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La mia seconda volta con l'amante romano vedovo.
Continuavo a lavorare come bombolaio in un negozio di Roma Ostiense, avevo ormai 18 anni e quindi ormai convinto della mia omosessualità. Ero andato tante altre volte a trovare il mio amico vedovo ed era stato sempre bello e intrigante fare l'amore con lui. Era una persona gentile, seria, pulita tanto dolce e passionale che si era affezzionato a me e mi chiamava teneramente la sua puledrina, perchè riusciva sempre a montarmi a dovere e a godere con me sempre. Non me lo aveva mai detto ma sio per certo che mia amava e quando mi vedeva i suoi occhi brillavano. Naturalmente il nostro luogo di incontri era sempre il suo appartamento ma nessuno sapeva di noi e noi non avevamo nessuna intenzione di farlo sapere agli altri. Quando veniva in negozio per una necessità qualsiasi faceva finta di guardarmi con distacco anche se poi mi schiacciava un sorrisino e andava via. Mi copriva di attenzioni, mi faceva tanti regali che io non volevo ma che lui invece diceva che mi voleva essere grato che da quando ero arrivato non facevo che riempire la sua vita: ma era lui che invece riempiva me il mio culo e la mia bocca di sperama. Ormai non riuscivo più a farea meno di lui, della sua bocca, dei suoi baci, delle sue carezze, del suo cazzo, non mi dispiaceva di essere la sua donna nascosta. Infatti fu così che una volta mi fece trovare un completo sexi rosso compresi slip e reggiseno nero: appena lo vidi non seppi che dire, disse che se lo amavo dovevo indossarlo per lui! Capirete, non mi ero mai travestito da donna eppure fui preso da un raptus, andai in bagno, mi feci una bella doccia, indossai prima la lingerie nera e poi un babydoll rosso. Lui era a letto nudo che mi aspettava con il suo cazzo che ormai svettava duro sui suoi 20 cm.: salii sul letto e camminando gatton gattoni mi avvicinai a lui che ormai si era scoperto del tutto: era bello, nonostante l'altezza di 180x80k era un bell'uomo, occhi verdi capelli castano chiari, un uomo ancora nel pieno del suo vigore. Mi avvicinai a lui per baciarlo sulla bocca, mi prese e mi avvolse tra le sue forti braccia, (non potrò mai dimenticarlo). Piano piano iniziò a baciarmi il mio petto che allora non aveva ncora molti peli, e siccome ero leggeremente rotondetto il petto formoso se lo succchiava e mi faceva impazzire, e intanto iniziava a sfilarmi il baby doll di dosso ed ero rimasto in reggiseno e slip e nel frattempo mi diceva che ero la sua troietta, ma sempre cin modo garbato e gentile. Io non stavo più nella pelle per quella nuova esperienza molto intrigante, inizia scendere giù a prendergli l'asta del suo cazzo e ad andar su e giù e tanto era la voglia di farlo venire e tanto lo pompavo fino a quando dopo dieci minuti circa venne dentro la mia bocca. Ricordo che ogni volta che facevamo l'amore c'erano sempre due round, e questo era il primo. Dopo ci distendavamo abbracciati e passati ormai circa 15 minuti riprendevamo nuovamente e stavolta era lui che iniziava aleccarmi e baciarmi sulla bocca, sul mio seno e sui capezzoli ormai durio dal piacere, scrutava con la bocca ogni cmq. della mia pelle liscia e profumata, arrivava fino alle caviglie per risalire sullo scroto e sulla mia asta turgida di piacere che con piacere slinguava e pompava ma senza farmi venitre perchè il bello doveva ancora venire. Poi mi metteva a pangià in giù e iniziava a bagnare il mio buchetto che adorava tanto perchè ogni volta che mi scopava era come la prima volta: sapete sono stato sempre stretto come lo sono ancora ora che ho 54 anni. Dopo che ci giocava sia con la lingua che con un dito e poi con due allora mi poggiava sotto la pancia un cuscino sollevandomi in modo da iniziare ad introdurmi piano piano il suo cazzone ed io tra stridolii e rantoli vari iniziavo a gustare con tanta goduria fino a quando ormai la strada era così larga da far scivolare il cazzo con tutta tranquillità. E lui si dimenava con tutta sicurezza avanti e indietro e io l'assecondavo, ogni tanto stoppandolo per sentire quel pezzo di carne dentro di me. Tutto continuava così fino a quando presi in modo spasmodico dal piacere si veniva contemporanemanete perchè era tanta la voglia e il modo di saperci fare che riusciva a fare sborrare anche me senza che mi masturbassi. Veniva dentro di me ringraziandomi sempre, in modo garbato, per il piacere che gli davo di fare l'amore con lui perchè finalmente la sua vita aveva ritrovato un senso. Spero che quest'altro mio racconto vi sia piaciuto ma gradirei saperlo dai vostri commenti che vorrete mandarmi.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
La mia prima volta con una coppia, un sogno
E' difficile trovare una coppia con cui avere la mia prima esperienza... così mi è piaciuto sognarne una: ...l'annuncio recita "coppia quarantenne di bella presenza"... ed è con un fremito di eccitazione che suono al loro campanello... Lui apre la porta e mi sorride... è un bell'uomo, con gli occhiali e l'aria distinta... mi invita ad entrare e mi accompagna in salotto.... mi chiede se voglio qualcosa da bere ed accetto volentieri, ho la gola secca... mi dice che la moglie è sotto la doccia che si sta preparando.... mi chiede se voglio vederla... con un cenno del capo rispondo di si, e lui mi accompagna nella zona notte... dove sento scorrere l'acqua nella doccia... Apriamo la porta, e lei è dentro la doccia che si sta risciaquando il corpo dal sapone... E' assolutamente magnifica, il corpo è leggermente sovrappeso, pieno di curve come piace a me, gli occhi invece hanno uno sguardo malizioso e conturbante... Mi chiedono se voglio farmi la doccia anch'io, ed accetto subito...lei mi lascia il posto ed esce avvolgendosi in un asciugamano bianco... con qualche ciuffo bagnato che le contorna il viso... noto invece che la figa è depilata... sono già eccitato ed è con l'uccello duro che entro sotto la doccia...mi lavo, mentre i due mi guardano....lei infila una mano nei pantaloni del marito ed inizia ad eccitarlo, mentre io sotto la doccia sono il loro spettacolo. esco e mi viene consegnato un accappatoio.... torniamo in salotto, dove io ed il marito veniamo fatti sedere.... Lui si spoglia e rimane nudo come me... Lei si inginocchia ed inizia a leccarmi l'uccello con passione...mentre con una mano masturba il marito... è brava e la mia eccitazioe va al massimo...mi chino sul marito e, per la prima volta in vita mia, prendo in bocca l'uccello....è eccitante e strano, ma mi piace molto l'effetto che ha su di lui... lo lecco al meglio delle mie possibilità e sembra che la cosa gli piaccia... piano piano ci ritroviamo a terra nel tappeto.... io e lei avvinghiati in un 69.. adoro leccare la figa, penso che sia la cosa che mi piace di più, e allora ci do dentro....succhio le grandi labbra, la penetro con la lingua, titillo il clitoride piano piano.. sento i suoi umori che le riempiono la figa, e li lecco avidamente... intanto il marito ha girato dietro di me, e dopo aver fatto leccare l'uccello alla moglie per bene, me lo appoggia con delicatezza e decisione al buco del culo.... Cavolo!!! Fa Male!!! E' la prima volta che lo prendo.... a parte qualche vibratore.. e la sensazione è strana ma piacevole (dopo un pò).. è bello sentire lui che va avanti ed indietro, e il mio uccello nella bocca di lei....per ringraziarli di tutta quest'attenzione continuo a leccare la figa , mentre con le dita la penetro davanti e dietro.... prima con un dito, poi entro con due dita in figa e due nel culo.... questo la eccita da morire e la sento venirmi in bocca.... proprio mentre il marito mi riempie il culo di sborra.... ci stacchiamo, spossati... ma ora tocca a me.....
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13 years ago
admin, 75
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La prima volta....
Questa è la mia prima esperienza bisex, racconto assolutamente reale. Era l'autunno del 1982, avevo 17 anni, all'epoca era consuetudine spostarsi in auto stop.... Da pordenone dovevo rientrare verso casa in direzione Udine. Si ferma un tizo sui 45 con una Fiat Ritmo, tinta nocciola..... Chiacchieriamo e a un certo punto mi poggia una mano sul ginocchio... Non dico nulla e la mano scivola sulla coscia, una scossa mi arriva dritta sul cazzo che si gonfia in un attimo, lui se ne accorge e tasta la consistenza. Mi chiede se mi va di appartarmi con lui, io ho il cazzo duro e il forte desiderio di provare quanto avevo fino al momento solo immaginato: sentire un cazzo di un maschio maturo... Ci fermiamo in campagna, macchina in moto e riscaldamento acceso, in un attimo siamo entrambi nudi.... Io magro, senza peli e con 21 cm di cazzo durissimo, lui cicciottello, pelosetto e un cazzo che malapena è metà del mio anche se decisamente grosso.... Ci segniamo per un po' poi lui inizia a succhiarmi il cazzo duro e mi ciede di fare la stessa cosa.... Ha un odore forte che mi piace, odore di maschio, mi ingoio tutto il cazzo in un attimo; è la prima volta ma devo ammettere che mi piace un sacco quella situazione... dopo un po' mi dice... "ti va di sederti sopra e prenderlo?" non ho mai provato e sono titubante.... "se lo fai ti regalo una stecca di Marlboro..." Una scossa mi arriva al cervello....mi paga per mettermelo nel culo!! in un attimo mi siedo su di lui steso sul sedile.... mi metto un po' di saliva sul buco del culo per lubrificarlo (già facevo esperienze con oggetti...) e mi appoggio la cappella sul buchetto.... Lo sento allargarsi, mi muovo piano piano per farlo scivolare dentro, sento la cappella dalle dimensioni di una prugna che fa tendere la pelle dello sfintere e finalmente entra dentro, sento il mio buchetto che stringe l'asta mentre scivola.... Mi fermo un attimo senza respiro poi come impazzito inizio a cavalcarlo, mi dice di fermarmi ma ormai sono partito... lo sento rantolare e un attimo dopo un calore invade il mio culo....quel cazzo tozzo ma duro come il mermo mi ha scaricato nel culo la sua rovente sborra.... non resito più e in quella posizione, seduto sopra di lui con il cazzo in culo mi sego fino a schizzare la mia sborra sul suo petto fino al suo viso.... ci sistemiamo, e mi accompagna fino alla mia destinazione.... entro in casa e vado in bagno, sul water mi tasto il buco del culo che ancora mi duole un po', è ancora allargato, entro con due dita e ancora mi cola sborra che raccolgo e mi lecco....e così mi masturdo e sborro di nuovo.....
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Incredibile ma vero
Era un pomeriggio di estate come tanti altri, avevamo appena finito di pranzare e gia' erano tutti andati via tranne io e mia suocera. Una bella donna di 53 anni, un po' formosetta ma si fa' ancora guardare. Da bravo ragazzo l'aiuto a pulire la cucina,lei lava i piatti e io penso al resto,faceva un caldo incredibile, ci trovavamo nella loro casa al mare, io in costume e lei con uno di quei classici vestitini leggeri. Cosi l'aiuto ma non avrei potuto mai immaginare il resto. Dopo aver finito il mio dovere mi avvicino a lei, comincio ad asciugare le posate dopo che lei le lava, tutto procede normalmente,finiamo di pulire e mi siedo sul divano e guardo la tv, lei finisce di pulire e terra e si siede accanto a me,come tante altre volte. Si appoggia la testa sul mio petto, questo suo atteggiamento provoca la reazione immediata del mio gia' duro cazzo. In un attimo impazzisco. Lei mi guarda e mi ringrazia per averla aiutata,rispondo educatamente che e' il minimo che posso fare, il cazzo me lo sento enorme e dal costume si vede il gonfiore . Si avvicina lei e mi dice che tocca a lei ora ad aiutarmi, le dico che non ho bisogno di niente e lei guardando il mio costume mi risponde che ho bisogno di svuotarmi le palle. In un attimo divento di mille colori. La sua mano mi entra nel costume,mi comincia a toccare e dopo qualche secondo la vedo gia con il mio cazzo nella sua bocca, non credevo ai miei occhi. Un pompino pazzesco,le alzo il vestitino e comincio a toccarla ovunque,i suoi capezzoli erano marmo e la figa tutta bagnata. Me lo succhia in un modo divino,mi lecca le palle e subito dopo mi sale sopra e glielo infilo dentro anzi meglio dire che e' lei a prenderselo tutto. Comincia a cavalcarmi come una pazza mentre io le lecco il seno. Vedo le sue bellissime tette che mi sbattono ovunque, una 5 piena, le metto le mani nel culo , ovunque, gridiamo dal piacere mentre lei mi innonda , le grido che e' una troia e mi risponde che e' la mia troia. le vengo tutto dentro. neanche il tempo di fargli pulire il mio cazzo con la lingua che gia' la metto a pecora e a sfondarle quel suo culo di cui si vantava sempre. Vengo nuovamente e continuiamo cosi per tutto il pomeriggio fino a quando sapevamo che gli altri rientravano. E' tuttora diventata la mia amante e ogni scusa e' buona per stare da soli. Che goduria...
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Ufficio
Lavoro presso una multinazionale di apparecchiature elettroniche a Milano, nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Alle mie dipendenze ho una decina di persone quasi tutte donne. Degli unici due maschi uno è un contabile anziano prossimo alla pensione, mentre l’altro è Alberto, un ragazzo molto giovane, esile ed anche un po’ effeminato. Delle donne qulacuna non è male, in particolare una, Paola, non molto alta ma proporzionata, belle tette e bel culo, che vestiva sempre in tailleur e tacchi alti, tipo donna in carriera. Ho sempre pensato che mischiare sesso e lavoro non fosse una buona idea, ed infatti non ho mai risposto alla corte delle mie “donne”, cercando sempre di rimanere sulle mie. Ecco quello che successe… Dovendo acquisire una nuova azienda si verificò un sovraccarico di lavoro che portò a dover fare degli straordinari al sabato. Le persone coinvolte, oltre al sottoscritto, erano la “tutto pepe” (come veniva chiamata in ufficio Paola), e “Alby” (dal soprannome dato ad Alberto dalle ragazze…). In passato avevo notato una certa familiarità tra di loro e l’avevo intesa come amicizia, in quanto Alby mi sembrava gay. E, quando erano insieme a me, mi guardavano con non poca malizia, accennando anche qualche battutina a sfondo sessuale. Capirò poi il perché… Quel sabato era una giornata primaverile, non caldissima, ma che faceva venire la voglia di spogliarsi, smettendo finalmente gli abiti invernali. Lei si presentò con un tailleur grigio, che gli avevo visto altre volte, calza fumè, e scarpe aperte dietro con tacco alto. Faceva la sua figura… Sia io che Alby ervamo vestiti sportivi. Sono sempre stato attratto dalle estremità femminili, e non facevo altro che guardare i bei piedini di Paola, cercando tuttavia di non farlo vedere. “Dato che abbassi sempre lo sguardo direi che ti piacciono le mie scarpe o… i miei piedini…” Per un attimo persi la mia sicurezza di capo e imbarazzatissimo risposi: “Ehm… si… devo dire che ho una particolare ammirazione per queste cose…” “Allora non sei il tipo tutto di un pezzo che si dice in ufficio…” “In che senso scusa?” risposi “Beh…” riprese lei “si dice che tu, a riguardo del sesso, hai delle idee antiquate…” “Chi lo dice?” “Un po’ tutti, anzi tutte, in quanto non hai mai risposto alla corte di nessuna” “Non mischio lavoro e sesso… ma ho anch’io le mie preferenze e i miei gusti” “Ed io rientro nei tuoi gusti?” Dicendo questa frase si avvicinò a me e strusciò la gamba fasciata di nylon contro la mia. “Beh… non sei male… hai un certo fascino…” Si passò la lingua sulle labbra carnose coperte di rossetto rosso fuoco e disse: “Potresti dimostrare che quello che dici è vero…” “Qui? Adesso? E Alby?” il quale nell’altra stanza non sentiva nulla di tutto ciò. A questo punto Paola pronunciò una frase che mi lasciò senza parole: “Ma non ti sei accorto che anche Alby ti fa la corte? Farebbe carte false per venire a letto con te… Non da uomo però…” “Oh cazzo!” dissi con stupore “A me non piacciono gli uomini!” esternai con calore. “E poi… cosa vuol dire non da uomo? E’ o non è un uomo?” “Dal punto di vista genetico sicuramente si, ma… hai qualcosa contro i transex?” La cosa stava prendendo una piega strana, ma eccitante e quindi decisi di stare al gioco… “Nulla, anzi eccitano molto la mia fantasia”. “Bene… era quello che volevo sentire… Aspetta e vedrai…” E scappò di corsa nell’altra stanza chiamando a gran voce Alby “Dai prendi lo zaino e andiamo…” Restai li, solo, eccitato, aspettando il momento della ricomparsa dei due… Aspettai una buona mezzora, incapace di portare avanti il lavoro, fantasticando… Sentii rumore di tacchi, non di una persona, ma di due… Con il cuore che batteva aspettai l’entrata nel mio ufficio dei due collaboratori e… cazzo che entrata! “Paola, non dirmi che questo è Alby?” Era semplicemente stupendo… o stupenda! Microgonna nera di latex, corpetto (che poi scoprii essere una guepiere) anch’esso di latex ma rosso fuoco, calze fashion con riga e tallone nere, mules chiuse in punta di vernice rossa… Ma la cosa che mi colpì fu il viso. Perfettamente truccato, non pesantemente, ma molto invitante, sotto una parrucca nera che evidenziava i tratti femminili. “Come ti devo chiamare?” “Luisa” rispose imbarazzato “chiamami Luisa…” Paola mi venne vicino, appoggiò le sue labbra alle mie e mi baciò con sapienza, infilando la lingua nella mia bocca, succhiando avidamente la mia lingua… Passò poi al lobo dell’orecchio, provocandomi fremiti di piacere, “Ti piace eh… brutto porco… non vedevi l’ora di sbattermi…” sussurrò… Alby, anzi Luisa, era in ginocchio davanti a me, incapace di fare qualsiasi gesto… Abbassai lo sguardo, le sorrisi e le dissi “Dai…”. Non se lo fece ripetere, sbottonò in fretta i miei pantaloni e fece uscire la bestia (modestamente ho delle belle misure…) già pronta e turgida. Cominciò a leccarla lungo tutta la sua lunghezza, piano, senza dimenticare nessun millimetro di pelle, arrivò sulle palle, succhiò a lungo, prima una poi l’altra, ritornò su, sempre piano e finalmente affondò la cappella nella sua bocca. Iniziò un pompino meraviglioso… sapeva esattamente come far godere un uomo… si fermava e ripartiva… leccava e succhiava… Nel frattempo Paola si era spogliata rimanendo in guepiere e perizoma. Tirò fuori le fantastiche tette e me diede una in bocca… Aprii a più non posso, ma ne contenevo solo una piccola parte… Presi allora a succhiare e mordicchiare il capezzolo turgido, provocando in lei mugolii di piacere. Il pompino continuava sublime ed ero eccitato come non mai… Paola prese a masturbarsi, infilandosi le dita nella fessura fradicia… Si chinò insieme a Luisa e prese ad aiutare “l’amica”… Luisa lasciò il campo… si mise dietro di me e aprì dolcemente il solco delle natiche, cercando il “buchino” nascosto… Vi appoggiò la lingua, la sentivo piano piano farsi strada nello sfintere… Si aiutava con un dito… Il fiore si aprì ed un dito penetrò dolcemente all’interno, facendomi sobbalzare… Paola si alzò e mi spogliò con sapienza… Via le scarpe, le calze, i pantaloni, le mutande, la camicia… ero nudo… succhiò i miei capezzoli… mentre Luisa con vera maestria mi faceva provare sensazioni nuove e meravigliose. A turno entravano e uscivano dita e lingua, in un gioco di penetrazione molto eccitante. Mi era venuta voglia di leccare la fica a Paola. La presi e la feci sedere sulla scrivania. Allargò le gambe, scostò il perizoma, e mi mostrò la fica, depilata, calda e bagnata al punto giusto. Affondai la faccia tra le cosce… sublime! Era saporita, profumata… Leccai le labbra, infilai la lingua il più profondo possibile, diedi colpetti sulla clitoride che era turgida tanto da scoppiare. Andai avanti per molto tempo, fermandomi sempre quando stava per venire… Luisa da canto suo aveva preso un piccolo plug e se lo infilava nel culo, guardandoci. Misi Paola alla pecorina sulla scrivania e la penetrai con forza… Il cazzo entrava e usciva con estrema facilità e lei godeva con tutta l’anima… “Dai…scopami…fammi godere…fammi sentire l’asta fino all’utero…dai…porco…scopa la tua troia…falla impazzire…godo…godo…” Luisa fece uscire il suo arnese, un cosino molto piccolo anche da duro e lo mise in bocca a Paola, che lo ingoiò molto riconoscente… Dopo qualche tempo di questa cavalcata fu Luisa a pretendere la sua dote di cazzo… Si mise seduta, aprì le cosce, si aprì il buchetto e aspettò… Era una strana sensazione vedere il cazzetto di Luisa, moscio sulla sua pancia, e “lei” che si apriva oscenamente. L’avevo visto in centinia di foto ma dal vero…altra storia… Poggiai la cappella gonfia sull’invitante forellino, e spinsi… Entrò che era una meraviglia. Mi fermai un attimo e guardai la faccia di Luisa… era in estasi! Cominciò una cavalcata fantastica… Luisa staparlava “Mamma mia… mamma mia… che bel cazzo che hai… lo sento… mi apre… bello… bello… il capo ideale per una puttana come me…” Paola si masturbava a più non posso, con un dildo di lattice comparso dalla sua borsa. Lo faceva entrare e uscire dalla fica con una maestria incredibile, lo portava alla bocca, lo succhiava, lo leccava e lo reinfilava… Ebbe molti orgasmi ma continuava imperterrita. Sudavo come un maiale mentre cavalcavo Luisa, ma non volevo smettere “Averlo saputo prima che eri così troia… ti avrei scopato prima… hai un buco di culo caldo e profondo… come non avevo mai provato…” A sentire queste cose Luisa si eccitava e muoveva il bacino in sincronia, agitandosi a più non posso, mugolando e implorando “Dai fammi godere ancora… non fermarti… spingi… mettimi dentro anche le palle… godooooo…”. Alla fine con tutte e due le mie troie ai piedi, a bocca aperta, imploranti “Facci bere… dai… abbiamo sete… “ esplosi in una sborrata meravigliosa. Non ne persero una goccia, se la leccavano l’un l’altra, dalla faccia, dalle labbra, dalla lingua, ingoiarono tutto e mi pulirono per bene. Eravamo sfiniti. Paola se ne uscì con una promessa “Dato che ti piacciono i miei piedini la prossima volta…” Non finì la frase ma bastò per occupare la mente con mille fantasie… Da quel momento i sabati di straordinario si moltiplicarono…
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Esperienze
Sono arrivato a casa loro sul tardi, Franco mi aveva avvisato di squillare al cell senza suonare il campanello, ed è venuto ad aprire la porta nudo invitandomi al silenzio più totale indicandomi la camera da letto. Avevano già iniziato a riscaldarsi e lei, Anna, era stesa a pancia in sù, con gli occhi bendati e le mani legate dietro la schiena. Una scena stupenda...in assoluto silenzio mi sono avvicinato alle caviglie..ho iniziato a leccarla da li, mentre il marito in silenzio si godeva la scena. Pian piano son salito dalla caviglia della gamba destra fin sul ginocchio...per poi, sempre lentamente, scendere verso la figa..il bello è stato fermarsi proprio quando stavo per raggiungere l'obiettivo e ripartire dalla gamba sinistra. Arrivato di nuovo vicino al suo sesso, le ho concesso solo qualche secondo di pausa...per poi iniziare a stimolarle il clitoride ed a succhiarlo con insistenza... E' stato un bellissimo momento...proprio quello che mi da più soddisfazione...decidere quando far godere la mia partner... Anna non si era resa conto che non si trattava del marito, lo ha intuito poco dopo, quando Franco si è avvicinato, poggiandole delicatamente il suo cazzo sulle labbra..diciamo che a quel punto lei ha intuito che i conti non tornavano. Da li in poi è stato un susseguirsi molto intrigante. Abbiamo sistemato lei a pecorina sempre bendata e con le mani legate e ci siamo alternati tra la bocca e il culo di lei....credo che non abbia mai goduto così tanto..
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13 years ago
Marco001386803,
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La mia prima volta con una trav
Confesso fino ad allora non avevo mai pensato di andare con una trav...tutto cominciò quell'afoso giorno di estate. Per lavoro mi recai in una citadina del sud,faceva caldo l'umidità rendeva l'aria irrespirabile,avevo appuntamento presso la casa della signorina Sabrina alle 17,30.Alle 17,30 in punto suonai alla sua porta.Sentii da dietro la porta il rumore dei tacchi avvicinarsi ed in men che non si dica si spalancò la porta.Mi apri la porta una sinuosa figura femminile,bella slanciata in un vestitino floreale scollato,il viso con due occhi da felina e due labbra carnose rosse che viniva voglia di morderle....due cosce sode avvolte nelle calze nere velatissime che finivano su due tacchi vertigginosi. Era qualcosa di sensuale misto ad un erotica serie di movenze il suo camminare su quei tacchi.... la mia mente subito precipitò in una serie di pensieri che avevano come protagonista la sublime Sabrina.... mi svegliò la sua voce "Prego accomodati..." una voce che non era femminile ma nemmeno maschile....ma che mi eccitava. Mi mise a mio agio nonstante il caldo...ed ogni tanto con fare sensuale lasciava intravedere le cosce sode turgide.....avevo una gran voglia di scoprire cosa avesse sotto non importandomene nulla.... il desiderio di possederla era sempre più forte....finchè non potendone più mi alzai e mi misi dietro di lei accarezzandogli le gambe.....salendo fin su alle natiche ...dure sode la bacia dietro al collo e solo quando gli misi le mani sul davanti scoprii che era una trav..... ero così eccitato che non me ne fregò niente doveva essere mia....il desiderio di possederla era più forte di ogni altra cosa....lei bramava sotto le mie carezze....vibrava....il mio corpo era desideroso di lei....mi chinai ed inizia a leccargli e baciargli le natiche il suo profumo inebriante mi estasiava....liberai il mio cazzo dagli indumenti che lo impriggionavano e lo vidi sparire nella sua bocca.....la sua lingua con scioltezza girava sulla mia cappella...gli afferrai la testa blocandola sul mio pene duro grosso e turgido voglioso della sua bocca....solo dopo glielo infilai nel suo magnifico culetto ospitale...con un paio di colpi ben assestati vi penetrò dentro...il caldo del suo buchetto era favoloso ...gli afferrai i fianchi sbattendola sul divano era meraviglioso....non avevo mai provato quelle sensazioni....era un crescendo di godimento ed eccitazione...lei si muoveva come una pantera assecondando i miei colpi.....il tutto fino ad esplodergli un violento getto in gola....calda densa e salata sborra ...... una giornata memorabile....era la prima volta che andavo con una trav e fu una cosa meravigliosa.
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13 years ago
admin, 75
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Piazzola di servizio
.....mi trovavo in autostrada e decisi di fermarmi per andare a pisciare mi accosto in una piazzola di servizio sulla gravellona toce scendo dall'auto e risalgo una piccola collinetta per appartarmi a fare il mio bisogno ad un certo punto sento un auto che si ferma e scende un uomo sui 50 e viene a posizionarsi vicino a me per fare anche lui il suo bisogno e io nella mia mente mi dico....ma guarda questo con tutto il posto proprio qui deve venire?......ero li con il cazzo in mano e lui sfodera il suo cazzo grosso e duro siamo li con i cazzi in mano ed a un certo punto lui mi dice ...dai toccamelo ..ed io ma tu sei scemo vai ....vai.. e lui tanto lo so che lo vuoi toccare si vede da come continui a guardarlo ..e poi hai il cazzo duro ..ti ecciti....io lo mandato dinuovo a quel paese ....lui insisteva con il cazzo rivolto verso di me ....non ho resistito e gli lo toccato...mmm duro caldo ho cominciato a segarlo...premetto era la prima volta che toccavo un cazzo ....lui ha fatto altre tanto ci siamo appartati un po piu nascosti e ho continuato a segare il suo cazzo che si bagnava in continuazione ...il mio stava scoppiando....allora lui mi dice....visto che ti piace ve vuoi leccarlo?...non me lo sono fatto ripetere mi sono inginocchiato e ho cominciato a leccare la cappella dura e calda ....aveva un buon gusto...non so cosa mi e preso quel giorno ma avevo una cazzo in bocca e pompavo con gusto....ho sentito che si irrigidiva allora ho continuato a segarlo fino a sborrare ...una sborra calda e densa ...a quel punto anche lui a fatto la stessa cosa con il mio cazzo che appena la preso nelle mani ha sborrato tantissimo....e mentre sborravo lui mi sussurrava ....vuoi che te lo appoggio sul buco del culo? non capivo piu niente mi sono chinato e gli ho offerto il mio buco ...lui dolcemente lo a appoggiato ed io ..mmmm.. che caldo una sensazione favolosa ...lo sentito scivolare dentro e pompava dolcemente il mio cazzo veniva di continuo fino a che non ho sentito la sua sborra sulle mie chiappe .....e stato fantastico....a quel punto gli ho chiesto di girarsi e lui non ha atteso un attimo si e voltato offrendomi il suo buco caldo ho preso il mio cazzo baganatissimo di sborra e gli l'ho appoggiato al buco mmmmmm e scivolato fino alle palle ho pompato qualche minuto e sono venuto come un fiume in piena ...e mi sono detto cazzo ho fatto sesso con un uomo ...ci siamo ricomposti e poi ci siamo salutati.....mi piacerebbe ripetere l'esperienza premetto sono sposato ma con voglie bisex....ho provato a fermarmi altre volte ma non ho trovato l'occasione
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13 years ago
sportwek, 42
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Vicini
Siamo una coppia di professionisti di napoli con studio in provincia,in questo studio abbiamo un graziosissimo appartamentino in cui riceviamo le coppie amiche. Una sera io e gennaro ci intrattenemmo perche avevamo del lavoro arretrato da fare ,e sentimmo i nostri vicini;io non li avevo mai notati,che discutevano animatamente e sentii nelle grida confuse " io con quella coppia non voglio uscirci piu,il marito e' cafone sono scostumati , io voglio incontrare coppie simpatiche per fare sesso e divertirmi. Nonj credevo ai miei occhi e ne parlai con gennaro ,decidemmo una strategia per fare "amicizia" con loro.Una mattina bussai alla loro porta ,venne ad aprire Fulvio,il marito io gli chiesi se sapeva aggiustare una presa del Computer,lui disse si,chiesi se era solo o se c'era la moglie e lui rispose che era solo,la moglie era uscita per shopping, Lo feci entrare in ufficio e gli feci vedere la riparazione da fare,mentre era chino per aggiustare la presa io sbottonai la camicetta e mi sbottonai il bottone che manteneva la gonna quando lui fini' feci in modo che la gonne scivolasse giu e rimasi in slip ,lui alla vista del mio pelo,mi attiro' a se e mi bacio' con la lingua mettendomi la mano tra le gambe e mi spinse sulla scrivania chiavandomi con una splendida pecorina e facendomi godee del suo cazzo per 20 minuti facendomi andare a fuoco la passera,lo spinsi fuori perche voleva fare il bis ma io gli dissi che doveva tornare Gennaro e lui ando' via. La mattina seguente bussai alla loro porta e mi venne ad aprire Giulia ,la moglie,gli dissi cio che era accaduto il giorno prima e che mio marito voleva la sua parte,cosi entro nello studio dove c'era gennaro che aveva il cazzo in mano pronto per ripagarla della stessa moneta che il marito aveva usato su di me,lei non se lo fece ripetere due volte apri' le gambe e se lo fece infilare, in mia presenza invitandomi a carezzarla dovunque cosa che io non mi feci ripetere da quel giorno alemno 3 giorni alla settimana ci incontriamo tutti e 4 alternativamente nel nostro studio o nella loro camera da letto .... stamo organizzando anche le ferie in 4..che bello....
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13 years ago
admin, 75
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Io e te...
Il primo giorno che ti ho visto,ho deciso che ti avrei avuto. Ti guardavo mentre mi parlavi di tutte quelle clausole legali che ci avrebbero scritto nel contratto,ma non ti ascoltavo immaginandomi lì,davanti a te in ginocchio a prendertelo in bocca."Cosa c'è?" dicesti ad un certo punto,vedendomi distratta "Nulla,o quasi",e dopo un sorrisino ti lasciai continuare a parlare di cose legali.Ma continuavo ad immaginare fino a che ti avvicinasti e mi dicesti "Ti voglio".Non riuscivo a capire se era la mia fantasia ad essere andata oltre o se veramente me lo stavi dicendo;il dubbio me lo togliesti tu "Ti ho mai detto che le tue tette mi fanno impazzire?",ed iniziasti ad accarezzarmi.Poggiai la mano istintivamente sul tuo cazzo,che da sotto i pantaloni gridava tutta la sua voglia di uscire,e,senza tanti preamboli lo tirai fuori:"Mamma mia quant'è bello" ti dissi un attimo prima di infilarmelo in bocca!"Sei brava a succhiare;invece che segretaria dovresti essere la mia pompinara full time".Mi sentivo il tuo cazzo in gola,che spingeva,che mi toglieva il fiato e non mi dava tregua.La mia mano saliva e scendeva a ritmo crescente su di lui,che man mano diventava sempre più duro.Ti vidi inarcare la schiena e capii che stavi per farmi bere e così aprii meglio la bocca per accogliere tutto.D'improvviso ti sentii esplodere,e una cascata caldissima iniziò a scendere lungo la mia gola;era talmente tanta che mi usciva dalla bocca:"Ti è piaciuta eh troia?";nemmeno mi lasciasti rispondere perchè mi baciasti per condividere la tua sborra con me."Sei fantastico" e tu "Per cosa??Ti eri addormentata mentre parlavo?",e così mi resi conto che era stato solo un magnifico ed eccitantissimo sogno erotico!
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13 years ago
admin, 75
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Stavolta un uomo maturo di 48 anni per la mia seco
Dopo quella volta che ebbi la mia prima esperienza con un ragazzo di 19 anni, purtroppo non era più successo nulla di nuovo. Ero sempre affascinato dal nudo maschile sempre e comunque, e le mie fantasie si concludevano masturbandomi dentro il bagno di casa godendo e immaginando a quando avrei avuto un nuovo incontro. E intanto la mia vita passa studiando, fantasticando e pensando ad un'altro uomo con cui fare l'amore. Era finito l'anno scolastico, correva l'anno 1973, e a scuola ero stato bocciato per l'ennesima volta, decisi di andare a Roma a lavorare e cercare di darmi da fare, sia per raggranellare qualche lira che per avere qualche esperienza nuova, che mi desse un pò di coraggio. Partìì ed andai a casa di una zia materna, che non si era mai sposata ma che già aveva due figlie: se l'era già spassata per bene, la zietta. Avevo la mia camera a solo, poco distante da quella della zia, che una sera la sentivo mugugnare: era il suo stallone- amante, ormai fisso che la scopava per bene di davanti e anche di dietro. Ed io morivo dalla voglia del piacere che mi masturbavo a più non posso. Lui era un omone grande e grosso ed aveva un pacco enorme, e di mestiere allevava animali, me ne accorsi una mattina che ci incontrammo appena svegliati perchè tutti si girava in mutande, lui però non era il mio tipo, non piaceva, e poi non volevo svelare proprio alla zia i miei gusti sessuali. Trovai lavoro dopo una settimana, e piano piano inizia a familiarizzare con i clienti della bottega in cui lavoravo, ero diventato garzone portabombole, e fu così che un giorno portai la bombola in un appartamento sito al IV piano di uno stabile: il cliente era un vedovo ancora piuttosto piacente sui 48 anni, senza figli. Me lo ricordo come fosse ora anche se son passati circa 40anni, una persona alta, distinta, ben messa in quel punto dove si intravede il PACCO. Entrai salutando, mi indirizzò presso la cucina dove smontai la bombola del gas vuota sostituendola con quella nuova, mi ero appena inchinato mettendomi chino per sistemare il tubo del gas che mi si appoggiò dietro di me con la sua mazza bella dura, mi girai di scatto quasi per dirgli: ma che cazzo fai! Ma dentro di me non aspettavo altro. Fu così che si scusò, spiegandomi che gli piaceva il mio culo rotondetto e che era venuto un raptus perchè da quando era rimasto vedovo, ormai da un anno circa veniva assalito da strane fantasie. Insomma cercò di scusarsi in tutti i modi ed io intanto facevo l'offeso, ma non appena ebbi finito il lavoro andai in bagno per lavarmi le mani, uscìì subito dicendo tra me e me che quell'occasione non andava sprecata, e allora mi avvicinai a lui e iniziai ad accarezzargli la patta dei pantaloni: lui non se lo aspettava ciò nonostante si fece avanti e iniziò ad aprirsi la patta dei pantaloni e quantunque fosse moscio il suo cazzo aveva una discreta dimensione. Iniziai dunque a massaggiarlo ancora dentro i boxer che piano piano andavo abbassando, e non appena lo denudai del tutto il suo enorme cazzo di 20 cm s'innalzò per bene da diventare così duro peggio del marmo. Lui aveva denudado anche me e ci eravamo sdraiati sul suo lettone ancora disfatto e iniziammo a baciarci (lo scambio di coccole mi è sempre piaciuto) e poi piano piano inizia a scendere giù baciandole il cazzo e le palle, a slinguarle la cappella e piano piano anche tutta l'asta iniziando, dolcemente un bel 69, che di lì a poco iniziò a ricambiare anche a me. Eravamo ormai presi dal vortice del piacere che ogni tanto ci leccavamo pure i nostri ani ma lui ancora di più e sapeva già a cosa mirava, ma lo fermai perchè ripresi a fargli il 69 e nel mentre mi venne in bocca che non ebbi nemmeno il tempo di femarlo che avevo già ingoiato il suo sperma. Fu magnifico e stupendo quel rapporto tanto pulito ma entusiasmante. Rapporto a cui ne seguirono altri dui cui vi parlerò prossimamente. Spero che questa mia seconda esperienza vi sia piaciuta, e magari datemi i vostri pareri se fino ad ora i miei racconti vi sono piaciuti e se varebbe la pena di scriverne altri.
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13 years ago
admin, 75
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Come un gattino.
Prima sulla punta. Vernice viola scuro. Si spinge un pò più in sù. Il profumo è leggerissimo, appena accenntao. La curva che forma la pelle con l'attacco posteriore è armoniosa ma estremamente volgare. Lui continua nella sua opra, sale un poco ancora . Rallenta e ripassa più volte. Raramente così alte. Ora è sul collo. Lento lento. Gli occhi di lei sono altrove, ma la sua testa è lì sulla bocca di lui. Si muove leggermente e gli pone l'interno. Lo fissa. Prima vuole vedere cosa fare e come. E' li per quello oggi. E li per lei, e sà dove vuole arrivare. La sua opra è inesorabile, umida, leggerissima ed intensa.Ha le mani appoggiate a terra per reggersi bene e fare un buon lavoro. Sale un pochino ed oltrepassa quella caviglia molto adorata e da poco omaggiata. Su quella caviglia si è posato sopra e le ha preso la forma , quasi potrebbe ridisegnarla quella dannata caviglia. Continua sul polpaccio. Morbidissimo e affusolato., fin dietro il ginocchio. E arrivato al punto dove lei inizia ad agitarsi un poco. E' una dea. Si sofferma molto. Deve avere qualche punto ipersensibile pensa. E continua. Ci gioca , girandoci intorno sfiorando e respirando. Lei fà l'unica cosa possibile da fare in quel momento. Prosegue. Prosegue in quell'invito sfacciato e obbligatorio. Prosegue perchè non saprebbe fare altrimenti,. non saprebbe fermarsi. Sente l'odore, mantiene lucidità. Da fuori la vista dei due è posata ma oscena. E' sull'interno. i movimenti sono leggerissimi e meno coperti. Respira attraverso di loro. più volte. Viola. la bocca appoggiata ad ossigenarsi del suo piacere. Il suo naso stimola sopra. Lei ora lo guarda un poco e li risocchiude. Alza una mano e sposta quel labile e leggero tessuto che lo divide dal contatto. Soffia, fresco e leggero. Un poco più agitata. Il primo tocco e poi fermo. un secondo e poi fermo. Un terzo più prolungato. Mmmm dalla sua gola. Affonda pieno e diretto. E lei Sorride.
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13 years ago
Lorenzo1982325424, 28
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Sorpresa...
15 giorni fà ho avuto un incontro con un singolo, mi aveva contattato qui su desy e ci eravamo dati un appuntamento in un parcheggio vicino alla tangenziale, wow era arrapatissimo, appena mi ha visto michele ( è il suo nome) mi è saltato addosso, sembrava una piovra , mi ha leccato, baciato dappertutto e poi con autorità mi ha detto di succhiarli il cazzo, non me lo sono fatto ripetere e ho eseguito con maestria e passione tanto che dopo non molto mi ha riempito la bocca, adoro farmi sborrare in bocca.. l'altra sera mi ha contattato di nuovo con un sms e ha chiesto se avevo voglia di vederlo, io chiaramente ho detto di si ma questa volta gli ho chiesto di venire a casa mia, più comodo e volevo qualcosa di più , lui ha acconsentito e ci siamo dati appuntamento per le 22, mi sono preparata gupierre , calze velate, tacchi alti volevo farlo impazzire , alle 22 mi fa uno squillo al tel e mi dice di essere sotto casa mia, apro il portone viene su e ... sorpresa: non è solo, è con un suo amico a cui mi dice piacciono le troie come me, io subito rimango un pò dubbiosa , poi a quel punto li faccio accomodare, l'amico di michele, marco ha un gran fisico, carino e mi fa capire subito che gli piace comandare e che devo fare quello che vuole lui, non aspetta neanche di andare in camera nel salotto si apre la patta dei pantaloni e tira fuori un gran bel cazzo , io se avevo qualche dubbio a quel punto non capisco più niente, mi metto in ginocchio e incomincio a leccarlo, nel frattempo Michele si mette dietro di me, mi fa mettere a 90° e incomincia a leccarmi il buchetto, mmmm io perdo la testa , ho il tempo solo di sentire che stà strappando la plastica di un preservativo se lo infila e poi mi sento che inizia a perforarmi il sedere, che meraviglia uno dietro e uno in bocca , dopo un pò si danno il cambio e vanno avanti almeno venti minutia sbattermi alla fine mi posizionano i loro due cazzi davanti al viso e mi hanno riempito il viso di sborra che bello.. da rifare
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13 years ago
vanessaenculada,
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Last visit: 8 years ago
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La priva volta con un uomo
Abitavo con i nonni, avevo poco più di 15 anni e non avevo mai avuto mai un incontro con una ragazza, ma già le mie fantasie correvano su un ben altro tipo di rapporti quelli tra due uomini: il corpo maschile mi attraeva più di quello di una donna. Quando in televisione vedevo il corpo ben fatto e scolpito di un uomo virgulto, con begli attribbuti mi sentivo riempire di tanta energia che subito il mio cazzo scatteva in su. Come dicevo abitavo con i miei nonni che facevano da portieri in uno stabile, aperto da pochi anni. Un giorno, venne una ditta per appaltare dei lavori, iniziatrono a portare tutto il loro materiale, e tra questi c'era un giovane operaio, 19enne, magro al punto giusto, non molto alto circa 160 ma ben fatto, un corpo asciutto, occhi cerulei. L'avevo notato sopratutto per la sua educazione nel salutare tutte le volte che arriva e finiva la sua giornata. Poco per volta inizia a prendere confidenza con questi perchè molto spesso stavo pure io in portineria sostituendo i nonni che talvolta erano fuori per commissioni. Un giorno, Salvatore (nome fittizio) si rivolse a me dicendomi che il capo squadra cercava mio nonno per chiedergli delle ingformazioni circa delle casse che stavano in terrazzo che dovevano essere tolte perchè bloccacano il loro ingresso e stazionamento dell'impalcatura, che di lì a poco doveva essere montata; gli dissi allora che non appena sarebbe rientrato il nonno lo avrei informato. Fu così che io e Salvatore iniziammo a familiarizzare e a parlare del più e del meno, vedendo che lui mi guardava con particolare attenzione: quand'ero ragazzo ero grassottello ed avevo un culetto rotondetto: magari l'aveva notato, ma giuro io non ero e non sono per niente effeminato. Un giorno, ricordo che era fine settimana, tutti gli altri operai erano andati via e, lui era rimasto ancora per rimettere gli attrezzi usati a posto nello stanzino previsto. Dopo di che, stava per cambiarsi la tuta da lavoro che nel frattempo mi stavo accingendo a kiamarlo per dirle se avesse finito, aprii la porta che era appena in mutande, mi scusai e ritornai indietro, allora lui mi disse entra, entra pure non ti vergognare mi ca ti mangio: non me lo feci dire nemmeno una volta che entrai, ma lui furbetto era già bello duro e tosto che appena mi vide si girò con tutta la sua bella fava grossa e irta. Mi avvicinai e come in un raptus misi in mano quel stupendo cazzo, lungo e grosso 19cm.. Avevo sempre sognato un cazzo del genere ed in quel momento ne avevo uno a mia disposizione, ero al settimo cielo, inizia pure io a svestirmi e così anche lui potè toccare anche il mio fallo, di qualche cm più piccolo ma bello sodo. Eravamo in terrazza, dentro il magazzino degli attrezzi e nesuno poteva sentire i nostri mugugni di piaceri, e un bel momento iniziò a baciarmi e il piacere aumentava ed io ero intondito, non capivo più nulla e intanto il piacere cresceva ed era misto a baci e masturbazione ora più lenta ora più veloce. Eravamo distesi per terra sui nostri indumenti ma dopo qualche istante venimmo insieme per la prima volta. Disteso su di me dopo circa cinque minuti si riprese dicendomi che mi desiderava da molto, che gli piacevo e che avremmo dovuto farlo ancora. Ma il destino volle che non ci fosse stata un'altra volta perchè venne licenziato e non seppi mai il perchè. Non lo rividi mai più ma di lui conservo sempre un bel ricordo perhè è stata la mia prima esperienza adoloscenziale da omo.
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Con nuovi amici
Ciao, sono Dino, vi racconto una esperienza nuova, vissuta con la mia Vic, sono qui a scrivere di nuovo, perché ci piace pensare che altre persone si possano eccitare leggendo le nostre storie. L'estate scorsa, un pomeriggio, mentre ero in ufficio, mi viene a trovare mia moglie con Gianna, lei e suo marito Franco, sono di poco più giovani di noi ed abitano da qualce mese in una casa quasi di fronte alla nostra, e mi dice che vanno a prendere un film a noleggio per la sera. Dopo cena, arrivano abbastanza presto, lei con una minigonna che a chiamarla mini, è un superlativo e una magliettina bianca sottilissima, avrebbe fatto sicuramente meno impressione se fosse arrivata già completamente nuda, lui come me pantaloncini e camicia, Vic con indosso un cencino sottilissimo, ampio anche per due. Con delle birre fresche in mano, abbiamo messo il DVD nel lettore : Un film porno, cosa altro mi sarei dovuto aspettare? Non avevo occhi che per le cosce ed il triangolino bianco degli slip di Gianna anche perché il film non sapeva di nulla tanto che ad un certo punto, mi sono alzato e ho messo nel videoregistratore una cassetta VHS dove ho raccolto nel tempo le scene più eccitanti che mi è capitato di vedere, arriva quella dove si vede una bella ricciolina bionda fare un pompino ad un negro enorme. Visto Franco che bellezza! Fa la Gianna, non bastano due mani per impugnarlo!! Che sarà mai dico io, ce l'ho più grosso, lei e Vic mi guardano con aria interrogativa, si dico, in camera nell'armadio, lo vado subito a prendere e mi alzo per andare aprendere "Dumbo", uno dei nostri "cacciavitini", un oggettino lungo appena 29 centimetri e con una cappella di 24 di circonferenza. Appena in salotto,lo appoggio sul tavolino, sta in piedi da solo, e mostro alle signore il tubetto del lubrificante. Gianna si alza e, guardando Franco, si toglie mini e slip, non posso fare a meno di provarlo dice togliendomi di mano il gel. Dopo aver lubrificato ben bene la cappella di Dumbo e la sua passera, che spettacolo guardare quel lentissimo spegnimoccolo ! Quel porco di Franco, mentre io stavo aiutando sua moglie ad impalarsi, stava frugando con le sue manacce fra le cosce di Vic, che maiali ! All'improvviso, non aspettavo altro, Gianna mi abbassa i calzoncini ed incomincia a spompinarmi, sto diventando matto, perché tutto sta succedendo davvero e senza premeditazione, Gianna dice a suo marito: Per favore mi aiuti ? A far che penso, non ci sono qui io ? Lui si alza con il cazzo in mano a Vic già completamente nuda, cosa stavano facendo ? Ci vengono vicini, Gianna si toglie il mio cazzo di bocca, e lo mette in bocca a lui che incomincia subito a ciucciare, che sorpresa, ha i miei stessoi gusti !! Non avevo mai pensato niente di così eccitante, sto guardando e toccando la fica di Gianna tutta aperta e tutta piena mentre suo marito mi succhia il cazzo con il suo tutto in bocca a quella porcona di mia moglie. Abbiamo goduto da matti, meraviglioso scopare Gianna a pecorina mentre sta leccando la fica di Vic tutta spalancata e sentire il cazzo di Franco che sta cercando di incularmi, all'inizio provo un pò di dolore, poi appena entrata la cappella, mi rilasso e lo risucchio tutto dentro di me, che sensazione sentirlo venire ed inondarmi tutto, non l'avevo mai provato. Mia moglie dice che quando la scopo avendo un cazzo nel culo, ce l'ho più duro, sarà vero? Di sicuro è bellissimo. Da quella sera, ci troviamo abbastanza spesso, il più delle volte, Gianna , va direttamente all'armadio in camera........
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13 years ago
extram,
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Pronta a tutto 3
Dopo l’esperienza della coppia con lei bisex (vedi racconto precedente Pronta tutto2) Isabella aveva capito che le sue voglie bisessuali latenti in lei erano ormai consolidate. Non era più un dubbio il suo ma certezza. Quando parlavamo di giochini da organizzare lei ascoltava le mie proposte se quando intravedeva la presenza di una donna…le brillavano gli occhi e aumentava la salivazione. Insomma si eccitava subito già al solo pensiero. Fu cosi che cercai una coppia entrambi bisex. Lei quarantacinque anni, bella donna. Decisa e autoritaria col suo lui che aveva trentotto anni. Lui bell’uomo bisex passivo e sottomesso alla sua donna. Isabella non era a conoscenza di tutti i particolari. Ci incontrammo direttamente al ristorante di un albergo ove avevamo prenotato separatamente due camere in modo indipendente. L’incontro fu certamente intrigante da subito. Avevamo un tavolo con separé ed eccetto il cameriere che portava le pietanze, non poteva vederci nessuno. Le due donne trovarono subito un feeling. Si guardavano negli occhi fissi continuando a parlare del più e del meno. Lui in silenzio ascoltava e parlava solo se espressamente interrogato. E prima di farlo guardava la sua donna in attesa di permesso a farlo. I discorsi scivolarono presto sul sesso e lei, Anna, ci raccontò come avevano scoperto questo mondo trasgressivo. Si dichiarò bisex e aggiunse, guardando negli occhi Isabella: “ Sai quando lecco una bella passera non so rinunciare a un bell’arnese che mi penetra ovunque". Riesco a essere uomo e donna contemporaneamente!” E tu?" Chiese a Isabella che di rimando rispose: “Anch’io sono cosi”. E già prima di finire la frase Isabella noncurante di noi e di chi avesse potuto guardare, le afferrò il viso tra le mani e la baciò in bocca con foga. Si sono slinguate per alcuni minuti che sembravano lunghissimi. Finite di baciarsi erano entrambe felicissime e radiose in viso. Si capiva che stavano pregustando quanto di lì a poco avrebbero desiderato fare in camera. Intanto il pranzo era gradevole e il vinello servito molto adatto. Loro sorridevano ed erano felici sino a quando Isabella si rivolse a me per chiedermi se fosse stato maleducazione dire una cosa nell’orecchio di Anna. “Fai pure” le dissi. Lo fece e quando fini di bisbigliare, Anna rispose di sì. Si alzò e andò in bagno. Pensai che forse si erano messe d’accordo per farsi una sveltina in bagno. Il ritorno immediato di Anna al tavolo mi fece ricredere. Eravamo ormai al secondo piatto di pesce fresco. Isabella mi chiese se poteva assentarsi per quindici minuti. “Dove vai”, le chiesi. “Sotto il tavolo”, mi rispose. Allora capii che prima nell’orecchio le aveva chiesto di andarsi a togliere gli slip! Andò sotto il tavolo e ne rimase per almeno mezz’ora. In quella mezz’ora il cameriere era venuto due volte ma non si accorse di dove fosse Isabella. Noi continuammo a mangiare come se nulla fosse. E la stessa Anna, lievemente sporgente con la schiena all’indietro, mangiava e parlava. Mi rivolsi ad Anna e le chiesi se le piaceva il lavoretto che Isa che le stava facendo. “E’ una vera lecca fica” disse. “Pensi di ricambiarle il favore?” “Sì ma a modo mio” rispose. Ma non disse quale modo. Anna a un tratto si scusò con me perché si tirò indietro con la sieda inarcandosi del tutto. Stava per godere. Si lasciò andare per farlo e noncurante di noi e mugolò in un intenso orgasmo. Isabella usci da sotto il tavolo. Soddisfatta e con la bocca piena di umori. Non si pulì. Abbassò il viso su Anna per baciarla in bocca, come per farle assaporare il suo stesso nettare! A quel punto Anna bisbigliò qualcosa all’orecchio di Isabella. Immaginai che le stesse dicendo di andare in bagno a togliersi gli slip. Ne ebbi conferma quando Isabella rispose ad alta voce “Non ce n’e’ bisogno, sono senza” rispose. Pensai che Anna scendesse sotto il tavolo per ricambiare il lavoretto a Isabella ma la sorpresa arrivò giunse presto. Anna rivolgendosi al marito disse: “ Ehi tu, vai a cuccia e lecca tutto quello che trovi da leccare”. “Fallo bene!” aggiunse. Detto questo, si alzò e si avvicinò a me per chiedermi di tirarlo fuori anch’io! Sergio andò sotto il tavolo, Isabella mi guardò eccitata e si pose inarcandosi leggermente all’indietro con le cosce aperte. Anna restò più vicina a Isabella tenendola la mano in mano. Il viso eccitato di Isabella mi aveva caricato di eccitazione. Lo tirai fuori, sempre ben coperto da eventuale ritorno del cameriere. Sentii la bocca di Sergio che avviluppò il mio cazzo e vedevo Isabella eccitata. Dedussi che lui stava spompinando me e sgrillettando lei. La situazione era intrigante. Soprattutto per il luogo dove avveniva e come prologo di quanto poi sarebbe dopo accaduto. Anna mi guardò con aria interrogativa, come per sapere se Sergio procedeva bene. “Si” risposi, è bravo il frocetto, “Succhia bene” aggiunsi. Poi dissi ad Anna se per favore mi portava un bacio di Isabella, perché in quella posizione lei non poteva farlo! Anna le infilò la lingua in bocca, la insalivò e venne verso da me per baciarmi. Lo faceva bene e in modo sensuale. Mi restituiva la saliva di Isabella la quale al quel punto era adesso leccata da Sergio perché ormai sul mio cazzo sentivo solo la sua mano! Mi rivolsi a Isabella e le dissi: “ Avvertimi quando stai per godere” “Siii, cosa vuoi farmi quando te lo dico”. “ Quando stai per godere io sborrerò in bocca ad Anna”. A questa frase Isabella fu assalita da un orgasmo violento! “Vengo adesso, eccomi…dai”. Mi sono alzato col cazzo duro in mano e, rischiando grosso, avvicinato alla bocca di Anna già aperta e in attesa, della mia sborra. Sergio ancora sotto il tavolo, stava pulendo bene la fica di Isa. Anna ingurgitava la mia sperma e notavo che faceva in modo di non ingoiarla tutta. C’eravamo capiti! Anna cercava adesso la bocca di Isa per condividere ciò che le avevo appena iniettato! Ricompostoci tutti, arrivò il cameriere per offrirci un wisky. Non potei non notare che lui, il cameriere arrivava sempre al momento giusto. Era sincronizzato. Lo dissi ad Anna. E lei mi rispose: “Perché pensi che siamo venuti qua?” “Lui è nostro complice”. Ci apprestammo a dirigerci all’ascensore per andare al piano delle camere. (continua)
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13 years ago
xxsingolarmentexx,
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Dopo la pizza
Ciao, mi chiamo Dino, 38 anni, e con mia moglie Vic,una bella fica (non è solo una mia idea) di 32, siamo una coppia molto affiatata anche dal punto di vista sessuale : Ci piace molto, oltre tutto il resto, a me guardarla, e a lei farsi guardare mentre le infilo in corpo oggetti di ogni forma e dimensione, abbiamo a questo scopo una discreta collezione di "cacciavitini". Godo come un matto a guardarla a cosce spalancate con la fica tutta spalancata e piena, Il mio desiderio più grande però è sempre stato quello di vederla scopare con un altro cazzo oltre al mio, magari anche con la segreta speranza di riprovare esperienze avute da ragazzo con un cugino ed un compagno di scuola : avere la bocca piena di un bel cazzo tutto da ciucciare, chissà! (Vic è al corrente di questa storia) Sono arrivato perfino a suggerirle:Perché non cerchi di coinvolgere Paolo, un coetaneo che viene a casa nostra a ritirare il lavoro che mia moglie fa a domicilio, visto come ti muore dietro? Ma ha sempre detto di non potere per la vergogna. L'altra sera a letto, mentre stavamo " giocando ", mi dice di aver trovato il coraggio e di aver invitato Paolo per andare l'indomani, a mangiare una pizza tutti e tre insieme e poi.... Siamo andati in pizzeria, con una certa fretta e dopo a casa, Vic, visto il nostro tergiversare, ci si è messa in mezzo e ha inominciato a strusciarsi finché non abbiamo incominciato ad accarezzarla e palparla dappertutto, avevamo, impacciati abbastanza,incominciato a spogliarla quando lei dopo aver aperto la patta di Paolo, si è inginocchiata e ha incominciato a spompinarlo, ho sfoderato anche il mio e gliel'ho messo in mano, si è alzata e tenentosi i nostri cazzi in mano, ci ha trascinati sul letto dove abbiamo incominciato a leccarla in due fino a quando Paolo di fianco, ha iniziato a scoparla: Che spettacolo ! Vedere un cazzo, non il mio entare ed uscire dalla fica della mia Vic, dopo pochi colpi si è sfilato e le è venuto sul pancino, che voglia di leccare tutto! Ero disteso sotto mia moglie in un godurioso 69 quando ad un tratto, si è sollevata appena apena e ho visto l'uccello di Paolo entrare in quella fica meravigliosa tutta aperta e tutta allagata, non avevo mai visto niente di così eccitante così da vicino, intanto continuavo a leccare, tutto ciò che era a portata di lingua....quando poi lui è uscito da quella caverna stupenda, gliel'ho preso in bocca e finalmente ho riassaporato il piacere di avere in bocca un cazzo bello duro e al contempo vellutato tutto da succhiare e leccare fino a quando, la bocca me la sono ritrovata pena di sborra ! E' stato bello quando alla fine Paloo e Vic insieme mi hanno fatto un pompino e sono venuto loro in bocca, non avrei mai creduto che anche lui potesse avere i mie gusti. Ci troviamo ancora abbastanza spesso, ma il più delle volte, facciamo a meno della pizza....
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13 years ago
extram,
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Avventura in treno
1965, avevo da poco compiuto 21 anni ero militare e tornavo per la prima volta a casa dopo sei mesi. La mia vita sessuale fino ad allora si era limitata alla frequentazione di qualche "casa chiusa", perchè le ragazze che avevo frequentato erano tutte molto abbottonate per quanto riguardava il sesso come piaceva a me. Ero partito da Bologna di sera verso il Sud, lo scompartimento per 8 viaggiatori era pieno, i due posti al finestrino erano occupati da una coppietta seduta l'uno di fronte all'altra ed io ero di fianco alla ragazza, dopo qualche breve chiacchiera avevo appreso che i due erano sposini e che tornavano dal loro viaggio di nozze. Di fronte a me stavano un'anziana signora meridionale, tutta vestita di nero e un bambino sui 6 anni che doveva essere il nipote, la vecchia guardava tutti con sguardo truce e mi faceva sentire anche un po' a disagio. Verso la mezzanotte cominciammo tutti ad abbioccarci. Il bambino si era accoccolato sulle gambe della nonna e sembrava che dormissero entrambi, lo sposino aveva poggiato la testa sulla mensoletta sotto al finestrino e la mogliettina, rotondetta ma graziosa, si dimenava sul sedile di legno, aveva un vestitino che metteva a nudo le ginocchia che tentava di coprire con uno scialletto di lana. Faceva un po' freddo ed io mi ero buttato addosso il cappotto militare, qualcuno aveva spento la luce e restava accesa solo la piccola lampada azzurrognola. Le ginocchia della ragazza avevano acceso in me fantasie erotiche pazzesche e muovendomi con cautela ero riuscito a poggiare la mia gamba destra contro la sua coscia, poi riuscii a mettere un lembo del mio cappotto sulle sue gambe e cominciai a infilare pian piano la mano sotto la gonna. Lei sembrava non accorgersi delle mie manovre ed io diventavo sempre più ardito, finchè le mie dita non giunsero al limitare estremo della calza di nylon e toccai la carne viva. Il mio fratellino ebbe un sussulto, l’eccitazione mi stava giocando un brutto tiro facendomi agitare parecchio, stavo quindi attento a non fare movimenti troppo evidenti. Intanto con la mano destra avevo raggiunto gli slip della fanciulla che lentamente aveva allargato le gambe dandomi così agio di titillarla lì dove pareva le piacesse parecchio. Non resistevo più e stavo per concludere in modo indecoroso sotto il cappotto, quando lei si mosse, si rassettò le vesti e alzandosi mi sfiorò il viso dicendo una parolina appena appena sussurrata: "Bagno". Capii, mi feci da parte e lei passò andando nel corridoio. Sembrava che nessuno si fosse accorto di quanto accaduto, feci passare qualche minuto e, cercando di dare nell'occhio il meno possibile, uscii anch'io sul corridoio, ristetti per un po’ e, con una certa non-chalance, mi spostai verso il bagno, la porta non era chiusa dal di dentro, spinsi, aprii e lei era lì, mi saltò letteralmente addosso, aveva tolto gonna e slip, la sollevai (era molto più bassa di me) la poggiai sul lavandino, mi sedetti sul water e le baciai appassionatamente l'interno delle cosce fino al limite estremo della cosiddetta "decenza", stava quasi per gridare dal piacere, mi alzai, le scoprii due magnifiche tette, sulle quali mi soffermai giusto il tempo per saggiarne la durezza e poi infilai piano piano la mia spingarda in quella guaina aperta, pronta e calda. Il tutto non durò a lungo, lei venne quasi subito ed io immediatamente dopo. Le godetti dentro inarcandomi sulla schiena come un puledro impazzito, mentre lei si avvinghiava ferocemente con le unghie alla mia schiena. Pazzesco! Senza profferire parola ci riassettammo rapidamente, uscii per primo e raggiunto lo scompartimento me ne stetti fuori nel corridoio a guardar dal finestrino le ombre degli alberi che sfilavano veloci. Da lì a poco giunse anche lei entrò, si riaccomodò al suo posto e poggiata la testa allo schienale si appisolò. Feci passare parecchi minuti e rientrai anch'io, mi accomodai come meglio potevo e stavo per addormentarmi, quando nell'oscurità vidi due occhi di fuoco rivolti verso di me, era la vecchia. Non so se aveva intuito quel che era successo, ma non me ne fregava un accidenti. La mattina dopo io scesi a Bari, il treno proseguiva per Lecce, e lei mi lanciò un ultimo sguardo dal finestrino mentre il treno si allontanava, non l'ho più vista.
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13 years ago
Febo,
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Il primo incontro
Ero da poco entrato su un sito di incontri e visionavo alcuni annunci,tra i tanti ne trovai uno e mi presentai. Essendo la prima volta per entrambi ci siamo sentiti per messaggi e poi al tel e infine deciso di incontrarci.Ci siamo incontrati in un piccolo bar parlato del più e del meno così per rompere il ghiaccio e precisare qualche particolare hot. Appena rimasti soli lei con un vestitino (era estate) si alza e mostra sedere stupendo con un tanga in pizzo nero invitandomi a toccarlo. In quel momento iniziai a capire che la serata sarebbe andata bene. Giunti nella loro casa,un ambiente molto ordinato e accogliente, ci siam lavati e iniziato con giochi soft.Noi in piedi e lei seduta sul letto a segarci e iniziare a pompare con la sua bocca calda iniziava a godere fin quando non ne ha potuto più e ci ha voluto sul letto con il suo boy sotto e io che le aprivo il suo bel lato B. Appena entrato ha fatto un gemito di piacere che neanche il marito aveva mai sentito continuando a penetrarla entrambi e in svariate posizioni e zone della casa.Tutto è durato per un bel pò fin quando lei soddisfatta della serata ha fatto una doccia bianca per completare la sua voglia cha da tanto aspettava
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13 years ago
admin, 75
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La mia piu grande soddisfazione
mi chiamo roberto sono un bel singolo bx attivo e passivo, una sera come tante chattavo in una chatt di bx e ho trovato un tipo che era molto intrigante dai discorsi che si facevano ci ervamo eccitati tanto e cosi abbiamo deciso di incontrarci e di farci una bella scopata tra uomini, fissato l'appuntamento per lo stesso momento lui era in una citta vicina alla mia, io ospito quindi ci diamo appuntamento in un posto vicino casa per poi proseguire in casa mia, arrivati al posto, non ci posso credere era il compagno della mia ex moglie, siamo rimasti tutti e due increduli e senza parole , poi ad un tratto ci siamo messi a ridere e ci siamo detti che si fa ormai ci siamo scoperti, io ho detto tanto vale andiamo avanti e soddisfiamo le nostre fantasie. arrivati a casa ci siamo subito abbracciati forte strusciandoci i cazzi da sopra i vestiti e piano iano spogliati, il suo cazzo era gia bello duro, un arnese stupendo favoloso, glie lo preso in mano e accarezandolo un pochino non ho resistito a piegarmi e prenderlo in bocca, mentre lui con le mani molto delicatamente ha cominciato ad accarezzarmi le chiappe e col dito mi tittillava il buchetto, dicendomi che avevo un bel culo, era meraviglioso attraente, mentre io con la testa facevo su e giu per il suo bastone, da li ci siamoun po fermati e siamo andati a letto a 69 io sopra e mentre gli leccavo il cazzo lui si e dedicato a fondo a leccarmi il culo in maniera molto passionale, facendomi sentire la lingua tutta dentro e continuava a dire che avevo un culo favoloso, e io ho cominciato a dirgli che anche il suo cazzo era stupendo, poi ha un certo punto mi si e rivolto co decisione, dicendomi dai troia mettiti a pecora che ti voglio sofndare, mmm ha quelle parole mi sono sentitodavvero felice e subito immediatamente ero a 4 zampe sul letto, mi ha puntato la cappella sul buchetto e di colpo me lo h spinto dentro, io con un piccolo strillo di dolore ma poi tutto un piacere immenso, era bello sentirmi chiamare troia, frocio, puttana ecc., e diceva che avevo un culo davvero stupendo e che ero molto piu troia della mia ex, ha fatto un po di dentro fuori dentro fuori cioe lo levava e rimetteva, mi senticvo il culo apri e chiudi una sensazione stupenda, e mentre lo faceva mi diceva che culo come si apre bene mmmmmm,poi mi ha girato a pancia sul letto mi ha alzato le gambe poggiate sulle sue spalle, mi ha infilato il suo stupendo cazzo in culo e si e avvicinato a baciarmi appassionatamente, sussurrandomi nell orecchio sei stupendo tesoro hai un culo favoloso bello caldo, ti verro a trovare spesso, ti vogliocome mio amante fisso, io ormai in estasi completa lo ascoltavo e impazzivo cone le sue dolci parole poi mi ha detto ecco amore sto per godereeee, ed io ho detto aspetta tesoro fammela assaggiare e lui di colpo lo ha tirato fuori dal culo e mi ha riempito la bocca col suo stupendo caldo sperma.... glie lo ripulito per bene, ci siamo salutati e siamo rimasti d'accordo che tornera spesso a scoparmi che sono piu troia dellla sua compagna cioe mia ex moglie. che bello ho reso cornuta la mia ex......
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13 years ago
admin, 75
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L'abito da sposa
L’abito da Sposa Eccomi ha raccontarvi la mia ultima avventura,premetto che sono una donna di 45 anni che da circa quindici anni insieme a mio marito pratichiamo lo scambio di coppia e da sola o in coppia ho rapporti sessuali con altri uomini con l’ovvio(si ovvio) piacere di mio marito,l’altro giorno un banale quanto noioso tamponamento si è trasformato in un avventura. Un ragazzo mi tampona con la sua utilitaria,ci fermiamo e io lamento un forte dolore tra la scapola e il collo,il ragazzo molto gentilmente e direi timidamente si scusa e mi dice che abita nei pressi e se io volessi potremo andare a casa sua per mettere del ghiaccio,premette che è solo in casa,io telefono a mio marito e riferisco dell’accaduto e dell’invito,lui prontamente mi dice se ti piace “scopalo”,raggiungiamo con entrambe le auto la sua abitazione,mi fa sedere sul divano e dice che mentre io metto un po’ di ghiaccio lui prepara un caffè,noto che lui getta uno sguardo alle mie gambe ben in vista coperte dalle solite autoreggenti e che da seduta lasciano intravedere la fascia siliconata,dopo cinque minuti torna con il caffè si siede al mio fianco,sorseggiamo il caffè lui non stacca gli occhi dalle gambe,e mi rivolge un complimento “hai delle bellissime gambe”io rispondo grazie ma le gambe sono coperte dalle calze e lo guardo negli occhi lui si fa audace e mi sfiora le gambe con i polpastrelli,io rispondo baciandolo sulle labbra,lui inizia a scostarmi il perizoma,mi distende sul divano e inizia una lunga leccata della mia micetta,godo quasi subito,poi si spoglia e io ricambio baciandolo il suo cazzo,ad un certo punto mi dice che deve scendere in auto a prendere i preservativi,allora io prendo la mia borsa e estraggo dall’interno un profilattico,lo scarto lo metto in bocca mi avvicino al suo cazzo in erezione e lo infilo con la bocca,insomma stiamo a scopare in tutti i modi per un bel qualche oretta,alla fine mi dice che ha voglia di godere,allora gli sfilo il preservativo e inizio a succhiarlo non passano neppure due minuti che mi fa una grande goduta in bocca. Vado in bagno un attimo in bagno ma non mi sciacquo perché so che mio marito poi mi vuole prendere ancora con l’odore dell’altro. Iniziamo a parlare e lui mi dice che tra tre giorni si sposa,allora subito mi viene l’idea(una cosa gia fatta un'altra volta) e gli dico che ne pensi se la sera rima del matrimonio,vieni a casa mia mi faccio trovare vestita da sposa cosi facciamo le prove,lui ci pensa e acconsente. Dopo due giorni arriva a casa mia con dei fiori e io mi faccio trovare come promesso con il vestito di sposa completo di reggicalze calze e guanti bianchi,lui inizia subito a baciarmi,mi prende imbraccio e mi chiede dove è la camera da letto,ci mettiamo sul letto(mio marito è nell’altra stanza ha montato una webcam e ci guarda),e iniziamo a baciarci sulla bocca,poi mi fa mettere a pecorina mi alza e scosta l lunghissimo velo e inizia a scoparmi,poi decide di togliere il vestito da sposa che in effetti è scomodo occupa tutto il letto e rimango solo in intimo bianco,inizia a baciarmi la fica mi fa godere,poi inizio a fargli un bel pompino eccitato estrae i preservativi dalla tasca,ma io lo fermo dicendogli la prima notte di nozze non si scopa con il preservativo,lui ancora più eccitato inizia a scoparmi con tutta la forza e la passione che ha dentro io mi sento piena del suo bel cazzo(non grandissimo ma di dimensioni superiori alla media),mi prende in tutti i modi alla fine esplode in un grande orgasmo nella mia fica e godo di nuovo anche io. Prendiamo qualcosa da bere,si riveste, e mi dice che pensa che la sua prima notte di nozze con la sua compagna non sarà cosi trasgressiva. Ci salutiamo gli prometto che andrò fuori alla chiesa il giorno del suo matrimonio e lui di rimando c vediamo dopo il viaggio di nozze. Esce di casa e va via. Ovviamente mio marito corre subito incontro per scoparmi ma questo non importa è routine. Spero che vi sia piaciuto,potrà essere sgrammaticato ma è reale.
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13 years ago
admin, 75
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La sauna
Estate 2010; Vacanze! Entriamo in sauna, finalmente, per la prima volta in una settimana è completamente vuota... ne approfitto! Mi spoglio completamente, stendo il telo e mi sdraio comodamente, fa caldo molto caldo e questo mi eccita terribilmente; ormai sono completamente rilassata e sento le goccioline di sudore che mi attraversano il corpo scendendo lungo il ventre, arrivando sino alla mia clitoride gonfia per il caldo. Non resisto. Allungo un dito e la sfioro; apro gli occhi e vedo il mio uomo seduto di fronte a me che mi osserva, e la cosa mi eccita ancora di più, smetto di sfiorare e affondo le mie dita dentro, posso sentire l'odore della mia fica bagnata che evapora: è una delizia, voglio assaggiarlo...così mi porto le dita alla bocca e le lecco, mi piace da morire, vedo che anche lui è eccitato; il suo grosso cazzo è eretto e pronto ad entrare ma io non voglio, non ancora, deve aspettare, devo solo guardarmi! Cambio posizione mostrandogli il culo è talemte bagnato che le dita entrano con troppa facilità, comincio con uno solo ma molto rapidamente mi rendo conto di averne infilate già quattro, sto godendo terribilmente ma ne voglio ancora e di più...voglio il suo cazzo, e anche lui mi vuole, lo capisco dal rumore che fanno le sue mani mentre scivolano sul suo cazzo bagnato, si sta masturbando; ma non si muove e lì e mi guarda, sa che sono io a decidere quando sarà mio! Ma anche io sono all'apice, gattono verso lui e gli salgo sopra dandogli le spalle...il suo cazzo entra troppo facilmente voglio di più...accompagno le sue mani sul mio corpo cominciando dai capezzzoli turgidi, arrivando sino alla clitoride e con molta violenza infilo la sua mano nella fica insieme al cazzo..ora si che è piena:"Basta" urlo mentre vengo percorsa da un tremito e arrivo su di lui... Adesso può fare di me ciò che vuole: mi tiene per i capelli inginocchiata ai suoi piedi, sfiorandomi la bocca mentre gli succhio il cazzo, sento k stringe la presa e uno schizzo arriva nella mia bocca, arriva, ingoio!
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13 years ago
admin, 75
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Ogni tanto lo fai.
Ogni tanto lo fai. Non per mitigare tempeste di sensi. Lo fai davanti a me. Per defraudarmi. O forse per farmi capire che sono solo qualcuno “temporaneo” e che sono destinato ad essere prima o poi allontanato. Non lo so. Non conosco il vero perché.Resta il fatto che tu ogni tanto lo fai. Davanti a me. Con una perfezione nei gesti calcolata. Paziente. Spossante. Allunghi ad arte i tempi del tuo cammino verso l’orgasmo. Verso la creazione, dal nulla, di umori. Per riempire di odore di sesso la stanza. Per ribadire che, se tu volessi, io sarei di troppo. Due dita. Quelle di sempre. La terza e la quarta della mano destra. Le tue gambe esageratamente aperte parlano della tua mancanza di paura e di dubbi (le donne che non allargano le gambe in quei frangenti, coltivano la paura del giudizio. Non sanno dare/darsi totalmente). Davanti a me ogni tanto lo fai ed è un feeling perfetto. Fra le tue dita e i miei occhi. Tra i tuoi occhi e il mio sesso invece c’è una interruzione: lo nascondo sotto un cuscino del divano. Per toglierti il senso del potere. Perché tu non sappia quanto sia intollerabile per lui non poter prepontemente scacciare le tue dita e prenderne il posto ([email protected]).
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13 years ago
senzazucchero, 52
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Pronta a tutto 2
Dopo il primo incontro con Isabella (vedi racconto precedente “Pronta a tutto”) abbiamo continuato un intenso rapporto di telefonate quotidiane. Non c’era uno spazio libero senza che non ci sentissimo a telefono. Nelle sue telefonate Isabella aveva l’ansia di dirmi le cose che desiderava. Si diceva disposta a tutto quello che le avrei proposto. A tal proposito stabilimmo una scaletta di ordine prioritario: Aveva voglia di leccare una fica. Farsi guardare da uomini mentre faceva sesso con me (carsexy). Essere al centro dell’attenzione di molti maschi che la desiderassero, ma dai quali non voleva essere scopata ma solamente farsi guardare e desiderare mentre lo faceva con me ed elargire tanti pompini e seghe, scambi di coppie. La cosa che più mi colpì fu che desiderava vedere un uomo bisex, passivo con me e attivo con lei. Prima di iniziare i giochini ai quali ambiva partecipare bisognava assolvere qualche accorgimento. Era vergine analmente e l’idea di renderla libera da quell’ingombro per lei imbarazzante richiedeva un intervento d’urgenza. Andai a casa sua una mattina, non prima di averle detto telefonicamente che sarei andato per romperle il culo. Le chiesi se il marito ci avesse già provato e mi spiegò che era stata lei più volte a esortarlo a farlo ma che lui le aveva spiegato che si trattava di un atto bestiale cui lui si rifiutava per rispetto di lei! Secondo lui, si trattava di un atto contro natura!!! Nel loro letto coniugale iniziammo a baciarci, a chiavarla in bocca sino a farla bere tutto il nettare (che ha sempre adorato ingoiare), dopo una breve pausa lei riprese a succhiarmelo e quando diventò duro al punto giusto fu lei stessa che si girò a pecora porgendomi culo e fica da usare a mia scelta. Bagnai un mio dito con la bocca e inizia a ungerla col dito facendo pian piano spazio…le appoggiai la cappella all’ano e delicatamente forzai gradatamente per far posto all’arnese affinché affondasse nel modo più indolore possibile. I suoi mugolii erano a volte di piacere e a volte di dolore ma di certo non voleva che io mi fermassi. Iniziai a stantuffare sempre più a fondo sino a sentirla urlare in modo preoccupante. Mi preoccupai per i vicini di casa. Lo estrassi fuori sostituendolo col dito e presi il mio tubetto di gel…lo spalmai sulle mie dita e le massaggiai l’orifizio appena valicato! Quando sentii le mie dita scivolare senza indugi la trapanai col cazzo senza preamboli e senza indugi. Di dolore o piacere che fosse ormai, dovevo incularla. Lo voleva. E fu fatto. Ebbe un orgasmo pauroso e le iniettai una quantità abbondante di sperma nel culo. Isabella sprizzava felicità dal suo viso e divenne bellissima. Più di quanto già fosse. Dopo aver entrambi goduto, mi ha offerto da bere e fu ansiosa di progettare con me i prossimi incontri. Desiderava ardentemente baciare in bocca una donna ed essere ricambiata. Mi confessò che numerose volte a questa idea si era masturbata furiosamente. Feci un annuncio last per cercare coppia con lei bisex o singola bisex. All’annuncio risposero alcune coppie tra le quali ne scelsi una disponibile ad ospitare e che aveva allegato un telefono. Presi appuntamento per una sera dopo cena. Isabella aveva detto al marito che una sua amica di scuola l’aveva invitata a mangiare la pizza con altre amiche. Ci recammo a casa della giovane coppia. Lei meno di 30 anni ben fatta e molto simpatica. Lui ragazzo normalissimo di trentacinque anni. Ci offrirono da bere e si parlo del più e del meno. Alla lei di coppia era evidente che Isabella piacesse molto. Chiarii subito che Isabella non voleva essere penetrata da lui ma solo da me. Lui si alzò per prendere le birre e Isabella si avvicinò me per baciarmi in bocca. Voleva sedurre lei. Mentre ci baciavamo io e lei, l’altra si accostò per accarezzare Isabella, la quale si svincolò da me si tuffò letteralmente in braccio a lei. Si baciarono in bocca e si slinguavano ambedue appassionatamente. Io e il marito della coppia restammo a guardarle. Si sdraiarono a terra e Isabella, come fosse stato un uomo, le montò sopra accarezzandola viso, tette e spogliandola. Si accucciò tra le sue cosce e si prodigò in una leccata infinita. Fu a quel punto che io senza distoglierla mi piazzai dietro di lei sfoderandole il mio cazzo in fica. Mentre Isabella leccava la fica, guardò il marito come a invitarlo a tirarlo fuori. Intimidito, lo fece porgendo il cazzo in mano ad Isabella impegnata a leccare la fica della moglie e farsi scopare da me. Fu uno show la cui unica protagonista fu sempre Isabella. Dopo averla leccata, si alzò con le cosce sopra il suo viso per farla leccare mentre lei ingurgitò il cazzo del marito in un gran pompino! Al momento di sborrare lo facemmo insieme io e lui. Sborrammo in due in bocca e in faccia a Isabella mentre lei era leccata in fica dalla altra. Poi...(continua)
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13 years ago
xxsingolarmentexx,
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Last visit: 12 years ago
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Quella sera al bar
Io ho sempre "lavorato" con le coppie, fin da quando ho iniziato a cercare rapporti di sesso, prima con gli annunci sulle riviste specializzate, poi su internet. Mi piace la prospettiva di far godere una donna insoddisfatta o particolarmente viziosa, specialmente alla presenza del marito cornuto e impotente. Confesso che questa è la situazione che ho sempre preferito, quella che sopratutto mi dà un senso di gratificazione in aggiunta al piacere della scopata. Naturalmente, mi sono capitate anche coppie con il marito partecipe e devo dire che la cosa non mi ha mai creato problemi, neanche le volte che ci è capitato di mettere la donna in mezzo a noi e scoparcela assieme contemporaneamente. L'unica cosa che non ho mai tollerato in questi casi erano eventuali "invasioni di campo": intendiamoci, io sono etero... o per lo meno lo ero fino a quella fatale sera. Ma andiamo per gradi. Avevo contattato l'ennesima coppia: 27 anni lei e 30 lui. Le foto che accompagnavano l'annuncio erano promettenti e altrettanto furono i primi contatti via mail e poi telefonici. Alla fine ci demmo appuntamento una sera in un bar fuori città, cosa che ci avrebbe permesso di appartarci in un luogo isolato nelle vicinanze, se ci fosse parso il caso. All'appuntamento, però, si presentò lui da solo, scusandosi che la moglie era rimasta bloccata a casa per intervenuti problemi femminili. Non avevo motivo di dubitarci, perché avevo spesso parlato anche con lei per telefono, così ce fermammo a prendere una birra e scambiare due chiacchiere. Lui mi mostrò anche le foto della sua compagna, foto alquanto "esplicite", devo dire, che mi procurarono un certo rimescolamento nelle parti basse. Espressi il mio apprezzamento. "Sì, è una gran bella gnocca!" confermò lui con una risata. Stabilimmo di trovarci non appena lei si fosse rimessa e uscimmo dal bar, dirigendoci al parcheggio. Ma le birre bevute cominciarono a fare il loro effetto e proprio mentre stavo aprendo la portiera della macchina, fui colto da un impellente bisogno di urinare. Non avevo voglia di tornare dentro, né ce l'avrei fatta ad arrivare a casa, così mi diressi verso un angolo appartato del parcheggio, mi aprii i pantaloni e mi accostai ad un albero per la necessaria privacy. Ma il cazzo già semiduro per i discorsi che avevamo fatto prima, appena fuori all'aria me lo ritrovai in piena erezione, rendendomi difficoltoso pisciare. Mentre me ne stavo lì, concentrato nello sforzo, mi accorsi di una presenza al mio fianco. Mi voltai: era lui, che mi fissava con interesse l'uccello duro. "Non ce la fai?" disse. Io ridacchiai imbarazzato. "Beh..." mormorai. "Sei eccitato. Devi scaricarti", continuò lui e allungò la mano. "Che fai?" dissi io, sentendo la sua mano che mi prendeva l'uccello e cominciava a menarmelo piano piano. "Sei eccitato... ti faccio una sega." ripeté lui "Se ci fosse Laura ti farebbe un pompino, è molto brava a succhiare." Io cercai di tirarmi indietro, ma lui mi passò un braccio sulla spalla e continuò il suo lavoro. "Non preoccuparti, sono bisessuale, mi piace far godere gli amici di mia moglie." mi disse lui. Beh, per quanto mi imbarazzasse il fatto di vedermi segare da un uomo, devo ammettere che il piacere cominciò a prendere il sopravvento e lo lasciai fare, finché i coglioni mi si rattrappirono e raggiunsi l'orgasmo. Lui continuò a menarmelo finché non ebbi finito di sborrare, poi ridacchiando prese un fazzoletto e si asciugò le dita bagnate del sperma. Finalmente il cazzo prese ad ammosciarsi e la pressione della vescica riuscì ad aprire l'uretra, così con un brivido lancinante iniziai a pisciare. "Meglio di una sborrata, vero?", commentò lui in risposta al mio gemito soffocato. Come andò a finire? Andò a finire che ci trovammo la settimana successiva per un incontro estremamente gratificante, in quanto ebbi modo di godermi le grazie di entrambi, di lui e di lei, e francamente non saprei dire chi dei due fu il più bravo a farmi godere.
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13 years ago
admin, 75
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Una strana giornata
Giornata strana oggi, riunione importante in ufficio … decisioni difficili compromessi e finti sorrisi di circostanza… ma finalmente sono a casa e posso rilassarmi . Chiudo la porta ed i pensieri dietro di me e lentamente mi avvio per il corridoio slacciando indolentemente il tubino nero che scende lungi i fianchi e la camicetta in seta rossa .. rimango così in reggicalze di pizzo nero , calze di seta un intimo nero in pizzo con piccoli spacchi sulle coppe e sul perizoma e le decolté rosso lacca con i tacchi a spillo … le mie mani massaggiano lentamente tutto il corpo cercando di rilassare i muscoli contratti dalla tensione del giorno .Mi appoggio allo stipite della porta finestra della camera. La mia mano scende indolente a massaggiare il sesso , una coccola rilassante quando ecco che vedo un movimento dietro la tenda del balcone di fronte. Imbarazzata mi rendo conto che sono mezza nuda e in atteggiamento non proprio innocente ma l’idea di uno spettatore sconosciuto che osserva i miei movimenti comincia a farsi strada nella mia mente eccitandomi. Con noncuranza inumidisco il dito medio con la saliva e lo infilo nello spacco del perizoma e con lentezza comincio a massaggiarmi il clitoride mentre l’altra mano tormenta un capezzolo … vedo la tenda di fronte ondeggiare e la silhouette di un uomo in controluce immobile con una mano sulla patta dei pantaloni … ho intuito chi sei..ti ho beccato tante volte a sbirciarmi quando esco di casa , ora ti darò l’occasione di sognare ancora meglio quando mi incroci … Sempre più eccitata inserisco il dito al di sotto delle mutandine e lo immergo negli umori che ormai sgorgano copiosi..un lento movimento su e giù..le labbra si aprono e il clitoride emerge prepotente sempre più gonfio e voglioso … a occhi socchiusi guardo e intuisco la sua mano che continua ad accarezzarsi il fallo … la testa rovesciata di lato con le gambe leggermente divaricate muovo sempre più freneticamente il dito, gli umori mi colano sull’inguine mentre sento arrivare un orgasmo violento che mi strappa forti gemiti di piacere sconquassandomi con potenti contrazioni. Rilassata riapro gli occhi lo guardo fisso e con fare malizioso raccolgo un po’ del mio nettare sul dito leccandolo avidamente, poi come una regina mi volto e rientro lasciandolo a godere la vista del mio sedere ondeggiante in attesa della prossima occasione … chissà se un giorno anche lui avrà il coraggio di regalarmi un frammento della sua eccitazione..
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13 years ago
admin, 75
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Pronta a tutto.
Con i numerosi contatti fasulli su siti internet ormai non credevo più a nessuna delle e mail che ricevevo. Un giorno ricevo il seguente messaggio: Sono una ragazza di ventitré anni, sposata da sei mesi. Adoro mio marito ma ho voglia di fare delle esperienze trasgressive. Cerco uomo maturo che mi sappia guidare in questo mondo e che mi dia la sicurezza necessaria a superare le mie paure. Sono molto libera perché mio marito lavora tutto il giorno fuori città e sono sola in casa. Seguiva il numero di cellulare e il suo nome. Aveva letto un mio annuncio su un giornalino locale alla voce “Tempo libero e messaggi personali”. Ecco, pensai il solito omosessuale che si sente donna. Magari lo chiamo e dirà che lui è una donna nel corpo di un uomo….bla bla bla. Non potevo tralasciare di telefonare e provare almeno se si fosse trattato di un miracolo o la solita “sola”! Ecco la telefonata: - IO: Ciao, sei isabella? (Nome convenzionale) - LEI: Sì, chi è che parla? - IO: Ho ricevuto il tuo messaggio in risposta all’annuncio, ricordi? - SILENZIO - IO: Pronto? Ci sei? - LEI: Si scusami, stavo pensando. - IO: Che cosa pensavi? - LEI: Sono senza parole, hai una voce molto interessante… - IO: Sei eccitata? Se lo sei, dimmelo… - LEI: Si sono eccitata, strano non mi era mai successo…cosi. - IO: sei sola in casa adesso? Se lo sei spogliati e fai come ti dico. - LEI: Sì, mi sto spogliando…ecco sono nuda…. - IO: brava cosi…allarga le cosce e infilati due dita nella fica…adesso prova a immaginare il mio cazzo. - LEI: lo sto già facendo, deve essere proprio come piace a me… - IO: dimmi cosa vorresti in questo momento… - SILENZIO - IO: Isabella continua a toccarti mentre parliamo… - LEI: Lo sto facendo…. Mentre ero a telefono sono interrotto da una visita in ufficio e le dico che devo chiudere ma di continuare a masturbarsi sino a quando l’avrei richiamata. Durante il colloquio con un collaboratore d’ufficio non riuscivo che a pensare a Isabella, alla sua disponibilità e soprattutto alla sua veridicità. Trascorsa una buona mezz’ora mi chiudo nel mio ufficio e la richiamo. Questa volta parlava normalmente, sembrava quasi che ci conoscessimo chissà da quanto tempo. In effetti, non ci conoscevamo per niente e bastò poco per indurla a parlarmi e dirmi esattamente cosa desiderava. Lei sentiva forti stimoli sessuali che con suo marito già da prima di sposarlo non si sentiva in feeling sessuale. Lui persona molto razionale, tutto al momento giusto. Insomma il classico marito perfetto in tutto ma tiepido sessualmente. Lei desiderava fare esperienze trasgressive e voleva parlarne apertamente senza timori con qualcuno di cui fidarsi. E sento, mi disse, che di te posso fidarmi. Fu a quel punto che incalzai con una serie di domande per meglio capire i dettagli del suo discorso. Era etero di base ma provava una forte curiosità per le donne. Mi confidò che spesso si era soffermata a pensare di far sesso con donne, lo immaginava con amiche, con donne conosciute occasionalmente, commesse ecc. Non l’aveva mai fatto. Le chiesi se aveva mai tradito il marito. Sì, rispose senza indugio. Ma solo col corpo, di testa no. Lo cambierei con nessun altro al mondo, mi disse. Il primo incontro con Isabella avvenne il giorno dopo per placare una sua fantasia che aveva più volte immaginato di attuare. Sola in casa eccitata, arriva uno che la prende e la scopa vigorosamente senza nemmeno parlare. Cosi concordammo l’ora che sarei arrivato a casa sua, lei avrebbe risposto al citofono e lasciata la porta aperta facendosi trovare al buio sdraiata a terra in corridoio con le cosce aperte a masturbarsi. Citofonai, aprì il portone e lasciò la porta di casa accostata…arrivato al piano, dovetti solo spingere leggermente la porta che chiusi alle mie spalle. Era li, cosi come aveva detto, tutta nuda a terra a cosce aperte. Era davvero bella, sensuale. Fisico minutino, seno piccolo (2/3^) e un bellissimo viso…Restai in piedi a guardarla, lei mi guardava tenendo due dita in fica e con l’altra mano si carezzava il seno…Io restando in piedi…mi aprii la patta dei pantaloni e favorii ai suoi occhi la vista del mio arnese già molto duro..glielo mostrai mentre la guardavo nelle cosce…lei alla vista del cazzo accelerò la masturbazione… Mi abbassai e iniziai a carezzarla senza interromperla…le aprii le cosce poggiandole sulle mie spalle per dare corso a una leccata che credo non aver mai fatta cosi intensa in vita mia!! Dopo averla a lungo leccata e dopo averla sentita godere nella mia bocca…ci siamo uniti in un sensualissimo bacio in bocca facendo roteare le nostre lingue mentre la penetrai scopandola con tutta l’anima! Questo fu l’esordio, l’inizio di una serie di situazioni vissute da soli e in compagnia che narrerò nel prossimo racconto.
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13 years ago
xxsingolarmentexx,
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Il sacrificio
L'hai già indossato, svetta nero tra le tue gambe, puntando contro di me. “Spogliati e sdraiati!” mi ordini; un brivido lungo la mia schiena, un groppo in gola, lo voglio ma mi spaventa. Mi spoglio, mi sdraio supino, so che ti piace di più, che vuoi vedermi negli occhi mentre lo fai. Il tuo corpo così femminile contrasta con la verga artificiale, creando un'eccitazione perversa dentro di me. “Alza le gambe, allargati!” sei spietata, sei sull'altro versante, e io sono dove devo essere. Alzo le gambe, mi allargo con le mani. Mi guardi li, e sorridi, compiaciuta. Appoggi il barattolo sul mio ventre, aperto, e prendi una abbondante porzione di gelatina. La spalmi, dal basso verso l'alto, è fredda e all'inizio mi contraggo, poi sento il tuo dito passare sul mio buchetto e mi rilasso. Le tue spalle sostengono le mie gambe, sento la “tua” punta appoggiarsi sul mio ano. Il tuo sguardo corre da li a i miei occhi più volte. So che non ci sarà pietà, so che sarò completamente tuo. Sento che spingi! Mi allargo, spingo verso di te per rendere meno traumatica l'esperienza. Sento la punta allargarmi, entrare in me, dilatare la mia intimità. Il dolore c'è, all'inizio acuto, poi sordo. Il piacere è solo nel fatto di farsi violare da te, essere tuo, subire quello che tu non hai mai voluto subire da me. Mi guardi in volto, i miei occhi sbarrati per il dolore, l'urlo strozzato nella mia gola. Ti sento scorrere in me, sento tutta la lunghezza del tuo fallo che mi penetra, fino a che non arrivi in fondo! “Sei la mai troia?” domandi, “certo che si!” rispondo, mentre inizi a muoverti ritmicamente dentro di me. So che hai un piccolo fallo dentro di te, tutt'uno col lo strap-on che indossi, e il tuo muoverti ti regala piacere. Anche le mie sensazioni cambiano, il dolore scema, il tuo movimento mi stimola, mi sento posseduto e questo mi piace. Osservo il mio pene eretto, stupito, che ondeggia al ritmo dei tuoi colpi, duro come il marmo. Mi sorridi, “ti piace proprio, eh? Porco!”. Vuoi che ti risponda? C'è bisogno? Chiudo gli occhi e tiro indietro la testa. Sento che sputi sul mio pene e la tua mano che lo stringe. Mi masturbi furiosamente, aumentando il ritmo con l'approssimarsi del tuo orgasmo. Sento il mio piacere arrivare, esplodere, insieme al tuo, sento gli schizzi arrivare al mio petto.
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13 years ago
admin, 75
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L'omaggio
Sono seduto davanti a te, sul pavimento, tu adagiata sul divano. Guardo le tue belle gambe nude, i tuoi piedi nei sandali rossi con il tacco. Allunghi un piede verso di me, un sorriso si dipinge sul tuo viso, un invito. Carponi mi avvicino a te, al tuo piede, le mie labbra sfiorano il tuo alluce; non lo ritrai. Inizio a baciare le dita, risalgo sul collo del piede, il tuo sorriso si schiude! Risalgo la caviglia, la punta della mia lingua disegna il percorso sulla tua gamba liscia, risalendo lentamente. Un tuo sospiro compiaciuto, brividi. Risalgo il ginocchio, passo dietro, emetti un risolino. Sono contento ti piaccia. Piccoli baci che tu gradisci e riprendo a salire, sento le tue cosce aprirsi, il tuo bacino scendere verso il bordo del divano. Seguendo la mia lingua la testa s'infila tra le tue cosce, sollevando la corta gonna svolazzante. Mi ritrovo davanti al tuo segreto, liscio di fresca depilazione. La punta della lingua disegna arabeschi attorno alla tua apertura, sospiri ancora, questa volta per l'attesa. La mia bocca copre le tue labbra che lentamente si schiudono, mentre la lingua le penetra. Sento il tuo ventre tendersi, sporgersi verso di me. La mia lingua ti esplora, e il sapore cambia, sento il tuo miele invadere la mai bocca. Scivoli sempre più in avanti, e allarghi le gambe, sento i tacchi sulla mia schiena. Le tue mani tra i miei capelli, mi accarezzano, ma decise mi tengono li. Inizio a succhiare, la mia lingua piatta percorre la tua fessura, fino al tuo clitoride. Lo sento, tra le labbra, sulla lingua, lo accarezzo e tu gemi, sospiri, lo succhio, mentre il mio mento massaggia la tue labbra. Le tue mani si muovono tra i miei capelli, imprigionandomi piacevolmente. Una mano scivola sotto il tuo top, stuzzica i tuoi capezzoli, l'altra allarga la tua figa, bagnata di te e di me, e insinua dentro due dita, che lentamente si fanno strada. Emetti un lungo sospiro, le dita si muovono dentro di te, fino in fondo, per poi iniziare e ritirarsi e invaderti di nuovo. Sento i tuoi brividi e la mia erezione, quasi dolorosa. Allargo le dita, ti contorci di piacere, il tuo clitoride gonfio contro la mia lingua. Le rigiro lentamente, ti sento tenderti, ma non voglio che tu venga già, prima ancora un piccolo omaggio alla mia Dea! Sfilo le dita, le tue mani hanno un attimo di indecisione, non capisci, io però ne approfitto! Scendo lentamente con la bocca, lungo le tue labbra gonfie, infilandola dentro, facendomi invadere nuovamente dal tuo nettare, scendo e le mie mani sulle tue natiche ti allargano, la punta della mia lingua percorre il perineo, la breve distanza che mi separa dal tuo fiore più segreto; hai capito, sei indecisa, ma poi mi lasci fare. La mia lingua accarezza il tuo buchino, piatta, lo massaggia, ti rilassa, poi con la punta si fa strada e lo sento pulsare, ti sento gemere. La mia bocca si incolla e succhio, regalandoti una sensazione unica, una devozione totale. Le mie dita sono di nuovo dentro di te, che ti allargano, sguazzando nel tuo miele, massaggiano la parte frontale, aprendosi. Ormai è tardi per fermarsi, il tuo orgasmo è irrefrenabile, vieni sulle mie dita, nella mia bocca. Mi ritiro, e mi guardi ansimante, mi sorridi. Lo so, aspetto che tu mi chieda l'ultimo sacrificio alla tua femminilità. “Vieni per me!” mio dici, e mentre ti guardo aperta e disponibile, mi denudo e verso il mio piacere davanti a te, lentamente.
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13 years ago
admin, 75
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Stella cometa rossa
Un sabato sera noioso, di quelli che ogni tanto capita di vivere, annoiato davanti al pc assopito in internet a cercare qualcosa che non ho, che vorrei, ma che probabilmente non troverò certo qui. Mi addentro tra i meandri di un sito di annunci erotici, e inizio a scrivere, leggere, scrivere,… tutti scrivono, tutti cercano, si propongono, tutti fanno credere di essere ciò che nella realtà quasi sicuramente non lo sono ma probabilmente nel loro intimo più nascosto e segreto di evasione sognano di essere. E’ ormai l’una di notte e dopo un po’ di contatti, un po’ di chat e un po’ di videochat spengo tutto e mi trascino a letto, dove la mia lei è li, come al solito già addormentata… L’indomani accendo il telefonino, quello segreto, ed ecco che compare un sms… uno dei dieci-venti contatti tentati la sera prima ha risposto! …Leggo…. è lei!! ….Speravo fosse lei, ma non ci credevo. Sarà sicuramente finta o sarà come tutte le altre che si fermano “prima”, che ti chiedono l’album fotografico e la biografia completa dalla nascita fino all’oggi, per poi sparire nel nulla subito dopo. Invece no! Lei è tosta! Lei è convinta: mi vuole a casa sua, con il mio amico che gli avevo promesso; perché è curiosa, vuole guardarci mentre tra uomini ci “prendiamo”, vuole provare piacere traendolo dal nostro piacere di maschietti bisex. Il mercoledì pomeriggio un sms mi riempie di curiosità e di ansia, alle 21:30 devo essere a casa sua; il mio caro amico si tira indietro, provo con altri amici che a parole sanno raccontare grandi fantasie, ma come i più tanti in queste situazioni quando si tratta di passare ai fatti, puntualmente abdicano. Io no, decido di andare; e nonostante abbia letto più cose su di lei digitando il suo nome su Google, qualcuna anche inquietante, decido che voglio conoscerla! Mi addentro per la città guidato dal mio TomTom, che mi porta sotto casa sua. Lei mi apre la porta: ci sono molte scale da fare per raggiungerla per vedere chi è veramente, per scoprire quale sia la sua faccia tra le tante apparse sul monitor del mio pc dopo aver digitato il suo nome su Google. Sono sul pianerottolo, lei mi accoglie e mi fa entrare. E’ una di quelle di Google! La riconosco! …è tremendamente intrigante, vestita di un completino sexy, aderente, che mette in risalto le sue magnifiche curve, anche quelle che a primo impatto avevo giudicato forse un po’ troppo eccessive o abbondanti: è molto meglio dal vero! E’ bella, …molto bella! Ma ben presto scopro una sua bellezza superiore: quella che sboccia dalle sue parole, dal suo io. Ho voluto conoscerla a quattrocchi prima che arrivassero gli altri “invitati”. Mi offre da bere, quasi volesse affrontare l’imbarazzo di entrambi con la forza che un po’ di buon vino può darti, senza eccedere. La sua eleganza è semplicemente superiore, però appena sotto nasconde in un’indole intrinseca di mamma dolce. Appena dietro il carattere forte percepisco una persona protettrice, che sa usare davvero bene il cervello, una persona della quale vorrei prima di ogni altra cosa avere come amica, amica di dialogo, e solo poi complice e amante. Arriva un altro invitato, …non è una faccia sconosciuta ma non lo dico a nessuno. Lui anche mi ha già visto prima, ma fa finta di nulla, del resto non siamo stretti conoscenti, quindi? …Siamo qui per una complicità, un gioco di gruppo, siamo tutti sulla stessa barca! Arriva l’ultimo, in ritardo, ma subito perdonato: è molto carino, giovane, con un bel fisico da ragazzo single procacciatore, molto curato. Lei ci guida nella sua camera da letto, il profumo delle candele accese unito al suo crea un mix sublime, siamo qui per lei: per farle provare piacere dal nostro essere bisex ma il primo passo lo fa lei, capisco subito che non vuole limitarsi ad essere semplice spettatrice bensì vuole avere un ruolo da protagonista. Sono un po’ preoccupato, è la prima volta per me in una situazione simile, e non so cosa mi accadrà… se gli piacerò… se saprò essere all’altezza, alla sua altezza, perché lei è di classe, perché lei non è sprovveduta anche se ci dice essere la sua prima volta in casa con tre uomini ….quasi sconosciuti. Il gioco è intenso, mi butto a capofitto prima sul ragazzo più giovane, mi piace molto, e poi sull’altro che sotto si rivela essere molto ben messo… Arrivo da lei dopo, dopo di loro, un po’ intimorito ma con tanto desiderio di farla mia, tutta mia… Adoro il sesso orale, adoro assaporare il suo sapore vivo, sento i suoi gemiti di piacere farsi sempre più intensi, gli piace: tre uomini tutti per lei, per il suo piacere. Lei geme sempre più, cerca l’orgasmo ma allo stesso tempo lo evita, gli piace essere penetrata è ci implora di farlo, con molta energia ed un pizzico di forza. Il mio essere uomo virile si sgretola in poco tempo, ma nessuno se ne accorge, e non voglio che l’attesa di una vita finisca in così pochi istanti. Con la memoria alla mia ex migliore amica e alle nostre ore ed ore di piacere intenso, decido che devo andare avanti, e il gioco si fa sempre più piccante e complice. Il ricordo della ex migliore amica dopo un po’ mi abbandona, e la mia mente ora è tutta per lei. Lei che è come una stella, una Dea del sesso; quanto vorrei averla mia, solo per me; quanto vorrei essere ciò che sono stato con la mia ex migliore amica, ma senza le sofferenze provate però! Quanto vorrei lo diventasse lei la mia nuova migliore amica…. Ma senza l’amore però, senza quel logorante sentimento che ogni minuto mi spingeva a cercarla come un’ossessione. Quanto vorrei poterla amare solo quando i nostri corpi si fondono nel piacere forte, intenso e profondo della carne, della pelle, degli odori e dei sapori, della chimica che ci potrebbe unire; poterla amare intensamente per poi dimenticarla subito dopo e ritornare ad amarla e ancora dimenticarla ad ogni volta. Solo così l’ossessione dell’amore, quello che lega per la vita due anime potrebbe essere vinto dall’amore che lega per un istante due corpi eccitati. Ma lei è irraggiungibile, lei è corteggiata, lei ne avrà chissà quanti disposti ad essere ciò che io vorrei essere per lei.. Vorrei tornare da lei per parlare, per confrontarmi, a dirle con la mia voce ché ella ha prima di tutto e prima ancora della sua sensualità, la capacità di saper carpire, di conquistare tutti i sensi di uomo come mi disegno io, che vorrebbe coniugare la mente al sesso, un uomo che vuole vivere di emozioni forti, di passione, di complicità, dove niente sia proibito ma dove molto gli viene negato. Un mondo dove l’esaltazione dei corpi raggiunga il massimo piacere con la forza della mente. L’infinito piacere. Dirle che tutto ciò non è da malati di mente, non è da perversi, non è da maniaci! Cosa c’è di male nel vivere il sesso in questo modo? Non so se per lei sono stato solo uno qualsiasi di quella sera, non so se ho lasciato in lei un segno diverso, anche piccolo. Non so se la rivedrò ancora, però sento che adesso la mia anima cerca lei e qualcosa mi dice che non la rivedrò più…. Come una stella cometa la sua orbita astrale in viaggio verso l’infinito ha sfiorato per un istante la mia piccola orbita terrena fatta di consuetudini. Come una stella cometa ha lasciato le sue tracce di meteoriti precipitate sul mio cuore che non la dimenticherà mai. Come una stella cometa si sta allontanando dalla mia orbita, lasciando sempre più fioca la sua luce. Chissà se un giorno passerà ancora vicino a me. Quel giorno vorrò essere li a farmi accogliere ancora. Ciao Stella Cometa Rossa. Rossa come il fiore che rimase inerme sul pavimento della tua camera quando tutto ebbe fine. Alex
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13 years ago
alex126127236160,
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Last visit: 9 years ago
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Serata buia
Il loro primo incontro stava per avvenire, fuori la serata era fredda e buia il che non aiutava la giovane coppia che aveva già i brividi dall'emozione, ma lui la strinse forte come per rassicurarla, anche se l'idea dello scambio era totalmente desiderio della compagna, una mora alta e snella dalle labbra di fuoco e dagli occhi neri, grandi e aggressivi. Entrarono in auto senza dire una parola e con lo sguardo fisso davanti a loro si diressero verso la casa dell'incontro. Il suono del campanello fece sobbalzare i due, come se si fossero svegliati dal torpore e subito dopo si ritrovarono in una sala grande ed illuminata,ai lati due colonne imponenti e al centro una scalinata imperiale, il pavimento era rosso e lucido e le volte altissime, non credevano ai loro occhi....lei aveva un abito lungo, stretto ai fianchi e blu come la notte che avrebbero passato insieme....lui...grande, dai modi sicuri ma gentili,una voce calda,imponente ma rassicurante un gran cerimoniere un vero gentil'uomo con cui passare lunghe ore di dolce trasgressione e forti emozioni.......l'aria che la giovane coppia era piacevolmente costretta a respirare sapeva di malizia, di complicità e con loro stupore si ritrovarono nudi e caldi in un letto che ora sembrava piccolo e poi enorme e poi ancora bollente come se dovesse prendere fuoco da un momento all'altro......fu tutto meraviglioso, indimenticabile, quasi irripetibile e si addormentarono tutti, avvolti da un piacere che lasciarono traspirare dai loro volti stanchi ma sereni.
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13 years ago
primoincontro1,
44/44
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Le parole non fanno puttana
Sento il tuo respiro addosso. Baci umidi e soffi di labbra. Baci di bocca che arrivano in fretta. Di lingua che a tratti si ferma e riparte, e mi asciuga e mi bagna. Chissà perché mi vuoi subito così. Ho fatto un lungo viaggio per te che hai conquistato i miei sensi. Un lungo viaggio che è durato un niente, perso com’ero ad immaginarti aperta sul letto come un fiore che aspetta gli si strappino i petali. Ma non mi hai dato neanche un minuto. E adesso muovi le mani e apri le labbra e mi fai entrare ed uscire a fatica, come se volessi che io avessi paura di perderne la proprietà. Mi guardi. Vuoi che lo dica. Lo chiedi. Lo chiedi ancora fino a quando lo urli. Ti piace sentire quel suono. E’ volgare, ti sporca, ma vuoi che lo ripeta più volte per sentirlo più tuo, solo tuo. Il mio respiro si fà sempre più corto. Per istinto allungo le braccia e ti spingo la testa, ti tocco senza dolcezza, stordito d’aver trovato il tuo collo indifeso e due seni che docili si offrono senza chiedere in cambio nemmeno una promessa che istighi in crescendo i battiti del tuo cuore. E spingo. Scavo. Scivolo sul tuo palato ed esplodo quasi piovessi dove da anni non c’era che sabbia. Che terra arida e brulla. E distrutto scivolo a terra. Ti abbraccio ridendo. Mi baci ridendo e appoggi il tuo viso sul mio petto. Dolcezza. Perché non sono le parole che fanno puttana. Che fanno bastardo. Non è un rifiuto che fa santa. Che toglie i peccati ([email protected]).
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13 years ago
senzazucchero, 52
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In un vialetto riparato
dopo mesi di chat e corteggiamenti, decidiamo di incontrarci io e Giorgio una serata piacevole, una pizza, una passeggiata sul lungomare e poi... mi prende per mano e mi dirige verso una viuzza non illuminata, mi prende con forza bruta e mi bacia , scorre le sue mani, mani grandi, lungo il mio corpo che freme,di passione, le mani seguono il profilo dei miei seni turgidi, li accarezza, slaccia pian piano la camicetta fino a scoprirli ed ecco che inizia a baciarli convulsamente, sento il suo membro ergersi, indurirsi premere contro la mia fichetta. continua la sua lingua sui miei capezzoli mentre i brividi incalzano...e la sua mano lentamente scende, arriva alla mia coscia e sale fino ai miei fianchi.... è possente lui...mi desidera e io desidero lui ora più che mai....la mano lentamente si fa strada verso il perizoma ormai inondato del mio umore e altrettanto lentamente scopre la mia fichetta, ed io pian piano allento la cinta dei suoi jeans, abbasso la cerniera fino a scoprire un membro bellissimo e senza esitazione trova il suo imbocco, la mia fica bellissima e rasatissima.....ahhhhh magnifica sensazione mmmhh massimo del godimento....invertiamo i ruoli, lui si addossa al muro di cinta io alzo completamente la gonna, allargo le gambe e sono cavalcioni a lui, mentre mi penetra mmmmmhhh un orgasmo meraviglioso, mi sborra in ogni dove....ci riprendiamo dall estasi sentendo dei passi in fondo alla via.... troppo tardi per rivestirsi ,quindi ci avviluppiamo per nascondere i visi e riprendiamo noncuranti del passante, che si ferma stupefatto, si avvicina ci guarda qualche minuto, prende coraggio e chiede di poter prendere parte alla festa,,,,,,,, ci interroghiamo se è il caso, ma .con preservativo perchè no???? il passante è belloccio dopotutto e niente male dotato ( lo scoprirò a breve)..... inizia a palpeggiarmi il seno i fianchi, ansima e vedo il suo cazzo ergersi, un bel pacco, da aprire...penso Giorgio, intanto guarda fremente di voglia, decido di prendere in bocca il suo bel cazzone, lo lecco freneticamente mentre il passante continua il suo viaggio di mani lungo il mio corpo e la mia mano gli accarezza la pretuberanza, abbasso la sua cerniera ...è pronto ad esplodere, gli infilo il preservativo e gli indico la via.....Giorgio mi stimola il cliroride con un dito e penetra il mio culetto................mmmm dopotutto siamo in un viale riparato!
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13 years ago
admin, 75
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Sogno o son desta?
Esco dal ufficio alle 21:10. Cammino infreddolita verso la fermata del bus. La città è deserta e laconico un video attaccato alla palina della GTT mi comunica che il prossimo pullman non passerà prima di 20 minuti. Impreco mentalmente e mi metto in cammino verso casa. Attraverso una serie di viuzze buie e strette che attraversano il centro cittadino. Qua e la incontro gruppetti di uomini che bevono birra e fumano qualcosa che non sembra essere tabacco. Istintivamente stringo la borsetta a me e senza mai alzare lo sguardo da terra accelero il passo. Passando davanti ad uno di questi gruppetti sento provenire qualche commento in una lingua che non comprendo seguito da delle risate. Faccio finta di nulla. Continuo spedita verso casa. Giro a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra. Sento in lontananza un furgoncino avvicinarsi. Mi sposto a bordo strada per lasciargli lo spazio per passare. Il furgoncino si avvicina. Rallenta. Si affianca. Il portellone laterale si apre. Due mani mi afferrano per le braccia e mi trascinano dentro. Pietrificata non riesco a gridare. Il portellone viene chiuso. Incomincio a scalciare nel vano tentativo di liberarmi. Dietro di me qualcuno esclama ” Wow she bites ”. qualcun altro, forse l’uomo che mi immobilizza risponde” Do not waste time! Move! Before she screams!”. Altre due mani compaiono nel mio campo visivo. Stringono qualcosa di bianco che mi viene premuto sul viso. Un odore pungente si insinua nelle mie narici e nella mia gola mentre respiro a fatica attraverso il fazzoletto. L’odore penetra e sale fino alla fronte dove sento il cuore che pulsa all’impazzata. Poi tutto diventa distorto, offuscato. Piombo nelle tenebre più nere. Lentamente apro gli occhi. Ho la vista appannata e non riesco a capire dove mi trovo. Il corpo mi duole. Sento freddo e le tempie mi pulsano. Non riesco a muovermi. Lentamente riprendo a vedere. Alla mia sinistra incomincia a prendere forma quello che sembra essere uno scantinato buio e umido. Su una panca vedo dei vestiti buttati alla rinfusa. Riesco a riconoscere una borsetta di Luis Vitton rovesciata sul pavimento. Fatico a respirare. Ho qualcosa in bocca che mi impedisce di parlare, qualcosa di rotondo e morbido, delle dimensioni di un mandarino. Continuo a guardarmi lentamente intorno mentre recupero pian piano le forze e la vista. Davanti a me c’è una televisione accesa. La luce che proviene dalla tv mi infastidisce. Dopo qualche istante riesco a mettere a fuoco. La tv mostra un inquadratura fissa di una donna bionda completamente nuda, sdraiata pancia sotto su una sudicia brandina. Le gambe, divaricate, sono legate all’intelaiatura del letto per mezzo di fasce di cuoio. Le braccia, distese anch’esse, sono legate al letto. Con lo sguardo percorro il suo corpo. Noto il suo ano, parzialmente dilatato, attraversato da un rivolo di liquido bianco che fuoriesce e cola lungo la vagina e finisce per perdersi nel materasso chiazzato. Rabbrividisco. Con lo sguardo continuo a scendere sul suo corpo. Mi soffermo sul legaccio stretto alla sua caviglia destra. Lì, parzialmente nascosto, si intravede qualcosa. Un disegno. Un tatuaggio. Lo stelo di una rosa. Il sangue mi gela nelle vene e il cuore mi si ferma nel momento in cui riconosco il tatuaggio e realizzo che, la donna che la tv sta mostrando, sono io. Istintivamente tento di liberarmi. Mi dimeno ma i lacci non mi lasciano liberta di movimento. Tento di sollevarmi e vedo, dal video davanti a me, il mio ano contrarsi e un fiotto copioso di liquido bianco schizzare fuori arrivando a macchiare il materasso all’altezza delle mie ginocchia. Grido dal dolore che provo al sedere. Ma dalla mia gola esce solo un mugolo soffocato e attutito dalla pallina di gomma ho dentro la bocca. Una voce dietro rompe il silenzio. “Finnaly she woke up!” Immediata un seconda voce risponde “yeah… I was thinking that we fucked her to death” Resto immobile con lo sguardo fisso in avanti, verso la tv. Improvvisamente l ‘immagine incomincia a muoversi. Prima in modo sconnesso. Poi ritorna fissa sul mio corpo. Capisco che qualcuno ha preso in mano la videocamera che prima era piazzata esattamente dietro di me. Provo a gridare. Ma solo un altro fievole mugugno esce dalla mia bocca. “ Shut up! No one can hear you!” esclama una voce dietro di me. L’inquadratura incomincia a girare e inquadra le gambe di un uomo, gli addominali scolpiti e un enorme pene nero che continua a crescere. L’inquadratura si sposta di nuovo. Questa volta è più alta e di tre quarti rispetto al mio sedere. L’uomo sale sul letto, si posiziona dietro di me.Con la mano sinistra mi afferra per la coda dei capelli e mi gira la testa in modo che sia obbligata a guardare la televisione che mostra il mio corpo nudo e legato alla branda. Con la mano destra afferra l’enorme pene. Con irruenza lo appoggia sul mio ano. Sento la sua enorme cappella farsi strada nel mio buchetto. Tento di dimenarmi, di opporre resistenza. Contraggo il sedere nel vano tentativo di impedirgli di entrare ma una fitta mi trafigge quando la sua cappella entra completamente. Emetto un sordo mugolo che si blocca in gola e lui esclama “ Yeah babe…. Fight for your asshole!!!! ” Resto ferma, immobile, obbligata a guardare le immagini che la tv sta trasmettendo di me. Dall’ inquadratura vedo perfettamente il suo pene entrare centimetro dopo centimetro dentro il mio corpo. Il dolore aumenta. Il mio ano è dilatato all’estremo. mi sento sempre più piena mentre il suo enorme membro si fa strada dentro me. Mi sento quasi scoppiare quando è tutto dentro. Ora incomincia a estrarlo, lentamente. La sensazione di pienezza lascia spazio ad un bruciore mentre il suo pene esce lentamente. Quando si incomincia a intravedere la cappella uscire, l’omaccione torna a spingere con più irruenza facendolo entrare di nuovo tutto. Preso dall’eccitazione l’uomo incomincia a cavalcarmi con veemenza spingendo sempre più forte. Sento il suo enorme pene dentro di me farsi strada fino al mio stopaco. L’omaccione continua a cavalcarmi instancabilmente. Obbligata a guardare quello che mi sta facendo incomincio a gridare e a piangere ma solo dei fievoli suono riescono a fuoriscere dalle mie labbra. Infine mi lascia la testa e mi prende dai fianchi. Ormai, sento che sta per venire. Mi afferra e mi tira verso di se mentre col bacino spinge in avanti. Mi sento completamente piena quando il suo seme mi inonda.. L’inquadratura gira e torna a riprendermi da dietro. Il mio ano è completamente spalancato. Cola copiosamente del seme dell’ omaccione e ad ogni mio singhiozzo il mio ano si contrarre dolorosamente espellendo parte del seme che ho dentro di me con un piccolo schizzo. Sento applaudire e qualcuno dire “ It’s my time now..” L’inquadratura si muove e la videocamera passa di mano. Un altro uomo si mette dietro di me e senza indugio infila tutto il suo pene dentro in un sol colpo. Il mio buchetto ormai devastato non riesce più ad opporre resistenza e io mi abbandono ai capricci dei miei carcerieri. Chiudo gli occhi mentre mi frugano ripetutamente dentro con insistenza e impeto. Riesco solo più a sentire in lontananza una canzone … Hells bells Hells bells, you got me ringing Hells bells, my temperature's high Hells bells Hells bells, satan's coming to you Hells bells, he's ringing them now Those hells bells, the temperature's high Hells bells, across the sky Hells bells, they're taking you down Hells bells, they're dragging you down Hells bells, gonna split the night Hells bells, there's no way to fight Hells bells Sudata e frastornata spalanco gli occhi e mi metto subito a sedere sul letto. Sono tutta sudata. La radio sveglia sul mio comodino segna le 6:00. La voce di un dj irrompe nella stanza quando la sveglia suona . “ Ben svegliati gente sono le sei del mattino e vi abbiamo appena trasmesso Hells Bells degli acdc…. Questo di sicuro vi darà la carica…..”. Con il cuore in gola spengo la radio. “Ma è stato tutto un sogno?” penso. Una brezza fredda entra dalla finestra spalancata. Le tende si muovono sospinte dal aria che entra. “Strano cha abbia lasciato la finestra aperta ieri sera” penso. Faccio per alzarmi dal letto quando una piccola fitta mi attraverso il sedere. Rabbrividisco. Infilo la mano sotto il pigiama e le mutandine. Sento che il mio sedere e fradicio. Tolgo la mano. La guardo ed è bagnata di un liquido denso e bianco: il cuore mi sale in gola. “ ma allora non è stato un sogno?” ps. Il racconto e frutto della mia fantasia. riferimenti a fatti persone realmente esistiti eo accaduti è puramente casuale
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13 years ago
admin, 75
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Le donne bagnate
I pensieri di una donna desiderata sono umidi, come una sottile pioggia incessante che bagna gli alberi d’autunno. Il suo corpo è umido, come i fili d’erba all’alba di una primavera appena iniziata. C’è la costante del “bagnato” in ogni donna. Umide le sue labbra che baciano, bagnata la sua lingua che si muove insieme alla tua. La sua schiena e la valle tra i seni umide di un filo sottile di sudore profumato mentre, nuda fra le tue braccia, risponde ad ogni carezza . Umido il suo sesso che si apre e ti accoglie mentre i brividi accendono le sue vene attraversate dal flusso bagnato del sangue. Noi uomini regaliamo solo la parvenza di un possesso e un seme. Sarà ancora lei a bagnare una nuova vita con lacrime di gioia e di dolore. Credo che alla fine ogni donna non vada né all’inferno nè in paradiso, ma si tramuti in una miriade di gocce di acqua. Sono loro che creano i fiumi, i laghi, i torrenti, le cascate. Il mare([email protected])
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13 years ago
senzazucchero, 52
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Combattuta ma vinta
...Non ho mai parlato a nessuno delle mie "avventure", delle mie "trasgressioni"di vita vissuta...sono un uomo 34enne sposato, e vivo quella che io definisco , la mia seconda vita, in maniera del tutto distaccata rispetto a quella di marito e di padre... Tra l'altro , le mie voglie, protagoniste della mia seconda vita, non sono ricorrenti, assidue...ma sono del tutto casuali...bisogni intensi di piacere improvvisi, che non nascono da un rapporto sessuale carente o insoddisfacente della mia prima vita, che ritengo soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Così, Leggendo i vari racconti e non potendone mai parlare con nessuno...ho deciso di cominciare a pubblicare anche io alcune vicende di vita vissuta...come un diario segreto...per liberarmi forse anche dei miei desideri sempre più nascosti... Comincerò con l'ultimo incontro...utilizzando dei nomi di fantasia... Lei è una massoterapista specializzata che lavora in un centro estetico molto noto, separata con due figli, di 42 anni della provincia di Napoli, conosciuta per caso nella chat di meetic. Cominciamo a scriversi per un paio di giorni, scambiandoci anche il contatto msn...e successivamente il contatto telefonico...sin da subito lei non si dice interessata al sesso, agli uomini sposati come me...ma specialmente durante le conversazioni telefoniche, molto ironicamente le continuo a fare apprezzamenti su quelle foto viste in msn...che non mostravano ancora un volto...nascosto...ma che potevo solo intravedere nella piccola foto che mostra la finestra msn... Bruna, capelli taglio tipo Carfagna..alta 1.75...una terza abbondante...un culo, per il quale io nutro un sentimento particolare, di quelli come pochi se ne vedono nonostante l'età...molto sicura di se...e quasi maniacale nella cura del suo corpo.. Decidiamo il giorno dell'incontro, un mercoledì mattina...ma due giorni prima...le conversazioni in chat e al telefono cominciano ad essere più spinte..., anzi direi molto porche, anche se lei...dice che le piace giocare e che mai avrebbe ceduto...le dico che non vedevo l'ora di possederla...magari dall'inizio alla fine ..in tutto il suo culo...e che avrei voluto vederla godere anche analmente e che solo in qualche occasione le avrei permesso di toccarsi la figa..mentre l'avrei presa e fottuta da dietro...ma lei ironicamente mi dice che ero completamente fuori e che il culo non me lo avrebbe mai concesso...anche perchè era sempre stata molto stretta... La sera prima dell'incontro, le dico che voglio vederla vestita in un certo modo...da troia...con autoreggenti...corpetto...intimamente troia...lei mi dice che ci avrebbe pensato... La mattina dopo, mi sveglio alle 5 e comincio a buttarmi a destra e sinistra del letto..ero troppo eccitato all'idea di vederla come io le avevo comandato di mettersi...pronta ad essere la mia troia... Verso le 6.30 mi alzo..e si sveglia anche mia moglie...chiedendomi: ma che stanotte non potevi dormire? Si era accorta che ero sveglio e che mi sbattevo troppo dentro al letto...Le risposti...lo sai che stamattina ho una riunione importante a Salerno ed ero pensieroso... Non vedo l'ora di scendere...preparo mia figlia per la scuola, lo faccio sempre tutte le mattine, alle 08.30 scendo..mi infilo in auto...e la chiamo...per le 09 sono da te le dico...lei mi risponde..: mi hai fatto vestire come una puttana...ho messo una gonna sul ginocchio di quelle strette...ma mi devo cambiare, perchè dallo spacco dietro di vede che le autoreggenti e non posso scendere così di casa. La tranquillizzo dicendole che cmq mi avrebbe dovuto aspettare sotto casa..e che dunque non avrebbe dovuto camminare..pertanto nessuno avrebbe visto nulla... La raggiungo...prima di svoltare a sinistra..la intravedo...eccola ..proprio così come l'avevo immaginata...bella..solare...appariscente...e con un viso da troia ..potevo sentire già i suoi umori... non posso fermarmi da nessun lato e le auto dietro attendano che io riparti..così sale subito in auto...e cominciamo con le solite domande... Mi aspettavi cosi? come mi immaginavi disse lei... Ti sei vestita in un modo che appena ti ho visto da lontano mi hai fatto già arrapare tantissimo...sei proprio come ti immaginavo...e ho voglia di scoparti... Non potevo e non volevo perdere tempo...così le feci subito capire che non me ne fregava di parlare, di conoscerla...di sapere chi fosse ..cosa facesse...ero solo lì per provare piacere...per scopare una sconosciuta...e che lei non aspettava altro che essere sbattuta e fottuta, trattata come una troia...da uno che nemmeno aveva mai conosciuto...Lei mi rispose...ok andiamo in un posto...non facciamo neanche 500 mt in tutto questo..e io comincio un pò a giocare ..affaciandomi sul quella camicetta mezza sbottonata per guardarle quelle meravigliose tette che avevo intravisto in foto...lei ride...ma è un sorriso di una donna arrapata..quasi nervoso...e così mi afferra all'improvviso il cazzo mentre sono alla guida senza slacciarmi i pantaloni...continuiamo a camminare...e le chiedo ma dove kakkio stiamo andando..gira di quà, gira di là...sono più di 15 minuti che camminiamo ... io ti voglio fottere.....lei mi risponde andiamo in un albergo che conosco...OH KAZZO IN UN ALBERGO...ma non avevamo parlato di albergo..mi avevi detto che andavamo nel tuo studio , dove la mattina ricevi i clienti per la tua professione di massoterapista...lei mi rispose che li non potevamo andarci che non si fidava...MA MANCO IO MI FIDO DI UN ALBERGO CHE CONOSCI TU E NON IO...se me lo avessi detto...avrei pensato io a trovare un posto tranquillo...lei allora mi dice ...ok allora ne troviamo un altro di posto...nel frattempo camminando camminando arriviamo a s.giuseppe vesuviano... lei stende lo schienale dell'auto in posizione più comoda...mi riallunga la mano sul kazzo..che per quanto era grosso mi usciva dal jeans ai limiti della cinta...lei prese la si alzo la gonna...sposto lo slip..prese la mia mano destra e mi disse...mentre arriviamo ...comincia a farmi godere...ho troppa voglia...Io guido...la masturbo...lei mi tocca...non ce la faccio più..stavo impazzendo...dovevo svuotarmi le palle...così comincio a guardarmi intorno mentre guido per cercare un posto tranquillo..mi infilo in una saluta...nei pressi di torre annunziata o torre del greco..e vedo un parcheggio abbandonato ...un piazzale molto grande con un cancello semichiuso...al ridosso di una zona agricola...entro dentro...Finalmente siamo arrivati...Non c'è più il tempo per alcuna parola..per nessun gioco...abbiamo entrambi voglia di scoparci...chiudo l'auto..mi butto tra i suoi capezzoli...li mordo..li lecco...gli sputo sopra e li rilecco...mentre con l'altra mano..le sprofondo nella figa...con tre dita...la sento godere..ansimare...urlare...mi stacco un secondo...fa caldo...chiudo i finestrini..riaccendo l'auto e l'aria condizionata...comincio ad offenderla...ad insultarla..." sei venuta a prenderti il cazzo di uno sconosciuto vero? hai detto che non saresti mai stata con un uomo sposato e più giovane di te...invece sei quì a farti toccare e sei bagnata come una troia, una puttana in calore...sei davvero una schifosa porca..." su queste parole lei mi viene fortemente mentre ancora le mie dita sono dentro la sua figa..." le ordino di leccarmi il cazzo..e di guardarmi negli occhi mentre lo fà.." non se lo fa dire due volte...mi strappa quasi la cinta...mi abbassa con una maestria ...mutande e jeans in un attimo...e quando lo vede...mi dice...è più bello di quello che sembrava in foto.....grosso e morbido..." Lecca Puttana le dico ....comincia dalle palle ..le succhia le lecca...poi non resiste e affonda sul kazzo..." le dò un mezzo schiaffione dietro la nuca..." non me ne frega un kazzo...mi devi guardare negli occhi mentre mi pompi...e lo devi prendere tutto...vedi tu come devi fare...non sei buona a niente..." mi sposta in posizione più comoda...e comincia di nuovo ad affogare la sua bocca sul mio kazzo...Arriva a poco più di metà....non mi basta...mi allungo e le do uno schiaffo forte sul culo...ORAMAI NON CAPISCO PIU' NULLA.....succhiami tutto il cazzo di ho detto...lei non dice niente e continua ...è bravissima porca miseria...ha un risucchio che nemmeno una professionista per quanto brava riesce a farlo così...ma io voglio insultarla...a lei piace me ne sono accorto quando prima è venuta...e piace anche a me...le prendo il capo...e la spingo su tutto il kazzo...finchè non sento la sua gola...mi spinge oppone resistenza perchè le viene quasi il vomito...ma spingo più di lei...Sputaci sopra Stronza...dai bagnalo che ora te lo metto nel culo...lei fa quello che le dico..ma mi dice nel culo no..te lo avevo detto...ma oggi ho deciso di fare quello che voglio..lo spazio è poco davanti...ci ricomponiamo per metà...scendiamo dall'auto e ci infiliamo nei posti dietro...lei da un lato ed io dal'altro......prendo il profilattico...e le chiedo di mettermelo...nel frattempo , con sto sali e scendi ha perso un pochino di potenza..così mentre io lo scarto...senza parlare la prendo per i capelli e le metto la faccia sul kazzo...lei dice..così mi fai male... io le dico di stare zitta...e di succhiarlo....ricomincia a succhiarlo...godendo mentre mi allungo con la mano per masturbarla...E' Pronto...le do il profilattico ...e lei lo infila con una eleganza subliminare....le dico di mettersi a pecora...E' ancora tutta vstita...gonna alzata...autoreggenti che mi arrapano da morire...camicetta sbottonata ...e reggiseno sotto il seno ...le sposto lo slip e vedo la figa in fiamme...bagnatissima....ma vedo anche il bulo del culo ...stretto stretto....e secco secco.. Le infilo il kazzo dentro la figa con violenza...e sfila che è una bellezza per quanto è bagnata...la figa è larga..le piego la schiena spingendola verso il basso e le tiro un pò i capelli per farle alzare il capo...per vedere quella linea del corpo sinuosa...lei urla...e comincia un soliloquio tremendo...: si scopami...sbattimi...sono la tua troia...fammi sentire tutto il kazzo....io comincio a immaginare che sia posseduta anche da un altro uomo...così mi chino un pò su di lei..e le infilo un dito in bocca...ti piacerebbe succhiare un kazzo mentre ti sbatto puttana? Si...mi piacerebbe...si due kazzi...grossi e forti come il tuo...si ...che voglia..dai non rallentare ...vai più forte...e più in fondo mi dice... L'idea dei due cazzi...e quel culo pronto...chiuso e stretto...mi triplicarono l'arrapamento ... così mentre coninuavo..le dissi...allora tu ora ...in questa posizione...ti sbatti la figa...mentre io ti inculo...così simuliamo una doppia penetrazione...lei si girò ..e mi guardo quasi male...con voce seria...improvvisa...mi disse ti ho detto il culo no...Non ci ho visto... più...la presi per la nuca..e le dissi..brutta troia..tu vieni a fottere con me...e vuoi decidere cosa si fà e cosa no..te lo avevo detto che ti avrei inculato...cosa ci sei venuta a fare? Pensava.. scherzassi e le mia parole...imperative...la fecero rivenire...un orgasmo che duro quasi un minuto...non voleva che uscissi...le dissi...ora che tu hai goduto...Tocca a me...NON TI AZZARDARE NEMMENO MI DISSE..ANCORA CON VOCE SERIA....Io avevo deciso...non parlai più...le affondai la testa sul sedile...forse un pò troppo forte... e le dissi che si faceva quello che io decidevo di fare..., mentre le schiaffeggiavo sul culo, che lei era solo un troia...una pescatrice di cazzi....e che se l'era cercata...la presi con forza...le sputai sul buco del culo un paio di volte velocemente...all'improvviso...si sblocco dalla mia morsa..e mi disse me ne voglio andare....La guardai dritto negli occhi..e le risposi...ti ho detto che non ho finito...le diedi uno schiaffetto sul viso...lei ora cambio lo sguardo..quasi impietoso...rassegnato...e ora davvero non sapevo più cosa stavo facendo..insomma...non le piaceva..ma le piaceva...non lo so...ma dovevo venire...ero arrapatissimo...e questa suo modo di fare...mi eccitava....Girati le dissi... e sfondati la figa con le mani.... cominciai a massaggiarle la schiena ... a baciarla...e a stringerle i capezzoli...quando l'ho risentita godere...le risputai ancora sul culo e poi feci scendere la mia saliva dall'alto...il mio massaggio si estese sul buco ....era strettissima...infilai un dito dentro per bagnarla con la mia saliva...e lei saltò ...ma questa volta senza dire niente...continuava a masturbarsi..aveva capito che non si scendeva dall'auto senza che le avrei letteralmente sfondato il culo... Così feci...le poggiai la cappella sul culo...e le dissi...ora metti le mani sulle chiappe...lascia la figa...e allargati bene il buco del culo..e rilassalo...appena intravidi il suo rilassamento ..con il suo buco del culo aprirsi leggermente...le infilai la testa del mio kazzo dentro...ok...ora puoi continuare a masturbarti le dissi....io restai fermo...solo con la cappella...entrando davvero pianissimo...quando la sentivo godere di più...entravo leggermente sempre di più...Sentirla e vederla in quel modo...era bellissimo...ora dovevo fotterla...Ero dentro il suo culo per meno di metà del mio kazzo...così cominciai lievi movimenti....ora il culo era prontissimo e anche lei...Ti piacciono allora due kazzi? ora ne hai due...uno nella figa e uno nel culo...lei . oramai era sudatissima..e anche io..e mi rispose...dai maiale..cosa aspetti a farmi godere...dai fottimi...non me lo avesse mai detto...comincia a fotterla con una foga...quasi come se fossi posseduto da un diavolo...talmente la sbattevo che la sua testa ..andava contro il finestrino chiuso...così andai un pò indietro...tirandomela per i fianchi...e cominciai a possederle il culo di brutto..con movimenti secchi.forti e decisi per tutto il mio kazzo..lei si lascio la figa..si appoggio alla maniglia della porta...aveva gli occhi chiusi e si leccava le labbra...la sbattevo..e la prendevo a schiaffi sul culo...dovevo venire ma non volevo venire...sapevo che se fossi venuto...la mia libido poi sarebbe calata ...e quasi mi sarebbe dispiaciuto aver giocato in questo modo trattandola...in quel modo....così uscii all'improvviso...e le dissi...ok ti ho inculato...ho vinto io...ora accontento anche un pò te... Lei mi guardò e mi disse... finisci quello che hai iniziato...porco schifoso che non sei altro...lo feci apposta...e le dissi allora non hai capito che comando io? Stavo per infilarlo in figa...ma poi ci ripensai all'ultimo istante e lo sprofondai ancora una volta nel culo...si morse le labbra...zitta e muta...comincio a godere di nuovo...senza toccarsi la figa...e continuando a leccarsi le labbra e toccandosi i capezzoli questa volta....Hai un culo meraviglioso...è strettissimo e godo tanto..lo sai puttana? che c'è...avevi detto che non ti piaceva ed ora godi? ...non disse più una parola...stavo per venire di nuovo....aumentai il ritmo...colpi secchi e violenti...lei godeva maledettamente...ma non parlava...Eccolo dissi...sto sborrando...lei ancora zitta...così inondai tutto il mio piacere ....in un orgasmo lungo...maledettamente lungo..e piacevole...ora guardavo tutto con occhi diversi...mi sentivo molto più calmo...ma non ce la facevo nemmeno a muoverlo di un millimetro..e non ce la facevo a tirarlo fuori..per quanto mi saltavano le gambe...piano piano esco...e vedo il profilattico pieno zeppo di sperma come mai lo avevo visto...eppure non lo facevo solo da 3-4 giorni... Lei si spostò..si sedette...e io a fianco a lei...mi chiese se mi fosse piaciuto...e io le risposi che il mio piacere poteva essere misurato dalla quantità di sperma che avevo nel profilattico...così lei..me lo sfilo a mani nude...lo butto a terrà aprendo il finestrino...e in quell'attimo che rividi la figa depilatissima...e bagnatissima...eppure per tutto il tempo che l'ho scopata nel culo non si era nemmeno toccata...mi rieccitai quasi all'istante..anche se non avevo nemmeno più voglia di guardarla...non vedevo l'ora di accompagnarla a casa.....ma le chiesi ancora una ultima cosa...le chiesi...ora visto che devo andare a lavoro...puliscimi bene il cazzo con la bocca...aspetta mi disse...si ricompose...la camicetta...lo slip..la gonna...si asciugò il sudore...nel frattempo il mio kazzo non era più ai massimi...ma nel frattempo io ero rimasto mezzo nudo in attesa che mi pulisse...Quando terminò di aggiustarsi...mi disse ...ora posso pulirlo...mi è sempre piaciuto...pulire il kazzo soprattutto quando è piccolo...perchè mi piace sentirlo ricrescere in bocca...Avrei voluto riscoparla in quel momento..ma la mia riunione a Salerno era vera...era prevista per le 12...ed erano le 11 ed io ero ancora lì... L'ho riaccompagnata dove l'avevo presa...non l'ho più richiamata...non mi ha più richiamato...ci siamo beccato dopo una decina di giorni in chat...ma abbiamo parlato del più e del meno...Poi quando le ho richiesto di rivederci...lei mi rispose...che tutto quello che mi aveva detto lei lo pensava sul serio...non voleva uomini sposati...non voleva uomini più giovani...se voleva solo sesso ne avrebbe voluto quando e come lo voleva...voleva un uomo accanto a se ed io non potevo esserlo...così le chiesi...allora come mai mi hai voluto incontrare..e hai fatto tutto quello che ti ho detto...eri vestita come una troia...pronta per essere una troia...come mai? lei mi disse concludendo...che era un gioco che le era piaciuto sin dall'inizio ...era combattutta..ma alla fine era prevalso il piacere mentale che aveva avuto immaginando la situazione che si sarebbe potuta creare...ma che cmq dalla sua vita ..pretendeva dell'altro...
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13 years ago
admin, 75
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Ci sarà pure una notte
Ci sarà pure una notte che vestita di rosso mi regalerai un sorriso nel tramonto sulla Plaza de Espanya a Barcelona. Vestita di rosso con un tessuto velato di trama leggera in modo che io veda i seni che dopo mi offrirai mentre avvicino le labbra alle tue per mitigare la mia voglia che sale. Ci sarà pure una notte che ti truccherai perfetta sbordando le labbra per essere femmina, una bambola vera che si farà bella per me sfumando l’ombretto di viola e d’oro, come avessi sul viso le ali di mille farfalle, come avessi oasi di palme che in mezzo al deserto sfamano la mia voglia di ombra e di fresco. Ci sarà pure una notte che tu vorrai essere il pane che mi sazia e mi nutre, una preda che fa la ruota e le fusa, che mi offrirai la fronte, le ciglia, la bocca, e mi inviterai con gli occhi, con un cenno e un sorriso, tra i vicoli stretti tra la via Laietana e la Carrer de la Pricesa. Ci sarà pure una notte che ti sentirai una regina che cammina con me tra due ali di folla e mi offrirai promesse di orgasmi colanti che mi inondino e anneghino. Ci sarà pure una notte che sarai la mia schiava, al buio, che danzerai nuda per me perché io ti volti supina, per montarti e riempirti. Ci sarà pure una notte che sentirai vibrare le mie corde ed il suono che sentirai saranno solo fitte parole di bettola e porto che sapranno di terra, d’anima persa Piena di vuoti scavati negli anni. Di pieni che esplodono vuoti. Ci sarà una notte in cui un misto di voglia ti invade e poi traborda come resina densa che a gocce trasuda e cola pastosa dalle tue cosce così insistente da sentire il bisogno di me e del buio di una stanza dal sapore e odore di sesso. Ci sarà pure una notte che sarai solo mia. A Barcellona o altrove. ([email protected])
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13 years ago
senzazucchero, 52
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L’arredatrice
Dovevamo arredare l’appartamento e dopo aver scelto i mobili e il negozio che doveva fornirceli prendemmo appuntamento per la visita del loro arredatore affinchè prendesse le misure esatte specialmente per la locazione delle utenze in cucina L’appuntamento era per le due del pomeriggio, il sole picchiava ma picchiava così forte che sudavo anche a stare fermo. Suona il citofono, era il mobilificio, al portoncino di ingresso suona l’arredatore, sorpresa è una arredatrice. Circa 45 anni, la moglie del titolare del mobilificio, la conobbi la settimana prima, non sapevo fosse lei la mia ospite. All'apparenza sembrava una donna molto educata e riservata, capace nel proprio lavoro ed appena presi un po’ di confidenza subito ci intendemmo. Nel frattempo che scambiammo quattro parole lei con molta grazia mi fece notare di come era stata maldestra quel pomeriggio nel dimenticare in ufficio la piantina, già abbastanza dettagliata che le avevo preparato. Mi sembrava una provocazione pensavo fra me, ma come può un professionista recarsi sul lavoro impreparato. Dovevamo prendere tutte le misure daccapo La cosa però cominciò a farmi veramente piacere ma mi distoglieva molto dal lavoro, sbirciavo in mezzo alle sue gambe ogni volta che si chinava e cercavo di vedere il colore delle mutandine. Mi eccitava e lei si era già accorta delle mie evoluzioni con la testa; inoltre ogni tanto cercavo una scusa per voltarmi e darmi una "strusciata" al cazzo che mi scoppiava nei pantaloni! Se me lo toccavo ancora mi sborravo nelle mutande. Volevo scoparmela li per li in quel momento, volevo leccarle la fica e sentirne l’odore finché non mi sarebbe scoppiato il cuore, volevo leccargliela fino a quando il colore della pelle fosse venuto via! Anche perché era una donna più grande di me (io avevo 27 anni) e io ero diventato un po’ restio a scoparmi una donna più grande perchè dopo una relazione di anni prima (io ne avevo 21 e lei 40), anche se mi ero fatto una esperienza utilissima per il futuro, avevo avuto difficoltà a scollarmela di dosso. Ma questa la volevo, la desideravo così tanto che mi balenava in mente l’idea di darle una mazzata in testa farla svenire e leccarle la fica e il culo! La volevo ma non sapevo come fare e per giunta mascheravo il gonfiore del cazzo per evitare quel senso di imbarazzo che aleggiava nella casa. Dovevo fare qualcosa perché non contenevo più il cazzo, mi stava scoppiando, Maddalena allora, (cosi si chiamava) mi disse che doveva prendere le distanze da terra degli attacchi della lavastoviglie, gli dissi di si e lei con un certo imbarazzo per gli scherzi della gonna disse che se fosse stata da sola se la sarebbe tolta. Presi al volo la cosa e le dissi: “sono già eccitato per le sue cosce, se vedessi il resto le salterei addosso”; lei ribatté che a un “ragazzo” come me non poteva eccitare una vecchia come lei. Sorvolai sulla vecchia e le dissi: “per mia perversione personale io quando vedo due gambe all’aria e riesco a sbirciare un paio di mutandine mi eccito come un mulo e il pisello mi diventa un pezzo di legno” Maddalena allora si mise in ginocchio e io nel frattempo cercavo con tutte le scuse di rimanerle vicino e di restaurare quel clima di eccitazione che mi pervadeva, allora lei con tanta grazia femminile si rialzò mentre io ero in ginocchio mettendomi il suo stupendo culo in faccia! Non mi sembrava vero gliela stavo leccando così velocemente che non ebbe neanche il tempo di dire nulla, sentivo che gemeva e incredibile a dirsi le leccavo la gnocca con tanta voglia che lei si scansò le mutandine per permettermi di affondare meglio la lingua nella sua fica. Riuscivo a vedere anche se i sensi mi sconvolgevano, che aveva anche il pelo curato, depilata ai lati delle labbra e con solo un ciuffetto di peli sul pube, come piaceva a me. Mi alzai e lei prontamente mi sbottonò la patta dei pantaloni, sembrò come si fosse liberata una molla sotto pressione, il mio cazzo usci fuori in un millisecondo e lei lo imboccò subito, credevo di sborrarle in bocca in due secondi, ma grazie alla sua abilità resistetti un bel po a quella delizia. Mi leccava le palle me le prendeva in bocca guardandomi con occhietti furbi come se volesse chiedermi se mi piaceva, riuscivo solo a godere e basta, volevo sborrarle in bocca e poi baciarla. Mi leccava le palle, poi con la lingua saliva intorno al cazzo turgido e quando era arrivata a leccarmi la cappella sembrava carta vetrata, si ribagnava la lingua e poi me lo succhiava, lo teneva in bocca fin dove poteva e dentro la bocca sentivo che la lingua andava intorno sopra e sotto, stavo per scoppiare! Le dissi che non ce la facevo più e che dovevo sborrare lei si staccò un attimo e mi disse di venirle in bocca, l’accontentai, le inondai la gola le sborrai in bocca e in faccia e lei continuava a leccare fino a quando non rimase più nulla da asciugare. Dopo questi fatti cercammo di ricomporci e di capire cosa fosse successo, lei con dei sorrisi molto delicati disse che avevamo solo fatto quello che due persone che si piacciono avrebbero dovuto fare! Era seduta per terra sul pavimento, mentre io mi sfilavo i pantaloni,mi disse che voleva scopare e nel frattempo si infilava le dita nella fica, mi avvicinai a lei e glielo misi in bocca di nuovo, senza tanti complimenti cominciò a succhiarmelo e a leccarmelo meglio di prima fino a quando non me lo fece diventare duro come il ferro mi chiese di metterglielo nella fica alla pecorina e di farglielo sentire fino in fondo. Me la fottei con rabbia e me la sbattevo così bene che mugolava sempre di si, poi volle venirmi sopra, mi distesi per terra, non dico il pavimento quanto poteva far male sulla schiena, ma non me ne fotteva un cazzo stavo scopandomi quella grazia di dio e non mi interessava di null’altro! Mi fotteva lei a me con molta foga si appoggiò all’indietro sulle braccia e con le gambe aperte seduta sul mio cazzo faceva sopra e sotto, le tette le sobbalzavano la lingua di fuori si leccava le labbra in continuazione. Poi volle così in quella posizione, io sdraiato per terra che le leccassi la fica mi si sedette in faccia e cominciai a leccarle il clitoride, era duro, lei se la teneva con le dita e mi diceva che mai nessun uomo aveva amato la sua fica come avevo fatto io. Il pavimento ci stava spaccando la schiena mi chiese di metterglielo nel culo, lo aveva fatto poche volte perché diceva che le faceva male e che gli uomini a cui l’aveva dato non avevano mai avuto un po di riguardo per cui preferiva non farlo. Me lo leccò e me lo bagnò per bene glielo ficcai dentro piano piano gemeva, diceva che faceva male ma nel frattempo si toccava la fica, entrò tutto e cominciai a stantuffarla nel culo dentro e fuori dentro e fuori ogni tanto usciva fuori e lei prontamente se lo rificcava dentro, mi chiese se volevo sborrargli nel culo o in bocca, io non la sentivo godevo solo, me la scopavo con tanta foga avevo il cazzo sempre più duro e dopo un po sentii che stava godendo e le venni nel culo.
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13 years ago
il1duca215607,
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Pigiama party
Serena lo diceva da mesi e noi un pò scherzando e un pò schernendola cercavamo di fargli capire che era una bambinata.Lei insisteva, all'età di 25 anni di rifare un pigiama party con le vecchie amiche di liceo, e stava organizzando da mesi."Dai ragazze, un tuffo nel passato...a non tutte...solo io Claudia,Alessandra e Stefania...il vecchio gruppetto Girl Power!".Era entusiasta, sia io che Stefy e Ale eravamo davvero poco convinte.Cosa dovevamo fare?rimetterci il pigiama quasi 10 anni dopo,metterci a parlare di maschietti che ci piacevano, mangiare cioccolato e bere vodka?Alla fine un pò perchè prese per stanchezza un pò per noia accettammo l'invito.Era a casa di Serena appunto, che divideva con due inquilini abbastanza tranquilli e taciturni, erano studenti fuori sede che nel finesettimana andavano alle loro case fuori.Era appunto un sabato e Serena preparò tutto, il cioccolato,la birra la vodka e anche qualche copia vecchissima di "CIOE'". Ci ritrovammo alle 21.00 pronte a una cena a base di patatine,pop corn e cioccolato innafiato da alcol.Appena arrivate trovammo Serena conciata in un modo assurdo:ciuccetti ai capelli alla pippi calzelunghe,pigiama rosa e lecca lecca.Lei ci disse "e che volete rimanere così?...in camera da letto ci sono pigiami e "trucchi"...". Andammo e ognuna di noi si conciò in maniera diversa, ma tutte abbastanza ridicole.Iniziammo a smangiucchiare e a ridere,mano mano che l'alcol si consumava diventavamo più brille e benedicevamo la nostra amata Serena che ci aveva convinto a fare questa pazzia.Iniziammo mezze ubriache a parlare delle nostre ultime esperienze in maniera goliardica.Stefania "il mio ex mi ha lasciato...e io la sera stessa mi sono fatta sbattere dal cameriere di colore che lavora al ristorante sotto casa mia...mi ha portato nel magazzino e mi scopata fino in gola",Alessandra invece "io non vedo un cazzo da mesi...a forza di farmi i ditalini mi sono dovuta tagliare le unghie...".Io non sapevo che dire, ero sempre molto imbarazzata a parlare di queste cose.Serena disse "ragazze certo all'età nostra il pigiama party dovrebbe essere più sostanzioso non trovate?...voi avete mai avuto esperienze bisessuali?".Io, stefy e Ale sgranammo gli occhi e facendo il gesto di togliere la bottiglia di vodka dalle mani di Sere gli abbiamo detto "ma ti sei impazzita o sei ubriaca?".Ad un certo punto sentimmo il citofono."chi sarà mai?" e serena "avranno sbagliato" e cosi mi alzai a rispondere.Era uno degli inquilini,praticamente era tornato dalla stazione perchè la ragazza un minuto prima di prendere il treno gli aveva detto che non voleva vederlo.Lui innervosito indagò e capì che c'era un altro nella vita della sua ormai ex fidanzata.Entrò in casa con un sguardo di pietra, ma appena incrociò gli occhi di serena sbottò in lacrime."La puttana mi ha lasciato...per un altro..." e a quelle parole l'abbracciammo tutte.Lui si sedette per terra con noi e noi per tirarlo su iniziammo a scherzare e ad alzare il gomito di nuovo.Dopo aver finito due bottiglie di limoncello e una di vodka a stento capivamo chi eravamo.Luca, che aveva smesso di piangere, incominciò ad abbracciare tutte noi e a darci baci affettuosi sulle guance.Serena che era la più fuori di testa dice "giochiamo al gioco della bottiglia".Prendono un bottiglia, ci si mette in cerchio e si fa girare.Uscimmo io e Serena.Serena tutta eccitata "dobbiamo baciarci" e io "ok un bacetto da amiche" e lei "ehi mica abbiamo 16 anni...non hai coraggio".Io allora fuori come un balcone per la sbronza mi avvicino e incominciamo a baciarci appassionatamente, con le nostre lingue che giravano vorticosamente di fuori.Serena si sfilò il pigiama mostrando il seno e poi giù anche i pantaloni, soprendendoci che nn aveva le mutandine.Luca si avvicinò a Serena e incominciò a baciargli il culetto mentre noi ci baciavamo ancora.Stefy ed Ale incominciarono a baciarsi anche loro e a spogliarsi...avevamo perso il controllo.Denudammo Luca, e noi ormai completamente spogliate, incominciammo a leccargli i capezzoli e Serena senza pensarci si avventò sul cazzo mentre io gli massaggiavo i coglioni.Luca godeva,anche se non si rendeva ancora conto di quello che stava succedendo.Io mi misi a pecora e Luca mi penetrò subito la fica, mentre Stefy mi baciava dolcemente e le altre stuzzicavano il mio culetto e i testicoli di Luca.Facemmo a turno,Luca resistette a lungo, non riusciva a venire e ci scopò per ore finchè io dopo 3 orgasmi gli feci infilare il suo cazzo nel mio culo strettissimo.Lui pompò con forza 5 minuti e mi venne dentro.Lo sperma che colava fu di richiamo a tutte le altre tre.Serena lo prese in bocca per intero e lo passò a Stefy che lo passò ad Ale che lo ingoiò.Finito ci sdraiammo tutti sul letto anche se quello sarebbe stato solo l'inizio.....
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13 years ago
Valeriotesti, 34
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La trans...a sorpresa
Quella sera non avrei mai pensato che sarebbe stata la prima volta.Rientrato a casa stanco dopo una giornata di lavoro in ufficio, mi accingevo a una cena frugale prima del meritato riposo.Ero troppo stanco per cucinare e scesi giù al ristorante cinese dall'altra parte della strada per comprare qualcosa a portar via.Entrai nel ristorante giapponese, ordinai un paio di involtini primavera e mentre attendevo mi fumavo una sigaretta fuori la porta.Uscì una ragazza molto carina,cinese,occhia mandorla, con un vestito molto attilato che mostrava il suo corpicino longilineo.Aveva i capelli lunghi neri e lisci, le mani affusolate, portava una seconda di seno e aveva delle labbra molto carnose (probabilmente rifatte). Lei mi sorrise e io imbarazzato ma contento gli dissi "se non c'era questo ristorante digiunavo stasera".Lei sorridendo mi rispose "vivi solo?non hai moglie che prepara cena?".La sua voce era sottile e sembrava quasi il suono di un fluato, alchè risposi "no..no..vivo solo e nessuno cucina per me".Lei a quel punto si avvicinò e guardandomi negli occhi mi disse "la cena si risolve...ma la compagnia di notte come si fa?".A quel punto arrivò il cameriere con la mia cena, pagai e mi avvicinai alla porta mentre lei continuava a fissarmi. "la compagnia di notte è facile trovarla, basta sognare...e magari un angelo come te mi viene a trovare....".Lei scoppiò a ridere, quasi come se si aspettasse più che una poesia un invito a casa."Senti, io sono di shangai...non si usano poesie...mi fai salire da te?".Io non risposi neppure la presi per mano e attraversammo la strada.Passando davanti la farmacia adiacente al portone del mio palazzo buttai un occhio sul distributore di preservativi quando lei accortasene mi disse "tranquillo amore...ce li ho io...non giro mai senza!". Entrammo nell'ascensore e lei si avvicinò a me, le nostre labbra si toccarono e senti un dolcissima lingua nella mia bocca.La muoveva gentilmente e incominciò a girare intorno alla mia.Mentre ci stringevamo mi divenne duro e le se ne accorse subito.Arrivammo al portone di casa, aprii frettolosamente e entrammo mentre continuavo a respirare a pieni polmoni il suo profumo. "ti va di bere qualcosa?" e lei "casomai dopo" e si diresse verso la camera da letto.Si incominciò a spogliare,levandosi gonna,camicietta e scarpe.Rimase con autoreggenti,mutandine e reggiseno.Io mi incomincia a spogliare e rimasi subito nudo come se anche gli slip mi bruciassero addosso e mi dessero fastidio.Avevo il mio cazzo in super tiro, e avevo il terrore che appena avesse iniziato a succhiarmelo sarei venuto e avrei fatto la figura del coniglietto.Lei si levò il reggiseno e si sedette sul letto facendomi cenno di avvicinarmi.Quando mi avvicinai incominciò ad accarezzarmi con il piede sul petto scendendo piano piano giù fino alle palle solleticandomele dolcemente.Gli sfilai le calze e gli baciai i piedi nudi, accordendomi che profumavano anch'essi.Lei poi si inginocchiò sul pavimento e mi incominciò a succhiare.Era diverso da tutte quelle con cui ero stato.Lei riusciva a prendere fino in gola il mio cazzo di 20 cm e quando lo toglieva di bocca faceva uno schiocco.Io ero super eccitato, presi nervosamente il preservativo che lei tirò fuori dalla borsa e cercai di aprirlo,ma vedendomi in difficoltà lei me lo tolse di mano e con un colpo preciso recise la confezione. Stavo per mettermelo quando lei mi disse "non mi levi prima le mutandine?".Io non me lo feci dire due volte, presi i due fili laterali del tanga e glielo sfilai. Lei allora rimasta nuda mise le mani in mezzo alle gambe ben chiuse e tirò fuori qualcosa.Quel qualcosa era proprio quello che non avrei mai immaginato.A quel punto rimasi di stucco, vidi il suo uccello e lei che se lo toccava.Ero super eccitato e non sapevo che fare.Lei mi disse "amore...non aver paura..".Allungò le gambe mi prese ai fianchi con i piedi e poi mettendomene uno sulla testa avvicinò la mia bocca al suo uccello.Incomincia a succhiarlo e sentivo diventarlo duro nella mia bocca.Sarà stato 18 cm ma era talmente duro da sembrare enorme.Incominciai ad aiutarmi con le mani, lei gemeva e mi diceva "amore sei bravissimo..".Io provavo un piacere incredibile nel far provare quel piacere.Ad un certo punto la vidi irrigidirsi e gemere più forte.Di scatto mi allontanai ma la sua schizzata mi colpì sul viso.mi disse "amore ti prego continua con mano.." allora i misi la mano e continuai a masturbarla velocemente mentre lei continuava a schizzare fiotti di sborra calda.Pochi secondi dopo mi sorrise e mi disse "vieni amore" e prendendomi il cazzo in bocca mi infilò il preservativo e mi fece venire sopra di lei.Lei tenendo le gambe larghe si infilo il cazzo mio nel suo culo e incominciai a incularla.I suoi piedi mi accarezzavano le orecchie e io di tanto in tanto li baciavo e leccavo.Ero sopra di lei, in posizione del missionario, e sentivo il suo copioso e caldo sperma bagnarmi l'addome a ogni strusciata ma non mi importava.Lei nonostante fosse venuta da poco si masturbava e aveva già raggiunto l'erezione.Io stavo impazzendo, avrei voluto non finisse mai, ma stavo trattenendo la sborrata.Lei mi disse "amore vengo..." e a queste sue parole l'eccitazione si fece incontrollabile e schizzai anche io mentre lei si sborrava sulla pancia.Mi avvicinai e la baciai e le dissi "se l'avessi saputo non avrei mai accettato..ma grazie di non avermelo detto".Lei mi sorrise e disse "amore...e a mamma tua glielo diciamo?" e scoppiammo a ridere abbracciati pensando a tutta la notte che ci avrebbe aspettato.
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13 years ago
Valeriotesti, 34
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