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Scommessa con mio cugino
Un giorno per scommessa persa . con mio cugino un ragazzone di campagna, ho dovuto vestirmi da donna per lui ,la cosa mi sembrava più che altro divertente ma mentre mi vestivo sentivo una strana eccitazione, qualcosa di nuovo.
Lui ha poi come d'accordo iniziato a fotografarmi, nel frattempo mi sentivo
sempre più coinvolto, quindi mi ha chiesto di fare uno strip, in campagna,all'aria aperta, così per gioco ha detto lui...Mentre mi denudavo sentivo i suoi sguardi e il fuoco della macchina andare sempre più verso il mio sedere, come bramoso.
"lo trovi divertente? ti piace gli chiesi ?" mentre mi abbassavo le calze era ormai chiaro che volevamo la stessa cosa...
"Certo!"mi rispose "e guarda quanto!"Mentre ero di spalle aveva abbassato i pantaloncini rimanendo nudo con un cazzo tosto di oltre 20 cm e puntato verso di me, quindi mi volle alla pecorina e inizio' a sputarmi dentro.
" Non avrai in mente quello?" chiesi,ma lui aveva ormai stretto le sue mani sui miei fianchi, mi sentivo sua e la cosa mi eccitava da morire.
Presto inizio' a spingere così continuamente che sentivo ormai le sue palle calde e piene urtarmi sulle natiche, mi sentivo davvero porca mentre mio cugino muggiva come un toro, poi disse:"non muoverti sto venendo,sborro,sborro"
Senti un fiume di fuoco scorrere giù dall'ano . poi delle pause e ancora a getti la sua sborra viva su tutto il mio culetto , prima dell'ultimo scatto.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
Gangbang-bukkake party
Ciao a tutti sono marika una splendita porcellina che insieme al suo lui dario ama trasgredire alla grande..!! Non amiamo le definizioni cuck,sweet,schiava ecc ecc ecc...ci definiamo una coppia porcellina complice che amiamo realizzare le fantasie di entrambi. Una sera il mio lui mi propose di realizzare un bukkake numeroso,cosa molto difficile sia x la location che x reclutare i ragazzi. Pensavamo di realizzare un bukkake con circa 20 ragazzi...allora ci siamo subito messi in moto x cercare una location spaziosa.....trovammo un ragazzo disposto a prestarci il posto, un bel locale in zona Assago tipo disco.....cosi' nel suo giorno di chiusura un martedi' fissammo la data del bukkake....fino a qui il locale c'era...adesso la cosa difficile era trovare e selezionare i ragazzi...!!! Allora io marika mi sono messa subito al lavoro mettendo annunci,last,contattando singoli,gruppi formati ecc ecc ecc Alla fine riuscii a contattare un centinaio di ragazzi....molti mi confermarono la loro presenza....ma come ormai succede da tanti anni i pacchi alla fine te' lo tirano....quindi non sapevamo fino alla fine in quanti sarebbero venuti(in tutti i sensi)....hahaahahaha Bene.....il giorno del bukkake arrivo...io tutta eccitata pensando a come mi avrebbero inondata di sperma mi preparai al peggio....la cosa che piu' mi eccitava e che non sapevo in quanti sarebbero venuti. Arrivati al locale e concordato gli ultimi dettagli e preparato la stanza x il bukkake...dario si mise all'ingresso aspettando i ragazzi mentre io mi preparavo e mi vestivo da porca x la serata. Alla fine siamo rimasti di stucco....contammo 35 ragazzi...non pensavamo minimamente che sarebbero stati cosi' tanti.......benissimo.....allora dario preparo' videocamera e fotocamera perche' non voleva perdersi neanche 1 minuto di questa serata. Scelgo 2 ragazzi x giocare un po' e farmi eccitare e far eccitare sopratutto il gruppo che mi circondava....mi sentivo tutti gli occhi addosso....la cosa mi eccitava da morire.....sentivo il fiato di tutti....sentivo i loro membri eccitati nel vedermi......io eccitatissima iniziai a farmi scopare dai 2 ragazzi che avevo scelto...ero cosi' eccitata che non capivo piu' nulla.......dopo circa 20 minuti...che mi facevo scopare in tutti i buchi....iniziai a spompinare anche i ragazzi in piedi davanti a me'....erano cosi' tanti che non riuscivo neanche a vedere i loro volti.....non facevo in tempo a spompinarne uno che ne' trovavo a decine davanti a miei occhi...!!!! La serata era appena iniziata e io ero gia' al settimo cielo.....dario con la videocamera trovava difficolta' anche nel riprendermi...la calca davanti a me' era numerosissima.....io non riuscivo a fermarmi ero eccitatissima e continuavo a farmi scopare e spompinare....alla fine dopo circa 40 minuti....decido di farmi scopare da tutti...mi giro verso dario e gli dico che voglio essere scopata da tutto il gruppo.....li voglio tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Lui allora mi mette il guinsaglio e mi affida ad un nostro complice e nostro amico di giochi FABER.... e lui molto esperto e conoscitore del gioco inizia a farmi scopare da tutti.....comincia a farmi sbattere in tutti i modi....mi teneva x i capelli e mentre mi faceva prendere da dietro.....1,2,3,4,5,6,7,....ormai avevo perso i conti...non capivo piu' nulla.......la cosa mi piaceva da morire......alla fine un Bukkake party si' trasformo' in una Mega Gangbang.....35 ragazzi e io marika unica donna a soddisfarli tutti.......!!!! Alla fine dopo circa 2 ore che mi scopavano in tutti i modi il nostro complice mi ordina di mettermi in ginocchio al centro della location....io gia' immagginavo come mi avrebbero inondato di sperma...allora decisi di farmi bendare..... e di ricevere a bocca aperta tutto lo sperma che i ragazzi erano pronti a donarmi..!!! Inizia la mattanza.....io in ginocchio su' un materasso e a bocca aperta....aspettavo tutto lo sperma che i ragazzi avevano nelle palle......!!!! Faber da' il via mentre dario si' fa' spazio in prima fila x riprendere bene il Bukkake.......io in ginocchio apettavo il gran finale........viaaaaaaaaaaaaa.........iniziano a sborrarmi tutta.....schizzi assurdi......avevo la bocca cosi' piena che mi usciva fuori.....mai visto tutto questo sperma messo insieme....ero piena.....tutto il volto inondato di sperma.....mi colava dalla bocca e mi scorreva sul seno......percorrendo tutto il mio corpo e arrivando fino in figaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...............ero' cosi' eccitatissima che non mi rendevo neanche conto che avevo appena svuotato le' palle a 35 ragazzi............bellissimo.........non vedo l'ora di ripeterlo.......a presto marika e dario...kisssssssssssssss
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
che sorpresa.....
Era un sabato sera come tanti....decidemmo io e mia moglie di passare la serata in un prive nella ns città. mentre curiosavamo all interno delle stanze la mia lei notò la presenza di un nostro caro amico ( ai nostri occhi insospettabile) che con disinvoltura camminava per il locale tenendo per mano una donna a noi totalmente sconosciuta (visto che conoscevamo molto bene la sua vera compagna)..passato l iniziale sgomento e rendendosi conto che anche lui ci aveva notato decidiamo di non nasconderci e di salutarlo (per via del motto che vige in quel tipo di locale per cui "come ci siamo noi ci sei anche tu")....un attimo di imbarazzo(piu nostro che suo) che lui esordisce dicendo " quanto tempo ho desiderato di toccare le tette a tua moglie"....passano pochi istanti e lui per niente scioccato dalla ns presenza....infila la mano e comincia a toccare la mia lei...che dopo un attimo vedo inginocchiarsi e dopo avermi chiesto un cenno d intesa..inizia a spompinarlo con avidità fino a farlo venire ....mentre la compagna di lui faceva altrettanto con me...........é stata una serata eccitantissima...........che ci ha fatto capire che nessuno è immune...e che non esiste una tipologia di persone ben precise che frequenta questo tipo di locali....quindi...aspettatevi di incontrarci chiunque.....grazie dell attenzione ed un bacio a tutte le coppie del sito.........
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11 years ago
Cp Genova Levante,
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Last visit: 6 years ago
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Lei in vacanza, poi la raggiungo, storia vera
Lei’ e’ già in vacanza, io la raggiungerò la settimana prossima, tipico.
Erano due giorni che mi mandava sms “non vedo l’ora di qualche trasgressione”, non sai quanta voglia” era subito dopo il ciclo e’ sempre caldissima in quei giorni, tipico anche questo
Ieri pomeriggio mi dice che usciva con un suo amico che conosco anche io, tipo normale abbastanza insignificante. Ieri sera lascio passare un po’ di tempo poi le mando un sms verso le 11, tutto strumentale, giusto per capire. Non risponde. Faccio passare un'altra oretta, mando sms “buonanotte”. Niente. Ok due + due fa quattro. Passa altro tempo non mi da sms di buonanotte. Va bene ho capito. Te lo sei scopato, ok. Era già successo, ma non succedeva da quasi un anno. Prima ci sono rimasto male. Pensavo alle rappresaglie che avrei messo in moto. Poi continuavo a pensare e piu’ pensavo piu’ mi eccitavo. Purtroppo devo dire purtroppo la cosa mi piaceva e piu ci pensavo piu’ immaginavo piu’ mi piaceva. Adesso so che mi vorra’ raccontare tutto, nei minimi particolari e sicuramente mi fara’ incontrare quel suo amico, perche’ io lo guardi e lo saluti facendogli capire che so tutto e che se vuole puo’ anche rifarlo. Ma lei e’ anche un po’ sadica, so che se comincia cosi’ in vacanza tirera’ fuori la sua anima dom. Nella vita normale non lo fa piu’, non ci riesce, non e’ possibile, praticabile. Ma in vacanza si. Casa isolata in campagna, tra gli ulivi. Le piace portarmi fuori al tramonto per una passeggiata. Poi quando la penombra comincia ad avanzare mi fa spogliare completamente. Mi fa appoggiare ad un albero e mi frusta. Fin che vuole, fin che resisto. Mi impressiona sempre il suo gusto nel darmi dolore. Poi devo farle venire uno squirting e magari farmi bagnare tutto. Gia so come andrà e gia so che accettero’ tutto, con lei non so fare altro. Penso a quell’altra cosa che mi ha fatto fare l’anno scorso. E già mi emoziona. Mi fece spogliare completamente in una spiaggia non proprio naturista si, forse quasi, ma nessuno camminava nudo sui sentieri dietro la spiaggia. Tutti andavano sul ma re esoltanto li si spogliavano. Lei vestita mi teneva per mano e mi faceva passeggiare finche’ non incontravamo qualcuno, vestito ovvio, io unico nudo completamente. Erano coppie piu’ divertite che imbarazzate che facevano finta di niente, sorridevano, magari dando un’occhiata al mio pene gia’ minimo, ancor piu’ ridotto per l’imbarazzo e l’emozione. Un'altra volta che avevo ancora i segni della sera prima mi fece stendere nudo a pancia sotto a non piu’ di tre metri da una coppia che prendeva il sole nuda. Non potevo spostarmi finche’ loro non avessero visto e capito bene. Capito quello che sono. E ora gia’ immagino. Immagino che quando mi raccontera’ della sua scopata di ieri sera sara’ l’inizio di tutto, o magari quest’anno avra’ qualche nuova fantasia. Io aspetto, gia’ so che accettero’. Da lei, qualunque cosa.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
La mia fantasia che spero diventi realtà
Una delle mie fantasie, e ritengo che non sia solamente la mia ma anche di tanti altri maschietti, è di conoscere una donna (se in coppia con il marito anche meglio)..
Direte fin qui tutto "normale"..
Ma quello che più mi eccita della cosa e raggiungerla a casa sua, o loro, e trovare lei vestita con l'abito nuziale..
Dopo esserci conosciuti meglio, magari davanti ad un buon bichiere di vino, il gioco degli sguardi e degli ammiccamenti inizia a farsi avanti, lasciandosi alle spalle l'imbarazzo iniziale e con modi garbati (sempre se voluto da tutti ovviamente), lasciarsi andare senza limiti abbandonando il pudore e la razionalità che spesso purtroppo rimane..
Avvolte mi viene da sorridere quando una coppia esamina un singol come un extra terrestre, non badando al fatto che non sono tutti "tori da monta" rudi, volgari e rozzi.. spesso e volentieri l'educazione porta ad essere esclusi da certe tipologie di giochi..
Tanti chiedono ma sei bsx?
Domanda secondo me un po strana in quanto neppure ci conosciamo.. probabilmente dopo una prima conoscenza (non vuol dire essere patiti di pizze o infinite mail) una persona o una coppia valuta cosa fare solo nel momento in cui si trova in intimità..
Spero che questa mia fantasia e riflessone faccia si che chi mi contatterà abbia le idee un po piu chiare su come la penso e magari, riesce ad esaudire una fantasia che oramai ho da tempo..
Un abbraccio a tutti coloro che mi manderanno commenti sul quanto.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
Ultima avventura
Ieri sera mi è venuta voglia di una trasgressione mai fatta, ho voluto provare, sono andato in un luogo in puglia località di mare, dove di solito gironzolano i bx, mi sono messo un bel vestitino corto rosso, sotto perizoma e autoreggenti (esattamente quello in foto).
Sono arrivato sul posto, ho parcheggiato in un angolino un pò nascosto ma in modo da intravedere per chi passa con la macchina,
ho aperto lo sportello, mi sono messo a semipecora, in modo da mettere bene in mostra il mio splendido culetto, e so rimasto li, dopo circa 5 minuti, mi sono sentita inumidire il buchetto, si e avvicinato uno, senza neanche dire ciao o guardarci in faccia, a scostato il perizoma e mi sono sentita una meravigliosa lingua che frugava tra le chiappe e interno ano, me la sono ben gustata per un pochino, quando a un certo punto, mi son sentita aprire dietro, aveva un bel cazzo. Ho contato solo 5 bei colpi duri veloci e violenti, e poi mi dice nell’ orecchio alla prossima puttana.
Sono rimasta un po’ delusa dall’eiaculazione veloce, pero e andata cosi.
Cerco di rimettermi in sesto, e riprendo la mia posizione, mi eccita molto questa cosa, ecco che arriva un altro, ma questo va subito al dunque, sposta il peri e infila dentro, mi sbatte con molta furia,ma anche lui finisce presto, mi da uno schiaffetto sulle chiappe e mi saluta.
Mi risistemo un pò, mi fumo una sigaretta, esco dall’auto, passeggio un pò li vicino, cerco di sculettare al passaggio di qualche macchina, e riprendo la mia posizione, si avvicina uno che comincia a palparmi il culetto con delicatezza, me lo massaggia, e molto delicato, io allungo una mano da dietro la metto sul suo pacco, che e moscio e se lo sta toccando da solo, cosi mi giro, e comincio a leccarlo piano con dolcezza, e moscio sembra minidotato, ma mentre lo lavoro lo sento indurirsi e ingrandirsi in bocca, una sensazione stupenda, e quando e bello pronto tutt’altro che mini, ma nascondeva una bella mazza, gli infilo il profilattico, mi giro, metto bene le chiappe spalancate e lo invito ad entrare, e bello va lento me lo fa sentire tutto, è duraturo, mi da un pò di bei colpetti, e, alla fine si e tolto il preservativo mi ha girato, messo in bocca e me l’ha riempita di sborra, e stato fantastico sentire tutto quel seme bello caldo e denso, mi sono eccitato al punto che sono venuto senza toccarmi come una vera troia, lui se ne andato senza dire nulla, io ho sputato tutto sciacquato la bocca con l’acqua , mi sono rimessa a posto e andata via.
Non ho dormito per tutta la notte, dal pensiero di come e stato bello, sentirmi cosi puttana e senza essere a pagamento, mettersi a disposizione per far godere gli altri.
Un esperienza stupenda, lo rifarò più spesso.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
Una serata insolita
Un martedì sera di qualche settimana fa, decidiamo di concederci qualche momento di relax nell'area benessere di un privè.Arriviamo verso le 23 e dopo un drink ci dirigiamo verso la zona interessata. Attraversando il locale incrociamo solo una coppia: la classica lei giovane e d il lui molto stagionato. Dopo aver lasciato i ns indumenti negli armadietti ci dirigiamo verso una vasca idro dalla quale si vedeva un video cn il classico filmetto dell'infermiera ed il paziente black ed il lettino dove il massaggiatore stava ungendo una lei di altra coppia.trascorriamo del tempo in vasca, intervallato da docce, transiti in sauna e bagno turco. Durante il periodo di ammollo nell'idro, le ns coccole si sn fatte sempre più maliziose e sia i capezzoli di S sia il mio pisello avevano raggiunto un elevato grado di consistenza.In genere quando ci rechiamo lì e ci viene voglia andiamo a giocare nel letto a fianco della piscina per poter fare una doccia e tornare in vasca dopo la lunga fatica. Martedì le propongo di rivestirci ed andare nella sala cinema del locale. Non siamo mai andati lì a giocare per il semplice motivo che in altre serate è sempre troppo affollato e quindi nn conforme alle ns esigenze diciamo "più intime".Giunti nella saletta, deserta, puntiamo alla seconda fila. S si siede, iniziamo a baciarci e le ns mani già ci frugano pronte a cercare i sintomi della ns eccitazione. S appoggia le gambe sugli schienali della fila anteriore e la visione dei suoi piedini calzanti quelle scarpette nere mi eccitava ancor di più.La bacio e le infilo la mano sotto il vestito. le mutandine ovviamente nn erano state rimesse dopo la piscina ed il reggiseno era rimasto a casa prima di uscire. Non è stata una sorpresa trovarla così bagnata ma è stato pazzescamente intrigante vivere quel momento con una passione ed un trasporto così inaspettato. Mi slaccia i pantaloni ed inizia a stringermi il pisello che pulsa sempre più forte fino a farle sentire il gonfiore del glande dentro il suo palmo.Mentre siam lì a goderci questi momenti entra una coppia, lui un bell'uomo abbronzato, alto sul biondo e lei una splendida ragazza mora sui 35 anni. Vedendoci, si fanno avanti e si mettono in piedi dietro alla ns fila. Lui si eccita guardando S e la brunetta si precipita a slacciargli i pantaloni e parte cn un prolungato e sonoro soffocotto. S si accorge della loro presenza ma nn è infastidita e quindi anche lei pensa di dare il suo contributo ed inizia ad avvolgermi il pisello con la sua lingua. Faccio veramente fatica a controllarmi e dopo un po' la invito a sedersi nuovamente come prima, cn le gambe appoggiate agli schienali. si tira su il vestito ed inizia ad accarezzarsi la patata, il lui che era dietro inizia a massaggiarle i seni ed io mi dedico a massaggiarle labbra e clitoride cn la mia lingua. I movimenti del bacino sono inequivocabili: lo vuole dentro! L'invito ad avanzare davanti e ad appoggiarsi cn le mani agli schienali si tira su il vestito e ... sento il mio pisello venir inghiottito dalla sua patata calda e grondante. La coppia ci segue, scala di una fila e si mettono difronte a S, la lei porge il pisello del suo uomo a S che lo afferra ed inizia a baciarlo ritmata dal movimento che le sto trasmettendo con il mio ritmo posteriore.La brunetta si bagna le dita e mentre lui tocca le tettone a S, lei le massaggia il clitoride allungando le sue dita sul mio pisello in transito alternato.Beh, il resto ormai è scontato, ma fin qui la scena e la situazione insolita, almeno per noi, che ha contribuito ad un altra bella serata.
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11 years ago
BACIAMIANCORA,
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Last visit: 6 years ago
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Mai prima d'ora.
Finalmente era arrivata la sera del 1° appuntamento!Dopo alcuni contatti dei soliti inconcludenti che si eccitano solo davanti al pc stavo per incontrare una coppia vera e decisa (certo... che poi si concludesse qualcosa era ancora tutto da vedere...).Niente foto del viso, niente webcam, solo un contatto telefonico per la conferma; ci vediamo per la 1° volta sulla soglia del mio appartamento. Lui è un 55-enne, 1,70, capelli brizzolati, e mi stringe la mano vigorosamente, Lei è una 50-enne, 1,65, bionda, e mi sorride con cortesia e pudore.Ci accomodiamo in sala e cominciamo a fare quattro chiacchiere mentre sguardi reciproci di studio non nascondono il naturale imbarazzo tra persone per bene ed evidentemente non abitudinarie.Lui non è certo Brad Pitt, ma del resto anch'io so bene di non esserlo... Lei è piuttosto in carne, non assomiglia ad Angelina Jolie, ma ha un viso dolce: forse per strada non la noterei nemmeno, ma sapendo il motivo dell'incontro tutto assume una prospettiva diversa... e così anche delle cosce con un po' di cellulite, ben in vista sotto la gonna corta, mi eccitano (per non parlare dei sui piedi...).Beviamo due bollicine parlando amichevolmente delle precedenti esperienze (rare e poco significative) ma non riesco a capire se sono interessati a giocare con me o se non vedono l'ora di andarsene...Allora con una scusa li lascio soli per un paio di minuti perché decidano di comune accordo come proseguire la serata o come congedarsi cercando di non offendermi...Appena torno in sala Lui si alza prontamente."Ecco... se ne vanno!" penso deluso, e mi preparo a fare buon viso a cattivo gioco quando invece Lui tira fuori repentinamente dalla patta l'uccello, non ancora in tiro, e Lei mi dice "Non ho mai visto un uomo fare un pompino ad un altro uomo...".Ripensandoci adesso forse è stato un modo per verificare subito se ero un contaballe (di quelli che si fingono bisex per poi scopare solo la donna), ma in quel momento, senza pormi domande, mi inginocchio sul tappeto davanti a Lui, glielo prendo in bocca e comincio a succhiarlo cercando lo sguardo di Lei, che comincia a toccarsi attraverso i vestiti con una mano mentre con l'altra accompagna il movimento della mia testa...Il cazzo di Lui è ormai duro e allora propongo di trasferirci in camera da letto dove ci spogliamo tutti velocemente.Lei si stende ed allarga le gambe, io mi tuffo sulla sua figa senza farmi pregare e comincio a lavorare di lingua; ce l'ha piuttosto pelosa (ma questo non è un problema... non sono schizzinoso!) e si bagna subito.Intanto Lui vede la crema lubrificante che avevo messo sul comodino e con un dito birichino comincia a trafficare col mio buchetto...Cambiamo posizione, faccio un 69 con la Lei e ci infiliamo a vicenda un dito nel culo..."Ci sarei anch'io..." scherza Lui, e allora nuovo cambio di posizione: Lui supino sul letto, io mi metto a 90° e riprendo a spompinarlo.Mi accorgo che è più peloso di me e ha un po' di pancetta (ma neanche questo è un problema: a me piacciono le donne, dalla testa ai piedi, dei maschi mi interessa solo il cazzo...) e che il suo uccello è bello tosto ma fortunatamente non super: insomma, sembra "giusto"!Con la coda dell'occhio vedo la Lei che si avvicina alla sua borsetta e ne tira fuori un fallo con cintura (perfetto, perché io ne ho sol uno "manuale") e se lo allaccia alla vita.Attrezzati ed affiatati... forse hanno un po' più esperienza di quanta ne abbiano dichiarata!Sento il fallo che spinge contro il mio buchetto, ma come prevedibile il dolore è forte e chiedo di utilizzare altra crema...Stavolta le dita sono due... e affondano più facilmente mentre Lui dice che glielo sto succhiando come una troia in calore e incita la moglie ad incularmi per bene!Lei per fortuna procede prudentemente e senza fretta; dopo 2 o 3 minuti di lavoro paziente riesce a riempirmi il culo infilando l'intero fallo con molta dolcezza e sensibilità e cominciando poi a stantuffarmi piano.Nonostante l'eccitazione sia a 1000 la mia erezione si indebolisce, come se immedesimandomi nel ruolo della donna il mio uccello sentisse di non dover partecipare: ho un cazzo vero in bocca ed un cazzo finto nel culo... il 1° sandwich della mia vita!Dopo alcuni minuti indescrivibili Lui dice "Ora voglio far godere un po' io questa troietta!".Detto fatto: si mette il preservativo mentre io mantengo la posizione a 90° e la Lei si dispone davanti a me.La penetrazione ora è molto più facile, ma comunque un po' dolorosa e lo diventa ancora di più perché il suo ritmo è più incalzante: non ero mai stato inculato davanti ad una donna!Oltre che con la lingua faccio godere la Lei anche con le 4 dita che le infilo nella figa.Vorrei tanto provare ad infilare la mano intera (il sogno della mia vita) e penso che ci riuscirei, ma non oso... e se poi chiedessero di fare altrettanto nel mio culo?Lei sta sbrodolando e ormai anche Lui sta per venire.Lui mi chiede se mi piace la sborra... a freddo la risposta sarebbe "Certo che no!"... ma nell'eccitazione del momento le parole che pronuncio, con mia stessa sorpresa, sono: "Si, porco, riempimi la bocca di sborra!"Lei assiste quasi estasiata alla scena e prima che io abbia deciso cosa fare del liquido... non si trattiene e mi bacia avvolgendo la sua lingua attorno alla mia!Siamo tutti soddisfatti; io non sono venuto, ma il piacere fisico e mentale che ho provato valgono molto di più dei pochi secondi dell'orgasmo.Ci rilassiamo sul letto, io mi sento irresistibilmente attratto dai piedi della Lei e comincio a leccargieli succhiando avidamente ogni suo dito; Lei ride divertita.La serata è stata decisamente piacevole e sembra volgere al termine.Chiedo ai miei ospiti se gradiscono ancora qualcosa da bere... Lei mi guarda con aria estremamente porcella e risponde: "Se il tuo annuncio è veritiero al 100% potremmo offrirti noi qualcosa da bere... ma credo che il bagno sarebbe più adatto del letto...".La seguo come ipnotizzato; Lei si siede sul bordo della vasca, io ci entro e mi accuccio sotto la sua figa... e per la 1° volta nella mia vita assaporo la pioggia dorata di una donna!Che dire... certo la birra è un'altra cosa, ma non riesco a descrivere la sensazione che ho provato nel bere quel nettare amaro e salato se non con i termini "inebriante" e "fantastico".Non riesco a bere tutto ma quasi, e ancora sbalordito per l'esperienza rimango letteralmente a bocca aperta...Lui lo prende come un invito (e credo che lo fosse!) si avvicina e a sua volta mi inonda la bocca con un getto caldo e violento che sembra interminabile.Adesso sono veramente sazio e appagato!Peccato solo che il culo mi farà un po' male per qualche giorno...
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11 years ago
admin, 75
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In quella serata piovosa
Era sera, le 21:00 se non sbaglio, ed ero qui a casa che non sapevo cosa fare, quando sentii squillarmi la posta elettronica...
Dopo averla aperta, mi ritrovai un messaggio, con l'ora e delle indicazioni per raggiungere un
noto parcheggio della città e la macchina da identificare, con si presume all'interno una donna molto affamata=)
Mi son sentito subito emozionatissimo, del parksex finalmente, presi e mi diedi una bella lavata,
infilai un comodo paio di pantaloni della tuta, e presi il mio furgone alla volta del park, arrivai in anticipo, ed eran già lì...
Per non invadere gli spazzi degli altri e come da istruzione, controllai che non ci fosse già qualcuno in prossimità o in direzione della macchina ed andai.
Pian piano mi avvicinai fino arrivarci appresso, con fare timido, ed imbarazzato la salutai, lei era bendata col seno fuori stretto da una magliettina bianca, che da abbassata le spingeva verso l'alto il seno, quasi da formare un naturale bavaglino, e non sporcare la maglietta...
trovai il finestrino abbassato, e lei era pronta a ricevarmi, abbassai i pantaloni e via...
gnammm gnammm gnammm mi divorò e succhio tutto
mi sa che il bavaglino era li solo per bellezza
ritirai su tutto e me ne andai a casa che dire se non che ora almeno oltre che essere nei miei pensieri
tra i ricordi più belli ed eccitanti, è anche tra i vostri
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1
11 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
L'inizio dei giochi
da qui cominciò tutto...
sono a casa ed è inverno, il lavoro scarseggia, e la noia e la curiosità, in braccio al mio computer,
mi spingono ad entrare per la prima volta, in una chatrolette molto famosa.
Mi vergogno non voglio mostrarmi in volto, accendo la mia cam, e comincio la navigazione...
Dentro un mare di ragazzi ed uomini che si toccano, e di tanto in tanto compare qualche ragazza che sembra poco considerarmi.
Visto che dalla cam si vede solo il petto, mi faccio coraggio e la rialzo un po.
Ora mi si vede in volto, mi guardo mi sistemo e riparto la navigazione.
Sono qui è un ora ormai che giro, ed apparte qualche ragazza che ogni tanto si ferma,
per poi scappar via nel più bello, non ce nulla.
Chiudo scontento del sito e me ne vado a dormire...
Sto dormendo, o quasi, insomma faccio fatica ad addormentami, ho ancora in mente qualche ragazzetta del sito, cavolo son molto curioso ma devo dire di aver avuto pochissimo successo, forse è la cam penso,
così il giorno dopo, dopo essermi alzato e lavato, son andato al supermercato,
per vedere se trovavo una cam mobile,
magari da mettere sotto la scrivania, che mi riprenda per bene tutto=)...
Si l'ho trovata è lei auto messa a fuoco, risoluzione ottima e sopratutto pochi schei,
La compero e me ne torno di corsa a casa, con l'entusiasmo di un bimbo, la installo e rientro nel sito.
Waooo sembro un altro, mi connetto e via.
Oggi va già meglio, nel sito non ci son tante donne, ma quelle poche sembrano già prestarsi di più,
quando ecco fermarsi una signora, wooo, bella, riccia, sorridente con degli occhi stupendi,
mmmm che donna, ed è anche di padova dice qui...mi sta osservando,
neanche il tempo di scriverle ciao che mi cambia,
noooo, ho il cuore che batte a mille son agitato uffa mi piaceva, perche è scappata? passa mezz'ora
e non compare, non la trovo più, stanco ed abbattuto chiudo tutto.
passado dei giorni ed ogni tanto ritorno nel sito, con una fissa, la signora di padova,
ma niente da fare, non la trovo.
Giorno dopo giorno le mie speranze sembravano svanire, nel sito ci son delle ragazzette,
ma nulla in confronto alla signora di padova, sono stanco ed abbattuto, mi allontano un attimo
dal computer, lasciando la chat accesa, ora son in piedi che cerco le sigarette,
la cam punta la mia poltroncina,
in alto sopra la mia immagine, per non sbagliare lascio scritto, cerco donna meglio se matura.
quando buttai l'occhio mi vedo un signore con la cam puntata nel torace addosso una camicia,
e mi
scriva ciao... mi risiedo e mi faccio vedere meglio quando vedo comparirgli affianco la moglie,
cavolo è lei, tutto agitato gli rispondo ciaoooo, grazie per esservi fermati, che donna stupenda complimentoni per la moglie... e siiiii mi risponde lui grazie.
Continuai a parlargli per un ora, fino a salutarci contenti e d'accordo di rivederci
nelle sere seguenti, nella stessa chat.
da li ci fu un continuo scambio di pareri, nel tentativo di conoscersi meglio, dopo settimane di chiacchere e sexcam, arrivato ormai ad aver consolidato un buon rapporto con entrambi, mi arriva una proposta da loro...
ti va di incontrarci al parco citta ad anconetta? per le sei di sta sera?
va bene gli rispondo alle sei lì.
Arrivo e son sotto i portici, davanti pittarello e mi arriva un messaggio siamo qui,
ti vediamo ora mio marito ti viene in contro, aspetto ed eccolo arrivare è lui,
con fare da boss mi dice seguimi e monta in macchina, seguito le sue istruzioni alla lettera monto dietro,
e sento da davanti ciao enrì, è lei siiiii, non mi prendevano in giro.
Partiamo ed andiamo a fare un giro in macchina fino a lisiera, li ci fermiamo e lei salta dietro e comincia a mangiarmelo,
con la bocca è fantastica continua a mugognire, con la voce, non so se fa a posta, ma le vibrazioni,
della voce stessa mi provoca un piacere incredibile, smbra un vibropompino, una cosa magnifica, allungo le mani mentre lei è in ginocchio nei sedili posteriori fianco a me, è in gonna con le mutandine abbassate,
le infilo subito un dito davani e uno dieto, e guardo il marito davanti che ci guarda e lo ringrazio, elogiando la moglie e il suo magnifico corpo. Passano dei miuti e le vengo in bocca...
Da li ci son stati altri incontri uno dei quali a casa mia, dove il lui al comando del mio computer,
mi porta a visitare tutti questi siti a cui ora sono iscritto, insomma grazia ad una coppia in particolare,
(la codesta) son entrato in questo magico mondo, grazie a questa coppia particolare ho pouto allargare i miei orrizzonti e crescere in ogni esperienza insieme a tutti voi...
GRAZIE F&M e tutti voi da enrico
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History of violence 13
Venerdì mattina. L'ultimo venerdì mattina da nubile. Domattina io e Rodolfo ci sposiamo, tutta la baracca è pronta, gli invitati sono sui blocchi di partenza, chiesa e ristorante ci aspettano per l'indomani. Vuoi o non vuoi la mia vita sta per cambiare ed il passo è importante. Starò innegabilmente al centro dell'attenzione di amici e parenti e anche questo mette un po' di adrenalina addosso. L'emozione c'è, insomma. Mi girano ancora per la testa e per il corpo sensazioni legate al martedì sera più osceno della mia vita, sono trascorsi solo tre giorni, ma ci penso poco ed ora ho testa solamente per le nozze di domani.E' da poco passato il mezzodì quando il cellulare squilla. E' Sergio. Un velo di rabbia mi passa davanti agli occhi, non sto proprio nella predisposizione d'animo per relazionarmi con lui, non ora e non oggi. Rifiuto la chiamata. Mi chiama ancora, più e più volte, ma mi rifiuto di rispondergli.Dopo un quarto d'ora risquilla il cellulare, è mia madre."Francesca, senti ha chiamato a casa un certo Sergio, mi pare un matto... ha detto che deve assolutamente parlarti o succede un casino, poi ha buttato giù. Ma chi è questo tizio, lo conosci?"Mi cade un velo blu davanti agli occhi. Non posso credere che questo maledetto stro@@o si metta a perseguitarmi in questo momento, addirittura. Dico a mamma di non preoccuparsi, è uno del ristorante del pranzo di domani che non sta troppo bene di testa. Non ho scelta, mi tocca chiamarlo."Ma brutta troia, vuoi rispondere al telefono o no?".Riesco a mantenermi glaciale."Ma pezzo di bastardo che non sei altro, come ti viene in mente di chiamare a casa mia? Ma lo sai o no che domattina mi sposo? E come hai potuto lasciarmi l'altra sera per la strada in quel modo? Potevano. Sei un pezzo di ma e ho deciso che devi sparire dalla mia vita." E butto giù il telefono.Mi richiama immediatamente. All'idea che se non rispondo lui richiamerà a casa non resisto.Mi investe come una furia bestemmiando oscenamente e minacciando mi venire a prendermi a schiaffoni davanti a tutti durante la cerimonia nuziale. So che ne sarebbe capace, è un malvivente che non ha nulla da perdere, purtroppo."Che cosa vuoi da me, Sergio".Improvvisamente la sua rabbia scompare e il mascalzone torna mellifluo."Mi serve una sciocchezza, bella mia. Ti ricordi il vecchietto di Corso Rinascimento? Mi chiede di te e devi vederlo stasera, ti accompagno io... una o due ore al massimo e ti riaccompagno a casa, tutto facile facile..."."Sergio, ti prego, domattina mi sposo... lo vedrò il tuo vecchietto, ma non stasera... quando torno dal viaggio di nozze lo incontrerò ma, ti scongiuro, lasciami tranquilla almeno per stasera....".Sergio non si scompone."Lo vuoi fare questo viaggio di nozze? Ti vuoi sposare domani il tuo impiastro? Fai questo piccolo piacere al tuo Sergio e domani ti sposi. Anzi verrò pure alla cerimonia con dei fiori bellissimi e mi congratulerò col maritino-cesta-di-lumache. Due orette dalle 19.00 alle 21.00, che vuoi che sia?".Non ho scampo, mi tocca assecondarlo.Mi viene a prendere alle 18.00 sotto casa, ho inventato una scusa con i miei pregando Iddio che ci credano, mi sento completamente avvilita ed impotente.Salgo in macchina, Sergio è taciturno."Mi stai facendo prostituire, vero? Quanto ti paga il vecchio per potermi incontrare?"."Ma non dire stro@@ate e non rompermi i co@@@oni, che non capisci un ca@@o di quello che stai dicendo. Fai quello che dico io e stai zitta".Proseguiamo il tragitto in silenzio finchè mi scarica davanti al portone. Salgo le scale, trovo la porta aperta, proprio come l'altra volta. Chiedo permesso, entro. L'uomo anziano di cui ancora non so il nome mi viene incontro, gentile come l'altra volta."Ahhh Francesca, ma quanto sei bella, non sai quanto ti ho sognata".Sorrido educatamente, l'uomo mi invita ad accomodarmi. Mi siedo in poltrona, mi offre da bere, accetto un cognac veramente squisito.L'uomo si alza in piedi e mi guarda, la sua espressione è torbida, se ho imparato a conoscerlo un momentino credo che debba aspettarmi qualche avance entro pochi secondi."Insomma... che mi racconti di bello.... ho saputo che ti devi sposare domani, ma è proprio vero?""Si, è proprio vero, mi sposo domattina".A queste parole una smorfia laida si dipinge sul volto del vecchio che perde un po' il controllo e mi si avvicina velocemente."Allora dai sposina, succhiamelo un po', fammi vedere quanto sei brava".Non faccio in tempo a posare il calice di cognac che mi ritrovo il pisello moscio del vecchio vicino al viso. Senza entusiasmo lo afferro con una mano, lo lecco un po' poi glielo prendo in bocca. Sa di pulito, per fortuna."Senti ma ti sposi con l'abito bianco, lungo, e con il velo?".Mi tiro fuori il cazzo dalla bocca lo stretto necessario per rispondere un "si", poi riprendo a succhiare."Che brava... e ti sposi in chiesa, vero?".Stavolta annuisco senza rispondere."Mi piacerebbe che me lo succhiassi con l'abito bianco indosso, sai?". Non rispondo."Ma come fa una schifosa puttanella come te a giurare eterna fedeltà ad un marito, eh?".Continuo a pompinarlo senza ribattere, si sta eccitando a parlare, spero che venga presto così posso tornare a casa... Ora gli meno l'uccello leccandogli le palle mentre lui continua a produrre fantasie ingiuriose sul mio matrimonio, mi auguro trovi la faccenda abbastanza arrapante da sborrare il prima possibile."Dai, mettimi le dita nel culo..." mormora il vecchio.Insinuo le dita tra le chiappe dell'uomo, mi faccio strada, trovo l'ano. Lo titillo con indice e medio poi piano piano entro.Il vecchio comincia a gemere, il pene gli si irrigidisce leggermente, è quasi un miracolo."Dai, che adesso ti chiavo, sposina".L'uomo si affanna ad indossare un preservativo alla bell'e meglio mentre io mi tolgo gli slip. Mi addosso allo schienale della poltrona, apro le cosce e gli offro la fica già abbastanza aperta.Il vecchio sbava letteralmente, mi viene sopra ansimando visibilmente. Mi appoggia il pisello sulla passera che nonostante la mia scarsa partecipazione si è comunque discretamente inumidita. Che zoccola che sono!!! Dopo un paio di tentativi a vuoto il cazzo del vecchio mi entra dentro. E' piccolo e mezzo moscio, lo sento appena.L'uomo mi dà tre o quattro colpi in tutto, poi mormora biascicando:"Allora ti sposi domattina ehhhhh.... ahhhh".Alla faccia dell'eiaculazione precoce, in nemmeno quindici secondi il vecchio mi viene dentro. Si ricompone, si tira su i pantaloni, sembra improvvisamente tornato lucido."Va bene... va bene..." sembra che parli più a se stesso che a me."Bene, Francesca, brava, quindi ti sposi domani..."Mi rimetto le mutandine e mi sistemo in silenzio."Beh, allora ti faccio tanti auguri, sai... di felicità... bene, bene, adesso vai che è tardi".L'uomo esce dalla stanza, capisco che si è accommiatato.Prendo la borsetta e mi avvio all'ingresso. Il vecchio è sparito. Meglio così.Mi chiudo la porta alle spalle, scendo in strada e chiamo Sergio con il cellulare."Tutto a posto, è stata veloce questa volta" gli faccio."Bene, aspettami cinque minuti che vengo a prenderti".Incredibilmente Sergio è di parola, esattamente sei minuti e mezzo dopo salgo sulla sua macchina.Sergio prende la strada per riportarmi a casa, poi effettua una deviazione.Lui spegne il motore e mi si butta addosso, io lo colpisco con uno schiaffo poco convinto e gli dico che mi fa schifo, mentre in realtà non vedo l'ora di accogliere il suo membro dentro di me. Sergio mi immobilizza le mani nella sua stretta d'acciaio, mi denuda le tette con l'altra mano. Continuo a protestare con finta rabbia finchè le sue dita non mi entrano nella fica, stimolandola come solo lui sa fare. E chi ci riesce più a ribellarsi, anche se solo per finta? Il braccio di Sergio gira dietro la mia schiena, con una mano mi sgrilletta la fica da dietro, con l'altra mi abbassa la testa e mi obbliga a prenderglielo in bocca. La pianto con la commedia e gli succhio il membro avidamente con tutta l'abilità di cui sono capace. Quando la sua erezione raggiunge una consistenza lignea, il che accade molto presto, mi afferra letteralmente per i fianchi, mi solleva e mi trascina sopra di sè. Per quanto precaria sia la posizione riesce a piazzarmi il membro tra le natiche."Adesso la brava sposina lo prende in culo dal suo amichetto Sergio, sentilo tutto". Mi abbandono su di lui ed il cazzo di Sergio si sprofonda nel mio sfintere anale fino alle palle. Non ha nemmeno il preservativo, il maledetto. Prende a martellarmi selvaggiamente mandandomi in paradiso in mezzo a tutti i santi."Lo senti tutto in culo, Franceschina? Ti gusta questo palo, vero?".Gli rispondo frasi smozzicate dal piacere, comunicandogli alla meno peggio la sensazione che mi sta spaccando in due, semplicemente e divinamente. Ha un cazzo meraviglioso e lo usa da maestro."Voglio che domani metti la fede al dito con il culo ancora pieno della mia sborra, hai capito?".Questa sua ultima frase mi scatena l'orgasmo, inizio ad urlare una serie di "Si" sconnessi quanto indecenti, mentre lui a sua volta rompe gli argini e finalmente mi riempie l'intestino di latte caldo...
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Per piacere scopa mia moglie ( terza parte)
Al ritorno lui è più sereno. Carlo lo nota e velocemente gli spiego il motivo. Lui approva subito la scelta del genero, e si offre per aiutarlo a convincere la figlia, anche se entrambi siamo convinti che non ve ne sia molto bisogno. Stefano ne parla con Luisa in presenza della madre. Luisa guarda la madre che la esorta a provare, anzi li consiglia di andarsene dopo pranzo a casa loro e di fare un primo tentativo. A pranzo l’atmosfera è divertente, si scherza e si fanno battute allusive specie fra madre e figlia. Poi dopo i ragazzi mi chiedono se sia possibile andare da loro, vorrebbero fare un viaggio dalle mie parti e vorrebbero sapere quali sono i posti più belli. Ovviamente è una scusa, ma tutti recitano la loro parte, poco dopo entro in casa loro. Un bellissimo appartamento in una zona nuovissima. Appena dentro l’imbarazzo è totale, devo stemperare la tensione.
“Ragazzi, deve essere chiaro che io sono qui per darvi un aiuto, non per dividervi. Io posso stare fermo, guardarvi, nascondermi, o fare tutto o non fare nulla, l’importante che voi due siate ben convinti che io sono un amico fidato, e discreto. ”
Lei ascolta, guarda lui, poi con decisione lo prende per mano e mi fa cenno dio seguirla.
“Se questa è la soluzione del nostro problema lo voglio scoprire adesso, andiamo in camera e dicci cosa fare.”
Entriamo dentro una bellissima e ultra moderna camera. Chiedo a lui se la sente di lasciare che lei lo ecciti. Lui scuote il capo.
“ non lo so, la prima cosa che mi vieni in mente sarebbe quella di scappare via.”
Mi avvicino a lei gli chiedo se ha delle corde. Mi risponde che ce ne sono in un armadio in un sacco, lui è alpinista. Mando lei a prendere la corda. Nudo lo leghiamo al letto.
“ adesso lei ti farà provare del piacere toccandoti, poi tu farai a lei la stessa cosa. ”
Lei si spoglia, è veramente bella, Matilde da giovane, ne resto così affascinato che ho una violenta erezione. Anche lui ha un’erezione, è ben messo, direi la metà del mio, lei ha gli occhi lucidi dall’eccitazione. Lentamente lei lo accarezza, lo tocca, poi si avvicina al cazzo e lo sega piano. Lui ha lo sguardo fisso su di lei. Quando gli afferra il cazzo duro lui tende le corde, poi si rilassa, lei lo masturba con calma, poi lentamente, spinta da me, che non ho resistito al piacere di accarezzarle la schiena, si avvicina con la bocca alla cappella e lecca.
……..aaaaaaaaaaaaahhhhh…………………nnnooooo……………………….uuuuuuummmmmmhmmm…
Per un momento ha il corpo teso. Poi lentamente si rilassa, incomincia a godere del più bel e sontuoso pompino che abbia mai visto. Lo lecca tutto, scorrendo la lingua e succhiando l’asta, le palle, certa, di averlo in suo potere adesso si scatena. Lo succhia gli provoca un’improvvisa sborrata.
…………aaaaaaahhhhhhhh……sborrroooooooo!!!!!............vatteneeeee……..
Ma lei non si perde una goccia. Lo succhia e lecca sempre facendo in maniera che lui non si perda lo spettacolo. Sfinito lui crolla disteso, si rilassa. Ma lei è di tutt’altro avviso, si avvicina lui e lo bacia in bocca. Lui non si sottrae.
“ Quello che hai appena avuto è un bocchino con l’ingoio che non vedevo l’ora di farti. Adesso ascolta e guarda come fa Luca e poi imitalo. Se vuoi ti slego. ”
Lui non vuole essere sciolto. Preferisce ancora restare legato, si sente più sicuro. La faccio distendere a gambe aperte, lei si masturba facendosi guardare da lui. Io gli spiego casa farò a sua moglie, poi mi abbasso egli lecco la fica assolutamente fradicia. Lei incomincia subito a godere.
……..UUUMMMMMMMMHHUUUUmmmmmm …………….. bellissimooo…vengoooooooo…..
Esplode. Deve essere così piena che mi sono bastate appena tre colpi di lingua per farla godere. Si rigira, mi sposta di lato per offrire a lui una maggior visuale poi incomincia succhiarmi il cazzo in un 69 da infarto. Gode e succhia come una furia umana. Lui osserva, ha il cazzo in tiro, lei non resiste, dopo l’ennesimo orgasmo mi sale sopra e se lo infila dentro. Giro lo sguardo verso di lui. Ha un’aria felice, contenta.
“ Dai Luca fa che goda. Si scopala che poi lo faccio anch’io.” – mi grida al colmo della felicità.
Lei incomincia una lunga cavalcata fatta di orgasmi in rapida successione. Non avevo mai scopato una donna così eccitata e vogliosa. Pere un tempo indefinito lei mi pompa in continuazione, poi sfinita si accascia sul mio petto.
……Amore, ti amooooo……. Adesso voglio teeee……
Scende, gli sale sopra e si scopa anche lui. Godono molto, lui mi chiede di scioglierlo, e a mani libere lo vedo impacciato. Gli spiego dove come accarezzarla per farla godere. Lei gode lui impara velocemente. Poi lei si gira, mi guarda, mi afferra il cazzo e lo porta alla bocca, lui osserva compiaciuto. Dopo averlo succhiato un poco mi guarda e mi fa capire che lo vuole nel culo. Mi abbasso dietro di lei lo lecco, infilo due dita che scorrono bene, lo lubrifico poi infilo entro la cappella. Lei si ferma con lui dentro, poi lo infilo tutto di colpo.
……….aaaaaaaaaaahhhhhhhh…..sssssiiiiii….amoreeeee………..ssssiiiiiii fatemi godereee…..
Mi muovo lentamente. Lui non ha esperienza, quindi lascio muovere lui che ora la sbatte con colpi fortissimi, lei impazzisce di piacere e lo bacia. Le limo lentamente il culo, è fantastico. Sono entrato relativamente bene, segno che la ragazza lo ha usato molto, la cosa mi eccita ancora di più. Lui non regge l’emozione del momento, sborra dentro di lei, io mi fermo e resto immobile dentro di lei. Dopo aver goduto la trascino su di me. Le ho sempre il cazzo in culo, cosa che lei gradisce molto. Le apro le cosce, lei si accarezza la fica da cui esce la sborra del marito.
“ dai toccala, leccala tutta.” – lo incito io.
Lui incomincia con i seni, lei gli indica dove come fare, lui è raggiante dalla felicità. Poi lentamente scende verso il basso. Sento la sua lingua scorrere lungo il taglio della fica e arrivare a leccare anche il mio cazzo. Luisa intanto gode anche dal mio cazzo in culo.
…….ddddaaaiii pompamiiiii……sssiiiii…..daiiiiiii…sborrammiiiii…in culoooooo……..
La sbatto con più impeto e le inondo il culo. Resto un momento fermo, lei si rigira mettendo sotto di se Stefano. Poi lentamente si sfila il mio dal culo, si distende e incomincia un bellissimo 69 con lui. Sicuramente è la prima volta, li osservo contento, non intervengo, voglio che sia un momento loro. Si leccano a vicenda lui si scatena e lecca tutto, la fica, il culo e gode. Lei intanto gli succhia così bene il cazzo che gli torno di nuovo duro. Lei si rigira e lo esorta ad incularla, cosa che lui fa con impeto.
…..aaaaaaahhhhh……..pianooooo….mi sfondiiii………
Gli grida, ma il suo sguardo tradisce una diversa realtà. Mi afferra il cazzo e lo succhia, lui ci sorprende incitandola.
…….ddaaiiii….succhialooooo………bocchiaraaaaa……..daiiii..ingoialoooo….tuttooooo……
Ci scambiamo un’eloquente occhiata, è guarito o sta per esserlo. L’incula di brutto. Le dai dei colpi tremendi. Mi invita sfondarle anche la gola. Lei mi guarda compiaciuta, mi succhia ben presto sono di nuovo in tiro. Se ne accorge lui, la solleva e mi consente di stendermi supino, poi la impala su di me, si rimette dietro di lei che sta già godendo di nuovo con il mio davanti. Improvvisamente sento che anche lui vuole entrare davanti.
……Dai Luca che le riempiamo la fica. Questa troia deve impazzire!!!..........
Le sue parole mi eccitano, ma lasciano lei letteralmente basita. Lo stupore sul suo volto è totale.
Mi fermo, lo agevolo, lei apre la bocca per urlare quando lui entra con impeto insieme a me davanti.
…….aaaaaaaaahhhhhhhiiiiiii……… miiiii……. Sfondateee…………sssssssiiiiii….amore……………
Gode urla e lui si muove con la cieca furia di un toro scatenato. Le slabbriamo la fica facendola godere diversi orgasmi, poi non pago, esce, e mi esorta a ripetere il gioco in culo. Lei sfinita ci guarda stupita e rassegnata. La mettiamo di nuovo in mezzo a noi e con qualche difficoltà le sfondiamo in due il culo, anche se sono convinto che questo giochetto per lei non sia la prima volta.
…..aaaaaahhiiiii…..sssiiii……sfondatemiiiii tutttaaaa…….
“ Ti piace troia!!! Lo sapevo che eri sfondata. Lo avevo scoperto casualmente alcuni mesi fa. Uno al bar ti ha riconosciuto e diceva d un altro che un pomeriggio ne avevi presi sei, tutti a due per volta in fica e culo. Adesso godi, ti amo e voglio sempre sentirti godere, sei la mia troiaaaaa, la mia puttanaa…”
Si muove sempre più forte mi rendo conto che nemmeno io resisterò molto, lui mi guarda e lo intuisce.
..dai schizziamole in bocca!!!....
Eseguo, le inondiamo il viso la bocca i capelli. Lei è sconvolta, lui ora e determinato. Il timido ragazzo ha lasciato il posto ad un vero toro. Sfiniti restiamo distesi. Loro si baciano, si scambiano tenerezze. Mi rivesto li saluto, me ne vado.
“aspetta che fretta hai?, e poi almeno grazie te lo dobbiamo.”
“Non mi dovete nulla, adesso avete tutto quello che serve per essere veramente felici, non avete certo più bisogno di me. Tu sei esperta, e sai cosa insegnare a lui. Quanto a te hai fra le braccia una donna meravigliosa, fanne tesoro , io non ho una simile fortuna.”
“Non è esatto, mi risulta che spesso e volentieri tieni mia madre, con la complicità di papà, fra le braccia e da quello che mi ha detto con molto reciproco piacere.”
Mi ribatte Luisa con un sorriso che ci contagia tutti. Torno a casa, sono stanco. Mi suona il cellulare, è Matilde.
“Grazie. Mi ha telefonato Luisa, mi ha detto che hai fatto un miracolo, e che ora sono veramente uniti. Sperano di averti ancora nel loro letto, mi ha detto che non te la cavi così, ne vuole ancora, finirà che ti dimenticherai di me.”
”Mai, di te non posso farne a meno lo sai. Quanto a loro credo che ne hanno di cose da sistemare, tua figlia è decisamente molto più troia di te, ma con un po di buon allenamento potresti arrivare al suo livello.”
Scoppiamo a ridere e ci diamo la buona notte.
L’indomani Carlo si complimenta con me per l’ottimo risultato ottenuto. Passano alcuni giorni, e le cose hanno ripreso il normale corso. Matilde continua ad ospitarmi nel suo letto, mentre mi racconta che i ragazzi vanno alla grande. Stefano è diventato un perfetto porcellino, anzi un maiale come suo padre, lo definisce Luisa. Sabato mattina andiamo insieme al centro commerciale, Matilde desidera un nuovo costume. Improvvisamente mi sento due mani che mi coprono gli occhi. Cerco di capire chi sia e alla fine intuisco che si tratta di Luisa. Mi abbraccia, e dopo un attimo di euforia si gira, c’è anche Stefano. Luisa mi chiede dove sono finito.
“ Non ti sei più fatto vivo.” – Mi rimprovera scherzando.
Anche Stefano è molto felice di vedermi, mi racconta che la vita è diventata decisamente bella, ma ha ancora tante cose da chiedermi.
“Quando vieni a cena di nuovo da noi?” - mi chiede.
Poi mi racconta che fra loro adesso hanno raggiunto un bellissimo momento di complicità, lei lo spinge sempre più avanti nella ricerca del piacere, e lui ha trovato molto eccitante vedermi scopare sua moglie. Parliamo dell’imminente arrivo delle ferie, loro avendo già fatto il viaggio di nozze, per quest’anno ne hanno rimaste ben poche.
“Domani, andiamo al mare, Luca ci ha fatto scoprire un posticino veramente fantastico, venite anche voi con noi?” – Propone Matilde.
Il giorno successivo siamo distesi sulla sabbia della nostra solita spiaggia nudista. Non conoscendo bene quale poteva essere la loro reazione ci siamo spostati un poco più in fondo alla baia, dove la duna fa un mezzo arco e dei grossi massi ci ripara dalla visuale della maggior parte della gente e ci offre maggior intimità. Solo due singoli che ci hanno visto arrivare si distendono vicino a noi. Consapevoli che con la signora, la volta precedente, hanno avuto un bello spettacolo degno di una sega, oggi, ancora meglio, che di donne sono due. Discreti e mai invadenti, noi, tolleriamo la loro presenza. Visto con quanta disinvoltura si spoglia nuda Matilde e noi, anche gli sposi, non hanno un attimo di esitazione, ci distendiamo al sole. Stefano si complimenta con la suocera per il bellissimo corpo, in considerazione che ne ha sposato la figlia il futuro lo fa ben sperare.
“Devo però precisare che se tua figlia continua fare così tanto la zoccola, credo che lo sciuperà presto.” – esordisce lasciandoci tutti muti.
Matilde e noi lo guardiamo mentre Luisa ride. Poi lui si spiega.
“ Devi sapere, che durante il periodo che ha passato a fare la specializzazione si è anche divertita specializzarsi nell’uso e consumo del cazzo. Non solo si è fatta sbattere da molti maschi, ma una volta anche da sei che l’hanno presa anche in doppia sia in fica che nel culo.”
Matilde la guarda stupita, lei ride e Stefano non sembra affatto risentito.
“Figlia mia, io mi sono divertita tanto, da quando mi faccio scopare da Luca, con lui ho provato molte emozioni, piacere a cose decisamente fuori dal normale. Siamo stati anche con lui e tuo padre in un privè, dove mi hanno scopato anche in tre riempiendomi tutti buchi, ma sempre uno per buco, se è vero quello che dice tuo marito allora sei veramente una zoccola!”
Scoppiamo tutti a ridere e andiamo e fare una bella nuotata. Ci distendiamo di nuovo, Luisa di lato rivolta verso la madre con dietro, Stefano, mentre Carlo sta dietro Matilde.
“ Non voglio mettere in dubbio quello che ha detto tuo marito, ma mi spieghi come si fa finire in mezzo a sei maschi che ti scopano in doppia?” - chiede Matilde.
“è stato tutto per caso. Tornavo in metro dall’università, avevo dato un esame ed era andato benissimo. Vestivo il completo scuro, quello con le spalline rosse, una camicia bianca, auto reggenti e stivaletti non troppo alti. Mi tenevo al sostegno con la destra, mente nell’altra mano avevo un mazzo di fotocopie. Ad una fermata salgono sei ragazzi tutti ben vestiti, parlano di lavoro, e improvvisamente la metro fa una brusca frenata, uno perde l’equilibrio e mi cade addosso. Subito mi soccorrono tutti mi raccolgono i fogli, e per farsi perdonare m’invitano a pranzo. Li guardo, mi piacciono, sono in astinenza da cazzo da venti e più giorni, mi sento umida sotto, accetto.”
Mentre parla, Stefano le accarezza il corpo, i capezzoli sono tesi e duri la stessa cosa fa Carlo con Matilde che si sta eccitando anche lei, io li guardo in silenzio.
“Durante il pranzo sono estremamente carini, poi all’uscita m’invitano a casa loro che dista poco sia da lì, che da casa mia. Appena dentro preparano il caffè, poi li ritrovo tutti intorno a me, quello che mi è caduto addosso parla per tutti.”
“Siamo consapevoli che noi siamo troppi, e che non vorremmo darti l’impressione di volerti saltare addosso, ma se non fosse troppo ti vorremmo chiedere di farci divertire un poco, magari con le mani o la bocca, naturalmente sei libera di andartene quando vuoi.”
“ Li guardo tutti, sono così dolci e carini, che non mi sembra giusto rifiutare. Gli dico che accetto, e che a quello che solo io, deciderò, che mi risulta più interessante lo farò scopare, mentre gli altri dovranno accontentarsi del resto. Per non perdere tempo li invito a spogliarsi. In un momento erano tutti nudi. Meravigliosi, fisici stupendi che cazzi, mamma!!!, nella media di Luca. In un momento mi sono resa conto che li volevo tutti. Mi hanno portato in camera e disteso su di un matrimoniale, poi, immagina che, sei bocche ti leccano e succhiano dappertutto, sei cazzi ti si strusciano e vogliono essere succhiati in fila con calma, dodici mani ti fanno tante di quelle carezze che tu impazzisci. Per un tempo indefinito mi hanno eccitato da morire, poi sono stata sollevata e messa sopra uno disteso supino con il cazzo dritto, impalandomi. Subito un altro si è messo dietro e in un attimo mi ha fatto il culo, gli altri a turno mi infilavano i cazzi in bocca mentre alcuni mi toccavano il seno, mi masturbavano. Ho incominciato a godere, mi hanno fatto sborrare almeno tre o quattro volte, poi anche loro mi hanno inondato i buchi. Usciti loro sotto altri due. Il tizio sotto è entrato bene, mentre l’altro, quello dietro non ci riusciva. Improvvisamente per errore ha infilato il suo cazzo insieme a quello dell’amico davanti.“
……accidenti!!!!!.....ne ha presi due davanti… ragazzi è fantastica!!!!!...che troiana………
“Per un momento ho avuto l’impressione che mi stessero sverginando di nuovo, ma solo un attimo, quando si sono mossi e hanno incominciato a pomparmi ho cominciato a godere come mai avevo fatto in vita mia. Mi hanno fatto perdere il conto di quante volte ho urlato vengo. Poi anche loro sono schizzati dentro, ti assicuro mamma, che è stato meraviglioso sentire la loro sborra riempirmi la fica. Finito loro ancora altri due sempre davanti. Questi sono entrati meglio, io ho goduto subito, ero in preda a una vera frenesia erotica, mi facevano morire di piacere. I primi due che mi hanno scopato intanto si erano fatti succhiare il cazzo dicendo cha anche loro mi volevano venire dentro insieme. Completato il giro, avevo nel frattempo già gli altri tutti di nuovo duri. Mi hanno sollevato nuovamente e impalato di nuovo, credevo volessero un secondo giro, invece si erano già accordati, mentre mi mettevano giù, mi hanno girato e disteso sul petto del giovane che stava sdraiato. Il suo cazzo è entrato dietro facilmente, solo allora mi sono resa conto che lui aveva sotto di se due cuscini per far si che io rimanessi più alta. Appena dentro un altro si è inginocchiato davanti, ha afferrato il cazzo dell’amico e via dentro dietro insieme. Nel culo l’ho sentiti bene. Duri, mi sono scivolati con qualche difficoltà. Fortunatamente vi aveva già sborrato il primo. Per un momento ho creduto che mi avrebbero spanato il culo, invece sono scivolati molto lentamente, facendomi abituare. Quando li ho sentiti che erano entrati fino in fondo è cominciato il mio delirio. Ho goduto come una vera troia. Dopo un primo attimo loro mi hanno pompato da infarto. Mi masturbavano la fica e addirittura uno ha cercato di entrare davanti. Quando hanno schizzato dentro credo di aver perduto i sensi dal piacere che ho provato. Quando tutti si sono divertiti a fare il doppio giro, in culo mentre altri mi hanno anche sborrato in bocca, in faccia e sui capelli, le tette, io ero distrutta ma felice. Finito, mi hanno lasciato fare una doccia e uno mi ha portato a casa in auto, non mi reggevano le gambe. Per due giorni ho avuto il culo in fiamme, ma ne valeva mille volte la pena.”
Madre e figlia si abbracciano, visibilmente eccitate.
“ Tesoro mio, sei proprio una vacca, una zoccola che tuo marito dovrebbe tenere ben stretta.”
Sono abbracciate, con la bocca a poca distanza finiscono per congiungersi in un bacio fantastico. Do colpo cade anche un altro taboo, l’incesto non è più un problema. Si accarezzano, si toccano sotto lo sguardo di noi uomini che siamo molto eccitati. Mentre loro si baciano e incominciano a toccarsi, dentro la mia testa prende forma una strana idea. Mi alzo guado in giro, vi sono solo i due singoli che ci osservano già con il cazzo in tiro e si segano. Guardo i miei amici, con un gesto eloquente del capo indico i due e le donne abbracciate, mimo con la mano il due e poi ancora due. Stefano intuisce subito, lo spiega a Carlo che mi guarda felice.
“ Spostiamoci più sotto quei due grossi ginepri altrimenti arrostiremo al sole.” – propongo.
Chiaramente è una scusa per toglierci ancora più dalla spiaggia. Mentre ci spostiamo. Faccio cenno ai due di avvicinarsi. Loro ascoltano le poche ma significative direttive che io gli impartisco, poi mettono i loro teli intorno ai nostri dove ora vi sono madre e figlia impegnate a leccarsi in un infuocato 69. Godono del reciproco piacere, Matilde è scatenata, lecca la fica della figlia facendola godere tantissimo. La prima ad accorgersi che il numero dei cazzi intorno è aumentato è Luisa. Mi guarda. Le indico la madre e il numero due. Lei guarda verso il padre e il marito inginocchiati intorno a noi con il cazzo duro, loro le sorridono facendo il segno si con il capo. Lentamente anche la madre si rigira, poi invitata da me incomincia a succhiare i cazzi inginocchiati intorno a lei. Carlo invece, dopo aver assaggiato con piacere la bocca di Luisa, si mette dietro la moglie e l’infila di colpo. La scopa eccitatissimo sotto lo sguardo del genero che intanto si sta assaporando le labbra della suocera. Carlo non regge il piacere che prova, e sborra gridando dentro di lei. Uscito lui, dalla fica cola la crema bianca del marito, è la volta di Stefano che si distende supino e con il cazzo dritto riceve la fica della suocera distesa su di lui. Si guardano lei è visibilmente felice, a lui sembra di vivere un sogno, scopare la suocera. Mi inginocchio dietro, Luisa afferra il mio cazzo e quello del marito, poi li spinge insieme dentro la fica della madre che si gira mi guarda con un viso raggiante di felicità. Entriamo lentamente. La sentiamo dilatarsi. La sua bocca si apre, il corpo si inarca e tende, ma dalla bocca esce solo un gemito.
………………………………………………………………………………………….aaaaaaahhhhhuuuuuhhmmmmm…….
Dopo essere arrivati in fondo e resisi conto che ah già raggiunto un orgasmo incominciamo a pomparla velocemente. Lei gode, orla e trema scossa dal piacere. Carlo le fa succhiare ancora il cazzo durissimo, mentre Luisa sta leccando per averli ben in tiro gli altri due. La sbatto e sento Stefano spingere con forza il cazzo dentro. Il gioco lo eccita e ben presto viene. Sento distintamente i suoi getti inondare la fica di Matilde, e anche il mio cazzo che ora sciacquetta dentro di lei. Lascio anch’io il posto ai due ragazzi che la prendono anche loro insieme davanti. Entrano decisi, con la sborra che cola che la lubrifica. Gode, si scuote in preda a orgasmi sempre più devastanti che la fanno tremare in maniera incontrollata. Ben presto anche loro schizzano, mentre Luisa ha provveduto a far restare teso e duro sia il mio cazzo che quello degli altri. La sollevano, mentre io mi distendo con lei sopra rivolta verso di me. Luisa anche questa volta vuole che siamo noi a iniziare il servizio. Dietro si inginocchia ancora Carlo, incula la moglie che mi abbraccia e mi sussurra grazie, in un orecchio. Lui è eccitato e ben presto le schizza dentro, consapevole di averle solo lubrificato il culo. Poi si toglie e lascia il posto a Stefano che è molto impaziente di sfondare il culo della suocera. Entriamo anche qui molto lentamente anche se sento che lei è ben lubrificata. Quando Stefano le è tutto dentro, mi guarda e mi chiede di farla impazzire. La scopiamo in maniera devastante, senza nessun riguardo. Stefano viene, io sono al limite, lei mi chiede di sborrarle in bocca, quindi appena lui esce e i due ci sostituiscono mi presento davanti alle sue labbra e mi lascio segare da Luisa. Schizzo in bocca, sul viso delle due donne che si baciano e leccano da vere troie tutta la sborra che sgorga dal mio cazzo. Anche i due giovani le pompano i cazzi in culo facendola tremare di piacere, poi si svuotano in lei. Matilde rimane distesa in prede al piacere che l’ha stordita, i due raccolgono i teli, ci salutano e ci lasciano soli. Mamma e figlia piangono lacrime di pura gioia, sono abbracciate dai loro mariti, mentre io osservo compiaciuto quanto sono diventate zoccole e troie le due femmine. Da quel giorno sono passati cinque anni bellissimi ricchi di situazioni fantastiche, poi io sono tornato nella mia terra e sono diventato un direttore di una filiale di banca. Sono rimasto in bellissimi rapporti con loro. Luisa ha avuto un bel maschietto, che oggi ha quattro anni. Di recente ho saputo che è di nuovo incinta. Spesso vengono in vacanza giù da me, e allora torniamo e divertirci insieme.
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11 years ago
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Per piacere scopa mia moglie ( seconda parte)
Mi chiamo Luca, e nel precedente racconto ho narrato come sono diventato il bull di una coppia. Lui è il mio capo, direttore di una filiale di una banca. Fra noi sono ben chiari i nostri ruoli. Lui, è il capo al lavoro, un amico fuori, e un cuckold quando mi scopo la moglie. Con lei invece posso fare tutto quello che voglio, anche se siamo fuori dal letto, lei lo tratta con un carattere deciso, lui le ubbidisce ciecamente. Dopo le feste natalizie sono tornato, ho conosciuto la loro figlia, la famosa Luisa. Alta quasi come me, veramente una ragazza bellissima, mora, riccia, occhi verdi ed un corpo da sballo, con un culetto perfetto, rotondo ed alto, con una terza di seno, arrogante fin dentro il midollo osseo. Ha lo stesso carattere duro e dominante come la madre, ma con la sostanziale differenza che essendo giovane non sa dominarlo e agisce impulsivamente. Per prima cosa ha portato il fidanzato. Stefano, appena un poco più basso di lei, biondo, occhi chiari, un bravo ragazzo, timido, e annuncia a loro che appena torna si sposeranno, con il bene stare del padre di lui, un importantissimo e potente primario del più grande ospedale della città. Ovviamente noi comprendiamo subito lo scopo di questo matrimonio. Prima, Carlo, e Matilde poi cercano di dissuaderla, ricordandole che suo zio Augusto le ha già preparato un bel posto in clinica, ma lei non sente storie, ama Stefano e lo sposerà. Si trattiene appena due giorni con noi, poi passa il Capodanno a casa dei futuri suoceri e quando riparte passa solo per prendere la valigia, e saluto solo Matilde. Ovviamente loro ci restano malissimo, per l’improvvisa decisione della figlia, e poi anche per la mancanza di rispetto nei confronti di suo zio. Avrebbero dovuto passare anche la sera del Capodanno insieme, ma ora che la figlia ha cambiato idea non se la sentono di partecipare al raduno con lui, quindi mi chiedono quali fossero i miei progetti per la serata. Avevo letto una proposta interessante fatta da un club privè, cena a buffet e serata eros. Matilde rimane un attimo titubante, mentre Carlo esplode in un grido di gioia. Nel pomeriggio del giorno dopo insieme andiamo in una cittadina vicino dove sappiamo esservi un fornitissimo sexy shop. Carlo è talmente entusiasta dell’idea che non sa cosa comperare. Incominciamo con un bellissimo abito lungo rosso, con spacco e scollatura drappeggiata che lasciano scoperte le spalle e il seno è in bellissima mostra. Un paio di scarpe dalla proibitiva altezza, tacco, 20 e plateau da 10, calze autoreggenti tutto ovviamente rosso. Quando lei lo indossa il mio cazzo si gonfia dismisura, Carlo quasi sborra subito. Raggiungiamo il locale e all’ingresso ci offrono anche la possibilità, per rendere ancora più intrigante la serata di indossare una maschera. Matilde ne sceglie una con le piume rosse al lato destro, mentre io e Carlo optiamo per una che ci copre molto, fino alle guance, rigorosamente nera. Entriamo nel salone, lei è tesa, con il suo abbigliamento attira lo sguardo di molti maschi. Mentre ci prendiamo da mangiare, alcuni, si avvicinano e la sommergono di complimenti che lei gradisce. Sono le undici di sera, l’atmosfera è carica di erotismo, molte persone stanno ballando e io invito lei a ballare con me. Poco dopo, faccio cenno a due maschi che non ci hanno staccato gli occhi di dosso di avvicinarsi, lentamente uno lo faccio mettere dietro e poi lui si appoggia e lei che si ritrova stretta tra noi, sentire il pacco duro nel taglio delle natiche la fa gemere, è pronta, devo trovare il modo per farle vivere una gang. Lascio all’altro il mio posto, lui la stinge e le schiaccia il vistoso bozzo davanti, mentre con lo sguardo recupero Carlo, lo faccio avvicinare egli dico di controllare la situazione che devo fare una cosa. Cerco altri tre maschi, e poi recupero tutti e ce ne andiamo in una saletta privata. Dentro siamo sette uomini, sei più Carlo che osserva attentamente. Distesa sul letto tutti le accarezziamo il corpo, lei impazzisce di piacere, lui si sega in disparte. Uno dopo l’altro le facciamo succhiare il cazzo, lei mi chiede di non venire, ha altre idee per me. Loro a turno la scopano e la prendono a tre per volta. Stretta con i buchi pieni gode urlando con tutto il fiato che ha in corpo.
……aaaaa……..ssssssssiiiiiiiiiiiii……..VENGGGoooooooo……ssssiiiiiii….uuuhhhmmmmmmm…………
Quando sia avvicina la mezza notte, dopo che tutti hanno sborrato nei preservativi dentro di lei, rimaniamo noi tre. Usciamo e invece di andare verso il salone dove si sento un casino pazzesco ci dirigiamo verso un locale adibito a sauna. Ci spogliamo e preso un asciugamano entriamo dentro. Ci sediamo su di una lastra di marmo bianco. Mi appoggio alla parete dietro di me, inarco le gambe e lei si siede su di me impala dosi ed appoggiando le spalle alle mie ginocchia. Lentamente si muove oscillando, il piacere lento deve essere totale nonostante sia stata ripetutamente chiavata da tutti. Carlo osserva in silenzio seduto vicino a noi. Mentre lui si saga, la vedo godere piano, in maniera lenta ed estenuante, le sue mani accarezzano piano il mio viso, il petto la testa, poi si gira verso il marito, e lo bacia.
“ Ha mezzanotte voglio godere in quell’istante, tu sborri nella mia bocca, lui, in fica.”
Un piccolo orologio digitale dietro un vetro ci mostra che mancano dieci minuti. Lui l’accarezza mentre lei continua ad ondeggiare su di me. Quando mancano due minuti la distendo sul marmo e la scopo che forza, poi le faccio la conta degli ultimi secondi.
……cinque… quattro..tre..due..uno…ORAAAAA…sborrroooo…………
Carlo le spruzza in bocca una bella sborrata, mentre io le inondo la fica seguito dal suo urlo di piacere. Lei rimane immobile per un attimo, poi si solleva e abbraccia Carlo, lo bacia in bocca. Ma non è un bacio di passione, ma di vero amore.
“Amore ti amo. Sei l’uomo più dolce comprensivo del mondo, sono stata veramente fortunata ad averti trovato.” - le dice astringendolo forte.
“Ma cosa dici, io sono l’uomo più felice del mondo ad avere una donna meravigliosa come te, intelligente, fantastica, che mi fa provare meravigliose emozioni come ora qui stasera.”
Poi si voltano e mi invitano nel loro abbraccio, lei mi bacia appena sfiorandomi le labbra. Poi si distende di nuovo.
“Adesso voglio godere il primo orgasmo dell’anno nuovo, e poi che non ho ancora goduto dietro lo vorrei nel culo.”
Lei si mette a pecora, ma io, forse per il gran caldo non sono ben in tiro. Improvvisamente Carlo si abbassa e mi succhia velocemente il cazzo, che per l’imprevista novità diventa subito durissimo, poi lui si distende sotto di lei e sporgendo dietro la testa le lecca il culo. Mi prende il cazzo in mano, lo bagna con la bocca e lo spennella sul taglio fradicio dei nostri fluidi, poi lo indirizza nel culo di lei che ora gli succhia il cazzo. Entro lentamente ma deciso.
……aaaaaahhhhhhh….sssssiiiiii….bellisssimooooo…………uumhummhhuummm…
Incomincio a pomparle il culo con lui che da sotto lecca sia lei che me. Per un poco andiamo avanti così, poi lei ci ferma, mi fa uscire.
“Usciamo da qui. Si soffoca.”
Usciamo e torniamo nel salone. Arrivati, ci troviamo davanti ad una colossale orgia, tutti che scopano, succhiano, sborrano, inculano e altro in ogni angolo. Troviamo un tavolo in fondo e ci sediamo noi tre su di una poltroncina. Carlo riesce a trovare una bottiglia di spumante ancora chiusa, gli faccio saltare il tappo, brindiamo. Improvvisamente la nostra attenzione viene catturata da una ragazza davanti a noi, è Flavia la mia collega singol. Nonostante indossi anche lei una minuscola mascherina color oro, notiamo, un piccolo tatuaggio appena sopra la scapola destra, una FB all’interno di un sole, e mentre alza una gamba per farsi leccare da una donna, si vede distintamente anche l’altro, sulla caviglia sinistra troneggio un nero scorpione con inciso sul dorso una FB. Senza dubbio deve essere. Anche i capelli sono scuri come i suoi, e le tette una quarta abbondante. Ci rendiamo conto che non ci ha riconosciuti, è intenta a farsi leccare da una giovane ragazza. Carlo le offre da bere, io invece chiedo a Matilde, di convincerla a seguirci in un nuovo gioco. Flavia, viste le chiare intenzioni di Matilde, la prende per mano e ci conduce dietro un separè poi si inginocchia e incomincia succhiare Matilde, fra le cosce. La cosa risulta bella, Matilde sta incominciando a godere e si dedica a restituirle il piacere, ma io ho una idea diversa. Mi apro i pantaloni le mostro il cazzo in tiro. Lei si stacca dalla fica e mi prende il palo in mano e lo succhia con evidente piacere, Matilde, intanto a ripreso a leccarla. Eccitata si distende.
….ti..vogliooo…scopamiiiii……….. - mi implora trascinandomi su di lei.
Lentamente entro dentro. Lei si contorce mentre sento le pareti dilatarsi e il mio cazzo scivolare fino in fondo, dove lo spingo con un colpo secco. Immediatamente ha un orgasmo.
…….aaaaahhhhhhh………..sssssiiiii………..venngooooo………..
Trema scossa dal piacere. Le limo lentamente la figa sfilandomi piano ed affondandolo di colpo. Ad ogni affondo è un grido di piacere. Improvvisamente sento altre mani su di me, mi fanno distendere e anche l’altra vuole la sua parte. Flavia le lascia succhiare un poco il mio cazzo, poi si riprende il palo, ma lo fa girandosi e questo mi mette in corpo un desiderio covato da tempo. Matilde intuisce, e si abbassa a leccarle il culo, gli lascio succhiare ancora il cazzo poi la prendo da dietro ed entro tutto dentro con un colpo secco.
……aaaaaaahhhhiiiiiiii…………..aaahhhhiiiiii…..pianooooo…mi sapcchiii……..
Non l’ascolto, guardo Matilde che sorride compiaciuta. Pompo il culo di Flavia mentre ho lo sguardo fisso su Matilde che ora mia accarezza il petto e mi bacia. Tengo la troia per i fianchi le sfondo il culo incurante del dolore o piacere che prova, mi eccita solo lo sguardo estasiato di Matilde. Poi sfinita Flavia si accascia in avanti facendo uscire il mio cazzo che le lascia il culo slabbrato, mentre Carlo le sborra in faccia. Matilde ci prende per un braccio, mi trascina via.
“Andiamocene a casa, sono stanca ma soddisfatta.” - propone Matilde,
Guido io fino a casa, Carlo è stanco, appena dentro si addormenta sul divano. Matilde lo copre, poi mi prende per mano e entrati in camera ci spogliamo, mi trascina sotto la doccia.
“ Adesso, qui, con calma voglio godere il primo orgasmo del nuovo anno. ”
Ci laviamo, poi lei si abbassa e lo succhia mentre l’acqua scalda i nostri corpi. Quando lo sente bello duro si solleva, appoggia una gamba sul piccolo sedile interno e mi attira dentro di se.
“ Ti amo. Non mi fraintendere, adoro Carlo, è quanto di meglio possa desiderare una donna, ma quando tu mi entri dentro, io impazzisco. Sei diventato la mia droga, il mio momento di assoluto piacere, mi sconvolgi quando mi fai tua, quando siamo insieme. Mi sono rimproverata spesso, io sono vecchia e tu sei giovane, non devo considerarti mio. Ha volte vorrei che tu mi trattassi più da troia, che mi umili, mi facessi fare cose che non vorrei, per avere una scusa per non desiderarti troppo. Adesso scopami, forte, fammi male, spaccami! Ma fammelo sentire tutto. Da domani sarò tutto quello che vorrai, ma ora ti prego fammi sentire il vero toro che mi sfonda tutta.”
Appoggiata al muro, la sbatto con furia selvaggia. Gode, urla e m’incita a fare ancora più forte. Ha alcuni orgasmi che la fanno tremare tutta. Poi si calma, lo sfila e si gira.
“ Adesso completa l’opera, inculami fortissimo. Spaccami e fammi male. Poi quando sborri ne voglio uno schizzo in bocca.”
Senza un attimo di esitazione le infilo il palo durissimo nel culo.
…………….AAAAAAHHHHHHHIIIII………..ssssiiiiii…cosìììì…spaccamiiiii………
La sbatto come una furia scatenata. Gode, e continua gridare di spanarle ancora di più il culo. Sento il piacere arrivare, le schizzo un getto dentro poi lei in attimo si gira e si inginocchia velocemente appoggio la cappella alle labbra e le regalo anche l’ultimo schizzo. Si rialza, mi abbraccia forte, mi bacia in bocca. Questa volta è un bacio tremendamente carico di passione amore. Sento ancora il sapore del mio seme, ma la cosa non mi disturba, lei si stringe a me con forza.
“ Ti amo. Sei un vero toro, voglio essere la tua vacca, rendimi tale, ti prego, lo sarò per te, ma scopami sempre così forte.”
Quando usciamo fuori è quasi l’alba. Lei prepara del caffè, delle fette biscottate e facciamo colazione. Allo spuntare del primo raggio di sole lei è seduta sui miei ginocchi e mi bacia con tantissima dolcezza. Il giorno dopo andiamo al lavoro, ci raccontiamo del capodanno. Cinzia dice che ha passato la serata con i parenti del futuro marito, si sposano in primavera. Flavia, si siede lentamente, è evidente che le brucia il culo. Con noi rimane sul vago, ma alla pausa caffè racconta tutto a Cinzia e noi che siamo a pochi metri ci mettiamo silenziosamente a ridere. La cosa che poi l’ha lasciata perplessa è che vi era una somiglianza con me e il tipo che le ha rotto il culo, senza nessun riguardo, considerando che lo usa raramente, era quasi vergine. Alla fine l’ha sfondata così brutalmente che questa mattina le brucia ancora. Le cose riprendono il regolare percorso. Quasi tutte le sere dormo con Matilde. Lui non ha mai avuto un attimo di esitazione, ci adora sentirci o al massimo guardare mentre lei scopa con me. Poi se lei lo permette, lui le lecca devotamente ogni buco pieno della mia sborra, complimentandosi con me per il piacere donato alla sua dolce mogliettina. Dal canto suo, lei si è trasformata nella più ubbidiente puttana che abbia mai scopato. Ogni mio perverso desiderio è subito esaudito, ogni fantasia realizzata, dall’abbigliamento più da troia, alle situazioni tremendamente eccitanti, con la più assoluta complicità di lui. A volte siamo usciti soli. Al ritorno, poi, le raccontava le nostre porcate, o giochi di puro esibizionismo, uscire senza intimo, scopare o succhiare cazzi a sconosciuti nei bagni, o altro, lui impazziva di piacere. Ma come ogni bel gioco prima o poi finisce. Il ritorno della figlia a messo Matilde in un vero stato di prostrazione. Lei comandava entrambi a bacchetta su tutto, in particolare il matrimonio. La casa da ridipingere, i parenti selezionati e ridotto il numero ad appena una ventina, tutti, troppo vecchi, brutti grassi, poveri, maleducati e altro. Ovviamente io pure escluso, lei non mi sopporta. Stefano, il futuro marito, non metteva bocca su nulla, bastava lei. Alle prove della cerimonia in chiesa il padre dello sposo nemmeno vi è mai venuto. Semplicemente che essendo la madre che lo accompagnava bastava lei. Stronzo! Una sera l’ho accompagnati io mi sono seduto in disparte. Ho visto la madre dello sposo. Coetanea dei miei amici era una despota unica. Tutto doveva ruotare sulle figure di lei e lo sposo, con eccezione della sposa dopo la cerimonia. Fisicamente alta come Matilde, sciatta, anche se con tanti gioielli alle dita, aveva poca classe, vestiti che erano troppo larghi, forse per nascondere il suo flaccido corpo. Era assolutamente evidente dal tono acido della voce, che non scopava da mesi. Matilde è fortemente depressa. Carlo non trova nessun modo per farle tornare il sorriso, nemmeno una bellissima scopata con me. Poi una mattina, a tre giorni dalle nozze ho modo di vedere il potente padre dello sposo. Un tipo alto, spalle larghe, sguardo perennemente a caccia di donne, in breve un maiale con la cravatta. Ho una folgorante ispirazione. La racconto a Carlo che la trova sconvolgente. Insieme ne parliamo a Matilde che all’inizio resta titubante, poi vedendo che io ne sono entusiasta e Carlo eccitatissimo, accetta. Faremo un bello scherzo al porco! Ci bastano appena tre giorni per prepararci, poi arriva il tanto atteso giorno. Appena vestita la sposa che è in uno stato di fibrillazione paurosa, la quale si preoccupa del padre che dovrà accompagnarla all’altare quando vede l’abbigliamento della madre commenta con Carlo a denti stretti.
“ Ma proprio oggi doveva vestirsi da puttana!”
Matilde è veramente bellissima. Con il fisico che si ritrova, indossa un bellissimo abito nero che le arriva appena sotto il ginocchio. Un vistoso spacco davanti con drappeggi di stoffa a pieghe, lascia intravedere le auto reggenti con un pizzo bellissimo e la parte della gamba dal ginocchio in giù. La fascia lasciando intravedere le sue forma ma senza nessuna volgarità. Le spalline sono fili d’oro intrecciati, e sul petto uno spacco diagonale mette in risalto il suo meraviglioso decolté. Ma lo spettacolo è reso assolutamente intrigante quando lei sta seduta, la stoffa si allenta e si arriva sbirciare fin quasi ai capezzoli. Ovviamente lei non indossa nessun intimo, sarebbe evidente vanificherebbe il tutto. Stivaletti neri, con tacco da dieci. Una stola bianca per coprire le spalle, un cameo di corallo nero al collo legato con un nastro sempre nero e un filo di trucco e lucida labbra completano il tutto. Quando scende dalla vettura tutti la guardano, è chiaro che sta rubando la scena più alla madre dello sposo che alla figlia. Io osservo davanti alla chiesa l’effetto meraviglioso che fa. Francesco, il padre dello sposo le offre il braccio per accompagnarla dentro, e per tutta la durata della cerimonia non si allontana mai da lei. Alle venti mi chiedono con un sms se posso andare a prenderli, sono venuti con la sposa e ora sono a piedi. Arrivo al ristorante, loro escono poco dopo rincorsi dal padre dello sposo, mi guarda, mi dice che me ne devo andare penserà lui riaccompagnarli a casa, ma lei non accetta. Era parte del piano farlo eccitare con un bufalo lasciarlo a bocca asciutta.
“Per piacere, Francesco, devo andare a casa, sono stanca i miei parenti se ne sono gia andati da un pezzo, gli sposi partiti, e di ballare non ne ho voglia, ho male ai piedi, le scarpe nuove mi fanno male.” - dice con voce di supplica.
Lui ignora tutti, sembra che esiste solo lei, ha un vistoso bozzo e credo che sia stato così per tutto il giorno. A casa Matilde si diverte a raccontarci tutte le proposte e porcate che lui le ha proposto, lei non ha mai detto di no, ma nemmeno di si, e questo lo ha fatto morire dal desiderio. Lui le ha sbirciato i seni sempre, si è strusciato contro di lei ad ogni occasione e in particolare quando hanno fatto una foto di gruppo, lui in piedi dietro di lei che sentiva il suo voluminoso pacco premere nel solco del culo, ma lei non si è mai concessa.
“Adesso miei adorati maschi fatemi godere, sono stata umida per un giorno intero, devo esplodere!” - mi dice buttandomi le braccia al collo.
La spoglio e la trovo veramente molto eccitata, la scopo con impeto sotto lo sguardo compiaciuto di lui che sborra poi stanco si addormenta sulla poltrona, mentre lei dopo avere goduto molto in fica pretende un servizio completo. La penetro nel culo, lei ha un momento di pura eccitazione memore del palo che l’altro le ha strusciato tutto il giorno contro.
…scopamiiiii…sfondmai …..il culooooo…….sssiiiii……….
La faccio godere con calma, poi le sborro in bocca. Ultimamente va pazza per bere la mia semenza, dice che la fa ringiovanire. Dal fatidico giorno passano quattro mesi nei quali Francesco ha ripetutamente cercato di portarla a letto, ma lei ha sempre rifiutato. La vita scorre benissimo, ci sono le prime giornate di sole e andiamo al mare in una spiaggia nudista. La situazione la eccita così tanto che non aspetta di tornare a casa, mi scopa davanti a tre maschi, quattro con Carlo che si segano furiosamente. Un sabato, andiamo a giocare a tennis. Al ritorno, com’è nostra consuetudine facciamo la doccia in casa, ma entrati ci troviamo Luisa che sta parlando, anzi piangendo con la madre. Intuisco che sono di troppo e me ne vado. Sono stupito, dal matrimonio sono passati quattro mesi, avrà chiamato i suoi genitori al massimo tre volte. Non li ha mai invitati a cena casa sua, è venuta a cena da loro due volte, ed ora si presenta piangendo, deve essere importante. L’indomani torniamo al mare. Distesi sulla sabbia, mi raccontano il problema che ha la figlia. Con il lavoro e suocero tutto bene. Il matrimonio anche sarebbe perfetto se non vi fosse un piccolo dettaglio: Stefano, a letto è tremendamente timido. Si scopa a luci spente e in assoluto silenzio, solo alla missionaria, niente preliminari, niente cazzo in bocca e nemmeno leccate. Parlare di bocchini o inculate lo terrorizzano. Lui la penetra, si muove in assoluto silenzio, poi poco dopo sborra e si mette di lato e dorme. Sono quattro mesi che non si fa una sana scopata. Lei non ne può più. Ha provato a parlare con lui, ma ha ottenuto il solo risultato di vederlo ancora più chiuso, insicuro e ha diradato anche le volte che scopano.
“ A tuo genero ci vorrebbe uno come Luca.” - Commenta Carlo, ad alta voce.
“ Certo per voi è facile. Tra voi c’è complicità, fiducia, amore, rispetto, e un’intesa profonda, ma fra loro? Lui l’ama fino a questo punto? Quindi dovremmo cominciare da lui, capire fino a che punto è disposto a sacrificarsi per lei.” - propongo io.
Matilde ci guarda.
“Dobbiamo trovarle una soluzione, ma come, non posso certo invitarla scopare con te. Certo, un bel maschione che la sfonda non sarebbe così depressa. Ma come faccio a trovare un’idea? ”
Nei giorni seguenti elaboriamo un piano. Matilde desidera la felicità della figlia al di sopra di qualunque altra cosa. Mi chiede di aiutarla, è convinta che può contare solo su di me. Per prima cosa incominciamo ad entrare in confidenza con lui. Il sabato successivo li invitiamo a giocare con noi a tennis. Ovviamente, lei accetta dietro un suggerimento della madre a cui ora Luisa sembra dare molto ascolto. Ovviamente la doccia la facciamo a casa. Mentre mi asciugo i capelli, Matilde le chiede di andare nella sua camera, convinta che vi sia Stefano. Quando Luisa entra resta a bocca aperta.
“ scusa non sapevo che……………”
Mi fissa il cazzo per un lungo interminabile momento, poi esce. Torna in cucina e racconta tutto alla madre.
Ma lo sai che palo si ritrova Luca fra le gambe?- Le chiede sbigottita.
“Ma tu hai la minima idea di casa potrebbe farti un simile palo dentro il ventre?” – Le ribatte convinta.
Le due donne si mettono a parlare molto intimamente, e finalmente Luisa comprende il ruolo di Luca in quella casa. Il primo passo è fatto. Da quel giorno il suo atteggiamento nei miei confronti cambia radicalmente. Poi ci dobbiamo lavorare il marito. Matilde l’invita la domenica ad una grigliata di pesce da loro. Mentre Carlo è in giardino a preparare la grigliata, e le donne sono in cucina, io e Stefano andiamo in auto a prendere il gelato in una gelateria vicino. Lo vedo moscio, depresso. Conosco il motivo, ma voglio che sia lui a parlare.
“ Come mai sei così moscio, la vita matrimoniale si è rivelata deludente? ” - Gli domando scherzando.
“No, è bellissima, sono io che sono incasinato.” - Mi risponde a denti stretti.
Lo guardo, lui abbassa il capo, è proprio triste.
“ Che ti succede? Problemi di lavoro? soldi? Salute o cosa? “ – insito io.
“ No, sono io che non vado bene, e non trovo una soluzione al problema, anzi credo che nemmeno esiste. – risponde con un filo di voce.
“ Solo alla morte non si trova una soluzione, per tutto il resto basta trovare una persona o un amico che ti ascolti e ti dia una mano e vedrai che si risolve tutto. Certo se tu ti tieni tutto dentro non puoi sapere se lo risolvi. ”
Lui scuote il capo, è al massimo della pressione, deve decidere se aprirsi o no, mi guarda poi parla.
“Il problema sono io. Da ragazzo ho avuto una maledetta governante che mi ha sorpreso a spiare mia madre mentre mi segavo. Un casino. Sono stato portato davanti a lei che mi ha punito. Consapevole che questo poteva nuocermi, lei non ha trovato di meglio che ordinare alla megera di terrorizzarmi, con punizioni e urla dove mi apostrofava di essere un porco e un pervertito. Cresciuto per anni in questo clima ho mentalmente associato il sesso ad una cosa estremamente sporca, peccaminosa e da espletare senza troppe smancerie. Timido e chiuso non ho mai anche in seguito cercato di saperne di più fin quando ho conosciuto Luisa. Per me è come aver incontrato un angelo. Lei mi ama e io impazzisco per lei. Le ho confidato di essere vergine, mentre lei onestamente mi ha detto che aveva avuto altri ragazzi, io non me ne sono fatto un problema. Le voglio troppo bene. La prima notte di nozze, è stato subito evidente che io non ne sapevo nulla di sesso. Lei è stata molto dolce e paziente. Mi ero documentato un poco su internet, ma una cosa e leggere, un’altra è metterlo in pratica. Un vero disastro!.”
Lo ascolto in silenzio, molte cose mi erano già note, ma lascio a lui il compito di sfogarsi, gli sta facendo sicuramente bene.
“La cosa peggiore,è che non trovo una soluzione. Non voglio vedere Luisa soffrire così, ma non posso andare da un amico e chiedergli di spiegarmi come si scopa una donna. Lo immagini che casino. Mio padre poi nemmeno mi vede, per lui sono solo un capriccio di mamma. Come la trovo una soluzione questo problema?
Mi guarda depresso, deluso, sconfitto.
“Tu quanto ami Luisa? Cosa faresti per il suo amore? La sua felicità quanto ti sta a cuore? Tu hai bisogno di una persona fidata, fuori dal tuo ambiente e dal vostro giro di amicizie che ti insegni a scopare tua moglie. – gli chiedo guardandolo negli occhi.
“ Darei la vita per lei. Nessun sacrificio sarebbe troppo grande pur di vederla tornare a sorridere, felice e allegra com’era quando l’ho conosciuta. I miei suoceri hanno molta considerazione di te, quindi ti chiedo: scopa tu mia moglie, io ti guardo e poi faccio tutto quello che fai tu, anzi me lo insegni anche a me. Con un maestro come te dovrei riuscire venirne fuori. “ - mi risponde molto seriamente.
Dentro di me provo la stessa sensazione provata tanto tempo prima, un altro marito che mi chiede di scopare sua moglie, ne sono lusingato.
“Sei sicuro che tu saresti capace di lasciare che un altro uomo tocchi tua moglie, magari in tua presenza? Non sarebbe meglio andare con una puttana e io ti insegno con lei? E poi chi ti dice che Luisa accetti?” – ribadisco serio, anche se sono convinto che lui ormai a deciso.
“ Non voglio nessuna puttana, voglio lei, e poi se non trovo una soluzione finisce che un altro uomo finirà per scoparla sicuramente anche a mia insaputa, quindi farlo insieme e con la giusta persona mi sembra la miglior soluzione. “ - mi risponde molto determinato.
“Credo che questa sia la giusta soluzione. Per convincere tua moglie dovresti farti aiutare da Matilde, sai, fra donne è più facile, e poi anche loro in passato hanno avuto dei problemi e li hanno risolti insieme, l’esperienza aiuta. ”
Mi chiamo Luca, e nel precedente racconto ho narrato come sono diventato il bull di una coppia. Lui è il mio capo, direttore di una filiale di una banca. Fra noi sono ben chiari i nostri ruoli. Lui, è il capo al lavoro, un amico fuori, e un cuckold quando mi scopo la moglie. Con lei invece posso fare tutto quello che voglio, anche se siamo fuori dal letto, lei lo tratta con un carattere deciso, lui le ubbidisce ciecamente. Dopo le feste natalizie sono tornato, ho conosciuto la loro figlia, la famosa Luisa. Alta quasi come me, veramente una ragazza bellissima, mora, riccia, occhi verdi ed un corpo da sballo, con un culetto perfetto, rotondo ed alto, con una terza di seno, arrogante fin dentro il midollo osseo. Ha lo stesso carattere duro e dominante come la madre, ma con la sostanziale differenza che essendo giovane non sa dominarlo e agisce impulsivamente. Per prima cosa ha portato il fidanzato. Stefano, appena un poco più basso di lei, biondo, occhi chiari, un bravo ragazzo, timido, e annuncia a loro che appena torna si sposeranno, con il bene stare del padre di lui, un importantissimo e potente primario del più grande ospedale della città. Ovviamente noi comprendiamo subito lo scopo di questo matrimonio. Prima, Carlo, e Matilde poi cercano di dissuaderla, ricordandole che suo zio Augusto le ha già preparato un bel posto in clinica, ma lei non sente storie, ama Stefano e lo sposerà. Si trattiene appena due giorni con noi, poi passa il Capodanno a casa dei futuri suoceri e quando riparte passa solo per prendere la valigia, e saluto solo Matilde. Ovviamente loro ci restano malissimo, per l’improvvisa decisione della figlia, e poi anche per la mancanza di rispetto nei confronti di suo zio. Avrebbero dovuto passare anche la sera del Capodanno insieme, ma ora che la figlia ha cambiato idea non se la sentono di partecipare al raduno con lui, quindi mi chiedono quali fossero i miei progetti per la serata. Avevo letto una proposta interessante fatta da un club privè, cena a buffet e serata eros. Matilde rimane un attimo titubante, mentre Carlo esplode in un grido di gioia. Nel pomeriggio del giorno dopo insieme andiamo in una cittadina vicino dove sappiamo esservi un fornitissimo sexy shop. Carlo è talmente entusiasta dell’idea che non sa cosa comperare. Incominciamo con un bellissimo abito lungo rosso, con spacco e scollatura drappeggiata che lasciano scoperte le spalle e il seno è in bellissima mostra. Un paio di scarpe dalla proibitiva altezza, tacco, 20 e plateau da 10, calze autoreggenti tutto ovviamente rosso. Quando lei lo indossa il mio cazzo si gonfia dismisura, Carlo quasi sborra subito. Raggiungiamo il locale e all’ingresso ci offrono anche la possibilità, per rendere ancora più intrigante la serata di indossare una maschera. Matilde ne sceglie una con le piume rosse al lato destro, mentre io e Carlo optiamo per una che ci copre molto, fino alle guance, rigorosamente nera. Entriamo nel salone, lei è tesa, con il suo abbigliamento attira lo sguardo di molti maschi. Mentre ci prendiamo da mangiare, alcuni, si avvicinano e la sommergono di complimenti che lei gradisce. Sono le undici di sera, l’atmosfera è carica di erotismo, molte persone stanno ballando e io invito lei a ballare con me. Poco dopo, faccio cenno a due maschi che non ci hanno staccato gli occhi di dosso di avvicinarsi, lentamente uno lo faccio mettere dietro e poi lui si appoggia e lei che si ritrova stretta tra noi, sentire il pacco duro nel taglio delle natiche la fa gemere, è pronta, devo trovare il modo per farle vivere una gang. Lascio all’altro il mio posto, lui la stinge e le schiaccia il vistoso bozzo davanti, mentre con lo sguardo recupero Carlo, lo faccio avvicinare egli dico di controllare la situazione che devo fare una cosa. Cerco altri tre maschi, e poi recupero tutti e ce ne andiamo in una saletta privata. Dentro siamo sette uomini, sei più Carlo che osserva attentamente. Distesa sul letto tutti le accarezziamo il corpo, lei impazzisce di piacere, lui si sega in disparte. Uno dopo l’altro le facciamo succhiare il cazzo, lei mi chiede di non venire, ha altre idee per me. Loro a turno la scopano e la prendono a tre per volta. Stretta con i buchi pieni gode urlando con tutto il fiato che ha in corpo.
……aaaaa……..ssssssssiiiiiiiiiiiii……..VENGGGoooooooo……ssssiiiiiii….uuuhhhmmmmmmm…………
Quando sia avvicina la mezza notte, dopo che tutti hanno sborrato nei preservativi dentro di lei, rimaniamo noi tre. Usciamo e invece di andare verso il salone dove si sento un casino pazzesco ci dirigiamo verso un locale adibito a sauna. Ci spogliamo e preso un asciugamano entriamo dentro. Ci sediamo su di una lastra di marmo bianco. Mi appoggio alla parete dietro di me, inarco le gambe e lei si siede su di me impala dosi ed appoggiando le spalle alle mie ginocchia. Lentamente si muove oscillando, il piacere lento deve essere totale nonostante sia stata ripetutamente chiavata da tutti. Carlo osserva in silenzio seduto vicino a noi. Mentre lui si saga, la vedo godere piano, in maniera lenta ed estenuante, le sue mani accarezzano piano il mio viso, il petto la testa, poi si gira verso il marito, e lo bacia.
“ Ha mezzanotte voglio godere in quell’istante, tu sborri nella mia bocca, lui, in fica.”
Un piccolo orologio digitale dietro un vetro ci mostra che mancano dieci minuti. Lui l’accarezza mentre lei continua ad ondeggiare su di me. Quando mancano due minuti la distendo sul marmo e la scopo che forza, poi le faccio la conta degli ultimi secondi.
……cinque… quattro..tre..due..uno…ORAAAAA…sborrroooo…………
Carlo le spruzza in bocca una bella sborrata, mentre io le inondo la fica seguito dal suo urlo di piacere. Lei rimane immobile per un attimo, poi si solleva e abbraccia Carlo, lo bacia in bocca. Ma non è un bacio di passione, ma di vero amore.
“Amore ti amo. Sei l’uomo più dolce comprensivo del mondo, sono stata veramente fortunata ad averti trovato.” - le dice astringendolo forte.
“Ma cosa dici, io sono l’uomo più felice del mondo ad avere una donna meravigliosa come te, intelligente, fantastica, che mi fa provare meravigliose emozioni come ora qui stasera.”
Poi si voltano e mi invitano nel loro abbraccio, lei mi bacia appena sfiorandomi le labbra. Poi si distende di nuovo.
“Adesso voglio godere il primo orgasmo dell’anno nuovo, e poi che non ho ancora goduto dietro lo vorrei nel culo.”
Lei si mette a pecora, ma io, forse per il gran caldo non sono ben in tiro. Improvvisamente Carlo si abbassa e mi succhia velocemente il cazzo, che per l’imprevista novità diventa subito durissimo, poi lui si distende sotto di lei e sporgendo dietro la testa le lecca il culo. Mi prende il cazzo in mano, lo bagna con la bocca e lo spennella sul taglio fradicio dei nostri fluidi, poi lo indirizza nel culo di lei che ora gli succhia il cazzo. Entro lentamente ma deciso.
……aaaaaahhhhhhh….sssssiiiiii….bellisssimooooo…………uumhummhhuummm…
Incomincio a pomparle il culo con lui che da sotto lecca sia lei che me. Per un poco andiamo avanti così, poi lei ci ferma, mi fa uscire.
“Usciamo da qui. Si soffoca.”
Usciamo e torniamo nel salone. Arrivati, ci troviamo davanti ad una colossale orgia, tutti che scopano, succhiano, sborrano, inculano e altro in ogni angolo. Troviamo un tavolo in fondo e ci sediamo noi tre su di una poltroncina. Carlo riesce a trovare una bottiglia di spumante ancora chiusa, gli faccio saltare il tappo, brindiamo. Improvvisamente la nostra attenzione viene catturata da una ragazza davanti a noi, è Flavia la mia collega singol. Nonostante indossi anche lei una minuscola mascherina color oro, notiamo, un piccolo tatuaggio appena sopra la scapola destra, una FB all’interno di un sole, e mentre alza una gamba per farsi leccare da una donna, si vede distintamente anche l’altro, sulla caviglia sinistra troneggio un nero scorpione con inciso sul dorso una FB. Senza dubbio deve essere. Anche i capelli sono scuri come i suoi, e le tette una quarta abbondante. Ci rendiamo conto che non ci ha riconosciuti, è intenta a farsi leccare da una giovane ragazza. Carlo le offre da bere, io invece chiedo a Matilde, di convincerla a seguirci in un nuovo gioco. Flavia, viste le chiare intenzioni di Matilde, la prende per mano e ci conduce dietro un separè poi si inginocchia e incomincia succhiare Matilde, fra le cosce. La cosa risulta bella, Matilde sta incominciando a godere e si dedica a restituirle il piacere, ma io ho una idea diversa. Mi apro i pantaloni le mostro il cazzo in tiro. Lei si stacca dalla fica e mi prende il palo in mano e lo succhia con evidente piacere, Matilde, intanto a ripreso a leccarla. Eccitata si distende.
….ti..vogliooo…scopamiiiii……….. - mi implora trascinandomi su di lei.
Lentamente entro dentro. Lei si contorce mentre sento le pareti dilatarsi e il mio cazzo scivolare fino in fondo, dove lo spingo con un colpo secco. Immediatamente ha un orgasmo.
…….aaaaahhhhhhh………..sssssiiiii………..venngooooo………..
Trema scossa dal piacere. Le limo lentamente la figa sfilandomi piano ed affondandolo di colpo. Ad ogni affondo è un grido di piacere. Improvvisamente sento altre mani su di me, mi fanno distendere e anche l’altra vuole la sua parte. Flavia le lascia succhiare un poco il mio cazzo, poi si riprende il palo, ma lo fa girandosi e questo mi mette in corpo un desiderio covato da tempo. Matilde intuisce, e si abbassa a leccarle il culo, gli lascio succhiare ancora il cazzo poi la prendo da dietro ed entro tutto dentro con un colpo secco.
……aaaaaaahhhhiiiiiiii…………..aaahhhhiiiiii…..pianooooo…mi sapcchiii……..
Non l’ascolto, guardo Matilde che sorride compiaciuta. Pompo il culo di Flavia mentre ho lo sguardo fisso su Matilde che ora mia accarezza il petto e mi bacia. Tengo la troia per i fianchi le sfondo il culo incurante del dolore o piacere che prova, mi eccita solo lo sguardo estasiato di Matilde. Poi sfinita Flavia si accascia in avanti facendo uscire il mio cazzo che le lascia il culo slabbrato, mentre Carlo le sborra in faccia. Matilde ci prende per un braccio, mi trascina via.
“Andiamocene a casa, sono stanca ma soddisfatta.” - propone Matilde,
Guido io fino a casa, Carlo è stanco, appena dentro si addormenta sul divano. Matilde lo copre, poi mi prende per mano e entrati in camera ci spogliamo, mi trascina sotto la doccia.
“ Adesso, qui, con calma voglio godere il primo orgasmo del nuovo anno. ”
Ci laviamo, poi lei si abbassa e lo succhia mentre l’acqua scalda i nostri corpi. Quando lo sente bello duro si solleva, appoggia una gamba sul piccolo sedile interno e mi attira dentro di se.
“ Ti amo. Non mi fraintendere, adoro Carlo, è quanto di meglio possa desiderare una donna, ma quando tu mi entri dentro, io impazzisco. Sei diventato la mia droga, il mio momento di assoluto piacere, mi sconvolgi quando mi fai tua, quando siamo insieme. Mi sono rimproverata spesso, io sono vecchia e tu sei giovane, non devo considerarti mio. Ha volte vorrei che tu mi trattassi più da troia, che mi umili, mi facessi fare cose che non vorrei, per avere una scusa per non desiderarti troppo. Adesso scopami, forte, fammi male, spaccami! Ma fammelo sentire tutto. Da domani sarò tutto quello che vorrai, ma ora ti prego fammi sentire il vero toro che mi sfonda tutta.”
Appoggiata al muro, la sbatto con furia selvaggia. Gode, urla e m’incita a fare ancora più forte. Ha alcuni orgasmi che la fanno tremare tutta. Poi si calma, lo sfila e si gira.
“ Adesso completa l’opera, inculami fortissimo. Spaccami e fammi male. Poi quando sborri ne voglio uno schizzo in bocca.”
Senza un attimo di esitazione le infilo il palo durissimo nel culo.
…………….AAAAAAHHHHHHHIIIII………..ssssiiiiii…cosìììì…spaccamiiiii………
La sbatto come una furia scatenata. Gode, e continua gridare di spanarle ancora di più il culo. Sento il piacere arrivare, le schizzo un getto dentro poi lei in attimo si gira e si inginocchia velocemente appoggio la cappella alle labbra e le regalo anche l’ultimo schizzo. Si rialza, mi abbraccia forte, mi bacia in bocca. Questa volta è un bacio tremendamente carico di passione amore. Sento ancora il sapore del mio seme, ma la cosa non mi disturba, lei si stringe a me con forza.
“ Ti amo. Sei un vero toro, voglio essere la tua vacca, rendimi tale, ti prego, lo sarò per te, ma scopami sempre così forte.”
Quando usciamo fuori è quasi l’alba. Lei prepara del caffè, delle fette biscottate e facciamo colazione. Allo spuntare del primo raggio di sole lei è seduta sui miei ginocchi e mi bacia con tantissima dolcezza. Il giorno dopo andiamo al lavoro, ci raccontiamo del capodanno. Cinzia dice che ha passato la serata con i parenti del futuro marito, si sposano in primavera. Flavia, si siede lentamente, è evidente che le brucia il culo. Con noi rimane sul vago, ma alla pausa caffè racconta tutto a Cinzia e noi che siamo a pochi metri ci mettiamo silenziosamente a ridere. La cosa che poi l’ha lasciata perplessa è che vi era una somiglianza con me e il tipo che le ha rotto il culo, senza nessun riguardo, considerando che lo usa raramente, era quasi vergine. Alla fine l’ha sfondata così brutalmente che questa mattina le brucia ancora. Le cose riprendono il regolare percorso. Quasi tutte le sere dormo con Matilde. Lui non ha mai avuto un attimo di esitazione, ci adora sentirci o al massimo guardare mentre lei scopa con me. Poi se lei lo permette, lui le lecca devotamente ogni buco pieno della mia sborra, complimentandosi con me per il piacere donato alla sua dolce mogliettina. Dal canto suo, lei si è trasformata nella più ubbidiente puttana che abbia mai scopato. Ogni mio perverso desiderio è subito esaudito, ogni fantasia realizzata, dall’abbigliamento più da troia, alle situazioni tremendamente eccitanti, con la più assoluta complicità di lui. A volte siamo usciti soli. Al ritorno, poi, le raccontava le nostre porcate, o giochi di puro esibizionismo, uscire senza intimo, scopare o succhiare cazzi a sconosciuti nei bagni, o altro, lui impazziva di piacere. Ma come ogni bel gioco prima o poi finisce. Il ritorno della figlia a messo Matilde in un vero stato di prostrazione. Lei comandava entrambi a bacchetta su tutto, in particolare il matrimonio. La casa da ridipingere, i parenti selezionati e ridotto il numero ad appena una ventina, tutti, troppo vecchi, brutti grassi, poveri, maleducati e altro. Ovviamente io pure escluso, lei non mi sopporta. Stefano, il futuro marito, non metteva bocca su nulla, bastava lei. Alle prove della cerimonia in chiesa il padre dello sposo nemmeno vi è mai venuto. Semplicemente che essendo la madre che lo accompagnava bastava lei. Stronzo! Una sera l’ho accompagnati io mi sono seduto in disparte. Ho visto la madre dello sposo. Coetanea dei miei amici era una despota unica. Tutto doveva ruotare sulle figure di lei e lo sposo, con eccezione della sposa dopo la cerimonia. Fisicamente alta come Matilde, sciatta, anche se con tanti gioielli alle dita, aveva poca classe, vestiti che erano troppo larghi, forse per nascondere il suo flaccido corpo. Era assolutamente evidente dal tono acido della voce, che non scopava da mesi. Matilde è fortemente depressa. Carlo non trova nessun modo per farle tornare il sorriso, nemmeno una bellissima scopata con me. Poi una mattina, a tre giorni dalle nozze ho modo di vedere il potente padre dello sposo. Un tipo alto, spalle larghe, sguardo perennemente a caccia di donne, in breve un maiale con la cravatta. Ho una folgorante ispirazione. La racconto a Carlo che la trova sconvolgente. Insieme ne parliamo a Matilde che all’inizio resta titubante, poi vedendo che io ne sono entusiasta e Carlo eccitatissimo, accetta. Faremo un bello scherzo al porco! Ci bastano appena tre giorni per prepararci, poi arriva il tanto atteso giorno. Appena vestita la sposa che è in uno stato di fibrillazione paurosa, la quale si preoccupa del padre che dovrà accompagnarla all’altare quando vede l’abbigliamento della madre commenta con Carlo a denti stretti.
“ Ma proprio oggi doveva vestirsi da puttana!”
Matilde è veramente bellissima. Con il fisico che si ritrova, indossa un bellissimo abito nero che le arriva appena sotto il ginocchio. Un vistoso spacco davanti con drappeggi di stoffa a pieghe, lascia intravedere le auto reggenti con un pizzo bellissimo e la parte della gamba dal ginocchio in giù. La fascia lasciando intravedere le sue forma ma senza nessuna volgarità. Le spalline sono fili d’oro intrecciati, e sul petto uno spacco diagonale mette in risalto il suo meraviglioso decolté. Ma lo spettacolo è reso assolutamente intrigante quando lei sta seduta, la stoffa si allenta e si arriva sbirciare fin quasi ai capezzoli. Ovviamente lei non indossa nessun intimo, sarebbe evidente vanificherebbe il tutto. Stivaletti neri, con tacco da dieci. Una stola bianca per coprire le spalle, un cameo di corallo nero al collo legato con un nastro sempre nero e un filo di trucco e lucida labbra completano il tutto. Quando scende dalla vettura tutti la guardano, è chiaro che sta rubando la scena più alla madre dello sposo che alla figlia. Io osservo davanti alla chiesa l’effetto meraviglioso che fa. Francesco, il padre dello sposo le offre il braccio per accompagnarla dentro, e per tutta la durata della cerimonia non si allontana mai da lei. Alle venti mi chiedono con un sms se posso andare a prenderli, sono venuti con la sposa e ora sono a piedi. Arrivo al ristorante, loro escono poco dopo rincorsi dal padre dello sposo, mi guarda, mi dice che me ne devo andare penserà lui riaccompagnarli a casa, ma lei non accetta. Era parte del piano farlo eccitare con un bufalo lasciarlo a bocca asciutta.
“Per piacere, Francesco, devo andare a casa, sono stanca i miei parenti se ne sono gia andati da un pezzo, gli sposi partiti, e di ballare non ne ho voglia, ho male ai piedi, le scarpe nuove mi fanno male.” - dice con voce di supplica.
Lui ignora tutti, sembra che esiste solo lei, ha un vistoso bozzo e credo che sia stato così per tutto il giorno. A casa Matilde si diverte a raccontarci tutte le proposte e porcate che lui le ha proposto, lei non ha mai detto di no, ma nemmeno di si, e questo lo ha fatto morire dal desiderio. Lui le ha sbirciato i seni sempre, si è strusciato contro di lei ad ogni occasione e in particolare quando hanno fatto una foto di gruppo, lui in piedi dietro di lei che sentiva il suo voluminoso pacco premere nel solco del culo, ma lei non si è mai concessa.
“Adesso miei adorati maschi fatemi godere, sono stata umida per un giorno intero, devo esplodere!” - mi dice buttandomi le braccia al collo.
La spoglio e la trovo veramente molto eccitata, la scopo con impeto sotto lo sguardo compiaciuto di lui che sborra poi stanco si addormenta sulla poltrona, mentre lei dopo avere goduto molto in fica pretende un servizio completo. La penetro nel culo, lei ha un momento di pura eccitazione memore del palo che l’altro le ha strusciato tutto il giorno contro.
…scopamiiiii…sfondmai …..il culooooo…….sssiiiii……….
La faccio godere con calma, poi le sborro in bocca. Ultimamente va pazza per bere la mia semenza, dice che la fa ringiovanire. Dal fatidico giorno passano quattro mesi nei quali Francesco ha ripetutamente cercato di portarla a letto, ma lei ha sempre rifiutato. La vita scorre benissimo, ci sono le prime giornate di sole e andiamo al mare in una spiaggia nudista. La situazione la eccita così tanto che non aspetta di tornare a casa, mi scopa davanti a tre maschi, quattro con Carlo che si segano furiosamente. Un sabato, andiamo a giocare a tennis. Al ritorno, com’è nostra consuetudine facciamo la doccia in casa, ma entrati ci troviamo Luisa che sta parlando, anzi piangendo con la madre. Intuisco che sono di troppo e me ne vado. Sono stupito, dal matrimonio sono passati quattro mesi, avrà chiamato i suoi genitori al massimo tre volte. Non li ha mai invitati a cena casa sua, è venuta a cena da loro due volte, ed ora si presenta piangendo, deve essere importante. L’indomani torniamo al mare. Distesi sulla sabbia, mi raccontano il problema che ha la figlia. Con il lavoro e suocero tutto bene. Il matrimonio anche sarebbe perfetto se non vi fosse un piccolo dettaglio: Stefano, a letto è tremendamente timido. Si scopa a luci spente e in assoluto silenzio, solo alla missionaria, niente preliminari, niente cazzo in bocca e nemmeno leccate. Parlare di bocchini o inculate lo terrorizzano. Lui la penetra, si muove in assoluto silenzio, poi poco dopo sborra e si mette di lato e dorme. Sono quattro mesi che non si fa una sana scopata. Lei non ne può più. Ha provato a parlare con lui, ma ha ottenuto il solo risultato di vederlo ancora più chiuso, insicuro e ha diradato anche le volte che scopano.
“ A tuo genero ci vorrebbe uno come Luca.” - Commenta Carlo, ad alta voce.
“ Certo per voi è facile. Tra voi c’è complicità, fiducia, amore, rispetto, e un’intesa profonda, ma fra loro? Lui l’ama fino a questo punto? Quindi dovremmo cominciare da lui, capire fino a che punto è disposto a sacrificarsi per lei.” - propongo io.
Matilde ci guarda.
“Dobbiamo trovarle una soluzione, ma come, non posso certo invitarla scopare con te. Certo, un bel maschione che la sfonda non sarebbe così depressa. Ma come faccio a trovare un’idea? ”
Nei giorni seguenti elaboriamo un piano. Matilde desidera la felicità della figlia al di sopra di qualunque altra cosa. Mi chiede di aiutarla, è convinta che può contare solo su di me. Per prima cosa incominciamo ad entrare in confidenza con lui. Il sabato successivo li invitiamo a giocare con noi a tennis. Ovviamente, lei accetta dietro un suggerimento della madre a cui ora Luisa sembra dare molto ascolto. Ovviamente la doccia la facciamo a casa. Mentre mi asciugo i capelli, Matilde le chiede di andare nella sua camera, convinta che vi sia Stefano. Quando Luisa entra resta a bocca aperta.
“ scusa non sapevo che……………”
Mi fissa il cazzo per un lungo interminabile momento, poi esce. Torna in cucina e racconta tutto alla madre.
Ma lo sai che palo si ritrova Luca fra le gambe?- Le chiede sbigottita.
“Ma tu hai la minima idea di casa potrebbe farti un simile palo dentro il ventre?” – Le ribatte convinta.
Le due donne si mettono a parlare molto intimamente, e finalmente Luisa comprende il ruolo di Luca in quella casa. Il primo passo è fatto. Da quel giorno il suo atteggiamento nei miei confronti cambia radicalmente. Poi ci dobbiamo lavorare il marito. Matilde l’invita la domenica ad una grigliata di pesce da loro. Mentre Carlo è in giardino a preparare la grigliata, e le donne sono in cucina, io e Stefano andiamo in auto a prendere il gelato in una gelateria vicino. Lo vedo moscio, depresso. Conosco il motivo, ma voglio che sia lui a parlare.
“ Come mai sei così moscio, la vita matrimoniale si è rivelata deludente? ” - Gli domando scherzando.
“No, è bellissima, sono io che sono incasinato.” - Mi risponde a denti stretti.
Lo guardo, lui abbassa il capo, è proprio triste.
“ Che ti succede? Problemi di lavoro? soldi? Salute o cosa? “ – insito io.
“ No, sono io che non vado bene, e non trovo una soluzione al problema, anzi credo che nemmeno esiste. – risponde con un filo di voce.
“ Solo alla morte non si trova una soluzione, per tutto il resto basta trovare una persona o un amico che ti ascolti e ti dia una mano e vedrai che si risolve tutto. Certo se tu ti tieni tutto dentro non puoi sapere se lo risolvi. ”
Lui scuote il capo, è al massimo della pressione, deve decidere se aprirsi o no, mi guarda poi parla.
“Il problema sono io. Da ragazzo ho avuto una maledetta governante che mi ha sorpreso a spiare mia madre mentre mi segavo. Un casino. Sono stato portato davanti a lei che mi ha punito. Consapevole che questo poteva nuocermi, lei non ha trovato di meglio che ordinare alla megera di terrorizzarmi, con punizioni e urla dove mi apostrofava di essere un porco e un pervertito. Cresciuto per anni in questo clima ho mentalmente associato il sesso ad una cosa estremamente sporca, peccaminosa e da espletare senza troppe smancerie. Timido e chiuso non ho mai anche in seguito cercato di saperne di più fin quando ho conosciuto Luisa. Per me è come aver incontrato un angelo. Lei mi ama e io impazzisco per lei. Le ho confidato di essere vergine, mentre lei onestamente mi ha detto che aveva avuto altri ragazzi, io non me ne sono fatto un problema. Le voglio troppo bene. La prima notte di nozze, è stato subito evidente che io non ne sapevo nulla di sesso. Lei è stata molto dolce e paziente. Mi ero documentato un poco su internet, ma una cosa e leggere, un’altra è metterlo in pratica. Un vero disastro!.”
Lo ascolto in silenzio, molte cose mi erano già note, ma lascio a lui il compito di sfogarsi, gli sta facendo sicuramente bene.
“La cosa peggiore,è che non trovo una soluzione. Non voglio vedere Luisa soffrire così, ma non posso andare da un amico e chiedergli di spiegarmi come si scopa una donna. Lo immagini che casino. Mio padre poi nemmeno mi vede, per lui sono solo un capriccio di mamma. Come la trovo una soluzione questo problema?
Mi guarda depresso, deluso, sconfitto.
“Tu quanto ami Luisa? Cosa faresti per il suo amore? La sua felicità quanto ti sta a cuore? Tu hai bisogno di una persona fidata, fuori dal tuo ambiente e dal vostro giro di amicizie che ti insegni a scopare tua moglie. – gli chiedo guardandolo negli occhi.
“ Darei la vita per lei. Nessun sacrificio sarebbe troppo grande pur di vederla tornare a sorridere, felice e allegra com’era quando l’ho conosciuta. I miei suoceri hanno molta considerazione di te, quindi ti chiedo: scopa tu mia moglie, io ti guardo e poi faccio tutto quello che fai tu, anzi me lo insegni anche a me. Con un maestro come te dovrei riuscire venirne fuori. “ - mi risponde molto seriamente.
Dentro di me provo la stessa sensazione provata tanto tempo prima, un altro marito che mi chiede di scopare sua moglie, ne sono lusingato.
“Sei sicuro che tu saresti capace di lasciare che un altro uomo tocchi tua moglie, magari in tua presenza? Non sarebbe meglio andare con una puttana e io ti insegno con lei? E poi chi ti dice che Luisa accetti?” – ribadisco serio, anche se sono convinto che lui ormai a deciso.
“ Non voglio nessuna puttana, voglio lei, e poi se non trovo una soluzione finisce che un altro uomo finirà per scoparla sicuramente anche a mia insaputa, quindi farlo insieme e con la giusta persona mi sembra la miglior soluzione. “ - mi risponde molto determinato.
“Credo che questa sia la giusta soluzione. Per convincere tua moglie dovresti farti aiutare da Matilde, sai, fra donne è più facile, e poi anche loro in passato hanno avuto dei problemi e li hanno risolti insieme, l’esperienza aiuta. ”
Mi chiamo Luca, e nel precedente racconto ho narrato come sono diventato il bull di una coppia. Lui è il mio capo, direttore di una filiale di una banca. Fra noi sono ben chiari i nostri ruoli. Lui, è il capo al lavoro, un amico fuori, e un cuckold quando mi scopo la moglie. Con lei invece posso fare tutto quello che voglio, anche se siamo fuori dal letto, lei lo tratta con un carattere deciso, lui le ubbidisce ciecamente. Dopo le feste natalizie sono tornato, ho conosciuto la loro figlia, la famosa Luisa. Alta quasi come me, veramente una ragazza bellissima, mora, riccia, occhi verdi ed un corpo da sballo, con un culetto perfetto, rotondo ed alto, con una terza di seno, arrogante fin dentro il midollo osseo. Ha lo stesso carattere duro e dominante come la madre, ma con la sostanziale differenza che essendo giovane non sa dominarlo e agisce impulsivamente. Per prima cosa ha portato il fidanzato. Stefano, appena un poco più basso di lei, biondo, occhi chiari, un bravo ragazzo, timido, e annuncia a loro che appena torna si sposeranno, con il bene stare del padre di lui, un importantissimo e potente primario del più grande ospedale della città. Ovviamente noi comprendiamo subito lo scopo di questo matrimonio. Prima, Carlo, e Matilde poi cercano di dissuaderla, ricordandole che suo zio Augusto le ha già preparato un bel posto in clinica, ma lei non sente storie, ama Stefano e lo sposerà. Si trattiene appena due giorni con noi, poi passa il Capodanno a casa dei futuri suoceri e quando riparte passa solo per prendere la valigia, e saluto solo Matilde. Ovviamente loro ci restano malissimo, per l’improvvisa decisione della figlia, e poi anche per la mancanza di rispetto nei confronti di suo zio. Avrebbero dovuto passare anche la sera del Capodanno insieme, ma ora che la figlia ha cambiato idea non se la sentono di partecipare al raduno con lui, quindi mi chiedono quali fossero i miei progetti per la serata. Avevo letto una proposta interessante fatta da un club privè, cena a buffet e serata eros. Matilde rimane un attimo titubante, mentre Carlo esplode in un grido di gioia. Nel pomeriggio del giorno dopo insieme andiamo in una cittadina vicino dove sappiamo esservi un fornitissimo sexy shop. Carlo è talmente entusiasta dell’idea che non sa cosa comperare. Incominciamo con un bellissimo abito lungo rosso, con spacco e scollatura drappeggiata che lasciano scoperte le spalle e il seno è in bellissima mostra. Un paio di scarpe dalla proibitiva altezza, tacco, 20 e plateau da 10, calze autoreggenti tutto ovviamente rosso. Quando lei lo indossa il mio cazzo si gonfia dismisura, Carlo quasi sborra subito. Raggiungiamo il locale e all’ingresso ci offrono anche la possibilità, per rendere ancora più intrigante la serata di indossare una maschera. Matilde ne sceglie una con le piume rosse al lato destro, mentre io e Carlo optiamo per una che ci copre molto, fino alle guance, rigorosamente nera. Entriamo nel salone, lei è tesa, con il suo abbigliamento attira lo sguardo di molti maschi. Mentre ci prendiamo da mangiare, alcuni, si avvicinano e la sommergono di complimenti che lei gradisce. Sono le undici di sera, l’atmosfera è carica di erotismo, molte persone stanno ballando e io invito lei a ballare con me. Poco dopo, faccio cenno a due maschi che non ci hanno staccato gli occhi di dosso di avvicinarsi, lentamente uno lo faccio mettere dietro e poi lui si appoggia e lei che si ritrova stretta tra noi, sentire il pacco duro nel taglio delle natiche la fa gemere, è pronta, devo trovare il modo per farle vivere una gang. Lascio all’altro il mio posto, lui la stinge e le schiaccia il vistoso bozzo davanti, mentre con lo sguardo recupero Carlo, lo faccio avvicinare egli dico di controllare la situazione che devo fare una cosa. Cerco altri tre maschi, e poi recupero tutti e ce ne andiamo in una saletta privata. Dentro siamo sette uomini, sei più Carlo che osserva attentamente. Distesa sul letto tutti le accarezziamo il corpo, lei impazzisce di piacere, lui si sega in disparte. Uno dopo l’altro le facciamo succhiare il cazzo, lei mi chiede di non venire, ha altre idee per me. Loro a turno la scopano e la prendono a tre per volta. Stretta con i buchi pieni gode urlando con tutto il fiato che ha in corpo.
……aaaaa……..ssssssssiiiiiiiiiiiii……..VENGGGoooooooo……ssssiiiiiii….uuuhhhmmmmmmm…………
Quando sia avvicina la mezza notte, dopo che tutti hanno sborrato nei preservativi dentro di lei, rimaniamo noi tre. Usciamo e invece di andare verso il salone dove si sento un casino pazzesco ci dirigiamo verso un locale adibito a sauna. Ci spogliamo e preso un asciugamano entriamo dentro. Ci sediamo su di una lastra di marmo bianco. Mi appoggio alla parete dietro di me, inarco le gambe e lei si siede su di me impala dosi ed appoggiando le spalle alle mie ginocchia. Lentamente si muove oscillando, il piacere lento deve essere totale nonostante sia stata ripetutamente chiavata da tutti. Carlo osserva in silenzio seduto vicino a noi. Mentre lui si saga, la vedo godere piano, in maniera lenta ed estenuante, le sue mani accarezzano piano il mio viso, il petto la testa, poi si gira verso il marito, e lo bacia.
“ Ha mezzanotte voglio godere in quell’istante, tu sborri nella mia bocca, lui, in fica.”
Un piccolo orologio digitale dietro un vetro ci mostra che mancano dieci minuti. Lui l’accarezza mentre lei continua ad ondeggiare su di me. Quando mancano due minuti la distendo sul marmo e la scopo che forza, poi le faccio la conta degli ultimi secondi.
……cinque… quattro..tre..due..uno…ORAAAAA…sborrroooo…………
Carlo le spruzza in bocca una bella sborrata, mentre io le inondo la fica seguito dal suo urlo di piacere. Lei rimane immobile per un attimo, poi si solleva e abbraccia Carlo, lo bacia in bocca. Ma non è un bacio di passione, ma di vero amore.
“Amore ti amo. Sei l’uomo più dolce comprensivo del mondo, sono stata veramente fortunata ad averti trovato.” - le dice astringendolo forte.
“Ma cosa dici, io sono l’uomo più felice del mondo ad avere una donna meravigliosa come te, intelligente, fantastica, che mi fa provare meravigliose emozioni come ora qui stasera.”
Poi si voltano e mi invitano nel loro abbraccio, lei mi bacia appena sfiorandomi le labbra. Poi si distende di nuovo.
“Adesso voglio godere il primo orgasmo dell’anno nuovo, e poi che non ho ancora goduto dietro lo vorrei nel culo.”
Lei si mette a pecora, ma io, forse per il gran caldo non sono ben in tiro. Improvvisamente Carlo si abbassa e mi succhia velocemente il cazzo, che per l’imprevista novità diventa subito durissimo, poi lui si distende sotto di lei e sporgendo dietro la testa le lecca il culo. Mi prende il cazzo in mano, lo bagna con la bocca e lo spennella sul taglio fradicio dei nostri fluidi, poi lo indirizza nel culo di lei che ora gli succhia il cazzo. Entro lentamente ma deciso.
……aaaaaahhhhhhh….sssssiiiiii….bellisssimooooo…………uumhummhhuummm…
Incomincio a pomparle il culo con lui che da sotto lecca sia lei che me. Per un poco andiamo avanti così, poi lei ci ferma, mi fa uscire.
“Usciamo da qui. Si soffoca.”
Usciamo e torniamo nel salone. Arrivati, ci troviamo davanti ad una colossale orgia, tutti che scopano, succhiano, sborrano, inculano e altro in ogni angolo. Troviamo un tavolo in fondo e ci sediamo noi tre su di una poltroncina. Carlo riesce a trovare una bottiglia di spumante ancora chiusa, gli faccio saltare il tappo, brindiamo. Improvvisamente la nostra attenzione viene catturata da una ragazza davanti a noi, è Flavia la mia collega singol. Nonostante indossi anche lei una minuscola mascherina color oro, notiamo, un piccolo tatuaggio appena sopra la scapola destra, una FB all’interno di un sole, e mentre alza una gamba per farsi leccare da una donna, si vede distintamente anche l’altro, sulla caviglia sinistra troneggio un nero scorpione con inciso sul dorso una FB. Senza dubbio deve essere. Anche i capelli sono scuri come i suoi, e le tette una quarta abbondante. Ci rendiamo conto che non ci ha riconosciuti, è intenta a farsi leccare da una giovane ragazza. Carlo le offre da bere, io invece chiedo a Matilde, di convincerla a seguirci in un nuovo gioco. Flavia, viste le chiare intenzioni di Matilde, la prende per mano e ci conduce dietro un separè poi si inginocchia e incomincia succhiare Matilde, fra le cosce. La cosa risulta bella, Matilde sta incominciando a godere e si dedica a restituirle il piacere, ma io ho una idea diversa. Mi apro i pantaloni le mostro il cazzo in tiro. Lei si stacca dalla fica e mi prende il palo in mano e lo succhia con evidente piacere, Matilde, intanto a ripreso a leccarla. Eccitata si distende.
….ti..vogliooo…scopamiiiii……….. - mi implora trascinandomi su di lei.
Lentamente entro dentro. Lei si contorce mentre sento le pareti dilatarsi e il mio cazzo scivolare fino in fondo, dove lo spingo con un colpo secco. Immediatamente ha un orgasmo.
…….aaaaahhhhhhh………..sssssiiiii………..venngooooo………..
Trema scossa dal piacere. Le limo lentamente la figa sfilandomi piano ed affondandolo di colpo. Ad ogni affondo è un grido di piacere. Improvvisamente sento altre mani su di me, mi fanno distendere e anche l’altra vuole la sua parte. Flavia le lascia succhiare un poco il mio cazzo, poi si riprende il palo, ma lo fa girandosi e questo mi mette in corpo un desiderio covato da tempo. Matilde intuisce, e si abbassa a leccarle il culo, gli lascio succhiare ancora il cazzo poi la prendo da dietro ed entro tutto dentro con un colpo secco.
……aaaaaaahhhhiiiiiiii…………..aaahhhhiiiiii…..pianooooo…mi sapcchiii……..
Non l’ascolto, guardo Matilde che sorride compiaciuta. Pompo il culo di Flavia mentre ho lo sguardo fisso su Matilde che ora mia accarezza il petto e mi bacia. Tengo la troia per i fianchi le sfondo il culo incurante del dolore o piacere che prova, mi eccita solo lo sguardo estasiato di Matilde. Poi sfinita Flavia si accascia in avanti facendo uscire il mio cazzo che le lascia il culo slabbrato, mentre Carlo le sborra in faccia. Matilde ci prende per un braccio, mi trascina via.
“Andiamocene a casa, sono stanca ma soddisfatta.” - propone Matilde,
Guido io fino a casa, Carlo è stanco, appena dentro si addormenta sul divano. Matilde lo copre, poi mi prende per mano e entrati in camera ci spogliamo, mi trascina sotto la doccia.
“ Adesso, qui, con calma voglio godere il primo orgasmo del nuovo anno. ”
Ci laviamo, poi lei si abbassa e lo succhia mentre l’acqua scalda i nostri corpi. Quando lo sente bello duro si solleva, appoggia una gamba sul piccolo sedile interno e mi attira dentro di se.
“ Ti amo. Non mi fraintendere, adoro Carlo, è quanto di meglio possa desiderare una donna, ma quando tu mi entri dentro, io impazzisco. Sei diventato la mia droga, il mio momento di assoluto piacere, mi sconvolgi quando mi fai tua, quando siamo insieme. Mi sono rimproverata spesso, io sono vecchia e tu sei giovane, non devo considerarti mio. Ha volte vorrei che tu mi trattassi più da troia, che mi umili, mi facessi fare cose che non vorrei, per avere una scusa per non desiderarti troppo. Adesso scopami, forte, fammi male, spaccami! Ma fammelo sentire tutto. Da domani sarò tutto quello che vorrai, ma ora ti prego fammi sentire il vero toro che mi sfonda tutta.”
Appoggiata al muro, la sbatto con furia selvaggia. Gode, urla e m’incita a fare ancora più forte. Ha alcuni orgasmi che la fanno tremare tutta. Poi si calma, lo sfila e si gira.
“ Adesso completa l’opera, inculami fortissimo. Spaccami e fammi male. Poi quando sborri ne voglio uno schizzo in bocca.”
Senza un attimo di esitazione le infilo il palo durissimo nel culo.
…………….AAAAAAHHHHHHHIIIII………..ssssiiiiii…cosìììì…spaccamiiiii………
La sbatto come una furia scatenata. Gode, e continua gridare di spanarle ancora di più il culo. Sento il piacere arrivare, le schizzo un getto dentro poi lei in attimo si gira e si inginocchia velocemente appoggio la cappella alle labbra e le regalo anche l’ultimo schizzo. Si rialza, mi abbraccia forte, mi bacia in bocca. Questa volta è un bacio tremendamente carico di passione amore. Sento ancora il sapore del mio seme, ma la cosa non mi disturba, lei si stringe a me con forza.
“ Ti amo. Sei un vero toro, voglio essere la tua vacca, rendimi tale, ti prego, lo sarò per te, ma scopami sempre così forte.”
Quando usciamo fuori è quasi l’alba. Lei prepara del caffè, delle fette biscottate e facciamo colazione. Allo spuntare del primo raggio di sole lei è seduta sui miei ginocchi e mi bacia con tantissima dolcezza. Il giorno dopo andiamo al lavoro, ci raccontiamo del capodanno. Cinzia dice che ha passato la serata con i parenti del futuro marito, si sposano in primavera. Flavia, si siede lentamente, è evidente che le brucia il culo. Con noi rimane sul vago, ma alla pausa caffè racconta tutto a Cinzia e noi che siamo a pochi metri ci mettiamo silenziosamente a ridere. La cosa che poi l’ha lasciata perplessa è che vi era una somiglianza con me e il tipo che le ha rotto il culo, senza nessun riguardo, considerando che lo usa raramente, era quasi vergine. Alla fine l’ha sfondata così brutalmente che questa mattina le brucia ancora. Le cose riprendono il regolare percorso. Quasi tutte le sere dormo con Matilde. Lui non ha mai avuto un attimo di esitazione, ci adora sentirci o al massimo guardare mentre lei scopa con me. Poi se lei lo permette, lui le lecca devotamente ogni buco pieno della mia sborra, complimentandosi con me per il piacere donato alla sua dolce mogliettina. Dal canto suo, lei si è trasformata nella più ubbidiente puttana che abbia mai scopato. Ogni mio perverso desiderio è subito esaudito, ogni fantasia realizzata, dall’abbigliamento più da troia, alle situazioni tremendamente eccitanti, con la più assoluta complicità di lui. A volte siamo usciti soli. Al ritorno, poi, le raccontava le nostre porcate, o giochi di puro esibizionismo, uscire senza intimo, scopare o succhiare cazzi a sconosciuti nei bagni, o altro, lui impazziva di piacere. Ma come ogni bel gioco prima o poi finisce. Il ritorno della figlia a messo Matilde in un vero stato di prostrazione. Lei comandava entrambi a bacchetta su tutto, in particolare il matrimonio. La casa da ridipingere, i parenti selezionati e ridotto il numero ad appena una ventina, tutti, troppo vecchi, brutti grassi, poveri, maleducati e altro. Ovviamente io pure escluso, lei non mi sopporta. Stefano, il futuro marito, non metteva bocca su nulla, bastava lei. Alle prove della cerimonia in chiesa il padre dello sposo nemmeno vi è mai venuto. Semplicemente che essendo la madre che lo accompagnava bastava lei. Stronzo! Una sera l’ho accompagnati io mi sono seduto in disparte. Ho visto la madre dello sposo. Coetanea dei miei amici era una despota unica. Tutto doveva ruotare sulle figure di lei e lo sposo, con eccezione della sposa dopo la cerimonia. Fisicamente alta come Matilde, sciatta, anche se con tanti gioielli alle dita, aveva poca classe, vestiti che erano troppo larghi, forse per nascondere il suo flaccido corpo. Era assolutamente evidente dal tono acido della voce, che non scopava da mesi. Matilde è fortemente depressa. Carlo non trova nessun modo per farle tornare il sorriso, nemmeno una bellissima scopata con me. Poi una mattina, a tre giorni dalle nozze ho modo di vedere il potente padre dello sposo. Un tipo alto, spalle larghe, sguardo perennemente a caccia di donne, in breve un maiale con la cravatta. Ho una folgorante ispirazione. La racconto a Carlo che la trova sconvolgente. Insieme ne parliamo a Matilde che all’inizio resta titubante, poi vedendo che io ne sono entusiasta e Carlo eccitatissimo, accetta. Faremo un bello scherzo al porco! Ci bastano appena tre giorni per prepararci, poi arriva il tanto atteso giorno. Appena vestita la sposa che è in uno stato di fibrillazione paurosa, la quale si preoccupa del padre che dovrà accompagnarla all’altare quando vede l’abbigliamento della madre commenta con Carlo a denti stretti.
“ Ma proprio oggi doveva vestirsi da puttana!”
Matilde è veramente bellissima. Con il fisico che si ritrova, indossa un bellissimo abito nero che le arriva appena sotto il ginocchio. Un vistoso spacco davanti con drappeggi di stoffa a pieghe, lascia intravedere le auto reggenti con un pizzo bellissimo e la parte della gamba dal ginocchio in giù. La fascia lasciando intravedere le sue forma ma senza nessuna volgarità. Le spalline sono fili d’oro intrecciati, e sul petto uno spacco diagonale mette in risalto il suo meraviglioso decolté. Ma lo spettacolo è reso assolutamente intrigante quando lei sta seduta, la stoffa si allenta e si arriva sbirciare fin quasi ai capezzoli. Ovviamente lei non indossa nessun intimo, sarebbe evidente vanificherebbe il tutto. Stivaletti neri, con tacco da dieci. Una stola bianca per coprire le spalle, un cameo di corallo nero al collo legato con un nastro sempre nero e un filo di trucco e lucida labbra completano il tutto. Quando scende dalla vettura tutti la guardano, è chiaro che sta rubando la scena più alla madre dello sposo che alla figlia. Io osservo davanti alla chiesa l’effetto meraviglioso che fa. Francesco, il padre dello sposo le offre il braccio per accompagnarla dentro, e per tutta la durata della cerimonia non si allontana mai da lei. Alle venti mi chiedono con un sms se posso andare a prenderli, sono venuti con la sposa e ora sono a piedi. Arrivo al ristorante, loro escono poco dopo rincorsi dal padre dello sposo, mi guarda, mi dice che me ne devo andare penserà lui riaccompagnarli a casa, ma lei non accetta. Era parte del piano farlo eccitare con un bufalo lasciarlo a bocca asciutta.
“Per piacere, Francesco, devo andare a casa, sono stanca i miei parenti se ne sono gia andati da un pezzo, gli sposi partiti, e di ballare non ne ho voglia, ho male ai piedi, le scarpe nuove mi fanno male.” - dice con voce di supplica.
Lui ignora tutti, sembra che esiste solo lei, ha un vistoso bozzo e credo che sia stato così per tutto il giorno. A casa Matilde si diverte a raccontarci tutte le proposte e porcate che lui le ha proposto, lei non ha mai detto di no, ma nemmeno di si, e questo lo ha fatto morire dal desiderio. Lui le ha sbirciato i seni sempre, si è strusciato contro di lei ad ogni occasione e in particolare quando hanno fatto una foto di gruppo, lui in piedi dietro di lei che sentiva il suo voluminoso pacco premere nel solco del culo, ma lei non si è mai concessa.
“Adesso miei adorati maschi fatemi godere, sono stata umida per un giorno intero, devo esplodere!” - mi dice buttandomi le braccia al collo.
La spoglio e la trovo veramente molto eccitata, la scopo con impeto sotto lo sguardo compiaciuto di lui che sborra poi stanco si addormenta sulla poltrona, mentre lei dopo avere goduto molto in fica pretende un servizio completo. La penetro nel culo, lei ha un momento di pura eccitazione memore del palo che l’altro le ha strusciato tutto il giorno contro.
…scopamiiiii…sfondmai …..il culooooo…….sssiiiii……….
La faccio godere con calma, poi le sborro in bocca. Ultimamente va pazza per bere la mia semenza, dice che la fa ringiovanire. Dal fatidico giorno passano quattro mesi nei quali Francesco ha ripetutamente cercato di portarla a letto, ma lei ha sempre rifiutato. La vita scorre benissimo, ci sono le prime giornate di sole e andiamo al mare in una spiaggia nudista. La situazione la eccita così tanto che non aspetta di tornare a casa, mi scopa davanti a tre maschi, quattro con Carlo che si segano furiosamente. Un sabato, andiamo a giocare a tennis. Al ritorno, com’è nostra consuetudine facciamo la doccia in casa, ma entrati ci troviamo Luisa che sta parlando, anzi piangendo con la madre. Intuisco che sono di troppo e me ne vado. Sono stupito, dal matrimonio sono passati quattro mesi, avrà chiamato i suoi genitori al massimo tre volte. Non li ha mai invitati a cena casa sua, è venuta a cena da loro due volte, ed ora si presenta piangendo, deve essere importante. L’indomani torniamo al mare. Distesi sulla sabbia, mi raccontano il problema che ha la figlia. Con il lavoro e suocero tutto bene. Il matrimonio anche sarebbe perfetto se non vi fosse un piccolo dettaglio: Stefano, a letto è tremendamente timido. Si scopa a luci spente e in assoluto silenzio, solo alla missionaria, niente preliminari, niente cazzo in bocca e nemmeno leccate. Parlare di bocchini o inculate lo terrorizzano. Lui la penetra, si muove in assoluto silenzio, poi poco dopo sborra e si mette di lato e dorme. Sono quattro mesi che non si fa una sana scopata. Lei non ne può più. Ha provato a parlare con lui, ma ha ottenuto il solo risultato di vederlo ancora più chiuso, insicuro e ha diradato anche le volte che scopano.
“ A tuo genero ci vorrebbe uno come Luca.” - Commenta Carlo, ad alta voce.
“ Certo per voi è facile. Tra voi c’è complicità, fiducia, amore, rispetto, e un’intesa profonda, ma fra loro? Lui l’ama fino a questo punto? Quindi dovremmo cominciare da lui, capire fino a che punto è disposto a sacrificarsi per lei.” - propongo io.
Matilde ci guarda.
“Dobbiamo trovarle una soluzione, ma come, non posso certo invitarla scopare con te. Certo, un bel maschione che la sfonda non sarebbe così depressa. Ma come faccio a trovare un’idea? ”
Nei giorni seguenti elaboriamo un piano. Matilde desidera la felicità della figlia al di sopra di qualunque altra cosa. Mi chiede di aiutarla, è convinta che può contare solo su di me. Per prima cosa incominciamo ad entrare in confidenza con lui. Il sabato successivo li invitiamo a giocare con noi a tennis. Ovviamente, lei accetta dietro un suggerimento della madre a cui ora Luisa sembra dare molto ascolto. Ovviamente la doccia la facciamo a casa. Mentre mi asciugo i capelli, Matilde le chiede di andare nella sua camera, convinta che vi sia Stefano. Quando Luisa entra resta a bocca aperta.
“ scusa non sapevo che……………”
Mi fissa il cazzo per un lungo interminabile momento, poi esce. Torna in cucina e racconta tutto alla madre.
Ma lo sai che palo si ritrova Luca fra le gambe?- Le chiede sbigottita.
“Ma tu hai la minima idea di casa potrebbe farti un simile palo dentro il ventre?” – Le ribatte convinta.
Le due donne si mettono a parlare molto intimamente, e finalmente Luisa comprende il ruolo di Luca in quella casa. Il primo passo è fatto. Da quel giorno il suo atteggiamento nei miei confronti cambia radicalmente. Poi ci dobbiamo lavorare il marito. Matilde l’invita la domenica ad una grigliata di pesce da loro. Mentre Carlo è in giardino a preparare la grigliata, e le donne sono in cucina, io e Stefano andiamo in auto a prendere il gelato in una gelateria vicino. Lo vedo moscio, depresso. Conosco il motivo, ma voglio che sia lui a parlare.
“ Come mai sei così moscio, la vita matrimoniale si è rivelata deludente? ” - Gli domando scherzando.
“No, è bellissima, sono io che sono incasinato.” - Mi risponde a denti stretti.
Lo guardo, lui abbassa il capo, è proprio triste.
“ Che ti succede? Problemi di lavoro? soldi? Salute o cosa? “ – insito io.
“ No, sono io che non vado bene, e non trovo una soluzione al problema, anzi credo che nemmeno esiste. – risponde con un filo di voce.
“ Solo alla morte non si trova una soluzione, per tutto il resto basta trovare una persona o un amico che ti ascolti e ti dia una mano e vedrai che si risolve tutto. Certo se tu ti tieni tutto dentro non puoi sapere se lo risolvi. ”
Lui scuote il capo, è al massimo della pressione, deve decidere se aprirsi o no, mi guarda poi parla.
“Il problema sono io. Da ragazzo ho avuto una maledetta governante che mi ha sorpreso a spiare mia madre mentre mi segavo. Un casino. Sono stato portato davanti a lei che mi ha punito. Consapevole che questo poteva nuocermi, lei non ha trovato di meglio che ordinare alla megera di terrorizzarmi, con punizioni e urla dove mi apostrofava di essere un porco e un pervertito. Cresciuto per anni in questo clima ho mentalmente associato il sesso ad una cosa estremamente sporca, peccaminosa e da espletare senza troppe smancerie. Timido e chiuso non ho mai anche in seguito cercato di saperne di più fin quando ho conosciuto Luisa. Per me è come aver incontrato un angelo. Lei mi ama e io impazzisco per lei. Le ho confidato di essere vergine, mentre lei onestamente mi ha detto che aveva avuto altri ragazzi, io non me ne sono fatto un problema. Le voglio troppo bene. La prima notte di nozze, è stato subito evidente che io non ne sapevo nulla di sesso. Lei è stata molto dolce e paziente. Mi ero documentato un poco su internet, ma una cosa e leggere, un’altra è metterlo in pratica. Un vero disastro!.”
Lo ascolto in silenzio, molte cose mi erano già note, ma lascio a lui il compito di sfogarsi, gli sta facendo sicuramente bene.
“La cosa peggiore,è che non trovo una soluzione. Non voglio vedere Luisa soffrire così, ma non posso andare da un amico e chiedergli di spiegarmi come si scopa una donna. Lo immagini che casino. Mio padre poi nemmeno mi vede, per lui sono solo un capriccio di mamma. Come la trovo una soluzione questo problema?
Mi guarda depresso, deluso, sconfitto.
“Tu quanto ami Luisa? Cosa faresti per il suo amore? La sua felicità quanto ti sta a cuore? Tu hai bisogno di una persona fidata, fuori dal tuo ambiente e dal vostro giro di amicizie che ti insegni a scopare tua moglie. – gli chiedo guardandolo negli occhi.
“ Darei la vita per lei. Nessun sacrificio sarebbe troppo grande pur di vederla tornare a sorridere, felice e allegra com’era quando l’ho conosciuta. I miei suoceri hanno molta considerazione di te, quindi ti chiedo: scopa tu mia moglie, io ti guardo e poi faccio tutto quello che fai tu, anzi me lo insegni anche a me. Con un maestro come te dovrei riuscire venirne fuori. “ - mi risponde molto seriamente.
Dentro di me provo la stessa sensazione provata tanto tempo prima, un altro marito che mi chiede di scopare sua moglie, ne sono lusingato.
“Sei sicuro che tu saresti capace di lasciare che un altro uomo tocchi tua moglie, magari in tua presenza? Non sarebbe meglio andare con una puttana e io ti insegno con lei? E poi chi ti dice che Luisa accetti?” – ribadisco serio, anche se sono convinto che lui ormai a deciso.
“ Non voglio nessuna puttana, voglio lei, e poi se non trovo una soluzione finisce che un altro uomo finirà per scoparla sicuramente anche a mia insaputa, quindi farlo insieme e con la giusta persona mi sembra la miglior soluzione. “ - mi risponde molto determinato.
“Credo che questa sia la giusta soluzione. Per convincere tua moglie dovresti farti aiutare da Matilde, sai, fra donne è più facile, e poi anche loro in passato hanno avuto dei problemi e li hanno risolti insieme, l’esperienza aiuta. ”
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I massaggi
Era ormai diventato l'appuntamento fisso del mercoledì, accadeva tutto così naturalmente che non ne potevamo più fare a meno, né noi né lei.
La prima volta accadde tutto per caso. E' l'amica della mia lei e quel giorno venne a trovarci solo per trascorrere qualche ora in compagnia, aveva mal di testa e così ebbe finalmente l'occasione per chiedermi di massaggiarle le tempie, per testare in prima persona quello che si diceva delle mie mani.
Iniziai lentamente a strofinarmi le mani per riscaldarle e le posai sulla sua fronte disegnando dei cerchi con le dita spingendomi pian piano verso l'esterno, sulle tempie.
E' stato quello il momento in cui ho capito che l'avrei potuta fare mia!
Era completamente abbandonata nelle mie mani. Continua a scendere dietro le orecchie proseguendo fin sotto la nuca, seguendo l'attaccatura dei capelli. Dopo una ventina di minuti decisi di fermarmi, ma sapevo che quello sarebbe stato solo l'inizio.
Infatti non mi sbagliavo, il mercoledì successivo la vidi arrivare, gli occhi maliziosi celavano una finta tristezza, lo sapevo, a breve mi avrebbe chiesto di far qualcosa per il suo perenne mal di testa, e così fu..
Potevo osare di più!
Inizia come la volta precedente e questa volta alla testa e alla nuca aggiunsi le spalle. Non so perché, ma mi piaceva arrivarci gradualmente.
Alla volta successiva arrivai alla schiena, ma ormai sapevo di poter andare ovunque avessi voluto e in tutto questo "ovunque" volevo con me anche la mia lei.
Pensai e ripensai a come poter creare la giusta situazione e giunsi alla conclusione che la cosa più banale era massaggiarle entrambe contemporaneamente.
In uno dei tanti mercoledì finalmente realizzai i miei pensieri.
Eravamo in macchina tutti e tre a guardare le stelle e potevo toccarle insieme. Non persi tempo per farle mettere più comode possibile e iniziai quelli che sarebbero stati i massaggi più eccitanti di tutta la loro vita!
Iniziai lentamente con una mano su una e una sull'altra..
Delicatamente sfioravo le loro schiene da sotto le magliette quando mi accorsi con stupore che nessuna delle due aveva indossato il reggiseno! Già questo aumentava il mio eccitamento!
Continuai a scendere fin sul fondo schiena, con le mani leggere, sentivo e distinguevo perfettamente il battito dei loro cuori aumentare, i respiri essere più affannati, ogni parte che sfioravo mi trasmetteva uno stimolo al cazzo, ormai duro e pronto a qualsiasi tipo di penetrazione!
Fu in quel momento che capii dai loro sguardi che non erano loro le mie prede ma io il loro giochino.
Notai i loro sguardi incontrarsi e capirsi e senza quasi nemmeno accorgermene avevano sfilato le magliette e sbottonato i miei pantaloni. Le mani arrivavano ovunque, avrei voluto averne altre cento per poter dare loro ciò che stavano dando a me, un immenso piacere!
Ero talmente inebriato da quelle mani che sapevano il fatto loro che non mi resi subito conto che qualcosa stava cambiando, la mia lei l'aveva preso in bocca e l'altra le leccava i seni arrivando con molta calma al suo pube, e più l'altra scendeva e più lei si eccitava e succhiava!
Cambiarono i ruoli ma non cambiò l'eccitamento!
Stavo ricevendo il bocchino migliore della mia vita e dovevo ricambiare nel miglior modo possibile, quindi le presi una ad una e le piegai davanti a me.
Lo spazio era ridottissimo ma ormai avevo deciso, mi aggrappai ai fianchi di una e diedi la prima botta, poi presi l'altra e feci lo stesso, lo rifeci e sentivo i loro umori bagnare il mio cazzo e i loro respiri diventare gemiti! Si baciavano, si toccavano, lo ripresero in bocca, la mia lei saltò sul cazzo mentre l'altra se la faceva leccare, erano impazzite loro ma lo ero di più io!
Era tardi ormai così proposi di scendere dalla macchina per stare un po' più comodi e non mi lasciarono finire la frase che erano già fuori, preparate per ricevere il mio cazzo, ormai pronto a sborrare! Mi sentivo pieno ma volevo far venire loro per poi ricevere il finale con i fuochi d'artificio! Le ripresi, questa volta una ad una e le feci venire! Le sentivo gemere, sentivo i corpi contorcersi dal piacere e stavo impazzendo, non ebbi il tempo di capire che l'avevano in bocca! Il mio seme fluttuava nelle loro bocche e più ne usciva e più succhiavano..
Sognavo da una vita un momento così e finalmente era successo!
E quell'appuntamento del mercoledì divenne il nostro piccolo segreto per tantissimo tempo!
SOLELUNA
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History of violence 12
Sto in silenzio, è notte fonda, Rodolfo guida. Abbiamo appena lasciato Marisa e Marcello dopo essere usciti dal privè, ci ritroviamo soli dopo la primissima porcata fatta insieme. Il nostro addio al celi-nubilato ad una settimana esatta dal matrimonio. Rodolfo si è scopato un'altra donna, io mi sono fatta sbattere da un altro uomo sotto i suoi occhi.
E' lui il primo a rompere il silenzio.
"Come ti senti, amore mio?".
Sospiro, gli rispondo che mi sento benissimo. Probabilmente qualcosa non gli torna, vista la facilità con cui ho preso l'iniziativa con l'altro uomo, seppur sotto la spinta della situazione.
"Anche io... è stato bellissimo... sai?" mi risponde quasi imbarazzato.
"Ti è piaciuto farlo con Marisa?" lo sondo un po'. Lui tace diversi secondi prima di replicare.
"Beh, lo sai, sono tanti anni che non facevo sesso con una donna che non sia tu...".
"Ed è stato bello?".
"Si... molto... soprattutto per il fatto che tu eri d'accordo, nessun senso di colpa, solo piacere...". Rimane zitto per un po' poi aggiunge.
"Ma tu... dopo il ballo, quando siete spariti per mezzora... cosa avete fatto?"
"Vuoi dire mentre tu ti scopavi Marisa nella stanzetta?" lo guardo di traverso sogghignando.
"Si..."
Decido di andarci giù cruda.
"Marcello mi ha portata nella dark room, mi ha alzato la minigonna e... me lo ha messo nel culo".
Rodolfo tace, assorbe la notizia. Lui il culo non me lo ha mai fatto e per quanto ne sa lui prima di stasera era ancora vergine.
"E' stato bello, non ho sentito mica dolore...". Faccio passare parecchi secondi tra una frase e l'altra, voglio che lui assorba bene ciò che dico.
"Mentre Marcello mi inculava è arrivato uno sconosciuto che me lo ha messo in mano..."
"Poi Marcello è... uscito da me quell'altro mi ha presa per mano, mi ha portato in una stanzetta... e io mi sono fatta scopare... sono venuta mentre lui mi scopava, sai?". La seconda parte non è vera, ma utilizzo la bugia per rompere quante più barriere possibile e per metterlo alle strette. Da stasera potrò essere un po' più vera con il mio uomo.
Rodolfo tace. Resta da vedere se accetta la situazione pur di potersi fare qualche scopata con altre donne o se proprio gli piace che sua moglie sia una troia.
Allungo una mano, lo tocco nell'intimità, è in erezione. E' proprio partito il mio Rodolfo, solitamente gliene basta una per sera.
"Amore, ferma la macchina appena puoi" gli sussurro massaggiandogli il pacco.
Rodolfo si ferma in una piazzola buia, spegne i fari.
Mi chino fra le sue gambe, glielo prendo in bocca. E' in erezione completa. Allora sdraio il sedile e mi metto sul fianco. Rodolfo sdraia il suo, mi si avvicina. E' ora che io e Rodolfo consumiamo il nostro primissimo rapporto anale. C'è già passata una squadra di calcio nel mio culetto in questi ultimi tre mesi, ma lui non può saperlo. Spero sia un buon modo per fargli dimenticare la facilità con cui me lo sono fatto mettere in quel posto da Marcello.
"Lo sai che ti amo da impazzire, vero?".
Lui annuisce, è arrapato come un bufalo, in questo momento dell'amore gliene frega poco.
"Fammi il culo anche tu amore, qui... subito...".
Lunedì torno al lavoro, dopo una domenica pigra e casalinga passata a fare preparativi per le nozze.
Il nostro addio al celibato non poteva andare meglio di così, Rodolfo appare tranquillo, l'avventura sessuale non sembra aver avuto conseguenze negative, anche se è presto per dirlo. Vedremo. Qualcosa non mi torna, mi pare strano che Rodolfo abbia accettato questo importante cambiamento così, senza quasi batter ciglio, tutto soddisfatto di essersi scopato un'altra donna con il mio permesso.
Per parte mia ho trovato la cosa piacevole, ma mai stimolante come quando faccio queste cose senza Rodolfo. Rodolfo appartiene per me alla sfera affettiva ed in sua presenza l'animale che è in me stenta ad esprimersi. Mi è piaciuto andare al privè, ma mi sarei certamente divertita di più se fossi stata da sola o se mi ci avesse accompagnata qualcuno dei miei amici sporcaccioni.
Stamattina ho sentito Matteo, uno dei due toscani. Mi ha chiesto se accetto di incontrarlo nel caso in cui lui debba passare per Roma. L'ho lasciato in forse, altrimenti il rischio che salti subito in macchina e si presenti qui tra due ore è elevatissimo... e ora non è il momento: sto lavorando in ufficio ma non ne ho la minima voglia. Devo sistemare diverse pratiche in vista dell'assenza di 20 giorni per il viaggio di nozze. Ecco che arriva una telefonata di Sergio sul cellulare. So per esperienza che non è prudente ignorarlo.
Esco per una pausa caffè e lo richiamo.
"Ciao stronzetta... allora ci siamo divertite al privè dell'amico di Enzo insieme al maritino, eh?".
"Ciao bastardo. Si, non è stato male...".
"Potevi dirlo a me di organizzarti la seratina no? Sarebbe stata più piccante".
"Piccante lo è stata ugualmente... sei tu, micione bello, che dopo avermi fatto prendere tre giorni di ferie per stare ai tuoi comodi sei sparito".
Sergio non si scusa nè dà spiegazioni. Si limita a manifestare ciò che vuole.
"Senti, domani sera esci con me, ok?"
"Domani sera? Sergio, oggi è lunedì e sabato mi sposo".
"Embè? Ti sposi sabato, mica domani sera. Fatti trovare pronta che passo a prenderti. Mettiti carina e sexy". Butta giù il telefono senza nemmeno salutare.
Con questo bastardo non c'è da scherzare troppo, a contrariarlo rischio qualche casino o di rimediarci qualche altro ceffone. Eppoi, a dirla tutta, non ho molta voglia di contrariarlo. Sicuramente ha in mente qualche maialata, ed io di voglia di cazzo ne ho proprio tanta... odio ammetterlo, ma sono felice che Sergio mi abbia cercato... mi dico pure che tra pochi giorni vivrò con Rudi ed uscire la sera da sola non sarà mica molto facile... uff... tanto vale approfittarne finchè posso...
L'indomani sera mi preparo. Doccia, profumo, creme per il corpo, intimo sexy, minigonna, stivali, sono proprio carina. Soprabito sopra per ingannare i miei e via fuori nella fresca serata ad un dopocena "con le amiche". Sergio è giù ad attendermi. Salgo in macchina. Mi bacia in bocca, strano, di solito non lo fa. Avvia l'auto, non ho idea di dove stiamo andando.
"E insomma ti sei fatta l'addio al nubilato insieme al maritino... sai che palle, eh?"
"Non direi, siamo stati al privè..."
"Marcello, il ganzo dell'amichetta di Enzo ti ha scopata, vero?".
"Si... mi ha scopata sotto gli occhi di Rodolfo, te lo ha detto Enzo, vero?".
"Ahahah insomma il maritino lo stai svegliando, eh? D'altronde è pure giusto che inizi ad abituarsi alle corna visto che moglie zoccola che si ritroverà".
Non ribatto. Allora soggiunge.
"Stasera te lo faccio fare io un addio al nubilato come si deve, poi mi dici la differenza, puttanaccia che non sei altro".
Digerisco la frase e non posso fare a meno di bagnarmi a questo insulto. La voglia di sesso che provo in questo momento mi blocca lo stomaco. Rodolfo stia fuori dalle palle, stasera l'uomo giusto per me è Sergio... spero abbia in mente per me qualcosa di veramente porco. Ci fermiamo all'Eur. Scendiamo e andiamo in un bar con i tavolini. Sergio ordina da bere drink superalcoolici. Passiamo una mezzoretta seduti a chiacchierare, mi fa scolare ben tre drink. Mi alzo che mi gira la testa da morire, e comincio a ridere come una scema.
Riprendiamo l'auto, ora ci si ferma in un grosso piazzale. Sergio dirige l'auto vicino ad un camper. Lo riconosco, è il camper di quei suoi due amici di cui fatico a ricordare il nome. Fuori del camper ci sono tre uomini. Uno lo riconosco immediatamente. E' Giorgio. E' il tizio che mi ha già scopata due volte proprio dentro quel camper. Gli altri due non li ho mai visti, sono due ragazzi più o meno miei coetanei, sui 25 anni. Ho una stupenda fitta allo stomaco al pensiero che tra poco questi quattro disgraziati mi faranno di tutto.
Scendiamo dalla macchina, Giorgio stringe la mano di Sergio e mi presenta i suoi due amici. Ma sono troppo brilla per ricordarmi i loro nomi. Sergio e Giorgio salgono nella cabina del camper.
"Tu vai dietro con loro", mi fa senza troppa galanteria.
Dieci minuti dopo, quando il camper imbocca il Raccordo Anulare che riconosco dalle luci, minigonna e mutandine giacciono calpestate sul pavimento del camper e sto già scopando alla missionaria con il primo dei due tizi sul lettone matrimoniale del camper. L'altro è seduto alla dinette davanti a noi e ci guarda masturbandosi. Ha un grosso cazzo con una turgida cappella violacea, non vedo l'ora che i due inizino ad alternarsi per provare anche quella dentro di me. Il primo esce, non cambio nemmeno posizione ed il secondo si inserisce rapidamente tra le mie cosce ed inizia a fottermi con il suo pisellone turgido. Sergio è seduto a fianco del guidatore e di tanto in tanto si gira per vedere cosa succede. I due si sono già dati il cambio diverse volte. Sto in deliquio, penso sarebbe ora che Sergio e Giorgio si uniscano ai festeggiamenti, vorrei che mi maltrattassero un po'. Il camper si ferma e Giorgio spegne il motore. Sergio entra nella cellula del camper, mi fa rivestire e mi obbliga ad inghiottire una pillola arancione. I quattro uomini si siedono sulla dinette davanti al letto e mi ordinano di pompinarli di seguito. Inizio da Giorgio che evidentemente non vedeva l'ora, mi metto in ginocchio davanti a lui e mi picchia il membro eretto sul viso insultandomi e dandomi della vacca. Glielo afferro e me lo caccio in bocca. L'uomo comincia a gemere di piacere, lo sbocchino per tre o quattro minuti quando Sergio si alza in piedi.
"Levati, ora ti faccio vedere come si tratta una mignotta come questa, tienila ferma"
Mi prende le testa, mi fa aprire la bocca e mi infila il cazzo eretto fino in gola. Giorgio mi immobilizza la testa fra le mani e Sergio inizia a scoparmi la gola. E' doloroso, fastidioso, respiro a stento ed ho in continuazione conati di vomito. Ma godo da morire a questo trattamento, provo una sensazione di euforia mista a sensazioni di energia in tutto il corpo, mi rendo vagamente conto che la pillola doveva essere una qualche droga. Sergio insiste con violenza e accade un mezzo disastro perchè alla fine non riesco a trattenere il vomito. Rigetto parecchio liquido sul pavimento del camper ma non provo nemmeno imbarazzo. Mentre uno dei due pulisce la schifezza con dei rotoloni di Scottex Giorgio dà il cambio a Sergio che mi blocca la testa e ricominciano a violentarmi la bocca.
"Dai che ora ha lo stomaco vuoto, dalle un'altra caramella che la prima l'ha vomitata".
Cerco di rifiutarmi di prendere un'altra dose di non so che, ma Sergio mi molla uno schiaffo secco anche se non troppo forte. Inghiotto la seconda pillola. Giorgio continua per parecchi minuti a scoparmi la gola fino a scaricarmici dentro un'intera sborrata. Sergio mi mette a pecorina sul letto, mi infila un plug di lattice nel sedere. Mi fa aprire le cosce e mi chiava in fica incitando gli altri due a proseguire con quello che in seguito ho saputo chiamarsi deep-throating. I due ragazzi mi infilano entrambi il membro in gola divertendosi a tapparmi contemporaneamente il naso. Il senso di soffocamento unito al dolore della doppia penetrazione mi eccita profondamente. Mentre Sergio continua a pomparmi da dietro ed il plug mi sconquassa il sedere prendo entrambe le cappelle dei due ragazzi in bocca e le ciuccio per quanto la larghezza della mia bocca lo permette. Mi sembra di stare in un paradiso di goduria e sofferenza. Sergio esce da dentro di me e tira fuori da un'anta diversi falli in lattice dalle dimensioni inquietanti. Inizia dal più piccolo, che è già ben oltre le dimensioni di un pene medio. Non ho problemi a prenderlo prima in fica e poi in culo. Mentre Giorgio si gode la scena bevendosi una birra, Sergio passa al plug più grande. Credo sia largo il doppio di un cazzo normale. Con molto sforzo riesco a prenderlo tutto nella fica. Sergio è bravo e delicato nel procedere e la soglia del dolore non è mai troppo intensa.
"Girati, adesso te la lavoro un po', tu lecca i ragazzi e Giorgio".
Mi distendo supina, Sergio mi mette un cuscino sotto il bacino. Il plug, sapientemente maneggiato, scorre avanti ed indietro nella mia passera dilatandola. Prima Giorgio, poi i due ragazzi a turno si siedono sul mio viso. Non ho alcun problema ad esplorare i loro culi con la lingua, a questo punto sono veramente in grado di accettare tutto.
"Ora ne prendi due insieme, Franceschina, vedrai come te la godi".
A Giorgio è tornato duro. L'uomo si siede sul letto, mi fanno salire sopra di lui. Abbasso il bacino e mi impalo sul cazzo di Giorgio. Sergio si fa avanti e punta l'erezione a sua volta contro la mia povera passera. E' un po' doloroso all'inizio ma con un po' di spinte mi ritrovo dentro entrambi i cazzi dei due uomini. La posizione è un po' acrobatica ma la sensazione è sconvolgente. Sergio e Giorgio mi fottono per diversi minuti, poi propongono ai due ragazzi di dar loro il cambio. Stessa manovra, ora ho dentro la fica i cazzi dei due giovanotti che mi sfondano deliziosamente.
Sergio li lascia divertire per un po', poi interrompe il doppio amplesso.
"Ora rimettiti la mini e fatti una passeggiata, vai fuori dal camper". Raccatto le mutandine e faccio per infilarle.
"Ho detto la mini, le mutandine lasciale"
Obbedisco e scendo dal camper senza capire.
Mi rendo conto che stiamo in una grossa area di parcheggio autostradale un po' lontano rispetto alle carreggiate. Non mi ero resa conto che avevamo imboccato l'autostrada e non ho idea di dove ci troviamo. E mi rendo anche conto che ci sono una dozzina di camion parcheggiati, alcuni a motore acceso. Scendo da sola dal camper, cammino a fatica a causa del plug infilato nel sedere.
"Che devo fare?" chiedo a Sergio che si è messo al posto di guida.
"Vai davanti al camper adesso".
Lo guardo sconcertata. Improvvisamente Sergio accende l'autoradio del camper e una musica fortissima fuoriesce da tutti i finestrini aperti. La luce dei fari abbaglianti mi investe. Ho la testa piena di girandole, sono morbosamente eccitata dai trattamenti e dalle umiliazioni subite e sento tutto un fuoco che mi prende in tutto il corpo. Mentalmente sono del tutto scombinata. Le cabine di un paio di camion si illuminano, un tizio scende dal camion, altre due teste sbucano incuriosite da finestrini che si aprono.
Capisco che mi hanno portata in questo sudicio posto per farmi violentare dai camionisti. I due amici di Giorgio mi raggiungono nel fascio di luce e prendono a baciarmi e toccarmi. Si muovono a tempo di musica, anche io inizio ad ancheggiare. Non ci vuole molto perchè un capannello di cinque o sei camionisti ci attorni. Mi rendo conto che non vedo l'ora che mi mettano le mani addosso e mi facciano di tutto. Interviene Sergio, mi fa appoggiare le mani sul cofano del camper, e mi solleva la minigonna.
In mano regge il megaplug con cui mi ha allargata poco prima. Mi ordina di aprire bene le cosce. I camionisti si avvicinano. Sergio mi sputa un paio di volte sulla fica, poi mi infila l'arnese di lattice che entra senza soverchi sforzi. I commenti volgari, le risate sgangherate e i mugolii dei camionisti si sprecano. Il capannello si è stretto, posso sentire il respiro affannoso degli uomini intorno a me. Sergio estrae il plug e risale sul camper con gli altri. Sono sola e seminuda in mezzo ad un branco di camionisti arrapati.
"Chi di voi ha il cassone vuoto, ragazzi?" fa uno degli uomini.
"Venite" fa un grassone con una folta capigliatura rossa.
I gruppo di camionisti mi attornia, mi tastano il culo a turno, mi sculacciano. Sono la loro ghiotta preda. Arriviamo davanti ad un grosso autoarticolato, il proprietario armeggia con il grosso sportello e lo apre. Gli uomini mi aiutano a salire.
"Il camion è mio e me la fotto io per primo" dice il rosso.
Mi dice di sdraiarmi su uno strato di copertacce, poi bestemmia ed urla agli altri:
"Ehi, portate dei preservativi, forza".
Aspettando che arrivi il condom l'uomo mi si avvicina con i pantaloni calati. Mi sfila la minigonna e mi toglie la camicetta buttandole in un angolo. Mi siedo sulla lurida copertaccia e glielo prendo in bocca. Sa di piscio e di sudore ma la cosa anzichè disturbarmi mi stimola. Gli passano un condom, lo scarta e lo indossa. L'uomo mi sale sopra e mi fa allargare le gambe. Mi fotte in un colpo solo, ma sono bagnatissima. Ho il viso a contatto con il petto peloso del camionista, le ascelle gli puzzano tremendamente ma non mi dispiace. Comincio a godere come una fontana sotto questo scimmione maleducato che mi martella di colpi. Sento gli altri tizi salire nel cassone e commentare volgarmente ciò che vedono. Mi sento in paradiso in mezzo a questo branco di maiali e vorrei che non smettessero mai, vorrei che ce ne fossero di più, tutti in fila fuori dal camion ad aspettare il loro turno. Il mio scimmione aumenta il ritmo, gli altri intorno fanno il tifo incitandolo a sfondarmi: mi concentro per trattenermi e prolungare così il piacere ma non ci riesco: vengo lamentosamente in un orgasmo sublime insieme al rosso che scarica nel preservativo una quantità industriale di eiaculato.
L'uomo di toglie e i tre che stanno su cassone con noi mi si gettano addosso come avvoltoi. Hanno per le mani un'occasione difficilmente ripetibile e ne approfittano in tutti i modi possibili. Il primo mi preme il viso sui propri genitali maleodoranti mentre un secondo mi sistema alla pecorina e mi possiede brutalmente. Spompino e succhio le palle al primo mentre il secondo mi martella da dietro. Poco dopo l'uomo esce dalla fica e mi punta l'asta contro l'ano. Favorisco la manovra inarcando il bacino e lo prendo tutto dentro.
"Questa zozza lo prende anche in culo!!!".
Di rimando lo incito a sfondarmi e l'uomo mi artiglia le natiche quasi con rabbia. Il terzo si sistema laboriosamente sotto di te, esplorandomi la fica con una lingua deliziosamente rasposa mentre l'amico è impegnato a sconquassarmi il didietro.
"Levatevi dal cazzo ora, forza" urla il camionista che mi sta possedendo. Gli altri si tolgono e lui mi afferra per i fianchi con ancora più forza e mi sbatte come un giocattolo. In non più di un minuto anche lui si svuota dentro di me, fortunatamente dentro il preservativo. Si toglie, mi giro e ho subito sopra quello di prima, a cui puzzano le palle. Faccio giusto in tempo a controllare che il mentecatto indossi il preservativo che me lo ritrovo in fica. L'uomo ci dà dentro per un buon quarto d'ora, poi esce, si toglie il preservativo e mi sale sopra. Si masturba sulle mie guance fino a sborrarmi in faccia e si toglie. Mentre cerco di detergermi la sborra dal viso ne arriva un altro. Apro le cosce e mi lascio violentare pure da lui. Dura non più di qualche minuto, anche lui si toglie il preservativo e mi sbrodola il suo piacere sulle cosce. Per quanto riesco a ricordare dopo di questo ne arriva anche un altro. Infine sono almeno in tre a volersi concedere il bis. Rimango nel cassone del camion circa un'ora e mezza nella quale vengo usata da tutti senza un solo attimo di sosta, con la piccola folla di camionisti fuori a fumare e bere birra in attesa della propria razione di fica.
Quando scendo sono letteralmente coperta di sperma rappreso dopo aver soddisfatto sei o sette uomini. Due camionisti mi aiutano a scendere, gli altri applaudono sghignazzando. Sono sfinita e svuotata, mi reggo a malapena in piedi. Mi dirigo al camper, busso. Uno dei ragazzi mi apre la porticina. Entro. Hanno trasformato il lettone in una dinette con tavolino e i quattro stanno giocando pigramente a carte. Sergio si alza in piedi, mi squadra.
"Togliti i vestiti, sei coperta di sborra che fai schifo".
Rimango nuda davanti ai quattro bastardi.
"Quanti te ne sei scopati? Dieci? Quindici?".
Sergio mi prende per mano, mi porta nel bagno del camper. E' una cabina abbastanza piccola con water e piano doccia compresi nello stesso spazio. Mi invita a sedermi sulla tazza, poi si sposta e fa entrare uno dei ragazzi, Ha il cazzo dritto e si avvicina. Come per un riflesso condizionato glielo prendo subito in bocca. Spompino il ragazzo finchè lui mi viene addosso. Lo stesso accade con il secondo. Sono di nuovo inzuppata di sperma fresco. Anche Sergio si avvicina e si masturba. Mi viene sulle tette. E' il turno di Giorgio.
"Ora una bella ripulitina, eh?"
Il bastardo tira fuori il pisello ed inizia a pisciarmi addosso. Il getto di urina mi coglie sul viso, Giorgio con una mano mi tiene fermo il mento e con l'altro mi piscia sul naso, sugli occhi e sulla bocca che però tengo rigorosamente chiusa. Poi Sergio fa lo stesso. Mi afferra la testa, me la abbassa e mi urina sul viso fino a svuotarsi completamente.
Rimango finalmente sola, chiudo la porta ed uso la doccia del camper per lavarmi. Mi sento a pezzi fisicamente ma anche profondamente appagata.
Sento il camper mettersi in moto e partire mentre sto ancora finendo di lavarmi. Esco dal bagno avvolta in un accappatoio. Giorgio sta guidando, Sergio mi porge un abitino attillatissimo ed elasticizzato. La mia mini e la camicetta sono in una busta, sono zuppe di sperma, e le belle calze a rete sono da buttare, tutte smagliate. Con l'abitino di Sergio e gli stivali sono comunque un bello spettacolo. Dopo un po' il camper si ferma.
"Bene Franceschina. Siamo sulla Tiberina, questa è una zona dove battono le puttane. Tu scendi qua. Il primo che si ferma digli che lo fai scopare gratis se ti riaccompagna a casa. Un consiglio, questa è una zonaccia, prima ti togli dalla strada da queste parti e meglio è. Buonanotte".
Non ci voglio credere, Sergio mi vuole abbandonare vestita da battona sul ciglio della strada. E' mezzanotte passata e di macchine ne passano ancora tante. Protesto, lo insulto, gli giuro e stragiuro che questa è l'ultima volta che mi vede. Ma il camper si allontana. Sono abbastanza terrorizzata, ho sentito di storie di protettori che pestano le prostitute che provano ad invadere abusivamente la loro zona. Ho il cellulare ma non posso certo chiamare qualcuno che conosco per farmi venire a prendere.
Non passano più di cinque minuti che una macchina si ferma. E' soltanto un chiacchierone che mi fa perdere tempo. Poi ho fortuna. Si accosta un cinquantenne dall'aria educata. Cerco di recitare la parte per risolvere il mio problema. Abbassa il finestrino e si sporge.
"Ciao caro, ti piaccio?" gli faccio cercando di sembrare disinvolta.
"Ah sei italiana" ribatte lui.
Mi chiede quanto gli costa un giro con me.
"Senti, io ho un piccolo problema..." gli faccio. "Se mi accompagni in centro facciamo tutto gratis, che ne dici?".
L'uomo accetta ed io, salendo in macchina, tiro uno dei sospiri di sollievo più profondi degli ultimi mesi.
L'uomo si dimostra carino e premuroso, anche se non fa che guardarmi le gambe. Chiacchieriamo subito piacevolmente. Si presenta, si chiama Aldo, ha 51 anni, divorziato.
"Senti, sei veramente carina e varrebbe la pena portarti in motel, ma non ho molto contante, va bene anche in macchina?".
Gli rispondo che va benissimo. Mi chiede dove vuole che andiamo ed io non ne ho la più pallida idea.
"Fai tu, trova un posto appartato" gli ribatto.
Ora che l'apprensione si è dissolta e l'aria fresca della notte mi ha ridato energie riesco persino a trovare la situazione molto eccitante. Sorrido tra me e me ed in fin dei conti mi rallegro che la serata non sia finita. E' una cosa molto porca ritrovarmi in macchina con un uomo dell'età di mio padre che pensa che io sia una battona. Sono di nuovo bagnata.
Aldo parcheggia la macchina in una stradina nascosta, spegne il motore.
"Senti, ma tu fai questo mestiere da poco, vero?".
Rispondo che in effetti ho iniziato solo da qualche mese.
"Sei favolosa... favolosa..."
Aldo mi mette una mano tra le gambe, si accorge subito che non porto le mutandine. Mi abbasso le spalline del vestito per mettergli le tette a disposizione, lui me le bacia e morde con passione mentre le sue dita mi sgrillettano la passera sempre più bagnata. Ce l'ho decisamente irritata da tutte le porcate fatte ma mi piace lo stesso. Aldo mi ribalta il sedile, insinua la testa fra le mie cosce. Mi succhia la fica avidamente, leccando e bevendo i miei umori. Mi fa godere profondamente. Appena si stacca e ribalta il suo sedile tocca a me darmi un po' da fare. L'uomo si sbottona i pantaloni e si abbassa i boxer. E' molto peloso e la cosa non mi dispiace. Ha un membro abbastanza piccolo ma decisamente duro. Glielo prendo in mano mentre gli insalivo i peli delle palle. Passo la lingua a lungo lungo l'asta per poi accogliere il cazzo completamente dentro la mia bocca. Aldo ansima ed io moltiplico gli sciaquii con la saliva. Insinuo una mano tra le sue chiappe ed arrivo a titillargli l'ano. Lui favorisce la mia manovra allargando le gambe, capisco che la cosa gli piace molto. Lo faccio girare, la mia mano sotto di lui continua a stimolargli l'uccello, affondo il viso tra le sue natiche. Le separo. E' pelosissimo ma odora di pulito, a differenza dei camionisti di prima. Ho già leccato parecchi culi maschili stasera, uno in più non cambia nulla. Arrivo a penetrargli l'ano con la lingua, so che è una cosa che le puttane non fanno, ma voglio che gli resti un ricordo indelebile di me.
Lo faccio girare, scarto un preservativo e glielo srotolo sul pene aiutandomi con la bocca. Quando la vestizione è completa mi giro sulla schiena disponendomi sull'altro sedile ed invitandolo a salirmi sopra. Aldo non chiede di meglio, si assesta tra le mie cosce spalancate e mi penetra velocemente. Ci facciamo una scopata memorabile come due fidanzatini con le bocche sempre incollate. Il ritmo è furioso e dopo quarto d'ora di galoppata arrivo ad un lungo, lento e sordido orgasmo. Mi piace fare sesso nei panni di una prostituta, non mi sono mai sentita così vacca. Lui esce da me ma non è venuto. Sono tremendamente rilassata mi giro sul fianco e lo invito a giocare con il mio culetto. Aldo si dimostra gentiluomo cambiando il preservativo. Mi appizza il membro tra le natiche, lo guido con la mano nel mio culetto, con un paio di spinte è dentro. Lascio che l'uomo si soddisfi. Dopo una decina di minuti Aldo accelera le spinte e mi viene dentro mugolando come un cucciolo. Mi riaccompagna a casa, sono quasi le tre del mattino. Lo invito a fermare la macchina a duecento metri da casa mia. Mi mette qualcosa in mano, sono due biglietti da 50 euro. Gli dico che non li voglio, che non ce n'è bisogno, glieli rimetto in mano dicendogli che lui mi ha riaccompagnato a casa e va bene così.
"Una donna come te non l'ho mai incontrata e non la incontrerò mai più. Questo è il tuo lavoro e devi essere pagata".
Non mi lascerà andare se non gli dò il mio cellulare, mi dice che deve assolutamente rivedermi in futuro. Io esito, ma alla fine glielo lascio, è una brava persona e si vede. Non mi permette di rifiutare i soldi e sono troppo stanca per continuare a discutere. Alla fine pur di andarmene li accetto.
Cammino verso casa nelle strade silenziose. Dire che mi sento distrutta è un autentico eufemismo. Tra quattro giorni mi sposo in chiesa con l'abito bianco ed è abbastanza ironico che di tutto ciò che mi è capitato stasera la cosa più normale e pulita è stata una marchetta...
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11 years ago
fd5947,
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Con davide, cpitolo secondo
Erano passati 2 giorni da quella fantastica serata con Davide; 2 giorni durante i quali ci eravamo sentiti e scritti ma non ci eravamo più visti.
Quella sera invece mi aveva chiesto di accompagnarlo ad una inaugurazione; ne ero felicissima, non per la mostra ma perché ci saremmo rivisti.
L'appuntamento era per le 8 ed io alle sei ero scappata dall'ufficio per correre a casa a prepararmi.
Indossai un vestito bianco con una fascia nera a nascondere la cerniera sulla schiena, semplice e largo che lasciava le spalle scoperte e scendeva poco oltre metà coscia, un coprispalle in maglia di cotone bianco ed un paio di sandali neri ben allacciati alle caviglie con il solito tacco 12; pochette nera e la mise era completa.
Quando scesi lo vidi accanto ad una mini cooper questa volta, auto decisamente più comoda, indossava un completo nero camicia bianca e cravatta. Ci baciammo e mi aprii la porta dell'auto per farmi accomodare.
Il tragitto fu breve e presto ci trovammo in mezzo ad un sacco di persone di tutte le età all'inaugurazione della mostra di un giovane artista. Le pareti erano piene di quadri moderni decisamente piacevoli; lui si allontanò per parlare di lavoro con delle persone ed io continuai il mio giro; sentivo i suoi occhi sempre addosso e quando mi giravo per cercarlo incrociavo sempre il suo sguardo accompagnato da un timido sorriso.
Dopo circa un quarto d'ora mi raggiunse nuovamente e mi disse "beviamoci un aperitivo, facciamo un altro giretto breve e poi scappiamo a mangiare qualcosa di serio"; mi prese per mano e ci dirigemmo al bar su per quella scalinata che portava ad una specie di soppalco che girava tutt'intorno seguendo il perimetro dello spazio; quel soppalco che avevo evitato fino a quel momento essendo completamente di vetro. Era uno di quei momenti in cui ti penti di avere certe abitudini, ma cercando di essere il più naturale e indifferente possibile salii al bar con lui. Con i nostri spritz in mano cominciammo a fare tutto il percorso di vetro speranzosa che nessuno avrebbe guardato su. Presto però, quello che all'inizio era imbarazzo divenne eccitazione, e mentre parlavamo dei quadri che ci si presentavano davanti io sentivo una sensazione strana pervadermi.
Quel silenzioso e innocuo gioco per il momento solo mio, durò non più di 15 minuti; 15 minuti carichi di energia e erotismo personale; ero eccitata insomma! Giusto il tempo di bere il drink e silenziosamente fuggimmo dalla mostra per andare a mangiare un sushi in tutta tranquillità; si parlava del più e del meno, ma gli leggevo negli occhi, nel suo sguardo, le sue intenzioni per il dopo cena; ed erano le mie stesse intenzioni.
Mi propose un' altro drink all'arco della pace ma io gli dissi che gli avrei offerto un mirto sul terrazzo; ovviamente accettò.
Giunti sul terrazzo, la luce soffusa illuminava chiaramente Noi e tutto quello che ci circondava. Non bevemmo nemmeno un sorso che subito cominciammo a baciarci avvinghiati l'uno all'altra; subito le nostre mani curiose in cerca del corpo altrui correvano ovunque. Non ci volle molto per sentire, mentre ero sopra di lui, la sua carezza insinuarsi tra i glutei e scendere sul mio intimo; un "ma come, pure oggi?" accompagnò il suo tocco delicato che senza fermarsi si fece strada dentro il mio pertugio già umido. " non anche oggi..... ma sempre!!! spero tu non sia un amante dell'intimo" gli risposi.
Intanto gli avevo tolto la cravatta, slacciato la camicia e gli stavo accarezzando il petto poco peloso; la voglia era talmente tanta che gli slacciai i pantaloni, gli tirai fuori il pene dai boxer e subito, senza alcun preliminare mi ci infilai sopra; un gemito accompagnò la mia discesa su quel pene tanto grosso che una buona parte restava fuori di me. Cominciai a cavalcarlo strusciandomi su di lui, solleticata dalla peluria.
Mentre mi muovevo sopra di lui, mi prese la cerniera, la abbassò e mi sfilò il vestito lasciandomi solo con i sandali; lo cavalcavo e sentivo il mio seno seguire i movimenti quasi fastidiosamente così me lo presi con le mani per tenerlo fermo ed intanto me lo massaggiavo lentamente; sentivo i capezzoli turgidi spingere nei miei palmi mentre le sue mani mi palpavano i glutei.
Poi mi prese e mi portò verso di se, a contatto col suo torace e mentre continuavo a cavalcarlo ci baciammo; le sue mani correvano decise in carezze instancabili sulla mia schiena, sui mie glutei e sui miei fianchi salendo fino al seno schiacciato tra i corpi; sentire quelle carezze insieme a quella penetrazione era meraviglioso; il mio bacino si muoveva su quel membro con un ritmo costante regalandomi brividi di piacere.
Presto sentì un suo dito spingere delicatamente sul mio ano; questo mi fece pensare a quanto avrei voluto un rapporto anale in quel momento, ma anche a quanto fossi spaventata dalle dimensioni che sia in vagina che in bocca risultavano molto generose; mi avrebbe fatto male? O mi avrebbe regalato sensazioni più intense?
Intanto sentivo quel dito forzare l'ingresso faticosamente; lo presi, portai la sua mano alla mia bocca, ciucciai indice e medio e li bagnai abbondantemente di saliva; a questo punto lui tornò sul mio ano e mentre ci baciavamo di nuovo, scivolò con il medio dentro di me.
Mi muovevo su di lui e lui mi penetrava nel retto con un dito; sentivo il suo pene riempirmi la vagina e il suo dito solleticarmi le pareti rettali; quando infilò anche l'indice sentii lo sfintere dilatarsi ed una scossa giungermi diretta al cervello;
era bellissimo ero stimolata da più parti. Cominciai ad accelerare il ritmo, sempre di più, a gemere e presto scoppiai in un orgasmo stupendo.
Rimasi ferma su di lui che però subito mi prese e mi fece sdraiare a pancia in su; io mi stavo ancora riprendendo da quell'orgasmo, il respiro ancora affannoso, quando lui, spogliatosi rapidamente di tutti i vestiti, mi salì sopra infilandosi nuovamente in vagina; cominciò a stantuffarmi delicatamente mentre io lentamente mi riprendevo.
Sembrava instancabile, continuò per interminabili e stupendi minuti; poi lentamente il ritmò aumentò, i colpi più decisi e gli affondi più profondi, fino ad essere dolorosi; non resistetti più, mi divincolai e subito lo presi in bocca; lui si sedette ed io a carponi sul divano, cominciai a succhiarlo con decisione mentre lo accoglievo il più possibile in bocca; con una mano gli accarezzavo l'asta e con la lingua coccolavo la corona del glande. Era stupendo, lo sentivo vibrare ed irrigidirsi ancor di più tra le mie labbra, le sue mani mi marezzavano la testa, e con il bacino assecondava le mie discese.
Cominciai a sentire dolori alla mandibola, era ormai un po' che lo stavo succhiando, ma non volevo smettere, lo guardai, aveva gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta; ad un certo punto tolse le mani dalla mia testa come per lasciarmi, cominciò a gemere e il bacino accompagnava le mie discese con colpi secchi; io continuai a fissarlo, strinsi la presa della mano che accarezzava l'asta, e succhiai con ancora più vigore e decisione; i suoi gemiti divennero ancora più intensi, una sua mano mi strinse una spalla come per avvisarmi, al che io continuai imperterrita finché un getto caldo non mi colpì il palato seguito da altri schizzi meno potenti. Il suo corpo tremava sotto, io con il pene ancora in bocca ingoiai il suo piacere e lo succhiai ancora un poco prima di staccarmi e accostarmi abbracciata a lui.
Sentivo ancora il suo sapore in bocca, e giocherellavo con il suo pene ancora parzialmente eretto, carezzandolo; quando giunsi alla base su quella peluria che lo circondava gli chiesi se non l'avesse mai tolta; mi rispose di no ed il discorso si spostò subito su altro.
Eravamo ormai rilassati sul divanetto a guardare le stelle e lo invitai a restare per la notte.
Poco dopo cli coricammo a letto e cademmo entrambi in un sonno profondo.
Al mattino sentii dei rumori giungere dal bagno, guardai l'orologio ed erano le 7; Davide era già fatto lo doccia e quando uscì dal bagno nudo notai la totale assenza di peluria sul pube e sul petto; quel pene pur essendo a riposo sembrava ancora più grosso così. Fingendo di dormire e trattenendo un sorriso continuai ad ammirarlo mentre si vestiva.
Infine mi svegliò con un bacio, mi salutò e se ne andò.
2207
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11 years ago
elisa85ely,
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History of violence 11
Venerdì mattina. Il mio penultimo venerdì mattina da nubile. Anche oggi niente lavoro, giornata libera. Mi rigiro nel letto pensando all'avventura vissuta ieri sera con i due toscani. Niente male, niente male davvero. Accendo il cellulare, trovo diversi messaggi, uno da un numero sconosciuto. Lo apro, è di Matteo, uno dei due toscanacci di ieri sera: "ciao mia meravigliosa, ti ho sognato stanotte". Sorrido, gli risponderò più tardi, magari domani, non c'è fretta. Rispondo piuttosto al mio Rodolfo. Con un pizzico di perversione gli scrivo: "ciao mio meraviglioso, ti ho sognato stanotte". Sono proprio una troia.
Non passano due minuti che il mio amore mi chiama al telefono. Mi chiede di passare da lui in pausa pranzo, sa che oggi non lavoro. Lo accontento e verso le 13 sono da lui nella tavola calda sotto l'ufficio. Rodolfo è imbarazzato, mi rendo conto subito che vuole chiedermi qualcosa ma gli manca la faccia tosta. Cerco di stimolarlo, o meglio di tirargli fuori con il forcipe quello che ha in testa.
Interpretando faticosamente il suo lunghissimo giro di parole alla fine riesco a capire che vorrebbe fare qualcosa di trasgressivo prima del matrimonio, una sorta di addio al celibato in due.
Trasecolo, questa proprio non me l'aspettavo. La seratina di mercoledì lo ha totalmente ingrifato ed ora il mio povero quasi-maritino è una pentola a pressione che sta per esplodere. Quando gli ho detto che so essere molto più porca di come mi conosce ho innescato una bomba... Alla fine gli chiedo apertamente cos'ha in mente, ma lui cambia discorso. Quando ci salutiamo con un bacio lo guardo di traverso, e gli mormoro che a questa cosa ci avrei pensato io. Lo lascio paonazzo e me ne vado in palestra, lezione di spinning.
Mi immergo nell'idromassaggio e mi abbandono ai miei pensieri. Cosa posso proporre a Rodolfo di trasgressivo? Non ho idea di quali fantasie abbia nei miei confronti, di cosa desideri. Che voglia fare solo sesso con me in qualche maniera originale? Mmmmhh lo escluderei, sono anni che lo facciamo, indubbiamente ha in mente una situazione più spinta, qualche fantasia innescatagli dalla mia performance orale nella toilette del locale di Enzo...
Già, Enzo... mi viene in mente che potrei chiedergli un consiglio che di certo sarà felice di darmi. Finito l'idromassaggio mi dirigo sui lettini relax con il cellulare in mano... ma sì, io lo chiamo.
"Francesca bella, come stai, tesoro?"
"Ciao Enzo..." gli spiego il desiderio del mio ragazzo e gli chiedo cosa può consigliarmi.
"Ma bella mia, lascia fare allo zio Enzo che ti organizzo una seratina con i fiocchi a te e al tuo bello. Ho un carissimo amico che gestisce un privè, vi porto là e vi garantisco un addio al celibato che ve lo ricordate. Con la massima delicatezza si capisce, guarda che io non sono mica come quel pazzo di Sergio".
Sinceramente non so nemmeno esattamente cos'è un privè. So che è un locale notturno dove le coppie vanno a fare scambi, ma non riesco a figurarmi un possibile contesto in cui io e Rodolfo possiamo inserirci. Eppoi, come ce lo porto Rodolfo in un privè? Gli dico che ci accompagna uno dei miei amici "particolari", che mi scopa più o meno regolarmente da tre mesi a questa parte?
"Dai, che ti organizzo tutto in quattro e quattr'otto... fai un salto stasera al locale che ti spiego la faccenda".
Stasera devo uscire con Rodolfo, ma mi inventerò un mal di testa o qualcosa del genere. Verso le 22, dopo essere "evasa" da casa mi presento al locale di Enzo. Sono vestita carina e ho messo dell'intimo piccante, non è escluso che ad Enzo venga voglia di scoparmi, e non mi dispiacerebbe affatto accontentarlo.
Enzo mi conduce ad un tavolo dove ci attende una ragazza sui 32-33 anni. E' carina, biondo cenere, anche se un po' volgare.
"Allora Franceschina, questa è Marisa, mia carissima amica che tra l'altro mi deve una fraccata di favori e vi farà da... spirito guida domani sera!!!". Una risata un po' sgangherata accompagna queste parole. Il cameriere ci serve dei drink.
"Insomma lei sarà una tua collega di lavoro che tu sapevi un po' ballerina, sai di queste qua che... insomma, mi capisci. Tu le hai chiesto di fare qualcosa con il tuo uomo e lei ti ha proposto il privè di Antonio e ci andate tu, tuo marito, Marisa e e il suo compagno. Tutto semplice. Ma tu ci sei mentalmente a vedere Rodolfo insieme a Marisa? Dai che così gli dai una bella svegliata al tuo maritino!!!"
L'esposizione così diretta mi spiazza un po', l'idea di vedere Rodolfo alle prese con un'altra donna mi sconcerta... ma è una cosa che mi metterà, anche se solo parzialmente, su un piano di maggiore parità con lui, cosa che ritengo sia decisamente auspicabile: prima o poi Rodolfo mi coglierà in castagna in qualche situazione con qualche uomo, e allora tutto sarà molto più semplice se avremo già compiuto insieme determinati passi... e poi insomma, la mia morale sessuale è da un bel pezzo che è diventata un tantinello più elastica.
Insomma accetto. Enzo mi liquida fissando l'appuntamento per l'indomani, sabato sera. Scambio il cellulare con Marisa, che nel frattempo mi è diventata decisamente simpatica, e ci salutiamo.
Arrivo a casa a mezzanotte, telefono subito a Rodolfo.
"Amore ciao"
"Tesoro, ciao.. come stai, ti senti meglio?"
Rispondo con la mia miglior voce sensuale:
"Amore mio, ti ho detto una bugia... non stavo male ma... volevo prepararti una sorpresa speciale... e l'ho fatto"
Rodolfo rimane muto, è come se vedessi il suo turbamento.
"Domani sera... si fa l'addio al celibato come si era detto".
Cerca di riprendersi, il mio sprovveduto maschio.
"Ma... cos'hai in mente... si.. io avevo detto... ma.."
"Ho visto un'amica... una collega di lavoro che tu non conosci... di cui conosco però certe abitudini particolari... e le ho chiesto un grosso favore... insomma lei e suo marito hanno accettato di accompagnarci in un locale particolare..."
"Un locale particolare??". Sento Rudy disorientato, ma lo sento anche mooooooolto interessato.
"Eh, si... proprio particolare". Segue un silenzio di qualche decina di secondi.
"Insomma, non vuoi vedermi ballare in minigonna sulla pista... una minigonna molto corta..."
"Davvero amore?" lo sento sospirare di piacere: è fatta, e anche molto più facilmente del previsto!!!
Rodolfo viene a prendermi alle 21, abbiamo appuntamento con Marisa e Marcello in un autogrill dalle parti della Tuscolana. La sera è fresca, ho il soprabito sopra la minigonna comprata due giorni prima, con la quale ho rimorchiato i due bei toscani. Sotto ho mutandine sexy e calze a rete autoreggenti, e per l'occasione mi sono finalmente procurata gli stivali neri col tacco. Rodolfo mi guarda un po' trasognato, durante il tragitto mi accarezza più volte le gambe godendosi lo spettacolo della sua fidanzata sexy, ma io respingo le sue avances con maliziosa determinazione.
Arriviamo all'autogrill, la coppia di amici ci sta aspettando, è ferma in macchina con le luci di posizione accese. Io e Marisa recitiamo la parte da copione e ci abbracciamo con profusione di baci sulle guance come se ci conoscessimo da una vita. Rodolfo e Marcello si stringono cavallerescamente la mano. Ogni coppia torna nella propria auto ci rimettiamo in cammino.
Guardo Rodolfo maliziosamente:
"E' carina Marisa, vero?" faccio al mio lui.
"Ehmm... molto, ma da quanto la conosci?"
Non rispondo, proseguiamo in silenzio, siamo entrambi molto tesi. E' ovvio che tra me e Rodolfo stasera qualcosa cambierà. Deve cambiare per forza, perchè io stessa sono già troppo cambiata e lui deve adeguarsi a me. Altrimenti andremo incontro ad un futuro non felice...
Arriviamo ad una villa in campagna circondata da un'alta siepe, Marcello scende, suona ad un citofono ed il cancello si apre. Entriamo e parcheggiamo in un piccolo parco accanto a qualche decina di automobili già presenti. Altri fari che percorrono la stradina sterrata ci fanno capire che altra gente è in arrivo.
Entriamo nella grande villa. Mi ero accorta che Marisa aveva avvisato dell'arrivo con il cellulare, ed infatti ci viene ad accogliere Antonio, il gestore. Un uomo elegante, alto, ma dall'espressione furba e dura. Però ci sa fare decisamente. Si rivolge a noi quattro come se fossimo i suoi migliori amici d'infanzia. Anche Marcello è molto spigliato e dimostra di essere a proprio agio in queste situazioni. Chi invece è un autentico pezzo di legno è il mio Rodolfo. Mi stringo a lui e sento di amarlo proprio tanto.
La villa è spettacolare: un ingresso tutto luci, vetrate e trasparenze, colonnine finemente decorate e sculture di nudo maschile e femminile. Ci registriamo e Antonio ci introduce nel salone principale dove la musica è alta. C'è un ampio spazio dove alcune coppie ballano, una zona con divani, un bar con i classici sedili girevoli.
Antonio ci lascia alle cure di Marcello che mostra di conoscere il posto già alla perfezione. Facciamo il giro della villa che si articola su tre piani. E' tutto un susseguirsi di tendaggi, di salette, di spazi nascosti. Facciamo conoscenza con la dark room, una specie di piccolo labirinto dove l'oscurità evidentemente favorisce determinate situazioni. Ai piani superiori andremo dopo, suggerisce Marcello, e ci invita a seguirlo alla zona bar.
E' ancora presto, spiega Marcello, non sono nemmeno le 23 e la serata non è ancora davvero iniziata. Altra gente sta arrivando. Ci sediamo sui sedili girevoli ed un gentile barman ci chiede cosa desideriamo. Alcoolici per tutti. Iniziamo a chiacchierare piacevolmente. Marisa tende a rimanere all'ombra del suo partner, che invece si dimostra un buon intrattenitore. Ci fa ridere di gusto e piano piano ci fa mettere a nostro agio. Perfino Rodolfo diventa presto allegro e ci facciamo un sacco di risate alludendo alla nostra inesperienza in situazioni simili.
Intanto su un divano in un angolo poco distante da noi una donna si trova seduta tra due uomini che la palpano. Alternatamente bacia in bocca profondamente prima l'uno e poi l'altro. Rodolfo è calamitato dalla situazione, poi mi guarda, si accorge che lo stavo osservando. Gli mando uno sguardo da gatta in calore studiato ad arte e lo vedo irrigidirsi visibilmente.
Marcello si alza dal proprio sedile, gira intorno al mio posto con noncuranza con la scusa di versarsi del ghiaccio nel drink e di prepararsi un piattino di snack. Sento improvvisamente la sua mano appoggiarsi con delicatezza sul mio sedere. L'uomo mi sta alle spalle, di tre quarti e mi rendo conto che Rodolfo dalla sua angolazione non ha alcuna possibilità di rendersi conto del gesto. Marcello continua a parlare scherzando a voce alta mentre contemporaneamente inizia a palparmi le natiche con una sfacciataggine inaudita. Dal suo sguardo divertito noto che Marisa è consapevole della manovra, mentre Rodolfo continua a guardarsi intorno, continuamente distratto dalla bella donna in balia dei suoi due amici e dalle ragazze del locale che girano seminude. Lascio che Marcello prosegua nella sua manovra, poi decido di sottrarmi, mi alzo e chiedo dov'è la toilette.
Quando torno trovo Rodolfo solo ancora seduto al bar. Marcello e Marisa hanno approfittato del ritmo sudamericano per lanciarsi in pista a ballare. Prendo Rodolfo per mano e li seguiamo. Balliamo una ventina di minuti, poi il ritmo cambia, arriva un lento. Marcello è velocissimo e chiede con galanteria a Rodolfo se può ballare con me. Marisa si offre al mio lui. Il lento è sensuale, Marcello mi stringe a sè, io e Rodolfo ci guardiamo... sembra visibilmente turbato, io gli sorrido dolcemente e gli faccio un cenno che tutto va bene. Marisa si appiccica al mio lui e gli poggia la testa sulla spalla. Le mani di Marcello mi accarezzano i fianchi, l'uomo mi parla all'orecchio sottovoce. Non capisco tutto quello che mi dice perchè la musica è alta, ma si tratta di una serie di galanterie spinte dagli ovvii contenuti.
L'atmosfera nel locale si è molto scaldata. Una coppia si struscia e si palpa apertamente durante il ballo, un'altra donna si ritrova a ballare con le tette di fuori grazie alle manovre del partner che cerca in tutti i modi di spogliarla. Decidiamo di riposarci. Marcello mi prende per mano e giriamo lentamente nel locale, passando accanto agli angoli seminascosti dai tendaggi. Una coppia si sta sbaciucchiando ed accarezzando reciprocamente le parti intime. Rodolfo è dietro di me, vedo che tiene Marisa per mano. Con un leggero sbandamento mi avvicino a Rodolfo, lo guardo negli occhi, con la mano gli sfioro il pacco, lo sento rigido e teso per l'eccitazione. Avvicino la mia bocca al suo orecchio a gli sussurro un "Ti amo". Lui mi risponde un "Ti amo" di rimando. Marcello ci porta su un doppio divano in una zona appartata, mi invita a sedersi ed invita Rodolfo e Marisa a sedersi dirimpetto a noi. Ci chiede cosa desideriamo da bere e si allontana verso il bar. Marisa mi guarda con occhi ammiccanti e appoggia la testa con fare disinvolto sulla spalla di Marcello. Lui si dimostra intraprendente perchè le appoggia un braccio sulle spalle ed inizia ad accarezzarle i capelli guardandomi maliziosamente, mentre lei continua a chiacchierare allegramente facendo finta di niente. Poi avvicina il viso a le odora i capelli facendole i complimenti per il profumo sensuale che emanano.
Sono quasi allibita dal comportamento diretto di Rodolfo che sta iniziando a corteggiare apertamente Marisa davanti a me che gli sto seduta davanti. Ma guarda te che brutto str@@@o, tanto impacciato prima e ora... Marcello torna, Rodolfo si ricompone e con la scusa di prendere il bicchiere si stacca da Marisa. Altri beveraggi, altre chiacchiere, poi una mano di Marisa scivola sul ginocchio di Rodolfo che mostra di gradire il contatto rimettendosi ad accarezzare i capelli della donna.
"Hai una moglie bellissima, Marcello".
Marcello lo ringrazia divertito e Rodolfo affonda leggermente il viso tra i capelli di Marisa annusandoli vistosamente ad occhi chiusi, mentre con l'altra mano le accarezza una gamba.
Vedo che ci vuole molto poco a trascinare un uomo tutto casa e fidanzatina in una situazione indecente... molto meno di quanto è stato necessario a Sergio ed Enzo per trasformare me in una troia...
Continuando a guardare Rodolfo sdilinquirsi per Marisa mi avvicino a Marcello finchè le nostre gambe non entrano in contatto. Marcello non perde tempo, le sue mani corrono sulle mie gambe. Guardo Rodolfo negli occhi mentre socchiudo le cosce, rendendole disponibili alle carezze di Marcello. Rodolfo appoggia la bocca sul collo di Marisa, glielo lecca lentamente, lei lo lascia fare. La mia mano scivola sfacciata sul pacco di Marcello, glielo massaggio. L'eccitazione mi sta prendendo, finalmente posso fare la troia anche davanti al mio uomo. Rodolfo e Marisa finalmente si baciano, io armeggio sulla patta di Marcello finchè riesco a tirargli fuori il cazzo dai pantaloni. Rodolfo si stacca dal bacio profondo con Marisa, si volta mi guarda. Ricambio il suo sguardo, sto a cosce aperte, Marcello armeggia con una mano dentro le mie mutandine mentre io sego il suo membro già eretto. Senza staccare gli occhi da Rodolfo mi chino su Marcello continuando a segarlo lentamente. Poi abbasso la testa e glielo prendo lentamente in bocca. Provo una sensazione surreale a fare un pompino ad un altro uomo davanti al mio fidanzato che si gode la scena.
Marcello mi accarezza i capelli mentre succhio e si rivolge a Rodolfo.
"Certo che anche la tua di moglie non è niente male, carissimo... e quanto è brava". Poi si rivolge a me.
"Fallo meglio, tesoro, mettiti in ginocchio". Scendo dal divano, mi inginocchio e riprendo a pompinare l'uomo. Non posso sapere come sta reagendo il mio Rudi vedendo la sua fidanzata comportarsi in questo modo. Starà guardando allibito ed incapace di reagire? Si starà dando da fare con Marisa? Marcello mi incita a succhiare, poi ad alta voce mi chiede di prendergli le palle in bocca ad una ad una. Eseguo volentieri, alternando massaggi con la lingua ai pelosi coglioni dell'uomo con lunghe leccate sull'asta rigida per poi lasciarmi riaffondare il membro fino in gola. Non so cosa stia accadendo alle mie spalle, sono troppo impegnata a darmi da fare tra i peli di Marcello. Credo di essere andata avanti almeno per una decina di minuti, finchè Marcello mi invita a smettere. Mi rialzo, mi rendo conto che Rodolfo e Marisa non ci sono più. Ci ricomponiamo, Marcello mi prende per mano, mi porta sulla pista da ballo. Il ritmo è veloce ma lo balliamo come fosse un lento. Ci sono una ventina di persone in pista. Marcello mi cinge da dietro e mi appoggia l'erezione sulle natiche, mi bacia sul collo e, ballando lentamente, inizia a denudarmi. Mi sbottona la camicetta e le tette sono le prime ad essere sottoposte all'attenzione del pubblico.
Marcello mi pizzica i capezzoli con le dita. Mi guardo intorno, vedo solo sguardi di uomini e donne eccitati fissi su di me, di Rodolfo nemmeno l'ombra. Poi è il turno della minigonna, che mi viene sollevata per quel poco che c'è da sollevare, Marcello mi scosta le mutandine e lascia che l'intera sala possa guardare la mia fica. Mi appoggio a lui e apro leggermente le gambe per mostrarmi meglio. la musica si interrompe, ho la testa che mi gira. Marcello mi prende per mano, mi sussurra all'orecchio.
"Ci divertiamo un po' da soli prima di raggiungere mia moglie ed il tuo maritino?".
L'uomo mi porta nel labirinto scuro che avevamo intravisto prima. Ci addossiamo ad un muro, limonando con le lingue. Marcello mi sfila le mutandine, mi chiede di sbottonargli i pantaloni mentre lui scarta un preservativo. Lo indossa, si appoggia con le spalle al muro, mi ga girare, gli dò le spalle. Mi attira a sè, sento subito il membro premere contro il mio sedere.
"Prima voglio farti il culo" mormora...
Me lo appoggia, mi separo le chiappe con le mani. Sento la sua erezione contro il mio ano, lui spinge ma non riesce ad entrare. L'uomo si sputa sulle dita e me le inserisce nello sfintere. Sospiro di piacere e lo lascio fare. Sento le sue dita armeggiare per allentarmi il buco del culo. Ci riprova, stavolta entra senza troppe difficoltà. Spingo il bacino contro gli inguini di Marcello per farmi inculare profondamente. Lui è molto bravo, me lo spinge completamente dentro. Diverse figure sono in piedi nella penombra accanto a noi due, non occorre un genio per capire che si tratta di uomini soli. Marcello fa loro cenno di avvicinarsi. Piano piano ho le mani di due sconosciuti addosso. Uno mi palpa le tette, un altro mi accarezza le cosce, poco dopo i due uomini gareggiano nell'accarezzarmi la fica. Uno dei due si dimostra molto bravo a stimolarmi la clitoride, allora lo attiro a me respingendo l'altro. Mentre Marcello continua ad incularmi da dietro questo tizio mi masturba la passera in maniera meravigliosa. Ricambio prendendogli il membro in mano, segandolo allo stesso ritmo con cui Marcello insiste nel mio didietro.
Mi basta una manciata di minuti di questo servizietto per venirmene lamentosamente in mezzo ai due uomini, stimolata dalle sapienti dita dell'uomo nell'ombra. Marcello esce lentamente dal mio culetto... vorrei rimanere lì e farmi scopare dallo sconosciuto che mi ha toccata così bene, ma Marcello con dolce fermezza mi prende per mano e mi porta via, il tizio sparisce nell'ombra.
Ci dirigiamo nella parte della villa vicino alla reception ed entriamo in una stanza con sopra scritto "Riservato". Altre due porte e ci ritroviamo in una piccola stanza da letto separata dal resto del privè. Sul lettone centrale stanno abbracciati Rodolfo e Marisa, completamente nudi. Vedo che il mio uomo ha ancora indosso il preservativo, capisco che Marisa si è scopata il mio Rodolfo.
La cosa non mi garba molto ma faccio buon viso a cattivo gioco. Marcello va a prendere da bere, Marisa mi si avvicina con fare inequivocabile. La cosa mi lascia interdetta, non so come reagire. Non che la cosa mi dispiaccia, ma in questo momento preferirei essere scopata da un maschio, magari proprio da Rodolfo. Vedo che ha ancora l'erezione, quindi quasi sicuramente non è ancora venuto.
Marisa mi accarezza, mi dice parole dolci, si avvicina, mi bacia sul collo, prima dolcemente, poi con la lingua, infine passa a mordermi con delicatezza.
E' la primissima volta che ho un contatto di questo tipo con una donna, la lascio fare. E' piacevole, è dolce... mi coinvolge, se non mentalmente, almeno fisicamente, ho i brividi, la pelle d'oca.
Guardo Rodolfo e vedo che si sta facendo una sega guardandoci. Dio, che porco che è il mio Rodolfo, se penso che due settimane fa ancora non si sarebbe mai nemmeno permesso di usare il verbo "scopare" per chiedermi di fare sesso con lui...
Io e Marisa arriviamo al bacio. Prima sulle labbra, ma lei è avida, la sua lingua mi entra in bocca il bacio diventa profondo, io ricambio anche se senza troppa convinzione. Subisco la cosa ma non mi esalta, sinceramente. Ci sdraiamo sul letto, lei senza troppe formalità mi scosta la minigonna, abbassa la testa fra le mie cosce. La sento mordicchiarmi i radi peli pubici con i denti, poi sento la sua lingua sulla clitoride. La lascio fare, purchè non le venga in mente che io debba ricambiarla, di leccarle la fica non ho davvero voglia. Sento Marcello rientrare nella stanza, porge un bicchiere a Rodolfo ed uno a me. Sto a cosce aperte sul letto lasciando che Marisa beva il nettare che cola dal mio sesso, ma ingoio il bicchiere di liquore in un sol fiato sospirando profondamente e restituisco il bicchiere a Marcello. Ora è lui che si avvicina. Si è tolto i pantaloni, sta in ginocchio sul letto, si avvicina... appena ho il suo cazzo a tiro glielo prendo in mano, lo attiro a me, lui si avvicina ancora. Mi porge il membro, glielo prendo in bocca senza remore mentre Marisa continua a darsi da fare al piano di sotto. Rodolfo si sta sparando una sega fantasmagorica davanti a noi tre, allora penso che sia meglio offrirgli uno spettacolo completo. Mi divincolo dalla presa di Marisa e trascino Marcello su di me. Vedo che ha ancora il preservativo.
"Adesso voglio che mi scopi" pronuncio a voce alta perchè Rodolfo mi senta bene.
Marcello non si fa pregare, mi sale sopra. Gli prendo il cazzo e lo guido nella mia fica. Un attimo dopo stiamo scopando alla missionaria. Ho Marcello sopra di me, mi rendo conto che Rodolfo dalla sua posizione vede solo le cosce aperte della sua fidanzatina con il deretano di Marcello nel bel mezzo che fa su e giù senza sosta. Marisa non rimane interte, ma anzichè occuparsi di Rodolfo ci accarezza. Marcello smonta parzialmente dalla posizione e continua a chiavarmi lasciando a Marisa lo spazio per insinuarsi. Lei cerca di avvicinare il viso ai nostri sessi ma non ci riesce.
Allora Marcello mi gira su un fianco, mi viene dietro e me lo rimette in fica sollevandomi la coscia libera. Marisa ha così buon gioco e si mette a leccare avidamente la nostra scopata, concentrandosi soprattutto sulla mia clitoride. Guardo finalmente Rodolfo negli occhi. Ha la bocca semiaperta e mi fissa con espressione ebete masturbandosi lentamente. E' come se stesse sognando. Il mio sguardo felino lo riscuote, Marcello aumenta improvvisamente il ritmo. Marisa si toglie, Rodolfo può guardare il cazzo di un altro uomo dentro la donna che sabato prossimo diventerà sua moglie. Capisco che Marcello sta arrivando allora, per la prima volta in vita mia simulo un orgasmo. Ne sono assolutamente lontana pur trovando la situazione piacevole. Comincio ad articolare frasi smozzicate ad uso e consumo del mio uomo, incitando l'altro maschio a fottermi ancora più profondamente.
"Dai, dai, come mi scopi bene...".
Marisa servizievolmente va a segare con una mano il cazzo di Rodolfo, e quando mi rendo conto che Marcello sta venendo mi metto gridare provando una soddisfazione viscerale a mostrare a Rodolfo che come mi fa urlare Marcello lui non c'è mai nemmeno lontanamente riuscito. Urlo ad alta voce tutto il piacere fisico che non sto affatto provando, è la mia mente piuttosto che urla il sollievo di potere, da stasera in poi, essere maggiormente me stessa insieme alla persona che sto per sposare.
Rodolfo eiacula poco dopo di noi, seduto sulla poltrona, inondandosi l'addome con un copiosissimo spruzzo di sborra. Marcello esce da dentro di me.
Mi pare che il minimo che io possa fare è andare a leccare e bere lo sperma del mio uomo senza sprecarne nemmeno una goccia...
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11 years ago
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Il maestro e il mozzo
Il Maestro e il mozzo
Prologo
Non si erano piu’ incontrati dall’inizio del viaggio
Il Maestro era strano quella sera. Perduto, guardava l’orizzonte ripetendo mentalmente il versetto 24 della sutra 55 che aveva appena tradotto per lui, per quello strano ragazzo che tanto lo incuriosiva.
-E sue sono le navi che veleggiano agevolmente attraverso i mari, alte come montagne
E sue sono le navi che si mostrano sul mare, come vessilli
E sue sono le navi come montagne sollevate in alto nel mare-
Improvvisamente vide il mozzo che lo osservava seminascosto da un gruppo di botti assicurate all’argano di prua.
Il Maestro avrebbe voluto recitargli quelle parole sante che racchiudevano tutta la precarieta’ e allo stesso tempo la forza del loro essere di quei giorni
Mentre stava per iniziare si fermo’ di colpo. In che lingua avrebbe dovuto parlargli?
Poi gli venne in mente quello che era successo la mattina, il mozzo aveva perso in mare una delle pentole del capitano mentre la puliva e questi aveva cominciato a picchiarlo, selvaggiamente, solo l’intervento del maestro lo aveva salvato
Lo vuoi tu? aveva detto il capitano
Fanne quello che piu’ ti piace , ma voglio vedere i segni della frusta e prima di domani.
Il Maestro con il suo intervento lo aveva salvato, ma sapeva anche che a bordo la parola del capitano era legge; ora toccava a lui, avrebbe cercato di farlo soffrire il meno possibile, ma i segni dovevano esserci, e prima di domani
Il mozzo era fermo, ad occhi bassi, non sembrava aver paura, come sempre era vestito bedu’ completamente coperto, si vedevano solo gli occhi neri vivissimi e un po’ del viso.
-Vai di sotto- gli disse il Maestro -aspettami nella mia cabina, sei mai stato frustato prima d’ora?-
-No Maestro- gli disse il mozzo sempre ad occhi bassi
Il sole era tramontato e nella luce incerta il maestro scese in cabina, il mozzo era’ li che curiosava in giro, appena senti che il maestro arrivava, si raddrizzo’; adesso lo guardava, quasi con un senso di sfida.
Il Maestro capi’, senti la sua fierezza, questo rendeva le cose piu’ facili.
-Togliti la veste e inginocchiati- gli disse.
Il mozzo si giro’, sciolse la cintura e lascio’ cadere la veste, aveva i capelli lunghi legati a coda e le pelle candida; si inginocchio’ teneva strette le gambe e le braccia conserte sul petto. Le natiche perfette, bianche sembravano solo aspettare i segni dello scudiscio.
No, Il Maestro non aveva ancora capito, e meno che mai sospettato, il mozzo che tanto lo incuriosiva, era una fanciulla.
-Terrai il mio segreto Maestro?- Gli chiese il mozzo senza guardarlo
-Si-, rispose il Maestro -non saro’ io a tradirti-
-Allora comincia - disse il mozzo - se mi sentiranno gridare non vorranno controllare altro -
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Cuckold pain – la sofferenza di un cornuto
Gli uomini "normali" sono gelosi del modo in cui le loro Donne vanno in giro, quasi svestite, gambe di fuori, magliette aderenti su capezzoli visibili, cavigliere inequivocabili, sguardi infuocati. Gelosi e magari rabbiosi con quelle Meraviglie al loro fianco, e carichi di fastidio e disprezzo per gli altri uomini che mangiano la loro Donna con gli occhi, che sbavano e si voltano senza ritegno al suo passaggio, e dei quali uomini conoscono molto bene i pensieri che passan loro per la testa in queste circostanze, e quelle sudicie fantasie in cui la vorrebbero coinvolgere. Questa dell'uomo geloso è una sofferenza stupida ed infantile, un dolore improduttivo, dannoso e poco solidaristico. Invece, l'uomo cuckold come me, voyeur convinto, cornuto per scelta superiore e logica, desidera, vuole ed incita affinchè la propria Donna vada in giro quasi fosse una "troia da monta" o una cavalla in calore, sebbene non abbia bisogno di suggerirle come vestirsi e cosa (non) indossare per richiamare l'attenzione dei maschi luridi, arrapati e maiali come me, dei quali maschi conosco bene i pensieri e le fantasie che vorrebbero applicare su quel pezzo di figa stratosferica della mia Femmina. Ed il fatto di non poter urlare a loro, a tutto il mondo maschile che sbava al passaggio della mia Dea, che io vorrei vederla tra le loro braccia, che io so cosa provano, quali desideri fortissimi hanno, quali reazioni sessuali scatena quella splendida Bagascia, e vorrei poter render condivisibile ad altri maschi il piacere della mente e della carne che Lei è in grado di donare ad essi, questo fatto alimenta quella che io ho chiamato, nel mio ultimo racconto, la sofferenza del cuckold - Cuckold Pain. Una sofferenza gioiosa, sensata, utile e solidaristica, che affraterna nel desiderio delle meraviglie femminili il mondo maschile, senza odio, rancori, lotte, invidie e gelosie.
La sofferenza
L’uomo cuckold come me gode come un pazzo ad osservare il modo in cui i camerieri, i commessi, i passanti, i camionisti, gli astanti, e gli osservatori maschi in generale divorano con sguardi allupati, sanamente viscidi, perversi, ossessivi e sbavanti la propria donna, e sa benissimo quali porci pensieri attraversano quegli uomini, e cosa farebbero quegli uomini alla sua donna, e magari quali maledizioni lanciano al legittimo consorte di quella Femmina così bona e magari così troia. In ciò sta la gioia ed il godimento dell’uomo cuckold. Ma la pena e la sofferenza di cui parlavo in precedenza? Essa risiede nell’impossibilità dell’uomo cuckold di poter far capire a quegli uomini che vorrebbero chiavarsi la sua donna che è proprio questo ciò che lui desidera, che lui stesso, il legittimo consorte di quella femmina così arrapante, vorrebbe tanto condividere con loro i piaceri della carne che quella donna sa regalare, l’uomo cuckold come me vorrebbe fermare quegli uomini, quei camerieri, quei commessi, vorrebbe trarli in disparte e dire loro che è eccitato dal modo in cui guardano la sua donna, che vorrebbe presentargliela, permettere loro di conoscerla, di condividerla nel desiderio porco e sublime che loro stanno investendo su di lei. Se l’uomo che guarda la donna del cuckold soffre di un desiderio che deve reprimere e contenere in pubblico, il marito cuckold di quella donna soffre perché, entrando in empatia con i pensieri inconfessati ed i desideri evidenti di quegli uomini, solidarizza idealmente con loro volendoli rendere compartecipi di quel piacere fisico e mentale. Vorrebbe urlare all’intero genere maschile che lo circonda e che sta divorando con gli occhi la sua femmina, le seguenti parole: venite, venite qui, allungate le vostre mani, fate come se fosse la vostra donna, baciatela e pizzicatele dolcemente i capezzoli, allungate le vostre mani luride sulle cosce di lei, insinuate una mano in mezzo alle sue gambe, lì dove calore, bollore e umido si fondono in un solo desiderio, siate gentili ma decisi, uomini maschi ma non lerci, prendetevela come ella merita ed abbiate un occhio di riguardo e di gratitudine per l’uomo che, entrando in empatia con voi, ha deciso di alleviare la vostra e la sua sofferenza ed ha deciso di condividere con voi questo piacere della bellezza incarnato naturalmente nella mia Femmina, affinché possa essere anche solo per una volta la vostra Femmina, la nostra meravigliosa Femmina. L’unica cosa che ho potuto fare, è stata quella di condividere questo mio pensiero e questa mia riflessione con la mia stessa femmina, la settimana scorsa, seduti al tavolo di un elegante bar, mentre tre camerieri facevano a gara per venirci a servire, ed appena dopo che uno di questi, per aver dimenticato di elencare tra i prodotti del locale proprio quella che la mia donna desiderava, per scusarsi le ha messo una mano sulla spalla a mo’ di scusa, me non presente essendomi allontanato per andare in bagno. Quando sono tornato Lei mi ha raccontato la scena ed io ho cominciato a soffrire per non aver visto questa scena e per empatia nei confronti di quel cameriere, ed allora ho lasciato venir fuori questo pensiero mentre la mia Donna mi guardava con un sorriso malizioso e difficilmente interpretabile, perché le Donne – anche quelle che crediamo di possedere e di conoscere totalmente – ci sfuggiranno sempre.
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11 years ago
Cucknapoletano,
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Che bel lavoro
Dopo una decina di anni passati dietro una scrivania ho avuto il colpo di testa di lasciare un buon lavoro per dedicarmi a una passione... il giardinaggio.
L'ho sempre fatto nei ritagli di tempo o al sabato mattina, la vicina aveva da potare la siepe, il vicino un frutto, il dottore un pratino e così mi sono detto perchè non farlo seriamente?
Non dico di essere un professionista, ma la passione che metto nel lavoro mi ha fatto entrare un po' nel giro e così mi sono ritrovato a casa di Carlo e Alice.
Carlo è un mio ex compagno di studi che abita in campagna, ha una bella villetta, una bella moglie e una graziosa bambina.
Ho cominciato ad andare a fargli un po' di manutenzioni tra settimana mentre loro sono a lavoro e la bambina a scuola, normalissima routine.
Un giorno Carlo mi chiede se posso andare da lui di Sabato, ha da togliere dei rami secchi da un Leccio vicino casa e preferisce esserci anche lui perchè dovendo salire sulla scala preferisce che non sia solo e così ci accordiamo.
Mi presento verso le 9 per non disturbare troppo, Carlo mi porta la scala e mi dice di cominciare da solo poiché ha da sbrigare alcune faccende con Alice, così salgo sulla pianta e comincio il lavoro.
Quando sono già a metà del lavoro all'altezza della finestra del primo piano mi accorgo che tipo di faccende urgevano a Carlo...
Alice era sdraiata sul letto con una magliettina bianca, a gambe larghe e Carlo la stava leccando bene bene, poi lei lo butta giù di spalle verso di me e comincia un pompino da urlo, forse avrei dovuto scendere ma l'idea proprio non mi passò neppure lontanamente...
Il pompino intanto continuava, Alice aveva una passione esagerata tanto che lasciò l'arnese per saltarci sopra, era lanciatissima... ad un certo punto alzò lo sguardo mi guardò, sorrise, si tolse la maglietta, prese le mani di Carlo e si fece strizzare il seno, cominciò così a dimenarsi sul pezzo come una forsennata, era un fiume in piena...
Dopo 5 minuti esplose e si buttò su di Carlo.
A quel punto tornai alla realtà, da lì a poco si sarebbero alzati, quindi scesi in fretta dalla pianta.
Carlo arrivò dopo 5 minuti scusandosi per avermi lasciato solo, io feci finta di niente, gli feci vedere il lavoro da ultimare ma lui disse che dovevano uscire per fare la spesa e che si sarebbe finito un altro sabato, di quanto successo non una parola.
Il sabato successivo tornai come da accordi, appena arrivato Carlo si dirige a prendere la scala, Alice invece mi chiama dalla porta, s'era appena fatta la doccia, aveva una maglietta larga che lasciava intravedere le belle forme del seno e un asciugamano avvolto intorno alla testa, mi chiama per un consiglio su una pianta da interni, le dico con tutta franchezza che ne so ben poco ma lei insiste tanto che anche Carlo mi dice quasi scocciato di andare a vedere di cosa si tratta così poi magari ci lascia lavorare in pace...
La seguo al piano di sopra, era un bonsai, lei si china per prenderlo, era senza mutandine, mi mostra il suo bellissimo culetto e la sua curatissima passerina, rimango un po' interdetto, ma lei mi interrompe con un sorrisino“ti è bastato averla vista da lontano?”, a quel punto lascio ogni dubbio e mi fiondo su quel culo, lo accarezzo, lo bacio, comincio a passare la lingua su quelle labbra profumate, me la gusto proprio, le sfilo la maglietta lasciando cadere l'asciugamano, le lecco la schiena e poi ancora giù, la rigiro e comincio a d accarezzarle il clitoride, la lecco bene bene, poi con un'impeto lei si mette in ginocchioni davanti a me, mi apre i pantaloni e comincia a leccarmelo, è già in tiro... vuole che mi alzi in piedi, mi lecca le palle, le succhia, poi lo lecca per tutta la lunghezza più e più volte, io non capisco più niente, ora comincia una sega intanto succhia, succhia, io non posso più... le dico “mi fai venire...” lei per tutta risposta mi srtinge le chiappe e se lo tiene tutto in bocca come una ventosa... vengo, le gambe mi tremano ma lei rimane ben salda attaccata con quegli occhi che mi guardano soddisfatti. Mi giro e dalla finestra vedo Carlo sulla scala che mi accoglie con un sorriso beffardo e il pollice alzato.
Ho capito tutto, erano d'accordo, ci sono arrivato tardi ma ora l'ho capito, ero entrato nel loro gioco dalla porta secondaria ma ero entrato...
Che bello il mio mestiere
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11 years ago
placibo,
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Last visit: 9 years ago
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Singola doc e sig hogan
Una SINGOLA DOC E IL SIG. HOGAN
Già ho messo delle pubblicazioni su delle esperienze avute in questo bel mondo ...si tratta di esperienze passate (come tempo) e tutte ovviamente CON coppie .. I mie annunci contemplavano e contemplano sempre la dicitura "annuncio rivolto a singole o coppie..." Ma il 99,999% quando veritieri trattaSI di di coppie con i lui interessati a vari ruoli. Ora però tralascio le bellissime e sempre vere esperienze passate e non recenti per raccontare la stupefacente vera e recentissima di 4 giorni fa! Mi contatta una lei che prima si spaccia coppia e poi mi dice di essere al momento singola della mia zone con 2 belle e molto descrittive foto. Io avezzo dalle numerose conoscenze-esperienze ( preciso nuovamente che ovviamente non intendo che per ognuna ci sia stato rapporto fisico)infatti la percentuale è bassissima per quelle che si è avuto il rapporto, per l innumerevole presenza di non decisi false coppie , masturbatori virtuali, singoli che si passano per coppie ecc ecc! Quindi parto prevenuto sempre e ancor di più quando nello scambio di mess sul sito mi dice sono singola! Che faccio? Semplice mando il mio nr di cell sicuro che non verrà mai usato...ed invece mi arriva uno squillo. Uno squillo trattandosi di un nr usato solo per connessione internet. Io richiamo ...e stupore dello stupore una voce particolare decisa e sopratutto FEMMINILE! Dopo alcuni convenevoli taglio la testa al toro e aiutato da messaggi continuati a mandare sul sito, fissiamo appuntamento per il g dopo. Intanto vedevo che i contatti della mia mica aumentavano il mio era stato il primo e scelto da lei! Temevo che si trattasse di un semplice gioco magari fantasticare gli incontri e mai realizzare. o che qualcuno dei nuovi e successivi contatti mi rubassero LEI! Appuntamento alle 20 del g dopo..,mi dice di conoscere un R. B. della zona io mi reco con molto anticipo essendo una persona abituata sempre alla puntualità "puntualità segno di serietà ..". Io lo sono e lo pretendo! Arrivo e aspetto che il tempo passi più di un ora, al fatidico appuntamento provo a telefonarla ma puntualmente mi risp la segreteria. Arrivano le 20 io gelato in auto con motore acceso e aria condizionata ...per non sudare e sembrare accettabile all'incontro con chi non conoscevo e che oltretutto se realmente fosse avvenuto potevo anche non essere accettato ( cosa possibile visto che lei aveva visto solo il mio largo coso! ) mi squilla il cell e Lei mi dice non mi hai chiamato? .,,vado oltre mi spiega l albergo e quindi ritorno indietro di diversi km lo trovo entro e aspetto lei ma, lei non arriva poi, dopo 2 telef. dice sono ad un km..,eccola con l auto che mi aveva detto, scende ci salutiamo io cerco di scorgere un espressione ma nulla lei dice mettiamo
Le auto più avanti.,,io guardo nello specchietto penso forse se ne va ripeto nulla ovviamente è scontato oltretutto lei solo 2 cose conosceva di me il mio attributo e che ero una persona perbene. Diamo i documenti una bella stanza lei più alta di me longilinea bel viso e bel corpo assolutamente una persona pulita e sembrava decisa. Mi dice guardando il mio iPhone ho portato biancheria di ricambio se vogliamo fare foto, che grande donna veramente al di fuori di ogni canone...! Mi sciacquo anche se ovviamente prima di uscire avevo fatto un abbondante doccia relativa incremata e improfumata! Ci stendiamo la comincio ad accarezzare le dico non preoccuparti fai quello che vuoi possiamo pure andarcene... Lei dice sai lo voglio vedere e una volta visto mi dice mamma come è largo ma ecco che viene il mio grande problema il preservativo ..già lei si era raccomandata che li portassi e io li preso del tipo xl prova lei a metterlo e non riesce e dice fallo tu.,,ma ecco che sembra strozzarsi diventa viola e proviamo a penetrare ma mi faceva male ma ancor di più il pensiero che la persona in quel momento dubita di me.,,non posso darle torto ma la mia psicologia mi abbatte..ma non mi abbatto io dopo carezze la porto ad un orgasmo con la mia lingua lei gode molto e non in modo tacito.,,mi dice è la prima volta con la lingua... Capisco allora che veramente si era montata eccitata guardando il sito e aveva tagliato la testa al toro incontrandomi. Non fece altrettanto con la sua bocca ma meglio così a me non piace se deve essere fatto con sforzo. Passammo il tempo massimo consentitoci a causa dei miei impegni e il suo ritardo. Capii che in ogni caso era è una donna veramente fantastica da portare al piacere lentamente dedicandole tempo e non solo. Persone così non se ne trovano sincere vere che vorrebbero e credo che poi riuscirà ad essere una splendida amante. . . Ma anche valorizzata come donna. Dimenticavo forse la cosa più divertente quando ci cominciammo a spogliare lei si mise a ridere e disse ecco senza hogan sei bassino...certo lei 1,78 io 1,73 io mi misi a ridere e capii veramente di aver trovato una persona vera e genuina. In questi giorni ci siamo sentiti e promesso di re incontrarci . Per me anche il giorno dopo..,grazie...p. Per lei ora sono il sig. Hogan.
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11 years ago
dotatoper,
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Davide, capitolo 1
Avevo conosciuto Davide qualche sera prima ad una festa di amici e fin da subito si era creato un certo feeling, un'intesa; di bell'aspetto, alto, magro, 33 anni, un viso solare e sempre sorridente.
Dal giorno della festa c'era stato un intenso scambio di messaggi che si concluse quel pomeriggio con un invito a cena; ci pensai un attimo ma poi accettai senza farmi pregare.
Quando alle 8 arrivò sotto casa io ero quasi pronta; indossavo uno dei miei amatissimi vestitini marrone chiaro, abbastanza aderente da mettere in evidenza le forme del mio corpo; la gonna si fermava prima di metà coscia e sopra una giacchina di jeans corta slacciata copriva l'abbondante parte di schiena lasciata scoperta dal vestito; ai piedi un bel paio di sandali color bronzo tacco 12.
Lui sportivo, jeans camicia bianca fuori dai pantaloni e converse; ebbi un attimo di panico quando mi aprì la porta dell'auto: era una Lotus Elise, l'auto più bassa e inaccessibile per una donna in gonna. Mi feci coraggio e grazie anche alla mancanza del tetto riuscii a 'scendere' in quella macchina senza che tutto il quartiere vedesse le mie parti più nascoste.
Subito ci dirigemmo verso il lago di Como dove aveva prenotato in un ristorantino molto romantico e carino.
Dal nostro tavolo si notavano le luci che si riflettevano su quello specchio d'acqua immobile, la luna che disegnava le forme nere delle montagne dell'altra sponda nel cielo blu scurissimo; infine una candela posta sul tavolo regalava una luce calda che ci illuminava giusto il necessario. La cena passò tanto piacevolmente che il tempo volò e presto restammo soli nella stanza; non era tardi decidemmo di lasciare il ristorante per fare due passi sul breve lungolago del paese; i miei passi echeggiavano delicatamente nel silenzio totale di quella sera accompagnati dalle nostre parole quasi sussurrate come per non contaminare quella pace. Ad un tratto, proprio nel mezzo della passeggiata, illuminati dalla fievole luce giallastra dei lampioni, mi prese e mi baciò; ebbi un brivido, subito il bacio divenne più intenso ed ecco che le nostre lingue si conobbero, si piacquero e si aggrovigliarono in un lento vortice. Sentivo le sue mani leggere sui miei fianchi come a tenermi timidamente; le mie invece salirono ad abbracciarlo. Il bacio continuava inesorabile, e sue mani delicatamente, ma non più timidamente, salirono per la mia schiena infilandosi sotto la giacchina e incontrando la mia pelle nuda; il suo tocco delicato mi teneva stretta a se con decisione facendomi involontariamente notare un deciso e turgido gonfiore nei suoi pantaloni che pressava sul mio ventre; era eccitato e lo ero anch'io; quel bacio, quel contatto passionale mi stavano svegliando le voglie più nascoste.
Mi disse che voleva portarmi in un posto non molto lontano da dove si poteva godere di una vista eccezionale,così,tenendoci per mano come due fidanzatini, ci dirigemmo alla macchina.
In breve prendemmo una strada che saliva per dei tornanti, deserta e silenziosa, unico rumore quello della nostra auto che velocemente la percorreva; in macchina chiacchieravamo ma i miei pensieri erano a quel bacio meraviglioso, e a quella voglia che aumentava dentro di me; lo guardavo e sentivo che se ci avesse provato mi sarei concessa senza alcun problema; mi aveva stregato.
Giungemmo in breve ad un piazzale completamente deserto, nell'ombra s'intravedeva solo una costruzione completamente buia; spente le luci dell'auto, sopra di noi si notava il cielo tempestato di stelle che sembravano vicinissime; tutto era meraviglioso. Fissavo il cielo immersi nel silenzio quando Davide scese dalla macchina, vi girò intorno, aprì la mia porta e mi disse " vieni, ti mostro una cosa", allungò la mano e prese la mia per aiutarmi a scendere.
Pochi passi e di fronte a me si aprì uno spettacolo meraviglioso: eravamo praticamente come su una terrazza dalla quale si vedeva un lago con una città che mi spiegò essere Lugano e fino all'orizzonte tutte montagne più basse tempestate di luci più o meno intense; fu un'emozione unica. Stavo ammirando il panorama quando sentii nuovamente la sua mano delicata sulla mia schiena, sotto la giacca a contatto con la mia pelle; un altro brivido mi percorse, mi girai verso di lui e,socchiusi gli occhi, ci baciammo di nuovo; le nostre lingue subito si cercarono per intrecciarsi nuovamente, le nostre mani strigevano il corpo dell'altro al proprio, conoscendolo e studiandolo. Ecco che nuovamente quella turgidità nei suoi pantaloni pressava sul mio ventre; l'eccitazione era chiara in entrambi, pure io infatti cominciavo a sentire un calore e un'umidità farsi strada nel mio intimo. Gli occhi erano chiusi ma percepivo il suo tocco leggero carezzarmi la schiena e i fianchi sicuramente curioso di moltro altro; le mie mani facevano lo stesso su di lui quando sentii le sue lentamente scendere e raggiungermi le natiche; ora mi palpava, il bacio si faceva più deciso, nervoso, il desiderio stava salendo ancora; sentivo la gonna salire leggermente e le sue mani appena sotto i glutei, a contatto con la pelle. Ormai fermarsi sarebbe stato impossibile e comunque nessuno dei due avrebbe voluto farlo. Sentivo la gonna tesa continuare a salire lentamente scoprendomi ormai in parte i glutei, e le sue mani cercare sempre più pelle; le percepivo passare vicinissime al mio intimo ormai bagnato e caldo ma prima che potesse raggiungermi interruppi il bacio e guardandolo scesi ad accovacciarmi di fronte a lui; ero curiosa e vogliosa di quel gonfiore che mi continuava a pressare sul ventre; slacciai la cintura e i jeans, lo accarezzai un poco attraverso i boxer constatando una generosità notevole i poi lo estrassi; era buio e a stento ne potei valutare visivamente le misure che però risultarono decisamente fuori media quando vi appoggiai le labbra e lentamente lo accolsi in bocca. Sembrava enorme, mi riempiva la cavità orale come mai mi era capitato e riuscivo ad accoglierne meno di metà; cominciai a succhiarlo e leccarlo fino alla base dove una leggera e corta peluria lo circondava un po' fastidiosamente. Mi prese la testa per accompagnare delicatamente i miei movimenti sul suo pene; praticamente seduta sui miei talloni a gambe aperte continuavo in quella meravigliosa fellatio mentre sentivo l'aria fresca di quella notte di fine settembre carezzare il mio intimo e il mio sedere ormai scoperti.
D'un tratto mi fece rialzare, rincominciando a baciarmi, subito mi appoggiò una mano sul ventre e forzando sulla gonna la portò tra le mie gambe. Mi stimolava il clitoride attraverso il tessuto in un modo divino, ma presto si spinse oltre fino ad incontrare il mio intimo ormai in un bagno di umori; un mugolio di apprezzamento soffocato nel bacio accompagnò la scoperta della mancanza di biancheria, e subito le dita si diedero da fare per procurarmi piacere. Era si delicato, ma anche deciso al punto giusto; sentivo il clitoride vibrare stupendamente sotto il suo tocco, era una meraviglia. Intanto accarezzavo il suo membro per tutta la lunghezza cercando ancora di percepirne meglio le dimensioni.
La gonna era ormai sollevata, io ero appoggiata alla fredda ringhiera con il sedere e ad un certo punto sollevai la gamba appoggiando il piede alla balaustra; dopo un attimo lui si fermò, per interminabili secondi, immobili, ci guardammo fissi negli occhi come a chiederci se continuare o no; il tempo era come fermo, il silenzio totale, ed io con ancora il pene in mano, lo abbassai puntandolo lentamente alla vagina; lui delicatamente lo spinse entrando dentro di me; la sensazione fu incredibile, era enorme ed ebbi un sussulto di dolore quando lo sentii picchiare in fondo; mi chiese scusa e lo ritrasse per poi riaffondarlo un pochino meno. Era pazzesco, lo sentivo grande, invadermi il corpo dandomi dei brividi meravigliosi.
Gli misi le braccia al collo e mi sedetti sulla ringhiera appoggiando anche l'altro piede sulla balaustra, senza pensare che dietro di me c'era il vuoto. A gambe divaricate e ben ancorata a lui mi godevo quelle penetrazioni mentre lo baciavo.
Dopo un po' mi fece girare dicendo che non potevo perdermi quel panorama; io mi misi in piedi a gambe divaricate, leggermente chinata in avanti e appoggiata con le mani alla ringhiera; lui subito s'infilò nella vagina; le sue mani corsero subito sulla schiena sotto la giacca e, infilandosi nel vestito, raggiunsero i seni che cominciò a palparmi mentre continuava ad affondare dentro di me. In tutto questo io con gli occhi socchiusi mi gustavo tutte quelle attenzioni e il panorama mozzafiato, emanando gemiti soffocati di piacere.
Dopo un po' i movimenti, seppur sempre controllati, divennero più decisi, percepivo la tensione del suo membro aumentare, così portai indietro una mano e prendendolo per una natica gli dissi " resta, non uscire" e subito sentii un getto potente e caldo invadermi dentro. Ancora qualche affondo e si fermò, portò le mani sui miei fianchi e chinandosi mi baciò sul collo. Sfilatosi mi girò e ci baciammo ancora; sentivo il suo sperma fuoriuscire dalla vagina ancora dilatata e scendermi lungo la gamba, ma non mi importava, anche se non ero venuta, era un momento magico e tutto il resto passava in secondo piano.
Si era fatto tardi, ci riassettammo i vestiti, e saliti in macchina ci dirigemmo verso casa; durante il viaggio continuavo a sentire lo sperma uscire dal mio corpo, colare tra i glutei e bagnare il vestito; sembrava una quantità smisurata, e questo mi faceva eccitare, avrei voluto toccarmi, toccarlo, e perfino assaggiarlo, ero curiosa del suo sapore ma mi limitai a metterlo a conoscenza che avrebbe trovato il sedile bagnato del suo piacere; mi rispose con un sorriso.
Sotto casa mia, lo invitai a salire ma mi disse che era tardi e che all'indomani sarebbe dovuto partire presto; ci baciammo un ultima volta e poi mi diressi verso il portone. Appena entrata in casa per prima cosa mi tolsi il vestito per valutarne le condizioni e vedendolo pensai che per fortuna dalla macchina al portone erano stati solo pochi passi; dietro era completamente bagnato!
Lo misi nella cesta e voltandomi mi vidi allo specchio, nuda, su quei tacchi stupendi, e la mano automaticamente finì in mezzo alle gambe; poi mi sdraiai sul letto chiusi gli occhi e cominciai ad accarezzarmi pensando a Davide, e a quei stupendi momenti, su quella terrazza sotto le stelle. Non so quanto ci volle, ma dopo un po' cominciarono ad arrivare i brividi, a tendersi i muscoli, ed ecco che prepotente, deciso e accompagnato da un gemito arrivò a donarmi quel piacere tanto atteso; mi lasciai andare inerme sul letto fino ad addormentarmi.
Mi svegliai dopo qualche ora, la luce ancora accesa e le scarpe ancora ai piedi; me le tolsi, spensi la luce e Morfeo mi rapì definitivamente fino al mattino.
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11 years ago
elisa85ely,
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Buon Compleanno amore mio...
E' sabato mattina, finalmente dopo una settimana intensa riesco a rilassarmi, a dormire senza limiti. Non ho messo la sveglia di proposito anche se oggi è il giorno del mio compleanno e ho avuto l'idea di fare una cena tra amici...prima o poi dovrò alzarmi e mettermi ai fornelli, prendere il vino, sistemare la casa e magari riuscire a rendermi presentabile. Beh...c'è tempo, ho voglia di oziare a letto. Inizio a svegliarmi, c'è penombra, c'è caldo e sento un rumore di passi nella stanza quasi buia...io non vedo nulla e non voglio accendere la luce. Sento qualcuno avvicinarsi...strano, Matteo è andato al lavoro, sono da sola, forse ha dimenticato qualcosa...Sento una mano maschile che mi tocca, mi dice "buongiorno, stai tranquilla, sono qui per te". Sono tesa ma inizio a eccitarmi, ho paura, i nervi tesi, le mani che tremano...mi blocca, mi chiude gli occhi con una benda, mi sussurra all'orecchio "rilassati, sei stupenda, molto più bella di quanto mi era stato detto". Non capisco, ma sono eccitata, sto al gioco, sono curiosa, lo sono sempre stata. La mano grande e morbida mi accarezza i capelli, mi alza in un abbraccio, sento la lingua morbida sil collo, mi apre le labbra e mi bacia. Un bacio liquido, profondo, piacevole sapore di nicotina e di passione. Sono bagnata, ansimo e vorrei toccarmi, ma ho le mani legate, vorrei vederlo, ma sono bendata. Mi toglie la sottoveste e resto nuda di fronte a quest'uomo che posso solo immaginare...e so che è bellissimo. La sua mano percorre il mio corpo e la lingua la segue, il collo, il seno, i capezzoli che sotto il suo tocco si induriscono. Io gemo, ansimo, lo voglio, voglio toccarlo, voglio essere sua. Non parla, non vedo, non mi muovo. Solo i miei sensi più nascosti parlano per me...e dicono tutto. Parlano di lussuria, di voglia, di libertà. Mi sdraia e finalmente mi slega le mani, lo tocco più che posso, finchè lui affonda la lingua tra le mie cosce. E' spietato, piano, lento, sento che si alza, mi bacia una coscia, si stacca, poi ritorna, sempre più giù, sempre più forte....finchè esplodo in un orgasmo senza limiti e urlo il mio piacere. Mi tolgo la benda ora, lo voglio vedere. Eccolo, bellissimo, un sogno, un Apollo creato dal Canova in carne ed ossa. Ora è davanti a me e mi chino su di lui, prendo in bocca il suo cazzo e lo succhio con voglia, con voracità, è mio, grosso, duro come il marmo e mi piace la sua mano forte che mi spinge la testa. Lo sento ansimare, gli piace e io sono una ninfa lasciva e golosa. Mi stacca da lui, mi guarda per dieci lunghissimi secondi finchè lo imploro: "prendimi, ti prego, ti voglio, sono un lago, non vedi...scopami, cazzo, scopami subito!". Mi accontenta, mi prende con forza, mi riempie col suo membro enorme, dentro di me è ancora più grosso, e io sono uno straccio di carni morbide e senza forma, lui è la mia forma. Un colpo, due, tre, mi fa quasi male ma non lo fermo, godo, sto venendo ancora, non vedo nulla, non sento nulla, solo estasi. Ecco, mi riempie di colpo, lo sento, e mi fa impazzire. Sono sua, piena del suo liquido e crollo tremando. Si riveste e se ne va, non mi dice nulla e non conosco il suo nome. Mi alzo, ho bisogno di una doccia. Apro gli scuri, una splendida mattina di sole, sul davanzale una rosa rossa e un biglietto : "buon Compleanno amore mio, tuo Matteo."
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11 years ago
Lucrezia.veneto,
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History of violence 10
L'indomani posso svegliarmi sul tardi, è il mio secondo giorno di ferie extra. Sono le 10.30 e mi sto concedendo una pigra colazione a base di caffelatte e biscotti davanti ad uno stupido talk show mattutino. La serata di ieri non è stata niente male, la situazione creatasi nel locale di Enzo mi ha fatto letteralmente girare la testa. E ancora di più ho trovato esaltante riuscire ad impadronirmi totalmente delle reazioni di Rodolfo. Gli è bastato vedermi indossare una minigonna sexy per non capire più niente... per non parlare poi della sua incapacità di trattenersi quando mi sono messa a fare davvero la porca con lui nella toilette del locale. E' proprio buffo per me constatare da così poco tempo l'amore per il mio fidanzato e il piacere di comportarmi come una troia riescano a convivere perfettamente. L'aspetto più notevole e che mi sto rendendo conto che mostrare al mio uomo, a colui che tra una settimana sarà mio marito, una parte della mia zoccolaggine mi garantisce un enorme potere su di lui. E mi rendo conto pure di quanto mi piaccia esercitare questo potere, e di quanto non mi senta minimamente in colpa nel comportarmi così.
Sergio mi aveva raccomandato di tenermi disponibile per lui nel pomeriggio. Se mi chiama vedremo, io di certo non lo cerco. All'ora di pranzo però è il mio Rodolfo a chiamarmi.
- "Amore mio, buongiorno". Gli rispondo salutandolo allegramente.
Qualche chiacchiera generale poi mi fa:
- "Ieri sera... io...".
Lo ascolto in silenzio sorridendo dolcemente.
- "Franci... mi hai fatto letteralmente morire, lo sai?"
Lo so perfettamente e gli rispondo che è stato decisamente bello.
- "Ecco... è meraviglioso che il matrimonio ti faccia questo effetto... io ti vorrei sempre così, sai?".
Povero amore mio, tu pensi che sia il matrimonio a farmi questo effetto, se sapessi cosa mi è successo in questi ultimi due mesi...
- "Mi vorresti sempre così... come?" gli rispondo ridacchiando.
- "Tesoro, non ti offendi se te lo dico vero? Lo sai quanto ti amo... ecco... ti vorrei sempre così libera... così desiderosa... così porcella...".
Rido con finto imbarazzo. Se Rodolfo sapesse quanto davvero sono porca forse si esprimerebbe diversamente. Decido di approfittarne per affondare un colpo.
- "Guarda che io so essere... molto più porca di com'ero ieri sera..."
Rodolfo tace per qualche secondo, lascio che le parole sortiscano il loro effetto.
- "Amore, ho il cazzo durissimo, lo sai?".
Sorrido tra me e me. E' la prima volta che Rodolfo si esprime così direttamente. Fino a pochi giorni fa avrebbe detto "ho tanta voglia di te", non avrebbe mai usato la parola "cazzo". Il mio fidanzato sempre così controllato e così per bene in realtà cova un desiderio tremendo di lasciarsi andare. E gli piace tanto la prospettiva di disporre di una mogliettina innamorata ma anche parecchio zoccola, a quanto pare.
Bene. Saprò gestire questo suo desiderio e saprò controllare il mio uomo per regalare a lui e a me stessa ciò che entrambi desideriamo nel profondo...
Alle due del pomeriggio Sergio non mi ha ancora chiamata. Stronzo. Mi ha costretto a prendere tre giorni di ferie e ora mi lascia senza niente da fare. Decido di occupare il pomeriggio andando in palestra e poi a fare un po' di shopping. Verso le 16,00 esco da una lezione di spinning seguita da una lunga sauna e doccia. Sono completamente rilassata e felice. Decido di andarmi a comprare dell'intimo sexy per la prima notte di nozze. Oggi è giovedì e sabato quell'altro, tra nove giorni, mi sposo il mio Rodolfo. Entro in un noto negozio del centro di Roma e mi faccio suggerire dalla commessa diversi completini sexy. Scelgo un set di tre pezzi microrete e pizzo con un reggicalze a girovita che è la fine del mondo, poi una chemise in microfibra abbastanza esagerata, trasparente sul seno e cortissima, tanto da lasciare le autoreggenti completamente esposte. Sono inequivocabilmente due completini da puttana. Esco per la strada, ma la voglia di indossare subito questi capi mi divora. Sono eccitata, entro in un grande magazzino e mi dirigo verso i camerini. Mi chiudo dentro una cabina e indosso la chemise con le autoreggenti. Mi guardo allo specchio, girandomi e rigirandomi. Sono uno spettacolo. Mi accarezzo i fianchi e le cosce e penso a quanto sono desiderabile... la fica mi si bagna in maniera esagerata. Non posso fare a meno di ripensare al cazzo di Enzo, al modo volgare con cui mi ha presa ieri sera nel magazzino del suo locale mentre Rodolfo se ne stava al tavolo a sentire la musica. Le dita corrono alla clitoride... vorrei uscire dalla cabina vestita così al solo scopo di trovarmi un uomo, uno qualunque, e farmi sbattere da lui. Vorrei poter essere libera di stare vestita così davanti a molti uomini... Mi appoggio alla parete della cabina e le mie dita corrono tra le cosce. Riecco l'immagine di Enzo, riecco le sensazioni di ieri sera, il suo odore di maschio maturo... ho ancora il culetto vagamente indolenzito e...
Mi ricompongo, vado nel reparto donne e giro finchè non trovo una minigonna corta, ma proprio corta. Sono eccitatissima, vado alla cassa, pago la minigonna poi faccio dietrofront e torno ai camerini. Indosso le autoreggenti, poi sopra mi infilo la minigonna. Dio mio quanto è corta.... mi guardo allo specchio, come mi piego leggermente il bordo delle autoreggenti occhieggia tranquillamente. A quella vista un'ulteriore ondata di piacere liquido mi invade la fica. Il pensiero di camminare per la strada vestita in questo modo mi provoca un leggero giramento di testa... credo di essere in grado di attirare gli uomini come le mosche sul miele.
Al diavolo tutto, si vive una volta sola: mi decido ed esco dalla cabina. Credo di essere rossa in viso, quando infilo la porta del grande magazzino ho Via del Corso davanti a me. Vedo gli sguardi maschili calamitati dalle mie cosce avvolte dalle calze... se avessi degli stivali neri l'effetto sarebbe perfetto, ma anche con le scarpe lucide con un po' di tacco mi difendo bene.
Ho lasciato la macchina vicino Piazza Risorgimento, sto a Via Cola di Rienzo e mi dirigo verso il Tevere, lentamente. Le donne mi guardano con aperta antipatia, gli uomini con evidente apprezzamento.
Penso alle mani di Enzo che ieri sera mi strattonavano e mi lascio andare ad un leggerissimo ancheggiamento. Incrocio un gruppo di ragazzi giovani, un paio di loro fischiano, un altro mormora a mezza voce un apprezzamento volgare che non mi dispiace affatto. Mi affaccio sul ponte sul Tevere e respiro una deliziosa aria di libertà, poi decido di tornare indietro. A metà circa di Piazza Cola di Rienzo compro una rivista all'edicola, mi fermo al bar, siedo ad un tavolino ed ordino da bere. So che a Parigi molte prostitute si comportano così. Sfoglio la rivista godendomi gli ultimi sprazzi di sole quando due uomini si avvicinano al tavolo. Mi salutano garbatamente e mi chiedono se possono sedersi. Non ho problemi a concederli il permesso regalando loro un ampio sorriso. Sono bellocci, di statura media, sui 35 anni, due amici in giro per Roma, probabilmente in cerca di un rimorchio. Io sono cotta al punto giusto e prontissima a lasciarmi rimorchiare. Arrivano subito copiosi complimenti alla mia bellezza, poi alla mia sensualità. I due ordinano tre caffè alla cameriera, poi si presentano: Renato e Matteo, 32 e 34 anni, uno di Prato e uno di Firenze a Roma per lavoro di consulenza in un ministero. Beviamo i caffè poi mi chiedono se ho voglia di fare quattro passi con loro. Accetto, ci alziamo, passeggiamo pigramente. Cominciano a fioccare le domande, poi Renato mi chiede dove stavo andando, gli rispondo che sono in giro per shopping. Gli occhi dei due uomini non si staccano dal mio sedere e dalle mie gambe, la sempre crescente sfacciataggine con la quale mi squadrano aumenta, così come aumenta l'umidità della mia fica. Camminiamo apparentemente senza una meta, poi Matteo si stacca e si mette ad armeggiare con lo smartphone, Renato mi prende sottobraccio e inizia a dirmi paroline piccanti.
- "Ti dispiace se ti dico che sei una gran fica?".
Gli sorrido.
- "E perchè dovrebbe dispiacermi?".
- "Sei sexy da morire, Francesca".
Rido, sto un momento in silenzio, poi lo guardo un po' di traverso.
- "Anche voi due non siete niente male".
Come reazione immediata Renato mi prende tra le braccia e senza esitazione incolla la sua bocca sulla mia. Ricambio il bacio e lui mi infila la lingua in bocca. Ci appoggiamo ad un muro, limoniamo per un paio di minuti. Siamo già a diversi travasi di saliva quando ci stacchiamo all'arrivo di Matteo. Mi guarda fissa, poi ci invita:
"Dai, andiamo, è vicino".
Camminiamo per pochi minuti ed entriamo in un cancello su Via Cola di Rienzo, ci ritroviamo in una reception.
Matteo va al bancone e lo sento chiedere la camera tripla appena prenotata. Mi rendo conto che con lo smartphone l'uomo si era messo a cercare il più vicino hotel. Insomma, non aveva certo perso tempo. Lasciamo i documenti e prendiamo le chiavi.
In ascensore i due mi fissano insistentemente, ricambio i loro sguardi come deve fare una brava cagnetta in calore.
Entriamo nella stanza, appena chiusa la porta alle nostre spalle Matteo e Renato mi si avventano addosso. Ho le loro mani dappertutto, incollo la mia bocca a quella di Matteo. Ho Renato dietro che subito passa all'attacco infilandomi le mani sotto la minigonna. Le sue mani risalgono, mi artigliano le natiche separandole. Apro le cosce per facilitargli la manovra e l'uomo inizia a regalarmi piacere con una forchetta fica-culo con pollice ed indice. Sono bagnata come una fontana e Renato non manca di farlo notare all'amico. Come rappresaglia mi attacco al pacco di Matteo, gli apro la patta e cerco avidamente il suo cazzo. Lo tiro fuori già duro, glielo meno senza nessun ritegno. Ho una voglia esagerata di farmi chiavare fino allo sfinimento da questi due begli sconosciuti. Mai desiderio di donna fu esaudito più velocemente. Renato è veloce a togliermi le mutandine ormai ridotte ad uno straccetto fradicio, la minigonna è subito sul pavimento, l'uomo mi posiziona a pecorina sul letto. Faccio appena in tempo a controllare con la mano che abbia il preservativo quando lo sento premere imperiosamente da dietro e vengo infilata in fica con un solo affondo veloce. Matteo va al bagno mentre Renato mi cavalca ad un ritmo indiavolato. Lo specchio sull'armadio mi restituisce un'immagine sensazionale: sono ancora vestita dall'ombelico in su, sotto ho solamente calze a rete e le scarpe, e un maschio sconosciuto mi sta sbattendo alla pecorina tenendomi per i fianchi. Vorrei che il mio Rodolfo fosse qui a guardare che razza di porca sta per sposare... Sentiamo Matteo alzare la tavoletta, subito sopo lo scroscio della sua pisciata. La tensione accumulata mi esplode dal profondo e sale fino al cervello, dopo nemmeno due minuti di scopata sprofondo in un orgasmo abissale. Mentre urlo il mio piacere a più riprese Matteo torna di corsa.
- "Dio bono, l'hai già fatta venire, ma che le hai fatto?".
- "E che lo ho fatto, la sto solo chiavando, ma è una cavalla questa, dai fai tu ora".
Renato mi sfila il cazzo dalla passera mentre Matteo infila il preservativo. Ora tocca a lui. Sento ancora delle contrazioni residue dell'orgasmo quando Matteo mi gira sulla schiena, mi fa aprire le cosce e mi entra dentro. Ha un cazzo più grosso di quello di Renato, ma più "tranquillo". Comunque mi scopa molto bene. Matteo si avvicina lateralmente. Gli tolgo il preservativo e glielo prendo in bocca. I due uomini mi stantuffano all'unisono, Matteo sopra di me mi cavalca in fica e Renato davanti in bocca. Mi sento in paradiso, sono una troia depravata e mi sto godendo da impazzire i primi uomini che sono riuscita a rimorchiare completamente da sola, senza Sergio o altri "intermediari" tra le palle.
I due sono affiatatissimi e mi regalano una sensazionale doppia penetrazione, io cavalco Renato mentre Matteo cavalca me affondandomi il membro nel di dietro all'unisono con l'amico. Arrivo al secondo orgasmo in una decina di minuti e urlo il mio piacere senza il minimo ritegno.
Usciamo dall'hotel che sono ormai le 19.30, lascio ai due uomini il mio cellulare nel caso in cui intendano tornare a Roma. Mi incammino verso l'automobile, sono completamente liquida e rilassata dalle oltre due ore di sesso sfrenato con i due sconosciuti toscani, seguite da una lunga e meravigliosa doccia calda, indispensabile per ripulirmi dallo sperma con cui i due maschi mi hanno generosamente ricoperto nel finale... rido fra me e me pensando che il completino scelto per la mia notte di nozze è rimasto anch'esso decisamente inzuppato dal seme... forse sarà meglio che per la prima notte di nozze me ne compri un altro....
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11 years ago
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Siamo al Caffè
......siamo al caffè, ti avvicini alla cucina per preparare il caffè, mi volti le spalle, indossi un grembiule da cucina, ma sotto sei completamente nuda, con scoperto il culo. Mi avvicino a te da dietro, abbraccio i tuoi seni, ti bacio il collo, con la lingua ti stuzzico le orecchie, bagnandole e soffiandogli dolcemente ti provoco un brivido lungo la schiena, nel frattempo strofino il mio cazzo sulle tue chiappe nude.
Beviamo il caffè, seduti al tavolo uno di fronte all’altra, tu hai gli occhi intriganti e uno sguardo sensuale, non posso fare a meno di fissarti le labbra, carnose, invitanti, non posso far a meno di immaginare il mio cazzo fra quelle labbra arrapate. Per eccitarmi fai scorrere la tua lingua sul bordo della tazzina, tieni le gambe accavallate, sollevi le braccia per tirarti indietro i capelli e nel frattempo uno dei tuoi capezzoli inturgiditi sfugge alla presa del grembiule.
Mi sfilo le scarpe e allungo il piede alla ricerca delle tue cosce, al contatto ti indurisci nervosa ma un momento dopo inizi ad allargarle vogliosamente, il mio piede cerca il contatto con la tua fica tu con le mani lo afferri e lo strofini con dolcezza sulla tua patata calda e bagnata, ti piace, tanto tantissimo ti ecciti da morire, chiudi gli occhi reclini la testa indietro, sposti il mio piede e cominci a masturbarti bramosamente, cerchi di infilare le mie dita nella fica. Incroci lo sguardo con il mio mi fai capire che vuoi essere baciata, leccata proprio là.
Io mi inginocchio sotto il tavolo, avvicino il mio viso alla fica, calda, umida, bagnata, tu la apri con tutte e due le mani, in attesa della mia lingua, ti strofini il clitoride inturgidito con l’ indice che hai inumidito con la saliva, io affondo la lingua fra le labbra calde e bagnate penetrandoti più che posso. È puro piacere, estasi!
Afferri con le mani la mia testa, mi ordini di leccarti, con delicatezza dirigi la mia bocca verso il grilletto, tiro fuori la lingua e comincio a leccarti con la punta solo il clitoride poi cercando di coprire anche le labbra fino a arrivare a leccarti dal buco del culo fino al grilletto, succhiandolo. Afferri di nuovo la mia testa schiacciandola contro di te per sentire maggiormente il contatto, stringendo con le cosce per impedirmi di muovermi, infilo nuovamente la lingua nella fessura per sentire il tuo sapore.
Allenti la presa, mi ordini di succhiarti il clitoride con forza, vuoi venire, inumidisco l’indice e lo infilo ne buco dove un secondo prima avevo la lingua, poi infilo anche il dito medio e l’anulare, li muovo dentro e fuori mentre con la lingua continuo a leccare, tu ti muovi accompagnando il movimento delle mie mani, sento che inizi a vibrare stai per godere, mi fermo di colpo per non farti venire subito. Vado di nuovo a posto mi siedo, accendi due sigarette le appoggi con il filtro fra le cosce e me ne passi una, mi guardi come volessi farmela pagare.
Finita la sigaretta, ti alzi lentamente ti avvicini, mi vieni dietro le spalle, mi spingi da dietro sdraiandomi sul tavolo, mi sfili pantaloni e i boxer, il mio cazzo è ormai duro da un pezzo, incominci a leccarmi il collo dietro le orecchie pian piano scendi lungo la schiena, ho i brividi, arrivata sulle chiappe, mi spingi di nuovo sul tavolo con le mani, mi allarghi le chiappe leccandomi fino al buco del culo. Afferri le mie mani facendomi intendere di aiutarti a tenerle aperte, mi infili
un dito nel culo, in fondo, con l’altra mano afferri il cazzo da sotto, inizi a masturbarmi, sai che così sarei venuto in pochi secondi.... smetti di colpo, non puoi venire adesso!
Prendo dal sacchetto che ho portato un dvd (la protagonista è identica a te) e un vibratore, tu ti schernisci per non avere gli stessi capelli dell’attrice, io invece ironizzo sul fatto di non avere proprio le stesse misure del membro di gomma. Ci spogliamo completamente, ci mettiamo comodi sul divano e facciamo partire il film, facendo finta di seguire la trama, io sono sdraiato con le spalle al bracciolo del divano con le gambe aperte, tu poggiata sul mio petto ti fai accarezzare i capezzoli, guardi il film incuriosita mentre io sposto le mani sui tuoi capelli, inizio a baciarti il collo, le orecchie, con le mani ti accarezzo, dai seni scendo giù fino al ventre, poi sul tuo pube glabro, solo con una sottile riga di peli cortissimi, quasi come una freccia che volesse indicare la direzione.
Tu allarghi le gambe, assecondi vogliosa i miei movimenti, ti infilo un dito fra le labbra inumidendolo per poteri solleticare il grilletto, il film e le mie coccole ti stanno eccitando, sento il clitoride inturgidirsi sotto le mie dita, le labbra della fica iniziano a bagnarsi delle tue voglie.
Allunghi le tue mani dietro la schiena cercando il cazzo duro e bagnato, lo accarezzi su e giù, lo masturbi, ti giri di scatto m’infili la lingua in bocca.
Prendi il vibratore lo avvicini alla bocca per inumidirlo per bene, con la lingua lo lecchi per tutta la sua lunghezza, lo tieni con tutte e due le mani, lo inumidisci e lo infili fra le labbra e lo succhi con avidità fino a scaldarlo bene bene, ora mi chiedi di allargarti la fica e inumidirla con la saliva in modo da facilitarne l’inserimento. Piano piano infili il grande cazzo di gomma nel tuo buco bramoso, stando attenta di farmi vedere tutta la scena.
Butti la testa all’indietro e muovi il vibratore freneticamente cercando di godere il più possibile, mente io ti masturbo il grilletto e contemporaneamente ti succhio i capezzoli. Tu vuoi godere con la mia bocca, mentre guardi il film, io mi metto in ginocchio a terra e comincio a leccarti freneticamente dal buco del culo al grilletto poi t’infilo il membro e contemporaneamente ti succhio il clitoride, mi supplichi di non smettere anzi mi ordini di muovermi più velocemente, afferri il cazzo finto e ti masturbi con violenza, sento che stai per venire, gemi e godi...i tuoi mugugni sembrano quasi lamenti di sofferenza, dalla tua espressione e da un lieve urlo capisco che hai raggiunto l’orgasmo, resto a guardarti mentre finisci di venire è fantastico è una sensazione bellissima
Ti lasci andare esausta e compiaciuta, rilassi i muscoli delle cosce e delle braccia, il vibratore è ancora dentro e due goccioline di te sembrano fuggire dalle labbra arrossate della vagina, con la lingua le raccolgo avidamente, che buon sapore hai, sfilo dolcemente quel grosso cazzo che ti ha posseduta e strofino dolcemente la mia bocca, il mio naso, tutta la mia faccia sulla fica ancora caldissima e umida.
Ci rilassiamo entrambi abbracciati ed esausti ci fumiamo un altra sigaretta, il film continua, ce lo guardiamo incuriositi.
Terminata la sigaretta ci beviamo qualcosa, mi porti un bicchiere di vino rimasto sul tavolo della cena, mi chiedi di lasciarlo vicino al divano quando avrei finito, magari potrebbe servire, lo faccio, anche se non capivo a cosa.
Ti alzi, ti metti davanti a me, e a tempo di musica ti muovi accarezzandoti il corpo sorridendomi maliziosamente, mi guardi fra le gambe e mi chiedi maliziosamente come mail il mio uccello sembrava essersi arreso, io con un po’ d’imbarazzo mi scuso incolpando al vino, mi dici che non c’è problema, anzi, forse sarebbe stato più divertente rianimarlo. T’inginocchi a quattro zampe, come una cagnetta in calore, ti avvicini lentamente a me, muovi la lingua piano piano leccandoti le labbra, pregustando il sapore del mio cazzo. Mi ordini di smettere di toccarmi, con la mano ti sposti i capelli da un lato, come per farmi vedere meglio la tua performance, incominci a strusciare il cazzo sulla faccia, sugli occhi, sulle guance, ti supplico di prenderlo con le labbra, con la lingua, ma tu mi vuoi fare impazzire. Allora afferri il cazzo con la mano e ti avvicini alla cappella con la punta della lingua piena di saliva, senza toccarla, guardando il mio viso pieno di desiderio.
Tu vuoi che duri a lungo questo gioco, inizi a leccarmi le palle poi su per tutta la lunghezza della minchia senza toccarlo con le mani, poi tergiversi sulle mie gambe, mi sembra di esplodere.
Il mio unico desiderio e sentire l’interno della tua bocca carnosa con la mia cappella, vederti lì di fronte con la bocca semi aperta è estasi pura.
Mi chiedi di chiudere gli occhi, in silenzio prendi un tovagliolo dal tavolo e me lo avvolgi intorno alla testa per coprirmi gli occhi, attendi qualche secondo, mi sembra un eternità, lasciandomi in ansia per quello che accadrà, poi a un tratto mi sento avvolgere il cazzo da un calore favoloso, era l’interno della tua bocca, la lingua, il fondo della tua gola bramosa, con dolci movimenti fai scivolare la cappella su e giù nella bocca, nella gola, io con gli occhi chiusi non posso far altro che immaginare quale sarà la tua prossima mossa, la cosa mi eccita ancora di più, sento la tua mano afferrare la base della minchia compresi i coglioni, con il cazzo sempre in bocca ti muovi su e giù tutt’uno con le mani, capisco che stavolta non hai intenzione di fermarti, cerco di resistere più possibile ma tu continui a spampinarmi inesorabilmente, ormai non riesco più a controllare sento che tra qualche secondo avrei goduto come non mai riempiendoti la bocca del mio sperma, ti avviso che non avrei potuto durare ancora molto, quindi mi dici che quando sarei stato al limite di avertelo fatto capire, lo faccio, ti sfili il cazzo dalla bocca e mi masturbi solo con le mani e la lingua, dai mie gemiti capisci che sto venendo quindi mi ordini di sborrarti in faccia, io lo faccio, mentre ti spruzzo tutto il mio sperma tu apri la bocca e ti fai venire anche li, non ho mai goduto così intensamente e a lungo, la mia sborra sembra non finire mai, mi tolgo il tovagliolo dagli occhi, ti voglio vedere, hai la faccia coperta del mio liquido caldo, strizzi il mio cazzo per non lasciarne nemmeno una goccia, allunghi la lingua attorno alle labbra per raccoglierne il più possibile, la ingoi avidamente, dove non arrivi con la lingua la raccogli con le dita e te le succhi come fosse miele, con il mio uccello ancora in mano, mi dici: STA NOTTE SEI MIO FINO ALL’ ULTIMA GOCCIA.
Sta volta sono io a crollare sul divano semi svenuto, tu ti sdrai su di me, con sorriso da furbetta mi dici.... la notte è ancora lunga, il bello deve ancora venire. Mi addormento con te accoccolata sul petto sognando di possederti completamente......
Dopo qualche istante riesco a recuperare parte della mia lucidità, tu sei seduta sul tavolo ancora apparecchiato fra piatti e bicchieri della cena precedente, hai le gambe incrociate e con una mano ti accarezzi un seno, con l’altra tieni il cellulare all’ orecchio parli a bassa voce, come per non svegliarmi, cerco di capire con chi stai parlando, ma è tua intenzione non farmelo sapere, quando finisci la telefonata ti avvicini e mi dici: la vera sorpresa sta arrivando, io incuriosito come non mai, ti chiedo che sorpresa potrebbe mai essere, visto che la serata per me non poteva svolgersi in modo migliore, ma ovviamente mi dici che è una sorpresa e tale deve rimanere, ci stappiamo un’ altra bottiglia di vino, sempre un ottimo brunello i Montalcino del 2006, io non sto più nella pelle dalla curiosità per quello che stavi organizzando, beviamo il vino gustandolo e assaporandolo, mi guardi negli con aria maliziosa e dal tuo sorriso non posso far altro che immaginare una serata degna del film che stavamo guardando. Ormai il fondo della bottiglia è quasi in vista e la sensazione di ebbrezza è molto piacevole.
Ad un tratto squilla il tuo cellulare, tu mi guardi e mi strizzi l’occhio, dopo qualche secondo chiudi la conversazione, mi dici: arrivo subito, tu mettiti comodo. Ti infili in un paio di jeans una maglietta e ti dirigi verso la porta di ingresso, al momento rimango tranquillo sul divano, merito del vino forse, ma dopo qualche istante realizzo che stava arrivando qualcuno, proprio così, io ero nudo sul divano e qualcuno stava entrando in casa.
Corro di la ad infilarmi qualcosa poi in bagno a sciacquarmi la faccia per togliermi di dosso i tuoi odori, anche se non vorrei, intanto sento chiudere la porta e delle voci di sottofondo, amici!!?? non ci potevo credere, cosa ti poteva mai essere passato per la testa? Mi chiedo, in quella splendida serata, hai invitato degli amici, cerco di ricompormi, guardo il mio cazzo e tra me e me penso: e per sta sera abbiamo finito.
Torno in soggiorno dove avevamo cenato, c’era ancora il nostro odore, sul divano attorno a te, una coppia di amici, mi presento molto imbarazzato, cerco di mascherare in qualche modo quello che era accaduto poco fa, ma ovviamente è impossibile, me li presenti, lei una ragazza con lineamenti nordici, bionda, con i capelli corti tipo Demi More in Ghost, magrolina ma formosa, si fa chiamare Simonetta, dice che il suo vero nome no le è mai piaciuto, mentre lui, probabilmente il compagno, bell’ uomo, alto moro, lineamenti mediterranei, con il pizzetto e le basette molto ben curati, con accento spagnolo si presenta, mi chiamo Chris. Dopo qualche minuto di conversazione un’ altra bottiglia di brunello al termine, l’atmosfera è molto più rilassata. Per fortuna Sono simpatici, mi dico. Ad un tratto ti alzi e con una strana calma e guardandomi negli occhi, mi dici: è ora di presentarti la mia sorpresa, rimango impietrito, mi ero ormai scordato della famosa sorpresa che mi aspettava, tutto mi torna in mente, mi volto cercando lo sguardo della tua amica e mi accorgo che con aria maliziosa si stava sbottonando a camicetta, mi volto dal lato opposto e vedo lui chinato a slacciarsi le scarpe, ora capisco tutto, meglio tardi che mai, mi dico, colpa del vino, non so se fuggire o partecipare al gioco che avevi architettato, tu già nuda con solo la maglietta, ti siedi sulle mie ginocchia e mi bisbigli nell’ orecchio: loro sono come il DVD e il cazzo i gomma chi hai portato tu, degli strumenti per amplificare il nostro piacere, solo che sono di carne ed ossa, sanno già tutto, se non ti piace basta dirlo e se ne andranno! anche se dubito che lo farai.
Il gioco mi intrigava, dal mio sguardo hai capito che ci sarei stato, quindi hai iniziato a spogliarmi prima la camicia, piano piano da dietro, baciandomi il collo, per poi passare ai pantaloni, ti sposti davanti a me, ti inginocchi, mi slacci il primo bottone dei jeans, con la bocca ti muovi a pochi centimetri dal mio cazzo, ruotando la lingua sulle labbra, solo osservandoti, sento rifluire il sangue nella minchia, monta il desiderio di possederti, ma sta volta completamente.
Con uno spintone mi fai sedere sul divano, ti siedi sulle mie gambe strofinando la tua fica calda sul mio cazzo ancora nei pantaloni e il tuo seno sul mio viso, cerco di afferrare i capezzoli con le labbra ma tu non vuoi, no per ora, mi fai alzare e mi fai sdraiare su quel grande tappeto orientale che hai al centro del soggiorno, mi sfili i pantaloni, con lo sguardo cerco la coppia di amici, dovrebbero essere completamente nudi, mi dico, sono ancora sull‘altro lato del divano, nudi e abbracciati, ci guardavano con aria maliziosa. Mi fai stendere sul tappeto dicendo di rilassarmi, io eseguo,anche se con un po’ di imbarazzo, la mia minchia era dritta e dura, impossibile non notarla, mi chiedi di chiudere gli occhi, e di gustare tutto ciò che accadrà. Dopo qualche istante inizi ad accarezzarmi il petto, ho la pelle d’oca dappertutto, ad un tratto sento un lieve alito caldo vicino il bacino, poi sempre più intenso, mentre le mani continuano ad accarezzarmi fino a spingesi fino al mio viso, mi accarezzi le labbra e mi metti un dito in bocca, io lo lecco, lo succhio, ad un tratto sento le mani accarezzarmi l’ interno delle cosce e spingendo dolcemente verso l’esterno per cercare farmi aprire le gambe, mi lascio trasportare, il tuo fiato si fa sempre più caldo e vicino, soffi delicatamente sulle palle, mi assalgono i brividi, contino a tenere gli occhi chiusi, sfili le dita dalla bocca e dopo qualche istante mi sento afferrare delicatamente il cazzo e parte dei coglioni, come per lasciare libera buona parte della minchia alla bocca. Ti muovi dolcemente su e giù masturbandomi delicatamente, dall’ intensità del tuo fiato deduco che ormai sei a pochi centimetri dalla mia cappella, cerco il tuo contatto, ma nulla, vuoi farmi impazzire come hai fatto prima, ad un tratto mi sento inondare la minchia da un calore intenso, erano le tu labbra piena di saliva. Ormai sono a tua completa disposizione, muovi mani e bocca come fossero un tutt’ uno, mi lascio andare completamente alle tue coccole, ma ad un tratto la tua voce mi sussurra all’ orecchio: Allora??? ti piace come si muove la mia amica la sotto? Spalanco chi occhi, vedo la biondina con il mio uccello inturgidito in bocca che me lo succhia e lo lecca avidamente, guardandomi negli occhi poi facendomi l’ occhiolino, tu inginocchiata affianco a me, mi sorridi e con voce flebile mi dici: allora? Vuoi ancora ritirarti??
Mentre avevo gli chiusi Simonetta aveva preso il tuo posto, facendomi credere che fossi tu, confuso e imbarazzato ti supplico di continuare, ti alzi, divarichi le gambe rivolta verso di lei, con in mezzo la mia testa, chini la testa e lasci cadere un po’ di saliva sulla mia bocca, dici di spargerla sulle labbra con la lingua, poi ti siedi letteralmente sulla mia faccia, a gambe aperte, nel mentre ti godi lo spettacolo di lei con il mio cazzo in bocca. Con le labbra della fica sulla mia bocca piena della tua saliva, mi ordini leccare, e di infilare la lingua nella vagina più in profondità che posso, nel mentre ti muovi avanti e in dietro appoggiandoti sempre di più e strofinando la fica su tutta la mia faccia, mentre, la tua amica mi succhia il cazzo voracemente, se non fossi venuto pochi minuti fa, le avrei già riempito la bocca! Mi dico. Dopo esserti eccitata per bene, ti abbassi sul mio petto sempre seduta sulla mia faccia, il tuo clitoride mi arriva facilmente alla bocca, è gonfio e inturgidito, quasi fosse un piccolo cazzo da masturbare, non perdo nemmeno un secondo lo
afferro con le labbra e lo stuzzico con la lingua, hai un gemito, adoro sentirti così eccitata, in quella posizione il tuo viso è a pochi centimetri dalla bocca di lei, ti guarda, si leva dolcemente il cazzo dalla bocca e impugnandolo con lamano, lo porge verso la tua bocca semiaperta. In pochi secondi è fra le tue labbra, come se avesse voluto scaldarlo, preparalo alle tue sevizie.
Sul libro del kamasutra saremmo io e te alla posizione chiamata sessantanove con un ospite che cerca di godere il più possibile dei nostri avanzi di sesso Simonetta. il gioco continua, infatti dopo avermelo succhiato per bene ed io essermi riempito la bocca del tuo amore, ti sollevi dalla minchia e chiedi a lei di sedercisi sopra, ma prima la fai avvicinare a te, le fai aprire le gambe e sempre seduta sulla mia faccia, le afferri le chiappe da dietro e la obblighi ad avvicinarsi con la fica alla tua bocca, voglio che ci sia la mia saliva quando ti penetrerà, inizi leccarla dolcemente, lei solleva la testa guardando il soffitto e chiudendo gli occhi dal godimento, quando l’hai bagnata per bene la spingi in dietro verso il mio cazzo e le ordini di sedercisi sopra. Lei obbedisce con piacere, si accovaccia sul mi cazzo con molta calma, quando la sua fica è a pochi cm dal mio cazzo lo prende con la mano e indirizza la cappella nella sua calda fessura, appena lo inserisce lascia la presa della mano lasciando che la minchia si faccia strada. Non sono mai stato così eccitato, devo cercare di controllare il mio piacere per non venire praticamente subito sotto i movimenti di bacino della tua amica. Al primo mio gemito capisci che ancora qualche colpo e avrei goduto rovinando il tuo programma, quindi ti fermi e le chiedi a lei di fermarsi, dicendomi ironicamente che avevo goduto già abbastanza e poi gli invitati erano li anche per far divertire anche te.
Vi alzate dal mio corpo, lascandomi esausto e compiaciuto allo stesso tempo, il mio cazzo arrossato era ancora duro e pieno di voglia, ti sposti da un lato, ti chini con il viso verso di me e quando sei a pochi centimetri dalle mie labbra: fammi sentire che sapore ha adesso la tua minchia, vai giù, lo afferri con la mano e con la lingua lo percorri dalla base alla cappella, come per mangiare un gelato, gustandoti i sapori di lei.
Chiedi a Chris di sedersi sul divano, con una mano teneva una sigaretta, con l’altra, la destra si masturbava la minchia, come fanno gli attori di film hard per tenersi pronti a girare la prossima scena, si alza con molta calma spegne la sigaretta, si siede sul divano con le gambe divaricate e le braccia allargate sullo schienale , come se sapesse già quello che doveva fare. Tu prendi la lei, per mano, la accompagni verso di lui, nel mentre mi strizzi l’occhio, io provo una strana sensazione, non è facile da descriverla, un misto tra gelosia ed estrema eccitazione è troppa la voglia di vederti godere fino allo sfinimento, nell’ insieme mi sento in uno stato di confuso piacere, molto piacere! Prendo il mio cazzo in mano e inizio farmi una sega godendomi lo spettacolo. È proprio quello che volevi che facessi.
Vi inginocchiate ai suoi piedi come due geishe in calore, una da un lato e l’altra dall’ altro, iniziate a baciarvi con le lingue che si intrecciano, lei prende il cazzo tra le mani e comincia a spampinarlo, tu per il momento guardi con aria maliziosa, dopo averlo succhiato per bene, te lo porge ed ora sei tu a succhiarlo avidamente, lei si avvicina a te come per baciarti, lo sfili dalla bocca e baci lei con in mezzo la cappella andando su e giù per tutta la lunghezza, lo leccate e vi baciate nello stesso tempo, Chris allunga le mani verso di voi, appoggiandole sulla testa vi accompagna nei movimenti. Lei allontana la bocca dalla tua, si alza e si posiziona in ginocchio tra le gambe di lui, tu ti alzi e in
piedi sul divano, ti metti a gambe divaricate lasciando in mezzo le sue, come per porgere le tue grazie sua bocca, ora sei tu ad afferrare la testa di Chris ed indirizzarla verso di te, a giudicare dalla tua espressione ha cominciato a masturbarti con la bocca, nel mente la Simo, così la chiami in intimità, le sta leccando le palle, per poi succhiargli letteralmente i coglioni, sei eccitata come una cagnetta in calore, gli allontani la testa dalla fica e sempre in piedi ti siedi su di lui, sul suo cazzo, lasciandolo entrare dentro di te, in profondità, ti giri verso di me, come per cercare la mia approvazione, mi guardi maliziosamente e ti mordi il labbro superiore.
La Simo è ancora sotto di lui, ora a godersi lo spettacolo del suo cazzo che penetra la tua fica bagnata, resta qualche istante a guardare, come una adolescente che vuole imparare a fare l’amore da un film porno, interviene al vostro gioco, accarezzandoti le chiappe vigorosamente, ti sculaccia, poi le afferra con le due mani, le allarga bene in modo da potersi gustare meglio lo spettacolo della penetrazione, comincia a leccare il suo cazzo mentre ti penetra, per poi passare alla figa e al tuo buco del culo, hai un gemito di piacere, continua a leccarti l’ano nonostante i tuoi movimenti, su e giù sulla minchia, si bagna l’ indice con la saliva e lo introduce dolcemente nel buchino, il piacere che provi è infinto, si vede dalle tue espressioni di godimento, Chris intanto ti lecca i capezzoli inturgiditi, lei affonda sempre più il dito nel culo cercando di seguire i colpi di minchia che ti da Chris, emetti gemiti sempre più forti, stai per venire, alche lui rallenta il ritmo, non vuole farti godere subito, Simonetta si alza viene verso di me, penso, ci siamo, si ricomincia, invece, dandomi un bacio e leccandomi la bocca, mi dice, allora che te ne pare? ti piace? E se ne va verso il divano, prende il grosso cazzo di gomma, facendomi l’occhiolino, si dirige verso di te, o meglio, il tuo culo. Se lo infila in bocca e lo spompina per scaldarlo, per prepararlo, tu ti volti, la guardi un po’ perplessa, il vibratore ha una misura non proprio adatta al tuo buchino pensi, lui ti prende la testa e ti gira verso di se, forse per non farti guardare, per sdrammatizzare ti dice nell’ orecchio: non ti preoccupare, occhio non vede culo non duole! ricomincia a colpirti con la minchia, lei si accovaccia di nuovo sotto di voi o meglio sotto i vostri organi genitali in accoppiamento, si sfila il grosso membro dalla bocca, poi sputa sulla cappella, con la mano sparge bene la saliva su tutto il glande, ti rimette il dito nel culo, come per avvisarlo che tra breve arriverà qualcosa di più consistente, Chris si ferma, in modo da agevolare inserimento del grande cazzo di gomma ma lasciando sempre il suo in figa, lei sfila il dito per poi infilarcene due, per allargarlo ancora un pochino, il tuo culetto sembra adattarsi in fretta alle sue sevizie, ora sembra pronto, quando sfila le dita, il tuo ano rimane leggermente aperto, pronto per accogliere il vibratore, piano piano punta la grossa cappella fra le chiappe, lo spinge con dolcezza dentro di te, il tuo culo fa una debole resistenza prima di accogliere la grande cappella bagnata a dovere, al momento del’ iniezione hai un sussulto, un misto di dolore e piacere. Ti rilassi e abbassi il bacino come per incentivare il suoi movimenti, Chris è ancora dentro di te, lo sente col suo cazzo e la cosa gli piace, inizia a colpirti, mentre lei ti affonda simultaneamente il vibratore nel culo, intanto, si masturba la fica con l’ altra mano, è stra eccitata anche lei.
Io con la mia minchia tra le mai devo smettere di masturbarmi per non venire inesorabilmente, guardare la scena di due perfetti estranei che ti scopano a sangue è piacere puro, non provo altro che piacere, è sparita anche quella leggera sensazione di gelosia che avevo all’ inizio del nostro gioco.
Dai tuoi versi e gemiti ti sento venire ripetutamente, la voglia di partecipare è enorme, tu lo sai e mi inviti ad avvicinarmi, Simonetta capisce subito che deve lasciarmi il posto, almeno per ora, con dolcezza estrae il cazzo di gomma, il buco rimane aperto mostrando le pareti rosse del tuo ano, le si avvicina e ci lascia cadere dentro la sua calda saliva, spalmandola con due dita, io mi avvicino, lei prende il mio cazzo con la mano e lo indirizza al culo ripetendo esattamente la performance di poco fa, ma ora tra le mani aveva il mio di uccello.
Sono dentro di te, è una strana sensazione, percorro tutto il tuo ano fino in profondità, ma sento di non essere solo, qualche millimetro più in là c’è il cazzo di Chris è ancora nella tua fica, ci separa solo un sottile strato di pelle, lui sta fermo, lascia condurre il gioco a me, l’idea d essere chiavata da due uomini ti fa letteralmente impazzire, inizi a danzare sui nostri cazzi, dalla tua bocca cade involontariamente qualche goccia di saliva sul petto di Chris, sei completamente inondata di piacere, Simonetta si era seduta sul divano e con aria maliziosa si gode tutto lo spettacolo, si versa un goccio di vino lo beve e intanto si masturba con molta delicatezza, si accarezza dolcemente.
Sei venuta ancora, ormai non si contano più le volte, sono sempre stato un po’ invidioso di voi donne, di come potete avere molteplici orgasmi nello stesso rapporto, cerco di fare del mio meglio per durare il più possibile, la tentazione di riempirti il culo di sborra è ormai irresistibile, rallento un attimo, tu capisci e ti fermi, ti sollevi un po’ sulle gambe per sfilare il cazzo di Chris che ormai ti scopa da un po’.
Ti alzi da lui lasciandogli l’uccello sventolare all’ aria, scendi dal divano ti inginocchi fra le sue gambe, io ti guardo, so cosa stai per fare, muori dalla voglia di succhiargli il cazzo e contemporaneamente farti inculare da me, chiedi alla nostra ospite di sdraiarsi sotto di te a 69 tu sei alla pecorina ai piedi di lui, lei sotto di te, prendi il suo cazzo in bocca e cominci a succhiarlo avidamente, da sotto, con la faccia fra le tue gambe, la bionda inizia a passare la lingua nella tua patata ormai bollente e bagnata, sembra piacerle e tanto, da dietro ti afferra le chiappe, allargandole per bene, mettendo bene in mostra il buco del culo ancora seviziato. Mi inginocchio dietro di te afferro le chiappe con le mani, le allago bene, da sotto vedo il viso di le immerso nella tua vagina, con la lingua che scorre su, dal clitoride al buco del culo, il mio cazzo sembra sapere la strada, entra nel culo con facilità, le inculate di poco fa ti hanno preparato a dovere, ti colpisco delicatamente, tenendoti dai fianchi mentre tu sei china con la testa sul cazzo di Chris, non posso far altro che immaginare quanto stai godendo, un cazzo in bocca,uno nel culo e una lingua che ti solletica il clitoride, godo del tuo piacere, aumento il ritmo dei colpi, ti piace da morire, continuo sempre di più, i mie movimenti sono sempre più veloci e vigorosi, afferro il vibratore vicino al divano e lo passo a Simonetta, capisce subito come e dove deve utilizzarlo, lo inumidisce e lo affonda nella tua vagina, ora i cazzi che ti penetrano sono tre, inizio ad incularti assieme al vibratore accompagnato dalle sapienti mani di lei, probabilmente l’ arrivo del nuovo membro fa scappare fuori la mia cappella, Simonetta ne approfitta immediatamente, afferrandolo con la mano se lo porta alla bocca, lo succhia avidamente, insaporito dai tuoi amori, sfila l’ingombrante membro di gomma per lasciare posto al mio cazzo, lo accompagna dolcemente all’ ingresso della fica bagnatissima, il cazzo entra con estrema facilità, come fosse risucchiato da lei, mi ritrovo a scoparti la figa, lei ti stuzzica il grilletto con la punta della lingua, hai dei gemiti, allora ti colpisco
ancora più forte, in profondità, mi piace da morire vederti godere ti togli il cazzo di Chris dalla bocca ma senza lasciarlo andare con le mani, forse per venire meglio, i gemiti si trasformano presto in un orgasmo violentissimo, qualche goccia di liquido, fuoriesce dalla tua fica, caldo e denso cade vicino la bocca sottostante di Simonetta, lei le lecca immediatamente, come non volesse farle scivolare a terra.
Penso sia ora di lasciarmi andare, ho una voglia immensa di godere, ricomincio a scoparti, con lentezza, ma profondamente, la nostra amica intanto, si sposta, era ancora da sotto di te con la testa fra le gambe, si alza e si avvicina al tuo viso e quindi a al cazzo di Chris che tieni ancora in mano vicino alla bocca, le si inginocchia vicino a voi, ti bacia dolcemente dietro l’ orecchio, per poi infilarci la lingua dentro, sento che rabbrividisci e contrai involontariamente i muscoli della vagina, mette la sua mano sulla tua, quella con cui stringe il cazzo e comincia al farla scorrere su e giù, dall’ orecchio, con la lingua, devia sul tuo collo e giù giù fino ai seni, fa ruotare la lingua sui capezzoli che si inturgidiscono immediatamente, li bagna per bene, li succhia, si rialza e arriva con le labbra vicino le tue, sempre masturbando il nostro amico, ti mette la lingua in bocca cercando la tua, dopo averti limonato come farebbero due adolescenti lesbiche, comincia a succhiare il cazzo che tenete con le mani, capisci le mie intenzioni, guardandovi amoreggiare, la mia voglia di godere aumenta ancora di più, ti alzi, lasciando continuare i nostri amici, sei di fronte a me, con una mano mi accarezzi il cazzo, con l’altra mi abbracci stringendomi forte.
Decidi di chiudere in bellezza la serata, sai che anche loro sono ormai prossimi al’’orgasmo, fai stendere Simonetta sul tappeto a pancia in su, le chiedi di mettersi in bocca il vibratore, ma al contrario, lei lo fa con piacere, lo mette in bocca, lasciandolo dritto con la cappella verso l’ alto, tu ti ci siedi sopra facendolo entrare nella figa dolcemente, afferri il mio cazzo e prima di iniziare a succhiarlo fai alzare anche Chris dal divano, ti piace dirigere i giochi e ai nostri nuovi amici sembra piaccia farsi comandare, prendi il suo cazzo con l’altra mano, ci masturbi contemporaneamente molto vicina alla tua bocca, nel frattempo ti muovi col bacino per sentire il cazzo di gomma su e già per la figa, lei approfitta del tuo culo ficcandoci tre dita dentro, ormai il tuo bel culetto è pronto a ricevere ben altro, ogni tua parte del corpo è impegnata a fare sesso sfrenato, ti piace cambiare uccello in continuazione, prima spompini il mio e poi il suo, con la bocca aperta, ti piace appoggiare le nostre cappelle sulla lingua masturbandoci contemporaneamente, guardi i due cazzi che hai tra le mani, cercando di capire quali dei due sarà il primo a sborrarti in bocca, intanto dondoli il tuo bacino sulla faccia della Simo, la quale tiene saldamente in bocca il grosso membro di gomma, lei continua a penetrare il tuo culo con le dita, stai per avere l’ ennesimo orgasmo, ti accorgi che Chris sta venire, concedi la tua bocca solo a lui, sta per venire, lo masturbi con la mano tenendo la bocca aperta, lui inizia a gemere, continui a smanettarlo sempre più intensamente a bocca aperta con la cappella appoggiata alla lingua, aspettando che il fluido caldo ci finisca sopra. Improvvisamente un grosso getto di sborra ti riempie bocca, la lasci cadere dai lati, continui con il movimento della mano sul suo cazzo, forti schizzi di sperma, ti finiscono su bocca e viso fino ad esaurirsi fra le tue mani. guardandomi negli occhi, con aria maliziosa mi chiedi: che te ne pare? Sono stata brava??? Ora tocca a te!
Simonetta è ancora sotto di te con in bocca il vibratore ficcato nella tua patata, ti alzi, le sollevi le gambe e con due dita le apri la fica bagnata, mi fai sdraiare su un fianco sotto le sue gambe poi prendi il mio cazzo e glie lo punti fra le labbra della fica, inizio a scoparla dolcemente tu guardi molto eccitata, ti tocchi, lasci cadere della saliva sui nostri organi uno nell' altra come per lubrificarli, con le dita le spargi la saliva sul grilletto inturgidito. Sfili la mia cappella per succhiarla ed assaporare i nostri liquidi mischiati, la rimetti nella fica e mentre la colpisco le succhi il clitoride energicamente, la troietta inizia a venire, gode ripetutamente, ancora e poi ancora, sei quasi invidiosa, aspetti che finisca di venire, dopo un attimo di tregua le dici di girarsi a pancia in giù, le infili una mano sotto, sul pube, sollevandole il culo, lascandole i gomiti a terra, praticamente la fai mettere alla pecorina, in quella posizione, la sua figa è gonfia e arrossata resta semiaperta e gocciolante. Ti metti affianco a lei, in ginocchio, ti lubrifichi indice e medio spingendoli nella figa bagnata e con delicatezza glie le inserisci piano nel culo, mi chiedi di inginocchiarmi dietro di lei, e di scoparla mentre le masturbi il culo, io eccitatissimo, lo faccio, le appoggio le mani sulle natiche e inizio a colpirla delicatamente, con la mia minchia sento scorrere le tue dita nel culo, aumento il ritmo, la colpisco sempre più forte, il tuo viso è molto vicino a noi, guardi eccitata lo spettacolo. Ora cambi posizione, la fai alzare dai gomiti e scivoli sotto di lei, ora è il tuo viso compiaciuto e arrapato che vedo sbucare da sotto il suo culo, la cosa mi eccita ancora di più, lei intanto non si lascia scappare l’occasione di fare sesso orale con te dalla tua espressione capisco che ti è penetrata con la lingua in profondità, tu fai lo stesso con lei appena il mio cazzo scappa fuori dalla sua patata. Mi fermo un attimo a guardarvi stai facendo l’amore con un'altra donna! completamente, con naturalezza, come se l’avessi sempre fatto, Chiami Chris gli chiedi di scoparti mentre la Simo ti lecca il clitoride, lo fa con piacere, inizia a colpirti con vigore, mi rivuoi a partecipare, dentro Simonetta, mi riavvicino e stavolta glie lo metto nel culo, dolcemente lo spingo dentro, sempre tenendola dai fianchi inizio a incularla tu le lecchi la figa mentre lei succhia il tuo grilletto e Chris ti scopa da dietro.
In quell’ orgia di corpi ti vedo godere come non mai, ogni tanto mi fermo a guardarvi, a guardarti, provo quasi più piacere a vederti godere che a partecipare. Mi chiedi di unirmi a voi, da sotto allunghi le braccia attorno le gambe della Simo fino ad arrivare alla sua figa, le apri bene le labbra, mi dici: dai mettilo qui dentro... da dietro, lo spettacolo della fica aperta dalle tue dita, con tu che mi chiedi di entrarci è già quasi sufficiente a farmi venire, mi avvicino di nuovo con la minchia in tiro e prima di infilarla la dirigo verso la tua bocca, la apri con piacere, mi spompini per qualche secondo, poi lo prendi con una mano e lo punti nella figa di lei, tenuta aperta dall’ altra, è il momento di godere insieme, la scopo molto lentamente per non sborrare subito, tu sotto i sapienti movimenti dei nostri amici sei pronta a godere per l’ennesima volta, ti vedo stringerle mani sulle chiappe, alchè mi dici: cerca di venire, io ci sono quasi, voglio venire assieme a te, non aspettavo altro che lasciarmi andare, colpisco la figa della troia sempre più forte, sempre più in profondità, ti sento vibrare stai per avere l’ennesimo un orgasmo, io continuo a chiavarla, tu da sotto inizi a gemere a godere, ci sono! faccio per toglierlo per mettertelo in bocca ma tu mi dici di continuare dentro di lei. Ormai sono al limite, ti dico che sto per venire, tu mi rispondi che tra qualche secondo saresti venuta anche tu, inizio a godere, dentro di lei, mi tieni le chiappe con le mani, premendolo contro di lei per non farmi uscire, emetti un gemito forte, quasi un urlo, il tuo
piacere è immenso, ordini ai tuoi amanti di non fermarsi anzi, di continuare più forte, io sto venendo dentro di lei, nella sua fica e tu stai godendo chiavata da Chris e masturbata dalla lingua della Simo, mi esaurisco prima di te, riversandole un fiume di sborra dentro, tolgo il mio cazzo, mi allontano di qualche centimetro per poter vedere il tuo viso nella massima espressione di godimento, sei ancora sotto di lei, dai bordi della bocca di scivolano delle gocce, sono un insieme della tua saliva e del mio sperma sfuggito dalle labbra di lei, stai ancora venendo, hai un orgasmo intenso e lungo, è puro piacere, ti rilassi appoggiando la nuca a terra, hai ancora la figa gocciolante a pochi centimetri dalla tua bocca, dopo un attimo di ripresa, delicatamente, infili pian piano due dita dentro di lei, facendo fuoriuscire il mio sperma, apri la bocca e ce lo lasci colare dentro, la sborra scivola fuori ancora fluida e calda, passi la lingua sulla fessura per non lasciarne nemmeno un pochino, ti lecchi le labbra come una bambina che ha appena finito di mangiare il miele, poi mi dici con aria maliziosa, ti ho detto che eri mio fin all’ ultima goccia!!!!
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Intrecci famigliari
Mi chiamo Anna, ho ventiquattro anni e vivo con mio fratello e mia madre nella casa dei miei nonni materni insieme allo zio Lucio. Carlo, mio padre è deceduto circa otto anni fa in un banale incidente, dopo che, essendo militare di professione aveva rischiato la sua vita in tante missioni all’estero. Con mio fratello Luca, ho un buon rapporto, lui è più grande di me, lavora con lo zio nella farmacia di famiglia, mentre io sono all’ultimo anno di Università iscritta anch’io a Farmacia. Luca è un bel ragazzo, alto muscoloso, moro, occhi chiari, tendenti al giallo come tutti gli altri componenti della mia famiglia. Ha molto successo con le donne, anche se ho la sensazione che lui voglia divertirsi e non abbia ancora voglia di un legame serio. Lisa, mia madre è una donna molto bella, alta, capelli scuri come tutti, pratica molto sport, in particolare il nuoto che ama fare con mio fratello e lo zio, quarta abbondante di seno, cosce lunghe ed affusolate, praticamente prive di qualsiasi accenno di cellulite, ventre piatto nonostante due gravidanze, anche se per mio fratello è rimasta incinta che aveva appena diciassette anni, lei ha mantenuto un fisico veramente bello. Alla morte di papà a deciso di smettere di lavorare come impiegata, e di dedicarsi con estremo successo alla cura di tutta la sua famiglia. Lo zio è più grande di mamma di due anni. Alto leggermente brizzolato, ha un fascino che ti seduce al solo sguardo. Con me e il resto della mia famiglia si è sempre comportato come un padre, specie quando quello vero era in missione all’Estero. C’è grande armonia fra noi, in particolare vi è un’incredibile intesa fra lo zio, la mamma, e anche con mio fratello in particolare da quando ha iniziato a lavorare in farmacia, si capiscono a gesti, a semplici occhiate, è questo a volte mi fa sentire esclusa. Nonostante questo vivo con loro in maniera meravigliosa. Circa un mese fa poi, ho capito da cosa derivava tutta la loro complicità. Era una domenica di Aprile, la farmacia era aperta di turno, ma avevamo un matrimonio dell’unica figlia della cugina di mamma e zio, e per l’occasione ci avevano chiesto di essere presenti. Dopo lunghi ragionamenti siamo arrivati alla conclusione che, poi che il matrimonio era di domenica pomeriggio, io avrei sostituito lo zio, nel pomeriggio e loro tre sarebbero andati alle nozze. La cosa non era molto regolare, io non ho ancora dato l’Esame di Stato per gestire da sola la farmacia, ma trattandosi di domenica pomeriggio, chiusa dentro, e avendo uno sportello blindato, l’unica preoccupazione era quella di dare i farmaci giusti, è conoscendo lo zio la mia spiccata precisione quando lo aiuto al banco lui si è lasciato convincere. Quella matitina mi sono alzata un po più tardi, subito ho sentito la necessità di andare in bagno a fare la pipì, ma uno, era occupato da mio fratello e l’altro da mamma che stava facendo la doccia.
“mamma, posso entrare, dovrei fare la pipì, ti prego.”
Lei mi ha a fatto entrare, mi sono seduta sulla tazza e espletata la mia funzione fisiologica mi stavo tirando su le mutandine quando lei è uscita dalla doccia. Il corpo bagnato e lucido mi fa sentire un brivido lungo la schiena, ammiro il suo prosperoso seno.
“ mamma, hai un seno bellissimo, io mio invece resterà sempre piccolo.”
Mi avvicino, le tocco una mammella, ha il capezzolo duro e teso. Lei mi sfila la maglietta che uso per dormire e osserva il mio.
“ amore, che dici, tu hai un seno bellissimo, sarà già una terza piena.”
Nel dire questo mette la mano a coppa sul mio e sento i suoi polpastrelli strusciare i miei capezzoli gia tesi e duri. Ci guardiamo per un attimo, un lungo brivido di piacere percorre tutto il mio corpo. Lei mi attira a se, il contatto dei suoi capezzoli contro il mio seno mi eccita, sento forte il richiamo delle sue labbra, per un attimo sto sul punto di baciarla, ma voce di mio fratello le ricorda di sbrigarsi che sono in ritardo. Mi stacco, e scappo in camera mia. Mi vesto, e scappo in farmacia a dare il cambio allo zio. Dopo avermi fatto mille raccomandazioni se ne va e io mi chiudo dentro. Mi siedo dietro il bancone interno, ripenso al momento che ho vissuto nel bagno con mia madre. Lentamente apro il camice, la mano destra scivola fra le mie gambe, un dito s’insinua sotto l’elastico delle mie mutandine. Non sono nuova ad esperienze saffiche. In quinto alla gita eravamo tre classi, ho dormito insieme a due ragazze che erano tremendamente lesbiche. Per tre sere mi hanno fatto provare ogni piacere saffico. La cosa poi è finita lì. Negli anni a seguire ho avuto due fidanzati. Il primo mi voleva scopare al primo appuntamento, l’ho calmato facendogli una sega. Il secondo mi voleva dopo appena tre giorni, mi ha infilato il cazzo in gola e mi teneva la mano sua sulla nuca, quando ha sborrato mi ha costretto ad ingoiare. Lo avrei fatto ugualmente, ma l’essere costretta mi ha dato veramente fastidio. Così ho lasciato perdere emi sono dedicata allo studio, con il risultato di essere ancora vergine. Invece oggi mi sono eccitata veramente, e ora mi sto stringendo fra le dita della mano il mio bottoncino e questo mi provoca un rapido orgasmo. Gemo in silenzio, masturbarmi è una delle cose che amo fare con calma, oggi ne ho sentito l’impellente bisogno. Il pomeriggio passa velocemente, poca gente e poi un violento acquazzone bagna tutta la città. Lo zio mi ha chiamato due volte, faranno tardi, poi chiudo e vado a casa. Entro mangio alcune cose dal frigo, poi mi denudo, entro in bagno e metto dell’acqua e sali da bagno nella vasca, m’immergo e mi rilasso. Ora con calma mi masturbo lentamente. Giro lo sguardo verso la doccia, ricordo perfettamente il corpo di mia madre e chiudo gli occhi ed esplodo in un orgasmo che mi fa tremare tutta.
…….mmmhhhuumm………SSSSSSSSIIIIIIIIIIII…….UUHHHMMMUUUH……ssssiiiiiiiiiii……..
Dopo un bel po di tempo, vado a letto loro sono tornati tardissimo. L’indomani esco presto, devo recarmi all’Università per mostrare parte della tesi alla mia professoressa. L’aspetto per due ore, poi ricevo un suo sms che mi comunica che a seguito di gravi problemi famigliari non può essere a lezione, si scusa e rimanda il tutto al giorno successivo. Tutti siamo a conoscenza che ha una madre molto malata, quindi nessuno fa storie e me ne torno a casa. Entro in silenzio, presumo che stiano ancora dormendo, invece sento dei gemiti e rumori inequivocabili provenire dalla camera di mamma. Mi avvicino piano, la porta è aperta, e dallo specchio del suo armadio vedo una cosa che mi fa eccitare tantissimo, mamma carponi si sta facendo scopare da dietro dallo zio mentre lei lo succhia a mio fratello. Dopo un primo momento di stupore, mi spoglio nuda, e entro dentro la stanza. Il primo che se ne accorge è mio fratello che mi guarda e fa un cenno di avvicinarmi, lo zio lo vede, si gira e subito smette di scopare mamma, che girandosi mi vede dopo un momento di assoluto silenzio si alza dal letto e viene verso di me abbracciandomi.
“Amore, scusa se non te lo abbiamo detto, ma sai non trovavo le parole.”
Sono incapace di riflettere, il mio corpo freme per una sconvolgente eccitazione che stò provando. La guardo, la bacio direttamente in bocca. Mi risponde infilando la sua lingua nella mia bocca. Abbracciate restiamo immobili per tutto il tempo che ci baciamo, poi lei mi fa adagiare sul letto. Lentamente sento la sua bocca scendere lungo il mio corpo, mi afferra i capezzoli fra i denti, mi fa già tremare di piacere, gemo, cerco di rispondere alle sue carezze, ma improvvisamente sento inginocchiarsi ai lati i maschi che mi offro i loro sessi duri da succhiare. Ne metto uno in bocca, mentre ora mamma è arriva fra le mie cosce. Lentamente la sua lingua segue il taglio e apre le labbra già bagnate della mia fica. Ne aspira gli umori, lecca e poi succhia con vigore il mio bottoncino strappandomi il primo orgasmo.
………sssssiiiiiiii……..mammmaaaaa………..VENGOOOOOooooo………… mmmmuuhhuummmm ……ssssiiiiiiiiiiiiii
Godo, tremo e succhio il cazzo durissimo di Luca, mentre con l’altra mano tengo stretto quello dello zio che risulta essere più grosso, non riesco a far toccare le punte delle dita. Mi giro e lecco un poco anche il suo. Mamma si accanisce sul mio clito, mi tortura stappandomi gemiti di puro piacere, anche gli altri mi accarezzane con il risultato che tremo per un nuovo orgasmo. Improvvisamente mi sciolgo dal loro abbraccio, mi siedo sul letto e li guardo.
“ Basta! CAZZO!! Voglio scopare! Ma, c’è un problema, sono vergine.” – gli dico quasi urlando.
Mamma è la prima a reagire.
“Amore, non è un problema, semmai una cosa meravigliosa. Se oggi vuoi diventare donna, allora dobbiamo rendere indimenticabile questo momento. Tu asciati andare e vedrai che sarà bellissimo, io sono sempre al tuo fianco.”
Mi abbraccia di nuovo, ricominciano a toccarmi ed eccitarmi, colo umori da tutte le parti, mi distendo supina e invito uno di loro a prendermi.
…..orraaaa!!!!!....lo voglioooo….scopatemiiiii… - gli grido in preda a un vero delirio.
Loro si guardano. Sembra che non vogliano nessuno dei due decidere chi mi dovrà sverginare, è lo zio che decide .
“ Luca, è compito tuo. Io a suo tempo ho avuto tua madre, lei è tua sorella spetta a te.”
Luca si inginocchia fra le mie cosce, mamma mi tocca e stimola il bottoncino, sono bagnatissima, lo voglio. Lui introduce lentamente la punta fra le pieghe della mia fica, sento che indugia quando trova l’ostacolo dell’imene, poi di colpo lo spinge tutto dentro. Per un attimo m’irrigidisco. Mamma continua a toccarmi.
“Amore, rilassati, è solo un attimo, ora sentirai solo piacere.” – mi sussurra con un filo di voce.
Mi sento spaccare, una fitta che sembra non finire mai, poi incomincio a sentire il piacere delle carezze di mamma, mentre Luca è rimasto immobile piantato tutto dentro di me. Respiro forte, poi lo incito a scoparmi.
……ddaiiiii….spaccamiiiiiii……daiiiiii…..sssiiiiiiiiii………….scopamiii forteeee……….ssssiiiiiiiiii….. dddddaaaaiiiiii…
Esita un momento poi incomincia un va e vieni fantastico. Lo sento entrare fino in fondo e quando sbatte contro l’utero urlo di piacere.
……..sssssiiiiii……bellliissiiimmooo!!!......dddaiiiiii….godoo….sssiiiii…GOODDOOOO…
Mi pompa con un movimento costante veloce, ho orgasmi in continuazione. Mamma osserva mentre io mi giro e in preda ad una frenetica voglia di piacere mi metto il cazzo dello zio in gola. Lo succhio da morire, mentre sento Luca che sta aumentando le pompate, mi invita ad un nuovo orgasmo cosa che gli regalo immediatamente con il risultato di sentire lui esplodere dentro di me.
…sssssiiiii….tttiiii….sfonndooooo….eeccommmiiii….SBOROOOO!!!!!!...oraaaaa……. ssssiiiiiiii….eeccoomiiii…..
Si pianta dentro di me e subito sento un liquido bollente invadermi dentro. Godo mentre lui rimane immobile. Mamma ha osservato tutto, e gli chiede di uscire lentamente.
“ Fai piano che voglio leccare la sborra che esce dalla fica di tua sorella.”
Luca esce, lei mi trascina su di lei, sento la sua lingua infilarsi nel foro dove prima c’era lui. Colo, e lei lecca. Distesa su di lei vedo il cazzo di mio fratello umido e lucido della sborra e dei miei umori. Lo afferro e lo infilo dentro la bocca. Lo succhio come una pazza scatenata. Lui si gode la pompa che ha il benefico effetto di farlo rimanere duro. Lo zio intanto non è rimasto inattivo. Distesa come sono ho il culo al vento, lui si è messo dietro e lo ha leccato, infilandoci un dito. Eccitata come sono ho sentito l’irrefrenabile desiderio di averlo anche lì.
“Zio, spaccami anche il culo, dai che aspetti.” – gli chiedo girandomi verso di lui.
Con calma si alza dal letto, apre un cassetto e ne estrae un flaconcino di olio. Mi unge abbondantemente il culo, poi fa distendere Luca sul letto e mi fa impalare su di lui. Mi penetra lentamente, ora sento solo piacere, poi lo zio mi fa distendere su di lui e incomincia a spingere il suo cazzo contro la rondella del mio culo che si tende e lentamente cede. Io godo nel sentirmi davanti piena mentre sento lentamente lui che mi sfonda il culo.
“ Ragazzi fate piano, forse non è la cosa migliore, tutti e due la prima volta, rischiate di sfondarla.” – dice la mamma con voce che sembra preoccupata.
Lo zio si ferma, ho metà del suo palo nel culo, mi sta devastando e lui si ferma, mi giro e lo fulmino.
.che.CAZZO..FAI????....tifermiii???....spingilooo..dentroo..tuttooooo….AAAHHhhiiiii
Lui spinge. Mi sento sfondare le reni, ma non lascio, anzi lo invita a pomparmi in fretta.
Per un momento restano immobili, poi mi uccidono di piacere. Mi pompano con consumata esperienza, frutto evidente di un lungo addestramento nello scopare mamma. Godo urlo esento sento solo puro piacere.
..sssssssiiiii..beelllisssiiiimo..ssssiisii..sfondatemmiiiiii…….più…forteeee…ssssiiiiii…
Mamma osserva e si masturba lentamente, loro sono devastanti, mi fanno godere così tanto che senza rendermene conto perdo i sensi. Mamma mi riporta alla realtà strizzando con forza i capezzoli. Una fitta di dolore/piacere mi fa capire che anche loro sono al limite e si accordano per inondarmi insieme. Il mio ennesimo orgasmo è il loro segnale per godere dentro di me.
….eeccomiiiii…..ssssiiiii…….sSSBORRROOOoo…..ssssiiiii…..bellissimoooo..tii.riempoo…..iilll……..cullooooooo…
…ssssiiiiiiii……anch’ioooo..le..schizzoooo…dentroooo….belllssimoooo…t’inondo…laaa…….ficcaaaaa……
Si fermano piantati dentro di me mentre io mi sento inondare da un forte calore che mi fa godere di nuovo. Mamma invita i maschi a mettermi di nuovo su di lei, vuole bere anche questa sborra che colerà dai miei devastati buchi. Ci riescono e mi ritrovo seduta su di lei con la sua lingua che mi lecca dappertutto. Lucio e Luca se ne vanno in bagno, io mi stacco da mia madre, le lecco il viso coperto di umori e sborra, la bacio e la stringo a me.
“Mamma è stato bellissimo. Mi sento bruciare ilo culo, ho la fica molto dolorante, ma è meraviglioso. Spero che in futuro io possa essere ancora presa così.”lei mi abbraccia, mi bacia e coccola.
“ vorrei una spiegazione, a cosa si riferiva lo zio quando ha detto a Luca che era compito suo sverginarmi, poi che lui lo aveva fatto a te?” – gli chiedo guardandola dritta negli occhi.
Mi abbraccia, i maschi tornano in camera, lei osserva Lucio poi si decide a parlare.
“ Noi due, siamo sempre stati innamorati. Conoscemmo Carlo, tuo padre fra i banchi di scuola. Lui era innamoratissimo di me e non era affatto geloso di Lucio, anzi, faceva di tutto perché noi fossimo sempre insieme, io baciavo Carlo o mio fratello in bocca e nessuno obbiettava nulla.”
“A diciassette anni, - continua lo zio, lei rimase incinta. Da un po di tempo ci piaceva sempre più esplorare il sesso. Quel giorno eravamo insieme, incominciammo e a toccarla e lei impazzi di piacere. Io la sverginai e le venni dentro non avendo mai pensato che lei potesse restare incinta. Carlo si era fatto succhiare il cazzo e le era venuto in bocca.”
Ripetemmo quel gioco altre volte, e Carlo mi sverginò il culo, - continua mamma. Ma dopo un po mi resi conto che non avevo le mestruazioni. Ero incinta. Tuo padre si disse subito disponibile a sposarmi, diversamente sarebbe scoppiato un casino, all’epoca non si scherzava su queste cose. Era chiaro che il figlio non era suo, ma non volle sentire ragioni. Luca venne al mondo che lui si era appena arruolato, chiese a Licio di aver cura di me quando lui era via e così è stato. Quando lui tornava, ritornavo ad essere sua moglie, mentre quando ero via lo ero di vostro zio. Una sera, Carlo era appena tornato in licenza dopo una difficile missione, andammo tutti e tre a cena, poi la ritorno mi presero insieme. Generalmente questo non avveniva quando lui era a casa, ma non quella sera e nemmeno le altre a seguire per tutto il mese che lui rimase qui. L’unica cosa è che chiese a Lucio di non sborrarmi davanti, cosa che invece fece ripetutamente lui. Fu il mese più bello che io ricordi. Mi scopavano sempre in doppia e mi facevano morire di piacere. Quando ripartì, ero incinta di te amore mio. Lui chiese allo zio di avere cura di me, cosa che lui ha sempre fatto. Carlo ha amato entrambi senza distinzione, come lui ama me e voi. Alla morte di tuo padre ho capito che dovevo essere più vicina a voi, e così ho fatto. Quando l’anno scorso ho notato che tuo fratello mi spiava l’ho detto a Lucio il quale lo ha invitato a scoparmi apertamente e così siamo arrivati a oggi. Ora si tutto e spero che vorrai stare ancora fra le nostre braccia. ”
Guardo tutti con occhi pieni di lacrime di felicità. Da quel giorno sono passati quattro anni. Ho un maschio che ha avuto da mio zio, è stato bellissimo farmi ingravidare da loro, come con mia madre mi hanno sempre scopato insieme, ma davanti mi ha sempre sborrato Lucio, mentre per la femmina hanno fatto il contrario. Mio fratello si è sposato con Eva, una bella ragazza che è ben presto entrata nella famiglia, o meglio ha ospitato tutti fra le sue cosce. Oggi hanno un bel maschietto, e progettano di averne altri. Io convivo con Marco, ha tre anni più di me, stravede per i miei figli. Vorrei dargli un figlio suo, ma lui dice che amare i miei è più facile, per il semplice motivo che loro lo adorano. Non mi ha chiesto nulla di come siano venuti al mondo, forse un giorno gli dirò la verità, anche se dai ragionamenti e dalle cose che mi fa notare credo che abbia capito, e sono convinta che a voglia di inserirsi anche lui nel gioco.
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11 years ago
admin, 75
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Un treno eccezionale....
Era estate mi trovavo su di un treno nello scompartimento ero solo,avevo dei pantaloncini larghi per soffrire meno il caldo,il treno si ferma salgono delle persone e parte,sento aprire la porta un 30 enne alto 1,80 robusto mi guarda e io rispondo al suo guardo con occhi curiosi,fa per chiudere la porta per andarsene,ma poi entra e si mette di fronte a me "sera dice che noia sul treno vero?"rispondo certo non c'è nulla da fare,scendo il mio zaino e quasi e prendo un giornaletto arcuando il sedere e con la coda dell'occhio vedo che lo guarda con interesse,faccio cadere la penna e mi trovo a pecorina di fronte a lui, mi dice"che bello"girandomi con un sorriso rispondo"cosa?"e lui aggiunge i tuoi pantaloncini,rispondo"lo sò e penso che anche il tuo sia ben fornito"si alza tira le tendine si risiede e togliendosi la scarpa allunga il suo piede in mezzo alle mie gambe,sorride lo lascio fare arriva al centro del mio sedere,mi alzo e mi metto in ginocchio alzo la sua maglietta e gli lecco i capezzoli li sento duri e grossi con la mano sento il suo pacco già gonfio e con uno spessore consistente,sbottono e apro la sua cerniera abbassando gli slip sotto le sue palle,lo scappello un bel cazzo durissimo con due palle gonfie,scendo giù fino alle sue palle e le lecco sento il piacere che gli provoco salgo su passando le labbra sulla sua asta,arrivato alla cappella ci passo la lingua e con un colpo lo prendo quasi tutto in bocca facendo sbattere la sua cappella nella mia gola e quando vado su ci passo la lingua e gli mando dell'aria calda dalla mia bocca,è super eccitato "andiamo al bagno" dice,ci alziamo e lo seguo,fortunatamente c'è pochissima gente e si apprestavano a dormicchiare,il bagno è pulito entriamo chiudo la porta lui si era in un attimo già tolti sia pantò che slip,mi sfila i pantaloncini e slip è super eccitato sento il suo respiro aumentare si abbassa mi apre le chiappe annusa e sente l'odore del pulito e affonda la sua lingua intorno al mio buco,con la sua lingua dentro e il suo respiro nelle mie chiappe sono in estasi,inculami gli dico e lui"mi hai fatto morire prima con la tua bocca e ora devi soffrire di desiderio tu "risponde,dopo 10 minuti di eccitamento totale mi rigira le mie mani sono sulla tavoletta del water con la speranza di averlo dentro si bagna l'asta con l'acqua del lavandino e l'appoggia sul mio buco entrando con la cappella,"cerca di aprirti bene perchè ora ti sfondo"mi sussurra inarco il culo e rilasso + possibile le gambe mi giro per vederlo dallo specchio,mi guarda e sorride mi afferra i fianchi e con uno scatto mi penetra sbattendo le sue palle sulle mie chiappe,"bestiaaaa"gli urlo e lui continua senza sosta ad entrare e uscire dal mio buco allargato senza pietà,il dolore sparisce e il caldo del mio canale mi eccita da morire,"si si siiii sfondami tutto che bel cazzo grosso che hai"gli dico lui rallenta va su e giu con lentamente vuole gustarsi il mio buco,"ooooo sto venendoooo"dico ,cominciaq ad aumentare i colpi vengo e sente le mie contrazioni anali sulla sua carne che mi penetra con forza,"vengo anch'io troiaaaaa"dice quasi urlando e sento un fiume di sborra che entra calda,dopo un bel pò di colpi lo toglie mi giro e lo succhio avidamente sentendo i suoi mugolii di desiderio e godimento ...."ti è piaciuto? "mi risponde "mi hai svuotato più tardi se ci va lo rifacciamo"ma si gli rispondo"tanto ormai la sua casa l'ha trovata e + sfondato di così bel pisellone "con una bella risata torniamo a sedere con un pò di difficoltà io dato che il mio culo era molto indolenzito dallo spessore del suo pacco....
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11 years ago
karl66,
50
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Secondo terzo quarto incontro tutto vero
Voglio continuare con questo la narrazione delle mie esperienze di approcci del tipo diverso dal classico cioè "io e una donna"! Ed ecco il secondo incontro (conoscenza)
una coppia di Avellino provincia. Mi danno appuntamento uscita autostrada Avellino ...puntuali arrivano ed ecco la prima sorpresa con loro c era anche il figlio...un bambino!!! Dicono non sapevamo dove lasciarlo, guardo loro ed ecco che lui sembra appena uscito da un officina ...sporco unto lei ora non ricordo ma già questo bastava. Li portai in un bar feci io da ospitante e gli offrii da bere comprai delle caramelle al bimbo, poi dissi va bene ci siamo visti conosciuti se volete ..avete il mio nr telef e li salutai.
Incontro n 3
vado, un pomeriggio in un paese del napoletano invitato sempre da una Coppia che mi aveva contattato tramite fermoposta, una coppia che secondo la mia richiesta doveva corrispondere ai seguenti requisiti essere motivata igienista con fantasia erotica ( cose che richiedevo e richiedo). Mi premisero che avevano figli ma che quel pomeriggio erano soli e potevano ospitare. Non descrivo le persone ma la scena ...! Anziani, (dovevano essere giovani) ...lei seduta in poltrona con una corona in mano recitava il Rosario e noi a parlare di un eventuale incontro. Un quadro della Madonna e dell'allora padre Pio (ora San Pio) appesi alla parete. Cosa dire se non che sta male mischiare queste 2 cose e quindi mi smontai anzi mai mi caricai e ovviamente il seguito a quell ' incontro ...non ci fu!
4 incontro
Avevo annuncio su "fieracittà "con casella postale per ricevere corrispondenza per contatti..la mitica casella postale 70! Mi arrivò una lettera ...diceva: abbiamo visto il tuo annuncio ...io sono il lui di una coppia con lei più giovane ex modella ora indossatrice per la ditta di abbigliamento elegante femminile che io rappresento... Sono più anziano e non riesco a soddisfarla ecco perché mi rivolgo a te ! Mi lasciano nr tel io li chiamo prendo appuntamento edicola al vomero lui sarebbe venuto con fieracittà sotto il braccio destro per essere riconosciuto in una domenica pomeriggio ore 15 (pensai non occorre un segno di riconoscimento visto che li avrei riconosciuti per l'annunciata avvenenza della lei. Io mi faccio un autocritica e dico che ci faccio con una indossatrice io...normale mortale??? Ma spinto dalla curiosità e non affatto preoccupato da un loro eventuale rifiuto...vado puntualissimo come sempre all'appuntamento. ore 14,50 mi giro intorno non vedo nessuno che possa farmi pensare alla visione che ero preparato ad avere. Ma ecco venirmi incontro due che forse potevano essere i fratelli maggiori dei miei genitori. Lei la ex modella ma indossatrice era una signora anziana con difficoltà motorie forse dovute ad un superato (non completamente ) ictus e relativa emiparesi, lui effettivamente era più anziano ( più anziano di una signora sicuramente sessantenne). Rimasi senza parole ma La mia educazione che sempre mi ha creato in questo gioco dei grandi imbarazzi, mi fece invitarli in auto per parlare (avrei dovuti lasciarli in strada senza dire niente )! Poi mi invitarono a casa per stare più tranquilli e la solita educazione mi fece accettare. Non vi dico lei rigida in metà corpo si stese e mi invito a salirle sopra ...era esile bloccata stretta...dove lo mettevo quel mio coso che pubblicizzavo in foto paragonandolo ad una lattina si coca. Cacciai una scusa mi defilai me ne andai e lui alla porta mi disse dici la verità sei rimasto deluso non è il tuo tipo, potrei farti un regalo! Io negai, dissi di una telefonata ricevuta e scappai,ma, da allora non risposi più alle loro telefonate. Sicuramente però dopo queste ci furono altre esperienze sicuramente positive altrimenti ora non sarei qui a scrivere e ospite con annunci in questo sito. Sono tutte storie estremamente vere..,
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11 years ago
dotatoper,
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Al parco
Più o meno nel periodo in cui ebbi l'incontro con la coppia bisex vicentina, mi piaceva ogni tanto frequentare un parco cittadino in cui avvenivano incontri gay occasionali, soprattutto a fine serata se avevo bevuto un po'.
Per il fatto che il parchetto era scarsamente illuminato, gli incontri avvenivano praticamente al buio ed era difficile ricardare il volto di chi si era incontrato.
Il posto ideale per uno come me, che a fine serata, un po' brillo, aveva il desiderio di succhiare il cazzo duro ad uno sconosciuto nell'oscurità.
Una sera d'estate in cui avevo bevuto un po' più del solito, mi era venuta voglia di fare porcate, e mi diressi al parco.
Parcheggiai un po' distante e raggiunsi il parco a piedi, già pervaso da quel senso di agitazione ed arrapamento, iniziai a passeggiare, incontrando di tanto in tanto un uomo che come me probabilmente era in cerca di un maschio disponibile. Mi accesi una sigaretta per calmarmi un po' (sono anni che ho smesso fortunatamente)
Dopo che un paio di passeggiatori mi erano passati di fianco senza dire nulla, decisi di camminare un po' e spostarmi in un'altra zona del parco dove c'erano dei cespugli più alti e cavi all'interno, in modo da proteggere da sguardi indiscreti.
Vidi del movimento all'interno di uno di essi e mi avvicinai per vedere di cosa si trattava.
Capii subito che si stava consumando un rapporto orale, un uomo in piedi con il cazzo di fuori, se lo stava facendo succhiare da un altro in ginocchio davanti a lui.
Presi coraggio ,anche grazie alla leggera sbornia e mi avvicinai di più, mi feci spazio tra i rami fino ad arrivare vicino a loro, mi mossi lentamente in modo da non allarmarli e per non interromperli.
Mi accovacciai anch'io vicino a quello che stava succhiando e cominciai anch'io a spompinare quello sconosciuto, il quale non si scompose.
Il cazzo era duro, caldo ed odoroso della saliva dell'altro uomo che era lì prima che arrivassi.
Gli presi tra le mani l'uccello ed iniziai a masturbarlo succhiandolo, ad un certo punto un altro uomo si avvicinò dall' oscurità con molta lentezza.
A questo punto l'uomo che era lì prima di me si è ritirato, forse intimorito dal terzo incomodo, mettendosi un attimo in disparte ma rimanendo nel cespuglio.
Io invitai l'uomo ad avvicinarsi parlando in tedesco, anche per confondere le idee sulla mia identità, lui estrasse il suo cazzo e si avvicinò.
Dissi che volevo succhiare più cazzi e così feci, ad un certo punto stavo succhiando il cazzo a due sconosciuti nell'oscurità, li avevo in bocca entrambi, è pazzesco..
Succhiavo un po' uno e un po' l'altro confondendo i loro sapori, erano cazzi caldi e duri con cappelle vellutate.
Mentre spompinavo i due uomini ,l'altro si segava guardandoci a poca distanza.
Ad un certo punto mi alzai, estrassi il mio di uccello che nel frattempo esplodeva di desiderio, quelli che stavo succhiando un attimo prima ricambiarono il servizio...
Mi fecero sborrare in modo da farsi schizzare tutto il mio sperma addosso nel buio...
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11 years ago
admin, 75
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Corsetta
Una mattina d'estate decisi di uscire per andare a correre, cosa che faccio più o meno regolarmente, soltanto che quel giorno ero intenzionato ad allungare di un po' il giro, e raggiungere un piccolo centro sportivo all'imbocco di una piccola valle.
So che è una zona di ritrovo per incontri occasionali a carattere omosessuale, dove al di là del torrente in mezzo alla fitta vegetazione sconosciuti in cerca di cazzo si incontrano ed hanno rapporti di ogni tipo.
Quando altre volte mi è capitato di passarci, magari in orari dove non c'era nessuno ho fatto un salto a dare un'occhiata nei dintorni, facendo finta di non conoscere il posto, e guardando intorno a me riviste pornografiche sgualcite, fazzolettini usati ovunque e preservativi gettati qua e là,..sono sempre stato pervaso da una forte eccitazione mista a paura e timore di incontrare qualcuno e dover trovare una scusa per il fatto di essere lì in quel momento...Poi giunto a casa ho sempre finito per masturbarmi..
Quel giorno però nel percorso di andata vidi un'auto ferma con dentro un signore che leggeva il giornale, in macchina c'erano anche altre carte che ho visto con la coda dell'occhio passando di corsa..
Nel frattempo ho incrociato anche un altro signore in atteggiamento equivoco, anche perché la presenza in quel posto non può avere più di tanto motivazione, nel mio caso un po' di più visto che era evidente stessi allenandomi.
Arrivato in fondo alla strada son tornato indietro e ad un certo punto con un po' di tremarella mi sono infilato nel boschetto lungo fiume per fare pipì e lasciare al caso il resto.
Ammetto che in fondo era quello che la mia curiosità desiderava, mi sono quindi calato i pantaloncini per per tirare fuori l'uccello e fare pipì, anche troppo calati a dir la verità e sono rimasto lì un po' più a lungo, finchè ad un certo punto dagli alberi ho visto spuntare un signore anziano che ho riconosciuto essere l'uomo fermo in auto.
Sarà stato sulla settantina e mi guardava sorridendo e fissando il mio cazzo che nel frattempo era diventato barzotto e lo lasciavo pendere da fuori i pantaloncini da atletica.
Era di madrelingua tedesca e lo lasciai avvicinare, gli chiesi se aveva voglia di guardare e lui disse di si, poi quando fu più vicino glielo lasciai toccare. Iniziò a toccarmi e mastrbarmi lentamente e con circospezione.
Poi gli chiesi si lo loleva succhiare e a quel punto di inginoccchiò e me lo prese in bocca.
Lo succhiava in modo profondo ed il mio cazzo che non era ancora perfettamente suro scompariva nella sua bocca che lo inghiottiva fino alla radice, sospirava ed ogni tanto mi guardava dicendo che avevo proprio un bel cazzo. Io ero arrapato da quel contesto, mi ero appoggiato con la schiena alla roccia e mi facevo una sega con il cazzo in bocca di quel signore che succhiava come un'idrovora.
Ero arrapato ed agitato allo stesso tempo, mi guardavo intorno per assicurarmi che non ci vedesse nessuno e gli dicevo di succhiare tranquillo, che poteva farlo finchè desiderava.
Ad un certo punto gli ho chiesto se avrebbe voluto vedermi sborrare e lui mi ha detto .."se vuoi"
Iniziai a masturbarmi più velocemente finchè non ho sborrato mentre il vecchio mi guardava...una volta venuto lui mi ha ringraziato e se n'è andato.
Proprio mentre mi tiravo su i pantaloncini e rimettevo a posto l'uccello, abbiamo incrociato il secondo signore che nel frattempo aveva pensato di raggiungerci per guardare o partecipare..
Io ormai ero venuto ed avevo voglia soltanto di scappare, riprendere la corsa ed allontanarmi per non farmi sorprendere da qualcuno che avrebbe potuto riconoscermi.
Ho ripreso a correre con fatica, squassato dall'orgasmo e con il cazzo ancora barzotto che rilasciava ancora gocce di sperma.
Una volta giunto in zona "sicura" ho rallentato e con calma son tornato a casa.
Lì ripensando all'accaduto ho fantasticato sul fatto che se il secondo signore fosse arrivato qualche minuto prima, sicuramente non gli avrei negato di partecipare e mi sarebbe piaciuto vedere quei due che mi spompinavano insieme.
Ogni tanto quando scopo con la mia ragazza mi eccito ripensando alle mie piccole avventure e mi piace pensarmi some uno stallone bisex, il cazzo duro disponibile per donne e uomini, un diritto per tutti coloro lo desiderano... a questo pensiero l'erezione diventa davvero eccezzionale e quando lei beve tutta la sborrata come fa sempre mi sento davvero soddisfatto, felice di averle dato la sua parte...
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11 years ago
admin, 75
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Coppia bisex
Una decina di anni fa per un periodo ho frequentato una chat erotica, vivevo da solo anche se avevo una ragazza.
Cercavo di realizzare il mio desiderio segreto, incontrare una coppia bisex.
Entrai in contatto con una coppia della provincia di Vicenza, di qualche anno più vecchia di me.
Iniziai a messaggiare con lui, assicurandomi che quello che cercavano era un singolo bisex e lui mi confermò il loro desiderio, rivelandomi di essere bisex ed assicurandosi che la sua signora fosse di mio gradimento.
Riuscimmo così ad organizzare un incontro, usai come scusa una cena tra vecchi compagni di scuola e partii per andare a trovarli in una serata d'estate. Durante il giorno avevo evitato di masturbarmi, anche se l'eccitazione era molta, volevo essere carico per la serata e non deludere le aspettative, in modo da poter venire in modo soddisfacente...
Uscito dall'autostrada, lui telefonicamente mi diede indicazioni per raggiungere la loro casa, una villetta unifamiliare.
Mi accolse amichevolmente e ci trovammo simpatici, era robusto, con un po' di pancia, ma giovanile e simpatico.
Mi fece entrare e così incontrai la signora, simpatica e carina anche lei, di origine straniera ma da molto in Italia.
Con lei c'era un bimbo piccolo di 4 anni circa, mi spiegarono che erano riusciti a spedire la figlia grande a dormire dalla nonna e che il piccolo sarebbe andato a dormire di li a poco.
Ordinammo una pizza e mangiammo insiemi, chiacchierando del più e del meno per conoscerci, si scherzava col bambino ed io in uno strano stato di calma eccitazione, pensavo che più tardi probabilmente avrei scopato sua madre e magari succhiato il cazzo a suo padre...era strano e bizzarro.
Quando fu il momento, lei accompagnò il figlio a letto ed io e lui restammo soli in soggiorno, ci rullammo una canna di erba e continuammo la nostra chiacchierata tra uomini.
Il tempo di finire di fumare, la signora ci raggiunse e si sedette con noi, io ero già abbastanza stonato dall'effetto dell'erba...
Indossava una sottoveste semi trasparente e sotto si intravedevano i seni, leggermente cadenti ma estremamente arrapanti per me.
La baciai dapprima delicatamente e di lì a poco stavamo limonando spudoratamente davanti al marito, il quale stava confezionando un'altra canna visto che lei non aveva fumato...
Questa volta io passai il turno e dai baci iniziai a scoprirle le tette succhiandole i capezzoli, tutto davanti al marito, il mio cazzo era già duro ed ero già perso , come in un sogno..
Lui mi chiese se volevo vedere qualche foto e video dei loro precedenti incontri, io dissi che li avrei guardati molto volentieri, così ci spostammo nella tavernetta al piano inferiore.
Sul pc mi mostrarono foto di lei che si faceva scopare da un lui di coppia durante uno scambio, lei che si sollazzava con un'altra donna, lei che succhiava il cazzo a due uomini insieme,..il mio uccello era ormai in tiro da parecchio, e quando mi mostrarono un video dove un ragazzo la stava inculando a smorzacandela, decisi di rompere definitivamente il ghiaccio e dissi.." ..scusate ma sono troppo eccitato, se non vi dispiace mi faccio una sega", detto questo mi sbottonai i jeans e tirai fuori il mio cazzo iniziando a menarmelo su e giù...
Era strano farmi vedere con il cazzo duro da un altro uomo, ma la cosa mi arrapava da pazzi, ed ormai il gioco era cominciato..
Lei seduta di fianco a me allungò subito la mano per accarezzarmi l'uccello accompagnandomi nella sega, e poco dopo me lo stava succhiando davanti a suo marito che come nulla fosse continuava a trafficare col computer.
Ad un certo punto gli domandai se ce l'aveva duro anche lui e così dicendo allungai una mano per accarezzargli l'uccello attraverso i pantaloni.
Notai che stava avendo un'erezione e dopo un po' si sbottonò anche lui..
Lei nel frattempo si era alzata continuando a spompinarmi, permettendo a lui di scoparla da dietro in piedi, sentivo i colpi di lui che la facevano godere ed ogni tanto mugugnava qualcosa con il mio cazzo in bocca.
Avevo voglia di succhiare quel cazzo anch'io, così quando lui uscì dalla fica mi misi in ginocchio e cominciai a spompinarlo insieme alla moglie, ci scambiavamo baci e succhiavamo a turno quel bel cazzo.
Ce l'aveva abbastanza grosso e bello dritto, mi piaceva sentire in bocca quella cappella, mi piaceva il suo odore ed era pazzesco poterlo fare insieme a lei, nel frattempo continuavo a segarmi.
Poi furono loro due a volermi spompinare insieme, si baciavano con il mio cazzo duro tra loro, era fantastico...il mio desiderio si stava realizzando.
Dopo un po' lui disse che era meglio spostarci in camera da letto al piano di sopra, in camera ci spogliammo e sul letto sperimentammo prima tutte le posizioni possibili per soddisfare le nostre bocche, mentre io le leccavo la fica lui me lo succhiava e viceversa, lei succhiava i nostri cazzi insieme.
Quando poi lui si sdraiò lei gli salì sopra per farsi scopare, io mettevo il mio uccello in bocca a lei ed a lui alternativamente, poi mi baciavo con lei mentre lui da sotto mi suchiava scopandola e così via...ero pazzo..
Sempre stando sotto di lei mi disse che se volevo potevamo provare a scopare in tre con una doppia penetrazione e che i preservativi erano nel cassetto del comodino.
Ne presi uno e me lo infilai, anche se con un po' di agitazione, vedevo il suo culo agitarsi ed il cazzo del marito entrare ed uscire, quelle palle che sussultavano mi fecero voglia di leccarle, così mi avvicinai e iniziai a leccarle mentre sussultavano, estrassi poi il cazzo duro per un momento dalla fica e gli diedi un paio di succhiate, assaporando il piacere di lei che ormai era un lago...
Ripresero poi a pompare e lui mi chiese di incularla, così posai il mio cazzo sul sul buco del culo ben esposto di sua moglie e spinsi dentro.
Lei ansimava e diceva a lui che era un gran porco, lui le chiedeva se ero riuscito ad entrare e se effettivamente la stavo inculando...
Ormai era il delirio, stavo scopando un culo e sentivo il cazzo del marito che premeva contro il mio, ed intanto gli accarezzavo i coglioni...
Lei stava per venire in questo vortice di cazzi e ad un certo punto sentii che aveva un orgasmo che la fece tremare come una foglia...
A quel punto io uscii da culo, mi sfilai il preservativo e presi a leccare il loro coito con il cazzo di lui annaffiato dall'orgasmo.
Noi maschi la lasciammo riprendersi un attimo e ci allacciammo in un sessantanove per assaporare i nostri cazzi e toglierci la voglia..
Mi accorsi che lei stava scattando delle foto e la cosa mi allarmò un tantino, visto che per via di alcuni tatuaggi sarei stato riconoscibile, mi rassicurarono che non avrebbero mai diffuso immagini e che le avrebbero tenute per loro.
Venne il momento in cui anche lui dopo aver ripreso a scopare brevemente la moglie era arrivato al punto di venire, lei di schiena veniva scopata dal marito in ginocchio, lui ad un certo punto è uscito ed io ho cominciato a masturbarlo finchè non ha schizzato sulla fica e sulla pancia della moglie spruzzando anche sulla mia mano.
A quel punto mi leccai gli schizzi sulla mano per assaggiare il suo sperma e non riuscii più a resistere, così decisi di sborrare anch'io.
Loro due erano sdraiati sotto di me ed io mi masturbavo toccando con la cappella le loro bocche in attesa ed accarezzando le tette di lei, finchè spruzzai una potente sborrata, che loro si scambiarono baciandosi ed inghiottendo tutto soddisfatti...
Al termine ci rivestimmo e dopo esserci rilassati un po' ci salutammo amichevolmente.
Fu un'esperienza veramente appagante, anche se non ebbi più occasione di ripeterla,...se ne avrò l'occasione lo rifarò assolutamente.
Mi sono sentito estremamente libero ed appagato..
Spesso quando mi ritrovo a ripensare a quei momenti non posso fare a meno di farmi una sega...
Grazie per la pazienza ma volevo descrivere esattamente tutto.
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11 years ago
admin, 75
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La Amante Offerta
...A
volte non tutti i mali vengono per nuocere; era un venerdì sera, una
coppia contattata qui sul sito, dopo settimane di sms , mail e
telefonate, mi da buca all'ultimo minuto con la solita scusa a cui non
puoi replicare: "...Mi è venuto il ciclo in anticipo, scusa tanto....".
Serata irrimediabilmente persa.
Sono sul PC a cazzeggiare sul sito, mi scrive in MP un "Bull" e mi
propone un pomeriggio al motel con lui e la sua amante; per lei sarebbe
la prima esperienza di sesso a tre.
Pensando che sia, nelle migliori delle ipotesi, una fantasia
irrealizzabile da parte di un fidanzato frustrato, declino gentilmente
l'invito.
Vista però l'insistenza e la convinzione che mostra il tizio, mi lascio
guidare dall'istinto e mi accordo per l'incontro, per la settimana
seguente.
Dopo una decina di giorni arriva il messaggio e ci accordiamo per il
giorno e l'ora.
L'appuntamento è alle 15,00 di un giorno feriale in un Motel qui in
Emilia, quindi mi prendo mezza giornata di permesso dal lavoro.
Arrivo puntuale all'appuntamento, entro al motel e chiedo una camera per
un paio d'ore: la giovane e carina ragazza della reception mi chiede i
"documenti di entrambi". Le dico che sono solo, mi guarda perplessa e mi allunga le chiavi. Entro
nella stanza, mi do una rinfrescata in bagno e mando un sms all'amico,
dopo pochi secondi la risposta con il numero di stanza cui presentarmi:
esco dalla camera, mi dirigo a quella col numero indicatomi, busso.
Mi apre "Matteo", seminudo, mi invita ad entrare e ci presentiamo. Un
uomo giovanile, di bell'aspetto. mi volto e vedo una splendida ragazza,
sui 35; indossa solo le mutandine e scarpe nere tacco alto , è
bendata da una fascia nera, è girata di schiena, piegata in avanti, con
le mani alzate appoggiate allo specchio, gambe divaricate e culetto in
bella mostra.
"Matteo" comincia a parlare, a raccontare ad alta voce di come si è
arrivati a questo: "Beatrice", dominante nella vita di
tutti i giorni quando ha a che fare con marito,figli,suocera e compagnia
bella, si è trovata ad essere dominata da Lui. Amante che, per colpa di
un piccolo "sgarro" della ragazza, ha deciso di punirla "obbligandola" a
far sesso con uno sconosciuto.
Intanto che parla gli infila alcune dita dentro le mutandine, con
movimenti sicuri, precisi e già conosciuti. Sfila le dita dalla fica
della ragazza, tanto bagnati, e glieli infila in bocca dicendogli:
"...assaggia: hai tutta la fica bagnata, lo sai perchè? dicci tu il
perchè..."
E Lei: "perchè sono una Troia...."
"Esatto, sei una troia, sai di aver disobbedito, ed ora ti meriti una
punizione..."
La fa appoggiare al letto, in ginocchio, le toglie le mutandine, mi fa
un cenno di invito. Quattro mani ora la accarezzano, la toccano e la
strofinano ovunque.
Ha un bel fisico, due grossi seni, la patatina deliziosamente depilata,
una piccola cicatrice orizzontale sul ventre rivela un "Cesareo" non
troppo remoto.
I capelli sono neri, le guance arrossate dall'eccitazione e la bocca
sempre semiaperta dovuto al respiro ormai affannoso.
"Matteo" si siede sul letto davanti a lei, gli infila il cazzo in
bocca. Intanto io da dietro inizio a baciarle le cosce, le chiappe, ad
accarezzargli dolcemente le grandi e le piccole labbra.
Mi eccito rapidamente, non riesco a resistere oltre, la allargo ed
immergo avidamente la faccia tra le sue natiche; l'odore e il sapore di
quella femmina mi fanno girare la testa. Non ho un piano preciso, non so
cosa le piace di più; le lecco con movimenti rapidi il clitoride, poi
le succhio le labbra ed infilo più che posso la lingua nella vagina, la
scopo con la bocca. Poi, ancora, irrigididendo il più possibile la mia
lingua, cerco di insinuarmi nel suo buchetto stretto.
"Beatrice" mostra immediatamente di gradire, accompagna con rapidi
sospiri e rotazioni del bacino la mia bocca, per fare in modo di farsi penerare il più possibile le sue cavità sempre più dilatate.
Alterno questi gustosi passaggi per diversi minuti, capisco che la cosa
che più gradisce sono gli stimoli al clitoride, quindi insisto su
quello. Intanto Matteo, davanti a lei, è eccitato vedendo la propria
amante accogliere così vogliosa la bocca di uno sconosciuto.
Con un cenno ci diamo il cambio, io mi siedo davanti a lei e Matteo da
dietro la infila con un unico e deciso colpo alla pecorina. Lei ha un
sussulto ed emette un gemito misto di sorpresa, dolore e piacere .
Lui le afferra un braccio e, visto che è ancora bendata, la guida sul
mio cazzo. La reazione di lei, afferrando in mano la mia grossa barra
dura, è di gioioso e sorpreso stupore, come una persona cui viene fatto
un regalo atteso da tempo.
Non potendo usare il senso della vista si concentra sul tatto e
sull'olfatto. Mi tocca e mi annusa il membro, per esplorarlo con i sensi che ha disposizione in quel momento.
Lui le chiede: "ha un buon profumo? ti piace? Allora, cosa facciamo? Lo
mandiamo fuori dalla stanza o lo lasciamo qui con noi?"
Beatrice quasi intimorita che Matteo possa fare sul serio risponde
subito convinta: "Lo teniamo qui!!!"
La sua indole, la sua natura di porcella disinibita ha certamente ora
preso il sopravvento sul suo lato di "brava-mamma brava-lavoratrice
brava-moglie" che la costringe al di fuori di quella stanza.
Poi, ormai certa di poter aver per se il grosso giocattolo,
comincia a leccarlo, e a testare col palato le dimensioni. Dopo l'Olfatto e il Tatto, finalmente anche il Gusto.
Ora il triangolo si è chiuso: in mezzo, alla pecorina, Beatrice mi
spompina un pò faticosamente perchè Matteo la sbatte forte da dietro e
la fa sobbalzare ad ogni colpo.
Per essere la prima volta la ragazza dimostra una indole molto incline a questo tipo di giochi, la cosa ci eccita moltissimo.
Adesso è il mio turno di montare la porcella, mi infilo il profilattico e
sempre alla pecorina la infilo da dietro. Sento una fica bollente,
aperta e allagata.
Matteo le infila il cazzo in bocca e le dice: "sei contenta di farti
scopare da un così grosso cazzo? Sei tutta e solo Mia, e con quel cazzo
enorme che ti sfonda la fica sei ancora più MIa". Beatrice geme di
piacere con due cazzi dentro.
Ora vuole togliersi la fascia; va bene , ora lo può fare. Vedo
finalmente per intero il suo viso, i suoi occhi: mi saluta ridendo;
"Ciao ciao"; sembra un pulcino appena uscito dal guscio.
Cambio più volte posizione, la scopo in tutti i modi, il mio membro si
inabissa nel suo corpo fino a scomparire completamente. Avverto in lei
esplosioni di piacere quando scopandola riesco a stimolarle il clitoride
con le dita: è in questo modo che viene, con forti contrazioni. Mentre
gode si rivolge a Matteo e gli chiede: "Maiali, ma cosa mi avete messo
dentro? lo sento fino dentro alla pancia!!!"
Ora è ancora più eccitante, vedo il piacere nel suo sguardo da troia, i
suoi bei occhi roteare di goduria.
Mentre continuo a fotterla sento un odore familiare, per me assai
piacevole.
Mi accorgo di alcune gocce di sangue fuoriuscire dalla sua fichetta, il
profilattico si tinge di rosa: la profonda stimolazione gli ha fatto
partire l'imminente ciclo.
La vista di liquido rossastro nella donna con cui sto facendo sesso mi
fa lo stesso effetto che fa agli squali quando sentono il sangue; mi
esalta....che ci volete fare? è uno dei miei lati "Fetish".....
Mi do ancora una volta il cambio con Matteo, mi tolgo il profilattico e
mentre lui la infila sia davanti che dietro, io mi godo ancora la bocca
di Beatrice. Gli dico di guardarmi negli occhi mentre mi spompina, la
sua espressione da troia mi fa morire di voglia, avverto che tra poco la
inonderò, Matteo eccitato come non mai le ordina di farsi riempire la
faccia di sborra; ed è quello che faccio: gli spruzzo tutto il viso, ha
il mento e le guance rigate dalla mia sborra; nello stesso momento
Matteo gli viene dentro la fica tra rantoli di piacere.
Appena gli sfila il cazzo rivoli di sborra mista a sangue le colano
lungo le cosce.
Siamo tutti e tre piacevolmente spossati, ci laviamo e facciamo quattro
chiacchiere per rilassarci.
Mi rivesto e mi congedo, saluto Matteo e bacio la splendida Beatrice, li
lascio soli, la mia parte l'ho fatta.
Come prima volta per lei penso sia andata assai bene: questa femmina,
come dice Matteo che la conosce bene, ha delle enormi "potenzialità".
Complimenti, e spero alla prossima presto!!!
3511
1
11 years ago
MaxiEmiliano,
42
Last visit: 1 year ago
-
Si, l'abbiamo veramente fatto in bar, in tre.
Vi
racconto di quella sera:
Loro sono una coppia sposata , contattata su un sito. Entrambi di
bell'aspetto, molto semplici e tranquilli, una coppia di
"insospettabili".
Ci eravamo dati appuntamento a quel bar che vi dicevo: il gestore è un
ragazzo cinese, bel giovane, sui 30 anni, molto "cool", informale.
Arriviamo ed ordiniamo da bere, il bancone è davanti, a fianco le solite
macchinette coi soliti malati del gioco intenti a sputtanarsi i loro denari, dietro una saletta con due tavoli di cui una in un
angolo, proprio a fianco la porta del bagno. le luci sono spente e
rimarranno così tutta sera.
Solo la penombra, un pò di luce arriva delle lampade dove ci sono le
macchinette, che cmq nn si vedono. Solo chi passa per andare in bagno
vede quel tavolino. Arriva il cinese con le bevande e ci fa un sorriso,
non accende le
luci.
Ci mettiamo li e parliamo del più e del meno: ....quali privè vanno per
la maggiore, su che siti di annunci siete, se fa caldo andiamo in
fiume nudi...le solite cose che si raccontano le persone di questo
fantastico mondo.
Lei, bella mora,seduta in mezzo, io da una parte ed il marito
dall'altra.
Lei ha un profumo che mi inebria, comincio ad accarezzarle il collo
intanto che il marito parla....infilo una mano sotto il vestito
scollato, accarezzo il capezzolo duro, estraggo il seno destro dal
vestito e lo lecco, il capezzolo
è raddoppiato da quando ho cominciato a toccarlo. lei ha qualche gemito e
subito mi allunga la mano sul pacco, io sono già pronto da tempo.
infilo una mano tra le sue cosce.....non ha le mutandine....a momenti
vengo li così su due piedi.
Mi slaccia la cintura di pelle borchiata, mi sbottona i jeans, ha un
sussulto quando sfila il mio grosso cazzo dalle braghe, si passa la
lingua sulle labbra e comincia a succhiarmelo.....tre pompate poi alza
lo sguardo per vedere se
arriva gente, lei non vede l'ora che ciò succeda, è qui per questo.
Difatti dopo 3-4 minuti comincia un lento ma continuo via vai di uomini e
ragazzi che entrano ed escono dal bagno, passano e non girano la
testa,nella penombra sbirciano con la coda dell'occhio. lei si eccita da
morire, il marito pure, senza dire una parola.
Lei mi chiede se ho i preservativi e di non venirle dentro perchè è
molto fertile. Sfilo un profilattico dai jeans e me lo infilo. lei si
alza la veste e mi si siede a cavallo, si impala tra respiri profondi e
gemiti. ora ha le chiappe fuori, io tengo il mio foulard su una gamba,
per coprirla quando passa qualcuno, e infatti passano e ripassano almeno
4-5 uomini, sempre a capo
chino. Lei si alza e si gira, la scopo da dietro, le sfilo le tette dal
vestito, praticamente è nuda; esibisce un fisico perfetto. Io sono al settimo cielo, il marito ci
osserva compiaciuto ed eccitato e controlla il via vai di maschi.
Prendo l'iniziativa e le chiedo di mettersi alla pecorina con i gomiti
>appoggiati al tavolino; la infilo da dietro, ho i pantaloni alle
caviglie, lei è nuda, il marito comincia a segarsi, neppure loro erano
mai arrivati a questo limite.
Un ragazzo alto magro, sui 40 anni, coi capelli lunghi, esce dal bagno e
si ferma a guardare a due passi, non è la prima volta che li vede
esibirsi, stasera ha preso coraggio e si è fermato ad osservare da
vicino. Lei si eccita ancor di più....
Le chiedo di girarsi verso il marito col cazzo in tiro che si sega e le
ordino di spompinarlo, mentre io la sbatto alla pecora da dietro. il
tipo magro si avvicina e le accarezza una coscia.
Si sente la voce di una donna, drizziamo le orecchie, le donne sono
pericolose in questi frangenti, non si sa come la possono prendere
trovandosi in una situazione del genere. la si sente chiacchierare al
banco e poi viene in bagno, sicuramente qualcuno le ha detto qualcosa.
A differenza degli uomini ci passa davanti dandoci una "squadrata"
decisa, occhi puntati su di noi tutto il tempo, entra in bagno ed esce
dopo 40 secondi, stavolta finge un pò più indifferenza, però fa dei
movimenti strani, si tira su i pantaloni come se fosse un camionista,
poi sparisce dietro l'angolo e nons i sente più.
Continuo a sbattere la mora da dietro, poi per prendere fiato mi siedo,
lei si siede di fianco a me, sono 40 minuti che gli stantuffo il cazzone
dentro.Lei me lo prende in bocca ma sempre ogni 30 secondi alza la
testa per vedere chi passa.Io mi sfilo il profilattico e me lo faccio
succhiare al naturale, ho una gran voglia di venire, lei aumenta il
ritmo delle pompate, un pò a me e un pò al marito. Il tipo magro si
siede di fianco a noi e comincia a segarsi, ha un cazzo piuttosto
piccolo.
Dopo qualche minuto sento montare l'orgasmo, gli prendo la testa e le
intimo di continuare senza sosta, le strizzo le chiappe, sento le ondate
di piacere che arrivano, le sussurro all'orecchio che sto per sborrare,
lei alza la testa e mi sega a due mani: è una fontana di sborra che
sgorga dal mio cazzo dritto, ne ho dappertutto, sento l' odore forte del
mio sperma. Vado in bagno e mi lavo, quando torno vedo il marito che si
abbassa del tutto le brache e lei gli monta a cavallo, lo scopa come
una forsennata, con più
vigore che con me, intanto tiene in mano il cazzo del ragazzo magro che
sogna ora di prendere il mio posto.Il marito le sfila il vestito, ora
lei è veramente e completamente nuda e si sta facendo scopare a
smorzacandela, io seduto a cavalcioni sulla sedia di fronte mi godo lo
spettacolo assieme al ragazzo magro, a cui nel frattempo per l'emozione
gli si è ammosciato.
Nel frattempo sono passati altri due ragazzi, le inibizioni sono cadute
da parte di tutti ormai, lei è nuda e i ragazzi passano e la osservano
scopare senza fermarsi.Il marito gode, gli viene dentro, un lungo
orgasmo silenzioso senza sussulti.
Intanto che gli amici coniugi si ricompongono io vado al banco a pagare
le
bibite. Il magro saluta e se ne va. Usciamo dal bar tra la indifferenza
generale degli avventori, come se nulla fosse.
Andiamo al parcheggio e ci salutiamo; è mezzanotte passata.
Io non resisto alla curiosità e torno al bar da solo, per vedere a caldo
se c'è qualche reazione. Magari qualcuno mi chiede qualcosa, visto che
son da solo e la donna se ne è andata.
Nulla.
Ordino uno spritz al ragazzo cinese e mi siedo su una sedia all'ingresso
del locale, il ragazzo magro parla di lavoro con uno dei tizi che
andavano continuamente avanti e indietro dal bagno..Nessuno mi guarda,
nessuno mi scruta. la maggior parte degli avventori sono davanti alle
macchinette mangiasoldi.
Vado alla cassa e pago lo spritz al cinese che mi saluta tranquillo,
esco e il ragazzo magro mi ignora.....non è successo nulla, se provaste a
chiedere in giro nessuno avrebbe visto nulla....fino alla prossima
volta......
3657
0
11 years ago
MaxiEmiliano,
42
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-
Poesie Reali - 2
Schiava mia, temimi. Amami. Schiava mia! Sono con te il tramonto più ampio del cielo, e in esso la mia anima spunta come una stella fredda Quando da te si allontana i miei passi tornano a me. La mia stessa frustata cade sulla mia vita Sei ciò ch'è dentro di me ed è lontano Fuggendo come un coro di nebbie inseguite. Vicino a me, ma dove? Lontano, ciò ch'è lontano e ciò che essendo lontano cammina sotto i miei piedi L'eco della voce oltre il silenzio E ciò che nella mia anima cresce come il muschio sulle rovine. Pablo Neruda
1869
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11 years ago
RE_REGINA 2012, 29/34
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Poesie Reali - 1
Il suo sperma bevuto dalle mie labbra era la comunione con la terra. Bevevo con la mia magnifica esultanza guardando i suoi occhi neri che fuggivano come gazzelle. E mai coltre fu più calda e lontana e mai fu più feroce il piacere dentro la carne. Ci spezzavamo in due come il timone di una nave che si era aperta per un lungo viaggio. Avevamo con noi i viveri per molti anni ancora i baci e le speranze e non credevamo più in Dio perché eravamo felici. Alda Merini
2151
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11 years ago
RE_REGINA 2012, 29/34
Last visit: 9 years ago -
Viaggio in autostrada
Una notte in autostrada di ritorno da Milano dopo essere stata a vedere una partita di calcio, mi fermai in un autogril per bere qualcosa, prima di ripartire facci tappa anche al gabinetto.
Entro e vedo che è molto affollato, ma c'era anche una signora sedute con il cestino dei soldi così non faccio caso e mi metto a fare pipi nei gabinetti appoggiati al muro; premetto che avevo sotto l'autoreggenti e il perizoma. mentre faccio la pipi si affianca un signore ed anche lui fa i suoi bisogni; io do una sbirciatina con la coda dell'occhio ma per paura di essere vista mi risistemo ed esco, risalgo in auto e riparto.
Andando ad una velocità non molto elevata in quanto il giorno dopo non dovevo lavorare e potevo prendermi tutto il tempo che volevo.
Ad un tratto vedo dallo specchietto retrovisore un camion che mi lampeggia con i fari, cerco di guardare meglio ma non riesco a veder niente; rallento ancora così lo faccio avvicinare e dopo qualche chilometro mi sorpassa e mi suona con la tromba che aveva sul tetto.
Alla prima area di sosta mi fermo mi tolgo i pantaloni così rimango solo con gli autoreggenti e riparto quando gli sono dietro gli sfanalo, aspetto che dietro non ci sia nessuno e mi metto sulla corsi di sorpasso andando lentamente e stando il più possibile vicino alla cabina, spostandomi leggermente verso il lato passeggero così da capire e vedere se mi stesse guardando, cosa che fece. lo superai e mi misi davanti a lui andando alla sua stessa velocita, appena superato mi suonò di nuovo e mi sfanalava di continuo. al primo posto di sosta che trovai misi la freccia e mi fermai, lui fece altrettanto.
Io avevo il cuore che mi batteva forte ed ero tutta un fremito, lui scese si avvicinò e mi disse che al bagno nell'autogril di prima non si era sbagliato aveva capito, ma mi disse di seguirlo e di fermarmi al prossimo autogril perchè negli spazi di sosta a volte capita la polizia e sono noie.
Così dopo riessermi messa i jeans riprendo il viaggio questa volta con più interesse di prima.
Raggiunto l'autogril io parcheggio negli spazi dell'auto mentre lui va nel parcheggio dedicato ai camion, ci ritroviamo dentro a bere qualcosa e a parlare del più e del meno, mi chiese se andavo sempre in giro con il perizoma e le calze; gli risposi che mi piaceva e quando ne avevo l'occasione mi vestivo sempre così.
Poi lui mi dice di seguirlo sul camion, usciamo e giunti davanti al bestione mi fa salire, una volta dentro mi accorgo che aveva già chiuso tutte le tendine e non si vedeva niente da fuori.
Dentro era ben tenuto pulito sembrava un salottino, mi fece cenno di seguirlo dietro nel lettino che non era affatto piccolo come immaginavo ma in due ben accostati si stava bene.
Cominciò a baciarmi e spogliarmi allo stesso tempo e cosi feci anch'io; in breve ci ritrovammo tutti e due nudi, non so come ma ci ritrovammo nella famosa posa del 69. così visto quell'arnese difronte alla mia bocca non feci altro che aprirla e cominciarlo a baciare, devo dire che mi immaginavo di trovare un camionista tutto sporco e che puzzasse di grasso ed invece devo ricredermi anzi era pulito e profumato.
Continuai con il pompino cercando di assaporare quella bell'asta in tutta la sua lunghezza anche se fino in gola non riuscivo a infilarla, nel frattempo mi accorsi che anche lui aveva preso a farmi un bel pompino, così frastornata dal piacere, lui colse l'attimo di disattenzione per dare un colpo di reni e con le mani spingermi la testa verso il suo cazzo, così me lo ritrovai tutto in gola, meno male solo un attimo perchè mi sembrò di soffocare e appena tolto cominciai a colare abbondante bava dalla bocca, lui la prese con le mani la passò sul cazzo e di nuovo me lo infilò in gola,
questa volta la sensazione di affogare non l'ho avuta ma appena tolto ancora conati e così per un po, finchè mi disse di girarmi e cominciò a leccarmi il culo infilando la lingua nel forelino, mi faceva storcere dal piacere poi cominciò a salire e mi ritrovai col cazzo puntato sul buco ben inumidito ma non ancora aperto.
Così cominciò la spinta leggera sentivo farsi largo aprendo il buco piano piano e sentendo entrare centimetro dopo centimetro, tremavo dal piacere e dalla sensazione che stavo provando, piano piano si fece strada e entrò fino a sentire le sue palle sbattermi addosso, sentivo un senso di pienezza, stava fermo tutto dentro di me, quando ad un certo punto lo tirò fuori e senza nemmeno il tempo di capire me lo schiantò di nuovo tutto dentro questa volta stantuffandomi con forza, andammo avanti così per un bel pò cambiando varie posizioni quando mi fece sdraiare sulla schiena ed alzare le gambe e mi penetrò davanti con lui che mi teneva le gambe sulle sue spalle, non resistetti più e venni sulla mia pancia, alla vista della mia sborra cominciò a pomparmi come un forsennato e tirò fuori il cazzo, si tolse il preservativo e mi schizzò addosso colpendomi tutta anche sul viso.
Ci rilassammo uno accanto all'altro, a me venne voglia di fare pipì così le dissi che serei andata in bagno, lui mi disse:
- aspetta, anche a me mi scappa ma non andiamo in bagno, scendiamo tanto siamo tranquilli e coperti dai camion e la facciamo fuori -.
Al momento non capivo ma lui aprì leggermente le tendine mi fece vedere che non c'era nessuno allora scesi e lui mi seguì, ci mettemmo subito dietro la cabina vicini alla ruota io feci la pipì e lui mi guardava poi quando finii mi disse di inginochiarmi; così feci, lui così cominciò a pisciarmi sulla faccia e addosso poi mi disse di aprire la bocca e mi pisciò in bocca.
Devo dire che non avevo mai provato e mi fece strano, non mi dette fastidio anzi quel calore che mi colava sul corpo mi fece rianimare il cazzo.
Non mi accorsi che nel frattempo era giunto un altro signore che aveva tirato fuori il cazzo e cominciò a pisciarmi addosso anche lui, in breve tempo avevo intorno 4/5 persone che mi stavano rovesciando la loro urina.
Finito di scaricarsi tutti quanti, uno di loro giovane e anche carino mi chiese se volessi darmi una sciacquata, che aveva una tanica d'acqua nel suo furgone, così presi le mie cose dal camion e salutai.
Giunti al furgone anche questo ben coperto dai camion ed in una zona poco illuminata, appoggiai le mie cose dentro e lui cominciò a versarmi l'acqua a dosso tipo doccia, finito mi dette un asciugamano che aveva dentro il furgone e mi fece salire dentro. era vuoto con appoggiato ad una parete delle coperte, mi disse gli servivano quando trasportava la roba per non farla sbattere.
Finita di asciugarmi cominciammo a parlare ma vedevo che con lo sguardo mi scrutava nelle parti intime, così presi l'iniziativa io e lo baciai, cominciammo a toccarci e baciarci, nel divincolarci mi ritrovai con il suo cazzo in bocca, decisamente ancora più in tutto di quello precedente. presi a pomparlo con gusto cercando di farmelo scivolare in gola ma non ci riuscii da quanto era grosso, così decisi che era giunto il momento di sentirmelo in pancia, lui prese le coperte e le mise sul fondo del furgone, io mi girai e dandogli le spalle mi misi a pecorina cercando di aprirmi il più possibile.
Prese del gel lubrificante che aveva e cominciò a spalmarmelo nel buchetto allargandomelo con un dito per poi metterne dentro due e poi tre, a quel punto tolse le dita e puntò il suo cazzo nel mio forellino e cominciò la spinta che sentivo forte, ma non riusciva ad entrare da quanto era grosso, così dovette ricorrere ad altro gel e con forza di entrambi spingendo ognuno nel propio verso cominciò l'ingresso che devo dire mi faceva male ma cercavo di sopportare quando con un colpo di reni ancora più forte da parte sua riuscì ad entrare facendomi rimanere senza fiato e con un dolore forte, per un attimo mi venne di togliermelo immediatamente dal culo, ma per fortuna riuscii a desistere e pian piano passò e cominciò un lungo piacere che in breve si trasformò per me in una sborrata.
Lui da dietro mi disse "godi per così poco... allora quanto godrai per quello che ti faccio ora...".
Tirò fuori il suo emorme attrezzo e il gel lo mise sulla mano cominciando ad infilarmi dito dopo dito, arrivato al quarto le dissi che con la mano non l'avevo mai fatto di non farlo ma lui mi disse - tranquilla rilassati appena senti dolore mi fermo -.
Cominciò a spingere cercando di far entrare anche il pollice con tutta la mano, sentivo una forza intensa spingermi ma la mia resistenza era più forte, lui accortosi di questo tolse la mano mi vanne vicino all'orecchio e mi disse - stai tranquilla rilassati vedrai che entra da sola e proverai l'estasi -.
Andò di nuovo dietro e ricominciò lubrificandosi ancora ad aprirmi l'ano ripartendo da un dito fino a chudere la mano sul mio buco e spingere con forza ma senza affondare sentendo la mia resistenza.
Continuava nella sua spinta ma non entrava anche perchè io avevo paura e non mi rilassavo abbastanza.
Allora lui parlandomi e lubrificandosi sempre più la mano cercava di rilassarmi e andava avanti spingendo e ritraendo, non so bene per quale motivo ma sentivo che mi potevo fidare, così decisi di provare a rilassarmi il più possibile per cercare di aiutarlo nel suo intento.
Non so quanto andammo avanti ma ricordo benissimo il momento in cui a furia di allargare e spingere entrò dentro di me con la sua mano, una sensazione indescrivibile ed interminabile che ti lascia senza fiato, sembra si continui ad allargare con una sensazione che sembra ti scoppi tutto da un momento all'altro ma poi senti che si richiude (per modo di dire) sul polso e li cominci a respirare di nuovo ma con una sensazione di pienezza mai provata prima.
Lui sentendomi rilassata mi chiese se andasse tutto bene, io le risposi che tutto andava bene lui per risposta cominciò a muovere la mano dentro di me andando avanti indietro e ruotandola di qua e di la, non resistetti più e venni, sentivo il mio sfintere che stringeva il suo polso, una sensazione da brivido.
Dopo essermi rilassata sentii che mi toglieva la mano da dentro e la sensazione è la stessa se non più forte di quando entra, anzi molto più forte, ti senti strappare e portare via ma senza dolore anzi godendo da matti.
Ci sdraiammo mi chiese se mi era piaciuto, le risposi che una sensazione del genere non l'avevo mai provata.
Una sensazione che ti prende tutto il corpo e il cervello ti senti piena e in possesso dell'altra persona.
Dopo ci risistemammo ci salutammo lasciandoci il numero di cellulare ripromettendoci d'incontrarci e ogniuno riprese la sua strada.
Pensavo di non rivederlo più ed invece a tutt'oggi siamo in contatto e quando passa dalla Toscana per lavoro se possibile c'incontriamo.
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1
11 years ago
laura59, 55
Last visit: 8 months ago -
Il mio primo incontro con coppia
Il mio primo incontro...l inizio di una svolta della mia vita sessuale. Sentivo parlare da un amico di mio fratello della sua esperienza con una coppia... Non immaginavo all'epoca esperienze del genere non ne sapevo addirittura il tipo di esperienza essendo stato fino ad allora tutta la mia "vita sessuale" nei canoni della normalità uomo (io) donna l altro! Da buono scorpione mi si accese il desiderio la voglia ed ecco che parto all'attacco di un mondo che mi ha "preso"portandomi oggi ancora a cercare questi tipi di incontri. Penso sempre che se il primo incontro -conoscenza fosse stato il secondo,terzo che feci a quest'ora non sarei stato qui a scrivere perché avrei pensato che tutto era fasullo. Ripeto chi sa se è un bene o un male che il primo fu un grande bello svezzamento! Era l inizio dell'era dei cellulari...comprai all'uopo un cellulare Telecom da auto (quelli con il filo e con segreteria telefonica incorporata). Metto annuncio particolare, mirato a singole e alle fatidiche coppie, mio numero del cellulare e indirizzo postale e foto con "lattina di cocacola" (inizialmente fermo posta e poi casella postale). Facevo un attività che mi impegnava specialmente i pre-festivi e festivi serali. Entrare in auto e vedere i led che mi segnalavano un mess alla segreteria era un insieme di sensazioni indescrivibili. Trovavo però telef mute ... Fischi sospiri ...insomma i cretini allora come oggi non mancavano. Un bel giorno una telefonata una donna mi lascia un messaggio. Che emozione .. mi diceva ..,ciao siamo...abbiamo letto il tuo annuncio vorremmo conoscerti noi siamo di Napoli potremmo vederci a Napoli per un caffè ti richiamiamo ...! Ed ecco parte il mio Eros la mia curiosità le mie paure le mie attese...! Riesco con un po' di fortuna a parlare dopo 2 mesi di innumerevoli mess registrati in segreteria Mi chiedono vediamoci sabato domenica ma ogni volta veniva rimandato io , arrivato alla scadenza mi tiravo indietro, solo immaginare mi eccitava tremendamente ma sotto sotto all'appuntamento nasceva la paura, paura di una nuova esperienza, paura di non riuscirci, paura di esperienza negativa...insomma un insieme di sensazioni! Ma ecco che a tutte prevalse la curiosità sessuale un bel giorno con mia moglie in auto ho la fortuna che mi chiamano e non devo usare più mess registrati esco con una scusa dall'auto, il filo del telefono tra lo sportello chiuso e la carrozzeria non potevo far sentire a mia moglie la telefonata aumento il volume dello stereo.,,pronto... Libero per sabato sera ? io ero impegnatissimo ma taglio la testa al toro capisco che se non lo facevo all'ora non l'avrei fatto più. Appuntamento sabato seconda cabina telefonica dopo l ingresso all' aeroporto di capodichino ore 21! Non scrivo l'edizione la paura l eccitazione ed eccomi puntuale alla cabina telefonica. Puntuali loro lei bionda con gonna auto reggenti mi dicono, ci diciamo , lui partecipe ,ma, in successivi incontri capii che era un cuk reale. Rovina perché da allora non ho smesso più di cercare nei tempi liberi, anche se di coppie così, a distanza di anni, ce ne sono poche, nonostante la grande evoluzione nel settore. Reincontrandoli ora non saprei se ringraziarli o maledirli. Ripeto se il primo incontro fosse stato con le coppie incontrate le due volte successive (conoscenze squallide) ora non sarei qui a scrivere e quindi non potrei essere capace di scrivere un libro con le esperienze ( conoscitive ) avute da allora ! Che fine hanno fatto? Potevano ospitare sab e domenica sulla costiera amalfitana era uno stress andarci...duró alcuni mesi persone splendide e questo è stato il guaio!
N. B. L HO SCRITTO ORA NON LO CORREGGO VOGLIO SIA VERO
16
0
11 years ago
dotatoper,
54
Last visit: 1 week ago
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inpalestra ii
Ancora inebetita mi rivesto con gesti da automa. Prima di rimetterli in borsa affondo il viso negli indumenti da palestra, per aspirare l’odore dei nostri corpi di cui sono ancora intrisi. E ancora un brivido mi percorre la schiena, il sesso si inumidisce, riaffiora la voglia di te.
Deglutisco a fatica, cercando di riprendere il controllo, ed esco. Che fare? La logica direbbe che dovrei chiamare il mio fidanzato, scusarmi per un gesto di cui non sono pentita, conquistarmi il suo perdono e tornare alla mia vita. L’istinto mi porterebbe a comporre il tuo numero, ricercare nuovamente il mio posto tra le tue braccia, baciare ancora la tua pelle... ma temo la tua voce estranea, l’imbarazzo di uno strumento che non può darci le vibrazioni nelle quali si sono riconosciuti i nostri corpi.
E scelgo un’altra via. Una telefonata che non richieda spiegazioni. Cinque minuti dopo la moto di Katia, la mia migliore amica, è ferma davanti alla palestra.
• Tutto Ok? - Stupendamente, ma portami via di qui.
Il vento sul viso, il corpo mollemente appoggiato alla sua schiena, le braccia serrate intorno alla sua vita, riprendo lentamente il controllo di me. Arriviamo a casa sua. Katia si prende cura di me come di una bambina piccola. Mi riempie la vasca e gioca con me con la schiuma, aiutando a lavarmi, mentre io, ancora languida e sognante, le racconto che cosa è successo.
C’è caldo e restiamo entrambe nude, sdraiate sul suo letto, mentre continuiamo a parlare del mio meraviglioso pomeriggio. La sua pelle abbronzata contrasta con la mia chiarissima e i suoi capelli lisci e scuri si mischiano ai miei ricci biondi. L’eccitazione del racconto, la complicità dell’abbraccio, la freschezza dei corpi appena asciugati crea una strana tensione. Ci massaggiamo dolcemente mentre ci spalmiamo a vicenda la crema idratante.
Alla fine del racconto il dildo, testimonianza che non è stato solo un mio sogno estivo, trova posto sul letto tra noi. Complici, monelle e un po’ imbarazzate ci sfidiamo l’un l’altra a giocarci. Katia lo accende, sorride e commenta - Facciamo il gioco della verità... Avvicina il dildo al mio sesso già bagnato per il vivo ricordo evocato dal racconto, lo usa delicatamente per schiudere le labbra, lo avvicina al clitoride. Poi mi fissa negli occhi e chiede -e adesso dimmi, che cosa vuoi davvero? Quando io, imbarazzata ed eccitata, mordendomi le labbra mormoro il tuo nome, sorride, si alza, prende il mio telefono e ti manda un messaggio. Essenziale, deciso, più nel suo stile che nel mio: vieni subito... e l’indirizzo.
Il resto è attesa, chiacchiere, coccole, complicità ed esitazione...
E finalmente il campanello suona. Katia viene ad aprirti con indosso una canottierina di seta rossa che le copre appena le natiche nude. Io ne indosso una uguale nera.
Entri e mi basta incrociare il tuo sguardo che accarezza i nostri corpi per sentirmi di nuovo completamente tua, eccitata e con la voglia di scoprire insieme nuove forme di piacere... Ti vengo incontro e ti abbraccio, lasciando che le curve del mio corpo, nudo sotto la mogliettina leggera, premano sul tuo e già sento il tuo cazzo che diventa duro sotto i pantaloni...
...continui tu?...
......Tutto è successo troppo in fretta perché il mio corpo reagisse agli stimoli degli occhi...... ma forse non avevo il diritto di intromettermi.... adesso che tu non sei più accanto a me, il mio senso di spossatezza lascia il posto al vuoto.... ma nello stesso momento mi ritornano in mente le sensazioni che mi hai donato.... sono sicuro che quello che è successo non è solo frutto del caso ..non voglio credere che sia solo il frutto di una sana follia..... tu sai dove cercarmi...... ed io pure, sei troppo presente dentro di me e penso..spero ..di essere rimasto dentro di te in qualche modo.
So che ci rivedremo o forse lo spero cosi tanto da crederlo, mi alzo lentamente penso che dovrei fare una doccia.... poi decido che meglio rimanere con il tuo odore addosso.... con la traccia dei tuoi umori sulla pelle..... con il segno del piacere sul mio corpo.
L’aria fresca fa una strano effetto sia al mio corpo sia alla mia mente... il piacere di quest’incontro mi pervade.... vorrei cercarti ....ma non so come fare... spero solo che tu ti faccia viva al più presto.......
sennò sarò costretto a passare tutti i miei pomeriggi ad aspettarti in palestra........ non voglio rinunciare alla nostra esplosione di sensi.........
Quando mi arriva un messaggio spero che sia tu........ il languore si rimpossessa di me... salgo sullo scooter e corro verso di te.... mi sento cosi leggero come se volassi..... suono e salgo le scale di corsa.
Si apre la porta non sei tu ad aprirmi.... ti cerco con gli occhi il fuoco s’impossessa di nuovo di me ci abbracciamo... e come se la favola iniziasse mi basta sfiorarti... perché l’eccitazione esploda di nuovo...
Mentre ci baciamo..... la tua amica dice
“ma che maleducato e la padrona di casa non si saluta?” tu mi afferri per mano e mi presenti Katia la tua migliore amica, la complice dei tuoi divertimenti..solo allora mi rendo conto che siete quasi nude.... E Katia chiede sei può unire a noi, sento una tua risata i nostri sguardi s’incrociano e lei si avvicina.....
Tu torni a baciarmi trascini sul tappeto... comincia a spogliarmi..mi strappi la camicia.. e cominci a leccarmi... intravedo Katia che si è chinata dietro di te e comincia a sfiorarti.... mi liberi dei pantaloni e dei boxer nello stesso tempo e ti fiondi sulla mia minchia...ohh sento il calore delle tue labbra che l’avvolge vedo il desiderio salire nei tuoi occhi..... intanto noto l’espressione del tuo volto ha degli scatti ....è l’effetto della lingua di Katia che aumenta il tuo piacere.... La tua lingua è come un soffice pennello che sfiora le forme della mia minchia stimola le mie palle... mi guardi e mi dici
“ti voglio subito.....”
Ti alzi e mi giri le spalle Katia ti bacia.... Io penso che sto per impazzire le scariche di adrenalina diventano sempre più forti... tu ti abbassi verso la mia minchia mentre Katia la prende in mano e la guida dentro di te....sei umida ed invitante sembra che la tua fica si adatti alle forme del mio sesso in modo naturale.... Katia si sdraia e porta la bocca sulla tua fica.. segue la mia minchia mentre ti riempie... il tuo corpo comincia vibrare... la tua eccitazione monta... sento le contrazione del tuo corpo il tuo sesso aspira il mio...
Io ti sfioro la schiena ti accarezza e ti accompagno nei tuoi movimenti frenetici...bagno il mio dito e sfioro il tuo buchetto..sussulti.. lo tiro fuori e cerco gli umori della tua fica ..... li ecco hai sapore meraviglioso...poi il dito s’infila dolcemente dentro di te.. i tuoi muscoli cedono delicatamente e ed io comincio a muoverlo sincopato al ritmo della mia minchia....
Ansimi sempre più la tripla stimolazione ha un effetto acceleratore... vieni tutto il tuo corpo è un fremito...... di sdrai su di me mentre io ti accarezzo i nostri corpi si fondono........
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11 years ago
unipegaso,
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In palestra
di unipegaso
......sei in palestra a sudare quando entra un tipo che non hai mai visto...
ti accorgi di sentire i suoi occhi sul tuo corpo......
che accarezzano le tue curve...........
per un attimo ti senti in imbarazzo...
poi decidi di affrontarlo....
gli pianti il tuo sguardo dritto negli occhi...............
dai continua la favola.........
… catturo i suoi occhi con uno sguardo rapido e invitante. Interrompo l’esercizio, tiro indietro i capelli e le mie labbra si posano, un istante di troppo, sul collo della bottiglietta dell’acqua. Una maliziosa carezza prima di iniziare a bere, piegando la testa all’indietro e lasciando ricadere sulle spalle i capelli biondi...
so che il suo sguardo non si può più staccare da me e bevo lentamente, a occhi chiusi, lasciando che la posizione dia risalto al seno (una quarta!) evidenziato dalla scollatura del body nero.... piccole gocce di sudore scendono dal collo facendo brillare la pelle abbronzata e guidano il suo sguardo fino all’incavo tra i seni... immagino le sue labbra che seguono lo stesso percorso e sento un rapido brivido.
Smetto di bere, riapro gli occhi, passo la punta della lingua sulle labbra per asciugare le ultime gocce d’acqua e rialzo lo sguardo certa di incontrare il suo. Ci guardiamo fisso negli occhi e lui…
.....tocca a te
..........per un lungo attimo rimango rapito da quello sguardo, sento un brivido sulla schiena, e percepisco che il mio sangue pulsa più velocemente,
l’eccitazione scuote il mio corpo, sento il desiderio che sale, mi spoglio e scelgo il posto migliore per cominciare i miei esercizi, decido di mettermi di fronte a lei.
ammiro il suo corpo che si muove in maniera sinuosa, percepisco che suoi movimenti sono diventati più lenti, la tortura degli esercizi dura venti minuti......
mi avvicino cercando di nuovo i suoi occhi e le dico “potrei perdermi per ore a guardarla” , lei fa finta di essere imbarazzata, e mi risponde con un sorriso che stenderebbe chiunque, il mio corpo muore dalla voglia di sfiorarla.
le offro un massaggio dicendole che la cosa migliore dopo tutto quello sforzo, lei mi prende per mano e aprendo un porta entriamo in una stanza con luci soffuse, per terra c’è qualcosa che assomiglia a un tatami ........si sdraia e mi offre la sua schiena....... le mie mani sono attratte magneticamente dal suo corpo.....
comincio ad accarezzarla.... le mani indugiano sulle spalle per poi scendere seguendo la spina dorsale ......sento che lei lascia entrare le mie mani, i suoi muscoli cedono al mio tocco... partendo dall’osso sacro lentamente raggiungo le spalle ..poi ..il collo....... la nuca..le mie dita solcano la sua pelle sento delle piccole grida di apprezzamento...... non resisto più la mia bocca si posa su suo collo ....la sua pelle a buon sapore . il contatto con la pelle mi da un brivido che mi pervade....
....... a te dolcezza
… ho lasciato le sue mani scivolare sulla mia schiena, ho sentito le sue carezze sciogliere i miei muscoli mentre la mia pelle diventava a ogni sfioramento più sensibile. Ho sentito la tensione della sua eccitazione crescere e mi sono abbandonata al flusso della mia. Ho desiderato ogni momento una carezza più audace e ho goduto di ogni contatto della nostra pelle… quando finalmente le sue labbra hanno raggiunto il mio collo in un bacio caldo ho avuto chiaro che non avrei resistito un minuto di più…
lentamente, mantenendo gli occhi chiusi, mi giro verso di lui. I suoi baci seguono il contorno del mio collo, della scapola, mentre io mi giro supina, le braccia abbandonate sopra la testa, il corpo offerto alle sue labbra…
mentre mi bacia la gola, la sua mano accarezza con decisione i miei capelli, liberandoli dalla fascia che uso per trattenerli. Sento la presa decisa della sua mano forte sui miei polsi e lui utilizza la fascia per legarmi le mani sopra la testa… un brivido di eccitazione e timore percorre il mio corpo. Riapro gli occhi. Ci fissiamo: il suo sguardo è deciso, profondo, rassicurante. Percepisco il suo desiderio e mi abbandono al mio…
con il foulard che ho utilizzato per gli esercizi mi benda gli occhi e io docile e tremante lo lascio fare… penso che sono interamente nelle sue mani… e che non c’è un altro posto dove vorrei essere… mentre il mio body cede all’assalto e sento la pressione delicata dei suoi denti sul mio capezzolo…
... a te...
.....adoro mordicchiare il tuoi capezzoli li sento sempre più sensibili......
mi fermo un attimo ti guardo beata , le tue labbra non celano nessuna barriera mi avvivino a cercarne il respiro, ti bacio mi perdo nella tua bocca ti sento e desidero sempre di più, voglio sentire il tuo cuore che palpita come un cavallo al galoppo mi appoggio beato al tuo seno, la tua pelle il tuo profumo mi inebriano
torno ad occuparmi dell’altro capezzolo non vorrei creare gelosie...
sento il tuo respiro aumentare......
muoio dalla voglia di te, immagino tuoi occhi sotto il foulard che mi chiedono di continuare....continuo a massaggiarti giù per le braccia il tuo corpo sembra come il burro sotto le mie dita metro ti accarezzo sfioro con le mie labbra e la mia lingua l’interno dei tuoi gomiti i tuoi polsi intanto ti massaggio le mani e succhio ogni dito
ti sento ansimare sempre di più, i miei pantaloni non contengono più la mia eccitazione
mi tuffo in mezzo ai tuoi seni e la mia lingua segue una linea immaginaria che mi porta al tuo ombellico, lo torturo un pò e poi comincia a mordicchiarti tutto intorno, come è sexy il tuo stomaco sembra che si muova alla ricerca della mia lingua, ti guardo sei bellissima...........
la mia lingua si avvicina al tuo tanga cerco di scostarlo con i denti.... poi mi avvicino all’inguine sento il tuo odore ho voglia di leccare i tuoi umori sei un lago, i tuoi sospiri sono sempre più evidenti, scosto il tuo tanga e ti sfioro.... ti bacio....... ti penetro con la mia lingua, tu mi stringi le gambe sulla testa come se dovessi scappare, non lo farei per nessuna cosa al mondo, voglio sentire il tuo sapore, voglio che tu venga nella mia bocca, al contatto della mia lingua sul tuo clito fai un balzo, questo mi fa impazzire comincio a mangiarti a morderti delicatamente il clitoride, la mia lingua ti vorrebbe penetrare all’infinito, sento che stai venendo, la mia bocca si poggia delicatamente accanto alla tua fica, la mia lingua si ferma al perineo tra l’ano la fica.... la mia lingua comincia a stimolare il tuo buchino sento il tuo corpo vibrare....
le mie dita entrano dentro di te la mia lingua preme sempre più forte sul tuo bottoncino gonfio ....sento il sangue che pulsa ....le tue grida aumentano ....le tue cosce si stringono...... la tua fica inonda il mio viso ...
a te cappuccetto rosso
Prigioniera, il corpo completamente esposto ai tuoi baci, mi sono abbandonata alle onde di eccitazione che dal punto dove poggiavano le tue labbra raggiungevano ogni angolo del mio corpo. Nel buio della benda ho avvertito i miei capezzoli diventare duri nella tua bocca, cercare il contatto dei tuoi denti. Tesa ed eccitata, ho cercato di indovinare ogni volta la tua prossima mossa, scoprendo con un brivido il nuovo obiettivo su cui si posava la tua bocca.
Il mio respiro si è quasi bloccato quando la tua lingua ha accarezzato il mio ventre, soffermandosi sull’ombelico, provocandomi ed eccitandomi ogni volta che scendeva verso l’inguine. Facendomi vibrare nel desiderio di sentirti e, allo stesso tempo, nella voglia di prolungare all’infinito l’eccitazione e il piacere di questo momento. Sento l’odore inebriante del tuo corpo vicino. Dal rumore del tuo respiro, dalle vibrazioni di ogni contatto, avverto la tua eccitazione, anche senza vederti o toccarti. Immagino il tuo cazzo duro e teso. Mentre le tue dita esplorano il mio corpo, si fanno strada all’interno degli angoli più intimi, immagino di essere penetrata da te, di sentire dentro di me la forza della tua eccitazione.
Poi finalmente la tua bocca. Un fremito di eccitazione e pudore mentre la tua lingua delicatamente mi apre e si fa strada verso il clitoride. Esito all’idea di un gesto così intimo con uno sconosciuto... ma il piacere dato dal calore del tuo respiro sul clitoride basta a cancellare qualunque pensiero. Il mio corpo è sciolto in un lago nato per accoglierti. Il liquido fluisce ovunque come una marea che trasmette il mio piacere e la mia eccitazione fino a ogni terminazione nervosa.
Sento la tua lingua che mi titilla, mi esplora, mi beve. Non smettere, ti prego, non smettere mai... ho bisogno di sentirti, di averti, di sentire la tua eccitazione mentre il mio corpo vibra sotto i tuoi baci... finché il piacere esplode, violento e inaspettato. Completamente abbandonata lascio che le contrazioni attraversino il mio corpo e mi perdo nel tuo abbraccio.
Dolce e deciso non mi lasci tregua. Il tuo corpo scivola sul mio, portando la tua bocca all’altezza del mio viso. Non so quando ti sei spogliato, ma sento il calore della tua pelle nuda sulla mia, ancora vibrante. I nostri corpi si cercano. Con la bocca ancora piena del mio sapore mi scosti la benda e mi baci gli occhi. Posso finalmente vederti. Leggo nel tuo sguardo il desiderio e lentissimamente, mentre ci guardiamo negli occhi , il tuo cazzo entra nella fica. Il mio corpo riprende lentamente a reagire. Assaporiamo ogni movimento. L’interno della vagina accarezza il tuo cazzo che vibra nell’eccitazione che ti ha dato il vedermi godere. Sento il tuo corpo teso e...
... la mossa spetta al lupo cattivo...
………la mia lingua è alla ricerca delle ultime gocce del tuo piacere…..
..sento il tuo respiro calmarsi , appoggio il mio viso al tuo ventre e la mia mano sul tuo seno
e con l’altra comincio ad accarezzare il tuo viso ….. non resisto più ho voglia di penetrare nei tuoi occhi …..
scosto io foulard con e mi perdo nel tuo sguardo …….. quanto di voglio …….
Il mio cazzo mi fa male dall’eccitazione….ti abbraccio…. ti bacio. ….
Sto per entrare finalmente dentro di te …. Ti stimolo il clitoride …sento un fremito ti guardo di nuovo ……
il nostro sguardo è esplosivo la voglia di possederci è indescrivibile….
…entro lentamente dentro di te…. Sento il tuo corpo che si adatta a me
…. assaporiamo la sensazione, bloccandoci per un istante,
sento le contrazioni del tuo ventre che cercano di avvolgere mio cazzo
in quel momento che iniziò a muovermi, le mie spinte e le tue contrazioni si sincronizzarono.
Mi inciti a penetrarti con maggiore intensità,
Lasciò che il tuo corpo risponda in modo istintivo alle mie penetrazioni sempre più profonde……….
sento che si abbandona completamente sul tatami, allarghi le braccia…. e sei mia …..
ti guardo e mi sembra di impazzire ……
La mia mente libera dal controllo del corpo vaga ad inseguire i tuoi pensieri.
Ti stimolo con le mani ….il tuo corpo è disteso sul tatami, con le gambe aperte il tuo pube è alla portata delle mie dita che scorrono le labbra seguendo il bordo del pene e giocano con il clitoride.
Completamente schiavo del piacere che mi stai dando ….riscaldato dai tuoi pensieri sento il tuo orgasmo arrivare….
urli nell’attimo che sei invasa dalla prima ondata, inarchi la schiena spingendo il pube contro di me,
la sensazione del mio pene che riempie il tuo ventre incrementa il mio piacere…..
sto venendo ..sento le tue viscere che pulsano… il sangue si concentra verso il mio sesso …
cerco la tua bocca….il mio corpo freme….. sento vibrare la mia colonna e finalmente vengo…. dentro di te….
insieme a te ti sento emettere un ultimo sospiro liberatorio, ti abbraccio forte vorrei che questo momento non finisse più….
Sfinito mi lascio andare sopra di te i nostri respiri si incrociano …..adoro il tuo .odore…..
la tua pelle… il tuo sguardo languido e felice…. Il tuo viso rilassato e ridente…. A te monellina..
Appagata ed esausta. Ho sentito le tue spinte delicate farsi sempre più decise e profonde. Ho sentito ogni parte del mio corpo aprirsi alla tua penetrazione. Ho sentito il tuo cazzo attraversarmi e il mio corpo contrarsi su questo perno di puro piacere e desiderio. Ho visto il tuo sguardo perdersi nel mio finché le nostre menti non si sono arrese, abbandonandosi insieme alle sensazioni sempre più intense dei nostri corpi uniti.
Ho desiderato sentirti ovunque, avvolgerti e perdermi. Ho sentito la tua eccitazione crescere e ho desiderato farti impazzire mentre vedevo il piacere attraversare il tuo viso. Poi ho smesso di capire, di distinguere, completamente vinta dalle sensazioni che il tuo corpo mi procurava dentro. Finché non ho sentito il tuo urlo unirsi al mio, i flutti del tuo sperma che mi inondava percorrermi insieme alle contrazioni del mio piacere.
Fusi, in un abbraccio intimo e serrato, i nostri respiri hanno continuato a seguire lo stesso ritmo. Infine i nostri sguardi si sono incrociati, sorridenti, appagati, complici e ho sentito il tuo corpo rilassato abbandonarsi sopra il mio. Per un lungo attimo, abbracciata a te, ho assaporato la languida serenità dei nostri corpi distesi e appagati. Ho respirato l’odore della tua pelle, scoperto con calma le linee del tuo corpo, accarezzandolo lentamente con lo sguardo, mentre ti bacio delicatamente i capelli e la mano accarezza il tuo viso appoggiato sul mio seno.
Ma questa volta sono io a non darti tregua. Dolcemente il mio corpo si sottrae al tuo abbraccio e mi sposto di lato lasciandoti sdraiato sul tatami. Le mie labbra accarezzano la tua nuca e, con studiata lentezza, esplorano ogni centimetro della tua schiena, in un caldo dolcissimo massaggio fatto solo di sfioramenti. Accarezzando ogni vertebra la mia bocca segue la linea della tua colonna… e continua a scendere… la mia lingua impertinente esplora delicatamente ogni angolo del tuo corpo, si perde nelle pieghe… senza fretta, in un caldo ed intimo gioco…
Lentamente ti giri supino. Le mie labbra ti accarezzano le palle mentre la mia lingua ne segue il contorno, si sofferma alla base del pene e poi lentissimamente lo esplora, assapora avida le gocce del tuo seme che ancora lo bagnano, ne accarezza delicatamente la punta e lo guida nell’abbraccio della mia bocca, che lo accoglie umida e calda.
Sento la tensione dell’eccitazione che lentamente riprende a percorrere il tuo corpo e mentre delicatamente lo succhio, stretto tra le labbra, accarezzato dalla lingua, il tuo cazzo torna a farsi duro. A ogni contrazione posso sentire il tuo desiderio che si ravviva…
.... a te ....
il mio appagamento è totale… il mio corpo e leggero e la mia mente fluttua nel nulla…sento il contatto con la tua pelle…… il tuo corpo che scivola sotto il mio ….vorrei fermarti, ma non ne ho la forza… mi abbandono completamente sul tatami vinto completamente…. Mi ridesto quando sento le tue labbra sfiorare la mia pelle …la tua lingua sulla nuca mi fa sobbalzare, tutto il mio corpo è concentrato a godersi i tuoi tocchi delicati …la tua lingua vellutata…… adoro sentire il tuo respiro sulla mia pelle …. Mi giro lentamente…..ho voglia di guardarti mentre tu cerchi di scoprire ogni angolo della mia pelle…. sembri una pantera ti muovi sinuosa e sensuale la tua lingua cerca i miei capezzoli …poi scivola verso il mio pube…. Desidero la tua la tua bocca… la tua lingua sul mio cazzo….ma tu mi sorprendi ancora cominci leccare le mie palle….l’attesa diventa sempre più eccitante ……finalmente la tua lingua si poggia sulla punta della mia minchia a cercare le tracce del mio seme ormai dura di nuovo ….e tu continui ad accoglierla nella tua bocca con voracità ….. … mi metto comodo voglio guardarti mentre me la succhi….mi fai impazzire i nostri sguardi si incrociano….la voglia…. il piacere…. la malizia ci avvolge……….
Il cazzo vibra sotto la tua lingua che l’avvolge, alzi la testa e la tua lingua percorre il mio corpo sino alla mia bocca per tuffarsi dentro…… ti stringo forte vorrei fondermi con te………. intanto la tua fica sfiora la mia minchia .. sento che la cerca….. cerchi la posizione…. Lentamente come se fosse una ventosa mi assorbi dentro il tuo corpo…sento il tuo desiderio crescere…. Ti fermi un attimo come per assaporarlo tutto dentro ….e poi cominci a fare dei movimenti circolari…io ti assecondo……. comincio ad accarezzarti in capezzoli che sono turgidi….poi li comincio a leccare a morderli sentendo ogni volta una reazione sempre più forte…..ti prendo in braccio mentre tu rimani impalata e sorpresa e ti appoggio al lettino accanto ….quando la tua schiena si poggia completamente mi fai un sorriso complice….e comincio a pompare delicatamente…..con una mano cerco il tuo clitoride….lo stuzzico ..sento sempre più intense le reazioni del tuo corpo….cominci ad ansimare… serri le tue gambe le incroci dietro al mio sedere per sentirmi dentro..io spingo lentamente fino a sentire il fondo del tuo utero….è bellissimo guardarti mentre ti scopo… il tuo viso e bellissimo ogni tuo espressione mi eccita di più… mi dici “sfondami amore” …mi fai impazzire… cominci a vibrare ed io ritorno a spingere più forte …..ogni volta che arrivo in fondo le tue grida diventano più forti..il tuo respiro diventa più affannoso il corpo vibra sempre di più sento che stai venendo.. tu cominci a gridare
“vengo…. vengo… ancora..” vorrei fondermi con te penetrarti ovunque…. spingi il tuo corpo sempre di più verso la mia minchia… mi stendo su di te e ti bacio ti penetro con la lingua e sento la tua fica che stringe la mia minchia mi perdo completamente mi sembra di volare..ti abbraccio e ti sento vicina come mai, come se una luce armoniosa ci avvolgesse…… ci giriamo adesso sono di nuovo sotto sembra che i nostri sessi siano incatenati….
Adesso sei tu a assumere il comando cominci ad accarezzarmi e leccarmi piano la tua fica lascia il mio cazzo lasciando una traccia di umido meravigliosa…. la tua lingua comincia a torturarmi …..il mio cazzo la reclama… ma tu lo fai attendere lentamente asciughi oggi goccia di sudore sul mio petto….. sul mio stomaco…. e la mia eccitazione aumenta…….. tu te ne accorgi mi guardi con gli occhi languidi e poi mi mai bacino sulla punta che mi sa sobbalzare… poi cominci leccarlo lungo tutto la sua lunghezza arrivi sino alle palle le ingoi… sfiori il mio buco del culo…. i miei brividi aumentano e come se tutte queste sensazioni mi facessero impazzire….. torni a prenderlo in bocca lo avvolgi con la lingua lo infilo fino in gola… io ti guardo estasiato..e tu torni a stupirmi scendi dal lettino ti siedi giusto ai piedi mi fai mettere seduto … cominci ad avvicinare le tue tette meravigliose attorno alla mia minchia le strigi cosi forte e sono così morbide che per un attimo mi sembra di essere di nuovo nella tua fica…. Ormai non capisco più niente riesco solo ad ansimare…. senti che sto venendo..spingi il mio cazzo più in alto.. lo costringi in mezzo ai tuoi seni e con la bocca cerchi di prenderlo.. io ti assecondo e spingo di più ….voglio venirti in bocca…sto venendo …tu strigi le tue labbra la tua lingua mi fa impazzire …sento il mio seme che sta arrivando è come un esplosione….. la tua bocca lo accoglie sempre più in fondo… e come se mi succhiassi l’anima….. e sensazione indescrivibile sempre più forte più mi sento svuotato senza respiro ….il corpo è la mia mente si sentono fluttuare in un “non luogo meraviglioso”…..
……a te piccolina…..
Vinta dalla sintonia dei nostri corpi che hanno già imparato a cercarsi in una corrispondenza perfetta. Conquistata dal tuo cazzo che sa trovare strade di piacere sempre nuove dentro di me, che fa vibrare terminazioni nervose che non sapevo di avere, trasmettendo il desiderio a ogni mia cellula.
Ogni forma di pensiero è annullata e solo l’istinto mi guida in ogni movimento, naturale e preciso, per darti e per darmi sempre più piacere. Sto impazzendo di te. Vorrei restare qui a sentire i tuoi movimenti profondi dentro di me, a farmi scopare da te per l’eternità. Il desiderio mi esplode nella fica, nella testa, in ogni punto del mio corpo. Il tuo viso mentre mi guardi godere, il tuo sguardo eccitato e ridente, il tuo respiro sincronizzato ai miei gemiti… tutto mi conferma che sono, e che non posso che essere, tua.
E ho voglia di sentirti, di assaporarti, di gustare il tuo cazzo nella bocca sempre affamata di te. Mi piace sentire che ti faccio godere. Mi eccita e mi soffoca sentirlo sempre più forte e prepotente spingere fino alla gola. Gemo sul tuo cazzo, i miei sospiri di eccitazione lo accarezzano, la mia lingua lo esplora, lo stuzzica, lo succhia. Voglio che il tuo sapore sia sparso sul mio corpo, voglio vedere il tuo viso stravolto dal piacere, voglio farti godere fino a impazzire. Mi occupo del tuo cazzo con desiderio e dedizione. Mi piace sentirlo proteso verso di me, mi piace sentirlo vibrare tra i miei seni, cercare la mia bocca. Infine ti accolgo, mi nutro di te, del tuo piacere completo e violento, di quella pozione magica che ci porta entrambi, liquefatti e felici, nella nostra isola che non c’è.
Non ho più energie per nulla. Il mio corpo continua a corrispondere al tuo nell’abbandono completo. Ho la testa appoggiata sul tuo ventre e non ho bisogno di guardarti per sapere che hai lo stesso mio sorriso lieve e appagato. Sento le tue braccia che cercano le nostre borse appoggiate alle tue spalle. No, non ho voglia di tutto il rito del dopo… l’acqua, gli asciugamani. Voglio restare qui, ad accarezzare con lo sguardo le linee dei tuoi addominali tesi in questo gesto, mentre il tuo corpo si inarca, a gustare il tuo sapore, a farmi inebriare dell’odore della tua pelle.
Ma… di colpo la porta si apre. Cazzo, il mio fidanzato. Me ne ero dimenticata. Non tanto del fatto che avesse l’ora di lezione dopo la mia, quanto proprio del fatto che esistesse… Chiudo gli occhi. Voglio restare nel mio languore, voglio fuggire la realtà e restare immersa nel sogno dei nostri corpi.
Non dice una parola. Mi prende per un braccio e mi alza di peso. Mi tira una violenta sberla, che non basta a riportarmi alla realtà. Prende la mia borsa e, sempre in silenzio, ignorandoti completamente, mi porta fuori, chiudendosi violentemente la porta alle spalle. Mi trascina nello spogliatoio istruttori, apre l’acqua fredda, mi butta sotto la doccia e se ne va. Il getto d’acqua non basta a cancellare il ricordo ancora vivo del tuo corpo sulla mia pelle. Se chiudo gli occhi torno a vibrare al ricordo delle tue carezze, posso sentire la tua lingua percorrere il mio corpo, il tuo cazzo penetrarmi .
Esco dalla doccia ancora confusa. Apro la borsa alla ricerca dell’accappatoio e … c’è qualcosa che non è mio. Ecco che cosa stavi facendo: nella mia borsa c’è un dildo con attaccato un bigliettino con il tuo numero di telefono. Lo utilizzerò? …(il dildo o il numero?)….
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11 years ago
unipegaso,
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Innamorato di una donna scopro che è un travestito
Questo è un racconto inventato
Un giorno sono tornato a casa con lo scooter e ho visto che mio fratello stava guardando un film comico dove c’erano due belle biondone in minigonna con due gambe bellissime e dei fondosciena abbondanti, io esclamo: che belle gnocche!!!!!! , mio fratello si mette a ridere e dice: coglionazzo, ma non vedi che sono due travestiti, se trovi un travestito vai anche con i travestiti e neanche te ne accorgi. Effettivamente alcuni travestiti con facce maschili riesco a riconoscerli ma quelli che hanno un visino femminile, due belle gambe e un culetto abbondante a volte rimango nel dubbio e non riesco a capire se sono uomini o donne.
Pochi giorni dopo in un pomeriggio di inizio aprile ma piuttosto nuvoloso sono andato in un giardino pubblico di Milano che è quasi deserto, ad un tratto vedo una ragazza bellissima che mi lascia un po’ nel dubbio, non riesco a capire se è un travestito o una con la patatina, è bellissima, alta circa 1,60 con la pelle chiara, i capelli biondi lunghi fino al fondoschiena e sui lati due codini anche loro lunghi come il resto dei capelli, ha una gonna bianca lunga fino a sotto il ginocchio con uno spacco esagerato che lascia intravedere due gambe bellissime senza calze, sembra una principessa, quando la vedo passare gli fisso in continuazione le gambe, lei se ne accorge ma non sembra infastidita, mi passa oltre ma dopo un po’ la vedo ritornare e riprendo a fissagli le gambe, lei sorride e si avvicina chiedendomi se può sedersi sulla panchina dove sono io, e ovviamente gli dico di si, iniziamo a parlare del più e del meno, mi dice che si chiama Ida, ha ventidue anni e abita in un appartamento a Milano con la sorella , io sono un po’ impacciato perché sono un tipo taciturno e da molto tempo per mia scelta frequento poche persone ma nonostante ciò miracolosamente sembra nascere una certa simpatia tra di noi tanto che prima di andarsene mi confessa che durante il giorno si annoia perché è sempre sola e gli piacerebbe diventare mia amica, io accetto ma gli dico che sono uno scapolo convinto, anche lei mi dice che non è interessata a metter su famiglia e mi dice che gli piaccio come uomo così ci scambiamo i numeri di cellulare in modo che possiamo scambiarci qualche sms quando vogliamo vederci.
Durante le settimane seguenti ci vediamo saltuariamente un paio di volte alla settimana ed entriamo sempre più in confidenza un giorno l’argomento cade sesso e gli racconto la mia situazione difficile, gli dico che mi sono rassegnato al fatto che ormai la mia vita sessuale è finita, a me non me ne è mai importato niente di costruirmi una famiglia mi sono sempre piaciute le ventenni e le trentenni, le donne mature non mi sono mai piaciute e ora che mi avvicino alla quarantina e sono diventato cicciottello e con un aspetto fisico che dimostra l’età che ho mi sono rassegnato a stare da solo, lei mi fa il solletico sul pancino e mi dice: ma se sei bellissimo e subito dopo sempre mentre siamo seduti su una panchina alza una gamba e la mette tra le mie, io inizio ad accarezzagliela, è una sensazione bellissima, non me ne importa niente se è un travestito, starei li per sempre ad accarezzagli le gambe, dopo un po’ mi dice: sei stato bravo, le tue carezze mi sono piaciute molto, me lo dai un bacetto?, io non so cosa fare, non mi piace l’idea di baciare sulla bocca una che non so ancora se è una donna o un travestito così gli do un lungo bacetto sulla guancia, poco dopo mi dice se voglio andare a casa sua a prendere un caffè, io accetto volentieri, saliamo nel suo appartamento e ci apre sua sorella che mi sembra una lesbicona, quando mi vede si mette a ridere e non capisco il perché, non sarà perché Ida è un travestito……. Ma no, con quel faccino,un corpicino così esile e quel culetto abbondante non può essere poi si vede che i capelli sono naturali e non ha la parrucca, cosi ci beviamo un caffè tutti assieme e prima di uscire io e Ida ci diamo appuntamento per il prossimo incontro.
Nel periodo seguente non abbiamo fatto sesso, ci vedevamo, ci baciavamo sulla guancia e lei si divertiva a farsi accarezzare le gambe, la portavo spesso sul mio scooter a spasso in giro per Milano e nei paesi vicini e vedevo che nessuno notava niente di strano, forse l’idea che poteva essere un travestito era solo nella mia testa, eravamo diventati molto amici, era bellissimo passare i pomeriggi assieme a lei, era da tanto tempo che non ero così felice, un giorno ho notato una cosa che ha fatto riaccendere i miei dubbi, siamo andati a prendere il sole al fiume, io mi sono messo in costume e ho visto che lei nonostante quel caldo non era in costume ma tutta vestita con la maglietta e la gonna; qualche giorno dopo mi ha invitato a casa sua, mi ha detto che sua sorella rimaneva tutto il giorno in palestra a fare sollevamento pesi e dopo avermi fatto sedere sul divano mi ha fatto tirare fuori il mio “fringuello”che sentendo la sua richiesta era già durissimo prima di uscire, lei ha preso dal tavolo una penna stilografica e ha iniziato a passarmi la parte arrotondata sulla punta del mio coso , godevo come un pazzo mentre lei ridacchiava e si divertiva a fermarsi quando stavo per venire, a un certo punto non ne posso più ed esclamo: vengoooooo, lei ridacchiando e guardandomi venire dice: si bravo, fammi divertire, fanne tanta e mentre mi uscivano i getti lei diceva: bravo!!!!, ancora ancora, ancora, ancora,ancora sembrava che quando diceva ancora il mio coso spruzzasse poi nonostante lei voleva che spruzzavo ancora ho smesso, lei mi ha accarezzato e mi ha detto: sembra che è da un po’ che non vai più con una donna eh, non preoccuparti, ora ci sono io, ci siamo salutati e sono tornato a casa, una delle volte dopo abbiamo fatto ancora un po’ di sesso soft, lei si è alzata la minigonna, si è abbassata un po’ le mutandine fino a metà del suo splendido culo e si è messa a fare dondolare il culo come una spogliarellista davanti alla mia faccia mentre ero seduto sul divano, finalmente potevo vedere il suo bellissimo culone era bello abbondante e rotondo, non magro ho iniziato ad accarezzaglielo e a dagli tanti bacetti sopra, era tutta improfumata, avrei potuto abbassagli completamente le mutande per avere la conferma che fosse una donna con la farfalla ma non l’ho fatto, non so perché non l’ho fatto, quel giorno dopo quel trattamento si è rivestita e me lo ha menato usando le cosce, se l’è messo in mezzo alle cosce e ha iniziato a muovere le gambe in alto e in basso e alla fine gli ho letteralmente bagnato le cosce, eravamo contenti tutti e due. Un altro giorno si è messa a leccarmi la punta del coso di continuo con tutta la lingua fuori e a darmi tanti bacetti in punta.
Dopo un po’ di tempo che ci vedevamo per passare i pomeriggi al parco o in giro con lo scooter e anche per fare un po’ di sesso soft ho deciso di metteglielo dentro, un giorno mi dice che sua sorella deve rimanere in chiesa tutto il pomeriggio e io mentre mi fa dondolare il po po davanti alla faccia come al solito la prendo in braccio, la metto a gattone sul divano, gli tolgo le mutandine e invece della patatina vedo un pisello avvolto in una benda elastica, lei esclama: aspetta!!!!!!!!!! Io esclamo: Ida !!!!!!!!!!, ma hai il pistolino!!!!!!!!!!; per un po’ rimaniamo tutti e due in silenzio poi la guardo, è bellissima non me ne importa niente se è un travestito, mi piace come persona e anche sotto un punto di vista estetico, gli sorrido, gli accarezzo la guancia a gli dico: Ida, mi piaci lo stesso, lei mi confessa che dentro si è sempre sentita femmina anche se per uno scherzo della natura non ha il seno e ha quel pistolino che non gli si allunga mai, poi scherzando gli dico: adesso se non hai la farfalla dove te lo metto sto coso, lei ridacchiando si mette a gattone sul divano e mi mostra il buchetto, io mi metto vicino al bordo del divano metto la vasellina sulla punta del mio coso e inizio a spingerlo nel buchino di Ida , lei mi dice: siiii, spingi, spingi che entra, uuuuuuuu la punta è entrata e io dico : dentro tuttooooooooooo!!!!!! E glie lo metto dentro tutto e mentre la faccio mi dice: si, bravo cosiii, è bellissimo, sei bravissimo, continua cosi!!!!!!, spingo talmente forte che non faccio sobbalzare solo la rete ma tutto il divano tanto che quelli del piano di sopra e quelli del piano di sotto si accorgono del rumore del divano e delle nostre urla, sento la voce di un uomo del piano di sotto che chiama la moglie e dice: Letizia, vieni a sentire, stanno trombando, senti come ciulano ma a noi non ce ne importa niente e continuiamo cosi fino a quando non gli dico: Ida, mi hai reso felice!!!! e subito dopo vengo e la bagno tutta dalla testa ai piedi; di sera torna a casa dalla chiesa la sorella di Ida e dice: ho trovato il signor Paolo sulle scale e mi ha detto che trombavate come pazzi, sembrava che volevate sfondare il soffitto con il divano e rivolgendosi a me mi dice: te la sei fatta eh, anche se hai visto la sorpresa.
Poco dopo era il compleanno di Ida, Ida mi piaceva troppo, mi ero innamorato di lei e mi ero messo in testa di regalagli un anellino di fidanzamento ma non sapevo se lei l’avrebbe accettato così gli ho comprato due regali: una statua africana scolpita a mano e un anellino di fidanzamento; il giorno del suo compleanno alla mattina mi precipito a casa sua, è sola, gli do un bacetto sulla guancia, e gli dico di aprire la scatola con la statua, mi dice che è un bellissimo regalo, poi un po’ titubante mi inginocchio davanti a lei come un cavaliere davanti alla principessa e gli porgo la scatoletta con l’anellino, lei la apre e dice : oh, è per me, grazie tesoro; si mette l’anellino al dito e si mette a piangere, io gli chiedo come mai piangeva, se avevo fatto qualcosa di sbagliato, e lei mi confessa che sta piangendo di felicità, mi dice che aveva trovato tutti uomini che volevano vederla solo per fare sesso veloce e si vergognavano di frequentarla e che io ero stato il primo ad essere felice di passare delle giornate assieme a lei.
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pomodoro4,
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