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Lo zio
Zio viziosetto, approfittava del fatto di avere la casa sempre a disposizione per fare i comodi suoi, ied o allora ero un ragazzetto alle prime esperienze sessuali..e pieno di fanrasie!
Quel pomeriggio solo come al solito in casa, sentii lui che mi chiamava dal bagno, mi avvicinai timoroso alla porta e lui mi invitò ad entrare...immerso nella vasca era in una posizione che, come entrai ,non potevo far a meno di guardare il suo pisello immerso nell'acqua calda . Vista la mia titubanza, mi chiese subito di lavarlo iniziando dalla schiena ed io come ipnotizzato mi insaponai la mano iniziando a massaggiare la schiena, ma la mia mente viaggiava ...guardavo e fantasticavo.
Preso come ero dalle mie fantasie non mi accorsi che, si era alzato in piedi davanti a me, ed il suo pene penzolava davanti a me con due coglioni grossi e gonfi incorniciati da un folto pelo scuro e riccio. Mi mise la saponetta in mano e mi disse di cominciare, la mia mano saliva dal culo su per la schiena per poi riscendere di nuovo sul sedere...indugiavo come se avessi paura,ma lui mi sbloccò prendendo la mano posizionandola sul pelo dell'inguine, la mia mano un pò tremolante cominciò ad insaponare quel pelo fitto poco so e cominciò a scendere lentamente fino sul il pisello carezzandolo a lungo, tirandolo e stuzzicando la cappella scoperta con le dita, l'altra mano insaponava i grossi coglioni...che ora erano saliti e duri.
Aumentavo il ritmo di quella pratica aiutato dal sapone e sentivo il pisello prendere consistenza sempre più, la cappella ingrossarsi e diventare di un rosso acceso e dopo poco avevo in mano un cazzo duro dal quale svettava un grossa e lucida cappella. La mano ora andava veloce sull'asta insaponata sbattendo sulle palle per poi tornare sulla cappella gonfia! Lui intanto mi incitava ad andare sempre viù veloce e diceva....dai !!più veloce, così.!..dai!!!.....gemeva e grugniva come un porcomentre le mani giocavano in un alternanza di carezze e tastate, alle volte veloci e poi lentamente.
Rapito da questo gioco, mi riportò alla realtà un lungo e denso ed appiccicoso schizzo sul viso, poco sotto l'occhio che cominciava a colare giù verso la bocca...seguito da altri sulla fronte, nei capelli ed alcuni sulle labbra penetrandoVi all'interno e facendomi assaporare quel gusto salato e la sensazione di viscido sulla lingua.
Si prese il cazzo alla base e cominciò a strusciarlo sul mio viso, la cappella gocciolante sbatteva sul naso e sulla bocca..forse con l'intenzione di entrarvi ma le mie labbra erano chiuse.
Quando anche l'ultima goccia usciì, si immerse nella vasca..ed io corsi in camera mia.
Eccitatissimo cominciai a masturbarmi e passandomi la mano sul viso sporco di sperma appiccicoso la passavo sul culo e sul buchetto ancora vergine....infilando un dito dentro sobbalzai e venni gemendo!!
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14 years ago
geisha69, 34
Last visit: 14 years ago -
Quanto dura una canzone?
…..mi cerchi, mi cerchi ancora nella stanza vuota
Una tosse secca ti fa girare
Ti rassegni alle lacrime che ti tocco
E il vento lì fuori a gridare….
La lavatrice ferma aspetta che finisce la canzone. Io no! Sistemo,metto le cose a posto con delle mani nervose che solo in movimento non sentono il freddo.
E’ sabato mattina e il letto disfatto invita a rotolarsi ancora nel caldo ozio.
Fuori piove, una pioggia fredda e precoce per la stagione.
……il cameriere mi cercherà con gli occhi
al posto mio, un altro prenderà il caffè
e la sera tardi, per le strade bagnate
non rideremo più io e te….
Un insieme di pentole che cade e mi fa maledire. Un rumore di metallo che cerca razionalità.
Il buio di fuori da altri minuti da spendere a letto. Maledetto sole che fa di testa sua….
Ma se sarai davvero triste
E non respiri senza me
Prendi un libro, un mio libro
Amore, dentro, mi trovi sempre…
Sfoglia le pagine come mi tocchi
Vedrai, da lì, ti parlo vivo
E quel sorriso che ti nasce
Sarà il mio paradiso….
Rimango seduta sul fondo del letto e il sole che spunta d’improviso….se la ride….
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
Incontro al buio
Era intimorita per quello che stava vivendo.Aveva voluto superare la barriera del quieto vivere.Sentiva la voglia di trasgredire da tutti i pori della pelle e l’esigenza di soddisfare i propri desideri più intimi.Solo la paura di essere scoperta, riconosciuta e l’eventuale scandalo che ne sarebbe seguito, l’aveva sempre bloccata.Adesso, in quella camera completamente al buio, tremava aspettando il contatto carnale dell’ uomo.Aveva deciso che avrebbe realizzato i suoi sogni con quello sconosciuto conosciuto su internet.Lui le aveva parlato, le aveva graffiato il cuore, aveva tirato fuori la sua passione perversa e aveva saputo amplificarla con frasi giuste dette al momento giusto.Niente fretta.Aveva aspettato che il suo desiderio erotico cresesse diventando sempre più intraprendente e, alla fine lei si era lasciata convincere ad incontrarlo in un locale chiamato “Desiderio” ai sobborghi della sua città in un quartiere dimenticato da Dio.Le aveva promesso sesso, molto sesso sfrenato e, sicurezza.Sarebbe rimasta sconosciuta a tutti, pure a lui.Con quella stupida mascherina sul viso e soprattutto con il buoi più totale, cercava il suo piacere.- Sarò al centro della stanza, seduto e nudo: non dovrai fare altro che seguire il tuo istinto e vedrai che troverai quello che cerchi.La porta chiusa alle sue spalle l’aveva portata nell’oscurità più nera.Prese coraggio e si addentrò nella sala.Le mani avanti alla ricerca di qualcosa con la paura di trovarla diversa da quello che s’aspettava.L’angoscia stava cominciando a salirle dentro, sentiva il fiato salire a fatica e il seno muoversi prepotentemente sotto il battito del cuore accelerato.Dopo pachi passi incerti si fermò ad annusare l’aria per percepire con l’olfatto la direzione da seguire.Riconobbe subito l’odore del sesso maschile, tipicamente acre e capì che la sua ricerca stava per finire.Ancora un passo e si scontrò contro le gambe dell’uomo.Il contatto fu come una scossa elettrica diretta tra le sue cosce, subito cominciò a bagnarsi e riconobbe tutti i sintomi della sua eccitazione.Finalmente i suoi sogni proibiti, quelli a cui non avrebbe mai dato seguito se non fosse stato per lui, si stavano avverando.Allungò una mano sulle gambe e salì a cercare il piacere.Folti peli sulle cosce e ancora di più attorno al cazzo.Nell’oscurità cercò di immaginare cosa aveva preso tra le mani.Sapeva benissimo cosa aveva preso, quello che non riusciva a capire, era come potesse essere così grosso.L’aveva avvisata che era molto dotato e che l’avrebbe fatta morire, ma molti uomini lo dicevano per vantarsi, poi, nella realtà erano solo parole esagerate.Quello che stringeva in mano invece, era qualcosa di vero, pulsante, caldo, duro e realmente esagerato per le sue esperienze di donna.Un brivido le percorse la schiena nel momento che decise che era ora di sentirne il sapore.Mille volte le aveva detto come l’avrebbe posseduta, mille volte era venuta toccandosi da sola a quel pensiero.Adesso era realtà!Un leggero sobbalzo nel momento che allargando al massimo la bocca, si era impossessata della sua cappella.Un leggero gemito.Cercò di combattere contro il conato di vomito che sentiva salire nel tentativo di prenderlo completamente nella bocca.Si fermò un attimo, prese aria, poi,due mani decise presero la sua testa e senza pietà spinsero la sua bocca verso il completamento di quel pompino.Pompino…era una vita che non sentiva un cazzo in bocca.Da quando suo marito l’aveva lasciata per una ragazza più giovane di lei.Aveva deciso che si poteva vivere anche senza quei bastardi di uomini, che si sarebbe accontentata.Poi internet.La sua vita sessuale era cambiata con l’avvento di quella scatola misteriosa.Il mondo improvvisamente si era illuminato di nuovo e le sue voglie erano cresciute risvegliando la sessualità repressa.Lì dietro quella piccola televisione privata, si era concessa mentalmente a sconosciuti e aveva prevaricato la sua timidezza.Adesso mentre cercava di sopravvivere a quel sesso esagerato dentro alla sua bocca, riassaporava il gusto e i sapori persi.Mentre con la lingua e soprattutto con le labbra, cercava di stringere quel pezzo di carne dura, si rese conto di quanto fosse bella la realtà, di come gli fosse mancato quel contatto carnale e quello che ne sarebbe seguito.Le mani dell’uomo continuavano a spingere implacabilmente sulla nuca e lei cercava di accontentarlo.Le vene attorno al cazzo sembravano esploderle in bocca,Si sentiva scopata, volgarmente piegata in ginocchio, presa come una troia…eppure era felice di essere lì.Cercò di fare capire all’uomo che aveva bisogno di prendere aria, proprio mentre l’uomo per la prima volta le fece assaggiare il suo caldo liquido vischioso.Si sentì invasa e le sembrò di morire.La paura di rimanere senza respiro fece si che lei bevve tutto di quella liquido denso e vischioso.Finalmente le mani lasciarono la sua nuca e l’uomo cominciò a calmarsi.I tremori del corpo si affievolirono e lei si rilassò.Lasciò il suo violento piacere e respirò a pieni polmoni.Sapeva di essere stata brava, l’aveva capito.Questo pensiero scomparve velocemente quando si sentì sollevare e portare sopra le gambe dello sconosciuto.Le venne in mente di essere solo con un vestito lungo nero senza niente sotto, come lui le aveva chiesto.D’altronde era più di un anno che non faceva sesso e la sua vagina non era più abituata a penetrazioni.Così, quando con suo stupore, il sesso dell’uomo era entrato senza lacerarla, capì che era il momento di abbandonare ogni remora e prendere la vita per le corna.Quel pensiero la fece sorridere, lei che era stata cornuta per anni senza saperlo, aveva usato quel paragone per lasciarsi andare.Poi ci pensò lui a farla tornare alla realtà.Le mise le mani sulle spalle e la spinse deciso sulla sua asta.Era vero che il sesso era entrato facile e scivolava bene, ma non finiva mai e ad un certo punto sentì la propria voce esclamare;- Mio Dio…sei esagerato!Nessuna risposta: solo un flebile respiro… e tanto cazzo.Quello che aveva sempre cercato.Poche spiegazioni e falsi moralismi, solo sesso: buon sesso.Si sentiva completamente piena.Il tocco delle palle contro il suo inguine, le aveva fatto capire che quella dolcissima forzatura era finita.Incredula di se stessa, cominciò a muoversi sopra di lui e ebbe anche il coraggio di tirarlo quasi fuori del tutto per poi rispingerlo sino alla fine.Si lasciò andare decine di volte e più di una volta venne sconvolta dal proprio piacere.Il godimento fu così forte che le sembrò di svenire.Non si riconosceva tanta resistenza, eppure quella situazione le aveva dato una carica sessuale a lei sconosciutaLe mani dell’uomo le stavano torturando i capezzoli, si sentiva stringere i seni e nel momento dell’orgasmo la stretta sui seni si era fatta più forte.Il godimento unito al dolore aveva creato un mix incredibile di piacere.- Sei un demonio…tu non esisti, sei solo il mio sogno che si è trasformato in realtà.Altre parole senza risposta.Continuava a salire e scendere da quel membro e niente che le facesse capire dove sarebbe arrivata la parola “fine”.Sentiva i suoi umori scivolare lungo le cosce, sentiva le mani dello sconosciuto che la esploravano oltre ogni decenza, le dita si intrufolavano in meandri a cui lei non aveva mai permesso a nessuno di andare, eppure, anche quel nuovo modo di sentirsi presa, la stava stuzzicando.Ebbe un altro orgasmo: se possibile ancora più violento degli altri.Evidentemente l’idea di essere sodomizzata da quello sconosciuto, era intrigante.Ma impossibile da mettere in pratica.Troppo grosso: anche le sue voglie si scontrarono con quella realtà.Continuò a cavalcare quell’amante focoso per interminabili minuti: le sembrava di cominciare a vedere qualcosa in quel buio, le sembrò di percepire i lineamenti, poi, venne ancora una volta e per la prima volta in vita sua…svenne.Si svegliò in una stanza ammobiliata.Si guardò attorno e realizzò il gusto fine dei mobili.Cercò di ricordare.Ripercorse tutti gli attimi di quella sera e alla fine si accorse di un biglietto appoggiato sul comodino vicino al letto. Lo lesse con desiderio;- Prendi le chiavi sulla finestra, sono per te! Ti aspetto domani per continuare quello che abbiamo iniziato, la luce sarà sempre spenta e solo tu potrai decidere se verrà mai il momento di accenderla…- Ps: domani metti il reggicalze che troverai nel primo cassetto sopra mettiti il vestito che troverai nell’armadio: per ora non ti serve altro…basterà il mio cazzo a scaldarti…
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14 years ago
fantasypervoi,
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Last visit: 12 years ago
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Latte e caffè
Latte e caffè
Mi chiamo Luca, vivo nel centro Italia,sono sposato con Silvia e abitiamo in una piccola villetta a schiera che essendo la prima della fila ha anche un piccolo giardino. Lavoro per un grande gruppo alimentare, sono capo magazziniere. Questo fa si che spesso i miei orari sono molto flessibili, specie durante i periodi natalizi o pasquali, quando capita di ricevere anche due o tre tir di rifornimenti. Quella sera era una di queste, avevo lavorato fino alle due di notte, faceva tanto freddo, stavo tornando a casa, quando esco da una curva e la macchina mi parte, rapido contro sterzo e la mia velocità bassa mi fa fermare senza troppi problemi ,è andata bene, c’era una pericolosa lastra di gelo. Sto per ripartire che vedo giù nella scarpata una vettura rovesciata di lato, mi metto con i fari verso la macchia rovesciata e scendo a vedere; dentro vedo un uomo e una donna di colore che era al volante, entrambi sembrano svenuti,inequivocabile i segni di due testate sul vetro, scemi, niente cinture. Mi affretto a chiamare il 118,e dopo poco li vedo arrivare, in compagnia di una pattuglia di Carabinieri che provvedono a chiedere a me se sapevo come era accaduto , no rispondo , do le mie generalità e visto che se ne occupavano loro decido di andare a dormire , per me la cosa era finita li. Circa due mesi dopo, alla fine di marzo, una domenica pomeriggio, eravamo in casa intenti a guardare quali lavori fare al giardino in vista della primavera, quando sento suonare al cancello, entrambi ci portiamo verso la porta, e vedo due persone al cancello, sono di colore, chiedo cosa vogliono dal citofono, scusi, cerco il signor Luca, cerchiamo Luca, la persona a cui dobbiamo la vita, io realizzo al volo , siete quelli dell’incidente, si, grazie ai Carabinieri siamo riuscita a rintracciarla. Li invito ad entrare, ci presentiamo, Luca, e Silvia, lei si chiama Lucy, e lui Bob , sono due americani, lavorano per una casa farmaceutica americana e sono di una cittadina vicino a noi, sono ricercatori, studiano una variante dell’’anemia mediterranea, sono arrivati da poco in Italia, la sera dell’incidente stavano tornando a casa da un giro dalle mie parti, poi il casino. Mia moglie gli offre un caffè, ci sentiamo subita a nostro agio, sembrano due persone conosciute da sempre, ci raccontano che parlano quasi bene la nostra lingua perche il loro padri erano marines all’ambasciata americana a Roma e le loro madri lavoravano alla base di Camp Derby in Toscana, anche lui è stato cinque anni nei marines. Poi a deciso per amore di lei di passare alla ricerca dove già lavorava lei. Parliamo da un po’ la nostra affinità cresce, siamo passati quasi subito dal lei al tu con estrema naturalezza, e nel frattempo si è fatta sera, Silvia dice di restare per cena,loro fanno un po’ di complimenti , ma poi accettano, ma lei dice a Silvia,mi fai vedere cosa cucini, voglio imparare la cucina italiana che ci piace tantissimo, mentre le donne cucinano noi ci occupiamo della tavola, Bob mi dice: hai una bella casa, è molto che ci vivi? Si sono dieci anni, e tu ? lui mi racconta che hanno sempre vissuto nelle basi, fin da piccoli i loro genitori erano amici e commilitoni nello stesso reparto , loro si conoscono da sempre, hanno la stessa età, niente figli, e per ora va bene così. Ceniamo, poi loro ci dicono che devono tornare e che è stato un piacere fare la nostra conoscenza, dico che il piacere è reciproco, ci scambiamo i nostri cellulari, e restiamo d’accordo di vederci dalle loro parti appena possibile. Dopo le feste di Pasqua riesco a liberarmi dal lavoro, e dato che sta esplodendo il caldo decidiamo di andare una domenica al mare. Loro ci chiedono se abbiamo mai sentito parlare di una spiaggia in Toscana dove si può fare nudismo, al Parco rispondo io, noi ci andiamo sempre. Durante il viaggio le donne dietro di noi fanno un continuo parlare fra loro, con risatine doppi sensi divertenti , io e lui parliamo del mio paese, e del desiderio loro di volerlo vedere bene. Parcheggiata la vettura ci incamminiamo lungo la spiaggia fino a raggiungere un delle tante capannine dove mettiamo la nostra roba, acqua e frutta . Le donne iniziano a spogliarsi Bob rimane visibilmente affascinato dalla bellezza di Silvia, modestamente è alta 1,75, terza di seno bello tondo, culo a mandolino e gambe affusolate , il tutto sormontato da una capigliatura bionda naturale e lunga, che per l’occasione è raccolta un una coda da cavallo. Io pure non resto insensibile al fascino di Lucy, anche lei alta come Silvia, due cosce che sembrano scolpite tanto sono belle e tette alte e tonde che sembrano sfidare le leggi di gravità, capelli nerissimi e corti, che evidenziano i lineamenti del viso. Perdo volutamente tempo ed attendo che Bob si spogli, lo fa mostrando un corpo dove era evidente la formazione militare, vita stretta a v, spalle larghe e muscoli ben in evidenza, poi, come vuole la regola della sua razza un cazzo di belle proporzioni. Io mi spoglio con calma, il mio fisico si è forgiato con anni di casse di alimentari scaricati, non sarò super come lui ma mi difendo bene, poi Lucy ha uno sguardo ammirato quando vede il mio cazzo, non sarà lungo come quello di Bob, Silvia una volta lo volle misurare, circa 19 cm, ma con 8 cm di circonferenza è sicuramente di tutto rispetto. Nelle due ore successive ci ritroviamo circondati di singoli, ovvio, con due fiche così! Le nostre donne si divertono a provocarli con evidente piacere, aprono e chiudono le gambe mostrando ora la fica ora il culo. Poi dico a Bob, vieni con me. Lui mi segue verso il mare, ma è preoccupato, non sarà troppo rischioso lasciarle da sole con tutti questi tipi intorno? Non ti preoccupare, con Silvia lo abbiamo fatto altre volte, vedrai che quando si faranno troppo sotto lei verrà al mare. Il gioco va avanti per un po’ poi le donne si alzano e vengono dentro l’acqua da noi ridendo di gusto. Caspita che focosi questi italiani esordisce Lucy … non credevo che bastasse così poco !!!! ridiamo tutti loro ci buttano le braccia al collo e tutto torna normale, anche se entrambi siamo un po’ eccitati torniamo a riva, le donne riprendono a provocare i maschi. Verso le 16 decidiamo di tornare, ma io propongo una deviazione e passiamo per Saturnia. Restano letteralmente affascinati dal piacere del bagno a Saturnia, restiamo un po’ poi andiamo a cena in un ristorantino che conosco li vicino. Durante la cena progettiamo una vacanza per l’imminente ponte del 1° Maggio. Loro si entusiasmano molto quando propongo di andare all’Elba. Non ci sono mai stati pur avendone sentito molto parlare. Tornati a casa quella sera abbiamo scopato come matti, Silvia era eccitatissima. L’ho rivoltata come un guanto, le ho cavato fino all’ultimo brivido di piacere, le ho pure fatto il culo da quanto era infoiata. Merito del gioco sulla spiaggia, dei maschi che si masturbavano per loro, merito del cazzo di Bob, o forse solo merito del fatto che la cosa aveva fatto piacere a tutti e due. Dieci giorni dopo, un giovedì pomeriggio passiamo a prenderli e via rotta per Piombino, le donne parlano fra loro, molti misteri , si sono sentite spesso, hanno in mente qualche cosa che io e Bob non riusciamo a capire, ma ci và bene così. Viaggiamo in grande allegria, arrivati a Porto Azzurro provvediamo a prendere possesso del bungalow che ho prenotato, e siccome entrambi amiamo le immersioni provvediamo a contattare il daiving più vicino e restiamo d’accordo per il mattino successivo presto per andare a vedere un famoso relitto vicino Giannutri, poi decidiamo di andare a cena a Capolivieri dove conosco un ristorante molto bello e buono. Attendiamo le nostre signore che devono cambiarsi, quando arrivano a me e lui ci lasciano a bocca aperta: accidenti !!!!!!!! Lucy veste un bellissimo abito elasticizzato, un tubino bianco fino sopra al ginocchio, che mette in risalto la sua pelle scura e, mentre il seno viene esaltato da una abbondante scollatura che lo mette generosamente in mostra . Silvia non è certo da meno, abito quasi uguale ma nero, che risalta la sua capigliatura biondo naturale e la sua terza di seno è evidenziata da una trasparenza nella parte alta del corpo che fa un vedo non vedo molto sexy, entrambe calzano dei sandali con tacchi da capogiro. Queste due vogliono uccidere tutta l’isola dico io, ma Bob aggiunge guarda che ne hanno già ammazzati due, ridiamo e via. Quando entriamo nel ristorante attiriamo l’attenzione di tutti i maschi , e l’invidia di tutte le donne presenti, ci sediamo ad un tavolo dove si vede fino a Punta Calamita. La cene è perfetta, ci concediamo un goccio di troppo, loro il vino lo adorano, quando usciamo Silvia mi dice di andare in una spiaggetta lungo la penisola della Fetovaia, arrivati sul posto prendo la torcia e cominciamo a scendere verso il mare,le donne si tolgono i trampoli e arrivati giù al mare troviamo un posticino deserto, non c’è la luna, ma la notte è rischiarata da un cielo stellato , il mare è calmo, facciamo il bagno dice Silvia e comincia spogliarsi subito seguita da Lucy. In un attimo sono in acqua, io lui le vediamo andare verso un piccolo scoglio che affiora più in là. Poche bracciate e le raggiungiamo, il posto è stupendo., le stelle ok, io mi metto a toccare mia moglie, lui bacia la sua, ma le donne ci mollano di colpo e ridendo tornano verso riva. Un po’ delusi le raggiungiamo, c’è una grossa pietra piatta, loro ci stanno sedute sopra, mi avvicino a Silvia e comincio a baciarla,lei accetta e cominciamo a toccarci, nudi noi vicino a loro che già danno segni di una crescente eccitazione. Faccio distendere Silvia, mi abbasso e incomincio a leccarle la fica ,lei geme , …… hummuhmmmummm … al suo gemito fa eco quello di Lucy che riceve lo stesso trattamento, inginocchiati stiamo leccando le due donne che si voltano, si guardano e le loro mani si uniscono, mentre nello stesso istante una bellissima luna esce da dietro una nuvola rischiarando la notte. Sollevo lo sguardo mentre continuo a leccare e mi accorgo che i loro visi ora sono vicinissimi, le mani sono posate sul seno dell’altra, si toccano, io resto stupito, non mi sarei mai aspettato di vedere Silvia accettare una carezza da una donna, poi si baciano, quasi sborro dal piacere nel vedere la scena, ora si baciano con passione, accarezzandosi sempre più. Sono così preso che quasi mi fermo ad ammirare lo spettacolo quando sento sulla mia coscia destra la mano di Bob che si posa , incerta se continuare o fermarsi, io resto stupito, stanno accadendo cose che mai avrei immaginato, ma resto fermo, intanto Lucy sta scendendo in basso, ora è quasi arrivata a leccare la fica di Silvia, io le lascio il posto, mentre con la mano destra tocca la coscia di Bob, lui intuisce che va bene e allora sento la sua mano toccare il mio cazzo, lo stringe lo sega con calma, io sto per sborrare dall’insolita situazione che si è venuta a creare, ma mi piace, non so fino a che punto arriverò, ma mi piace. Le donne sono avvinghiate in un dolcissimo 69, io mi alzo in piedi, ho il cazzo durissimo, sono affascinato dal fatto che anche Silvia ora risponde alle stimolazioni di Lucy e ha infilato la testa fra le sua gambe e si è messa a leccare anche lei, improvvisamente la bocca di Bob si posa sul mio cazzo, resto stupito, mi piace, è bravo, quasi gli sborro in bocca, ma resisto, lui mi lecca bene, poi si solleva di colpo, e girata Lucy le apre rapidamente le cosce e infila dentro il cazzo in un solo colpo. Io resto un momento immobile, stupito da tutta questa situazione, poi le mani di Silvia mi toccano, e io pure la giro, e le metto il cazzo dentro. Incominciamo a scopare come matti, con impeto e furore, le donne godono, urlano il loro piacere ….. ssiiiiiiiiiiii …. Yesssssssssss ……. Vengooooooooooo ….. e Silvia si gira, si mette di traverso, ora le succhia i seni a Lucy, lei gradisce e gode….. siiiiiiiiiiiiiii … daiiiiiiiiiiii vengoooooo , Bob le da dei colpi tremendi che la scuotono tutta, poi improvvisamente esce da lei, si tiene il cazzo in mano e schizza sul corpo di Lucy, sul viso di Silvia un fiume di sborra che la mia donna lecca e raccoglie. Poi si allunga un poco e ora ha in bocca il cazzo di Bob, che anche se ha sborrato è sempre di buone proporzioni, io mi sfilo da lei, Lucy si sposta, scenda dalla pietra e si inginocchia davanti a me, “dai sborrami in bocca”, mi dice e si mette tutto il palo dentro la gola, è tremenda lo ingoia tutto e con la lingua continua stimolarmi le palle, è tremenda, non resisto a lungo, …… sborrrrrrrrooooo …. le grido, lei si infila tutto il cazzo in gola, senza perdere una goccia me lo spreme, lo pulisce benissimo, continua succhiarlo e lo mantiene durissimo. Bob intanto ha rigirato Silvia, le ha fatto mettere i piedi a terra e lei si appoggia alla pietra, lui le infila il cazzo da dietro , lei è in delirio …… siiiiiiiiiiiiii …. Sfondamiiiiiiiiii … daiiiiiii … godoooooo …… io resto sconvolto, è la prima volta che la vedo impazzire così, anche se fra noi il sesso è sempre stato appagante mi sembra che stia godendo ora per la prima volta. Lucy si alza, mi stringe a se, “ti prego inculami, sai lui lo ha troppo grosso, e se non mi apre uno prima sento tanto dolore, il tuo è perfetto, dai mettimelo nel culo dai”, la guardo appoggiare le mani sulla pietra, girarsi ed offrirmi il culo. Resto affascinato da quel culo perfetto, tondo, sodo, lo bacio, le lecco, lo lubrifico sia con i copiosi umori vaginali che le sono colati prima, e poi con la saliva, le infilo un dito dentro, ,poi due, le geme, …. Daiiii , non resisto ti voglio …. Mi chiede impaziente, io sputo sulla punta del mio cazzo e lo appoggio al buchetto suo, lei spinge indietro, … daiiiiii … spingilo dentro……. Io le afferro i fianchi, e in un solo durissimo colpo le sfondo il culo …… hahhhhh ….. siiiiii …. Daiiiiii … spaccami il culoooooo …, e incomincio un fortissimo va e vieni fatto di colpi che la scuotono tutta. “Dai sfondale il culo”, mi incita Bob, “che poi ci ripasso io”, mentre mi dice questo sta scopando Silvia che inerte sembra svenuta, subisce i suoi durissimi colpi, il suo corpo si lascia sbattere come una bambola di pezza. Io inculo lei con forza, sento il piacere arrivarmi dentro, sto per sborrare, e lei che si rende conto di questo mi invita a riempirle il culo …. daiiiiii sborrami in culooooo … daiiiiii .. godooooo, le sue grida mi mandano via di testa, non resisto ….. sborrrooooo … urlo e le spingo ancora più in profondità il cazzo nel culo …. Siiiiii godoooooo … daiiiiii riempimiiiii ….. . Resto sfinito dentro di lei, sento il cazzo diventare più piccolo, mi sfilo, e vengo subito rimpiazzato da Bob che le pianta il suo dentro con un colpo tremendo. Guardo Silvia, inerte sta sdraiata sulla pietra, il suo corpo è scosso da brividi di piacere, io mi avvicino le tocco i seni, lei si gira, mi sorride, “ti amo”, mi dice, poi si avvicina con la bocca al mio cazzo, lo lecca, mi succhia in maniera stupenda, loro intanto stanno godendosi l’inculata. lei urla di dolore e piacere, lui le sfonda il culo. La scena è decisamente erotica, e poi Lucy riesce a spostarsi quel tanto che basta e insieme Silvia ora mi leccano il cazzo, godo, sentire due lingue che mi massaggiano il cazzo mi fa impazzire, mi torna incredibilmente duro, “ dai falle il culo”, mi incita Lucy, “dai così poi anche Bob le potrà entrare dentro”, io mi abbasso,le lecco il culo, vedo la sua fica oscenamente diolatata, sonbo eccitato da morire, poi la giro, le infilo con decisione il cazzo dentro …. Siiiii … daiiiii … pianoooooo … mi sfondiiiiii … io cerco di essere delicato, ma sono talmente infoiato che le spingo dentro il cazzo senza troppi complimenti. Gode, dopo un iniziale momento di dolore ora gode , mi incita …daiiiiiiiiii … siiiii….. daiiii ….. io sono una furia, la sbatto con forza, … tieni vacca … senti come ti metto in forma il culo….. sentirai poi lui ….. siiiiiiii … daiiiiii spaccatemi tutttaaaaaaaaaaaa … lei ci sfida ormai in preda ad un delirio senza più nessun freno inibitorio. Lucy si ferma, si gira, ora è Bob che si siede sulla pietra, “ dai avvicinati leccami la fica, dai cagna” chiede aSilvia, lei si sposta, le lambisce la fica stretta dalla pressione che lui le fa inculandola, poi mi guarda, “dai infila il cazzo dentro la fica di Lucy, dai che la facciamo morire, lei va pazza per le doppie”, io mi sfilo dal culo e entro dentro Lucy non senza qualche difficoltà, Silvia ci osserva a bocca aperta, “ ma come fai a prenderli tutte due?”, lei la guarda , ma riesce solo ad urlare il suo piacere ….. siiiiiiiiiiii godooooooo … siiii spaccatemiiiiii . ora la scopiamo e inculiamo con forza, lei non si appoggia a nulla, è sorretta dai nostri cazzi infilati dentro di lei, e sconvolta, gode a ripetizione, poi sfinita dice “ basta, vi prego non ne posso più”. Io esco per primo, lui l’appoggia alla pietra, poi insieme prediamo Silvia , lui le lecca un poco il culo, poi entra dentro ,lentamente, consapevole del le dimensioni, ma lei non ci riesce, ….. pianooooo … noooo … è troppo grosso…nooooo. Lui mi guarda, mi invita a fare a cambio, ma oramai lei è troppo insicura,….. nnooo mi fai maleee … io desisto, le pianto il cazzo dentro la fica, lei si rilassa, la giro, la sollevo aganba apperte, Lucy si abbassa e le lecca la fica da davanti, poi Bob appoggia il suo cazzo al mio, lo sento lentamente entrare dento Silvia davanti, lei ha la bocca aperta, non riesce adire nulla, insieme ora la scopiamo in fica. Il movimento e lento ma continuo, lei si è abbandonata con le spalle rivolte a me, … siiiiiiii … mi fate morireeee….. godoooooo ….. il grido le muore in gola, sento che la sua fica si sta abituando alla presenza di due cazzi, ora cio muoviamo pi in fretta, e ad un tratto dopo l’ennesimi suo gridao di piacere Bob accellera di colpo in movimento…. Sisiiiiiii … daiiiiii … cosiiiii … urla Silvia … elui …. Sborroooo!!!!! .. sento la sua borra schizzare dentro di lei che quasi sviene, io accellero e godo con loro ….. siiiii … io pure sborroooo!!! …. A fatica riusciamo a restare uniti, poi lentamente ci sciogliamo, sono sfinito e loro non sono da meno, guardo il mare, e fatti due passi mi tuffo dentro l’acqua,. Mi sento rigenerare, loro mi seguono, è tonificante, Silvia mi si avvicina, “ grazie amore è stato fantastico, ” io la stringo ame, loro sono abbracciati e si baciano. Tornati a riva ci sediamo siamo sfiniti, “ sei grande Silvia, “ commenta Bob , “nemmeno lei è mai riuscita a prenderne due davanti”. Andiamo a dormire fino a mezzo giorno , e il resto della vacanza è un continuo scopare in tutte le posizioni e pure Lucy alla fine è riuscita a prenderci tutti e due davanti , a goduto così tanto che alla fine è svenuta, mentre Silvia è riuscita a prenderlo nel culo quello di Bob. Da quel giorno siamo diventati inseparabili, vacanze, fine settimana, o semplici serate sempre insieme, ho anche avuto il privilegio di metterlo nel culo a Bob, e devo dire che gli è piaciuto tantissimo. Poi dopo un anno sono tornati negli Stati Uniti, ci hanno invitato a passare il capodanno da loro, è stato bellissimo, ci siamo ritrovati in un appartamento in un grattacielo di New York, e la sorpresa è stata che noi eravamo l’unica coppia di “bianchi “ in mezzo a sei coppie di colore ma devo dire che sia io che Silvia ce la siamo cavata alla grande, lei è stata apprezzata per la facilità con cui si prendeva dentro la fica due cazzi contemporaneamente, mentre io ho sfondato tutti i culi che mi si sono presentarti davanti, sia maschili che femminili, alla fine abbiamo avuto i complimenti da tutti, e ora aspettiamo che loro vengono a trovarci, gli stiamo preparando una sorpresa speciale.
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14 years ago
admin, 75
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Piove
Il camino è acceso ma le mie mani sono gelate, il mare sembra aver intuito la mia agitazione e complice come sempre scandisce i minuti con i suoi flutti. Piove, proprio come al nostro primo incontro... Controllo che tutto sia in ordine... il vino lo porterà lui... è così che ci eravamo detti in chat, preparo i bicchieri...tre (numero perfetto) perchè questa sera tutto lo sarà...Ho voglia di lui, delle sue mani, dei suoi occhi, della sua bocca... Finalmente arriva, elegante, nella sua camicia bianca, mi saluta sfiorandomi schiena, lo invito ad accomodarsi accanto a me per brindare, a noi! I nostri sguardi s'incrociano e la voglia che ho di lui cresce, inizio a sfiorarlo e un brivido risale lungo la mia schiena, non resisto più... voglio le sue labbra sulle mie... lo legge nei miei occhi, si avvicina, mi bacia! capisco che è arrivato i momento di dedicarci a noi, lo prendo per mano e lo conduco nella mia alcova, sento il suo corpo sul mio, il suo cazzo pulsa dentro i pantaloni ma non abbiamo fretta, anche questa volta ci dedicheremo a noi con la sensualità dovuta! I nostri corpi inizieranno la loro danza, assaporandosi, esplorandosi, appartenendosi... sarà una lunga notte di passione!... continua ...Le sue labbra scivolano sulla mia pelle, carezzando impertinenti i capezzoli turgidi per desiderio che ho di lui, le sue mani , esperte viaggiatrici, percorono le strade del mio piacere insinuandosi avide e maliziose nella mia carne umida... Mi apro come un bocciolo innanzi al suo sesso che inizia, dapprima lento , poi sempre più deciso e cadenzato, a farmi sussultare... I suoi occhi cercano i miei, perchè è lì che inizia il nostro piacere... scopandoci la mente MI inginocchio davanti a lui accogliendolo in bocca, voglio libare ogni goccia del suo nettare che sgorga inesorabile Sarà una lunga notte ... ma non basterà a saziarmi di lui! Ritrovo lo sguardo soddisfatto di mio marito, sorride... è per lui questa dionisiaca cerimonia!!!
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14 years ago
admin, 75
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Incesto...
Pomeriggio caldo ed afoso ed io , caso strano per me, stavo rientrando a casa nel primo pomeriggio...come misi la chiave nella toppa mi accorsi che non ero solo in casa.
La casa era silenziosa , ma come passai davanti alla "sua" camera...la porta accostata lasciava uscire un flebile gemito, come un rantolo, la curiosità ebbe il sopravvento e mi avvicinai....mi ricordo che all'inizio rimasi un pò meravigliato dalla scena ma poi l'eccitazione prese il soppravento. Mio fr...... sul letto, senza pantaloni e mutande, la mano carezzava un pisello di notevoli dimensioni...non ancora duro...il lento sali e scendi sull'asta mi stava ipnotizzando al punto che preso da un impeto incontrollabile piombai nella stanza. La sua meraviglia si manifestò tutta con la sua espressione in viso, aveva smesso di tirarsi il pisello, che ora penzolava davanti a me...non gli diedi il tempo di reazione e lo presi in mano cominciando a menarlo, mentre carezzavo i coglioni leggermente pelosi e gonfi. La cappella scoperta cominciava a gonfiarsi e lui ora aveva chiuso gli occhi, la mia lingua passava lenta sulla cappella e scendeva lungo lo spacco e giù sull'asta...le labbra baciavano e leccavano fino ad arrivare alle palle...lui ebbe un fremito nel momento in cui presi un coglione nella bocca e succhiai forte.
Quando gli presi nella bocca il pisello e lo ingiai fino alla base, la sua schiena si inarcò e gemette.....lo sentivo crescere nella mia bocca, la cappella gonfiarsi fino a soffocarmi. Mi staccai da quel "bacio"....ed alzandomi mi levai velocemente pantaloni e mutande, cercando di essere il più veloce e salii sul letto dove lui era sdraiato....gli davo le spalle, mostrando il culo aprendolo con le mani per fargli vedere il mio buco voglioso ed eccitarlo sempre di più. Le sue mani ora tastavano i glutei e le dita passavano nel solco delle natiche soffermandosi sul buchino...per facilitarlo mi passai due dita umide di saliva sul buco e prendendo la sua mano mi infilai due dita dentro. Dapprima gli davo il ritmo io ma poi cominciò a spingere lui dentro, aumentando anche le dita da due a tre..roteava e spingeva e scopava...!
Ero eccitatissimo il cazzo moscio e gocciolante di umori, gli levai le dita ed avanzando verso di lui afferrai il suo cazzo durissimo,strusciandolo sul buchino mi impalai con colpo solo!! I miei glutei poggiavano sull'inguine peloso di lui...il bacino si muoveva avanti ed indietro con il palo dentro e le sue mani mi afferrarono saldamente i fianchi sollevandomi...cominciando così la pompata. La cavalcata era sempre più frenetica e veloce...poi mi spinse in avanti sfilando il cazzo, mi girò verso di lui alzandomi le gambe le appoggio sulle braccia...sopra di me ansimante posizionò il pisello nel buco e cominciò a scoparmi in quella posizione .
Dava dei colpi decisi, penetrando fino in fondo con il cazzo...potevo sentire i coglioni sbattere su i glutei ritmicamente..il mio buco si allargava sempre più!! Adesso lo sfilava completamente e lo infilava stringendo con la mano la base del cazzo .....ed io mugolavo e gemevo come una troia in calore, si sfliò di nuovo e mettendomi a pecora mi montò come una vacca...sopra di me il suo corpo sudato, il pisello completamente dentro di me pompava velocemente,le sue mani che frugavano dapertutto il mio corpo. La sua mano afferrò il mio pisello cominciand a carezzarlo, alternando carezze su i coglioni.....poi uno spasmo ed il suo corpo si irrigidì, con un colpo di reni spinse il cazzo in profondità scaricando tutto il suo piacere dentro me con lunghi e densi schizzi che sembravano non finire mai. Ci accasciammo uno di fianco all'altro, sudati....mi alzai e prendendo i vestiti mi allontanai velocemente. Non parlammo mai di questo...ma ogni tanto ci penso..!
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14 years ago
geisha69, 34
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La prima volta che....
Ero molto giovane e molto indeciso su cosa volevo dalla vita e nel sesso, appena maggiorenne ero in una zona piena di locali allora come adesso ero arrivato ad un livello in cui le mie difese erano quasi nulle.
Dentro il locale su un divanetto mi avvicinò un ragazzo di colore che si presentò con il nome di Omar, alto e possente che quasi intimoriva ma simpatico e cominciò ad offrirmi altro alcool ed a chiacchierare...non ricordo neanche più di cosa poi!!! "Fatto" come ero mi cominciava a girare tutto ed Omar mi prese di peso e mi portò fuori in una specie di cortiletto esterno in mezzo ai locali, poco illuminato. Appoggiato ad un muro mentre prendevo aria lui si avvicinò tanto che sentivo il suo alito, senza dire una parola si avvicinò ancora di più e mi infilò la lingua in bocca...grossa ed umida perlustrava ogni angolo, le sue mani le sentivo scendere lungo i fianchi ed infilarsi dietro dentro i pantaloncini...cominciando a tastare il culetto liscio e sodo. Poi si staccò e con forza mi costrinse ad inginocchiarmi, frettolosamente si sbottonò i pantaloni e scoprì un pisello nero ed enorme....ero confuso perchè era la prima volta che avevo davanti un arnese del genere "vero"...! Lo presi con la mano e iniziai a menarlo, l'altra mano per tastare e giocare con due coglioni grossi e penzolanti....preso dall'alcool com'ero....mi avvicinai con la bocca ed inizia a leccare la cappella scura e gonfia. Lo aveva talmente grosso che quasi non riuscivo a prenderlo in bocca,leccavo per tutta la lunghezza giù fino alle palle chee cominciai a succhiare come indemoniato,ero eccitatissimo... ma mentre mi stavo dedicando a quel lavoretto Omar mi spinse facendomi cadere in avanti...carponi davanti a lui..Mi fù sopra velocemente e preso da un raptus mi titò giù pantaloncini e mutande insieme infilando la faccia in mezzo al solco dei glutei e leccando e penetrandomi con la lingua. Pocho tempo dopo si alzò, il suo cazzo enorme e duro...la cappella sfiorò i glutei e puntò decisa sul buchino grinzoso, quando la spinse dentro con forza quasi urlai dal dolore..sembrava mi squarciasse la carne..ma lui niente...cominciò a pomparmi nel culo e poco alla volta il dolore si confondeva ad un piacere mai provato fino ad allora..tanto da iniziare a muovere il culo verso di lui per aumentare il ritmo e prenderlo di più dentro. Preso come ero da quella monta non mi accorsi del suo "amico" che davanti a me in ginocchio era con il suo "manico" scuro in mano, ed approfittando del fatto che ansimavo ed aprivo la bocca cominciò a scopare con foga la mia bocca con il suo pisellone nero , come se scopasse una figa...sentivo sulla lingua le goccioline dal sapore leggermente aspro, preludio di una sborrata fantastica.
Non so quanto passò ma Omar si sfilò e fecendo un cenno al suo amico si scambiarono il posto...ora Omar scopava la mia bocca e l'altro mi pompava forte nel buchetto...lo sentivo ansimare sopra di me ed aumentare il ritmo della scopata tanto da sentire i suoi coglioni sbattere su di me...mentre avevo la bocca quasi slogata per accogliere l'altro pisello che per le spinte che mi dava sentivo in gola. Sentii distintamente un suo spasmo e subito dopo un liquido denso e caldo dentro di me che sembrava non finire mai...i suoi rantoli animaleschi e le spinte del pisello dentro di me tanto da far male, subito dopo Omar ancora nella mia bocca mi prese il viso tra le mani e mugolando venne tanto copiosamente che mi usci sperma anche dal naso, mi inondò la bocca, riempiva la lingua e colava giù sulle guancie e dal mento...denso, calda e dal sapore asprigno! L'amico sfilò il cazzo dal mio culetto strusciando il codone in mezzo alle natiche mentre la mia lingua ripuliva la cappella e l'asta di Omar.Tutti e due si ricomposero frettolosamente. Rimasi alcuni minuti così come mi lasciarono, il buchetto gocciolante di sperma...la bocca con il sapore aspro ed ancora rimasugli sparsi sul viso.....Omar lo rividi anche dopo, attualmente ancora mi dà una "ripassata".
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14 years ago
geisha69, 34
Last visit: 14 years ago -
Orgoglio a pagamento..
Curioso come a volte nella vita, una casualità posso sconvolgere l’ordine normale delle cose, al punto di mettere in discussione tante certezze su cui abbiamo fondato il castello della nostra esistenza..è proprio quello che è successo a me quando avevo 14 anni, e da allora penso che la mia visione del mondo sia cambiata in modo a dir poco totale. Un giorno d’estate rimasi senza soldi nel cellulare, cosa non del tutto casuale ai ragazzini di quell’età. Senza chiedere il permesso, presi dalla borsa il cellulare di mia madre in un momento che lei era occupata dall’altra parte della casa per poter raggiungere il mio scopo senza essere ripreso. Lestamente, entrai nella sezione Messaggi dal suo Nokia e, senza quasi rendermene conto, cliccai sul link Messaggi in arrivo. Da quel momento la mia vita cambiò: c’erano parecchi sms di numeri che non aveva in rubrica e la cosa mi meravigliò, visto che mia madre aveva sempre dichiarato di essere totale nemica della tecnologia. Aprii il primo della lista, e recitava presso a poco così STA SERA ARRIVO PER LE NOVE, CIAO! Cosa voleva dire quel messaggio? Di chi era, cosa rappresentava? Mio padre era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato prima di due giorni..io quella sera avevo la partita di calcetto e pertanto sarei stato occupato fino a tardi..che mio padre rientrasse prima? Improvvisamente dei passi dal corridoio..mio madre stava tornando! Chiusi tutto e buttai il cellulare nella borsa, per non essere colto con le mani nella marmellata da mia madre. Ma quelle parole non mi abbandonarono la testa, continuavano a ronzarmi dentro come un disco incantato. Un paio d’ore più tardi sentii mio padre, mi chiamò per farmi un saluto. Quando mi disse CI VEDIAMO DOPODOMANI fui quasi tentato di dirgli che avevo saputo diversamente, ma poi mi trattenni pensando fosse una sorpresa per me! Cercate di capire, a 14 anni porti ancora dentro l’innocenza della fanciullezza e vedi il mondo da una certa prospettiva, in cui tuo padre e tua madre sono i pilastri di tutto! Che bello, mio padre stava tornando!! Ero troppo felice, e decisi a mia volta di fargli uno scherzo.. la sera, invece di andare a giocare e prima che mia madre rincasasse dal lavoro, spensi tutte le luce e mi nascosi nel grosso armadio nella loro camera da letto che serviva per il cambio di stagione. Era di solido legno verniciato, ed il profumo delle essenze antitarme dentro era fantastico. PAPA’ MIO, ricordo anche che pensai. Poco dopo arrivò anche mia madre, erano le sette e trenta precise! Pensate un po’, per fare una sorpresa a mio padre volevo star chiuso nell’armadio per quasi due ore.. Che pazzia a ripensarci! Mia madre si fece una doccia, e a me il tempo non passava più chiuso là dentro. Cosa mi avrebbe portato papà, magari quel Cavaliere dello Zodiaco che mi mancava per terminare la collezione? Il tempo scorreva lento, finché alle 8 e 45 il campanello suonò. Avevo il cuore in gola, finalmente..avevo le gambe anchilosate dalla posizione scomoda..avevo sete, la polvere mi faceva bruciare la gola e dovevo anche andare in bagno..immaginate la sorpresa quando non sentii la voce di mio padre ma quella di un altro uomo!! Stavo per uscire dall’armadio arrabbiato con il mondo, quando qualcosa mi bloccò. La voce che sentivo era quella del Dott. XXX, il capo di mio padre. A lui non stava simpatico, e tante volte avevo sentito che lo apostrofava con nomignoli tipo QUEL CORNUTO, QUELL’IMBECILLE ed altri epiteti simili. Mia madre rideva quando lo sentiva parlare così, salvo poi riprenderlo in quanto ero presente anche io e non voleva sentissi un linguaggio scurrile. Di solite questi intermezzi si concludevano con una risata generale. “Ho chiamato Franco (mio padre) prima.. Gli ho detto che mi hanno confermato la fornitura dalla Germania, deve andare la domani e chiudere subito l’affare. Così non tornerà prima di sabato e venerdì sera possiamo vederci!”. “Ok” rispose mia madre “farò in modo di far uscire Fabio (io) in modo da esser soli”. Cosa avevo sentito? Papà sarebbe tornato fra 4 giorni e mia madre era contenta? Ero sdegnato, ma niente in confronto a quello che sarebbe successo dopo “Tua moglie dov’è?” “E’ da sua madre, ha avuto un altro attacco e sta morendo. Povera, le ho detto che ero in ufficio fino a tardi e non volevo essere disturbato” e mentre diceva questo, abbracciò mia madre e la baciò intensamente con la lingua. Crollò tutto..ero troppo piccolo per capire cosa effettivamente stava succedendo, e nella mia piccola testolina di bimbo immaginai che ora mia madre si sarebbe ribellata, allontanata, ritratta. Mia madre invece sembrava tranquilla, replicava al suo bacio con altrettanto trasporto. Io vedevo tutto questo dal buco della serratura, da cui avevo tolto accidentalmente la chiave prima di entrare, per non restare chiuso dentro come un coglione in caso tutto fosse saltato. “Spegni la luce, lo sai che mi vergogno” disse mia madre. “Sei troppo bella, non nasconderti nell’ombra – disse lui – sappiamo entrambi quello che stiamo facendo ed entrambi lo vogliamo, quindi non ha senso nasconderci. Ti prego..”. “ Va bene” disse lei, e si lasciò scivolare sul lettone. Lui le si sedette sopra, si slacciò lo zip dei calzoni da cui fece capolino un pene incredibilmente lungo. Non avevo mai visto un affare così, facendo la doccia con gli amici dopo le partite avevo già visto peni lunghi e altri meno, ma quello era spropositato! Il Capo di papà era un ometto sul metro e 70, grassoccio e pelatino. Avevo le guancie rosse e quelle poche volte che mi aveva parlato da vicino aveva un alito incredibilmente acre. Era nauseante. Ma quell’arnese, era incredibile. Faceva quasi ridere in relazione alla persona a cui era attaccato. Totalmente spropositato. Tutto il contrario di mia padre, che era alto e muscoloso. Era un impiegato, ma aveva fatto in gioventù tanta palestra ed ancora ora manteneva un fisico invidiabile. Era buono papà, mi faceva sempre ridere e ne ero gelosissimo. Mi era capitato di sentire qualche volta quando faceva l’amore con mamma, e mi ricordo che lei gridava tantissimo, a stento zittita da lui per non svegliarmi. Sembravano la coppia perfetta, perché mia madre ora era ridotta così? Il Capo fece per avvicinare il suo pisellone (duro come il marmo oramai) alla bocca di mia madre, ma lei si ritrasse. “Ti prego, questo no”. Lui sospirò “Facciamo così, te ne do 100, ok?” 100 cosa?? Mia madre lo guardò intensamente “Non sono una puttana!” disse seria. “No che non lo sei, sei una donna che fa sesso con il capo di suo marito per 50.000 lire a volta!” Questo era troppo, volevo piangere.. La realtà era peggiore di quello che mi aspettassi. Mia madre si prostituiva! Era una troia, come quel film che avevamo visto assieme qualche sera prima. Perché? Perché?? “Mi fai schifo – disse sdegnata – ed un giorno te la farò pagare!” “..ed io dirò tutto a tuo marito e lo licenzierò, sei contenta così?” Non ci potevo credere, mia madre stava iniziando a piangere. Stavo per saltare fuori e prenderlo a pugni..lo avrei ammazzato, nessuno poteva far piangere mamma. Era sempre mia madre, e in quella situazione totalmente incasinata quella era un ancora in mezzo ad un mare di merda! “Non fare così, non volevo – aveva la voce compassionevole – lo capisco che è un momento difficile e te stai facendo di tutto per tirare avanti. Sei una donna forte, ti ammiro! Ami tuo marito e non gli faresti mai pesare il fatto che non riesce a mantenere la sua famiglia, sei una grande donna. Quando le acque si saranno stabilizzate tra noi tutto finirà, promesso. Sarà il nostro segreto!” mentre recitava quelle parole, notai che si stava masturbando. Mia madre annuì, si asciugò le lacrime e lo guardò con lo sguardo fiero e gli occhi rossi “100.000 mila?” Lui annuì sorridendo. Allora mio madre titubante, prese il suo pisellone e lo iniziò a leccare sulla punta, prima lentamente e poi sempre più veloce, fino a metterselo tutto in bocca. Mia madre amava papà e stava facendo tutto questo per noi? I miei sentimenti erano confusi..sentivo odio, amore per mamma, voglia di spaccare tutto.. Ero un tornado, ma mi sembrò giusto non uccidere del tutto l’orgoglio di mia madre facendomi beccare a spiarla. Doveva sentirsi una merda ed io, benché avrei voluto urlarle in faccia tutto il mio disappunto per essere scesa così in basso con quel uomo tanto stronzo, decisi di soffrire in silenzio. A lui doveva piacere, perché sembrava quasi miagolasse dal godere. Mia madre succhiava quel cazzone con impegno, e pensai che non fosse il primo che entrasse nella sua bocca. Mia madre, mia madre. Colei che mi abbracciava sempre quando piangevo..colei che mi faceva ridere con le sue smorfie quando si infuriava..mia madre che stava succhiando un cazzo gigantesco al capo di papà per soldi. Pensai a mio padre, preso dal lavoro e lontano da casa da un capo che ne approfittava per scopargli la moglie per soldi! Immerso nei miei pensieri, non mi ero reso conto che lo stronzo aveva tolto i pantaloni a mamma e le stava massaggiando il clitoride. Non avevo mai visto una vagina, quella di mia madre fu la prima in tutta la mia vita. Avevo una certa esperienza derivante dall’aver consumato molte cassette porno masturbandomi, ma dal vivo era la prima che vedevo. Era incredibilmente pelosa, di un pelo riccio e nero come un corvo. L’interno era rossa e luccicoso. Doveva essere parecchio bagnato. Mia madre ansimò, chiuse gli occhi e buttò la testa all’indietro. Il capo scesa dalla posizione in cui era rimasto fino a quel momento, si sputò sul pene e penetrò ferocemente la mia mamma! Lei gridò, e quell’urlo ancora ora mi sembra di sentirlo nel silenzio della notte, prima di addormentarmi. Cominciò a scoparla con forza, e lei era inerme buttata sul letto con la camicetta tutta stropicciata e le mutandine calate a metà ginocchio. Vidi che aveva un neo gigantesco seminascosto dalla peluria, e quel particolare vece nascere in me una sorte di desiderio lento, primitivo. Mi iniziai a masturbare! Quel neo..solo mio padre lo aveva visto fin’ora, o chissà quanta altra gente. Forse fu quel particolare così intimo di mia madre ad eccitarmi, non saprei! So solo che ero arrapatissimo. Mia madre mugulava sommessamente, ed i soli rumori erano il ciaf ciaf del dentro-fuori e la panciona del capo che ballonzolava a destra e a sinistra. A mia madre scappò un AHHHH fra i denti, e questo fece ingrifare di più il capo che prese a pompare con maggiore forza. “Mettiti a pecora!” bisbigliò lui e lei obbediente ubbidì! Nella posizione in cui era, lei guardava l’armadio e son certo che per un breve attimo i nostri sguardi si incrociarono, perché lei nascose il volto nelle coperte. Lui era tutto sudato, mi sembrava quasi di sentire il fetore del suo sudore dentro all’armadio. Lui aveva la testa tutta rossa, sembrava imbizzarrito! Doveva avere la pressione a mille. “Ti piace vero? Niente a che vedere con quel coglione di tuo marito.. Te sei mia..Te sei mia..Sentilo tutto..Ti piace vero?” Mia madre non rispondeva, stava zitta impassibile. Gli piaceva, era evidente. Ad un certo punto lui si fermò stremato, e mia madre iniziò ad ondeggiare lei il bacino avanti e indietro. Stava godendo, e questo aumentò la velocità della mia masturbazione! La sua vagine pelosa..quel neo..ero in visibilio! Anni dopo mi sarei vergognato di quella passione, ma sul momento ne ero schiavo. Cambiarono posizione tre o quattro volte, in un crescendo sempre maggiore di sospiri e mugolii.. Quando mia madre salì sopra, era come impazzita. Faceva su e giù da quel cazzone con un impeto tale che il letto cominciò a sbattere. Finchè venne.. Fu un sospiro..quasi un lamento..ma fu decisamente forte! Durò circa trenta secondi, e fui certo che se fosse stato mio padre avrebbe gridato!! Non voleva farsi sentire da quell’essere, quella era l’unica emozione che voleva lasciare solo per mio padre.. però gli era piaciuto, e mentre rifiatava notai che aveva gli occhi umidi..aveva goduto come una porca, e questo la doveva far sentire ancora più sporca! Senza proferire parole, inizio a spompinare di nuovo quel cazzone. Lui iniziò a stimolarle l’ano, anche quello peloso e grondante piacere. Le infilò anche un dito dentro e mia madre questa volta urlò di dolore. Questo lo eccitò al punto da farlo venire, con un urlo fortissimo che mi chiedo come non abbia fatto a svegliare i vicini. Mia madre non fu lesta a togliersi in tempo, e lui le venne in bocca. Venni anch’io, schizzando le coperte ed i vestiti che a breve sarebbero stati liberati dalla loro prigione. Lui sembrava soddisfatto, e mentre mia madre vomitava nelle coperte il suo sperma colloso lo vidi sorridere da orecchio a orecchio. “Scusa, non ho resistito – disse mellifluo – per farmi perdonare ti darò altre 50.000”. Mia madre iniziò a piangere. Io mi compressi le orecchie per non sentire quel dolore.
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14 years ago
admin, 75
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Dal padrone con sorpresa (parte1)
Il padrone mi aveva convocato per una sorpresa.
Mi presentai all'appuntamento come sempre puntuale, e depilato intimamente. Il padrone e' un uomo sui quarantacinque anni culturista di Trieste. Vuole lo schiavo depilato e aperto a giochi bisex.
Inizia come al solito in modo amichevole, parlando del piu' e del meno, fino a quando non mi intima "adesso iniziamo". Mi fa denudare e mi porta nella stanza dei giochi dove inizia
l'ispezione. Devo essere pulito, ben depilato e pulito nel retto. "sai che non mi piacciono i peli, vediamo se ti sei preparato bene". "Bravo hai fattu un buon lavoro, e i buco de culo come e'?" Mi infila il dito indice, svasa un po' e poi estrae e lo annusa. Il culo puzza ma non ci sono traccie della tua merda. Leccalo bene". Durante questa operazione non manca di sculacciarmi e tirarmi l'uccello. Inizia a spogliarsi e appena si libera delle mutande, mi mette giu' e mi infila l'uccello in bocca. "Fammi un pompino da bravo, lecca ciuccia". Ormai so come gli piace il pompino e se lo gode, ma ovviamente non vuole venire. Vuole segnarmi un po' il culo, e prima con la mano poi con la frusta inizia a a farmelo rosso. E cosi' che mi inizia a raccontare il programma della serata. "Questa sera c'e' una sorpresa. Una mia amica viene a trovarci ed e' una padrona. Le ho raccontato del mio schiavo e voule venire a giocare. Poi a lei piacciono i cazzi grossi e il tuo non e' per niente male. Credo che si fara' anche montare ma a modo suo!" e ridacchia. :dovrebbe arrivare tra una mezzora, intanto ti preparo". Siccome le piaccino gli schiavi con un bel cazzo, evito di travestirti da troia, anche se a me piaci molto cosi. Resti nudo, ma ti abbellisco un po'." Mentre sto coninuando a pompare di bocca, mi applica due morsetti ai capezzoli con catenella che li unsisce. "Godi eh, ti piace quando ti pinzo i capezzoli schiavo. Vedrai quanto ti faremo godere questa sera. Adesso ti metto qualcosa nel culo, perche'voglio che ti veda con il culo pieno. Ti infilo questo dildo stretto, vedrai che ti entra, mettiamo la crema
e su tutto." Un dolore lancinante, id dildo e piccolo, ma il mio culo ha bisogno di preparazione.
Comunque e' uno di qui but anali che una volta messi resta dentro e da solo fastidio. "Bene schiavo, e' ora di pensare alle tue palle e al tuo cazzo. Voglio legarti dei pesi e farti trovare
con il cazzo in gabbia." E cosi' mi lega le palle e vi applica 1Kg di peso. Inoltre mi lega come un salame l'uccello impedendo cosi' l'erezione. "adesso manca poco, ti siedi dentro sgabello in armadio con le mani legate, i pesi che ciondolano fuori dallo sgabello, e mi dispiace, ma per tutto il resto della serata sarai incapucciato perche' la ragazza non vuole farsi vedere!" E cosi', finisco del piccolissimo armadio d'ingresso che senza vestiti e' come una cella giusta per farmi stare sullo sgabello con i coglioni legati e stirati dal peso, con le manette ai polsi dietro la schiena e con un cappuccio che a malapena vedo i miei piedi e non oltre, inoltre sono nudo come un verme con un plug piantato nel culo e con le chiappe arrossate dalla fustigazione precedente. Quando si sente il campanello suonare il padrone mi impone assoluto silenzio e chiude la porta scorrevole dell'armadio. Nella casa c'e' un silenzio surreale. Sento dei passi di tacchi e poi una voce femminile che saluta molto calorosamente il padrone e che lo bacia. Dalla voce sembra una persona molto giovane. Il silenzio della casa e il fatto che mi trovo sull'atrio mi permette di sentire tutto quello che dicono almeno inizialmente. "Ti ricordi che ti ho parlato dello schiavo?" "Si, mi ricordo" "E qui!" "Ma no davvero? e dove, dai!" "Ma lo sai che non voglio farmi vedere" "Si non ti preoccupare, tu indossi questa, e lui e'incapucciato". Poi sento i passi di lei che si allontanano e loro che bisbigliano e che probabilmente iniziano a amoreggiare. Dopo qualche minuto sento i passi avvicinarsi e sento lei dire "Allora? Dov'e'?" Dentro l'armadio, aprilo" Sento la porta dell'armadio aprirsi e l'unica cosa che posso vedere sono due punte di scarpe nere presumibilmente con buoni tacchi. Lei ride,"E' un bello schiavo, sei sicuro che sia affidabile?" Vedrai che ti diverti, L'ho preparato per te ma per un'oretta o due reggera'. Vieni fuori schiavo. Mi fanno uscire e subito sento la mano di lei soppesarmi l'uccello e i coglioni."Certo che cosi' non ha l'aria di uno dotato. Sembra una salsiccia da fare ai ferri. Quanto e' questo peso?" "1 kg", "se tiro ti faccio male schiavo?" Il dolore inizialmente non e' grande, ma mano a mano che tira diventa insopportabile. "Ahhh, si fa male, molto male." Molto male "padrona!" e mi affibbia una sberla. Poi prende il cordini che avanza dal legame del mio uccello e inizia a tirarmi per la casa. "Mi e' venuta una idea" dice lui. "Giu' schiavo a quattro zampe. E io ubbidisco. Mi lega una corda ai coglioni e mi elimina il peso. Cosi' lo puoi portare al guinzaglio e consegna alla padrona le briglie.
Fine parte1. se vi piace pubblico anche le altre.
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14 years ago
bxslavebx, 33
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Continua..quella sera a gubbio...
A QUESTO PUNTO IL DADO è TRATTO.....mi accomodo anke io sul letto pero' mi siedo stando dalla parte di mena...allora giulio mi dice di mettermi comodo ed allora mi tolgo il pantalone e mi stendo allungando una mano verso le tette di mena che sono ancora sotto la felpa ma da sopra si sentono i capezzoli duri...che si fanno piu' duri sotto le mie dita...a quel punto giulio chiede a mena se ha caldo e lei si toglie la felpa scoprendo un seno da infarto con una quarta di misura e i capezzoli grossi come ciliegie..io mi ci butto a tuffo..e inizio a ciucciarglieli avidamente..mentre giulio fa scendere la sua mano verso il basso lentamente dirigendosi verso il pube..e poi prosegue verso il basso...le sfila la mutandina..e comincia a massaggiarla tra le cosce..dove gia' lei e' molto bagnata..io smetto di succhiarle i capezzoli le prendo la mano e gliela dirigo verso il mio pisello che era al max della sua erezione...e lei cerca di fare un po' di resistenza guarda verso giulio che la rassicura con uno sguardo paterno e lei cosi' si lascia andare e mi comincia a segare lentamente...mentre giulio si posiziona in mezzo alle sue cosce per un cunnilingus io ne approfitto per provare a farmi fare un pompino dalla sempre piu' rossa in viso..mena..la quale a quel punto timidamente me lo comincia a leccare..e poi sempre piu' avidamente fino ad arrivare ad un punto di non ritorno allorchè mi chiede di scopare perchè non gliela fa piu'..giulio acconsente e si sistema sul letto in posizione seduta in modo da godersi la scena della sua mena che gode con un estraneo..tre o quattro min.dopo c'è un'esplosione di..godimento io sul pancino di mena, mena che ha tre o quattro sussulti e poi si abbandona sul letto sfinita e giulio che schizza..inavvertitamente...sporcando tutto il letto....col suo sperma...a questo punto s'erano fatte le due...e mi invitanoa dormire li' perche' dice giulio la strada e' brutta per tornare a perugia..io accetto volentieri...FINE del racconto..... ma la nostra amicizia continua!!!!!..........
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14 years ago
admin, 75
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Quella sera a gubbio...continua....
cercavo di osservare mena che sembrava,o meglio era,molto imbarazzata da tutto quello che diceva giulio...io evitavo di parlare per non aumentare l'imbarazzo...allora inventai una scusa...entrai in un bar per esigenze fisiologiche e così li lasciai soli...dopo quando ritornai fuori guardai in viso mena sembrava piu' serena...mi fece anche un bel sorriso..mi rincuorai...e stavo per dire che s'era fatto tardi quando giulio mi invito0 a seguirli in camera all'hotel dove loro stavano..accettai titubando un po' perchè era quasi mezzanotte e l'indomani mi toccava ripartire..ma la cosa mi stuzzicava abbastanza...allora ci incamminammo verso l'albergo...dopo pochi minuti stavamo nella loro stanza e giulio riprese il discorso di prima mentre mena era in bagno..mi disse chiaramente che io a mena piacevo e che per lui non c'era nessun problema perche' una delle sue fantasie era proprio quella di vedere mena godere insieme ad un'altro....anche perchè lui ormai aveva qualke problemino a farla godere per limiti legati all'eta'..a questo punto mena uscì dal bagno con una tuta da ginnastica felpata perchèaveva fredddo ed era l'unica cosa che s'era portata un po' piu' pesante...certo che così non era proprio arrapante..ma rimaneva sempre bella da..morire... cerco di prendermi un po' di tempo per capire come mi devo muovere vado in bagno e ci sto circa per cinque min.quando esco li trovo distesi
sul letto con giulio che le palpa il seno mentre si baciano...io cerco di far sentire la mia presenza tossendo...continua
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14 years ago
admin, 75
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Quella sera a gubbio
salve mi presento...sono un libero professionista sposato ma con il vizio del sesso..in particolare mi piacciono le donne sposate in cerca di diversivi...era il 2 ottobre e mi sono recato a perugia perche' c'era un convegno(sono un medico)verso le 20 ero libero di tornare in albergo o andarmi a fare un giro..ad un certo punto mi venne l'idea di andare a visitare gubbio...dissi tra me e me male che vada mi cerco un ristorante ceno poi ritorno in albergo e all'indomani me ne ritorno a casa...arrivato a gubbio...davvero una bel borgo medievale..mi feci un giro per i vari viicoli e vicoletti...ma non c'era nessuno per la strada anche perchè ormai erano le 22,allora decido di entrare in un ristorante dei consoli(anche albergo)bellissimo con stanze del trecento e tanta gente ai tavoli...siccome la sala era zeppa la cameriera mi dice che c'è posto alla sala superiore dove cenano i clienti dell'albergo..almeno così mi sembra di aver capito....comunque salgo alla sala superiore e mi accomodo vicino al tavolo di una coppia con lei bella mora molto carina giovane lui piu' grande sicuramente robusto capelli bianchi ma simpatico e gioviale...lei si chiamava mena lui giulio trentatreenne lei 53 lui....incominciammo a parlare del piu' e del meno...dopo un po' loro avevano finito di cenare ma mi riferirono che mi avrebbero aspettato per andare a farci una passeggiata a piedi insieme per...smaltire tutte le calorie....e cosi' facemmo...PER i vicoli di gubbio sarà il vino, sarà che iniziava a fare fresco,giulio incomincio' a parlare un po' di sesso...l'atmosfera si fece un po' piu'...intima..mi parlo' di una loro coppia amica che era stata in un prive' e che la cosa lo stuzzicava ma mena non ne voleva sapere...SEGUE-
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14 years ago
admin, 75
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Lo sperma party quanto è bello ingoiare sborra
Da quando avevo 13 anni mi trovavo occasionalmente con un paio di amici coetanei a casa mia o a casa loro per farci le seghe (come capita a tutti a quella età), la cosa si era portata avanti per alcuni anni sopratutto quando in me era nata la voglia di succhiargli i cazzi e loro molto tranquillamente si prestavano alla cosa. A 16 anni durante l'estate i miei erano andati un paio di settimane a trovare i parenti a Roma , in quei giorni i miei amici Marco e Paolo erano sempre a casa mia. Mentre guardavamo un film porno dove una ragazza ingoiava lo sperma di 5 uomini loro mi chiesero se anche io fossi disposto a fare una cosa simile, gli dissi che non l'avevo mai fato , la cosa non mi eccitava molto, cosi proposi che avrei provato ma facendo un passo alla volta. Andai in cucina e presi uno Yogurt dal frigo lo aprii e mi misi in ginocchio davanti a loro, cominciai a spompinare Paolo mentre Marco si segava, quando vidi che Paolo stava per venire presi il vasetto di yogurt e lo feci venire inzuppando tutto il cazzo dentro allo Yogurt, lo tiro fuori e assaggiai il suo cazzo allo yogurt....mmmmm, subito dopo tocco a Marco, lo feci venire sopra il vasetto senza inzuppare il cazzo, presi un cucchiaino e iniziai a mangiarmi quello yogurt al limone misto allo sperma, non trovai tanta differenza nel gusto ma la cosa eccitava loro e pure me. Nei giorni seguenti provammo la stessa cosa sugli spaghetti , poi sui merendini e su tanti altri alimenti, finchè venne il giorno di provare quel caldo nettare direttamente dalla fonte, ricordo quella di Marco era dolce mentre Paolo aveva uno sperma tendente all'acido , ma la cosa mi eccito da matti, era calda densa e la sentivo colare per la gola. Cercammo altri video del genere, avevamo visto una che ingoiava non so da quanti cazzi (saranno stati anche 60) , vedevo gli sguardi di Marco e Paolo eccitati al pensiero di poter fare una cosa simile, lo ero pure io. Li presi di sprovvista e gli dissi che volevo provare la stessa cosa perche mi eccitava da matti. Cosi ogni uno di noi fece un annuncio in internet, come luogo avevamo optato per la spiaggia della nostra citta durante una serata estiva. Dopo una settimana avevamo trovato 30 persone , piu ovviamente i miei amici. avevamo stabilito il giorno, luogo e ora La mattina del giorno stesso nel quale si sarebbe svolto lo spermaparty io e i miei amici andiamo in spiaggia a prendere il sole, parlando del piu e del meno e di quello che si sarebbe svolto durante la serata. Si avvicina un vucumprà per venderci i soliti braccialetti, gli diciamo di no ma insiste nel voler venderci qualcosa, parliamo del piu e del meno, gli chiediamo da dove veniva, era senegalese. A Marco improvvisamente gli viene un idea e ci fa l'occhiolino , gli dice da quanto non scopasse, lui dice da un anno, poi Paolo gli chiede se il detto che i neri lo hanno di notevoli dimensioni sia vero, lui ci dice che non tutti lo hanno grande ma che lui comunque lo ha enorme, ci mettiamo u po tutti a ridere, scherziamo, in battuta io gli dico dai fammelo vedere, per nostro sommo sbigottimento vediamo che lui non batte ciglio e si prepara nel farci vedere la mazza che si ritrova in mezzo alle gambe. Vediamo che sposta la merce e la mette di lato in modo che nessuno possa vedere, siamo tutti attorno, lui era in ginocchio, si sbottona i pantaloni di jeans e notiamo subito che non porta le mutande mostrandoci subito questa nerchia enorme la quale era pure in riposo, sempre scherzando gli dissi se potevo toccare quel cazzo, lui annui e disse che se siamo froci potevamo aiutarlo nella sua lunga astinenza, lo presi in mano ma non riuscivo a chiuderla da quanto grosso fosse, nel frattempo Marco gli disse cosa avrei fatto in serata e se voleva poteva partecipare.Era la prima volta che prendevo in mano un cazzo cosi grande, ma non duro molto, ci sentimmo osservati e lui chiuse subito i pantaloni. Continuammo a parlare della porcata che organizzavamo in serata e ci disse che sarebbe stato felice di partecipare. Accordammo l'ora e prima che se ne andasse disse che avrebbe portato pure 3 suoi amici connazionali. Quando se ne ando ci guardammo un po attorno e cosi ci accorgemmo di un uomo sulla sessantina (forse poco meno) che ci guardava, era da solo sdraiato a un paio di metri da noi, era molto magro alto e senza pelo, dopo un po si avvicino aveva un costumino rosso piu grande della sua taglia (forse il costume era della taglia minima ma lui era molto magro) e tendeva a stare basso tanto che era possibile notare mezzo culo e le palle. Quando fu li da noi ci chiese di accendergli una sigaretta, aveva visto e probabilmente ascoltato la conversazione con il nero. Paolo gli passo l'accendino, il vecchio si sedette vicino a me e mi disse su un orecchio :" Sei tu la troia?" io gli chiesi cosa volesse dire , al che lui mise le mani dentro i boxer di Paolo e dentro ai mii e ci disse che aveva sentito tutto anche se non aveva capito nei dettagli, nel frattempo la sua mano mi accarezzava il cazzo ed io ero eccitato. Marco confesso pure a lui la porcata che avevamo organizzato, il vecchio era un porco e voleva partecipare pure lui, desiderava tanto succhiare cazzi ma gli dissi che nonostante mi faceva piacere desideravo essere io il bevitore di cosi tanta sborra, senza problemi accetto e si rese disponibile a riempirmi la bocca pure lui. Finita la giornata in spiaggia tornammo a casa, mi preparai psicologicamente, avrei avuto di fronte ben 37 cazzi se nessuno tirava pacco. Beh andai in spiaggia la sera nel posto pattuito con un po di ritardo e sorpresa c'erano ben 42 persone (compresi i miei amici), la voce si era probabilmente sparsa in spiaggia (qualcuno avra sentito,mi sono detto). Notai subito che il vecchio aveva cominciato a succhiare i miei amici , chiesi subito se erano venuti e loro mi dissero non ancora.Mi diressi verso il gruppo di 4 senegalesi e li portai vicino al vecchio, mi spogliai completamente, cosi fecero tutti i presenti, cominciai a spompinare il vucumpra senegalese incontrato nel pomeriggio . Nel frattempo si formarono 4 file davanti a me e il vecchio ,ad un certo punto il vucumpra mi prese la testa e cerco di spingere tutto il cazzo in bocca, voleva fottermi l gola il nero, ma non ce la facevo, era troppo enorme , tossivo e sbavavo senza riuscire a prendere tutta quella nerchia in gola, un invitato si accorse della cosa e prese un lettino poco piu in là, mi sdraiai con la testa fuori dal lettino a pancia in su , solo cosi riuscii a fatica a prendere quel cazzo enorme tutto in gola , lui continuava a fottermi la gola, stavo soffocando, la bocca era spalancata e non riuscivo a muovere la lingua, lo sentivo tutto in gola, mi venivano i coniati di vomito ma riuscivo in malo modo a trattenermi..... ad un certo punto lo sentii tremare, stava venendo, bene mi dissi , aspettai a bocca aperta, non avrei mai pensato che riuscisse da solo a riempirmi la bocca, non contai gli schizzi ma so solo che per 20 secondi non si fermava mai di venire, sborrava in continuazione, getti molto forti di calda sborra densa, ingoiai lentamente per assaporarne ben il gusto, era dolce la sentivo colare lentamente per l'esofago fino allo stomaco. Mentre il vecchio spompinava i miei amici li sentii gridare in coro : " sto venendoooo". A quel punto allontanai il vecchio il quale continuo a spompinare un altro degli ospiti e mi misi in mezzo tra i miei amici, vennero insieme sulla mia bocca, non era ancora piena , dopo pochi attimi qualcun'altro comincio a venirmi in bocca, ne contai altri 3 dopo i miei amici, mi sentivo la bocca piena, cominciai cosi a ingoiare un po alla volta. Mmmmmmmmmm ero eccitatissimo , continuai con il succhiare cazzi e ingoiare, neppure un goccia sul viso,sembravo una pompa umana, finche ingoiavo notai che uno degli ospiti prese da uno zaino un paio di bicchieri e li fece girare, capii subito le intenzioni. Quelli che erano gia venuti sulla mia bocca cominciarono a segarsi e a venire dentro i bicchieri per l'ennesima volta. Ricordo che non avevo ancora finito di succhiare e ingoiare la sborra da tutti che mi sentivo pieno ma la voglia era tanta, ogni tanto ruttavo ero proprio pieno di sborra sullo stomaco. Il tutto duro circa un ora, mi sentivo esausto, mi presi 5 minuti per fare la pipi. Tornai in me e vidi che c'era un bicchiere pieno di sborra e l'altro bicchiere era fino a metà....li presi e feci due rapidi sorsi....mmmmmmm .... il mio unico e grande sperma part si era concluso....se ne andarono tutti..rimasi li con un po di dolore intestinale ma che riuscivo a sopportare bene ..ero realmente soddisfatto della cosa.
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14 years ago
porcellinoHAvoglia,
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Sarah a testa in giù
sarah a testa in giù; con il volto coperto da un foulard di seta, se ne stava sdraiata, a testa in giù. era il suo modo di vedere il mondo, ogni cosa sembrava diversa, i colori avevano altre sfumature, i pensieri sembravano reali, e reale era la seta sul suo viso, amava passarsi quel fazzoletto su tutto il corpo. la sua consistenza, così impalpabile era come una piuma. lei immaginava che a sfiorarle il corpo, fosse in realtà il tocco di una mano.
la sua poltrona stava davanti alla sua finestra sarah amava guardare fuori. vedeva un sacco di cose guardava il cielo, tutti i suoi colori, e sognava. si perdeva nei suoi pensieri, viveva in loro.
al crepuscolo, amava quell'ora, quando il suo essere si trasformava da anima semplice ad essere sensuale, chiudeva gli occhi, in modo che la sua anima vivesse per lei. ogni volta un pensiero diverso, una storia diversa da vivere, che nessuno le avrebbe mai portato via.
era difficile avere una doppia vita, donna di classe ed impeccabile di giorno, donna passionale e libertina di sera, quale trasformazione si insinuava nella sua mente, quella sera sarebbe stata, una dama.
una dama moderna, che ama farsi guardare.
il suo atteggiamento verso gli uomini era una continua sfida, li sfidava con gli occhi, con i gesti, con le parole. il suo modo sensuale di essere donna, riusciva ad amaliare anche i più duri, sarah non temeva i loro sguardi, non si sentiva in imbarazzo quando la guardavano con malizia, quando le bocche si schiudevano e lei avvertiva il suono della saliva che scendeva nella gola, lo sapeva cosa volevano. il suo corpo così sinuoso, elegante e sexi, mai volgare, faceva voltare tutti, il suo passaggio era motivo di silenzi, di frasi interrotte, di sospiri. il suo profumo era caldo, sapeva di donna!
e sarah adorava essere guardata. immaginava i pensieri, entrava nei locali dove poteva trovare sguardi maschili, mischiava il suo profumo all'odore di maschio, era così eccitante lasciarli con la voglia di toccarla, e lei era li a portata di mano.
quella sera si era seduta al bancone del bar. "...qualcosa di forte" aveva chiesto.
le gambe accavallate, la camicetta sbottonata per immaginare. le unghie laccate, la bocca lucida. i suoi occhi erano verdi, ma poche persone riuscivano veramente a vederli, lei non aveva una cosa bella, lei era bella. il suo essere era un alone chiaro, attirava tutto a se.
un uomo si era seduto accanto a lei. non parlava. la desiderava!
sarah sentiva la sua presenza,il suo odore. avvertiva la forza fisica che quell'essere emanava, sfiorò le sue dita mani curate. sarah non riusciva a volere un uomo qualsiasi. c'erano delle cose a cui non avrebbe mai potuto rinunciare, e la prima erano le mani curate. non avrebbe mai permesso di toccare il suo corpo, se non a delle mani curate.
stava fumando, sentiva la sigaretta bruciare sfrigolando e la gola che espirava fuori il fumo. era un bel sentire.
aspirava senza rumore, ingoiava il fumo e poi lo faceva uscire in silenzio. non si era buttato su di lei com'era abituata, stava in silenzio e la guardava. lo sentiva, sentiva il suo essere la sua forza la sua virilità, la sua pelle odorava di tabacco e mschio i suoi vestiti erano freschi, riusciva a sentire odore di sapone.
"vieni..." disse sarah.
quella sera faceva caldo, la finestra era aperta e sarah stava sdraiata sulla sua poltrona, si era spogliata, indossava solo la sua vestaglia di seta, le sue gambe scoperte, era un bel vedere per chi lo poteva fare, sentiva le mani accarezzare la sua pelle, erano dita gentili, partivano dai suoi piedi e scivolavano lungo tutto il suo corpo. la vestaglia si apriva ai lati, ma a nessuno interessava, il suo corpo ne traeva piacere, quel tocco gentile, le faceva provare sensazioni splendide, voleva essere guardata mentre il suo corpo provava piacere.
ogni sera mani diverse, volti diversi, uomini diversi. sarah chiedeva loro di amarla, di farla sentire donna, di non parlare ma voleva la loro presenza. amava farsi toccare, voleva essere posseduta dai loro corpi, essere presa con fermezza e poi scivolare via e provare piacere da sola, mentre loro guardavano e desideravano.
era un modo strano di fare l'amore, ma nessuno si era mai permesso di contraddirla. il piacere di sarah, diventava il loro, potevano toccarla, baciarla, succhiarla, entrare dentro di lei, ma nessuno poteva averla veramente. lui si stava spingendo oltre, la sua bocca era incollata alla sua schiena, in un lungo bacio, la sua lingua percorreva la sua spina dorsale, dalla nuca ai glutei, si fermava , e poi ricominciava, la sua lingua si faceva sempre più audace, non toccava mai gli stessi punti, cercava ogni piccolo punto facesse inarcare la schiena di sarah.
sarah voleva quell'uomo che continuava a leccarla, ed ogni tanto la mordeva, piccoli morsi per farle capire quello che provava. aveva preso un cuscino e l'aveva infilato sotto il bacino di sarah, e quale visione i suoi occhi potevano avere, il suo compito era provocare il piacere, era quello che voleva sarah!
aveva cambiato posizione, si era seduto ai suoi piedi ed ora, erano le sue mani a scivolare, aveva preso dell'olio, olio profumato, sapeva di lei. le sue mani scivolavano, le gambe lunghe, le natiche, la schiena e poi tornavano indietro lungo la colonna, si fermavano alla curva perfetta del suo sedere e passavano all'interno, quasi a violare il suo corpo...dolcemente.. senza fretta, solo a stimolare il piacere. sarah sospirava, e lui si sentiva in dovere di continuare, aveva allargato leggermente le sue gambe, o forse era stata lei a farlo.
voleva possedere il suo corpo, quel corpo desideroso di provare piacere di essere preso, aveva avvicinato il suo viso, al suo sesso, riusciva a sentire l'essenza del suo piacere, sentiva la sua femminilità, l'aveva toccata con la lingua, aveva sentito i suoi muscoli tendersi ed era entrato dentro di lei, era meraviglioso sentire il suo sapore, vedeva la sua schiena arcuarsi per permettergli di entrare di più, quale piacere, quale sensazione poteva fermare quel momento. aveva bisogno di entrare dentro di lei, di possederla di godere del suo corpo.
sarah era pronta, ad ospitarlo, ad accoglierlo, a farlo godere, voleva sentire tutta la sua eccitazione, voleva sentire il suo essere che si liberava dentro di lei, spingeva, sempre più a fondo con la lingua, sembrava volesse arrivare alla sua anima, dentro, sempre più veloce, con quelle dita che le stringevano i fianchi.
sarah gli aveva chiesto: ”dimmi come vuoi godere...qual è la tua fantasia?”. le sue mani l'avevano stretta, la sua bocca incollata alla sua pelle. ”voglio farti godere dietro.. voglio farti sentire un po’ troia!" l'aveva sollevata di peso e si era si è inginocchiato dietro a lei. forse, per qualche attimo la sua richiesta le era sembrata troppo laida, ma il desiderio, la voglia di sentirlo godere del mio corpo era più forte. le stringeva le natiche, la leccava , lei lo sentiva da tutte le parti, era completamente sotto il suo controllo. sentiva la sua eccitazione crescere, le sue mani che entravano dentro di lei da tutte le parti, davanti , dietro, le faceva male, ma le piaceva, e lui nel suo sentirsi animale, riusciva ad essere dolce, a non farle sentire qualcosa di diverso dall’essere una donna. le sue dita lunghe, ecco perché fin dall’inizio l'avevano attratta una, due, scivolavano dentro di lei nella parte più stretta. quella inviolata finora e stava crescendo la sua voglia di essere posseduta. ”Quando ti senti pronta, dimmelo tu...” sentiva i sensi annebbiati, sentiva il cuore che batteva velocemente, e aveva ripreso a toccarsi mentre sentiva le sua dita, la sua bocca, la sua lingua, e poi la rischiesta ”ora, sbattimi ora”. lo sentiva appoggiarsi e spingere, i suoi muscoli si erano contratti, a proteggere una parte del proprio corpo mai concessa a nessuno; spingeva piano e poi, in un istante l’aveva sentito entrare. aveva sentito le proprie gambe cedere dal dolore, mille luci dentro la testa, un dolore che si diffondeva in tutto il corpo. e le sue braccia che la reggevano, non riusciva a capire, pensava di svenire da un momento all’altro, e poi sentiva lui che si muoveva ”non avere paura...sono io, ti sto possedendo, sto prendendo tutto il tuo essere, voglio godere con te, lasciati andare, lascia uscire tutto il piacere che hai...mmm...sei donna, la mia troia”.
lui si muoveva sempre più veloce e sentiva i suoi fianchi sbattergli addosso ”toccati, continua a toccarti...” era diventato tutto frenetico, si sentiva sudare, sentiva le sue mani stringerle i fianchi, aumentare il ritmo, e non provava più dolore, solo piacere.
non ricordava in quale preciso momento, in quale istante il loro piacere si era fuso in uno solo, il loro movimento era diventato unico, lo sentiva gemere, stava godendo dentro di lei, con lei.
un’onda infinita propagata da un punto preciso e arrivata in ogni singolo angolo del suo essere...liquido, caldo, umorale, burroso.
poi le posizioni cambiarono e mentre quell'uomo riprendeva fiato, sarah si mise a testa in giù, un fazzoletto di seta in una mano e con l'altra si accarezzava, nessuno poteva sapere meglio di lei come darle piacere. sarah si toccava, si bagnava le dita mentre si toccava, entrava dentro se stessa non paga e poi ritornava a toccarsi, l'uomo la guardava ed era quasi paralizzato nell'osservare quei movimenti, sarah si stava procurando piacere da sola, ed era ogni volta più intenso, si stimolava, in un punto preciso, spingeva il bacino verso l'alto e metteva le dita dentro, l'uomo si era avvicinato, ma non osava interrompere quel rituale così intenso, avvicinò la sua bocca a quella di lei, e iniziò a baciarla.
la sua lingua affondava nella sua gola, quasi a soffocare i gemiti di piacere, mentre sarah si masturbava; lo faceva da sola e l'uomo continuava a baciarla a bere la sua saliva, a succhiare quelle labbra che lo facevano impazzire, sentiva il suo orgasmo orgasmo arrivarle dalla testa,attraversare i suoi fianchi, ed esplodere tra le sue gambe. improvviso, violento. fino a lasciarla senza fiato, sarah godeva di se stessa, delle sue fantasie, dei suoi mille uomini e delle sue mille storie, sarah amava essere guardata e desiderata, ma nessuno aveva mai potuto possederla prima. sarah si metteva sulla sua poltrona, a testa in giù, e guardava i colori del cielo, sentiva i profumi, desiderava gli uomini. immaginava i loro volti ed i loro corpi, sarah viveva tutte le sue fantasie come fossero reali, forse lo erano.
...sarah rimaneva a testa in giù mentre colava seme davanti sulla pancia verso il petto da dietro a scendere sulla schiena...pronta ad immaginare un'altra avventura.
g*
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14 years ago
admin, 75
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L\'avvocatessa
Era un sereno tardo pomeriggio di un venerdi novembre del 2009, il cielo era sgombro da nubi e il clima era autunnale, Edo era intento a degustare un caffè dall'aroma molto amaro, così come di suo gradimento, seduto al tavolino dell'american bar posto sul marciapiede di corso Garibaldi. Il passeggio era andante e misto, nell'attesa che qualcuno potesse attirare l'attenzione. Dalla sua parte sinistra una giovane donna passeggiava con passo spedito nella sua direzione, indossava un cappottino bianco, moderno e nuovissimo, un berrettino di lana dello stesso colore indossato più per tendenza che per necessità e dei collant poco velati neri metà coperti dagli stivaloni di color nero lucido con tacchi di 8cm. Lo sguardo era diritto e fiero aggrazziato da due grandi occhioni scuri che filavano sulla strada evitando sguardi indiscreti e poco graditi. All'altezza del fianco sinistro di Edo, accompagnata da una piacevole scia di un costoso profumo francese, istintivamente lui pronuncia parole chiare e decise a provocare imbarazzo "chissà cosa nascondi sotto quel delizioso cappottino", per un momento gli sguardi dei due si incrociano fissandosi intensamente, cercando di scoprire attraverso l'intensità degli occhi la profondità del carattere e dell'anima. "un semplice vestitino,risponde lei, e cosa nascondi invece lei sotto quell'aria da duro? La controdomanda aveva più il carattere della sfida più che della curiosità e la prontezza della risposta lasciava intendere una certa abitudine a ricevere avance da strada tant'è che la posizione del corpo era pronto a riprendere il passo spedito che aveva appena interrotto. "Mi chiamo Edo e mi chiedevo che sarei davvero onorato se lei fosse così disponibile da accompagnarmi nella degustazione del caffè." "Gentilissimo ma ho un pò di fretta devo correre nel mio studio" "la corsa verso il dovere nasconde spesso la repressione del proprio piacere!" Questa frase detta con molta fermezza lascia incerta la signorina che dimostra di nascondere stupendamente i suoi veri anni. Il viso ovale, liscio senza alcun trucco, le ciglia sottili delineano i contorni perfetti del naso e degli occhi che così come due olive greche sono incorniciate da sopracciglie lunghissime. Forse quell'uomo di mezza età dall'aria un pò strafottente ma dall'istinto da vero felino aveva visto giusto e da quando il suo ex come un fulmine a ciel sereno aveva scelto di maritarsi con quella puttana della sua migliore amica non aveva condiviso nessun attimo di distrazione con alcun'uomo ma che anzi il genere maschile aveva suscitato in lei un certo fastidio, ma, quell'Edo aveva qualcosa di irritante e di altrettanto attraente. "Bhe forse ha ragione ogni tanto il dovere può attendere, mi voglio giusto fidare perchè mi è sembrata una persona galante" soffermandosi accanto la sedia pronta per essere tirata indietro e pronta per farla accomodare con un movimento aggraziato. "Sono l'avvocato .......Cinzia e come le dicevo poch'anzi ho poco tempo per un caso penale che mi affligge e che devo studiare al più presto." Si intuiva un certo pentimento nella scelta di lei e Edo con molta serenità cercava di distrarla citando il vecchio Dannunzio e le sue maschere oltre che darle tutta l'importanza che il contesto lo imponeva confidandole di svolgere un ruolo sociale più umile del suo e soprattutto molto meno responsabile ma che gli dava il tempo per godere giorno per giorno ciò che la vita gli poneva all'attenzione perchè quindi non poter donare il proprio cuore per una sera? Cinzia pur apprezzando la compagnia di Edo mostrava una certa insofferenza, confidando che la sua vita è stata sempre improntata sulla razionalità e rettitudine non concedendosi nulla che potesse scalfire il proprio prestigio o il proprio nome a livello personale e professionale. Così fù costretta ad invitare Edo a proseguire l'interessante incontro presso il suo studio. L'ufficio era ubicato presso un palazzo d'epoca della Brindisi centro a non poca distanza da dove i due hanno fatto la loro conoscenza, era un bivani molto accogliente con le pareti fresche e lucide di colore rosa antico ben arredate con mobilio moderno color acero illuminato sapientemente con faretti soffusi. All'ingresso prendeva posto un armadio ad anta scorrevole che poteva accogliere i soprabiti dei clienti oltre che al suo bellissimo cappottino. Accanto la scrivania prendevano posto due accoglienti divani in pelle di colore nero antracite e il mobile bar ben interposto tra due scaffali in legno pieni di libi di testo di giurisprudenza. All'interno alcune bottiglie di crema di wisky e di limone oltre che di un pungente amaro che subito lei tenne a precisare che era riservato solo alle persone poco desiderate. Cinzia si accomodò con il proprio vestitino nero che mettevano in evidenza le sue curve e proponendo in evidenza un bel decoltè 4^misura. La conversazione tra i due prosegue su binari molto più confidenziali, raccontandosi un pò delle loro esperienze di vita, imparando ad apprezzarsi e aprirsi in un linguaggio sempre più aperto e disinibito. Lei ormai repressa da troppo tempo trascorso lontano da un'uomo lasciò addolcirsi dagli sguardi sempre più intensi di Edo proponendosi in accosciate sempre più invoglianti. Edo si propose di sedersi accanto a Cinzia sulla spalliera del suo divano ricevendo la pronta accoglienza di un abbraccio. La veduta dall'alto di quel decoltè e le aperture di gambe sempre più insistenti di lei lasciarono reagire Edo in un ingrossamento della propio pacco che non lasciò assolutamente indifferente Cinzia che prontamente mise le mani a tastare la durezza e la consistenza del membro. Si lasciarono andare in un bacio lussurioso e le due lingue si incontrarono in una danza del reciproco contatto, assaporandosi le labbra l'uno stretto all'altra, Edo scivolo con la lingua prima sul collo di lei e successivamente scendendo sempre più slinguando i seni e soffermandosi a degustare i capezzoli turgidi. Cinzia si sdraiò su di un fianco pronta ad accogliere il pene di Edo nella propria bocca e porgendo le proprie intimità a proseguire nell'introspezione della lingua vellutata di Edo. I due erano sudati e ansimanti pronti a ricevere nuovi e meravigliosi contatti delle mani e delle lingue, baciandosi vogliosamente i rispettivi sessi e dileguandosi in atti orali di eccelsa fattura erotica. Lei in un fiume in piena scoppiava dalla voglia di ricevere dentro Edo che gli propose di alzarsi e di girarsi in posizione supina appoggiandosi con le mani e con la parte superiore del corpo sulla spalliera del divano e lasciandosi penetrare in vagina dalla parte posteriore, i suoi colpi erano cadenzati e decisi e con grande esperienza Edo si accompagnava con l'aiuto delle dita sfregando il clitoride di Cinzia alternandosi ai colpi del suo cazzo. Non ci volle molto tempo che i due partner sentirono l'esigenza di lasciarsi andare in un ampleso così ben voluto e quasi liberatorio dopo il breve e intensissimo approccio amoroso. Cinzia alzo il capo e giro le palpebre all'indietro lasciando andare un grido soffocato, Edo invece cercò di reprimere senza successo la voce del proprio godimento uscendo e eiaculando sul ventre di una lei ormai soddisfatta. Gli amanti si lasciarono andare infine in un caloroso abbraccio e in un silenzio che lasciava intendere il dilemma tra la fine dell'inizio di una bella amicizia o l'inizio della fine di un incontro di quella sera.
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edobrindisi,
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Il regalo di mia moglie terza parte
10/11/2009
Terza parte del racconto di fantasia
Vedo una stanza con delle piccole finestrelle e al centro dei grandi materassi vicini dove potrebbero starci molte persone,è vuota e quindi apro la porta e spingo con dolcezza mia moglie invitandola ad entrare.In pochi secondi le sfilo la camicetta e inizio a massaggiarle il seno,poi la bacio con passione mentre le faccio scendere la gonna e visto che non indossava intimo rimane solo con autoreggenti e tacchi.La faccio mettere in ginocchio e dopo aver velocemente estratto il cazzo glielo infilo in bocca.Comincia a succhiarlo con una passione mai vista,è davvero molto eccitata.Noto che già tre o quattro uomini stanno guardando dalle finestrelle lo spettacolo che stavamo offrendo.La faccio distendere sulla schiena e comincio a leccarle la figa con trasporto.Tiene gli occhi chiusi mordendosi le labbra dal piacere.Noto che due uomini,molto silenziosamente e cercando di non disturbare,sono entrati e si sono messi un paio di metri dietro a lei per non spaventarla,hanno aperto la patta ed hanno estratto i cazzi cominciando a masturbarsi lentamente guardandoci.Infilai il cazzo nella figa di mia moglie iniziando a scoparla lentamente.La visione dei due spettatori che si masturbavano eccitava anche me,anche perché quello più giovane(35 anni circa)aveva un bel cazzo tozzo di almeno venti centimetri e l’altro(sui 55 anni) aveva un vero e proprio mostro:almeno 25 centimetri ma soprattutto largo quasi come una lattina di cocacola.Mentre scopavo mia moglie che mugolava dal piacere.”Allora,ti piace ancora il mio cazzo o quello che ti sei infilata prima ti riempiva meglio?”Mi piace sempre il tuo cazzo amore,però è vero,quello di prima era un po’ più grosso”.”Troia,allora ti piace il cazzo e più è grosso meglio è.Dillo che è così”.”Siiii,sono la tua troia e mi piacciono i grossi cazzi”.”Lo vorresti adesso un bel cazzone enorme prima in bocca e poi nella figa.Dimmelo!””Siii,magari,lo leccherei per bene e poi mi farei scopare”.Feci cenno al signore superdotato di avvicinarsi silenziosamente e appoggiarle il cazzo sulle labbra.Notai nel suo viso un’espressione di stupore ma non aprì gli occhi,in compenso tirò fuori la lingua cominciando a dare qualche colpetto per assaggiare la novità,poi comincio a farla scorrere avanti e indietro.A quel punto,il fortunato possessore di quel meraviglioso arnese,puntò la cappella per forzare l’ingresso nella sua bocca che sembrava non potesse accogliere un cazzo di quelle assurde dimensioni e lei spalancò allibita gli occhi scoprendo di avere all’ingresso della sua bocca un cazzo enorme,di quelli che solo il pensiero di accoglierlo in qualsiasi parte del corpo ti provoca un po’ di apprensione.Allunga subito la mano per saggiare le dimensioni e stupendomi gli sputa sopra, s’infila a fatica la cappella in bocca e comincia a segarlo con la mano e mi rendo conto che anche se le usasse tutte e due ne rimarrebbe scoperta ancora una bella porzione.E’ eccitatissima e quindi faccio segno anche al ragazzo di approfittare della sua bocca.Quando sente anche la punta dell’altro cazzo sulla guancia non sembra più molto stupita e continuando a segare il “mostro” si infila in bocca immediatamente anche l’altro bel cazzone comunque notevolmente più grosso del mio ed inizia un bel pompino alternando gli ospiti all’interno delle sue labbra.Faccio segno al più anziano di lasciarmi il posto e di scendere a leccarle la figa,cosa di cui ne è ben felice,ma ora voglio vederla impalata da quel mostro: dico all’uomo di alzarsi e venirmi vicino,prendo un preservativo di quelli in dotazione alla stanza e glielo infilo personalmente essendo curioso di toccare una bestia simile.Lui sorride,segno che gli fa piacere il mio tocco e soprattutto la mia autorizzazione a scoparsi mia moglie.Si posiziona tra le sue gambe e sono io a prenderglielo in mano e puntarlo sull’imboccatura della figa di mia moglie,lui spinge piano per far passare la punta e vedo l’espressione di mia moglie,che non smette comunque di imboccarsi con il mio e l’altro cazzo del giovane,impaurita ma allo stesso tempo estasiata.Ogni centimetro che avanza dentro di lei denota chiaramente il piacere che sta provando e non dimenticherò mai la sua espressione quando le palle dell’uomo hanno toccato le sue labbra,L’AVEVA TUTTO DENTRO.Lei impazziva di piacere ma io non meno di lei guardandola in questa situazione.L’uomo cominciò una possente scopata facendola urlare dal godimento nonostante continuasse ad avere la bocca piena dei nostri cazzi.Ad un certo punto l’uomo la fa girare di peso impalandola a fondo sopra di lui,io lascio che lei continui il pompino all’altro ospite e vado a leccarle il buchetto posteriore a pochi centimetri dal super cazzo che la sta scopando.Vedo la sua figa dilatata al massimo e mentre le passo la lingua sul culetto non disdegno di scendere fino alla figa,prima distrattamente e poi volutamente,leccando non solo le labbra dilatate dall’enorme pistone ma anche i suoi succhi appoggiando la lingua sul cazzo che entra ed esce lucidissimo da quella che sembra essere diventata una caverna.Forse vorrei sfilarlo da lì ed assaggiare io stesso il sapore di quel meraviglioso cazzo.Chissà,forse sarà un’esperienza che potrò fare in seguito con mia moglie,ma in questo momento mi interessa solo lei e voglio vederla godere come mai in vita sua.Ora mi punto dietro di lei e non senza difficoltà riesco infine ad entrare nel buchetto.Lei sembra impazzita,gode ormai senza ritegno piena dei nostri due cazzi e continua a sbocchinare con voluttà il cazzone del ragazzo.Dopo aver aperto un po’ la strada cominciamo ad alternarci io ed il ragazzo fra il culo e la bocca e non potendo ogni volta rimettere un
preservativo,lascio che la inculi senza facendole sentire bene la forma del suo cazzo.Nella mia testa sta balenando un’idea e dopo aver riempito a mia moglie il culo di sborra,invito anche il ragazzo a fare altrettanto.Il suo culo è bello largo e si vede lo sperma che le cola,la prendiamo di peso sfilandola dal cazzone che la stava ancora scopando e tenendola sempre in quella posizione le punto con le mani il “mostro” sul buchetto abbassandola fino a far entrare un pezzo di cappella.”Siete pazzi,fermatevi,mi spaccherebbe in due.”Incuranti delle proteste cominciamo ad abbassarla e complici le nostre inculate di prima e la nostra sborra lubrificante a sorpresa il cazzone entra molto più facilmente di quello che si sarebbe pensato.Sicuramente il dolore è notevole,ma dopo una sosta, non priva di smorfie di dolore a circa metà percorso,è mia moglie stessa che comincia a calarsi lentamente centimetro dopo centimetro fino ad appoggiarsi col culo sulla palle dell’uomo.Altra smorfia di dolore e con la mano appoggiata sul petto dell’uomo gli fa cenno di non muoversi.Sta facendo abituare il culo a quell’enorme presenza,poi comincia lentamente a muoversi imponendo lei i movimenti che diventano via via sempre più veloci e coinvolgenti fino a spingere all’indietro con forza per sentirsi sempre più piena.”Si dai impalami,fammi sentire fino in fondo il tuo meraviglioso cazzo,spingi!”Non la riconoscevo più,era travisata dal piacere e l’unica cosa che le importava in quel momento ere solo farsi riempire da quel cazzone.A sorpresa si sfilò di colpo e con la mano tolse velocemente il preservativo per poi riinfilarsi con un colpo solo fino in fondo.”Voglio sentirlo al naturale e voglio che mi riempi il culo di sborra”.A quelle parole le infilammo i nostri cazzi nuovamente duri in bocca menandoceli di gusto.La sentimmo urlare l’ennesimo orgasmo ed in quel mentre anche l’uomo fece un urlo liberatorio,scaricandole nel culo un’immensa quantità di sperma che sgorgava scivolando sull’asta dell’uomo.A quel punto anche noi scarichiamo tutto il nostro sperma sul suo viso,sulla lingua e direttamente in bocca per poi vederlo anche colare sul suo seno.Vedo che nonostante le sue ritrosie nel bere lo sperma ne ha invece ingoiato abbastanza, ma probabilmente in un momento così avrebbe accettato qualsiasi cosa.
Ci puliamo alla meglio con dei fazzolettini,ci rivestiamo facendo un cenno di saluto ai due i quali rispondono con un grazie ed allungandoci ambedue un foglietto con un nome ed un numero di cellulare: Antonio il super super dotato e Fabrizio il ragazzo.Usciamo velocemente dal locale,saliamo in macchina e restiamo in silenzio con un po’ di imbarazzo da ambo le parti.”Ti fa male?”.”Eh beh,direi.Sei contento adesso? Non ti da fastidio di avermi visto scopare con altri uomini?Non sei geloso?”. “Geloso si,fastidio no.E’ stata l’esperienza più bella della mia vita.Vederti spompinare e scopare altri uomini senza vergogna ne pudore e vederti godere in quella maniera è stata la cosa più eccitante che abbia mai provato,soprattutto quando sei riuscita a prendere completamente quel mostro nel tuo buchetto”. “Si si,buchetto una volta ormai,non ti dico come me lo sento in questo momento”. “ “Però mi sembra che tutto ciò non ti sia dispiaciuto, no?”. “Ah ah ah,spiritoso..”. “Spero che d’ora in poi ogni tanto si possa riprovare qualche esperienza simile,magari chiedendomi tu di realizzare qualche tuo desiderio che ti piacerebbe realizzare.” “Ma davvero saresti disposto a farmi ancora scopare da altri uomini?” “Sarei disposto a farti fare qualsiasi cosa ti passa per la testa pur di vederti godere come stasera,eri uno spettacolo da immortalare,un piacere per gli occhi ,eri bellissima,SEI bellissima e ti amo più di prima.” “Beh,se davvero non ti dà fastidio allora credo che ti accontenterò ed avrei già un paio di ideuzze per la prossima volta”. “ Così ti voglio amore,sei fantastica…a proposito questi due bigliettini tienili tu e segnali su un’agendina nuova dedicata a questo,magari possono servire.” “Antonio qual è dei due?”
“Quello che ti ha allargato il culetto amore”. La vedo mettere una crocetta sul foglietto di Antonio.
“Cosa fai,dai i voti?”. “ Spiritoso,è per ricordarmi qual è dei due.Il cazzo di Fabrizio è un cosidetto “signor cazzo”,ma per quello di Antonio non ci sono parole e nei prossimi programmi credo che lo terrò in considerazione.Anzi amore,visto che dici che non ti dà fastidio,posso parlare liberamente?”.
“Certo.” “Mi fa male tutto,ma non vedo l’ora di farmi scopare ancora da lui e di sentirmi riempire ovunque dal suo cazzo.Scusa ma mi hai voluto tu così,sai quanto mi piace scopare con te,ma il cazzo di Antonio è una cosa che una volta provato non lo dimentichi più.”Tranquilla amore,tutto quello che vuoi.Se ti piace così tanto potrai scopare con lui quando vuoi,solo vorrei che lo facessi con me presente o se proprio non potrai aspettare, almeno avvisami e promettimi al mio arrivo di raccontarmi tutti i dettagli.” “Grazie amore,ti amo tanto e rispetterò i patti,ma sappi che almeno una volta alla settimana voglio essere scopata dal cazzo di Antonio”.
Ci baciamo teneramente e ci avviamo verso casa dove,nonostante i dolori,concludiamo il mio compleanno con un’altra scopata commentando la sua impresa di stasera.
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Il regalo di mia moglie seconda parte
05/11/2009
Seconda parte del racconto basato sulle fantasie che vorrei veder realizzate.
Arriva il giorno del mio compleanno e rientrando a casa nel tardo pomeriggio trovo sul tavolo un regalo per me:contiene un paio di calzoni nuovi.Vado in camera dove trovo mia moglie che si stava rilassando sul letto prima di prepararsi per andare a cena e le faccio notare che non è quello il regalo che desidero.”Smettila,comincia a provarli per vedere se ti vanno bene,che poi non è detto che non ci sia un altro regalo per te”.Comincio a credere che forse mi accontenterà.Mi preparo e l’aspetto in sala guardando la televisione,entra nella stanza con addosso già lo spolverino,quindi non posso vedere come si è vestita,anche se le calze nere e i decolletè a punta con il tacco altissimo mi confermano che si è vestita in maniera sexy come è solita fare per la cena del mio compleanno.
Il bambino l’abbiamo lasciato a dormire dai nonni e visto che in ogni caso poi farò sicuramente sesso almeno con lei,mi sono anche procurato del viagra per fare una scopata memorabile.
Ci avviamo alla volta di una città vicina dove ho prenotato in un ristorante noto per l’ottima cucina a base di pesce.Arriviamo al ristorante dove lasciamo i soprabiti al guardaroba e finalmente vedo la mise di mia moglie: tacchi e calze sicuramente autoreggenti già l’avevo constatato,una gonnellina nera a tubino sopra il ginocchio con uno spacco posteriore mediamente alto e camicetta bianca di raso aderente slacciata sapientemente fino a sotto la base del seno come se fosse una lunga scollatura di un vestito aderente ma,essendo una camicia,l’aderenza c’è solo stando perfettamente eretta altrimenti si intravede perfettamente il seno che per la gioia dei miei occhi e non solo miei,non è coperto da nessun reggiseno di pizzo nero come mi sarei aspettato che,per quanto sexy,non è mai come vedere delle belle tette naturali che ballano a seconda dei movimenti.A dire il vero me ne ero già accorto quando togliendo lo spolverino ho visto i capezzoli che premevano il tessuto liscio dell’aderente camicia.Cominciamo a mangiare ed innaffiamo la cena con dell’ottimo vino bianco che non faccio mai mancare nel suo bicchiere,ben sapendo che se esagera un po’ le procura un po’ di euforia,cosa che potrebbe aiutarmi nel mio piano.Le faccio i complimenti per come è sexy facendole notare che ogni volta che il cameriere viene al nostro tavolo non riesce a togliere gli occhi dalla sua scollatura dimostrando di gradire molto la visione del suo seno,lei sorride e visto che per la parte sopra ha seguito la mia richiesta le chiedo se anche sotto è nuda e ha quindi accettato di provare l’esperienza del priveè.”Mah,chi lo sa,può anche darsi” è la sua risposta.A questo punto faccio cadere deliberatamente il mio tovagliolo dalla parte opposta del tavolo per potermi abbassare bene e guardare fra le sue gambe,istantaneamente le spalanca completamente e vedo con gioia la sua fighetta senza veli ,completamente depilata(probabilmente l’ha fatto nel pomeriggio) e già lucida,segno che la situazione la eccita.Mi rialzo,sorrido e le do un dolce bacio sulle labbra.”L’hai guardata bene?”,”si,e mi sembra più bella del solito,tutta da mangiare”.Lei mi ricambia con un altro bacio.Finita la cena accompagnata dal tanto vino e liquorini vari,mia moglie mi sembra allegra e abbastanza disposta a divertirsi.Arriviamo al club e dopo aver parcheggiato entriamo e ci apprestiamo a fare la tessera,vedo mia moglie molto imbarazzata e impaziente di togliersi dall’ingresso.Finalmente entriamo e ci accomodiamo ad un tavolo abbastanza defilato in un angolo in penombra,ordiniamo qualcosa di alcolico alla cameriera vestita,o meglio come mi fa notare mia moglie,svestita in maniera molto sexy e cominciamo a guardarci intorno curiosi di vedere come sono gli altri clienti e come si comportano.E’ presto e non c’è ancora nessun spettacolo,meglio così,non vorrei che mia moglie si imbarazzasse subito e volesse andarsene.Ci sono svariati singoli che girano guardando interessati le poche coppie presenti, un paio delle quali stanno ballando al centro della pista e non possiamo non notare che le donne sono vestite non sexy,ma addirittura oscenamente,praticamente mezze nude.Deve essere comunque una buona serata,perché contrariamente a quello che ho sempre sentito su questi locali,vedo solo un paio di singoli di età piuttosto avanzata ed una coppia comunque di aspetto gradevole,gli altri sono tutte persone giovani,dai 30 ai 45 anni al massimo ed alcuni sembrano anche interessanti,sia uomini che donne.Sospetto però che nel locale ci sia anche altra gente nella zona stanze adibite per gli incontri.
Qualche singolo ci passa vicino squadrando mia moglie ed accennando un sorriso,ma lei nonostante il vino l’abbia resa un po’ più rilassata,si guarda bene dal contraccambiare perché capisce che certamente si avvicinerebbero per cercare di conoscerla e sicuramente chiederle se vuole fare sesso con loro.In questa maniera è impossibile fare passi avanti,aspetto il momento favorevole per convincerla ad andare a curiosare nella zona scambi.Dopo aver bevuto lei una caiphirinia ed io una coca e rum e dandomi l’impressione di essere un po’ alticcia,le faccio notare un tavolo a pochi metri da noi dove una coppia ha fatto sedere un singolo che la donna sta masturbando mentre il marito,dopo averle fatto risalire quasi completamente la gonna,introduce due dita a fondo nella figa della moglie.Mia moglie è un po’ stupita,ma forse per la complicità dell’alcool ingerito,guarda incuriosità quello che i tre stanno facendo,anche quando la donna si abbassa e comincia un famelico pompino al loro ospite.Bacio delicatamente sul collo mia moglie ed infilo una mano sotto la gonna trovando la sua figa completamente bagnata,le giro il viso ed inizio a baciarla con passione accorgendomi da come usa la lingua nella mia bocca che è molto eccitata,infatti quasi subito sento la sua mano sulla patta che è sul punto di scoppiare.”Ah però” è il suo commento.Le propongo di andare a curiosare nella zona divisa da una tenda e lei mi chiede cosa c’è dietro.”Probabilmente gente che sta facendo sesso”.”E allora cosa ci andiamo a fare?”.”A curiosare un po’,nessuno ti obbliga a fare niente se tu non lo vuoi”.”Va be’ “.Ci avviamo e stando dietro di lei entriamo nella tenda trovandoci in un corridoio piuttosto stretto e con luci molto soffuse,arriviamo davanti a una stanzetta vetrata con una lunga panca e una ragazza anche piuttosto carina che sta leccando quattro cazzi da dei buchi in una parete.”E quella?”.”Credo si chiami Glory Hole,ti siedi li e fai pompini a tutti quelli che dall’altra stanza infilano il cazzo in un buco.Vuoi provare?Invece che stare quì a guardarti potrei andare di là ed infilare anche il mio e quando pensi di averlo riconosciuto mi dai un morettino per farmi capire”.”Ma scusa,non ti darebbe fastidio che ip prenda in bocca il cazzo a 4 o 5 sconosciuti?” “Da matti,però mi eccita fuori misura e anche a te sembra che faccia un certo effetto(mi sposto alla sua destra e siccome le avevo già fatto risalire la gonna fino a lasciare quasi tutto il suo splendido culetto scoperto, dal davanti infilo la mano fra le sue cosce fino e trovo la figa fradicia”.Nel frattempo il corridoio si è affollato e altre persone,soprattutto singoli,si sono fermate vicino a noi a vedere lo spettacolo dei pompini.”Qualcuno mi sta toccando il culo”,mi bisbiglia all’orecchio.”Ma si,per qualche palpatina,lascialo fare”.”Veramente in questo momento mi sta toccando la patatina,anzi ci sta proprio infilando le dita…mm”.”Be,mi sembra che non ti dispiaccia del tutto”.”AMORE,mi sta strofinando il coso sul sedere!”.”Decidi tu dove farlo arrivare,il sedere è tuo”.”Me lo ha messo tra le cosce e me lo sta strofinando sulle labbra della patata”.Ad un certo punto vedo che mia moglie mette la mano davanti piegandosi leggermente e spingendo indietro il sedere: oh cazzo,se lo è infilato nella figa,evidentemente non ha resistito a quel contatto.si muove tre o quattro volte per sentir scorrere l’inatteso ospite e poi si sfila di colpo girandosi per vedere in faccia l’intruso(un ragazzo presumibilmente attorno ai 40 anni),glielo prende in mano e inizia a masturbarlo sapiente lentezza,probabilmente per gustarsi anche lei il contatto con un cazzo nuovo e sconosciuto.Poi accellera il movimento e mentre gli massaggia le palle,lo sconosciuto,emettendo un rantolo di godimento,viene con quattro o cinque schizzi violenti che vanno a sporcare il vetro davanti a noi e un pochino sulla mano di mia moglie,la quale continua lentamente e delicatamente a muovere la sua manina lungo il cazzo dello sconosciuto chiudendolo e scappellandolo più volte fino a quando lo sente molle e trovandosi così la mano piuttosto sporca di sperma, a questo punto mi stupisce del tutto: l’uomo dice”grazie” e lei “prego”,poi gli mette la mano sporca del suo sperma davanti alla bocca e dice “lecca”.Lui ubbidisce e la pulisce bene con la lingua anche in mezzo alle dita.Lei sorride,si rimette a posto la gonna e ci allontaniamo per il corridoio.Le chiedo”ti è piaciuto?”.”Mi ha eccitato,ma ho più voglia di prima.Voglio che mi scopi”.
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Il regalo di mia moglie
05/11/2009
Racconto di fantasia
Il regalo di mia moglie part.1
Siamo una coppia sposata con un figlio piccolo,io ho 46 anni e mia moglie 41.Lei è piccolina ma nonostante l'età non più giovanissima è ancora una bella donna o forse dovrei dire una bella ragazza visto che non dimostra assolutamente la sua età.E' mora,capelli lunghi,belle gambine magre,un seno proporzionato ed ancora ben sostenuto,ha solo un po' di pancetta forse più dovuta alla sua postura che a un reale ingrassamento rimastole dalla gravidanza e qualche segnetto sul sedere che per una donna della sua età è più che normale,nonostante questo il suo culetto è ancora molto bello e desiderabile,sopratutto guardandola messa a carponi,una posizione da dove si può ammirare anche la sua spledida fighetta completamente rasata.Di sesso purtroppo ne facciamo raramente,colpa del bimbo sempre con noi ed anche del poco desiderio da parte mia.Purtroppo il mio poco desiderio è dato da un motivo molto semplice:come quasi tutti gli uomini il mio sogno è avere una brava moglie come lei nella vita quotidiana ed una vera donna trasgressiva dal lato sessuale e purtroppo come tanti posso godere solo della prima qualità.Fin dalle nostre prime uscite da fidanzati ho provato a coinvolgerla con discorsi trasgressivi,fotografie ed uso abbastanza regolarmente dei falli finti durante i nostri rapporti ma,purtroppo lei non si lascia andare,è sempre molto sforzata ed anche quando le strappo frasi tipo "dimmi che ti piace il cazzo",la risposta è "si,mi piace il cazzo,mi piace il TUO cazzo",per sottolineare di non mettermi in testa strane idee.Alla luce di tutto questo pensare che possa verificarsi una situazione trasgressiva che possa coinvolgerla è praticamente impossibile,visto anche la presenza di nostro figlio sempre con noi,programmare un incontro con un singolo autorizzato da mia moglie è ancora più impossibile e senza la sua autorizzazione rischierei solamente di non combinare niente e andrei incontro sicuramente ad un grosso litigio.A questo punto rimane solo una possibilità: una specie di ricatto.Da qui in avanti il racconto diventa di fantasia,quella fantasia che desidererei fortemente si potesse realizzare.
Si avvicina il periodo del mio compleanno e mia moglie come al solito comincia a chiedermi cosa desidero come regalo ed io come al solito le rispondo che non lo so e non deve preoccuparsi perchè non mi serve niente,lei si lamenta perchè io ho sempre questo comportamento e non voglio mai dirle cosa mi piacerebbe avere in regalo.Durante una delle nostre rare scopate mi viene un'idea: la sto scopando lentamente e le rigiro in bocca un cazzo finto,"fammi vedere come sai leccare il cazzo,leccalo di gusto come se fosse vero e sentissi il suo sapore,prendilo in mano e gustalo per bene" e nel dire ciò lo lascio in mano a lei che,forse per darmi un po' di soddisfazione comincia a farselo scorrere in bocca per bene leccandolo anche sui lati e sulla punta,"è così che ti voglio vedere,maneggiare un altro cazzo,vedere mentre lo prendi in bocca e poi scoparti assieme uno nella figa ed uno nel culo fino a sentirti urlare dal piacere".Lei sempre zitta,"è il mio sogno da sempre amore,lo sai,non voglio rimanere con questo desiderio insoddisfatto tutta la vita,devi darmi la possibilità di realizzarlo,tanto sai benissimo che prima o poi,volente o nolente, ti farò scopare da un altro,quindi meglio prima che se dovesse piacerci avremmo il tempo di recuperare le esperienze mancate"Lei zitta ma la sua figa era bagnatissima ed il mio cazzo duro come il ferro."Anzi,mi è venuta un'idea,visto che mi chiedi sempre cosa voglio per il compleanno,voglio andare assieme in un club priveè,per vedere se la cosa ti eccita un po' e ti viene la voglia di trasgredire almeno un pochino".Lei infastidita mi mette la mano davanti alla bocca e mi dice"smettila di parlare e muoviti".Mi rendo conto che la battaglia per convincerla è ancora lunga,finiamo la scopata con un orgasmo travolgente di entrambi e fine non se ne parla più.Le nostre due o tre scopate successive si svolsero nella stessa maniera:io che le dicevo di voler assolutamente in regalo la serata al priveè e lei zitta che scopava normalmente,a volte più calda a volte meno,ma tutto finiva lì.La scopata successiva,dopo averle leccato la figa fino a farla quasi venire,le infilo il cazzo fino in fondo e comincio a scoparla lentamente parlandole del mio regalo di compleanno e finalmente lei mi dice"però andremmo solo a guardare senza fare niente","se non te la senti guardiamo solo ma, conoscendoti e sapendo che non sei di ferro,secondo me se capita l'occasione non ti tirerai indietro"."Non ti darebbe fastidio vedermi con un altro?Non saresti geloso?""Da matti,ma è talmente forte il desiderio di poterti vedere in quella situazione che sono disposto a sopportare la gelosia.Soffrire un po' per godere tanto ed avere finalmente la moglie ideale:brava ed irrepprensibile nella vita e troia senza limiti nel letto".La scopata finì con un orgasmo da favola per tutti e due,lei aveva lasciato una macchia inequivocabile sul lenzuolo di quella che era stata la sua eccitazione nel parlare dell'eventuale esperienza che avremmo potuto vivere.
La scopata successiva le dissi"Io prenoto un bel ristorantino caratteristico in una vicina città dove c'è il priveè nel quale voglio andare,tu so benissimo che la sera del mio compleanno sarai comunque vestita come piace a me,quindi con gonna,tacchi alti,autoreggenti e magari una bella camicia slacciata al punto giusto,l'unica differenza sarà,che se hai deciso di farmi il regalo che desidero,non indosserai ne perizoma ne reggiseno ed allora io saprò che mi vuoi accontentare.Poi qualsiasi cosa succederà per me andrà bene:se non vorrai fare niente ce ne andremo,anche se non ti nascondo che poi magari tornerò alla carica con le mie richieste,se invece ti lascerai travolgere dalla situazione ed andrai ben oltre a tutto quello che io mi sarei immaginato,da parte mia non ci sarà nessun problema,perchè la mia unica fonte di eccitazione sei tu;meglio scoprire di avere una moglie troia e godersela in compagnia piuttosto che avere una santa e rimanere insoddisfatto,(come il detto:è meglio mangiare una torta in tanti che una merda da solo)."La scopata finisce con un altro orgasmo memorabile.Comincio ad intravedere qualche speranza sulla realizzazione del mio sogno....
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14 years ago
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Una notte d\'estate.
Eravamo usciti quella sera, faceva caldo e in casa non si riusciva proprio a stare. Facevamo il solito giro per locali, quando decidemmo di fermaci.
Prendemmo due bicchieri di vino al banco e poi avevamo intenzione di rimanere lì, occupare un tavolo vuoto e fare i soliti discorsi sulle donne, il futuro e la nostra amicizia.
Ad un certo punto, mentre i bicchieri vuoti sul tavolo erano diventati tanti da non riuscire a portarne il conto (o forse ero io talmente brillo da non riuscire a contarli) si avvicinò al nostro tavolo una ragazza, non parlava italiano.
Era una ragazza di 35 anni Inglese, di Londra se non ricordo male. Aveva bisogno di un passaggio in albergo, ma fece presto a cambiare idea quando la invitammo al tavolo con noi. Parlava la sua lingua e ricordo Giulio non capiva una parola, io invece riuscivo a spiccicare qualche frase di senso compiuto grazie anche al fatto che avevo appena finito la scuola superiore ed ero fresco di studi.
Ormai erano diverse ore che eravamo lì tutti e tre a cercare di capirci e nostante le difficoltà linguistiche sembrava proprio ci stessimo divertendo.
Era giunta l'alba e a quel punto ci offrimmo di riaccompagnarla in albergo ma lei proprio non voleva andarsene e dopo poco, all'improvviso baciò Giulio sulla bocca con passione Venne con noi a casa e non feci a tempo ad aprire la porta che Giulio e Valery (così si chiamava la ragazza) si fiondarono in camera da letto.
Io dividevo la camera con Giulio, in quell'appartamento messo a disposizione dai nostri datori di lavoro, così quando i due occuparono la stanza, mi ritrovai a dormire sul divano.
Non riuscivo però a prendere sonno, quei due facevano un tale casino che sicuramente da un momento all'altro sarebbe salita a reclamare la vicina del piano di sotto, così andai sul balcone a prendere un pò di sollievo dalla morsa del caldo offerta dalla fresca brezza del mattino. Erano dieci minuti che Valery e Giulio si dimenavano, e ad ogni loro gemito sentivo uno strano fremito provenire dal profondo del mio intimo.
Anche la camera da letto affacciava sullo stesso balcone e ad un certo punto mi ritrovai a spiare, fra le fessure della persiana, l'immagine frenetica dei due corpi che si dimenavano. Ero eccitato!!! Mentre ero lì che guardavo lo spettacolo inatteso, mi appoggiai innavvertitamente alla persiana che si aprì mostrando inequivocabilmente la mia figura ai due amanti. Valery si girò di scatto, ma anzichè coprirsi e infuriarsi come mi aspettavo, mi fece segno di entrare e chiudere. Giulio aveva capito dall'alto dei suoi 30 anni e fece un ghigno consenziente impercettibile.
Anche io avevo capito... ma non mossi un dito, sia per paura del confronto, Giulio era risaputamente dotato a dismisura, sia perchè non avevo mai avuto un'esperienza simile e temevo che la timidezza giocasse contro la mia erezione.
Lei al mio esitare non si perse d'animo e anzi si alzò e venne verso di me. In quel momento notai il suo corpo snello, sudato, con i seni piccoli ma sodi, con due capezzoli larghi e turgidi, e pensare che non mi aveva impressionato quando l'avevo vista raggiungere il nostro tavolo in quel bar, eppure adesso era magneticamente bella non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso come se non avessi mai visto una donna nuda, o come se lei fosse la donna più bella del mondo.
Mi raggiunse mi prese per gli slip poi si voltò e inizio a tirarmi con quelli verso il letto. Si sedette mi abbasso le mutande e inizio a baciarmelo arditamente. Giulio in poco tempo, mentre lei era intenta ad assaporarmi, la mise carponi e la penetrò Non ricordò quante volte abbiamo raggiunto l'orgasmo quella sera, non ricordo nemmeno quante e quali posizioni abbiamo provato sfidando la forza di gravità, ma ricordo benissimo come mi sentivo: ero eccitato come non lo sono mai stato, ero eccitato a tal punto che il solo ricordo mi accende da capo ogni volta e mi accalora le guance.
Quella mattina quando, tutti e tre, ci svegliammo sul letto facemmo colazione insieme, e ridevamo e scherzavamo come la sera prima, come se durante la notte non fosse successo niente. Eravamo felici e sorridenti, il viso rilassato. Dopo accompagnammo Valery in albergo e quando ci separammo ci salutammo con il classico "See you soon"...
Non l'abbiamo più incontrata ma, nei nostri ricordi, non l'abbiamo mai riaccompagnata e rimane bella e eccitante come quella notte.
fine
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14 years ago
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Una coppia speciale
Una coppia speciale
La visita con il primario amico di Mario era stata breve e il conseguente ricovero era stata solo un formalità, una cameretta singola, tranquilla, e mentre rientravo in camera dal bagno dove avevo indossato una leggerissima camicia da notte che arrivava appena al ginocchio, vidi entrare un giovane medico, alto, moro, con un pinzetto ben curato, mani ben curate, occhi scuri molto penetranti,” vieni Marco, che ti presento Anna, ”lui mi strinse la mano, e io mi accomodai sul letto. “ora vi lascio nelle sue mani”, disse il primario, “lui è lo specialista di questo tipo d’interventi, è anche più bravo di me”, detto questo ci lasciò soli. Mario e Marco si sono intesi subito, e questa è una cosa che ho sempre invidiato a mio marito, la semplicità di una stretta di mano gli è sufficiente per capire se con una persona c’è intesa o no, anzi a vederli sembravano amici da sempre. Con un semplice gesto mi invita a distendermi, io non so per quale motivo decido di provocarlo un poco, non che avessi bisogno di sentirmi desiderata da un uomo, amo mio marito alla follia, ma dato che fra noi esiste una fortissima complicità che ci permette sempre una certa autonomia e poi lui era li davanti a me la tentazione di provocare questo giovane medico è stata tanta. Distendo le gambe, mentre Marco si avvicina al letto io divarico un poco la coscia sinistra, e il merletto nero delle mie mutandine viene in bella mostra dato che la camicia da notte è veramente corta, sono sicura che il biondo del mio ciuffino di peli della mia fichetta semi depilata si deve vedere inequivocabilmente. Lui mi prende la caviglia, le sue mani mi danno un strano e piacevole effetto, mi immagino che lui mi tocchi tutto il corpo, e questo mi fa incominciare ad eccitarmi, giro lo sguardo verso Mario, lui mi osserva, ha intuito subito che voglio giocare con Marco, annuisce in segno d’approvazione, ”le faccio male qui?”, mi chiede Marco e continua a passare le sue mani sulla mia caviglia, “si, sento dolore anche più in alto”, rispondo cercando di osservare la sua reazione nel dover portare le sue mani lungo il polpaccio e mi accorgo che dal camice aperto si intravede attraverso la sottile stoffa di lino bianco un discreto gonfiore all’altezza dell’inguine, mi sento soddisfatta specie quando poi verifico che anche mio marito si stà eccitando, e questo sarà molto utile in futuro. “torno subito “ dice Marco ed esce dalla camera. “che intenzioni hai?, fino a che punto ti vuoi spingere con lui?” mi chiede Mario, “non lo so, è un bel ragazzo,” “ credi che questa sia la volta buona?”, mi chiede ancora, ”non lo so, forse”. Già la volta buona, dentro di me risuona ancora questa frase, io lo amo tantissimo, è tutta la mia vita, e da molto tempo portiamo avanti uno strano gioco, immaginiamo sempre di inserire un altro uomo nel nostro rapporto, ma per quanto mi sia impegnata ancora oggi non ci sono mai riuscita, mi prende una strana timidezza che rovina tutto, anche se di perfette occasioni ce ne sono state tantissime, specie l’estate quando andiamo la mare nelle spiagge nudiste,, io non ho nessun problema a mettermi nuda, a provocare i maschi che mi ammirano, si eccitano, ma poi al momento di lasciarmi andare tutto si blocca, salvo poi la sera dentro il nostro letto quando ci mettiamo fantasticare su come mi sarei lasciata scopare da questo o quello, magari insieme, allora mi eccito tantissimo e Mario mi sbatte fino a sfinirmi così tanto che alla fine quasi perdo i sensi. La porta si apre di nuovo, torna Marco, con una carrozzella, “andiamo a fare un’ecografia alla caviglia, poi se non dovesse bastare anche una risonanza magnetica”, io nel discendere il letto non perdo l’occasione di spalancare ancora di più le cosce e mostrare tutto al meglio , mi siedo e insieme a mio marito andiamo verso l’ascensore, mi trovo in una posizione più bassa rispetto a loro, e ho la perfetta visione dei due bozzi che entrambi hanno . Dentro l’ascensore loro parlano di cosa dovrò fare dopo l’intervento, io invece mi sento bagnare sotto, ho i loro cazzi a pochi centimetri da me, uno per parte, mi basterebbe avvicinare le mani per prenderli e portarli alle labbra, ma la porta che si apre mi distoglie dal lussurioso pensiero. Un piccolo studio e poi un nuovo letto, io ancora a mettere in evidenza il pizzo delle mutandine, Marco con fare molto professionale esegue l’esame, e io ho quasi la sensazione che in quel momento della mia fichetta in bella mostra non gliene importi nulla tanto è preso dal suo lavoro, ma il gonfiore che si vede all’inguine mi dice il contrario. Mi esamina a lungo, evidenzia tutto quello che mi dovrà fare, mi dice passo a passo quello che sarà l’intervento, del dolore e del tempo che mi ci vorrà poi per rimettermi in piedi, parla, e continua a passare le sue mani sulla mia gamba, poi torniamo in camera, stessa cosa dell’andata, in ascensore devo fare uno sforzo tremendo per non afferrare i loro cazzi gonfi che premono attraverso la stoffa dei pantaloni. Tornati in camera mi ridistendo sul letto sempre mettendo tutto in bella vista, lui indugia un poco poi ci lascia. Mario si siede sul letto, io allungo la mano e afferro da sopra la stoffa il suo cazzo ormai perfettamente eretto,” ti sembra il modo di far impazzire quel povero ragazzo?,” dice ridendo mentre io continua a segarlo lentamente, mi eccita questo gioco, sento le mutandine completamente fradice, “ aiutami a cambiarmi, e poi voglio andare in bagno”, e mi sfilo l’indumento intimo che lui prende, si porta alla bocca ,”hhhhhuuuuuummmmmm, che magnifico odore , questa sera quando ti telefono continuerò a sentire questo, inebriante profumo” , e fa sparire le mutandine dentro la tasca dei pantaloni, io mi metto in piedi e lui mi aiuta ad entrare nel bagno, mi appoggio a lui, sono eccitatissima, mi siedo sul bidet, apro l’acqua vorrei rinfrescarmi un poco, ma lui allunga una mano, mi infila due dita dentro e io in un secondo raggiungo un ‘orgasmo sconvolgente, ….. hhhuuuummmmm …… siiiiiiiiii …… vengo al solo contatto delle sue dita sulle labbra della mia fichetta, non avevamo mai creato una simile situazione, nemmeno dentro tutte le nostre fantasie ci era mai venuto in mente un simile gioco. La situazione è assolutamente eccitante, potrebbe entrare chiunque in camera, e forse è proprio questo che ci eccita, il rischio di essere scoperti, io alzo il capo, il suo cazzo è lì a pochissimi centimetri dal mio viso, non resisto, rapidamente apro la lampo e infilo la mano dentro, a fatica riesco a tirare fuori il suo membro durissimo, non è certo facile gestire un cazzo di circa ventitre centimetri di lunghezza quasi dieci di circonferenza, lo infilo in bocca, non prima di avergli detto” vieni, ho sete di te!!!!”, lui appoggia una mano sul mio capo, e incomincia a scoparmi in bocca con colpi cadenzati ma lenti, lui per queste cose è un vero fenomeno, sborra solo quando vuole lui, e solo quando io sfinita lo imploro di inondarmi tutta allora e solo allora viene, ma in questa determinata situazione desidero che venga subito. Gli bastano pochi colpi, lo senti gonfiarsi dentro la mia bocca, poi si ferma di colpo e allora io stringo le labbra intorno al glande e ricevo in bocca un fiume di dolcissima sborra .. hmumumhumum …. Un reciproco gemito ci accomuna nel piacere. Torniamo in camera, viene un’infermiera giovane e carina, nella sua divisa bianca si intravede un sottile perizoma e mentre si china su di me per alcuni prelievi vedo Mario che da dietro si gode lo spettacolo, io non sono gelosa, e trovo giusto che anche lui possa trovare in determinate situazione la sua fonte di eccitazione. Per il resto del giorno non si vede più nessuno, io mando Mario a pranzo, poi nel pomeriggio torna Marco, “ allora, domani mattina sarai la prima ad essere operata, “ e mentre dice questo guarda Mario, ”la tratterremo solo un paio di giorni poi la mandiamo a casa, e gli faremo poi un piccolo stivale di vetro resina leggero che ti terrà immobilizzata la caviglia, ma che ti permetterà anche di andare al mare, e potrai anche relativamente bagnarti, certo qui, e mentre parla mi scopre di nuovo le gambe e le divarica , resterà bianco rispetto all’abbronzatura del resto del corpo”, e mentre parla ora osserva con attenzione più le mie trasparenti mutandine che la caviglia, io guardo Mario, poi inarco la sinistra quasi a volermi tirare su, ma invece scivolo in basso con l’effetto voluto di far salire la camicia ancora più in alto, ora ha una visione di me perfetta, li suo cazzo preme con forza sui pantaloni, resta per qualche secondo in silenzio, poi con voce rotta dall’emozione aggiunge ”hai un corpo stupendo, assomiglia molto a quello della mia compagna,” io rimango un momento perplessa, “ sei sposato?”, “no, convivo con Susy, e lei è come te ama la provocazione, ma fatta in maniera diversa.” Giro lo sguardo verso mio marito, sono incuriosita, ma non trovo le parole quando interviene Mario “ è molto che vivete insieme?” “ da qualche anno, ma io ho con lei la stessa complicità che c’è fra di voi, e guardandomi aggiunge tu le piaceresti”. Resta ancora qualche minuto, poi ci saluta e restiamo soli, “ credi che ho esagerato?”, ma non credevo di ….. Mario mi sorride, “tranquilla, al massimo questa sera si scoperà la compagna con più impeto, e se sono complici forse le racconterà di te.” Lentamente passiamo il pomeriggio, poi mi portano la cena, e all’incirca verso le ventuno, mentre sono abbracciata al mio amore che guardiamo le luci della città in basso la porta si apre di nuovo, una splendida donna dai capelli rossi entra vestita di un leggerissimo vesti nero che la fascia mettendo in risalto un corpo decisamente ben fatto, splendido seno sicuramente una quarta piena, un bel culo tondo e dall’aria soda, dietro di lei a seguire entra Marco, “ buona sera colombi, passavamo da queste parti e Susy non ha resistito al desiderio di conoscerti, dopo che gli ho raccontato di te, anzi di voi”. Lei mi si avvicina, i nostri occhi si incontrano, stranamente per la prima volta io riesco subito a sentirmi in sintonia con una donna, le nostre mani si incontrano e stringono in un semplice ma significativo abbraccio, “ ciao, sono Susy, tu devi essere Anna, sai morivo dalla voglia di conoscere la donna che lo ha fatto stare tutto il giorno in tiro, abitualmente non è da lui, mischiare il piacere con il lavoro, ma sembra che tu abbia un qualche cosa che suscita il suo particolare interesse, ho forse è la forte complicità che avete che vi rende diversi da tutte la coppie che conosciamo.” Resto per qualche secondo abbraccia a lei, mi trasmette quel contatto una sensazione di assoluto piacere, cosa mai provata prima, specie con una donna, dato che io mai in vita mia ho mai preso in considerazione un qualsiasi pensiero saffico, mentre in questo momento mi sembra non solo di essere a mio agio, ma addirittura osservo le sue labbra e quasi desidero che lei mi baci, sono sconvolta ed eccitata allo stesso tempo. “sai mia cara Anna pensavo che visto che tu oggi ti sei divertita ad eccitare il mio uomo mi sembrava giusto ….. come dire … ricambiare il favore invitando il tuo cena con noi, e guarda che non accetto nessun rifiuto,” dice rivolgendosi a Mario. Io per un momento resto immobile, non mi aspettavo certo un simile sviluppo, poi guardo Mario e annuisco favorevolmente all’idea,” direi che non solo è una splendida idea, ma tu amore mio poi quando torni a casa mi chiami e mi racconti tutto”, mi giro lo bacio e poi tenendomi abbracciata a Susy percorro i pochi passi che mi separano dal letto dove mi siedo e lei mi aiuta a sollevare le gambe e mentre fa questo la sua mano scorre lungo la mia coscia e una lasciva carezza sul monte di venere mi provoca un dolcissimo fremito di piacere, lei si china su di me, “ riposati amore, ho grandi progetti da sviluppare con te, tranquilla, a lui gli farò lo stesso trattamento che tu hai fatto al mio, ma niente di più”, mi sussurra all’orecchio, mi bacia sulla guancia quasi all’angolo della bocca, poi prende i due maschi sotto braccio e mi manda un bacio e se ne vanno. Io mi distendo sul letto, ripercorro mentalmente la giornata, mi sembra che questa sia la volta buona, si forse con l’aiuto di Susy, è proprio forte, mi piace, forse la presenza di un’altra donna, mi eccito al pensiero, m’infilo una mano sotto le mutandine, sento ancora nell’aria il suo profumo, …. accidenti mi stò eccitando per una donna ….. non vedo l’ora di sentire Mario, spero che passi una bellissima serata, certo che siamo proprio strani io e lui, specie quando lui per lavoro si allontana da casa, la sera io mi metto a letto, e quando lui mi chiama sul cellulare insieme mettiamo le cuffie dell’auricolare per avere le mani libere, e una sera per ciascuno iniziamo ad eccitarci fino al raggiungimento del piacere, non importa cosa ci raccontiamo, fantasia o verità basta che chi narra riesca a far godere anche l’altro, e questa sera credo che lui mi farà impazzire visto che spetta a lui narrare. Sul tardi mi chiama, mi racconta di come lei gli abbia fatto stare tutta la serata il cazzo in tiro, è proprio sensuale, anche un banalissimo cucchiaino di dolce nel modo in cui lei lo mette in bocca può toglierti il respiro, sono una coppia molto affiatata, credo che con loro in futuro ci troveremo bene. Mi racconta di come avrebbe voluto infilarle il cazzo in bocca, sentire le sue labbra addosso, io mi eccito da morire, mi masturbo e pure lui raggiunge l’orgasmo, poi ci diamo la buona notte e cado preda di un sonno popolato di donne nude con cui io godo tantissimo. Il giorno dopo sono la prima ad essere operata, la cosa è abbastanza semplice, e Marco permette, con le dovute precauzioni a Mario di tenermi la mano durante tutta l’operazione , anche perché mi anestetizzano solo la caviglia destra. Tornata in camera resto sola perché mando Mario a casa a prendermi alcune cose che voglio indossare, quando verso mezzogiorno arriva Susy come un ciclone entra dentro la camera, è splendida, indosso un abito con alcune trasparenze che la rendono molto eccitante, si siede sul letto vicino a me mi chiede mille cose, io l’osservo parlare, mi eccita, è solare allegra, dinamica, travolgente un vulcano pieno di energia. Insieme poi arrivano Marco e Mario, lei li saluta calorosamente, poi chiede a Marco se ha tempo per pranzare con lei, ma lui è preso dal seguire le persone che ha operato durante tutta la mattinata, allora lei si gira verso di, “ credi che sarebbe chiedere troppo se ti porto Mario a pranzo con me?”, io faccio di no con il capo, Mario ride divertito, lei bacia il suo uomo, mi strige in un dolcissimo abbraccio e via. Marco si avvicina al letto, mi chiede se ho bisogno di nulla, io lo guardo, vorrei dirgli che avrei bisogno di trovare il coraggio di farmi scopare da lui, ma resisto entrambi sono una splendida coppia e io non voglio rovinare nulla. Lui si prende molto cura di me, nel pomeriggio passa spesso a chiedere come va, anche quando c’è Mario, e mi stupisco che non gli faccia nessuna domanda del pranzo, io ho chiesto a lui di raccontarmi per filo e per segno ogni momento, lui invece niente, la cosa mi stupisce , ma sono sicura che questa sera farà il terzo grado a Susy. La cosa è più interessante del pomeriggio è quando insieme a Mario mi portano la bagno, io devo fare pipì, loro mi aiutano a sedermi sul water, poi Mario mi abbassa le mutandine, e dato che non devo appoggiare il piede operato Marco che lo sorregge si gode in prima fila lo spettacolo della mia fica, poi mi aiutano a fare la cosa al ritorno, quando mi siedo di nuovo sul letto non posso fare a meno di strusciarmi appena un poco su i loro durissimi cazzi, con conseguenza che mi bagno molto. Passo una notte relativamente tranquilla, al mattino presto Marco si presenta per medicarmi lui personalmente la piccola ferita che ho alla caviglia, esegue tutto in maniera impeccabile, poi prima di andare mi rendo conto che sta cercando una scusa per poter dare l’ennesima occhiata alla mia fichetta, e io con la scusa di farmi aiutare a mettermi meglio gli faccio vedere tutto, con il prevedibile risultato che lui si ritrova con il cazzo disperatamente in tiro. Verso l’ora di pranzo ecco di nuovo Susy, sono sola, lei si avvicina al letto, si siede, indossa una gonna bianca e relativa camicetta dello stesso colore che lascia intravedere sia il sottile perizoma che ha e poi si nota anche che non indossa nessun reggiseno, “ Anna dobbiamo parlare,” esordisce lei, la sua bocca è vicinissima, potrei anche baciarla, ma resisto alla tentazione , anzi mi stupisco del desiderio che ho di lei, “ come avrai capito io e Marco siamo una coppia che ama sempre vivacizzare il proprio rapporto, e da un poco di tempo lui avrebbe piacere che io mi lasciassi andare anche con una donna, mentre Mario mi ha raccontato che tu hai qualche problemino a lasciarti andare con un altro uomo, questo potrebbe essere utile ad entrambe. Poi vorrei chiederti una cosa, avrai capito che io e Marco qualche esperienza con altre coppie l’abbiamo fatta, ma è la prima volta che ci divertiamo così, e in particolare stiamo facendo questo gioco separatamente, io mi diverto ad eccitare tuo marito e tu il mio, ma separatamente, non insieme come abbiamo sempre fatto. Io ieri ho provato un forte desiderio di lasciarmi andare con Mario, e sono sicura che se continueremo a giocare ad eccitarsi, prima o poi si passerà ad una fase di contatto, cose che credo tutti vogliamo, ma se succede tu come la prendi?, sei pronta?”. IL suo viso era raggiante nel parlare, io mi fissavo a guardare le sue labbra, “ io credo che se tu ti lasci andare la cosa per me non costituisce problema, forse sono io che devo decidermi, ma in ogni caso se a te va bene, a Marco non crea problema, non credo che Mario farà obbiezioni.” Nel dire questo le nostre mani erano unite, vicinissime, le nostre labbra quasi si sfioravano, e io mi sono avvicinata ancora di più, fino a toccare le sue labbra in un leggerissimo bacio, era più forte di me, sentivo l’inarrestabile desiderio di baciarla, lei è rimasta un momento stupita, forse non si aspettava questo, ma mi ha fissato negli occhi e poi ha incollato la sua bocca alla mia , la sua lingua si è insinuata dentro la mia bocca alla ricerca delle mai con la quale si è intrecciata in una danza fantastica, speravo che quel bacio non finisse mai. Quando ci siamo staccate, lei era come me emozionatissima, le brillavano gli occhi, avremmo voluto dire tante cose, ma la porta si è aperta e sono entrati Marco e Mario, ridevano, e dopo i relativi saluti Susy a abbracciato il suo uomo,” amore hai nulla in contrario se oggi torno a pranzare con questo splendido maschio?” , lui le ha sorriso, a fatto un cenno di assenso con il capo, lei mi ha dato un bacio, “ forse te lo strapazzo un poco, ” mi ha sussurrato all’orecchio, poi ha preso Mario sottobraccio e ridendo sono usciti. Marco si è avvicinato la letto, mi ha scoperto le gambe, ha osservato la fasciatura, ma contemporaneamente mi guardava fra le cosce dove un micro string non lasciava molto all’immaginazione, ho visto i suoi pantaloni gonfiarsi all’altezza dell’inguine. ” Mi aiuteresti ad andare in bagno,” lui ha avvicinato la carrozzella, poi mi ha aiutato a salici sopra, ovviamente tenendo ferma la caviglia e di conseguenza non si è perduto nulla dello spettacolo offerto della mia fica in bella mostra. Giunti in bagno mi ha aiutato a mettermi sul water, poi mi ha tirato giù lo string, io ero eccitatissima, lui aveva un bozzo pazzesco, a quel punto lui mi ha osservato urinare, e io mi sono stranamente eccitata ancora di più, mai con Mario mi era capitato di farmi guardare in questa situazione, mentre con lui mi è venuta così naturale, chi ha eccitato, e la stessa cosa è capitata anche a lui. Finito mi sono allungata, volevo della carta igenica per asciugarmi, ma lui è stato più veloce di me, ne ha preso un poco e ha portato la sua mano sotto di me, all’altezza delle labbra della mia fica, io stavo già colando di piacere, il contatto con le sue mani sono state eccitantissime. Ha lasciato cadere la carta e subito dopo ho sentito due dita che entravano dentro di me, oooooohohhhooo ……. Un lungo gemito liberatorio gli ha fatto intuire che avevo raggiunto un’orgasmo in maniera fulminea, mi sono girata, il suo cazzo stava per esplodere dentro i pantaloni, ma ero posizionata scomoda, lui ha intuito il problema , si è messo dritto davanti a me io con un semplice gesto ho portato il suo splendido cazzo, che lui aveva prontamente tirato fuori alle labbra. Di gradevole sapore, l’ho leccato un poco sul glande, poi lentamente lungo tutta l’asta, leggermente più piccolo di circonferenza di quello di mio marito era sicuramente lungo quasi come il suo, ma in ogni caso era perfetto, ……. Uuuuuhhhhhmmm ….. un lungo gemito è uscito dalle sue labbra quando lentamente me lo sono infilato in gola. Lui ha esitato un momento poi ha cominciato a pomparmi tenendomi le mani appoggiate sulle spalle, io ero un lago fra le gambe, la mia fica a preso a colare umori sempre più copiosi, e quando mi sono resa conto che lui era prossimo all’orgasmo ho serrato ancora di più le labbra, il premio non si è fatto attendere, una serie di copiose sborrate hanno inondato la mia bocca, mentre ingoiavo il suo nettare ho portato la mia mano destra fra le labbra della mia fichetta e con pochissimi gesti mi sono unita al suo piacere. Dopo avermi aiutato a ridistendermi sul letto lui è uscito, io ero sconvolta dal piacere provato, mi sarebbe piaciuto anche farmi scopare, ma la situazione non lo rendeva possibile, ma soprattutto ero molto felice di essere comunque riuscita a sbloccarmi, il futuro prometteva bene. Nel pomeriggio è tornato Mario, io l’ho guardato con uno sguardo molto interrogativo, e lui mi ha sorriso, e si è seduto sul letto, “ credo che la situazione avrà interessanti sviluppi, sai fra te elei non saprei che sia più brava nel succhiarlo, e tu che mi racconti?”, io gli ho raccontato tutto dettagliatamente, questo l’ha eccitato in maniera molto vistosa, poi lui mi ha detto che dopo il pranzo, velocissimo, si sono fermati con la macchina in un luogo un poco fuorimano, e lei non ha resistito alla tentazione di godere con le mani di lui, e poi gli ha succhiato il cazzo , facendogli provare molto piacere. Nel primo pomeriggio Marco è tornato, mi ha controllato la ferita, e dato che era tutto a posto mi ha detto “domani mattina ti mettiamo il piccolo stivaletti in vetro resina e poi ti mando a casa”. Nei cinque giorni successivi io e Susy siamo state ore la telefono, poi il sabato sera siamo andati casa loro, lei era raggiante, mi ha abbracciato e baciato in bocca davanti a Marco e Mario che hanno applaudito ridendo, poi dopo cene io e lei prima ci siamo messe a ballare lentamente poi siamo finite nude sul suo letto, e per noi è cominciata una serata fatta di tantissimo piacere, con i due maschi che ci hanno preso in ogni buco, e anche in doppia facendoci provare un piacere sconvolgente, ma la cosa più bella è che da quella serata è cominciata una splendida amicizia.
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14 years ago
admin, 75
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Dalle mail allo scambio parte 2
Dalle mail allo scambio(parte seconda) (rACCONTO DI FANTASIA)
Il secondo giorno di permanenza di Angelo è iniziato nel migliore dei modi.Maria non ha più bisogno di incitamenti per essere coinvolta e vive questo secondo amplesso a tre con il massimo trasporto.Io e l'amico Angelo ci alterniamo nello scoparla in culo e nella figa,senza disdegnare delle fantastiche succhiate di cazzo elargiteci dalla sua bocca ormai sempre in attesa di essere riempita.Prima di terminare come la sera prima con una bella doccia di sperma sul suo dolce visino,decidiamo di farle riprovare due cazzi simultaneamente.Sapendo la passione di Angelo per il buchetto posteriore,decido di infilarla ancora a smorzacandela.Forse per il fatto di essere ancora un po' dilatata dalla sera prima,Angelo non fatica ad infilarla completamente con il suo cazzo.Vista la posizione un po' difficile,tocca ad Angelo dare il ritmo alla scopata mentre io lo tengo dentro senza muovermi ma gioendo dei movimenti impressi dall'inculata di Angelo.Sento il suo cazzo contro il mio divisi solo da un sottile strato di carne ed a ogni affondo le sue palle strusciano contro le mie.Ad un certo punto,dietro mio suggerimento,Angelo prova ad infilare anche il suo cazzo nella figa assieme al mio e con un po’ di pazienza ci riesce.La figa di Maria è completamente dilatata e lei ormai stravolta dal godimento ci urla di spingere di più e sfondarle la figa.I nostri cazzi si muovono con decisione dentro di lei sfregando uno contro l’altro.E’ una sensazione strana,ma piuttosto piacevole ed eccitante.Dicono che tutti abbiamo una parte nascosta di femminilità e siamo quindi tutti potenzialmente bisessuali.Non so se corrisponde a verità,gli uomini mi fanno schifo,ma il cazzo come oggetto in se stesso mi provoca curiosità ed una certa attrazione e probabilmente se me ne trovassi uno vicino alla bocca non disdegnerei di assaggiarne il sapore,d'altronde quando Maria mi infila due dita nel culo e a volte anche un fallo finto mentre la sto scopando,mi provoca degli orgasmi travolgenti.Anche Angelo mi ha confessato che sua moglie Michela a volte gli infila un dito in culo e la cosa,fatto da lei,è molto piacevole.Probabilmente è vero ciò che ho letto una volta:nel sesso non bisogna avere tabù,ma godere di tutto quello che può provocare godimento.Ci sfiliamo da Maria per farci portare all'orgasmo dalla sua lingua,ma mentre Maria cerca di imboccarli tutti e due contemporaneamente e quindi,con probabile voluta malizia,li tiene a contatto uno contro l'altro,sento ancora quella strana sensazione e decido di baciare Maria per sentire nella sua bocca il sapore di un altro uomo.Lei si sfila il cazzo di Angelo dalle labbra e mi infila la lingua in bocca tenendo ben saldo il cazzo in una mano,credo di essere sul punto di impazzire per questo suo ormai disinibito atteggiamento da troia e lei per confermare ciò prende l'iniziativa:senza smettere di giocare con la mia lingua,introduce il glande di Angelo fra le nostre labbra,per poi indirizzare il suo cazzo completamente nella mia bocca,imprimendo lei il movimento con una lenta masturbazione della sua mano.Angelo è un po' stupito,ma non reagisce lasciando proseguire il gioco.Maria,avvertendo dai sussulti di Angelo il suo imminente orgasmo,lo riprende in bocca accogliendo una dose smisurata di sborra che le cola dagli angoli della bocca e quando non vede più nemmeno una goccia,si gira di scatto e mi infila nuovamente la lingua in bocca.Ora so veramente che sapore ha un cazzo.Finalmente è il mio turno di farmelo succhiare e Maria lo fa in maniera davvero superba:prima si bagna due dita nella figa e mentre me lo succhia me le infila completamente nel culo.Vengo con una sborrata abissale che le copre completamente il viso.Angelo nonostante la variante che sicuramente non si aspettava,si dice molto contento della scopata.Finalmente la mia fidanzata è diventata troia come sognavo,abbiamo iniziato una bella amicizia con Angelo e prossimamente speriamo anche con sua moglie,non abbiamo più nessun tabù nemmeno fra uomini e quindi disponibili ( io sicuramente,Angelo ancora non mi ha detto cosa ne pensa) a provare qualsiasi esperienza ci suggerisca l'eccitazione del momento.Questa si che è vita:godere di tutti gli stimoli che il nostro corpo può ricevere.
Cbo63
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14 years ago
admin, 75
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Dalle mail allo scambio parte 1
Dalle mail allo scambio(parte prima) (RACCONTO DI FANTASIA)
Girando in internet ho conosciuto un amico di un paio d’anni più grande di me che ha avuto un’esperienza a tre con sua moglie,cosa che anche io ho sempre fortemente desiderato.Abbiamo ini ziato a confidarci tutte le nostre fantasie e i nostri desideri repressi diventando virtualmente buoni amici.Alla fine gli propongo di venire a trovarmi per provare a coinvolgere intanto la mia fidanzata.Racconto a Maria che mi ha contattato un mio vecchio sottufficiale dei tempi del militare con cui avevo stretto una bella amicizia e visto che doveva recarsi nella mia città per ragioni di lavoro avrebbe avuto piacere di incontrarmi.Il giorno dell’arrivo di Angelo gli vado incontro al casello per scortarlo a casa mia in modo di poter recarci al ristorante con una macchina sola.Prima di partire mi sono raccomandato di accontentarmi almeno questa volta e di farmi fare bella figura vestendosi sexy come piace a me,intimo compreso.Voglio che Angelo rimanga stupito della bellezza della mia donna.Nell’arrivare sotto casa assieme ad Angelo la avviso di scendere.Wow,a quanto pare mi ha accontentato:tiene una giacchetta sotto il braccio ed indossa una gonna sopra al ginocchio con un leggero spacco,calze velate nere,scarpe a punta con tacchi molto alti e una camicetta nera aderenteslacciata fino all’incavo del seno.Mi rendo conto dalla visione dei suoi capezzoli che non indossa il reggiseno,cosa che non ha mai fatto.Avrà deciso di accontentarmi o visto la mia insistenza sull’abbigliamento vuole ingelosirmi un po’?Fatte le presentazioni ci avviamo al ristorante.La conversazione in auto scorre molto piacevolmente e capisco che Angelo infonde simpatia a Maria.Cena a base di pesce ed innaffiata da molto vino,comincia ad instaurarsi una piacevole confidenza fra noi.Dopo esserci inventati un sacco di balle sul periodo del militare,Angelo comincia ad elargire complimenti a Maria sulla sua bellezza e sul suo abbigliamento sexy ed elegante.Siamo già tutti un po’ brilli e forse per questo motivo Maria sembra apprezzare in maniera particolare i complimenti di Angelo,i suoi capezzoli che spingono contro il tessuto della camicetta sono un segno inequivocabile.Torniamo a casa e prima che Angelo vada in albergo,lo invitiamo a salire per bere qualcosa e visitare la casa.Dopo aver bevuto un paio di brandy a testa l’atmosfera è ormai molto frizzante,l’alcool fa il suo effetto ed i discorsi cominciano a prendere una certa piega.L’alcool disinibisce ed anche Maria ride divertita agli apprezzamenti di Angelo di come sia eccitante con il pizzo delle autoreggenti che si intravede dallo spacco.Mi lamento con lui che purtroppo non si rende conto di come sia bella vestita in questa maniera sexy e che purtroppo mi accontenta raramente”.Maria ora era in piedi vicino a me.Dovresti vedere il bel culetto che ha come sta bene con il perizoma” e così dicendo mi alzo abbracciandola da dietro,le giro il viso per baciarla ed intanto con le mani sui fianchi faccio scorrere la sua gonna verso l’alto.Maria è stupita,ma l’alcool unito alla mia lingua ed alla mia mano che si è intrufolata nel perizoma la convincono a non reagire ed abbandonarsi alle mie intime carezze.Angelo ha estratto il cazzo e si sta lentamente masturbando.Io approfitto del suo stordimento,la piego a pecorina verso il divano e comincio a scoparla.Il suo viso è a pochi centimetri dal cazzo di Angelo,il quale lo punta verso le sue labbra,do un colpo più forte ed inevitabilmte la bocca di Maria ci sbatte contro.A questo punto fa quello che ho sperato,apre le labbra e comincia ad ingoiarlo ritmata dai miei colpi di cazzo.E’ fatta,da quel momento in poi ogni suo buco viene riempito alternativamente dai nostri cazzi.Le facciamo provare anche la doppia penetrazione e dopo tempo interminabile le scarichiamo in gola tutta la nostra sborra.Ormai è tardi e decido di invitare Angelo a dormire da noi.Maria non reagisce,forse è addirittura contenta della sua presenza in casa per non dover affrontare subito un eventuale discussione con me su quello che è successo.E’ mattina,sento bussare dolcemente alla porta:”avanti”,Angelo entra salutandoci educatamente.Ha un vassoio in mano con la colazione ed è completamente nudo e con il cazzo in tiro.Maria è un po’ imbarazzata,poi mi guarda per controllare la mia reazione e decide di agire:afferra in mano il cazzo di Angelo e comincia a fargli un pompino.Fantastico,si ricomincia.E pensare che adesso non è nemmeno ubriaca.Il prossimo passo sarà il coinvolgimento di Michela la moglie di Angelo,chissà che anche lei non sia una bella sorpresa come Maria. Cbo63
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14 years ago
admin, 75
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L\'orgasmo della tigre bianca
Ciao, vorrei raccontare la mia storia...
ho avuto la possibilità di viaggiare molto e
trascorrere un lungo periodo in Tibet ed Himalaya.
Proprio in quelle terre lontane mi è stato rivelato il segreto dell'orgasmo
femminile permanente, il cosiddetto Orgasmo della Tigre Bianca conosciuto
anche come "Orgasmo degli Dei".
E' riduttivo definire "massaggio" tale pratica antichissima che è uno dei segreti iniziatici meglio custoditi da
sempre.
Il rituale dell'Orgasmo della Tigre Bianca consente alla prescelta di vivere
una
sensazione unica e di difficile descrizione.
In sostanza la durata dell'orgasmo può essere protratta molto a lungo e può
durare anche più di un'ora.
Ovviamente non si tratta solo di prolungarne la durata ma vi è anche una forte
amplificazione della qualità e dell'intensità dello stesso.
Attenzione, non si tratta di orgasmi multipli ma di un orgasmo unico, intenso
e prolungato che non ha nulla a che vedere con il solito orgasmo sessuale.
Non a caso si parla di Orgasmo di Dio.
L'esperienza può concludersi addirittura con la perdita dei sensi e con uno
stato di trans vero e proprio.
Si tratta di un unico prolungato, intenso ed ininterrotto picco di piacere.
La donna raggiunge nuove vette, la perdita dei sensi e della memoria, la
consunzione totale, il delirio tantrico, l'estasi, l'abbandono, la
liberazione, la "sensazione" della "Genesi".
La donna resta sospesa in un continuo piacere extrasensoriale come se l'anima
abbandonasse il corpo, come se le viscere si sciogliessero o esplodessero.
I particolari e la reazione cambiano da donna a donna ma la sostanza è questa.
Il piacere diventa una linea retta verso il nirvana.
Il cervello razionale si abbandona, cessa il suo controllo sul corpo che è
invaso da sensazioni liberatorie (brividi), si hanno movimenti incontrollati
ed
emissione di suoni involontari, si percepisce un fortissimo piacere, si sente
il "fuoco dentro" e, successivamente, si gode un periodo di beatitudine,
tranquillità e appagamento.
La donna che ha vissuto questa iniziazione sarà una donna nuova, finalmente libera e completa.
Il rito migliora la funzionalità degli organi interni e potenzia la concentrazione.
Si tratta di un nuovo inizio, una nuova vita.
Infatti lo scopo del rituale non è sessuale, ma mentale ovvero rivelare alla
donna la propria coscienza di se e "liberarla".
Addirittura alcune donne che praticano spesso il rituale oltre a ringiovanire
cambiano anche fisicamente. Si dice che allunghi la vita e ritardi la menopausa.
Si tratta di stimolazioni tattili, che influiscono sugli aspetti psicosomatici del
massaggio, alternando tecniche potenti, sfioramenti delicati, rituali sacri,
manualità sensuali e meditative, attivazione dei chakra , punti marma ed altre
energie sottili.
E' stato detto che esiste una scala per misurare scientificamente il livello
di orgasmo che va da uno a quattro.
Si è osservato che la maggioranza degli esseri umani non raggiunge mai il 4°
livello.
Ebbene l'Orgasmo della Tigre Bianca rappresenta il quinto livello, oltre il
fuoco
tantrico, oltre il tocco tantrico.
La classificazione del piacere su base esclusivamente fisica è però limitante
e non è in grado di rappresentare la realtà del piacere data dall'orgasmo
"permanente".
Si tratta di applicare alla lettera una procedura che porta ad un risultato
preciso: la liberazione di energie vitali che conducono ad un orgasmo tantrico
sconvolgente e totale.
Raggiungere questo tipo di orgasmo e praticarlo nel tempo può avere effetti
"curativi" nella sfera sessuale e nell'equilibrio interiore, dona giovinezza
alla donna è può allungare la vita oltre sicuramente a migliorarla.
Il raggiungimento dell'orgasmo permanete non richiede necessariamente la penetrazione, anzi
addirittura in alcuni casi si raggiunge perfino in assenza di contatto con i
genitali femminili.
Si tratta di un orgasmo più mentale che fisico, e diventa così forte perché
legato a situazioni di rottura che provocano scariche di adrenalina e di
droghe
prodotte dal nostro stesso organismo.
Non si assumono droghe di alcun genere per raggiungere l'orgasmo di Dio, pensa
a tutto il nostro organismo e le energie che racchiude.
La donna sembra in trans, delira, si contorce, urla, perde i sensi e gode in
modo del tutto nuovo, inaspettato e totale.
Questo rituale segreto difficile da descrivere ma splendido da praticare, da
quando mi è stato rivelato mi ha sconvolto e cambiato in meglio la vita, da
allora per riconoscenza e su richiesta della persona che me lo ha svelato ho
iniziato una sorta di "missione" volta alla sua divulgazione.
Missione gratuita e disinteressata.
La donna che voglia scoprire il rituale della Tigre Bianca dovrà, preferibilmente, effettuare una serie di esercizi preparatori che durano 15/20 giorni.
Non ho la possibilità di ospitare e non incontro in albergo perchè il rituale
può essere svolto solo nella tranquillità delle mura domestiche.
L'incontro dura minimo un'ora ma francamente non vale la pena incontrarsi se
non si ha la disponibilità di almeno 2/3 ore.
L'incontro non dura mai più di 4 ore (5 ore è la soglia massima oltre la quale
può diventare troppo "pesante", si dice addirittura che si possa impazzire dal
piacere).
L'incontro avviene sempre di giorno, la camera deve essere buia ed illuminata
solo da candele, è indispensabile la possibilità di ascoltare una particolare
musica propiziatoria ed utilizzare incensi.
Non essendovi penetrazione, non vi è la possibilità di trasmettere malattie
veneree.
Una volta appreso il rituale può essere ripetuto infinite volte e divulgato alle persone di fiducia.
La donna ha bisogno sempre di un maschio che la assista, non può raggiungere
tale orgasmo da
sola.
Ribadisco che non vi è alcun costo da sostenere, lo effettuo gratuitamente per
il puro piacere di farlo e perchè credo che la divulgazione di questo rituale
possa migliorare il mondo e la società in cui viviamo.
La complessità tecnica, la "pulizia e purezza dell'intenzione" e l'evoluzione
spirituale necessarie per effettuare questo rituale segreto, rendono
necessario affidarsi ad un vero Maestro come me iniziato direttamente in
oriente.
La purezza d'intenzione deve essere reciproca di chi effettua e di chi riceve
il trattamento.
Il rituale non può essere effettuato in serie, cambierà e si
trasformerà da persona a persona poiché ognuno ha un corpo ed un'energia
diversa. Inoltre anche effettuato sulla stessa persona il risultato non sarà
mai
lo stesso perchè l'energia cambierà con esso di volta in volta.
Chi esegue un massaggio tantrico è una persona che ha lavorato molto su se
stesso/a riconoscendo ed accettando la propria luce e la propria ombra, dotato
di una profonda sensibilità interiore, capacità di connettersi alla radice
della vita e di svuotarsi come un bambù cavo della grezza energia umana per
divenire strumento di energie vitali superiori.
L'Orgasmo della Tigre Bianca è una "porta" che si apre su una nuova dimensione , sulla percezione di una
sessualità meditativa e una sensualità sensoriale molto profonda.
Per fissare l'appuntamento necessito di un recapito telefonico e chiamerò con numero visibile.
Ci sono diversi livelli di piacere, più l'incontro è lungo più è completo.
L'Orgasmo della Tigre Bianca fino ad oggi è stato esclusivo appannaggio
dell'Ordine della Tigre Bianca, viene svelato dopo un percorso iniziatico e
spirituale che dura almeno nove anni. Far parte dell'ordine è molto difficile e
c'è una rigidissima selezione con prove lunghe e difficili.
Sono pronto ad interrompere la tradizione secolare e svelarvelo al primo
appuntamento.
L'orgasmo "permanente" per me non è il punto d'arrivo ma un punto di partenza,
è ovvio che chi continuerà a svolgere un percorso personale iniziatico potrà
raggiungere traguardi spirituali elevatissimi.
Presto partirò nuovamente, quindi c'è poco tempo a disposizione per provare questa esperienza.
E' indispensabile comunicarmi la città dell'incontro prima di ogni altra cosa.
Dopo una verifica telefonica invierò una mail con la descrizione del rituale e di tutto ciò che è necessario.
A presto,
Drago Verde
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14 years ago
dragoverde379385,
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Università
Sono in aula studio.
il pensiero è tutt'altro che nello studio.
sono con il portatile ed i siti aperti sono del tutto arrapanti
di fronte a me la mia collega non fa altro che guardare
ci guardiamo già da qualche mese, ma la cosa finisce lì anche perchè sono impegnato
seduto, per fortuna, non si vede quanto sono eccitato
cerco di pensare ad altro e l'unico modo è l'esame che da qui a breve farò
finalmente si torna alla normalità e mi viene in mente che dovrei parlare con il prof. per il tirocinio
mi alzo, lei mi nota, mi guarda, mi chiede se mi va un caffè nelle macchinette, le rispondo che prima devo andare dal prof, magari dopo
mi risponde che anche lei deve andare a parlargli e che mi raggiunge tra un po'
si alza per andare in bagno; è davvero carina
gonnellina fin sopra le ginocchia, belle gambe, bel culo, ma soprattutto belle tette
mi piacciono le tette grosse, tonde, anche un po' calanti (non è il suo caso)
io vado dal prof
entro, è solo
mi siedo, gli dico che ho bisogno di fare il tirocinio ma lui inizia a parlare di altro
nel suo pc intravedo siti che nulla hanno a che fare con lavoro, università o altro
intanto bussano alla porta dell'ufficio
è la mia collega
si siede sulla sedia accanto a me
il prof la guarda con gli occhi sbarrati, subito l'atmosfera si fa diversa
il prof ride, la osserva e ancora ride
lei seduta si fa notare, magliettina scollatissima e gambe ben in vista
il prof ha 45 anni, io 30, la collega 27
si inizia a parlare di università e di orari, di tempo dedicato allo studio e ad altro, allo sport, ai partner
lei non è fidanzata, io SI e lei butta giù qualche battuta su di me e sul fatto che io sia impegnato
il prof rincara la dose e se ne esce con questa frase: "siete carini insieme, vi vedo come coppia"
anche io in effetti, lei mi piace
subito si ride e lei per nulla imbarazzata mi guarda e mi accarezza una gamba
il prof se ne accorge, nota che c'è feeling tra me e lei
ci chiede se abbiamo mezz'oretta da passare nell'ufficio
acconsentiamo
è pomeriggio tardi, di venerdì per giunta, e negli uffici c'è desolazione
molti fuori sede sono tornati a casa e molti prof andati
lui chiude la porta dell'ufficio con la chiave e chiede alla mia collega se io le piaccio
lei ovviamente intuisce, capisce a che punto vuol arrivare
e risponde che le piaccio e si siede sopra di me
il prof è già ben accomodato sulla sua poltrona
lei mi accarezza e sorride
le sue tette sono sempre più vicine e si notano
mi bacia sul collo, c'è silenzio, non parla nessuno
le metto una mano in mezzo alle cosce
è già duro da un po', non appena il prof ha chiuso la porta ;)
lei è senza mutandine, le avrà tolte prima di entrare quando è andata in bagno
è bagnata, bagnatissima
accarezza il mio cazzo dentro i pantaloni
il prof è quasi invisibile
mi sbottona, lo prende in mano ed inizia a segarmi
lo prende bene in mano, è duro e grosso e le piace
le esco una tetta ed inizio a leccarla
è grossa, non mi entra in bocca
è morbida, una bella pelle, è profumata
il prof guarda ed in silenzio fa spazio sulla scrivania dell'ufficio
ne approfitto e la uso per far sedere e poi sdraiare la mia collega
è ancora vestita e non ho intenzione di spogliarla
mi piace la donna semivestita
la gonna è alzata e piegata attorno alla vita, le tette sono già fuori
la magliettina ha ceduto a quelle sue enormi tette
continuo a leccarle le tette, non riesco a staccarmi
l'unico modo e pensare di leccare altrove
e così faccio
scendo scendo scendo
e mi ritrovo davanti alla sua figa
timidamente depilata
bagnata, un odore forte ma piacevole
inizio a leccarla dolcemente
lei è bordeaux in viso, è brava perchè gode e non urla
in silenzio respira profondamente ed ansima per quello che è possibile in uno studio di un prof in una facoltà universitaria
le apro la figa, le lecco proprio lì, dove è più evidente
CLITORIDE
insisto, non capisce più niente
muove i piedi in maniera disordinata, tende la punta dei piedi
le metto un dito dentro la figa, poi due, poi tre
continuo a leccarla e ad infilare le dita
dentro fuori dentro fuori
godiamo, io lei e il prof
lui intanto guarda, non dice nulla, non fa nulla
stacco la testa da quello splendore, mi metto accanto a lei
con una mano, evidenzio il punto da stimolare, con l'altra stimolo
il dito scivola bene, le stimolo il clitoride (o la clitoride)
è grosso, evidente, bagnato, roseo, bellissimo
nel frattempo la mia lingua stimola i capezzoli di quel gran paio di tette
lei gode, si strofina alla scrivania, ansima
LE PIACE
mi guarda negli occhi e mi chiede di non fermarmi per nulla al mondo
e chi smette!!!!!!!!!!
ad un certo punto non respira, diventa rossa, trattiene il fiato, mi prende la mano, ma non per fermarmi, solo per farmi capire di non smettere
inizia ad irrigidirsi ed ecco che appare LO SQUIRT
una fontanella esce dalla sua figa
inizia a bagnare tutto, la poltrona di fronte, la pianta accanto, a terra, sulla scrivania
il prof non dice nulla, osserva interessato, ma non mi ero accorto che aveva il cazzo in mano ed era venuto sulla sua camicia
la fontanella va avanti per qualche secondo
poi smette, mi toglie la mano, mi guarda, mi bacia e mi dice: "grazie"
si rialza, sul tavolo appaiono dei fazzolettini
lei li usa per asciugarsi
idem il prof
messo in ordine, nel silenzio totale
il prof se ne esce con un grazie per la visita e con un "ci rivediamo lunedì" (io e lui), per parlare meglio del tirocinio
la mia collega esce, io la seguo e scendiamo in aula studio
non si parla molto, quasi per niente
in ascensore la vedo appagata, sorridente ma in silenzio
io mi rendo conto di essere allo stesso modo appagato
ma con un dubbio: lei è venuta, il prof è venuto ed io?
consapevole di essere stato altruista
vado a risedermi al mio posto, in aula studio, lei al suo
come se non fosse successo nulla, tutto prosegue come se non fosse accaduto nulla
ma forse è normale, solitamente in questi casi non si parla mai nell'immediato
sono sicuro che il discorso uscirà un altro giorno
è tardi, raccolto tutto e vado via, lei anche
Ci dividiamo e ci diamo appuntamento per lunedì in aula studio per un'altra noiosa giornata di STUDIO!!!
Vorrei scusarmi per eventuali errori di ortografia o di forma
ma l'ho buttato giù senza rileggere e quindi correggere
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14 years ago
doublect,
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Last visit: 12 years ago
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Vendicativa
Nudo e in ginocchio, davanto ha te che hai solo tolto la gonna e lo slip.vedo sul letto una grossa cinghia da uomo. So già che con quella sfogherai su di me chissà quale torto subito. Il tuo pube lo esibisci come un pene,me lo porti fino alle labbra, so che non riuscirò facilmente a leccarlo. Di profanarlo non se ne parla nemmeno! Ha inizio il balletto del tuo piacer ti diverti a eccitarmi, ora mi legherai le mani dietro la schiena.Sarò alla tua mercè, ma in fondo lo voglio.finalmente ti fai baciare i piedi,e succhio con languore le tue dita, me le infilo in bocca quasi fossero un enorme pene.So già che quando sarai eccitata,mi farei mettere a pancia in giù sul letto e dovrò contare le scudisciate! Una,
due dieci, ti diverte veder la pelle rigonfia.Ora arriva il momento atteso. mi trascini in bagno e mi prendi per i capelli.Ora mi obblighi a leccarti dietro, quai a probre a sfiorare la tua bella natura.M a ora il momento tanto attesi steso nella vascha , ti accovacci sulla mai faccia .Sono secondi interminabili e pio finalmente scede un nettare buono, ma non posso bere.Ora ti fermi so che arriva l ultimo fiotto quello che finalmente dovro bere!
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 11 hours ago -
Io, l\'amico di famiglia
ero venuto a casa tua perchè mi trovavo li di passaggio...
tu mi inviti a casa tua per un saluto e ti fai trovare con un vestito molto corto, cortissimo, ti copre appena il pube.
sento il tuo profumo inebriante e riesco anche ad ascoltare la tua voglia.
mi chiedi di seguirti in camera da letto, mi prendi per mano e saliamo le scale e non posso fare a meno di alzare la testa e guardarti fra le gambe.
non resisto alla tentazione, ti prendo dai fianchi e metto subito la mia lingua fra le tue gambe, sento quanto sei bagnata, come sei eccitata, niente di più bello che gustare la tua voglia.
finalmente sento il tuo sapore, caldo, delicato, eccitante, il sapore di una vera donna mentre da sopra tuo marito ci chiama: "venite in camera da letto..."
mi prendi la mano e raggiungiamo la camera da letto e li ad accoglierci c'è tuo marito.
ti prende, ti abbraccia e ti bacia, ci aspettava, è eccitato quanto noi.
io sto li ad osservarvi, mi eccito insieme a voi, nel vostro nido d'amore, è bello entrare nella vostra intimità, nelle vostre fantasie... lui ti alza il vestitino e allarga le tue natiche fino ad arrivare a toccare la tua figa ormai umida.
mi avvicino, mi metto dietro di te, ti bacio il collo e scendo sfiorando la tua schiena con la mia lingua desiderosa di te fin quando non arrivo a sentire ancora il tuo sapore, adesso è più forte, sei più bagnata, sei più porca.
lui si siede si spoglia e tu inizia a succhiarlo mentre io sono sempre dietro di te a leccarti, senti la mia lingua che va su e giù fra le tue gambe e più la muovo velocemente più lo succhi forte...
poi vai a sederti su di lui offrendomi le tue spalle nude e sensuali. mi avvicino e mentre lui ti tiene dai fianchi e ti tira verso di se io ti bacio le spalle e le me mie mani scendono sul tuo seno.
sento i tuoi capezzoli duri, mi piego per succhiarne uno, lo stringo tra i denti e sento un tuo gemito, poi ti prendo dai capelli e ti tiro la testa dietro mentre affondo nella tua bocca la mia lingua.
mentre ti bacio sento i tuoi gemiti di piacere dovuti ai colpi di tuo marito e sento quanto ti piace stare in mezzo a due uomini, siamo li per farti godere, per darti il massimo piacere e tu sei li a prendere il meglio di noi.
continuo a scendere, vedo il cazzo di tuo marito mentre entra ed esce dalla tua figa, sei bagnatissima, sei molto eccitata, io allargo e tue natiche e ti metto la lingua nel culo.
sento che ti piace, inizi ad andare più forte e io spingo sempre di più la lingua dentro di te.
mi alzo e posando la mia mano sulla tua schiena tu ti pieghi in avanti cosi posso finalmente entrare dentro di te, ho tanta voglia di scoparti e di farti godere.
sei super eccitata e il mio cazzo non trova difficoltà ad entrare nella tua figa...
adesso ne hai due dentro, ti senti sfondare, inizi a gridare di piacere, ne vuoi ancora, sempre più profondo, vuoi sentirli enbrambi dentro di te.
è bellissimo sentire la ta figa stringere i nostri membrei, è una sensazione stupenda per me, per lui, ma anche e soprattutto per te, finalmente riesci ad averne due dentro che ti riempiono, che ti sfondano e che ti fanno sentire porca.
ma non sei soddisfata ancora e mentre noi ti scopiamo tu ti metti un dito nel culo..
io lo tolgo dalla figa e pian piano cerco di incularti. sento che che ti fa male ma con dolcezza e delicatezza lo spingo dentro...
è un piacere aprirti dietro, sentire il tuo culo allargarsi mentre il mio cazzo piano piano si fa strada dentro di te...
e cosi sei ancora piena, ancora due dentro di te, uno nella figa e uno nel culo, l'eccitazione è ai massimi livelli e il piacere non tarda ad arrivare...
entrambi svuotiamo il nostro piacere dentro di te riempiendoti di tutta la trasgressione che abbiamo creato
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14 years ago
admin, 75
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Massaggio hot
Parcheggio e di corsa mi infilo nel portone, salgo velocemente le scale, consapevole che mi aspetta un appartamento caldo e accogliente.
Appena apro la porta però è come entrare in un forno. Il termostato del riscaldamento autonomo segna 26 gradi e i caloriferi vanno a duemila, cercando di ricacciare l'inverno fuori dalla porta e dagli spifferi alla finestra.
-Sono a casa!- Strillo alla casa silenziosa. intanto mi tolgo la giacca e comincio a sbottonare la camicia.
Sei in camera da letto. Nuda, a parte gli slip. Leggi un libro di anatomia.
I piedi, per aria, li dondoli alternatamente e la tua pelle è ricoperta di un leggero velo di sudore. L'aria sa di te, del tuo odore.
-Giornata pesante?- Chiedo
-Mh mh- Annuisci -Ho studiato un sacco.-
Ma io so che non è così. Non credo di andare molto lontano dalla verità se azzardo l'ipotesi che fino a poco fa eri al Pc, il tuo palmare sul comò me lo conferma, a leggere racconti erotici, a scriverne uno magari o a parlare con uno dei tuoi amici virtuali... in ogni caso hai da poco finito di masturbarti.
Osservo il tuo giovane corpo e visualizzo la scena che mi sono perso... caldo... eccitazione...
-Che ne dici di un massaggino rilassante allora?- Ti chiedo.
-MMMh, un massaggio completo? siii.- Rispondi, con i tuoi occhioni azzurri sprizzanti di entusiasmo.
Mi domando se ti ho mai parlato dei miei massaggi completi... se sai cosa vuol dire... se sai cosa t'aspetta.
Mi spoglio rapidamente, restando anche io in slip, recupero l'olio della Durex dal mio comodino e mi inginocchio sul letto, affianco a te, che continui a studiare imperterrita.
Al contatto dei polpastrelli con la pelle sussulti e, quando muovo le dita lungo la tua colonna vertebrale, mugoli e ti stiracchi all'indietro, come la tua gatta.
Applico un po di pressione, sollevo e poi pigio di nuovo le dita, suonando il tuo corpo come il tuo amato pianoforte ma le note che producono i miei gesti sono i tuoi sospiri, che sono più potenti di qualunque sinfonia mai composta. A questo punto per te è impossibile continuare a studiare, il tonfo del tomo di Anatomia sul pavimento mi conferma che sei pronta a lasciarti andare. Allora mi sposto dietro di te, mi tolgo e ti tolgo gli slip, sistemandomi a cavalcioni sul tuo sedere.
Comincio a muovere le mani unte sulla tua schiena, risalendo lentamente fino alle spalle, sciogliendo la tensione dai tuoi nervi. Il tuo respiro si fa lento e regolare, ti stai rilassando ed eccitando contemporaneamente, tieni gli occhi chiusi e le tue labbra sono arricciate in un leggero sorriso di piacere.
Le mani raggiungono il collo, fin dietro le orecchie mentre con entrambi i pollici esercito una leggera pressione ascensionale sulla prima vertebra cervicale.
Intanto, ne sono sicuro, senti la pressione del mio cazzo nel solco tra le natiche, il tuo leggero movimento di bacino è un tacito invito ma è ancora presto, molto presto, per quello.
Mi occupo delle spalle e delle braccia, mentre ti mordicchio il lobo dell'orecchio, sussurrando parole che servono ad eccitarti ancora di più.
Ora il tuo bacino preme contro il mio, mi vorresti subito ma io deludo le tue aspettative e comincio a scendere lungo i tuo corpo.
Con le mani lungo i fianchi, fino a lambire i seni, con la bocca lungo la spina dorsale, con calma, senza fretta.
Quando raggiungo il sedere sia con le mani che con la bocca, comincio una doppia stimolazione. Mentre impasto delicatamente i glutei, separandoli dolcemente, la lingua entra in contatto con il clitoride. Sei un lago. Risalgo lungo la fessura, spingendo la lingua dentro il più possibile, finché non raggiungo l'ano e comincio un lento movimento rotatorio alternandolo a prepotenti spinte per infilarmi dentro il tuo fiorellino, la mia sala giochi preferita, la tua arma più efficace nei miei confronti.
Ripeto il movimento un paio di volte ed ora i movimenti del tuo corpo denotano l'urgenza di essere posseduta, tuttavia non chiedi e comunque non sarebbe ancora il momento.
Abbandono a malincuore le tue chiappe e comincio a massaggiare le tue lunghe e bellissime gambe. L'olio da a tutto il tuo corpo una lucentezza meravigliosa e, mentre massaggio le cosce e poi i polpacci, mi godo lo spettacolo di te sdraiata pancia sotto, completamente sciolta nelle mie mani.
Quando arriva il turno dei piedi cominci letteralmente a godere delle mie dita. Con i pollici percorro la pianta dei piedi e contemporaneamente mordo e succhio le dita sentendoti gemere e godendomi il suono del tuo piacere. Ora è arrivato il momento di prenderti e le mie mani ripercorrono a ritroso il percorso sul tuo corpo unto. Polpacci, cosce, glutei, schiena, spalle e quando il mio bacino arriva a contatto col tuo entro dentro di te senza la minima esitazione.
-SIIIII- Strilli, quando arrivo in fondo e resto fermo lì. Le mani sono di nuovo sul collo e comincio a scoparti lentamente ma tu stai già fremendo e stringi il lenzuolo mentre l'orgasmo ti fa perdere il controllo. Allora io mi ritraggo e ti sento protestare per la sottrazione ma è un attimo e già ho messo una mano a prendere il posto del cazzo, stimolandoti il clitoride e penetrandoti dolcemente con le dita. Contemporaneamente il cazzo ha cominciato a spingere contro la muscolatura anale che, rilassata com'è, si schiude senza opporre resistenza e mi lascia libero accesso al tuo delizioso culetto. Solo a quel punto mi sdraio sopra di te, trasferendo tutto il mio peso in questa meravigliosa penetrazione anale che già ti vede sulla via di un secondo potentissimo orgasmo. Ti scopo senza riguardo, come piace a te, come io adoro. Ora tu strilli, continui a dire sì e fai salire il mio piacere ad una velocità impressionante. Sposto il peso sull'altro braccio, per cambiare la mano che ti scopa davanti. Porto le dita che sanno di te alla tua bocca e tu cominci a succhiarle. A quel punto vengo come un fiume in piena dentro di te, scatenando il tuo secondo orgasmo.
Esausto mi butto dalla mia parte del letto, mi stai guardando, hai un indecifrabile espressione di estasi ed eccitazione dipinta in volto.
-Sei stato grande.- Mi dici.
Io ti bacio, poi ti bacio la fronte e mi ricetto lungo disteso, ancora ansimante. -Grazie.- Ti rispondo
-La faresti una cosa per me?- te ne esci di colpo.
-Un altra?- Dico sarcastico.
-Beh è anche una cosa per te...- Aggiungi facendo la gattona.
-Spara.- Continuo allora, curioso.
-Mi scoperesti la bocca?-
Sorridi della mia espressione stralunata. -Prego?- Biascico.
Sei già con la bocca su mio cazzo mentre rispondi. -Guardavo un video. Non voglio solo succhiartelo, voglio che sia tu a usare la mia bocca, senza freni, violento, come preferisci. fino in fondo, fino a venirmi in gola. ti prego.-
La risposta te la da il mio cazzo, che è già nuovamente duro tra le tue labbra.
-Agli ordini.- Dico, mettendomi in piedi davanti al letto mentre tu ti sistemi in ginocchio accanto al bordo.
E' un momento di follia erotica, afferro la tua amata testolina e senza ulteriori tentennamenti ti spingo il cazzo in bocca, applicando una moderata pressione sulla nuca per fartelo scorrere sulla lingua finché il tuo naso non affonda nei mie peli pubici. ti tengo lì, consapevole che sei in assenza d'ossigeno, sento le contrazioni della tua gola, gli urti di vomito che il tuo corpo produce per liberare le vie respiratorie.
Mi ritraggo in un fiume di saliva, lasciandoti un momento d'aria prima di affondare di nuovo e poi lo rifaccio ancora. Non fai una piega, anzi cominci a masturbarti freneticamente, a quel punto il mio movimento di bacino è diventato velocissimo, tu sbavi sempre di più e intanto cominci a gemere dal piacere che ti dai da sola con le dita.
Sei incredibile. Appena penso di averti sbalordito con un nuovo giochino sessuale ecco che tu fai qualcosa di due volte più estremo, scoparti la bocca come nel peggiore filmato della rete e sentire che tu addirittura ne trai piacere è così bello, che sono costretto a venire, con la tua faccia spinta contro il mio pube riverso nella tua gola il mio secondo orgasmo.
Restiamo così, immobili, per qualche secondo poi mi ritraggo e il mio cazzo, già in fase di rilassamento, sguscia fuori dalle tue labbra, insieme ad un lungo rivolo di saliva mescolata a sperma.
La tua espressione è il ritratto della felicità. Sei davvero incredibile.
Ci baciamo a lungo, è bello sapere che abbiamo ancora un sacco di cose da scoprire, l'uno dell'altra.
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14 years ago
romano29,
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Ho voglia di ciliegie
era solita salire su quell'albero, la vedevo salire a piedi scalzi, si arrampicava fino al suo ramo preferito si metteva seduta e ci rimaneva le ore.
ultimamente, portava con se una bottiglia d'acqua e il suo auricolare. sicuramente la sua musica, faceva da contorno al suo passatempo preferito, le ciliege, riusciva anche a ballare su quel ramo, era strana e adorabile e non sapeva quanto mi piacesse guardarla!
a volte si metteva in piedi e cercava di prendere i frutti alti, quelli più rossi, quelli più succosi. ed era in quei momenti che la mia fantasia prendeva possesso dei miei pensieri, la guardavo, vedevo le sue gambe sempre scoperte, portava sempre gli short le sue magliette che diventavano di un colore indefinito, ci puliva le ciliege e le sue mani, e vedevo i suoi occhi così grandi e luminosi.
...non c'era giorno che le mie fantasie non fossero alimentate dalla sua presenza. se solo lei avesse immaginato, tutte le volte che guardavo la sua bocca mangiare, la sua lingua assaporare, e i suoi occhi deliziati, e il suo modo di pulirsi le mani, le metteva sopra il suo seno e le strusciava addosso al suo corpo mettendo in evidenza le sue forme, poi un giorno quell'angelo, pensò bene di bere l'acqua e farsela cadere addosso, doveva essere fredda perché riuscivo a vedere i brividi sulla sua pelle i capezzoli che si inturgidivano e la mia eccitazione che cresceva. lei rideva, stava ridendo, fino a farsi venire le lacrime, rideva della situazione, poi in un attimo si girò verso di me, mi guardava, quindi mi vedeva, non poteva essere, io ero nascosto, ma le sue labbra mi dicevano vieni, non sentivo, e non riuscivo a rendermi conto, ma non potevo rinunciare a lei. ero ai piedi del suo albero.
bloccato sul da farsi, immoto. e lei mi guardava dal suo ramo. stavo salendo da lei senza capire. guidato dal suo profumo, dal suo essere, ci trovammo l'uno di fronte all'altra. seduti sullo stesso ramo. era splendida, ancora più sensuale di come la vedevo, la sua bocca così carnosa, i suoi denti bianchisimi, i suoi occhi, mi stavo perdendo in lei, mi disse:
- salivo su questo ramo perché tu mi potessi vedere...
- ...non l'avrei sperato, ma
- ssshhhh...non rovinare tutto.
le accarezzai i capelli e la costrinsi ad avvicinare la sua bocca alla mia, la sua lingua era rossa e le sue labbra così morbide, così carnose, sentivo il suo sapore, stavo esplorando ogni angolo della sua bocca, i suoi denti, il suo palato, e lei non era da meno mi cercava, mi voleva, toccava i miei capelli e mi teneva la testa quasi non volesse lasciarmi andare
- amami
- scendiamo
l'aspettavo, aspettavo che le sua gambe nude fossero più vicine a me.
l’aiutai a scendere stringendole i fianchi, quasi con la paura di vederla svanire, e invece sentivo le mie mani stringere il suo corpo. non la lascia andare la tenni stretta, il suo corpo aderiva al mio, sentivo la sua maglietta bagnata, inizia a baciarle il collo le orecchie, volevo sentire i suoi sapori, volevo impossessarmi del mio angelo, era appoggiata all'albero le sue braccia sul mio corpo, sulla mia schiena. sentivo le sue unghie graffiarmi, le sfilai la maglietta, e la mia la seguì. il suo corpo, la sua pelle così morbida ,appena ambrata dal sole, la sollevai, e le sue gambe si chiusero sui miei fianchi, ora potevo prendere i suoi seni, potevo morderli e succhiarli, lei si teneva sul mio collo mentre la sua testa si lasciava andare indietro, la volevo, volevo il suo corpo, volevo impossessarmi di lei!
la sdraiai sull'erba mentre la mia bocca continuava a cercarla.
da quanto tempo desideravo questa donna? i miei pensieri continuavano a cavalcare mentre le mie dita slacciavano i suoi pantaloncini, lei mi aiutò, sollevandosi un poco per sfilarglieli, ora potevo contemplare il suo corpo. era perfetta, la sua nudità non la preoccupava. mi guardava, e so ciò che vedeva nei miei occhi, ci voleva poco prenderla così, ma io non volevo sprecare un singolo attimo di quella occasione. come se avesse letto nei miei pensieri, si alzò e inginocchiata ai miei piedi mi sbottonò i jeans, me li tolse e sedutasi su di me, iniziò a baciarmi, prima la bocca poi il collo la sua lingua non si fermava, cercava il mio corpo come fosse un frutto proibito. il suo bacino si muoveva lentamente, come fosse un'altalena, lento, si stava bagnando, si stava eccitando su di me, senza che io facessi niente, per un attimo pensai che non potevo resistere ancora molto, non ce l'avrei fatta.
le mie mani sui suoi fianchi la guidavano nella sua danza, poi la sua bocca scese, rimase sospesa così, ed io trattenni il fiato perchè l'unica cosa che desideravo era la sua bocca, volevo essere ingoiato da lei, succhiato, fino a non poterne più, e così fece. credo che sensazione più forte non potevo provare, era brava, mi prendeva con le sue labbra e sentivo la sua lingua che si impossessava di me, le sue mani non smettevano di toccarmi, potevo esplodere da un momento all'altro, e la scostai, le dissi di fermarsi, i suoi occhi erano quelli di una donna, di una donna che sa qual'è il suo potere, che il sesso non lo fa, lo crea, continuava a guardarmi, ma le sue mani ora cercavano il suo corpo, ed io ero immobilizzato di tanta sensualità in quei gesti, si stava toccando, le sue dita scendevano tra le sue gambe, si sfiorava e poi risaliva fino alla bocca. succhiava le sue dita.
poi riscendeva, l'invito era più che chiaro, le mie dita stavano nella sua bocca e poi scendevano sul suo corpo, sono entrato dentro di lei con la lingua e l'ho sentita fremere, era calda, bagnata. ho cercato il suo clitoride, e mi sono impossessato di lei, le sue labbra, quelle labbra, la mia lingua ha leccato ogni cosa, per poi entrare dentro di lei, mentre la sua schiena si inarcava dal piacere, continuava a toccarsi, con dei movimenti circolari prima lenti e poi più veloci e io continuavo a penetrarla con la lingua, toccati anche tu mi disse, e io lo feci, come fosse un gesto abituale tra di noi, la sentivo gemere, sentivo che mi voleva, mi stavo lasciando andare e sentivo che il mio piacere non si sarebbe trattenuto ancora. con un colpo di reni mi allontanò da lei e la ritrovai seduta su di me, prendimi mi disse.
...ed io la presi...
non con dolcezza, non con delicatezza, ma con tutta la forza che avevo. si muoveva sopra di me, e la sentivo gemere dal piacere, poi senza nessun preavviso, si girò di spalle e rientrai dentro di lei guidato da lei, lo sapevo cosa voleva, voleva continuare a toccarsi, in modo da raggiungere il doppio del piacere, guardavo le sue natiche che si muovevano su di me, ogni tanto si sollevava un pò ed io riuscivo a vedere il mio menbro sempre più duro, la guidavo in quel movimento sempre più frenetico e sentivo che lei si toccava sempre più veloce, poi mi chiese di urlare, mi disse:
-...urlami tutto il tuo piacere, urla quello che sono per te, fammi godere del tuo piacere...
e così un'esplosione, un lampo di luce, un urlo che non era di un essere umano, ma di un essere che non si controlla che esprime fisicamente il suo piacere.
il suo corpo era teso su di me...
il suo orgasmo ancora non finiva. sentivo la sua carne i suoi muscoli contratti, ed il suo urlo, il suo piacere, il nostro...
si sdraiò accanto a me, il suo respiro era ancora veloce, i suoi occhi guardavano il cielo, solo ora ne intuivo il colore, era tutto quello che avevo sempre sognato quello che desideravo ogni giorno la baciai e le dissi che per me era un angelo.
i suoi occhi mi scrutarono e mi sorrisero. ho voglia di ciliege.
g*
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14 years ago
admin, 75
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Due cazzi per mia moglie
03/04/2009
FANTASIE SU MIA MOGLIE
Ieri sera, mentre il bambino dormiva, quindi uno dei rarissimi momenti di tranquillità, rientra mia moglie da una cena con amiche e si siede con me sul divano a guardare la televisione.
Iniziamo a toccarci e finiamo a scopare. E’ tanto che non lo facciamo, sono molto eccitato e decido di provare a ritrovare un po’ di quella complicità indispensabile per fare del buon sesso in una coppia. Mancando due giorni al mio compleanno le dico cosa veramente vorrei come regalo: mentre non lesino complimenti per il suo fantastico culetto ed il suo bel seno le chiedo di cominciare ad essere più sexy nel vestire(sempre, non solo per occasioni speciali), quindi autoreggenti, niente reggiseno visto che non ne ha assolutamente bisogno e sta su benissimo da solo essendo ancora bello tonico(mi fa impazzire abbracciarla e sentire il seno bello morbido al tatto delle mie carezze) e se possibile,qualche volta sorprendermi evitando di mettere il perizoma e farmi trovare la sua bella patatina rasata all’aria, impudicamente bagnata e bella aperta pronta a ricevere il cazzo. Le ho detto che la cosa più eccitante per un uomo è avere una donna disinibita e porca e soprattutto poterla guardare mentre si comporta da porca e vederla godere. Le ho detto di lasciarmi almeno parlare e fantasticare mentre scopiamo e possibilmente di partecipare anche lei con un po’ di fantasie(sono solo fantasie per eccitarsi…poi chissà, magari un giorno mi sorprenderà…possibilmente prima di diventare vecchi e rimbambiti). Io amo mia moglie e proprio per questo non ho bisogno di cercare altri svaghi, anzi ciò che mi eccita è esclusivamente centrato su di lei: il pensiero di scoparla assieme ad un altro, vederla dedicarsi al suo cazzo, toccarlo e leccarlo per poi farsi scopare davanti ai miei occhi mentre ci alterniamo i suoi buchi per poi prenderla contemporaneamente davanti e dietro……mmmmmm…..mi fa impazzire!!!
Ogni tanto capita di leggere su internet qualche storiella di mogli che regalano al marito per il compleanno la tanto sospirata scopata in tre( che poi sono loro ad avere due cazzi a disposizione,di chi è il vero regalo?), alcune addirittura organizzando loro e facendogli la sorpresa; questo da mia moglie credo sia impensabile, ma se avesse i numeri per fare una cosa del genere, mi porterebbe al settimo cielo, sia per l’emozione del triangolo ma anche perché finalmente avrei al mio fianco la donna dei sogni(non solo miei, ma di qualsiasi uomo), brava e perfetta con la famiglia e la vita di tutti i giorni ed eroticamente disinibita e aperta a tutto ciò che riguarda il sesso nella coppia.
Certamente so che questa sorpresa per il compleanno non ci sarà, ma in qualsiasi altro momento volesse farla l’apprezzerò comunque, perché vederla godere senza limiti scopata senza sosta da due uomini dediti solo al raggiungimento del suo massimo piacere è il mio sogno, che spero non rimanga tale lasciandomi l’insoddisfazione di non aver provato questa esperienza.
Amore soddisfami, ti prego.
Ti amo tanto
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14 years ago
admin, 75
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Peccato che l\'auto si fosse fermata
ciao, ho fatto questo sogno.....
la mia auto mi lascia in panne, e la fortuna mi manda in soccorso un'auto che accosta e l'uomo al volante mi domanda se ho bisogno di un passaggio. non sapendo che altro fare accetto.
mi accomodo nel sedile posteriore dell'auto dove note è seduta una donna, "probabilmente la ragazza del conducente", penso! ma non riesco a spiegarmi come mai è seduta nel sedile posteriore.
Durante il tragitto la ragazza mi si avvicina e mi sussurra nell'orecchio; "sai che sei un ragazzo carino, ma sei tutto bello così?" io rimango un pò sorpreso per l'affermazione. Non ho ancora avuto il tempo di ringraziare che sento una mano che dolcemente mi accarezza la coscia; capisco dove vuole arrivare la ragazza, a questo punto guardo lo specchietto retrovisore e noto gli occhi dell' uomo al volante che sembrano sorridere, lui se ne accorge che l'ho guardato e mi dice: " fai come fossi nella tua auto!" . a questo punto guardo la ragazza negli occhi, lei mi sorride, abbasso lo sguardo per guardarla fisicamente e noto che con la mano alza la gonna e mi fa notare che non indossa le mutandine: capisco cosa stava facendo prima che io fossi caricato. Le sorrido e le strizzo l'occhio come per dirle: " voglio vedere dove vuoi arrivare!" . le sorride nuovamente come se fosse più rilassata e mi bacia.
il mio pene nei pantaloni si fa sempre più grosso, fino a che non mi fa male perchè nn sa più da che parte espandersi, io abbaso gli occhi sui miei jeans e lei se ne accorge, sia di dove guardo, sia delle dimensioni. senza toglire gli occhi dalla mia lampo sposta la mano lungo il bastone che ormai pareva uscire dalla tasca sinistra dei miei pantaloni, il compagno dal sedile davanti ci spia e dice: "scaldamela che dopo lei, quando mi fermo,ci divertiamo!". sposto nuovamente l'attenzione sulla donna e.............
Il resto non vorrei immaginarlo, voi cosa ne pensate?
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14 years ago
amatore90,
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Travestimento
mai avrei pensato ad una cosa simile. Le donne sono sempre state al primo posto nella mia vita e nella mia testa. Ma c'e sempre una prima volta.
Era un fine estate le giornate erano ancora abbastanza calde, ma non vi era piè il solleone. Mentre passeggiavo con il mio cane sulla spiaggia, tra una duna vedo una coppia che sta amoreggiando. Cerco di cambiare strada ma il mio cane va incontro a loro. Richiamo il cane, ma niente da fare lui va proprio li. Mi avvicino e giunto nei pressi chiedo scusa e mi accorgo che la coppia e formata da due ragazzi. Uno di questi con lunghi capelli l'avevo scambiato per una ragazza. Rimango un po sorpreso ma niente di piu. Il mio cane inizia a giocare con loro e si scambia alcune parole. Forse la situazione il fatto di trovarmi davanti a qualcosa di diverso fa si che mentre parlo uno di loro guardandomi mi dice" come mai ti e diventato duro ti sei eccitato". Effettivamente il mio uccello era diventato duro. Divento rosso e non so cosa dire. I due ragazz iniziano a ridere e insieme di dicono - guarda e pensa -. Iniziano nuovamente a baciarsi e poi iniziano un lungo 69. Io sono in piedi davanti a loro, la mia eccitazione aumenta sempre di piu. Ad un certo punto uno dei due si mette a pecora e l'altro da dietro lo incula iniziando un piacevole movimento. Sono eccitato, tiro fuori il cazzo e mi avvicino a loro. Il ragazzo biondo mentre si fa inculare apre la bocca ed inizia a farmi un pompino. Piacevole stupendo, tanta e l'eccitazione che dopo 5 minuti un'esplosione di sborra gli riempe la faccia. Nello stesso momento anche l'amico aumenta il ritmo e gli riempe il culo. Lui si alza con ancora la sborra in faccia e nel culo, e guardandoci viene facendosi una sega.
Senza dire niente ci salutiamo.
Sono ritornato sul posto ma non li ho piu trovati.
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14 years ago
diegovalle,
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Al negozio di scarpe
Vivo a roma e sabato scorso mi sono recata in un negozio di scarpe in un centro commerciale. Mentre mi accingevo a provarmi degli stivali c'era un uomo che accompagnava la moglie anche lei intenta ad acquistare delle scarpe.Quest'uomo di aspetto gradevole ha iniziato a guardarmi insisetentemente nonostante la presenza della moglie notevolmente infastidita.Ovviamente quello sguardo su di me aveva acceso una seppur lieve curiosità e lusingata da questa corte un pò sfacciata mi sono sentita autorizzata a rispondere alle avances.La faccia della moglie infastidita aveva ancor più scatenato la motivazione a lasciare andare i miei sensi. ed allora ho iniziato a muovermi in modo provocatorio. In un primo momento mi sono piegata in modo da mettere in evidenza il mio poderoso culo poi mi sono seduta a provare gli stivali e mentre calzavo una delle scarpe ho allargato la gamba facendo vedere l'autoreggente. La moglie si è accorta della mia provocazione e lo guardava con astio e lo ha trascinato in un altra posizione. Poco dopo l'uomo faceva capolino da dietro alcune scaffallature ed io , maggiormante al sicuro dallosguardo della moglie, ho dato il meglio di me anche perchè non vi erano altri clienti. Mi sono aggiustate le autoreggenti anche se erano a loro posto , ho misurato le scarpe allargando le gambe spudoratamente in modo che vedesse che non indossavo l'intimo.Poco dopo mi reco a pagare e mentre ritiro la merce trovo un biglietto con un cellulare.
Esco e provo a fare quel numero incuriosita da chi poteva essere e non mi meraviglio quando scopro che è l'uomo del negozio.
Mi chiede di recarmi ai bagni del centro commerciale ed io, tra la curiosità e l'eccitazione come un automa mi reco al bagno come mi aveva ordinato.
Come mi vede mi fa un segno di segurilo ed ancora una volta eseguo automaticamente gli ordini . Come entro nel bagno mi sbatte , girandomi e piegandomi con forza verso il lavabo mi solleva la gonna e inizia a toccarmi in mezzo alle gambe. Ammutolita e impaurita ma eccitata favorisco le sue lascive carezze. Le dita scorrono ora nella mia vagina ormai completamente bagnata . A questo punto prendo l'iniziativa chiudo il bagno mi piego in ginocchio .Frettolosamente slaccio i bottoni dei pantaloni e tiro fuori un grosso membro duro ed umido impossessandomi immediatamente con la mia bocca. Lo spompino lungamente fino a quando viene con un fiotto di sperma che riempie la mia bocca.A quiesto punto mi arrabbio convinta che possa rimanere all'asciutto. le stampo la mia bocca sulla sua minacciandolo di dirlo alla moglie se non mi scopava immediatamente. Infatti gli ridiventa immediatamente duro e me lo infila nella fica ormai sbrodolamte e con pochi colpi di bacino ho un primo orgasmo.Ma non mi basta mi giro e pretendo che me lo schiaffi in culo e per invogliarlo glielo mostro aperto allargandolo con le mani e invitandolo a penetrarlo
Questa volta impiega un pò di tempo e a me non dispiace affatto perchè questa terza sua venuta la sento nelle viscere proprio quando ho un orgasmo vaginale stimolato da quel pene enorme che mi riempie il culo. MI ricompongo ed esco dal bagno , sperando di non essere vista dalla moglie ma nello stesso tempo con la voglia di incontrarla nuovamente e dire che suo marito mi aveva fatto tutti e tre i buchi.Pauline
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14 years ago
innocentesirena,
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The end
Ti odio perché ti amo. Ti odio perché l’odio è l’altra faccia di quella medaglia chiamata sentimento.
Come esiste il buio in contrapposizione della luce, come il dolce è contrapposto all’amaro, così l’odio trova ragion d’esistere perché vi è stato amore.
Ed io ti ho amata tanto. Ed ora ti odio perché mi hai tolto la possibilità di continuare ad amarti.
Ed anche tu sicuramente mi odi perché mi hai amato. Ohh se ci siamo amati. Solo le nostre anime, i nostri cuori sanno quanto ci siamo amati, quante volte ci siamo donati l’un l’altra la nostra essenza.
Mi odi perché sono riuscito a tirarti fuori quello che non riuscivi a confessare neanche a te stessa. Mi odi perche ti ho fatto vivere i tuoi desideri più reconditi.
Mi odi perché la tua fantasia è volata alta come un’aquila.
Mi odi perche ti ho liberata dalle catene della noia, della routine e della falsa morale e ti ho portato sulle cime ardite del piacere dove tutto quello che da noi era voluto, era lecito.
Vedo ancora nella mia mente, come una foto digitale quei brevi pomeriggi invernali, consumati dentro la macchina che a cagione veduta era diventata la nostra alcova ambulante….
Davanti ad un mare tempestoso, con i marosi che si abbattevano sulla battigia come due amanti focosi.
I nostri occhi che brillavano di gioia, le nostre lingue cercarsi, lottare, avvinghiarsi….
Poi ….uno sguardo maligno…. le palpebre dischiudersi, le mani intrufolarsi, mentre dentro lentamente, le fiamme cominciavano ad ardere.
Oppure tu prona sul mio equatore mentre ti imbevevi della mia linfa di maschio.
Il tuo coprire gli occhi con occhiali ed arrossire davanti al prtiere quelle poche volte in cui l'albergo ad ore è stato teatro delle nostre performance.
E…quante volte le poltroncine dell’ultima fila del cinema hanno assorbito i tuoi umori.
Quanti sogni abbiamo fatto insieme ben sapendo che sarebbero rimasti sogni.
Quanta adrenalina abbiamo prodotto e consumato nella paura che arrivasse tuo marito. Per le mie fughe dal lavoro e le scuse per mia moglie.
Quante volte mi hai strappato l’anima con l’eco dei tuoi siii.
Ma poi è arrivato il giorno del triste risveglio.
Come in un qualsiasi gioco d’azzardo, quando tiri troppo le corde della fortuna, così si spezzò l’incantesimo del nostro amore.
Tuo marito scoprì tutto e ti pose il suo diktat.
L’annuncio del nostro addio fu come anticipato da un presagio.
Solo poco tempo prima ti avevo fatto conoscere i Doors, la cui musica più volte accompagnò i nostri amplessi, mischiandosi ai nostri gemiti e lamenti…. ed il giorno del nostro ultimo incontro, mi chiedesti di portare il loro CD.
E quel giorno in macchina, mentre la triste voce di Jim Morrison cantava “this is the end, my beautiful friend the end, i’ll never look into your eyes again….” in quei terribili 11 minuti che dura la canzone, mi comunicasti tra le tue lacrime che si mischiavano alle mie, la fine della nostra storia.
Tra la passione forte, libera, travolgente, irrazionale ed il freddo calcolo matematico, dettato dal raziocinio, scegliesti il secondo.
Ti odio per la tua scelta, ma cosa avrei potuto offrirti??? Non le stupide convenzioni della società, ma la cruda maledetta realtà avrebbe fatto di noi due zingari del piacere.
Ti odio perché prima mi hai fatto bere a profusione dall’aurea coppa del piacere, quella coppa cui sempre assieme ci siamo abbeverati. Ed ora sono qui solo a soffrire la sete e la fame…
Ma ti amo, e sono sicuro che anche tu mi odi e mi ami.
E sono sicuro che a lungo ti risuonerà nelle orecchie quel riff finale di Jimi …”thiiiis iiiis theee eeeend”.
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14 years ago
admin, 75
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La più bella che ho sentito
una coppia da tempo scambista etero, lui 45 lei 39, entrambe di bell'aspetto, un giorno intrapprese una discussione, lei sosteneva che il numero di scopate fatte da lui erano più che altro merito suo, decisero così di aprire una sfida della durata di un mese.
la sfida ovviamente prevedeva il maggior numero di conquiste fatte e lui accettando impose alcune regole nel gioco.
1 non con chi già si conosce nella vita quotidiana
2 non con il primo che capita chiudendo gl'occhi e tappando il naso
3 non due volte con la stessa persona
4 ovviamente per lui non mercenario
contro la statistica vinse lui 4-3 e tutto finì con buon gusto e allegria ma un giorno lui si trovò, senza capire come, davanti al posto di lavoro una 27 enne che aveva conosciuto in un locale durante il mese, lei si propose nuovamente e lui restando vago sfuggi con la scusa della fretta, l'episodio si ripete e lui sfuggendo per l'ennesima volta racconta l'accaduto alla moglie, alla quale venne in mente un escamotage non proprio principesco ma eccitante, quello di sorprenderli volutamente in fragrante.
lei si fece ancora viva e lui le spiegò di essere felicemente sposato, disse di saperlo perchè li aveva visti al circolo tennis più volte ma di cercare solo sesso senza creare complicazioni.
fissarono quindi un appuntamento a casa di lui.
venne il momento, e appena giunti in casa, poco dopo, giusto il tempo di un caffè, la moglie entrò trovandoli abbastanza al loro posto completamente vestiti, la ragazza zittì per alcuni secondi poi si alzò e si presentò senza dichiarare per quale contesto fosse li e cosa l'accumunava al marito.
la moglie molto maliziosamente chiese a lei se aveva già giocato a tennis con il marito, perchè le sembrava di averla già vista in quell'ambito, anche se in realtà lo aveva appreso da lui.
la ragazza si sciolse e molto maliziosamente incrociò lo sguardo di lui dicendo "si si ed ero venuta per organizzarne un'altra"
bene disse la moglie, tiriamo fuori le palle e giochiamo, lasciando scivolare una mano sui pantaloni di lui.
risata soft e poi rivolgendosi a lei disse " allora che fai? dovevi andare o ti fermi un po'? " da subito la ragazza zitti poi esclamò "non so che cos'è un doppio? noi due contro di lui o che altro? " poi alzandosi verso di lei disse "a me piacerebbe io contro di te con lui arbitro " e senza dare tempo alla risposta la baciò sulla bocca per poi limonarla.
il più imbarazzato era il marito (mio conoscente che mi raccontò tutto questo) e sapendo delle preferenze sessuali della moglie rimase molto sorpreso e a quel punto curioso.
le due belle donne si profusero fino a tirarsi nude e la moglie rimase passiva nel fare ma eccitata come non mai per l'effetto dell'intraprendenza della giovane.
a questo punto la moglie mentre veniva leccata a dovere inizia a darsi da fare con il marito e finì che in tre fecero di tutto e di più.
io trovo questa storia eccitante come poche, vera non posso sapere ma conoscendo i personaggi molto molto probabile.
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14 years ago
admin, 75
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Quella strana ragazza
Era un Sabato,qualcuno pensera' i soliti weekend che si passano
per scaricare la tensione accumulata durante ua settimana di lavoro,e cosi' pensavo anch'io prima di incontrare quella strana ragazza!!!!
Decido di uscire da casa,andare un po' a svagarmi giusto per non pensare troppo ai problemi che possono soffocare una normale vita,non so dove andare,e cosi' senza neanche rendermene conto mi ritrovo al solito disco pub,pieno di ragazzi che sembrano distanti da me mille miglia!!!Mi siedo,ordino la solita birra scura,e dando le spalle al bancone osservo poco attentamente,quasi fosse solo un sogno,cio' che mi accade intorno,i teenager che ballano,qualcuno che ride con il suo gruppo di amici,qualche coppia che si ferma a baciarsi....insomma il solito quadro!!!!Nell'osservare distratto,mi accordo che a due posti lontano da me,c'è una ragazza che mi osserva,i suoi occhi sembrano spiarmi attentamente,e appena si accorge che ho notato il suo sguardo insistente abbassa gli occhi,quasi imbarazzata!!!Incomincio ad osservarla,e molto carina e la domanda che mi sorge è come mai una bella ragazza non ha nessun galletto che gli gironzoli intorno!!!continuo ad osservare,giusto per essere sicuro che non sia in compagnia di qualche uomo,onde evitare l'ennesima rissa che andrebbe a sfociare per i soliti motivi di gelosia....no,è sola!!!
Allora mi alzo,e tanto per essere sicuro,vado in pista a ballare per vedere la sua reazione,ecco si alza,si avvicina in mezzo alla ressa di gente,mi da le spalle e pian piano si unisce a me,ho il suo sedere che mi si strofina sul mio pene,e non risco a controllare la naturale reazione,mi si alza,e ormai ho tutto il sangue che ha lasciato il mio cervello...lei è divertita,forse neanche lei si aspettava tale e naturale reazione!!!Noto che molti ci osservano quasi infastidti da cio' che stavamo facendo.
Improvvisamente lei si gira,e senza che capisci qualcosa me la ritrovo dietro il mo sedere!!!E li mi accorgo che aveva un qualcosa di duro tra le gambe.
all'inizio non so cosa fare,non so cosa pensare,e mi fermo un'attimo per cercar di raccogliere l'idee....lei si accorge di tutto cio' e mi sussurra all'orecchio se la cosa mi avesse infastidito,ed io,senza pensarci molto sopra,mi giro e incomincio baciarla....ora è lei che è stupita,quasi sconvolta dall'inaspettata reazione,mi dice solo ed un semplice wow....decidiamo di andare nei soliti divanetti,a sederci uno in braccio all'altro,ma a turno...per fare in modo che ognuno di noi avesse la sua buona razione di cazzo...non ce la facevo piu',e neanche lei...mi chiede di andare nei bagni,non me lo faccio ripetere due volte ed andiamo!!!Li ci chiudiamo dentro,e senza accorgemene mi ritrovo il mio pene dentro la sua bocca,la sua lingua mi bagna da per tutto,mi lascia senza fiato,le mie mani gli passano tra i capelli,gli reggono la testa con la speranza che la cosa non finisse mai!!!!Poi mi chiede:
"perchè non me lo fai anche tu?"non l'avevo fatto prima un pompino,non avevo mai avuto rapporti orali,anche se il desideio di averli era fortissimo!!!mi inginocchio davanti a lei,il suo cazzo è duro,sembrava volesse esplodere,e senza pensarci due volte lo prendo in bocca,avvisandola che per me era la prima volta!!!Lei mi guidava,mi diceva cosa e come fare,e da come mi prendva la testa mi accorgevo che forse la cosa stava andando abbastanza bene!!!Lei mi chiede di andare casa sua.andiamo,e appena arrivati ,non facciamo in tempo a chiudre la porta che ci saltiamo letteralmente addosso...lei mi prega di infilarglielo dentro,e senza indugi,la sbatto faccia al muro e toltogli il tange,gli alzo la gonna,e comincio a scoparla come un toro...non mi reggo piu'.e lei grida,forte...ancora,ancora e ancora...e mentre me la scopo gli faccio una sega!!!Ora è lei ad averlo duro,mi chiede se mi va di farmi infilare,gli dico di si,e gli dico di far piano pero' perchè dietro ero vergine!!!Lei mi porta sul letto,ci spogliamo a vicenda continuandoci a baciarci e a leccarci,poi mi mette a pecorina sul letto,e bagnatosiil dito con la saliva incomincia a massagiarmi il buco del culo!!!Poi sento che sta cominciando ad infilarlo,pian piano...il dolore è forte ma il desiderio di prenderlo è molto di piu'!!!Cosi' comincia a scoparmi....mi fa male ma è altrettanto bellissimo!!!Andiamo avanti cosi' scopandoci a vicenda per tutta la notte!!!!Ed è da quella notte che quella "Strana ragazza"Mi ha aperto ad un mondo a dir poco meraviglioso!!!
Jollybsx
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14 years ago
admin, 75
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Il mio bel camionista
Salve quello che vi sto per scrivere è una storia vera e risale a circa sei mesi fa, prima che scoprissi questo magnifico sito.
Dato che ho la passione del travestimento e non conoscevo il modo per fare incontri di tanto in tanto la sera mi travestivo e giravo un po per la z.i. per poter fare incontri.
Quella sera mi preparai per benino con perizoma,calze autoreggenti,tacchi,parrucca e mini corta e mi recai in giro ,ad un tratto vedo un camion che girava lento da quelle parti lo supero ,lui mi nota e mi suona io mi fermo, lui scende si avvicina lo vedo un bel quarantenne fatto veramente bene e dai pantaloni si vede che messo propio bene e mi dice se mi va di fare un giretto con lui,io accettai subito senza nemmeno persarci un attimo, mi dice di salire sul suo camion.
In un attimo chiudo la macchina e salgo nel suo camion mi fa togliere le scarpe e mi fa accomodare nella sua cuccietta accanto a lui si presenta dice che si chiama m. e subito mi da un bacio mozzafiato, io in quell'attimo non capisco piu nulla gia mi sento bagnare lo inizio a toccare sulla patta e vedo che gia lo tiene in tiro e sembra che i pantaloni stanno scoppiando mentre lui mi sposta il regiseno e mi inizio a mordere i capezzoli,gli sbottone il pantalone e gli abbasso i boxer ed esce fuori un cazzo che non lo avevo mai visto uno di quelle dimensioni sara stato sui 24 cm ma non per la lunghezza ma per lo spessore non riuscivo a tenere la mano chiusa comunque a quel vedere non capii piu nulla e subito mi chinai sopra e lo incominciai ad asaporera aveva un gusto buonissimi (dicono che i camionisti sono un po sporchi ma lui aveva un profumo di pulito)lui a vedere quello che gli stavo facendo si alza davanti a me e me lo ficca in bocca e mi inizia a scopere la bocca ma come un fero toro ci sa fare quasi soffocavo ma la voglia era tanta volevo essera la sua puttana e lui mi stava trattando da tale. Dopo buoni 15 min che mi stava scapando la bocca me lo toglie si butta adosso e mi bacia e il suo cazzo inizio e strusciare vicino il mio buchetto burroso col disiderio di ricevere quel bastone tutto dentro fino allo stomaco inizia a scendere con la bocca sui mie cappezzoli e ancora piu giu fino a che arriva al mio culetto gia un po aperto dal desiderio e sento che la sua lingua inizia ad intrufolarsi nel mio buchetto inizio a gemere e lui nel sentirmi mi dice ti piace troia devi vedere tra un po che ti apro in due con il mio cazzo ed io inizio a gemere come una cagna lui risale mi bacia e sento il suo cazzo che inizia a spingere vicino il mio culetto e mi dice lo vuoi io gli rispondo si non ce la faccio piu scopami toro.
Lui a sentire questo mi alza le gambe sulle sue spalle e mi punta il cazzo al buco e con un colpo secco me lo fionda dentro provai un dolore incredibile mi volevo svincolare ma lui era sopra di me e non riuscii a muovermi lui non se ne frego del dolore che stavo provando ed inizio a scoparmi con foga io gridavo dal dolore e mi uscirono alcune lacrime ma dopo un po che mi pompava il mio culetto si era aperto per bene ed inziavo a sentire le sue palle che ad ogni colpo violento che mi dava toccavano vicino alle mie natiche dai gridi diventarono gemiti di piacere lui se ne accorse che mi ero aperta per benino e mi incomincio ad incalzare ancora con piu foga e mi diceva che ero piu troia della cognata che ogni tanto si scopava perche la moglie il suo culo non glielo dava dopo circa 20 min. che lo tenevo dentro lo sentii anzimare e dopo un po sentii un calore dentro di me mi riempi tutto il culo di sperma tanto che era quando lo tiro fuori ne usci un bel po pero lui con la sua bella cappella lo riagruppo e lo inseri nel mio ano e inizio a scoparmi di nuovo il suo cazzo era rimasto eretto e ricoincio subito dinuovo sembrava che non gli era bastato la verita anche io lo volevo ancora andammo avanti per circa 3 ore senza fermarci nemmeno un secondo venne per ben 4 volta ero piena del suo sperma d'appertutto sia nel culo che in bocca alla fine ci fumammo una sigaretta eravamo esausti ci ricomponemmo e ci salutammo come una stupida non ci lasciai nemmeno il mio numero non lo piu rivisto ma lo penso spesso ed ho il desiderio di ricontrarlo.
spero che questa storia vi sia piacuta in futuro ve ne raccontero altre baci
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14 years ago
alas79,
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Il carabiniere
Salve qeullo che vi sto per raccontare e una storia che mi e' capitata qualche giorno fa.
Quella sera stavo a casa e mi venne una voglia di cazzo e non sapevo che fare allore decisi di travestirmi. Mi misi calze autoreggenti, mini, un top, stivali, parucca e mi truccai per benino e scesi un po in giro in macchina nella mia zona dove si fanno incontri, con la speranza di trovare qualcuno.
Stavo girovagando un po e vidi che mi solpassava una macchina die carabinieri, la cosa strana e che a bordo della macchina era uno solo, rallento mi guardo e poi se ne ando. Ebbi un po di paura sapete stare da travistita, non mi piace avere problemi comunque la paura passo e continuai a girare, dopo un po ecco dinuovo la macchina, mi vide giro' e mi segui avevo paura stava quasi dietro di me non sapevo cosa fare, presi coraggio e mi fermai d'altronde non stavo facendo niente di male stavo in giro in macchina lui si accosto abbaso il finestrino e mi chiese cosa facevo in giro vestita cosi. Gli risposi che stavo facendo un giretto in cerca di compagnia. Lui mi rispose se mi andava di fare un giretto con lui, non me lo feci ripetere due volte e accetai.
Mi disse che pero stava con la macchina di serzio e ci dovevamo spostare in un posto piu tranquillo e dovevo seguire acconsentii e partimmo.
Mi porto' in una stradina di montagna isolata scendemmo dalla macchina, subito lui molto diretto venne vicino mi abbraccio e cominciammo a limonare, mi metteva mani d'appurtutto stava come un assatanato ed io non capivo piu nulla stavo in balia di lui era cosi bello, sapete non capita tutti i giorni trovare un maschio in divisa cosi virile come era lui.
Si slaccia la cintura e si abbassa i pantaloni e mi ordina di abbassarmi e succhiare, io mi abbasso e vedo il suo membro era una cosa bellisima lungo sui 23 cm e bello largo, non mi faccio pregare e me lo infilo in bocca e lo spompino alla grande sono molto brava su questo e sento dai suoi gemiti che gradiva il servizio poi un po che lo ciucciavo e gli succhiavo le palle mi blocca la testa e inizia a scoparmi la bocca me lo fa sentire fin in gola ma la cosa mi piace tanto.
Me lo toglie da bocca e mi fa alzare, mi fa mettere a pecorina sul cofano della sua macchina mi abbassa il perizoma e inizia a leccare il mio fiorellino e a darmi schiaffi sul culetto, mi dice che sono una troia becca cazzi ed io lo incito perche la cosa mi piace da matti,si alza e mi punta la sua cappella al mio buchetto gli dico di mettere il preservativo e di fare piano ma lui mi risponde che e lui che decide che fare e me lo infila tutto di un colpo, stento un dolore lucinante e grido di fare piano, ma lui non se ne frega e inizia subito a scoparmi di brutto dopo un po incomincio ad avere piacere e lo incito a scoparmi. Mi scopa come un vero toro e mi dice di allargare le mie chiappe e andare indietro con il culetto verso di lui e me lo fa entrare fino un fono e mi continua a scopare per una buona mezzora. Poi me lo toglie dal culo e mi ordina di inginochiare e me lo mette in bocca dicendomi che una troia come me se lo aveva guadagnato il suo nettare e mi disse di berla tutta arrivarono sei sette schizzi e li dovetti ingoiare tutti fino all'ultima goccia glielo ripuli e ci ricomponemmo e ci salutamo.
Chisa se lo incontrero piu avrei veramente piacere.
spero che vi sia piacuto e scusate se ci stanno errori ma e la prima volta .
ho altre storie da raccontarvi che mi sono capitate ve le raccontero' in futuro ciao.
Un bacio da alessia79.
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14 years ago
alas79,
30
Last visit: 3 years ago
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Sesso violento in una calda sera d\'estate......
Era da tempo che avevo rivisto S., erano passati anni e quello stupendo ragazzo alto e moro mi aveva di nuovo così tanto colpito....non potevo fare a meno di essere tentata ogni volta che mi chiedeva di uscire.
L'ultima volata che ci eravamo visti eravamo piccoli, ma la sua bellezza non mi era mai passata di mente e dopo tanti anni, ora che sono diventata grande quanto basta per dire di essere abbastanza esperta di uomini, ora non posso negare che il sangue mi ribolle nelle vene al pensiero di baciarlo, di stringerlo a me, sul mio petto, contro le mie cosce, contro il mio sesso...
Ora è arrivato il momento di assaporare quel ragazzo fino in fondo....certamente non immaginerebbe quanto sia diventata brava con i ragazzi, tanti che ne ho chiavati...dopo tanti cazzi che ho preso, non potrà mai immaginare quanto sia diventata vogliosa, pervertita, assatanata di uccelli.
"Passo alle 10.30 andiamo a bere qualcosa io e te"..il messaggio arriva nel pomeriggio.." ti aspetto volentieri"....
Che figo ragazzi...passa a prendermi che già sono eccitata, da ore ormai!
Ci precipitiamo per un drink in un locale non molto distante da casa sua, ordiniamo due martini con ghiaccio, e poi due tequile! Si chiacchiera del più e del meno...ma la mia attenzione è tutta riversata nei suoi profondi occhi, il mio sguardo scivola sulle sue labbra.....la mia testa inizia a girare, l'alcool fa il suo effetto ed io comincio a fremere dalla voglia di saltargli addosso a gambe aperte....
nell'orecchio gli sussurro:"andiamo a fare un giro in macchina, qui mi annoio!". Credo di non riuscire a trattenere le mie intenzioni, credo che le lui me le abbia lette tutte negli occhi, nel mio sorriso sicuramente malizioso e un po' brillo, perchè la sua risposta è stata:" certo che sei proprio furba..!".
S. mi afferra un braccio e mi trascina quasi tra la gente....evidentemente ha capito che con me può adoperarsi con le maniere forti, proprio come mi piacciono! I miei tacchi avranno sicuramente pestato i piedi di qualcuno tra la folla, perchè mi sento spintonata e mandata a quel paese da qualche balordo che mi palpa pure il culo! Ovviamente ciò mi fa eccitare ancora di più..e mi volto a fulminarlo con gli occhi, sorridendo però.. e credo che il"porco!" che gli abbia detto tra il chiasso della gente lo abbia ben capito dal labiale....
Colgo l'occasione al volo, S. mi aspetta fuori, gli dico che ho bisogno di andare in bagno....faccio la strada all'indietro e quel tipo, alto, biondo capelli mossi è ancora lì che mi cerca con lo sguardo....vado dritto da lui e gli ammicco di seguirmi. Nel bagno mi dice "cosa cerchi? vuoi scopare?" "non posso stasera" rispondo, ma se ti segni il mio numero ci si può vedere...mi arrapi un casino!"......
che bello due piccioni con una fava! Lo saluto con un bacio sul collo....lui mi ricambia con una palpata sulle chiappe. Altro cazzo da prendere..
S. fuori mi aspetta ancora....che caldo ragazzi, ho tutto il petto già madido di sudore e le cosce calde....che notte che mi aspetta..
Arriviamo in macchina, andiamo su in collina e prendiamo una stradina stretta, la percorriamo per 5 minuti, poi arriviamo in un piccolo piazzale illuminato solo dalla luna...
Ho la testa che gira...la musica mi scioglie.....30 secondi per slacciarsi le cinture...le sue mani si avvinghiano ai miei seni!
Le parole escono fuori dalla mia bocca incontrollate..."strappami i vestiti di dosso!!! strappami i vestiti di dosso...lo so che sei un porco!" S. non se lo lascia ripetere un'altra volta....afferra la mia camicetta attillatissima e la strappa con una violenza straordinaria, poi ancora impugna il reggiseno tra le tette e tenendomi il petto contro lo schienale dell'auto strappa tutto....porta il reggiseno al viso, lo annusa e mi sussurra nell'orecchio " che profumo da troia che hai..."...la sua lingua entra nel mio orecchio, facendomi correre un brivido lungo la schiena....poi scende giù fino al seno!
mi si fionda addosso e la sua saporita lingua rotea nella mia calda bocca, è un continuo mordere di labbra, sul collo, sono piena di saliva in viso e sul petto....mamma mia che porco! La sua mano arriva sulla mia figa, i jeans tirano tra le mie grandi labbra......il mio tanga sarà un fradiciume di umori...mi massaggia la figa attraverso i jeans con forza...come sono bagnata...
"Ora tocca a me...!" gli slaccio i pantaloni...una mazza turgida si intravede tra gli slip bianchi, pare enorme, ne immagino già il sapore, la consistenza.....come mi sto sentendo troia!!!
...continua...
fine I parte
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14 years ago
admin, 75
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Annalisa 2
La ragazza venne a trovarmi molte altre volte ed ogni volta ne inventava una nuova. Capitava anche che venisse a trovarmi senza preavviso causandomi così delle difficoltà con mia moglie, dovendo inventare sempre delle scuse per giustificare il mio ritardo. Con il passare del tempo scoprivamo sempre nuove frontiere: ricordo per esempio la prima volta che la inculai: fu lei a chiedermelo. Io desideravo quelle chiappe sode e non mancavo mai di leccarle il buchino insieme alla fighetta. Lei apprezzava molto i miei passaggi con la lingua e contraeva lo sfintere e gemeva inarcando la schiena per schiacciare il suo buco sulla mia bocca.
Una volta mentre era seduta sul mio viso ed io leccavo il suo buchino affondando la lingua sempre più, ad un certo punto si mise alla pecorina. Io continuai subito a leccarla tenendogli le chiappe aperte con le mani quando all’improvviso mi disse” cosa aspetti ad incularmi? Prendilo, è tuo!”. Io, eccitatissimo, non persi tempo, il suo buco era già ben lubrificato, gli piazzai il cazzo in bocca per farglielo inumidire e lei abbondò con la saliva rendendolo umido e pronto alla penetrazione. Il cazzo entrò lentamente e gradatamente, “ si dai inculami” chiedeva e dopo qualche colpo Annalisa cominciò a dimenarsi come una ossessa, mentre il cazzo arrivava a fine corsa. Le assestavo dei colpi via via più profondi, fino a diventare secchi e decisi, mentre lei cominciava a toccarsi la figa. Raggiunse l'orgasmo mentre io ancora la scopavo e mi chiese di sborrarle dentro. Io le montai sopra e dopo qualche altro colpo deciso le allagai il culo, continuando a tenerlo dentro fino alla fine.
Quando cominciai a pensare che forse stavo innamorandomi di lei, così come era apparsa, improvvisamente sparì dalla mia vita. Le sue visite si interruppero lasciandomi un senso di tristezza e di vuoto che non riuscivo a colmare, almeno fino a ieri.
La rivedo in agenzia dopo forse un anno dall’ultima volta, accompagnata dalla stessa amica che era con lei quando mi apparse la prima volta. Erano entrambe bellissime.
“Ma che bella sorpresa! Cominciavo a preoccuparmi: pensavo che ti fosse successo qualcosa!” Era a dir poco arrapante come al solito e l’amica non era da meno. Erano vestite in maniera sportiva, con jeans attillati e top che esaltavano le tette giovani e sode. Tra le due traspariva un affiatamento fuori dal comune, si lanciavano spesso delle occhiate di intesa.
“In effetti qualcosa mi è successo, ma niente di grave” rispose Annalisa con un sorriso.
“Bè, comunque dimmi: di cosa hai bisogno? Un biglietto per Roma?” cercai di essere professionale o forse provavo a manifestare un po’ di risentimento per la sua lunga assenza.
“No, non vado più a Roma, sono qui di passaggio con la mia amica che era curiosa di conoscere il tuo ufficio, sai gliene ho parlato così tante volte… ma se sei impegnato possiamo passare dopo la chiusura, dopo la palestra, sempre che tu non abbia impegni, si intende!” Mi disse abbassando il viso e guardandomi con uno dei suoi sguardi migliori. Sembrava tutto già visto, anzi sono sicuro che Annalisa stesse giocando con me per lasciarmi nell’incertezza.
“Per te questo ed altro, allora ti aspetto”, risposi constatando quanto le fu facile vincere il mio finto risentimento. Ero già rapito da mille pensieri.
Passai il resto della giornata a fantasticare.
Dopo la chiusura arrivarono in agenzia e dato che il pretesto ufficiale della visita era la curiosità di Cristiana (questo era il nome dell’amica) verso i locali dell’ufficio, le accolsi e le portai a fare un giro per visitare i vari ambienti , per poi concludere il giro nella sala direzione che aveva visto me e Annalisa protagonisti di favolose scopate.
Cristiana era anche più arrapante di Annalisa con i suoi short cortissimi e la pancia scoperta e durante il giro avevo notato che spesso si tenevano per mano, come usano fare fra di loro le adolescenti.
Annalisa esordì: “allora? Non sei curioso di sapere cosa mi è successo e perché non vado più a Roma?”
“Certo che sono curioso, è solo che oggi non mi sembrava il caso... così davanti a tutti di farti domande personali, ma dimmi: che è successo?”
“E’ successo che non vado più a Roma perché non sto più con il mio ragazzo”
“Mi dispiace, ora allora sei single?”
“Bè non proprio, nel frattempo mi sono fidanzata di nuovo”
“E con chi?”
Annalisa e la sua amica si guardarono con un sorriso malizioso, si abbracciarono e unirono le loro labbra e le loro lingue in un bacio tanto appassionato quanto arrapante.
Io raggiunsi in un istante un grado di eccitazione incredibile ed il mio cazzo rischiava di strappare i boxer tanto violenta era l’erezione. “Forse ti scandalizza la cosa…”, disse Cristiana con un tono falsamente preoccupato. “No, anzi” risposi, “penso che sia la cosa più bella che mi sia mai capitato di vedere….”
Prima ancora di riprendermi dallo stupore che mi aveva rapito, mi ritrovai in un sandwich tra le due che mi abbracciavano ed accarezzavano. Annalisa era davanti e avvicinò la sua bocca alla mia offrendomi la sua lingua profumata, Cristiana subito le si mise di fianco cercando di unire la sua lingua alle nostre. Ci divertimmo a baciarci in tre e quasi dimenticavo che avremmo potuto passare a cose più interessanti. Fu Cristiana che si pose dietro Annalisa e cominciò a spogliarla. Proseguimmo così in silenzio e prima ancora che avessi il tempo di spogliarmi completamente erano entrambe completamente nude, poggiate al divano con i culi in bella mostra. Mi affrettai subito a mettere alla prova la mia abilità con la lingua passando dal culo di una alla figa dell’altra e viceversa, avendo cura di non tralasciare nessun buco. Le ragazze emettevano dei mugolii di piacere e si baciavano durante le mie leccatine. Ad un certo punto, all’improvviso, si alzarono e si esibirono in un sessantanove che, se anche mi escludeva momentaneamente, mi concedeva l’opportunità di sedermi in poltrona ad assistere ad uno spettacolo che finora avevo visto solo in video o in foto. Le ragazze erano senz’altro innamorate: lo si capiva dal modo in cui si abbracciavano e dall’intensità con la quale ognuna leccava l’altra. Io mi godevo lo spettacolo. Annalisa venne per prima, dichiarando il suo piacere ed interrompendo per un attimo di leccare la figa di Cristiana, che posizionata sopra si rialzò e le riavvicinò la figa alla bocca per raggiungere subito dopo un orgasmo così intenso che le fece vibrare il corpo e piegare il capo su un lato. Raggiunto il loro piacere, mi si avvicinarono e mi baciarono a lungo facendomi sentire il loro sapore. Cominciarono poi a dedicarsi a me, regalandomi un pompino a due bocche: riuscivano ad ingoiare tutto il cazzo e si alternavano regolarmente unendo di tanto in tanto le loro lingue e mentre l’una ingoiava e leccava il cazzo, l’altra leccava le palle o saliva a farmi assaggiare la lingua intrisa di sapori. Continuarono quasi fino a portarmi a quel punto di non ritorno oltre il quale sarebbe esploso il mio orgasmo, poi considerai anche la loro abilità a riconoscere quell’attimo fatidico, ma in quel momento restai per un attimo deluso e incuriosito quando, contemporaneamente, come ubbidendo ad un copione preordinato, si interruppero e dopo uno sguardo di intesa mi fecero sdraiare spalle a terra. Mentre cercavo di indovinare chi delle due si sarebbe impalata sul mio cazzo, Cristiana si sedette sul mio viso: “dai, fammi provare quello che facevi ad Annalisa!” mi disse cominciando a strofinarmi la fighetta sul viso. Mi soffocava quasi in certi momenti, ma io godevo di quei suoi movimenti, mentre Annalisa si pose subito davanti all’amica abbracciandola, baciandola ed incitandola a strofinarmi il viso per bene: “si, dai, bagnagli tutto il viso con la figa… ora lascialo un po’ a me” e Cristiana si spostava indietro facendola accomodare. La cosa era così eccitante per me che sarei potuto venire senza toccarmelo se avessero continuato, intanto mi godevo le due fighe ed i buchetti stretti e lisci dei culi che usavano la mia faccia come uno zerbino. Si strofinarono sulla mia faccia fino a raggiungere un nuovo orgasmo. Cristiana questa volta fu la prima e lasciò il mio viso pieno del suo umore alla mercè dell’amica, che non appena ebbe la possibilità di averlo in esclusiva cominciò a strusciarsi sempre più freneticamente fino a gridare il suo piacere ed a rischiare di soffocarmi.
Leccai tutto con passione e mi ci volle un po’ per riprendermi dallo stordimento che mi avevano provocato con i loro strusciamenti di figa ed anche loro erano provate dai due orgasmi. Il mio cazzo intanto non stava letteralmente più nella pelle, rischiava di esplodere. Volevo possedere le fanciulle ma ero consapevole che una qualsiasi penetrazione mi avrebbe provocato un orgasmo tanto violento quanto immediato. Se ne accorsero evidentemente anche le fanciulle, che sfinite e soddisfatte si sdraiarono affiancate: “dai vieni, stupido…” mi invitarono sorridenti. Io scelsi Cristiana. Mi sistemai a cavalcioni sulle sue tette e cominciai a masturbarmi davanti al suo viso. Annalisa si avvicinò. Quando esplosi il mio piacere, lo feci sul viso di Cristiana, con Annalisa che si avvicinava e leccava tutto. Affondai nelle loro bocche che non tralasciarono neanche una goccia, continuando ad unirsi ed a scambiarsi il mio seme con le lingue.
Svuotato e felice pensai che era valsa la pena di aspettare tanto tempo per rivedere Annalisa.
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14 years ago
etabeta34, 43
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Inaspettata bisessualità
Da poco ho conosciuto una coppia, Carlo e Ottavia! Davvero simpatici: lui molto carino, lei anche. Siamo usciti insieme a volte ed è stato davvero simpatico. Il mio rapporto va bene sia con lei che con lui ed entrambi sono molto affiatati.
Una sera dovevamo uscire insieme ma pioveva e allora colgo l'occasione per invitarli da me per stare un po' insieme...una pizza, un drink, un film.
Arrivano, si scherza...tranquillamente...ma a cena i discorsi prendono una piega strana, eccitante. I riferimenti alla bisessualità di tutti sono sempre più frequenti ed espliciti.
Decido allora di andare a prendere una bottiglia di vino rosso mentre loro decidono di accomodarsi sul divano. Tornato dalla cucina li trovo avvinghiati: le loro bocche frementi si incontravano in strani giochi di lingua; i loro corpi sempre più intrecciati sembravano non curarsi della mia presenza. Allora per discrezione faccio un passo indietro per andarmene anche se la mia voglia era quella di unirmi a quello splendido gioco.
Nell'attimo in cui abbasso lo sguardo per andarmene, sento "No! Aspetta...scusaci, siediti pure sul divano...ci siamo fatti solo un po' prendere".
Allora riempio i bicchieri di quel Cabernet stupendo e dopo averne sorseggiato un po' lei riprende a baciarlo e io fingo indifferenza guardando un po' la tv. Ma pressando un po' la mia gamba contro la sua. Ed ecco che la sua mano si poggia sulla mia coscia...piano piano...sempre più insistente, finché si volta verso di me e comincia a baciarmi. Scorgo un po' lo sguardo di Carlo e vedo che è molto eccitato da questa situazione...mentre lei continua a baciarmi e a toccarmi insistentemente.
Carlo, nella massima tranquillità, scosta un po' il suo vestitino e comincia a giocare con i suoi seni piccoli ma perfetti. E lei, molto eccitata, mi abbassa la testa portandomi all'altro seno.
Qui succede una cosa molto particolare: la mia bocca incontra quella di Carlo, fresca...anche le nostre lingue si incrociano, mai sazie del seno si lei.
Lei capisce tutto e si alza, bevendo ancora vino e chiedendomi: ci mettiamo a letto?
Disponibilissimo, li porto in camera e mentre chiudevo le tende mi accorgo che loro sono già sul letto, quasi del tutto nudi, a sfogare la loro passione.
Io mi soffermo un attimo, ancora vestito e quando lei mi chiede di avvicinarmi, mi comincio a spogliare buffamente. Ma eccomi in slip nel letto a baciare il suo corpo mentre lei comincia a gustare il sesso del suo amore.
Nel frattempo le tolgo il perizoma...e comincio a leccarle la passerina e ciò sembra portarla in estasi. Mi interrompe chiedendomi di darle il mio arnese in bocca. Non perdo tempo. E anche questa volta ricomincio a baciare Carlo. Questa volta senza timidezza. Anzi, con foga.
Mentre Ottavia ha ancora le labbra sul cazzo di Carlo, quelle sue cominciano a scendere baciando tutto il mio corpo. Eccolo che arriva a prendere il mio arnese. Che sento circondato da un forte calore e da una dolce morbidezza.
Quel gioco di bocche e sesso si tramutò presto in un turbinio davvero eccitante che coinvolse i nostri corpi e la nostra inaspettata bisessualità.
Ma ecco che un raggio di sole colpisce il mio sguardo, mi sveglio...e capisco che era solo un amabile sogno. Ma i sogni son desideri!
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14 years ago
SweetAngel85, 24
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