{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-fe4b655acca471b6a4120d1c8dccf486.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
- 9 ore fa La metamorfosi di Eva (capitolo 3) Ormai i dubbi dell’ultimo momento erano stati fugati dalle parole di Eva, vero......è stata quasi una estorsione, ma lei conosce solo in parte la verità, e per me è quasi meglio tacere il mio progetto iniziale, anche se fatto per amore, onde evitare di rovinare tutto.Ora è quasi tutto in mano a lei ed io non posso far altro che mettere delle condizioni.Condizioni che a poco sarebbero servite, perché ormai dipendeva solo da lei se rispettare quelle parole, non potevo far altro che adeguarmi ai suoi voleri sperando in una sua magnanima comprensione, e sperando che tenesse fede alla promessa fattami la sera prima nel letto.A dire il vero ho provato a mettere delle condizioni, ma ogni volta che le proponevo era un suo no, i suoi dinieghi portavano sempre lei a far sì che accendesse in me il desiderio di scoparla o di farmi fare un pompino, ero come stregato da questo suo modo di fare, mi induceva ad accettare con leggerezza tutto ciò che lei desiderava usando il suo corpo e i suoi comportamenti come arma di corruzione.Non ho ottenuto da lei nessuna concessione, ma sono riuscito a far mettere, di nascosto, delle web cam in tutte le stanze, ad eccezione del bagno. Sono convinto che per quanto era diventata esibizionista almeno quelle le avrei ottenute, tanto per dimostrami quanto era brava nel sedurre, ma per non correre il rischio di un ennesimo diniego le istallai a sua insaputa.Arrivò prima del previsto il nuovo invito a Rex, ma per procedere nei miei intenti, questa volta avrei dovuto concedergli ancora più tempo da soli e fu così che per permettere questo avrei dovuto trattenermi di più a lavoro per una urgenza amministrativa.Incredibile quello che un uomo per amore della sua donna è disposto a fare, ed è altrettanto incredibile quello che una donna riesca ad ottenere dal suo uomo se veramente lo desidera. Credo che il dominio del mondo sia nelle loro mani.Devo anche ammettere, che aver organizzato questa trama, per amore di mia moglie alla fine ha portato anche me al piacere di vedere lei godere tra le braccia di un altro uomo con un cazzo quasi doppio al mio.Devo anche confessare che solo il pensiero di lei posseduta da Rex mi ha portato anche a farmi qualche sega. Tante volte mi sono chiesto se ero normale o no, ma finivo sempre nel convincermi che era un atto d’amore.Il giorno fatidico arrivò velocemente, ed io, non in ufficio, ma nelle vicinanze di casa con il mio cellulare ho seguito anche tutta l’accurata preparazione di Eva per il suo futuro toro da monta, già la immaginavo godersi il suo oggetto di piacere e sinceramente al solo pensiero ero eccitatissimo.Eva era sempre più bella e piacevole da vedersi nel suo sempre rinnovato look, questa volta aveva indossato una camicetta “senza reggiseno” in seta, molto carina, ciò potrebbe far pensare ad un indumento poco sexy, ma provate ad immaginare di vederla slacciata fino sotto i seni, che con la sua leggerezza mette in mostra chiaramente la forma dei suoi capezzoli.Una gonna elasticizzata corta, di stoffa sottile che lascia intravedere lo spessore delle cinghiette delle giarrettiere, il filo del perizoma che si insinua nel taglio delle rotondità delle sue chiappe, insomma..... sempre più piacevole e maliziosamente sexy per i miei gusti.Ci sapeva proprio fare!!! Delle scarpe tacco dodici allacciate a mo di schiava fermate al piede con un collarino sopra la caviglia che faceva pensare a delle manette. Cosa che per un feticista ........La mia signora era pronta a dare il meglio di se con il suo futuro toro. Io, a loro insaputa, ero già fuori casa e ho assistito all’arrivo del suo bull. Eva lo saluta affettuosamente e gli dice:- mio marito si scusa, ma è stato trattenuto a lavorare per problemi burocratici. Mi dispiace, ha detto che potevamo iniziare senza di lui che ci avrebbe raggiunto quanto prima.Molto educatamente, ma altrettanto ipocritamente Rex ha chiesto a lei se fosse il caso della sua presenza in assenza mia, Eva ha fatto finta di non sentire e sempre come le altre volte l’ha preceduto per andare in cucina, non ho potuto cogliere le sfumature, ma farsi allacciare dietro il piccolo grembiule mi è sembrata una mossa strategica.Come l’ultima volta, ma questa volta senza che Eva lo invitasse a darle una mano lui si è prestato ad aiutarla. Scherzosamente lui ha chiesto un grembiule, Eva di risposta :- a dire il vero ce l’ho, è quello di mio marito, a te non si addice.Già con questa frase aveva dato il “La” a quanto sarebbe accaduto da lì a poco.Eva “casualmente” aveva bisogno di raggiungere un oggetto posto in alto su un pensile e, presa una sedia per salirci:- scusa Rex, potresti sostenermi, ho paura di cadere.Rex, prendendola per i fianchi l’ha quasi sollevata e lei invece di sollevare le braccia per prendere l’oggetto che serviva, ha appoggiato le sue sopra quelle di Rex, è rimasta ferma in quel modo per poco, ma quel tanto che bastava per fargli capire che era qualcosa di diverso.Infatti è scesa tenendo ferme quelle mani, che l’avevano protetta dal rischio caduta, sui suoi fianchi. Le si è avvicinata fino ad arrivare al contatto, ho visto chiaramente Eva che con il culo cercava spingendosi verso di lui, di far posizionare l’agognato cazzo tra le sue chiappe.Ormai anche per lui era arrivato il momento di agire, per prima cosa l’ha tirata a se quasi sollevandola, cercando di farle sentire chiaramente quanto desiderasse quel suo culo.Lei, finita quella stretta ha appoggiato le spalle al suo torace e lui lasciati i fianchi con le mani, slacciando gli ultimi bottoni della camicetta ha liberato i suoi seni afferrandoli con veemenza, sembrava volesse strapparglieli.Ansimando dal desiderio le ha porto il collo già libero dai suoi capelli, ha spostato le mani dietro di se per toccare finalmente il suo nuovo cazzo, sicuramente lo avrà stretto da sopra i pantaloni. Tutto questo è successo in silenzio, tanta era l’intesa.Ha iniziato lui a parlare:-Siiiii, siiiii, è tuo, sarà solo tuo se lo vuoi!!!Lei:- siiii lo voglio lo voglio.Questo mentre lei stava armeggiando dietro con molta difficoltà per iniziare a liberare tutti gli impedimenti tra lei ed il suo novo cazzo.Lui le ha lasciato i seni per aiutarla nel suo intento, ma lei, una volta libera da quella forte presa ai seni si è girata, ha spostato le sue mani e mettendosi in ginocchio ha proseguito nel suo intento, gli ha sganciato la cintura e dopo aver sbottonato i pantaloni li ha abbassai.Lui gli aveva messo le mani sulle spalle, mentre lei non riusciva a togliere lo sguardo da quel rigonfiamento sotto gli slip, tanto era rigido e duro che teneva distaccato l’elastico dalla pancia.Aveva oramai messo le dita in quello spazio che aveva formato la forte erezione e, finalmente li ha abbassati, era veramente enorme e talmente rigido che quasi per la vicinanza non lo prendeva in fronte.Lui:-dai..... lo hai desiderato molto vero, ora che lo hai visto ed hai avuto modo di capire di cosa si tratta non farlo aspettare, mentre diceva queste cose le ha preso le mani e se le è portare al cazzo, con una non riusciva a cingerlo e le sue mani sovrapposte non bastavano per la sua lunghezza, era proprio un bel cazzo, non mi sbagliavo.Eva ha iniziato a segarlo con tutte e due le mani, quella visione mi ha mandato in estasi e lui:- dai Eva, non sai fare meglio? Dai succhialo!! fammi vedere quanto sei brava. È stato così che Eva ha avuto modo di assaporare anche un altro cazzo e che cazzo, era grosso quasi come una lattina di coca, ma lungo quasi il doppio, non ho paragoni diversi.Era un eufemismo dire che lo aveva preso in bocca, Eva aveva la bocca piccola ed era riuscita a malapena a far entrare solo poco più della cappella, una parte era in bocca e aveva le sue mani sull’asta di quella mazza.Lui:- mi stai deludendo Eva, lo sai.... da oggi in avanti dovrai imparate a prenderlo tutto!! spero che tu abbia gli altri canali adeguati!!.Rex era un dominate, non ce ne eravamo resi conto ne io ne Eva, e sicuramente da Eva avrebbe ottenuto tutto.Lui:- sempre così voi troie, lo desiderate e poi fate finta di non farcela. Eva continuava con la sua pompa, intanto lui gli aveva tolto una mano dall’asta e se l’era portata ai testicoli, sembrava che la mano di Eva sparisse tra i suoi coglioni.Pensai che per questa volta avesse già goduto abbastanza e per questo l’ho chiamata e:- tesoro sto rientrando a casa, tra dieci minuti sarò li, speriamo che sia rimasto qualcosa da mangiare.Lei a questo punto cercava di liberarsi dal suo desiderio ma lui insisteva nel tenergli la testa per i capelli spingendo sempre di più il cazzo dentro, ma dovette cedere, il tempo stava passando e lei si sarebbe dovuta rimettere in ordine.Mentre lei era il bagno a rifarsi il trucco lui sulla porta le parlava:-sarai la mia troia, inutile che tu provi a sganciarti, ti aprirò come una cozza, la prossima volta ti voglio incontrare da sola, devi iniziare a soddisfare il tuo padrone..... il mio cazzo, perché sarà lui a dominarti.Lei:- siiii, sono la tua troia, mi avrai come desideri.Lui:- vuoi dire sarai la Troia del mio cazzo, anzi..... del tuo nuovo padrone, il mio cazzo.Ero fuori della porta e stavo ancora ascoltando cosa dicevano, ho suonato e lui:- vai ad aprire al cornuto di tuo marito, sbrigati. Ho spento il cellulare mentre sentivo il ticchettio delle sue scarpe arrivare ad aprirmi... Continua 104 0 1 settimana fa
- 1 settimana fa Che cazzo farà? - 2) La monta della vacca tettona Bene, ormai sono le 9 di sera, si sarà ben riposata, qui hanno preparato un tavolone pieno di cibo di tutti i tipi, vado a prenderlae ci rifocilliamo insieme a tutta la squadra, in attesa di Radovan.Entro nella sua stanza, è vestita con quello che le abbiamo fatto trovare.E’ stupenda:è scalza a piedi nudi, una cavigliera d’argento al piede sinistro, con un piccolissimo ciondolo rappresentante un pene in erezione…dei pantaloncini jeans cortissimi, arrivano a inizio coscia, e evidentemente di almeno una misura più piccoli della sua taglia…il suo culosembra far esplodere da un momente all’altro il tessuto dei jeans che più aderenti di così…il bottone dei jeans è infatti tiratissimo, potrebbe saltare in ognimomento…non c’è sotto alcuna mutandina…una camicia bianca corta all’ombelico, già attillata di per se ma anch’essa di almeno una misura inferiore al punto che dall’altezza dei capezzoli in su è evidentementeimpossibile abbottonarla, rimangono quindile tettone compresse nella camicia e i bottoni sin dove abbottonati, dall’ombelico sino ai capezzoli, sembrano strapparsi da un momento all’altro … e le tettonecosì strettamente a contatto col tessuto ruvido della camiciafanno inturgidire i capezzoli che sono evidentemente durissimi e prorompono sotto il tessuto della camicia…non c’è alcun reggiseno…al collo una collana grossa stretta al collo, d’argento, con un ciondolo sul davanti che le scende sino all’incavo tra le tettone rappresentante anch’esso un cazzone in tiro con duegrosse palleil viso stupendo, la bocca carnosa, nessun trucco, i capelli sciolti, selvaggi, mossi, ancora tutti bagnati dalla doccia che si è fatta…Mi guarda intimorita, nella stanza 5 dei miei uomini che le fanno la guardia (in realtà ne avevo mandati solo due, ma evidentemente tutti vogliono eccitarsi di lei…) che mi dicono– “Hey capo hai visto che fica? Per metterle quella camicia è stato un casino. Le abbiamo prima infilato le maniche poi Carmine da dietro la ha abbracciata e le ha stretto fortissimole tettone mentre io le abbottonavo i bottoni, altrimenti era impossibile abbottonarli…e ci siamo riuscito solo sino a quell’altezza che vedi…oltre si spacca tutto…e guarda come è eccitatala troia guarda come i vedono i capezzoli attraverso il tessuto…neh vacca non ti è bastato quello che ti abbiamo fatto prima?”– “Per metterle i pantaloncini la abbiamo dovuta distendere con le gambe all’insù e io e Giovanni a tirarli giù, e che fatica poi abbottonarli e tirar su la cerniere con la vacca che protestavache la stringeva troppo sulla fica…secondo me già gronda, è già bagnata sta vacca…i jeans li sotto sono già umidicci…eh vaccona, sai cosa ti aspetta ancora eh?”– “La cosa più difficile però capo è stata non scoparcela…durissimo, durissimo, meritiamo un premio solo per questo”Rispondo, sempre guardandola fissa negli occhioni verdi-“Bravi ragazzi, poi dopo Radovan, razione speciale di questa vacca per voi…facciamo in modo che ne rimanga ancora per noi che quelli di Radovan sono bestie…”Vedo che lei sussulta alle parole dei miei ragazzi…è visibilmente in un misto tra terrore e eccitazione…trema…non distoglie neanche un attimo lo sguardo dai miei occhiormai sono davanti a lei, il mio petto la sfiora, la sento sussultare…avvicino la mia bocca alle sue labbra quasi a sfiorarle e respiro il suo respiro che diventa affannoso sento il suo alitomentre con le mie mani sfioro il suo corpo, il suo culo poi salendo lungo la schiena sino ad accarezzarle i capelli, sempre solo sfiorandola appena appena e poi a ridiscendere lungo la schienasino di nuovo alle sue chiappe, sempre con le mie labbra quasi attaccate alle sue, respirandola e facendomi respirare…lei continua a sussultare, a respirare affannosamente, ho l’impressione cheil mio petto venga accarezzato dai suoi capezzoli, si starà eccitando la vacca, le mie mani passano delicatamente sui suoi fianchi e iniziano a risalire sin sotto le sue ascelle e faccio così su e giù unpo’ di volte, poi mi allontano appena appena col mio corpo di lato e inizio salendo dai fianchi a sfiorarle le tettone…minchia che capezzoloni durissimi sento sul palmo delle mani…lei mugola…ansima…non riesce a trattenere un piccolo gridolino…deveessere eccitatissima sta troia…le do un bacio appena accennato sulle labbra che lei subito dischiude e allora immediatamente le sputo in bocca, la stringo brutalmente a me tettone contro il mio petto, la sua fica contro il mio paccone,mentre in modo osceno le lecco le labbra il naso gli occhi e tutto il viso, poi sempre improvvisamente la mollo, mi allontano e le dico– “sei proprio una vacca, tu non hai neanche idea di quello che ti faremo…di tutto troia…di tutto…mi stai eccitando, ci stai eccitando come maiali, e ti faremo di tutto…ma prima ti daremo in pastoad una banda di porci maiali serbi e albanesi, viscidi, luridi, depravati, pazzi…che quando ti vedranno daranno letteralmente di matto…dai vacca andiamo a mangiare, vieni…”e prendendola delicatamente sotto a un braccio l’accompagno con me alla porta seguito dai miei uomini.Penso tra me e me che mi sta proprio sul cazzo dover aspettare Radovan, io me la scoperei di brutto subito così come anche tutti i miei uomini, ma così vuole il grande capo…E mentre camminiamo verso la sala da pranzo, sempre a braccetto, le dico– “Adesso chiamo il tuo testa di minchia, tettona, ascolta pure”e camminando lo chiamo, risponde quasi immediatamente– “Hey testa di minchia, stai lavorando per noi, eh?”– “Siamo di sabato in agosto non c’è nessuno, sto preparando io stesso i documenti ma ci vogliono alcuni dati da parte vostra, ci sonouna miriade di dettagli da definire, e poi ci vuole tempo per trovare un notaio”– “Hey minchione, il grande capo arriva domani a trovare la tua femmina, ahahahah… quindi poi lunedi o martedi a seconda di comesi organizza col fottere la tua donna ti può incontrare per i dettagli…poi vedi tu con i tempi…dopo il notaio possiamo restituirtela…certoche più passa il tempo più te la trasformiamo in vacca… ihihihihih… vediamo cosa rimarrà di lei, sai il grande capo è proprio ungran porco pervertito…ti consiglio di muovere il culo testa di minchia… ora la tua donna si sta riprendendo dalla festicciola che le abbiamo fatto, minchia come ha goduto la vacca,la stiamo rimettendo in sesto per il festone che le abbiamo organizzato stasera con quelli di Radovan, sai sti slavi e albanesi sono feroci … vedrai ti chiameremo … minchione …”e butto giù la linea prima che lui possa dire qualcosa– “Eh vaccona, ho una voglia di incularti strizzandoti quelle tue belle tettone, sei proprio una vacca da monta…sai cosa facciamo? Faccio distribuire viagra, cialis, coca a gogo a tutti, siaa tutti i miei che a quelli di Radovan…vedrai vedrai come ti sfondiamo per bene vacca in calore…quelle tue tettone ci fanno impazzire…chissà cosa rimarrà di loro troia!”La sento sussultare, tremare e il suo respiro diventa affannoso mentre gocce di sudore le scendono lungo tutto il corpo …Sono circa le 11 di sera quando arriva Radovan con i suoi; è stato molto difficile aspettarli rimirando la prorompenza sessuale della troia imprigionata in quei vestiti strettissimiche la rendono se possibile ancora più oscenamente eccitante.Ecco Radovan con una decina dei suoi. E’ visibilmente ubriaco e i suoi uomini sono lerci, manco si sono lavati, si sente la loro puzza a distanza, sfido che sono violenticon le donne, nessuna se li può filare volontariamente. La vacca è dietro ai miei uomini, sono presenti tutti e 15, Radovan e i suoi ancora non l’hanno vista.Radovan mi arriva davanti con tutto un olezzo di alcool intorno e inizia ad alitarmi parole alcooliche– “Ciao Cozza, il tuo grande capo dire che regalo per noi e per lui che noi dovere fottere femmina con tette grandi, dove essere?”– “Ora ve la diamo, ma prima di lasciarvela devo incularla io…”– “Bene Cozza, inculare ma poi noi fare tettona tutto quello che volere noi”– “Si tutto ma, Radovan ricorda, che deve rimanere per il grande capo che arriva domani e che poi ci sono anche i miei uomini che se la devono spassare con sta vaccona”– “Si bene Cozza, tirare fuori, inculare troia, che noi avere voglia di grandi tette troia”Faccio aprire i miei e dietro compare la vacca…mormorio e urla e frasi oscene prorompono dagli slavi…lei è pallida, trema, io urlo– “Vacca tettona, vieni qua che ti monto”Lei terrorizzata non si muove, allora Ciro e Boris l’afferrano per le braccia e la trascinano e me…le salto letteralmente addosso da quanto mi fa sesso, le sputo addosso dappertuttomentre le strappo i vestiti, graffiandola le strappo anche i jeans di dosso in mezzo alle grida volgari e oscene di incitamento dei miei e di quelli di Radovan…l’atmosfera è subito incandescente mentre inizio a montarla furiosamente…è già bagnata la vacca…prendo il cellulare in mano e le dico urlando mentre la fotto– “hey troia adesso chiamo il tuo testa di minchia, minchia quanto sei bagnata….godi vacca godi…”aumento la spinta della mia scopata e lo chiamo, risponde subito, lascio il cellulare vicino alla bocca della sua troia da monta per fargli sentire il rumore del sesso e poi urlo– “vacca lo senti sto cazzo, eh lo senti sto cazzo, eh!!!”– “siii siii lo sento…. aaahhhhh aghhhhh …..mmmmmmmhhhh siiiii cosììììì siiii cosìììì sbattimiiii siiii forteeee siiii daiiiii oooohhhhhh”– “hey troia girati adesso che voglio vedere le tue tettone sballonzolare mentre ti sbatto …ahhh si così…cazzo quanto sei tettona, mo’ te le strizzoper bene sbattendoti sino a farti urlare vaccache non sei altro …”– “hey testa di minchia mi sto scopando tua moglie, la riscaldo per quello che sta per avvenire, rispondi alla richiesta di amicizia che hai avuto suskype minchione…vaccona mo’ ti sfondo…”– “aahhhhh no cosììì nooo…miiii faaaaaiiiii maaaleeeee…noooo aghhhh noooo ahhhhh….”e butto giù la linea mentre inizio a incularmela brutalmente…minchia che culo stretto…la inculo con tutta la foga possibile mentre intanto Radovan le si è inginocchiato davanti e le strizza in modo inverosimilele tettone, la vacca urla per il dolore e allora Radovan inizia a baciarla in bocca, che schifo penso all’alito alcoolico…, lei oppone resistenza e cerca di evitare il bacio ma Radovanallora si incazza e sempre continuando a stringerle i mammelloni chiama i suoi … vedo due che uno da un lato e uno dall’altro sostituiscono Radovan nel martoriarle le tettone mentre Radovanl’afferra per la testa con le sue manone e tenendola ben ferma inizia a limonarsela selvaggiamente…minchia quanto mi eccita…continuo a incularla selvaggiamente schiaffeggiandola sulle chiappesenza ritegno con tutta la mia forza…sino a sborrarle nel culo una quantità spaventosa di sperma, talmente intensa la sborrata che mi fanno persino male le palle…– “Radovan è tutta vostra!…Ciro attacca skype e fai vedere al testa di minchia cosa facciamo alla sua bella mogliettina” Quelli di Radovan intanto la appendono con delle corde per gambe e braccia alle traverse di legno del soffitto e lei così sospesa inizia ad essere sbattuta da questi pervertiti…oscillando a volte come una altalena ad ogni colpo Le attaccano delle morse ai capezzoli e con delle catene le agganciano anch’esse alle traverse del soffitto, le tettone sono tirate in modo inverosimile…la vacca urla quandonon ha la bocca pienadi cazzo o di lingue… ma le sue urla eccitano ancor di più queste bestie che iniziano anche a schiaffeggiare e a colpire brutalmente le tettone tirate da quegli enormi strizzacapezzolisempre mentre qualcuno se la fotte in fica o in culo…anche i miei uomini eccitatissimi si mettono in mischia e in breve lei è ricoperta di sborrate ovunque, dentro e fuori…qualcunoinizia anche a pisciarle addosso mentre la tortura delle tette non accenna a diminuire, anzi sono sempre più infervorati….vedo che mentre continuano a schiaffeggiarle le tettone inizianoad attaccare sulle mammelle delle specie di mollette ovunque mentre le tettone sono sempre in trazione pazzesca con le catene, sono violacee…il cazzo mi è tornato durissimo e mi avvicinoper cercare di partecipare anche io…lei è circondata per lo più da bestie di Radovan che le mettono queste specie di mollette e poi gliele strappano di dosso…lei urla ciucciando cazzi uno dopo l’altro,ha rivoli di sperma che le escono continuamente dai lati della bocca…quasi tutti hanno fatto uso di droghe e viagra …erezioni continue e enormi… Abbassano le corde che la sorreggono, lei arriva con la schiena sino quasi a sfiorare il pavimento ma con grande difficolta perchè le tettone sono rimaste agganciate alle catene e quindiancora più in trazione, lei si incurva per cercare di tenere il petto più in alto possibile per limitare il tiraggio ma Radovan si distende per terra sotto di lei e infila il suo cazzone nel culo della vaccainiziando a pomparla e il più grosso e laido degli slavi si butta su di lei fottendola in fica e tirandola giù schiacciandola sul corpo di Radovan e tirando quindi le tettone inmodo incredibile…le sue urla le sono strozzate in golaperchè la bestia sdentata e ubriaca inizia a baciarla limonandola proondamente e violentemente, respirandone le urla…mentre lui e Radovan se la sbattono con una doppia da paura…Sento Radovan urlarmi– “Cozza, noi mettere gravida la vacca…”e poi frasi oscene nella loro lingua…Le staccano le catene e gli strizzacapezzoli che la hanno martoriata sinora e la slegano per non avere intralci nel fottersela in tutti i modi…ormai è tutto animalesco tra loro e imiei siamo in 26 che ce la sbattiamo in tutti i modi…lei è perennemente in doppia penetrazione e raramente con la bocca libera…ma ogni volta che ha la bocca libera la si sente urlare, di dolore e di piacere…gode la troia gode…minchiacome gode…ha cazzi ovuunque in fica in culo in bocca tra le tettone, sborra ovunque, qualcuno inizia anche a pisciarle non solo addosso ma in fica o nel culo…Prendo degli strizza capezzoli, la faccio sdraiare su un divanetto, le alzo le gambe a T appoggiandole sulle mie spalle e inizio a pomparla lentamente dicendole dolcemente– “Sei bellissima, mi sto innamorando di te piccola mia”Lei, sorpresa, ansimando spalanca gli occhi guardandomi fisso mentre la fotto lentamente.Prendo lo strizzacapezzoli e senza fare alcuna attenzione brutalmente glielo attacco ad un capezzolo, lei ha un sussulto ed emette un gridolino, le attacco brutalmente anche l’altro…intanto sono arrivati due slavi che le pastrugnano le tettone con le loro manone e le sputano addosso pronunciando frasi irripetibili nella loro lingua…i due strizzacapezzoli hanno ciascuno una piccola catenina alla loro estremità…la afferro e la tiro verso di me mettendo di nuovo in trazione quelle tettone magnifiche…di nuovo la troia sussulta e spalanca gli occhi…le tiro tiro verso di me piano piano …le tettone si allungano…faccio semprepiù difficoltà a tirarle verso di me ma continuo con forza e lentamente…la troia con le tette anche martoriate dalle pastrugnate dei due slavi che le stringono tra le loro manone chiudendole a pugno grida a più non posso mentre la fotto…– “noooooo …. ahhhhhh…. nooooo…. bastaaaaaa….. aaggghhhh…. faaaa maleeeee…..nnooooo bastaaaaa….ti pregoooo….mmhhhhh… nghhhhhhh…. aaaahhhhhh”riesco a legare l’estremità delle catenine ai pollici dei piedi della vacca appoggiati sulle mie spalle….le tettone sono tirate e tenute in trazione dalle sue stesse gambe…e inizioallora a pomparla con foga …a ogni colpo le sue gambe, il suo corpo sussulta aumentando la trazione per il sommovimento delle sue gambe e lo sballonzolamento delle tettone ad ogni mio colpoche diventa sempre più selvaggio e brutale– “troia vacca ti fotto ti fotto ti fotto anche l’anima…”– “mmmmhhhh ….ahhhhhh ….noooooooo…. ahhhhhh…. bastaaaaa….nghhhhh”– “Hey vaccona , ti spaccoooooo, ti mettiamo in cintaaaaaaaa…..godoooooooooo, ti sborrrooooooo in figaaaaaa….troiaaaaaaa”le sborro anche l’anima dentro di lei e immediatamente un altro mi sostituisce a fotterla…sempre con le tettone ormai completamente viola in tiraggio sui suoi piedi…urlo selvaggiamente– “fottete la vacca, fottetela, sborratele tutti in ficaaaaaa che la ingravidiamooooo….”e inizio a prenderla a schiaffi sul volto insultanola, mentre c’è chi la fotte, chi le pastrugna oscenamente le tettone, chi le piscia addosso … e poi inizio a baciarla limonandola selvaggiamente … alternando sputi nella sua bocca con baci appassionati e profondi…e sento respirandola che la vacca sta godendo, oh si quanto sta godendo, sento il suo piacerenella mia bocca, respiro il suo piacere… mamma mia quanto è troia…La notte è ancora lunga … mentre vedo con la coda dell’occhio uno slavo armeggiare con quello che pare essere un tiralatte, o meglio … una mungitrice … [P.S.: per commenti [email protected]] 152 1 1 settimana fa
- 1 settimana fa Che cazzo farà? - 1) Il rapimento della vacca tettona Sono al centro commerciale. Ogni volta il grande capo mi stupisce per la sua capacità di controllo del territorio; in quattro e quattrotto, con tre telefonate, la centraledi vigilanza del centro è a nostra disposizione. Sui monitor di controllo con le immagini delle telecamere seguo i movimenti all’interno del centro dell’obiettivodella nostra missione; “una bomba sexy da paura” penso tra me e me mentre la osservo.Il grande capo ci deva tenere proprio tanto a questa operazione, mi ha affidato un squadra di ben 15 uomini per eseguirla, una cosa in grande insomma.Gli obiettivi globali non mi sono chiarissimi, avendone percepiti ben 3 diversi dalle istruzioni che mi ha dato:1) sicuramente la vendetta per lo smacco subito una settimana prima alle sue avances2) la sua perversione (più la guardo nei monitor più mi rendo conto che questa vacca ha fatto e fa ribollire il sangue al grande capo, e non solo,appassionato di tettone formose in carne, questa qui è proprio una esplosione di sessualità…minchia…)3) anche se me lo ha dato come obiettivo primario secondo me viene dopo i primi due: impossessarsi dell’azienda del marito di lei, una azienda tecnologica in rapido sviluppoLe istruzioni operative sono invece chiarissime, e, ora che la vedo nei monitor, capisco anche perchè mi ha suggerito alcuniuomini da mettere in squadra: tutti pazzi per le tettone e alcuni particolarmente e bestialmente perversi.Nel monitor vedo il marito di lei che parla al telefono…adesso confabula con lei…si allontana tornando verso l’uscita…lei invece continua all’interno del centro, mi pare con espressioneun po’ contrariata.Ordino immediatamente via radio alla squadra che li aveva pedinati, che si trovava all’esterno del centro, di seguire e monitorare i movimenti dell’uomo.Poi chiamo la squadra più vicino alla troia– “Gennaro, ok intervenite”e rimango in ascolto, sono collegato al microfono di Gennaro.Nel monitor vedo la squadra di Gennaro, sono in 3, 3 armadi vestiti da vigilantes, avvicinarsi alla tettona– “Scusi signora, è lei Sabina Vaccarezza?”– “Si, sono io”– “Ci segua per favore che abbiamo del materiale per lei”– “Come scusi?”– “Venga signora, questione di un attimo, ci segua”Li vedo dirigersi verso gli ascensori, loro sono al piano terra, la centrale di controllo dove mi trovo è al quarto piano, una volta che arriva qui siamo tranquilli…Verifico intanto con la squadra esterna dove si trova l’uomo…mi dicono essere nella sua auto nel parcheggio al telefono…vedo la femmina entrare in ascensore stretta tra Gennaro, Carmine e Luca…mmmmhhhh mi fa sesso la situazione…Intanto ascolto dal microfono di Gennaro la voce un po’ incerta e titubante della vacca– “Di cosa si tratta?”– “Non lo sappiamo, il capo che la sta aspettando glielo dirà”Mi immagino vedendo le immagini nei monitor l’imbarazzo della vacca tettona perchè i tre palesamente la stanno guardando vogliosamente, tra l’altro è vestita in modo estremamente sexy … il vestito sembra esplodere…da un momento all’altro mi aspetto che saltino i bottoni su quelle tettone … minchia ho l’uccello durissimo, mi sto eccitando …Do intanto gli ordini ai miei uomini:– “Mohammed preparati che sta per entrare”– “Giovanni fai venire qui tutti gli uomini, lasciamo solo la squadra all’esterno a controllare il testa di minchia”Ed ecco la porta aprirsi. Entra prima Giovanni seguito dalla vacca e poi gli altri due. Minchia che sesso che mi fa. E’ esplosiva. Mi rendo conto che non ha niente sotto, ho il cazzo durissimo.Giovanni dice– “Capo, ecco qui la troia”Lei ha un sobbalzo immediato, impallidisce ma prima che possa aprire bocca Mohammed alle sue spalle le mette la sua manona nera sulla bocca mentre Francesco e Carmine le bloccano le mani.Vedo gli occhi di lei spaventati, la penetro col mio sguardo…lascio passare secondi di silenzio per lei interminabili sempre guardandola voluttuosamente e oscenamente…poi le faccio cenno disilenzio portandomi l’indice al naso. Do un cenno ai miei uomini che le lasciano libere le mani mentre Mohammed le toglie la sua manona dalla bocca.Mi avvicino a lei sino quasi a sfiorarla col mio corpo, sempre guardandola fissa negli occhi. Sento il suo respiro affannoso sul mio volto, la vedo tremante…che bocca che ha…non posso fare a meno di sfiorarmi con la mano il cazzo…Dopo alcuni istanti di silenzio nei quali assaporo il suo respiro, percependo il calore del suo corpo tanto le sono vicino, con voce ferma e severa le dico– “E’ modo di andare in giro vestita così?”Lei sobbalza e fa per dire qualcosa ma immediatamente Mohammed alle sue spalle le tappa nuovamente la boccaLe rifaccio segno di silenzio e Mohammed la libera di nuovo.Con voce ancora più severa le dico– “E’ modo questo di andare vestita in giro così? Direi proprio che tu devi essere punita … tu sei proprio una vacca in calore…”Le sfioro le tettone con le mani, lei trema come una foglia ma i capezzoli di lei ai miei sfioramenti ripetuti evidentemente si inturgidiscono in modo prorompente sotto quel vestito attillatissimo, è senza reggiseno la troia…– “Vedo che il tuo corpo si eccita tettona maiala…anche io mi sto eccitando…” le dico continuando a sfiorarli delicatamente i capezzoli da sopra il vestitoLei fa per dire qualcosa ma apena la vedo schiudere le labbra le do una improvvisa violenta strizzata a una tetta mentre con l’altra mano le afferro il capezzolo stringendlo con forza e tirandolo a me, facendola urlare per il dolore improvviso.Avvicino la ma bocca alla sua ancora aperta per l’urlo di dolore e le urlo in bocca, respirando il suo alito e alitandole in bocca– “Vacca, stai zitta!”Inizio a baciarla in bocca, con la mia lingua cerco di avvinghiare la sua, all’inizio non è collaborativa ma io continuo…sembra iniziare a cedere…mi stacco dalla sua bocca afferrandola per i capellie spostando appena appena all’indietro la sua testa…vedo delle lacrime solcare il suo viso…le sputo in bocca e riprendo a limonarla con una mano dietro la sua nuca tirandola a me e con l’altra dietro la sua schiena facendo aderire i nostri corpi…sento le sue tettone pulsare sul mio petto, sicuramente lei sente il mio cazzone durissimo sulla sua pancia mentre la bacio voluttuosamente respirandola e facendomi respirare…ormai con la sua lingua non si oppone più…Porto una mano sul davanti tirandole su il vestito e andando a sentire la fica…– “Minchia ragazzi questa è senza mutande, minchia è pure bagnata sta vacca da monta…ma sei proprio una troia da paura…scateniamoci senza ritegno…”Viene letteralmente assalita da tutti noi, il vestito strappato, penetrata immediatamente, cazzi in bocca, cazzi tra le tettone, cazzi in culo, strizzate e palpate selvagge e bestiali…fa un tale sesso che dopo poco riceve già le prime sborrate addosso, in bocca, in fica, nel culo…Mentre la fotto in fica come un assatanato tenendomi avvinghiato con forza alle sue tettone, già tutte appicicaticce per le sborrate già ricevute, le urlo– “sei uno sborratoio tettona vacca puttana troia maiala…aaaaahhhhh quanto mi fai godere bastarda tettona…”Lei non può rispondere in quanto continuamente scopata anche in bocca…Dopo poco le sborro in fica…una sborrata interminabile, non avevo mai goduto così…Appena mi ritraggo vengo immediatamente sostituito da altri arrapati…è tutto così bestiale e selvaggio…minchia…Lei è in una doppia penetrazione tra Boris, il nostro russo pervertito, e Mohammed, un negrone enorme con un cazzo da paura,mentre ciuccia il cazzone di Paolo…la scena è così eccitante che l’uccello è già di nuovo duro…– “Hey troia ora chiamo il tuo uomo”Prendo il cellulare e chiamo…mi eccita molto la cosa…il testa di minchia risponde ma io parlo un po’ con Carmine commentando l’orgia prima di rivolgergli la parola…-“minchia! … guarda come la stanno sfondando per bene a questa vacca tettona”-“e direi le piace pure…hey Boris come è la fica che stai fottendo?”-“mmmhhh è fradicia…mmmhhhh ho difficoltà perchè il cazzone di Mohammed che le apre il culo è enorme e mi stringe sta fica burrosa…mmmhhh ma è proprio fradicia sta porca”-“…che tettone ragazzi…dai Boris muoviti a venire così poi ti sostituisco a fotterla e le strizzo per bene quelle poppe…mmmmhhhh che sesso che mi fa sta troia….”-“hey vacca ti piace nè il trattamento?….eheh non puoi certo rispondere con il cazzo in bocca….hey Paolo come lo ciuccia?”-“aaahhhh succhia troia succhia…un piacere ragazzi questa è una pompinara da paura….aaaahhhhhh ….aaahhhhdaisu dai siiii….ti sborro in bocca puttana….agghhhhh siiii godoooo…”-“minchia è già il terzo che le viene in bocca…dai che Giovanni è già pronto a metterglielo lui in bocca…guarda che le cola sperma dalla bocca…minchia che vacca”-“Mohammed sta aumentando il ritmo…ma la sfonda così…e guarda come le strizza le tettone…gliele fa esplodere così…che bestia selvaggia….hey Mohammed non distruggerladel tutto che poi ce la dobbiamo sbattere pure noi”-“è una doppia da paura….guarda che roba…”-“hey Giovanni toglielo un attimo dalla bocca che la facciamo sentire al suo uomo…ahahahah…si prendila per i capelli che avvicino il telefono, dai vacca diquanto ti piace…dillo troia…”-“aaaaahhhhh….aaaahhhhhh….mmmmhhhhh…..piano vi pregooooooo….aaaaaahhhhh…..mmmmmhhhhhh….. aaaaahhhhh……siiiiiii…… pianooooo…..nnoooooo….siiiii….ggghhhhhh”-“Bastardiiii, lasciatela immediatamente, dove siete? Chiamo la polizia!”-“Sta buono testa di minchia, ascoltami…anzi aspetta un attimo che è meglio se ti parlo col mio cazzo in bocca alla tua vacca…hey Giovanni fammi spazio un attimo anche a me, tu troiaciuccia bene sta minchia…mmmhhhh mmmhhhh…brava così…che parlo ora al tuo uomo…senti un po’ testa di minchia pensaci bene che sai cosa devi fare, aspettiamo da te risposte e fatti,prima è meglio è per la tua donna…intanto noi ce la fottiamo sino a che non risolvi la situazione che sai…se ci metti del tempo per noi va bene che una vaccona con due tettone cosìè una rarità…hey Paolo vai a prendere degli strizzacapezzoli come si deve che stasera ci giochiamo per bene con sta troia…hey testa di minchia aspettiamotue notizie…si ciuccia così…ciuccia…sai testa di minchia adesso è a sandwich tra Mohammed che la incula e Boris che la fotte in fica mentre ciuccia il mio cazzo alternandolo con quello di Giovanni…e qui c’è la fila…ah la prossima volta evita di mandarla in giro vestita così….ahhhh ahhhhh…godoooooo…ti sborro in bocca vaccaaaaaa….aaaahhhhh….”e spengo il cell…minchia che eccitante che è, la vacca e la situazione…ho già sborrato due volte in 30 minuti…e mi sta tornando duro…incredibile…Anche la vacca inizia ad avere degli orgasmi, sempre più violenti e selvaggi,…è tutto bestiale…ho il cazzone di nuovo durissimo…– “Hey vacca da monta, mo’ richiamo il tuo testa di minchia”Richiamo, risponde immediatamente-“Hey testa di minchia, adesso la tua vaccona è ricoperta ovunque di sperma in particolare tra quelle tettone che sono ormai violacee per le strizzate che si sono prese…hey Lucaguarda Gennaro come se la ingroppa…miiiii e se la bacia limonandola a fondo…uehhh Gennaro ma saprà di sperma quella bocca con tutta a sborra che haingurgitato…ma guarda come sballonzolano quelle tettone…se la chiava che è un piacere ….ah Gennaro è proprio un porco pervertito…hey, testa di minchia, dunquequando vuoi preparaci gli atti per la cessione della tua azienda che potrebbepareggiare l’offesa che ci hai fatto…minchia Gennaro le sta venendo dentro…che sborrata ragazzi…dai Luca vai che tocca a te…e poi stasera continuiamo e le facciamo festa, abbiamoinvitato anche tutto il gruppo di Radovan…moh vado a incularmela un po’…ciao testa di minchia…ah dimenticavo che non ti conviene chiamare la polizia, abbiamo traccia delle tue operazioni estere…la guardia di finanza potrebbe gradire..ahahahah…”e butto giù la chiamata…mi immagino il testa di minchia ahahahahah… troppo eccitante…allora lo richiamo, immediatamente risponde-“Hey testa di minchia fai pure con calma che questa qui fa un sesso da paura così ce la sbattiamo per più giorni, poi non la riconoscerai più ihihihih …ti mando una foto…”e ributto giù…e mi ributto nella mischia facendomi spazio a forza sino alla vacca tettona…e mentre la fotto in fica con le sue tettone schiacciate sul mio petto dal peso di Alessandro che se la sta inculando urlo prima di lasciarmi andare totalmente al delirio del sesso– “Fabrizio manda al testa di minchia una delle foto che stai facendo…”Sono esausto, dopo che per almeno due ore ci siamo sbattuti quella vacca tettona, una vera esplosione di sesso.Ho avuto la netta impressione che sin dall’inizio nonostante la paura e il terrore negli occhi era più che eccitata dalla situazione,e poi non c’è voluto molto per vincere le sue opposizioni, e ha goduto anche lei come una maiala.All’inizio si rimane allibiti per le sue tettone, una meraviglia della natura, ma poi si scopre anche il resto: un culo stupendo,con due chiappone da schiaffeggiare e stringere che sembrano dire “inculami inculami inculami”, un buco del culo bello stretto, anchese era stata già sfondata da cazzoni enormi quando me la sono inculata sentivo la mia nerchia avanzare con difficoltà e quasi graffiarsimentre la pompavo in culo, minchia quanto ho goduto, le ho sborrato in culo come una fontana…ed era così stretto e l’attrito era così intensonon solo perchè in fica aveva quasi sempre un altro cazzo mentre me la inculavo…l’inculata più bella della mia vita sinora…prima cheme la inchiappetto di nuovo dopo:) …E poi gli occhi verdi intensissimi e profondi…mentre me lo facevo ciucciare le ordinavo di guardarmi fisso negli occhi…ah che goduria e come me lo ciucciavamentre veniva scopata e inculata guardandomi sempre fisso negli occhi col mio cazzone in bocca…le ho sborrato in boccaguardandola fissa negli occhi…aaaahhhh ho di nuovo il cazzo duro…Ora la abbiamo trasferita nella base del grande capo qui sul lago. Lei si sta riprendendo e sistemando nella suite a lei assegnatasempre sotto stretta sorveglianza a vista dei miei uomini, si ho ordinato che devono essere presenti anche quando lei va in bagnoper i suoi bisogni.Il grande capo arriva domani e stasera la tettona verrà data in pasto a Radovan e ai suoi.Il grande capo vuole che tutto sia filmato, già oggi abbiamo filmato tutto, e l’unico limite che ho è di fare in modo che la vaccanon venga rovinata prima del suo arrivo di domani, poi ci penserà lui…Sarà un problema tenere a bada Radovan e i suoi uomini; sono persone violente, il grande capo li usa nelle situazioni più estreme, ese perdono il controllo…facile perderlo con una bomba di sesso come sta vacca…un corpo del genere che emana sesso da ogni poro inmodo così prorompente non mi era mai capitato…ho ordinato ai miei uomini di essere presenti e armati, non si sa mai…anchese forse dovrò tenere a bada anche alcuni dei miei…minchia questa qua fa un sesso!!! [P.S.: per commenti [email protected]] 105 0 1 settimana fa
- 1 settimana fa Che cazzo faccio? - 5) La vacca tettona è portata in discoteca la serata abbandonato sulla poltrona, esausto, il computer acceso davanti a me, il cellulare in mano, in attesa, in attesa…Ho solo Sabina nella mente, con pensieri che cerco di nascondere anche a me stesso…Manca poco a mezzanotte quando squilla il cellulare, è sempre quel maledetto numero, rispondo immediatamente,sento un forte sottofondo di musica e, in primo piano, inequivocabili i gemiti e sospiri di un altrettanto inequivocabileintenso rapporto sessuale … si sentono senza ombra di dubbio i suoni dello sbattimento di corpi tipici di una scopata. Rimango, senza parole, ad ascoltare– “mmmhhh, ahhhhahhhhh, mmgghhhhhh, mmmghhhhhh…..siiiiii…pianoooo….siiii…pianoooo”– “vacca che troia che è questa, senti come gode…ho il cazzo che le scivola dentro come in una piscina tanto è fradicia…è proprio un vaccone da monta questa puttana”sento, insieme al suono evidente di un pompino sovrapposto alla scopata, la voce di un altro uomo– “mmmmhhhhhh come lo ciuccia bene … e che tettone sode che ha senti un po’ strizzale anche tu…senti che roba, che ben di dio…mmmhhhhh che bocca che ha sta femmina qua…mmmhhhh siii ciuccia ciuccialo così brava, brava…”– “senti come ti fotto? sei porca sai….minchia quanto sei eccitante ….guarda che chiappe che c’ha…”E’ chiarissimo il rumore di ceffoni sul sedere, forti e secchi, evidentemente entrambi schiaffeggiano il culo della mia Sabina, uno sicuramente mentre la fotte in fica e l’altro in bocca…chissà se sono solo loro due, chissà chi sono…– “è fantastico, senti come fotte sta troia…dai invertiamoci che voglio sentire anche io la sua bocca…mo’ me lo faccio lucidare per bene con la sua saliva”– “si dai che muoio dalla voglia di sfondarla un po’ pure io…giriamoci, ue’ troia mo’ ti faccio sentire il mio cazzone fino in fondo, vedrai quanto mi piaci e quanto miecciti…mo’ ti sfondo tettona da latte…”Sento i rumori del cambio di posizione, in mezzo sempre i mugolii della mia donna…sembra assolutamente persa nel piacere della carne…– “cazzo è bagnatissima e che fica stretta che ha…sembra mi faccia una pompa con la fica…mmmhhh che bello…”– “lo senti il sapore della tua fica sul mio cazzo eh? quanto sei figa… sarai anche un po’ ciccia ma sei proprio un gran pezzo di fica…e hai due tettone da favola…oh si come lo ciucci bene…siiii continua così che poi ti regalo una sborrata coi fiocchi….vacca, ma quanto sei vacca?…mmmhhhh oh siiii….Uehhhh Andrea come la fotti forte…la spacchi in due…sento le sue tettone sbattere violentemente sulle palle…uehhhhh vedi di non spaccarmele ah ah ah ah ah ah ah… aspetta che le afferro con le mani così glielepalpo per bene…mmmmhhhh ti piace neh troia?”– “cazzo che bellooooo….mmmhhhh come ti fotto….troiaaaa….puttanaaaaa….agggghhhhhhhh…che bel buco del culo che hai…mo’ ti ci infilo il dito dentro…sei piena di noi eh porcona… ti stiamo facendo allo spiedo come ‘na vera porcellona… ue’ guarda come sballonzolano le tue cicce… sei proprio una porcona eccitante sai…mmmhhhh che bel culo che hai le senti le mie dita? Hey Paolo mi sa che sta vaccona ne vuole un po’ anche nel culo…minchia che duro che ce l’ho…”– “dai usiamo quella sedia la, tu ti siedi sopra, lei la impaliamo sopra di te e io glielo schiaffo nel culo, neh vaccona che ne dici?”– “bastardiiii nghhhh fate pianoooo vi pregoooo, mmmmhhhhh fottetemi, siiii mmmhhhh riempitemi nghhhhh di cazzoooo…oooohhhhh siiiiii cosììììì….pianoooo…ahhhhaaaahhhh mi sfondateeeee così … vi pregooooo pianoooo…siiisono la vostra mmmmmhhhhh troiaaaaa … daiiii pianoooo mmmmhhhhh aaaaahhhhh mi apriteeeee nghhhhh in dueee…ohhh siiii strizzami le tette …. mmmhhhh non cosiiiii’ forteeeee ngghhhhh vi pregoooo mmmmhhhhhhh… siiii …aaaahhhhh mi fai maleee aaahhhh …siiiii il capezzolo siiii… dai mordimiii…ahhhh….noooo nooonn mmmhhhhh cosììì forteeee…aaaahhhhhh”– “dai monta su… infilatelo dentro…ohhhhh siiii…cazzo quanto sei tanta….”– “pianoooo mmmmhhhhh pianooo lo sento fino in gola….ahhhhh siiiii … ahhhhh….ahhhh pianoooo miii sfondiiii cosiiiii….pianoooo mmmmmhhhhh …”– “piano voi due che mo’ arrivo io…Paolo rallenta che questa puttana sobbalza continuamente e non riesco a prenderle il culo…ecco si cosi’…hey tettona tra poco ti riempio il culo sai…stai per essere infilzata da entrambi…ti facciamo ripiena ripiena ma te lo meriti proprio…non si incontra tutti i giorni una fica come te…”– “piano, pianoooo pianooo nel culoooo….pianoooo non so se ci sta…e’ enorme…pianoooo ti prego….già ho la fica stracolma….pianooo non entra….ahhhhhhh….pianooo ti prego….siiii è entrato un po’…pianoooo… fermati…stai fermo così che mi abituo…sputaci sopra…sputaci sopra…oh mio diooooo…pianooo…oh mio dio ma quanto è grande?….ahhhhh pianooooo…ahhhh bastardiiii, bastardiiii….mmhhhhhh, mghhhhhhh ….pianoooo….nghhhh mmmhhhhhh ….bastardiiiii….siiiii”Inequivocabilmente dai rumori col cavolo che vanno piano! Hanno iniziato a fotterla, doppiamente fotterla, con sempre maggior foga!I suoni e i mugolii sono chiarissimi e dai suoi gemiti mi immagino chiarissimo il suo corpo incastrato tra quei due sconosciuti sussultare e fremere nel piacere.– “gggghhhhhhh, cazzo Paolo ma quanto ce lo hai grosso che ho difficoltà a farmi spazio nel culo….cazzo ma quanto sei piena tettona….”– “e tu Andrea? anche tu ce lo hai enorme…mi stai comprimendo all’inverosimile il mio cazzone in fica… cazzo che tettone sode che ha sta vacca dovresti sentire come premono sul miopetto…dai fottiamola senza ritegno ..eh vaccona…che ne dici…ti sputo in bocca troia che non sei altro…siiii schuck…schuckkk…siiii eh puttana…siiiitiragli i capelli a questa porca…. siiii senti come ti fottiamooo neh…puttana!”I suoni e le frasi diventano sempre più animaleschi, evidentemente sono tutti e tre sempre più infoiati e presi dalla bestialità del rapporto.– “aaaahhhhhhh godoooooo….troiaaaaa….ti sborrooooooo nel culoooooo….ahhhhhh godooooooooo….puttanaaaaa…..aaggghhhhhhhh”– “vengooooooo…ti inondoooooo la ficaaaaa….sborrrooooooo, vengooooooo…..tettonaaaaaa……vaccaaaaaaaa…aaaaaaaaaaaahhhhhhh”– “dillo troiaaaa che ti piaceeeee dillloooooo… ti strizzzzoooooo queste tettoneeee da vaccaaaaa da montaaaaa puttaanaaaa …troiaaaaaa …”– “aaahhiaahaaaaa pianoooo ti pregoooo siiii aaaaghhhh mmmmmmhhhhhhh siiiiiii riempitemiiiiiiiii, riempitemiiiiii…..siiiiiii più forteeeeee…di piùùùùùùùùù….di piuuuuuuuuu’ mmmhgghhhhhhhh… nghhhhhggghhhhh…sono la vostra troiaaaaaaa…siiiiiii”Sento respiri affannosi…evidentemente sono distrutti…– “che vacca eh”– “chi l’avrebbe mai detto”– “sei fantastica sai?”– “beh io ho sborrato come non mai! guarda quanto sperma ti cola da figa e culo ah ah ah ah ah”– “anche io sono venuto in quantità…non mi ricordavo di aver avuto orgasmi così intensi…sei proprio figa, non ho mai incontrato una donna così eccitante…ti meriti un gran bel bacio”– “smack”Chiari rumori di limonate…chissà con chi dei due starà slinguazzando…profondamente a giudicare dai suoni…Ma mentre penso a questo si interrompe la comunicazione e mi rendo conto di essere al limite della sborrata tanto è stata eccitante la situazione.Devo stare immobile per qualche minuto perchè altrimenti al minimo movimento, al minimo strofinio del mio cazzone con i boxer sborrerei senza ritegno. Guardo l’orologio: è mezzanotte e dieci.Circa venti minuti dopo squilla di nuovo il cellulare. Sempre quel numero. Rispondo subitoe sento molto più nitido di prima il suono della musica– “Hey testa di minchia, che femmina da sballo… dovresti vedere come balla attorno a quel palo… come è vestita e come si muove… certo che deve essere proprio vacca … mi eccita da impazzire…ma dove cazzo la hai tirata fuori una bomba di sesso del genere? … dovresti vedere un negrone come le balla addosso, con la scusa del ballo le si struscia addosso. E gli amici del commercialista dovresti vedere come sela stanno divorando con gli occhi.Quella li sta eccitando da pazzi…”– “Beh devi sapere che il notaio e il commercialista se la sono appena fottuta nello sgabuzzino… Ha ancora il loro sperma addosso perchè mica ha potuto farsi ‘na doccia. Si è solo provata a rimettere la camicettama non è riuscita ad abbottonarsela ihihih … con quelle tettone ihhihihih … ha le tettone di fuori che sballonzolano mentre balla… Quando sono usciti da li, poco fa, le colava ancora sperma dalla fica e dal culo.Pensa agli amici del commercialista che sono li e le stanno ballando tutti intorno…pensa che voglia che hanno…non solo lei è straordinariamente eccitante ma gode pure come una vacca… azz! Testa di minchia guarda che il negrone ormai sta palpando la tua femmina ballando, senza ritegno… vado anche io la …mi fa scoppiare il cazzo dalla voglia”Sento un’altra voce li dire– “vengo anche io, però nello sgabuzzino non ci stiamo tutti, possiamo portarla nell’ufficio della discoteca, prima mi sono fatto dare le chiavi dal boss”– “cazzo, bravo pensi proprio a tutto, immagino che in cambio ti avrà chiesto di partecipare …miiiihhh guarda la come se la sta limonando quello la…ancora un po le risucchia i polmoni… minchia che sesso che fa…”– “si, infatti il boss è già nel suo ufficio in attesa…ha detto non più di dieci persone…se Paolo e Andrea che se la sono già sbattuta rimangono fuori siamo sotto i 10. Guarda quanto è eccitante…mamma mia…ormai l’hanno presa in mezzo e stanno perdendo ogni freno…mi fanno impazzire quelle tettone…andiamo forza che qui degenera rapidamente…quanto è fica….guarda la…clic”Cade la linea…Passano si e no 5 minuti che il cellulare squilla di nuovo, rispondo immediatamente, sempre più disperato e eccitato e sento voci confuse e vogliose– “ho voglia di fotterti bellissima vacca da latte…senti che tette che hai…mi fai esplodere il cazzo dalla voglia…troia…ma adesso ti facciamo un bel servizio…”– “senti che tette sode che ha…è una meraviglia, sentite anche voi….e ha i capezzoli durissimi…”– “sciack sciack”:– “ragazzi è già bagnata la troia, tra un po’ ti ci metto il mio cazzo li dentro…”– “come lo succhi bene…mo’ ti fotto la bocca…vuoi sentire il mio sperma in bocca tettona da monta? Eh? Senti come è grande…tu lo ecciti…è già tutto bagnato…ahhh che bocca splendida che hai….sei proprio una gran vaccona….”– “dai spostati che voglio farmelo ciucciare un po’ anche io…questa troia è veramente eccitante senti come mugola mentre tu glielo schiaffi in bocca, Andrei le strizza le tette e Boris la sta masturbando con la mano…qui dietro c’è la fila…dai facci spazio anche a noi che vogliamo godercela la tettona…”– “dai vacca impalati sopra di me, che voglio vedere per bene le tue tettone sballonzolare ad ogni colpo …”– “dai infilati quel cazzone in fica…”– “dai sbattiamola per bene a questa vacca …”– “su sfondala…”– “guarda che tette… fammele toccare…”– “ciucciami il cazzo puttana che non sei altro…”e così via per un tempo che mi sembra interminabile solo voci maschili arrapate e selvagge, qua e la in sottofondo mugolii di Sabina sormontati dalle grida volgari e oscene di quelle bestie …– “mmmmhhhh, che voglia che ho del tuo culo, quanto mi piaci …. adesso te lo sto mettendo dentro tutto ne culo….lo sentiiii vaccaaaa tettonaaaa….minchia che culo stretto che haiiiiii…mi fai impazzireeeee…mi piace da morire la tua carneeee …”sento grida, sempre più scomposte– “ti inculooooo troiaaaaa, senti come ti fottoooooo…vacca che non sei altro…”– “aaaaahhhhhh pianooooo mi spacchiiiii il culooooooo cosìììì aaaahhggghhhhh,tropppooo forte mmmmhhhh nghhhh, pianooooo….bastardooooooo, mi faiiiiiiiiii maleeeee bastardoooooo, godoooooo, vengooooo, mi sfondiiiiiii……siiiiiicosìììììììì… aaaahhhhhh”– “adesso ti fottiamo noi, ti impaliamo con i nostri cazzi…sentirai che doppia da paura che ti facciamo, vacca da monta che non sei altro…”– “bastaaaa…. mi fateeee maleeee… ahhhh ….non resistoooo aaaahhhhhhh”– “fottila fottila la troia…daiiiii spingiiii…fottila fottila…”– “mmmmhhhh nggghhhh pianooooo viiii pregooooo aaaahhhhhggghhhh …”– “ti sfondo il culoooo vacccaaaa in caloreeeee….fammi afferrare quelle tettoneeeee vaccaaaaaa….che te le strizzoooooo….Lucaaaaa spostatiiiii un po'”e mentre le frasi e i suoni sono ormai scomposti e gutturali in un assalto orgiastico sempre più bestiale alla mia Sabina tra i mugolii e le urla e gli epiteti più osceni sento– “Hey testa di minchia, il grande capo dice che martedi mattina dal commercialista per tutti gli accordi e martedi pomeriggio dal notaio…loro sono già avvisati ihihihih … si sono già fottuti prima la tua troia e li vedo quicol cazzo di nuovo in tiro ihihihih …appena qui il gruppo sborra sulla tua donna penso proprio che se la fottono di nuovo… dicono che li eccita così tanto che vogliono sborrarle per bene in fica per ingravidarla … così dicono che le tettone lediventeranno ancora più grandialla tua vacca… ihihihih ti veniamo a prendere martedi mattina testa di minchia…ihihihih … intanto la tua vacca sta grondando sperma da tutti i buchi mentre continuano a fottersela in tutti i modi…ihihihih …mi sto proprio innamorando perdutamentedella tua vacca testa di minchia … ihihihih … clic”E cade la linea….richiamo immediatamente ma mi da non raggiungibile…Che cazzo posso fare se non aspettare martedi, dopodomani praticamente o meglio domani dato che siamo ormai nelle prime ore del lunedi?Inizio a piangere a dirotto, disperato…col cazzo durissimo … [P.S.: per commenti [email protected] oppure] 108 0 2 settimane fa
- 9 ore fa La metamorfosi di Eva (capitolo 2) Ma te guarda, ho pensato tra me e me, ha sempre tenuto la parte della verginella ed invece adesso sta rivelando la sua vera natura.Sapevo benissimo che quei dieci minuti con il passare del tempo sarebbero diventati venti e successivamente ore, ma volevo che Eva fosse veramente felice e soddisfatta, quindi questo era nel conto.Arrivò anche il giorno del secondo incontro, nel frattempo durante la settimana, stavamo godendo entrambi di quello stato di Nirvana che si era creato, tutte le sere avevamo rapporti molto soddisfacenti, dove ebbi modo di capire che anche Eva era veramente molto desiderosa di sperimentare, sembrava che avesse letto il kamasutra tutto d’un fiato.Finalmente libera da quei retaggi di gioventù, non disdegnava nemmeno farmi pompini con l’ingoio, cosa prima odiata, tutto considerato è stata questa nuova situazione a svegliarla e questo è stato salutare per entrambi, e credo che anche un certo Rex ne beneficerà.Per l’amore che ho per Eva sono disposto a sopportare un sacco di cose, anche sapere che scopa con un altro uomo purché la faccia felice a letto.La sera della cena, oltre che essersi “liberata” del bambino come l’altra volta, stabilimmo come l'avrei lasciata sola con lui per una decina di minuti, una volta che il nostro amico fosse stato in casa, con la scusa che sarei dovuto andare a prendere una bottiglia di buon vino a pochi isolati di distanza.Quella sera io ero già a casa, tanto lui conosceva già la strada, e così avrei permesso ad Eva di incontrarlo subito all’ingresso andando a riceverlo, dando il meglio di se mettendosi subito in mostra alla sua presenza.Questa volta Eva si era vestita in modo ancora più succinto della precedente volta, vederla girare così per casa mi faceva eccitare come mai aveva fatto, tant’è che durante l’attesa non riuscivo a lasciarla stare in pace. Eva non aveva guardato per niente alla sobrietà, indossava uno stupendo tubino nero che le arrivava appena a metà cosce, lasciando intravedere parte delle giarrettiere che tenevano su delle auto reggenti nere a rete a maglia grande che standogli un po’ strette le formavano dei lievi rigonfiamenti di carne ad ogni maglia.A qualsiasi minimo movimento la scarsa lunghezza del tubino lasciava intravedere parte del biancore delle sue cosce, con il seno che sembrava volesse schizzar via da quella strettoia e un piccolo grembiule bianco orlato di pizzo con una pettorina che arrivava a malapena sotto il seno. Un enorme fiocco dietro in vita con i lacci che le scendevano in mezzo alle chiappe completava una immagine degna di un quadro d’autore.Le sue lamentele, perché palpeggiandola le rovinavo la sua lunga preparazione, quasi mi davano fastidio, quasi mi facevano ingelosire, questa prolungata eccitazione mi stava sfibrando ed ero quasi tentato di andare a segarmi in bagno per darmi una calmata, ma poi ho pensato ad un altra soluzione visto che avevo lei li con me. Mi sono alzato dal divano, ho tirato fuori il cazzo duro come non mai, mi sono avvicinato a lei dicendogli:- o ora ti fai scopare o rimandiamo la cena. E così con questo piccolo ricatto l’ho costretta, dice lei, a farmi un pompino al volo.Mentre godevo delle sue labbra e della sua bocca pensavo dentro di me “ma guarda che Troia ...... allora prima ha sempre tenuto la parte della verginella”.Ormai sentirsi dare della puttana e della zoccola era diventato per lei un complimento, ed io di questi complimenti non gliene facevo mai mancare, quando eravamo da soli. Stava veramente cambiando e chissà fino dove sarebbe arrivata.Questa volta a differenza del precedente invito, feci arrivare con anticipo Rex, così avrebbe potuto ammirare in tutta calma e più a lungo il bel corpo ed il bel culo della mia signora.Ovviamente io mi sarei allontanato ma avevo messo un cellulare in posizione che lui non vedesse, da usare come webcam, cosicché per ogni evenienza sarei potuto intervenire.Ma ecco, suona il campanello, è arrivato Rex ed io essendo, casualmente, dovuto andare in bagno per un bisogno urgente è dovuta andare Eva a fare gli onori di casa.Erano in un punto in cui non potevo vedere, ma sentivo benissimo le lusinghe che Rex non le risparmiava. I complimenti che Eva stava ricevendo erano palesemente chiari e volutamente molto accurati per un corteggiatore, del resto Eva li meritava tutti.Per non perdermi niente ed evitare di interrompere quel corteggiamento, sono uscito in silenzio dal bagno mi sono recato in cucina e da li sbirciavo senza far notare il mio interesse; stavano percorrevano il lungo corridoio che li avrebbe portati da me, lui ovviamente dietro di lei a godersi lo spettacolo e ho notato che armeggiava sopra i pantaloni per aggiustarsi il cazzo per l’erezione che stava arrivando.Era chiaro che lui ormai era preso in modo ossessivo dal quel culo, non riusciva a distogliere lo sguardo dalle sue parti basse di mia moglie.L’ho salutato molto cordialmente anch’io, ma tanto era assorto nell’ammirare Eva, che faticava a tenere lo sguardo su di me, io ovviamente queste cose cercavo di agevolarle e gli ho detto:- amico mio, Eva stasera sapendo che arrivavi ha provveduto, anzi....... sta provvedendo a prepararti una cenetta semplice ma molto appetibile. Peccato però che mi sia dimenticato di prendere il vino, dovrò lasciarvi per pochi minuti, farò una volata, qui a due isolati c’è una enoteca, prenderò un buon rosso e torno subito. E sorridendo aggiungo:- mi raccomando fate i bravi.Per non stare troppo lontano da casa il rosso era già nel bagagliaio della macchina, così avrei potuto con tutta calma posizionarmi comodamente seduto in auto ed osservare gli eventi.Il cellulare era già in funzione e vedevo tutta la cucina, con lui seduto e lei ai fornelli, tutto in silenzio, è stato lui a rompete il ghiaccio:- posso aiutarti Eva? Posso fare qualcosa?- Ma si dai...... tanto siamo tra noi, vieni qui, ti faccio vedere come devi fare, disse Eva senza girarsi mentre gli porgeva il forchettone. Poi lei è leggermente arretrata chinandosi quel tanto in avanti per arrivare a prendere il contenitore del pepe, e così facendo aveva provocato il suo primo contatto carnale, lui le era sempre più vicino, cercava di ripetere quel contatto, ed era palese che Eva lo avrebbe assecondato.Lui, che ormai era arrapatissimo le stava sempre più vicino. Ormai, a mio avviso, Eva aveva dimostrato che le sue capacità seduttive erano veramente efficaci. Il gioco aveva ottenuto tutti gli effetti sperati, lei aveva avuto modo di sentire chiaramente in cosa si era imbattuta, aveva sicuramente intuito le dimensioni del giocattolo con cui avrebbe potuto avere a che fare se avesse continuato, non aveva però capito fino in fondo che tipo fosse veramente Rex.Ora era arrivato il momento cruciale, io avrei dovuto tirare i remi in barca e vedere se la mia mogliettina avrebbe, ipocritamente, rinunciato a continuate questo perverso gioco, oppure avrei potuto lasciar scorrere gli eventi.Tutti questi pensieri sono volati in un attimo nel mio cervello ed era il caso che rientrassi con la bottiglia del vino.Ho suonato, fingendo di aver dimenticato le chiavi, per dare modo ad entrambi di ricomporre la situazione se mai c’è ne fosse stato bisogno.La cena si è svolta regolarmente con gli occhi fissi di Rex sui seni di Eva, finita la cena ho preferito salutare Rex in sala, così avrei concesso ancora loro qualche attimo insieme andando verso la porta.Il vero cambiamento sarebbe avvenuto solo ora, io avrei detto stop al gioco, riconoscendo gli onori delle armi a mia moglie, con la speranza di sentire lei dirmi:- hai visto come si fa a conquistare un uomo? Ora che lo hai visto basta giocare, basta sfide. Ma c’era anche un altra possibilità, cioè che lei decidesse, come inconsciamente speravo fin dal primo momento, sentito il suo “argomento” di continuare il gioco.Rimasti soli ho preso l’iniziativa:- Bravo il mio amore, devo ammettere che sei stata veramente brava e mi hai dimostrato di sapere come conquistare un uomo, brava! Brava davvero.Visto il suo momentaneo silenzio ritenevo chiuso il discorso e finito il gioco, ma dopo poco tempo Elei mi dice:- però simpatico questo tuo amico, sarebbe piacevole averlo ancora con noi! Eme lo dice con uno slancio alquanto sospetto.Io:- si veramente simpatico, ma ospitarlo ancora sarebbe un ammattimento con te sempre impegnata tra i fornelli!Allora lei con fare da gatta morta venendo a sedersi sulla mie gambe, sbaciucchiandomi sul collo e mettendo il suo culo a contatto stretto con il mio cazzo ancora duro mi dice:- ma dai, non abbiamo amici, lui è una brava persona.Lei continuava a provocarmi, sembrava proprio che le attenzioni avute da Rex l’avessero portata davvero su di giri.Di fatto mi ha trascinato, tenendomi per il cazzo da sopra i pantaloni, in camera da letto, me li ha sganciati e dopo avermi abbassato tutto fino alle ginocchia mi ha fatto mettere supino sul letto, lei non si è nemmeno spogliata, si è sollevata il tubino scansato il perizoma e si è impalata.Ha iniziato a muoversi roteando il bacino come a volersi sentire più dilatata, ed io;- dimmi la verità, lo vuoi più grosso?Eva:- siiiii e mi sembra che Rex non sia male. Mentre continuava a muoversi come una forsennata.È proprio vero che le donne ne sanno una più del diavolo, non c’è altra cosa come il sesso possa avere la forza di dominare molti sentimenti, ormai ero diventato una sua preda. Ormai in suo possesso l’ho lasciata fare. Perso per perso ho voluto godere della mia puttana, con le mani le ho abbassato le spalline del vestito e gli ho afferrato i seni con forza, non era molto che avevo avuto un orgasmo, grazie a lei, ed ora stavo per averne un altro.Lei si mordeva le labbra sembrava molto coinvolta e:- Amore mio, dimmi la verità, ti piaccio più ora o come ero prima?Io:- e me lo chiedi??? Ora sei stupenda – le risposi con slancio. E poi ancora dopo poco e quando ero molto vicino all’orgasmo:- mi vuoi veramente così?Io:- siiii sarai la mia puttana!! Queste sono state le ultime mie parole prima di avere il secondo orgasmo.Ancora stavo godendo ed Eva si è abbassata su di me per baciarmi e mentre avvicinava la sua bocca alla mia ;- allora tesoro non farmi tornare indietro, voglio continuare quel gioco e Rex è la persona giusta. Ormai non avrei potuto più tirarmi indietroIo:-Si tesoro, va bene, faremo come desideri.Ha voluto farmi perdere l’erezione dentro di lei e quando proprio non ne avevo più mi guarda e dice:- ti ridurrò ai minimi termini, non passerà giorno che ti avrò per me, solo per me, Rex sarà il mio giocattolo, ma tu sarai sempre il mio amore!!.I miei timori si stavano sciogliendo, mentre ancora stavo lì ad occhi chiusi sul letto già pensando a come avrei fatto a mettere Eva nelle condizioni di poter realizzare i nostri sogni senza mancare di riguardo a quello che sarebbe stato il suo secondo uomo.Continua …......… 103 0 2 settimane fa
- 1 settimana fa Che cazzo faccio? - 4) La punizione della vacca tettona Sono disperato e eccitato allo stesso tempo, ma ho una informazione: forse la portano all’arrivo del cosiddetto grande capo.Dove sarà il posto. Eravamo a Napoli quando ci fu il diverbio è plausibile che arrivi da Napoli. Come? O in treno o in aereo, quindiè probabile che arrivi o all’aereoporto di Bergamo o a Linate, se in treno a Milano…apro internet di corsa per vedere gli orari di aerei e treni da Napoli e incrociare gli orari di arrivo: C’è un treno da Napoli in arrivo a Milano alle 17.40 e un altro alle 18.43.Come aerei non ce ne sono da Napoli nella fascia oraria 18/19…quindi probabilmente arriva col treno delle 17.40…ho mezz’ora di tempo ma mi ci vuole almeno un ora per arrivarein stazione a Milano…Decido di rischiare, magari il treno sarà in ritardo, senza pensarci due volte corro giù alla macchina e parto sgommando… mentre corro verso la stazione di Milano, per fortuna è agostoe non c’è assolutamente traffico, forse ci metto di meno, penso “e se arriva in macchina? Fanculo, almeno ci ho provato”…Sono quasi arrivato in stazione, sono le 17.50, che il cellulare fa “bip bip”, arrivato messaggio– “Hey testa di minchia che cazzo stai andando a fare in stazione? Qui ti stavamo chiamando su skype per farti vedere la tua vaccona in diretta, e tu non ci sei”“Cazzo, cazzo, cazzo” penso tra me e me, vuol dire che mi stanno pedinando, che sono sotto controllo.Dopo poco squilla il cellulare, è sempre quel numero maledetto, rispondo immediatamente– “Hey testa di minchia, ti racconto cosa è successo: il capo è arrivato un po’ prima del previsto, e ha iniziato a lavorarsi la tua donna…sai la abbiamo legata, mani e piediperchè non si opponga, le abbiamotolto i jeans ma lasciato vibratore in fica e plug anale, io e Gennaro le accarezzavamo, sfiorandole continuamente, le tettone…come fremeva la tua donna…mmmmhhh …e il grande capole leccava il clitoride, mmmmhhhhh glielo torturava per bene con la lingua…avresti dovuto sentire come urlava di piacere la tua troia….minchia quanto godeva, si contorcevaselvaggiamente,per fortuna che la avevamo legata…e poi esplode si esplode… avresti dovuto vedere che spruzzi…ahhhh quanto godeva …ha eruttato il suo piacere…squirting cazzo! non l’avevomai visto…hey ma il grande capo ha continuatoa leccargli e mordergli il clitoride…uheeee continuava e continuava…dovevi sentire come lei urlava bastaaaaaa bastaaaaa…lui continuava senza pietà, è un vero artista della leccata, penso potesse essere oraun po’ doloroso per la tua vaccona….minchia ha iniziato a venire di nuovo, di nuovo squassata da un orgasmo colossale, bestiale, animalesco…miiiiihhhhh che puttanone, hey ma il grande capo continuava ancora…lei gridava,si divincola, ma non le veniva data pace…e noi sempre a sfrucugliarle tette e capezzoli, anzi capezzoloni, sempre durissimi, infiammati, …hey testa di minchia ti stai eccitando? …ohohohohoh la vaccona non ha resistito più e gli è iniziata a esplodere la pisciata, la pisciata…non ce la fa a trattenerla, non ce la fa…dovevi vedere come vibrava la vacca… come tremava… come urlava, come era squassata da piacere, dolore e vergogna, come esplodeva … miiiihhhhcome godeva, orgasmo e pisciata insieme…hey maha imbrattato di piscio il grande capo…oooohhhhh e mo’ deve essere punita…ah si, ora la puniamo a dovere, bisogna educare questa lurida tettona…a dopominchione…clic”e cade la linea. Che cazzo faccio adesso? Intanto rientro a casa che così se mi chiamano su skype ci sono…e mentre rientro a casa piangendo ho una erezione continua pensando a Sabina… Appena arrivato a casa “bip bip bip” sul cellulare; iniziano ad arrivare immagini dal cellulare di Sabina, tutte hanno come didascalia “la punizione della vacca da monta tettona e pisciona”:è legata ad attrezzi strani, probabilmente fatti per tortura, ha falli enormi in figa e in culo, la bocca è ripiena di un fallo di gomma chiuso da una cintura intorno alla sua nuca,ad una tettona sul capezzolo c’è un enorme tiralatte azionato da un uomo nudo, col cazzo evidentemente in tiro, sull’altra tettona c’è attaccata al capezzolo una pinza che è manovrata daun altro uomo tutto peloso venendo ruotata e tirata deformando in modo evidente il mammellone … in una altra foto si aggiungono altri due uomini, sempre nudi e visibilmente eccitati, che,oltre a quei due della foto prima che le lavorano le tettone, gliele frustano… le foto sono di alta qualità e le tettone della mia Sabina sono evidentemente violacee…in un altra foto è inginocchiata immobilizzata testa e mani in una specie di gogna e in bocca invece del fallo di gomma ha un cazzone vero dell’uomo tutto peloso di prima…ai seni che oscillanoverso il basso sono attaccate delle morse con dei pesi che le spingono ancor più verso il basso…alle sue spalle si vede un uomo enorme di colore che probabilmente o la scopa o la incula…in un altra foto è sdraiata con la schiena sopra un uomo che la sta inculando, totalmente sdraiata su di lui mentre un altro uomo le tiene le braccia tirate indietro sopra la testa, un uomo, quello tutto peloso,a croce rispetto a lei che se la sta scopando in bocca, un altro uomo a cavalcioni del suo petto che le tiene le tettone ben strette tra le mani e si sta facendo una spagnola da urlo, un altro che le tiene legambe in alto appoggiate sulle sue spalle che la scopa in fica…un quadro sconvolgente, 4 cazzoni che abusano di lei contemporaneamente…in un’altra foto c’è lei con il corpo completamente ricoperto da teste e mani che zoomando la mordono, la leccano, la baciano, la palpano, la accarezzano, la schiaffeggiano…così tante e denseche lei quasi non si vede e non riesco a capire con precisione quanti uomini sono…e immagino lei, le sue sensazioni…e ho una erezione intensissima, e contro la mia volontà, è più forte di me,devo toccarmi, toccarmi, toccarmi guardando in continuazione quelle immagini della mia donna abusata, sino a che vengo abbondantemente e dolorosamente tra le mie mani…e il mio cazzo rimane duro, tanto duro quanto sono disperato… Driiin driiin, squilla il cellulare, rispondo immediatamente– “Hey testa di minchia, hai visto che roba la tua tettona? E non ci crederai ma ha urlato dalla goduria, le è piaciuto, ha goduto come una vacca, incredibile!!! E ora Carmine, Mohammed e Giovanni stanno lavandola qui davanti a me, siamo nel bagno, rimettendolain sesto, poi il rituale della vestizione, sai il grande capo la vuole sempre a quel modo ihihihih stavolta le stringerò io le tettone con tutta la mia forza mentre il grande capoproverà ad abbottonarle la camicia…e la portiamo in un bel locale stanotte a far festa la vacca…ti chiameremo minchione cornuto…neh vacca da monta vuoi dire qualcosa al tuo cornutone testa di minchia? Aspetta un attimo che te la passo la troia”– “Sabina Sabina”– “Amo’ questi sono senza freni, aiutami, fai presto”– “Si è vero siamo senza limiti vaccona, ihihihih, ma digli che hai goduto come non mai…diglielo dai troiona”– “Lasciatela stare maledetti, lasciatela”– “Ahhhhaiiiaaaaa, mi strizza i capezzoli…ahhhiiaaaaaa, siiii ho goduto amo’ ho goduto…”– “Diglielo meglio tettona al tuo testa di minchia”– “Ahhiiaaaaaa…siiii amo’ ho goduto come una vaccaaaaa ahhiiaaaaa in ahhhaaaaaaiaaaaahhhh calore….non… non ahhhaaahhhh più pianoooo ti prego più piano…avevomai provatooooo ahhhhhahhhh bastaaaaa bastaaaaa… un orgasmoooooo hoooo ahiiaaaaaaaa pisciatooooo venendoooo ahhhaaaaiaaaa…pianoooooo non strizzareee così forteeee ahiaaaa…ti pregoooo..pisciatoooo tuttoooo il miooooo godereeee….maiiiii ahiaiaaaaaaa… fattooooo….godutooooo come una ahhiaaaaaa vacccaaaaaaa…ohhhhh siiiiiii…spruzzavooooo ovunqueeeee interminabileeeee….ahhiiaaaaaa….pianoooo ti ti ahiaaaaaa pregoooooo…che vergognaaaaaaaa ahiaaaaa tuttiiii che ahiaaaaa guardavanoooo…ohoooooooo nooooo ti pregooo nooooo così nooooo….e ridevanooooo einsultavanooo…ho godutooooo amoooo’ nooooo pianoooooo aahhhhhh mmmghhhhhh mmmmhhhhhh clic”cade la linea…e mi rendo conto che ho l’uccello in erezione tra le mani…Che cazzo faccio? [P.S.: per commenti [email protected]] 84 0 2 settimane fa
- 1 settimana fa Che cazzo faccio? - 3) La preparazione della vacca tettona Driiin driiin driiiin, è il cellulare che squilla, cazzo devo essermi appisolato, sono già le 11 di mattina… è quel maledetto numero che chiama ….rispondo– “Hey minchione ce ne hai messo a rispondere neh….e che eri in bagno a farti una sega pensando alla tua vacca e a quello che le stiamo facendo?”– “Ho preparato tutte le carte, devono solo essere completate coi vostri dati, vi firmo in bianco subito, ve le porto dove volete ma liberatela subito, vi prego …”– “Calma calma testa di minchia, il grande capo arriva oggi pomeriggio, domani o dopodomani ti contatta per le carte e vediamo …nel frattempo questa splendida vaccona rimane qua…adesso è qui seduta sulle mie gambe mentre ti parlo, forse tra poco te la passo minchione … saiha avuto una notte impegnativa e abbiamo faticato a rimetterla in sesto, ma ci siamo riusciti, sai dobbiamo farla trovare in pienaforma al grande capo quando arriva. La abbiamo completamente ripulita, quasi scrostata direi ihihihihih, da tutto lo sperma che aveva ovunque… le ho fatto spalmare creme eunguenti dai miei uomini su tutto il corpo e in particolare su quelle fantastiche tettone per disinfiammarle, e le abbiamo pulito anchefica e culo e poi la abbiamo fatta dormire un po’…poi un ora fa circa la abbiamo svegliata, la abbiamo lavata di nuovo e di nuovo unguenti ovunque e direi che la tua vacconaè tornata in splendida forma… abbiamo avuto problemi a vestirla ihihihih, sai il grande capo la vuole sempre in un certo modo, è un po’ maniaco e perverso, di per se è semplice,jeans attillati e cortissimi e camicetta bianca corta all’ombelicoma il problema sono le taglie perchè sta tettona formosa non ci sta dentro, ihihihih forse abbiamo preso delle taglie un po’ piccole per lei ihhihihih…pensa che ogni volta che le dobbiamomettere la camicia uno di noi deve abbracciarla da dietro e schiacciare con tutta la sua forza le tettone della tua vacca mentre un altro abbottona i bottoni e nonostante questo si riescead abbottonarli con difficoltà solo sino all’altezza di poco sotto i capezzoli e paiono dover saltare da un momento all’altro i bottoni abbottonati,immaginati come è provocante vestita così la tua troia,ha due tettone esposte in modo osceno… e al contatto col tessuto che ad ogni movimento gli sfrega i capezzoli si eccita la troia e non so se saltano prima i bottoni o icapezzoli bucano il tessuto…te la teniamo al caldo così suda anche un po e si vedono le chiazze di sudore della vacca…la camicetta è praticamente trasparente, ovviamente non c’è alcun reggiseno sotto…minchia che vacca, sai che ho l’uccello durissimo? …Mentre ti parlo, testa di minchia, le sto sfiorando il seno, la tua donna sussulta, minchia cosa le farei…e i jeans poi per infilarglieli che non entravano ci sono voluti tre deimiei uomini…lei dice che gli stringono troppo la fica …sai che si vede la fica tanto sono aderenti?…Secondo me la vacca è già bagnata…ovviamente niente slip … Le abbiamo anche messo una bellissima cavigliera con un piccolo ciondolo di un pene in erezione,e una bellissima collana, questa con un grande ciondolo che le arriva sino all’incavo delle tettone, che rappresenta ungrande cazzone con le palle… E’ qui tutta profumata la tua vacca che trema mentre la accarezzo, purtroppo sino all’arrivo del grande capo non posso fottermela…ma adesso te la passo testa di minchia…se la sentirai sussultare ogni tanto è perle mie carezze e mentre parlerete le darò qualche leccatina dal collo sino alle orecchie… sfiorandole i seni enormi e appena appena titillando i capezzoli turgidi attraverso il tessutodella camicetta…lei sta tremando minchione …tieni troia digli quanto hai goduto sinora…” – “Sabina amore mio, come stai? Ti amo, sto facendo di tutto per liberarti al più presto da quei porci, stai tranquilla”– “Amo’ ho paura …mmmhhhhh…. mmmmhhhh…. amo'”– “Vacca digli che hai goduto diglielo…”– “Aaaaahhhh mi ha strizzato una tetta amo’…ahiaa….si ho goduto…”– “Diglielo meglio vacca, digli quanto hai goduto..”– “Aaaaggghhh ahhiiaaa nooooo non stringere cosi’ forte noooo ahhhhiii ti pregoooo meno forteeee ahhhh mmmmmmhhhh….amo’ ho goduto come una porca….mmmhhhh….non avevo maigoduto cosììììì….ahhhhahhhhhhh….mmmmhhhh….pianooo ti pregooo…..amo’ muoviti fai presto… aaaaahhhhh”– “Sabina, Sabina, lasciala porco subito…”– “Hey testa di minchia facciamo le cose con calma, ti faccio mandare del materiale di quello che è avvenuto stanotte così puoi farti le pippe, poi arriva il grande capo edeciderà lui comee quando contattarti…ah dimenticavo Sabina digli le cose che non gli ho detto su cosa indossi per il grande capo ihihihih…”– “…mmmmhhhh…. mmmgghhhh… aaaahhhh….. mmmmhhhhh …. amo’ … mmmmhhhh …ggghhhhh…mi hanno messo un vibratore doppio ….mmmmhhhh ….mmmmhhhh…me lo hanno ….mmmmhhh ….infilato in fica e nel culo…mmmhhhhh ggghhhhghhhh aaahhhh…e hanno un telecomando col quale….aaaahahhh mmmmmhhhh….lo azionano quando vogliono ….ooooohhhhh…e ….e …mi stanno impedendo da stamattina ….mmmhhhh oooohhhhoohhhhohhh….nngggggghhh …di fare la ….ohhhhhoohhh…nggghhhhh…. pipì…clic” Cade la linea… Mi viene da piangere, e … ho di nuovo il cazzo durissimo…Che cazzo faccio?Sono disperato, letteralmente disperato a sapere Sabina in mano a quei porci e dover aspettare aspettare aspettare…vado su e giù continuamente per la stanza in attesa di qualcosa ripensando a tutta la situazione…e con ancora più disperazionemi accorgo che l’uccello mi tira…la situazione è per certi versi carnalmente eccitante per me…cerco di fuggir questo pensiero… Intorno alle 14 mi arriva messaggio su whatsup dal cellulare di Sabina:– “Hey testa di minchia, queste sono le disposizioni appena ricevute dal grande capo in attesa del suo arrivo qui intorno alle 191) fatela bere quanto vuole, datele da mangiare tutta la frutta che vuole, solo frutta e continuate a non farle fare pipì2) tenetela al caldo senza aria condizionata, che sudi e abbia sete così beve3) eccitatela dolcemente, azionate il vibratore ma non fatela venire, interrompete prima che abbia l’orgasmo, mi raccomando!4) deve essere sempre circondata da voi, mai lasciata sola5) potete accarezzarla ovunque ma sempre solo sfiorandola, in particolare tettone e capezzoli6) quando arriverò voglio che te, Cozza, e Gennaro siate al suo fianco e gli sfioriate e accarezziate tettone e capezzoli continuamente mentre le parlerò, evoglio dietro di me tutto il resto della squadra a guardarla” Intorno alle 14.30 mi arriva un altro messaggio, questa volta con una foto con didascalia “guarda la tua troia”. E’ vestita oscenamente, come me la avevano descritta questa mattina, eintorno a lei degli uominiche la sfiorano con le loro mani…è una foto così oscena con lei vestita in quel modo così prorompentemente sexy, in una situazionecosì perversa…che non posso farea meno di toccarmi…toccarmi…è troppo…è troppoLa foto è di altissima qualità, si può zoomare…lei ha gli occhi socchiusi e la bocca aperta come se stesse sospirando…si vedesolo un capezzolo sotto la camicia, l’altro è coperto da una mano, e…non l’ho mai visto così turgido …sembra bucare lacamicia che non è altro, tanto è attillata, che una seconda pelle…e le tettone quasi completamente scoperte, imperiose, la camicia copre a malapena le aureole dei capezzoloni…ed è osceno quel ciondolo a forma di cazzone con le palleche le si infila nell’inizio dell’incavo delle tettone su quel decolletè completamente e volgarmente esposto.E devo toccarmi…mentre piango mi tocco…Che cazzo faccio se non aspettare? Intorno alle 15 arriva altro messaggio con altra foto: lei è alla pecorina appoggiata ad un tavolo ricolmo di vassoi di frutta e dietro di leiun uomo che con le mani le accarezza i mammelloni …con la sua patta attaccata al culo di Sabina… Intorno alle 16 arriva altro messaggio, questa volta vocale– “Hey minchione la vacca qui presente ci sta implorando di farla godere, non resiste più, ma non ti preoccupare che non la facciamovenire! E poi le scappa la pipì…questa qui esplode…è tutta che trema…minchia che sesso che fa…Piuttosto quasi sicuramente ti restituiremo una vacca tettona gravida…sin qui è stata usata come sborratoio e solo ieri ha ricevuto almenouna quarantina di sborrate in fica…quando la riavrai ti conviene fotterla subito così avrai una piccolissima probabilità che il figlio possa esser tuo.Mi eccita così tanto la tua vacca che forse sto iniziando a innamorarmi di lei, sai minchione? Spero di essere io il fortunato che la mette in cinta….E continua a chiedere di essere sbattuta…mmmmhhhh la stiamo eccitando per bene per il grande capo!Ciao testa di minchia, a dopo…e che capezzoli duri che ha adesso, minchia!” Alle 17 circa altro messaggio vocale:– “Hey testa di minchia, la tua mogliettina tettona qui presente è così eccitata che non occorre più che azioniamo il vibratore, lebasta camminare con questi vestiti così attillati che le si strofinano sul corpo per eccitarsi e fremere,sempre con il cazzone in fica e il plug anale ben tenuti dentro da quei jeans attillatissimi…Abbiamo chiesto autorizzazione al grande capo di portargliela al suo arrivo così la troia si eccita semplicemente camminando, in pubblico, oscenamenteesposta a tutti … i jeans sotto la fica che si vede ormai benissimo sonototalmente bagnati e grondanti dei suoi umori, mamma mia che vacca che è…penso che il grande capo apprezzerà molto…mi spiace per te ahahahahah” [P.S.: per commenti [email protected]] 95 0 2 settimane fa
- 1 settimana fa Che cazzo faccio? - 2) Arriva Radovan Mi gira la testa, non riesco a fare nulla, a concentrarmi, tremo…passano le ore che ancora non riesco a concludere le bozze dei contratti, sarà ormai quasi mezzanotte, ed ecco che squillail cellulare, rispondo immediatamente e …– “ahhhh ahhhhhh mmmmhhhh aaahhhhhh sciafff sciaffff sciaaffff siiiii siiiii oooooohhhhh mmmmmmhhhh”inequivocabilmente la mia donna– “vacca lo senti sto cazzo, eh lo senti sto cazzo, eh!!!”– “siii siii lo sento…. aaahhhhh aghhhhh …..mmmmmmmhhhh siiiii cosììììì siiii cosìììì sbattimiiii siiiiforteeee siiii daiiiii oooohhhhhh”– “sciaff sciaff sciafff …”sento i suoni delle carni che sbattono– “hey troia girati adesso che voglio vedere le tue tettone sballonzolare mentre ti sbatto …ahhh si così…cazzo quanto sei tettona, mo’ te le strizzo per bene sbattendoti sino a farti urlare vaccache non sei altro …”– “hey testa di minchia mi sto scopando tua moglie, la riscaldo per quello che sta per avvenire, rispondi alla richiesta di amicizia che hai avuto su skype minchione…vaccona mo’ ti sfondo…”– “aahhhhh no cosììì nooo…miiii faaaaaiiiii maaaleeeee…noooo aghhhh noooo ahhhhh….clic”caduta la lineaMi giro verso il monitor, lancio skype… richiesta di amicizia da SabinaLaVaccaTettona … accetto …compare il primo messaggio– “Hey minchione qui ci sono un bel po’ di maschi che la tua femmina sta eccitando per bene … mo’ tra poco non riesco a controllarli più…ho quasi paura per la tua puttana… daidai che mo’ ti faccio videochiamata che godi anche tu…dai dai…”Aspetto minuti per me interminabili … ma ecco…videocall da SabinaLaVaccaTettona … OK …non c’è audio ma c’è il video…un tuffo al cuoreSabina è legata con delle corde a qualcosa in alto per piedi e mani … è sospesa nel vuoto con gambe e braccia ben divaricate in alto legate con grosse corde … è circondata da uomini nudi…uno in piedi se la sta scopando forsennatamente mentre due stanno armeggiando con le sue tettone …vedo e non vedo il suo volto coperto da culi e cazzi che usanola sua bocca… le stanno legando qualcosa sulle mammelle…strizzacapezzoli…l’immagine zooma ….miiiihhhh le fanno male così….sono strettissime ste pinze strizzacapezzoli…vedo ora chestanno tirando le catene di metallo cui sono attaccate le pinze ….mamma mia …vedo le tettone che iniziano a essere tirate … tirate ….tirate sempre più….sembra vogliano attaccare le estremitàdelle catene degli strizzacapezzoli a qualcosa in alto…ma hanno difficoltà…mamma mia quanto sono tirate quelle tettone…vedo Sabina che urla…e molti maschi stanno inizando a schiaffeggiarlecon forza le tettone i capezzoli sono così strettamente strizzati dalle pinze che nonostante le tettone siano tiratissime verso l’alto e, nonostantei violenti ceffoni che riceve in continuazione sulle tettone, non si staccano…intanto vedo che il tipo che sta continuando a fotterla sembra sborrarle dentro….tira fuori l’uccelloancora gocciolante di sborra e va a pulirselo strofinandolo sulla bocca urlante di lei, mentre viene immediatamente sostituito da un altronel fotterla e mentre continuano a schiaffeggiarle le tettone dilatate e tirate all’estremo…vedo gente che si masturba e poi le sborra sulle tettone che continuano a essere schiaffeggiate e tirate violentemente….anche quello che la sta fottendo sborra, in parte in fica in parte sulla sua pancia…viene sostituito da un ciccione peloso, laido, grande e grosso e schifoso ma con un uccellone enorme…che glielo infila seccamente d’un colpo tutto intero nel culo e inizia a incularla da paura…lo vedo urlare di piacere mentre la incula con foga inaudita facendo tendere ancora di più ad ogni suo colpo le tettone … e … improvvisamente si spegne il computer…cazzo cazzo cazzo…armeggio per rimetterlo in sesto…dopo dieci minuti sono di nuovo operativo…lancio skype…l’utente SabinaLaVaccaTettona non è attivo…cazzo cazzo cazzo…chiamo il cell di Sabina…squilla libero nessuna rispostacazzo cazzo cazzo…chiamo il numero dal quale mi chiamano…non raggiungibile…dopo poco però mi arriva un sms da questo numero:– “ci sentiamo domani, qui è selvaggio e bestiale e siamo solo all’inizio, la tua tettona ci sta facendo impazzire, ti lascio che mi lascio andare anch’io a soddisfare i miei più porci desideri conla tua vacca da monta…minchia che tettone che ha…le stanno facendo di tutto…non puoi neanche immaginare…vado”rimango basito, sconvolto, disperato …e … con una erezione da paura…Che cazzo faccio?Passo il resto della notte in un dormiveglia da incubo. Cosa posso fare per liberare la mia Sabina il prima possibile …ho la testache mi scoppia … [P.S.: per commenti [email protected]] 84 1 2 settimane fa
- 1 settimana fa Che cazzo faccio? - 1) La vacca tettona rapita …avevo il cellulare attaccato all’orecchio…percepivo in sottofondo i rumori e le frasi di un amplesso violento mentre due voci mi commentavano avidamente quanto vedevano…-“minchia! … guarda come la stanno sfondando per bene a questa vacca tettona”-“e direi le piace pure…hey Boris come è la fica che stai fottendo?”e in sottofondo-“mmmhhh è fradicia…mmmhhhh ho difficoltà perchè il cazzone di Mohammed che le apre il culo è enorme e mi stringe sta fica burrosa…mmmhhh ma è proprio fradicia sta porca”-“…che tettone ragazzi…dai Boris muoviti a venire così poi ti sostituisco a fotterla e le strizzo per bene quelle poppe…mmmmhhhh che sesso che mi fa sta troia….”-“hey vacca ti piace nè il trattamento?….eheh non puoi certo rispondere con il cazzo in bocca….hey Paolo come lo ciuccia?”e in sottofondo-“aaahhhh succhia troia succhia…un piacere ragazzi questa è una pompinara da paura….aaaahhhhhh ….aaahhhhdaisu dai siiii….ti sborro in bocca puttana….agghhhhh siiii godoooo…”-“minchia è già il terzo che le viene in bocca…dai che Giovanni è già pronto a metterglielo lui in bocca…guarda che le cola sperma dalla bocca…minchia che vacca”-“Mohammed sta aumentando il ritmo…ma la sfonda così…e guarda come le strizza le tettone…gliele fa esplodere così…che bestia selvaggia….hey Mohammed non distruggerladel tutto che poi ce la dobbiamo sbattere pure noi”-“è una doppia da paura….guarda che roba…”-“hey Giovanni toglielo un attimo dalla bocca che la facciamo sentire al suo uomo…ahahahah…si prendila per i capelli che avvicino il telefono, dai vacca diquanto ti piace…dillo troia…”e in sottofondo-“aaaaahhhhh….aaaahhhhhh….mmmmhhhhh…..piano vi pregooooooo….aaaaaahhhhh…..mmmmmhhhhhh…..aaaaahhhhh……siiiiiii……pianooooo…..nnoooooo….siiiii….ggghhhhhh”…ero allibito, chi erano, cosa ci faceva li la mia donna?Ero fuori nel parcheggio del centro commerciale dove la stavo aspettando, eravamo andati insieme, poi una telefonata di lavoro mi aveva interrotto; le avevo detto di continuare da solae che la aspettavo alla macchina dovendo fare alcune telefonate di lavoro…in effetti erano passate quasi due ore…-“Bastardiiii, lasciatela immediatamente, dove siete? Chiamo la polizia!”-“Sta buono testa di minchia, ascoltami…anzi aspetta un attimo che è meglio se ti parlo col mio cazzo in bocca alla tua vacca…hey Giovanni fammi spazio un attimo anche a me, tu troiaciuccia bene sta minchia…mmmhhhh mmmhhhh…brava così…che parlo ora al tuo uomo…senti un po’ testa di minchia pensaci bene che sai cosa devi fare, aspettiamo da te risposte e fatti,prima è meglio è per la tua donna…intanto noi ce la fottiamo sino a che non risolvi la situazione che sai…se ci metti del tempo per noi va bene che una vaccona con due tettone cosìè una rarità…hey Paolo vai a prendere degli strizzacapezzoli come si deve che stasera ci giochiamo per bene con sta troia…hey testa di minchia aspettiamotue notizie…si ciuccia così…ciuccia…sai testa di minchia adesso è a sandwich tra Mohammed che la incula e Boris che la fotte in fica mentre ciuccia il mio cazzo alternandolo con quello di Giovanni…e qui c’è la fila…ah la prossima volta evita di mandarla in giro vestita così….ahhhh ahhhhh…godoooooo…ti sborro in bocca vaccaaaaaa….aaaahhhhh….clic”caduta la linea….Richiamo immediatamente il numero ma da segnale di non raggiungibile…Che cazzo faccio?Cosa vogliono?Ripenso vorticosamente a quel pomeriggio…era sabato, decidiamo di andare al centro commerciale a fare spese, come ogni volta le chiedo di vestirsi sexy per me(a me fanno impazzire quelle sue tettone e mi piace guardarla, esibirla, eccitarmi di lei; lei, Sabina, 35 anni, è una femmina che mi ispira sesso come non mai…formosissima un po’ sovrappeso e due tette da paura, almeno una sesta, un culo mmmhhhh che culo…)sapendo che come sempre non lo avrebbe fatto…e invece, come rarissime altre volte, mi si veste in modo mozzafiato: un abito grigio aderentissimo che arriva poco sopra le ginocchia con una filadi bottoni sul davanti..tirati quasi spasmodicamente da quelle tettone di cui sotto la stoffa del vestito si intravedevano i capezzoli…bottoni aperti sul petto che evidenzianolo straordinario decollete…totalmente nuda sotto…si notava l’assenza dimutandine sotto il tessuto che conformava il culo quasi come dei jeans aderentissimi…scarpe aperte con tacco basso legate alla caviglia, cavigliera, capelli sciolti, sguardo di fuoco…Ricordo il mio uccello immediatamente marmoreo a questa visione…Andiamo al centro commerciale, sono felice e eccitato, ma appena entrati mi squilla il cellulare…una grana di lavoro…devo uscire alla macchina dove dopo varie telefonate di lavoro,poi mi rendo conto che sono passate quasi due ore, ricevo la telefonata da incubo…Che cazzo faccio?Cosa vogliono?Diceva la voce che so cosa devo fare…ripenso a chi devo qualcosa o a chi ho fatto del torto…ma non mi viene in mente nulla…penso che questa sia una cosa da delinquenti e…ahhhh cazzo vuoi vedere che…mi viene in mente che la settimana precedente che eravamo in vacanza avevamo avuto un alterco con degli uomini che le avevano fatto delle avances molto pesanti in un locale vicino Napolie poi il titolare del locale ci aveva invitato a sloggiare il prima possibile che quelli erano personaggi pericolosi e importanti nella camorra…Si ma se fosse così cosa devo fare?In quello squilla il cellulare, il numero è quello di prima…rispondo immediatamente-“Hey testa di minchia, adesso la tua vaccona è ricoperta ovunque di sperma in particolare tra quelle tettone che sono ormai violacee per le strizzate che si sono prese…hey Lucaguarda Gennaro come se la ingroppa…miiiii e se la bacia limonandola a fondo…uehhh Gennaro ma saprà di sperma quella bocca con tutta a sborra che haingurgitato…ma guarda come sballonzolano quelle tettone…se la chiava che è un piacere ….ah Gennaro è proprio un porco pervertito…hey, testa di minchia, dunquequando vuoi preparaci gli atti per la cessione della tua azienda che potrebbepareggiare l’offesa che ci hai fatto…minchia Gennaro le sta venendo dentro…che sborrata ragazzi…dai Luca vai che tocca a te…e poi stasera continuiamo e le facciamo festa, abbiamoinvitato anche tutto il gruppo di Radovan…moh vado a incularmela un po’…ciao testa di minchia…ah dimenticavo che non ti conviene chiamare la polizia, abbiamo traccia delle tue operazioni estere…la guardia di finanza potrebbe gradire..ahahahah…clic”caduta la linea…Sono basito, sconvolto, che cazzo faccio?Driiin driiin driiinRisquilla il cellulare sempre dallo stesso numero-“Hey testa di minchia fai pure con calma che questa qui fa un sesso da paura così ce la sbattiamo per più giorni, poi non la riconoscerai più ihihihih …ti mando una foto…clic”caduta di nuovo la linea…Dopo poco su whatsup dal numero di Sabina mi arriva una foto…c’è un negrone enorme sdraiato per terra, lei distesa di schiena sopra di lui inculata da lui mentre luila avvinghia per le tettone,sopra di lei un bianco che la scopa in fica tirandola a se con le sue mani sulle spalle di lei, lei con la testa inclinata all’indietro mentre un terzo tipo la sta baciando in boccatenendo una mano sul collo di lei e l’altra dietro la nuca di lei…Chiamo il cell di Sabina, squilla libero non risponde…Chiamo il numero da cui mi hanno chiamato, non raggiungibile…Che cazzo faccio?Che cazzo faccio?E’ sabato pomeriggio all’inizio di agosto, dove lo trovo il commercialista, l’avvocato per preparare i contratti?BIP BIPSu whatsup mi è arrivata un altra foto dal numero di Sabina:lei distesa su un fianco, sdraiato dietro di lei un tipo avvinghiato ai suoi fianchi la sta inculando, si vedono in particolare le sue palle enormi appena fuoridal culo della mia Sabina, un altro tipo piuttosto corpulento che con una mano le strizza la mammella mentre con la bocca gliela ciuccia avidamente e con l’altra manole sta infilando due o tre dita nella fica…la testa di Sabina non la vedo, coperta da un grande culo peloso di un maschio che evidentementela sta scopando in bocca…Disperazione, ma allo stesso tempo non posso fare a meno di notare che mi sta diventando duro…Telefono un po’ a tutti i miei riferimenti ma non risponde nessuno ne avvocato ne commercialista…mi viene da piangere…Decido di correre a casa, dove ho internet per cercare su google dei facsimile di contratti di cessione e farmelo da solo…Dopo circa un ora sono a casa di fronte al computer a cercare e costruire documenti.Squilla il telefono, sempre quel numero, rispondo immediatamente– “Hey testa di minchia, stai lavorando per noi, eh?”– “Siamo di sabato in agosto non c’è nessuno, sto preparando io stesso i documenti ma ci vogliono alcuni dati da parte vostra, ci sonouna miriade di dettagli da definire, e poi ci vuole tempo per trovare un notaio”– “Hey minchione, il grande capo arriva domani a trovare la tua femmina, ahahahah… quindi poi lunedi o martedi a seconda di comesi organizza col fottere la tua donna ti può incontrare per i dettagli…poi vedi tu con i tempi…dopo il notaio possiamo restituirtela…certoche più passa il tempo più te la trasformiamo in vacca… ihihihihih… vediamo cosa rimarrà di lei, sai il grande capo è proprio ungran porco pervertito…ti consiglio di muovere il culo testa di minchia… ora la tua donna si sta riprendendo dalla festicciola che le abbiamo fatto, minchia come ha goduto la vacca,la stiamorimettendo in sesto per il festone che le abbiamo organizzato stasera con quelli di Radovan, sai sti slavi e albanesi sono feroci … vedrai ti chiameremo … minchione … clic”caduta la linea… [P.S.: per commenti [email protected]] 156 0 2 settimane fa
- 9 ore fa La metamorfosi di Eva (capitolo 1) Ormai avevo i suoi polpacci sulle spalle e lei, nonostante il suo no si preparava per essere scopata, ma continuava a dire:-“no dai, non lo fare, e poi in..."Sia 100 volte maledetto me, per aver convinto Eva “mia moglie” a soddisfare il mio desiderio sfrenato di far sesso.Tutto ha avuto inizio così:La sera durante la cena già sapevo che andando a letto lei si sarebbe accontentata della classica scopata “del missionario”, a me non bastava, ma lei non si muoveva oltre quello, stanco di tutto questo ménage mi sono proposto di dare una svolta a questo tran tran.Eva 35 anni, 170 cm di altezza, 58 chilogrammi di peso, una terza di seno che nonostante avesse avuto un figlio era sempre bello tonico e poteva permettersi di non indossare il reggiseno; capelli lunghi che portava sempre con molta molta cura, insomma..... un fisico da fare invidia a molte donne, ed infine un culo che grazie a Dio non passava inosservato.Alcune volte, passeggiando con lei, notavo che gli uomini rallentavano il proprio passo per trattenersi dietro di lei ed ammirare quel suo naturale ancheggiare; delle volte sentivo dei commenti molto porci nei suoi confronti e qualche commento meno lusinghiero sul mio conto, della serie “poverino, chissà quante corna”.Insomma passare da cornuto senza esserlo proprio non fa piacere, ma l'orgoglio di avere una moglie così mi faceva superare questo disagio.Ormai avevo ordito il mio piano e per iniziare ho messo all’attenzione di Eva, se mai non se ne fosse resa conto, di come altri uomini la osservavano, Lei, maliziosamente ma anche con un po’ di rossore, che non vedevo da tempo sulle sue guance , con aria tra il sorpreso e l’ingenuo mi ha dato dello scemo sorridendo.È stato quel suo sorrisetto, che mi ha fatto capire che quel suo modo di vestire e di porsi, non era proprio innocente come sembrava, ma in lei c’era una velata malizia seduttiva.Forse ero stato io l’ingenuo nel non vedere e nel non essermi accorto del suo ostentare quel fascino seduttivo. Avevo capito che avrei trovato, se fatto con intelligenza, terreno fertile.Tutta questa castità esternata da parte sua, non era altro che un retaggio educativo familiare. Ecco.......ora forse avevo trovato il modo per portarla a cambiare questo atteggiamento.Non ho perso più tempo a farmi seghe mentali e la sera stessa ho affrontato l'argomento.io:-“tesoro, ti sei resa conto quanto sei osservata quando andiamo a passeggio? A volte ho come l'impressione che ti mangino con gli occhi“Lei subito rossa in viso come non mai ed in palese imbarazzo:-“Dai.... non dire scemenze!”.Io:-“no no, è così e mi sono reso conto anche che a te questo non dispiace!”.Lei:-“non penserai mica che io ti faccia le corna?”.Io:-“ no no, ma scherzi.... non lo dire nemmeno per scherzo, so che sei fedele, ci metterei le mani sul fuoco, anzi.... ti dico che fino ad ora ti ho visto sotto un aspetto sbagliato, mi piaci moltissimo nella tua femminilità”.Lei:-“ma io sono sempre stata cosi, sei te che non mi hai mai fatto sentire come sono!”.Io:-“hai ragione tesoro e desidero molto vederti così, anzi.... vorrei vederti molto più intraprendente.”.La serata, messo a letto il bambino, non è stata la solita noiosa serata. Mentre metteva in ordine la cucina i sui movimenti sensuali mi facevano capire il suo desiderio di donna piacente, io di conseguenza, non capivo il perché ma ho avuto una erezione che non finiva più.Il desiderio di possederla subito era molto forte, mi sono alzato dal divano e sono andato da lei per abbracciala da dietro, lei si è fermata per assaporare più profondamente quell’attimo diverso dal solito.Scansati i suoi splendidi capelli ho iniziato a baciarla sul collo, invece di ritrarsi mi si è avvicinata maggiormente ed ha appoggiato la sua testa sulla mia spalla, le ho fatto sentire l’erezione tra le chiappe e lei ha iniziato a strusciarsi e spingere con forza per sentirlo meglio.Solo in quel momento con una mano mi sono slacciato i pantaloni e mi sono tirato giù tutto, mutande comprese, con il cazzo duro come un pezzo di legno glielo ho spinto tra le gambe facendogli entrare tra le cosce anche la gonna.Il suo respiro si è fatto forte, ansimava e continuava a muoversi come se la stessi scopando, preso dalla situazione ormai incandescente ho osato, e dicendo a me stesso o ora o mai più, le ho sollevato le gonna e scavalcando le giarrettiere sono riuscito ad afferrare il suo perizoma, con una mano l’ho preso e glielo ho abbassato fino alle autoreggenti.Ormai travolti dalla passione lei, senza parlare si è stesa con l’addome sulla cucina, non c'eano più dubbi, voleva che la scopassi in quel modo, l’ho penetrata, i suoi umori erano talmente abbondanti da inumidirgli anche le cosce.Io fermo dentro di lei che cercavo di allontanarmi dall’orgasmo, lei che continuava a muoversi ed io:-“ dimmi la verità, lo volevi proprio così, desideri essere trattata come una puttana , dillo!!! Dillo, ammettilo che ti piace essere trattata come una puttana!!”Lei:-“ siiiii, se proprio vuoi che te lo dica, si, desidero essere trattata cosi sono una puttana”.Purtroppo sono bastati due colpi perché io raggiungessi l'orgasmo.Lei;-“ancora, ancora, lo voglio non ti fermare! Lo voglio, lo voglio, dammelo, di più di più”.Io che ancora non ero uscito da lei ma che stavo perdendo l’erezione :-“ dimmi la verità, lo vorresti anche più grosso?”Lei capendo la mia situazione Con voce flebile è sempre più sensuale:-“ siiiiii lo voglio più grosso”.Non c’era più niente da fare, con quelle sue intime parole “lo voglio più grosso” ho dovuto gettare la sugna.Ci ricomponemmo entrambi ed io tornai seduto sul divano e lei con tenerezza venne a mettersi proprio sulle mi gambe e abbracciandomi come per consolarmi:-“ dai, non fare così, lo rifaremo!”.Tutto fu rimandato a quando andammo a letto. Come sempre mi feci la doccia ed infilai sotto le lenzuola aspettando lei, ormai ero nuovamente pronto per un altro rapporto e lei lo capiva dalla sporgenza che vedeva da sopra il lenzuolo, ma si fece desiderare, continuava a camminare per la camera con tutto il suo intimo più sexy del solito, proprio da puttana e troia come piaceva a me.Alla fine anche lei è infilata sotto le lenzuola, ed invece di girarsi verso di me e prendermi il cazzo in in mano si è girata dall’altra parte e giratasi un attimo verso di me mi ha dato un bacino sulla fronte e mi ha dato la buona notte.Ma come facevo con l’erezione che avevo, così decisi che comunque l'avrei scopata, mi girai verso di lei e come ho fatto in cucina gliel'ho messo tra le cosce, lei faceva finta di niente, anzi protestava:-“dai tesoro dormiamo”.L’ho presa, l’ho fatta mettere supina e, spostatomi le ho allargato le gambe, mi sono messo i suoi piedi sulle spalle e con l’uccello in mano mi sono avvicinato a lei, lei non voleva, ma quel suo no per me era un non voglio, ma se non lo fai...., ormai avevo i suoi polpacci sulle spalle e lei, nonostante il suo no si preparava per essere scopata, ma continuava a dire:-“no dai, non lo fare, e poi in questo modo sembro proprio una puttana”.Io, capita l’antifona :-“ no, tu sei una puttana e d’ora in avanti ti scoperò solo come voglio io!”, anche lei iniziava ad entrare nella parte e mentre iniziano a penetrarla:-“siiiii, mi piace, sono la tua puttana”,Io;-“ no, tu non sei la mia puttana, tu sei una puttana ed anche un po’ troia, lei aveva allungato le braccia e mi aveva messo le mani sui fianchi accompagnando i miei movimenti.Lei;-“ siiii sono una puttana da strada e te il mio cliente, devo soddisfarti!”Io già troppo sudi giri:-“ troia, troia e maiala vogliosa!”.Lei;-“ siii sono quello che desideri, anche troia vogliosa, lo voglio lo voglio”.Ormai la stavo sbattendo chiamandola di tutto un pò da parecchio e lei, come me stava per raggiungere l'orgasmo.Lei;-“ lo voglio più grosso più grosso”E queste sono state le ultime parole prima che raggiungessimo l’orgasmo insieme.Passammo la nottata felici e soddisfatti.Ora....solo per amore nei suoi confronti, sono stato tutta la notte a pensare come poter fare per soddisfarla a pieno. Quello che non potevo dargli io era il cazzo più grosso, questo era certo.Ma il desiderio di soddisfarla senza farla sentire in colpa ha preso la mia mente per giorni, tutte le volte che facevamo l’amore emergeva sempre questo fatto “PIÙ GROSSO, PIÙ GROSSO”.Così, sapendo che a lei piaceva la seduzione l’ho invogliata a fare un gioco, quasi l’ho sfidata.Durante il pranzo l’ho provocata toccando la sua vanità e il suo orgoglio femminile e......Io;-“ si, tu sei eccezionale ma ci sono persone che nemmeno con la tortura riusciresti a sedurre”.Lei:-“ ma che dici, se volessi e se mi ci mettessi d’impegno farei cadere chiunque nella mia rete, solo credo che diventeresti geloso e questa è l’unica cosa che non desidero”.Io:-“ Geloso???? Questo se veramente tu fossi a caccia, ma se sapessi che sarebbe solo una scommessa mi divertirei e basta”Lei:-“ e va bene, ti faccio vedere io come si fa, tu trovami un pezzo di ghiaccio ed io ti faccio vedere come faccio per farlo sciogliere.”Io:-“ ovvio che è solo un gioco, ad un certo punto tu devi fermarti”Lei;-“ ok, te trovami uno che sai essere veramente irremovibile e vedremo.”Ovviamente io in questi giorni avevo già individuato la persona giusta, non tanto perché irremovibile, ma perché sicuro della sua dotazione, lui, si chiama Rex e frequenta la mia solita palestra, quando facciamo la doccia insieme ho avuto modo constatare i requisiti, a riposo lo aveva più grosso è più lungo del mio in erezione.Dovrò farmelo amico.Così è stato, prima ci trovavamo alcuni giorni casualmente insieme, ora casualmente i nostri orari e giorni coincidevano sempre.Da qui a diventare amici il passo è stato breve.Ovviamente ne ho parlato ad Eva, lei, determinata a smentirmi, ma non volendo farmi sentire in imbarazzo non sapeva come fare, le sono venuto incontro io, lui sarebbe venuto a cena da noi quale mio amico e poi avremo deciso come fare. Il gioco era iniziato.I dubbi di Eva erano sinceramente molti, ed è dipeso fortemente ed esclusivamente da me portare avanti questa storia, sapevo che se avessi detto basta, Eva non avrebbe avuto niente da recriminare, forse avrei dovuto un po’ subire qualche piccola allusione ma niente di più.Fu così che invitai Rex a cena per il giorno dopo.Eva, saputo questo ha manifestato solo agitazione, non era più serena, dentro di se sapeva che forse sarebbe potuto accadere anche qualcosa di diverso e impaurita di questo ha provato a tastare il mio stato d’animo.Io sempre convinto di volerla fare felice sono stato irremovibile;-“ dai, ormai l’ho invitato e tu potrai fare quello che vuoi, puoi provare a fare quanto abbiamo detto, ma potrai anche metterti in pantofole e pigiama e per me non cambierà niente.”Si è sentita subito rasserenata e così abbiamo cenato serenamente, poi siamo andati a letto e non abbiamo fatto l’amore, ma ci siamo addormentati abbracciati l’uno all’altra, ovviamente ognuno nei suoi pensieri per il giorno successivo.La mattina appena svegli lei;-“ stamani andrò dalla parrucchiera e dall’estetista, poi porterò Piero dalla nonna e farò un po’ di spesa, in casa abbiamo veramente poco.Non è stato necessario che le chiedessi le sue intenzioni ed ho fatto finta di niente, questo per non metterla a disagio, l’ho salutata come sempre e sono andato a lavorare.La sera sarei rientrato dopo la palestra con Rex.Così è stato, ho suonato in campanello perché Eva venisse ad aprire, così le avrei presentato Rex, è venuta ad aprire, era bellissima e dopo averle presentato Rex i suoi complimenti non finivano più.Lei subito davanti a noi ha fatto strada, dietro di lei ho mandato Rex perché potesse apprezzare subito le forme “come se ce ne fosse stato bisogno” del mio tesoro e per ultimo io.Eva l 'abbiamo fatta mettere tra noi due, in quel modo le era vicino e poteva essere servito meglio.I suoi occhi non di distoglievano dal suo splendido decollté e lei non perdeva occasione nel servirlo di strusciarsi un po’ a lui, lui con fare rispettoso ma non indifferente godeva di tutte queste attenzioni.A metà cena chiese di andare in bagno ed al suo ritorno notammo sia io che Eva che qualcosa nei suoi pantaloni era cambiatoLa cena finì con soddisfazione di tutti, con lei sempre più vicina lui. Fu lei ad accompagnarlo alla porta con un invito per la settimana successiva. Invito ovviamente graditissimo.Non era successo niente “a parte due maschi arrapati e l’aver gettato le basi per il futuro incontro.Appena soli Eva si volta verso di me e mi dice:-“ e quello lo ritieni irreprensibile? La prossima volta ti dimostrerò il contrario, ovviamente devi darmi l’occasione di trovarmi alcuni minuti da sola con lui!”Io:-“ e certo, come potresti fare con me li presente, ti darò una decina di minuti…................ continua 110 0 3 settimane fa
- 13 ore fa TRADIMENTO…FORSE… Era una giovane sig.ra sposata da poco...la chiamerò Giovanna (la privacy è la privacy), e mi aveva richiesto un appuntamento per avere una consulenza in ordine a certi problemi ereditari a seguito della prematura scomparsa del padre...Sono un professionista abbastanza noto in materia successoria, per cui avevo fissato l’appuntamento per il giovedì successivo verso sera in quanto Giovanna gestiva un negozio ed usciva tardi dal lavoro.Non l’avevo mai vista ma il mio nome le era stato fatto da alcune amiche in palestra, che avevo assistito per altre questioni.Ero anche un’pò stizzito perché avrei dovuto fermarmi in ufficio fino a tardi.I miei colleghi di studio se ne erano già andati e, praticamente, in tutto lo stabile era accesa solo la luce della sala d’aspetto e quella del mio ufficio.Puntuale alle 20.00 sentii suonare il campanello del mio studio, mi alzai e vado ad aprire.Mi comparve Giovanna..alta 1.70 gambe lunghe e affusolate..capelli molto corti biondo platino ed un seno minuscolo…Un fisico molto androgino ma nonostante quello con una certa sensualità.Vestiva in modo casual ma elegante e si notava come gestisse un negozio di moda..Indossava dei leggis molto aderenti ed una magia con una giacca stretta sul busto magro...La feci accomodare in sala d’aspetto risistemando così alcuni fascicoli sulla mia scrivania… Giovanna incrociava le unghie gambe sulla poltrona abbandonandosi lungo i braccioli…Il suo profumo “Chanel noir” mi raggiungeva fino al mio ufficio... e la sentivo rigirare nervosamente alcuni documenti che si era portata appresso...Avevo già notato la fede di Damiani che faceva bella mostra sul suo anulare, ma anche se avessi avuto sentore di una qualsiasi propensione nei miei confronti, la mia professionalità mi imponeva la massima serietà.Percorsi i pochi metri dal mio ufficio alla sala d’aspetto e feci accomodare Giovanna facendomi precedere all’interno della stanza.Devo dire che nonostante il fisico magro mostrava subito un bel culetto fasciato dai leggis attillatissimi, ancora più slanciato dalle scarpe con tacco 13, frutto sicuramente della frequentazione della palestra.La feci accomodare sulla sedia di fronte alla mia e mi sedetti sulla poltrona iniziando ad esaminare il suo caso.Il padre era stato un noto professionista e la situazione seppur intricata ero sicuro che avrebbe preso dei risvolti favorevoli alla mia cliente.Durante il mio discorso però, notavo che Giovanna mi dava qualche sguardo sempre più profondo e malizioso...I suoi occhi nocciola assumevano un’intensa espressione…quasi volermi attraversare.. mentre con la schiena si stendeva sempre più lungo la poltrona...L’atteggiamento di Giovanna non mi era indifferente e, quindi, per recuperare l’aplomb mi recai nel’altra stanza fingendo di fare delle fotocopie...Mentre le passavo vicino sentivo i suoi occhi che mi seguivano..scendevano lungo le pieghe del mio vestito gessato...guardavano i miei movimenti e le mie mani...Dopo pochi minuti rientravo nella stanza e Giovanna si era tolta la giacca stretta appoggiandola sul bracciolo della sedia vicina…Il suo intenso profumo mi inebriava completamente… seguivo con lo sguardo una piccola goccia di sudore che dal collo le scendeva lentamente perdendosi nella maglietta…Immaginavo che la mia bocca fosse quella goccia e le mie labbra tracciassero lo stesso percorso, scendendo sul collo e le spalle di Giovanna, fino a perdesi alla punta dei suoi piccoli capezzoli che si notavano duri e ritti sotto la maglietta...La mia mente divagava mentre le mie labbra continuavano a esporre il caso di Giovanna… la quale continuava a provocarmi sia con o sguardo, sia mordicchiando ogni tanto il suo labbro inferiore facendo intravedere la lingua rossa e molto seducente...Non ero indifferente a tale bombardamento...il mio pene si era irrigidito (ahhhhh la maledizione degli uomini non poter celare), ed i pantaloni palesavano tutta la mia eccitazione...Non senza qualche impaccio cercavo delle posizioni che mi permettessero di nascondere il cazzo ormai durissimo...ma oltre ad essere dolorose i miei tentativi erano alquanto comici.Finita la consulenza, e dopo aver passato un momento veramente critico, mi alzai per riaccompagnarla alla porta dello studio.Giovanna si alzo dalla sedia e si piegò in modo sconsiderato per prendere la giacca ancora sul bracciolo della sedia accanto.Mi mostrava tutto il suo fantastico culo ed indugiava nell’attesa di una mia mossa... L’eccitazione mi riesplose completamente...Mi trovavo ancora dietro di lei quando si rialzò, ed allora la presi con le braccia stringendola e iniziai a baciarle il collo...La mia giacca era incollata alla sua maglietta..la mia bocca scendeva avidamente lungo il suo collo mentre con una mano le giravo la testa per assaporare le labbra...In quella posizione le mia mani iniziarono a cercarle i seni...Date le modeste dimensioni non portava il reggiseno, ed allora iniziai a toccarle le mammelle con forza riempiendomene la mano…La baciavo in modo forsennato affondando la lingua dentro la sua bocca e lei ricambiava quasi sbranandomi le labbra...Con la mano destra le avevo ormai preso il capezzolo e lo tiravo...ed ero ricambiato da continui mugolii di piacere...“Cazzo aspettavi...e mezz’ora che sono fradicia” mi disse ad un tratto mentre con le mani mi liberava il cazzo marmoreo dalla cerniera del gessato.“Mi diede uno spintone e mi fece cadere sulla sedia... “Dammi il cazzo...” mi diceva quasi con rabbia presa da un raptus sessuale che poche volte avevo visto di tale intensità…Io, e le mie partner del sito lo sanno bene, non sono un uomo che si lascia dominare o impartire ordini per cui ripresi subito la mia posizione...Mi alzai in piedi e con una mano afefrraii capelli di Giovanna e con l’altra il mio cazzo...“Ora succhialo ma senza mani...”Spiazzata dalla mia frase e dalla nuova piega della situazione Giovanna mi guardo come interdetta ma le presi subito i capelli corti e con la mano sinistra le misi 2 dita in bocca...Giovnna inizio a succhiarle prima sulla punta e poi fino in fondo…ed allora le diedi anche un 3 dito aprendole le labbra...“Sono brava?” mi chiedeva mente succhiava e riempiva di saliva la mia mano...Senza alcuna risposta sostituii il mio cazzo alla mano...Facendole assaporare la sua durezz, prima sulla punta e poi piano piano affondandole tutta l’asta.Giovanna succhiava avidamente e con la mano la facevo ingoiare sul mio cazzo trattenendola con la bocca lungo il mio pube per poi rilasciarla con il fiato mozzato...Questo “trattamento” aveva aumentato a dismisura la sua eccitazione tanto che sui leggis era comparsa una macchia in prossimità della sua vulva...La feci rialzare ed accomodare sulla poltroncina mentre le abbassavo i leggis…“MMM sei proprio bella e guarda come e bagnata la tua figa…”Giovanna ormai con capiva nulla, voleva solo godere…si aggrappava con le mani ai braccioli mentre io la facevo avanzare col sedere esponendole completamente la vulva…Mi abbassai e le iniziai a leccare avidamente la vagina…la mia lingua percorreva tutte le grandi labbra divaricandole e ed entrando in profondità nella figa ormai aperta di Giovanna...Mentre risalivo con le labbra le succhiavo il clitoride modicchiandolo e tirandolo con le labbra...Giovanna gemeva mene la sua vagina continuava ed emettere tutta la sua voglia...Mi rialzai e slacciai la cintura lasciando calare i pantaloni...Il mio cazzo era duro e dritto di fronte a Giovanna che guardandomi mi disse “scopami cazzo scopami...”I suoi leggis erano calati fino alle caviglie ed intrufolai la testa in mezzo lasciandole intorno al mio collo...Il suo culo sporgeva dalla sedia e con le mani era abbrancata ai braccioli...presi lo schienale della poltroncina e cominciai a spingerle dentro il cazzo...fino in fondo...Govanna era tutta gemiti..il suo corpo sconquassato dai brividi e dalla voglia mentre il mio pene affondava fino in fondo al suo utero con colpi sempre più forti...La poltroncina si spostava nella stanza ma io la tenevo ferma mente il mio corpo sovrastava quello di Giovanna che venne con esplodendo il suo orgasmo dentro di me...Devo dire che era una scena un’pò anni 70’...io con la giacca camicia e cravatta e i pantaloni abbassati e lei con le caviglie intorno al mio collo con i leggis calati e la maglietta alzata...Esaurito l’orgasmo Giovanna si rialzo..dandomi un bacio e iniziando a ricomporsi...La mia voce però la blocco all’istante...”Cosa fai non abbiamo finito...”Ancora con i leggis abbassati la presi e la piegai sulla scrivania...con le mani tenevo le sue diritte dietro la schiena mentre col busto era stesa lungo la larghezza de mio tavolo...Improvvisamente mi accucciai e iniziai a leccarle di nuovo la figa da dietro ma questa volta arrivando fino al culo...Lo leccavo per ben entravo lo inumidivo..Giovanna al mio nuovo impeto ricominciò a bagnarsi spandendo i suoi umori nella mia bocca..che si saziava continuamente dl suo sapore...Ad un tatto mi rialzai...le lasciai le braccia ma le misi una mano sulla schiena in modo da tenerla ferma...presi il mio cazzo ancora durissimo (non ero venuto)..e lo puntai conto il suo culetto perfetto...Giovanna mi guardò subito allarmata “No li no non l’ho mai fatto...”“Bene mi sembra l’ora di cominciare...” e con la mani destra iniziai a toccarle il clitoride mentre con la punta del mio pene cercavo di addentrarmi nel suo buchetto...Aveva detto la verità era vergine il cazzo faticava ad entrare...Le dissi con tono sicuro “vedrai che ti piacerà ora aggrappati alla scrivania e tieni bene il bordo”Mentre faceva così con le mani le divaricai le natiche..e iniziai ad introdurre il mio pene ad ogni centimetro mi fermavo per farla abituare ed assaporare...Giovanna soffriva ad ogni mio affondo era una smorfia...io la rassicuravo e non mi fermavo..un centimetro un minuto di attesa...e pi ancora…La mia bocca le baciava il collo e la schiena la mia mano destra era sul clitoride e la masturbava dandole il piacere...Arrivato alla parte di maggior resistenza misi una mano sulla bocca di Giovanna e diedi una spinta molto forte arrivando con il cazzo fino alle sue viscere…Giovanna mi morse furiosamente la mano e cerco di alzarsi ma il mio braccio sinistro la teneva piegata…Rimasi a lungo col cazzo duro infilato nel suo culo...poi iniziai a muovermi Da prima molto lentamente avanti ed indietro...la incalzavo ad essere troia...le dicevo... “dimmi quando ti piace...dimmi se devo fermarmi…se devo aumentare e spingere di più”Ormai le avevo tolto la mano dalla bocca…Giovanna si era abituata al cazzo in culo e ora mi dava indicazioni...“Spingi che mi piace ora…un’pò più forte…ora fermati ora ancora un pò”La mia mano destra era tornata al clitoride e o solleticava e sfiorava…mentre con la bocca continuavo a baciala e leccarle la schiena...questo trattamento l’aveva notevolmente eccitata tanto che inizio a dirmi “Inculami…spingi forte ora”...Venimmo insieme Giovanna emettendo un piccolo getto di piacere sui miei pantaloni e io riempiendo il culo di Giovanna del mio sperma completamente...Accompagnai Giovanna al bagno dello studio e ci ricomponemmo...Fortunatamente avevo il cambio d’abito (abitudine presa dopo lo “scoppio” del toner della fotocopiatrice) cosi lasciai i pantaloni pieni della voglia di Giovanna in ufficio per portarli in lavanderia il giorno successivo.Ci lasciammo sulla porta dell’ufficio con un lungo bacio caldo e appassionato, e comunque ci saremmo rivisti per gli sviluppi della sua questione successoria.Il giorno dopo, mentre stavo redigendo un atto, il mio collaboratore mi passo una telefonata: “sono Mario XXXXX il marito di Giovanna XXXXXXX, volevo chiederle se è possibile passare ora da lei per delle delucidazioni in merito alla questione di ieri, in quanto mia moglie non ha ben capito alcune cose”.Senza alcun problema risposi di passare pure che lo attendevo.Mario si presentò nel mio studio e venne introdotti in ufficio dal mio collaboratore...“Mi dica pure sig. XXXXXX, quali chiarimenti vuole”Senza proferire parola Mario mi fece vedere una registrazione I phone della serata precedente, dove scopavo con ogni passione Giovanna nel mio ufficio...Anzi nei pochi minuti in cui ero stato a fare e fotocopie Giovanna mostrava il segno delle corna e diceva al marito “Ora caro ti accontento...e vedrai”.Un’pò stupito chiesi a Mario cosa significasse tutto questo e lui mi rispose che spesso fantasticava di essere cuck ma non aveva mai avuto il coraggio di fare questo passo...La sera prima Giovanna rincasata gli aveva mostrato il video e lui c’era rimasto di sasso. In rima risposta le aveva dato della troia e della puttana, minacciandola della separazione, ma poi l’eccitazione lo aveva preso e aveva rivisto il video più volte soprattutto nella parte dove la inculavo con passione e foga e la baciavo...Giovanna aveva ammesso che il mio savuore faire l’aveva subito colpita, oltre il mio aspetto, e aveva capito che sarei stato una persona di totale ed assoluta discrezione, tenendo per me qual fantastico amplesso... La mattina Mario si era scusato con Giovanna ed ora senza che lei lo sapesse era venuto nel mio ufficio.Ben capendo lo stato d’animo di Mario (tra il fantasticare ed il fare...) lo rincuorai dicendo che sua moglie era una bellissima e seducente donna e aveva voluto solo accontentarlo, per far si che il suo desiderio non si trasformasse in una mania, una paranoia…Beh cari lettori che dire, dopo quelle parole Mario mi disse: “perchè non vieni a cena a casa nostra la prossima settimana? Una sorpresa per Giovanna...”Fu l’inizio di una splendida amicizia... 657 0 3 mesi fa
- 13 ore fa Tentazioni in ufficio Con la mia attività di avvocato non accade di rado di dovermi recare presso i clienti per fare consulenze o partecipare a meeting con altri professionisti ospitato nelle loro sale riunioni.E’ quello che è accaduto anche all’inizio dell’estate, quando mi sono dovuto recare in uno studio dell’hinterland milanese, ove si sarebbe tenuta una lunga riunione in merito ad una fusione aziendale.Beh potete immaginare la mia felicità a stare tutto il giorno in mezzo a professionisti di varia provenienza ma come dice S. Paolo “chi non lavora non mangia”...Beh almeno mi sarei consolato con un aperitivo milanese alla memoria dei miei tempi spensierati in cui passavo la serata (e spesso la nottata non da solo), nella città meneghina.Arrivato puntuale salivo dall’ascensore di vetro e ferro fino al 10 piano dove si sarebbe tenuto il meeting.Appena entrato, però, notavo con piacere che lo studio era pieno di belle donne. Collaboratrici e segretarie si affannavano per organizzare la giornata.Era l’inizio dell’estate e quindi i primi caldi avevano già convinto le procaci signorine ad iniziare ad abbandonare cappotti e maglioni, in favore di trasparenze ed abiti attillati.Già più festante per la piega che aveva assunto la giornata mi accomodavo nella sala d’attesa, aspettando l’arrivo di tutti e fissavo tutte quelle donne immaginandomi tra loro qualche d’una desiderosa di scopare.In particolare mi aveva colpito una donna sui 40anni alta e bionda. Indossava un tailleur con uno spacco evidente e una camicetta che lasciava intravedere un seno florido.Scoprii ben presto che si trattava di una collaboratrice dello studio, ma ahimè, intravedevo la fede sul dito per cui non mi davo molte speranze.Mentre ero seduto alla mia sedia però mi scoprivo a fissarla e scendevo con gli okki fino al suo spacco.Ogni tanto districava le gambe e lasciava intravedere le mutandine nere, mentre il seno aveva un fremito e sobbalzava, difficilmente contenuto nelle coppe del reggipetto.Con mia grande gioia era la collaboratrice del professionista che mi ospitava per cui sarebbe stata con noi tutto il giorno.Durante il coffee break mi avvicinai a lei e scoprii che il suo nome era Alessandra e la riempii di lusinghe.“Sa che è molto carina...”, “suo marito è proprio un uomo fortunato”.Alessandra era leggermente imbarazzata, ma sicuramente anche pronta di spirito ed era abituata ai complimenti degli uomini.Alla riunione ogni volta che potevo la guardavo e lei, dopo i primi attimi, iniziava a rispondere ai miei sguardi.Anzi, passandomi un fascicolo mi aveva donato una visione del suo splendido seno. Quelle magnifiche tette stavano li sode, col capezzolo che pungeva la stoffa duro e tirato pronto da essere succhiato.Era il momento del mio intervento ma la mente era altrove (immaginate dove), e sui miei pantaloni un leggero bozzo dimostrava che in realtà, riflettevo sul modo di restare solo con Ale una volta finita la riunione.Esaurita la giornata lavorativa mi avviavo alla porta mentre Alessandra restava in ufficio per sistemare alcune pratiche.Salivo sulla mia auto, pronto a gettarmi nella movida milanese, ma poi decidevo di bere un caffè al bar li vicino allo studio, in attesa che il traffico defluisse da Milano.Dopo circa 20 minuti ecco entrare Alessandra che ordinava un bicchiere di vino.La vedevo e galantemente la invitavo a sedersi con me.Un’pò timorosa Ale sedeva al mio tavolino ed iniziavamo a scambiare 2 kiakkere sull’esito del meeting, ma ad un tratto, estenuavo, le dicevo:”basta parlare di lavoro, dimmi cosa ti piace fare”Un attimo sorpresa dalla domanda Ale mi dice che deve andare alla toilette e si dirige verso il bagno.Lascio passare un attimo e decido di seguirla. Mi accerto che non ci sia nessuno ed entro nella toilette delle donne, chiudendo la porta dietro di me.Ale si stava rinfrescando allo specchio.Mi vede e dice “ma cosa fai qui esci dai”Io mi avvicino e la bacio... la mia lingua entra nella sua bokka umida e bagnata ed si aggroviglia con la sua mentre le mie mani scendono lungo i fianchi fino ad alzare completamente la gonna...Ale rimane un poco interdetta, ma il calore della mia bocca e la mia lingua che scende sul suo collo le fanno abbandonare ogni difesa..Le mie dita veloci aprono la camicetta e la bocca inizia a succhiare i seni di Ale, che inizia a mugolare e a strusciarsi contro di me.“Quanto ho pensato al tuo cazzo oggi..ero fradicia mentre parlavi in riunione”..Mentre con la bocca le succhiavo i capezzoli, con le mani avevo spostato il perizoma e inserivo 2 nella figa fradicia fino in fondo facendole roteare.“Si dai mmmmancora”Dentro e fuori!!Quando le toglievo le passavo alla sua bocca perché le leccasse in modo che sentisse il suo sapore...“Su lecca Ale fammi vedere come se brava con la lingua”Succhiava avidamente tutta la mano tanto che non fu difficile inserire anche il terzo dito…Era li che assaporava la sua voglia dalla mia mano avidamente come una vera troia...Quindi la girai facendole volgere la faccia allo specchio.Con la nuova posizione non fu difficile metterle anche il 4 dito. E subito le ordinai “Spingi...”“Si ma piano che non sono abituata con la mano...”“Spingi…”Ale inarcava le anche ed affondava in modo da farsi entrare più a fondo le 4 dita e mente cavalcava la mano, era un continuo di mugugni…di SIII…“dai che godo spingi con la mano”...Non volevo portarla all’orgasmo subito, quindi le tolsi 2 dita dalla figa.Ormai Ale era totalmente in balia della voglia.La vulva continuava a sprizzare umori e, quindi, aiutato dalla lubrificazione passai l’indice ed il medio dalla figa al culo dicendole“Su porca ora fatti affondare le dita nel culo!!!”Ale obbediente iniziava a spingere ma nonostante la mano fosse bagnata faceva ancora un’pò fatica…quindi le dissi“Prendi le mani ed allargati le natiche…apriti il culo troia”Ale, obbediente, si dilato il sedere con le mani e continuò a spingere fino a farsi affondare le dita fino alla radice…Vedendo che con il culo godeva ancor più che nella figa passai anche il terzo dito li aprendole completamente le natiche...Lo specchio rifletteva l’immagine di Ale con il seno fuori dal reggipetto che spingeva in modo osceno per colmare completamente il suo ano dilatato, ed io dietro che la incitavo a continuare...Con l’altra mano le ghermivo i capelli mente la mia bocca le succhiava le spalle ed il collo lasciandola completamente in balia del godimento...Ad un tratto Ale mi disse “Mettimi una mano sulla bocca” e lesto lo feci in modo che potesse urlare tutto il suo orgasmo.Una volta leccata la mia mano piena di voglia si ricompose ed uscimmo dal bagno, attenti a che nessuno dei colleghi di Ale ci vedesse.Ci scambiammo il numero telefonico e salii in macchina.Non ero venuto ma lo spettacolo di una porca simile che ha un orgasmo anale era molto soddisfacente.Le mie endorfine erano a mille e l’adrenalina scorreva quando ricevetti un sms. Era Ale che mi scriveva “tra un kilometro c’è un parcheggio, fermati ed aspettami”.Feci come mi chiedeva e dopo 5 minuti arrivò con la sua macchina e si fermo vicino a me...Salì sulla mia e mi disse “Non penserai di andartene senza farmi assaggiare il tuo cazzo!!”Mai notizia fu più lieta...vidi che armeggiava con il telefonino e poi mi disse di partire...Mi condusse ad una stradina secondaria poko frequentata e li iniziò a mettermi la mano sul pene che era gonfio a dismisura.In breve tempo mi ritrovai con i pantaloni alle caviglie e Ale che si era tolta la giacca, con i magnifici seni che mi sfregavano il cazzo.Tirai indietro il sedile per favorire la discesa della bocca sulla mia asta ed Ale inizio a prendere il glande fra le labbra.Lo succhiava e poi riemergeva mente io con la mano massaggiavo il suo buco del culo che era rimasto aperto dal trattamento precedente...Ad un tratto le presi per i capelli e la feci affondare fino in fondo al cazzo proprio alla base“Succhia troia prendi tutto in bocca”La trattenevo giù qualche secondo e poi la facevo riemergere per riprendere fiato.Il mio cazzo era completamente ricoperto dalla sua saliva ed Ale continuava a succhiare in apnea...La vulva emetteva umori in continuazione e con le anche veniva a cercare le mie dita per essere penetrata.Scendemmo dalla macchina..io senza pantaloni ed Ale con la gonna alzata fino al ventre.La feci accucciare davanti a me e continuai a scoparle la bocca avanti ed indietro con vigore fino a riempirla completamente...“Ora leccami il culo” le ordinai in un impeto di lussuria e mi girai mostrandole le natiche muscolose...Subito Ale affondò la bocca sul mio sfintere tenendomi allargate le chiappe per meglio leccare, ma anche cosi non riusciva a penetrare con la lingua fino all’interno, cosi la aiutai spingendola con la bocca contro il mio pertugio che lei leccò avidamente dandomi grande piacere.Avevo il cazzo tirato all’inverosimile ed allora la feci alzare ed appoggiare al cofano della vettura…Cominciai a sfregarle il glande e poi l’intera asta lungo la riga delle sue natiche e, all’ingresso della vagina oramai ridotta ad un lago...E in un colpo le inserii il cazzo nella figa fremente cominciando a dare colpi prima lievi e poi sempre più potenti e veloci fino a farla prorompere in un orgasmo intenso.Sentivo le pareti della vulva stringere la mia asta quasi risucchiandola mentre Ale veniva bagnandomi tutto il cazzo.Ale era visibilmente stanca ma io non avevo ancora esaurito la mia vitalità.“Ora troia tieni il culo aperto e dimmi cosa vuoi...”Ale subito rispose “Ti prego inculami e spingilo con forza!!”Aveva il petto appoggiato al cofano e iniziai a aprile il culo col mio pene ancora fortemente eretto.Centimetro dopo centimetro sempre più a fondo…all’inizio piano e poi sempre con più passione e vigore…Sentivo i coglioni sbattere con forza contro le natiche di Ale che godeva come una porca ad ogni colpo profondo...Ad ogni scossa ripeteva “Forza spingi scopami…sfondami il culo”.Io che non dovevo farmi pregare la scopai come un animale feroce, godendomi i suoi orgasmi anali, annunciati dalla vagina che diventava sempre più bagnata.Alla fine non resistetti più e le sborrai all’interno del culo con getti forti.Ale mi guardò soddisfatta ma anche un poco delusa... “P. uff volevo bere”Allora con un dito raccolsi direttamente dal suo culo lo sperma e lo passai sulla bocca di Ale che trangugiava avidamente il nettare che aveva fatto sgorgare.Ci ricomponemmo a fatica e vidi che continuava ad armeggiare con il cellulare.Ci salutammo con un bacio con la lingua e ogni volta che ritornavo in quell’ufficio non mancammo mai di vederci nuovamente in tante e altre situazioni ancor più forti...Ma questa è una storia che racconterò a chi sarà interessato.Una domanda... Secondo voi cosa ha fatto con quel cellulare?? 471 0 3 mesi fa
- 3 settimane fa LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE - 2^ Parte LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE 2^ PARTE Riprendo il racconto che, come già indicato nella 1^ parte, rappresenta una esperienza reale vissuta nel marzo 2022 e che, per come si è realizzata, ha avuto un’importanza significativa nella mia vita di coppia. PREMESSA Sono conscio che il lettore medio di questo racconto sia principalmente interessato alla cronologica descrizione degli eventi più lussureggianti della storia (in fondo siamo in un sito erotico), tuttavia ho ritenuto necessario proporre un preambolo alla narrazione in modo che tutti siano i grado di comprendere a pieno, non solo la situazione in cui si è creata “la prima volta”, ma anche lo stato d’animo e le sensazioni psicologiche degli attori stessi ed, in ultima analisi, il percorso cerebrale che ha portato a maturare questo passaggio. *** È frequente nelle coppie vivere, prima o poi, un periodo di crisi coniugale. Le cause possono essere molteplici: la routine matrimoniale, il fatto di darsi per scontati, lo stress lavorativo, le abitudini, la stanchezza, etc. . In ogni caso sono periodi estremamente logoranti dove rischia di perdersi ogni reciproco stimolo emotivo. Ebbene, durante i primi mesi post emergenza covid, noi eravamo in una di queste fasi. Il nostro sentimento era sempre molto forte ma era meno palese, quasi scontato. Era come se ci fosse un’ombra cupa tra di noi…….qualcosa di non ben definito, che comunque rischiava di allontanarci fino quasi a farci sentire più due individui che una coppia. Sono situazioni difficile da spiegare che, tuttavia, portano (erroneamente) a pensare che il proprio malessere psicologico dipenda in qualche modo dal comportamento del proprio partner. Io, in particolare, sentivo mancare l’empatia di coppia…. non vedevo più nella mia compagna la volontà (e soprattutto il piacere) di comprendere le mie esigenze. Non percepivo più in Lei il desiderio di rendere felice e realizzato il proprio uomo. Intendiamoci, di fatto non avevo nulla di trascendentale da rimproverarle, era una mera sensazione….un’atmosfera negativa che alleggiava tra noi e che, personalmente, mi intristiva molto perché contrastava con il mio assoluto bisogno di unione e complicità di coppia. Più passava il tempo e più la tensione aumentava. Sembrava un progressivo e inesorabile precipitare. A un certo punto, anche futili decisioni, come la scelta del programma tv, sembravano diventare oggetto di beneplacito o quanto meno di compromesso. Tutto stava diventando tremendamente snervante. Dormire con la finestra aperta o chiusa, materasso morbido o rigido, uscire o stare a casa, cosa cucinare alla sera, la mia uscita della domenica mattina per il rituale allenamento in bicicletta……ogni mia scelta sembrava essere motivo di discussione e/o di contrattazione. Lo stesso normale dialogo coniugale cominciava a risentirne; ormai ogni banale conversazione rischiava di trasformarsi in un’accesa discussione polemica……non c’era più nulla di pacato tra noi……tutto sembrava poter sfociare improvvisamente in un conflitto tra opinioni inconciliabili. Anche nell’intimità stavamo vivendo una sorte di triste declino. Facevamo ancora l’amore ma in modo spento, convenzionale……da vecchia coppia stanca. Ormai si faceva sesso sempre nello stesso luogo (nel letto matrimoniale), Patrizia non indossava più la sua sensuale lingerie ed anche nella scelta delle posizioni sessuali spesso si finiva per previlegiare esclusivamente la comodità o la praticità a discapito del piacere. Come se non bastasse (causa lockdown sanitario) da oltre due anni non giocavamo più con coppie o singoli ed i club privé rappresentavano ormai per noi solo uno sbiadito ricordo per noi. In tale contesto, credo che il mio principale errore sia stato quello di non parlare apertamente (e soprattutto tempestivamente) del mio malessere interiore. Ritenevo infatti (oggi posso dire ERRONEAMENTE) che la mia compagna di vita non potesse non percepire la mia palese insofferenza. Pertanto l’unica spiegazione che riuscivo a darmi della sua inerzia ed indifferenza, era che non fosse interessata al mio stato d’animo e ciò, ai miei occhi, equivaleva a mettere in serio dubbio il suo affetto nei miei confronti. Fortunatamente la realtà era diversa e Patrizia me ne diede prova durante il nostro momento peggiore. Infatti, dopo un sofferto e lungo periodo di silenzi, una sera il confronto è improvvisamente arrivato. A dir la verità, più che un confronto sembrava uno “scontro”, fatto di reciproche accuse e lamentele …..poi però, a un certo punto, Lei ha preso l’iniziativa e dopo aver confermato i suoi sentimenti nei miei confronti, ha avviato un costruttivo processo dialettico che, per maggior chiarezza, ripropongo a seguire in maniera pressoché testualmente : P. – Perdonami Amore, ma io ti amo come e più di prima. Non voglio perderti e voglio dimostrarti che possiamo tornare quelli di un tempo. Forse ho dato per scontato il nostro rapporto ma anche a me non piace come stiamo vivendo la nostra relazione. Non mi riconosco più, voglio tornare la donna che hai conosciuto. In fondo ci amiamo e questa è l’unica cosa che veramente conta. Non possiamo buttare via tutto quello che c’è tra noi. IO – Non voglio che Tu cambi solo per paura di perdermi, io vorrei che Tu avessi piacere di stare con me, di condividere cose con me. Io ti ho sempre considerata, non solo mia moglie, ma anche la mia compagna, la mia amica, la mia confidente nonché la mia complice. È questa la Patrizia che ho sempre desiderato. P. – Ma anch’io voglio essere quella donna e voglio dimostratelo. Noi abbiamo bisogno di una svolta, di complicità, di qualcosa che ci unisca nuovamente….di un nostro segreto da condividere…..di trasgressione. Senti…perché non invitiamo un singolo a casa nostra? IO – Per far cosa? I soliti giochi soft per poi tornare alla solita routine? P. – No. Questa volta voglio andare oltre ai nostri vecchi limiti. Questa volta lo voglio scopare. IO – Lascia perdere. Non ci sarebbe alcuna soddisfazione sapendo che lo faresti solo per me. Non è quello che desidero e Tu lo sai? Io ho sempre adorato la nostra complicità di coppia, non mi interessa il tuo sacrificio alla Giovanna D’Arco. P. – E chi ti dice che lo faccio per Te? IO – Vorresti farmi credere che improvvisamente è diventato un tuo desiderio? Scusa ma faccio veramente fatica a crederci? Ricordo ancora benissimo il sorriso malizioso sul bel viso di Patrizia, mentre, con tono quasi di sfida, replicava al mio scetticismo con queste semplici tre parole: P. – Mettimi alla prova. Al termine di questa frase, confesso che ho sentito un brivido corrermi su per la schiena. Ero completamente pervaso e stordito da una moltitudine di sentimenti, confusi e coesi tra loro, che andavano dall’amore, all’ eccitazione, alla sorpresa, alla paura, alla gelosia e molti altri ancora che nemmeno riuscivo a riconoscere. Quel giorno stesso ci mettemmo alla ricerca di un single e già per la sera stessa avevamo fissato un appuntamento a casa nostra con Tommaso. Nel colloquio telefonico preliminare, dopo aver adeguatamente chiarito le regole del gioco (“Patrizia scoperà ma non si concederà a rapporti orali e anali”), avevo raccomandato al nostro amico massima delicatezza e sensibilità considerando che si trattava di una “prima volta” per Patrizia. Appuntamento alle 21, ma già alle 20,30 Patrizia è già tutta “apparecchiata”: stivali neri con tacco a spillo, autoreggenti nere, un abito lungo di pizzo con ampio spacco di coscia e generosa scollatura. La trama del pizzo nero lasciava veramente poco all’immaginazione. Inoltre il vestito era molto leggero e pertanto i suoi capezzoli reagirono rapidamente alla fredda attesa inturgidendosi e sollevandosi nelle trasparenze. Ricordo che le dissi: “Sei bellissima, se ritarda 5 minuti ad arrivare ti scopo io”. Arrivò puntuale. Patrizia prese subito l’iniziativa. Andò incontro al nostro ospite salutandolo e avvinghiandolo subito con uno stretto e prolungato abbraccio che non avrebbe lasciato indifferente neanche un eunuco. Il nostro amico non poteva non aver sentito i suoi seni premergli sul petto. La conferma di ciò, la ebbi subito. Infatti il suo imbarazzo nell’essere accolto in modo così diretto era evidente. Non proferiva parola. Anche questa volta ci pensò Patrizia a “rompere il ghiaccio”. Infatti lo fece accomodare sul divano del salotto e comincio a rivolgergli apprezzamenti con voce volutamente suadente. Senza neanche volerlo, mi trovai ai margini della scena, ne approfittai allora per attivare la videocamera del mio cellulare……non volevo perdere nulla di ciò che si stava prospettando davanti ai miei occhi. Intanto sul divano, le mani di entrambi già cominciavano a dispensarsi carezze e sfioramenti reciprochi, dapprima incerti e superficiali poi sempre più diretti e passionali. Ormai i primi timidi approcci del nostro amico si erano trasformati in voraci palpate…..le sue mani che inizialmente si soffermavano con movimenti lenti e controllati sull’elastico dell’autoreggente quasi a voler definire la zona di confine tra la calza e la pelle liscia della gamba, ora passavano, freneticamente e senza pudore, dall’interno coscia al petto ………quasi a non saper decidere dove stare. Un attimo dopo, vedo il seno sinistro nudo di Patrizia stretto tra le dita di Tommaso mentre la sua bocca ingorda succhia il capezzolo più che mai inturgidito dalle precedenti attenzioni. Patrizia geme prima di piacere e poi di dolore quando l’azione del nostro esuberante amico eccede. Io sono completamente stravolto dall’eccitazione…….le tette di mia moglie succhiate senza ritegno da uno sconosciuto e sta anche gemendo di piacere. Improvvisamente Tommaso si inginocchia davanti a Patrizia la quale, percependone le maliziose intenzioni, anticipa la sua azione aprendo, senza alcun ritegno, le gambe. La visione che offre è irresistibile. Infatti a seguito dei profusi strofinamenti prestati, il perizoma si è insinuato tra le grandi labbra della vulva lasciando trapelare una curata quanto sensuale peluria pubica. Un attimo dopo il suo perizoma è accostato a lato delle grandi labbra scoprendo il clitoride gonfio di eccitazione. La lingua di Tommaso non perde tempo e inizia un lento ma inesorabile lavoro sul “grilletto” di Patrizia. I gemiti aumentano a dismisura e i movimenti ritmici delle mani di Patrizia sulla testa di Tommaso sembrano confermare le manifestazioni di piacere appena udite. Adesso entrambi i seni di Patrizia sono scoperti mentre le dita di Tommaso agiscono sui capezzoli pizzicandoli quasi a voler sintonizzare una stazione radio. Nel frattempo la testa di Tommaso è sempre tra le cosce di mia moglie che, continua a esprimere parole di approvazione per l’insaziabile lavoro di succhiamento che viene riservato al suo clitoride, ora più che mai gonfio e bagnato. Dopo qualche minuto Patrizia riprende il comando delle azioni. Fa sedere Tommaso sul divano e le si siede sopra rivolta verso di Lui. La scena che mi si presenta è favolosa: Tommaso ha la testa tra le tette di Patrizia mentre le sue mani palpeggiano lussuriose il sinuoso culo del mio Amore. P.S. – Per la cronaca, il culo di Patrizia è uno dei suoi punti di forza…..fianchi rotondi e natiche a forma di cuore ne fanno un vero capolavoro apprezzato da tutti coloro che hanno avuto occasione di giocare con noi. Decidiamo di spostarci rapidamente in camera da letto per proseguire più comodamente il gioco. Pochi secondi e Patrizia è sdraiata sul letto con addosso solo stivali ed autoreggenti. Anche Tommaso non perde tempo ed in un attimo è completamente a nudo…….la sua eccitazione è già ben evidente. Ricomincia il cunnilingus che Patrizia dimostra subito di apprezzare. Ben presto, l’azione della lingua viene sostituita dal movimento ritmico di un dito. Patrizia apprezza a tal punto da chiedere: P. - “SIII,…dai! Mettimi anche un dito nel culo” . Non so se sia possibile esprimere a parole l’eccitazione che una frase del genere può generare in un uomo. Io non ci riesco! Il movimento delle due dita all’interno di mia moglie era già di per sé estremamente provocante, ma la reazione verbale di Patrizia alle stimolazioni ricevute mi fece letteralmente sbandare: P. – SI… SI…un dito in figa ed un dito in culo…..mi stai riempiendo tutta. Poi alza la testa cercando il mio sguardo e aggiunge: P. – Amore, mi manca solo un cazzo in bocca. Ben presto le dita in figa passano da due a tre e infine addirittura a quattro. Il nostro amico però si fa prendere troppo dal momento e comincia a stantuffare esageratamente finché un gemito di dolore di Patrizia e un mio immediato rimprovero non lo fanno desistere. Patrizia riprende in mano il pallino del gioco ed estrae da sotto il suo cuscino il suo migliore amico, il suo vibratore “succhiaclitoride”. L’immagine di Lei sdraiata a gambe aperte mentre si masturba provoca in me inquietudini profonde e contrastanti. L’eccitazione si accresce ancor di più quando Tommaso decide di contribuire al piacere di Patrizia infilandole un dito in figa. Questa volta la sua azione è più delicata e controllata e, di conseguenza, più gradita. Pochi minuti ed ecco Patrizia esplodere in un orgasmo fatto di forti gemiti liberatori. Vederla godere, mentre è penetrata da un dito non mio, ha risvegliato in me istinti difficilmente confessabili. Si invertono nuovamente i ruoli. Ora è Patrizia che, riprendendo l’iniziativa, fa sdraiare sulla schiena Tommaso e le regala un sensuale quanto gradito body massage. Sgrano gli occhi, non voglio perdermi alcun particolare. Osservo con attenzione il mio Amore mentre con le sue morbide tette sfiora dolcemente il petto del nostro ospite. Vedo i suoi capezzoli…sono talmente turgidi da sembrare due chiodi e sono altresì evidenti i brividi provocati al fortunato ricevente. Per mettere a contatto le tette di Lei al petto di Tommaso, inevitabilmente il suo culo di Patrizia è rimasto sollevato. Da dietro l’immagine di Patrizia è strabiliante: osservo il suo culo rotondo in primo piano e le grandi labbra ancora aperte dopo il recente orgasmo. Quando poi Tommaso comincia a picchiettare le dita sulla figa ancora leggermente slabbrata di Patrizia, si sente il rumore dei suoi umori……E’ BAGNATISSIMA !!! Non ancora soddisfatta del trattamento ricevuto, Patrizia, con voce lieve ma decisa, le sussurra: P. – Mettimi un dito dentro. Tommaso ovviamente non se lo fa ripetere e inizia a penetrarla intimamente. Patrizia riprende il movimento lento ma costante del suo corpo sinuoso; porta così il suo seno a scendere fino all’ombelico mentre contemporaneamente il suo pube struscia sugli attributi maschili del nostro ospite. Il cazzo di Tommaso ora sembra scoppiare. A questo punto non è più possibile attendere oltre, l’eccitazione di tutti è al limite. Tommaso si infila il preservativo, aiutato da una Patrizia un po’ impacciata in un compito a cui non è più abituata. Il nostro impaziente amico si infila tra le gambe di Patrizia e comincia ad armeggiare con il suo cazzo nel tentativo di penetrarla. Quando ormai aveva appena cominciato a far pressione sulla “soglia”, Patrizia lo spinge via, facendoci sospettare in un ripensamento tardivo. L’imbarazzo però scompare subito, quando la sento rivolgere a Lui con le seguenti parole: P.- Voglio stare sopra. Ti voglio scopare io. In un attimo Patrizia è sopra di Lui nella classica posizione “dell’amazzone”. Da dietro ho una visione perfetta della scena: vedo la mano di Patrizia cercare e trovare sotto di Lei l’asta di Tommaso, la vedo puntare il membro eretto all’ingresso della vulva, la vedo spingere progressivamente il glande dentro le grandi labbra, e infine….la vedo sedersi dolcemente sul cazzo fino a totale inserimento. L’immagine della virilità maschile che lentamente scompare interamente dentro la figa della mia donna è una scena quasi irresistibile per me. Il lento movimento ascendente e discendente del culo di Patrizia sul suo cazzo prosegue ritmico. Vedo il cazzo entrare ed uscire a un cadenza regolare fino a quando, l’impazienza di Tommaso non lo porta ad unirsi a Lei nel movimento….accentuando i tempi delle spinte. Adesso si muovono entrambi in simultanea; quando lei scende con il culo, Lui sale col bacino. In questo modo la penetrazione è più profonda. Tommaso aumenta ancora il ritmo e Patrizia è costretta a interrompere il suo. Ora è solo Lui che spinge…..in modo sempre più profondo e concitato. La mia eccitazione sale ulteriormente quando sento Patrizia gridare: P. – SI…SI…SCOPAMI . Lo voglio dentro, lo voglio sentire tutto…fino in fondo….fino alle palle. Comincio a temere che tutto finisca troppo presto e allora chiedo di cambiare la posizione. Patrizia si mette a 90 gradi (posizione a pecorina” per intenderci). Lui è un po’ basso, fa fatica a penetrarla in quella posizione. Le chiede di abbassarsi davanti fino ad appoggiare petto e viso al letto. Adesso è riuscito ad entrare. Tramite le mani la tiene per i suoi sinuosi fianchi in modo da poter gestire meglio il ritmo delle spinte. Ad ogni affondo, si sente il rumore dei due corpi che si scontrano. Cambiano ancora la posizione, ora tocca alla “missionaria”. Lei si sdraia supina allarga e solleva le gambe velate dalle calze nere. Già solo vederla in questa posizione è uno spettacolo. Lui traffica un po’, sembra non riuscire a trovare la “strada”….Lei per aiutarlo, le dice: P. – più su, più su…..più su, più su! Allora Lui le risponde; T – Lo vuoi nel culo ? E Lei, preso coscienza delle sue reali intenzioni, categoricamente: P. – NO !! Il culo e la bocca li do solo a mio marito. Non credo mi sia possibile esprimere l’orgoglio e la soddisfazione che una tale frase mi ha dato. Alla scorrettezza del nostro ospite che, ben conscio delle regole della casa, ha provato a esigere più di quanto (ed era molto) le era stato concesso, si è sovrapposta la ferma reazione della mia compagna di vita che ha messo in chiaro che Lei era lì per un gioco e solo per quello. Lei è e resterà mia, come io sono e resterò suo. Il fatto che i nostri corpi vengano occasionalmente “condivisi” per i nostri capricciosi giochi trasgressivi non cambia la realtà dei fatti. Dopo questo breve momento di imbarazzo, finalmente il nostro “furbone” trova la strada giusta e comincia il suo movimento “stantufforio” incitato dai gemiti e dalle frasi provocanti di Patrizia. Sposto il mio punto di osservazione…mi posiziono dietro di loro. Durante il frenetico movimento penetrativo, vedo palle di Lui scontrarsi rumorosamente con le natiche di Patrizia. Vista e udito……una combinazione eccitante e sensuale. Il sesso vissuto con tutti i sensi….. Lui le alza le gambe in modo da poter esercitare spinte più ampie e profonde, Dai suoi gemiti animaleschi si intende che è quasi all’apice del piacere. Lei sembra capirlo e grida: P. – SI…SI,,,,,sborrami tutta,,,,,,voglio sentirti godere. E’ troppo per Lui……non resiste…..esplode in una serie di mugugni di piacere seguiti dai rumori degli ultimi due profondi colpi d’anca contro le natiche di Patrizia. Tommaso è stremato, si lascia scivolare a lato del letto. Non perdo tempo. Sposto le gambe di Patrizia verso la mia posizione e la posseggo con energia. Tutti i miei colpi sono seguiti dal rumore dei nostri corpi che si scontrano. La bacio con passione, mentre le dico che l’amo e che sono orgoglioso e felice di avere una donna come Lei. Immediatamente dopo esplodo dentro di Lei, riempiendola con tutto il mio seme. CONCLUSIONE Sono stato un uomo che si “nutriva” di grandi emozioni e, per quanto mi è stato possibile, ho cercato costantemente di vivere la mia esistenza in modo libero e anticonformista. Di conseguenza ho sempre detestato i luoghi comuni, i conformismi e le ipocrisie della nostra società cosiddetta “evoluta” dove le apparenze contano più della sostanza. Pertanto, considerato il mio essere, non avrei potuto trovare donna migliore di Patrizia che per me non è solo mia moglie ma anche la mia donna, la mia compagna, la mia amica. La mia complice, la mia porca…..il mio tutto. Nonostante le inevitabili difficoltà incontrate nella quotidianità della convivenza, mai nessuna persona mi ha fatto sentire tanto realizzato quanto Lei. L’esperienza raccontata, al di là dei suoi piacevoli lati trasgressivi, è stata fondamentale per me perché ha rappresentato un’evidente conferma dell’unione e della complicità della nostra coppia. 836 1 3 mesi fa
- 13 ore fa Il Colloquio Per un professionista trovare collaboratori all’altezza sta diventando un problema sempre più tangibile. Soprattutto quando si tratta di professioni delicate dove la privacy e la riservatezza sono importantissimi, e basilari per la propria attività. Vi sono continue lamentele in merito agli orari di lavoro, alle disponibilità da offrire, all’abbigliamento. Per questo motivo mi ero ritrovato nuovamente senza un membro del mio staff e mi dovevo accollare, con grande fastidio, tutte quelle attività che prima demandavo alla mia segretaria, ed alle quali non ero più abituato. Tutto ciò mi procurava grande nervosismo tanto che dovevo sfogarlo andando in palestra ed immergendomi in una serie di esercizi che avrei ben volentieri evitato. Premetto che una vita nello sport (basket) mi aveva fornito di un fisico atletico e muscoloso, e non che il lavoro in palestra mi spaventasse, ma preferivo dedicarmi al tennis, nonché ad altri passatempi più lieti che, cari amici, condividiamo in questo mondo... Proprio durante queste sedute in palestra avevo avuto modo di rivedere Marco. Ci eravamo conosciuti sempre in questo ambito durante un altro periodo in cui frequentavo l’istituto ginnico, e avevamo passato anche qualche serata insieme alle solite cene organizzate dagli istruttori per fare gruppo. A queste occasioni semi-mondane, partecipava anche Silvia, la compagna di Marco, anche lei frequentatrice della palestra ma in modo molto saltuario e ad orari così diversi dai miei che non avevo mai avuto modo di incontrarla durante gli esercizi. Devo ammettere che silvia non mi lasciava indifferente, sui 30 anni un corpo longilineo, gambe lunghe, ed un sedere sodo che si attaccava alla schiena formando due fossette che erano fonte dei miei sogni più erotici e inconfessabili. La immaginavo vestita da palestra, con i leggins attillati e sudati, le gocce scendere lungo quella schiena perfetta, e incanalarsi nelle fossette fino alla riga delle natiche. Immaginavo quelle gocce fermarsi li fra le natiche e la vulva ed il mio naso affondare in quella rotondità perfette e la mia lingua assaporare tutto il nettare, un’ambrosia mista di sudore femminile e di sapore di voglia. Anche il viso era sempre molto seducente, e pur non truccandosi molto (stile nature), gli occhi nocciola risaltavano e fuggivano spesso ad incrociare i miei, come una sorta di piacere nel constatare l’interessamento di un uomo elegante. Silvia a queste cene era sempre molto timida, anche se Marco cercava sempre di spronarla e coinvolgerla nei nostri discorsi, ma quando si entrava in argomenti più piccanti, si ritraeva con una risatina e svicolava verso altri discorsi. Un pomeriggio, proprio all’apice del nervosismo per una mattinata persa fra le code delle cancellerie del Tribunale, mentre ero impegnato sull’ellittica, Marco saliva sull’attrezzo in parte al mio. Nonostante alcuni convenevoli sul tempo e sull’andamento non proprio idilliaco della nostra squadra del cuore, vedevo subito che aveva un’aria molto preoccupata ed allora gli chiesi che cosa avesse. Marco mi confidò che Silvia da qualche mese aveva perso i lavoro. La società per la quale lavorava era fallita e in tale situazione ci aveva pure rimesso le ultime buste paga che non le erano state ancora rifuse dal fondo di garanzia. A causa di tale situazione la loro relazione ne aveva molto risentito. Silvia era diventata apatica, rifiutava il sesso, scontrosa, aveva preso il fallimento della società come un fallimento personale, e anche le loro condizioni economiche erano chiaramente peggiorate. Ascoltata la storia di Marco, e dato che neppure io potevo continuare a sobbarcarmi un lavoro che mi avrebbe ben presto portato all’ulcera, gli proposi di presentarmi presso il mio ufficio per sostenere un colloquio di lavoro. Fui però subito chiaro sull’impostazione da dare al meeting: “Marco mi raccomando, sul lavoro esigo e pretendo che le mie collaboratrici siano vestite in modo formale ma anche sensuale. Sai, ho appurato che così trovano più ascolto negli uffici pubblici.,..in fondo siamo uomini...”. La precisazione era dovuta al fatto che avevo sempre visto Silvia in jeans e ballerine, ed anche per il desiderio di ammirarla con un altro look e vedere quel magnifico sedere magari stretto in una gonna e sostenuto da tacchi alti mi procurava già un’evidente eccitazione. L’appuntamento fu fissato per il giorno dopo alle 20:30 presso il mio studio. Avevo scelto l’orario perché così ero sicuro che saremmo stati soli. Non volevo procurare imbarazzi a Silvia per la presenza di altri impiegati, e fare con tutta calma il colloquio di lavoro. Nell’attesa del loro arrivo il mio stato d’animo era un miscuglio di curiosità ma anche di severità. Ero chiaramente curioso dell’abbigliamento di Silvia e delle sue risposte, ma anche severo in quanto realmente necessitavo di un valido supporto in ufficio. Sento suonare il campanello e vado alla porta per accoglierli. Devo dire che Marco ha superato le mie aspettative, nel suggerire a Silvia i vestiti da indossare. Silvia è davvero bellissima, vestita in modo elegante, con un bel completo gonna-giacca nere, calze nere velate e scarpe col tacco eleganti, ma allo stesso tempo molto sensuali. Facciamo i saluti di rito e non posso evitare di fare i complimenti a Silvia per l’abbigliamento. dice : "complimenti alla signorina, hai davvero una splendida fidanzata". Cercando di essere quanto più discreto possibile l’occhio mi si posa sulle sue splendide gambe, ed in particolare sulla cavigliera, molto discreta, che indossa con eleganza, e che non avevo mai notato perché sempre coperta dai jeans. Introduco Silvia e Marco nel mio ufficio e inizia il colloquio vero e proprio. Partiamo con le solite domande di rito, esperienze lavorative, conoscenza delle lingue, curriculum, quali sono le cose che si aspetta nell’intraprendere questa carriera, dal mio atteggiamento si evince che il capo sono io e seppur in un rapporto di collaborazione, ciò che io dico deve essere fatto puntualmente. “Ben e il tuo curriculum è eccellente, devi sapere che qui nei casi di necessità si deve essere disponibili a fermarsi oltre l’orario di lavoro”. “Si Peter nessun problema” “Silvia, il lavoro potrebbe comportare delle riunioni all’estero e dovresti seguirmi anche in queste occasioni in quanto, pur parlando inglese, preferisco sempre che la mia collaboratrice sia con me anche in qualità di traduttrice anche per una questione di immagine, chiaramente il tutto viene ben corrisposto in busta paga, ma non vorrei che per Marco o per te ci sia qualche problema”. “No Peter nessun problema...”. Il colloquio proseguiva...ormai avevo già deciso di dare il posto a Silvia ma volevo godere ancora della sua visione. La immaginavo in ufficio che rispondeva al mio interfono ed entrava molto sensuale, si allungava per porgermi le pratiche. Immaginavo la camicetta leggermente aperta che lasciava intravedere il piccolo seno per il quale non serviva il reggipetto, i capezzoli dritti ed il profumo spruzzato nell’incavo delle mammelle che riempiva l’aria del mio ufficio. Il tempo passava e Marco e Silvia erano sempre più rilassati. Approfittai per entrare allora sul personale e chiedere come andavano le cose, e in modo tranquillo ma sempre più insinuante ed intrigante, riempivo Silvia di complimenti per l’abbigliamento, per il taglio di capelli. Questo mio atteggiamento non lasciava indifferente neppure marco che, chiaramente, sapeva quanto Silvia poteva essere sensuale e dell’importanza che lei trovasse un nuovo lavoro anche per la loro relazione. Passavano i minuti molto lentamente e vedevo Silvia ancor più rilassata. Le gambe accavallate sulla poltrona erano più rilassate e le spalle molto più morbide. Vedevo i suoi occhi raggiungere i miei affondare nel mio verde e cercare ogni tanto consensi da Marco. “Bene dissi! Ora passiamo al look. Anche se non c’è ne sarebbe bisogno, Silvia potresti alzarti che vediamo se tutto in ordine?”. Il vestito nero aumentava la sensualità delle forme di Silvia, e l’eccitazione cresceva in me. “Marco ti dispiace toglierle la giacca? Che vediamo la camicetta se va bene?”. Marco le tolse la giacca e il corpo sinuoso di Silvia diede spettacolo in tutta a stanza. Mi sembrava di percepire la sua pelle vellutata sotto le mie dita le sue gote rosse che imbarazzate sentivano il contatto delle mie mani che la sfioravano in ogni angolo del corpo. “Ora girati per piacere” Ecco lo splendore del suo lato B finalmente era all’altezza dei miei occhi incorniciato dalla gonna nera corta. “Benissimo Silvia solo un piccolo particolare...” Mi alzai e mi portai verso di lei. “Dimmi Silvia lo vuoi proprio il lavoro?”. “Si Peter mi piacerebbe molto collaborare con te”. “Bene...” mi avvicinai ancora di più. “Sei veramente splendida Silvia, dal primo momento che sei entrata ho pensato che potresti avere il posto” le dicevo ciò a distanza molto ravvicinata, quasi all’orecchio. Marco era immobile, stupito dalla piega che avevano preso le cose, ma anche incuriosito da ciò che avrebbe fatto Silvia. Le presi le mani, e iniziai a giocherellare con le sue dita. Ho mani sempre molto calde ma percepii anche il tepore di lei e il fremito del suo corpo a quel contatto. Marco si stava agitando e con la mia mano gli feci segno di calmarsi, che le cose stavano procedendo per il verso giusto. Da vari discorsi che avevamo fatto in palestra, sempre senza entrare nel personale, avevo capito che Marco avrebbe desiderato una vita sessuale meno monocorde e che amava molto ammirare Silvia e vederla in situazioni che ne risaltassero la sensualità. Seppur in quell’occasione così casuale e nella sua prima esperienza questo suo desiderio troppo spesso represso prese i sopravvento e si accomodò tranquillo in poltrona. La sua eccitazione era fin troppo palese, i jeans stretti di Marco facevano vedere il pene gonfio e duro, e ciò non era sfuggito a Silvia che restava stupita nell’assistere alla scena. Intanto mi ero portato ancora più vicino a lei. I suoi sguardi dati alle cene in palestra, e quelli nel mio ufficio, unite al posto di lavoro ormai incombente avevano aumentato la mia audacia, e il desiderio di lei. Le diedi un bacio sulla guancia ed il desiderio si fece subito fuoco. Il suo profumo ora mi riempiva il viso mentre un sospiro le usciva dalla bocca. Le mie mani intanto si dilungavano sulle sue braccia e le arrivarono alle spalle quasi a serrarle nella mia presa. La sentivo cedere sotto il mio tocco. Le gambe sempre più leggere mentre la mia bocca cercava la sua, e le nostre lingue si incontrarono ed attorcigliarono inestricabilmente. Sentivo il suo sapore, fresco e caldo allo stesso modo, mi inebriava ed eccitava provocandomi fremiti che rendevano il mio membro duro. Scendevo avidamente sul suo collo e con le mani lungo i fianchi. Marco attonito non diceva una parola ma guardava la scena eccitato. Il cazzo orami gli esplodeva nei jeans mentre vedeva Silvia che oramai perdeva la camicetta e rimaneva solo con la gonna e le scarpe. Cosi al suo seno nudo per succhiare i capezzoli, dritti ed eccitati. Prendevo tra le mie labbra il capezzolo destro e massaggiavo il seno sinistro. Silvia oramai mugulava, cedeva al tocco delle mie mani. Dalel sue cosce saliva l’inconfondibile profumo dell’eccitazione femminile, della voglia. Marco passava con la mano sopra i suoi jeans sui quali era comparsa una macchia di liquido preseminale. Il profumo della vulva di Silvia mi inebriava. Dovevo averla, la feci risedere in poltrona e le alzai la gonna. Le gambe oramai divaricare si appoggiavano ai braccioli. Mi inginocchiai davanti a lei e guardai la sua vulva rasata e completamente fradicia. Spostai il perizoma e con la bocca mi tuffai sulla sua figa bagnata. La leccavo e introducevo la punta dentro di lei, succhiavo il clitoride senza sosta sena fermarmi. “Silvia toccati il seno!”… Oramai non capiva più niente era partita per l’eccitazione. “Dimmelo che ti piace come ti lecco...”. “Si mi piace” non resisto. Silvioa cercava lo sguardo di Marco che oramai aveva liberato il cazzo dai jeans e si masturbava alla vista del godimento della sua compagna. Con la mano libera strinse la mano si Silvia e poi si alzò portando il cazzo all’altezza delle sue labbra. Silvia lo vide ed prese il pene di Marco in bocca alternando i mugulii per il piacere che le procuravo leccandola avidamente e il rumore del cazzo che le apriva le labbra affondando sempre più a lungo. Venirono all’unisono. Silvia spruzzandomi in bocca tutto il suo piacere, e marco facendo altrettanto e riempiendo di sperma la bocca si Silvia la quale voleva correre in bagno a sciacquarsi la bocca. Ma qui intervenni io dimostrandole cosa voleva dire essere sottoposta. “Ingoialo...” Silvia mi guardò stranita ma vedendo il mio sguardo fermo e sentendo il, tono di voce deciso bevve tutto lo sperma. “Ora baciami”…Silvia si avvicino a me e mi baciò trasferendomi il sapore misto della sua bocca piena dello sperma di Marco. Il mio pene era durissimo e la feci appoggiare con la schiena alla mia scrivania. Le misi le gambe intorno al mio collo. Sentivo la cavigliera graffiare la mia giacca mentre le gambe si inarcavano sulle mie spalle. Estraevo il pene e lo appoggiavo alla fica umida e calda di silvia, che guardava me e poi Marco, il sui cazzo dopo un momento di relax dovuto alla sborrata si era ripreso vigoroso. “Vieni marco dammelo ancora in bocca!” A quelle parole Marco quasi trasalì, non avrebbe mai pensato di sentirle dire da silvia ma si affetto a riempire la bocca delle fidanzata indugiando anche coi coglioni sulla lingua dura e vogliosa. Intanto il mio cazzo prendeva Silvia con forza. La riempiva fino all’addome sconquassandola con colpi forti e lunghi. Si sentiva il rumore di Marco godere e i miei testicoli che sbattevano contro la figa infuocata e fradicia di Silvia ricolmandola fino all’addome. Ad ogni colpo il mio membro fuoriusciva sempre più bagnato degli umori di Silvia, del suo piacere della sua voglia di godere, finchè non esplose un orgasmo zampillando tutta la sua voglia sui miei pantaloni. Stravolta Silvia mi chiese di andare in bagno a ricomporsi. Ma non acconsentii. Avevo troppo fantasticato su quel Lato B per lasciarmelo sfuggire. Anche Marco sembrava preoccupato perché per lei sarebbe stata la prima volta ed il mio cazzo era di dimensioni discrete ma l’eccitazione prese il sopravvento. “Peter..” disse Silvia “Ho paura, non l’ho mai fatto…”. “Silvia il lavoro è li pronto per te...questa è l’ultima tua prova del colloquio”. “Si ma prometti che se fa troppo male smetti”. Promisi senza troppa convinzione e feci accomodare Silvia su un divanetto dell’ufficio. Il viso rivolto al muro ed il culo marmoreo voltato verso di me. Marco seguiva la scena sempre più eccitato. Iniziai baciandole la schiena e le natiche, la mia lingua scendeva su quel magistrale lato B leccandola ed indugiando proprio sullo sfintere, che con piacere trovai molto elastico. Aiutato dall’eccitazione di Silvia, bagnavo le mie dita nei caldi umori della sua figa e per poi inserirle piano nel culetto. Prima una pianissimo , poi due sempre piano per evitarle di procurare dolore e farla ritrarre da quel gioco anale. Il mio cazzo stava esplodendo alla vista del culo che immaginavo sudato nei leggis, li ora aperto dalle mie dita. “Ti fa male Silvia?” “No…se fai piano no” Levai le dita dal culetto e inserii il cazzo nella vagina per bagnarlo bene bene. Fortunatamente eccitazione di Silvia era tornata prepotente dopo i due orgasmi già avuti, e la sua vulva era nuovamente fradicia e pulsante. Ma non volevo farla godere li. Quando il mio cazzo fu bagnato al punto giusto, lo tolsi dalla vulva bagnata e lo appoggia al culo di silvia entrando piano con la punta. “Lo senti ti piace? Ora spingo un attimo” Marco, intanto, si era portato vicino a silvia continuando a masturbarsi davanti ai suoi occhi. Iniziai a spingere piano. Riempiendo quel culo che mai aveva provato tale piacere. Spingevo il mio cazzo fino in fondo sentendo il buchetto che lo risucchiava ancora di più e Silvia godere alle spinte lungo il suo sfintere. Mi stupivo che una “vergine” anale potesse ricever il mio pene duro senza problemi ma ne ero anche invogliato ad aumentare il ritmo delle spinte…sempre più forte.. All’apice del godimento le presi i capelli e li tirai verso di me lasciandole il fiso alla mercè del cazzo di Marco. Silvia venne nuovamente bagnando completamente il divano, mentre il mio seme le colmava il culo ed insieme a noi Marco le riempì di sperma il viso venendo nuovamente. Estrassi il mio pene dal culetto oramai stanco di Silvia e godendomi lo spettacolo dello sperma che la riempiva mentre il suo viso era inondato della sborra di Marco che ansimante si era lasciato andare sul divano. Questa volta lasciai andare Silvia a riassettarsi nel bagno mente io e Marco ci rivestivamo sorridendo a vicenda. Inutile dire che Silvia ebbe il lavoro ed il suo primo compito fu proprio quello di ripulire il casino che avevamo fatto quella sera. Fu l’inizio di una proficua collaborazione. Il colloquio era riuscito perfettamente in ogni senso. 440 0 4 mesi fa
- 13 ore fa Il Bagno del centro commerciale IL BAGNO DEL CENTRO COMMERCIALE. Avevo conosciuto Daniela e Mario rispondendo inviando un messaggio personale. Iniziammo inizialmente un fitto scambio di messaggi personale, per poi passare a chattare col messanger. Mario e Daniela avevano ben più di una titubanza. Si erano da poco affacciati a questo mondo ed era la loro prima esperienza. Li sentivo quando erano insieme e sia separatamente, quando uno o l’altro si appropriavano del PC. Mario era da tempo che maturava un interesse per il mondo cuckold ma era stato trattenuto da varie paure. In primo luogo la paura di rovinare il rapporto con Daniela, con la quale aveva oramai raggiunto un tranquillo menage matrimoniale, la famiglia, avevano, e una certa inquietudine a vedere realmente accadere ciò che da sempre lo aveva eccitato solo nei pensieri. Anche Daniela condivideva le paure del marito ed avendo avuto un’educazione molto rigorosa, era piuttosto restia a lasciarsi andare, avendo quasi del tutto perso il gusto di essere donna e concentrandosi nel ruolo di madre e moglie. Il rapporto puramente virtuale, quindi, si protraeva da un’po’, ma col passare del tempo Daniela si era lasciata sempre più andare. Una sera dopo un corteggiamento serrato si era anche esibita in una cam molto erotica, con affianco il marito. E Daniela non aveva proprio nulla da invidiare alle donne più sensuali che si vedono su queste pagine. Aveva 38 anni ma non portava i segni delle due gravidanze, i lunghi capelli castani si abbandonavano sule spalle, e sul seno ancora duro. La palestra poi l’aveva aiutata nel mantenere il corpo snello che trionfava in due gambe lunghe ed in un culo sublime. Nella cam guidata dalle mie indicazioni si lasciò completamente andare. Le impartivo gli ordini... “Alzati e scendi con le mani sul tuo corpo…piano...” “Ora toccati il seno…prendi il capezzolo e stringilo...” “Potati il capezzolo alla bocca e leccalo…ora scendi di più fra le gambe…” “Apri leggermente le cosce…e strofinati il clitoride…piano…il dito destro inumidiscilo e divarica piano la tua vulva” Anche dallo schermo del PC si vedevano gli umori di Daniela inumidire la mano..che frenetica ora iniziava a girare intorno al clitoride, mentre Mario, visibilmente soddisfatto, la ammirava per poi alzarsi e portarle il cazzo alla bocca. Al culmine dell’eccitazione di Daniela estrassi dai mie pantaloni il cazzo duro perche potesse osservarlo bene…Si staccò dal marito e portò la bocca vicino al video nell’atto di iniziare a gustare il mio pene, per poi ritornare ad ingoiare letteralmente il cazzo di Mario (che comunque non era di misure indifferenti), fino a farsi riempire la bocca di sperma. Con le labbra grondanti del seme del marito, Daniela voleva ripulirsi, ma le diedi un ordine perentorio “BEVI e mostrami la bocca!!!”, ed allora alzo la bocca fino a deglutire immediatamente la sborra del marito fino a riempirsene lo stomaco, per poi mostrarmi la bocca vuota. Finito l’ingoio Daniela corse in bagno per riassestarsi, e Mario, che aveva ripreso l’eccitazione mi confessò che era la prima volta che Daniela ingoiava lo sperma. Mario chiuse la cam ma, come mi confessò il giorno dopo, quella notte aveva fatto con Daniela una delle loro migliori scopate. Da quella prima esperienza puramente virtuale, i nostri contati continuarono finché un giorno gli proposi un appuntamento. Decidemmo di vederci al centro commerciale “Le Vele” di Desenzano alle 9 di un mercoledì mattina, per bere un caffè nel bar al primo piano e finalmente conoscerci dal vivo. Per me non vi erano problemi, attesa la mia attività di libero professionista, e loro avevano un giorno di vacanza. Mario era visibilmente eccitato dall’idea di incontrarsi, tanto che non mi nascondeva la speranza che il caffè si tramutasse in una visita al vicino Motel VIP. Gli dissi di stare tranquillo che gli appuntamenti si sa come iniziano ma non come finiscono, ma anche io chiaramente puntavo su quel finale. Mario, comunque, non mi nascondeva di avere un’po’ di paura per quell’incontro e per il loro vero primo approccio reale. Pur rassicurandolo in tutte le maniere, e sentendomi molto tranquillo che avesse compreso la mia correttezza, Mario era molto inquieto. Daniela rimaneva più defilata, anch’essa aveva le proprie paure e, pertanto, preferiva rimanere serena fino al giorno dell’incontro. Il martedì Mario mi contattò in chat dicendo che non c’è la faceva e che non sarebbe venuto, non pensava di essere pronto a vedere la moglie “dal vivo” e quindi aveva paura di rovinare tutto. Dissi che non c’era problema e che avremmo fatto un’altra volta, ma Mario mi interruppe è disse che Daniela sarebbe venuta a conoscermi da sola. Mi pose però una condizione: voleva avere un resoconto di tutto. Dopo l’incontro con Daniela avrei dovuto contattarlo in chat e dirgli come era andata e se possibile filmare comunque il caffè con la moglie. Accettai la condizione. Il Gioco era a tre e se quella era la situazione che o rendeva tranquillo lo avrei fatto senza problemi. Il giorno dopo mi recai al centro commerciale “Le Vele” e sedetti al bar convenuto. Dopo qualche minuto arrivò Daniela. Si era preparata per l’occasione e le sue splendide forme erano fasciate da una gonna longhette nera e da una camicetta bianca un poco scollata. I capelli perfetti le rincorrevano le spalle mentre ai piedi portava delle scarpe con tacco 10. Non passava sicuramente inosservata in quella mattina di aprile. Sedete al tavolino e scambiammo i convenevoli, parlando del più e del meno. Ogni tanto scattavo qualche immagine che inviavo a Mario tramite whatsup e lui mi rispondeva col caratteristico segno del pollice. Iniziai a riempire Daniela di complimenti e vidi le sue gote arrossirsi mentre le gambe iniziavano a diventare rigide e la sedia improvvisamente scomoda. Capii subito che Daniela era venuta all’incontro molto nervosa, ma comunque con intenzioni più bellicose di quelle che Mario poteva pensare. Allungai la gamba verso il suo piede e lei rispose iniziando sensualmente a sfiorarmi la scarpa. Non potevamo dare scandalo. Il bar a quell’ora è affollato da mamme coi bimbi per cui le chiesi solamente di sbottonarsi un poco la camicetta. Daniela obbedì lasciando intravedere il reggipetto...Le feci subito un’istantanea che ingrandii e mandai a Mario che mi rispose con la faccina con la goccia di sudore. Anche Mario era visibilmente eccitato dalla situazione che, pur non essendo presente, lo vedeva coinvolto. Chiesi a Daniela di fare due passi e iniziammo a percorrere la galleria del centro commerciale. Ammiravo il suo splendido culo che Mario mi aveva confessato ancora quasi vergine in quanto era stato l’unico a perlustrarlo con due dita. Vedere quel bellissimo sedere ondeggiare davanti ai miei occhi mi fece impadronire di un’eccitazione difficilmente contenibile. Il mio cazzo iniziava a delinearsi duro e potente sotto il completo gessato e Daniela notò ben presto la protuberanza, tanto che si avvicinò a me e mi sfiorò i pantaloni con le dita. Si avvicinò poi a me e mi disse che di li a poco sarebbe dovuta andare a prendere i figli. Mise la bocca sulla mia guancia per darmi un bacio e sussurrò “peccato che il tempo sia così poco...”. Decisi di prendere la situazione in mano le intimai.. “Vieni con me”. La presi per mano e la condussi al piano inferiore sotto le scale dove vi erano i bagni. Sicuro che non ci fosse nessuno le dissi “Entra!”. Daniela obbedì subito. Entrammo e chiusi la porta dietro di noi. Iniziai a baciare Daniela furiosamente e lei altrettanto mi rispose su tutto il corpo sulla bocca…scendevo sul collo mentre lei mi baciava e guance …le aprii la camicetta ed iniziai a succhiarle i seni con molta forza…le stringevo un seno con la mano mentre l’altro mi riempiva la bocca e pi mi alternavo su entrambi. Daniela iniziava a godere..ma le dissi “Zitta troia che se ci sentono..” Iniziò a mordersi le labbra ma quel sottile Gioco di silenzio imposto la fece eccitare ancora di più. Alzai la longhette sulla pancia scoprendole le mutandine di pizzo. Le sentivo fradice imperlate dell’umore della sua figa ne sentivo l’acre profumo celestiale mischiarsi al mellifluo odore del bagno ed il mio cazzo reagì subito diventando marmoreo. Iniziai a masturbarla con impeto e lei si mordeva le labbra coi denti per impedirsi di gridare. Le ordinai “Girati!!” Si voltò verso la porta del bagno aggrappandosi alla maniglia e la feci piegare. Mi accasciai dietro di lei ed niziai a leccarle la vulva fradicia per assaporarne ogni umore. Ma ad un tratto mi fermai. Avevo fatto una promessa ed allora presi il telefono e iniziai a riprendere la leccata della sua figa bagnata.. Con una mano tenevo l’I phone mentre con la bocca affondavo sulla figa e con la lingua entravo prima nella vulva e poi nel buco del culo bagnandole l’orifizio anale. Feci il filmato di un paio di minuti e lo inviai a Mario. Continuavo a succhiare la figa avida di Daniela mentre con gli occhi seguivo il cellulare. Dopo un paio di minuti arrivò la risposta di Mario era di una sola parola “Continua”. Daniela intanto mugolava tutto il suo piacere sotto i colpi della mia lingua ma ora le diedi modo di mantenere il suo silenzio tenendo la bocca impegnata. Mi alzai e feci accasciare lei slacciandomi la cintura e facendo calare i pantaloni alle caviglie. Presi Daniela per i capelli e spinsi la bocca contro il tessuto dei miei slip dai quali proveniva il chiaro odore del liquido preseminale. Daniela mi calò le mutande solo con la bocca ed iniziò a prendere il mio pene durissimo fra le labbra. Scendeva lungo tutta l’asta con ogni piacere possibile e io la prendevo per i capelli ed affondavo fino al pube il mio cazzo dandole la sensazione della gola profonda. Sapevo che le piaceva, l’avevo vista in cam prendere in ugual modo il cazzo di Mario ed il mio era leggermente più grosso di quello del marito. Sempre fedele alla mia promessa riprendevo Daniela che succhiava e si riempiva la bocca del mio pene, ed inviavo i brevi spezzoni a Mario che non rispondeva od ogni tanto mandava sempre quell’unica parola. Daniela era oramai partita. La feci alzare girare nuovamente. Abbassai l’asse del water e mi accomodai col cazzo diritto. La presi e le dissi “ora impalati troia!”. Daniela si sedette sul mio cazzo che entro facilito dagli umori bagnati della vulva.. Prima piano e poi fino in fondo per tutta la lunghezza. La tenevo con entrambe le mani, anche con quella occupata dal cellulare, per i fianchi. La innalzavo fino alla punta del cazzo facendola ricadere e continuando ad impalarla con foga mentre vedevo le natiche dilatarsi. Continuavo comunque a fare brevi spezzoni che inviavo a Mario. Ora Dniela aveva ripreso a mordersi le labbra per emettere meno suoni possibile ma ad un tratto non riuscì a fermarsi e irrigidendo tutto il corpo esplose in un lungo orgasmo bagnandomi completamente le cosce con la sua venuta. La lascia accasciarsi un attimo su di me ma le sentivo ancora pulsare le pareti gonfie della vulva. Allora mi alzai la feci piegare ed inizia nuovamente a spingerle dentro il mio cazzo montandola senza ritegno. Filmavo il mio cazzo che entrava ed usciva da Daniela, mandavo il tutto a Mario che ora non dava segni di vita. Daniela aveva ripreso a frinire e godeva ad ogni mia spinta ed allora abbandonai il cellulare e le misi una mano sulla bocca. Con una mano le tenevo i capelli, con l’altra le serravo la bocca mentre con le cosce forgiate da anni di duro sport le spingevo il cazzo fino al punto più lontano dandole una sensazione anche nel ventre. Sentivo montare di nuovo il suo orgasmo che esplose mordendomi la mano da vera troia in calore come era Daniela in quel monento. Ma anche io ero arrivato all’apice del mio piacere. La presi la girai e con la mano sui capelli le abbassai il viso riempiendole il volto di sperma. Ancora sconvolta Daniela si sedette sul water chiuso. Era li con la longhette alzata, i seni fuori ed il viso completamente inondato da sborra calda. Le feci qualche foto che subito inviai a Mario che non si faceva vivo da diversi minuti. Presi il mio fazzoletto e ripulii il viso di Daniela. Ci scambiammo ancora qualche bacio e dopo esserci ricomposti uscii prima io con circospezione dal bagno, facendomi seguire poco dopo. Impossibile dire se qualcuno aveva sentito ma il fatto che non ci fosse la vigilanza era già un fato rassicurante. Ci salutammo ed io e Daniela tornammo alle nostre macchine. Mandai un messaggio a Mario se era tutto ok ma senza risposta. Il giorno dopo fui contattato in whatsup da Mario che mi chiese se mi poteva telefonare. “Certamente!” risposi ed attesi la sua telefonata che arrivò qualche minuto dopo. Mario, visibilmente eccitato, mi spiego di aver avuto sensazioni contrastanti per quello che era successo il giorno prima. In un primo momento era incuriosito ed eccitato dal comportamento della moglie, ma poi, quando l’aveva vista col mio cazzo in bocca e negli altri video, la gelosia aveva preso il sopravvento anche se non aveva potuto fare a meno di guardare e sentire il suo cazzo crescere a vedere la moglie comportarsi come una troia. La rabbia era poco a poco scemata ed aveva cominciato a masturbarsi di fronte ai video a getto continuo che arrivavano. Le foto finali poi lo avevano lasciato completamente appagato facendolo venire per ben due volte. Quando Daniela era arrivata a casa la rabbia era sparita ed avevano fatto subito l’amore velocemente, e la notte ancora. Quello fu l’inizio di un’amicizia, ed inutile dire che al secondo incontro partecipò con molta eccitazione anche Mario. 397 0 4 mesi fa
- 3 settimane fa LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE – 1^ PARTE Questa è una storia reale vissuta nel marzo 2022 che ha rappresentato molto nella mia vita di coppia. Sono un marito innamoratissimo di Patrizia, un’avvenente e calda moglie dotata di un’immensa fantasia erotica. Quando ci siamo conosciuti, quasi 25 anni fa’, aveva avuto poche esperienze sessuali, nonostante ciò a letto si è da subito rivelata molto più passionale e coinvolgente di me. Infatti, sebbene io avessi un “curriculum” sentimentale molto più ricco del suo, è stata Lei a iniziarmi ai provocanti giochi fatti di trasgressioni virtuali dove l’immaginazione la faceva da protagonista. Mentre scopavamo ci eccitavamo raccontandoci reciprocamente le avventure sessuali con i precedenti partners. Io in particolare amavo (e, a dir il vero, ancora oggi amo) ascoltarla raccontare i dettagli più intimi e scabrosi dei suoi precedenti amplessi. Più la sentivo “porca” e più mi eccitavo. Grazie a Lei ho scoperto il sesso in tutti i suoi aspetti fisici e soprattutto cerebrali. Ho imparato a fare l’amore con tutti i 5 sensi: vista, udito, gusto, tatto e olfatto. Ancora oggi adoro palparla tutta, toccarla in profondità, guardare ogni centimetro quadrato del suo corpo, sentirla gemere, assaporare il gusto dei suoi umori, sentire il profumo della sua pelle. Ben presto però la sua intrigante fantasia ci ha spinto a voler sperimentare qualcosa di più realistico. Da qui la decisione di frequentare i club privé….come sempre è stata Lei a presentare la cosa. Non che io non ci avessi mai pensato ma temevo di poter essere frainteso nell’avanzare una tale sconveniente proposta. E si….lo confesso….all’epoca ero un po’ bigotto….inibito da tutte le preclusioni sociali, ma Patrizia mi ha guarito da questa tremenda “malattia”. Le prime imbarazzanti esperienze sono state poco più che conoscitive, ci eccitavamo guardando gli altri e poi facevamo l’amore tra noi. Piano piano però ci siamo sbloccati e abbiamo permesso ad altre coppie (ed anche a qualche singolo) di interagire in modo soft con noi. È stato in questi frangenti che ho scoperto quanto mi piacesse vivere i momenti più intimi di Patrizia da spettatore. Non credo di essere un cuckold…..è solo un problema di prospettiva. Quando facciamo l’amore abbracciati non riesco a vedere il mio amore in tutta la sua interezza….sono costretto ad accontentarmi di una visione parziale di Lei. Inoltre la partecipazione all’amplesso, in qualche modo, limita la possibilità di focalizzare la mia attenzione su ogni parte del suo corpo, sull’attimo della penetrazione, sulle espressioni di piacere, etc. . Dopo un po’ giocare a quattro cominciava a non gratificarmi più, perché intrattenere la Lei dell’altra coppia inevitabilmente mi impediva di osservare Patrizia e così facendo rischiavo di non percepire i suoi movimenti, le sue espressioni, le sue parole,,,,,i suoi gemiti. A me non interessava l’altra, io ero preso solo da Patrizia. Da qui la decisione di passare ai giochi a 3….Io, Patrizia ed un singolo. Tuttavia anche il club privè cominciava a starmi stretto: troppo buio, troppo scontato e soprattutto il tutto si viveva troppo velocemente. Avevo bisogno di ricordare, di rivedere e soprattutto di rivivere quelle esperienze anche nei giorni e nelle settimane successive. Pertanto abbiamo deciso di cambiare anche la location…….basta con i privè…….da quel momento in poi i giochi si faranno in casa….la nostra. Abbiamo così iniziato a giocare con singoli stabilendo dei nostri limiti…..niente rapporti orali (da parte di Patrizia) e no rapporti penetrativi. Ed è stato anche l’inizio della creazione di una mia ricca e preziosa cineteca privata avente come protagonista principale la bella e calda Patrizia, i singoli del caso (a cui, tranne rarissime occasioni, non veniva mai fornita una seconda opportunità di incontro) rappresentavano per noi solo comprimari….comparse. L’unica vera regina della scena hard era Lei……Patrizia. La visione dei filmati dei “giochi di mia moglie” ancor oggi allietano molte mie serate solitarie. Spesso con Patrizia parlavamo di sesso, di sentimenti, di amore. Entrambi riconosciamo che certi bigotti luoghi comuni della nostra società sono assurdi, contraddittori, ipocriti. Ad esempio: mentre lo scambio di coppia è condannato dai benpensanti, le “corna” tra coniugi sono quasi all’ordine del giorno. Sembrerebbe quasi che se si scopa di nascosto dall’altro sia accettabile, ma se si opera un consapevole scambio di coppia “in presenza” sia indecente. Due partners che accettano consensualmente di vivere “momenti” di trasgressione con altri che male fanno? Il fatto che uno scopi la moglie dell’altro (e viceversa) altera forse il loro rapporto sentimentale? Forse non si amano più? Io non lo credo affatto. Al contrario, durante i nostri giochi, io e Patrizia abbiamo conosciuto splendide coppie di scambisti che si adorano alla follia e che si amano molto più di certe bigotte coppie che, pur dimostrando a livello sociale comportamenti integerrimi, non hanno da anni più nulla da dirsi a livello sentimentale e ancor di più nell’intimità delle lenzuola. Io penso che se il gioco viene vissuto insieme (intendo dire “alla luce del sole”….senza inganni e falsità) possa essere un elemento di unione, di complicità che può anche essere utile ad alimentare la sessualità di coppia. Ma poi….cosa si vuole veramente intendere col il verbo “tradire”? A mio parere il termine è un’abbreviazione del più ampio “tradire la fiducia del partner”. Ecco pertanto che anche una cena intima mano nella mano tra una persona “non libera” e un Terzo soggetto, sebbene non costituisca tecnicamente un rapporto sessuale, costituisce un grave tradimento dell’inconsapevole compagno/a. Viceversa lo scambio di coppia non può considerarsi un tradimento giacché accettato e vissuto insieme dai partners. Come dico sempre io: il vero e più grave tradimento è quello dell’anima……quello che viola il rapporto di fiducia. Questa lunga premessa, per arrivare al fatto che, dopo anni di incontri soft, siamo arrivati ad un punto in cui si è sentito il bisogno di un altro passo avanti. I giochi di fantasia erano ancora apprezzati ma, per mantenerli vivi, era opportuno realizzarne concretamente alcuni che in precedenza rientravano nella nostra zona OFF LIMIT. Ed è da qui che partirà la seconda e ultima parte della mia storia. - CONTINUA - 2126 2 4 mesi fa