La mamma del mio migliore amico
Sembra la storia di un film a luci rosse, però è la cronaca di un fatto realmente accaduto qualche anno fa. Al terzo anno di Università, avevo legato molto con un ragazzo, Marco della stessa mia città con cui passavo le ore di studio ma anche quelle di divertimento. Eravamo entrambi due bei giovanotti anche ben dotati dal punto di vista sessuale; ognuno aveva avuto le sue esperienze, però nessuno di noi al momento era fidanzato.
Un giorno di fine Giugno, stavamo preparando degli esami ed eravamo nel grande giardino della villa in collina dei miei; ad un certo punto, iniziammo a chiaccherare e Marco iniziò a parlarmi di sua madre. La conoscevo abbastanza bene, anche se sinceramente non l'avevo vista molte volte perchè il suo lavoro da quel poco che sapevo la teneva molto spesso all'estero; era separata da anni dal marito e viveva solo con il figlio. Una bella donna. Una delle rare volte che l'avevo incontrata era stato sul balcone di casa sua mentre prendeva il sole: in costume, nonostante i suoi 48 anni la sua bella scena riusciva ancora a farla. Me la ricordo ancora: due belle gambe lunghe, certo con un pochino di cellulite qui e la...però insomma...a quell'età è anche tollerabile...aveva un bikini nero con il reggiseno stretto che faceva uscire due belle poppe da sopra. Insomma...mi aveva quantomeno colpito...però chiaramente mi ero fermato li.
Tornando a noi, Marco iniziò a parlarmi della madre che aveva cambiato lavoro e che ora aveva più tempo per stare con lui; insomma, senza dilungarmi troppo arrivò a dirmi che avevano fatto sesso! Immaginatevi la mia espressione. Lo presi per pazzo...lui però insistette dicendomi che fu bellissimo e che sua madre fu entusiasta di "giocare" col suo pisellone; non volevo crederci...mi sembrava una cosa sporca...non seppi cos'altro pensare...Mi alzai di scatto dalla sedia e iniziai nervosamente a passeggiare per il prato...mentre Marco continuava a seguirmi con la testa...io ero nervoso perchè speravo che il mio migliore amico non dicesse mai quella cosa. E invece, prontamente LA DISSE! Sapeva della mia dotazione, perchè più volte eravamo rimasti nudi...ad esempio a calcio e ne aveva parlato alla madre che addirittura aveva accettato di far sesso in due!!!
Credo che la mia prima reazione fu quella di svenire...però poi Marco iniziò una campagna di convincimento parlandomi di quanto sua mamma era diventata porca e che essendo sola aveva bisogno di stare in compagnia. "Che si trovi un marito NO?" Risposi io arrabbiato! E seccato me ne entrai in salotto. Probabilmente, Marco vedendomi incazzato nero cercò di ripristinare la situazione dicendomi che anche se non avessi accettato non sarebbe successo niente...Così finì la giornata. La sera stessa, a letto...ripensai continuamente alla scena del bikini...e non potei fare a meno di eccitarmi...al pensiero poi di scoparmela...! Dall'altra parte però mi sentivo un incoerente schifoso...
Boh, alla fine alla mattina decisi di accontentare marco e la madre, pensando che male non mi avrebbe fatto. Terminati gli esami, verso fine Luglio, ero d'accordo con Marco di trovarmi a casa sua; lui non c'era...sarebbe arrivato dopo. Mi aprì la madre per nulla imbarazzata. La rividi dopo tanto tempo...capelli biondi raccolti dietro la testa, una bella frangetta e due occhi azzurri che completavano un viso dall'espressione ingengua...non potevo credere che LEI avesse proposto quella cosa a marco! mi offrì da bere e mentre si muoveva la osservavo...indossava una camicetta bianca senza alcun reggiseno sotto (si vedevano i capezzoli!) e una gonna fino al ginocchio. Dopo aver chiaccherato un po', quando si alzò, mi alzai anche io e mi avvicinai a lei iniziando a baciarla sul collo...posai le mie mani sui seni...stupendi...ancora abbastanza sodi e belli rotondi. Li massaggiavo mentre la mia lingua scivolava dal collo fino alla sua bocca...ci baciammo.
Mi accompagnò in camera da letto e qui le sbottonai la camicetta. Lentamente. Non volevo rovinare tutto apparendo un animale...con dolcezza...quando la seta bianca si lasciò cadere, i seni scivolarono fuori come due belle collinette...i capezzoli erano belli scuri...e grandi. La fissai negli occhi e lessi la sua voglia...la voglia di qualcuno che si prendesse cura di quei seni che nessuno toccava da tempo; mi ci avvinghiai sopra come un bimbo neonato...li succhiavo e con l'altra mano strizzavo il capezzolo...che diventava sempre più turgido...gemeva...il piacere andava diffondendosi nell'aria...passavo la mia mano sulla sua pelle liscia come una ventenne...la feci sdraiare sul letto e le tolsi la gonna. Rimase con un grazioso paio di mutandine di pizzo bianco...quando scivolarono a terra mi apparve davanti la sua fessurina. Era contornata dai peli curati...tagliati al punto giusto...mi stavo eccitando da morire...lei guardava il soffitto e come in trance godeva. Godeva della mia lingua che passava sulla sua passera umida e calda...godeva delle mie dita che aprivano e chiudevano la sua figa e che dopo essere state inumidite del suo umore passavano nella sua bocca...
Mi alzai...la osservai...era ansimante...il mio pisellone era costretto dai jeans...mi fissò...fissò la protuberanza dei miei pantaloni; li feci cadere a terra liberando l'uccellone che stava dritto in piedi durissimo. Spalancò gli occhi. Le piaceva. Salii in ginocchio sul letto di fianco a lei, glielo porsi davanti...e obbediente come una cagnolina lo prese dolcemente con la lingua e iniziò a succhiarlo. Ero io il padrone nonostante qui fosse lei l'adulta. Il giovanotto la comandava...la tenevo in scacco e sapevo che il bello doveva ancora venire. Mentre si occupava della mia asta, le mie dita ancora la penetravano...facendola gemere...e a tratti lasciare il mio uccello per urlacchiare.
Era lavato, pronto per penetrarla. Le feci alzare le gambe, lo posi davanti alla fessura e lei alzando la testa guardò il suo pube peloso; stetti fermo un momento con le dita sul mio pene, la guardai negli occhi come chiederle quasi il permesso di entrare. Si vedeva che lo temeva...ma non me ne preoccupai, piano piano spinsi dentro...era stupenda...caldissima e umida! Inclinò la testa sul cuscino e man mano che entravo lei urlava! Era stupenda la scena, una mamma cinquantenne in scacco di un giovanotto poco più che ventenne...posai le mie mani sui suoi capezzoli e iniziai a colpi di reni a spingere...non era entrato tutto...ma era stupenda...sembrava la vagina di una ventenne...calda e continuava a bagnarsi...entravo e uscivo...si attaccò alla coperta...quasi per scaricare il dolore...andavo avanti ma gemevo anche io perchè le pareti calde della sua passera sfregavano sulla mia asta e la sensazione che trasmettevano era stupenda...sentivo i nostri sospiri andare all'unisono...godevamo entrambi col sudore dell'estate che bagnava le nostre pelli.
Dopo un po'...uscii da lei...ed emise un sospiro...come di sollievo...me lo presi in mano e vedendolo tutto unto dei suoi profumati umori, mi spostai davanti alla sua bocca che ancora si occupò di pulirlo...però ora era esausta e si vedeva...allora presi vigore e ritornai alla carica...facendola prima mettere a pancia ingiù e dedicandomi al quel bel sederotto...quel sentore di cellulite mi eccitava tremendamente...leccai tutto...i glutei, la schiena...poi ripresi in mano l'uccello e tentai di sfondare il suo bel culetto...però non riuscivo...così provai prima con un dito, due tre e alla fine tornai ad appoggiare la cappella violacea davanti al tanto agognato orifizio e spinsi. Urlò come durante un parto! Però entrai...fu stupendo. Tenendomi su con le braccia andavo avanti e indietro...sbattevo il mio pube contro le sue chiappe che si muovevano sinuosamente...gli urli ormai non si contavano più...e io stavo per venire...
...non riuscii neanche a uscire...godetti direttamente dentro nel suo ventre. Erano settimane o mesi senza sesso...e scaricai tutto senza ritegno. Urlai probabilmente anche io. Mi sdraiai su di lei senza neanche tirare fuori l'uccellone...credo che dormimmo...poi mi svegliai e lei ancora aveva gli occhi chiusi...era bella...stanca, si vedeva, però bella. Il corpo ancora ben formato e quel viso così innocente...mi alzai, e vidi un rivolino di sperma uscire da suo sedere...passando sulla fessurina cadeva sulla coperta...non dissi nulla...però lei si svegliò comunque...ci guardammo e mi disse: "ciao"...sorrisi. ero ancora nudo...si alzò anche lei e potei così riguardare quel corpo...pur con le sue imperfezioni era tremendamente eccitante...quei seni non sodissimi che pendevano erano la cosa più bella...il pelo pubico...ah fantastica! Si accorse dello sperma...che ancora gocciolava da lei e mettendosi la mano davanti alla bocca rise...risi anche io...come due giovincelli che giocavano al gioco del sesso eravamo felici. Io però sapevo che potevo dominarla...era stata succube del mio uccello...io l'avevo sfinita e comandata...
Una bella doccia rinfrescò entrambi...dopodiche me ne andai...con la promessa però di rivederci presto...
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19 anni fa
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