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Diario di paola giorno 1
Ciao, mi chiamo Paola. Oggi ho 32 anni, e ho deciso di cominciare a scrivere un diario, o meglio, un diario di ciò che è stato, ciò che sono stata in questi 32 anni.
Sono figlia unica, ma ho un fratello; sono orfana di padre, ma ne ho trovato uno...
Vivo in un piccolo paesino sul mare di poche anime d'inverno... e fin troppa gente d'estate nella provincia di Ragusa. Non ho sempre vissuto qui. Mi ci sono trasferita da Palermo, quando mia madre, riuscita ad assorbire il colpo della scomparsa di mio padre decise di ricominciare a vivere e di trasferirsi per ricominciare tutto d'a capo.
Avevo circa 8 anni quando ci trasferimmo...
Era un paesino che mia madre conosceva perché qui aveva una cara amica, e forse solo per questo si decise a trasferirsi qui.
Due anni dopo il nostro trasferimento, mia madre trovò un compagno, il compagno della sua vita e un mio nuovo padre. Io trovai un fratello, due anni più piccolo di me, ma comunque un amico e fratello.
Sono stata una persona molto libera, in grado di percepire e vivere con calma le mie voglie e realizzare le mie perversioni. E il mio fratellastro è stato la cavia ideale.
Partiamo dal dire che la mia prima famiglia è stata molto importante nella formazione della mia libertà sessuale. Mio padre nudista, trasmise questa idea di libertà a mia madre, e loro a me. Fui schiava solo del pannolino, poi per il resto sempre nuda. Non capivo perché mia nonna da piccolina, tendesse a coprirmi e a vestirmi quando veniva a trovarci e io per il caldo giocavo nella piccola verandina ovviamente nuda!
Crescendo, percepivo questa differenza quando i miei genitori mi portavano a mare, e, in alcuni casi sia io che loro, dovevamo stare col costume.
Crescendo, poi sono stata aiutata dal fatto, che questa libertà l'avessi già fatta mia, e lo sviluppo mi aiutò ulteriormente, lasciandomi un seno piccolo, una terza scarsa, che potevo ben gestire senza usare quegli odiosi reggiseni, che vedevo usare alle mie amiche, fin dagli inizi dei loro rigonfiamenti.
Quando poi mi sono trasferita dove vivo ora, con il mare a pochi metri da casa, il mio vivere in libertà si è ampliato. Dapprima in bicicletta poi in motorino, ma comunque sempre, andavo in una spiaggetta a prendere il sole nuda. Questa cosa non è stata mai condivisa dal mio patrigno, il quale non faceva nudismo e quindi quando c'era lui in casa comunque stavo vestita, ma con mio fratellastro, essendo più piccolo di me e dividendo la camera da letto con lui, per forza di cose, lo "educai" al nudismo.
Mi è sempre piaciuto il corpo maschile... il fascino di quel pisello che cambia forma e diventa duro, caldo, eccitante...
Ricordo che in quinta elementare avevo degli spasimanti, il pomeriggio quando ci vedevamo, giravamo in bici, e quando ci fermavamo fuori dal paese, gli chiedevo se volessero un bacio e per pegno del loro amore dovevano ballare davanti a me col pisello di fuori... piccoli giochi infantili lo so, ma fu un bell'inizio.
Alle medie le cose cambiarono, i corpi soprattutto cambiarono. Io che non portavo reggiseno ero tenuta sott'occhio dai maschietti in fase di pubertà, e io non facevo niente per nascondermi. Anzi.
Non vedevo l'ora che ci fosse una supplenza per potere giocare con i maschietti della mia classe. Ci mettevamo in ultima fila e tra una provocazione e un'altra, ci scappava un pisello di fuori, una toccatina, una sega... ricordo che ogni volta che c'era una supplenza, qualche ragazzo tornava a casa con i pantaloni macchiati...
La prima sega che feci venne quasi prima del primo bacio serio.
Eravamo in classe, ultima ora in supplenza. Ero seduta come al solito nell'ultimo banco, con un tipo che mi piaceva parecchio. Lui mi aveva chiesto di uscire il sabato pomeriggio, e io per tutta risposta, gli chiesi se volesse uscire per scopare; pensavo diventasse paonazzo, ed invece, tranquillamente, mi disse che poteva anche succedere. - ah si? Bè allora fammi vedere il pisello - gli dissi - se mi piace esco con te! –
Senza battere ciglio, abbassò il pantalone della tuta per mostrare il suo pisello già eretto. Non era un pisellone ma comunque faceva la sua buona figura.
- Prendilo. Vedi se ti piace. E soprattutto se mi piace come lo tocchi allora potremmo anche scopare sabato. - Convinto e sfacciato, e io per tutta risposta non potevo tirarmi indietro. Così allungai la mano e cominciai a toccarlo, a segarlo... lo scappellai, facendo finta di seguire la noiosa conversazione del prof supplente con la secchione i primo banco, mentre lui sembrava tranquillissimo.
Tolsi la mano e me l'avvicinai alla bocca, ci misi su tutta la saliva che avevo e ripresi a segarlo. La mano scivolava meglio e lui apprezzò quel gesto e quella scorrevolezza. Ad un certo punto non riuscì più a resistere e se ne venne... gli tenni stretta la cappella, e riuscì a farlo scolare pian piano... aveva tutta la peluria tutta impastata di sperma come la mia mano.
La tolsi e lo guardai, sorridendo, poi mentre lui mi guardava, avvicinai la mano alla bocca e mi succhiai quello che avevo raccolto.
Lui sorrise, poi tirò su il pantalone della tuta e andò in bagno.
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11 years ago
admin, 75
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Pizza di compleanno
Da un bel po' frequento le video chat erotiche. Sono in realtà lente, difficile trovare una ragazza che si spogli con facilità o abbia voglia di giocare senza problemi. Le frequento perché quando mi viene voglia di svuotarmi, mi eccita l'idea di essere guardato, e così mi metto in pubblica e lo faccio. Pian piano, ho scoperto un lato nuovo: essere schiavo. Un pomeriggio mi è nata l'idea di far decidere a chi guarda cosa io debba fare in cam, così mi butto in pubblica, faccio la mia richiesta in attesa di una risposta. Trovo una signora sui 40, in cam che decide di giocare con me, mi fa spogliare, mi fa toccare... poi visto che la room è poco frequentata ci spostiamo da un'altra parte. Mi fa procurare oggetti: un cordino, un pennarello, una tazzina da caffè. Mi ordina di mettere il pennarello dietro, e, io, dopo un po' di esitazione accetto. Lo trovo piacevole e allora continuo a giocare, le mi chiede di masturbarmi, ma senza venire. Mi fa legare le palle, e altre richieste...
Dopo circa due ore ho dolore ai testicoli, così mi fa venire, ma nella tazzina. - bevi - mi chiede. Io esito un po', poi mi convinco a farlo; penso che comunque la mia l'ho assaggiata quando venivo sulle tette della mia ex, cosi prendo la tazzina e la bevo... Finisce il gioco e lei fa per salutare, io invece la blocco, e le do appuntamento per un'altra volta, non solo, ma le chiedo che se ha richieste, io le avrei realizzate e testimoniate con foto o video. Lei accetta di buon grado, ci scambiamo le mail, e da quel giorno abbiamo giocato per circa due anni... Un sabato pomeriggio ci vediamo in chat, lei sempre con questa vestaglia leggera nuda sotto, capelli nerissimi lunghi e mossi, una 4° di seno, divorziata. Ci mettiamo a parlare, non abbiamo molta voglia di giocare, anche se comunque io sono nudo con la cam sul pisello così come vuole lei.
Parliamo del più e del meno, poi il discorso va sul sabato sera e su cosa avremmo fatto. Lei mi dice che uscirà con un tipo conosciuto in settimana, io rispondo che ho una pizza di compleanno, ma non ho molta voglia di andare. - tranquillo. Ora ti movimento io la serata. D'ora in poi sarai mio! Vatti a faer una doccie e portami con te -. Così prendo il portatile, lo posiziono in bagno inquadrando la doccia, mi metto sotto l'acqua e procedo con la doccia. Terminata la doccia mi asciugo e torno in camera. - che ti metti per la serata? - mi chiede. - pantalone nero e camicia - rispondo io -. - Ok. Ora ti dirò cosa fare -. - prendi il nostro dordino e legati le palle. Legale in modo che tirino, e sia abbastanza stretto così che non si sciolga -.Così prendo il cordino, tiro i testicoli verso il basso e faccio ruotare il cordino a spirale, in maniera da creare una sorta di cilindro di corda che tira i testicoli.
Rigido. - bravo, proprio così ti volevo. Non mettere mutande come sempre. ora prendi un profilattico e una candela. Infilati la candela nel culo e portala per tutta la sera... -. Io la guardo e mi lamento un poco perché fa male tutta la sera, con lo star seduto e inoltre ho paura che mi entri tutto e non possa uscirla... Lei mi obbliga a farlo e cosi prendo una candela media circa di circa 10 cm, la metto nel profilattico e faccio un nodo per chiuderlo. Dentro il nodo faccio passare un altro cordino... poi mi passo il buco con la crema e metto dentro la candela, con il cordino che penzola. - bene. Ora puoi vestirti.- Così indosso i pantaloni e la camicia, la saluto ed esco. Mi sono masturbato per bene il culo e la candela si è sistemata, faccio delle prove prima di uscire, mi siedo, cammino e sembra tutto apposto. Mi sento un po' rigido sinceramente.
Vado quindi, in pizzeria cazzeggio con i miei amici, ma sento la candela che si muove, e, a metà serata, sentendo pinocchio che si sveglia, decido di fargli prendere aria. Così vado in bagno, posiziono la macchina fotografica, che porto sempre con me, sul cesso, attivo il video, mi metto a pecora e tiro fuori la candela. Rilasso un po' il culo, mentre mi si drizza il pisello, cosi decido di segarmi in quel posto sempre con il video acceso...e con la gente dietro la porta. Quando sono al culmine, rimetto la candela nel culo e cerco una trovata per sborrare. Voglio lasciare il ricordo li ma non so dove venire: poi l'idea. Svito il porta sapone liquido e ci vengo dentro! Poi richiudo asciugo la cappella, col dito, me lo lecco, mi sistemo e torno soddisfatto dai miei amici.
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11 years ago
admin, 75
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Obiettore di coscienza
Mi ero rovinato l'estate e l'anno successivo. Non ero riuscito a dare le materie necessarie per chiedere il rinvio del servizio di leva, così per evitarlo chiesi di fare l'obiettore di coscienza.
Mi mandarono a svolgerlo presso la segreteria studenti... due palle mostruose tutto il giorno a fare fotocopie e ricercare documenti in archivio. Cercavo di svagarmi guardando le ragazzine che venivano in segreteria a chiedere informazioni e cercando di sbirciare le tette di una dipendente cinquantenne che secondo me la sapeva lunga. 1,68, 4° di seno sempre abbronzantissima, con la camicia che le scoppiava, e che non mancava di farmi gli occhi dolci ad ogni occasione. Sposata con due figli... uff. Ma gli occhi dolci si trasformarono presto in qualcosa di più concreto.
Veniva sempre vestita con gonne e camicie attillatissime e io non riuscivo e nascondere il mio desiderio e lei l'aveva capito. Finchè un giorno venne vestita con una gonna di pelle sopra il ginocchio, e, mi prese di mira. - oggi c'è da sistemare l'archivio e le documentazioni delle tesi. Prendi le cartelle dal mio tavolo, gli inserisci i verbali e le porti in archivio -. Comincia fin da subito il lavoro, ogni dieci cartelle andavo in archivio così con la scusa perdevo tempo e me ne stavo all'aperto, anche se l'archivio era venti metri piu in la, ma si doveva attraversare il cortile universitario e qualcuno per una chiacchierata si incontrava sempre. Verso metà giornata stavo sistemando le cartelle negli archivi, arriva lei, chiude la porta, e mi dice che era venuta a darmi una mano. Così anche lei i mette a sistemare, e nel contempo chiacchieriamo se ho una ragazza, con chi vivo etc... Passa e spassa dietro di me e mi struscia le tettone, io faccio finta di niente, ma tra quello strusciamento e la camicia troppo aperta, non capisco niente! Ad un certo punto finito il lavoro che stavamo facendo, mi dice che ha notato come la guardavo, come la mangiassi con gli occhi, e che però non ci usciva niente perché lei era sposata e certe cose non le faceva. Io allora rispondo che era una bella donna, e che avevo capito che non ci sarebbe uscito nulla. Lei allora mi ride in faccia - ti arrendi troppo facilmente... peccato -. E mi abbraccia premendo forte le tettone su di me. Te l'avrei data se non ti fossi arreso subito. - bè ma io l'ho detto per rispetto mica per altro! - in questo caso, continua lei, in questo caso, e con le mani mi spinge a inginocchiarmi, la puoi solo leccare, e mentre lo dice, io in ginocchio, alza la gonna di pelle mostrando la fica rasata, nuda, senza mutande e, con una striscetta di peluria. È la cosa che adoro in assoluto - le risposi, e dopo avergliela massaggiata con le dita, la allargai e presi a leccargliela. Ci trovammo gusto e ben presto mentre leccavo e succhiavo avidamente, presi a toccargli quel fantastico fondoschiena solleticandogli il buchetto. Quando stette per venire, si allontanò da me e si ricompose. - tempo scaduto - e se ne tornò in segreteria. Rimasi come un cretino. La bocca che mi odorava di fica e il pisello durissimo. Mi risistemai e me ne tornai alle mie cose. Passai dal bagno, mi detti una sistemata e tornai al mio lavoro. Come sempre le cose mie rimangono sempre a metà.
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11 years ago
admin, 75
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Perizoma perso
Ecco che arriva la mail tanto desiderata. Avevo da qualche tempo ricominciato a frequentare forum per esibizionisti, e così scrivendo trovai una ragazza, che dopo una breve conoscenza su skype mi propose un giochino.
- Tieniti pronto perché ti dirò cosa fare.
Così finalmente la mail arrivò. La lessi bene, poi mi organizzai. Andai alla oviesse, e trovai quello che cercavo: un costume rosso ciliegio, osceno, ma che serviva allo scopo della mail.
Rientrai a casa, presi ago e filo, forbici e trasformai quel costume da bagno in un mini perizoma, una di quelli con le bretelle sottili a filo, in cui l’unica stoffa è quella per la sacca per il pisello. Tolsi la retina bianca lasciando solo il tessuto rosso e trasparente. Lo provai un paio di volte, feci delle migliorie, e poi decisi di fare delle prove prima di esaudire la richiesta. Così la sera dopo cena, lo indossai, poi indossai un jeans lasciandoli abbottonati per metà patta e arrotolai la parte superiori in maniera da abbassare ulteriormente la vita. Poi misi una maglietta a maniche corte vecchia che mi stava abbastanza corta, praticamente in linea con la vita dei jeans e uscii. Abitavo a catania, periodo universitario e a maggio a catania si schiatta di caldo anche di notte.
Presi a passeggiare per il quartiere, mani in tasca, per una catania zona piazza europa non molto popolata. Ogni tanto abbasso i jeans tenedo sempre le mani in tasca soprattutto quando incrocio gente e soprattutto quando incontro donne. Ad un certo punto vedo arrivare due donne nella mia direzione, io mi trovo davanti ad una profumeria, e li c’è una panchina in pietra. Così decido di sedermi, abbasso ancora un po i jeans, e alzo poco la maglietta in modo tale che rivolgendo il sedere possa essere a vista il perizoma. Poi prendo il telefono e mi piego ulteriormente , come se fossi intento a scrivere un sms. Le donne arrivano, mi notano, ma si fermano sulla vetrina della profumeria, hanno una discussione in corso, quindi tra una occhiata e l’altra sono ferme dietro di me. Io decido di farmi notare, quindi dapprima mi sventolo con la maglietta, e alzandola, poi tiro indietro il sedere: il jeans, mi è praticamente tutto sceso, sento ormai la pietra col mio sedere. Una delle due donne si gira e mi nota. Mi accorgo che la discussione si interrompe e ridono. Io faccio per sistemarmi meglio, il pisello mi è diventato duro e mi è uscito da perizoma, poi con la mano faccio per grattarmi il fianco e alzo l’elastico del perizoma, poi prendo gli auricolari del telefono e li indosso, senza però accendere la musica, voglio ascoltare e capire cosa dicono di me.
Una delle due donne si viene a sedere sulla panchina, dandomi le spalle e sento che l’amica è li di fronte a lei, sento che prendono delle sigarette e fumano, chiacchierando. Quella seduta tiene la mano sulla panca a pochi centimetri dal mio culo, e ad un certo punto succede l’inevitabile, quella mano poggiata che teneva la sigaretta, si sposta appoggiando la sigaretta accesa al mio sedere! Io scatto in piedi, non mi sarei immaginato quella azione e toccandomi il sedere mi giro. Le donne ridono a crepapelle, io con la mano mi strofino per farmi passare la bruciatura, quando le donne mi riguardano cercando di farfugliare un – tutto bene? – riprendono a ridere a crepapelle, di fatto mi ero girato e il pisello in erezione era fuori dai jeans calati! La donna seduta, quindi si alza e sempre ridendo mi chiede scusa per lo scherzo. Io imbarazzatissimo, faccio un cenno di saluto e me ne vado.
Rientro a casa, sono imbarazzatissimo e paonazzo. Tolgo il perizoma vado a farmi una doccia e mi metto a letto nudo. Passa un po’ di tempo, ma non riesco a dormire, così alzo la serranda ed esco fuori in balcone. Sembra che la strada taccia, e io me ne sto li nudo appoggiato alla ringhiera in ferro del balcone con l’uccello in tiro. Ho un gomito appoggiato e l’altra mano che mi massaggia il pisello. Ho scappellato, e mi sto segando in balcone all’aperto. Mi guardo in torno e non vedo nessuno cosi decido di continuare. Mi sego sempre più forte, bagno la punta con la saliva, e avvicino il pisello alla ringhiera, sono diritto e orgoglioso mi sto facendo una sega su tutta la città. Ho le palle piene e sto per venire, così do un’altra bagnata alla cappella, e riprendo a segarmi. Sto godendo come un matto, mi sento ansimare, e non ho motivo di nasconderlo sento il mio respiro affannoso, piego la testa, sto per venire, prendo un paio di bei respiri mentre riapro gli occhi, guardo al palazzo di fronte, verso quel balcone pieno di piante che sembra una foresta: vedo una luce: una sigaretta! Rimango col fiato sospeso ma non posso più far nulla: sborro vengo dal balcone: una striscia di liquido esce da mio pisello e dopo 3 piani si infrange sul tettuccio di una BMW. So che ormai sono stato visto: faccio finta di nulla e torno a dormire rilassato.
Faccio passare un paio di giorni e poi metto in atto la richiesta.
Rimetto il perizoma, i jeans come avevo fatto in prova, una polo, ed esco di casa. Sono circa le 10 del mattino. Percorro corso italia fino a piazza europa; attraverso la piazzetta e trovo dei ragazzi che hanno fatto buca e che sono li a godersi il sole di maggio. Proseguo e arrivo alla scogliera. Li c’è una piazzetta che si affaccia sugli scogli di pietra lavica dove la gente va a prendere il sole. Su quella piazzetta trovo una comitiva di ragazzine che stanno chiacchierando, con gli zaini accanto, hanno palesemente marinato la scuola. Così entro in azione. Scendo sugli scogli e vado verso il mare, tenendo i jeans più bassi possibili. Scelgo un percorso tra gli scogli che costeggi la piazzetta in modo da essere alla portata delle ragazze. Mi soffermo a guardare il mare, mi alzo la maglietta, mi inginocchio in maniera da far salire il perizoma e far scendere i jeans. Ritorno un po’ indietro poi torno alla scusa del telefono e così faccio una telefonata alla prima persona che mi capita, prendo a chiacchierare al telefono proprio sotto la piazzetta e il bordo della stessa dove le ragazze stanno a sedere. Così mi arrotolo la maglietta mi alzo il perizoma giocando con l’elastico finchè una delle ragazze mi nota e fa notare la scena alle sue amiche, si fa quasi silenzio, si mettono tutte a guardare. Io so di essere guardato e mi abbasso a cercare qualcosa tra gli scogli che in realtà non c’è. Il jeans si abbassa ulteriormente e il pisello invece cresce. Sento le risa, una delle ragazze che dice di fare una foto e con la coda dell’occhio vedo che stanno usando i telefoni per farle. Mi giro dando le spalle e metto una mano nei pantaloni, tiro fuori il pisello, lo scappello, e poi mi giro camminando verso il muretto della piazzetta. Sono imbarazzato ma nello stesso tempo eccitato. Mi accorgo che le ragazze hanno notato il pisello di fuori, alcune si girano altre continuano a guardare. Abbasso la maglietta. Poi passando davanti a loro, dico al telefono, più alle ragazze che alla mia interlocutrice telefonica: Sai ho deciso di andarmi a fare il bagno! Così faccio il giro rientro in piazzetta e passo davanti alla comitiva. Sento farfugliare un idea di seguirmi e io so che ormai lo faranno. Giungo all’altra parte della piazzetta, salo sulla strada che aggira un piccolo promontorio che si trova sul lato opposto rispetto al porticciolo dove, c’è una caletta tra gli scogli da dove è possibile entrare in mare senza problemi e soprattutto è abbastanza riservato.
Così scendo nella caletta, tolgo maglietta e jeans, e metto i piedi in acqua. Mi accorgo che solo 3 ragazze mi hanno seguito, raggiungendomi dagli scogli, e fermandosi sul promontorio a due passi dal mare. Io faccio finta di non vederle. Entro in acqua, e mi faccio una nuotata. Me ne sto a guardare lontano in realtà segandomi, poi quando sono bello duro, mi avvicino agli scogli, sempre facendo finta di non avere visto le tipe tolgo il perizoma e lo lancio sullo scoglio. Nudo a dorso mostrando il pisello ben eretto fuori dall’acqua. Poi sento le risate e faccio per girarmi. Prendo più aria che posso, mi immergo e riaffioro proprio davanti a loro. Faccio un’altra piccola nuotata, come se volessi allontanarmi e mi metto a morto, mostrando il pisello scappellato. Guardo la situazione e vedo che sono solo con loro, così ogni tanto mi sego, senza guardarle. Chiudo gli occhi, mi rilasso e mi sego leggermente, finchè non vengo disturbato da una specie di richiamo: una delle ragazze aveva raggiunto il mio perizoma sullo scoglio e l’aveva preso. Io la guarda faccio per raggiungerla e uscire dall’acqua, ma lei era già andata via e con lei le sue amiche. Così ritorno ai miei jeans, aspetto di asciugarmi al sole, infilo jeans e maglietta e ritorno verso casa.
Ripassando dalla piazzetta le ragazze mi mostrano il perizoma in segno di trofeo, io mi giro e con tranquillità faccio segno che lo possono tenere.
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11 years ago
admin, 75
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Università 2
Quando ero all'università mi piaceva moltissimo il fine settimana. A parte le uscite con gli amici, avevo la possibilità della casa tutta per me, perché i coinquilini tornavano dalle loro famiglie. E cosi avevo la possibilità di girare nudo per casa, senza nessuno che mi disturbasse. Pranzavo nudo, studiavo nudo. Anche con le finestre aperte, nonostante la strada non fosse larghissima e di fronte di fosse un altro condominio.
Non solo. Ma la domenica mi alzavo presto per godermi il silenzio del quartiere, che essendo pieno di uffici, di domenica, invece, sembrava deserto. D'estate da maggio in poi, dormivo con la finestra aperta, nudo.
Cominciando a tenere la finestra aperta per il caldo, ho scoperto gli orari della signora, ormai cinquantenne che mi abitava di fronte. La sera verso le sette, spegneva le luci di camera sua, teneva la porta finestra socchiusa e si cambiava, mostrando il seno nudo e ancora sodo.
La mattina sveglia alle 7.30, stesso discorso. Apertura delle finestre e cambio, con ulteriore mostra delle tette.
Quando ero solo in casa, spostavo il letto davanti alla mia porta finestra e dormivo nudo, sapendo che lei mi poteva e mi guardava. Cominciai a mostrarmi nei momenti in cui lei era in balcone o aveva la finestra aperta. Un sabato sera nel tardi, faceva caldo e mi misi in balcone tutto nudo con il pisello in erezione, tranquillo tanto in strada non passava nessuno e fregandomene se qualcuno mi guardava dal condominio di fronte. Una sensazione di libertà mai sentita. Si affacciò lei e io feci finta di niente ma l'erezione arrivò. Non potei fare a meno di scappallarmi. La guardai, le sorrisi ed entrai dentro a prendermi un bicchiere d'acqua. Poi tornai fuori, mi appoggia al muretto e ogni tanto mi massaggiavo la cappella. Lei entrò ma la vidi che si mise dietro la finestra a guardare fuori.
Andai a dormire con l'erezione in corso sapendo che lei guardava.
L'indomani mi svegliai con la sensazione che lei stesse guardando, e dopo qualche minuto, lei aprì la porta finestra in mutande e i seni al vento, poi fece qualche passo indietro e si sedette a guardare. Io per tutta risposta mi affacciai sempre duro, poi mi appoggiai alla scrivania che era posizionata vicino alla finestra e cominciai a toccarmi, ignorandola, ma guardando comunque nella sua direzione. Dopo una decina di minuti che continuava quel giochetto, e lei di nuovo era uscita e poi rientrata, guardai un paio di piani più sotto la scala accanto. Sapevo che ci abitava una signora anziana, aveva un balcone pieno di piante di tutte le dimensioni, e tra quelle, era spuntato un tizio, sui trentacinque in accappatoio... dapprima mi nascosi, poi pensai che essendo più in basso, dal punto in cui ero messo non mi vedeva. Quindi ricominciai a segarmi, stavolta più deciso... La vidi attraversare la stanza e d'un tratto la vidi togliere le mutande. Si sedette, e credo che cominciò a masturbarsi, ma non riuscivo a vederla... guardando altrove tornai al tizio, che fumava e guardava nella mia direzione! Slacciò l'accappatoio e cominciò a toccarsi senza mostrarlo, poi tirò fuori la cappella... e io guardavo sia lui che lei. Ma la cosa mi eccitava. Due persone che mi guardavano e si masturbavano.
Il gioco mi piaceva e mi eccitava. E quindi continuai, a volte facendo qualche passo verso fuori. Il tizio aprì totalmente l'accappatoio mostrandosi nudo. Continuai a toccarmi e alla fine sborrai in balcone copiosamente... poi tutto sborrato tornai a dormire...
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11 years ago
admin, 75
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Il genero perfetto
Cominciai ad accorgermi dei suoi sguardi un pomeriggio di luglio, avevo un vestito che finiva appena sopra il ginocchio sorretto da due spalline sottili che terminavano in un’ampia scollatura, mi chinai per prendere una pentola nel cassetto basso della cucina e distrattamente vidi che i sui occhi che prima guardavano altrove si soffermavano sui miei piedi, per risalire piano su per i polpacci, finendo inevitabilmente sulle mie cosce, che erano completamente scoperte fin quasi alla curva del mio sedere dato che il vestitino si era alzato. Subito pensai fosse una cosa casuale ma quando mi rialzai vidi che continuava a guardarmi con insistenza, non diedi peso alla cosa e mi rimisi a cucinare. Eravamo solo io e lui in casa, mio marito era a lavorare e lui era venuto su da noi per continuare i lavori della casa dove sarebbe andato a vivere con mia figlia una volta sposati, abbiamo mangiato e parlato del più e del meno, come tutti gli altri giorni, ma questa volta ho notato che appena poteva sbirciava nelle mia scollatura, me ne accorsi ma lasciai correre, pensai fosse l’effetto del vestito un po’ succinto. Finito il pranzo tornò al lavoro e io a sistemare casa, e più tardi nel pomeriggio passò a salutarmi per tornare a casa sua. Quella sera a letto non riuscivo a dormire, ero accaldata, la camicetta leggera che avevo addosso quasi mi opprimeva, e non riuscivo a levarmi dalla testa il pensiero del suo sguardo sulle mie gambe prima e sul mio seno poi, proprio lui, il ragazzo di mia figlia! “Come fa a guardarmi con quell’insistenza! – Pensavo - Dovrebbe avere occhi solo per mia figlia! In fondo sono una donna sposata, ho quarant’anni, dovrebbe portarmi un po’ più di rispetto”. Ma continuando a pensarci mi accorsi che non mi aveva mai mancato di rispetto, mi aveva solamente dedicato degli sguardi, e niente più. Era una vita che nessuno mi guardava così, e nonostante fosse comunque il ragazzo di mia figlia ero lusingata di questi suoi sguardi, mi facevano sentire più giovane. Mio marito aveva smesso di guardarmi con desiderio da oltre dieci anni, giaceva li sul letto accanto a me ogni notte, raramente sfoga i suoi istinti dentro di me e poi si mette a dormire, e questo mi fa sentire vecchia e brutta. Non sono così vecchia e neanche brutta alla fine, ho un fisico asciutto e magro, un bel sedere e seppur un po’ cascante anche un bel seno, non una 5^ in stile Sabrina Ferilli ma una 3^ misura abbondante, un visino carino anche se con qualche ruga dell’età. Ok mi tingo i capelli di biondo perché comincio ad averli bianchi, ma sono ancora appetibile, e gli sguardi di G. me l’hanno pienamente dimostrato. Andai in bagno mi sciacquai il viso passandomi le mani umide sul collo per rinfrescarmi un po’, il freddo dell’acqua aveva inturgidito i miei capezzoli, che si intravedevano sotto il tessuto sottile della camicetta, come un lampo mi colpì il desiderio di toccarmi, e mi abbandonai ad esso, le mie mani scesero, sfiorando i seni, sempre più giù, sul ventre e poi sulle gambe. Sedetti sul water e allargai le cosce, pensavo a G., le mie mani erano già al lavoro, e con sorpresa notai che ero già umida dei miei umori, le mie dita entravano e uscivano dal mio sesso caldo con estrema facilità, facendomi sussultare e ansimare ad ogni movimento, mentre con le dita dell’altra mano accarezzavo il mio clitoride eccitato, sentivo il calore aumentare e la mia fica che si bagnava sempre di più. Ero al culmine dell’orgasmo, i muscoli tesi la bocca languidamente aperta e con la lingua mi accarezzavo le labbra, prossima all’estasi……quando si accese la luce del corridoio e dovetti di corsa sistemarmi la camicetta che era scesa e mi scopriva un seno, giusto in tempo quando mia figlia entrò in bagno, simulando una faccia assonnata mi alzai, tirai la catena, le diedi un bacio sulla fronte e le augurai la buona notte poi uscii e tornai a letto, un po’ insoddisfatta ma ancora eccitata. Il sonno tardava a venire, ma dopo un po’ mi colse.
La mattina dopo non sentii la sveglia! Non che fosse un problema, sono una casalinga, non devo andare da nessuna parte, ma erano comunque le dieci di mattina. Decisi di prendere il sole, così mi sfilai la camicetta da notte e presi un bikini un po’ piccolino per potermi abbronzare meglio, e addosso misi il vestitino del giorno prima. Sono scesa in cucina, preparai il caffè e uscii nel sole del mattino per berlo, l’aria era calda e una gradevole brezza tiepida mi accarezzava i capelli facendo svolazzare il mio vestitino. Era già arrivato G., vidi la sua macchina sul piazzale, andai a cercarlo nel cantiere per offrirgli una tazza di caffè, e lo trovai in jeans, senza maglietta, che sistemava i mattoni del muro. L’eccitazione mi pervase, del resto è un gran bel ragazzo lui, 24 anni, un fisico quasi scultoreo, i capelli biondi tagliati corti modello militare e degli occhi azzurri da far sciogliere qualsiasi donna, me compresa. Cancellai subito il pensiero di lui che mi prendeva con forza contro il muro che stava costruendo (in fondo è il ragazzo di mia figlia, come potrei anche solo pensarla una cosa del genere) e gli porsi il caffè, due discorsi sull’andamento dei lavori e notai nuovamente il suo sguardo, addirittura più insistente di ieri, sui miei seni, tenuti su dal costumino sotto il vestito e lo lasciai nuovamente guardare, nuovamente lusingata feci un sorriso e dissi:
“ Visto che bel costumino? Oggi prendo un po’ di sole dato la splendida giornata” lui arrossì all’istante e rispose:
“Proprio bello! Anche se un po’ piccino, lascia poco all’immaginazione” e sorrise a sua volta. Non so cosa scattò in me, ma mi sentii ad un tratto come una ragazzina che flirta per la prima volta, mi sforzai di reprimere questi strani desideri e lo lasciai tornare al suo lavoro mentre io andavo a prendermi la tintarella. Mia figlia è partita per lavoro, non tornerà che nel fine settimana e con mio marito in ufficio, eravamo nuovamente da soli. Abitando isolati in campagna, si rimane lontani da occhi indiscreti così decisi di togliere il pezzo di sopra del costume in modo da poter abbronzarmi di più e mi girai a pancia sotto per abbronzare anche la schiena. Continuavo a pensare a G. e al fatto che mi sento trascurata, e non riuscivo a togliermi dalla mente il desiderio che mi si era acceso nei suoi confronti.
Lo volevo, non importava che fossi sposata e neanche il fatto che fosse quasi mio genero, e decisi di prenderlo ad ogni costo, ma prima, per aumentare l’eccitazione, decisi di giocare un po’ con lui.
Lo chiamai e arrivò dopo poco tutto bagnato per essersi rinfrescato nel lavatoio dietro casa, guardandolo tutto umido mi morsi il labbro eccitata da quello spettacolo e feci in modo che lo notasse, poi mi alzai sui gomiti, stando attenta a poggiare sulla sdraio solo i capezzoli, lasciando praticamente il mio seno in bella vista. A quella vista trasalì e vidi un lampo di lussuria nei suoi occhi, e un rigonfiamento nei jeans. Soddisfatta di me (da quella troia che sono), gli chiesi se era così gentile da spalmarmi la crema sulla schiena e lui si dimostrò più che pronto a farlo, prese il tubetto e spremette un po’ di crema sulla mia schiena, cominciando a massaggiarmi le spalle, un po’ più giù sulle scapole e si fece più audace arrivando a sfiorarmi i seni mentre la spalmava sotto le mie ascelle. Mi lasciai sfuggire apposta dei sospiri di piacere mentre mi accarezzava e sentivo la sua agitazione nelle mani mentre continuava a scendere lungo la schiena. Ero eccitata come una sedicenne. Gli dissi che andava bene così non appena arrivò a lambire con le dita il mio sedere, era ora di pranzo, avrei potuto giocare con lui fino alle otto di sera dato che mio marito non sarebbe arrivato prima e mia figlia non era in casa.
Avevo tutto il tempo del mondo.
Senza reggiseno, dandogli le spalle presi e indossai il vestitino, mi alzai e gli sorrisi quasi lascivamente e vidi il suo desiderio manifestato nel rigonfiamento della patta dei suoi pantaloni. Andammo in cucina e preparai carne per due, presi la bottiglia d’acqua in frigo e ne bevvi un sorso direttamente alla bottiglia, lasciando volutamente cadere alcune gocce tra i seni, che asciugai passando le dita nella scollatura con movimento sensuale, del quale si accorse. Mangiammo, e lui continuò a spogliarmi con gli occhi, gli sarei saltata addosso subito, ma volevo divertirmi ancora un po’. Approfittai del fatto che andò in bagno per prendere il suo pacchetto di sigarette e metterlo in un cassetto in modo che quando fosse uscito a lavorare sarebbe rientrato dopo poco per cercarle. Tornò dal bagno e come previsto, uscendo, dimenticò il pacchetto di sigarette, era fatta, l’avevo fatto cadere in trappola. Corsi in camera da letto, che era subito in cima alle scale mi tolsi il vestito che buttai in un angolo e cominciai a accarezzarmi sopra le mutandine, ero fradicia di umori, e mi sentivo più porca che mai, le mie mani esperte continuavano a muoversi accarezzando il clitoride da sopra la stoffa dello slip e io mi abbandonavo al piacere, ansimando volutamente forte. Come previsto G. rientrò in casa per le sigarette, e non appena entrato sentì subito i miei gemiti di piacere, lo sentii salire le scale in punta di piedi, cercando di non farsi sentire, arrivato alla porta che avevo lasciato apposta socchiusa, si accostò ad essa attento a non farsi vedere. Non sapeva che io stavo giocando con lui, che ero io che lo volevo. Mi accarezzai un seno strizzandone il capezzolo mentre con l’altra mano frugavo nelle mutandine, tra le mie gambe, lasciavo entrare e uscire le mie dita sempre più veloci, fin quasi all’orgasmo, quando mi fermai e sfilai gli slip. Armeggiai in un cassetto e tirai fuori il mio piccolo vibratore. Sedetti sul bordo del letto mentre continuavo a stringermi un seno e con l’altra mano accompagnavo il mio piccolo amico vibrante dentro di me, urlando di piacere, china in avanti, però da quell’angolazione il mio spettatore non riusciva a vedermi bene, così mi misi sul letto in ginocchio, china in avanti con la testa sulle coperte e la mano tra le gambe a trattenere dentro il giochino, muovevo piano il bacino su e giù godendo a pieno della sua vibrazione, sentendo i miei umori sgorgare dalla mia fica colando giù sul materasso, ansimando sempre più forte, sentivo l’estasi salire, la mia lingua accarezzava le mie labbra e i miei gemiti riempivano la casa, godevo come non mai prima di allora, e fu in quel momento che sfilai il vibratore, un attimo prima di godere completamente. Lo portai alla bocca e ne leccai il mio miele. Sapevo che si stava toccando dietro la porta, mentre guardava avido lo spettacolo di una donna lussuriosa che si soddisfava da sola, e ora io lo volevo per me.
“So che sei li dietro, so che stavi guardando. Apri la porta, ho voglia di te” dissi, e senza dire una parola, rosso in viso, aprì la porta e vidi quello che volevo, il suo membro, grande e turgido che svettava fuori dai boxer e dai pantaloni aperti. Sedetti al bordo del letto verso la porta, a gambe divaricate con le mani appoggiate indietro, lui si avvicinò, portai una mano tra le cosce, misi un dito dentro mentre chiudevo gli occhi e mi mordevo un labbro, si avvicinò ancora, sfilai il dito e lo portai alle mie labbra, succhiandolo con un espressione estatica mentre ancora lui si avvicinava a portata di mano. Mi lasciai scivolare in ginocchio sul pavimento, mentre portavo una mano al suo membro, era caldo come il fuoco, si avvicinò ancora di mezzo passo e finalmente potei sfogare il mio desiderio, presi in bocca la sua asta e cominciai a muovere piano la testa avanti e indietro, mentre le mie labbra umide scorrevano sulla sua carne dura e la mia lingua danzava sulla cappella gonfia e pulsante, cominciò a godere, mi strinse i capelli con una mano e assecondò il movimento della mia testa, ansimava forte, era al limite e anche io, levai la bocca e cominciai a accarezzargli la cappella con la lingua, mentre con la mano continuavo a fare su e giù sul suo cazzo duro finchè non mi sborrò sul viso, il suo sperma colava dalla mia bocca sui seni, e in quell’attimo, eccitata com’ero, stavo venendo e il mio succo sgorgava da me lungo le cosce. Mi alzai in piedi, gli diedi un bacio famelico, cercando la sua lingua con la mia, mentre lui ricambiava, e con la mano frugava nel boschetto tra le mie gambe, facendomi gemere ancora e ancora. Mi abbandonai sul letto divaricando le gambe, sembrava capisse ogni mio desiderio, si sdraiò sul letto tra le mie gambe, affondando la testa tra le mie cosce, e fece partire le lingua. Cazzo quanto godevo! La sua lingua si muoveva come una furia sul mio clitoride, vorticava sempre più forte mentre urlavo di piacere e inarcavo la schiena mettendo in evidenza i miei seni turgidi ed eccitati, misi una mano nei suoi capelli trattenendolo a me. Godevo, godevo e godevo ancora, ne volevo sempre di più, mi mise un dito nel sedere, che ormai era ben lubrificato dagli umori che continuavano a scorrere fuori dalla mia fica, e lo mosse dentro e fuori provocandomi un ondata di piacere, e mentre urlavo venni un’altra volta, questa volta più forte, e gli schizzai sul viso il mio nettare caldo. A quel punto era di nuovo pronto, e io lo volevo dentro di me. Lo spinsi contro la testiera del letto e mi misi sopra di lui, la sua bocca e le sue mani cercavano i miei seni, li strizzò con forza e mi lasciai sfuggire un gemito tra dolore e godimento che mi eccitò ancora di più. Mi muovevo piano sopra il suo membro accarezzandolo con le labbra del mio caldo segreto che si allargavano per accoglierlo, mentre continuava a succhiarmi il seno ansimando. A quel punto lo guidai con una mano al mio sesso, e lo lasciai entrare. Sentivo la sua asta che mi dilatava le labbra e si faceva spazio dentro di me:
“Cazzo quant’è grosso” gli dissi godendo, e lui rispose:
“Dio quanto sei calda” mi fece bagnare ancora, mentre lo montavo a pelo come un’amazzone su un cavallo selvaggio, sentivo i suoi colpi mentre si muoveva insieme a me, mi riempiva completamente e godevo come una troia. Contrassi i muscoli della fica e lo sentii ansimare mentre mi muovevo più stretta sul suo cazzo e i suoi denti si stringevano su un capezzolo, era troppo, non ne potevo più. Ho sentito l’orgasmo salire dalla punta dei piedi, su sulle cosce, lungo la schiena fin sul mio collo, avevo i brividi e urlai. Per un attimo mi sembrò di essere in paradiso. Mi circondò con le braccia e mi girò sul letto senza uscire da me, mi si chinò addosso e prese a spingerlo dentro e fuori dalla mia fica, stava venendo anche lui, sentivo il suo ariete gonfiarsi a ogni colpo e il suo calore che mi inondava.
“Marta mi fai impazzire, stò per venire, non resisto più!” disse, ed io:
“Godi tesoro, lasciati andare, vieni dentro di me”
”VENGOOOOOOO”…….sentii il suo cazzone che gonfiava acora di più, per un attimo rimasi sospesa nel vuoto e venni ancora.
“ANCHE IO G., E’ SPLENDIDO” e urlai ancora una volta mentre il suo membro schizzava dentro di me. Mi alzai a sedere, lo guardai negli occhi e lo baciai con forza, abbracciandolo stretto.
“Non mi importa che tu sia di mia figlia, da oggi ti voglio anche per me” lui sorrise e mi disse:
“Sono tuo mia signora, d’ora in avanti ogni tuo desiderio sarà un ordine”.
Da quel pomeriggio d’estate la mia vita è tornata solare e mio genero mi fa sentire una teenager ogni volta che entra nel mio letto.
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11 years ago
admin, 75
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Mia esperienza
Devo dire che di messaggi per il mio annuncio ne ho ricevuti, non come speravo io.Tanti sono tutti parole e pochi fatti,al momento di concludere scompaiono.Comunque alla fine chi cerca trova.Ho conosciuto un ragazzo,molto gentile e disponibile.Dopo esserci scambiati qualche messaggio ci si organizza per l incontro.Ci si incontra in un bar della sua zona e si chiacchiera un po come vecchi amici e delle proprie fantasie.Poi si va verso il suo appartamento.Arrivati,Giovanni mi dice di aspettare seduto sul divano che va a prendere delle cose per me in camera.Torna con un bel completino intimo completo di reggicalze e babydoll nero ed un paio di decoltè classiche nero nr 40.Io porto il 43 :-(( ed una parruca castana mossa :-)).Mi chiede di prepararmi che lui intanto preparava il dvd porno(rigorosamente su trans) che avevo chiesto per riscaldare l ambiente.Entro in Bagno mi doccio ed inizio a vestirmi.In 20 minuti pronto o pronta :-)).Mi sentivo benissimo tranne le scarpe un dolore.....Entro nel salottino barcollando per le scarpe troppo piccole e lui mi osserva.Si complimenta e mi fa accomodare sul divano accanto a lui.Inizia il film.Alle prime scene lui poggia le sue mani sulle mie gambe e mi accarezza.Andando avanti con le scene prende la mia mano e la poggia sulla patta dei suoi pantaloni.Io con delicatezza sbottono i pantaloni e metto la mia mano dentro i suoi boxer e inizio ad accarezzarlo.Si alza di colpo e si toglie i pantaloni e resta in boxer.si avvicina e mi chiede di toglierli.Li abbasso e il suo cazzo era bello turgido con le vene che bene in evidenza che sembravano scoppiare.Mi chiede di succhiarglielo.Lo faccio con piacere.Avevo la bocca piena ed un buonissimo odore.Lo spompinavo e lo leccavo fino alle palle.Ero eccitatissima.lui seguiva il mio movimento.Poi si stacca e prende il profilattico e del lubrificante anale.Già pregustavo il suo arnese dentro di me.Mi giro e mi metto a cavalcioni sul divano.Lui si avvicina e mi struscia il suo cazzo sul mio culetto.Mi sposta il perizoma e con il lubrificante mi massaggia il buchetto.Stavo per venire :-)).Mette il profilattico.Con una mano teneva spostato il perizoma mentre sentivo la sua cappella sul mio buchetto.Gli chiedo di fare piano e, lui gentilmente lo fa.Piano Piano entra in me.Entrato tutto gli chiedo di star fermo che mi sarei mossa io.Lentamente andavo su e giù fino a che tutte le mie pareti non si fossero abituate e rilassate.Quando iniziai ad andare un po più veloce lui lo capì e mi prese dai fianchi?iniziò a stantuffarmi e darmi pacche sul culetto.Stavo godendo come una matta.Gli dissi di prendermi a parolacce e scoparmi il più a lungo possibile. Continuò con una foga per circa 5 minuti dicendomi di tutto.Ad un tratto lo senti gonfiare ed iniziai a muovermi anche io chiedendogli di venire dentro.Si gonfiò tantissimo e lo sentì pulsare dentro di me.Cadde sulle mie spalle dicendomi che sono bravissima:-)).Mi feci una sega e venni anche io.Ci ricomponemmo e mi chiese se avevo ancora voglia.Dissi di si.parlammo un po fumammo una sigaretta e dopo un po riparti il film per eccitarci di nuovo e andammo avanti per tutta la notte.Fui la sua donna.È stato bellissimo.
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11 years ago
mcdps,
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Centro commerciale
Sabato pomeriggio non avevo nulla da fare, così decido di andare a cazzeggiare un po al centro commerciale a Ragusa. Jeans e maglione al solito senza mutande. Giro per il corridoio del centro ed entro alla oviesse. Giro per il reparto alla ricerca di qualcosa. In realtà non voglio comprare nulla, ma ho del tempo da perdere e quindi prendo un paio di pantaloni e mi dirigo verso il camerino. È di lato, è uomo-donna con le tendine e il classico specchio di fronte.
Ci sono solo donne e per caso dimentico un po di tenda aperta. Tolgo i pantaloni e piuttosto che provare quelli che avevo preso sullo scaffale, mi guardo il cazzo allo specchio, me lo accarezzo, tiro fuori la cappella. Passa gente, sento la ragazza accanto che si sta provando delle robe, con la madre che rompe fuori. Quando finisce la vedo passare attraverso la fessura della tenda. Non so se mi vede, ma di sicuro mi ha fatto venire voglia. Così mi rimetto i pantaloni, ed esco fuori, faccio un giro e trovo una tuta. Ritorno in camerino mi provo la tuta. Mi giro e rigiro allo specchio, poi abbasso i pantaloni e inizio a segarmi, mi appoggio allo specchio, e mi sego forte... alla fine, quando sto per venire, mi tolgo i pantaloni della tuta e ci vengo sopra. Ripulisco il cazzo asciugandolo con il pantalone, poi lo piego, lo sistemo, mi sistemo io, torno allo scaffale per posare quello che avevo preso ed esco fuori, segato e rilassato.
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11 years ago
admin, 75
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Richiesta via mail
Avevo fatto un blog, dopo un anno di gioco su internet, la realtà virtuale stava diventando la mia seconda vita. Frequentavo chat per esibizionismo e dopo la noia iniziale avevo trovato il modo di rendere la cosa interessante. Certo poco reale e molto virtuale, ma, il piacere se si voleva si poteva reale, come ho già scritto, ho avuto una padrona per più di sei mesi. A lei venne l'idea di farmi fare un blog. Un blog dove inserire le foto, i video e i racconti di ciò che facevo e soprattutto di ciò che mi faceva fare.
Così scoprì anche dei forum dove scrivere racconti, e dove potevo trovare nuove padrone e nuovi confronti o spunti.
La realizzazione del blog mi servì per stimolare il mio esibizionismo. Qualcuno mi scrisse, fece una richiesta e io accettai. Così un sabato mattina, con un bel sole tardo primaverile, mi metto in auto e vado verso il mare, jeans maglietta, come richiesto, nulla sotto (ma in fin dei conti difficilmente porto qualcosa quando ho i jeans). Arrivo ad uno spiazzo davanti ad una spiaggia libera, fuori dalla stazione balneare e metto in atto la richiesta. Il posto dovete sapere è uno spiazzo non asfaltato a ridotto della spiaggia, molto grande e ben visibile. Fate conto che tra questo spiazzo e il mare ci sono al massimo dieci metri di spiaggia. Ci vanno le coppiette per appartarsi, i guardoni, ma, ci sono anche abitazioni, abusive, tutt'attorno a questo spiazzo. Arrivando, noto che in un paio di abitazioni ci sono persone. È fine primavera e molta gente comincia le grandi pulizie, per il trasferimento estivo. Comunque parcheggio l'auto, organizzo la macchina fotografica, mi tolgo i jeans, abbasso i finestrini dell'auto. Prendo a massaggiarmi il pisello, attivo la macchina fotografica in modalità video e la piazzo sul cruscotto in maniera che si veda me nudo e fuori; piazzo la macchina in modo tale che alle spalle ci sia una delle case abitate.
Prendo a toccarmi, la radio accesa, il mare di sottofondo, il mio pisello diventa duro, e, quindi lo scappello, accarezzo la punta. Me ne sto così.
Dal parabrezza entra un sole forte, e in macchina fa caldo sto in quelle condizioni e me ne fa ancora di più. Me ne sto li, quando sento uno scooter. Sono due rumene, che entrano nello spiazzo, parcheggiano il motorino dal lato apposto al mio (lato passeggero) e scendono in spiaggia. Danno una occhiata dalle mie parti poi proseguono per la loro passeggiata. Io le vedo passeggiare in spiaggia, scherzano, si tolgono le scarpe e assaggiano l'acqua con i piedi, provano a schizzarsi e io sempre li, col coso duro e la mia cappella che tira.
Le due donne si spostano un po' più in la, verso gli scogli, si fanno delle foto col telefonino sugli scogli e io spostata l'angolazione della cam faccio un altro video. Apro dapprima lo sportello, poi scendo nudo con indosso solo la maglietta, e vado verso il cofano, prendo lo zaino con l'occorrente e dopo aver fatto qualche passo oltre l'auto come per guardare il mare, sicuro che mi abbiano visto col pisello all'aria, rientro in auto. Stacco la cam.
Tiro fuori il telo mare dallo zaino e lo sistemo dal lato passeggero, mettendomi culo a ponte sull'altro sedile e in modo che le donne mi vedano. Mentre sto ancora sistemando il telo, arriva un auto, tutta scassata, con un tizio che si ferma più in la. Io mi siedo e faccio finta di niente, lui guarda in giro, vede che sono solo, poi porge l'attenzione alle rumene. Una è in reggiseno e continuano a farsi le foto. Riaccende il motore e si sposta, in fondo allo spiazzo dove c'è una duna. Si parcheggia dietro, e come supponevo tira fuori il binocolo. Io riprendo a trastullarmi, e seguo le altre indicazioni. Tiro fuori un libro, poggio i piedi sul cruscotto allargando le gambe, mi massaggio le palle.
Devo fare un latro video così vedo di chiudere il discorso. Prendo un profilattico, poi una candela di circa 10 centimetri, la infilo nel profilattico e faccio un nodo in fondo.
Mi sdraio un pochino aprendo bene le gambe e, presa un po di crema, gioco col mio buchino. Ho il dito fatto di crema e lo passo sul buchetto per ammorbidirlo, lo apro un po' e metto dentro il dito. Mi ricordo di avere dimenticato la cam spenta, cosi la accendo e la sistemo. Riprendo il mio "massaggio".
Metto il dito finalmente dentro, ho provato altre volte e la mia ex mi stimolava quando mi faceva i pompini, ma non è mai stato il mio autoerotismo preferito.
Dopo avere entrato il dito,e chiuso gli occhi per un attimo, mi accorgo che le rumene stanno passando, e dall'altro lato dell'auto stanno vedendo tutto. Le vedo che ridono, io mi giro e continuo nel mio giochetto. Le perdo di vista, non le sento più e penso se ne siano andate, così prendo la candela e la metto dentro. Alzo la testa per guardarmi intorno, convinto che le due donne devono essere nei paraggi, ed infatti è così: si sono spostate un po' dietro la macchina ma abbastanza vicine da guardare in silenzio, sono abbracciate, quasi a camuffare che stiano guardando. Io sono eccitato e decido di giocare. Sposto ancora la cam loro si accorgono e ridono interessate. Abbasso il sedile, mi metto a ponte, praticamente col culo visibile oltre il finestrino e prendo a masturbarmi il sedere. Faccio finta di niente di essere solo, inizio a fare dei mugolii, ma continuo, vedo le donne che girano per l'auto passano e spassano in modo da guardare meglio, quando una delle due passa davanti al finestrino, io accenno un sorriso a dire - sto godendo - lei ride e si sposta. Le vedo allontanare, risalgono sul motorino e se ne vanno... io mi rilasso un po', mi giro, rimetto i piedi sul cruscotto, e riprendo a segarmi con la candela in culo.
Sento di nuovo il motorino che si avvicina, stavolta le due donne parcheggiano vicinissime alla mia auto, dal lat del conducente però in modo da potere stare comodamente sul motorino e vedersi lo spettacolo. Ridono, si toccano quando io le guardo...prendo a segarmi, quando ad un certo punto, una delle tipe si avvicina e si mette palesemente a guardare dal finestrino... si appoggia e sta a guardare - da fastidio? - no rispondo io, mi piace essere guardato.
L'altra si mette a fianco e guardano entrambe. Così mi giro dalla loro parte e mi masturbo il culo mettendoglielo davanti. Devo fare un altro video ancora, quindi sistemo la cam, e mi siedo tenendo le gambe vicine al corpo, in modo da essere tutto piegato e mi sego.
- che fai - dice l'altra, io rispondo che è una specie di penitenza per una scommessa persa, e che devo fare dei video, intanto le mie palle sono piene, così mi organizzo per sborrare. Mi sego più forte, sono tutto sudato per il caldo che fa e per l'agitazione, mi sto lamentando ma quasi non me ne accorgo, la tipa affacciata mi incita, e io alla fine vengo copiosamente sul mio corpo, sento tutto il corpo che trema e le forze che mi mancano. Rido soddisfatto. Mi prendo un bravo dalle tipe, e poi un invito a pulirmi. Io per tutta risposta, mi recupero la sborra e la bevo, loro approvano soddisfatte, il resto lo asciugo col telo tirandolo da sotto il culo.
Devo fare un ultimo video così posiziono la cam guardando fuori verso il mare, poi scendo nudo, con il telo in mano, mi dirigo a mare, mi do una lavata e mi dirigo di nuovo verso la macchina, passo davanti alle rumene, una è appoggiata allo sportello e le chiedo se mi fa entrare, l'altra mi viene dietro, mi tocca il culo, e mi tira fuori il profilattico con la candela: l'avevo scordata!
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11 years ago
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Canal grande
CANAL GRANDE
Il profumo è The One, lo riconoscerei tra mille e questo già mi mette di buon umore
Lo riconosco dal profumo, Francesco mi aspetta, è rivolto verso il Canal Grande davanti alla stazione.
Mi avvicino alle sue spalle e gli copro gli occhi con le mani, che lui subito prende tra le sue e che poi si porta alle labbra e quindi sul suo petto così che mi ritrovo abbracciata a lui che gira il viso e mi guarda negli occhi " sei arrivata finalmente" mi dice, mi lascia le mani, si gira e mi prende il viso , mi attira verso le sue labbra e poi si ferma così ..appena prima di un bacio , per fissarmi intensamente negli occhi " decisa? " mi chiede. Io abbasso lo sguardo, poi lo rialzo, con sfida " decisa" rispondo.
" allora andiamo " dice lui e mi prende per mano portandomi verso il Taxi ormeggiato di fronte.
Ci accomodiamo sul divanetto nel fondo del taxi e Francesco comincia ad accarezzarmi le gambe, poi all'improvviso si gira verso di me, mi prende tra le mani a coppa i seni e li stringe forte , mi sussurra vicinissimo " sei sicura vero? non mi deluderai?" io gli sorrido e abbasso le palpebre, è il mio si.
E' caldo e l'aria che entra dai finestrini mi rinfresca appena. " lui è molto affascinante, un uomo sicuro di se', potente" comincia a spiegarmi Francesco, " è autoritario, ma dolce"
"come l'hai conosciuto?" gli chiedo " fa parte del club nautico da qualche mese, si è trasferito da poco" mi risponde e continua " ti piacerà, è il tipo che ti fa eccitare, vedrai, ti sottometterà come piace a te" e si mette a ridere prendendomi in giro... " e a te" rispondo io sorridendo.
Arriviamo al B&B prenotato per me da Francesco, saliamo in camera, sul letto è pronto un vestito da sera, vicino un completino intimo " voglio che tu ti metta quelli" mi dice " ora riposati, ti passo a prendere alle 21.00" Io gli sorrido e domando " non hai voglia di un piccolo anticipo" e mi avvicino allungando una mano verso la sua cintura. Lui mi blocca la mano " sono troppo teso, e voglio che tu sia piena di desiderio. Aspetta, vedrai che ti divertirai stasera" mi sorride e mi abbraccia, capisce che sono delusa, che vorrei un po' di tenerezza, ma si distacca e va via lasciandomi nella stanza in penombra.
Vado nel bagno e mi faccio una doccia poi comincio a mettermi una crema delicata e protettiva e intanto penso alla serata che mi aspetta, di cui non so molto...La regia mi è oscura, so solo che ho promesso a Francesco di fare l'amore in un luogo nuovo con un ospite...in tre..
Una fantasia che ha voluto condividere con me, che sono anche un mezzo, un'esca potremmo dire, per arrivare ad accarezzare la pelle di quest'uomo che in modo oscuro lo attrae.
Siamo amici io e Francesco, amanti, complici, abbiamo molte affinità , ma siamo soprattutto amici, ci siamo conosciuti per caso , attratti dalla fantasia reciproca, via internet. Poi ci siamo incontrati, annusati, piaciuti e abbiamo cominciato a giocare.
Oggi il gioco è nuovo e tutto da scoprire...
Alle 21.00 sono pronta, il minuscolo intimo mi copre appena, ho sandali con un tacco discretamente alto, ma non così tanto da non riuscire a camminare per le calli.. il vestito da sera mi sta deliziosamente. Francesco mi conosce bene ed ha un gusto innato straordinario. Il profumo è Million...
Quando Francesco entra, mi guarda ammirato " fantastica" mormora " sei bellissima ed eccitante" e mi stringe forte un seno con la mano aperta e poi con un dito cerca il capezzolo che subito gli risponde rizzandosi sotto la stoffa sottilissima del reggiseno e dell'abito estivo "bene vedo che sei dell'umore giusto" scherza Francesco, e mi precede sulle scale.
Con il taxi percorriamo il canal Grande fino a S. Stae , è bellissimo vedere i palazzi illuminati che si riflettono nell'acqua, la sera è ancora calda e la mano di Francesco sul mio braccio è ancora più calda.
E' sudata la sua mano che mi guida tra i vicoli verso il palazzo che è la nostra meta
Arriviamo davanti ad un piccolo portone con un unico campanello. Al trillo del campanello il portoncino si apre subito , siamo attesi.
Saliamo le scale , io con curiosità, Francesco è molto teso e controllato.
Giungiamo in cima alle scale e, prima di varcare una antica porta, Francesco si gira e mi guarda sorridendo " grazie " mi dice " vedrai che ci divertiremo" io sorrido " ne sono sicura " rispondo "ma tu proteggimi" lui mi stringe la mano con forza e poi entriamo.
Il salone è illuminato da lampade disposte negli angoli, ci sono grandi divani foderati di seta rossa, un tavolino basso...grandi tappeti. Ai muri quadri antichi e specchi bruniti dal tempo.
Le grandi porte finestre sono aperte su una altana , un grande terrazzo affacciato sui tetti di Venezia, verso il Canal Grande.
Sul terrazzo un tavolo apparecchiato, con grandi candelabri che lo illuminano con luce tremolante.
Il nostro ospite ci aspetta in piedi appoggiato alla balaustra, con un calice in mano , che alza verso di noi al nostro entrare "benvenuti" ci dice e sorride.
E' un uomo brizzolato, robusto, piuttosto alto, con ciglia folte e occhi profondi e scuri. Ha grandi mani e spalle forti. Veste una giacca leggera, grigia, una camicia bianca, senza cravatta. Con un gesto ci invita vicino a lui e ci offre due calici di vino bianco. La sera si è fatta più fresca, sul terrazzo arriva l'aria di mare, il vino fresco mi scende in gola con facilità e me ne ritrovo in mano subito un secondo calice.
Tra Francesco e il suo amico c'è un'aria di complicità, anche se Francesco sembra un po' in soggezione, quasi come un promettente assistente universitario con un cordiale professore. Sorseggiamo il vino in silenzio, godendoci la sera fresca.
Il tempo sembra sospeso.
Poi il nostro ospite ci invita al tavolo e scopre un grande vassoio dove ci sono ostriche su un letto di ghiaccio.
" Francesco , vuoi aiutare la tua amica" chiede con un sorriso e si accomoda su una poltrona di vimini. Francesco lo guarda intensamente poi si avvicina al tavolo , prende un'ostrica , la succhia intera in bocca, si avvicina a me e mi bacia , passandomi l'ostrica.
Il sapore di mare mi impregna, la consistenza del mollusco è eccitante come una lingua nella mia bocca, lo assaporo lentamente, mentre Francesco mi bacia sul collo e poi scende giu a baciarmi il seno. Chiudo gli occhi e sento le sue mani che mi spogliano.
Sono in piedi a seno nudo, Francesco mi aiuta a sfilare dalle gambe il vestito poi mi prende per mano e mi fa fare un giro su me stessa, mi " presenta " al suo amico.
Mi guida fino davanti a Lui seduto sulla poltrona " stai ferma qui " mi ordina e si allontana. Io guardo l'ospite negli occhi, sono profondissimi, mi sta fissando con desiderio.
Francesco torna alle mie spalle , ha portato cubetti di ghiaccio che mi passa sui seni e sui capezzoli, io rabbrividisco di piacere, poi mi gira, mi fa inchinare in avanti e abbassa le mie mutandine davanti a Lui. Io rimango immobile , in attesa e sento che passa sulla mia figa un'ostrica "grazie " dice il suo amico , evidentemente gliel'ha offerta da gustare ,e poi continua "sentiamo che gusto ha questa tua deliziosa amica" e sento la sua lingua morbida che passa sulla mia figa ormai molto bagnata "sei più deliziosa dell'ostrica" commenta, e poi" assaggiala anche tu Francesco".
Francesco comincia a leccarmi come sa fare molto bene e io comincio a gemere. Allora si ferma e introduce nella mia vagina un'ostrica, poi sento una lingua che mi penetra e due labbra che risucchiano il mollusco " buonissima" dice Lui "devi assaggiarla anche tu"... si alza e mi fa inginocchiare poi si mette davanti a me, apre i pantaloni e mi ritrovo davanti il suo cazzo sul quale posa un' ostrica " succhia" mi ordina. Io prendo in bocca l'ostrica indugiando con le labbra sulla cappella e gli strappo un mugolio di piacere. Francesco intanto si è inginocchiato dietro a me e sento che preme sulla mia fica per penetrarmi, mentre io comincio a succhiare il cazzo di Lui. Poi Francesco scosta la mia testa e viene in avanti per prendere in bocca il cazzo del suo amico. Lui è sorpreso, ma non si ritira, anzi asseconda i movimenti. Io mi sposto in basso e poi mi sfilo di lato.
Mi metto in piedi e lascio che Francesco si inginocchi davanti a Lui , poi mi metto a cavallo delle sue spalle davanti a Lui che comincia a baciarmi e palparmi con tutte e due le mani le tette, a strizzarmi i capezzoli. Poi con una mano scende ad accarezzarmi la figa mentre con l'altra guida la testa di Francesco che affonda sempre di più fra le sua gambe aperte con un movimento ritmico.
Io sento tra le mie gambe la testa di Francesco che si muove e mi accarezzo le tette , sono molto eccitata.. ad un tratto Lui ferma Francesco, lo fa alzare , gli prende la testa tra le mani avvicina la sua bocca e lo bacia, un lungo bacio sensuale. Prende un'ostrica dal piatto e gliela mette in bocca indugiando con le dita sulle sue labbra e dentro la bocca. Un'altra ostrica è per me, me la infila nella fica e poi la passa a Francesco.
Si baciano di nuovo.
Ora si spogliano e vedo che Lui ammira Francesco mentre si toglie i pantaloni e la camicia, Francesco non smette un istante di guardalo negli occhi.
Io mi allontano e mi servo un calice di vino bianco.
Li ammiro nudi entrambi, vicini, si accarezzano , sono molto belli alla luce delle candele.
Lui è più robusto, ha un po' di pancia che lo rende più sexy, ha l'aria del capo, del dominatore. Francesco è più magro ha un fisico più palestrato, più sportivo , sembra soggiogato dal fascino dell'amico.
SI accarezzano le spalle, in modo robusto, mentre si baciano ancora , e poi si prendono in mano a vicenda il cazzo durissimo teso , uno verso l'altro.
Io mi avvicino e unisco le mie mani alle loro nel massaggiarlo , su e giu , mentre ci baciamo..non mi rendo conto di chi mi stia baciando, di chi mi stia strizzando le tette , di chi mi metta le dita nella fica e nel culo.
Poi il ritmo cambia ancora.
Lui si ferma, ci prende per mano e ci fa entrare nel salone. Si siede , quasi sdraiato, su un grande divano e mi fa accomodare sopra di lui. Mi penetra in profondità , lo sento dentro fino in fondo; io mi muovo su e giù. Sento che Francesco è alle mie spalle, mi sta lubrificando il culo con il dito unto di olio. Io mi piego in avanti e mi apro il più possibile per accoglierlo. Ci fermiamo un istante per permettergli di entrare. Lui si appoggia e poi spinge deciso, strappandomi un grido a metà tra il piacere e il dolore.
Ora sono penetrata, completamente, da entrambi che si muovono con ritmo quasi uguale.
I loro cazzi si massaggiano a vicenda dentro di me.
Io sento che comincio a pulsare.. prima piano, poi più forte. Comincio a contrarmi vigorosamente in un enorme orgasmo che esplode dentro di me.
Il viso di Lui è contratto, quasi in una smorfia, poi spalanca gli occhi e geme, mentre mi inonda. Sento Francesco alle mie spalle che continua a muoversi ancora , una ...due volte.. poi viene anche lui dentro di me.....
Dopo si sfila lentamente e si stende sul divano vicino a Lui che è ancora dentro. Ci baciamo ancora... tutti e tre insieme, tre lingue che si inseguono. Poi anch'io mi stendo stanca, vicino a Lui... Ci guardiamo sorridendo... la notte è solo cominciata...
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11 years ago
lara62,
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Un vero peccato2
E' ancora presente nella mia testa la richiesta fattami da Titti, prima di lasciare casa sua e di Pietro, di portare con me da loro la giovane coppia (25/33) mia amica, Luca e Giò, ed eventualmente anche solo lei,
in quanto aveva voglia di provare a realizzare a sa idea di avere un rapporto saffico che da un pò di tempo era nei suoi pensieri.
Una sera ne faccio accenno a Luca il quale non manifesta alcun disappunto e però die che debbo parlarne con Giò perchè, sebbene molto aperta e amante insaziabile, è lei che deve dire se ha voglia di un rapporto con una donna, non avendo mai fatto intendere questo orientamento e, comunque, lui vorrà partecipare solo succesivamente.
Appena se ne presenta l'occasione espongo a Giò, che con me ha un'ottima intesa anche al di fuori del letto, la richiesta della mia amica Titti che le dico essere donna molto attraente, sensibile, di gusto e raffinata. Subio Giò da la su disponibilità per un incontro conoscitivo e anche per potere stare insieme, tenendo però presente che il rapporto saffico non è nelle sue corde e chesolo passivamente le potrà concedere di fare qualche avance.
Riferisco il tutto a Titti e Pietro eimmedatamnte organizano un inconto ca loro per il venerdì sera , essendo l'indomani tutti liberi da impegni di lavoro.
Giungiamo in orario a casa loro e nel vedere Giò, in tutto il suo plendore,restano incantati e ebbo dire che anche Giò appare ppagata dalla loro presenza ed eleganza.
Ho dimnticato di dire che qando iòè per strada, entra in un negozio non si può fare a meno di girarsi e ammirarla. E' una ragazza alta m.1,72, porta tacchi alti da 8-10cm. che, se fosse necessario, ne slanciano la figura, è snella,con due belle lunghe gambe, un sedere piccolo, tondo e compatto, due tette 2^misura sode e a punta, un viso attraente, due occhi verdi ammalianti e sulle spalle diritte una cascata di capelli ricci castano scuro.
Scambiati nel salone i convenevoli di rito e dopo avee sorbito un caffè ci chiediamo sorridenti come vogliamo proseguire la serata e tutti propendiamo per la camera da letto.
Appena ci spogliamo e Giò si sta per togliere anche il minuscolo slip, gli occhi di titti e di Pietro sono estasiati e debbo dire che anche giò mostra di gradire anche il pisellone di Pietro che gà è sull'attendi,.
Ognuno si ricava uno spazio insieme alla sua donna e dopo i primi pompini, le prime leccate di fica, le prime masturbazioni siamo pronti a rendere omaggio a quelle belle fessure già bagnate e desiderose di essere possedute. Tiro giò sto di me, lei scosta un poco lelabbra della fica e piano piano mi introducoin lei,che con un bel movimento sisuccia dentro tutto il cazzo. Pietro sta prendend Titti da ditro e nel mentre lei continuare a guardare Giò che essendo sul punto ddi iniziare a godere comincia a gemere, ad emettere tutta una serie di gridolini e questo è solo l'inizio perchè dorante un rapporto lei è capace di godere svariate volte e continuare fino a quando le forze non l'abbandonano e anche gli altri non si esaurscono. A questo punto faccio cenno a Pietro di lasciarmi Titti e prendere Giò che stava, così come Pietro, aspttando proprio questo e di nuovo poco dopo giò è pronta a godere, mentre anche Titti si gode i colpi che sto assestando alla sua fica stando sotto di me e con gli occhi mi chiede cosa può far con Giò, equindi le faccio capire diallungre un poc la mano veso di lei e accarezzrle la chiemana e poi le cosce senza troppa insistenza. Non sicapisce bene se lei gradisce, anche perchè presa dalle sferzate di Pietro, e però non sembra rifiuitare. Le consiglio ora di tornare con Pietro e di attendere mie prossime mosse.
Sia Giò che Titti si dispongon su di noi per un bel 69 e mentre loro si dilettan a leccare e succhire i nostri cazzi noi esploriamo le ficecon le dita e con la lingua ed è a questo punto che suggeriscoa Titti di toccarle la fica con la mano; Lei le introuce piano piano le dita al posto delle mie e inizia a mastirbarla e lo fa evidentemente bene in quanto Giò, forse ignara, comincia a dimenarsi specie quando va a sfiorare il clioride. Ora le lasci spazio per baiale la fica e leccarla, mentre lei è intenta a succhiare dolcemente il cazzo. Titti ormai al colmo del desiderio le allarga l fica e introduce la lungua e comincia anche a baciargliela con movimenti cortinui e forti della testa e subito dopo sento che Giò sta venedo ancora e infatti esceil cazzo dalla bocca, non lo molla,lo stringe e sotto i colpi di lingua di Titti gode, come una pazza e muove cosce e culetto come se lo stesse prendendo dentro e dopo un poco si rilassa su di me.Ancora io e Pietro ci siamo trattenuti dal godere e riprendiamo a stuzzicarle, ma Titti desidera concludere ciò cea iniziato e si dispone per per baciarecon la linua Giò che peò oppone un netto quanto garbato rifiuto e lo stesso fa qanto porta la mano di giò verso la sua fica.
Allora colgo subito la palla al balo attiro giò sotto di me e comincio a bciarla e a darrle dentro il cazzo, imitato da Pietro; nel frattempo sussurro nell'oreccio a Giò di concedere a titti di accarezarla e di avvicinare la sua fica a quella di lei e ,menter siamo tutti congiunti faccio cenno a Titti che si avvicina a noi assieme a Pietro e inizia a carezzarle i ianco e la coscia e poi intrufola lamano tra i nostri corpi e io le concedo di gigere in prossimità dell'amato fiore ed è a questo punto che ci stacchiamo da loro che cominciano accivinarsi e allargando le gambe le intrecciano per mettere a contatto le loro fihe che ora si toccano mentre le loro mani sono una sui fianchi dell'altra.
Noi due nel mentre ci siamo posti in prosimità delle loro teste e abbiamo avvicinato i nostri azzi ora roventi alle loro bocche che lihano accolti con piacere. Ora Titi comincia a spingere il suo ventre verso giò che pur stando fera non inietreggia di un millimetro ed entrame cercao la posizione gsta erfarle aderire meglio; spingono ora tutte e due si tengono strette con le mani sui fianchi e senza staccarsi aumentano la velocità del movimento sincrono avanti indietro, stanno per venire, non si fermano più e allora usciamo dalle loro bocche e non appena sentiamo dai gemiti, dagli urletti di piacere che stanno godendo da pazze,sena lcun mnimo contegno, scarichiamo sui loro corpi tutto l quantità di sperma accumulata.
Dop quella sera nonci siamo più incontrati tutti insieme, però da Giò ho saputo che Titti l'ha cercata varie volte ed invitata assieme a Luca e a me, ma finora non se ne è fatto niente.
Io per spero e sono convinto che accdrà di nuovo sia perchè Gò è una
donna molto aperta ed amante dei piaceri del sesso e sia perchè sarà anche Luca convincerla considerato che gli ho rieritoche Pietro ha tra le gambe un bel bastone che sa usare anche molto bene, e che contrariamente a me, sarebbe disponibile anche con un maschio che ne facesse richiesta.
Credo proprio che ci rivedremo.
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11 years ago
admin, 75
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Sei bisex …... seconda parte
Dopo la prima esperienza, sono passati due mesi durante i quali io non ho più avuto nessun contatto con Leo. Un mattino ero fermo in un bar e stavo scegliendo un cornetto da mangiare con il mio cappuccino quando da dietro mi sento dire:
“ un cannolo con la panna. ”
Mi giro e lo vedo vicino a me. Ci salutiamo, e presi due cannoli ci sediamo un poco in disparte. Si ride e scherza, parliamo del più e del meno, poi lui mi fissa e mi chiede se sono disposto a rifare l'esperienza vissuta. La domanda mi prende un po in contropiede, non che non me l'aspettavo, ma dentro di me avevo quasi paura della risposta. Lui non mi da il tempo di riflettere, mi dice che la settimana successiva saranno di passaggio nella nostra città, per lavoro due suoi amici molto fidati, e che dormiranno da lui, quindi se voglio posso essere a cena con loro. Non gli rispondo quasi nulla, tutto ciò che dico è che devo pensarci, in realtà ho gia deciso che vi andrò, ma devo convincere me stesso, non il mio cazzo che ha avuto subito una quasi erezione nel passare alcuni minuti con lui. Il lunedì successivo scopro che mia moglie il giovedì andrà con le colleghe a cena e poi al cinema a vedere un film con un attore che le piace tanto. Lo comunico a Leo e lui mi dice che la cosa non potrebbe essere migliore poi che i suoi amici saranno suoi ospiti proprio quella sera. Mi sembra che il destino mi stia spingendo verso una direzione ben precisa. Il giovedì mi presento a casa sua e trovo Dario e Nicolas a cena da lui. Mentre si mangia delle tartine e degli stuzzichini di formaggio e salumi l'atmosfera diventa sempre più serena e cordiale. Lentamente i discorsi finiscono sul sesso, Nico ci confida che loro sono sposati con due donne molto amiche che non disdegnano di trovarsi abbracciate a letto insieme, in pratica spesso fanno sesso tutti e quattro nello stesso letto divertendosi fra loro, la bisessualità è ben accetta. Quella rivelazione rende ancora l'atmosfera più complice, sorseggio del vino e lo osservo. Nicolas, ha due occhi chiari, biondo, mentre Dario è moro, più muscoloso. Leo confessa che essere con noi questa sera è veramente elettrizzante, è eccitato e lo si vede dall'espressione compiaciuta del suo viso. Ad un tratto Nico, mi guarda, entrambi stimo bevendo un sorso di vino, poi insieme appoggiamo il calice sul tavolo continuando a fissarci. Si avvicina, mi mette la sua mano dietro la mia nuca e le sue carnose labbra si avvicinano alle mie in un quasi bacio che mi eccita tantissimo. La sua lingua lecca la punta della mia uscita per andarle incontro, poi mi da dei bacetti sulla guancia e il collo fino al lobo del mio orecchio destro. Un silenzio carico di elettrizzante ed erotica tensione cala nella stanza. Loro ci guardano, mentre noi ora siamo impegnati in un focoso bacio dove le nostre lingue si toccano, e si intrecciano in un gioco erotico di altissimo livello. Il bilocale di Leo ha una stanza attigua con un divano posto davanti al letto, noi due ci trasferiamo lì seguiti dagli altri due che si spogliano lentamente, mentre io mi tolgo la maglietta e Nico la camicia.
“ accidenti che bel maschio peloso!!! mi fa morire un uomo così virile e peloso, mi ecciti tantissimo........ hununhhnnnnn.........” mi dice.
Subito incomincia baciarmi i capezzoli sfregando le labbra sui miei peli. Mi sento decisamente bene, una sensazione bellissima, e il mio cazzo preme sotto la stoffa di lino dei miei bianchi pantaloni, lui se ne accorge e subito mi libera dell'indumento mettendo a nudo il mio durissimo cazzo che gli svetta davanti al viso.
….....ssssiiiiiii …. come sei peloso!!!!... accidenti mi fai morire ….. hmuhmuhmuhmmmmm........ si che bel cazzo pieno di peli e che belle palle!!!!.
Incomincia succhiare e leccare il mio cazzo dalla cappella scende lungo l'asta e si sofferma a sfregare le labbra sui miei peli pubici, mi succhia le lecca anche le palle. Leo ci invita a sdraiarci sul letto per stare più comodi, noi lo seguiamo e immediatamente si formano due coppie che si cimentano in un focoso 69, io con Nico e lui con Dario. Per una decina di minuti ci succhiamo e lacchiamo in silenzio rotto solo dal rumore delle nostre bocche e dai gemiti di piacere, poi ancora Leo ci invita distenderci di lato in modo da formare un quadrato dove all'angolo c'è sempre un cazzo da succhiare. Io mi ritrovo quello di Nico che succhia Leo, che a sua volta lecca Dario che succhia me. Un giro di piacere tremendo, mi sento Dario che infila il mio randello in fondo alla sua gola con molta passione, mi lecca le palle e pure il culo, mi fa impazzire, l'aria si riempe di gemiti di piacere.
…...ssssiiiii ….uuummmhhmmm.......daiiiii …..sssiiiiii ...umummmhhhmmm..
Per un tempo ci indefinito ci diamo piacere, poi ci scambiamo il giro, ora io succhio Dario che a sua volta lo fa a Leo che lo restituisce a Nico, che chiude il giro succhiando me. Sento gemiti di piacere che riempono la stanza, poi Nico chiede a Leo di lubrificare il suo culetto. Leo infila prima un dito, poi due e infine tre dita dentro lo sfintere di Nico che ora mi succhia infilandosi il mio cazzo in fondo alla gola. Dopo che Leo ha aggiunto del gel lubrificante Nico prendo un profilattico e lo mette sul mio cazzo srotolandolo con la bocca, mi fa distendere supino e si impala su di me.
… aaahhh....siiiiii ...bel maschione pelossooo ...ssiiiii ….sfondami il culooooo ….ooooohhhhoo...umuummhhmmm......odddio come mi apriiiii ...siiiiiii.......
Lentamente incomincia un sali/scendi molto lento, quasi a voler assaporare il piacere di sentirsi il mio cazzo dentro. Dario si mette a cavallo sul mio petto e infila il suo durissimo cazzo dentro la mia vogliosa bocca, mi succhio un maschio e ne scopo un altro, sono al massimo del piacere. Mi pompa scopandomi in bocca con estrema perizia, lo succhio e m'infilo più che posso quel palo in gola gemo di piacere pure io mentre Leo in piedi di lato si fa succhiare da Nico. Dopo un buon quindici minuti di questo gioco, Dario si toglie seguito da Nico che si prende cura di lubrificare il fiorellino di Leo mentre io sono lasciato a riprendere fiato. Vedo che con estrema perizia Nico dilata il culo di Leo mentre Dario lo lubrifica di gel, poi si mette anche lui il preservativo e fa distendere Leo di lato, gli solleva una gamba aiutato da Nico lo infila. Gemono entrambi di piacere, Leo lo invita a entrare tutto dentro cosa che lui fa spingendo il suo cazzo e afferrandolo per i fianchi.
…... ssiiiii ...daaiiiiii ….spiiinnngiiiiii daiiii ...ssiiii spaccami il culoooo.....
Mentre osservo la scena il mio cazzo ha una ulteriore erezione ancora più vistosa, Nico si avvicina e mi mette del gel sul mio cazzo ancora fasciato dal preservativo, poi lubrifica il culo di Dario e io intuisco le sue intenzioni che sono condivisa dall'amico che m'invita a penetrarlo. Lui si ferma, io mi metto dietro di lui e lentamente lo inculo. Resta un momento immobile, poi quando si rende conto che sono tutto dentro di lui incomincia a pompare Leo, e quando esce da lui s'impala sul mio cazzo. Sconvolgente!! incominciamo in va e vieni fantastico, ma anche Nico ora reclama il suo piacere, mi lubrifica il mio buchetto e lentamente, dopo aver indossato il profilattico entra in me. Per un momento restiamo tutti e quattro immobili, poi incominciamo a scoparci in maniera divina. Quando Nico spinge il suo cazzo dentro di me io trasmetto la spinta Dario che si infila dentro Leo. Quando esce da Leo mi da la spinta contraria e io la trasmetto a Nico. Come biglie appese al filo il primo colpisce e l'ultimo sente la spinta. FANTASTICO!!! andiamo avanti un bel po, poi Dario rompe il ritmo e ci rendiamo conto che per tutti è giunto il momento di sborrare. Lui incomincia a scopare Leo più velocemente, ma questo mi porta a sentire anche sul mio cazzo maggiori sollecitazioni, cerco di reggere, ma Nico ci chiede di sborrare, è anche lui al limite. Dario esplode dentro Leo, seguito da me e Dario che ci spingiamo dentro i rispettivi buchi.
….sssiiiii ...SBORROOO!!!!! siiii ECCOMIII!!!! ...Ioooo ….SSSIIII!!!!.....
Per un lunghissimo momento restiamo tutti immobili. Solo il nostro affannato respirare rompe il silenzio, poi lentamente uno dopo l'altro usciamo e andiamo in bagno. Al ritorno io mi rendo conto che però Leo non è venuto, lo faccio notare anche agli altri che insieme a me si dedicano a far godere anche l'amico. Io gli succhio e mordo i capezzoli, cosa che a lui lo fa impazzire mentre gli altri due gli leccano e segano il cazzo. Esplode in un grido di piacere e schizzi di sborra coprono il suo petto. Un applauso corona il momento di piacere di Leo, poi Nico prende dei calici di vino e insieme brindiamo alla perfetta riuscita della serata, complimentandoci a vicenda. Mentre mi rivesto Nico e Dario mi chiedono se mi farebbe piacere passare con loro le vacanze estive imminenti in un bellissima villa della costa tirrenica. Obbietto solo che mia moglie non è come le loro, anche se di aperta mentalità non so come prenderebbe le mie effusioni con loro. Ridono e mi promettono che se la metto nelle mani delle loro mogli il problema non esiste. Ci scambiamo i numeri di telefono e un lungo bacio, poi me ne vado. Mentre guido la vettura verso casa dentro di me sorrido e penso che forse questa estate sarà diversa dalle altre.
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11 years ago
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Un vero peccato 1
Già mentre mi proponevo da singolo a loro coppia 40enne con tutti quei bei requisiti, quel profilo signorile e con quelle foto splendide, ero certo che mai avrebbero risposto, considerato che peraltro cercavano solamente una coppia. Invece aprendo la mia posta elettronica trovo un loro messaggio nel quale mi dicono che, visto che pur di conoscerli sono disponibile anche a incontrarli in un bar, in un luogo all'aperto, per scambiare quattro chiacchiere tra persone perbene e raffinate, possono venirmi incontro e mi inviano il loro numero di cellulare per metterci in contatto.
La ser, dopo cena, mi sdraio sul letto, con le foto di loro due bene in vista e telefono: dico che sono giorgio, il singolo, e lui di contro mi risponde che è Pietro il marito e ci mettiamo a ridere entrambi. Eliminato l'imbarazzo iniziale cominciamo, come si fa in questi casi con le domande di rito sull'aspetto fisico, sul carattere, sul tipo di attività, sugli hobbes, sulla famiglia, sui figli, etc, fino a chiedere se ci sono state esperienze e quante e relativamente a queste ultime dico che avendo intrapreso da poco questo percorso da singolo, ho potuto,dopo accurata selezione, conoscere una coppia abbastanza giovane (25/33) per me 53 enne con cui continuo saltuariamente ad incontrarmi, specie con lei, considerato che a lui spesso piace solamente stare a guardare. Loro hanno invece rifiutato tante avance in quanto non rispondenti a ciò che vogliono e pertanto sono in attesa di conoscere e incontrare la coppia che li possa realmente coinvolgere.
Ci salutiamo riproponendoci di sentirci ancora e così accade che parlo ancora con Pietro un latro paio di volte, sempre cordialmente ma senza mai affrontare il tema conoscenza reale.
Uno dei giorni seguenti Pietro mi comunica che se voglio, considerato che si trova occasionalmente in centro posso raggiungerlo nel bar che si trova all'inizio della strada.
Dopo un poco lo raggiungo e lo riconosco facilmente in quanto è l'unico che passeggia davanti al bar con il cellulare in mano; gli vado incontro, ci salutiamo e dopo avere parlottato un poco, squilla il suo cellulare e lui si allontana per rispondere, quindi torna sui suoi passi e mi porge il telefono dicendomi che Titti, la moglie vuole salutarmi. Dopo i saluti e i vari come stai e che fai, tutti mi dici di farmi dare da Pietro l'indirizzo di casa loro per andarli a trovare dopo cena per conoscerci. Accetto ben volentieri e all'ora prestabilita son sotto il portone di una delle vie più belle del centro e suono tenendo in mano il pacchetto con i cioccolatini per Titti e la bottiglia di vino rosso per Pietro.
Apre lei la porta e mi accoglie con un sorriso smagliante e unitamente a Pietro ci accomodiamo nel salone, loro due sul divano e io su una poltrona di fronte che mi consente di ammirare le gambe di questa splendida donna che è formosa quel tanto che basta per rendere armoniosa ogni parte del suo corpo con quel suo viso ammaliante e perfetto sul quale i suoi occhi verdi e la sua chioma bionda sono il meraviglioso complemento.
Siamo tutti e tre un poco imbarazzati e Pietro dice che va in cucina per prendere il cavatappi per il vino, mentre Titti si alza e apre la scatola dei cioccolatini e si porge in avanti per offrirmene, ma in realtà mi offre la vista del suo rigoglioso e prorompente seno che fa un tutt'uno con la camicia che indossa e quasi contemporaneamente mi chiede se ho voglia di baciarla. Immediatamente mi accosto a lei, le prendo il viso tra le mani,e avvicinando la mia bocca alla sua bacio ripetutamente e con dolcezza le sue labbra che a poco a poco si aprono per lasciare entrare la mia lingua che avida va in cerca della sua e subito si intersecano, si bagnano l'un l'altra,; nel mentre torna Pietro che a quella vista non certo inattesa la cinge alle spalle e comincia a baciarle il collo e le fa sentire spingendo tutto il gonfiore dei suoi pantaloni mentre io infilo le mani sotto la gonna e le accarezzo le belle cosce, arrivato sulla pelle nuda vado verso l'interno coscia e fermo le mia dita sul gonfiore della sua patatina che essendo già bagnata inumidisce lo slip che in men che non si dica Pietro le sfila da dietro ed entrambi ci troviamo all'ingresso di quella calda fica. Ora lei, ormai libera da ogni forma di ritegno si abbassa, si toglie le scarpe e si pone in ginocchio davanti a noi , e tirati fuori dai pantaloni i nostri cazzi già duri se li mette in bocca alternativamente e uscendoli fuori li assapora sfiorandoli con la lingua. Ci invita quindi a denudarci e lo fa anche lei ed è uno spettacolo fuori del normale e dopo averci presi entrambi per mano ci conduce nella stanza da letto e qui Pietro mi consente di essere io il primo a penetrarla mentre lei sdraiata allarga le cosce e mi mostra la fica già grondante di umori; Mi appoggio leggermente alle sue gambe, le porto un poco all'indietro le alzo un pochino anche il sedere e le infilo dentro solo la punta del cazzo rovente, lei lo vorrebbe subito tutto dentro, ma io voglio farglielo desiderare un poco e glielo concedo piano piano, poco per volta mentre lei gioca con il cazzo di Pietro succhiandolo con voracità. Appena entrato completamente inizio ad assestarle tre quattro colpi di seguito per poi fermarmi: questo gioco unitamente al cazzo in bocca la eccita da morire e cerca di muovere anche le il bacino per assaporare meglio il cazzo dentro il suo buco; a questo punto la sposto leggermente e la pongo di fianco e così la prendo lateralmente mentre Pietro, dopo un paio di tentativi riesce a penetrarla nel culo. Stretta in questa morsa è prigioniera dei nostri colpi che non trovando più alcuna resistenza scivolano avanti e dietro con regolarità impressionante e appena ci accorgiamo che leiè sul punto di venire e grida vengo e godo con tutto il fiato che ha in gola scarichiamo in quei due vasi comunicanti tutto lo sperma accumulato durante questo focoso amplesso e ci abbandoniamo sul letto esausti.
Quando ci riprendiamo un poco, Pietro si alza e torna con dei dolcetti e con i calici di vino. Prima di ricominciare, perchè abbiamo ancora qualcosa da sperimentare, Titti mi dice che non le dispiacerebbe affatto se facessi conoscere loro la coppia mia amica o al limite anche lei soltanto, perchè lei ha la curiosità di sperimentare il rapporto saffico, in quando visionando alcune scene di erotismo saffico avverte dei piccoli eccitamenti al basso ventre. Le dico che ciò potrebbe anche accadere in quanto loro sono molto aperti, ma debbo comunque sondare la loro disponibilità e capire se lei può gradire questo tipo di rapporto del quale non abbiamo mai parlato.
Il seguito sarà argomento del prossimo racconto: un vero peccato2
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11 years ago
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Trasporti pubblici
Per la mia attività professionale con una certa periodicità mi reco in varie città della Sicilia che fino a poco tempo fa raggiungevo esclusivamente in auto. Da qualche tempo, ho iniziato ad utilizzare i mezzi pubblici, sia treno che pullman, anche perchè alla mia età, ho da poco superato i cinquanta, non debbo più inseguire il tempo e, tutto sommato, lo trovo anche comodo, considerato che le distanze non sono proibitive e che è sufficiente leggere un giornale o stendere qualche nota sul PC.
Recentemente sono stato nei pressi di Siracusa e già nella tarda mattinata del giorno successivo all'arrivo ero in condizione di potere rientrare a Palermo e così poco prima delle 15 ho preso posto sul pullman,sedendomi dopo i primi posti che sono occupati immediatamente e sono anche più ciarlieri.
Dopo circa 30 minuti dalla partenza, viene fatta una fermata e sale tutta trafelata una ragazza di circa 35 anni che mollato a terra un borsone , si lascia cadere sul posto accanto al mio. Riprendo a leggere il giornale che avevo tra le mani, mentre la ragazza si alza per sistemare il bagaglio ed il golfino che indossa e no posso fare a meno di notare la sua altezza, non meno di 1,70 metri, le sue coscie lunghe e tornite e un seno a pera (3^ misura abbondante) che gonfia il maglione.Dopo si risiede e vedo che chiude gli occhi stanchi.
Ad un certo punto del viaggio, come sempre capita, si inizia a parlare e vengo a sapere che lei si reca a Palermo ogni due settimane per dei corsi di formazione ai quali partecipa in qualità di docente essendo abilitata all'insegnamento di una delle specifiche discipline del corso e che si trattiene mediamente per due giorni alloggiando abitualmente in un albergo del centro.
Giunti in città le chiedo se gradisce un passaggio in auto per raggiungere l'albergo e accettato l'invito l'accompagno e subito le propongo una cena insieme se non ha altri impegni. Accetta volentieri, essendo libera e dopo le 20,30 sono davanti all'albergo ad attenderla; passano un paio di minuti e la vedo comparire, bella, con i capelli sciolti, fasciata da un paio di pantaloni attillati che le disegnano cosce e sedere senza lasciare niente all'immaginazione e con scarpe con tacco che ne slanciano la figura, qualora fosse necessario.
Dopo i saluti, saliamo in macchina e mi dirigo verso il posto di mare da me preferito dove in un ristorantino cucinano divinamente.
Ceniamo chiacchierando cordialmente come se ci conoscessimo da sempre e dopo all'uscita le chiedo se le va un ultimo drink, ma lei rifiuta immediatamente sia perchè tanto stanca e anche per il varo del giorno seguente e comunque si affretta a dirmi,che se l'invito è valido per la sera successiva per lei va bene.
L'indomani verso l'ora di pranzo ci sentiamo e Anna, questo è il suo nome,mi dice che posso andarla a prendere a partire dalle ore 20.
Ripetiamo lo stesso rito della sera precedente- lei è vramnete affascinante e desiderabile- e dopo cena le ripropongo il fatidico drink nella mia villetta a mare dove ci rechiamo subito. Anna resta entusiasta del panorama che si vede dal terrazzo e se ne sta li a guardare mentre io vado dentro a prendere una bottiglia di liquore e due bicchieri.
Alla vista di lei appoggiata alla ringhiera, poso tutto sul tavolo e vado verso le e mentre faccio per cingerle la vita lei si gira verso di me e mi bacia ripetutamente e così avvinti entriamo in casa e ci buttiamo prima sul divano e poi sul letto e per un paio di ore cerchiamo di concederci tutto il piacere che siamo capaci di darci dando sfogo a tutta la fantasia. Ci addormentiamo esausti ma felici.
L'indomani pomeriggio, dopo essere stata a lezione, Anna mi comunica che deve rientrare in paese in quanto con la sua mamma aveva gia preventivato il suo rientro e comunque mi promette che farà ritorno a Palermo la settimana prossima per trascorrere insieme il fine settimana.
Nel corso della settimana ci siamo sentiti in continuazione anche più volte al giorno.
Giovedì all'ora di pranzo mi telefona Andrea un mio caro amico per ricordarmi che l'indomani sera sono a cena a casa sua per festeggiare i 40 anni ( portati splendidamente) di Carla , sua moglie che mi attende a braccia aperte.
si perchè con Andrea e Carla si è instaurato un rapporto che va al di là dell'amicizia anzi tra noi c'è una grande intimità sessuale e Carla è la nostra ape regina, anche se ad onor del vero lei sostiene di essere bisessuale, avendo avuto l'opportunità, lo scorso anno mentre erano in vacanza a Venezia, di essere oggetto delle avance di un'altra donna e il rapporto è stato di suo gradimento e non disdegnerebbe di provarlo ancora.
Racconto ad Andrea del mio incontro con Anna e cerco di evitare di farle incontrare ma Andrea insiste e non posso rifiutare e poi Carla è molto aperta e di larghe vedute. Chiamo Anna per telefono le dico dell'invito a cena e le chiedo di portarsi dietro qualcosa di elegante per l'occasione.
Anna mi chiede se ci saranno tante persone e io le riferisco che si tratta di un festeggiamento intimo solo fra noi e che con gli altri amici si festeggerà la sera seguente.
All'arrivo del pullman Anna mi viene incontro correndo e mi frana quasi addosso abbracciandomi e baciandomi.
La sera quando vado a prenderla in albergo è un incanto, un vero splendore un quel suo vestito corto da lascaire intravedere tutta la bellezza delle gambe, del suo sedere e in parte i suoi deliziosi seni che fanno capolino dalla scollatura.
Giunti a casa di Andrea e usciti dall'ascensore ci viene incontro Carla, magnificamente vestita e di una bellezza estasiante, con quella chioma bionda fluente e gli occhi azzurro/verde sfavillanti e quel seno prorompente, che mi abbraccio e stringe forte e poi saluta con calore anche Anna come se fosse da sempre la sua più cara amica.
Arriva infine Andrea sempre indaffarato a sistemare qualcosa e mentre lui torna in cucina noi ci dirigiamo nel salone dove Anna si sofferma sull'arredamneto,mentre Carlasi struscia su di me e mi bacia appassionatamente. Anna nel frattempo si accorge della scena, sorride e si gira per continuare il suo girovagare.
Quando Carla, chiamata da Andrea si allontana, ne approfitto per scusarmi con Anna , ma lei sorride compiaciuta dicendomi che lei aveva già capito tutto dal fatto che fossimo solo noi e dal primo abbraccio sul pianerottolo. Allora le dico che anche Andrea è al corrente e che partecipa volentieri ai nostri giochi.
Carla e Andrea tornano e insieme alziamo i calici per il primo brindisi di auguri e diamo inizio alla cena che è veramente raffinata accompagnata da gustose libagioni e dalla delicatissima torta preparata ad arte da Andrea. Siamo veramente allegri e spensierati.
A questo punto Carla ci annuncia la sorpresa:
Il vero regalo che desidera da noi è andare a letto tutti insieme per fare l'amore.
Mentre andiamo verso la stanza da letto già cominciamo a spogliarci ed Anna a Carla,già un poco alticcie lo fanno seguendo la musica di sottofondo e per gli occhi e non solo per quelli le due donne sono quanto di meglio si possa sperare di vedere.
Io le conosco già tutte e due, sono splendide ed eccitanti al massimo, con quei seni turgidi, sodi e a punta, quei sederi tondi ,belli pieni e invitanti.
Andrea si lancia su Carla e io su Anna e diamo inizio ad una battaglia amorosa che non può avere fine.
Vedere come prendono in bocca il cazzo , come lo leccano come lo ciucciano come lo stringo e lo masturbano, come lo stuzzicano con la punta della lingua è uno spettacolo esaltante.
Mentre loro gustano i nostri cazzi, noi accarezziamo le loro fiche calde e umide e dopo un poco aspiriamo i loro umori cercando con la lingua il clitoride gia indurito.
Ora i maschi ci siamo distesi e loro vengono sopra ed inizia una favolosa danza del ventre scopandosi il cazzo al ritmo da loro preferito.
E' particolarmente eccitante agire e vedere ciò che ogni coppia fa.
Ora i due maschi ci spostiamo e ci poniamo lateralmente per chiavarle, noi all'esterno e loro due ragazze all'intern, schiena contro schiena e iniziamo a muoverci dentro le loro fiche a ritmo continuo e costante.
Mentre ci muoviamo le loro spalle, i loro culi , le cosce, vengono a contatto e questo gioco ci eccita ancora di più. A questo punto chiediamo alle ragazze di girarsi per prenderle da dietro ed è così che vengono a trovarsi faccia a faccia impalate da dietroe con i corpi che cominciano ad entrare in contatto.
Anna non sa dove mettere le mani e allora le poggia una sul seno di Carla e una sulla coscia e lo stesso fa Carla e cominciano quasi inavvertitamnet a palparsi e ad accarezzarsi.Le loro bocche sono quasi a contatto e sono quasi sul punto di baciarsi come avviene subito dopo avviluppando le loro lingue. I loro ventri sono ad intimo contatto e cominciano a muoversi in modo focoso e così io e Andrea decidiamo di lasciarle muovere liberamente come più piace a loro.
Ormai si accarezzano, baciano, leccano tengono le fiche a stretto contatto e cercano tutte bagnate il piacere che sta per arrivare prima nella loro testa e poi nelle meravigliose fiche incolate. Iniziano i gemiti e le grida sempre più forti e ossessive e cominciano a godere, le lasciamo ancora per un poco e poi le penetriamo nella fica e assestati un paio di colpi decisi veniamo anche noi aggiungendo piacere al piacere.
Non ci fermiamo più, continuiamo ancora per buona parte della notte scambiandoci i partners.
Da allora Anna non va più in albergo, ma è ospite di Carla ed Andrea;
La sera in cui arriva Carla ad Anna dormono insieme da sole nel lettone, ed Andrea nella camera degli ospiti, mentre la sera seguente siamo tutti e quattro insieme ed è una vera orgia.
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4
11 years ago
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Un pompino celestiale
Era di maggio quell'anno, ero militare e dovevo partire per il libano, pertanto il reggimento fu mandato a Capo Teulada in Sardegna, per addestramento, ci portarono a Civitavecchia in Lazio, da dove prendemmo il Traghetto per Cagliari. non ricordo l'ora della partenza, ma sicuramente il tramonto, per essere l'indomani mattina a Cagliari, dove ci attendevano i bus per il trasferimento a Capo Teulada.
Era una normale attraversata, non ero mai stato in Sardegna, viaggiavamo in un traghetto privato, noi militari con zaino in spalla pieno di la qualunque cosa ci potesse essere utile per un periodo di tre mesi di addestramento intenso; alloggiavo insieme a 3 commilitoni in cabina, alle 22:00 era stabilita dal comandante la ritirata in cabina per tutti.
Io ero troppo su di giri, stavo andando per la prima volta in Sardegna, non avevo proprio voglia di andare in cabina a dormire, così girai per i ponti della nave.
Nel ponte della turistica dove ci stanno i sedili, per chi era senza prenotazione, incontrai una bella ragazza sarda, magra e slanciata, dal colore della pelle bruno, vestita con una camicetta bianca, che lasciava trasparire sotto un reggiseno anch'esso bianco intonato, con un paio di jeans attillati, si accompagnava ad una bambina (sua figlia mi disse).
Parlammo molto di noi, raccontandoci dove stavamo e cosa facevamo, la bambina ad un certo punto si addormentò di sasso in un sedile. Fu allora che lei divenne più audace, nello sfiorarci più volte, ci ritrovammo abbracciati a baciarci (lei aveva un sapore selvatico indefinibile, che mi lasciava sgomento ma voglioso di capire di che sapeva, pertanto cercavo sempre le sue labbra e la sua bocca per assaporarla meglio con la lingua, ancora oggi, a distanza di tempo, non ho trovato un sapore eguale che mi dia in'indizio per capire di cosa sapesse).
Non c'era molta gente nella classe economy, giust'appunto qualcuno, dall'altra parte del ponte, distante; noi, al fine di allontanarci dalla bambina, ci mettemmo qualche fila di sedili dietro, così da potere andare oltre, senza il rischio che, svegliandosi, la bambina potesse avere uno schock nel vedere la madre con un'altro uomo.
Ci baciammo intensamente, io le accarezzavo i seni, baciando le sue turgide aureole invitanti che lasciavano trasparire la voglia di sesso che aveva, e, ogni tanto, dando uno scorcio ai movimenti circostanti, assicurandomi che nessuno ci guardasse, mi abbassavo verso il suo petto per succhiare i suoi dolci capezzoli.
Sino a lì, l'iniziativa era partita da me, con il suo consenso e permissione, pensavo pertanto di essere io a condurre il gioco, non sapevo cosa mi attendesse.
Nella concitazione, non appena le partì la mano verso la patta dei miei pantaloni, mi sentii un concentrato di calore assalirmi sino alle orecchie e, ancora più su sino la punta dei capelli; mi abbassò la zip, e, sorpresa, già fuori dalle mutande c'era lui, il picio drizzato in piedi ad attenderla, che la implorava di liberarlo dalla morsa dell'elastico degli slip. Lei non se lo fece dire due volte (anzi non se lo fece dire neanche una), liberandolo dalle oppressioni, lo afferrò con una mano segandolo lungamente, ciò senza mai smettere di baciarci, trafiggendoci le bocche con la lingua.
Non so quanto durò quella sega, ma mi piacque, per tutto quel tempo, con mio stupore ero resistito a non venire, avevo voglia di scoparla, e glielo dissi: "ho una cabina che condivido con due miei commilitoni, dimmi di si, che li butto fuori dalla cabina per fare tutte le porcate che vogliamo... ti prego, abbi pietà del mio uccello che ha voglia di te..." e lei: tesoro, non possiamo, non posso lasciare sola mia figlia..." (cazzo era una giusta riflessione la sua), ..però concluse..., ti farò toccare il cielo ugualmente... e sorrideva, non capii sulle prime.
Si abbassò verso il mio ventre e si prese il pisello in bocca, in un lungo pompino con succhiotto di tanto in tanto, un sublime pompino che durò per tutta la durata della traversata del Mar Tirreno, era quasi l'alba, tra poco saremmo arrivati a Cagliari, ed io ero ancora lì a contenermi per non venire, con la sua bocca che andava su e giù per il mio uccello.
Un pompino così, lungo tutta una notte, non me lo sarei mai sognato e, sorprendentemente non venni nella bocca di lei (anche se la sentivo avida di crema da inghiottire), non so come sia potuto accadere, non chiedetemelo neppure come mai, ma non venni per tutto quel che quella sconosciuta mi aveva fatto, ha dell'incredibile anche la sua durata con la bocca, anche lei mise a dura prova i suoi muscoli facciali, senza mai staccarsi dal pezzo, come se fosse entrata in simbiosi.
Ormai si era fatto giorno, la luce penetrava le ampie vetrate centrali del ponte della nave, la bambina avrebbe potuto svegliarsi, la gente, anche la più tonta avrebbe capito cosa stesse a fare lei avvinta sul mio bacino, per cui ci ricomponemmo, ci demmo una sistemata e ci lasciammo, con la promessa di salutarci prima di scendere. Così avvenne che, dopo essermi dato una sciacquata in cabina, ed attraccata la nave al molo, mi recai sul ponte dell'uscita laterale, dove lei scendette con in mano la figlia, mi fece un ampio cenno con la mano e un largo sorriso, io la salutai ringraziando (mentalmente) per avermi fatto toccare il cielo con un dito: ciao gioia, ciao, e ogn'uno andò per la sua strada.
Dio, che emozione, non avevo mai provato tanto intensamente un pompino così, ancora oggi quando ci ripenso mi assale la stessa eccitazione.... non so però, se è stato un bene per me, non ho più trovato nessuna capace di tanto, di emozionarmi allo stesso modo; e dire che in tante ci hanno provato, senza riuscire però nell'intento di farmi dimenticare quel pompino celestiale.
Chi lo sa se quella donna è una che frequenta desy, chi lo sa che leggendo questo racconto ricordi come me quella emozione e non decida di farsi avanti.... l'accoglierei a braccia aperte.
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11 years ago
admin, 75
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Sesso con giovane coppia a firenze
Premetto che quanto sto per raccontare è una storia vera. Era la scorsa primavera e ormai erano quattro mesi che la tipa mi aveva mollato e che non facevo più sesso. Mi trovavo un venerdì per motivi di studio a Firenze ma, non essendo riuscito a finire le ricerche in giornata, mi dovetti fermare in città per poi concludere il successivo lunedì. La presi come un’occasione per visitare le parti che meno conoscevo della città. Tuttavia mi ricordai che solo qualche settimana prima un amico mi aveva parlato di una situazione a dir poco gustosa che gli era capitata.
Mi aveva raccontato che aveva conosciuto una coppia che regolarmente ogni terzo sabato del mese tra le 16 e le 18 si recava al Giardino di Boboli, presso palazzo Pitti. I due erano soliti sedersi lungo la scalinata dalla quale si domina il palazzo e la città, per scambiarsi effusioni. Fin qui tutto normale: la particolarità è che però la ragazza in questione, sotto la cortissima gonna in jeans, era solita non portare le mutandine. Mi aveva detto che non era affatto difficile accorgersene, perché guardando dalla parte inferiore della scalinata verso dove erano seduti loro, si aveva un’ottima visione della sua fica, anche perché la biondina, con continui accavalli, faceva di tutto per non nasconderla.
Sicchè notai che quel sabato era proprio il terzo del mese, e non avendo nulla di meglio fare andai a vedere se questa storia era vera oppure se era solo una balla delle sue. Rimasi su quella scalinata per circa un’ora, ma non successe nulla. Poi verso le 17, stavo cominciando a stufarmi e pensavo già di andarmene, quando comparve una coppia. Lei era davvero bella e ben fatta: bionda, bel davanzale, minigonna molto corta in jeans, sandaletti con tacco e due bellissime gambe. Si sedettero proprio sulla parte alta della scalinata e dovetti un po’ avvicinarmi per vedere bene: giunto ad una decina di metri scarsi dalla coppia riuscii a constatare che effettivamente la signorina non indossava biancheria intima, e se ne stava lì a limonare col tipo lasciando che chiunque potesse sbirciare la sua fichetta ben rasata.
Vi lascio immaginare il mio stupore: erano quattro mesi che non vedevo una fica e il pisello mi esplodeva dentro i pantaloni. Restarono lì non più di 10 minuti o un quarto d’ora, poi si alzarono e cominciarono a scendere la scalinata. A quel punto presi coraggio e mi avvicinai a loro presentandomi: chiesi loro se erano turisti e mi risposero di sì (dall’accento si capiva che infatti non erano di origine toscana), e a quel punto mi offrii di fare loro da cicerone in città. All’inizio sembravano titubanti, ma comunque accettarono.
Mentre camminavamo per strada non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Sapevo che lì in parte a me c’era una femmina senza mutande, che probabilmente aveva tanta voglia di cazzo. Non riuscii a resistere e cominciai a lanciare qualche battuta tipo: “Non capita spesso di vedere una bella ragazza del genere a Firenze”, oppure “Ma lo sai che quella gonna ti sta davvero bene”, e ancora “Hai davvero della gambe molto belle”, oppure rivolto a lui “Sai che sei davvero fortunato ad avere una ragazza così bella”. Raccontai loro del fatto che ero single, e che le mie “doti sessuali” non erano bastate a trattenere la tipa al mio fianco, andando anche abbastanza sull’esplicito. Si vedeva che la ragazza era un po’ imbarazzata, ma anche che i complimenti le facevano piacere e che il mio gloriarmi l’aveva stuzzicata. Magari, pensavo, lì sotto stava già cominciando a bagnarsi.
Però non si sbilanciavano e dopo una ventina di minuti mi ero già rassegnato a salutarli e a vedere quel pezzo di gnocca andare a farsi sbattere in albergo dal moroso. Nel momento in cui mi accingevo ad accomiatarmi, le mi chiese se mi andava bene andare a bere qualcosa con loro in albergo quella sera. Ovviamente avevo una voglia matta di rivederla, nella speranza di sbirciarla ancora un po’, e il tipo mi sembrava tranquillo quindi ci mettemmo d’accordo per vederci alle 22 nel loro albergo e ci salutammo.
Quella sera arrivai lì e li trovai nella hall. Si era presentata con un vestitino nero nel quale aveva tutta l’aria della “femmina in calore”. Dopo un paio di drink, mi chiesero se avevo mai assistito ad una coppia che faceva sesso. Io risposi di no, ma che la cosa mi interessava assai, e salimmo in camera loro.
La biondina aveva una voglia matta. Non appena entrati in camera, mi fece sedere su una sedia e cominciò a limonare col tipo e a farsi spogliare. Quando le sfilò il vestitino, avevo gli occhi fissi sul suo culo, con una voglia matta di metterci le mani sopra, e il pisello che non mi stava nelle mutande. Lei stava sopra di lui e io ero seduto dietro, a meno di due metri di distanza. Per un po’ gliel’ha strusciata addosso, poi gli ha preso il cazzo in mano se l’è guidato dentro. Dopo qualche colpo si vedeva già bene che la biondina stava schiumando dalla fica: non mi ero sbagliato, aveva tanta voglia di cazzo, e quella situazione, col sottoscritto che le fissava il buchetto del culo, la stava eccitando.
Io non riuscii più a trattenere il cazzo nelle mutande e lo tirai fuori cominciando a farmi una sega, mentre il tipo continuava a scoparsela davanti a me. A quel punto feci il giro del letto per farglielo vedere a lei e ingolosirla: il suo ragazzo aveva un pisello normale, ma il mio era più grosso e volevo che lei lo vedesse. Mi sedetti sull’altra lato del letto, davanti a lei, continuando a menarmelo, mentre lei lo fissava con voglia. Ad un certo punto fece un cenno al tipo che si fermò, prese un preservativo e me lo diede.
Non potevo chiedere di meglio, anche se in verità avrei preferito penetrarla senza goldone, per farglielo sentire meglio. Le misi le mani sul culo: morbido, liscio, sodo. Volevo aprirglielo, sfondarglielo, ma lei mi guidò direttamente nella fica. Volevo scoparmela più che potevo, e alla biondina piaceva anche che probabilmente era abituata a misure inferiori. Se solo non fossimo in albergo, pensavo, urlerebbe di piacere e lussuria.
Ad un certo punto prese il mio pisello, e tolse il preservativo, portandoselo alla bocca e cominciò a pomparmelo, mentre il suo moroso ricominciava a scoparsela. Non passò molto che lui le venne dentro (beato lui!), e io le chiesi di leccarmi i coglioni e il buco del culo. Era sempre stata una mia voglia quella di farmi leccare l’ano, ma prima nessuna ragazza aveva mai acconsentito.
Lei invece scese con la lingua lungo tutto il cazzo, me la passo sulle palle, anche di lato, all’inguine, e poi andò con la lingua proprio sul mio buco del culo, e me lo iniziò a leccare. Non potevo più resistere: le presi la testa, le portai il cazzo in bocca e le venni dentro. Fu una colata di sborra memorabile, e la biondina se la bevve tutta avidamente: non voleva perdersi un goccio del mio seme.
Non chiesi i contatti e non so più nulla di loro due, ma spesso mi chiedo se, dopo quella volta, ogni terzo sabato del mese la biondina e il tipo vadano ancora a limonare sulla scalinata del Giardino di Boboli; io, invece, ancora dopo un anno, non riesco a staccarmi di testa le immagini di quella minigonna jeans, di quelle cosce e di quella fica rasata in bella mostra, del suo bel culo e del mio cazzo che la penetra e la fa godere come prima, forse, nessuno c’era riuscito.
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11 years ago
carrera250630,
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Affari da donne.
….quello che ho vissuto con Lei mi ha aperto nuovi orizzonti, ma che dico aperti, me li ha divaricati!
Non è mai stato un mistero per me percepire quale attrazione potevo suscitare nell’altro sesso.
Nonostante non sia una donna statuaria anzi, affermerei tutto il contrario per via della mia figura minuta, ho sempre però avuto la sensazione di poter disporre di un discreto fascino.
Peccato però, che l’altra metà del mio essere mi porti ad avere un certo modo discreto e se vogliamo timido d’intraprendere qualsiasi iniziativa.
Mi piace camminare per la città sentendo gli sguardi di uomini e se devo dirla tutta anche di donne che mi sorridono scrutandomi, questo autocompiacimento lo immagazzino dentro di me, rinfocola la mia voglia, ricarica il mio desiderio, una forma di feedback che mi fa restare sempre accesa.
Non mi vesto mai in modo indecente o vistoso, neanche d’estate amo scoprirmi troppo; l’idea poi di non portare l’intimo mi fa ridere, è pietosa, non rinuncerei mai, io che amo tutto ciò che risalta l’esser donna e che lascia supporre a mio marito ciò che c’è sotto gli abiti dalla sagomatura.
Noto il suo sguardo che mi si posa addosso quando ci prepariamo per uscire, avverto la sua vicinanza ed il suo desiderio che mi pervade per tutta la serata.
Le sue mani la sua vicinanza, rimarcano a più riprese il suo grado di apprezzamento.
Mi conforta sentire che nonostante sia passato del tempo lui continua ad avere per me quell’irrefrenabile desiderio.
Con l’arrivo della bella stagione e delle giornate al mare adoro stare sdraiata al sole, mi pervade una certa eccitazione sentendo il calore che riscalda la mia pelle, a volte questa sensazione è così accentuata che mi bagno intimamente.
Mio marito esce dall’acqua, scuro con i suoi lineamenti un po’ caraibici ed il suo sorriso beffardo, si distende vicino, sento piovermi addosso la sua freschezza dovuta al bagno, ho dei sussulti, dei brividi nel contrasto di temperatura di quelle gocce che cadono sulla mia pelle.
La sua mano scorre, la sento accarezzami i glutei, salirmi lungo la schiena dorata e arcuata.
Mi piace farmi visitare, mostrare le mie attrazioni a chi dimostra di apprezzarle.
Non avevo però mai premeditato o solo pensato di rivelarmi ad una donna.
Nella nostra intimità erano spesso presenti fantasie o proiezioni mentali rispetto ad eventuali variazione sul tema.
Poter aggiungere in certi momenti delle varianti in contesti del tutto immaginari, un altro uomo, un’altra donna oppure un’altra coppia lì, vicina a noi che scopa.
Contemplarli, godere di quelle sensazioni rappresentate dall’onirico, farci trascinare da un trasporto “diverso” per certi aspetti primordiale.
Mio marito non mi ha mai nascosto nulla a riguardo dei suoi
trascorsi, sono stata sempre ben consapevole del suo modo di essere molto disinibito, largo di vedute e a volte oppresso da una certa insofferenza dovuta ad alcuni limiti rappresentati dal vivere su di un’isola come la nostra, tanto bella ma con altrettante contraddizioni.
Le sue prospettive rispetto al sesso sempre molto avanti rispetto a quello che normalmente si ritiene lecito.
La sua è una lunga storia.
La possibilità di esser nato e cresciuto altrove lo ha reso nel suo modo di essere “diverso”.
Un modo diverso non inteso nella prospettiva maschile, piuttosto nel vivere sia il quotidiano, sia la propria sessualità, sempre con grande coerenza e priva di ogni conflittualità.
Il contrasto fra noi, l’essere totalmente opposti inizialmente quando ci siamo innamorati mi spaventava.
Io dal passato così uguale a tante altre, pochissime storie e sempre comunque importanti e durature. Ex fidanzati che con il tempo si sono rivelati inadeguati ed inutili, al mio bisogno di certezze e di conferme.
Sempre insoddisfatta, con una consapevolezza in cui pensi che forse avresti meritato di più, ciò nonostante nel contempo affianco a timori ed insicurezze, si avvicendava la curiosità ed una certa propensione per il proibito.
Quel proibito ti sembra così oscuro e profondo che sbaraglia i tuoi schemi, diventa così segreto da non poter neppure confidarlo alla tua migliore amica.
Con lei R., tutto fu circostanziato dalla conoscenza avvenuta mediante un’ annuncio su di un sito di annunci di scambio coppie.
Lo avevamo pubblicato senza neanche poi tanta convinzione, o meglio mio marito sorrideva a questa iniziativa e mi prendeva in giro.
Avevo notato che da parte sua vi era una certa volontà al lasciarmi fare, lui rimaneva divertito della cosa ma presumo anche al quanto scettico.
Mi conosce bene e questo aspetto di me lo divertiva in quanto nuovo ed inaspettato, avvertivo la sua condizione di osservatore.
Mi scrutava in modo diverso e con una certa curiosità, la curiosità di vedere sino a dove ero disposta osare e spingermi.
Il loro annuncio mi aveva colpita favorevolmente per il garbo.
Traspirava una certa rassicurazione e questo mi confortava, dopo una breve sessione di scambio mail decidemmo di avere dei contatti più diretti.
A tale scopo avevamo attivato una nuova sim ed un telefonino preposto.
Quando ci sentimmo al telefono la prima volta ero elettrizzata ed allo stesso tempo piena di ovvio imbarazzo.
Dall’altra parte c’era una persona che come me nutriva un certo tipo di curiosità, era donna e la cosa era strana ma piacevolmente complice.
Ci furono altre conversazioni, parlammo sempre e solo noi, i maschietti non entrarono mai in merito, mi galvanizzava la cosa mi sentivo promotore e procacciatrice di un qualche cosa che non potresti raccontare mai in una serata con gli amici ben pensanti.
Un fine settimana di tarda primavera decidemmo di passarlo alla casa al mare.
Era rimasta chiusa tutta la brutta stagione e necessitava di grandi pulizie.
Da qualche anno, per motivi legati a figli ed impegni lavorativi sempre più pressanti, abbiamo perso il gusto delle sortite invernali per raccoglierci in modo solitario, ritrovare quel gusto dei week end passati all’insegna del sesso.
Starcene giornate a fare l’amore e a saccheggiare il frigo nei momenti di break.
L’appuntamento era di Venerdì sera per l’aperitivo nella località turistica a 20 minuti di macchina da casa nostra.
Loro non erano della zona, ma neanche poi tanto lontani.
Facemmo tardi, il nostro da farsi si era protratto più a lungo di quello preventivato.
Arrivammo nella piazzetta passando davanti al locale convenuto per l’occasione, vi era una verandina con qualche tavolino, la serata era particolarmente ventosa ed io pensai che forse sarebbe stato meglio un locale completamente al chiuso.
Il mio sguardo aveva scandagliato gli avventori che si trovavano seduti, ma sentii che quella era lei quando per un’ attimo scorsi una coppia seduta nell’angolo.
Parcheggiammo la macchina e ci indirizzammo a loro.
Presentazioni fatte ci ritrovammo a fare conversazione davanti ai nostri bicchieri, ero in una prima fase intimorita ma poi dopo neanche tanto mi confortai trovandomi sempre più a mio agio.
Lei era seduta affianco a me, mora capelli scuri una fisicità diversa dalla mia, la trovavo prorompente e generosa nelle forme.
Aveva un buon profumo e quell’ idea che mi ero fatta di lei si rivelò esatta, avevo buone sensazioni il suo tocco sul mio braccio nella sua gestualità mi creava una piacevole sensazione al basso ventre.
Lui era alto di bell’aspetto, sportivo con i capelli rasati.
Mi guardava negli occhi durante gli scambi verbali ma senza mai dilungarsi molto o dare parvenza di insistenza.
Stavamo bene e si decise di cenare assieme.
Mentre camminavamo mi ritrovai per qualche istante un paio di passi dietro a lei, il jeans stretto ne modellava le forme, per la prima volta nella mia vita pensai che avrei voluto toccare quel sedere.
La cena fu gradevole, ma purtroppo arrivarono anche i saluti, loro avevano impegni di lavoro al contrario di noi e comunque da parte di entrambi non si era presa in modo concreto l’eventualità di procedere con un seguito.
La cosa andava bene così, eravamo stati bene ed inconsciamente tutti sapevamo senza esternarlo che ci si sarebbe rivisti.
Sulla strada del ritorno ne parlammo fra noi, ma non andammo a fondo sull’argomento, ci fu uno scambio di pareri e sensazioni niente di più.
A letto l’argomento fu ripreso.
Mio marito aveva notato tutto, per tutta la sera mi aveva osservata.
Iniziammo a fare sesso.
Io godo di clitoride, mi lecca fino a farla venire, nel frangente mi parla di lei ed io provo ad immaginare la sensazione della sua bocca sul mio sesso.
Mi scopa, mi piace essere scopata, sento molto piacere del suo cazzo in figa e me lo gusto soprattutto alla pecorina, sento la sollecitazione esterna delle sue dita sul mio clitoride.
Dopo che ho goduto dentro lui mi gira, rimango a lungo in uno stato di caldo godimento, come in trance, mi lascio fare tutto quello che gli suggerisce la sua fantasia.
Mi prende in diverse posizioni alternando frasi dolci ad un certo turpiloquio, decisamente spinto.
Ricomincia a leccarla per bene, concentrando soprattutto i colpi di lingua e di labbra sul bel clitoride rosa.
Mi dice che la mia figa è buona, vedo che con le mani la espone, oscenamente, spalancandola.
Cominciò a mugolare e a muovere il bacino per accompagnare e dirigere i colpi di lingua.
Seguo il suo ritmo prima lento e circolare, poi sempre più veloce e diritto.
Ha anche due dita dentro la mia fessura, mi scopano come un cazzo, ora ad uncino per toccarla all’ interno in alto e tirandola verso la sua lingua, trastullando il clitoride assieme alla lingua anche con il pollice della stessa mano.
Con l’altra mano mi stringe un seno, mi palpa spudoratamente strizzandomi le piccole tette, ora un capezzolo, ora l’altro.
Il mio piacere è in crescendo finché dico: “Ssssììììììì, vengooooo!”.
Emetto delle grida con tutto il fiato che ho “Aaah!... Aaaaah!... Aaaaaaaah!... Aaaaaaaaaaaah!”.
Mi ritrovo a contorcermi e a sobbalzare, sbatte la mia figa sulla sua faccia senza ritegno, mi ritraggo per poi sbattere di nuovo.
Sento perdere il contatto con la sua bocca sul clitoride, quando mi ritrovo invasa dal suo cazzo che con una spinta rettilinea affonda dentro di me.
Mi chiava con vigore…“Vieni!” Li dico, “bagnami su tutto il corpo…addosso!”
La mia patatina è gonfia e grondante, sento la sua eccitazione crescere dentro finche non lo estrae e spruzza.
Il getto è potente arriva sul mio viso, mi bagna la guancia la bocca, sento invadermi sul seno e sul ventre, i rivoli cominciano a corrermi giù lungo i fianchi.
Realizzo che la sua prospettiva un po’ scettica dell’inizio si è ricreduta rispetto alla mia determinazione.
Passano delle settimane e con R. gli scambi telefonici sono sempre più frequenti.
Ci ritroviamo a parlare di tutto, abbiamo vedute e problemi comuni a due donne di quarant’anni e siamo curiose di determinare questa nuova esperienza come possa essere.
Il timore che possa manifestarsi nel momento fatidico una forma di gelosia per i propri partner, o il non essere all’altezza rispetto alle aspettative è un argomento frequente.
Ci raccontiamo delle sensazioni avute in altri incontri conoscitivi intercorsi dopo il nostro.
Dal canto loro nulla d’interessante, niente che valga la pena di essere approfondito.
Io invece con molta sincerità le parlo di un’altra coppia conosciuta il fine settimana precedente.
La parte debole come al solito risulta essere il lui, che però poi rivaluto.
Apprezzo i modi di fare e mi colpisce favorevolmente la loro complicità di coppia.
Lui è rassicurante innamorato, hanno una certa luce quando parlano dei figli, sono una bella coppia.
Lei E. è una bomba di sensualità, procace sì ma con un’aria perbene, la osservo lei mi guarda molto, traspare un certo interesse fatto di desiderio e tanta lussuria.
Mi è piaciuta, devo esser sincera e per citare la stessa frase di mio marito quando risaliamo in macchina al termine di quell’incontro “amore salta agli occhi che lei ti desidera e ti vorrebbe tanto scopare”.
Racconto a R. di quel breve appuntamento, avverto però a mio avviso un certo irrigidimento da parte sua è una sensazione accostabile agli anni di quando si era ragazze, quando riferivi in modo distratto ad un tuo corteggiatore di aver conosciuto un tipo interessante.
Finalmente dopo rinvii e problemi vari, riusciamo ad organizzare una cena a casa nostra.
R. e A. arrivano verso le 21.00.
Abbiamo preparato già tutto, cose leggere a base di pesce.
Lui vestito in modo sportivo e a proprio agio, lei con un vestito nero che ne risalta le spalle, quando si siede intravedo il bordo dell’autoreggente, mi piace.
La serata procede bene, si parla di un po’ di tutto.
Vorrei in certi momenti poter risalire con la mia mano la sua coscia, lambire il bordo dello slip per scoprire come sia sotto.
Ad un certo punto decidiamo di spostarci sul divano con i nostri calici pieni di buon rosso, R ed io avevamo già pensato a quali effetti avremmo gradito per l’occasione.
Disponiamo in modo sparso candele per illuminarne l’ambiente, c’è un grande imbarazzo generale.
I nostri visi sono rossi, il vino ma sopra tutto l’emozione del momento ci trasmette una sensazione di forte calore.
Lei è seduta al mio fianco, praticamente i fianchi dei nostri corpi risultano a contatto, gli uomini sono invece alle rispettive estremità.
Ho la possibilità di avvertire nitidamente il suo profumo di cogliere più dettagli, una quarantenne distinta, dal portamento rassicurante.
Non sospettavo che mi ammirasse, che scrutasse anche lei le linee del mio corpo con desiderio.
Era stato mio marito a farmelo capire, questa cosa mi aveva smosso dentro.
Sempre mio marito prende la palla al balzo e suggerisce che la cosa migliore è che le signore diano spazio e concretezza alla reciproca curiosità, poi mi si avvicina all’orecchio e mi dice: “piccola questa cosa vorrei che te la potessi vivere pienamente ed in completa e totale libertà, senza intrusioni maschili”…..”credo sia giusto che la vostra curiosità personale appartenga ad un vostro momento speciale”.
Mi sento sfidata su di un campo sconosciuto e sentivo urgere il desiderio dell’esplorazione.
Sarei stata l’esploratrice di me stessa, affrontando a colpi di machete la selva ignota del desiderio. Non volevo commettere errori, né offendere R, né fraintendere la misura del suo desiderio.
Inesperta di quanto una donna potesse volere da un’altra donna.
Io quello che vuole un uomo da me, posso dire di saperlo.
Ma lei ed io?
Finalmente appoggiai una mano sulla gamba, quella che in diverse occasioni durante la serata avevo scrutato e desiderato sfiorare, dissi: “Non ti devi preoccupare, questa è un’occasione speciale”. Colta favorevolmente dal mio gesto mi rispose: “L’occasione qualche volta va creata, dico bene?!”. E, sebbene tremassi un po’ per l’eccitazione vidi che il mio gesto aveva fatto centro, e lo sguardo interrogativo di R si era trasformato in uno sguardo più luminoso, carico di aspettative, che io in cuor mio speravo di poter soddisfare.
La tensione in quel divano era una cosa reale, densa, e sentii di doverla rompere in qualche modo, temendo però di sbagliare.
Abbassai lo sguardo sul vestito di lei ed immaginai come dovesse essere sotto di esso, il suo doveva essere un corpo ancora ben fatto e snello.
Accarezzai la sua mano.
Lei me la strinse forte, e per un attimo mi si fermò il cuore, io che con il mio uomo avevo commesso quanto di più mirabolante, sentivo in me il senso di peccato.
Era una cosa eccitante da morire.
R mi guardava negli occhi ma non languidamente, aveva un certo che di pantera adesso, ed io ambivo ad essere la sua preda.
“Toccami,” mi sorpresi a dire, e lei non capì subito, ma la direzione della mia mano sul suo avambraccio le chiarì il senso della mia esclamazione.
Ci alzammo e ci trovammo ad essere una davanti all’altra, eccitate, turgide sotto, frementi come cavalle.
R mi infilò le mani nella scollatura e prese ad carezzarmi, mi scopri una spalla con le dita tremanti per l’eccitazione.
Poi mi sbottonò la camicia e ad ogni bottone che staccava, silenziosa e decisa, sentivo un tuffo al cuore e la mia figa ululare di desiderio, una caldaia in procinto di esplodere.
Sentivo l’umore colare, ero bagnatissima e sconvolta da me stessa.
Intanto R mi aveva sbottonato anche il pantalone, in quel frangente ci dovemmo staccare un’ attimo in modo da poter permettere di sfilarli assieme agli stivali.
Si mise in ginocchio, aveva preso a coprirmi di baci le gambe, mordicchiandole, talvolta, ed io non ressi più: crollai sul divano e l’invitai a continuare in quel gioco.
Mi faceva scivolare le mani ovunque.
Mi sentivo durissima, volevo donare tutti i miei fianchi ed il mio seno alla causa saffica, godere senza ritegno.
Ero tutta là, tutta sua, mi godevo quel momento.
Mi sposto lo slip con un gesto rapido e affondò il suo viso nella mia vulva assetata di carne, compose con la sua bocca poemi di piacere nella mia natura bagnata.
Quando si ritrasse avvertii un bisogno di crollare, ma lei ritornò a prendere possesso del clitoride con le dita e le labbra, senza darmi tregua, e partii non una, ma due, tre volte, soffocando guaiti disperati.
Mi sfilò completamente lo slip per poi ricominciare con la sua lingua.
Era una sensazione diversa.
Piacevole certamente l’attenzione di un uomo, ma questa sapeva dove centrar nel segno, era femmina e come tale consapevole dei punti giusti dove colpire.
Ad un certo punto si sollevo e guidando le mie mani si fece spogliare.
Per la prime volta accarezzavo un corpo di donna, lei era pervasa da tante piccole scariche elettriche.
Si mise comoda ed io mi tuffai la faccia sulla sua fica prosperosa e grondante.
Non avevo mai immaginato quanto fosse divina quella sensazione, il cui nettare mi scorreva sul volto.
Volevo scoparla con la lingua, ero in preda ad una grande eccitazione, mentre lei cercava ancora la mia patatina.
La mia fica riprese a scaldarsi ed a vibrare, eccola di nuovo, turbina inarrestabile e poderosa, a girare vorticosamente.
R mi fece sdraiare, impedendomi di farla godere sulla mia faccia come invece avevo sperato.
Iniziò a percorrermi con la lingua, sentivo l’umido della sua saliva, ero di nuovo nella sua bocca avida.
Ero giunta al deliquio mentale quando si risollevò e con un gesto imperioso mi afferrò per le caviglie, mi spalancò le gambe e mi costrinse a girarmi su un fianco.
Lei gestiva la navigazione, si mise a cavalcioni sulla mia coscia, e la percorse fino a far scontrare le due fessure grondanti di piacere.
L’incontro fu un delirio di scintille, l’umido delle nostre cavità si mescolava in uno scontro immane, avvertivo manovre di piacere nel mio porto.
Disperata, giunsi a quello che mai avevo creduto possibile, un piacere devastante, crollai in un smisurato orgasmo, uno schianto così forte che quasi persi la nozione di me, diventammo un groviglio solo, clamoroso, con la creatura con cui avevo condiviso tutto questo.
Solo dopo un certo lasso di tempo realizzai che i nostri uomini erano rimasti li a godersi lo spettacolo.
Non erano però riusciti a non apprezzare ciò che stava succedendo davanti ai loro occhi sgranati.
Avevano non so in quale momento, preso i loro cazzi in mano e per tutta la durata del nostro piacere, si erano prodigati in un lungo solitario.
Ci guardammo negli occhi con la mia compagnia di gioco e lei disse: “ cosa dici…pensi che si siano meritati un premio?”.
Sorrisi e mi sollevai, anche far venire loro divenne una nuova occasione.
Io mi ritrovai con il cazzo di A nella mia bocca.
Era una sensazione nuova, un sapore diverso.
Ero china e seguendo le sue precise istruzioni, lo accolsi in bocca, lo segai e me lo rinfilai in bocca succhiandolo, lui ad un certo punto cambiò comportamento, tenendomi ferma la testa prese a scoparmi in bocca, spingendo il suo cazzo sempre più freneticamente.
Con la coda dell’occhio cercavo di trovare il mio lui, mi guardava con quello sguardo che conosco bene..di grande eccitazione.
Si faceva leccare lungo l’asta per poi infilarlo nella sua bocca.
Mi sentivo quasi stordita da tutta quella novità, ma ad un certo punto sentivo che stava salendo l’orgasmo del mio occasionale partner.
Anche mio marito stava per arrivare, se lo erano maneggiato per un bel po’ prolungando a lungo il piacere.
Ora quei cazzi erano pieni ed avevano voglia di riversare la loro soddisfazione.
Vidi quel porco di mio marito avvicinarsi con lei, mi guardo e disse: “ vi và se riempiamo i vostri dolci visi di sborra, magari mentre vi scambiate ancora qualche dolce effusione.”
Non riuscì a determinare in quale frangente, so solo che io e lei ci ritrovammo leggermente in ritardo rispetto a ciò precedentemente concordato.
Anche A aveva un discreto getto, erano già partiti i loro spruzzi quando mi ritrovai la mia bocca incollata a quella di lei.
La mia curiosità fece sì che uno di quei getti atterrò sul mio occhio procurandomi un certo fastidio.
Sentivo grondare i fluidi caldi e di un’equivocabile profumo.
Non riuscii a determinarne i diversi sapori, la mia lingua era lubrificata da tutta quell’abbondanza e continuava ad intrecciarsi con quella gustosa di R.
Il giorno dopo non avevo nemmeno la forza di strizzare il tubetto del dentifricio, esausta e consumata nella fibra, non avevo mai bruciato tanto di me stessa in un atto di piacere.
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11 years ago
SpensieratieCuriosi, 44/44
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Incontro a cinema
E' da tanto tempo che non vado più a cinema, specialmente da quando sono ritornato singolo, dopo che da circa un anno mi sono lasciato con la mia compagna ed ho deciso di non avere più storie durature.
L ascorsa settimana mi è capitato di leggere che in cinema del centro avrebbero proiettato una serie di film cult, tra i quali alcuni del genere erotico, non porno, come Bella di giorno.
Mi sono così riproposto di rivederne qualcuno anche in ricordo dei tempi andati.
La sera della proiezione di quest'ultimo film mi sono recato a cinema un poco prima dell'orario di inizio per evitare di non trovare posto.
C'erano è vero parecchie persone ma non proprio tante e mi è tornato in mente quella volta in cui veniva proiettati il film History d'O e c'era una calca incredibile e fu così che mi trovai a strettissimo contatto con una lei di coppia con la quale si creo un bel rapporto.
In attesa dell'inzio mi reco verso il bar e vedo da dietro una coppia la cui lei ha gambe veramente belle, affusolate e fasciate da calze nere; incuriosito mi sposto per vederla anche di davanti e noto che è molto affascinante e con uno sguardo ammaliante. Mi approssimo al bancone del bar e insisto nel guardarla e vedo che per un attimo appena anche lei si sofferma a guardare e pure lui fa lo stesso.
Quando le poret della sala vengono aperte, mi lascio superare dalla coppia e cerco di vedere verso quali posti si dirigono; scelgono una fila laterale e si accomodano lasciando vuoti due posti accanto a lei, mentre su quello vicino a lui poggia il giaccone e il cappotto di lei. che resta con un vestito di lana che le arriva alle ginocchia.
Non so cosa fare ma la tentazione di sedermi accanto a lei è tanta e così non appena le luci si abbassano per la proiezione dell'anteprima dei film, mi muovo verso la loro fila e occupo il posto accanto a lei che resta immobile a guardare avanti a sé e lui, invece, mi guarda quasi distrattamente. Penso a questo punto che l'unica cosa che può capitarmi è che si alzino per cambiare posto.
Ultimata l'anteprima vengono accese le mezze luci e ci si può vedere bene e noto che lei volge il suo sguardo verso di me e mi osserva per un attimo che a me sembra interminabile.
E' molto più bella di quanto mi fosse sembrata inizialmente e ancora più desiderabile.
Si spengono le luci ed ha inizio il film e ora incomincio ad attuare la manovra di accerchiamento.
Avvicino sul bracciolo il mio braccio al suo quasi inavvertitamente e lo discosto per avvicinarlo nuovamente e già avverto il suo calore; lostesso tipo di movimento facciocan la gamba , fino a sfiorare il suo polpaccio e mi soffermo in questa posizione; visto che lei non si allontana faccio un pocopiù di pressione e con il braccio che ora è a stretto contatto con il suo, e anche con la gamba, anzi sposto tutta la coscia per aderire meglio alla sua ed è a questo punto che mi sento percorrere da un fremito che mi pare sia anche suo.
Restiamo immobili a stretto conatto, avrei voglia di prenderle la mano, ma non lo faccio e dpo un poco finisce la prima parte del filme si riaccendono le luci.
Sia io che lei ci guardiamo con la coda dell'occhio mentre lui si sofferma a veder il nostro contatto e poi scambia qualche parola con lei.
Mi guardo un poco intorno e noto che le file dietro a noi sono vuore e che che sono occupati i posti di due file più avanti.
Inizia la proiezione della seconda parte e lei si fa passare il cappotto che pone sulle gambe.
A questo punto allontano un poco la mia coscia dalla sua e vi faccio scivolare in mezzo la mia mano che va a pressare la parte alta del ginocchio ora coperto dal cappotto e sento già che lei sta entrando in agitazione, mi fermo e sposto la mano sotto il vestito e comincio a risalire accarezzando l'interno della coscia che è già bollente ed è a questo punto che lei stringe le gambe e la mano è costretta a fermarsi.
Mi giro ora verso di lei e le passo intorno al collo la mano libera e cerco di avvicinare il suo viso al mio facendole capire che ho voglia di baciarla, avvicino la mia bocca alla sua, le labbra si sfiorano, aderiscono, si schiudono per fare scorrere le lingue che si avviluppano l'un l'altra e contemporaneamente la mia mano in mezzo alle cosce risale olter il bbordo autoreggente delle calze ed entra in contatto con la pelle calda e vellutata delle cosce che si aprono ancora di più per consentire alle mie dita di scostare il piccolosip e di introdursi in quella calda fic ora tutta bagnata. Lei stringe le cosce e si fa scivolare sulla poltroncina mentre lui si tsa godendo estasiato la scena.
Sto per continuare a tormentare la fica cerrcando ilclitoride quando lei quasi mi supplica con lo sgardo di fermarmi e chiede al marito di andare via. Così ci alziamo e guadagniamo l'uscita.
Giunti all'esterno ci guardiamo in faccia sorridenti e ci diciamo che ora dobbiamo completare ciò che abbiamo interrotto. Considerato che non possiamo andare a casa loro in quanto con il bambino c'è anche la bambinaia e neppure nella mia villetta che senza ilcamino acceso è troppo fredda, optiamo per l'auto e così con un solo mezzo, con lei d io seduti dietro, ci dirigiamo come si faceva da giovani presso un luogo appartato per coppiette.
Appena arrivati viene dietro anche lui che già si era deliziato a guardarci attraverso lo specchietto mentre lei, tirato fuori il mio cazzo daipantaloni, se lo prendeva tutto in bocca passando e ripassando sulla cappella che era incandescente.
Ora lui tira fuori il suo uccello e lei si mette in posizione per succhiarlo e io dierto dilei assaggio con la lingua il nettare che bagna la sua ficae le mordo delicatamente il clitoride. ma ora la voglia è quella di entrare in lei, la sposto leggermente in avanti le allargo le labbra della ffica ed entro d'un sol colpo in lei e comincio un vai e vieni continuo e poi sempre più veloce. A questo punto l'iniziativa passa a lui.
Mi chiede di stendermi i modo che lei possa venirmi sopra ed io possa entrare in lei mentre lui si pone dietro di lei e la penetra nel culo.
Ora lei è tra due fuochi incorociati e dpo alcuni colpi bene assestati veniamo quasi contemporaneamnet prima lui che èpiù libero nei movimenti, poi io che sentendo meno il peso mi muovo meglio dentro di lei inondandole completamente la fica che è un fiume in piena ed infine lei che geme e grida che mai e poi mai avrebbe pensatocheotesse godere così tanto mentre viene presa da due uomini.
Ora continuiamo a vederci e a fare tanti bei giochi però comodamente a letto, da loro oppure a casa mia e già pensiamo di fare anche levacanze insieme.
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6
11 years ago
admin, 75
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Doppio erotismo
Da sempre sono stato una persona molto romantica. Sono quelle cose che uno si sente dentro. Di ragazze e poi donne ne ho avuta più di qualcuna, ma ognuna sempre con dei blocchi interiori per quanto concerne la sfera dell’erotismo. La mia passione volge verso un erotismo romantico, benzina della passione. Non parlo di fare del sesso, ma dell'erotismo, che col sesso ha solo un legame, ma non è la stessa cosa. Tra sesso ed erotismo c’è la stessa differenza che intercorre tra il guardare e il leccare un gelato.
Dalle frequentazioni che ho avuto, però ho notato che solo pochi uomini e donne sanno realmente cosa sia l’erotismo. Vi sono sempre pressioni psicologiche di pudore, dogmi religiosi e della società, paure, imitazioni e modelli di persone che si frequentano, anche se amici intimi. La naturalezza e l’unicità dell’essere umano, da un bellissimo gioco di emozioni, sentimenti, passioni e complicità, si trasforma in un anonimo rapporto sessuale spesso senza soddisfazioni interiori.
Stufo di questo rutine per me non appagante, un giorno mi sono deciso di indagare facendo delle ricerche su una fonte di sapere quasi illimitata: internet. Psicologi, sessuologi, preti, venditori di fumo, etc, etc finchè, per pura combinazione mi sono imbattuto su un annuncio di una coppia su un sito praticamente anonimo, il quale recitava: coppia per erotismo a 360 gradi e un form per mandare l’email.
Preso dalla curiosità, ma anche con un po’ dall’imbarazzo non avendo mai approcciato simili situazioni ed incontri, scrivo un breve messaggio: ciao, mi chiamo xxxx. Vorrei conoscervi perché mi avete incuriosito. Trovo la forza e premo il pulsante di invio. In mente mia giravano già mille supposizioni di quale sarebbe stata la risposta, se ci fosse stata una risposta. Ero convinto in una risposta da parte di persone mercenarie con tutto ciò che li contradistingue. Ed invece il giorno seguente ricevo un’email dai contenuti più che amichevoli, scritti da una persona passionale, più alcune foto della loro coppia. Nella foto entrambi erano molto belli ed in atteggiamento molto sereno. Al momento rimango perplesso a causa della mia inesperienza di simili incontri. Comunque, come ho cercato il contatto, decido di andare fino in fondo a questa strada di erotismo. Rispondo al loro cordiale email chiedendogli quando gli andava bene l’incontro conoscitivo, ed allegando un paio di mie foto a viso scoperto al mari di come avevano fatto loro. Il giorno seguente ricevo la risposta.
Il giorno dell’appuntamento sono un po’ ansioso. E’ una cosa nuova, misteriosa. E’ una giornata fredda, soffia il vento ed il cielo promette pioggia. Ci incontriamo alla pensilina della fermata di un autobus. Io arrivo cinque minuti prima. In strada c’è pochissima gente e poco traffico. Guardo a destra e a sinistra. All’improvviso spunta questa meravigliosa coppia! Sono insieme a braccetto. Entrambi eleganti. Lei decisamente bellissima con i capelli lunghi e mossi. Già dal primo sguardo intuisco che c’è affinità sia da parte loro che da parte mia. Lui guarda lei con uno sguardo di approvazione e lei ricambia con un sorriso. E meglio andare al caldo ed in qualche posto confortevole. Mi invitano a seguirli. Capisco al volo che ci stiamo dirigendo verso il nido d’amore. Saliamo a casa loro.
Entrati, fanno in modo che l’ambiente sia per tutti a nostro agio. Forse anche loro hanno poca esperienza, ma basta la loro serenità per creare un ambiente più che confortante. Lei, togliendosi il cappotto, è vestita con una camicetta coperta da un gilet spaccato che permette di vedere l’inizio dei seni, una gonna che le arriva alle ginocchia e le gambe sono protette da delle calze autoreggenti. Dopo qualche minuto, posato pure io il cappotto, mi prende per mano e mi accompagna verso la stanza da letto. Lui invece si dirige ad armeggiare qualcosa in altre stanze e per un po’ rimane assente.
Ci sediamo al bordo del lettone ed iniziamo a parlare del più e del meno. Lei è serena e sorridente, veramente una bellissima donna. La sua bellezza e pacatezza fa che inizi a slacciarle i bottoncini, prima del gilet e poi della camicetta, fino a toglierli appoggiando questi capi su un cassettone. Per far ciò mi devo alzare e si alza anche lei. Ha un regiseno di pizzo nero. Inizio a slacciare anche questo mentre lei inizia a sbottonarmi i bottoni della camicia e con le sue mani vellutate inizia ad accarezzare il mio petto. Passiamo alla gonna e lei ai miei pantaloni. Ci ritroviamo nudi abbracciati sul letto come se ci conoscessimo da sempre. Lui non è ancora tornato. Iniziamo a farci dei massaggi e delle carezze e a darci dei baci. Inizio io partendo dal suo collo, per scendere lentamente verso il suo seno, baciando e leccando i suoi capezzoli, per poi scendere giù verso l’ombelico. Con la mano inizio anche ad accarezzarla tra le gambe sentendo crescere vertiginosamente la sua eccitazione. Continuo a scendere con la bocca sino ad incontrare il suo sesso che inizio a leccare; le grandi labbra e poi dolci massaggi con la lingua sul suo clitoride. E sempre più umida, fradicia, perfettamente rilassata da brividi di piacere che le salgono.
Dopo un po’ mi dice che è arrivato il suo turno. Mi distendo nuovamente vicino a lei, la quale inizia a ricambiarmi con simili baci; in modo lento e romantico prima sul mio petto, sulle mie tettine mordicchiandole, poi sull’ombelico per raggiungere il mio sesso che incomincia a leccare in modo unico mandandomi in estasi. Le dico di salire sopra di me per un 69. E’ bravissima con solo la bocca e la lingua. Riesce a prenderlo fino in gola, creando delle minime depressioni in bocca che mi eccitano ancora di più; e con una mano mi accarezza le palle da sotto. E troppo, non c’è la faccio più; partono spruzzi di sperma che lei in modo unico ingoia con piacere, lasciandosi un po’ di sperma sulle labbra. Si riporta verso di me ed iniziamo a baciarci facendo assaporare anche a me il nettare.
Ci riposiamo per una decina di minuti distesi sul letto, sempre accarezzandoci e con i nostri corpi a contatto. Vedo nei suoi occhi che vuole essere penetrata, e lo sento anche dalla vagina che è molto dilatata e fradicia di umori. Allunga una mano e mi passa un profilattico. Il mio menbro, vicino a una simile passionale bellezza è nuovamente durissimo. Infilo il profilattico, e lei dolcemente mi sale sopra. Inizia ad accarezzarmi con il suo sesso, prima facendomela annusare e che ricambio con la lingua, poi scende piano piano sul mio corpo fino alla posizione che riesce ad infilarselo. I suoi seni strisciano sul mio metto. Si muove, gode. Le mie mani si appoggiano al suo sedere e lentamente con le mie dita inizio a prelevare dell’umore che fuoriesce e spalmarglielo sul secondo buchino. Cerco la lubrificazione anche bagnando i miei diti con saliva e piano piano inizio ad inserirli. Lei gode, ha gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte dalle quali escono gemiti di piacere.
Arriva anche il suo lui, che abbastanza rapidamente si spoglia. Lo invito a partecipare. In fin dei conti è la sua donna. Lui si avvicina è glielo mette in bocca. Vedo diventare il suo membro durissimo, grandissimo e lunghissimo. Anche lui accarezza la sua donna. Ad un certo punto apre un cassetto e tira fuori del lubrificante che inizia a spalmare sul secondo buchino di lei e sul suo pene. Poi si porta dietro a lei, stringo le mie gambe in modo che anche lui trovi una comoda posizione, e sento che inizia a spingere. La sento godere sempre di più e pure io inizio a provare sensazioni sempre più belle. Ormai è entrato anche lui, e le pareti dei suoi buchi esercitano una maggiore pressione sui nostri membri. Lei inizia a urlare gemiti di piacere, si muove al nostro ritmo. Con una mano le abbasso la testa e inizio a baciarla con la lingua. Deve provare orgasmi ripetuti e lunghissimi. Non c’è la faccio più, spruzzo altro sperma nella sua vagina che però è protetta dal profilattico. Il mio pene rimane duro ancora per qualche minuto dopo essere venuto, per poi iniziare ad afflosciarsi per riposarsi. Piano piano anche lui esce.
Ci distendiamo tutti e tre sul lettone, con lei in mezzo. E sfatta di piacere.
Lui si alza e va in bagno mentre noi rimaniamo distesi sul letto. Voglio guardarla, continuarla ad accarezzarla e baciarla. E’ in estasi, con gli occhi chiusi, le labbra sorridenti, perfettamente rilassata, più che soddisfatta.
E ora che mi vada a lavare e rivestire pure io. Lei si prende ancora qualche minuto. Poi viene nello stesso bagno dove sono io ed inizia a farsi la doccia. Mi fa godere solo a guardarla.
Quando pronti, saluto il suo lui ed esco assieme a lei, scambiandoci ancora dolci parole e sguardi lungo le scale. In strada di baciamo, la ringrazio per la meravigliosa esperienza, e ci ripromettiamo di vederci. Adesso la vedo ancora più bella, con quello sguardo sorridente e senso di benessere frutto di essere stata pienamente appagata.
Voglio ritornare accompagnato anch’io da una Lei, per provare ancora nuove esperienze erotiche e piaceri. Ma questa sarà un’altra storia
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0
11 years ago
lucione67,
31
Last visit: 1 year ago
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Notte fonda
Nel pieno di una notte tarda e afosa
Io e la dama mia, su la vettura,
giungemmo in camporella in zona ascosa.
Poich’ella del guardon temea paura,
primanco di sganciar lo tieni seno,
li vetri a gazzettar ebbi gran cura.
Con fame astinenzial, di mesi almeno,
tuffommi in su di lei, ma porca vacca!
Mi pianto ne lo sterno il mano al freno!
Lo trauma intercostal l’ardor non fiacca,
ma impervio è il formicar entro ‘sta Panda!
Dannata imitazion di Fiat polacca!
Ma a un tratto lei a me: “Qualcun ci guarda!”
E scorgo tra i giornal, mettendo a foco,
un omo in ravanar dentro a mutanda!
“Ma vatti a spippettar in altro loco!”
Consiglio allo zozzon, che fugge lesto.
“E infodera l’augel che intanto è poco!”
Scacciato il peccator nel buoi pesto,
mi sgrida un campanil, è mezzanotte:
“Orsù, concretizziam, che m’alzo presto!
Pulcin”, sussurro a lei, “bele guanciotte”,
ma lei rispuonde a me subitamente:
“Appellami baldraccia e dammi botte!”
Giacché tal perversion la fa gaudente,
mi adopro a mulinar sfanculi e calci.
“Aumenta”, implora lei, “non sento niente!”
Mi aggrappo a li giornali atti a pararci
E lo roseo gazzetton m’annunzia il lutto:
lo nostro centroavanti vuol lasciarci!
Notizia bromural che spenge tutto.
(Maurizio Lastrico)
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11 years ago
cosonegrosso,
46
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Francesca
Sinuoso profilo di donna graziosa al contorno di luminosa tenda mossa appena da un tuo dito a scostar inganni, come se oltre la nera seta il tuo sguardo rubasse oltre quel buio che ti è dinanzi; felina forma di ammaliante belva che in gabbia attendi chi dalle tue spalle osserva e nulla puoi... chiari i tuoi capelli che oltre l'intreccio di una benda ricadon sulla schiena a carezzar le spalle; le braccia strette a contenere il seno che è mosso e scosso da un gelido brivido di piacevole attesa. Sulla gamba destra il peso e la sinistra leggera come la testa invasa da pensieri e attese che son turbine ma non gravosi, che son piume in vortice e pulsar di tempie... E le terga tonde a corollar di un pizzo nero ch'è di Giunon carezza e di Venere lacrima che i sensi inumidisce ancora. Velate le gambe che conducono lo sguardo da una tornita coscia verso l'oscuro di un tacco, lungo il confondersi di un contorno che fugge dalla luce di una bianca finestra di sole a ricordar che il tempo muta e spesso ci confonde.
Io quel profilo osservo per il tempo indefinito di un eterno istante, mi slaccio i polsini e mi sfilo la cravatta e la bianca camicia scivola via. Ti osservo. Tu attendi, con lo sguardo nel buio di seta e pensi e sogni nel vorticar di pensieri strani a tutto ciò che è stato, che può essere e che sarà.. Quell'attimo indefinito è questo gioco, di attesa, impazienza, energia, silenzio. Questo attimo è ciò ch'io vi racconto.
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11 years ago
admin, 75
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Una serata iniziata male
Salve,
Questo e' il nostro primo racconto che pubblichiamo sebbene ne avremo tanti da raccontarvi, una sera venimmo invitati a cena presso una casa di un nostro conoscente, giunti in questa casa sbito ad aspettarci c'erano svariate Persone di diverse fasce d'eta', iniziati i soliti preamboli e convenevoli simili che si fanno quando si e' invitati arrivo' a questa cena una ragazza che noi conosciamo, non si puo' dire che questa persona sia una signora....quando iniziammo a mangiare dentro di me mi dissi che cosa ci stavamo a fare in questa casa, vedevo mio marito che cercava di ravvivare i toni e gli umori dei presenti, lo vedevo che era assorto nei suoi pensieri e cercava disperatamente di soffocare la noia con il bere, finita la suddetta cena ci portammo presso la terrazza di questa casa che detto fra noi faceva anche schifo....era un caldo boia in quanto le estati a Firenze sono sempre terribili, assommato al fatto che si era anche mezzi ubriachi si sudava copiosamente,ci siamo messi a ballare e io che sono la Lei della coppia mi avvicinai a questa nostra conoscenza, allorche' fra noi una volta sola ci fu una storiellina durata appena una serata sola, lei si strofinava accanto a me ed io acconto a mio marito, gli animi si accesero imminentemente e decidemmo di proseguire oltre differentemente, nei presenti c'erano anche due singoli i quali erano i fautori di questa serata, iniziati i vari pleriminari mio marito quasi che satava sbavando dietro a questa ragazza, mi sentii subito la sua mano sotto al mio vestito estivo che mi stava accarezzando la fica, subito anch'io mi diedi da fare e d'accordo con questa ragazza iniziammo un lungo pompino davanti ai presenti,ci stavamo dividendo un uomo nella qualita' di marito in due fino a quando vidi che uno dei presenti si stava sbottonando i suoi pantaloni, cominciai ad essere scopata sul tavolo di una specie di camera da pranzo,quando ci stavo prendendo gusto di colpo mio marito si fermo' e inizio' a scoparsi la seconda persona, il tale che nel frattempo si stava sbottonando si avvicino' a noi e anch'esso si getto' nella mischia,la ragazza che nel frattempo veniva scopata bene bene decise di iniziare un pompino anche al secondo ragazzo, mio marito lascio' la ragazza nelle mani del secondo ragazzo e si concentro' esclusivamente su di me, mi giro' di schiena e sempre sul tavalo mi mise in ginocchio e mi stava chiavando da dietro, di colpo anche la seconda coppia che avevano iniziato il famoso pompino ce la ritrovammo vicina, i due uomini ci stavano scopando prepotentemente da dietro e noi due donne che eravamo le prede del momento e della situazione creata ci iniziammo a baciare sulla bocca, l'ultimo ragazzo che ancora non stava facendo nulla si inizio' a farsi una sega in diretta come se stesse vedendosi un filmino porno in diretta, alla fine della penetrazione mio marito mi fece una sborrata da una tonnellata in bocca e il secondo ragazzo lo intravidi che stava venendo sopra al pube della ragazza, di colpo anche il terzo soggetto stava venendo ma credo che lui fu l'unico a non essere molto soddisfatto della serata, fu l'unico a non scopare......grazie della vostra cortese lettura.
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11 years ago
principi,
39/39
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Centrobenessere
Mi capita spesso di rilassarmi per qualche ora centrobenessere. E cosi ho, fatto anche un venerdì pomeriggio. Appena entrato ho visto che non c'era molta gente. Nessuno in giro nella zona relax, e solo 3 sdrai che sembravano occupati. Due di questi erano tra loro vicini e sopra vi erano due asciugamani. Un altro invece più lontano era impegnato con una serie di giornali. Scelgo il mio posto e mi sdraio un attimo per ambientarmi. Adoro il centrobenessere e la tranquillità che riesce a trasmettere. Se potessi ci verrei ogni settimana, ma alla fine invece capita che ogni tanto ci vengo per evadere. Evadere dalla routine quotidiana e dalla vita integerrima.
Si apre la porta del bagnoturco ed esce un uomo. Una persona anziana. Una di quelle che a colpo d'occhio si capisce che è un amante e un frequentatore delle saune. Deciso nei movimenti e nella routine che questi ambienti richiedono. Coperto dell'adeguato pudore esce ed entra nella doccia. Qualche minuto sotto l'acqua e poi raccoglie l'accappatoio ed esce in giardino per gustarsi ancora un po' il fresco.
Appena il vecchietto arzillo è uscito in giardino. La porta del bagnoturco si riapre e questa volta. Con mio piacere, vedo uscire un corpo femminile. Forme morbide e delicate. Con le curve tutte armoniose. Dietro di lei esce quello che presumo esser il suo compagno. Un uomo sulla cinquantina, con un fisico un po' abbondante. Nell'uscire però noto un loro sguardo d'intesa.
Comincio a domandarmi il motivo. Sono anni ormai che frequento i centribenessere e le spiagge naturiste. In questi anni ho osservato molto le persone che incontravo. In me c'era sempre la curiosità di scoprire chi tra loro aveva l'istinto lussurioso. E lo sguardo di intesa che avevo notato in questa coppia. Mi ha fatto intuire che loro l'avevano e che io per loro rappresentavo uno spunto di malizia. Questi pensieri subito hanno risvegliato i miei istinti che pensavo di assopire per un momentaneo momento di relax. E la curiosità di vedere se il mio istinto aveva ragione ha preso il sopravvento. Ho deciso di fare la preda. Vedere se questa coppia che hai miei occhi appariva con qualche istinto malizioso era li in cerca di qualche evasione erotica.
Dopo essersi rinfrescati entrambi si sono distesi sugli sdrai. A quel punto mi alzo. Non li guardo, ma percepisco che mi stavano guardando. Mi muovo e per avvicinarmi alla sauna. Con modi lenti e armoniosi, mi tolgo l'accappatoio e mi espongo volutamente la loro sguardo. E al loro giudizio. Entro in sauna. Chiudendo la porta. Nel farlo mi volto e osservo che si sono avvicinati per parlottare tra loro in modo riservato. Tra loro sorridono. Si rafforza la convinzione che il mio intuito ha ragione.
Mi sdraio e mi rilasso in sauna. Dopo il giusto tempo. Esco e rivedo i loro volti attenti ai miei movimenti. Non mi nascondo più di tanto. Anzi lascio che il loro sguardo possa cogliere tutto di me.
Doccia e poi mi rilasso disteso. Nonostante la piacevole musica di sottofondo sento in lontananza i loro bisbigli. Non capisco cosa si dicono. Ma intuisco che il lui sta proponendo a lei qualcosa.
E' certo che di li a poco lei avrebbe giocato la sua carta. Non vedevo l'ora ed attendevo fiducioso la definitiva conferma che l'intuizione si sarebbe trasformata in certezza.
Eccola. Si alza. Come è già capitato altre volte. Alzandosi da volutamente le spalle al suo uomo. E rivolge a me uno sguardo intenso e languido. Si incammina ed apre la porta per entrare nel bagnoturco. Seguo i suoi movimenti. Il mio scopo è ora di farle capire che la sto guardando e che il suo gioco di seduzione ha avuto successo. Poi una volta entrata rivolgo lo sguardo al suo lui. E come altre volte è accaduto. Lui mi guarda e accenna un sorriso. Capisco che vuole che segua la sua compagna.
Attendo solo il tempo necessario ad aumentare l'intensità del brivido. Quel brivido che so scuoterà di li a poco in contemporanea, anche se distanti sia il lui che la lei della coppia.
Mi alzo. Entrambi capiscono, lei osservando da dietro il vetro nell'oscurità dei vapori e lui da fuori sullo sdraio, che io sarei a breve entrato in bagnoturco. Con la coda dell'occhio vedo lui che si sistema il membro, la mia decisione l'ha eccitato e un riflesso incondizionato l'ha portato a toccarsi.
Questo come altre volte spazza via gli ultimi dubbi. Lei sarà dentro eccitata e vogliosa di un contatto erotico fugace.
Entro in bagnoturco. Tutto questo ha eccitato anche me. Appena entro, un rumore mi fa voltare. Mi accorgo che il vecchietto è rientrato dal giardino Per fortuna non ci seguirà la sua intenzione è di sdraiarsi a rilassarsi.
Chiudo la porta e tra i vapori vedo a malapena la figura di lei seduta nell'angolo più buio.
Decido di azzardare. E mi siedo non molto lontano da lei.
Cosi vicini riusciamo entrambi a vedere i nostri corpi. Osservandola il mio sguardo si accorge dei suo capezzoli. Grandi e con areole importanti. Gonfi. Le sue mani erano incrociate sotto i seni. Le gambe incrociate.
Per qualche minuto stiamo immobili. Poi mi accorgo che il suo sguardo furtivamente si dirigeva sul mio membro. Adoro la donna curiosa. La donna che provoca e che come lei decide di stuzzicarmi.
La assecondo. Mi siedo più comodo. E lascio che il magnetismo del suo sguardo avvolga il mio membro come una mano vellutata. Il mio membro comincia a gonfiarsi. Si muove da solo. Si ingrossa. Un sottile cenno di sorriso compare per un attimo sul suo volto. E' la scossa decisiva. Il membro si indurisce e si trasforma in cazzo. Senza pudore mi espongo al suo sguardo. Sono eccitato e mi eccita molto quando una donna vuole guardare il mio cazzo. L'erezione è completa. La osservo e mi accorgo di un leggero scossone. Come se per un attimo fosse stata percorsa da un brivido erotico. Allarga le braccia e le appoggia alla seduta per riprendere equilibrio. Non riesce a trattenere le gambe che vogliono almeno un po' socchiudersi per non soffrire troppo. In quell'istante alza lo sguardo verso di me. Il mio sguardo regge la sua intensità e rispondo al suo sorriso con un sorriso.
Lei riabbassa lo sguardo verso il mio cazzo. Non riesce a non guardarlo. Dolcemente decido di osare. Le prendo la mano vicina. Lei mi lascia fare. La porto sul mio cazzo. Per un instante la ritrae.
La riprendo sempre con gentile intensità. Lei la avvolge attorno alla pelle del mio cazzo.
Inizia a muoverla, mi stringe il cazzo. Lo tocca, lo muove... Assaporo le sua mani attorno.
La sua mano si muove intensa. La mia consistenza le piace. Il movimento della mano è molto lento. Il ritmo è volutamente rallentato. Mi piaceva da morire come mi sta toccando. Cerco di rivolgere il mio bacino verso di lei. L'intento è di agevolare il suo tocco e stimolare la sua voglia di assaggiarlo. Mi guarda e il suo sorriso malizioso mi eccita ancor di più. Avvicina anche l'altra mano e inizia a segarmi con due mani. Adoro vedere come la fa impazzire di eccitazione avere due mani piene. Capisco da come mi sta toccando che ha una certa esperienza di incontri furtivi. Non è titubante, ha subito preso quello che voleva....e se lo stava godendo.
Ed io mi godevo le sue mani esperte. Cerco di allungare le mani per toccarla. Ma lei si ritrae. Mi fa capire che non vuole. Non insisto. Lascio che lei si prenda quello che vuole.
Il caldo è tanto, ma il piacere che ricevo nel sentire le sue mani ma sopratutto nel vedere come lei si stava eccitando gonfia ed indurisce ancor di più il mio cazzo. Attendevo solo la sua prossima voglia.
L'irresistibile curiosità che si scatena in una donna quando sente pulsare tra le mani il cazzone.
La guardo negli occhi. Le faccio capire l'intensità della mia voglia. La vedo vibrare leggermente...e come per un riflesso irresistibile, si china e avvolge le sue labbra carnose attorno al glande lucido.
Il calore della sua bocca mi entra nel cervello e mi procura una scarica di eccitazione incredibile.
La sua voglia e la sua esperienza donano alla bocca un potere inaspettato...
Le piace, il suo modo di succhiare è divino...poi un brivido. La porta si apre di colpo. E' il vecchietto. Lei si ritrae mentre io mi ricompongo piegandomi a nascondere il mio stato eccitato. L'uomo con fare tentennante entra, non si accorto di nulla ...e si siede. Accidenti.
Lei mi guarda e mi sorride. Rimane ancora un minuto e poi esce. Dopo qualche istante esco anche io. Dopo la doccia passo accanto ai loro sdrai e li trovo tra loro vicini che si sussurrano qualcosa.
Mi sdraio e attendo le prossime mosse....
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3
11 years ago
Architettodeisensi,
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Last visit: 3 years ago
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Il cinema
un giorno col mio compagno decidiamo di cercare una coppia che ci accompagni a vedere un film aluci rosse......dopo aver messo il last ci contatta una coppia che la pensa come noi molto aperta e con le stesse fantasie........non rimane altro che fissare un appuntamento,dopo esserci incontrati si parla del più e del meno e si capisce subito che c'è feeling...sia lei che lui di aspetto piacevoli...quindi ci si avvia al cinema.Sia per noi che per loro è un esperienza nuova arrivati davanti al cinema ci si sofferma e ci si gira attorno per capire da che gente è frequentato(ma ovviamente se non si entra non si puo capire cosa potrebbe succedere)allora dopo un pò si decide di entrare curiosi ma a disagio,finalmente si fanno i biglietti e si entra totalmente buio non si vede ad un palmo di naso si cerca di sederci nei posti dove si nota meno gente...all'inizio siamo parecchio guardinghi e scappa anche quache risatina nel vedere che ci sia qualcuno che ha le smanie(non è facile trovare due donne in un cinema porno.....sinceramente credevamo che stavamo perdendo del tempo ...non c'era opportunità di fare nulla.....poi parlando col mio lui mi dice che l'unico modo per provare qualcosa di particolare era quello di dirigerci verso i bagni degli uomini,a quel punto io con la mia amica ci guardiamo in faccia e cerchiamo di autoconvincerci la cosa certa è che ci sentiamo molto a disagio........dopo tante chiacchiere ci alziamo e facciamo un giro moltoooooo largo della sala per farci osservare poi ci avviamo verso i nostri uomni e ci soffermiamo come a dire e mooooo che si fa????a quel punto unica cosa da fare è avviarci verso i bagni e vedere ciò che succede,aprimao quella porta con cuore che batte a 1000 all'ora ma con una sottile eccitazione(non sapendo cosa possa accadere)i nostri uomini ci guardano da lontano e notano subito che qualcuno entra in bagno seguendoci......inizialmente ci siamo chiuse in bagno io e la mia amica dopo di chè decidiamo di aprire la porta e subito notiamo che il corridoio antistante al wc era pieno......e 3 uomini entrano subito richiudendo la porta alle loro spalle sapendo che fuori c'erano i nostri compagni,erano arrapatissimi hanno cominciato a spogliarci e toccarci la figa ,poi ci hanno cominciato a leccare tra le gambe e confesso che grondavo come una vera troia,ea quel punto era inutile tirarsi indietro e abbiamo iniziato a prendere i loro membri tra le mani per poi cominciarli a succhiarli,dopo un pò uno dei + attivi mi ha sborrato in bocca sentivo il suo sapore ovunque ,e non contento mi ha anche scopata e inculata godevo come una cagna,e quella situazione mi piaceva....dopo sono arrivati i nostri compagni e anche loro hanno incominciato tirando fuori i loro cazzi e facendoceli succhiare,all'inizio stavo col mio lu poi lui si è dedicato alla mia amica che dopo averlo spompinato per bene si è messa alla pecora e si è fatta sbattere per benino...che dire situazione molto particolare ed eccitantissima probabilmente un giorno da riprovare.....
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10
11 years ago
sexyandcity,
39
Last visit: 9 years ago
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Claudia e il taxista
Claudia aspettava impaziente che l'aereo atterrasse per tornare al più presto a casa e farsi quella doccia che desiderava ormai da tutta la giornata. Legata dalla cintura di sicurezza, volgeva spesso il suo sguardo fuori dal finestrino osservando dall'alto quel paesaggio del nord tanto lontano dal suo modo d'essere. Ricordando il suo corpo sdraiato su una silenziosa sabbia ed esposto al sole cocente della sua terra, immaginava il suo rientro a lavoro come un momento frenetico ma inutile. La brezza di mare che solleticava ogni parte del suo corpo adesso sembrava solo un ricordo lontano. Voleva tornare a casa e rilassare il suo corpo un po' sudato sotto l'acqua scrosciante della sua doccia. I suoi occhi verdi si crucciarono al pensiero che doveva comunque prendere un taxi per arrivare a casa, almeno per mezz'ora. Uscì quasi di corsa dall'aeroporto tenendo con fermezza il trolley pieno dei suoi segreti. Il freddo di quella nebbiosa città le fece render conto che forse il suo vestitino leggero e impavido fosse inadatto a quel clima, ma aveva troppa voglia di fumare e quindi accese subito una sigaretta, chiudendo il suo corpo un po' in se stesso per evitare il freddo. "Signorina!" Girò lo sguardo e vide un uomo sulla quarantina poco curato. "Signorina, ha bisogno di un taxi?". "Sì, ma vorrei finire la mia sigaretta prima". Avvicinatosi, l'uomo rispose: "Non c'è problema...può fumare in macchina! C'è troppo freddo oggi".
Il taxi era ben riscaldato ma Claudia teneva il finestrino un po' aperto per far uscire il fumo e lei sentiva ancora sul suo corpo le insinuazioni di quel freddo insistente.
Fissata la direzione e affrontati i soliti argomenti da taxi (gli aerei in ritardo, il governo e il meteo), Claudia si accorse che il taxista, dopo aver serrato il finestrino, la guardava insistentemente dallo specchietto. Lei era abituata ad essere guardata, dai banali commenti dei suoi compagni di classe fino a tutte le avances dei suoi colleghi in ufficio. Quell'uomo però le dava sicurezza e la loro discussione si faceva sempre più continua e profonda. Profonda come lo sguardo del taxista che insistentemente fissava il viso e il corpo di Claudia. Lei, per nulla in imbarazzo, lo mise alla prova accarezzando il suo collo fino a scendere quasi al seno.
Come da protocollo, lo sguardo dell'uomo seguì con attenzione la mano di Claudia. La voglia di tornare a casa si stava affievolendo: Claudia stava bene in quel taxi, pronta a ricevere tutte le attenzioni che quell'uomo maturo potesse darle.
Mentre la discussione proseguiva al ritmo del pedale del taxi, i toni di Claudia e dell'uomo diventavano sempre più bassi e profondi. La mano di Claudia scese allora su tutto il suo corpo e sfiorando il suo vestitino, provocava l'eccitazione di quell'uomo con la fede al dito, il cui sguardo però non poteva andare fin lì e si fermava al seno di Claudia che nel frattempo ricambiava tutti i suoi sguardi.
Il rosso del semaforo consentì al taxista di voltarsi appena per scorgere il corpo di Claudia: notò subito che il suo vestitino era indietreggiando lasciando scoperte quelle gambe così perfette e dorate. L'uomo continuava a fissarle finché non scorse il perizoma bianco e quasi trasparente di Claudia che lasciava intravedere appena il triangolo. "Adesso deve girare a destra" sussurrò Claudia al taxista, alzandosi di scatto verso di lui. Svegliatosi da quella vista ipnotica, l'uomo rivolse il suo sguardo verso la strada e continuò a guidare, col viso rosso dall'imbarazzo. Claudia rimase appoggiata al sedile del taxista fino alla fine del percorso, inebriandolo col suo profumo e col suo tono di voce profondo.
"Arrivati" disse l'uomo. Claudia fu costretta a non pagare nonostante la sua insistenza. Prevalse infatti la determinazione del taxista che poteva già ritenersi soddisfatto. La valigia però era pesante e la gentilezza di quell'uomo accompagnò Claudia fino alla porta dove si scambiarono un saluto cortese ma pieno di intesa e passione.
Claudia era ormai nella sua casa, quasi soddisfatta. Si spogliò senza fretta e aprì l'acqua della doccia aspettando che diventasse calda. Nell'attesa mise su un album di David Bowie e si accese un'altra sigaretta. Quel gesto le fece tornare in mente quell'uomo del taxi e la strana sensazione che il suo corpo aveva provato e che tuttora provava. Non si spiegava come avesse fatto quell'uomo, così tanto diverso rispetto ai suoi standard, a farle nascere quella voglia di mostrarsi e di provare piacere.
Spense perplessa la sigaretta ed entrò in doccia. La sua pelle riceveva il getto insistente dell'acqua che andava a bagnare ogni parte del corpo sinuoso di Claudia. Le sue mani insaponavano tutti i suoi desideri e mentre il suo pensiero incrociava lo sguardo del taxista, le sue mani si soffermavano involontariamente sulle parti più intime. Fremeva, Claudia! Senza alcuna possibilità di rilassarsi. Uscì sconvolta dalla doccia, tutta bagnata! Riuscì appena ad asciugarsi ma si gettò sul letto, stanca! Nonostante il suo corpo stesse ancora fremendo, preferì chiudere gli occhi ed addormentarsi.
Il mattino successivo, la sveglia suonò e Claudia notò che le sue lenzuola erano inaspettatamente bagnate ma fece finta di nulla e bevuto il solito caffè, cominciò a vestirsi e a prepararsi per andare a lavoro. Mentre stava per chiudere l'ultimo bottone della sua camicetta, sentì suonare il campanello...CONTINUA
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11 years ago
AEGEAN85,
26
Last visit: 10 years ago
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L'elettrocardiogramma
Premetto che si tratta di un fatto realmente accaduto ed esattamente nel maggio 2012.
Erano anni che non mi facevo un controllo cardiologico, io che sono iperteso da oltre 10 anni e che annualmente lo dovrei fare. Così, mia moglie che stava facendo un insieme di esami di controllo si presenta in uno studio privato per una visita generale.
Il cardiologo però riceve su appuntamento e la signorina alla reception le fissa un appuntamento. Mia moglie si intrattiene perchè contemporaneamente prenota la mia visita chiedendo possibilmente di farla coincidere con la sua.
Mia moglie era sola, indossava una camicetta bianca leggermente trasparente con un pantalone attillato nero che metteva in risalto le sue forme. Una splendida 46enne, bionda, 4 di seno abbondante e un visino acqua e sapone senza un filo di trucco.
Proprio in quel momento il cardiologo usciva dalla stanza per far accomodare il prossimo paziente quando vide mia moglie e così si avvicino chiedendo alla segretaria di cosa avesse bisogno, qualche secondo e poi la fece accomodare facendole saltare la fila con mormorio di tutti i presenti.
Una decina di minuti, così mi raccontò mia moglie al ritorno a casa, nei quali il cardiologo le chiese perchè doveva fare questa visita e guardò quanto prescritto dal medico. Non la visitò così mi disse lei.
Arrivò il giorno del nostro esame, entrambi andammo allo studio e attendemmo il nostro turno.
Quando toccò a noi, feci passare avanti mia moglie ed io dietro di lei a seguirla, lei sapeva già la strada, era sorridente entrò salutando il dottore che le strinse la mano tenendola per oltre 5-6 secondi ben stretta quindi si presentò stringendola anche a me ma brevemente.
ci fece accomodare, prese le nostre carte e poi chiese chi volesse iniziare.
Il lettino si trovava nei pressi della porta, proprio alle spalle delle sedie ospiti della sua scrivania così che, avendo deciso lei di iniziare per prima, io restai seduto al mio posto di ospite quindi con le spalle verso il lettino.
In pratica non avrei visto nulla del suo esame. Il cardiologo compiaciuto disse a mia moglie di togliersi tutto, lei chiese "tutto?" lui rispose "si, signora di sopra deve togliere tutto".
Io mi girai verso mia moglie e la vidi con viso sgomento sussurrarmi "ma le altre volte che ho fatto questo esame altrove sono rimasta in reggiseno!", io la tranquillizzai dicendole "ci sono io stai certa che le mani le tiene a posto" e quindi mi rigirai verso la scrivania, anche se con la coda dell'occhio tenevo la situazione sotto controllo.
Lei si tolse la camicetta, e rimase in reggiseno, poco dopo si avvicinò lui e con tono perentorio le disse "signora, il reggiseno lo deve togliere completamente" a quel punto lei si mise seduta sul lettino per slacciarlo e lui si premurò di farlo per lei togliendolo e adagiandolo delicatamente sulla scrivania, poi lei si distese nuovamente.
Lui a quel punto le disse: "signora, adesso le spruzzerò una soluzione, non si preoccupi è acqua e sale e serve per far condurre meglio gli elettrodi, non si muova e non si emozioni" quindi prese una bomboletta spray piena di questo liquido e cominciò a spruzzare.
Cominciò piano piano da circa 40-50 cm, le goccie d'acqua cominciarono ad arrivare sul suo corpo e già io mi eccitavo vedendo i suoi seni bagnarsi tutti quanti, poi lui cominciò ad avvicinare la bomboletta, lei era già bagnata e non c'era bisogno di continuare ma lui insistette mirando ora sul collo, ora sui capezzoli, ora sul ventre, basso ventre, con una mano scostò più in basso il bordo dei pantaloni, forse voleva anche sbottonarlo ma lei mise la mano e lo fermò, lui continuò a bagnarla e lei si stava eccitando......
i suoi capezzoli diventarono turgidi come spilli, ingrossati e vogliosi, lei si cominciò a mordicchiare le labbra e lui approfittò spruzzando sul collo e facendola impazzire di voglia.
A quel punto smise e prese gli elettrodi, li appoggiò delicatamente sul suo ventre e poi andò a posizionare quelli alle caviglie.
Nel mentre io mi girai completamente guardandola e vedendo quei seni con quei capezzoli la guardai voglioso e con il cazzo già durissimo, lei sorrise quasi a dire "ma guarda che mi tocca sopportare" e poi si mise a guardare lui che sistemava gli elettrodi.
io per non crearle disagio mi rigirai di spalle ma continuai a guardare sbirciando. Proprio li sulla scrivania vi era un piccolo specchietto orologio, con abilità lo girai e lo misi in modo da potermi gustare la scena senza che loro potessero vedere, in questo modo mia moglie, se avesse voluto cedere non avrebbe dovuto pensare a me che la guardavo.
Speravo proprio che finisse in un bel rapporto tra loro, lo desideravo più di ogni altra cosa, forse dopo mi sarei unito, forse mi sarei segato mentre lui la possedeva, forse sarei uscito.... tutto mi passava per la mente in quei momenti.
Poi la svolta, inaspettata e gradevole: lui le prende la mano destra e la distende sul bordo del lettino, proprio sul bordo dal lato dove lui si trovava, poi si appoggiò sul bordo del lettino per posizionare l'elettrodo all'altro polso che si trovava sul bordo opposto.
Vidi l'espressione di mia moglie: lui stava con il suo arnese appoggiato sulla sua mano, lei lo sentiva duro in mano (poi a casa me lo confessò dicendomi anche "non sapevo di fare questo effetto agli uomini), pochi attimi..... il suo intento era di farle capire che vedendola li distesa lui si era eccitato e c'era riuscito bene.
Poi si staccò dal bordo del letto mise l'altro elettrodo e cominciò uno spettacolo di oltre 10 minuti in cui mia moglie fece di tutto ;)
Cominciò a posizionare gli elettrodi uno ad uno sul petto, però nel posizionarli con il gomito sfiorava il capezzolo destro, con le mani la palpava con la scusa di spostare le sue tette grosse per posizionare gli elettrodi, poi li ristaccava e li riattaccava sfiorando con le ventose i suoi capezzoli con movimenti circolari. Lei si mordeva le labbra, sussurrava "si", gemeva e lui continuava, poi si appoggiò e le leccò i capezzoli lei gemette così forte che lui dovette smettere per paura di una mia reazione: io rimasi immobile di spalle, lui allora prese la soluzione la spruzzò ancora e le palpeggiò massaggiandole le tette a dovere e poi posizionò gli elettrodi.
Fece l'esame e lo terminò, quindi cominciò a staccare gli elettrodi dalle caviglie, a quel punto vidi quanto è troia mia moglie: spostò il suo braccio destro subito in fuori mettendo la mano sul bordo ma questa volta con il palmo verso l'alto pronta a ricevere in mano il suo cazzo, lui si accorse subito di questa manovra e vi si appoggiò con la scusa di togliere l'elettrodo dall'altro polso. stette appoggiato per oltre due minuti strusciandosi e facendo dei movimenti avanti e indietro: lei lo stringeva in mano, lo si vedeva bene dai movimenti del braccio: i suoi muscoli si muovevano per cui lo toccava stringendolo e muovendolo.
Poi lui smise e cominciò a togliere gli elettrodi dal petto piano piano, poi la palpeggiò un'altra volta e finì nuovamente con il leccarla, lei strinse con le mani il bordo del lettino e non fece nulla per fermarlo, allora lui allungò l'altra mano in mezzo alle sue gambe e a quel punto lei gemette un "ah" così forte che io mi dovetti girare per forza e il medico saltò subito in aria staccandosi prontamente.
a quel punto lei si mise seduta e lui le disse:"aspetti signora che le do della carta per asciugarsi" così lei si asgiugò il petto e scese dal lettino, lei si era bagnata anche il basso ventre così per asciugarsi si sbottonò il pantalone, tirò giù la cerniera ed entrò la mano con la carta per asciugarsi meglio (secondo me si asciugò anche li giù ma me lo negò di essersi bagnata), poi tirò su la lampo si riabbottonò e si stava per rimettersi il reggiseno quando lui le disse: "attenda ancora non ho finito la devo visitare".
Lei restò allora seduta sul lettino nuda di sopra, lui si avvicinò e cominciò ad oscultarle le spalle, peccato che con le mani approfittava tenendo stretta ora la tetta sinistra ora la destra mentre le sussurrava "respiri".
Con due dita le stringeva i capezzoli, sempre duri e lei continuava a tenere gli occhi chiusi e a mordersi le labbra, non si mise mai un secondo a bloccargli le mani mai un secondo, era troppo eccitata e vogliosa. Sono certo che se non ci fossi stato io li lei si sarebbe lasciata andare ma il suo pudore verso di me era tale da non sentirsi di farlo davanti a me.
Così lui passo ad oscultarla davanti e qui si divertì molto ad eccitarla con lo stetoscopio giocandoci con i capezzoli, poi fece modo di oscultarla tenendo con la sua mano la tetta sinistra mentre d'improvviso si abbassò cominciando a leccarle quella destra in modo verticoso. Vedevo dallo specchio la sua lingua velocissima sul suo capezzolo e poi mordicchiarla, mi girai di colpo per vederla in viso era con gli occhi chiusi, la bocca semi aperta e una sua mano era su di lui ad accarezzargli la testa mentre con l'altra si accarezzava la gamba.
Voleva godere era pronta prontissima, ma a quel punto poi lui smise dicendole "ok signora abbiamo terminato"lei rispose: tutto a posto, allora? posso rivestirmi?" lui le disse di si e così finì tutto.
LA sua visità in totale durò oltre 50 minuti la mia durò appena 7-10 minuti.
Usciti da li lei mi disse che una visita così non le era mai capitata, che un dottore la facesse spogliare interamente per un elettrocardiogramma non le era mai capitato. Io le dissi che lui l'aveva palpeggiata ed eccitata e lei, troia, mi diceva "ma che dici ... ma daiiii, assolutamente no.
Tutte bugie, tratteneva tutto dentro ma si vedeva che aveva voglia.
Arrivati a casa, neanche entrammo dalla porta che si spogliò tutta nuda e mi si gettò addosso. Anche io ero voglioso, l'avrei voluta vedere con quel dottore e magari mettermi in mezzo anche io e scoparla in due. Lei mi fece di tutto, sembrava assatanata ed insaziabile, lei che normalmente è molto rilassata e le piace essere dominata era invece una pantera incredibilmente vogliosa e selvaggia.
Finito tutto andai in bagno prima di lei e odorai le sue mutandine, era venuta e più di una volta secondo me dal dottore, gli slip erano completamente bagnati e quando tornai in camera da letto per vestirmi la trovai che si stava masturbando, così ripresi a soddisfarla.
Ora pensando a quei momenti, voglio regalarle del sesso sicuro con un altro uomo o donna: voglio regalarle una serie di sedute di massaggi rilassanti e total body, ma questa volta in mia assenza.
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11 years ago
MaritoFotografo,
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Foto d'interno
Ho ricevuto una mail con l’indirizzo e il numero di telefono, un camion con l’arredamento deve arrivare nel pomeriggio. Salgo le scale del palazzo sito al centro di Roma. Al centro della scale c’ è un vecchio ascensore. Al terzo piano riconosco il logo della società per cui lavoro sulla porta di un appartamento, cerco le chiavi nel mazzo e per prima provo la più vecchia che infatti è la chiave dell’appartamento.
Entro, c’è penombra…il parquet scricchiola sotto i miei piedi. Cammino istintivamente sulle punte per non rovinare con i tacchi il pavimento. La casa ha un lungo corridoio sul quale si aprono le porte di molti ambienti, tutti vuoti. Io sono qui per seguire la prima disposizione dei mobili che arriveranno tra poco. Entro nella prima stanza alla mia destra, è buio ma la luce filtra tra le imposte. Come le altre, la stanza è vuota, c’è solo una grande poltrona rivestita di tessuto damascato rosso e oro e un vecchio telefono a disco, nero, a terra, vicino alla poltrona, collegato al muro con un lungo cavo. Apro un po’ le imposte e una lama di luce entra nella stanza, creando un forte contrasto con la penombra. Mi affaccio alla porta-finestra che dà su un cortile interno, le finestre del palazzo di fronte sono semichiuse.
Il camion con i mobili dovrebbe giungere tra poco, decido allora di occupar il tempo e di sbrigare un po’ di lavoro al computer. Avvicino la pesante poltrona alla finestra e accendo il Pc. Fa caldo, mi tolgo la giacca e le scarpe e mi accomodo sulla poltrona. La gonna stretta mi impedisce di accoccolarmi sulla poltrona come piace a me, allora la tolgo, pensando che gli operai suoneranno prima di salire con i mobili. Rimango con il top e il tanga che mi accomodo prima di sedermi, ammirandomi riflessa nel vetro della finestra. Ho caldo e per questo tengo le gambe molto aperte rivolte verso l’aria che entra dalla finestra socchiusa. Comincio a lavorare al pc , e appena mi collego a internet, subito mi arriva una mail di Enzo. Al solito il suo modo diretto si scrivere mi scuote e mi turba. Egli sostiene che sono “cosa sua” e mi manda gli ordini per la giornata, vuole avermi sempre sotto controllo. A me piace sentirmi ai suoi comandi e tuttavia la voglia di disubbidire è sempre forte ed eccitante. Quando apro le sue mail mi eccito sempre, e la mano corre subito tra le cosce appena leggo i suoi ordini..Così mi succede anche oggi e mi accomodo con una gamba ben divaricata appoggiata sul bracciolo della poltrona. Scosto le mutandine e comincio ad accarezzarmi…
All’improvviso...driiiin…driiii….il telefono nero inizia a squillare….la mia mano si blocca e io mi risollevo sulla poltrona, seduta composta. Non so se sia il caso di rispondere, poi penso che potrebbero essere quelli dei mobili e decido di alzare la cornetta.
“voglio che tu apra di più la finestra e che sposti la poltrona in avanti, ti devo vedere” mi viene ordinato da una voce maschile calda e profonda “ e tieni vicino il telefono, così ti dico cosa devi fare” continua. IO mi sento soggiogata dal suo volere ed eccitata al pensiero che qualcuno mi abbia visto accarezzarmi, so di essere dentro di me esibizionista, quando vengo presa immagino sempre di essere di fronte a molta gente che si eccita allo spettacolo e ora questa mia natura prevale, perciò sposto la poltrona davanti alla finestra e apro le imposte. Riprendo in mano il telefono e “ ora ti togli le mutandine, e ti siedi con le gambe ben aperte” mi dice la voce misteriosa al telefono, Io eseguo l’ordine e mi tolgo le mutandine piegandomi in avanti esponendo il culo alla finestra, poi mi siedo sulla poltrona e divarico le gambe appoggiandole sui braccioli. Riprendo la cornetta e ascolto “ brava bambina, ora ti accarezzerai e voglio che infili le dita in tutti i buchi su e giù rapidamente, rimani in questa posizione e continua ad accarezzarti qualunque cosa accada” io sono eccitatissima ed eseguo l’ordine con diligenza.. le mie dita vanno su e giù e mentre sento il piacere che sale, un soffio di vento spalanca le imposte e io sento l’aria fresca su di me e mi trovo esposta alle finestre di fronte..questo non solo non mi induce a fermarmi , ma anzi mi eccita di più..” brava, continua, ora vengo a prenderti” mi dice la voce e poi click sento riattaccare il telefono..
La minaccia non mi ha spaventata , ma eccitata, continuo ad accarezzarmi fin quando sento passi nell’ingresso. Pensando che siano gli operai con i mobili , mi ricompongo subito …Mentre mi sto infilando la gonna entra lui, con la giacca , elegante, in cravatta, pantaloni neri , camicia bianca. Ha in mano una reflex..” rimettiti subito com’eri” mi dice con la faccia arrabbiata “ presto, che stanno arrivando gli operai” Io non capisco, chi è quest’uomo? cosa vuole da me? Ma il suo tono autoritario mi soggioga e sento il bisogno di ubbidire. Perciò tolgo gonna e mutandine e mi riaccomodo sulla poltrona con le gambe ben divaricate, e ricomincio ad accarezzarmi, lui si inginocchia davanti a me e comincia a fotografarmi…una serie di scatti continui, con l’obiettivo sempre più vicino. Ad un tratto mi accorgo che fotografa senza guardare più l’obiettivo, mi guarda invece negli occhi e con la mano sinistra si apre i pantaloni e a sua volta si accarezza, poi estrae il suo cazzo turgido e umido e “ girati, in ginocchio sulla poltrona” mi ordina. Io eseguo e mi ritrovo con la faccia sul sedile della poltrona, la testa premuta contro lo schienale e il culo in altro , esposta a lui che continua a fotografarmi. Sento la sua mano sinistra che comincia a palparmi con forza il culo, le dita si insinuano tra le natiche. Mi mette due dita nella figa e le rigira, e mi tormenta, io sento un piacere sempre più forte. Poi sento il suo cazzo contro di me, cerca la strada…si infila nella mia figa aprendola con forza, mi sento riempire completamente…intanto lui continua a fotografare.. mi scopa e mi fotografa…
Ad un tratto sento rumore nell’ingresso…voci..cerco di rialzarmi, sono arrivati gli operai…, ma lui non smette di fotografare e mi schiaccia giù nella poltrona, continuando a sbattermi con forza. Io sono divisa tra il piacere immenso e la paura di essere vista, ma mi accorgo di desiderare che entrino gli operai e ci sorprendano così.
Intanto i suoi colpi sono più ravvicinati, lo sento ansare, io sento un immenso piacere che mi invade..vorrei che entrassero gli operai e che mi vedessero mentre godo… I passi nel corridoio si avvicinano, ora pui posa la macchia fotografica e mi sbatte con forza, tenendomi giù con le mani, premuta contro il sedile della poltrona. Ad un tratto non sento più le voci ne’ i passi..lui sempre sbattendomi mi tira su per farmi vedere che sono entrati due operai che ci stanno osservando con occhi stupiti e vogliosi. Poi si ferma , si alza in piedi e mi tira su , mi mostra ai due e chiede “ vi va di fottere?” io sono spaventata ma sempre più eccitata, non so cosa aspettarmi, ma non voglio smettere di godere..la mia figa che adesso è vuota reclama di essere riempita….
I due non si fanno pregare, si tolgono i pantaloni… “ ora proverai il trio” mi dice lui , si sdraia a terra e mi tira su di se infilandomelo subito nella figa e ricominciando a pompare, uno dei due operai si inginocchia dietro a me e si inumidisce un dito con i miei umori poi me lo infila nel culo e lo allarga, io mi adatto al suo tocco e mi apro, allora lui mi impala con delicatezza e decisione, sento dentro di me due cazzi che si muovono insieme, il dolore e il piacere si confondono..apro gli occhi e mi ritrovo il cazzo del terzo uomo davanti alla faccia, che preme sulla mia bocca per farmela spalancare..io non capisco più nulla so solo che ho voglia di godere, di essere riempita completamente..perciò apro le labbra e lui comincia a muoversi su e giù nella mia bocca…
Le sensazioni sono talmente diverse e forti che non riesco a concentrarmi su nessuna, sento in basso il ritmo uguale dei due che mi aprono e sbattono e tormentano con le mani, e in bocca il sapore salato e la sensazione di essere riempita completamente. Sento che i tre lavorano all’unisono, hanno trovato il ritmo uguale, che adesso sta crescendo, diventa frenetico… io sento un calore che sale dal basso e la mia figa inizia a pulsare, insieme con il culo, sempre più forte, un orgasmo lungo , intenso, totale…poi è come un fuoco d’artificio…prima lui, sotto di me urla e mi inonda…subito dopo quello dietro si arresta…trema e con un lungo fremito si svuota dentro di me..per ultimo quello davanti , sento in bocca il suo seme che ingoio fino all’ultima goccia mentre lui trema di piacere….
Siamo stremati, distesi a terra uno vicino all’altro. Io apro gli occhi e vedo che nella stanza c’è una donna che ci sta riprendendo con la cinepresa. Mi guarda e mi sorride compiaciuta “ bravissima”mi dice “questo video hard sarà tra i più cliccati del web” ..
Effettivamente è tra i video amatoriali più visti…cercatelo nel web…
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11 years ago
lara62,
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Una coppia affiatata (seconda parte)
Ore sei, esco dal lavoro entro in auto. Ha smesso di piovere, notte dura, sono stanco ma, soddisfatto, oggi non lavoro e domani riposo, dovrò trovare un’idea per passare una serata con Luisa, mia moglie. L’ho vista un po giù di corda, è nomale, il lavoro, la casa, i figli, la piccola, devo trovare un’idea che la distragga veramente. Prendo il cellulare dal vano auto, c’è un suo messaggio, lo leggo e subito il cazzo mi si gonfia nei pantaloni. Un carsex!, Certo! Ecco l’idea. Luisa è una donna fantastica. Ci siamo conosciuti molto giovani, eravamo alle medie, ma è stata subito intesa. Col tempo poi l’amore è diventato serio, sono entrato in casa sua accolto come un figlio. Rispettato da mio suocero, e molto ben voluto da Angela mia suocera, una donna stupenda. Ricordo che all’epoca aveva meno di quaranta anni, era una donna che non passava inosservata, come oggi che ancora quando passa per la strada i maschi si girano a guardarla. Con lei il rapporto è stato subito perfetto, e col tempo fra noi si è instaurato un legame fatto di rispetto, confidenza e amicizia profonda. Mi ha sempre detto che per lei ero un figlio, e mi ha sempre considerato tale. Luisa è come sua madre, una donna molto bella, con le curve al posto giusto. Dentro di lei si nasconde l’anima di un’esibizionista, ma lentamente sta uscendo fuori. Si eccita da morire nelle situazioni estreme, ieri sera l’ho scopata sapendo che avremmo potuto essere “beccati” dai nostri figli, ha goduto come una matta. In passato una domenica siamo stati con degli amici in una spiaggia dove vi era la possibilità di stare nudi, ma poi non se ne fatto nulla, la sera alla sola idea di essere ammirata da altri maschi è esplosa in un orgasmo sconvolgente. Da tempo fantastichiamo di fare un carsex, e devo dire che ha avuto una brillante idea, non vedo l’ora di essere a casa per parlarne con lei. Mentre percorro la strada di casa mi ricordo come lei ha scoperto questa vena decisamente erotica dell’essere ammirata. Tutto è cominciato circa tre anni fa. Di ritorno dalle ferie stavamo percorrendo l’autostrada di notte, i ragazzi dormivano e a noi due necessitava di andare in bagno. Al primo Autogril ci fermammo. Era notte, in mezzo alla settimana, poca gente in giro. Io parcheggio e mi infilo direttamente dentro il bar e raggiungo i bagni che sono posti sotto il locale, scendo le scale e girandomi vedo Luisa entrare. Nel locale oltre al barista vi erano cinque uomini, presumo camionisti visti i mezzi parcheggiati fuori, e si mettono ad ammirare lei che indossa una mini e un top che a mala pena copre i seni, abbronzata e sola era oggetto degli sguardi di tutti i maschi del locale. Scendo e piscio velocemente. Nel risalire resto un momento a guardare la scena, lei quasi circondata da maschi che ne ammirano commentando a bassa voce la bellezza. Lei beve un caffè poi si dirige verso il bagno, io esco dalle scale, ci diamo un piccolo gesto d’intesa col capo, gironzolo fra gli scaffali per vedere se qualche uomo la seguiva. Nessuno ha fatto questo, lei è uscita poco dopo. In auto poi mi ha sussurrato sottovoce che si era eccitata tantissimo all’idea di essere osservata da qui maschi decisamente eccitati. Per un po di tempo fantasticammo sull’accaduto, anche se lei era restia a prendere in considerazione l’idea che un altro uomo la poteva possedere.
“ amore, lo sai che non riesco a pensare che un altro maschio mi prenda, mi blocco. ” era questa poi la conclusione delle nostre idee.
“ ma tu con la fantasia puoi farlo?” le ho chiesto una sera dopo l’ennesimo rifiuto.
Ci ha pensato un poco, poi chieste le garanzie che in ogni caso non l’avrei costretta a metterle in pratica si è lasciata andare. Ha cominciato a immaginare di trovarsi in mezzo a diversi maschi che la toccavano, e le davano i loro cazzi da succhiare. Per un certo periodo la cosa ci ha procurato delle eccitanti scopate, poi un giorno casualmente un fatto nuovo ha aumentato il livello di erotismo nelle nostre fantasie. Una mattina grigia e piovosa, avevamo accompagnato i ragazzi a scuola. Essendo liberi, quindi abbiamo deciso di andare a vedere le vetrine di un centro commerciale. Arrivati nel parcheggio del centro lo abbiamo trovato deserto, era troppo presto, allora io mi sono messo a baciarla e toccarla fra le cosce. All’inizio lei non voleva, ma poi lentamente sono riuscito a portarla un alto grado di eccitazione, le ho fatto aprire le gambe e ho infilato una mano dentro. Senza che lei se ne accorge un furgone arriva piano a poca distanza da noi. Dentro un ragazzo ci osserva, lei è distratta dal gioco di mano che le faccio, io sono eccitato come un cavallo. La masturbo lei gode.
……hhhhuuuummmhhhuuuu………… siiiiiiii…………uhuuhmmmm…..
Scossa dal piacere si gira verso di me e senza guardare dietro la vettura si mette a succhiarmi il cazzo infilandolo in bocca. Mi distendo per agevolare il gioco delle sue labbra, godo molto, ma più di tutto mi eccita sapere che il tizio, dal furgone non si perde lo spettacolo. Mi fa morire, sento l’orgasmo esplodere, le infilo il palo in gola e schizzo.
…….siiiiii ……daaaiiii…. Bevvviiiiii…sBORROOooooo….. dai porcaaaa!!!!...
Le scarico in gola tutto il seme e lei non lascia una goccia. Si solleva e mentre si pulisce si gira rendendosi conto che il tipo ha visto tutto, infatti, le simula un applauso.
“ ma ha visto tutto???...che porco che sei!!!.. andiamo via, dai non ci resto qui.”
L’assecondo passando vicino all’altro veicolo, lui ci sorride, lei si copre il viso rosso dall’imbarazzo. Per alcuni giorni non ne abbiamo fatto parola, poi una mattina mi dovevo recare in un paese vicino per lavoro, le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere venire. Essendo libera ha accettato, ma quando sono passato da casa per prenderla ho visto che indossava dei pantaloni, l’ho fatta cambiare e indossare una mini così corta che bastava pochissimo per mostrare l’immancabile perizoma. Per tutto il viaggio e durante il tempo che siamo restati nei paraggi ho avuto sempre il cazzo in tiro, era sconvolgente vedere come gli uomini la mangiavano con lo sguardo, era puro desiderio, e lei non si sottraeva al piacere di essere ammirata, ero tanto eccitato che al ritorno ho fermato l’auto e l’ho scopata lì dentro in mezzo alla campagna. La svolta definitiva è avvenuta alcuni mesi dopo al matrimonio di un suo cugino. Era caldo lei indossava un vestito leggero vedo/non vedo, sandali con tacchi alti che ne esaltavano lo splendido culo. Dopo la cerimonia in chiesa siamo andati al ristorante mentre gli sposi si erano assentati per le foto di rito. Giunti nelle vicinanze del locale, posto in riva ad uno splendido lago, ed essendo presto ci siamo messi a seguire la sponda fino a un grandissimo e deserto parcheggio. Giunti in riva al lago siamo scesi, l’aria era calda, il posto molto bello, ci siamo appoggiati alla vettura, io ho cominciato a toccarla un poco.
“ dai lascia stare, abbiamo poco tempo, e poi mi fai un casino con il vestito.” Mi ha detto con un tono di voce poco convinta.
L’ho accarezzata un poco, le ho messo la mano sul pacco gia duro, lei ha cercato di sottrarsi risalendo in auto. Sono entrato pure io e allora le ho fatto aprire le cosce, e scostato l’immancabile perizoma ho cominciato a infilarle due dita dentro. È partita subito, ha reclinato la testa all’indietro e ha cominciato a mugolare frasi senza senso.
“….. uuuhhmmm…daaiiii…fermati…..hhhmmmmm…. Non abbiamo temp..ummhuhmum…….” ha aperto le cosce e ha cominciato a godere. Come gia avvenuto in precedenza una vettura si è avvicinata a motore spento essendo in discesa. Un tizio anziano si è messo osservare la scena. Essendo distante da noi non aveva una buona visuale, quindi è sceso dall’auto e restando a distanza in piedi ha ammirato lei che godeva.
………ssssiiiiii……. Ammoreeee…siiiiiii…eeeccoooomiiii!!!...oraaaa!!!.. venngoooo!!!!...sssiiiiiiii…
Il tizio si è guardato intorno, essendo solo è rimasto appoggiato alla sua vettura, ma si toccava il pacco, era eccitato.
” amore, godi, dai mi piace, ma se ti dicessi che uno ti guarda mentre godi tu come la prendi?”
Lei a appena aperto gli occhi stralunati dal piacere, mi ha sorriso.
“ non me ne frega nulla, ma ora basta, mi stai facendo bagnare e il perizoma non riuscirà a contenere tutto questo piacere che mi stai facendo provare.” Dicendo questo, si è appena girata e ha osservato il tizio che ora da sopra i pantaloni se lo accarezzava sempre più. Mi sono spostato un po su di lei, le ho aperto meglio le cosce e ho infilato la mia lingua fra i peli del suo meraviglioso fiore leccandola come un pazzo.
“ …..huummmoooouuummm…..amorree…bastaa..mi faiii goderee ancora..noooo!!!!.... dai come faccio sono un lago e poi mi si vede il perizoma bagnato.”
Gli ho dato un’ultima leccata poi mi sono rialzato guardando verso il tizio che si era avvicinato un poco sempre accarezzando il voluminoso pacco.
“ che problema ti fai, se il perizoma si è bagnato toglilo!” le ho detto guardando sempre verso il tizio che ora era molto vicino a noi. Lei senza esitare ha sollevato il bacino e con un semplice gesto l’ha tolto mostrando allo sconosciuto il suo meraviglioso culo e le splendide cosce. Il tizio, ammirato lo spettacolo si è avvicinato.
“ scusate, state forse cercando qualche cosa?” ci ha chiesto con modi gentili.
“ no, noi non stiamo cercando nulla, e lei?” gli ho chiesto mentre Luisa si era ricomposta.
“ scusate se vi ho disturbato, ma in questo parcheggio spesso le coppie vengono per essere ammirate durante le loro effusioni.”
L’ho guardato consapevole che aveva visto tutto o quasi.
“ non ci serve nulla, a noi va bene così.” Ho cercato di tagliare corto non sapendo se era il caso di forzare il gioco che stavo facendo con Luisa. La mia preoccupazione era che lei si bloccasse. Ce ne siamo andati, ma siamo sempre seguiti da lui fin dentro il parcheggio del ristorante. Quando siamo scesi lui si è avvicinato.
“ mi scuso per l’invadenza, vorrei farvi i complimenti, siete una bella coppia ed è per questo che vorrei lasciarvi il mio cellulare, caso mai cambiaste idea.” Ci ha detto porgendo un biglietto con un numero. L’ho guardato mentre lei era visibilmente infastidita.
“ le ho detto che non ci interessa, e quindi per favore lasci perdere.”
Lui è rimasto un poco a guardarci mentre ci allontanavamo. Dentro il ristorante ci siamo confusi con i parenti, Luisa a un certo punto mi ha sussurrato all’orecchio che le piaceva tantissimo essere in mezzo alla folla nuda sotto. Distratto dai fatti e dai parenti mi ero dimenticato della cosa, e immediatamente sotto il tavolo dove eravamo seduti il mio cazzo ha avuto una fortissima erezione. Per tutta la serata lei ha fatto di tutto per mantenere viva la mia eccitazione. Mi faceva impazzire l’idea che lei era nuda in mezzo a parenti e amici che non sospettavano nulla. Fra una porta e l’altra siamo usciti a passeggiare nell’immenso parco, che terminava sulla riva del lago. Seduti su di una panchina le ho fatto una domanda mentre lei mi accarezzava da sopra i pantaloni il pacco.
“ cosa ti eccita di più il fatto di essere nuda sotto o il gioco nel parcheggio?”
Lei ha riflettuto un momento.
“ sapere di essere senza intimo mi piace, specie se tu ti ecciti così, ma devo dire che sapere di essere ammirata mentre tu mi toccavi ha aumentato il mio godimento.”
Tornati a casa quella sera l’ho posseduta appoggiata alla porta di casa. Ero talmente eccitato che dopo una sborrata colossale nella sua bocca l’ho chiavata e le ho anche fatto il culo. Da quel giorno sono passati alcuni mesi e nel frattempo abbiamo fantasticato molto sui nostri giochi, anzi una mattina siamo andati in una pineta in riva al mare consapevoli che spesso vi sono delle persone, specie anziani che vanno a spiare le coppie che fanno sesso in macchina. Lei ha voluto essere posseduta e ha goduto talmente tanto che le grida di piacere hanno richiamato nelle vicinanze sei persone che si sono segate e hanno sborrato con noi. Rientro in casa, lei esce, mi bacia e mi sussurra all’orecchio se ho letto il messaggio. Annuisco lei mi chiede di organizzarmi, poi esce e va al lavoro. Il sabato sera accompagnati i ragazzi dalla suocera torniamo a casa, lei mi caccia fuori dalla camera e si cambia per uscire. Quando la vedo resto di sasso. Mini gonna a portafoglio che si apre al solo camminare mostrando il perizoma infilato fra le chiappe e nel solco della figa, camicetta abbottonata che a mala pena regge i seni lasciati liberi dalla costrizione del reggiseno, autoreggenti con un pizzo altissimo che arriva preciso alla mini, stivaletti a tacco dieci, truccata abbastanza pesante con un rossetto molto marcato che le conferiscono un’aria decisamente da porca in caccia di emozioni. Partiamo con me che gia sono in tiro. Su Internet ho fatto una ricerca per sapere quali posti frequentare e dove trovare le migliori opportunità. Prendo l’Autostrada direzione Nord. Per tutto il tragitto ho cercato di mettere le mani fra le sue cosce, ma lei me le ha sempre tolte.
“ aspetta, che fretta hai?, la notte né ancora lunga e me la voglio godere tutta.”
“ fino a che punto te la vuoi godere, dove lo poni il limite?, ti farai toccare, vuoi succhiare qualche altro maschio?, o addirittura ti farai scopare?” le ho chiesto cercando di capire fin dove posso spingermi. Mi guarda e mi sorride, è tesa, ma anche decisa, credo che questa serra sarà indimenticabile.
“ non lo so, vorrei che tutto avvenisse spontaneamente, mi fermo quando sento che non posso fare quello che mi chiedi in quel momento.” Mi risponde con un filo di voce senza guardarmi, mi bacia accarezza il mio durissimo cazzo. Dopo circa una mezzora arriviamo ad un’area di sosta dove vedo parcheggiato un tir. Giro e rigiro un poco per attirare l’attenzione del camionista che sta leggendo. Mi fermo a breve distanza, accendo la luce interna e mi metto a toccare lei che lentamente si rilassa. Lui scende dal mezzo e si avvicina lentamente, ha capito che abbiamo voglia di giocare, io blocco le sicure degli sportelli per stare tranquillo. Incomincio a sbottonare la camicia di Luisa che freme e guarda verso l’uomo che ora è due passi da noi. Le massaggio i seni, li mostro al tipo che gradisce con un gesto del capo, si abbassa il sotto della tuta, e estrae un cazzo quasi duro, lo mena un poco, si avvicina al vetro dalla parte di lei, osserva me che ora ho aperto le gambe e le massaggio la fica gia umida. Dice qualche cosa in una lingua incomprensibile, poi appoggia il cazzo duro al vetro del finestrino, vuole a gesti che lo abbassi, ma lei mi dice di no. Continuo a masturbarla mentre lei mi sega guardando lui. Sento un lago fra le pieghe della sua figa, lei incomincia a godere.
….. nuuummmmhhh… ooohhhooommmooo…ssssiiiii……
Lui si masturba con calma, sempre tenendo la cappella appoggiata al vetro, io giro Luisa verso il finestrino e appoggio la sua bocca al vetro, è come se lei lo leccasse. Lei ne gode molto, estrae la lingua e incomincia a simulare di leccarlo attraverso il vetro. Lui lo tiene fermo, ci fa cenno di abbassare, ma lei non vuole, io sono eccitatissimo, sento che non resisto molto, la giro egli infilo il mio in bocca. Lei mi succhia e lecca mentre io ora scopro il suo magnifico culo allo sguardo dell’altro che si sega velocemente, sento l’orgasmo arrivare, infilo un dito da dietro nella figa bagnata di lei che geme con la bocca piena di me.
………uhumummoohmhmuooommmmmmmuuuuu……
Trema, gode, io sborro urlando.
……ssssiiiiii…..daaaiiiiii…sssbBBOOORRROOOOOOoooo!!!!!..... sssiiii…porconaaa bevviiiii…..
Le inondo la bocca, lei ingoia e lecca tutto, poi la faccio girare verso il vetro in tempo per ricevere sul vetro del finestrino lo schizzo dell’altro che geme in silenzio. Restiamo un momento immobili, lui ci osserva, poi si allontana mentre io riparto verso una nuova destinazione. Luisa ride divertita, mi abbraccia forte, mi bacia.
“ ti amo, sono al massimo della felicità, dai troviamone un altro.” Poi si distende su di me e incomincia a succhiarmi lentamente il cazzo. Impazzisco, mi resta difficile concentrarmi sulla guida. Arrivo al casello e quando pago lei non si muove, continua imperterrita nel suo gioco, è proprio scatenata, mentre l’addetto alla riscossione ha un colpo, mi dice qualche cosa, ma io sono gia lontano. Percorro una strada laterale che mi porta nel parcheggio di un grande Outlet. L’immenso parcheggio è diviso fra buna parte illuminata e un grande sterrato quasi buio. Nella parte buia vi è un vero carosello di auto che girano, si rincorrono, mentre un capannello di gente circonda una vettura dove sicuramente stanno facendo sesso. Luisa si solleva, ha i seni fuori, si guarda intorno, osserva la mia preoccupazione, non mi piace, troppo casino. Stò quasi per andarmene quando un grosso Suv, prima illumina i bianchi seni di lei, poi mi affianca, il tizio alla guida apre il finestrino e mi dice:
“ c’è troppo casino questa sera, se volete divertirvi seguitemi.”
Guardo lei che mi fa un cenno d’assenso, lo seguo e mentre usciamo dal parcheggio anche un’altra vettura si accoda. Percorriamo un breve tratto di strada fra le fabbriche chiuse, poi entriamo nel parcheggio di un distributore di benzina chiuso, nel parcheggio dietro c’è solo un rimorchio di un tir, lui mi indica di mettermi dietro. Parcheggio in modo da poter andare via a mio piacimento, mentre il Su vela vettura si mettono poco più distanti. Dopo un momento in cui tutti ci siamo guardati loro due sono scesi e si sono messi ai due lati della vettura. Il tipo del Suv era alto con dei lunghi capelli raccolti a coda, età sulla quarantina, mentre l’altro più giovane moro capelli corti. Resto con il motore della vettura acceso, loro restano a due passi dalla vettura, è ovvio che non ci vogliono incutere paura. Con la luce accesa comincio spogliare Luisa, lei freme, mi sussurra che la cosa la sta eccitando da morire. I suoi seni sono un bellissimo spettacolo, loro da fuori si avvicinano senza mai interferire, ma osservano, ora hanno i sessi di fuori, il tipo giovane ha una bella mazza, non molto lunga ma di bella circonferenza, mentre l’altro invece sfodera un cazzo di grandi dimensioni sia in lunghezza che diametro. Luisa ne resta affascinata, lo fissa con la bocca aperta, io mi rendo conto che si sta bagnando tantissimo. Le metto una mano su di una coscia, le sfilo il perizoma fradicio. Il tipo con la coda si avvicina e mi chiede di poterlo annusare, guardo lei che mi fa un cenno d’assenso, abbasso un finestrino e glie lo porgo. Lui lo prende, lo annusa, lo lecca e lo avvolge intorno al membro. Lei osserva la scena geme mentre incomincio a scorrere la mano sul clito, fra le labbra umide della sua figa bagnatissima. Ho lasciato il finestrino giù. Distendo il sedile e mi metto a leccare Luisa che geme come una porca.
…….sssiiiiii ……… dddaaaiiiiiii……ssssiiiii………mmmmmiiiii faai goderreeee….sssiiii……. ddddaaiiii uhhmhumuhumumummm….VENGO!..ssi vengooooo!!!!...oraaaa…..sssiiiii….umhuhmhuhmmm….
Gode si agita sento le sue mani sul mio capo, mi schiaccia il viso sul suo sesso. Mi sollevo, le scopro il culo mentre lei mi succhia, loro da fuori si segano e ammirano il suo corpo. Il tipo più anziano mi suggerisce di sedermi dietro, per essere più comodi. Resto un momento titubante, loro intuiscono le mie paure e si allontana dalla vettura . scendiamo e ci sediamo nel sedile posteriore. Lei si mette su di me, lo vuole dentro, mai io ho un’altra idea. Faccio cenno di avvicinarsi ad entrambi, poi li invito a sedersi sui sedili anteriori. Luisa resta un momento stupita, loro si accomodano e girati all’indietro si trovano i seni di lei fra le mani. Incominciamo a toccarla dappertutto lei geme e gode senza più remore.
……sssisiisii…oddiioooo…mi fate morriireee…sssiiiii……mi piaceee……..daiiiii….. ssiiii…..
La sollevo e le infilo dentro tutto il mio palo da dietro.
….aaaahhhh…..ssssiiiiii…….. miiii sfonndiiiii…sssiiii…….
I maschi davanti gli toccano il corpo l’accarezzano e succhiano i capezzoli, lei gode, urla e loro le danno le loro mazze da segare.
…..dai bella porcona…. Senti che bei cazzi ti diamo… daiii…sssiii….. che ti piace…….
Incomincia godere sconvolta urla, ci incita, e impazzita.
……ssssiiii…… cossiiii goddoooo….che belloooo….sssiiiii…dai amore scopami cosiiiiiii…..
Per un poco la sbatto, ma voglio di più. Mi sfilo da sotto, la distendo sul sedile e le infilo il cazzo in culo da davanti, mentre gli altri ora hanno anche la possibilità di toccarla, la masturbano. Il giovane le pianta due dita dentro, mentre l’altro aperto lo sportello dall’altro lato le offre il suo palo enorme da succhiare. Lo infila in gola e lo succhiala cosa mi fa godere tantissimo. Gli sfondo il culo con colpi devastanti, mentre lei con il cazzo in gola geme e gode, pure io sono al limite e sborro urlando.
…..ssssiiiiii…… belle porconnaaaa…ti inondo il culooooo…… sborroooo!!!!...oraaa……
Le spingo dentro il cazzo egli inondo l’intestino. Resto un momento immobile dentro di lei poi esco, il giovane si masturba e schizza sulle sue tette.
…..sssssisiisiii….tttiiiii…schiiizzooooo..tuttooooo..oraaa……sssiiiiii……..
L’altro continua un poco a farsi succhiare, poi cambia posto, si mette dal mio lato, apre un preservativo ma lei scuote il capo.
“no, non voglio essere scopata, schizzami in faccia.” Gli dice. Lui mi guarda poi si sega velocemente scarica sul seno e il viso una quantità industriale di sborra.
…….tiennii bellaa….. troionnaaaa che porconnna seeiiiii….sssiiii….orraaaa..sborroooo!!!.....
Restiamo tutti un momento in silenzio, poi loro se ne vanno lasciandoci soli senza dire una parola. Ci diamo una ripulita poi si prende la via di casa.
“ credevo che ti sarebbe piaciuto sentire dentro quel palo.” Le dico mentre guido. Lei non mi risponde subito, poi mi bacia, si appoggia alla mia spalla.
“ si, era decisamente molto grosso, direi un bel cazzo, ma io preferisco il tuo immaginare il suo, così mi divertirò di più e sarà più eccitante.” Mi risponde girando il viso verso il lato del finestrino dove ancora è ben visibile la sborrata del camionista.
Guardo la notte e la strada scorrere di lato, Armando guida tranquillo, è soddisfatto, e io pure mi sono divertita, averi anche desiderato avere dentro quel mostro, ma non mi sembrava giusto nei suoi confronti, in fondo io avevo voglia di una cosa diversa da vivere con lui non perche sono insoddisfatta del suo modo di fottermi, anzi è veramente fantastico. Chiudo gli occhi, rivedo il palo, sento ancora scorrere il piacere dentro di me e mi addormento felice.
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11 years ago
admin, 75
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Caro diario: una cosina sul retrum
mio caro diario, ieri ho fatto una cosina molto intrigante, logicamente insieme ad a., il mi' tittero personale...ci siamo trovati davanti all'albergo,nel primo pomeriggio... abbiamo anche avuto la fortuna di avere una stanza un pò più grandicelladel solito .... e lui, da vero signore qual'è, ha portato lo spumantino con le noccioline...tutto sempre ben gradito... dopo un piccolo brindisi mi ha cominciato a baciare.. ovunque e tantissimo... come piace tanto a me, perchè mi fa sentire una preda desiderabile...il suo amico era già allegro, ma lui ha cominciato a leccarmi la paperina, come solo lui sa fare ... e ne avevo anche una gran voglia... proprio tanta.. che ci pensavo da giorni... infatti non ci ha messo molto a farmi strillare di piacere.. poi ha ricominciato a baciarmi e leccarmi e slurpazzarmi....e le gambe, e poi la schiena e ancora la paperotta ... insomma.. un piacere che non finiva... e mi aveva fatto venir voglia del suo amico, che non volevo restasse indietro...infatti l'amico aveva voglia di far qualcosina ...dietro... prima però mi ha fatto impazzire davanti, insieme ad un giocattolino,... penso di aver gridato molto quando sono venuta... poi mi ha messo molta cremina e ha cominciato a spingere molto delicatamente sul mio retrum...ho sempre molta paura di sentir male, ma tittero è un mago... con pazienza è entrato e lì è rimasto qualche minuto... poi ha cominciato a muoversi.... bellissimo.. mi piaceva da morire.. davanti il giocattolo e dietro lui.. devo dire che il suo amico è veramente molto bravo... ti fa impazzire... ma dopo poco è impazzito anche lui.. ed è esploso lì, proprio lì...strabello.... poi le coccole, che sono una cosa a cui non riesco a rinunciare.. le chiacchiere e i baci del dopo sono semplicemente magnifici.... quasi un altro orgasmo.....
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11 years ago
pielle44, 50
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"nelle sue mani"
..."Arrivo a Roma intorno alle 18:00" l'unico sms che gli mandai, visto che ci eravamo sentiti per tutta la settimana precedente e appena 15 minuti prima del mio sms.
Lui: "ci sarò!! non vedo l'ora di rivederti ...non ho chiuso occhio tutta notte, preparati ad una sorpresa"
.
m'incuriosì....ma infondo sapevo che non si trattava nè di fiori nè di cena a lume di candela..eravamo troppo eccitanti per perder tempo.
..in effetti erano passati circa 3 mesi dal primo incontro e nel frattempo non facevamo altro che fantasticare sul nostro successivo incontro.
Era un "piacevole torturaci" a vicenda...ci desideravamo ogni giorno di più...l'impazienza mi fece compagnia per tutta la durata del viaggio.
Arrivai puntuale come un orologio Svizzero, non lo vidi lì dove
c'eravamo messi d'accordo,...così rientrai in macchina ,.era una zona periferica di Roma,..visto il caos della grande città, decidemmo di incontrarci in un posto poco frequentato,..li a pochi metri c'era un albergo, dove ci saremo fermati per qualche ora,...anche perchè alle 21:00 circa,avevo un noiosissimo meeting e subito dopo una cena di lavoro alla quale non sarei potuta mancare per nessuna ragione.
mi squilla il cellulare ed'è lui.: "tesoro, metti in moto e svolta a destra, subito dopo parcheggia l'auto, sono qui che t'aspetto e fremo"
risposi solo un :"ok" ...eseguìì perfettamente ciò che mi disse...era lì,, a due passi c'era l'albergo..mi venne incontro e mi abbracciò con tutto il calore che aveva in corpo... mi baciò teneramente le labbra, come se non volesse sciupare quel momento , il suo sguardo puntato dritto nel mio,avevamo entrambi gli occhi lucidi dall'emozione, per qualche minuto restammo a guardarci increduli...Poi mi sussurrò in un orecchio: "sei stupenda... voglio che indossi questi" e mentre me lo sussurrava, con voce roca, mi mise in mano un pacchetto regalo,.. e con tutta la malizia che una Donna può avere..chiesi: "cos'è? intimo sexy?" "no!! qualcosa di molto più coinvolgente...ma lo scoprirai più tardi..ora ti voglio e non resisto più,,,andiamo in camera??..." (non mi meravigliai più di tanto della sua "fretta"nel "concludere", anche perchè, io ero nella medesima situazione, mi mancava e lo desideravo follemente).
Aveva già presentato i suoi documenti alla reception, e appena varcammo l'entrata, chiese le chiavi della camera che aveva precedentemente prenotato...assicurandosi che io non dessi troppo "nell'occhio" , proteggendomi da ipotetiche stupide illazioni... (anche se eravamo ben lontani dalle nostre rispettive città)...pensai:
"Adoro il suo modo di fare, è un uomo raffinato e brillante" , mi aveva dato questa sensazione sin dal primo "click" , stò bene quando stò con lui, mi fa sentire...protetta, unica e finalmente, per una volta un uomo che ha delle iniziative .....e che iniziative!
Entrammo nell'ascensore , non mi diede manco il tempo di chiedere, che piano fosse...mi baciò appassionatamente, aveva un sapore dolcissimo la sua bocca...calda , morbida e quelle labbra carnose mmmm..
non smetterei mai di baciarlo e di fare l'amore con lui...è meraviglioso.
Arrivammo in camera, ma senza riuscire a staccarci l'una dall'altro, ridavamo, ci prendevamo ingiro, eravamo felicissimi.
lui era evidentemente eccitato, non ebbi neanche il tempo di spogliarmi che, mi buttò praticamente sul letto, si calò su di me e iniziò a spoglirmi lentamente..., sentivo la sua lingua calda sul collo, sulla schiena, sui glutei, con le mani si fece spazio" li in mezzo" e mi ci infilò la lingua, sapientemente e con tutta la voglia di esplorami, mi lubrifica con la saliva" il buchetto" e inizia a penetrarmi con un dito..poi due, mi inarco con la schiena per facilitargli ciò che aveva iniziato.
"mi fai impazzire, prendimi, fammi tua" __ "hai un culo invitante, mi ci infilerei tutto dentro" ormai avevamo perso completamente il controllo e usavamo termini osceni,(che non oso manco elecarveli) ma in quel momento tutto era lecito e mi piaceva da morire quel che ci dicevamo...
I miei umori, misti alla sua saliva , mi colavano letteralmente fra le cosce...ed ero pronta a ricevere il suo pene...caldo e duro come il marmo, pulsante, venoso... me lo sbattè senza esitazione ..dritto dentro, mi mancò il respiro per un attimo..ma lo incitai a non fermarsi..."scopami, rompimelo , lo voglio tutto, sbattimi senza ritegno" "sei una gran..mmmm, ti sfondo siiii, grida, grida porca!!"
i miei movimenti , diventarono incontrollabili..e mentre lui mi sbatteva da dietro..io con le dita mi masturbavo con vigore ....
Ansimavo e gridavo, quel dolore misto al piacere mi provocò un orgasmo anale che mai avrei creduto di poter provare, ebbi due orgasmi, quasi simultaneamente....
dovette mettermi una mano davanti alla bocca, per timore che i vicini di camera potessero sentirmi...
"sono pronto anche io, prendi l'aperitivo che il dopocena sarà ancora più ghiotto" ...mi giro con il viso verso di lui , così spalanco la bocca... " fammi sentire il sapore" dell'aperitivo"..riempimela, schizzami tutta..fino in gola" ..mi arrivò una fiotta di sperma caldo dritto in bocca ,,,, ne seguì una seconda che mi prese in pieno viso... ingoiai con gusto ciò che avevo in bocca e mi spalmai il resto sul viso e sui seni., mentre con la bocca e la lingua, gli ripulivo la verga dalle ultime gocce del suo caldo "latte"....
Purtroppo, dovevo prepararmi..., anche se avremmo preferito rimanere abbracciarti ancora un pò per coccolarci.
ma il dovere mi aspettava e poi sapevamo benissimo che la serata era lunga ed era tutta per noi ...e così sarebbe stato fino all'indomani.
....__
...."Tesoro, corro a farmi una doccia, dopo apro il regalo, ok?"__
......"ok! ...ti verso qualcosa da bere intanto"
annuiì e gli strizzai un occhio, mi sorrise con fare malizioso....gli sarei saltato addosso.. di nuovo...Dio ! mi piace da morire...!..ma era tardi e dovevo prepararmi per la cena di lavoro..cosi, mi avviai verso la stanza da bagno...mentre l'acqua mi accarezzava la pelle, immaginavo "al dopocena" ... sarebbe stato sicuramente indimenticabile.....indosso l'accappatoio e ritorno in camera...mi porge il drink che mi aveva preparato e mi bacia dolcemente sulle labbra.... "vestiti non vorrei ti prendessi un malanno" ma era chiaro che non vedeva l'ora che aprissi il pacchetto ...così senza rispondergli..presi il regalo dal comodino e lo apriì...inizialmente non riusciì a capire bene di cosa si trattasse..ma avevo intuito si trattasse di un "giochino" erotico.....__" accidenti, vuoi davvero che ..ehm..tesoro, ma...oh mio Dio!" ....___"non era una delle tue fantasie?"...__"certo, ma...non avrei mai pensato di indossarle ad un meeting...."___ "no eh!?, beh...io so pure che non ami le cose "preparate"...ma se la cosa ti scoccia, vorrà dire che le indosserai,quando lo riterrai opportuno"...
_-----sapeva che dicendomi cosi, mi sarei sentita provocata..mi conosce e sa che, una parte di me è molto più trasgressiva e coraggiosa di quanto io stessa riesca ad ammettere.
così, mi alzo dalla sedia, e mi libero dell'accappatoio... dicendogli con fare malizioso e sensuale..." va bene, le indosso!!!..ma..non deludermi"
_---- mi arrivò uno schiaffetto sul culo e un morso sul collo, ...scoppiai in una risata provocatoria e iniziai a prepararmi per la serata....
"allora, vado bene così?" ero vestita sexy, ma al contempo " sobria" indossai un "tubino"aderente nero con fascioni bianchi laterali , che vestivano perfettamente le forme,era un "louguette" con un piccolo spacco laterale... e una generosa ma non volgare scollatura. un paio di decolltè nere per completare e.. naturalmente autoreggenti di seta nera con ricami di pizzo... intanto dentro alle mutandine avevo posizionato "il giochino", ...raccolsi i capelli quasi disordinatamente, ma facevano un bell'effetto...infondo, non amo le pettinature perfette.. e a volte, lascio libero sfogo al mio "animo dark" quindi, lasciai che qualche ciocca di capelli ribelli..mi cadesse sul viso e sul collo..... " sei dannatamente eccitante, avrò gli occhi puntati su di te per tutta la serata..e non solo gli occhi..." sorrise malizioso mentre mi invitava ad infilarmi il soprabito...___"sarai magnanimo vero? non abuserai di una povera donna indifesa??" lo sbeffeggiavo divertita..ma era solo un modo per darmi coraggio, sotto, sotto...mi preoccupavo di fare una brutta figura," e se non avessi retto alla situazione, se mi fossi imbarazzata a tal punto da farlo notare???" mille domande ...ma ormai ero lì e non mi sarei tirata indietro e poi era quello che desideravo.
_--- arrivammo in orario e mentre lui si accingeva a parcheggiare, io scesi dall'auto e gli dissi che mi sarei diretta verso l'hotel/ristorante,,(******) sapeva perfettamente anche lui che non era il caso ci vedessero entrare insieme.
entro e nell'atrio, c'erano due colleghe ed un collega ad aspettarmi, ci salutammo e ci dirigemmo verso la sala ricevimento...(come al solito la runione si svolgeva prima del buffet) ..pensai: "Accidenti ho fame e sono anche un tantino nervosetta, sorbirmi questo discorso inutile, mi farà svenire" ma non potevo defilarmela..,,così, mi trovai un posto comodo e che avesse una visuale quasi completa della immensa sala...mentre mi guardavo intorno,,..lo vidi entrare , il suo stile è inconfodibile..lo riconoscerei in mezzo ad un milione di persone...mi chiesi: "chissà cosa si inveterà adesso??" si diresse con nonchalance verso di me e le mie colleghe e si presentò, dicendoci di appartenere ad una delle filiali e che voleva quasi andarsene...ma era stato rapito dagli occhi di una bellissima donna e che non se ne sarebbe andato, se prima non avrebbe scambiato quattro chiacchiere con lei...alchè una delle mie colleghe ("la più civetta") chiese: "ah si? e chi sarebbe la fortunata?"____
" non credo che sia lei la fortunata, ma io ad aver incrociato il suo sguardo"
_---- in concomitanza alla sua "recita" venni distratta da un collega, che mi chiedeva di seguirlo, per alcuni appunti importanti...ma prima di allontanarmi, rassicurai "lui", guardandolo dritto negli occhi.. mi fece un cenno con il capo e a quel punto... mi allontanai... dalla parte opposta della sala .....mi squillò il cellulare (era lui) "da questo momento non mi vedrai..ma "mi sentirai" "------___ chiuse ed io rimasi un attimo ditubante, ma non mi preoccupai più di tanto---faceva parte del gioco e volevo vivermelo fino infondo.
presi gli appunti di cui mi parlò il mio collega e andai a sedermi ad un tavolino, dove c'erano altri miei colleghi/e.
tutti in silenzio, ascoltavamo e di tanto in tanto commentavamo quasi annoiati, non vedevamo l'ora finisse....
Ad un certo punto, "sento" una vibrazione tra le cosce e senza che me ne resi conto , sobalzai dalla sedia..anche perchè avevo le gambe accavallate e quella sensazione senza avvertimento..fu come un fulmine a cel sereno...nessuno di loro si accorse..((per fortuna))... e anche gli altri partecipanti,.. sembrava non se ne fossero accorti..così mi ricomposi e mi guardai intorno, con la speranza di poter capire dove cavolo si fosse "nascosto", ma niente! evidentemente lui poteva vedermi, ma si assicurò che io non potessi vedere lui.
Dopo pochi secondi, mi arrivò un altra "scossetta" e questa volta fù veramente intensa, tanto che, "li sotto" iniziava a pulsarmi , era eccitante da morire, sapere che lui stesse comandando i miei sensi,...cercavo invano di rimanere "sobria" , ma mi chiedevo, fino a quanto avrei resistito.......i colleghi parlavano fra loro.., ma... non capiì una sola sillaba di ciò che dicevano...ormai ero completamente nelle sue mani: corpo, mente e anima...sentivo le mutandine bagnarsi e il cuore mi andava a mille, il respiro si faceva sempre più corto, le gambe mi tremavano e la testa mi girava...ero in mezzo a non so quante persona, ma, la sala mi sembrava deserta..eravamo solo io e lui...avrei voluto alzarmi, ma rimasi seduta e nervosamente, accavallavo le gambe, una goccia di sudore, mi scese lungo il collo, la salivazione a zero e non so come riusciì a non toccarmi in mezzo alle gambe, ma la tentazione era forte .
Mi risquilla il cellulare: " voglio vedere fino a che punto resisterai, immagino quanto la tua figa sia in un mare di umori, ti strapperò le mutandine a morsi e...." (riattaccò).... la sua deliziosa voce, mi rimbombava nella mente....
Non so cosa feci, ma ricordo che una delle colleghe, mi chiese se fosse tutto ok...evidentemente non riusciì a nascondere il mio imbarazzo, ma le feci un cenno con la testa per rassicurarla che era tutto apposto.
Altrochè, avevo la figa praticamente bollente e me la stavo "torturando" a furia di stringermela e spiaccicarla contro la sedia... ("che invezione sti cinesi") ( dissi tra me e me)....
Ormai il meeting era quasi alla fine, mancavano pochi minuti ed io pensavo già a come defilarmela per andare a ricompormi...dovevo inventarmi qualcosa, così, mi alzai lentamente con una scusa ..e mi avviai verso la toilette, sperando di non trovarla affollata...volevo calmarmi prima di scendere per la cena.
per fortuna erano tutti in sala, e la toilette era libera..ma non riuscìì ad entrarci...perchè venni praticamente afferrata per la vita, da due braccia possenti che mi catapultarono in una specie di sottoscala o magazzino...non so esattamente dove mi trovavo..ma sapevo fosse lui.... mi ritrovai con le spalle al muro a gambe divaricate e lui con la testa fra le mie cosce..."sei fradicia, che porca che sei.. ti mangio !!!"
intanto mi strappò con i denti le mutandine (come aveva accennato) ....poi mi sollevò una gamba....si aprì la patta e tirò fuori "l'arnese" era enorme e durissimo...__" è cosi che ho sempre immaginato di scoparti, in piedi, è così che ti voglio, aperta e vogliosa" non vedevo l'ora me lo infilasse dentro,___ " a chi aspetti, stò morendo dalla voglia" detto fatto...con un colpo me lo ritrovo dentro, che mi pompava come un forsennato...e visto i "violenti" colpi, dalla scollatura mi fuoriesce un seno, avevo i capezzoli turgidi, sembrava volessero scoppiare...gli strusciavano in faccia ad ogni colpo...non perse tempo che me lo ritrovai a succhiarmeli e a mordermeli avidamente...intanto la scopata si faceva sempre più audace e ad ogni colpo perdevo letteralmente il senso dell'orientamento...."sentivo" "quell'asta" entrarmi ed uscire dalla figa e che mi strusciava contro le pareti della medesima.... (era piena di "lui")..che sensazione.... indimenticabile!!!.
Gridai tutta la mia goduria, inondandogli quella meravigliosa "asta" del mio "miele"__
..ansimante e dolorante lo estrassi dalla vagina e mi inginocchiai davanti a lui..quel cazzo enorme e duro.."pieno di me" sembrava mi implorasse....__"succhiami, scappellami, leccami tutto" _-iniziai dalle palle ..percorrendo tutta "l'asta"..da sotto fin sopra "la cappella", dove mi soffermai a succhiargliela per bene, mentre lo "segavo" con una mano e lo pompavo , lui me lo affondava fin dentro la gola, tenendomi per i capelli---__" che tro...che sei...stò per venirti direttamente in gola"
quello schizzo violento ,mi procurò un ricurgito che gli rigettai sulla pulsante verga, per poi risucchiarmelo,.. non volevo sprecare neanche una goccia ... volevo ricordarmi il suo sapore il più allungo possibile... __ .
_---eravamo in uno stato che potete immaginare,... così ci accertammo che non ci vedesse nessuno e ci dirigemmo verso le rispettive toilette per darci una sistemata.
_---solo che questa volta la toilette delle donne era piena zeppa..e manco a farlo apposta, mi trovai faccia a faccia con "la collega civetta"
_---"accidenti come sei conciata---! non avevo dubbi fosse un toro da monta il tuo spasimante..." mi diede una pacca sulla spalla e mi strizzò l'occhio.. come segno di complicità. __"ricomponiti e vieni di là, troverò io una scusante" mi sorrise e s'incamminò verso il ristorante.
pensai: "meno male và..almeno una collega non invidiosa e pronta a tenermi il gioco"_--- mi ricomposi alla meglio e mi diressi verso la sala del ristorante, avevo fame e mi sentivo anche un tantino stanca, vidi "la civetta/complice" che mi faceva segno con la mano..così mi diressi verso di lei..era seduta al tavolino e mi aveva anche già preparato delle porzioni di ottimo cibo...la ringraziai.. e ..stavo per iniziare a gustarmi un supplì..quando mi squillò di nuovo il cellulare.:
" sei stata meravigliosa..ma sappi che il "dopocena" deve ancora iniziare"__________
__Ero semplicemente avvolta in un vortice di passione senza fine, e la cosa non mi dispiaceva affatto._________________
Ma questa è un altra storia che magari vi racconterò....
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11 years ago
Vulcanica1Napoletana,
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Book fotografico a venezia
..venezia..estate sto girando da un po' tra i campielli cercando un indirizzo, a Venezia è difficile orientarsi, ci si perde facilmente. Sono un po' stanca e sudata, le calze autoreggenti mi sono calate un po' e non posso sistemarle, non ho le mutandine...il sudore mi bagna l'interno delle cosce...Finalmente all'ultima curva , prima di un ponte, sulla destra ecco il sottoportego...il numero civico è giusto, suono all'interno 3. IL portoncino si apre...nessuno mi ha risposto al citofono, io salgo, le istruzioni sono state chiare, dovrò eseguire quello che m i viene ordinato, non chiedere nulla.
Salgo una rampa, poi un'altra, trovo una porta rossa con il numero 3.. è socchiusa. Apro lentamente ed entro. L'appartamento sembra deserto e buio. la porta d'ingresso si chiude con uno scatto che mi fa sussultare. Avanzo attraverso uno stretto corridoio e vedo una luce filtrare da sotto una porta. Entro e mi trovo in una grande stanza dal soffitto a cassettoni, il pavimento in marmo veneziano, gli scuri accostati dai quali filtra la intensa luce del pomeriggio creando un forte chiaroscuro.
In fondo alla stanza c'è un grande specchio, alla mia destra un tavolino con una maschera veneziana azzurra, blu e nera, con ricami in oro, vicino un biglietto "indossala" c'è scritto. Io mi metto la maschera e la fisso bene con tre lacci poi mi dirigo verso lo specchio, immaginando che dietro lo specchio ci sia il fotografo che deve creare un book su di me e che mi ha impartito le istruzioni.
Non devo parlare, quindi attendo in piedi davanti allo specchio. Mi rigiro ammirandomi nella grande superficie che riflette la mia figura, i minuti passano.
Non so cosa fare, allora decido di spogliarmi, il book deve essere sexy mi è stato detto, perciò mi tolgo la gonna e la camicetta, rimango con il reggiseno bianco , le calze autoreggenti nere..in equilibrio sui miei tacchi dodici.
Con la maschera non vedo quasi nulla, e questo mi fa sentire eccitata. Ad un tratto sento una porta aprirsi alle mie spalle: " rimani ferma così" mi ordina una voce femminile; io mi immobilizzo, la sento avvicinarsi ...e all'improvviso un drappo mi oscura completamente la vista. Mi sta bendando con una sciarpa, non vedo più nulla , sento solo il suo profumo, molto intenso, mi sembra The One..sento su di me le sue mani, comincia a massaggiarmi con olio che è fresco e gradevole sulla pelle. Parte dalle spalle e arriva subito al seno indugiando sui capezzoli che strizza lentamente, sento le sue unghie....sono già molto eccitata..Lei passa quindi a massaggiarmi il culo con movimenti rotondi, io istintivamente mi inarco leggermente e vengo colpita da una forte sculacciata che mi strappa un piccolo urlo di dolore e sorpresa " ferma e zitta" mi dice lei. Mi immobilizzo e lei continua a oliarmi, mi apre un po' le gambe, mi accarezza bene anche il clitoride, io sono tutta bagnata, lo sento...ritorna a pizzicarmi i capezzoli e poi mi applica qualcosa sui capezzoli, una piccola morsa che mi da' una sensazione di piacere intenso, sento una catenella fredda che scorre sulla mia pancia e due piccole pinze vengono applicate alle grandi labbra.. poi la sento armeggiare con la catenella, e mi rendo conto che la sta regolando, finchè grandi labbra e capezzoli non sono collegati, ogni mio più piccolo movimento mi provoca piacevoli sensazioni in entrambi i lati, perciò mi muovo leggermente cambiando posizione sui tacchi, e questo mi costa un'altra sculacciata .... più forte di prima..mi mordo le labbra per non urlare..
Sento rumore alle mie spalle, qualcuno sta spostando qualcosa di pesante, sento uno scatto e un calore dietro di me, e capisco che è stata accesa una luce molto forte...questo mi fa sentire smarrita, non so chi ci sia nella stanza e io sono così esposta.. sento passi dietro di me...e due mani che questa volta sono grandi, un odore intenso di maschio..
Le mani sono leggermente sudate, mi prende per le spalle e mi gira verso la luce..il calore adesso lo sento sui seni e sulla pancia, lui mi fa raddrizzare le spalle, portandomi le mani dietro la schiena e legandomele con una corda un po' ruvida, che mi costringe a stare stare immobile perchè mi fa male,. Con questo movimento delle braccia i miei seni sono portati in alto.. tirano la catenella, sento un forte piacere ai capezzoli e alle grandi labbra; lui mi mette una mano tra le cosce facendomele divaricare leggermente, poi si allontana, sento gli scatti della macchina fotografica, davanti a me e poi dietro , ci sono più persone che fotografano..io sono immobile , eccitatissima ..spaventata..
Sento che qualcuno si avvicina alla mia destra. Il profumo mi dice che è lei , la donna dell'olio...comincia a baciarmi, la sua lingua è nelle mia bocca, le sue mani mi strizzano forte le tette, sento i suoi capezzoli duri contro la mia pancia, che si strusciano mentre lei scende giù...sento che mi apre di più , mi divarica le grandi labbra tirando le catenelle e comincia a darmi piccoli colpi con la lingua e io mi sento sciogliere in un intenso piacere. Intanto gli scatti delle macchine fotografiche sembrano impazziti intorno a noi. Io mi muovo leggermente per consentirle di mettermi la lingua più in profondità , ma sento un sibilo e subito un vivo dolore al gluteo sinistro, sono stata frustata...mi immobilizzo...sento un movimento alle mie spalla, l'odore di lui , le sue mani sul culo, mi divaricano...il suo dito unto d'olio mi massaggia l'ano e lo penetra.. sento intorno a me gli scatti..continui delle fotografie...ma non me ne importa.. lui mi fa piegare in avanti e io sento che sto perdendo l'equilibrio, ma mi trovo appoggiata a lei che mi sostiene dalle braccia..sento la mia figa che viene allargata completamente....e vengo sbattuta in modo selvaggio...più e più colpi..a ritmo con gli scatti delle foto, con il respiro di lui, di lei davanti a me che mi bacia e mi stimola i capezzoli tirando le catenelle...non riesco a trattenermi, devo godere...la mia figa comincia a vibrare forte... e sento il sibilo della frusta..il dolore...il piacere immenso..orgasmo..un urlo alle mie spalle, mi inonda ...
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3
11 years ago
lara62,
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L'avvocato
...è tardi devo essere al lavoro per le 14 , l'ora di pranzo è volata, ma devo passare dall'avvocato E. per conto dell'agenzia viaggi, devo portargli i biglietti del suo volo di stasera.
Arrivo trafelata nello studio, non ero mai stata in questo quartiere perciò ci ho messo più del previsto. Entro di corsa pensando di non trovare più nessuno, sono le 13.10, c'è la segretaria "sono dell'agenzia" le dico , e lei " era ora, l'avvocato ha pochissimo tempo, sbrigati" poi si gira e mi annuncia all'interfono dicendo "c'è quella dell'agenzia".Mi stupisco per la confidenza ed entro nello studio.
L'avvocato è seduto alla scrivania, è un uomo ancora giovane e massiccio " era ora" mi fa , poi mi lancia uno sguardo di apprezzamento, uno sguardo che spoglia... oggi sono messa bene, tacchi alti, calze nere, gonna a tubo nera e camicetta bianca, un filo di perle.."ottimo " mi dice "fai vedere un po'" e io rimango immobile e sbigottita, vedere cosa? mi chiedo.."dai tira fuori le tette, mi pare che ce le hai belle grosse" mi dice. Io sono impietrita dallo stupore. "ma come? la signora dell'agenzia non ti ha detto che ho poco tempo? non ti ha spiegato cosa mi piace? dai preparati, fuori le tette mettiti in ginocchio sul divano". Ora ho capito mi h presa per una tr..dell'agenzia sexy incontri che c'è in zona, un'agenzia che fa incontrare clienti e donne anche normali in cerca di un facile guadagno.
La cosa mi intriga molto, mi sono eccitata al pensiero di essere presa come una tr..perciò mi preparo: slaccio la camicetta e tiro fuori le tette dal reggiseno di pizzo bianco, mi inginocchio sul divano..a quel punto lui è già dietro di me, mi abbassa con una mano il perizoma, con l'altra si slaccia i pantaloni..sento subito il suo cazzo che preme contro la mia fica.. che subito si allarga per accoglierlo...due.. tre..quattro..cinque botte.. e io sono già bagnatissima e comincio a gemere..allora lui mi gira.. mi adagia sul divano con le gambe ben stese in alto e mi divarica con forza..mi mette due dita nella fica e le bagna abbondantemente andando su e giù...poi me le infila nel culo per lubrificarmi..mi piega ancora di più, ora ho il culo in alto offerto..aperto...e lui me lo infila..prima piano . poi con colpi lenti e decisi, mi prende..deciso... la sua cappella è tutta dentro, non spinge di più perchè il suo cazzo è troppo grosso non entra...intanto...mentre con una mano mi tormenta il clitoride, con l'altra mi strizza una tetta. Io sto per scoppiare...dolore e piacere si fondono insieme...vorrei urlare, lui mi guarda....e mi mette una mano sulla bocca...mentre continua a pompare...ad un certo punto capisce che io non ce la faccio più e allora decide di premiarmi per la mia sottomissione, me lo infila a fondo nella figa, io sento onde di piacere sempre più forti che salgono nella mia pancia, un fuoco di piacere che mi arriva al cervello...allora lui esce e questa volta me lo infila tutto nel culo, fino in fondo...io urlo ..insieme a lui... che mi inonda....Rimaniamo intontiti dal piacere...poi ci alziamo e lui va verso la scrivania prende i soldi , me li porge, io gli dico" sono io in debito...comunque ecco i biglietti del suo volo, sono venuta da parte dell'agenzia...viaggi" lascio i soldi sulla scrivania, finisco di sistemarmi ed esco.. lasciando alle mie spalle un uomo stupefatto...
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11 years ago
lara62,
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Il risveglio
Il sole si alza nel cielo illuminando lo splendido paesaggio che circonda quella stanza, i suoi raggi filtrano dalle veneziane arrivando sul mio viso e riscaldadomi dolcemente procurandomi un dolce risveglio, apro gli occhi lentamente e vedo te avvolta nel mio abbraccio con quel viso candido e con quei lineamenti così dolci che mi hanno fatto perdere la testa, inizio a fissarti quando i tuoi occhi iniziano a schiudersi e anche tu inizi a focalizzare il mio viso, mi sorridi e poi con i tuoi modi così dolci ti vedo strofinare gli occhi poi le tue braccia si stendono e un sospiro esce dalle tue labbra “ummmm” come per indicare la bella dormita che hai appena fatto, il tuo sorriso mi avvolge ancora insieme al tuo sguardo, non posso fare a meno di non fissare i tuoi occhi verdi cosi profondi e ritrovarmi poi stretto da un abbraccio, mi fissi intensamente poi ancora quello splendido sorriso che sperò mi accompagnerà sempre, mi baci e poi ti rilassi.
Mi alzo spalancando la finestra fuori c’è una giornata limpida con poche nuvole che disegnano il cielo e dalla finestra si vede un panorama strepitoso che non hai visto la sera prima al nostro arrivo, alla vista di ciò ti vedo balzare in piedi e le tue labbra ancora una volta sospirano “wauuuu stupendo sarà proprio un bell week end” . Ci stendiamo nuovamente sul letto e ci baciamo profondamente inizio ad accarezzare i tuoi capelli lunghi poggiati sul tuo corpo arrivano fino al seno che la mia mano raggiunge quando arrivo alle punte, tu indossi una vestaglia da notte quasi trasparente con sotto solo una brasiliana dello stesso colore inizio ad accarezzare i tuoi fianchi e quel seno morbido e vellutato, i miei baci raggiungono il tuo collo e i tuoi capelli setosi adesso sono li che accarezzano il mio viso, sento il tuo profumo che mi inebria creandomi quello stato di ebbrezza ed eccitazione che solo tu riesci a regalarmi.
Continuo ad accarezzare i tuoi seni quando sento la tua mano scendere tra le mie gambe, la passione inizia a travolgerci e dopo poco mi ritrovo dentro di te, sento il calore del tuo corpo e i tuoi respiri sulla mia pelle i nostri baci sono irrefrenabili, assaporo le tue labbra mentre sprofondo sempre di più dentro di te, il ritmo è lento ma la passione è tanta poi iniziamo a rotolare e tu ti ritrovi sopra di me punti le mani sul mio petto e ti metti in ginocchio iniziando la splendida cavalcata, adoro questa posizione perché mi da una visuale del tuo seno strepitosa riesco a guardare il tuo viso e le tue emozioni , vedo sfilarti la vestaglia mi afferri le mani e le porti sul tuo seno che stringo dolcemente, i tuoi occhi si chiudono e inizi a gemere in un attimo sento di venire vederti godere mi manda in estasi, porto le mie mani al tuo viso lo accarezzo e poi infilo il mio dito nella tua bocca sperando di vedertelo succhiare come fosse un altro cazzo, adoro immaginarti mentre lo succhi, vorrei riuscire a sdoppiarmi per poterlo infilare tra le tue labbra mentre continui a saltare su di me, ma vedo che non accetti le mie fantasie ed infastidita stringi il mio dito tra i tuoi denti, arriviamo all’orgasmo mi dai un piccolo schiaffetto e vai via raggiungendo la finestra hai un fisico così perfetto e quei glutei tondi e sodi che non posso smettere di non ammirare i raggi di sole ti accarezzano tutta ed i tuoi capelli lunghi luccicano, la mia voglia di te è ancora tanta così ti raggiungo con una mano afferro i tuoi capelli e l’altra la porto in avanti ad accarezzare il tuo pancino per poi scendere tra le tue gambe ti accarezzo la rosa che hai tra le gambe, le mie labbra scendono ad assaporare il tuo collo la tua testa si poggia sulla mia spalla ed i tuoi capelli li sento scendere su me il tuo viso si gira verso e me ed un lungo bacio ci riporta in paradiso, ti spingo in avanti e inizio a penetrarti fortemente vedendo il tuo seno ballonzolare sotto i miei colpi mentre tu ti gusti il panorama oltre al piacere inizi a gemere e arriviamo ad un secondo orgasmo ci baciamo e poi ti vedo entrare in doccia mentre mi dici Buon Giorno Amore………………………………………………………….Continua
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11 years ago
white3knight, 28
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Sogno di un pomeriggio di luglio
Era un caldo pomeriggio di luglio quando ci incontrammo per l'ennesima volta, sempre al solito posto, e la cosa più bella è che era sempre come la prima volta quando ci incontravamo io e lui, il cuore che batte all'impazzata, lui già eccitato al pensiero di incontrarmi, io bagnatissima.. ci abbracciammo forte perchè solo noi sapevamo quanto ci eravamo mancati e iniziammo a baciarci con passione, come se fosse l'ultimo bacio che potevamo darci prima di salutarci per sempre..perchè tra di noi un per sempre non esiste, non è mai esistito..
lo prendo per mano e lo porto al piano superiore, gli sbottono piano la camicia e inizio ad accarezzargli gli spledidi muscoli che ha e che guizzano sotto il mio tocco..e lui sa che mi piace.. inizio a baciarli, scendo giù fino all'ombelico e pian piano gli slaccio la cintura dei pantaloni e mi accorgo che a causa della sua erezione tutto sta per scoppiare..lui senza più pazienza mi spinge e mi fa cadere morbidamente sul letto e mi guarda come mi ha guardata sin dal primo incontro, con passione, come se mi divorasse con gli occhi..adora vedermi vestita così, autoreggenti nere, canottina di pizzo, senza mutandine..adora la mia pelle,mi ha sempre detto che è straordinariamente morbida e adora quello che la mia lingua riesce a trasmettergli, perciò finisce di spogliarsi e resta nudo in piedi di fronte a me..e lo fa apposta perchè sa benissimo che non resisto a quello splendido panorama e gli piace vedermi fremere così, nell'attesa che mi raggiunga.. si avvicina, si stende su di me senza penetrarmi ed inizia a baciare dolcemente la mia pancia, salendo su fino al seno, al collo, la bocca per poi ridiscendere giù giù giù leccando e stimolandomi solo come lui riesce a fare..non resisto più gli prendo la testa lo guardo negli occhi e lo supplico di entrare dentro di me per placare quella sensazione straziante che sento, e lui scivola dentro e inizia a muoversi piano, mi guarda negli occhi e mi dice quanto mi ama anche se so che poi tutto andrà diversamente..ma in quel momento non ci voglio pensare, penso solo che lui è qui con me ORA e che nessuno è mai riuscito a farmi sentire come mi fa sentire lui.. è come se ci fosse una connessione mentale prima che fisica, basta guardarci negli occhi..
quel caldo pomeriggio è stato stupendo come già sapevamo, intenso e così forte che dopo non mi sarebbe importato se fossi morta, se fossi tornata a casa o se fossi rimasta lì per sempre
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11 years ago
admin, 75
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L'idraulico
anche questa è una storia vera accaduta circa 4 anni fa.
era luglio, un caldo bestiale, mi faccio una doccia per rinfrescarmi un po. erano le 10 di mattina, appena alzato ed ero tutto appiccicaticcio. entro in doccia, apro l'acqua e mi butto sotto stavo x godermi la mia doccia quando dai rubinetti inizia a uscire l'acqua a spruzzi dalle guarnizioni. chiudo tutto ma la perdita rimane anche se in minore quantita. eroo incazzato nero. la giornata cominciava bene. mi preoccupavo visto che eravamo a luglio, come avrei fatto a trovare un idraulico. provai a telefonare ad alcuni, ma come prevedevo tutti dicevano che nn gli era possibile venire. dove abito, mi era venuto in mente, che nel mio palazzo a fianco ci stava uno che lo faceva come secondo lavoro. avevo avuto occasione di parlargli qualche volta, e mi sembrava anche una brava persona. stava anche in un sito di incontri, con la sua foto e penso che anche lui avesse visto anche me.
nn indugia più, mi misi un pai di pantaloncini e una maglietta ed andai a provare a citofonargli. era in casa. al citofono gli dissi che stavo inguaiato e che solo lui poteva salvarmi. gli dissi anche che l'avrei ricompensato x il disturbo.
mi disse che il tempo di prendere gli attrezzi sarebbe salito da me. lo ringraziai x la sua gentilezza.
lui era un uomo sui 45 anni un po di pancia ma nell'insieme era gradevole.
suono alla porta e gli che era in bagno il guasto. aveva dei pantaloncini anche lui e una maglietta. mentre si apprestava a iniziare il lavoro, gli chiesi se voleva un caffè. lui rispose di si e cosi andai a farglielo.
mentre lavorava iniziammo a parlare. si parlava un po di tutto e si ando anche sul sesso. vedevo che era molto interessato all'argomento.
poi, dissi che l'avevo visto su quel sito di incontri.
" si e vero ci sono, ma di incontri se ne fanno pochi" disse
" vero. anche io nn ne ho fatti molti, ci sono invece tanti bsx che contattano."dissi io
poi parlammo di fica e di uomini che vanno con uomini. io cominciavo a eccitarmi. vidi che anche il suo pacco si era leggermente gonfiato.
fini il lavoro era tutto sudato fracido. mi disse che nn voleva niente, che ero un amico e che gli aveva fatto piacere aiutarmi.
allora visto che era tutto sudato azzardai.
" senti, x sdebitarmi xrche nn ti fai una doccia cosi ti rinfreschi un po"
" davvero nn ti scoccia?"
"ma figurati, e il minimo che posso fare"
stava x spogliarsi e io stavo x uscire dal bagno quando disse.
" puoi restare se ti va cosi possiamo continuare il discorso-"
mi sedetti sul water e lui inizio a spogliarsi. guardai il suo cazzo era semi duro. inizio a lavarsi e la mano andava a toccarsi il cazzo. lo faceva apposta. parlavamo e io a guardarlo. era duro e grosso lo accarezzava poi mi disse " ti piace anche a te il cazzo"
" mmmmm che bello h voglia di toccarlo" dissi eccitato
usci dalla doccia si asciugo e lo avvicino alla mia bocca. ormai ero in calore. lo toccavo lo stringevo lo menavo piano e intanto accarezzavo i coglioni.
" succhialo puttana"
mmmm nn me lo feci ripetere.
aprri la bocca e gli feci un pompino stupendo. lui godeva e mi dava della zoccola mentre godeva.
poi andammo sul letto. eravamo nudi anche lui disse che voleva il mio cazzo. facemmo un 69 le nostre bocche succhiavano eravamo due puttane che volevano solo goderepoi mi volle a pancia in giu. mi lecco il culo sentivo la sua lingua che voleva entrare dentro. io stavo impazzendo di piacere.
"adesso ti spacco il culo troietta voglio sentirti che godi come una vacca"
gli dissi che nn l'avevo mai fatto, che doveva fare piano. ma lui ormai era partito sentivo la sua cappella sul buchetto la strofinava. il porco ci sapeva fare, fece uscire un po di liquido che funzionava da lubrificante ed entro. io sentii un male cane lavevo dentro.gli dissi di fermarsi un attimo. mipiaceva, il dolore stava sparendo e comincio a fottermi.
" prendilo goditelo puttana. "
"siiiiiiiiiiiiiiii continua nn fernmartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sbattimi."
mi inculava e mi toccava il cazzo . sentiii che stava x sborrare.
" siiiiii prendilo puttanaaaaaaaaaaaaaaaaaa godoooooooooooooooooooooooooooo troiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa"
sentii il calore dentro di me e comincia a sborrare anche io. lo menava forte e mi fotteva"
" siiiii godo godoooooo oddio che troia che sonooooooooooo menalo nnn fermartiiiiiiiiiiiiiiiii sborrroooooooooooooooo"
godemmo come 2 maiali. eravamo sudati fradici ma avevo goduto come nn mai.
ci facemmo la doccia mi disse che era stato stupendo fottermi e che avevo un culo tutto da godere.
se ne ando e io ringraziai il rubinetto di essersi rotto.
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11 years ago
admin, 75
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Vestitino d'agosto
Aveva 34 anni a quei tempi,era morbida e formosa ma la sua pelle era tonica,soda e liscia ma non troppo al tatto.
Le gambe erano lunghe e muscolose,quei muscoli da lavoro,non da palestra o cose simili,quindi polpacci ben delineati,caviglie fini e degli splendidi piedi a pianta larga che mi facevano impazzire...
Quel giorno era estate e stava pulendo casa.
infradito,elastico per i capelli,un costumino da bagno striminzito e sopra un vestitino intero attillatissimo e colorato stile arcobaleno,quindi colori vividi e luccicanti.
La seguivo in casa in ogni stanza e la guardavo,mi eccitava da morire vederla sudare,guardare i muscoli delle gambe che si contraevano ogni volta che si abbassava a raccogliere qualcosa,il seno non troppo abbondante che pareva voler uscire dalla scollatura,e il culo che ad ogni movimento e per il sudore pareva sempre più un tutt'uno con il vestito.
Trasudava sesso...sapeva che la guardavo,che spiavo ogni movimento,che curavo ogni muscolo,ma faceva finta di niente.
Il suo bello era questo,era zoccola all'infinito,non faceva nulla per nasconderlo,aveva mille voglie e desideri,come di essere presa da un momento all'altro,o essere immobilizzata con forza ed essere scopata come una troia,ma non lo dava a vedere,teneva i suoi desideri per se e lasciava parlare solo il suo corpo e i suoi atteggiamenti.
Doveva ritirare i panni da stendere dalla lavatrice,lo sapevo,mancava solo quello,così interruppi il lavoro che stavo facendo come diversivo e mi sedetti sul pavimento in bagno a fumare una sigaretta.
la lavatrice era esattamente di fronte a me,lei è arrivata,ha fatto finta di non vedermi quasi e abbassandosi ha iniziato a levare i panni dal cestello.
avevo il suo bellissimo culo quasi attaccato alla mia faccia e con le mani potevo quasi sfiorarle le gambe,e in quel momento decisi che era tempo,e lo feci.
con una mano continuavo a fumare,mentre con l'altra afferrai delicatamente la caviglia,accarezzai il piede con forza per poi con delicatezza cominciare a salire.
il polpaccio era stupendo,sudato,leggermente freddo a causa dell'aria corrente che le asciugava la pelle,mi ci soffermai a lungo,sul ginocchio e sulla gamba,mentre lei continuava a fare il suo lavoro.
smisi di fumare con la mano che ora era libera cominciai a far salire il vestito sopra il culo,le presi con entrambe il costume da bagno e glielo sfilai velocemente ma con tatto,in quel momento si fermò.
gli allargai le natiche con forza e cominciai a baciarla,erano baci invasivi e profondi e se non ricordo male cominciai anche a stuzzicarle l'ano con la lingua.
amava farsi leccare il buco del culo in quel modo,la faceva sentire ancora più troia ma sapevo che non le bastava,quindi presi con una mano ad accarezzarle la gamba e il polpaccio e con l'altra a massaggiarle la figa,che solo in
quel momento mi resi conto fosse letteralmente fradicia.
quando ormai il gioco aveva preso il ritmo,feci scorrere l'altra mano dalla gamba a salire e dopo qualche accenno le feci scivolare il pollice nel culo,fino in fondo e senza interruzione.
le feci allargare le gambe in modo che potessi arrivare alla figa con la lingua ed iniziai a leccare con forza,la aprivo e mi infilavo con la punta fino sul clitoride,la facevo scorrere verso il basso e tentavo di penetrarla con la lingua,intanto continuavo a scoparla nel culo ormai non più con il pollice ma con due o tre dita insistentemente.
ora godeva come una troia!!si bagnava come un lago e io non me ne facevo mancare nemmeno una goccia.
sapevo che quando il buco del culo faceva a meno della sua presa era perchè era venuta,e così accadde,sentii il muscolo rilassarsi e le le dita sentirsi a loro agio nell'ano,con le mani cercava di staccare la mia testa dalle cosce e sentivo che era il momento di smettere...era il momento di fare sul serio.
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11 years ago
brucaliffo79,
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Last visit: 11 years ago
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Ho immaginato..pensando a te
mi sono masturbata pensando a te...immaginando..di essere al centro della camera...indosso solo un paio di autoreggenti ed un reggiseno lilla..tu sei seduto su una poltrona dietro di me, tieni in mano un grosso vibratore nero...mi volto e ti guardo negli occhi.. mi ordini di abbassare lo sguardo, di voltarmi e di piegarmi in avanti...ubbidisco remissiva, mostrandoti la mia splendida figa...ti alzi e cominci a sfiorarmi con il grosso fallo...spingo all' indietro i fianchi per impalarmi...tu lo ritrai di scatto e mi dai una forte sculacciata per la mia impudenza...ti chiedo scusa.."......brava.. mi dici e mi lasci così... implorante di essere toccata...accarezzata...penetrata...e mi giri intorno sfiorandomi con un dito...mi prendi le mani..me le leghi dietro la schiena...e mi bendi con una sciarpa di seta rossa e mi ordini di stare zitta...ti pieghi dietro di me...e cominci a baciarmi e a leccarmi con foga...la tua lingua fa su e giù...giù e su...fino ad arrivare al clitoride...che succhi con forza...quando non resisto più al piacere ti fermi e mi lasci lì...io spingo la figa verso la tua faccia e questo mi costa un' altra sculacciata...stavolta dico subito "scusami sono stata cattiva"...quindi decidi di premiarmi...mi infili nella fica il vibratore senza preavviso facendomi gridare di piacere...ti tiri fuori il cazzo dai pantaloni e cominci a strusciarmelo sulla faccia...cerco di prenderlo in bocca...ma con le mani legate non ci riesco...fino a quando me lo ficchi dentro con forza....te lo succhio fino a farti venire ...mentre il vibratore è ancora nella mia fica...ti rivolgo la parola senza permesso...e decidi di punirmi per questa mancanza di rispetto...mi giri intorno e mi sfili il vibratore dalla fica per infilarmelo nel culo dolcemente ma con decisione...mi strappi un grido metà dolore e metà piacere...questo te lo fa ridiventare immediatamente duro, così me lo infili nella fica e cominci a muovere cazzo e vibratore allo stesso ritmo...veniamo nello stesso momento...mi sleghi le mani e vai via lasciandomi ansante e soddisfatta..
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11 years ago
lara62,
31
Last visit: 11 years ago
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Lingerie
Stasera devo essere speciale…ho un incontro, un primo incontro con un lui affascinante e misterioso, che mi intriga da morire. Ho deciso di prepararmi per ogni eventualità, non mi nascondo che lo voglio. Per questo decido di acquistare qualcosa di “speciale” voglio della biancheria che lo metta subito ai miei piedi.
E’ tardi , tra poco chiuderanno i negozi e non conosco questa città. Cerco sullo smart phone dove siano i negozi di intimo e fortunatamente ce n’è uno a pochi minuti di strada. Il negozio è in centro, molto accogliente, le commesse sono affascinanti e riservate, tutte molto giovani. La titolare è una bella donna molto sexy, sui 50, quando entro sta spiegando come sistemare la vetrina ad una giovane aiutante.
Mi guardo attorno cercando quello che fa al caso mio quando sento una presenza alle mie spalle, è lei , la titolare, che mi guarda maliziosamente. ”posso aiutare” mi chiede e mi sorride. “sono un po’ spiazzata da tutte questa belle cose” rispondo” davvero è difficile scegliere. “ ma la posso aiutare volentieri” mi fa lei “mi dica innanzitutto quale uso ne deve fare” calcando il tono e il sorriso sulla parola: uso. Io arrossisco e abbasso gli occhi dicendo “ un primo appuntamento importante, con un uomo raffinato” Lei sorride e mi dice di accomodarmi nel camerino, mi porterà alcune cose che fanno al caso mio, tra le quali scegliere.
Il camerino è spazioso e ben illuminato con pareti a specchio su tutti i lati, uno sgabello piuttosto alto in un angolo. Mentre mi spoglio gli specchi mi rimandano l’immagine del mio corpo, ancora tonico con la pelle elastica, i miei seni grandi ondeggiano quando mi chino. Sto osservando con attenzione il mio culo rotondo quando Lei entra con la Lingerie in mano “ uno spettacolo assai gradevole” mi dice sorridendo” provi per primo questo” e mi porge un impalpabile completino di raso e pizzo bianco, di minuscole dimensioni “ lo provi così possiamo capire meglio la taglia” mi dice la signora vedendo il mio sguardo perplesso per le ridotte dimensioni delle mutandine. Mi piego per infilarle e noto che non solo la signora non esce dal camerino, ma anzi indugia con lo sguardo sulle mie parti intime e poi sul seno, che morbidamente segue i miei movimenti sobbalzando. Io sono rossa di vergogna, ma eccitata. Decido di stare al gioco, penso che probabilmente in questi negozi raffinati sia usuale comportarsi così e non voglio fare la figura della “campagnola” Tiro su il minuscolo tanga bianco, la parte posteriore si insinua tra i miei glutei che rimangono completamente esposti, è una sensazione inebriante; mi allaccio quindi il minuscolo reggiseno a balconcino, sostenute dal quale, come per magia, le mie tette vincono la forza di gravità. Allora la signora fa una cosa che non avevo previsto, viene alle mie spalle e mi accomoda meglio il tanga sui fianchi indugiando come in una carezza, poi mi accarezza le tette, toccando i capezzoli che si induriscono immediatamente e si notano come due piccole protuberanze che tentano di uscire dal reggiseno a balconcino “ così va meglio mi dice. Io sono paonazza ed eccitatissima, mi sento bagnata e sono in imbarazzo, sto sporcando la lingerie…La sua mano con le lunghe unghie rosse spicca sulla mia pelle bianca, nello specchio la vedo scivolare in basso tra le mie cosce che si aprono spontaneamente al suo tocco, “ devo farle provare qualche altra cosa” mi dice “ non si preoccupi” e porta la mano bagnata dei mie umori alle labbra, e poi si succhia le dita. Esce dal camerino e mi lascia lì umida, calda, vogliosa, imbarazzata.
Io mi tolgo il tanga fradicio e il reggiseno , resto nuda, il mio rossore è evidente su tutto il corpo, i capezzoli sono rossi e duri, la mia mano corre da sola tra le mie gambe. In quel momento Lei entra con un completino di cuoio in mano, guarda la mia mano tra le mie gambe e ..” ma qui stiamo facendo le bambine cattive” dice con aria severa; io nuda, esposta al suo sguardo, abbasso gli occhi a terra e non oso rispondere “ infilati subito questi “ mi ordina. Quello che mi porge è un completino fatto di stringhe di cuoio sottili. Le mutandine sono un tanga con laccetti dietro e sui fianchi, appena l’ho tirato su la signora si avvicina e comincia a legare i laccetti molto stretti, affondano nella mia carne. Io lascio fare e infilo il reggiseno, i laccetti lasciano uscire i capezzoli, anche questo viene stretto forte dalla signora. Poi torna a lavorare sul pezzo inferiore, sento la cordicella posteriore che mi divarica aprendo bene sia il culo che la mia fighetta gonfia e grondante di umori. “ molto bene” dice lei “ora siedi sullo sgabello, e non ti muovere” Io mi siedo con difficoltà sullo sgabello che è piuttosto alto e per stare in equilibrio devo appoggiare i piedi sul poggiapiedi che mi costringe a tenere le gambe un po’ aperte “ dammi le mani” mi dice con tono duro e mi prende i polsi legandomeli dietro la schiena, io ubbidisco perché la situazione mi ha preso e ho voglia di essere ai comandi di questa donna così sicura di se’, non so nemmeno io il perché, sono eccitatissima, non so cosa aspettarmi. Mi guardo allo specchio sono nuda e legata, in bilico su uno sgabello, con le cosce lievemente divaricate, offerta…se entrasse qualcuno.. sento movimenti nel negozio, le serrande che si abbassano , i saluti delle commesse che vanno via “stanno chiudendo , meno male” penso, e aspetto che la signora torni a liberarmi. Le luci si spengono, nel negozio e nel camerino, rimango nella penombra, ho paura. Cerco di scendere dallo sgabello ma perdo l’equilibrio, con le mani legate temo di farmi molto male cadendo. E’ tardi.. non riuscirò a prepararmi per il mio incontro speciale.. in che guaio mi sono messa? I minuti passano e io ho freddo, le cordicelle di cuoio iniziano a farmi male, non mi posso muovere. Passano diversi minuti chiamo “signora?”
Ad un tratto sento dei passi , la tenda si scosta ed io mi sento morire , perchè è il mio lui, l'uomo intrigante che volevo conquistare questa sera.."benissimo" dice " come avevo ordinato" si apre i pantaloni , mi apre le gambe e ......non posso descrivere cosa ho provato..
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11 years ago
lara62,
31
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Giorgio & marisa
Stavo gustando un pezzo di coda alla vaccinara, i denti immersi nella carne a rosicchiare l’osso, le dita delle mani, il muso e la bocca imbrattati dal delizioso sughetto, un delirio per le papille gustative, quando Marisa con un sorrisetto malizioso esclamò “ti piace amore?”
“Uhmm... una vera libidine” risposi.
“Sai per me cosa sarebbe una vera libidine?” Riprese.
“Un'aragosta alla catalana?” Tentai.
“No, amore, non è un desiderio riferito alla cucina, ma al sesso.”???? La guardai con sorpresa. Cosa stava farneticando? nel bel mezzo di un pranzo domenicale, con la partita in TV imminente?
“Continua, sentiamo....” ribadii.
“Un bel cazzo nuovo, un cazzo vero da usare con la tua complicità”.
“Ok, perché non due o tre? Visto che ci siamo”. Risposi con ironia, ritenendo che la provocazione avesse un secondo fine.
Probabilmente era il preludio al solito.... mi sento trascurata, non mi ami più come una volta, volevo vedere se eri ancora geloso di me .... classico delle donne dopo qualche anno di matrimonio.
“Perché no. Ma inizierei con uno soltanto, tanto per vedere che effetto fa” replicò, con un po' di imbarazzo, un leggero rossore in volto e lo sguardo elusivo.
Non stava improvvisando uno di quei tortuosi ragionamenti femminili, da cui sai come ci entri e non sai mai come ne esci.
Non eravamo sotto le lenzuola dove ogni fantasia è lecita e circoscritta al momento.
Non capivo. Come mai questa affermazione, così a freddo, mentre eravamo a tavola? Ci fu un minuto o due di silenzio, lei era come in attesa di una mia reazione.
Ero rimasto veramente senza parole e non sapevo se prenderla sul serio e ribaltare la tavola iniziando ad urlare la mia collera per una richiesta così farneticante o stare al gioco per capire dove volesse arrivare realmente. Si, perché con le donne non conta molto quel che dicono, ma quel che non dicono o quello che c'è dietro quel che hanno o non hanno detto.
“Quindi dopo nove anni di matrimonio ed un figlio meraviglioso, tu avresti deciso di tradirmi, così come se nulla fosse, anche con la mia complicità, inoltre ”.
“No, no, cosa hai capito? Se avessi voluto tradirti avrei potuto farlo un milione di volte. No, non intendo tradirti, ti ho soltanto svelato un mio desiderio. Del resto nove anni di matrimonio più due di fidanzamento fanno undici anni di sesso monogamo”.
Io l' ascoltavo tra l'incredulo ed il basito, stava parlando sul serio?
“Di te conosco tutto, sapori, odori, dimensioni reazioni..... tutto ormai seppur piacevole, maledettamente ripetitivo, conosciuto. La nostra frequenza di rapporti va sempre più diminuendo. Non piacerebbe anche a te, immergere il tuo giocattolone in un altro scrigno?”
Eccola pensai, ci siamo, il trappolone sta per scattare, una piccola esitazione da parte mia a negare tale ipotesi e partirebbe la madre di tutte le battaglie matrimoniali.
Immaginavo la sua risposta immediata in caso di sola esitazione. Ecco, ne ero certa, sei stanco di me, desideri un'altra donna, forse già hai un'altra.....
“Certo che no” risposi con fermezza e decisione “Cosa me ne farei di un altra, quando ho la fortuna di avere te?”
Un attimo di silenzio, stavo già pregustando il suo sorriso di ringraziamento e di autocompiacimento quando rispose perentoria “ipocrita, so che ti piacerebbe, come a me piacerebbe essere scopata da un' altro davanti a te che ti masturbi e mi sborri in faccia mentre raggiungo l'orgasmo”.
La sensazione di disorientamento era ormai totale. “Possiamo riparlarne in un altro momento?” Tagliai corto “ sta per iniziare la partita e non vorrei darti risposte di cui poi potrei pentirmi”.
Ero in subbuglio.
Era vero, il sesso lo avevamo sperimentato in tutti i modi, non ci eravamo fatti mancare nulla ed avevamo tratto soddisfazione e piacere dai nostri rapporti, ma ultimamente eravamo un po’ prevedibili ripetitivi e meno passionali.
Ma in un rapporto di coppia può starci un periodo di stanca, cazzo, non vuol dire buttare tutto a mare ed andare a cercare i rimedi altrove.
C'era la partita e non volevo rovinarmi il pomeriggio, quindi mi concentrai sulla mia squadra del cuore e mi isolai davanti lo schermo.
Marisa iniziò a sparecchiare e poi senza una parola sparì dalla mia vista. Forse come sempre durante la partita approfittava per fare un riposino, visto che il week-end nostro figlio era dai nonni in campagna ed io ero occupato davanti alla TV.
Mentre guardavo la partita non riuscivo a togliermi dalla mente lei, mia moglie a pecorina che si faceva sbattere da un altro ed io che le sborravo in faccia. Era una delle tante fantasie che in intimità ci raccontavamo per accrescere la nostra libido, ma erano soltanto fantasie. Ora per lei era diventato un desiderio reale ed in me superato lo shock iniziale quell'immagine suscitava una sottile eccitazione. Forse non avevo ben chiaro il confine tra reale ed immaginario ma il mio arnese non faceva distinzione. Si armava. Quell'immagine reale o fantastica svegliava il mostro.
Era finito il primo tempo e non avevo capito molto della partita, so soltanto che erano ancora 0 a 0 ed il mio uccello era in tiro.
Di Marisa nessuna traccia, mi alzai e con molta cautela mi recai verso la camera da letto, se dormiva non avrei voluto svegliarla.
In effetti si era appisolata ma non so se volutamente o casualmente in una posizione arrapante da morire. Il suo fondo schiena, da premio nobel, era sparato verso la porta d'ingresso in una posizione di fianco e leggermente raccolta, con la veste a metà sedere ed il perizoma appena visibile tra le natiche praticamente nude. Uno spettacolo già visto ma che in quel momento fece imbizzarrire il mio arnese. In silenzio lo presi in mano e senza fiatare cominciai a masturbarlo. Le guardavo le natiche e pensavo ad un cazzo che la penetrava mentre io davanti a lei..... cazzo cosa stavo facendo? Le stavo praticamente dando ragione ma non riuscivo a fermarmi, stavo aumentando la velocità, la mia mano scorreva su e giù sul membro, l'orgasmo era prossimo, nella mente vedevo schizzare il mio uccello nella sua bocca mentre lei godeva come una puttana, siii il cazzo di un altro che gli brutalizzava la vagina, siii... Schizzai in breve tutto il mio piacere nell'altra mano e mi recai rapidamente in bagno per ricompormi. La partita terminò con una bella vittoria della mia squadra ed il buon umore prese il sopravvento.
Avevo appena realizzato mentalmente il desiderio di mia moglie ed avevo goduto come un maiale. Ma lei veramente pensava quello che aveva detto? Si sarebbe fatta scopare, nella realtà, da un altro davanti ai miei occhi? Troppo assurdo per crederci.
Vediamo se avrà il coraggio di tornarci sopra, pensai, io non tornerò sull'argomento. “Giorgio” improvvisamente riapparsa in camera, come fosse sincronizzata con i tre fischi dell'arbitro “se hai sbollito l' arrabbiatura vorrei chiudere l'argomento di prima.
Probabilmente non ti ho trasmesso il messaggio corretto, forse sono stata troppo diretta, ma non volevo assolutamente offenderti o farti intendere che sono stanca di te o che vorrei tradirti”.
Ascoltavo curioso ed in parte rassicurato.
“Quello che volevo dirti in fondo è quello a cui tu, mi hai condotto, lentamente, forse inconsapevolmente, ma in maniera sempre più evidente ed io volevo farti capire di essere in sintonia con te come sempre”.
“Ma cosa stai dicendo? Sarei stato io ad indurti al pensiero di farti scopare da un' altro?” Risposi di nuovo alterato.
“ Ok. Vediamo. Non sei tu, forse, che mi hai fatto fare sesso in tutti i modi possibili? Compresi accessori di varie misure? Che regolarmente una o due volte al mese mi hai coinvolta nella visione di film porno, con donne che nella migliore delle ipotesi sono prese da due o più uomini contemporaneamente? Pensi che non abbia avvertito la tua eccitazione nel vedere le protagoniste al centro di attenzioni multiple, di più uomini o di uomini e donne insieme? Continuò.
“Un momento, ma quelle sono soltanto immagini, fine a se stesse, tanto per colorire delle fantasie astratte, cosa c'entrano con la vita reale?” tentai di replicare.
“A si? E' come se per una vita una persona si mettesse a tavola e gustasse semplicemente un ottimo antipasto, un meraviglioso antipasto e poi regolarmente vedesse in TV pranzi nuziali, dal drink di benvenuto a tre assaggi di primi, secondo contorno..... fino al caffè ed all'ammazza caffè. Non comincerebbe a pensare che oltre agli ottimi antipasti potrebbe gustare qualche altro piatto? Che so', un, secondo, ed un contorno per esempio?”
“L' esempio appunto. Calza, ma è un esempio, qui stiamo parlando di sesso, immagina... amore ti è piaciuto questo cazzo, ne gradisci un altro? Assaggia questo tutto nero e polposo, senti che meraviglia. Ti sembra la stessa cosa?” Replicai con sarcasmo.
“No, così infatti suona male, ma tu giureresti che non ti è mai passato per la mente di mettere il tuo biscotto tra le gambe di Susanna?”
Attimo di gelo lungo la schiena. “Ma cosa c’entra ora Susanna, la tua migliore amica, ma dai” replicai mezzo scocciato.
“Pensi davvero che non mi sia mai accorta di come sbirci il suo seno o guardi con libido il suo fondo schiena?”
“Bene, finalmente al dunque” la interruppi di nuovo “dietro tutto ciò c'è la gelosia!”
“No, no, stavo soltanto evidenziando che anche tu sei incuriosito da altre pietanze”. Riprese con maggior convinzione.
“A, quindi mi ci vedresti a letto che scopo la tua migliore amica” tentai di frenarla.
“Perché no, magari con me e Luca che vi scopiamo accanto” Sorrise maliziosa.
Era incredibile, stavo parlando con mia moglie di sesso promiscuo come fosse un argomento qualunque, ma più parlavamo e più il mio biscotto, come lo aveva definito Marisa, si induriva.
“Vieni qui, dissi, hai trovato un alleato, guarda che cazzo che mi hai fatto venire con questi discorsi. Dai scopami, così a freddo, infilalo dentro, mi sono eccitato davvero” Così dicendo la tirai a me per farla salire sopra a gambe aperte. Non appose resistenza e spostando il perizoma puntò la mia verga nella sua vagina. “Cazzo” esclamai “sei fradicia di umori, sei veramente una porca, hoo senti come scivola, senti che goduria, tutto dentro, dai spingi fino in fondo è, è meraviglioso” Lei in pieno languore
riprese “Sii, siii, ora ci vorrebbe un bel contorno, un bel cazzone da succhiare.
Non piacerebbe anche a te mentre mi scopi vedermi ciucciare un altro cazzo, Amore?”
“Si, maledetta puttana, si mi piacerebbe vorrei sborrarti in bocca mentre Luca ti fotte” Come fosse scattato un timer a quelle parole, un orgasmo violento ci coinvolse all' unisono.
“Cazzo, è stato veramente intenso” balbettai “a volte il condimento può variare radicalmente il gusto di una pietanza” allusi e scoppiai in una grossa risata che coinvolse Marisa.
“Pensa se fosse stato reale”. Ribadì lasciva.
….Luca, il marito di Susanna, il mattino seguente stavo ripensando a quanto successo. Marisa davvero scoperebbe con un altro davanti a me, addirittura con l' uomo della sua migliore amica? Il dubbio diveniva sempre più certezza. Ma sarebbe pronta a farlo, a suo dire, davanti a me mentre scopo Susanna, uno scambio di coppia quindi, ma che porca era divenuta mia moglie? Questa cosa mi aveva messo a soqquadro la mente.
Sempre più mi appariva evidente che Marisa avesse ragione, la spiegazione era tra le mutande, l' eccitazione era costante nel mio cazzo da quando avevamo iniziato quei discorsi. Non veniva messo in gioco il rapporto, i sentimenti, la stima ed il rispetto, era soltanto un voler continuare a pranzare insieme ma con un menù più ampio. Mi ero dato la quadratura psicologica, era come se improvvisamente avessi smesso di mentirmi gettando alle ortiche tutte le inibizioni che bloccavano la mia fantasia erotica.
Amore, sono d'accordo, è giunto il momento di ampliare il menù. Scrissi su di un sms.
Ne sono veramente felice. Fu la risposta.
La sera a letto, ripresi il discorso.
“Davvero Luca e Susanna potrebbero essere le persone adatte per un pranzo allargato?”
“Mi sembrano entrambi gradevoli ”rispose “e predestinati a mio parere, considerati i vostri sguardi incrociati sui glutei miei e di Susanna quando usciamo insieme. Si sente odore di sesso a distanza, basta una piccola scintilla ed... ebbene si, compresi gli sguardi sul tuo pacco e sul tuo meraviglioso fondo schiena da parte di Susanna... ”
“Ma, co, cosa dici, Susanna interessata al mio pacco?”
“Certo, voi uomini siete incredibili, non vi accorgete mai di nulla al di fuori del vostro cono visivo” riprese “sono perfetti perché entrambi attratti da noi”. Concluse.
Mi sentivo completamente in balia di mia moglie, un burattino nelle sue mani, stava facendomi conoscere degli aspetti che non avrei mai scoperto, di me stesso e di chi mi circondava.
“Come pensi di coinvolgerli?” Domandai con il pene già in erezione.
“Con calma, con calma” rispose mentre la sua mano si insinuava alla ricerca del tesoro tra le mie gambe “ Cominciamo con aumentare la frequenza degli incontri, cene, cinema, serate a carte..... tutto verrà da se”.
Così dicendo si era calata sotto le lenzuola ed aveva avvolto il mio palo di carne tra le sue labbra, iniziando a pompare con voluttuosità.
“Huummm, mi piacerebbe averne due insieme da ciucciare, presto lo faremo amore” disse convincente.
“Certo, mentre io inculo Susanna” abbozzai per vedere la sua reazione.
“Siii, basta che poi sborri nel mio, sai quanto mi piace il tuo cazzo nel culo” cosi dicendo si sdraiò a gambe aperte con la figa spalancata “dai sbattimi, sfondami, voglio godere”.
Affondai il cazzo dentro di lei e con dolcezza presi ad entrare ed uscire per tutta la lunghezza dell'asta.
“Dai, dai, sbattimi, spaccami, hoo, godo, godo, un altro, un altro cazzo insieme al tuo, hoo quanto lo vorrei”. Cosi dicendo con una mano prese a masturbarsi il clitoride e con l' altra a strizzarsi un capezzolo.
“Godo, godo, dai più forte, Dio vengo, ven...goo” Il mio sperma esplose nella sua vagina come un fiume in piena.
Un altro orgasmo memorabile era venuto a sancire quanto il nostro feeling fosse al di sopra di ogni aspettativa. Mai avrei immaginato tanta determinazione da parte di Marisa. Sapevo che era molto calda, non si era mai tirata indietro di fronte alle mie iniziative sessuali, ma così audace così zoccola mai. La cosa mi eccitava e mi intrigava parecchio, anche perché mi avrebbe portato Susanna su di un piatto d'argento, anzi su di un letto d'argento.
Come da copione le nostre frequentazioni con Luca e Susy, aumentarono e piacevolmente scoprii che Susy, oltre che attraente, era anche molto simpatica, come Luca del resto. Ci alternavamo nelle cene a casa, una volta da noi e l'altra da loro, a volte al ristorante e teatro o cinema ecc,,
Passati un paio di mesi dal lancio del nostro progetto segreto, Marisa, mentre stavamo cenando, esclamò “ho trovato, so come sbloccare la situazione...... giriamo un filmino porno di tutte le porcate che facciamo, poi per errore, facendo credere a Susy di dar loro un film di prima visione masterizzato, diamo il nostro dvd. Sono sicura che se lo vedranno tutto.
Poi aspettiamo le loro reazioni”.
“Geniale risposi, ma te la senti di sbilanciarti tanto? Potrebbero trovare la cosa sgradevole” risposi.
“Amore, me lo hai insegnato tu, nella vita chi non risica non rosica e poi conosco bene la mia amica, so quanto è porcella anche lei”. ?????
Nel giro di un mese girammo un filmino a piccoli episodi, di quello che avrebbe potuto essere il campionario delle nostre prestazioni sessuali. Il primo episodio, un meraviglioso pompino fino a sborrata finale in bocca, con Marisa ad ingoiare il mio seme ed a lustrare il glande con la lingua senza lasciare una sola goccia.
Neanche la più esperta delle prostitute avrebbe saputo fare di meglio, era stata capace, in trance da esibizione, di farlo sparire tutto nella sua bocca, con una lussuria mai conosciuta prima. Rivedendolo mi sembrava incredibile, mia moglie la migliore delle attrici porno.
Il secondo episodio....io alle prese con la sua vulva, depilata interamente, aperta a primi piani ginecologici, con la mia lingua a martoriare il clitoride ed a succhiarlo come un piccolo pene. Un crescendo di libidine fino all'introduzione nella vagina del grosso vibratore in lattice a simulare un coito con i gemiti e l'ululato finale dell' orgasmo di Marisa.
Terzo episodio, una delle più grandi scopate con inculata finale mai viste. Marisa gradisce parecchio la sodomizzazione, perché, cosi dice, le dà un piacere intenso senza portarla all'orgasmo, questo gli permettere di essere sbattuta e tenermi dentro di lei senza soluzione di continuità, rimanendo borderline sull'orgasmo fino al coinvolgimento del clitoride.
Nell'episodio infatti, con lei a pecorina inquadrata da sopra, il mio cazzo dopo averle scavato la vulva in profondità per alcuni minuti prendeva a scivolare nell' ano, delicatamente fino a scomparire del tutto per poi uscirne in tutta la sua lunghezza e poi di nuovo dentro e fuori a ritmo crescente. Dopo alcune sequenze di spinte in profondità, uscendo completamente dal suo sfintere, l'ano rimaneva dilatato e palpitante come ad implorare di riessere occupato e riempito di nuovo. Primi piani a mostrare l'ampiezza della dilatazione del suo ano e dell' ingordigia dello stesso nel risucchiare il fallo dentro di se fino allo scroto. Tutto per un periodo interminabile fino a masturbazione della clitoride e successivo orgasmo con lei a spingere, insaziabile, contro il mio ventre come volesse inghiottirmi tutto.
Una volta ultimato lo abbiamo rivisto più volte ed ha sempre scatenato una carica di libido pazzesca.
In effetti, ci chiedevamo, come avrebbero reagito Luca e Susanna?
Del resto come amicizia era veramente ok e se ciò avesse minato quel feeling? Anche Marisa era diventata meno sicura, il DVD era veramente spinto ed esplicito.
Così per un periodo non ne parlammo più, continuavamo a fare sesso con fantasie sempre più depravate ma eludendo regolarmente accenni a loro. D' improvviso una sera dopo una estenuante partita a burrago, rigorosamente uomini contro donne e purtroppo persa da noi, nel congedarsi Marisa con disinvoltura disse “Ha, dimenticavo Susy, ho l'ultimo 007 masterizzato da Giorgio, è perfetto, puoi vederlo in HD, è veramente spettacolare” così dicendo estrasse il DVD dal lettore in soggiorno e lo mise in una custodia. “Una volta visto me lo restituisci, sai Giorgio ama collezionare i classici”. “Certo, sai quanto piacciono anche a me” rispose Susanna “buonanotte...”.
Si chiuse la porta ed il gelo percorse la mia schiena “ gli hai dato il nostro porno?” domandai conoscendo la risposta. “Certo rispose, o la va' o la spacca... non credo, comunque vada, che perderò l'amicizia di Susy”. La sua sicurezza in parte mi tranquillizzava “Ma se decidessero di vederlo in compagnia? Magari con bambini od altri amici? Chiesi.
“Non preoccuparti, diamo tempo loro di arrivare a casa, che si mettano comodi, poi chiamo io Susy” fu la risposta.
Dopo un'ora circa Marisa telefonò con atteggiamento agitato e circospetto “Susy, Susy, sono io, Marisa. Ho fatto un casino, ti prego, ho sbagliato DVD, se se ne accorge Giorgio mi uccide”.
“Per un DVD sbagliato?” Deve essere stata la risposta.
“No cara” continuò Marisa “non è semplicemente sbagliato, è personale, promettimi che non lo guarderai, è molto intimo, Dio che casino, domani vengo a riprenderlo, speriamo che Giorgio non se ne accorga, mi raccomando non dire nulla neanche a Luca e ti prego non guardarlo, vengo io domani, nascondilo, ci vediamo domani mattina, ciao,ciao.” Concluse.
“E' fatta “ disse, guardandomi trionfante “si getteranno immediatamente nella visione del DVD, domani poi ti dirò”.
Il giorno seguente Marisa andò a recuperare il DVD incriminato.
Susanna la invitò a salire per prendere un caffè, Luca era già uscito.
“Ma, che porci siete, tu e Giorgio?” Fu l'esclamazione di Susanna appena entrata Marisa. “Ha!” rispose Marisa “buongiorno, Susy, credo di capire che hai rispettato la mia preghiera...”
“Fossi matta” continuò Susy “mi sarei persa lo spettacolo più erotico del mondo. Non c'è l'ho fatta a non guardarlo, ero troppo curiosa, ma, è uno spettacolo, siete fantastici tu e Giorgio e, scusa, che verga il tuo marituccio”.
“Ho mio Dio” falsamente pudica, Marisa“ lo, lo hai visto tutto?”
“Non una ma due volte, la prima parte da sola e la seconda per intero con Luca. Dopo abbiamo fatto il sesso più sconvolgente da quando siamo insieme”.
“Ma sei matta? Dio che figura...” Continuava a fingere Marisa.
“Ma dai, ti conosco da venti anni, che vuoi che sia, anzi devi spiegarmi, come lo avete girato? Sembra ripreso da un regista, primi piani, stacchi, cambio inquadrature. Dai lo voglio anche io un film con il mio Luca, avete chiamato un Professionista? Spiegami” la incalzava Susanna.
“Susy è, è imbarazzante, è Giorgio che è un artista in queste cose, io non saprei da dove cominciare e poi non è così facile, abbiamo fatto tantissime riprese per montare un video di trenta minuti. Dio che figura, che vergogna, perlomeno non dire nulla a Luca che io so....”
“Amore” riprese Susy ”non devi preoccuparti, ma in qualche modo dovrai aiutarmi a farne uno anche mio, sono disposta a dartene una copia poi per pareggiare il conto. Cosa ne dici?”
“Ok ma dammi il DVD, ci penserò e ti farò sapere” chiuse Marisa.
Marisa mi chiamò appena uscita confermandomi che tutto era andato secondo i suoi piani.
Machiavellica pensai, perversa e risoluta da fare quasi spavento. Scientemente rimanevo un po' preoccupato ma il mio arnese già mostrava i primi cenni di festeggiamento.
Marisa voleva cucinarsi a fuoco lento la sua amica, voleva portarla a credere di essere lei a voler arrivare al dunque.
La sera dopo infatti la richiamò e facendo ancora l'imbarazzata ed assicurandosi che fosse sola le chiese “Susy, ne hai parlato con Luca? Hai fatto finta che io e Giorgio non ne sappiamo nulla? Ha fatto commenti pesanti? Ha chiesto per c..“
“Stop” interruppe Susy perentoria “guarda che devi stare tranquilla, nessun commento negativo, anzi, se vuoi, pesanti apprezzamenti sulla tua sensualità, ha detto addirittura che se non fosse cosi innamorato di me avrebbe fatto carte false pur di poterti avere. Sei la prima donna che lo fa sbilanciare cosi apertamente e, che rimanga tra noi, lo abbia fatto imbizzarrire in quel modo. Confidenza per confidenza, dopo la visione del… mi ha voluta in tutti i modi, abbiamo ridicolizzato il kamasutra ”.
“Cazzo, Susy” la interruppe Marisa “ma non ti ha fatto ingelosire?”
“Perché mai? Io ero imbizzarrita peggio di lui” concluse Susy.
“A questo punto, se tu e Luca vi ritenete così progressisti e disinibiti, be’, per il vostro eventuale film, se lo volete veramente, la soluzione più rapida e nel contempo migliore è che lo giriamo io e Giorgio, lui come tecnico ed io come regista”. Quasi in un sol fiato ribadì Marisa.
Un attimo di silenzio assordante, Marisa con il fiato sospeso… “Si, ma come facciamo a coinvolgere Luca e Giorgio, senza fare casini?” rispose dopo circa trenta secondi che sembravano un’eternità…
Come faremo???.....
Una sera a cena da noi, Susy si presentò vestita in modo talmente provocante che faticai a trattenere il giusto contegno. Aveva indossato un minigonna esagerata, ed una maglina di cotone, molto generosa nella scollatura, che evidenziava in maniera chiara l'assenza del reggiseno.
Marisa scherzando si complimentò con lei e buttò li un “caspita che sventola, una come te farebbe veramente felice qualunque uomo. Vero Giorgio…? Visto che spettacolo la mia amica? “
Susanna in effetti ha un fisico atletico, stupendo, meno è coperto e più risalta. Vista in bichini è uno spettacolo, esattamente come Marisa.
Entrambe infatti hanno sempre fatto attività sportiva, si conobbero all'età di quattordici anni nella squadra di volley della scuola, dove giocarono insieme per cinque anni. Poi per un anno o due si persero di vista, ma entrambe hanno continuato a fare attività sportiva come scelta di vita. Le sue gambe lunghe ed affusolate, i suoi glutei pronunciati e marmorei, secondi forse solo a quelli di Marisa, il seno non enorme ma tonico ed alto ed un sorriso accattivante incorniciato da due labbra carnose e voluttuose.
Più la conoscevo e più mi attraeva.
Marisa condivideva la mia attrazione al punto che in una delle fantasie sessuali confidò di desiderare di leccarle la fica con il mio cazzo dentro.
Per me il massimo della libidine.
“Non scopriamo nulla di nuovo, l'ho conosciuta in versione anche più esplicita” risposi alludendo al fatto che al mare è capitato che entrambe abbiano usato, con estrema disinvoltura, il topless per i bagni di sole.
“Si, ok che siamo in estate, ma se dovessimo fare una partitina a streep-poker, non avrebbe molto da puntare”. Esordì Luca In maniera inaspettata
“Chi, Susy?” Replicò Marisa “ con la fortuna che ha nel gioco ci lascerebbe tutti in mutande senza togliersi neanche una scarpa”.
“Tu credi?” Ribadii “quando ti giochi qualcosa cambia tutto, la fortuna non basta più, in due mani vi ritrovereste tu e la tua amica completamente nude”
“Ci stai sfidando?” Continuò Marisa “Sareste in grado di sostenere una partita di streep-Poker?”
“Carino l'argomento” si inserì Susanna “Ma a rischiare saremmo soltanto io e Marisa, il nostro nudo vale almeno il doppio del vostro, dovreste alzare la posta voi maschietti, altrimenti il divertimento sarebbe solo vostro, vero Marisa?”
“Hey, stiamo organizzando una partita a streep-poker?” apostrofò
Luca “non conoscete neanche le regole, sai che spasso, sarebbe come sparare su di una croce rossa”.
Intervenne Susanna “ sei il solito spaccone, con il poker non siamo molto ferrate, ma per darvi una lezione potremmo giocare a burrago ed ad ogni chiusura, per ogni cento punti di differenza, ci giochiamo un indumento, vediamo se ne avete il coraggio”.
“Ok” dissi io “così dopo due mani voi sareste nude ed avremmo terminato la serata a carte” e giù una risata a cui si aggiunse Luca.
“Voi non avete idea di quanto siamo competitive” tuonò Marisa “prendete le carte e giochiamocela, voglio vedervi nudi e rossi dalla vergogna”.
“Sono con te” aggiunse Susy.
Io e Luca ci guardammo in faccia e dopo un cenno d’intesa quasi contemporaneamente, esclamammo “bene, prendiamo le carte”.
Era ovviamente tutta una messa in scena, organizzata da Susy e Marisa, con me ignaro, unico a non sapere di quanto accaduto dal filmino in poi.
La recita generale sarebbe stata da premio oscar. Ma ora stavamo per iniziare ad entrare nel vivo di una situazione di cui non avremmo più avuto il controllo. L’idea di vedere con tutta probabilità da lì a poco, il corpo nudo di mia moglie e della sua migliore amica, davanti agli occhi miei e di Luca, non solo non mi turbava, ma mi aveva già accelerato i battiti cardiaci.
Il copione era di far arrivare tutti e quattro con i soli slip, poi le due donne completamente nude e poi, questo era solo nei piani miei e di Marisa, giocarci i resti ovvero alzare la posta su di un atto concreto, fisico.
Le vittorie parziali si alternavano al fine di raggiungere lo scopo pianificato. Quando Marisa e Susy rimasero in slip, sentii come una vampata di calore scendere rapidamente dalle tempie ai genitali. Uno spettacolo incredibilmente eccitante, dallo sguardo di Luca capivo che l’effetto era lo stesso. Due seni ancora perfetti, quello di Marisa leggermente più voluminoso, entrambi con i capezzoli rosa e turgidi, sentivo il sangue fluire nel pene a riempire l’asta carnosa.
Io e Luca in boxer e loro in slip “a questo punto rimane una sola mano per chiudere la partita” dissi come d’accordo con Marisa.
“No, no” Ribadì Marisa “ un indumento vale di fatto cento punti di differenza, ma se chi chiude ne totalizza di più? Stabiliamo prima cosa mettiamo in gioco su differenze maggiori di cento punti”.
Susy e Luca si guardarono leggermente spiazzati, fino a quel punto conoscevano il copione ed erano pronti a mostrarsi nudi per sdrammatizzare l’eventualità di realizzare un loro filmino sotto i nostri occhi, ma non si aspettavano evidentemente uno sviluppo ulteriore ai nudi integrali.
Dopo un momento di esitazione Susy prese l’iniziativa “ok, voi concordate cosa dovremmo pagare noi come pegno oltre i cento punti ed io e Marisa concordiamo cosa dovrete pagare voi. D’accordo?
Dopo un piccolo conciliabolo io e Luca convenimmo sul loro pegno e loro sul nostro.
In caso di loro sconfitta avrebbero dovuto esibirsi in piedi, nude, in un bacio saffico, loro molto più spudorate pretesero una nostra esibizione del pene in stato di erezione.
“Ci stiamo spingendo troppo oltre?” chiesi con malcelata emozione.
“Ma no, è un gioco e poi ci avete già viste mezze nude al mare e noi non ci spaventeremo certo per l’esposizione dei vostri gioielli” chiuse Susanna.
La mano si concluse rapidamente con la vittoria schiacciante mia e di Luca e le due mogli senza esitazione si alzarono dalle loro sedie e mano nella mano si diressero al centro sala, bofonchiando “sono i soliti fortunati”.
Rivolgendoci le spalle iniziarono a calarsi gli slip sculettando come due spogliarelliste. Il mio cazzo era in uno stato di incontrollabile devastante erezione, Luca era nelle medesime condizioni. A quel punto si girarono verso di noi, con una mano a nascondere la loro natura ed un braccio i loro seni.
“No, no, così non vale, via le mani e le braccia, al gioco si paga l’intera posta” contestai.
Sbuffando come un po’ infastidite si mostrarono in tutto il loro splendore, entrambe completamente depilate, due corpi da svenire.
“Ora il bacio” sentenziò Luca. Le due si girarono frontalmente e sfiorarono le loro labbra una con l’altra.
“No, care, questo e un bacio da buona notte, la penalità è un bacio saffico” reclamai io.
Le due ci guardarono con aria maliziosa ed un malcelato sorrisetto, si allacciarono in un abbraccio totale, seno contro seno, bacino contro bacino e posarono di nuovo le labbra l’una sull’altra, questa volta senza scostarsi e carezzandosi reciprocamente la schiena.
Marisa delicatamente dischiuse le labbra permettendo alla lingua di Susy di introdursi nella bocca, la lingua di Susy ora scorreva sul labbro superiore di Marisa e quest’ultima scostandola con la propria si introduceva a sua volta nella bocca di Susy.
Stavano sempre più calandosi in una lesbicata da urlo. Ora la mano di Susy si dirigeva sul seno sinistro di mia moglie palpandolo e strizzandole il capezzolo. Marisa dal suo canto senza smettere di entrare ed uscire con la propria lingua dalla bocca di Susy con una mano raggiunse il pube di Susy cominciando poi a carezzarla tra le cosce.
Non era più la penitenza ma l’inizio di un vero e proprio rapporto sessuale.
Io e Luca per nulla contrariati ma entrambi, letteralmente, a cazzo dritto, ci alzammo e senza dire una sola parola ci calammo i boxer e con delicatezza ci posizionammo alle loro spalle, poggiando l’arnese teso sulle natiche delle rispettive mogli in un abbraccio a quattro.
Le due porche senza interrompere le loro effusioni presero a guidare le nostre mani sui loro corpi, passandole dai seni dell’altra ai propri per poi portarle sulle loro nature già lubrificate dall’eccitazione.
Io guardavo negli occhi Susy e Marisa negli occhi Luca, le loro natiche premevano verso le rispettive verghe come ad invitarle a trovare spazio tra di esse. Poi la mia mano, indaffarata a insinuarsi tra le grandi labbra di mia moglie fu afferrata da Susy e spostata sulla propria fessura, stessa cosa avveniva alla mano di Luca portata su quella di mia moglie.
Era l’invito inequivocabile a scambiarci partner. Il sangue batteva violentemente nelle tempie, la respirazione iniziava a farsi affannosa, istintivamente io e Luca ruotando intorno a loro ci scambiammo di posizione.
Ora io ero dietro Susy e Luca dietro Marisa, avvolti in un sandwich a quattro in cui le donne erano il companatico. Le due continuando a baciarsi premevano sulle nostre verghe, divaricando il necessario le gambe per creare lo spazio alla agognata penetrazione. Con una mano si presero l’asta carnosa e la puntarono all’ingresso delle trepidanti vulve.
Stavo per entrare nel paradiso, sentivo il glande insinuarsi nel caldo umido e lubrificato canale vaginale di Susy. La sentivo gemere ad ogni millimetro di penetrazione. Marisa con occhi socchiusi si stava godendo lo stesso trattamento.
Trovandomi faccia a faccia con Marisa cercai di raggiungere le sue labbra, cosa che con voluttà Marisa facilitò accogliendo la mia lingua nella sua bocca. Una sensazione indescrivibile, stavo penetrando Susy baciando con passione la mia adorata mogliettina che a sua volta si stava godendo la verga di un altro nella sua accogliente tana.
Sentivo l’asta andare sempre più in fondo, fino al contatto del mio ventre con le sue natiche. Ad ogni mio colpo sentivo la risposta di Luca che aveva preso a sbattere mia moglie con sempre maggiore intensità. Le due maiale, non soddisfatte, pronunciarono la loro inclinazione in avanti a facilitare la massima introduzione dei nostri membri.
Così con entrambe a pecorina, ora affiancate, prendemmo a sbatterle con ritmo incalzante. Le due a loro volta ingorde spingevano contro di noi. L’eccitazione era all’apice, avevo preso a scavare la vulva di Susy roteando in profondità senza uscire di un millimetro, stavo per venire, ma non volevo che finisse, vedevo la maiala di mia moglie godere di ogni spinta di Luca.
Uscii allora da Susy e mi diressi verso Marisa.
Luca intuì immediatamente e si spostò rapidamente dietro Susy.
Eravamo all’apice e volevamo sborrare il nostro piacere ognuno nella fica della propria moglie. Le due, ormai prossime all’orgasmo, in questo scambio di cazzi ebbero un impulso ulteriore al godimento, si presero una mano con l’altra come a voler sancire l’unicità dell’amplesso e mentre lo sperma inondava le loro vagine si lasciarono travolgere dal piacere, vibrando e sussultando ad ogni affondo di cazzo che ancora riuscivamo a dare.
“Mio Dio” esordì mia moglie dopo alcuni secondi dall’abbandono post orgasmo “non avrei mai immaginato che perdere a carte fosse così bello”.
Una grossa risata da parte di tutti siglò il tacito gradimento di quanto accaduto.
Ma questo era solo l’inizio….
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In mio amico
Dopo la separazione del nostri amici siamo restati in contatto con entrambi ma il lui della coppia non se ne faceva una ragione ed allora piano piano lo abbiamo tirato su e dicevo a mia moglie di fargli vedere qualcosa vestendosi poco quando passava per una birra o per cena lei non ci ha pensato due volte camicette trasparenti che facevano intravedere il seno pantaloni bianchi con perizoma nero eccitante guardare lui come la guardava è andata avanti un po poi cominciavamo a fantasticare di farlo a tre e l'eccitazione ci dava alla testa finche una sera con la scusa di farsi massaggiare debby si è sdraiata sul divano e lui impacciato a arrossito comincio a massaggiarle la schiena ed io li dissi vai pure più giù ma lui non voleva povero timido allora sono andato vicino a loro ed ho sfilato il vestitino di debby facendola restare solo col perizomino bianco ho preso le mani di lui e gliele ho messe sul culetto di debby a quel punto si è lasciato andare ed a cominciato a baciarla leccarla e penetrarla con le dita debby ansimava come non mai li ho lasciati solo per un paio di minuti quando sono tornato ho visto debby che stava per scoppiare voleva venire allora l'ho presa da dietro mentra faceva un pompino al nostro amico armai intimo ...............
è stato stupendo per una settimana abbiamo fatto l'amore più di una volta al giorno...
Direi che lo rifaremo ma abbiamo deciso solo con una coppia con cui poter dividere e condividere l'eccitazione assieme ...
Un ciaoooo Mattia Debby
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11 years ago
admin, 75
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