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Una porca ed un cuck di classe (continuo)
Giunti sul posto ci spogliammo completamente, anche il mio amico. Lei si sdraiò a pancia sopra, io la montai e il mio amico inizio a farsi spompinare dalla lei. Tra una stantuffata e l'altra vidi lui che si segava guardando la sua troia che si faceva impalare da me e spompinava il mio amico, l'andrenalina mi salì.
Lei:"Dai riempimi! Sborrami dentro! Voglio sentire il tuo cazzo che mi scassa e la tua sborra (avevo il profilattico) dentro di me"!
Io:"Siiiii tieni troia" Gridai come un orso e la accontentai.
Cambiammo posizione, io mi feci ripulire il cazzo dalla sua bocca e il mio amico inizio ad impalarla. Ad un certo punto mentre lei gemeva (era sempre a pancia sopra), usci un braccio fuori dall'auto, indirizzando la mano verso il marito e salutandolo mostrando un bel paio di corna. Il mio amico fece il suo dovere, anche lui la riempì per bene ma facemmo il bis. Scesi dall'auto, a pochi metri ci stava una staccionata di legno, lei si mise a pecorina appoggiando le mani alle pertica, io cominciai a scoparla nuovamente mentre dall'altra parte della staccionata ci stava il mio amico a cui lei stava facendo un magnifico pompino. Ad ogni mio colpo di cazzo in fica, quello del mio amico gli entrava dritto in gola, facendola ansimare e godere, fino a quando non raggiungemmo nuovamente l'orgasmo ma sta volta tutti nella sua faccia e nelle sue tette.
Finito il tutto ci ricomponemmo, ritornammo in noi e con fare gentile ci siamo incamminati nel luogo iniziale, ripromettendosi di organizzare qualche altra cosina intrigante e con stile.
Chissà....
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16 years ago
BULLSICILIA158863,
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Last visit: 2 years ago
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Una porca ed un cuck di classe
Salve, premetto che quanto segue è realmente accaduto con una coppia contattata tramite codesto portale.
Leggendo gli annunci presenti di coppie con il lui cuck decido di contattare quelli rispondenti ai miei desideri. Scrivo qualche rigo di presentazione e attendo. Dopo qualche giorno, mi collego e noto una risposta. Era una coppia che cordialmente ha risposto alla mia mail. Per non farla lunga ci si incontra in uno dei bar più raffinati di Catania, io ero andato con un mio carissimo amico fraterno. All'arrivo loro ci stavano già aspettando. Scendiamo dalle rispettive auto, (ci siamo subito riconosciuti in quanto ci eravamo detti con che macchine ci saremmo recati al punto pattuito) uno sguardo veloce su di lui per capire se era gente OK e gli occhi cadono dritti su di lei. Meravigliosa, giunonica donna sui 38 anni (noi 33enne), vestita con classe e stile, penso come noi...
Un saluto e ci si accomoda tutti al tavolo del bar, offriamo qualcosa da bere, lei sembra timida, ma sotto sotto...i suoi occhi lanciano frecciate che lasciano intendere molto. Dopo i convenevoli, propongo di fare un giro e decidiamo di andare con la loro auto. Il cuck guida, il mio amico si siede accanto a lui, io e lei ci accomodiamo dietro. Ci avviamo direzione porto di Catania - Playa, dopo qualche centinaio di metri inizio a sfiorargli le mani, gli faccio qualche complimento e...non so come mi ritrovo con lei che afferra il mio cazzo tra le mani, inizia a menarlo e gli dico: "Troia succhialo! Facci vedere che sai fare"! Lei non se lo fa dire nemmeno una volta. Mi sentivo il cazzo lungo quanto il collo di una giraffa e largo quanto quello di un elefante. Dopo alcuni istanti mi accorgo che siamo arrivati sotto i portici e le macchine che passavano lateralmente alla ns. ci guardavano esterefatti. Io le dico: "Continua troia, continua". Il mio amico aveva quasi le bave...e il marito che guardava dallo specchietto sistemato apposta verso il mio cazzo. Arrivammo proprio sotto il faro del porto e le chiesi, se mi metto il preservativo sali sopra? Lei me lo strappò dalle dita, lo aprì e con maestria me lo infilo. Ah avevo dimenticato di dirvi che mentre lei mi spompinava, io le facevo un bel ditalino, lei era senza slip e una fica completamente depilate e liscia che era una favola, tutta da leccare oltre che scopare. Ritorniamo al precedente punto. Sistemato il preservativo con maestria e savoire faire, lei si posiziono sopra di me, afferro il cazzo, se lo strusciò per qualche istante nella fica, giusto per lubrificarsi ancor più di quanto lo era già e...................si aprirono le porte del paradiso....Che fica! Calda! Vogliosa di farsi vedere dal marito quanto era troia. Lei mi salì sopra proprio davanti il palaghiaccio della playa. Inizio a cavalcarmi, andava su e giù mentre il mio amico iniziava a palparle il culo e a mettergli 1 dito dentro il buco del culo. Ad un certo punto lei mi sussurra di dire al marito che è un cornuto. Io faccio finta di nulla e dopo qualche istante, lei mi invita nuovamente. Non volevo che il marito si offendesse...quindi con voce leggera dissi:"Sei un cornuto".
Lei:"Più forte, faglielo sentire quanto è cornuto".
Io, urlando: "Si è un cornuto, un gran cornuto e tu una gran troia. Su facciamogli vedere quanto 6 puttana".
Lei:"Si, si sono la tua vacca! Sono una troia! Guarda cornuto come godo con questo cavallo"
Intanto arrivammo in un posto, non so dove...
(Continua)
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16 years ago
BULLSICILIA158863,
35
Last visit: 2 years ago
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Era ora
sono ed ero alla ricerca di qualcuno che potesse dimostrare un ardente desiderio di sesso per il mio corpo ne ho trovati pochi che mi hanno dimostrato quello che sercavo comunque quello di giovedi 30 aprile mi ha fatto versamente godere e sentirmi una femmina desiderata.alle 12 del giorno stesso mi telefona francesco che voleva stabilire un incontro sulla mia barca ed io ho accettato,alle 17 sono arrivata in bartca dopo una giornata laorativa mi sono lavata travestita e truccata con abiti molto osèe ho atteso l'arrivo di francesco che puntualmente sale sulla mia barca e d enrtra trovandomi vestita con una gonna a pieghe molto mini ed una maglietta scura scollata che lasciava intravedere due tette ben formate .il mio truco con labra carnose ed occhi azzurri hanno fatto colpo su francesco, che prima mi ha afferrata alla vita e mi ha baciato senza neanche salutare,cingendomi in vita mi stringeva forte
in segno di possesso e scendendo con le sue mani fino a tastarmi il culo sollevava la gonna mi infilava le dita nel buco. la mia reazione è stata istintiva toccare il suo pisello che sentivo in erezione ma non molto,quindi mi sono divincolata e gli ho sbottonato i pantaloni prendendolo il suo fallo che si ingrossava nella mia bocca colmo di desiderio facendolo scivolare fino nel profondo della mia gola con movienti di penetrazione lenti e decisi. Sentivo il desiderio assalirmi volevo fare mote cose ma lui possessivo mi prese ai fianchi e girandomi mi fece sentire il sui desiderio sul buco del culo feci in tempo a togliermi le mutandine nere e con colpi decisi mi penetro con forza spingendomi comtro il tavolino penetrandomi ben bene , io godevo a più non posso ,Lui sul punto di godere mi sfilò il cazzo enorme e mi invitò a prenderlo im bocca .Che piacere riceverlo così turgido e voglioso mi vonne in bocca ed io assaporei la sua sborrata ingoiandola fino all'ultimo goccio era tanta e dolce , godetti in modo unico Chissa se rivivrò una esperienza così piacevole comunque se c i fossro altre persone cosi mi piacerebbe incontrarle sarebbero il mio ideale ciao a tutti erika
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Tra il dire e il fare c\'è sempre un caffè.
siamo alla nostra ennesima tazza di caffè
in questa lunga peripezia,in questo tragitto per raggiungere una meta ancora lontana
quanti tipi e tipe incontrati,
la nostra storia è iniziata ad agosto ritrovandoci una sera al limitare di un fiume dove tra le sponde abbiamo conosciuto una simpatica coppia,peccato che il lui abbia preso un colpo di luna e scivolando tra la melma avesse cercato un appiglio su altre mani ....
poi è stata la volta della coppia che aveva gli ormoni in vacanza si capisce si era d'estate,tutti vanno in villeggiatura,perchè non gli ormoni?
la terza non riusciva a stare in piedi,aveva difficoltà a camminare,,sempre colpa del caldo,rende debilitati ..
per sfuggire all'afa soffocante ci siamo intrinsecati nel bosco per
cercare David lo gnomo che si era nascosto sotto un funghetto per confabulare con la sua dolce metà..
.tra il tanto girovagare siamo finiti al saloon,dove c'erano quelli insistenti col baffo allo sceriffo e tanta determinazione,aspettavano che si concludesse a modo loro la serata,mentre noi in compagnia di una chiara luna ci siamo presentati al
dio dell'olimpo ,..che nonostante i suoi anni aveva ancora uno sguardo inquisitore,,e ci ha indirizzati a scuola lì abbiamo conosciuto la coppia il...dove la vocale i era il lui e con tanto di puntino e la consonante elle la lei..
ed ecco che suona la campanella si esce uno sguardo all'orologio è quasi ora di cena,una bella pizza sul mare con coppia romana molto distratta ma tanto tanto da dimenticare portafoglio a casa .
e passa il tempo siamo in autunno
nella stravaganza della cosa siamo stati contattati da una coppia ,nella foto lui aveva un torace da oscar,,,peccato che di bello avesse solo quello il resto era tutto scarto
e quelli che si erano fatti tanti km sotto la pioggia battente e dovevano concludere per forza,ma dove stà scritto?
ma dove siamo capitati?nella giungla,,,un corpo a corpo con la principessa della savana ha risollevato un pò le statistiche.anche se c'era un rinoceronte in agguato, sovrastava con la sua stazza la piccola compagna e che solo a guardarlo bisognava chiamare l'autoambulanza,ed essere ricoverata in prognosi riservata,,una flebo non sarebbe bastata ......
e che dire di chi ti incontra già con la scusante pronta per sgaiattolare se non sei di suo gradimento,,..la suocera sta morendo,,,peccato,,,ma loro son venuti apposta per conoscervi,e quindi anche per trasgredire,,,,questo perchè piacenti,,,se non eravamo di loro gradimento sarebbero scappati per chiamare le pompe funebri....ma non tutto si può avere e la selvaggia non l'hanno avuta....
e siamo in inverno,una sera siamo passati per via montenapoleone,,,le vetrine tutte illuminate,,mi son ritrovata al di là del vetro con un lui che guardava e pensava a come gli sarei calzata...mentre la lei esigeva la prestazione su misura....ma non siamo mica dal sarto?o si?nuovi vestiti ma per uno scherzo del fato riprendiamo caffè con coppia già incontrata ...lei calze a rete e mini collo spacco si agita e si propone vicino al tavolino,
è vero che siamo nell'era della robotica ma un pò di passione e che diamine siamo persone non macchine del sesso...
ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale....
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
La mia storia - adesso sono sposato
Adesso sono sposato, ma ho faticato non poco a trovare una donna che andasse al caso mio. Non capisco come facciano gli altri che raccontano le loro storie dicendo che le proprie mogli fanno questo o quello, che le donne siano tutte facili, che fanno sesso in continuazione. Io ho dovuto sudare sette camicie per trovarne una che facesse al caso mio. Non è che puoi andare a dire alle ragazze “ti va di diventare mia moglie per poi fare la puttana?” tutti ti mandano a quel paese, ma io proprio di una puttana avevo bisogno.
È stata proprio mia madre a suggerirmi di cercare una ragazza che non si facesse scrupoli in fatto di sesso.
Una sera siamo usciti per andare a trovare dei parenti. Al rientro, poiché si era fatto molto tardi, percorrendo una certa strada abbiamo visto un sacco di ragazze, di ogni razza e ceto sociale, che si prostituivano. All’improvviso a mia madre venne un lampo di genio, dicendomi che forse una di quelle sarebbe potuta andare bene per me.
Rimasi un pochino tentennante, ma in fondo io stavo cercando proprio una puttana, niente di più e niente di meno. Una donna che la desse senza problemi e che fosse disponibile ad assecondare i miei desideri, seppur nel rispetto del valore della coppia. Cioè non pretendevo di avere alle mie dipendenze una schiava, ma di avere una moglie molto lussuriosa che mi facesse godere nel migliore dei modi.
Mi misi alla ricerca della mia metà. Parlai con questa e con quella, prendendo anche qualche parolaccia perché quando mi avvicinavo a loro pretendevano di concludere e quando io facevo loro delle domande mi mandavano a cagare. Ho parlato con ragazze italiane e straniere, ma a dire il vero non ero propenso ad avere una moglie straniera.
Dopo vari tentativi, eccone una che faceva al caso mio. Si trattava di una ragazza che, a suo dire, si prostituiva per mantenersi agli studi. Era universitaria e non era della mia città. Il fatto che ella fosse una bella ragazza, mi lasciò molto entusiasta. Ci andai a letto in un albergo a ore dove lei era conosciuta in quanto portava sempre lì i suoi clienti. Pagai ben 50 euro per stare con lei e quando terminai di scoparla, presi a parlare dei miei problemi. Mi chiese ulteriori 50 euro per starmi ad ascoltare. Alla fine mi disse che lei avrebbe smesso di prostituirsi non appena si fosse laureata. Io le esposi i miei progetti e lei sembrava molto entusiasta perché vedevo il modo in cui si muoveva ed il luccichio degli occhi. Poi mi fece una domanda dalla quale capii che lei non si prostituiva solo per fare soldi utili a pagare le spese della sua laurea, ma per il piacere di prostituirsi. Mi chiese “e se una volta sposati, ti dovessi cambiare idea e non vorresti più che tua moglie fosse una puttana?”. Quelle parole, assieme alla conseguente risposta, rimasero scolpite nella mia mente, perché quando io le dissi che non avrei mai spesso di amare mia moglie come donna e come puttana, lei rispose “...perché guarda che a me il sesso piace molto, e non credo di volere smettere dopo essermi sposata”.
Quelle parole furono come una dichiarazione di matrimonio. Quando andai via pensai alle 100 euro che le avevo dato e mi venne da dire “però, visto che sarà la mia futura sposa, avrebbe anche potuto evitare di farmi pagare”. Ci risi sopra e raccontai tutto a mia madre la quale emise un mugolio molto lussurioso, come se volesse dire che avevo trovato una donna più puttana di lei.
Qualche giorno dopo presentai Giovanna a mia madre. Giovanna si presentò vestita molto sexy, da vera puttana. E siccome io le avevo detto tutto ciò che c’era stato tra me e mia madre, lei volle dimostrare che effettivamente era una donna goduriosa. Toltasi il soprabito rimase con un vestito cortissimo e con uno spacco entrambi i lati che arrivava sotto le ascelle. L’abito era tenuto unito da due fascette di stoffa, una all’altezza del seno e una all’altezza della vita. Sotto non indossava nulla. Appena fu libera dal soprabito mi mise le braccia al collo baciandomi in bocca con molta passione. Effettivamente io rimasi molto colpito, ma anche molto eccitato sia per il suo abito sia per il suo modo di fare. Nel frattempo ci baciavamo guardavo mia madre con la coda dell’occhio e vedevo che mi sorrideva. Ma la cosa che più mi scioccò è stata quella che appena Giovanna si stacca da me, io la presento a mia madre e lei butta le braccia al collo anche a lei e la bacia sulla bocca con la medesima intensità.
Giovanna era entrata nel cuore di mia madre. Per l’intera serata non avevamo fatto altro che parlare di sesso. Giovanna descriveva i suoi rapporti con i clienti, dicendoci di aver ricevuto nella sua figa cazzi di ogni misura e di ogni colore, ma anche nel culo e in bocca.
Ad un certo punto mia madre, andando contro ogni aspettativa, disse a Giovanna che doveva smettere di prostituirsi. Rimanemmo in silenzio. Giovanna si fece seria e mi guardò fisso, come per dire che i patti non erano quelli. Poi mia madre, per rompere il velo di ghiaccio che si era creato, disse che poteva fare la puttana per me assieme a lei e magari fare la gara tra loro due per vedere chi fosse più puttana.
Inutile dire che dopo qualche mese ci sposammo e Giovanna venne a vivere a casa con i miei. Giovanna ancora doveva sostenere parecchi esami per potersi laureare ed io le lasciavo tutto il tempo per studiare. Infatti da lì a poco il suo ritmo di studio aumentò, riuscendo a dare un esame al mese o quasi.
Anche mio padre era contento di Giovanna, soprattutto perché ogni tanto se la trovava nuda in casa con tutto quel popo’ di roba in mostra. Anzi una domenica mattina, giorno in cui mio padre non lavorava, è andata in camera dei miei infilandosi tutta nuda nel letto in mezzo a loro dandosi da fare con entrambi.
Giovanna aveva smesso di prostituirsi per la strada, ma quando c’era da scopare con qualche suo conoscente non si tirava indietro. Una volta mi disse che doveva andare a studiare presso alcuni suoi compagni di corso. Quando è ritornata, molto tardi, mi ha detto di aver fatto l’amore con quattro ragazzi che erano presenti nella camera. Io chiesi spiegazioni e lei mi disse di essere andata presso il pensionato universitario a studiare con un paio di suoi compagni, poi quando avevano terminato lo studio, si erano messi a parlare della sua vita coniugale.
Alla mia domanda se ci fosse andata a letto, lei rispose un po’ evasivamente e quando io le dissi che non mi sarei arrabbiato, mi disse di si.
Le feci capire che mi sarebbe piaciuto assistere alle sue avventure e lei mi disse che la volta prossima mi ci avrebbe portato. Ma c’era solo un piccolo inconveniente, e cioè che al pensionato universitario potevano accedere solo gli studenti, quindi io mi dovevo accontentare di guardare da fuori. Non capivo a cosa alludesse, poi mi spiegò che la camera dei suoi due compagni di corso era situata al secondo piano di una palazzina adiacente la recinzione dell’ateneo e che quindi, avendo delle enorme finestre a vetro che prendevano quasi tutta la parete, almeno non nella parte dove si dormiva, si poteva vedere ogni cosa dalla strada ove , tra l’altro, c’erano delle comode panchine su cui sedersi e godersi lo spettacolo.
Qualche giorno più tardi mia moglie mi disse che aveva preso accordi con i compagni, non per studiare, ma perché dovevano vedere l’impostazione della tesi. Erano circa le 16, io ero in casa, quindi l’accompagnai. Parcheggiata l’auto, ci avviammo verso l’ingresso. Mia moglie mi indicò la camera da fuori ed entrò dopo aver mostrato il tesserino universitario ad un severo portiere. Presi posto sulla panchina di fronte il caseggiato ed effettivamente si vedeva l’interno della camera indicatami. Dopo qualche minuto ecco comparire mia moglie. I due ragazzi che erano dentro la baciarono sulla bocca entrambi. Poco dopo mia moglie si portò davanti la finestra, che comunque aveva i vetri chiusi. La finestra occupava l’intera parete dal pavimento al soffitto. Lei mi guardava, ma sicuramente non aveva detto ai suoi amici che quello seduto sulla panchina era suo marito, cioè io, avrà detto che magari era un guardone che amava guardare le coppie. E così lei iniziò il suo show togliendosi il vestito. I suoi compagni, vedendola con addosso soltanto reggiseno e mutandine, iniziarono a palparla sempre stando davanti al vetro. Lei infila le mani tra le loro gambe tirando fuori due cazzi già in erezione. Inizia così una serie di toccate, infilate di cazzo in figa e in culo stando sempre in piedi. Poi mia moglie si mette a novanta gradi e uno dei due la prende da dietro, non so se glielo infina nella figa o nel culo, fatto sta che la fotte da dietro mentre un altro se la scopa in bocca. Dopo averla riempita di sborra, i due si danno il cambio. Non resisto a quello spettacolo e come un automa mi masturbo furiosamente sborrando due volte consecutivamente. Ero ancora col cazzo in mano sporco della mia sborra quando vengo scosso da uno che mi apostrofa con mille oscenità e parolacce. Era il severo portiere dell’ateneo. Volevo dire qualcosa, volevo dirgli che quella che si stava facendo fottere era mia moglie, ma quello non mi diede il tempo di parlare. Forse non aveva nemmeno visto la scena dei due che si inchiappettavano mia moglie. Armato di una scopa stava per sferrarmi dei colpi in testa. Con cazzo ciondolante mi allontanai in tutta fretta, col rischio che avrei potuto incontrare un vigile e finir male.
Quando da lontano vidi uscire mia moglie, mi avvicinai all’auto facendole segno di raggiungermi. Raccontai ogni cosa e Giovanna si fece una sonora risata. Mi disse “d’altronde lo sapevi di avere sposato una puttana”. Cazzo! Però, come ho goduto quella volta.
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16 years ago
Piersilvio3Pecetti,
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Last visit: 16 years ago
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16 years ago
SexyCommunity, 35
Last visit: 3 hours ago -
Cybersesso
Cybersesso
Il cybersesso (inglese Cybersex o computer sex o net sex), definita anche sesso virtuale, è un tipo di attività sessuale a cui partecipano due o più persone collegate fra di loro tramite una rete informatica.
Caratteristiche
Il cybersex è una forma di comportamento i cui partecipanti
simulano, mediante strumenti informatici e telematici, di avere reali rapporti sessuali
descrivendo le loro azioni e rispondendo ai loro partner in forma
prevalentemente scritta, stimolando le proprie fantasie sessuali ed
esprimendo all'altro partner le proprie sensazioni.
Il cybersesso a volte include reale masturbazione, anche mediante l'uso di giocattoli sessuali (ad es. vibratori, dildo
etc.). La qualità in questi tipi di incontri dipende tipicamente
dall'abilità e dalla volontà dei partecipanti di evocare vivide
immagini nella mente del partner, per questo l'immaginazione riveste un
ruolo importante.
Il cybersesso può anche essere utilizzato all'interno di rapporti
intimi già esistenti, ad esempio tra persone sentimentalmente legate ma
geograficamente separate, rivestendo così tutte le caratteristiche di
una prosecuzione della sessualità di coppia.
In altri casi, le persone che praticano cybersex si giovano dell'anonimato
più o meno completo garantito dallo strumento informatico; in questo
senso, una persona può nascondere la propria identità, alterare
volutamente la propria descrizione fisica (ad es. celando
caratteristiche considerate poco appetibili o esagerandone altre più
sensuali), o addirittura mutare volutamente il proprio genere sessuale, fingendosi uomo o donna per sperimentare diversi ruoli sessuali.
Strumenti
Cybersesso
Il cybersex può effettuarsi mediante l'invio di messaggi, in forma differita (email) oppure in tempo reale (instant messaging)
con contenuti espliciti, che esprimono fantasie erotiche o descrivono
desideri e richieste sessuali rivolte all'altro interlocutore.
Ci si può inoltre avvalere delle chat line, ad es. sui canali IRC oppure su appositi siti di dating (ovvero di incontri per single), che consentono una interazione in tempo reale fra persone che hanno comuni interessi e/o simili fantasie erotiche.
In alcuni contesti il cybersesso è completato dall'uso di webcam per trasmettere in tempo reale l'immagine del partner o di parti di esso.
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Collana di perle
Collana di perle
Esempio di "collana di perle"
Una collana di perle (dall'inglese pearl necklace) è il termine con cui ci si riferisce all'attività sessuale in cui un uomo eiacula sopra o vicino al collo di un'altra persona, molto spesso a seguito della pratica sessuale denominata spagnola (titjob).
Il risultato assomiglia vagamente ad una collana di perle per via delle gocce e filamenti di sperma di colore bianco-traslucido, depositati sulla pelle.
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Bukkake
Bukkake
Il bukkake (dal giapponese ã¶ã£ã‹ã‘ bukkakeru: "bagnare, colare") è una pratica di sesso di gruppo in cui una serie di uomini eiaculano a turno o insieme su una donna o su un uomo, spesso inginocchiato/a (sovente la pratica viene associata all'umiliazione erotica). Il significato originario in Giappone si riferisce ad un modo di consumare gli spaghetti tipicamente giapponese (soba, ramen, udon).
//
Etimologia
Bukkake è sostantivo del verbo giapponese bukkakeru che significa gettare un liquido addosso a qualcuno o qualcosa. Il verbo composto può essere diviso a sua volta nei verbi butsu e kakeru. Butsu significa letteralmente colpire, mentre Kakeru in questo contesto significa ricoprire, versare.
Critiche
Alcuni movimenti cristiani Americani hanno vivamente protestato per
la sua diffusione negli Stati Uniti,per la contravvenzione all'ordine
divino di "non disperdere il seme." Dopo diversi dibattiti,tali
associazioni hanno deciso di ritirare la protesta a condizione che il
seme disperso venga subito raccolto e donato ad associazioni benefiche
che si occupano delle coppie con problemi di sterilità
Nella cultura popolare
Il bukkake viene più volte lodato nel poema storico giapponese Totoro no katsumi:in
quest'opera sono molte le scene di celebrazione della vitalità,ed il
fiotto bianco che scende sulla pallida pelle delle fanciulle viene
poeticamente paragonato al cadere dei petali di ciliegio sulla nuda
terra.
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16 years ago
admin, 75
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Barebacking
Barebacking
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il barebacking, che in inglese vuol dire letteralmente "cavalcare a
pelo", cioè senza la sella per proteggersi, indica la pratica di
rapporti sessuali senza protezioni, soprattutto quelli anali. Rappresenta anche un'ideologia, molto diffusa in Usa, Francia e Germania, che rivendica apertamente questa forma di pratica sessuale e condanna il sesso sicuro.
Le persone che si dedicano al barebacking sono chiamate barebacker.
Questa pratica è nata nella comunità gay americana e poco a poco si è diffusa anche in Europa, causando varie polemiche perché può rendere più facile la diffusione delle malattie trasmesse con il sesso e l'AIDS, una malattia mortale che non è ancora possibile guarire.
In Francia ci sono persone famose che affermano pubblicamente di praticare il barebacking, come lo scrittore Guillaume Dustan ed Erik Rémès, autore del libro Serial fucker, diario di un barebacker.
//
Aspetti del fenomeno
Barebacking non è soltanto sesso senza protezioni, indica anche un atteggiamento volontario rivendicato da vari omosessuali. I sostenitori del barebacking fanno notare che gli eterosessuali sono dei barebacker per natura e che il papa Giovanni Paolo II è stato ritenuto il primo di loro perché era contrario all'uso dei preservativi.
Reazioni
La pratica del barebacking non è approvata dalle associazioni che sostengono la lotta all'AIDS e dalle organizzazioni a favore del sesso sicuro perché lo scambio di eiaculazioni maschili come quelle femminili, e la presenza di ferite piccole e molto difficili da vedere può provocare il contagio di varie malattie trasmesse con il sesso, ma soprattutto perché non esiste la certezza che la persona conosciuta da poco sia in perfetta salute.
La polemica
I barebacker sono convinti che indossare il preservativo può rovinare la qualità delle loro erezioni
e riduce notevolmente le sensazioni di piacere vissute durante
l'esperienza sessuale. Le persone contrarie al barebacking affermano
che tale pratica è solamente la dimostrazione di edonismo
sessuale. I barebacker, di fronte a questi atteggiamenti considerati
ostili, spesso rispondono che esiste ancora una valutazione negativa
della sessualità che assomiglia molto alle affermazioni della chiesa cattolica.
Alcuni sostenitori del barebacking affermano che l'atteggiamento ostile del movimento di liberazione omosessuale sia in realtà un modo per rendere più veloce alla comunità gay il riconoscimento legale dei matrimoni gay
e anche la possibilità di adottare i bambini. Il movimento afferma che
se gli atteggiamenti degli omosessuali non fossero più interpretati
come pericolosi, sarebbero finalmente riconosciuti tutti i diritti che
attualmente appartengono solo agli eteresessuali.
I detrattori del barebacking affermano che i rischi legati a questo
fenomeno aumentano a causa della pubblicità di alcuni siti web che
favoriscono l'incontro dei barebacker e di alcuni locali che permettono
con troppa facilità di praticare il sesso non protetto.
Statistiche
Alcuni mezzi d'informazione gay hanno pubblicato una statistica per
verificare la diffusione del barebacking attraverso le risposte di un
questionario e soprattutto per comprendere se i barebacker sono a
conoscenza di tutti i fattori di rischio.
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Anilingus
Anilingus
Anilingus è il nome generico di varie pratiche sessuali umane che comportano il contatto della bocca con l'ano o con le regioni perianali. L'anilingus è perciò una pratica di sesso orale, e non coinvolge i genitali.
//
Il nome
Anilingus è una parola artificiale coniata fondendo le voci della lingua latina anus (ano) e lingere (leccare). È frequente la scrittura errata analingus per analogia con analis (anale). Nel linguaggio comune si sono affermati anche i nomi inglesi rimming e rimjob.
La pratica
L'anilingus può essere praticato da persone di entrambi i sessi e di tutte le inclinazioni sessuali. Negli esseri umani sono presenti in prossimità dell'ano terminazioni nervose simili a quelle rinvenibili negli organi genitali e nelle zone erogene.
La stimolazione di queste terminazioni attraverso l'azione meccanica
delle parti orali di un partner induce gratificazione a livello del sistema limbico. Al movimento delle labbra si unisce spesso quello della lingua, che a volte viene inserita fin dentro lo sfintere.
In molti casi l'anilingus fa parte dei preliminari alla penetrazione, in particolare al sesso anale vero e proprio. L'anilingus è associato talora alla coprofagia.
I rischi per la salute
Dal punto di vista sanitario, l'anilingus è ritenuto pericoloso per la presenza di batteri nell'ano e nel retto che possono trasmettere malattie infettive. Il rischio di contrarre il virus dell'HIV è considerato comunque basso.
Auto-anilingus
L'auto-anilingus è l'auto-stimolazione orale dell'ano. Si presume che possano eseguirlo pochissime persone, anche per la scomodità della posizione nell'effettuare l'atto.
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Titjob ( Spagnola )
Spagnola
La spagnola è una pratica sessuale.
In inglese il termine è mammary intercourse.
Definizione
Illustrazione della "spagnola"
In questo atto sessuale l'uomo colloca il proprio pene fra le mammelle della donna nel solco intermammario e successivamente l'uomo vi strofina il pene ripetitivamente fino all'eiaculazione.
Per facilitare il raggiungimento dell'orgasmo può essere usato un lubrificante.
La donna può stringere il pene fra i suoi seni oppure è l'uomo che lo stringe afferrando egli stesso le mammelle della donna.
Quando l'uomo raggiunge l'orgasmo, lo sperma
copre il solco intermammario e/o parte del seno; spesso raggiunge anche
il collo della donna e tale circostanza prende il nome di "collana di perle".
Note
In alcuni casi la spagnola può essere combinata con del sesso orale da parte della donna la quale, attraverso una fellatio, può stimolare l'eiaculazione maschile.
La spagnola può essere resa più facile se l'uomo ha un pene
di dimensioni non esigue oppure se la donna possiede un seno di
dimensioni importanti, nonché se quest'ultima riesce a muovere il collo
in modo tale da raggiungere il glande con la bocca.
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Footjob
Footjob
Il footjob (Job = lavoro, Foot = piede, e quindi letteralmente "lavoro di piede") è un tipo di masturbazione realizzata con i piedi.
Le tecniche sono varie; la più comune è quella degli archi delle piante del piede che chiudono il pene (facendo una specie di morsa) ed incominciano ad eseguire il movimento della masturbazione.
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Tecniche
Oltre alla tecnica citata, ne esistono molte altre (difficili da
elencare dato che le posizioni sono moltissime). Un'altra tecnica molto
praticata è quella di usare i piedi come "mano" (che solitamente viene
usata per masturbarsi) chiudendo il pene tra l'alluce ed il secondo dito e cominciare il movimento. Il footjob
può essere eseguito anche (nonostante sia più scomodo per l'esecutore)
all'indietro, ovvero chinarsi dalla parte opposta del partner, e con i
piedi, cominciare a masturbare il pene del partner. In tal caso il
Footjob prende la denominazione di "Solejob" (Sole=pianta del piede).
Un altro metodo molto apprezzato è quello di poggiare i talloni alla
base del pene, in modo che esso rimanga eretto lungo la pianta e agire
con le dita e in particolare con i due alluci sul glande provocando
notevole eccitazione. È comunque consigliabile in ogni caso una
adeguata lubrificazione sia dei piedi che del pene per favorire la
pratica.
Preferenze tra donna e uomo
Non esiste una vera preferenza tra uomo e donna, anche se cambia il
tipo di eccitazione da sesso a sesso, la donna comunque, dovrebbe
provare piacere nel ricevere lo sperma del partner sul proprio piede.
Il footjob può comunque essere anche eseguito tra uomo e uomo.
Footjob Donna/Donna, Donna/Uomo
La donna che riceve il footjob, solitamente, viene masturbata con l'alluce del piede del partner. Questo può essere eseguito anche fra due donne.
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Posizioni sessuali
Posizioni sessuali Per posizioni sessuali si intendono i diversi modi con cui è possibile praticare un rapporto sessuale. Posizione del missionario Posizione del missionario vista di profiloPosizione del missionario, visuale superioreLa posizione del missionario è probabilmente la più diffusaposizione sessuale. Si è favoleggiato che questa posizione abbia presotale nome essendo l'unica approvata dai missionaricristiani. Tuttavia tale interpretazione appare essere un mito.Probabilmente il termine nacque fra il 1945 e il 1965, da una serie difraintendimenti di documenti storici. In questa posizione sessuale la donna è distesa sulla schiena, a gambe allungate e aperte. L'uomoa gambe unite, si sistema fra le gambe della donna e si distende su dilei, usando come punti d'appoggio le ginocchia ed i gomiti. Tenendosiabbastanza alto sulla donna in modo che la regione del pene prema sul Monte di Venere, fa scivolare, eventualmente aiutato dalla partner, il pene nella fessura vulvare e nella vagina. Inconvenienti Per tutta la durata del coito,la donna subisce sul proprio corpo il peso dell'uomo, che ne limita lalibertà di movimento e la respirazione. Se incinta, potrebbe rifiutarequesta posizione a causa del disagio prodotto dal peso dell'uomo sulbasso ventre, soprattutto se insorge il dolore, provocato dalle spinteviolente del glande sul collo dell'utero. Vantaggi Essendo la penetrazione abbastanza profonda, l'uomo dovrà moderarele spinte, ma potrà penetrare la donna in profondità, fino a toccarneil collo dell'utero.Esistono numerose varianti della posizione del missionario; inparticolare esse richiedono che la donna tenga le gambe in posizionidiverse (es. incrociate, alzate sulle spalle dell'uomo o incrociatedietro il suo collo. La maggior parte di queste varianti sono moltofavorevoli alla penetrazione anale: infatti, specialmente durante leprime esperienze di penetrazione anale della donna, essa risulta esseremeno dolorosa se praticata in questa posizione. Posizione a gambe intrecciate La donna si sdraia sulla schiena, a gambe allungate e aperte.L'uomo, a gambe larghe, si distende sulla donna, la quale allungheràuna gamba fra quelle del partner. Se l'uomo trova difficoltà apenetrarla in questa posizione, può sistemarsi a gambe unite, fraquelle aperte della donna, la quale, a penetrazione avvenuta, passerà una delle sue gambe fra quelle del partner. Inconvenienti Il pene penetrando meno profondamente nella vaginae leggermente di traverso, sotto l'effetto di movimenti troppo veloci,avrà la tendenza a fuoriuscire dalla vagina; per questo motivo, l'uomodeve limitare l'ampiezza dei movimenti coitali del bacino. Questaposizione sarebbe secondo alcuni da sconsigliare durante gli ultimimesi di gravidanza Vantaggi È una variante della posizione del missionario, la sensazione dipiacere può essere piuttosto pronunciata, sia nell'uomo che nelladonna; essendo l'angolo di penetrazione del pene nella vaginaleggermente modificato, lo sfregamento del pene avviene sul lato destroo sinistro della parete vaginale. La regione pelvica dell'uomo puòcontribuire alla sensazione di piacere, esercitando una pressione sul clitoride. È una posizione più rilassata e fisicamente meno impegnativa. Posizione ventrale In questa posizione la donnasi distende sul ventre, a gambe allungate e aperte. L'uomo a gambeunite si distende sulla schiena della donna, sostenendosi parzialmentesulle ginocchia e sulle braccia per non gravare tutto il peso sul corpodi lei. Inconvenienti La donna può sentirsi schiacciata dal peso dell'uomo, specie all'altezza del bacino, pertanto è una posizione da sconsigliare durante la gravidanza.Se le spinte sono forti e ampie, il pene può scivolare fuori dallavagina. La donna, priva di libertà di movimento svolge solo un ruolopassivo. Vantaggi L'uomo, sostenendosi solo su un braccio, con le dita della mano libera può stimolare il clitoride della patner. Posizione semplice con donna sopra "Posizione con la donna sopra: variante classica""Posizione con la donna sopra: variante in cui la donna si sdraia completamente sul petto dell'uomo"In questa posizione chiamata anche "dello smorzacandela", l'uomo sisdraia sulla schiena con le gambe semi aperte; la donna si posizioneràa cavalcioni sul bacino, con le gambe aperte e le ginocchia piegateall'indietro, rimanendo seduta col busto eretto oppure sdraiandosi sulpetto dell'uomo. Se il pene è già in erezione, potrà facilmente farloentrare nella vagina semplicemente adagiandosi su di esso; nel caso incui invece non lo fosse, avendo una certa libertà di movimento delbacino potrà portare facilmente all'erezione il partner. Vantaggi Per alcune donne raggiungere l'orgasmo in questo modo, essendo tral'altro la penetrazione piuttosto profonda, risulta molto piacevole. Laposizione è gradita da molte donne anche perché dà loro l'impressionedi "guidare" maggiormente il rapporto. In realtà, il ritmo dellapenetrazione è controllato anche in questa posizione dall'uomo. Ladonna ha, invece, una certa libertà di influenzare la profondità dellapenetrazione (stando più o meno sollevata sulle ginocchia), a meno cheella non sia sdraiata in avanti sul petto dell'uomo: in questo caso ilpartner la abbraccia e la trattiene a livello dal busto e della vita,limitandone così l'autonomia di movimento e mantenendo il completocontrollo del rapporto.Se la donna si posiziona seduta con il busto eretto sarà moltofacile per l'uomo, se lo gradisce, toccarle, massaggiarle e/oafferrarle i seni e i capezzoli; sarà invece più difficile per ipartner darsi dei baci, cosa che invece è molto naturale se la donna sipiega sul busto dell'uomo.Inoltre, se la donna è piegata in avanti, risulta molto facile eagevole per l'uomo afferrare e stringere fra le mani le natiche dellapartner, che risultano sollevate e piuttosto esposte; egli,massaggiandole, le può anche eventualmente "separare" e penetraredelicatamente con uno o più dita nell'ano, aumentando l'eccitazionedella donna tramite la stimolazione di quella zona; a tale scopo, oltrealle dita, è possibile l'uso di oggetti diversi (es. vibratori o falliartificiali). Anche coloro ai quali piace sculacciare la compagnadurante il rapporto sessuale troveranno questa posizioneparticolarmente indicata per questa pratica, essendo il sedere quasitotalmente esposto e l'angolazione delle braccia dell'uomoparticolarmente favorevole a batterlo. Svantaggi L'uomo potrebbe "sentire" eccessivo, il peso della donna sul propriobacino, soprattutto se di corporatura "abbondante". Se l'uomo ha unpene lungo, eventuali brusche spinte in alto del bacino, potrebberoportare il glande a comprimere il collo dell'utero procurando dolorealla donna.La posizione è usata frequentemente anche per il sesso anale.Tuttavia, non è considerata la migliore a tale scopo: infatti, come siè detto la profondità della penetrazione è controllata dalla donna, equesto può essere un vantaggio se ella riesce, per tutta la durata delrapporto, a rimanere "sollevata", di fatto mantenendo i muscoli dellegambe contratti e sopportando uno sforzo notevole; se invece, peresempio a causa di stanchezza o crampi, gli stessi muscoli cedessero ela donna si trovasse costretta a sedersi completamente sul pubedell'uomo, la penetrazione totale del pene potrebbe far diventare ilrapporto estremamente doloroso per lei, potenzialmente anche generandolesioni all'ano o al retto. Posizione semplice da dietro o "alla pecorina" "Posizione alla pecorina: variante classica""Posizione alla pecorina: variante in cui la donna si inclina in avanti, abbassando la testa ed esponendo il sedere"La donna si inginocchia e assume una posizione "a 4 zampe",appoggiando il proprio peso sulle braccia e sulle gambe e eventualmenteinclinandosi in avanti, abbassando la testa e le spalle ed esponendo così completamente le natiche,l'ano e i genitali. L'uomo si posiziona posteriormente alla donna, inpiedi (se la donna è su un supporto rialzato, ad esempio un letto)oppure anch'egli appoggiato sulle ginocchia. In questa posizione l'uomoafferra i fianchi e il sedere della donna con le mani e la trattiene,bloccandola fermamente mentre la penetra; è dunque l'uomo che determinail ritmo, la profondità e l'intensità del rapporto; la penetrazione puòavvenire indifferentemente e/o alternativamente nella vagina o nell'ano.In caso di rapporto sodomitico, l'uomo dovrà stare leggermente piùrialzato rispetto a quella vaginale, in quanto l'orifizio anale, inquesta posizione, risulta verticalmente più in alto; entrerà quindi conil pene leggermente inclinato verso il basso; per questo motivo, nelrapporto anale da dietro l'uomo risulterà quasi a cavalcioni delladonna e la posizione assunta assomiglierà ad una "cavalcata".Una volta effettuata la penetrazione, in entrambi i tipi dipenetrazione, l'uomo può spingersi in avanti, appoggiandosicompletamente sulla schiena della compagna ed eventualmenteaccarezzandole e tenendole stretto fra le mani il seno.Nella variante detta "posizione della segretaria" la donna vienefatta piegare in avanti facendole appoggiare il busto su un pianoorizzontale, ad es. un tavolo o una scrivania (da qui il nome), di cuiella afferrerà il bordo opposto a quello dove è appoggiato il bacino. Vantaggi Oltre che per i rapporti vaginali, laposizione è piuttosto favorevole per il sesso analeed è forse la posizione più frequentemente utilizzata per questo tipodi rapporto. In questa posizione l'uomo - o la stessa donna - puòassociare, alla penetrazione, la stimolazione manuale del clitoride o del seno della donna, aumentandone il piacere sessuale.E' possibile inoltre associare alla penetrazione la pratica dello spanking,ovvero sculacciare più o meno intensamente la donna; ciò è tuttavia piùfacile durante i preliminari oppure interrompendo brevemente ilrapporto, giacché lo stretto contatto del pube dell'uomo con le natichedella donna, limita lo spazio disponibile per questo tipo di gesto.Sembra sia la posizione preferita dalla maggior parte degli uomini (nell'indagine recentemente svolta da Rossi e Bardolini su un campione di uomini e donne italiane essa risulta essere lamaggiormente "richiesta" da circa il 75% degli uomini intervistati),sia perché è associata all'idea di una più completa dominazione delladonna, sia perché evoca mentalmente la penetrazione anale (anche se nonfisicamente attuata) sia, infine, perché durante l'atto sessualeconsente una visuale privilegiata sui glutei, una delle zone erogeneper eccellenza del corpo femminile.Nonostante la percezione comune di una posizione molto "spinta",l'utilizzo di questa posizione in gravidanza è particolarmenteconsigliato, anche nelle fasi avanzate della stessa, in quanto lapancia non si trova tra l'uomo e la donna e il feto è così protetto dapressioni eccessive. Svantaggi Se per gli uomini la posizione da dietro è generalmente moltopiacevole, altrettanto non si può dire delle donne: nell'ambito delgenere femminile essa incontra un minore consenso.Ciò può essere dovuto al fatto che questa posizione induce la donnaa una condizione di maggiore passività durante l'atto sessuale, in cuiil ruolo attivo è svolto in maniera prevalente dall'uomo: è lui che ingenere decide il ritmo e la profondità della penetrazione, anche se ladonna può collaborare a regolare la frequenza e la potenza dellespinte, muovendosi a sua volta. Inoltre, questa posizione può comportare per la donna un certo grado diimbarazzo e, talvolta, di paura, dovuti alla necessità di esporre alpartner in modo completo le natiche, i genitali esterni e lo sfintereanale. È considerata anche tra le posizioni meno "romantiche", dato chenon consente ai due partner di baciarsi e di guardarsi in viso durantel'accoppiamento. A livello fisico, in alcuni casi, per la donna puòessere fastidiosa e anche dolorosa a causa della maggiore profondità dipenetrazione che essa consente, nonché scomoda laddove debba esseremantenuta a lungo. Dall'indagine di cui sopra appare in effetti comequesta posizione sia considerata dalla maggioranza delle donne (circail 68%) tra le tre posizioni che gradiscono di meno; peraltro, oltretre quarti delle donne che non la gradiscono (circa il 54% delle donneintervistate) dichiarano di praticare comunque abitualmente questaposizione al solo fine di compiacere il partner, sia nell'ambito dirapporti vaginali, sia durante unioni anali. Per quanto riguarda l'usodi questa posizione per rapporti anali, essa può essere sconsigliatanelle prime esperienze di sodomiapassiva (ovvero la prima volta che si riceve una penetrazione nell'ano)in quanto può risultare più dolorosa rispetto ad altre posizioni
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Eiaculazione femminile ( squirting )
Eiaculazione femminile (detto anche Squirting)Il termine eiaculazione femminile si riferisce alla espulsione di un fluido dall'uretra durante la stimolazione sessuale o in prossimità dell'orgasmo, espulsione che in qualche modo richiama l'eiaculazione maschile.L'origine e la natura esatta di questo fluido sono sconosciute,sebbene alcuni ricercatori abbiano ipotizzato che abbia origine dalle ghiandole di Skene(o ghiandole parauretrali). La possibilità o no che ogni donna sia ingrado di eiaculare in questo modo è ugualmente oggetto di controversie.L'esistenza stessa del fenomeno è stata oggetto di controversie,anche perché è difficile distinguere questo fenomeno dall'incontinenzaurinaria che può accompagnare, in certe donne, il momento dell'orgasmo.In ogni caso, studi medici successivi al 2000 e in condizioni controllate hanno dimostrato un effetto bona fide non collegato all'urina .// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> La natura dell'eiaculazione femminile L'eiaculazione femminile non è un concetto moderno. Il filosofo greco Aristotele ne annotava già l'esistenza Galeno, nel II secolo, descrisse la prostata femminile; nel 1559, l'anatomista italiano Realdo Colombo riferì dell'eiaculazione femminile mentre spiegava le funzioni del clitoride, e nel XVII secolo, l'anatomista tedesco Regnier de Graafscrisse, in un libro sull'anatomia femminile, di fluidi «che correvanofuori» e «che zampillavano» durante l'eccitamento sessuale.Fino agli anni ottantal'eiaculazione femminile era largamente ignorata dalla comunità medica.In quegli anni il tema ritornò a galla con il The G Spot: And Other Discoveries About Human Sexuality (Il punto G e altre scoperte sulla sessualità umana) scritto da Alice Khan Ladas, Beverly Whipple e John Perry. Il libro non solo riconosceva l'esistenza del punto G, ma portava all'interno della comunità medica l'eiaculazione femminile come principale fonte della salute sessuale delle donne.Sebbene in molti nella comunità medica e scientifica abbiano orariconosciuto l'esistenza del fenomeno, permane un largo vuoto quando sicerca di spiegare su basi scientifiche il processo di eiaculazione o lafonte del fluido stesso.Sono stati condotti studi da medici quali Beverly Whipple, John Perry, Gary Schuback, Milan Zaviacic e Cabello Santamaria,ma i risultati sono stati limitati. Se comunque le informazioni inpossesso non spiegano chiaramente la provenienza del fluido, le analisichimiche effettuate sul fluido da numerosi team di ricerca hannorivelato che non è urina (i livelli di creatinina e urea sono troppo bassi). Ricerche Sono stati compiuti diversi studi sui fluidi espulsi durantel'eiaculazione femminile per determinarne la composizione chimica.Attraverso le analisi chimiche è stato rilevato che il fluido espulso contiene:glucosio (uno zucchero naturale) e fruttosio (un altro zucchero naturale, rinvenuto anche nel fluido seminale prostatico)antigene prostatico specifico (PSA): un'enzima prodotto dalla prostata e presente nello spermache il PSA mantiene fluido dopo l'eiaculazione. È stato ipotizzato chenella donna l'antigene venga generato dalle ghiandole periuretrali.un livello molto basso di creatinina e urea:i due principali marcatori chimici dell'urina, rinvenuti ad alteconcentrazioni nelle analisi dell'urina precedenti e successiveall'eiaculazione.Nel 1988, Milan ZaviaÄiÄ, che dirige l'istituto di patologia dell'Università Comenius di Bratislava,pubblicò uno studio su cinque pazienti ricoverate, per problemi difertilità, presso il reparto di ginecologia e ostetricia. La totalitàdei campioni di una delle pazienti e un campione su quattro di unaseconda donna del gruppo furono prelevati direttamente in laboratorio,i restanti a domicilio. In quattro casi su cinque, i campioni furonoanalizzati entro tre ore dal prelievo, mentre in quello restante furonoanalizzati tre mesi dopo. I risultati mostrarono, in tutti e cinque icasi, una concentrazione di fruttosio maggiore nel campionedell'eiaculato rispetto a quello delle urine.Nel 1997, Cabello Santamaria analizzò le urine alla ricerca del PSA tramite MEIA (Microparticle Enzyme Immunoassaye, metodica immunoenzimatica a microparticelle)scoprì che il 75% del campione mostrava una concentrazione di PSA nelleurine post orgasmiche che non era presente nel campione pre orgasmico.Il fluido raccolto al momento dell'orgasmo (distinto dal campione delleurine) mostrò la presenza del PSA nel 100% dei campioni.Nel 2002, Emanuele Jannini dell' Università dell'Aquilaoffrì una spiegazione per questo fenomeno, così come per le frequentismentite della sua esistenza: le aperture delle ghiandole periuretralisono di norma della dimensione dei pinoli, e variano nella dimensioneda donna a donna, fino a quasi scomparire in alcune donne.Se le ghiandole periuretrali sono la causa dell'eiaculazione femminile,questo può spiegare l'assenza di questo fenomeno in molte donne.L'eiaculazione retrograda, dove il fluido viaggia fino all'uretere verso la vescica, potrebbe anche contare nell'assenza altrimenti osservata. La ghiandole periuretrali e l'eiaculazione femminile Le donne non hanno un esatto equivalente delle ghiandole maschili della prostata(una parte essenziale del sistema riproduttivo maschile), ma possiedonocomunque organi secretori omologhi in quanto sviluppatisi dallo stessotessuto embrionale (similmente alla relazione tra testicoli e ovaie), e che sono chiamati ghiandole periuretrali.La dimensione e la struttura delle ghiandole periuretrali variarelativamente in modo considerevole, sembra, da donna a donna. Ilfluido che produce è simile a quello prodotto dalla prostata maschilee, così come negli uomini, passa nell'uretra, e in qualche casopotrebbe passare nella vagina.Le ghiandole si riempiono con il fluido durante il rapporto sessuale epossono essere sentite attraverso il muro vaginale. Il rigonfiamentodel tessuto circostante l'uretra, può essere una combinazione dighiandole che si riempiono col fluido e del tessuto erettile delledonne che si solleva, il corpo spugnoso, che da dietro, negli uomini,consente l'erezione. Il sollevamento della parte non visibile delclitoride sarà inoltre evidente.È questo, sembra, il ritmico contrarsi dei muscoli pelvici durantel'orgasmo che espelle il fluido accumulato come ultima componentedell'eiaculazione femminile. Il quantitativo di fluido rilasciato puòessere considerevole, attraverso il ripetersi di riempimento esvuotamento delle ghiandole durante l'orgasmo. Nella società Diagnosi differenziale La disinformazione riguardante l'eiaculazione femminile può portarea diagnosticare in modo errato il quadro clinico di fondo oppure adiagnosticare patologie inesistenti.Gli studi attuali hanno oramai verificato che il fluido eiaculato è espulso attraverso l'uretraanche se permane la credenza errata che il fluido lasci il corpoattraverso la vagina. L'espulsione di un copioso quantitativo di fluidodalla vagina è chiamato, al contrario, scarico vaginale abbondante e può avere differenti cause:scarico fisiologico - un abbondante quantitativo di scarico senza alcun disordine medico di fondo;infezioni o malattie trasmesse sessualmente - presente con i tipici sintomi, tra cui prurito, cattivo odore e/o arrossamento;un'infezione trasmessa sessualmente come la Trichomonas Vaginalis che spesso si presenta senza la sintomatologia tipica.Per tali motivi è importante che ogni donna che accusi quantitativi non normali di scarico vaginale si sottoponga a test.D'altra parte una donna che non sia stata informata correttamentesull'eiaculazione femminile potrebbe pensare di soffrire diincontinenza urinaria da stress e cercare un intervento medico. La curaper l'incontinenza urinaria da stress richiede spesso l'uso dimedicinali o un intervento chirurgico, entrambi non necessari epericolosi se la fonte del fluido è diversa. Prima di richiedere unintervento medico queste donne dovrebbero provare a verificare se ilfluido è espulso dall'uretra e se si tratta di urina. Pornografia In alcuni film pornografici, le donne sono mostrate eiaculare un fluido chiaro o lattiginoso.Nell'industria pornografica statunitense, Cytherea è generalmente riconosciuta come la "regina dello squirt", a causa delle sue eiaculazioni particolarmente intense e voluminose.Il genere è diffuso anche nella pornografia giapponese dove prende il nome di shiofuki. Censura nei film inglesi Nel Regno Unito, la British Board of Film Classification,l'ente britannico che si occupa della classificazione dei film, negal'esistenza del fenomeno dell'eiaculazione femminile definendola comel'urinazione durante l'atto sessuale, ed escludendone in tal modo larappresentazione a causa della normativa inglese sulla censura cheviene imposta su ogni materiale che ricade all'interno della sezione 2degli Obscene Publications Acts (Disposizione sulle pubblicazioni oscene) che proibiscono la rappresentazione di pratiche di urofilia.
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Gang bang
Gang bang
Una Gang bang è una situazione in cui un soggetto, di sesso
maschile o femminile, svolge attività sessuali, di svariato tipo, con
una moltitudine di partners, non necessariamente del sesso opposto. Si
differenzia, in questo senso, dall'orgia ovvero dal sesso di gruppo,
di cui costituisce una particolare specialità, perché in questo caso la
relazione è uno-a-molti, ovvero il soggetto protagonista della gang
bang è al centro dell'attenzione di tutti gli altri partecipanti.
La tipologia di gang bang più consueta è quella che vede come
protagonista una donna, e come partecipanti un considerevole numero di
maschi, i quali si alternano nella penetrazione, ovvero si rendono protagonisti di penetrazioni multiple o di altre attività sessuali, come ad es. il sesso orale oppure il bukkake.
Vi sono altresì gang bang attuate fra sole donne, dedite al lesbismo, nella maggior parte dei casi tuttavia di tendenza bisessuale. Infine, più raramente, si svolgono gang bang che hanno come protagonista il soggetto maschile; in questo caso si parla di reverse gang bang, ovvero di gang bang inversa.
Si tratta di una pratica sessuale la cui origine si perde nella
notte dei tempi, chiaramente ascendendo, come riferimento suggestivo,
alle orge rituali tipiche di antichi culti (ad es. i cortei bacchici o
le feste in onore di Dioniso),
nonché a particolari figure femminili la cui caratteristica sarebbe
stata quella di dedicarsi al sesso in maniera particolarmente lasciva e
voluttuosa. Si ricordano ad esempio, nella Roma classica, le maratone
sessuali, vere o presunte, dell'imperatrice Messalina che avrebbe avuto
rapporti sessuali persino con 25 uomini in un solo giorno. Nel
Cinquecento era invalsa e richiestissima, tra le cortigiane, l'usanza
del cosiddetto Trentuno, denominazione probabilmente
riferentesi ai 31 giorni del mese concentrati in una sola giornata, che
consisteva nel farsi possedere da trentuno uomini consecutivamente,
come racconta Lorenzo Veniero nel poemetto La Zaffetta, celebrando le arti della cortigiana veneziana Angiola Zaffetta.
È un genere che conosce un'ampia illustrazione pornografica, in
particolare mediante video; un vero e proprio genere a sé stante si può
considerare quello che persegue la rappresentazione della più grande
gang bang, per durata e numero di partecipanti
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Penetrazioni multiple
Penetrazioni multiple
Penetrazione multipla
Le penetrazioni multiple sono penetrazioni sessuali
attuate generalmente fra due o più persone, oppure anche
individualmente, dato che possono essere effettuate non solo attraverso
l'uso del pene, ma anche tramite le dita, i dildos, vibratori, falli, gli Strap-on dildo indossati da donne e giocattoli sessuali.
Lo scopo del partner nel sottoporsi a penetrazioni simultanee,
consiste nel desiderio di riuscire ad ottenere il massimo del piacere,
derivante dal maggior numero di terminazioni nervose coinvolte,
residenti principalmente nelle mucose del corpo.
Tecniche
Penetrazione multipla di Paul Avril, dipinto erotico. Due uomini e una donna
Svariate sono le pratiche di penetrazione multiple; quelle più comuni sono le seguenti:
Doppia penetrazione (DP) – Penetrazione simultanea di due orifizi di una persona praticata da due altre persone. Ano e vagina, ano e bocca, o bocca e vagina. In caso di penetrazione simultanea di ano e vagina viene chiamata anche sandwich. Le sue varianti possono essere:
Doppia penetrazione anale – Penetrazione simultanea dell'ano mediante due peni o altri oggetti.Doppia penetrazione vaginale – Penetrazione simultanea della vagina mediante due peni o altri oggetti.Doppia penetrazione ano vaginale (DVDA) – Penetrazione
simultanea dell'ano e della vagina di una donna mediante 2 peni
ciascuno. È una pratica impossibile tra esseri umani, ma può comunque
essere effettuata con oggetti o dildo.
Barracuda – Penetrazione simultanea della vagina mediante 2 dita e dell'ano mediante un dito. Una variante è la Reverse Betty Crocker, che consiste nella penetrazione dell'ano con due dita e della vagina con un dito.Rotisserie – Penetrazione simultanea di una persona in bocca e in vagina o nell'ano.Tripla penetrazione – Due peni penetrano la vagina e un pene penetra l'ano, oppure due peni penetrano l'ano ed un pene penetra la vagina.Tupperware party – Penetrazione simultanea della vagina, dell'ano e della bocca di una donna.
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Strap_on dildo
Strap-on dildo
Un dildo multifunzionale con imbracatura a doppio strappo e un uovo vibrante sul lato interno
Uno strap-on dildo (anche detto strap-on, o dildo indossabile) è un dildo disegnato per essere indossato (mediante un'imbracatura) da un partner che lo usi per penetrare l'altro partner vaginalmente, analmente o oralmente, sia in coppie eterosessuali che in quelle omosessuali.
Una donna può utilizzare uno strap-on per penetrare analmente un uomo (Pegging) o un'altra donna (in questo caso, anche vaginalmente).
Un uomo può utilizzare uno strap-on in casi di impotentia coeundi, per una doppia penetrazione
o per penetrare più partners. Sul mercato esiste una grande varietà di
imbracature e dildo, con differenti sistemi di fissaggio e
indossamento; strumenti assemblabili per stimolare l'indossatore e il
ricevente, con differenti funzioni, vantaggi e svantaggi per entrambi i
parnters.
Tipi di strap-on indossabili
Elemento fondamentale di uno strap-on è l'imbracatura, che connette
il dildo al corpo di chi l'indossa, solitamente in una posizione simile
a quella dei genitali maschili. Una buona imbracatura è salda e
confortevole, spesso realizzata in modo da stimolare l'indossatore.
Sono disponibili molti tipi diversi di imbracatura, ciascuno coi suoi
pregi e i suoi difetti, e non esiste una risposta giusta al
quesito su quale tipo sia il migliore. È questione di gusti. Molti
dildo non presentano nemmeno l'imbracatura e sono da questo punto di
vista autosufficienti.
Dildo con doppia imbracatura; una cinghia avvince la vita e l'altra passa sotto le gambe
Doppia cinghia- Nell'imbracatura a doppia cinghia una di
queste passa attorno alla vita dell'indossatore, come una cintura,
l'altra in mezzo alle gambe e si connette in basso con la precedente.
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Dildo
Dildo Un dildo in siliconeUn dildo è un giocattolo sessuale spesso a forma di pene utilizzato in genere per la masturbazione.Non tutti gli oggetti fallicisono necessariamente dei dildo. Alcuni oggetti fallici sono stativenerati e altri usati come oggetti artistici durante la storia, mentrei dildo sono tali solo nel caso che abbiano la funzione sopradescritta. I dildo sono usati da individui di ogni sesso e diorientamento sessuale, da soli o con il partner.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> Storia I dildo accompagnano l'umanità da millenni, come confermato dal ritrovamento di alcune pietre di forma fallica a Gorge d'Enfer, in Francia, probabilmente veri e propri dildo paleolitici, sebbene alcunistudiosi ritengano questi manufatti semplici rinforzi per le lance. Unfallo verde, con ogni probabilità utilizzato come dildo e risalente,secondo gli esperti, a 4000 anni fa, è attualmente esposto al Museo dell'Antica Cultura Sessuale nei pressi di Shanghai. I dildo erano utilizzati anche nell'antica Grecia, intagliati nel cuoio dai calzolai, e chiamati olisboi (al singolare olisbos). Secondo alcuni interpreti, di dildo si parlerebbe figurativamente anche nella Bibbia: Coni tuoi splendidi gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo dati,facesti immagini umane e te ne servisti per peccare. (Ezechiele 16:17) Etimologia La parola "dildo" è probabilmente una storpiatura dell'italiano "diletto" . La parola potrebbe anche derivare dall'inglese "Dil Doul", un'espressione - che significa pene eretto - utilizzata in una vecchia canzone intitolata "The maids Complaint for want of a Dil Doul" (La protesta delle nubili che vogliono un Dil Doul). Cos'è un dildo Non tutti concordano sull'esatta definizione di dildo. Generalmentesi ritiene che un oggetto simile ad un fallo per forma, misura easpetto complessivo che non vibra sia un dildo. Per alcuni, vanno considerati dildo pure i manufatti con le caratteristiche suddette in grado di vibrare. Altri invece parlano in quel caso di estensioni.Alcuni chiamano dildo anche oggetti che non assomigliano a un pene masono appositamente progettati per la penetrazione vaginale, e anche suquesto punto c'è dissenso. Una corrente di pensiero include fra i dildoi manufatti per la penetrazione anale, un'altra no. Materiali I primi dildo erano fatti di pietra, legno, cuoio, cera oporcellana. Tra questi sono rimasti molto popolari i dildo di cuoioriempiti di cotone o stracci. I dildo di gomma, irrigiditi solitamenteda un'anima di metallo, furono commercializzati per la prima voltanegli anni '40.Tali oggetti erano alquanto pericolosi: la presenza della barra dimetallo e la facile deteriorabilità della gomma esponevano l'utente alrischio di seri incidenti.In seguito, si sono diffusi i dildo in PVC. Molti dei dildo venduti oggi, soprattutto quelli più economici, sono prodotti con questo materiale.Sono stati realizzati dildo di metallo cromato ed hanno riscosso un certo seguito, specialmente nei circoli BDSM. Non sono particolarmente comodi perché non sono flessibili.Gli anni '90 hanno visto il boom dei dildo di silicone,un trend che è continuato parallelamente al ribasso dei prezzi. Sonofacili da pulire e non emanano il caratteristico odore di plastica delPVC. Costosi al loro ingresso sul mercato, ormai hanno prezziragionevoli, e ciò ne fa un'ottima scelta per utenti alle prime armi.Il silicone assorbe bene il calore corporeo ed è un eccellenteconduttore di vibrazioni. Il silicone inoltre è un materiale di altaqualità (specialmente rispetto all'economica gelatina di cui sono fattialcuni dildo), sterilizzabile con acqua bollente o candeggina.Più recentemente sono stati commercializzati dildo di vetro borosilicato (Pyrex).Sono costosi e rigidi, ma riscuotono successo, anche perché possonoessere portati alla temperatura corporea con semplice acqua calda esono sterilizzabili mediante bollitura.Un altro nuovo materiale è il Cyberskin, simile - alla vista e al tatto - alla pelle umana. Il Cyberskin garantisce un particolare realismo,però è un materiale poroso che non può essere sterilizzato, diventaappiccicoso dopo il lavaggio (inconveniente al quale si può rimediarecon farina di grano) ed è molto più delicato e deteriorabile delsilicone.Problemi sono stati riscontrati con i dildo di PVC e gelatina perché contengono ftalato,un ammorbidente aggiunto a certi materiali plastici, utilizzato ancheper custodie di CD, contenitori alimentari ed altri giocattoli morbidi.Lo ftalato può entrare in circolo attraverso le membrane mucose dellabocca, della vagina e dell'ano, e alcuni studi lo collegano ad malattiecome cancro e difetti prenatali. I prodotti in PVC e gelatina, inoltre,non possono essere sterilizzati. Forma Molti dildo assomigliano al membro maschile, dettaglio più dettaglio meno. Molte femministereputano discutibile l'uso del pene per varie ragioni; perciò sonostati prodotti dildo di svariate forme alternative. Ce ne sono diartistici, modellati sulle figure di dee, o di più semplici e piùfunzionali alla stimolazione genitale. In Giappone molti dildo rappresentano o personaggi dei cartoni animati - come Hello Kitty - di modo che possano essere venduti come semplici giocattoli, eludendo le rigide leggi contro l'oscenità. Usi La penetrazione vaginale è l'uso più ovvio. I dildo hannoanche un uso feticistico, e alcune coppie lo usano in altre maniere,per esempio passandoli sulla pelle durante i c.d. preliminari. Se le dimensioni lo permettono, possono essere usati come mordacchia, per penetrazioni orali (una sorta di fellatio artificiale), o per penetrazioni anali. Alcuni utilizzano dildo speciali, fatti apposta per stimolare il punto G. Sicurezza e salute Alcuni dildo particolarmente grossi sono da esposizione, e non sono utilizzabili per penetrazioni.La condivisione di un dildo tra varie persone può trasmetteremalattie tra coloro che ne fanno uso, soprattutto se l'oggetto èrealizzato in materiali porosi o micro-porosi.Anche se ne esistono di non porosi e facili da sterilizzare, comequelli in Pyrex e silicone (questi ultimi, in particolare, possonoessere bolliti o lavati con candeggina diluita: 10 parti d'acqua, 1 dicandeggina) non vuol dire l'utilizzo non protetto di un medesimo dildoda parte di più soggetti garantisca l'assoluta sicurezza di noncontrarre malattie. L'uso del profilattico consente di ridurre ulteriormente i rischi.I dildo di silicone e i lubrificanti a base di silicone nonsono compatibili. Tali lubrificanti tendono a liquefare la superficiedel dildo di silicone, rendendola pericolosamente appiccicosa. Iprofilattici pre-lubrificati potrebbero contenere sostanze a base disilicone, quindi prima di coprire un dildo con un profilatticopre-lubrificato è meglio accertarsi della composizione di talelubrificante.I dildo senza una base allargata o altri meccanismi di controllo per inserimenti profondi non dovrebbero essere utilizzati analmente. Si rischia un risucchio - dovuto a contrazioni antiperistaltiche, le stesse che consentono l'assunzione delle supposte - che rende impossibile l'estrazione senza ricorso ad assistenza medica. Variazioni Un dildo doppio di latexEsempi di Butt-plugsCi sono dildo a due punti di diverse forme e taglie. Un dildo cheviene inserito e mantenuto per un certo tempo all'interno dell'anoviene generalmente denominato butt-plug.Dildo usati per ripetute penetrazioni anali, così come quelli a spinta,sono chiamati semplicemente "dildo". Ma ci sono anche dildo doppi, didifferenti dimensioni e orientati verso lo stesso lato, per unasimultanea penetrazione anale e vaginale.Alcuni dildo sono completi di un'imbracatura che consente di indossarli. Sono chiamati anche strap-on dildo.Gli strap-on dildo possono avere una doppia estremità. Possono essereusati dalle donne che vogliano provare la penetrazione vaginalepenetrando al tempo stesso il proprio partner, e quindi si prestanoall'uso sia in rapporti omosessuali, sia rapporti eterosessuali a ruoli invertiti. In quest'ultimo caso il rapporto si chiama pegging.Ci sono poi dildo progettati per essere fissati alla faccia, dildo gonfiabili o dotati di ventosa alla base. Galleria
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16 years ago
admin, 75
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Anello vibrante
Anello vibrante
Un anello vibrante è uno stimolatore erotico composto da una parte vibrante montata su un anello leggermente elastico, che va indossato dall'uomo alla base del pene durante la penetrazione sessuale per provocare una stimolazione diretta del clitoride della partner femminile, in modo da accrescerne l'eccitazione e facilitarne l'orgasmo. L'orientamento della parte vibrante varia a seconda delle posizioni sessuali adottate, in quanto esso deve trovarsi rivolto verso il clitoride.
Nel 2006 la casa produttrice di profilattici Durex
ha realizzato un anello vibrante usa e getta, pertanto di costo
particolarmente ridotto e destinato a un più ampio consumo. Il lancio
pubblicitario di questo prodotto ha suscitato notevole scalpore,
mediante spot commerciali i quali mostravano esplicitamente l'anello
vibrante come tipico oggetto di un romantico regalo di coppia (in
sostituzione del tipico anello di fidanzamento), durante una cena fra
due innamorati.
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16 years ago
admin, 75
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Punto G
Punto G
Il punto G o punto Gräfenberg, dal nome del ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg che per primo lo descrisse, sarebbe un punto particolarmente sensibile della vagina, sebbene la presenza in questa zona di una forte concentrazione di terminazioni nervose sia tuttora oggetto di studi e controversa.
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Origini
Già nella cultura orientale era conosciuta una zona del corpo della donna che - oltre alla clitoride - era determinante per il suo piacere sessuale: negli antichi testi filosofico-religiosi quest'area era definita "punto del sole" o "punto del piacere".
In occidente, nella seconda metà del XVII secolo, un medico e speziale olandese, Reigner de Graaf (1641-1693),
in un suo trattato di medicina - poi andato perduto, ma ricordato negli
scritti di vari autori suoi contemporanei - riferì la presenza di
un'area, in prossimità della vagina, di particolare sensibilità erogena.
Nei tempi moderni Ernst Gräfenberg pubblicò per primo, nel 1950,
un dettagliato studio scientifico, nel quale sosteneva la presenza di
una zona, interna alla vagina, dalla quale aveva origine il piacere
sessuale femminile. La ricerca suscitò parecchi dubbi e molte
incredulità e, sebbene negli anni successivi altri studiosi ne abbiano
confermato l'esistenza, il Punto G è ancora oggi fonte di discussioni,
e molti ginecologi ne negano l'esistenza
Ubicazione
Gräfenberg ritenne di individuare il punto G nello spazio fra la parete anteriore della vagina e la parete posteriore della vescica, ad una profondità di sei-otto centimetri
rispetto all'ingresso del canale vaginale e nella stessa zona era già
nota la presenza di un tessuto che si riteneva fosse il residuo di una
primordiale ghiandola prostatica
femminile. Più precisamente, il punto G sarebbe posto sulla parete
anteriore della vagina, nel suo terzo inferiore, corrispondente anatomicamente a un manicotto di tessuto erettile (simile ai corpi cavernosi del pene, presente nel sesso femminile anche a livello della clitoride) che circonda l'uretra, quindi è la proiezione vaginale di una struttura posta in profondità (a circa 1 cm dalla mucosa).
Per individuare tale posizione si può utilizzare come punto di repere anatomico l'osso pubico:
il Punto G si troverebbe nella vagina all'incirca a questo livello, ma
la sua individuazione risulta piuttosto difficile, a causa delle sue
ridotte dimensioni e dello spessore della parete vaginale. La
stimolazione di questa zona ne causa l'inturgidimento col meccanismo di
cattura ematica, tipico dei corpi cavernosi, e, al momento dell'orgasmo, si può accompagnare l'emissione di un fiotto di liquido di natura trasudatizia.
Le migliori condizioni per l'esplorazione del Punto G si presentano
quindi solamente quando la donna è in stato di piena eccitazione
sessuale, allorché il Punto G si inturgidisce ed aumenta le proprie
dimensioni, tuttavia la complessità del meccanismo della libido
femminile non rende facilmente riproducibile questa condizione in
laboratorio. Di conseguenza, poche sono le ricerche in materia condotte
con rigorosa metodologia scientifica.
Altre ipotesi
Secondo la ricercatrice australiana Helen O'Connel, il punto G sarebbe in realtà la parte terminale della struttura interna del clitoride, il quale può raggiungere, all'interno del corpo femminile, una complessiva lunghezza di 10 centimetri.
Nel febbraio del 2008 il professor Emmanuele Jannini, Docente di Sessuologia Medica dell'Università degli studi dell'Aquila ha pubblicato, sulla rivista The Journal of Sexual Medicine, uno studio teso a dimostrare, anche per mezzo di ecografie vaginali, la presenza - solo in alcune donne - di un ispessimento della parete divisoria tra uretra e vagina che sarebbe da identificarsi con il punto G..
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16 years ago
admin, 75
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Vibratore
Vibratore Un vibratore è uno stimolatore erotico, solitamente dalla forma fallica. Le vibrazioni, prodotte facendo ruotare una massa eccentrica mediante un piccolo motore in corrente continua, vengono usate per provocare piacere sessuale. Storia Pubblicità di un "massaggiatore per il corpo" del 1910.Il vibratore a energia elettrica fu inventato negli anni 1880 da medici che per secoli avevano apparentemente curato le donne dall'isteria facendo ciò che oggi conosciamo come masturbazione. Al tempo comunque, non solo i dottori erano convinti che la stimolazione vaginale non avesse nulla a che fare con il sesso,ma erano convinti che fosse una pratica lunga e faticosa; il vibratorerese il compito più semplice e veloce, diventando in breve alquantopopolare tra i dottori. Cominciarono ad apparire versioni casalingheche divennero in breve altrettanto popolari, con pubblicità in numeroseriviste e cataloghi per donne. Questi sparirono negli anni 1920, quando l'apparizione dei vibratori nella pornografiarese impossibile per la società evitare di riconoscere le connotazionisessuali dell'oggetto. Nella loro più comune forma di "massaggiatoriper il corpo", vennero venduti milioni di vibratori sia a uomini sia adonne.I vibratori spesso permettono alle donne di raggiungere l'orgasmopiù velocemente e facilmente, mentre non necessariamente sono in gradodi realizzare orgasmi più forti di quelli prodotti dalla semplicestimolazione manuale. Sono a volte raccomandati da sessuologialle donne che hanno difficoltà a raggiungere l'orgasmo in altri modi.Le coppie a volte li usano per aumentare il piacere di uno o dientrambi i partner.Un sondaggio della Durex del 2006 (peraltro preliminare alla vendita di un anello vibrante di nuova concezione) affermò che il 46% delle donne possiede un vibratore. Tipologia Un vibratore in latticeEsiste un'enorme gamma di vibratori, che si divide in categorie minori:resistenti all'acquavibratore clitorideoa forma di uovoa forma di dildoa forma di coniglioa forma di farfallaper la stimolazione del punto Gper stimolazione analeanello vibrantemissile tascabilevibratore nascosto
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16 years ago
admin, 75
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La mia 1 volta a pagamento
La mia prima volta a pagamento
Questa che sto per raccontarvi non è la mia solita poesia, tirata fuori da chissà dove, ma è un’esperienza di vita appena vissuta, e che vi confesso mi ha lasciato molto perplesso, a voi il giudicare o meno quanto sto per raccontarvi.
Sono appena tornato da un lungo periodo di ferie, e un po’ per scommessa con un’amico ed un po’ per poter veramente vedere fino a che punto può spingersi un’uomo come me, che tra l’altro nella vita ne ha già fatte di cotte e di crude, insomma per farvela breve mi sono deciso a mettere un’annuncio su un giornale a diffusione gratuita che si trova dalle mie parti.
La cosa assai inconsueta è che il mio annuncio si trova nel bel mezzo di quella categoria tanto ricercata da molti uomini, e non solo ho scoperto.
La categoria in questione è quella comunemente chiamata”INCONTRI PARTICOLARI”. ecco, subito a pensar male. Vi ho già detto che era una scommessa!!!
Comunque bando ai giri di parole, non vi confesso che ho provato un certo disagio quando alla signorina del giornale ho dato il fogliettino con su scritto “solo per signore”.
Anche perché la tipa mi ha guardato come se fossi un marziano, al che io gli ho detto,”beh …che non hai mai visto un puttano”. E lei per tutta risposta,”veramente in quasi 3 anni è la prima volta che mi capita” e poi siamo scoppiati a ridere entrambi.
Comunque a parte questo primo spero esaustivo preambolo, devo raccontarvi di questa mia prima volta.
Due giorni dopo uscito il settimanale di inserzioni, finalmente dopo una snervante attesa (è si snervante è proprio la parola giusta, non potete immaginare la curiosità che può istigare in un soggetto qualsiasi una cosa del genere).
Finalmente squilla il telefonino con il numero appena preso per l’occasione.
Rispondo schiarendomi la voce, per sembrare più affascinante del solito, e dall’altra parte, quasi in sordina si sente una voce femminile che mi chiede “scusa ma credevo fossi una donna”,
cazzo penso tra me e me vuoi vedere che è un flop, vabbè avrò buttato 100 € chi se ne frega.
Poco dopo però arriva un sms che dice, ciao sono la signora di prima, volevo solo sentire la tua voce, prima di chiederti come sei, tutto eccitato dalla situazione, le rispondo per sommi capi e cerco di descrivermi alla meglio senza tra l’altro mensionare misure o prestazioni varie.
Per tutta risposta lei continua, non mi basta voglio sapere di più.
Credendo di fare la cosa giusta, gli rispondo, se vuoi sapere di più non ti resta che darmi il tuo indirizzo, poi potrai vedermi e constatare di persona quello che vuoi.
Non vi nascondo che avevo il cuore in gola, però mossa inattesa da parte sua, mi dà l’indirizzo completo e mi dice di raggiungerla al più presto.
Mi precipito , e dico veramente mi precipito ad Udine, corro come un pazzo, euforico ed ansimante, ma al tempo stesso dubbioso e preoccupato per quello che potrebbe succedere.
Suono al citofono, lei apre, e per mia vera fortuna mi trovo davanti una bella signora sulla cinquantina, ben messa truccata il giusto, insomma una donna vera.
Lei vorrebbe saltare subito al sodo, ma io da parte mia provo un certo disagio, mille pensieri, mille paure( chissà se è sposata, magari il marito torna a casa e ci trova,sai che casino).
Al che lei mi rincuora e mi dice, non preoccuparti, non ci disturberà nessuno, sono vedova da quasi 2 anni.
Il resto ve lo potete immaginare,o forse no?...ahahaha
Comunque vi basti sapere che è stata un’esperienza veramente galvanizzante, sesso veramente allo stato puro.
L’unica nota dolente per quanto mi riguarda , è stata quella di presentare il conto alla signora, tra l’altro molto appagata, mi sono vergognato come un cane.
Ma poi ho pensato tra me e me, oh è lavoro anche questo….
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16 years ago
akiller67,
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Una moglie ingannata
Ciao quello che sto per raccontare è una esperienza vera con una coppia.
Io Fabio 38anni,loro:Luca43 e Laura40,ho avuto contatto con Luca tramite msn,dopo aver chattato per qualche giorno Luca mi confessa che gli piacerebbe vedere la moglie sbattuta e riempita da due cazzi e vorrebbe organizzare con me all'insaputa della moglie perche a letto è una vera porca, confidandomi che durante il rapporto cerca un'altro cazzo e che si farebbe sborrare in bocca mentre prende quello di Luca nella figa, ma non ha il coraggio di fare questo passo in maniera cosi esplicita.
Cosi Luca mi invita una Domenica a casa sua come finto collega di lavoro,prima ci incontriamo in un bar senza Laura per conoscerci e dopo un oretta andiamo a casa e mi presenta la moglie.
Laura una bella donna formosa,una casalinga normale e tranquilla,mi piace e mi intriga tutta la situazione.
Cosi iniziamo a parlare a fare amicizia,lei ignara che io ero li per altro, quando si girava le guardavo il culo e avevo già una gran voglia di riempirla,Luca era altrettanto eccitato sapendo che c'ero io che la guardavo con quella voglia di scoparmela se ci fosse stata l'occasione giusta.
A fine sera Luca in presenza di Laura mi invita a dormire a casa sua per l'indomani andare a lavoro insieme.
Cosi mentre Laura mi prepara il lettino Luca mi dice che nel momento che sento la chiave della loro camera da letto girare due volte di andare in camera con il massimo silenzio.
Cosi dopo un po’ sento quel rumore di chiave e vado scalzo,apro la porta e la socchiudo senza far rumore e vedo Laura a bordo letto con un intimo nero e bendata messa alla pecorina e Luca in piedi che le toccava il culetto e la figa.
Mi sono subito eccitato non vedevo l’ora di entrarle dentro.
Luca le aveva spostato il perizoma su una chiappa e la palpeggiava dicendole dai che ti piacerebbe che ci fosse Fabio qui dentro,ti faresti sfondare e lei siiiii mi farei riempire,pensando che fossero solo parole per farla eccitare.
E Luca con gli occhi mi chiese di avvicinarmi e di entrare il mio cazzo ma non tutto e di non toccare il culo e i fianchi per non farle capire che il cazzo era il mio.
E cosi io super eccitato le sono entrato dentro mentre nella mia testa pensavo che ormai era fatta,ormai Laura che tutto il giorno si era comportata da mogliettina fedele mi doveva dare la figa e il culetto come una vera troia.
Luca la toccava per non farle capire che in quel momento aveva un altro cazzo dentro,il mio.
Luca le diceva sottovoce ti piacerebbe che fosse quello di Fabio e lei mi farei sfondare tutta la figa come una troia e Luca e se fosse già quello di Fabio ? e lei no e quello tuo,e Luca e se fossi quello di Fabio ti faresti inculare e sborrarti in culo? e Laura sicura che non fosse quello mio dice si mi farei inculare e mi farei colare la sborra dal buchetto e sentirla scendere in mezzo alle gambe.
Cosi Luca visto che Laura era bendata le chiese vuoi scoprirlo togliendoti la benda ho mettendoti il mio cazzo in bocca? E lei pensando che era tutto finto perché giocavano spesso con queste fraseggi disse a suo marito di riempirla in bocca.
Luca mi fece segno che nel momento che lui gli riempiva la bocca io dovevo prenderla per i fianchi e sbatterla perché non sapeva la reazione che poteva avere.
E cosi fu un attimo Luca le mise il cazzo in bocca dicendogli”tieni troia finalmente prendi due cazzi” e io” siiiii Laura dai che ti tengo da dietro e non puoi andare da nessuna parte,tieni prendi il cazzo tutto dentro e godi come una troia”.
Laura era incredula la sentivo lamentare dal piacere e mentre io me la sbattevo da dietro Luca gli esce il cazzo dalla bocca e Laura dice “ ohhhhhhhhhhhhhhh sei un porco Luca mi hai ingannato mi stai facendo fottere dal tuo collega ohhhhhhhhhhhh “ e Luca”tieni di nuovo in bocca troia e succhia che desideravi tanto prendere due cazzi cosi vogliosi”.
E Laura” ohhhhhhhhhh si siete tutti e due porci ma mi piace mi state scassando tutta ,siiiiiiiii Fabio mi sento un vera troia,ohhhhhhhhhh che bello”.
Dopo averle tolto il perizoma e il regiseno,c'è la scopavamo in qualsiasi posizione e lei si faceva fare di tutto,Luca gli fa a Laura adesso devi prendere il cazzo e la sborra di Fabio in culo e il mio nella figa,perché a perso la scommessa e io” si gioia vieni che ti riempio il culetto che le scommesse si pagano e cosi me la sono inculata stringendole le tette e lei “ ohhhhhhhhhhhh siete dei veri porci “mentre Luca le riempiva la figa .
Io ero eccitatissimo e dopo pochi minuti” vengoooooooooooooo daiiiiiiiiiiiiii che ti riempioo il culo di sborra calda troiaaaaaaaaaa” e sentivo pulsare il cazzo dentro il suo culo e lei “ohhhhhhhhh s vieni vieni ohhhhhhh che bellooooooooooooo siiiiiiiiiiiiiiiiiii tutta piena sento che pulsa o che troia che sono,mi piace cosiiiiiiiiii dai sfondami ancora” e subito dopo Luca “ ohhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiii vengo anchiooo dai prendi la sborra in bocca troiaaaaaaa”
E laura ohhhhhhh siiiiiiiiiiiii riempita in bocca e nel culo ,ohhhhhhhhhhh quanto mi piaceee”.
Dopo ci siamo abbracciati sul letto e Luca ha raccontato tutto a Laura.
Ci siamo realmente divertiti…………………………………………………………..
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16 years ago
admin, 75
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Pillola anticoncezionale
Pillola anticoncezionale La pillola anticoncezionale o pillola contraccettiva (comunemente indicata semplicemente come pillola) è un contraccettivo ormonaleconsiderato, attualmente, il più sicuro tra quelli reversibili. LaPillola è stata dapprima approvata per uso contraccettivo negli StatiUniti nel 1960, e divenne molto popolare. Oggi è utilizzata da più di100 milioni di donne nel mondo e da almeno 12 milioni di donne negliStati Uniti. L'utilizzo varia molto in base all'età, all'educazione,allo stato civile e allo stato di appartenenza: un quarto delle donnetra i 16 e i 49 anni in Gran Bretagna usa correntemente la Pillola,mentre in Giappone solo l'1%. In Italia, poco meno del 20% delle donnetra i 15 e i 44 anni utilizza la pillola, classificando il nostro paeseal 14°posto in Europa, davanti solo a Spagna, Slovacchia, Polonia eGrecia.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> Efficacia La pillola contraccettiva agisce grazie alla combinazione di piccole quantità di un estrogeno (generalmente etinilestradiolo) e di un progestinico, l'assunzione quotidiana di questi due ormoni inibisce gli eventi ormonali che inducono l'ovulazione.Oltre a sopprimere l'ovulazione, la pillola è causa di meccanismicontraccettivi accessorî che ne aumentano la sicurezza: provoca infattil'ispessimento della mucosa cervicale rendendo così difficoltoso ilpassaggio degli spermatozoi attraverso la cervice stessa e un assottigliamento dell'endometriorendendo difficoltoso l'impianto di un eventuale (ma rarissimo) ovulofecondato. L'inefficacia contraccettiva della pillola, misurata in baseall'indice di Pearl (numero di gravidanze per 100 donne/anno) è molto bassa, inferiore all'1%. Impatto sociale e culturale Introdotta nei primi anni sessanta,la pillola anticoncezionale ebbe un grande impatto sociale. In primoluogo, era molto più efficace di qualsiasi precedente metodo dicontrollo delle nascite, dando alle donne il controllo sulla propriafertilità. L'utilizzo non richiedeva particolari accorgimenti almomento dell'attività sessuale che potessero interferirne con laspontaneità o le sensazioni. Questa combinazione di fattori rese lapillola immensamente popolare in pochi anni dalla sua introduzione.Poiché la pillola era così efficace, e presto fu anche così diffusa,in breve tempo si sollevò il dibattito attorno alla morale e alleconseguenze per la salute del sesso pre-matrimoniale e dellapromiscuità. Mai prima di allora l'attività sessuale e la riproduzionefurono così separate. Per una coppia che usava la pillola, fare sessodivenne puramente una espressione di amore, o un modo per cercare ilpiacere fisico, o entrambi; ma non significava più riprodursi. Mentrequesto era vero anche per i precedenti contraccettivi, la loro relativaalta fallibilità e la loro scarsa diffusione mancarono di enfatizzarequesta distinzione così chiaramente come fece la pillola. La diffusionedi un contraccettivo orale portò molte figure religiose e istituzioni adibattere attorno al tema della sessualità e della relazione con laprocreazione. La Chiesa Cattolica Romana in particolare, dopo averstudiato il fenomeno dei contraccettivi orali, rienfatizzòl'insegnamento tradizionale Cattolico circa il controllo delle nascitee nel 1968 Papa Paolo VI pubblicò l'Enciclica"Humanae Vitae". L'Enciclica reiterò l'insegnamento tradizionaleCattolico che la contraccezione artificiale distorce la natura e gliobiettivi del sesso.A metà degli anni settanta si diffuse l'ipotesi che l'uso della pillola portasse al cancro al seno.Fino a quel momento, molte donne nei movimenti femministi avevanoaffermato che la pillola era un "equalizzatore" che avrebbe dato lastessa libertà sessuale di cui da sempre godevano gli uomini. Questinuovi sviluppi, comunque, portarono molte donne a denunciare lacontraccezione orale come un'invenzione dell'uomo destinata afacilitare la libertà sessuale degli uomini con le donne al costo dirischiare la loro salute. Allo stesso tempo, la società stavacominciando a prendere coscienza dell'impatto della pillola suitradizionali ruoli di genere. Le donne ora non dovevano più sceglieretra una famiglia e la carriera. Negli anni '80 e '90, nuovi studi e unaprogressiva riduzione del contenuto ormonale delle pillolecontraccettive in commercio (ne esistono diverse tipologie, condifferenti indicazioni di utilizzo ed effetti collaterali variamentesignificativi), hanno scongiurato queste gravi preoccupazioni per lasalute della donna. Oggi si ritiene l'utilizzo corretto della pillolacome il più efficace metodo contraccettivo esistente, il cui uso puòessere protratto anche molto a lungo senza serî rischî, se non peralcune particolari categorie di donne (quali quelle affette da malattiecardiovascolari). Tuttavia molte donne continuano a guardare conpreoccupazione all'assunzione di ormoni artificiali e preferisconoperciò ricorrere ad altri metodi contraccettivi o di riconoscimento della fertilità, che tuttavia presentano un'efficacia contraccettiva molto inferiore. Vantaggi L'uso della pillola comporta i seguenti vantaggi:efficacia contraccettiva elevatissimafacilità di utilizzoeconomicitànessuna interferenza con l'atto sessualeriduzione dei disturbi mestruali e dell'acneprotezione da patologie dell'apparato riproduttivo femminile, quali tumori e fibromi Svantaggi L'uso della pillola comporta i seguenti svantaggi:richiede la prescrizione del medico, conseguente a determinati esami.deve essere assunta con regolarità e precisione, altrimenti la sua efficacia va persa.alcune donne non possono assumerla per problemi cardiovascolari o forti rischi di determinate malattiepuò dare alcuni effetti collaterali spiacevoli, soprattuttoall'inizio dell'assunzione: fra questi, nausea, tensione mammaria,sensazione di gonfiore, lieve aumento di peso, leggere perdite disangue (al di fuori delle mestruazioni), depressione.interferisce con alcuni, come antibiotici e analgesici, che possono ridurne l'efficacia.non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
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16 years ago
admin, 75
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Vasectomia
Vasectomia
La vasectomia è la resezione, dopo legatura, dei dotti deferenti dell'uomo. I dotti deferenti sono dei tubicini dove si accumula lo sperma "testicolare" il quale è costituito di spermatozoi e di una piccola quantità di liquido molto ricco di proteine che assicura la sopravvivenza degli stessi. Al momento dell'eiaculazione
lo sperma "totale" verrà espulso sotto forma di sostanza liquida
bianco-gialla formata dalla mescolanza che si realizza con il liquido
prostatico e con quello proveniente dalle ghiandole accessorie. La
vasectomia è un intervento di piccola entità, sicuro e poco traumatico,
ma non consente ripensamenti. Gli interventi di rianastomosi,
ricongiungimento dei deferenti, sono possibili grazie alla
microchirurgia (tecnica attuata con microscopi operatori) ma solo nel
30% dei casi si è ottenuto un figlio. L'intervento di vasectomia non
inibisce a nessun livello le possibilità erettive del pene o il raggiungimento dell'orgasmo nell'uomo.
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16 years ago
admin, 75
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Contraccezione
Contraccezione Per contraccezione si intende il complesso delle tecniche anticoncezionali, ossia dei mezzi dediti ad programmare o impedire il verificarsi di una gravidanza. Metodi contraccettivi tradizionali Astinenza o pratiche sessuali alternative alla penetrazione vaginaleCoito interrotto Metodi contraccettivi moderni Barriere (a volte in combinazione con spermicidi) ProfilatticoProfilattico femminileDiaframmaCappuccio cervicaleSpugna contraccettiva Metodi intrauterini Spirale Riconoscimento della fertilità Ogino-KnausMetodo BillingsMetodo Sintotermico Metodi chirurgici Vasectomia per uominiChiusura delle tube per donne
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Androgino
Androgino L'androgino (dal greco andròs = uomo e gyné = donna) è colui che partecipa della natura di entrambi i sessi. Definizione "Androgino" è termine piuttosto letterario che scientifico, e viene talvolta considerato e usato come sinonimo di ermafrodito. Questa equivalenza tuttavia non è tecnicamente esatta, poiché ermafrodito è il termine tecnico che, indica la presenza contemporanea in un individuo di apparati e caratteri sessualimaschili e femminili che produce comportamenti differenti a secondadelle specie in cui si manifesta, e la modalità riproduttiva tipicadelle specie interessate. L'organizzazione riproduttiva delle lumache e delle ostriche, ad esempio, si definisce ermafroditismo (e non "androginia").Il termine androgino, invece, non allude in alcun modo alle modalitàdi riproduzione, e neppure all'orientamento sessuale (non è, cioè,sinonimo di bisessuale), ma fa piuttosto riferimento a sembianze e comportamenti che provocano, nell'osservatore, quella che Elémire Zolla chiama "l'umana nostalgia dell'interezza". Cultura L'androgino nelle religioni I popoli dell'antichità facevano una netta differenza tra ciò che Mircea Eliadechiama l'"ermafrodito concreto" e l'"androgino rituale". Un neonato chepresentasse segni di ermafroditismo era considerato dalla famiglia unsegno della collera degli dei, ed immediatamente eliminato, comeaccadeva per tutti i neonati gravemente imperfetti.La sua unica speranza di scampo, soggettivamente, era di essere accoltonell'ordine del sacro, come vivente rappresentazione della coincidenzadegli opposti e figura che riuniva in sé la potenza magica e religiosadi entrambi i sessi, di cui acquisiva i poteri attraverso praticherituali. La principale di queste pratiche era il travestimento (il cherende evidente che non era necessario un ermafrodito concreto, peragire il rito).Ancora oggi, in India, gli ermafroditi sono dei fuori casta, e tuttavia hanno una propria collocazione sociale precisissima: la benedizione degli eunuchiè molto richiesta, ben pagata, e considerata quasi indispensabile edeccezionalmente efficace in ogni cerimonia: può cacciare gli spiritimalvagi, rendere fertile una donna, dare un buon augurio ai novellisposi, assicurare alla coppia un figlio maschio.Del resto nella metafisica induista la polarità maschile rappresentata da Åšiva, e quella femminile rappresentata da Shakti hanno bisogno, per fondersi, di Ardhanarishvara, l'androgino.In altre culture, l'androginia è connessa allo sciamanesimo e a riti iniziatici. L'androgino di Platone Rappresentazione medioevale dell'androgino (XII sec.)Leonardo da Vinci, il BattistaDante Gabriel Rossetti, Dantis AmorLa figura dell'androgino entra nella cultura europea con la descrizione che ne fa Platone nel Simposio: è Aristofane,nel dialogo, che narra di questo terzo genere, non figlio del Sole comegli uomini, non figlio della Terra come le donne, ma figlio della Luna,che della natura di entrambi partecipa. Il mito racconta che lacompletezza autosufficiente rese gli umani androgini così arroganti daimmaginare di dare la scalata all'Olimpo, e Zeus(non volendo distruggerli per non privare l'Olimpo dei loro sacrifici),separò ciascuno di loro in due metà, riducendoli a solo maschio e solofemmina.La nostalgia di quella interezza, mai placata, è la radice e in qualche modo la costrizione all'amore (alla brama e all'inseguimento dell'interezza, ebbene, tocca il nome di amore). L'androgino come archetipo In occidente il racconto platonico, la sua persistenza e il suo riuso in culture successive come l'alchimia, segnalano nell'androgino l'archetipo della coincidentia oppositorum. Coincidenza e superamento.La potenza dell'archetipo fa sì che esso continui a percorreresotterraneamente tutti i sistemi mitologici che si avvicendano: ledivinità cambiano nome, ma segni ed emblemi trascorrono da unaall'altra, collegandole:Dioniso,che per essere uno degli dei più antichi del Pantheon greco è traquelli più ricchi, dal punto di vista archetipico, è spessorappresentato in forma androgina, ed ha tra i suoi emblemi la pigna,frutto ermafrodita della specie forse più nota e diffusa nelMediterraneo. La pigna (come del resto il tralcio di vite) è anche tragli emblemi del Cristo.androgino è anche Tiresia, il veggente cieco dell'Odissea, divenuto tale, dice il mito, per aver assistito al congiungimento di due serpenti sacri (e sappiamo da Delfi come il serpente sia uno dei più antichi simboli delle divinità ctonie, e come, nella forma di Ouroboros - circolare come quella dell'androgino, appunto - rappresenti il globo universale, il tutto, la completezza). L'androgino moderno Non va mai dimenticato che l'immaginario legato all'androginia miraalla completezza e all'integrazione, non solo sul piano religioso omistico, ma anche su quello psicologico e dell'immagine. Il risultato ètalvolta ambiguo, ma il bisogno è reale, e perdura nel tempo e nelleculture.Nutriti di neoplatonismo e di studi alchemici, gli uomini dell'Umanesimo e del Rinascimento fecero gran conto della figura dell'Androgino.L'androgino riemerse poi nello spiritualismo mistico che fece da contraltare all'illuminismo a partire dal Settecento, esplodendo poi nel romanticismo, direttamente riferito alla filosofia alchemica. Basti pensare al mondo visionario di William Blake, o a Séraphita, di Honoré de Balzac.La modernità, non disponendo più di mitografi, scrive saggi otrattati, ma anche romanzi, sull'androgino. Fra questi ultimi si vedano:Orlando, di Virginia Woolf;Petrolio, di Pier Paolo Pasolini (incompiuto)Creatura di sabbia, di Tahar Ben JellounL'immagine moderna dell'androgino s'impernia soprattutto su figure femminili: dai preraffaelliti a Klimt, da Greta Garbo a Sarah Bernhardt, alla mitica Twiggy che fra il 1967 e il 1969 condannò le donne all'estetica del pelle-e-ossa.Nell'immagine maschile, appena superata l'adolescenza, l'esteticadell'androgino mette in risalto soprattutto l'effetto travestimento -si pensi a Michael Jackson - e il risultato non sembra più alludere alla completezza, ma piuttosto al doppio mancante.
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Ermafroditismo
ErmafroditismoL'ermafroditismo o monoicismo è un fenomeno col quale un individuo di una determinata specie, o vegetale, possiede durante l'arco della sua vita entrambi gli organi sessuali e può quindi produrre, contemporaneamente o successivamente, sia i gameti maschili (spermi) sia quelli femminili (uova). In alcune specie, in particolare invertebrati, il fenomeno è comune o addirittura essenziale per la riproduzione. Definizioni L'ermafroditismo viene definito istantaneo o simultaneo quando gli individui presentano contemporaneamente gonadi maschili e femminili; se invece cambiano sesso nel corso della loro vita, si parla di ermafroditismo sequenziale, talvolta indicato come inversione sessuale. Quando un individuo è maschio nella prima parte della vita si parla di proterandria (ad es. l'orata), nel caso opposto si parla di proteroginia.Il monoicismo si contrappone al dioicismo che caratterizza quelle specie dove i genitori sono di sesso separato, fenomeno comune nei Vertebrati.Storicamente il termine ermafrodito è stato usato, in modo generico ed impreciso, per descrivere individui in particolare nella specie umana che presentano organi genitali (primari e/o secondari) ambigui. Il termine intersessuale, più ampio, è preferito da questi individui stessi e dalla classe medica.Si può distinguere fra ermafroditismo sufficiente ed insufficiente.Gli organismi ermafroditi sufficienti sono in grado di riprodursi inautonomia, mentre gli insufficienti hanno comunque necessità diinteragire con un altro individuo della propria specie per completarela riproduzione. Etimologia Ermafrodito (a destra) insieme con un SatiroEtimologicamente, il termine ermafrodita deriva da Ermafrodito, il figlio di Ermes e Afrodite, personaggio della mitologia greca che, essendosi fuso con una ninfa,risultava possedere tratti fisici di entrambi i sessi. Secondo laterminologia moderna, Hermaphroditus può essere considerato unermafrodita contemporaneo (o simultaneo).La figura mitologica di Tiresia, che compare nell'Odissea e nell'Edipo re, può essere invece considerata come un ermafrodita sequenziale (o successivo), essendosi trasformato in donna e ritornato uomo per volere degli dei. L'ermafroditismo nell'essere umano L'ermafroditismo vero, nell'essere umano, è descritto come una rara disgenesia gonadica.Più frequenti sono gli pseudoermafroditismi (maschile e femminile) nonché le alterazioni collegate al sistema endocrino, che possono essere virilizzanti (come nel caso della sindrome adreno genitale) o, al contrario, dar luogo ad una insensibilità agli ormoni maschili (come nella sindrome di Morris) e inibendo così lo sviluppo di caratteri sessuali maschili. L'Ermafroditismo vero e gli pseudoermafroditismi rientrano nelle anomalie della differenziazione sessuale.
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Transgender
Transgender
Transgender al Gay Pride di New York
Il termine transgender ha assunto nella lingua italiana diversi significati a seconda degli ambiti in cui è usato.
La sua origine è da identificarsi all'interno del movimento LGBT, nato negli Stati Uniti d'America intorno ai primi Anni '80,
per indicare un movimento politico che contesta la logica eterosessista
e genderista secondo la quale i sessi nell'uomo sono solo due, che
l'identità di genere di una persona debba necessariamente combaciare
con il sesso biologico e che il tutto debba restare immodificabile
dall'uomo.
Il termine "transgender", quindi, nasce come termine "ombrello"
dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono
racchiuse dentro lo "stereotipo di genere" normalmente identificato
come "maschile" e "femminile".
//
Il transgenderismo
Il transgenderismo sostiene che l'identità di genere di una persona
non è una realtà duale "maschio/femmina", ma un continuum di identità
ai cui estremi vi sono i concetti di "maschio" e "femmina".
In questo senso il transgenderismo
è da considerarsi come un movimento politico/culturale che propone una
visione dei sessi e dei generi fluida e che rivendica il diritto di
ogni persona di situarsi in qualsiasi posizione intermedia fra gli
estremi "maschio/femmina" stereotipati senza per questo dover subire stigma sociale o discriminazione.
Da questo punto di vista sotto il termine "ombrello" di "transgender" possono identificarsi:
la persona transessuale operata (perciò che è a tutti gli effetti cambiata di sesso).la persona transessuale non completamente operata (ovvero che lascia integri i genitali di origine).la persona crossdresser, termine che tende a sostituirsi sempre più alla dicitura "travestito"
perché associato alla perversione sessuale. In questo senso il
crossdresser è persona che si traveste, per lo più in privato ma anche
pubblicamente, senza implicazioni di eccitazione sessuale. Quasi sempre
è maschio ed eterosessuale.la persona (di qualsiasi orientamento sessuale), sia uomo, sia donna, che rifiuta lo stereotipo di genere
che la società, la cultura locale impone ai due sessi. In questo senso
e in questa accezione del termine, che però è la meno conosciuta in
Italia, alcuni ritengono che transgender e "queer" siano termini fra loro sovrapponibili.
Nel tempo e nella trasposizione del termine nella cultura italiana
la parola transgender ha assunto diversi ed altri significati che poco
hanno a che vedere con l'origine del termine inteso come "movimento
politico culturale". Questa seconda accezione è ormai diventata più
popolare di quella originale.
La traduzione italiana di transgender sarebbe transgenere,
ma questo termine non si è radicato nell'uso comune nella nostra lingua
e quindi un termine "importato" dall'inglese e lasciato in prevalenza
immutato.
Nell'uso psicologico, psichiatrico, endocrinologico e legale
Nella terminologia psicologica, psichiatrica, endocrinologica e
legale il termine "transgender" viene utilizzato in termini
semplificativi per indicare una persona transessuale non operata ai
genitali. Secondo questa accezione del termine quindi transgender
diventa un termine per indicare solamente una sottocategoria delle
persone transessuali, e per separare il/la transessuale operato/a (ai
genitali) da quello/a non operato/a.
Così come per il transessualismo
anche per il termine "transgender" vi è una totale e netta
differenziazione sulla declinazione al maschile o al femminile fra
mondo accademico e movimento transgender/transessuale.
Analogamente al transessualismo, i testi medici e legali declinano
(salvo rarissime eccezioni) il termine al maschile per le persone che
effettuano una transizione da maschio a femmina (androginoide) e al femminile per le persone che effettuano una transizione da femmina a maschio (ginoandroide).
In questo modo dando la prevalenza alla genetica rispetto all' identità di genere della persona.
Tale utilizzo della declinazione è fortemente contestato dal movimento transgender e transessuale (e dal movimento GLBT o LGBT più in generale) in quanto ritiene che sia da far prevalere l' identità di genere della persona sul mero dato biologico di nascita.
Semplificando: la persona nata maschio che assume l'identità femminile
e di conseguenza anche un nome femminile (poniamo ad esempio "Anna")
per la cultura scientifica è "il" transgender Anna, per il movimento è
invece "la" transgender Anna.
Utilizzo accademico
L'utilizzo accademico della coniugazione del termine peraltro spesso
fatto proprio dal giornalismo e dai media ha la controindicazione di
determinare veri e propri "salti mortali" nella lingua italiana.
Esemplificando: "IL" transgender Anna è andato o è andata a fare la
spesa"? Il nome Anna si coniuga in genere al femminile, ma per una
persona transessuale o transgender lo si coniuga al maschile con ciò determinando una sorta di discrimine fra la "Anna" donna genetica e la "Anna" transessuale o transgender.
Ed è proprio per questo fatto che la declinazione utilizzata dal mondo
accademico viene contestata dal movimento transgender e transessuale in
tutto il mondo ed anche in Italia.
Come sostituzione di transessuale
Una terza accezione del termine "transgender" è quella di andare a sostituire il termine "transessuale", sovrapponendosi ad esso.
La motivazione, anch'essa nata all'interno del movimento LGBT o GLBT
è da trovarsi nel fatto che il termine "transessuale" è di per sé
impreciso, se non errato dal punto di vista clinico. In realtà
qualsiasi persona operi una transizione sessuale, agisce sul "gender", sul genere sessuale e non sul sesso che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è e resta immutabile.
Quindi transgender può anche essere usato al posto di transessuale,
peraltro cancellando la dicotomia fra "operati" e non operati che poco
interessa il "gender" ma molto invece interessa il "sesso" di una persona.
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Omosessualità
Omosessualità La parola omosessualità definisce l'attrazione sessuale e/o affettiva di alcuni individui verso altri del loro stesso sesso; si differenzia dalla eterosessualità, che vede l'attrazione verso persone dell'altro sesso, e dalla bisessualità, che indica l'attrazione per individui di ambedue i sessi. Tali definizioni riguardano la sfera dell'orientamento sessuale umano, distinto dall'identità di genere fra le cui manifestazioni è compresa la transessualità. Etimologia Il termine omosessualità è la traduzione italiana della parola tedesca Homosexualität (creata fondendo il termine greco "omoios", che vuol dire "simile", e il termine latino "sexus", che vuol dire "sesso"), dalla quale poi sono derivate le traduzioni in tutte le altre lingue. Fu coniato nel 1869 dal letterato ungherese di lingua tedesca Károly Mária Kertbeny (1824-1882) (nato Karl-Maria Benkert) che lo usò in un pamphletanonimo contro l'introduzione da parte del Ministero della Giustiziaprussiano di una legge per la punizione di atti sessuali fra duepersone di sesso maschile. Sempre Benkert coniò i termini di"Normalsexualität" (normosessualità) e "Doppelsexualität"(bisessualità). Solo negli Anni '20 si farà strada il termine di "eterosessuale".Benkert non era un medico né uno scienziato, bensì un letterato esoprattutto quel che oggi definiremmo un "militante" omosessuale. Lasua creazione di questo termine fu dunque non un tentativo dimedicalizzare il comportamento omosessuale (come spesso, e a torto, silegge), ma più semplicemente il tentativo di creare un terminemoralmente neutro che sostituisse quelli in uso all'epoca, soprattutto "pederastia", "sodomia", "omogenia" ed "androtropia". Del resto, negli stessi anni anche Karl Heinrich Ulrichs (1825-1895), un altro militante, aveva coniato allo stesso scopo il termine uranismo, che inizialmente ebbe maggior successo. Nel 1880 il termine "omosessualità" fu ripreso in un'opera scientifica di Gustav Jäger, Die Entdeckung der Seele, dal quale penetrò nella letteratura scientifica, che lo impose al grande pubblico, soprattutto attraverso la celeberrima Psychopathia sexualis di Richard von Krafft-Ebing, nella quale apparve a partire dall'edizione del 1887.In Italia il termine apparve a stampa nel 1894; mentre l'aggettivo omosessuale era già apparso due anni prima, pur se destinato ad entrare nell'accezione comune solo a partire dagli Anni '30.Nel corso degli anni il termine "omosessualità" ha assunto connotatisempre più neutri, anche se il concetto in sé continua ad essereconsiderato un tabù nella maggioranza delle culture. Negli anni Cinquanta e Sessanta una parte del movimento di liberazione omosessuale ha cercato di allontanare l'attenzione dal concetto di "sessualità", contenuto in questa parola, sostituendola con omofilia (dal greco omoios e filìa "affetto fraterno"). "Omofilìa" è però caduto in disuso, ed è oggi usato solo all'interno della comunità omosessuale, o da persone anziane, o per riferirsi specificamente a quel periodo storico ("il movimento omofilodegli anni Cinquanta"). Con lo stesso intento di ricondurrel'attenzione all'ambito dei sentimenti più che a quello dellasessualità negli ultimi anni è stato introdotta anche l'espressione"omoaffettività".In particolare la parola omosessualità ha sostituito, secondo leintenzioni del suo creatore, termini usati nel passato come l'antico "sodomia", il cinquecentesco "vitio nefando", "inversione sessuale" (coniato nel 1870 da Arrigo Tamassìa)e altri che avevano connotazioni moralmente negative o indicavanodeviazioni patologiche della sfera sessuale. Ha inoltre dato allinguaggio corrente un'alternativa ai termini dialettali, che hannosempre in sé un significato denigratorio o spregiativo.Nel caso di omosessualità fra donne, si parla di lesbismo (il termine deriva dall'isola di Lesbo, che fu patria della poetessa Saffo), termine preferito dal movimento lesbico-femminista; totalmente in disuso ed anzi offensivo il termine antico tribadismo (dal greco "tribàzo", "mi sfrego").La nascita del movimento di liberazione omosessuale ha imposto in tutto il mondo il termine nato dal gergo omosessuale statunitense gay,inizialmente usato soprattutto per gli uomini omosessuali, ma daqualche anno usato frequentemente anche per parlare di donne lesbiche.Un'ala del movimento di liberazione omosessuale (o "movimento LGBT") si autodefinisce inoltre provocatoriamente queer. Definizione dell'omosessualità Definire chi sia la persona omosessuale non è cosa agevole. L'omofobia,del resto, contribuisce a generare talvolta e in alcune culture unasituazione sociale pesante in cui le stesse persone omosessualirifiutano per prime, almeno in pubblico, la definizione di"omosessuale".Oltre a ciò, il confine fra eterosessualitàed omosessualità non è affatto netto: vaste aree del comportamentoumano sfuggono a una definizione netta, ad esempio nel caso dellepersone bisessuali.Oltre che da parte di persone che provano attrazione sessuale e/osentimentale sia per persone dell'altro che del proprio sesso (bisessualità in senso stretto), si possono verificare comportamenti omo- o bisessuali in molti altri casi, tra i quali:comportamenti omosessuali indotti dall'assenza di altre possibilità di sfogo sessuale ("omosessualità situazionale",per esempio quella che si verifica nelle comunità di persone di un solosesso, come le carceri, le caserme o i seminari. Essa è detta anche"omosessualità di compensazione" o, nei testi più antichi,pseudo-omosessualità, questa ultima definizione è ormai in disuso);comportamenti omosessuali infantili e adolescenziali (o "giochi"sessuali), presenti soprattutto nelle società in cui i rapportisessuali con persone del sesso opposto sono strettamente riservati agliadulti, tramite matrimonio o ricorso alla prostituzione ("omosessualità adolescenziale" o "transitoria");comportamenti (anche) omosessuali da parte di persone affette daalcune patologie mentali, tali da rendere indifferenziato l'oggettodelle loro pulsioni erotiche;comportamenti omosessuali motivati da ragioni estranee alla tendenza sessuale personale, come per esempio nel caso della prostituzione maschile,nella quale il bisogno economico può indurre a rapporti sessuali conpersone del proprio sesso anche persone che non sono omosessuali essestesse.Normalmente, quando si parla di "omosessuali", non siintendono le persone coinvolte nelle situazioni sopra elencate, bensìle persone che provano attrazione in modo preponderante o esclusivo perpersone del loro sesso anche quando siano al di fuori da talisituazioni. Tali persone ricercano rapporti affettivi e sessuali conpersone del loro sesso in base a una pulsione interna personale, e nonin base a una scelta indotta dall'ambiente o dalle circostanze. Quante sono le persone omosessuali? Le valutazioni sulla consistenza numerica delle personeprevalentemente o esclusivamente omosessuali sono, fra tutte quellelegate all'omosessualità, le più soggette a contestazioni e polemiche,poiché di forte impatto socio-politico.La statistica è difficile perché la condizione omosessuale è vissutaprevalentemente nella clandestinità, al punto che vi sono persone che,pur avendo esclusivamente rapporti omosessuali, rifiutano egualmente diconsiderarsi tali, per un fenomeno di dissonanza cognitiva.Ne consegue che due ricerche, condotte sullo stesso campione,otterranno cifre molto diverse a seconda del fatto di aver contato lepersone che si comportano da omosessuali oppure le persone che si definisconotali. Nel secondo caso le cifre possono essere molto più basse che nelprimo, e possono addirittura corrispondere allo zero, per esempiointerrogando popolazioni fra le quali il comportamento omosessuale siaconsiderato gravemente infamante, o sia addirittura punito per legge.In genere, le stime dei gruppi ostili al movimento gay tendono aminimizzare la consistenza della minoranza omosessuale, e tendonoquindi a contare solo le persone che si definiscono espressamente tali.In questo modo si può arrivare a stime anche inferiori all'1%.Viceversa, le stime di persone legate al mondo omosessuale possonoampliare la consistenza numerica della realtà omosessualecomprendendovi per così dire "d'ufficio" anche le persone bisessualiil cui comportamento sia prevalentemente omosessuale. In questo modo sipuò arrivare anche a stime vicine al 10%. È opinione di molti che siacorretto slegarsi da considerazioni morali socio-politiche, peraddivenire a qualsivoglia conclusione oggettiva su qualunque fenomenoconnesso con le scienze umane e sociali. Le prime stime (sec. XIX) Le prime stime, opera di militanti omosessuali come Karl Heinrich Ulrichs, nel XIX secolo, valutavano la consistenza degli "uranisti" nell'ordine di una persona ogni diecimila, cifra che fu allora giudicata esagerata.All'inizio del secolo XX il sessuologo e militante omosessuale Magnus Hirschfeldscoprì, in un questionario fatto circolare fra studenti di sessomaschile, una percentuale di omosessuali di circa una persona ognicento. Anche questo dato fu considerato eccessivo ed Hirschfeld fuaccusato dai suoi avversari di manipolazione deliberata dei dati per"gonfiarli". Il "Rapporto Kinsey" e la stima del 5% Quella di Hirschfeld rimase comunque l'unica stima scientifica disponibile fino al 1947, quando uscì il primo dei due volumi del celebre Rapporto Kinsey, dedicato al comportamento sessuale maschile.Le statistiche fornite da questo Rapporto ebbero un effetto dirompente, suscitando un'infinità di polemiche. Alfred Kinseyera un biologo e non uno psichiatra, ed ebbe l'idea di applicare anchealla specie umana il metodo usato nelle ricerche scientifiche,catalogando i soggetti in base non a ciò che dichiaravano di essere, main base a quello che dichiaravano di avere fatto. Grazie a tale studioscoprì che la maggior parte dei soggetti studiati aveva avutocontatti sessuali protratti fino all'orgasmo con una persona dellostesso sesso almeno una volta nella vita.Inoltre, il 5% (una su venti) fra le persone studiate aveva avuto esclusivamenterapporti omosessuali nel corso della sua vita dopo l'adolescenza, e unulteriore 5%, pur avendo avuto rapporti con entrambi i sessi, ne avevaavuti in prevalenza col proprio sesso.I dati relativi alle donne, editi nel secondo volume, nel 1953,fornivano percentuali inferiori, ma confermavano che gli atti sessualifra donne erano enormemente più comuni di quanto si fosse ritenuto finlì.Questi dati furono contestati con estrema violenza soprattutto dacoloro che, giudicando l'omosessualità un comportamento estraneo allanatura umana, ritenevano poco credibile che la maggior parte degliesseri umani l'avesse sperimentata almeno una volta nella vita. Perscreditare l'attendibilità dei suoi studi, Kinsey fu attaccato alivello personale come pornografo, omosessuale e pedofilo.Kinsey cercò di ribattere alle critiche con un ulteriore volumedella sua ricerca, che avrebbe dovuto essere il terzo, dedicatoesclusivamente al comportamento omosessuale, ma la Fondazione Rockefeller,che lo aveva sin lì finanziato, poco soddisfatta delle polemicheinnescate dalla ricerca e soggetta a forti pressioni da più parti, glinegò ulteriori fondi. La ricerca di Kinsey subì pertanto un drasticoridimensionamento e da allora le ricerche sulla percentuale diomosessuali sono compiute con estrema cautela, su campioni limitati,spesso traendo conclusioni in base al modo in cui gli intervistati sidefiniscono anziché in base al loro comportamento effettivo.Per questo motivo la stima dell"'uno su venti" (cioè del 5%)continua ad essere considerata come la più attendibile da un punto divista scientifico, al punto da essere adottata ufficialmente dall'OMS per valutare l'incidenza dell'omosessualità esclusiva all'interno della popolazione umana. Bibliografia Cesar Tripp, La questione omosessuale, Rizzoli, Milano 1977.(Tripp, già collaboratore di Kinsey, racconta in dettaglio le reazionicausate dalla scoperta di una consistenza "eccessiva" di personeomosessuali, fino al taglio dei fondi). Cause dell'omosessualità La domanda sulla causa dell'omosessualità ha suscitato, e non solo in tempi recenti, innumerevoli ipotesi e spiegazioni.Le ipotesi proposte si dividono grosso modo in tre categorie:Spiegazione innatistica ("omosessuali si nasce"). L'omosessualità è in qualche modo innata:vuoi per ragioni naturali, simili a quelle che portano naturalmenteuna certa percentuale della specie umana ad essere mancina anzichédestrimane (cause cromosomiche; conformazione particolare del sistemanervoso o di una parte del cervello, specie l'ipotalamo). L'OMS definisce l'omosessualità "una variante naturale del comportamento umano", ma non ha preso posizione rispetto alla possibile causa di tale variabilità;vuoi per conseguenza di un vero e proprio difetto fisico (squilibri ormonali - anche durante la gravidanza),vuoi per altri motivi ancora (ad esempio alcuni autori greci parlano dell'influsso astrologicoquale causa della determinazione della preferenza per le persone dellostesso sesso, ma questa chiaramente non è una spiegazione scientifica).Spiegazione psicologica ("omosessuali si diventa").L'omosessualità è l'effetto di un differente sviluppo della psiche, ingenere maturato da bambini o da adolescenti (così la pensavano inpassato molte - se non la maggior parte - delle branche dellapsicoanalisi, della psichiatria e della psicologia). Oggi questaspiegazione ha perso consensi rispetto al passato, specie rispetto alsecondo dopoguerra, quando era quella prevalente nel mondo scientifico.Spiegazione volontaristica ("non esistono persone omosessuali, ma solo atti omosessuali'").L'omosessualità non ha "cause". Si tratta di un comportamento appresoed acquisito, frutto della volontà del singolo individuo. Va da sé chequesta teoria non spiega alcunché, anche perché ci sono persone chesono omosessuali fin dalla più tenera età (naturalmente non si trattadi persone che manifestano un'anomala e precoce sessualità omodiretta,ma persone che manifestano fin dai primi anni di vita un'affettivitàomodiretta). Del resto l'omosessualità si manifesta chiaramente anchein altre specie animali, a volte in forme anche piuttosto vistose. Fracoloro che sostengono la tesi volontaristica, le valutazioni divergonoulteriormente:per una parte dei sostenitori di questa spiegazione, quelloomosessuale è un comportamento moralmente deviato, causatosostanzialmente dal vizioper un'altra parte, invece (il pensiero postmoderno e la teoria queer)è l'effetto della "educastrazione", che ha indotto dall'esterno lepersone a rinunciare, in un senso o nell'altro, alla naturale bisessualità che caratterizzerebbe per natura l'essere umano.È importante notare che nessuna delle teorie eziologiche(cioè, relative alle cause) sopra elencate è fino ad oggi riuscita araggiungere un grado di affidabilità scientifica tale da potereescludere tutte le altre, e quindi tale da potere mettere d'accordoalmeno la maggior parte degli studiosi, anche se la teoria innatistasta guadagnando sempre più ampi consensi, anche in rapportoall'osservazione dell'omosessualità animale.Per questo motivo, da un punto di vista scientifico la questionedelle cause dell'omosessualità è da considerare ancora una questioneaperta, sulla quale nessuna risposta può per ora pretendere di esseredefinitiva. Si tenga infine presente che, essendo stata l'omosessualitàcancellata dall'elenco delle malattie dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità),non ha nemmeno senso approfondire ricerche in tal senso, se non perpura curiosità speculativa. Si ritiene, in generale, che unaqualsivoglia ricerca meriti approfondimenti e/o supporto dell'entepubblico quando finalizzata a scopi meritevoli di tutela, quali la curadi malattie o situazioni psicologiche ego-distoniche. Quantunque, unatale ingenua affermazione possa lasciar interdetti molti scienziati efar credere a chi non è addetto ai lavori che le ricerche portateavanti dalle varie scienze, naturali e non, che non abbiano uno scopoterapeutico non abbiano senso e valore, bisogna ricordare che lamaggior parte delle scienze hanno uno status epistemologico a caratteregnoseologico e fra queste anche ed in particolare la psicologia, lapsicologia sociale e la sociologia. Pertanto, il senso a continuarequeste ricerche non soltanto esiste, ma è ben vivo ed evidente. Omosessualità nella storiaStato legale dell'omosessualità nel mondo.Nella storia umana, l'omosessualità ha ricevuto valutazioni moltodiverse, che vanno da una totale accettazione e integrazione fra icomportamenti socialmente accettati o addirittura alla loro esaltazione(nelle culture dalla Polinesia), fino alla condanna a morte.La storia dell'omosessualità è quindi anche una storia degliatteggiamenti sociali possibili verso un comportamento percepito come"deviante", ed ha interesse anche da un punto di vista sociologico,antropologico, politico e in qualche misura filosofico. Per questomotivo esiste una branca della storiografia che si occupa espressamentedi storia LGBT.L'atteggiamento sociale verso i comportamenti omosessuali haconosciuto momenti di relativa tolleranza, durante i quali la societàammetteva un certo grado di discussione ed esibizione pubblica deltema, anche attraverso l'arte e le produzioni culturali (come èavvenuto per esempio nell'Atene classica, nella Toscana del Rinascimento, o a Berlino e a Parigi nell'anteguerra) alternandoli però a momenti di repressione durissima, come nell'Italia del Dalla seconda guerra mondiale in poi l'atteggiamento sociale neiconfronti delle persone omosessuali è andato migliorando, anche aseguito delle battaglie condotte a questo scopo dal movimento di liberazione omosessuale. Omofobia Il termine omofobiaindicare la scarsa tolleranza e la repulsione nei confronti dellepersone omosessuali, o le azioni che da esso derivino o che ad essosiano riconducibili. L'omofobia può arrivare alla violenza fisica eall'omicidio, motivati dalla pura e semplice omosessualità dellavittima. Da un punto di vista etimologico apparirebbe piu correttosostituire il termine con "omosessuofobia" o anche "omoerotofobia. Omosessualità e religioni Il tema dell'omosessualità sollecita da millenni l'interesse delle religioni.La posizione tradizionale di buona parte delle religioni abramitiche (ebraismo, cristianesimo, islamismo) è in generale di ferma condanna degli atti omosessuali, ritenuti contrari al disegno divino e/o alla moralità.Tuttavia, il dibattito in corso su questo tema ha prodotto e staproducendo posizioni maggiormente sfumate, sia pure sempre nel quadrodella condanna tradizionale.Cristianesimo La Chiesa cattolicaè contraria ai rapporti omosessuali, non alle persone in quanto talisebbene molti esponenti cattolici sostengano che l'omosessualità sia uncomportamento volontario e quindi controllabile (o curabile). Pretendela castità.La Chiesa ortodossa è contraria ai rapporti omosessuali, non alle persone in quanto tali. Da questi, pretende la castità.Le Chiese Protestanti mostrano diversi atteggiamenti: alcune mostrano maggiore tolleranza, ammettono il matrimonio omosessuale e l'ordinazione di omosessuali nel clero senza l'obbligo di celibato, altre, invece, sono contrarie a qualunque tipo di relazione omosessuale.I Testimoni di Geova sono contrari ai rapporti omosessuali. Islamismo Per lungo tempo è stata punita con la pena di morte. Oggi rimane comunque condannata. Ebraismo L'ebraismo ortopratico, o "ortodosso", maggioritario in Israele, condanna l'omosessualità.Tuttavia negli Usa, dove risiede la maggiore comunità ebraica della Diaspora, la corrente maggioritaria dell'ebraismo, quella riformata, ammette unioni gay e ordina rabbini omosessuali; al suo interno vi sono anche alcune sinagoghe gay. Buddhismo Il precetto buddhista circa la sessualità recita "Astenersi da unacattiva condotta sessuale". Nelle diverse società ed epoche questoprecetto è stato variamente interpretato, ma ha sempre mantenuto ilsignificato di "non usare il sesso per nuocere agli altri". Questoesclude alcuni comportamenti violenti (stupro) o che non rispettano isentimenti e la dignità propria e altrui (adulterio).Per un monaco, questo significa semplicemente non avere rapporti sessuali con nessuno: uomini, donne o animali.Nei paesi in cui si è diffuso il Buddhismo (Sud Est Asiatico, Cina, Corea, Giappone)non risultano leggi e condanne legali per le pratiche omosessuali,finché queste non furono introdotte dagli occidentali (in special modoinglesi).C'è da registrare che i punti di vista sull'omosessualità sonodiversi e differenziati e vanno da una esplicita condanna (non senzafraintendimenti sui significati delle parole, come l'episodio relativoalla condanna dell'omosessualità da parte del Dalai Lama) e la pienaaccettazione.L'attuale Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader del buddhismo tibetano, ha condannato gli atti omosessuali con un «No assoluto. Senza sfumature» .L'orientamento predominante è però quella di una serena accettazione. Per approfondire in inglese , e in lingua italiana Induismo Non ci sono condanne esplicite, tuttavia è socialmente vista come negativa. Il fenomeno dei castrati, gli hijra, un tempo diffuso, è oggi più raro
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16 years ago
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Transessuale
Con la parola transessuale si indica generalmente una personache persistentemente sente di appartenere al sesso opposto a quelloanagrafico e fisiologico.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); }Storia del concetto Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Manuale di Classificazione dei Disturbi Mentali, IV edizione, redatto dall'Associazione Americana degli Psichiatri) e l'International Classification of Diseases (a cura dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, X edizione[1]), la persona transessuale, soffre di "disturbo dell'identità di genere" o "disforia di genere" (DIG). Questo senso di distonia e disforianei confronti del proprio sesso di nascita può svilupparsi già neiprimi anni di vita, durante l'adolescenza o, più raramente, in etàadulta.Il termine "transessuale" viene coniato nel 1949 dal dottor David Cauldwell (1897-1959), ma diventa di uso comune dopo la pubblicazione del libro The transsexual phenomenon (Il fenomeno transessuale) del dott. Harry Benjamin, edito nel 1966, che diventa ben presto testo di studio universitario, in quanto è il primo libro che indaga sulla transessualità con un approccio anche nosografico, affermando che si tratta dell'unica patologia classificata come psichiatrica a nonessere curata psichiatricamente. Lo psichiatra infatti non "guarisce"la persona transessuale facendola nuovamente sentire a proprio agio conil suo sesso di origine, bensì avviando la persona a cui èdiagnosticato il "Disturbo dell'Identità di Genere" alle terapieendocrinologiche e/o chirurgiche per iniziare il percorso di transizione.Tale discrepanza è da inquadrarsi nel fatto che per molti decennifra la fine dell'800 e i primi venti anni del '900 la personatransessuale veniva effettivamente sottoposta a tentativi di"guarigione", ovvero di scomparsa del "disturbo", sia attraverso lapsicoterapia, sia attraverso la somministrazione di ormoni del propriosesso genetico.Tali tentativi furono fallimentari e determinarono un numeroelevatissimo di suicidi fra le persone transessuali che subivano talitrattamenti. Soltanto intorno al 1960 si iniziò a pensare che l'unica"guarigione" della persona transessuale si potesse ottenere adeguandoil corpo alla psiche e non viceversa.Il movimento transessuale mondiale rifiuta l'inquadramentopsichiatrico della propria condizione pur essendo consapevole del fattoche la propria condizione richiede l'intervento della medicina pertrasformare la "disforia" in "euforia" o comunque in una stabilizzazione accettabile della qualità di vita. La questione delle causeL'ezio(pato?)genesi del transessualismo è ufficialmente ignota el'inquadramento psichiatrico sembra più uno stratagemma per far sì chele persone transessuali possano accedere alle mutue, ai SistemiSanitari Nazionali dei loro paesi, in attesa che ne venga chiarita lavera eziogenesi.A questo proposito è molto significativa la risposta che la dottoressa Peggy Cohen-Kettenis (docente di psicologia presso la Vrije Universiteit di Amsterdame responsabile del Gruppo sui Disturbi dell'Identità di Genere delDipartimento di Psicologia del Centro Medico della stessa Università,annoverata fra i maggiori esperti internazionali di transessualismo) hadato nel corso di una conferenza tenutasi a Bari il 31 maggio 2003 conferenza.In tale occasione la Cohen-Kettenis, alla domanda posta dal pubblico«Se il "vero" transessuale è colui al quale viene consentito ilcambiamento di sesso, non ha psicopatologia associata, ha un buon esitopost-trattamento, ecc., perché allora i disturbi dell'identità digenere rientrano nel DSM-IV, ossia vengono classificati come disturbimentali?», così rispondeva: «Questo è un buon punto. Credo che leragioni principali stiano fuori dal DSM. Ad esempio, una ragionepratica, anche se non la più importante, è che senza un disturboclassificato nel DSM, in molti paesi le compagnie di assicurazione noncoprirebbero le spese del trattamento. So che è un problema di cui sista discutendo nella preparazione del DSM-V.»Recenti studi, inoltre, sembrano dimostrare sia una predisposizione genetica al transessualismo sia la presenza nelle persone transessuali di un dimorfismo sessuale del cervello opposto al sesso biologico in cui sono nate . Condizione umana e socialeContrariamente a quanto spesso si pensa, la realtà transessualeinveste entrambe le direzioni di transizione: esistono quinditransessuali maschi transizionanti femmina e transessuali femminetransizionanti maschio. Internazionalmente si usa l'acronimo "FtM" per indicare i trans da femmina a maschio e "MtF" ad indicare le trans da maschio a femmina.Sebbene la percentuale di transessuali MtF sia storicamente più elevata rispetto agli FtM, pur rimanendo anche attualmente inferiore allo 0,001%,è altrettanto vero che negli ultimi anni questa percentuale sta andandonella direzione della parificazione. L'apparente "inesistenza" deitrans "FtM" è dovuta sostanzialmente alla maggiore "indistinguibilità"che essi raggiungono con gli uomini genetici.Le persone transessuali, in occidente, pur essendo considerate"malate", subiscono sovente forti discriminazioni in ambito lavorativoe sociale, anche per l'inadeguatezza delle attuali leggi nazionali sulcosiddetto "cambiamento di sesso", ma soprattutto per uno stigma sociale che prende il nome di "transfobia".La transfobia, apparentemente può sembrare una traduzione equivalente dell'omofobia.In realtà i due fenomeni hanno origini diverse, espressioni diverseanche se condividono il destino della discriminazione. Un tentativo didistinguere i fenomeni "transfobia" e "omofobia" è stato fatto da Mirella Izzo, presidente di Crisalide AzioneTrans onlus nell'articolo "Transfobia e Omofobia: differenze e similitudini.Lo stigma sociale della persona transessuale è in genere molto piùelevato rispetto a quello riservato alle persone omosessuali. Inoltre èaltrettanto più elevato per le trans da maschio a femmina rispetto aitransessuali da femmina a maschio. Le motivazioni che possono esseretrovate per questo dato di fatto sono molteplici e controverse:l'omosessualitàè visibile solo all'interno delle tendenze sessuali ed affettive di unapersona mentre la transessualità comporta una netta trasformazione delproprio corpo e pertanto provoca la necessità di una totale inversionedi valutazione della persona;la transessualità da maschio a femmina è più stigmatizzata diquella da femmina a maschio perché viviamo in una societàprevalentemente maschilista nella quale rinunciare alla "virilità"costituisce una ferita più percepibile della rinuncia alla femminilità.In ogni caso lo stigma sociale verso le transessuali MtFè tale da rendere difficile l'inserimento lavorativo delle stesse. Se aquesto si aggiunge che spesso le ripudiano il figliotransessuale e i costi della transizione, diventa evidente una spintadella stessa società affinché la transessuale si dedichi alla prostituzione per sopravvivere.La prostituzione transessuale è un fenomeno recente che peraltro mette in discussione anche la classificazione degli orientamenti sessuali.A peggiorare la condizione delle persone transessuali è una sorta dicircolo vizioso nel quale la società, attraverso lo stigma, spinge latransessuale alla prostituzione, la quale poi viene dalla stessasocietà identificata come il lavoro unico e possibile delletransessuali, con ciò rendendo l'immagine della persona transessualeequivalente alla prostituzione, all'oggetto sessuale, allatrasgressione.Questo circolo vizioso alla fine determina il peggioramentodell'immagine globale che si ha della transessualità e quindi dellatransessuale in cerca di lavoro. Il percorso di transizione Normalmente, allo stato attuale, una persona che si ritiene transessuale deve in primisrivolgersi ad uno psichiatra che diagnostichi il "disturbodell'identità di genere". Solo dopo questa certificazione puòrivolgersi all'endocrinologo per la terapia ormonale sostitutiva (estrogeni ed antiandrogeni per le trans MtF, testosterone per i trans FtM). Deve inoltre essere assente nel codice genetico ogni riferimento all'intersessualità o pseudoermafroditismo.Senza questa diagnosi l'endocrinologo non potrebbe agire in quanto, inquesto particolare caso, il suo compito è quello di ammalare organisani.Successivamente, o in accompagnamento alla terapia ormonale, lapersona transessuale MtF può sottoporsi a trattamentiestetici-chirurgici (rimozione barba, mastoplastica additiva,rimodellamento di naso e viso, ecc.). Di norma questi interventivengono considerati "chirurgia estetica" e sono a carico della personatransessuale. Per i transessuali FtM di norma non vi è bisogno dichirurgia estetica.Effettuato il trattamento ormonale, secondo la legge 164/82 lapersona transessuale può richiedere al Tribunale autorizzazione agliinterventi chirurgici di conversione sessuale (penectomia, orchiectomiae vaginoplastica per le trans; mastectomia, isterectomia, falloplastica o clitoridoplastica per i trans). Ottenuta sentenza positiva, la persona transessuale ha diritto all'intervento sui genitali a carico del SSN.Effettuato l'intervento, la persona transessuale deve nuovamenterivolgersi al Tribunale per chiedere il cambiamento di statoanagrafico. Ottenuta la sentenza positiva, tutti i documenti d'identitàvengono modificati per sesso e per nome, con l'eccezione del casellariogiudiziario e l'estratto integrale di nascita, documenti che possonoessere richiesti esclusivamente dallo Stato o da Enti pubblici.Alla fine di questo percorso, per la legge italiana un transessualeda donna a uomo diventa uomo a tutti gli effetti, compreso il diritto asposarsi e ad adottare. Lo stesso vale per la transessuale da uomo adonna. Si rende quindi assai difficile o addirittura impossibilerisalire al sesso originario di una persona.
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16 years ago
admin, 75
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In tre in motel
salve...mi chiamo gianni..ho 43 anni vivo a Cremona per lavoro ma sono del sud...tramite questo splendido sito ho conosciuto una coppia del sud...della prov. di caserta..dopovari mesi di contatti...e mail..ecc.il mese scorso ci siamo incontrati:era un lunedi grigio ma freddo..andai a prelevarli alla stazione di Piacenza..lei una splendida mora capelli ricci sullla trentina..lui brizzolato sulla cinquantina..dopo un caffe' albar della stazione..mi dirigo verso Castelleone dove c'è un park motel..loro si accomodano dietro ed io a far da tassista..guardo di tanto intanto nello specchietto retrovisore e vedo le sue gambe belle affusolate con collant di color carne...mentre loro fanno delle battutine piccantine io spingo il piede sull'acceleratore per arrivare subito alla meta...quando l'atmosfera si fa bella calda giungiamo al motel sulla castelleonese..esibisco il mio documento ed entriamo...giunti dentro Carmelo accende il televisore dove c'è un film porno...allora io vado in bagno per far star calmo il mio.....mi masturbo..e poi mi lavo..al mio rientro sul letto c'è lui che la sta leccando li'..e lei mi fa cenno di salire sul letto...io non me lofaccio dire neanche mezza volta..lei mi comincia a tastare sullo slip..lo senteun pò moscio..si meraviglia..ma io la tranquilizzo dicendole che ha solo bisogno di un pò di respirazione"bocca a bocca" e poi...sarà piu' in forma...
detto fatto...dopo tre minuti siamo in piena attivita'..trascuro altri particolari..ma vi posso assicurare che in 4 ore che siamo stati li'...io sono venuto 3 volte..mentre Mena ne ho contate solo una trentina...alla fine eravamo stanchi soddisfatti..e siamo andati a cena in un ristorante con tanta fame e dopo cena...continua!!!!
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16 years ago
budoc,
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In pompa magna
L’avevo conosciuta qualche mese prima e avevo provato con lei sensazioni ormai sopite da tempo.
Era diventata la mia donna anche se era di un altro uomo.
La sua fica era diventata il guanto perfetto per il mio pene e i nostri incontri erano sempre ad altissimo livello erotico.
Scoprivamo sempre nuove posizioni e le sensazioni di piacere si mischiavano a un turbinìo di voglia di stare insieme e legarci sempre di più sia fisicamente che nei più reconditi angoli del nostro essere.
Ricordo che in occasione di uno di questi incontri, mi fece una “pompa” che mi mise sottosopra.
Non avevamo molto tempo a disposizione e quindi avevamo deciso di evitare di far l’amore visto che i nostri amplessi duravano mediamente dalle 4 alle 6 ore senza alcuna sosta.
Ci eravamo, quindi proposti di stare insieme e parlare di noi. Ma come possono stare fermi due che sessualmente fanno i fuochi d’artificio quando si incontrano?
Inevitabilmente cominciammo a toccarci e piano piano crebbe la voglia di farlo.
Il mio pene era già turgido e duro e lei si muoveva come una gatta in calore in cerca del suo maschio.
Mi apri la patta dei pantaloni e impugnò l’asta muovendola lentamente su e giù.
Contemporaneamente infilai la mano nel suo perizoma e cominciai a massaggiare le labbra della sua femminilità che era già umida e pronta per ricevere il mio arnese.
Cominciò a leccare l’asta soffermandosi nel glande che ad ogni passata di lingua si ingrossava sempre di più.
Succhiava la punta del cazzo prima dolcemente e poi affondava con una succhiata forte e decisa massaggiando con la mano l’asta che si era allungata a dismisura.
Nel frattempo accompagnava la mia mano nel suo monte di venere e si masturbava con le mie dita che si muovevano dentro di lei e stuzzicavano il clitoride duro e voglioso di essere stuzziacato a dovere.
La sua voracità era tale che al succhio aveva abbinato dei piccoli e stimolanti morsetti al glande che sembrava stesse per scoppiare da un momento ad un altro.
Ingoiò più volte tutto il pene fino a soffocarsi e lo usciva lentamente dalla bocca assaporandone la dimensione e la voglia che aveva di lei.
Riuscì a farmi godere una prima volta accumulando lo sperma nella sua bocca facendolo scivolare lentamente lungo il pene e i testicoli e poi raccogliendolo (come se fosse un preziosissimo elemento) con la punta della lingua e lo ingurgitò con molta voracità.
Il mio cervello era sballato e mi sentivo su una nuvola che mi portava chissà dove. Non mi importava se era il paradiso o l’inferno ma era una sensazione unica che non avevo mai provato.
Non avevo ancora finito perché il mio cazzo era ancora duro e sapevo che avevo bisogno di darle ancora molto di me.
Infatti lei continuò a pomparmi per bene e succhiò tutto con una forza aspirante incredibile.
Sentìì che l’interno del mio apparato genitale si era smosso per bene e la sensazione era di piacevole abbandono.
Sentivo la prostata e i testicoli pronti per donarle altro sperma per farla felice e farla godere.
Infatti dopo alcuni minuti dal glande venne fuori un fiotto di sperma caldo che le bagno la bocca ed il viso.
Lestamente lo raccolse e lo bevve mugolando di piacere. Passandosi la mano in faccia, raccolse le ultime gocce di me leccandosi le dita.
Mi accorsi che anche lei aveva goduto quando le leccai la fica. Infatti era grondante di umore bianco che le sgorgava copioso dalle labbra.
Provai una fantastica sensazione nel pulirle la fica con la lingua ingoiando a mia volta quel dolce nettare.
La nostra storia continua ancora e sappiammo entrambi che raggiungeremo altre vette di piacere.
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16 years ago
admin, 75
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Il mio privè
Ciao a tutti, mi chiamo Eva e voglio raccontarvi qualcosa di molto eccitante accaduta a me e al mio Eros.
Comincio con lo scusarmi se non mi attengo ai canoni dei racconti classici ma non sono una scrittice professionista.....mi eccita di più far altro.....
Un giorno mentre stavamo facendo l'amore io ed Eros fantasticavamo su come sarebbe stato farlo nel bel mezzo di un' orgia ed il pensiero ci eccitava molto entrambi.
Cosi scelsimo il modo più semplice: andare in un club privè durante la serata gang-bang.
Detto fatto, aspettammo il giorno giusto e la sera fummo pronti per l'azione. Era inverno, faceva freddino, cosi decisi di indossare il cappotto, ma sotto per magia avevo soltanto le calze a rete, un micro perizoma e un corsetto che non riusciva a contenere la mia quinta abbondante.
Cosi giunsimo finalmente all'interno del club, posto carino, piccolo ma accogliente. Appena entrati rimasi con la pelliccia, dopo la procedura di associazione ci sedemmo a bere qualcosa.
Dopo circa un minuto si avvicinarono due fusti, un bianco ed un nero (i ragazzi di colore sono sempre stati un mio sogno erotico), li fecimo accomodare e parlammo un pò delle esperienze reciproche passate.
erano due molto interessanti, avevano fatto insieme di tutto e lo stare a sentirli mi faceva bagnare sempre più. Decisi che era giunto il momento di togliermi la pelliccia, restando cosi il lingerie. Lo sguardo estrefatto dei due e di Eros mi faceva impazzire, cosi mentre li pregai di continuare con le loro porche esperienze la mia mano toccava il cazzo duro di Eros e la sua....provate ad indovinare.
Ero troppo eccitata,quei due che raccontavano spingendosi sempre di più nei particolari e soffermandosi sulla dotazione che madre natura aveva loro concesso.
Incuriosita chiesi al ragazzo black, seduto alllamia destra di farmelo vedere, e lui mi disse "Certo bella tettona, eccoti ls mia mazza"
Era una bestia di almeno 25 cm grosso quasi quanto una lattina di coca cola, enorme. Presa dall'eccitazione, a quella vista non capi' più nulla, guardai Eros negli occhi, lui mi assecondò con lo sguardo e mi chinai con le mie labbra su quella bestia. Aveva un sapore forte, ma non capivo nulla pensavo a quanto mi avrebbe fatto male quella mazza nel culo, mentre con tutta la mascella aberta inghiottivo in cazzone nero.
Sarà stata l'atmosfera che si era creata ma non mi rendevo conto di nulla, ricordo solo che dopo poco tempo ero nuda su un divano sopra il black, con Eros che mi penetrava nel culo e l'altro ragazzo, insieme ad altri due o tre ,con i loro cazzi grossi, che stavano davanti al mio viso a fare a gara a chi se lo faceva succhiare prima. Al nero piacevano le mie tettone che ballavano, mi stringeva e palpava da pertutto mentre con quel bestione mi prendeva, Eros mi incoraggiava ad essere sempre più troia mentre la gente intorno guardava eccitata.
Cambiammo diverse posizioni,non so neppure quanti cazzi ho preso in una sola serata, l'unica cosa che so di certo che ho provato un enorme piacere misto a dolore atroce quando il nero mi ha sodomizzato.
Sembrava un film porno, sopratutto quando ero inginocchiata a succhiare cazzi ed ad uno ad uno mi venivano in faccia....due tre alla volta, tranne il nero che fu più esigente, si sedette sul divano e mi obbligò ad inginocchiami davanti a lui ed a leccarlo dalle palle in su.
non me lo feci ripeteregli leccai le palle, la mazza e dopo pochi secondi glielo presi tra le tette , lo massaggiai velocemente cosi esplose un lago di sperma sul mio viso e sul mio seno.
Un'esperienza indimenticabile che auguro a tutte le donne di provare.
Stare al centro del desiderio di più uomini contemporaneamente è qualcosa che ho sempre voluto ma realizzarla è stato molto più eccitante che sognarla.
Aspetto commenti al racconto, bacioni Eva ed Eros
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16 years ago
eros00eva,
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La lavanderia
Circa qualche mese fa tornavo da un cinema senza aver "combinato niente". Indossavo un paio di pantaloni bianchi aderenti che mettevano in mostra il mio culetto e, mentre passavo vicino una lavanderia, dall'interno del locale uscirono due ragazzi asiatici. Probabilmente erano stati attratti dal mio sculettare, infatti, da una certa distanza, mi facevano segno toccandosi in mezzo alle cosce. Io, un poco eccitata, ho mostrato attenzione ai loro gesti, ma poi mi sono allontanata. Però, qualche ora dopo mi sono presentata all'interno della lavanderia con la scusa del prezzo e chiedendo se accorciassero i pantaloni, appena mi ha notata mi ha accolta con gentilezza ed un sorriso malizioso. Mi ha spiegato come funzionava confermandomi che per fare l'orlo ai pantaloni non vi era problema, avrebbe preso lui stesso la misura mentre li provavo. Così ci siamo salutati e quando gli ho allungato la mano lui me l'ha stretta e con l'indice mi solleticava l'nterno del palmo., figurati la mia eccitazione. Due giorni dopo sono tornata con un paio di pantaloni in mano e lui gentilmente mi ha fatto accomodare in una saletta pre provarli. La porta era rimasta socchiusa e lui poteva vedere il perizoma del mio culetto, ma facendo finta di niente. Quando l'ho chiamato per prendere la misura della piega, lui non aspettava altro, si è chinato ed ha piegato il pantalone al punto giusto, poi alzandosi e dandomi timidamente una pacca sul sedere mi ha chiesto se non li sendissi troppo stretti. A quel punto ho giocato il tutto per tutto mettendogli la mano sulla patta dei pantaloni, lui allora, con mia grande soddisfazione, ha guidato la mia mano in modo di prendeglio meglio. Il ghiaccio era rotto, gli ho tirato fuori il pisello scuro e già eretto e l'ho inghiottito tutto, prime che sborrasse però ha voluto appoggiarmelo in mezzo alle chiappe bagnandomi tutto il culo. Ci siamo rivisti altre volte e per un pò di tempo sono stata la sua amante. Un bacio a tutti i lettori.
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16 years ago
admin, 75
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Non avrei mai pensato che.......parte prima
da molti anni entro il quel negozio e con la padrona ormai vi una certa confidenza , gia la padrona un sigora di 50 anni magrolina con gli occhiali capelli sempre legati come usavano diversi anni fa, maglione a collo alto e gonna lunga in inverno maglietta o camicia senpre abbottonata e gonna lunga anche in estate . ogni tanto mi fermo a chiacchierarci del piu e del meno della vita quotidiana e separata dal marito da 5 anni e fa una vita molto riservata . Qualche mese fa una giornata di pioggia entro nel negozio non vedendola al banco la chiamo , lei mi risponde dal retrobottega dicendomi di avere un attimo di pazienza che arrivava , io di risposta gli chiedo se avesse avuto bisogno di aiuto ,lei di rimando disse : devi tirar giu una scatola e non ci riesco vedi a essere sole . ti posso aiutare risposi e lei mi faresti un gran favore . girai il banco e entrai nel retro bottega , lei era sulla scala ,scendi le dissi te la prendo io e cosi feci lei scese io presi la scatola e portata giu la misi sul tavolo , vedi mi ripetee cosa vuol dire essere sole ,ma ti sei impolverato tutto vieni che ti pulisco ,e cosi dicendo si avvicino' a me , ci fu un attimo che i nostri sguardi erano fissi l'uno sull'altra e le nostre labbra guasi si sfiorarono lei fissandomi negli occhi con la mano mi levava la polvere dalle spalle , ravamo cosi vicini e sicuramente la voglia di lei di baciarmi era tanta ma anche la paura di una mia reazione che non fosse quella sperata la frenava . presi il suo viso tra le mani e gli sfiorai le labbra con le mie ,credo che quel gesto fu una liberazione per lei sentii la sua bocca sulla mia la sua lingua entrarmi dentro con una foga e una passione che difficilmente capita se l'adrenalina non e al massimo . La strinsi forte le nostre bocche incollate l'una all'altra senza riprendere fiato , duro solo qualche minuto perche entro gente . Mi disse resta qui torno subito ,io non mi rendevo ancora conto di quanto fosse accaduto un attimo prima e mentre ripensavo alla scena ritorno' nel retro e dopo avermi baciato disse : lo so che sono una stupida che non sono bella ma mi piaci e mi sei sempre piaciuto mentre l'accarezzavo sul viso dissi mi piacerebbe fare l'amore con te . lei rispose un con un filo di voce anche a me e tanto tempo che non lo faccio e se poi non ti piace . continuando ad accarezarla la rassicurai di non preoccuparsi e che sarebbe stato bello in quel momento lei si sciolse e sorridendo mi disse : voglio farti una sorpresa domani sera quando verrai da me. Ci baciammo di nuovo la salutai e uscii , ma ancora non mi rendevo conto se tutto quello che era successo qualche minuto prima era un sogno ,e per tutta la sera ripensai a quella donna che per tanti anni avevo creduto chiusa fredda nascondesse dentro di se tutto quel calore .La mattina dopo entrai dando il buon giorno c'era gente mi fece cenno di attendere ,appena usciti i clienti con voce bassa mi chiese : ci vediamo stasera da me ti aspetto e con le labbra mi tiro un bacio .Alle 21. bussai alla sua porto sentii la sua voce che disse arrivo ma gia quella voce sprizzava felicita apri la porta e per un attimo rimasi incredulo , davanti a me c'era una donna completamente diversa da quella che avevo visto in tutti questi anni , i suoi capelli erano sciolti lunghi fino alle spalle aveva messo il trucco agli occhi rossetto sulle labbra una camicetta aperta che lasciava intravedere le sue piccole tette e la gonna molto piu corta , rimasi affascinato da quel cambiamento mi prese la mano tirandomi dentro e richiudendo la porta disse non voglio perdere piu tempo facciamo l'amore e cosi dicendo mi porto in camera . aveva preparato tutto la luce soffusa il profumo in un attimo ile nostre bocche si baciava con forza econ passione lei comincio a spogliarmi e io a lei mentre gli levavo la camicetta vidi i suoi piccoli seni sodi e due capezzoli grossi e gia duri sotto aveva messo un perizoma di pizzo nero , io ero completamente nudo ci sdraiammo sul letto ciaccarezzavamo ci baciavamo e lei mi sussurro voglio fare tutto quello che o sempre sognato gli dissi sei libera di fare tutto quello che piu ti piace e ti eccita comincio a leccarmi sul collo mentre sentivo la sua mano cercare il mio cazzo mpoi prese i mie capezzoli e comincio a morderli stringendo forte il cazzo scendeva sempre piu giu se lo passo sul viso piu di una volta lo leccava lo baciava fino a quando sentii la sua bocca ingoiarlo e succhiarlo era stupenda aveva il fuoco dentro la feci girare volevo la sua fica da leccare e lei prontamente la mise sulla mia bocca , era gia bagnata mentre aprivo le labbra con le mani la leccavo tutta sentivo il suo respiro sempre piu affannato presi il grilletto fra le labbra e lo succhiai forte era duro e grosso lei spinse forte la sua fica sulla mia bocca sentivo il suo repiro sempre piu forte fino a quando un urlo usci dalla sua bocca e la sua sborra riempi la mia , rimase per qualche attimo immobile sopra di me mentre io continuavo a leccare la sua fica che colava sul mio viso un attimo dopo si giro sdraiata accanto a me apri le cosce scopami ti voglio dentro scopami , il mio cazzo era duro ero davanti a lei mi chinai e piano piano cominciai a strusciare la cappella sulla sua fica , scopami scopami voglio sentirlo dentro ,la sua voce eccitata mi faceva arrapare ancor di piu' mentre gli mettevo il cazzo dentro mi prese e con le gambe dietro di me mi strinse fino a quando senti il mio cazzo riempire la sua fica scopami come una troia dai dimmelo che sono la tua troia era fuori di se spingevo il mio cazzo dentro con colpi forti , sei la mia troia sborrami sul cazzo il suo respiro si fece sempre piu forte anche il mio ero eccitato presi i capezzoli con le dita li stringevo mi disse piu forte io strinsi e in un attimo il suo urlo di piacere rintrono' i mie orecchi non sborrarmi dentro ti prego vienimi in bocca fammelo bere lascia il mio cazzo dentro per un momento ,prendilo fammi sborrare e tuo in un attimo la sua bocca fu sul mio cazzo duro e pronto a esplodere sentivo le sue labbra stringerlo forte dai succhialo sto per sborrare, alzo' gli occhi verso di me eccitata e frenetica il mio cazzo esplose nella sua bocca non si fermava continuava in quel suo infinito pompino era felice e appagata rimasi senza fiato ci sdraiamo accanto e mentre mi accarezzava il viso con voce rauca mi disse voglio fare tutto con te ...........
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16 years ago
f6923,
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Incontro on-ine
Mi iscrissi a questo sito di annunci Hard, perché ero sicuro di trovare quella donna che sarebbe riuscita a calmare la mia esuberanza sessuale.
Un giorno venni contattato da una coppia per un incontro conoscitivo. Mai avrei potuto pensare che quella sarebbe stata la più bella esperienza sessuale della mia vita.
Mi presentai all’appuntamento con la coppia e la vidi così timida e sinuosa come una gattina che ti si avvicina facendo le fusa.
Un caffè consumato in un piccolo bar ed eccoci su un letto ad amarci.
Il marito seduto in un angolo assisteva alle nostre effusioni e gongolava perché si stava prospettando uno spettacolo porno da mille e una notte.
La timidezza di lei sparì subito quando mi prese il cazzo e cominciò ad accarezzarlo lentamente e a succhiarlo, prima lentamente con colpetti di lingua sul prepuzio, e poi affondandolo dentro la bocca spingendolo nella gola.
Cominciai a succhiarle i seni e la mia lingua si posò nelle labbra della sua fica e ad ogni passaggio sul clitoride, la sentivo sussultare di piacere.
La presi dapprima lentamente e poi le infilai l’arnese dentro sempre più in fondo.
Spingevo e sentivo il suo umore sgorgare dalle grandi labbra e bagnare per bene l’asta.
Continuammo a succhiarci le lingue e scambiarci baci misti ai nostri umori.
Ad un tratto mi chiese di prenderle il culo ma dovevo farlo piano perché era la prima volta in assoluto che lo faceva e voleva che la iniziassi io.
Umettai per bene quel buchino per abituarla alla circonferenza del mio cazzo e lentamente cominciai a spingere il glande nell'orifizio.
Quando entrò del tutto, cominciai a spingere lentamente convincedola a partecipare all’introduzione.
Ebbi la sensazione che il mio pene conoscesse bene quella cavità tanto che si muoveva a suo agio.
Ad ogni colpetto lei gemeva di piacere e mi incitava a muovermi sempre più forte. Lo sentiva anche nella fica ed ebbe la sensazione di fare l'amore con due uomini che la possedevano dietro e davanti.
Ad ogni colpo lei si lasciava andare a grida di piacere e mi incitava a spaccarle di più quel culetto.
La sottomisi per una ventina di minuti e dopo la possedetti nella fica che nel frattempo era diventata un torrente in piena.
Quando la informai che stavo per godere, mi pregò di farlo nella sua bocca.
I fiotti di sperma caldo le finirono nella lingua e in bocca e ingoiò tutto senza lasciarne una sola goccia.
Finì per pulirmi il cazzo ancora voglioso di lei e ancora non domo, con la lingua e riprendemmo ad amarci.
Ci eravamo amati tanto che non ci accorgemmo che il marito si era allontanato già sazio dello spettacolo offerto.
Non ci eravamo accorti che ci eravamo amati per tre ore piene senza alcuna sosta.
Ci siamo rivisti altre volte sperimentando nuove esperienze che poi vi racconterò.
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16 years ago
admin, 75
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La mia storia: incesto con mia madre - continua
Quella nuova veste di mia madre, esibizionista, mi faceva lavorare ancora di più il cervello. A volte la immaginavo tutta nuda camminare per la strada a fare acquisti e la gente che la guardava ma non le diceva nulla. Oppure che mentre eravamo in giro in centro, lei si toglieva i vestiti lasciandoli per terra continuando a camminare nuda.
Erano sogni che facevo ad occhi aperti e ben presto mi resi conto che mi sarebbe piaciuto vederli realizzati, anche se sapevo che mai mia madre si sarebbe messa a camminare nuda per strada. Matta si, ma non fino a quel punto.
Una sera dopo cena, mio padre era già a letto, ho approfittato a fare due chiacchiere con mia madre. Le chiesi di rendermi partecipe delle sue esibizioni, se mai le avesse fatte, visto che mio padre ne aveva accennato.
Mi disse che a lei piaceva un sacco stare nuda davanti agli altri e che prima che succedesse il mio incidente, quando io ero a scuola, lei si spogliava nuda e faceva i lavori in casa, però spesso si affacciava al balcone per sgrullare lo straccio da spolvero, quindi chiunque avesse alzato gli occhi l’avrebbe vista.
A volte dava anche l’acqua alle piante sul balcone chinandosi proprio per mostrare culo e figa. Più di una volta qualcuno le aveva indirizzato qualche fischio di ammirazione.
Poi io le chiesi il fatto di averla vista con lo zio. Rispose che in effetti con lo zio ci andava a letto tutte le volte che lui veniva a casa nostra.
Preso dall’eccitazione dissi a mia madre che mi sarebbe piaciuto vederla in giro nuda, mentre si concedeva agli sguardi degli altri. Rispose che a fare quei giochetti si doveva stare attenti in quanto la nostra città non era un grosso centro e quindi poi la gente avrebbe avuto da ridire.
Le feci notare che la gente avrebbe avuto da ridire anche quando lei andava in balcone a sgrullare lo straccio o ad innaffiare le piante, ma lei rispose che un conto era lo stare in casa nuda ed affacciarsi di tanto in tanto, e un altro era andare in giro nudi per la strada.
I miei sogni di vederla all’opera stavano quasi svanendo, ma lei subito disse che si poteva tentare in un altro modo, cioè uscire con addosso solo uno spolverino leggero e sotto nuda in modo da lasciare lo spolverino sbottonato e lasciarsi vedere dagli altri.
Per un paio di volte uscimmo con lei abbigliata in quel modo. Quando si incontravano degli uomini, di solito soli, lei faceva in modo da lasciare scostati i lembi del suo soprabito in modo da offrire lo spettacolo al passante di turno.
Poteva anche essere bello, tuttavia io non vedevo nulla, quindi decisi di lasciarla da sola mentre mi sarei scostato e messo di fronte a lei. Lo spettacolo che mia madre offriva era eccitantissimo.
E una volta andammo in un negozio di calzature. Lei chiese al commesso di provare un paio di stivali, quelli che arrivano fino a metà coscia. Ebbene, aveva il soprabito abbottonato nella parte superiore in modo che le stesse chiuso mentre la parte inferiore era scostata. Il povero commesso nel vedere la figa di mia madre a pochi centimetri dal suo viso, diventò paonazzo e incominciò a tremare per l’emozione.
Subito dopo, appena fuori dal negozio, cercammo un angolino isolato per baciarci a lungo. La gente che ci vedeva ci guardava lo stesso in quanto anche se io ero abbastanza alto, si vedeva benissimo che io e lei non eravamo coetanei.
La spudoratezza di mia madre arrivò a tal punto che si abbassò davanti a me facendomi un pompino con i fiocchi, col rischio di essere denunciati per oltraggio al pudore qualora qualcuno avesse urlato. Non dico se ci avesse visto in quanto ci vedevano benissimo, ma nessuno diceva nulla perché eravamo appartati e lei sembrava una puttana col cliente.
Una volta chiesi a mia madre con quanti uomini, oltre a mio padre, fosse stata a letto. Mi disse che in effetti non erano molti, in quanto lei si accontentava di far l’amore un paio di volte la settimana per calmare i suoi bollenti spiriti. Erano tutti conoscenti e mai estranei. I suoi amanti andavano dallo zio al fruttivendolo, dal salumiere al pescivendolo. Insomma quando non lo faceva in casa, era lei ad andare da loro e nel retrobottega si faceva montare.
Fare l’amore con mia madre era diventata una cosa normale per me. Era come se fossi io suo marito.
Quando lei mi spingeva a farlo sul divano davanti a mio padre che guardava a volte qualche partita in TV, a me dava un po’ di fastidio in quanto mi vergognavo di fottergli la moglie e renderlo quindi cornuto, anche se mio padre era consenziente.
Sembrava che a mia madre piacesse essere guardata da mio padre mentre faceva l’amore con me.
Una volta mi spiegò che per caso era venuto a trovarci in casa lo zio, io ero fuori, quindi lei, senza nessun preavviso, iniziò a spogliarsi davanti ai due e poi chiese allo zio di scoparla davanti a mio padre.
Mia madre disse che era sicura che mio padre non avrebbe detto nulla e che anzi ne sarebbe rimasto contento in quanto mentre lei scopava con lo zio, mio padre si masturbava guardandoli.
Questa cosa iniziò a farsi largo nella mia mente: masturbarsi mentre la tua donna si fa scopare da un altro. Era una cosa sconvolgente. Ed intanto mentre ci pensavo avevo il cazzo durissimo.
Mia madre mi vide con la patta dei pantaloni ingrossata e mi chiese spiegazioni, le dissi ciò che stessi pensando in quel momento riferendomi a quando mi sarei sposato.
Le dissi che mi sarebbe piaciuto provare la sensazione di vedere mia moglie a letto con un altro per vedere se l’eccitazione che mio padre provava con lei era la stessa.
Mia madre rispose che nel frattempo avrei potuto provarlo con lei. La guardai in modo interrogativo e lei disse senza preoccuparsi più di tanto che avrei potuto portare a casa qualche mio amico in modo che lei lo avrebbe sedotto e poi si sarebbe lasciata scopare sotto i miei occhi.
Mi misi a pensare quale dei miei amici sarebbe potuto andar bene. Poi pensai ad Orlando e a Piero. Entrambi erano sempre affamati di sesso. Lo dissi a mia madre ma dissi anche che non sapevo chi scegliere dei due e mia madre disse “perché non entrambi”. La guardai e le dissi “mamma, sei proprio una puttana”. Poi l’abbracciai e la baciai in bocca infilandovi la lingua. Sentivo il corpo caldo di mia madre vibrare sotto le mie carezze, mentre lei, sfilatasi l’unico indumento che aveva addosso, rimase nuda davanti a me e quindi la scopai di gran gusto.
Orlando e Piero andavano sicuramente bene, ma come avrei potuto dirglielo, non potevo dir loro “venite a casa mia a scopare con mia madre”. Dovevo escogitare un piano. E così pensai alle fotografie.
Ne parlai con mia madre la quale si disse contenta di fare le foto nuda, e come poteva essere altrimenti.
Avevamo una polaroid e presi a farle le pose dapprima semplicemente mentre era nuda sul letto, poi nelle pose più osé a cosce aperte, poi mentre lei infilava qualcosa nella figa. Ne feci qualcuna mettendomi la macchina accanto mentre mia madre me lo prendeva in bocca. Il suo viso si vedeva benissimo, quindi non si poteva dire che non fosse mia madre.
Poi, al momento di parlare con loro, prendendo il discorso alla lontana, dissi ai miei due amici che a volte mia madre se ne stava nuda in casa. Figurarsi se l’attenzione dei due fosse andata da un’altra parte. Vollero saperne di più ed io dissi loro di averle fatto anche delle foto. Dopo avergliele fatte vedere, dissi che mia madre era la mia amante e quando loro rimasero increduli mostrai la foto dove mia madre mi spompinava.
Entrambi i miei amici andarono fuori di testa ed io dissi loro che avrei potuto invitarli a casa mia, magari mia madre si sarebbe mostrata a loro nuda, senza dire che avevamo organizzato il tutto.
Qualche pomeriggio dopo i miei amici suonarono alla porta. mia madre indossava una vestaglia in pizzo e sotto aveva la sua guépiére nera con reggicalze incorporato e calze a rete finissima, senza mutandine e con le tette scoperte. Naturalmente indossava un paio di scarpe col tacco alto da vera troia. Andai ad aprire facendoli accomodare. Subito dopo si presentò mia madre abbigliata in quel modo. Orlando e Piero non credevano ai loro occhi. Mia madre, seppure avesse circa 45 anni, era ancora una donna eccezionale con le rotondità al punto giusto, e faceva sicuramente gola. Gli occhi dei miei due amici erano puntati su di lei come se se la stessero mangiando con gli occhi.
Mia madre iniziò a fare la santarellina “ragazzi ma così mi mettete in imbarazzo”. Io ne approfittai dicendo “mamma, loro non credono al fatto che noi siamo amanti”. Non mi lasciò finire la frase che subito mi sparò un bacio in bocca con la lingua facendomi capire che era calda al punto giusto.
Senza il minimo pudore mia madre disse a voce alta “i ragazzi della vostra età mi piacciono molto. Mi piacerebbe assaggiare i vostri due cazzoni”. Orlando e Piero si guardarono, mi guardarono ed io sorrisi loro dicendo “forza ragazzi, datevi da fare”.
In men che non si dica i due si spogliarono e presero mia madre in mezzo a sandwich. Se la palpavano, la baciavano dappertutto, le stuzzicavano i capezzoli, le mordevano il culo.
Io guardavo ed ero già su di giri. Effettivamente mi piaceva vederla con altre persone, quindi mi sarebbe piaciuto anche vedere mia moglie con altri uomini farmi cornuto.
Tirai fuori il cazzo accarezzandomelo. Intanto mia madre si era messa in ginocchio sul letto e mentre Orlando la prendeva nella figa da dietro, Piero glielo aveva schiaffato in bocca. Lei era già al terzo o quarto orgasmo mentre i miei amici già si erano dati il cambio dopo averla riempita di sborra in bocca e in figa.
All’ennesimo orgasmo di mia madre all’unisono a quello dei due che la chiavavano, seguì anche il mio. Sborrai per terra una grossa quantità di sborra. Sembrava non volesse mai finire.
Avevo realizzato il mio sogno ed effettivamente avevo goduto tantissimo, pensando a quando mi sarei sposato e fatto fare la stessa cosa alla mia futura mogliettina.
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16 years ago
Piersilvio3Pecetti,
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Last visit: 16 years ago
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Esibizione - inizio
Da un po’ di tempo a questa parte con mia moglie pratichiamo un gioco davvero divertente. In pratica prima ero io a svegliarla portandole il caffè a letto ogni mattina, naturalmente in una mano avevo la tazzina col caffè e nell’altra avevo il bicchiere con l’acqua, perché lei è abituata prima a bere un bicchiere d’acqua. Una mattina mi sono svegliato che ero eccitato, di solito capita, ma capita anche che quando ci si alza in piedi il cazzo si ammoscia. Quella mattina lui non ne voleva sapere di andare giù, quindi se ne stava imperiosamente sull’attenti. M’ero dimenticato di dire che io e mia moglie dormiamo in camere separate per via del russare. Lei dice che sono io a russare ma non si accorge che quando lei dorme, per il suo forte russare tremano anche i vetri alle finestre per non parlare delle tende che si muovono ad ogni sua inspirazione e successiva espirazione. Quella mattina stavo in piedi davanti a lei col caffè e l’acqua mentre il mio cosone premeva sul pigiama. Appena aperti gli occhi, la prima cosa che vede è proprio il mio cosone duro. Senza che le dica nulla, lei mi abbassa il pigiama facendomelo uscire fuori, poi lo imbocca e dà due pompate. Poi prende l’acqua ed il caffè. La cosa è stata talmente gradita da me, che tutte le mattine facevo in modo da farmelo venire duro, ma abbreviavo il suo lavoro entrando in camera già col pigiama abbassato alle caviglie ed il pistolone in vista. Questa è diventata una simpatica abitudine, finché un giorno... io dormo in camera da pranzo dove ci sono due divani letto ed in uno dei quali dorme nostro figlio, che ha quasi 19 anni. Dicevo che un sabato mattina, poiché non andiamo al lavoro, avevo deciso di poltrire più del solito a letto quando all’improvviso mi vedo arrivare in camera mia moglie col caffè. Mi giro verso di lei e la trovo in pigiama. Bevo il caffè e poi mi alzo. In cucina le dico che non vale come si era presentata in quanto io mi presentavo da lei col cazzone fuori e lei poteva gustarselo un pochino. Mi dice che per via della presenza di nostro figlio, non se la sentiva di mostrarsi mezza nuda, ma io ribatto che nostro figlio stava dormendo e se lei avesse fatto piano, non l’avrebbe svegliato. La mattina seguente rimango a letto, nella speranza che mia moglie facesse quello che le avevo chiesto. Verso le sette si apre la porta della camera, era lei che, data un’occhiata al letto di nostro figlio, entra col caffè. Indossa solo la parte superiore del pigiama mentre la parte inferiore è scoperta. Culo, cosce e figa sono in mostra. La palpo, affondo il mio viso tra le cosce in mezzo alla peluria, intingo la lingua nella sua figa e la sento sussultare. Poi bevo il caffè e lei va via. È piacevole bere il caffè in quel modo e quasi a lei piace di più venirmelo a portare che farselo portare. Tuttavia le faccio notare che a me piace che lei non tolga del tutto il pigiama, ma che se lo lasci arrotolato alle caviglie, in modo da sottolineare l’esibizionismo che in quel momento vuol fare e non un semplice nudismo. Spesso quando lei va in bagno ne esce con addosso la sola maglietta e non bada molto se nostro figlio sia presente a guardarla per quei pochi secondi in cui lei passa nel corridoio. E allora perché quell’atteggiamento di pudore? A volte mi dice di provare vergogna davanti a nostro figlio, altre volte cammina con culo e figa scoperti davanti a lui, magari andando in camera da pranzo dove abbiamo un acquario e dove lei si mette piegata in avanti mostrando il suo culone. E così mentre parlavamo di quelle cose, lei mi confessa che in effetti la sua vergogna è quella di mostrare il seno e non il culo e la figa. A me sembrava il contrario. Poi butto l’amo per vedere se il pesce avesse abboccato. Le dico che sarebbe bello farsi vedere da altre persone, magari facendo finta di non accorgersi che qualcuno stia guardando, ad esempio stare con la porta del balcone aperta e passare tutta nuda davanti ad essa mentre qualcuno in quel momento è affacciato al balcone di fronte... mi risponde che non è bello lasciarsi andare in certi atteggiamenti. Tuttavia la trovo eccitata per quella mia proposta. Dopo circa un mese, un mio collega di lavoro mi parla di se e della sua famiglia, del loro modo di vivere, della sua casa. Mi dice che la loro casa è un po’ fuori città, nella prima periferia. È una vecchia villa che hanno comprato a poco e che hanno fatto ristrutturare. Mi dice anche che hanno fatto installare una piscina, piccola, ma dove ci si può immergersi per poi starsene al sole distesi sul prato. In un certo senso sono un pochino invidioso, in quanto io abito in un cazzo di condominio dove si sentono un sacco di rumori, anche se uno mangia pasta e fagioli. Poi mi invita a casa sua un pomeriggio a prendere un caffè. Dico a mia moglie dell’invito e vado da solo. La sua casa è davvero carina, anche perché ha speso parecchi soldini per rimetterla a nuovo e soprattutto a norma sia per l’impianto elettrico che per quello termoidraulico. Visto che il sole era ancora alto nel cielo, rimaniamo in giardino dove c’é anche la piscina. Tutt’intorno la casa era recintata con alberi e siepi alte, oltre che da una cancellata, in modo da evitare sguardi indiscreti. Siamo seduti ad un tavolo quando Luca, il nome del mio collega, mi invita a fare una partita a scala quaranta sorseggiando un te freddo. Mentre giochiamo vedo la moglie, Mara, che si appresta ad andare in piscina. Indossa un accappatoio e sotto... non ha un bel nulla. Si sdraia sull’erba, proprio di fronte a me ed io non posso fare a meno di guardarla. Luca osserva sia la moglie, sia me che la guardo. Sia il seno di Mara, la moglie del mio collega, che il bacino col culo sono già abbronzate per cui capisco che lei è abituata a prendere il sole nuda. È come una calamita, sono attratto da quelle tette nude e non mi concentro nel gioco. Luca se ne accorge, poi mi chiede se sia la presenza di sua moglie che mi distrae. Gli rispondo che in effetti vedere la moglie di un mio amico nuda davanti ad un altro uomo, in un certo senso mi mette a disagio ma mi eccita tremendamente. Luca, candidamente, dice che quando vede un uomo che guarda la moglie in modo eccitato, si eccita a sua volta. Ad un certo punto Luca chiama sua moglie chiedendole di portarci altri due bicchieri di te. Dopo qualche minuto ecco Mara raggiungerci col vassoio ed ulteriori due bicchieri di te freddo. È esposta impudicamente ai miei sguardi e non fa nulla per celare le sue grazie, anzi sembra contenta di esibirsi a me, specialmente le sue tette davvero belle con i capezzoli grossi e sporgenti, evidentemente eccitati. Dopo qualche minuto di pavoneggiarsi davanti a me, Mara torta a sdraiarsi sul telo nell’erba. Io sudo per l’eccitazione e Luca ad un certo punto mi invita a rinfrescarci in piscina. Gli dico di non avere il costume da bagno, ma lui dice che non ci sono problemi, quindi suppongo che me ne presti uno dei suoi. Entriamo in casa e quando lui esce dalla sua camera è completamente nudo mentre io sono ancora i mutande in attesa che mi porti uno dei suoi costumi da bagno. Mi guarda stupito poi mi dice di togliermi le mutande e di fare il bagno nudi. Ho un leggero imbarazzo, ma lui afferra la mia mano e mi trascina letteralmente fuori. Il mio imbarazzo non è solo quello di farmi vedere nudo da sua moglie, ma quello che ho il cazzone duro per l’eccitazione. Cerco di non farmi notare, ma si nota lo stesso. Mara non dice nulla e nemmeno Luca. Entrambi si tuffano in acqua ed invitano anche me a farlo. La piscina non è molto grande, ma ci si sta bene lo stesso. Facciamo qualche capriola e vedo che loro due si abbracciano spudoratamente in mia presenza, si baciano come se io non fossi presente. Poi usciamo fuori ed entrambi non si curano di me. Prendono a pomiciare sull’erba. Mara imbocca il cazzone del marito spompinandolo lentamente ma nello stesso tempo il suo sguardo è fisso su di me, come se volesse dirmi che gli piace prenderlo in bocca. Poi si gira dandomi le spalle e continuando a spompinare suo marito, mostrandomi il suo culo ed anche la figa in quanto teneva le cosce leggermente aperte. Forse avrebbe voluto che io mi mettessi dietro di lei, ma rimasi fermo a guardare. Forse ero emozionato, fatto sta che poi i due fanno l’amore. Rimango a guardare senza dire una parola, sorbendomi tutte le smorfie i lamenti e gli incitamenti che Mara faceva al marito. Mi sentivo un guardone in quanto avevo il cazzo straduro e la voglia di segarmi era tantissima, ma non osavo farlo per rispetto del mio amico, anche se lui non aveva avuto il minimo rispetto per me trombandosi sua moglie in mia presenza. Mi era anche balenata l’idea che forse mi avrebbe permesso di far l’amore con sua moglie una volta terminato lui, e in quel caso avrei accettato, ma ciò non avvenne. Prima di andar via Luca mi disse di essersi eccitato tantissimo per la mia presenza, infatti la moglie era una esibizionista sfegatata che amava mostrarsi in pubblico come mamma l’aveva fatta e la mia presenza l’aveva scatenata, mentre lui amava vedere che altri uomini guardassero sua moglie nuda. Proprio una bella coppia, non c’era nulla da dire. A casa raccontai alla moglie il fatto che Mara si era messa nuda a prendere il sole tranquillamente davanti a me, questo per farle capire che non c’era nulla di male a farsi vedere dagli altri. Dopo qualche giorno e senza che io riprendessi il discorso, mia moglie mi disse che anche lei aveva il coraggio di stare nuda all’aperto. E senza aggiungere altro toglie il vestito che aveva addosso rimanendo completamente nuda, poi esce in balcone. Non credevo ai miei occhi. Lei che mai aveva fatto una cosa del genere, stava nuda completamente nuda in balcone in balia degli sguardi che sicuramente qualcuno le aveva messo addosso. Ero talmente eccitato che facemmo subito l’amore. Passò circa una settimana quando ricevetti un altro invito. Dissi di no a Luca in quanto non mi sembrava giusto lasciare a casa mia moglie. Senza pensarci su un momento Luca disse che avrei potuto portare anche mia moglie, tanto si trattava di stare un po’ insieme, magari fare una partita a carte mentre si sorseggiava un te. Avvertii mia moglie che comunque Luca e Mara probabilmente avrebbero preso il sole integrale. Mia moglie fece un po’ il muso storto, ma non disse nulla. Arrivati a casa dei nostri amici, questi ci accolsero con molto calore. Mia moglie fece presto amicizia con Mara e rimasero assieme a parlare fitto fitto raccontandosi mille segreti di donne. Poi Luca lanciò, come al solito, l’idea di prendere un po’ di sole. Io mi spogliai nudo mentre mia moglie rimase in reggiseno e mutandine. Naturalmente Luca e Mara si presentarono nudi. Sinceramente mia moglie rimase un po’ meravigliata in quanto non si era mai trovata un uomo nudo davanti, anche se già era al corrente che avrebbe potuto accadere. Per rassicurare mia moglie le dissi ad un orecchio, senza farmene accorgere dai due, che in effetti loro esano semplici esibizionisti, che amavano essere guardati dagli altri. In effetti non accadde nulla se non il fatto che Luca rimase eccitato col cazzone duro per quasi tutto il tempo della sua esposizione al sole. Ma il bello era che lui stava sempre disteso supino e mai a pancia in giù, in quanto solo in quel modo gli si sarebbe potuto vedere il suo cazzone duro. Guardavo di tanto in tanto mia moglie che effettivamente sembrava come essere attratta da quella spada in mostra. Le chiesi se la cosa le desse fastidio e lei rispose di no e che anzi la faceva divertire. Si vede che Luca capì ogni cosa perché quando si alzava ed andava vicino mia moglie, faceva di tutto per stare il più possibile accanto a lei, quasi a sfiorarla col suo cazzone dritto. Ed il bello era che mia moglie non si scostava. Ad un certo punto si sente un trillo. Io credevo che fosse un telefono che squillasse ed invece era il campanello del cancello d’ingresso. Senza indugio Mara si alza e va ad aprire, così come si trovava, tutta nuda senza niente addosso. Dalla porticina laterale vediamo entrare dei ragazzi. Mara si sente a proprio agio davanti a loro. Quando ritorna da noi, mia moglie le chiede chi fossero e come mai si fosse presentata nuda a loro. Mara rispose che uno era il loro figlio e gli altri due erano dei suoi amici. Mia moglie insiste nel chiedere il perché non si fosse coperta e Mara, con molta semplicità, rispose che a lei piaceva mostrarsi nuda agli altri. Poi Mara invita mia moglie a togliersi reggiseno a mutandina, ma vedo che lei tentenna. La guardo negli occhi come per dire che ciò che mi aveva detto in casa in effetti non era vero e che quella volta in balcone aveva voluto fare solo una spacconeria. Finalmente dopo l’ennesimo invito di Mara, ma soprattutto anche di Luca, mia moglie inizia a slacciarsi il reggiseno, ma lo fa guardando fisso negli occhi Luca. Lo fa in un modo molto provocante e carico di eccitazione, come se volesse fargli notare che lei è più bella di sua moglie. Finalmente mia moglie si libera anche degli slip mettendo in mostra un triangolo di peli ricci, folti, ma molto ben curati. Mara la prende per mano ed insieme si avviano in casa. Io parlotto con Luca il quale mi racconta particolari indescrivibili. Ero curioso di sapere cosa stessero combinando dentro quelle due, ma non ho modo di farlo, per cui non mi resta altro che attendere l’arrivo delle due donne fuori. Infatti dopo circa una mezz’ora eccole nuovamente fuori e con un vassoio con dell’altro te freddo e dei salatini e patatine. Mia moglie rimane nuda distesa al sole ed io mi eccito tremendamente anche perché vedo Luca che la guarda da cima a fondo mantenendo sempre il suo cazzone duro puntato in direzione di mia moglie. Guardo mia moglie e vorrei tanto che lei osasse molto di più, nel senso che mi piacerebbe che lei aprisse le cosce in modo da mostrare la sua figa a Luca, ma evidentemente si vergogna. Mi alzo come per prendere il te e passandole accanto le scosto le ginocchia che lei teneva tirare su in quanto appoggiava su di esse una rivista. In quel modo la sua figa era prepotentemente in mostra. Lei accenna ad una minima reazione, ma era più che altro un modo per dirmi che le piaceva. Sfrontatamente gliel’accarezzo passandole anche un dito sulla fessura. Lei mi sorride carica di eccitazione lasciandomi fare. Siamo carichi di eccitazione quando decidiamo di andar via, anche perché il sole era calato. Durante il viaggio di ritorno mia moglie scoppia in una specie di confessione senza fermarsi più. Dice che ciò che ha fatto le piace un sacco e che vorrebbe farlo ogni giorno. Le ricordo di averla più volte invitata a farlo, specialmente davanti nostro figlio, visto che Mara si faceva vedere tranquillamente sia dal figlio che dai suoi amici. Con molto trasporto mia moglie mi ringrazia di averle fatto scoprire quella nuova realtà, l’esibizionismo, dicendomi che d’ora in avanti non avrebbe avuto più problemi a mostrarsi nuda agli altri, specialmente a nostro figlio.
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coppiainc,
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