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Lìamica di mia madre parte 2°
Mentre eravamo in moto verso la spiaggia ( era una spiaggia piccola dentro un insenatura con una grotta quella in cui mi stavo dirigendo) lei comincio a leccarmi l'orecchio sentii la sua mano infilarsi dentro i miei pantaloni e dentro il costume fino al mio cazzo che comincio' di nuovo a gonfiarsi , io non vedevo l'ora di arrivare tanta era la voglia che avevo dentro di fare l'amore con quella donna che riusciva anche solo con lo sguardo a farmi eccitare . Arrivati sulla spiaggia mentre stendevo l'asciugamano lei venne dietro di me con le sue dita stringeva i miei capezzoli leccandomi sul collo con voce bassa mi chiese: vuoi provare tutto dell'amore? la mia risposta fu istantanea e senza pensarci un attimo SI tutto quello che ti piace e ti eccita di piu' perche l'amore e' bello solamente se riesci ad essere te stesso in tutto nei gesti nelle parole, la complicita' tra un uomo e una donna nel fare l'amore deve ( dovrebbe perche non e' facile trovare una donna cosi o un uomo) essere totale per raggiungere il piacere piu'intenso possibile, ed io oggi devo ringraziare quella donna se ho imparato tante cose nel fare l'amore . Mi fece sdraiare a pancia sotto lei stesa su di me ,sentivo la sua lingua nell'orecchio leccarlo i suoi denti che dolcemente lo mordevano le sue mani sfioravano i miei fianchi sentivo delle scariche elettriche attraversare il mio corpo , poi la sua lingua comincio' a scendere lungo la spina dorsale mentre le sue mani sfilavano il mio costume senti la sua lingua che si avvicinava al mio culo lentamente ,"ti piace come ti lecca la tua puttana dimmelo " si sei una gran puttana leccami mi piace e mi eccita fammi sentire la tua lingua dentro: non sapevo nemmeno come quelle parole mi venivano ma era quello che volevo e per la prima volta ero me stesso in un attimo sentii la sua lingua entrarmi dentro mentre la sua mano mi stringeva il cazzo provai piacere ero eccitatissimo lei continuava a scoparmi con la lingua e il mio cazzo era sempre piu' duro gli dissi girati voglio leccarti la fica sei una gran troia .Senza laciare il cazzo mi fece sdraiare e venne sopra mettendomi la sua fica in bocca " leccami mordimi dai fammi sbrodare, allargai le sue cosce e comincia a leccare le sue labbra tutte intorno la sua fica era bagnata salii fino al suo culo lo leccai gli misi la lingua dentro su e giu la sentivo fremere allora misi il dito dentro e continuai a leccare la sua fica che si stava bagnando sempre di piu' ,il suo grilletto era diventato grosso e duro lo succhiavo con le labbra e nello stesso tempo lo leccavo con la punta della lingua il tutto duro qualche minuto il suo respiro era sempre piu' affannato poi si inarco' spingendo la sua fica nella mia bocca e in un attimo sentii il suo sbrodo riempirmi mentre io tenendola per i fianchi continuavo a leccarla e bere il suo piacere . Dopo qualche attimo si giro' scopami voglio il tuo cazzo dai scopa la tua troia ,la misi alla pecorina e in un colpo gli misi il cazzo dentro e cominciai a scoparla con forza " sculacciami disse fammi sentire le tue mani rimasi un attimo perplesso ma lei continuo' sculaccia la tua puttana ,cosi' mentre il cazzo andava su e giu' dentro la sua fica prima piano poi sempre piu' forte cominciai a sculacciarla facendo si che quel dolore misto al piacere la fece godere di nuovo, era senza fiato perche ogni volta che veniva era un fiume in piena e a me vedela godere cosi' eccitava tantissimo .dopo qualche attimo si giro' verso di me "voglio bere il tuo sbrodo dammi il cazzo voglio succhiarlo ,anche il tono della sua voce mi eccitava presi la sua testa e la spinsi sul cazzo succhia puttana fammi sbrodare voglio guardarti mentre lo bevi sentii il mio cazzo sprofondare nella sua gola era la prima volta che una donna mi faceva un pompino cosi' ero in estasi spingevo la sua testa con forza affinche' lo ingoiasse tutto e questo la eccitava ancora di piu' ,stringevo forte i suoi capezzoli fino al momento che una scarica elettrica parti dal cervello percorrendo tutto il mio corpo per scaricare tutto il mio sbrodo nella sua bocca ,non avevo mai provato un piacer cosi intenso che rimasi per un attimo senza fiato . La nostra storia e' durata cinque mesi con lei ho imparato tantissimo e lei con me poteva essere se stessa in tutto ,la mia prima volta che ho scopato il culo di una donna lo fatto con lei ,fare l'amore mentre ti guardano lo imparato da lei , ci piaceva giocare inventarci delle scene qualche volta di sera si vestiva da puttana andavamo in una strada dove non c'era nessuno e lei faceva finta di battere la eccitava tantissimo sulla spiaggia allargava le mutandine per farsi guardare la fica ,e se c'era una una donna sola cominciava a toccarmi il cazzo e se lei guardava lo tirava fuori e mi faceva un pompino ,sono stati i mesi piu' belli che ho vissuto ci siamo rivisti altre volte e anche oggi che sono passati tanti anni l'attrazione che c'era e' rimasta ci sentiamo per telefono e facciamo l'amore perche' mi ha insegnato anche questo a lei piace anche cosi .
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17 years ago
f6923,
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Last visit: 13 years ago
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Colpa del mare i
Vivo in campania ed adoro il mare quindi con la barca mi concedo spesso fine settimana nelle incantevoli località della mia terra, ultimamente sono stato per il fine settimana in una nota località cilentana. Solite persone cordiali saluti di rito e la solita spiaggetta isolata ancora non troppo affollata dai turisti,anche se avevo notato la presenza di alcune comitive probabilmente forestiere, dato il mio carattere abbastanza allegro avevo avuto modo di conoscere alcune di queste persone in particolare mi aveva colpito una coppia nordica sui 50 anni, lui altezza media con un pò di pancetta capelli bianchi simpatico, lei bassina minuta con i fianchi un pò appesantiti ed il sedere un pò arrotondato dallo scorrere degli anni , qualche filo di pancetta, insomma le caratteristiche che rendono ancora più femminile a mio avviso il corpo nel passare degli anni, avevamo scambiato qualche parola al chiosco sulla spiaggia , per lo più informazioni su dove cenare la sera a noi che essendo del posto (ed amanti della buona tavola) già ne stavamo parlando.
Così la sera entrando nel mio ristorantino preferito rivedo la simpatica coppia seduta al tavolo con i loro due bambini, li saluto cordialmente e loro ricambiano ringraziandomi del consiglio e notando che ero solo mi invitano al tavolo.
Si parla del più del meno si ride si beve qualche buon bicchiere , sono proprio delle persone affabili, in particolare lei stasera sfoggia una camicia lucida di shantung che mette in risalto la fresca abbronzatura e dallo scollo generoso si intravede legermente il seno lasciato libero dalla lingerie, verso fine cena si alza con movenze feline per andare a fumare una sigaretta fuori e lo spettacolo è completo una mini di jeans mette in mostra le gambe ed ai piedi dei sandaletti bassi chiari dal tacco a rocchetto, quasi ho un mancamento, mi riprendo e galantemente mi offro di accompagnarla per non lasciarla sola, il marito approva dicendo di restare con i bambini.
Fuori le accendo la sigaretta ed inizio a parlare a raffica un pò per la tensione u pò perchè la compagnia è davvero piacevole, muovendo qualche passo ci troviamo davanti ad un vicoletto laterale alla cui fine si intravede la battigia leggermente illuminata dai fari del porto, lei rimane affascinata da quella vista e mi chiede di fare qualche passo fino alle scale a gradoni che delimitano la sabbia, la spiaggia è deserta ed il profumo del mare ci inonda il leggero vento sompiglia i suoi capelli scuri un pò crespi di salsedine, quando mi appoggia la mano alla spalla per sfilarsi i sandali e poter camminare sulla sabbia non resisto e mentre si rialza le nostre bocche si incrociano in un lungo bacio appassionato , la spingo nel vicoletto ed appongiando il mio braccio al muro come per fare un cuscino per la sua testa, incomincio a baciarla lungo il colloscendendo giù fino al seno stupendo già turgido.Con l'altra mano alzo leggermente la gonna e cerco spazio nella sua lingerie già umida di piacere, si inarca non appena le mia dita trovano la sua pelle emettendo un leggero sospiro pochi attimi di estasi, poi si stacca mi da un altro bacio e mi dice ne parlo con mio marito e ti chiamo dopo.
Resto frastornato mi ricompongo e risalgo al ristorante , dove non ci sono più.
Ritorno a piedi in paese cercando di capire e fantasticando su quello che poteva succedere, mentre annego questi pensieri nel dolce passito un trillo mi riporta alla realtà è lei che mi chiede se sono libero e se ho voglia di unirmi a lei ed al marito che sono già a letto nella casa che hanno preso in affitto........il resto alla prossima.
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17 years ago
jamaicanxxx,
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Last visit: 5 years ago
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Avventura al cinema
Ero in pausa pranzo, avevo voglia di avventura e così decido di andare a vedere un film a luci rosse.
Entro nel cinema, pago il biglietto ed entro in sala, buio totale, i miei occhi faticano a vedere qualcosa, oltre allo schermo.
Decido così di appoggiarmi alla parete in attesa di riuscire a vedere le file di poltrone.
Non faccio in tempo ad appoggiarmi che mi vengono vicino due uomini, uno alla mia destra, l'altro alla mia sinistra e cominciano a toccarmi sulla patta.
Cerco di allontanare le loro mani ma si fanno più insistenti, prendono le mie e se le portano sul loro cazzo.
Tempo poco e riesco ad abbituarmi all'oscurità, intravvedo libero il posto in fondo all'ultima fila, mi avvio e mi siedo.
Non appena seduto, mi ritrovo i due uomini in piedi dietro lo schienale ed altri tre che mi si avvicinano.
Tutti e cinque si tirano fuori il cazzo e cominciano a menarselo. Non vedendo alcuna strana reazione da parte mia, piano piano si avvicinano a me e mi cominciano ad appoggiare i loro arnesi sulla faccia.
Mi sono ritrovato con cazzi sulle guance, vicino agli occhi e alla bocca. Era quello che volevo, ho cominciato a succhiarli uno ad uno e a volte mi ritrovavo anche due cazzi contemporaneamente in bocca mentre gli altri continuavano ad accarezzarmi il viso con le loro aste.
Ad uno ad uno li ho fatti sborrare poi mi sono alzato, mi sono nuovamente appoggiato al muro e quando dopo poco mi si è avvicinato un uomo, ho tirato fuori il mio cazzo e questo mi ha fatto un bel pompino.
Mi è piaciuto molto ed ho passato un'ora fantastica.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
Vita da schiava (parte seconda)
dopo quel giorno in cui il mio padrone mi aveva offerto ai suoi amici come merce da usare a loro piacimento era inevitabile che stava per accadere mi qualcosa che mi avevasempre eccitato il solo pensarne ma che mi aveva anche un po' spaventata, sarei diventata la sua puttana, il suo oggetto da usare quando e con chi aveva voglia. Infatti una volta congedati gli ospiti, egli mi saluto' e mi lascio' tornare a casa dicendomi che non sarebbe passato molto tempo per un altro incontro. da li a qualche giorno ricevetti una sua chiamata, mi disse di venire a casa sua, prepararmi, truccarmi per bene e con abiti molto provocanti che stavolta mi avrebbe fatto una sorpresa. ero eccitatissima ma allo stesso tempo un po' timorosa in quanto non sapendo cosa aveva in mente......un po' mi spaventava. tuttavia mi recai come mi aveva chiesto il mio padroe a casa sua, mi preparai come lui aveva chiesto e quandi fui pronta egli mi ordino' di voltarmi, di mettermi in ginocchio davanti ai suoi pantaloni, a quel punto mi bendo' e mi lego' le mani dietro la schiena, mi ordino' di aprire la bocca e mi infilo subito il suo grosso cazzo fino in gola, mi scopo' letteralmente la bocca come se fosse una fica o un buco del culo e per non rovinare il trucco della sua puttana mi venne in bocca e io dovetti bere tutto quanto. mi slego' le mani ma non mi tolse la benda, mi ordino' di spalancare per bene con le mani le natiche e dopo qualche secodo mi infilo un cuneo anale ben lubificato nel culo, a quel punto mi alzai e capii che avrei subito pesanti penetrazioni.
di li a qualche i stante mi aspettavo di sentire suonare alla porta ma non ci fu nulla del genere, mi mise il collare e mi condusse nel garage, mi bendo' e mi carico nel baule della sua macchina SW dicendomi che mi avrebbe portato a fare un giretto. ero nel panico piu totale ma avevo addosso un'eccitazione che andava oltre ogni immaginazione. senti il motore mettersi in moto e partire, percoremmo poca strada forse 10 chilometri o poco piu e quando la macchina si fermo' il mio cuore batteva oltre 100 alll'ora, ho pensato : ecco siamo arrivati ora tocca a me. sentii il mio padrone scendere dalla macchina, chiudere la porta e salutare un gruppetto di uomii che poteva andare da 4 a 6 ersone. dalle voci delle persone non sembravano essere tutti italiani. ad un certo punto il baule si apri, una mano mi afferro' il collare e mi mise il guinzaglio e venni condotta fuori dalla macchina, in piedi bendata, mi tolse la benda e vidi attorno a me 6 uomini maturi, calvi, con la pancia, robusti, con la barba sfatta e poco piu in la vidi molti camion parcheggiati regolarmente, capii subito che il padrone mi aveva portato all'autoporto di fernetti, un parcheggio camion nei pressi del cofine italo sloveno qui a trieste, e si ra accordato con uno di loro nei giorni prima dicendo che avrebbe portato la sua puttana travesta e l'avrebbe ceduta per un ora ad un gruppo fornito di camionisti e che sarebbe venuto a prenderla dopo un ora esatta e che nell'arco di quel tempo avrebbero potuto abusare di me in ogni modo. e cosi fu....vidi il padrone voltarsi e diigersi verso il bar mentre il piu robusto dei 6 mi alzo di peso e mi mise in spalla e mi porto all'interno del container di un camion dove c'era un materasso e alcune sedie. mi mise a terra e mi disse di inginocchiarmi e che a turno avrei dovuto succhiare tutti e 6 i loro cazzi. io vista la situazione non osai nemmeno tentare di dire qualcosa e cosi obbedii e cominciai a slacciare i pantaloni uno dopo l'altro e non vi dico cosa mi sarebbe aspettato.....certi cazzi erano veramente grossi e incazzati. uno di loro vedendomi alla pecorina mentre slacciavo i pantaloni ad un suo collega non si senti piu nella pelle e mi assali come un animale, si avvinghio intorno alle mie coscie e comincio a toccarmi dappertutto e fu li che trovo il cuneo conficcato nel mio culo, a quel punto non so cosa blatero' ai compagni e in che lingua ma in un battibalena ebbi tre di lor dietro di me e mentre mi veniva sfilato il cuneo senza troppi complimenti prese il suo posto un cazzo vero che comincio a sbattermi con violenza, io all'inizio urlai anche perche' non ero preparata a tanta foga e allora per soffocare le mie urla uno di loro mi prese la testa e me la premette sul suo cazzo e comincio' a violentarmi anche la bocca. uno dopo l'altro usarono i miei due buchi fino a che ebbi due cazzi nel culo e due in bocca e due nelle mani, ero completamente piena. dopo essermi venuti copiosamente sul corpo mi voltarono e senza dire una parola a turno mi infilarono le loro mani nel buco del culo che oramai era completamente ridotto ad un brandello di carne. ero talmente sinita che non avevo nemmeno la forza di dire basta e cosi subii in silenzio la violenza nel mio culo. alla fine quando tutti ebbero abusato con la mano del mio ano, l'ora era oramai scaduta e venne il mio padrone a prelevarmi, neanche una parola, mi bendo' e mi carico' nel baule della macchina e mi condusse a casa sua dove mi disse di cambiarmi e tornare a casa sempre disponibile al prossimo incontro.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
Arancia meccanica..autorizzata
Leggo una inserzione..coppia affiatata con lei molto porca amerebbe creare una situazione di violenza di gruppo su mia moglie, dopo avermi legato ed imbavagliato ad un albero..
Provo a scrivere, mai fatto prima d’ora, ma potrebbe essere una esperienza anche interessante, chissà..
Cominciano le trattative, io millanto di avere 2 amici dispostissimi ed affiatati, invece non ho un cazzo di nessuno ancora contattato, se il discorso va avanti penso 2 pirla per dirla alla milanese, si trovano sempre.
Tengo i contatti con lui, lo vedo un tipo malfidente, pignolo, pedante ed eccessivamente prudente, un impiegatuzzo alla fantozzi ; io sono nato e cresciuto in un rione di periferia, a scuola dei tipi come questo qui li prendevamo a calci in culo e gli fregavamo la merenda..adesso che siamo più grandicelli, la sua merenda, la cara mogliettina, gliela freghiamo in tutti i sensi e col suo permesso per giunta…meglio di così…
Al bar di sera avvicino uno alla volta i miei più fidati amici di cazzate giovanili, e gli faccio la proposta. Accettano senza esitazione. Ho ancora un certo ascendente su una piccola comunità, conquistato e pagato a caro prezzo, negli anni di scuola, ma questa è un'altra storia…
Continuano le trattative, questa coppia non è della mia città ma di una distante una cinquantina di chilometri.
Mi dicono le loro intenzioni.. vorrebbero che gli aspettassimo in un boschetto convenuto, lasciarli cominciare il rapporto, circondare la loro macchina… quando lui glielo ha gia messo dentro, battergli i finestrini, apostrofare sua moglie pesantemente, aprire la macchina, tirarli fuori in malo modo, legarlo ad un albero, imbavagliarlo, e sbattergli la moglie a turno davanti ai suoi occhi, trattandola da troia che a lui eccita molto.
Arriva il giorno convenuto, io e i miei amici aspettiamo alla periferia della città, vicino alla zona industriale nella stradina la coppia. Arriva una macchina, il tizio mi aveva detto di arrivare con una jeep Toyota, ..mi sembra abbia detto nera.
La macchina arriva, si ferma, dopo un po’ i finestrini si appannano, siamo pronti, lo confesso che sono un po’ emozionato, ma devo dare sicurezza agli altri 2, di cui avevo millantato di aver gia fatto esperienze di questo genere…
Adesso dico…circondiamo la macchina, sono li, lei è sdraiata con le gambe larghe, vestita da troia da monta, peccato che non le ha fatto mettere le giarrettierecome gli avevo suggerito, ma anche body e autoreggenti possono bastare.
Lui è gia sudaticcio dopo 10 o 15 stantuffate alla sua troia…
Appena ci scorgono che li osserviamo dai finestrini, impallidiscono…che attori penso, si sono immedesimati bene nella parte. Apro la portiera, tiro fuori il marito e a calci in culo lo faccio accomodare vicino ad una albero. Fa l’impietrito, un vero attore! Lo leghiamo ed imbavagliamo, anche se non ha neanche fiato…
Vedi cosa vuol dire il lavoro sedentario…ti rammollisci come sto qua.. dico al mio amico..divertito. Prendiamo la moglie, gliela facciamo vedere prima del trattamento e cominciamo in gruppo dapprima a toccarla dappertutto, poi la facciamo inginocchiare e glielo mettiamo a turno in bocca..Prima fa la ritrosa..attrice consumata pure lei!!!…poi comincia a prenderci gusto, e chiudendo gli occhi comincia a prenderlo in bocca con più passione…Adesso mi giro per chiedere al marito se vuole che la montiamo coi preservativi o no..non dice niente e visto che chi tace acconsente, decido di non usarli, si vede che le piace che gliela riempiamo di sborra. ..
Cominciamo a sbatterglielo dappertutto, prima io in bocca e 1 nella fica, poi in due uno nella fica, uno nel culo,e il terzo la soffoca quasi col cazzo fino in gola…Veniamo quasi assieme, chi arriva prima aspetta!!! Nella fica, nel culo ed in bocca. Lei geme di piacere… Finito il servizio la ringraziamo, lei non ci dice niente e corre ad abbracciare suo marito, che se lo voglia fare legato all’albero? Penso, vuoi vedere che in 3 non l’abbiamo neanche saziata? Ci incamminiamo per il sentiero lasciando li la coppietta ed improvvisamente vedo due fari…che avanzano.. dalla Toyota… blu esce un signore con la moglie che vedendoci si scusa per il ritardo ma non è pratico del luogo. Possiamo cominciare?? Io e mia moglie siamo pronti!!!
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17 years ago
leonida1960,
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Last visit: 3 years ago
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La nostra trasgressione
IL SESSO IN CAM
C’eravamo iscritti su Desiderya per il gusto di conoscere qualche coppia che fosse disposta a trasgredire con noi facendo un po’ di sesso in cam.
Grazie a Desiderya abbiamo avuto molti contatti, scelti rigorosamente tra coppie molto distanti dalla nostra residenza per la paura folle che avevamo, e abbiamo ancora, di imbatterci in qualche persona che ci conosca.
Siamo una coppia con un’ottima reputazione, e mai vorremmo che qualche buontempone ci sputtanasse per questa piccola voglia di trasgredire che gradualmente ci stava conquistando.
Abbiamo chattato con molte coppie, o presunte tali, e piano piano abbiamo effettuato una scrematura dei nostri contatti al fine di selezionare quelli che ci intrigavano di più.
Con i migliori di loro siamo riusciti a fare del sesso in cam superando la grandissima vergogna che regnava dentro di noi. Molti di loro ci confidavano che non era una cosa appagante, e che ben presto ci sarebbe apparso come una pratica inutile e noiosa. Secondo loro l’unica vera e piacevole trasgressione sarebbe stata quella di fare sesso dal vivo insieme ad un’altra coppia.
La cosa ci pareva assurda e impossibile dal momento che abbiamo passato i quarant’anni senza che nessuno di noi due fosse mai stato con un altro partner al di fuori della nostra ormai solida coppia. Il tutto con una fortissima aggravante: siamo entrambi molto gelosi.
Una dei tanti contatti che avevamo selezionato nella penisola, ci convinse a contattare qualche coppia della nostra regione spiegandoci che solamente in quel modo saremmo riusciti finalmente a provare il piacere della vera trasgressione.
LA RICERCA DI UNA COPPIA VICINA
Non eravamo molto convinti, ci stuzzicava solo il fatto che avremmo potuto fare sesso insieme ad un’altra coppia, ognuno con il suo partner come in cam, ma nello stesso letto. Una cosa sicuramente molto più intrigante.
Ogni volta che uscivamo da casa ci guardavamo tutte le coppie che incontravamo x strada e ci facevamo sempre la stessa domanda: lo faremmo con loro? La risposta che ci davamo era sempre unanime e negativa. Era impossibile scorgere in una coppia qualche particolare che ci avrebbe convinto a superare il nostro grande timore.
Eppure, nonostante la titubanza che ci assaliva, abbiamo cominciato a contattare coppie residenti nella nostra isola. Le chattate assumevano la forma di telenovele, lunghissime e con innumerevoli episodi. Cercavamo di scoprire ogni dettaglio dei nostri interlocutori per essere matematicamente certi che fossero persone assolutamente estranee alle nostre conoscenze della vita normale.
Con grande trepidazione siamo riusciti ad organizzare qualche pizzata conoscitiva. Abbiamo incontrato sempre coppie squisite, a conferma che la nostra meticolosa selezione aveva dato buoni frutti.
Non è mai nato il giusto feeling per andare avanti e questo fatto ci stava demotivando. Certo, abbiamo guadagnato delle ottime amicizie “normali”, ma noi cercavamo un’amicizia un po’ particolare..
L’ULTIMO TENTATIVO
La demoralizzazione era arrivata ormai alle stelle quando, la sera prima dell’ultimo incontro programmato, ci arrivava un sms che, laconicamente, ci comunicava che la pizzata conoscitiva non si sarebbe mai più tenuta. È stata una delusione pazzesca, proprio con la coppia che avevamo pazientemente selezionato e sulla quale avevamo riposto tutta la nostra fiducia.
Il nostro weekend era stato irrimediabilmente rovinato. Ne parlammo in chat con una coppia che non avevamo mai visto in cam, ma che ci attirava per la grandissima simpatia che trasmetteva tramite la fredda finestrella di messenger.
Sicuramente doveva trattarsi di due persone fisicamente sgradevoli dal momento che, in genere, la simpatia e la bellezza sono vocaboli che non vanno assolutamente d’accordo.
Questa coppia ci trasmise parole confortanti e si offrì di incontrarci. Organizzammo in fretta e furia una pizzata conoscitiva, ben consapevoli che non avremmo certo trovato due divinità greche, ma sicuramente due persone sincere e cordiali.
L’INCONTRO
Ci incontrammo fuori città. Con nostra grande sorpresa scoprimmo che non si trattava assolutamente di persone dall’aspetto sgradevole, ma di una coppia veramente attraente.
Lui, bell’uomo, alto, snello, fisico atletico, ha subito catturato le attenzioni di mia moglie. Lei, molto graziosa, dolce, affascinante, ha straordinariamente catturato le mie.
Durante la pizzata abbiamo avuto modo di apprezzare, oltre alla loro accattivante simpatia, che ben conoscevamo, anche la loro splendida educazione e la loro notevole cultura.
Dopo la pizzata decidemmo di fare una passeggiata in un parco distante alcuni chilometri. Andammo con le nostre auto, loro ci facevano strada e noi li seguivamo. Durante il viaggio, io e mia moglie commentavamo la serata. Eravamo entusiasti e consapevoli di esserci imbattuti in una coppia unica, troppo bella per essere vera.
Passeggiammo nel parco, in compagnia del silenzio e delle stelle.
Dopo la passeggiata ci invitarono nella loro casetta di montagna a bere un bicchiere di buon vino. Tra un sorso e l’altro parlammo di tutto, tranne che di sesso, ma era bello lo stesso, sicuramente avevamo trovato un’altra coppia di amici “normali”, anche se questa volta erano davvero speciali.
MEZZANOTTE
Era mezzanotte, uscimmo in cortile. Ci sedemmo sotto un grande leccio che, tra i suoi ruvidi rami, ci lasciava intravedere le stelle. L’atmosfera era molto romantica, io baciavo mia moglie e lui baciava la sua, fantastico! Le effusioni durarono una buona mezzora, quindi decidemmo di entrare in casa e di continuare quegli splendidi momenti comodamente sdraiati sul loro letto matrimoniale, con la stessa penombra che regnava nel cortile.
Sentivo di amare mia moglie come non mai, provavo una bellissima sensazione. Faceva caldo, mi tolsi la camicia e così fece pure il lui dell’altra coppia. Baciavamo le nostre donne con una immensa passione e, senza che ci fosse nessun accordo, entrambi le liberammo del loro caldissimo e scomodissimo vestito.
E così, pezzo dopo pezzo, sparirono pure i nostri pantaloni, le calze, e poi i reggiseno e gli slip. Senza rendercene conto ci trovammo completamente nudi. La cosa più strana è che eravamo tutti e quattro sereni, senza quella scomoda vergogna che si prova quando ci si mostra in webcam.
E qui notammo, con grandissima sorpresa, che lui aveva un fisico perfetto ed era molto ben dotato. La sua donna, in aperto contrasto con quel dolce visino acqua e sapone, sfoderava un fisico mozzafiato, bello, sodo, con tutte le curve al posto giusto. Mi pizzicai due volte, convinto che mi sarei svegliato, ma era tutto vero, eravamo lì con loro in un’atmosfera da mille e una notte.
QUATTRO ORE DI SESSO
In poco tempo in quel letto non avevamo più una posizione definita, io accarezzavo la lei, lui accarezzava mia moglie. Ci comportavamo con estrema naturalezza e con tantissima dolcezza. Ci baciavamo con passione e ci alternavamo: un po’ con la nostra moglie e un po’ con la moglie dell’altro. La mia grande gelosia era sparita e mi sentivo veramente felice nel vedere mia moglie che giocava con lui e con il suo grosso attrezzo.
Per la prima volta in vita mia ho fatto godere una donna che non fosse mia moglie. È stata un’esperienza fantastica tenerla stretta e sentirla ansimare di piacere e nel contempo vederla vibrare e godere.
Abbiamo fatto del sesso veramente speciale per quattro ore, altro che sesso in cam! Un’esperienza stupenda e indimenticabile che io e mia moglie speriamo di ripetere al più presto. Un’esperienza che ci ha resi molto più uniti e complici di quanto non lo fossimo mai stati.
Ancora un grazie a questa fantastica coppia che ci ha regalato uno dei giorni più belli della nostra vita.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
La mia prima volta con .....
non tanto tempo fa, ero con un mio amico a cazzeggiare per le strade dl mio paese.Ad un certo punto stanco della solita routine , decido di andare verso cassino città a circa mezz ora dal mio paese.Il mio amico, doveva prendere le sigarette e allora decidiamo di fermarci in un bar... un bar a me sconosciuto.., ma ben frequenrtato...
A un certo punto mentre facevo al fila in cassa , mi scappa di fare la pipì ,ma giro e mi rigiro a cercare il mio amico e nn lo vedo piu'.Allora corro giu' nel bagno e mi metto a sbattere inisistentemente sulla porta dl bagno che era chiuso..No nn ero ammattito,ma pensavo ci fosse il mio amico così io molto da maschio rude quale io sono, urlo:muoviti pezzi di merda mi sta scappando... una voce mi dice :un attimooooo ..La voce nn era quella del mio amico e mi sono un po' irrigidito, di botto si sente lo scarico del bagno e la serratura che si apre.... In questo frattempo, pensavo che ero solo in quel posto grande e che il mio amico nn sapevo piu' dove fosse...si apre la porta.....io che ero soprappensiero, e distratto dai miei pensieri , mi vedo uscire dal bagno un ragazzo fantasticamente bello,capello medio lungo, camicia bianca aperta di alcuni bottoni, jeans ben stretto occhi verdi colore della carnaggione scura di abbronzatura, io non c'ho capito piu' niente ho solo sentito una cosa dura crescere nei miei boxer, gli occhi salivano e scendevano da quel corpo da sogno.....tutto questo è successo in pochissimi secondi il tempo che si aprisse bene la porta del bagno ...tornato in me , ma non tanto tornato,perchè con fare da maschio bastardo e sicuro di se, prendo al colletto della camicia il ragazzo che a prima vista poteva avere 18 19 anni ;gli urlo contro ora tu entri con me in bagnoe mi chiudo dietro la porta... lui tra l essere stupido e spaventato, non reagisce e per pochi secondi ci guardiamo negli occhi anche se lui era un po' piu' basso di me , sono stati quei secondi piu' intensi della mia vita xchè dovevo rimanere li con quelle fermezza e freddezza, ma in realtà neanche io sapevo cosa stavo facendo, ma sentivo che mi piaceva quella cosa e non pensavo neanche che potesse entrare qualcuno e beccarci li insieme , non ho pensato in quei momenti neanche a chi potesse essere con il ragazzo che forse lo aspettavano , sono riuscito solo ad isolarmi dal mondo intero e non mi era mai successo, mi sentivo attratto e il mio cazzo continuava a pulsare da dentro i boxer.... nel frattempo la mano con cui avevo afferrato il colletto della sua camicia gli scivola dietro al collo, e lui continuava a non capire ,allora con un colpo di forza avvicino la sua faccia alla mia , le nostre labbra si sfiorano e i nostri respiri diventano piu' accellerati, ma di botto rimango senza respiro mi si chiudono gli occchi e mi avvicino ancora di piu' a lui e lo bacio ....le sue labbra erano calde e morbidose e la lingua bagnata di una saliva saporita che non avrei mai smesso di succhiare. tutto questo x pochi secondi di botto lui mi da una spinta e mi urla con voce quasi senza tono : ma sei impazzito, ma che cazzo stai facendo ,ma non so perche mentre provava ad urlarmi queste cose , vedevo le sue labbra che si riavvicinavano alle mie io ero rimasto immobile alla parete ma lui veniva verso di me come una calamita e mi ha messo la lingua in bocca mentre le nostre mani andavano dappertutto, lo baciavo lungo il collo , con le mani sul viso per sentirlo pensavo dentro di me ora apro gli occhi e tutto è finito , è solo un sogno....infatti così ho fatto li ho aperti e quando ho mrealizzato il tutto , non capivo cosa stesse succedendo, io un maschio che scopava a destra e a manca con le donne , che stavo baciando e toccando un ragazzo e piu' lo guardavo e piu' ne avevo voglia, le mie mani gli sbottonavano la camicetta ed inizio così a leccarlo , ma tra i baci e slinguazzate varie come se ci fossimo conosciuti da sempre , una sensazione irrepetibile che ancora ora se ci ripenso mi diventa duro come il travertino ...due uomini in un bagno senza neanche sapere come si chiamavano , che si stavano amando , ma sempre due perfetti sconosciuti...mentre lo baciavo le mie mani e le sue cercavano di sbottonate i pantaloni e una volta sbottonati , lo faccio salire sulla tazza , era bellissimo uno spettacolo , le mie labbra scivolavano su tutto il suo corpo profumatissimo , la curiosità di quello che stava succedendo, mi porta la mia bocca sui suoi boxer e per la prima volta ero vicino un organo maschile, nonho mai tremato così tanto in vita mia neanche in pieno inverno con la febbre a 40....gli dieti un bacio e mi fermai li, poi le mie labbra dinuovo alla ricerca delle sue labbra mentre le mani lo accarezzavano senza mai fermarsi, finche' lui nn prende la mia mano destra e la dirige verso il suo pacco che sembra esplodesse fu una sensazione bellissima speravo non finisse mai....incomicio' a succhiarmi il capezzolo sinistro e mi sembrava di toccare il cielo e non capivo piu' dove fossi,ma eravamo io e lui persi nel mondo un mondo che non avevo mai conosciuto.Lo prendo così sulla testa e lo faccio chinare sul mio pacco mezzo fuori dai boxer verso l ombellico , con tocco deciso,me li tira giu, e mi ritrovai mezzo nudo davanti ad un perfetto sconosciuto.Avvicina la sua mano sul mio cazzo, inizia a segarlo e li ho capito che stavo per fare sesso con un ragazzo e ho finalmente realizzato tutto, non era un sogno ma la pura realtà... con mosse prima delicate che iniziano a prendere velocità incomincio' a masturbarmi finchè finalmente le sue labbra si avvicinano al mio cazzo, e lui inginocchio con quei suoi occhioni dolci mi guardo' come per avere il mio consenso e io con un cenno gli feci capire che non vedevo l ora...e così in pochi secondi la sua bocca calda e piena di saliva anche se aveva la bocca secca x l emozione e il cuore che stava x uscirgli di fuori, incomincio' a succhiarlo prima piano perchè non troppo capace , ma una spinta della mia mano sulla sua testa , fa sì che incomincia ad aumentare la velocità.... era bravissimo mai nessuna era stata così brava e accorta , così per ancora pochi minuti poi si alzo' e mi bacio' dinuovo e fui io così a fare cio' che lui aveva fatto a me , con un sorrisetto dolce , mi fece capire che gli avrebbe fatto piacere se anchi glielo succhiassi....ancora aveva i boxer infilati...ma poco dopo non li aveva piu' addosso, e tiro' fuori un cazzo enorme , non ne avevo mai visto uno da così vicino ero curioso, avevo voglia di assoporarlo,rimasi a bocca aperta, era grosso e duro, e iniziai a baciarlo prima dolcemente epoi lo infilai tutto in gola sentivo lui gemere , e la cosa mi eccitava ancora dipiu' mentre lui mi strizzava i capezzoli..... era un cazzo fantastico, non pensavamo neanche piu' che ci trovavamo dentro un cesso pubblico,per noi eravamo semplicemente in un prato fiorito a fare l amore. sentivo il cazzo che pulsava pulsava e mentre io mi segavo e ancora tenevo il suo cazzo in bocca, volevo non finissemai, lui si giro' e allora misi la mia lingua inmezzo a quel culetto che per me sconosciuta come cosa, aveva dei peletti biondi e per me era una novità, ma piacevole .Un culo muscoloso con un buchetto stretto che mentre lo leccavo provavo a metterci un dito dentro e sentivo il suo dolore che come arrivava la mia lingua si trasformava in piacere.... fino a chè con voce sottile mi dice ....:sto per veniiiireeeeee e si gira di botto e mentre glilo succhiavo incomincia a sborrare, mi schizza su tutto il petto e in viso era tanta ma tanta e calda e un profumo strano sensazione strana anche ,subito riprende il mio cazzo in bocca e come sto per sborrare anch io si fa schizzare sul viso e sui pettorali super muscolosi......come ho finito di godere, si alza e ci abbracciammo e il nostro sperma si mischia tra i nostri corpi, ma non ci faceva schifo e tutto fini' con un bacio dolce e duraturo........nessuno dei due oso' pulirsi,ci rivestimmo con tutto mil nostro sperma addosso edi fretta riuscimmo a scambiarci il numero di cellulare.......e fu così che per una semplice pisciata che neanche ho piu' fatto che ebbi il mio primo rapporto sessuale con un ragazzo.....non dimentichero' mai qul 11/09 e mesi successivi.......
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17 years ago
admin, 75
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Giovedì
L’appuntamento è per le 11.30. Avremo tempo sino alle 15.30 circa.
Le istruzioni prevedono che, prima di ricevere la Padrona, io indossi il “collarino” col campanello ai genitali, il collare, ed il guinzaglio.
Sono sempre agitato ed eccitato prima che arrivi la Padrona.
Ho pensato di farLe una sorpresa (a volte le gradisce): la aspetterò nella casetta. Gli accessori indosso, nudo, in ginocchio. Le farò le feste quando arriverà.
E’ all’uscita dell’autostrada. Vado e mi preparo.
Dopo un attimo suona il telefono. E’ Lei, ci sarà il portone chiuso.
Mi saluta allegra, affabile come sempre. “Ho voglia di un caffè”.
Cazzo!!!! Mi sfugge un “ma non posso…….” E mi becco un “COME NON PUOI. NON ESISTE NON PUOI”.
E’ vero, ho detto una cazzata. Posso. Certo.
“Ci vediamo sotto i portici, 5 minuti e arrivo”.
“NON FARE ASPETTARE LA TUA PADRONA”.
Mi sbrigo. Tolgo collare e guinzaglio. Mi rivesto ma naturalmente tengo indosso il collarino e non metto l’intimo. La Padrona non vuole che io indossi l’intimo quando ci vediamo.
Un sorriso cordiale. “Ciao, tutto bene?”
Ci avviamo al caffè e conversiamo del più e del meno.
Poi si va.
La chiave del portone non funziona. Mi fa disperare sta chiave. Mi girano i coglioni a suonare ancora a qualcuno. L’avevo già fatto prima. Ma non posso permettermi di andare a procurarmi un’altra chiave in questo momento. Scelgo un altro condomino e suono. Nessuno. Suono un altro campanello. Apre ancora prima di chiede “chi è”, e ci intrufoliamo di corsa senza dire nulla.
La prima cosa da fare è spogliarsi. Almeno per me. Non posso stare vestito davanti alla Padrona.
E’ splendida vestita di bianco. Sandaletti bianchi (quelli che ho sul cell come sfondo) e calze a rete bianche. Minigonna bianca. Maglietta con zip bianca. Non credo abbia il reggiseno, ma non ne ha bisogno, sinceramente.
Nudo, la saluto come si deve. La abbraccio e Le do qualche bacio. Si ritrae. “Siediti” e mi indica la solita sedia.
All’improvviso compare una benda in seta. Non ci vedo più. Le mani vengono legate alla spalliera della sedia. Abbiamo appena iniziato e sono già inoffensivo; inerme.
Mi passa dietro la schiena, le sfioro le gambe. Lei mi accarezza il torace. Qualche bacio sfiorato.
Si allontana, ma non vedo cosa fa.
Le chiedo. Non risponde.
Sento che toglie le scarpe (peccato, penso io). Ma poi le rimette. Ha tolto le calze e la gonna.
Sento la zip. Toglie la maglietta.
Ora dovrebbe essere nuda.
Mi sfiora, si siede sulle mie ginocchia. E non è nuda. Cosa indosserà? L’avrei scoperto solo molto tempo dopo. Non so come si chiama, ma è una specie di vestaglietta in pizzo. Nera. Sexyssima da vedere e anche da sentire a pelle.
Il cazzo è durissimo. E non potrebbe essere diversamente.
Si side sul tavolo mi porge piedi e sandaletti da baciare e leccare, ed io non risparmio la lingua. Succhio, avido. Infilo la lingua fin dove posso. Mi accarezza i genitali e i capezzoli con i sandaletti. La suola è fredda. Mi manda in visibilio.
Mi “lamento” per il fatto che non posso vederla. Ma non importa.
Usa il mio uccello. Ci gioca. Ci si siede sopra. E’ bagnatissima. Mi bacia. Si alza. Lo succhia e mi fa assaggiare le goccioline che fuoriescono.
“Grazie Padrona”.
Mi accarezza, ma sento che il contatto è diverso dal solito. Con cosa mi tocca? E’ morbido…… non capisco.
Anzi capisco: è un guanto!! Glieli ho visti quei guanti. Li usa per guidare, talvolta. Sublime il tocco con il guanto.
Mi toglie la benda. Si siede sul tavolo davanti a me. 50 centimetri ma non posso toccare né leccare. Soffro.
Si tocca. Col guanto. Si masturba. Si infila dentro un dito guantato. Lo succhia. Me lo fa succhiare. Non resisto più. Credo di non resistere più, perché la tortura è appena iniziata.
Si fa leccare la fica, è molto umida (la fica della mia Padrona secerne molto nettare regale).
Mi slega. Ho le braccia indolenzite, ma non importa: ho potuto leccare e tanto basta.
Mi ordina di mettermi in ginocchio, ed obbedisco. Ma non ho capito: devo mettermi carponi.
Mi sento un po’ ridicolo. Carponi, col guinzaglio al collo……..
“Vieni Bubi, andiamo” Le parole della Padrona mi riportano alla realtà. Sono il Suo cagnolino, e devo seguirla a quattro zampe verso la camera da letto.
Saranno 45 anni che non mi muovo a quattro zampe. Sono un po’ fuori allenamento ma sarà meglio che mi sbrighi. Le ginocchia fanno male, il collare “tira”, ed è bellissimo vedere la Padrona che cammina sui tacchi a spillo davanti a me.
Purtroppo la macchina fotografica fa le bizze. Ha scattato solo due foto (seduto, legato e bendato, stavolta non ancora imbavagliato) poi è andata in tilt. Pazienza. Useremo la camera dei cellulari, anche se la qualità delle foto sarà sicuramente inferiore.
Giunti in camera devo inginocchiarmi ai piedi letto. La Padrona si siede comoda, e mi porge ancora piedi con sandaletti da adorare.
Poi se alza. “Sta lì, fermo, non ti muovere. Ho detto non ti muovere”.
Va in soggiorno e torna con i legacci.
Devo sedermi in fondo al letto. Ai piedi del letto, ovviamente. Non capisco cose vuol fare ma mi adeguo prontamente. Il guinzaglio ce l’ha in mano Lei.
Vengo ancora legato, stavolta a braccia larghe. Almeno sotto il sedere mi ha consentito di mettere un cuscino. Mi vuole bene la mia Padrona.
Mi sono poi rivisto in quella posizione nella foto che mi ha scattato: ero davvero ridicolo ma ……
Si avvicina mi mette la fica a portata di lingua. Capisco e mi ci fiondo. Lecco più che posso perché so che tra poco me la tirerà via.
Mi guarda dall’alto verso il basso (come è giusto che sia).
“Chi sei tu?”
“Il Tuo schiavo, Padrona”
“Chi?!”
“Il Tuo UMILE schiavo, Padrona”.
Sono un verme, ma mi piace e pare piaccia anche a Lei, che è la cosa più importante.
Certo fuori dal letto (eufemisticamente) sono ben altra cosa. E forse anche per questo piaccio alla mia Padrona. Ma lì………
Mi abbandona. Se ne va. Resto solo. “Padrona ci sei?”
Torna e si siede sul comò. Mangia un pezzetto del dolce che ho comprato per il pranzo. Mi guarda. Soffro perché è lontana da me.
Non ha ancora tolto la vestaglietta, ed è bellissima. Le scatto un paio di foto col suo cellulare (che ha lasciato lì vicino ed il legaccio mi consente ancora qualche movimento), nella speranza che poi me le trasmetterà.
Vorrei masturbarmi e con qualche contorsione riesco a prendermelo in mano. Me lo meno. Mi guarda e ride. Ed io sono eccitato (anche la Padrona è eccitata).
Mi slega e mi indica il letto. Ora ci posso (devo) salire e stendermi a pancia (e uccello! Ma non mi diventa mai molle? Mah…) in su.
Si mette a cavalcioni sopra di me. Sta sempre sopra. Una volta l’ho scopata un po’ da “uomo”, non si era sottratta ma avevo notato che mi guardava con un certo sogghigno. Non capivo cosa significasse ma poi me l’ha detto.
“Ora sei contento? Credi di avermi scopata?”
La guardavo e non capivo.
“Certo che Ti ho scopata e mi sembrava che Ti piacesse anche”, risposi.
“Beh, tranquillo. Ho trattenuto l’orgasmo. E adesso leccami e fammi godere”.
Ci sono rimasto di merda.
Tornando ai nostri tempi.
Mi cavalca un po’, su e già. Dentro e fuori. Bello.
Poi si rialza, e si mette in posizione perpendicolare alla mia faccia. Si abbassa e capisco che devo leccare.
Miodiochebello.
“Lappo” come un cagnolino in lungo e in largo, mi soffermo sul clito. Lo succhio.
Gode.
Mi pizzica i capezzoli, li massaggia, li sfiora, li strizza.
Le parlo, e mi zittisce
“Lecca”.
“Sta zitto e lecca”
Godo. Forse la prossima volta aggiungerà “Lecca, schiavo!. Lecca, cane! Etc etc etc” Se vorrà, lo farà. Potrà farlo, se vorrà e se Le piacerà.
Scende a fare un 69 e si rialza.
Gode.
Mi pizzica ancora. Le piace e mi piace. Fa male ma mi piace da morire.
Mi fa ricordare quando, non avendo una Padrona, mi masturbavo mettendo due mollette da biancheria ai capezzoli: Ma così è molto più bello.
Torna a cavalcarmi. Si infila nuovamente l’uccello. Non lo sapevo ancora, ma sarebbe stata un cavalcata lunghissima. E avrei dovuto impegnarmi molto per non venire. Guai se fossi venuto senza ordine della Padrona.
Non sarebbe tanto difficile trattenere l’orgasmo, se Lei non mi torturasse i capezzoli e non mi frustasse col guinzaglio!
Il problema è che mi tortura e mi frusta con molto piacere (prima Suo e poi mio, ovviamente), e ciò mette a DURA prova la mia capacità di resistere.
“Sfrutta il mio uccello. Goditelo. Usami. Sono il Tuo umile schiavo, il Tuo oggetto di piacere”.
Sembra apprezzare le mie parole e mi chiava ancora più forte.
Gode, si vede e si sente.
Chiedo se posso venire ma non ottengo risposta.
Mi chiava ancora, mi pizzica, mi frusta.
Chiedo se posso godere.
“DEVI godere. Ti ordino di godere”.
E godo.
Siamo (sono) stanchi(o). Facciamo sesso da quasi tre ore.
Si stende sul letto. E’ sudata anche Lei.
Due coccole. Un bacino.
Mmmmmmhhhhh come si sta bene.
Confermo.
“Ora puliscimi”.
Cerco i fazzolettini. Assurdo. Basta un’occhiata e capisco: la Padrona va pulita con la lingua, non con i fazzolettini.
Devo ancora imparare, ma imparerò. La Padrona dice di essere anche Lei una principiante. Non ho motivo per non crederLe, ma devo dire che sta imparando molto alla svelta.
Dobbiamo ricollegarci al mondo. Sono le 15.00.
Mangiamo insieme la pizza che ho comprato e quel che resta dei dolcetti.
Si torna in ufficio.
Speriamo che mi mandi le foto. E me la ha mandate.
Un messaggio mentro sto scrivendo. E’ Lei. “Stai bene?”
“Sto facendo il compitino”.
“Bravo. Ce l’hai duro?”
“No, Padrona. Ma a sentirTi così vicina…..”
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17 years ago
admin, 75
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Quando si dice.......culo.
Nella casa adiacente la nostra era venuta ad abitare la figlia sposata di un amico, che abitava pure lui nello stesso stabile. Lei niente di che, faceva supplenze......lui non lo conoscevamo nemmeno perchè era ufficiale di carriera a Roma e faceva il pendolare tornando a casa soltanto il venerdì sera per ripartire il lunedì mattina. Di lui sapevamo solo che era di origini siciliane.
Mia moglie mi raccontava che spesso F. andava a trovarla nel pomeriggio e prendevano il caffè assieme.......le signore praticamente si facevano compagnia vicendevolmente.
Una sera, al ritorno da lavoro, mia moglie mi racconta del pomeriggio appena trascorso.......e mi dice che, nonostante i pochi anni di matrimonio e una bimba di qualche mese, F. vuole lasciare il marito per gravi incomprensioni. Ovviamente tra amiche ci si sfoga e F. racconta che il marito si sta dimostrando diverso da quello conosciuto in passato e che le ha proposto di fare delle foto spinte.
Noi che di queste cose ne masticavamo già da un bel pò, essendo più avanti negli anni e più disinibiti, ritenevamo le foto solo un possibile preambolo per situazioni più concrete.
E quindi con disivoltura mia moglie assicurò F. che qualche foto nuda non poteva rappresentare motivo di separazione, e che anche noi le avevamo fatte e le continuavamo a fare. Anzi, a dimostrazione, gliele mostrò. F. incredula e quasi sbigottita, sembrò riprendersi dallo stato di scoramento in cui versava e rise, coinvolgendo nell'ilarità anche mia moglie. Era un venerdì pomeriggio.
L'indomani, in mattinata, il campanello della porta......vado ad aprire e con mio grande stupore, F. accompagnata dal marito che si erano autoinvitati per il caffè. Ci presenta così P. un ragazzo alto, carnagione scura, capelli ricci corvini, grandi baffi neri e con una grande somiglianza ad un famoso calciatore brasiliano che allora giocava in Italia. Dopo aver parlato del più e del meno, quando si stanno accomiatando, lui mi piglia in disparte e mi chiede se avevo qualche giornale porno da fargli leggere..........io annuisco spiegandogli che avevo solo quelli di annunci erotici e lui mi dice che vanno benissimo.
Ed aggiunge che la settimana successiva ne porterà alcuni che aveva sequestrato negli armadietti degli allievi al corso ufficiali.
Le settimane successive sono di preparazione, complici io e mia moglie, di un possibile evento che ha dell'inverosimile...............
Quindi si riparla di foto, di lingerie ecc. e stabiliamo che un sabato sera faremo una pizza in casa, evitando di far uscire col freddo i nostri bambini. Detto fatto.......il giorno arriva e ci trasferiamo in casa loro, praticamente la porta accanto, con mia moglie che si è preparata a puntino per la serata: guepiere con calze, scarpe con tacco e vestitino scollato con la sua 5a di tette in bella mostra........lui mi invita a prendere un mazzo di carte ......per passare la serata.
Lo assecondo e dopo qualche partita dico che giocare così, senza posta in palio, non mi diverte.....soldi no, siamo tra amici.........ma visto che non siamo dei bacchettoni possiamo giocarci i vestiti. Accettano dopo essersi guardati...........
Ovviamente le donne presto soccombono e un capo alla volta sono costrette a denudarsi..........ma non completamente ed anche F. mostra la sua lingerie rossa.
Adesso la vedevo sotto una luce diversa, la trovavo non bella ma molto erotica e secondo il sottoscritto abbondantemente zoccola.
Quando rimasero in desabillè, io e P. che ci eravamo eccitati a quella vista le saltammo addosso, ognuno con la propria.
Eravamo ancora in cucina e all'unisono facemmo sedere le due donne sul tavolo, incominciando a baciarle e leccarle dappertutto.
Essendo esse però di spalle all'altra, nè io nè lui potevamo ammirare la donna dell'altro. Per rompere il ghiaccio, con decisione presi la mano di F. e la portai sul seno di mia moglie; non si ritrasse, anzi la intrufolò nel reggiseno e si girò, facendo uscire il mammellone e chinandosi col capo iniziò a succhiare i capezzoli.
Lo spazio incominciava ad essere angusto e decidemmo di andare nel soggiorno, dove lui, con abili gesti, abbassò il divano facendolo diventare un comodo lettone.
Le due donne però, anzichè continuare il duetto precedente, si rivolsero ai nostri cazzi, e F. iniziò un cadenzato pompino con risucchio che ancora oggi ricordo con piacere. Aveva un ritmo lento ma faceva scendere la sua bocca lungo tutta l'asta e alla fine lo risucchiava voracemente. Dovetti allontanarla e mi dedicai alla sua fichetta giovane, le leccai con sapienza il clitoride e le titillai il buchetto, notando che era stato già violato con una certa assiduità.
La apostrofavo di zoccola, troia, porca e le piaceva........infine le dissi che l'avrei voluta scopare ma........mi fece cenno di no e mi fece sborrare nella sua bocca, mentre mia moglie si faceva annafffiare i seni degli schizzi di P.
Le settimane successive furono un continuo tourbillon di situazioni erotiche nuove......io e mia moglie sembravamo ritornati ragazzini......ci avevano coinvolto a fare foto in mezzo alla gente, a farlo sulla spiaggia e in macchina..........
Ma scambio ancora no...........finchè una sera lui mi prende in disparte e mi confessa che così non si può andare avanti ecc. ecc. e mi dice che F. non riesce a superare il problema della gelosia e che fin quando saremmo stati in 4 non ci saremmo potuti scambiare partner.
Quindi mi propone, qualora fossimo d'accordo, due triangoli, in cui l'elemento centrale era, a turno, sempre la donna; ovviamente F. di questo accordo non ne doveva sapere niente. Gli dissi che ne avrei dovuto parlarne con mia moglie, anche se sapevo benissimo che lui attizzava tanto la mia signora e che la risposta era sicuramente affermativa.
Anche in questo caso ci organizzammo, ma segretamente ognuno di noi aveva avuto l'assenzo della propria moglie.
Sono state serate incredibili, dove si usciva da una porta e si entrava in quella a fianco.............e quando si instaurò un maggior rapporto di fiducia reciproca, poteva venire a casa nostra anche se io non c'ero e viceversa...........
Peccato solo che dopo qualche anno si siano trasferiti definitivamente a Roma, ma quei momenti li ricordiamo sempre con un pizzico di nostalgia.
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17 years ago
ciucetta,
48/48
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Il divano
Mi raccomando... commentate, e se vi piace scrivetemi!
;-)
E’ stata una giornataccia...
in ufficio e’ stata dura, sei stanca, annoiata, stressata... nn ne potevi proprio più.
arrivi finalmente a casa, e’ pomeriggio tardi e gia’ in giro e’ buio, questo certo nn ti aiuta...
fai giusto tempo a entrare a casa, raggiungi il divano e ci crolli su. dopo qualche attimo quello che doveva essere rilassarsi giusto per un po’ diventa appisolarsi, e lentamente ti addormenti dove ti trovi, tutta scomposta e di traverso sul divano.
ti dimentichi anche che avevi appuntamento per cena con lui...
ti svegli sentendoti accarezzare i capelli. lui si e’ accucciato di fianco al divano e ti fissa sorridendo. apri gli occhi con difficolta’ e malavoglia, e mentre lui ti guarda con tenerezza ti torna alla mente l’appuntamento. tu sei ancora mezza insonnolita, vestita da ufficio e spettinata, mentre lui invece e’ gia’ cambiato da uscire.
ti senti mortificata, e farfugliando qualcosa fai per alzarti, ma il gesto nn ti riesce troppo bene... lui ti tranquillizza, che se nn ti senti nn c’e’ problema, che potete uscire un’altra volta, e mentre sei mezza seduta sul divano ti ferma con un bacio.
e’ abbastanza convincente, torni a sdraiarti e lui ti segue, continuando a baciarti mentre torni ad appoggiare la testa sul bracciolo del divano.
il bacio e’ lungo, si interrompe ma poi nn potetete entrambi fare a meno di riprenderlo... e diventa sempre piu’ caldo e coinvolgente.
dalla tua testa van via stress, stanchezza, e anche la preoccupazione per la serata. forse non uscirete stasera...
ti scosti sul divano, ti ammucchi contro lo schienale per fargli posto, lui si siede sul bordo del cuscino del divano, poi si china ancora su di te e vi baciate ancora.
lo abbracci, lo tieni stretto, i baci ormai sono chiaramente solo l’inizio.
prendi l’iniziativa: con la mano cerchi la sua poggiata sullo schienale del divano, la stringi nella tua, poi la porti sulla spalla, poi sul collo, e continuando a baciarvi lo guidi a carezzarti.
forse per gioco, forse per non approfittare di te lui si lascia guidare, ma senza troppa iniziativa... allora sei tu che gli prendi la mano, la porti sul seno e la premi muovendola, accarezzandoti usando la sua mano
adesso lui si stacca, ti sorride incuriosita e sorpreso, e tu gli sorridi di risposta, continuando a massaggiarti il seno stringendo la sua mano perche’ lui stringa la sua su di te...
finalmente si muove lui... si rialza seduto, e sempre guardandoti prende a massaggiarti e a stringerti dolcemente il seno sopra la maglia aderente, ti stai scaldando lentamente e per farglielo capire chiudi gli occhi e con la mano stringi lo schienale del divano.
lui prende l’altro seno con la mano e inizia a massaggiarteli e a muoverteli in sincronia, con delicatezza e decisione, e sente i capezzoli che crescono e che occhieggiano poi sotto il tessuto leggero della maglietta
tu te la alzi, poi velocemente la sfili, torni a sdraiarti e lasci che sia lui a continuare... lui riprende a massaggiarti i seni dentro il reggiseno, poi abbassa le coppe solo un poco, quel che basta per far spuntare i capezzoli duri e dritti
si bagna di saliva le dita, e inizia a disegnare cerchi intorno al capezzolo, sempre piu’ stretti, fino a bagnarti le areole e poi, finalmente, i capezzoli
li preme dolcemente, li stuzzica, li stringe delicatamente tra le dita e li tira leggermente, poi finalmente torna a chinarsi su di te, prende un seno tra le mani e strizzandolo un poco prende a leccarti l’areola, poi gira intorno al capezzolo, seti che ti bagna di nuovo ma la saliva e’ calda e la sua bocca e’ vicina... ti sembra che stia esagerando, che ti voglia tenere sulla corda... per farlo decidere, allunghi la mano verso il pavimento e la porti sulla patta dei pantaloni.
quando inizi a carezzarlo decisa, a cercare di prendergli il sesso eretto sotto il tessuto, gia’ eccitato e duro, allora cede e ti prende in bocca il capezzolo. mentre prende a succhiarlo, a bagnarlo di saliva calda, a stuzzicarlo con la lingua tu muovi la mano sui suoi pantaloni e senti che gia’ questo ha effetto...
quando lui lascia una mano a stringerti il seno bagnato e passa a leccare e a baciare l’altro seno su tutta la superficie che spunta dal reggiseno, tu gli sbottoni la patta dei pantaloni e lasci che il sesso duro spinga il cotone leggero dei boxer, abbastanza comodi perche’ tu riesca a stringerlo e carezzarlo attraverso il tessuto
pero’ nn vai oltre... ti impegni di piu’ quando la sua bocca prende con decisione il secondo capezzolo e lo succhia, lo stringe tra le labbra, lo divora, lo carezza con la lingua calda, lo inzuppa di saliva... quasi lo masturbi, ma il sesso resta nei boxer
lui improvvisamente si stacca, si rialza e mentre tu ti fermi, tenendoti stretta in mano il sesso sotto il tessuto, lui ti guarda negli occhi e si rassegna... capisce che il gioco lo guidi tu 8-)
con una mano ti stringe e ti acccarezza sempre un seno, l’altra va alla minigonna. la solleva sul pancino, e imitandoti prende a carezzarti sopra le mutandine leggere e gia’ calde, anche un pochettino umide...
per prova, inizia a carezzarti deciso tra le gambe, tu le allarghi mettendo un piede a terra cosi’ lui puo’ premere con la mano aperta sulla tua figa calda, muovendosi tra le labbra e il clitoride... tu lo compensi prendendo a muovere la tua mano sul suo sesso piu’ decisa, e dal suo sospiro capisci che fa effetto...
un po’ per pieta’, un po’ per voglia fai il passo tu per prima: senza muoverti lo fai alzare, gli fai calare i pantaloni e gli dici di risedersi...e appena lo fa, gli abbassi i boxer e gli prendi il sesso in mano, prendendo subito a muoverti veloce
lo lasci per un momento senza fiato, poi non ti delude: scosta i tuoi slip e segue il tuo ritmo accarezzandoti con forza le labbra, con due dita poi si fa strada quanto basta per bagnarle dei tuoi primi umori e cerca con successo il clitoride
mentre tu lo masturbi piu’ velocemente, lui prende a stuzzicarti il clitoride con un dito, poi con due, continuando a bagnarsi le dita sulla tua figa sempre piu’ generosa.
rallenti, e lui fa lo stesso... acceleri di colpo, e lui ti trasmette l’ondata di piacere che gli regali strizzandoti il clitoride
ormai tutti e due restare a guardarvi e a ascoltarvi, i gemiti e gli sguardi che vi regalate a vicenda sono frutto e motivo di sempre nuovo piacere e eccitazione
rallentate un attimo... mentre lui accarezza lentamente con la mano aperta la tua figa, bagnandosela, tu muovi la mano lentamente sul suo sesso e lo senti umido in punta.
lo convinci a spostarsi, a sedersi piu’ in su... lo guidi con decisione e in maniera molto convincente: gli stringi il sesso e lo guidi verso di te
ti metti su un fianco, contro lo schienale, ti rialzi il poco che serve per poterti chinare sul suo sesso, e mentre lui cerca di sistemarsi di fianco a te non smetti di masturbarlo velocemente, e ti diverte lo sforzo che lui fa per controllarsi...
riesce a sedersi, di traverso sul bordo del divano, ma tu ti limiti a guardarlo... finche’ anche stavolta non capisce le regole, e senti il suo dito che preme sulla tua figa, seguendo le labbra, in attesa...
allora lo accontenti, e accogli il suo sesso nella tua bocca...mentre la tua figa accoglie il suo dito.
riprendete a muovervi in sintonia, il suo sesso tra le tue labbra affonda e torna fuori come il suo dito nella tua figa. quando lo lasci, lo lecchi lungo il gambo, ne lecchi la punta, senti che il suo dito esce, va a cercare il clitoride, lo bagna e lo stuzzica, poi torna a affondare tra le labbra, a riempirti la figa, a inzupparsi di umori
quando poi riprendi il sesso in bocca e inizi a succhiarlo con piu’ decisione, muovendoti su e giu’, sentendolo piu’ teso, ecco che le dita diventano due, e affondano nella tua fica fino alle nocche, poi la esplorano, allargando e forzando l’entrata, per poi sfilarsi, e tornare dentro forzando di nuovo la figa e ancora riempiendola...
segui il movimento delle labbra con una mano, la fai scorrere lungo l’asta lucida della tua saliva, rallenti e poi acceleri, prima lecchi poi succhi, muovi la lingua lungo il sesso e lo accarezzi quando arrivata in cima lo prendi in bocca... finche’ senti che le dita che alternano il muoversi dentro la tua fica al stuzzicarti il clitoride ti stanno portando vicina all’orgasmo.
rallenti... lasci che lui si rilassi un momento, mentre tu ti senti vicina al limite... allora riparti, lo masturbi con decisione tuffandoti sul suo sesso e succhiandolo mentre la lingua lo strofina, e di reazione lui muove le dita furiosamente, finche’ non superi il limite e finalmente vieni.
le sue dita si inondano dei tuoi umori, mentre tu lo lasci con il sesso teso e pronto a esplodere anch’esso... ma non e’ ancora il momento
lasci il suo sesso con la bocca, e continuando a masturbarlo dolcemente ridendo ti godi la sua faccia, tesa e delusa allo stesso tempo... anche se nn restera’ deluso per molto ancora!
lo prendi per mano, lo fai alzare e ti alzi anche tu con lui, lo baci a lungo per ringraziarlo dell’orgasmo che un po’ ti ha regalato e un po’ gli hai estorto 8-)
poi sempre tenendolo per mano sali in ginocchio sul divano, lo attiri a te e porti la sua mano sul tuo seno, mentre ti inclini sullo schienale del divano...
lui non si fa pregare, ovviamente, e stringendoti con delicatezza e decisione un seno senti che ti si avvicina... appoggia il sesso alla tua fica ancora calda e bagnata e ti penetra.
lo accogli con un respiro lungo, di piacere e di attesa finita... senti il suo corpo vicino al tuo, e mentre prende a muoversi lentamente ma con movimenti profondi si china su di te ad abbracciarti
mentre ti bacia sulle spalle e ti lecca il collo prendi a muoverti anche tu, spingendoti contro di lui con le mani che hai sullo schienale del divano, e i movimenti suoi diventano ancora piu’ profondi, il suo bacino aderisce al tuo sedere e senti il suo sesso che ti riempie, per poi sfuggire di nuovo e tornare dentro...
lui poi si rialza, ti prende per i fianchi e accelera il movimento, sbattendoti contro ad ogni affondo, mentre tu tendi le braccia per sentirlo piu’ dentro ogni volta, per poi rallentare e tornare ad assecondare i movimenti lenti e lunghi di lui muovendoti a tua volta
ora ti inclini di piu’ e poggi la testa allo schienale del divano come fosse un cuscino... lui vede una tua mano che sale su un fianco, ti accarezza la schiena, scende verso di lui... ora la tua schiena e’ piu’ inclinata, i glutei sono tesi e si sono allargati, e lui vede il tuo palmo scendere lungo il solco, le tue dita accarezzarti i glutei, e il medio sfiorare il buchino prima di affondarci dentro.
la vista del tuo dito nel culo lo eccita ancora di piu’ e mentre tu ti masturbi prima spingendo il dito dentro fina alla nocca lui segue i tuoi movimenti... cosi’ per risentirlo dentro la figa come prima sei costretta a prendere a masturbarti velocemente, a muovere il dito dentro e fuori il culetto mentre lui fa lo stesso con il suo sesso
senti che sei di nuovo a buon punto, e che anche lui ormai e’ cotto a puntino... allora ti fermi, e sfili lentamente il dito dal buchino, e aspetti... lui resta senza iniziativa, allora, come al solito, devi pensarci tu: con le mani allarghi i glutei, offri il tuo buchino al suo sesso bagnato dei tuoi tanti umori, e finalmente senti che preme... levi le mani dai glutei, cerchi a tentoni i suoi fianchi, li afferri e tirandolo a te ti fai entrare dentro il culo il suo sesso
senza lasciargli tregua continui a tenerlo per i fianchi e lo fai entrare per intero, senti che ti riempie il culo e lo tieni per un attimo dentro... poi sei tu che prendi a muoverti avanti e indietro sulle ginocchia, e lui non fa altro che assecondare i tuoi movimenti
mentre lui ti prende i fianchi e si muove assecondandoti, tu ti lasci andare a gemere e accompagni le sue spinte masturbandoti con due dita, e torni a godere quando lui viene nel tuo culo.
restate per qualche secondo cosi’, uno dentro l’altra, a riprendere fiato, poi ti volti e lo baci. poi con una mano gli accarezzi il sesso, e mentre poi ti lecchi la mano col suo seme a lui porgi quella con cui hai raccolto gli umori del tuo ultimo orgasmo, e poi tornate a baciarvi con in bocca uno il gusto dell’altra
stanchi, nudi e felici crollate sul divano, e vi addormentate abbracciati.
...ti svegli molto piu’ tardi, per una sensazione strana... apri gli occhi, e vedi che lui ti sta accarezzando tra le gambe, mentre il suo sesso e’ di nuovo duro e impaziente... sorridi e lo baci, mentre la tua mano va a ricambiare quello che fa la sua...
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17 years ago
sessodolce234269, 39
Last visit: 4 years ago -
Venerdì (ii parte)
Il rientro è meno imbarazzante. Sarà il freddo, sarà l'acqua, sarà l'imbarazzo per la frase della pasticcera, comunque sia l'uccello si è ammorbidito. Si cammina anche meglio con l'uccello molle.
Mi affretto perchè la Padrona aspetta, e non sta bene farla aspettare troppo.
Mi accoglie con il solito sorriso sarcastico "ci voleva tutto questo tempo?"
Poso i pasticcini e subito mi spoglio nuovamente. So che mi vuole sempre nudo anche se lei è vestita.
I pasticcini (visti così non hanno un gran bell'aspetto) vengono posati sul tavolo.
La Padrona si accomoda, languida, sul divano e mi "sistema" in ginocchio davanti a Lei. Fortunatamente mi concede l'uso di un cuscino.
Vuole un pasticcino, e tocca a me portarglielo alla bocca. Scelgo il cannoncino. Lei mangia tranquilla, a me non tocca nulla per ora, se non un boccone già parzialmente masticato. Sublime.
Poi la Padrona decide che è giunta l'ora di legare lo schiavo. Mi fa mettere le mani dietro la schiena e si accinge a legarmi con la cintura dell'impermeabile. Le segnalo che mi sono portato anche una cravatta di seta rossa, e subito ne approfitta. Le piace la seta.
La Padrona è sempre vestita, anche se mancando di perizoma ho sempre la Sua fica in primo piano. Finalmente posso leccarLa un po'. La nasconde con la mia cintura che si era messa collo. Si masturba con la mia cintura, la introduce tra le labbra, e me la fa leccare. E' come essere in paradiso. Ieri l'avevo indosso quella cintura, e solo a guardarla...........
"Speravo" di prendere qualche frustatina, ma sarà per la prossima volta. Non conta tanto ciò che voglio io.
Supplico di poterla leccare ancora, ma al più mi "tocca" accontentarmi dei piedi e delle scarpine, che hanno un bellissimo tacco nero, lucido. Fantastico da leccare e succhiare prostrato davanti alla Padrona.
Improvvisamente una richiesta: "voglio un altro pasticcino".
Obietto umilmente che ho le mani legate....... ma non serve. Mi viene detto che può bastare la bocca (in fondo, i cagnolini non hanno le mani). Mi volto per prenderne uno (la Padrona li ha collocati sulla sedia di fianco a noi, evidentemente proprio per quel motivo). Penso al cannoncino, il più comodo da afferrare, ma la Padrona sembra leggermi nel pensiero. "Scegli quello che vuoi, ma non certo il cannoncino".
Perfida.
Quale scegliere? uno alla frutta? uno al cioccolato?
Si comincia dalla frutta: una bella fragolona. Gliela faccio assaggiare, ma me la restituisce in bocca e la utilizzo per strofinarLe un po' il clitoride. Voglio leccare la fica, ho bisogno di farlo. Ma la fragola me lo impedisce. Allora strofino più forte per consumarla e poi la mangio. Verrò rimproverato per questo, ma almeno ho la lingua libera per leccare!
Poi tocca ai mirtilli. Li vuole uno ad uno, e viene servita a dovere.
Sono in ginocchio già da un po'. La posizione non è esattamente comoda. Ma non mi lamento. Servirebbe?
Giunge il tempo del pasticcino con la sfoglia di cioccolato. Eh, più facile a dirsi che a farsi!
Mi volto per afferralo con le labbra, ma la sfoglia si rompe. La porgo comunque alla Padrona che ne mastica un po' e me la restituisce in bocca e mi porge un piede. Che fare? Semplice: spalmare il cioccolato sul piedino e leccare leccare leccare........... (la Padrona troverà del cioccolato tra le dita al momento del bagnetto serale. Non ho pulito bene e forse verrò punito per questo, ma forse la Padrona se ne sarà dimenticata.....)
La Padrona è stufa di farsi leccare i piedi. Vuole godere. Mi porge la fica (grondante nettare) e lecco avidamente. Succhio, lecco, mi soffermo sul clito e torno e leccare. L'orgasmo sale. Lecco e lecco e l'orgasmo esplode come solo la Padrona sa farlo esplodere.
Godo nel sentirla godere. E' mio compito farla godere e sono appagato quando ci riesco.
Sono stanco. Le mani legate dietro la schiena mi costringono a reggere il peso del busto con la forze delle reni. Ma soffro in silenzio. La Padrona sembra accorgersene, e mi slega facendomi sedere sulla sedia.
Peccato che la macchina fotografica avesse le pile scariche. Sarebbero venute delle bellissime foto da usare per masturbarmi quando la Padrone non c'è. Sarà per la prossima volta: mi farò più furbo.
Ho dovuto (e potuto) masturbarmi poco. Alla Padrona piace il suono del campanello mentre mi faccio le seghe, ma ora vuol farlo suonare Lei.
Si siede a cavalcioni su di me e si introduce l'uccello (durissimo) tra le gambe. Se lo gode, si massaggia la fica dentro e fuori. Su e giù. Per agevolarla appoggio i piedi sul divano e su un'altra sedia. Lei seguita a scoparmi. Piano. Più forte. Poi ancora piano. A fondo o più superficialmente. Sembra Le piaccia, e piace a che a me.
Talvolta mi massaggia o stuzzica o tortura i capezzoli. Sa che mi piace. Lo fa per me (ma credo ci goda anche Lei).
Mi scopa a lungo, come sempre.
Sono eccitatissimo, ed in queste situazioni la mia fantasia corre. Sto facendo un pensiero molto, molto spinto. Un pensiero inconfessabile e sinceramente da non confessare. Ma l'eccitazione e la devozione per la Padrona mi spingono a spifferare tutto.
Sto pensando alla Padrona che si fa scopare da un suo amico, esattamente nella posizione in cui siamo, mentre io vengo "destinato" a leccarla da dietro. Subito dopo averlo detto mi accorgo che non avrei dovuto fare quella confessione. E' una fantasia così spinta che più spinta non si può. Una fantasia oltre la decenza. Oddio, per la verità ho pensato anche di peggio, ma per fortuna, almeno quello, me lo sono tenuto per me.
Lei si gira, appoggiandosi al divano e la penetro da dietro (sempre in fica, però). Qualche colpo, e poi via: si va sul lettone, ove mi piacerebbe che Lei si sedesse sulla mia faccia strofinandosi la fica sulla lingua e aggrappandosi ai capezzoli mentre mi masturbo.
Invece torna a cavalcarmi. Come una bellissima amazzone.
Mi porta almeno altre due volte alle soglie dell'orgasmo e si ferma. Sempre più perfida (ma come fa a sapere quando sto per godere?)
La terza volta non ce la faccio più. Lei si toglie, ma io allungo la mano e agevolo l'orgasmo smanettando avidamente.
Lo sperma esce copioso. Un orgasmo stupendo. Un altro regalo della mia Padrona.
E' il tempo delle coccole, che ci scambiamo ora teneramente. Bacini, carezze. Sussurri.
Il tempo corre ed io me ne accorgo. Alla Padrona non piace quando io guardo l'orologio. Ma si deve fare.
Si ricorda del regalino che ha trovato nel sacchetto degli accessori. Lo vuole. Lo scarta lentamente, una lentezza esasperante. Ma Lei è fatta così.
Lo apre, lo vede. E' un oggettino di Svaroswky. Sorride, ride. Si diverte. Sembra Le piaccia. Sono felice.
Di solito le Padrone non vengono in treno. Ma la mia Padrona è una Padrona davvero molto Speciale.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
La prima volta.....mmmmmmmm!!!
Ciao a tutti coloro ke leggono questo magnifico racconto..... Conobbi una ragazza, di cui mi innamorai da subito, dal primo bacio, la mia prima ragazza, che non dimenticherò. La invitai a bere un caffè, seduti al tavolino, lei con 2 okki luminosi, mi fissò e mi disse: sei molto carino, io risposi: grazie! Da lì, mi scattò un'adrenalina così forte che allungai la mia mano sulla sua coscia, carnosa, liscia. Più accarezzavo e più si stava. Una volta in auto, lei affondò il primo bacio, dopodichè attaccai io, e via via a non staccare mai. Appena ci mettemmo in cammino, lei mi fissava, e faceva scivolare la sua mano sulle mie gambe fino ad arrivare sul motore centrale del corpo: " Il crick". Si alzava lentamente, fino ad arrivare al massimo, vidi i miei 15cm che stavano per sfondare la tuta, quando ad un trattomi disse di trovare un posticino appartato. Lo trovai in fretta, appena fermi, ci iniziammo a baciare, con e senza lingua, la baciavo in ogni parte del corpo, io mi tolsi la tuta, lei il pantalone (Al Buio, naturalmente), l'arnese era fuori, la farfalla anke. Mentre lei si mise sopra di me, a baciarmi, iniziò a scendere con la lingua, e mi tolse anke la maglia, nel pieno del mese di agosto il sudore faceva la sua parte, scese fino al mio amico più caro, lo leccava, lo baciava, fino a farmi un pompino da urlo, gli dissi che stavo arrivando, ma lei non se ne fregò per niente, e conservò tutta la panna fino alla pulizia, quando poi lo gettò fuori dalla portiera. Dopo l'atto n°1, ci fu il 2°, cioè il mio. Iniziai come fece lei, dal bacio a scendere fino alla fica, calda e bagnata, godeva, godeva, mmmmmm, io ancora di più, gli leccai la fica, con la lingua tutta fino in fondo, per fortuna che intorno a noi non c'era nessuno, perchè furono 2 lunghe ora di profonda goduria. Dopo tutto, andammo al sodo, la guardavo negli okki, e capivo che era la giornata più bella ed incandescende della mia vita. Ogni volta ke saliva in auto, mi afferrava il mio dolce "amico" ed io le gambe e la fica. Amava anke ke mi mettessi dietro di lei. Finimmo con baci, carezze, leccate, da ogni parte, le baciavo e carezzavo il suo seno "5a Taglia". Tutto questo, ogni volta che uscivamo, andò avanti per circa sei mesi, quando finì all'improvviso, ke non capii cosa poteva essere successo. Aspettto tutti coloro ke mi vogliono conoscere, mi riferisco a ragazze single, sposate, mature, lsb, anke perchè, vorrei ritrovare l'amore e una bella e dolce relazione, anke se siete in sovrappeso, non importa, l'importante, la simpatia, le gentilezza, la serietà. Dimenticavo: sono molto dolce, romantico, gentile, simpatico! Vi aspetto in tante....un mega bacio......ciao!!!!!!!
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0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
Senza fiato
Stupita.
Divertita.
Senz’altro compiaciuta
Colpita.
Gli uomini non sanno farmi regali
Evidentemente i ragazzi si
Il talento va incoraggiato
La volontà sostenuta
L’impegno premiato
Ti lascerò senza fiato.
Lo farò senza corde ne manette
Non ne ho bisogno
Andrai in apnea
L’anima galleggiante nel limbo
Avvolto
Violato
Cullato
Piegato
Sorrido.
Amava gli investimenti ben riusciti. E questo avrebbe dato dividendi sostanziosi. Al momento opportuno. Del resto aveva sempre avuto fiuto per il talento. Non a caso in un certo senso ne aveva fatto un lavoro. Un mestiere. Meglio. Le parole erano centrali nella sua esistenza. Del resto. Per questo Leonardo si era guadagnato la sua attenzione. Istintiva. Da subito. Nel fisico nervoso di quel ragazzo c’era qualcosa. Un’energia creativa. Una sensualità trattenuta da una volontà ferrea. Da subito le sue due anime l’avevano voluto. La troia in lei voleva vedere quella sensualità libera. Scatenata. Senza freni. Per poi imbrigliarla al suo desiderio. Solo al suo. E la professionista cinica si era resa conto che con quel fascino ambiguo e quella capacità di porsi il giovane avrebbe potuto esserle estremamente utile. Aveva già in mente un paio di contesti in cui avrebbe potuto dare il meglio di se.
Certo. Ora si trattava di persuadere quel giovane uomo che mettersi nelle sue mani sarebbe stato un affare per lui. Ma non aveva dubbi che ci sarebbe riuscita. Nei suoi 40 anni di vita Sofia non aveva mai accettato, che fosse in grado di ricordare, un no come risposta ad una sua precisa richiesta. Quindi anche stavolta l’esito era scontato.
Gli avrebbe offerto un lavoro. E un’interessante ragione per accettarlo. Un effetto collaterale a cui non avrebbe potuto dire di no. Era certa di non sbagliarsi. Raramente le accadeva nei confronti dei portatori di cromosoma y. E questo lo era senz’altro. Anche se molto giovane.
Bene. Ora che aveva deciso, come sempre, si sentiva decisamente più leggera e carica di energia. La poesia era perfetta per provocare il ragazzo e saggiarne il carattere. Si erano incontrati una sola volta. Avevano scambiato poche parole neutre. Ma i suoi occhi l’avevano radiografata. E il sorriso, alla fine dell’esame, le aveva strappato una risata. Per l’impertinenza e il coraggio di quel coraggio che aveva cercato la femmina in un potenziale datore di lavoro. Le priorità di quel giovane la divertivano. Era innegabile. Le era venuta subito voglia di saggiarne la consistenza. E. visto che per entrambi le parole erano importanti. Aveva scelto la strada più complessa. Quel biglietto vergato con inchiostro cremisi su carta pergamena glicine. Firmato semplicemente S. Gli sarebbe arrivato avvolto nel morbido cuoio nero del suo collare preferito.
Sorrise a se stessa, mentre immaginava gli occhi trasparenti del giovane, quando avesse aperto il pacchetto avvolto nella seta profumata. C’era durezza nella linea della sua mascella. Forza nelle sue parole. Non si sbagliava. Avrebbe fatto la cosa giusta. Magari non esattamente quella che lei aveva previsto. Meglio così infondo. Ma quella giusta. Gli avrebbe concesso 24 ore dal momento dell’apertura del pacchetto per fare la sua mossa. Era una persona nota. Non avrebbe avuto difficoltà a rintracciarla. E poi era un ragazzo pieno di risorse. Si sarebbe divertito nel cercare di rispondere in modo adeguato alla mossa di lei.
Sofia si sentiva piena di energia creativa. Traboccante di voglia. Come non le accadeva da tempo. Non che la sua vita non fosse piena e appagante. Lo era. E poi non amava i rimpianti. E i rimorsi le erano estranei. Solo che da tempo la routine aveva impolverato con la sua patina grigia i vari aspetti della sua vita. Le mancava una sfida. Il suo compagno era adorabile. Ma la complicità tra di loro era sempre stata priva di sfida. Lui era il suo amico. Il porto in cui tornare. Il compagno di cordata che c’è sempre. Ma da tempo aveva lasciato le vette a lei. L’aspettava al campo base. E poi c’era lui. La gioia della sua vita. L’amore puro. Totale. Il suo bimbo. Simone. Aveva 6 anni. Era una peste scatenata, divertente e ruffiana. E lei lo adorava. E naturalmente il suo lavoro. Aveva lottato duramente per costruirsi un nome. Ora aveva la sua agenzia di pubbliche relazioni. Organizzava eventi legati all’arte e alla letteratura. Promoveva le parole insomma. Il suo sogno da ragazza. Era una donna fortunata. Ma uno spirito inquieto. Quando c’era troppo equilibrio nella sua vita. Iniziava a scalpitare. Ma quel ragazzo aveva le potenzialità per riportare armonia nel suo mondo. Alterando l’equilibrio. Spezzando gli schemi. E tenendola sulla corda. Il posto dove preferiva stare. Quello da cui erano nate le sue idee migliori.
Si. Leonardo era una buona risposta ai suoi bisogni. E lei era certa di essere quella giusta per i bisogni di lui. Il ragazzo aveva fame. Di vita. Di piacere. Di esperienza. E lei poteva dargli tutto questo e molto di più. Certo. Avrebbe dovuto guadagnarselo. Ma qualcosa nel sorriso di lui le aveva detto chiaramente che il giovane conosceva il dolore e il sacrificio. E li considerava vecchi compagni di viaggio. Beh lei avrebbe dato un nuovo senso alla parola dolore. Quando fosse stato nelle sue mani. Il dolore sarebbe scolorato lentamente nel piacere. E lui avrebbe capito alcune cose. Su se stesso. E sulla donna che lei era. Ancora 20 ore. E poi…
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17 years ago
admin, 75
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La moglie del cuckold
La sera successiva mi preparai per tempo.
Franco era nervoso ed eccitato,ma anch'io ero quanto mai carica ed ansiosa di riincontrare Piero(il mio amico cinquantenne).
All'ora concordata l'autista citofono' ed io non mi feci attendere.
Piero mi aspetta?gli chiesi?
No,stasera non lo vedra',mi rispose,mi ha ordinato di portarla a fare un giro, aggiunse,vedra' che non si annoiera'.
Mi porto' in una zona periferica,fermo'e scese.
Immediatamente entro' un signore di almeno 70 anni,si apri' la patta, tiro' fuori un cazzo moscio e,senza dire una parola,me lo mise in mano.
Cominciai a ciucciarlo poi a leccarlo tutto intorno al glande a menarglielo,prima piano,poi piu' forte scappellandoglielo fino alla base.
Quando finalmente divento' semiduro,sempre senza parlare,mi spinse il capo perche' glielo prendessi in bocca.
Il pompino duro' almeno 20m' perche' pur essendo il cazzo ormai gonfio e duro,non riusciva a godere.
Allora me lo tolsi dalla bocca,e lo segai velocemente riprendendolo in bocca giusto in tempo per poter ingoiare tutto lo sperma fino all'ultima goccia.
Ero soddisfatta della mia prestazione perche' non era cosa facile far indurire un cazzo cosi' ed ancor piu' farlo venire.
Appena lo sconosciuto scese,ritorno' l'autista che riprese il giro.
Mi accompagno' in aperta campagna dove c'era un casolare illumonato.
Entri pure, mi disse,faccia tutto con calma, io aspetto qui'.
Entrai e trovai due uomini:uno era sui 50anni,l'altro un ventenne.
Mi spogliarono frugandomi tra le coscie e le tette,mi sistemarono in piedi vicino ad un tavolo piegata in avanti e con le gambe larghe.
Immediatamente il piu' grande mi venne dietro,mi infilo' il cazzo nella fica e mi pompo' con colpi lenti ma forti e profondi che mi facevano gemere per il piacere.
Sentivo il cazzo entrare tutto ed i coglioni sbattermi sotto la fica bagnata.
Dopo un po' si tolse e gli subentro' il ragazzo che mi scopo'come una furia con colpi velocissimi.
Venne prestissimo riempendomi la vagina di un liquido caldo e denso.
L'altro mi ritorno'subito dentro e,bloccandomi i fianchi con le mani,riprese la chiavata interrotta in precedenza.
Ebbi un primo orgasmo accompagnato da lamenti e mugolii.
Lui continuo' a spingere con sapienza.
Sentivo la sua mazza dura esplorarmi le pareti della fica fin quando infine sborro'e quando ebbe finito anziche' fermarsi continuo' a spingere finche' non mi senti' urlare per gli spasmi prodotti dalla seconda ondata di piacere.
Feci una doccia e subito fuori,perche' il tour continuava.
Fui accompagnata in una bella villa,bussai e venne ad aprirmi una bella donna.
Notai che camminava su tacchi altissimi e che ad ogni passo la stoffa del leggero abito le si incollava addosso.
Mi condusse in un salone dove c'erano due uomini:uno giovane alto,tutto tatuatoe muscoloso,l'altro di fisico piu' piccolo che mi disse essere il marito.
Rivolgendosi al giovane disse:lui e' il mio amante,mi accontenta in tutto ed anche mio marito e' felice che lo faccia.
Mi spoglio' ed anche lei fece lo stesso.
Mi succhio' le tette titillandomi i capezzoli con la punta della lingua,facendomi venire i brividi.
Si inginocchio' e spingendomi con le mani il culo da dietro mi infilo' la lingua nella fica,come un dardo, leccandomi in modo sublime.
Intanto il suo giovane amante si avvicino' anche lui,tiro' fuori un uccello fuori da comune per quanto era grosso e lo affido' alla mia bocca.
Quando si senti' appagato dal mio pompino,mi scosto' dalla lingua della padrona di casa,mi piego' a pecora e mi tappo' letteralmente il culo con il suo palo.
Io gridai per il dolore,ma lui non se ne importava:spingeva,ritirava fuori e riaffondava.
Dopo un po', in modo inatteso,lo sfilo' e passo' a scopare l'altra.
Non ti muovere, mi disse,faccio godere questa troia e poi ritorno da te.
La chiavo' in modo selvaggio mentre rivolto al marito disse:frocio, guarda come mi sbatto questa puttana di tua moglie e come la faccio godere.
Il marito sembro' molto gasato da queste parole tanto che tiro' fuori il cazzo e comincio' a segarsi mugolando di eccitazione.
La moglie intanto ancora piu' arrapata dalle parole del suo bull,venne facendo sgocciolare la fica dei suoi umori.
Vidi ritornare da me un cazzone in erezione massima,mi allargo' le chiappe con le mani e mi riinfilo' il cazzo.
Stantuffava con forza,il mio ano si dilato' quanto non avrei mai immaginato,alla fine il mio culo accolse una quantita' enorme di sperma.
Mentre ero inondata da tutta quella sborra ebbi a mio volta un orgasmo tremendo.
Ancora grondante mi rivestii ed uscii.
L'autista mi vide disfatta e disse:ci sarebbe stata ancora una fermata,ma per stasera puo' andar bene cosi'.
Domani sera l'aspetta il mio padrone,aggiunse soddisfatto.
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1
17 years ago
admin, 75
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Il bello di essere complici
Mia moglie ed io abbiamo deciso da circa 10 mesi di cominciare ad incontrare gang bang di sconosciuti da 3 in su. In 10 mesi la mia Claudia fra bianchi e neri ha preso qualcosa come 80 cazzi, bevendo sempre tutta la sborra di tutti senza perderne una goccia!!! è bello vederla godere, sentirla come urla di puro godimento quando dei cazzoni larghi e lunghi le aprono il culo e la figa sbattendola in penetrazioni multiple senza sosta. Mia moglie gode da morire ad essere inculata a lungo da tutti i partecipanti alle gang bang. Impazzisce di piacere quando può assaporare la sborra calda di tutti che le schizza in gola! La sua particolarità è che difficilmente vuole rivedere gli stessi, tranne poche volte. Vuole ogni volta cazzi nuovi e il mio piacevole compito è quello di andare su internet e procurarglieli dopo attente ricerche visualizzando le foto migliori!!!
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17 years ago
coppia1x1gang1bang1e1stalloni,
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Venerdì 1
Ieri la mia Padrona è venuta in treno.
No, non ha fatto sesso in treno; almeno non credo anche se certo non è mancato chi le ha messo gli occhi addosso (non è difficile mettere gli occhi addosso alla mia Padrona).
In realtà avrebbe dovuto ricevermi a Corte la sera prima, dopo la partita, ma per un banale disguido non è stato possibile.
Allora mi sono scervellato per riuscire ad organizzare un incontro per ieri pomeriggio. La Padrona ha accettato di buon grado la mia proposta, e mi avrebbe ospitato a corte, ma per motivi prudenziali era meglio vedersi da me.
Ecco perché la Padrona è venuta in treno.
Nell’attesa mi preparo con le solite precauzioni: chiuso in bagno mi spoglio nudo, perfeziono la depilazione nella zona dei genitali, e indosso il collarino con il campanello della Padrona.
Però suona, il bastardino, ed allora un piccolo stratagemma: un pezzetto di carta igienica lo terrà zitto, ed io lo toglierò prima di mostrarmi alla Signora.
Non mi è possibile indossare collare e guinzaglio perché li ho portati al mattino nella casetta, insieme ad un altro pacchettino di cui poi racconterò. Tra l’altro sono senza cravatta, per cui sarebbe stato molto difficile poterli nascondere. Per vero, ho tirato fuori delle cravatte che per motivi che non sto a narrare non posso portare a casa, ma gli accessori sono nella casetta e non avrei fatto a tempo ad andare a prenderli. Rischio di far tardi alla stazione, e certo la cosa avrebbe potuto costarmi cara.
Alle 14.45 sono pronto, la segretaria avvisata di un improvviso impegno fuori ufficio, ed un appuntamento rinviato.
Sotto il vestito, niente; come vuole la Padrona.
Il treno è in ritardo e passo il tempo a messaggiare con la Padrona, che mi chiede un "regalino" per il prossimo genetliaco.
Mi piace quando mi "chiede" i regali, ma temo sempre di incontrare qualche difficoltà.
Con un po’ di ritardo il treno arriva.
La vedo subito nel Suo bell’impermeabile, con scarpine a punta marroni, naturalmente a tacco alto (ma non dovrebbe esserci bisogno di dirlo), e stavolta con calze a rete.
Uno schianto.
Piove. Sale in macchina. Il vestitino marrone sapientemente sbottonato.
E’ allegra la mia Padrona. Sul treno ha involontariamente distratto il controllore. Ma povero lui: inutile sbavare.
Giungiamo alla casetta, e capisco subito di essere in castigo.
Non ho procurato il dolce che mi era stato richiesto. Inutile spiegare che le pasticcerie erano già chiuse quando mi è pervenuta la richiesta. Non ho il dolce e tanto basta per meritare una punizione. Quale punizione, l’avrei capito presto (purtroppo).
Si sottrae ai miei baci e mi fa sedere sulla "solita" sedia. Ma siamo vestiti. Mi domando cosa succederà, ma è inutile farsi domande che non avranno risposta.
L’impermeabile è fornito di cintura, che vien subito buona per legarmi le mani dietro lo schienale.
Faccio umilmente osservare che così non sarà nemmeno possibile togliermi la camicia, ma vengo zittito. E taccio.
Mi apre la camicia con una lentezza esasperante. Bottone per bottone. È’ lì a pochi centimetri da me, ma non posso toccarla, né baciarla, e tanto meno leccarla. Soffro in silenzio.
Mi sottrae la cintura dei pantaloni e mi apre la cerniera. Ma non me li abbassa neanche.
Infila le mani dentro ed è un attimo farlo diventare duro. Durissimo.
Lei si siede sul tavolo, di fronte a me. Mi guarda, mi osserva, mi fissa.
Soffro.
Intravedo il perizoma, marrone, in tinta con il resto dell’abbigliamento. Ha classe la Padrona.
Si toglie voluttuosamente le scarpe e comincia a carezzarmi con i piedi sul torace, in viso, sui capezzoli, sulle labbra. Anche sull’uccello (in tiro). Fa un pochino male sull’uccello, ma …… servirebbe lamentarsi?
Il tempo passa, l’eccitazione sale.
Finalmente con abile mossa si toglie il perizoma che non capisco come, ma mi finisce prima in bocca e poi attorcigliato all’uccello. Miracoli della balistica.
Ma la fica non si tocca. "Guardare e non toccare è una cosa da imparare" ti insegnano da piccolo. E per fortuna, ho avuto una buona educazione.
Ma l’eccitazione sale ancora.
Però verso le quattro la Padrona si ricorda. Ha buona memoria la Padrona. Ormai le pasticcerie sono aperte, e Lei al dolce non ha certo rinunciato!
Tocca naturalmente a me andare a comprarlo.
Ma …….. ma c’è un "ma".
In pasticceria ci devo andare senza mutande. Col campanellino (senza carta!!!) e senza mutande.
Tento di resistere, obietto, ma alla fine abbozzo, e mi accingo ad uscire.
Piove a dirotto, ma il problema vero è un altro.
Il mio uccello è veramente in gran forma, e senza mutande la protuberanza si vede enormemente!!!!!
Provo a dire che così non posso uscire, ma vengo fulminato da una occhiata severissima.
"Vai a comprare i pasticcini. Non mi importa del tuo imbarazzo. Dovevi comprarli prima".
Non ho parole.
Esco.
Ho il cazzo duro, e non si smolla.
E il campanellino? Si sentirà? Non posso andare a passo di lumaca, ma camminando forte suona…….
Sembra incredibile, ma quella costrizione, quell’ordine imperioso, quella pretesa pazzesca, quell’imbarazzo totale mi eccitano ancora di più.
E il cazzo, quando sono eccitato, è difficile che mi si smolli.
La pasticceria non è vicina, ma quando ci arrivo il cazzo è ancora duro. Penso alla Padrona, rilassata sul divano (o sul letto?), al calduccio (non certo ehm….. all’asciutto…..) che si gode la mia passeggiata. Per fortuna piove e c’è poca gente in giro.
Ma la pasticcera c’è.
Entro. Si vedrà la protuberanza? Lo vedrà che ho il cazzo duro? Mah!
Tanto i pasticcini li devo comprare. Un po’ in fretta, anche. Perché ho una Padrona che mi aspetta.
Ne compro dieci. 4 cannoncini, 2 alla sfoglia di cioccolato. 2 con la fragola (!), e due con i mirtilli.
Vado alla cassa. Il casso , pardon cazzo è sempre duro. Me ne frego se la pasticcera lo vede. Tanto non è nemmeno carina, e certo il mio non lo prenderà mai.
Pago.
Faccio per uscire.
"BUON PROSEGUIMENTO" mi dice la pasticcera a voce alta.
Mi sa che sono diventato rosso.
(SEGUE)
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17 years ago
admin, 75
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L\'amica di mia madre parte(1)
La sera prima ero tornato finalmente a casa felice in congedo avevo finito il militare ,cosi dopo essrmi tolto la divisa aver cenato dopo tanto tempo con i miei genitori via di corsa con i miei amici a far festa che duro fino alle cinque di mattina .Rientrato in casa anche un po' allegro per qualche birra in piu' mi infilai a letto contento di essere nuovamente a casa era i primi di Maggio quindi l'estate stava arrivando. Come al solito verso le 10 mia madre venne a svegliarmi perche doveva uscire e portadomi il caffe' mi disse che dovevo portare della roba che mi aveva preparato a casa di mia cugina perche' lei non aveva tempo ,gli dissi di si e lei usci'. Mi alzai una bella doccia e dopo essermi vestito presi la borsa che mi aveva preparato e mi incamminai pensando che mia cugina che viveva a Milano fosse venuta a passare qualche giorno di vacanza. Avevo le chiavi di casa cosi' aprii la porta ed entrai ,appena dentro sentii l'acqua della doccia scrosciare cosi' la chiamai ma lei non rispose mi avvicinai alla porta del bagno che era aperta ( tanto l'avevo gia vista nuda tante volte al mare) ma arrivato sulla porta con meraviglia vidi che la donna sotto la doccia non era lei ,non feci in tempo a dire niente che la signora sotto la doccia urlo' mi ritrassi e scusandomi dissi che non sapevo ci fosse gente . La signora dopo un attimo di panico disse di apettare un attimo che sarebbe uscita e cosi dopo qualche minuto infilatosi l'accappaio venne in cucina . Mi scusai nuovamente spiegandole come erano andate le cose( ma la sua immagine nuda sotto la doccia era impressa nella mia mente quel bel culo rotondo i suoi capezzoli eretti e duri la sua fica folta di pelo nero) ma tutto ad un tratto il mio cazzo era diventato duro e penso che anche lei se ne fosse accorta dal gonfiore dei pantaloncini attilati che indossavo ogni tanto notavo il suo sguardo che si posava li', ma questo lo seppi un po di tempo dopo ".Vedendomi un po' imbarazzato mi disse di essersi spaventata che non si aspettava di vedere qualcuno in casa ma tutto passo'in un attimo mi chiese se volevo un caffe' io accettai molto volentieri cosi cominciammo a parlare gli dissi chi ero , che ero appena venuto dal militare lei disse che era una vecchia amica di mia madre e che per lavoro ( Direttrice alle poste l'avevano trasferita per un po' di mesi qui ) era sposata e non conosceva nessuno ,sarebbe dovuta arrivare nel pomeriggio e invece era arrivata in anticipo.Seduta davanti a me con le gambe accavallate mi eccitava da morire cercavo con lo sguardo di poter vedere la sua fica nera stupenda che era sotto l'accappaoio ma per non essere invadente gli dissi che qualsiasi cosa avesse avuto bisogno l'avrei aiutata molto volentieri ci salutammo e andai via . Passarono tre giorni e non l'avevo piu' vista in compenso mi ero fatto una sega pensando a lei nuda , il quarto giorno mia madre mi chiese di non arrivare tardi la sera che c'era la sua amica a cena da noi , io non stavo piu' nella pelle cosi la sera puntuale alle sette arrivai a casa ( io non avevo detto nulla a mia madre che la conoscevo ma stranamente l'aveva fatto anche lei) cosi' quando entrai mia madre disse questa e'....... ci guardammo negli occhi e ci fu subito complicita' fra noi la salutai facendo finta di niente ci sedemmo a tavola lei si sedette accanto a me e cominciammo a cenare ,dopo un po' dissi fra me e se accostassi la mia gamba alla sua: e cosi feci il mio ginocchio si incontro' con il suo per un attimo pensai che lo scostasse invece spinse la sua gamba verso la mia e per tutta la cena fu cosi' ci toccavamo con le cosce lei le spingeva sempre piu' forte verso di me che ero eccitato da morire questo per circa due ore .Alla fine della cena disse che era stanca e che sarebbe andata a dormire perche l'indomani aveva una giornata dura l'accompagnai verso la porta e lei baciandomi sulla guancia mi sussuro' ci vediamo damani . La sera ero eccitato da morire e cosi di nuovo una sega ma non facevo altro che pensare al giorno dopo . La mattina mi alzai presto andai alla posta ci salutammo con uno sguardo da amanti poi si avvicino' e mi chiese se la potevo accompagnare al mare , vi immaginate la mia contetezza e la mia eccitazione avevo solo 20 anni anche se le mie belle scopate me le ero fatte ,ma lei aveva qualcosa di magnetico che il solo guardarla il cazzo mi diventava duro( perche secondo me la bellezza in una donna non e'il massimo se non ha quella carica erotica o quello sguardo accattivante che ti fa ribollire il sangue) dissi subito di si e sarei andato a prenderla alle due e mezzo e cosi fu alle due e mezzo precise ero fuori la porta, bussai lei mi rispose vieni e' aperto ti aspettavo me la trovai davanti in costume ci guardammo per qualche attimo e poi presi da una passione sfrenata senza neppure una parola come due calamite cominciammo a baciarci con foga la sua lingua la sentivo da tutte le parti mi sfilo' la maglietta con rabbia e io feci altrettanto con il reggiseno sentii la sua bocca sui miei capezzoli baciarli succhiarli e morderli non avevo mai provato una eccitazione cosi'forte e mentre li mordeva mi diceva ti piace come ti lecca la tua puttana dimmelo che ti piace io in quel momento mi trasformai non so neppure come ho fatto gli presi la testa e spigendola giu' dissi con una voce da padrone succhiami il cazzo troia a quelle parole si eccito' ancora di piu prese il cazzo in bocca e lo ingoio' tutto quasi a soffocare era stupenda e la mia eccitazione era cosi' forte che alzandola gli sfilai gli slip la misi sul tavolo appogiai le sue cosce alle mie spalle e con un colpo gli infilai il cazzo dentro ,scopami mi disse sono la tua troia la tua schiava spaccami la fica il tutto duro' qualche minuto perche la sua voce si fece sempre piu' rauca fino a sprigionare un urlo che credo i vicini sentirono , nello stesso momento un fiume di sbrodo comincio' ad uscire dalla sua fica mi bagno' il cazzo le palle e le cosce io dall'eccitazione di vederla godere ( perche' per me non c'e' cosa piu' eccitante di sentire una donna godere contutta se stessa ) in quella maniera venni con lei . Avvicinai la mia bocca alla sua e ci baciammo con tutta la passione possibile per qualche minuto ,la voglia era ancora tanta ma lei mi disse andiamo al mare voglio farlo sulla spiaggia ci rivestimmo e come due innamorati guardandoci negli occhi con la complicita' che avevamo appena trovato via al mare.
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17 years ago
f6923,
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Il vecchio pescatore
Il vecchio pescatore….vecchio poi? Insomma 51 anni….avanzava un po’ più veloce del solito. Era esperto e sapeva che i pesci vanno affrontati con cautela ma era nervoso. La moglie era 15 gg che non gliela dava; Era li’ a Pietrabuona (PT) per delle cure termali che il medico gli aveva consigliato da fare a Montecatini e qualche avvenente signora gli aveva fatto venir ancora più voglia. Con le immancabili canne nel bagagliaio aveva cosi’ deciso di battere il Peschia li vicino. Quattro vermi, gli stivaloni e via andare… Ma era nervoso ed aveva già sbagliato almeno 3 tocche….
Mise cosi la canna a fondo, campanellino sul cimino alla vecchia maniera, e decise di appisolarsi….
Lo svegliarono dei gridolini quasi di piacere…Si sporse dal cespuglio e vide una donna inginocchiata che la leccava ad una altra in riva al fiume…L’altra l’aveva depilata ed era completamente nuda; la leccona era in costume ma il sedere era stratosferico.
Si tiro fuori il “pesce” oramai turgido come marmo e comincio a menarselo…Non c’è la faceva più!!!
Ad un tratto…Din Din Din… Il campanello aveva suonato….Corse col pene fuori a raccogliere la canna…Una trota di buone dimensioni aveva abboccato. Mai gli era capitato una cosa simile: manco quando andava a fare le notti a CarpFishing con le donne. Qualche carpa aveva si’ mangiato ma sempre prima o dopo la scopata. Col cazzo fuori non aveva preso un pesce. Nel frattempo le due donne erano sopragiunte alle spalle….
Quella nuda avrà avuto 27-28 anni, magra, carina e coi capelli corti…l’altra in bikini sui 35, molto bella, prosperosa e coi capelli lunghi arricciati.
La “nuda” allungo la mano e disse:
“Ciao sono Mary, io e la mia amica Leti ci stavamo sollazzando e ci hai disturbato….Non è che mi daresti per il pesce per sdebitarti.”
Il pescatore rimase allibito per parecchi secondi con il cazzo fuori….Poi allungo la trota verso la donna.
“ Ma no sciocchino non quel pesce ma il tuo “pesce”…Io sono solo lesbica ma le pompe le faccio volentieri.”
Leti allungo la mano e prese la trota che sarà stata 500 gr abbondanti e disse “Questa la prendo io che la cucino per il maritino stasera….Tu Mary svuotagli le palle che appena mi finiscono le mestruazioni questo vecchietto ci penso io a sfinirlo….Tu sei alle terme vero? Abbiamo visto una macchina coi depliant sopra…Dimmi dove sei alloggiato e fra 2-3 gg se sei ancora qua ti sistemo io…Mi piacciono un casino i vecchietti bianchi di capelli e con la panza…
Mary avvicino la bocca al cazzo del pescatore e cominciò di lingua….Qualche minuto e la sua faccia venne irrorata di sborra. Corse a lavarsi al fiume tutta contenta e Leti riuscii a farsi dire il nome della pensione e disse al pescatore “Verso le 18 di mercoledi’ sarò li’ …Ma prima una cenetta me la offri vero? Nulla di pesante sennò poi…. Poi si dileguarono….
Ripresosi il pescatore ritorno in pensione e si fece una altra sega!!!
Martedi’ alle 17.48 Leti era vicino alla pensione in un bar…Il pescatore fulmineo arrivo coll’auto. Lei Sali e subito gli mise una mano sulla patta. “Stasera lo faccio divertire stò pesciolone “”
“ Non la do a tutti tranquillo e sono pulita…Tu mi piaci in particolar modo e quando un uomo mi piace cosi non gliela lesino ma sono pochi. Mio marito sospetta ma anche io sospetto di lui e quindi… “
Il pescatore si riprese “ Anche io sono pulito ed è la prima volta che tradisco la moglie dopo oltre 20 anni; ma prima di sposarmi qualcosina ho dato”. Mise la mano verso la coscia ma Leti gli dette una sberletta “NO No bello mio senò la cenetta salta…dopo dopo”:
Leti lo porto in una trattoria dove si mangiava benissimo ma mangiarono poco e bevvero parecchio…fra una chiacchera e l’altra. Leti era loquace e il pescatore altrettanto.
“Adesso andiamo a rombare disse verso le 21 Leti…Non ne posso più.”
Fece dirigere l’auto in un boschetto e nel frattempo si tolse le mutande.
Si alzo la gonna “ Scopami subito alla brutto dio…poi in pensione continuiamo ma voglio il cazzo in figa subito e sborrami pure dentro che prendo la pillola” e reclino il sedile
IL pescatore si slaccio i pantaloni, gli mise una mano in mezzo alle gambe e costatato che era già bella umida la figa pelosa si mise sopra e la pompo per qualche minuto. Le mani corsero sotto il vestito alla ricerca delle grosse tette della donna. Aveva una passione viscerale per le tette il pescatore. “A quelle ci pensi dopo….Dai dai voglio la tua sborra!”. Qualche secondo ancora e il pescatore l’accontento. Mentre la donna si puliva la ciccina…disse: “In camera della pensione fa un caldo boia…Ho una copertina in auto, che ne dici di andare alla spiaggietta; magari metto la canna a fondo e prendo un'altra trota per il tuo maritino?”.
Leti “ Mi è sempre piaciuto prenderlo all’aperto…”
L’ auto si diresse verso il torrente, i due scesero e il pescatore monto la canna…
Si spoglio nudo e si distese..La Leti glielo prese in bocca e nonostante l’età ecco che il pene del pescatore tornò duro dopo 45 minuti dalla prima volta. Leti lo avvolse con le tette per un po’ e al pescatore sembrò che gli si scoppiasse. La donna monto sopra e gli sbatte le tettone in faccia dimenandosi tutta….Dopo un po’ si riposarono e Lei si mise alla pecorina ; Qualche colpo e Din Don Dan…”Lasciala suonare “….Si tolse dalla figa e glielo mise in bocca alal donna…Qualche ben assestato colpo di lingua e il bellissimo volto di Leti fù irroratati dallo sperma del pescatore. La canna non c’era più trascinata in acqua dal pesce…Il pescatore nudo si avventurò nel torrente con Leti che teneva la torcia con il viso ancora pieno di sborra….Il pescatore riusci a recuperare la canna ma il pesce era andato via….Doveva essere bello grosso e Il pescatore era leggermente corrucciato.
“ Non fare cosi Michele che l’ anno prossimo sarà ancora più grossa e verrai a prenderla vero?............Anzi verremo a riprenderla….”
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2
17 years ago
admin, 75
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La mamma di una mia amica.
Storia realmente accaduta 4 anni fà.
Capita spesso di piacere più alle mamme che a ragazze alle quali facciamo il filo.
Ebbene, mi è capitata la seguente storia.
Una mia cara amica che mi era sempre piaciuta, ma un po x l' amicizia che ci legava ed un po xchè non mi si filava x niente, un giorno mi invitò a casa sua per farmela vedere e bere qualcosa da buoni amici.
Appena entrati, mi presentò alla mamma, una signora sui 55 anni magra ma ben messa nei punti fondamentali.
Lei fu subito molto gentile nei miei confronti e mi ricoprì di complimenti x il mio modo di fare forse eccessivamente educato.
Comunque rimanemmo in compagnia un' oretta, dopodichè la salutammo ed uscimmo.
Il giorno dopo Anna (nome di fantasia della mia amica), quando ci incontrammo in comitiva, mi confidò che ero molto piaciuto alla mamma, che voleva che io instaurassi una relazione con la figlia.
Ovviamente lei ci rise sopra ed io altrettanto.
E adesso viene il bello.
Una settimana dopo, mi arrivò una strana telefonata al mio cellulare.
Era la mamma di Anna che mi invitava a casa sua xchè voleva parlarmi.
Il mio numero l' aveva preso dal telefonino della figlia a sua insaputa.
Mi diede un appuntamento molto strano alle 10 di mattina che io accettai subito di buon grado.
All' indomani, alle 9,30 ero già sotto il portone ansioso come non mi era mai capitato, ero sicuro che volesse ideare qualcosa x convincere la figlia a fidanzarsi con me.
Alle 10 meno venti citofonai e mi invitò a salire.
Sul pianerottolo trovai la porta aperta e una volta bussato sentii un' invito ad entrare che proveniva da un' altra stanza.
Entrai e chiusi la porta e dopo pochi secondi apparve da un' altra stanza la mamma di Anna in vestaglia da camera lunga e pantofole.
Si scusò del desabillè e mi invitò ad accomodarmi in salotto.
Lei andò in cucina e dopo qualche istante tornò con del prosecco e due flute su di un vassoio.
Mi spiegò che mi aveva invitato di mattina proprio perchè sia la figlia che il marito non dovevano sapere di questa storia.
Cominciò col dirmi che aveva parlato a lungo con Anna di me ma che lei proprio non ne voleva sapere di legarsi a me.
Versammo del prosecco nei flute e cominciammo a bere un primo e subito dopo un secondo bicchiere, che contribuirono ad allentare la tensione iniziale.
Tutto di un tratto, mentre continuavamo a parlare del fatto, la mamma di Anna mi disse:
"siccome sei un bravo ragazzo e mi piaci, ti farò una sorpresa per ricompensarti delle notizie che ti ho appena dato."
Si alzò e torno in camera da letto.
Rimasi qualche minuto come sbigottito, ma cominciavo a capire che la situazione si metteva molto delicata.
Dopo un pò apparve in tutto il suo splendore la seguente figura:
la mamma di Anna in guepiere, reggicalze, perizomino e sottoveste.
Era uno splendore con delle forme che sembravano tradire la sua età.
Si avvicinò al divano, si inginocchiò davanti a me, e senza dire una parola, mi slacciò i pantaloni abbassandomeli e scostando le mutandine, si portò il mio cazzo già duro e rigido alla bocca.
Mi tirò un pompino che non ho mai più ricevuto da nessuna nella mia vita, talmente bello che ci misi pochi minuti ad esplodere tutta la mia voglia nella sua bocca che non esitò a deglutire il tutto.
Ebbi solo un sospiro, dicendogli grazie.
Lei si sdraiò sul divano e cominciò a dimenare le gambe.
Mi tuffai con la testa nella sua fica che sembrava un piccolo laghetto, e cominciai a leccargli l' anima, alternando la fica al buco del culo, che aveva un sapore buonissimo.
Ero di nuovo in tiro e lei si accavallò a me e mi scopò con voracità inaudita.
Fu una scopata bellissima, cavalcato da una signora matura, con le sue tette che mi ballavano davanti alla faccia ed il suo bacino che si avvinghiava al mio cazzo in cerca di piacere.
Venimmo forse due o tre volte, e verso le 11,30, mi pregò di rivestirmi in fretta perchè di li a poco sarebbe arrivata Anna.
La sera stessa non avevo il coraggio di guardare in faccia Anna, e lei pensò che io fossi offeso con lei.
Inutile dire che la signora mi chiamò spesso e sempre di mattina, quando il marito era al lavoro a 30 chilometri di distanza ed Anna era a scuola.
Ci frequentammo x 6 mesi di seguito durante i quali ho acquisito tutte le tecniche sessuali che conosco oggi.
La signora scatenò nei nostri incontri tutta la sua trasgressione repressa per anni, e scopammo in tutte le salse.
Ricordo che una volta gli prese la foga di farlo in camera da letto con la finestra spalancata, un' altra volta volle farlo in ascensore mentre scendevamo a firmare una raccomandata, etc.etc.
Insomma staccò tutti i suoi freni inibitori e si saziò x 6 mesi del mio cazzo.
Oggi a distanza di 4 anni, è sempre una bella signora, ama molto suo marito, ci incontriamo al mare con le famiglie, ma non mi ha mai più invitato a scopare.
La novità è però la seguente:
ora mi scopo la figlia che ha preso tutto dalla mamma, è anch' essa un gran troione.
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17 years ago
admin, 75
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Un giorno d\'estate in riva la mare...
Ahh, che caldo. Mi avvio verso casa, il sole sta scendendo velocemente ma l’afa e le onde di calore si fanno ancora sentire.
La giornata è iniziata pesantemente, ma andare in spiaggia è stata una giusta scelta.
I piedi stanno affondando fra i piccoli sassolini e il mare mi sta bagnando gli zoccoli.
C’è ancora tanta gente pur scendendo la notte.
Camminando, passo davanti ad una ragazza. Tiene le gambe rapprese tra le mani e fa scorgere sbarazzina la sua dote. Nascosto dietro ai miei occhiali, ho dato un’occhiata molto veloce e furtiva. L’occhiata fu rapida, ma ho fotografato fin nei minimi dettagli quello spettacolo.
Di rado en plain air, scorgo di queste immagini, e questa mi colpì particolarmente. La forma era perfetta, ricordava una susina. Mi piacciono le forme tonde ed armoniose. Le labbra esterne erano molto carnose, l’apertura si intravedeva appena, era un sottile filo nero. Sembrava, che una goccia di sudore o di essenza femminile fosse scesa dal clitoride verso il basso, lasciando una scia luccicante dietro di sé, fermandosi sulla base. Era quasi nuda, solo qualche filo biondo qua e là si scorgeva.
La ragazza mi guardò, ma ero sicuro che non mi potesse vedere protetto dai miei occhiali.
Questa fu la ciliegina sulla torta, quel giorno...
Già dal primo pomeriggio sono sdraiato ad arrossire sotto al sole. Quale migliore maniera di riposare la mente.
Un paio di ombre mi fanno aprire le palpebre.
Una famigliola, marito, moglie, figlioletta e probabilmente la sorella dell’uomo o della donna. Già stavo pensando che il mio tranquillo cantuccio si sarebbe trasformato in un circo.
Non ci volle tanto a scoprire che erano dei naturisti. La spiaggia è libera e di non facilissimo accesso, ma non è esplicitamente nudista; tanto che io continuavo a prendere il sole col mio costume.
Ad una seconda occhiata osservai che le mamma e la donna non erano per niente simili, non credo fossero in stretta parentela, anche se la donna giocava molto affettuosamente con la bimba.
La mammina aveva un bel fisico e un viso solare, non sembrava per niente sciupata dal parto, lo dico perchè la bambina non sembrava avere più di uno o due anni.
L’altra ragazza aveva un viso con tratti molto forti, una mascella pronunciata ed una fronte molto spaziosa, oserei dire che avesse dei tratti un po’ mascolini. Entrambe avevano dei bei seni, la mammina, più pieni, rigogliosi e rotondi mentre l’altra ragazza aveva dei seni a forma di pera, più piccoli. La cosa che mi colpì di più di lei era il suo fondo schiena.
Era a dir poco perfetto. Rotondo, sodo, ancora pallido, uscito appena dall’inverno non ha avuto il tempo di prender colore. Era impressionante.
Giocando con la bambina la ragazza si piegò diverse volte in avanti, dandomi le spalle. I glutei erano in tensione, ma non perdevano la loro rotondità. Il sedere era piccolino e quando si abbassava, si vedeva distintamente la fessura tra i due glutei che si allargava e faceva intravedere il buchetto dell’ano e subito sotto, la sua susina. Questa volta però più che una susina sembrava un torsolo di pesca, le labbra interne ed esterne si confondevano, erano filiformi e il clitoride era pronunciato. La ragazza pur essendo a pochi metri da me e mostrandomi tutto il suo pudore fin nei minimi dettagli, faceva come se non ci fossi, o meglio come se fosse da sola in spiaggia.
Tornai al mio beato riposo, ma non resistetti tanto, il calore era insopportabile, un bagno nel mare fresco era d’obbligo.
La spiaggia pur essendo un posto conosciuto da pochi, si riempiva velocemente.
Mi allontano a nuoto dal mio posticino. Un po’ di stile libero, un po’ a rana e dorso, poi il morto a galla.
Mi piace tanto fare il morto a galla, facendomi trasportare e cullare dalle onde, lasciandomi andare completamente, sguinzagliando la mia fantasia.
Una vena di corrente fredda mi passa sotto la schiena, decido che è ora di tornare. Nuotavo in acqua bassa, li l’acqua non era così fredda come al largo.
Da sola soletta, intravedo tra due coppie, una ragazza. Si sta spalmando della crema solare. La ragazza pur avendo un po’ di peso in eccesso, aveva un viso tondeggiante e molto carino. Beh, il peso in eccesso era tanto, ma mi attraeva e sapevo benissimo perchè.
Aveva un seno molto abbondante, a dir poco scandaloso e non pendeva neppure tanto, sarà perchè la ragazza era ancora giovane.
Nuotando avanti, ripenso alla ragazza e mi chiedo come sarebbe un rapporto intimo con lei. Sentire tutta la sua massa su di me, che mi avvolge e che mi soffoca con i suoi seni prosperosi, sentire tutto il suo peso che preme sul mio basso ventre con forza, mentre nel suo ansimare i seni saltano e si muovono a destra e sinistra. Sì, è proprio un’esperienza che mi manca.
Esco dal mare e affretto ad asciugarmi.
Era già pomeriggio tardi, e nel frattempo che ero stato in mare un’altra coppietta è arrivata e si è messa proprio vicino a me, come se da altre parti non ci fosse posto.
Dando un’occhiata attorno, mi rendo conto che effettivamente non c’era più posto. Ma quando è arrivata tutta questa gente?
L’uomo era di mezza età, l’aria da so tutto io, brizzolato.
La ragazza era molto più giovane, un bel corpo, ma la cosa più bella era il viso.
Aveva degli occhi castani e capelli scuri, la pelle era anch’essa scura e liscia. Le labbra erano carnose, rosse, morbide. Un nasino francese e una frangetta che le cadeva sul viso.
Il sole stava tramontando e io avevo il costume fradicio.
Visto che la spiaggia libera è diventata quasi totalmente nudista, decido di togliermi il costume e di prendermi ancora quel poco sole che rimaneva.
Mi sdraiai su un lato, perchè non posso stare per troppo tempo sulla schiena. L’ultima arrivata era proprio di fronte a me, anch’essa girata su un fianco.
Era in topless.
I seni erano molto piccoli, tipo coppa da champagne, di una rotondità perfetta e molto sodi. Le ciliegine erano molto dure, poverina, avrà avuto freddo pure lei.
Continuo ad osservarla protetto dai miei occhiali e mi perdo nei suoi profondi occhi.
Stava scrutando il mare, il bosco sopra il dirupo, la spiaggia, che pian piano andava a svuotarsi, me.
Il suo sguardo si fermò su di me.
Ero più che sicuro, non poteva vedere che la stavo guardando!
Il suo uomo stava sonnecchiando girato dall’altra parte.
Lei appoggia la mano sulla coscia e inizia ad accarezzarla. Sembrava che avesse un prurito, poi le carezze circolari diventavano più leggere, più ampie, più lente.
Continuavo a guardare la sua mano leggera, che accarezzava la pelle vellutata.
La mano scende sull’altra gamba, molto lentamente, si accarezza l’interno della coscia e con piccoli movimenti leggeri inizia a salire.
Ha una piccola indecisione sul suo intimo, si sofferma un attimo, facendo due toccatine veloci e poi continua a salire.
Fa dei giri attorno all’ombelico, con gli occhi sta guardando cosa sta facendo la sua mano. I movimenti sono naturali, quasi annoiati, ma con una dolcezza infinita. La mano sale, sale. Fa due giri attorno al seno destro e poi prende con due dita la ciliegina e con un movimento di occhi velocissimo si gira verso di me.
Maledissi il momento in cui decisi di togliermi il costume. Il mio muscolo era in piena erezione, nel pieno delle sue forze. Lei mi guardò in viso, poi il suo sguardo scese in basso e vedendo il risultato della sua opera premeditata, accennò un sorriso. Era bellissima quando sorrideva, aveva dei denti bianchissimi che contrastavano la sua pelle scura.
Io sorrisi portandomi una mano a coprire gli attributi e lei sorridendo si girò dall’altra parte mostrandomi la schiena.
In questa occasione i miei fidati occhiali non sono riusciti a proteggermi, il richiamo della natura è troppo forte.
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17 years ago
Dannatnik,
26
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Serata a sorpresa 2 (stori vera)
Una serata a sorpresa 2 parte(storia vera)
Mi avvicinai al bordo della piscina,mia moglie era sparita dalla mia visuale,giocava e rideva con i due giovani,mi vide e subito si avvicinò , salì sul bordo della piscina e i si avvinghiò a me baciandomi appassionatamente,nell’orecchio mi sussurrò:.. hai visto? Certo che ho visto le risposi sereno ,l’abbracciai forte.
Arrivammo a casa aveva ancora i capelli bagnati,aveva addosso l’odore acre dello sperma , la spinsi sul divano , le tolsi il vestito,la presi con violenza,il mio cazzo scivolò in lei,mi accorsi che era ancora piena di sperma,con le mani raggiunsi il suo ano,era ancora dilatato ci infilai due dita….entrarono facilmente e anche lì avvertii la presenza di liquidi interni .Venni dentro di lei e non mi preoccupai se lei stesse godendo ,la chiamai troia e lei mi morse il labbro inferiore.
Il nostro rapporto da quel giorno subì un impulso in positivo…si ricominciava a fare all’amore anche più volte al giorno e fù durante una scopata favolosa le confessai che l’avrei voluta vedere con un altro uomo ,ma questa volta insieme a me. Era sicura che un giorno o l’altro le avrei chiesto questo ,mi disse e mi sorrise.
Non persi tempo ,mi recai da solo in quel ristorante,fui riconosciuto e molto gentilmente il proprietario si mise a mia disposizione.
Arrivò il giorno stabilito ,ci recammo al ristorante,lei era all’oscuro di tutto.
Era vestita molto semplicemente ,una camicetta di seta bianca smanicata ,una gonna non molto corta ma con uno spacco di dietro che mostrava le sue gambe ,non era quasi truccata,era acqua e sapone un leggero rossetto le faceva brillare le labbra,i capelli biondi scendevano sulle sue minute spalle e il suo seno piccolino sobbalzava al ritmo dei suoi passi. Era eccitata guardava intorno con i suoi occhi azzurri , i suoi capezzoli pareva volessero bucare la camicetta..
Ci fecero accomodare in una saletta interna e ci portarono da bere.. Cominciava a sciogliersi,la vedevo più tranquilla,allungai la mano,toccai le gambe, nascosto dalla tovaglia arrivai al suo inguine,non aveva gli slip! Non lo sapevo,il mio cazzo ebbe un sussulto,la guardai e lei sorrise.
Avvicinai il mio volto al suo e la baciai…le chiesi: sei pronta? Annuì,feci un cenno convenuto e subito arrivò un uomo non molto bello,aveva il viso butterato,alto, capelli impomatati abbronzantissimo con un sorriso smagliante e denti bianchissimi,si avvicinò al tavolo e le porse la mano,lei mi guardò,si alzò e si avviarono al centro della sala.
Cominciarono a ballare,non doveva piacerle molto l’uomo per via di quel volto così rude,notavo una certa riluttanza ma l’alcol l’aiutò continuavano a ballare e a bere un ballo lentissimo,Angela si muoveva come un automa l’uomo la reggeva con un braccio intorno alla sua vita e la tirava a sé. C’erano altre 4 coppie sedute ai tavoli nella saletta,ma solo loro due erano al centro lui la stringeva forte e sicuramente lei sentiva premere il suo membro su di sé,insinuò la sua mano nella camicetta e le toccò il seno cercò di baciarla ma mia moglie scostò il viso e gli offrì il suo collo,ero a due metri da loro ,seduto in prima fila e il cazzo mi pulsava nei pantaloni. La baciò ancora sul collo le sbottonò due bottoncini della camicia poi le mormorò qualcosa all’orecchio,vidi la mano dell’uomo che afferrò la sua e la condusse giù ,lei cominciò ad armeggiare con la cerniera ,vidi sparire la sua mano che cominciò a muoversi nel pantalone dell’uomo,poi la tirò fuori facendo uscire anche il suo cazzo,non era del tutto rigido ma era enorme una cosa impressionante di lunghezza e di grossezza ,mi guardò mi sorrise lo strinse forte e lo percorse tutto con la sua manina,era più grosso del suo braccio.L’uomo la fece inginocchiare e avvicinò il suo membro alle labbra di mia moglie che istintivamente aprì la bocca e cercò di farlo entrare,le teneva la testa e cercava di entrare di più dentro di lei mentre di lato alla sua bocca usciva un filamento di saliva che andava a bagnare le sue gambe,ci riuscì solo un po’ solo la cappella entrò nella sua bocca. Lei gli aveva afferrato il membro con tutte e due le mani ,fece scorrere la sua bocca su tutta la lunghezza del cazzo mordicchiandolo…ora era duro enorme le copriva mezzo viso .L’uomo la fece alzare la afferrò dai capelli e la fece voltare verso di mè le sbottonò il resto della camicia e me la offrì,io allungai una mano e le toccai, la fica,era bagnata …eccitata e incontrai anche la mano dell’uomo che le aveva infilato dentro almeno due dita .La fece piegare in avanti affinché potesse ricevere il mio cazzo in bocca,così fece,mi sembrò che la sua bocca fosse stata dilatata poiché riuscivo ad arrivarle in gola.
Mi accorsi dal morso che mi diede che l’uomo stava entrando nella sua fica ,lei tolse la sua mano dal mio cazzo e la portò sul ventre dell’uomo per fargli capire se poteva spingere.Le toccai il clitoride,la sentii mugugnare e capii che stava venendo ,le afferrai la mano che la stava proteggendo e la portai alla mia bocca ,l’uomo con un colpo più deciso entrò tutto dentro di lei.Ebbi per un attimo paura che la potesse rompere ma mi rassicurai quando vidi mia moglie che assecondava i colpi che riceveva.Le venni in bocca tremando di piacere e lei bevve tutto quello che potevo darle.
Mi alzai e lei rimase con le mani appoggiate sulla sedia, piegata ad angolo retto con le gambe allargate mentre riceveva quell’enorme mazza di carne e di vene che la stava dilatando.
L’uomo la scopava con un ritmo lentissimo vedevo perfettamente quando entrava e poi usciva lentamente da dentro di lei con il cazzo era lucido di umori ,lei stava con gli occhi chiusi e si sentiva il suo ansimare.Lo tirò fuori di lì e vidi la fica di mia moglie completamente aperta,la fece alzare ,la girò verso di lui le tirò indietro i capelli e la baciò con veemenza,vidi mia moglie che ricambiava come solo lei sapeva fare quando era eccitata ,il membro dell’uomo era compresso tra i loro corpi,le arrivava sotto il mento di lei,le loro lingue si cercavano avidamente ,la fece stendere sul pavimento ,le tolse la gonna e la prese, con un solo colpo fù dentro di lei,lei allargò la braccia in segno di sottomissione ,poi le richiuse e abbracciò quell’uomo. Alzò le gambe e le incrociò dietro la schiena per farlo entrare ancora di più.Non vedevo il viso di mia moglie ma sentivo i suoi gemiti ,la prendeva con forza,si sollevò un attimo e le afferrò un seno lo strinse la fece gridare poi le prese il suo volto con le mani e la baciò ancora ,anche la sua lingua affondava dentro di lei,le mise le mani sotto il culo e la alzò,le diete dei colpi ancora più violenti….lei stava venendo…me ne accorsi perché ficcò le sue unghia nella schiena dell’uomo così come faceva con me quando veniva. Anche l’uomo gridò si scostò di lato e in un attimo lei le fù sopra ,si riposò solo un attimo dopo l’orgasmo avuto,riprese a muoversi su e giù lentamente,.Fù afferrata dai fianchi e tirata in giù verso di lui. Anche se lei è minuta ha un culo da favola su quei fianchi stretti ,il movimento si faceva più frequente ….mi alzai, avevo il cazzo che mi pulsava tanto era duro,mi avvicinai alle sue spalle e lei mi vide,con un leggero movimento mi offrì il suo culo la presi con un colpo solo fui dentro di lei ,affondai in lei facendola gridare…forse volevo punirla .Scopava con quell’uomo da tanto tempo ,lui non daqva cenno di cedimento .Pochi colpi e venni dentro di lei e mentre venivo le chiese se voleva che anche l’uomo la prendesse di dietro ,sim fermò di scatto e mi urlò di NOOO!!
L’avrebbe sicuramente lacerata.Mi staccai da lei che ricominciò a muoversi su di lui,prima lentamente e poi sempre più veloce,offrì a quell’uomo il suo seno che fù accolto nella sua bocca,lo succhiava e lo mordeva,gli offrì il suo collo e anche quello fù baciato e succhiato e segnato da lividi,si portò la mano dell’uomo alla sua bocca e succhiò le sue dita le fece entrare fino alla sua golaL’uomo non potè resistere oltre lo fece scoppiare dentro di lei,sapevo che la stava riempiendo di sperma,lo baciò ancora mentre veniva,diede gli ultimi affondi e gli conficcò ancora le sue unghia nella sua carne…veniva ancora…Poi si accasciò su di lui .Restò così per qualche istante ,si alzò e vidi dalla sua fica e dal suo culo uscire tanto sperma che scese giù fino alle sue caviglie.Mi guardò ,mi sorrise e in quel preciso istante partì un fragoroso applauso generale.
14
2
17 years ago
gully244782,
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Last visit: 17 years ago
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Scappatella
Una sera andammo a ballare,un caldo torridomi spinse a rimanere a lungo su la porta del locale,mia moglie resto' dentro .
Tornando da lei a pochi metri di distanza gli si avvicina uno e gli chiede di ballare lei rispose di domandare a me,il tizio evito' e se ne ando'ma il caldo non cessava torno di fuori,poco piu' di mezz'ora scendo a vedere la situazione ,mia moglie parlava con un giovane non interrompo la loro conversazione e scruto,mi accorgo che fa il filo a mia moglie,lei presa un po' dalla paura e forse vergogna resta su la difensiva.
Tornando a casa gli chiedo chi era,mi rispose che lo aveva appena conosciuto e gli aveva chiesto di rivederla il sabato successivo,resto in silenzio e dopo un po' lei mi dice che tornava al locale per incontrare nuovamente il tizio,allora gli chiedo se se lo vuole fottere e lei con molta sincerita' mi dice che un pensierino lo aveva gia' fatto.
Arrivati al sabato verso le 10 di sera vedo mia moglie in abbigliamento da gran troia e sbalordito gli chiedo dove andava,mi dice che usciva da sola.
Lei esce ed io seguo mia moglie con la macchina di mio cognato, e vedo il tizio su la porta che l'aspettava ,gesticolando ho capito che lui non voleva ballare(almeno da ritto)afferra mia moglie per la mano e dirigendosi verso il parcheggio si fermano tra le macchine in sosta a pomiciare,il tizio aprendo il vetro del finestrino mette il busto di mia moglie dentro l'abitacolo e sollevandole la gonna dal fuori vedo in lontananza che la trafora con il suo cazzo.
L'auto si muove ,continua a seguirli si fermano davanti al motel, dove creano un alcova e li restano per tre ore,mi immedesimo nel marito scrupoloso e la chiamo al cellulare,gli chiedo dove era e con chi, la risposta fu siamo con degli amici fuori del locale per il caldo,la sua voce fioca dal piacere mi fece capire che la troia se la stava facendo leccare,la saluto raccomandandomi di stare attenta,nell'euforia lascia il cellulare connesso e sento tutto cio' che accadeva,lui gli chiede di farsi fare un bocchino e senza esitazione lei accetta,dopo un po ,visto che a bocca piena non si parla si stacca dal cazzo e si fa sbattere ancora sentendo dei gemiti che mi fa diventare il cazzo duro come il marmo,sento che lui chiede a mia moglie di girarsi e senza esitazione acconsente ...........non ci posso credere mia moglie si sta facendo inculare.
Li vedo uscire nascondo la macchina per non dare nell'occhio mia moglie si avvia verso casa arrivo prima di lei e come nulla fosse l'aspetto guardando la tv lei sorpresa di trovarmi alzato mi chiede che facevo.
gli domando della serata dicendomi che ha ballato ed e' stanca,gli chiedo di scopare si rifiuta ,allora mi accosto a lei le metto la mano fra le cosce tutta bagnata e colava ancora ,a quel punto la chiamo puttana gli tiro su quel poco di stoffa(minigonna) che aveva e frugandola fra la figa sento che il culo e' rotto avevo preparato un cetriolo con il preservativo la metto a 90 gradi e me la inculo dopo qualche istante gli infilo il vegetale nella figa ,mi fa male mi fa male mi diceva,aveva capito che bastava chiedere se voleva scopare con altri e si lascio' andare in una confessione molto dettagliata
17
3
17 years ago
admin, 75
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La migliore cliente
Riky mi telefonò, parlandomi di un amica con problema che averi dovuto aiutare. Accettai e fissai un appuntamento. Si presentò in ufficio una bella donna di circa 35 anni, sudamericana, non molto alta con scarpe di corda dal tacco molto alto ed una gonna a mezza coscia. Mi disse di essere argentina ma io non indagai più di tanto, anche se l’occhio cadeva nella scollatura, dove erano incastrati due seni, non proprio prosperosi, di quelli ben divisi uno dall’altro. cercai di mantenere un contegno professionale e di indagare la sua professione che mi insospettiva parecchio. Mi insospettiva il perchè fosse in Italia.
La trattai mantenendo la professionalità del caso senza troppo distarmi. Quello che mi stuzzicava maggiormente, non so perché, erano i suoi piedi, con unghie rossissime. Mi faceva voglia di prenderli in mano.
La rincontrai per lavoro altre due volte in ufficio. La seconda volta venne la sera verso l’orario di chiusura e ci trattenemmo a discutere sin dopo le 20,00, quando tutti i colleghi se ne andarono.
Mi spiegò che era venuta in Italia da parenti, per mancanza di lavoro in Argentina e che faceva la commessa in un negozio di articoli sportivi. Si accorse, probabilmente, che quando mi parlava io pensavo a guardarle il seno. Più ancora, non riuscivo a non guardare sotto la scivaniam, verso i suoi piedi. Questa volta aveva delle infradito che continuamente toglieva e rimetteva. Mentre parlava circa i problemi che la riguardavano, si fermò e mi chiese a bruciapelo di andare al bagno e farmi un “pippa”, così mi sarei sfogato e poi sarei stato più attento al suo problema. Io le risposi che l’avrei fatto, ma che senza lei davanti mi sarebbe mancata l’ispirazione. L’erezione mi premeva nei pantaloni. Si alzò, girò intorno alla scrivania e venendomi accanto, allungò le mani sulla cerniera, la abbassò me lo tirò fuori, e poi andò a riaccomodarsi nella sua sedia, dicendomi: “adesso fai pure”. Ma come, mi ero illuso …
Rimasi di sasso. Credetemi, non è facile masturbarsi da soli davanti ad una donna che ti guarda impassibile. Non feci nulla, penso, per un lunghissimo eterno minuto. Poi lei si alzò leggermente dalla sedia, alzò appena il suo sedere facendo forza su un bracciolo. Con l’altra mano, rima si tirò un pò su la gonna, quindi infilò la mano destra all’interno, armeggiando. Spinse la sedia un po’ indietro, distese le gambe e iniziò a sfilarsi le mutandine nere di pizzo, del tutto inadatte al personaggio: parevano quelle di mia mamma vent’anni fa.
Comunque se le sfilò, aperse un poco le game e le appoggiò, aperte, sulla scrivania. Devo avere detto qualcosa di stupido, nel frattempo, ma non mi ricordo bene cosa. Alice (le do questo nome di fantasia), mi chiese se con lei davanti a gambe aperte mi sarebbe stato più facile farmi una sega. Io risposi che mi sarebbe stato più facile scoparla, ma lei aggiunse che il problema era mio e che non dovevo toccarla. Della sua fica non si vedeva praticamente nulla, salvo il fatto che era rasata e che spuntavano i peli in ricrescita di qualche millimetro (come un uomo che non si fa la barba da una settimana).
Non mi pareva di avere molte scelte. Così rimisi l’arnese nei pantaloni e cercai di riprendere il discorso lavorativo. Lei, allora, si mise due dita in bocca e se le bagnò abbondantemente con la lingua. Poi si mise la mano tra le gambe e iniziò a masturbarsi. “Vedi”, disse, “si fa così”. Lo faceva con una naturalezza incredibile, premendo leggermente le labbra. Le dita compivano un movimento circolare molto leggero.
Ritornai sui miei passi, mi slacciai la cintura ed il bottone dei pantaloni e presi il mio cazzo con la mano. Se lo fa lei … presi a masturbarmi anch’io molto meccanicamente. Alice si fermò, rimise le gambe a posto, seduta composta nella sua sedia e mi chiese che cosa stessi immaginando. Io le risposi che la cosa che mi prendeva di più erano i suoi piedi, che avrei voluto leccarglieli… che nessuno mai mi aveva fatto una sega con i piedi. Si mise a ridere e di disse con quel suo accento spagnolo: “ non vedi quanto sono sporchi? Ho infradito!”. Mi chinai sotto il tavolo “te li pulisco io”, le dissi”. Prima che lei potesse tirare indietro le gambe, cosa che iniziò a fare, le afferrai un caviglia e mi portai il piede alla bocca. Gli infilai la lingua tra due dita e cominciai a limonare come se i suoi piedi fossero una lingua. Si mise a ridere di gusto, e continuai. Poi mi fece capire che questo gioco le piaceva molto. Con l’altro piede cercava di toccarmi il cazzo, cosa non facile in quella posizione, ma quando mi sfiorò mi fece sobbalzare e picchiai la testa sotto la scrivania con un gran botto. Lasciai il suo piede, mi allungai e mi misi le mani in testa. Trovando lo spazio libero, mi circondò il cazzo con entrambe le palme dei suoi piedi ed iniziò ad andare su e giù premendo leggermente. Fu una sensazione stupenda, durata un attimo, quindi mi mise la palma di un piede sulla bocca per farselo leccare. Lo feci avidamente e mentre lo facevo lei riprese a masturbarsi, reclinando la testa indietro, questa volta senza ridere. Mentre si toccava le leccai la gamba, dietro al ginocchio, e poi l’interno della coscia, fino a quando la mia lingua si confuse con le sue dita che roteavano attorno al clitoride.
Rimasi così, giocando con la lingua con le grandi labbra, il clitoride. Poi le leccavo il buchino del sedere e di nuovo lungo tutta la passera. Si bagnava molto abbondantemente e perdeva un liquidino più denso di una sborrata. Quindi venne e quando lo fece mi strinse la testa fortissimo dentro alle sue cosce come in una morsa. Si alzò quasi di scatto, si chinò sulla scrivania e mi offerse il buchino, bagandoselo con le due dita come aveva fatto prima. Mi disse solo “dai!”. Non me lo feci ripetere e cercai di infilarglielo ma da quella posizione era quasi impossibile. Allora si distese, lascindo il sedere alto, per offrirmelo. Feci fatica ad entrare, fu doloroso per entrambi, forse più per lei, ma una volta entrato la sensazione era fantastica. Iniziai a muovermi lentamente e lei iniziò a emettere piccole urla, trai l dolore ed il piacere. Quindi si ritrasse, si girò, me lo prese in bocca manipolandomi le palle con delicatezza. Le venni in bocca. Lei un pochino ingoiò, quindi chiuse la bocca piena di sperma si avvicinò alle mie labbra e mi sputò il liquido dentro alla mia bocca. Ingoiai e quindi cominciammo a limonarci e leccarci.
Ci vedemmo ancora per lavoro, ma lei rifiutò ogni successiva avance. Mi disse che il suo sedere era praticamente vergine, ma che non sa che cosa le fosse passato per la testa quando le lo offerse. Forse fu il modo con cui glielo leccai … Mi rimane ancora il desiderio di scoparla, non avendo provato a infilarglielo nella fica. Ma, in fondo, ci si può anche accontentare …
La migliore delle clienti.
14
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17 years ago
Bonora,
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Last visit: 15 years ago
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Con una trav all\'autoparco di camion
Mi presento, sono un ultra quarantenne, separato, tendenzialmente solitario; detto ciò voglio raccontarvi una mia recente esperienza di vita..sperando che a qualcuno possa piacere o quantomeno ad interessare.
Dopo la separazione, avevo avuto una precedente esperienza con una trav, per alcuni mesi, ma fini anche quella, in quanto io volevo coltivare questa amicizia con riservatezza e in privato, lei invece voleva l’esatto opposto.
Casualmente, da quando cominciai a navigare in internet, provai a cercare qualche sito, dapprima senza grossi risultati, …poi, casualmente mi imbattei su Desidera, il nome non lasciava presagire gran chè, ma dopo un po’, vidi un sacco di annunci assai interessanti anche se li ritenevo a priori falsi.
In uno della mia città, c’era la foto di una trav, giovane e piacente, alta, slanciata, vestita da troiona…molto arrapate.
L’annuncio che corredava la foto,diceva che a lei piacevano le doppie penetrazioni, (non credevo allora fosse possibile) essere posseduta da più uomini adulti e trattata da cagna, sculacciata, sbattuta nei parcheggi, alla merce di uomini vogliosi incontrati per caso, ed altro ancora…
Il discorso proprio non mi interessava, ma la prima foto di quel culetto sodo e quella che se lo prendeva tutto fino in gola mi eccitava assai…
Provo timidamente a contattarla, preparo una mail, studiando parola per parola.
Mi risponde prontamente in maniera stringata, praticamente un ciao e il suo numero di cellulare. E’ una decisa penso io! Provo a telefonarle, mi risponde, e ci accordiamo per un appuntamento per il giorno dopo nel primo pomeriggio. Chiedo permesso dal lavoro e mi reco all’indirizzo che mi ha dato, praticamente un negozio chiuso in fase di ristrutturazione.
Mi apre, e la vedo gia vestita da troiona, autoreggenti, capelli lunghi biondi, maglietta aderente con 2 belle tette (finte) e slip aperti di dietro.. Sul viso aveva una mascherina rossa.. Saliamo al piano superiore del negozio, lei mi precede sulle scale, ho il suo culo davanti alla mia faccia la fermo e comincio a leccarglielo.Dopo un paio di linguate gli infilo 1, 2 e poi 3 dita dentro, ma penso che non sia il caso di insistere visto che al piano superiore c’è un divano che ci aspetta.
Prima di cominciare lei mi dice se se ho altri amici disposti ad usarla, lei si concederebbe volentieri ad un gruppo di maturi sporcaccioni. Le dico di no, ma se pensandoci meglio trovo qualcuno che potrebbe essere disponibile vedrò di accontentarla.
Mi dice che abbiamo non più di mezz’ora a disposizione per noi, in quanto poi, dopo di me ha 3 uomini, tutti per lei piu o meno della mia età.
Comincia col prendermelo in bocca, poi si mette supina e glielo infilo nel culo, conscio che con una abituata a farsene anche 3 alla volta non è che farò una grossa figura..
Cerco di sbatterla con forza visto il genere che preferisce e per immedesimarmi nella parte gli infilo quasi tutta la mia mano nel suo culo, cercando all’interno le sue parti erogene piu sensibili.. la sento soddisfatta. Poi glielo rimetto dentro con lei sopra di me e gli sborro copiosamente nel culo..
Finisce così la prima parte della mia esperienza, andandomene però e pensando se ero disposto ad andare avanti o mollare, mi accorsi che l’idea di lei assieme ad altri uomini, remissiva alla nostra volontà, cominciava lentamente a solleticarmi..
La settimana dopo ci sentiamo e pensando a qualche avventura del genere che lei predilige, salta fuori la proposta di portarla di notte in un autoparco di camion vicino al confine alla periferia della mia città. Li ci sono camionisti stranieri, gente sola, che assolutamente non ci conosce e notoriamente uomini forti e rudi, come a lei piace.
L’idea mi impensierisce e mi eccita nel contempo.
La vado a prendere alla sera sotto casa sua, lei esce avvolta in un soprabito lungo, con un berretto in testa che le nasconde la parrucca bionda, un paio di occhiali neri da sole, ottimi per la notte!!: Si intravvedono solo le gambe nude e le scarpette con altissimi tacchi a spillo.
Lei è emozionata e timorosa di incontrare qualcuno per le scale di casa, ma tutto va ok.
Andiamo in macchina e ci rechiamo all’autoparco.
Un bel giretto perlustrativi intorno ai camion posteggiati, tanto per sondare l’ambiente. Vediamo camionisti vicino al proprio automezzo in sosta, stazionare in gruppi ed intenti alcuni a cucinare o scaldarsi qualcosa su fornelli da campeggio. Uno di questi, vedendola e credendola una donna, presenza insolita a quell’ora in quei posti, impudentemente le fa un gesto osceno con le anche, (come quello che ha reso celebre elvis presley) come a dire vieni che ti chiavo.
E’ quello che aspettavamo. Scendiamo dalla macchina, io sorrido al gruppo dei tre camionisti per far capire loro che non sono assolutamente offeso e con lei mi avvicino a loro. In inglese gli dico che ho una moglie troia, che non sono riuscito a soddisfare questa sera e se vogliono darmi una mano sono contento di offrirgliela che facciano su di lei quello che vogliono…
Veniamo circondati dai 3 camionisti, scuri in viso e tutti coi baffi,(probabilmente turchi), non riesco ancora a capire le loro intenzioni, il rischio che vada finire male c’è, le facce non sono molto raccomandabili..
Uno comincia a toccarla davanti a me, lei si apre il soprabito e li lascia tutti senza fiato, col suo fisico asciutto e slanciato e la lingerie provocante che indossava…body bianco, reggiacalze e calze a rete nere, portato tutto sotto al soprabito…
Tutti e tre gli saltano addosso eccitati come animali, la toccano, la leccano e gli infilano le mani dappertutto, adesso penso c’è ancora una parte rischiosa per noi…Infatti uno di questi trovandogli il cazzo, sorride e dice qualcosa di incomprensibile agli altri……è andata penso.
Il più vecchio del gruppo fa cenno ai sui amici di portarsela nella cabina del camion, io e lui per il momento restiamo fuori. Le regole mi fa capire le decide lui. Io protesto ma visto che lei accetta la proposta, anch’io mi adeguo e resto fuori col capo del gruppo. Quest’ultimo mi chiede se poi voglio anch’io questo trattamento, io gli dico di no, che sono solo maschio come o piu di lui. Va bene mi risponde, dopo che i miei 2 amici si sono divertiti lo faremo io e te.
Io gli propongo di andarli a spiare in camion che la cosa mi eccita assai. Accondiscende alla mia proposta. Saliamo sulla cabina e dietro al posto di guida, diviso da una tenda c’e un letto quasi a 2 piazze. Scostiamo la tenda e la vedo alla pecorina, tutta impegnata con un grosso cazzo in bocca e con l’altro di dietro che afferrandole con le mani le sue spalle glielo sbatteva dentro con inaudita violenza fino allo stomaco.
Lei a questa sottomissione stava godendo e il rischio che la storia potesse prendere anche una brutta piega non faceva che aumentarne l’eccitazione.
I due la sbatterono a dovere, trattandola proprio come a lei piace, da troia da monta. Appena finiscono entriamo nel letto io e il capo del gruppo. Lei è distesa sul letto con il culo in posizione..Il capo si spoglia senza levargli un secondo gli occhi di dosso, ha un cazzo di dimensioni oltre la media, è un uomo corpulento e muscoloso, un po tendente al grasso, tipo lottatore di sumo tanto per intenderci.. Mi ordina di leccare il culo alla mia ..“moglie” detto in tono canzonatorio, io lo ascolto ed eseguisco l’ordine.
Dopo un po’ mi scosta bruscamente e glielo infila dentro con l’intento di farle male…(illuso) Comincia a sbatterla con forza, io glielo infilo in bocca, sento che le piace assai, infatti eccitata com’era me lo succhia come mai aveva fatto…sborriamo tutti e due.
Lei è fuori di se dal piacere, ansima come una porca e ci chiede di non smettere…Il capo ci fa cenno di scendere dal camion e ci invita a prendere assieme un caffè tutti assieme, che sia una loro usanza penso? Chiacchierando gli raccontiamo che siamo una coppia di amici in cerca di emozioni forti (piu per lei che per me..) Dopo il rito del caffè, veniamo nuovamente circondati, io vengo buttato fuori dal cerchio in malo modo. L’atteggiamento cordiale di poco fa e svanito all’improvviso, il capo dice a lei di inginocchiarsi, le dice- sei alla ricerca di emozioni forti? Eccotene una..Cominciano col tirarsi fuori l’uccello, le intimano di toccarglielo e leccarlo a turno, lei acconsente con gusto, poi credendo di farle un oltraggio gli sborrano assieme e copiosamente nel viso e dappertutto.. Lei non sembra assolutamente ne dispiaciuta ne oltraggiata, al che viene verso di me sorridente con la sborra che le scende dal viso, e tra gli sguardi meravigliati e disarmati dei tre ce ne andiamo salutandoli con un gesto della mano…
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17 years ago
leonida1960,
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Il mio primo incontro con una trav-terza e ultima
TERZA PARTE
La settimana sembrava non passasse mai…aspettavo con ansia il sabato per chiamarla. Di sabato mattina, appena alzato le telefonai e ci accordammo per incontrarci qui nella mia città, sulle rive, vicino ad un locale che lei conosce.
Arriva finalmente domenica, l’appuntamento era per le 14,30, ma io per scaricare la tensione ero gia li mezz’ora prima..
Vidi arrivare la sua macchina, un occhiata in giro che non mi veda qualcuno,,,ma la sorpresa dovevo averla e grossa di li a poco…
Appena salito, la vedo, quasi non credo ai miei occhi, vestita da donna, quasi come la sera che ci siamo incontrati!!
L’istinto di uscire dalla macchina c’era, e solo per il fatto che lei e prontamente ripartita che non sono riuscito a farlo…
Lei mi dice che dovevo capire che girava sempre vestita da donna, lavora in un ambiente artistico e la sua diversità è accettata…Io lavoro invece in un comunissimo stabilimento industriale ribadisco, e per molto meno si diventa lo zimbello di tutti…
Decidiamo allora di non fermarci nella mia citta ma di andare in una cittadina li vicino, Gorizia dove, in teoria non dovrei conoscere nessuno. Inoltre penso io, comincia gia il carnevale e ho un alibi in piu se dovessi incontrare qualcuno che mi conosce.
Lei era vestita in maniera provocante, truccatissima, sempre parrucca bionda riccioluta, un vestito aderente che sarebbe stato anche abbastanza casto se non fosse stato dotato di 2 cerniere laterali che lei maliziosamente usava spesso…L’abbigliamento era completato da giarrettiere bianche e calze color carne..
Appena usciti dalla città, un giovane in macchina, mentre si accingeva a sorpassarci, la vede, e invece di completare il sorpasso rimane appaiato a noi a guardarla. Poi desiste e si accoda a noi. Dopo un po ritenta il sorpasso, ma arrivato come prima appaiato a lei,la vedo sorridere, il giovane con una mano teneva il volante e con l’altra aveva il suo cazzo in mano e sorrideva… Lei mi chiede se voglio dividerla, io le dico di no, che sono gia abbastanza teso ed emozionato. Lei capisce, accelera e dopo un po lo seminiamo.
Arriviamo a Gorizia, io le dico di andare verso il castello, situato su una collina. Li penso che non ci saranno tante persone.
Scendiamo dalle macchina, non prima di averle accarezzata le coscie credendo che con l’eccitazione possa sparite il mio timore, ed in parte è così, con il cazzo duro si ragiona assai meno…
Prendiamo assieme una scalinata che ci porta sulla parte laterale del castello, ed imboccata una stradina che costeggia le mura, ci fermiamo dove la stradina finisce con un cancello in ferro. Il posto è abbastanza isolato e anche assai caratteristico (a chi interessa darò una approfondita descrizione per andarci) lei mi viene vicino e aprendo il soprabito quasi mi sbatte in faccia le sue tettone esagerate..Io la abbraccio, e comincio a leccarle il collo, mentre lei piu sbrigativa mi tira fuori il cazzo e comincia a prepararmelo accarezzandolo, per l’uso.
La faccio appoggiare con le mani al cancello, io da dietro, dopo averle alzato il vestito, le comincio ad accarezzare le gambe, le natiche e a passarle la mia lingua prima vicino e poi nel culo, entrando un po in profondità come per simulare l’amplesso.
A lei piaceva molto, lo capivo dai suoi gemiti e da come si inarcava per offrirmi piu culo possibile.
Mi alzo e le sbatto di forza il cazzo dentro, ormai lo sapevo che gradiva essere posseduta con forza.. Comincio a sbatterla, lei ansima e mi dice qualcosa forse in tedesco che non riesco a decifrare, nel dubbio aumento l’impeto, esagerando non si sbaglia mai…
Il mio cazzo entra ed esce ne suo culo fino all’ultimo millimetro e ad ogni colpo la costringo a tenersi con forza sul cancello per non finirci contro.”.siii, ancoraaaa”, mi dice, “sfondami tutta” ed altre amenità del genere, dopo un po, eccitato al massimo, ma intenzionato a prolungare l’accoppiamento, lo tiro fuori, la faccio girare e avvicinandola a me, la abbraccio e la bacio appassionatamente,. Alla fine del bacio eravamo tutti e due senza fiato e lei anche con meno rossetto..Era il primo bacio che ci davamo, quello dell’addio di 1 settimana fa era stato quasi fraterno..
Un bacio appassionato puo dire molto di piu di un atto sessuale, lei mi dice di avere capito subito che tra di noi non c’era solo desiderio di sesso, io ribadisco che non volevo credere a me stesso ma sentivo di amarla come si ama una donna…
Decidiamo di interrompere l’atto sessuale, di andarci a prendere qualcosa di caldo in un bar li vicino e di ritornare tra poco al cancello.
Entriamo nel locale, io mi comporto come un fidanzato premuroso, le levo il cappotto, la faccio accomodare ecc. Avevamo gli occhi puntati su di noi, ma io cercavo di estraniarmi dal mondo circostante e concentrarmi solo su di lei…Lei calamitava l’attenzione di tutti e quando si alzo, altissima, per andare al bagno (delle donne) camminando su tacchi altissimi ed ancheggiando, non c’era uomo e donna che non la osservava,,,
Ritorniamo al cancello per riprendere con altro spirito cio che avevamo interrotto, da qual momento non eravamo piu 2 amici che facevano sesso ma 2 fidanzati che si amavano.. La feci sdraiare su un muretto perche volevo perenderla dal davanti, alle sue spalle c’erano le luci della città, un paesaggio decisamente caratteristico. Aiutato dalle 2 cerniere che corredavano il suo vestito, lo alzai completamente perche la vista delle sue coscie con calze e giarrettiere mi eccitava moltissimo…Glielo infilai nuovamente nel culo, e baciandola cominciai a penetrarla stavolta con dolcezza, i risultati in quanto a piacere erano anche maggiori di quando puntavamo sulla foga…
Gli riempi il culo di sborra che lei nemmeno volle pulirla, dal culo usciva e scendendo dalle natiche le bagnava le calze…
Oltre al buio c’era anche molta umidità e decidiamo di andare in macchina.
Li dopo un po di riposo riparto all’attacco, ne andava anche dell’orgoglio nazionale!
Prima di cominciare di nuovo commentiamo che in quei posti, i nostri nonni forse si sono fronteggiati nella prima guerra mondiale e ironia del destino, io e lei nei medesimi posti siamo venuti a fare all’amore!
Che ci sia un preciso significato simbolico in tutto questo? Ma!
Recliniamo i sedili, io mi denudo completamente per assaporarla con ogni parte del mio corpo… lei si leva il vestito e rimane col body, reggicalze, calze e tacchi a spillo.
Mi viene sopra, comincia a leccarmi i capezzoli, cosa che con la mia ex moglie mi infastidiva parecchio.. Con lei l’effetto è decisamente diverso, ad ogni leccata il cazzo si alza come uno stantuffo, ed infine lei se lo prende con una mano e se lo infila con decisione nel culo…
Comincia a saltarmi sopra, la dolcezza del rapporto di prima è nuovamente dimenticata!!
Salta sul mio cazzo scassando tutta la macchina. Io assecondo il suo movimento, piu per solidarietà che per bisogno effettivo.
Ricomincia a godere “ sborrami dentro” mi dice,” dai bagnami tutta”… dopo un po l’accontento e appena mi sente venirgli dentro rallenta il ritmo dell’andivieni sul mio cazzo, ma lentamente e con piu forza lo prende fino in fondo.
Penso che adesso lo tiri fuori dal suo culo, invece no, visto che non si era afflosciato lei continua a prenderselo..
A questopunto devo correre ai ripari…
Per la prima volta nella mia vita, le prendo in mano il suo piccolo uccello che stonava con la prosperità delle tettone (finte) delle anche robuste e dei glutei da ruspante contadinella…comincio ad accarezzarglielo mentre lei ancora imprigiona amorevolmente il mio membro.
Glielo faccio diventare duro,e comincio a menarglielo. Lei eccitata ricomincia e saltare con impeto sul mio cazzo finche finalmente la faccio sborrare sui miei addominali e fino al torace.
Lei finalmente mme lo libera e comincia a leccarmi in particolare dove ci sono gli schizzi della sua sborra sul mio corpo..
Finito il servizio ci rivestiamo e lei mi riaccompagna a casa, dato che poi deve farsi alti 150 km per tornare a casa.
Vorrei raccontarvi che prima di lasciarla sono riuscito a chiavarla ancora una volta, prima di lasciarci ma non aggiungerebbe niente al racconto…
Adesso dopo una parentesi di intenso amore non ci siamo rivisti piu, per la sua testardaggine (o per la mia vigliaccheria…) a volere o tutto o niente, non accettava incontri clandestini, ma avrebbe voluto che andassi a stare da lei… per me era impossibile e tergiversavo.
Mi disse “dalle nostre parti se si dice si è si, se si dice no è no, se si dice forse,è no. Pertanto il mio forse lo interpretava come un rifiuto, e lasciandomi il tempo per pensarci se ne ando aspettando una mia telefonata che non arrivo mai…
Non l’ho mai dimenticata….
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17 years ago
leonida1960,
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La macellaia
Angela era una donna forte. Del resto la forza era necessaria nel suo mestiere. Una forza ben calibrata. Quasi dolce nel suo esplicarsi. Forse per questo motivo la sua bottega era sempre piena. Per quello e per il sorriso. Obliquo. Malizioso. Lampeggiante improvvisamente ad illuminare bottega e clienti in un unico abbraccio pieno di calore. Angela sapeva fare bene il suo mestiere. Era precisa. La mannaia calava senza esitazioni nella carne tenera sul bancone di marmo. Non usava macchine. Le detestava. Tagliava con accurata precisione la carne con affilatissimi coltelli che aveva comprato durante un suo lungo viaggio alla scoperta dell’impero del Sol Levante. Coltelli da sushi. Ma perfetti anche per la carne tenerissima che faceva bella mostra di se nelle lucide vetrine della bottega.
La carne non aveva segreti per Angela. Era una passione per lei. Sin da bambina. Quando da dietro le ginocchia di suo padre sbirciava quelle mani che, la sera, l’accarezzavano in modo così amorevole, afferrare con forza un taglio di controfiletto di vitello per scalopparlo con precisione e perizia. Crescendo Angela aveva coltivato questa sua passione. Divenuta donna, aveva scoperto nuove affascinanti declinazioni e applicazioni. La carne aveva esercitato il suo fascino ambiguo e un po’ perverso su di lei. Per questo all’inizio era rimasta perplessa. Quel giovanotto magro. Elegante. Con l’aria di quello che vorrebbe tanto essere vegetariano ma proprio alla cotoletta non riesco a rinunciare. Tutta colpa della mamma!!! Non era il suo tipo. Begli occhi certo. E un sorriso da mascalzone impunito. Ma niente carne. Non c’era polpa in quel corpo. Ossa minute. Pettorali perfettamente delineati ma sottili. Più che un giovane vitello sembrava un agnellino da latte. Non era cosa. Lei era per gli omaccioni sanguini. Quelli che solo a guardarli ti si rimescola al sangue. Quelli che già li vedi mentre ricami la loro pelle abbronzata di morsi violacei e graffi rosseggianti. Quelli che torreggiano su di te ma appena sentono al carezza ruvida del tuo cane diventano teneri come il miglior taglio di filetto di chianina. Quel ragazzo aveva qualcosa però. Le faceva venire voglia di preparargli un pasto pantagruelico. Diffidava da sempre infatti di chi non apprezza il cibo. Non avrebbe mai apprezzato il suo modo di scopare. Lei cercava il gusto della carne. Ne aveva il culto. La carne amorevolmente tagliata e servita con il migliore dei suoi sorrisi ai clienti. La carne perfettamente cucinata e servita agli amici che sempre riempivano la sua bella casa in collina. E la carne distesa, languidamente tormentata, offerta e violentemente presa dei suoi uomini e delle sue donne.
Il ragazzo era una sfida. Un enigma affascinate di fatto. E ormai aveva deciso. Non era solita frenare i suoi istinti. Lo avrebbe decifrato quell’enigma. Del resto era sicura che il ragazzo non tornasse per l’esangue bistecca di tacchino, che ogni volta le chiedeva di tagliare sottile. Ma per il generoso spettacolo del suo corpo che sembrava voler esplodere nel succinto camice bianco che indossava… E poi lo aveva colto più di una volta a fissare i movimenti delle sue mani sui coltelli. Un fremito le aveva attraversato il corpo sciogliendosi in liquido desiderio tra le cosce. Doveva mettere le mani sulla polpa tenera tra le gambe di quel timido agnellino. E doveva farlo presto.
Un istinto atavico, vecchio di qualche secolo le urlava nel sangue. Non avrebbe potuto ignorarlo ancora per molto. Il richiamo della carne. La voce del sangue. Doveva nutrirsi. Mentre assorta in questi pensieri tagliava con precisione assoluta le costate di manzo che uno dei suoi clienti migliori le ordinava ogni mercoledì, Angela, non si accorse del campanello del negozio che avvisava che era arrivato un nuovo cliente. Ma una breve occhiata all’orologio le fece immediatamente comparire sul volto un sorriso obliquo carico di maliziosa anticipazione. Le 18. Non poteva che essere lui. Tutti i mercoledì alle 18. Era un tipo metodico il ragazzo. Si slacciò un altro bottone del camice in modo che i suoi seni trovassero il giusto respiro davanti agli occhi del giovane e si avviò dietro il bancone.
Mentre si chinava per asciugarsi le mani sporche di sangue con un canovaccio che aveva buttato sul piano di marmo vicino ai coltelli Angela sentiva gli occhi del ragazzo incollati alla rotonda opulenza del suo culo. E sorrideva tra se pensando che ci avrebbe pensato lei a fargli venire fame. Molta fame. Ogni genere di fame.
“Cazzo, Cazzo, Cazzo quella donna lo stava facendo impazzire – Roberto ancora non capiva perché non riuscisse a stare lontano da quella dannata bottega dell’orrore. Lui era un’artista. Creava icone. Nutriva lo spirito. Elevava la mente. Praticava yoga e meditazione. E se proprio voleva dirsela tutta era da tempo che aveva dimenticato cosa fosse il piacere. Sepolto dai doveri che si era autoassegnato. Per giunta lui era quasi del tutto vegetariano. Solo che una volta alla settimana veniva a trovarlo suo padre. E guai a fargli mancare la carne in tavola. E così eccolo qui. In quella bottega dove c’era lei. L’incarnazione di tutte le tentazioni. Il ritratto dell’abbondanza. Profumava di vita quella donna. La vita che lui si era scordato di vivere preso come era dal tentativo di sopravvivere a se stesso. Anche adesso lo stava mandando in confusione. Non sapeva più chi era. Dentro di lui lentamente, settimana dopo settimana, era cresciuto o era tornato a vivere un altro Roberto. E l’altro voleva solo saltare al di là del bancone di marmo, strappare quel ridicolo camice dal corpo di Angela e sentirla urlare mentre affondava rapace nel calore rovente delle sue cosce. Ma non era tutto li. Quello Roberto, il Roberto puro e casto, lo avrebbe ancora potuto accettare. Era il resto. I pensieri. Le fantasie, che lo venivano a trovare nel dormiveglia, mentre si rigirava nello stretto letto di ferro battuto della sua spoglia stanza, così simile ad una cella di un convento, erano quelle che non riusciva a sopportare. La vedeva. Un trionfo di curve dorate, vestita solo di un bustino di seta bianca e di un paio di tacchi a spillo. In mano uno dei suoi inseparabili coltelli. Piccolo. Affilato. La lama leggermente ricurva. E si vedeva legato alla testata del suo letto. Pronto al sacrificio. Quasi in croce. Le braccia larghe fissate per i polsi con fasce di cuoio nero ai lati della testata. Le gambe bloccate con delle corde ai piedi del letto. Nudo. Pallido. Un bavaglio di seta a chiudergli la bocca. La freddezza di lei. Lo colpiva fino a farlo stare male. Lo eccitava. Suo malgrado. Sorrideva mentre passava di piatto la fredda lama del coltello sulla sua carne tremante. Si metteva a cavalcioni su di lui. La sua fica calda e mandida di umori a schiacciargli l’erezione. Con forza. E intanto ricamava con la punta del coltello. Ghirigori rossastri ricoprivano il suo petto.. Decoravano le braccia e le spalle. E ad ogni ghirigoro lei accoglieva un altro cm del suo cazzo nell’infernale calore tra le sue cosce e si chinava a leccare il sangue. Sorrideva. E lui si sentiva morire. Diviso tra il bruciante dolore delle ferite e il divino piacere di quella fica che lo divorava inesorabile. Si svegliava sempre sudato, tremante con una dolorosissima erezione che non scemava che dopo ore di meditazione silenziosa. E dunque eccolo lì. Ormai aveva deciso. Stavolta avrebbe cercato di capire se Angela era solo lontanamente simile alla donna che lo tormentava ogni notte. Eccola si era girata proprio in quel momento il coltello in mano…
“Ciao Roberto il solito?” - Gli aveva chiesto con quel maledetto sorriso che sembrava sempre alludere ad altro, invitarlo all’inferno. Non sapeva nemmeno lui come aveva fatto a rispondere con tono altrettanto allusivo:”Cosa altro mi consiglieresti?Sai ho voglia di cambiare…”
Ecco ora che era disteso sul letto di lei. Esattamente come aveva immaginato. Nudo. Legato. Tremante e eccitato. Adesso poteva congratularsi con se stesso. Quella donna era senz’altro la più bella incarnazione del demonio che gli sarebbe mai capitato di incontrare. E fanculo il resto.
Però infondo il ragazzo aveva più fegato del previsto. Certo questo non le avrebbe impedito di massacrarlo comunque. Ma provava una punta di riluttante e stupita ammirazione per il giovane. Anche legato al suo letto. Offerto alle sue voglie. Tremava ma di eccitazione, non certo di paura. Il suo cazzo svettava duro. Impavido.
Bene aveva fame. E sete. Molta sete. Voleva carne e sangue. Se la sarebbe presa. Se fosse sopravvissuto chissà forse avrebbe potuto dargli una chance vera.
Si calò lenta sulla sua erezione. Lo accolse bruciandolo nel colore umido della sua fica. E iniziò ad incidere. Lieve. Sembrava scrivesse. Ma ogni lettera era più dolorosa. E il sangue non faceva in tempo a colare che lei lo aveva già leccato via. Beveva avida. Le labbra rosse. Mentre il ritmo ipnotico con cui lo cavalcava continuava inarrestabile. Sorrideva. Però il ragazzo era resistente davvero. Sembrava un fuscello ma era tutto nervi e muscoli. Bene preferiva la carne soda a quella tenera. La carne di agnello era scipita in genere. Priva di sapore al di là della tenerezza. Na. Il sangue del ragazzo sapeva di selvatico. Come un giovane capretto. Aveva scritto i suoi versi vermigli sul petto e sulle spalle del giovane. Quindi gli aveva strappato il bavaglio e offerto la lama sporca di sangue di piatto. Si era limitata guardarlo. Bruciandolo con lo sguardo. Il ragazzo aveva leccato. Assaporando il suo sangue. Quello che le aveva offerto in dono perché placasse la sua sete. E aveva sorriso. Mentre leccava il suo sangue dal coltello l’aveva guardata si era inarcato dentro di lei, facendola sussultare e aveva sorriso. Il bastardo nascondeva vertigini insperate dietro quell’apparenza da asceta. Angela aveva affondato le unghie di una mano nelle palle di lui mentre con l’altra si portava il coltello macchiato di sangue e saliva alla bocca. Aveva guardato Roberto in quel momento. Era stata una frazione di secondo infinitesimale. Un attimo. Ma si erano riconosciuti. Lo aveva slegato.
Era al limite della resistenza. Il dolore determinato dai tagli lo tormentava ma non quanto il bisogno di fottere quella strega meravigliosa e crudele che lo aveva liberato da se stesso. Dal finto se stesso. L’aveva presa, rivoltata finchè non l’aveva avuta sotto. L’aveva montata come si fa con le cavalle. Coprendola con il suo corpo. Affondando in lei sempre di più. Martellandole il ventre. Artigliandole i fianchi e tirandola per il bavaglio che le aveva messo intorno al collo. E lei aveva goduto. Lo aveva incitato. Insultato. Finchè non erano esplosi entrambi. L’orgasmo si era mescolato al dolore delle ferite e al sapore del sangue di lei che usciva dal labbro tumefatto dai sui morsi. Prima di addormentarsi in un groviglio di lenzuola sporche e carne tumefatta si erano guardati… e una parola era uscita dalla bocca di entrambi, contemporaneamente, differente solo nella vocale finale: Mio! Mia! Dopo era stato solo buio e oblio.
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17 years ago
admin, 75
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Moglie troia 5
scusate se mi esprimo non molto corretto con lingua italiano. essendo donatrice avis fui invitata dal presidente ad una cena e dovevano venire 20 donatori tra i 20 anni e i 30 insieme al loro presidente. dopo il rito del nostro presidente ed il loro presidente andammo a cena in un ristorante che era anche albergo io ero vestita in un modo che somigliavo ad una troia minigonna maglietta rosa e tanga invisibile. dal primo impatto notai subito che tutti mi volevano portarmi a letto, avevo tutti gli occhi puntati su di me. verso la fine fui invitata da uno di loro fuori dal locale perche mi doveva parlare, andammo fuori mi face i complimenti e mi disse senza peli sulla lingua se volevo passare la notte con loro anche senza fare sesso, io rimasi di sasso poi venne anche il mio presidente e mi disse se potevo stare un po con loro perche erano tutti bravi ragazzi e per regalo il mio presidente gli aveva detto che gli faceva conoscere una donna che loro non avrebbero dimenticato per parecchi anni.accettai avvisai mio marito che rientravo tardi e dopo finito il pranzo andai in camera, mi preparai e dissi a loro che dovevano venire in camera uno alla volta. e stata un esperienza fantastica mi hanno sborrato tutti in figa, erano arrapati che duravano non piu di tre minuti in tre quarti d ora me li avevo scopati tutti e venti, nel frattempo il loro presidente sui 55 anni insieme al mio presidente 60 anni sono venuti anche loro in camera gia quasi spogliati e ho dovuto accontentare anche loro due con una doppi penetrazione premetto che il mio presidente gia mi scopa da diversi anni.mi hanno ringraziato ed il presidente ospite ha fatto una proposta di organizzare una grande donazione di sangue solo per uomini e per regalo di fargli fare una scopata con me perche ha detto che io non sono una troia ne una zoccola ma una donna da far godere gli uomini.il prossimo racconto e sulla mega orgia che faro il 23 giugno anniversario del mio matrimonio.ciao ciao a tutti
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
Un pomeriggio fortunato
ciao siamo marco 44 e antonella 39 coniugi normalissimi nella vita di relazione ma con molta fantasia erotica da vivere nei momenti di relax.lei e una maestrina bionda grosso seno 168x60kg labbra carnose molto fedele e pudica. nel tempo le ho fatto apprezzare le gioie del sesso in tutte le sfumature.una delle cose ke ci piace di piu e fare schopping in qualke centro commerciale con lei bardata da vera troia con trucco pesante e abbastanza in mostra ma sempre molto elegante.in una di queste ns scorrerie ke e andata benissimo in un pomeriggio dopo ke nn la scopavo e nn la facevo scopare x circa un mese da altri la preparai agghindata con spolverino e con minigonna calze a rete color carne corpetto con grossa parte del seno ben in vista(kiaramente in queste situazioni nn parliamo ma lei sa ke se incontriamo qualkuno ke ci da affidamento e le piace lo dovra conquistare e farsi scopare il tutto facendomi sentire tutto al tel) scegliamo un centro commerciale lontano dalla ns dimorax strada la mia mano si dedicava alla sua figa, lei molto eccitata mi supplicava di fermarmi x finire.arriviamo al centro con lei molto ingrifata e attaccata a me giriamo un po e vediamo una coppia di coniugi con lui molto distintop ke avra avuto sui 55 60 anni e il genere di uomo ke le piace la guardo le faccio lokkiolino capisco ke gli piace e lei inizia a fissarlo x farsi notare ma lui laveva gia notata al parkeggio mentre scendeva dalla makkina.dopo una mezzoretta ke loro si lanciavano sguardi lancinanti la moglie guarda lorologio e dice ci rivediamo al bar oppure passa tu dalla parrukkiera del centro. mi scatto la molla mi allontanai un po dicendo ad alta voce ke un cliente mi aveva kiamato e stava a poka distanza x cui lei avrebbe dovuto fare la spesa da sola e io sarei stato di ritorno di li a poko.anto mi strinse forte la mano tremava un bacio e le dissi datti da fare e apri il tel.la tel giunse quasi subito cercai di nn allontanarmi troppo x far si ke riuscissi a vedere la scena dellapproccio.le si avvicino e con nonschalance le disse sei bellissima complimenti si presento anto era attonita le tremavano le gambe ed arrapatissima le piace molto fare la puttana x meiniziano una coversazione lui molto brillante e anto in brodo di giuggiole con un viso ke faceva capire anke ad un ceko ke ci stava e lui molto manieroso e complimentoso. le dice se ti va conosciamoci meglio ho la makkina nel parkeggio ed una mezzoretta di tempo prima ke torni mia moglie(aveva anke sentito ke io sarei tornato dopo).vanno in makkina si spostano in una stradina li vicino si fermano lui inizia subito a complimentarsi x il seno le tocca anto si abbandona lui abbassa il sedile la bacia sui seni e poi sulla bocca lei le accarezza il kazzo sui pantaloni gia abbastanza in tiro in un battibaleno erano abbastanza nudi e anto gli si fionda sul cazzone ke pero viene subito.dopo tanti tentativi di rianimarlo ci riesce ma il tel la moglie sto lavando la makkina tra poco torno aspettami al bar.si rivestirono e andarono via lui si scuso x nn poterla ripagare e gli lascio il tel.
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17 years ago
mabo5059,
45/45
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Sara a roma 2
....Quindi alla fine della cena si scusò con i ragazzi e si congedò da noi. Io rimasi sola con i quattro ragazzi che mi invitarono in una delle loro camere per stare più tranquilli. Appena entrati in cmera venni come circondata dai ragazzi che iniziarono a toccarmi dappertutto, mi spogliarono e mi fecero accovacciare perchè potessi iniziare a succhiare i loro cazzi. Erano davvero ben messi, quattro grossi uccelli che non vedevano l ora di chiavarmi. Iniziai a spompinarli poi mi misero a cosce aperte su una piccol scrivania e a turno iniziarono a chiavarmi con forza. Sentivo la mia fica completamente piena e in contemporanea chi non mi scopava mi ficcava il cazzo in bocca. Ero davvero in estasi, stavo godendo come una porca e i quattro erano dei veri stalloni. Quindi uno di loro si sdaiò sul letto e mi disse di salire sopra, lo feci e improvvisamente un altro mi penetrò nel culo facendomi urlare dal piacere, gli altri due si misero in piede dandomi i loro cazzoni da succhiare; mi sentivo veramente la regina delle troie e per un attimo pensai che mio marito si stava perdendo uno show unico. Iniziarono a pomparmi con forza, sentivo le palle del tipo che mi inculava sbattermi sulle chiappe, quindi a breve distanza uno dall altro i due che mi scopavano mi inondarono culo e fica di sborra, venni anche io e mentre mi sfilavano i loro cazzi da dentro mi buttai sul letto completamente svuotata. Gli altri due mi poggiarono i loro cazzi in bocca e quasi all unisono svuotarono le loro palle su di me, ero completamente fradicia di sborra ma pienamente soddisfatta. Feci una doccia e baciai uno ad uno i miei amanti francesi che mi ringraziarono per la spendida avventura. L indomani raccontai tutto a mio marito il quale mi disse una cosa sulla quale ridemmo non poco " credo che quei quattro la gara non la termineranno, anzi forse non partiranno nemmeno". La Maratona di Roma forse non l hanno vinta ma quella del sesso sicuramente si. Un bacio a tutti. Sara-
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17 years ago
ladyct,
40/40
Last visit: 12 years ago
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Sara a roma
Di ritorno da un viaggio di lavoro parecchio stancante insieme a mio marito avevamo deciso di fermarci a Roma per riposarci e magari trascorrere qualche ora di relax nella capitale. Trovandoci in zona Salaria abbiamo pensato di non entrare in città, data la stanchezza e la quasi ora di cena , e di trovare un hotel decente in quella zona. Indivituatone uno che sembrava fare al caso nostro siamo entrati nella struttura e, parcata la macchina, siamo scesi a verificare se avevano disponibilità di una stanza. Il vecchio portiere di turno ci informò che eravamo capitati male poichè a Roma il giorno dopo ci sarebbe stata la Maratona internazionale e che erano invasi da atleti di ogni nazionalità e che avevano una sola disponibilità di camera doppia e non matrimoniale. Accettammo comunque la sistemazione e salimmo in camera per una bella doccia per poi andare a cena nel ristorante annesso all hotel. Indossai una mini jeans, autoreggenti e una camicetta corta bianca molto leggera e scesi in ristorante con mio marito. Una moltitudine di ragazzi di ogni nazionalità popolava la sala e prendemmo posto vicino a quattro di loro in tuta ginnica. Dopo un pò cominciammo a conversare con loro e ci dissero in un italiano stentato che erano francesi. Parlammo un pò ma notai che mi guardavano le gambe e mi sorridevano, lo notò anche mio marito che mi disse che se volevo divertirmi con loro non mi avrebbe accompagnato perchè molto stanco. --------continua--------
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17 years ago
ladyct,
40/40
Last visit: 12 years ago
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Una giornata qualunque
quando proprio sembra che non debba succedere niente e che le cose si muovano pesanti e lente...succede l'impensabile.
un sms strano "ho la febbre. mi coccoli un pò?".non conoscevo il numero. rispondo:"mettiti a letto. prendi un aspirina e poi mi fai sapere". poco dopo"spiritoso...". un messaggio tira l'altro...poi una telefonata. la donna dall'altro lato ha una voce suadente, calda. dopo i primi, ovvi, convenevoli cominciamo a parlare di sesso. finiamo per eccitarci e toccarci. poi un altra telefonata. a tutte le ore. io non libero...lei peggio. "vediamoci". se... è una parola. 900 km di distanza non sono pochi poi una ragazza gelosa e un marito possessivo...non aiutano. una telefonata. tra due ore sono a napoli!!!!
volevo morire! che scusa avrei trovato al mio "cane da guardia"?
doccia e subito via.
non la conoscevo.sapevo per sommi capi com'era. una folla di persone al gate. decine di donne mi sfilano accanto. l'unica cosa che sapevo era che aveva gli occhi azzurri. mi sposto tra la folla che si saluta,ai turisti, a due innamorati che si baciano. come se chiamato mi sono girato. vedo una bella donna con gli occhiali da sole ferma che guarda un orologio. mi avvicino...senza dire niente l'abbraccio. lei rimane ferma.sei tu...non mi sbaglio.
non chiedetemi cosa mi abbia fotto capire,non lo so ma in una folla di persone avevo trovato la donna che da piu' di un mese mi trapanava i pensieri.
mi guarda,ricambia timidamente il mio abbraccio....si toglie gli occhiali.due occhi azzurri come il cielo. "abbiamo poco tempo. ho l'aereo tra quattro ore". non volevo portarla subito in albergo ma.... un giro veloce, un dolce tipico e...andiamo in hotel.
sembra imbarazzata. le salto alla bocca. la stringo, l'accarezzo,la tocco. finiamo sul letto. "no, non mi spogliare". spostandole il perizoma comincio a leccarla con tutta la passione. i suoi mugugni si trasformano pian piano in urli di piacere. ha un seno meraviglioso. duro, con capezzoli disegnati. l'afferro cominciamo a scopare come assetati di passione. sopra,sotto,di lato, a pecora. godeva come non avevo mai visto ne sentito. bagna con i suoi umori le lenzuola. mi chiede di venire. mi metto all'impiedi innanzi a lei. sembra estasiata! comincio a menarmi e lei a ravanare con le mani la sua fica fradicia. prima di venire accosta le sue tettone alla mia cappella. la infradicio tutta. lei senza neanche sciacquarsi si aggiusta il reggiseno. e chiede la camicetta. devo scappare. una corsa al vicino aeroporto. "non ti fermare. odio gli addii. aspetta una mia telefonata". appena a casa accendo il telefono. due messaggi. uno "chiamami" (la mia ex) e l'altro:"non so se ci rivedremo, so solo che non ho mai goduto tanto"
altri voli hanno attrversato lo stivale da nord a sud e da sud a nord.
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17 years ago
admin, 75
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La mia vita
Avevo 12 anni quando indossai i primi completini da donna ed ora che li indosso quotidianamente mi sembrano un eternità.La mia prima volta che ebbi un rapporto fu per caso infatti decisi di andare in un sexy shop ,in quanto nn c ero mai entrata.Indossai come di consueto un completino nero di pizzo con reggicalze ,calze velatissime con la riga dietro da gran puttanae da sopra un jeans strappatoe una felpa.Il jeans era cosi strappato che mi usciva il ginocchio intero e di conseguenza si vedevano le calze.Entrai in un antobus urbano ,mi sedetti e accavallai le gambe.Difronte a me c erano due uomini di colore.Immaginatevi l emozione....I due ,parlavano tra di loro e avevano gli occhi puntati sulle mie gambe ,ed io che indossavo un paio di occhiali da sole cominciavo a sentirmi guardata.Ad un certo punto coinciai ad accarezzarmi il ginocchio destro e il tocco delle mie mani sulle calze mi eccitava ancora di piu ,tutto davantia loro.Nn avevo avuto mai rapporti e quel giorno sentivo che qualcosa sarebbe successa.Cominciai a abbassare giu la cerniera della felpa fino al punto che si intravedeva il reggiseno del colmpletino.Uno dei due cominciò a mettersi le mani sul suo pacco ed io sentivo che il mio perizoma era praticamente bagnato.Arrivata a destinazione scesi e contemporaneamente anche loro.Avevo il uore che mi batteva forte.Entrai dentro il sexy shop e dopo anche loro.Cominciai a guardare di tutto,quandovidi i due che mi guardavano .Io allora mi chinai a prendere un dvd ,e mi accorsi che da dietro si vedeva il reggicalze .La situazione mi piaceva,rimasi in questa posizione per un po, finche uno dei due mi venne vicino e mi disse che mi avrebbero aspettato fuori il negozio .Io rimasidi sasso ma accettai.Uscimmo e mi dissero di seguirli.Mi portarono in un posto alquanto buio,ci fermammo eli mi incominciarono a toccare e a spogliarmi.Mi fecero rimanere in lingerie e mi dissero che ero una vera puttana e che mi avrebbero sfondato il culo.Io ero contenta e cominciai a toccare i loro pacchi che a prima sensazione devo dire che erano niente male.Li presi entrambi in mano e cominciai a succhiarli,avevo una voglia matta erano cosi lunghi e grossi che nn volevo piu smettere.Loro mi disseo che ero una mignotta,finchè uno dei due mi strappò il perizoma e cominciò a mettermelo da dietro.Essendo la prima volta mi faceva un male cane ,poi anche le dimensione eranofuori dalla norma.Incominciai a godere come una cagna le mie urla erano cosi forti che si sentivano in strada ,SI diedero il cambio e alla fine uno di loro mi disse di togliermi una calza dal reggicalze.Io nn capii ma me la sfilai e vi introd usse il suo cazzo.,mentre l altro aveva messo il suo dentro il mio completino.Ad un certo punto il primo eiaculò nella mia calza ;io guardavo attonita e pensavo a quel buon nettare sprecato nella calza anzichè nella mia bocca.Aveva cacciato molta sborra tanto che la calza si era riempita fino al tallone.L altro mi sborrò nel cmpletino.Sentivo il liquido scorrere dentro di me.Alla fine mi dissero di rinfilarmi la calza .La infilai e fu stupendo .La mia gamba era praticamente inzuppta di sborra .Io la distesi su entrambe le gambe e cominciai a leccarle.I due nel frattempo se ne andarono e mi lasciarono li a leccarmi.Fu un esperienza bellissima che ricorderò per tutta la vita.
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17 years ago
admin, 75
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Una sera all\'aperitivo, piccola trasgressione di
Vi racconto questa: è successa in un locale che frequentiamo spesso nella nostra città.
ieri sera eravamo al 192 per un aperi...figo:-P
locale molto di moda frequentato da gente figa, ben vestita e in estate molto poco vestita
siamo andati io e mia lei,
in settimana abbiamo discusso e non ci siamo presi, ancora tutt'ora!!!
lei per farsi perdonare si è tirata a 1000
pant. attillati neri lucidi che mostrano un culetto da urlo!!! e maglietta bianca con scollatura quadrata........moooolto appariscente
lo sa che mi eccita molto......con quelle tette così tonde che si fanno guardare così bene..........vorrà fare pace a letto dopo la serata?
Speriamo
Ariviamo nel locale, come sempre strapieno, bella musica , bella gente, piove ma le girls non ci hanno fatto caso ,tutte vestitini primaverili e sandali tacco alto:
anche sta sera è una bella serata.
così a metà serata ci avviciniamo al bancone, per un calice di vino, ancora un poco arrabbiati con un poco di cattiveria e volgia di farla pagare, ordino una barbera e un bianco per lei, mentre aspettiamo da dietro si avvicina una coppia per ordinare...........(carini entrambe ma più lui)
la mia lei è di fronte al menù sul bancone
l'altro sento che chiede alla lei cosa vuol prendere indeciso sul vino..... e con la scusa di leggere il menù.................si rifà gli occhi per bene sulla scollatura e sorride, io lo vedo e imperterrito continua a fissare, la stronza se ne accorge e lascia fare.....io mi aciglio.............
il bancone si libera la coppia avanza e l'altro appoggia una mano sul bancone.....
e la mia lei cosa fa?
si appoggia e gli mette preticamente un seno sulla mano...........porca...........penso tra me,
solo in quel momento mi accorgo che l'altra stava guardando e ha visto la scena in tanto lui diventa tutto rosso....
arriva solo uno dei nostri vini per l'altro bisogna aspettare un momento che aprono la bottiglia,
intanto servono i due guardoni.......lui ordina e lei rimane a controllare la situazione, noi aspettiamo intanto penso a come fargliela pagare...
intanto gli sussurro stronza, poi noto che la lei anche si era messa giù da gara forse perchè il suo uomo è di un livello superiore (in quel locale in realta sono tutti molto ....estivi, è per quello che ci piace).
Ha scelto una bella casacca stile geisha con scollatura bella profonda, e lo faccio notare alla mia, fisso con sguardo divertito e irriverente, capisce che mi riferisco alla scena di prima, e mi lascia vedere, nel frattempo arrivano altre persone e ci spingono sempre più vicini.............io mi sposto e mi metto vicino a quella tallonato dalla mia donna preoccupata.
Continuo fissare la sollatura e le belle tette rosee, messe in primo piano e incrocio di tanto in tanto lo sguardo che pare scocciata ma lascia fare,
non è male la tipa ma ha 2 tette da sballo,
arriva il vino e mi avvicino per prenderlo ma ci sono loro davanti, gli chiedo permesso per passare, guardo la mia lei e mentre passo metto una mano su una tetta alla mia amica in modo molto leggero mentre passo girato di schiena al sua lui, lei si avvicina leggermente e mi fa sentire un bel contatto, sono anche sode al punto giusto...............mi viene subito una bella erezione, passo il bicchiere alla mia, che guarda con sguardo fulminante, e ce ne andiamo.
Contianuiamo a fare finta di niente, ma incazzati, ci avviciniamo al bancone degli stuzzichini e cercando di prendere qualcosa da mangiare mi affianco a un tipa normale nulla di che ma con un bel top rosso di quelli allacciati sul petto con il reggiseno invista, mi avvicino ma si volta verso l'amica, io faccio finta di niente, cambio prospettiva e appena incrocio il suo sguardo mi soffermo per almeno 20 secondi tra le tette (non male la 3°) e i suoi occhi infastiditi..................poi si gira nuovamente...............
la mia lei mi fa smettila di fare in cascamorto, tanto ti va male..........
arrivano i dolci e tutti in fila, ci sono i ns 2 di prima, si sono beccati vistosamente
veniamo inghittiti dalla coda e inaspettatamente la lei si avvicina smpre più..
è davanti a me girata di spalle, gira lo sguardo per un secondo x incontrare quello della mia donna con provocazione come dire che ci sarebbe stata la sua vendetta, a sorpresa fa passare uno con un piatto davanti a se e viene contro di me, appoggiando il suo bel sedere al mio pube, facendo anche un poco di ondeggiamento per sentire il mio coso, che subito apprezza e lo dimostra, intanto si gia e sorride alla mia..............incazzatissima.
io apprezzo molto e facendo finta di niente le prendo la mano tanto pressati come siamo nessuno se ne accorge, lei mi lascia fare e stringe leggermente le dita
capisco che è l'ora della nostra vendetta aspetto qualche momento ma so già dove voglio arrivare, e l'idea mi piace molto.......................;-)))))))
le appoggi la mano delicatissima sul mio coso in modo molto leggero lei si sofferma li tastando dolcemente, quasi per prendere le misure, che vi dico sono del tutto nella norma.....ma a lei sembra piacere il gioco......................
passano i momenti avanziamo nella coda e lei sempre con la mano lì, che nel frattempo sento molto più calda.........
d'improvviso lui si gira a controllare................
neanche immagina quel che sta succedendo stretti come siamo e si rigira.........
io con la mia mano libera tocco leggermente la gamba della compiacente ospite con un dito sulla pelle nuda (ha quegli short lucidi neri che mi fammo tanto sesso).....poi piano piano salgo fino al sedere : generoso e placido......ma a me piace molto......
intrigato dalla situazione e dal fatto che la sconosciuta lascia fare mi sale l'eccitazione................
la mia lei immagina qualcosa ma non può vedere nulla ma si inc...za lo stesso.
io intanto raggiungo il massimo di er.zione e la sua mano si stringe perchè sente che mi piace, io strigo con decisione una sua natica, e lei fa un paio di volte su e giù, io sono palesemente imbarazzato.......
poi con il pollice si occupa della sommità e sente che si tratta di una ca pp el la ben dura e molto sporgente, anche se la dimensione del resto è normalissima, ma rimane piacevolmente sorpresa e ci gioca per qualche secondo con tutte le dita.
io lascio la presa e la sposto leggermente + di fronte a me, prendendola da sul fianco lei si lascia sportare e toglie la mano, la spingo di nuovo indietro e la appoggio di nuovo su quel bel sedere morbido, sta volta mi sente meglio e si muove pianissimo ma con la mia cosa nella piaga,
salgo con la mano e cerco di passare sotto la maglia ma non mi lacia e stringe il braccio ,
sto sulla maglia e mi lascia salire sotto l'ascella ma come faccio a toccarle quella fantastica tetta?
ci pensa lei si gira di scatto come per vedere cosa succede dietro di noi, con la sua mano mi mette la mia prorpio sul capezzolo duro come un fagiolo, e si rigira tutto in una frazione di secondo. Intanto quei ragazzi di fianco lasciali ridere hanno visto tutto. il suo lui si gira ma ora tocca a loro servirsi di pasta......lei alza le spalle con indifferenza come dire non so perchè ridono..............
e se ne vanno...............
così io ho compiuto la mia vendetta, dopo poco ce ne andiamo.........
incontro sulla porta di nuovo la ragazza del top rosso sulla porta che mi fissa ma ora non mi interessa più ho già avuto la mia parte.....
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17 years ago
admin, 75
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Cristina
Avevo iniziato una relazione con una ragazza da un mese. Poi lei è partita per una vacanza in un villaggio turistico con una amica veramente carina. Essendo di passaggio da quelle parti, mi sono fermato un pomeriggio.
La ragazza (Anna) e l’amica (Cristina) erano in camera per una siesta pomeridiana. Le ho trovate in camera sudate. Anna era vestita con il top del bikini e sotto un pareo. Cristina indossava un costume intero, che teneva senza spalline e le schiacciava metà seno, piuttosto abbondante. Anna, quando mi si è avvicinata per darmi un bacino aveva un vago sapore. Avevo l’impressione d aver interrotto qualcosa. Dopo i come stai … ti presento Cristina, io dissi: “siete proprio una bella coppia di amichette”. Anna è leggermente arrossata in viso e dopo qualche istante Cristina scoppiò in una risatina imbarazzata e maliziosa. Ero certo di aver interrotto qualcosa. Mi spostai su una sedia, mi sedetti e dissi: “continuate pure quello che stavate facendo”.
Anna fu colta da incredibile imbarazzo e mi chiese di uscire con lei. Ma io continuai ad insistere. Cristina, allora, sollevò il pareo di Anna, che sotto non portava nulla, la spinse sul letto e iniziò a leccarla in mezzo alle gambe. Anna cercava di divincolarsi in modo timido ma poi cedette, aprì bene le gambe e cominciò ad ansimare.
Cristina, una volta che Anna si era ben scaldata ed iniziò a bagnarsi, alzò la testa e mi disse: “adesso scopala!”. Si avvicinò a me, mi abbassò i bermuda e le mutande. Mi diede una carezza sfuggevole al cazzo dicendo: “questo è una arnese che si fa ben sentire … dopo vediamo se lo sai anche usare come si deve”. Mi prese per mano e mi spinse sul letto dove Anna mi aspettava con le gambe ancora aperte.
Non feci in tempo a togliermi del tutto i bermuda che Cristina aprì la porta del bagno, e chiamò Giorgio, un animatore del villaggio. Le due porche si stavano facendo Giorgio quando arrivai … ecco cosa avevo interrotto!.
Giorgio era completamente nudo, aveva circa 20 anni ed era un po’ sbarbatello.
Fu subito evidente che era Cristina a comandare i giochi.
Giorgio e Anna erano un po’ timidi ed imbarazzati. Cristina accese ancor più i suoi occhi nerissimi e disegnò una espressione della bocca in modo quasi beffardo, da grande stronza viziata.
Si girò verso di me e mi disse: “volevi vederci lesbicare vero? Ti eccita vedere due donne fare sesso! Invece a me eccita vedere due uomini. Quindi se vuoi rimanere qui e farci divertire come si deve, prendi in bocca il cazzo di Giorgio e fagli un bel pompino, altrimenti vai pure a fare in culo da un'altra parte”.
Io non sapevo che fare, in un attimo divenni più imbarazzato di Anna: non avevo mai preso in bocca il cazzo di un uomo e non avevo mai avuto esperienze bisex.
Cristina iniziò a leccare Giorgio attorno ad un capezzolo con tutta la lingua fuori. Anna disse: “adesso basta” e si mise a seder sul letto.
Io rimasi fermo, con il cazzo duro, stupendomi di me stesso. Pensvo che in una situazione del genere potessi perdere vigore immediatamente. Guardavo Giorgio e vidi il suo pene ingrossarsi.
Cristina e trascinò Giorgio accanto al letto, mi prese per mano, mi davanti a lui. Mi mise una mano sopra le testa e cominciò a premere per farmi abbassare.
Mi abbassai, come un automa. Vidi il cazzo di Giorgio, un po’ più piccolo del mio, un po’ storto, davanti alla mia faccia. Intorno c’era un silenzio assoluto. Mi fermai in quella posizione. Il pene di Giorgio pulsava con un leggerissimo movimento. Lo assaggiai appena aprendo leggermente le labbra, come con un ghiacciolo. La sensazione era strana, ma mi iniziò a piacere. Aprii ancor più la bocca ed iniziai a fargli un pompino. Giorgio si lasciò sfuggire un efflato strozzato in gola e mi perse la testa con le mani cercando di infilarmelo ancor più. Io iniziai a leccare, succhiare, farmelo scivolare nella lingua.
Cristina, come una gatta, scivolò nel letto accanto ad Anna e le disse: “guarda che puttana che ti sei trovata … è proprio una grande puttana, guardalo come succhia il cazzo!”. Poi aggiunse”leccamela tutta anche tu. Siete due troie tu e il tuo moroso”.
Vedere Giorgio che godeva mi eccitava sempre più e mi dava una soddisfazione enorme. Più che altro un senso di potere che non avevo mai provato nel far sesso con una donna. Continuai sempre più forte, giocando con il suo arnese. Mi fermavo, gli leccavo le palle e più sotto, e poi riprendevo. Sentivo Cristina emettere versi come uuuuhmmm. Poi mi vidi la lingua di Cristina davanti alla faccia. Anche lei voleva leccare il cazzo di Giorgio come me. Giorgio emise un piccolo urlo strozzato e venne davanti alla mia faccia, tra me e Cristina. Cristina prese il cazzo di Giorgio con una mano e mise l’altra davanti per raccogliere lo sperma sulla conchetta della mano. Quando Giorgio emise l’ultima goccia, Crsitina mi spalmò tutta la sborra di Giorgio in faccia e chiamò Anna, che si mise a leccarmela insieme a Cristina. Mi stesero sul letto. Cristina si mise sopra a me, si infilò il mio cazzo commentando che si faceva proprio sentire bene, molto meglio di quel frocio di Giorgio.
Disse ad Anna di sbattersi lei Giorgio che a me ci avrebbe pensato Cristina. Si muoveva come una gatta e non ci volle molto a farmi venire eccitato com’ero. Così Cristina iniziò ad insultarmi. Quegli insulti mi fecero incazzare. Avevo ancora il cazzo bello duro. Mi girai, feci cadere Cristina dal letto. Poi in un attimo fui sopra di lei. Le aprii le gambe e mi misi la sua gamba detra qusi sopra la spalla. Entrai in lei come un toro incazzato e mi misi a pomparla come se fossi infuriato. Lei iniziò presto a gemere, ma questa volta non fui io a venire per primo.
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17 years ago
Bonora,
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Una serata a sorpresa
tutto si verificò in una serata d'agosto dell'anno scorso...passavo spesso da quella strada per andare al lavoro e la sera al rientro,avevo notato un locale che era segnalato con dei lumicini accesi.
La cosa mi insospettì, e così un sabato sera ci andai con la mia signora,lei era all'oscuro di tutto..per lei era una semplice pizzeria all'aperto con tanto di piscina,molto accogliente.Mi resi subito conto dagli sguardi degli altri ospiti che era un posto particolare.Portai mia moglie al bar e subito le feci bere due "bombe"che la stordirono all'istante.Ci sedemmo al tavolo e un cameriere davvero molto gentile prese le nostre ordinazioni.Anche mia moglie ad un tratto si sentì osservata..... in particolare da un giovane che era seduto accanto al nostro con una bella ragazza.D'apprima la vidi imbarazzata,ma poi mi accorsi che forse per l'effetto dell'alcol ammicco' ad un sorriso.Non mi disse nulla ......si alzò per andare alla toilette.La seguii con lo sguardo e subito dopo si alzò dal suo tavolo anche il giovane.Ero molto eccitato all'idea che forse quel giovane sui 35 anni stava andando da mia moglie.Aspettai impeziente il suo ritorno....non ci mise molto...a mè sembrarono minuti interminabili,la vidi che arrivava al nostro tavolo con una espressione beata,non mi disse niente si sedette al mio fianco...era seduta di fronte al giovane ...e vidi subito uno scambio tra i due di sguardi galeotti.Arrivarono gli antipasti e lei molto maldestramente fece scivolare sul suo vestitino abbastanza corto un sott'olio che lo sporcò,si alzò di scatto e quasi corse ancora verso la toilette...e ancora vidi quel ragazzo che intanto parlava con la sua ragazza in modo molto cordiale che depose il tovagliolo sul tavolo e si alzò anche lui.Questa volta ci misero più tempo ...mia moglie tornò rossa in viso e il vestito era un pò sgualcito...questa volta ero sicuro che nella toilette era successo qualcosa.Ordinai ancora da bere e finito di mangiare ci andammo a sistemare su delle sdraio che erano di lato alle piscina.Era una serata caldissima, vedevo il volto di mia moglie,raggiante,era felice anche se un pò ubriaca,rideva molto e volutamente faceva cadere la spallina sottile che le reggeva il vestitino di seta che lasciava intravedere tutte le sue forme il seno ancora sodo nonostante i suoi 45 anni e quel perizoma che si notava .
Si avvicinò il giovane e la invitò a ballare ,si alzò immediatamente e solo dopo mi chiese il permesso ...non aspettavo altro.Cominciarono a ballare ...ma non era un ballo si strusciavano come serpentelli ,vidi la mano del giovane che si soffermò sul suo culetto,le alzò leggermente la gonna e le accarezzò la coscia,lei lasciava fare...sempre ballando andarono dietro un cespuglio e lui la baciò forsennatamente sulla bocca sul collo le fece scivolare ancora una volta la spallina e baciò il suo seno.Ero come impietrito vedevo mia moglie che si contorceva sotto le mani di quel giovane che la palpava dappertutto.Era talmente presa dall'eccitazione che non si curava neanche di vedere se io la potessi guardare.Anche la signorina che era in compagnia del giovane seguiva l'evolversi della situazione con attenzione,ma senza scomporsi continuava a fare finta di leggere seduta su di una sedia a sdraio.Ad un tratto vidi mia moglie che si inginocchiò ,tirò fuori dal pantalone del ragazzo il suo membro e si buttò con la bocca aperta su di esso.Non durò molto le venne in faccia ,sul collo sugli occhi...mi ero avvicinato dietro il cespuglio e vedevo il suo viso stravolto dall'eccitazione lo sperma che le scivolava sul seno e entrava nel suo vestito.il ragazzo le rimise in bocca il suo cazzo e lei cominciò ancora a muovera la testa ...era con gli occhi chiusi e non si accorse che si era avvicinato un altro giovane..........la baciò sul collo e le afferrò i seni da sul vestito...... le fece scivolare le spalline del vestito ...solo dopo qualche istante mia moglie si accorse di quello che stava accadendo alle sue spalle... cercò di fuggire ma non la fecero allontanare si era rialzata ma la comprimevano in due per un momento ebbi paura che lei non volesse ed ero pronto a intervenire, guardai il propietario del locale che era al banco dei liquori,mi fece cenno di non preoccuparmi e con lo sguardo mi fece capire che l'altro ragazzo si sarebbe subito allontanato da lei se mia moglie non avesse voluto.... in un attimo le fecero scivolare il vestito per terra,restò nuda con il solo perizoma nero.IL giovane la baciava e l'altro la toccava di dietro aveva le sue mani sul seno...le baciava il collo,vidi mia moglie che abbracciò l'uomo che aveva davanti a sè..... aveva i due cazzi che la comprimevano la spinsero verso un lettino prendisole,il ragazzo se la tirò su di sè e subito le scostò il perizoma e la prese con il suo grosso membro che sparì dentro di lei in in solo colpo io immaginava quanto lei doveva essere eccitata..... era lei adesso che si muoveva piano piano il cazzo quando usciva dalla sua fica luccucava per quanto era bagnato dai suoi umori. L'altro ragazzo intanto a spingeva in giù prendendola dai fianchi per far sì che l'amico la potesse prendere più in fondo...si sentivano i suoi gemiti...e l'altro si avvicinò a lei di dietro e poggiò il suo bastone sul solco del suo culo...non era vergine di là ...però lei preferiva farlo con me in maniera "normale"...questa volta però vidi che si sporse verso il giovane.... il suo culo abbronzato ora era offerto al ragazzo che non apettava altro la prese dolcemente molto lentamente ....entrò anche quello dentro di lei...... vedevo sparire dentro di lei due cazzi molto più grossi del mio in contemporanea...ansimava come una cagna ......sbattela la testa e loro la tenevano ferma quello di dietro la mise la mano sulla bocca e le prese le sue dita in bocca .....venne subito ....gridava come una ossessa e loro le diedero gli ultimi colpi potenti,vennero insieme la riempirono di sperma e restarono dentro di lei finchè non ripresero fiato poi si staccarono da lei si alzarono anche lei si alzò,le colava lo sperma sulle cosce lo sperma si vedeva scorrere sulle sue gambe scure la baciarono e prendendolai per mano si tuffarono insieme nella piscina.
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17 years ago
gully244782,
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Esperienza di sottomissione iii parte.
Come chiesto dalla Signora, il giorno dopo non tornai, ma aspettai un loro contatto per sapere come muovermi.
Dopo due giorni di terribile attesa il mio telefono squillo.
Non feci in tempo a dire "Pronto", che gli ordini del Signore mi erano già conclusi.
Dovevo essere entro 25 minuti in casa Loro.
Impiegai meno tempo visto la nostra vicinanza.
Come fui da Loro mi spogliai, e mi misi in ginocchio a salutarLi baciando i Loro splendidi piedi.
La Padrona mi mise un collare e con il guinzaglio mi portava in giro per casa mentre completava gli ultimi lavori.
Il Padrone intanto stava preparando corde, manette e altre cose che non riconobbi.
Come la Signora ebbe finito, con uno strattone mi invitò a seguire i Suoi dolci piedi.
Con lo sguardo basso mi avvicinai al Padrone.
"In piedi, su le mani e gambe larghe".
Eseguii alla perfezione.
Il Padrone mi legò le mani e tirò una corda vero degli anelli che pendevano dal soffitto.
Mi mise un morso in bocca, e infilò uno splendido plug nel mio sedere.
Tirò la corda ancora un po'.
Le sole punte dei miei piedi toccavano terra.
"Tanta gente ci ha già chiesto di te" disse la Signora "E noi non vogliamo fare brutte figure...devi iniziare a sopportare tutto".
Con paura annuii con la testa.
Le prime due frustate furono come dei fulmini sul mio sedere.
Le altre colpirono la schiena e le gambe.
Strinsi le ginocchia, e come risposta mi arrivò uno schiffo in pieno viso.
"Pensavamo di poterci fidare di te, ma non possiamo, dobbiamo legarti anche i piedi".
Mi ritrovai con le gambe oscenamente divaricate, e i piedi che oramai erano a due centimetri da terra.
Il Signore si prendeva cura del mio sedere che ormai bruciava, mentre la Signora iniziò a giocare con il gatto a nove code sui miei testicoli e sul mio pene.
Iniziai a lacrimare, non ce la facevo più.
Ma non impietosii i miei Padroni che continuarono imperterriti a frustarmi.
Ero rosso come un peperone e stremato dalla fatica quando mi slegarono.
"In ginocchio non abbiamo finito" gridò il Signore.
Con fatica mi misi nella posizione richiesta, da dietro la Signora mi sfilò il plug, e con uno strap-on iniziò a penetrarmi, mentre il Signore mi scopava la bocca senza tregua.
Il Signore venne copiosamente dentro di me, e io per la prima volta venni senza toccarmi.
Manco a dirlo una raffica di schiaffi, mi colpirono il sedere e il viso.
"Fai schifo, non ti abbiamo ordinato di venire, ora pulisci tutto con la lingua schifoso".
Leccai il mio sperma a fatica e finito tutto i Signori mi presero per i capelli e mi portarono nella doccia.
Una raffica di urina mi colpì viso, e bocca, bevvi tutto quello che potei.
"Lavati, e resta qui a dormire per terra a fianco al nostro letto, sei stato bravissimo tesoro."
Queste le ultime parole della mia Signora.
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17 years ago
admin, 75
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La prima coppia... seconda parte
... lei mi succhia da perdere il controllo... golosa... le piace da impazzire... e finiamo sul letto, avvinghiati in un 69 di fuoco... ha un sapore intenso, fresco... è ben depilata, solo una strisciolina sul pube... è morbida... e ad ogni tocco di lingua inarca la schiena... si... su questo non avevo titubanze... sapevo già bene, cosa fare... vedo lui sdraiarsi sul letto... oddio... e adesso?... ma mi tranquillizzo subito... offre il suo uccello a lei, perché alterni la bocca anche su quello... poi, lei, si alza... apre un cassetto... un profilattico... "ti prego, lasciati infilare questo..."... non ribatto... lo poggia sul glande, e lo srotola con le labbra... mmm... avrei già voglia di venire, ma mi trattengo... e sale a cavalcioni su di me... iniziando a galoppare, alternando ritmi veloci a quasi soste... si alza fino a farlo quasi uscire, e riaffonda... il suo seno è davanti ai miei occhi... capezzoli che sono diventati come un pollice... li succhio avido... ho una passione speciale, per un seno prosperoso... i freni inibitori sono ormai andati... e non provo più quell'imbarazzo di prima ad ogni movimento di lui... neanche quando si mette in piedi davanti a lei, con le caviglie ai miei fianchi, offrendole l'uccello da succhiare... e neanche quando mi chiede di fargli un pò spazio... è suo diritto, no?... sono io, l'ospite che deve adeguarsi... la nostra scopata dura un pomeriggio... lei viene più volte, soddisfatta... e decide di concludere nella maniera che più gradisce... succhiandoli entrambi... mi ritrovo in piedi, davanti a lei, spalla a spalla con un uomo che fino a qualche ora prima era un perfetto sconosciuto, ma che adesso sento come un vecchio amico... come vecchi amici, entrambi... lui le viene sulle labbra, lei sposta il mio sul seno, quando arrivo... poi, lo spalma su di esso, come la migliore crema rassodante... che pomeriggio!... restiamo poi tranquilli, a chiacchierare, ancora un'ora buona... ci raccontiamo un pò di noi... senza scendere in tanti dettagli... ma aumentando l'affiatamento... dopo qualche tempo, gli incontri si sono fatti frequenti... è nata la doppia penetrazione, è sparito il profilattico, una volta rassicurati sulle nostre identità... è migliorato il feeling, sono sparite le mie ingiustificate remore, tanto da rendere l'incontro con coppie tra i miei preferiti... quelli che oggi sono davvero "cari amici", facevano parte di un circuito, anche se molto ristretto, di coppie con gli stessi gusti e desideri... e con molta discrezione mi hanno inserito anche lì... sono felice... nessuno mi ha filmato, come ingenuamente temevo... nessuno mi ha ricattato... anche se non sarebbe stato consigliabile... ho incontrato solo persone che volevano vivere senza pregiudizi la propria sessualità... e che hanno aiutato me a superare i miei, di pregiudizi... questa coppia è presente in questo sito... ci siamo reincontrati qui per caso, visto che alcuine esigenze personali hanno ultimamente reso meno frequenti gli incontri (ma non i contatti)... e certamente quando leggeranno questo racconto, si riconosceranno... e saranno felici di questo mio modo di ringraziarli per essere stati la mia... nave scuola... ;-)))
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17 years ago
admin, 75
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La prima coppia...
... è una storia di vita vissuta... risale ad oltre dieci anni fa... io, giovanotto trentenne che aveva già percorso molte miglia, nel mare del sesso, non avevo esperienze per quanto potesse riguardare i miei potenziali incontri con coppie... un supermercato, uno dei primi centri commerciali di una cittadina del medio adriatico... gironzolo distrattamente tra i banchi della frutta, osservando quello che un singolo acquista per la sua serata senza ingigantire il frigorifero... ed accanto a me, una donna che attira la mia attenzione... non è una modella, ma quella gonna molto sopra il ginocchio, il classico tubino che mi fa impazzire... quelle calze velate su tacchi altissimi e sottili... espressione di pura femminilità... quella camicetta di seta che poggia su di un seno prorompente lasciando intravedere il pizzo che lo contiene... accidenti... l'istinto di lupo si risveglia violentemente... ed aumenta al sorriso ammiccante di lei... gli sguardi si incrociano, lampi di luce molto, molto espressivi... poi, distratto da un conoscente che mi saluta... la perdo... ma inizio subito dopo una ricerca frenetica... e lei, lì... come se mi stesse aspettando... pregusto quella che potrebbe essere almeno una bellissima conoscenza, quando il tizio che spinge il carrello accanto al mio, mi rivolge la parola... "niente male, eh?... da farci proprio un pensierino..."... la mia risposta non può essere che di conferma, di complicità... e lui, nuovamente... "bene... è mia moglie..."... il sangue mi si gela... non ne verrebbe fuori una goccia con una coltellata... non mi era mai capitato... non ho alcun problema, in un confronto fisico, ma la cosa mi secca oltremodo... mi scuso... dico di lasciar perdere... e mi defilo... non ero pronto, a litigi, e soprattutto non avevo l'elasticità mentale di cogliere il reale senso della cosa...
Pago di corsa, ed esco... la mia macchina è in fondo al parcheggio... una strana sensazione mi fà percorrere il tragitto in un attimo... apro... salgo... e mi giro... lui vicino a me... lei lo segue... beh... se lite ci dev'essere, che venga!... ma mi bloccano... "non temere nulla... a lei piaci... se vuoi, questo è il nostro numero di telefono..."... e mi infila un biglietto nel finestrino...
Giro quel pezzo di carta tra le mani per due giorni, fantasticando su cosa potesse "esserci dietro"... cosa fà l'inesperienza... poi, un pomeriggio... chiamo... e loro, pronti... cordiali... mi rinnovano la proposta... hanno una villetta in una località vicinissima... potrebbero ospitarmi... prendo tempo... ma alla fine, la tentazione è forte, ed accetto un incontro caffé... senza impegno...
arrivano... un bar del centro... non sono giovanissimi, lei oltre la quarantina, lui qualcosa in più... inaspettatamente mi ritrovo ad avere con loro una confidenza che non avrei mai immaginato... e l'incontro conoscitivo finisce a casa loro...
... le gambe tremano, gli occhi vollteggiano dappertutto, sospettosi per i tanti racconti sentiti... e finiamo in camera da letto...
pelle profumata, liscia, ben curata... seno morbido, abbondante, che comunque non ha risentito degli anni... patatina tenera ma non diventata galleria... le mie labbra ruotano sul seno di lei, così come la mia lingua... scendono lungo il busto... girano sulla schiena, fino a giungere ai glutei che si tengono divinamente sù... bianca come il latte... da impazzire... prima che io riesca ad assaporare la sua fessura, lei si china davanti a me... ha già aperto i miei pantaloni e tirato fuori il pisello... un sorriso di compiacimento, e sento le sue labbra che lo sfiorano, delicate... poi la lingua... percorrendolo tutto fino in fondo... tornando sù per avvolgerlo ed iniziare un massaggio intenso, profondo... sento che lo gradisce tanto... mmm... lui è accanto, calmo, discreto... si accarezza l'uccello senza scomporsi... ed io, sempre titubante... chssà cosa ha in mente di fare... continua.
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1
17 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
L\'ho tradita?
E' un periodo buio. Non so come uscirne. Tento qualcosa...
Mi apre la porta...
In fotografia sembrava meglio, ma quella era pubblicità...
Ha un corpo tutto curve, il seno, nella sua perfezione, è vistosamente rifatto.
E' la mia prima volta con una professionista.
Mi porta in camera e si toglie il body. Si distende sul letto mentre anch'io mi spoglio. Vuole parlare, ma non è il momento, per quello ci sono gli amici, ho bisogno di un corpo caldo da abbracciare, di un pò di passione in cui perdermi, almeno per un attimo.
Ho voglia di un pò di calore, di creare un minimo di feeling. Voglio massagiarla, sentire il suo corpo, conoscerlo. Fortunamente mi sono portato dell'olio per massaggi e lei ne è piacevolmente sorpresa.
Inizio a toccarla, carezzarla, lentamente, in silenzio...
ma lei sembra avere fretta, probabilmente ha un altro appuntamento e non vuole ritardare.
Non riesco a completare il massagio, sembra che le piaccia, ma il lavore è lavoro. Si avventa su di me, mi mette un preservativo e inizia a succhiarmelo. La faccio mettere a 69, ha un bellisima fica depilata, la bacio, la lecco, ma ecco che ancora lei accelera, si mette a pecorina e mi dice di prenderla.
Cambiamo un pò di posizioni, ma non riesco a sentire questo momento di sesso, a viverlo con naturalezza. Lei ci prova ad imitare un pò di passione, ma non le viene bene. Oppure è il vuoto che mi sento dentro che mi impedisce di godere di quel corpo a mia disposizione.
Le sono sopra, lei è distesa e mi da la schiena, ha un culo sodo, ben fatto, abbondante, lo voglio...
ma lei mi ferma, le fa male, dovevo avvertirla prima dice, me lo avrebbe conservato.
Mi stacco da lei, la solita tristezza di questi giorni mi assale.
Lei si lancia in un pompino furioso, ma la mia eccitazione sta scendendo.
Non è colpa sua, forse volevo - almeno pagando - una donna senza richieste, pronta ad assecondare i miei desideri, invece nulla.
Lei si incazza un pò, mi chiede di spiegarle...
"Tre giorni fa ho chiesto a Letizia, la donna che amo di sposarmi, e lei mi ha risposto no.
Eravamo in crisi da un anno, da quando non me la sono sentita di desiderare il nostro terzo figlio arrivato per caso.
Dopo l'aborto abbiamo iniziato una terapia di coppia, ma non è servito a nulla se non ha chiarire i motivi dei nostri attriti.
A fine ottobre è morta la sorella di Letizia. Per lei è stato un colpo durissimo.
Mi ha proposto di sposarci. Ed io le ho risposto, per l'ennesima volta, non ora (questa è un'altra lunga storia).
Lei ha conosciuto uno che le piace ed ha iniziato ad uscirci. Non me l'ha tenuto nascosto.
Non ci è andata a letto, tale scelta sancirebbe la rottura definitiva tra noi e forse non è ancora sicura.
Le ho chiesto di avere fiducia nella coppia, di metterci energia per affrontare e superare ognuno i propri demoni personali e come segno le ho fatto la proposta di matrimonio, in ginocchio, mettendole il solitario al dito.
Abbiamo deciso di separarci il giorno seguente, insieme ci facciamo soffrire.
Ci amiamo. Ma ci facciamo del male."
Ed ho pianto.
Come sempre negli ultimi giorno quando parla di Letizia.
Lei ha provato ha consolarmi, citando anche Petrarca (professionista colta ;-)
Me ne sono andato in fretta. La mia ora era scaduta ed un nuovo cliente stava già aspettando.
Speravo che tradirla mi avrebbe aiutato a smettere di amarla e di soffrire ogni volta che sento la distanza che c'è tra noi.
Forse dovrei anch'io, come Letizia, trovarmi una relazione nuova.
Ma cosa ho da dare adesso, solo il vuoto che ho dentro.
E qualche lacrima.
15
3
17 years ago
sky3spirit,
34
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Il mio primo incontro con una trav-parte 2
continua dal racconto n.1.-
Dopo averla chiavata, con gusto, ritorno in me stesso, e improvvisamente mi accorgo che ci sono 2 uomini li vicino che ci guardano…all’improvviso temo siano poliziotti o altro, ma quando vedo che entrambi hanno il cazzo fuori dai pantaloni che se lo menano, mi tranquillizzo un po’, le faccio cenno alla mia occasionale amica trav di andarsene, ma lei mi fa cenno di no, e i due probabilmente più abituati di me alla psicologia di certi ambienti, si avvicinano a noi sempre con il cazzo duro in mano, eccitati piu che mai. Lei mi dice di stargli vicino che ha ancora voglia e vuole farseli anche quelli…
Sono emozionantissimo, ma questa nuova esperienza mi sta eccitando… Il più giovane dei due, un bel 35 enne, mi guarda come per ricevere il mio assenso, io annuisco, non so se ha ancora capito che è una trav, mi eccita pensare che lui creda voglia fargli chiavare la mia ragazza…Faccio girare nuovamente la mia amica con le mani appoggiate alla scaletta dello scivolo, lei inarca la schiena e le offre il suo buco del culo, ancora gocciolante della mia sborra…Il giovane, dopo averselo menato un po’, mi mostra il suo cazzo, molto più grosso del mio, come per dire adesso ti faccio vedere come si fa godere la tua troia! La cosa mi infastidisce un po, ma nel contempo mi arrapa. A questo punto glielo infila con decisione nel culo lubrificato dal mio sperma.. e comincia a pomparla…L’altro amico, più vecchio di me, circa sulla cinquantina eccitato pure lui se lo sta preparando all’uso a sua volta. Quest’ultimo ce l’ha molto più piccolo del mio, e una faccia da scemo…
Conosco la trav da 15 minuti circa e sono gia geloso di lei…andiamo proprio bene!!!
Il giovane anche a causa del culo della mia amica non proprio vergine e dell’abbondante lubrificazione che le ho dato poco fa, ha difficoltà a venire, comincia a pomparla con più impeto..quasi a volerla sfondare.. Lo confesso che oltre ad eccitarmi alla scena mi era venuta la voglia di tirargli un cazzotto in faccia…ma quando ho sentito la mia amica che gridava non dal dolore ma di godimento una miscellanea di gelosia ed eccitazione mi prendeva, facendomelo venire nuovamente duro…Il giovane adesso allo spasimo delle sue forze la pompava come un pazzo, anche perché non riusciva a venire, ad ogni colpo di uccello la spostava in avanti e ripartiva alla carica nuovamente colpo dopo colpo…Finalmente quando credevo che la sfondi gli ha sborrato dentro, lei adesso gridava siii ancora… tutto..nel suo particolare accento straniero.
Il giovane glielo tira fuori dal culo, e col cazzo ancora gocciolante di sborra me lo mostra come per dirmi- hai visto cosa ho fatto alla tua troia, ti piace il servizio?
Io non dico niente ma mi stanno girando le palle, e non è che li trovi simpatici.
Sono eccitato e dimenticando che c’era il più vecchio in fila mi accingo ad infilarglielo nuovamente nel culo alla mia troia…
Il piu vecchio dei due ribadisce che spettava a lui, e mi faccio da parte, ostenta un cazzo quasi la metà del mio e anche ricurvo in una maniera strana…
Di lui non sono certo geloso, alla mia puttanona fara si e no il solletico dopo i due cazzoni che si è presa. E così è stato, lo sbatteva dentro e fuori come un coniglio, ad alta velocità, lei non fece a differenza di prima neanche un gemito e ciò mi diede una grande soddisfazione. Finalmente sborrò dentro anche il terzo, e lo tirò subito fuori, con fare orgoglioso non so poi di che cosa…
La mia troia avrà avuto credo un buon bicchiere di sborra dentro al culo, e dalle cosce calava giù bagnandole le calze a rete…
Di insistere nel culo non era proprio il caso, così la pregai di prendermelo in bocca. I due ci guardavano..stavolta senza intervenire. La mia troia comincio a leccarmeli, invasata di sesso piu che mai. Andava su e giu con la bocca sul mio cazzo come io e il piu giovane siamo andati dentro il suo culo. Anche se avevo da poco sborrato venni abbastanza presto, e gli riempi la bocca di sperma: Credevo lo sputasse come faceva mia moglie e qualche amica che avevo avuto, ma lei prima apri la bocca per farmi vedere quanto sperma le avevo messo dentro e poi se lo ingoio tutto, leccandosi alla fine anche le sue labbra. Adesso la parte sessuale della serata era conclusa, mi ringraziò per esserle stata vicina ed assieme ci siamo seduti nell’oscurità su una panchina del giardino.
Abbiamo cominciato a parlare di noi, mi ha detto che avrebbe il piacere di rivedermi, io le risposi che non avevo avuto il coraggio di proporlo ma mi stavo accingendo a farlo. Ci siamo scambiato i numeri di cellulare e lei mi ha dato anche il suo biglietto da visita.
L’ho accompagnata alla macchina, lei è salita, si è levata le scarpe con i tacchi a spillo altissimi e si è infilata un paio di scarpette basse. Abbiamo accordato di incontrarci la prossima settimana. Mi ha offerto le sue labbra e l’ho baciata. Ha messo in moto la macchina e facendomi un cenno di saluto con una mano è partita.
La serata era stata veramente emozionante ma con lei di la a poco di emozioni ne avrei visto ancora tante che nemmeno con la piu fertile immaginazione potevo prevedere….
a presto la terza parte
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1
17 years ago
leonida1960,
37
Last visit: 3 years ago