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Una richiesta di incontro veramente particolare
Ciao ti scrivo per renderti partecipe dei miei desideri perchè tu rappresenti quello che amerei definire l'amante ideale, l'attrazione che ho per te è davvero grande, il tuo corpo robusto e peloso, quelle cosce grosse e possenti, le tue belle poi mani vorrei sentirle rovistare su di me ed anche stringermi mentre mi presto ad ogni attenzione che tu voglia desiderare, mi piaci davvero molto e saprei dare molto ad ogni tuo desiderio, amo quel grosso strumento che si distingue su ogni foto come amo essere penetrato dai grossi calibri come il tuo ed immaginare di sentirti dentro di me che mi possiedi al fine di soddisfarti fino ad un completo godimento è per me un'eccitazione davvero sublime, potrei e vorrei prima di questo baciarti e leccarti ovunque per scoprire ogni profumo esalato dalla tua pelle...siamo lontani, io vivo in toscana ma ti assicuro che se questa sembra essere solo una fantasia nell'intento invece è un'enorme verità, un saluto con tanto di caldi baci, ..spero di non aver disturbato, ciao
---secondo messaggio
sono sincero e buono quanto basta
mi piacciono le persone che lo riconoscono perchè hanno anche una parte di me ed io so come confrontarmi con loro
ed a letto questo crea un clima speciale, non trovi?
quando ho scorto il tuo profilo mi sono eccitato
ho toccato i punti caldi dl mio corpo
ed ho iniziato ad infilare le dita
mentre stringevo con la mano il mio desiderio
...poi ti ho scritto ma senza aver raggiunto il godimento
per quello aspetto te
un abbraccio
Cosa ne pensate ? È un inserzionista meriterebbe la concessione solo per ciò che ha scritto...come lo ha scritto ...in un mondo ...questo degli annunci che difficilmente ospita persone così
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11 years ago
dotatoper,
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Last visit: 1 week ago
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In vacanza sulla statale
Finalmente sono arrivate le tanto attese ferie, stamattina sveglia di buon ora, caffè e doccia e poi con la valigia già pronta si parte verso l’avventura! Quest’anno non ho prenotato in nessun albergo, voglio vivere l’avventura e la vacanza al meglio e nei modi più imprevedibili possibili ; sono già eccitata all’idea di conoscere persone nuove e chissà anche di riuscire a scopare tanto quanto piace a me. Ed infatti l’imprevisto non ha tardato molto ad arrivare….il motore della macchina fa i capricci e mi tocca accostare sulla statale….ed ora che faccio? L’importante è non perdersi d’animo, una soluzione si trova sempre! Dovrei ancora avere in borsa l’agendina con il numero di telefono del meccanico di fiducia.., lui stravede per me e mi raggiungerebbe in capo al mondo se solo gli facessi capire che le sue attenzioni mi rendono molto sensibile soprattutto nelle zone basse. “Ciao Luca sono Tiziana” gli dico, “sono rimasta ferma sulla statale con la macchina che fa degli strani rumori, potresti venire a darle un’occhiata?” sono certa che non rifiuterà ed infatti mi risponde positivamente “20 minuti e sono da te, cara!”. Nel frattempo mi rendo utile e provo ad aprire il cofano e a guardare la bellezza di quel motore diesel che mi ha abbandonata sul nascere delle mie vacanze. Fa caldo, ovviamente il 7 agosto sotto al sole sulla statale non è il posto ideale dove trascorrere la mattina, sto sudando come una pazza e decido di alleggerirmi un po’, tolgo la camicia e resto in pantaloncini e canotta…bhè canotta, diciamo che assomiglia di più ad un top per come è corta e leggera. Il sudore bagna la mia pelle liscia ed ancora poco abbronzata, e nell’attesa mi fanno compagnia i clacson dei camionisti che sfrecciano vicino a me guardandomi con evidente desiderio e suonando all’impazzata…certo mi fa molto piacere scoprire di far provare certe emozioni agli uomini, sono da sempre stata una ragazza molto focosa e passionale, e questo mio modo di essere è sempre stato molto chiaro agli uomini. Finalmente in lontananza vedo la macchina di Luca che pian piano si avvicina alla mia…..noto con interesse lo sguardo di Luca e non solo quello, quando mi vede. “Ciao cara, scusa se ci ho messo così tanto, ma dovevo liquidare i clienti in officina per venire in tuo soccorso, lo sai per te questo ed altro…” gli sorrido compiaciuta mentre si adopera per far funzionare la macchina. Mentre lavora chinato sul motore me lo immagino tutto sporco di grasso mentre mi scopa con passione chinata sulla testata….ma che pensieri mi vengono in testa? Bhè dopo tutto è un bel ragazzo ed io sono in vacanza da tutto e da tutti e posso scopare con chi voglio e quante volte voglio! Dopo pochi minuti il motore sembra come nuovo e per ringraziare Luca lo invito a berci qualcosa di fresco al primo autogrill che incontreremo sulla strada, ma lo vedo scontento, forse si aspettava un altro tipo di ringraziamento…..e così sia, d’altronde lì sotto grazie a tutte le fantasie che mi sono scoppiate nella testa mentre lui lavorava, sono già un lago! Alla prima uscita della statale c’è un boschetto, accostiamo le macchine e scendiamo, ho voglia di lui, lo voglio sentire su di me, voglio sentire il calore del suo corpo sudato sgusciare sul mio. In men che non si dica mi ritrovo senza la canotta ed i pantaloncini, mi inginocchio ed inizio a succhiarglielo fino a farmi toccare la gola, lo voglio tutto in bocca, mi piace come mi riempie, sembra fatto su misura per me! Ma non gli basta, vuole farmi godere allo stesso modo, quindi mi apre le gambe e mi mette seduta sul cofano della mia auto, inizia a leccarmi con passione ed avidità, come se fosse un affamato , mi sta facendo impazzire, ma non voglio venire così…lo voglio dentro, lo voglio tutto! Lo fermo e mi giro, mi piace scopare girata, non vedere il viso di chi mi sta scopando, ma sentire il suo respiro diventare sempre più affannoso, sentire le sue mani andare alla ricerca di un nuovo piacere, muovere il mio corpo in simbiosi con il suo. Mi tocca ovunque, sono ormai sua, fa del mio corpo ciò che vuole e come lo vuole, mi sento “puttana” e questo stranamente mi piace, ma ora sta per arrivare il mio momento, quello del piacere assoluto e voglio che sia come piace a me….quindi lo faccio sdraiare per terra e mi metto accovacciata su di lui, mi vede e mi tocca ma soprattutto mi sente come non mai, ma solo per il mio piacere, perché ora tocca a me! Eccolo, arriva, è avvolgente e dirompente come sempre, il mio piacere mi distrugge ma allo stesso tempo mi lascia molto vogliosa, così tanto da desiderare ancora di essere scopata per poi far venire Luca. Anche lui è agli sgoccioli, è quasi al limite, ma lo voglio succhiare lo stesso, mi piace sentire in bocca il sapore del mio piacere, è dolce e salato allo stesso tempo, ma la cosa migliore è quello che sto succhiando….lungo, grosso e duro, il suo pene mi esplode in viso inondandomi tutta del caldo nettare che provvedo subito a recuperare ed ingoiare. Appagati ci ricomponiamo e ci avviamo verso le rispettive macchine contenti dell’intrattenimento che c’è stato e sicuri che al ritorno dalle vacanze si potrà riprendere l’argomento con maggiore tranquillità e soprattutto comodità.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Un intervento molto particolare
Ci eravamo recati in una ridente cittadina del nord, laddove io cuck convinto ero in attesa di un piccolo intervento chirurgico. Subito dopo il ricovero mi fecero accomodare in una stanza ove vi era ricoverato un ragazzo di giovane età in compagnia del padre. Fu lampante ed evidente lo sguardo fulminante che si intravide nell'uomo dall'apparente età dei 50 nel vedere apparire la mia dolce e bellissima compagna di vita.
Dopo pochi minuti, appena conclusisi i primi dovuti accertamenti sanitari avemmo modo di presentarci ai due astanti, intraprendendo subito un dialogo amichevole.
Dicevo sopra (cuck convinto), perchè nel mentre si parlava di problematiche comuni, avanzava in me la voglia matta di iniziare un eccitante gioco con la complicità della mia adorata con il padre del mio compagno di stanza, il quale per le condizioni fisiche del figlio aveva il permesso di rimanere all'interno della struttura per l'intera giornata.
Le mia visiva eccitazione fu accolta da mia moglie con molta enfasi per cui decidemmo assieme di spronare l'uomo.
Il dì seguente mi fù effettuato l'intervento per cui la mia lady ebbe modo di asssisermi per tutto il giorno. Lui, sempre in evidente stato di attrazione nei confronti della compiacente troia, si presentò vestito con abito chiaro , devo dire indossato con charme, molto curato ed attraente, mostrandosi palesemente interessato alla mia donna. L'intera giornata passò con mia moglie la quale, nel trafugarmi in continuazione con le mani sotto le lenzuola, facendomi eccitare da vero cornuto, mi riferiva degli sguardi eccitati del'uomo, delle sue smanencerie e dalle continue provocazioni fatte a discapito del bell'uomo.
La notte passo in fretta e la mattina successiva decidemmo di passare all'azione. Fuori dalla stanza, nel mentre i sanitari mi visitavano, lei nel far trasparire la sua attrazione fisica verso l'uomo gli riferì di pernottare presso la stanza 59, lui lusingato e molto audace gli riferì subito di cercare una sistemazione presso quella struttura alberghiera. Durante la giornata l'ignaro amante con molta destrezza tentava di comunicare, nonostante la mia presenza, di aver provveduto a sistemarsi in albergo e in più occasioni, sempre all'interno del nosocomio tentò di rubarle qualche effusione che lei non accettò per evitare di diffondere la mia cornutaggine.
Durante questi passaggi lei mi riferiva che il tizio era fuori di testa, mostrandosi più che eccitato, addirittura innamorato. Le diceva che dovevano essere i giorni più belli della loro vita, che da anni aspettava una donna cosi (era vedovo) e che si prospettava per lui una bellissima storia d'amore.
L'aspirato momento venne di sera, i due colombi scaltramente, per evitare scesero uno dopo l'altro, incontrandosi poi all'uscita del nosocomio, e dopo essere andati a cena in un vicino ristoro, con la mia eccitata compiacenza si ritirarono entrabi in albergo dalle suore. Lei, dopo avergli raccomandato prudenza, si congedò momentaneamente prendendosi il tempo di prepararsi all'amplesso, mi avvisò telefonicamente e poco dopo si presentò splendidamente docciata, nuda e vogliosa.
Dopo una breve esitazione, dovuta all'insolito posto monacale, l'uomo entrò furtivamente in camera, scatenando la sua irreprensibile voglia di scoparla. Subito la baciò tocandola tra le cosce bagnate della meravigliosa troia, rimanendo sorpreso dalle voluttuosità sessuali della zoccola, la quale in uno stato di grande eccitazione gli succhiò di grande lena il cazzo, ed in preda all'abbondante goduta di lingua gli prese la testa dirigendosela tra le gambe oramai languide e bagnate.
Il poveretto non riuscì a resistere a lungo, la penetrò, e magari per la troppa eccitazione dopo pochi colpi le gedette copioso nella figa spaziosa, per poi accasciarsi di fianco.
Dopo pochi minuti, mia moglie, abituata tra l'altro a scopate di gran misura sia di spessore che di durata, invitò il fidanzatino a ritirarsi in camera.
La dolce troia appena si riprese dall'accaduto, avendo ancora tra le gambe la copiosa ondata di calore, mi chiamò comunicandomi quanto accaduto. Commentò di essere rimasta delusa dal comportamento dello sprovveduto, il quale gli chiedeva coccole da innamorato, promettendogli ad un eventuale richiesta anche la luna, e anche dalle mancate attese dell'uomo. Lui richiamo' sentendosi offeso, chiedendogli ancora una volta di stare assieme, chiedendogli ancora una volta amore ma lei rifiutò.
Di buonora venne poi da me la mattina, era spossata, mi riferì ulteriormente nei dettagli il comportamento anomalo dell'uomo, ed addirittura di aver paura di quell'atteggiamento così prematuramente amoroso.
Gli consigliai di troncare subito la storia , di riferirgli di essere innamorata di me e di giustificarsi per aver voluto cogliere un occasione per farsi una scopata extra, approfittando di essere in una città dove nessuno la conosceva.
Sin quì rimane tutto normale da comportamento tipico di "coppia" .
Nei successivi giorni rimasti ancora in ospedale, dopo le mie raccomandazioni, lei mi assicurò di avergli conferito quanto sopra citato dandomi certezza di un suo arrendevole comportamento.
Qualcosa non mi convinceva, iniziai ad essere geloso, controllai se lui avesse lasciato l'albergo, risultato poi veritiero, la seguivo spiandola dalle finestre se usciva dalla direzione giusta, notavo però in lei atteggiamenti strani, a me inspiegabili, forse volevo solo sapere se si scopavano ancora.
Tornati a casa, eccitati da quanto successo scopammo subito e lei comprendendo la innata gelosia in me, infierendo sulle mie povere corna, mi riferì di essere stata ancora un giorno con lui in un altro albergo. Sono passati una decina di giorni da allora, non ho più osato chiedere ma ogni volta che ci penso mi eccito da morire la scopo godendo delle corna ricevute.
Per conoscere la verità potrei chiedergli (in una serata di fantasia trasgressiva) di chiamarlo telefonicamente usando il viva voce, facendo cenno alla serata passata assieme. Se c'è stato un seguito verrebbe fuori.. . . Ma a cosa servirebbe?? e meglio fare la parte del cuck partecipe al gioco e non di uomo comunemente ferito e cornuto.
Dimenticavo!!! alla mia uscita dall'ospedale, pensai bene di andare a cena con lei nello stesso ristorante, dove il proprietario riconoscendola veemente la salutò, rendendomi il trofeo di gran cornuto.
p.s. una raccomandazione: Bull siate più audaci con le coppie, e cercate di usare bene il cazzo!!
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11 years ago
coppiacm33,
50/50
Last visit: 4 days ago
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La bella bendata nella gang
Arrivammo all'appuntamento fissato, entrammo nell'atrio dell'ingresso e come da accordi lei doveva essere bendata, entrammo nella casa e ad aspettarci c'erano tre bull pronti a farle una bella festa.. Lei bendata sentiva ma non vedeva ki fossero, cosi dopo pochi minuti presero a palparla e spogliarla, una volta nuda iniziarono a leccarla a turno, poi e porgevano i loro membri in tiro e lei succhiava con piacere, fu portata in camera e li il piu deciso inizio a scoparla con decisione, lei senza vedere nulla gemeva e godeva intrigata dall sensazione nuova. Si trovava anche due cappelle in bocca e a turno la prendevano con forza, finche, con lei sopra che cavalcava, da dietro uno riusci a prenderla, la sua prima doppia, gridava di pacere, un piacere intenso che la faceva impazzire. Poi ci fu un po di calma, lei chiese di poter vedere, fu accontentata, e si fecereo le presentazioni... Poi si ricomincio', dopo un lungo 69 con uno di loro tre ancora a prenderla a turno, finche esausti le innondarono il viso con la loro calda crema.. Aveva cosi' vissuto la sua prima gang, la prima volta bendata e la prima doppia. Io l'avevo sentita godere come non mai, capii ke era una sensazione cosi' intensa ke volli dipeterla...
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Cornuto consapevole o reale??
Dicembre 2004 ricevo una mail da parte di una coppia piemontese in risposta d un mio annuncio, dalle foto la signora sembrava molto elegante e eccitante. Mi scrivono che sono spesso a Roma e che gl piacerebbe sentirmi al telefono per conoscerci e vedere se Lei piano piano riesce a rilassarsi ed accettare di incontrarmi. Mi rendo disponibile scambiamo i numeri di telefono e mi appresto a iniziare una conoscenza telefonica come tante altre volte mi era capitato sperando potesse seguire con un incontro reale con la coppia in questione. Qualche giorno dopo dovetti andare fuori per lavoro per 2 settimane e fu proprio in quei giorni che ricevetti la telefonata...erano insieme in auto e dopo aver parlato con lui ebbi il piacere di conoscere anche la signora...la chiacchierata fu molto divertente,simpatica e anche un pizzico maliziosa...molto fluida...sarebbero venuti a Roma prima di Natale e avremmo potuto vederci per un caffè. Mi sembrava un'ottima idea. La sera andai a rivedere le foto, iniziando a collegarle alle parole scambiate al telefono e provando un'eccitazione crescente... Il giorno dopo nelle pause di lavoro accendendo il telefono trovo un messaggio sibillino con un numero che non conoscevo. Diceva di essere la Donna con cui avevo parlato il giorno precedente al telefono, Giulia. Provai a richiamarla e lei mi chiese se mi andava di continuare a sentirci sul nuovo numero perchè voleva parlarmi senza far sapere nulla al marito. Sinceramente non è che ci abbia creduto al 100% ma la situazione mi sembrava ancor più stimolante e poichè la proposta era venuta diretamente da Lei pensai che questo magari era per loro più eccitante per cui continuai la mia parte senza pormi troppe domande. Le chiacchierate con Giulia e gli scambi di messaggi erano sempre più frequenti ed eccitanti...mi confessò i suoi desideri di Donna, le sue problematiche di coppia, i suoi sogni e le fantasie che spesso divergevano dal marito. Si presentava a me come una Donna bella ed eccitante che desiderava essere guidata in un gioco nuovo...le facevo raccontare cosa la eccitava di più e raccoglievo le sue confessioni più peccaminose...un giorno si masturbò mentre eravamo al telefono...la situazione iniziava ad essere di difficile gestione. Fortunatamente da li a qualche giorno sarebbero venuti a Roma. Il marito mi mandò una mail avvisandomi del fatto che sarebbero venuti a Roma ma che la moglie per qualche motivo sembrava poco interessata a fare incontri, mi disse che sperava qualcosa sarebbe cambiato e che mi avrebbe fatto sapere. Giulia invece aveva già organizzato tutto per vederci una mattina da me. Ricordo ancora che passai a prenderla all'uscita della metro, salì in auto ci presentammo baciandoci immediatamente...andammo da me... fu bellissimo percorrere con la lingua quel corpo sognato più volte...sentire il peso del suo grosso seno e la morbidezza della sua pelle vellutata...tutto molto eccitante...si inginocchio a regalarmi uno splendido pompino...leccava e succhiava con gusto e passione... Mi chiese di scoparla da dietro stando stesi sul fianco...lo voleva lento e profondo...non ne aveva mai abbastanza...era bagnatissima...venne tante volte...in ripetizione...godeva in modo silenzioso...quando non riusci più a trattenermi la feci girare e le venni sul petto,sul viso...iniziò a toccarsi la figa in modo convulso e la senti godere ancora...fantastico....mi ripulì l'uccello con la lingua...ma ce la'vevo ancora duro e ripresi a possederla lentamente...mentre la scopavo lei mi raccontava le sue voglie,le sue fantasie...mi diceva che mi voleva ancora...e che non potendo liberarsi facilmente dal marito pwer venire da sola gli avrebbe detto di contattarmi per organizzare incontro a 3 ma che io avrei dovuto fingere di non conoscerla. Mi eccitava,la chiamavo troia... sono la tua troia mi diceva e continuava a muoversi mentre ero dentro di lei...le stringevo in modo violento i capezzoli e lei godeva a più non posso...senza permettermi di aumentare il ritmo...godeva con questo movimento lentissimo...una novità per me...un piacere sublime...vedere e sentire Giulia godere ripetutamente...riversai il mio secondo orgasmo direttamente nella sua bocca...che non fece scappare neanche una goccia...Dopo pochi secondo il trillo del suo telefono ci riportò alla realtà....lei sbiancò...era il marito...doveva inventare qualcosa...aveva perso la cognizione del tempo...non rispose e si rivesti e truccò alla velocità della luce...Uscimmo da casa e chiamò il marito dicendo che era in un negozio e non aveva sentito..diede appuntamento e si fece lasciare alla fermata della metro... Ho sempre avuto il sospetto che il marito fosse realmente all'socuro..ma senza averne la certezza...secondo voi?
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11 years ago
lucapilon, 51
Last visit: 1 week ago -
Ilaria,quanto sei bona
Era una mattinata calda d'estate,quando mi arriva una telefonata...Weeee,seeeeeeeeeeenti...come staaaaaaaaaaai?Ero inquietato perche'la voce ricordava vagamente quella di Hulk dopo una ceretta andata male;Mi scusi ma lei chi e'?Ma cooooome nn ti ricordi di me?MMMM no?Sono Ilaria.Ilaria era una giovane quarantatrenne separata che in tempi addietro,dopo un piacevole incontro al Parco,aveva deciso di aprirsi..e se dico aprirsi,e'aprirsi.Focalizzata la gnocca,in effetti divento uno zuccherino:Ma si che mi ricordo,dai andiamoci a prendere qualcosina di fresco..mentre lo dicevo pensavo a quella bellissima patata rasata,calda e bagnata e squisitona..mmmmmmm..scusate mentre scrivo,sbavo..mi ricompongo;Dicevo..maro' e quanto e'bona..scusate ancora;ve la descrivo:zizze rifatte,sedere perfetto con tatuaggio sul sedere,patata rasata,viso con tratti forti e bionda da infarto e una voce dura..quasi da maschiaccio;comunque ci vediamo..le solite cose,che fai che nn fai..,stavamo in un bar noto della mia citta'e questa apre le gambe.Ragazzi senza mutandine;sotto la minigonna c'era lei,cucciola e pulita;mi fa'..ti va'?Stavamo ordinando un crodino e in onesta'le dico,no..non mi va'il crodino,preferisco un poco di patata;sorrisino e giu'nel bagno;non chiedetemi come sono finito nel bagno delle donne,fatto sta'che ci chiudiamo nel bagno eee..ci guardiamo nelle orbite,la bacio..la mordicchio,le alzo la gonna eeeee le infilo una mano dentro;ansima,mi fissa,sudiamo...e nel frattempo si sente una signora che in romano dice..Ma ndo'caaaa..semo finiti?Ma qua me sa che stanno a scopaaa'..;complice la situazione di merda e sottolineo di merda(era un bagno comunque pubblico)ci ricomponiamo e me la porto sul lungomare;a luci soffuse,ci diamo ad un petting spinto..vicino ad una spiaggetta riparata;poi...la grande botta di kiiul..si va'da me..;prendo l'auto e le dico aspettami un secondo;come Bolt faccio 2 km in un minuto in cerca della PATATA PERFETTA;TORNO..e che trovo?Trovo a lei co n'altro;Le dico anzi le chiedo e mo'chi e'questo?E'il mio nuovo lui..te lo volevo presentare;Ti va'di fare una cosa a tre da te?La guardo e le spiego che ho tanti di quei caaa..zzi su per il culo nella mia vita che onestamente di prenderne anche fisicamente nn e'che mi andava tanto;lei mi dice:Ma noooooo lui guarda,e'tranquillo;Nn ero molto convinto perche'Lui era uno e 85 col fisico di Iron Man;diciamo che il dramma poteva svilupparsi;in fondo come lo fermavo se optava per l'inculamiento totale?Poi ripensando alle esperienze passate dico...ok,vediamo che succede.Andiamo da me..eee ragazzi succede na'grande cosa;Lui era enorme ma senza un pene e questa cosa e'stata bella per il mio ego;Lei era calda,bella eeee lui inizia a prenderlo in mano e spiego..Wajooo'nun hai capit nient..Questi sono gioielli per Ilaria;Lui capisce,Lei capisce eeeee c'ho dato che c'ho dato.Bellissimo sentirla succhiarmi,bellissimo leccarle i piedi,bellissimo sentire il suo odore,stringerle il seno enorme,leccarle il collo e muovermi su di lei mentre..Arnold col pisellino se lo menava in zona limitrofa.Dopo averla sfondata..a cose avVENUTE,che mi ritrovo?Il suo ragazzo con un vibratore nel sedere.Ahooo e bastaaaaaaaa prenderlo a quel servizio!
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
un "grosso"souvenir dalla Grecia
A ripensarci oggi non siamo veramente sicuri che avremmo rifatto tutto quello che ci e' successo in quella vacanza a Mikonos,di sicuro c'e' l'ho ricorderemo per tutta la vita,forse non lo potremo raccontare beatamente a tutti ma lo porteremo sempre nel nostro cuore.Ecco perche' siamo qui a scrivere di questo periodo eccezionale della nostra vita,perche' bisognava condividerlo con qualcuno(Luca e Sandra)
Il giorno precedente la mia Sandra si era lasciata molto andare alle sue passioni e alle sue fantasie erotiche,in egual modo anch'io ,che ne condividevo cone lei le stesse pari pari,avevo lasciato fare quello che le passava per la testa,credo che non capiti di frequente agli esseri umani di avere la possibilita' concreta di poter essere se stessi e fare tutto cio' che normalmente altri giudicherebbero sbagliato contrastando persino con la propria indole e soffocando la propria stessa vita.
Sandra si divertiva davvero quando mi raccontava che prendendo il pisello di Ivan in bocca aveva fatto uno sforzo tremendo,si eccitava al raccontarmi le sue sensazioni nel ritrovarsi stretta tra 2 corpi maschili nudi e ad essere presa ed essere per un momento il centro dell'universo,e poi c'e' da dire che piu' era libera piu' era coccolona con me e piu' si aveva voglia di stare insieme e di fare l'amore,piu eravamo uniti,la liberta' era diventata direttamente proporzionale al nostro benessere.La nostra filosofia era diventata quella del donare anziche quella della negazione e privazione.
Ora lei aveva voglia in quell'ultimo giorno di vacanza di provocare Ivan,non aveva mai sperimentato con uno cosi grosso.era talmente grande che aveva addirittura imbarazzo a provarci, infatti persino quando nei 2 giorni precedenti ne aveva avuto la possibilita' in qualche modo aveva preferito evitare.
Quando facevo l'amore o sesso con lei era sempre una sensazione incredibile nonostante io e lei fossimo ormai una coppia stabile da tanti anni ,avevo scoperto pero' ( la percezione era gia' forte da un po di tempo)che anche guardarla nuda mentre si dava era per me altrettanto eccitante,ovvio molto trasgressivo ma se una cosa ti piace,ti piace ....
Quando mi chiese se poteva andare fino alla fine con Ivan io cercai di inserire ulteriori elementi stimolanti proponendole una sorta di scommessa nel momento in cui io(ma non credevo minimamente a quello che dicevo)ero sicuro che si sarebbe tirata indietro.Come infatti anticipato nel racconto precedente nel caso lei ci riuscisse nel suo intento mi avrebbe facilitato un incontro a tre con Betta.
Dopo il pomeriggio sul pedalo' io , detto molto sinceramente. avevo una stato mentale molto rilassata,avevo fatto sesso con Sandra sulla barca in una condizione eccitantissima,assolutamente nuova per noi quindi mi sentivo molto,molto appagato,ero appagato anche per tutto l'andamento della settimana,forse lo era un po meno Sandra che invece fantasticava ancora quell'ultima esperienza con Ivan.
La sera andammo quindi all'inaugurazione estiva della discoteca,Sandra era ormai abbronzatissima quasi nera,il vestito bianco che indosso' era un meraviglioso contrasto di colori chiari e scuri , metteva in risalto la sua pelle e ciliegina finale il vestito , sul sedere ,era un pochino trasparente ,quel giusto per far intravedere le sue mutandine alla brasiliana,2 bretelline tenevano le spalle mentre davanti,al seno,3 bottoncini perlati nascondevano non troppo il decolte,come avrebbe detto il nostro amico Matteo"uno spettacolo di donnina".
Arrivammo in discoteca ,non c'era molta gente,ma dopo circa mezz'ora inizio' a riempirsi e si inizio' a ballare,Sandra sa ballare molto bene,si muove con molta naturalezza ed e' molto sensuale,io l'ammiravo ed ero orgoglioso;il mio ballo invece e' molto piu' rock,il mio passato da pseudo dark-pankettaro non riusciva mai a scrollarlo di dosso!!Dopo una bella ora di musica ci staccammo dalla pista e andammo a riposarci su un muretto ai bordi e li ci venne incontro Ivan,un po "bevuto" con un bicchiere in mano e una ragazza a fianco.Sandra quando lo vide sorrise e lui le ando' incontro per salutarla quasi adagiandosi sul suo corpo,che era di schiena appoggiato al mio che ero sul muretto,le diede 2 baci sulle guance,poi saluto' me e ci presento' la ragazza che disse di essere sua cugina arrivata da Atene per trascorrere il fine settimana sull'isola.La cugina sembrava essere simpatica,anche fisicamente non era niente male ma si vedeva che aveva poco gusto nel vestirsi,aveva indosso un po di confusione di colori e il trucco era un po "vintage",pero' non era male,sara' stata alta 1 metro e 55 ,scuri capelli corti sotto l'orecchio e per quel che si vedeva aveva un bel sedere e una terza di seno piu' o meno come Sandra, ilineamenti del viso mi ricordavano un po Penelope Cruz(certo,con le dovute differenze);purtoppo pero' capiva e parlava molto male sia l'italiano che l'inglese.
Ballammo tutti insieme una mezz'ora ,io cercai di familiarizzare con Tina,cosi' si chiamava,ma era proprio complicato e per la musica e' per la lingua,allora proposi alla allegra compagnia di andar a prendere qualcosa da bere,Sandra fece cenno di si e anche Ivan ma lei mi chiese di andarci io con Tina a prendere qualcosa mentre loro due avrebbero aspettato li dove si erano incontrati,ma Ivan no n me lo permise e volle andare lui perche' ci teneva a offrirci da bere visto che era l'ultima serata insieme,infatti ando' lui con Tina e torno' dopo neache 5 minuti perche' era entrato dalla parete del retro dal bancone,visto che lui ci lavorava di giorno,e aveva fatto da solo.Cercammo di chiaccherare ancora un po ma era impossibile,la musica era altissima quindi pensai che sarebbe stato meglio allontanarsi un po verso la spiaggia e Sandra colse la palla al balzomandandomi con Tina a prendere qualcos'altro da bere.Ma che aveva intenzione di fare ancora?Mi sentivo stranamente geloso stavolta,anche se un ero po incuriosito.Cosi io e Tina ci mettemmo in coda al bar,c'era un po di gente e Sandra con Ivan nel frattempo erano andati a cercare un posto tranquillo dove riuscire poi tutti insdieme a gurdare il cielo stellato e salutare cosi l'isola,ci avrebbero indicato il posto via cellulare,io inviai un sms e scrissi a Sandra che ci sarebbero voluti circa 10/15 minuti per essere serviti.Nel frattempo cercavo di conversare con Tina ma non pensavo ad altro:quei due da soli in spiaggia!ma come cavolo m'era venuto in mente di mandarli da soli!!Era la prima volta che non eravamo insieme e mi sentivo il fumo nelle orecchie,poi mi calmai perche' pensai a Sandra la quale non avrebbe fatto nulla che io non volessi.
Cosi mi concentrai su Tina e appena finito al bar "riusci" addirittura a mettergli la mano su un suo fianco per accompagnarla in spiaggia.Avevo ricevuto un SMS da Sandra che mi indicava il posto dove trovarli,era a circa un centinaio di metri di distanza dal bar,praticamente fuori dalla discoteca,ci avviammo e ben presto si camminava sulla sabbia,era tutto ovviamente in penombra ma c'era la luna e si vedeva abbastanza bene.In spiaggia incontramma varie coppie e anche un gruppo di ragazzi ma Sandra e Ivan erano piu' in la ,vicino alla barca che conoscevamo noi.
Infatti ci stavamo avvicinando proprio li,eravamo a una ventina di metri,ma intravedevo gia' una "figura" a me nota da lontano ...ero sbigottito,sembravano proprio loro 2,lei era seduta sopra di lui faccia a faccia,lui gambe stese ma appoggiato di schiena alla barca che teneva le mani sopra i fianchi di lei che si muovevano avanti e indietro,la tipica posizione che piaceva a Sandra,stavano proprio scopando ma non potevo avvicinarmi di piu' con Tina,era troppo imbarazzante allora presi il telefono e chiamai Sandra che mi rispose quasi subito,nel frattemo notai da lontano che quei due continuavano a trombare incuranti di noi."Sandra",dissiio,"sei tu?" lei rispose "certo che sono io,dove siete?,noi siamo oltre la barca ,oltre quei due che stanno trombando"
Fu come se si schiari il cielo per me sentendo quella risposta!!!!avevo anche dubitato!!!pero' ci poteva stare....oltrepassammo la barca e finalmente ci ritrovammo con gli altri 2.io mi abbracciai Sandra come se non la vedessi da tanto tempo ,lei ricambiava ma rideva....."te l'ho fatto lo scherzetto eh!"hai pensato che fossi io con Ivan a trombare eh!"e io ..."ma vaaaa,no l'ho capito subito che non eri tu....porca zozzaaa,mi hai fatto prendere uno spaventoooo"....lei rispose ridendo "ma dai!!,e anche che fosse?dopo tutto quello che abbiamo fatto?comunque non eravamo noi!"
Tutti e quattro ci sedemmo sulla sabbia a gurdare il cileo e sentire il mare,di una bellezza che a parole non si puo' descrivere....Poi Sandra mi sussurro':"Ho chiesto a Ivan se domani mattina passa da noi....gli ho chiesto se mi fa un'ultimo massaggio schiatsu,posso?"..e io ..."Massaggio,,umh!!ho capito..si,si .e' io che faccio?vi faccio delle foto..pero'"Sandra era contenta.Si era fatto tardi.quell'ultima sera non successe null'altro,ma fu un'altra bellissima serata.
Al mattino ,ultimo giorno ahime!,quando apri gli occhi Sandra era gia' entratata in doccia,usci' dal bagno con un asciugamanino,l'accappatoio non l'aveva mai usato per il troppo caldo,l'asciugamano era attaccato al seno e, quasi patata a vista, con un'altro asciugamano si teneva i capelli,dopo un paio di minuti ecco suonare alla porta,era gia' arrivato Ivan,anzi in realta' eravamo noi in ritardo.Gli apri' la porta io mentre Sandra fece solo in tempo a mettersi gli slip rimanendo col solo piccolo asciugamano come vestito.Ivan entro e portava con se un sacchettino di carta con dentro delle briosche calde appena sfornate,fu molto carino da parte sua.Facemmo colazione insieme li sulla verandina della nostra stanza,Sandra era molto sexy con quell'asciugamano e Ivan la gurdava.Mentre eravamo seduti lei ando' in bagno e quandi torno' si venne a sedere sulla mia sedia sopra di me come spesso faceva,fece il modo di farmi notare che si era tolto le mutandine,da sotto il tavolo prese la mia mano e' la porto' sopra al suo ginocchio e io poi ci misi un'attimo a raggiungere l'interno coscia,gli toccai il clitoride un bel po mentre noi tutti parlavamo della giornata,il mio pisello era gia' duro e lei lo sentiva bene.
"allora ,Ivan,facciamo quest'ultima lezione di schiatsu? "Ci alzammo e entrammo in camera .lei chiese dove e come si doveva mettere,io intanto mi preparai con la fotocamera e carcai di stare li ma senza che si accorgessero di quello che stavo facendo,poi presi il tablet e mi posizionai sulla porta della verandina a meta' tra l'ingresso e l'uscita,li potevo vedere bene tutto ma senza essere nel loro raggio d'azione.Ivan le disse che poteva mettersi comoda sul letto pancia in giu' con l'asciugamano sul sedere.Lui si tolse solo la maglietta,poi inizio subito con gli olii,le creme e inizio a massaggiare le spalle posizionandosi dalla parte della testa di Sandra.Massaggiava bene,ancora molto professionale,arrivando con le dita poco sotto l'asciugamano,successivamente si sposto' sulle piedi e le gambe andando sempre con le dita leggermente sotto l'asciugamano,Sandra era rilassata e silenziosa ma a un tratto disse"ho caldo"..che era vero,ma si tolse di botto lasciugamano e lo butto' via,"Togliti anche tu i pantalanoni,starai morendo di caldo"Non se lo fece ripetere,si talse anche gli slip e rimase totalmente nudo,lei si mise un cuscino sotto la pancia per tenere sollevato il sedere,mamma mia che vista che c 'era ora!Lui sali sul letto con col suo affare che penzolava a destra e a sinistra ,stava con le ginocchia vicino ai fianchi di Sandra ma presto si sposto' piu' su appogiando del tutto il suo pene non ancora eretto sul culo di lei.Ora stava massaggiando la schiena dall'alto verso il basso e dopo 3 o 4 volte le mani erano arrivate sulla patata che io vedevo gia' in un lago.Qunado si soffermo' a massaggiare i glutei e a toccargli la patatina il suo pene si drizzo' cosi lo appoggio' sulle natiche e' inizio' a strusciarsi mentre con le mani saliva e scendeva dalle spalle ai fianchi.Si era girato leggermente e io non lo vedevo piu' bene,avevo fatto delle foto ma in quella posizione se glielo metteva dentro io non potevo certo fotografare.Allora con una scusa dissi che dovevo andare in bagno,mi lavai le mani e lasciai la porta un po socchisa,loro si erano gia' dimenticati che io ero in bagno.Ivan chiese a Sandra di stare adesso in piedi sulle ginocchia.lui nella stessa posizione si mise dietro e la prese in ogni modo ,adesso non era' piu' un massaggio,avevano iniziato a fare "sesso",col suo corpo aveva aderito completamente sul corpo di Sandra ,le prendeva le tette e il pisello era appoggiato sulle natiche di lei,poi se la mise di fronte,sempre in piedi sulle ginocchia,e se la liimono' per bene,mani sulla patata,tette,culo ,ovunque(foto sul nostro profilo). Magicamente Ivan fece comparire un preservativo;Sandra disse "stavolta sei venuto attrezzato allora!",Ivan se lo infilo' sotto i nostri occhi e poi continuo' a toccare Sandra che disse con voce un bassa"dai prova a mettermelo dentro,piano piano pero'"Lei si giro' a pancia in giu ,sempre col cuscino sotto , poi vidi ivan che prese il suo cazzo e lo punto sulla sua patatina che lei cerco' di sollevare un pochino ancora,lui con la cappella andava sul clitoride e lo stimolava dal basso verso l'alto,lei stava gia' godendo ma senza fare rumore,lei stessa si prese i glutei e se li allargo' un po ,Ivan a quel punto si mise sull'ingresso della vagina e inizio a fare dei movimenti lenti avanti e dietro,la cappella iniziava a sparire dopo ogni colpo sempre piu' ,i gemiti di sandra facevano capire che ormai era dentro,infatti ecco adesso tutta la cappella era sparita dentro,spingeva di piu' per guadagnare tutti i centimetri possibili;ora se la stava prorpio scopando ,porca vacca,era proprio grosso dentro di lei,la grandi labbra erano dilatatissime,adesso riusciva a tirare fuori quasi del tutto la cappella per rimetterla poi dentro subito dopo,gli mise anche un dito in bocca che lei ciucciava con molto sensuale ,allora io mollai la fotocamera,mi spogliai e andai a mettermi davanti a lei,non glielo misi subito in bocca,prima la guardai un po ,giocai un po con le sue labbra e le sue tette,poi me lo feci succhiare ,cavolo avevo gia' voglia di venirle addosso,ma lei disse di aspettare ancora un po e subito mi fece posizionare sotto di lei,lei ora era completamente adagiata sul mio corpo ,le sue tette sul mio petto,cosi potevamo baciarci io e lei;intanto Ivan continuava a scoparsela,io sentivo il corpo di Sandra che premeva sul mio corpo ogni volta che affondava schiacciandomi un po, a ogni spinta di Sandra su di me corrispondeva una penetrazione di Ivan dentro di lei ,in quella posizione Sandra condivideva la sensazione di ogni colpo del pisello di Ivan che se la scopava.Sandra disse che adesso voleva me allora con la sua mano si tolse il pisello di Ivan e permise a me di famela io,la penetrai subito e scopai fino a venire mentre me la baciavo e mentre Ivan la leccava dietro."Accidenti!!!che sensazione,non ci credo...sono sfinito,"ma....sei riuscita a metterlo tutto dentro l'affare di Ivan?""non lo so "rispose lei,"vediamo subito"e cosi si giro' a pancia in su ma poggiando la sua schiena su di me,io ero poggiato sulla spalliera del letto a gambe aperte e ili mezzo si era adagiata Sandra che ora apriva le sue gambe e col pisello di Ivan in mano ricominciio' a masturbarsi il clitoride,poi lascio' fare a lui ,io invece avevo le sue tette nelle mie mani e le palpavo davanti allo sguardo di Ivan che aveva preso in mano il suo pisello e aveva cominciato a penetrare pian piano con la cappella,io stavolta gurdavo proprio da vicino e man mano che entrava io la baciavo e la carezzavo ovunque.C'era bisogno di sollevare Sandra ancora di piu' per permettere a Ivan di entrare con piu' comodita'' allora la feci sedere sulle mie gambe praticamente sul mio pisello ,in questo modo lei sentiva la mia pelle anche sulle natiche;Ivan adesso era piu' comodo infatti prima la cappella e poi pian piano tutto il suo cazzo riusci a entrare ,Sandra ,con le mani sul culo di Ivan guidava e dettava i tempi e diceva "ecco ,dai cosi...ora scopami,scopami"e se lo tirava a se finche Ivan non le sollevo' le gambe e la penetro ' fino al suo piu' profondo,lei lancio un mezzo urlo e inzio a dire "cazzo,cazzo,cazzo!!!e venne abbracciata da tutti e due.
Il resto della giornata passo'.passo troppo velocemnte e in un batter di ciglia eravama gia' sull'aereo,senza dire quasi niente se non il necessario.Eravamo felicissimi della vacanza,appagati e con una nuova esperienza incredibile.
Prima di arrivare a casa lei disse"bello,mi e' piaciuto molto ma quel preservativo mi ha dato un po di fastidio......secondo te con Dario potrei farmi fare senza quel dannato profilattico?"Il mio sguardo fu eloquente.
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11 years ago
AdamDTS,
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Odore
Mi sveglio, non apro gli occhi.Percepisco il giorno che sta filtrando dalla tapparella.Respiro, sento un odore.Si proprio un odore che aleggia per la stanza.E' un odore di passione, di desiderio che si è esplosoentro queste mura.Sposto il braccio, sento il lenzuolo scivolare sotto la mano.Cerco per sincerarmi che non sia stato tutto un sogno.Trovo le tue dita, le sfioro.Le tue si muovono, si intrecciano piano con le mie.Le stringo,ti faccio capire che mi sto svegliando.Mi rispondi con la tua stretta.Mi giro verso di te,tu verso me.Ci guardiamo sorridendo,ci stringiamo baciandoci,all'inizio piano, poi con sempre più passione.Sento quell'odore che mi ha svegliato,è sulla tua pelle,ti bacio il collo, lo sento un po' più intenso.Scendo verso il seno, non so quale scegliere,sembrano esserne impregnati allo stesso modo.Scelgo quello sinistro, lo lecco, lo succhio.L'odore diventa sapore.Il sapore un ricordo,le mie dita che raccoglievano il mio nettareancora caldo dal tuo fiore e lo spalmavanosul capezzolo, le tue e le mie dita che giocavanocon questa crema fatta di noi, la mia lingua che leccava.Mentre i ricordi si srotolano, il gusto si affievolisce.Le tue mani sulla mia testa.Sento ancora quell'odore che mi ha risvegliato.Sono sul tuo ventre, ora mi è chiaro, è il nostro odore,non il mio e il tuo ma il nostro, una miscela unica.Bacio e tocco con la lingua, non sono ancora alla fonte.Mi segui nella mia discesa.Il tuo pube, oramai so di essere vicino,lo sento ancora più intenso.Bacio l'inguine, lo seguo, scivolo tra le cosce.Sono arrivato alla fonte, qui si è consumata la nostra nottedi dolce, calda, infinita passione.I nostri corpi i campi di questa sensuale battaglia,ogni lembo della nostra pelle, un esplosione di sensazionie brividi di piacere.E' qui, la via per essere in te, che ha visto il miodesiderio turgido, teso, farsi largo e risalire per il tuo calore,ripetendo la strada più e più volte, con i nostri movimenti.Mi allontanavo da te per poi ricaderti dentro, con lentezza pergustare la carezza che il tuo fiore mi dava.Percependo il tuo eccitante miele che mi impregnava fino a che,al culmine del piacere, il mio si è mischiato al tuo.Ora sono qui, con le mie labbra a sfiorare le tue,tocco leggero, odore intenso.Le prendo tra le mie, le inumidisco.Il sapore si rinnova trovando le fragranze di pocheore prima.Senza accorgermente inizio a prenderne , a leccarne,fino ad andare a cercarne dell'altro che sta iniziandoad uscire da te.Mi perdo nel tuo fiore.I tuoi sospiri si fanno intensi,mi attiri a te, risalendo fino alla tua bocca.Mi vuoi sopra te,con le mani scivoli lungo la mia schiena,sento il calore dei tuoi polpastrelli,scivoli sul mio ventre e ancora più giùmi cerchi e trovi la mia eccitazione.Con le gambe ti avvinghi a me,mi spingi in te, con la mano mi guidi.Ti piace accarezzarti con la mia puntaingrossata.Muovi il bacino per accogliermi e io mi lascioprendere.Siamo di nuovo noi e non io e te.Ci desideriamo, ci prendiamo, ci cavalchiamo.Ti inarchi sotto i miei movimenti.Accelero, ansimo, ti bacio con ardore,mi senti in te.Un movimento alla volta saliamo per il piacere,ne raggiungiamo il culmine.Ci baciamo, sorridendo, il nostro odore aleggia nell'ariadi un nuovo giorno.
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11 years ago
JustPhisic73,
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Last visit: 4 years ago
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Onde
Il mare era calmo, una tavola.Piccole onde agitavano la superficie.Le uniche increspature erano causate dai corpi di Lui e di Leiche si inseguivano, si lasciavano, si ritrovavano.Lei avvinghiata a Lui lo baciava stingendolo.Poi si lasciava andare all'indietro tenendo le gambe serrate dietro la schiena di Lui.Si sospinsero , in questo gioco, fino alla riva.Mano nella mano uscirono e si sedettero sulla riva.I piedi lambiti dalla piccola risacca.Lei appoggiò la testa sulla spalla di Lui,Lui la cinse tenendola a sè.Con una mano le sollevò il viso e le diede un bacio, dolce e salato.Lento, lungo, dapprima sulle labbra, poi sempre più intensofino a che le bocche non furono una cosa solae le lingue si incontrarono nell' alcova formatasi.Quel bacio che non voleva smettere,mentre le mani di Lei accarezzavano quel visodolce e delicato con la barba appena incolta.Si spostò di lato e Lei per non staccarsi lo seguì,senza mai staccare le loro labbra.Cominciarono così a rotolarsi tra la sabbia caldache quasi non si sentiva visto il calore che avevano dentro loro.Quel lungo e passionale bacio non voleva dar loro tregua .Si fermarono in riva al mare, sulla sabbia appena bagnata.L’acqua salata raffreddava la pelle ma non la loro voglia di unirsi.Lui era sopra Lei, il costume ormai era intriso di sabbia e come pure quello di Lui.Le mani di Lui iniziarono ad accarezzarle il pettoinsinuandosi tra le pieghe del costume quasi asciutto,passarono dietro la schiena, lo slacciarono sfilandolo dalle braccia.Cogliendo nel cavo della mano l'acqua che risaliva sulla battigia,Lui laì fece cadere goccia a goccia sui seni e poi copiosa a lavare via la sabbia.Ripetè il gesto fino a che il petto fu completamente lucido e bagnato.Si chino e inizio a baciarlo con dolce passione.Risalì il seno fino al alla punta che iniziò a diventare turgida,con il pollice e indice dell'altra mano scivolò verso l'altro seno.La sensazione per Lui fu duplice, tra le labbra e sotto la lingua sentire ilcapezzolo diventare sempre più duro enello stesso modo e tempo anche l'altro rispondere al tocco delle dita.Si dedicò con desiderio a questo bacio , Lei si inarcò per offrirsi di più a Lui.Un bacio lungo e passionale, labbra che cercavano di assaporarne ogni fragranza,quel desiderio di averla che si percepiva sulle labbrache si asciugavano da quanto era assetato di Lei e del suo piacere.Le mani di Lei premevano sul suo bacinoper tirarlo verso di se, sentiva la sua eccitazione che premeva sul suo pube.Più la sentiva più cercava di avvicinarlo a se.La mano di Lui nel frattempo cercò di slegarei cordoncini laterali dello slip senza che Lei se ne accorgesse.Senza rendersene conto, fu completamente nuda davanti a Lui,con lo splendore del suo corpo che Luinon avrebbe mai voluto smettere di assaporare.Ad un tratto la sua mano, bagnata del loro saporecominciò a scivolare dal basso verso l’alto.Lei percepì una strana sensazione,freddo dell’acqua mescolato al caldo che sentiva dentro.Ad un tratto Lui si fermò sulle labbra esterne del suo fiore e,mentre la accarezzava, la guardò ,con lo sguardo di Leiche si confondeva col sole che Le accecava gli occhi.Solo Lui tu potè vedere e sentire quanto gemeva per le sue carezze,anche se Lei non potè incrociare il suo sguardoI sospiri di Lei furono un'incitamento a continuare le carezze,con i polpastrelli toccava le labbra calde, risaliva verso il clitoride,riscendeva aprendo i petali.Ogni suo movimento era un sospiro di piacere per Lei.La mano di Lei scivolò lungo il ventree inizio ad accarezzare l'eccitazione di Lui,con passione, desiderio.Con entrambe le mani gli abbassò il costumee prese in mano il suo sesso caldo,durogustandosi la sensazione che le dava.Lo accarezzò facendo scivolare la pelle su e giù lentamente.All'unisono Lui si appoggiò e Lei lo attirò.Si unirono in un unico movimento, il fiore di Lei si aprìal desiderio di Lui.Lei si aggrappò alla sua schiena sollevando il bacino,Lui si spinse dentro con vigore.Si baciarono rimanendo in quella posizione sospesafino che un leggero ondeggiare dei loro corpidiede inizio ad una danza di piacere.Mentre danzavano insieme, le mani di Luiaccarezzavano il suo seno giocherellandocon i capezzoli ormai turgidi da tempo.Quelle di Lei cominciarono a scivolaresulla sua schiena sudata di passione,lo prese per le natiche e le strinse forte verso di se,mentre continuavano a danzare.I movimenti di Lui cominciarono ad essere più decisi e profondi.Lei lo sentì dentro, desideroso di prenderetutto il suo nettare per mescolarlo con quello di lui.Ad ogni movimento deciso un sospiro.Quell’ondeggiare che voleva durasse più a lungo,l’intensa eccitazione che dava ad entrambi.Il suo fiore cominciò a gonfiarsie a liberarsi della voglia che aveva di Luiil suo profumo, il loro umori mescolaticrearono una fragranza tale che Lui non osò staccarsi da quella posizione,immobile per assaporare completamente quella nuova essenza.Lo trattenne dentro se, le mani sulle sue natiche non lo fecero più muovere.Il suo bacino si strusciò su quello di Lui eil suo fiore lo accarezzò con sempre maggiore velocità.Sentì la sua eccitazione dentro, pronta ad esplodere, erano vicini entrambi.Fiotti caldi iniziarono a scorrere veloci dentro Lui,per perdersi tra le contrazioni del piacere di Leiche si stavano lasciando andare.Brividi di piacere li scossero, ansimarono,si baciarono, si strinsero.Il sole era tramontato,la prese in braccio restando dentro Lei,la portò verso il mareper danzare insieme, in un ballo a tre.
1899
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11 years ago
JustPhisic73,
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Gita in campagna
La macchina sobbalza lungo la stradina di campagnache si snoda attraveso i prati verdi.Punti il dito verso una pianta in cima ad una piccola collinetta."Andiamo lì".Parcheggio la macchina.Ci incamminiamo tenendoci per mano.Io con lo zaino in spalla , tu con la borsa da picnicIl sole ci scalda, una leggera brezza agita i tuoi capelli.Il tuo vestitino svolazza attorno alle gambe nude.Arriviamo sotto l'ombra, appoggiamo a terra le borse.Guarda verso l'orizzonte, mi porto dietro te,ti cingo la vita con le braccia e ti baciodelicatamente il collo .Mi passi una mano tra i capelli."Apparecchiamo?" mi sussurri,"abbiamo tutto il pomeriggio per noi e quinon verrà nessuno a disturbarci"Stendo il plaid vicino al tronco,inzi a passarmi quello che hai preparato.Mi appoggio al tronco e tu ti appoggi a me.Mangiamo così, parlando e scherzando."Ops, ho dimenticato il dolce" mi dici.Ti avvicini a quattro zampe, con il tuo naso sfioriil mio, con le labbra leggermente schiuse ti accostifingendo di baciarmi, giocando con le distanze.La mia mano risale lungo il tuo braccio fino alla nuca eti attiro a me.Un bacio lungo, dolce e appassionato fatto dilingue che si rincorrono."Ma il mio dolce sei tu" le dico attirandola a me.Lei si inginocchia su me.La gonna ci copre.Mi mette le mani attorno al collo, si avvicina eci baciamo. Sento le sue dita che mi accarezzano la nuca.Le mie mani corrono lungo i suoi fianchi su fino al collo.Si fermano al mento tenendolo dolcemente stretto.Ridiscendo accarezzando il suo seno, il cotone leggerolo separa dai miei palmi.Scorro verso la sua vita che si contrae al miotocco.Seguo i fianchi e raggiungo le gambe.Continuiamo a baciarci con trasporto e passione.Risalgo insinuandomi sotto la gonnellina,fino a cercare l'elastico del perizoma.Con mia sorpresa non lo trovo,ti accorgi e sorridi labbra su labbra."che bella sorpresa" mormoro eccitato.Ti spingi ancora di più verso di me,il tuo bacino che si muove sui miei pantaloni.Le mie dita si allargano sulle tue naticheper tenerti a me.Mi strinti a te.Lasci scendere le tue mani,si anche loro sotto la stoffa,armeggiando con i bottoni dei miei pantaloni."Secondo me qui ce qualcuno che vuole liberarsi"sussurri.Sento le tue dita sulla mia pelle sensibile,mentre le mie ti esplorano, trovando calore ed eccitazione.Mi fai sollevare il sedere per sfilare in un solo colpotutto cià che mi costringe.La tua mano mi prende, sente la mia eccitazione, la accarezzala fa sua.Sposti il bacino sopra me ed inizi a strusciare le tue labbraper la mia lunghezza accompagnando il movimento con la mano.L' eccitazione cresce con il nostro ansimare.Ti sollevi sulle ginocchia, piegando il collo per nonperdere il contatto con le mie labbra.Le mie mani si muovono dietro te,dentro te, imumidendosi del tuo nettare.La tua solleva il mio sesso e lo muoveavanti ed indietro lungo i petali del tuofiore che di volta in volta si aprono.Mi porti all'ingresso del tuo corpo.Ti lasci scendere un po' per risalire.Ripeti questa danza andando sempre più giù.Godo nella testa, nell' anima, nel corpo.Ti adagi completamente su me, sonototalmente in te.Ti muovi sopra me strappandomi muguliidi piacere e sensazioni che esplodono inogni angolo del mio corpo.Ti sento godere dell' avermi in te.Saliamo verso il piacere,le mie dita che ti cercano,entrano , escono, si fanno largo in ogni dove.Acceleri, ti stringo.Senti che la mia eccitazione si statrasformando in esplosione.Avverti ogni mia sensazione.Un gridolino esce dalla tua bocca,un'energia si rilascia da me , scorre impetuosa,sfociando nel tuo caldo ventre.Assecondi le mie spinte, le segui.Resto in te, senti i miei tremori di piacere,le mie scosse.Sorridiamo entrambi baciandoci con dolcezza
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11 years ago
JustPhisic73,
32
Last visit: 4 years ago
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Prima esperienza
ci conosciamo online rapido contatto subito scambiamo qualche sms di conferma visto che le mie foto hanno subito convinto sua moglie.ci vediamo nel lungomare era sera tardi quasi nessuno c'era loro seduti su una panchina e io che piano piano inizio ad avvicinarmi, lei con un abito blu elettrico corto bruna gran fica con il marito seduto accanto che la baciava e le teneva la mano ... io mi siedo accanto a loro un po di silenzio loro bisibliano tra di loro lei si gira mi guarda e sorride e io prendo forza mi avvicino a lei e inizio a mettergli la mano sotto abito mentre il marito la bacia fino a toccargli il perizoma ... poi si alzano e mi dicono di seguirli in auto ... mentre eravamo in cammino iniziano le presentazioni io ero seduto dietro mi avvicno alla moglie e gli faccio dei complimenti e lei mi richiede di toccarla d nuovo e io eseguo e inizio a baciarla sul collo e a masturbarla per bene mentre il marito guida per le vie della città ... ci parcheggiamo lei passa dietro da me e subito mi abbassa i pantaloni e mi succhia il cazzo mentre il marito la guarda e si eccita e poi mi comanda di scoparla a pecora mente il cornuto le tocca le tette e si fa masturbare il pisellono che si ritrova ,,,la serata è andata bene con la voglia di rivederci ancora
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11 years ago
admin, 75
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Sabato pomeriggio
Finalmente sabato pomeriggio eravamo liberi e a casa da soli, liberi si fa per dire circa 1 ora di tempo.Sono le 17,00 e torno a casa, lei non la sento è in doccia, la saluto e mi metto a fare dei lavoretti, quando esce entro in doccia io poi dovevamo uscire.......... In doccia mi depilo le parti intime perchè a lei piaccio così e nemmeno a me dispiace, esco e vedo che l'armadio dell'antibagno dove tiene i suoi giochini e chiuso male, intuisco subito che la signora abbia voglia.....entro in salotto e me la trovo con l'accappatoio aperto e le gambe oscenamente spalancate,a figa e il culo depilati di fresco , si sta divertendo con un piccolo vibratore e si è bendata con una di quelle mascherine che si usano per i viaggi aerei, non vi dico lo stato del mio cazzo, in silenzio la lascio fare e la signora ha un orgasmo dietro l'altro.. intanto io mi meno il cazzo ma devo staccarmi in continuazione altrimenti vengo subito.Lei mi provoca dicendo che noi uomini siamo tutti uguali e che ci mettiamo un attimo a venire, per quello lei si fa sfondare da altri uomini e non solo da me... questo è il segnale che vuole farsi trattare da TROIA.Naturalmente io prendo la palla al balzo e comincio a leccarle il buco del culo, la figa in questi momenti e tutta sua e del suo mini vibratore.Prendo del lubrificante e con le dita lo spalmo sul buco del culo, poi le infilo un dito e lei risponde " tutto qua ?? Allora prendo un vibratore , lo lubrifico ,lo appoggio sul buco del culo e lei se ne impossessa subito, in meno di 2 secondi aveva il culo sfondato.Vedevo che la sua figa aveva bisogno di essere riempita , prendo un altro dildo più grosso e dopo averlo lubrificato lo appoggio all'ingresso della figa, lei dice che non ci riesci davanti e dietro contemporaneamente... gli lascio il vibratore appoggiato tra le labbra della figa che è diventata grossa dagli orgasmi e dopo pochi istanti in un lampo lei prende il secondo vibratore enorme e se lo sbatte tutto in figa fino in fondo, visione fantastica di una troia aperta figa e culo che continua a godere. a questo punto le sbatto l'uccello in bocca e lei comincia con un gran pompino, comincia con succhiarmi i coglioni e poi tutto il cazzo in bocca.Oramai era in paradiso , un vibratore in figa , uno in culo e un cazzo in bocca dopo avermi spompinato per un bel po , si è tolta il vibratore dalla figa , poi quello dal culo, aveva voglia di carne la zoccola.Girata a pecorina le ho appoggiato la cappella in culo, nemmemo il tempo di provare a spingere che la puttana si era gia impalata , dovo dire una delle più belle inculate tutto in fondo che ad ogni affondo i coglioni le sbattevano sulla fica, poi senza dire nulla si è staccata dal culo mi ha fatto distendere e si è seduta sopra al cazzo, finalmente le avevo riempito anche la figa, vi assicuro che non sono durato molto ma gli ho innondato la vagina di sperma, a questo punto lei si è estratta l'uccello e l'ha pulito per bene con la lingua, .....e ora aspettiamo il prossimo sabato ....
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11 years ago
robixsil,
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Last visit: 4 years ago
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Il mio primo 40enne bello : prima parte
Ci sono cose che nella vita pensi di non arrivare a fare mai, e invece, quando meno te lo aspetti si verificano. A 44 anni compiuti, stanco di non riuscire mai a trovare nessuno con cui incontrarmi, non per sesso ma per amore, pubblicai un annuncio del tipo: 44enne serio e insospettabile, passivo, sano e pulito cerca un uomo serio, insospettabile e ospitale, sano e non mercenario per amicizia e se verrà anche altro.
Lo pubblicai in un giornale locale e aspettai il tempo necessario affinchè venisse letto. Ricordo che passarono circa due tre settimane, che mi telefonò un ragazzo quasi 40enne. Al telefono sembrava un tipo deciso che con molta educazione mi chiese cosa cercavo veramente.
Naturalmente mi presentai dicendomi che cercavo un amico particolare con cui intrattenermi a letto desiderando pazzamente di fare l’amore con lui in modo completo immaginando anche da molto tempo di trovarmi in una situazione intrigante, ossia di farlo sotto doccia. A lui la fantasia di farlo con me sotto doccia e non solo non dispiaceva e quindi, chiuse la telefonata dicendomi che ci avrebbe pensato e che poi mi avrebbe telefonato per farmi sapere.
Dopo qualche giorno mi richiamò dicendomi che mi aveva pensato e che aveva voglia di conoscermi di presenza. Fissammo un incontro in un luogo estraneo dapprima alla sua abitazione. Io era già li alle ore 15.00 puntuale come non mai (non amo aspettare e fare aspettare naturalmente), subito dopo, anche lui rispettoso dell’orario datomi, arrivò con la sua ford. Ero agitato ed emozionato nel contempo, il cuore mi andava a mille; fece uno squillo e mi chiese dov’ero: sono davanti a te, dentro la macchina che ti sta di fronte, mi rispose….scendo subito! Entrò in macchina e mi si presento un bell’uomo, biondo, capello mosso, occhi cerulei, alto 178 magro ben fatto, un tipo che si faceva notare per la bellezza fisica. Era emozionato anche lui, si vedeva e me lo disse subito, non preoccuparti gli risposi, anche io lo sono! Fatte le presentazioni, mi si presentò con il suo vero nome che qui non sto a dire, lo chiamerò Pino, e mi spiegò che desiderava da tanto temo di avere un’amicizia particolare con un uomo, essendo disposto ad accettare tutto quello che sarebbe venuto. Andammo avanti così per un paio di ore a raccontarci le nostre vite e le nostre esperienze, fino a quando mi disse molto dolcemente che era eccitato e che avrebbe voluto già portarmi a letto perché gli piacevo molto, e perché gli sembravo una persona seria di cui potesse fidarmi.
Devo dire la verità che a me il ragazzo piacque subito, sia per la bellezza fisica ma anche per il modo di
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fare, di presentarsi non da poco: gentile e garbato mi sarei fatto impalare da subito.. Mi raccontò tral’altro che con la moglie le cose non andavano ormai da tempo come dovevano andare e che era in procinto di separarsi: ancora più contento lo ero visto che aveva una maggiore voglia di altre pietanze. Ci lasciammo sicuri che ci saremmo rivisti e che appena avrebbe avuto casa propria a disposizione senza la presenza della moglie si sarebbe fatto vivo.
Non passarono che 48 ore che mi chiamò al cellulare dicendomi dove abitava e che potevo andare a trovarlo. Fu davvero una gran contentezza per me. Quel pomeriggio uscìì prima dall’ufficio e mi recai subito in altra località vicino e dopo tre quarti d’ora fui da lui. Suonai il campanello, dopo qualche istante mi rispose al citofono, aprì e mi invitò a salire al primo piano. Lui era in accappatoio e non appena arrivato mi abbracciò appassionatamente stringendoci l’un l’altro in un frenetico bacio: si sentiva che aveva voglia della mia bocca da baciare! E non appena mi strinsi a lui sentii forte pressare la punta del suo cazzo sulla mia patta ormai rigonfia di piacere: era nudo senza gli slip lo toccai e mi si presento in mano un gran bel cazzo di 19 cm, lungo e grosso di circonferenza. Mi accompagnò delicatamente nel suo letto, accuratamente preparato per coricarsi con me, dove iniziò a svestirmi piano piano, fino a quando mi tolse l’ultimo indumento intimo e iniziò ad odorare la mia calda pelle pelosa ma morbida e a baciarmi ovunque. Si distese poi vicino a me e iniziammo a baciarci e toccarci delicatamente mentre le nostre bocche si baciavano piene di calore le mani cercavano ciò che una donna non può dare: finalmente il suo cosone grande e grosso era tra le mie mani e così anche lui cercava il mio meno lungo ma sicuramente ben calibrato. Piano piano iniziammo a scendere sempre più fino a quando ci eravamo aggrovigliati nella posizione del 69 pronti a gustare pienamente i nostri rispettivi membri in modo vorticoso avidi di piacere: che goduria avere quel cannolo in bocca e più lo ciucciavo più si ansimava di piacere. Un piacere caldo, voluttuoso, e ad ogni leccata corrispondeva una spremuta e toccata di coglioni gonfi che avevamo entrambi per le scopate trattenute alfine di conservare lo sperma copioso per i nostri incontri.
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11 years ago
admin, 75
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La mia prima esperienza all'eta' di 16 anni che mi
Avevo poco più di 16 anni e fino ad allora una sola esperienza effettuata la prima volta a 14 anni con una semplice masturbata con un coetaneo.
Ma quanto sto per raccontarvi è stata la più lunga esperienza avuta prima di partire per il militare ed anche quella più emotivamente interessante
Dalla Sicilia, mi ero trasferito a Ostia lido per motivi di lavoro, dove andai a vivere per un anno e mezzo a casa di una mia zia, separata.
Avevo trovato lavoro presso un emporio che vendeva anche bombole: mi adattavo a tutto pur di aguadagnare il mio stipendio.
Un giorno, mi dissero di consegnare una bombola di quelle da 10 kili presso il domicilio di un cliente che vedevo per la prima volta.
Presi l'ascensore, salì al IV piano e suonai: mi aprì il proprietario a torso nudo e quando lo vidi rimasi talmente abbagliato per la sua bellezza che lui capì subito che mi piaceva! Fece una smorfia di piacere e salutandomi mi invitò ad entrare.
Lui era un uomo di 48 anni, bello come il sole, moro e occhi cerulei, fisico asciutto, prestante, pizzetto curato e in quel frattempo ero così preso dal guardarlo che non mi interessava nient'altro: ero come intondito,tanto mi aveva stregato!
Cambiai la bombola e dopo che mi ebbe pagato stavo per andarmene, quandò iniziò a farmi delle domande del tipo: da dove venivo, cosa avessi studiato, (lui era un professore ancora in esercizio); io risposi che mi ero preso una pausa di riflessione giacchè mi ero ritirato dalla scuola media superiore, perchè volevo capire cosa avrei voluto realmente fare da grande.
Instaurammo così una piacevole discussione, tanto che arrivò a dirmi che era vedovo da due anni e che da quando gli era morta la moglie non aveva avuto più nessuna donna, anzi, pensava a tutt'altro! Da un po' di tempo pensava di avere un rapporto con un uomo ma che non era mai riuscito a trovarsi nessuno con tendenze gay, giacchè si preoccupava che qualcuno facesse qualche soffiata.
Questo discorso tanto intrigante mi allettò tanto, e così piano piano inizia a digli che avevo avuto la mia prima esperienza a 14 anni, e che si era tratta di una semplice esperienza di con un mio conoscente e nient'altro.
Lui, aveva già capito che mi piaceva e confessandomi che anche io gli piacevo si avvicino' a me per farmi sentire la sua patta ormai ingrossata.
Ero al settimo cielo, non aspettavo altro! Anche il mio cazzo si era ingrossato, prendendo la mia mano mi fece sentire tutto il suo vigore: aprì la cerniera dei pantaloni lo uscì subito fuori insieme a un bel paio di palle gonfie come
quelle di un toro! Un cazzo talmente duro e grosso che potei prenderlo con le mie due grosse mani e iniziai a baciarlo e leccarlo: ci accomodammo nella sua camera e sdraiandoci e iniziammo a baciarci come due gatti in calore! Era bellissimo sentire la sua bocca nella mia, la sua lingua avida che cercava la mia lingua calda e nel frattempo andava spogliandomi piano piano fino a che non fummo tutte e due completamente nudi .
Quant'era bello e magnifico il mio Lorenzo (nome convenzionale) alto cm. 1,80 peloso e con una mazza di 20 cm.
Fu piacevole sentirlo venire sopra di me dopo circa un'ora d'amore, di baci e tenerezze e toccate soft: eravamo esausti ma appagati.
Per quella volta non andò oltre, ma si sentiva che avesse bisogno di tanto tanto affetto e di tanto amore, ignaro che sarei diventato il suo amante tenero e dolce per diversi mesi.
Fatemi sapere se vi piace scrivendomi alla mia mail.
In futuro se ci saranno degli apprezzamenti continuerò con le mie storie.
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11 years ago
admin, 75
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La prima volta con un uomo
Erano anni che frequentavo il mio amico, sapevo delle sue preferenze verso i maschi, ma con me si era sempre comportato normalmente e avevamo sempre parlato di tutto o quasi di tutto.
Una sera in un ristorante, dopo aver bevuto un pò di vino, portai il discorso su una mia piccola esperianza avuta con un uomo, mio malgrado, quando ero ancora minorenne e gliela raccontai con un pò di titubanza.
Lui ascoltò silente ed alla fine mi chiese con voce pacata se avevo subito un trauma o mi era rimasta una curiosità.
Risposi che alla fine, benchè avessi avuto paura, mi era rimasta una certa curiosità. Ammetto che in quel momento mi vergognavo. Non sapevo perchè ero finito su quell'argomento. Oppure lo sapevo, ma lo negavo anche a me stesso.
Gentilmente mi invitò allora a casa sua a bere un digestivo e per continuare a parlare.
"Così ti liberi", mi disse.
Una volta a casa mi fece accomodare su di un divano e si sedette vicino a me, chiedendomi di parlare liberamente e di raccontargli le mie emozioni e di cosa avevo provato.
Iniziai a parlare, lui ascoltò per un pò, poi la sua mano mi accarezzo le ginocchia e salì piano piano. Mi venne duro, ero imbarazzato, ma lui con molto tatto continuò.
Mi slacciò i pantaloni e se lo prese in bocca.
Che senzazione, non ero abituato con un uomo, era un pompino bellissimo.
Sentivo il desiderio salire ed il desiderio di provare anche io a fare un pompino ad un uomo.
Ci spogliammo, adesso era lui a condurre il gioco. Mi fece abbassare e me lo mise davanti alla bocca. Ormai non potevo più tirarmi indietro e le mie fantasie sopite da tempo stavano per diventare realtà.
Cominciai a baciarlo, non lo avevo mai fatto, fu una senzazione strana, paura, libidine o voglia. Non so. Lo baciavo con andamento lento e veloce accompagando il ritmo con la mia mano. Lo sentivo gemere. Mi piaceva.
Dopo un pò mi staccò dal suo cazzo e si mise inginocchiato sul divano. Avevo il suo culo davanti a me, gli umidificai il buco e lo penetrai. Ero troppo eccitato per durare a lungo e dopo un pò gli inondai il culo del mio piacere.
Ero in trance.
Adesso toccava a me. Lo feci sdraiare e ricominciai a spompinarlo, alternando la bocca alla mano, volevo farlo venire. Continuai finchè non sentii la sua voglia scoppiare e mi scostai per non berla.
Che senzazioni che avevo provato quella sera.
Era la mia prima vera volta, ma non avevo ancora provato tutto.
(storia vera)
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11 years ago
navigator301,
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Quello sguardo di troppo
Vendere pc non è sicuramente il lavoro più emozionante del mondo, ma se sai approfittare delle situazioni giuste, può regalarti emozioni molto intense. Qualche giorno fa, si presenta in negozio una coppia di coniugi molto distinti. Lui si dirige subito verso i notebook, lei si perde tra gli elettrodomestici. Iniziano i convenevoli di rito, le spiegazioni varie sulle ultime tecnologie etc etc. Dopo circa venti minuti di trattative ecco ricomparire la moglie ormai stanca di attendere le titubanze del marito. Con piglio deciso e autoritario lo estromette letteralmente dalla conversazione e dopo aver puntato un bellissimo sony vaio bianco latte, costringe il marito ad acquistarlo senza se e senza ma. L'uomo obbedisce senza battere ciglio, si vede che è abituato a farlo... Mi chiedo se anche in camera da letto non sia la donna a dettare le regole del gioco. Preparo il computer e durante il tragitto che ci separa dalle casse lo sguardo mi cade più volte sulla scollatura provocante della signora. Due belle bocce sode fanno bella mostra di se e nemmeno il reggiseno è in grado di nascondere i due "chiodini" che fanno capolino. Inizia un gioco di sguardi, io guardo le tette della signora, il marito mi fissa il pacco e la signora lancia occhiate di intesa a tutti e due. Arriviamo alla cassa, e dopo aver pagato richiedono assistenza per il primo avvio del pc. Avendo fretta di andare chiedono se per caso il negozio metta a disposizione un servizio di assistenza a domicilio. Solitamente non è la prassi, ma in casi eccezionali sono i venditori stessi che a fine turno vanno a casa dei clienti per aiutarli. Sono quasi le 21.00 ormai il negozio è in chiusura, mi candido immediatamente per questa assistenza e mi faccio lasciare il recapito della coppia. Ci sentiamo telefonicamente, hanno fretta di utilizzare il pc, mi chiedono se per me è un problema raggiungerli intorno alle 22.00. Giusto il tempo di mandare giù un boccone da mac donald's e sono al loro portone. Mi apre il padrone di casa e mi fa accomodare nel suo studio; il pc è ancora imballato. Lo sistemo e lo accendo per il primo avvio. L'operazione dura si e no 10 minuti, il pc è pronto, il tempo di configurare il router e siamo su internet. Arriva la padrona di casa, si complimenta per la professionalità del servizio, poi mi offre da bere per mettermi a mio agio. Con un gesto quasi impercettibile manda il marito a prendere non so cosa in cucina. Siamo soli... Mi alzo per poggiare il bicchiere, lei nota il tatuaggio che fa capolino dalla manica della camicia e mi chiede quanti ne ho, poi senza lasciarmi spazio per una reazione inizia a sbottonarmi la camicia. Dice di adorare i maschi tatuati e senza chiedere permesso comincia a baciarmi il tatuaggio sul petto, passa in rassegna i capezzoli e scende verso l'ombelico. Mani sapienti eliminano cintura e pantaloni e in men che non si dica e lì che mi alita sul pacco. Non lo prende subito, ci gioca. Segue le venature con la lingua, carezza le palle con le unghie finemente laccate di rosso. Sono nelle sue mani, incapace di qualsiasi reazione (erezione mostruosa a parte).
Anche i boxer sono ormai un ricordo, il mio uccello è in balia della sua bocca e delle sue mani, lo vedo scomparire e poi ricomparire sempre più grosso. Quel rivolo di saliva che lega le sue labbra alla mia cappella mi fa impazzire e lei lo sa... Avverto una presenza alle mie spalle, il marito è ritornato. L'abito impeccabile di prima ha lasciato il posto ad una più comoda mise da casa, in pratica anche lui è in mutande. Accenna a balbettare qualcosa ma come sempre la moglie lo zittisce e lo costringe a prendere in bocca la mia verga. Iniziano le umiliazioni. Lo vedi com'è fatto un cazzo urla al poveretto che con aria sommessa annuisce mentre tiene tra le labbra il mio pisello. Lo costringe a spogliarsi ed effettivamente il paragone è imbarazzante. L'uomo esibisce un "mignolino" da pochi cm e per giunta ancora moscio, segno di evidente impotenza. Lei incalza con le umiliazioni e pretende che lui assista alla monta lubrificando per bene sia me che lei. Mi sbatte sul divano, mi offre le spalle e mi si siede sopra. Il marito inizia a leccarle la passera poi passa al mio uccello, riempie tutto di saliva poi riempie la moglie col mio cazzo. Inizia un su e giù selvaggio, lei sembra assatanata e lui sempre a leccare per bene. Mi appendo a quelle splendide tette, le strizzo per bene i capezzoli e inizio a montarla con foga sempre crescente. Sarà pure abituata a dominare il marito, ma quando sono infoiato il gioco lo conduco io. La rivolto a pecorina e comincio a sbatterla selvaggiamente ricoprendole le natiche di manate. Passo con disinvoltura tra primo e secondo canale, naturalmente senza chiedere permesso... Ad un certo punto, quando so di avere in mano la situazione, per una specie di solidarietà tra uomini, concedo al povero martire la bocca vogliosa della moglie costringendola a succhiarglielo mentre la stantuffavo da dietro. Sarà stata la concessione, sarà stata la scena che gli si parava davanti ma al mite maritino devoto sembrava pure rizzarsi l'uccello. Diciamo che stava apprezzando. La furia sessuale della donna era stata domata a suon di sculacciate e colpi di cazzo, adesso era un agnellino pronta ad esaudire anche le voglie del marito. Malgrado la scarsa dotazione di bordo, abbiamo azzardato una doppia penetrazione per poi passare ad un pompino doppio. Per una vota il carnefice diventava vittima e dopo un paio di accurati colpi di lingua si beccava in faccia due bei fiotti di sborra calda e densa. Costretta a ripulirci per bene i cazzi ci serviva da bere direttamente dalla sua fica. Dopo essermi ripreso e ricomposto li salutavo cordialmente complimentandomi con loro per l'ottimo acquisto! Bello vendere Pc...
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11 years ago
admin, 75
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Un'amica
Diversi anni fa conobbi una ragazza he lavorava come cassiera nella banca in cui ero cliente e diventammo subito amici, accomunati da un'immediata simpatia reciproca.
Al tempo avevamo tutt'eddue delle storie in corso che procedevano in modo incerto, ci frequentavamo soltanto come amici, anche se con una sensazione di familiarità che ci rendeva complici e curiosi.
Nel corso degli anni a seguire il nostro rapporto è sempre continuato e ci ha visti condividere la stabilizzazione delle nostre vite, è stata mia testimone di nozze ed io ho conosciuto suo marito.
Ad un certo punto dopo che lei ha avuto la prima figlia abbiamo iniziato a sentire il desiderio di avere qualcosa in più dalla nostra amicizia...
Ricordo che un giorno a casa sua dopo aver bevuto un caffè..abbiamo iniziato a baciarci profondamente ed io avevo in quel momento un'erezione incredibile, le ho appoggiato la mano sulla patta dei pantaloni e lei ha iniziato ad accarezzarmi l'uccello.
A quel punto mi sono liberato di ogni blocco mentale ed ho estratto il cazzo dai pantaloni, sono ben dotato e la mia erezione era davvero potente.
Ho iniziato a succhiarle le tette facendole perdere ogni freno.
Lei ha iniziato a succhiarmelo, con foga e senza nessuna inibizione, anzi interrompendo ogni tanto il pompino per prendere fiato e dirmi che le piceva da matti averlo in bocca.
Io la lasciavo succhiare e godersi il cazzo anche perché si vedeva che non aveva più freni inibitori, succhiava asta e palle, ed alla fine si è fatta spruzzare in bocca ingoiando tutto senza battere ciglio, è così ha sempre fatto tutte le volte a seguire. Avrà bevuto sicuramente venti trenta sborrate in estasi totale.
Una volta venuto eravamo soliti darci un profondo bacio intriso di sperma e poi tornare a colloquiare come niente fosse....
Questa cosa straordinaria è stata per noi una rivelazione ed una svolta radicale nel nostro rapporto che continuava ad essere un' amicizia speciale, nel corso della quale ognuno di noi gestiva serenamente la sua vita familiare ed una tantum si concedeva un "caffè" così lo chiamavamo in codice...
Mentre era incinta della seconda figlia, mi spompinava regolarmente ed in più si giocava in modo spettacolare che soltanto il pensiero mi fa venir voglia di masturbarmi...
Era molto magra ,ma con un seno bello gonfio ed io succhiavo il suo latte con il mio cazzo duro di fuori, aveva un sapore dolce, mi riempivo la bocca e poi limonavamo scambiandoci il latte in bocca con le lingue.
Io con il cazzo sempre in tiro mi masturbavo mentre mi facevo allattare e poi lei scendeva a succhiare fino a farsi una bevuta di sperma..
A volte succhiavo il latte e poi lo mettevo nel caffè e ci bevevamo un macchiato con latte umano..
Mi ha spompinato anche il giorno prima di partorire e dopo qualche giorno soltanto di pausa abbiamo ricominciato a vederci.
Per il fatto che ho un lavoro coi turni ci vedevamo spesso al mattino a casa sua e finchè le bambine dormivano noi ci sollazzavamo in relax sul divano, mi piceva anche farmi spompinare in piedi appoggiato alla cucina, di spalle alla finestra aperta.
Soltanto finche la bimba aveva pochi mesi, allattava lei da una parte e me dall' altra, poi scendeva a succhiarmi l'uccello, mentre la piccola continuava a bere il latte del seno, io con il cazzo in bocca di lei mi occupavo di rimettere in bocca della bimba il capezzolo se lo perdeva...spettacolare( mi sa che finito di scrivere vado a farmi una sega).
Avanti così per parecchio tempo, finchè un giorno sempre a casa sua l'ho avvicinata di spalle e dopo averle sfilato un po' le mutandine l'ho penetrata da dietro, quel giorno mi ha lasciato fare, lasciandosi scopare in piedi da dietro e poi dopo essere venuta in maniera veramente scatenata, si è abbassata per succhiarmi il cazzo e farsi spruzzare in bocca come sempre.
Da quel giorno, saltuariamente ci facciamo un scopata, sempre da dietro, a lei piace così ed anche a me sempre con immancabile ingoio finale.
Se andavamo a correre in montagna è capitato che ci fermassimo a scopare dietro un baracca o nel bosco.
Il prossimo passaggio vorrei fosse il sesso anale, mi piacerebbe incularla liberamente e spruzzarle nel culo il mio piacere.
Il bello è che noi ci frequentiamo ancora, un po' meno ultimamente, ma sempre con gioia ed affetto, siamo amici di famiglia, conosco suo marito e le sue bambine, lei conosce la mia ex moglie a la mia attuale ragazza,mia madre...tutti... mi piace pensare che ho con sua moglie questa intesa speciale, e che siamo così complici e non pretendiamo nulla l'uno dall'altra.
Un'amica...speciale, fantastica ...totalmente libera
Scusate se mi sono un po' dilungato..
Ora vado a masturbarmi..:)
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11 years ago
admin, 75
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Il massaggiatore
La mia lei adora da morire i massaggi,e per farle un regalo cercando su vari siti di scambio di coppia,ne avevo letto uno ke offriva un massaggio senza per forza arrivare poi al gioco.Lo contattai e mi misi d'accordo per un'incontro..!Cosi un sabato sera dissi alla mia lei ke le avrei fatto una sorpresa,andammo direttamente nel suo studio e dopo nemmeno 15 minuti lei era già nuda sul lettino,inizio nel massaggiarle la schiena le gambe le natiche il tutto senza ''toccare''le parti intime..invitai il lui a spogliarsi(anche perchè faceva un caldo boia ed era tutto sudato)rimase in slipp e notai il ''pacco''gonfio..!..notai anche gli occhi della mia lei osservare il pacco..la vidi sorridere compiaciuta..cosi,invitai lui nel strusciare il pacco sulle sue mani,lei sorridendo lo tirò subito fuori ed inizio nel segarlo.Dopo neanche 5 minuti eravamo sul letto e lei si stava spompinando con passione,il tipo era veramente ben ''messo'' lungo e sopratutto molto largo ed a fatica lei riusciva nel prenderlo in bocca!!poi si mise seduta ai piedi del letto e le fece un pompino da paura..lo prendeva quasi tutto in bocca..e lo leccava con avidità..e dopo neanche 15 minuti gli veni sui seni...!!!è stata un esperienza davvero eccittantisima..fù lì ke entrambi abbiamo scoperto il piacere..io,di osservare lei succhiare un bel c...lei,bè,le piace molto succhiare ilc...!!!Questo è anche il ns. modo di giocare se c'è un vero massaggiatore...!!!
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11 years ago
admin, 75
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uno davanti e uno dietro...finalmente!
Ci svegliammo cosi dopo un paio d'ore completamente frastornati ma con quella eccitazione che ci accompagnava per po un di tempo dopo che avevamo fatto qualcosa al di fuori della "norma",infatti per istinto Luca mi tocco' la patatina e si accorse che era tutta bagnata ,avevamo dormito entrambi a pancia in su ma lui mi fece girare su un fianco,da dietro Luca mi abbraccio' prendendomi entrambe le tette ,subito dopo senti scivolare il suo pisello dentro di me e' inizio' a scoparmi molto lentamente .quasi era fermo.A me piaceva gustarmelo cosi ma lui nel mentre mi chiedeva se mi era piaciuta l'avventura del pomeriggio,io risposi che ero ancora eccitata al solo pensarci.In realta' mi accorgevo che pensavo a Ivan e al fatto che ero stata un po stronza e' un po egoista facendomi fare dal suo collega mentre lui mi gurdava e magari era anche convinto che mi avrebbe avuta lui....adesso ero un po dispiaciuta e la voglia di farmi fare da lui cresceva ,dovevo trovare il modo di dirglielo a Luca senza sembrare troppo volubile.Mentre pensavo a queste cose iniziai a muovere il culetto anch'io cercando di farlo entrare piu ' in fondo e' approfittai di quel momento per sondare chiedendogli se potevo fare un'ultima cosa."cosaa" mi chiese Luca,"posso provare a farmi fare da Ivan?"Questa domanda lo fece eccitare di piu' e' infatti ora usciva e entrava dentro me piu' veloce ,mi palpava il seno e mi baciava dietro il collo e diceva"Cavolo,sei scatenata!mi piace un sacco quando il tuo corpo si trasforma in una macchina del sesso,ma io ti amo e non ti posso negare nulla,anche se non credo che c'e' la farai con Ivan viste le dimensioni".Io a quel punto mi girai verso di lui e' con gli occhi che mi brillavano gli proposi di fare una scommessa e cioe' che se fossi riuscita a farmi Ivan al ritorno avrei fatto il modo di organizzare una serata in 3 con Betta.Ovviamente ,dato il momento e' l'eccitazione Luca disse subito di si,magari in un altro momento avrebbe rifiutato ma in quella situazione fu facile convincerlo.Se penso a come eravama prima ,a quanto era geloso lui(ma anch'io) mi sembrava tutto irreale,ne erano passati di anni vissuti insieme e proprio per questo tanti tabu si erano superati e si cercava solo di vivere la vita al meglio e di amarsi il piu' possibile,per questo non mi sentivo in colpa per quello che stavamo vivendo(l'idea mi aveva sfiorato per qualche secondo)e',anche lui era sulla stessa lunghezza d'onda:io gli ci avrei fatto fare qualsiasi cosa lui mi avesse chiesto.Dunque ci alzammo,doccia e via a cena .Durante la cena parlammo d'altro ma entrambi avevamo il pensiero a quello che era successo e a quello che ci aspettava.Finitodi cenare ci avviammo per la passaggiata nel centro storico del paesee verso l'una ,ormai stanchissimi,rientrammo in stanza.Tornammo a piedi ,circa 20 minuti di strada,e a circa a meta' ci fermammo 2 minuti in una piazzetta con delle panchine,non c'ra nessuno,io mi sedetti sul bordo alto e Luca mi abbracciava in piedi da dietro solleticandomi sulle braccia ,ci piaceva moltissimo quella atmosfera,Luca disse che stava trascorrendo la vacanza piu' bella e' originale della sua vita ,poi disse anche che aveva voglio di farmi proprio li;io gli dissi che anche lui era insaziabile e che tra pco saremmo arrivati in stanza e ci saremmo rilassati ma mentre lo dicevo lui mi sollevo' il vestito da dietro ,mi sposto le mutandine e mi infilo',io avevo paura che passasse qualcuno anche se in quella posizione ,col vestito che copriva tutto ,sembrava che eravamo semplicemente abbracciati e mentre mi penetrava io gli chiesi se l'indomani avrei potuto invitare Ivan in stanza per l'ultimo massaggio,lui disse ovviamente di si sorridendo,si lasciava "corrompere" consapevolmente e me lo faceva capire e io per "ringaziarlo" mi feci cadere una spallina del vestito regalandogli la vista del mio seno nudo in quella piazzettina dove speravo non passasse nessuno.Per come lo sentivo duro ora dovevo dedurre che quel rregalino gli era piaciuto ,ma sentimmo dei rumori e delle voci che ci costrinsero a smettere anzitempo,allora andammo in stanza e dormimmo praticamente subito.
La mattina dopo,sabato,c'era parecchia gente in spiaggia e quell'atmosfera intima non si poteva ricreare allora Luca ebbe un'idea e mi propose di prendere il pedalo' per stare da soli e anche per farsi un giro al largo,era appena arrivato anche Ivan e per educazione chiedemmo anche a lui anche se sapevamo che sarebbe dovuto andare a lavorare ,invece accetto' e disse che il sabato non lavorava di giorno ma solo di sera,chiese ovviamente che non fosse di disturbo la sua presenza;io subito"ma noooo ,figurati,ci fa piacere"Guardai Luca ed era tranquillo...poco dopo Ivan e Luca pedalavano e io ero in poppa seduta a impartire ordini sulla direzione da prendere giocando a fare il capitano.Eravamo tutti e tre col costume ,io mi alzai e posando le mani sulle loro teste mi spostai dalla parte opposta e mi misi con i piedi a penzoloni in acqua ,era una sensazione piacevolissima ,mi slacciai il costume e rimasi a seno nudo,loro non se accorsero finche Luca non si giro' e subito disse "ahh pero',anche noi vogliamo stare nudi!"Si giro' verso Ivan e gli disse che non potevano essere da meno,infatti si tolsero il boxer,la situazione iniziava a farsi interessante.Io mi rialzai e tornai a mettermi davanti,quando passai in mezzo buttai l'occhio sui loro piselli e anche loro indugiaronone0 guardarmi un po,io passai lentamente e siccome il pedalo' dondolava per non cadere mi abbassai a quattro gambe e continuai ad andare avanti gattonando,cosi loro mi guardarono il mio culetto col costume alla brasiliana e il seno che. penzolando in quella posizione. sembrava molto piu' grosso.Ivan ci chiese l'orario della partenza del giorno dopo,poi aggiunse che era dispiaciuto che dovevamo partire perche' si stava divertendo molto e ci trovava sinceramente molto simpatici ,infine disse che io ero la ragazza piu' bella della spiaggia;"come no"risposi,io,"E tutte quelle stangone del bar dove le metti ?"Ivan rispose che erano persone "spente" e senza vitalita impegnate solo a apparire belle."lo credo" pensai io,"dopo tutto che che hai fatto con me".Comunque era l'occasione giusta per ringaziarlo cosi mi rialzai e avvicinandomi camminando con le ginocchia a terra gli scoccai un bacio sulle labbra e gli disse "grazie per i complimenti" sfiorando il suo corpo con i miei capezzoli,non so se nella mia vita mi sarebbe capitata un'altra situazione come questa quindi nn risparmiavo nulla.Luca subito intervenne reclamando anche lui un ringraziamento e poi diceva scherzando a Ivan di non "allargarsi troppo",io mi girai verso Luca ma con la mano scivolai maldestramente sul suo pisello ma la cosa ci fece ridere e cosi diedi un bacio molto piu' appassionato anche a lui(vidi il suo arnese che veniva su)Nel frattempo avevamo fatto un po si strada ,se cosi si puo' dire in mare,e' senti dietro di me che Ivan si era alzato e con un balzo era gia' in acqua....Luca per sbollire un po fece la stessa cosa mentre io che avevo raggiunto la temperatura ideale ero titubante a tuffarmi ma loro insistevano e mi chiamavano a buttarmi in acqua.Non potevo non andare ma prima chiesi a Luca se potevo togliermi il costume(non so neanche io perche' ancora chiedeveo il permesso),lui infatti disse di fare come volevo;cosi mi alzai in piedi e regali a loro un piccolo siparietto sexy sfilandomi con calma il costume ,Ivan pero' era intento a nuotare ma credo che comunque guardasse),quindi mi tuffai anch'io.
Inutile dire che era fantastico,superato il brividi di freddo iniziale dopo era veramente un paradiso.Dopo aver nuotato un po raggiunsi Luca e visto che Ivan era lontano una ventina di metri amoreggiammo un po baciandoci appassionatamente per qualche secondo, mi girai di schiena verso Luca sentendo che tutto il suo corpo aderiva col mio ma appena mi girai mi presi uno spavento perche' improvvisamente da sotto il mare davanti a me comparve Ivan e' io per istinto gli schizzai l'acqua in faccia,mi staccai da Luca per avvicinarmi a Ivan, che rideva,per buttargli l'acqua in faccia per vendicarmi e quando fui vicinissima a lui mi disse "ora te lo do io un bacio",in un nano secondo mi prese per le spalle e mi bacio sulle labbra .Uahuuuu!!!pensai io che lasciai fare,lui apri la bocca e cerco' la mia lingua ,io non opponeva nessuna resistenza,lo assecondavo,sentiva Luca da dietro che si avvicinava,io ero completamente abbracciata con tutto il corpo a Ivan,sentivo il suo grosso pisello contro il mio corpo,poi mi sono staccata perche' ho sentito le mani di Luca sui miei fianchi che mi "pretendevano",infatti ora ero presa da lui che mi baciava il collo e la schiena .Io continuavo a baciare Ivan e intravedevo da sotto l'acqua il suo pisello ,con le mani sono andata giu' e glielo avevo afferrato per fagli una sega mentre lui mi prendeva il seno con tutte e due le mani.Ci furono circa 5 minuti in cui ci si toccava ovunque,io ero in mezzo schiacciata tra loro 2,sentivo i due piselli che cercavano il mio corpo e io baciavo entrambi gli uomini sulle labbra,ero travolta!!
Poi Luca ci mollo' e sali sul pedalo',io e Ivan rimanemmo forse un'altro minuto fin quando io ero con le gambe aperte avvinghiata sui suoi fianchi e ho sentito la cappella di Ivan che iniziava a spingere sulla patata,avrebbe voluto scoparmi li,l'istinto era quello di far scivolare tutto dentro e sentire quale sensazione si provava a mettersi dentro un affare del genere ma gli sussurrai che senza protezione non si poteva fare.Infatti si ruppe quella magia e quindi salimmo su anche noi.
Poi ci fu una bella oretta passata a prendere il sole tutti e tre nudi al largo,ora avevo l'impressione di avere 2 "fidanzati",infatti da li in poi trattavo Ivan come se stessimo insieme,ogni tanto ci si baciava,lui mi carezzava la schiena,io mi accomodavo sulla sua pancia che usavo come cuscino,dall'altra parte con l'altra mano prendevo il pisello di Luca .Quando Ivan mi mise la mano sul seno il suo pene si e ' drizzo' ,io che ero a pancia un su,mi sono girata di lato sul fianco con la faccia verso il suo pisello,cosi ho provato a prenderglielo in bocca ,proprio non resistevo piu'...all'inizio sono rimasta ferma qualche minuto con la mano che afferava il suo grosso pene tenendolo praticamente attaccato alle labbra,lui mi carezzava i capelli e poi scandeva giu' con la sua mano fino in mezzo alle natiche,era strabagnata...allora ho iniziato a baciargli la cappella .Luca intanto si era seduto sulla postazione dei pedali e gurdava tutta la scena dall'alto,ma io ero di spalle e non potevo guardare lui(che pero' aveva la vista del mio sedere e delle mie labbra sul pisello di ivan)Dopo che avevo iniziato a baciare il pene di Ivan,con la mano facevo anche dei movimenti dolci e vedevo il suo pisello crescere ,era diventato enorme,avevo voglia di leccarlgielo e cosi iniziai a fare,lo leccai con la lingua ,lui a quel punto inizio a muoversi col bacino e iniziava a godere,piano piano io apri la bocca e provai a introdurlmelo.Ipensieri erano svaniti tutti,non avevo piu' nenanche coscienza di dove ero tanto ero presa.Tutto si svolgeva molto lentamente.Smettevo di leccare e continuavo con la mano,dopo un po mi sollevai con la schiena e appoggiai le mie tette sulle gambe di Ivan, mi girai per guardare Luca che era in uno stato di estasi anche lui e mentre lo guardavo ripresi in mano il pisello di Ivan e finalmente me lo misi in tutto bocca ,riusci a far scomparire la cappella e iniziai pian piano a muovermi sopra e sotto,Ivan sospirava e godeva ,a un certo punto gli tenevo il pene solo con la bocca mentre con la mano mi toccavo da dietro ma presto fui sostituita dalla mano di Ivan,ora iniziavo a godere anch'io.Mi spostati ancora ,ora ero con la testa fra le sue gambe di fronte e ciucciavo la sua cappella,sollevavo il mio sedere sperando che Luca capisse e mi venisse a scopare in quella posizione,ho dovuto gurdarlo e allargare le gambe per fargli capire le mie intenzioni ,infatti finalmente si avvicino'.Appena fu dietro di me io mi girai per dargli "il benvenuto"ma tenevo sempre in mano il pisello di Ivan e ne approfittai per stuzzicare Luca un po e divertirmi dicendogli:"Guarda cosa ho in mano.....in bocca non mi sta tutto..dai,scopatemi!!"mentre lo dicevo facevo una sega a tutti e due e poi ho baciato appassionatamente Luca,ormai non reggevo piu' dall'eccitazione allora dissi a Luca quello che avrei fatto e cioe' che mi sarei girata e mi sarei ripresa in bocca quella cappella. Lui rispose"dai ,fammi vedere "Quindi mi girai verso Ivan e feci scomparire quello che potevo nella mia bocca e dopo pochi secondi senti che Luca me lo metteva dentro e inizio' a scoparmi.
Finalmente lo stavo facendo con Luca mentre facevo un pompino a un'altro,era una nostra fantasia da tantissimo tempo,lo era anche con posizione al contrario ma senza preservativo non potevo farmi scopare da nessuno che non fosse il mio Luca.Io venni dopo qualche colpo tenendo in bocca il pisello di Ivan,Luca venne subito dopo continuando con la sua mano mentre mi toccava il culo.Ivan a quel punto invece fece la sua particolare richiesta ,mi chiese di mettermi in piedi seduta sulle ginacchia, a gambe divaricate e col seno molto vicino alla faccia in modo che potesse leccarmelo.Luca ritorno a sedersi come per godersi un film;Ivan inizio' a farsi una sega da solo ,con l'altra mano mi penetrava sotto e con la faccia era sulle mie tette,evidentemente gli piaceva cosi,io gli alzai il viso e lo baciai usando la lingua,tutta quella scena mi fece eccitare e quando mi mise il dito dentro venni un'altra volta,anche lui venne sulla mia pancia.Poi ritornammo in spiaggia e nel pomeriggio tornammo in stanza a dormire un po.Nella serata ci sarebbe stata la festa e poi ci attendeva l'utlimo giorno con le ultime ore di relax
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11 years ago
AdamDTS,
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Tua moglie... la mia fidanzata...
Tua moglie… la mia fidanzata… Una vera storia di corna. Userò nomi inventati, ma sono sicuro che i veri attori di questa storia si riconosceranno e si ecciteranno a ripercorrere la serata… un bacio il vostro Monello… Da tempo nei desideri di Marco c’era quello di organizzare per sua moglie Martina una serata con un Bull. Finalmente in un caldo pomeriggio di agosto, parlando in chat con loro, riusciamo a fissare un appuntamento per la sera stessa… lei era entusiasta di incontrarmi… lui altrettanto! Detto subito le mie regole che Martina ma soprattutto Marco decidono di sposare in pieno. Decido io cosa indosserà Martina, decido io dove andremo a cena e soprattutto Martina dal momento in cui ci vediamo diventerà la mia fidanzata. “Martina dovrai indossare una camicetta bianca aperta sul seno, minigonna nera, ed intimo nero! tu cornuto dovrai assecondare tutti inostri desideri… “ Lei una donna 35 enne di statuaria bellezza, mora, occhi scuri e dalla carnagione olivastra, terza di seno, culo marmoreo.. un fisico mozzafiato da far girare la testa… scende dall’auto dando importanza a mostrarmi che sotto si era vestita proprio come io comanda! La mia fidanzata mi dimostra subito quanto è felice di vedermi, infilandomi la lingua in bocca. Era calda e vogliosa da morire. Mano nella mano prediamo posto al ristorante lei seduta di fianco a me ed il cornuto Marco di fronte. … mentre guardiamo i menù lei è subito distratta dalla mia mano, che intanto si era insinuata tra le sue gambe! Arriva il cameriere che esclama “ordiniamo?” ci guarda con aria sospetta, non riesce a spiegarsi come mai di fianco a Martina c’ero io e non Marco. Mentre ordiniamo osserva la mia mano muoversi sotto al tavolo rovistare tra le gambe della “mia” donna. Lo vedo turbato e la cosa eccita tutti e tre. Finito di ordinare, chiedo a Martina di togliersi il perizoma e di posarlo sul tavolo per facilitare ‘ingresso delle mie dita, ormai totalmente bagnate, nella sua figa. Martina ovviamente esegue e con fare da vera troia si sfila l’intimo inumidito dei suoi umori e timidamente , quasi impaurita lo poggia sul tavolo, ben in vista. Ecco tornare il cameriere… “Martina vai più dietro con la sedia e lascia intravedere le tue gambe semi aperte” OK risponde lei! Il cameriere capisce il gioco ed inizia a guardare come un porco quel bel vedere eccitato da quella situazione che ogni uomo ha sempre sognato ma per lui stava diventando realtà. In tutto questo il cornuto di Marco non proferiva parola… ma si capiva quanto fosse eccitato dai suoi sorrisi. Tolsi la mano di mezzo le gambe di Martina e la feci annusare a Marco che ormai stava quasi per venire senza toccarsi. Dopo una bella cenetta a base di pesce e una buona bottiglia i vino bianco decidiamo di andar via. Lei salì in macchina con me e lui ci segui con la sua auto. Arrivammo sulla spiaggia in un luogo appartato. È inutile dire che durante il tragitto continuai a stuzzicarla… era pronta ad esplodere e a ricevere quello per il quale eravamo li. Scendiamo dall’auto e quasi senza proferir parola Martina mi spinge all’auto, lo tira fuori e inizia a spompinarmi, con foga! Il cornuto davanti a noi che ci guarda con il cazzo in mano e inizia a masturbarsi ma durò pochissimo, venne subito!!! Infilai una mano dietro la nuca di Martina afferrandole i capelli la portai a me, le lingue calde e umide si cercano, sento la sua figa bagnata pronta ad accogliermi. “Girati” le sussurrai… e lei girandosi disse a Marco: “ GUARDA CORNUTO COME LO PRENDO!” in quel momento quella frase mi fece impazzire. Turgido come il marmo lo infilai dentro, sentivo la sua carne sulla mia… calore su calore… l’afferrai dai capelli dandole dei colpi decisi senza mai affondare, quasi a dargli solo un assaggio! Quando decisi di affondare Martina ebbe un gemito di piacere estremo. Dopo una grande cavalcata Maro mi chiede di infilarlo nel culo. Lei all’inizio esitò, ma dopo averla stuzzicata bene con il dito mentre ero ancora nella figa acconsentì… Lo tolgo dalla figa ormai gonfia per infilarlo dietro e sempre a pecorina prima con fare dolce per finire la monta con foga… sentire le sue pareti allargarsi ad ogni colpo, le sue gambe tremare, la sua bocca gemere… “ODDIO NON RESISTO SBORROOOOOOOOO” Venni tutto nel suo culo… copioso sborra prorompente che la riempì tutta. Ero esausto… Martina chiamò Marco a se gli sussurrò qualcosa nell’orecchio, lui fece si con la testa, si mise in ginocchio sulla sabbia, avvicinò la bocca al culo di Martina… iniziò a leccarla… pulendo tutto… per bene come un bravo cornuto! MonelloCs
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11 years ago
admin, 75
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Finalmente al lago
Io e Clara, finalmente la tanto attesa settimana in vacanza si concretizzava. Estate 2012
Dopo un anno trascorso a lavorare io è la mia mogliettina Clara, 31 anni, 4 abbondante e culo push up, ci accingiamo a raggiungere i monti sibillini, per una meritata vacanza, all'insegna del relax e si spera del sano sesso. Abbiamo scelto un albergo con annessa S.p.a..
Effettuato il check in ci siamo catapultati nella SPA, bellissima ed elegante.
Siamo entrati nella sauna e ci siamo subito messi comodi, anche se in compagnia di altre coppie . Dopo un 5 minuti noto che mia moglie osservava maliziosamente un ragazzo che non risultava indifferente ai suoi sguardi . Un po' preso dalla gelosia ma molto eccitato dalla cosa ho chiesto alla moglie se gli piaceva veramente e se voleva potevamo concretizzare finalmente la mia fantasia, cioè di vederla alle prese con un altro, subito mi dice che sono stupido e mi invita ad uscire dalla sauna .
Andiamo in camera e ci facciamo la doccia, eccitato da quanto successo, subito la posseggo con forza è nel mentre la sto scopando a pecora le chiedo se le sarebbe piaciuto di succhiare il cazzo di quel ragazzo, continuando a sorprendermi, mi riferisce che non solo lo avrebbe preso in bocca ma si sarebbe fatta anche scopare davanti ai miei occhi come una Troia, inutile dire che non ho resistito 5 secondi e le sono venuto dentro.
Per tutta la sera non ho fatto altro che pensare a mia moglie con quel ragazzo, e nonostante sapessi che non avrebbe mai accettato , per più volte le ho riproposto il discorso dicendo che tanto non lo avrebbe mai saputo nessuno, così lontani da casa !
Trascorrono i giorni all'insegna del relax, e ogni volta che incontravamo quel ragazzo vedevo mia moglie sempre più compiacente ai suoi sguardi .
Giunta sera siamo andati a cena e io un po stanco per la trekking passeggiata riferisco che vado in camera, la mia Clare dice che avrebbe fatto una passeggiata e mi avrebbe raggiunto in camera . Trascorse ormai due ore e non vedendola rientrare la contatto sul cellulare,mi risponde riferendomi di essere in compagnia e di raggiungerli tra un 20 minuti vicino al lago . Accetto e mi vesto per raggiungerli mi incammino verso il lago e nota la mia mogliettina allegramente in compagnia del giovanotto della sauna, si accorgono della mia presenza e si avvicinano. Clara mi guarda e mi dice amore ti presento Enrico, io mi presento con educazione, poi Clara mi si avvicina e dice a voce bassa, il tuo desiderio si realizza, io non ho subito compreso cosa stesse accadendo sino a quando Clara non si è avvicinata ad Enrico, si è inginocchiata gli ha abbassato la cerniera dei pantaloni tirandogli fuori l'uccello, di grandi dimensioni e ha cominciato a leccare e succhiare il cazzo . Io un po' confuso non riuscivo a credere ai miei occhi, la mia mogliettina che spompinava il cazzo di un altro, e lo faceva con grande padronanza. Mi metto seduto ed inizio a gustarmi la scena ormai con il cazzo durissimo mi sono avvicinato, ho fatto mettere Clara a pecora facendola continuare nel egregio pompino, e ho cominciato a leccare la fica ed il culo. Clara sentendomi dietro ha avuto un primo sussulto , ma poi ha cominciato a muoversi e a grondare di umori, io ho tirato fuori il mio cazzo e ho cominciato a scoparla nella figa, Clara gemeva e pompava sul cazzo di Enrico sino a quando non si è girata con la testa e mi ha chiesto di fotterla nel culo , io ho appoggiato la cappella sul buchetto e un po' alla volta mi sono fatto largo nel suo culo, ho iniziato a stantuffarla con forza e Carla mi incitava dicendomi di sfondarle il culo, dopo poco ho guardato Enrico e ci siamo dati il cambio, a guardarlo da vicino mi sono accorto che il suo pene era cavallino, infatti ha appoggiato la sua grossa cappella sul buco del culo di Clara e quando l'ha infilata ho visto il viso della mia mogliettina mostrare un po' di sofferenza ma dopo i primi colpi bene assestati ho visto che godeva come una vera Troia e immediatamente a cominciato a succhiarmi il cazzo senzA fermarsi e con dei gemiti che mi faceva impazzire . Finalmente il mio sogno si realizzava. Dopo poco gli sono venuto in bocca Enrico continuava a pomparla nel culo sino a quando non è uscito venendogli sulle natiche. La mia Clara soddisfatta in ogni suo buco ed io più di lei mi ha detto di averlo fatto per me ma sopratutto per lei, da quella sera ogni tanto ripetiamo questo tipo di esperienza rafforzando sempre più il nostro rapporto .
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11 years ago
bello9316193,
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la vacanza, la prima volta (cap 4)
Ecco che l'ultimo giorno di quella vacanza tanto speciale era cominciato; quella mattina mi alzai praticamente subito; erano già le 10, si doveva riordinare e pulire casa, chiuderla, caricare la macchina e cercare di godersi le ultime ore di mare prima del traghetto. In tutto questo io dovevo riuscire nel mio intento; si perché ormai era diventata un'ossessione, mi sentivo quasi malata.... di sesso. Mi avvolsi nel pareo bianco e andai in veranda, da sempre punto di ritrovo; ero la prima, cominciai a preparare la colazione e mi sedetti al tavolo. Guardavo all'orizzonte il mare piatto, spalmavo della marmellata ed intanto pensavo a loro, al sesso, e cominciai a pianificare la giornata; nella mia testa ovviamente tutto era incentrato sulla provocazione, luoghi, abbigliamenti, tutto era per un solo scopo.
I due presto mi raggiunsero, quasi in contemporanea, esposi i programmi e andai in camera a preparare la valigia.
Pulivamo e riordinavamo casa ma i loro sguardi sempre su di me, sul mio corpo molto poco nascosto per trasparenze e misure del pareo; percepivo una differenza negli sguardi di Luca con il quale ci scambiavamo di tanto in tanto sorrisi complici a ricordo della nostra fuga sugli scogli.
In poco più di un'ora tutto fu pronto e la macchina caricata;dovevo vestirmi e avevo bisogno qualcosa che andasse bene sia per la spiaggia che per il viaggio in nave; presi dall'armadio un vestito molto particolare comprato l'anno prima in spiaggia ad Ibiza. Erano due stoffe dalla forma irregolare, una beige ed una marrone, unite tra loro con dei bottoni, ma la particolarità era che a seconda di come le indossavi e legavi diventavano 7 vestiti diversi, lungo o corto scollatto o non, bastava usare la fantasia. Lo legai sotto le spalle, lo passai a fasciarmi i seni per poi scendere fino in vita dove si sviluppava una minigonna larga per legarsi infine appena sopra il sedere. Lo abbinai alle zeppe del giorno prima e la mise risultò perfetta.
Chiusa casa salimmo in macchina con tutto l'occorrente per la giornata di mare a portata di mano; cominciai a dare indicazioni per una baia molto poco conosciuta dai turisti; dopo circa 10 minuti di sterrato arrivammo al piccolo parcheggio dove solo altre 2 macchine erano in sosta; altri 5 minuti a piedi per una ripida discesa e di fronte a noi si aprì la baia.
Era un ferro di cavallo composto da una spiaggia di un centinaio di metri e da altre 2 più piccole, tutte separate da scogliere. Io continuai il sentiero fino alla più lontana. Le uniche persone erano nella più grande e alla fine distavano da noi tre o quattrocento metri; dietro di noi una pineta. Luca stese il grande telo che ci avrebbe ospitati e si sdraiò insieme ad Andrea, lasciando lo spazio per me nel mezzo; io intanto in piedi guardando il mare armeggiavo con il vestito, fino a togliermelo; con solo la parte più chiara ne feci una microgonna e mi sdraiai tra di loro. Andrea dopo un po' mi chiese perché non mettessi il costume, ed io gli risposi che non l'avevo portato. " ma come non l'hai portato!" esclamarono in coro " e per fare il bagno come fai?" continuò Luca; " semplice Luca, si fa così!" mi alzai, slacciai il nodo della gonna che cadde a terra e nuda mi diressi in mare.
Allontanandomi dal bagnasciuga sentivo l' acqua fredda salire, ma inesorabile e lenta continuai; quando mi raggiunse l'intimo ebbi un brivido di piacere, ancora qualche passo e mi tuffai; era stupendo, nuotavo a pelo d'acqua, sentendomi accarezzata dalla natura fresca e presente. Presto mi raggiunsero pure loro, chiacchieravamo, nuotavamo, finché non gli presi i pantaloncini ad entrambi e glieli tolsi lanciandoli sulla spiaggia; erano preoccupatissimi di poter essere visti... " ma secondo voi quelle persone a quella distanza stanno a guardare noi, puntini in mare?" dissi sorridendo. Chiacchiere e lievi strusciamenti e presto i loro sessi vinsero il freddo dell'acqua inturgidendosi timidamente; a quel punto stuzzicati per bene, mi diressi alla spiaggia ed uscii, raccolsi i loro costumi e mi sdraiai subito sul telo. Sentivo le gocce scivolare sul mio corpo, fredde in contrasto con quel sole bollente di mezzogiorno, giacendo nuda, in attesa dei due cavalieri, che tardavano l'uscita. Ero eccitata, viscida e calda tra le gambe, desideravo ancora essere presa da loro due e questo mio stuzzicarli, faceva forse più effetto su di me.
La giornata proseguiva, i due quasi sempre a pancia in giù come a nascondere un'erezione ormai costante ,ed io ormai all'apice non riuscivo più ad attendere. Mi riannodai quella specie di microgonna in vita, mi alzai e dirigendomi verso la vegetazione a pochi metri da li dissi a Luca che avevo bisogno di lui. Lui si alzò s'infilò il costume e mi raggiunse; appena dietro un cespuglio all'inizio della pineta, lo baciai e con una mano subito gli accarezzai il pene; le sue mani subito raggiunsero il mio corpo, mi accarezzava, mi palpava ovunque. La voglia era incontenibile in entrambi, lo si percepiva dalla foga quasi famelica che gestiva i nostri approcci col corpo altrui; " serve una mano anche da me?" la voce di Andrea interruppe quel momento da dietro di me; capì che stava per riaccadere, li avrei avuti nuovamente entrambi, insieme; mi girai, gli sorrisi e piegandomi a 90 gli abbassai i pantaloncini e subito gli presi in bocca il pene; lo succhiavo e leccavo gustandone il sapore salaticcio del mare, ma Luca dietro di me non si lasciò scappare l'occasione e subito mi afferò ai fianchi e s'infilò in un sol colpo dentro di me; un brivido mi percorse e accennai un gemito soffocato sul pene di Andrea. Luca mi penetrava scivolando nel mio sesso umido e bollente mentre Andrea mi affondava in bocca fino a picchiarmi sul palato molle. Un dito di Luca umido di saliva tra le natiche subito si diresse all'ano, carezzandolo e violandolo; era il segnale che presto li avrei avuti di nuovo insieme.
Ero tesa, eccitata, spinta con vigore, la gonna ormai era sotto il seno e intanto continuavo a succhiare Andrea. D'un tratto delle voci molto vicine c'interruppero; come delle molle ci staccammo e ricomponemmo i vestiti in un secondo; un gruppo di ragazzi si stava piazzando nella spiaggettina appena prima della nostra; solo qualche albero e qualche scoglio ci separava da loro, così affranti e tesi ci dirigemmo nuovamente in spiaggia. Luca e Andrea si tuffarono, mentre io non potendo perché sarei stata sicuramente vista, li attesi sul telo; pensavo alla sfortuna di quel momento mentre sentivo ancora tra le mie gambe le conseguenze di quell'eccitazione e di quell' amplesso interrotto; sembrava che il destino non volesse più farci unire in quel magico trio.
Era giunta l'ora di dirigerci in porto; ricominciai ad armeggiare con il vestito fino ad indossarlo; ora legato dietro il collo lasciava la schiena scoperta scendendo morbido sul seno, incrociandosi sotto di esso per poi passare dietro incrociarsi in un nodo ed infine annodarsi nuovamente sul davanti; così era cortissimo, più lungo ai lati ma terribilmente corto in mezzo tanto da non coprirmi nemmeno i glutei. I due intanto con i costumi ancora bagnati si erano vestiti con solo i pantaloncini e la maglietta. Durante il tragitto che ci separava dalla macchina Luca da dietro continuava a stuzzicare il mio posteriore con carezze decise e inequivocabili....voleva il mio sedere.
In macchina i pensieri continuavano fissi, ostinati e nemmeno mi accorsi che la mano lentamente era finita tra le gambe e lentamente stuzzicava il clitoride; pensavo a quanto fosse incredibile, erano ormai 3 giorni che ero perennemente eccitata con pensieri che ostinatamente pervadevano la mia mente; quanto sarebbe andato avanti tutto questo? Ero veramente stupita.
Giunti al porto non feci altro che slegare il nodo sul davanti ed il vestito si allungò in una gonna dal taglio irregolare ma lunga fin oltre al ginocchio, con 2 spacchi ai lati;
Saliti in nave occupammo le due cabine che avevamo a disposizione, poi ci recammo subito a cena; al ristorante sentivo gli occhi di Andrea che scrutavano nel vestito dal lato, da dove si poteva intravedere il mio seno; in più l'aria condizionata e gli strusciamenti del tessuto stimolavano i capezzoli che ormai puntavano vistosamente da sotto il cotone. Moby lines, offriva anche un discreto servizio bar quindi dopo la cena facemmo un giro e bevemmo un drink al bar sul ponte esterno. C'era vento e dopo il primo drink scesi in cabina per prendere un maglioncino. I due ragazzi mi accompagnarono per paura che mi perdessi; appena aprii la cabina Andrea mi prese per un braccio e con decisione mi portò dentro seguiti da Luca; la porta si chiuse rumorosamente e mi sentii spinta al muro di spalle; Andrea cominciò a baciarmi, subito le lingue s'intrecciarono in vorticose acrobazie nelle nostre bocche; ero stata presa d'improvviso, quando meno me l'aspettavo, e la cosa mi piaceva. Sentivo le sue mani sul mio corpo passarmi ovunque, infilandosi dai lati per raggiungere il seno che mi palpava con decisione quasi violenta; la frenesia dei movimenti aumentava, il tutto sotto gli occhi curiosi di Luca che ancora non partecipava; le mie mani cercavano un contatto diretto sotto i suoi vestiti, e le sue facevano lo stesso sotto il mio; quando la sua mano si appoggiò sul mio sesso, questo era già bagnato; sentivo le sue dita scivolare tra le labbra, infilarsi dentro di me in coppia e riuscire per finire a stimolare e carezzare il mio ano. Nervosamente gli sfilai la maglietta e gli slacciai i pantaloncini che caddero a terra lasciandolo nudo; presi in mano il suo pene turgido e cominciai a massaggiarlo; ora era lui di spalle al muro, continuavamo a baciarci e carezzarci, quando sentii il vestito sollevarsi fin sopra il sedere; mentre le mani di Andrea mi palpavano i glutei aprendoli, sentii la lingua di Luca appoggiarsi li, tra le natiche, e cominciare a leccarmi il sedere; istintivamente divaricai le gambe e inarcai la schiena per godere maggiormente di quelle attenzioni umide; lo sentivo scorrere intorno all'orifizio forzandone di tanto in tanto lo sfintere, mentre le dita di Andrea ormai si perdevano nel mio sesso e le nostre lingue sembravano non volersi staccare. Presto due dita si appoggiarono sul mio ano e con una lieve spinta vi penetrarono strette ma senza sforzo; Luca era in piedi dietro di me, nudo, sentivo il suo respiro sul collo, le sue dita si muovevano prepotenti dentro di me mentre quelle di Andrea facevano lo stesso davanti. Ero in estasi, mi sentivo indifesa chiusa in quei 6 mt quadri con due maschi eccitati, che mi avevano preso e portata dentro per un motivo ben preciso; la cosa mi piaceva, mi eccitava.
Sentii il glande di Luca appoggiarsi tra le natiche e spingere sullo sfintere; interruppi il bacio, appoggiai le mani alla parete accanto alla testa di Andrea che capendo cosa stava per succedere si era fermato,inarcai ancora un poco la schiena e attesi Luca; lui spinse ancora e lo sentii scivolare dentro di me; mi scappò un gemito in faccia ad Andrea che mi teneva per i fianchi poco sopra le mani di Luca. Ben piantata a terra sulle zeppe e con le mani sul muro contrastavo gli affondi nel mio retto, con lo sguardo fisso negli occhi di Andrea come a chiedergli anche la sua partecipazione.
Andrea ci spinse ancora uniti contro la porta del bagno appena dietro a Luca, mi sollevò una gamba e, spostato il vestito al di là di questa, lentamente affondò il pene nella mia vagina; ecco finalmente di nuovo quel brivido, quella sensazione stupenda e unica; lanciai un gemito fortissimo che accompagnò tutto l'affondo, gli misi le braccia al collo per tenermi, il piede appoggiato alla parete dietro di lui ed ecco che cominciarono gli affondi da entrambe le parti.
Finalmente li sentivo di nuovo dentro di me, insieme; gemevo di piacere, non riuscivo a contenermi.
Mi snodarono in qualche modo il vestito e me lo tolsero, mi palpavano ovunque, sentivo le loro mani percorrere ogni centimetro del mio corpo. Ad un certo punto Andrea mi sollevò anche l'altra gamba, io mi strinsi a lui con le braccia ed incrociando le gambe dietro la sua schiena; entrambi mi sorreggevano e mi penetravano, era incredibile; ero sospesa e schiacciata tra i due corpi mentre m'infilavano con un ritmo perfetto.
Divincolati poi da quell'intreccio non del tutto comodo, Luca si sdraiò sul letto portandomi sopra di se a cavalcioni e infilandosi in vagina, mentre Andrea subito s'infilò dietro; mi penetravano con affondi decisi e ritmati in modo stupendo, mentre io,inerme, non potevo che subire. Vollero farmi cambiare posizione, mi girarono, Luca, ancora sdraiato, di nuovo nel mio posteriore, io sopra di lui di schiena, mi reggevo appoggiandomi sulle mani indietro, a gambe divaricate e piegate con i piedi appoggiati sul letto; subito Andrea venne sopra di me reggendosi sulle braccia e s'infilò in vagina; mi stantuffavano come se l'avessero sempre fatto, io non capivo più nulla e vedevo la scena riflessa nel soffitto di acciaio; qualche istante ed ecco che una tensione innaturale mi percorse il corpo, le braccia quasi cedettero ed un orgasmo incontenibile m'invase; cercavo di muovermi, di dimenarmi, ma schiacciata tra quei due corpi non potei che subire i loro continui affondi. Erano sempre più decisi e violenti, mi giravano e rigiravano in continuazione, scambiandosi pure di posizione; sentivo i miei orifizi dilatatati in modo esagerato; ero un corpo inerme in balia di loro due; mi vennero entrambi, in momenti diversi, sia davanti che dietro, ma senza sfilarsi continuavano senza tregua.
Il tempo passava ma ormai ne avevo perso la cognizione; ero a cavalcioni di Andrea con Luca dietro quando inaspettati ecco di nuovo quei brividi e un'altro orgasmo mi travolse; ma i due non si fermavano.
Mi fecero sdraiare a pancia in giù sul letto e prima uno e poi l'altro mi sodomizzarono scaricando nuovamente il loro piacere dentro di me; io inerme subii ogni cosa, finchè non si sdraiarono accanto a me.
Una decina di minuti di silenzio, nessuno fiatava, mi sentivo aperta, spalancata, piena di sperma; immobile ancora a pancia in giù con la testa voltata verso Luca che invece guardava il soffitto notai in lui una nuova erezione; era incredibile dopo tutto quello che era successo era ancora lì, eccitato. Lui notando in mio stupore mi disse " sei incredibile, non avevo mai conosciuto nessuna come te, e guardandoti riflessa lassù, tutta nuda con ancora le scarpe , solo il vederti, mi ecciti ancora!" Si girò verso di me mi abbracciò e mi baciò; in un attimo eravamo di nuovo avvinghiati, ed in un attimo era nuovamente dentro il mio sesso; ora ero sotto, lui sopra di me che mi penetrava ancora non so con quali forze ma sembrava instancabile; Andrea accanto a noi ci guardava, anche lui in erezione, come se nulla fosse successo prima. Ci girammo, di niovo a cavalcioni cominciai a muovermi ma ecco che subito Andrea, posizionatomi dietro di me, s'infilò nuovamente nel mio sedere ormai dilatato e lubrificato dallo sperma che aveva cominciato ad uscirvi.
Non sapevo più che ore fossero, il tempo sembrava fermo, ma era già da parecchio che non si sentivano movimenti nel corridoio fuori dalla cabina. Nonostante l'aria condizionata eravamo sudati, i respiri affannati ed ecco che percepii appena un altro schizzo caldo nel mio retto; Andrea si sfilò lentamente, io mi sollevai da Luca ed esausta andai verso il grande oblò che dava a poppa; non feci in tempo ad appoggiare le mani sul bordo dell'oblò che mi sentii nuovamente penetrata con decisione nell'ano; un gemito e subito gli affondi rincominciarono. Era Luca che non contento continuò ancora un bel po' prima di scaricarmi anche il suo piacere in corpo; mi sentivo talmente esausta e usata che nemmeno mi accorsi del suo orgasmo; quando si sfilò sentii subito colarmi il suo liquido fuori dal corpo attraverso quello sfintere ormai spalancato e violato da tempo, e scendere per una gamba. Senza nemmeno pulirmi mi buttai sul letto tra di loro e mi addormentai praticamente subito.
Solo qualche ora e il marinaio più odiato della nave bussò alla porta per la sveglia; ero ancora nella posizione in cui mi ero addormentata, con le scarpe addosso, imbrattata di sperma s tra le gambe e i glutei, come anche il lenzuolo sotto di me; tutta dolorante mi diressi in bagno per pulirmi; mi sciacquavo e ripensavo a quell'incredibile amplesso multiplo, durato quasi due ore, in totale balia loro, senza controllo; mi bruciava tutto, la vagina e il sedere, ma ero felice, appagata. Quando uscii i due erano già vestiti; li salutai con un buongiorno, mi rinfilai il vestito stropicciatissimo legandolo sopra il seno e facendolo cadere morbido fin quasi alle caviglie. Lasciata la cabina dovetti reggermi ad uno dei due per camminare per i dolori che sempre più emergevano; a parte i bruciori mi sembrava di aver fatto 2 ore di palestra dura; le gambe le braccia gli addominali, tutto era dolorante.
Il viaggio in macchina fu abbastanza silenzioso, nessuno osò parlare di quello che era accaduto quella notte, forse per una consapevolezza generale di aver esagerato, di essere andati troppo oltre i limiti; solo sotto casa mia salutandoci dissi loro che quegli ultimi giorni erano stati veramente stupendi e quell'ultima notte, seppur uscendone fisicamente provata, per me era stata veramente unica.
Nei giorni successivi ebbi molto da pensare a quell'ultimo nostro incontro, causa anche una cistite come poche forse dovuta ai frequenti cambiamenti di posizione tra davanti e dietro.... Alla fine ci volle una settimana buona per rimettermi in pista, ma ancora oggi posso dire che ne valse la pena.
Luca e Andrea li rividi ancora, ma come amici, anche perchè poco dopo cominciai a frequentare un'altra persona.
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11 years ago
elisa85ely,
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L'amore di un marito
L'AMORE DI UN MARITO
L'epoca dei fatti è circa un anno fa.
Vengo contattato per un annuncio su un sito specializzato da una coppia romana che sarebbe stata in vacanza in Romagna.
Sono entrambi maturi, Lei 59 anni e Lui oltre i sessantanni.
L'approccio è educatissimo da parte del Lui, persona colta e raffinata, che in modo molto diretto e semplice mi spiega la questione: non ha più erezioni e ha una splendida moglie a cui vuole ogni tanto fare un regalo, un gesto d'amore per accontentarla facendole passare alcune ore di piacere. Spesso capita che dietro a questi approcci si nascondano mitomani, che non sono sposati, ma il modo educato e raffinato di porsi, l'elevato ceto socioculturale a cui si vede appartiene la persona, mi portano a fidarmi.
Mi fa una serie infinite di domande, si vede che ama in modo viscerale la sua moglie, vuole essere sicuro che verrà trattata come una Regina e dopo un paio di settimane fissano la data in cui sarebbero arrivati in Romagna.
Li ospito nella location dove posso incontrare, li sistemo e li lascio soli per un'oretta come richiesto dal marito per riprendersi dal lungo viaggio e per farsi una doccia.
Poi ritorno e trovo Lei in abiti velati, bellissima, sensuale, che sprizza erotismo da ogni poro.
Lui mi si avvicina e mi dice solo: trattami bene la mia Regina! E si allontana, perchè la ama, ma non sopporta di vederla tra le braccia di un altro.
Lei allora mi si avvicina e preoccupata mi chiede se Le piaccio... tipico di una Donna matura che pensa sempre di non potere piacere, mentre sovente sono molto più Donne e sensuali di una trentenne.
La inizio a baciare prima dolcemente e poi con sempre più ardore, la spoglio delicatamente, come lei fa con me, mi bacia il corpo mentre lo fa e mi sussurra che è emozionata, ma è pervasa dalla voglia di me.... Le inizio a succhiare i capezzoli, delicatamente e subito si inturgidiscono, ha un seno ancora splendido, poi le tolgo le mutandine e inizio a prendermi cura del suo gioiello, splendido, caldo, già bagnato ed eccitato. Si inarca mentre la lecco e con le mani le sfioro i capezzoli diventati durissimi e lei è pervasa dall'eccitazione.
Viene di piacere una prima volta stringendomi la testa dentro di lei e mi nutro del sapore del suo godimento. Poi salgo su e la bacio trasmettendo alla sua bocca una parte del suo piacere.
Poi mi fa stendere e inizia a prendermi cura con la sua bocca di me ed è brava, dolce e delicata, ma sa toccare i punti giusti, per eccitarmi in modo rapido.
La stendo sotto di me e la prendo a gambe divaricate, la penetro piano piano e poi entro sempre più dentro trovandola caldissima e bagnatissima. Continuiamo per un po' e veniamo assieme in un mugolio di piacere sincronizzato.
E' esausta, sudata, ma raggiante, mi si avvicina e mi bacia e mi dice: grazie cucciolo.... sei stato fantastico.
Parliamo e mi confessa dell'amore smisurato di suo marito per Lei e di un intervento che lo ha reso impotente. Dopo un po' la inizio baciare e ricominciamo le effusioni, che la vedono venire ripetutamente prima grazie alla mia lingua e alle mie penetrazioni. E' una fonte inesauribile di piacere, una sorpresa continua. Cambiamo posizione, è stanca, sfinita, ma continua a gemere a incitarmi e a farmi sentire sempre più dentro di Lei. Vengo una seconda volta dopo un paio di ore complessive di effusioni e di piacere.
Terminato, manda un sms al marito che era stato tutto il periodo in un bar adiacente e ci raggiunge, preoccupato, ma quando la vede raggiante, una vera matrona di piacere, che mi tiene tra le sue braccia e mi coccola, anche lui si rallegra subito e mi ringrazia: non l'ho mai trovata così felice dopo un incontro!!
Andiamo a cena e li porto in un ristorante di pesce di mia fiducia, passiamo una splendida serata e li riporto alla camera, dove le chiedo di rifarlo e lei mi bacia e mi dice: sei stato un bellissimo regalo, sei stato fantastico e ti conserverò nei miei ricordi, hai già fatto troppo per me!! Mi stringe in un abbraccio caldissimo, mi da un ultimo bacio di cui conservo ancora il sapore e mi ringrazia per l'ultima volta.
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11 years ago
CARPEDIEM2010, 47
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Nel magazzino
questo racconto è reale , un sera come tante ero su desiderya in cerca di un incontro ho iniziato a scambiare un paio messaggi con una persona di questo sito un bisex non libero abbiamo fatto conoscenza e ci siamo dati appuntamento da lui a lavoro alle 02.00 la notte mi alzo mi lavo entro su desiderya per la sua conferma esco di casa l'appuntamento e a 3 km da qui lui e a lavoro in uno stabile fa il guardiano notturno e solo arrivo a destinazione lui e li ad aspettarmi mi fa i fari entro nel deposito facciamo conoscenza saliamo su dv c'è il distributore delle vivande mi chiede di scenderli i pantaloni mentre lui si prende un caffè io eseguo subito mi inginocchio le scendo i pantaloni e dalle mutande esce fuori un bel cazzo io comincio subito a spompinarlo mi piaceva sentirlo crescere nella mia bocca poi lui mi dice vieni andiamo in un altro posto e mi porta dove ci sono dei divani si siede e io incomincio di nuovo a prenderlo in bocca mi piace sentirlo pulsare continuo a succhiarglielo a sino a farmi venire in bocca ... adesso ogni tanto organizziamo e io sono sempre pronto ad accontentarlo ... ciao a tutti
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11 years ago
prontoatuttoxvoi1,
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Il treno
Mi trovavo con mio rammarico a dover fare un viaggio in treno e per giunta in uno scomparto a quattro letti...non avendo trovato disponibilità in prima classe...la cosa non mi andava giù. ..pensando che avrei dormito poco...ed infatti fu così ma per ben altro motivo...dopo la partenza del treno entrarono nel mio scomparto tre uomini di origini medio orientali...parlavano arabo. .. e poco italiano. ..mi salutarono e iniziarono a parlare fra di loro...io non avendo nolla da fare iniziai a guardarli...anche perché ero interessato...dopo poco uno dei tre andò in bagno a cambiarsi invece un altro si spoglio davanti a me ...e con mia grossa sorpresa e piacere notai un gran pacco fra le gambe...iniziai a fissarlo, lui se ne accorse e sussurro' qualcosa all' amico. ..io allora già arrapato e voglioso andai in bagno...a rinfrescarmi e ad indossare della biancheria femminile, calze autoreggenti, perizoma e un corpetto molto sexy. ..il tutto sotto il pigiama. ..quando uscii i tre iniziarono a ridacchiare poi uno si abbasso'i pantaloni e mostrandomi un bel cazzone mi disse in un italiano approssimativo "vuoi sucare...dai vieni che ti scopiamo"...non me lo feci dire la seconda volta e afferrai quella grande nerchia in mano... e poi subito in bocca a spompinare. ..gli altri due sfoderarono due belle sciabole...umm chi bei cazzi vhe avrei preso...pensai. ..mi tolsero i vestiti e mentre io spompinavo uno gli altri due mi lubtificavano il culetto e senza pensarci più di tanto iniziarono a turno a scoparmi....sii così. ..piano ...dopo poco già il ritmo era elevato erano tre purosangue arabi....iniziai a gridare dal piacere (quando non avevo la bocca piena)mi schizzarono a turno in bocca, mi vennero nel culo...una, due, tre volte..tre stalloni anche io venni due volte...che bello ricordo ancora il sapore di quella sborra araba...
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11 years ago
ale1983bx,
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La vacanza, la prima volta (cap 3)
Arrivati a casa fui la prima a fare la doccia, mentre i ragazzi improvvisarono uno spuntino in veranda; l'acqua scorreva tiepida sul mio corpo, con le mani insaponate mi passavo ogni centimetro, il mio intimo sensibile al tocco avrebbe desiderato di più, ma la mia testa fissa su quel pensiero ne castigava le voglie; passandomi tra i glutei sentii il mio buchino ancora sensibile e un leggero bruciore mi riportava a poche ore prima; ma non mi interessava, li volevo provocare entrambi fino ad essere presa da quei due maschi, si perchè in quel momento, nei miei pensieri, non erano più amici o altro, solo due maschi con cui fare sesso!
Uscita mi avvolsi in un asciugamano, e con i capelli ancora bagnati li raggiunsi in veranda; era l'ultima sera e decidemmo di fare un giretto al mercatino del paese; mangiammo velocemente qualcosa e poi, mentre loro due si docciavano e preparavano, io in camera a cercavo una mise che, senza cadere nel volgare avrebbe fatto scattare in loro la molla; questa volta proprio non volevo essere io a prendere l'iniziativa. Sapevo che l'abbigliamento aveva una forte influenza, e così ormai lo usavo a mio favore; mi sentivo disinibita come mai prima, e decisi di osare più del solito; le scarpe erano già decise e le indossai subito: un sandalo color bronzo con un plateau di un paio di centimetri davanti e il solito tacco 12, allacciato da una sottile fibia alla caviglia. Mi guardai allo specchio, nuda su quei sandali, erano perfetti; poi mi misi davanti all' armadio a cercare; eccolo un vestitino verde scurissimo, morbido sui seni che comunque lo riempivano, manichine appena accennate ma spalle scoperte, con un'apertura sulla schiena fin poco sopra le natiche dove un elastico lo faceva aderire prima di svilupparsi nella gonna cortissima, qualche centimetro sotto i glutei, ma non troppo aderente. Lo infilai e mi guardai allo specchio ancora; era veramente corto, le gambe sembravano infinite e dietro mi copriva proprio al pelo, ma il bordo leggermente elasticizzato lo teneva al suo posto. Presi la pochette bronzo in mano e midiressi in veranda dove i due, sempre vestiti sportivi già mi attendevano. " heyyy che spettacolo che sei!!!!" esordì Luca; io sorrisi e dissi " grazie, ma ora andiamo se vogliamo vedere un po' di mercatino, sono quasi le 11" e ci dirigemmo alla macchina. Camminando mi sentivo veramente nuda, in macchina poi avevo il sedere a diretto contatto con la pelle dei sedili; in fondo sarebbe stata una semplice passeggiata, senza movimenti strani, nessuno avrebbe notato nulla,tranne loro.
Arrivati in paese, passeggiando tra le bancarelle sentivo i loro sguardi addosso, perennemente vogliosi, un gonfiore si notava in entrambi i jeans ed io sorridevo; questi apprezzamenti silenziosi mi caricavano, la voglia c'era, anche se il lieve fastidio dietro persisteva. Innocente tra la moltitudine di gente, mi chinavo leggermente a guardare braccialetti sapendo però che il vestito si sarebbe spostato un poco, giusto per vedere le loro reazioni; in effetti erano disorientati da tanta spregiudicatezza, e a volte si mettevano dietro come per evitare che qualcuno vedesse.
D'un tratto arrivò la chiamata di una coppia di amici miei che, sapendo della nostra partenza per il giorno successivo, ci chiesero se volessimo andare a ballare con loro; Luca e Andrea subito dissero di si, così fissammo l'appuntamento davanti al locale per le 12.30. Io ero un poco titubante per via del mio abbigliamento, avrei preferito qualche centimetro di gonna in più, ma pensai anche al buio, al caos e ai 2 cavalieri che mi accompagnavano.
Nel locale, fortunatamente all'aperto, subito bevemmo un drink a testa, ma fu il secondo che mi tolse veramente tutte le inibizioni e i pensieri. Presto eravamo tutti a ballare, ed io, per nulla preoccupata del vestito che comunque sembrava stare abbastanza al suo posto, mi muovevo tra loro due che mi stavano sempre appiccicati; ad un certo punto ne avevo uno dietro e uno davanti che mimavano ai nostri amici un bel sandwich con me come hamburger, i quali, ignari del nostro gioco, ridevano come matti.
Il tempo passava, continuavamo a ballare sempre vicini, e le loro mani ormai mi accarezzavano di nascosto, prima uno poi l'alto, anche insieme, sopra e sotto la gonna; sentivo le loro mani ovunque, li in mezzo a così tanta gente, ma la cosa mi piaceva, mi eccitava; era un segnale, ce la stavo facendo, sicuramente a casa mi sarebbero saltati addosso; i miei pensieri volavano, il desiderio di essere posseduta senza controllo era ormai incontenibile; mai in vita mia avevo desiderato la sottomissione, ma li, in quel momento, i loro respiri, i loro odori, mi portavano verso quella che per me era una nuova esperienza mentale. Percepivo il loro desiderio, e sentivo la loro virilità premermi sul corpo, davanti, dietro, da ogni parte. Alle 2.30 circa, ormai al culmine, decidemmo di tornare a casa, salutammo i nostri amici ed uscimmo; io ero carica, desiderosa ed eccitata; sentivo il momento avvicinarsi e la tensione salire. Stavamo camminando in direzione della macchina, il paese era ormai deserto, pochissima gente per la strada; ad un certo punto sentii la mano di Andrea che stava accanto a me, scorrere delicatamente sulla schiena nuda fino all'elastico, infilarsi dentro il vestito e palparmi le natiche; io lo guardai e lui mi sorrise. Presto un suo dito, il medio credo, scivolò tra i glutei fino a raggiungere il mio sesso, umido di umori ormai da tempo; io non capivo più nulla, lo avrei fermato ed appicicato al muro, lì in mezzo al paese, ma volevo sempre più essere io la sottomessa; quel dito, quasi subito tornò tra i glutei, fino al mio ano; mi stuzzicava lí, dove ero ancora sensibile dal pomeriggio, e poi d'un tratto vi s'infilò dentro; io ebbi un sussulto e mi fermai ma lui spingendomi mi fece subito riprendere il passo. Luca in tutto questo era poco avanti a noi senza accorgersi di nulla; sentivo quel dito infilarsi dentro di me seguendo il ritmo dei passi, era bellissimo, ed io ormai mi sentivo nelle loro mani. Fu così fino alla macchina, salii dietro sedendomi in mezzo a gambe leggermente divaricate; Andrea alla guida sguardo fisso alla strada, di tanto in tanto guardava nello specchietto incrociando il mio sguardo. Luca invece più libero, si girava parlandomi e cercando di scrutare di più nel buio. Io mi sentivo scandalosamente eccitata, gli umori mi colavano tra le natiche fino a bagnare il sedile, ormai il desiderio era insopportabile; mancavano pochi minuti all'arrivo e la tensione saliva, i pensieri correvano a come avrebbero approcciato, a come avrei voluto che accadesse; loro parlavano ma io ero come in un altro mondo, immersa nelle mie immagini scandalosamente hard!!
Arrivati a casa scesi dalla macchina e senza nemmeno risistemare la gonna che sentivo appena sollevata presi il sentiero verso la veranda seguita dai 2 che continuavano a parlare; ormai c'eravamo, appoggiai la borsa sul tavolo emi sedetti sul divanetto in attesa della loro mossa; ma i due immediatamente mi salutarono dicendo che erano stanchi e si diressero nelle loro camere. Rimasi impietrita, stupita; poi pensai che fosse uno scherzo e che presto sarebbero tornati; ma dopo alcuni minuti, sola in veranda, delusa e affranta me ne andai in camera; ancora vestita mi sdraiai sul letto. Continuavo a pensare a cosa fosse successo, mi sentivo rifiutata; ripassavo ogni istante di quella serata cercando un mio comportamento sbagliato, mi sentivo veramente male, tutta l'eccitazione di poco prima era scomparsa in un istante; dopo circa un quarto d'ora sentii un rumore: Luca era sulla porta della camera con solo i jeans; mi fece cenno di seguirlo. Mi alzai dal letto e lo seguii; appena i veranda gli chiesi cosa fosse successo, gli dissi che pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato senza specificare cosa mi aspettassi ma entrambi lo sapevamo; Luca m'interruppe e mi disse che non era colpa mia, anzi; mi spiegò che era stata un'idea di Andrea, vedendomi così carica e lanciata senza inibizioni pensò, con un po' di cattiveria, di lasciarmi a bocca asciutta fino al giorno successivo, quando secondo lui avrei dato il meglio di me. Ma lui, che già appoggiava poco quell'idea, nel vedermi affranta, aveva voluto chiarirsi; subito lo abbracciai e mi venne naturale dargli un bacio, che subito si trasformò, le lingue s'incontrarono e si articolarono in movimenti di passione. Gli sussurrai " andiamo in camera di Andrea, facciamogli una sorpresa"; ma lui non volle e mi rispose " no, stasera ti voglio tutta per me". Non mi sarei mai aspettata quell'affermazione, ma annuendo gli risposi " ok, ma sappi che se mi vuoi tutta per te dovrai fare per due perchè è ciò che mi sarei aspettata stasera"; lo presi per mano e attraversai il prato verso il mare che stava poco più in la, oltre il cancelletto che dava sugli scogli.
Era stupendo, la sola luce della luna, si rispecchiava in mare illuminando appena tutto lo scenario. Subito Luca mi appoggiò con la schiena ad una roccia alla mia destra, mi appoggiò le mani ai fianchi e rincominciò a baciarmi. Sentivo le sue mani carezzarmi ovunque, prima sopra e poi sotto il vestito; mi palpava i seni, e poi sotto, tra le gambe dove mi sentivo nuovamente un lago. Mi prese il vestito e con un sol movimento me lo sfilò dall'alto e lo lanciò verso il cancelletto; mi guardò per un istante e mi disse " sei stupenda, mi ecciti da matti nuda su quei tacchi"; gli sorrisi ed in silenzio gli slacciai i jeans facendoli cadere a terra; lui se li sfilò del tutto, non aveva intimo, il suo pene eretto e duro puntava voglioso verso di me. Lo vidi chinarsi davanti a me, in ginocchio, e sentii la sua lingua appoggiarsi delicatamente subito sul mio clitoride; mi succhiava e leccava stupendamente portandomi presto all' apice dell'eccitazione; poi mi fece girare leggermente chinata in avanti, divaricai le gambe e lui in piedi dietro di me, mi prese per i fianchi e in un sol affondo s'infilò nella mia vagina fino in fondo. Lanciai un rumoroso gemito di piacere, e subito cominciò a penetrarmi vigorosamente; era tutto bellissimo, lui dentro di me, la luce della luna che ci illuminava, il rumore delicato della risacca, il profumo salato di mare mischiato a quello del mirto, tutto era perfetto. Lo feci sedere su di una roccia e gli salii a cavalcioni rinfilandomelo subito in corpo; le mie braccia intorno al suo collo, le sue labbra sui miei seni, le sue mani impegnate con i miei glutei; cominciai a cavalcarlo, il clitoride strusciava sensibile su di lui, le gambe presto cominciarono a tremare, aumentai il ritmo, brividi mi percorrevano il corpo ed ecco che un orgasmo sopraggiunse veloce e deciso, accompagnato da gemiti malamente soffocati. Mi fermai qualche istante, poi mi alzai per chinarmi seduta sui talloni a cosce divaricate davanti a lui, presi il pene con una mano e vi avvicinai la bocca, la aprii e lo accolsi; cominciai a succhiarlo con forza mentre con la lingua accarezzavo il glande; scendevo il più possibile fino a sentirlo picchiare in fondo al palato per poi risalire e ridiscendere; lo fissavo, i nostri sguardi s'incrociavano, le sue mani dolcemente mi accarezzavano la testa come per tenermi li; Luca cominciò ad emettere dei lievi e sordi gemiti, le mani si allontanarono dalla testa, il pene cominciò a contrarsi, stava per venire; continuai il mio salire e scendere, lo succhiai con più forza finché un getto caldo mi colpì con forza il palato, poi un altro e ancora un altro; la mia bocca era piena del suo piacere, cominciai a deglutire, ad ingoiarlo tutto; mi staccai dal suo membro lasciandolo pulito, mi alzai in piedi, lo presi per mano, lui si alzò, lo baciai e gli dissi " è ora di andare a nanna.... E se vuoi puoi stare con me". Lui mi disse che preferiva tenere la cosa segreta; annuii, gli diedi la buonanotte, un ultimo dolce bacio, raccolsi il vestito e nuda mi diressi in camera, mi tolsi le scarpe e mi sdraiai sul letto; era tardissimo,buio, la luna filtrava dalle persiane, mi sentivo appagata e felice, sentii Luca passare davanti alla camera sussurrandomi la buonanotte e dirigersi in camera. Il sonno mi rapì e felice mi addormentai
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11 years ago
elisa85ely,
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Serata in rosso....a Cap d'Agde
Dopo
tanti anni un viaggio soli io e mio marito. Destinazione Cap d'Agde!
L'impatto con quella realtà fatta di pura trasgressione è stato molto
forte e piacevole....le nostre giornate in spiaggia si consumavano tra
l'eccitazione costante e la voglia di toccarci a vicenda...magari
mostrandoci agli altri.
Ma la cosa più sensazionale sono state le serate in giro nel villaggio:
io tutte le sere vestita, o meglio svestita in maniera molto sexy...mai
con gli slip, con mini abiti e con il seno sempre ben in vista.
Ma la serata “al top” è stata quella al “Glamour”, uno dei più grandi
Privè d'Europa: bellissimo ambiente, atmosfera giusta e odore di sesso
in ogni angolo...
Tutte le donne “in rosso” quella sera, e io per l'occasione indossavo il
mio mini abito rosso, cortissimo, sandali rossi e oro con strass,
trucco impeccabile e molto provocante...e naturalmente niente slip!
Prima di entrare sapevamo già che quella sera sarebbe accaduto qualcosa,
si sentiva nell'aria. Luce soffusa, musica, video eccitanti e io già
completamente bagnata! Ci siamo seduti sul divanetto, lui vicino che mi
sfiorava le gambe e arrivava più su facendomi eccitare sempre di più.
La serata prendeva vita e la musica, la gente, la pista piena tutto mi
sembrava fantastico.....un drink ed ero pronta per scendere nei meandri
del locale: le scale e subito di fronte a noi un bivio. A sinistra il
trio, a destra solo coppie. Decidemmo di entrare nella zona per coppie.
Letti di ogni misura e forma, stanze di ogni genere con e senza porte,
buie o con le luci soffuse.....e tante coppie......qualcuno si toccava,
qualcuno faceva sesso, nudi sui lettoni, gemiti, movimenti, odori, tutto
mi arrivava e mi rendeva smaniosa. Volevo sfogare i miei istinti,
volevo aprire anch'io le gambe e accogliere mio marito che mi teneva per
mano e mi portava lungo quegli ambienti sconosciuti ma in cui mi
sentivo già a mio agio.
Finchè non abbiamo trovato una stanza libera: mi sono seduta sul letto,
lui mi ha fatto aprire le gambe e ha cominciato a leccarmi lì,
dolcemente. Ho cominciato ad ansimare, ero davvero bagnatissima e
passando le coppie si fermavano a guardare. Qualcuno chiedeva di
entrare...ma eravamo troppo presi dall'eccitazione.....non resistivo
più.....muovevo il bacino per sentire meglio la sua lingua che mi
esplorava e mi stuzzicava, sempre più forte....occhi chiusi, testa
indietro e tanti sguardi su di noi....sono venuta gemendo e godendo in
una maniera incredibile.
Lui era eccitatissimo quando si è alzato. Gli ho slacciato i jeans per
prenderglielo in bocca. Volevo farlo godere allo stesso modo, ma mentre
cominciavo a succhiare e assaporare la sua essenza, una coppia
(finalmente giovane e piacevole come noi due) si era avvicinata a mio
marito...volevano stare con noi!
Lui un bel ragazzo, moro, muscoloso, lei molto simile a me, bionda, viso
dolce....li abbiamo fatti entrare e abbiamo chiuso la porta.
In quel momento un insieme di emozioni: ero nervosa ma allo stesso tempo
eccitata all'idea di fare qualcosa in “compagnia”. Ci siamo più o meno
presentati, loro francesi non ci capivamo molto...ma parlare non serviva
in quel momento. Ci siamo spogliati e abbiamo cominciato a sfiorarci:
un corpo nuovo, profumi nuovi.....io e lei abbiamo cominciato a
sfiorarci il seno, le labbra, mentre gli uomini ci esploravano con le
loro mani. Un attimo dopo ero sul pene del francese....grande,
durissimo, la sua donna mi aveva invitato a leccarglielo e lei lo faceva
insieme a me, mentre mio marito ci toccava e ci guardava....
Poi la novità.....io sola con l'altro....una sensazione stranissima,
lui mi baciava il collo, mi annusava, mi sfiorava le labbra e continuava
a toccarmi il seno, il sedere, la parte più bagnata di me.....lì,
proprio lì tra le mie gambe, infilava il dito e spingeva, facendomi
gemere......ero persa e non badavo a quello che invece mio marito faceva
a lei.
Io e lei eccitatissime, carponi sul letto, le loro dita dentro a darci
piacere, il nostro ansimare e gridare...è questa l'immagine di quei
momenti che ho stampata nella mente.
Poi le mani di lei sul pene di mio marito e la mia bocca su quello
dell'altro....pochi attimi per veder esplodere quei due membri
durissimi, schizzi di piacere, il culmine di un'esperienza sessuale mai
vissuta prima che ha lasciato in me un segno profondo: eccitazione,
godimento, emozione, misti alla gelosia di vedere il mio uomo in balia
di una donna che non ero io....
Ma ero a Cap d'Agde, in un privè e questa situazione l'avevamo cercata
entrambi e vissuta consapevolmente.....e dopo un saluto alla coppia
francese io e mio marito eravamo di nuovo “noi due”, innamorati, persi
uno nell'altra e appagati da quel ciclone di sensazioni. Pronta per un
ballo senza slip intorno ad un palo....solo per il mio amore!
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11 years ago
kagi,
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la vacanza, la prima volta (cap2)
La luce che filtrava dalle persiane accostate mi diceva che era mattino inoltrato; dietro le persiane la portafinestra era completamente aperta e un delicato soffio d'aria, furtivo e silenzioso, muoveva le tende candide e raggiungeva il mio corpo avvolto solo in parte nel lenzuolo, accarezzandolo con dolcezza fino alle parti più intime, per poi proseguire attraverso la porta, anch'essa aperta, nel resto della casa; una sensazione bellissima, un risveglio lento e dolce, ma sola nel mio letto. Mi guardai attorno, il vestito era riposto con ordine sulla sedia, le scarpe affiancate sotto di essa, ma non mi ricordavo come fossi arrivata in camera; lentamente mi si ripresentavano le immagini della sera prima, di quel meraviglioso groviglio di corpi, dell'amplesso violento; un lieve sorriso di soddisfazione e appagamento si formò sul mio viso, tutto era stato bellissimo e ormai sapevo che sarebbe sicuramente successo ancora.
D'un tratto sentii un rumore, finsi di dormire, mi sentii osservata; Luca passando davanti alla mia porta si era fermato e mi guardava;sentivo i suoi occhi sul mio corpo quasi scoperto, il seno e la mia intimità erano sicuramente in vista ma non mi mossi, mi piaceva, sentivo che mi desiderava. Mi girai e rigirai nel letto, i pensieri volavano mescolati tra loro, tutti piacevoli e tutti a sfondo erotico; si tutto era incentrato su quello, il mio desiderio cresceva col passare dei minuti. Ecco un altro rumore, ora era Andrea, io a pancia in giù e le mie natiche completamente scoperte; lo intravedevo ma finsi ancora di dormire; anche lui stette immobile sulla porta a guardarmi per qualche istante prima di proseguire; mi desideravano entrambi, ed io desideravo loro, mi sentivo già eccitata, li avrei voluti lì, tutti e due, in quel momento; si perché il nostro era un trio, un gioco che era appena cominciato ma che ci avrebbe sicuramente accompagnato per un po' ancora. E così decisi di cominciare a giocare sul serio; li volevo stuzzicare, eccitare, provocare; li sentivo in veranda, parlavano ma non tesi e imbarazzati come il giorno prima; così mi alzai e aprii la portafinestra che dava in giardino, una luce fortissima mi accecò per un istante e un caldo sole mi colpì regalandomi un brivido; poi, completamente nuda, gli occhi socchiusi per la luce e i capelli ancora arruffati, mi diressi nel prato a prendere un pareo bianco che era steso poco più in la al sole, ovviamente in piena vista dalla veranda che distava una quindicina di metri. Recuperai il pareo e girandomi li vidi seduti al tavolo che mi fissavano; "buongiorno miei principi, non pensavo foste già svegli.... qualche minuto, mi vesto e vi raggiungo" dissi sorridendo; poi col pareo in mano tornai lentamente in camera; me lo legai sopra il seno facendolo cadere appena sotto le natiche, mi guardai allo specchio notandone la lieve trasparenza e li raggiunsi in veranda dove i due mi avevano preparato un'abbondante colazione; un bacio sulla guancia ad ognuno rinnovando il buongiorno e mi sedetti. Sentivo i loro sguardi furtivi scrutarmi per brevi istanti e godevo sempre più di questo mentre spalmavo la marmellata sul pane tostato.
Visto che il ritorno era fissato per l'indomani, quello sarebbe stato l'ultimo giorno per uscire con la barca di mio padre che gentilmente, come ogni volta, ci aveva concesso di usare durante tutta la vacanza; sarebbe stata una grande occasione, ormai tutti più disinvolti ci saremmo sicuramente divertiti.
Il mio pensiero era ormai fisso sul desiderio sempre crescente di loro due; ero in camera a frugare nell'armadio in cerca di capi che fossero provocanti senza però risultare fuori luogo per la giornata che mi attendeva. Mi infilai una maglietta aderente marrone, scollata ma non troppo e che metteva in risalto il mio seno fasciandolo in modo stupendo; vi abbinai una comoda e soffice minigonna beige a mezza coscia scarsa, con due spacchi ai lati apparentemente invisibili ma che salivano fino alla cintura e che solo con certi movimenti si sarebbero fatti notare, mettendo a nudo la totalità delle mie gambe. Mancavano le scarpe; cercando nella cesta saltarono fuori un paio di zeppe dimenticate qualche anno prima, senza un eccessivo plateau sul davanti ma con una ottima alzata dei soliti 12cm sul tacco. Le indossai e mi guardai allo specchio; ero perfetta, easy ma stuzzicante. Presi la borsa che usavo per andare in spiaggia e li raggiunsi in veranda; ovviamente non mancarono gli apprezzamenti ai quali feci finta di non dare molto peso, ma che invece alimentarono la mia voglia.
Salendo in macchina la gonna cominciò a "lavorare per me" facendo notare ad Andrea, seduto alla guida, l'assenza di intimo; subito se ne uscì chiedendo " ma tu un paio di mutande ce l'hai o no?". Prontamente gli risposi sorridendo" si certo, ma a Milano, qui non ne ho portate, solitamente non mi servono, ma se ti da fastidio un modo per risolvere lo troviamo!"; ovviamente ribattè con un apprezzamento così procedemmo verso il porto con breve sosta causa spesa al piccolo supermercato, dove non persi occasione per stuzzicarli con movimenti o posture apparentemente casuali, ma azzardando anche più del necessario; era un gioco che mi divertiva da matti!
Sentivo gli occhi di Luca perennemente addosso, specie fissandomi le gambe; percepivo il suo desiderio di possedermi, di continuare le nostra avventura; giunti al molo di fronte alla barca, un open cabinato di 12mt, come di consuetudine mi sfilai le scarpe e subito Luca esordì con " è un vero peccato!"; fu lì che dichiarò la sua passione, forse un po' feticista, per le scarpe donna, ma in barca proprio non si poteva.
Fatti tutti i preparativi e mollati gli ormeggi, mi misi al timone e ci dirigemmo verso una baia ad una mezz'ora di navigazione; mare calmissimo, gli strumenti segnavano 27 nodi, solo lievi sobbalzi, cosicché Luca si mise a prua a prendere il sole mentre Andrea mi tenne compagnia ai comandi.
La piccola baia si presentò ancor meglio di quello che ci si aspettava; circondata da rocce in parte coperte dalla vegetazione, ospitava in un angolo una piccola spiaggia deserta; l'acqua era talmente cristallina che solo l'ombra della barca sul fondale sabbioso dava la percezione della profondità; infine un'altra imbarcazione simile alla nostra stava ancorata sulla desta; " il bello di vivere la Sardegna in giugno" dissi sorridendo, ma dentro di me pensavo su quanto fosse bello essere quasi soli con la nostra privacy in uno scenario così incantevole. Scelta una posizione a qualche centinaio di metri dall'altro natante, leggermente esterna ma comunque riparata dalla marea, gettammo l'ancora. I due che già erano in costume subito si accomodarono sul prendisole di prua; io invece ancora vestita scesi in cabina a cercare un costume tra la miriade che lasciavo sempre lì. Ne saltò fuori uno, regalatomi dal mio ex qualche anno prima, che faceva proprio al caso; presi solo lo slip e spogliatami lo indossai; fuxia, due laccetti sottili sui fianchi, vita bassissima, un pochino ridotto sul davanti, terminava con un taglio a brasiliana sulle natiche che rimanevano praticamente scoperte; infine una cucitura centrale lo attraversava da davanti a dietro mettendo in mostra le forme del mio sesso; il topless, che era una mia abitudine, non fu certo una sorpresa, ma il costume subito riscosse apprezzamenti di vario genere; mi sdraiai in mezzo a loro e quando i bollenti spiriti si placarono cominciammo a parlare del più e del meno; ma io non riuscivo a distogliere il pensiero da quella anomala e incessante voglia di sesso.
A mezzogiorno il sole perpendicolare sopra di noi era caldissimo e la leggera brezza non era sufficiente a rinfrescarci; fui la prima ad alzarmi e a tuffarmi in mare direttamente dal lato della barca, presto seguita da entrambi. Un bagno rigenerante che riportò il corpo ad una temperatura normale; al momento di uscire un lieve sorriso mi comparve in viso e ne Luca ne Andrea capirono il perché, finché non cominciai a salire per la scaletta; quel meraviglioso costume fuxia bagnandosi era diventato tutto, tranne gli elastici che ne delimitavano il perimetro, praticamente invisibile; "hey Elisa, sono senza parole" esclamò Andrea; in piedi sulla plancetta mi girai verso di loro e risposi con un gran sorriso provocatorio "vi piace? Un regalo che uso solo in certe occasioni" e lentamente mi diressi di nuovo al prendisole di prua dove mi sdraiai a pancia in su. Ero eccitatissima ma non volevo darlo ad intendere, faticavo a trattenere la mia mano durante la breve attesa dei miei due cavalieri; avrei voluto toccarmi e placare quel desiderio incessante, ma resistetti; poco dopo arrivarono anche loro sdraiandosi accanto a me; attraverso i loro pantaloncini aderenti si poteva notare l'effetto del mio costume, esattamente come previsto. Mi sentivo completamente nuda ai loro occhi ma mantenevo un contegno impeccabile; non appena il costume accennava ad asciugarsi, con la scusa del caldo mi rituffavo per poi tornare tra di loro. Li stavo provocando in tutti i modi, anche introducendo affermazioni e battute un pochino piccanti, cercando una loro mossa, ma il massimo che ottenni furono delle carezze poco più che innocenti di tanto in tanto e argomenti di dialogo che non facevano altro che accrescere il mio desiderio. Le ore passavano, abbozzammo pure un pranzo a base di prosciutto e focaccia, ma nessuno azzardava una mossa; la voglia cresceva in tutti, e i loro membri praticamente turgidi ormai da tempo mi confermavano che non ero la sola ad avere un chiodo fisso. Ormai erano le 4 passate, i ragazzi si erano appisolati da poco, nella baia, già da un po', un altro paio di imbarcazioni più piccole avevano preso posto non troppo lontane da noi; io ero arrivata al limite, dovevo scaricare quella tensione; mi alzai e mi diressi in cabina, le gambe nervose dall'eccitazione ormai incontenibile, scesi i tre ripidi scalini, subito mi tolsi il costume e lo lanciai fuori dall'oblò aperto sul prendisole sfiorando volutamente Luca; appoggiata al tavolo col sedere, divaricai le gambe e subito la mia mano cominciò a carezzare il mio intimo; ero completamente fradicia, gli umori mi colavano fin tra i glutei, le mie dita sparivano nel mio sesso bollente, il clitoride teso in cerca di un contatto; presto quelle dita finirono a violare senza alcuna fatica, subito in coppia, il mio ano; appena entrarono un brivido mi percorse, gli occhi socchiusi e la testa leggermente indietro; quando, poco dopo, portai lo sguardo sull'ingresso della dinette esattamente di fronte a me, arrivò Luca; gli sorrisi, allontanai la mano fradicia dal mio sesso, mi girai, mi piegai in avanti appoggiando le mani sul tavolo e dalla mia bocca uscì una sola tremolante parola "inculami!". Non se lo fece ripetere, scese gli scalini, si abbassò il costume e subito sentii il suo glande appoggiato sul mio ingresso fradicio di soli umori vaginali; sotto la sua lieve spinta mi trovai istintivamente in punta di piedi, stringendo con le mani il bordo di legno del tavolo; lo sentii scivolare in me morbido e fluido, lentamente, fino in fondo; le sue mani mi strinsero con decisione i fianchi e lentamente cominciò a muoversi nelle mie viscere. Una sensazione bellissima, il leggero rollio della barca ci cullava in quell'unione spettacolare; mi rimisi in posizione eretta, i piedi ora saldamente a terra, tenendomi con le mani ad un profilo del soffitto mentre i suoi affondi divenivano sempre più decisi. Tutto era veramente spettacolare, le sue mani passarono ai miei seni, lui affondava ed io spingevo indietro come a volerne di più; vedevo tutta la scena nel piccolo specchio di fronte a me, in un angolo del quale intravidi due gambe fuori dalla dinette dietro di noi; voltai la testa e Andrea ci stava guardando con un gonfiore smisurato che premeva nel suo costume; avrei voluto pure lui, in quel momento, come la sera prima, ma lo spazio lo impediva e interrompere quegli affondi sempre più forti non ci pensavo nemmeno. Mi rigirai verso lo specchio e per contrastare la decisione, ormai quasi violenta, di Luca, mi chinai praticamente a 90 con i gomiti sul tavolo. Gemiti incontrollati ormai uscivano dalla mia bocca, tutto il corpo tremava bagnato dal sudore; riuscita a portare una mano sul mio sesso subito due dita vi sparirono all'interno mentre il palmo carezzava il clitoride; stavo impazzendo, il respiro affannoso e rumoroso, il battito acceleratissimo mi picchiava nel petto, le gambe quasi non mi reggevano più quando esplosi in un orgasmo pazzesco e travolgente. Mentre Luca continuava imperterrito, un momentaneo cedimento degli arti mi portò col torace sul tavolo dove rimasi allungandovi le braccia fino ad afferrare il bordo opposto per contrastare le spinte; affondi ormai nervosi e rudi mi invadevano il retto, le sue mani tenevano ora il bordo del tavolo come fosse una cosa sola con me, finché finalmente non sentii un getto potente e caldo colpirmi dentro; un paio di affondi ancora e con una delicatezza del tutto estranea a quell'amplesso appena conclusosi, si sfilò dal mio corpo per sedersi sul divanetto lì accanto.
Esausta, il respiro ancora affannoso,feci appena in tempo a rialzarmi di nuovo appoggiata al tavolo con le mani, quando, senza nemmeno essere riuscita a recuperare le forze, mi sentii prendere di nuovo per i fianchi e penetrare nuovamente con un affondo deciso; ora era Andrea che aveva assistito da fuori la dinette a tutta la scena e del quale mi ero completamente dimenticata; lanciai un forte gemito di sorpresa misto a non so se piacere o stanchezza; ero stemata, le gambe mi tremavano sempre più, le braccia quasi cedevano, mentre lui con decisione affondava dentro di me. I minuti passavano, e una sua mano andata sul mio sesso mi carezzava stuzzicando il clitoride. Presto sentii nuovamente quel piacere salire, le mani strinsero la presa sul bordo del tavolo, e con mio immenso stupore un nuovo orgasmo sopraggiunse repentino, breve ma intenso; le gambe di nuovo cedettero, ma Andrea stingendo la presa nuovamente sui miei fianchi mi sorresse e continuò a penetrarmi. La testa china in avanti coperta dai capelli che ondeggiavano, gli occhi socchiusi, continuavo a subire quella sodomizzazzione per un tempo che sembrava non finire mai; sentivo il mio ano spalancato, il pene vi scivolava attraverso come se niente fosse finché, finalmente ecco un'altra ondata di caldo mi invadermi dall'interno; sentii ancora qualche contrazione e poi Andrea si sfilò lentamente per sedersi sull'altro divanetto. Completamente bagnata di sudore per il caldo in quella cabina, Il respiro che lentamente riprendeva il ritmo normale, restai ancora qualche istante in quella posizione poi, dicendo "vado a rinfrescarmi", raccolsi le forze e nuda mi tuffai in mare ; il fresco subito mi diede una scossa rigenerante, mi sdraiai a pelo d'acqua, sentivo accarezzarmi delicatamente ovunque dal mare, insinuandosi pure fino a raggiungere il mio ano ancora dilatato e ora desideroso di dolcezza; i capezzoli affioravano inturgidendosi sotto la lieve brezza che soffiava a momenti alterni; era un momento tanto stupendo che solo dopo un po' mi accorsi che non distante c'era un'altra barca dalla quale qualche occhio curioso mi aveva sicuramente notato. Senza cambiar posizione e con indifferenza, lentamente mi spostai sull'altro lato della nostra barca, decisamente più intimo. Presto mi raggiunsero anche Luca e Andrea; per almeno 10 minuti mi lasciai cullare dalla marea, poi risalita in barca e asciugatami mi rinfilai gonna e maglietta; guardai l'orologio ed erano già le 6 di sera, il tempo era volato, ci rilassammo ancora un poco sul prendisole e poi ci dirigemmo con calma verso il porto.
Una volta ormeggiati al molo ci impiegammo quasi un'ora a pulire e riordinare tutta la barca; decidemmo di concederci un aperitivo al bar del porto; ero talmente provata dalla giornata che mi bastò un mojito per sentire già la testa girare; Il secondo mi diede il colpo di grazia. Sentivo il venticello serale insinuarsi attraverso i vestiti, soffiava fresco sotto la gonna, sulla mia intimità, mentre i capezzoli cominciarono a farsi prepotentemente notare sotto la maglietta. Il bar era abbastanza affollato, ma la cosa non mi preoccupava affatto, anzi tendevo ad allargare le gambe per godere maggiormente di quella frescura. Era incredibile, ancora sentivo i postumi di quella sodomizzazione durata più di un'ora, ma forse per colpa di quel solletico cominciavo ad avere ancora voglia di sesso.
Non certo ubriaca, ma un pochino alticcia e non molto stabile sulle zeppe, mi sorressi a Luca per lasciare il bar in modo dignitoso; Andrea si accostò subito dall' altra parte e per tutto il tragitto fino alla macchina entrambi appoggiarono le loro mani sulle mie natiche palpandole.
Durante il viaggio in macchina il pensiero era tornato fisso a loro, al volerli insieme, mi sentivo come malata di sesso; d'un tratto un altro pensiero mi balzò in mente: volevo essere presa si da loro, ma senza quel controllo che fino ad ora ero sempre riuscita a tenere più o meno; per avere questo dovevo riuscire innanzitutto a far prendere l'iniziativa a loro; la serata era ancora lunga ma mi sarei dovuta impegnare per ottenerlo......
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elisa85ely,
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la vacanza, la prima volta (cap 1)
Come di consuetudine anche quell'anno avevamo organizzato la solita vacanza di 15 giorni in Sardegna senza fidanzati, anche perchè io ero single da poco; Francesca, che invece lo aveva lasciato a casa, io e Luca e Andrea, anch'essi single; eravamo tutti amici d'infanzia, cresciuti insieme come fossimo fratelli, eccetto che con Francesca con la quale gia da un anno era nato un qualcosa di più profondo e segreto; Infatti non ci eravavamo fatte mancare i nostri bei momenti in totale segretezza nemmeno in quei giorni, dormendo poi insieme non era stato certo difficile.
Fu al decimo giorno quando Francesca dovette tornare a Milano per un'urgenza che cominciò un'avventura del tutto inaspettata. A malincuore la mattina seguente tutti e tre la accompagnammo all'aeroporto, baci e abbracci e la giornata seppur senza la mia amica, passò come tutte le altre, sole mare e chiacchiere. La sera uscimmo a cena, un buon pesce accompagnato da un ottimo vino, una passeggiata in paese e poi a casa. Come tutte le sere ci sedemmo in veranda a chiacchierare sorseggiando un po' dell'immancabile mirto prima di ritirarci nelle nostre stanze a dormire. Ci dilungammo un pochino e il mirto ci faceva compagnia alla grande, finché io non mi appisolai sul divanetto.
Fu Andrea alla fine a prendermi in braccio per portarmi in camera mia; io indossavo un vestitino scuro intero lungo fino a metà coscia aderente ed un paio di sandali con un bel tacco 12 legati alle caviglie da dei laccetti di pelle. Durante il breve tragitto, o adagiandomi sul letto mi sfiorò con una mano e si accorse che non indossavo intimo; io ero in uno stato di semi coscienza, con il sonno che stava cercando di prendere il sopravvento, ma notai comunque Andrea che, dopo un istante di esitazione, mi sollevò leggermente il vestito; io rimasi immobile guardandolo mentre lui tenendomi il vestito sollevato con due dita mi fissava tra le gambe. Qualche istante dopo sentii la sua mano accarezzarmi; mi sentii strana, un quasi fratello stava facendo cose che mai avrei pensato potessero accadere; ma ancora più strano era che non opponevo alcuna resistenza anzi la cosa mi piaceva; sentivo la sua mano scivolare morbida sulla mia pelle liscia che cominciava ad inumidirsi di umori; le mie gambe istintivamente si divaricarono per godere maggiormente di quelle carezze del tutto inaspettate; si chinò su di me e senza dir nulla, mi baciò. Presto le nostre lingue si conobbero in un vorticoso intreccio; non capivo bene cosa stesse succedendo ma la cosa mi piaceva sempre di più.
Complice sicuramente l'alcool, in breve mi ritrovai a cavalcioni su di lui ancora mezzo vestito a cavalcarlo, mentre lui mi accarezzava il seno attraverso il vestito. Era tanto stupendo che l'idea di chi fosse non mi preoccupava affatto; pensavo solo a quel pene che in un attimo era finito dentro di me e mi importava solo di vivermi quel momento. Sentivo e vedevo i miei capezzoli spingere insistenti sul vestito mentre le sue mani mi palpavano con decisione; ma volevo più contatto, mi sentivo carica e volevo di più; gli slacciai la camicia mettendo a nudo il suo petto liscio e ben disegnato dopodichè presi il mio vestito e in un sol movimento me lo sfilai restando solo con le scarpe, ben piu impegnative da togliere; Mi abbassai su di lui e rincominciammo a baciarci.
Quando dopo alcuni minuti mi voltai verso la porta vidi Luca che, sicuramente incuriosito da qualche rumore, era venuto a vedere; stava immobile, come impietrito con gli occhi sgranati a fissare quella scena; quando gli sorrisi lui si avvicinò al letto; sentivo il suo sguardo addosso, ci osservava ed un gonfiore si faceva notare nei pantaloni; l'essere guardata così, durante quell'atto, mi eccitò ancor di più, facendomi sentire per la prima volta veramente disinibita e padrona del momento. Senza che nessuno dicesse una sola parola, gli slacciai i pantaloni e li feci cadere a terra insieme ai boxer, liberando finalmente quel pene; notai con piacere che anche lui come Andrea, che da sotto di me guardava la scena, era depilato; la sua virilità puntava turgida e desiderosa verso di me. Mi chinai leggermente e, aiutandomi con la mano sinistra, lo presi in bocca; subito cominciai a succhiarlo con vigore accogliendolo quanto più possibile nella mia cavità orale; non so cosa mi prese, era la prima volta che facevo una cosa simile, ma mi piaceva tanto, mi piaceva sentire le mani di Luca che, dopo lunghi attimi di esitazione, mi prendevano la testa per tenerla mentre vi affondava il pene, come anche sentire Andrea che mi palpava tutto il corpo mentre io continuavo a muovermi su di lui; avere due uomini a mia disposizione era una cosa del tutto nuova e mi eccitava da matti.
Sicuramente eravamo tutti e tre abbastanza brilli ma si stava creando un feeling notevole. Quando sentii le due dita di Andrea che, abbondantemente umide di saliva, cominciarono ad accarezzarmi l'ano capii che quello che stavamo facendo era solo l'inizio. Presto quelle dita cominciarono a penetrarmi, forzando senza alcuna fatica il mio sfintere; l'eccitazione saliva ed il ritmo aumentava. Ad un certo punto interruppi la fellatio e guardando Luca negli occhi, mentre con la mano portavo una notevole quantità di saliva sul mio posteriore, gli dissi " vieni qui, ti voglio dentro di me". Ero completamente impazzita, mai prima di allora mi era capitato nemmeno di pensare una cosa simile, ma la voglia in quel momento era tanta; subito Luca non se lo fece ripetere e vestito della sola maglietta, salì sul letto posizionandosi dietro di me; tutti ci fermammo, immobili, in attesa di una qualche mossa di un altro; sentivo il suo glande premere sul mio ano senza forzarlo, come se avesse delle incertezze; intanto fissavo Andrea negli occhi, anch'esso immobile e confuso; dei brividi mi percorsero il corpo durante quegli istanti che sembravano lunghissimi, finchè non lo incitai dicendo " forza, entra, che aspetti, ma fai piano"
Quando sentii il mio sfintere allargarsi ed il suo pene entrare fu una sensazione indescrivibile; mi si sgranarono gli occhi, un gemito uscì spontaneo e forte dalla mia bocca, le mani strinsero il lenzuolo; subito Luca si fermò e mi chiese se sentissi male; " Luca continua senza fermarti ti prego" risposi con voce trmolante. Altro che male, era stupendo!! Lentamente ricominciò l'affondo. Sentirli entrambi dentro di me fu unico e indescrivibile, ero piena e stretta come non mai era meraviglioso. Sentivo Luca affondare completamente nelle mie viscere mentre Andrea immobile non diceva nulla; ero in estasi, avrei voluto strappare le lenzuola con le mani; lentamente rincominciammo a muoverci; mi sentivo penetrare contemporaneamente da due parti, sensazioni fortissime mi giungevano al cervello mandandomi come in tilt; i movimenti erano del tutto scoordinati ma presto sentii un getto caldo invadermi la vagina; ancora infilata su di lui mi adagiai su Andrea, mentre dietro gli affondi di Luca diventavano sempre più decisi fino a concludersi con un'altro getto caldo, infinito, dentro di me; ancora qualche affondo e si fermò. Lo sentii sfilarsi, si sdraiò accanto a noi, il suo sguardo percorreva il mio corpo ancora aggomitolato, immobile e abbandonato su Andrea. Mi feci forza e mi spostai sdraiandomi anch'io tra di loro; in quel silenzio che nessuno aveva il coraggio di rompere mille pensieri viaggiavo per la mia mente, su quello che avevamo fatto, con chi era stato fatto, su quanto fosse stato bello e travolgente anche senza uscirne appagata e, se la cosa si sarebbe ripetuta.... Ero veramente confusa, forse spaventata, ma felice; sentivo il succo del loro piacere uscire dal mio corpo e bagnare il lenzuolo ma non avevo la minima intenzione di muovermi o fare qualcosa.... E così ci addormentammo.
La mattina seguente mi svegliai sola, sopra le lenzuola, nuda ma con ancora addosso le scarpe; l'orologio segnava le 10.30, la mia testa girava, e dalla finestra sentivo i due in veranda parlare a bassa voce; non capivo bene cosa stessero dicendo ma percepivo una forte tensione per l'accaduto. I pensieri subito volarono alla sera prima, ed un fortissimo imbarazzo mi bloccò nel letto per un bel po'; cosa potevo dire? Potevo fare finta di niente? Come mi avrebbero guardato i due? Cosa pensavano di me? Dopo lunghi minuti di riflessione decisi di alzarmi ed affrontare la situazione cercando di sdrammatizzare il tutto. Per prima cosa avevo bisogno di rinfrescarmi le idee; Ero talmente confusa e tesa che percorsi il tragitto fino al bagno nuda e senza accorgermi di avere ancora i sandali ai piedi; entrando in bagno sentii un "buongiorno"; mi sporsi con la testa dalla porta e guardando verso la vetrata aperta sulla veranda con un sorriso risposi " buongiorno ragazzi, qualche minuto e arrivo". Tolte le scarpe subito m'infilai sotto la doccia.
Uscii dal bagno avvolta in un asciugamano legato sopra il seno e mi diressi in veranda; i due erano praticamente muti ed una colazione mi attendeva già pronta sul tavolo. Li salutai ancora e li ringraziai; erano tesissimi e nessuno accennò all'accaduto.
Il minuti passavano e quel clima di tensione era veramente imbarazzante; pronti per andare in spiaggia, mi feci forza e affrontai il discorso; i due subito cominciarono a scusarsi ma io li interruppi dicendo che la cosa era stata bella, anzi stupenda, che non avrebbe dovuto in alcun modo rovinare il nostro legame, che avevamo scoperto e vissuto qualcosa di nuovo; non ci dovevamo assolutamente preoccupare ma pensare solo a divertirci come avevamo fatto i giorni precedenti. E con queste parole cominciammo anche quella giornata.
In realtà passarono molte ore prima che la tensione cominciasse a scendere considerevolmente.
Il tempo passava cercando di essere il più normali possibile, ma io sentivo i loro sguardi un po' maliziosi scrutarmi, diversamente dal solito; e devo ammettere che la cosa cominciava a stuzzicarmi, ed il pensiero della sera prima, comunque sempre presente in tutta la giornata si stava trasformando in desiderio. Alcune occhiate e sguardi particolari cominciarono ad incrociarsi tra di noi ma subito tentavamo di sviare. Sicuramente quello che provavo io era identico a quello che provavano loro; la voglia di rivivere quei momenti stava tornando. Tornammo a casa col tramonto dove il frigorifero praticamente vuoto ci obbligò ad uscire nuovamente a cena. Doccia veloce e preparativi, ma nella mia testa un solo pensiero: la voglia di riaverli entrambi era ormai certa!
Decisi allora di stuzzicarli un po' e vedere cosa sarebbe accaduto; quale modo migliore di cominciare se non l'abbigliamento?volevo essere sexy ma non troppo vistosa. Un vestitino nero di cotone, semplice, maniche cortissime, morbido, stretto da un elastico solo in vita per poi allargarsi in una morbida gonnellina a balze fino a mezza coscia; ovviamente niente intimo. Un paio di sandali color bronzo Allacciati alle caviglie con il solito tacco 12 ed eccomi pronta. Li raggiunsi in veranda dome mi stavano aspettando seduti e chiesi "come sto? Vado bene?" girandomi con decisione su me stessa; quella giravolta fece salire la gonna mettendo a nudo le mie intimità; i due impietriti dissero "perfetta!!!!"
Li incitai ad alzarsi per andare a cena; li vedevo confusi, e la cosa mi intrigava ancor di più; avevo praticamente gettato l'amo, facendogli capire le mie intenzioni.
La cena passò apperentemente come le altre ma i pensieri di tutti e tre erano sicuramente altrove; io mi sentivo eccitata e non vedevo l'ora di tornare a casa. Dopo la solita passeggiata eccoci sulla strada del ritorno; la tensione saliva in tutti, sapevamo cosa sarebbe sicuramente accaduto; in macchina poche furono le parole, solo la musica accompagnava i nostri pensieri sporchi. Una volta in veranda fui io a rompere il ghiaccio che si stava creando dicendo "solito mirto?" I due si sedettero, Luca in mezzo al divano e Andrea sulla poltoncina a destra, mentre io andai a prendere la bottiglia e tre bicchieri.
Versando il mirto la tesione che mi percorreva era a mille, quasi da farmi tremare la mano, così cominciai a parlare su cosa avremmo potuto fare il giorno dopo. Gli porsi i bicchieri e mi sedetti sul divano alla destra di Luca; passò solo qualche minuto e nemmeno mezzo mirto e di scatto, mentre parlava, mi girai verso Luca e lo baciai interrompendone le parole. Eravamo tutti tesi e sicuramente nessuno di loro avrebbe preso l'iniziativa, così lo feci io.
Qualche istante ed ecco che le nostre lingue erano intrecciate in un bacio carico e deciso; subito cominciai a sbottonargli la camicia e con una mano cominciai ad accarezzargli il petto; poi scesi fino a quel gonfiore che premeva nei pantaloncini e cominciai ad accarezzarlo. Presto li slacciai vi estrassi il pene per continuare con le carezze; poi inginocchiatami sul divano, lo presi in bocca e cominciai a leccarlo e succhiarlo.
In quella posizione sentivo il vestito sollevato e le mie intimità esposte, proprio in direzione di Andrea che fino a quel momento era rimasto solo a guardare; mi sentivo i suoi occhi desiderosi addosso e la cosa mi faceva impazzire; stavo scoprendo di apprezzare il fatto di essere guardata durante un atto sessuale, ma ancor di più desideravo una sua partecipazione. Impegnata in quella fellatio, divaricai le gambe ed inarcai ulteriormente la schiena come per invitarlo; qualche istante e sentii la sua lingua appoggiarsi sul mio ano, mentre poco più sotto il mio sesso già abbondantemente umido di umori desiderava solo attenzioni. Era bellissimo, tutto stava nascendo in quei momenti, il feeling la complicità tutto era meraviglioso.
Dei brividi mi percorrevano tutto il corpo mentre lui sempre più concentrato sul mio posteriore lo bagnava per bene e lo penetrava prima con uno e poi con due dita, senza però nemmeno sfiorare la mia vagina sempre più vogliosa.
Ero in estasi, la voglia di sentirli entrambi dentro di me era irrefrenabile così uscii da quell'intreccio per poi sedermi su Luca dandogli le spalle; durante la discesa con una mano portai il pene sul mio ano e lentamente mi infilai su di esso; scivolò dentro senza nessun problema e alcun dolore,accompagnato da un mio gemito di piacere. Portai le gambe all'esterno delle sue divaricandole, i piedi ben appoggiati a terra grazie anche ai tacchi alti e le mani indietro appoggiate allo schienale; cominciai a muovermi su di lui e lui ad accompagnare col bacino gli affondi. Presto Andrea s'inginocchiò tra le nostre gambe divaricate, mi sollevò la gonna, ammirò qualche istante quello che stava accadendo e finalmente appoggiò le sue labbra al mio sesso; ebbi un fremito, sentirlo succhiare il mio clitoride, leccarmi senza tralasciare nemmeno un centimetro di quella sensibilità mentre dietro Luca affondava dentro di me era veramente unico. Ma ormai volevo di più, appoggiai i piedi sul bordo del divano divaricando ulteriormente le gambe e con voce tremolante gli dissi " voglio anche te, ti voglio dentro di me, ora....". Lui si alzò in piedi, in un attimo si liberò degli indumenti, poi puntò il pene sulla vagina, ed in un sol affondo fu dentro di me. Ecco di nuovo quella sensazione, più forte, indescrivibile; mi lasciai andare in un gemito pazzesco, le braccia cedettero, le gambe tremavano; subito mi aggrappai ad Andrea mettendogli le braccia intorno al collo mentre lui cominciò ad affondare. Non capivo più nulla, era veramente stupendo; presto il ritmo divenne perfetto, io mi stringevo sempre più ad Andrea mentre lui si reggeva appoggiandosi allo schienale; li sentivo affondare in me, sempre più velocemente quando d'un tratto, completamente inaspettato venni violentemente invasa da un orgasmo fortissimo, lunghissimo, come mai avevo provato; non riuscii a trattenere dei gemiti, quasi grida, che sicuramente furono sentiti dai vicini. I due non accennarono a fermarsi, il mio corpo tremolante era ormai senza forze quando sentii uno schizzo bollente, seguito da altri due più deboli, dentro in profondità al mio retto. Luca si fermò, mentre Andrea non accennava ad interrompere gli affondi. Fui io ad allontanarlo per divincolarmi da quell'incastro; subito lo rassicurai dicendo " tranquillo, non ho intenzione di lasciarti a metà..." e mi inginocchiai sul bordo del divano, con le gambe divaricate, appoggiandomi con le braccia e la testa sullo schienale; alle parole " dove vuoi tu Andrea" lui si posizionò dietro di me e subito s'infilò nel mio ano ancora dilatato dal pene di Luca.
Affondava con decisione fino a sbattere rumorosamente sulle mie natiche, scivolando liberamente nelle mie natiche come se nulla fosse; io ero distrutta, a stento mi reggevo sulle gambe, il respiro che lentamente riprendeva il ritmo normale, quasi non mi accorgevo di quegli affondi, come fossi anestetizzata. Ci vollero lunghi e interminabili minuti sotto gli occhi dell'amico, prima che anche Andrea liberasse tutto il suo piacere dentro di me; qualche affondo ancora e si sfilò dal mio ano che sembrava non voler più tornare alla normalità; si sedette sul divano stremato ed io con le ultime forze feci lo stesso. Nessuno disse nulla e cademmo in un abbiocco quasi immediato.
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11 years ago
elisa85ely,
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L'inizio di una lunga avventura
"avevo pochi anni, e vent'anni sembran pochi, ma poi ti volti a guardarli e non li trovi più..." la voce di DeGregori arrivava meravigliosa dall'autoradio mentre giravo senza meta per la città. Il motivo era banale, avevo preso la patente da pochissimo e lo sterzo dell'auto mi sembrava sempre troppo pesante da girare al momento giusto, così ogni curva era una scommessa, un rischio da correre per avvicinarsi alla tanto agognata libertà. L'aria calda passava attraverso i finestrini aperti dell'auto, un'utilitaria rossa fiammante, scassata come solo le auto che ami davvero possono essere, ma una meraviglia per un ragazzo di 19 anni che si affaccia a conoscere il mondo. Cullato da quella meravigliosa musica e dal tepore del sole della tarda primavera pugliese, imboccai la strada che si dirigeva verso lo stadio. All'epoca lo stadio della mia città era conosciuto da tutti come un luogo pieno di trasgressione, "ci vanno gli scambisti", così dicevano; io non sapevo neppure cosa fosse uno scambista, ma di certo nutrivo una forte passione per tutto ciò che sembrasse "proibito", così, decisi che era giunto il momento di andare a vedere di cosa si trattasse.
I parcheggi sembravano enormi, molto più di quando frequentavo lo stadio come tifoso, in compagnia di amici o familiari; c'erano diverse auto che giravano apparentemente senza meta, come me, alla ricerca di chissà cosa.
Ad un primo impatto non mi parve ci fosse nulla di interessante: una decina di auto con a bordo uomini di ogni età che vagavano alla ricerca della loro preda, tutto qui, niente di trasgressivo. La mia attenzione fu quindi catturata dal campetto di allenamento della squadra, dove 4 o 5 calciatori stavano completando la loro seduta quotidiana; mi sembrava addorittura più attraente rispetto a quel movimento all'apparenza inutile ed immotivato. Restai a guardare l'allenamento fino al termine e non mi accorsi che il numero delle auto vaganti, nel frattempo, si era dimezzato, rendendo i parcheggi decisamente più tranquilli ed adatti ad eventuali incontri.
Restai parcheggiato nella stradina che costeggia il campo di allenamento ad osservare, curioso, quello che avveniva attorno a me: le auto che vagavano, quasi distratte, a volte si affiancavano, permettendo ai guidatori di scambiare velocemente qualche parola, salvo poi proseguire senza che nulla cambiasse.
Stavo quasi per rimettere in moto ed andar via, piuttosto deluso, quando, guardando nello specchietto retrovisore, vidi un'auto accostare dietro di me, a non più di cinque metri di distanza. Ero convinto che si trattasse di un uomo, visto che, fino a quel momento, non avevo visto altro in quei parcheggi. Incredulo mi accorsi, invece, che nell'auto c'era una coppia sui 45 anni, ed immediatamente sentii il cuore battere più forte.
Tensione, eccitazione, sorpresa, anche un po' di paura, mi chiedevo cosa sarebbe accaduto e scrutavo attentamente dallo specchietto ogni loro movimento: lui era abbastanza piccolo, mi ricordava Alvaro Vitali, solo un po'meno fesso, lei sembrava alta e formosa, aveva capelli castani ricci e parlava con lui come se stesse alzando la voce.
Vidi l'auto accendere i fari e pensai che stessero rimettendo in moto per andare via ma, con mia somma sorpresa, l'auto avanzò di un paio di metri verso di me e spense nuovamente le luci.
Il cuore batteva ancora più forte, io ero davvero un novellino con pochissime esperienze nel sesso tradizionale, figuriamoci in quello trasgressivo, non avevo idea di cosa fare, se scendere o rimanere in auto, se voltarmi o continuare ad osservare dallo specchietto; spensi la radio e rimasi concentrato a guardare, timoroso di perdere qualche segnale che potesse indicarmi la scelta giusta.
Continuavano a parlare finchè vidi lei piegarsi verso di lui ed iniziare un movimento inequivocabile: glielo stava proprio succhiando. Potevo vedere solo i suoi capelli salire e scendere lentamente e godermi la faccia dell'uomo, a dir poco estasiata. I miei battiti ormai erano impazziti da tempo e finalmente, compreso che davvero erano lì per trasgredire e che parte delle mie paure erano immotivate, anche la mia erezione potè liberarsi serenamente. Mi toccavo piano mentre continuavo ad osservare la meravigliosa scena senza staccare gli occhi dallo specchietto neppure per un attimo. In quel momento non esisteva più nessuno, non badavo alle altre auto, poche in verità, che giravano a qualche metro da noi, ero in una dimensione parallela in cui esistevano unicamente la mia auto e la loro.
I fari dell'auto si accesero nuovamente, stavolta per un paio di secondi, e capii che forse era quello il segnale che tanto attendevo; presi coraggio ed aprii piano lo sportello, dopo aver rimesso al coperto la mia evidente eccitazione, con le mani insicure che tremavano, scesi dall'auto e richiusi piano, come se non volessi disturbare l'intimità della coppia.
Girai attorno alla mia auto per mettermi dal lato del marciapiede e mi fermai all'altezza dello sportello del passeggero per osservare meglio la scena: lei gli stava facendo un pompino che aveva tutta l'aria di essere un'opera d'arte, mentre lui provava ad infilarle le mani sotto la gonna alla ricerca del suo calore.
La sua testa si alzò e potè guardarmi con occhi rassicuranti e probabilmente meravigliati dalla mia giovane età, vidi il finestrino abbassarsi e lei esordì dicendo: "ti va di seguirci senza fare domande e guardarci senza chiedere nulla?" Non potevo credere alle mie orecchie, tante volte avevo fantasticato di osservare una coppia che facesse l'amore, non spiandola, ci mancherebbe, ma complice della loro voglia di trasgredire. Ero pietrificato e le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono le più stupide possibile "posso stare tranquillo?". Il suo sorriso sciolse i miei timori "seguici e non ti preoccupare, conosciamo un posto appartato".
Il tragitto non fu più lungo di sei o settecento metri, una stradina di campagna che portava tra gli ulivi, tipici di quel paesaggio che, da sempre, accompagnava le mie giornate. Si fermarono all'ombra di un albero ed io feci lo stesso, rimanendo a pochi metri per non essere di disturbo. Li vidi scendere dall'auto e mi accorsi che la prima impressione era stata corretta: lui era più basso di lei e non particolarmente bello, lei invece trasmetteva sensualità ad ogni movimento, aiutata da un corpo davvero intrigante e da una camicetta beige che a stento tratteneva le curve.
Lei si accovacciò subito, riprendendo il lavoro che aveva interrotto poco prima; adesso potevo vederli bene, ma decisi di scendere per godermi al meglio la scena. Lei succhiava piano, a volte andando fino in fondo ed a volte giocando con la lingua sulla cappella, lui gemeva ed il suo cazzo venoso sembrava gradire particolarmente quel tipo di trattamento.
Io ero lì, più vicino di quanto avrei mai potuto immaginare, e non seppi resistere alla tentazione di tirare fuori il mio sesso e toccarmi per mostrar loro quanto mi piacesse quella situazione inaspettata e meravigliosa.
Mi masturbavo piano per il timore di raggiungere troppo presto l'orgasmo, volevo che il nostro gioco fosse complice e che fossero loro a decidere quando premiarmi con l'apice del godimento, attendevo la loro mossa successiva.
Lui disse "basta" e lei si alzò, rossa in viso e con gli occhi animati da un'eccitazione profonda e travolgente; in un attimo lui iniziò a spogliarla e la camicetta beige e la gonna verde petrolio sparirono, lanciate nell'abitacolo ormai vuoto dell'auto. La voltò in modo che avesse il viso nella mia direzione e, scostandole il tanga, la penetrò a fondo, lasciandola a bocca spalancata. La mia masturbazione proseguiva lenta, ero estasiato da quella immagine meravigliosa e mi spostai di lato per poter vedere meglio il cazzo che entrava ed usciva con regolarità. Entrambi godevano senza trattenersi, lì non poteva sentirci o vederci nessuno, e lui inziò a muoversi sempre più forte, finchè lei non gemette, scossa da un orgasmo che mi fece arrivare sull'orlo del godimento. Erano bellissimi, complici in una trasgressione di certo non programmata, con un ragazzo che poteva avere la metà dei loro anni, eccitato come mai nella sua vita, che stava per godere realizzando una delle sue fantasie più frequenti.
Lui le chiese "ti va di premiarlo? E' stato bravissimo", lei non rispose neppure, semplicemente tese la mano verso di me ed io, incredulo e felicissimo, feci i tre o quattro passi che mi dividevano da loro e che le permisero di stringere la mia eccitazione.
Si accovacciò nuovamente ed iniziò a masturbare entrambi, il gioco stava arrivando alla fine e quasi la cosa mi dispiaceva; lui le prese la testa e la avvicinò al suo cazzo ancora duro e lei accettò di buon grado riprendendo a leccare e succhiare in un modo che, visto da così vicino, sembrava davvero favoloso.
La mia eccitazione era al culmine e, preannunciato da un flebile "vengo", giunse uno degli orgasmi più belli della mia vita; lei non si staccò neppure per un attimo da lui, anzi, aumentò il ritmo, finchè lui non estrasse repentinamente il cazzo dalla sua bocca per schizzare sul seno, ancora coperto dal reggiseno.
Non ci dicemmo nulla, un semplice "ciao" mise il sigillo ad un'esperienza che avrebbe cambiato per sempre il mio modo di vivere il sesso e la trasgressione.
Risalii in auto, l'aria mi sembrava più fresca ed il bagliore del sole più luminoso, percorsi distrattamente la strada che mi riportava verso casa, mentre la radio ancora mi cullava "tra bufalo e locomotiva, la differenza salta agli occhi: la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadere..."
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11 years ago
massimo4bari254561,
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il mondo saffico, la scoperta
Un week end di luglio come tanti, io e Francesca, la mia amica da una vita, eravamo a casa sua alle 5 terre; una casa stupenda, immersa nel verde, ma con una vista mozzafiato sul mare.Il blu di una piscina circondata di teak su tre lati si perdeva come sciogliendosi nel mare sullo sfondo. Una scalinata lunghissima scendeva per la ripida collina per qualche centinaio di mt fino al mare; una scalinata che in tutti gli anni passati lì, prima con i genitori e poi con i rispettivi fidanzati, forse avevo percorso meno di 10 volte. Sempre ci limitavamo a restare a bordo piscina, più comodo e rilassante.
Quella domenica eravamo sole, fuggite da Milano il venerdì, lasciando in città i nostri compagni che non potevano muoversi chi per un motivo chi per un altro. Eravamo sdraiate sul lettino a bordo piscina entrambe in topless, completamente rilassate sotto quel caldo sole; ad un certo punto Francesca vide sulla rivista che stava sfogliano la pubblicità di un costume che non lasciava segni di abbronzatura; io le dissi che non avevo comunque segni, visto che spesso prendevo il sole senza, a casa sul terrazzo o al mare se con il fidanzato o sola; Il discorso presto si spostò sul nudismo, e tutto ciò che ne derivava. Ad un certo punto Francesca disse, "ok allora togliamoci pure tutto tanto siamo solo noi" e sorridendomi si sfilò gli slip; io, da sempre priva di vergogna, feci lo stesso. Francesca è una ragazza stupenda un bel fisico, bionda e occhi azzurri; unica cosa che non condividevo ( ma per puro gusto personale) era la peluria, seppur poca e molto chiara, che circondava molto discretamente il suo pube e le chiesi se avesse mai provato a togliersela. Lei mi rispose che spesso ci aveva pensato ma la paura di farsi male era troppa; dal nudismo si era passate al pelo si e pelo no... Ad un certo punto mi offrii per farglielo io se la paura di farsi male da sola era così tanta. "ok ci sto, sono troppo curiosa di sapere come ci si sente, fammelo ora!" mi disse. Quale momento e luogo migliore per depilare il pube alla mia amica se non un pomeriggio a lato piscina sotto il sole? Ma non potei dire di no, ero io che mi ero offerta! Così mi legai il pareo in vita a mo' di gonna ed entrai in casa a prendere l'occorrente; tornai dopo alcuni minuti con della schiuma da barba (probabilmente di suo padre) il mio rasoio, una bacinella di acqua calda ed un piccolo asciugamano; Francesca divaricò le gambe e dopo averla tamponata con acqua calda cominciai a spalmarvi la schiuma. Presto il suo basso ventre fu libero di peli ed era il momento di procedere più in basso; le allargai ulteriormente le gambe e tenendo la pelle tesa con l'altra mano, cominciai a radere. Piano piano compariva una vulva rosa, dalla pelle chiara, bellissima; scorrevo con le dita all'interno di essa per tenderne bene le labbra, mentre Francesca stava immobile ad occhi chiusi.
Finito il mio lavoro mi fermai qualche istante ad ammirarla, non mi era mai capitato di guardare così un'intimità femminile; sorridendo le dissi " e ora la prova morbidezza" e subito le stampai un bacio sul clitoride; lei ebbe un leggero sussulto ed io, staccatami di qualche centimetro, immobile, percepivo un leggero sapore di umori sulle mie labbra; evidentemente tutto quel mio fare innocente non era stato poi così innocuo. Rimasi qualche istante immobile, stranita e confusa, ma poi lentamente mi riavvicinai e riappoggiai le labbra sul suo sesso; il bacio fu più lento e delicato, decisamente diverso dal precedente. Sentivo il suo clitoride turgido tra le mie labbra, lo succhiai con delicatezza e la mia lingua cominciò a leccarlo; mi piaceva il suo sapore e cominciai a cercarne sempre di più passando tutto il suo sesso. La leccavo dal clitoride alla vagina dentro e fuori le labbra; ero confusa ma la cosa mi piaceva e piaceva pure a lei; presto cominciò ad accompagnare i miei movimenti con il bacino e senza dire una parola mi prese la testa con le mani come per tenermi lì, mentre io la tenevo per i fianchi. Mi sentivo premere il suo sesso sulla faccia; i miei baci divennero più insistenti, come anche i suoi movimenti; cominciò a gemere, sempre più forte, finchè non esplose in un fantastico orgasmo. Quando mi fermai, imbarazzata, rimasi ad ammirare quell'intimità, mentre lei, immobile, con voce tremolante, mi chiese " e questo cosa significa?" io le risposi che non ne avevo idea, che non mi era mai capitato e conclusi dicendo che avevo bisogno di rinfrescarmi; mi tolsi il pareo e mi tuffai in piscina. Lei restò alcuni minuti sul lettino immobile poi mi raggiunse. " É stato bellissimo Elisa, ma non credo che questo significhi un qualcosa di preciso" mi disse avvicinatasi a me; " certo, credo proprio di no, mi sono solo fatta prendere dal momento, ma non è nulla" risposi.
Di nuovo sdraiate sul lettino rincominciammo a chiacchierare, ma non riuscivo a non ammirarne la bellezza; in più lei si accarezzava per scoprire e gustarsi il suo nuovo look senza far mancare apprezzamenti e la cosa non mi lasciava certo indifferente. Il guardarla mi eccitava e sentivo il mio intimo inumidirsi.
Vista l'ora che si era fatta decidemmo di ripartire per Milano il mattino seguente molto presto avendo così ancora tutta la sera per riordinare casa. Ci coprimmo entrambe con un pareo legato sopra il seno ed in poco tempo riordinammo tutto.
2 spritz, un piatto di prosciutto e formaggio, sedute sul lettino matrimoniale una di fronte all'altra ed il sole che scompariva all'orizzonte, tutto era meraviglioso; ci fissammo negli occhi, immobili, poi le nostre bocche lentamente si avvicinarono, si unirono in un nuovo stupendo bacio; la sensazione fu stranissima, le labbra morbide, la pelle priva di barba, tutto era una stupenda novità. Le lingue s'incontrarono, le mani cominciarono ad esplorare il corpo altrui e i parei subito vennero slacciati lasciandoci nude; sdraiandoci il piatto cadde a terra rompendosi ma la cosa non interruppe ciò che stava succedendo. I nostri corpi a diretto contatto erano eccitati, vogliosi di quella novità appena scoperta. Francesca era sopra di me quando lentamente baciandomi scese fino in mezzo alle mie gambe; subito le divaricai e mi abbandonai alle attenzioni della mia compagna. Sentivo le sue labbra succhiarmi e la sua lingua leccarmi come mai nessuno aveva fatto; era delicata ma decisa, tutto era meraviglioso. Cominciai a sentire dei brividi, delle scariche percorrermi il corpo; istintivamente cominciai ad accarezzarle i capelli, sentivo i fremiti e la tensione salire, era incredibile; stupita capivo che a breve avrei avuto il mio primo orgasmo attraverso un rapporto orale; mai prima di allora mi ero sentita così e in un attimo venni travolta da quell'esplosione meravigliosa lasciandomi andare ad un rumoroso gemito.
Francesca sollevò la testa e mi disse " te lo dovevo, e ammetto che non è per niente male"
Col respiro ancora affannoso e lo sguardo fisso al cielo le risposi sorridendo; non sapevo che dire, era stato bellissimo .
Con molta calma riordinammo le ultime cose e andammo a letto. Dormivamo sempre insieme ma quella notte fu diverso, nude e abbracciate, il mio corpo contro il suo, sembrava un incastro perfetto. Parlammo dell'accaduto e su come ci saremmo dovute porre con i nostri fidanzati optando alla fine sul mantenerlo segreto per il momento. Infine, sempre abbracciate ci addormentammo.
Il mattino sveglia all'alba, caffè, ci preparammo velocemente, mi infilai un vestitino e un paio di sandali, una mise perfetta per l'ufficio, e salimmo in macchina.
Un viaggio tranquillissimo e Francesca mi lasciò puntuale in ufficio, mentre lei decise di andare a svegliare il suo fidanzato con il suo nuovo look 'morbido' dicendomi che poi mi avrebbe fatto sapere.
In ufficio io continuai a pensare su quella domenica e sul nuovo meraviglioso rapporto che era nato con Francesca.
Questo fu solo l'inizio di una nuova avventura che ancora oggi continua in modo stupendo.
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11 years ago
elisa85ely,
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Incontro con coppia cuckold
Risposi ad un annuncio, qui su desy, e dopo qualche giorno mi vidi recapitare una risposta con un numero di cell., chiamai e, dall’altra parte mi rispose un uomo (lui di coppia): si stabilì di incontrarci presso il Mc Donald di Acireale (CT), ovviamente sotto la condizione (visto che non avevamo fatto la prova della gradevolezza in cam), che se non ci fossimo piaciuti: tanti saluti e baci, e ogn’uno per la sua strada.
Premesso che la coppia che dovevo incontrare era una coppia con lui cuckold (cioè letteralmente guardone); fremevo di incontrarli, perché anni prima avevo avuto un’esperienza uguale, solo che….. allora ero agli inizi in questo mondo di seduzione e trasgressione, non avevo ancora capito l’essenza che animava questo tipo di coppia e, preso dal perbenismo che mi pervadeva, dopo il secondo incontro troncai quella relazione ritenendo lei un troione senza ritegno e lui un cornuto consensiente. Come si può intuire, non avevo capito niente della coppia cuckold, ciò che li spingeva a comportamenti di tal fatta, il motivo che li spingeva a quel comportamento per certi versi inspiegabile dove il lui partecipa mentalmente e la lei ringrazia per quella donazione, non avevo percepito allora che tra i due vi era una sottile complicità che bisognava appunto capire prima di giudicare.
In seguito, credevo di avere superato quel limite, ecco perché ero alla ricerca di altra coppia cuck e riponevo certe aspettative su questo incontro, sicuramente ero andato troppo in la con la mente, costruendo castelli in aria a mio favore e distorti ovviamente, dove mi vedevo al centro dell'attenzione soprattutto della le; pensavo che avrei potuto coltivare un certo rapporto di affetto (che è poi quello che cerco principalmente in un incontro, anche se con la presenza ingombrante del lui), per cui ero elettrizzato all’idea di incontrare altra coppia di questo tipo.
Ecco spiegato perché arrivai al Mc Donald con largo anticipo (all’ingresso di Acireale, subito dopo la seconda rotonda a sinistra appena uscito dall’autostrada proveniente da Catania), malgrado tutto non riuscii a dosare i giusti tempi, avevo fretta di incontrarli; arrivai mezz’ora abbondante prima, temetti quindi, che se la coppia fosse stata li prima di me, vedendomi arrivare con largo anticipo, mi avessero considerato come chi non vede l’ora (anche se in effetti era così)….
Aspettai in paziente attesa e con un po’ di nervosismo, andai a prendere un primo caffè al bar e, dopo dieci minuti un altro…; il nervosismo era giustificato da quella premessa sopra fatta (sulla quale riponevo una certa speranza) oltre che dal fatto che capita sempre così quando ci si affida all'incontro reale; avrei potuto non piacere io, oppure loro a me (metti che la lei fosse stata una bruttona, grassa, sdentata, con un occhio di vetro, sciancata con una stampella….. o Dio, che pensiero malefico); insomma si spera sempre che vada tutto per il verso giusto.
Finalmente arrivarono….. su una BMW grigio metallizzato, pulita e lucida fiammante, cazzo!! Lavata e pulita come appena uscita dalla bussola del rivenditore (premetto che la mia, una fiat bravo ultimo modello di colore rigorosamente nero metallizzato, era sporchissima, perché qualche giorno prima aveva piovuto, e poi ci era caduta la terra nera dell’etna, quindi era impastata di fanghiglia, una vergogna da vedere, non avevo avuto il tempo di portarla a lavare); parcheggiarono a distanza, ma visibili di fronte a me (mi ero riservato un parcheggio dove potevo guardare chiunque entrava, al fine di vederli quando sarebbero arrivati); loro, non sapendo se c’ero (in quanto avevo dato come riferimento altra macchina per non essere individuato subito) mi telefonarono: risposi, e dissi: "vi vedo, proprio davanti a me…" e scesi dalla macchina per farmi vedere, e mi avviai per andare loro incontro; a quel punto scese anche l’uomo che mi venne incontro (un signore distinto, ben vestito), ci abbracciammo come se fossimo vecchi amici: “ciao, Massimo” mi disse lui, “ciao Alessandro” gli risposi io; allora lui facendo cenno verso la sua macchina, mi disse: "la mia signora è in auto, vieni che te la presento!" e mi prese per un braccio portandomi verso di lei… infatti l’avevo vista, ma non proprio bene visto che stava seduta dentro l’abitacolo; lei nel frattempo era scesa dalla macchina, uuuhhhhhh celeste visione… che bella donna, una biondona con minigonna e cosce mozzafiato, che si intravedevano dalle falde del cappotto, con i tacchi a spillo anche più alta di me che sono 1,80… non mi aspettavo tanta bellezza sinceramente, anzi, mi preoccupai di non essere altrettanto all’altezza. Mi venne incontro con un sorriso, ci abbracciammo, e mi disse: “piacere, sono Elena” (ma guarda che nome emblematico, si chiama come la mitica Elena troiana hahahahah); scambiammo due parole, lei mi disse che ero di suo gusto, chiesi allora se avessero gradito un caffè al bar, mi risposero di no (meno male pensai, un altro caffè mi sarebbe stato letale)… meglio se fossimo andati, visto che avevano lasciato i bambini coi nonni e li dovevano andare a riprendere, meglio non perdere tempo.
Mi dissero che saremmo dovuti andare in una loro villa (garçonnier che loro utilizzano per gli incontri) nelle vicinanze in tenere di Aci Castello, così ci avviamo, loro davanti a far strada con la BMW, io dietro a seguire con la mia; dopo un tortuoso andirivieni per le campagne, finalmente arrivammo, lui scese e aprì il cancello, entrò la macchina per primo, io feci lo stesso e, mi parcheggiai a fianco alla sua nell'aia antistante le scale che portavano sopra al piano rialzato dell'ingresso alla villetta, imbarazzato dalla lei che mi guardava mentre parcheggiavo, giustificai la fetenzia sulla mia macchina dicendo che non avevo avuto tempo di portarla alavare, sorrisero tutti e due e, all’unisono, “domani fai il bravo e la porti a lavare” mi dissero divertiti. Salimmo su per le scale, lui davanti e lei dietro, avanti a me che li seguivo, che belle natiche la signora, sono stato lì lì per mettere le mani quel bel culo che mi ondeggiava a portata di mani, mi frenai per non dare l’impressione che ero arrapato.
Massimo aprì la porta ed entrammo, in un salone e, meraviglia delle meraviglie, avevano bel gusto nell’arredamento, all’ingresso vi era un mobile dove io appoggiai, dietro loro invito le mie cose: il borsello, le chiavi dell’auto, gli occhiali da sole.
Mi indicarono in fondo una scala a chiocciola per andare su nella stanza da letto, salimmo, stavolta era la signora ad andare avanti, peccato le avrei dato volentieri una bella pacca nel sedere, salimmo… sopra vi era una bella camera da letto grliande con bagno dispensato in camera. Massimo con una scusa di dover accendere i riscaldamenti ritornava giù, lasciandoci da soli; io allora mi avvicinai a lei in piedi vicino al letto, e, stringendola la baciai appassionatamente in bocca, e poi giù per il collo, allora lei mi chiese: “ci spogliamo?” a quel punto gli bisbigliai all’orecchio: "vorrei spogliarti io"; lei annuì col capo, quindi gli tolsi il maglione, le sbottonai la camicetta sfilandogliela lentamente, poi fu la volta del reggiseno, le baciai i capezzoli, prima uno, poi l’altro, e dopo tringengoglieli per farli aderire, tutti e due leccandoglieli a ripetizione… che freddo, eravamo ancora in inverno, in quella casa, non preriscaldata i riscaldamenti anche se accesi non appena entrati, era come non ci fossero… lei, si vedeva che stava patendo il freddo per via delle pelle d’oca su tutto il corpo che era come un marchio e, in special modo sulle aureole dei capezzoli, belli eretti e turgidi….. Lei a quel punto si attivò, quasi a volersi mettere in moto per riscaldarsi, mi sfilò la giacca, mi tolse il maglione, mi slacciò la camicia e… mi sfilò via pure la maglia intima, rimasi a torso nudo: minkia che freddo ragazzi, la pelle mi si alzò in rilievo come la carta vetrata; cazzo, anche il picio mi si era ridotto dal freddo… la vedevo nera la situazione.
Lei allora mi disse: “togliti i pantaloni”, e così feci senza pensarci sopra rimanendo in mutande; lei nel frattempo si sedette sul letto e mi chiese di sfilargli gli stivali, glieli tirai via uno per volta…. Si tolse la gonna, rimase in collant e mutandine; a quella vista fui pervaso da una certa eccitazione, e fu allora che mi accorsi che dai miei boxer (si era slacciato l'unico bottone della patta), e il mio picio faceva capolino come a dire: son qua, son qua!! A quel punto lei mi tolse le mutande, non sentivo più freddo la passione si stava impossessando di me, lei seduta sul letto ed io in piedi davanti a lei, mi prese il cazzo e mi fece una sega a due mani, sembrava che si volesse riscaldare; l'eccitazione ovviamente non è controllabile, mi venne su la classica goccia seminale ad umettare lo scroto indurito, lei lo sentì appiccicaticcio tra le mani e mi disse: “vai a lavarti”, ed io:"... veramente desiderei che fossi tu a farmi il bidet...", a quel punto lei prese le mie mutante e me le tirò contro, e in modo gioviale mi disse: “vai a lavarti se mi vuoi, dai che io mi spoglio nel frattempo.”
Mi lavai, e quando feci per ritornare in camera verso il letto vidi anche il lui, seduto sulla poltrona ai piedi del letto, vestito, e mentre lei andava in bagno a farsi un bidet, lui con voce tranquillizzante mi disse di fare come fossi a casa mia; per niente in tensione (solo infreddolito) mi sdraiai sul letto in modo da adagiare tra le coperte quanti più centimetri quadrati possibili, al fine di riscaldarmi almeno la schiena.
Lei arrivò, nuda, si appoggiò col suo corpo sul mio ventre, raggomitolandosi su di me al fine di suggere tutto il calore che potevo offrire… a quel punto mi assalì una vampata, non sentii più freddo, lei si strusciò il mio cazzo sul suo ventre, poi si mise a pecorina dando il culo al marito (sempre seduto sulla poltrona ai piedi del letto), e mi afferrò il cazzo con le mani e la bocca, mi fece un lungo pompino, e Dio sa quanto sono sensibile ai pompini….. mi girai stando sempre di schiena sul letto e, rimanendo lei a pecora, e mi misi sotto di lei tipo 69, andandole a leccare la vulva, dapprima bella asciutta, ma fu per poco, ad ogni colpo di lingua iniziava a bagnarsi, sino a quando l’umore le scolava direttamente giù per la mia lingua sino alla mia bocca, in modo che potessi inebriarmi di quel nettare. Non mi ero accorto subito, ma il marito a quella vista si era sbottonato i pantaloni e si stava ammazzando di seghe; lei mi stava spompinando a più non posso mentre io le leccavo la figa, di punto in bianco lei si sollevò e mi disse: “chiavami”, si stese con le spalle sul letto, portandosi su le gambe in modo che a quell’apertura corrispondesse un’apertura naturale della sua fessurina, quindi in ginocchio su di lei le diedi un’ultima leccata per verificare che era inumidita per bene, e la penetrai.
Ad ogni colpo lei sussultava, e non integrandosi coi miei colpi, in ritardo faceva su e giù con il corpo, tanto che ci si incontrava a mettà strada (io davo un colpo e lei andava su, quasi uscivo, e lei ritornava giù mentre io ritornavo su con un’altro colpo), non so quanto è durata la scopata, ma lei ad un certo punto è venuta, io no; si tolse il mio cazzo dalla figa, si alzò ed andò in bagno a lavarsi.
Io aspettavo seduto sul fianco sinistro del letto, coi piedi per terra sullo scendiletto, avrei voluto seguirla in bagno e farle io il bidet, mi trattenni…. Lei ritornò più fresca, e venendo verso di me si mise prona in ginocchio, prendendomi il cazzo con una mano e rivolta verso il marito, gli disse: “guarda Massy, guarda come lo prendo in bocca e come lo succhio”…. lui, a quelle parole, si lasciò andare ad un bisbiglio sotto voce, che io compresi nitidamente: “quantu si buttana”. Lei continuava ad armeggiare sul pezzo, poi con una mano mi afferrò il cazzo tirandomi verso su, facendomi comprendere che dovevo alzarmi dal letto, e mi disse: “mettiamoci qua vicino a Massy in modo che possa vedere meglio come mi inculi”, e… mi fece sedere sempre sul lato sinistro del letto ma verso i piedi dove a poca distanza si trovava la poltrona di lui; lei si girò, dandomi il culo in faccia a portata di bocca, e si abbassò a 90° porgendomi il suo buchino… a quella vista, mi avvicinai al suo culetto e iniziai a leccarla, lubrificandole per bene l’ano con la saliva, e, per fare in modo che fosse lubrificata anche dentro, le infilai nel buchetto il mio dito indice, girandolo per bene tutto intorno al condotto anale interno; a quel punto, vista la facilità con cui entrava ed usciva il mio dito, infilai insieme a quello anche il medio, l’uno e l’altro entravano ed uscivano che era una bellezza, Elena era pronta a ricevermi. La afferrai per i fianchi e la portai giù verso il mio bacino, lei da piegata in avanti con un rovescio di mano lesto mi afferrò il cazzo e lo estese al massimo in modo che le entrasse tutto dentro…. Il marito intanto lo sentivo mugolare, ma non mi curavo di lui, avevo lei a cui badare, le aprii il buco del culo al massimo con tutti e due i pollici e la infilzai portandola tutta in basso… si sedette su di me impalata con tutto il cazzo dentro, godendo soddisfatta…. che troia ragazzi!! Sostenendosi poi con le mani sulle mie ginocchia faceva su e giù sul mio cazzo, massaggiandomelo: che goduria…… non ce la feci più a resistere, e le sborrai dentro il culo; la sborra calda mi scolò lungo la verga ancora alzata… lei lussuriosamente compiaciuta si alzò da me, si girò mettendosi di fronte a me e si inginocchiò, prese il cazzo in bocca ancora una volta, leccando quel miscuglio di umori (la mia sborra mista al suo umore del deretano)….. poi dopo aver leccato per bene, si alzò e diede un bacio appassionato al suo uomo per fargli gustare quei sapori.
Io a quel punto, ancora grondante, andai in bagno a lavarmi, appena uscii lei entrò per lavarsi…. mi sedetti sul letto, buttandomi con la schiena sul giaciglio, ero sfinito…. Anche Massimo era sfinito, tutto sparapanzato sulla poltrona con il suo picio ancora in mano. Quando lei ritornò dal bagno mi disse: “gioia che fai, cosa aspetti? Si è fatto tardi per noi, dobbiamo andare, vestiti!”, e andò a raccattarsi la sua roba sparsa per la stanza, rivestendosi senza appello (non potetti replicare nulla a quel punto, era risoluta a chiudere lì l’incontro, anche se avrei voluto fare bis).
Mi rivestii, scesi dietro di loro nel percorso a ritroso, nel salone ripresi le mie cose lasciate sul mobile all’ingresso e seguii lei che uscì per prima, mentre Massimo chiuse i riscaldamenti e il portone di ingresso della villetta; scendemmo le scale esterne ritornando allo spiazzo iniziale, antistante nell’aia dove avevamo parcheggiato le macchine, un bacio sulla guancia come semplici conoscenti, a quel punto lei mi disse: “ciao, è stato bello” e salì in macchina, a quel punto salii anch’io nella mia macchina, avviai il motore e mi mossi verso l’uscita, Massimo mi anticipò al cancello e, mentre uscivo, dal finestrino aperto mi disse: “..ti chiameremo sempre noi, tieniti disponibile, la signora ha gradito, ed anche io ho gradito, ciao bello.”, “ciao” risposi annuendo con la testa. Così feci ritorno a casa, con molta amarezza, come si può capire; dai castelli in aria alla dura realtà, di essere stato un’oggetto nelle loro mani.
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11 years ago
admin, 75
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Guardone per caso
tempo fa ero fermo in auto in una via in una piazzuola ai lati della strada, stavo telefonando quando vedo a una cinquantina di metri una casa e una coppia seduta sulle scale di casa che stavano parlando. Mentre telefonavo pensavo a quella donna e sicuramente al marito. Finito la telefonata guardo meglio e vedo che lei ha la gonna ed è girata verso di me...mi prende un attimo di eccitazione!!1 prendo il binocolo che ho in auto e comincio a guardare..azzooooooooooo!!1 vedo lei e lui vicinissimi come se fossero avun metro da me, lui sui 55 e lei sui 45, lei ha le gambe un pocop aperte..vedo tutto, vedo le mutandine biamche, vedo il pacco fra le cosce..il cazzo mi viene durissimo..guartdo x molto tempo, scruto la figa, immagino le labbra sotto le mutandine..belle cosce e bella fica formosa,,tiro fuori il cazzo e mi sego come un adolescente, faccio una delle sborrate piu forti degli ultimi mesi..vorrei ripeterlo ma non è semplice..ciao a tutti
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11 years ago
la3spada3nella3roccia,
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a Mikonos..con lui no..c'e' l'ha troppo grosso
Ma poi arrivo' il ponte del 2 di giugno e,tra in impegno e un'altro, non riuscimmo ad organizzare qull'ultima sessione di foto anche perche partimmo appunto per la Grecia.Vacanza al mare fuori dall'Italia,per noi era la prima volta in una spiaggia all'estero e dovettimo scoprire tante cose rispetto alla nostra "disorganizzazione", per molte situazioni qui era un'altro "vivere".Dopo che Sandra mi aveva fatto capire il senso di tutto quel periodo ma anche del nostro rapporto, per me era tutta un'altra cosa,vedevo meglio le situazioni e avevo sciolto ogni dubbio,quando si e' sicuri al 110% del proprio partner e' hai una fiducia incondizionata si vive decisamente meglio ,vedi piu "lontano" e tutto diventa possibile.La vacanza inizio' alla grande,in aereo conoscemmo una ragazza che andava in ferie da sola e incredibilmente alloggiava nel nostro stesso albergo(poi tanto incredibile non era visto che non c'erano tanti posti nella piccola Mikonos )La ragazza era di Milano,parlava un sacco ed aveva un fisico da urlo anche se di viso a me non piaceva,poteva avere una trentina d'anni e a me sembo' anomalo(nella mia mentalita') che una donna andasse da sola in vacanza.
Arrivati in aereoporto,mattina presto, prendemmo un taxi tutti insieme e qui iniziarono le sorprese,il taxi era proprio sgangherato,l'autista correva come matto su strade sterrate e salutava tutti quelli che incontrava.Arrivammo pero' sani e salvi alla famosissima spiaggia di Mikonos dove subito ci consigliarano di noleggiare un motorino,cosi infatti facemmo.La nostra nuova amica presa dall'entusiasmo ando' subito in perlustrazione col motorino mentre noi invece eravamo troppo curiosi di scoprire subito questa nuova spiaggia.Dopo aver preso possesso del nostro alloggio scendemmo quindi in spiaggia,ci piacque molto,era davvero ben organizzata e tutte le strutture "artificiali" non contrastavano con il paesaggio naturale perche' erano inserite nel contesto col totale rispetto dell'ambiente.C'erano gia' molti turisti,non potemmo fare a meno di notare che almeno la meta' di loro non indossava il costume, a me questo piaceva,mi dava un senso totale di liberta e ' di VACANZA,Sandra invece la vedevo ancora un po contratta e per niente rilassata,come al solito per entrare in sintonia con la vacanza aveva bisogno di un po di tempo.Poi andammo a pranzo quindi risalimmo su all'appartamento per riposarci un po,notammo che la nostra amica non era ancora tornata,la immaginavamo gia' in mezzo a una schiera di uomini e che si divertiva da matti invece da li a poco ricevemmo una piccola sgradevole sorpresa:qualcuno ci busso alla porta ,era lei ....zoppicava vistosamente e ci racconto' piangendo che era caduta idalla moto e che forse si era rotto qualcosa,era gia' stata al pronto soccorso e le avevano detto che doveva rientrare in Italia!...ci rimanemmo veramente male e ci dispiacque tanto per lei,e poi io avevo gia' fatto dei programmini in tre ,,,che peccato.Comunque ci disse che non era molto grave ma che a Mikonos non c'erano strutture ospedaliere rassicuranti e che quindi sarebbe tornata a casa gia' in serata.
Invece noi la mattina dopo iniziammo a girararci tutti i posti e tutte le spiagge,un paradiso!!!Al terzo giorno (mercoledi)ci imbattemmo nella spiaggia che ci piaceva di piu'in assoluto e siccome eravamo stanchi di girare in continuazione ci fermammo li tutto il giorno.Nei 2 giorni precedenti,mentre andavamo in giro, non appena trovavamo un posto particolare e assolato ne approfittavamo per fare sesso ,era molto eccitante fare l'amore all'aperto,nei boschetti,in luoghi appartati di campagna,nelle spiagge a orari verso di pomeriggio o verso sera,a volte facevamo l'amore altre volte magari ci toccavamo soltanto,o facevamo delle foto nudi....uno spettacolo.Sandra ,inutile dirlo,faceva sfoggio dei suoi vestitini migliori sia al mare che la sera quando si usciva nella splendida Mikonos.Al mare minigonna o vestitino cortissimo mentre dopo i primi 2 giorni non si portava dietro piu' il pezzo di sopra del costume ,era in topless ovunque(le foto del nostro profilo sono appunto di Mikonos),ma per i i primi giorni niente nudismo.
Quindi,il mercoledi, arrivammo in questa meravigliosa spiaggia ,cercammo un posto piu' tranquillo dove cera meno gente possibile e li ritornammo sempre per quasi tutto il resto delle vacanze.Appena posizionati gli asciugamani ci gurdammo intorno ,cera un signore sulla 50ntina nudo con un bigolo lunghissimo(cosi' gli chiamavamo in grecia ),poi una signora sui 60 anni con sua figlia che sembrava ne avesse non piu' di 16,la mamma era completamente nuda mentre la figlia era in topless(bellissima ragazza tra l'altro).Dopo un po facemmo amicizia con questa famigliola che veniva da Milano mentre Sandra si scambiava dei sorrisoni col tipo 50enne che in verita' non capimmo di che nazionalita' fosse ,forse era turco.Poco piu' indietro rispetto a noi,piu' vicino alle dune,ci accorgemmo che ce'ra un ragazzo da solo sdraiato che prendeva il sole,non l'avevamo notato perche' era quasi mimetizzato fra le dune e non si era mai mosso da li finche non si alzo' per farsi un bagno,Sandra faceva fatica a distogliere gli occhi,era nudo , completamente depilato e rasato, ma in particolare aveva un pisello incredibilmente grosso ,per un attimo il mio orgoglio maschile mi fece risentire un po del mio senso della virilita' ma duro' giusto un battito di ciglia,l'"uomo" non si misura certo solo per questo.
Il ragazzo si fece il bagno e se ne ando'.Dopo circa un'ora ce ne andammo anche noi,avevamo fame e andammo a mangiare al ristorantino sulla spiaggia li vicino.Erano tutti molto gentili e simpatici,anche la musica che mandavano era particolare,si sentivamo spesso e ovunque questi brani anni 80 riarrangiati in chiave jazz.Sorpresa al ristorante ci lavorava il ragazzo che era in spiaggia dietro di noi,scoprimmo che si chiamava Ivan,ci venne incontro e ci chiese se eravamo arrivati da poco sull'isola e che ci aveva anche visti in spiaggia ,mentre lo disse si rivolse a Sandra che credo ebbe una qualche reazione ormonale.A servirci fu lui stesso e' alla fine del pranzo ritorno' da noi e si sedette chiedendoci se andava tutto bene,ci offri il caffe e l'amaro e si parlo' del piu' e del meno ,che si guadagnava da vivere lavorando al ristorante e con qualche massaggio che qualche turista attempata di tanto in tanto gli chiedevano,io gli chiesi dove aveva imparato a parlare bene in Italiano e lui tra le altre cose ci racconto che aveva lavorato in Italia 5 anni,a Milano dove aveva fatto sia il cameriere che un corso di schiatsu,Sandra disse "che bello,anch'io vorrei farmi un massaggio schiatsu,ne avrei proprio bisogno".Il giorno dopo appena arrivati in spiaggia Sandra per la prima volta (anche in vita sua) si tolse anche il pezzo di sotto, mi guardo' e disse che doveva farlo subito o non l'avrebbe fatto neanche in quella giornata,invece io ancora non avevo trovato "diciamo" il momento giusto,mi vergognavo piu' di lei a quanto pare,poi dopo una mezzora mi spogliai anch'io e trovai la cosa molto bella ,la sensazione era veramente piacevole.Era la prima volta che vedevo Sandra nuda in pubblico,.Puntuale alle 11 circa arrivo' Ivan,ci saluto e si mise al suo solito posto; in spiaggia c'erano di nuovo le solite persone ,il lungo-bigolo 50enne e la famigliola milanese mamma e figlia, in piu cera una coppia di inglesi ,entrambi biondi,molto carini,nudi anche loro che pero' avevano atteggiamenti molto da coccoloni ,Ivan sempre a mezzogiorno ,dopo che era stato circa un'ora a prendere il sole nudo ,si faceva il bagno e poi andava a lavorare al ristorante.La confidenza era aumentata,a pranzo venne di nuovo a farci compagnia e ed era molto simpatico,appena si allontano io chiesi a Sandra se quelle sue invasioni le recavano fastidio ma lei disse di no anzi e era proprio simpatico ,disse sottilineando con faccia maliziosa.Io comunciavo a intuire che ci stesse facendo un pensierino..infatti,aggiunse;peccato che c'e' l'abbia cosi grosso,forse non riuscirebbe neanche a mettermelo dentro per come e' grosso!!",io risposi con un "brutta stronza!...e la baciai toccandogli un seno ma in modo che non si vedesse.
Il pomeriggio ,quando arrivo Ivan in spiaggia,Sandra lo saluto' gia' da lontano e lui venne verso di noi,ci chiese se poteva stare li e ,come se fosse amico di vecchia data, scambio 2 chiacchere con me e con Sandra che era gia' nuda davanti a lui.Lui si spoglio qualche minuto dopo e si stese sotto al sole cocente.dopo qualche minuto si alzo per andarsi a bagnare e vidi Sandra che lo seguiva con lo sguardo poi si alzo anche lei invitandomi ad andare a bagnarci ma io la lasciai andare da sola perche volevo vedere se provavano un approccio e quindi volevo divertirmi un po a giardare la scenetta.
Non ci misero tanto,all'inizio erano in acqua altezza ombelico lontani tra di loro un paio di metri e scambiavano quattro chiacchere ,poi lei deve avergli chiesto informazioni del massaggio e lui si era avvicinato molto,era dietro la schiena e le metteva le mani sopra le spalle e sul collo,se gli veniva un'erezione l'avrebbe toccata col pisello ma visto che uscirono subito dopo constatai che non era successo.
Appena arrivata da me lei mi chiese "ti scoccia se provo a farmi fare un massaggio,me lo farebbe qui."ve bene",le risposi"aprite l'obrellone e fate pure,maaa ...rimani nuda?","certo,siamo in spiaggia"mi disse...In effetti non c'era quasi nessuno di pomeriggio,e poi che poteva succedere di pericoloso?Credo che mi sarei goduto una scena super eccitante!!
Infatti anche lui rimase nudo,lei era stesa pancia in giu sull'asciugamano,ora Ivan iniziava a spalmare l'olio che aveva preso dalla sua borsa;inizio dalla schiena ,poi passo al collo e poi i glutei e le gambe.In realta' era un massaggio fatto bene ,con professionalita' e nulla di piu';forse ,anzi sicuramente,ero piu' io che mi facevo strani pensieri di come sarebbe proseguito quel massaggio, certo lui che era di lato,quando massaggiava il collo si avvicinava tantissimo col pisello alla faccia di lei e sarebbe bastato poco per Sandra arrivarci con la bocca.Solo quando lui aveva insistito sui glutei,Sandra aveva un po sollevato il sedere,il suo pisello ebbe una reazione e si gonfio' un po,ma lui era' normale,continuava senza problemi.Conoscendo Sandra gia'sono sicuro che in quel momento stesse immaginando che piu' tardi me la sarei scopata quando mi avrebbe raccontato di quel massaggio
Infatti ,puntuale,appena ritornati in stanza,lei mi racconto' cosa avva provato durante il massaggio,disse che le era piaciuto ,anche il suo pisello ravvicinato che avrebbe voluto tenere tra le labbra della bocca mentre lui le toccava il sedere.Era il preludio a una indimenticabile ora di sesso,io la scaraventai sul letto e simulai il massaggio di Ivan ma pentrandola da dietro,lei godeva e sussurrava dicendo "ecco,cosi avrei voluto,prorio cosi".
La mattina dopo,gia' sulla moto,mentre andavamo in spiaggia,lei era eccitata e mi prendeva in mano il mio arnese mentre guidavo ,poi mi passo davanti al naso il suo pezzo del costume di sotto,se l'era tolto, prima di salire sulla moto,qualcosa mi diceva che sarebbe stata una giornata particolamnte "calda",infatti prorpio quel pomeriggio accadde il fatto piu' incredibile di tutta la vacanza e anche della nostra vita....ecco cosa accadde.
Appena finito il pranzo al ristorante,andammo al solito a pagare in cassa,io presi il portafoglio e mi accorsi che stavo per fare una figuraccia:non avevo piu' contanti con me!Va beh!,pensai pago con Carta?No,non avevano il pos,e ora?il proprietario capiva che si trattava di un disguido e addiruttura disse che avremmo potuto pagare domani o ancora piu' incredibile ci offriva il pranzo!Pazzesco,mai successa una roba simile,io chiesi invece se ci fosse una banca in zona per prelevare e loro mi spiegarono che la prima piu' vicina era a 5 KM,ma forse lo sportello del bancomat non era ancora attivato,cercarono di darci indicazioni per come arrivare ma Ivan a quel punto si offri di accopmagnarci,(altro gesto insolito in molte parti d'Italia).Dopo 4 tentativi in 4 banche diverse alla fine proprio all'ultima riuscii a prelevare i soldi necessari.Noi eravamo col nostro motorino mentre Ivan era accompagnato da un suo collega di lavoro,credo,50anni forse 55.Sandra era quasi commossa per tutta quella generosita' tanto che , mentre ci accompagnavano all'utlima banca di Mikonos , sperando che il bancomat non fosse guasto ,disse :"gli farei un pompino per come e' stato gentile con noi!Se lo meriterebbe!"Io rimasi di sasso,dissi "ricordati che pero' e' troppo grosso anche per la tua bocca"..scherzando...ma lei invece non scherzava,mi disse"dai chidiglielo tu se posso ringraziarlo con un bacio,dai...dai"e io"in che senso con un bacio,ma dici davvero?o mi stai prendendo in giro!guarda che glielo dico sul serio?!!?".Sembrava poprio convinta e non scherzava affatto,mentre eravamo in moto,dietro di loro ,mi mise la mano dentro il costume e mi afferro il pisello cercando di trasmettermni le sue rali intenzioni dicendomi "voglio fargli questo!".Allora io la minacciai che l'avrei fatto sul serio e lei disse che non ci credeva perche' ero troppo geloso!Ok,pensai io,se dobbiamo giocare allora gichiamo"Effttuato il pagamento presi in parte Ivan e gli dissi un po a bassa voce,"senti Ivan,Sandra ti vuole ringraziare per tutto quello che hai fatto per noi,vuole darti un bacio"Lui sgrano gli occhi e disse "Un bacio?,non c'e' problema,e' un piacere per me"..Non aveva capito bene"Si ma vuole ringraziarti e darti un bacio non qui magari,spostiamoci con i motorini verso la spiaggia"Adesso forse Ivan aveva capito e non disse niente, prese il motorino e ci dirigemmo verso la strada di ritorno,a circa 2 KM ci fermammo in una bella capagna a poche centinaia di metri dalle spiagge e dal suo ristorante,20 metri dentro una stradina dove in teoria non passava nessuno ma il rischio comunque c'era.Sandra non disse niente durante il tragitto,io scesi dal morino e parcheggiao,Sandra scese e si sedette sulla moto,vicino a un muretto con degli alberi,c'erano ruderi di una casa abbandonata li a 5 metri.Anche loro parcheggiarono ,Ivan venne verso di noi e il suo collega di lavoro rimase li ,a un paio di metri seduto sul motorino,Sandra mi sussurro' che non dovevo allontanarmi da lei per nessun motivo e che dovevo stare attento nel caso arrivasse qualcuno.era accitatissima.
Ivan si avvicino' e sorrise verso di noi,aveva un'aria un po da ragazzino,Sandra si giro' verso di me e mi diede un bacio sulla bocca,io ero dietro di lei dall'altro lato della moto,ivan a quel punto disse "ma non devevi ringraziare me con un bacio?"Lei non disse niente ,lo guardo',si avvicino di piu' e...gli diede il bacio sulla bocca!Cazzo l'aveva fatto veramente!Io avevo il cuore a mille,ero li dietro e vedevo Sandra che stava gia' usando la lingua,lui l'abbraccio' e' incomincio' a toccarla dietro la schiena e poi sotto la gonna,lei non perse tempo,gli abbasso subito i pantaloni,poi i boxer e gli tiro' fuori quell'enorme uccello,non era del tutto eretto,erano entrambi in piedi e quando Sandra inizio' a fare su e' giu' dolcemente con la mano allora divento grosso veramente..lui la baciava e ora le sbottonava in paio di bottoni davanti del top,non aveva ancora il seno completamente fuori ma si vedeva gia' quasi tutto ,lui gli ando' con la mano a cercare un capezzolo,ora col palmo cercava tutta la tetta e la massaggiava,con l'altra mano era sulla sua patatina.Sandra stava cosi' offrendo le sue (e' mie) adorate tette a questo ragazzo conosciuto solo qualche giorno prima ,ora maneggiava il suo arnese e se lo portava sotto la gonna come per strofinarselo sulla sua patata,anche lui con le dita aveva iniziato a masturbarla sotto, .Ma le sorprese erano appena iniziate,Sandra mi fece cenno di guardare di fronte a lei,io vidi il suo amico che si era tirato fuori il suo pisello e si stava toccando,Sandra sembro' eccitarsi ancora di piu' allora fece sedere Ivan sulla moto e lei gli si mise di fronte dando pero' la vista del fondoschiena al suo collega ,prese il pisello di Ivan tra le tette.abbassandosi un po in avanti, e iniziando a strusciarselo sul seno, avvicinava il pene ai capezzoli,notavo che non lo prendeva in bocca ma potevo immaginare il perche',io ero li e vedevo le sue tette che avvolgevano il pisello di Ivan. la minigonna svolazzava lasciando vedere i glutei da sotto.Poi Sandra mi chiamo ' a se e mi chiese sotto voce se avevo con me un preservativo ,io dissi "certo",credevo mi chiedesse di indossarlo anche se non lo usavamo,invece mi fece segno di darlo al quel suo amico;"cooosa" ,dissi io sottovoce,"dai,dai,,,fammi divertire ,lo so , tanto ti stai divertendo anche tu..."era proprio decisa a farsi fare...nel frattempo il tipo si era avvicinato, io gli diedi quel preservativo che lui indosso 'in pochi secondi ,poi massaggio per qualche secondo i glutei di Sandra appoggiando li il suo membro e facedogli sentire che stava per penetrarla,Sandra nel frattempo teneva in mano il pisello di Ivan ,poi successe quello che nessuno si sarebbe aspettato prima,,il tipo prese il suo uccello in mano ,lo diresse verso Sandra e inizio a entrare con la cappella,il fatidico momento era arrivato!Ora le sollevava delicatamente la minigonna ma non del tutto ,giusto quel po per poter entrare senza fastidi,lei non aveva il costume di sotto e i glutei erano scoperti solo per meta' ,lui l'aveva vista prima e gli interessava solo farsela senza perdere troppo tempo per "sistemare" i vestiti ,pian piano inizio' a scoparla,lei iniziava a emettere gemiti ogni volta che lui la penetrava, di lato vedevo il pisello di quel tipo che entrava e usciva da dentro i glutei di Sandra,,,se la stava scopando li all'aperto davanti a tutti noi,poi lui gli mise le mani davanti alle tette,tirando giu il top,adesso le tette erano completamente al vento e in quella posizione sembravano molto piu ' grosse,lui se le palpava con tutte e due le mani tirandosi a se Sandra mentre continuava piano a scoparsela,dava veramente l'impressione che se la stesse gustando fino in fondo, ....non capivo se lei fosse gia ' venuta,credo di si ,vidi Ivan che continuo' a toccarsi con la sua stessa mano avvicinando, praticamente attaccato alla guancia di lei il suo membro che visto cosi' era piu' lungo della testa di Sandra che ora con le labbra aperte lo mordicchiava facendoci immaginare che a un tratto l'avrebbe fatto scomparire nella sua bocca ,con l'altra mano lui toccava il seno di Sandra,Ivan venne dopo qualche secondo mentre il suo amico la faceva voltare di fronte a se,la accomodo' sul sedile della moto ,lei allargo' le gambe e mentre mi guardava permise a quel tipo di farsi scopare un po in quella posizione,prima di ogni colpo che lui le dava tirava fuori quasi del tutto il suo pene poi rientrava dolcemente lasciandolo tutto dentro qualche attimo in piu' poi sempre piu velocemente ripeteva la stessa azione,lei tutte le volte mi guardava e si mordicchiava sensualmente le labbra ,lui la sollevo per i glutei tenendola con tutte e due le mani ,io in quella posizione non vedevo piu' nulla ma dai colpi si capiva che riusciva a scoparsela bene anche in piedi,infine si adagio' a terra e fece sedere Sandra sopra di lui,con la classica mossa lei gli prese in mano l'uccello che era dietro la sua schiena e se lo infilo' da sola dirigendolo verso le labbra della sua patatina,io vidi tutta la scena,ora era lei che scopava facendo avanti e dietro e su e giu',la vista dalla mia posizione era incredibile,si vedeva tutto il pene che affonadava fin in fondo e lei ,tette al vento , un po si toccava lei stessa la patata e il seno un po era lui a toccarla ,godeva come una matta e mi guardava spesso,il tipo venne dopo qualche secondo e venne dentro di lei (ovviamnte aveva ancora il preservativo).Poi,convenevoli,risate e simpaticismo e via sul motorino a casa,prima Ivan,ci informo' che il giorno dopo ci sarebbe stata l'inaugurazione stagionale del discoteca del ristorante e ci stava invitando.
Non ci credevo ancora che tutto cio 'era accaduto...ma sentivo che oramai eravamo maturi per poter vivere queste emozioni senza problemi.
Andammo in stanza , entrambi sfiniti per l'emozione ,dormimmo un paio d'ore,Sandra al risveglio disse che era stato come un sogno,disse che si sentiva una donna speciale perche' era mia e per me avrebbe fatto qualsisasi cosa con me,ma io avevo una domanda da farle:"perche non ti sei fatta fare da Ivan visto che ti piace tanto?"lei mi spiego:"perche' quando ho visto il suo amico che se l'e' tirato fuori io mi sono subito immaginata che mi avrebbe scopata prendendomi da dietro come sai che piace a me,ero troppo eccitata perche' avrei potuto realizzare quella fantasia e ho agito di istinto,e poi il pisello di Ivan e' troppo grande e avevo un po paura che mi avrebbe fatto male e che avrei creato imbarazzo generale...avevo una gran voglia di prendermelo in bocca a farti godere della scena ma poi lui avrebbe provato a scoparmi ed e' per questo che non l'ho fatto ma adesso te la faccio io la domanda:perche' tu non hai partecipato?...io risposi:"primo perche' era la tua "giornata storica",secondo motivo perche' un film cosi non potevo perdermlelo e ed stato stupendo guardare la mia attrice preferita,terzo motivo...a proposito di attrici ho registrato il video" Lei mi salto' addosso mezza nuda e mi prese a pugni scherzando e urlandomi che l'avevo imbrogliata.....che bella sensazione sentire le sue forme sul mio corpo anche cosi era fare sesso..Io la sera rilfettei molto tra me e me , adesso eravamo a un'altro un bivio:fermarsi o continuare in un percorso sconosciuto e forse pericoloso ;con Sandra eravamo entrambi daccordo che avremmo douto fermarci ma prima... un'ultima follia......che vi raccontera' Sandra
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3
11 years ago
AdamDTS,
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Sogno a occhi aperti
Il piacere per i più, altro non è che puro sesso finalizzato al piacere corporeo.Chi leggerà questo mio pensiero, probabilmente potrà trovare risposte uguali alle sue, domande intime a cui nessuno ha potuto dare spiegazione.Una strana alchimia, il sesso vissuto con la testa.... intendo quella attaccata al collo.Una strana sensazione raggiungere l' orgasmo onirico, quello che magicamente avviene durante un sogno erotico, non necessariamente rapportato a desideri .....ti svegli "bagnato" e scopri che il sogno era fantastico ed ancor più incredibile, per il solo fatto che nessuno ti ha toccato, nemmeno le tue stesse mani, hai goduto solo perchè sognavi...ed era tutto magicamente bello.La forza del cervello è immensa, riesce ad equlibrare ed a stabilire durante il sonno, ciò che vorremmo o più precisamente desideriamo nella vita conscia.Fin qui si parla di emozioni irrazionali, vissute cioè attraverso la magia dei sogni, ma ultimamente, con mia grande sorpresa, tutto ciò di cui parlo, mi è successo nella cosidetta vita reale.Io e Stella ci preparavamo per il primo incontro conoscitivo, come già ho accennato nel precedente racconto....lei era un incanto, inutile descrivere come appariva ai miei occhi, ma in quel momento non erano gli occhi a percepire ciò che ruotava attorno a me, ma bensì le orecchieStrano a dirsi, ma erano proprio le parole di Stella a suscitare in me eccitazione e percezione in un arco temporale che cavalcava tra reale ed irreale, un misto tra sonno e fase REM, chissà a quanti di voi sarà capitato di iniziare a dormire e svegliarsi di soprassalto,magari disturbati da qualcosa, propio mentre si raggiunge la cosidetta fase REM.....ci si sveglia storditi e confusi, senza avere la percezione reale della fisicità del proprio corpo.Vado bene così? chissa se piacerò? secondo te farò colpo?non erano rivolte a me quelle parole, ma all' imminente uomo che l'avrebbe vista così seducente, cosi bella, cosi intrigante,cosi come la vedevo io stesso.E' bastato poco.... entrai in trans, un misto tra fase REM e realtà, un incrocio di livelli corporei, quasi subliminali......Quel giorno magico, qualcosa si era innescato, proprio come un sogno eroticoe come un sogno erotico, provai l'ebrezza di un orgasmo, scatenato dalla forza mentale, solo con la magia delle parole mista alla vista di un corpo straordinario, quello di Stella.Stella che non era nuda, ma vestita di tutto punto, truccata al punto giusto, effervescente quanto basta e con tanta voglia di stupirmi....in tutti i sensi.BaciM&S
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11 years ago
incantoblu,
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La spesa 2
Dopo la piacevole esperienza della scorsa settmana decido di rifare la spesa nello stesso negozio sperando che il proprietario mi faccia assaggiare ancora lo stesso salame...appena entrato il tizio accennando ad un sorriso mi dice ad alta voce buonasera. ..stavolta ho una sorpresa per te... ed io incuriosito pensando ad una nuova specialità gastronomica risposi speriamo che sia buona...appena l' ultima cliente uscì il proprietario tuttofare...nel vero senso della parola, guardando verso il retrobottega disse Simba chiudi la porta...Simba era la sorpresa un ragazzone di colore un po' timido ma ben messo...è il mio nuovo garzone. ..se ti va si può unire a noi...ed io pregustando la succulenta pietanza risposi certamente...il capo senza perdere tempo con fare autoritario mi fece subito spogliare e disse ...mostrami cosa indossi di sexy per me...ed io fortunatamente mi ero premunito indossando un bel perizoma nero e le immancabili calze autoreggenti nere che mi fanno sentire una gran troia...in un batter d'occhio mi ritrovai con l'uccello in bocca a spompinare...già bello duro...umm iniziamo bene pensai...dopo poco il mio maschione era già durissimo e gemeva di piacere , dal cazzone usciva abbondante liquido che mi lubrificava la bocca...un buon sapore...il porco era arrapatissimo....mi scopava la bocca con furore ed io ricambiavo con un bocchino super...il negretto si teneva in disparte ed io lo invitai con un gesto a farsi avanti e mostrarmi ciò che aveva tra le gambe...ma il proprietario esclamò si vede man non si tocca...devo prima finire io di scoparti per bene e dopo se mi hai soddisfatto per bene ti faccio sfondare da una nerchia nera...e si, era davvero un salame enorme...per restare in tema...già dritto...ed io non vedevo il momento di farmi sbattere...dal negrone....sarebbe stata la mia prima volta...con un ragazzo di colore...ma prima dovevo soddisfare il mio padrone... (non che la cosa mi dispiacesse)... mi fece girare e mi infilo il cazzone nel culetto...umm fai piano..dissi e lui stai zitta troia...scopa e godi in silenzio...che per gridare c' è tempo...il maialone mi stantuffava in tutti i modi...alla pecora...poi mi fece mettere a smorza candela (così avevo di fronte Simba che si masturbava...umm) poi impiedi appoggiato al bancone...ed io con un po di espezienza cercai di farlo venire prima per poter provare quanto prima l'uccello nero...accellera fai presto....che sto venendo gli dissi scopami più forte...dai fammi venire...e così un fiume di sborra mi riempi il culo siii bravo... esclamai ...e lui però continuo' ancora a fottermi forte...per altri 4-5 minuti era davvero un toro...ma io volevo dentro di me in cazzone nero, si lo desideravo...e così dopo poco fui accontentato...dai zoccola adesso puoi scopartelo...mi disse e così Simba si fece avanti con la mazza dritta ed io senza esitare cercai di infilarmelo tutto in bocca ma era troppo grande... cercai comunque di fare del mio meglio per far godere il negrone un po timido forse imbarazzato dal mio ciondolo che rimaneva piccolo difronte a quei cazzoni...ma quando vengo scopato sono assolutamdnte passivo...ma era giunto il momento di provare il salame nero nel mio buchetto...dai scopami gli dissi e lui timidamente mi piazzo l' arnese sul buco aspettando un mio cenno per entrare pensandomi di farmi male...ma il mio buco era già ben aperto e lubrificato dalla copiosa sborrata del capo ed il mio desiderio troppo forte dal pensare al dolore che mi avrebbe provocato quell'enorme cazzone...così esclamai a voce molto alta dai sfondami...sii tutto dentro...lo voglio...e il negrone quasi trasformato iniziò a stantuffare...umm che godimento lo sentivo tutto dentro...mi spaccava ma mi piaceva...sii non trattenevo le urla miste di piacere e dolore... a questo punto il capo di nuovo duro si avvicinò e mi disse adesso ti facciamo godere in due...si che bello...fu un ora circa di godimento assuluto io arrivai penso due tre volte senza mesturbarmi ed i miei maschioni mi venivano in culo e in bocca a turno...bellissimo...una gran bella spesa...penso di non cambiare più market...
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11 years ago
ale1983bx,
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A casa del collega
Visto che un amico di coppia mi ha scritto trovando simpatico il mio racconto, puer avendo avuto veramente pochissime avventure da singolo con una coppia, non può che venirmi in mente un episodio di tanti, ma tanti anni fa, almeno 10-12....ero con un amico, entrambi con un interesse sportivo, e quella sera, (sua moglie e figlia erano al mare) era a casa con la sua "amante"....considerato il mio carattere allegro, gogliardico, estroverso, mi hanno invitato a bere qualcosa da loro, anche per dare un minimo di giustificazione per gli eventuali vicini troppo curiosi. Arrivo da loro che avevano già cenato, un amaro, qualcosa da bere e poi si inizia a parlare di argomenti "scottanti"...ma credo il tutto non programmato....parlammo di sport, di ginnastica e la sua amica, per illustrarci quella che è di solito fare in palestra, si toglie le scarpe, con i pantaloni che lasciano intravedere piedi molto belli, curati e smaltati di scuro, inizia a fare movimenti con il bacino, il famoso arco ecc. ecc.. probabilmente il tutto ha acceso un po' gli animi, tanto che quando si è seduta sul divano, questa volta in mezzo a noi, ha sorretto molto bene le noste batture allusive....si è chinata sul suo compagno-amante baciandolo e facendo le fusa....mentre io in disparte, un po' imbarazzato ero fermo come un albero. Lei improvvisamente si è chinata di più su di lui, ha iniziato. quasi casualmente, a passare il suo piedesul mio fianco, ha cercato il mio petto, ha raggiunto il mio viso....mi sono trovato lo sguardo del mio amico con chiaro gesto di intesa...le ho baciato a lungo il piede.....lei iniziava a cambiare atteggiamento e respiro.....poi si è alzata di fronte a noi ed ha detto di avere il ciclo.....però chinandosi fra noi ed iniziando prima da lui e poi da me ad aprire la cerniera ed a tirare fuori i membri,dimostrando che l'idea del sesso è quella che faceva godere. Lavorò in molti modo con la bocca alternando i due sessi....riuscì anche a metterli entrambi in bocca.....alla fine fece venire lui sulla sua pancia..... leccò tutto il cuo sperma e poi con la bocca piena si avvicinò al mio che esplose di piacere ancora nella sua bocca.....ella bevve tutto....ritornò alternandoso tra l'uno e l'altro a pulirli con la lingua fichè non fossero tornati a riposo......era quasi tardi, il marito l'attendeva a casa e l'accompagnammo all'auto.....l'abbiamo rivista ancora una sola volta...e questa volta non aveva il ciclo, ma una amica. Indimenticabile, anche a distanza di anni.
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11 years ago
complice1discreto1piemontese,
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Fantastica esperienza in croazia
Quanto vado a raccontare ora è successo l'estate scorsa durante una vacanza in Croazia nella bellissima Premantura in Istria. Partii in vacanza con quella che ora è la mia ex ragazza,premetto subito che lei è peruviana,ora ha 26 anni,carnagione un po' scura,mora,proveniente non dalla capitale Lima ma da un città della foresta amazzonica dove date le altissime temperature costanti le donne girano normalmente in abiti molto succinti,spesso senza reggiseno in quanto fa sudare molto e molto spesso in gonne o pantaloncini mini...dico questo perchè tale realtà ha contribuito a rendere la nostra storia,conclusasi non per nostra scelta ma non mi dilungo in spiegazioni;da subito molto passionale ed eccitante. Come arrivò in Italia infatti da subito non ebbe problemi ad inserirsi e per quanto riguarda il nostro rapporto immediatamente fu chiaro e ricambiato tra noi ogni aspetto del sesso,vissuto come amore ma anche come estremo piacere da concedersi e concedere all'altro. Lei infatti assecondava ogni mio desiderio in termini di vestiario sexy che mi fa impazzire,ed io con lei facevo altrettanto in ogni aspetto. Fatta questa premessa riporto la nostra splendida avventura.
Arrivati a Premantura il giorno seguente al nostro arrivo andammo subito in una bella zona di mare all'interno di un parco protetto dove normalmente si incontrano molti nudisti oltre a chi va in spiaggia col comune costume da bagno. La mia lei in spiaggia normalmente indossava solo un perizoma,cose che a me piaceva moltissimo e come detto prima lei assecondò immediatamente con piacere. La spiaggia ci piaceva molto così per alcuni giorni siamo andati sempre all'interno del parco cambiando qualche caletta e spiaggia e poi alla sera tornavamo e dopo la doccia andavamo fuori a cena. Al quinto giorno arrivati in una spiaggetta piccola e un po' nascosta ci sistemammo in una piccola zona rocciosa e poco dopo arrivarono due ragazzi abbastanza giovani che si sistemarono a una decina di metri. I due come arrivarono e sistemarono le loro cose si tolsero il costume e presero il sole integralmente,vidi che la cosa piacque alla mia lei che ridendo mi fece cenno verso i ragazzi indicando le loro parti intime. Ovviamente restando in spiaggia con lei e vederla uscire dall'acqua in perizoma e con i capezzoli duri le mie erezioni erano assai frequenti,lei accortasi della cosa mi disse di togliere il costume come i due ragazzi vicini,tanto non ci avrebbero fatto caso,erano nudi anche loro. Senza tante paranoie l'accontentai solo che poco dopo anche lei vedendomi nudo col cazzo duro iniziò ad eccitarsi e mi chiese se mi avrebbe dato se si toglieva il perizoma. Io eccitato e come dicevo prima senza molti problemi a riguardo dato che spesso nel sesso cercavamo diverse trasgressioni le risposi subito positivamente. Iniziammo così a baciarci e toccarci inizialmente con calma poi sempre con maggior desiderio. Poco dopo buttando l'occhio mi accorsi che i due ragazzi vicini ci stavano guardando ed entrami mostravano un decisa erezione,anche la mia lei se ne accorse e sorridendo con una semplice esclamazione disse: que lindo (che bello). Io ero eccitatissimo e anche lei dimostrava sempre più voglia,iniziò a succhiarmelo e mentre lo faceva si mise con il sedere rivolto verso i ragazzi e le gambe spalancate. Mentre me lo succhiava vidi i due che prima iniziarono a masturbarsi poi uno si avvicinò all'altro e iniziò a succhiarglielo,la cosa mi elettrizzò,erano bisex e lo dissi subito alla mia lei che si girò a guardare e con un desiderio incredibile negli occhi mi disse di chiamarli vicino a noi. mi alzai e avvicinandomi ai due in chiesi se parlavano italiano,i due erano sloveni e parlavano benissimo,così chiese loro se desideravano portare i loro asciugamani vicino ai nostri e sorridendo decisamente balzarono in piedi prendendo le loro cose velocemente. Mentre si avvicinavano mi soffermai a guardare le parti intime di uno dei due che era dotato di un bel membro depilato,anche la mia ragazza se ne accorse e salutati un attimo i due nuovi amici mi disse che voleva vedere il ragazzo che prima stava succhiando,quello meno dotato per capirci; voleva vederlo con il mio cazzo in bocca al che io la guardai un po' stupito non tanto per l'idea di essere succhiato da un uomo ma più che altro le chiesi nel frattempo che avrebbe fatto. Allora ridendo prese in mano il cazzo dell'altro e mi disse che intanto lei si sarebbe occupata di quello. La cosa mi piacque da morire,per un po' andammo avanti così,mentre il ragazzo mi succhiava io la guardavo leccare la cappella dell'altro e poi infilarsela in bocca,godevo un sacco sia fisicamente che a livello emotivo,la cosa mi piaceva moltissimo. Dopo essermelo fatto succhiare bene le dissi che volevo scoparla,allora si mise in ginocchio col sedere rivolto a me e iniziai a scoparla da dietro,era incredibilmente bagnata e mentre io la penetravo continuava a succhiare e l'altro ragazzo si masturbava con le mani. La cosa continuò per un po' poi mi fermai altrimenti venivo subito così mi sfilai un attimo,lei così si girò e mi disse che voleva scopare con l'altro ragazzo,lui capì subito e si mise al mio posto iniziando a penetrarla,io guardavo ed ero super eccitato,mi inginocchiai accanto a lei che succhiava e incredibilmente mi guardo e mi disse di succhiare il cazzo con lei,senza farmi pregare molto mi unii a lei e insieme leccavamo quel bel cazzo depilato e contemporaneamente ci baciavamo,fu bellissimo e super eccitante vedere come insieme stavamo trasgredendo,coscienti e felici. Quando entrambi i ragazzi fecero capire che stavano per venire,lei si distese completamente a pancia in su e tutti e tre segandoci le sborrammo addosso sulle tette e sul viso,fu un'esperienza fantastica che chiaramente solo una coppia super affiatata e aperta,senza segreti si può permettere e per me fu un vero spasso.
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11 years ago
admin, 75
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Il genero perfetto... e l'amica della suocera
I mesi passavano in fretta ora che G. era diventato mio complice in questi giochi perversi, riuscivamo a tener nascosti i nostri tradimenti senza far mai accorgere di niente nè mio marito nè mia figlia, terribilmente gelosi entrambi. Poi in una stranamente calda mattina di Marzo ricevetti una telefonata inaspettata.
Ero sotto la doccia, l’acqua scorreva su di me mentre mi insaponavo accarezzando delicatamente ogni parte del mio corpo, i seni, passando con cura le mani a coppa sotto di essi, arrivando a sfiorare appena i capezzoli rosei che si inturgidirono all’istante, il collo e la schiena, il sedere, indugiando con la mano nel solco profondo seguendolo fino ad arrivare al mio stretto ingresso posteriore e mentre le dita della mano lavoravano da dietro, con l’altra cercavo il mio sesso, caldo e bagnato. Lasciai entrare le dita in me, davanti e dietro muovendole con insistenza, ero eccitatissima, e mi bastò poco per godere, buttai indietro la testa e gemetti di piacere quando l’orgasmo mi prese. Sfilai le dita e assaggiai gli umori della mia fica, dio quanto mi piace quel sapore, finii di risciacquarmi e uscii ad asciugarmi. Il telefono al piano di sotto squillava. Corsi giù per le scale indossando l’accappatoio, risposi:
“Pronto”
“Ciao Marta! Sono Giorgia, come stai?”
“Oddio Giorgia quanto tempo! Benissimo e te? Che fine hai fatto?”
“Sono stata in giro per l’Europa per lavoro e sono tornata solo ieri sera, volevo chiederti se ti andava di vederci questa sera, approfittando del fatto che è la festa della donna, per raccontarci tutto quello che non ci siamo dette negli ultimi anni”
“Un idea grandiosa! Era tanto che non uscivo, mi farebbe veramente piacere! Ci incontriamo dal benzinaio in fondo al paese stasera alle 20?
“Perfetto cara, allora a stasera! Un bacione”
“Un bacio anche a te, a dopo!”
Era la festa della donna, non me ne ero neanche accorta! Ero felice di uscire un po’, era davvero così tanto tempo che non mi concedevo una serata per me, e la cosa mi mandava su di giri. Siamo cresciute insieme io e Giorgia, elementari, medie e liceo scientifico, poi lei aveva cominciato l’università, io mi sono sposata, abbiamo cominciato a lavorare in biblioteca ma io ho smesso dopo due anni perché ero rimasta incinta di L., ogni tanto veniva a trovarci a casa, era un’amica insostituibile, e mi ha dato una mano con la mia bimba appena nata. Terminati gli studi di medicina cominciò a lavorare nell’ospedale cittadino, ma era molto brava, e presto la chiamarono in un centro specializzato a Milano poi a Roma, Berlino, Londra e Zurigo, dove attualmente lavora. Ci siamo sempre scritte lettere e cartoline e ogni tanto ci sentivamo al telefono, la nostra amicizia continuava anche a distanza, eravamo amiche per la pelle io e lei. Ci assomigliamo molto e anche se lei è molto più formosa e più alta di me, ci scambiavano spesso per sorelle. Non vedevo l’ora di incontrarla.
Preparai la cena per mio marito C., dato che era al lavoro, lo chiamai per avvertirlo che stasera sarei uscita con Giorgia e che non ci saremmo incontrati a casa visto che lui avrebbe finito di lavorare alle 20. Mi disse che non c’era problema alcuno e che era contento che uscissi con Giorgia e mi disse di salutarla. Lo salutai e corsi dall’armadio, per scegliere i vestiti che avrei indossato per uscire. Trovai un paio di jeans molto attillati che esaltavano le mie curve alla perfezione, vi abbinai una camicetta bianca, un po’ stretta, ma decisi di tenerla sbottonata fino ai seni quindi non mi avrebbe dato problemi; sopra avrei messo un maglioncino beige generosamente scollato che avrebbe lasciato vedere anche la scollatura della camicetta. Scelsi un paio di autoreggenti nere a fiori che coordinai con mutandine e reggiseno dello stesso colore. Misi tutto sul letto e scesi in salotto a vedere un po’ di tv per far passare il tempo. Abbandonata sul divano con l’accappatoio mal legato che mi lasciava mezza nuda. Il tempo passava lento e io ero eccitata all’idea di uscire con Giorgia per divertirci come facevamo da ragazzine. Mi addormentai e, senza accorgermene, arrivò finalmente l’ora di prepararmi. Andai a sistemarmi i capelli, mi profumai e mi vestii. Presi la giacca, indossai un paio di decolleté nere con un tacco molto pronunciato e uscii di casa. Arrivata dal benzinaio parcheggiai e dopo cinque minuti arrivò Giorgia su una splendida BMW nera gigantesca; un chirurgo richiesto come lei guadagnava parecchio e poteva permettersi ogni lusso. Si accostò alla mia macchina e aprì la porta invitandomi a entrare. Era splendida come la ricordavo. Quando eravamo giovani si giravano tutti a guardarci quando passeggiavamo in città, e lei era rimasta tale e quale, solo qualche segno dei quarant’anni si intravedeva attorno agli occhi. Un vestito di velluto blu con le maniche lunghe, molto corto e attillato che evidenziava molto le sue forme, scollato all’inverosimile faceva uscire una 5^ di seno che metteva appetito anche a me. Calze nere e decolleté blu come il vestito, una donna da invidia. Rimasi stupita.
“Ma Giorgia sei splendida! Neanche da ragazza eri così bella!”
“Buonasera e grazie infinite! Anche tu comunque sei un bocconcino niente male!”
Scoppiammo a ridere entrambe come due ragazzine e ci salutammo con due baci sulle guance come una volta; si accese una sigaretta, abbassando un po’ il finestrino del transatlantico e decisi di accendermene una anche io. Mi raccontò di una vita lavorativa intensa ma soddisfacente e remunerativa, non aveva ancora incontrato l’uomo della sua vita ma la compagnia maschile non le mancava, come da ragazza del resto; mi chiese del mio matrimonio con C. e di mia figlia L. rivolgendosi a lei come la sua nipotina, e io le risposi che andava tutto a gonfie vele anche se la vita di casalinga non era così soddisfacente come la sua e che la mia bambina si sarebbe presto sposata (con il mio G.). Era contentissima e non le avrei certo rovinato la sorpresa dicendole che mi facevo scopare dal suo ragazzo!
Per il resto parlammo del più e del meno fino ad arrivare al locale, fuori città. Un posto che assolutamente non conoscevo, a metà tra una discoteca e un ristorante, con luci rosse molto basse, ogni tavolino era disposto lungo i lati della stanza immensa ed era nascosto da una tenda che si poteva aprire o chiudere. Su ognuno di essi vi era un candelabro con quattro candele accese senza sedie, solo comodi divanetti.
Ci sedemmo e immediatamente il cameriere ci portò via le giacche e il mio maglione per appenderli nello spogliatoio e tornò portandoci un drink come aperitivo, il locale si stava riempiendo e la musica cominciava a diffondersi alta nella sala. Mi piaceva tanto. Mi disse di non preoccuparmi e ordinare qualsiasi cosa, dato che metteva tutto in nota spese alla clinica. Il drink, molto dolce, mi fece effetto quasi subito, anche se molto leggero, sono completamente astemia, era più che prevedibile, ma quella sera avevo voglia di dare uno strappo alla regola. Ordinammo ostriche e bevemmo champagne, tanto champagne, ero quasi al limite, e stavo perdendo il controllo di me stessa, erano vent’anni che non mi ubriacavo, decisi di bere ancora un bicchiere, mi piaceva.
Lo spazio al centro della sala era rialzato da un gradino, dove gli altri avventori del locale, l’80% erano donne, ballavano, rimanemmo a guardarle ballare sorridendo, poi mi mise una mano sulla coscia, delicata, leggera e calda, e mi invitò a ballare. Salii sulla pedana e le porsi una mano per farla salire a sua volta, nell’atto di alzare la gamba per superare il gradino non potei fare a meno di notare che anche lei indossava delle autoreggenti, e sembrava che non portasse neanche le mutandine. Non so se fosse il caldo, il vino francese o le sue gambe fasciate in quelle calze sensuali ma mi eccitai d’un tratto, e cominciai a ballare stretta a lei che mi metteva una gamba tra le mie, facendola aderire alle mie cosce e io alle sue, sentivo le sue mani che accarezzavano la mia schiena e io feci altrettanto con la sua, mentre continuava a scendere fino ai jeans e al mio sedere, che strinse con forza. Due ragazzi sulla trentina si avvicinarono a noi, subito presero a ballarci dietro uno a me e uno a lei, poi si fecero più audaci mettendoci le mani sui fianchi, il mio avvicinò il suo sesso già turgido al mio sedere e alla mano di Giorgia su di esso, lei cominciò a muovere la mano su e giù accarezzando sia me che lui, poi, quando fece altrettanto il ragazzo dietro di lei, come un onda mi sorprese con un profondo e passionale bacio in bocca, al quale mi abbandonai con tutta me stessa come in trance. Sentivo i rumori liquidi e il risucchio delle nostre bocche unite, le labbra che scorrevano morbide sulle mie, e la sua lingua vellutata che inseguiva la mia in un gioco di carezze e capriole nelle nostre bocche. Era strano e paradisiaco insieme, quanto mi piaceva quel bacio, era così appagante e profondo che mi lasciai trasportare dalla sua guida. Si staccò da me con uno schiocco e un rivolo di saliva ancora ci univa, finendo poi nel solco tra i suoi seni lasciati quasi scoperti dall’abitino blu.
“E’ solo mia ragazzi, non c’è posto per voi stasera”
A quelle parole ciò che rimaneva di me si sciolse tra le sue braccia, ero così eccitata che mi sentivo un fuoco dentro, e avevo bisogno di lei per spegnerlo.
Mi guidò tenendomi per mano fino al tavolino, divincolandoci dai ragazzi, tirò le tende e si sedette accanto a me, rimettendo la mano sulla mia coscia come prima, sentivo il calore salire ero confusa eccitata e ubriaca, non so se fosse la cosa giusta da fare, ma sono un‘esperta di sbagli e così la lasciai fare persa nell’estasi. Mi baciò di nuovo intensamente come prima, sporgendosi su di me, e automaticamente portai una mano al suo viso che, dopo alcune carezze, si spostò sul suo seno, scoprendolo dal velluto blu che lo racchiudeva, mi staccai dalla sua voluttuosa bocca e presi il suo capezzolo tra le labbra mentre lei con una mano mi teneva premuta al suo seno e con l’altra mi accarezzava l’interno delle cosce, divenuto rovente per l’eccitazione e armeggiava con i bottoni dei miei pantaloni riuscendo ad aprirli e con il mio aiuto li sfilò completamente abbandonandoli sotto al tavolo. Era già salita alla camicetta aprendo ad uno ad uno i pochi bottoni che avevo chiuso, scoprendo il mio seno, chinandosi per leccarlo. La sensazione della sua lingua inturgidì immediatamente i miei capezzoli e fece sgorgare un fiume di umori tra le mie gambe, del quale si accorse subito appena mise due dita sotto le mutandine e dentro di me.
“Come sei bagnata” disse con un espressione carica di lussuria “non sapevo di farti quest’effetto, mia dolce viziosetta”
Non potei fare a meno che gemere e mugugnare il mio piacere mentre le chiedevo
“Mmmh…metti un altro dito dentro, mi fai godere così!”
Il mio desiderio fu esaudito all’istante. Le sue dita si muovevano con sapienza dentro di me, accarezzandomi sempre più a fondo, la musica era forte, e io gemevo ad alta voce senza pudore mentre mi esplorava con vigore. Le saltai sopra sedendomi sulle sue gambe andando a cercare il suo sesso sotto la gonna del vestito con le mani, e come credevo, era senza mutandine e sorprendentemente liscia e rasata. Come me era fradicia e senza sforzo alcuno entrai nella sua carne calda muovendo le dita dentro di lei, come faceva con me, mi liberò dal reggiseno per poter leccare meglio i miei seni e piano piano la spinsi a sdraiarsi sul divanetto. Rapida le allargai le gambe e infilai il viso tra le sue splendide cosce, cercando con la lingua il suo frutto proibito che era cosi caldo e dolce, e mentre leccavo il suo clitoride le lasciai entrare due dita nel sedere e lei urlava come se non avesse mai goduto così
“Dammi di più” implorava in estasi
E le misi due dita anche nella fica, sentivo le contrazioni dei suoi muscoli e capii che era prossima a godere di me. Affondai con più vigore sia dietro che davanti mentre la mia lingua leccava avida il suo segreto fino a farla venire urlando, inondandomi la bocca di lei. Si alzò mentre ancora tremava per il piacere, fece sdraiare me per potermi soddisfare come avevo fatto io, allungai una gamba sul divanetto mentre l’altra la portavo sullo schienale. Si avventò sul mio sesso con foga penetrandomi con le dita davanti, masturbandosi con l’altra mano, lo spettacolo che avevo innanzi agli occhi mi mandò così fuori di testa che venni immediatamente, ebbra di piacere. Dio quanto mi ha fatto godere.
Mi si sedette accanto sistemandosi il vestitino, mi baciò nuovamente con trasporto, facendomi gustare i miei umori dalla sua lingua e disse
“Sarà il nostro piccolo segreto, erano anni che volevo averti così, sei tu la donna della mia vita”
Sorrisi e le restituii il bacio dicendole
“Ci divertiremo come ragazzine ora che sei tornata”
Ci ricomponemmo il più possibile per poter uscire dal locale, pagò il conto e andammo a prendere la macchina. Continuavamo a guardarci e sorridere facendoci i complimenti l’una all’altra. Dal benzinaio mi diede un altro bacio passionale e mi strizzo un seno dicendomi
“Non vedo l’ora di rivederti Marta, non riesco più a starti lontana”
Ancora mezza brilla risposi
“Anche io Giò, non appena riesco a rimanere sola a casa ti chiamo immediatamente, e chissà…potresti avere un ulteriore sorpresa”
“Adoro le sorprese”
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11 years ago
admin, 75
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Emozioni
Tu chiamale se vuoi......emozioni.
E' da tempo che proponevo a Stella l'idea di conoscere altre coppie,non necessariamente finalizzata a chissà quale "scopo", ma solo ad aggiungere un pò di pepe al nostro rapporto di coppia.
Dopo Natale, quasi fosse un regalo posticipato, Stella mi invia un sms con scritto " ti penso sempre, e penso anche all'altra cosa"... il mio fù un sussulto,non credevo ai miei occhi nel leggere l'sms.
Pensai subito : questa è la volta buona.....
Fu la visione di un film a scatenare in lei la curiosità,probabilmente sopita, al punto che esclamò : intrigante quel film.....
Presi il coraggio a due mani e le proposi di accettare l'ipotesi di un incontro, cosa che avenne di li a poco.
Scambio di messaggi sul sito, qualche sms ed il gioco è fatto, luogo di incontro ideale,non poteva che essere a metà strada tra noi e loro.
La paura era tanta, chissà che persone saranno, chissà che succederà, chissà che emozioni proveremo una volta sul posto.
Dinanzi a noi si presentò una coppia a modo, molto elegante e devo essere sincero, anche bella.
Davanti ad un buon caffè abbiamo intavolato i più svariati discorsi, e non mancavano certo le risate, due persone veramente squisite, purtroppo però, come si dice in gergo "scambistico", non è scattata la scintilla.
Non era di certo quello il fine, almeno inizialmente,.... più che altro prevaleva in me, la consapevolezza che un "passo" era già stato fatto, ed il feeling che si era instaurato tra me e Stella, era molto più che una "trombata con un altra".
Chi si aspetta da queste righe un racconto hard dai contorni estremi, con tanto di definizioni cariche di sesso etremo, probabilmente resterà deluso, perchè paradossalmente questo racconto è indirizzato su un altro piano, quello emotivo e sensoriale.
E' proprio la preparazione che precedeva l'incontro a scatenare eccitazione tra me e Stella, ad iniziare dallo scegliere cio che avremo indossato per il giorno, ai dubbi che ci ponevamo, alle domande senza risposta...... perchè quella era la nostra "prima volta".
La seconda volta è stata in tutto e per tutto uguale alla prima.
I cuori correvano all'impazzata,la curiosità era tanta,anche perchè, a differenza della volta precedente, ci eravamo sentiti al telefono più volte.
Si è creato subito un feeling particolare tra noi quattro,pur non conoscendone i visi eravamo attratti dal gioco che si è venuto a creare tramite gli sms, che non cadevano mai sul volgare.
Ci siamo trovati di fronte, persone splendide e carine, disponibilissime al gioco creatosi i giorni precedenti all'incontro.
Purtroppo anche in questa occasione non si è avuto un seguito.
Ma ciò non toglie, che resterà per sempre un dolce ricordo.
St&ma
14
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11 years ago
incantoblu,
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