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Kama Sutra
Kama Sutra
Il Kama Sutra è un antico testo indiano sul comportamento sessuale umano, ampiamente considerato come l'opera più importante nella letteratura sanscrita sull'amore. Il libro è stato scritto da Vatsyayana ed il suo titolo completo è vÄtsyÄyana kÄma sÅ«tra ("Aforismi sull'amore, di Vatsyayana"). Si crede che l'autore sia vissuto in un'epoca fra il I ed il VI secolo, probabilmente durante il periodo Gupta.
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Composizione
Il Kama Sutra contiene 35 capitoli, organizzati in sette parti,
ognuna delle quali scritta da un esperto nel rispettivo campo. Le parti
sono:
Introduzione (4 capitoli) - sull'amore in generale, il suo posto nella vita di un uomo ed una classificazione delle donne.Sull'unione sessuale (10 capitoli) - una discussione approfondita sul bacio, vari tipi di preliminari, orgasmo, una lista di posizioni sessuali, sesso orale, parafilia, e ménage à trois.Sull'acquisizione di una moglie (5 capitoli) - corteggiamento e matrimonio.Su una moglie (2 capitoli) - il comportamento corretto di una moglie.Sulle mogli degli altri (6 capitoli) - principalmente seduzione.Sulle cortigiane (6 capitoli).Sui mezzi per attrarre gli altri a qualcuno (2 capitoli).
Il Kama Sutra contiene un totale di 64 posizioni sessuali anche
rappresentate. Vatsyayana credeva che ci fossero otto modi di fare
l'amore, moltiplicati per otto posizioni per ognuno. Nel libro queste
sono note come le 64 Arti. Il capitolo che elenca le posizioni è il più famoso e per questo è spesso scambiato per l'intera opera.
Comunque, solo circa il 20 per cento del libro è dedicato alle
posizioni sessuali. Il resto è una guida su come essere un buon
cittadino e parla delle relazioni fra uomini e donne. Il Kama Sutra
descrive il fare l'amore come un'unione divina. Vatsyayana
credeva che il sesso in sé non fosse sbagliato, a meno che non lo si
facesse frivolmente. Il Kama Sutra ha aiutato le persone a godere
dell'arte del sesso in maniera più profonda e può essere considerato
una guida tecnica al godimento sessuale, oltre a provvedere ad una descrizione dei costumi e delle pratiche sessuali dell'India di quei tempi.
Il Kama (in sanscrito piacere o benessere) non è infatti percepito come un peccato, ma è uno dei quattro scopi della vita (purushartha).
La traduzione inglese più conosciuta del libro è quella del 1883 di Sir Richard Burton.
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Identità di Genere
Identità di genere Il concetto di identità di genere, in alcune correnti della sociologia sviluppatesi negli Stati Uniti d'America a partire dagli anni settanta del Novecento, viene utilizzato per descrivere il generein cui una persona si identifica (cioè, se si percepisce uomo, donna, oin qualcosa di diverso da queste due polarità). Secondo i ricercatori,l'identità di genere può avere origini biologiche, tra cui lo sviluppoe i fattori ormonali durante la gestazione, e venire in seguitoinfuenzata dall'ambiente sociale e culturale in cui nasce il ola bambina, per poi consolidarsi dopo i due anni di età[1].Non c'è comunque un'età precisa e risulta molto variabile anche l'etàin cui potrebbero sorgere eventuali problemi legati all'identità digenere "Identità di genere" in relazione a "ruolo" e "sesso" Nella maggioranza della popolazione, l'identità, il ruolo di genere e il sesso biologico corrispondono (persone "cisgender"). Ad esempio, una donna cisgender:ho gli attributi femminili (sesso)mi sento donna (identità)gli altri mi percepiscono donna (ruolo)Idem nel caso di un uomo cisgender, dove però ovviamente sesso, identità e ruolo di genere saranno al maschile.L'identità di genere è il modo in cui un individuo percepisce il proprio genere: questa consapevolezza interiore porta ad dire "io sono uomo" o "io sono donna".Prima del XX secolo, il sesso di una persona era determinatoesclusivamente dall'apparenza dei genitali. In seguito, con la scopertadel DNA e dei cromosomi,ci si basò su questi per meglio determinare il sesso: era femmina chiaveva genitali considerati femminili e due cromosomi XX, mentre erauomo chi possedeva genitali considerati maschili insieme ad uncromosoma X e uno Y. Tuttavia alcuni individui hanno combinazioni dicromosomi, ormoni e genitali che non seguono le definizionitradizionali di "uomo" e "donna", mentre tra un individuo e l'altro igenitali possono variare nelle forme o in alcuni casi presentarsi piùdi un tipo di genitali o genitali difficili da classificare. Anche gliattributi corporei correlati al sesso di una persona (forma del corpo,peli del viso, timbro della voce ecc.) non sempre corrispondono conquelli attribuiti al loro sesso basato sui genitali.Ricerche recenti suggeriscono che circa il 2% delle nascite presentacaratteristice più o meno divergenti da quelle assolutamente maschili ofemminili, ma la percentuale di casi che ricevono una chiurgia"correttiva" è stimata intorno a 0.1-0.2%.Nel caso delle persone transgender le espressioni relative al generedifferiscono dai canoni tradizionali, in relazione al sesso cromosomicoo basato sui genitali.Il caso che permette di comprendere più facilmente come sianecessario distinguere fra sesso e identità di genere è quello in cuivengano rimossi i genitali esterni: quando questo avviene, o per unincidente o intenzionalmente, la libidoe la capacità di esprimersi nell'attività sessuale cambiano, mal'identità di genere può restare invariata. Uno di questi casi è quellodi David Reimer, riportato nel libro As Nature Made Himdi John Colapinto: nel libro viene mostrata la persistenza diun'identità di genere maschile e la tenace aderenza al ruolo di generemaschile, in una persona che ha perso il pene subito poco dopo la nascita, per via di una circoncisionesbagliata, nonostante, per "rimediare" al danno, il soggetto fossestato riassegnato costruendo chirurgicamente i genitali femminili.Anche in casi di persone intersessuate "corrette" alla nascita siriscontrano situazioni simili.In vari casi, l'identità di genere di una persona può contrastarefortemente con la sua apparenza esteriore maschile o femminile:l'identità di genere va quindi oltre il sesso dell'individuo dedottodall'esaminazione dei genitali esterni e (in età adulta) dai caratterisessuali secondari.Il termine tuttavia può essere usato anche per riferirsi al genereche comunemente viene attribuito all'individuo, in base allecaratteristiche tipiche del suo ruolo di genere(vestiti, stile dei capelli, modo di parlare e di esprimersi,atteggiamenti ecc.). Il ruolo di genere riguarda dunque un insieme dielementi che suggeriscono esteriormente, quindi agli altri, lacategorizzazione sessuale di un individuo. Gli aspetti che vengonoassociati ad un genere piuttosto che l'altro variano sensibilmente aseconda della società, del periodo storico e del contesto culturale incui vive una determinata persona: in alcune società, lacategorizzazione è particolarmente rigida e polarizzata (una certa cosa"è da femmina", un'altra cosa "è da maschio" e così via, definitisecondo gli stereotipi di maschio e femmina), mentre la determinazione del sessoè basata esclusivamente sugli organi genitali e attributi secondariesteriori, per cui il ruolo di genere riguarda anche quel tipo diattività e modi di esprimersi che vengono ritenuti opportuni eappropriati a seconda degli organi genitali esterni degli individui (diconseguenza, se queste attività e modi di esprimersi non sono ritenuticorrispondenti ai genitali dell'individuo, vengono ritenuti inopportunie inappropriati e possono verificarsi diversi tipi di reazioni).Anche la lingua e la tradizione in molte società prevedono unacategorizzazione degli individui o come maschi o come femmine, ma non ècosì ovunque. Alcuni esempi:Nella cultura del subcontinente indiano, le persone chiamate hijrain genere non vengono considerate né uomini, né donne e hanno un ruolodi genere differente. Nella maggior parte dei casi si tratta diindividui biologicamente maschi o intersessuali, ma sono presenti ancheindividui biologicamente femmina.Società nella storia in cui gli eunuchi avevano dei ruoli prestabiliti.Fra i nativi americani, esistono categorie di genere multiple e alcune persone vengono chiamate "due spiriti".In alcune società polinesiane, le persone chiamate fa'afafine vengono considerate un "terzo sesso"accanto al genere maschile e quello femminile. Sono biologicantemaschi, ma si vestono e si comportano in un modo consideratotipicamente femminile. Secondo Tamasailau Sua'ali', almeno a Samoa, sono spesso fisiologicamenteincapaci di riprodursi; inoltre queste persone non vengono discriminatee neanche trattate con condiscendenza, infatti vengono ritenuteappartenenti ad un genere sessuale naturale. Problemi di discordanza col sesso biologico Esistono persone nelle quali l'identità di genere e sesso biologico non corrispondono (le persone transgender, transessuali e diversi individui intersessuali): questa discordanza provoca una serie di conflitti interiori e di sofferenze e prende il nome di "disforia di genere" o viene diagnostica come disturbo dell'identità di genere (DIG). Oltre a queste difficoltà individuali, le persone disforiche subiscono ulteriori complicazioni e sofferenze (tra cui mobbing, discriminazione, violenza)in quelle società o ambienti sociali in cui non vengono ammessi oaccettati degli atteggiamenti di espressione sociale (ruolo di genere)differenti dal sesso biologico dell'individuo (transfobia).Cause di discordanzaUno dei motivi di questa discordanza nelle persone intersessuali èche alcuni individui hanno un sesso cromosomico che non si riscontranei loro organi genitali, per cause ormonali o anomalie cromosomiche, come la sindrome di Turner o la sindrome di Klinefelter: queste persone possono apparire esteriormente di un sesso (anche diverso da quello cromosomico), ma identificarsi nell'altro.Le cause nel transgenderismo o transessualismo sono meno chiare: sono state oggetto di diverse speculazioni e teorie, ma allo stato attuale delle ricerche, finora nessuna è stata ampiamente dimostrata. Soluzioni Dal 1953(n Italia dal 1982) è diventata possibile la riassegnazione chirurgica del sesso (RCS), con la prima vaginoplastica, mentre per i FtM è disponibile la falloplastica. Una persona che soffra di disforia di generepuò dunque cercare queste forme di intervernto medico per farcoincidere il proprio sesso con la propria identità di genere.L'adeguamento del sesso non si limita, almeno in Italia alla sola operazione chirurgica, ma consiste invece in un lungo percorso di transizione,alla fine del quale, per la legge italiana, l'individuo vienericonosciuto appartenente a tutti gli effetti nel genere in cui siidentifica.Alcune persone con disforia di genere mantengono i genitali nellaforma in cui son nati, ma vivono comunque un ruolo di genere coerentecon la propria identità di genere. Altre persone rifiutano letradizionali identità di genere maschile o femminile. Formazione e sviluppo nell'individuo La formazione dell'identità di genere è un complicato processo cheinizia col concepimento e coi diversi fattori biologici durante lagestazione. Si sviluppa quindi durante le esperienze dei primi anni divita sotto l'infuenza dei fattori socio-culturali in cui nascel'individuo.Alcune ricerche indicano che l'identità di genere si consolida nellaprimissima infanzia e in seguito resta stabile. Queste ricerche sisvolgono generalmente chiedendo a persone transessuali quando si eranorese conto, per la prima volta, che il ruolo di genere impostogli dallasocietà non combaciava con la loro identità di genere Questi studi stimano che l'identità di genere si formi all'età di circa 2-3 anni.Alcuni tuttavia contestano queste ricerche statistiche, sostenendoche soffrono di un difetto di campionamento, infatti potrebbero esserefuorvianti, se non viene interrogato anche un gruppo di controllo perverificare a che età le persone non-transessuali diventano consapevolidelle loro identità e ruoli di genere.Una seconda critica, che viene mossa sulla validità di questericerche, viene dal fatto che la terapia di sostituzione ormonale e lariassegnazione chirurgica del sesso sono generalmente controllate daglipsichiatri: una delle cose che viene chiesta, per distinguere fra i"veri" individui transessuali e gli altri, è infatti proprio a qualeetà si sono identificati per la prima volta nell'"altro" sesso. Lepersone transessuali potrebbero perciò sentire di dover dare larisposta "corretta", per avere più speranze di ottenere gli ormoni. Patrick Califia, autore di Sex Changes and Public Sex,ha indicato che questo gruppo di persone ha una chiara consapevolezzadi quali risposte dare alle domande del sondaggio, in modo da essereconsiderate idonee alla terapia ormonale sostitutiva e/o alla rieassegnazione chirurgica:« Nessunodei ricercatori sembra rendersi conto che loro stessi sono responsabilidi creare una situazione, in cui la gente transessuale deve descrivereun insieme fisso di sintomi e recitare una storia, che vienechiaramente elaborata secondo modi prestabiliti, in modo da poterottenere dal dottore il permesso per quello che invece dovrebbe essereun loro inalienabile diritto »Questo tipo di critiche riguardano principalmente il metodo di indaginee le "terapie" psicologiche forzate (in contrapposizione ad unaconsulenza psicologica come accompagnamento al percorso ditransizione), ma è ritenuta comunque una garanzia una diagnosi checonfermi la capacità di intendere e volere dell'individuo, perescludere l'eventuale presenza di patologie psichiatriche fuorvianti(ed esempio schizofrenia), e della reale consapevolezza della persona. Origine del concetto Durante gli anni 1950 e '60, gli psicologi iniziarono a studiare lo sviluppo del genere nei bambini, in parte nel tentativo di determinare le origini dell'omosessualità (che all'epoca era ancora vista come un disturbo mentale). Nel 1958, all'UCLA Medical Center, venne avviato il Gender Identity Research Project (Progetto di ricerca sull'identità di genere) per lo studio sugli intersessuali e transessuali. Lo psicoanalista Robert Stoller riportò molti dei risultati della ricerca nel suo libro Sesso e genere (1968) . A lui è attribuita anche l'introduzione del termine identità di genere, durante il congresso internazionale della psicoanalisi del 1963. Anche lo psico-endocrinologo John Money ebbe un ruolo importante nello sviluppo delle prime teorie sull'identità di genere. Fondò nel 1965 all'interno della Johns Hopkins Universityla "Clinica per l'Identità di Genere" per pazienti con sintomitransessuali. Il suo lavoro alla clinica sviluppò e rese popolare la teoria interazionista,la quale implica che, dopo una certa età, l'identità di genere èrelativamente fluida e soggetta a costanti aggiustamenti. Il suo libro,Uomo, donna, ragazzo, ragazza (1972)divenne un testo universitario, sebbene in seguito la sua teoria si sia rivelata scientificamente errata. Il caso più famoso studiato da Money fu quello di David Reimer.
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BDSM
Un collare è un simbolo comune del BDSMIl termine BDSM è un acronimo:Bondage (B),Bondage & Disciplina (B&D),Dominazione e Sottomissione (D&S o DS)Sadismo & Masochismo (S&M o SM).che indicano un complesso di pratiche relazionali e/o erotiche e/opreferenze sessuali. Queste pratiche, che considerate al di fuori di uncontesto consensuale sono generalmente considerate spiacevoli eindesiderabili, sono nel BDSM fonte di soddisfazione reciproca, estrumento di costruzione di un rapporto interpersonale.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> Generalità Il BDSM si caratterizza e si distingue dall'attuazione patologica e non consensuale del sadomasochismo per diverse ragioni:La consensualità: qui il "sottomesso" acconsente di esseretale, e i limiti e le regole del rapporto sono definite sulla base diun accordo paritario accettato da ambo le parti pienamente consapevoliin modo consensuale.L'uso della "safe word" (o "parola di sicurezza") che dà lapossibilità al partner passivo di interrompere il gioco in qualsiasimomento. In alcuni casi la safe word è sostituita da un gesto fisicopreventivamente concordato (es.: alzare o aprire la mano, lasciarcadere un oggetto etc.), soprattutto in quelle scene o giochi BDSM incui il sottoposto (slave)è fisicamente impedito nella parola. È necessaria una parola o segnaleben preciso e concordato in anticipo, perché esprimere semplice diniego(no, no!) può fare parte integrante del ruolo di vittima prescelto enon essere interpretato dal dominante come un rifiuto reale.La flessibilità nei ruoli: nel BDSM ognuno è libero discegliersi il ruolo che trova più congeniale e anche cambiare questonel corso del tempo o a seconda del partner, se lo sente necessario.Nessuno e' completamente dominante o sub. Di norma ciascun ruolo èespressione di una inclinazione personale destinata a essere duraturanel tempo, anche se può evolvere.La soddisfazione reciproca: lo scopo è un'interazionebidirezionale positiva per entrambi. Non necessariamente tuttaviaquesta soddisfazione deve essere intesa come pari opportunità diraggiungere il piacere sessuale: in alcune tipologie di rapporti BDSM(in particolare relazioni 24/7il piacere sessuale di un partner è limitato in funzione del piaceredell'altro; in questo caso la soddisfazione del partner sottomesso èsoprattutto morale e psicologica.Spesso, in ogni caso, il sesso nella sua forma tradizionale èpresente in misura minoritaria nel rapporto BDSM, o addirittura ne èdel tutto escluso.Le tre regole fondamentali e necessarie del BDSM e i principifondamentali per la sicurezza delle sue pratiche possono essereriassunti con un la formula inglese Safe, Sane, Consensual (SSC) che può essere tradotta in italiano con Sicuro - Sano - Consensuale. La creazione di questa formula è attribuita all'attivista David Stein che nel 1984 la usò per la prima volta in questa forma [1] lavorando per il GMSMA (Gay Male S/M Activists) con lo scopo:« di distinguere il tipo di S/Mconsensuale a cui ero interessato da quello abusivo, criminale,neurotico e autodistruttivo generalmente associato con il termine sadomasochismo »Il piacere tratto da un rapporto BDSM è legato allo scambio dipotere che intercorre fra sottomesso e dominante, dove l'umiliazionedel sottomesso esalta il dominante, gratificato dalla sensazione dipotere; il sottomesso invece viene gratificato dall'assenza di potere,cioè dalla sensazione di impotenza e dall'assenza di scelta,sottolineate e dimostrate dagli stimoli che il dominante, secondo suavolontà, infligge o elargisce. In ogni caso, in un rapporto BDSM cisono sempre dei momenti di grande tenerezza in cui non c'è né dolore nétensione emotiva ma solo grande rilassamento per entrambi i partner,piacere e coccole. Nei rapporti non continuativi è la"riappacificazione" alla fine di una scena di dominazione, mentre neirapporti 24/7 questi momenti possono essere più casuali e menocollegati alla specifica situazione.I normali rapporti di coppia sono chiamati, con un termine anglosassone, vanilla(vaniglia, appunto), a significare la minore intensità erotica rispettoai rapporti BDSM. In genere l'inizio di un rapporto BDSM (o ilpassaggio del rapporto da "normale" a BDSM) coincide con il consensodel partner sottomesso, che accetta di fidarsi ed essere dominato; avolte, nel seguito del rapporto, può essere il partner dominante arifiutare, specie se il sottomesso richiede pratiche "spinte", perché isuoi sentimenti glielo impediscono. Di norma se questa situazione siverifica e viene superata, con il dominante che accetta definitivamenteil suo ruolo, il rapporto può considerarsi consolidato. Simboli del BDSM Bandiera dei Leather PrideEsistono diversi simboli convenzionali utilizzati dalla comunitàBDSM per riconoscere i propri membri o per chiarire immediatamente ilruolo interpretato.I più comuni sono:Il collare per il "bottom"Il trischele del BDSM. Ideato nel 1994da un americano nel tentativo di dare a tutta la comunità un simbolounivoco (e non legato ad un particolare gruppo all'interno dellacomunità BDSM) sotto cui riconoscersi. Questo trischelion prendeispirazione da alcuni simboli celtici e dalla descrizione che vienefatta nel romanzo Histoire d'Odell'anello dato alla protagonista come simbolo della sua servitude.Dato che l'unica forma libera di questo trischelion è quella digitale,ha una certa diffusione internazionale all'interno delle comunitàvirtuali e come decorazione su anelli e simboli .L'anello d'O (con le due versioni, una tratta dalla descrizionesommaria presente nel romanzo "Histoire d'O" e l'altra, probabilmentepiù comune, tratta dalla versione cinematografica)La bandiera dei "Leather Pride"L'Head harness
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Feticismo
Feticismo Per feticismosi intende lo spostamento della meta sessuale dalla persona viva nellasua interezza ad un suo sostituto, sia ciò che la sostituisce, unaparte del corpo stesso, o una qualità, un indumento o qualsiasi altro oggetto.In buona sostanza, quindi, il feticista è colui che prova attrazionesessuale per qualcosa che fuoriesce dai canoni della sessualitàtradizionale.Il feticismo si differenzia dalla semplice preferenza dettata daigusti personali, che tutti hanno, dal fatto che la presenza delfeticcio diviene una condizione indispensabile per raggiungerel'orgasmo. In mancanza del feticcio, infatti, il feticista non riescead avere l'appagamento sessuale. Ed è proprio per questo motivo che ilfeticismo in sessuologiaè ritenuto un disturbo, in quanto impedisce una libera vita sessualerendendo il soggetto dipendente dall'oggetto o da qualisiasi altra cosasia oggetto del suo feticismo.Il feticismo può manifestarsi in una persona in varie forme: in alcuni casi possono divenire feticcio un qualsiasi tipo umano, ogni caratteristica fisica e psichica, ogni parte del corpo, ogni secrezione corporea (sangue, sperma, feci, urina, sudore,ecc.), ogni indumento ed ogni oggetto. Anche i nei possono essereoggetto di feticismo, e quindi il partner adorerà, toccherà, bacerà,leccherà, annuserà i nei dell'altro, anche il solo vederli costituiràper lui motivo di eccitazione, ed anche il sentririsi toccare i proprilo ecciterà molto. Molti feticisti prediligono però solo nei in unadeterminatà parte del corpo come bocca, pancia, pube, volto, schienaecc. Per altri feticisti, invece, vedere, sentire, annusare,inghiottire o palpare determinate cose è importante almeno quanto il coito nella sessualità ordinaria.Fra i più diffusi feticismi, vi sono il feticismo del piede maschile e il feticismo del piede femminile:in questo caso il feticista è attratto dai piedi e prova piacere nonsolo nel vederli, ma anche nel leccarli, baciarli, annusarli enell'esserne masturbato. Relativi perlopiù al feticismo del piedemaschile, specie nelle pratiche erotiche omosessuali, sono diffusi il trampling, consistente nel farsi calpestare dal partner, il tickling, ossia il farsi solleticare, lo sneaking, che comporta l' uso delle scarpe, il socking, con l'utilizzo dei calzini, e molte altre.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> Origine del termine L'etimo della parola viene dalla lingua portoghese; i mercanti di schiavi usavano questo termine per riferirsi agli indigeni africani che adoravano "feticci".In psicoanalisi è un disturbo derivante dalla scissione dell'Io eproiezione, talvolta derivante dal diniego-meccanismo di difesa checonsiste nel rifiuto di riconoscere qualcosa di traumatizzante avvenutonella realtà. Il feticismo in letteratura Restif de la Bretonne (Sacy 1734 - Parigi 1806)si sofferma in diverse sue opere su temi feticisti e in particolare sulfeticismo dei piedi, che proprio in riferimento alla sua opera vienetalvolta chiamato "retifismo". In Le notti di Parigi (1788-1791),per esempio, Bretonne narra dell'insana passione che porta alcuniuomini a rubare le scarpe di signore sorpese a passeggiare lungo lestrade della capitale francese; in Le pied de Fanchette ou le soulier couleur de rose (1768, opera che non conosce ancora traduzione italiana) protagonista è una donna che si serve del fascino delle sue estremità per avvantaggiarsi socialmente.Un altro autore che ha lasciato opere considerevoli su questi temi è lo scrittore Tanizaki Junichiro, maestro della letteratura giapponese del Novecento. Il giovanile, primissimo racconto Il Tatuaggio (1909Shisei (Irezumi)) esprime chiaramente, in poche righe, la centralitàdei piedi nel simbolico erotico dello scrittore: piedi che hannoun'anima e si impongono come strumento di sottomissione dell'uomonei confronti dell'onnipotente ricca carica sessuale ed esistenzialefemminile. Nel romanzo I piedi di Fumiko un giovane aspirante artistascopre la smodata passione di un parente per i piedi di una ragazza cheegli mantiene nella propria casa. Perfino negli ultimi giorni dellapropria vita non rinuncia ad assorbire il poco cibo che è in grado dimangiare dalle estremità di Fumiko. La figura dell'anziano folle dipassione ritorna nel libro che è considerato tra i maggiori capolavoridi Tanizaki: Diario di un vecchio pazzo. Un uomo, al termine dellapropria esistenza, tra ricordi e riflessioni, vive e racconta lapropria debolezza per i piedi della nuora. Tokusuke arriverà a fareincidere l'impronta dei piedi della donna sulla sua tomba. Con la scusadi riprodurre un Bussokuseki (impronte di Buddha), egli stesso farà unalitografia dei piedi della giovane Satsuko usando inchiostro rosso.L'operazione con la verniciatura, la manipolazione, l'asciugatura deipiedi, costituisce un'occasione per avvicinare l'oggetto desiderato."Poi, quando sarò morto, non potrà non pensare: Quello stupido vecchiodorme sotto questi piedi bellissimi. Sto ancora calpestando le ossa diquel povero vecchio sotto terra". Spiegazione psicoanalitica La psicoanalisi freudiana spiega il feticismo ricorrendo alla teoria dello sviluppo psicosessuale. Secondo Sigmund Freud il nella fase edipica, per superare l'angoscia di castrazionederivante dalla paura del padre e soprattutto dalla vista dei genitalifemminili privi del pene, si crea un feticcio, ovvero un oggetto voltoa sostituire il pene mancante nelle bambine. Se queste ultime sonoprive di fallo, infatti, significa che sono state punite (evirate) perqualcosa che hanno commesso, quindi anche il rischial'evirazione a causa dei suoi desideri incestuosi verso la madre. Ilpiede, la scarpa e qualsiasi oggetto feticistico permettono così al fungendo da "fallo femminile", di attenuare la sua angosciaderivante dalla constatazione che le bambine non hanno il pene.Da parte sua Donald Woods Winnicott considera il feticcio alla stregue di un oggetto transizionale, il quale però viene investito di libido.Sempre secondo le teorie psicoanalitiche, il feticismo è un disturboderivante dalla scissione dell'Io e dalla proiezione, talvoltaderivante anche dal diniego (meccanismo di difesa che consiste nelrifiuto di riconoscere qualcosa di traumatizzante avvenuto nellarealtà).
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Sesso Anale
Il sesso anale (in alcuni casi chiamato anche sodomia, in riferimento al racconto biblico della distruzione di Sodoma) è una pratica del comportamento sessuale umano. Consiste nell'inserzione nell'ano e nel retto, del pene, delle dita, della lingua, di giocattoli sessuali o di altri oggetti, allo scopo di ricavarne piacere.Il sesso anale può risultare piacevole sia per chi penetra sia per chi viene penetrato. L'ano contiene infatti molte terminazioni nervose dello stesso tipo di quelle del pene e del clitoride. Nei maschi la presenza della prostata, solitamente la zona erogena maschile di maggiore sensibilità, se stimolata in modo adeguato, è una significativa fonte di piacere durante la penetrazione. In modo analogo, nelle femmine, la stimolazione di una parte dell'utero, solitamente poco coinvolto nel coito vaginale, può offrire un livello di piacere altrettanto intenso. Spesso la donna associa alla penetrazione anale la masturbazione clitorideae/o vaginale, la quale, oltre a moltiplicare il piacere, contribuisce arilassare la muscolatura anale, agevolando la penetrazione.Considerando che la zona anale contiene terminazioni nervose inquantità molto maggiori della vagina, adottando le dovute accortezze daparte del partner, la penetrazione può addirittura risultare piùpiacevole. Alcuni maschi la preferiscono rispetto alla vaginale; laforte stretta sul pene del muscolo dello sfintere,può offrire una sensazione di maggior piacere, e nel caso il passivo(quello penetrato) raggiunga prima l'orgasmo, le conseguenticontrazioni ritmiche dello sfintere sul pene del partner attivo, nestimolano a sua volta l'orgasmo.D'altra parte, specialmente per il soggetto passivo dellapenetrazione e in particolare le prime volte in cui lo si pratica, ilsesso anale può anche risultare molto doloroso e addirittura provocarelesioni all'ano.Tra gli eterosessuali il sesso anale viene statisticamente praticato con più frequenza nelle coppie stabili. Fra le lesbiche sembra che lo stesso venga praticato pocoSecondo voci non confermate sembra che il sesso anale sia in crescita come numero di praticanti che dichiarano di farlo. Rischi e precauzioniIl rapporto anale praticato senza precauzioni, ovvero senza profilattico, espone ad un alto rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (come l'AIDS o la sifilide). Alcuni patologi hanno inoltre ritenuto opportuno definire una sintomatologia nota come "gay bowel syndrome" o sindrome viscerale, collegata con questa pratica sessuale, che ingloba varie patologie come condilomatosi genitale, emorroidi, proctite infettiva batterico-micotica, fistole anali, ascessi rettali, ragadi anali croniche, amebiasi, gonorrea, sifilide, ulcere anali e linfogranuloma venereo di Nicholas - Favre e congestione prostatica. L'ano non è in grado di lubrificarsi autonomamente come avvienenella vagina, pertanto generalmente durante l'atto, viene prestatamolta attenzione alla lubrificazione della zona interessata; nel casoil partner sia femmina e abbia una fuoriuscita di liquido vaginale inquantità adeguata, dato le sue caratteristiche, può essere usato alloscopo, portandolo con le dita sull'ano, in circostanze particolariviene usato anche lo sperma,altrettanto efficace. Negli altri casi occorre ricorrere ad unalubrificazione esterna. Generalmente chi pratica sesso anale, ricorre agel a base d'acqua (lo stesso usato per visite ginecologiche o per lubrificazione vaginale) reperibili in farmacia, nei sexy-shop.È meno frequente e spesso riconducibile ai neofiti, l'uso di pomate a base di vaselina, olii cosmetici o alimentari, burroalimentare; sebbene questi prodotti appaiano sul momento efficaci,rispetto al gel oltre a non offrire lo stesso confort, sonosconsigliabili perché potrebbero essere fonte di irritazioni, reazioniallergiche, o accelerare il deterioramento del profilattico.Occorre altresì dire, nel caso dei neofiti, che questa praticaandrebbe iniziata per gradi; non sono rari i casi in cui la donna,nonostante sia disposta a sottoporsi al rapporto, dopo i primitentativi non riusciti, si convinca di non essere in grado, perconformazione fisica o per soglia di resistenza al dolore, di sostenerela penetrazione del partner. La dilatazione anale richiede unapreparazione graduale progressiva, protratta anche per giorni osettimane. Il partner, con l'ausilio di un buon lubrificante, deveiniziare con l'uso delle dita, a massaggiare delicatamente l'anointernamente con moto rotatorio e lento, prima un dito, poi due e cosìvia, in questo modo, dilatandolo in modo lento e progressivo, sipredispone il muscolo anale a rilassarsi completamente in previsionedella penetrazione, un valido ed ulteriore ausilio tecnico puè esserecostituito dai butt-plug.Nel caso (sconsigliato) non si faccia uso del profilattico e si voglia evitare il rischio di una gravidanza, occorre fare molta attenzione che lo sperma, durante la sua normale fuoriuscita dall'ano, non venga a contatto con la vagina.Un comportamento rude e brusco o l'uso di oggetti non adatti aquesto uso, potrebbero causare lacerazioni alla muscolatura e/o alla mucosarettale con conseguenti lesioni sfinterali che devono esseretempestivamente valutati da un medico. Escludendo questi comportamentinon sembrano esistere casi documentati di perdita della continenza fecale procurati da sessualità anale. Uno studio dell''American Journal of Gastenerologynon ha individuato differenze significative nel livello di incontinenza(in un campione di 58 persone) fra individui omosessuali analmentericettivi ed eterosessuali senza esperienze di sesso anale Varianti Al sesso anale sono associate numerose varianti tra le quali:l'uso di clisteri sia a fini igienici sia come gioco di ruolo nell'ambito sottomissione/umiliazione;l'uso di "butt-plug" (letteralmente: tappi anali) di variegrandezze e forme, si indossano sotto la biancheria intima per archi ditempo più o meno lunghi, anche durante il disbrigo dei lavori domesticio sul posto di lavoro; sono anche utilizzati per il "training anale"cioè l'allargamento progressivo dell'ano per rendere più agevole lapenetrazione con il pene;il cosiddetto "fisting"cioè l'introduzione dell'intera mano nell'ano del ricevente. Talepratica può risultare molto pericolosa, tenuto conto dellaconformazione dell'anatomia umana in prossimità dell'intestino.
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Sesso Orale
Sesso orale Sesso orale è il termine con cui comunemente ci si riferisce alle pratiche sessuali che richiedano l'uso della bocca e della lingua per la stimolazione erotica degli organi genitali, maschili o femminili. Storia Il sesso orale è stato considerato un tabù in gran parte delle nazioni occidentali sin dall'inizio del Medio Evo,in particolare a causa dello stretto ed esclusivo nesso fra sessualitàe procreazione, imposto dal cristianesimo. In funzione di questaconnessione, ogni altro tipo di sessualità, non collegata allariproduzione, risultava quindi impura e perciò severamente proibita.Prima di allora, entro certi limiti, la pratica del sesso orale erageneralmente accettata in quelle culture che praticavano regolarmente esocialmente la balneazione (terme, bagni pubblici) . Anche in questi casi vi erano dei notevoli tabù: nell'antica Romaprecristiana le attività sessuali di tipo orale erano generalmenteviste in un'ottica di sottomissione e controllo. Ciò è evidenziato dadue parole latine che descrivono l'atto: irrumare (penetrare oralmente) e fellare (essere penetrati oralmente).In questo sistema, era considerata un'aberrazione per un maschio essere penetrato (o controllato) da un'altra persona di classe sociale inferiore. Questa stessa logica permetteva ad un uomo di ricevere la fellatio da una donna o da un altro uomo di una classe sociale inferiore (come uno schiavo o un debitore), perché avrebbe diretto le azioni della persona di classe inferiore.I romani consideravano il sesso orale come pratica molto più deplorevole rispetto, per esempio, al sesso anale: si diceva che chi era noto praticarlo soffriva di alito pesante ed era spesso un ospite sgradito a tavola . Si pensava che fossero state le donne di Lesbo, ad aver introdotto la pratica della fellatio, e si diceva che usassero tingere di bianco le labbra con il seme. Così, mentre in Grecia la persona che eseguiva il sesso orale era considerata attiva e quella che lo riceveva era considerata passiva ,nei tempi della Roma antica eseguire la fellatio ed il cunnilingus eraconsiderata una pratica passiva e perciò deplorevole per un maschio, edil sesso orale tra membri di classi sociali basse era consideratoatteggiamento ancor più vizioso e quindi spesso visto come tabù Quindi eseguire qualsiasi tipo di sesso orale era considerato passivo (nel senso di sottomettente) mentre ricevere il sesso orale era considerato attivo (ovvero riflesso di una attività controllante).A tal proposito, Catullo, nel suo carmen XVI, scrive:(LA)« Pedicabo ego uos et irrumabo,Aureli pathice et cinaede Furi,qui me ex uersiculis meis putastis,quod sunt molliculi, parum pudicum.nam castum esse decet pium poetamipsum, uersiculos nihil necesse est;qui tum denique habent salem ac leporem,si sunt molliculi ac parum pudici,et quod pruriat incitare possunt,non dico pueris, sed his pilosisqui duros nequeunt mouere lumbos.uos, quod milia multa basiorumlegistis, male me marem putatis?pedicabo ego uos et irrumabo »(IT)« Io ve lo ficcherò in bocca e nell'anoAurelio bocchinaro e Furio culattone,a voi, che per certi miei versi, è vero,un po' sconci, mi credete un degenerato.Un poeta all'altezza dev'essere castolui stesso, non certo i suoi versi,che di fatto hanno arguzia e saporeproprio in quanto un po' spinti e senza pudoree in grado d'eccitare quel certo prurito,non dico nei ragazzi, bensì nei caproniormai incapaci nel darci dentro coi fianchi.Voi, perché leggete di tutti quei baci a milioni,voi non pensate che io sia maschio a dovere?Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano. »La pratica era tabù anche per ragioni di igiene.Nell'antica Roma, infatti, i genitali erano ovviamente una parte delcorpo non particolarmente pulita e perciò si riteneva che il sessoorale avrebbe reso la bocca sporca e avrebbe costituito un potenzialerischio per la salute. Storia moderna Le disposizioni in materia religiosa, specialmente del cristianesimo, verso gli atti sessuali non direttamente finalizzati alla procreazione,hanno reso di fatto questa pratica poco diffusa in Europa. Laliberalizzazione dei costumi sessuali, a partire dai filmati eroticidegli anni '30 fino ai giorni attuali, ha fatto sì che il sesso oraleterminasse di essere un tabùe lo ha in un certo senso "sdoganato". Ciò ha avuto riflessi sulcostume, tanto che opere cinematografiche come le seguenti presentanoalcune scene esplicite di sesso orale:E Johnny prese il fucile, di Dalton Trumbo, 1971Il portiere di notte, di Liliana Cavani, 1974;Ecco l'impero dei sensi, di Nagisa Oshima, 1978;Una spirale di Nebbia, di Eriprando Visconti, 1990;The Brown Bunny, di Vincent Gallo, 2003;Swimming Pool, di François Ozon, 2003;Battaglia nel cielo, di Carlos Reygadas, 2005.Oggi praticare il sesso orale è considerata un'attività, sia dalpunto di vista attivo che da quello passivo, complementare o, peralcuni e/o in alcune circostanze, alternativa al rapporto sessualecompleto; spesso esso viene praticato nell'ambito dei preliminari al rapporto vero e proprio, ovvero come forma di petting. Casi di interesse giudiziario Il sesso orale è stato oggetto di diverse vicende giudiziarie, ancheclamorose; ciò dipende anche dalla particolare considerazione chequesto tipo di sessualità riveste in alcune culture, secondo le qualiesso non può considerarsi un vero e proprio rapporto sessuale, ma unaforma di contatto "improprio" che non comporta lo stabilirsi di unarelazione sessuale a tutti gli effetti.Il sesso orale è al centro della vicenda che riguarda il primo caso di violenza sessuale di una donna su un uomo, avvenuto in Norvegia. Nel gennaio del 2005,un ragazzo, rimasto a dormire in casa di amici dopo una festa, è statosvegliato dalla sua amica che gli stava praticando del sesso orale. Ilcompagno della ragazza si era assunto il compito di fotografarel'evento. Durante il processo il ragazzo sottoposto al sesso orale si èdichiarato contrario all'atto, contro quanto affermato dagli altri due.La ragazza è stata condannata a 9 mesi di carcere e cinquemila euro dimulta.[1]Nel2006, a seguito della denuncia di una moglie tradita con del sessoorale, l'Alta Corte di Taiwan ha decretato che il rapporto orale nonimplica tradimento, poiché la legislazione vigente non equipara ilsesso orale a un rapporto completo che per le leggi taiwanesi consisteesclusivamente nel contatto dei genitali di entrambi i partner. Aseguito della denuncia ben quarantanove uomini di legge si sono riunitiper decidere in materia. Il sesso orale non è stato consideratoadulterio e la legge non è stata aggiornata.Tuttavia, queste leggi sovente erano dirette solo a coppie omosessuali,o per lo meno applicate solo in riferimento a tali coppie. Nel 2003 queste leggi sono state dichiarate illegittime e sia i rapporti omosessuali che il sesso orale sono stati resi legali.La questione sulla definizione di sesso orale è diventata preminente negli Stati Uniti nel 1998, con lo scandalo Lewinsky: il presidente statunitense Bill Clinton dichiarò davanti ad una corte di non avere mai avuto una relazione sessuale con la stagista Monica Lewinsky,nonostante avesse ripetutamente ricevuto da questa sesso orale. Inquesto caso egli stesso definì il sesso orale "rapporto improprio" perscagionarsi dall'accusa di aver mentito davanti alla corte, presso laquale era stato accusato per la suddetta relazione. Ruolo del sesso orale nelle pratiche sessuali Molte persone scelgono il sesso orale come alternativa al rapportosessuale, anche con l'obiettivo di evitare i possibili effettifecondativi del rapporto completo. Va tuttavia ribadito che il sessoorale non è un metodo di contraccezione, ma semplicemente un atto sessuale che evita il contatto diretto dello sperma con la vagina.Sebbene molte persone siano disgustate al solo pensiero del sessoorale, sono però altrettante quelle che lo considerano molto piacevolee in alcuni casi lo preferiscono alla penetrazione vera e propria. Spesso questa attività è ritenuta parte integrante di quella fase che in un rapporto sessuale è detta dei "preliminari".Gli organi sessuali non sono le uniche parti anatomiche ad esseremolto sensibili e ricche di terminazioni nervose: anche la bocca, lalingua e le labbra lo sono; per questo motivo il piacere del sessoorale non si limita unicamente alla persona che lo riceve.Il sesso orale può anche agevolare la successiva eventuale penetrazione, in particolare laddove l'eccitazione che esso produce nella donna che lo riceve, ne migliora la lubrificazione vaginale, agevolando l'ingresso del pene. La pratica del sesso orale sul pene del maschio, inoltre, ne favorisce l'erezione e può essere utilmente adottata per risolvere temporanei deficit erettivi, dovuti ad es. a cause psicologiche transitorie. Tecniche Fellatio Questo tipo di stimolazione, che può portare all'orgasmo ed all'eiaculazione,non è per forza dovuto alla suzione come si può pensare, ma più soventeallo stesso meccanismo del coito genitale: il partner stimola il glandecon labbra e lingua, in genere tenendo fermo il pene con la mano oaccarezzandolo, coinvolgendo eventualmente nell'azione anche itesticoli.A questo si aggiunge il profondo coinvolgimento psico-emozionale.Secondo alcuni psicologi molti maschi considerano l'offrire ilproprio pene a pratiche di sesso orale come un accrescimento delproprio ego, ritenendo che un tale atto sia una forma di dominazionedel partner. Deep throatingUna tecnica, definita in inglese deep throating, ("gola profonda" - dal celebre film omonimo)è quella in cui l'intero pene eretto viene introdotto nella bocca.Poiché di solito il pene eretto è più lungo della profondità dellabocca, questa tecnica richiede di "inghiottirne" una parte; ciò èpossibile solo: sopprimendo il riflesso istintivo a vomitare che si genera, ad esempio, quando ci si infila un dito in gola; per eseguire il deep throating chi lo offre deve prima di tutto rilassare i muscoli faringeimentre viene gradualmente inserito il pene eretto. La posizione piùfavorevole da assumere per eseguirlo è quella inversa al partner (tipo69, per intendersi) poiché il pene eretto ha un andamento obliquo edascendente con un'angolazione di 45 gradi che risulta incompatibile conquello della gola che invece ha un andamento discendente e verticale.Qualora si praticasse la fellatio in posizione stante (per esempioinginocchiati), è indispensabile flettere il pene eretto del partnerper portarlo almeno in una posizione orizzontale. L'IrrumatioLa pratica dell'irrumatio è simile alla fellatio ma comporta lapenetrazione della bocca come orifizio passivo, rendendo la personapenetrata passivamente coinvolta, ossia con poco controllo sull'atto. Cunnilingus La vulva, in particolar modo il clitoride, viene baciatae leccata. Anche l'ingresso della vagina può essere stimolato con lalingua. Per alcune donne il cunnilingus, specialmente se ricevuto da unpartner allenato, è molto più efficace della penetrazione nel portarleall'orgasmo.Alcune persone ritengono che mormorare durante il cunnilingus (od anche durante la fellatio) aumenti la soddisfazione della partner. Il comico Sam Kinison, suggerì in un numero di cabaret, di disegnare con la lingua lettere dell'alfabeto durante il cunnilingus. Lo spunto ironico è stato ripreso anche dall'italiano Daniele Luttazzi, che parla di polinomi. Ma soprattutto é stato utilizzato nel film Cruel Intentions nel quale Ryan Phillippe seduce ed inizia al sesso una giovanissima Selma Blair recitandole l'alfabeto.L'odore, a volte pungente, del sesso della partner può risultaregradito ad alcuni (una pratica consiste nel respirare tali odori) edinfastidire altri. Una corretta e tempestiva igiene intima, in ognicaso, del resto suggerita dal buon senso in qualsiasi tipo di rapportosessuale, può evitare la formazione di odori sgradevoli, che ingenerale sono da attribuirsi alla presenza di batteri e alladecomposizione di tessuti e secrezioni. Il FacesittingIl facesitting (letteralmente 'sedersi sulla faccia') è unaforma di cunnilingus o anilingus in cui chi lo riceve ha un ruoloattivo e si siede sul viso della persona che lo offre, premendolo coipropri genitali o con il proprio sedere. Come nell'irrumatio, lapersona che offre il sesso orale durante il facesitting ha un ruoloesclusivamente passivo. Sessantanove La posizione del 69 fra due donneIl sesso orale può essere eseguito da entrambi i partner allo stesso momento, nella posizione del 69. La posizione è così chiamata perché il numero sessantanoverichiama da un lato la forma delle cifre 6 e 9 simili a personestilizzate, e dall'altro suggerisce una loro posizione affrontata ereciprocamente inversa.Ilsesso orale reciproco e contemporaneo è considerato da taluni diparticolare soddisfazione per la sua profonda valenza ideologica, inquanto rappresenterebbe un momento alto di reciprocità partneriale,durante il quale il piacere viene vissuto da entrambi i partner nonsolo in contemporanea, ma al tempo stesso come una donazione ed unaricezione. Per altri invece (che semmai lo vivono esclusivamente insenso fisico), il piacere dato e ricevuto al tempo stesso non èparticolarmente gradito, in quanto non permetterebbe di concentrarsi –e quindi di vivere intensamente – né sull'uno né sull'altro piacere,preferendo pertanto che i momenti di donazione siano alternati aimomenti di ricezione del soddisfacimento sessuale, senza mai farlicoincidere; dunque di fatto evitando il 69Le posizioni che si possono assumere durante un 69 sono: quella incui entrambi i partner sono affrontati stando distesi su di un fianco;oppure quella in cui uno dei due si dispone sopra l'altro.Nella posizione distesi sul fianco, il sesso orale può avvenire inmodo statico (nel qual caso la stimolazione reciproca avvienesoprattutto con la lingua o con le labbra); oppure in modo dinamico,quando i movimenti ritmici del bacino dell'uno o di entrambi i partnerrendono il rapporto orale simile ad un coito (nel qual caso lastimolazione è data soprattutto dal fondo della bocca e dalla gola).Nella posizione in cui uno si pone sopra l'altro, è possibilescegliere fra quella distanziata e quella ravvicinata. In entrambe ènecessaria una buona intesa fra i due partner ed una grande attenzionedell'uno verso l'altro.- Nella posizione distanziata, un partner (in genere l'uomo) si ponein ginocchio poggiando le mani a terra (“alla caprinaâ€), mentre l'altrapersona gli si distende al di sotto supina. Se non vi è una sufficienteintesa fra le due persone, la suzione del pene da parte della personasupina risulterà alquanto faticosa e spiacevole, tanto per l'eccessivaaltezza a cui esso si troverà situato, quanto per lo spazio troppoangusto esistente fra le gambe, obbligandola ad uno sforzosupplementare di sollevamento della testa, sia che voglia avvicinarsiin modo statico che in maniera ritmica.- Un'intesa perfetta fra le due parti è invece indispensabile nellaposizione ravvicinata. Infatti, mentre la persona supina èimmobilizzata dal corpo del partner che le è disteso sopra, essarischia di venire soffocata dall'immissione del pene nella sua boccache le ostruirà ogni via di respirazione. Diversamente, una grandesoddisfazione vi può essere in questa posizione per entrambi i partnerquando la grande attenzione verso l'altro ed una piena intesa reciprocaporterà dapprima la persona in posizione dominante a farsi guidare dalpartner sottostante sia nel ritmo di penetrazione da assumere (chedovrà tenere conto del ritmo di respirazione della personasottostante), sia riguardo la profondità massima possibile diimmissione del pene (oltre la quale vi sarebbe l'istintivo riflesso faringeodi rigetto); e poi assumendo queste modalità e limiti concordatiinsieme (semmai tacitamente, con piccoli gesti) per dare avvio ad unpieno, soddisfacente, intensissimo rapporto orale, molto coinvolgenteper la sua completezza ed armonia. Mormoratore (Hummer) Chi riceve la fellatio o il cunnilingus può trovare piacevole se chiesegue queste pratiche mormora o canta durante l'atto. Questoeffettivamente rende la bocca come un vibratore, anche se diversamente da un vibratore meccanico la bocca ha un lubrificante incorporato (la saliva). Un effetto simile può essere ottenuto posizionando un piccolo ma potente vibratore sotto la mascella,facendo vibrare la lingua, cosa che può essere molto piacevole se fattain piccole quantità, ma può portare all'insensibilità di entrambi ipartner se usata eccessivamente. Anilingus L'anilingus, detto anche rimming o rimjob, consiste nello stimolarel'ano con la bocca e la lingua. Tale pratica può essere gradita siadagli uomini che dalle donne, in considerazione della identica sensibilità dell'ano in entrambi i generi sessuali. Auto-stimolazione orale Auto-fellatio È il sesso orale praticato da un uomo su sé stesso: una forma dimasturbazione che consiste nello stimolare il proprio pene con lapropria bocca e lingua. In realtà, è un atto che alla stragrandemaggioranza degli uomini risulta impossibile; infatti non riesce se nonvi è la giusta combinazione di un corpo snello, di una notevoleflessibilità della spina dorsale, e di una sufficiente lunghezza delpene, necessari per compiere questo atto.L'auto-fellatio (selfsucking in inglese), laddove ricorranoquesti requisiti, può essere eseguita in diverse posizioni: stando inpiedi, stando in ginocchio, da seduti, oppure distesi supini. Di fattosi distinguono sostanzialmente due posizioni: la posizione “a Câ€, e laposizione “a Xâ€.La posizione “a C†è la più frequente, e consiste semplicemente nelflettere il torso in avanti, fino a raggiungere il proprio pene con labocca. Raramente essa viene eseguita stando in ginocchio (per laconsistenza delle cosce che urtano contro le costole inferiori), edancora meno stando in piedi (postura più faticosa). La maggior partedelle persone capaci di auto-fellatio la eseguono: stando seduti su diuna superficie piana (a terra o su di un letto) e divaricando le gambe;stando seduti su di una postazione rialzata (una sedia, uno sgabello,ecc.) nel qual caso vi è il vantaggio della spinta dei piedi chepermette un ulteriore avvicinamento del bacino; ed infine da unaposizione supina, stando sdraiati a terra o su di un letto e buttandoall'indietro le gambe come a voler fare una capriola all'inverso.La posizione “a X†è la più difficile di tutte e richiede unaestrema flessibilità, da veri e propri artisti circensi. È unaposizione “a C†dove però il corpo viene ulteriormente flesso (diremmooltre i 180 gradi), da risultare come arrotolato su se stesso. Èpossibile eseguirla solo stando supini e buttando le gambeall'indietro, facendo emergere fra le cosce prima la testa e poi tuttoquanto il torso e le braccia, ed infine bloccando le gambe rivoltateindietro facendole passare sotto le proprie ascelle. In questaposizione il mento viene a trovarsi ad altezza dei testicoli.Esistono, sparse nel mondo, associazioni di cultoridell'auto-fellatio (molte delle quali rintracciabili su internet). Ingenere esse invitano ad una grande prudenza e cautela nell'eseguirequesta pratica, poiché per chi non è predisposto, tentativi frettolosie maldestri potrebbero portare a gravi danni alla colonna vertebrale [3].La pratica dell'auto-fellatio offre diverse curiosità:Una leggenda metropolitana, probabilmente fondata sulla risaputa intensa attività erotica del poeta Gabriele D'Annunzio,ha attribuito a questo personaggio l'uso dell'auto-fellatio, resapossibile in seguito ad una operazione per la quale egli si sarebbefatto asportare due costole.Un fotografo di professione, ha fatto dell'auto-fellatio il motivoispiratore per le sue foto artistiche. Immagini in bianco e nero o acolori lo ritraggono nelle più svariate posizioni, dove risaltanettamente il suo interesse per la forma e per le linee di contorno,associati ad effetti chiaroscurali e di luminosità ricercati edecisamente raffinati[4]Sull'isola di Baligli indigeni vendono ai turisti delle sculture in legno scuro (ingenere piccole come una castagna; ma ve ne sono anche di dimensioni piùgrandi che raggiungono un'altezza fino a 20-30 cm circa) che ritraggonoun uomo corpulento a torso nudo vestito solo di un perizoma, seduto conle gambe incrociate, e con la testa abbassata fino a nascondere il visonel suo grembo; il viso è incorniciato da una zigrinatura di diecitacche, che quindi dovrebbero corrispondere alle dieci dita con lequali si coprirebbe gli occhi. Secondo alcuni il personaggio sarebbe Budda,secondo altri invece una divinità indu o malese. Quando si interroganoi locali al riguardo, le persone non vogliono pronunciarsi, forse perpudore oppure perché riguarda un loro aspetto religioso. Infatti pareche a Bali esista una setta segreta i cui aderenti praticherebberol'autospermofagia, esaurendo così in se stessi il loro ciclo vitale.L'auto-fellatioL'auto-cunnilingus Auto-cunnilingus L'auto-cunnilingus è l'auto-stimolazione orale della vagina. Solo una piccolissima parte delle donne riesce ad eseguire questa pratica sessuale. Auto-anilingus L'auto-anilingus è l'auto-stimolazione orale dell'ano. Pochissimi uomini e donne riescono ad eseguirlo. Questioni sanitarie Il liquido seminale contiene acqua, piccole quantità di sali minerali, proteine e zuccheri. Essendo una sostanza leggermente basica,può avere un gusto amaro o salmastro a seconda dell'alimentazione dellapersona; tuttavia, come tutti i fluidi sessuali maschili e femminili,non è dannoso per chi sugge, se non per quanto riguarda eventuali malattie sessualmente trasmissibili.Alcune leggende metropolitane descrivono il liquido seminale come nutriente e ricco di proteine;ciò è vero solo in minima parte, dato che solitamente la quantità diliquido seminale eiaculata è modesta e contiene meno del 5% di proteine.Nel praticare il sesso orale, alcuni esagerano nel mordere igenitali o nel graffiarli coi denti. Se il sesso orale viene eseguitocon molta veemenza è possibile provocare danni o abrasioni sia agliorgani genitali sia alle mucose orali. Malattie sessualmente trasmissibili (MST o MTS) Vi sono molte malattie trasmissibili tramite rapporti orali:il virus dell'immunodeficienza umana HIVdi cui esistono due tipologie: la più diffusa è l'HIV-1, mentre l'HIV-2è prevalente in Africa. Trasmissibile attraverso le secrezioni(vaginali o lattee) ed eventuali tagli nella bocca o in prossimità diessa;il virus del papilloma umano che genera il condiloma, delle verruche che si localizzano sul pene, nell' ano, o nelle mucose vaginali dove possono causare il carcinoma della cervice;l' herpes simplexo labialis, di cui si conoscono due tipi di virus: l' HSV-1 che produceuna infezione non genitale; e l' HSV-2 che è la causa principaledell'infezione genitale e neonatale. I pareri non sono univoci, madiversi studiosi ammettono che il virus può essere trasmesso dalleregioni orali a quelle genitali e viceversa, durante il sesso orale;il virus di Epstein-Barr, nella trasmissione della mononucleosi infettiva tramite la saliva;il Cytomegalovirus, altro sierotipo della degli herpes virus.Altre malattie virali trasmissibili sono l' Epatite virale A e l' Epatite virale B.Anche alcuni parassiti possono generare patologie trasmissibili, ad esempio:il Trichomonas vaginalis, un protozoo flagellato, trasmissibile durante l'atto sessuale, in grado di colonizzare le pareti vaginali;batteri, tra i quali il più diffuso soprattutto a livello maschile, è il Neisseria gonorrea (gonococco) che provoca la gonorreaquando infetta le pareti dell'uretra, generando risposta infiammatoriae secrezioni purulente associate a dolori o bruciori durante laminzione.Altri batteri collegati a patologia trasmissibile sono i Treponemi, di cui l'agente eziologico della sifilide,con penetrazione della mucosa e formazione di ulcera non dolorante, enelle fasi tardive provoca rush cutaneo e papule diffuse dovute allarisposta infiammatoria ed immunitaria.Tutte queste malattie possono essere evitate con l'uso delpreservativo, sia quello tradizionale che quelli appositamenteprogettati per il cunnilingus. Questi ultimi possono in ogni casoessere sostituiti dall'uso di una qualsiasi barriera in lattice (ad es.un preservativo tagliato) o anche da una semplice pellicolatrasparente, frapposta fra la bocca e i genitali femminili. Curiosità Gli esseri umani non sono gli unici animali a praticare il sesso orale. Infatti questa usanza è stata osservata sporadicamente anche nei bonobo (Pan paniscus), primati affini agli scimpanzé,i quali sono soliti utilizzare il piacere sessuale come base per irapporti sociali all'interno del gruppo, ad esempio per la condivisionedel cibo o per fare pace dopo un litigio.
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Penetrazione
Penetrazione sessuale
La penetrazione sessuale consiste, comunemente, nel
compimento fisico dell'unione sessuale fra due o più soggetti. Nel caso
di coppia eterosessuale, tale atto consiste nell'inserimento del pene nella vagina; si parla altresì di penetrazione sessuale anche nel caso di coppia omosessuale ovvero di coppia eterosessuale dedita al sesso anale; in questi casi la penetrazione consiste nell'inserimento del pene del soggetto attivo nell'ano del soggetto passivo.
Meno propriamente, il termine penetrazione può essere usato anche per descrivere il sesso orale, ovvero per la masturbazione intesa come introduzione di dita o delle mani (fisting) nella vagina o nell'ano.
Quando si parla di penetrazione sessuale ci si riferisce, infine,
anche al "sesso con oggetti" che viene praticato, ad esempio, tramite plugs, dildos o vibratori,
e quindi, in genere, all'inserimento di qualsivoglia oggetto o parte
del corpo all'interno di uno qualsiasi degli orifizi del corpo maschile
o femminile, accompagnata da sensazioni di piacere e di eccitazione sessuale.
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La Masturbazione
MASTURBAZIONE La masturbazione è una pratica autoerotica consistente nella sollecitazione manuale degli organi sessuali al fine di ottenere piacere. Uso del termine Il termine è usato anche per definire la stimolazione erotica degliorgani sessuali primari, come il pene, e secondari, come i capezzoli,che può anche effettuata sia con la mano che con taluni oggetti. Puòessere compiuta su altra persona, anche in forma di masturbazione reciproca, solitamente nel petting.Nel linguaggio colloquiale, comunque, il termine masturbarsi è spesso sostituito da espressioni volgari, spesso figurative ed immaginifiche. Al maschile, la più comune è farsi una segache estende per l'appunto il movimento del braccio quando adopera lasega a quello che produce durante l'atto di autoerotismo. Altri terminisono pugnetta (che il dizionario Zingarelli accosta all'equivalente spagnolo puñeta, e nella sua radice verbale ha quindi implicito il riferimento al pugno usato per compiere l'atto) pipa o regionalmente pippa (la cui parola in alcuni dialetti indica anche il membro virile) e raspa (termine usato per motivi analoghi a quelli di sega) . Al femminile si usa la parola ditalino (o ditale) con riferimento al dito impiegato dalle donne nella masturbazione. Etimologia del termine Il termine masturbazione deriva dal latino masturbari, ma la derivazione di questo termine è controversa: alcuni la fanno derivare da 'manu stuprare composta da "manu" (ablativo di manus, mano) + stuprare (disonorare, violare: forse da mettere in relazione con stupere, "restare stordito, stupefatto"). Altre fonti sostengono che masturbarsi deriverebbe dall'espressione manu turbare (turbare con la mano). Sebbene questo etimo sia tacciato come "falsa etimologia popolare" dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italianadi O. Pianigiani, risulta invece accettato nel dizionario Devoto-Oli.Un'altra derivazione ipotizzata è il greco "mezea" (μεζεα, "i peni") inunione al latino turbare.I modi di masturbarsi (si intende in questo caso il significatoestensivo del termine) comuni agli individui di entrambi i sessi sonoil premere e/o lo strofinare i genitali contro un oggetto, come uncuscino; inserire dita od oggetti nell'ano (masturbazione anale), e stimolare il pene o la vulva o il clitoride con vibratori elettrici, che possono altresì essere inseriti nella vagina o nell'ano. Persone di entrambi i sessi possono inoltre trovare piacere nel toccare, strofinare o pizzicare i propri capezzolidurante la masturbazione; entrambi i sessi usano a volte sostanzelubrificanti per migliorarne la qualità e renderla più soddisfacente.Una masturbazione risulta più soddisfacente se la si effettua da sedutio sdraiati.Contemporaneamente alla masturbazione è spesso pratica comune leggere o visionare materiale pornografico o lasciarsi andare a fantasie sessuali. L'attività masturbatoria può essere in alcuni casi ritualizzata: in questi rituali possono essere presenti, tra le altre, delle componenti feticiste o delle parafilie. Alcune tecniche estreme per rendere più intenso ed elaborato il piacere, sono l'asfissia autoerotica, consistente nell'impedire un apporto normale di ossigeno ed il self-bondage (legarsi da sé). Queste ultime due pratiche possono rivelarsi molto pericolose. Maschile Gli uomini sembra usino meno tecniche di masturbazione, ed anche perloro, influiscono gusti e preferenze individuali. Le tecniche usatepossono differire tra uomini circoncisie non circoncisi, dato che alcune tecniche adottate dagli uni, sonospesso dolorose per gli altri. La masturbazione maschile è chiamata ingergo "sega".La tecnica più comune, consiste nel tenere semplicemente il pene inerezione fra le dita chiuse a pugno, con una stretta analoga a quellache potrebbe essere quella della vagina, e muovendo la manoritmicamente lungo l'asta del pene fino a raggiungere l'orgasmo. Negliuomini non circoncisi, la stimolazione progressiva deriva dal movimentodel prepuzio, il quale, anche per l'azione del frenulo, copre e scopre ritmicamente il glande.Questa azione del prepuzio evita il contatto fra la mano e il glandestesso, riducendo di molto l'attrito, il quale comporta in genere unasensazione di fastidio. Per gli uomini circoncisi invece lastimolazione avviene sempre muovendo ritmicamente la pelle intorno alglande che si copre e scopre interamente: molti massaggianodirettamente il glande stesso (anche usando un lubrificante per ridurrel'attrito) e il suo bordo. Alla grande sensibilità del penecontribuisce anche le sottigliezza ed elasticità della pelle che loricopre, dello spessore di pochi decimi di millimetro, nonché la suastraordinaria mobilità rispetto al tessuto sottostante.Un'altra tecnica consiste nell'unire il dito indice e il pollice acerchio attorno all'asta del pene, circa a metà lunghezza, e muovere lapelle ritmicamente lungo l'asta, facendo nascere la sensazione dipiacere e incrementandola fino al raggiungimento dell'orgasmo edall'eventuale eiaculazione, la quale non sempre avviene, specialmente in età puberaleMolti maschi riescono a protrarre a lungo la sensazione di piacere,rallentando o sospendendo la stimolazione un attimo prima delraggiungimento dell'orgasmo, e riprendendola subito dopo, ripetendo ilciclo anche più volte. Questi soggetti, in possesso di un notevoleautocontrollo, gustano infine un orgasmo particolarmente appagante esubiscono di meno il cosiddetto periodo refrattario.Una tecnica meno comune è il giacere a faccia in giù su unasuperficie morbida, come un materasso,o un cuscino, e strofinare ilpene contro di essa fino a raggiungere l'orgasmo. Questo tipo dimasturbazione viene praticata maggiormente nella fascia di età che vadai 15 ai 18 anni visto che è anche molto meno conosciutaì;questo tipo di autoerotismo provoca quindi un maggior piacere almomento dell'eiaculazione. Altre tecniche ancora prevedono l'uso di unavagina artificiale o altro simulacro per la masturbazione.Per quanto riguarda la masturbazione ad opera del partner essa puòessere praticata con diverse parti del corpo come mani, piedi (footjob), cosce, oralmente (sesso orale) o, se il partner è di sesso femminile, con l'ausilio del seno, in questo caso è chiamata volgarmente "spagnola".Al piacere della pratica masturbatoria, in cui è coinvolto il pene,può aggiungersi contemporaneamente il piacere della semplicestimolazione dei testicolio l'anale, consistente nella stimolazione con un dito della mano liberadello sfintere anale; tale stimolazione può avvenire con il semplicecontatto o con la penetrazione del dito nello sfintere. Alcuniconsiderano, infatti, la prostata (la ghiandola che secerne il liquido seminale) come la zona di massima sensibilità erogena negli uomini. Questa può essere stimolata, come già detto, inserendo le dita o in alternativa un dildo adeguatamente lubrificati, nel retto attraverso l'ano; questa tecnica, detta postillonage porta in alcuni individui ad orgasmidi intensità notevolmente maggiore. Similmente, un partner sessuale puòoffrire masturbazione con le mani o la bocca, inserendo la lingua (rimming) o un dito ben lubrificato nel retto.Il momento dell'eiaculazione può essere controllato, indossando un profilatticodi forte spessore o un tipo specifico definito "ritardante". In ognicaso la pratica più diffusa è recarsi a terminare l'atto sul wc o sullavabo in modo tale che lo sperma emesso vi defluisca agevolmente.Inoltre molti uomini si masturbano solitamente sotto la doccia e ciòevita il pericolo di sporcare l'ambiente con la propria eiaculazione.In alternativa è possibile, all'approssimarsi del momento liberatorio,tenere in prossimità della testa del pene un fazzoletto nel qualevengano a raccogliersi gli schizzi di seme che segnanalano laconseguita soddisfazione carnale. Esiste anche una controversa tecnicadi controllo dell'eiaculazione consistente nel premere sul perineo, un punto circa a metà strada fra lo scroto e l'ano, poco prima di eiaculare: quest'azione può spingere lo sperma dentro la vescica, e a lungo termine porterebbe secondo alcuni a danni dovuti alla pressione sui nervi e sui vasi sanguigni del perineo Si dice orgasmo asciutto quello raggiunto trattenendo l'eiaculazione (o di chi è troppo giovane per eiaculare). I sostenitori del sesso tantrico affermano che tale tecnica può essere appresa e che può abbreviare il periodo refrattarioAlcuni hanno notato una connessione fra la circoncisione e lafrequenza della masturbazione. Tale relazione è tuttavia argomento cherimane assai controverso e poco esplorabile coi tradizionali metodisondaggistici. Riportiamo comunque a titolo di lettura un sondaggiocondotto su 1410 uomini nel 1992 negli Stati Uniti (Laumann),il quale sembrerebbe aver scoperto che: "Il 49% degli uomini circoncisiriferisce di masturbarsi almeno una volta al mese, contro il 34%riportato dai non circoncisi." Femminile Le tecniche di masturbazione femminile sono più numerose e più variedi quelle maschili, e sono influenzate da un certo numero di fattori edi preferenze individuali.L'immaginazionesembrerebbe rivestire un ruolo fondamentale, soprattutto nellamasturbazione femminile; infatti molte donne per goderne appieno eraggiungere l'orgasmo,hanno bisogno di dedicare un tempo considerevole ad una fase"preliminare" in cui lasciarsi andare ad evocare fantasie stimolanti.Tali tecniche includono lo sfiorare o lo strofinare la vulva e soprattutto il clitoridecon il dito indice o medio, o entrambi: questo è piacevole per lamaggior parte delle donne, soprattutto se si accarezzano allo stessotempo il seno e i capezzoli. L'inserimento di anulare e medio, perstimolare la parete interna-anteriore della vagina, consente dicomprimere il palmo della mano sul clitoride; in questo modo si modulauna pluristimolazione (interna ed esterna) che conduce a notevolicontrazioni orgasmiche. A volte una o più dita possono essere inseritenella vagina per manipolare ripetutamente la parete interna anteriore,dove è situato il punto G. Allo scopo di ottenere una migliore stimolazione possono anche essere usati degli ausili alla masturbazione, come vibratori, dildo e palline Ben Wa;per alcune donne è preferibile la stimolazione anale, in virtù dellapresenza in questo muscolo di un notevolissimo numero di terminazioninervose; nel caso vi sia penetrazione, spesso si usa del lubrificante per facilitarla.Le preferenze delle donne, sul modo e nel luogo dove masturbarsi sono varie, alcune scelgono la vasca da bagnoo la doccia, usando il flusso d'acqua tiepida per stimolare ilclitoride; altre invece cavalcano un cuscino, tenendo le gambe benallargate per stimolare il clitoride attraverso le grandi labbra e gliabiti come nel frottage.Alcune donne amano masturbarsi in presenza di altre donne, che spessole aiutano nell'azione. Se è presente un partner, può essere gradita lastimolazione con varie parti del suo corpo; la lingua solitamenteriveste in ciò un ruolo fondamentale, ma anche altre parti del corpopossono essere di gradimento, piede, gomito, naso, ecc. Alcune donneraggiungono l'orgasmo anche solo guardando i loro partner masturbarsi.Si tratta di una forma di autoerotismo emulativo. Alcune donne simasturbano inserendo nella vagina oggetti di grosse dimensioni dallaforma fallica. Al pari degli uomini, anche una percentuale di donneamano masturbarsi vedendo filmati o riviste a sfondo erotico. Ancora,alcune donne sono capaci di raggiungere l'orgasmo accavallandostrettamente le gambe e stringendo i muscoli delle cosce per creareattrito: è possibile masturbarsi in questo modo anche in pubblico,senza essere notate, anche pedalando in bicicletta, il sellino puòtradursi involontariamente in oggetto di stimolo.Alcune donne considerano ancora la masturbazione come una attività secondaria e "sostitutiva" del coito. Psicologi e sessuologisono invece concordi nel considerarla una pratica che, oltre allafunzione di fonte di piacere, ha l'importante funzione di conoscimentodel proprio corpo.Le ricerche mostrano infatti che le donne che riescono a raggiungerel'orgasmo attraverso la masturbazione sono avvantaggiate nel riuscire araggiungerlo anche nel rapporto con il partner.Raggiungere l'orgasmo con la masturbazione può essere più facile cheraggiungerlo con la penetrazione; è anche per questo motivo che moltedonne si stimolano la clitoride con le dita anche durante il rapportosessuale, oppure chiedono al partner di farlo. La masturbazionefemminile è anche chiamata con il termine "Ditalino". Stime sulla frequenza della masturbazione per età e sesso La masturbazione può avvenire sin dall'infanzia quando il bambinoscopre che l'area genitale, se stimolata, fornisce piacere, e viene cercata ancor di più a partire dallapubertà,mentre può diventare meno frequente dopo i primi rapporti con un/unapartner o con l'avanzare dell'età. È una pratica che accompagna moltiindividui per tutta la vita. Le domande sulla frequenza dellamasturbazione e sull'età in cui viene ricercata consapevolmente dairagazzi è stata posta in molti studi clinici, scolastici e in parecchisondaggi informali. Ne riportiamo uno, a titolo di semplice lettura,che ovviamente ha tutti i limiti propri dei sondaggi e delle modalitàcon i quali essi vengono effettuati (per esempio esso non fornisce unacategorizzazione demografica dei partecipanti, che sono soltanto ilettori di una rivista urbana di Toronto, né la loro storia sessuale,perciò non può rappresentare la popolazione media generale; è inoltreda considerare la tendenziale reticenza delle persone a parlare ditematiche così intime, anche quando si tratta di sondaggi anonimi).Il sondaggio in questione è del 2004 della rivista NOW di Toronto ([1])ed ha ricevuto migliaia di risposte. Esse mostrano che una schiacciantemaggioranza di maschi – 81% – ha iniziato a masturbarsi consapevolmentefra i 10 ed i 15 anni. Tra le femmine, la stessa fascia di età mostravauna più modesta maggioranza del 55%. Non è insolito tuttavia iniziaremolto prima, cosa che è più comune fra le ragazze: il 18% di esse hainiziato prima dei 10 anni, e il 6% addirittura prima dei sei.Sempre secondo il sondaggio di cui sopra:la frequenza della masturbazione diminuisce dopo i 17 anni di età:questo declino è più netto fra le ragazze e più graduale fra i ragazzi.Mentre le ragazze fra i 13 e i 17 anni si masturbano in media almenouna volta al giorno (quasi altrettanto spesso dei loro coetanei maschi)le donne adulte lo fanno solo 8 o 9 volte al mese, contro le 18-22degli uomini di pari età.sembrerebbe che la capacità di masturbarsi declini con l'età: gliadolescenti dichiarano di potersi masturbare anche sei o più volte algiorno, mentre gli uomini di mezza età fanno fatica a eiaculare ancheuna volta al giorno soltanto.Essendo il tema principale della sessualità infantile, la masturbazione è stata osservata in bambini molto piccoli. Nel libro Human Sexuality: Diversity in Contemporary America, di Strong, Devault e Sayad, gli autori precisano che unbimbo può ridere nel suo lettino mentre gioca con il suo pene eretto(sebbene non eiaculi). Le bambine a volte muovono ritmicamente i lorocorpi, quasi con violenza, apparentemente sperimentando un orgasmo. Sulle leggende circa gli effetti positivi o negativi sull'organismo Esistono molte voci e leggende in gran parte delle culturesu questa pratica, che possono essere dirette ad incoraggiarla (sipensi ai riti di alcune popolazioni africane che pensano di rendere piùfertile la terra spargendovi sopra il proprio seme) o anche al fine discoraggiarla. In quest'ultimo caso non di rado sono state spacciatecome verità assolute, dicerie assolutamente prive del minimo fondamentoscientifico oggettivo, nei più svariati periodi storici o culture.Questo fenomeno è da mettere in relazione anche al grado di controlloche la morale di ogni epoca specifica rivestiva sui comportamenti delle persone nei vari momenti storici, luoghi, "strati sociali".Per citare due esempi tradizionali, la masturbazione porterebbe alla cecità, o ad incurvamenti della colonna vertebrale (forse in riferimento al tentativo di auto-suzione del pene).Tali tesi trovarono tra i loro sostenitori il medico inglese Bekker che nel 1771 pubblicava il libro dal titolo: Dell'onania, ovvero dell'odioso peccato dell'auto-polluzione con tutte le sue logiche conseguenze in entrambi i sessi; con suggerimenti spirituali e medici, e il medico svizzero calvinista Samuel Tissot il quale nel 1760 pubblicava un trattato sulle malattie prodotte dalla masturbazione. Autori come Rousseau e Voltaire assunsero posizioni analoghe.Negli Stati Uniti uno dei maggiori oppositori della masturbazione fu il medico John Harvey Kellogg (l'inventore dei Corn flakes) che sostenne l'alimentazione a base fibre come lotta all'autoerotismo da lui definito "crimine abominevole".[1]In realtà non è stata provata nessuna influenza negativa della masturbazione sulla salute fisica. Da uno studio [2] svolto da un gruppo di ricerca australiano, condotto da Graham Giles presso il Cancer Council Victoria di Melbourne, e pubblicato il 16 luglio 2003 sul British Journal of Urology,è invece emerso che eiaculare almeno cinque volte a settimana,soprattutto in giovane età, porta ad una riduzione del rischio dicancro alla prostatafino al 65 per cento. Lo studio ha indicato inoltre che le eiaculazioniraggiunte tramite masturbazione sarebbero più efficaci per laprevenzione rispetto a quelle raggiunte in seguito alla penetrazione,perché in quest'ultimo caso potrebbero venire trasmesse malattie cheaumentano il rischio di cancro. Considerazioni dal punto di vista della psicologia La masturbazione è genericamente considerata, soprattutto nella fase della pubertà, un mezzo per prendere confidenza con i cambiamenti del proprio corpoe acquisire familiarità e coscienza di sé, oltre che, ovviamente, unmodo per ricavare puro piacere. In quest'ottica, di tagliopsicologico-educativo, la conoscenza di sé derivante dallamasturbazione può costituire una buona base di partenza per ottenere unmaggiore soddisfacimento anche nei rapporti con i partner.L'assoluta preferenza della masturbazione al rapporto, così come la masturbazione compulsiva (al pari di tutte le pratiche che assumono connotati compulsivi) in particolare nell'età adulta, sono spesso sintomo di un disagio psicologico o di difficoltà relazionali e sessuali. Aspetti religiosi Nell' ambito Cristiano la masturbazione è condannata come attoimpuro in particolare modo dalla chiesa cattolica e dal mondoevangelico pentecostale, fra le poche organizzazioni religioseCristiane ad accettare la masturbazione come un normale comportamentodell' uomo c' è l' unione delle Chiese Evangeliche Valdesi e Metodistee la Jesus family(ex bambini di Dio) che non considerano un peccato lamasturbazione. La masturbazione nella storia La prima testimonianza della masturbazione risale a 28000 anni fa, infatti nel 2005 fu trovato in Germania, nella caverna di Hohle Fels, un fallo di pietra levigata risalente a tale epoca probabilmente utilizzato come dildo.Nella religione degli antichi egizi il dio Atum, attraverso la masturbazione, facendo uscire il proprio sperma, diede vita ai primi esseri viventi.Tra gli antichi greci, invece, la masturbazione era considerata un atto naturale. Il filosofo Diogene il Cinico, addirittura si masturbava in pubblico. Galenodi Pergamo, invece, consigliava agli uomini di masturbarsi per regolarela produzione dei liquidi corporei ed alle donne per curare i disturbinervosi.
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Erotismo
Erotismo
Fernande - foto di Jean Agélou (1878-1921)
La parola erotismo, da Eros, divinità greca dell'amore, indica le varie forme di manifestazione del desiderio erotico che ci attrae verso qualcuno o qualcosa.
Secondo Platone (Simposio), nel momento in cui ne sentiamo la mancanza (desiderium in latino), l'oggetto erotico ci attira verso di sé con la forza di una calamita. Nella teoria freudiana, invece, il desiderio erotico è concepito come libido, ovvero come un impulso fondamentale che muove l'essere umano verso la ricerca del piacere. L'oggetto erotico, quindi, in questo caso è investito eroticamente come potenziale fonte di soddisfazione della pulsione.
Si può pertanto provare attrazione erotica, spirituale e fisica insieme, per una persona dell'altro sesso o del proprio, ma anche per la sua rappresentazione (vedi ad es. la leggenda della statua di Pigmalione).
L'erotismo può altresì esplicitarsi in forme e attività non
direttamente connesse al suo appagamento concreto, ovvero mediante l'immaginazione o la fantasia. In questi casi esso può concretizzarsi in veri e propri prodotti artistici o intellettuali, come la fotografia, la letteratura, il cinema, la pittura, etc.
Va distinto l'erotismo dalla pornografia:
nell'erotismo infatti è importante e rilevante la presenza di un
vissuto emotivo, laddove la pornografia si caratterizza per la netta
separazione fra la sessualità, esibita nella sua crudezza, e il sentimento amoroso, che ne è perlopiù escluso.
Esiste una copiosa letteratura erotica scritta in genere da e per gli uomini (anche le poche donne che ne scrivono, si rivolgono in genere ad un pubblico maschile);
negli ultimi anni si è assistito tuttavia al crescere dell'interesse
femminile per questo tipo di letteratura, probabilmente in relazione al
mutamento dei costumi (liberazione sessuale) avvenuta a partire dalla seconda metà del Novecento nella cultura occidentale.
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La Sessualità
La Sessualità La sessualità è un aspetto fondamentale del comportamento dell'essere umano che comprende quegli atti (finalizzati alla riproduzione, alla ricerca del piacere ma anche sociali) che si sono sviluppati in relazione alle proprietà tipiche dell'apparato riproduttivo.Infatti l'ambito sessuale investe in modo massiccio tutta l'evoluzionee la crescita dell'individuo e coinvolge tutta la sua vita relazionale.Il termine "sessualità" è riferito anche agli aspetti psicologici, sociali e culturali del comportamento sessuale umano, mentre col termine "attività sessuale" ci si riferisce più specificatamente alle pratiche sessuali. Sessualità umana Identità di genere Prima che in relazione all'atto sessuale vero e proprio lasessualità dell'individuo comprende tutti quegli aspetti chedifferenziano i maschi (uomini) dalle femmine (donne).Infatti ogni individuo fin dalla nascita è accolto e trattato anchein base alla sua appartenenza biologica ad uno dei due sessi ecrescendo si costruisce un'identità sessuale in base ai rapporti conl'ambiente e culturale in cui è inserito.Tutte le sue relazioni con gli altri si impostano in base al sesso, anche prima di raggiungere la maturità sessuale.Una divisione basata sull'identità di genereè più complessa di una basata semplicemente sui comportamenti sessualiin quanto l'identità dell'individuo è più difficile da definire ed ogniessere umano ha una concezione diversa della propria identità sessualee del ruolo di genere che può derivarne.Possiamo comunque distinguere:MaschiFemmineIntersessualiTransessualiTransgenderLa sessualità umana può essere inoltre concepita come una partedella vita sociale degli uomini, governata da regole di comportamento edallo status quo.Così, si dice, la sessualità influenza le norme sociali e la societàper converso influenza i modi in cui la sessualità può essere espressa.Dall'invenzione dei mass media, film e pubblicità hanno dato alla sessualità maggiori opportunità di modificare l'ambiente in cui viviamo. Modelli sociali Pur partendo sempre dai due generi sessuali, società diverseadottano modelli sociali molto diversi tra loro, per esempio nellagestione della (patrilinearità o matrilinearità), della società (patriarcato o matriarcato) nella distribuzione del lavoro, ecc.Tali differenze riguardano il modello stesso. A seconda del numero di persone coinvolte nella relazione sessuale, abbiamo:MonogamiaPoligamiaPoliandriaPoliginia Educazione sessualeL'Educazione sessualeè l'introduzione di argomenti legati al sesso in un contesto educativo.Negli Stati Uniti, praticamente tutti gli stati occidentali hanno delleforme di educazione sessuale, ma di varia natura. In alcuni statieuropei, l'età appropriata per l'educazione sessuale spesso comincia inetà pre-scolare, mentre in altri stati è l'adolescenza, o addiritturala tarda adolescenza. L'educazione sessuale copre un grande campo diargomenti, da “da dove vengono i bambini?â€, alla contraccezione,le malattie legate al sesso, e le implicazioni sociali e psicologichelegate alle relazioni sessuali, comunque riguardanti la prevenzione egli aspetti "relazionali". In Italia poco o niente si parla di qualitàdella vita sessuale, delle pratiche erotiche e delle "fantasie" ad essa connesse. Sono pubblicati manuali in merito, di cui il più noto è di certo il "Kama Sutra". Influenze sociali Il comportamento sessuale umano è in molti individui influenzato, opesantemente compromesso, dalle regole della cultura in cui l'individuovive. Esempi di queste norme sono la proibizione di rapporti sessuali prima del matrimonio, o contro l'omosessualità, o altre attività, poiché le religioni proibiscono tali attività (vedi tabù).A volte, se non nella maggior parte dei casi, questi comportamentiindotti culturalmente, non riflettono le naturali inclinazioni sessualidell'individuo. Coloro che desiderano esprimere una sessualitàdissidente sono spesso forzati a formare subculture all'interno della cultura principale. In altri casi, forme di sessualità possono svilupparsi in un feticismo o alternativamente svilupparsi come forma di disordine psichico o parafilia Tipi di sessualità Una prima e relativamente semplice divisione può essere basata sulleinclinazioni sessuali, in primis sul genere sessuale verso cui si provaattrazione:AsessualitàBisessualitàEterosessualitàOmosessualitàSi definisce invece castitàl'astinenza sessuale temporanea o definitiva, assunta come forma diimpegno di solito dovuto a motivazioni di tipo morale o religioso (ades. celibato ).Tuttavia oltre al sesso del partner, molti altri aspetti possono caratterizzare la vita sessuale degli esseri umani.Alcuni comportamenti sessuali sono considerati patologici, altrisono vietati da alcune legislazioni, altri (più o meno bizzarri, più omeno diffusi) costituiscono un esempio della varietà comportamentaleumana. Elenco di pratiche sessuali MasturbazionePenetrazioneSesso oraleSesso analeFeticismoBDSM Caratteristiche dei rapporti sessuali Le caratteristiche dei rapporti sessuali variano in società eperiodi storici diversi. Tra i fattori da considerare l'età del primorapporto sessuale, la prosecuzione dell'attività sessuale in etàavanzata, la frequenza dei rapporti sessuali, ecc.
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Che bello essere l\'amica di noemi
diversi anni fà, con un collega di lavoro, girando per un mercato rionale notammo che tutto ciò che era femminile costava poco.
Lui dice:" Vedi con poco una donna veste ed è tutta sculettante"
" Come sono fortunate! Non vedi ad esempio le scarpe che belle e come costano poco?" Esclamai io convinto
Sento alle mie spalle una dolce vocina che dice:" Chi ti vieta di acquistarle ed indossarle visto che ti piaciono tanto?" Mi giro e vedo una Dea nera tutta sinuosa che sorride. Resto inbambolato mentre ol venditore dice:" Non ha più l'età per farlo!"
Lei gli risponde:" é giovane ancora e poi si è donna anche ad ogni età , basta sentirsi tale." E continua convinta:"Dai che numero calzi?"
arrosendo dico:" il 41"
Lei ne prende ben 4 di quelle che secondo lei sono per il mio piede e mi invita a provarle................................. Non sò, ancora oggi cosa mi, prese ma le provai e provai a camminare mi sentivo bene con quelle scarpe e Lei contenta prese quelle che meglio andavano e le acquisto, poi mi disse: " Dai segnato ol mio telefono e chiamani vedrai..............."
Il venditore sorridendo aggiunse: "hai rimorchiato telefonale..........."
Non dissi nuilla ma passai un paio di giorni infernali ed alla fine telefonai e Noemi tutta contenta mi chiese se ero libera subito di raggiungerla da lei. Feci finta di non aver capito che mi aveva detto "Libera" e la raggiunsi.
Cosi Noeni da subito si rivolse a me esclusivamente al femminile e mi insegno come camminare naturalmente sui tacchi e come ne acquistai la padronanza assoluta volle depilami e truccarmi come lei facendo chiaramente ben capire che il suo uomo voleva un'altra puledra e che lei voleva che quella fossi io.
Mormorai, poco convinta,:" Ma son maschio"
Lei mi condusse allo specchio e mi fece vedere la creatura che ero lì riflessa.
Senti la porta che si apriva ed un vero bronzo di riace chiedere:" che
bella puledra di razza hai per amica Noemi!"
"Nik è Luana ed è una puledra vergina da poche ore prima era una nullità mentre ora è bella almeno come me!"
Nik mi trascinò a letto e li divenni femmina convinta perchè Lui volle che io li soddisfassi ben bene e che volessi essere anch'io, come Noemi, la sua femmina.
Così è stato ed oggi sono solo Luana ed insieme a Noemi mi spupazzo
Nik ma ovviamento faccio la puttuna come Lei.
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16 years ago
lunapass,
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Oscenamente femmina
Scopata. Riempita violentemente. Colmata in ogni anfratto. Devo sentirmi femmina. Il mio sangue grida il bisogno osceno che agita la mia anima e colora le mie cosce. Mi guardo allo specchio. Vorrei mi bastasse quel pugno che ritmicamente colma la mia …america. Ma non basta. Anzi. Pulso contro le mie stesse dita. Insoddisfatta. Smaniosa. Mi manca l’aria. La stanza mi soffoca. Devo uscire. Andare per le strade. Vagare e fermarmi. In attesa evidente della preda. A caccia bella signora. E’ giunta al stagione. Hanno aperto le gabbie. Oddio deliro. Non riesco a mettere in fila un pensiero lucido con l’altro. Ondeggio in preda ad un languore che mi spossa. Cerco nell’armadio una vecchia gonna nera al ginocchio. La camicia bianca, sbottonata fino al solco dei seni, e lui, un bustino di vernice nera, che ho recuperato su una bancarella di Piccadilly Circus, anni fa. Mai messo. Ma oggi è il giorno giusto. Tacchi a spillo, giacca di pelle e volo fuori. Niente auto. Cammino ondeggiando sui tacchi. Ad ogni falcata sento le cosce sfregarsi e la fica rispondere pulsando. Devo trovarlo in fretta o non sarò più capace di discriminare.
Mai che ce ne sia uno a portata di mano, quando davvero ti serve. Cazzo. Non riesco a pensare ad altro. La cappella rosea gonfia di voglia. L’asta ondeggiante. La durezza pulsante tra le mie labbra. E poi quello sbattere ritmico, violento, senza cura e attenzione. Il suo peso addosso. Il suo odore che mi avvolge, i denti sul collo e la voce che mormora nell’orecchio quella parola…Un rivolo scivola lento lungo la mia coscia nuda, resisto a stento alla tentazione di sollevarmi la gonna e assaggiarlo.
Il clito pulsa prepotente. Ne ho bisogno. In questo momento ho tutta la più profonda comprensione per quanti in preda ad una crisi di astinenza compiono i gesti più assordi. Al bisogno non si comanda. Io al mio nemmeno ci provo. Raggiungo una vecchia pasticceria del centro, locale noto per la fauna a pagamento, che vi circola. Ma anche se potrei e, a volte, l’ho fatto non è questo che sto cercando stavolta. Lo oltrepasso mi dirigo, svelta, verso piazza Scala. Mi siederò davanti ad una coppa di crystal nel foyer di quel vecchio albergo pieno di charme. Devo riordinare le idee. Studiare un piano. Trovare alla svelta la mia preda. Il cameriere non riesce a staccare gli occhi dal mio culo mentre lo precedo al tavolo. Ondeggio, seduttrice oscena della mia stessa voglia. Mi siedo e mi attacco al bicchiere di crystal come se davvero potesse placare la mai sete. Illusa. Mi guardo intorno da dietro la coppa di cristallo. Non c’è un solo maschio. Tanti piccoli insignificanti omuncoli incravattati o meno, ma nemmeno un maschio. Il clito ripulsa tra le mie cosce accavallate quasi potessi correre il rischio di dimenticarmi di lui. Non posso arrendermi. L’america non funziona. Ho bisogno di cazzo. Lascio una banconota sul tavolo e esco. Il sole mi accarezza. Questa città puttana a primavera fiorisce come un’orchidea, offrendosi sfrontata in tutte la sua riposta bellezza. Cerco una sigaretta nella borsa mentre procedo rapida verso i giardini. L’accendo e aspiro avida. La panchina all’ombra della rilucente statua del vecchio Montanelli è la mia preferita. Il fascino della lettera 22, probabilmente. Mi siedo. Il punto di osservazione è perfetto, accavallo le gambe. Chiunque passi ha una visione precisa delle mie…intenzioni. E ne passano diversi. Sono quasi decisa a tornare alla pasticceria e a mettere fine a questo tormento, quando…
Dalla curva del viale sbuca un ragazzo, perché è questo, solo un ragazzo. La maglietta sudata gli aderisce al torace. Il suo odore di maschio mi stordisce. I nostri occhi s’incrociano. Mi spoglia con lo sguardo, quasi compiaciuto di quello che vede. Fottiti penso anzi meglio vieni a fottermi. E’ pieno giorno. Bambini vocianti si spargono tutto intorno a noi sui prati. Voci di mamme e di nonne colorano l’aria profumata. Le ignoro. Mi avvicino alla mia preda. Lenta. Il ragazzo si è fermato. Ha una posa da sbruffone, provocatoria, il bacino proteso in avanti sotto i pantaloni della tuta che gli cadono sui fianchi snelli, scoprendo quella striscia di pelle abbronzata in cui non vedo l’ora di affondare le unghie. Lo afferro per i glutei e lecco un rivolo di sudore che gli cola sulla gola. Il clito si contrae spasmodico. Un calore vischioso scivola lungo le mie cosce. Il ragazzo infila prepotente una mano sotto la mia gonna. Non riesco a pensare. Sento. La ruvidezza della corteccia dell’albero contro cui mi ha spinto. La forza maschia delle sue mani, che affondano nel mio calore. Pulso contro quelle dita che mi dilatano senza riguardo alcuno. Il tacco affonda nel suo polpaccio. Mi guarda negli occhi. Non abbiamo ancora detto una parola, non che ce ne sia bisogno. Gli sguardi parlano con tutta l’eloquenza del caso. Sostengo il suo mentre gli faccio scivolare il cazzo fuori dalla tuta. Mi riempie la mano. E’ un attimo. Ora la corteccia scortica la pelle delicata dei miei capezzoli mentre l’uccello del ragazzo affonda nella mia carne avida. Assecondo il suo ritmo violento. Le sue mani artigliano i miei fianchi rotondi. Il mio culo è incollato al suo bacino. Il clito sfrega contro le palle gonfie. Godo. Pulso stringendolo dentro la mia fica fradicia. Ancora e ancora. Ansima nel mio orecchio quella parola…Troia: strano, come cinque lettere possano racchiudere un mondo di voluttuoso piacere. Esplodo mentre mi tappa la bocca con un bacio violento. Mi morde le labbra alla ricerca del sangue. E mi riempie. Stringo i muscoli del bacino mentre i fiotti mi colmano di calore vischioso. Rimaniamo senza fiato, abbandonati contro la corteccia di quel l’albero che chissà quanti incontri così ha visto. Il ragazzo sfila un fazzoletto candido dalla tasca della tuta e me lo passa tra le cosce. Un sussurro: “Lo conserverò!!”. Lo afferro per l’elastico della tuta e gli infilo nell’inguine il mio biglietto da visita, che ho pescato alla rinfusa dalla tasca della giacca.
“Au revoir”. Mi allontano, guardando l’orologio, è tardi. Devo ancora andare a casa a recuperare l’auto e correre a prendere il mio cucciolo all’asilo. La città intorno a me ritorna a fuoco. Sorrido.
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16 years ago
admin, 75
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La mia prima volta
Era oramai da tempo, dalla mia adolescenza, che le mie fantasie sessuali vogevano verso Mario, quell' amico di famiglia oramai anziano (64 anni) e tralaltro non piu' bellissimo, anzi piuttosto bruttino, non piu' in forma (95 kg) e piuttosto stempiato.
Che dire..... una bella 18 enne di solito ambisce ad altro.
Invece in testa avevo solo lui e sognavo il giorno che lui si sarebbe accorto di me.
Di occasioni ne potevo avere a migliaia, poiche' gia' da un paio di anni passava a prendermi a casa per portarmi in campagna nel suo terreno per dargli una mano.
Ultimamente per cercare di rompere il ghiaccio gli facevo domande maliziose e mi facevo raccontare delle sue prestazioni con la sua bellissima moglie 40 enne.
Si era cominciato ad aprire e con apparente eccitazione mi raccontava i dettagli.
Poi alle sue domande sulle mie ragazze tagliavo corto dicendo che ancora non volevo pensarci.
Oramai non aspettavo altro che programmare nei minimi dettagli il giorno del mio assalto.
Per una settimana ho programmato nei minimi dettagli la situazione.
Ero stata in un sexy shop ed avevo aquistato una bellissima parrucca nera tipo Valentina, un miniabitino in pelle rossa aderentissimo aperto sui lati ed accollato avanti con vistosa scollatura sul retro.
Reggiseno con tettine in silicone taglia 3 e per sotto delle bellissime autoreggenti nere, perizomino mini nero, e scarpe nere con tacco alto tipo decolte'.
Con la scusa di fare un regalo alla mia (inesistente) ragazza, sono andata in profumeria ad aquistare trucchi, rossetto e tutto l' occorrente per farmi bella.
Arriva il fatidico giorno, preparo il tutto in uno zainetto ed attendo con il cuore in gola il suono del citofono.
Momenti interminabili, finalmente arriva.
Scendo di corsa e salgo sulla sua auto e ci dirigiamo verso il suo terreno.
Finalmente arriviamo e Mario si dirige prontamente ad iniziare i preparativi del lavoro.
Io invece entro prontamente nella casetta di legno con piccolo porticato esterno, e chiudo la porta.
Entro nella stanzetta da letto, poggio le mie cosine sul letto matrimoniale (dove lui spesso scopava con la moglie) e inizio a truccarmi davanti allo specchio.
Finalmente dopo 30 minuti sono gia' pronta e comincio ad aspettare sdraiata sul letto che non vedendomi venga a cercarmi.
Lo vedevo dalla piccola finestrella, petto nudo intento nel suo lavoro e sembrava di me proprio non pensare.
Atteso invano per altri 15 minuti decisi di passare all' attacco.
Aperta la porta, comincio a passaggiare ancheggiando e con fare sexy avanti e indietro sotto il piccolo porticato in legno.
Lo vedo girarsi verso di me, con lo sgardo incredulo e dopo qualche esitazione comincia ad avvicinarsi.
Avevo il cuore in gola, ma l' eccitazione saliva ad ogni suo passo fino a che raggiuntami mi ha abbracciato forte forte e baciata sulla bocca con passione.
Sentivo le sue mani ruvide sollevare la mia gonna cortissima e palpeggiare le mie natiche.
Sentivo le sue dita entrare dolcemente nel mio culetto.
Ero felicissima, per la prima volta mi sentivo donna pronta ad esaudire le richieste del mio uomo.
A quel punto mi ha preso per mano e siamo rientrati insieme nella casetta.
Davanti al piccolo cucinino ho cominciato a sbottonargli i pantaloni, e inginocchiatami a Lui ho cominciato a masturbarlo.
Sentivo il suo cazzo nonostante l' eta' diventare duro come una pietra.
Non era grandissimo (nella norma) e a me piaceva molto.
Con fare un po' autoritario mi ha spinto la faccia sul suo pene e cosi' ho cominciato a leccarlo ed ingoiarlo con una foga mai vista.
Mi gridava che ero una puttana, e che non vedeva l' ora di montarmi come una vacca.
Purtroppo la sua sorpresa e la sua eccitazione ebbero il sopravvento.
Mi trovai dopo pochi minuti il suo caldo liquido sul mio viso e su tutto il mio vestitino con getti forti e intermittenti.
A quel punto mi sono rialzata, asciugata, risistemato il trucco e ci siamo addormentati abbracciati teneramente nel suo lettone.
Ne e' nata una bellissima relazione durata fino ai miei 20 anni.
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16 years ago
admin, 75
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Vapore
Piove, quella pioggia fina e leggera che non smette mai, nell'aria c'è la nebbiolina che intristisce. E fa freddo, perchè sarà pure primavera, ma qui fa sempre freddo. Lo sento sulle gambe, sotto la gonna. Eppure il riscaldamento della macchina è acceso.
Non vedo l'ora di arrivare a casa, buttarmi sul divano, rintontirmi di tv, fare una lunga doccia prima di andare a dormire; ma qui sono tutti fermi, forse è successo qualcosa, speriamo non si sia fatto male nessuno. Quello davanti a me scende, si avvicina e mi dice che è meglio spegnere il motore o cambiare strada, ne avremo per una mezz'ora, c'è un camion di traverso.
Ringrazio, chiudo il finestrino prima che entri altra aria gelida. Spengo il motore, tanto di strade alternative non ne conosco. Chiudo gli occhi, cercando di non pensare al tempo e la mia mente vaga....
Affiorano ricordi, visi, mani, corpi, appena visti o conosciuti bene. Tutto è sbiadito, come se la nebbiolina fosse anche nella mia mente.
Ecco Marco, quel rozzo spaccone delle scuole medie, che ti metteva una mano sul sedere e se lo tirava fuori proprio davanti a te.
E come si chiamava quella signora sulla cinquantina che faceva la doccia nuda in piscina? Boh, una volta me lo disse, ma non ricordo. Ricordo solo che era obbligatorio farla in costume la doccia.
E la nebbiolina che usciva dalla sala docce sembra così simile a quella fuori adesso...
Quel tesoro di Nicola, la sua paura di farmi male la prima volta che facemmo l'amore, ma che bravo che era poi....
Di quanti non ricordo più il nome? E per quanti non ricordo più di esserci stata a letto?
Quante cose ho fatto.... quante volte lì per lì me ne pentivo... come quando abbordai un signore in discoteca, fuori posto in mezzo a tanti giovani, lui sui 45. Chissà che mi passava per la testa quando gli ho chiesto di accompagnarmi a casa e, a metà strada gli ho detto di accostare: non fece neanche in tempo a spegnere il motore, che già glielo avevo preso in bocca...
So di essere piacente, so come mantenermi in forma, so cosa piace, agli uomini così come alle donne. Una volta un ragazzo mi chiese se per caso avevo voglia di provare a lavorare nel mondo del porno. Dissi di no e ancora oggi non lo farei: però sarei brava.
Suonano da dietro, le macchine si sono mosse di qualche metro, mando a quel paese quello dietro e vado avanti anche io.
La pioggia non smette. Quasi quasi stasera chiamo Desiree, è un po' che non la sento. Domani potrei passare al alvoro da Antonio e vedere se è libero il pomeriggio, lui si che ci sa fare.
E magari sotto la doccia ci rimango mezz'ora, così nel bagno rivedo la stessa nebbiolina che c'è adesso. E quel vapore nasconderà i pensieri, quelli normali e quelli sporchi. E nasconderà alla mente la mia mano che mi scorre addosso e tra le gambe.....
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16 years ago
moni74,
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Avventura d'estate
Carissime Coppie, che praticate lo scambio e volete la partecipazione di un singolo nei vostri giochi di coppia e vi confido l’esperienza che ho avuto in merito. Ecco ve la racconto risale all’estate scorsa ritornando dalle vacanze: “Arrivo alla stazione diciamo,di Milano Centrale, alle 21 del 26/08/2006 era di sabato, mi avvio verso la biglietteria dell’autostradale per fare il biglietto dell’autobus per…… ,noto che davanti a me c’è una coppia che faceva la stessa cosa li per li non gli do importanza. Mi reco alla fermata dell’autobus sistemo i bagagli e prendo posto nell’ultima fila,dopo un po’ entra anche la coppia che era alla biglietteria,vedo lei che salendo i gradini aveva una minigonna mozzafiato e delle calze autoreggenti. Prendono posto quasi vicino a me e io stanco dal viaggio stavo quasi prendendo sonno e lei credo senza volerlo o con una scusa mi pestò un piede mi chiese scusa e prese posto,l’autobus pian piano si riempì quasi tutto e alle 21.15 partì. Gli altri viaggiatori scesero tutti alle varie fermate rimanemmo io e la coppia in una curva lei emise un piccolo urlo di spavento e mi rifece svegliare,notai che lui leggeva una rivista che sul momento non capii cosa fosse poi vidi che era Fermo Posta e lui ogni tanto che la sfogliava gli toccava le gambe e lei si mordeva le labbra per l’eccitazione poi lei gli fece notare che ero sveglio e lui fece finta di niente e continuò. Dopo un po’ mi chiesero come mi chiamavo e io feci altrettanto e dove dovevo scendere e io gli risposi a……… allora lui mi disse se volevo potevo scendere con loro alla fermata,di Capriate, perché loro avevano parcheggiato lì la loro auto perché, il loro paese non era incluso nelle fermate dell’autobus, e per bere qualcosa insieme e dopo mi avrebbero accompagnato loro, capii cosa volevano e accettai. Lei Lilly 42anni,alta 1,75,bionda,terza di seno,ben fatta tutte le curve al punto giusto,lui Tony, 55anni alto 1,80,brizzolato. Appena scesi presi i bagagli e mi invitarono a salire sulla loro auto appena saliti si diressero verso un bar di loro conoscenza e mi offrirono da bere poi mi fecero delle domande se avevo fretta di rie-ntrare e se mi aspettasse qualcuno gli risposi di no . Finito di bere salimmo di nuovo in macchina io presi posto di nuovo sul sedile posteriore e lei con sommo stupore si sedette vicino a me,allora lui ripartì,mentre stavamo parlando di come avevamo passato le vacanze lei incominciò a toccarmi la patta e il mio cazzo divenne subito duro allora lei si tolse lo spolverino e lasciò fuori le gambe e le allargò facendomi notare che aveva uno slip (tipo tanga o perizoma aperto sul davanti) nero tagliato nel mezzo che metteva in risalto le labbra della sua fica. Mi chiese se mi piaceva e se la volessi leccare non me lo feci ripetere due volte poi quando fu eccitata me lo cominciò a succhiare con avidità e dopo mi venne sopra divaricando le gambe fu una chiavata bellissima che piacque a tutti e due il marito intanto si stava facendo una sega vedendo quella scena. Poi arrivati a casa loro mi dissero se volevo fare una doccia e mi invitarono a passare la notte da loro accettai io e lei andammo nella camera da letto lui invece in una cameretta e chi dormi ne facemmo ancora due o tre e poi per modo di dire ci riposammo. La mattina prima di salutarci lei mi preparò la colazione e mentre me la stavo gustando lei si mise sotto il tavolo e mi cominciò a fare un pompino poi quando vide che mi diventò duro disse che voleva essere presa di nuovo allora la misi alla pecorina,la feci appoggiare al tavolo e la penetrai e in quella posizione gli chiesi se lo voleva anche nel culo e lei mi rispose di si gli misi un pò di burro e la penetrai. Finito tutto questo mi accompagnarono come stabilito, alla fermata dei taxi ci salutammo e ripartirono mi dissero che ci saremmo rivisti e cosi fu”. Spero che questa avventura che mi è capitata sia di vostro gradime-nto e che se un domani ci conosceremo di persona potremmo rifarla con voi. Ciao, Angelo.
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16 years ago
admin, 75
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Iniziazione di juliet - parte 1° - incontro al bar
“Cosa desidera signore?” mi domandò con tono professionale il cameriere.
Come molti camerieri nei bar del centro aveva i pantaloni neri e la camicia bianca. Osservandolo rapidamente prima di rispondergli, notai che aveva il colletto sporco ed i capelli unti, il che mi diede un senso di disgusto. Non sopporto le persone poco pulite e che tendono a coprire i propri odori corporei con profumi o deodoranti.
“Se non le dispiace aspetterei una persona, prima di ordinare. Anzi le chiederei un favore. Dovrebbe arrivare una ragazza che le chiederà di indicargli il signor Kràtesis. La conduca qui da me subito.”
“D’accordo, nessun problema signor Kràtesis” rispose il cameriere.
Se ne tornò verso il bancone del bar ed i continuai a leggere il mio giornale tranquillamente solo in una saletta appartata del locale.
Un articolo parlava di pratiche “perverse” in aumento: dall'esibizionismo al voyeurismo, dal feticismo al travestitismo, dal sadomasochismo alla zoofilia, dandogli una connotazione negativa che lascia intendere deviazione, degrado, aberrazione, ribrezzo, ripugnanza e schifo. Tali conclusioni moraliste e facilone mi lasciarono indignato. Il mio pensiero mi trova più vicino a Freud che smontò questo luogo comune con un'affermazione a prima vista sconvolgente: "L'onnipotenza dell'amore forse non si rivela mai con tanta forza come in queste sue aberrazioni".
“Signor Kràtesis, ecco Juliet, la ragazza che aspettava.” Si rivolse a me il cameriere, distogliendomi dalla lettura del giornale e andandosene subito dopo.
“Buongiorno signor Kràtesis” disse Juliet con voce intimidita.
“Buongiorno a te Juliet” le risposi con tono deciso porgendole la mano.
Juliet mi prese la mano e avvicinandola alla sua bocca la baciò, accennando appena l’inchino.
“Siediti” le ordinai. “Come ti senti?”
“Sono un po’ agitata ed eccitata signore. E’ mezz’ora che giro intorno al bar e non mi decidevo ad entrare. Anzi mi scuso umilmente del ritardo.”
Era visibilmente agitata e mentre mi parlava teneva lo sguardo basso in segno di soggezione. Giovane, 28 anni, di aspetto tipicamente mediterraneo, Juliet indossava un miniabito rosso di lino e dei sandali con tacco almeno di 8 cm. Era alta circa 165 cm, lunghi capelli neri lisci, occhi verdi, labbra carnosette, pelle olivastra. Era carina, un “tipo” diciamo.
“Bene, lo vediamo subito se sei eccitata. Ora vai subito in bagno, ti sfili le mutandine e me le porti!” le ordinai.
Juliet sembrò per un attimo voler controbattere il mio ordine, ma poi si alzò senza aprir bocca e si diresse verso il bagno delle signore. Si sfilò le mutandine e controllò se fossero bagnate dal suo umore, temendo di essere sgridata se non fosse stato così. Dopo pochi minuti rientrò in sala, si rimise al suo posto e mi porse le mutandine. Ora aveva le guance un po’ rosse e lo sguardo sempre chino.
“Ti vergogni a non indossare slip?” le chiesi, provocandola.
“Un po’ sì, signore, non ci sono abituata” rispose.
“Vedrai che ti ci abituerai!”
Presi gli slip in mano. Sentii subito che erano notevolmente umidi. Li avvicinai al naso per verificare che non li avesse semplicemente bagnati con acqua. Il profumo era tipicamente quello del sesso femminile.
“Bene, sei stata sincera, inizi bene!” la consolai.
Juliet tirò un sospiro di sollievo e si rilassò un pochino.
“Non c’è bisogno che tieni le gambe incrociate Juliet!” continuai nella provocazione.
“Mi scusi signore, ma sennò mi vedono sotto, ho la gonna corta” mi rispose di nuovo intimidita.
“Non mi interessa un accidenti se ti vedono sotto, Juliet. Apri le gambe subito e tienile divaricate almeno 15 cm!” le ordinai con tono umiliante.
Lei si guardò intorno e notando che non c’era nessuno, lentamente aprì le gambe come le ordinai.
“Ora chiudi gli occhi e respira lentamente e profondamente per 5 volte, cercando di liberare la mente da qualsiasi pensiero” le dissi.
Così fece. Quando riaprì gli occhi era già più rilassata ed a suo agio.
Juliet aveva un carattere timido. Era stata educata in una famiglia rigidamente cattolica ed aveva quindi un sacco di sovrastrutture che le impedivano di esprimere la sua vera natura. Era un soggetto ideale su cui lavorare proprio per questo. Sicuramente ci sarebbe voluto del tempo, ma i risultati sarebbero stati sorprendenti.
“Alzati e vai ad ordinare al bancone del bar due aperitivi alcolici. Nel tragitto fino al bancone accentua il più che puoi il movimento delle anche”.
“Intende che devo sculettare signore?”
“Certo che sì, cerca di essere più sveglia a capire! Devi dimenare il culo mentre cammini, come le zoccole in strada, hai presente?” risposi irritato.
“Sì signore ho capito, non si arrabbi, la prego. Cercherò di sculettare al mio meglio.”
“Ti consiglio di fare come se camminassi su una linea retta” le suggerii quasi con tono paterno.
Juliet si alzò, aggiustò la gonna e si diresse verso il bancone nella sala principale del bar. Eseguì molto bene le mie indicazioni ancheggiando e movendo armonicamente il culo da un lato all’altro. Ero già orgoglioso di lei ed ottimista sui risultati che avrei potuto ottenere anche a breve-medio termine. L’educazione e formazione di una schiava può richiedere anche mesi, se non anni, soltanto per darle un’impostazione di base. Quando però il soggetto è fortemente motivato o è in una fase di ribellione dall’educazione cattolica ricevuta in famiglia, tutto diventa più facile e rapido.
Dopo poco tornò al nostro tavolo con i due aperitivi su un vassoio insieme a delle patatine e delle olive. Avevo istruito il cameriere che avrebbe dovuto far fare a Juliet la cameriera. Juliet dimostrava dimestichezza nel portare il vassoio e nel disporre i bicchieri pieni e gli stuzzichini sul tavolo.
“Ecco, signore, gli aperitivi e due stuzzichini” mi disse sorridendo con un pizzico di malizia, rimanendo in piedi in attesa di mie indicazioni sul da farsi.
“Bene, puoi andare a riportare il vassoio” risposi.
“Grazie signore”. Disse avviandosi di nuovo verso il bancone e accentuando ancor di più lo sculettare.
Osservai il suo culo con più attenzione, badando meno al movimento questa volta. Sì, mi piaceva quel culo. Era sodo e tondo. Armonioso e provocante, quasi troppo perfetto e sicuro di sè. In aggiunta, Juliet lo stava già dimenando con eccessivo gusto, con malizia e intenzioni provocatorie. Sentivo che era una parte del suo corpo di cui andava fiera. Decisi che sarebbe stata quella la parte del suo corpo su cui avrei maggiormente infierito per umiliarla e punirla.
“Rieccomi, signore, posso sedermi ora?” mi chiese dopo essere tornata, con tono un po’ scocciato per aver dovuto fare la cameriera e con le mani appoggiate ai fianchi.
“Non mi piace affatto il tuo tono Juliet! Devi metterti in testa che ogni cosa che farai ha un suo significato e non devi contestare le mie scelte formative, chiaro?” le risposi seccato.
“Ho fatto la cameriera per tantissimi anni e …” si fermò improvvisamente capendo che stava sbagliando e che il tutto doveva essere in funzione della sua iniziazione. “Mi scusi, signore, non stavo ragionando, devo imparare a tenere la bocca chiusa e ad obbedire, mi perdoni.” Concluse con tono addolcito, guardando verso terra.
“Appoggiati a quel tavolino, piegando la schiena!” le ordinai con voce arrabbiata.
Juliet eseguì senza esitazioni mentre io mi alzavo e sfilavo la cintura dai pantaloni.
Le alzai con una mano i lembi del suo abitino rosso di lino portandoli sopra la schiena e mettendo a nudo quel meraviglioso culetto che prima orgogliosamente dimenava per la saletta.
Arrotolai appena un’estremità della cintura al pugno della mano destra e le sferrai una frustata sul sedere.
“Ahiiiii, che male….la prego signore, non le contesterò più i metodi” disse Juliet cercando di evitarsi ulteriori colpi.
Avevo deciso che 3 frustate sarebbero state giuste e così feci. La terza fu più forte delle altre tanto che Juliet finì a terra, quasi in un tentativo di attutire l’urto della cintura sulla sua pelle. Vidi lacrime scendere dai suoi occhi e sorrisi con soddisfazione per il successo della punizione inferta. La presi per i lunghi capelli neri e la tirai su di forza da terra.
“Ora vattene in bagno e rimettiti in sesto!”
Juliet si diresse subito verso i bagni mentre le allungavo un ultima sculacciata sul culo come per indirizzarla nella direzione giusta.
“E dimena bene quel culo!” le dissi vedendo che camminava goffamente probabilmente per via del dolore alle chiappe.
Mi rimisi al tavolino e sorseggiai l’aperitivo gustandomi gli stuzzichini.
Juliet entrò nell’antibagno e la prima cosa che fece era verificare allo specchio se le frustate le avevano lasciato il segno. Alzò l’abito per controllare e vide ciò che era ovvio: 3 strisce rosse incrociate segnavano come un pennarello le sue due chiappe.
Mentre le guardava, nella sua mente riapparivano ricordi flash di quando aveva 19 anni.
Il rumore della porta del bagno che si apriva la distolse dalle sue memorie e si ricoprì immediatamente il sedere. Un’altra donna stava entrando in bagno e Juliet si girò ed entrò in uno dei due bagni presenti chiudendosi dentro. Si alzò l’abito e sedette sul water. I ricordi ritornarono e si infilò il dito medio tra le cosce andando a raggiungere il suo clitoride. Mentre col dito si sfregava il clitoride, le gambe erano ben divaricate sull’asse del WC e con l’altra mano si palpava i seni, sfregando i capezzoli.
All’improvviso, la maniglia della porta del suo bagno si abbassò facendola sobbalzare dai suoi sogni. Qualcuno aveva bisogno di usare il bagno e cercava di aprire la porta.
“Ho finito, un minuto.” Disse Juliet.
“D’accordo, aspetto.” Rispose una donna con voce spazientita.
Juliet si ricompose di fretta, tirò la corda ed uscì dal bagno. Non se n’era accorta ma erano già passati 15 minuti. Mentre lei era in bagno mi ero bevuto anche il suo aperitivo e mangiato tutti gli stuzzichini. Si rimise a posto il trucco e tornò da me in sala.
“Alla buon ora Juliet. Tutto sto tempo per rimettersi a posto?” chiesi irritato.
Juliet tergiversò un attimo. Non sapeva come rispondermi.
“Dovevo fare la pipì, ma era occupato e ho dovuto aspettare, signore” rispose in maniera insicura, sapendo di non essere convincente.
Avevo notato persone che entravano in bagno dopo di lei, ma nessun volto mai visto che uscisse dopo che lei era entrata. Mi aveva mentito per nascondere qualcosa.
“Avvicinati!” ordinai “Allarghe le gambe!”
Infilai una mano sotto il suo abito fino a raggiungere il suo sesso. Affondai due dita tra le sue labbra vaginali sprofondando in una broda calda e densa.
Juliet non sapeva più dove guardare. Sapeva di essere stata sgamata e temeva nuove ritorsioni punitive.
“Sei proprio una troia!” le dissi guardandola con disprezzo. “Riprenditi il perizoma e vattene di nuovo in bagno a rimetterli!” ordinai gettandoli per terra.
Juliet si voltò, raccolse il perizoma da terra e tornò verso il bagno delle donne.
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16 years ago
admin, 75
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Com\'è nata elenatgirl (trav)
In quel periodo avevo una bella relazione con una mia amica prossima alle nozze e forse per questo negli ultimi tempo i nostri incontri si erano intensificati e lei si lasciava andare a confessioni sempre più intime.Un giorno dopo aver fatto sesso mi confidò che le sarebbe piaciuto vedere da vicino una trans o una trav, le dissi che si poteva fare nessun problema saremmo potuti andare in una di quelle strade che conoscono tutti in città. Cosi fu, un tardo pomeriggio ci vediamo a casa mia e decidiamo di uscire alla ricerca di qualche bella trans. Appena arrivati, forse a causa dell’orario non c’era molto solo due trans ma neanche belle. Dopo circa un oretta durante la quale abbiamo giocato e fatto del sano esibizionismo, abbiamo fatto un altro giretto, la strada era piena. Facemmo un paio di giri, quando trovammo una bella trans, decidiamo di fermarci e conoscerla. Elena (si chiama così la mia amica e da qui il mio nome) non voleva fare sesso ma solo ammirare una bella trans dal vivo da vicino, diciamo tutto ciò ad Alexandra la quale molto gentilmente ci dice di scendere dall’auto e per un regalino avremmo potuto ammirarla.
Persona splendida alexandra, trans argentina. Alexandra, appena lontani da occhi indiscreti inizia uno spogliarello tutto per noi… è davvero bella e siamo tutti abbastanza eccitati, tanto che alla fine ci masturbiamo tutti insieme.
Dopo 3, 4 giorni mi rivedo con Elena e mentre facciamo giochiamo ad eccitarci mi confessa di essere stata benissimo l’altro giorno e che da allora non smette di pensare a quanto l’abbia eccitata vedere un cazzo, in autoreggenti…Alla fine mi propone d’indossarne un paio…imprima sono titubante ma l’idea mi piace e accetto lei toglie le sue e le indosso. Non ero il massimo l’ammetto ma lei si eccitò molto e pure io mentre le indossavo sentire salire una forte eccitazione. Scopammo come non mai….Alla fine lei ridisse ti voglio completamente trav. Dissi di no nonsapevo ma intesta ero già convinta che l’avrei fatto…mi era piaciuto tanto. Dopo una leggera insistenza accettai.
Ci ritrovammo a casa mia un giovedì mattina, avevamo tutto il tempo che volevamo. Tutti ci credevano al lavoro in realtà avevamo preso ferie in segreto.
Lei aveva portato tutto il necessario per depilarmi , fu un po’ doloroso ma alla fine ero liscia e pulita.
Usciamo e andiamo fare compere, mi sceglie l’intimo le calze, un vestitino, troviamo anche le scarpe un po’ piccole ma essendo aperte riuscivo a metterle e tocco finale anche la parrucca. Arrivati a casa inizia a vestirmi a truccarmi, sono tutta depilata in intimo e autoreggenti ho perfino un bel seno, la parrucca e poi i tacchi..wow sono proprio Elena. Decido allora che devo chiamarmi cosi e che non sarà una per una volta e via.
Iniziamo a baciarci dolcemente sembriamo due lesbo, lei sembra impazzita io non capisco cosa mi stia succedendo ma sono tutta bagnata eccitata. Non riesco a trattenermi e dopo poco che mi sta toccando da tutte le parti godo come una matta…inizio a leccarla fino farla venire, siamo stanche ma non ancora sazie.
Iniziamo di nuovo a pomiciare lei mi da le sue mutandine e io le mie ci scambiamo l’intimo, siamo proprio due lesbo in calore. Inizia a prendermeloin bocca chimandomi elena e dicendomi sei la mia troia…io impazzisco e riesco a dirle solo si si si, ora siamo una sulla latra un 69 da favola i nostri clito stanno scoppiando di piacere… lei mi vuole dentro e io inizio a scoparla le nostra calze strusciano una sull’altra il nylon ci eccita ancora di più. Lei inizia a leccarmi il buchetto mentre mi sega..sono in ginocchio per terra col culo inaria la sua bocca mi scopa e le sue mani mi segano…all’improvviso mi mette un dito dietro e continuando a chiamarmi elena mi fa godere.
Ecco com’è nata Elena…Lei dopo un paio di mesi si è sposata e i nostri incotnri sono diventati meno frequenti ma da quel giorno si sono sempre incontrate Elena ed Elenatgirl.
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16 years ago
admin, 75
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Mia Moglie....Insospettabile....
Salve a tutti....quello che sto per narrare è un episodio di vita privata....che a me personalmente ha lasciato di stucco.....Tutto parte in una giornata di freddo inverno....Gennaio...pioviggina fuori e un freddo secco spacca in due....io vivo in montagna...ecco anche il motivo...delle temperature artiche!!!Mia moglie...è una bella ragazza...di 32 anni, molto in carne...con un gran paio di tette e un sedere....bello formoso....e molto carina e dolce....e a letto devo dire...che malgrado la sua mole....sa il fatto suo....Da tantissimo tempo si parla di un rapporto a tre di giochi vari...o con una donna o con un uomo...e lei in fase intima...magari lo desidera ma poi nn ne vuole sapere....si andava avanti cosi' per ore...mentre le scopavo tutta....ma subito dopo...nulla.Da un po' di tempo...da circa un mese...mia moglie non aveva piu' la stessa voglia di fare l'amore la sera si addormentava sempre e di giorno si faceva gli affari suoi....io non capivo cosa potesse essere...litigavamo spesso ma non capivo mai. In effetti visto che la mia lei non e una modella pensavo che era un momento cosi'...Io ho il vizio della caccia...mi piace tanto in mezzo alle foreste specialmente da solo, una mattina esco alle 4 per andare a caccia, da premettere che mia moglie...non mi ha dato mai modo di essere geloso sempre una bravissima moglie, cmq esco e mi avvio per circa 20 kilometri con la makkina insieme ad un mio amico d'ifanzia, arrivati sul posto...pero' la strada era franata provocando un incidente e siccome onestamente la giornata era iniziata maluccio io con il mio amico decidemmo di andare a trovare una vecchia amica per divertirci unpo' ( io non sono e non saro' mai un santo). Arrivati dalla nostra amicalei non c'era...mannaggia..e ora? da Premettere che si erano fatte le 7 quasi.niente facciamo cosi' torniamocene a casa dalle moglie e ci divertiamo li, visto che era domenica e non si lavorava tutto il giorno...Ok lascio il mio amico a casa e mi avvio verso la mia...Arrivato a casa mia nel cortile vedo un furgoncino del latte fermo davanti casa, mi sembra strano perke latte non ne mangiamo nessuno dei 2, poso la makkina in garage e salgo le scale interneper andare a casa, con le mie voglie addosso.Sento parlare dalla mansarda...ma non capisco cosa dicono....mi rendo conto che all'ultimo piano di casa mia le persone erano 3 o 4 compresa mia moglie, ma non capivo ancora...allora senza chiamare ad alta voce salgo le scale e piu' salivo e piu' sentivo che le parole erano volgari con alcuni gemiti....mamma mia dico che sta succedendo?Nella mansarda purtroppo le scale sono ripide e io di sotto ho capito cosa succedeva, era frenato...volevo andare su a spakkare la faccia a quei 2 che stavano con mia moglie, ma sentendo i gemiti di lei mi venne il cazzo durissimo....e non sali'....Allora mi arrampicai dall'altra parte della casa...e camminando sul tetto arrivai...alla finestrella della mansarda...mi misi in un angolo e vidi cose che no potevo mai pensare di vedere...Mia moglie seduta sul divano...ancora in pigiama...e 2 ragazzi ai lati...che le facevano ingoiare 2 grossi cazzi...e lei...che io avevo sempre pensato una donna modello e che difficilmente attrae un uomo visto che e grossa...era li aggrappata a 2 cazzi alla volta...a questo punto visto la mia posizione completamente nascosta...pensai una cosa...e velocemente scesi presi la videocamera...e risali...per riprendere tutto..ma ero eccitato come un animale...Al mio ritorno lei era senza pantaloni di pigiama..ed era con le gambe aperte con uno di quei due che se la leccava tutta mentre l'altro era in piedi con il cazzo davanti la sua bocca che gli scopava la gola...Sistemai la camera nel migliore dei modi e mi misi ad osservare toccandomi....e nello stesso tempo arrabbiandomi come un matto...I ragazzi erano diversi tra di loro...uno era alto e capelli lunghi sulle spalle..l'altre era bassino con la barba...e tutti e due erano ancora vestiti con il cazzo solo fuori.Cambiano posto a leccare mia moglie quindi si spogliano tutti....uno di loro aveva un cazzo enorme...saranno stati almeno 23 cm e una cappella cosi' grossa che mia moglie riusciva a malapena ad ingoiare, l'atro aveva una cazzo lungo si ma normale...Riuscivo a vedere mia moglie ingoiarsi quella cappella...e leccarsela tutta....e l'altro che la leccava e le infilava 2 dita in culo....e lei si dimenava tutta...io avevo il cazzo bagnato e in pietra....ma rimasi li...Ad un certo punto mia moglie si spoglia tutta....e subito i 2 le leccano le tette...lei prende il cazzo piu grosso...con le mani e lo tocca con la voglia di sentirlo in pancia...ma e l'altro ragazzo a mettersi seduto e invita la mia lei a sedersi sopra di lui...ed infatti 2 secondi dopo mia moglie...cavalcava come una troia....e con le due mani avvolge il cazzo enorme e lo succhia tutto...il ragazzo seduto sotto mentre la penera la masturba e lei...dopo pochissimo...gli dice che viene tutta e sta impazzzendo solo asentire 2 cazzi...a questo punto il ragazzo superdotato...la gira e la mette alla pecorina...gli va dietro e la lecca tutta mentre lei riprende in bocca l'altro cazzo...quando all'improvviso...ecco che l'enorme cazzo le punta la figa...il ragazzo e bravo perke non la penetra glielo fa desiderare..e lei che gli dice dai entralo dammelo...e all'improvviso dal forte strofinamento della cappellona al clitoride lei viene ancora....e in quel momento il ragazzo comincia piano piano a penetrarla...e lei stavolta salta e urla...dicendogli di fare piano che si sente aperta tutta.....ma dopo un po...il cazzone e in pancia e la pompa....e lei con il culo va all'indietro per prenderlo meglio dentro....sempre a continuare a succhiare l'altro....dopo una bella sbattuta...il cazzone esce dal culo...e ritorna nella sua bocca....e lei aprendo le gambe lascia spazio all'altro cazzo che la divarica tutta e la penetra ancora...e lei viene ancora...mettendosi un cuscino in bocca perche le gira la testa e ubriaca di cazzo..e io sto strappando i pantaloni...ho voglia di masturbarmi....e sborrare in 2 secondi...ma ecco che mia molgie fa mettere uno dei ragazzi a terra disteso e gli dice piano piano di infilarle il cazzo in culo...cazzo.,..voleva fare la doppia....allora quello normale piano piano le entra nel culo...e dire che il culo a me lo dava rarmente....quello grosso....prima un paio di volte si succhiava la cappella...e poi piano piano...lei mettendosi sdraiata sull'altro ragazzo apriva le gambe al cazzone...che appena le tocco' la figa....la feve venire ancora....era solo il pensiere che la faceva sborrare...fatto sta che i due la penetrano tutta...in coppia...e lei con il braccio sulla bocca gode da paura....dura per un bel po'....due pistoni la stavano straziando e lei veniva a ripetizione...aveva la fighetta tutta rossa...e lei era drogata di cazzi...uno dei due , quello normale, poi stava per sborrare allora lei....si mette a terra prende il cazzo lo porta sulla faccia...e comincia a leccarlo...solo con la lingua...fino a farlo esplodere...il ragazzo si mete le mani in faccia perke vorrebbe menarlo e sborrare ma lei vuole cosi'...a colpi di lingua....fino a che poggiandoci ulteriormente la lingua sopra il ragazzo sborra a fiumi....lavandole gli okki...la bocca e la lingua e colando sulle tette....il ragazzo e ammattito......sembrava la fine ache per l'altro quello con il gran cazzo...che si masturbava davanti a lei e stava skizzando quando mia moglie gli dice qualkosa...che nn capisco....lei si mette con le gambe allargate....e il cazzone la penetra...ancora....il ragazzo le dice che sta per arrivare..allora lei...gli esce quel kazzo che era lucido e bagnato...dalla figa..e se lo porta al culo..non ci potevo credere...quel kazzo grosso con la sola cappela lavrebbe sfondata...lo sfrega sul culo..e allora ilragazzo...piano piano vuole entrare ma lei grida forte...mi fai male...piano....il ragazzo ci mette la saliva...ma quel kazzo era enorme...e lei voleva provarlo...riappoggia la cappella sul culo...e piano piano con il cuscino in bocca soffrendo riesce a infilare la cappella...mia moglia muove la testa a destra e sinistra...la vedo che impazzisce...non si vuole fermare..ma il ragazzo tra poco la lavera' tutta...e con un altro colpetto di bacino...entra ancora cazzo....e rivine e ancora...il ragazzo nn ce la fa piu'..e le grida sto venendo sto venendo e lei gli risponde...si dai riempimi il culo tutto...dai...quello allora sborra....dentro il culo...e lei lo sente tutto e viene ancora anche lei...il ragazzo pompa ancora...ma lei non si e accrota...che quel kazzone e quasi tutto dentro al culo...il ragazzo continua finoa che non esce il cazzo provato e mezzo morto....e mia mglia con il culo ancora dolorante...sta ferma a terra....e si mette le mani in faccia tanto a goduto....e il bello e che dal culo non esce nemmeno una goccia tanto loa sborra earrivata forte...i ragazzi allora aiutano mia moglie ad alzarsi...lei si siede sul divano...i due la abbracciano e la chiamano per nome...quindi la conoscono gia...si rivestono...e vanno via...lei rimane un po' sopra poi va a fare la doccia...e a letto io rimango sopra il tetto poi faccio finta di tornare....la chiamo..e lei mi risponde si sono a letto nn sto troppo bene...certo dico io riempita in quel modo...salgo su...e lei e stravolta a letto..io faccio finta di nulla e le dico amore mio ho voglia di te....e lei mi risponde..caro nn sto tanto bene se per te va bene...te lo succhio un po' e ti bevo tutto, perke nn sto bene...mi fa male la schiena....sapete cosa ho fatto...?Mi sono sbottonato...le ho dato il mio cazzo in bocca...e dopo 3 ingoiate....lo fatta bere..e lei mi dice ma caro eri eccitatissimo come mai?a cosa pensavi?...Ma questo non lo sapra' mai......
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16 years ago
trinita72,
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Elena trav giornata da donna senza sesso
Ogni volta che parto per lavoro metto sempre i valigia la parte di indumenti per elena. In hotel mi piace stare en femme.
Appena arrivata in hotel , sbrigate le solite faccende burocratiche mi son sbrigata a farmi una doccia mettermi del buon profumo la mia lingerie e una vestaglia con la quale mi piace stare in camera.
L'unico problema di tutta questa situazione è che sale in me una voglia pazzesca di uscire en femme, fin ad oggi sono sempre riuscita a controllarla , mi sono limitata ad uscire dalla camera e fare un paio di rampe di scale in hotel... la cosa mi bastava per poi tornare in camera e .... Ma oggi è diverso, caspita non riesco tanto che decido di spogliarmi e di fare un giro per la città in abiti 'normali'. ok però decido di tenere sotto l’intimo e le autoreggenti e il reggiseno...
faccio una bella passeggiata ma la mente non riesce a svagarsi pensiero è sempre li. giro per negozi compro qualche cosa. ovviamente femminili. poi decido di misurare un paio di scarpe ma uomo, entro prendo il numero il commesso gentilmente me le porge ma quando tolgo le mie scarpe solo allora vedendo le calze di nylon mi ricordo e mi sento imbarazzatissima..lui per fortuna non si accorge di niente allora mi sbrigo a mettere la scarpe e stavo già pensando a come toglierla senza farmi vedere...credevo di averla scampata ma lo sguardo di una donna sulla 50 seduta sull'altra sedia mi fa capire che si era accorta delle mie calze.
lei sta provando un bel paio di scarpe, pur avendo una certa età la signora sta ancora bene. ad un certo punto mi dice vuole sedersi al mio posto per provare le scarpe, sa è più nascosto! cavolo ormai ero certo che mi avesse visto ma la sua gentilezza mi fece passare subito l'imbarazzo e le dissi di si grazie.
io tolsi le scarpe e salutai andondo via.
però era troppa la voglia di conoscer quella donna che aveva visto il mio segreto e tornai sui mie passi e ci incontrammo la saluta e le dissi ancora grazie per il posto. lei sorridendo disse nessun problema l'ho vista imbarazzata. e mi chiese come mi chiamassi, fu una sorpresa le dissi Elena. Passammo un pomeriggio meraviglioso a fare compere insieme, due amiche lei mi confesso che da giovane aveva avuto delle esperienze bsx e che quando aveva visto le mie calze di nylon capi subito.le confessai di avere anche tutto l'intimo addosso e lei disse immaginavo. le dissi che avevo una gran voglia di uscire en femme e disse che peccato io stasera sono impegnata altrimenti avremmo fatto una bella passeggiata insieme...ci salutammo cordialmente e con un po’ di malinconia andai in hotel.
ero appagata del bel pomeriggio passato insieme...ma quella sera fu difficile prendere sonno.
L’eccitazione di essere stata Elena trattata da donne anche se nel vestito lo ero solo nell’intimo, tutto ciò rese la mia eccitazione insopportabile. Cosi, mi preparai e decisi di uscire… sopra avevo messo abiti maschili ma sottoero in tubino nero …cosi andai direttamente al garage dell’hotel senza passare dalla reception, l’omino del garage mi guardo senza accorgersi che avevo il fondotinta e mi saluto come sempre. Dove andare??? Conosco la città e allora decido di andare verso il mare siamo a primavera non ci sarà troppa gente ma nache poca da dare nell’occhio. Finisco di prepararmi in macchina e con il cuore che abtte a mille mi dirigo verso un posteggio a bordo strada…mi dico vabbè faccio due passi, vicino alla macchina . cosi scendo wow mo tremano le gambe, faccio un bel sospiro… e inizio a camminare…il mare è splendido ma ecco che vedo una coppia passeggiare nel senso opposto al mio tra poco ci incontreremo chissà se capiranno…wowwwww mi sento svenire ma tutto ok continuamo nella loro chiacchierata, normalmente sento solo gli occhi di lui fissarmi un attimo come può fare un uomo verso una donna. Mi sento più sicura e ammirando il mare faccio un po’ di strada…. Ed ecco l’imprevedibile un ragazzo si accosta con la macchina e inizia ad attacar bottone…non so che fare…torno verso l’auto e non lo vedo più. Meno male mi dico, però sono felice di aver fatto una bella figura come donna….quando sto entrando in auto si accosta ancora lui che evidentemente mi seguiva da lontano. E mi chiede come mi chiamo che facevo li da sola, rispondo che sto aspettando delle amiche e cerco di tagliar corto…lui mi fa i complimenti per le belle gambe lo ringrazio e per fortuna mi squilla il cell, lo saluto salgo in macchina e scappo in hotel.
Una gionata davvero strana, prima la mia amica..poi questo ragazzo che cerca di corteggiarmi sensazioni mai provate prima…storia di donna di tutti i giorni…finalmente mi sono sentita una donna nella sua quotidianità.
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Elena e la coppia con lei che vuole vedere lui con
Si, tutto è cominciato nelpiù classico dei modi.
contatto mail su desiderya (grazie ancora),scambiamo qualche messaggio poi come sempre faccio cercoil contatto telefonico. Detto fatto ecco il numero e subito lo squillo, dall'altra parte la lei di coppia, FINALMENTE( è raro trovare vere coppie). Subito nsce un'intesa al femminile e lei mi confessa il suo grande desiderio vedere il suo uomo con una travesta. Benissimo continuiaamo asentirci finchè un giorno...
ecco oggi ci incontreremo io ho casa di un amica a disposizione noncapita spesso meglio approfittare. sono bella come il sole depilata truccata, quasi la mia amica dici di volermi... ma non c'è tempo lei va via e mi lascia la casa. dopo poco ecco suonare alla porta apro ed entrano loro due, lei già molto eccitata dalla situazione le si legge involto, lui ancora un pò sulle sue, d'altra parte è etero per lui è una novità...bhe si chiacchiera del più e del meno...io in gonna e tacchi seduta di fronte a loro , accavallo le gambe in modo malizioso e la gonna sale lasciando intravedere il reggicalze...gli occhi di entrambi cadono prorpio li e ne siamo tutti contenti. lei addirittura mi fa i compliemnti per le gambe le piacciono molto e quasi prova a sfiorarmi.l'aria inizaia scaldarsi. lui ancora un pò sulle sue, ma passandolgi vicino per portargli in caffè si sporge per vedere nella mia scollatura forse incuriosito dal seno di una trav o forse per istinto maschile nei confronti di una donna. mis ento davvero bella sui tacchi che ho messo e all'improvviso lui si scioglie dicendomi che se mi avesse vista per starda si sarebbe giarto a guardarmi per la mi afemminilità wow che compliemento e dicendo ciò bacia lei dicendole dinon essere gelosa...e iniziano a pomiciare...io li lascio fare e sono in piedi a mettere un pò di musica.all'improvviso ci ritroviamo a ballare io e Paola(la chiamo cosi manon è ilsuo nome) ci avvicniamo molto col corpo ci strusciamo e li mi sussurra nell'orecchio che muore dalla voglia di vedermi nuda....e inizia a toccarmi le gambe sollevando sempre di più la gonna, ormai il mio reggicalze e bello in vista, coso some le mie gmabe il mio bel culetto e tutto il resto.... si alza ajcne lui e inizia a ballarmi dietro sono tra loro due mentre sto baciando lei che mi fruga ormai nelle mutandine...sento lui che si struscia su di me...poi la mano di lei va a svestire Paolo, i suoi panta cadono per terra e paola inizia a prendergli il cazzo in bocca mentra io sono alle spalle di paolo egli faccio sentirr sulla sulle spalle i seni mentre le sue mani accarezzano le mi ecosce....Paola poi mi guarda e assume il ruolo di regista (il suo desiderio si stava realizzando) mi dice dai continua tu elena..ilprendo il mano il cazzo di paoloormai durissimo e inizio dolceemnte a segarlo...niente male.risponde subito . Paola seduta su una poltrona, continua a toccarso mentre io faccioun belpompino a paolo...lei si masturba alla grande è eccitatissima, tanto da prendermelo in bocca..è splendido dice paola un cazzo in autoreggenti....
io sono sempre intenta a spompinarlo...lui ormai non ha più remore... io in ginocchio sul letto con lei sotto e lui in piedi ai piedi delletto ,questo è il quadro..poi lei si tacca da me si alza e va a pomiciare con lui mentre lui inizia a msturbarla...lei è incontenibile. Paolo inizia a mugolare sempre di più dal piacere....
e iniziamo a spompinarlo in due..due belle bocche sul cazzo di paolo.....che masturba lei e contina ad accarezzare il mio culo e le mi cosce dicendo meglio di una femmina..la cosa mi fa impazzire dall'eccitazione... Paolo ormai senza freni chiede a paolo si fingere di scoparmi lei si mette dietro di me ed inizia a sfregare la sua passera sulle mie chiappe..mmmmmmm che godura una passera che mi scopa e un cazzo in bocca che sta per arrivare....lo sento che pulsa.....se ne accorge anche paola che si strofina con ancora più foga, segandomi..
paolo scoppia in una goduta fntastica...e paola lo ripulisce per bene....mentre gli dice ora volgio vedere te spompinare elena.
Paolo preso dal gioco edalleccitazione dopo unpò di esitazione me lo trovo sul mio cazzo che prova a spompinarmi...gli dico con calma...ti piace e mentre paola gli da indicazioni su come farmi godere..... mi sorride si mette un dito inbocca lo bagna e poi me lo mette dietro ..mmmmmm sono loro. Sto per godere se ne accorgono e allora paolo smette di spompinarmi e inizia a segarmi.....ora è lui che vuole che venga sul seno di paola.....ahhahahaahha si eccomi vengo su un seno splendido le mani di apolo sentono il succo scivolargli fra le dita....siamo esausti ..ma tutti felici specialemnte Paola che ha visto il suo deisderio esaudito.....ci salutiamo e paolo mi dice difficilemte hoincotrato donne come te...ci lasciamo con la promessa di rivederci per giocare ancora.....
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16 years ago
admin, 75
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la salute ? facciamo le corna!
Anke se nessun medico può fare una prescrizione del genere , le corna fanno decisamente bene alla salute! Ieri sera ad esempio siamo usciti , mia moglie ed io, con un amico con il quale avevamo già avuto un'incontro ravvicinato al quale per vari motivi non avevamo mai dato seguito. Ieri sera le cose sono andate decisamente bene. Dopo essere andati a cena a Viareggio siamo andati verso il mare a fare un giro con la macchina dell'amico con noi maschi seduti davanti e mia moglie sul sedile posteriore. La conversazione si è fatta + audace e abbiamo imboccato un viale alberato poco illuminato e ci siamo fermati con mia moglie ke non sembrava per niente turbata. Allora abbiamo deciso noi maschi di fare un pò gli attori e un pò gli spettatori. Ha iniziato il nostro amico andando a sedere sul sedile posteriore dove si trovava mia moglie ed ha iniziato a spogliarla lentamente e soffermandosi ad accarezzarle il seno e rapidamente le sono venuti i capezzoli turgidi. Poi in modo molto intrigante ha detto ke lei poteva approfittare di lui e così Barbara (mia moglie) gurdandomi ha spogliato l'amico ed ha iniziato a fargli un pompino mentre gli mordicchiava i capezzoli. Lui l'ha subito fermata per non venire subito. Nel frattempo Barbara parlava con me e mi chiedeva se la cosa mi piaceva ed ha iniziato a spogliare anke me. Non vi dico l'eccitazione! L'amico dopo poco è venuto e a quel punto abbiamo cambiato posto andando io a sedere sul sedile posteriore con mia moglie ke sorrideva compiaciuta. In breve ha fatto fuori anke me facendomi un pompino Mitico mentre l'amico la stava masturbando. Le corna fatte così fanno decisamente bene alla salute!
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Cosa non mi piace?
Non mi piace la falsita', l' arroganza e la maleducazione.
Adoro i rapporti veri, duraturi, la complicita', l' amore e il rispetto.
Sono una sognatrice.
E' cosi' impossibile?
Spero proprio di no.
Un grosso bacio alle due magnifiche persone conosciute in questo sito.
Con affetto
Lola
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16 years ago
admin, 75
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Memorie di una trav - 2° parte - sensual lingua
Avvicinai la bocca al suo interno coscia e, piegando un pochino la testa di lato feci scivolare la mia lingua calda ed umida su uno dei due grossi testicoli che mi si offrivano. Il movimento della mia lingua era dal basso verso l'alto con sconfinamento alla base del gambo del pene. Le due palle penzolavano dentro lo scroto e si spostavano da una parte all'altra sotto il sollecitamento della mia lingua. Nonostante fossero grosse erano sode e turgide, probabilmente colme di nettare bianco.
Mentre con grande piacere e impegno gli leccavo le palle, guardavo le sue reazioni. Aveva gli occhi chiusi e sembrava estasiato dal mio massaggio testicolare. Il suo pene si ergeve sopra di me disegnando un'ombra fallica sul mio viso. Lo guardavo con il desiderio irresistibile di far scivolare la mia lingua fin su alla cappella e succhiarlo tutto, ma sapevo che se avessi preso un'iniziativa del genere senza il suo consenso si sarebbe arrabbiato. Decisi quindi di attendere suoi ordini e di godermi intanto il sapore delle sue palle gonfie di sperma e la vista del suo magnifico uccello che dominava la mia mente e le mie fantasie. Credo fosse lungo circa 18-20 cm e piuttosto largo con una bella cappella carnosa e color porpora. La cappella era completamente libera e quindi si vedeva molto bene nella sua interezza. Il filetto era ben pronunciato e si attaccava appena al di sotto di un ben definito orifizio tondo all'apice del glande. Il gambo era venoso e marmoreo al punto che sembrava scolpito nel marmo.
Ad ogni leccata facevo seguire dei piccoli ma evidenti movimenti oscillanti del mio bacino come una cagnetta che scodinzola al suo padrone. Il mio culetto sodo si protraeva verso l'alto e le chiappe si schiudevano leggermente, un po' come quando le cagne sono in calore. Sentivo calore e prurito attorno al mio buchetto ed in quel momento un gran desiderio di essere penetrata pervadeva tutto il mio corpo.
Lui deve averlo intuito ed cercò qualcosa nella borsa che aveva di fianco sul letto. Tirò fuori un fallo di gomma nero lungo e stretto. Poi rovistò di nuovo nella borsa ed estrasse un tubetto di crema lubrificante. Tolse il tappo dal tubetto e premette per fare uscire un po' di crema sulle sue dita. Allungò poi la mano con la crema fino al mio culetto e la spalmò intorno al mio buchetto anale. Massaggiò bene con due dita l'orifizio, poi infilò un dito dentro di me ruotandolo all'interno. Sentii calore ed una vampata di eccitazione mi percosse tutta. Il suo dito scivolava dentro e fuori di me. Mi stava preparando per l'ingresso del fallo di gomma. Non tardò molto. Prese il fallo e lo puntò dietro di me. Sentivo il glande del fallo appoggiato contro il mio buchetto lubrificato. Mi massaggiò l'ingresso con la punta. Pian piano il buchetto si allargava da solo quasi ad invitarlo ad entrare, finchè non venne risucchiato dentro quasi in maniera del tutto naturale. Mi trovai riempita tutta.
"Ora puoi leccare anche il cazzo, troia!" mi disse con tono soddisfatto.
Non aspettavo altro. Stavo esplodendo e non avrei resistito oltre. Spostai la lingua velocemente lungo il gambo fino a raggiungere la vetta. Iniziai a leccarla avidamente, lasciando intendere che ero vogliosa del suo sesso. Ero talmente presa a leccargli la cappella che non mi ero nemmeno accorta che aveva attivato la funizone vibratore nel fallo. Afferrò il suo cazzo con la mano stringendolo alla base. Così facendo la cappella si gonfiò ancor di più ed io ero più infoiata che mai. Non capivo più niente. In quel momento potevano farmi qualsiasi cosa che avrei lasciato fare. Tutto il mio corpo si sentiva femmina e palpitava di piacere nel far godere quel maschio bruto e volgare...
fine 2° parte
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16 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Vari
UN SOGNO NEL CUORE DELLA NOTTE,
SI ACCESE TRA LENZUOLA E COPERTE, AVVOLTE DAL BUOIO DELLA STANZA,
COME SE COSCENTE E CONSAPEVOLE DI REALIZZARE IL DESIDERIO DI MAGIA, POCO PRIMA DELL'OBLIO ABBOZZO UN SORRISO.
DIROMPENTI I PROTAGONISTI ASSUMONO I RUOLI ASSEGNATI DAL REGISTA DELLA NOTTE,
TUTTO SI ANIMA IN UNA SCENOGRAFIA AMBIENTATA NEL FUTURO SU UN'ALTRO MONDO ,
NN RICONOSCO LA MIA FIGURA, SONO IO MA CON ASPETTI SOMATICI DIVERSI .
SCAPPO DA ALIENI, ESCOGITO FUGHE PER ME E PER LA GENTE A ME VICINA.
INQUIETO MI GIRO NELLE COPERTE AVVOLGENDOMI NEL BUIO PROFONDO.
L'ANSIA PROVOCATA DA UNA SENSAZIONE DI IMPOTENZA MARCIA NEL MIO INTIMO SUSCITANDO DUBBI E PAURE.
NN SONO SICURO, NN SONO DECISO, NN SONO AUTORITARIO.
IL SOGNO TANTO ATTESO SI CONCLUDE CON UNA FUGA DAL PIANETA OSTILE.
DA PRIMA FELICE PER L'IMPRESA DI UNA FUGA AVVENUTA CON SUCCESSO INIZIO IL RISVEGLIO INNONDANDOMI DI PERPLESSITA' E AMAREZZA.
PERCHE' SONO SCAPPATO? PERCHE' NN SONO UN'EROE NEI MIEI SOGNI?
APRO GLI OCCHI E SQUARCIANDO IL BUIO NOTTURNO INTRAVEDO IL TUO VISO,
PENSO CHE MI SAREBBE PIACIUTO VEDERTI NEL SOGNO.
UN CALORE IMPROVVISO SI PROPAGA NEL MIO CORPO, E' IL CALORE DELLA FORZA CHE MI ASSISTE TUTTI I GIORNI.
ISTINTIVAMENTE E SORPRESO ABOZZO UN SORRISO CONSAPEVOLE CHE SEI TU A STIMOLARE LA FONTE DEL CALORE IN ME INNATA.
TRA POCO INIZZIA UN NUOVO GIORNO DOVE I REGISTI DEL FILM SIAMO NOI.
APRI GLI OCCHI NELLA LUCE DEL MATTINO, RISPECCHIANDO LA MIA IMMAGINE,
E VEDO UN GUERIERO.
UN GIORNO DI PIOGGIA,
PREANNUNCIATO DAL SONNO INASPETTATIVAMENTE INTERROTTO DA UN'INCAUTA SVEGLIA RISONANTE NEL CALDO MORBIDO BUIO DELLA STANZA.
INCERTO TRA SOGNI E REALTA',
CON GESTI INIZIALMENTE ISTINTIVI,
TENTO NELL'INDIVIDUARE AD OCCHI CHIUSI IL PUNTO D'ORIGINE DI QUEL SUONO BEFFARDO,
DI UNA PRETENZIONATA INTERUZZIONE DEL PASSAGGIO DAL VECCHIO AL NUOVO GIORNO,
CON L'AIUTO DELLA RAGIONE MATURATA A PASSO PASSO COL RISVEGLIO DEI SENSI LA TROVO,
CON UNA SOTTILE LINEA DI SODDISFAZIONE ATTUTISCO IL NERVOSO CRESCENTE PREMENDO IL TANTO CERCATO PULSANTE DI SPEGNIMENTO.
PARAGONABILE AL LANCIO DI TESTATE NUCLEARI INDIRIZZATE ALLA DISTRUZIONE DEL MONDO RIPENSO PER UN'ATTIMO AL GESTO ULTIMO PARAGONANDOLO AD ESSO.
APRO GLI OCCHI E GIOIO NEL VEDERE SULLA SPIAGGIA SOLATA IL MARE
RISPECCHIARE LE GIOIE DELLE ORE PASSATE IN UNA MERAVIGLIOSA GIORNATA
CON TE, CHE SEI STATA LA PROTAGONISTA DEL MIO ULTIMO SOGNO.
CHE BELLA LA PRIMAVERA,
SI PREANNUNCIA COME UNA SORPRESA, DIRROMPENTE, EMOZZIONANTE, TANTO ATTESA QUANTO IN'ASPETTATA,
LA PRIMAVERA ENTRA NEL NOSTRO UMORE ,CIRCOLA NELLE VENE , E COME SEMI PORTATI DAL VENTO PRONTO PER GENERARE NUOVI MIRACOLI NOI,
GUARDIAMO IL MONDO CON OCCHI NUOVI PRONTI AD UNA NUOVA VITA FECONDATA DALLE NOSTRE MIGLIORI ASPETTATIVE.
VEDO QUELLA VIOLA,
INDAFFARATO NEL LAVORO SCORGO CON LO SGUARDO NEL LATO DESTRO DELLA STANZA UN FIORE,
E' POSTO IN UN VASETTO DI PICCOLE DIMENSIONI ED'E' APPOGGIATO SU UNA SCRIVANIA DI LEGNO.
CHE BEL FIORE , NOTO SUBITO IL COLORE ACCESO DEI SUOI MORBIDI PETALI E IN MEZZO AD ESSI
UN GIALLO CALDO E ACCESO CONTRASTA CON IL VIOLETTO DEGLI STESSI ED E TUTTO CIRCONDATO DAL VERDE VIVO DELLE SUE FOGLIE.
INNANZI A ME HO ANCORA QUELLA VIOLA, CONTEMPLO ESSA COME SE FOSSE UNA DONNA, UNA DONNA DI UNA SENSUALITA' DIRROMPENTE.
ADESSO LE FORME TONDE DI QUEI PETALI LI SOVRAPPONO ALLE FORME DEL FONDO SCHIENA E NEL GIALLO VEDO IL NETTARE DEI SENI,
ANCHE IL VERDE DI QUELLE FOGLIE POROSE E RUVIDE RAPRESENTANO LA FORZA E LA TENACIA DELLA MIA VISIONE.
GIOISCO NELL'AVER NOTATO TUTTA QUESTA BELLEZZA, E UNA FORZA IMMENSA CHE NASCOSTA IN ME MI SPINGE AD ESSA.
DA VICINO E' ANCORA PIU' BELLA, COGLIENDOLA IN MANO L'ISTINTO MI INDUCE A OCCUPARMI DI LEI E QUASI CHIEDENDO PERMESSO
MI INTERESSO DI NUTRIRLA. DALLE FINESTRE DELLA STANZA RAGGI DI SOLE MI COLGONO INSIEME AD'ESSA ,
DECIDO DI AFFIDARE PER UN PO'A QUEI RAGGI IL MIO FIORE APPENA SCOPERTO PER LASCIARE RISCALDARE UN PO' I SUOI PETALI FINO A PRIMA
OSCURATI DALL'OMRA DEI MURI.
AMO.
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1
16 years ago
admin, 75
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Dolce la pioggia
DOLCE LA PIOGGIA,
SCENDE DAL GRIGIO CIELO DELICATA RINTONANDO SULLE GRONDAIE APPESE,
LE NULOVE COLME D'ACQUA COMPONGONO COSI' MUSICHE RITMICHE DOSANDO CON MAESTRIA OGNI SINGOLO TINTINNIO.
LE GOCCIE CADENTI PER QUANTO FREQUENTI E A VOLTE DIRROMPENTI NN SONO NULLA AL CONFRONTO DELL'IMMENSA POTENZA DELLA NATURA ,
E' PER QUESTO CHE GODO DI TUTTE LE MERAVIGLIE CHE MI CIRCONDADO,
ARIA COMPRESA CHE PUR SE INVISIBILE E' PARTE FONDAMENTALE DEL MIO CORPO ANCHESSO MERAVIGLIOSO.
IL MONDO E' UN'INSIEME DI BELLEZZE , PICCOLE E GRANDI MA, TUTTE UNICHE E INDISPENSABILI.
E' BELLO RISCOPRIRE IL MONDO , E' BELLO SAPERE DI ESSERE FORTUNATI PER AVERLO VISTO ANCHE PER UN SOLO ISTANTE.
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16 years ago
admin, 75
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La chat malandrina...
Da quando sono sposata la mia vita si è molto tranquillizzata ed io, a dispetto della mia giovinezza sessualmente molto movimentata ed eccitante, mi ero ormai rassegnata alla tranquilla vita coniugale.
Fin che un bel giorno ho conosciuto il mondo delle chat!
Chattavo con diverse persone, ma con una in particolare stabilii una certa intimità. Era un ragazzo molto giovane di colore, nato in Italia da genitori del Senegal. Ci scrivevamo tutti i giorni a tutte le ore, finché iniziò a scattare qualcosa. Via via che ci sentivamo iniziammo a scambiarci foto sempre più intime, finché una volta lui si mostrò in cam completamente nudo, toccandosi per me mentre guardava le mie foto sempre più spinte. Era molto eccitante ed anche io mi toccavo fino a godere, anche perché lui era veramente molto dotato ed io mi perdevo nel pensiero di possedere quel suo enorme cazzo.
Ovviamente mio marito era all’oscuro di tutto.
Il ragazzo in questione era appena un ventenne, e il fatto di piacere ad un ragazzo così giovane mi intrigava parecchio.
Finché un bel giorno programmammo di vederci a Milano, dove lui viveva, in occasione di un mio viaggio per andare a trovare un’amica che abitava lì.
Raccontai tutto alla mia amica, chiedendole di lasciarmi la casa libera per quel giorno.
Poco dopo lui bussò, misi una sottoveste molto sexy senza nulla sotto e gli aprii. Lui si sedette di fronte a me su una poltrona e io ero sul letto. Lui era molto imbarazzato, credo che non avesse grandissima esperienza e poi sicuramente questo nostro primo incontro dal vivo lo bloccava.
Io ero elettrizzata da quell’incontro e felice di poterlo finalmente vedere da vicino… lo feci stendere sul letto ed iniziai lentamente a spogliarlo…. Lo lasciai in boxer, iniziando a massaggiargli le spalle ed il petto. Era un bel ragazzo, con un corpo scolpito e quasi privo di peli…. La sua pelle nera brillava di una luce particolare.
Notai che adesso era fortemente eccitato, vedevo il grosso rigonfiamento dei boxer… mi feci forza per non toglierglieli subito e continuai il mio massaggio…. Lui intanto iniziava a sciogliersi, accarezzandomi a sua volta…. Le mie mani si spostarono sempre più verso il suo basso ventre…. Mi tornava in mente la sua immagine nella cam mentre, nudo, si toccava per me… ripensavo alle dimensioni fantastiche del suo pene, prolungando il piacere dell’attesa… all’improvviso voli fortemente vederlo e prenderlo finalmente in mano… velocemente gli sfilai i boxer e rimasi stupefatta…. dal vivo era ancora più impressionante… le dimensioni del suo pene mi lasciarono un momento stordita… mi ripresi quasi subito e lo impugnai decisa… era una sensazione estremamente particolare ed eccitante…. non riuscivo a credere che potesse essere vero, che esistessero davvero cazzi di quelle dimensioni e che io in quel momento ne stessi impugnando uno…. Lo percorsi con la mano per tutta la sua lunghezza, sembrava un viaggio fantastico ed infinito… ero inebriata ed ipnotizzata, i miei occhi non si spostavano da quella meravigliosa visione…. Lui, adesso finalmente del tutto a suo agio, mi accarezzava sempre più decisamente, insinuando le sue lunghe mani ovunque… lo feci mettere in piedi di fronte a me, con il suo cazzo di fronte alla mia faccia…. Lo sfiorai con la lingua, poi gli passai la lingua sulla cappella, scendendo fino alle palle…. Lo impugnai di nuovo, prendendolo in bocca…. Succhiai avidamente la sua enorme cappella, mentre con le mani gli toccavo le palle e lo masturbavo… era una sensazione mai provata prima, mi sembrava di avere lì un enorme serpente da domare e da piegare ai miei piaceri… cercai di prenderlo per quanto potevo in bocca e per quanto mi sforzassi non riuscivo ad arrivare che alla metà della sua lunghezza…. Lo feci stendere di nuovo sul letto e mi misi su di lui, la mia faccia sul suo cazzo e la mia fica ormai spalancata davanti alla sua bocca… la sua lingua era morbida e, nonostante la giovanissima età, lui sapeva usarla già bene… ero bagnatissima e mi accorsi che anche lui stava per venire… non volevo in quel momento…. Ormai avevo un’idea fissa… volevo sentire il suo cazzo dentro di me… fremevo solo al pensiero di sentire e vedere il suo enorme cazzo entrare dentro di me…. Ero ormai pronta ad accoglierlo ed ero curiosa di vedere se fossi riuscita a prenderlo tutto… lo guidai su di me, lo presi in mano e lo avvicinai alla mia fica bollente… nonostante fossi fradicia, quando entrò la sua cappella sentii un po’ di dolore…. Ero io che lo guidavo dentro di me e mi fermai un attimo per riprendere fiato…. Poi lentamente lo spinsi dentro e lui assecondò il mio movimento…. Mi sentivo totalmente riempita, ma il suo cazzo era entrato solo per poco più della metà… ero stravolta dal piacere ed il dolore che un poco sentivo faceva parte di quel piacere… era soprattutto il pensiero di saperlo dentro di me, così grosso e lungo, a farmi sentire così eccitata… gli dissi di provare a muoversi su di me… lui iniziò con lentezza dei movimenti circolari, evitando di spingere ancora più in profondità per paura di farmi male… sentivo la mia fica allargarsi sempre di più e bagnarsi oltre ogni limite… spinsi in avanti il bacino, invitandolo a penetrarmi ancora più in profondità… lui non se lo fece ripetere due volte e spinse… mi sembrò quasi di sentirlo in gola…. Ormai era praticamente tutto dentro ed io mi sentivo coma mai mi ero sentita prima…. Provavo sensazioni estreme in punti del mio corpo mai prima raggiunti… ma volevo essere io a guidare la sua profonda esplorazione…. Lo feci stendere supino e mi sedetti su di lui…. Guidai il suo cazzo dentro di me… spinsi il bacino in modo da farlo entrare quasi tutto… iniziai a muovermi su di lui con velocità crescente… lo sentivo in pancia e sentivo la mia fica aprirsi sempre di più… era una sensazione mai provata prima di irresistibile piacere… ormai il suo cazzo scorreva dentro di me con sempre meno resistenza ed io mi muovevo sempre più veloce… venni con un grido di piacere e subito dopo venne anche lui, inondandomi di piacere infinito… Non potrò mai scordare quel ragazzo conosciuto in chat!
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16 years ago
admin, 75
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Sono proprio un maschiotroia!!
è mattina presto, circa le 8,00
sono in piedi da un bel po' perchè sto aspettando alcuni mobili nuovi che mi devono essere consegnati oggi...
sonno da morire...
metto su il caffè e suona il campanello, sono gli operai con i mobili, coneìsegna e montaggio a domicilio.
apro
entrano, sono quattro iniziano a portare gli elementi da assemblare...
chiedo se vogliono un caffè, rifiutano hanno molte consegne e devono fare presto, non possonoi perdere tempo
uno degli operai lo conosco, ma non ricordo dove ci siamo incontrati. boh che me frega bevo il caffè e mi scuso, vado a cambiarmi, sono ancora in pigiama
esco dalla camera e vedo che gli operai mi guardano di sottecchi, ridacchiano... si danno di gomito
mi guardo allo specchio: ho qualcosa fuori posto? non mi pare
d'un tratto quello che conosco mi fa: ma vai ancora a prendere il sole nuso? ci siamo visti alla spiaggia tale, anni fa... eri in perizoma tutto solo dietro lo scoglio
a quel punto faccio due più due e dico: in estate sempre, ma non mi ricordo mica di te, ci va tanta gente e io nn sto lì a guardare chi va e chi viene
e lui: chi "viene" di sicuro lo guardi ( sottolineando la parola viene)
io resto ghiacciato... cazzo ma quanti maschi ho sbocchinato ? mi viene da ridere, lascio perdere cazzeggio....
il mobile è montato, firmo per la consegna e tutto finisce lì....
gli operai se ne vanno vado al lavoro e festa finita.
è sera ormai, rientro a casa e squilla il cellulare, è la ditta dei mobili che chiede se la consegna ès tata effettuata e se sono soddisfatto, rispondo di si tutto ok grazie...e il tipo al telefono mi fa: ma ancora non ti ricordi chi sono?
e io: ma sei l'operaio di stamattina?
e lui: se sei a casa passo e ti do una rinfrescata alla memoria.
e ioaccetto, una pompa non si nega mai, o perlomeno è quello che spero di fargli
dieci minuti dopo è da me
entra e mi dice: mi hai leccato cazzo e piedi ogni giorno al mare per due settimane, ti facevi certe bevute... io arrrivavo col gommone dal mare scendevo e ti facevo fare la zokkola
e io: ah si ( vero niente non ricordo mica chi sia...ma ho troppa viglia di cazzo e quindi fingo)
morale: lo sbokkino, mi sborra in faccia e mi dice di segnarmi il suo numero per riconoscerlo perkè sarebbe tornato.
ok
ciao e grazie
passa una settimana.
mi chiama e mi dice posso passare? ok dico, ma non ho molto tempo sono atteso da amici e nn posso tardare
arriva. e mi da il cazzo mentre lo succhio mi chiede se può presentarmi qualche amico per fare orgette ogni tanto, ha capito che sono riservato a posto e insospettabile e quindi vorrebbe divertirsi un po' in gruppo
rispondo, beh prima presentameli uno alla volta mica faccio venire chiunque in casa
e lui ok
prende il cellulare e chiama non so chi. poi mi dice aspetta, io resto in ginocchio a guardarlo, spero di averr capito male: invece no
dopo tre minuti fa entrare in casa gli altri tre operai della consegna: siamo venuti a prendere la mancia, dicono
si spogliano in un baleno
mi sollevano e mi portano in camera
e lì iniza una serata di sesso porco
dico solo questo: ho leccato piedi culi e cazzo per due ore dopodichè sono stato inculato a due a due da questi quattro maschioni porci e dominanti
una bella doccia di sborra e piscio alla fine
poi mi fanno lavare e mi dicono ora scendi con noi al portone
mi vesto e li seguo. arrivati al protone si levano di nuovo le scarpe e mi fanno leccare i piedi di ognuno.
questa è la mancia mi dicono
dopodichè spariscono, non li ho mai più visti nemmeno quello che già conoscevo
mi ha mandato un sms il giorno dopo dicendomi di cancellare il numero, voleva solo farmi fare la troia e togliersi uno sfizio...
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3
16 years ago
admin, 75
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Memorie di una trav - 1° parte - fantasia e realtà
Iniziò tutto 10 anni fa. Allora abitavo in provincia di Milano. Un giorno conobbi un signore tramite chat e ci demmo appuntamento in un motel. Lui si definì autoritario ed io sentendomi passiva e sottomessa ne fui attratta. Entrati in camera mi diede delle autoreggenti, un perizoma ed un reggiseno che lui stesso si portò appresso in una borsa e mi ordinò di andare in bagno e indossarli. Ero emozionata e mi tremavano le gambe. Come non esserlo, era la prima volta. Mi presi un sacco di tempo a spogliarmi e indossare quella lingerie femminile. Mi gustavo gli
attimi. Provai piacere a calzare lentamente le autoreggenti, facendole srotolare lungo le mie cosce, a infilarmi il perizoma avendo cura di nascondere bene tra le cosce le mie parti intime. Uscita dal bagno mi trovai lui sul letto con soltanto indosso le mutande bianche. Si sedette sul bordo del letto e mi ordinò di girarmi, per potermi vedere il posteriore, e di camminare per la stanza sculettando. Così feci, cercando di ancheggiare al mio meglio per accontentarlo. Sentivo i suoi occhi addosso e l'adrenalina che gli saliva in corpo. Mormorò qualcosa che non capii bene, ma sembrava un apprezzamento volgare al mio culo. Gli devo essere piaciuta molto perchè la cosa che fece subito dopo fu mettermi in ginocchio al suo cospetto, in piedi davanti a lui, il mio viso quasi contro le sue mutande gonfie. Mi disse di annusare. Avvicinai il mio naso alla protuberanza nelle sue mutande e annusai. Il pene sottostante era ben delineato ed io misi il naso proprio in corrispondenza del suo glande.
"Ti piace l'odore troia?" mi chiese. Annuii e continuai ad annusarlo. Sentivo l'odore del cazzo per la prima volta misto all'odore della sua urina. Dopo poco, mentre io stavo ancora nutrendo il mio olfatto di maschio, scostò le mutande e fece zampillare fuori un grosso pene semi eretto che si scagliò contro il mio viso. Non mi aspettavo tanta irruenza e fui impressionata dalla dimensione di quel membro. Forse perchè me lo trovavo vicino agli occhi per la prima volta, forse perchè non avevo ancora termini di paragone, comunque sia ne ero attratta, maledettamente attratta!
Non servì che lui me lo ordinasse, fatto sta che portai subito la bocca verso il glande gonfio e rosso e iniziai a leccarlo. Aveva un sapore forte di maschio che mi inebriava le papille gustative e assefuava la mente...un sogno si stava realizzando.
Chiusi gli occhi. Scorrevano nella mente quelle tante immagini di donne con in bocca grossi peni che da ragazzina guardavo nelle riviste porno che trovavo ai bordi dei campi lungo stradine di campagna nell'hinterland milanese. Quelle foto erano rimaste impresse nella mia mente per tutta l'adolescenza ed oltre. Avevano lentamente costruito nella mia psicologia sessuale un desiderio d'imitazione. Provavo invidia per la sensualità e la trasgressività che potevano esprimere le donne, disponendo del loro corpo come oggetto di attrazione e piacere di uno o più maschi. Mi piacevano soprattutto quelle foto in cui lei succhiava due peni contemporaneamente. Mi piaceva la sensazione che quelle donne fossero dei fiori che attiravano con facilità tante api maschio. Cercavo di immaginare come ci si poteva sentire ad essere desiderate indossando autoreggenti, tacchi alti e minigonna. Cercavo di immaginare la sensazione di seminudità che si potesse sentire con una gonna
corta ed a camminare sculettando su tacchi alti. Cercavo di immaginare movimenti e posture provocatorie e le reazioni all'interno del maschio che tutto ciò potesse provocare, a cominciare dal gonfiore tra le gambe.
Riaprii gli occhi. Il pene di lui si era ingrossato completamente e mi allargava e riempiva la bocca. Mi afferrò con la mano la nuca bloccandomi la testa ed iniziò a stantuffarmi la bocca con forza e vigore. Tenevo la bocca ben larga per evitare di sfiorargli il pene con i denti e avendo cura che solo le mie labbra massaggiassero quel magnifico membro che sprofondava dentro di me assetato di potere e dominio. Quando si ritraeva indietro prima del successivo colpo sentivo la saliva che
colava fuori dalla mia bocca. I colpi si facevano sempre più intensi e sentivo il suo glande che imboccava la mia gola provocandomi una leggera sensazione di nausea. Nonostante ciò resistevo perchè mi sentivo completamente in balia di quell'uomo. Sentivo di essere sua. Un oggetto di piacere al suo servizio. Erano proprio quelle sensazioni di appartenenza e di sottomissione che mi eccitivano anche nella sofferenza. Pensai che potesse gradire che gli massaggiassi i testicoli con la mano e così feci. Non l'avessi mai fatto. S'incazzò e mi insultò, dandomi della troia insolente. Disse che dovevo fare solo ciò che mi ordinava di fare e che non dovevo assumere iniziative di alcun tipo. Esterefatta e spaventata risposi con voce tremolante "sì signore, non lo farò più". Soddisfatto della mia reazione mi ordinò di mettermi a quattro zampe per terra ai suoi piedi. Ero già inginocchiata e quindi non feci altro che poggiare a terra le due mani. Lui si sedette sul bordo del letto ed io mi trovai con il viso tra le sue gambe. Estrasse da una borsa che aveva sul letto un collare di cuoio e me lo mise intorno al collo. Capii che era un simbolo di appartenenza: io rappresentavo la sua cagna. Un brivido mi percosse la schiena e mi fece inarcare tutta spingendo in fuori il mio culetto sodo. Al collare fissò una catena con la quale poteva controllare ogni mio movimento. Tirò la corda verso di lui, divaricò le gambe e mi ordinò di leccargli le grosse palle pelose...
fine della prima puntata
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16 years ago
admin, 75
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La prima volta
Era tempo che si fantasticava.
Era tempo che ci dicevamo "FACCIAMOLO DAI!!!"
Una sera come da copione, (poichè Manu vuole che sia io ad organizzare e lei ad interpretare il ruolo della donna ignara e pudica...) le dico di vestirsi "bene". Il bene per noi è quell'eleganza-sexy che mi fa impazzire tipo tailleur grigio ma senza mutandine etc.
Cena in un bel locale, vino quanto basta, caffè, ammazza-caffè e via risaliamo in macchina. Ci fumjamo una cosetta durante il tragitto e lei comincia a chiedermi: "Dove mi porti?" e io: "Adesso vedi"
Arriviamo alla location della serata, un privè noto per essere tra i più famosi d'Europa.Entriamo: dati anagrafici e tessera e via, siamo dentro.L'atmosfera non è un granchè. Mi sembra ci siano molti uomini, sembrano militari in libera uscita, e cominciamo a gironzolare per il club.
Finalmente arriviamo in una stanza o meglio in una gabbia.Già una gabbia. L'entrata è riservata solo alle coppie mentre gli altri ti possono guardare da fuori.Dentro alla gabbia la luce è una di quella che ti permette di vedere tutto ma di distinguere ben poco.C'è un grosso letto circolare al centro e divanetti tutt'intorno.ci saranno 5/6 coppie già tutte nude che amoreggiano. Un po' anche imbarazzati, ci sediamo su un divanetto. Abbiamo a pochi centimetri la testa di una donna che viene scopata con forza e i suoi capelli buttati all'indietro ora sfiorano Manu. Manu allunga le mani e comincia ad accarezzarla sul viso.E' un attimo.Occhiata d'intesa e Manu si butta in mezzo. Le sale sopra e le mette subito la fica in bocca e comincia a farsi leccare. Intanto accarezza l'uomo che non ha smesso di pompare la ragazza, anzi Manu gli afferra il bacino e l'esorta a scoparla più in fretta è più in profondità.La ragazza gode e smette di leccare Manu che intuisce che anche l'uomo sta per venire e, svelta ,gli sfila il preservativo e si fa sborrare addosso.Hai capito Manu!! IO mi godo lo spettacolo ma sono arrapato come un mandrillo. Manu si ripulisce e mi si avvicina.Ora siamo al centro del letto circolare.Si avvicina una coppia e MAnu comincia a baciarsi sulla bocca con la Lei e intanto, afferrandole la mano, la porta insieme alla sua sul mio membro eretto. Si portano i capelli dietro le orecchie e tutte e due cominciano a leccarmi il cazzo e a passarmi la lingua sull'asta e sulle palle.Sembrano ingorde e sembrano voler succhiare una più dell'altra.Intanto sorridono e si scambiano occhiatine.Manu a questo punto sente un cazzo che cerca di farsi strada dentro di lei.Continuando a succhiarmelo si allarga le chiappe e lo lascia entrare. Ora è piegata a succhiare il mio cazzo mentre un'altro cazzo la pompa da dietro.Sento che la sbatte davvero forte e lei subito gode come una troia,geme e si contorce con il mio pisello nella bocca.L'altra continua a leccarmi come può ed incita il suo maschio a scopare per bene Manu. A questo punto non resisto, le due donne spalancano le loro bocche e allungano le lingue davanti al mio cazzo duro.Mi incitano a sborrargli addosso e comincio con un schizzo che colpisce l'altra in pieno viso, poi ancora sulla lingua di MAnu e ancora, ancora, ancora, avrò un litro di sperma che finisce sui visi, sulle lingue e sulle tette delle due succhiatrici che ora sapientemente fanno colare lo sperma lungo gli angoli delle loro bocche....Che spettacolo!!!!! Ma io e MAnu siamo ancora arrapati.CI sediamo su un divano ed osserviamo le altre coppie fare l'amore.Quando la serata sembra volgere al culimine, ci mettiamo al centro del lettone circolare e ci facciamo ammirare mentre ci dimeniamo uno dentro l'altra come ossessi.Scopiamo ancora per più di mezz'ora.MAnu che è pluriorgasmica non ce la fà più: le tremano le gambe...ed anche io sono esausto.Così la prendo e la giro a pecorina e mentre sento i commenti degli spettatori arrapati le sborro nella fica facendole avere l'ultimo orgasmo da donna riempita per bene.
Questa è stata la prima ed unica, per ora, nostra volta in un privè....baci Ema&Manu
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0
16 years ago
videocoppia,
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Il sogno di un ragazzo sottomesso.
Sono in discoteca con gli amici, si scherza si fa conoscenza, insomma ci si prova....
Dopo un paio d'ore conosciamo un gruppo di ragazze dove vedo Lei.
Sono ipnotizzato dalla sua bellezza, dal suo carisma, dal suo essere Divina, riesco solo a pensare che il termine ragazza non Le si addice per niente.
Sento dire che ha 23 anni, è di Firenze.
Vedo i miei amici che cercano di concludere con le Sue amiche, io no sono li fermo davanti a Lei che mi squadra.
Tutti i miei pensieri sono interrotti dalla Sua voce, incantevole, che mi dice di accompagnarLa a fumare una sigaretta.
So solo annuire, andiamo fuori e finalmente posso ammirare la Dea quale Lei è: un fisico fantastico, indossa un vestito nero, nè corto nè lungo, con un po’ di scollatura che lascia intravedere un seno non troppo grande, e un paio di decolté nere che mostrano ai miei occhi di feticista dei piedi molto molto curati. Gli aggettivi che riesco a pensare sono graziosa, sexy, incantevole, Divina.
Lei si accorge che sono già suo, sa che farei di tutto per Lei, sa che sono gia suo schiavo.
“Pensi di stare a guardare un altro po’ come un imbecille o pensi di offrirmi una sigaretta?”
Prendo il pacchetto e glielo porgo, non riesco a spiccicare parola.
Lei capisce sempre di più che quello che pensava è la pura verità e sa già cosa fare, cosa dire:
“Ora tu aspetti che abbia finito di fumare, poi andiamo dentro Io prendo il giubbotto, tu saluti tutti i tuoi amichetti e mi accompagni a casa sono stata chiara?”
Io riesco solo a mugugnare un si.
“E smettila di guardarmi, non sei degno di osservare un corpo come il mio”
Subito guardo in terra, Lei finisce va dentro io faccio quello che mi ha ordinato niente più, niente meno, sono gia di nuovo fuori con Lei e ho gia le chiavi della macchina in mano.
Ci avviamo a piedi alla macchina Lei vuole farmi capire come stanno le cose, ma io avevo già capito tutto da solo, comincia a pensare a voce alta:
“Ma che bello, e chi avrebbe mai detto che da una semplice serata in discoteca potevo uscire con uno schiavo tutto mio”
Io sento quello che dice e solo rispondere: “E’ un onore, Padrona”.
Lei ride.
So cosa devo fare, Le apro la portiera, Lei entra e poi entro in macchina pure io.
“Portami a casa schiavo”
Io guido, fantastico gia con la testa su cosa potrà succedere da li a poco, arriviamo alla sua casa, una villa.
“Schiavo, sei fortunato, i miei sono fuori per il fine settimana dormirai qui stanotte voglio provarti”
Io ho gia il telefono in mano per avvertire i miei che dormo da un amico.
Entriamo in casa, andiamo in camera sua, Lei si toglie il giubbotto, si siede sul letto:
“Cosa aspetti! I miei piedi di certo non sono riposati, prenditi cura di loro”
Le sue parole, dolci ma autoritarie, sono musica per le mie orecchie.
Le sfilo una scarpa, poi l’altra e comincio a massaggiarLe i suoi piedi che finalmente vedo integramente, fantastici, i più belli che abbia mai visto e io ora li sto massaggiando.
Ormai sono un libro aperto per Lei, subito si accorge della mia passione per i suoi piedi e dice:
“Ti piacciono? Sono belli? Perché non li baci? Bacia i piedi della tua nuova Padroncina”
Io subito li bacio, li lecco, li massaggio e vorrei che quei momenti non finissero mai.
Passa un attimo, per me almeno, che lei con un piede allontana il mio viso dalle sue estremità.
“Basta cosi, sto già meglio sei bravo con la lingua schiavo. Avanti adesso voglio vederti bene, spogliati, ti voglio tutto nudo, in fretta”
Io mi spoglio, un po’ mi vergogno ma non riesco proprio a nascondere la mia evidente erezione.
Lei ride.
“Ti devono proprio piacere i miei piedini vero? Bene bene…non sei malissimo dai, puoi essere un mio schiavetto…ma cosa sei disposto a fare per me?”
“Tutto Padrona”
Lei ride.
“Bene vieni in bagno con me, fallo in ginocchio come sempre dovrai stare in questa casa: nudo e in ginocchio”
Ubbidisco, seguo la mia Padrona in bagno e La trovo li che indica la vasca da bagno, entro dentro di essa disteso come vuole Lei e La vedo entrare in piedi nella vasca mettermi un imbuto in bocca, sfilarsi gli slip: capisco cosa vuole che faccia.
“Bene, dalla faccia capisco che sai cosa ti aspetta, se non acconsenti alzati e non farti più vedere altrimenti sei mio”
Io sono li fermo.
La Regina aspetta poi si lascia andare, io bevo, bevo tutto il suo nettare dorato, quando finisce Lei scende, si accerta del mio lavoro e mi dice che sono stato bravo.
“Grazie Padrona”
…..
Questa è la prima parte del sogno che sempre faccio dentro di me in attesa che almeno in parte diventi realtà..
Vorrei solo che le Padrone che visitano il mio profilo non si facciano ingannare dalla mia giovane età e che mi considerino come uno schiavo vero, fedele.
A presto!
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1
16 years ago
admin, 75
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Cornificata nel primo mese di matrimonio
mi ero appena sposata felicemente con il mio uomo dei sogni,crdevo di vivere una vita tranquilla e spensierata nel primo mese di matrimonio mi sono accorta ce il mio lui aveva una relazione con una sua collega,lui alla mia reazione ha negato sputorosamente con tutte le suo forze ma con la mia capardieta'lo fatto crollare allevidenza del fatto,non potendo apere piu' come fare a intepellato la sua amante e fu cosi' che anno potuto giostrade il dafarsi x me.Un giorno di tranquillita' mi invitarono ad uscire con loro e mi portarono in un clab privato e mi fecero conoscere un uomo che dopo qualche ora lui mi voleva portare in albergo ma io mi rifiutavo e fu allora che l'amante di mio marito mi impose di andare con l'uomo conosciuto nel clab io mi rifiutai di andarci e il mio caro marito mi schiaffeggiò e mi costrinse di andare con lui allora ci andai e passammo parecchie ore a fare sesso mi penetro d'appertutto e fu allora che io decisi di darmi a tutti quelli mi piaceono e mi facevano godere come lui non ha mai fatto con me,adesso ne sono fiera di averlo fatto e sono sempre pronta a riceverlo d'appertutto
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16 years ago
francvino,
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Le mie due cognate
LE MIE DUE COGNATE
La mia ragazza, è la seconda di quattro sorelle, una più grande sposata Ramona, lei, la terza Federica e l’ultima Cinzia, che ho raccontato anche la storia che ho avuto con lei.
Io con le sue sorelle ho sempre avuto un bel rapporto di amicizia, apparentemente, ma dentro di me ho sempre avuto il grande desiderio, di scoparmele, una per volta tutte e tre, anche la sposata, che tra di noi la differenza di età non era molta circa 4 anni, un desiderio che cresceva ogni giorno di più, ma la situazione non prometteva nulla di buono, fino al giorno che riuscii a scoparmi Cinzia, da allora tutto cambiò. Finalmente riuscii a capire che le loro battutine ironiche, il loro girare per casa mezze nude, reggiseno e mutandine a volte perizomi, le loro continue coccole e abbracci, non erano gesti di affetto ma delle vere e proprie provocazioni, forse loro come me, non osavano fare il primo passo, ma una volta sbloccato il meccanismo tutto fila liscio come l’olio.
Era passato un mese circa o poco più, da quando la storia tra me e Cinzia terminò, i nostri rapporti erano cambiati, ci evitavamo e così via, ed allora comincia a stringere un rapporto diverso con Federica, eravamo entrati più in confidenza, lei comunque come nessun’ altro sapeva nulla di me e Cinzia, ma notò un cambiamento ambo le parti, tanto che un giorno mi chiese cosa fosse cambiato e cosa era successo tra di noi, ma io le risposi nulla, solo che lei aveva cambiato un po’ carattere e non mi piaceva molto il suo modo di fare. Passavamo molto tempo insieme, la mia ragazza lavorava in un negozio, e la sera ritornava a casa verso le 20:30 alcune volte anche le 21:00, e praticamente passavamo circa 4 ore al giorno insieme ed il sabato tutta la giornata. Era sempre con me, mi faceva compagnia quando andavo da qualche parte, veniva con me a fare la spesa, mi aiutava quando avevo bisogno, stavamo bene insieme, ed andava tutto bene tra di noi, poi una sera eravamo a casa loro a cena, la mia ragazza dopo cena era molto stanca, ed andò a sdraiarsi un po’ sul divano, ed i uscii sul terrazzo per fumarmi una sigaretta. Dopo pochi minuti arrivò anche Federica, si mise seduta sopra le mie gambe, aveva i lineamenti del viso bellissimi, un culo bello tondo e sodo, due tette enormi una quinta, come corporatura aveva qualche chilo di troppo, ma non eccessivamente, era estate e faceva molto caldo, ricordo che indossava dei pantaloncini cortissimi e super aderenti ed una magliettina bianca con una grande scollatura. Si accese anche lei una sigaretta, e gli cadde l’accendino, da sopra le mie gambe, sollevò il culo e si piegò per raccoglierlo, alla visione del suo culo ebbi subito una mezza erezione, quando si sedette, non si mise seduta sulle gambe ma proprio sopra il mio pisello. Cominciò piano piano a diventare bello duro e lei se ne accorse, e per farmelo drizzare ancora di più strofinava il suo culo sul mio pisello, pensavo dentro di me adesso la prendo e me la sbatto qui sul terrazzo, ma tenni a freno le mie voglie. Ad un tratto notai che i suoi capezzoli si erano drizzati proprio come il mio pisello, e la cosa gli piaceva anche a lei, così la guardai e le chiesi “senti Federica, devo chiederti un grande favore” e lei “ dimmi se posso volentieri” – “posso toccare il tuo seno mi fa morire tua sorella non ha una grande seno mentre tu ne hai per tre, vorrei sentire com’è duro, sodo” – “ come vuoi che sia? E poi ….” – “ una volta soltanto, dai” – “va bene, ma non prenderci gusto”, lei era seduta sopra di me, in avanti, io da dietro allungai le braccia e diedi una bella palpata a quelle grosse tette, non volevo più togliere la mano, e notavo che anche lei provava gusto ad essere toccata, dopo un minuto tolsi le mano dalle sue tette, lei mi guardò, come dire perché le hai tolte?, ed io pensavo che poteva arrivare la sorella, la madre insomma qualcuno. Si alzò andò davanti la porta del terrazzo, poi ritorno seduta sopra di me, quel suo gesto, sembrava che fosse andata a controllare che non arrivasse nessuno, poi mi guardò senza parlare, ed allora fui io a dirgli” Federica dammi la tua mano, senti”, portai la sua mano sopra il mio pisello, che stava esplodendo all’interno dei pantaloni, e lei nulla nessuna reazione, lascio la sua mano sopra si esso, per un po’, e la tolse proprio nel momento in cui la mia ragazza, uscii sul terrazzo, e sotto voce disse” pericolo scampato, per un pelo!!!”, poi andò a letto e dopo un po’ andai via anche io.
Il giorno seguente, era Venerdì e la mia ragazza il pomeriggio, non andò a lavoro, perché doveva andare in un posto con i genitori, ed io rimasi solo in casa con Federica. Era passata un’ora da quando erano andati via, e noi eravamo sul divano a vedere la tv, quando ad un tratto, gli chiesi un bacio, così di punta in bianco, lei mi guardò e disse” un bacio? Intendi un vero bacio sulla bocca?” – “si, ho voglia di baciarti, tu vuoi?”, si alzò e andò nella sua camera, io pensai dentro di me, che cazzo avevo combinato?, poi sentii lei che mi chiamava, corsi subito nella sua camera, e quando entrai, vidi la finestra chiusa e lei in piedi vicino al letto, e disse” non volevi un bacio?”, mi avvicinai la strinsi forte a me, e gli diedi un bacio, le nostre lingue si cercavano, e s’intrecciavano nelle nostre bocche, un bacio lungo e pieno di passione e di eccitazione, poi feci scivolare le mie mano sul suo culo sodo, e gli diedi una bella palpata forte. Dopo qualche minuto lei si stacco e disse”volevi un bacio, ma vedo che ti sei spinto oltre! Non possiamo dai ti bacio e penso a mia sorella, sei mio cognato, ma cosa facciamo, no non posso, scusami”, e andò in bagno, nel metre ritornava a casa la mia ragazza, la salutai e andai via.
Il giorno dopo era Sabato, ero solo in casa, e mi alzai verso le 9:30, e decisi di scendere in giardino per lavare la mia auto, e così feci, preparai il sapone, l’aspirapolvere per pulirla dentro, accesi lo stereo e comincia, subito dopo arrivò Federica, entrò e disse che mi aiutava a pulire l’auto, ed io accettai ben volentieri. Cominciammo ad aspirarla dentro, poi gli dissi che io intanto mi fumavo una sigaretta, e lei disse che avrebbe pulito lei l’interno. Mi misi seduto sul muretto e la guardavo, indossava un pantalone di tuta ed una mogliettina molto leggera, larga e ben scollata, mentre era chinata a pulire, dalla scollatura si vedeva benissimo il suo seno, senza reggiseno era spettacolare, ebbi subito una violenta erezione, mi scoppiava di nuovo il pisello, tra l’altro per un motivo o per un altro era una settimana che non si scopava, non potevo più reggere, ma con grande forza di volontà riuscii a resistere anche a quello, ma venne a pulire l’auto dalla parte dove ero seduto io, si piegò, la sua tuta era calata ed aveva più di metà culo di fuori, indossava un perizoma con un microscopico filetto nel culo, dio mio non ho potuto resistere, mi tirai fuori il pisello, e con grande sveltezza lo infilai dritto dentro la sua figa, tenendola ferma con le mano. Aveva la figa bollente, lei si dimenava, e mi diceva di lasciarla, che diavolo stavo facendo e mi chiedeva di fermarmi. Poco dopo sentivo la sua figa tutta bagnata, cominciava anche per lei ad arrivare il piacere, così mentre la scopavo le dissi” scusami Federica, devo proprio fermarmi?” e lei rispose” dovevi fermarti prima, ora devi solo farmi godere come una troia”, e la presi alla lettera. Me la scopavo con grande gusto e lei si muoveva, muoveva il bacino, lo muoveva sempre di più, sempre più velocemente, finchè non scoppio in un grido di piacere “non fermati, dai continua, più forte, dai godo, dio mio è bellissimo dai” e cominciò ad emettere dei mugoli di piacere, era venuta, ed ora stavo per venire io, nel momento in cui il mio pisello cominciò a pulsare, lei si girò di scatto e lo prese subito in bocca, a spompinarmi, dopo pochissimo esplosi in una calda ed abbondante sborrata, tutta in bocca, i primi fiotti di sborra uscirono con moltissima violenza, le riempii completamente al bocca di sborra, e lei da abile troia che era e che io non immaginavo fosse, la ingoio tutta, una sola goccia le colava dalla bocca, ma lei abilmente con la lingua, la riprese, e giù, ma ancora non era soddisfatta, così mi ripulì per bene tutto il pisello, lo leccò bene e affondo, una volta terminate tutte le pulizie e ricomposti tutti e due le chiesi” non volevi che ti scopavo, ma poi al piacere non hai saputo resistere, come mai non hai voluto farlo prima?” e lei “ il mio pensiero era sempre rivolto a Katia ( la mia ragazza ), è pur sempre mia sorella, e sinceramente farmi scopare dal suo ragazzo non mi sembrava bello, anche se desideravo molto farmi una bella scopata con te, poi devo essere sincera questa mattina sono uscita da casa proprio con l’intenzione di scopare con te, avrai sicuramente notato che ti provocavo in tutti i modi, e finalmente i nostri desideri si sono avverati”. Continuammo a pulire l’auto, dentro e fuori, parlando, scherzando e dandoci qualche toccata e qualche bacio, erano quasi le 12:00, avevamo finito di pulire l’auto, Katia la mia ragazza, quel giorno, faceva orario continuato al negozio, così chiesi a Federica se voleva pranzare con me e lei accettò, salimmo in casa, ed io andai a farmi una bella doccia, mentre lei disse che avrebbe intanto preparato qualcosa da mangiare. Feci una bella e lunga doccia, e mi sentivo felice per la bella scopata con Federica, e solo ripensandoci, ebbi un’erezione, finito di fare la doccia, misi l’asciugamano intorno alla vita, per uscire a prendere i vestiti, che avevo dimenticato in camera, così uscii dal bagno ed andai in camera, entri e vidi lei sdraiata sul letto, completamente nuda a gambe aperte, con una mano si toccava la figa e con l’altra le grandi tette e disse” dai il pranzo è pronto, vieni altrimenti si fredda”, non me lo feci ripetere due volte, sfilai via l’asciugamano, e cominciai a leccare quella figa bollente già tutta bagnata, e lei mi disse” a me non dai nulla da leccare,?”, così mi sdraia sul letto, lei venne sopra di me in un bel 69, io leccavo la sua figa con molta avidità, e lei succhiavo il mio pisello con estrema bravura, poi roteava la sua lingua intorno alla cappella e via tutto in bocca fino alle palle, e quando ormai eravamo giunti al massimo dell’eccitazione, lei salì sopra e s’infilò il mio pisello dentro la figa, e cominciò a muoversi e scoparmi come una vera troia, intanto io palpeggiavo le sue enormi tette, poi li si avvicinò e le cominciai a leccare i duri capezzoli, e mi disse”ti piacciono le mie tette?” – “ da morire non sono neanche io cosa vorrei fargli”, sfilò il pisello dalla figa ormai fradicia di piacere, e si mise il pisello nelle tette e mi fece una spognola, poi lo riprese in bocca a succhiare, per un po’ alternava un pompino con la spagnola. Ormai non sapevo più quanto sarei potuto ancora resistere, provavo un immenso piacere, ma anche lei vedevo che era ben soddisfatta, e s’infilò di nuovo il pisello nella figa, e scopava, scopava fino a che non scoppio in un mega orgasmo, la sentivo che stava godendo come una troia, cominciò a mugolare di piacere, una volta raggiunto il suo orgasmo, tirò fuori il pisello pieno del suo umore e vidi uscire dalla sua figa un fiotto di umore, che schizzò fuori proprio come la sborra. Mi bacio e mi ringraziò, era la prima volta che raggiungeva un simile orgasmo, e disse “ ora ti faccio un regalino molto bello, sfondami il culo”, si mise a pecora sul letto, io dietro di lei raccolsi dalla sua figa il suo umore, e lo strofinai nel suo culo, le infilai dentro il dito per allargargli bene quello strettissimo buchetto, e poi via il cazzo varcò la porta del piacere. Entrò dentro bene, scivolava in quel culo meravigliosamente, diedi due o tre colpi ben assestati ed ora era tutto dentro, la inculavo con passione, era stupendo e spingevo forte dentro, sempre più velocemente, ormai non potevo più resistere e anche lei se ne accorse, e disse”non tirarlo fuori, riempi tutto il culo di sborra”e così feci le sborrai dentro il culo, poi sempre con il cazzo ben piantato nel culo lei si sdraiò e cominciai a baciarla sul collo, e poi sulla bocca, ed il cazzo era ancora li dentro bello duro “sarà ora di tirarlo fuori? Oppure hai deciso di lasciarlo dentro per sempre?” “hai ragione ma questa è stata la più bella inculata che ho fatto finora, hai un gran culo” “ non concedo il mio culo a nessuno, per darlo devo devo essere completamente stravolta dall’eccitazione, e tu sei il secondo visitatore, e devo dire la verità la prima volta ho provato solo dolore, mentre questa volta ho provato dolore all’inizio e piacere dopo, mi è piaciuto farmi sfondare il culo da te” e così lo tirai fuori ancora duro, quando lo vide ancora in erezione senza dire una parola, cominciò a leccarlo tutto e ripulirlo per bene, nonostante fosse sporco non solo di sborra, e disse”ora il servizio è completo, ripulito a dovere”. Rimanemmo sdraiati sul letto abbracciati ancora qualche minuto, poi mi alzai per vestirmi e lei mi disse” che ne pensi di pranzare nudi, rimaniamo tutto il giorno qui a casa tua completamente nudi, così quando abbiamo voglia siamo pronti” ed io accettai. Pranzammo una cosa veloce e leggera, e dopo pranzo per digerire via con un’altra scopata, poi ci andammo a riposare un po’ nel letto. Non so bene quanto tempo passò, ma ad un tratto sentii bussare alla porta, “Federica sveglia Hanno bussato, raccogli le tue cose e vai in bagno corri” ci poteva essere? Katia era a lavoro, i miei genitori erano fuori Roma per tre giorni, così rimisi l’asciugamano intorno alla vita ed andai ad aprire. Fù proprio una bella sorpresa per me, era Ramona la sorella più grande. “ ciao Ramona come mai sei qui?” – “Cercavo Federica, ma non è qui con te?, mamma mi aveva detto che rimaneva a pranzo qui” – si a pranzato poi è andata via, da una sua amica, doveva andarle a fare compagnia in un centro commerciale” – “ ma come aveva detto che sarebbe venuta con me oggi!è proprio strana quella ragazza! Scusami ma ti stavi facendo la doccia?” – “no ero nudo e per venire ad aprire ho messo la prima cosa, per coprirmi, non sapevo chi era” – “perché se sapevi che ero io mi avresti aperto la porta nudo?” – “ …..forse, no ma che stò dicendo scusa, fai finta di non aver sentito, scusami” – “ ma io ho sentito bene”, mise la mano sotto l’asciugamano e prese il cazzo in mano, era bello dritto e duro, ho sempre avuto un debole speciale per Ramona, ma era sposata e non ci avrei mai provato con lei, ma quella che si presentava era un occasione per me unica, non potevo farmela scappare, ma c’era un problema, Federica era nascosta nel bagno, come potevo fare? Se ci avesse visti sarebbe successo il fini mondo, ma quando cominciò a leccarlo, e succhiarlo, non potevo fare più nulla, ero caduto nella tentazione ed ormai non potevo tirarmi indietro. Succhiava il cazzo da vera professionista, era fantastico, poi la presi e la portai in cucina, poggiò le braccia sul tavolo, piegata, alzai la gonna le sfilai il perizoma, e la cominciai a scopare da dietro, e mentre la scopavo lei mi succhiava il dito e lo leccava, da vera troia. Chi l’avrebbe mai detto lo stesso giorno, mi sono scopato tutte e due le sorelle, ma soprattutto ero finalmente riuscito a scoparmi Ramona, la mia metà più ambita da molto tempo. Era una ragazza magrolina, con un culo super, alta 160 circa, una terza di seno ma era bellissima, sposata tra l’altro con un uomo che sembrava un orco,ed ora eravamo lì il mio cazzo piantato nella sua figa accogliente, e scopavamo talmente era l’eccitazione che dimenticai del tutto che Federica era nel bagno. Non durò molto la scopata lei raggiunse subito l’orgasmo ed io subito dopo di lei, le sborrai sopra il culo, annaffiandola con la mia calda sborra, ma quasi finita, era la terza o quarta scopata in 5 ore circa. Si girò e prese anche lei a leccarlo tutto per ripulirlo e mi ringraziò della fantastica scopata, e disse che da un po’ di tempo si sentiva trascurata dal marito erano due mesi che non la sfiorava neanche con un dito, pensava che avesse un’altra, e disse” non scopo da due mesi, sicuramente ha un’altra, ma ora io ho te, ti farò vedere di cosa è capace una moglie ferita e vogliosa di cazzo” e riprese la pulizia del cazzo, lo stava lucidando, e in quel preciso istante arrivò Federica, che non capendo cosa stava succedendo, non sentendo nulla e non vedendomi venne a controllare di persona, e trovò la sorella in ginocchio, con il mio cazzo in bocca che mi stava facendo un servizietto, e dall’altra parte Ramona che vide la sorella tutta nuda spuntare all’improvviso.
Una situazione davvero complicata per tutti e tre, ci fù un attimo di silenzio, poi dissi io” la situazione è davvero imbarazzante, mettiamoci un attimo seduti e parliamone” Federica”c’è poco da parlare mia sorella ti stà facendo un pompino, è sposata, sei il cognato” Ramona”tu cosa hai fatto fin’ora? Non te lo sei scopato, è anche tuo cognato” io” aspettate un attimo, io e te Federica è da questa mattina che scopiamo perché ci piace scopare insieme, e con Ramona è successo perché aveva si voglia di scopare ma anche per punire il marito delle sue scappatelle con chissà quale troia,
quindi ci ritroviamo ora qui noi tre a dover risolvere questa cosa senza che esca fuori quello che è successo tra di noi”. Dopo un oretta di conversazione o forse anche di più, ognuno di noi aveva espresso i propri bisogni, desideri, motivi per il quale era successo il tutto, le due sorelle sembravano ormai essersi chiarite e promisero che quella storia non l’avrebbe mai saputa nessuno eccetto noi, sembrava ormai tutto chiarito quando Ramona disse”ormai è tutto a posto che ne dite di una bella scopata a tre? Sarebbe il massimo le due sorelle ed il cognato travolti dal piacere” guardai Federica che mi sembrava titubante all’idea ma poi vidi che annui con il capo, era fatta le scopavo insieme tutte e due.
Ci andammo a sdraiare sul lettone dei miei genitori, mi sdraiai sul letto, Ramona prese subito a succhiarmi il cazzo, mentre Federica si mise sopra di me con la sua figa nella mia bocca e cominciai a leccargliela tutta, poi invertirono i ruoli, ed i ero sempre al centro del piacere, Ramona si sdraiò e mi invitò a scoparla e mentre la scopavo leccava la figa della sorella, che splendida visione vedere le due sorelle che lesbicavano, era un sogno per me. Ora scopavo Federica e leccava la figa della sorella, poi si sdraiò pancia sotto e disse” sfondami ancora il culo” vidi un espressione come di sorpresa in Ramona, e le dissi “ cosa hai fatto?” – “ Niente non credevo che Federica si facesse rompere anche il culo” – e via dentro infilai il cazzo nel suo culo e spingeva e lei gemava di piacere, Ramona sembrava sbalordita, vedendo come il culo della sorella potesse accogliere con molto piacere il mio cazzo, poi Federica disse “ Ramona ora è il tuo turno, fatti sfondare il culo” – “ No non posso il culo no” – “ Ma non hai mai preso un cazzo nel culo? Sei vergine?” – “ si pompini tanti anche con ingoio, la mia figa è sempre pronta a ricevere cazzi, ma il culo no,” – “ io le dissi”forse tuo marito ha trovato una donna che il culo glielo cede volentieri, ecco perché ti tradisce, te lo ha mai chiesto?”- “si molte volte anzi sempre, ma non ho mai accettato” Federica”ramona se non provi non saprai mai se ti piace o no, all’inizio è un po’ doloroso, mai poi ti piacerà, prova”ed io intanto continuavo a sbattermi il culo di Federica, poi Ramona si convinse, si mise a pecora e disse” dai proviamo, ma se mi fai male lo togli subito ok?” io”va bene”. Federica lubrificò per bene il culo della sorella, gli infilò un dito e lo bagnava ancora, poi prese il mio cazzo e lo puntò dritto nel culo della sorella, entrò la cappella nel culo, e sentivo che Ramona stringeva forte il suo culo, così Federica, con le sue mano, lo allargò per bene ed io giù tutto dentro, era scivolato magnificamente grazie all’aiuto di Federica. Lo facevo scorrere lentamente e con delicatezza dentro il suo culo, lei dopo un po’ disse”mi fa male” io”lo devo togliere?” lei”no è una sensazione strana di dolore e piacere, non continua ora comincio a provare più piacere che dolore” ed io l’accontentai, avendo il cazzo impegnato nel culo di Ramona, dovetti far avere un orgasmo a Federica masturbandola abilmente con la mano, fino a farla urlare di piacere, e raggiungere il tanto atteso orgasmo. Intanto mentre inculavo Ramona, Federica si mise sotto di lei e cominciò a leccargli la figa e dopo un po’ anche Ramona esplose in un orgasmo facendo fuoriuscire tutto il suo umore, ora toccava soltanto a me, e finalmente anche io esplosi nel culo di Ramona, lo riempii tutto di sborra, tirai fuori il cazzo sporco di sborra ed altro e Federica da gran troia lo prese in bocca leccandolo e ripulendo tutto, intanto dal culo di Ramona fuoriusciva la mia sborra , che Federica, prese subito a leccare senza farne sprecare neanche una goccia. Quella per me e credo anche per loro, fu la più bella esperienza di sesso mai vissuta, eravamo tutti e tre completamente soddisfatti, ci rivestimmo ed io rimasi a casa mia, e loro andarono ognuna nelle rispettive case.
La nostra storia non durò molto infatti in tre non ci fu più occasione di scopare, con Federica continuò qualche settimana, poi si fidanzò e dopo il fidanzamento scopammo un ultima volta e basta, perché io non volevo accontentare un suo desiderio, farmi inculare da lei con un grosso cazzo di gomma, e così finì, mentre con Ramona durò circa un mese, ormai le avevo rotto il culo, e quindi alla fine finivo sempre per incularla e sborrarle dentro, la situazione con il marito era sempre la stessa fino al giorno in cui decise finalmente di dargli il suo culo “VERGINE”, da allora le cose tra di loro tornarono come prima e niente più scopate ed inculate neanche con Ramona. I nostri rapporti cambiarono ci evitavamo tutti e tre a vicenda, e dopo qualche mese finì anche la mia storia con Katia, e non vidi più nessuna di loro, fino a circa 5 mesi fa. Venne a casa mia Federica, era cambiata completamente, era ingrassata a dismisura, aveva sempre un seno enorme, ma oltre al seno di enorme c’era il culo, i fianchi, la pancia, era tutta enorme ora, e dopo un po’ di chiacchiere mi cominciò a parlare dei vecchi tempi, che gli mancava molto il mio cazzo, non c’era giorno che non ripensasse alle nostre scopate, così nonostante non avessi molto piacere feci un’ ultimo sacriificio e mi feci spompinare sborrandole in bocca e poi le dissi” Federica, questa è stata l’ultima volta che ti do il cazzo, non cercami più, l’ho fatto solo in ricordo dei bei vecchi tempi, ora scusami ho molto da fare, ciao”e la mandai via per sempre spero. Quanto a Ramona, venni a sapere che si lasciò con il marito, e che divenne la più grande troia della zona, chiunque avesse voluto incularla, lei si metteva a pecora e si faceva inculare, senza ritegno ed in qualsiasi posto, un prato, in auto, in un vicolo, nei bagni dei locali e dei bar ovunque, bastava chiedere e lei dava a tutti senza problemi.
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16 years ago
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L\'amica di mia cugina
L’AMICA DI MIA CUGINA
Un giorno mi chiamò mia cugina, e mi disse che la suocera di una sua amica, doveva fare alcuni lavori d’intervento ai balconi e un terrazzo, nello stabile di loro proprietà, così le dissi che sarei andato il sabato per vedere il lavoro. Io ho una piccola impresa edile, sono il titolare ma eseguo lavori anche io personalmente, così il sabato mattina alle 10:00, mi recai sul posto. Mia cugina era lì sotto in cortile che mi aspettava, la salutai e salimmo, in casa della signora. Mi presentai, e mentre faceva un caffé , mi parlava dei lavori da eseguire, preso il caffé facemmo un giro per vedere i balconi ed il terrazzo in questione. Una volta visionato il tutto le dissi che avrei provveduto quanto prima possibile, per farle avere il preventivo.
La settimana seguente la chiamai per fissare un appuntamento e consegnare il preventivo, fissammo l’appuntamento per la domenica verso le 11:00.
La domenica come d’accordo andai a casa sua, suonai e la porta mi fu aperta da una bellissima ragazza, alta, capelli mori lunghi, occhi verdi, un bel seno prosperoso, un corpo assolutamente fantastico. Rimasi a bocca aperta vedendola, le dissi buongiorno, mi presentai e lei fece altrettanto, era la nuora della signora, che io non immaginavo vivesse con loro. Comunque consegnai il preventivo, salutai entrambe e mi disse che una volta valutato il prezzo, mi avrebbe dato una risposta, e nel caso i lavori dovevano iniziare il prima possibile.
Passò circa un mese erano i primi giorni di Giugno, quando ricevetti la telefonata della signora, che voleva sapere quando avrei potuto iniziare i lavori, e le risposi che nell’arco di due settimane avrei organizzato il tutto, ed avrei iniziato i lavori, e così fu.
La mattina arrivammo con il camion per scaricare i materiali e le attrezzature, verso le 7:15, e dopo alcuni minuti arrivò un auto, alla guida c’era una signora sui 40 anni, sotto casa della signora, suono il clacson un paio di volte, ed ecco che dalle scale stava scendendo lei Tatiana, questo era il nome della nuora della signora. Usci dal portone e i miei occhi e quelli dei miei operai uscirono fuori dalle orbite, aveva una leggerissima camicetta bianca trasparente ed una minigonna molto ma molto mini, due gambe stupende, era la perfezione che camminava lungo il vialetto del cortile, e noi senza fare un fiato lì a rifarci gli occhi con quella celestiale visione quale essa era, salì sull’auto ed andò via.
I giorni che seguirono vedevamo tutte le mattine, lei che usciva di casa, e quasi tutte le mattine, vestita in modo molto provocante, ma durante quei giorni, non vedemmo mai il suo ragazzo, il figlio della signora. I lavori durarono un paio di mesi circa, ci furono alcuni lavori extra da fare e negli ultimi giorni, avevo preso molta confidenza con Tatiana, ricordo in particolare un giorno, verso la fine dei lavori. Quel giorno andai a lavoro solo io, salii in terrazza per ultimare delle rifinitura, quando all’improvviso spunta mia cugina e le dissi”cosa ci fai tu qui?” – “ sono rimasta a dormire qui da Tatiana ieri sera, come vanno i lavori?” – “tutto bene, ho quasi finito, senti ma il ragazzo di Tatiana dov’è” – “sei curioso eh? In carcere per furto d’auto, e siccome aveva altri precedenti penali, gli hanno dato 6 mesi” – “ora capisco perché non lo vedevo mai, e lei che cosa dice di questa situazione?” – “niente è stanca sicuramente quando esce lo lascia e torna nel suo paese vicino Teramo” – “capisco, poverina, una bella ragazza come lei, tutta sola……” – “ vieni a prendere un caffé con noi, sta uscendo” – “ volentieri un attimo solo” . Così entrai la vidi era li con una vestaglietta di raso bianca trasparentissima, che le si vedeva chiaramente come era vestita sotto e praticamente un perizoma quasi inesistente, e niente reggiseno, che stupenda visione per i miei occhi, mi eccitai moltissimo, scambiammo qualche parola, e poi tornai malvolentieri a lavoro. Usci anche lei sul terrazzo, per fumare una sigaretta, si mise seduta proprio vicino a me, mi fece alcune domande, se avevo una ragazza, cosa facevo di solito fuori dal lavoro, che locali frequentavo, ed io rispondevo alle sue domande, guardandola non in viso, ma le sue belle tette, lei se ne accorse, e per stuzzicarmi ancora di più, si muoveva molto in modo da farle ballare per bene, ebbi un improvvisa erezione incontrollabile, quella ragazza mi eccitava da morire, ma sul più bello nel momento in cui allargò appena le gambe e vidi bene in mezzo alle sue cosce, arrivò mia cugina, per chiamarla, la volevano al telefono, ma non usci più fuori.
I lavori erano terminati, portai via tutte le mie attrezzature, e ritornai il giorno seguente a casa della signora, per fare i conteggi e saldare i lavori, facemmo tutto, poi prima di andar via la signora mi chiese se ero interessato ad un lavoro, nella sua casa al paese, vicino Teramo, le chiesi di cosa si trattasse, e nell’insieme era un bel lavoro, così ci mettemmo d’accordo per andarlo a vedere il sabato, partenza prevista ore 8:00.
Arrivò il sabato, mentre ero in macchina, pensavo se con noi venisse anche Tatiana, un viaggio con lei mi avrebbe fatto molto piacere, arrivato sotto casa della signora, erano lì tutte e due pronte per il viaggio, la signora e Tatiana. Partimmo ed arrivammo al paese verso le 10:30 circa, avevamo fatto una sola sosta. Appena arrivati la signora apri il cancello del viale, entrai con la mia auto, la parcheggia sotto un albero all’ombra, scesi e mi guardai intorno. Era un posto meraviglioso, un paesino tranquillo, vicino la casa, ma intorno ad essa un bellissimo boschetto, la tranquillità era la vera padrona di quel posto. Cominciammo subito a vedere i lavori, presi delle misure, annotai degli appunti sull’agenda, e poi la signora si mise in cucina, per preparare il pranzo, mentre io e Tatiana, eravamo in giardino a scambiare due parole. Quel giorno era vestita piuttosto normale, mogliettina aderente, pantaloni aderenti, e niente in vista, un po’ una delusione per i miei occhi, ma comunque andava bene lo stesso, la sua presenza di per se già mi dava gioia. Il pranzo era pronto entrammo in casa, un pranzo davvero ottimo, aveva preparato la signora e dopo pranzo Tatiana si alzò e disse “vado a darmi una rinfrescata, ho un tale caldo oggi, faccio presto” e la signora “Ok, vai pure io intanto devo andare a riposarmi un po’ sono stanca dal viaggio, non sono abituata a tante ore di viaggio in auto, se vuoi riposarti anche te, c’è un’altra camera di sopra vai pure” risposi che preferivo uscire in giardino a godermi il posto, e salì in camera sua per riposarsi.
Uscii nel giardino e mi misi a sedere su di un muretto, all’ombra, dopo alcuni minuti usci anche Tatiana fuori, “madonna, che visione” pensai, si era cambiata indossava una camicettina molto leggera e trasparente ed una gonnellina molto larga, ebbi di nuovo un erezione, ogni volta che la vedevo vestita in modo provocante avevo un erezione. Venne verso di me e mi disse” andiamo a fare un giro nel boschetto, vuoi?” – “certo sarai la mia guida personale” – “ e tu il mio cavaliere”.
Entrammo nel bosco, e dopo un po’ chiesi dove stavamo andando con esattezza, e lei rispose che era una sorpresa, arrivammo in una radura ben curata, pulita ed isolata, si sdraio a terra sopra l’erba, e disse” non ti sdrai tu? Guarda che non mordo mica io” mi sdraiai vicino a lei, cominciò a parlare, poi sentii la sua mano sopra il mio petto, e scendeva verso il mio cazzo, che ormai stava molto stretto nei pantaloni, comincio a passare la sua mano sopra il cazzo, poi con grande destrezza lo tirò fuori e cominciò a tirarmi una sega, in quel momento nessuno di noi due osava aprire bocca, tranne lei nel momento in cui cominciò a leccarmi il cazzo. Era una vera maestra con la lingua, lo leccava e poi lo prese a succhiare, un pompino davvero bellissimo, ma sul più bello si fermò e disse”scusami ma non riesco ad andare oltre, quando comincia ad uscire qualche goccia di sperma, mi viene……mi sento male” – “non preoccuparti ora contraccambio il favore”, le sollevai la gonna, e con grande sorpresa vidi che non indossava le mutandine, così presi a leccare quella figa ben curata e depilata, leccavo il suo clitoride e lei moriva di piacere, la sentivo, poi una volta che la figa era bella bagnata infilai il cazzo tutto dentro, dio com’era calda e bagnata, poi ci rotolammo in terra e salì lei sopra di me e cominciò a cavalcarmi come una forsennata, faceva su e giù sempre più velocemente sempre più svelta fino al grido di piacere, e via dalla figa cominciava ad uscire tutto il suo caldo umore, di colpo si rotolo di nuovo a terra ed ora ero sopra di lei, la scopavo sempre più veloce fino all’esplosione, i primi due o tre fiotti di sborra uscirono con tale violenza che finirono dritti sul suo viso, e il resto tutto sopra il suo ventre, che scopata meravigliosa, ora ero soddisfatto, anche se il lavoro non lo facevo almeno non avevo fatto un viaggio per niente.
Ci siamo ricomposti ed avviati verso casa, lungo il tragitto, mi disse”è un vero peccato che hai finito di lavorare a casa nostra, sai quante belle scopate potevamo farci ancora!” – “non dirlo a me, ti ho desiderata dal primo istante che ti ho vista, e sono certo che insieme avremmo potuto realizzare delle grandi scopate”.
Tornammo a casa e ripartimmo per Roma, e da quel giorno persi ogni contatto con lei.
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16 years ago
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Al supermercato
Più che racconto il mio è una fantasia, un sogno....che vorrei realizzare: Come ogni giorno mi reco a lavoro e mentre mi aggiro per le corsie del supermercato, una bella signora, vestita molto sexy con jeans e maglietta scollata mi chiede: ho bisogno del tuo aiuto, sei libero? Io gentilmente mi offro di aiutarla ma lei mi risponde che quello che sta cercando non è sugli scaffali, non è in vendita ma lei lo cerca insistentemente. Le dico che a me può chiedere quello che vuole e che sono a sua completa disposizione. Allora mi dice: vedi, avrei bisogno di un attrezzo facile da adoperare, un attrezzo che mi aiuti quando ne ho bisogno, ma soprattutto un attrezzo che duri nel tempo. Allora (facendo finta di non capire) le chiedo di spiegarsi meglio, e lei mi risponde: vedi caro mio, quello che cerco io è qualcosa che voi uomini avete dalla nascita, ma che molti non sanno usare. A quel punto decido di chiederle di seguirmi, le dico: venga signora, qui in magazzino forse ho quello che fa per lei. La signora mi segue e non appena chiusa la porta mi prende e mi spinge contro il muro, infila una mano tra i miei jeans e mi tira fuori il cazzo, la signora ha ottimi gusti e voglia di usarlo. Mi dice: vedi, questo è l'attrezzo di cui parlavo, e se lo infila tutto in bocca. A quel punto il cazzo mi viene duro, la prendo per i capelli e le tolgo il cazzo dalla bocca; quando il gioco si fa caldo, sono io che devo comandare, e cosi decido di prenderla, sollevarla per le chiappe e di stenderla sulla prima cosa che mi capita. Le slaccio la cintura, gli tolgo i pantaloni e scopro che la troia indossa un perizoma di pizzo colorato come piace a me, con le labbra e con i denti, gli tolgo via il perizoma e le apro le gambe ora si che inizio a eccitarmi. La troia è completamente depilata, proprio come piace a me, cosi inizio a leccargli vicino la figa, tra le cosce lentamente mi avvicino alle piccole labbra, poi con la lingua inizio a leccarla tutta, ha un buon profumo la troia e a me piace enormemente leccare la sua fica. Passano i minuti e lei gode sempre più, le piace, si agita, gemita, è talmente calda che inizia a gridare, cosi decido di infilargli il suo perizoma in bocca per non farla urlare...potrebbero sentirci. Io continuo a leccare, leccare, leccare e ancora leccare, più a lei piace e più piace a me. Lei si bagna, ha la fica calda e bagnata, vuole che gli infili il cazzo ma voglio continuare a leccare.....sempre di più. Gode, gode e gode la troia, le piace sentire la mia lingua che gli lecca la fica; talmente che è calda che non ce la fa più, la sento irrigidire...la sento, eccola la troia sta godendo e sta venendo si, la mia lingua le piace e lei ora è soddisfatta, ma io no. La prendo, la sollevo e la faccio inginocchiare ai miei piedi, le prendo la testa e le infilo il mio cazzo in bocca....ora la troia ha solo voglia di succhiare e farmi godere. Prima movimenti lenti, poi accelera di colpo per poi rallentare ancora. è un alternarsi di movimenti lenti e veloci. Si aiuta con le mani, le piace succhiare, mi accarezza, mi lecca le palle, mi lecca la cappella....è brava, è troia. Sento dei rumori vicino a noi, temendo di essere scoperto con le mani le faccio cenno di non parlare e di continuare a succhiare, questo pompino diventa sempre più eccitante, sapendo di poter essere scoperti, la cosa si fa intrigante e mi eccito ancora di più. Non c'è tempo per infilargli il cazzo nella fica, cosi gli vengo in bocca. a lei piace il mio sperma e cosi lo beve tutto. chepompino da favola. Guardo l'orologio e mi accorgo di essere stato via dal negozio per 40 minuti, cavolo ho rischiato di essere scoperto ma per un pompino ed una leccata di figa, questo è il minimo. La donna rimane contenta, chiede se il mio attrezzo ha voglia di scopare la sua fica, cosi le lascio il mio numero di telefono, sapendo di essere ricontattato, visto che alla troia è piaciuto il gioco. Prima di andare via, le infilo 2 dita nella fica, cosi bagnata al punto da lasciarmi il suo profumo. Lei si infila il perizoma, si riveste e va via, senza voltarsi e senza dire una parola. Poco dopo ricevo un messaggio in cui c'è scritto: ci vediamo alle 21 al termine del tuo lavoro, e cosi mi attende fuori per una scopata da lasciare il segno. Ma questa è un'altra storia, un'altro sogno che vi racconterò a breve. Wow che giornata dura di lavoro
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16 years ago
admin, 75
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Infanzia e gioventù
Mi chiamo Niki (naturalmente è un nik-name)
Niki
Sono qui a raccontare un po’ di me, molti mi chiedono quando, come e perché di questa mia passione, potremmo dire che è sempre stata nel mio “io” anche se non me ne rendevo conto o non volevo accettare questa situazione. Il tutto ha inizio quando ero molto piccolo (8-9 anni), facevo parte di una famiglia composta da madre padre e tre sorelle di cui una di quasi 7 anni più grande di me, gia da questo si può intuire che l’influenza femminile era notevole. Stavo sempre insieme al mio amichetto del cuore, lo chiamerò Enzo,passavamo gran parte della giornata a giocare, giochi da bambino, casti e innocui poi non so e non ricordo chi di noi due propose di giocare al dottore e all’ammalato, come nuovo gioco fummo entusiasti di farlo anche per rompere la monotonia dei soliti giochi (o era una scusa), ogni volta che ci potevamo appartare o rimanevamo soli in casa dell’uno o dell’altro (abitavamo uno sopra l’altro) praticavamo questo “gioco”, ci scambiavamo i ruoli di volta in volta, anche se a me piaceva di più fare l’ammalata, e per come capisco adesso, credo che a lui piacesse di più fare il dottore, mi alzava la maglietta e cominciava ad auscultarmi il petto, mi faceva voltare e mi auscultava le spalle facendomi dire “33”, mi faceva aprire la bocca per guardarmi la lingua, mi palpeggiava le cosce (indossavo pantaloncini cortissimi e stretti) e le natiche, alla fine mi diceva che non stavo molto bene e che avevo bisogno di essere curato, e avevo bisogno di fare delle siringhe e di mettere delle supposte, cosa che avrebbe provveduto lui stesso a fare, e mentre lo diceva cercava di abbassarmi i pantaloncini, io resistetti un po’ , mi vergognavo, non mi ero mai spogliato completamente davanti a nessuno, poi mi convinse, dicendo che era un gioco, mi abbassai i pantaloni e le mutandine, sdraiato a pancia sotto fece finta di farmi una siringa, e con un dito mi toccò il buco del culo fingendo di mettermi una supposta, appena mi toccava il culo, ricordo bene, mi veniva duro e anche lui si vedeva che era eccitato, praticavamo questo gioco almeno due tre volte la settimana e col passare delle settimana e dei mesi diventavamo sempre più audaci, appena soli ci spogliavamo e cominciavamo a giocare, le dita si facevano sempre più intraprendenti, incominciavano a fare capolino dentro il buco del culo, incominciavamo anche a strusciare il cazzo sulle natiche e ad appoggiarlo al buco del culo; continuammo questo gioco per parecchio tempo, poi ci fu un periodo di allontanamento, un po’ perché diventati più grandi, subentrò un po’ di vergogna, e un po’ per la scuola, iniziavo la scuola media.
Iniziò un periodo bello e travagliato, mia sorella più grande, insieme alle sue amiche camminavano per casa mezze nude (solo con mutandine e reggiseno e spesso neanche quest’ultimo, con minigonna mozzafiato che lasciava vedere l’attaccatura del reggicalze),stavano sempre a coscie aperte e incuranti di me (mi ritenevano un bambino e per giunta fratello), si cambiavano e scambiavano gli abiti per vedere come gli stavano, quelle situazioni mi facevano eccitare (se si può usare questo termine per la mia giovane età, comunque mi veniva molto duro), la curiosità o l’eccitazione mi ha anche spinto a spiare sia lei che mia madre (davvero una belladonna) dal buco della serratura quando andava in bagno, vedere come si spogliava, toglieva calze, reggicalze, mutandine e reggiseno mi eccitava moltissimo, quei seni belli sodi e bianchi e quel batuffolo di peli in mezzo alle cosce mi facevano andare in estasi; quante seghe mi sono fatto vedendo quelle cose. Da questo si può dedurre che incominciavo ad avere i primi pruriti e le prime voglie, avevo circa 11-12 anni e vedendo mia sorella e mia madre mi venne voglia di indossare i loro indumenti intimi, mi piaceva moltissimo indossare calze e reggicalze e girare per casa tutto nudo con indosso solo una vestaglietta molto corta che copriva a malapena il culo, mi eccitava moltissimo affacciarmi alla finestra conciata in quel modo e parlare con gli amici o amiche vicini di casa, anche loro affacciati, e che, sicuramente non potevano immaginare che dalla cintola in giù ero tutta un'altra persona; mi
piaceva quella situazione, e lo facevo spesso, ogni volta che ero sola in casa, e capitava spesso i miei lavoravano tutti e due.
Un giorno, come al solito avevo indossato calze e reggicalze e camminavo per casa sempre con la stessa vestaglietta, ogni tanto la aprivo e mi rimiravo allo specchio, poi mi mettevo di profilo e mi toccavo il culo, richiudevo la vestaglietta e mi affacciavo alla finestra a gambe divaricate e di tanto in tanto mi toccavo il culo accarezzandolo a lungo, mentre ero intenta nelle mie “faccenduole” mi sento chiamare dal mio amico, abitava al piano di sopra, anche lui affacciato alla finestra, mi venne il sospetto che da sopra si vedesse qualcosa, e così mi ricomposi un pochettino, abbassando il più possibile la vestaglietta e arretrando il bacino e le gambe, alzo la testa, lo saluto e lui mi dice se poteva scendere a trovarmi un po’, è solo in casa con la madre e si sta annoiando moltissimo, gli dico di si, è come un fulmine, sento bussare mentre mi sto togliendo calze e reggicalze, , vado ad aprire abbottonandomi alla meglio la vestaglietta, lo faccio entrare, ci affacciamo alla finestra parlando del più e del meno, facendo anche dei commenti piccanti su amiche e conoscenti anche molto più grandi di noi, ad un certo punto si allontana per andare in bagno, e io resto ad aspettarlo affacciata alla finestra, non lo sento tornare, ma sento il suo corpo che si appoggia al mio e la sua mano che accarezza il mio culo, ho un sobbalzo e farfugliando qualche scusa banale cercai di ricompormi, avevo dimenticato che la vestaglietta era corta e stando affacciata alla finestra era diventata ancora più corta, lasciando scoperto tutto il culo, bianco sodo e senza l’ombra di un pelo (come o forse più bello di quello di una femmina), Enzo, non si scompose proprio elogiava il mio culo mentre continuava ad accarezzarlo, ero diventata rossa come un peperone, e cercavo continuamente di ricompormi, mettendomi in posizione eretta e abbassando il più possibile la vestaglietta, adducendo ulteriori scuse e giustificazioni per quella situazione, gli dissi le prime cose che mi vennero in mente , tipo che ero intenta a lavarmi e vestirmi o qualcosa del genere, cosa che lui non ascoltò nemmeno, continuando ad accarezzarmi il culo, sicuramente non aveva creduto a quello che gli avevo detto, io continuavo a resistere, vedendo questo lui mollò e si riaffacciò alla finestra, cosa che feci anch’io, dopo pochi minuti che eravamo affacciati, approfittando di un mio attimo di distrazione (stavo parlando con un amica anche lei affacciata alla finestra, si mise dietro di me, e come un lampo, lo cacciò fuori, mi alzò la vestaglietta ( di poco già era abbastanza alzata) e me lo poggiò tra le natiche, ebbi un sussulto, ma non mi potevo (o non volevo?) muovere perché intento a parlare con la mia amica, incominciò a strusciarlo tra le natiche, io sentivo una cosa sottile e dura che andava su e giù tra le mie natiche, rientrai e gli dissi: basta ma che stai facendo? lui rispose che voleva solo giocare un po’ come facevamo un tempo, lo guardai con occhiate di rimprovero e andai a sedermi sul divano, si sedette anche lui, e poco dopo cominciò ad accarezzarmi le cosce, opposi solo un minimo di resistenza, giusto per non sembrare sfacciata, mi piacevano quelle carezze, quando vide che mi ero rilassata e non opponevo più nessuna resistenza, si fece molto più audace, si abbassò i pantaloni e cominciò a strusciarsi contro le mie cosce, lisce come la seta , aveva un cazzo normale, solo un po’ sottile, e già abbastanza peloso, provavo invidia e vergogna a vedere tutti quei peli, sul mio cazzo neanche l’ombra, infatti per la vergogna teevo chiusa la vestaglietta, mi fece girare a pancia sotto e si sdraiò su di me posizionando il cazzo tra le mie natiche; mi piaceva moltissimo quella sensazione, ero tutta eccitata, e il cazzo mi faceva male, tanto che era duro, mi girai di nuovo e lui mi convinse a togliere la vestaglietta, mentre lo facevo mi vergognavo a mostrare il cazzo senza peli, mi rassicurò dicendo che cresceranno senz’altro, si sdraiò su di me e cominciò a muoversi , i cazzi si toccavano e si sfregavano tra di loro, era bellissimo.
Ci toccavamo, ci accarezzavamo e strofinavamo i nostri cazzi sulle rispettive pance, mi fece girare di nuovo e mi poggiò di novo il cazzo tra le natiche, stringendole e muovendo il cazzo su e giù. Io feci la stessa cosa, ci eccitavamo tantissimo, ma ci limitavamo a questo, diciamo che era la fase più avanzata dei giochi che facevamo quando eravamo molto più piccoli, raggiungiavamo un certo orgasmo o soddisfazione, ma senza sborrare, non ci riuscivamo ancora (troppo piccoli credo).
Andammo avanti per parecchio tempo, con questi giochetti, ci cercavamo spesso, bastava uno sguardo e se in casa non c’era nessuno, subito ricominciavamo a giocare, ogni momento era buono, è capitato che lo facevamo anche 3-4 volte a giorno; naturalmente,quando ero sola in casa, mi spogliavo e indossavo come al solito le calze e i reggicalze di mia sorella e come al solito giravo per casa e mi affacciavo alla finestra, e mi guardavo in giro, nella speranza di vedere Enzo, se c’era mi chiamava e mi avvisava che stava scendendo, mi toglievo, in fretta e fuia, calze e reggicalze, non ho mai avuto il coraggio di farmi vedere in quel modo (e adesso me ne pento amaramente), aprivo la porta e mi mettevo alla finestra, indietreggiavo il bacino tenendo le gambe tese e larghe , appena entrava, Enzo, vedendo quello spettacolo, si metteva subito dietro di me, io rimanevo in quella posizione finchè non si stancava di strusciarmi il cazzo tra le chiappe, poi andavamo sul divano e continuavamo a giocare come al solito. Naturalmente in quel periodo le seghe non si contavano, anche perché non avevo perso l’abitudine di spiare mia sorella e mia madre, era passato un po’ di tempo e mia sorella era diventata più bona, e vedendola tutta nuda mi arrapava moltissimo, mia madre invece più matura ma era sempre una bellissima donna tutta da guardare, e anche lei contribuiva alla mia eccitazione.
Sarà stata una coincidenza, spero , ma da quel momento molti conoscenti e amici o pseudo tali, molto più grandi di me, e qualcuno anche padre di famiglia, che fino a quel giorno a stento mi salutavano, incominciarono a guardarmi con occhi diversi, e a rivolgermi la parola e si intrattenevano a parlare con me sempre più spesso, il benzinaio, che aveva 7-8 anni più di me, il falegname, sposato, credo che avesse sui 30-35 anni, il barista e altri amici tutti molto più grandi di me, con occhi languidi e desiderosi, naturalmente lo deduco adesso, allora non ci facevo caso, ero troppo ingenua, non mi spiegavo questa attenzione, solo molto tempo dopo mi era venuto il sospetto che ad Enzo sia sfuggito qualcosa riguardo i nostri giochetti, o ero io che attiravo l’attenzione per come ero vestita? Indossavo sempre pantaloncini molto corti e molto stretti (la mamma mi costringeva a indossarli, andavano stretti perché crescevo rapidamente, e poi la mamma diceva che ero piccolo ed era giusto che io li indossassi), che mettevano a nudo e in risalto le cosce per l’intera lunghezza ed erano talmente attillati che il clo faceva fatica ad essere contenuto.
Con il benzinaio ci intrattenevamo a discorrere del più e del meno nel suo gabbiotto, nell’intervallo tra una macchina e l’altra, ogni battuta e ogni scusa era buona per toccarmi le cosce e poi con la scusa di vedere quanto ero pesante, mi stringeva a se e mi sollevava, sentivo il suo cazzo duro contro la mia pancia, e per sollevarmi più in alto mi metteva le mani sotto le natiche, toccando anche le cosce nude, mi sollevava e mi abbassava, e io sentivo il suo cazzo duro che andava su e giù lungo la mia pancia, ogni volta che mi chiamava andava a finire sempre così.
I lavori di falegnameria , invece mi attiravano moltissimo, andavo spesso a vedere come lavoravano, erano in due, io girovagavo per la bottega (formata da due stanze, una affacciava sulla strada e l‘altra era interna senza sbocchi), e guardavo una volta l’uno e una volta l’altro, chiedendo di tanto in tanto cosa stessero realizzando. Un giorno in bottega c’era solo uno a lavorare, stava lisciando con la pialla, con molta maestria, un pannello abbastanza grande, notando la mia attenzione mi disse se volevo provare, accettai subito, mi passò lo strumento e cominciai a piallare il pannello, lui era di fianco e mi dava istruzioni, mi disse di salire su uno sgabello, perché ero troppo basso, mi disse i fare movimenti leggeri e profondi, “meglio se ti guido io all’inizio “ mi disse e mi prese la mano e la guidò nei movimenti, vedendo che non ero ancora capace, si mise dietro di me e così accompagnava meglio le mani, facendogli fare i movimenti giusti, movimenti che inevitabilmente portavano il mio corpo quasi disteso sul pannello (a 90°), e lui sempre dietro appiccicato, con il cazzo all’altezza del mio culo (aveva scelto bene l’altezza dello sgabello), i movimenti di distensione erano sempre più frequenti, sentivo un manganello appoggiato alle natiche, doveva vere qualcosa di mostruoso in mezzo alle gambe. Mi invitava sempre più spesso ad andarlo ad aiutare, anche quando c’era il suo collega, tanto lui lavorava nella saletta interna, mentre era intento a fare dei lavori mi disse di prendergli qualcosa dalla tasca, infilai la mano ma non trovavo niente, più giù mi disse, la tasca era rotta e mi ritrovai con il suo cazzo tra le mani, non feci subito mente locale, quindi per cercare di identificare
cosa fosse, incominciai a tastarlo e a stringerlo, chiedendo a lui cosa fosse e cosa dovevo cercare, per tutta risposta mi afferrò le mani e si fece una sega con la mia mano, mi ritrovai con tutta la mano sporca di sborra, chiesi cosa fosse, e lui rispose che era colla di pesce (lo spiritoso). Per un po’ non ci andai più, poi lui, con la scusa di mandarmi a comprargli le sigarette, mi invitò di nuovo e continuai ad aiutarlo nei suoi lavori, mi metteva sempre a piallare e lui naturalmente dietro, ogni tanto si fermava perché stanco di stare in piedi e invitava anche a me di fermarmi e riposarmi, non c’erano altre sedie, e così mi prendeva per mano e mi faceva sedere sulle sue gambe, facendomi sistemare in modo tale che il suo cazzo fosse a contatto con il mio culo, e con le mani mi accarezzava le cosce, tutte scoperte perché come al solito indossavo pantaloncini, per la loro grandezza assomigliavano più a degli hot-pants, le sue mani mi accarezzavano e mi spingevano avanti e indietro, sentivo il suo cazzo enorme che premeva contro il mio culo, poi stanca mi alzavo e scappavo via.
Nel frattempo continuavo a vedermi e giocare con Enzo, tutta questa storia andò avanti per diversi anni, e col passare degli anni diventammo sempre più intraprendenti e sfacciati, non era più un gioco, eravamo sempre infoiati e non avendo ragazze provvedevamo da soli, meglio senz’altro delle seghe; andavamo sempre più a fondo, le carezze diventarono più profonde e con le dita cominciammo ad esplorare la profondità del buco del culo, mi piaceva molto, a lui un po’ meno, quando mi toccava il buchetto mi dimenavo tutta, lui era sempre più eccitato e vedendo quel culo propose di mettercelo dentro a vicenda, cosa che mettemmo subito in atto, mi insalivò il buco e piano piano cominciò a spingere la cappella dentro, appena entrò una fitta lancinante, un male boia, per non farmi sentire dolore si fermò, e poi riprese, piano piano riuscì a infilarmelo tutto dentro, il dolore diminuì e piano piano si trasformò in goduria e il movimento che faceva di avanti e dietro faceva aumentare il mio godimento, godette tanto, mi inondò la schiena di sborra, poi toccò a me , ma dopo vari tentativi non riuscii a metterglielo dentro, era troppo grosso e lui si faceva molto male, mi accontentai di strofinarglielo tra le natiche, avevamo circa 13-14anni, e io non sborravo ancora e avevo pochissimi peli rispetto a lui che aveva quasi un bosco in mezzo alle gambe, una vergogna indescrivibile, la vergogna e l’imbarazzo era ancora maggiore quando insieme ad altri amici ci facevamo delle seghe collettive, loro tutti villosi e con grandi sborrate e io niente, godevo, tantissimo, ma non usciva niente, carini glia mici cercavano di consolarmi, rassicurandomi che prima o poi sarebbe giunto anche il mio momento, naturalmente non sapevano niente della reazione con Enzo; quando ci incontravamo, io e Enzo, oramai facevamo sempre così, lui me lo metteva nel culo e io solo tra le natiche.
Probabilmente Enzo andava anche con qualcun altro, o ci è stato solo una volta,dico questo perché un amico in comune , che abitava sullo stesso pianerottolo e di circa 5 anni più grande, incominciò a farmi delle avances, anche molto spinte, e m diceva che sapeva di me e di Enzo e che voleva farlo anche lui, non so se diceva il vero o stava bluffando, fatto sta è che le sue avances erano sempre più spinte, e non so neanche se era stato Enzo a dirgli qualcosa non l’ho mai appurato; approfittava di quando non c’era nessuno per cercare di convincermi, mi palpava tutta e con forza mi spingeva sul lettino per poter stare più comodo, ma io riuscivo sempre a sfuggirgli. Veniva sempre più speso a casa mia anche perché lui e le sue sorelle erano amici di mia sorella; un giorno si trovava a casa mia mentre ero intenta a studiare, c’era anche mia madre che colse subito l’occasione per chiedergli se mi faceva un po’ di doposcuola, lui acconsentì subito, le prime volte le facemmo a casa mia in presenza dei miei e delle mie sorelle, poi un giorno disse a mia madre di farmi andare sopra da lui, perché doveva studiare anche lui, una volta a casa sua ci sedemmo al tavolo e incominciammo a studiare, in casa c’era anche la sorella che dopo un po’ uscì, quando rimanemmo soli lui si accomodò sul divano, e disse di raggiungerlo, saremmo stati più comodi, eravamo seduti uno accanto all’altro, io avevo il libro sulle gambe e mi accingevo a leggere e lui mi seguiva tenendo una mano sullo schienale sopra la mia testa, ad un certo punto, con l’altra mano incominciò ad accarezzarmi le cosce (indossavo sempre i soliti pantaloncini molto corti), gli resistetti e lo allontanai, appena ritornò alla carica scappai.
Dopo diversi giorni me lo ritrovai a casa e davanti a mia madre disse che rimaneva in casa e che se avessi voluto approfittare sarei potuto andare, mia madre rispose per me dicendo che sarei salito subito, e così fu per volere di mia madre, una volta a casa sua, mi resi subito conto che eravamo soli, mi sedetti al tavolo, e inizia a leggere a voce alta, mi disse riaccomodarmi sul divano, saremmo stati più comodi, mentre lui andava in bagno, così feci, i accomodai sul divano e continuai a leggere, si era anche cambiato, indossò anche lui dei pantaloncini, e naturalmente si sedette vicino a me , ascoltando e ogni tanto mi faceva qualche domanda, per spiegarmi bene cosa dicesse il libro si faceva sempre più vicino a me fino a quando non eravamo proprio accostati, le cosce si toccavano, le sue erano piene di peli, le mie lisce come la seta, restammo qualche minuto in quella posizione, poi mi prese la mano e cercò di portarsela sul cazzo che a giudicare dal gonfiore già doveva essere abbastanza duro, resistetti con molta forza, per farmi cedere e convincermi, poggiò l’altra mano sul mio cazzo, che nonostante tutto si era fatto duro anch’esso, mi bloccò e dopo un po’ non ce la feci più a resistere e non potendo neanche scappare cedetti e mi rilassai, e gli feci fare quello che voleva, in pratica mi accarezzava e guidando la mia mano si fece una sega, mi inondò la mano di sperma, ne cacciò un enorme quantità, una volta venuto si ricompose e continuammo a studiare, io ero molto eccitata e una volta tornata a casa mi feci una gran sega. Di incontri così ne avvennero anche degli altri, io però mi divertivo e godevo molto di più con Enzo, e quindi capitò che mi alternavo , un po’ con lui e un po’ con Enzo.
Un giorno chiese a mia madre se potevo fargli compagnia, doveva passare la serata e dormire a casa della sorella, che era dovuta partire d’urgenza, ne avremmo approfittato per studiare un po’ in santa pace, per mia madre andava benissimo, visto che andavo anche per studiare.
A casa della sorella , ci mangiammo una pizza , guardammo un po’ di TV e poi andammo a letto, naturalmente scelse il letto matrimoniale, andai in bagno, al ritorno già lo trovai sotto le lenzuola, mi misi anch’io sotto le lenzuola, indossavo solo le mutandine, faceva molto caldo; spegnemmo la luce e dopo pochi secondi lo sentii muoversi verso di me, si accostò a me , era nudo sentivo il suo cazzo duro contro le mie cosce, cercai di resistere, ma lui era più forte di me, mi bloccò le mani e rimase accostato a me finchè non mi calmai, poi portò la mia mano sul suo cazzo, era enorme grosso e lungo, nella mano non entrava, incominciò a farsi una sega con la mia mano, che ormai andava anche da sola, si fermò e si accostò di nuovo a me, mi prese il cazzo tra le mani, sentivo il suo spingere sulla coscia, mentre mi faceva una sega, mi fece mettere sul fianco e poggiò il cazzo prima sulle natiche , era una bella sensazione, anche se non lo facevo vedere apertamente, mi convinse anche a prenderglielo in bocca, da sopra il lenzuolo, altrimenti non lo avrei mai fatto; sborrò mentre gli facevo una sega, si pulì e si voltò dall’altra parte per dormire. Nel culo me lo mise qualche settimana dopo, un pomeriggio ero sola in casa e come al solito mi ero messa calze e reggicalze di mia sorella e con la solita vestaglietta giravo per casa e mi affacciavo alla finestra, lo vidi affacciato alla finestra del pianerottolo,mi chiese di farlo entrare,gli dissi di aspettare un momento,mi tolsi calze e reggicalze e andai ad aprirgli, andai subito alla finestra, non volevo che mi spingesse sul divano, eravamo affacciati e parlavamo del più e del meno, poi si scostò un po’ e con tutte e due le mani cominciò a toccarmi il culo, non potevo agitarmi più di tanto avrei fatto capire qualcosa alle altre persone che erano affacciate, le sue mani mi tenevano bloccata e si facevano sempre più intraprendenti, in effetti a me non dispiaceva molto, anzi era molto piacevole, quando vide che non reagivo più si sbottonò i pantaloni e me lo poggiò tra le natiche poi di forza mi portò sul divano, facendomi mettere a 90° con le mani poggiate sul divano e il culo all’aria e in quella posizione , dopo avermi insalivato ben bene e molto ma molto lentamente, me lo mise dentro era grosso, mi faceva un male tremendo, rimasi immobile, il dolore mi paralizzava, se ne accorse e si fermò, per un po’ non pompava, poi quando mi sentì più rilassata continuò a pomparmi, iniziava a piacere anche a me, non resistette molto, gli dissi di non sborrarmi dentro, infatti mi sborrò copiosamente sulla schiena.
Ormai era diventata una routine , quasi fissa, andare con Enzo dove mi divertivo molto anch’io, e andare con Ciro (l’altro amico molto più grande), quest’ultimo mi cercava e mi voleva solo quando era molto arrapato, e lo pretendeva anche, con molta insistenza, invece con Enzo era più bello perché lo prendevamo come un gioco e di comune accordo decidevamo di stare insieme.
Naturalmente continuavo anche con il benzinaio che mi chiamava sempre più spesso, e così anche il falegname, non sapevo dire di no a nessuno, evidentemente mi piaceva sentirmi desiderata e voluta, ogni volta che mi chiamavano sapevo come sarebbe finita, e nonostante questo ci andavo comunque, il benzinaio continuava a toccarmi cosce e culo e a strofinare il suo cazzo contro la mia pancia, il falegname prima mi faceva lavorare un po’ e poi mi faceva sedere sempre sulle sue gambe, posizionando sempre con più attenzione il cazzo sul mio culo.
Con Ciro, quando aveva voglia, ogni luogo era buono per scopare, ricordo quando andavamo al mare, con le rispettive famiglie (sorelle e madri), avevamo una cabina, prima si cambiavano le femmine, e poi i maschi, i maschi eravamo solo io e lui, e una volta chiusi in cabina, ci spogliavamo, e quando eravamo nudi, sbirciavamo attraverso i buchi della parete per vedere chi c’era dall’altra parte, il buco dove guardavo io era basso, e quindi mi dovevo piegare per guardare, appena in posizione lui ne approfittò e me lo poggiò tra le natiche, costringendomi con forza a rimanere in quella posizione, naturalmente non potevo né gridare e né agitarmi più di tanto per non fare rumore, però notai e lo notò anche lui, che appena mi toccò il mio cazzo divenne duro, e questo non fece altro che aumentare la sua insistenza, dovetti stare ferma mentre lui approfittava di me, ci mise poco a sborrare, poi si pulì e uscimmo come se non fosse successo niente.
Stavano capitando cose che mai avrei immaginato, tutti approfittavano della mia ingenuità e del fatto che non sapessi dire no a nessuno, ma ero davvero tanto provocante? E sembravo davvero una bella femminuccia con tanto di bellissime cosce e culo? Non lo saprò mai. Tutti in qualche modo volevano approfittare di me, ricordo un giorno, con un gruppetto di amici, stavamo rientrando non ricordo bene da dove, tra questi c’era anche uno ch ci aveva accompagnato che aveva sui 20-22 anni, mi faceva camminare accanto a lui, e con la promessa di comprarmi un gelato mi convinse a mettergli la mano in tasca, una tasca molto profonda e bucata, me la posizionò sul suo cazzo e sempre con la promessa del gelato mi convinse a menarglielo, diventò subito duro, ma era mostruoso, grandissimo, la circonferenza nella mano non entrava e per poco usciva dai pantaloni dal lato della cintura, doveva misurare sui 30cm, un mostro indimenticabile, per tutto il tragitto tenni la mano nella sua tasca, appiccicata a quel mostro, la passeggiata durò una decina di minuti, era sempre più duro e io lo tenevo stretto e andavo su e giù con la mano, alla fine quando stavamo per arrivare a destinazione, mi sfilò la mano dalla tasca, era tutta anchilosata e mi diede dei soldi per comprarmi il gelato.
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16 years ago
Nikole,
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Giulia parte 2
Nei giorni successivi fui tempestato da sms di Marco e Pino, suppergiù dicevano tutti la stessa cosa “Giulia mi fa impazzire”, “ha due tette stupende” , “un culo fenomenale” “vorrei leccargliela a ripetizione”, solo per citarne alcuni risposi che finchè ci sarebbero state le loro ragazze tra i piedi sarebbe stato difficile divertirci un po di più a meno che anche le loro ragazze accettavano la situazione e a quel punto ci saremmo divertiti tutti assieme. Informavo costantemente Giulia di tutti gi sms che ricevevo ed era alquanto contenta di aver suscitato certe emozioni nei miei amici.
Come dovevamo procedere? Decidemmo di valutare le circostanze man mano che ci capitavano. Intanto decidemmo di invitare entrambi i nostri amici nel garage di casa mia per vedere un pò come far evolvere la situazione. Ci demmo appuntamento per l’indomani alle 22, arrivarono con 10 minuti di anticipo.
Erano convinti che Giulia fosse all’oscuro degli sms che mi avevano mandato, invece lei prese il mio cellulare e cominciò a rileggerli uno a uno.
Lesse il primo: “Giulia mi fa impazzire”, “spiegatevi” disse…., visibilmente impacciati Marco riuscì solo a dire “ volevo dire che sei bona, che apprezziamo il tuo fisico”.
“Va bene” disse lei e lesse un secondo sms: “beato te che hai una ragazza così disinibita”, “spiegatevi” disse…, “volevo dire che sei molto intraprendente a differenza della mia ragazza” rispose sempre Marco, Pino si limitava a concordare.
“Va bene” disse lei, “perche’ non vi spogliate, non vi mettere in boxer?” si spogliarono immediatamente, poi li fece sedere sul divanetto, mentre lei in piedi camminando avanti e indietro per la stanza continuava a leggere gli sms sul cellulare.
Lesse un terzo sms “ha due tette stupende e un culo fenomenale”, rivolgendosi verso entrambi levò via la maglia mostrando i seni, poi si allontano di pochi passi e tolse via i jeans e le mutande rimando con addosso solo i calzini e le scarpe da ginnastica, si avvicino ai due che erano sempre seduti sul divano, “allora vi piace il mio culo?” disse, “ si da impazzire” rispose Pino. Allargò leggermente le gambe e si piegò in avanti mostrandoglielo per bene a entrambi, poi mi diede un occhiata e feci cenno che andava tutto benissimo.
Si allontanò nuovamente dai due, si sedette sul tavolo con le gambe incrociate li guardò e disse “vi sta diventando duro?” “si durissimo, rispose Marco, “potete tirarlo fuori e segarvi se volete, non mi scandalizzo” ribatte lei, obbedirono. Continuò a leggere gli sms…. “vorrei leccargliela a ripetizione”… “credete che vi lascerei leccarmela?” “no era solo per dire” rispose Pino.
Mi guardò nuovamente, le feci cenno col pollice alto che era tutto perfetto.
Restando seduta sul tavolo allargò le gambe e disse “chi vuole cominciare?” “a fare cosa?” disse Marco “a leccarmela” si avvicinò e cominciò a dimenarsi con la lingua. Mentre gliela leccava si sparava una sega e le infilò un dito nel buco del culo, la fece girare facendola stare in piedi distesa sul tavolo e da dietro continuò a leccargliela, poi si alternò con Pino per diverse volte. Si stese sul divano e mentre Pino e Marco si davano da fare a leccargliela io lo tiravo fuori e glielo mettevo in bocca, succhiava come una dannata. Chiesero di scopare, ma non gli fu concesso. Chiesero un pompino, non gli fu concesso. Chiesero una sega, fu negata anche quella. Io le venni in bocca ed ingoiò fino all’ultima goccia, non toccò minimamente i loro cazzi, e si segarono fino a venire.
Ci rivestimmo, Giulia badò bene a sottolineare la massima riservatezza su ciò che avevamo fatto, nel caso si fosse saputo in giro, non solo l’avrebbe detto alle loro ragazze, ma il gioco sarebbe finito. La mia Giulia mi stupiva ogni giorno di più, oltre all’arte di mostrarsi, conosceva anche l’arte della diplomazia. Ero sempre più fiero di lei.
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16 years ago
cantrell,
28
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Muriel -parte seconda-
"Ci farebbe piacere se tu oggi pomeriggio..."
Ceeerrtamente!... Ho il pomeriggio libero!(guardacaso!)...Ci vengo senz'altro!
Sbaglio strada un paio di volte, ma alla fine lo trovo, l'"agriturismo". Agriturismo una mazza!!...E'un castello ..Relais taldeitali ...5 stelle
di pietra medievale, torre merlata compresa nel prezzo che aspetta ancora l'arrivo del Barbarossa!
Ed io sbarbato di fresco, liscio come un neonato mi presento alle 15 in punto."Porta il costume" mi ha detto. Ed io l'ho portato. La piscina è sul fianco destro dell'imponente costruzione e da lì c'è una splendida vista sulla vallata. "Abbiamo 'fittato la dependance" mi aveva detto " e passeremo il pomeriggio in piscina, ci farebbe piacere...".
Il piacere è tutto mio, ammirandola mentre riduce la distanza che ci separa. Indossa una sorta di caftano di lino bianco. Piedi nudi ed un sorriso smagliante. Sono gli unici accessori che ornano il suo portamento regale.
Un paggio la segue, suo marito, che due passi dietro sembra seguirne le tracce. Convenevoli di rito, strette di mano e baci sulle guance.Sono entrambi eccitati dalla mia venuta come se fossero passati anni e non ore.Sono adorabili!
Li seguo fino al gazebo in prossimità della vasca. Un tavolo con del "beverage" ci accoglie in un convivio apparentemente casuale. I temi del nostro discutere toccano le più alte vette della banalità.Il tempo, le ferie, i luoghi visitati eccetera eccetera eccetera. Va benissimo,sembrano i cugini francesi in visita parenti!
Non che sperassi di essere incoronato re...ma la discussione per quanto gradevole è proprio tapina . Che poi discussione proprio non è, un monologo forse, della dolce Muriel, e il marito annuisce con fare beota. Mentre prende aria tra un ruvido avverbio e un congiuntivo improbabile ne approfitto per lanciare un idea balneare giacchè il caldo e l'acqua vicina invitano ad un ammollo immediato. Siiii...ma "scehrto", si alza e sfilandosi qell'abito informe mi riduce al silenzio.Taccio e guardo.
Ha un costume stupendo...intessuto d'aria e di luce, in altre parole, è completamente nuda. Scannerizzo la sua figura con la pupilla impostata sulla massima risoluzione possibile...Botticelli ci fa un baffo, questa si che è una venere!!
Non pensavo, non credevo. La sua nudità è impudicamente casta. La sua bellezza è una veste elegante. Mi guardo attorno, qualcuno potrebbe notare. "je m'anfouche" ..risponde alla mia muta preoccupazione. E se lei "se ne frega",l'oltraggio al pudore non è contemplato dalla mia morale. Ci tuffiamo assieme nel tiepido liquido che ci accoglie materno. L'acqua è un elemento confidente e complice nel gioco . Agile come una foca guizzo e sguscio a destra e a manca..volteggio a pancia all'aria e metto in mostra le mie abilità natatorie.
Lei mi guarda paziente e amorevole, con un sorriso malizioso che io traduco in : " garzoncello scherzoso, non farla tanto lunga..ok ! sai nuotare!!..sai fare altro?". Richiudo le pinne e guardingo m'accosto a lei
..agito l'acqua intorno al suo corpo...faccio in modo che una leggera carezza liquida l'avvolga. Chiude gli occhi e sospira.."che bello".. nondicemapensa. Continuo lo sventolio come un eunuco alla corte del sultano, e lei apprezza .
Ed io ancora di più. Il mio costume diventa una garrota che strangola la prepotente erezione che cresce. Procedendo cauto, millimetricamente, avvicino sempre di più la mano al suo seno. Ormai sono deciso a sfiorarla, a toccarla. E lo faccio.Mentre una mano agita l'acqua su di lei, come aria che attizza la brace, l'altra la sfiora. Il flebile ansito ad occhi socchiusi tradisce la sua aspettativa. Si abbandona alle morbide carezze che le offro, leggere, sfiorandole i capezzoli. Mi lascio trasportare
dall'istinto. Il seno, poi i fianchi. Le giro intorno. Le spalle, percorro la schiena. Carezzo i suoi glutei, belli, sodi. Mi immergo e continuo sulle cosce che lei spalanca leggermente. Apro gli occhi, ho davanti il suo culo. La vista sfocata dall'acqua mi priva di parte del piacere.
Le mie mani sulle gambe traducono perfettamente la bellezza morbida e invitante della bella castellana .
Riemergo col viso davanti al suo. Mi guarda con voglia .Silenziosa migra verso il bordo vasca nelle vicinanze del buon Claude. Mi volge la schiena, le mani fuori dalla vasca offerte alla presa del marito.
Penso che voglia uscire dall'acqua, che il gioco sia finito.
Ruota la testa quanto basta per offrirmi un profilo d'invito. Vuole che continui. Siiiii...che possa diventare un rospo se mi muovo da lì!!..Chiedo consenso al marito con un occhiata.Due centimetri di assenso mi tolgono ogni indugio.
Le massaggio le spalle..affondo le dita nella sua pelle, ogni centimetro merita una stupefatta attenzione. Godo al solo toccarla...In un crescendo spasmodico di eccitazione prendo una boccata d'aria e m'immergo.
Divarico le natiche che lei protende verso la mia bocca da squalo. Vorace..mai sazio di mordere e di leccare tutto quello che trovo attaccato a lei. Culo, fica ,cosce. Ma quanto mi piace, quant'è bella, soda, me la mangio !!
Peccato che tutto abbia assunto lo stesso sapore di cloro!! Ci starei le ore la sotto, ma non sono Pellizzari..e nella fica non c'è aria!!
Riemergo, sicuramente paonazzo, e nella risalita mi abbasso il costume.Il capitone cortesemente ringrazia guizzante. Lei è sempre lì, come l'ho lasciata ventimila leghe prima. Suo marito le tiene le mani inginocchiato
a bordo vasca, come partecipe ad un rito pagano!..La voglia di scoparla mi porta il cuore nelle tempie.Sussurro nel suo orecchio "ti scopo"."Ouiiiiiiiii"..porcella al macello!!
Appoggio il cazzo sulle sue natiche. Senza movimenti superflui Muriel inarca la schiena e con un movimento lento del bacino lo accoglie
dentro di se. Piano, lentamente, se lo fa scivolare tutto. MMhhh...comincio ad imprimere un ritmo crescente accompagnando il suo movimento con colpi sempre più decisi. Mi attacco ai suoi fianchi col timore che possa scappare. Non scappa, resta a salmodiare ogni affondo del mio cazzo!
Cerco di non venire..mi piace troppo.Lei , la scena. Vederla godere e, con un bacio profondo, trasmettere il suo piacere a Claude è tremendamente eccitante.
Vengo.................................................................
Mentre loro continuano a baciarsi, io mi ricompongo e fuori dall'acqua mi metto seduto a bordo vasca.
Li osservo. Cerco di dare un senso alla mia presenza. La smettono di tubare alfine ! Entrambi mi guardano con aria sorniona.(??)
Mi sento quasi a disagio...........................
le domande che avrei voluto farle svaniscono come nebbia al sole mentre Muriel mi accompagna alla moto ammutolendomi con l'eleganza dei suoi gesti. Un bacio.Un arrivederci, forse.
Più probabile un addio!
L'ho saputo qualche mese dopo...dell'impotenza del caro Claude , sopravvenuta anni addietro.............
e del grande amore che li unisce.
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16 years ago
admin, 75
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La mamma della mia amica
Riporto un racconto fattomi da una mia amica ( molto porca ) anni fa , non so quanto ci fosse di vero fatto sta che mi fece eccitare talmente tanto che lo ricordo benissimo. Non era lesbica anche se mi aveva confessato che alle superiori durante una gita c’erano stati palpeggiamenti con una sua coetanea , un po’ brille da sole in albergo dopo essersi guardate e confrontate per gioco ,avevano iniziato a toccarsi fino ad arrivare all’orgasmo, non ci fu più un seguito anche se la mia amica mi disse che era stato molto piacevole e che se si fosse ripresentata l’occasione….. chissà. Comunque finite le scuole rimase molto legata ad una sua compagna ( non quella della gita ) che però finiti gli studi decise di fare degli stage all’estero così la mia amica andava a trovare la mamma di questa ragazza , che viveva sola perché separata , per avere notizie , all’epoca i cellulari erano pochi e molto cari. Da questo punto inizia il racconto che mi fece Mara la mia amica , per comodità mi esprimerò in prima persona ….come se fosse Mara che racconta .Quel pomeriggio avevo deciso di andare a trovare Franca la mamma di Anna era da circa un mese che non avevo più sue notizie. Franca fu entusiasta di vedermi non aspettava nessuno quindi si scusò per l’abbigliamento casalingo un po’ discinto ma in quella casa faceva veramente un caldo infernale , parlammo di sua figlia e di pettegolezzi davanti a un buon caffè poi volle farmi assaggiare un crema al whisky che le avevano regalato , io non bevo molti alcolici quindi rispetto a lei le dissi di metterne pochissimo , ma anche se poco , un po’ mi faceva effetto ,lei ne aveva bevuto più di me e si vedeva che anche lei stava bene , comunque parlando del più e del meno finimmo col parlare del suo lavoro , piccoli lavoretti di sartoria , a tal proposito mi chiese se per cortesia potevo provare un vestitino su cui aveva fatto delle modifiche per una sua cliente , istintivamente dissi di si , ripensando poi che quel giorno avevo messo le auto reggenti e indossavo un paio di mutandine con l’elastico ormai poco teso, rimasi un po’ interdetta , comunque sfilai i pantaloni e mi liberai del maglione , l’imbarazzo crebbe quando vidi Franca che mi fissava partendo dalle gambe a salire piano fino inevitabilmente a incrociare il mio sguardo , rimase un attimo sorpresa ma si riprese subito dicendo che andava a prendere il vestito e mentre andava nell’altra stanza cominciò a fare apprezzamenti sul mio fisico che ero magra cosce tornite bel seno ( era vero!!) non come sua figlia che stava ingrassando e non le andava più niente anzi mi disse che forse aveva un completino intimo e un costume che a sua figlia non andavano più bene e che se li trovava potevo misurarmeli , ritornò con il vestito e continuò con i complimenti - hai proprio un bel fisico ti invidio quasi anche se io per l’età che ho..- così dicendo si sbottono la parte bassa del vestito e mise in mostra diciamo dal basso ventre in giù , anche lei pur avendo superato i cinquant’anni si manteneva bene un po’ più tonda di me ma quello che mi colpì è che era nuda aveva pochi peli e si vedeva proprio bene tant’è che rimasi imbambolata a guardarla e poi subito sono arrossita lei se ne accorse e ricomponendosi mi disse quasi scusandosi che lei in casa non sempre indossava biancheria intima e che non pensava di mettermi in imbarazzo - ma sai - disse - siamo tra donne e tu anche sei mezza nuda - e mi passò il vestito , carino leggero abbottonato sul davanti , intanto mi chiese se volevo ancora un po’ di liquore dissi di no , mi sentivo già un po’ confusa e non so eccitata o forse meglio turbata , lei invece non si fece problemi e se ne versò un po’ dicendo che erano poche le occasioni in cui qualcuno le faceva visita e così ne approfittava un po’, iniziò poi a puntare qualche spillo e con la scusa di sistemare il vestito mi accarezzava , anzi forse è meglio dire mi toccava decisamente i punti….sensibili dopo un momento di smarrimento però ho constatato che non riuscivo ad essere indifferente , già la scena di prima un po’ mi aveva turbato ora le toccatine , poi se devo essere sincera era la situazione che era molto intrigante , anche lei mi sembrava un po’ ..su di giri , mi lasciò un attimo per recarsi nell’altra stanza a prendere un ago , lì per lì non so cosa mi prese , forse volevo vedere fino a che punto arrivava o fino a che punto sarei arrivata io , fatto sta che passai una mano sotto il vestito e misi le mutandine di lato , come se si fossero spostate per caso , mi si avvicinò di nuovo e con la scusa di eliminare una piega mise mezza mano fra un bottone e l’altro all’altezza dell’inguine mi sono sentita avvampare perché pensavo arrivasse lì invece arrivò solo a sfiorarmi , io però ormai me la sentivo caldissima avevo bisogno almeno di una carezza decisa in mezzo alle gambe , fece un giro e si mise davanti a me in ginocchio dicendo che potevo togliere il vestito ma mi avrebbe aiutato lei per evitare di far cadere spilli e impunture varie , quindi sbottonò il primo bottone il secondo , al terzo rimase interdetta a fissare la mia natura , continuai io a sbottonare gli altri ,accortasi che si la stavo guardando mi disse con voce tremante - guarda che hai gli slip di lato ti si vede tutta - mi sembrava quasi di sentire il suo alito , avevo bisogno di toccarmi , così con la scusa di sistemare gli slip li ho abbassati un po’ e per sistemarmi mi sono toccata aprendomi un po’ provando un brivido intenso , poi ho tirato su le mutandine pressando proprio lì la mia mano , non so se era la mia immaginazione ma mi era sembrato che in tutta questa operazione lei si fosse passata la mano sotto il vestito , in mutandine e reggiseno ero lì con il vestito in mano e lei ancora inginocchiata davanti a me si accorse che la stavo guardando , si alzò prese il vestito e andò in camera a sistemare il vestito , io rimasi sola e passata l’euforia del momento non sapevo cosa fare, rimanere lì mezza nuda ad aspettare …cosa poi , magari lei sarebbe tornata e mi avrebbe esortato a rivestirmi , oppure si sarebbe spogliata anche lei e anche se la cosa mi eccitava più di quanto lo ero già , cosa sarei arrivata a fare? la mia cosina era bagnata quindi la voglia e la curiosità di andare avanti c’erano , però quasi automaticamente cominciai a rivestirmi e quando lei tornò un po’ euforica e con il vestito più aperto di quando era andata di là (così mi parve almeno ) , io mi stavo già infilando il soprabito e cercavo una scusa plausibile per congedarmi , ricomponendosi , un po’ delusa cercò di trattenermi chiedendomi di farle ancora un po’ compagnia in qualche modo e io cercai di rassicurarla dicendo che comunque sarei tornata per avere notizie di sua figlia. A casa nel periodo seguente mi capitò ogni tanto di pensare a quello che era successo e se avrei avuto il coraggio di tornare da Franca sicuramente era un bel ricordo …incompiuto ma in ogni caso fra studio e lavoretti non è che mi avanzasse molto tempo. Casualmente un pomeriggio sul tardi in un centro commerciale , mi sento chiamare mi volto e me la ritrovo davanti , elegante , truccata mi venne quasi un tuffo al cuore perché non me la ricordavo così carina e affascinante ( poi se vogliamo la ricollegavo a quel pomeriggio ) comunque dopo i complimenti reciproci mi chiese se l’aiutavo a scegliere un gonna , non avevo molto tempo ma mi faceva piacere stare un po’ con lei anche per capire se anche lei …aveva un buon ricordo. Scelti in paio di capi ci dirigemmo verso il camerino di prova che era un po’ angolare ,quindi l’interno rimaneva nascosto rispetto al negozio ,lei entrò con le due gonne senza chiudere completamente la tenda , si spogliò completamente , ma i due capi non erano un granchè adatti , me covennimmo insieme però lei mi chiese - e del mio completino che ne pensi - così dicendo, nell’intento di sistemarsi si toccò il seno e un capezzolo subito si piantò nella stoffa trasparente poi cercò di sistemarsi il perizoma che comunque la lasciava abbastanza scoperta , le dissi che era molto intrigante e che il perizoma era veramente minuto lei si giustificò dicendo che era un completino che le piaceva moltissimo e quindi … io approvai dicendo che anche a me piaceva molto , anche se forse era più giusto dire che mi eccitava , nel rivestirsi si girò di spalle e non se per caso o no le cadde a terra il vestito , chinandosi in avanti divaricò un poco le gambe e mi ritrovai ad guardarle le parti più intime , il perizoma era finito un po’ in mezzo e quindi da dietro la sua natura era un poco aperta , rossa , lucida , riamasi a fissarla intanto lei mi scrutava da sotto praticamente al contrario , io non me accorsi subito perché cercavo di capire se anche la sua natura si stava bagnando come la mia , incrociai il suo sguardo mi sentii avvampare , lei risolse subito , rialzandosi sempre di spalle disse che aveva il culo un po’ grosso ( un po’ era vero ) per smentirla le dissi che mi sarebbe piaciuto arrivare a cinquant’anni con il suo fisico e rimarcai il fatto che la trovavo veramente sexi e che -smettila - disse - con tutti questi complimenti mi monto la testa e poi mi sento un po’ in imbarazzo tu sei così giovane e carina - . Si però prima mentre si mostrava tutta non mi sembrava molto in imbarazzo , comunque si rivestì e mi disse che in serata andava al cinema con delle amiche che voleva farmi conoscere , io però essendo sotto esami non potevo concedermi distrazioni e quindi a malincuore le dissi che non potevo , però per il fine settimana ero libera e accettavo volentieri un caffè a casa sua , si illuminò e mi disse che potevo andare a pranzo ma in mattinata avevo previsto degli acquisti quindi rimanemmo d’accordo per il primo pomeriggio ,mi ricordò che aveva trovato un completino intimo e un costume, praticamente nuovi , che a sua figlia non andavano più bene e poteva essere l’occasione per provarli - perché no - dissi e salutandola l’abbracciai invece di baciarla sulla guancia andai quasi a cercarle l’angolo della bocca , mi girai e me ne andai senza vedere la sua reazione anche perché mi sentivo le guance di fuoco. Per fortuna l’esame era andato bene così quella mattina ero rilassata e ben disposta dovevo fare alcune compere , salutare un’amica e nel pomeriggio andare da Franca , inevitabilmente qualcosa sarebbe dovuto succedere ma non volevo pensarci più di tanto. Con la mia amica avevamo deciso di vederci in un bar per un aperitivo ma ero decisamente in anticipo così decisi di passeggiare e guardare le vetrine in verità guardavo ma non vedevo nel senso che ero distratta dopo un po’ pero mi trovai davanti a un negozio di indumenti intimi con alcuni completini davvero carini mi ripromettevo di tornarci all’occorrenza , quando ecco che girato l’angolo vidi ancora una vetrina del negozio con esposti indumenti un po’ particolari , lo sguardo finii su un completo con reggiseno ricamato ma trasparentissimo sui capezzoli e perizoma che praticamente era un filo con un triangolino sul davanti piccolo piccolo mi venne subito l’idea di comprarlo e indossarlo per il pomeriggio , però , primo avrei avuto il coraggio di entrare in negozio e comprarlo , secondo l’avrei indossato veramente e terzo stavo mica diventando lesbica , dovevo sbrigarmi però perché si avvicinava l’ora di chiusura d’impulso entrai senza neanche aver guardato il prezzo , la commessa mi chiese se doveva fare una confezione regalo , vergognandomi un po’ dissi che era per me , la commessa mi squadrò e disse che anche se era una taglia unica con il mio fisico l’avrei indossato benissimo…..possibile tutte lesbiche , pagai , caro per quel pezzettino di stoffa e lo nascosi nella borsa , dirigendomi al bar continuavo a riflettere , a me gli uomini piacevano anzi avevo frequentato sempre gente più grande di me proprio perché mi piaceva essere .. non saprei comunque a un uomo non avevo mai negato niente nonostante la mia giovane età , ripensando all’appuntamento che avevo nel pomeriggio , constatavo che mi attirava la trasgressione , una donna , più grande di me , per giunta mamma di una mia cara amica e che mai mi sarei immaginata si lasciasse.. “andare “come mi era parso di capire dai nostri precedenti incontri. Con questi pensieri arrivai all’appuntamento con l’amica che non vedevo da tempo , conversando e spettegolando fra un aperitivo e uno stuzzichino non mi ero accorta che il tempo passava e che ero un po’ allegra , anche se a base di frutta , quello che avevo bevuto aveva un che di alcolico, guardando l’ora decisi che non sarei riuscita a passare da casa prima di andare da Franca , così andai in toilette per darmi una rinfrescata , per fortuna il bagno rispettava la classe del locale in cui ero , appoggiai la borsa sul lavandino e vidi il completo che avevo comprato prima , il reggiseno non potevo metterlo perché contrastava troppo con la camicetta bianca , quindi rimasi senza come prima , però le mutandine le volli provare tanto avevo le auto reggenti e un gonna appena sopra al ginocchio , quindi dopo essermi passata una salvietta intima , mi cambiai il perizoma ….veramente scandaloso non copriva quasi niente , mentre mi rigiravo per guardarmi , sentii bussare , era la mia amica che non vedendomi tornare credeva mi fossi sentita male , imbarazzatissima mi ricomposi ma non feci tempo a ricambiarmi lo slip. Mentre mi recavo a casa di Franca , sotto mi sembrava di essere nuda , sentivo l’aria fresca che mi accarezzava la natura , più mi avvicinavo più cresceva in me l’eccitazione e la curiosità di come avrei affrontato la mamma della mia amica. Suonai , mi venne ad aprire, notai il vestito simile a quello dell’altra volta , però trucco e acconciatura erano molto ben curati , il vestito invece era un po’ giusto , le tirava sui fianchi e sul seno da cui potevo intravedere il reggiseno del completo intimo che aveva l’ultima volta che ci eravamo viste , io invece togliendomi il soprabito mi sono accorta della mia generosa scollatura , probabilmente rivestendomi al bar non mi ero accorta che avevo lasciato aperto qualche bottone di troppo e lei stava guardando proprio lì quindi era tardi per riabbottonarli in più l’aria fresca di cui parlavo prima mi aveva fatto rizzare i capezzoli che puntavano sulla camicetta al limite del fastidio , le spiegai che ero un po’ euforica a causa degli aperitivi che avevo bevuto e che ero a digiuno , mi propose qualche biscotto , dicendomi che anche lei era a digiuno e intanto , tirò fuori nuovamente la bottiglia di crema al whisky che era tanto buono ma che contribuiva a farmi girare la tesata ancora di più , glielo dissi e mi rispose che anche a lei faceva quell’effetto ma che ogni tanto era bello avere una scusa per lasciarsi andare , annuii fissandola negli occhi , abbassai poi lo sguardo quasi immediatamente non sapendo quanto sarei riuscita a sostenere ( senza arrossire ) il suo sguardo, dopo il primo bicchierino cominciammo a ridere per niente e fra una chiacchera e l’altra comiciavo proprio a sentirmi a mio agio , a certo punto si alzò e mi disse che andava a prendere il costume e il completo intimo che aveva trovato fra le cose che a sua figlia non andavano più bene , mi venne vicino e guardando nella scollatura disse - beata te che puoi stare così senza reggiseno io invece vedi - e si aprì il vestito all’altezza del seno , eravamo vicinissime tanto che mi sembrava di distinguere oltre al profumo , anche l’odore della sua pelle , se non si fosse allontanata dopo qualche secondo di esitazione , mi sarebbe venuta voglia di affondare il viso fra quei seni opulenti e generosi , tornò in salotto con i completi , quello intimo, nero ricamato con le mutandine a coulotte e reggiseno a balconcino , il costume due pezzi molto sgambato di un bel colore pesca , nell’andare di là probabilmente si era sbottonata anche un bottone di sotto perché ora vedevo anche un generoso spacco sul davanti che faceva vedere bene le auto reggenti , mi complimentai perché i due completi erano veramente carini e a guardarli così sembravano proprio della mia misura , glielo dissi ma lei mi invitò a provarli mi indicò la camera da letto , feci un po’ l’indecisa , ma in realtà non vedevo l’ora di capire cosa poteva succedere , cominciai col togliermi le scarpe , ma lei insistendo mi guidò verso la camere da letto dicendo che sarei stata più a mio agio , ci spostammo nell’altra stanza , nella camera c’era un armadio a specchio che rifletteva il letto , a sinistra una cassettiera , di fianco un armadio a muro notai anche una specie di sgabello alto un paio di spanne , vide che lo guardavo così mi spiegò che quando doveva prendere le misure per orli o cose del genere ci faceva salire sopra le clienti , così lei non doveva abbassarsi troppo , incominciai a spogliarmi , mi chiese se poteva rimanere perché doveva sistemare delle cose nella cassettiera , le dissi che non c’era problema e mi voltai verso l’armadio , però la vedevo riflessa nello specchio , non si perdeva un mio movimento , molto lentamente indossai l’intimo , mi voltai le dissi - che te ne pare ? - si avvicinò dicendo che ero proprio sexi poi mi chiese di salire sullo sgabello , la assecondai , mi venne più vicino e mi disse - forse di cavallo ti vanno comode - così dicendo infilo la mano tra il mio sesso e la stoffa , spostandola più volte , con il dorso della mano mi carezzava i peli e dopo qualche passaggio ebbi il riflesso spostare il bacino in avanti , per farmi toccare per bene , quel tocco leggero mi eccitava da morire ma mi lasciava insoddisfatta , smise ,mi disse di scendere , passò dietro di me sfiorò il reggiseno poi più intrepida accarezzo i seni come per controllare la misura dell’indumento , già eccitata i capezzoli si indurirono immediatamente , se ne accorse anche lei , prolungò la sua carezza poi vedendomi arrossire mi disse - non devi vergognarti è normale anche io sono molto sensibile in certi punti vedi - tiro fuori i seni dal vestito , notai che anche i suoi capezzoli erano duri , non contenta se li strizzo per farmeli notare attraverso la stoffa del reggiseno , non toglievo gli occhi da quei seni , probabilmente era un impressione ma mi sentivo il viso in fiamme e nel basso ventre un calore che conoscevo bene , alzai gli occhi incrociando il suo sguardo - che bello - disse riferendosi al mio perizoma sul letto lo prese e disse - peccato non ho più il fisico per indossare queste cose - si sbottonò gli ultimi bottoni del vestito ( aveva lo stesso perizoma dell’altra volta ) e se lo portò al basso ventre come per vedere come stava , eravamo tutte e due quasi nude e trovavo questa situazione un po’ imbarazzante ma molto molto eccitante , questa volta mi tolsi reggiseno e slip senza girarmi , rimanendo esposta al suo sguardo , indossai il costume , era proprio la mia misura il fatto e che la stoffa delle mutandine era un po’ più sottile del solito , così , subito non ci feci caso ma dopo qualche istante me lo fece notare lei , ero talmente eccitata che avevo bagnato il costume , poco però si vedeva , mentre non sapevo più cosa dire lei si avvicinò rossa in viso e tremando prese la mia mano , scostò il suo perizoma e la premette contro il suo pube ormai liquefatto , io ormai liberata mi lasciai guidare , la sua natura era calda e fradicia , sentii la sua mano infilarsi nel costume le sue dita si infilarono fra le grandi labbra , l’altra mano la infilò dietro e cominciò a stuzzicarmi carezzandomi piano , avevo il sesso talmente bagnato che le sue dita si fecero strada in fretta , per facilitarle il compito divaricai un po’ le gambe e cominciai a oscillare il bacino come se volessi farmi scopare , il mio movimento la eccitò ulteriormente chiuse gli occhi e cominciò ad ansimare io ormai presa dal vortice della passione con la mano libera gliela appoggiai alla nuca e la tirai contro il mio viso cercandole la lingua con le mie labbra , avevo la mano incollata al suo sesso , bagnatissimo, un po’ la penetravo e un po’ cercavo di arrivare dietro come faceva lei , quando riuscivo a solleticarla lì , emetteva gemiti soffocati nella mia bocca non so quanto durò quel bacio , ma io non mi sarei mai staccata , aveva un modo di baciare che sembrava volesse mangiarmi …ma con dolcezza , ci separammo io tentai di dire qualcosa ma lei mi zittì con delicatezza mettendomi un dito davanti alla bocca che io quasi istintivamente leccai , assaporando così i miei umori , mi fece sdraiare sul letto e si denudò completamente , anch’io mi tolsi il reggiseno seduta sul letto , lei già in ginocchio sul letto mi fece sdraiare , e mi sfilò il costume lentamente arrivata ai piedi , spostai una gamba di lato per liberarmi , lei mi carezzo dolcemente l’altro piede liberandomi del costume facendo un po’ di pressione per spostare la gamba -rimani così - disse - sei oscenamente aperta - rimase a guardarmi poi con la lingua iniziò a lambire il ginocchio salendo verso l’interno coscia , arrivata lì si fermò all’attaccatura della gamba e poi delicatamente ,quasi impercettibilmente con la punta della lingua cominciò a picchiettare piano intorno al sesso poi sempre più dentro , non resistevo più , mi tormentavo i capezzoli strizzandoli e carezzandoli fino che a un certo punto per facilitarle la strada , con le mani mi aprii bene le grandi labbra , alzò lo sguardo e disse - che porca sei - quelle parole pronunciate ansimando ebbero l’effetto di portarmi ancora più all’apice , ora mi leccava con vigore , più le dicevo - piano che mi fai venire - più lei insisteva finche presa dagli spasimi spostai lo sguardo e la vidi riflessa di spalle sullo specchio, aveva le gambe aperte e si toccava freneticamente la vedevo bene aperta ….venni ansimando e dicendo sconcezze incredibili , dopo qualche secondo anche lei ebbe un orgasmo , gemendo a bocca aperta sul mio sesso spalancato e farfugliando anche lei sconcezze. Si mise di fianco a me a pancia in giù , rimasi ad occhi chiusi un po’ svuotata , ad assaporare l’odore dei nostri corpi misto ai nostri profumi , misto ai profumi dei nostri sessi ancora umidi , ero ancora eccitata e avevo voglia di farle ciò che lei aveva fatto a me , mi misi a cavalcioni sul suo sedere e cominciai delicatamente a carezzarle la schiena sfregando il mio pube sui suoi glutei ,con piccoli respiri profondi mi fece capire che quello che stavo facendo le piaceva molto , continuai per un po’ poi piegandomi su di lei cercai di praticare le se stesse carezze passandole i miei seni sulla schiena con l’effetto di , farmi e farle , venire i brividi a seconda dei punti che sfioravo , questo aumentò la mia voglia così le baciai delicatamente il collo ,lei girò la testa e con voce languida mi disse che le stavo facendo di nuovo venire voglia io le risposi che a me non era mai passata e mi avvicinai leccandole le labbra ancora insaporite dei miei umori , si girò supina aprendo le gambe appoggiai delicatamente il mio pube al suo e continuai a baciarla , sentivo il mio seno premere contro il suo mentre mi accarezzava i capelli premendo il mio viso contro il suo , piano piano scivolai sulle guance poi sul collo indugiando fra collo e spalla con piccoli morsi che lei gradiva molto , poi sempre più giù fino ad arrivare al seni che presi a piene mani leccandoli mordicchiandoli strusciandomeli sul viso , intanto per essere più comoda mi ero spostata di fianco a quattro zampe e lei con una mano mi accarezzava , pancia e pube , i suoi capezzoli erano durissimi e io continuavo a tormentarli leccandoli e mordendoli prima delicatamente , poi a volte più decisamente lei intanto ansimava incitandomi a continuare , la sua mano era stabilmente fra le mie cosce bagnate , con la coda dell’occhio intanto vedevo che muoveva il bacino aveva le gambe completamente aperte e riflessa nello specchio vedevo la sua natura aperta e lucida di umori , mi ci sarei buttata con la testa ma volevo far durare il più possibile quel momento , così tornai a concentrarmi sui seni , finche lei con la mano libera prese ad accarezzarmi la testa facendo piccole pressioni cercando di spostare la testa più giù , cominciai a scendere con la lingua e con una mano le accarezzai i peli , lei diede un colpo con il bacino per sentire meglio , ma io tenni la mano leggera volutamente , volevo portarla all’apice delicatamente , arrivai con la lingua ai peli e cambiai posizione praticamente mi accucciai fra le sue gambe e lei si mise un paio di cuscini sotto il sedere aveva le gambe spalancate oscenamente e si offriva a me davanti e dietro rimasi ad osservarla estasiata le grandi labbra aperte e anche la fessura era aperta -ti prego - disse - leccami qui - così dicendo si aprì i glutei mostrando il buchetto dietro che si apriva a seconda di come lei muoveva le dita , non avevo mai baciato una donna , tanto meno lì ma ero talmente eccitata che avrei fatto di tutto , avvicinai le labbra accostandole a quella rosellina morbida , inziai a leccare , a forza di slinguate il suo buchetto si aprì così sempre più eccitata provai a infilarle la lingua lei sobbalzò e mi disse - brava scopami il culo con la lingua mi fai godere come una troia - a quelle parole cercai di aiutarmi con le mani per aprirla ancora di più per infilarle le lingua dentro il più possibile , lei intanto si accarezzava daventi , dopo averla limonata per bene dietro mi scostai un attimo per guardarla mentre si toccava lei si piegò verso prese la testa fra le mani e mi disse - leccami la figa non ne posso più lo so che ti piace - si fatti leccare tutta - le risposi misi la faccia li in mezzo e comincia a leccare , succhiare , mordere non so per quanto ogni tanto mi toccavo ma ero talmente eccitata ( anche perché lei continuava a incitarmi dicendo parolacce e sconcezze ) che bastava poco perché venissi , a un certo punto mi disse - girati voglio venire mentre ti lecco la figa - mi girai sopra di lei mettendole il mio sesso sulla bocca e continuando a leccarla vorticosamente ero in estasi non so quanto tempo passò ma avemmo un orgasmo travolgente che ci lasciò esauste con le bocche incollate ai nostri sessi. A questo punto dissi alla mia amica di smetterla con quel racconto perché ero eccitato all’inverosimile lei per concludere mi disse che quella notte la passò li a casa di Franca.
P.S. mi sono sempre chiesto se questa cosa è veramenete accaduta alla mia amica , o se fosse un'invezione per eccitarmi... c'è qualche donna che se ne intende .....
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16 years ago
admin, 75
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“d’incanto”: è andata d’incanto.
Ad un anno esatto che ci siamo conosciuti con P. e S., i miei Angeli...
“D’incanto”: è andata d’incanto.
Ieri sera uno dei momenti più belli è stato quando mi sono ritrovato con Lei, distesa su un fianco, che mi spompinava appassionatamente: le sue gambe lunghe ed eleganti vicino a me, fasciate dalle calze nere setose che le avevo portato la volta scorsa… Mugolava dolcemente mentre Lui la leccava dietro… Non ho perso tempo, non volevo si appropriasse della sua… della sua patata, farfalla meravigliosamente morbida e bagnata che scivolava sotto le mie dita e sotto i miei occhi spalancati… Mi sono portato più vicino. Le ho sollevato la gamba sinistra (quella seta nera e la pelle liscia e profumata mi fa venire ancora la pelle d’oca) mettendole una mano sotto la coscia vicino all’inguine. L’ho aperta bene mentre lei mi avvolgeva la schiena appoggiandosi e accarezzandomi con il collant da sopra, benissimo… era morbidosamente e umidamente rilassata, totalmente abbandonata e offerta ai suoi amanti. Il buco e la fica si vedevano esposti nel loro totale splendore… Lui continuava a scoparle il culetto con la lingua ed io ho iniziato sul davanti… eravamo vicini, molto vicini e lei sotto di noi che si contorceva sempre con il mio cazzone in bocca. –“Ghhh... ghodo… Goodooo… Bravo, MMMHHHH, braviiii… Godoooo… GLAB… AHHMMMMhhh… che bellooo… AH!… bellohhh”-
Poco dopo lui mi ha lasciato il campo libero con la silenziosa scusa di prepararmi il preservativo per il dopo… ed ho continuato da solo. Ero fritto, cotto totale, partito come una troia lesbica in calore… sentivo il Suo piacere e godevo anch’io all’impazzata con Lei sulla bocca e nel cervello… ho continuato fino a farla venire davvero… ed è stato fortissimo, una valanga… mi ha chiuso serrando le gambe, afferrandomi forte per i capelli ma non sfuggendo alla mia bocca, alla mia lingua. Non mi ha staccato ma soltanto afferrato e frenato… Mi è venuta lentamente, inesorabilmente, letteralmente… in bocca… -“HAAH… MMMMMHHHHH, HAAAAH!!!… HAAAAAHHH!!!…“ – … Che piacere immenso, che liberazione per me (cazzo, cervello, fica e corpi vibravano in una cosa sola…) desideravo tanto sentire quell’esplosione, quella frana... Ho continuato piano, molto piano, dolcemente, mentre la sua stretta si allentava poco a poco… mentre si scioglieva di nuovo… baciandole il clitoride, vicino, slinguando intorno, disegnando le grandi labbra, dentro e fuori; l’inguine, le coscie, il buco… CHE SCORPACCIATA, CHE GUSTO DIVINO!!! Lei con la testa rovesciata verso l’alto all’indietro sul bordo del letto… ha preso a succhiare il cazzo di Lui che l’aveva afferrata stretta per le mani mentre stava venendo… il membro le cadeva in bocca dall’alto. Mugolando ha cominciato a succhiare e a mangiarlo…
…
Oggi mi ha chiamato “amore mio”, al telefono con lui vicino, erano in viaggio per lavoro e lui rideva, per la loro azienda, insieme verso Parma… la cosa non mi dispiace affatto ma non è da prendere sul serio. E’ una manifestazione di affetto giusta come si conviene ad una relazione travolgente che dura da più di un anno… Mi ha detto di provare e riprovare con mia moglie, di tentare ancora, di non cedere perché sono troppo bravo…
Prima di finire a letto abbiamo parlato molto, lei seduta su di me su una sedia, abbracciandomi… in guepiére e calze, il mio pisello si ingrossava, facendoci tante coccole e mangiando il gelato che avevano portato in camera… parlando, che so… anche di politica, di tante cose, di amicizia… Ci sbaciucchiavamo come ubriachi. Abbiamo riso, ridiamo sempre. Lui stava sdraiato in poltrona vicino a noi.
…
Ho continuato il mio interminabile “pasto” usando anche le dita, rimescolandole l’interno del ventre mentre infoiata succhiava il cazzo del suo uomo… Gemeva forte…
- “Scopami, Pietro, scopami ti voglio sentire dentro… AH!… HAAAH… Pi… pscopami…” -
Rigirandola alla pecorina ho alternato penetrazioni classiche ad altre penetrazioni di lingua. In quella posizione il mio membro si scontrava con la sua cervice… e quando questo accadeva, quando affondavo più forte e con più decisione i mugolii di lei schizzavano ed esplodevano in urla e guaiti… la testa, lo sguardo si voltavano indietro verso di me… Ho pensato di farle persino male, invece era piacere intenso, troppo intenso… Allora le davo tregua, a modo mio… prendendola di nuovo in bocca e con la lingua divorandole il buco… gustoso di un sapore buono, terribilmente porco, quasi ruvido, per poi calare nel lago dolce della sua spacca… e viceversa… i suoi liquidi mi sarebbero potuti uscire dalle orecchie per quanto l’ho scopata dentro… quanto ho allungato la lingua dentro… non capivo più nulla. Più divoravo e più mi piaceva quel fiero pasto… Le mie endorfine erano a mille… ero fuori di me... Mi ha pregato di venirle dentro: “Pietro… AH!… UHAH!… ti piace??? Dimmi che ti piace… ti prego, vieni… ti piac…vieeniii dentro… HUH!… tipprego…Ahhh… AH!… aaahhh… chebbello, HAH!… AH!”- ma in quel modo sarei potuto andare avanti “ore”… ormai ero bloccato in sadico-masochistica sintonia, tanto coordinato da godere da morire di quella che stava diventando quasi la tortura del “non venire”… In quella posizione e in quella alternanza di bocca e cazzo mi stavo insensibilizzando… trascendendo verso la cerebralità assoluta… Troppo, troppo… volevo concludere… volevo venire fisicamente davvero…
L’ho dovuta e voluta rigirare ancora sottosopra mettendole due cuscini sotto il fondoschiena, con le mie mani che le premevano e aprivano le coscie, la sua fica nella giusta angolazione, perfetta, il cazzo che entrava e usciva da solo come guidato dal magnetismo di una calamita. Puntare, premere e scivolare dentro, bellissimo, assolutamente fantastico… Così affondando non solo vedevo ma sentivo distintamente i movimenti interni della sua passera. Mi stringeva a impulsi come fosse una mano e una bocca insieme… mi risucchiava dentro, alzavo la testa e incontravo i suoi occhi fissi sui miei, semichiusi… lo sguardo implorante: -“ Tip-piaceeee???” - e al tempo stesso aggressivo, famelico… la bocca aperta… come una belva pronta a divorarmi partendo dalla testa… non resistevo alla tentazione di baciarla in bocca… era mia… tutta mia… la sua lingua sopra e avvolta alla mia, calda e forte, un turbine di scivolose, decise, intime e bagnate carezze… “Vengo – penso tra me - … ora vengo… sto venendo… Oddio mi sale, sta salendo… siii… piano… piano… ascolta, godi, gustatela, respira… che bello.. assurdamente bello… godo… sono in ballo, ci sono di nuovo... cheffica… è fantastico… respira… AH!… sìììì, salgo… sale!… HAHH… VENGOOOO!!!!…”
Così, tra le sua urla ansimanti e le sue incitazioni, le sono venuto dentro travolto da brividi lungo tutto il corpo, lungo tutta la schiena, dai piedi in su fino alla testa… sconvolto e squassato dal desiderio di vederne il suo, desiderio, finalmente saziato… voleva che urlassi che esplodessi… mi ha abbracciato e stretto… ma non l’ho fatto. Urlerò la prossima volta.
Venire nel preservativo, anche se immerso nel bagnetto caldo e pulsante di una farfalla meravigliosa, non è adatto. Oggi ne abbiamo discusso al telefono e mi ha dato ragione... anche se mi ha cazziato perché l’urletto le è proprio mancato… la prossima volta lo strapperemo via… quel cappuccio. Qualcosa, poi, bisogna lasciare anche alla prossima… le verrò addosso… urlando tutto il mio orgasmo come un maiale, crollandole infine tra le braccia…
Splendida trentenne, donna fantastica… splendido uomo… Lei si firma “la tua mamma della montagna”… e mi ha donato passione, dolcezza e amore. Ci accarezziamo appoggiati l’uno all’altro sul letto con la sua testa sul mio petto, avvolta dal mio braccio… Siamo pronti per la sua e la mia meritata dose di tenerezza del dopo… mentre si torna a parlare, Lui di fronte a noi in poltrona, in tre a sorridere… delle nostre cose, delle altre avventure, di moralità, libri, di investimenti… del lavoro, delle nostre famiglie… come se nulla fosse accaduto. Naturalmente amici in libertà al di fuori dei fatti del mondo...
Siamo fortunati, chissà quale divinità dovremmo ringraziare…
Un bacio.
Pi
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1
16 years ago
admin, 75
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Carla una segretaria speciale
CARLA
Ragazza dai capelli mossi castani, con riflessi dorati, di mezza lunghezza, 27 anni, fianchi larghi, di quelli che fanno figliare bene, sfiora il metro e sessanta di altezza, terza di seno, due ginocchia incredibili, tornite e non spigolose quasi tonde. Vi chiederete come mai di questa descrizione immagino . Il fatto è che solo in un secondo momento mi sono reso conto di tuttociò e mi sembra impossibile non averlo notato prima. Di solito vestiva in modo da nascondere quasi il suo corpo, sicuramente non lo metteva in mostra e tantomeno lo aveva fatto nei primi sei mesi dalla sua assunzione nella segreteria della nostra agenzia; gentile, garbata, puntuale, efficiente, sempre sorridente e fidanzata con Marco. Quel giorno di maggio, e chi lo dimentica più, indossava una gonna ampia, leggera, floreale che arrivava a mezzo polpaccio ed un bolerino che faceva coppia con la gonna, senza maniche .
Era di pomeriggio i quei pomeriggi di maggio in cui tutto vorresti tranne che di lavorare; la nostra riunione mensile si era protratta fino alle 16 dopo i saluti di commiato con il resto del gruppo sono andato in bagno a rinfrescarmi e subito dopo sono entrato in segreteria e mi sono abbandonato su una poltrona . Carla mi fa “ e stata dura oggi l’ing. Paolucci sembrava non voler terminare mai”. “infatti” risposi buttando la testa all’indietro, “ma per fortuna si è accorto la sua lungaggine rischiava di fargli perdere l’aereo e cosi ha chiuso” risposi con gli occhi chiusi ma abbozzando un sorriso . Sento che nel frattempo si alza dalla scrivania e si avvicina mettendosi di fronte a me e mi dice “ posso chiederti una cosa ?” le risposi che ovviamente poteva e che sarei stato felice di poterla accontentare; tirò il fiato e disse “ ti posso fare un pompino “ capirete il mio stupore , sbarrai gli occhi tirai su la testa e rimasi muto. Come se avessi detto subito si Carla si mise in ginocchio e mi disse “ promettimi che non fari o dirai nulla nel frattempo e che farai solo quello che ti chiedo io”. Avevo la bocca secca e dunque mi limitai ad annuire con la testa. Carla cominciò a muovere le mani in direzione del mio pene sbottono la cinghia dei pantaloni e mentre con una mano lo massaggiava , con l’altra sbottonò la sua blusa liberò le sue tette dal reggiseno che si apriva sul davanti e le poggiò sul pene “ ti presento Gianni” dissi ( il mio cazzo si chiama così) . “ Piacere Carla” rispose con un sorriso lo fece scorrere li in mezzo un paio di volte poi cominciò lentamente a poggiare le sue labbra e leccarlo. Stavo per muovere le mani quando con un mugolio ed uno sguardo mi fece capire che non dovevo muovermi, lo avevo promesso . Poi con le labbra prese a salire e scendere lungo l’asta , facendo in modo che restasse sempre umido con la sua saliva e mentre le labbra scendevano con la mano destra risaliva poi invertiva il movimento ed indugiava sulle palle stringendole un po’ ma con delicatezza e facendomi godere; ad ogni movimento un brivido percorreva la mia schiena. Dopo un certo numero di volte cominciò ad ingoiarlo tutto e ad un tratto senza smettere di usare le mani mi dice” adesso scopami la bocca , usala come se fosse la mia figa “ . Mi parò dinnanzi le sue labbra che tenne schiuse e avanzai il bacino nella loro direzione . Gianni si parò dritto li davanti e spinse, lei mise la lingua rimase a protezione dei denti inferiori , un dolce calore avvolse Gianni e cominciai a scoparla come chiedeva lei e Gianni si trovo avvolto tra la lingua e il palato, pompai sempre più forte volevo arrivare alle tonsille ma di fatto la sua lingua non me lo consentiva, lei sentiva Gianni spingere dentro, mostrava il suo gradimento e continuai a pompare fra i suoi mugolii fino alla sborra finale. Non ne lasciò cadere neanche una goccia. Ripulì per bene Gianni e quando fu sicura di non aver perso nulla mi guardò negli occhi e disse “ buono , te lo hanno mai detto che sa di dolce?” Scoppiammo a ridere assieme ma rimase con Gianni racchiuso nelle sue mani . Tanti pensieri passarono nella mente ma non potei resistere e chiederle di Marco. Mi disse che lui non gradiva questo tipo di attenzioni le reputava una cosa sporca , faceva sesso in modo tradizionale qualche giochino con le mani in mezzo alle sue cosce ma nulla di più. Il sentire il piacere che procurava,il pulsare del cazzo in bocca la faceva godere e più dava piacere e più godeva. Ci baciammo, ritenni che la mia promessa di non toccarla fosse ormai un capitolo chiuso e tirai la gonna verso il basso , l’elastico che la reggeva consenti che venisse abbassata . misi la mia mano sinistra tra le sue cosce e indugiai nella pieghetta che precede l’incontro con le mutandine candide; poi infilai la mano per percepire il suo fiorellino . Immediatamente ho percepito il pelo, mi piace il pelo del pube, ma prima ancora ho notato la presenza di un piccolo assorbente . Non lascia il tempo di dire niente e cominciai a frugare nella sua intimità . La sua lingua roteava nella mia bocca e sentivo il suo corpo fremere piegai l’indice e continuai a muoverlo in su e giù tra le sue grandi labbra e col pollice mirai al suo grilletto che nel frattempo si era gonfiato e che premuto vibrava fortemente. Bagnatissima era facile muoversi li in mezzo cosi presi il clito tra pollice e indice e lo manipolavo stringendolo e allentando la presa ritmicamente entrando e uscendo dalle sue mutandine. Poi infilai due dita in quella figa umida e aperta continuando a spingere col pollice Gianni aveva ridato segni di vita e Carla se lo rimise in bocca giocando con la lingua le labbra succhiando e leccando e succhiando sino a riempirle nuovamente la bocca nello stesso momento in cui strinse la sua figa per completare il suo orgasmo. Rimanemmo ancora un po’così con Gianni nella sua bocca e le mie due dita entro di lei senza dire nulla poi ci siamo ricomposti ma non ho smesso un attimo di guardarla per benino. Le piaceva essere guardata. …………………………………………………to be continued.
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16 years ago
iggor55,
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