mi sento, un cavaliere di ventura,
come la sento scrivo, a te, dolce
creatura.
Angelica sventura,
come in un sogno appari, ed io ti canto, come il sole all'alba, canta al mondo.
Come un bambino in un girotondo,
come la nota musicale che non stona
grazie alla mano che - la rende viva -
cosi il tuo profumo mi consola.
Fiore che dell'ape sei la vita, dammi la metrica se vuoi che a te lo dica.
Eccomi ci sono o poesia, senza la metrica è con melodia,
dentro il maremoto della vita,
forse non canterò mai più musica mia,
ma ho voluto scrivere a te la mia ultima poesia.
mireserbo
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18 anni fa
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