ben curato, mani grosse e curate. Poco dopo siamo davanti ad un motel, lui parcheggia e m'invita ad entrare, come un automa lo seguo senza dire nulla. Mi stupisco della mia totale passività. Appena dentro lo sento abbracciami da dietro. Sento il grasso bozzo premere fra le natiche, mi bacia sul collo e io che ho debole per essere baciata lì mi sento le gambe molli, lo lascio fare. Mi spoglia senza che io opponga nessuna resistenza, mi gira e mi fa sedere sul letto apre le cosce e si inginocchia ai miei piedi. La sua bocca inizia a baciarmi dappertutto. Scorre lungo le cosce, lo vorrei sul sesso, ma lui indugia, io mi tendo in attesa del piacere che lui mi darà leccandomi la passera, ma lui ritarda e io lo imploro.
“ dai.. ti pregooo..... ssiiiiii.....”
Improvvisamente la sua bocca si incolla al mio bottoncino, mi fa impazzire. Tremo scossa da una vera ondata di piacere, urlo e vengo stupita della facilità con cui ho goduto. Per un momento la mia mente riesce ad essere raziona. Che sto facendo? Io? Una madre di famiglia?, una moglie fedele? Ma poi le sue mani mia accarezzano il seno e il desiderio a lungo represso ha il sopravvento, mi abbandono al piacere che lui mi sta dando in maniera divina. Mentre mi lecca si spoglia, io distesa con gli occhi chiusi non me ne ero quasi accorta. Improvvisamente sale sul letto mi giro e trovo davanti a me quel meraviglioso palo che dal vivo è molto più bello e mi invita a succhiarlo. Apro al massimo la bocca e a mala pena riesco a far entrare il glande, bello duro, lo lecco con impegno.
“....ssiii brava leccalo che poi te lo pianto dentro.” - mi dice mentre allunga una mano e mi infila due dita dentro.
Godo, mi tortura il bottoncino e io godo urlano con il suo cazzo ben piantato in bocca.
,,,veeengguuuuhhmhuhuummmm.........
Sono sconvolta! Termo scossa da brividi di piacere così intenso che mi sembra un sogno. Lui mi distende supina poi sale su di me. Il suo massiccio corpo sovrasta il mio, lo sento appoggiare il glande fra le fradicie labbra della mia passera poi con un colpo secco entra!
“....aaaahhhhhhh...sssiiiii........godoooooooo!!!!”.......
Lo sento sbattere con forza in fondo, mi procura un misto di piacere/dolore che mi sconvolge procurandomi un inatteso orgasmo. Resto stupita della facilità con cui mi fa godere, mai prima nessuno c'era riuscito. Mi rilasso, decisa a godermela al massimo.
“... ti pace è puttana?...lo sapevo che dentro di te c'era una troia nascosta che non aspettava altro che di essere portata allo scoperto.... godi, dai che oggi ti faccio impazzire”......
Le sue parole mi eccitano, tremo al solo pensiero che quello che dice sia la verità. Inconsciamente forse questo è quello che volevo. Ma in passato nulla a lasciato intendere che volevo essere trattata da puttana, e ora ne godo moltissimo. La mia vita è stata sempre dentro certi canoni di assoluta normalità, mi stupivo quando sentivo parlare delle colleghe che tradivano i mariti, e ora io sono qui a farmi sbattere come l'ultima delle puttane. Mi pompa con assoluta maestria godo e perdo il conto di quante volta gli ho gridato vengo.
“... guardati puttana, guarda nello specchio, ecco il viso di una troia come te che gode, dai urla che mi ecciti di più, dai vieni che poi ti sfondo anche il culo”......
Mi cambia posizione, ora sono sopra di lui, mi fa girare volgendogli le spalle, così posso vedere la mia faccia allo specchio, devo ammettere con me stessa che vedermi riflessa mi fa godere ancora di più. Sfinita mi distendo in avanti, lui mi mette in una nuova posizione e con il culo in alto lo sento lubrificarmi la rondellina dietro. Sono un poco tesa, lui mi da una sono sculacciata.
“... rilassati troia!! … lascia che ti apro il culo, dai che ti faccio un bel servizietto anche qui!!.....”
Lo lascio fare, mi infila due dita dentro e mi sento aprire con dolcezza ma anche con decisione. Sputa delle saliva ancora sul buchetto poi mi distende di lato, mi solleva una gamba e appoggia la durissima cappella alla rondella. Mi prende la mia mano e la mette davanti sopra il mio clitoride duro e gonfio.
“..rilassati, metti due dita dentro e toccati, dai che ti faccio impazzire”....
Mi masturbo lentamente quando all'improvviso lo sento spingere con forza. Mi pianta dentro metà del durissimo cazzo che mi sembra mi stia dividendo in due.
….””hhhhaaaiiiii....pianooo..lo uso pochissimooo.....aaaaahhhhhh...”
“ ..rilassati e toccati, vedrai che ti piacerà, devi solo avere ancora un attimo di pazienza.”...
Detto ciò mi spinge tutto dentro il suo spadone. Lo sento aderire al mio corpo, sento il culo aprirsi e il dolore lentamente scemare. Prima si muove piano, poi sempre più forte, il piacere mi sommerge.
….” aaaahhhhh.....ssiiiiii.....daiiiiiii........ssiiiiii...belllooooo....spingiiiiiii......godooooo....”
mi sbatte con colpi durissimi. Sento tutto il mio corpo scuotersi sotto la sue spinte, godo e mi fa impazzire, sento che non ragiono più, sono completamente stravolta. Mi afferra per i capelli, mi costringe a girarmi di nuovo verso lo specchio.
“..guardati vacca!!.... guarda come godi nel culo..sei una troia rotta in culo..sfondata!!...sei una puttana!!!..dai gridalo..dimmi che sei la mia puttana!!!”.....
Mi guardo e convengo che a dannatamente ragione.
“....ssiiii..sfondami...si sono la tau puttanaa!! troiaaa!!..ma spaccami..fammi godereee..ssiiii....”
Sono sconvolta dal piacere, in preda a una frenesia erotica sragiono, non riesco più a capire nulla se non il fatto che stò veramente godendo. Mi sbatte ancora un poco poi si sfila, mi mette in ginocchio e mi appoggia la cappella alle labbra.
“... apri la bocca troia!! apri bene quella fogna di gola che ci voglio borrare dentro...”
Si sega velocemente poi all'improvviso in fiume di schizzi mi ricopre tutto il viso, i capelli e in parte mi riempe la bocca. Finito lo ripulisco per bene, poi stremata mi distendo sul letto. Lo guardo estasiata, lui mi dice di rivestirsi, è ora di andarcene, guardo l'orologio, mi ha scopato per più di due ore! Il giorno dopo mi manda un sms, per sapere come sto. Gli rispondo che sono meravigliosamente a pezzi. Lui mi dici di recuperare in fretta, mi vuole ancora. Due giorni dopo ci ritroviamo ancora insieme, mi sconvolge di piacere, mi scopa come un toro scatenato, mi fa impazzire. Dentro di me prende forma una specie di totale sottomissione a questo maschio che mi fa godere, lo accontento in tutti i modi, mi masturbo nel bagno dell'ufficio e gli mando la foto delle mie dita sporche del mio piacere, mi fa girare senza intimo, mi ha fatto pure esibirmi con la fica al vento dentro un bar dove almeno cinque persone si sono rese conto che non avevo le mutandine. In cinque giorni mi ha trasformato in una vacca da letto come mi definisce lui. Viene il giorno del mio compleanno. Tutti mi fanno gli auguri, pure lui, lo vorrei vedere, ma credo che mio marito mi abbia preparato una festa a sorpresa. Nel tardo pomeriggio, mentre mi sto preparando per la cena, Piero mi chiama, e mi dice che andrà a giocare a tennis. Lo ascolto furiosa, quello stronzo si è dimenticato del mio compleanno! Decido di vendicarmi. Mando un sms a Mario, dicendogli che ho la serata libera. Dopo cinque minuti mi chiama, mi dice di vestirmi da troia che mi ha preparato una bella sorpresa. Un ora dopo entriamo dentro la solito stanza del motel che poi è diventato la nostra alcova. Mi spoglia, e rimasta solo con delle bellissime autoreggenti lui fa una cosa che non mi aspettavo: mi benda! Poi mi fa inginocchiare sul letto, per un lungo momento nella stanza regna il più assoluto silenzio. Improvvisamente trasalisco quando una calda lingua mi lecca da dietro.
“... amore rilassati, e ti prometto che sarà una serata indimenticabile.”
Mi parla sottovoce vicino al mio orecchio, quindi chi mi lecca deve essere un altro! Mi bagno tantissimo all'idea di due maschi che questa sera mi faranno godere. Mario me lo pianta in bocca mentre l'altro si da da fare con la mia micetta che ora elargisce un vero fiume di umori che sento leccare in maniera sublime. Godo, lo urlo e loro mi fanno impazzire dal desiderio di averli. Si scambiano i ruoli, l'altro me lo pianta in gola, sento che deve essere meno dotato, mi entra in gola senza difficoltà ma non per questo godo di meno, mentre Mario si distende e aiutata dall'altro mi fa impalare su di lui. Incomincio un vero carosello di orgasmi sconvolgenti, mi fanno succhiare e poi ingoiare la sborra dell'altro che copiosamente mi schizza in bocca,. Per un attimo resto delusa, mi aspettavo che durasse di più, ma devo subito ricredermi, lo sento sempre bello duro in bocca. Poi Mario mi distendi di lato, mi solleva una gamba e le parti si invertono. Ora è lo sconosciuto che mi prende davanti, mi pompa mentre Mario si fa succhiare. Mi scopano insieme, godo e urlo. Addirittura per un momento li sento entrambi dentro la figa, mi fanno impazzire.
….” ssi così..dai che ti sfondiamo tutta...sei proprio una vera troia..guarda come li prende in figa tutti e due..dai vacca godiiii.... ssi che poi ti copriamo di sborra...”
Mi sbattono come due ossessi. Godo urlo e l'imploro di continuare più forte, ormai sono talmente fuori di testa che non capisco più nulla. Ad un tratto sento lo sconosciuto incularmi con forza, poi Mario entrare davanti, una doppia! Tremenda! Mi sbattono fino al limite, poi mi fanno inginocchiare e mi schizzano in viso tutto ciò che rimane nelle loro palle. Li succhio, lecco e pulisco bene, poi mentre ho ancora in bocca quello dello sconosciuto, mi sento togliere la benda.
...” Buon compleanno amore!”... - mi dice mio marito.
Piero in piedi davanti a me sorride a Mario e mi guarda con occhi assolutamente felici.
“.. Adesso finalmente hai la moglie troia che desideravi da tempo”.... - aggiunge Mario.
Li guardo avrei mille domanda da fare, ma non me ne frega niente, li abbraccio e mi sento veramente felice.
16
5
11 years ago
admin, 75
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La nostra prima volta con carlo
L'ho voluto io,non ho scuse......
Siamo a fare un giro in moto, io e lei,dopo tanti km ci fermiamo ad un bar per un caffe e un bicchiere d'acqua. Ci sono altre moto parcheggiate davanti e persone che fumano durante la sosta, e lo vedo,e Carlo, un amico che non vedevo da tempo,un abbraccio due chiacchiere un saluto e la promessa di rivederci presto...... al banco bar lei mi dice,cavolo che bono il tuo amico,dove lo tenevi nascosto? Scherzando le dico,ti piacerebbe farci qualcosa vero? E lei, si magari.....
Nasce tutto da li, da tempo avevamo fantasie su come sarebbe stato farlo in tre ma lei non si decideva mai,non trovava nessuno che le piacesse.
Cosi chiamo Carlo al cellulare,ho il cuore in gola e sono molto indeciso ma lo faccio,gli spiego che la mia compagna vorrebbe conoscerlo meglio e gli chiedo se e disposto a farlo in tre. Anche lui e indeciso non l'ha mai fatto ma la mia compagna piace molto anche a lui ed e SI
A lei dico che Carlo mi ha telefonato e che mi ha detto che e rimasto molto colpito da lei e che vorrebbe ospitarci a casa sua per una cenetta......
Anche lei e molto indecisa ,non sa come fare, Carlo gli piace molto,troppo, ma ha paura di ferirmi.... la convinco ad essere egoista, di pensare a lei,le dico che muoio dalla voglia di vederla godere tra le braccia di un altro e di scoparla poi in tre come ha sempre sognato....
Arriva il giorno fatidico lei si e preparata per bene,depilata e profumata,le tremano le gambe,non so se per l'emozione o l'eccitazione.
Lui ci apre la porta,entriamo,la stanza e in penombra mi chiudo la porta alle spalle ,il tempo di salutarci e lui e gia davanti a Manu,la stringe e le sussurra all'orecchio se e vero che lui piace cosi tanto.....all'improvviso si
baciano,senza ritegno e senza remore,vedo Manu trasformata,eccitata come poche volte l'ho vista, gli slaccia i pantaloni si china e ha gia il suo cazzo in bocca,lo vuole sentire,assaporare e farlo indurire come piace a lei....lui intanto indietreggia fino al divano e si siede......lei gioca ancora un po con il suo cazzo poi si alza ,si finisce di spogliare e sale a cavalcioni su di lui.....e un attimo...... ed e gia piena di lui, lo cavalca come una forsennata si fa scopare profondamente,fino alle palle....e troppo ......comincia a godere, un mugolio continuo e profondo,non finisce piu.....poi tocca a lui.....gode....le scarica dentro tutto il suo piacere senza sfilarsi.....e dentro di lei,non lo sfila e lei nel sentire gli schizzi caldi dentro di lei gode di nuovo.....tanto...... Io sono li, seduto in disparte,la vedo tutta sudata e soddisfatta,ancora ansante sdraiata su di lui,un morso di gelosia e piacere mi blocca lo stomaco ma so gia che la cosa si ripetera di nuovo e spesso nei giorni a seguire........
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5
11 years ago
anto30luca,
50/50
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Sesta novella: "Qualche ritocco"
Eravamo oramai alla undicesima sera. Monica e Luca avevano sconvolto tutte le mie idee riguardo il sesso, ma riuscirono a stupirmi ancora una volta. Le giornate si stavano facendo più fresche e quella sera avevamo preferito cenare in un angolo riparato da una buganvillee in piena fioritura. Monica incominciò a raccontare un esperienza molto particolare "una delle esperienze più' stravaganti," quella con Isabella e il suo amante, "una avventura che portò una ventata di novità' e freschezza al nostro rapporto".
"Isabella era una decoratrice, una bella decoratrice. Aveva superato la prima giovinezza ma la sua aria sbarazzina, un luminoso sorriso, gli intensi gli occhi neri e, particolare non trascurabile, un sedere stupefacente, erano un richiamo irresistibile per gli uomini. Non di rado, cosi ci raccontò quando ci conoscemmo meglio, gli uomini che entravano nel suo atelier, un piccolo studio artistico specializzato in restauro e decorazioni, rimanevano affascinati e dimenticavano il motivo della visita. Il suo amante accettava di buon grado questa situazione, ben sapendo che Isabella era tanto bella quanto irremovibile e poco disposta flirtare con i clienti”.
Negli ultimi anni la moda e gli architetti non avevano certo incentivato il ricorso ai decoratori e Isabella era stata ben felice di sentire la proposta del distinto signore che si era presentato a bottega: "buon giorno, ho molto sentito parlare della sua abilità nel restaurare e riportare allo splendore case e dimore. Veda, ho ereditato una piccola villa dell'inizio 900 e vorrei restaurarla. Ci sono parecchie stanze decorate con stucchi e vorrei sapere cosa è possibile ricavarne. Vorrei trasformarla in un b&b particolarmente curato e di classe. Non bado a spese, ma il lavoro dovrà essere perfetto e invisibile, inoltre ho qualche richiesta particolare circa la realizzazione di alcune modifiche."
"Certamente, sono a sua disposizione, ma per predisporre un preventivo serio le foto che mi ha portato non bastano, dovrei prima eseguire un soppraluogo. "Non si preoccupi, il preventivo andrà' benissimo, mi adeguerò in tutto alle sue valutazioni. Quello che le chiedo è una grande discrezione. Sa, la villa ospita già clienti."
Il giorno seguente Isabella venne portata a visitare la villa: sarebbe stata una miniera d'oro. Non poteva lasciarsi scappare un cliente simile, per questo motivo non batte' ciglio quando il proprietario le avanzò' una insolita richiesta "Sa io sono contrario a queste nuove tecnologie, TV, cineprese, Web, ho una certa età e sono rimasto ancorato alle buone vecchie tradizioni. A me piace guardare e non solo a me. Capisce? Dovrà fare in modo che sia possibile osservare quello che succede in ogni camera dalla camera attigua. Veda lei come, ma nessuno deve vedere e sapere nulla".
La cosa in se non sarebbe stata molto complicata e Isabella accettò senza indugio, anche se si chiese che razza di b&b volesse allestire il suo cliente. Alla luce di quello che aveva visto, arredi, drappi e letti sontuosi, sembrava più una casa di appuntamenti per uomini facoltosi. Ma questo non era un suo problema. I lavori cominciarono e, con soddisfazione di entrambi, proseguirono speditamente per tutta la prima settimana. La villa consisteva di sette spaziose camere e in un restauro precedente ogni camera era stata attrezzata con un bagno; completavano la villa una spaziosa cucina, una sala per ricevimenti e diversi vani più' piccoli, un tempo destinati alla servitù ed ora utilizzati per ufficio.
Le stanze per gli ospiti erano tutte diverse tra loro, sia come arredamento che come colorazione, tutte avevano in comune però alcune cose: un letto particolarmente ampio, a baldacchino o con testata in ferro battuto, una o due comode poltrone e tanti cuscini. Il lavoro era stato meno facile del previsto, in ogni camera aveva dovuto trovare una soluzione architettonica diversa e superarsi per inserire negli stucchi, e rendere invisibili ad uno sguardo men che attento, i fori, sempre almeno due per stanza, posizionati ad altezze diverse. Il cliente era stato molto pignolo su questo punto, aveva verificato e riverificato tutte le altezze e le distanze.
Isabella cominciava verso le dieci ma quella mattina era in ritardo, doveva finire di celare uno dei tanti fori, questo era ad una altezza tale da consentirle di lavorare da seduta. Prima di cominciare volle verificare la bontà' del lavoro incominciato il giorno precedete e guardò attraverso il foro. Rimase impietrita: una coppia era impegnata in evoluzioni erotiche. L'uomo era più giovane rispetto alla signora che in compenso si muoveva con disinvoltura ed era molto più a proprio agio. Sembrava quasi consapevole che qualcuno potesse osservarla. Era una bella donna, mora e con un non so che di intrigante, si capiva che doveva avere pelle morbida ed elastica, abituata ad essere accarezzata e coccolata, faceva quasi le fusa sotto le cure del suo amante, che guidava con fare sicuro. La donna, visibilmente eccitata, pur mantenendo una espressione del viso angelica, si era messa a quattro zampe sul letto e l'uomo ora la stava prendendo da dietro. Isabella non riuscì a distogliere lo sguardo, anzi si mise ben comoda sul suo treppiedi e si appoggiò al muro per vedere meglio. Poteva vedere bene il membro lucido e turgido dell'uomo entrare e uscire lentamente dalla donna, che gemeva ad ogni colpo. Era uno spettacolo elettrizzante e allo stesso tempo animalesco. Ora l'uomo stava accelerando il ritmo dei colpi e si appoggiava sui fianchi della donna. Isabella senza fiato non si accorse che la porta della sua stanza si fosse aperta. Avvertì la presenza dell'uomo solo quando anche lui si avvicinò alla parete per poter a sua volta guardare dal foro posizionato più in alto. Girandosi si accorse immediatamente che era nudo ed eccitato.
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A questo punto Monica si interruppe e, riservando una carezza a Luca, mi rivelò che dopo aver conosciuto meglio Isabella le chiese che impressione le avesse fatto l'uomo e lei le aveva risposto con aria sorniona e valutando bene le parole: "un bell'uomo, brizzolato e deciso, interessante insomma, se non fosse stato per la situazione." Aveva anche notato un particolare dell'uomo: le gambe storte. Aveva subito pensato che sembravano modellate per far posto al suo membro e alla partner, arcuate ma snelle e muscolose, interessanti e sexy. Sorrisi a mia volta, avevo riconosciuto anche io l'uomo.
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Lui non disse nulla, ma con un gesto delicato, quasi a chiedere permesso, le prese la testa e la avvicinò' al suo sesso. Isabella scombussolata e ancora incredula, incredibilmente non oppose resistenza e docilmente lo accolse in bocca. Era dolce e perfetto, liscio come piaceva a lei. Non si capacitava di quello che stava facendo, non le era mai accaduto nulla di simile, ma la situazione le aveva preso completamente la mano. Dalla sua posizione riusciva ancora ad intravvedere la coppia e questo la eccitava moltissimo. L'uomo venne quasi subito ma continuò a guardare la coppia nella stanza accanto. Ora la signora si era messa a cavalcioni del suo amante e lo cavalcava con una esuberanza sorprendente. Il viso era in piena luce e le permise di vedere meglio gli occhi: verdi e sorridenti. Era chiaro che la signora sapeva con certezza che qualcuno la stava osservando e sapeva anche chi.
L'uomo accanto a Isabella prima farfugliò qualcosa di incomprensibile e poi allontanandosi esclamò: "devo dire che Max si è superato. Certo aiutarmi ad accontentare Monica va bene, trovare un ragazzo bello e disponibile deve essere stato impegnativo, ma preparare anche una sorpresa del genere! sei stata bravissima." Così facendo si chinò e le diede un bacio sulle labbra in segno di riconoscenza, per poi uscire dalla stanza.
Isabella rimase incredula, non riusciva a crederci: trattata come una escort, si diceva così ora. Cercò di riprendersi e darsi un contegno. Riprese a lavorare, stuccando e raschiando per tutto il giorno. Pensò e ripensò all'accaduto. Come comportarsi con il suo cliente? Mostrarsi indignata e lasciare il lavoro? Pretendere le sue scuse? Arrivarono le cinque e smise di lavorare. Uscendo incontrò il signor Max, che le fece i complimenti per l'eccellente lavoro. Senza scomporsi gli passò accanto dicendo: "grazie ma non ha ancora visto il lavoro finito, e dobbiamo metterci d'accordo per gli extra". La conversazione apparve ad entrambi surreale e incomprensibile.
Il signor Max al momento non capì, ma disse che si, certamente avrebbero trovato un accordo e che se c'era qualche extra da pagare non ci sarebbero stati problemi, la cosa importante era eseguire bene il lavoro, a regola d'arte. Tutta la notte Isabella si girò e rigirò nel letto, incapace di prendere una decisione. Cosa fare l'indomani? In fondo non le era dispiaciuto intrattenersi con quel distinto signore di mezza età così distinto anche in un frangente così' critico. Non ne parlò con Gilberto, che dormiva accanto a lei, e non sapeva se mai avrebbe avuto il coraggio di rivelargli nulla. Prima di essere sopraffatta dal sonno prese la sua decisione: avrebbe parlato apertamente al signor Max.
Il giorno dopo si avviò' alla villa con piglio deciso, salì' di corsa i cinque gradini dell'ingresso e..... andò a sbattere contro ...Luca che usciva dalla villa. Anche lui era con la testa immerso nei suoi pensieri. Il signor Max gli aveva appena detto che lui di ragazze compiacenti non ne sapeva nulla, che nella villa oltre a loro in quel momento era presente solo la signora Isabella, la decoratrice. Entrambi per motivi diversi si erano messi le mani nei capelli: "che figura, diceva Max, e ora come faccio? che figura...."
Luca egualmente: "che figura, e io che ero tornato per chiedere chi fosse quella signora così elegante, silenziosa e compiacente. Certamente una signora, a cui mandare almeno un mazzo di rose. Devo trovare assolutamente il modo di scusarmi".
Quando entrambi alzarono gli occhi si riconobbero immediatamente e Luca ebbe la prontezza di sorriderle, prenderla sottobraccio e, con fare del tutto naturale , dirle: "ma che bella coincidenza, cercavo proprio lei, posso invitarla a prendere un buon caffè? Penso che entrambi ne abbiamo bisogno e poi vorrei scusarmi....". Isabella anche questa volta non seppe negarsi e si lasciò trascinare nel più bel caffè della città, la vista era magnifica e il mare, appena increspato da una leggera brezza, la tranquillizzò. Luca era molto teso, voleva scusarsi ma al tempo stesso non sapeva come chiedere alla signora di poterla rivedere con più' calma; non sapeva nulla di lei, ma anche lui era rimasto affascinato dalle curve e dalla morbidezza dei gesti di lei. Non sapendo cosa dire disse l'unica cosa che non avrebbe dovuto: è impegnata? Isabella annui. Luca continuò, ormai alla disperata ricerca di un appiglio, di qualcosa per rivederla. "il lavoro da Max le porterà via ancora molto tempo? mi piacerebbe rivederla, magari per una cena. Cosa ne dice? Se le sembra sconveniente porti pure anche il suo compagno, una signora come lei avrà certamente uno spasimante. Io porterò mia moglie." Si pentì immediatamente, ma troppo tardi. Isabella era turbata, non le era mai capitato una cosa del genere. Si rendeva perfettamente conto che quello non era un invito per una semplice cena...
In passato Gil le aveva accennato a qualche sua fantasia, ma un conto erano le fantasie di Gil un altra la realtà. Però lei si era spinta anche oltre la fantasia del suo compagno. In un istante pensò di accontentare Gil, anche la signora era proprio il suo tipo, e poi magari tutto si sarebbe risolto veramente solo in una cena e quattro chiacchiere. Accettò. Con riserva, ma accettò. Disse che doveva verificare i suoi impegni e quelli del suo compagno, e che gli avrebbe fatto sapere. In cuor suo sapeva benissimo che Gil avrebbe accettato, ma non voleva dare l'impressione di cedere troppo facilmente e per non essere scortese invitò Luca a chiedere anche sua moglie. Si scambiarono i numeri telefonici. Tornata a casa Isabella trovò il modo e la maniera di mettere al corrente di tutto, o meglio quasi tutto, Gil. Come aveva previsto, gli occhi di Gil si illuminarono, era da molto che aspettava un situazione simile. Disse che si, gli sembrava un ottima idea, poi aggiunse, con finta noncuranza ma toccandosi nervosamente il pizzetto "se la cena dovesse rivelarsi un successo e signora fosse così bella e vivace come dici potrei anche proporle di farle un servizio fotografico." Gil era un appassionato di fotografia e Isabella aveva più volte posato per lui.
Nei giorni seguenti senti più volte Luca per individuare la giornata migliore per la cena. Trovata la giornata giusta, guarda caso un venerdì sera, Luca giocò l'ultima carta. "Molto bene allora, penserò a tutto io. Conoscete il lago di Garda? in questo periodo è magnifico. Conosco un ristorante a Salo' che sembra un angolo di paradiso. So che è' un po’ lontano ma potremmo prendercela comoda e passare insieme tutta la giornata. Anzi, perché no un fine settimana?
Mia moglie sarà felice di conoscervi, sia te che tuo marito, e poi conosco un agriturismo che dispone di splenditi loft senza porte .......
Isabella era molto titubante. Fu come se i loro sguardi si fossero incrociati e, dal silenzio improvvisamente calato sulla conversazione, all'improvviso tutti e due compresero quello che sarebbe successo, ma nessuno dei due disse nulla. Accettò.
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Detto ciò Monica fece per alzarsi dal tavolo. Ma come proprio sul più bello.? Ma allora lo faceva apposta. "Ma dai non ti fermerai qui con il racconto! Non mi farai aspettare fino a domani sera spero. Forza dimmi: vi siete visti, e cosa è successo? non tenermi sulle spine. raccontami."
Luca ridendo la rimise a sedere e continuò nel racconto rivolgendosi a Chiara. "Le donne sono veramente diaboliche e Monica lo aveva dimostrato anche in quell'occasione”.
Non riuscivo a seguirlo "ma come? Monica non poteva sapere nulla, forse dopo vuoi dire?"
“No, no, . Era stata lei a chiedermi di guardarla e di organizzare l'incontro nella villa, ma non potevo sapere che qualche giorno prima avesse avuto la brillante idea di fare un soppraluogo per rendersi conto del posto e di tutto il resto. E quel delinquente di Max non mi aveva detto nulla. Insomma scelse la stanza e volle vedere i fori. E chi c'era nella stanza accanto? Isabella, che si stava cambiando. Inconsapevole di essere osservata si stava rimirando in un grande specchio ovale. Era quasi nuda e per qualche istante si era lasciata andare: quella sera era intenzionata a stupire Gil e stava provando un nuovo completino e qualche posa provocante. Monica ne rimase folgorata. Troppo bella e sensuale. Perfetta. Fece in modo di avere la stanza accanto a quella in cui avrebbe lavorato Isa, chiedendo a Max di indicarti quella stanza come punto di osservazione e a me chiese di essere nudo mentre la avrei osservata. Capisci? Sperava che tutto andasse come poi effettivamente si è svolto”.
Guardavo Monica e non credevo a quello che Luca mi aveva rivelato. Come era possibile che dietro quella splendida signora, che ormai consideravo un punto di riferimento per me, ci fosse una mente così diabolica. Mentre rimuginavo e riflettevo Luca riprese "Ma come sempre capita il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Non ho mai ringraziato abbastanza Monica della sua iniziativa, anche se non poteva immaginare che quello che doveva essere solo un gioco piccante di un fine settimana sarebbe diventato la prima vera esperienza con una coppia, ma questa è' un altra storia.”
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11 years ago
GabieLeo,
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Sognando...
Avevo da poco avuto il mio primo rapporto da passivo con un altro uomo e ero un mix incredibile di emozioni. Dopo aver fatto sesso ci eravamo sdraiati sul letto coprendoci solo con un lenzuolo, vista la temperatura estiva. Eravamo entrambi nudi e ci stavamo godendo le sensazioni post-sesso.
Sentivo un leggero fastidio al mio buco posteriore e in bocca avevo ancora il sapore del suo cazzo. Mi chiese se mi era piaciuto e ci scambiammo opinioni su quanto era appena successo.
Forse la tensione antecedente all’incontro, o lo sforzo fatto durante il rapporto, mi fecero salire un po’ di stanchezza e gli chiesi se gli dispiaceva se schiacciavo un pisolino prima di tornare a casa.
- Non ci sono problemi - rispose - anzi, quasi quasi qualche ora di sonno me la faccio volentieri anch’io.
Mi girai sul fianco (è l’unico modo in cui sono comodo e riesco a prendere sonno) e in qualche istante mi addormentai.
Non ricordo che sogno feci, o se sognai oppure no...mi ricordo bene solo come mi svegliai.
Mi ritrovai in uno stato di dormiveglia con Andrea che mi aveva abbracciato a ‘cucchiaio’ da dietro. Appena sentito che mi ero svegliato, Andrea mi sussurrò all’orecchio:
-shhh...continua a dormire-
Sentivo la sua verga che aveva riacquistato vigore e che con la mano, la stava puntando dritta sul mio buco. Mi voleva scopare mentre dormivo! Quest’idea mi fece invadere da una vampata di eccitazione...il non chiedermi il permesso, l’essere usato come puro strumento per dare piacere mi eccitò a tal punto che in un attimo anche il mio cazzo divenne duro come il marmo.
Poi di colpo una paura mi paralizzo, sentivo chiaramente la sua cappella bagnata che si spostava strisciando fra il solco delle mie chiappe, in una direzione ben precisa e mi accorsi subito che non aveva il preservativo.
- Non hai il preservativo... -
- shhh - mi rispose lui, sempre più calmo - Prima mi sono sfogato a dovere, adesso non voglio venire...voglio solo sentire come sei caldo e accogliente dentro...e farti sentire il mio cazzo...senza strati che ci dividano.
Non ero molto sicuro, certo, prima dell’incontro ci eravamo scambiati gli ultimi esami fatti e avevamo accertato che nessuno dei due aveva malattie...però di solito sono un tipo prudente oltre ogni limite.
Però d’altra parte mi dispiaceva che si interrompesse per mettere il preservativo e ero curioso di provare, per vedere se avrei sentito la differenza rispetto a prima.
Feci un respiro profondo e, come mi aveva consigliato, chiusi gli occhi e feci finta di continuare a dormire.
Intanto la discesa del suo cazzo verso l’obiettivo continuava lenta e implacabile. In un attimo sentii che la sua punta era arrivata all’altezza del mio buco. Incominciò subito a spingere. Sentivo la sua cappella estremamente lubrificata, non so se a causa del liquido prespermatico dovuto all’eccitazione o perchè l’aveva inumidita con la saliva mentre dormivo, sta di fatto che incominciò ad entrare senza trovare alcun tipo di difficoltà. In un attimo mi ritrovai con la sua cappella e forse mezz’asta dentro di me.
Mi uscii un gemito soffocato.
Dio quant’era bello.
In quella posizione e anche a causa forse della rilassatezza dovuta alla semi-veglia, non sentivo alcun tipo di dolore...e averlo dentro di me sembrava la cosa più naturale del mondo. Si avvicinò con il petto alla mia schiena e dopo avermi abbracciato con la mano che aveva utilizzato per indirizzare il cazzo nel mio culo, spinse fino a farmi sentire le sue palle che premevano contro le mie chiappe. Che goduria...Ne avrei voluto ancora e ancora....era una sensazione davvero bellissima.
- Ti piace? -
- Si....molto....lasciamelo dentro-
- Non ti preoccupare, non avevo nessuna intenzione di toglierlo...continua a dormire che ci penso io a farti divertire.-
Mi rilassai nuovamente e mi affidai completamente a lui.
Per un po’ non si mosse...mi accarezzava le spalle e restava saldamente piantato dentro di me. Poi incominciò a ruotare il bacino e fa fare piccoli movimenti avanti e indietro. Molto lenti, senza uscire mai per più di qualche cm.
Senza accorgermene incominciai io a muovermi per farlo uscire e sentirlo sempre più dentro. Le mie anche si muovevano in una danza sensuale e dalla mia bocca aperta usciva il mio respiro sempre più affannato.
- Cavolo come ti muovi quando dormi....stai facendo un bel sogno per caso? - mi chiese allora Andrea con tono ironico.
- Si. Sto sognando che mi stai scopando - Risposi.
Questa frase lo fece eccitare oltre modo, sentii mentre veniva percorso da un brivido e per un attimo il suo uccello sembrò gonfiarsi ancora di più dentro di me.
Quando si fu ripreso da questo lampo di eccitazione mi rispose:
- mi dispiacerebbe allora deludere i tuoi sogni....volevo solo fartelo sentire dentro, però adesso ti scopo. Ma vacci piano con questi movimenti del culo, perchè voglio che dopo mi fai venire con la bocca. Voglio sverginarti per bene anche li...però se continui a fare le troia mi fai venire subito... -
Strinsi il buco per sentirlo meglio e per fargli capire che non avevo alcuna intenzione di starmene buono..
- Sei proprio una troia... - mi disse - adesso ti faccio capire io chi comanda -
Così facendo si sollevò e spinse la mia spalla finchè non mi ritrovai in una posizione mista fra lo sdraiato e il cucchiaio. Le mie gambe erano ancora a semi-cucchiaio, ma più divaricate, mentre con il torace ero prono sul letto.
Lui si sollevò leggermente e in quella posizione più comoda incominciò a pompare andando sempre più a fondo dentro di me.
Mentre faceva questo sentivo i suoi morsi sulla schiena e sul collo...e sentivo le sue unghie che si piantavano nei miei fianchi. Intanto per i movimenti dovuti al suo pompare (che aveva assunto un ritmo e una forza animalesca), il mio cazzo strofinava sul lenzuolo e sulla mia pancia, portandomi sempre più vicino all’orgasmo.
Continuò a sfondarmi, mentre dalla mia bocca uscivano frasi che non mi sarei mai aspettato di dire: - Si scopami....fammelo sentire tutto...adoro sentire il tuo cazzo dentro di me....mi fai impazzire così-
Dopo non molto smise di scoparmi e tirò fuori il cazzo ancora incredibilmente eretto. Prese un fazzolettino dal comodino e si pulì alla meglio dai miei e i suoi umori e mi disse (anche se dal tono sembrava più un ordine):
- adesso fammi risentire la tua bocca magica e fammi venire...-
Non me lo feci ripetere. Lo feci sedere sul letto e mi misi in ginocchio sul pavimento e senza tanti complimenti lo presi in bocca.
Era molto diverso dal mio primo pompino, fatto solamente qualche ora prima....ero senza nessuna inibizione e, anzi, non perdevo occasione per provocarlo. Ogni tanto me lo toglievo dalla bocca e, mentre continuavo a masturbarlo con la mano, leccavo l’asta o le palle (il tutto completamente glabro) fissandolo dritto negli occhi. Mi eccitava ancora di più vedere che per un pò riusciva a sostenere il mio sguardo...ma poi inevitabilmente chiudeva gli occhi e si lasciava andare a un sospiro di estasi.
Continuai così per un po’, senza mai aumentare troppo il ritmo perchè non volevo farlo venire troppo presto e che quella cosa finisse subito....
A un certo punto mi disse: - dio come è bello...non resisterò ancora a lungo, posso venirti in bocca?-
Mi fermai un istante e guardandolo dritto negli occhi gli risposi: -Non puoi....devi!-
E mi riinfilai l’asta in bocca, pompando sempre più velocemente.
In un attimo sentii il suo cazzo scosso da un fremito...e i suoi sospiri diventare urla - Si, si, si.....-
Il primo fiotto di sperma mi colpì il palato in un modo un po’ inaspettato....continuai a pompare, in parte ingoiando e in parte sputando quel liquido che mi stava riempendo la bocca.
Il sapore non era un gran che...un po’ salato e molto viscido...ma la sensazione era straordinaria...continuai il pompino finchè non sentii le sue mani prendermi la testa e allontanarmi....mi alzai e lo baciai sulla bocca, in modo violento e burbero. Ero stata la sua donna, ma volevo fargli capire che avevo avuto sempre io in mano le redini del gioco. Lo buttai con la schiena sul letto e prendendo il mio cazzo ancora voglioso in mano, gli venni sulla pancia in un’abbondante sborrata.
Uno di quei sogni che vorresti ripetere....
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11 years ago
IoMordo,
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Inizio...
Sono un ragazzo di 26 anni. Da tempo in privato, mi eccitavo a leggere racconti erotici gay o trans. Sono sempre stato etero, e video gay non mi hanno mai eccitato. Non ero attratto dal rapporto fra due uomini, ma ero ossessionato dall’immaginazione di cosa si potesse provare nel succhiare un cazzo o farsi sottomettere e far godere un trans con il proprio culo.
Un po’ di tempo fa scrissi un racconto di fantasia, descrivendo il mio desiderio nascosto come se fosse stato vero. Ovviamente era un racconto in cui descrivevo la mia immaginaria perdita di verginità di culo. Ho sempre sognato di farlo con un trans, dai tratti femminili. Perchè il corpo maschile proprio non mi attrae (tranne l’arnese che ha in mezzo alle gambe).
Pubblicato il racconto, ho ricevuto nel giro di poco tempo alcune email in cui i lettori mi facevano i complimenti o mi chiedevano se era frutto di fantasia o realtà.
Una di queste persone che avevano trovato il mio racconto molto interessante è stata Andrea. E qui inizia la mia storia...
Andrea era molto simpatico e è nata una lunga corrispondenza di mail fra noi due. Ha 2 anni in più di me e è bisessuale. Non era volgare e questo mi piaceve...approfittando della sua disponibilità mi sono messo a fargli una serie di domande sul tema. Domande imbarazzanti dal mio punto di vista (ad esempio se si facesse o meno un clistere prima di ogni rapporto), ma a cui lui rispondeva sempre in modo esaustivo e cordialmente. Incalzato dalle sue domande ho incominciato a descrivergli le mie fantasie e devo dire che questa cosa mi eccitava parecchio. Gli rivelai questa mia eccitazione che nasceva in me mentre gli scrivevo e il mio bisogno impellente di masturbarmi subito dopo. E lui colse la palla al balzo. Nel bel mezzo di questa mia esplosione di ormoni mi chiese se mi andava che ci vedessimo. Vi ho già detto che gli uomini non mi attraggono, ma ci sono alcuni momenti che con la testa non si ragiona più...e è l’uccello a decidere. Gli dissi che si poteva fare e mi diede appuntamento a casa sua per la settimana successiva. Mi chiese però di non masturbarmi fino al nostro incontro.
I giorni precedenti all’incontro si svolsero regolarmente, ma ogni notte di quella settimana, prima di addormentarmi fantasticavo molto su quel che sarebbe potuto succedere e la fatica nell’impormi di non masturbarmi fu tanta.
Finalmente o purtroppo giunse in giorno dell’appuntamento. Presi il treno e mi recai nella sua città. La sua casa non era distante dalla stazione e ci arrivai a piedi.
Nel tragitto dalla stazione a casa sua l’eccitazione si trasformò in ansia e fui sul punto di tornare a casa. La paura di essere ‘gay’ mi assalì (anche se sono una persona di mente aperta che non ha nessun pregiudizio). Rimasi fermo a metà strada per un buon 10 minuti nel decidere cosa fare...e nell’attesa mi arrivò un suo sms.
“Ciao, ha fatto ritardo il treno? A quest’ora dovresti essere già arrivato...non darmi il due di picche! Dai che sono sicuro che ti piacerà, poi al massimo vieni qui ci beviamo una birra e poi se vuoi torni a casa. Ti aspetto. Andrea”.
Decisi di fregarmene e di andare, tanto non mi conosceva nessuno e avrei fatto sempre in tempo a tornare a casa come diceva lui.
Arrivai al suo condominio e con coraggio riuscì a suonare al citofono. Salì e lo trovai alla porta ad attendermi. Io intanto ero diventato rosso come un peperone per l’imbarazzo.
Lui fu molto cordiale, mi fece accomodare sul divano del suo appartamentino che divideva con un altro studente (che però non era a casa quel weekend). Il mio imbarazzo era sempre presente ma pian piano stavo incominciando a rilassarmi...riuscivo a rispondere alle sue domande senza usare solo monosillabi.
Lui lo percepì perchè incominciò a cambiare il tema della discussione.
“Sei riuscito a non masturbarti in questa settimana?”
“Si...”
“Però avresti voluto farlo...vero?”
“Si...”
“Immaginavo, ma ho pensato che se non avessi tenuto la voglia sessuale al massimo livello, non avresti mai trovato il coraggio di venire fin qui. E penso di non sbagliarmi. Vedo che queste semplici parole sono bastate per creare un notevole rigonfiamento nei tuoi pantaloni...penso sia il caso di incominciare”
disse mentre sorrideva.
Io avavo lo sguardo basso, mi vergognavo da morire a guardarlo negli occhi ma ero eccitatissimo.
“Visto che sei così timido ti propongo un gioco: io bendo te e ti spoglio, dopodichè te bendi me e fai altrettanto. Così magari riusciamo a levarci l’imbarazzo..ehehe. Incomincerò io”.
Prese una benda nera che aveva in tasca e mi fece alzare. Mi coprì gli occhi e si assicurò che non potessi vedere. Questo funzionò perchè il non dovermi preoccupare dell’imbarazzo del suo sguardo lasciò il posto all’eccitazione che in me si faceva sempre più alta.
“Bene, adesso andiamo in camera dove saremo più comodi”. Mi prese per mano e mi guidò verso camera sua.
“So che non ti piacciono gli uomini, quindi non ti bacerò...se lo vorrai fare, farai tu il primo passo. Ovviamente intendo in bocca, le altre parti intendo gustarmele tutte!”
Il pensiero della sua bocca sul mio corpo mi fece fare un impercettibile gemito di piacere e immaginai oltre la benda il suo sorriso di compiacimento nel vederlo.
Aiutandomi a stare in equilibrio mi tolse come prima cosa le scarpe e le calze, in modo abbastanza ‘macchinoso’ e poco sensuale. Poi fu l’ora della maglietta e li le cose si feceso serie.
Incominciò ad accarezzarmi il torace e la schiena con le sue calde mani e a baciarmi dapprima il collo e poi sempre più giù soffermandosi a lungo sui miei capezzoli. Adoro i baci sui capezzoli e in quello stato di eccitazione mi stavano letteralmente mandando fuori di testa.....poi scese sempre più e all’altezza dei pantaloni si posizionò dietro di me. Slacciò i bottoni (sempre da dietro) e fece scendere i pantaloni all’altezza delle mie caviglie. Poi incominciò ad abbassarmi i boxer alternando baci e morsi sulle mie chiappe. Intanto i boxer scendevano sempre di più fino a liberare il mio cazzo che, libero, svettò in tutta la sua bellezza. Mentre continuava la sua opera di baci portò una mano sulla mia asta e l’accarezzò delicatamente.
Intanto io non capivo più niente, se avesse dato un paio di colpi decisi penso che me ne sarei venuto immediatamente...ma era abbastanza esperto da capirlo e si limitò ad accarezzarmi dolcemente. I suoi baci presero una direzione ben precisa e con la mano libera mi allargò le chiappe finchè non arrivò a toccare con la lingua il punto tanto desiderato.
Il fatto di essere bendato, della trasgressione, della mano che lenta ma inesorabile continuava a masturbarmi e di quella lingua audace che cercava di infilarsi dentro di me mi fece disconnettere il cervello...e quando si fu riconnesso mi sorpresi a ritrovarmi piegato in avanti e con le sue dita che piano piano andavano avanti e indietro dentro al mio culo. Avrebbe potuto farmi tutto in quel momento, non ero mai stato così eccitato in vita mia..quando però mi stavo lentamente abbandonando nel modo più completo a quel piacere, di colpo si fermò e baciandosi la schiena si rimise in piedi.
“E’ il mio turno adesso...”
mi levai la benda e gliela misi a lui. Fu strano ritornare con gli occhi al mondo vero dopo aver vissuto in quei minuti in quell’universo parallelo di estasi.
Gli tolsi la camicia e dovetti ammettere che aveva un fisico niente male, muscoli tonici e tutto depilato...ma il mio interesse era da un’altra parte...quindi scesi e mi misi a slacciargli i pantaloni.
“Vedo che non perdi tempo” disse lui con il suo solito sorriso beffardo stampato sulle labbra.
Abbassati i pantaloni presi i boxer per l’elastico e scoprì il suo cazzo. Era la prima volta che vedevo dal vivo un cazzo eretto che non fosse il mio. Era già scappellato, tutto bagnato (il sapere che anche lui era eccitato mi provocò un brivido) e più o meno delle dimensioni del mio, forse appena più lungo e più stretto. Questo mi rassicurò perchè dentro di me sapevo dove saremmo arrivati e non volevo che mi facesse troppo male.
Rimasi qualche istante a fissarlo poi vidi Andrea che si toglieva la benda e guardandomi disse: “Su non fare il timido, so che muori dalla voglia di prenderlo in bocca”.
Ormai l’imbarazzo era sparito e gli afferrai l’uccello con una mano. Poi mi avvicinai e gli diedi una piccola ciucciata, più simile a un bacio...restò un filino di liquido quando mi ritirai, dalla sua cappella alle mie labbra e questo mi tolse ogni freno inibitore. Aprii la bocca e me lo infilai più in fondo che potessi. Incominciai a pompare aiutandomi con la mano. Era una cosa fantastica, anche migliore che farselo fare un pompino. Sentire il suo cazzo pulsare nella mia bocca mi faceva impazzire...iniziai a prenderci gusto e considerando i suoi gemiti la cosa doveva essere gradita...
il pensiero che potesse venirmi in bocca mi fece aumentare ancor più il ritmo. Volevo farlo venire, dargli piacere. Essere l’artefice dell’orgasmo di un’altra persona ti da un potere immenso.
Dopo qualche minuto-secondo-ora (in quel momento il tempo non contava più) mi blocco la testa di colpo ed estrasse il suo cazzo dalla mia calda bocca.
“non ci credo che questo è il tuo primo pompino...ragazzi tu sei nato per fare pompini. Se non fosse per quel tuo bel culetto vergine a quest’ora starei innondando la tua bocca di sborra. E so che ti sarebbe piaciuto”.
“ho perso ogni controllo” risposi
“ho visto. Ottimo, adesso però sdraiati sul letto che prendo il lubrificante e passiamo alla cosa per la quale sei venuto qui.”
Il pensiero di lui mantre mi cavalcava fu più forte di qualsiasi paura e ubbidiente mi sdraiai sul letto. E aveva ragione, ero li per quello...e lo sapevo bene. Per questo motivo mi ero fatto un clistere prima di andare all’appuntamento. E lo stesso motivo mi aveva spinto a pubblicare l’annuncio erotico. Volevo essere sodomizzato.
Mi fece mettere disteso con la pancia a contatto con le lenzuola e riprese il gioco di lingua che aveva iniziato mentre mi spogliava. Lubrificandosi le dita con il gel incominciò poi a profanare il mio buco...prima con un dito...poi con due...senza nessun problema. Già da tempo infatti avevo provato a masturbarmi con oggetti di dimensioni medie...
al terzo dito sentì i muscoli anali lamentarsi e mi scappò qualche gemito di dolore. Continuò allora la sua opera con 2 dita e inserendo ogni tanto la punta del terzo. Io impazzivo per quel trattamento e incominciai a muovermi lentamente avanti e indietro assecondando i suoi movimenti.
“Sei pronto, goditi i tuoi ultimi momenti da verginello mentre mi metto il preservativo”.
mi fece mettere sul fianco perchè così avrei sentito meno male e avvicinò la cappella al mio culo.
Mi venne spontaneo tirare in su la chiappa con la mano libera per facilitargli il compito. Mi sentivo proprio una troia.
Il sentire la cappella appoggiarsi al mio orifizio mi fece ritrarre d’istinto, ma lui accarezzandomi una gamba disse di rilassarmi che il dolore sarebbe stato poco e sarebbe durato ancora meno. “poi inizierà un piacere che non hai mai provato prima te lo assicuro”.
Cercai di ascoltarlo ma un po’ la paura stava prendendo piede dentro di me...anche se l’eccitazione era ancora tantissima.
Puntò la cappella sul buco e iniziò a spingere. All’inizio non c’era verso, poi mentre spingeva provai a spingere un po’ i muscoli anali come se dovessi defecare e di colpo mi entrò in una botta sola l’intera cappella.
Dio che male.
Sembrava che mi bruciasse dentro qualcosa e l’unica cosa che volevo era espellere quel corpo intruso che mi stava provocando quel dolore. Cercai di dimenarmi ma lui mi bloccò con decisione e mi disse “Aspetta 10 secondi, se passato quel tempo il male sarà ancora insopportabile uscirò promesso”.
Visto che fuggire alla sua presa sembrava complicato mi misi a contare...1...2....cazzo che male...3...4....ho il suo cazzo nel culo....5...5...5....ho il cazzo di un uomo nel culo!
Quell’idea mi provocò un gemito e benchè il male fosse ancora forte decisi che volevo continuare, ad ogni costo. Restò li fermo ancora per qualche minuto mentre mi baciava la schiena e mi accarezzava. Poi quando si accorse che il dolore per me era diventato accettabile si spalmò altro lubrificante sulla parte dell’asta che era ancora fuori e con una spinta lenta ma decisa lo infilò tutto dentro. L’urlo che mi uscì fu più per lo stupore che per il dolore. Infatti la parte più dolorosa era stata decisamente la prima, mentre adesso la senzazione predominante era quella di pienezza. Ero pieno di un uomo.
Lui sfoderò il suo sorriso e disse “Bene, adesso incominciamo a divertirci”. Incominciò un lento pompare avanti e indietro e ogni volta che sentivo le sue palle toccarmi il culo gemevo.
Sembravo una cagna in calore, sentivo una quantità di emozioni e di sensazioni mai provate prima. Il ritmo aumentò e dopo qualche tempo uscì e mi fece mettere alla pecorina. La sensazione di vuoto causata dalla sua uscita era strana e fastidiosa, ma non me la fece analizzare perchè appena in posizione ricominciò la sua cavalcata.
In quella posizione notavo che inarcando più o meno la schiena le sensazioni cambiavano e mi diedi da fare per essere parte attiva di quella cavalcata. Ogni sua spinta mi portavo il più indietro possibile, lo volevo sempre di più.
Mentre i nostri gemiti risuonavano nella stanza sentii un cambiamento di ritmo e girandomi vidi sul suo viso che era vicino all’orgasmo.
Stavo per far venire un uomo con il mio corpo, mentre mi montava. Allungai una mano e afferrandolo dietro al collo portai il suo viso sul mio e gli diedi un bacio passionale. Mentre mi baciava lui venne e mi diede quattro colpi forti e lenti finali.
Gli chiesi di non uscire e ci mettemmo nella posizione del cucchiaio sdraiati sul fianco. Tutte quelle emozioni e sentire il suo cazzo che lentamente perdeva vigore dentro di me, mi creava delle fitte lungo la schiena..presi la sua mano e la indirizzai sul mio cazzo e dopo neanche due colpi venni in una sborrata liberatoria. Dio che esperienza.
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3
11 years ago
IoMordo,
31
Last visit: 11 years ago
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Che troia mia moglie!
In coppia con mia moglie, splendida porcellina bsx, abbiamo avuto alcune esperienze sia con coppie (non sempre soddisfacenti) che con singole (molto intriganti ma difficilmente gestibili dopo un pò).
Da tempo però mi frullava per la mente l'idea di scoprire mia moglie mentre scopava con un uomo a mia insaputa, di beccarla durante un incontro extraconiugale. La mia curiosità era vedere che faccia avrebbe fatto e come si sarebbe comportata. Ero sicuro che gli sarebbe piaciuto farmi cornuto ed ancor di più scoprirla mentre lo faceva, data la sua zoccolaggine!
È quasi un anno che per motivi lavorativi trascorro i feriali fuori casa, ritorno solo per il weekend e quindi mi balena un idea.....devo organizzare l'incontro tra mia moglie ed un amante, devo costruirmi le "corna" da solo!
Mi viene in mente un nostro amico comune di lunga data, con cui una volta avevamo organizzato un incontro a quattro con una sua amica, cosa per altro non accaduta, persona che soleva presentarsi a casa nostra negli orari più improbabili. Sapevo che mia moglie nutriva una simpatia per questa persona ed una forte attrazione fisica, ci scherza pesantemente mettendolo spesso in difficoltà in mia presenza e, sapevo, che lui se la sarebbe scopata volentieri se si fosse presenta l'occasione.
Gli telefono e ci incontriamo. Senza farla lunga gli propongo di scoparsi mia moglie in mia assenza a casa nostra. Chiaramente sbigottisce e altrettanto chiaramente accetta data la arrapataggine accumulata da quella mancata occasione e da mesi di battute e riferimenti a sfondo sessuale di mia moglie. Gli dissi che avrei nascosto una telecamera wifi in un punto prestabilito ed a lui noto per registrare il tutto mentre seguivo il loro incontro da 100 km. di distanza, lui eccitatissimo ed incuriosito della situazione accetta senza indugi. Daltronde doveva scoparsi una bella puledrina e per di più pregato dal marito!
Installo la telecamera wifi in luogo inaspettato ed invisibile (nella stufa a pellet che abbiamo in salotto) approfittando dell'assenza di mia moglie e parto. Incontro fissato per l'indomani sera.
Il giorno dopo, fremente alla sola idea, mi collego per tempo con la casa del imminente cornuto (io!). Vedo mia moglie ignara fare le solite cose e sento quando suonano il campanello.
Lo fa entrare, si accomodano sul divano ed iniziano a chiacchierare e scherzare. Noto che lui è impacciato, forse sapendo della telecamera, tituba e perde tempo. Mia moglie invece lo punge spesso con battute allusive, il tutto per una ventina di minuti.
Ad un certo momento, per mia somma sorpresa e piacere, vedo che mia moglie gli mette una mano sulla patta cominciando ad accarezzarlo. Senza dire una parola gli slaccia la cintura ed abbassa la zip dei pantaloni infilandogli la mano dentro, lui è totalmente atterrito. Gli tira fuori l'uccello che per la sorpresa è ancora moscio e flaccido. Lei senza pensarci due volte se lo infila in bocca ed inizia a stantuffare fino a farlo indurire. Gli prende una mano dirigendola fino a fargli alzare la gonna, sposta lo slip ed inizia a farsi toccarsi. Gli domanda se lei le piace e se lo eccita. La troia gli confessa che era tempo che desiderava un occasione del genere e lo rimprovera di non aver mai preso l'iniziativa tutte le volte che era venuto a trovarci. Gli propone ormai in preda alla libido varie porcate, di incularla fino al dolore e spaccargli il culo. Lui è visibilmente atterrito! Ma un pò alla volta prende coraggio, gli sfila il cazzo dalla bocca e la fa salire sul cazzo iniziando a chiavarla in figa forsennatamente. La mia speranza era che arrivasse al godimento il più tardi possibile. Speranza svanita quando dopo una ventina di colpi ben assestati alla passera di mia moglie, sborra vigliaccamente sulla pancia di lei che fremeva ancora aspettando il meglio. Lui è addolorato, gli chiede scusa. Lei non fa una piega e prima che gli si ammosci se lo infila in gola ripulendolo della sborra che ancora veniva fuori. Si sdraia sempre con la bocca piena, gli mette una mano sulla nuca e spinge la sua testa fra le sue gambe, obbligandolo a leccargli la passerina. Dopo qualche minuto così, sempre conducendo lei il gioco, gli dice che è il momento di infilarglielo in culo. Lo fa sedere sul divano, gli si accovaccia sul cazzo dandogli le spalle e gli dirige il cazzo con la mano nel punto desiderato. Il tutto perfettamente in asse con il punto di mia osservazione ed offrendomi uno spettacolo irripetibile.
Stenta ad entrare essendo non lubrificato, si vede che gli fa male, ma lei continua a ficcarsi la cappella dentro, gridare di piacere/dolore, tirarlo fuori e riposizionarlo. Alla fine gli scivola tutto dentro fino alla base e lei emette un gemito di piacere intenso. Sta per godere, lo noto. Inizia a cavalcare con forza. Dopo svariati affondi si alza sfilandosi l'uccello dal culo e masturbandosi posizionando la figa sulla faccia dell'amante atterrito. Due secondi dopo vedo un getto di liquido irrorare la faccia del nostro amico, lei cade sul divano fremendo.
Non vi dico il mio compiacimento ed il mio grado di arrapamento non potendo sfogare con una donna....mi parte un segone e dopo tre affondi sono bello e venuto pure io!
Loro si ricompongono, lo accompagna in bagno, si rivestono e lo congeda. Lui cerca un bacio in bocca che lei gentilmente evita. Riassetta il divano e....sparisce per un attimo. Dopo qualche secondo vedo l'immaggine ballonzolare e cambiare l'inquadratura. Appare il primo piano di mia moglie sorridente..."ti è piaciuto diventare un cornuto ed assistere all'incoronazione? Mi potevi trovare uno stallone migliore di questo! Per la cronaca ho trovato la webcam mentre pulivo oggi la stufa e dato il posto poco consono ed al fatto che era accesa ho capito che tramavi qualcosa. Poi quando ho visto arrivare Antonio a quest'ora sapendo che non c'eri, ho capito! Ti è piaciuto? Ora però aspettati delle corna non organizzate! Ciao CERVO!!!" mi fece mentre osservavo il monitor esterefatto.
Ora ho le prove che mia moglie è una grande troia, ed inizio a preoccuparmi di quello che ho volutamente permesso ed organizzato. Da quanti si farà sbattere sapendo io consenziente? Mi racconterà quando succederà o mi farà morire nel dubbio???
Vi terrò aggiornati....
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1
11 years ago
Sex4aa,
51/51
Last visit: 7 years ago
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Un gioco....
Un Gioco
Un gioco, sempre in equilibrio fra la leggerezza e paura, sempre sul filo del rasoio, un club, od un stanza di albergo che celi il piacere del proibito e della latente perversione che è in ognuno di noi, dove il gioco scateni desideri e sogni che oscillano sul labile equilibrio del donare e ricevere, un gioco che possa provocare nel proprio compagno gelosia rabbia, desiderio e timore del limite senza mai oltrepassato...o forse si.. ma facendo credere che si potrebbe oltrepassarlo in ogni istante.... Dove nulla è predefinito... una sera dove tutto si confonde nel piacere. Un gioco nasce in una serata con cena in un privè, in un club come il flirt dove eleganza e raffinatezza bene si sposano con la voglia di trasgredire e di lasciarsi andare. La cena scorre allegra, scherzando e ridendo parlando del piu’ e del meno come si conviene a persone che non si conoscono e che si trovano insieme per caso, si parla di tutto, si commentano le altre coppie si apprezza il buon cibo, si gusta del buon vino magari l’uomo o la donna di una delle coppie, cercando di essere piu’ spregiudicato prova ad addentrarsi nell’argomento dei prive, dello scambio, dei giochi, così per tastare un po’ il terreno per capire, cercare di provocare, comprendere chi si ha davanti. -….quella sera la coppia che cena con noi è simpatica divertente, piu’ o meno coetanea a noi, Lui è alto e moro, ben messo ma non in formissima, capelli corti leggermente brizzolati occhi chiari, direi sul verde ma la penombra della sala e la luce soffusa delle candele non permettono di definirne perfettamente la tonalità, ha una leggera barbetta piuttosto incolta che lo rende simpatico ed affabile,è gentile nei modi e apparentemente sicuro di se’ sembra esperto ma non è teso od entrante, parla osserva stuzzica ma ti mette a tuo agio, ti fa sorridere. Lo vedo ti va a genio e comincia a raccontarti qualche aneddoto relativo alle loro esperienze nei giochi che a suo dire sono limitate e goffe, ma nel modo di raccontarle ti intriga perché risulta educato ed anche impacciato e la cosa ti rilassa lo ascolti con interesse. Nel frattempo la cena è finita e se durante la sera il tuo sguardo e i tuoi sorrisi erano per lui, conclusa la cena mi ridai attenzione sei euforica solleticata dall’ambiente dai pensieri che gli argomenti della serata hanno suscitato, mi abbracci mi baci dolcemente e ti fai apprezzare nel tuo abbigliamento, si perché quella sera volevi farti notare, sei in formissima tacco alto corpetto nero aderentissimo che mette in evidenza i tuoi meravigliosi seni e sopra uno scialle traforato color oro semitrasparente che lascia intravedere la silhouette i fianchi ….mi baci ma sei incuriosita dall’altra coppia li cerchi con lo sguardo sia Lui che Lei mentre mi baci il collo e mi stringi, già c’è anche una Lei, anch’essa piacevole simpatica meno estroversa del Lui ma comunque gradevole, durante la cena è rimasta un po’ in disparte non parlava molto ma poiché eri presa dalle parole del suo compagno abbiamo parlato un po’ io e lei; il tavolo a ferro di cavallo favoriva la conversazione lei era alla mia destra mentre tu davanti a me parlavi amabilmente con Lui che sedeva alla tua sinistra, lo ascoltavi soprattutto perché aveva molti argomenti e vedevo come con le mani ti baloccavi con i riccioli dei tuoi capelli un po’ per dissimulare l’imbarazzo delle argomentazioni piu’ piccanti ed un po’ per vanità, io e Lei notiamo una certa armonia fra di voi e ci scherziamo un po’, ci diverte e questo ci aiuta in parte a scioglierci un po’. La lei è castana, capelli lisci, frangetta sulla fronte, sguardo ammiccante, seno abbondante , altezza media , è rotondetta ma piacevole ha in dosso una camicia bianca ampia con sotto lingerie gialla con giarrettiere e calze a rete a maglia fine. Non abbiamo parlato molto in realtà perché, così come me anche lei era piuttosto timida, e quindi l’occhio cadeva su di te sullo scialle dorato che nascondeva le coppe del corpetto, mi estraniavo nel vederti parlare vestita in quel modo con uno sconosciuto, eri assorta nei discorsi e ti osservavo come se ti vedessi da dietro uno specchio. Improvvisamente la mia mente viaggiava ed interpretava i tuoi sguardi ed i tuoi movimenti, eri lievemente rivolta verso di lui piuttosto vicina poiché la sala era rumorosa e la musica di sottofondo non rendeva facile la conversazione quindi con la testa lievemente reclinata verso di lui lo ascoltavi sorridente, divertita. Ogni tanto con la coda dell’occhio mi cercavi, mi controllavi per vedere se ti seguivo con lo sguardo, ed ogni volta che incrociavi i miei occhi, con soddisfazione ti volgevi di nuovo verso di lui, mentre quando mi vedevi parlare con Lei, cercavi di richiamare la mia attenzione con una risata piu’ accentuata, un po’ per ingelosirmi un po’ per stuzzicarmi. La mia mente immaginava che dall’altra parte del tavolo la sua mano che talvolta non era visibile, ti sfiorasse o provasse a farlo, mentre in uno dei momenti in cui richiamavi con un riso la mia attenzione, la tua mano toccasse il suo braccio e la sua gamba un po’ per caso un po’ per suscitare emozioni in me ed in lui. Queste cose fantasticavo, mentre ad un certo punto quando la musica era aumentata di volume lui si avvicinava al tuo orecchio per parlarti meglio o sussurrarti chissà quale cosa perversa (secondo le mie fantasie) e tu allora incrociando il mio sguardo lo ascoltavi sorniona e mi sorridevi con sguardo languido e profondo come se le parole che pronunciava sciogliessero le tue inibizioni e stimolassero profondamente i tuoi desideri. Come detto la cena era finita, ci siamo alzati e siamo andati un po’ in giro per il club, per vedere le situazioni gli ambienti, le persone….Ti ho chiesto subito così vi eravate detti, per curiosità per gelosia, ma eri vaga evasiva, forse volevi far viaggiare la mia mente liberamente o forse eri un po’ imbarazzata. Nelle stanze c’era già movimento, coppie, singole, erano già impegnate in giochi ed acrobazie, molte immagini stimolavano le nostre voglie e le nostre perversioni, il cinema era assai stimolante. Ad un certo punto mi chiedi della Lei della cena, un po’ a bruciapelo, quasi per prendermi alla sprovvista mi chiedi chiaramente se mi piaceva perché secondo te già la spogliavo con gli occhi, io nego tutto questo interesse però certamente lei non era affatto male. Dopo una mezz’oretta ci spostiamo nella zona musicale, tante coppie ballano, avvinghiate, tante donne si baciano, si cercano, alcune provano a trascinarti in pista ma sei titubante , timida quando vedi la coppia della cena ballare in pista però cambi idea e ti lasci trasportare da una ragazza piccola ma molto carina che ti porta con se accarezzandoti e baciandoti subito in bocca, cosa a cui tu prontamente corrispondi baciandola appassionatamente. Vieni subito notata dalla coppia che avevamo conosciuto a cena, la lei, prima timida, ti prende subito con se liberandoti dalle labbra della piccoletta, cominciate a ballare vicine molto vicine, toccandovi e baciandomi, io ti vedo da dietro vedo lo scialle dorato ondeggiare e nascondere le mani di lei che ti accarezzano il sedere e che si insinuano fra le tue gambe. Anche il lui resta un po’ interdetto, ed immagino che tu lo stia fissando mentre baci lungamente la sua compagna, perché ha gli occhi sgranati e non ti toglie gli occhi di dosso. Dopo non molto la musica cambia e quindi decidete di uscire di pista, ci avviciniamo tutti e 4 al bar ed ora siete te e lei a parlare e scherzare come se nella serata non ci foste che voi. Io ed il lui ci guardiamo, divertiti, imbarazzati ma molto accesi! La musica alta non mi fa sentire cosa vi state dicendo, ma noto che ci guardate e sorridete, divertite e poi finalmente tornate da noi. Ci dite che non avevate più voglia di ballare e che volevate andare un po’ in giro per il club, e tu prendi per mano lui e lei mi prende per mano e ci tirate verso le stanze del prive. C’è molta gente e ci si muove piano ed a spintoni, te e lui andate più avanti e vi perdo di vista, sinceramente la cosa mi mette un po’ di ansia ma mi mantengo tranquillo. Poi io e lei ci fermiamo, non vi vediamo più , vi cerchiamo tornando indietro nella pista da ballo, ma niente, sinceramente siamo un po’ preoccupati però l’alcol ed il frastuono del locale un po’ ci anestetizzano ed allora torniamo verso le stanze del prive per cercarvi ma intanto ci attardiamo a veder un po’ i movimenti che si stanno creando nelle stanze. Entriamo in una stanza dove Lei pensava di aver intravisto il compagno, ma si sbagliava, però rimaniamo rapiti da una situazione molto interessante…su un grande letto tre ragazze si avvinghiano e si baciano riverse su letto, una bionda supina con le gambe divaricate viene leccata da una morettina con i capelli corti essa porge verso la sala un bellissimo sederino ritto ed impertinente, nel frattempo la bionda supina, ha posizionata sopra il suo viso una altra ragazza anche lei bionda con capelli mossi e la fa godere a sua volta succhiandole appassionatamente le parti intime. Il quadretto è davvero stimolante e rapidamente si crea un gruppetto di interessati spettatori. La moretta prona mentre succhia avidamente la bionda stesa sul letto, divarica le gambe e comincia a toccarsi passando le dita lunghe ad affusolate fra le grandi labbra della sua fichetta raggiungendo l’ano ed umettandolo ben bene dopo essersi portata la mano alla bocca. La scena invoglia un uomo (non so se il compagno della moretta, o di un'altra coppia) ad avvicinarsi comincia ad accarezzarle le natiche e rapidamente si cala i pantaloni. Sfodera un notevole arnese e comincia a poggiarlo prima sui glutei della morettina e poi fra la scanalatura delle natiche, Lei non sembra disprezzare e allarga ulteriormente la gambe come per posizionarsi meglio, e quindi l’uomo risponde all’invito infilandolo con forza nella passerotta che evidentemente era molto bene aperta e lubrificata data la rapidità e la facilità di inserimento. La morettina comincia prima ad ansimare fortemente e poi ritmando il colpi inferti dall’uomo riprende voluttuosamente a succhiare la passerotta della bionda. Questo bel quadretto ci scombussola un poco, ma ripreso fiato torniamo alle nostre ricerche, già perché tu ancora non sei pervenuta e son un po’ in ansia anche se nella mia mente eri un una stanza vicina pronata come la morettina e stantuffata da uno sconosciuto ansimante e riempita di piacere!!
Entriamo in varie stanze alla vostra ricerca, e finalmente Lei riconosce da lontano la sagoma del suo compagno, quindi ci avviciniamo ed un immagine conturbante mi si pone davanti agli occhi… tu eri in piedi mentre lui ti cingeva da dietro, la sua bocca ti baciava lentamente sul collo alternando le labbra alla lingua, scorrendola sul collo mentre tu abbandonata volgevi la testa dall’altro lato favorendo i suoi movimenti.
Abbracciandoti da dietro, mentre ti bacia il collo, ti aveva già sbottonato il corpetto ed i tuoi splendidi seni erano li ritti e gonfi, mentre con entrambe le mani te li accarezzava e li stringeva vigorosamente. Ai miei occhi appari presa e tremante di piacere. Ci avviciniamo, e le sorprese non sono finite perché portandoci davanti a te troviamo una sorpresa inaspettata…in ginocchio davanti si trova una ragazza, ti ha sfilato le mutandine e ti sta succhiando con foga la passerotta ti fa ansimare e tremare, la sua lingua ti accarezza il clitoride facendoti godere all’impazzata. Quando mi vedi, sei lievemente imbarazzata ma il piacere, dopo una rapida pausa, riprende il sopravvento e socchiudi gli occhi abbandonandoti, languida, alle lingue che ti avvolgono ed alle mani che ti palpano. L’eccitazione prende il sopravvento di fronte a quell’immagine e io e la lei cominciamo a baciarci, rapidamente lei si inginocchia e sbottonandomi i pantaloni me lo tira fuori, quindi eccitatissimo le spingo la testa verso le palle, lei inizia dolcemente ad accarezzarle, le bacia lentamente prima solo con le labbra poi avvolgendo i testicoli con una morbidissima e sinuosa lingua, poi le prendo dolcemente la testa per ruotarla leggermente così da inserire lentamente la mia cappella dentro la sua bocca. Sento il mio glande che pulsa dentro la sua bocca, il mio cazzo è durissimo e comincio ad infilarlo e sfoderarlo ritmicamente dalla sua bocca. La spingo con le mani in basso,appoggiandole sulla testa e facendo in modo che il mio uccello la penetri fino in gola, lo affondo completamente e lei con la lingua raggiunge i testicoli che sono quasi completamente dentro la sua bocca, è una fantastica succhiatrice e per poco mi dimentico di te..alzo lo sguardo e vedo anche te inginocchiata insieme alla donna che poco prima ti leccava, ora state leccando l’uccello del Lui, tu sei impegnata a lavorarti le palle, le succhi completamente mentre lei si dedica alla cappella, la succhia tutta in punta e tu con la mano moduli l’entrata dell’asta nella bocca di lei, dopo poco glielo togli di bocca e la baci appassionatamente prima di avventarti a tua volta sulla cappella…..la scena è meravigliosa, non resisto più sfodero l’uccello dalla bocca della lei e ti prendo da dietro, sei appecorata e comincio a scoparti violentemente, i colpi che tiro ti bloccano, smetti di succhiare il cazzo di lui, le percussioni ti tolgono il fiato, ma la tua mano non lo molla continui a stringerlo, abbassi la testa come per respirare meglio e non appena i miei colpi diventano piu’ regolari ma inevitabilmente meno imperiosi riprendi prima a succhiare dolcemente la sua cappella e quando ammirando questa situazione rallento i colpi lo prendi completamente in gola e non posso far altro che stantuffarti all’impazzata finche non ti vengo esplosivamente dentro…che meraviglia che splendore….un emozione un gioia immensa…
…un Gioco
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11 years ago
lunadimarzo2012,
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Last visit: 4 months ago
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Mi hanno fatto solo guardare pultroppo
Salve eccomi qui a riscrivere unaltra avventura accaduta precisamente ieri sera nella zona dove vado spesso frequentata da coppie scambiste ed esibizioniste allora arrivo li alle 23 nulla tutto tace poche auto mi faccio un giro un secondo un terzo nulla si fanno le 23 30 stavo per andarmene a casa quando ad un certo punto vedo un auto quelle a furgoncino andare pianissimo e la lei di coppia appoggiata alla spalla del compagno si vedeva che cercavano qualcosa ecco parto giro l auto e gli passo vicino mi affaccio e li guardo sorridendo poi mi avvio in una stradina senza uscita sempre in questo punto vedo l auto che mi segue ecco che inizio ad avere le palpitazione e si e vero ogni avventura e un emozione a se.bene arrivo nel fondo di questa strada mi fermo do e ce un po di spazio al mio fianco e faccio finta di usare il cellulare eccoli girano e si accostano accanto a me mi guardano e subito inizia o a baciarsi con molta passione io in un lampo apro i pantaloni tiro fuori il cazzo gia mezzo duro e inizio a segarmi i loro sguatdi mi eccitavano molto ma nn vedevo bene lui mi apre il finestrino ecco facci lo stesso anche io mi alzo un po per fargli vedere il mio cazzo in tiro e lo sego lui le succhia i capezzoli bagniamdoli
Con molta saliva e una situazione eccitantissima poi
Lei si
Abbassa ed inizia a succhiarlo era una vera porcona io a quel punto nn vedevo piu nulla e scendo dall auto vado ad un passo da quella meravigliosa donna nn italiana ma terribilmente eccitata lo succhia lo succhia sempre pou veloce poi si gira si alza e vede il mio cazzo enorme lui le tira giu i pantaloni le sputa sulla figa gia fradicia ed inizia a mettergli due dita dentro eccola dopo poco lei viene e lui le dice si porca mi piace quando ti guardano godere e si masturbano per te io poi eccitatisso gli dico di scoparala e lui accetta volentieri eccola lo prende alla pecorina ma sul fianco e gode come una troiona poi lui le dice vuoi che finisco di scoparti a casa e lei gli risponde si e poi usiamo un vibratore nel culo ma come quello deve essere e si avete capito indicava il mio cazzo era rimasta molto contenta di vederlo le piaceva ma pultroppo nn lo ha voluto poi dopo che sono arrivati entrambi all orgasmo mi dicono di voler vedere la mia schezzata ed ecco li accontento faccio una schizzata enorme e lei gode anche vedendomi godere e mi dice si mi piace essere guardata ma amo anche guardare e poi mi dice hai un bellisso cazzo chi sa che la prossima volta nn lo provero io contento della bella esperienza mi ricompongo e li saluto ringraziandoli della bella trasgressione.spero vi piaccia il mio racconto e vi assicuro che e tutto vero a breve un altro racconto capitatp una settimana pra ma nn ancora scritto un bacio ed un ringraziamento a tutte le coppie che amano trasgredire.
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11 years ago
admin, 75
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Il treno
Una mia fantasia, una di quelle storie tanto difficili da provare realmente perché inusuale e molto particolare, ma allo stesso tempo fantasiosa e tremendamente perversa...
Tenendo presente che se dovessimo provare a realizzarla noi, ci saremo già conosciuti di persona, ma la mia fantasia parte dal principio, da una coincidenza e casualità che noi in ogni caso dovremmo inventare e facendo finta di non conoscerci e approfittare di questa bella scena:
sei su un treno freccia bianca per una destinazione x... fa caldo e tu come tuo solito sei vestita in maniera semplice pratica ma allo stesso tempo molto provocante....; un bel tacco, un vestitino molto sexy colorato corto al punto giusto e ben stretto al tuo corpo, con un decoltè che da quella sensazione di "Mamma mia che belle tettone"!... unghie curate come le hai di solito, lunghe e colorate.
Sei seduta a gambe accavallate sul lato corridoio e i passeggeri attorno a te non riescono a staccare gli occhi da quella tua scosciatura che sapientemente sa tenere una donna di classe quale sei.
Stai leggendo un libro, uno di quei tanti libri che ti piace leggere sul mistico e sull'energia, sei presa dalla lettura che non ti accorgi che di fronte a te, una fila più avanti e sul lato opposto del vagone ma sempre sul lato corridoio si siede un bel ragazzo(bho!) giovane carino capelli lunghi con colpi di sole... lui a differenza tua ti nota subito, come può non farlo.
Ti osserva attentamente e comincia a realizzare nella sua mente:
"Che bella Troia"!!!.
Passano diversi minuti nel mentre il giovane si gode la sensualità e bellezza che sprizza dal tuo corpo, dopo un istante vorresti cambiare accavallatura di coscia... lo fai e nello stesso istante alzi la testa dal libro, dai un occhiata fuori dal finestrino e cominci a guardarti attorno al che noti il ragazzo che ti sta fissando inesorabilmente, tu lo guardi negli occhi e subito pensi...Sgamato!!, mi stavi guardando le tette...!;
ma a differenza degli altri, il ragazzo, consapevole che tu lo stia a tua volta osservando non distoglie lo sguardo dal tuo abbondante seno e dalla pelle morbida e vellutata delle tue cosce, alterna lo sguardo anche nei tuoi occhi e non riesce più a guardare altrove,
gli occhi sbarrati di lui ti fanno subito capire che in quel momento sei molto desiderata ed è qui che cresce in te il tuo modo di essere, il tuo modo di provocare; a questo punto cominci a sorridere leggermente e riprendi il libro come se volessi continuare a leggere, ma cosi non è, stai facendo finta di leggere perché vuoi imbarazzare il ragazzo senza che però nessuno si accorga di niente...
lo guardi anche tu negli occhi e nei suoi pantaloni per capire il suo stato di eccitamento, lui ti piace e cominci a fare la smorfiosa scavallando e riaccavallando costantemente le tue splendide cosce, lo fai lentamente e ogni volta cerchi di aprirle un po più per vedere lo stupore del ragazzo che oramai è sull'orlo dell'estasi;
ti chini verso le tue scarpe come se volessi aggiustare qualcosa, ma è solo il desiderio di far cadere i tuoi prorompenti seni in avanti per far si che la tua modesta scollatura si apra sempre più agli occhi del ragazzo...lui è in palla, vorrebbe toccarsi e non può, ma tu ti ostini a volergli far gonfiare i suoi pantaloni.
Sempre facendo finta di leggere, tenendo il libro con la tua sinistra, l'altra mano delicata cade e accarezza la tua coscia che si scopre ancora un po, questo gioco ti sta piacendo e ti fa anche bagnare sotto il vestito, gli sguardi non smettono di incrociarsi tra di voi e la libidine sale vorticosamente, pensi che quello sia solo un gioco di provocazioni ma ad un certo punto hai un'idea, ti sale il desiderio e la speranza che alzandoti e andando in bagno lui ti segua, ma non dai molta considerazione a questo, credi che lui non farebbe mai un passo del genere, ma tale è la tua eccitazione e voglia di condividere anche pochi minuti col ragazzo che decidi di provarci, chiudi il libro, lo metti in borsa, una breve controllata al tuo cellulare e ti alzi, metti a posto il vestitino che ormai stava salendo fino alla vita e guardandolo fisso negli occhi ti dirigi con la tua camminata sensuale verso il bagno e passando accanto al ragazzo mentre lo fissi e gli sorridi ti strusci coi fianchi sul suo braccio al che ti giri e chiedendogli scusa lo guardi con uno sguardo ammaliante per fargli capire che vorresti essere per un momento la sua preda.
Lui a questo punto fissa ancora il posto dove eri seduta e mentre te sculetti come una troia e ti dirigi in bagno mentre tutti ti fissano, il ragazzo è in preda al panico, si chiede se è solo una provocazione o se lo stai invitando a seguirti...,
è un po titubante, turbato dal tuo comportamento e dalla tua fisicità, deve fare una scelta, è troppo eccitato per non provarci, fa passare qualche minuto poi prende la giusta decisione;
si alza con vergogna perché dai suoi pantaloni si evince il suo stato di arrapamento e per questo si dirige verso il bagno in maniera spedita, tu sei dentro che lo stai aspettando, sei eccitata e lo attendi guardandoti allo specchio e toccando i tuoi seni, desiderosa di sentire bussare alla porta;
il ragazzo fuori, intanto, cerca prima di ricomporsi e tra mille dubbi e perplessità per quello che gli sta capitando che decide finalmente di bussare guardandosi prima attorno e verificando che non ci sia nessuno...
toc toc toc...
e in quel momento ti sale un brivido lungo la schiena ma compiaciuta gli apri la porta.
Lui ti guarda tu lo guardi e gli sorridi, "vieni dai" lo inciti ad entrare velocemente e richiudi subito la porta a chiave,
lui è immobile di fronte a te e ha ormai capito che in quel bagno si trova una troia esagerata con tanta voglia di cazzo...
lo prendi per la maglia con tutt'e due le mani e lo sbatti letteralmente contro lo specchio, mentre lui ti accarezza i fianchi tu avvicini la tua bocca alla sua e con passione cominci prima delicatamente a baciarlo fino a sprofondargli la tua lingua nella sua bocca.
Al ragazzo non sembra vero, sta delirando, l'asta si gonfia inesorabilmente e tu la senti pulsare sul tuo ventre, in te anche sta prendendo il sopravvento di una voglia matta di lui;
comincia a palparti le tette il culo poi mette una mano sotto il vestito, ma non si può passare molto tempo in quel bagno, vorresti essere scopata li dentro ma non si può.
Decidi quindi di condurre il gioco, gli prendi le mani e glie le ritrai e intanto ti accovacci lentamente e guardandolo fisso negli occhi col tuo sguardo intenso ti dirigi verso il suo membro che non aspetta altro che uscire da quei pantaloni, ormai stretti e fastidiosi,
le tue mani che partono dal suo petto scendono pian piano sempre più giù, facendogli sentire le tue unghie appuntite e cattive, mentre tu con la tua bocca sei già posizionata all'altezza giusta,
sempre fissando la sua espressione cominci a sbottonargli i pantaloni, la sua espressione ti fa impazzire, tu lo stai facendo impazzire,
"che troia che sei" ...
ti ripete più volte mentre gli tiri fuori il membro con difficoltà data la rigidità in cui si trova, gli rispondi che lo sei e che ha un bel cazzo, a quel punto lo accarezzi con le tue dolci mani fatate e cominci a stuzzicarlo con la punta della lingua, lo tieni alla base e ad ogni colpo di lingua sulla cappella lo vedi rimbalzare in alto come una molla;
due tre colpi di lingua e pregusti già il sapore della sua eccitazione che è in lui,
percepisci la goccia di liquido pre eiaculatorio che esce dal suo membro e senza esitare la aspiri,
"mmmm", è il tuo commento, mentre il ragazzo ormai si sta inebriando di quella tua bocca dolce ed esperta, cominci delicatamente a succhiare con molta passione ma non vuoi perderti il guardare la sua faccia e lo fai fissando la sua espressione,
lui comincia a gemere in silenzio, vorrebbe farlo ad alta voce ma dato il contesto si trattiene,
la tua bocca e quelle mani prendono il sopravvento mentre le sue mani afferrano la tua testa e i tuoi capelli spingendoti sempre più forte e sempre più vicino alla base dell'asta, senti il suo sangue pulsare in lui, le tue labbra si stringono in maniera alternata e per alcuni interminabili secondi lo spompi selvaggiamente;
lui si gonfia sempre più nella tua bocca, c'è il rischio che venga già, ma tu vorresti ampliare questo momento, quindi rallenti gli prendi le mani e glie le porti dietro la sua schiena mentre la tua bocca si ferma a brevi intervalli, gli tieni stretti i sui polsi con la sola mano destra mentre con la sinistra avvolgi le sue palle in tutto il palmo e sentendole piene le stringi cercando di fargli abbassare la sua voglia di venire,
vuoi far durare quel momento più a lungo possibile, sono ormai trascorsi parecchi minuti in quel bagno e mentre fuori si percepisce la confusione dei passeggeri che passano, lui alza la testa al cielo e ti implora di farlo venire, ma tu ti ostini a provocarlo e non vuoi che ti riempia subito,
continui a leccarlo e succhiarlo interrompendo il movimento per brevi tratti, sei in balia del momento e sotto il tuo vestito cominci a colare anche tu bagnando il tuo micro perizoma bianco;
gli massaggi le palle e le lecchi chinando la testo sotto di lui,
il ragazzo non ne può più,
vorrebbe districarsi e prenderlo in mano per venirti addosso, ma tu stringi sempre più con la sola mano destra i suoi polsi sempre dietro alla sua schiena, facendogli capire che sei tu che conduci il gioco, sei solo tu a stabilire i tempi.
Schiaffeggi la tua lingua con quell'asta dura e turgida ma ancora qualche minuto di questa sofferente goduria e decidi che è il momento giusto,
anche tu non ne puoi più,
sei stanca su quelle ginocchia ma vorresti più che altro ricevere il suo abbondante seme,
a questo punto anche la tua mano mancina abbandona l'attrezzo e con tutte e due le tue mani prendi i suoi polsi e lo spingi sempre più contro lo specchio, mentre la tua bocca non fa altro che andare avanti e indietro,
il tuo movimento sempre più insistente, sempre più abbondante e il rumore della tua bocca piena oltre che del suo membro anche della tua saliva che a tratti cola sui tuoi seni, lo sta portando all'esplosione,
oramai non puoi più fermarti,
lo guardi e gli sorridi con la bocca occupata e percepisci il gonfiarsi delle sue vene, oramai è un conto alla rovescia,
non sai ancora se farlo venire nella tua gola o farlo schizzare per tutto il bagno rischiando di sporcarti tutta...
il ragazzo ansima sempre più con voce rauca e tu ti prepari a farlo scoppiare letteralmente di piacere...
stai sentendo lo sperma che è già partito da dentro le sue palle e che percorre il suo lungo ma rapido tragitto dentro il suo pene,
scorre alla velocità della luce e prima che tu ti renda conto ti ritrovi già un primo schizzo nella tua bocca,
è un assaggio, ma il desiderio tremendo di vederlo fuoriuscire dal suo buchetto è inarrestabile che ritrai subito la bocca che ha ormai saggiato il suo sapore e rimani vicina alla sua cappella che si innalza verso l'alto...;
senti tremare le sue gambe, il suo corpo, lo senti fremere e ugulare di piacere, tu lo tieni sempre più saldo contro lo specchio mentre dal suo cazzo si libra finalmente nell'aria il suo seme,
lo stai facendo venire senza neanche più toccarlo,
questo è troppo per il ragazzo,
vorrebbe sbrodolare sentendo il suo cazzo nella tua mano, da più piacere, ma tu ti senti molto troia e padrona di quel momento e ti inebria il fatto di farlo godere con tanta sofferenza, ma la sua sofferenza non frena quell'enorme e abbondante schizzata che disegnando una curva enorme ritorna sul tuo bel viso compiaciuto e pieno di soddisfazione.
"wooooww quantaaa",
è il tuo commento alla vista di tanta crema...
ti sta letteralmente ricoprendo il viso mentre tu sorridi e ti godi la sua espressione sofferente ma liberatoria.
Lo tieni ancora stretto per i polsi che vedi fuoriuscire ancora l'ultima parte di sperma da quel buchetto, ormai è vuoto, soddisfatto, inebriato e scosti appena il ragazzo per guardarti nello specchio e realizzare che sei davvero piena del suo seme,
ti sta colando su tutto il corpo, sul tuo seno, sul tuo vestitino e anche dalla sua asta sta colando ancora l'ultima goccia che decidi di non sprecarla, la raccogli nella tua fauce e sempre guardandoti nello specchio senti dal ragazzo fuoriuscire gli ultimi sussulti di piacere.
Raccogli tutto il seme rimasto in lui succhiandolo, per svuotare anche l'ultima parte del suo canale,
le tue guancie tonde e paffute si ritraggono verso l'interno e nel frattempo abbandoni i suoi polsi per coccolare il suo cazzo con le tue mani,
mentre lo ripulisci per benino, lui ti guarda negli occhi, ti sorride e porta le sue mani sopra la tua testa, ti accarezza i capelli mentre tu soddisfatta gli mormori compiaciuta che vorrebbe ripete quel momento in un posto più tranquillo e appartato,
gli confidi che ti piace e lui a sua volta ti conferma che vorrebbe che tu diventassi la sua troia, ma tu già lo sei, lo sei stata in quel bagno, lo sarai anche fuori.
"Che brava che sei", ti sussurra a sua volta lui e allunga la mano per prendere un rotolo di carta igienica con l'intento di ripulirti,
ma tu lo fermi e sempre afferrando il suo membro, con l'altra mano raccogli la sua calda crema che si spalma sul tuo viso e la porti nella tua bocca, la vuoi assaggiare ancora, ti piace il suo sapore e vuoi fargli capire che sei davvero inarrestabile.
Gran parte del viso l'hai ormai ripulito e fai lo stesso anche con quello che è colato sul tuo abbondante seno;
ma quel vestito?
Dio anche il vestito è pieno dei suoi schizzi, ma a te non preoccupa affatto, sei ancora talmente eccitata che non badi al fatto di uscire da quel bagno con il vestitino sporco;
"un po d'acqua e va via",
ti suggerisce il ragazzo.
A questo punto tu ti alzi e accarezzi il giovane su tutto il corpo, lui fa altrettanto, anche se ha già goduto riempie ogni parte del tuo corpo con le sue mani, ti vuole toccare, accarezzare, coccolare, sentire, vorrebbe ora far godere un po anche te, ma troppo tempo sei stata in quel bagno con lui, non si può restare ancora, c'è il rischio che qualcuno si insospettisca e chiami il controllore.
Infatti ti dai una sciacquata e una sistemata veloce, il ragazzo bacia le tue morbide labbra per ringraziarti e salutarti poi ti sussurra nell'orecchio "Ti VOGLIO ancora".
Esce prima lui dal bagno mentre tu continui a sistemarti, poi aspetti un po e lo segui, tornando al posto noti gli sguardi dei passeggeri che forse un po hanno capito qualcosa,
ma a te non importa,
sai solo che alla prima fermata del treno prenderai per mano il ragazzo e senza dire una parola lo porterai con te,
lui ti seguirà,
ha già capito che presto sarai la sua preda,
non importa più la vostra destinazione ma solo il desiderio di avere una notte di passione e sesso tra voi.
Scendete dal treno mano nella mano e come due che si conoscono già da molto tempo, cominciate a chiacchierare e ricordare quel momento, tanto sublime quanto perverso.
Ora sei sua e ora è lui che ti sta portando sulla strada del piacere,
è lui che vuole farti godere come hai saputo far te,
è lui che vuole sentirti gemere di piacere e ...
lo sarà per tutta la notte che seguirà....
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11 years ago
alexamante2,
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Last visit: 9 years ago
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Il bello di essere in tanti
Settembre, il mese più bello dell'anno per andare in vacanza: caldo ma non troppo, tanta gente nelle località balneari ma non troppa, prezzi degli alberghi un po più permissivi.
Visto che abbiamo trovato una bella offerta, io e Giovanna decidiamo di passare una settimana in un appartamento sul mare in una nota località marittima in Puglia.
La cosa bella dell'appartamento è che si trova leggermente fuori dal centro abitato, fa parte di una schiera di villette che non sono state affittate a settembre.
Appena arrivati e sistemati, e dopo aver fatto una bella doccia dopo il viaggio mettiamo subito i costumi e facciamo un salto al mare. Il posto è a dir poco incantevole, sabbia molto fine, mare di un fantastico azzurro.
La spiaggia, almeno da quella parte, è semi deserta, più che altro occupata da ombrelloni qua e la con coppie per lo più anziane, anche se le case del paese sono immediatamente sopra la spiaggia. Per prima cosa ci buttiamo in acqua e, andati un po' a largo, ci abbracciamo, cominciamo a baciarci mentre rimaniamo a galla. Lei ha uno sguardo malizioso, sento la sua mano infilarsi nei pantaloncini e comincia a segarmi. Allora le tiro su le gambe, lei mi avvolge i fianchi, sposto la mutandina del suo costume e la penetro. L'ondeggiare dell'acqua ed i colpi di reni non fanno passare molto tempo prima che lei venga, stingendomi le gambe attorno ed emettendo gemiti soppressi per non farsi sentire dalla gente in riva. Io invece, a causa dell'acqua un po' fredda, non riesco a venire, ma la cosa poco importa.
Tornati a riva ci stendiamo sotto il bel sole di settembre. Con la mia solita malizia le faccio una proposta: “Dai, levati il reggiseno”, e lei “e perchè? Non l'ho mai fatto”, “ma dai, tanto chi vuoi che ci conosca qua intorno”, “Non ti da fastidio se mi vedono le tette?” dice lei con un sorrisino sulle labbra, “Ma no, ti pare”. Lei allora si alza a sedere e leva il reggiseno del costume: la sua quarta non passa inosservata ed ogni tanto vedo gli altri occupanti della spiaggia allungare lo sguardo. Anche un gruppo di peruviani che giocano a pallone a poca distanza fanno sempre in modo di avvicinarsi, con la scusa di recuperare il pallone. Lei sorride maliziosa, immaginando che la cosa non mi dispiaccia.
Passate un paio d'ore ci rivestiamo ed andiamo a pranzare in un chiosco ad una cinquantina di metri da dove eravamo sdraiati.
Appena seduti noto subito, a distanza di un paio di tavolini, una coppia sulla quarantina, lei davvero bellissima, bionda, occhi azzurri, un paio di belle tette strette dal costume ed un culetto niente male, visto quando lei si alza per prendere lo zucchero per il caffè. Lei nota che la guardo e mi fa un sorriso.
Dopo aver mangiato torniamo in spiaggia e Giovanna, ormai rotto il ghiaccio, si stende mettendo in mostra i suoi abbondanti seni, per la gioia dei vicini di asciugamano e del chiassoso gruppo di peruviani.
Arrivato il tardo pomeriggio torniamo all'appartamento. Prima di fare la doccia lei mi butta sul divano, si toglie il reggiseno del costume e, dopo avermi baciato, mi abbassa i pantaloncini. Dopo avermi stuzzicato un po il pene me lo prende in bocca e dopo neanche trenta secondi vengo come un fiume in piena: “per ringraziarti del trattamento che mi hai riservato in acqua hihihi” dice lei sempre maliziosa.
Decidiamo di cenare in un ristorantino che ci hanno consigliato all'ora di pranzo i baristi del chioschetto.
Le bellissima mette un vestitino beige che le fascia la quarta di seno ed i generosi fianchi, un bel paio di sandali con tacco 10 anch'essi beige, i capelli ricci sciolti. Il vestito le fa risaltare l'abbronzatura. Ci sediamo ad un tavolo sulla verandina che da sul lungomare, a poca distanza da noi noto di nuovo la coppia vista a mare quel pomeriggio: lei davvero sexy, con un tubino molto corto nero e tacchi mozzafiato. Dopo aver mangiato decidiamo di bere un digestivo del bar del ristorante, su dei comodissimi divanetti bassi. Al nostro fianco la coppia di prima, io cerco un po di rompere il ghiaccio e tento di fare amicizia: “Noi ci siamo già incontrati oggi al mare eh?”, e la donna subito “Si, che bella giornata di sole oggi”, mi fa un occhiolino che mi lascia senza fiato. Cominciamo a chiacchierare tutti e quattro del più e del meno, parliamo di noi, veniamo da due mondi completamente diversi, noi dalla Sardegna, loro da Trieste, lei si chiama Giulia, 42 anni e lui Fabrizio, 45, anche loro turisti per una settimana. Dopo due ore passate in loro compagnia andiamo decidiamo di andare a letto. Tornando a casa Giovanna comincia a darmi colpetti gomito: “Ti piace eh, la biondina?” dice col sorriso sulle labbra ed io in fase difensiva “ma no che dici...” e la discussione si interrompe li. Andati a letto crolliamo nel sonno, stanchi dal viaggio e dalla giornata di mare.
La mattina dopo certo non rinunciamo ad un altra giornata di sole ed andiamo in spiaggia. Appena scesi sentiamo delle voci e vedo che Giulia e Fabrizio ci indicano di sistemarci assieme a loro e di unire gli ombrelloni.
Una volta sistemati ci sdraiamo e dico a Giovanna all'orecchio di togliere il reggiseno. All'inizio lei un po imbarazzata ma alla fine lo toglie e notavo Fabrizio che ogni tanto lanciava lo sguardo. Certo la ventinovenne era un gran bel bocconcino.
Passiamo una bella giornata in compagnia dei due, ci conosciamo meglio, sono due persone molto cordiali, educate e soprattutto simpatiche. Prima di andare via a lui arriva una telefonata ed una volta finita lo vedo parlare animatamente con Giulia che rimane con una faccia un po delusa alla fine: “ragazzi, domani mattina mi tocca rientrare alla base, purtroppo c'è stato un imprevisto al lavoro e non posso mancare” ci dice Fabrizio, “però Giulia rimane fino alla fine della settimana, d'altronde abbiamo pagato tutto, almeno lei le vacanze se le gode”.
La sera ceniamo tutti assieme e salutiamo Fabrizio che l'indomani all'alba sarebbe partito per rientrare a Trieste.
Il giorno dopo di nuovo al mare, questa volta con la sola Giulia insieme a noi. Insieme a lui è simpatica, da sola è una vera bomba e, al contrario dei giorni precedenti, decide di prendere il sole in topless, regalando, assieme a Giovanna, una splendida visione agli inquilini della spiaggia e dei soliti chiassosi peruviani che, a quanto ci dice Giulia, non sono altro che dipendenti del vicino villaggio vacanze e che, essendo tanti, lavorano su turni, godendosi sia il mare che le belle serate a seconda dei giorni. Io mi butto in acqua e dalla riva le vedo spesso confabulare fra loro, sorridendo più volte. Mah... cose da donne...
La sera andiamo a cena in tre, però Giovanna dopo aver mangiato gli antipasti non sta molto bene e decide di andare a letto. Io rimango solo con Giulia, all'inizio un po imbarazzato, poi lei riesce a rompere il ghiaccio. E' davvero sexy, un trucco appena accennato sul viso. Finito di mangiare parliamo un pochino, lei inaspettatamente mi racconta che le capita spesso di tradire il marito con vari amanti, che lo ama però le piace divertirsi: “E tu che tipo sei? Fedele a Giovanna?” ed io d colpo mi trovo a parlare dei miei pensieri senza problemi, sentendomi leggero, come se io e Giulia ci conoscessimo da una vita. “Beh si, anche se non ti nego che qualche volta mi viene voglia di incontrare qualcuna solo per divertimento”, e lei “Avete mai fatto qualcosa in tre?”, “Non mai purtroppo, non ti nego però che mi sarebbe piaciuto molto, anche solo vedere Giovanna che si diverte con altri... so che penserai che sono un perverso, però qualche volta ho questa fantasia”, e lei “ ma no, mica è un male... anzi, sei un ragazzo con una mentalità molto aperta” si allunga sul tavolo e mi da un bacio sulla bocca. Mi guarda con uno sguardo che resusciterebbe anche un morto: “E tu sei così sicuro che lei sia fedele?”, ed io “Ma si, non mi ha mai dato modo di sospettare niente”, e lei “Ma... chissà” e chiude il discorso li, lasciandomi sulle spine nonostante io glielo chieda insistentemente. In quel momento le arriva un messaggio, lei lo legge e vedo che comincia ad alzarsi: “Ti piacerebbe vedere anche me scopare?”, io non capisco più niente, mi pare di essere in un sogno, “Si lo farei volentieri”, “Allora seguimi a casa che tra poco arriva un ospite”.
Andiamo al suo appartamento e fuori ad aspettarla c'è uno dei peruviani del villaggio vacanze. E' un tipo alto, ben piazzato, slanciato con la pelle molto abbronzata ed i capelli lunghi alle spalle, vestito con un paio di jeans, giacca bianca con una camicia colorata sotto. Obbiettivamente un bel ragazzo, para bene l'italiano con la cadenza tipica dei sudamericani. Ci presentiamo: lui si chiama Luis ed ha 33 anni, lavora alla reception del villaggio.
Entriamo nell'appartamento e lui, che a quanto pare non si crea tanti problemi, si spoglia rimanendo in mutande mentre lei lo guarda e si gira da me: “Tu guarda soltanto, prenditi una sedia e vieni in camera da letto e pensa come scoperebbe per bene la tua donna”, ha uno sguardo duro mentre lo dice, lo sguardo di una donna eccitata che è pronta a scopare.
Io mi accomodo su una sedia e guardo lui che la spoglia, loro che si buttano sul letto, lei che gli toglie fuori il cazzo, di dimensioni prodigiose, dalle mutande e glielo succhia. Lui la scopa con foga e lei non sembra mai sazia, tutto davanti ai miei occhi eccitati: “Dai porco, spogliati e sparati una sega” mi dice lei mentre lui la incula davanti ai miei occhi “Pensa se fossi Giovanna ora che la prende in culo e tu il cornuto guardone”. Mi spoglio e neanche il tempo di toccarmi vengo come un fiume. Lei geme di piacere, si fa scopare in tutte le posizioni, ogni tanto si gira da me e mormora qualcosa. Dopo quasi un'ora in cui si fa fare di tutto, dopo che è venuta tre volte ed io mi sono sparato tre seghe si avvicina a me, proprio appena il tipo le ha riempito la bocca della sua sborra calda, e mi bacia sulla bocca, infilandomi la sua lingua piena di sperma nella mi bocca. La mia eccitazione cresce e la bacio con enfasi, poi lei si inchina e me lo prende in bocca, facendomi un pompino fantastico: “Tu non immagini neanche quanto sei cornuto” mi dice “Pensi che una fica come Giovanna si lascia scappare tanti cazzi del genere?” ed indica il Luis che se lo mena sul letto “ora torna a casa e guarda la tua ragazza con un occhio diverso”. Lei sorride, con quel sorriso ammaliante, un po' angelo ed un po diavolo, un mix perfetto.
Tornato al mio appartamento trovo Giovanna che dorme già, tutta nuda sul letto. Mi faccio subito una doccia e vado al letto con lei. Tiene le gambe un po' aperte e noto un luccichio tra i peli della sua fica: si è toccata rima di addormentarsi. Avvicino la faccia e annuso il profumo della fica eccitata, la accarezzo col dito e sento lei nel sonno mormorare “mmmm si Luca”. Proprio in quel momento lei apre gli occhi e mi sorride “Amore, ma che fai...”. Preso dalla frenesia di quello che avevo sentito dalla sua bocca, o mi era parso di sentire, le apro le gambe e le lecco culo e fica, infilandole due dita dietro, e dopo due minuti lei viene, inondandomi la bocca della sua voglia. Ci addormentiamo abbracciati ed in testa mi rimbombano le parole di Giulia.
Il giorno dopo, sicuramente complice la nottata “particolare” ho un grandissimo mal di testa che non riesco a farmi passare. Dico a Giovanna di andare da sola al mare che io la raggiungerò nel pomeriggio, una volta rimessomi in sesto.
Passano un paio d'ore e la pastiglia che mi sono preso comincia a dare il sue effetto benefico e decido di andare al mare un po' prima del previsto. Da sopra il lungomare adocchio l'ombrellone dove sono sistemate Giovanna e Giulia ma loro non sono sotto. Sposto lo sguardo e vedo che sono distese sul bagnasciuga, in topless e con tre dei chiassosi peruviani, che hanno gli asciugamani poco lontano, con cui confabulano. Invece di scendere ed arrabbiarmi però sento il pene irrigidirsi e decido di stare un po li a guardare. Dopo una mezzora vedo l'intero gruppetto spostarsi sotto gli ombrelloni di Giovanna e Giulia e da li spariscono alla mia vista. Passate le 13:00 decido di andare in spiaggia e trovo le due distese da sole sotto gli ombrelloni: “Amore!! Stai meglio””, “Si la pastiglia ha fatto il suo effetto, spero tu non abbia sentito la mia mancanza” dico malizioso, e lei “No Giulia mi ha tenuto compagnia tutta la mattina”.
Arriva sera, usciamo a cenare. Mi sento un po' imbarazzato davanti a Giulia ricordando la stupenda esperienza del giorno prima. Finito di cenare è Giovanna che prende la parola: “Giulia, perchè non vieni a prendere il digestivo da noi?? Dai me lo hai promesso stamattina” e Giulia “Ma certo, certi inviti non si possono rifiutare”, le fa l'occhiolino e sento fra loro una grande complicità.
Andiamo a casa e ci sediamo sui bassi divanetti con al centro un tavolino e beviamo un amaro. Giulia e Giovanna si siedono assieme in quello grande, mentre io, di fronte a loro, occupo la poltroncina. Sono bellissime una a fianco dell'altra, due bellezze completamente diverse, una la delicata bionda quarantenne, l'altra la prorompente mora ventinovenne con le forme mozzafiato.
Ad un certo punto Giovanna fa di colpo una cosa che mai avrei neanche minimamente immaginato da lei: apre le gambe e messe le mani sotto il suo vestitino tira via le mutandine e me le tira. Le due si guardano: “Io per il sicuro neanche le ho messe ahah” dice Giulia, e Giovanna si avvicina a me, si infila una mano sotto il vestito, si infila un dito nella fica e me lo mette in bocca. Poi dopo che l'ho succhiato tutto mi bacia: “Amore, questa è tutto quello che assaggerai stasera. Per il resto dovrei solo guardare!” ed io, “Giovà ma che stai dicendo...”. Mi mancano le parole quando vedo Giulia avvicinarsi a lei e darle un lungo bacio sulla bocca: “Ma cosa state facendo...”, di nuovo mi mancano le parole, vedo Giovanna che infila la mano fra le gambe di Giulia. Le due slinguazzano, sembra un film porno, poi si avvicinano a me e mentre Giulia mi sbottona la camicia, Giovanna mi toglie le scarpe per poi tirarmi giù pantaloni e mutande, lasciandomi completamente nudo sulla poltrona, con il pisello svettante eccitatissimo.
Le due cominciano a spogliarsi a vicenda, rimanendo vestite solo degli altissimi sandali. Giovanna si siede sul divanetto, mette i piedi sopra ed allarga le gambe lasciando il panorama della sua fica pelosa bagnate e del suo buco del culo, da cui penzola un filino, a Giulia che nel frattempo si inchinata ed ha cominciato e leccarle i buchi: “Ti piace farti leccare troia, eh?” le dice Giulia, “Ti piace davanti al tuo cornuto vero?”, e lei “Si, continua ti prego non ti fermare, mmmmm”, “Vuoi cazzi vero? Lui non ci crede”, “Si Giulia, voglio tutti i cazzi del mondo.... mmmm … hai una lingua fantasticaaaa”. Giovanna viene inondando la bocca di Giulia di tutto il suo godimento, Ma Giulia continua a leccarla e tira il filo che scende dal culo di Giovanna, fa un po di forza ed estrae due palline di gomma dall'ano della ragazza, che geme ulteriormente di un piacere che non aveva mai provato. Giulia viene verso di me, sempre seduto sul divano, mi fa oscillare le palline davanti agli occhi e poi me le mette in bocca: “Leccale bene, cornuto, che ora servono a me”. Io eseguo l'ordine senza battere ciglio, intanto Giovanna si è messa sotto Giulia e le lecca il buco del culo mentre lei è in piedi. Il tutto avviene a pochi centimetri da me, Giulia non resiste, si inginocchia in terra quasi a pecora offrendo i buchi ad una Giovanna che stento a riconoscere e che la lecca in ogni dove. Poi la mia ragazza mi porge la mano e mi chiede le palline. Gliele passo e lei le infila ad una ad una nel sedere di Giulia, che sento godere. Mi tocco l'uccello e dopo pochi colpi sborro copiosamente.
Proprio in quel momento si apre la porta di ingresso, che Giovanna non aveva chiuso a chiave, ed entrano, come un colpo in un film d'azione, i tre peruviani che quella mattina stavano con loro sul bagnasciuga e sotto l'ombrellone: “Ragazzi...”, dice Giulia “ce ne avete messo di tempo. Questo qua è curioso di sapere come gli stanno le corna. Perchè non glielo fate vedere... la sua donna non vede l'ora”. Anche Giovanna si alza: “dai si, vi voglio tutti”. Stento a riconoscere la ragazza acqua e sapone di sempre, ma quello che vedo non mi dispiace, anzi, mi piace da morire.
I tre sono alti, ben piazzati, fisici palestrati e quando si spogliano rimango stupito delle mazzo che portano sotto i pantaloni. Giovanna si inchina davanti a due di loro che ben volentieri le porgono i grossi cazzi. Le cappelle scure a stento le entrano in bocca una ad una e lei le succhia alternandole. Intanto Giulia si sta prendendo cura dell'altro a poca distanza. Poi si alza, prende l'uomo e si avvicinano a me, in modo da succhiare la cappella del tipo a pochi centimetri dai miei occhi, poi ogni tanto si gira e mi da un bacio sulla bocca: “Senti il sapore di questo cazzo... mmm”. Lo sento sulla sua lingua calda che mi infila nella bocca fino ad arrivare quasi in gola. Nel frattempo vedo Giovanna che, buttatasi sul divano, apre le gambe e viene scopata da uno dei due, mentre l'altro continua ad infilarglielo in bocca. Sento lei che geme di piacere mentre il peruviano fa scivolare tutti i suoi centimetri dentro di lei. Poi quello che è nella sua bocca si siede e lei si impala sul suo cazzo, mentre l'altro fa avvicinare Giulia e le fa leccare il buco del culo di Giovanna per prepararglielo. Nel frattempo Giulia ha dietro il tipo che stava succhiando che le punta la fichetta e glielo infila tutto di un colpo, facendole mancare il respiro: “Mmmmm... si bravooo” e continua a leccare il buco di Giovanna che proprio in quel momento sento gemere e venire. Il tipo libero si siede sul divano, si sputa sulla mano e se la passa sul cazzo: ho già capito la sua intenzione. L'altro fa alzare Giovanna e la invita a sedersi col culo sul pisello eretto del tipo seduto: “Nooo” dice lei “voi siete matti questo mi spacca” e Giulia, ansimante “Daiii... fidati di me che ti piace”. Dopo aver vinto la sua titubanza Giovanna comincia a sedersi, mentre il tipo le tiene belle larghe le chiappone: la cappella comincia a fare pressione sull'ano della ragazza e piano piano vice la resistenza. La saliva di Giulia fa in modo che la cosa scorra bene: “Hay... mi sta facendo male” dice Giovanna “No basta vi prego”, ma Giulia si libera del cazzo che la sta scopando, le mette la faccia fra le gambe e e lecca intono all'ano allargato, pieno della cappella del peruviano. Le gambe di Giovanna si sciolgono al contatto della lingua ed il cazzo del tipo comincia ad entrare, per scomparirle tutto dentro il culo. Giovanna Geme, un po di dolore ma soprattutto di godimento: da le spalle al tipo che la incula e la tiene per le chiappe, mentre l'altro ne approfitta delle sue gabe aperte e la penetra nella fica che gronda di umori. A vedere la scena sborro di nuovo, riempiendomi la pancia della mia sborra. Intanto il terzo il terzo si avvicina a Giulia la fa stendere sull'altra poltrona e dopo avere aperto le gambe le leva con poca gentilezza le sfere dall'ano: “dalle al cornuto che gli piacciono”. Il peruviano mi tira le sfere e comincio a leccarle, poi si lette sulle spalle le gambe di Giulia e la penetra nel culo. Sorprendente la facilità con cui entra in un solo colpo nonostante le dimensioni.
La scena che ho davanti mi da dell'incredibile: è un orgia in piena regola, Giovanna è piena di due cazzi assieme, mentre Giulia per il momento ne ha uno solo, uno che proprio in quel momento si irrigidisce riempiendole l'intestino di sborra. Sento Giovanna gemere di piacere mentre il tipo le sborra dentro la fica, che straborda. I tre escono tutti dalle donne ed uno dice: “Dai, ora fateci un bel 69”. le due non se lo fanno dire due volte: Giovanna si sdraia per terra tenendo oscenamente aperte le gambe ed offrendomi la vista della sua fica pelosa colante di sborra. Giulia si mette sopra, mettendole il culo anch'esso colante sulla faccia e mettendole la faccia fra le gambe e le due cominciano a leccarsi a vicenda: “Mmmmm brava leccami il culo... che fica gustosa che haiii” Giulia viene sotto i colpi di lingua di Giovanna. Uno si avvicina e tenendo le donne in quella posizione penetra Giulia nella fica, mentre Giovanna gli lecca le palle e l'asta che entra ed esce.
Stanno qualche minuto ancora sempre in quella posizione, poi l'uomo esce dalla fica di Giulia, mette il cazzo pieno di umori nella bocca di Giovanna ed infine va a sedersi sul divano. Giulia non perde tempo e si impala sopra, mentre un altro da dietro la incula. Anche lei bella farcita di cazzi gode come una matta mentre Giovanna si dedica a spompinare l'altro che sta seduto sulla poltrona.
Sento Giulia godere come una matta mentre il peruviano le riempie la fica di sborra. Dopo neanche trenta secondi l'altro le fa lo stesso trattamento in culo. Giovanna intanto ha la bocca piena della cappella del tipo seduto sulla poltrona che non tarda a venire in bocca. Giulia le si avvicina ed incominciano una lenta e lunga slinguazzata, scambiandosi la sborra del tipo con le lingue, coricate per terra e sfregandosi le fiche l'una contro l'altra, riempiendosi della sperma che cola dai buchi di Giulia. E' una scena a dir poco favolosa. Dopo una decina di minuti di pausa i tre uomini si ricompongono e dopo averle salutate con delle pacche sul culo vanno via. Rimango io seduto, col cazzo in mano, pieno di sborra secca sulle mani e sulla pancia, e le due donne tutte nude sedute sul divano. Giovanna è in una posizione oscena, con le ambe aperte che si sventola la fica ed il culo arrossati e Giulia che mantiene la sua classe, con le gambe incrociate, nella tipica posizione del vedo-non vedo. La quarantenne mi guarda: “Sei contento cornuto? Volevi che Giovanna fosse porca? Credo che oggi ti abbia accontentato”, e Giovanna “Si, mi sa che ti devo accontentare più spesso però”. Io mi alzo, mi avvicino alle due e le bacio entrambe sulla bocca, si avvicinano una all'altra e mentre bacio Giovanna, Giulia mi lecca la mano sborrata, poi il cazzo e la pancia, poi si bacia con Giovanna ed infine con me: “Grazie, siete state fantastiche” riesco a dire dopo un po, e Giulia “Devi ringraziare Giovanna, è lei che ti ha fatto cornuto hahaha”
La serata finisce mettendoci tutti e tre nel grande letto matrimoniale, oramai sfiniti. Ci addormentiamo quasi subito... i prossimi giorni di vacanza si preannunciano molto caldi...
17
3
11 years ago
antonioss84,
30
Last visit: 11 years ago
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Finalmente cuck
Dopo oramai cinque anni di fidanzamento ed infinite richieste alla mia ragazza, decido di abbandonare il sogno cuckold. Capisco che lei è restia alla pratica, non ne vuole proprio sapere. Decido di mettere un annuncio su un noto sito di coppie cuckold almeno per giocare come singolo con qualche coppia, sempre se è possibile la cosa, vista la diffidenza delle coppie ad aprire le porte a dei singoli.
Dopo qualche giorno ricevo una mail di un singolo che abita a circa un ora di auto dalla mia città e li mi ricordo che nell'annuncio ho sottolineato comunque di essere una spirante cuckold, anche se l'annuncio è per singolo. Dopo un fitto scambio di mail e, successivamente, di messaggi msn lui mi fa una proposta particolare: vorrebbe aiutarmi nel mio sogno cuckold, ma dato il fatto che lei è restia alla cosa, almeno vorrebbe sondare il terreno per capire se effettivamente non vuole farlo alla luce del sole nei miei confronti oppure se proprio non è intenzionata a scopare con altri. Quindi decidiamo di organizzare un piano particolare: decidiamo di incontrarci “casualmente” in un bar ed io lo devo presentare a lei come se fosse un vecchio amico di amici che non vedevo da anni ed una volta conosciuti lui corteggiarla “a mia insaputa”. Capisco che è un piano molto articola to, però decido di fare prima un incontro conoscitivo con lui per essere sicuro che sia una persona seria ed una persona che possa piacere a lei.
Due giorni dopo ci incontriamo con lui per conoscerci. Ci diamo appuntamento in un bar. Mi si presenta un uomo sui 45, in forma, fisico atletico ed elegante. Dopo i primi convenevoli ci sediamo e chiacchieriamo un po della situazione che vorremmo creare, gli faccio vedere delle foto di lei sul cellulare e rimane molto contento di quello che vede: lei ha 29 anni, mora, formosa. Decidiamo di fare come avevamo programmato e lui mi promette che, nel caso il suo corteggiamento dovesse andare a buon fine, mi racconterà tutto nei minimi particolari ed io sento già un a certa eccitazione salirmi dal basso ventre.
L'appuntamento è fissato ad una domenica di due settimane dopo. Io e la mia ragazza, dato il caldo delle notti di luglio, usciamo quella sera a fare due passi ed a bere qualcosa. Lei è vestita con un vestito molto leggero estivo, molto colorato, un paio di sandali tacco 12 che slanciano le sue bellissime forme. Entriamo in un bar e ci sediamo in un tavolino in veranda, sul lungomare. Mi sento una mano sulla spalla e vedo il tipo, abbronzatissimo, vestito quasi tutto di bianco: “Ciao Antonio, cavolo quanto tempo, saranno passati 6-7 anni, non sei cambiato per niente” ed io “Enrico. Tu che ci fai qua?”, quindi il solito scambio di battute tra persone che non si vedono da tempo, lo invito a sedersi con noi a tavolino: “Enrico, lei è Giovanna la mia ragazza!”, L ui fa il galantuomo le bacia la mano e poi le solite battute sceme che si fanno quando uno, conosciuto sempre single , si fidanza e diventa “prigioniero” del fidanzamento.
La serata prosegue così, chiacchierando del più e del meno. Dopo un paio d'ore ci salutiamo tutti e ce ne torniamo tutti a casa. Lei mi dice: “simpatico il tuo amico, non me ne avevi mai parlato”.
Dopo averla accompagnata torno a casa mia e scrivo un messaggio a lui. Subito mi risponde: “la tua ragazza è una gran fica, mi divertirò a darti una mano, le chiederò domani l'amicizia su facebook”.
E così fu, dopo due giorni, sulla pagina di lei, vedo come amicizia in comunque quella del tipo e capisco che il piano sta andando come previsto.
Dopo circa una settimana lui mi manda un messaggio: “abbiamo scambiato qualche messaggio su fb e dopo qualche insistenza mi ha dato il suo numero di telefono, chiedendomi di non dirti niente però”.
Tutto va a gonfie vele penso fra me.
Lui ogni sera mi fa un report di come stanno andando le cose, dicendomi che scambiano sempre più messaggi ogni sera e che lui ci sta andando anche un po pesante, parlando di scopate e di sesso mentre lei risponde a tono senza problemi.
A circa tre settimane da quando gliel'ho presentata lui mi dice che è quasi pronta e che le ha mandato la foto del suo pisello, ricevendone dei bei complimenti da lei. Lei di risposta le ha mandato la foto della fica e lui me la manda tramite mail per capire che non sta dicendo bugie.
Da li capisco che ci siamo praticamente riusciti nel nostro intento.
La settimana dopo, quindi ad un mese circa dalla conoscenza tra loro, lui le dice che dopo due giorni sarebbe andato a trovarla di notte. Lei gli dice di farsi trovare all'entrata di una pineta vicino casa sua che lei sarebbe stata li ad aspettarlo.
Il giorno prefissato sento lei la mattina e mi dice che la sera sarebbe stata ad una riunione di un associazione umanitaria di cui fa parte. In verità io so bene dove andrà.
Sento lui, dice che farà una cosa pazza: terrà il telefono acceso in chiamata durante il loro incontro così che io possa sentire tutto. Non riesco neanche ad esprimere il mio stato di eccitazione.
Finalmente arrivano le tanto sospirate nove di sera. Mi arriva il messaggio di Enrico che sta arrivando nel posto prefissato, un boschetto non lontano da casa di lei. Dopo due minuti mi scrive che è arrivato e che la macchina di lei è li. A quel punto apre la telefonata, chiude l'altoparlante in modo che non possano arrivare eventuali rumori da parte mia e mette il vivavoce, in modo che non mi possa perdere neanche un secondo di tutto quello che succede.
Sento lui che scende dalla macchina si sente lo sbattere dello sportello, entra in macchina di lei, si sente il loro chiacchericcio, loro che si salutano, poi un minuto di silenzio, con un sottofondo di struscìo, si sente lui che dice: “mi sei arrivata quasi in gola con quella lingua” e lei “dai levalo fuori che te la voglio mettere da qualche altra parte la lingua”.
A quanto pare non perdono tempo e lei ha gia il pisello di Enrico in bocca. Si sentono i rumori e si sente lui che la chiama “succhiacazzi” e “pompinara”: “sei bravissima, ma quanti ne hai succhiati...”.
Poi di colpo si interrompe la comunicazione, sicuramente è caduta la linea oppure si è scaricata la batteria. Di colpo il tempo sembra essersi fermato. Sono in camera mia, col telefono in mano che rimane silenzioso, eccitato come un cavallo. Passa un ora, poi ne passa un'altra quando finalmente suona il telefono: è Enrico “Ciao Anto, mi si è scaricata la batteria, ho attaccato ora il caricatore alla macchina che sto andando via. Se ti fai vedere ci facciamo una chiaccherata una mezzora”. Mi fiondo subito alla macchina e vado in un posto concordato con lui, a circa venti minuti di auto da casa mia. Mi siedo nella sua macchina, lui ha un sorrisino in viso: “La tua donna è una gran porca” mi dice “non si è fatta mancare proprio niente”, ed incomincia il racconto della scopata. Dice che dopo il pompino si è fatta leccare per bene, godendo come una matta per poi farsi cavalcare per bene e si è fatta venire nella fica, sempre senza volersi togliere il perizoma, ma solo facendolo spostare di alto. Dopo qualche minuto per riprendersi hanno ripreso la scopata, con lui che ha provato a mettergliela nel culo e lei ha acconsentito. Dopo che lui glielo ha riempito per bene sono rimasti un bel po seduti a riattizzarsi a vicenda con lei che gli ha sparato un altro pompino che lui ha definito “da paura”, e mentre leccava gli ha leccato anche il buco del culo. Poi è voluta scendere dalla macchina, scalza sugli aghi di pino, per appoggiarsi al cofano e farsi prendere da dietro, prima nella fica e poi nel culetto, alla luce della luna piena e delle luci di posizione della macchina.. Lui toglie fuori il cellulare e mi fa vedere una foto, un po scura perchè fatta col telefono di lei , ma che rende bene l'idea, in cui si vedeva il suo cazzo ben piantato nel culo di lei, con la sborra della scopata precedente che fuoriusciva dal buco. Poi sempre nuda sugli aghi si è inginocchiata sugli aghi di pino e gli ha fatto un pompino fino a farsi venire in bocca. Anche li lui toglie fuori una bellissima foto di lei che succhia il cazzo con la sborra che le cola dall'angolo della bocca. Io nel frattempo mi sono tolto fuori il cazzo e mi sego davanti a lui mentre racconta tutti i particolari: “ah tieni” mi dice lui e mi da le mutandine di lei piene zeppe di sborra. Io le annuso e sborro come un cavallo. Lui sorride: “anto, ti piacerebbe se la vedessi altre volte? Una cavalla del genere mica la incontri sempre eheheh” ed io ancora eccitato “si, quante volte vuoi”.
Ci salutiamo, scendo dalla macchina salgo sulla mia e proprio in quel momento mi arriva il messaggio di lei che la riunione è finita ed è arrivata a casa.
Il racconto è totalmente inventato.
88
0
11 years ago
antonioss84,
30
Last visit: 11 years ago
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.... e finalmente ci saimo.
… E FINALMENTE CI SIAMO.
Uno di fronte all’altra.
Ci guardiamo fissi negli occhi.
Quanto tempo!
Ora non c’è più tempo.
Mi slaccio la camicia e tu la tua.
Tolgo la cintura ai miei jeans e tu alla tua gonna.
L’aria trasuda desiderio.
Tolgo i jeans e tu lasci cadere la gonna.
Tu in reggiseno e perizoma, io in boxer. Gli sguardi fissi negli occhi l’uno dell’altra.
Allunghi un braccio e appoggi la tua mano al mio petto, sul cuore.
I miei battiti superano la soglia aerobica.
Appoggio la mia mano sopra il tuo seno per sentire i tuoi battiti..il cuore ti sta esplodendo.
Ci desideriamo troppo.
Ti strappo il reggiseno con un gesto e poi le mutandine tu mi abbassi i boxer poi sei dietro di me.
Noi sempre in piedi.
Mi abbracci da dietro mi cingi le spalle e le tue mani si incrociano sul mio petto.
I tuo seni premono sulla mia schiena.
Sento i tuoi capezzoli duri e il tuo pube che spinge verso il mio culo.
Il mio cazzo ormai è retto e durissimo pronto all’amplesso.
Le tue mani lo afferrano da dietro e lo massaggiano.
Ti sento tremare e fremere percepisco che la tua vagina è bagnata sei eccitatissima ed eccitantissima.
Mi sdraio sul pavimento ai tuoi piedi.
Mi guardi dall’alto vedo qualche goccia che ti scende dal pube sulle cosce.
Fremi.
“pisciami addosso!” il mio è quasi un ordine.
Sembra che tu non aspettassi altro.
Ti abbassi accovacciandoti come su una turca, sei quasi sulla mia faccia.
Pisci la sento calda sul viso , apro la bocca la voglio bere tutta.
Adoro i tuoi liquidi. Sei stremata dall'eccitazione cadi in avanti a 4 zampe io mi sfilo da sotto e senza dirti niente ti prendo da dietro.
Emetti un gemito il mio cazzo e nel tuo culo.
E’ bello stretto caldo e accogliente.
Ti scopo ma sono troppo eccitato e vengo quasi subito tu senti la mia sborra e gemendo vieni un’altra volta.
Io sono completamente svuotato ma sono ancora eccitato ora sono io ansimante a terra a 4 zampe,
Tu ti sei alzata mi dici che vuoi prendermi io annuisco.
Trasferisci i tuoi umori dalla vagina e dal culo al mio buco del culo.
Lo lubrifichi bene.
Io sento grande piacere ed eccitazione.
1 dito 2-3 la tua mano ora è dentro di me.
Mi scopi, il sangue mi batte sulle tempie il cazzo mi torna dritto e in men che non si dica sono pronto a sborrare.
Godendo sborro sul pavimento tu mi pieghi la testa e mi obblighi a leccare e subito dopo mi baci.
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11 years ago
ilovemusic456224,
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il barista
come tutte le mattine ormai da mesi entro nel solito bar per fare colazione.mi avvicino al bancone come sempre.l,altro giorno il barista mi si avvicina dicendomi: il capuccino e la brioches se non ti dispiace li offro io visto che questa mattina sei in anticipo ed hai un pò di tempo per fermarti un attimo visto che sei sempre di corsa.io rimango un pò stupita da quanto il barista sappia di me significa che è unpò che mi osserva e incuriosita accetto. un pò intimidita, ci sediamo ad un tavolino e cominciamo a fare due chiacchere parlando del piu del meno. fabio e molto simpatico e cordiale mi accorgo che inizia a guardarmi le coscie ed inizia a farmi dei complimenti sempre più spinti. andiamo avanti ancora alcuni giorni tra chiacchre palpatine e complimenti fin che una mattina arrivo al bar molto prima rispetto al mio orario entrata nel bar fabio stava finendo di lavare il pavimento del bagno e con una scusa mi ci porto dentro inizio a palparmi tutta facendomi eccitare al tal punto che mi inginocchiai e cominciai a slacciare la cintura guardandolo fisso negli occhi non ci mi si molto a liberare il suo cazzo era duro la cappella rossa, e gonfia lo presi in bocca subito lo succhiavo e lo masturbavo con foga mi mise a pecora e mentre ì gli succhiavo il cazzo lui con la mano mi masturbava dall' eccitazione lui venne subito sulla mia faccia mentre io avevo il mio terzo orgasmo,mi lavai il viso e corsi al lavoro con una eccitazione mai provata prima. avevo fatto godere un altro uomo che non fosse mio marito e lui mi aveva regalato ben tre orgasmi.
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11 years ago
admin, 75
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La gang
Dopo essermi iscritto in un bel sito di annunci, diversamente da quello che si ci aspetta, non riesco a trovare una coppia che voglia anche solo fare conoscenza per valutare eventuali giochi. Però di colpo, vedo arrivare un messaggio sulla posta: una coppia di uomini mai visti ne conosciuti mi contatta chiedendomi se fossi interessato a fare una gang assieme a loro ed una loro amica che sarà al centro delle attenzioni di tutti e tre.
All'inizio un po' di titubanza, chi saranno questi, perchè avrebbero scelto proprio me, ma c'è la possibilità che siano persone che vogliono sputtanarmi o cose simili?
Preso coraggio dopo tanti pensieri alla fine decido che, si, mi incontrerò con questi due uomini per prendere un caffè e poi vediamo un pochino.
Il giorno dopo incontro al bar i due tipi, entrambi sui 45, ben piazzati e curati. Ci sediamo al tavolo e facciamo una chiaccherata: loro hanno gia incontrato una volta la donna in questione e me ne parlano come una vera cavalla da monta, insaziabile, di 29 anni, che si sono divertiti tantissimo ed ora lei vorrebbe il bis.
Conoscerli mi ha un po tranquillizzato, sembrano due persone molto in gamba e decidiamo di incontrarci il giorno dopo in una località di periferia, una zona di campagna con molti casali.
Arrivo al posto designato, parcheggio nel cortile ed entro nella porta che è già aperta. I due sono gia arrivati e sono gia nudi seduti in una piccola cucina ma le non si vede: “è in bagno si sta preparando”. Sento la porta aprirsi dietro di me, mi giro ed il mondo mi cade addosso: sulla porta del bagno, con addosso autoreggenti nere, una sottoveste nera quasi trasparente inguinale, tacchi 12 e senza mutande vedo la mia ragazza, anche lei con la faccia sorpresa di chi non capisce cosa stia succedendo: “tu che ci fa qua?” dice lei, ed io “semmai cosa ci fai tu...”.
Anche i due amici non capiscono cosa stia succedendo e chiedono spiegazioni: “lei è la mia fidanzata” gli rispondo io. I due, increduli, si mettono a ridere ed uno si avvicina a lei e gli mette una mano tra le cosce: “oggi mi sa che la conoscerai in un modo un po' diverso da come credevi” e lei prende coraggio “dai amore, lo so che hai sempre sognato vedermi farlo con altri”, sorride, si avvicina a me, mi da un bacio ed intrufola la lingua calda nella mia bocca, mentre da dietro si avvicina uno dei due, che le infila ma mano tra le natiche, cercando il suo buchetto, poi si inchina e con la lingua glielo lecca. Sento sciogliersi lei fra le mie braccia, sento la sua voglia divampare: “tu sarai solo spettatore oggi, fai come se fosse uno dei tanti filmini porno che ti guardi... però dal vivo... però spogliati”. Sento anche la mia eccitazione salire: avevo sempre sognato lei che scopava con altri, ma credevo sarebbe rimasto tale per sempre. Invece ora la vedevo li, più troia che mai, con due uomini esperti che la stavano per scopare.
Il tipo che le stava dietro si rialza, la abbraccia e la porta sul lettone. IN un attimo ha la testa fra le gambe di lei mentre l'altro, salito anche lui sul letto glielo mette in bocca. Io sto seduto su una vecchia poltrona nudo a guardare la mia donna come non l'ho mai vista.
Il tipo che glielo mette in bocca si stende sul letto e la fa accomodare sopra. Lei si infila quel cazzone di 20 cm su per la fica e comincia a cavalcarlo. L'altro non sta con le mani in mano, le va dietro, sputa sul buco del culo di lei e comincia a penetrarlo. Sento lei che fa un gemitino di dolore, ma lui continua a penetrarla mentre l'altro da sotto la stantuffa nella fica. Il cazzone entra a metà nel culo di lei quando il tipo ci rinuncia, si gira verso di me e mi chiama: “hei cornuto, vieni a lubrificare un po il culo di questa vacca che è secco e non riesco ad entrare... ho fatto male a non portare il gel dell'altro giorno!”. Si fa una risatina e mi incita ad andare. Salgo sul letto e mi avvicino al suo sedere e comincio a leccarglielo. Una sensazione stranissima, ho ad un centimetro di distanza il cazzo dell'altro che la sta penetrando nella fica che è a dir poco un lago, infatti mi arriva uno schizzetto in faccia. Il buco di lei è gia un po bagnato, sa del cazzo del tipo che ha provato a penetrarla, le infilo prima uno, poi due dita sempre lubrificando abbondantemente con la saliva: “dai che basta” mi dice il tipo “ora ci penso io a lei, non vedi che sta scoppiando di voglia?”. In effetti lei non parla, geme solo, si gira dal tipo: “dai che la voglio in culo”. Lui la accontenta, si mette nella posizione di prima e con un bel colpo di reni la penetra tutto di un colpo. Sento lei che ha un piccolo sussulto di dolore, ma dopo due minuti comincia a godere come una matta. Sono di uovo sulla poltrona che mi godo una scena che ha del surreale: sembra di vedere un porno americano dove le donne si fanno fare di tutto. Sono straeccitato il pisello sembra voglia scoppiarmi, non resisto, lo prendo in mano e dopo due colpi vengo copiosamente. Proprio in quel momento vedo il tipo che è dentro la fi ca della mia ragazza aumentare il numero di colpi e venirle dentro, riempendole la vagina di sborra calda. Anche lei viene, senza trattenersi, emette un gridolino e dice “bravi, si, bravissimi” e si fa una slinguazzata col tipo che ha sotto.
Stanno in quella posizione ancora un minuto, sempre mentre l'altro le sta sfondando il sedere, poi lei fa per mettersi seduta. Il tipo le esce del culo e lei si siede sul letto. Poi si mette a pecora mentre loro si siedono e comincia a succhiare i loro cazzi, senza minimamente curarsi di pulirsi la fica che colava di sborra. Poi si gira da me con il sorrisino: “dai amore vieni a raffreddarmi un po i buchi, non vedi che sono fumanti”. I due uomini si fanno una sonora risata: “dai da bravo. Leccale i buchi che sono troppo caldi”. Io sono troppo eccitato, non penso, eseguo. Mentre lei spompina i due io le vado dietro e le lecco i culo arrossato e la fica piena si sborra del tipo. Sento l'uomo che l'ha inculata che le viene in bocca ed il mugolio di lei che apprezza la cosa. La vedo girarsi e viene a baciarmi: mi infila la lingua in bocca, piena di sborra, vuole che la beviamo a ssieme. Sento l'eccitazione salirmi di nuovo e sborro anche io sul letto.
I tipi si alzano dal letto: “dai basta queste smancerie, vai sulla poltrona, mica abbiamo finito”
La riportano sul letto e riprendono la scopata, ora a parti invertite. Poi dopo qualche minuto si alzano e lei va nella piccola cucina si appoggia ad un tavolo, mettendo in evidenza il culo: “dai ora voglio solo nel culo”. I due, a turno, la scopano nel sedere mentre lei geme di piacere. Prima uno e poi l'altro le riempono il retto di sperma che le cola dalle natiche giù per le gambe sopra le autoreggenti.
I due mi chiamano: “dai vieni a finire il lavoro”. Lei rimane in quella posizione oscena ed io mi metto sotto. Comincio dalle autoreggenti, poi le cosce e la pulisco con la lingua fino ad arrivare al buchetto arrossato e colante. Una volta finito lei si inginocchia sul pavimento e ripulisce i cazzi ai due uomini.
Lei si alza e dopo che i due le danno qualche pacca sul culo va in bagno a sistemarsi.
Mi siedo al tavolo con i tipi: “certo che Babacar ci ha presentato una vera porca” dice uno sorridendo all'altro, ed io “e chi è questo Babacar”, “un senegalese che vende vestiti in spiaggia e che se la scopa gia da sei mesi, per quello ha il culo così sfondato la tua donna” e si fanno una sonora risata.
Lei esce dal bagno e, dopo aver baciato entrambi, ci sediamo in macchina e andiamo via: “ti è piaciuto amore?” mi dice lei. Ed io non riesco a dire bugie “si tantissimo... però voglio conoscere Babacar” e lei “non ti preoccupare, la prossima settimana”.
Ma questa è un altra storia...
Il racconto è totalmente inventato.
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11 years ago
antonioss84,
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prendo un caffe e...Betta
Agosto 2013,sono passati un po di anni da quella vacanza in Grecia in cui Sandra ebbe la sua prima vera esperienza di sesso completo con me presente e consapevole.Dopo quella volta non successe quasi piu' nulla,un po di vicissitudini ,un po di problemi e la mancanza anche di occasioni furono i motivi per cui non ci capito' nulla ,anche perche' io e Sandra fondamentalmente non amiamo cercare quelle situazioni,speriamo solo che arrivino "casualmente" a parte quella volta che invece organizzammo la serata con Betta.Quella sera lei resto' a dormire da noi,la serata non fu proprio entusiasmante perche' siccome era abbastanza calcolata non ci fu quella sensazione di eccitazione particolare,almeno per me che piu' o meno immaginavo gia' come sarebbe andata a finire.Infatti finimmo a letto verso mezzanotte,dopocena;non voglio dire che non mi piacque ma il fattore "sorpresa" mi dava un'altra sensazione,quella notte ci furono solo tante coccole e carezze reciproche,tutti e tre nudi nel letto non andammo oltre, forse anche per la stanchezza della giornata .Il mattino dopo ,era domenica,invece fu piu' particolare,Sandra e Betta si svegliarono per prime e andarono in cucina a preparare una colazione ,poi a un certo punto mi chiamarono xche era pronto cosi entrai in cucina anch'io e li mi si presento' uno spettacolo meraviglioso,le donne indossavano solo una maglietta nera abbastanza trasparente che copriva meta' sedere e',davanti, a malapena la maglietta copriva la patata la quale si intravedeva a secondo dei movimenti.Beh,quella vista mi fece eccitare cosi tantoche il mio pisello fuoriusci dai boxer aderenti che indossavo."Buongiorno" esclamo Sandra,Betta sorrise soltanto ;mi avvicinai per prendere la mia tazzamentre loro erano intente a scaldare il caffe'.L'odore del caffe' di prima mattina ,soprattutto la domenica ,era sempre molto rassicurante e buono,fuori sembrava essere una giornata gia fredda tipica di fine Ottobre.Sandra si avvicinoì al mio orecchio e mi sussuro' qualcosa tipo "e tutta tua"....Betta era girata di schiena e preparava il caffe',mostrava mezzo sedere nudo,sotto non aveva niente ma si comportava come se fosse vestita;io mi avvicinai e la presi per i fianchi,la accarezzai un po e poi appoggiai il mio pisello sulle sue natiche che toccavo con le mani andando a frugare fino in mezzo alle gambe ,era una bella sensazione ,ero ancora un po addormentato e forse quello stato semiincosciente accresceva di piu' la sensazione di piacere.Lei continuava intenta nel suo dafare davantial pianocottura della cucina ,si era eccitata e si chino' leggermente in avanti giusto che da dietro si intravedeva la patata,io d'istinto presi il mio pisello e lo guidai dentro di lei proprio cosi,mentre Sandra scaldava le briosche.Iniziai a scoparmela ,l'avevo talmente duro che mi faceva persino un po male tale era l'eccitazione;Betta era un lago e penetrarla fino in fondo al primo colpo fu fin troppo facile.Era incredibile,Sandra ci guardava mentre io mi prendevo Betta tutta per me ma dopo una 30 di secondi si venne a sedere sul piano cottura,apri' le gambe e' inizio' a toccarsi la patata,Betta che non aveva detto una parola. disse a Sandra che se volevo potevo venirgli dentro,Sandra gli mise due dite in bocca e rispose "dai,continua a farti scopare";per me cosi era troppo e dopo poco feci capire che stavo per venire e in qualche modo anche loro si sicnronizzarono per farlo piu' o meno insieme,dopo che ero venuto mi rimase duro per qualche secondo e volevo tanto sentire Sandra cosi mi staccai da Betta e riusci a penetrare anche la mia donna rimanendo dentro di lei ma senza scoparla,l'abbracciai ,mentre con una mano tenevo la mano di Betta e fu veramente bello,sesso e complicita'.Ecco in circa 4 anni fu l'unica storia di sesso al di fuori della copiia,quella serata fu organizzata da Sandra perche' secondo lei me lo doveva dopo il regalo che io le avevo fatto in Grecia.Arriviamo dunque al recentissima estate 2013,finalmenlmente si ripresentavano occasioni "spontanee" proprio quando ormai eravamo un po con i pensieri altrove ecco la vita ti riserva sempre delle soprese infatti proprio qualche settimana prima l'amico piu' intimo e col quale avevamo piu' sentimenti di affetto profondo,Matteo, ritorno' da una lunga assenza ; in otto anni gli era successo di tutto, aveva avuto un figlio,era stato all'estero per un po , si era persino sposato e infine aveva divorziato ed era ritornato single.Non e' che noi non sapevamo nulla ma la distanza per parecchi anni ci aveva allontanato ma solo fisicamente.Infatti quando ci rivedemmo nel giro di pochi giorni tutto ritorno' come ai vecchi tempi,si scherzava e si rideva tanto,c'era sempre un'atmosfera molto intima, serena e di spensieratezza .Ci mise poco nel ritornare a divertirsi facendo avance piu' meno spudorate a Sandra e ben presto anche in noi si riaccese una certa scintilla grazie appunto anche a Matteo,la voglia di divertirci con lui era tanta e ci veniva facile e naturale perche una delle cose findamentali era che non cera nessuna malizia .Non so perche' ma con lui "condividere" Sandra era persino piacevole,eravamo tutti e 3 in sintonia.Anche per noi nel frattempo erano cambiate tante cose,avevamo lasciato la nostra terra di origine per andare a lavorare in Luguria e come tanti immigrati tornavamo ad agosto in ferie nella nostra amata Sicilia,Matteo invece ci viveva ormai in pianta stabile a Trapani.Cosi la sera si usciva con tutti gli amici e in qualche modo cercavamo di rimanere in macchina sempre noi 3 in modo da poter giocare piu' intimamente alla nostra maniera.Infatti quando eravamo noi 3 ed era Matteo che guidava, Sandra voleva sedersi sempre davanti e io stavo sul sedile dietro perche cosi le potevo toccare le tette e giocare con le bretelline del suo vestitino o a la maglietta a secondo di cosa indossasse Sandra, a volte mi divertivo a far intravedere il seno ma senza maiscoprirlo tutto.......continua
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11 years ago
AdamDTS,
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In discoteca
Finalmente in vacanza. Dopo due anni che per un motivo o per l'altro io e Giovanna ci prendiamo qualche giorno di relax e partiamo in una località turistica del sud Sardegna.
Arrivati al resort la mattina come prima cosa naturalmente inauguriamo il letto con una bella scopata e poi al mare a prenderci il sole di settembre. La sera dopo una doccia cenetta nel ristorante del resort e chiediamo al cameriere che ci serve, visto che è un nostro coetaneo circa, dove ci consiglia di andare la notte per passare una serata di svago. Ci consiglia una discoteca a pochi km di distanza. Si sono fatte le undici e mezzo circa e decidiamo di incamminarci, ci sediamo in macchina diretti alla discoteca. Lei ha addosso un vestitino amaranto molto leggero, tirato sul petto a causa delle due tettone, un paio di sandali neri tacco 15 e capelli lunghissimi al vento. Prima di scendere dalla macchina io le faccio un sorriso e le chiedo se le piacerebbe, per trasgredire un po, togliersi le mutande e lei, dopo i primi “no” accetta.
Entriamo nella disco piana di gente, musica a palla, più di uno si gira a guardarla perchè passa tutt'altro che inosservata. Inizialmente ci appoggiamo al banco e beviamo qualcosa poi un po in pista a ballare ed a strusciarci.
Poi torniamo al banco. Si sta un po stretti a causa della tanta gente. Rimaniamo così per circa un quarto d'ora, lei appoggiata al banco da una parte mentre dietro di lei c'è un gruppetto di uomini sulla quarantina, molto giovanili che chiaccherano fra loro. Lei ha una faccia strana, con un sorrisino malizioso sulle labbra. Io le passo la mano sulla schiena per abbracciarla, arrivo a metterle la mano sul culo quando noto qualcosa di strano: c'era gia una mano sotto il vestitino, era la mano di un tipo del gruppetto dietro di lei. Proprio in quel momento scatta una rissa in pista e ci troviamo ancora più schiacciati uno contro l'altro. Lui, sempre tenendo con discrezione la mano sotto il vestito di Giovanna avvicina la faccia e dice: è proprio bagnata la tua bella, si vede che ha tanta voglia. Mi trovo in una situazione imbarazzante: da un lato sono incazzato che lei si faccia toccare senza dire niente, lui che la tocca spudoratamente, ma dall'altro lato sento salire l'eccitazione, il sogno cuckold mai realizzato nonostante le continue richieste fatte a lei e mai accettate.
Lui mi guarda ancora: “si vede lontano un miglio che ha voglia di cazzo è un lago”, e lei si gira verso di lui “fammi provare il tuo allora”, ed il tipo “dai andiamo in macchina” e lei a me “dammi le
chiavi della macchina ed aspettami, ti mando un messaggio dopo”.
Io le do le chiavi e si avviano verso l'uscita.
Sono stati i quaranta minuti più lunghi della mia vita, talmente tanta era l'eccitazione e la curiosità che quasi neanche sentivo la musica altissima e le persone che avevo intorno. MI arriva il messaggio di lei: “vieni alla macchina”.
Non perdo neanche un secondo, mi dirigo all'uscita e vado verso la macchina. Il tipo è li fuori che si sta mettendo a posto la camicia e se ne sta andando: “complimenti una gran vacca la tua donna. Non mi facevo una scopata del genere da molto tempo”, si fa una risatina e se ne va.
Entro in macchina, lei è gia sul sedile del passeggero che si sta rivestendo: “che foga quel tipo, non gli ho neanche chiesto come si chiama” e si mette a ridere. Mi racconta che sono entrati in macchina e si è subito tolto fuori il cazzo, lei non ha perso tempo e gliel'ha succhiato. Poi si è spogliata, sono andati dietro, lei ha aperto e gambe e lui l'ha scopata, venendole dopo cinque minuti dentro e facendo venire anche lei. Però non gli è bastato, nonostante lei non volesse e nonostante lo spazio ristretto della macchina, lui ha insistito per scoparla anche nel culo e lei alla fine ha ceduto: “è stata la prima volta che sono venuta prendendolo dietro... ed anche li lui mi ha lasciato un bel ricordino hahaha”. Poi dopo che lei gli ha ripulito il cazzo lui se n'era andato.
Lei mi guarda in faccia con un sorrisino: “ora ti ho fatto contento... ma ho ancora una sorpresina per te” si alza il vestito alla pancia, allarga le gambe e mi fa vedere i buchi che ancora colano della sborra del tipo: “amore ora lecca tutto, lo so che ti piacerebbe, credi che non abbia visto i porno che hai sul pc?”... e dopo averla baciata le ripulisco per bene i buchi dalla scopata.
Il racconto qui sopra è totalmente inventato... spero vi piaccia...
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11 years ago
antonioss84,
30
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Incipit di un master
Perchè ho iniziato a scrivere questo racconto non mi è ancora ben chiaro; forse adesso, dopo anni di momenti, anime perse come la mia incontrate e lasciate, situazioni al limite dell assurdo vissuto, emerge un bisogno, inconsapevole, di tirarle fuori dalla buie segrete in cui le tengo imprigionate gelosamente, senza mai fossero confessate ad alcuno.
A volte, adesso, spintomi così lontano su questo sentiero fatto di gioie e dolori, di piaceri e sofferenze, di schiave e padroni, di matti e di genii, di essere speciali e di entità nere, mi tornano sempre più di frequente in mente i primi incerti momenti in cui iniziavo a scoprire la mia natura, a capire quale tipo di particolare creatura io veramente fossi.
Avevo scoperto da poco le chat, mi piaceva, entravi e si apriva una porta magica su un mondo popolato di donne che avevano varcato quella stessa soglia per il tuo stesso motivo, chiaccherare, conoscere, evadere dalla propria normalità.
tra le varie persone, ragazze, uomini, donne una mattina di luglio mi imbatto in lei, 40 anni, sposata da una vita, due figlie adolescenti, un marito molto impegnato e lei casalinga, mamma, moglie perfetta, inappuntabile, didascalica.
Ritrovatasi in quel posto insieme a me per caso, curiosità, un amica le aveva parlato del modo di passare le interminabili ore a casa da sola a girare l'italia e a conoscere un sacco di gente senza alzarsi dal suo comodo ed elegante divano di casa, senza neanche rinunciare al the che in pianta stabile teneva pronto da assaporare sul tavolino accanto, quello dove teneva le foto di figlie e marito sistemate in ordinarie, luccicanti cornici di silver.
Con lei è speciale, forse perchè, nel più classico dei casi, ha 10 anni più di me, forse perchè è realmente molto bello chiaccherare, anzi scrivere con lei, ha un belllissimo senso dell'umorismo, sempre sul filo della malizia e di una dolce ingenuità; sta il fatto che diventa un appuntamento sempre più fisso, cercato, voluto, atteso..da me come da lei..le sue battute maliziose si fanno sempre più serrate, sempre più
sfrontate, le vaghe allusioni imbarazzate, nei nostri mille discorsi, diventano parole sempre più dirette e curiose nei miei confronti.. mi sembra quasi di sentire fisicamente il calore del suo imbarazzo mentre mi chiede se mi piacciono più le donne con il seno piccolo o con il seno grosso, domanda di cui avrei presto scoperto il senso, del resto.
La curiosità e l'interesse, il divertimento erano ormai diventati attrazione e desiderio..due sconosciuti, per qualche strano motivo non ci eravamo mai descritti, ne scambiato foto o altro, era stata da subito qualcosa legata alle nostre teste, ai nostri stomaci, ai nostri nervi, alle nostre anime..
Per questo una mattina ci venne quasi naturale confessarci il nostro reciproco desiderio di vederci, lei trascorreva ineluttabilmente tutte le mattine da sola, figlie a scuola e marito a lavoro, capiì più avanti che aveva quasi l'incubo di queste mezze giornate abissalmente vuote, passate tra una finta inutile commissione e un caffè con qualche noiosa amica.
riuscimmo tra mille incertezze a darci appuntamento per la mattina dopo, prestissimo, alle nove , in modo da avere certezza che nessuno l'avrebbe cercata, ero la prima persona che incontrava davvero e lei, anche se per vergogna non l ha mai saputo, lei era la mia prima che incontravo io.. mi disse che era meglio se ci fossimo visti a casa sua, viveva in una piccola cittadina vicino la mia, uno di quei posti dove si conoscono tutti e lei davanti a un caffè con uno sconosciuto giovane uomo non sarebbe passata a lungo inosservata.
le nove in punto, arrivo, parcheggio in strada davanti al condominio piccolo ma ordinato e pulito di quattro piani. Lei sa che auto ho, quindi mentre esco e chiudo la portiera vedo il grande cancello esterno di metallo chiaro scattare e aprirsi lentamente, lei stava sbriciando dalla finestra e vedendo l'auto arrivare mi aveva aperto in modo da non lasciarmi esposto a sguardi curiosi in strada ad aspettare.
D'istinto realizzo che non ho la minima idea di come sia il suo aspetto e che adesso, qui, in mezzo al cortile che sto attraversando per entrare dentro il portocino d'ingresso lei ha tutto il tempo di squadrarmi per bene. provo a cercare di vedere meglio la figura che intuisco nascondersi dietro la tenda della finestra dell'ultimo piano ma non riesco a distinguere null altro che il contorno di una figura umana.
Anche la seconda porta d'ingresso, come per una magia, al mio arrivare scatta con un rumore metallico e si apre, devo aver superato l'esame cortile penso sorridendo. Entro, richiudo alle mie spalle, sento le mie tempie battere sempre più forte, il mio respiro diventa pesante e sento il ritmo del mio sangue pulsare in gola, cerco di calmarmi, di respirare meglio ma nulla da fare, sto praticamente tremando, mentre vedo l ascensore chiudersi e spingo il quarto pulsante.
percepisco ogni minimo rumore, i miei sensi sono tiratissimi, il tragitto sembra non finire mai, la mia mente piena di tutto quello che mi ha portato ad essere in quel posto, in quel momento, penso all eventualità che potrei trovare chiunque dietro quella porta, penso che forse potrei anche rischiare la vita, perchè l ho fatto...potrei trovare una banda di sadici, che potrebbero derubarmi, violentarmi e torturarmi a morte...si apre...mi sveglio...e con un passo sono fuori sul pianerottolo.
due porte, uguali, marrone scuro lucido, alcuni vasi di piante grasse riempiono lo spazio in mezzo, dalla vetrata la forte luce estiva illumina tutto in un bel modo caldo e pulito. guardo meglio le due porte incerto, una delle due è socchiusa, accostata...mi avvicino, la scosto, senza guardare all'interno entro e la chiudo veloce alle mie spalle cercando di fare meno rumore possibile.
Sono entrato in un bell'appartamente ordinario, borghese, mi trovo direttamente in un bel salone grande con due divani, tappeti in terra, un grande televisore in un angolo e una serie di tavolini pieni zeppi di foto di famiglia, di cornici di silver e di centrini di pizzo. Mi accorgo che tutte le serrande della casa sono semi abbassate e regna una semi oscurità che più che intimorirmi mi fa sentire a mio agio, piu tranquillo.
Nel mezzo della stanza vedo lei, mi ha visto entrare, sembra imbarazzata e confusa anche lei, è in piedi, dritta che si tiene le mani, cercando di non farmi arrivare il suo tremore che invece sento tuonare intorno intorno fortissimo, non è alta, non arriverà a un metro e settanta, non porta scarpe con tacchi ma delle comode ciabatte da casa, ha un bel faccino pieno in salute rotondo, dei bei capelli castano chiaro che cadono sul collo con un caschetto curato e molto gradevole, due occhi nocciola scurissimo, vivissimi, mi sento quasi pungere da questi suoi occhi accesi, forti. si apre in un bellissimo sorriso in cui vedo dei denti bianchissimi, perfetti. E' piena, formosa, ma non robusta, ha uno stupendo corpo burroso; indossa una coreana grigia con i primi tre bottoni slacciati, intuisco che non indossa reggiseno dallo sfacciato disegno con cui due seni che reputo enormi tirano alla perfezione la maglia, sarà una sesta penso, con le forme dei due capezzoli che sembrano due chiodi appuntanti sul petto; porta un paio di pantaloncini color kaki, la vita è sottile, stretta e i fianchi si allargano come a seguire il disegno di un perfetto violoncello. le gambe affusolate benchè non lunghe, con delle caviglie molto piccole e dei piedini ancora piu piccoli che mi fanno rendere appieno conto di quanto io sia profondamente eccitato e confuso allo stesso tempo.
sorrisi, parole, frasi, gesti, passano i minuti, ci accorgiamo entrambi che piu di due perfetti sconosciuti, la sensazione è quella di conoscerci da una vita, uno di quei momenti nella vita in cui ti accorgi che provi un feeling totale, completo, assoluto con un altra persona.
mi fa accomodare in cucina, mentre imbarazzata armeggia tra i fornelli, per preparare il caffè che mi ha promesso. mi siedo ad una delle 4 sedie del tavolo, tutta la cucina ha una prevalenza di color lilla mentre lei mi da le spalle e cosi posso guardarle la forma perfetta del culo e il modo cosi netto in cui stacca dall arco della schiena fino a quando delimita la forma delle natiche e fa iniziare le cosce.
Neanche me ne rendo conto, non ci avevo pensato, non avevo scelto, ma mi trovo a scattare dalla sedia e stringere forte le braccia intorno a a lei dicendo: " il caffè me lo offri dopo, adesso stai un pò qui con me". nel mio abbraccio apparentemente affettuoso, sento l'enorme peso dei grossi seni mentre le mie braccia si stringono intorno alle sue, sento i capezzoli battermi ancora piu duri sui polsi mentre lei sicuramente sente tutta la non indifferente dura lunghezza del mio desiderio che attraverso i miei pantaloni si è appoggiato deciso nel bel mezzo del culo ammirato prima.
Non mi risponde, non ci diciamo più nulla, si gira verso di me e iniziamo a baciarci in modo strano, diverso, più che un bacio sembra che le nostre bocche cerchino di entrare l'una dentro l'altra, come se le nostre lingue volesso misurare l ampiezza delle nostre gole, sondare ogni piccolo dettaglio delle nostre fauci che intanto sento inondate di saliva che entrambi iniziamo a deglutire massicciamente.
E' lei a un certo punto a staccarsi e a chiedermi di seguirla, con mia certa sorpresa la seguo sin dentro la stanza di una delle figlie, una bella stanzetta da adolescente, piena di cuoricini dappertutto, peluche, diversi posters di gruppi musicali alle pareti, una scrivania di noce piena di foto della ragazza, una ragazza molto bella, con lo stesso viso della madre, e con un bellissimo corpo da giovane donna che mi colpisce, ma di questo...forse...vi scriverò un altra volta.
In mezzo alla stanza un lettino che mi pare davvero piccolo, sembra uscito da un libro di favole, lei intanto si è seduta proprio su quel lettino, mi tira a se e mi inizia a sollevare e togliere la maglietta scura con cui sono arrivato, mi passa le mani sul torace, sull addome, sui fianchi, sento la sua lingua leccare la mia pelle, i miei capezzoli, la parte di pelle tra l 'ombelico e la cintura dei miei jeans, io sono immobile, la lascio fare e mi godo le intensissime emozioni che sto provando.
Sento le sue mani slacciare la mia cintura di cotone intrecciato blu, aprirla, sbottonare il bottone e abbassarmi la zip, apre le sue mani sui miei fianchi e abbassa piano jeans e boxer insieme, i miei boxer attillati, bianchi di bucato liberano finalmente il mio cazzo imprigionato da un tempo infinito in una brutale, dolorosa, violenta erezione.
La natura mi ha fatto il bel regalo di darmi un arnese di cui sono fiero, bello lungo e spesso, quello che si dice insomma un bel ceppo, di pelle molto scura, molto più scura del resto della mia carnagione. Ne ho un primo momento di forte sollievo quando sento finire l oppressione dei vestiti e un secondo momento molto più intenso quando sento la sua bocca completamente colma di saliva prenderlo dentro e iniziare un delicato massaggio fatto di affondi, colpi ripetuti e lente leccate sulla cappella tanto gonfia e paonazza come forse non era ancora mai stata. instintivamente le infilo le dita dentro i bei capelli castani, che si scompigliano e ricompongono ad arte come in una elegante danza di colore, sento le ossa della sua testa, perfettamente rotonda e armoniosa, sento le sue orecchie sotto le mie mani, sento la nuca nella zona dove si unisce al collo, a quel punto stringo forte e inizio a tirare verso di me, sempre più forte, prendendo ritmo, sempre più a fondo, il colpo dopo con più forza e decisione del colpo prima, dura un pò di più del primo, meno di quello che sto per dare.
lei è un pò in difficoltà, i forti colpi, quasi riescono a cacciarle il ceppo duro quasi tutto in gola per quanto è lungo, sento i gorgoglii che emette, ha gli occhi pieni di lacrime, che scendono sulle guance vedo saliva dappertutto, la mia asta piena nell attimo in cui è fuori e sta per rifiondarsi dentro, le sua labbra, è andata anche sui miei pantaloni abbassati e sulla sua maglia..già la sua maglia...realizzo in questo momento del suo enorme seno, la stacco da me..lei ne approfitta per dei gran respiri...ma non ha fatto un lamento ne una protesta...la mia eccitazione continua ad aumentare. le alzo le braccia e sfilo la coreana, nessuna traccia di reggiseno, due enormi, incredibili, stupendi seni piombano giù dopo che la maglia alzandosi li aveva portati con se...quasi sobbalzano su di me...quasi ho la sensazione che tutta la stanza, tutta la casa sobbalznino con loro...lei resta seduta sul letto di fronte a me che resto in piedi, li afferro, li impasto in ampi massaggi mentre mi chino e il viso affonda dentro, cercando i capezzoli, succhiando, mordendo, leccando.
mi rialzo tenendo ben forte le enormi sacche turgide, mi avvicino piu possibile, lei capisce al volo, afferra la mia nerchia dura come il ferro e se la mette bene in mezzo ai due stupendi cuscini...a quel punto lascio la presa e le sue mani prendono il posto delle mie, penso che non è vero, che sto sognando, mentre la guardo stringersi quelle bocce enormi che stanno massaggiando a morte il mio mio cazzo li in mezzo, nel mentre sta piegata con la testa in modo da averne la cappella in bocca, ne sento tutto l umido calore.
Sono già minuti e minuti che sto trattenendo a sangue una furiosa sborrata, ma adesso no, sono sempre preoccupato della situazione, potrebbe sempre arrivare qualcuno da un momento all altro, o squillare il telefono o arrivare una vicina come si usa qui..quindi ho già deciso che sarebbe stata una e veloce almeno stavolta...
Mentre sto pensando queste cose ancora una volta l'insolito feeling tra di noi emerge chiaro, lei si ferma...la guardo...il suo viso è cosi rosso..gli occhi sgranati e pieni di lacrime, dal naso fino all ombelico è tutta un liquido, saliva, umori, sudori..è una visione mistica.
Riesce a dirmi "Adesso però ti voglio sentire..." le poggio entrambe le mani sulle spalle e la spingo indietro, facendola sdraiare sul letto, stavolta sono io a sbottonarle i pantaloncini color kaki e tirando giù via di un sol colpo. indossa un piccolo slip a brasiliana, di quelli che hanno la parte sottilissima dietro infilata tra la natiche, ricordo di aver pensato che se le aveva indossate quella mattina, aveva la stessa mia idea di cosa sarebbe successo in quella stanza...
erano color violetto, lo stesso della cucina, delle tende, degli asciugamani che ho notato prima di sfuggita in bagno, deve proprio piacerle molto questo colore. però è uno strano violetto, capisco, sono cosi intrise di umore che sono praticamente madide, zuppe, ne ho la riprova toccandole e scostandole, infatti non le tolgo, le sposto e scorgo le labbra della fica completamente aperte e inondate di acqua, almeno quella sembra l'idea...è una fica da donna, non da ragazzina, un bel ciuffo incolto di peli molto chiari ma niente peluria, tutto cosi lindo e liscio, un bellissimo colorito rosa tra addome, inguine, cosce...il rosa, rosso intenso della fica e il nero del buco colmo di umore che vedo davanti a me. Tiro un respiro, da consumato appassionato di immersioni in apnea e mi lancio con bocca, lingua, naso, labbra su quella stupenda visione; subito la mia lingua cerca il clitoride che trovo, un bel pezzo di carne, che si indurisce nella mia bocca che intanto sento riempirsi dei succhi che lei secerne sempre piu copiosi.
La sento iniziare a mugolare forte e a contorcersi con la mia bocca piantanta a fuoco nella fica. vedo che si trattiene a volte si tace da sola a volte cerca di non gemere, capisco che non vuole che i vicini magari si insospettiscano sentendola.
Inaspettamente, mentre immaginavo che volesse godere in quel modo, mi afferra la testa, mi stacca dal suo ventre, mi ritrovo anch io completamente farcito dappertutto di saliva, succhi, umori e quant altro possibile..mi fa capire che vuol essere presa.
Mi sistemo piu alto, mi ritrovo sopra di lei che mi guarda pronta e ansimante, viso contro viso, la mia punta piantata sul suo stomaco...e lei che si contorce stravolta. Le alzo le gambe piegandola praticamente in due, le tengo bloccate dentro le mie braccia che pianto bene sul letto accanto al suo collo e meno un colpo fortissimo, improvviso, lungo, con il mio cazzo dentro la sua fica, su per il suo utero.
Il suo viso cambia colore, diventa subito bianco poi di un rosso scuro, capisco che sta per lanciare un urlo e allora, d'istinto, senza pensare, le metto su il mio palmo della mano destra a premerle la bocca, forte, con quanta forza ho...lei muggisce...rantola...ansima forte..gli occhi pieni di lacrime mi fissano in una sorta di supplica sofferente...non riesco a capire però se la supplica è di smettere o di continuare..
nel dubbio continuo, i miei colpi dentro di lei si fanno sempre più potenti, sfrontati, profondi, ad ogni colpo cerco di sentire se avanzo ancora un pò dentro di lei, adesso lei sembra quasi piangere, ma ho lasciato la mia mano pressata forte su di lei e non riesco a capire, ma non mi importa molto...a tratti sposto di quel tanto il palmo in modo da occluderle le narici..inizia a strattornami..a splancare, come se fosse possibile, ancora di più gli occhi, mentre io mi compiaccio della scoperta perizia a dosarle aria e soffocamento.
allento la presa, tiro fuori il cazzo da lei, grondande dei nostri liquidi, guardo il suo sesso...qui poi capirò che un altra mia pervesione è di fermarmi ad ammirare il lavoro di sfaldamento operato dal mio uccello sugli orifizi delle malcapitate...sembra una ferita scomposta..il buchetto nero e adesso molto largo, le labbra si aprono e si chiudono seguendo il suo respiro...dall'interno continua a colare molto liquido, mi rendo allora conto che è venuta e, a giudicare dal quadro, anche diverse volte.
Ci guardiamo, ansima, respira forte, il viso una maschera, le chiedo, "come va?" il suo "si, bene", è come un segno convenzionale tra noi, vuole dirmi, sto godendo, continua pure, non sto male. Raccolgo l'invito, girandole bruscamente i fianchi, le faccio capire di mettersi a pecora, mi da lo spettacolo delle natiche aperte, il sesso grondande e aperto, e questi maestosi, enormi seni che vedo penzolare pesanti tra lei e il muro verso cui è rivolta.
mi avvicino aderendo a lei, le nostre ginocchia puntate sul letto, le mie cosce incollate alle sue, il mio cazzo riprende la strada del suo utero, con lo stesso impeto e brutalità di prima..volutamente cerco lo strappo, il colpo di dolore, il suo sussulto..inizio cosi a montarla con molto ritmo...sto godendo e non ho nessuna intenzione di smettere...i suoi gemiti soffocati e la fica piena di umore che sento mi dicono che anche lei è daccordo...mi aggrappo a i suoi seni...mi stringo...li soppeso...a un certo punto la punta delle mie dita trova i capezzoli, cosi lunghi e duri, e inizio a strizzarli, forte, a storcerli, come si fa con le manopole di quelle vecchie autoradio che si trovavano nelle auto una volta.
Ecco qui ad un certo momento succede una cosa che ha poi segnato tutta la mia vita sessuale, il primo passo che mi ha fatto capire chi ero e chi sarei diventato...mentre la sto pompando in quel modo eretto, dietro di lei..con lei piegata a quattro zampe, le mie mani che intanto stringono forte le sue bellissime natiche, poggio casualmente il mio pollice sinistro sul suo orifizio anale, fino a quel momento immacolato e totalmente da me ignorato...mi piace...mi rendo conto di quanto è bello quel buco di culo cosi rosa, cosi chiuso.
Forzo l'ingresso dell orifizio con la punta del dito, mentre continuo a spingere davanti già da parecchio tempo...nessuna reazione...nessuna risposta...lo ritraggo e lo porto verso la mia bocca...lo riempio di saliva ciucciandolo come fossi un bambino. lo tiro fuori pieno ricoperto e bagnato e a quel punto lo punto dentro il buchetto ancora stretto con piu decisione...ancora nessuna reazione...ormai e quasi per metà dentro quel caldissimo antro...decido di chiedere " ti faccio male cosi...?" "no, no...è ok"... è il secondo segnale...come è successo prima lei vuol dirmi continua pure tesoro, usami come vuoi... A quel punto tiro fuori il dito, tiro via il cazzo dalla fica e ne punto la cappella sul buchetto d ancora però tutt altro che aperto...non so cosa mi sia passato per la testa, sapevo che il marito non la inculava, quel buco era davvero molto stretto...detto fatto, tiro un fendente improvviso, terribile, un colpo di schiena che ancora adesso ricordo davvero violento. Un gesto da vero pezzo di merda che mai un gentiluomo dovrebbe mettere in atto..bhe io ero li...con il mio lungo e grosso coso piantato interamente e improvvisamente dentro lo stomaco della mia povera creatura. immaginavo cosa sarebbe successo...e mentre davo il colpo ferale ancora una volta la mia mano si spingeva in avanti a tappare la bocca di lei...non l avessi fatto l'urlo non l avrebbero udito i vicini ma penso il marito comodamente seduto nel suo ufficio, le sue figlie a scuole insieme a tutte le compagne di classe.
Con la bocca tappata ne usci un mugolio strozzato, intenso, lancinante, ma non mollai, ne dalla parte del cazzo ne da quella della mano, mi faceva davvero pena e tenerezza in quel momento, cosi impalata a sangue freddo..e questa pena e tenerezza per una mia colpa mi stava eccitando come una bestia, non ci fu sosta dopo il primo colpo, non tirò il fiato..ma fu un martellamento implacabile lungo e impietoso.
Adesso lei piangeva e singhiozzava fortissimo, la mia mano era completamente inondata dalle sue lacrime e dalla saliva che sputava respirando male, la stessa saliva che le vedevo uscire dal naso e il collo e il viso dal rosso fuoco di prima erano adesso di un viola scuro.
mi fermai ad osservare se fosse tutto ok dietro, osservando il movimento del mio cazzo che entrava e usciva dal buco...era completamente ricoperto di sangue e di pezzi di merda che lei aveva evidentemente nell intestino anche tutto attorno l orifizio anale era ricoperto di sangue, arrivana fin all inizio delle cosce e qualche goccia era già colata su abiti e lenzuola.
Non mi fermai, quando pensavo di essere giunto al massimo la mia eccitazione saliva ancora un gradino, scattò qualcosa dentro di me. Tutto quel sangue, quelle lacrime, quegli umori, la puzza di sangue e di merda che ormai aveva invaso la stanza...i singhiozzi disperati e strozzati di lei uniti alla sua rassegnata e dolce abnegazione...mi diedero un senso di rinascita...di compiutezza, di evoluzione...il mio vero me era uscito alla fine fuori...era nato..e aveva iniziato il suo cammino...
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BelBruno34,
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