Tutto era cominciato una sera a letto. Quando mi
rendevoconto che la nostra passione sessuale
cominciava a diminuire, cercavo sempre di inventarmi
qualcosa di nuovo,un film porno, degli oggetti di
gomma, dei nuovi intimi ecc.ecc. Quella sera mi
venne in mente di chiedergli se le
sarebbe piaciuto farlo con un altro uomo, e lei
naturalmente colse immediatamente la palla al
balzo ed incominciammo a fantasticare su come
sarebbe stato. Ogni volta che
scopavamo puntualmente le chiedevo di pensare a
qualche bel cazzone che la possedesse al posto
mio, e lei era sempre pronta ad eccitarsi. Il pensiero
cominciò ad intrigare anche me e sempre più spesso
pensavo a cosa sarebbe successo nel vederla
posseduta da un altro uomo,
e stranamente la cosa mi eccitava. Dopo qualche tempo
rientrando a casa dall’ufficio mi disse che i suoi colleghi
di lavoro avevano organizzato una cena per
festeggiare una promozione, ma il modo in cui lo disse
provocò in me una
strana sensazione, quasi la premonizione che non mi
stesse raccontando la verità. La sera della cena la
osservai
attentamente mentre si preparava e mi insospettì il fatto
che diversamente da altre volte, poneva molto più cura
nel prepararsi ed inoltre la vidi indossare un completo
intimo mozzafiato. Così su due piedi decisi che l’avrei
seguita. Mi chiese cosa avevo in programma e le dissi
che rimanevo
a casa a guardare la tv cercando di essere più spontaneo
possibile. Dopo dieci minuti ero per strada diretto verso il
ristorante. L’attesa fu enorme perché mille pensieri
attraversavano la mia mente, sino a quando la vidi uscire
con tutti i suoi colleghi. Però stranamente invece di andare
verso la sua auto si diresse in tutt’altra direzione, e dopo
pochi minuti un’altra auto le si accostò e la fece salire. Il mio
cuore cominciò a battere all’impazzata e mi affrettai a
seguirla.
Si diressero verso una zona notoriamente frequentata da
coppiette ed a quel punto tutti i miei dubbi si dissiparono:
aveva deciso di farsi scopare da un altro. Parcheggiai non
molto lontano ed a piedi cercai di avvicinarmi quando più
possibile all’auto ed ad un certo punto mi accorsi che la
zona era frequentata anche da voyeur. Riuscii ad avvicinarmi
a pochi metri dalla macchina abbastanza da poter vedere
quello che succedeva dentro,ed essendo i finestrini
abbassati , anche a sentire quello che si dicevano. Iniziarono
a baciarsi e dopo pochi minuti abbassarono i sedili, e lui si
sbottonò i pantaloni esibendo una mazza di tutto rispetto.
“dai fammi sentire la tua lingua sulla mia cappella… sei
rinomata per i pompini che fai… e per essere una gran
troia…” Lei per tutta risposta dopo un secondo era
avvinghiata a quel cazzone in tiro e con enorme voracità
riusciva a prenderlo completamente nella bocca,.
“ dimmi che sono la tua vaccona… la tua puttana….
La tua cagna in calore… “ e contemporaneamente tutta
l’asta entrava ed usciva dalla sua bocca vogliosa. Provavo
un senso di gelosia , ma mi era anche venuto durissimo per
cui non resistetti alla tentazione di farmi un gran segone.
Dopo qualche minuto la vidi spogliarsi e chiedere di essere
presa alla pecorina. Il suo culo nella penombra era
maestoso e riuscivo a scorgere la folta peluria che
circondava la sua fica spalancata, pronta ad accogliere
quel toro da monta.
“sono pronta, ma voglio che mi sfondi il culo, voglio che mi
fai godere come una troia… e che mi fai sentire tutto il tuo
bel cazzone..” Lui senza farselo ripetere, le sputò una
abbondante salivata sul buco e subito affondo la sua verga
nel suo culo senza trovare resistenza. Dopo un attimo lei
cominciò a guaire come una cagna in calore e lo esortava
ad accelerare i suoi colpi perché stava per godere.
Aumentai il
ritmo anch’io pronto a riversare tutto il mio sperma. Ma ad un
tratto la sentii urlare di piacere e all’apice dell’orgasmo la
vidi sfilare da sotto il suo corpo per ricevere nella sua
faccia tutta la sborra del suo toro. La nostra
sborrata fù contemporanea ed il mio mugolio di
piacere fù coperto dall’urlo liberatorio dell’uomo.
Dopo un attimo giacevano
sfiancati nell’auto. Mi ripulii in fretta e mi avviai verso la mia
auto. Rientrai a casa in preda ad un’eccitazione ancora
prorompente e mi misi a letto. Dopo qualche minuto sentii
che rientrava e feci finta di dormire. Lei andò
immediatamente sotto la doccia e dopo qualche minuto
era sotto le lenzuola. Il mio cazzo era di nuovo duro
e pulsante ed appena lei si
mise di lato le alzai la sottoveste e la penetrai nella fica
in un sol colpo, provocando un gridolino di piacere.
Insieme al cazzo la penetrai anche con le dita e
bagnandomi dei suoi
umori le lubrificai il culo, e dopo un attimo le affondai dentro
tutto l’uccello. Le sussurrai “ troia ti è piaciuto? O l’altro era
più grosso…” a quel punto lei capì tutto ed aumentò i
movimenti del culo portandomi in breve tempo a inondarla
di sborra. Giacemmo silenziosi per tutta la notte,
complici e contemporaneamente felici per quella nuova
esperienza.
Dedicato a ... w.f.
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18 anni fa
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