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In autogrill
L'esperienza che ho vissuto con Mirko e la sua giovane moglie, è stata molto esaltante. Dopo alcuni contatti telefonici, abbiamo organizzato il primo approccio all'interno di un autogrill. Era una bella serata di inizio estate 2011. Li attendevo, intorno alle ore 21, fingendo di guardare gli articoli esposti negli scaffali posti ai lati del percorso obbligato fra il bar e l'uscita dell’autogrill della Firenze Mare. Non essendoci mai visti neanche in foto, avevamo concordato di limitarci a cenni d'intesa senza però presentarci e parlarci. Li ho visti entrare. Entrambi giovani, media altezza, sulla trentina. Lui, capelli resati, jeans, polo e scarpe da tennis; lei, capelli corti, occhialini tondi da vista, gonna molto ampia sopra il ginocchio, camicetta bianca e tacchi a spillo. Dal loro look e da come si comportavano, nessuno avrebbe potuto immaginare il motivo della loro presenza in quell’autogrill. Si sono diretti verso il bar per bere qualcosa. Vi assicuro che, nonostante l’esperienza, anche in tale circostanza, ero alquanto euforico e riuscivo a godermi pienamente l’alto tasso di adrenalina che mi stava pervadendo. Peraltro, guardandoli, percepivo che anche i due ragazzi stavano vivendo gli stessi momenti di intensa euforia. Ci siamo individuati, osservati, studiati reciprocamente con finta indifferenza e, infine, ci siamo scambiati il segnale di OK con una strizzata d'occhio. Quindi, usciti dall'autogrill, ho seguito la loro auto fuori dall'autostrada fino ad un ampio parcheggio di una zona industriale vicino Lucca. Sapevo che lei era indisposta e che avrebbe avuto un assorbente interno. Per questo, avevamo stabilito che avremmo fatto direttamente sesso anale. Lei ha immediatamente aperto la portiera ed è scesa dall’auto mentre lui è rimasto seduto al posto di guida. Sceso dalla mia auto, l'ho salutata con dolcezza e, senza ulteriori convenevoli, abbiamo cominciato, in piedi, a baciarci e toccarci tenendo aperta la portiera della loro auto per dare modo a lui di guardare bene. Come concordato, lei era senza intimo e, mentre la baciavo, provvedevo ad esplorarle bene con un dito il morbidissimo foro anale per preparare la successiva penetrazione. Di lì a poco, infatti, le ho detto di girarsi, mettersi a pecorina con la testa e la parte superiore del corpo dentro la macchina dove lui la guardava negli occhi a pochi centimetri di distanza. Era esattamente ciò che avevo deciso di fare. Quindi, infilato il preservativo, senza ulteriori indugi, l'ho penetrata con dolcezza ma anche con decisione ed ho continuato a stantuffarla sempre più forte per un bel pò. Si tratta di una giovane donna con una straordinaria facilità di orgasmo. Ha cominciato a dimenarsi aiutando con grande abilità lo sviluppo della penetrazione urlando e raggiungendo, in quel breve periodo, una notevole quantità di vigorosissimi orgasmi. Il giovane cornuto era in contemplazione e la aiutava, di tanto in tanto, a sostenersi per assorbire i colpi. Quando ho creduto che fosse sufficiente, le ho tolto il cazzo dal culo e l’ho invitata a sedersi accanto al marito. Ho sfilato il preservativo ed ho iniziato a scoparla in bocca per dieci minuti, prima lentamente e poi sempre più velocemente fino a raggiungere un ritmo davvero forsennato. Lui appariva in estasi e continuava ad aiutarla nei movimenti della testa per agevolare il raggiungimento della massima introduzione del mio membro, ormai estremamente turgido, nella bocca della moglie, fino all’ugola invocando, contemporaneamente, la sborrata finale. Allora, ho deciso di accontentarlo inondandola, letteralmente, di sperma : in bocca, in faccia, sul collo, sui piccolissimi seni, sulla pancia e sui vestiti. Lui non ha più resistito e non ha potuto fare a meno di uscire dall’auto per masturbarsi e venire a sua volta sul viso della consorte. Solo a questo punto ci siamo presentati e salutati per altri appuntamenti..
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Guida completa alla vita da cuckold
Ho trovato in rete questa analisi. L'ho integrata con la mia esperienza. Spero possa essere utile a chi si affaccia a questo mondo. In 20 anni di "dura" attività da bull, vi garantisco che le coppie che vivono la filosofia cuck sono le più affiatate e complici presenti nel mondo della trasgressione Cos'è¨ un Cuckold? Nel contesto della sessualità alternativa, il cuckold occupa una posizione in qualche luogo a mezza via tra la definizione tradizionale e quella di scambista. La differenza con la prima definizione è che l'odierno cuckold è ben informato delle "infedeltà " della sua compagna e che sessualmente le trova eccitanti; la differenza con la seconda definizione è che gli "scambisti" sono di norma reciprocamente coinvolti nello scambio, o perlomeno approcciano il campo della sessualità in condizioni paritarie, il che non è il caso del cuckold. Un cuckold è un uomo che subisce e accetta l'infedeltà della propria compagna, e che é eccitato sessualmente da questa situazione. Può avere rapporti sessuali normali con la sua partner o può accettare che lei abbia scelto un altro uomo per sostituirlo completamente in campo sessuale. Perché voler essere un cuckold? Avendo letto estensivamente sull'argomento, ho radunato le seguenti tipiche finalità proprie di un rapporto di Cuckold. Qualsiasi combinazione tra esse può esistere per spiegare il rapporto. Sottomissione: Accettare di venire traditi è spesso una dimostrazione di totale sottomissione, con l'elemento aggiunto che almeno un' altra persona (l'amante) ne sia testimone. Il Cuckold può trovare piacevole essere servitore della propria compagna e, in alcuni casi, anche del suo amante. Se qualcuno desidera una esperienza di sottomissione, servire la colazione a letto alla propria compagna ed al suo amante certamente colma la misura. E se desidera essere dominato dalla moglie, sentirla dire di lasciarla sola perché possa fare l'amore indisturbata con il suo amante sarà indubbiamente eccitante! In più la consapevolezza che lei può fare qualunque cosa desidera riguardo al sesso, mentre lui è limitato a fare ciò che lei decide, è probabilmente il massimo della sottomissione. Lui le offre completo dominio sulla propria vita sessuale, mentre lei non assume alcun impegno. Nelle prime fasi il cuck, di solito, ambisce ad esserci e guardare anche per tenere sottocontrollo la situazione, poi matura la voglia di perdere il controllo della stessa lasciando che la moglie si veda sola con il bull per uscirci e farci proprio l’amore. Così la sua mente, mentre lei è con lui, ancor più corre verso situazioni di impotenza e paura di perderla. L’aspetta fino a sera tardi, spesso masturbandosi, in attesa che lei si degni poi di raccontargli tutto. Umiliazione: Molti scambisti rifiutano con sdegno l'idea delle umiliazioni. Talvolta queste stesse persone accetteranno però situazioni di tipo SM. Nel mio modo di vedere, l'umiliazione è soltanto una forma di SM mentale. Perchè mai qualcuno dovrebbe trovare eccitante venire sottoposto a punizioni? Se si riesce a capire questo, si riesce facilmente a capire il fascino dell'umiliazione come stimolo sessuale. E se un uomo desidera essere umiliato, che cosa potrebbe essere più umiliante che vedere, o sentire, o sapere che sua moglie sceglie un altro uomo per fare sesso? Se poi la donna riconosce che il suo amante è meglio dotato, o un partner migliore del proprio compagno, l'umiliazione diventa completa. Gelosia: Si, la gelosia è fonte di eccitazione per un Cuckold. In effetti, è probabilmente una delle più grandi, benchè pochi cuckold abbiano scritto a questo proposito. Osserviamo che cosa un cuckold perde: la fedeltà della propria compagna, il corpo della propria compagna (temporaneamente, se non permanentemente), la sua uguaglianza come partner sessuale, la sua dignità ... e tutto questo è stato dato ad un altro uomo! Personalmente, quando ho cominciato a sentirmi geloso, ho cominciato a sentirmi veramente un cuckold - e molto eccitato! Voyeurismo: Benchè pensi lo ritenga secondario rispetto ai due motivi sopra esposti, è anche vero che non ci sono molte occasioni nella vita di guardare due persone che fanno sesso. Ecco perchè i videotape porno sono così popolari! Ma niente può essere paragonato alla cosa reale, viva e davanti voi... e così, invitare un altro uomo nel letto di vostra moglie indubbiamente offrirà un posto in prima fila per i festeggiamenti. Paura: Un cuckold ha spiegato la sua eccitazione come "causato dal mix di essere sia impaurito che eccitato. La paura è un potente afrodisiaco... forse il mio corpo richiede una determinata quantità di adrenalina, che può essere generata soltanto da una simile paura." Che cosa c'è di cui avere paura? Un cuckold può temere (anche essendone eccitato) il pensiero dell'umiliazione davanti alla propria partner ed il suo amante; può temere di sentirsi dire che non può avere orgasmi per un periodo di tempo specificato (e lungo). Può temere di sentire dei gemiti di piacere da sua moglie che non ha mai sentito quando era a letto con lui. O può temere appena semplicemente l'incognita... L'incognita: Molti cuckold riconoscono che non hanno idea perchè questo li ecciti, ma per la maggior parte di noi, è una fantasia sessuale assolutamente sconvolgente. Come ho detto a mia moglie, preferirei guardarla a letto con il suo amante che fare sesso con qualsiasi donna sulla faccia della terra! Quindi, come per la maggior parte delle fantasie sessuali, possiamo spiegare gli elementi dell'attrazione, ma non possiamo comprenderla completamente. Molti cuckold riportano di non aver mai avuto idea che questo li potesse eccitare fino a che la loro moglie non ha fatto apprezzamenti su un uomo attraente, o raccontato di qualche proposta ricevuta da altri uomini. Improvvisamente, il marito riceve un messaggio "da un'altra autorità" e si domanda su che cosa diavolo gli stia succedendo. QUELLO è un cuckold in incubazione! Perchè una donna rende un cuckold il proprio compagno? Ci sono donne che tradiscono di nascosto semplicemente i loro mariti, ma questo non fa parte della nostra discussione, poichè non è una decisione reciproca. Se scoprite che la vostra moglie vi tradisce, non leggere questo articolo - prendi appuntamento ad un consultorio familiare, o da un avvocato! Molti cuckold raccontano di aver suggerito per anni ed anni alla loro moglie di fare sesso con un altro uomo. Solitamente la moglie si oppone a questa idea per parecchi motivi. In primo luogo, va contro tutto ciò che viene promesso nel matrimonio e teme che un atto simile possa rovinare il matrimonio. In secondo luogo questa richiesta viene spesso vista come premessa e scusante affinchè anche l'uomo possa avere delle amanti (se entrambi desiderate farlo, divertitevi: siete della categoria degli "scambisti" e questo articolo non vi riguarda). In terzo luogo molte mogli - specialmente superati i 20 e se non assomigliano a Barbie -- si preoccupano che nessun altro uomo le possa trovare attraenti e non desiderano subire una simile umiliazione. Infine si preoccupano (e non senza ragione) per tutta la feccia che gira qui fuori: pessima gente, pessime vibrazioni, pessime malattie. Quindi, perchè le mogli dicono si? Alcune lo fanno semplicemente perchè i loro mariti non sono amanti soddisfacenti, ma credo che la maggior parte comincino (e si tratta appunto di un inizio, in seguito i motivi cambiano) per soddisfare il desiderio del loro marito di provare questa situazione. Inoltre, se hanno avuto poche esperienze sessuali prima del matrimonio, possono essere curiose di che cos'altro ci sia là fuori - e se le loro esperienze sessuali sono state in qualche modo insoddisfacenti, si domandano di che cosa tutti stiano sempre parlando! Una volta che la moglie comincia a vedere altri uomini, si presenta un altro traguardo -- spesso, non facile da superare - ovvero il tradimento vero e proprio. Dopo tutto, lei ama il suo compagno! (se non lo ama, è di nuovo il caso di passare dal consultorio familiare o dall'avvocato...).E’ duro credere che il suo marito realmente desideri che lei gli preferisca un altro uomo, o che perlomeno abbia un amante. Appare ancora più incredibile che lui voglia che lei faccia sue queste possibilità. Di solito, questo passaggio si attua molto lentamente, mentre la donna riferisce in modo esitante i particolari piacevoli dei suoi appuntamenti al marito e si rende conto dell'effetto eccezionale che essi hanno su di lui. Più lei diventa esplicita sul proprio piacere e più il marito si mostra appassionato. Se il marito la osserva a letto con il suo amante, lei si mostrerà ancora restia a mostrare il proprio piacere, finchè lui non le mostrerà quanto ne sia eccitato. Quindi, perchè fare tutto questo? Nelle parole di mia moglie, "posso avere mia torta tutta intera e assaggiarla al tempo stesso." Che cosa c'è di male in una donna che si rende conto che il suo marito farà di tutto per assicurarsi che lei si goda stupendi momenti di sesso con il suo amante e la accoglierà a casa (spesso in una casa lustra e brillante) con amore quando ha finito!E, tornando alla preoccupazione iniziale della moglie che nessun altro uomo avrebbe potuto trovarla attraente: immaginate la sua sorpresa e il suo piacere quando un uomo gradevole e intelligente che incontra si mostri attratto da lei! Vederlo duro, sentirlo eccitato mentre si spoglia, mentre lo tocca, mentre lui la tocca... tutto questo la riporta immediatamente ai tempi della scuola, ma con la comprensione in materia di sesso propria di un adulto. Si tratta di un vero e proprio miracolo per l'ego di una donna! La differenza tra un Cuckold e un uomo con una "Hot Wife" moglie calda? Benchè si possa certamente descrivere la compagna del cuckold come una "hot wife," la differenza, a parer mio, sta nella definizione originale del vocabolario: "un uomo con una moglie infedele." Una donna attraversa sopra la linea della fedeltà non quando fa sesso con un altro uomo con il consenso del proprio marito, ma quando preferisce il sesso con il suo amante al sesso con suo marito -- e glielo dice. Temi tipici dei Cuckold "Ce l'ha più grosso di te" - A dispetto di tutti i prodotti reclamizzati nelle riviste per uomini, non abbiamo trovato il modo di cambiare ciò il buon dio ci ha dato. Poche donne sposano un uomo a causa delle dimensioni del suo pene, ma molto è stato scritto circa quanto per molte donne sia piacevole sentirsi "completamente riempite". Quindi, le mogli (o i cuckold ben educati per conto loro) vanno in cerca di amanti con qualche misura in più. Alcune donne trovano un pene grosso doloroso o scomodo, ma se invece trova l'esperienza soddisfacente, il marito dovrà riconoscere che non c'è modo per lui di offrirle quello che le offre il suo amante. Nella nostra società , in cui "più grande è migliore," è davvero umiliante per un uomo vedere tra le sue gambe molto meno di quello che vede dell'uomo tra le gambe della propria moglie! Per non dire della conversazione con l'amante che gli dice quanto piacevole godersi la sua donna nelle parti più profonde e ride del fatto che il marito non può in nessun caso scoprire che cosa si prova. In altre parole, quest'uomo si gode delle parti del corpo di tua moglie che non potrai neppure raggiungere, quindi vatti a sedere nell'angolino e ascolta come mi fa godere con questi punti che non puoi toccare! "Lui è più bravo di te" - Perchè una moglie possa desiderare questo risultato è ovvio: pensate che sorpresa, dopo 5, 10 o 20 anni di matrimonio scoprire che il sesso possa esser ben più soddisfacente di quello che si è finora sperimentato! E per il cuckold, l'imbarazzo è ben più grande rispetto al "tema" precedente che riguardava le dimensioni. Perlomeno, se l'amante è meglio dotato, il marito può attribuire a questo la sua inferiorità . Ma se l'amante è semplicemente un migliore compagni di letto, e in special modo se è fornito da madre natura più o meno della stessa dotazione del marito, la piatta verità che ne esce è che: "Non sei un granchè come amante" (Ma anche questa è una realtà diplomatica. La piatta realtà è che come amante fai pena!) L'amante di Anna, cioè l'uomo che l’ha convinta a decidere di rendermi un cuckold in modo permanente, sessualmente è più o meno della mia stessa "taglia". Ma quando le ho chiesto di dare un voto a entrambi, si è guadagnato un 10 e lode. Solo dopo avermi chiesto se davvero volevo sapere la verità sul mio conto, mi ha assegnato un 6 e mezzo. Ora, quando facciamo l'amore, spesso sospira e mi dice che preferirebbe che fosse lui dentro di lei. Ne sarei molto ferito, se non fossi così occupato a godere! "Non mi toccare" - Ecco una delle maggiori differenze tra una "hot Wife" (moglie …allegra) e la moglie di un cuckold: spesso leggo di mariti che fanno sesso con le loro donne prima che esse escano per un appuntamento. I Cuckold raramente ottengono il permesso di sfiorare le loro mogli prima che escano per un appuntamento, se non per pulirle, vestirle o truccarle! E, ovviamente, questo rientra nella situazione: se il loro marito non è quel granchè come amante, perchè mai dovrebbero rovinarsi l'umore o sprecare il piacere dell'anticipazione? Nel mio caso, a partire da quattro giorni prima di un appuntamento, Anna mi impedisce di toccarla o persino di vederla nuda. Nelle sue parole, "La sto riservando per lui." In casi più estremi, ove la moglie abbia rimpiazzato il marito con un altro uomo (o più uomini) in modo permanente, il suo corpo può divenire semplicemente terreno vietato al marito in ogni caso. In quelle condizioni, la vista occasionale di un seno o di pelo pubico può scatenare un orgasmo spontaneo! "Pulisci casa mentre sono fuori" - Se il marito è cosciente dalla sua inferiorità sessuale, può sentirsi spinto a compiacere in qualsiasi altro modo la propria moglie. Di conseguenza, può rapidamente diventare tra i più obbediente dei mariti del pianeta. Ricordiamoci che il cuckold gode del suo fallimento sessuale, di conseguenza fare i lavori domestici serve a ricordargli che lo sta facendo perchè non è abbastanza bravo a letto. Può essere una delle rare occasioni in cui è possibile vedere un uomo che passa l'aspirapolvere con una erezione. Ancora nel mio caso, a Anna basta anticipare qualsiasi richiesta con "Senti, signor 6 e mezzo ed io corro a obbedire! "Voglio un figlio da lui" - Ritengo che la maggior parte dei racconti di cuckold in cui la moglie viene messa incinta dall'amante siano pura invenzione, ma potrei sbagliarmi. Dopotutto, la coppia dovrebbe vivere con questa decisione per tutto il resto della vita. Ma certamente, se desideri sentire di aver "perso" tua moglie nei confronti di un altro uomo, il fatto che lei ne resti gravida ne sarebbe una feroce conferma! Non esprimo giudizi su questo, mi limito a considerare che molti cuckold sono molto eccitati nel trovare il test di gravidanza sulla credenza quando lei è andata ad un appuntamento. Guardare o Aspettare? Si discute molto su che cosa sia più eccitante: se guardare tua moglie a letto con un altro uomo o aspettare a casa (o in qualsiasi altro posto) mentre lei è fuori con lui. Di norma il cuckold ha ben poco da decidere in proposito: sua moglie si troverà a suo agio in uno o nell'altro caso e sarà quello il caso che gli toccherà . Trovarti una scena di sesso davanti agli occhi e vedere - ancora ed ancora - che la donna che osservi in preda alla passione è tua moglie può toglierti il fiato. Persino mentre si fa sesso è assai complesso osservarlo. Già il vedere un pene maschile che scivola dentro e fuori da una vagina è una vista stimolante, ma quando è la vagina di tua moglie è travolgente. Osservare (e sentire) gli orgasmi travolgente al quadrato! D'altra parte, se il cervello è il più potente organo sessuale, resta molto da dire a proposito del cuckold seduto a casa a masturbarsi mentre si chiede che cosa sua moglie e l'amante stiano facendo ora .Se credete che gli adolescenti si masturbino molto, posso assicurarvi che si tratta di dilettanti a confronto di un cuckold alla sesta ora di attesa! Cream Pie (Torta alla Crema) Mi verrebbe da dire che di questo tema si è parlato fin troppo, se non fosse che mi eccita da impazzire (e quasi ogni altro buon cuckold). Che si tratti di sottomissione o umiliazione, leccare lo sperma di un altro uomo dalla vagina di vostra moglie è il numero 1 della classifica! Perché? Penso che si tratti di molti tabù maschili raggruppati assieme: Gli uomini non sono soliti ingoiare sperma (perlomeno non se eterosessuali) Ci si aspetterebbe che un uomo difenda la castità / purezza di sua moglie a costo della vita. Eiaculare in una donna è un forte simbolo di possesso. Vedere lo sperma di un altro uomo nella parte del corpo più intima di tua moglie è prova evidente che non sei il solo (e forse neppure il più importante) uomo nella sua vita o perlomeno nel suo corpo. Se c'è qualcosa che dimostra in modo chiaro che tua moglie non ti è fedele, è la vista dello sperma che cola dalla sua vagina, quando sai bene di non avercelo messo tu. I pornografi possono pure essere bravissimi a usare sapone liquido per le fotografie, ma quando ti trovi faccia a faccia con quella scena non avrai alcun dubbio.L'unico modo in cui quello sperma può essere finito nella vagina di tua moglie è che lei lo abbia fatto godere. Una "CreamPie" (torta alla crema) annuncia: "Non solo ti ha fatto cuckold, ma lo ha fatto anche per bene!"Lo sperma non ha un buon sapore. Se sei fortunato, non fa proprio schifo. Leccarlo, specialmente se è abbondante, è molto, molto difficile e enfatizza l'umiliazione che stai subendo da tua moglie. Se devi farlo davanti al suo amante, mentre tua moglie lo bacia e abbraccia, il tuo ruolo sarà chiarito aldilà di ogni possibile dubbio a tutti i presenti - specialmente se loro due ridono della tua difficoltà nell'ingoiare tutto! Per tutte queste ragioni, molti cuckold considerano la creampie una delle più eccitanti fantasie e una delle esperienze più erotiche e coinvolgenti. Una nota a proposito delle "Mogli Puttane" Ci sono alcuni uomini che desiderano che le proprie mogli siano delle "troie"; che facciano sesso promiscuo in maniera indiscriminata e via dicendo. Ho sentito ben pochi cuckold esprimere questo desiderio, e penso che dipenda dal rispetto assoluto che portiamo alle loro mogli. Inoltre, correggetemi se sbaglio, ma penso che ben pochi cuckold si riferirebbero alla propria moglie chiamandola "puttana" (e se lo fanno, farà freddo all'inferno prima che possano avere una chance con lei!) Controindicazioni (da leggere assolutamente) E dunque, considerati tutti questi aspetti positive, che cosa ci può essere di sbagliato? Un sacco di roba! Anzitutto, per chi voglia lanciarsi in una situazione cuckold è bene che la coppia abbia una relazione meravigliosa, positiva e franca. La fantasia diventerà reale, ed entrambi devono essere in grado di esprimere ciò che stanno provando, ed essere in grado di uscire dalla situazione qualora diventasse ingestibile o pericolosa. Nelle parole di un cuckold: "Tu e tua moglie dovete amarvi moltissimo. Questo amore, questa comprensione, questa volontà di comunicare apertamente e con onestà deve assolutamente esserci, altrimenti né voi, nè il vostro matrimonio in qualsiasi modo lo intendiate, potrà sopravvivere." Il Sesso è estremamente potente. C'è una ragione per cui viene continuamente utilizzato dai pubblicitari! Non pensiate che vostra moglie possa fare sesso con un altro uomo senza provare nulla per lui (a meno che non sia una esperienza terribile, come vedremo più avanti). In realtà, il cuckolding è ben più pericoloso del comportamento da "hot wife", perchè la fantasia ultima del cuckold è che lei finisca con il valutare l'amante di più che se stesso! Perciò, andateci piano. Ho avuto contatti con molte coppie che hanno coltivato questa fantasia ma che ai primi timidi tentativi di renderla reale si sono trovati a non gradirlo per niente. E li applaudo: ci sono già abbastanza divorzi. "Quali sono I nostri limiti?" Questa è una domanda che può sempre tornare a galla. Se entrambi vi amate, e vi avvicinate al cuckoldismo per provare nuove esperienze, potreste facilmente venire travolti dall'apprensione riguardo a come l'altro stia vivendo la situazione, e se l'ultimo passo compiuto sia oltre il confine del lecito. Per voi donne, c'è un metodo infallibile per capirlo, si chiama il "Metro Pisello"! Se vi mettete a parlare del fatto di incontrare un altro uomo per la prima volta piuttosto che di andare con lui in crociera per una settimana, il pisello di vostro marito vi dirà se questa è una Ottima Idea o se vi state spingendo troppo oltre.Tenete presente in special modo che una volta che vostra moglie ha un amante, questi non sparirà come quando spegnete il videoregistratore. è reale, e la sua presenza nelle vostre vite è altrettanto reale. Come ha detto un cuckold, "l'umiliazione è assolutamente vera. Non scompare dopo che ti sei masturbato tre volte di fila. Il suo amante è ancora è lì." Per cui, amici, questa è una cosa che non potete rimettere a posto. Potete smettere, ma non potete disfare quel che avete già fatto. Se un marito non vuole vivere con la consapevolezza che la propria moglie preferisce il suo amante, o che desidera stare con lui, o che quei tre centimetri in più per lei contano eccome, allora è meglio che non inizi neppure questo gioco. Agli uomini posso solo dare un suggerimento. Una regola che nel mio caso ha stabilito Anna fin dal primo giorno: Lasciare alla moglie assoluto diritto di veto su ogni cosa, in ogni momento. Diritto di alzarsi e uscire da un ristorante, una stanza d'albergo o nel bel mezzo di una conversazione. Diritto di annunciare che non ha più intenzione di vedere una data persona, di esprimere il suo disagio su qualsiasi cosa che gliene crei. Diritto di avere un amante fisso e pronto a barattare la rinuncia all’amante fisso con la fine totale e per sempre del gioco. E in ciascuno di questi casi, il marito deve esser pronto a sostenerla completamente. Quando si è resa conto che dicevo sul serio (temeva di deludermi - ma le ho spiegato che non sarebbe stato quello che desideravo se lei non ne avesse goduto), questa consapevolezza le ha dato piena libertà di testare i propri limiti. Ad ultimo, occorre esser realisti. Internet è fantastico, ma tutti i rischi che riguardano i ragazzini online riguardano anche gli adulti. Le persone non sono sempre ciò che sembrano, e alcune possono essere anche non perfettamente normali. Parlate molto - molto - a lungo prima di accordarvi per un incontro! Iniziate con la email, passate a MSN e poi parlate al telefono. Se temete di venir riconosciuti o rintracciate usate telefoni con numero segregato o pubblici. Suggerisco decisamente una prima cena di incontro (e buone maniere: è sempre il cuckold a pagare il conto!) con ben chiara la premessa che per quella sera non avverrà niente altro che una cena. Questo permetterà a tutti di incontrarsi faccia a faccia e darà alla moglie la possibilità di valutare se desidera o meno finire a letto con quell'uomo. Il fatto che sia una serata senza sbocchi intimi le dà tempo di riflettere con calma se dire si o no, senza il marito o il pretendente ad alitarle sul collo. E come dicono nei telefilm: "fate attenzione là fuori." I cuckold sono di norma persone ordinarie, con una loro vita, un lavoro e dei bambini. Non ci tengono a finire sulla prima pagina di qualche giornale scandalistico. Usate pseudonimi e altri accorgimenti per restare anonimi e non rintracciabili finchè non conoscete molto bene il "terzo incomodo."
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13 years ago
admin, 75
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Come divenni il bull fisso di una fantastica sweet
Questo racconto è un pò diverso dal solito. Mi farebbe piacere un vs. commento con MP, se vi intriga più questo genere o i ..classici. Il mese scorso sono stato con degli amici in Dalmazia. Eravamo un bel gruppo di imbarcazioni. Circa una ventina. Per limitare i rischi della traversata era stato organizzato un raid a cui potevano aderire tutti. Nel gruppo vi erano 6-7 cabinati . Uno in particolare era molto grande ed aveva 6 posti letto. Stranamente però vi era su solo una coppia. Lui sui 55 anni con l’aria da professionista affermato e lei una 40 peperino, solare e simpaticissima. Stavano quasi sempre per fatti loro e lei sempre sul ponte a prendere il sole in perizoma e seni al vento. Un fisico da far invidia alle ragazze del mio gruppo. Il terzo giorno gli amici vollero partire presto per l’ennesima baia da scoprire, ma io non avevo tanta voglia di farmi varie ore di gommone per stare poi come lucertole al sole e così decisi di rimanere nel paesino dove alloggiavamo. Verso le 9 ero già in giro per i negozietti di souvenir ed entrai in uno che vendeva costumi. Stavo dando un’occhiata a quelli da uomo, quando mi sento chiamare dal reparto femminile dalla signora 40enne di cui dicevo prima. La vedevo felice di incontrarmi e mi ha chiesto subito perché solo. Dopo averle spiegato il motivo, insistette che andassi con loro ad una baia poco distante. Però prima voleva un consiglio per l’acquisto dell’ennesimo costumino, visto che il marito non le dava retta e preferiva fumare al bar vicino. Prese due costumi e mi pregò di seguirlo ai camerini. Dopo pochi minuti si affacciò per chiedermi di entrare, visto che da sola non sapeva scegliere. Aveva addosso un perizoma mozzafiato e un reggiseno microscopico. Rimasi incantato e se ne accorse. Come tutte le donne maliziose ed esibizioniste si capiva che ne fosse lusingata. Senza farmi uscire si tolse il costume per provare l’altro e me la trovai nuda a 20 centimetri. Mi chiese se la cosa mi imbarazzasse ed ovviamente le dissi che guardare una così bella donna poteva solo farmi sognare… Sorridendo maliziosamente mi disse che ero un raffinato adulatore e che sicuramente alle donne del gruppo non ero passato inosservato. Mentre si cambiava “innavertitamente” e “involontariamente” strofinò lentamente il suo bel culetto sul mio “pacco”, che già trovava difficoltà a stare negli slip. Rialzatasi mi guardò intensamente negli occhi e mi disse…fortunata la donna che può averti fra le sue braccia. Una affermazione che poteva dire tutto e nulla e non me la sentivo di prenderla come sponda per provarci. Poteva non riferirsi a quello che, in prima battuta, mi era passato per la mente… Passammo dall’albergo dove alloggiavo (loro dormivano nell’imbarcazione) per prendere il necessario per la giornata di mare che ci attendeva e raggiungemmo il marito alla barca. Nel tragitto mi feci più audace e le dissi che avevo sempre sognato di dormire su di una barca con il leggero dondolio delle onde, abbracciando e facendo l’amore con una bella donna per tutta la notte. Lei mi guardò con un sorrisino malizioso e mi disse che anche lei era molto attratta da quella fantasia, ma purtroppo con il marito non poteva succedere, visto che gli piaceva guardare e non …partecipare. Pensavo di aver capito male e quindi replicai che a molti uomini piace guardare dei film hard mentre…e lei aggiunse che il marito adorava guardare il tutto dal vivo…calò fra noi immediatamente un silenzio imbarazzante. Intanto eravamo arrivati e lei corse dal marito ad avvisarlo che quel giorno avrebbero avuto un ospite in barca e lui gurdandomi mi sorrise e a bassa voce aggiunse…ci divertiremo un mondo… Salpò e si diresse verso una baia isolata a 4 miglia dal porto. Ancorò la barca e si tuffò subito in mare. La moglie intanto stava uscendo dalla cabina totalmente nuda con il perizoma in mano. Io rimasi a guardarla venirmi incontro. Strizzandomi l’occhio mi disse che non aveva lasciato il perizoma nella stiva per evitare di doverlo poi andare a prendere in caso si fosse avvicinata qualche imbarcazione con dei guardoni a bordo. Ci stendemmo al sole ma non mi tolsi il costume….sapete un bel corpo femminile nudo poteva essere piacevole a guardarsi anche senza dover per forza pensare al sex, ma un uomo con un cazzo grosso e duro ..non era poi così “innocente” …Ada, così si chiamava, però insistette di mettermi nudo, altrimenti lei si sarebbe sentita imbarazzata. MI tolsi i boxer e cercai di far finta di niente, ma il mio…lui…non aveva nessuna intenzione di essere indifferente alla donna che avevo accanto. Lei non riuscì a non guardarmi insistentemente fra le gambe e mi disse che aveva visto giusto…le donne che potevano avermi fra le braccia erano fortunate. Ci stendemmo al sole e, forse perché avevo dormito poco quella notte, entrai in una forma di piacevole torpore. Dopo un po’ iniziai ad avere una sensazione strana di “umido” al cazzo. Aprii gli occhi e vidi Ada, con una dolcezza infinita, prendersi cura del mio cazzo. Se lo carezzava e succhiava come un gelato e, appena si accorse che ormai sveglio, iniziò a far scorrere la lingua con maggior pressione e succhiarlo con decisione. Mi guardò e mi disse “ visto che non ti sei deciso a lanciarti…ci ho pensato io” Adoro gli uomini così discreti, che non allungano le mani solo perché hanno accanto una donna nuda! Ormai in un attimo ebbi la conferma che era una coppia con lui cuck e presi in mano la situazione. L’abbracciai e la baciai infilandole la lingua fino in gola, la sentii vibrare fra le mie braccia e vulnerabile. Con un misto di dolcezza e virile decisione le feci scorrere le mie mani e labbra su tutto il suo corpo, la sua figa era già un lago e ci affondai prima delicatamente poi con decisione con la lingua. Iniziò a gemere e spingere il bacino verso di me. Sentivo in lei ormai la voglia irrefrenabile di essere presa. Avrei voluto sfondarla immediatamente, ma sapevo che con “l’attrezzo” che mi ritrovavo le avrei fatto male e non volevo. Dolcemente ed con leggera pressione iniziai a penetrarla. Mi sentivo risucchiato, ma continuai a penetrarla con una lentezza esasperante. Tremava dal desiderio e capivo che non aveva mai provato un gioco del genere: 4-5 spinte in cui entravo lentamente di 6-7 cm e una profonda in cui la riempivo tutta dei mie 20 cm. L’avevo portata al limite dell’orgasmo, ma riuscivo a non farla andare oltre. Si contorceva sotto di me, implorandomi di sfondarla. Quella piacevole tortura la feci durare 10-15 minuti. Poi le permisi di salirmi sopra e, in maniera convulsa, si avventò e si sfondò da sola. Ebbe un orgasmo potentissimo, esplosivo e mi crollò addosso esausta. Mi confessò che mai aveva provato un orgasmo così potente e che non aveva assolutamente immaginato che potessi essere così esperto. Intanto vidi, seduto a 3-4 metri il marito con il suo cazzetto mezzo moscio segarsi, infilandosi un vibratore anale. Anche Ada se ne accorse e con un atteggiamento vezzeggiativo gli disse: “ Cornutello mio, ecco un uomo che mi fa sentire femmina! Ti amo tantissimo perché sai che con il tuo pisellino non puoi donarmi questi piaceri e ti vedo felice che altri mi facciano godere veramente” Ripresi fra le braccia Ada e la strinsi forte, e con tanta dolcezza, iniziai nuovamente a baciarla dovunque. Lei mi vide ancora durissimo e mi chiese, ma tu non vieni? Le dissi che per me il piacere è rimanere per ore al culmine dell’eccitazione e di non preoccuparsi per me, che quando l’avrei vista totalmente appagata le avrei donato il mio seme nel suo fantastico culetto. Mi guardò intensamente negli occhi e mi confessò a voce bassa che lo faceva raramente e solo con il marito, ma che le sarebbe piaciuto che la aprissi tutta anche lì. Sentiva che poteva lasciarsi andare con me e che voleva anche soffrire pur di donarsi totalmente. Guardò il marito e lo pregò di lasciarci soli. Lui la baciò sulle labbra e le disse ti amo infinitamente. Prese il tender e andò a riva. Ada aveva voglia di essere la mia donna, la mia amante, far l’amore con me e lui lo avrebbe solo distratto. Poi gli avrebbe raccontato tutti i dettagli e lo avrebbe segato mentre lo faceva, ma ora voleva essere la mia donna. Passammo ore di intensa passione. Ebbe un’infinità di orgasmi e al tramonto mi disse che era pronta a donarmi il suo splendido culetto. Confessò che mai si era sentita così legata, al primo incontro, ad un bull. Si mise a pecorina, spezzando la schiena, in una posizione in cui si offriva totalmente a me indifesa e vulnerabile. Il suo roseo fiorellino anale pulsava. Si sentiva pronta al sacrificio per il suo bull. Tante volte avevo incontrato donne che volevano essere aperte in due e soffrire per una forzatura anale, ma stavolta era diverso volevo donarle solo puro piacere senza farla soffrire. Iniziai a giocare con la lingua sul suo ano, poi dolcemente con uno, poi due ed infine tre dita. Facevo scorrere la saliva dovunque. L’ano luccicava alla luce del tramonto della mia saliva. Quella carezza anale la fece gemere e pregarmi di prenderla, non resisteva più a quella dolce tortura. Appoggiai la punta del mio cazzo sull’ano e cercai di rilassarmi per ridurre un po’ la consistenza del pene. Continuai a far scorrere sull’ano la punta finchè la sentii meno gonfia e dolcemente iniziai ad entrare. Lei si contrasse, ma mi venne ugualmente incontro. Uscii un attimo e ricominciai a penetrarla per 2-3 cm. Ormai l’ano si stava schiudendo e lei non vedeva l’ora. Entrai con tanta dolcezza e lentezza che lei rimase sconcertata dal non aver provato alcun dolore e si toccava l’ano perché non ci credeva che ero entrato quasi tutto. Ormai preoccupazione di soffrire le era passata e iniziò a spingere il culetto verso di me per sentirsi totalmente piena. Allora la presi per i fianchi, le feci sentire le mie mani forti e la mia presa sicura. Nel vederla e sentirla così infoiata mi eccitò così tanto che il mio cazzo si gonfiò di nuovo al suo massimo. Divenne un palo d’acciaio, grosso e duro. MI gridò che si sentiva totalmente aperta, ma le piaceva e non provava alcun dolore. Allora iniziai a sfondarla con forza e violenza. Ada iniziò a farfugliare per l’eccitazione, si sentiva una cagna in calore sotto il suo montone. L’orgasmo, dopo 6 ore iniziò a montarmi inesorabile. Era una sensazione intensissima. Anche in lei iniziò a montare un orgasmo fortissimo e dopo 10 minuti esplodemmo insieme provando un piacere infinito….accasciandoci uno sull’altra. Non volevo più uscire da lei. Mi guardai intorno e vidi sul ponte il cornuto incantato. Appena ci riprendemmo Ada andò ad abbracciare il marito e capii che dovevo lasciare loro la giusta intimità. Andai sotto coperta a lavarmi. Appena risalii vidi Ada ancora abbracciata a suo marito che le carezzava i capelli come si fa con una bambina. Quando mi vide baciò intensamente il marito e scese per rinfrescarsi ed lui mi pregò di poter essere il bull fisso della moglie. In 2 anni avevano incontrato c.a. una alcuni bull, ma con nessuno l’aveva vista così presa … Come ogni donna, lei non se la sentiva di chiedermelo, perché non avrebbe sopportato un mio rifiuto o un mio assenso “forzato”. Avrei potuto incontrarla anche da solo ed a casa loro o dove volevo. A lui sarebbe piaciuto anche solo sentire i suoi racconti la sera. Anzi se potevo liberarmi, voleva organizzare con me, una vacanza in 3 in barca lungo le coste della Croazia, senza altri amici. Così avrei potuto scoparla tutti i giorni per tutto il giorno per tutta la settimana….una esperienza unica. Ada intanto era risalita e mi guardava interrogativa, mi avvicinai, l’abbracciai e le dissi: tesoro anche per me è stata un’esperienza unica e mi lusinga che tu voglia che io sia per te un vero amante. Mi baciò con un intensità unica, guardò il marito, mi baciò nuovamente e poi corse da lui ad abbracciarlo come una bambina felice che aveva ricevuto il più bel regalo della sua vita: “ Grazie amore, sei un cornuto meraviglioso che ogni vera femmina vorrebbe avere accanto”.
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13 years ago
admin, 75
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[vero] coppiamaster: resoconto nostro schiavo m.
Grazie Padroni, l’esperienza di sottomissione che mi avete permesso di vivere è stata per me veramente unica e straordinaria, ed oggi dopo avere passato la notte sveglio ed eccitato a pensarvi, posso dirlo con consapevolezza. Come avrete capito si è trattato della mia prima vera volta sebbene abbia gia' avuto due incontri ma decisamente deludenti e poco coinvolgenti. Adesso che penso a ciò che e accaduto mi permetto di sentirmi Vostro schiavo: è così perche' ho avanti agli occhi lo sguardo e l’espressione del Suo volto della Mistress, nelle orecchie la Sua voce. Desidero la mia bocca riempita da Suoi piedi, desidero baciare le Sue fruste. Oggi sopporto poco la maglia sui miei capezzoli che mi fanno male ed ogni movimento mi ricorda il perche' del dolore e scusi se mi permetto: il mio culo è Suo. Lo avete capito, ero teso, un po’ spaventato e questo perche' quando l’ho vista scendere dalla macchina, l’ho vista camminare disinvoltamente e farmi accomodare nella Vostra auto, ho sentito che non sarei riuscito più a negarVi nulla. Il Padrone ha una voce ipnotica e Lei Padrona un magnetismo naturale. In macchina è stato molto eccitante obbedirLe, massaggiare baciarLe i piedi dopo averLe tolto le scarpe; sentire la loro delicatezza al tocco della mia lingua e la decisa forza della Padrona quando spingeva i Suoi piedi su di me e nella mia bocca. “In macchina, una sera d’estate ancora luminosa, passando nella strada di un paese, potenzialmente visto da passanti ignari mentre bacio i piedi a una Donna che per le ore successive metterà a nudo le mie fantasie erotiche realizzandole ben oltre le mie aspettative rendendomi fisicamente ed emotivamente consapevole del mio ruolo di schiavo.” Nudo e bendato avanti ad estranei: eccitante nella sua semplicità. Quando mi avete tolto la benda la Mistress si è mostrata in tutta la sua bellezza….una bellezza potentissima al punto che mi sono permesso di parlare senza che mi venisse ordinato pronunciando le parole “Lei è una Dea”. Lei in piedi sulle Sue scarpe rosse vestita di un corpetto in pelle rossa ed una gonna in lattice: “guarda”! Condotto al guinzaglio a carponi per il Suo piacere. Mi ha procurato brividi di eccitazione su tutto il corpo con le Sue unghie, mi ha torturato i capezzoli scoprendoli come intensamente erogeni, mi ha frustato. Lasciato disteso supino avete aspettato un’altra coppia, io non lo sapevo ne l’avrei mai immaginato. Così disteso con la faccia sul pavimento ho sentito le vostre voci, avete brindato, chiacchierato e guardato il Vostro schiavo disteso nudo nel Vostro salotto. Dentro di me mi sono vergognato moltissimo ma nello stesso tempo la cosa era eccitante, straordinariamente eccitante e sinceramente a quel punto avreste potuto chiedermi di fare qualsiasi cosa anche per i vostri ospiti e l’avrei fatta. L’espormi così a terze persone senza dirmelo prima, è stata una manifestazione di potere che mi ha umiliato: un altro uomo ed una donna mi guardavano mentre la Padrona mi usava a Suo piacimento e mentre mi penetrava con un “anal plug”. Avrei voluto sentire dalla loro voce cosa pensavano di me. Tutto questo mi eccita e mi spaventa perché per Voi credo potrò superare ogni remora e godere a pieno di questa mia attrazione per il BDSM. Quando mi ha strizzato i capezzoli per l’ultima volta da sdraiato avrei voluto pronunciare la parola di sicurezza perche' mi ha fatto veramente male ma non ne avevo il coraggio l’idea di deluderVi, in presenza di altri vostri ospiti, me lo ha impedito. Preferivo soffrire e soddisfarLa all’interrompere la tortura. La devo ringraziare perche' quando legato in piedi ed appeso agli stipiti della porta le ho confessato di provare dolore ai capezzoli e lei ha sospeso la tortura sebbene io non avessi pronunciato la parola di sicurezza: grazie. Stupendo nella sua “teatralità” e stato l’essere appeso agli stipiti della porta con le polsiere e con un gancio “anale” e quindi venir frustato da entrambi. Estremamente eccitante in quella condizione è stato ascoltare due uomini e due donne godere a letto mentre lo schiavo attendeva legato ed appeso al “culo” L’essere sodomizzato da Lei in quel modo, intendo dire con tale violenza mi ha procurato dolore e piacere allo stesso tempo ed il piacere è stato amplificato dalla sensazione che Lei stesse traendo piacere dal possedere lo schiavo. Se si aggiunge poi che erano presenti altre persone che guardavano ciò che accadeva credo di poter dire che l’esperienza è stata senza dubbio “forte”. Da ieri, se mi sara' concesso lecchero' sempre il mio sperma. Aggiungo con un certo imbarazzo che oggi il culo non mi fa male ma sento una sensazione di vuoto e, me ne vergogno, desidero essere sodomizzato ancora. Vedere la Padrona in piedi sul proprio corpo è stata per me una visione, all’inizio ho avuto paura, soprattutto quando stava in piedi sul torace ma poi avrei voluto lo rifacesse ancora e sinceramente spero che l’esperienza sia piaciuta alla Vostra ospite. La sensazione del ghiaccio sulla pelle e soprattutto sui capezzoli doloranti e intensa, inizialmente accentua il dolore mentre poi si ha la sensazione di stare meglio. Penso che provarla dopo la cera e la fustigazione credo possa essere eccitante. Sentire le mani della Mistress mentre scioglie il ghiaccio sul mio corpo immobile ti paralizza facendoti sentire letteralmente oggetto nella mani di Lei. Altrettanto eccitante è stato accorgersi di avere sopra il proprio corpo la Mistress e la Vostra Ospite: lo stupore per ciò che accade in quel momento è paralizzante al punto da stupirsi per il fatto di non accorgersene: in quel momento mi sono chiesto perchè lo fanno? Non pretendo certo risposte per Voi ovvie: perche' la Mistress lo vuole ed io sono lo schiavo. Credo che lo schiavo debba essere tenuta al guinzaglio e legato ai genitali: io ho provato la sensazione intensa si essere legato ai genitali alla stessa corda che legava il “gancio anale” ogni movimento anche mentre mi frustavate o mentre passavate da una stanza all’altra tirava il pene o sollecitava l’ano: se posso esprimere una mia sensazione: eccitante. Essere imboccato e dissetato dalla Mistress mi ha posto in una strana condizione di sudditanza e quando la Mistress o qualsiasi altro mi ha messo le dita in bocca facendomi leccare il mio sperma ho provato disgusto e piacere che immediatamente si sono trasformati nel desiderio di leccare tutto il mio sperma dalle dita che mi venivano infilate in bocca. Ieri sera prima di salutarci mi avete chiesto di esprimere un giudizio: certo lontana da me è l’idea di giudicarVi, anzi. Ma se mi è concesso, ripensando ora alla serata l’unico peccato è stato forse quello che io ho percepito relativamente a uno dei Vostri ospiti: mi è sembrato infatti che lui non fosse cosi coinvolto o forse interessato. Forse mi sbaglio e se così e me ne scuso. Un’altra cosa: a metà serata ho accusato male alla testa e credo che cio' fosse dovuto essenzialmente al collare e cio' senza dubbio mi ha reso piu' “teso”. Relativamente alle foto potete farne cio' che volete (visto che mi avete garantito che renderete non riconoscibile il volto, se volete potete pubblicarne qualcuna) confesso che mi piacerebbe vederLe o addirittura averLe ma rimango alle Vostre abitudini e decisioni. Mi scuso se ho dimenticato qualche episodio di questa stupenda esperienza di sottomissione, non l’ho fatto certo perche' non me lo ricordassi ma semplicemente perche' il desiderio di essere ancora Vostro schiavo mi tormenta e mi confonde non poco. Senza dubbio siete Padroni esperti e di esperienza e senz’altro avete avuto altri schiavi o schiave. Spero di averVi soddisfatto e spero di poterVi incontrare nuovamente per esplorare i confini che ieri abbiamo visto ed esplorato. Grazie Vostro Schiavo M.
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13 years ago
admin, 75
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Davvero bello
E' successo ! sn andato in un ufficio per una pratica amministartiva entro, dall'altra parte della scrivania una signora con occhali da vista non molto alta direi normale, le chiedo :dottoressa posso? lei con un breve sorriso mi fa accomodare si toglie gli occhiali e mi guarda, io gli epongo il problema, premesso che faceva caldo oggi, siamo all'ora di chiusura . lei si alza per aprire la finestra e abbassa la tapaprella, appena alzata mi accorgo che si trattava di una fica non stratosferica ma ben messa. gonna verde al ginocchio leggera che faceva vedere un perizoma nero molto arrapante, camicetta bianca con reggiseno che metteva in risalto due belle tettine. ma quello che mi ha impressioanto sono state le labbra, FANTASTICHE .... è ritornata a sedersi e si è messa in modo da fer vedere l'interno delle cosce, la troia ha notato che io la guardavo, a quel punto mi cade per terra la penna con la quale stavo firmando, mi abbasso sotto la scrivania e giro lo sguardo verso le gambe della d.ssa, in quel momento noto che lei con il piede ha tirato verso di se la penna, mi spingo oltre per recuperarela penna e le appoggio la mano sulla coscia , lei la prende e se la porta alla fica!!!!!!!!! a quel punto le apro le gambe e mi infilo con la lingua tra le sue cosce, non ci ho visto piu gli ho mordicchiato il perizoma e le 'interno delle cosce ho leccato e baciatp per circa cinque minuti quelle meravigliose cosce, fino a quando lei non mi ha preso la testa per portarsela alla fica io ho resistito ancoira un poco e poi sono entrato con lingua sotto queli perizoma fradicio , la troia era tutta bagnata un fiume scendeva dalle sue grandi labbra senza indugiare ho leccato tutto mentre le sue mani si impadrinivano del mio cazzo duro come una roccia . lo prende e se lo porta sulle labbra FANTASTICO NON CI HO VISTO PIU era quello che sognavo da quando l'ovista con quelle labbra truccate lo leccava da gran troia si massaggiava tutta la faccia come fosse un fiore mentre io la lekkavo e baciavo dappertutto, mi sono spinto giu e gli ho massaggiato il buco del culo con la lingua fino a faral implorare di volerlo dentro , cosa vuoi che devo fare dimmelo " voglio il tu cazzo sfondami ti prego" ho fatto spazio sulla scrivania l'ho disposta bene all'alltezza e dopo un ulteriore lekkatta e penetrazione con la dita l''ho infilzata con il cazzo fino farla sborrare di nuovo, è stato bellissimo quando stavo per arrivare ho tirato fuori il cazzo e l'ho sborrata sulle labbra, DIVINO ha goduto ancora e leccato il mio spruzzo che è stato davvero copioso, ha leccato tutto fino all'ultima goccia mentre io mi occupavo ancora della sua fica aperta e pèrofumata come un fiore leccando tutto quello che fuoriusciva!!!!!!! lei a quel opunto si pulisce mi bacia la cappeklla mi fa rivestire e mi confessa ," mi dispiace per la sua pratica non deve parlare con ma con la mia collega che è andata gia via deve tornare domani" ci salutiamo e io l'indomani torno speranzoso di ritrovarla li enntro al suo posto una signorina anche carina sbrigo el cose e gli chiedo della dottoressa , nessuno mi ha saputo dire chi era. spero di rivederla...........................
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13 years ago
max350399828,
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Avventura extraconiugale con un collega di lavoro
Sono una donna sposata ormai 52enne ma ancora piacente, una sera assieme ai miei colleghi di lavoro siamo andati a cena a casa di uno di loro, la cena si è protratta fino a mezzanotte e quando stavamo per andare via, lui il padrone di casa si offrì per accompagnarmi a casa, mi congedai dagli altri e mentre se ne andavano mi sedetti sul divano ad aspettare. Rimasti soli, lui si sedette accanto a me e mi disse: "Ancora qualche minuto e poi ti accompagno, dimmi ti è piaciuta la serata?" "Si moltissimo è stata bellissima". Si avvicinò ancora di più a me e mi dice: "Sarebbe bello finirla ancora meglio" Finsi di non capire ma sapevo benissimo quelle che erano le sue intensioni. Infatti mi mise un braccio attorno alle spalle e iniziò a baciarmi in bocca mentre con l'altra mano mi palpeggiava le tette, tentai di resistere, ma lui iniziò a sbottonarmi la camicetta e in pochi secondi mi abbassò il reggiseno e si mise a succhiarmi i capezzoli, sentii un brivido di piacere, mentre la sua mano si appoggiò sulle mie ginocchia, appoggiai la testa all'indietro mentre la sua mano cominciava a scorrere sulle mie cosce fino a raggiungere le mutandine, istintivamente aprii le gambe, mi accarezzo le mutandine e poi scostato un lembo introdusse le dita nella mia fica, ero tutta bagnata, a quel punto si inginocchiò davanti a me, mi sfilò le mutandine e iniziò a leccarmi la fica, con le labbra delicatamente mi afferrò il pelo e si mise a succhiarlo e a tirarlo, ero completamente in estasi, gli afferrai la maglietta e gliela sfilai e dopo qualche minuto gli chiesi di alzarsi, gli slacciai i pantaloni e glieli tolsi assieme allo slip, il suo grosso cazzo duro era spianato davanti a me mi avvicinai e lo presi in bocca facendogli un lungo pompino, poi gli leccai e gli succhiai le palle. A quel punto ci alzammo e andammo in camera sua, finimmo di spogliarci e ci sdraiammo sul letto e ci facemmo un bel 69, avevo il suo cazzo completamente in bocca e la sua cappella mi era entrata in gola, dopo circa 15 minuti mi fece sdraiare sul letto e apertemi le gambe mi infilò in cazzo nella fica e mi chiavò per più di mezz'ora, era stupendo, ebbi un fortissimo orgasmo e ancora inebetita, mi fece girare e mi penetrò nel culo, era la prima volta che prendevo un cazzo di dietro e fù stupendo, sentivo il suo cazzo scorrermi dentro e a quel punto ebbi un altro orgasmo, ancora più incredibile del primo e più lungo, fù tanto bello che nemmeno mi resi conto che mi aveva fatto girare di nuovo e aveva appoggiato la sua cappella tra le labbra, iniziò a sborrare come una fontana, riempiendomi la bocca e la faccia di sborra. Assaporai tutto quel liquido caldo e poi ingoiai tutto, con le dita raccolsi tutto lo sperma che avevo in faccia e me lo portai alla bocca e mandai giù anche quello. Poi lui si chinò su di me e ci baciammo di nuovo in bocca slingaundoci. Proprio in quel momento, suonò il cellulare, era mia marito. Gli inventai una scusa plausibile dicendogli che mi sarei fermata a casa di una amica per la notte. Lui evidentemente mi credette. Dopo di che tornai tra le sue braccia. Dopo alcuni minuti mi alzai e andai in bagno per lavarmi e lui mi segui. Ci infilammo sotto la doccia e lui mi chiese di chinarmi, lo feci ma non immaginavo quello che volesse fare, lo scoprii subito, mi puntò il suo cazzo nel viso e iniziò a fare pipi, fù incredibilmente eccitante sentire la sua pipì scorrere sul mio viso e su tutto il corpo, qundo ebbe finito, anch'io volli fare con lui la stessa cosa, questa volta fu lui a chinarsi e io aperta la fica gli feci la pipì in faccia, incredibilmente aprì la bocca e si lasciò pisciare in bocca, bevendola, non potevo crederci ma era così. Dopo di che ci facemmo la doccia e tornammo a letto, chiacchierammo a lungo e poi facemmo di nuovo l'amore e questa volta mi venne tutto dentro. Da quella sera per molte altra volte mi sono incontrata con lui.
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13 years ago
admin, 75
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Il grasso maiale
Nell’estate del 2011 mi trovavo in visita in provincia di Torino in un famoso parco molto bello ed ero quel giorno con una mia Cara Amica. Non starò a dilungarmi sulle bellezze faunistiche che ho visto e nemmeno mi dilungherò a descrivere la flora molto bella e rigogliosa, ma parlerò solamente di quel grasso MAIALE che incontrammo in un casolare. Si trattava del proprietario di questo rustico e ci aveva viste nel mentre portava nel recinto i suoi animali, e noi da lontano avevamo visto lui. A me in particolare interessava perché quel MAIALE stuzzicava la mia fantasia, e poi ero anche sicura che dal modo in cui insistentemente si voltava a guardare dalla nostre noi avevamo stuzzicato lui. Dissi alla mia Amica di avvicinarci sempre più allo scopo di poterlo valutare meglio, ma già come ho detto da dove eravamo noi si trattava di una cosa grossa, e più ci avvicinavamo e più nella sua faccia vedevo questa idea o perversione che gli frullava. Doveva trattarsi di uno abituato ad andarci di mano. Eravamo a una decina di metri oramai, e fui io a cercare di attirare la sua attenzione con la classica frase “mi scusi?!?” (gli diedi un pretesto per avvicinarsi a noi).Più si avvicinava e più quel MAIALE stimolava la mia fantasia, e già me lo immaginavo nudo dentro un porcile, cosa che comunque volevo fare e che avrei fatto. Si avvicino in modo molto veloce a noi lasciando un secchio che aveva tra le mani, e avvicinandosi non potei fare a meno di notare che continuava a squadrarci a me e alla mia Amica, ci guardava bene come evidentemente guardava le sue giumente. Venendoci incontro ci chiese se avevamo bisogno di qualcosa, e visto che lì eravamo solo noi e non vi era nessuna anima viva fui io a dirgli che volevo vederlo nudo ai miei piedi come un MAIALE. Vidi subito la sua espressione facciale mutarsi e assumere quella di un perverso e mi disse “subito Padrona, mi spoglio nella stalla per lei e la sua Amica”, mi colpì questo particolare che mi diede subito della Padrona, evidentemente doveva essere uno abituato o a smanettare in internet o ad avere fantasie perverse finora poco realizzate, forse per lui era solo questione di incontrare le Padrone giuste. Comunque sia andammo nella stalla che era lì vicino, e mi accorsi che effettivamente aveva anche un porcile con due grossi Maiali e che avrebbe fatto al caso nostro. Lui era un omone di una quarantina di anni e nel mentre si denudava continuava a chiederci come un ossesso che cosa volevamo che facesse per noi. Io lo dissi subito, volevo vederlo nudo in mezzo a quei Maiali e lui si precipitò nel porcile senza farselo dire due volte. Era bello vederlo sguazzare nel porcile tra il fango e il letame, e nutrirsi anche di quello che dava ai suoi Maiali. Mi piaceva tanto Passammo quella giornata tra giochi vari di dominazione e trampling, e vedevo che a quell’omone non sarebbe bastata una giornata per soddisfare i suoi capricci, ci richiedeva sempre di più. Passammo un due orette a giocare prima di congedarci da lui che pregandoci ci chiedeva di non sparire e che era disposto ad incontrarci nuovamente dove volevamo, anche di nuovo lì se quei giochi ci erano piaciuti. Gli lasciammo un nostro biglietto da visita in modo che potesse prendere contatto con noi, perché tra l’altro mi piaceva come slave, era grassissimo e ubbidiente. Gualen
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13 years ago
admin, 75
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Luci di periferia
Avevo accompagnato gli amici a casa e continuavo dritto per la mia strada nella mia utilitaria, dedita ad ingoiare l'asfalto nero. Non avevo voglia di rientrare a casa e proseguì il mio tragitto senza meta con le note alla radio di un Ranieri giovane che ha perduto l'amore. Qualche minuto dopo un buco nero affamato nel torace fatto di notte, buio e lussuria si insinuò su tutto il mio corpo fino a raggiungere pesantemente il cervello. Mi diressi al cancello dell'autogrill sulla statale 18 che permetteva l'entrata in autostrada. parcheggiai la macchina fuori dal cancello e mi diressi a piedi nei wc dell'autogrill. I bagni erano completamente vuoti. Persi del tempo nel lavare le mani e fare finta di urinare, ma evidentemente non era serata. Andai al bar a bere un caffè e dopo qualche minuto mi ritrovai nell'area di parcheggio dei tir a fumare la mia sigaretta nel buio della notte. Poggiato su di un muretto a smanettare il suo cellulare c'era un uomo sui 35 anni, indifferente e non curante. Pensai di ritornare in macchina quando l'uomo si alzò dal muretto e mi venne incontro. "buonasera" mi disse con un sorrisetto angelico quanto diabolico e continuò la sua camminata uscendo dal cancello e ritrovandosi sulla statale 18. Gli andai dietro e ritornai alla mia macchina, quando mi accorsi che un altro uomo sui 40 sostava poggiato sulla mia auto. Cercai di intravedere bene i suoi lineamenti da lontano mentre continuavo a seguire con la coda dell'occhio l'altro uomo che spariva nel buio di un rudere vicino all'area di sosta. Non mi curai dell'uomo sulla mia auto e decisi di addentrarmi anche io nella penombra della vecchia casa cadente. Era tutto buio ma pian piano le pupille si dilatarono e iniziai ad abituarmi alla vista. Dov'era finito l'uomo? una scala scendeva giù verso un giardino fatto di canne ed erbacce. Arrivato giù vidi l'uomo difronte a me con il suo cazzo enorme tra le mani. Non dissi una sola parola, ne ci fu il tempo di dirci i nomi, mi ritrovai in ginocchio ad assaporare con tutta la mia avida bocca la nerchia dello sconosciuto appena abbordato. Continuai alcuni minuti a lavorarlo di bocca con giochi di lingua, labbra, mani e gola quando improvvisamente due mani forti dietro le spalle mi spinsero altrove. Ebbi paura per un istante quando vidi difronte a me il cazzo nerboruto e grosso dell'uomo che sostava sulla mia macchina. Era una trappola! I due erano AMICI. Un fuoco fatto di punte di spada mi attanagliò il petto e la situazione si fece così eccitante che senza preavviso anche il secondo cazzo mi penetrò la bocca scopandomela a dovere. Mi alzai e contemporaneamente i due si abbassarono e con molta cura iniziarono a giocare col mio cazzo che avevo fatto uscire dai jeans qualche secondo prima. Sembrava che i due fossero delle macchine del sesso! andavano avanti e indietro a succhiarmi l'uccello con una sincronia unica. Poco dopo il più giovane poggiò le sue mani su un muro divaricando le gambe e mostrandomi il suo culo voglioso con un buchetto liscio e depilato a fargli da contorno. L'altro uomo mi diede un preservativo. Mi inginocchiai e mentre mi infilavo il condom cominciai a sprofondare la mia lingua su quel bel buco caldo ed invitante, poi mi alzai e lo infilzai di colpo. L'uomo iniziò a gemere e godere e piu' ascoltavo i suoi gemiti più il mio cazzo lo stantuffava con fervore. Poco dopo sentì improvvisamente il cappellone dell'altro uomo insinuarsi sul mio bucchetto tra le mie chiappe. Non ci credevo, stavo per essere penetrato da quel cazzone grosso e duro mentre il mio ne scopava un altro. Lo sentì dentro tutto d'un fiato. Ero veramente in trappola! Sembrava di stare in una danza aborigena, i nostri cazzi entravano ed uscivano bagnati dei nostri odori. Godevamo tutti e tre come pazzi, io più di tutti, era la prima volta a provare la magnifica sensazione di essere scopato dal un bel cazzo mentre il mio scopava un bel culetto glabro e tondo. Andammo avanti per un quarto d'ora circa, poi togliemmo i preservativi e sentì arrivarmi sulle chiappe una forte ondata di sperma sulla guance del deretano. Ero troppo eccitato, scoppiai anche io sulle chiappe del mal capitato che aveva il suo orgasmo in contemporanea col mio. Godemmo davvero tanto, dopo aver pulito il nostro sedere ci ricomponemmo e mi ringraziarono con un italiano davvero elementare. Scoprì solo dopo che non erano italiani, bensì inglesi in vacanza. Li ringraziai veramente tanto e mi diressi alla macchina. Accesi la radio e il buco nero che attanagliava il mio petto era svanito, ero sazio!
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13 years ago
admin, 75
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Al ristorante
Siamo una coppia 48nne romagnola con lei molto bella, mora, gran culo, caldissima, io ben dotato ottimo linguistae molto celebrale. Non siamo degli abitué però ogni tanto ci piace trasgredire, un mercoledì di fine maggio decidiamodi andare a cena in un ristorante a Lido di dante, x chi non lo sa lì c’è una spiaggia naturista e c’è anche un certo giro. Il cameriere ci fa accomodare in un tavolo un po’ defilato della sala, vicino a noi sono seduti due singoli in un tavolo da quattro, penso aspettino qualcuno e infatti dopo un po’ li raggiungono una coppia, lei sui trentanni , biondina, molto bella, mini vertiginosa tacchi da 12 cm, anche lui niente male biondo, alto vestito sportivo. I tavoli sono molto vicini e ogni tanto anche senza volerlo ci giungono delle parole, delle mezze frasi e da queste capiamo che i singoli sono due bull e la coppia è molto servizievole e ubbidiente. Al caffè mia moglie mi fa cenno di guardare sotto al tavolo, uno dei singoli le ha infilato la mano fra le cosce e con voce un po’ alta perché i vicini di tavolo sentano le ordina di togliersi le mutandine, lei si guarda in giro vede che noi la stiamo guardando, è titubante allora lui le sussurra qualcosa che noi non capiamo e lei imbarazzatissima e tutta rossa si alza leggermente sulla sedia e se le sfila mettendole sul tavolo. Notiamo che nel tavolo di fianco a noi ci sono altri due singoli che hanno seguito tutta la scena e ci stanno sorridendo. Noi x non passare x dei guardoni guastafeste ci alziamo e usciamo. In auto noto che quella situazione ha fatto effetto su mia moglie ha le gote rosse ed è eccitatissima, ci avviamo verso la spiaggia e scesi dall’ auto ci sediamo su un grosso sasso alla fine di una scogliera le chiedo anzi le ordino di darmi le sue mutandine, lei mi sussurra – sei un porco – poi lentamente si alza la gonna se le sfila e me le porge, il cavallo è tutto bagnato. Incomincio a toccarla, lei chiude gli occhi e allarga leggermente le cosce, in un orecchio le sussurro -se te lo avessi ordinato al ristorante di togliertele avresti ubbidito?- - forse si, ma tu non me lo hai chiesto-. Intanto noto che uno dei due singoli che erano di fianco al nostro tavolo sta venendo verso di noi, lei non può vederlo perché gli è di schiena, a tre metri da noi si ferma e senza farsi sentire se lo tira fuori, io facendo in modo che anche lui senta, le sussurro – se adesso venisse quel singolo del ristorante, si abbassasse i calzoni tu che cosa gli faresti- intanto continuavo a toccarla in modo sistematico e quando sentivo che era prossima all’ orgasmo smettevo per poi ricominciare appena si era calmata un po’. –glielo prenderei in mano , lo masturberei un po’ e poi me lo metterei in bocca e lo succhierei fino a farlo godere- -e se ti volesse anche scopare?- - allora gli darei anche la figa e gli direi di godere dove vuole lui -. – lo sai che è proprio dietro di noi e ha sentito tutto- lei ha aperto gli occhi lo ha visto e fulminandomi con uno sguardo – porco mi fai fare la figura della puttana così, adesso ti faccio vedere!!! Si volta verso di lui, allarga le gambe facendogli vedere che è senza mutandine, lui si avvicina allunga una mano sulla nuca di lei e la attira verso il suo uccellone, lei apre la bocca e in un attimo ce l’ha tutto in gola, lui comincia a chiavarla in bocca con prepotenza, lei gli mette le mani sui fianchi x cercare di opporsi a quella penetrazione ma lui è più forte, le vengono le lacrime agli occhi e i conati di vomito x lo sforzo ma non può sottrarsi. Io sto x intervenire quando vedo che la cosa non le sta dispiacendo del tutto, le mani di lei che servivano x opporsi a quella violenza si sono appoggiate ai glutei di lui e ora sta assecondando i suoi movimenti e un rivolo di saliva le sta colando sul mento. Lui si stacca da lei la bacia sulla bocca e le sussurra qualcosa in un orecchio poi facendomi l’ occhiolino si allontana. - Che cosa ti ha detto – le chiedo? – mi ha dato l’indirizzo dell’ appartamento del suo amico mi ha detto che loro sono là e ci aspettano e mi ha detto anche di non rimettermi le mutandine che tanto me le avrebbero tolte. – ti piacerebbe andarci – le chiedo, - non lo so, ho un po’ paura, mi piacerebbe andarci, ma loro sono così prepotenti, tu che dici ? -. – dico che devi decidere tu, facciamo così, io ti porto davanti all’ appartamento poi tu deciderai se andare da loro oppure no, avrai capito che loro sono due bull e che dovrai ubbidire ai loro ordini, però non mi sembra che ti sia dispiaciuto prima - , - ok però se mi chiedono delle cose strane, se esagerano voglio che tu li fermi. – ok stai tranquilla. Raggiungiamo l’ appartamento la porta è socchiusa, entriamo, loro ci aspettano nella sala in accapatoio, ci fanno accomodare sul divano ci offrono da bere, il singolo della spiaggia si inginocchia davanti a lei le allarga le gambe e comincia a leccarla poi la caricano di peso e la portano sul letto la spogliano nuda la mettono a pecorina e un singolo le si mette dietro e la penetra , l’altro le si piazza davanti e glielo presenta davanti alla faccia, lei apre la bocca e con un mugugno soddisfatto se lo fa sparire in gola. Io che fino a quel momento mi ero tenuto un po’ in disparte mi sdraio sotto di lei e comincio a leccarle i capezzoli allungo una mano sulla sua figa e la trovo che sta colando di umori sotto i colpi del cazzone che la penetra, non ci mette molto a venire e anche loro non tardano e riempiono i preservativi di sborra. Dopo una mezz’ora di pausa ricominciano a toccarla indugiando molto sul suo didietro, la fanno mettere alla pecorina , uno le scivola sotto e si ritrovano nella posizione di 69 ora anche lei è eccitata, lui le allarga i glutei intanto l’altro le arriva da dietro e comincia a leccarle lo sfintere, lei comincia a rilassarsi, è pronta, e subito un cazzone viene a bussare alla porta di servizio, lei tenta di divincolarsi ma loro sono più forti, lui con un a spinta brutale le entra interamente negli intestini, lei emette un urlo strozzato e vinta si abbandona sul corpo del maschio che la sta tenendo forte da sotto. Dopo qualche minuto di immobilità per farla abituare alla penetrazione il maschio che le sta devastando il culo incomincia ad andare su e giù molto lentamente, lei sembra svegliarsi dal suo letargo e comincia a lamentarsi il suo viso è una smorfia di dolore. Poi piano piano i lamenti diventano sospiri comincia ad accompagnare i colpi di lui, gli viene incontro, lo vuole tutto, lui capisce che lei ora è completamente alla sua merce, i suoi movimenti si fanno forsennati, scomposti, con un ultima stoccata gode riempiendo il preservativo di sborra. Quando lo toglie x lasciare il posto all’ altro lei non reagisce, è lì abbandonata sul letto col culo aperto lui glielo appoggia e si lascia cadere su di lei inchiodandola col suo cazzo sul letto. Lei affonda il viso su un cuscino si lamenta, ha gli occhi pieni di lacrime e mentre io sto per intervenire per fermare tutto questo lei comincia a tremare e comincia a godere seguita a ruota da lui. Ci rivestiamo e torniamo a casa ancora un po’ sconvolti dall’ accaduto, non ci eravamo mai spinti fino lì coi nostri giochi.
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13 years ago
ccala,
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L'angelo nero
Non sono mai stato omosessuale, ma alla soglia dei 40 anni, quando ho cominciato a frequentare assiduamente Internet, scoprii che mi piaceva guardare foto di uomini nudi intenti a fare sesso. In particolare mi piaceva soffermarmi sui particolari dei genitali e nelle foto di penetrazioni. Da lì a provare a inserirmi degli oggetti nel didietro per capire cosa si provasse fu un attimo: iniziai con oggetti piccoli, tipo carote, fino ad arrivare a delle grosse zucchine. Il piacere era tantissimo e passavo delle ore a penetrarmi, con l'unico inconveniente che, per motivi a me ignoti, non avevo un'erezione vera e propria durante tali pratiche; non me ne importava però molto, perché il cazzo diventava così sensibile - causa forse stimolazione della prostata - e mi bastava toccarmi appena per avere continui e copiosi orgasmi. Scoprii anche che mi piaceva un casino guardarmi nudo allo specchio mentre assumevo pose sconce ed era bellissimo vedere quei vegetali fare avanti e indietro nel mio culo. Per quel motivo iniziai anche a depliarmi la zona anale regolarmente e il mio didietro era ormai tale e quale a quello di una ragazza. Ero però rassegnato riguardo l'eventualità di fare incontri reali. Essendo del tutto estraneo a giri gay e soprattutto timoroso di far conoscere ad altri queste mie nuove fantasie, pensavo che non sarei mai riuscito ad incontrare un uomo. Accadee però una mattina che non andai al lavoro, perché ero convalescente da una brutta influenza. Faceva caldo e ovviamente mi ritrovai a passeggiare nudo per casa e a giocare come al solito con i miei vegetali, quando suonarono alla porta. Sicuro che fosse il postino, un mio vecchio amico, non ci stetti troppo a pensare e, pur essendo ancora nudo, mi coprii a malapena tra le gambe con un piccolo asciugamano senza nemmeno legarlo intorno alla vita. Ma quando aprii la porta lo spettacolo che si presentò ai miei occhi mi fece pensare a un dono della divina provvidenza: un vù cumprà africano, nero, alto circa un metro e novanta, magro, vestito solo con una camicia, jeans e un paio di sandali, che sorrideva. Io lo feci entrare subito incurante della mia quasi totale nudità e lui fu subito molto in imbarazzo. Il mio cuore stava per scoppiare dall’emozione, mi rendevo conto che se non avessi colto quell’attimo forse non avrei più avuto il coraggio di provare. “Fammi vedere cos’hai”, gli chiesi. Il ragazzo allora (che poi mi disse essre uno studente universitario che tentava di sbarcare il lunario nelle ore libere) mi porse l’intera sua valigetta già aperta, io la presi con due mani per appoggiarla sul tavolo e, così facendo, dovetti mollare l’asciugamano che cadde a terra lasciandomi completamente nudo; era ovviamente tutto calcolato. Andai allora per raccoglierlo, ma lo feci dandogli la schiena, poi divaricai leggermente le gambe e, senza piegarle, mi chinai mostrandogli senza ritegno il culo rosa, morbido umido e depilato. E invece di rialzarmi rimasi in quella posizione, come in attesa di una sua iniziativa, che non tardò ad arrivare. Lui si tirò fuori il cazzo, se lo menò qualche istante per fargli raggiungere la massima erezione e mi puntò subito il buco, ma con sua sorpresa vide che non entrava. “Non sei gay?”, mi chiese. “Sì, sì, totalmente”, gli ribadii d’istinto con una convinzione che mi sorprese “ma nel culo è la prima volta”. “Allora aspetta un attimo” mi disse, poi si diresse verso la cucina e ne tornò con il panetto di burro e fu allora che gli vidi bene il cazzo: un monumento a madre natura, un meraviglioso tarello di trenta centimetri, nero, lucido, duro all’inverosimile. Mi appoggiai al tavolo rimanendo sempre alla pecorina e lui cominciò a spalmarmi il buco e a massaggiarlo, inserendo di tanto in tanto un dito. Poi mi disse: “Hai un culo bellissimo. Adesso quando senti che comincio a premere tu spingi come quando fai la cacca, vedrai il buco come si ammorbidirà e allargherà”. Così feci e un buon dieci centimetri entrarono subito con mio grande dolore e piacere immenso, ma lui non resistette e mi inondò subito l’intestino col suo seme caldo. “Scusa”, mi disse con fare dolcissimo. Capii allora che dovevo agire diversamente. Mi tolsi il cazzo del culo senza neanche pulirlo e lo imboccai avidamente, provandone il sapore che era un misto di burro, sperma e merda. Appena cinque minuti di lavoro di lingua e di labbra che venne di nuovo, e io assaporai per la prima volta il magico liquido dell’amore, tenendolo per diversi secondi in bocca per gustarmelo bene prima di ingoiarlo. Finalmente il suo sesso tornò in posizione di totale riposo, allore gli chiesi di spogliarsi completamente come me. “Devo fare la doccia?”, mi chiese. “Non provarci nemmeno” gli risposi io "hai un odore forte di maschio che è sublime". Poi lo presi letteralmente per l’uccello e lo feci venire con me in camera da letto e ci sdraiammo, nudi e sudati. Ci abbracciammo, ci baciammo, ci accarezzammo in ogni parte del corpo, lui mi masturbò e io venni subito, copiosamente. Poi mi sedetti col culo sul suo viso e lui me lo leccò con grande piacere per diversi minuti finché non si eccitò di nuovo e allora mi sdraiai sul fianco dandogli la schiena, accompagnai il suo cazzo sul mio culo fremente e stavolta, dopo pochi tentativi, entrò tutto facendomi gemere. Cominciò a stantuffarmi e tutto un mondo nuovo si schiuse davanti a me: avevo soperto il mio culo, umido, caldo, morbido, uno straordinario strumento per dare e ricevere un piacere sublime. Venne dentro di me ancora tante volte quel giorno, cambiammo infinite posizioni, il mio culo era ormai un ammasso di carne gelatinosa e informe. Alla sera dormimmo insieme e il suo forte odore di selvaggio mi inebriava. Quando mi svegliai però, vedendo un uomo nel letto di fianco a me, ebbi unattimo di smarrimento, ma poi quando vidi la sua erezione mattutina, spettacolare, maestosa, commovente, il culo iniziò a tirarmi di nuovo; me lo toccai e lo sentii morbido e umido come una vagina. Allora mi mi sedetti sul suo cazzo – questa volta entro tutto al primo colpo – godetti di nuovo, felice di sentirmi pieno, sessualmente completo. Lui aveva problemi col permesso di soggiorno, ma ho risolto tutto: l’ho adottato, adesso vive con me e sono la sua troia a tempo pieno! Ma non solo: ogni tanto vengono a trovarlo comitive di suoi amici africani e non sto neanche a dirvi chi sia l'unico a far la parte della donna in quelle occasioni...
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13 years ago
admin, 75
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Buon proseguimento
Sto viaggiando in treno verso Milano su un freccia bianca, sono seduta in una carrozza aperta in uno di quei posti a due molto nascosti. Il viaggio prosegue monotono lungo la strada ferrata il panorama scorre alternando la costa ligure, l’appennino e la pianura padana. Io sto leggendo un libro che mi ha intrigato per il soggetto al momento dell’acquisto ma che durante la lettura mi concilia il sonno e l’oblio del viaggio. Aduna fermata passa un ragazzo sulla trentina di colore molto ben vestito con i capelli raccolti in uno chignon ci diamo un occhiata distratta e lui si va a sedere fuori dalla mia visuale. Entra anche una ragazza (ma lo sarà davvero) che mi da l’idea della trans e mi incuriosisce. Il viaggio dura sulle quattro ore e ogni tanto mi alzo per sgranchirmi guardo la tipo sempre con il dubbio in testa ( ma non lo saprò mai con certezza) e incrocio lui, lo incrocio tutte le volte con un senso di languida lascività. Torno sempre a leggere annoiata siano a quanto ad un certo punto lo vedo oltre la porta scorrevole in prossimità della toilette che ascolta il suo mp3. Dopo un po’ di tempo visto che non torna mi reco in bagno, sono tentata di lasciare la porta socchiusa ma mi trattengo. Quando esco è sempre li, il treno ha un sussulto io quasi cado e siamo fra le braccia uno dell’altra ci sorridiamo chiedo scusa e torno a sedermi. Torno a sedermi lato finestrino dopo una decina di minuti lui si siede dal lato opposto. Io continuo a leggere ma con la coda dell’occhio lo osservo lui è spaparanzato a gambe larghe e si carezza il pacco. Io continuo a leggere socchiudendo la bocca e giocando con la lingua con i denti e con le labbra. Lui insite ora si stringe l’uccello che vedo duro attraverso i pantaloni io mi eccito e inizio a succhiarmi l’indice prima in maniera accennata poi sempre di più sino a simulare un pompino. Sono eccitatala mia pisella è dura e sento che comincia inumidirsi mi lecco voluttuosamente lui si alza e va nella direzione della toilette opposta. Dopo alcuni minuti lo cerco con lo sguardo ma non lo vedo e cosi mi lazo e lo seguo. Lo trovo nella zona di salita discesa dal treno davanti al bagno dove sicura di me stessa entro ma questa volte lascio la porta socchiusa. Lui mi segue istantaneamente e chiude il chiavistello dietro di se io rapida sono nuda senza scarpe i pedi smaltati sul pavimento che per fortuna è pulito (ma se fosse stato un lago di pscio stantio non avrebbe fatto differenza alcuna) mi inginocchio e sfilo il suo cazzo ingoiandolo avida. Un venti centimetri di carne dura mi arrivano in gola eccitandomi alla follia mentre lui letteralmente mi scopa la bocca al ritmo del treno. Io lo fisso negli occhi lui continua per parecchio ho quasi paura che voglia venirmi subito in bocca ma a un certo momento mi sfila il cazzo dalla mia bocca e mi alza quasi di peso mi mette una gamba sul lavandino e usando il spone della toilette mi lubrifica quella caverna che ho al posto del culo. Mi pianta dentro il cazzo sino in fondo e comincia a scoparmi senza alcun ritengo sempre più forte insultandomi piano nelle orecchie. Io geme a mia volta il mio godimento di femmina impalata e vibro su di lui con l’intestino pieno. Il mio cazo si fa duro e comincia a colare, lui se ne accorge e i eccita ancora di più menando colpi fortissimi. Ogni tanto si sfila ma orma ho l’ano aperto come una bocca spalancata e rientra senza problemi è sempre più eccitato sento che si approssima alla fine gli sussurro che lo volgio in bocca. Lui mi sfila il cazzo dal culo e mi costringe in ginocchio imboccandomi il cazzo appena sfilato che ingoio senza problemi. Lui continua un poi si irrigidisce e mi viene in gola io ingoio tutto anche se me ne esce un po’ da un alto della bocca. Quando ho finito di pulirlo tutto mi lecco l’angolo delle labbra. Lui mi solleva e mi bacia si ricompone e se ne va. Mi lascia ansimante ed io per rendermi presentabile ci metto un po’. Esco trono a sedermi lui è di novo li vicino ricomincio al leggere. Il treno entra in stazione a Milano ci si prepara scendere, tutti si sistemano ed anche noi due mi passa a fianco e mi dice “buona giornata” aggiungendo a bassa voce “signora”…io eplico “buon proseguimento”.
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13 years ago
admin, 75
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In tre sulla macchina
E' accaduto il giorno di Santo Stefano del 2010, dopo esserci messi d'accordo. Ci siamo trovati all'uscita del casello autostradale, P. ha parcheggiato dietro la mia auto e io sono sceso a salutarlo; poi mi ha condotto verso il lato passeggero, ha fatto scendere M. e me l'ha presentata. Stretta di mano, baci sulle guance sempre più vicini alle labbra, e un bacio con la lingua per rompere subito il ghiaccio. P. e M. sono saliti dietro, P. mi ha indicato la strada per raggiungere un luogo appartato, e durante il tragitto ha iniziato a scambiare qualche effusione con M. Io, dallo specchietto retrovisore, indovinavo un imbarazzo iniziale di lei, una reticenza che la tranquillità di P. riusciva via via a mitigare. Raggiunto il nostro rifugio all'aperto, illuminato dalle luci dei capannoni industriali chiusi per le festività natalizie, P. e M. si tolgono le giacche e le appoggiano sul sedile del passeggero, dove già si trova la mia. P. invita M. a mettersi in ginocchio con il viso rivolto al lunotto posteriore. Io posso così osservare gli stivali al ginocchio e le autoreggenti di M., sopra alle quali - complice una gonna abbastanza corta, accorciata ulteriormente dalla posizione - iniziano, scoperte nella loro attaccatura alle gambe, le sue natiche. P. mi offre di scoprirle fino in fondo, le mie mani afferrano le cosce di M. e le risalgono fino a rivelare, nella sua pienezza, il bel sedere e il triangolino minimo di un perizoma nero-viola. E' bello massaggiarla mentre lei limona con P. P. è il regista del gioco, come avevamo concordato. Fa girare nuovamente M. e invita me a raggiungerli sul sedile posteriore, con lei seduta in mezzo. Ora io e P. le facciamo togliere, nell'ordine, il golfino, la maglia trasparente, il reggiseno e la gonna. Ad ogni passaggio, ad ogni nuovo indumento che le mie mani sottraggono al corpo tonico di M., le nostre quattro mani esplorano ogni lembo della pelle emersa e si divertono a massaggiare quelle parti ancora nascoste; nel frattempo, le nostre bocche si alternano a baciarla e a leccarla. I suoi capelli lunghi e mossi ora le nascondono il viso, ora lo fanno riapparire; un sorriso - forse all'inizio solo di cortesia, poi via via più sincero, in ogni caso sempre piacevole - non manca mai di disegnarsi sulle sue labbra, sostituito più tardi dal piacere. E' bello, infine, sfilarle il perizoma: M. rimane in stivali, autoreggenti e pube nero, modellato a striscia verticale spessa, dalle labbra al monte di Venere. Si siede su P, io le allargo le gambe e ne appoggio una sopra alla mia spalla, e inizio a saziarmi del suo frutto. Il mio approccio è deciso e la mia lingua lavora in crescendo. M. sussurra: "Certo che sei capace a farlo!", poi le reazioni del suo corpo la vincono, mi accarezza la testa, bacia P. e quando non lo bacia mi rivolge dei complimenti. Ma il complimento più bello, per me, è sentire i suoi respiri spezzati. Ora M. è bagnata, pronta. Mi risiedo, P. mette il preservativo e M. lo cavalca, aiutandolo a entrare dentro di lei. Nel frattempo anch'io lo tiro fuori e M. mi masturba, la sua mano destra scorre sulla mia asta mentre col bacino danza e fa muovere il pene di P. dentro di sé. Quando anch'io ho indossato il preservativo, M. si china su di me e inizia a spompinarmi. Più tardi dichiarerà che era la sua prima volta da "equilibrista", ma devo dire che se l'è cavata bene: non era facile fare l'amazzone e contemporaneamente stare ruotata e abbassata per tenermelo in bocca. Concludo il ricordo di quella esperienza coi bei capelli di M., lei si è alzata dalla mia verga per cercare la mia bocca, mentre limoniamo io le accarezzo la nuca e le scosto una ciocca dagli occhi. Mi bacia e la sua mano torna a impugnare il mio pene, mentre quello di P. spinge colpi violenti, prossimo all'orgasmo. Come sempre, raccontare l'evento nella sua interezza sarebbe una cronaca arida.
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13 years ago
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Sesso a tre, prima volta per lei
Questo è il racconto di un'esperienza reale del 2008. Io e il mio amico A. avevamo deciso di fare così, affinché E., la sua ragazza, non si sentisse troppo in imbarazzo, ed anzi si facesse prendere dalla novità e dal piacere della sua prima volta con due maschi. Sono uscito dalla stanza per alcuni minuti, durante i quali loro si sono spogliati e hanno iniziato a coccolarsi sul mio letto. La luce era spenta, io ho lasciato socchiusa la porta per fare entrare nella camera da letto un po’ di luce del corridoio, per creare un’eccitante atmosfera di penombra. Poi sono rientrato, avvolto dal rumore delle loro lingue che si cercavano, intravedendo una mano di lui sui suoi capezzoli e quella di lei sul pene. Sapevo come scioccarla, come farle pian piano accettare una presenza al contempo estranea e seducente, conosciuta ma mai vissuta nell’intimità. Ho iniziato baciandole un piede, scorrendo le mie labbra fino al ginocchio mentre le massaggiavo le cosce. La sentivo fremere, lei senza rendersene conto (o forse sì, le donne capiscono ciò che vogliono) allargava le sue gambe, io sono arrivato fino al suo sesso e ho iniziato a giocarci, a fendere con la lingua le pieghe delle sue labbra. Il resto sarebbe “solo” la cronaca di una bella serata di sesso, e non voglio banalizzarne il ricordo. E poi, ogni esperienza è un capitolo a parte della nostra vita, e desidero che ci incontriamo senza uno schema prefissato in mente (come potrebbe essere se descrivessi tutta la serata e provassimo poi a replicarla per filo e per segno). Questo che vi ho raccontato è solo uno degli approcci possibili, insieme potremo inventarne altri per soddisfare le esigenze e i desideri di ognuno di noi… :)
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13 years ago
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La panterona
La porta chiusi piano, il cuore ancora mi batteva forte così tanto da sentire le pulsazioni far vibrare il mio corpo, nonostante l'accaduto avevo ancora voglia di lei, di quel sogno che in una notte d'estate magicamente si era realizzato, di quella fantasia che per anni è stata oggetto dei miei sogni erotici aveva trovato realizzazione concreta e adesso a voi lettori ne racconterò la storia. Tutto nacque 12 anni fa circa, quando a causa del mio ennesimo disastro scolastico decisi di dare una scossa alla mia vita, così mi misi alla ricerca di un lavoro estivo, grazie alle mia fitta rete di amici non fu difficile per fortuna, mi ritrovai nel giro di poco ad essere un ragazzo tuttofare per una società che gestiva strutture commerciali ristorative e alimentari,e aveva un appalto grosso in un terminal passeggeri quotidianamente frequentato da più di 5000 persone il che significava passare un estate d'inferno, ma del resto era quello che mi meritavo. Le strutture dentro il terminal erano tre, un bar un self service e un bazar, si contavano all'epoca più di 30 persone impiegate, il mio lavoro era stare dietro alle necessità di tutte e tre le strutture, dalla pulizia di esse al ricarico merci fino alla sostituzione del personale in alcune occasioni, era faticoso e stressante, ma c'era un lato positivo in tutto ciò, essendo il più piccolo (16 anni circa) ci misi poco a diventare una sorta di mascotte del posto, lo staff era stupendo feci amicizia con tutti subito, notevole era la presenza femminile tra cui spiccava su tutte la bellissima federica, ribattezzata da un collega, la panterona. Federica era la responsabile del bazar, all'epoca aveva poco più di 32 anni, fisicamente perfetta, non direi una bugia nell'affermare che era una delle donne più belle della mia città,capelli neri mossi carnagione scura alta 1.78 4 di seno sodo gambe lunghe e ben curate, e con due rubini al posto degli occhi, tutti gli uomini cadevano ai suoi piedi, innumerevoli erano i tentativi di corteggiamento quotidiani che avvenivano un po da chiunque, dai rappresentanti fino ad arrivare alla dirigenza del terminal, a ciò lei rispondeva con cortesia e ironia tutto condito dai suoi sorrisi unici capaci di catturarti al pari di una ipnosi, feci molto presto ad innamorarmi di lei. Il sentimento da me citato non va confuso con il classico amore di tipo poetico, piuttosto come una scarica ormonale impazzita che piombava sul corpo di un sedicenne alle prese con la sua pubertà, il che detto in francese mi portava sovente a masturbarmi pensando a lei, potrei dire benissimo senza vergognarmi anche quotidianamente. Al di là di tutto con lei strinsi un ottimo rapporto, lei capiva visibilmente il mio status emozionale innanzi alla sua persona e si divertiva un po a giocare con me, ma sempre in modo distaccato e mai equivoco. Passai li due stagioni consecutive poi l'azienda madre della società che gestiva il terminal fallì, il posto cambio gestione e per molte persone compreso me arrivò il momento di cambiare strada, federica però rimase all'interno della struttura con una nuova funzione, il che mi permise nel corso del tempo, molto sporadicamente, di andarla a trovare finchè poi col tempo ci perdemmo di vista dieci anni più tardi: Era luglio, la serata era afosa, i miei amici avevano optato per andare alla solita baracchina sul mare il che non mi rendeva entusiasta, solita gente solite discussioni nulla di nuovo se non tanta noia in vista, decisi così dopo aver bevuto un ottima corona con limone di farmi da parte e andare a casa, nell'andare verso la macchina ad un certo punto della passeggiata, mi sentii chiamare, mi voltai e vidi una bella donna con un vestito di cotone nero scura di carnagione sorridermi dal tavolino di un bar, mi avvicinai un po intimidito, lei sorridendo mi disse: “ che fai non mi riconosci più...”, ci misi un istante a focalizzarla, era lei la donna più desiderata della mia infanzia!. Preso da un impeto festoso rispondo: “nooooo, fede sei teeee, come potrei non riconoscerti, la donna più bella che abbia mai conosciuto(sempre detto fin dai tempi del lavoro, del resto potevo permettermelo la mia giovane età toglieva ogni tipo di malizia), come stai? È troppo tempo che non ci vediamo”, Rimanemmo a parlare qualche minuto presi tutti e due dalla felicità di quell'incontro fugace nel quale ci scambiammo i numeri promettendoci di sentirci presto magari organizzando una cena con qualche vecchio collega, la cosa sembrò finire li, ma così non fu. Federica era molto cambiata la pantera stava visibilmente invecchiando le rughe fiorivano sul suo volto e il fisico anch'esso era cambiato, con qualche chilo in più, ma ciò comunque non scalfì minimamente l'immagine che avevo di lei, per me rimaneva sempre la più alta immagine di femminilità che avessi mai avuto nella mia infanzia, io non pensavo alle pornostar o alle veline ma bensì a lei, rivederla mi dette una gioia a dir poco immensa. Gioia che arrivò qualche giorno dopo quando sulla piattaforma di facebook vedo la sua richiesta di amicizia: questo mi permise di rimanere in contatto con lei, da quel momento infatti spesso e volentieri ci sentivamo sulla chat dove ci scambiavamo per pochi min ricordi del passato, sebbene panterona non fosse più non smettevo mai di lusingarla in maniera smaliziata, con la stessa verve proprio come facevo da ragazzino, lei contraccambiava le mie lusinghe commentando il mio cambiamento estetico, diceva che ero diventato un bellissimo ometto e sentirlo dire da lei mi rendeva il ragazzo più felice della città. Una sera decisi di dare un tocco diverso a questa situazione, federica era sempre single, del resto è il suo credo esistenziale, come dice lei : “se un uomo deve stare con me dev'essere proprio speciale, del resto non mi manca niente..” la voglia di libertà era rimasta la stessa, di lei mi faceva impazzire questo, la grande autonomia che aveva nel decidere della sua vita e anche nel gestire la sua solitudine, (concetto che molte donne millantano ma che lunge da loro nel concreto realizzare), decisi così di invitarla a bere qualcosa, in amicizia come ai vecchi tempi, del resto come ripeto al di la di tutto non c'era malizia, se avesse risposto di no non avrei perso niente, ma così non fu e quella sera accettò di uscire con me a patto che fossimo andati in un posto carino e non frequentato da ragazzini, così optai per un luogo vicino castiglioncello molto carino e di classe, lei accettò con entusiasmo, l'appuntamento era sotto casa sua alle 22. arrivai sotto casa sua alle 22 spaccate fede era già li con un vestito bellissimo di lino arancione che risaltava la sua carnagione scura fortificata dall'abbronzatura presa a mare, indossava dei bellissimi sandali di cuoio infradito con delle pietre messe nel mezzo alle dita: la mia felicità era visibile a chiunque passasse in quel momento, andavo a prendere da bere con la panterona poteva accadere di tutto e nulla mi avrebbe distolto da quello status di gaudio in cui ero, durante il tragitto fede mi raccontò le sue ultime vicende lavorative e anche sentimentali, ma che alla fine erano sempre le solite, uomini che corteggiano fino allo sfinimento, lei che cede, ma poi la banalità che uccide, in sostanza era sempre la solita unica e grande fede!. Arrivammo al locale, ordinammo da bere io un mojito lei una caipiroska alla fragola, parlammo di me delle mie vicende universitarie(intanto dopo il lavoro e finito il diploma mi iscrissi all'università ), dei miei viaggi, e lei fece lo stesso con allegria e disponibilità al dialogo, il tempo sembrava non passare mai, più la guardavo più non avevo paura di fissarla negli occhi quasi incantato da quella visone, arrivarono le una chiesi a fede se voleva rincasare dato che l'indomani sarebbe andata al lavoro, mi rispose che non c'era problema dato che era di pomeriggio, piuttosto mi chiese se volevo passare a vedere come era casa dato che da poco aveva comprato un appartamentino vicinissimo al mare in un bel quartiere della mia città: il sangue mi andò al cervello, diventai rosso(così credo non mi meraviglierei fossi stato viola o di altro colore) risposi; “ volentieri”, la scena era simile ai film trash anni 90 con jerry calà che si vuole fare la salerno, ovvio che mai pensavo ci fossero altri fini se non di vedere la casa, che altro sennò del resto ero il suo bimbo preferito pensare di possederla sul serio al di fuori delle mie coperte e delle mie seghe non mi passava nemmeno per la testa, era irraggiungibile per me. Il tragitto in macchina fu allegro più dell'andata alla fine si era bevuto un po e fede nel ricordare un episodio del lavoro passato ridendo come una matta, mi prese la mano, poi finito la rievocazione, me la lascio posare sulla sua coscia, l'imbarazzo s'impossessò di me ma assicuro sono stati 10 secondi bellissimi, la mia serata poteva finire anche li, ma il destino si vede voleva regalarmi di più. Entrati in casa, venne a farci le feste il suo cagnolino paride un pinscher nano di 2 anni, la casa era piccola ma ben curata, un mix tra moderno ed etnico, mi fece accomodare nel salottino dicendomi: “ vado a cambiarmi te fai come se fossi a casa tua, di la in frigo ho due birre prendile, così si fa un brindisi alla visita del grande mano (questo era il mio nomignolo attribuitomi dai colleghi ai tempi per la mia giovane età , con riferimento ovviamente allusivo alla masturbazione), risposi: “si, ok va.. ok”, ormai ero un pirla col cuore in tachicardia, ero nella tana della pantera e per di più lei era di la a cambiarsi, rimasi per un minuto prigioniero delle mie emozioni, poi mi decisi ad andare in cucina a prendere le birre, mi rimisi sul divano e aspettai, dopo due min, fede dall'altra stanza mi fa : “mano accendi le abat-jour e spegni la luce grande, un attimo e sono li” ubbidì come un cagnolino servizievole, feci per prendere il telecomando quando sentì la sua voce dire : “eccomi..., adesso facciamo un bel brindisi”, volevo morire!! era vestita con una vestaglia di cotone bianca di quelle arabe, semi trasparente, arrivava all'altezza delle caviglie, si mise accanto a me e nel fare il brindisi, non potei notare dalle trasparenze i suoi capezzoli turgidi e neri della sua quinta, che ritta non era più ma sempre rigonfia e abbondante si, aveva sotto solo le mutande. io ormai non sapevo più come contenere la mia eccitazione ormai ero in estasi e il pene si ingrossava a vista d'occhio nelle mie bermuda di cotone finchè non diventò teso come una corda di violino, non sapevo più che fare , finchè la maestria di federica fece largo alla scopata più bella della mia vita: la mano posò sulla mia gamba avvicinandosi mi iniziò a baciarmi sul collo io di contro mi girai e cominciai a baciarla con la lingua, i nostri corpi non si staccarono per circa 20 min, era un sogno la panterona mi stava baciando, con una mano alzai il vestito accarezzandoli l'esterno della coscia, lei con delicatezza entrò con la mano sotto la maglia iniziandomi ad accarezzare sui fianchi, mi fece cenno di alzarmi, ubbidì in silenzio e col rossore nel volto, mi levò la maglia e mi sbottonò i pantaloni, mi levò anche le mutande e le scarpe, rimasi completamente nudo con la mia asta ritta, accarezzandomi sui fianchi senza mai distogliere o sguardo dai miei occhi,si avvicinò e prese in bocca quello che c'era da prendere due tre quattro cinque pompate secche e decise da esperta, il mio viso si contraeva così come i miei addominali, giuro nessuna mai me lo aveva fatto così bene, stacco la bocca dal mio pene mi prese per la mano e mi portò in camera da letto la finestra era aperta, e le luci della strada la illuminavano molto bene, si tolse la vestaglia e sempre prendendomi la mano mi fece accomodare sul letto. I nostri corpi si contorcevano come due serpenti in amore, presi in bocca i suoi seni meravigliosi e iniziai a gustare il sapore della sua pelle, mordevo piano i suoi capezzoli e con una mano scesi cominciando a toccare la sua figa, era già bagnata, la accarezzavo con delicatezza cercando il clitoride, lei piano piano si distese e allargò le gambe iniziando a gemere piano, avvicinai la mia bocca alle sue mutande mordendogliele sui fianchi gliele sfilai, adesso eravamo completamente nudi io e lei. Iniziai a leccargliela, mi sentivo un dio, lei subiva la mia lingua su di se, iniziò a chiamarmi con il mio soprannome non diceva altro se non : “si mano si umhh siii” finchè le sue mani si avvinghiarono sulla mia testa spingendola dentro, il clitoride si gonfio e lei ebbe un micro orgasmo. Il tempo di sospirare un poche si girò verso di me dicendomi : “entrami dentro e non farti problemi , prendo la pillola voglio sentirti dentro di me scopami mano, sono tuaa”. Ero sopra di lei il mio corpo bianco spingeva pressando quello scuro di fede sul letto, ogni colpo era un emozione indescrivibile, era mia solo per me, lei mi stringeva le mani e mi fissava negli occhi dando talvolta lo sguardo sul mio culo che spingeva il mio cazzo dentro di lei. Non durai molto 5 min e digrignando a denti stretti le sborrai dentro gridando: “ fedeeeeeeeeeeeeeeee” lei emise un gemito forte e secco, ma ormai il mio seme era dentro di lei, ero riuscito a lasciare se pur in via irrisoria qualcosa di mio in lei. Quella sera lo facemmo quattro volte prima che fede si addormentasse andai dritto finchè seme e forza erano in me, poi fede si lascio andare e la vidi addormentarsi nuda e sudata, le detti un bacio sulla bocca e me ne andai ...il canto degli uccelli mattutini si era levato e io ancora avevo addosso il suo profumo........... dedicato alla panterona, sono graditi i commenti, grazie a tutti coloro che si sono soffermati alla lettura di questo brano
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13 years ago
youngvoyeur,
27
Last visit: 4 years ago
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Dopo lo 0
Quella notte aspettai un pò più del dovuto, circa un'ora in più. La strada non era il massimo ma in qualche modo riuscii ad arrivare, aiutato dal buon navigatore sempre utile in queste gite notturne. Era la seconda volta che mi vedevo con Lina, la prima volta era stato un incontro vicino a un centro commerciale, poca voglia di parlare, subito al buio a interessarsi dei fatti. Una ragazza in carne, seno abbondante, occhi chiari, capelli ricci e rossi. Quest'ultima volta era organizzato per andare a casa sua, decisamente più comodi; casetta carina, entriamo e mi accomodo in camera mentre sistema le sue cose. Quella volta fu una cosa rapida, le sue mani erano pronte, la sua bocca già calda, questa volta invece passarono giusto quei pochi minuti per sistemare il letto, i cuscini, e si inizia. Le avvicino la testa al mio petto, mi lascio baciare, sento la sua lingua strisciare, le faccio uscire i seni dal reggiseno, mi piace sentirli bene, così tondi, pieni, le sue mani iniziano a scendere mentre inizio a morderle piano il collo. Ricordo la prima volta, sembrava una ragazza appena uscita da un'astinenza di anni, mani e bocca lavoravano all'unisono sul mio membro per raggiungere il loro scopo...questa volta non fu diverso, il rumore del suo risucchio si alternava ai suoi gemiti. Cosa dire, non potevo non incoraggiarla, a incitarla, quando è tutto a puntino dice di volerlo prendere dentro...scelgo di farmelo dire una seconda volta, approfitto della sua foga ancora per qualche istante, si mette sopra di me, si infila, le afferro i seni, la colpisco...geme...continua la sua opera, geme...le spremo quei grossi seni mentre alterno i miei movimenti ai suoi, la colpisco più a fondo...geme. Cambiamo, scende e si distende li a lato...decido di mettermi sopra di lei, inizio a sbattare il mio membro sul suo petto, lo struscio fra i seni, le avvicino la testa...sono sopra di lei, non può usare le mani, è praticamente bloccata, può solo deliziarmi con la sua bocca...il ritmo lo decido io e in pochi istanti inizio a pomparle la bocca...mi spingo in fondo, il più possibile. Scendo, inizio a torturarla spingendomi piano dentro di lei e uscendo subito...mi struscio, lo struscio sulle sue pareti, a destra a sinistra, in alto in basso...geme e mi chiede di avermi dentro di se, dopo poco la accontento spingendomi forte e all'improvviso dentro di lei...mi piaceva tapparle la bocca ogni tanto, così da poter sentire i suoi gemiti soffocati...il mio ritmo aumenta, stringe le gambe intorno a me, mi spingo il più possibile dentro di lei...sta gemendo, ha sete...sono al mio culmine, mi sfilo rapido dopo un colpo ben assestato, mi avvicino alla sua bocca, a quelle sue labbra golose...lo accoglie dentro mentre inizia a pulsare, sembra accompagnare ogni pulsazione con il movimento della testa...lo assapora, lo gradisce, e subito dopo raccoglie le ultime goccie che le sono sfuggite usando la lingua. Dopo ciò mi distesi sul letto, la avvicinai a me, si appoggiò al mio petto...un pò di calma, qualche chiacchera, un riposo dovuto e meritato dopotutto. Dopo esserci riposati riprendemmo a fare sesso, la cosa si ripetè altre due volte quella notte, con ritmi diversi, diverse posizioni, stessi risultati e desideri realizzati. (racconto preso dal mio vecchio profilo LeviatanoMimesi)
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La signora delle pulizie
...mai e poi mai avrei mai pensato che potesse succeder ed invece è accaduto.. Con il mio lavoro son spesso nelle case altrui ed un giorno d'agosto mi sono recato dalla cliente per risolvere un problema al condizionatore.. Suono mi risponde la signora delle pulizie che già tutto sapeva perchè la signora era assente.. Mi riceve con unsorriso che mai mi aveva rivolto..(e già li' la trmendagina in me divanpa...) ed è vestita con la classica vestaglia rosa sbiadito e fascia ai capelli..ma nel mentre che mi accompagna in terrazza essendo lei in controluce mi accorgo che sotto nn ha nulla.. e arrivati sulla terrazza con uno scatto felino si abbassa per raccogliere lo straccio e lo fà mettendosi a 90°.. mostrandomi un ben di dio di "patatona" e girandosi verso di me guardandimi e capendo il mio imbarazzo xche ero rimasto bloccato ..mi si rivolge sempre con quel sorriso e mi dice "BEhh nn l'ahi mai vista?".. a quel punto mi son detto ..o ci provo ora o mai piu'.. e con fare semplice poso la borsa delgi attrezzi e gli dico " COSI' NN L'AVEVO MAI VISTA"-- raggazzi ero emozionato ed agitato come se dovessi passsare un'esame di stato e lei lo capi' benissimo perchè girandosi di scatto e facendo finta di pesr l'equilibrio mi si aggrappo' e faceno scivolare la mano mi passo sui pantaloni e si fermo propio li'... Mi disse..."BEH SEI PROPIO EMOZIONATO!"...e con ungesto semplice mi ritrovai i pantaloini slacciati... e la sua mano avvolgeva il mio c... già duro... Allungai pure io la mano per sentir quel ben di dio di PATATONA ..ma non veci in temppo xè lai mi inginocchio e comincio subioto a succhiarlo come mai prima mi era mai successo.. non resistetti molto e dopo un minuto che lo succhiava con una foga ,,ma con una delicatezza unica.. le dissi "GUARDA CHE VIENE...!" e lei senza batter ciglio e senza staccarsi mi vece ben capire che avrebbe gradito... e cosi fu' ..la innondai si sperma e nemmen una goccia usi.. anzi tirava tanto che l'ano mi si stringeva ... mai provato un acosi' spledida senzazione.. Finito il suo esxplua di POMPINO galattico..mi accinsi per ricambiarla..ma lei dopo solo un paio di slinguazzatine..mi diss edi fermami..che nn voleva.. almeno quole giorno voleva che fosse lei la padrona... e mi dise che avrebbe creato un danno un'altro giorno e dovevo ritornare e forse mi avrebbe concesso di "Leccargliela"... GIUSTO IL TEMPO DI RICOMPORMI CHE SUONO IL CAMPANELLO..ERA la signorache rientrava dalle spese.. mi guardo fisso nelgi occhi e sirrise.. e mi disse "ALLORA IL CONDIZIONATRE? ..QUI MI SEMBRA CHE CI SIA L?ARIA CALDA..! " forse aveva capito qualcosa?? forse conosceva la sua donna delle pulizie??.. mahh so'solo che altre volte andai per riparazioni varie..e sempre sola trovavo la DONNA delle PULIZIE che sempre e sempre piu' si attaccava al mio c... appena entravo.. ed io solo una volta son riuscito a farla godere.. Ancor oggi nn ho ben capito..a che giocom si gioca perchè regolarmemnte poco dopo che mi a SPOMPINATO arriva la padrona.. Spero solo che nn ci becchi ed il gioco continuiii..
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13 years ago
albertz,
46
Last visit: 11 years ago
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Coppia innamorata...in 3!
Lo sapevo. Sentivo che era una coppia davvero speciale. Quando lui, sbagliando, mi inviò la mail da uno strano indirizzo, ne ebbi la certezza: erano scambisti. Una coppia innamoratissima, aristocratica, riservata, una di quelle da cui proprio non te l'aspetteresti. e invece... Dopo un paio d'anni dalla scoperta, cominciammo a frequentarci più assiduamente, io spesso andavo a casa loro e passavo con loro splendide serate, con lei facevamo le gare ai fornelli, con lui sceglievamo la musica e parlavamo di viaggi. Una sera passarono da casa mia, c'era mia suocera in giro, e, senza capire come, ci trovammo io e loro due nella camera da letto per discutere di una cosa riservata. Lei dice di avere mal di schiena, io ridendo le dico che deve cambiare posizione quando scopa e le propongo, scherzando, un massaggio. A lui brillano gli occhi, si guardano, ci guardiamo, capisco che è un SI! la spoglio piano, terrorizzato dalle presenze estranee in casa..., comincio dalla schiena e scendo, lentamente, e mentre massaggio continuo a scoprirla. Sopra è ormai nuda e scendo ai glutei, guardo lui, capisco l'ok e continuo a scendere. Apro la gona e, spettacolo, autoreggenti e perizoma invisibile...Comincio a massaggiarle l'interno coscia, inizia a godere, mentre fuori dal balcone sentiamo mia suocera che sistema qualcosa...La tensione è alle stelle, così come la nostra eccitazione. Lei mi dice che il pericolo di essere scoperti la eccita ancor di più, lui conferma. Le mani scivolano ovunque senza penetrarla, la accarezzo dolcemente. Con le dita, con le mani, le sfioro distrattamente la figa, il buco del culo. Mi sta esplodendo il cazzo. Lui era in estasi vedendo lei godere. Lei ansima, il respiro è veloce. Dopo un pò un suo sussulto mi fa capire. E' venuta. Guardo l'ora , guardo il marito e decidiamo che poteva bastare...lei si alza, nuda, imperiosa, e con un sorriso delizioso mi dice "bravino, potrei assumerti" e ridiamo, mentre la guardo ancora eccitatissimo...si chiude quì la prima parte di una storia fantastica....se vi piace continuo...
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13 years ago
vostrocomplice236522,
39
Last visit: 9 years ago
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L'ortolano
spesso, quando ci si reca a fare la spesa,non facciamo molta attenzione alle persone e le cose che ne sono coinvolte e facciamo molto male. luglio 20010 caldo afoso e reso insopportabile dall'alto tasso di umidità, quel caldo ke ti fa venir vogia di uscire con nulla a dosso e quindi vestitino leggerissimo e chiaramente niente reggiseno e niente slip. corro velocemente verso l'auto e gia assaporo la goduria del climatizzatore sparato al massimo, ma hai me il motore non ne vuol sapere di partire ed allora terrificante decisione: super mercato a circa due chilometri da casa mia o magari il fruttivendolo sull'altro lato del marciapiede? be non c'è molto da tentennare, fruttivendolo!!! mi avvio verso il punto scelto ma appena comicio a muovere le gambe sento scivolare tra le cosce all'altezza della mia figa surriscaldata dall'afa un rigagnolo di sudore che mi scivola veloce nel centro cosce dandomi un inaspettato piacere e godimento il quale cresceva a dismisura ogni qual volta incrociavo le gambe nel movimento del camminare. raggiungo l'altro lato del marciapiede ma i miei riflessi sono rallentati, la goduria di quel fantastico bagnato tra le cosce mi ha portato ad una eccitazione sublime tanto da aver dimenticato il caldo fastidioso. mi fermo davanti al banco della frutta, sono eccitata da fare schifo e vuoi per dispetto mi trovo davanti al cesto dei cetrioli, li guardo estasiata e la mia mente trasporta con libidine quel favoloso ortaggio direttamente in figa, un fremito sconvolge tutto il mio corpo mentre il sudore continua a scivolarmi tra le cosce, la mia mano afferra quel fafoloso frutto della natura, è lunghissimo, liscio durissimo, in quel momento avrei venduto l'anima pur di poterlo infilare sotto la mia gonna, ma proprio in quell'istante la voce secca dell'ortolano mi scuote e mi riporta alla realtà quanti ne vuole signora ha visto come sono grossi? in quel momento i miei occhi anno focalizzato il futtivendolo e con grande delusione mi sono trovata davanti uno scherzo della natura, il tipico piccoletto tutto ciccia senza capelli e sudato fradicio, peccato sicuramente se fosse stato quello giusto lo avrei invitato a portarmi la spesa direttamente a casa e gli avrei regalato il futto del mio orgasmo. ma purtroppo la realta è sempre crudele e per questa volta chi ne ha trovato beneficio sono stati sicuramente i tre cetrioli che mi sono portata via e sono stati davvero fortunati, almeno questa volta non sono serviti per un' insalata.
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13 years ago
misspesciolina,
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Last visit: 11 years ago
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Storia di barbara ( decima parte. il ritorno)
Erano passati tre anni dall’ultima volta che avevo incontrato e sentito Matteo. Oramai i ricordi erano lontani, pensavo di essere uscita dal tunnel del sesso e del ricatto, quando, improvvisamente ricaddi nel baratro. Una sera d’estate ricevetti una telefonata inaspettata, era mio figlio che, tutto felice, mi diceva di avere incontrato a Milano il suo vecchio amico Matteo. Rimasi schoccata, avevo fatto di tutto per sparire e la sfortuna ci aveva messo lo zampino; - Mamma te lo passo, vuole salutarti. - Salve signora Barbara, è un pò che la cerco: vi siete trasferiti così in fretta che non ho avuto tempo di consegnarle un filmato che avevo fatto. Ascoltai senza rispondere, avevo il fiato corto. - Vuole che lo faccio vedere a suo figlio e gli e lo porta lui o preferisce averlo direttamente lei? Quel bastardo aveva conservato le foto del cetriolo, se mio figlio avesse visto , tutto sarebbe andato distrutto nella mia famiglia; - Ti prego, è passato tanto tempo, lasciami stare… Non rispose per trenta secondi, evidentemente stava riflettendo. - Decida lei, ma decida subito… - Ti prego… - Allora va bene, domani vengo con suo figlio a trovarla, si ricorda di quella cosa che mi piace tanto e che lei mi ha sempre dato con piacere? Vengo a prenderlo volentieri. Adesso la saluto e le ripasso suo figlio. - Hai visto mamma che bella sorpresa? Non vedo l’ora di essere da te a cena con Matteo, sarà bello parlare dei tempi passati insieme. Ci salutammo e io pensai alle ultime volte in cui Matteo mi aveva posseduta: lui era stato il primo a deflorarmi il sedere, poi solo suo padre. Pensai a lui tutta la notte cercando una scusa per evitarlo, poi, rassegnata, aspettai l’inevitabile incontra di quella sera. Cercai di vestirmi il più semplice possibile, misi dei calzoni neri e una camicia coprente sopra e sotto, misi l’intimo più classico, ma, quando aprii la porta e vidi gli occhi di Matteo, capii subito che non era servito a niente; mi guardava come un frutto prelibato e scendendo con lo sguardo sul suo sesso, vidi che era gia eccitato; - Salve signora Barbara, è sempre bellissima. In effetti mi mantenevo in forma con palestra e una dieta giusta: ebbi un lieve rossore e abbassai il capo per non guardarlo ne gli occhi; - Grazie Matteo, vedo che sei maturato e diventato un uomo. Non era un complimento, il ragazzo era veramente maturato ed era ancora più bello di come lo ricordavo; si avvicinò e mi baciò sulla guancia e nello stesso tempo, la sua mano destra accarezzò il mio sedere stringendolo. - Veramente in forma…sorrise e entrò. Ero disperatamente alla ricerca di un motivo per non restare sola con lui, sapevo che alla prima occasione mi avrebbe chiesto chissà cosa, ma l’inevitabile accadde e fu proprio mio figlio a creare l’opportunità; - Senti mamma, ho invitato anche Francesco, un mio amico di scuola, vado a prenderlo e torno in mezzora…poi, rivolgendosi a Matteo;- Vieni con me? A Matteo non parve vero; - Se non ti scoccia preferisco riposarmi un poco, stanotte ho fatto tardi con le foto di tua mamma e adesso preferisco stare sdraiati a rilassarmi. Guardai il ragazzo arrossendo: mio figlio non s’accorse di nulla; - Ok, poi le fai vedere anche a me. - Certo, Rispose Matteo. Appena la porta si chiuse alle spalle di mio figlio, Matteo si alzò e si mise a sedere sul tavolo della sala; - Vieni quì Ero disperata e disorientata; - Ti prego Matteo, dimentichiamo tutto… - Dimenticare una come te? Sei fuori di testa? Sei stata la scopata e l’inculata più sexi che ho mai provato, dopo di te ne ho avute altre, ma nessuna, mi ha mai dato tanto piacere. - Ti prego Matteo, se hai bisogno di soldi… - Ma allora sei stronza… Prese il cellulare e fece apparire una foto dove io a gambe aperte introducevo dentro il mio sesso un cetriolo; - Se non vieni subito qui, giuro che lo faccio vedere a tutti, in primis a tuo figlio, ovvio. Non riuscivo a muovermi dalla poltrona, ero sconvolta dalla foto che mi aveva mostrato. Matteo si alzò dal tavolo; - Ho capito, devo ricordarti come si fanno certe cose. Si avvicinò e si mise a gambe aperte davanti alla mia faccia; - Oggi abbiamo poco tempo, vediamo di fare in fretta. Si aprì la cerniera e tirò fuori il suo sesso teso. Lo guardai ipnotizzata, lo ricordavo più piccolo. Rosso violaceo, davanti a me, c’era un cazzo di oltre venti centimetri: era una cosa impressionante per le mie abitudini. Stavo ancora pensando, quando, venni toccata sulle labbra dal suo sesso; - E adesso ricordami cosa sai fare. Mi prese i capelli e spinse deciso. Non potevo oppormi, avevo troppa paura che facesse vedere le foto a mio figlio, così quando spinse di nuovo verso la mia bocca, lascia che entrasse in me; - Dai Barbara, tanto lo sai che devi farlo, quindi, fallo bene. Cominciò a scoparmi la bocca senza preoccuparsi di me, ero solo un buco dove soddisfare i suoi piacerei; - Usa la lingua e dimenati un poco, sembri una scopa: guarda che è peggio per te! Io non smetto fin che non vengo e rischiamo che torna il tuo piccolo, che ce l’hai ancora in bocca. Quella frase fece cedere ogni mia resistenza, cominciai a usare tutta la mia esperienza, presi le palle tra le mani e succhiai avidamente, scivolando per tutta la lunghezza del suo sesso, stringendo e palpando; sentivo le vene fremere e il ragazzo mugolare; Che bocchinara, mi ricordavo bene le tue labbra, ma sei ancora migliorata, poi, aumentò il ritmo e, stringendomi forte la testa, mi obbligò a ingurgitare tutto il suo liquido vischioso mentre mi urlava frasi indecenti. Credevo di soffocare, ma, come sempre, tutto tornò alla normalità. Si ricompose giusto in tempo, due minuti dopo,entrava mio figlio con il suo amico Francesco. Matteo aveva avuto appena il tempo di dirmi che il giorno dopo mi voleva trovare a casa da sola, verso le quattro e mi voleva vestita da troia, non come ero adesso, poi, se facevo la brava, mi avrebbe ridato le foto che aveva fatto e cancellato quelle originali. - Volete vedere le foto di Barbara di tre anni fa? Chiese ai ragazzi. Quando aprì le immagini pensai di svenire, invece, quel bastardo, aveva messo delle foto normali e innocenti. La serata finì dopo un ora, Matteo, riuscì a stare appartato con me trenta secondi in cucina: mi fece sentire da sopra i calzoni, il cazzo e mi disse; - Domani ci divertiamo, non vedo l’ora di sentire se sei ancora così stretta come mi ricordo e se urli ancora con la stessa passione. Non risposi, ebbi solo una lunga scossa di paura ricordando con quanta violenza mi aveva sverginato dietro. Ci lasciammo poco dopo e io passai una notte insonne aspettando il giorno dopo…
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13 years ago
fantasypervoi,
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Last visit: 12 years ago
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Il cugino del mio amico
Andavo ormai da un mese dal mio amico per fare sesso orale. Quel giorno mi inviò un messaggio e mi scrisse: "Oggi ti faccio una sorpresa". Tutto contento vado al pomeriggio verso le 15, entro come al solito, e cominciamo a segarci e slinguazzarci un pò quando nel mezzo di una mia pompata mi dice:"Ti ricordi la sorpresa?" Sento aprirsi la porta questa volta stranamente aperta...ed entra nella penombra della stanza un ragazzo alto sull' 1.80, nudo con un bel cazzo grosso e già in tiro..Io rimango un pò intontito e il mio amico mi tranquillizza:"E' mio cugino...gli ho detto che sei una magnifica puttana e ti ha voluto conoscere...mi si avvicina, mi afferra per la testa e mi appoggia la cappella alla bocca, poi con un movimento sicuro me lo infila tutto dentro e comincia a muoversi come se mi stesse scopando la bocca...Io provai a prenderglielo in mano ma lui, me la tolse e continuò a tenermi la testa con le mani e a scoparmi in bocca...fu eccittante, tanto che il mio amico cominciò a leccarmi il buco del culo e ad infilarmi prima uno, due tre dita...ero in estasi...mentre quello sconosciuto continuava il mio amico dopo avermi bel lubrificato e infilatosi un preservativo, iniziò a incularmi...per alcuni attimi mi son sentito una troia...ma ci stava..il gioco si faceva interessante...non passò molto che il tipo voleva venire, allora il mio amico sfilò il cazzo dal culo, si tolse il preservativo, si misero uno a fianco all'altro e mi ritrovavo due bellissimi membri per me, che fino a poco tempo fa non avrei mai immaginato possibili situazioni simili...dop 5 minuti vennero quasi insieme, un pò sulla faccia, un pò in bocca e sulla lingua e suo cugino mi disse:"Troia adesso bevi tutto", ed io senza batter ciglio feci come mi fu ordinato...Ancora oggi i nostri giochi si fanno in tre...
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Crema dolce crema
Era la prima volta che provavo una simile curiosità...il mio amico mi iniziò al piacere del membro, quasi per gioco, ricordo che eravamo a casa sua per studiare...e disse:"Hai mai giocato con il cazzo di un altro?" Io imbarazzato,però non so perchè elettrizzato, risposi no...perchè?Lui di riflesso con naturalezza si sbottonò i jeans e se li abbassò restando in boxer con i jeans calati...mi disse:"Dai accarezzami"...passarono 2 secondi che mi dimenticai il mio ruolo etero, mi avvicinai a quei boxer lievemente riempiti di un gran bel pezzo di carne...cominciai a massaggiarlo da fuori, ma la curiosità era tanta... gli abbassai i boxer, e mi ritrovai davanti il suo bellissimo membro mezzo eretto, scappellato con una bella cappella rossa violacea...lui mi avvicinò la testa ed io ebbi un attimo di esitazione...mi rasserenò che questo gioco lo avrebbe contraccambiato a sua volta... mi avvicinai e lui mi guidò passo a passo verso quel nuovo piacere. Mi insegnò dapprima a leccarglielo e quando presi confidenza, iniziai a succhiarlo...prima giocando con le labbra sulla cappella, poi affogandomi quel membro dolcissimo nella gola, continuando ritmicamente come un gesto naturale...di sempre. Vedevo che il gioco era piacevole, continuai per 15 - 20 minuti, senza forzare le cose, finchè lui mi strinse la testa e disse:"Assaporami fino in fondo...questo è il tuo premio"...sentii il suo caldo membro gonfiarsi e pulsare mentre qualcosa di lievemente caldo e acidulo sulla lingua iniziava a riempirmi la bocca...tra i denti...in gola...era venuto dentro la mia bocca con tanta crema che un pò mi colò dai bordi delle labbra...quel sapore nuovo mi colse impreparato...ma lo adoravo...non lo ingoiai tutto, ne lasciai colare sull'asta e con la lingua giocarci un pò e poi ormai esausto lo leccai fino all'ultima goccia. Dal giorno, ogni pomeriggio quella crema dolce crema, ha accompagnato i nostri pomeriggi noiosi...
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2
13 years ago
admin, 75
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Quando la realtà supera la fantasia
premetto che questa storia è un sogno che si è avverato.Come di solito andiamo a fare la spesa al mercato e li ogni giorno troviamo ragazzi di colore che vogliono venderti le cose quella mattina c era uno davvero bello e mia moglie mi disse quasi quasi ... la cosa mi eccitò parecchio e cosi ci avvicinammo tra una parola e l altra con la scusa di vedere cosa aveva mia moglie gli dice se può passare da noi in serata ,lui di buon grado dice di si e cosi gli diciamo dove trovarsi.La sera arriva puntuale a casa nostra mia moglie tutta su di giri era tutta in tiro lui appena entrò e la vide si mostrò alquanto interressato lo si notava dal un bel rigonfio che traspariva tutto il suo arsenale,cosi per rompere un pò il ghiaccio andai a prendere da bere in cucina lasciandoli soli in sala,dopo pochi minuti piano piano ritornai di là e mia moglie non aveva certo perso tempo era li vicino a lui che intanto si era già cominciato a spogliare appena tirò fuori l uccello lei fece un sossulto era davvero grande ma non si perse d animo e cosi cominciò a leccarlo come fosse un gelato .A quel punto il ragazzo incominciò a leccarla tutta e lei come impazzita gemeva a più non posso mi avvicinai e tirando fuori anche il mio cominciò a succhiare intanto il ragazzo l aveva messa a pecorina e piano piano gli stava infilando la grossa cappellona nera tutta dentro eravamo presi da un estasi e cosi andammo in camera dove la mia lei ha dato tutto il meglio di sè con doppie penetrazioni e cavalcate esagerate alla fine io e il ragazzo venimmo svariate volte lei piu di noi godemmo come pazzi x tutta la notte alla fine quando il ragazzo andò via ci rendemmo conto di cosa era successol lui tutto soddisfatto ma noi piu di lui .
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13 years ago
dida30dido, 46/46
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Le fantastiche avventure di michele
Ore 17:45 : L'orecchio si avvicinò al muro e i gemiti iniziarono a farsi pian piano sentire, da lievi lamenti iniziarono a diventare urla quasi liberatorie, ero letteralmente in balia di un emozione fortissima, unica quasi come la prima volta che ti masturbi, la mia mano sfregava il mio cazzo velocissimamente, l'immagine dei miei compagni di classe che scopavano in quella maniera selvaggia quasi senza ritegno mi faceva impazzire! ma andiamo per gradi io sono manuel e questa è la storia di un rapporto sessuale spiato: quello di michele e gaia. Era l'ottobre del 2003 ultimo anno delle superiori, la mia classe più altre due andò in rappresentanza del nostro istituto in Corsica al fine di espletare un progetto sovvenzionato dal ministero della Pubblica Istruzione e regione Sardegna che prevedeva un interscambio tra una scuola sarda, la nostra e una corsa. Di classe mia partimmo in 12, 9 ragazze e tre maschi, tra cui anche gaia una bellissima ragazza venuta da Montecatini terme e che ancora non avevamo avuto modo di conoscere bene dato che la scuola era iniziata da poco, tra i maschi presenti c'era anche il mitico Michele mio grande amico nonchè compagno di banco e gran donnaiolo e io da buon conoscitore del soggetto in questione avevo già notato i suoi occhi da rapace scagliarsi sulla sensuale montecatinese. Arrivò il giorno della partenza, saremmo stati fuori circa 5 giorni, la nostra destinazione era Ajaccio dove avremmo alloggiato in un hotel tre stelle con vista mare, durante il viaggio per il tempo io e miche ci mettemmo a conversare con ragazzi delle altre classi, in una di queste conversazioni si intromise gaia, fino all'ora non avevamo avuto modo di relazionarci con lei se non per le classiche formalità del buongiorno e ciao, si rivelò invece una ragazza alla mano molto simpatica e con una notevole femminilità, il suo asso nella manica furono i suoi tatuaggi che ci mostrò dopo poco, uno piccolo poco sotto la spalla e un delizioso tribale sopra il culo che mandò in tilt il cervello mio e di miche!!, per non parlare del suo fisico, alta 1.70 capelli castani portati con un caschetto sbarazzino occhi marroni 3 e mezzo di seno assolutamente ritto gambe sode e culo marmoreo, tutto condito da una malizia da vera puttanella!, che il mio amico michele aveva già colto da tempo. In due ore avevamo raccolto già un sacco di informazioni su di lei, era una ballerina, grande amante del calcio(e non solo..), e da circa tre mesi era si era lasciata dal suo ex un trentenne di quelle zone che a detta di lei non le dava le giuste attenzioni, sopratutto sessuali, che voleva. In tutto questo monologo davvero eccitante per certi versi michele interrompeva via via con qualche battutina pepata delle sue, il massimo fu quando li disse : “ dai gaia se ti manca qualcuno stasera ci penso io” e lei tutta ridente, “see ma per chi mi hai presa io non la do mica al primo che capita!! con me si deve sudare!”. Ore 17:45 (un ora dopo il nostro arrivo in hotel): l'albergo era quasi deserto, tutti erano usciti,o quasi, ci era stata datala libera uscita fino alle 20 chi voleva avrebbe potuto andare a vedere intanto per conto suo il bel lungomare che c'era li davanti, all'appello mancavano gaia e michele i quali di li a poco avrebbero compiuto il fattaccio!: sulla nave infatti poco prima di scendere michele mandò un messaggio a gaia(da cui aveva preso il numero da pochi minuti) con scritto, “ti va di venire da me quando si arriva in hotel?”, La risposta che fu di una velocità incredibile portava le seguenti parole, “non vedo l'ora! Fammi uno squillo quando puoi che vengo da te!!”, il mio compagno di banco ovviamente mi fece leggere subito il messaggio con tanto di esclamazione al seguito: “adesso lo vedi come la sistemo la troia hahah”. Nella hole dove ero rimasto da solo c'era un televisore vecchissimo senza nemmeno il satellite, preso dalla noia decisi di uscire anche se non ne avevo tanta voglia, ad un tratto mi sentii chiamare da dietro erano sarina e checca due mie compagne che mi chiesero se volevo andare in paese, risposi che non ne avevo tanta voglia, sarina osservò giustamente come mai non fossi in camera a riposare se ero stanco, replicai(per non sputtanare subito michele ) che miche era uscito con la chiave e non mi riusciva di contattarlo perchè aveva il cell. spento, ma ecco la svolta checca mi allunga le sue chiavi e mi dice : “vai pure in camera nostra e fatti una bella dormita noi usciamo un oretta” , accolsi con molto piacere l'invito e mi recai subito nella stanza 31 che confinava con la 32 quella mia e di michele, Arrivato sul pianerottolo notai subito che nessuno era in stanza dato che c'era un silenzio tombale interrotto soltanto da dei rumori strani che presto capii essere le urla di gaia. Entrato nella 31 mi distesi sul letto provai a chiudere gli occhi ma un rumore secco e improvviso me li fece riaprire: “siiiiiiiiii ahhhhhhhhh ahhhhhhhhhh”, sapevo che miche la stava fottendo ma i suoni che uscivano dalla bocca di gaia crearono in me una sorta di caos emozionale al quale non sapevo resistere più i gemiti continuavano forti più mi eccitavo, la loro intimità era entrata in me aveva bucato quella parete e fatto me prigioniero di quelle energie liberate dal godimento, con delicatezza mi spogliai preso da quella magica sensazione avvicinai il mio orecchio al muro e cominciai a masturbarmi, ogni suono che sentivo era una strofinata al mio uccello da quello che sentivo miche ci stava dando dentro un sacco e gaia dal canto suo sembrava una cagnetta in calore, volevo sentire meglio presi un bicchiere lo girai e lo appoggiai al muro per avere un effetto eco, volevo catturare un po delle loro intime conversazioni e come d'incanto ci riuscii in parte : “ sii ahh michele dai spingi ahhh come ce l'hai duro mi fai impazzire ah ahhhhhhhh”, miche emetteva dei suoni di piacere che non riuscivo a decifrare finchè un urlo paragonabile ad un tuono in una notte tempestosa invase il mi orecchio: “ahhhhhhhhh vengo vengooooooooo vengo ahiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”, con lei e con miche venni anch'io subito, all'istante, stremato da quella sega che mi rese incosciente per qualche secondo mi gettai sul letto con la mano piena del mio seme e con essa anche le lenzuola (menomale c'erano di ricambio nell'armadio ho sudato freddo una 10ina di minuti), andai in bagno mi sciacquai e una volta cambiate le lenzuola mi distesi sul letto dove solo il rientro di checca e sara mi risvegliò. Arrivò l'ora di cena gaia era al tavolo con le ragazze di classe mia, io invece in disparte testa testa con michele in un tavolinetto, appena seduto con un velo d'imbarazzo cercai di avvicinarmi al discorso scopata, ma non ci fu bisogno di premere tanto, il bello di michele è che ha una grande empatia con me, capisce al volo le cose, ed è molto loquace indi per cui partii in sostanza un monologo sulla sua scopata con gaia con delle perle interessanti quali: “boia mau non puoi capire che troia è m'ha rovinato, devi sentire come urlava sembrava posseduta ti giuro così non mi era ancora successo, ha voluto essere montata da dietro prima e poi ha voluto stare sopra lei fino a che non è venuta, ho visto le stelle ahahaahahah domani la ripigio agile, scusami se t'ho lasciato fuori di camera ma deh poi anche capire no?!” , “tranqui miche, però starno non la facevo così (ihihhihi)”. La notte portò consiglio dissi a miche che se la voleva riscopare sarei andato a dormire in stanza di qualcuno senza problemi ma alla fine disse che non importava era stanco e non si voleva sputtanare così subito, tuttavia mi confido altre maialate che gaia aveva fatto con lui, del tipo la spaccata in stile aerobico per montarlo bene, oppure di quando li ha chiesto di alzarsi in piedi per succhiarli il cazzo in ginocchio, o il top la 69 che lei li ha supplicato di fare, io stavo impazzendo mai e poi mai mi era capitata una situazione del genere, non credevo di poter provare un eccitazione del genere, per una cosa che non vivevo direttamente io personalmente, tutto ciò mi faceva in parte preoccupare e in parte incuriosire sempre di più volevo andare più affondo e capire dove poter spingere questa mia tendenza. Il giorno dopo miche la scopò, purtroppo non potei ascoltare dato che nella stanza acanto c'era sarina e checca quindi mi limitai a farmi fare uno squillo quando il rapporto fosse concluso, arrivai in stanza bussai e mi aprì gaia con addosso una tuta attillata nera di d&g e nel volto un gran sorriso: “oh bella gaia” dissi timido io, “ma disturbo..”, lei “ma cosa disturbi te vieni è stanza tua sono io che sono ospite” facendomi l'occhiolino, entrando nell'andare verso il letto notai subito che per terra c'erano delle mutande femminili di colore viola, imbarazzatissimo passai oltre e mi stesi sul letto a facendo finta di nulla, Ma non temete ci pensò lei a togliere l'imbarazzo dalla situazione raccogliendo le mutande da terra ed esclamando con tono sarcastico: “toh oh queste... chissà come le avrò perse”, di colpo mi pietrificai e il sangue mi andò alla testa, lei sorrise e se le mise in tasca e uscì dalla stanza, io guardai miche senza proferire parola e lui dal canto suo mi disse, “hai visto che troia” facendomi l'occhiolino. Due sere dopo. Per concludere la gita eravamo andati a ballare nell'unica discoteca in città, la serata fu molto divertente sopratutto perchè le bimbe della suola francese e sarda erano scatenate e anche le nostre non si davano per sconfitte, gaia aveva fatto amicizia con sara e sembrava tralasciare il giovane miche strusciandosi un po in qua e un po la, presto si fecero le una e fummo costretti a salutarci con i ragazzi delle altre scuole per darci appuntamento ad aprile in Sardegna, nel rientrare in albergo chiesi a michele se gaia sarebbe venuta a scopare, lui mi rispose che non li aveva detto nulla e che per tutta la sera non l'aveva considerato e di sicuro non sarebbe stato lui a fare la richiesta, solite ripicchine dei bimbi scemi. Arrivammo così in stanza belli arzilli io raccontai a miche i baci che avevo ruscololato in quella sera quando d'improvviso si sentii bussare, era gaia, venuta da sola con un completino nero cannottierina nera di finta seta e mutande a pantaloncino larghe in coordinato, io rimasi sul letto immobile ad ascoltare la conversazione, anche lei era brilla parecchio: “che fai non mi fai entrare” , “hai fatto la troia con tutti e non m'hai caato nemmeno, poi c'è mau dai vai a letto che sei sfatta” , “sei offeso ehh..piccolino”, potevo solo sentirli poiché dal letto non si vedeva la porta d'ingresso quand'è che la vedo sbucare improvvisamente correndo e ridendo al fine di scaraventarsi nel letto, io mi misi a ridere e feci cenno amiche che me ne sarei andato di li a poco, gaia mi guardò e mi fece, “no daiii resta anche te, non ti mangio mica, poi è camera tua ci facciamo spazio e ci stiamo tutti e tre, sai di dormire con quella fava di alessia non ho voglia, mi ci vuoi”, risi e le detti un bacino, “certo che ti voglio guarda miche sta in mezzo così se volete fa q.sa a limite vi sento ma sto girato dall'altra parte tranquilla(il tono era ovviamente ironico)”, “hai sentito miche possiamo scopare a limite lui ci guarda hahah, woww fico” , miche: “dai molla sei sfatta” furono le ultime parole famose, si alzò andò da michele e inizio a baciarlo con la lingua molto intensamente, miche era pietrificato quasi di gesso ma non sapeva staccarsi da quel bacio effetto ventosa, piano piano si spostò sul collo e con un piccolo gesto di stile li dette un morsino sotto il collo, miche era viola nel volto e io pure, l'imbarazzo era indescrivibile, mai avrei pensato ad una cosa del genere ma il bello doveva ancora venire. Fece con la malizia di una pornostar mettere a sedere miche sul letto spense la luce, le luci della strada illuminavano camera nostra, creando un gioco d'ombre incredibile io ero sotto eccitazione incontrollabile, non capivo più niente sopratutto non sapevo quello che passava in testa di quella figliola, ma ci misi poco a capirlo, si voltò davanti al letto girandosi con la testa ci fece cenno di stare in silenzio e andando verso il muro si levo le mutande tirandole verso il letto, michele le prese e se le mise in bocca mordendole, se fino all'ora ero indeciso sul da farsi, dopo questa scena capii che dovevo osare anchio, mi misi la mano sul pacco e piano piano inizia a menarmelo sotto le coperte, gaia invece continuava a ondulare il suo corpo sul muro finchè girata si ritrovò miche aveva in bocca il suo intimo e io che mi stavo masturbando, sorridendo ed esclamando “siete dei bei porcellini” si levò la cannottierina e si mostrò completamente nuda a noi!! la sua carnagione bianca a contatto con la luce esterna li dava un effetto particolare, le sue forme ben definite il suo seno duro e sopratutto la sua passerina rasata mi mandarono in estasi e cominciai a sibillare tra i denti: “si uhhh siii”, gaia si posò sopra miche e prima di iniziare a scopare dettò le regole del gioco rivolgendosi a me, mi disse: “io scopo con miche, tu però nel mentre puoi toccarmi” si mise sopra michele e iniziò a baciarlo io rimasi col cazzo duro in mano, lei nel mentre lo baciava mordendogli la bocca delicatamente mi prese la mano sfiorando così il mio arnese e la poggiò sulla sua schiena iniziai così ad accarezzarla delicatamente, inserì il cazzo di miche dentro di lei e alzandosi a mo di spegnicandela alzò le braccia al cielo distendendosi ed iniziando dei movimenti piccoli e secchi che non davano scampo al povero michele che iniziava ad ansimare sempre più, io mi avvicinai alzandomi accanto a lei i iniziai ad accarezzargli il fianco destro fino ad arrivare al seno, avevo il suo capezzolo turgido tra le dita, mi avvicinai ancora per cercare de leccargli il seno ma lei mi alzò la testa e mi mise la lingua in bocca, fu il bacio più selvaggio che abbia mai avuto la sua lingua come un flusso incontenibile si muoveva dentro la mia mentre sentivo dal basso i colpi che miche dava a lei, ogni tanto partiva un gemito io continuavo a toccargli i seni questa volta con fare irruento come se fossero oggetti delle mie mani, tutto si concluse dopo poco michele iniziò a spingere così forte che fui costretto ad allontanarmi un poco, gaia mi prese per una mano e me la strinse nel mentre con gli occhi chiusi e la bocca aperta cercava di contenere il più possibile la schizzata che michele le stava procurando, si adagiò sul letto per poi correre in bagno a lavarsi io nel mentre ero venuto sul suo fianco alla visione della sua espressione contratta, si dormì insieme, ma la mattina al nostro risveglio lei non c'era più. La scuola cominciò con i suoi ritmi serrati le giornate iniziarono ad imbruttire e l'inverno incombeva,Michele e gaia continuarono a frequentarsi per qualche giorno a seguire finchè lei non decise di tornare col suo ex. Ma chissà per quanto ancora... grazie a tutti per aver letto questo racconto nell'augurarmi che sia stato di vostro gradimento vi chiedo gentilmente di lasciare un vostro commento o giudizio, da me ritenuto essenziale al fine di una crescita personale al fine di scrivere ancora e meglio.. grazie
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13 years ago
youngvoyeur,
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Serata da sballo e molto divertimento
Salve a tutti, la storia che voglio raccontarvi risale a qualche anno fa, e riguarda me la mia compagna mara e una coppia di nostri amici, Federico e serena. A quel tempo ci frequentavamo molto, tutti intorno ai 35 e 39 anni. quel giorno eravamo appena tornati da una giornata passata al mare durante la quale ci eravamo divertiti molto, la sera poi Federico e Serena ci avevano invitato a cena da loro visto che essendo la fine di luglio era molto caldo e loro abitavano in una casa appena fuori città in collina; noi accetammo di buon grado dicendo che saremmo passati prima a casa a farci una doccia. Ci presentammo a casa loro verso le 19, anche loro avevano appena finito di sistemarsi; proprio in quel momento Serena usciva dal bagno aveva indosso dei calzoncini e una maglietta bianca, e cavolo in tutte le volte che l’avevo vista in costume non mi ero mai accorto di quanto fosse carina ma vederla cosi con i capelli bagnati e quei vestiti semplici... una ragazza alta circa 165 capelli biondi occhi chiari, minuta una seconda di seno pancia piatta, d’altronde faceva atletica da una vita, e un sedere che sembrava un opera d’arte degno di uno scultore del calibro di Michelangelo e gambe perfette; non una ragazza appariscente ma una di quelle che le guardi una volta e nemmeno quasi le noti poi piano piano ti entrano in testa. comunque anche Sabrina si difendeva bene era più alta, certo non poteva vantare il fisico di Serena ma la sua era bellezza più mediterranea, seno più prosperoso capelli lisci lunghi e neri, fianchi un po’ larghi ma non esagerati, di quelli che ti fanno apprezzare la bellezza delle donne. Entrammo e subito ci siamo messi a scherzare, poi io e marco siamo usciti in giardino a preparare la brace per la cena, mentre mara e Serena si erano messe a preparare la cernie. il tempo passava veloce e presto arrivò l’ora della cena, ci sedemmo e cominciammo a mangiare accompagnando il tutto con un ottimo vino rosso. visto il clima della serata abbiamo esagerato con il vino e alla fine della cena eravamo tutti e quattro abbastanza alticci, continuando poi a bere. Parlavamo un po’ di tutto, fino a quando cominciammo a parlare degli anni passati delle prime esperienze con le ragazze e i ragazzi; poi Federico ad un certo punti disse - ve lo ricordate il gioco della bottiglia? - e tutti e tre annuimmo sorridendo, visto che ognuno di noi aveva qualche ricordo nascosto di quel gioco. io a quel punto, presi la palla al balzo e dissi - ehi ragazzi perche non ci facciamo un giro? - Adv e visto la gradazione alcolica nessuno di loro disse di no. in fretta e ridendo sgombrammo il tavolo lasciando solo i bicchieri e una bottiglia vuota, iniziò il gioco, che all’inizio si tenne ad un livello molto soft, penitenze stupide e così via, poi ad un certo punto forse a causa della gradazione alcolica, Federico se ne uscì dicendo - basta, adesso se esce una ragazza la bacio e se invece esci te Domenico tu baci il cane - suscitando le risate mie e degli altri. nessuno oppose resistenza e girò la bottglia: usci Sabrina. rimanemmo tutti un po’ cosi poi Federico si alzo e bacio mara sulla che non oppose molte resistenza anzi sembrava piacerle, questo cambiò completamente la serata… il gioco continuo cosi per un po’ poi ad un certo punto dissi - ok basta con i baci rendiamolo ancora piu divertente. adesso chi esce dovrà togliersi tutti i vestiti -; il consumo di alcool continuava e nessuno obbiettò, solo Sabrina fece una faccia strana. girai la bottiglia e usci Serena. in quel momento il mio cazzo che fino a quel punto era stato buono in un attimo divento di marmo, ero al settimo cielo. lei senza battere ciglio improvvisò uno spogliarello degno di una ballerina di lap dance. mio dio devo dire che rimasi a bocca aperta; le tette erano si piccole ma erano perfette tonde con due capezzoli rossi da far girare la testa e la fica la teneva completamente rasata. io non riuscivo a togliere gli occhi da dosso, lei se ne accorse e arrossi come una bambina, questo non fece altro che far aumentare la mia eccitazione a turno rimanemmo nudi tutti. l’ultima fu proprio Sabrina a spogliarsi, lei si che aveva delle gran belle tette grosse e una fica ben curata con una strisciolina di peli, anche lei era molto eccitante ma sarà perche la vedevo nuda spesso che non mi fece lo stesso effetto di Serena. A quel punto la cosa degenerò, alla prima occasione dissi che chi sarebbe uscita avrebbe dovuto prendermelo in bocca, e se fosse uscito Federico avrebbe leccato la fica a una delle due a sua scelta. Usci per mia sfortuna Federico che manco a dirlo, si avvento su mara; questo suscito in me un misto di gelosia e eccitazione, vedere la mia donna prendere il cazzo di un altro in bocca è una cosa strana, ma mi stava facendo impazzire; pensai che gran troia, ma ero felice di questo. io mi girai a guardare Serena e la sorpresi a guardarmi il cazzo, appena mi girai lei distolse lo sguardo, ma il danno ormai era fatto, mi avvicinai a lei e glielo misi in bocca. Federico ridendo mi disse - Ehi ma avete girato la bottiglia? - suscitando le risate di tutti comprese le due donne intente a farci un bocchino. Serena riprese subito da dove aveva lasciato lavorava la cappella con la lingua per poi accoglierla in quelle labbra che socchiudeva dolcemente intorno al mio cazzo sempre accerezzandomi la cappella con la lingua le sue mani sulle palle le massaggiavano da vera esperta. mi girai verso Federico dicendogli - ehi tua moglie è proprio una gran bocchinara - e lui sorrise e rispose che anche mara non era da meno. ad un certo punto feci alzare Serena e la misi sul tavolo con le gambe aperte cominciai a leccargli la figa toccandola e entrando lentamente con il dito dentro di lei che godeva come poche, poi mi alzai e appoggiai il cazzo sulla sua fica e quando alzai lo sguardo vidi che Federico non aveva perso tempo aveva messo mara a 90 sul tavolo e la scopava con colpi tanto forti da fargli ballare le tette, lei godeva e urlava, questo mi fece ingelosire molto, perche poche volte l’avevo sentita cosi con me, allora cominciai a scopare Serena forte, non volevo essere da meno di Federico, lei urlava e godeva come una porca la fregna era un lago; poi vidi Federico far mettere sdraiata Sabrina sul tavolo e si diresse verso la sua bocca e glielo mise dentro; io avevo la fica di mara spalancata davanti a me mentre scopavo ancora Serena. a questo punto feci girare Serena a pecorina lei aveva la faccia vicino alla fica di mara incominciai a scoparla in quella posizione e la vista di quel culo, mi fece eccitare da morire tanto da capire che di li a poco sarei venuto. preso dalla foga spinsi la testa di serena fra le gambe di mara che prima timidamente ma poi sempre piu convinta, cominciò a leccarle la fica. Smara venne quasi subito, solo che il grosso cazzo di Federico che le chiudeva la bocca le impediva di urlare; questo scatenò una reazione a catena: Federico inondo la bocca di mara di sborra che non riusci a trattenerla tutta ne ingoiò un po’ altra sborra le colava dai lati della bocca alcuni schizzi le finirono sul mento e sulle tette. anche Serena venne, era fradicia, io ero l’unico che ancora resistevo, non volevo perdermi lo spettacolo di quel culo. lo sfilai dalla fica e lo appogiai sul buco del culo lei fece un attimo di resistenza ma io in un solo colpo lo infilai dentro. lei urlò, poi dopo pochi colpi si era già abituata, la troia, adesso godeva. senti il cazzo crescere, la cappella diventare durissima, stava per arrivare forse l’orgasmo più forte che avessi mai provato, venni dentro il suo culo mentre lei era ancora sulla fica di mara che la leccava con l’aiuto di Federico. lo tolsi e vidi la sborra uscirle dal sedere, colargli sulla fica, ne raccolsi un po’ con il dito e la porsi a mara che avidamente la leccò tutta. La serata fini così, sfiniti e ancora sotto effetto dell’alcool ci ricomponemmo. quest’episodio restò isolato, solo qualche volta mi vidi con Serena per scopare, e non so se Federico e Sabrina si siano rivisti... fatto sta anche se a malincuore segnò la fine della nostra amicizia, non immediatamente ma piano piano ci siamo persi di vista.
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13 years ago
coppiamaraetony,
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Parlando del più e del meno...
Parlando del più e del meno - Amo, quando ti guardano il culo: vedere gli occhi pieni di desiderio da parte dei maschieti e, sapere che solo io posso averti; questo, sì che è eccitante! - Lo so tesoro, è per questo che mi vesto provocante, piace anche a me sentirmi desiderata, ma non bisogna esagerare, qui, vestita in questo modo, rischio di passare per una troia in calore. - Esagerata… - Dici? Io quando mi sono guardata allo specchio, ho pensato questo. - Sei molto sensuale: questo si…D’altronde, hai un corpo che è troppo bello perché si tenga nascosto. - Ok, ma neanche posso tenerlo esageratamente esposto. Questa mini scozzese che mi hai fatto mettere, copre appena il sedere e, la camicetta nera fa capire benissimo che sono senza reggiseno, poi, non farmi mettere niente sotto, mi sembra esagerato: non posso azzardarmi a fare un piccolo movimento verso il basso che si ferma il mondo. - Se è per questo, il mondo vorrebbe stare sotto la gonna e ben più dentro di te. - Già…Poi non ti lamentare se qualcuno lo fa…. - Fa cosa? - Hai capito. - No, non ho capito: Spiegati meglio. - Ti meraviglieresti se ti affermassi che l’altro ieri uno sconosciuto mi ha scopata dentro il portone di casa nostra? - Non ci credo. - Bene, allora siamo a posto. - Che cazzo fai quella faccia maliziosa, Tanto non ci credo - Meglio così. - Hai voglia di farmi innervosire? Non hai bisogno di questi giochetti per farmi eccitare. - Perché, ti eccita l’idea che uno sconosciuto mi ha scopata? - Dipende… Mi eccita se l’organizziamo insieme. Per ora sono incuriosito: anche perché non ci credo, sei troppo innamorata di me. - Ma qui l’amore non c’entra: io parlavo di sesso, solo quello. - Ma stai dicendo sul serio? Ti sei fatta scopare dietro un portone in pieno centro da uno mai visto? - Si. - A che ora? - Mezzora dopo che tu sei andato a giocare a calcetto: ricordi che ti avevo chiesto di restare a casa che avevo voglia di coccole? - Questo lo ricordo, non sono mica rincoglionito, ma mi sembra un motivo troppo flebile per aprire le gambe al primo che passa. - Non l’ho programmato, è capitato e basta - Non ho ancora capito se ci fai, o se ci sei. Raccontami questo fantomatico incontro sessuale. - Poi t’incazzi… Beh, sicuramente mi hai sorpreso con quest’uscita: tu racconta, poi decido come comportarmi. - Hai presente il film Zandalee? - Certo. - Ricordi la scena di lei che è scopata attaccata al cancello? - Si - Ecco: una cosa simile Che stronza: e poi? Ti sei fatta prendere come un’animale come succede nel film? - Non esagerare: per fare quello, ci vuole tempo, calma e desiderio di farlo in due - Proprio stronza, fino in fondo. - Ma tesoro, hai sempre affermato che vuoi una donna libera e indipendente. Intendevo tra noi, non con altri. E non prendere in giro con quella voce ironica, lo sai che mi fai incazzare! Lo conosco? - Tu non so, io no di sicuro. - Com’è stato l’approccio. Molto semplice: ero uscita per andare dal giornalaio di fronte casa. Per fare quel piccolo tragitto, sono uscita in vestaglia senza niente sotto: dovresti ricordartela, l’avevo messa apposta perché ti piace molto. Volevo prendere una rivista che mi tenesse compagnia fino al tuo ritorno. Quando ho fatto per rientrare, mi è caduto il giornale, lui, era al bar di fronte che sorseggiava una birra, l’avevo notato dalla finestra, un bell’uomo sulla quarantina: piegandomi, lui deve avere visto o capito che ero nuda sotto. Ci siamo incrociati con lo sguardo, l’ho visto accarezzarsi i capelli e alzarsi, io, ho aperto il portone e gli ho fatto capire che poteva provare…Niente parole. Ho aspettato per chiudere il portone e, quando ho visto il suo piede bloccarlo, ho avuto un brivido per tutto il corpo, ho lasciato che entrasse prima dentro il portone e subito dopo, dentro di me… - Bastarda! Perché mi racconti questo? - Perché sono sicura che l’eccitamento, è superiore all’offesa. - Vai nei dettagli… - Appena entrato, ha chiuso il portone, si è guardato intorno e rassicurato dal silenzio, mi ha spinta contro il muro, poi, senza neanche levarsi i calzoni, ha tirato giù la cerniera, mi ha alzata all’altezza del suo sesso e mi ha presa con una passione inaudita: una vota sicuro che non avrei reagito, mi ha incrociato le mani tenendole in alto e ha continuato a sbattermi per cinque minuti. Si è fermato solo, quando qualcuno ha aperto il portone, è entrato un uomo che non si è accorto di noi, ha aspettato che sparisse dalla nostra visuale e, mentre sentiva i passi salire sulle scale, ha ricominciato a scoparmi. Sembrava un polipo, sentivo le mani dappertutto; è stato breve ma intenso. - Ti è piaciuto molto? - Lo sai che amo trasgredire… - Aveva l’uccello più grosso del mio? - Ecco la solita domanda stupida degli uomini… - L’aveva più grosso? - Era ben dotato, ma quello che conta, è che mi ha presa mentalmente nella testa, quello, è ben più importante delle misure… - Che stronza… - Dai amore, lo sai che sono soltanto distrazioni momentanee: nessuno può sostituirti. - Altre cose che mi devi raccontare? Non è che presa dal piacere gli hai fatto anche un pompino? - No tesoro, quello, lo faccio solo con te: è una cosa troppo intima, però… - Però cosa? - Non era ancora soddisfatto, ha cercato di farmi mettere in ginocchio per fare quello che hai detto tu e, quando mi sono rifiutata, mi ha girata sbattendomi ancora violentemente contro il muro e mi ha scopata ancora prendendomi da dietro - Cazzo… - Eh si, proprio con quello… - Non ridere bastarda: non è il caso di fare l’ironica. Adesso, torniamo a casa e rifacciamo tutto quello che mi hai raccontato, voglio proprio vedere se è meglio di me… - No amore, nessuno è meglio di te, è solo che ogni tanto, una variazione sul tema rinvigorisce il fuoco della passione…e in ogni modo, è una scelta sulle priorità della vita: quella sera, entrambi avevamo voglia di giocare con le palle e alla fine, entrambi, abbiamo raggiunto il nostro risultato…
13
1
13 years ago
fantasypervoi,
36
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Incontro al buio.
Finalmente decidemmo di fare un incontro un po' diverso dai soliti....un incontro con sorpresa, nella penombra, a casa nostra, con un tipo non comune, non bellissimo, ma molto sensuale, un tipo interessante a livello cerebrale oltre che fisico, uno con fascino: lo avevo già visto in cam e trasmetteva una buona carica erotica, comunicava bene, specialmente con quegli occhi verdi, magnetici. Io ed il mio compagno complice organizzammo tutto con la massima attenzione per quella sera speciale. Gli avevamo dato appuntamento a casa nostra verso le 22.30 di una sera di fine Giugno, io gli spiegai bene dov'era la nostra abitazione, in piena campagna, e gli dissi che avrei lasciato la porta socchiusa per il suo arrivo: il campanello è odioso quando suona. Nell'attesa che Gabriele arrivasse (questo il suo nome), cercai di creare in casa un'atmosfera giusta per l'occasione: accesi degli incensi, cosparsi il pavimento di petali di rosa, accesi una candela nell'ingresso e alcune bellissime e profumate in camera. Misi una musica di sottofondo, bassa ma intensa, diffusa in tutta la casa...lasciai la porta di camera che dà sul terrazzo completamente aperta e attraverso la zanzariera si poteva vedere, stando stesi sul letto, una bella fetta di cielo stellato e si poteva sentire fuori le cicale che cantavano. Arrivò il suo sms di avviso che di lì a poco sarebbe giunto da noi ed io gli risposi che venisse direttamente su e che avrebbe trovato la porta aperta. Passarono pochi minuti, e sentimmo un'auto fermarsi e spegnersi: era sicuramente lui. Noi eravamo in camera, sul letto, nudi, al buio e con le orecchie tese a seguire i suoi passi sulle scale, poi sul terrazzo anteriore e infine lo sentimmo entrare, molto lentamente, silenziosamente e con una certa titubanza. Era lì sospeso nell'ingresso, al buio pesto, interrotto da una debole e delicata lucina del piccolo cero al patchouli che avevo posto sulla mensola: Fabio mi disse di andargli incontro...uscii dalla camera con una vestaglietta leggera, senza nient'altro sotto, mi infilai in piedi i sandali alti, non accesi nessuna luce e a tastoni mi diressi verso di lui. Mi avvicinai e lo intravidi nella penombra, in piedi, elegante, un vestito scuro in raso e una camicia bianca sbottonata che risaltava dallo scollo della giacca. Gli ero di fronte a pochi centimetri, gli presi le mani e me le tirai intorno alla schiena, mi spinsi verso il suo orecchio sinistro, gli sussurrai “Buonasera” e cominciai ad annusargli il viso e il collo, mentre lui mi teneva per i fianchi e mi stringeva verso sé. Lo sentivo emozionato, quasi vibrante dentro quell'abito e soprattutto sentivo il suo sesso ingrossare e premere contro il mio bacino: lui non proferì parola mentre accostò piano le sue labbra contro le mie e mi tolse in fretta il baby-doll. Mi divincolai rapida per non finire sul pavimento una sopra l'altro nel giro di pochi minuti, Fabio ci stava aspettando in camera, ora seduto sulla poltrona, che sorseggiava un whisky on the rox. Accompagno Gabriele per mano, lo faccio sedere sul letto e comincio a spogliarlo dolcemente di tutti gli indumenti, sotto gli occhi attenti di Fabio; lo faccio adagiare completamente nudo e disteso e gli chiedo se lo potevo legare al letto: lui annuisce, anche se palesemente sorpreso e inquietato da questa iniziativa, mentre nel frattempo porta la mia mano sul suo cazzo già marmoreo, come per farmi sentire che anche lui era d'accordo. Fabio mi passa le bende, già preparate all'uopo, e comincio il lavoro di legatoria: gli allargo le braccia e fisso i polsi al capezzale in ferro battuto, poi gli divarico le gambe e fisso le sue caviglie alle palle di ferro stile Liberty delle estremità della sponda. Molto bene. Poi naturalmente gli bendo i suoi occhi belli, che con il riflesso della luna alla finestra rilucevano come il mare di notte: Fabio seguiva con attenzione tutti i miei gesti e con la mano libera si menava il pisello dolcemente. A quel punto cominciai davvero la mia opera d'arte tattile....mi spalmai le mani di abbondante olio di mandorle e gliele feci scivolare dalle caviglie alle cosce e dalle cosce all'inguine e dall'inguine all'addome per poi salire verso il petto, poi sulle spalle e poi giù tutto lungo le braccia, fino alle punte delle dita. Feci questo percorso diverse volte cambiando verso mentre il suo respiro si faceva sempre più marcato e il suo pisello teso come una corda di violino: aveva la pelle di velluto senza peli, che mi scorreva sotto le mani come un fiume in piena. Mi piaceva da morire toccarlo dovunque, sentirlo sussultare di piacere, mentre girava la testa a destra e a sinistra senza tregua oppure la tirava su per cercarmi...aveva bisogno di baciarmi. Lo feci un po' soffrire in questa ricerca affannosa della mia bocca, tanto era lì bloccato sotto di me, torturato di piacere e costretto a subirlo immobile. Non lo baciai ancora, mi posizionai a pecora, col viso sopra il suo bellissimo uccello notturno, per cominciare finalmente la mia degustazione! Nel frattempo Fabio, che non resisteva più per la situazione altamente erotica, mi cominciò a scopare da dietro, ma senza troppe “onde anomale”, che altrimenti mi avrebbero fatto scappare di bocca l'anguilla di Gabri. Mmmmh che buon sapore dolciastro che usciva dalla punta della sua cappella Viola! Me lo sono stra-succhiato e leccato in ogni centimetro del suo apparato genitale, con una lunga sosta sulle palle lisce e morbide. Mi si stava allagando la fica, mentre Fabio mi ci buttava dentro il suo uccellone e mentre spompinavo con passione Gabriele, il quale a un certo punto tirò un urlo liberatorio e mi esplose un'eruzione caldissima di sperma in bocca; quasi simultaneamente Fabio, che nel frattempo si era spostato dalla mia fichetta all'ano, lo sentii venire con un orgasmo molto intenso direttamente dentro. Mi pulii il viso di quella crema naturale, Fabio accese l’abat-jour, io tolsi la benda dagli occhi di Gabri e, ancora legato al letto, lo baciai profondamente. Lo liberammo del tutto, andai in cucina a prendere uno champagne ghiacciato, lo versammo nelle coppe e facemmo un brindisi tutti e tre sul lettone, nudi e sudati, al nostro inizio. Si rimase un poco a parlare, a scherzare, a coccolarci, poi una bella doccia rigenerante per poi ricominciare il gioco. Quella notte calda non riposammo granché, ci alternammo a turno nel darci e prenderci piacere psico-fisico reciprocamente...finirono tre bottiglie di champagne e...finirono anche le stelle : era l'alba e ci addormentammo finiti anche noi.
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13 years ago
admin, 75
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Oggi è il mio compleanno
Convivo con il fatto di non essere più che una parte della tua vita. Non mi fraintendere niente di lamentoso in ciò, solo la sana concezione di quello che sono per dare una bastonata nelle gambe alle mie fantasie fanciullesche. Anche il fatto di scriverlo con parole convenzionali lo colloca tra le mie insicurezze. Gli da corpo come tutte le lettere facendolo diventare reale. Le lettere hanno il pregio di circoncidere i sentimenti in uno spazio ristretto ma soprattutto fisico. Non sono io l’inventore di questa cosa, anche se pur’ se lo fossi non sarebbe da vantarsi. Chi cazzo vorrebbe prendere il merito di vedere il sangue figurativo che gocciola di dolore in una storia triste?! La luce estiva adorna le pieghe della giornata con un po’ di pigrizia e gli alberi pieni di foglie della casa di X sembrano gli unici a ridersela ma le mattine sono tutte cosi. Cazzo però come sono pigro la mattina, do la colpa alla luce ahahahaha. Ho bisogno di tanto caffè. Oggi dovrebbe essere il mio compleanno. Dico dovrebbe non per un senso ironico o di tristezza, ma un senso di rabbia. Il suo corpo sta qui accanto a me. La sua anima mi cerca come anche io cerco la sua ma sembriamo dentro un labirinto di specchi dove vediamo solo noi stessi. Sembra che non ci freghi più di tanto perché stiamo ancora qui a cercarci. Nemmeno qui ho meriti o colpe se non quelle che la fortuna insieme alla sfiga ci hanno buttato addosso. Un po’ come tutti forse. Oggi sarà un giorno memorabile perché per la prima volta non ti rincorrerò più. Sarà come rinascere ed ecco perché sarà il mio compleanno. Hai la pelle morbida che mi manda in estasi con il suo odore. Dormi in posizione raccolta, quasi fetale ed i capelli neri fanno da coreografia al tuo viso da bambina. Mi sembra il viso di un angelo anche dopo tutti questi anni. Il vestito verde con le bretelle stropicciato dal sonno si è alzato un po’ facendomi vedere la bellezza del tuo essere donna. Donna bambina. Sembri una bambina si! Quante volte lho vista la scena nella quale un emerito coglione oppure un totale bastardo hanno sentito l’enfasi di un re mentre comunicava ai sudditi solo per il fatto di avere davanti una persona che guarda come guardi te? Facciamo l’amore da una vita e non ne ho mai abbastanza di te. Mentre ti posseggo dolcemente o con forza il tuo sguardo è lì che mi fa sentire Dio. E’ quello il tuo segreto! Anch’ io di quello mi sono innamorato. Spezzo la briosce calda e lascio che la moca continui a gorgogliare. Mi piace il rumore, sembra un ruscello di caffè che inonda di odore la casa. Se lo versassi subito nelle tazze si perderebbe quella magia fatta di psicosi massiva aggrappata nella macchinetta del’ caffè no?! Ahahahha anche se poi alla fine qualcosa di massivo per noi rimarrebbe sempre. Due tazzoni nei quali salomonicamente versiamo una moca da quattro divisa a meta con il sistema a gocce. Caffè addicted?! Oh yeah!!!! Oggi sarà il mio compleanno! Giorni cosi nella vita vengono raramente perché prendere coscienza e collegato fatalmente alle proporzioni dei tuoi sentimenti. I quali a loro volta senza nessunissimo sconto sono collegati a quanti sacrifici uno e disposto a fare. Pur’ avendone fatto abbastanza ho un solo sentimento. Paura! Zitta! Adesso senza doverti fare una ramanzina di aver capito male ecco dove arriva il bello della lettera che non ti da le risposte che tu vuoi alle domande che tu poni ma bensì ti fa stare seduta e zitta finche finisce ahahahahahahahha….. Io sono fatalmente innamorato di te. No, non cambio discorso. Anche la paura è normale visto che malgrado ciò che ho fatto sento che rifarei tutto da capo. Maturerei ancora ove ce ne fosse bisogno pur arrivando ai 90 anni. Poi diventerei geloso anche di chi ti guarda in televisione perché degli altri sono già acidamente geloso. Ti seguirei nei sogni e nelle scelte più bizzarre e la trasgressione la considererei parte della vita che tu hai diritto di provare come meglio credi e chi personaggio di ciò come una scuola guida dalla quale scendi come e quando tu vuoi. Farei un bimbo con te, anzi due. Basta che ti assomigliano in tutto! Piangerei con il mio orgoglio maschile raccolto come straccio in fondo ai piedi solo per farti capire che amo la tua esistenza. Ma paura ne avrei ancora. Affronterei tutti e tutto per averti vicina ma quello che più conta veramente, affronterei me stesso ed ogni volta vincerei con una sola arma in mano. Il tuo sorriso. Ma oggi è il mio compleanno. Dalla camera da letto sento il rumore delle lenzuola. Ti stai svegliando. Arrivi in cucina con il passo leggero ed un sorriso che ti e scappato trafigge le mie ragioni squarciandole in malo modo. Mi dai un bacio con le labbra ancora secche dal sonno ed il tuo profumo di un milione di fiori mi usurpa la mente. “Buongiorno amore hai dormito bene?” Rispondo ma non mi ricordo cosa. Continuo a gustare il tuo bacio mentre ti porgo il caffè bollente e amaro e penso. Che cazzo di giorno è oggi?
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13 years ago
admin, 75
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La prima gang di manuela
La prima gang di Manuela Ciao siamo sempre noi Manuela e Ale coppia ospitata su questo splendido sito. Questa non è una fantasia ma semplicemente la cronaca di un bell’incontro realizzato pochi giorni fa. Abbiamo avuto varie esperienze nel corso di questi anni, da quando abbiamo deciso di entrare in questo splendido gioco, abbiamo cominciato con un singolo, tanto per rompere il ghiaccio e per poter avere le cose più sotto controllo e poi via via abbiamo fatto nuove esperienze con molte coppie in varie situazioni, alcune delle quali veramente belle ed eccitanti. Ad entrambi non piace la banalità e soprattutto non piacciono gli incontri fatti come in una catena di montaggio per cui cerchiamo sempre qualche esperienza nuova. L’ultima che abbiamo fatto risale proprio a qualche giorno fa. (alcune foto presenti sul nostro annuncio si riferiscono alla serata) Io (Ale) mi ero messo in testa di far vivere a Manuela una bella esperienza con una gang, a dire il vero vista qualche delusione, volevo far vivere a Manu una bella esperienza con più ragazzi e magari non troppo maturi per poter avere una certa garanzia di resistenza. Mi sono messo alla ricerca e ho trovato tantissimi annunci, molti gruppi che sono ospitati sui vari siti in giro per il web. Tantissimi vantano le proprie prestazioni, qualcuno più originale, qualcun altro più banale e poi ci sono quelli volgari che non prevedono neanche una certa complicità con il marito o compagno della lei. Purtroppo scartandone diversi per vari motivi, dopo una lunga ricerca mi sono imbattuto in un gruppo di tre ragazzi dell’Abruzzo,che hanno l’annuncio su questo sito, il nick è tutto un programma :”seduzione, trasgressione & co” tutti giovani ma non eccessivamente. Mi sono sentito via mail con loro e mi hanno risposto con grande garbo, senza dire una parola in più del necessario, ci hanno semplicemente invitato a casa loro quando volevamo senza nessuna pressione. Manuela intanto era all’oscuro di tutto l’unica cosa che sapeva era che il venerdì sera saremmo andati fuori ad incontrare qualcuno , forse una coppia o un singolo, ma era ancora tutto da definire. Passata una settimana dalla prima mail mi sono sentito con uno di loro che tiene i contatti,( A.) e ci siamo organizzati per il fine settimana senza definire nessun dettaglio fino a quando non saremmo stati certi dell’incontro. Passano alcuni giorni e arriva il fatidico giorno dell’incontro, un venerdì sera. A. era molto carino nelle mail ma avevo bisogno di sentirlo telefonicamente per stabilire alcuni punti fermi. Facciamo vari tentativi per metterci in contatto telefonicamente ma non ci riusciamo fino alle 15:00 del pomeriggio. All’improvviso squilla il telefono e ci mettiamo a parlare cercando di definire un po’ meglio i dettagli, ci siamo parlati con grande cordialità come se ci conoscessimo da tanto tempo. Ad un certo punto però presento ad A. il mio piano, che non era come al solito, infatti non volevo fare un incontro preliminare magari in un ristorante mangiando e bevendo e poi magari se da tutti voluto andare a giocare. Gli ho invece proposto di incontrarci brevemente sono con uno di loro, magari all’uscita del casello dell’autostrada e poi se Manuela fosse stata favorevolmente colpita da lui, proseguire per casa, e poi in un secondo momento introdurre gli altri. A. mi dice che però dovrò incontrarmi con un altro ragazzo che è il proprietario dell’appartamento dove saremo ospitati e poi lui con un altro amico verranno in un secondo momento. Ci siamo accordati su ogni minimo dettaglio e ci siamo dati appuntamento per la sera. Tornando a casa dal lavoro ho detto a Manuela che l’incontro con la coppia era saltato ma saremmo andati ad incontrare un nuovo singolo, però questa volta doveva fare un gioco che altre volte non ha mai voluto fare, le ho chiesto che ci saremmo presentati ,avremmo preso qualcosa insieme, ma poi per i giochi si doveva far bendare per poter gustare meglio tutte le sensazioni attraverso gli altri sensi. Manuela ha accettato volentieri desiderosa di provare questa nuova emozione. Tutto sembrava andare per il meglio; Alle 20:00 Manuela era pronta, bellissima come sempre sensualissima ed elegante pronta a mettersi in macchina per andare incontro ad una bella serata, dopo circa un’ora siamo arrivati al luogo dell’appuntamento e Manuela era un pochino pensierosa, silenziosa come sempre in queste occasioni, eccitata per la nuova esperienza ma preoccupata nello stesso tempo per la novità. Chiamo A. e dico che sono arrivato, mi risponde che fra cinque minuti sarebbe arrivato il suo amico, infatti dopo cinque minuti arriva R. con una macchina sportiva, si ferma, scende dall’auto e ci salutiamo cordialmente, parlottiamo un po’ mentre Manuela è in auto, mi assicuro che Lui sia al corrente di tutto, e poi andiamo a salutare Manuela, lei scende dall’auto mostrando da uno spacco della gonna molto garbato una bella autoreggente molto elegante, i due si salutano e io chiedo a Manuela “ allora che ne dici , vogliamo seguirlo? Lei risponde “ certamente si!” R. sorride e ci mettiamo in auto, dopo pochi minuti siamo a casa, piccolina ma una bella atmosfera, un po’ di candele disseminate qui e là , una bottiglia di buon prosecco alcune cose da stuzzicare e tre rose rosse( ovviamente il numero tre era voluto) io essendo al corrente del piano sottolineo il numero tre delle rose e dico “ eh si tre è un numero perfetto” Manuela non sapendo di cosa parlassi annuisce con un sorriso. A causa del viaggio Manuela chiede del bagno e mentre lei è dentro io ne approfitto per salutare gli altri due ragazzi chiusi in camera da letto, pronti e eccitati come due stalloni pronti per la monta, mi raccomando di stare in silenzio e di essere pronti ad uscire fuori ad un mio cenno. Quando Manuela esce dal bagno, parliamo un po’ del più e del meno e poi stappiamo il prosecco e prendiamo qualcosa per stuzzicare l’appetito, poi come avevamo detto senza perderci in troppe chiacchiere, chiedo a Manuela se vuole bendarsi, anche per superare l’imbarazzo che c’è sempre in queste situazioni, lei tira fuori il foulard mentre io metto in registrazione la videocamera, voglio immortalare la situazione. Sia io che R. la aiutiamo a bendarsi e poi dolcemente e sensualmente lei si fa spogliare da noi, mentre lui continua a spogliarla io apro la porta della camera e faccio uscire i ragazzi in modo che non si perdano la scena. Cosi mentre loro guardano tutti entusiasti, incantati dalla bellezza di Manuela , noi due io e R. cominciamo a baciare il seno , le gambe, R. è alle sue spalle e con i suoi gioielli si strofina sul sedere di Manuela e lei tutta tremante gli afferra l’uccello e comincia a menarglielo. Tutta presa dalla situazione si fa guidare da noi due come un’agnellina, la facciamo mettere in ginocchio sul divanetto e R. le si piazza davanti, lei immediatamente anche se a tastoni riesci ad infilarselo tutto in bocca e comincia un pompino con grande maestria, io invece mi metto alle sue spalle e comincio a baciarla e a leccarla anche per umettarla un po’, mentre lei comincia a godere la penetro profondamente e Manuela comincia a sussultare, il gioco va avanti così per qualche minuto, mentre io faccio dei cenni ai ragazzi per farli spogliare e prendere il nostro posto quando faremo capire a Manuela che io e R. vogliamo scambiarci di posto. A. e M. sono completamente rapiti dalla situazione anche perché a loro dire, dalle foto sul sito si vede che Manuela ha un bel corpo ma il resto viso e fattezze lasciano veramente a bocca aperta e a uccello duro. Arriva il momento e dico a Manu che io e R. forse di scambiamo posto , forse perché la voglio lasciare nel dubbio, infatti ci spostiamo e i due giovanotti che stavano ammirando diventano protagonisti. A. in pochi secondi ha già infilato il suo turgido attrezzo in bocca a Manuela che se lo gusta profondamente ma non riesce a realizzare la differenza di grandezza tra il suo e il mio, è un po’ frastornata, M. invece sta dietro di lei e cerca la posizione per penetrarla e dopo pochi secondi ci riesce. I due sincronizzati si stanno scopando Manuela che ansima con grande sensualità. Dopo qualche minuto mi avvicino all’orecchio di Manuela e le chiedo di sedersi perché vorrei farle qualche foto con entrambi i piselli in bocca, e lei si dispone immediatamente… questo è il momento della verità infatti nel mio piano c’era l’intento di farle realizzare la cosa mentre bendata cercava di infilarne due in bocca ma trovarne qualcun altro in mezzo. Manuela si siede con A. nella mano destra e R. nella mano sinistra comincia a spompinarli con grande voracità, si sente fortissimo il risucchio, si sposta voracemente da destra a sinistra aiutandosi con le mani perché e bendata. Noi altri però ci avviciniamo sempre di più fino al momento quando spostandosi da destra a sinistra lei si imbatte con le labbra sul mio uccello, per un momento si tira indietro, poi socchiude la bocca, lo assaggia e dice: “ non mi tornano più i conti” uno ce l’ho nella mano destra, uno a sinistra e l’altro …ma cosa succede? Noi esplodiamo tutti in una fragorosa risata e lei insieme a noi, le abbiamo detto che eravamo in quattro e che stasera si sarebbe divertita, cosi riprende indefessamente a spompinare i ragazzi, io faccio qualche foto, A. a destra M. a sinistra e il buon R. le fa allargare le gambe e la penetra profondamente. È una situazione eccitante di quelle che fanno rizzare i capelli in testa e dietro la schiena. Eravamo tutti presi dalla foga, che non ci siamo resi conto che Manuela stava un po’ soffrendo, su quel divanetto che ormai per tre uomini e una donna era diventato veramente piccolo, cosi ci siamo spostati nella camera da letto e sul lettone ci siamo sbizzarriti nelle più audaci evoluzioni, uno dopo l’altro con grande educazione ma nello stesso tempo con molta virilità si sono alternati dentro Manuela fino a quando hanno cominciato a ungerle il buchetto del culo e piano piano lo hanno reso così ricettivo che Manuela stessa lo ha richiesto dentro, non importava chi fosse il primo tanto prima o poi tutti di là dovevano passare. Cosi A. con il suo turgido e nerboruto arnese l’ha lentamente penetrata e una volta che si è fatto strada ha cominciato ad assestare dei colpi che hanno fatto vibrare Manuela come una corda tesa, gli orgasmi si sono susseguiti prima quelli di Manuela poi uno dopo l’altro i nostri. Nel frattempo eravamo ricoperti di sudore e così abbiamo fatto una pausa per poi prepararci al pezzo forte, Manuela sperava e diceva tra sé e sé “ vuoi vedere che con tanti uccelli non facciamo una doppia penetrazione?” infatti ci siamo a coppie diverse e le abbiamo fatto sentire i brividi della doppia penetrazione eravamo tutti super eccitati e nel frattempo cominciavamo ad essere un po’ stanchi. Alla fine Manuela ha voluto regalare ad ognuno dei ragazzi un bel lavoretto di bocca per accogliere la loro linfa vitale fra le sue labbra e nella sua bocca e infatti uno dopo l’altro “sono tutti caduti fra le sue labbra”. Ci siamo rilassati un po’ e senza fretta una rinfrescata, una chiacchierata, un po’ di bacini qua e là e ci siamo salutati ripromettendoci di rivederci appena possibile. Una serata veramente bella , in viaggio Manuela mi ha dato un bacio sulle labbra per ringraziarmi per l’originalità della sorpresa. Bacioni a tutti
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13 years ago
manuela1de1vivo, 51/51
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Tremendamente eccitante
Mi trovavo in un bar a prendere un caffè e notai lo sguardo di un bell'omone che mi scrutava dal basso verso l'alto soffermandosi sul posteriore,mi fece un dolce sorriso ed attaccò bottone offrendosi di pagare il caffè. Uscimmo dal bar e cominciammo a parlare di noi. Lui un bell'uomo sposato di 45 anni con la voglia di trasgressione,camicia bianca leggermente aperta dove si intravedeva un pelo nero e lucido che mi fece subito eccitare (dovevo nascondere il pacco rigonfio) anche lui doveva camuffare la protuberanza che cresceva a dismisura sul pantalone! Decise allora di portarmi a casa sua dato che la moglie era a lavoro. Mi invitò in macchina e ad appena 10 minuti di strada eravamo già in ascensore ed io a smanettare l'enorme oggetto del MIO desiderio :) Entrammo in casa e su di un divano,lo feci sedere a gambe larghe,io in ginocchio su di lui. Cominciai un dolcissimo giochino alitando aria calda sul suo paccone che era durissimo,insinuai la lingua dolcemente dentro il pantalone e pian pianino toccai la punta del suo arnese,lui ansimava rendendo me ipereccitatissimo!! cominciai a fargli una superpompa morbida e gentile,il mio andare su e giù lentissimo,volevo gustarmi dolcemente quel grosso fagotto che pulsava di piacere. X ben 3 volte ho dovuto fermarmi x non farlo subito eiaculare,dopo ben 10 minuti di spompinamento,ho ricevuto il suo maestoso e potente skizzo sulla faccia,sui capelli ed anche sulla maglia che ancora indossavo. Mi fece i complimenti x il meraviglioso pompino che gli avevo fatto :) sei molto bravo mi disse..... scambiammo il num di cell e poi ognuno x la sua strada. Credetemi.....ancor oggi ci penso e mi eccito in maniera pazzesca!!!
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Il vu cumpra di colore
Avevo 17 anni, era una giornata di primavera e i miei erano andati in crocera 10 giorni. Ero a casa da solo e mi dedicai un giorno alla masturbazione. Avevo preparato tutto.... Ero nudo con le calze a rete autoreggenti , un centriolo nel culo ed il cazzo in mano mentre guardavo un film porno. ad un certo punto sento suonare alla porta....fermo il film ed in fretta mi metto l'accapatoio e le ciabatte...sotto ero ancora nudo. Apro la porta e davanti a me vedo un vucumpra alto e magro con una borsa piena di roba, gli dico con mi serve nulla ma che se aspetta 5 minuti alla porta vado a prendere il portafogli e gli lascio un euro. Mentre mi incammino per prendere i soldi mi frulla una ida in testa: " e se me lo scopassi?" Torno in dietro e gli dico di entrare perche voglio vedere la sua merce. Mi mostra un po di roba e nel frattempo si parla del piu e del meno, mi dice di avere 26 anni, di essere del senegal e che da un paio di anni si trova qui in Italia. Noto nel frattempo che mi guarda i piedi, cosi mi sono accorto che nella fretta di mettermi l'accapatoio avevo lasciato le autoreggenti indosso e si intravedeva la rete sui piedi e le caviglie. Lui non mi chiede nulla a riguardo, non credo avesse ancora capito, nel frattempo scelgo le cose da prendere. Gli chiedo se è fidanzato e lui mi dice che ha una moglie e dei figli in senegal ma che non li vede d quando è qua in italia. allora faccio qualche battuta riagaurdo al sesso, che sicuramente lui non avra problemi nell'appagare i propri appetiti sessuali. Lui ride alle mie batute ma mi dice anche di essere in astinenza da quando si trova in italia. mentre prlavamo gli avevo dato da bere e improvvisamente sento che il cetriolo che avevo nel culo sta per togliersi dal culo,lo lascio cadere, lui guarda sotto i miei piedi questo cetriolo e sorride, ormai era tutto molto evidente. Io sorrido e mi chino davanti a lui e appoggiandomi il cetriolo alle labbra gli faccio notare quanto sono bravo a succhiarlo prendendolo tutto in gola,lasciando fuori dalla bocca soltanto un piccolo pezzettino. Il nero in quel momento si abbassa i panjaloni e tira fuori una nerchia senza euguali, a me sembrava quasi il cazzo di un cavallo, ricordo non riuscivo a chiudere la mano per tenerla,era na roba mostruosa anche come lunghezza. Non lo avevo misurato ma so che lo prendevo con due mani a vpartire dalle palle e nn riuscivo ancora ad arrivare alla cappella... Lo presi in bocca cominciai a leccarlo piano piano....ero in ginocchio davanti di lui lui mi prese la testa e con il cazzo cercava di spingermelo fino in gola...non riuscivo a prendere quel cazzo enorme in quel modo nonostante fossi gia un abile gola profonda... allora mi tolsi tutto e lo portai sul divano... mi misi supino con la testa fuori dal letto e pregandolo di fare piano gli dissi di provare a fottermi la gola.... non avevo mai sentito nulal di cosi enorme e duro entrarmi in gola...io stavo sbavando e lui stava godendo,..provavo un certo dolore e affaticamento ai muscoli facciali e della gola... ero paonazzo in viso con le lacrime agli occhi...cominciava a farmi un mal di testa terribile....ma dopo qualche minuto riusci ad ingoiare tutta quella enorme nerchia fino alle palle...eravamo messi in posizione di 69e ogni tanto lui mi succhiava il cazzo... Dopo 15 estenuanti minuti decido che e ora di prenderlo nel culo. Lo fccio sedere nel divano ed io piano piano mi siedo sopra quella bestia ormai ben lubrificata....mi sembrava di sentirlo nello stomaco....ad un certo punto lui mi prende e mi mette a pancia sotto sul divanoe e mi fotte da sopra....sento delle orla capisco che st aper venire....lo faccio togliere e subitro in ginocchio davanti a lui, guardandolo nei occhi , mi preparo a prendere quella che sara per me la piu grande sborrata del secolo... Mai visto nessun altro schizzare cosi forte e cosi tante volte....sentivo i suoi schizzi arrivare fino in gola.... era densa bianca...un misto tra il dolce e l'acido....avra schizzato 20 volte..io a bocca aperta mi gustavo quella sborra e poi in colpo solo ingoiai tutto.... Lui si rivesti e da quel giorno per i sucessivi giorni finchè non arrivarono i miei venne a trovarmi tutti i giorni .....
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13 years ago
porcellinoHAvoglia,
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La prima volta con un nero
Siamo due singoli di Parma e quasi tutti i fine settimana veniamo sulla riviera romagnola col nostro camper, cerchiamo coppie per bla bla bla….,lo feci leggere a mia moglie (ci avevo messo circa due anni x convincerla ) e lei con un po’ di riluttanza accettò l’idea di incontrarli. Mi misi all’opera, mandai loro delle foto di lei che sebbene over40 è ancora una bella donna, fianchi pieni, mora, bellissime gambe, culo a mandolino e nel letto quando è eccitata è una vera tigre senza nessun tabù. Mi risposero mandandomi a loro volta delle foto, erano tutti e due ben dotati avvertendomi che se volevo avrebbero fatto partecipare un loro amico di colore molto, molto dotato. Nella foto che mi mandarono rimasi impressionato, facendo le debite proporzioni dato che gli arrivava abbondantemente al ginocchio il suo affare era lungo una trentina di cm ed era grosso in proporzione. Gli dissi di si ma non lo dissi a mia moglie. Ci incontrammo in un ristorantino sul lungomare di Cesenatico, erano solo in due , mi dissero poi che l’amico nero ci avrebbe aspettato sul camper. La cena, dopo un inizio un po’ imbarazzante, complice un frizzantino fresco e leggero che mia moglie, quasi completamente astemia beveva abbondantemente prese una piega piacevole e rilassata. Finita la cena ci avviammo verso la spiaggia e lì qualche barzelletta spinta, qualche toccatina innocente qualche allusione e il sapere che di lì a poco sarebbe stata oggetto delle attenzioni di due maschi non fecero altro che eccitare oltremodo mia moglie, ci invitarono sul camper, ci fecero salire e poi sul letto incominciarono ad accarezzarla con più insistenza, mi fecero segno che il ragazzo nero era chiuso in bagno e sarebbe venuto fuori al momento opportuno. Ci spogliammo tutti quanti e sul letto incominciammo a leccarla dappertutto lei era partita poche volte l’avevo vista così, ci supplicava di chiavarla, io mi fiondai su di lei la penetrai e subito si trovò sulle labbra due cazzoni che lei prese a succhiare. Poi volle che anche loro la chiavassero e lo fecero, accidenti se lo fecero. La fecero mettere alla pecorina e mentre uno la scopava da dietro l’ altro le si mise davanti e glielo mise in bocca , era presa allo spiedo, quando quello dietro spingeva era costretta ad ingoiare fino in fondo quello davanti poi ritirandosi andava incontro a quello dietro. Quello dietro fu il primo a venire, la prese x i fianchi e diede due colpi potenti sospingendola in avanti e in quel momento anche l’ altro venne riempiendole la gola di sborra (lui era senza preservativo ) Quando uscì dal bagno il nero e lei lo vide prima trasalì, stava x dire qualcosa ma quando vide quel coso enorme che puntava verso di lei lo guardò affascinata, lo prese titubante in mano e delicatamente cominciò a masturbarlo, lui gli mise una mano sulla nuca e delicatamente la spinse verso quella cappella enorme da cui spuntava sulla punta una gocciolina trasparente di liquido denso, lei aprì la bocca e ingoiò tutto quello che la bocca poteva contenere poi si sdraiò di fronte a lui, aprì le cosce e gli offrì il suo fiore del desidero. Era bellissima vederla così aperta, offerta a quel maschio imponente, io, il camper, gli altri singoli non esistevano più c’erano solo loro due. Lui si infilò un preservativo appoggiò la cappella e piano piano entrò nella figa congestionata e matida di umori di mia moglie, lei mi prese la mano e ogni volta che lui spingeva lei me la stringeva, sospirava e apriva la bocca come x prendere aria. Con un ultimo affondo entrò tutto in lei, emise un grugnito e si fermò x farla abituare Mia moglie emise un rantolo da animale ferito e cominciò a sussurrarmi parole senza senso: < mio dio è troppo, mi sta sfondando me lo sento nella pancia, ti prego fallo smettere, così mi uccide >però quando lui cominciò ad andare su e giù col bacino lei cominciò a seguire i suoi movimenti andandogli incontro poi tutto ad un tratto incominciò a tremare si agrappò a lui mordendogli una spalla e venne, lui la seguì un attimo dopo, lo tirò fuori e potei vedere la figa oscenamente aperta rossa e tutta congestionata. Ci rivestimmo, lei era molto imbarazzata, A casa mi disse: lo sai che cosa mi hanno detto mentre tu eri andato in bagno? - la prossima volta ti vogliamo anche inculare tutti e tre e dato che siamo sani certificabili lo faremo senza preservativo.- E tu cosa gli hai risposto?- Niente gli ho solo sorriso, ma non credo che glielo lascerò fare, sono troppo grossi- Poi nel dormiveglia mentre stava per addormentarsi disse: -certo che Amin ( così si chiamava il ragazzo nero) l’aveva proprio riempito il preservativo, ma nei sexyshop non vendevano quei cunei di tante misure per allargare il……………?- non finì la frase si addormentò di botto e a me venne in mente tutte le volte che mi diceva: sei proprio un porco io quelle cose non le farò mai. By ccala p.s. vorremmo tanto poter ripetere questa esperienza
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13 years ago
ccala,
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Vendemmia.
Era settembre....verso la fine....quindi tempo di vendemmia, quando mi capitò un'avventura insolita, ma altrettanto bella. Ero stata assunta da un agricoltore che doveva raccogliere l'uva, insieme a molte altre ragazze e ragazzi, tutti avventizi diciamo. Mi faceva piacere fare questa esperienza di lavoro, anche se occasionale, perché era anche un modo per conoscere nuova gente...o meglio....nuovi baldi giovani. Durante i primi giorni avevo studiato un po' tutto il cast maschile e sinceramente non avevo individuato personaggi degni di nota, ma ci facevamo lo stesso grandi risate mentre si coglieva l'uva, a raccontarci le nostre storie di sesso e d'amore tra noi donne. Nel terzo giorno di lavoro, arrivò David, un nuovo ragazzo assunto, addetto al carico delle bigonce ...Era un tipo piuttosto interessante per me, sulla trentina, alto, fisico prestante, capello lungo raccolto in una bellissima coda nera lucida, occhi scuri, lineamenti del viso delicati, sguardo intenso....lo avevo osservato a lungo mentre veniva a prendere le cassette e le bigonce piene ....era proprio un bel ragazzo e credo che anche io gli sia piaciuta fin dal primo carico..... Verso fine giornata, eccolo con l'ultimo viaggio....non mi toglie gli occhi da dosso e finito di caricare mi fa: “Viola, il capo mi ha detto di portarti alla cantina, per delle cose d'ufficio da farti sbrigare....” E io, un poco sorpresa (ma felice): “Va bene...!” E sono salita sul sedile del trattore accanto a lui. Viaggiava in seconda, pianissimo....pare perché a pieno carico doveva essere prudente, e nel frattempo mi sventolavo il viso con la gonna ampia. Avevo il braccio destro che strusciava contro il suo sinistro (che pelle di velluto, pensavo), in quel sedile stretto, e a tutte le buche ci dondolavamo una verso l'altro...Faceva molto caldo, eravamo anche sudaticci, lui era in canottiera e jeans strappati, io in prendisole corto e scarponcini...lui guardava poco la strada sterrata e molto le mie cosce scoperte e abbronzate, le sue mani dentro ai guanti da lavoro, le vedevo scorrere intorno al volante senza fermezza...ad un certo punto si sfila i guanti, si tira su il ciuffo dal viso e con fare molto calmo ma diretto, mi prende la mano...ferma il trattore, lo spegne, e mi sussurra nell'orecchio ciò che già mi ero immaginata: “Non è vero che ti vuole il capo....ti voglio IO”. Una vampata improvvisa di calore interno mi si aggiunge al calore esterno....e senza proferire parola, mi volto verso di lui, lo accavalco e gli pianto i miei occhi dentro ai suoi, mentre lui mi teneva entrambe le mani in un intreccio molto stretto e mi tirava verso di lui....non riuscii ad opporre nessuna resistenza, il suo sguardo era magnetico, il suo odore di maschio molto eccitante, mi appoggiò piano le sue carnose labbra sulle mie e mi avvolse con le sue braccia muscolose. I baci si facevano sempre più appassionati, le nostre lingue erano due eliche ed avevano cominciato una danza erotica, una specie di esplorazione reciproca, ci penetravamo le bocche a vicenda, ci accarezzavamo i denti e le gengive, ci assaporavamo le nostre cavità orali. Mentre ci consumavamo le labbra dai baci, con le mani ci toccavamo dappertutto, senza sosta....io gli sfioravo le spalle, gli palpavo il petto....lui mi tirava giù le spalline del prendisole e cominciava ad accarezzarmi i seni poi a baciarmeli ed a ciucciarmi i capezzoli. La mia fica si cominciava a bagnare sentendo il suo pisello indurirsi dentro ai pantaloni...ci stavo seduta proprio sopra e gli sentivo le vibrazioni del sangue che pompa quando l'eccitazione sale. Gli sciolsi la coda e gli sfilai la canottiera. Stavamo troppo stretti li sopra, così con un balzo, saltammo giù dal trattore e ci gettammo sull'erba del ciglio...eravamo già mezzi nudi e tutti sudati, sotto il sole del tramonto. Mi tolse quell'abitino di dosso sotto cui non c'era altro da togliere e si levò velocemente scarpe e jeans: mi scivolò accanto e mi prese di peso spostandomi sopra di lui....ci baciammo molto a lungo e profondamente poi mi venne voglia di succhiargli il cazzo, che sentivo con le cosce duro come un sasso....mi misi a lavoro con dovizia e passione, mi piaceva il suo sapore e mi gustai ogni centimetro con calma, dalla punta della cappella rossa fino alle palle, lisce, morbide, depilate. Poi non contenta mentre lo segavo con una mano, me ne andai con la lingua più giù, nella zona speciale tra le palle a l'ano, a leccare delicatamente quella pelle intima e riservata, mentre i fili d'erba mi solleticavano il mento.... mentre lo sentivo gemere di piacere. Stava per venire, se non ché mi interruppe con un guizzo e mi spostò stavolta sotto di lui, che voleva ricambiarmi un po' di orale. Mmmmh....che lingua eccezionale....chiusi gli occhi e cominciai a navigare con la mente, cullata da sensazioni fisiche stupende, mentre con le mani gli massaggiavo la testa. Stavo quasi per avere un orgasmo clitorideo, quando me lo trovai tutto sopra di me e soprattutto dentro di me! Cominciava a spingermi piano il suo attrezzo tutto dentro la mia fighetta fradicia, se non ché arrivarono due ragazzi a piedi, che avevano terminato il loro turno di raccolta dell'uva. Noi imperterriti continuavamo la nostra passionale scopata e loro, vista la scena, si sono seduti poco lontano sul ciglio, si sono tirati giù i pantaloni ed hanno cominciato a masturbarsi...mentre con gli occhi ci fissavano quasi volessero catturarci ciascuno per sé. Dopo diversi cambi di posizione e pure una scivolata nel fossetto, il mio splendido galoppatore si prese in mano il pisello, cominciò a segarsi all'altezza del mio visino e fece cenno con la mano ai nostri due compagni di lavoro di avvicinarsi a me. Si stavano tutti e tre masturbando di gusto intorno a me, mentre io, li distesa nuda sull'erba, accarezzavo loro le palle a turno. Passarono pochi minuti dopo i quali quasi tutti e tre simultaneamente mi inondarono di scottante sborra, sulle tette, nel collo, nel viso e in bocca ci presi tutto quello del mio bellissimo David. Ci rilassammo tutti qualche minuto distesi sul ciglio e spippolando una grossa ciocca d'uva bianca, infilavo in bocca ai miei amici un chicco per uno alternandolo a un bacio.
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13 years ago
admin, 75
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Eve
Vivevo già da 7 anni in quel palazzo insieme a mia moglie, le cose andavano bene. Anche la vita sessuale era appagante ma sentivo crescere col passare del tempo una sensazione di mancanza. Mi mancavano delle esperienze vissute intensamente in cui potevo dare sfogo alle mie perversioni più nascoste. Me ne accorgevo perché cominciavo a pensare sempre più spesso ad Eve. Eve era la ragazza del piano di sopra e avevo scoperto il suo nome leggendolo nel campanello del palazzo. Una moretta dai capelli a caschetto neri, con il collo slanciato, due seni prosperosi e un fondoschiena da modella. Nonostante questo fisico prominente, la cosa che mi colpiva di più erano i suoi occhi grigio-azzurri, generalmente rimarcati da un’intensa bordatura nera che era solita abbinare ad un rossetto rosso o di una tonalità molto scura del rosso. Era venuta a vivere sopra di noi da un paio di anni e al suo arrivo ero rimasto decisamente impressionato dalla classe e l’eleganza con cui vestiva. Indossava sempre abiti scuri o, comunque, almeno un capo in stile vagamente gotico e scarpe o stivali con tacchi a spillo. Non credo di averla vista mai sorridere, e ammetto che quando la incontravo nelle scale mi metteva talmente in soggezione quasi da intimorirmi. Mi limitavo ad un rapido gesto con la mano per salutarla che, qualche volta, lei ricambiava. Una giorno mi è pure capitato di incrociare il suo sguardo ma ho istintivamente girato la testa perchè era insostenibile. Ma è stato proprio in quell’occasione che mi sono reso conto di avere una specie di attrazione fatale per quella che era diventata, nei miei sogni, una specie di “regina delle tenebre”. Tuttavia, non la immaginavo, come potrebbe apparire istintivo, una dominatrice spietata ……..anzi, la vedevo più nel ruolo di schiava perversa capace di provare piacere nel combinare porcherie senza limiti. La sognavo immersa in una vasca colma di sperma, con un espressione felice mentre era intenta ad assaggiarne il più possibile; in quei sogni ricorreva spesso l'immagine di lei che apriva la bocca e si immergeva fino alla fronte per poi riemergere toccandosi freneticamente le parti più intime. Sognavo anche che in mezzo a quel liquido bianco prendeva un dildo nero, liscio, più grande della mia mano e si girava facendomi vedere distintamente il buco del suo culo parzialmente aperto dai movimenti delle sue dita. Quindi immergendo completamente la testa nello sperma e inarcando il fondoschiena verso l’alto spingeva con due mani il dildo dentro quel buchetto tondo. Cominciava subito a muovere il dildo prima profondamente dentro e poi fin quasi a farlo uscire. La cosa più eccitante era forse la calma con la quale riusciva a compiere quei gesti mentre non respirava immersa nello sperma. Quindi portava una mano davanti per appoggiarsi alla parete della vasca mentre con l’altra teneva ancora il dildo dentro al suo culo ed emergeva con la testa per inebriarmi con i suoni emessi dalla sua bocca durante l’orgasmo. Io ero sempre li di fianco a lei che mi masturbavo per aiutarla a riempirle la vasca. Mi svegliavo sempre scoprendo che ero venuto durante il sogno e mi ero completamente sporcato le mutande. Tutto questo mi era successo per ben tre volte nell’ultimo mese. Pensavo che questi sogni fossero ben lontani dalla realtà fino a quando è accaduto l’inimmaginabile. Era un giorno di piena estate e prima di andare a dormire mi ero accorto che non c’era più acqua dai rubinetti. Senza pensarci troppo, sono andato in bagno, lo sciacquone non funzionava ma ero troppo stanco; quindi non mi sono fatto troppi problemi e sono andato a dormire. L’indomani ancora non funzionava nulla. Mi sono armato di coraggio e sono andato al piano di sopra per accertarmi che non fossero saltate le condutture dell’acqua dell’intero palazzo. Pensandoci e ripensandoci una decina di volte, infine busso alla porta di Eve. Il suo viso mezzo addormentato con rossetto sbavato e trucco nero colato sotto gli occhi sbuca dall’uscio semi-aperto. Lei comincia a guardarmi come fosse in attesa di qualcosa e io mi faccio un po’ di coraggio e le chiedo:”Scusami se ti disturbo ma sono rimasto senz’acqua. Da te funziona?”. Lei apre un po’ di più la porta senza vergognarsi del fatto che indossasse un sensuale completo nero intimo semi trasparente, arricchito da un reggicalze rivestito in pizzo e laccetti in raso. Mi fissa con quel fascino gotico reso ancora più marcato dal trucco nero colato e dice: “se vuoi usare il bagno fai pure”. A quel punto, non so cosa mi è successo forse credevo ancora di essere in uno dei miei sogni: “d’accordo, apri pure la bocca”. Mentre mi chiedevo se lo avessi detto veramente o me lo ero sognato, lei si inginocchia davanti a me, mi guarda fisso, reclina leggermente il capo all’indietro e spalanca la bocca portandosi entrambe le mani ai lati delle guance in modo da raccogliere eventuali schizzi. Lo tiro fuori che era duro, ma fortunatamente non ero ancora andato in bagno, altrimenti non ce l’avrei mai fatta. Comincio a pisciarle direttamente in bocca. Lei inizialmente non deglutiva e il piscio le si accumulava dentro la bocca riempiendola tutta in poco tempo. Dopo pochi istanti ha cominciato a fuoriuscire bagnandole il collo e inzuppandole il reggiseno. Mentre continuavo a innaffiarla col mio getto, notavo con soddisfazione la sua espressione di piacere e il suo tentativo di emettere dei suoni che diventavano gorgoglii tremendamente perversi. Sia lei che il pavimento davanti all’ingresso erano ormai completamente "zuppi". Le riverso le ultime gocce di piscio addosso e lei socchiude la bocca facendone scorrere fuori l’ultima boccata. Se fosse stata qualunque altra donna, l’avrei girata e glielo avrei immediatamente sbattuto nel culo, ma lei, ormai il mio succube femminile perverso, meritava ben altro. Perciò, nonostante avessi il cazzo pronto ad esplodere le dico: “mi piace il tuo cesso, tornerò a pisciare ogni volta che ne ho voglia, fatti trovare pronta”. Esco dalla porta, la chiudo e mi avvicino con l’orecchio per ascoltare. Intense grida di piacere mi confermavano che avevo centrato i suoi desideri. Peccato poterla solo sentire e non vedere mentre si masturbava ricoperta di piscio. Tuttavia, quelle grida e un paio di colpi di mano furono sufficienti per farmi provare un orgasmo intensissimo e spruzzarle tutto lo sperma sulla porta. Resomi conto che ero sul pianerottolo e che chiunque salisse o scendesse le scale avrebbe potuto vedermi, sono tornato frettolosamente a casa. Durante il giorno cerco di non andare mai al bagno per pisciare e dopo cena con la scusa di andare a buttare l’immondizia torno al piano di sopra. Questa volta, non appena lei apre l’uscio mi porto le mani sulla patta dei pantaloni per aprirli e le dico: “Apri quel cesso che hai in mezzo alle labbra che devo pisciare”. Lei, vestita così come era con camicetta e gonnellino, e senza fare una piega, si inginocchia e apre la bocca. Raccoglie una lunghissima pioggia di piscio che la lascia completamente zuppa in mezzo ad un lago. Non faccio in tempo ad aprire la porta per andare via che la vedo già rotolarsi e toccarsi in mezzo a quel lago emettendo i suoi gemiti di piacere. La lascio al suo godimento, e appena tornato a casa vado in bagno. Ripensando a quella scena, ho impiegato solo pochi secondi per venire. “Chissà se uno di questi giorni l’avrei presa mentre si rotolava nel suo adorato lago di piscio?”. Mi chiedevo. Ma l’idea non era stimolante e l’esperienza non sarebbe stata intensa quanto continuare così finché ne avrei avuto voglia……………….
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13 years ago
admin, 75
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Sei mia
LA PRIMA VOLTA Il nostro primo incontro, senza esserci mai visti prima, neppure in fotografia, a casa di un comune amico. Sto entrando, tu sei già nervosa, seduta guardandoti le mani sudate. Improvvisamente mi vedi. Una sensazione strana ti avvolge. "Ciao, piacere, Paolo" Il tuo viso leggermente arrossato il respiro un po’ più rapido per la situazione e forse per una lieve eccitazione, dovuta anche al fatto di sapere perché eravamo là. Imbarazzata, timorosa di essere reputata male, non riuscendo a dirmi nulla, piacevolmente sorpresa dalla sensazione di languore che ti coglie ... senti un intenso calore tra le gambe, le stringi forte, hai una voglia incredibile di toccarti. Parlo, scherziamo, una musica di sottofondo. Ti siedi sulle mie gambe, ti sfioro. La mia voce, il tono che ho usato, la situazione in generale, ti fanno provare ansia ma anche una forte eccitazione, non sai cosa io abbia in mente... temi di saperlo... ma vuoi anche saperlo, soprattutto vuoi provarlo! Ti chiedi per un attimo cosa stai facendo... se sei pronta... se puoi fidarti, le risposte ti si affollano nella mente, sono contrastanti, per un attimo pensi di allontanarti, ma sai benissimo che farai esattamente ciò che ti chiederò. La tua volontà è la mia ormai, questa consapevolezza rende notevolmente difficile alzarti in piedi, ti sorreggo sino alla terrazza e poi ti appoggi secondo le mie istruzioni, e resti in attesa, con mille pensieri che ti turbano. Dopo un tempo che non sai quantificare, ma che ti è sembrato interminabile, senti una mano appoggiarsi al tuo collo con decisione, scendere lungo la schiena, sul culo, e insinuarsi tra le tue gambe, senti dita che ti frugano senza delicatezza... "sei bagnata"... alzo la maglietta e metto a nudo i seni. Senti le mie mani scorrerti sul ventre, palparti, fino ai seni sui quali si serrano come una morsa, trattieni il fiato... i capezzoli turgidi sono tra le mie dita, li stringo, li tiro... ti sfugge un lamento, senti il mio corpo aderire con forza al tuo, avverti la mia eccitazione che intensifica la tua... istintivamente inizi a muovere il bacino per strusciarti contro di me... vuoi il mio cazzo, lo vuoi maledettamente. Una mano lascia il tuo seno, afferro i tuoi capelli ti faccio voltare la testa, la mia bocca è sul tuo collo, risale fino all'orecchio "Ti muovi come una cagna in calore... sei una porca" penso senza dirlo, la mia lingua ti trafigge la bocca dissetandoti con la mia saliva... adori già il mio sapore... il mio odore. Mi guardi, ansimi, accaldata, il tuo respiro è intenso, leggo chiaramente nei tuoi occhi che hai voglia di essere sbattuta, ti vergogni di non riuscire a nascondermelo... arrossisci un po'. Ti piaccio, ma soprattutto, ti piace il mio essere, il mio modo di farti sentire femmina, braccata, posseduta... non riesci a parlare, anche questo t'infastidisce e t'imbarazza. Scosto una ciocca di capelli dalla tua guancia accarezzandola con un dito, l'unico gesto di tenerezza fino ad ora, ed ho colto esattamente che ne avevi bisogno. Rientriamo, ti spoglio, andiamo a letto. Ormai stai gemendo spudoratamente dichiarandomi il tuo piacere, implorandomi con gli occhi di continuare, di non smettere. Improvvisamente trattieni il respiro, il tuo corpo si irrigidisce, si tende, senti l'orgasmo vicino, hai gli occhi spalancati, la bocca aperta, desidereresti sentire il mio cazzo tra le labbra, gonfiarsi contro il tuo palato, soffocarti in gola, lo so, e sai che io lo so; vorresti liberare le tue mani che tengo strette, e portarle tra le gambe, premere con forza il clitoride sentendo il piacere partire dalla tua figa fradicia e scoppiarti nel cervello, lo so e tu sai che io lo so; Vorresti sentire le mie mani stringerti i capezzoli, con forza, con rabbia, mescolando in te piacere e dolore, lo so e tu sai che io lo so; improvvisamente stringi le gambe, ora il piacere sta per coglierti, l'agognato orgasmo sta per esplodere, la mia voce sussurrata ti chiede di fare una cosa e tu la fai, mi lecchi il culo, non l’avevi mai fatto prima. Ti senti porca e puttana allo stesso tempo. Hai goduto come non ti succedeva da tempo. Il tuo corpo si rilassa. Sorrido, so di averti in mio potere, e tu sai che io lo so. E sai che io so quanto ami sentirti in mio potere, usata, dominata. Ti guardo, sei immobile, in attesa di ciò che farò, il capo chino, piccole gocce di sudore imperlano la tua fronte, dovute alla tensione che si sta allentando. Mi sdraio accanto a te, la mia mano sui tuoi capelli, una tenera carezza, mentre ti stringo a me. Sollevi piano il tuo viso, le nostre labbra si sfiorano, un dolce e tenero bacio, quasi da innamorati, ti sento rilassata tra le mie braccia, quasi ti rifugi in me, a cercare protezione, anche se nel tuo ti dici che forse è da me che dovresti proteggerti. Ma sai che io da te, per te, per me, voglio solo piacere ed emozioni, sensazioni, e sai, sei certa che non ti farò mai del male. La mia mano accarezza le tue gambe, risale piano all'interno delle tue cosce, sale piano; sento i tuoi umori bagnarmi le dita, sento immediatamente il tuo corpo reagire alle mie carezze, muovi in avanti il bacino, a cercare un maggior contatto con le mie mani. Improvvisamente, senza più alcuna traccia di dolcezza, senti entrare in te, di prepotenza, due dita. Un gemito di dolore ed una vampata di piacere ti colgono, improvvisi. Hai voglia, io non più. Mi allontano. Mi odi quando faccio il "bastardo". Mi alzo, le mie mani sui tuoi capelli "in ginocchio" obbedisci immediatamente, un lampo di gioia e desiderio in te, hai la testa abbassata, vedi il mio cazzo spuntare dai pantaloni, duro, eccitato Lo avvicino piano al tuo viso, ora ne senti l'odore, la mia eccitazione diventa la tua, ti entra nel cervello, ti fa contrarre il ventre Lo vuoi, lo so, e tu sai che io lo so "leccalo porca, usa la bocca e la lingua, sei la mia puttana e sai di esserla, che ami esserla, vero ?" un timido "..ssi.." detto a fior di labbra sorrido vedo a tua lingua sporgere, sfiorare la mia cappella turgida, leccare quasi con devozione, assaporando il mio sapore, i tuoi colpi di lingua ora si fanno leggermente più decisi, sicuri "guardami negli occhi ora puttana" sollevi lentamente lo sguardo, sai che amo leggere nei tuoi occhi il desiderio che aumenta in te, il piacere che ti assale muovi lentamente il bacino, contrai i muscoli della tua figa bagnata, la lingua scorre sul mio cazzo, lo assapora, le tue labbra si chiudono sulle mie palle, le succhi, le assapori, ora le labbra si aprono, spingo, lentamente, entro in te chiudi gli occhi colta dal piacere di sentirmi, gonfio, teso, eccitato tra le tue labbra un colpo deciso e giungo fino alla tua gola, quasi soffocandoti, ed inizio a muovermi rapido "mi piace scoparti in bocca” Mugoli un "ssssiiiiii" a bocca piena e, quasi fosse un segnale esplodo nella tua bocca “ingoia tutto” esco da te e ti schizzo la faccia, poi ti ordino di spalmartela col cazzo, sì brava così, ti guardo, sei mia. Sono trascorsi giorni. Ti chiamo, tra poco arrivo. Suono, salgo. Mi fermo davanti alla porta, ti guardo, con una lentezza esasperante entro, mentre tu guardi attorno timorosa, entriamo. Un nuovo gioco. Mi porto alle tue spalle, ti spingo in camera, senti qualcosa sfiorarti i capelli, ed una benda ti copre gli occhi hai un attimo di terrore, ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi che me ne vada ?" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco". Bene, sapevo che lo avresti detto termino di bendarti gli occhi, il buio ti circonda ed aumenta la tua ansia e, soprattutto la tua eccitazione. Il contatto con la mia mano, ti sfioro, ti mordi le labbra, sentendo ancora il sapore del mio cazzo su di te dell’ultima volta, ti inebria, lo vuoi, lo desideri più di ogni altra cosa. Scarto qualcosa, non sai cos’è, tremi di eccitazione e spavento. Un nuovo giocattolo tra le gambe, vibra, ti piace. Ti dico usciamo così. Ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi farlo o no, altrimenti me ne vado" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco". Hai goduto anche quella sera, ti sei sentita la mia puttana, senza più vergogna per gli altri che potevano vederti. Non ti importava nulla, bastava avermi accanto e lasciarmi fare ciò che volevo di te. Ma io voglio di più e tu lo sai. Ora sei pronta, non aspetti altro che io venga da te e tu mi darai il culo. Ti prego ... così dovrai chiedermelo, se lo vuoi, dentro nel culo fino in fondo, solo così mi avrai. Ti prego dammelo. Lo sai che io voglio così e te lo chiederò di dirmelo, con un tono suadente, deciso, delicato, comunque indiscutibile nella sua perentoria fermezza.. sai di appartenermi. Hai coscienza della tua dipendenza assoluta ad ogni mia fantasia e ciò ti rende nello stesso tempo ansiosa e incredibilmente serena.. pronta ad offrirti a me .. priva del libero arbitrio.. legata alla sola mia volontà. Ti prego .. e quelle due semplici parole sono infinitamente più dure e pesanti di mille catene.. impossibile reagire.. impossibile opporsi.. impossibile persino indugiare o trovare delle scuse.... desideri essere mia. Ogni volta sei paralizzata dal terrore di ciò che posso chiederti.. di ciò che potresti concedermi .. come una droga .. mi lasci fare per non morire dentro .. una spirale inarrestabile .. perdersi nel baratro senza neppure il desiderio di salvarsi. Non sai cosa ti piace di me, forse come mi muovo tra le persone con un ritmo diverso, come se il resto non mi riguardi, refrattario ai tuoi voleri, ai tuoi problemi ed ai tuoi bisogni, trattandoti con affabile indifferenza .. hai afferrato la mia mano con terrore e fiducia, senti la mia forza, senti che la tua indecisione ha sùbito trovato rifugio nella mia volontà. Non sai nemmeno tu perchè non ti ribelli Stronzo ! Ecco cosa mi dici sempre. Stronzo e porco, ma è così che mi vuoi, e se non vuoi che io sia così allora “ciao” trovati un altro. Ora è troppo tardi, ora mi darai il culo, vergine, non l’hai mai fatto. Ecco un’altra delle cose che non hai mai fatto. Ma non te ne vergogni, non te ne penti, farlo con me ti piace, ti eccita ti fà comprendere che sei la mia puttana. Con delicatezza ti bacio con passione insinuando la mia lingua nella tua bocca. Non fai resistenza, anzi ti piace. Ormai l’hai capito che non mi fermerò, ma neanche tu vuoi fermarmi ! La mia mano si insinua nella scollatura e prende possesso delle tue tette, le stropicciò a lungo. Hai la figa in fiamme. La mia mano si insinua tra le gambe inizio un su e giù lento ma deciso. Ti sento eccitatissima. Ti accarezzo il culo. Senti del freddo, cos’è ? la crema, la spalmo sul buchino. Ti irrigidisci, lo sai cosa farò, un brivido. La mia voce calda ed eccitata ti sussurra “ti voglio, ti voglio tutta, ti voglio inculare, piano … fino in fondo”. Un dito vuole entrare nel tuo culo vergine che desideravi che tale restasse tale, non per pregiudizi, ma perché temi di provare grandissimo dolore. Ma ora lo sai che non hai scampo. Sfilo il cazzo dalla tua figa e lo puntò diritto e deciso al buco del culo. La tua sola speranza è che essendo bagnato del tuo succo, ti penetro senza eccessivi danni. Inizia una lenta ma inesorabile pressione; tu non sai se stringere lo sfintere o rilassarlo e facilitare la penetrazione. Hai gli occhi spalancati dal dolore e dalla preoccupazione. Pian piano sento il randello di carne che si fa strada nelle tue carni e penetra nel culo. Sento il mio inguine peloso che si poggia alle tue natiche spalancate in una offerta oscena. Capisci che sono entrato, ma solo un poco. Hai paura, fa male, ma hai voglia. Io continuo con la pressione piano piano, sei incredula non può entrare è troppo grosso. Ti sussurro parole che ti sballano la testa, fa male, ma mi vuoi. Sta entrando ancora, è troppo grande, fa male ma ti fa godere come mai hai provato. La sensazione di essere inculata, come una porca, come una puttana, sei la mia puttana. Orami non puoi fermarti, la voglia è maggiore del dolore, “ Siiiiiiiiiiii inculamiiiiiiiiiiiiii daiiiiiiiiii” ed io “ siii ti inculo tuttaaaa ti apro, apri il culo puttana che te lo sfondo” Poi mi fermo per permetterti di abituarti e poi inizio un su e giù con delicatezza. Io hai preso quasi del tutto rilassata cominci a godere di quel magnifico cazzo che ti squarcia il buco del culo. Ti ho preso intensamente il culo per tanto tempo che ti sembra un’eternità. Capisci che sto per sborrare dal ritmo che assumo. Esco ti giro, un primo violento getto di sperma schizza sulla tua faccia, poi i successivi ti riempiono la bocca. Ingoia tutto porca. Parte dello sperma che hai sul viso te lo spalmo col cazzo, lecca tutto, lavami, puliscimi. Tu lo fai, mentre ti guardo e ti accarezzo i capelli. Ora lo so è stata la tua prima volta ed ora SEI MIA.
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13 years ago
admin, 75
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In paradiso con una dea
Apro la porta di casa, lancio le cose che ho nelle tasche della giacca sul letto, tolgo le scarpe, mi stendo per staccare la spina dopo una lunga giornata di lavoro.. Chiudo gli occhi.. mi rilasso. Sento una strana eccitazione salirmi dalla pancia al petto, per esplodere all'altezza dello scroto. Sento il mio pene inturgidirsi, la cappella gonfiarsi e la mia voglia di godere crescere sempre di più. Inizio ad accarezzarmelo, ma desidero qualcosa in più..la mia mano non mi basta, la mia fantasia non è sufficiente.. Voglio una trans in carne ed ossa da accarezzare, leccare tutta, a cui dedicare le mie attenzioni intime e soprattutto penetrarci a vicenda.. Al solo pensiero, il mio ano si dilata dolcemente.. Prendo il cellulare e cerco il numero di quella Dea trovata per caso su internet..I n pochi istanti sento i battiti del mio cuore aumentare, mi risponde..Sensuale e felice di sentirmi.. Fissiamo un appuntamento. Dopo un'ora è sul ciglio della porta di casa mia, elegantissima, provocante, ma non volgare...e soprattutto tutta mia. Ci baciamo, mi coccola, inizia a spogliarmi.. Le mie mani su di lei si fanno sempre più vogliose.. Ad ogni indumento che le sfilo è come salire un gradino verso il paradiso... La sua pelle.. Liscia e morbida come una pesca... Il solo toccarla mi manda in estasi..Ce l'ho durissimo, già voglio penetrarla..ma resisto.. Giochiamo..Sento il suo respiro farsi affannoso, anche lei è eccitata, mi desidera, cerca il mio culo con la sua lingua.. lo lubrifica per bene..Ma prima voglio leccare la sua mazza..La sua stupenda mazza, soffermarmi con la lingua sul glande, poi scendere lungo tutta l'asta e risalire, succhiando, assaporando..pregustando ciò che a breve accadrà.. Lei mi è sopra..con i suoi seni turgidi e prepotenti e mi guarda come se fossi l'unico uomo a poterla far godere..mi entra dentro e intanto mi masturba!!! ESTASI PURA.....
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Un cambio all'ultimo momento
dovevo vedermi con lui, il singolo bx con cui da un pò di tempo faccio sesso, ma nel pomeriggio mi ha avvertito che non poteva incontrarmi causa impegni di lavoro, ma io avevo una voglia immensa.. questa mattina mi ero andata a comprare un nuovo completino ed ero già tutta pronta per lui , dunque di rimanere a bocca asciutta non ne avevo voglia ,allora ho contattato un ragazzo che era un pò che su msn insisteva di volermi conoscere e ci siamo messi daccordo per questa sera, E' appena andato via, mi ha distruttà: appena è entrato in casa mia non mi ha dato il tempo di salutarlo e avevo già le sue mani dappertutto, gli avevo detto in chat che desideravo essere trattata un pò bruscamente e che mi piace essere un pò sottomessa e lui non se lo è fatto ripetere, eravamo ancora nell'ingresso che mi ha fatto inginocchiare si è abbassato la lampo e mi ha sbattuto il suo cazzo in bocca, bello non grosso ma lungo e di una bella forma, pulito di un buon sapore, ho cominciato a spompinarlo senza l'aiuto delle mani cosa che ha apprezzato dopoquesto inizio ci siamo trasferiti in camera da letto, si è infilato un preservativo mi ha girato e ha incominciato a leccarmi il buchino , poi mi ha infilato un dito, due e quando ha visto che si era dilatato ha appoggiato il suo bel cazzo e ha iniziato gradualmente a spingere, mmmm meraviglioso, mi ha pompato per almeno dieci minuti poi mi ha chiesto di impalarmi io su di lui cosa che ho fatto molto volentieri, a quel punto gli ho chiesto di non venire perchè la sua sborra la volevo tutta in bocca, siamo andati avanti ancora un pò così con io che saltavo sul suo cazzo fino a quando mi ha fatto alzare si è levato il preservativo ed ha iniziato a scoparmi la bocca , pochi minuti così ed è esploso riempiendomi bocca , viso, mamma quanta ne ha fatta ... ed io ho ingoiato tutto , se lo meritava dopo il servizio fatto
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13 years ago
vanessaenculada,
47
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Marina di vecchiano (toscana)
Il mio amico in chat mi racconta di cosa succede a Marina di Vecchiano la notte e io tutta eccitata dai suoi racconti gli chiedo se una sera mi ci avrebbe portata, così fissiamo per giovedì. Sono super-sexy, con guêpière, calze autoreggenti, perizoma mini, metto un maglioncino leggero che si possa facilmente sfilare e la giacca e mi incammino all'appuntamento col mio amico. In autostrada mi fermo alla solita area di sosta per vedere com'è, ci trovo molti camion e molte auto, ricevo avances da tre camionisti, ma non sono interessanti, quindi, scesa dall'auto, faccio due passi nei boschetti dell'area di sosta. Ci sono molti ragazzi carini, ma nessuno mi si fila più di tanto, evidentemente cercano altro. Si ferma un'altra auto e ne scende un bellissimo ragazzo che si avvicina a dove sono io, mi vede e sorride, facciamo un gioco di incrocio di sguardi e giri finché decido di andare in un posto lontano da sguardi indiscreti e lui mi segue, quando mi fermo si avvicina deciso e, non avevo notato finora, ha l'uccello fuori grosso e duro, glielo prendo in mano e lo carezzo dolcemente, lui sorride e mi apre la giacca mostrando la guêpière e carezzandomi le natiche facendomi fremere di desiderio. Il mio desiderio e il suo si fondono e mi piego per prendere il suo cazzo duro in bocca. Lo pompo bene bene fino a quando lui con una mano mi spinge la testa costringendomi a prenderlo tutto in bocca fino alle palle, ho un conato ma è troppo bello da farmi resistere e continuare con lui che spinge la mia testa su e giù mentre con l'altra mano mi carezza le natiche avvicinandosi sempre più al mio buchetto. Ci spinge dentro un dito e inizio a fremere e muovere il sedere spingendo verso il suo dito. Lo sento diventare sempre più duro nella mia bocca, alzo la testa e lui con entrambe le mani mi prende per i fianchi e mi tira verso il suo cazzone duro, lo strofina sul mio fondo-schiena facendomelo desiderare come non mai. Mi accorgo che un'altra persona ci sta guardando e si sta toccando davanti e sotto i pantaloni mostra un discreto rigonfio, il ragazzo dietro di me deve avergli fatto un cenno perché questo si avvicina deciso e, mentre il ragazzo dietro inizia a puntare al mio buchetto, l'altro lo tira fuori e si mette davanti alla mia bocca col suo cazzo duro, entrano contemporaneamente nella mia bocca e nel mio culo due cazzi durissimi. Il ragazzo dietro pompa di brutto facendomi muovere automaticamente la bocca su e giù sul cazzone dell'altro che anche mi prende per la testa e spinge. Con la coda dell'occhio vedo altre due persone a circa 5-6 metri da noi con l'uccello in mano che si stanno masturbando. Il ragazzo dietro di me continua a spingere su e giù facendomi avere un orgasmo anale che, con le contrazioni che io ho, lo fanno godere con pulsazioni della sborrata che avverto nel mio sederino, quello davanti lo sente e avverto in bocca le pulsazioni gonfie di sperma che attraversano il suo pene, me lo sfila di bocca e mi schizza la faccia con il suo liquido caldo a getti. Il ragazzo dietro lo muove ancora dentro completando il suo godimento e le sue pulsazioni nel mio culo mi fanno avere un altro orgasmo anale molto forte. Mentre l'altro davanti si pulisce e se ne va, vedo i due guardoni schizzare piegando le ginocchia come se queste non li reggessero più. Il ragazzo dietro invece, dopo averlo dolcemente sfilato dal mio buchetto, resta lì vicino a me e parliamo qualche minuto, mi dice che era la sua prima volta con una ragazza T*, che è stato bellissimo, che secondo lui sono troia, e molte altre cose carine mentre io gli racconto dell'appuntamento per andare a Marina di Vecchiano. Dopo esserci puliti ci salutiamo e lui mi augura una “bella” serata/nottata :) Arrivo al mio appuntamento, salgo in auto col mio amico e dopo un'oretta siamo a migliarino. Percorrendo la strada che porta a Marina di Vecchiano (una strada senza uscita, si arriva sul mare e si ritorna indietro) vediamo molte auto che vengono in direzione opposta e molte che vanno nella nostra direzione e concordo col mio amico che c'è movimento, ma non ci aspettavamo quello che troviamo, sembrava di essere in città all'ora di punta. Ho bisogno di fare pipi e lui si ferma in un slargo sul lungomare, immediatamente un'auto con una coppia (M/F) si ferma accanto a noi e ci chiedono cosa facciamo, restiamo sul vago quindi loro se ne vanno, ma ecco un'altra auto che si ferma e un ragazzo moro ricciolino ci chiede la stessa cosa, questa volta rispondo decisa di aspettare 5 minuti che avrei fatto pipi e poi si sarebbe andati al parcheggio in fondo al lungomare, ma lui fa retromarcia e parcheggia la sua auto dietro la nostra, provo a scendere per fare pipi, ma la sua presenza mi infastidisce, quindi risalgo e partiamo. Nel frattempo altre auto ci hanno visti e si accodano. Entriamo nel parcheggio e ci fermiamo, scendiamo e tutte le altre auto che ci seguivano fanno lo stesso, ancora non riesco a capire quanti sono. Il mio amico mi dice che arrivando ha visto due auto parcheggiate con due trav dentro. Stiamo lì e ci raggiunge il ricciolino, mi appoggio alla staccionata e cerco di capire quanti maschi ci sono nei paraggi, con il mio amico concordiamo che sono almeno quattro, gli dico di tenermi d'occhio e vado oltre la staccionata con il ricciolino alle calcagna. Mi levo la giacca e resto in guêpière, lui si avvicina e gli metto la mano sul pacco, non è ancora duro penso, ma tempo di sbottonargli i pantaloni è già barzotto. Nel frattempo arriva un altro che si avvicina e lo tira fuori ma aspetta un cenno per avvicinarsi, allora inizio a prendere in bocca il cazzo del ricciolino che nel frattempo si sta svegliando nella mia bocca e in pochissimo tempo diventa durissimo mentre mi carezza il sedere, nella penombra vedo meglio l'altro, un signore smilzo piuttosto carino, allora allungo la mano come per arrivare a prendergli il cazzo in mano, ovviamente non arrivo, ma lui non aspettando altro con tre passi lo appoggia alla mia mano, passo la mia bocca dal cazzo del ricciolino al cazzo del signore, e poi ancora al ricciolino. Decido quindi di offrire il mio didietro al ricciolino e mi giro puntandogli il sedere al suo pene. Lui si china e mi lecca il buchetto, sempre mentre a pecorina, ho il cazzo del signore in bocca. Con la coda dell'occhio vedo altre due persone nella penombra, che però vedo restano distanti. Il ricciolino si alza e molto dolcemente spinge il suo cazzo duro dentro il mio buchetto, mentre mi leccava si è eccitato ancora di più ed è diventato ancora più grosso, lo sento dentro e lui dolcemente spinge fino a farlo entrare tutto dentro, facendomi anche un po male, ma il piacere del suo cazzone dentro è così grosso che il dolore della sua lunghezza è trascurabile al confronto, intanto mi prende per i fianchi e inizia a spingere e tirare, provo una sensazione bellissima e mugolo con la bocca piena del cazzo del signore. Adesso vedo, oltre alle altre due persone passare una trav che mi guarda, passa oltre e poi ripassa per tornare da dove era venuta, sempre guardandomi. Un ragazzo smilzo si è avvicinato e ha l'uccello in mano, ripeto il gesto di tendergli la mano e anche lui si avvicina con tre passi, adesso, sbattuta dal ricciolino, con l'uccello del signore in bocca e il cazzo dello smilzo in mano riesco a capire poco e sento un gran fremito da dietro, le contrazioni del ricciolino mi fanno avere un orgasmo, ma non ho tempo di goderlo fino in fondo, perché mi toglie il cazzo dal culo e se ne va. Il signore mi prende i fianchi e me lo infila dentro, mentre lo smilzo mi prende i capelli e me lo caccia in bocca. Immediatamente completo l'orgasmo e le mie contrazioni fanno schizzare anche il signore che me lo leva dal culo e mi sborra sulla schiena, mentre lo smilzo me lo leva di bocca e mi schizza in faccia. Mi sollevo e mi rendo conto che le gambe mi stanno tremando sia per lo sforzo che per gli orgasmi avuti, il signore mi tiene per un braccio, mentre lo smilzo fila via. Ho lasciato le salviette in macchina, vado a prenderle e il signore mi ripulisce amorevolmente mentre mi dice paroline tipo “troia”, “bona”, “che culo”, “che gambe”, “una vera femmina”, “che bella lingerie”, ecc. Stiamo lì ancora un po poi torno dal mio amico che mi chiede e gli racconto mentre mi appoggio alla staccionata per riposare le gambe, e noto che c'è ancora un gran via vai di auto sia nel parcheggio che sulla strada davanti (lungomare), decido di riprovare a fare la pipi, vado di nuovo oltre la staccionata e mi chino togliendomi le mutandine, ma non faccio a tempo a fare pipi che vedo un tipo che si avvicina, mi rimetto le mutandine e passeggio, lui mi scruta, allora mi apro la giacca facendomi vedere quasi nuda e lui come risposta si tocca il pacco, ci avviciniamo e mi prende la mano e se la porta al pacco, sento sotto un bel cazzo durissimo. Glielo tiro fuori e mi piago per prenderlo in bocca, non è lunghissimo né grossissimo, ma durissimo, così lo ingoio tutto facilmente, lo spompino bene bene e lo sento mugolare di piacere, alla mia domanda “ti piace?” mi risponde “vorrei mettertelo in culo, anche”, sicché mi giro e sempre a pecora mi faccio penetrare, questa volta non ho orgasmi, lui però mi scopa a lungo e io provo molto piacere mugolando, evidentemente abbastanza forte perché vedo un altro uomo che, a distanza, ci guarda. Il tipo continua a pomparmi il suo cazzo nel culo e l'uomo si carezza la patta davanti. A un certo punto vedo l'uomo, che comunque non si avvicina, tirarlo fuori e segarsi, mentre il tipo continua a scoparmi. Sento le pulsazioni del tipo nel mio sedere e vedo che l'uomo si piega all'indietro e fa un schizzata lunghissima, mentre il tipo rallenta esausto. Me lo sfila e si pulisce offrendomi un fazzolettino, poi mi dice che è un muratore di Napoli e che gira tutta la Toscana per lavoro, gli dico che se passa dalle mie parti di cercarmi, gli dico come sul web. Ci salutiamo e torno dal mio amico e gli racconto, purtroppo è quasi l'ora di andare. Un'auto però si avvicina, passa davanti a noi e si ferma, scende un omone, a piedi passa davanti a noi e mi guarda, dico al mio amico vado un attimo a vedere, e lo seguo, lui si ferma e tira fuori l'uccello, appena lo raggiungo glielo prendo in mano, è molto duro, ma il modo di fare, di parlare, la sua stazza e soprattutto l'alito mi fanno passare la voglia, no, non mi va con lui e glielo dico, lui insiste e io cerco di allontanarmi mi viene dietro solo qualche metro per fortuna, poi desiste e torno dal mio amico. Fumo una sigaretta prima di risalire in auto e poi andiamo, mi fa vedere l'altro parcheggio dove rivediamo la coppia in auto e un bellissimo ragazzo a piedi, sicché il mio amico posteggia e scendiamo, mi avvicino al ragazzo, vedo l'auto della coppia andarsene. A un certo punto il ragazzo mi avvicina e non ricordo le parole, ma dopo qualche parola, si allontana sale in auto e se ne va senza dire niente altro. Ri-saliamo in auto e mi porta a vedere la rotonda, dove vedo uno carino che sta rientrando in auto, chiedo sei rifà la rotonda, ma quello nel frattempo se ne era andato, vedo i suoi fari sul lungomare, il mio amico lo segue e vediamo che entra nel primo parcheggio, ci mettiamo abbastanza vicini alla sua auto e io scendo, passo davanti ai fari dell'auto del mio amico e apro la giacca, immediatamente sento la sua portiera aprirsi e lo vedo, veramente carino, robusto al punto giusto, si avvicina spedito a me e mi riapre la giacca e esplode in un “come una pornostar, come nei film hard, che meraviglia” mi carezza il sedere e gli tocco la patta, l'ha già duro. Si sbottona davanti e scopro un cazzone dritto e duro che gusto in bocca volentieri, ma siamo nel parcheggio, anche vicino alla strada lungomare … forse è meglio allontanarsi un po, andiamo nelle dune in mezzo ai cespugli e, prima di entrare do un occhio al posteggio, c'è anche un furgone bianco parcheggiato, uno di quelli che giravano prima nell'altro parcheggio. Ci appartiamo dietro un cespuglio sulla sabbia, mi levo la giacca e lui insiste con la pornostar, lo ricomincio a spompare e in una pausa lui mi dice che vuole rompermi il culo, mi spinge a terra a pancia in giù sulla sabbia umida e mi sale sopra spingendo il suo cazzone tra le mie natiche finché non trova il buco già unto e entra. Mi sbatte spingendo di fianchi mentre io mi lascio andare per almeno cinque minuti, poi rallenta per riprendersi e io inarco la schiena e la riabbasso facendolo entrare e uscire fino a che non lo sento gemere mettersi in ginocchio e schizzarmi sulla schiena. Con la faccia a terra non avevo notato che un vecchietto era li che ci guardava, ma dopo che il ragazzo carino che mi ha scopata mi ha aiutata a rimettermi in piedi e ripulirmi la schiena e i capelli dal suo sperma, mi confessa che lo aveva visto, che all'inizio lo aveva infastidito (quando ha rallentato la sua cavalcata) ma poi, visto che non faceva niente e che io avevo ripreso a cavalcarlo, lo ha eccitato a tal punto che è venuto. Mentre facciamo queste cose e mi confessa ciò il vecchietto se ne va con aria soddisfatta. Il mio amico mi aspettava contento che avessi avuto quest'ultima occasione, ma preoccupato per l'ora, visto che per tornare ci sarebbe voluta un'altra ora di viaggio. Rientriamo tranquillamente e arrivo a casa alle 4 del mattino esausta ma contenta. Ho intenzionalmente omesso che questa notte ho avuto solo rapporti protetti, e che quelli che mi sono venuti sulla schiena si sono tolti il preservativo mentre venivano, nessuno mi ha schizzato in faccia, ma solo sul petto, ho scritto in faccia perché trovo la cosa eccitante e arrapante. Usate il preservativo!!!
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13 years ago
admin, 75
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Camerini
Quanti di voi non hanno avuto la fantasia di farlo in un camerino di prova in un grande magazzino? I migliori son quelli in fila.. preferibilmente in cima da una parte o dall'altra. Ero entrato per provare dei pantaloni, e già vedevo che uno dei commessi del negozio mi stava seguendo da un po'. Ho lasciato la tenda un po' aperta, per permettergli di sbirciare. Una volta indossati i pantaloni che volevo provare, gli ho fatto un cenno con la mano, per dirgli di avvicinarsi. Gli ho chiesto come mi stavano, dicendo che sentivo che non calzavano bene davanti. Gli ho preso la mano, e gliel'ho strusciata sulla mia gamba, giusto sul pene. Lui ha carezzato piano, ha dato una rapida occhiata fuori dal camerino, e vedendo che non c'era gente in giro, si è fiondato dentro con me. In 5 secondi aveva già abbassato i pantaloni e si era fiondato a succhiare avidamente il mio pene. Sentivo le sue labbra che correvano lungo l'asta, mentre la lingua roteava sulla cappella. Io mi godevo la scena vedendola allo specchio, e l'eccitazione di essere scoperti era talmente forte che per poco non gli arrivavo in bocca quasi subito. Gli presi la testa, e la spinsi forte contro di me, fino a farglielo arrivare in gola. Riuscì a prenderlo tutto, e le sue labbra erano alla base della mia erezione. Era bravo con la bocca, e con la mano massaggiava i miei testicoli dolcemente. Speravo mi potesse concedere anche il culetto, ma si rifiutò, dicendo che era troppo rischioso. A quel punto, iniziai a farglielo sentire sempre di più in gola..era avido e voleva prenderlo tutto e subito. Arrivai nel giro di poco, e quando venni, quasi soffocò.. ma non si lasciò sfuggire nemmeno una goccia della mia cremina calda. Mi ripulì per bene, e poi mi lasciò un bigliettino con il suo numero. I pantaloni furono un regalo da parte sua..e la sera stessa lo chiamai per andare a fare un giro e concedermi quel che nel camerino mi era stato interdetto... ma questa è un'altra storia
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
L'incontro con la coppia -parte 2-
…… lei si allontana disinvolta nelle altre stanze mentre lui comincia a mostrarmi il loro appartamento. L’ingresso si apriva su un locale molto spazioso e l’occhio mi è andato subito a finire su un grande divano in pelle nera cui erano affiancati dei poggiapiedi sempre rivestiti in pelle ma di colore rosso. Già mi immaginavo quante cose avrebbe potuto raccontare quel divano. L’ambiente era decisamente in stile moderno con un pavimento in marmo variegato bianco e nero, un bel tavolino di cristallo nei pressi del divano, un grande schermo al plasma sulla parete di fronte al divano e qualche quadro a sfondo soft-erotico sulle restanti pareti. Era un ambiente molto pulito e allo stesso tempo accogliente. Il tempo di fare due chiacchiere e quattro risate ripensando alle espressioni della cassiera e di altri passanti al supermercato e ci spostiamo in cucina per consumare la cena. Pensavo di dover mettere da parte la mia eccitazione fino al dopocena quando ecco riapparire l’oggetto dei miei desideri. Si era cambiata d’abito proprio con l’intenzione di farmi uscire gli occhi dalle orbite e, ovviamente, il cazzo dai pantaloni. Sopra portava un top legato dietro al collo che lasciava totalmente scoperti gli abbondanti seni e li raccoglieva infilandosi sotto di loro come a evidenziare tutta la parte dove mi aveva svuotato il contenuto delle palle al supermercato. Sotto portava un mini gonnellino rosso a frange che lasciava intravedere la sua bellissima parte intima, autoreggenti a rete fitta e degli elegantissimi sandali rossi a tacco alto che si avvolgevano sulla caviglia. Ciliegina sulla torta erano i guanti a rete ricamati in abbinamento alle sue calze. Il sesso perverso fatto donna. Non avevo altre parole per descriverla. Bevo tutto d’un sorso il vino che il suo compagno aveva versato nel frattempo. Anche lei lo sorseggia, ma molto più lentamente. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso quando lei, con un sorriso malizioso mi chiede se volevo iniziare la cena con un pinzimonio. Annuisco in modo un po’ goffo mentre noto che il compagno aveva già preparato un cesto contenente sedano, carote e altre verdure fresche che ben si prestavano ad eventuali giochi erotici. Nemmeno il tempo di lasciare qualcosa alla mia immaginazione che lei ha già preso con la mano un gambo di sedano e lo porta frettolosamente sotto il tavolo. Mi guarda fisso per un momento mentre armeggia con quel gambo e mi chiede: “vuoi assaggiarla? Tutti dicono che ha un buon sapore dolce”. Mentre mi veniva in mente un vecchio fumetto erotico disegnato da Milo Manara che ha accompagnato i miei sogni adolescenziali, lei aggiunge: “Dovrebbe abbinarsi bene con il sedano”, e mi porta vicino alla bocca l’estremità del gambo evidentemente ricoperta dei suoi umori. Ero completamente impietrito dall’eccitazione, lei avvicinava quel boccone delizioso lentamente verso la mia bocca e io cominciavo a sentire il suo odore inebriante. Mi metto a succhiare il gambo del sedano cercando di far scorrere gli umori ai bordi della lingua per gustarli meglio. Mmmmmm……era buonissima, dolce e capace di risvegliare tutti gli istinti perversi e animaleschi di un uomo. Non era assolutamente la prima volta che assaggiavo una figa, ma sarà stata la situazione o proprio il sapore di quella donna che mandava il mio cervello in tilt. Ero solo capace di pensare a come gli avrei sfondato il culo di li a poco. Il mio cazzo non ve lo saprei descrivere, pulsava era duro e non ho potuto fare a meno di infilarmi una mano dentro i pantaloni per strofinarmelo e cominciare a masturbarmi. Mentre lui divertito stava mangiando altre cose e osservava la scena, guardo lei e le chiedo: “ancora, dammene ancora, è il sapore più buono che ho mai sentito”. Da li sono passati prima nella sua figa e poi nella mia bocca tutta una serie di ortaggi fino a quando lei non mi ha chiesto: “perché non assaggi direttamente la sorgente?”. A quel punto si mette davanti a me si siede sul tavolino. Non appena fa questo gesto, le sollevo con forza le gambe in modo che la sua schiena aderisse al tavolino e mi avvento su quella sorgente di umori in mezzo alle sue gambe. Lecco, succhio e bevo tutto quello esce in modo frenetico, quasi perverso. Dopo un po’ che sono alle prese con quella delizia mi concentro su un particolare cui avevo fatto poco caso prima: c’era un piccolo plug-in infilato nel suo culo. Era troppa la voglia di incularla selvaggiamente sopra a quel tavolino, ma non appena sente la mia mano che sta per sfilargli il plug-in, lei mi ferma la mano e dice: “adesso tocca a me fare cena, seguimi”. Mi prende per mano e mi porta nel salone, lui ci segue e mi fa uno sguardo indicando lei come per dire: “guarda adesso cosa ti combina adesso questa troia”. Lei mi da una spinta per farmi cadere sul divano e mentre io porto la mano al mio cazzo lei si mette a cavalcioni sul tavolino di cristallo, mi volge le spalle facendomi vedere bene il suo fondoschiena e con movenze sensuali e perverse si sfila delicatamente il plug-in dal culo e se lo porta in bocca. Poi si gira verso di me e facendomi l’occhiolino mi dice: “deve esserci rimasto ancora qualcosa dentro da questo pomeriggio, era una sborrata abbondante vero?”, rivolgendosi al suo partner. Lui le risponde: “sai bene che mi hai scelto apposta per questo, nessuno a parte forze lui al supermercato (rivolgendosi a me) è capace di svuotare così tanta sborra dalle proprie palle”. Non potevo crederci, non avevo ancora affondato il mio cazzo dentro di lei e già mi si mostrava davanti agli occhi una di quelle scene con cui si concludevano i miei film porno preferiti. Tanto per intenderci, quel tipo di scene che in pochi secondi sono capaci di farti sborrare. Del liquido biancastro lentamente stava gocciolando dal suo culo sopra il tavolino di cristallo, e lei si infilava un dito dentro ogni tanto per fare in modo che ne uscisse il più possibile. L’aveva tenuta nel culo da quando eravamo in macchina e si era infilata il plug-in appena arrivati a casa per non farla uscire. “Mmmmm….la mia cena è servita….credo si sia mantenuta ben calda, magari si sarà un po’ imbrunita ma a me piace di più così”, mi dice con un sorriso ammiccante. Poi si gira facendomi vedere bene il suo viso che lentamente si avvicinava alla sborrata depositata sul tavolino. Comincià prima ad annusarla e ad emettere dei mugolii di piacere. Vedevo la sua mano che scivolava in mezzo alle sue gambe e la sua lingua che lentamente cominciava a raccogliere come un rastrello la sborra sul tavolino. La gustava con calma e quando tirava la testa indietro per inghiottire le rimanevano dei filamenti appiccicosi che colavano dal mento. Dopo pochi movimenti non potevo più toccarmi il cazzo, sentivo che stava per esplodere con una grande sborrata, e proprio in quel momento lei mi guarda e dice: “sta per finire, non è che mi faresti il pieno….. ho una fame……”. Corro dietro di lei, vedo quel culo ancora un po’ sporco di sborra. Senza esitazione e alcun preliminare ci affondo violentemente tutto il mio cazzo fino alle palle. E’ bastata un'unica spinta profonda. Lei emette un sussulto di piacere e spalanca la bocca tirando fuori la lingua. Poi inarca la schiena mettendo la testa di lato per farmi vedere come raccoglieva le ultime gocce dal tavolino, mentre la stavo inculando. Ho immediatamente sentito arrivare un orgasmo intensissimo accompagnato da un altrettanto abbondante sborrata per riempirle il culo. Forse si aspettava che sarei resistito qualche istante di più, o forse si aspettava proprio che non ce la facevo più, ma non ho avuto il tempo di pensarci che già lei se lo era sfilato dal culo e lo stava pulendo bene con la bocca. Poi ripete la scena di prima versando la sborra dal suo culo sopra al tavolino e guarda fisso il suo compagno. Lui si volta verso di me, tira fuori il suo bell’attrezzo e mi dice: “guarda adesso come gode questa troia mentre gusta il suo pasto preferito”. Lei si era già girata mostrandogli il culo aperto e avventandosi sull’abbondate sborrata depositata sul tavolino. Lui la afferra con forza e comincia a spingerle il cazzo nel culo con violenza, facendole premere più volte le labbra e la faccia sul tavolino appiccicoso. Dopo qualche minuto lei comincia a gridare, era incontenibile, un orgasmo intenso e lungo che sembrava non finisse più. Mi rendo conto che il mio cazzo era di nuovo duro, volevo farla godere anch’io a tutti i costi. Il compagno non smetteva di incularla, si erano spostati sul divano con lei sopra, rivolta con la schiena verso di lui, che spalancava le gambe per mostrarmi tutta la sua figa aperta e il cazzo dentro al suo culo. Era un invito irresistibile. Le affondo il mio cazzo nella figa fradicia e mi avvento ferocemente con la bocca sulle sue tette ballonzolanti. Mi veniva da agitare freneticamente la testa a destra e sinistra in mezzo alle sue tette, le ciucciavo i capezzoli e spingevo sentendo chiaramente con il mio cazzo quello del suo compagno che le affondava inesorabilmente nel culo. Avevo perso la cognizione del tempo e non so quanto fossimo stati in quella posizione, ma a un certo punto lei ha ricominciato con quei gridi e ululati da troia che probabilmente si sentivano fino in strada. Un altro orgasmo intensissimo, sentivo il rumore dei liquidi che uscivano dalla sua figa e gli schizzi che mi bagnavano . Quando sentivo che sarei potuto venire ancora, lui mi dice: “ti sembra che lei abbia goduto abbastanza? Non hai ancora visto come gode quando prende due cazzi nel culo”. Detto questo, lei mi allontana delicatamente e prende il mio cazzo con la mano sinistra e quello del suo compagno con la mano destra. Ci fa stendere sopra un tappeto in una posizione tale che i nostri due cazzi potessero aderire l’uno all’altro. Quindi li stringe con la mano come se fossero un unico grosso cazzo e se li infila dentro la bocca. Comincia a muovere la testa avanti e indietro, poi deposita un paio di sputi sulla sua mano e un altro paio sopra i nostri cazzi. Vedo che comincia ad armeggiare con una mano bagnata di saliva sui nostri cazzi e con l’altra sul suo colo. Poi allarga le gambe sopra di noi come in uno smorza candela, e senza nemmeno fare troppa difficoltà se li infila entrambi come fossero un unico cazzo di dimensioni indescrivibili dentro al culo. Alterna il suo culo alla sua bocca diverse volte sopra i nostri cazzi fino a quando vedo che i movimenti si fanno più disordinati e comincia a sfregarsi velocemente la figa con la mano. A un certo punto sento le sue gambe che non fanno più resistenza e il suo culo che spinge con forza sopra i nostri cazzi mentre lei urla:”dio come godoooooo…… come mi sento sfondataaaaa….siii“. E questa volta non smetteva più davvero. Non solo era riuscita a godere in una posizione incredibile ma sembrava quell’orgasmo non avesse mai fine. Dopo quella serie interminabile di urli sospiri e versi, sento che potrei venire ancora. Lei si alza, riprende i nostri cazzi in mano, lui mi guarda e mi dice: “riesci a spalmarle la faccia di sborra come merita questa troia mentre continuo a incularmela? E io ormai preso da un istinto bestiale e irrefrenabile prendo lei per i capelli e la spingo con la guancia sopra al tavolino. Pochi movimenti di mano e sento il fiotto salire, schizzare e spargersi sulla sua bocca sospirante, sul tavolino e in ogni angolo della sua faccia rivolta a me. Mentre con la mano le continuavo a spalmare la faccia sul tavolino inzozzato, sento i sospiri del suo compagno e vedo che un abbondate fiotto di sborra scolare dal suo culo e riversarsi lungo la sua coscia. Istintivamente, lo raccolgo con la mano e glielo spalmo in bocca e in faccia. L’espressione che lei aveva in quel momento, e l’ammiccamento del suo compagno, rivelavano che la mia mossa era proprio quello che si aspettavano. Ero venuto tre volte, avevo fatto l’esperienza più trasgressiva e più soddisfacente della mia vita. Ma la cosa più bella era che ero entrato nelle grazie di una coppia travolgente e che mi sarebbero aspettati altri giorni come questo. Anzi avevo la sensazione che ci fosse ancora molto da scoprire delle loro trasgressioni, dei loro desideri e che finché non mi avrebbero richiamato avrei continuato a masturbarmi ripensando a quel giorno e immaginandomi le prossime esperienze. Forse ci sarà qualche altra puntata…….lasciatemi i vostri commenti e fatemi sapere cosa ne pensate
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13 years ago
admin, 75
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Dopo la prima esperienza
Dopo la prima esperienza fatta in un’orgia dove partecipava anche un trans, con il quale ho stretto una forte amicizia. Un giorno chiamo Fernanda deciso a passare una serata diversa, gli dico che ho tanta voglia di fare sesso e lei si mette a ridere e mi risponde organizzo io una bella serata. Arrivo a casa sua verso le 21 lei abita in una piccola villetta fuori città in un posto isolato. Mi apre mi da un bacio sempre sorridente e con la sua simpatia mi fa accomodare, mi offre un caffè poi andiamo in camera sua mi dice di spogliarmi e di spegnere la luce, Torna in camera con Valentina la teneva per mano come una fidanzatina. Solo che la fidanzatina è un trav di un metro e ottanta senza tette. Fernanda comincia a baciarmi da per tutto e a toccandomi e sfiorandomi tra le gambe. Si sfila il perizoma e tira fuori un birillo di 18 cm ma duro come la pietra da lasciar presagire un caldo benvenuto. Io comincio a succhiarglielo, lentamente, con gli occhi chiusi. Quando li riapro me le trovo tutte e due di fronte, io a pecora sul letto, il mio sguardo si è subito calamitato sul grosso cazzo di Valentina. Lungo e soprattutto largo da far spavento. Un grosso manico di legno, la punta di una mazza da baseball ma di carne calda. Una cappella enorme che quasi non entra nella mia bocca. Dedico le mie attenzioni all' ospite d'onore intanto incomincio le olimpiadi del pompino, mentre Fernanda si arma di lubrificante e lo usa in quantità industriale. Mi infila il primo dito, il secondo si fa sentire e li rotea per dilatarmi bene. Mentre gustavo con piacere il pene enorme, Fernanda mi chiese di prendere il suo cazzo, mentre Valentina incomincia a prendere il mio cazzo in mano e poi in bocca fino farmelo scoppiare la fermai per non arrivare subito, allora Valentina si stese sul letto ed io su di lei in posizione 69, mentre Fernanda mi accarezzava il culo e baciandolo, gustavo con piacere quel momento finche non viene interrotto dal un dolore e una fitta all'ano che mi fa schizzare via. Richiamo Fernanda dicendole "sono qui per provare piacere ". Si mettono a ridere le dico di fare piano. Valentina mi disse ridendo "E mo che entro io ?". Scoppiamo tutti a ridere e Fernanda approfittando della distrazione mi penetra tutto ma stavolta con lentezza e gradualità. Sento il mio intestino adeguarsi all'intruso, assestarsi intorno al quel cazzo duro che incomincia a pompare piano ed io riprendo il mio calippone il pene di Valentina era duro e teso, la mia libidine ad immaginarmelo dentro era alle stelle, Fernanda dietro incalzava, spingeva mi sbatteva, e con una mano sulla nuca mi spingeva il cazzone di Valentina in gola, poi iniziarono ad arrivare schiaffi sul culo, mi trovavo un bastone in bocca e un cazzo in culo con movimenti spasmodici ed isterici. Affannata ed allo stremo Fernanda si ferma e invertono la disposizione. Mi preparo al peggio. Valentina mi deve entrare in culo. Mi mette a pancia in giù, Fernanda si siede di fronte a me infilandomi il suo cazzo in gola, e sento un ginocchio poggiarsi sul mio buchetto. Non era un ginocchio. Era la cappella di Valentina che spingeva sverginandomi per l'ennesima volta, facendomi provare i dolori di un parto all'inverso, avanzando con il suo bastone, pian piano millimetro per millimetro fino fare entrare tutta la cappella, a un certo punto mi sentivo venire meno. Valentina spingeva con lentezza facendomi sentire ogni centimetro che avanza. Mentre Fernanda mi guarda negli occhi e io intanto mi lamentavo e mi contorcevo in timidi tentativi di liberarmi. Mentre le chiedo una mano e lei mi fa "è tutto tuo!" allora Valentina furbamente, esce dal mio culo sfondato completamente. Sento un rivolo d'aria fredda entrarmi nel buco e capisco che era già un cratere. Valentina si arma di lubrificante e lo sparge sul buco e dentro provando un gran sollievo pensavo che tutto era finito, ma rientra con violenza e comincia a stantuffare per pochi con pochi centimetri della sua lunghezza. Poi allunga al pennellata con gradualità a fottermi seriamente. Fernanda impietosa mi fotte con il suo cazzo fino a farmelo arrivare in gola. Mi manca il respiro per l'occlusione del cazzo in bocca e per lo strazio che stavo subendo. Mi pentivo di aver osato tanto. Mi toccavo continuamente il culo e sentivo il palo dentro entrare ed uscire nel mio buchetto teso e sfondato. Non resisto e sborro con piacere ed intensità nello stesso momento anche Valentina e Fernanda arrivarono. Valentina tolse la sua bestia dal culo ancora duro e pieno di sborra, e me lo mise in bocca con le mani prese mia testa e spingendo avanti e indietro a grande velocità fino a sborrare di nuovo la mia bocca.
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13 years ago
articouno,
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