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Perso nella nebbia
Non mi interessa la fantasia in questo campo, amo solo raccontare storie vere…
…ed una delle più eccitanti che ricordi risale a poco meno di venti anni fa.
All’epoca lavoravo a Ravenna, e frequentavo spesso le strade che vanno da Rimini a Faenza, ricco terreno di caccia allora (oggi… non so).
Faenza era un bel posto, abbastanza defilato rispetto alla costa, e pieno di buone opportunità. Ci andavo spesso.
Era una notte d’inverno, e come spesso capitava era scesa una nebbia da paura.
La visibilità era davvero a pochi metri, tanto che, dopo un paio di giri, ero oramai deciso a tornarmene a casa.
Quasi casualmente i fari incocciarono su questa tipa, in un piccolo spiazzo lungo la strada: con la massima attenzione parcheggiai fuori dalla carreggiata.
Poche parole: brasiliana, alta, bianca, ben messa senza essere assolutamente sovrappeso, e con un evidente pacco negli slip in bella vista.
Ci mettiamo d’accordo, rinunciando ad andare a casa sua: con quella nebbia ci sarebbe voluto troppo tempo !
Mi assicura che ha un posto tranquillo, pertanto la salgo in macchina.
Poche centinaia di metri e, a fatica, troviamo una stradina che entra nella campagna.
Subito dopo uno spiazzo, dove fermo l’auto.
La nebbia era arrivata a livelli pazzeschi, come ho visto di rado.
Quando le dico che sono solo passivo, noto con piacere che si infoia.
Inizio sbocchinandola, ed ha una bella asta che si indurisce nella mia bocca in pochi secondi, una cosa che adoro.
Avevo comunque una piccola utilitaria, e non era facile trovare adeguate posizioni…
Mi invita ad uscire, nonostante il freddo, non poi molto a dire il vero, prima però mi spoglia completamente.
Mi sento ‘sicuro’ per via della nebbia… fuori dall’auto mi accorgo con stupore che… siamo a pochissimi metri dalla via Emilia ! In un giorno normale saremmo alla bella vista di tutti ! Invece… i fari ci sfiorano appena, e le auto che passano sono appena delle ombre diafane.
Forse qualcuno può intravvederci, magari intuire il movimento, forse vedono qualcosa di più… trovo la cosa eccitantissima, e così lei.
Mi fa inginocchiare e continuo a spompinarla a lungo… da delle gran botte d’anca, mi arriva in fondo alla gola.
Il cofano dell’auto è in bella vista dalla strada, ed è caldo… mi ci fa stendere sopra, completamente nudo ed a culo all’aria, perfettamente a pecora.
L’inculata che segue è lunga e soddisfacente… la tipa da delle botte mostruose, ma ci voleva altro per mettere in crisi il mio culo, allora assai ben allenato…
Ogni tanto dei fari ci sfiorano, e la cosa mi eccita, sempre di più.
Non mi soffermo sui particolari, tutto sommato banali: è la situazione che rese magica quella serata.
Posseduto fino in fondo e, quasi, in bella vista…
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0
11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
Alle terme
Le terme sono un paradiso per rigenerare lo spirito e il corpo.
Che bello immergersi nelle piscine termali e coccolarsi con la sauna e il bagno turco.
E che delizia i massaggi.
Uno tra i miei massaggi preferiti, piacevole e coccoloso, è l’ayurvedico: un massaggio eseguito con olio caldo e fatto iniziando dai piedi per poi terminare con la testa.
Ho prenotato il mio massaggio per le ore 17,00.
Il mio massaggiatore si chiama Franco, un bell’uomo di mezza età, cappelli brizzolati e fisico longilineo, ma con due avambracci muscolosi come si conviene ad un esperto massaggiatore.
Solo dopo avermi fatta accomodare sul lettino a pancia in su, si è ricordato di farmi indossare l’apposito slippino di carta per non ungere il mio di cotone.
Senza farmi scendere dal lettino, con disinvoltura mi ha sfilato lo slippino e mi ha aiutata ad indossare quello di carta.
Franco che posa lo sguardo sui miei genitali è stata la prima immagine a cui ho pensato quando ho chiuso gli occhi e ha iniziato a massaggiarmi.
Le sue mani erano calde e si muovevano lente, ma con un leggero e gradevole vigore; ogni tanto lasciava colare dell’olio caldo sul mio corpo e quel calore improvviso mi faceva fremere di piacere.
Inizia a massaggiarmi i piedi, poi le caviglie, i polpacci e infine le cosce, dove insiste a lungo, soffermandosi soprattutto all’interno coscia; ogni tanto sento le sue mani che arrivano a sfiorarmi il clitoride.
Tengo sempre gli occhi chiusi e in quei momenti è solo la mia femminilità a prevalere e a godere del massaggio.
Ora inizia a massaggiarmi circolarmente l’addome e il basso ventre; sento le sue mani calde scivolare ancora nello slippino.
Lo sento spostarsi dietro di me e poi protendersi in avanti per massaggiarmi il seno e ho quasi l’impressione - o il desiderio – che stia indugiando sui capezzoli strizzandoli dolcemente.
Ho la sensazione di essermi bagnata e avrei voglia di toccarmi per tastarne il nettare.
Mi chiede se sono soddisfatta, gli rispondo di si, che ci sa fare ...
Ora mi chiede di girarmi a pancia sotto.
Inizia sempre a massaggiarmi i piedi, passa poi ai polpacci e quando arriva alle cosce, abbassa completamente lo slippino e mi massaggia le natiche, comprimendole e allargandole.
Lo sento spostarsi dal mio fianco verso i piedi, li afferra e mi chiede di divaricare bene le gambe; eseguo la sua richiesta, ma non è sufficiente … sposta allora i piedi al di fuori del lettino, in modo che le gambe siano più divaricate e le natiche ben allargate.
Questo sicuramente gli consente di intravedere il mio buchino e apprezzare che sono depilata.
Riprende a massaggiarmi i glutei e lascia colare dell’olio caldo … sento scorrere l’olio all’interno dei glutei e sento con piacere la sua mano che mi accarezza il fondoschiena.
Inarco la schiena per invitarlo a violare, con l’aiuto dell’olio, il mio buchino…sono confusa ed eccitata.
Dopo aver massaggiato i glutei, mi risistema la mutandina e completa il massaggio con la testa.
Mi raccomanda di stare qualche minuto distesa prima di alzarmi e mi chiede com’è andata.
Gli dico che sono stata molto bene e che una parte di me è si è eccitata.
Franco non riesce a capire quello che volevo dire e gli rispondo che fa lo stesso, ma lui insiste ed è curioso di sapere che cosa avessi voluto dire con quell’espressione.
Gli rispondo che mi sento imbarazzata e lui controbatte che in tanti anni ormai non si sorprende più di nulla.
Allora gli chiedo carta e penna e gli scrivo l’indirizzo di un sito e il mio pseudonimo di travesta, spiegandogli che, durante il massaggio, chi ne aveva goduto e tratto piacere era stata “lei”, la donna che c’è in me.
Mi alzo dal lettino, infilo l’accappatoio e gli chiedo conferma del successivo massaggio che avrei avuto sempre con lui per dopo domani.
Lo saluto e gli auguro una buona serata.
Due giorni dopo mi presentai all’appuntamento per il massaggio con una decina di minuti d’anticipo.
Franco si affacciò alla sala d’aspetto, mi vide e con un sorriso mi chiese di seguirlo nell’ufficio attiguo e chiuse la porta.
Sembrava imbarazzato e gli chiesi se ci fosse qualche problema per il mio massaggio o per cos’altro.
Assolutamente non c’erano problemi.
Iniziò a parlare e, tutto d’un fiato, mi disse che aveva visitato il sito e visto le mie fotografie e che questo fatto l’aveva così sorpreso (era la prima volta che aveva a che fare con un cliente che gli aveva confidato di essere una travesta in privato) e così piacevolmente eccitato che alla fine si era dovuto masturbare tanto era grande il desiderio di godere, fantasticando sul fatto che aveva già massaggiato quel corpo (e penso che lo avesse fatto anche per il proprio piacere e con un pizzico di malizia o meglio di trasgressione).
Aggiunse che non era riuscito a trattenere per sé questo segreto e che l’aveva confidato anche al collega Stefano, un amico più che un collega, con il quale aveva già condiviso altre situazioni piccanti a sfondo sessuale.
Terminò il racconto spiegandomi che aveva una proposta indecente da farmi, vale a dire un piacevole massaggio a quattro mani, lui insieme all’amico Stefano.
Ero così disorientata e sorpresa per tutte le cose che mi aveva detto che acconsentii, senza aver ben compreso che cosa mi avesse proposto!
Alzò la cornetta del telefono e, visibilmente eccitato, informò Stefano che avevo accettato la loro proposta.
A quel punto, mi invitò a seguirlo in una stanza appartata in fondo al corridoio.
La stanza era calda, arredata con un lettino per massaggi e un materassino, parzialmente illuminata da due candele; l’aria profumava di una fragranza delicata, ma intensa.
In quel momento entrò Stefano ed ebbi un sussulto, ma fui subito tranquillizzata da suo sorriso e dalla dolce espressione del viso.
Stefano si presentò: trentasette anni con esperienza del genere trav; un fisico abbronzato, robusto e curato.
Franco mi tolse l’accappatoio e mi fece cenno, aiutandomi, di salire sul lettino a pancia in giù.
Stefano mi accarezzò il fondoschiena e mi tolse lo slippino.
Chiusi gli occhi.
Entrambi si bagnarono le mani d’olio e ognuno mi prese un piede iniziando il massaggio; dai piedi salirono ai polpacci e infine si soffermarono all’interno coscia.
Quando mi piegarono le gambe e se le appoggiarono al petto, mi resi conto che erano a petto nudo; mi divaricarono le gambe e lasciarono colare dell’olio caldo all’interno delle natiche … Franco si spostò al mio fianco, dalla parte del mio viso, mentre Stefano iniziò ad accarezzarmi tra i glutei soffermandosi nella zona perianale … era eccitante e piacevole sentire l’olio caldo e l’abbondanza di olio che aveva versato mi faceva capire quanto Stefano stesse indugiando e provasse per penetrami con le dita.
Adesso riuscivo a sentire un suo dito che mi penetrava … aprii gli occhi e vidi Franco togliersi i pantaloni della tuta e mostrarmi il suo pene, lo scappellò due, tre volte e lo avvicinò alla mia bocca.
Ero eccitatissima, aprii un po’ la bocca e Franco non esitò ad infilarmelo dentro … lo sentivo pulsare e iniziai a spompinarlo.
Stefano, anche lui eccitatissimo, mi stava ormai penetrando con il dito medio e cercava di farsi spazio anche con l’indice, massaggiandomi per allargare lo sfintere.
Iniziai a gemere di piacere e dissi che stavo per avere un orgasmo.
Mi sollevarono a forza e mi spostarono sul materassino nella posizione “alla pecorina” … anche Stefano si tolse i pantaloni scoprendo un membro duro e ritto.
Me lo infilò in bocca e, tenendomi una mano sulla nuca, iniziai a spompinarlo assecondando le sue spinte … poco dopo indossò un preservativo e, mentre Franco si era posizionato sotto il mio ventre e aveva iniziato a succhiarmi il clitoride, Stefano lo spinse dentro il mio buchino e iniziò a penetrarmi dolcemente … sentivo il suo membro scivolare dentro di me e una volta tutto dentro, iniziò a scoparmi.
L’eccitazione era altissima e le spinte decise di Stefano e la bocca di Franco che mi spompinava il clitoride mi facevano sentire come in una morsa che mi impediva di arrivare all’orgasmo.
Gemetti a lungo e finalmente sentii fuoriuscire il mio nettare nella bocca di Franco mentre Stefano continuava a cavalcarmi con sempre più vigore.
Ero stremata … ho avvertito che Stefano stava per venire e mentre Franco continuava a massaggiarmi con la lingua il clitoride, Stefano si tolse il preservativo … io aprii la bocca e lui masturbandosi mi sborrò abbondantemente in bocca e sul viso … con un dito raccolse lo sperma sul viso e lo infilò nella mia bocca … lo succhiai avidamente, prima il dito e poi il suo membro che iniziava a perdere vigore … ingoiai tutta la sua sborra calda.
Mi distesi da una parte e Stefano mi baciò una natica.
Dopo qualche minuto mi presi cura di Franco, avevo voglia di sentirlo godere dentro di me.
Era sdraiato sul materassino, mi misi al suo fianco e iniziai a masturbarlo, scappellandolo dolcemente … mi disse che mi desiderava e che voleva prendermi alla missionaria.
Iniziai a spompinarlo.
Franco mi distese di schiena, mi divaricò e alzò le gambe e infilò con decisione il suo pene nel mio buchino ormai ben lubrificato.
Stefano mi afferrò il clitoride in modo che potessero vedere bene il mio buchino che si dilatava ad ogni affondo di Franco.
Franco iniziò a montarmi con un ritmo cadenzato, penetrandomi per tutta la lunghezza del pene.
Stefano si godeva la scena, masturbandosi.
Franco chiese a Stefano di infilarmi in bocca il suo membro … e così fece.
Ogni tanto Stefano mi strizzava i capezzoli … questa manovra mi faceva inarcare la schiena e contrarre lo sfintere, aumentando il mio piacere e quello di Franco.
Tutti e tre ci sentivamo in uno stato d’estasi … io gemevo come una troia in calore e i miei due uomini erano eccitatissimi e ormai prossimi all’orgasmo.
Franco disse che voleva vedere Stefano mentre mi sborrava in bocca … aprii un po’ la bocca e il fiotto di sborra calda me la riempii … la ingoiai lentamente, assaporandone il sapore … in quel momento venne anche Franco e io insieme a lui.
Mi assestò ancora qualche colpo, si tolse il preservativo e mi mise in bocca il pene gocciolante … lo succhiai fino a quando non uscii più alcuna goccia di sperma.
Stefano mi baciava … mentre Franco leccava lo sperma sul mio ventre, là dove avevo eiaculato.
Ci coricammo sul materassino ed esausti ci riposammo per qualche minuto.
Ci salutammo con un abbraccio affettuoso e l’intesa di ritrovarci per rivivere le intense emozioni di quel piacevole pomeriggio alle terme.
16
2
11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
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Ci lavammo e ci stendemmo sul letto a fumare una sigaretta, Laura era quella bambina a cui avevano comprato le caramelle, felice e sorridente ma per nulla soddisfatta. Dopo un po’, infatti, ci invitò a riempirla nuovamente di attenzioni, con l’esplicito gesto di carezzarci i cazzi i quali reagirono prontamente, riacquistando il dovuto turgore. Laura era in mezzo a noi, menando in contemporanea i nostri cazzi e concedendo la sua bocca alternativamente a me e ad Alfredo. Noi la palpavamo di continuo, carezzandole la figa o strizzando e ciucciando quei favolosi seni, o anche accennando a qualche sculaccio. In seguito Laura prese l’iniziativa e mi invitò a distendermi, mi circondò con le sue gambe e si infilò il mio cazzo in figa, facendoselo affondare fino alla radice; da lì comincio a dimenare il bacino gustandoselo tutto, massaggiandosi le pareti della vagina col mio glande, io sentii nuovamente quell'intenso calore intorno al mio cazzo, segno che lei stava ricominciando a grondare copiosamente. Presi l’iniziativa spingendola dalle chiappe verso di me, le mani quasi mi sparivano in mezzo a tanta carne, l’afferrai saldamente e cominciai a stantuffarla furiosamente, lei si abbandonò gemendo, mi sussurrava anche frasi di goduria, mi incitava: “Minchia, che bello, ma cos'hai un bastone al posto del cazzo, dai non ti fermare ...”.
Alfredo fino a quel momento, dopo i servigi che gli aveva riservato Laura, si era dedicato ad immortalarci in foto e filmatini, ma era arrivato il momento di ricevere anche la sua parte. Su invito della stessa Laura le si avvicinò da dietro, le spalmò una cremina sul buchetto e posizionò il suo cazzo: spinse lentamente ma costantemente, nonostante la corporatura di lei il diaframma che divideva la sua vagina dal budello era sottile, sentii il cazzo di Alfredo penetrarla. Laura rispose con un rantolo sordo, roteò gli occhi indietro e si lasciò andare a quel doppio trattamento, la vedevo in estasi nel gustarsi i due cazzi piantati in lei, nessuna resistenza che la frenasse, gli umori che scolavano sulle sue cosce e sulle mie palle rivelavano a quale grado di eccitazione fosse. Io godevo nell'essere dentro di lei ma anche nel vedere quel volto in estasi, che rispondeva ad ogni stimolo, ogni sua parte contribuiva a mandarla in delirio.
Ci alternammo con Alfredo, lui si distese sotto Laura ed io cominciai ad occuparmi di quel portentoso ... retrotreno. Spalmai un po’ di crema sull'asta e l’appoggiai a quel buco dei desideri. Spinsi lentamente ma costantemente, fin quando la cappella sparì dentro. Mi fermai un istante. Laura si lamentò un attimo, dicendomi che era grosso, che non ce la faceva, le chiesi se volesse che io desistessi e lei mi disse un perentorio “Nooo, continua!”. Continuai allora ad affondare, il suo sfintere era morbido, facile da penetrare, mi avvolgeva tutto il cazzo e reagiva con l’adeguata dilatazione al mio procedere dentro. Mi ritrovai piantato in lei fino in fondo, lei non si lamentava più ed immagino che avesse lo stesso volto che poc'anzi avevo visto io, a parti invertite. Cominciai a pomparla, prima lentamente, con un ritmo lento e costante, Laura alternava i sospiri a rantoli di dolore, ad un certo punto credo che il dolore sparì, non si lamentava più, si godeva l’essere posseduta da due uomini in contemporanea ora incurvandosi in avanti stringendo Alfredo e agevolando la penetrazione, ora inarcando la schiena all’indietro, quasi a fondersi col suo uomo. Sentivo che anche Alfredo la pompava, il suo cazzo si alternava al mio nella figa di lei, cercai di agevolarlo mettendomi in piedi e liberandogli ulteriore spazio, cosa che lui recepì immediatamente e cominciò ad aumentare il suo ritmo. Mi fermai, ben piantato nel culo di Laura, per lasciare libero sfogo ad Alfredo, lui agevolò il suo stantuffare prendendo le sue chiappone e tirandole alternativamente in alto ed in basso, ottenendo, come effetto secondario, che anch'io scopavo in culo Laura al ritmo imposto da Alfredo.
Lui venne per la seconda volta, mandando anche Laura in deliquio, dopodiché rimase in figa da lei fin quando non gli si ammosciò, delegandomi implicitamente l’onere di continuare con l’opera cominciata. Non aspettavo altro, Laura era prona su di lui offrendomi tutto lo spazio possibile per continuare a tornire quel buco, agevolandomi ulteriormente allargando con una mano la sua chiappa destra. Rimasi sui miei piedi, le allargai anche l’altra chiappona e la cominciai a trombare nel culo facendole sentire il mio cazzo per tutta la sua lunghezza, arrivando quasi ad uscire per poi riaffondare fino alla radice. Gianni intanto si era sfilato da sotto ed aveva ricominciato a far foto e filmini. Mi rimisi comodo sulle ginocchia e mi rituffai in quello splendido pertugio, Laura stavolta accompagnava i miei colpi spingendo all'indietro, mugolando continuamente. Continuai ancora per circa un quarto d’ora, allargandole le chiappe notavo quanto quel buchetto si fosse arrossato, ma me ne curai poco. Le venni dentro, scaricando la mia sborra dentro quel budello disastrato, come feci prima per la sua figa glielo spinsi al massimo dentro, facendole sentire ogni contrazione della cappella nell'atto dell’orgasmo. Mi sfilai ed andai a lavarmi, Laura rimase distesa, felice e un po’ provata, ma non ancora sazia.
Ci “obbligò” a farle lo stesso trattamento un’altra volta, prima che ci congedassimo. Il tempo era scaduto, Alfredo aveva una serie di appuntamenti pomeridiani in studio, io avevo altre cose da fare e così ci salutammo, ripromettendo di vederci ancora, cosa che avvenne puntualmente la settimana successiva, con medesimo trattamento. In quell'occasione Alfredo, come piccola variante, acquistò della panna fresca (figa alla panna per noi, cazzi marriage per lei) e dell’uva, che ci gustammo dopo averla insaporita con gli umori della sua figa.
Non volevo da parte mia che questo terzetto costituisse un appuntamento fisso, per mia natura ho sempre amato la libertà e rifuggito dagli obblighi ... anche morali. Con Laura ed Alfredo ho passato momenti che non dimenticherò, ma forse, anche inconsciamente, mi stavano assumendo come collante del loro rapporto e la cosa non mi poteva stare bene. Continuo a sentirli, forse qualche altra volta potremo far rivivere quegli attimi, ma senza che questo diventi una regola o altro.
Come dissi nella prima parte di questo racconto, in seguito alla maretta iniziale Alfredo chiuse l’account di quel portale, tutto quel che ho vissuto insieme a loro fa parte dei ricordi che ho voluto condividere con gli utenti che leggeranno, ma non lo potrò mai provare (eccezion fatta per le foto). Nessun feedback accompagnerà questa testimonianza, solo la speranza di venir creduto e compreso.
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1
11 years ago
nirby, 50
Last visit: 3 years ago -
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E venne il gran giorno. Alfredo era stato informato da Laura sulle sue intenzioni, ed aveva prenotato una camera in un B&B in città, un alberghetto pulito che, con la complicità del proprietario, era possibile fruire come albergo ad ore. Appuntamento alle 8:30 del mattino, per mia abitudine arrivo sempre prima, mi sembra un segnale di stile, e contatto telefonicamente Laura. Lei è già su in camera, mi apre il portoncino dal citofono e salgo. Laura sembra eccitata come una bambina a cui stanno per comprare le caramelle, per l’occasione si presentò con un baby doll nero, mi disse che voleva tenerselo per l’intera durata dell’incontro perché si vergognava a mostrare per intero la sua straripante ... personalità. In effetti mi apparve una donna abbondante in tutto ma che conservava una eccezionale tonicità, come ebbi modo di constatare successivamente. Telefonò ad Alfredo per sincerarsi della sua puntualità e poi mi si accostò, dicendomi che voleva far felice il suo uomo e me, che non si sarebbe risparmiata in nulla. La baciai, il mio approccio fu delicato, non sapevo chi mi trovavo di fronte da quel punto di vista, e lei contraccambiò il mio bacio, ma mi apostrofò immediatamente dopo: “Quanta dolcezza! A me piace un approccio più deciso!”. “Basta aggiustare il tiro!” la apostrofai, infilandole con forza la lingua in bocca e stringendola a me prendendola da quelle sue megachiappone, per poi passare a stropicciarle una delle sue tette, grandi abbastanza da non poter essere contenute in una mano. Sentii che Laura gradì l’approccio, accompagno il mio palpeggio con una serie di sospiri che ti fanno intendere quanto possa una donna essere pronta, ma mi bloccò, dicendo che voleva aspettare Alfredo per aprire le danze. La tirai a forza sul letto sopra di me, facendole sentire attraverso i jeans la mia eccitazione, lei la notò, mi disse di sentire il mio cazzo duro e che non vedeva l’ora di fare le dovute presentazioni.
Arrivò finalmente Alfredo, lei si precipitò ad accoglierlo stringendolo a sé e tempestandolo di baci, tanto che il poveretto dovette invitarla a scostarsi per fargli almeno togliere l’impermeabile. Ridacchiando, Laura si mise a letto ed io la seguii, dicendole che era il momento di fare le presentazioni. Laura non si fece pregare e mi sbottonò la patta, uscendo il cazzo ormai pronto. Laura lo rimirò un attimo e poi cominciò a pomparmelo di brutto, con avidità ma anche con delicatezza, giostrando abilmente la lingua ed alternandola con le labbra, mi sembrava di aver strusciato il cazzo sul velluto tanto erano morbide, andava su e giù per tutta l’asta stringendola con una mano, assaporando la mia eccitazione. Nel frattempo avevo finito di spogliarmi ed anche Alfredo aveva fatto altrettanto. Lai lo accolse riservandogli il mio stesso trattamento, si vedeva che era presa da quell'uomo e notai quanto il suo coinvolgimento per lui fosse totale, lo amava per quello che era e gli si concedeva senza limiti.
Mentre Laura era intenta a prestar attenzione al cazzo di Alfredo, mi accoccolai fra le sue cosce per gustare la sua figa, che mi si presentò già fradicia, grondante di umori e naturalmente profumata, morbida, aperta al punto giusto. La leccai per bene, estendendo le attenzioni anche al buchetto del suo gran culo, scopandola con la lingua e con le dita, titillandole il clitoride: Laura rispose alle mie cure cominciando a mugolare e a dimenarsi, gradiva il trattamento, continuando a grondare copiosamente umori che leccavo avidamente. Dopo Laura si distese e Alfredo sopra di lei, iniziando a scoparla ritmicamente, mentre io tornai alle amorevoli attenzioni delle labbra di lei, la quale non sembrava affatto intimidita dall'aver a che fare per la prima volta con due uomini, continuava a pompare avidamente il mio cazzo e, al contempo, godendo dall'essere penetrata da Alfredo il quale, dopo un po’, mi cedette il posto.
La sua figa era bollente, non ebbi alcuna resistenza alla penetrazione tanto si era lubrificata, nonostante non fosse di apertura eccezionale, era stretta ma accogliente, le sue pareti vaginali erano cedevoli al passaggio del mio cazzo, più grosso rispetto a quello di Alfredo, ebbi la netta impressione di calzare un guanto, mi ritrovai in un umido paradiso di morbidezza e calore. Lei reagì alla mia penetrazione roteando indietro gli occhi con un sospiro prolungato ed abbandonandosi ai miei colpi, sempre più ritmati, sempre più violenti. Il rumore dei miei fianchi contro le sue cosce si fece assordante, davo tutto me stesso a quella donna che, ben lungi dall'essere passivamente scopata, godeva continuamente incitandomi e al contempo dedicando la sua bocca ad Alfredo. Il suo voluminoso corpo era continuamente sconvolto da sussulti che le facevano ballonzolare tette e pancia da sotto il baby doll. Dopo un po’ sentii l’impulso di venire e l’avvisai; Laura mi mugolò “Vienimi dentro, riempimi!” ed io a tale invito raggiunsi l’apice del piacere, inondandola col mio sperma, facendo seguire fiotti a fiotti, contraccambiando a modo mio tutto il calore che da quel ventre avevo tratto, continuando a spingere all'interno il mio cazzo negli ultimi spasmi dell’amplesso, quasi a voler fondermi con quel corpo pachidermico, a fare del mio e del suo pube un unicum. Laura contraccambiò tale afflato venendo a sua volta (poi mi rivelò che era già venuta altre due volte, una per ogni uomo che l’aveva scopata), accompagnando l’orgasmo con prolungati mugolii. Alfredo, compiaciutissimo finora di come si stessero svolgendo le cose, mi diede il cambio nella figa di Laura, grondante del mio seme, seguitando a stantuffare fin quando non raggiunse anche lui l’orgasmo, scaricando anche lui il suo sperma dentro quell'accoglientissimo antro, completando la farcitura. (fine seconda parte)
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2
11 years ago
nirby, 50
Last visit: 3 years ago -
In viaggio
Salve il mio nome è Mattia sono un libero professionista e per lavoro viaggio molto questa cosa mi è capitata circa due mesi fa in aereo destinazione Milano un viaggio di appena un 'ora tutto inizia al chec-in un incontro di sguardi tra me una simpatica signora e il suo compagno, il quale inizia a lamentarsi con me per la fila initule che stavavo facendo per porter avere le carte di imbarco perchè il personale della compagnia aerea era molto lenta in quanto si trattava di un volo di breve durata e che come bagaglio la maggior parte delle persone era tutto a mano e quindi non capiva la lentezza di tutto ciò.Finalmente ci imbarchiamo ed continuiamo a fare conversazione io e il lui mentre lei ascoltava.Saliti sull'aereo purtroppo non eravamo vicini ma non so come lui riusci ad avere due posti dietro di me. Lei olrtre ad essere una sig.ra simpatica era anche molto attraente e appena seduta accavallò le gambe e si intravedeva le autoreggenti, si accorse che il mio sguardo era impegnatio proprio in quel posto e fece un bel sorriso e con tutta scioltezza le divaricò (che pelo esagerato).Lui mi chiese xche andavo a Milano e se avevo qualcuno che mi aspettava li e alla mia risposta negativa subito mi disse che gli avrebbe fatto piacere invitarmi a cena la sera, uno sguardo a lei e subito accetai. Arrivo in albelgo doccia sistemo il tutto e mi organizzo x la serata. Mi faccio indicare dal portiere una buona enoteca prendo il taxi e mi faccio portare a casa dei cari amici.Citofono e salgo ad aprirmi la porta e lui mi fa accomodare e mi dice di segurlo in cucina mentre aspettavavo che arrivasse lei.Il tempo di aprire la bottiglia di vino di versarlo che entra in cucina una cosa spettacolare un vestito da sballo da grande serata di una prima al teatro donna meravigliosa si avvicina a me mi saluta con due baci sulle guancie dove sento il calore delle sue labbra carnose una cosa talmente eccitante che lei si accorge di cioò e che mi sorride.Iniziamo la cena il discorso all'inizio era vago si parlava del + e del meno sino a quando lui mi chiese "dimmi la verità ti piace mia moglie vero? Io senza battere ciglio risposi si molto, anche a lei tu piaci mi rispose quindi se vi volete mettere comodi sul divano mentre io sparecchio e faccio la cucina.Lei si alzò mi prese per mano e mi portò sul divano, inizio a baciare a sbottonare la camicia e con la lingua a leccarmi, il mio stato di eccitazione era forte e lei si accorse dui tutto cio e semère con la bocca si butto tra le mie gambe e con delicatezza lo prese in bocca ed inizio a spompinarmi.Stavo quasi x venire che lei tolse subito la bocca e mi disse di essere calmo tempo di bere un goccetto di vino che riniziò, mentre il marito guardava e si toccava tra l'uscio della cucina e del salone. Bhe il resto lo potete immaggina da soli come finì la serata.
16
1
11 years ago
soit3,
54
Last visit: 1 day ago
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Una coppia sconosciuta
Ciao a tutti vi racconto questa cosa accadutami qualche anno fa.
da premettere che una volta ero fidanzato con una ragazza che condivideva questa chiamiamola passione per la trasgressione. In quel periodo abbiamo conosciuto diverse coppie con le quali abbiamo instaurato anche una bella amicizia.
Poi la nostra storia fini.
Un giorno il lui di una coppia che avevamo conosciuto mi contatta e mi dice che avrebbe bisogno di un singolo perche era stato contattato da una coppia dove il lui cercava due ragazzi prestanti per mettere al centro della loro attenzione la moglie mentre lui se ne stava a guardare.
La cosa subito mi interessò e chiesi come era la coppia, lui rispose che non l'aveva mai vista, ma aveva organizzato una cena a casa sua e se non ci fossero piaciuti avremmo solo cenato. gli dico che ci sto e organizziamo.
Facemmo in modo di incontrarci prima noi per stabilire un piano d'azione visto che la coppia non la conoscevamo e non sapevamo come comportarci.
dopo un po arrivo la coppia avevano lui sui 50 e lei sui 40, bella donna.
andammo a casa sua e iniziammo a mangiare parlando del più e del meno facendo di tanto in tanto qualche battuta spinta. finita la cena ci spostammo io lui e lei su divano e il marito si sedette su una sedia li vicino. noi cominciammo piano piano a baciare la donna e mettergli le mani un po ovunque. Alla fine dopo una decina di minuti ci ritrovammo con lei che aveva un cazzo in bocca " quello del mio amico" e io che le leccavo fica e culo. poi facemmo cambio di posizione e dopo poco decidemmo di trasferirci in camera per essere più comodi. il marito sempre sulla sedia a guardare e noi nel letto completamente nudi, a quel punto lei diede libero sfogo alla sua porcaggine, inizio prendendo entrambi i cazzi in bocca, poi a turno uno si sedeva sulla spalliera del letto permettendole di succiarlo fino in fondo e lei messa a pecora si faceva scopare come una gran troia godeva come poche e ogni volta che quello che aveva il cazzo in bocca veniva lei beveva tutto. dopo varie posizione e grandi leccate di fica e culo abbiamo provato una doppia penetrazione ma la cosa non è andata a buon fine perche le faceva male. il marito contentissimo di vedere la moglie scopata fino al dolore. dopo qualche oretta che si andava avanti, alternando scopate a pompini a leccate di fica e culo, lei stremata si è mezza addormentata sul letto.
A quel punto il marito l'ha fatta rivestire e dandoci la mano con fare soddisfatto ci ha ringraziato e sono andati via.
io e il mio amico siamo rimasti un po a chiacchierare e poi anche io sono venuto a casa.
purtroppo non ho più il numero di quel ragazzo ma se si riconosce in questo racconto mi contatti. io sono di la spezia e mi ricordo che lui è di aulla.........
che belle coppie che ci sono in giro ,.... molto divertenti
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11 years ago
amantedel693, 34
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La moglie in affitto
Mi chiamo Ambra, ho venti nove anni e sono sposata con Luca che ha un anno più di me. Ho conosciuto Luca circa dodici anni fa. Eravamo compagni di scuola, mi è subito piaciuto il suo modo delicato di porsi a me, mai un gesto o una parola fuori luogo, sempre attento e dolcissimo nei miei confronti, anche se all'epoca ero già una bella ragazza che non passava inosservata, e spesso ricevevo commenti e proposte poco edificanti. Sono alta uno e ottantacinque, occhi grandi e meravigliosamente verdi, viso tondo, corporatura snella, seno una terza abbondante, tondo, perfetto come due grosse arance, culetto a mandolino ben proporzionato che sormonta due cosce lunghe ben affusolate, ma quello che tutti notano appena mi vedono è gran massa di capelli neri che ho, lunghi, mossi che mi arrivano fin sopra le spalle. Appena sposati abbiamo comperato casa, ovvio, non avendo tutti i soldi abbiamo sottoscritto un muto, e convinti di poterlo pagare in tempi brevi abbiamo deciso per una rata mensile di circa mille euro. Luca lavorava come contabile in una fabbrica, il suo stipendi era di oltre due mila euro, mentre io lavoro in un negozio di abbigliamento molto esclusivo, ma il mio stipendi arriva appena ai mille trecento euro. Per circa otto anni le cose sono filate bene, Luca oltre a quel lavoro, avendo il sabato e la domenica liberi , avendo conseguito tutte le patenti, possibili, è figlio di un istruttore di scuola guida, collaborava con un suo amico che ha un noleggio a fare qualche giro o noleggio che ci ha sempre permesso di racimolare i soldi per le ferie senza intaccare gli stipendi. Arrivata la crisi è successo un casino. La fabbrico di Luca chiuso, lui senza lavoro e io con il mio modesto stipendio non ci faceva certo sorridere. Fortunatamente il suo amico lo ha assunto anche se con un contratto abbastanza limitato, ma in tanto ci dava una mano a sopravvivere. Nel negozio dove lavoro io eravamo cinque commesse, ma il proprietario, un ricchissimo signore inglese, con la crisi ne ha licenziate due. Siamo rimaste Elisa, la più anziana, con uno spiccato senso per gli affari, io per la mia bellezza, io maschi che entrano si rivolgono subito a me, e Nadia che ha l'aspetto molto giovane, e quando viene un ricco cliente con l'immancabile “nipotina” si rivolge a lei. Inoltre un sabato ciascuna restiamo a casa, sembra che la gente facoltosa non ami fare compere il sabato, c' è troppo gente in giro, troppa confusione, e in effetti è il giorno che lavoriamo di meno. Ovvio che io e Luca, con questi chiari di luna non ci possiamo permettere molti lussi, ma cerchiamo di sopravvivere. Quello che voglio raccontarvi è cominciato circa un anno fa. Una mattina davanti al negozio si ferma Luca con la vettura elegante che usano per i clienti più ricchi, e ne scendo un signore molto distinto. Saluto con un cenno del capo mio marito e subito mi metto a disposizione del cliente che va cercando un elegante abito da sera per una cerimonia a cui deve presenziare. Gli faccio vedere alcuni capi veramente belli, e alla fine la sua scelta è ristretta a due modelli, li prova e chiede il mio parere. In piedi davanti a tre specchi che gli mostrano l'abito da tutte le angolazioni lo osservo, è un bell'uomo, alto imponente, spalle larghe occhi scuri, mani grandi e ben curate, forte ma non grasso.
“ credo che questo modello a doppio petto le sta benissimo, ma bisognerebbe vedere il vestito della sua dama se fa un perfetto abbinamento.” - gli dico mettendomi al suo fianco e la mia immagine viene così riflessa nello specchio.
Lui mi osserva, si gira e mi prende per mano, mi mette alla sua sinistra in silenzio.
“ Adesso che ci penso io non ho una dama da portare con me, e questo è un serio problema.” - mi dice seguitando a guardare la mia immagine nello specchio.
“ senta le faccio una proposta, le do cinquemila euro più tutte le spese necessarie se mi accompagna. La prego, non le farò alcun male, non sfiorerò con un dito, dormiremo in camere separate, lei dovrà solo essere la silenziosa compagna al mio fianco.” - mi dice con un tono di supplica.
Lo guardo allibita. Ne ho ricevute di proposte, offerte e anche ingenti somme di danaro, ma non certo per fare da dama di compagnia, e poi chi lo conosce. Scuoto il capo, non mi va.
“ mi scusi ma non posso accettare, e poi io sono sposata, che gli racconto a mio marito.” - gli ribatto con voce calma e discreta.
“ signora, mi scusi, ma sono assolutamente nei guai, non mi abbandoni la prego! Parlerò con suo marito, se vuole può venire con noi, ma deve essere la mia dama la prego lo chiami che ci parlo io.” - ribatte con un tono fermo e risoluto.
“ non ho bisogno di chiamarlo, è l'autista della sua vettura che lo ha portato qui.” - gli rispondo sorridendo.
Lui esce e poco dopo torna con Luca, gli spiega garbatamente la cosa e chiede il suo consenso. Luca mi guarda, è consapevole che la cosa è molto strana, ma anche che qui soldi ci fanno assolutamente comodo.
“amore, se vuoi andare vai, io però non posso venire, sono fuori a noleggio con la squadra di basket, e poi tu questo sabato non lavori, quindi decidi tu mi fido di te. “ - e rimette la decisione in mano mia.
Il nostro siparietto ha attirato l'attenzione di Elisa che si avvicina mentre Luca esce per tornare nella macchina onde evitare qualche multa. Mi giro verso il cliente, e facendo finta di sistemare un bottone.
“lei non deve sapere nulla.” - gli parlo sottovoce.
Faccio le presentazioni, e scopro che lui si chiama Lorenzo.
“signora, giusto lei volevo. Vede ho una moglie che ha la stessa corporatura ed aspetto ma non la bellezza di questa signora, sono consapevole che vi chiedo una cosa che esula dal vostro normale lavoro, ma vorrei acquistare un vestito per fare una sorpresa a mia moglie, mi chiedevo se la signora potesse indossarlo per farmi una idea di come le starebbe.” - chiede con tono garbato.
Ovviamente Elisa mi mette a sua disposizione.
“ che cifra aveva intenzione di spendere per la sua signora?” - chiedo con un tono quanto più professionale possibile.
“ quando vedo una cosa bella non bado a spese pur di averla.” - mi risponde sorridendo.
Le sue parole mi sconvolgono fin dentro il profondo della mia anima, mentalmente mi domando dove mi porterà questa cosa che sto iniziando. Gli mostro diversi capi, lui vuole che io l'indossi e alla fine decide per un modello veramente fantastico. Nero, arriva a meta coscia, sale e avvolge i miei seno come una seconda pelle, dietro mi lascia quasi totalmente la schiena nuda, sorretto al collo da due catenelle d'oro. Ho dovuto togliere il reggiseno per provarlo. Elisa mi porge delle scarpe con dodici di tacco, quando le indosso e mi guardo nello specchi resto io stessa a bocca aperta, sembra disegnato su misura per me. Lui paga e esce non senza avermi sussurrato che prenderà accordi con Luca per il viaggio. La sera a letto ne parliamo. Luca e calmo, mi dice che succede spesso che facoltosi signori si fanno accompagnare da belle donne, fa parte della loro immagine, non nulla di male, e poi i soldi ci fanno respirare un poco. Non sono molto convinta, ma lascio cadere l'argomento, salgo su di lui per fare sesso, lo sento duro fra le mie gambe.
…...mmmhuummm siamo gia belli in tiro..come mai????..cosa ti ha eccitato oggi per ridurti così....
Lui mi abbraccia, mi fa ruotare e mi ritrovo sotto di lui che ora sta appoggiando il suo duro membro alle labbra della mia micetta che si è bagnata rapidamente.
….. forse mi ha eccitato l'idea che mia moglie andrà a fare un viaggio con uno sconosciuto....
Appena detto questo lo spinge dentro di me con forza. Lo sento entrare deciso, mi è sempre piaciuto il suo modo cosi diretto di scoparmi, deciso rapido. Entra e mi pompa con forza veloce fino a che non raggiungo rapidamente l'orgasmo e godo stringendolo forte a me. Lui mi lascia riposare un momento poi ricomincia a pomparmi sempre più in fretta e schizza il suo seme dentro il mio ventre. Restiamo un momento abbracciati, poi vado a lavarmi in bagno quando torno lui sta gia dormendo. Mi distendo e ripenso a tutta la faccenda, ho paura che potrebbe avere un diverso epilogo. Al sabato mattina presto passa Lorenzo con un taxi a prendermi. Due ore dopo siamo a destinazione. Entro con lui in un lussuosissimo hotel. Mi aspettavo due camere separate, e questo è vero, ma non mi ha detto che sarebbero state dentro una suite. Tutto il viaggio lui non mi ha dato alcun fastidio, cordiale, ma sempre intento a visionare fogli e resoconti di lavoro.
“ mia cara ora io esco, ti riceverai un trattamento completo, massaggio, pulizia del viso, poi parrucchiera e manicure, in fine sarai truccata da una professionista, indossa tutto e preparati per il pomeriggio quando una vettura verrà a prenderti e ti condurrà da me. Per qualsiasi cosa chiedi la direttore. “ - mi da un bacio e se ne va.
Tutto si svolge come copione. Sono curata e truccata nei minimi particolari, nulla è lasciato la caso compresa una accuratissima depilazione anche delle parti intime, non ne capisco lo scopo ma accetto. Alla fine il risultato è meraviglioso, specchiandomi mi trovo decisamente molto bella. Addirittura quando indosso l'abito mi devo toglie anche le mutandine, è talmente aderente che si vedono pur essendo sottilissime, mi eccita esser per la prima volta nuda in mezzo alla gente. Poi mi portano davanti ad un meraviglioso palazzo. Scopro che è la sede di una importantissima azienda che estrae e commercia diamanti. Lorenzo mi accoglie sulla soglia, mi guarda estasiato.
“ sapevo di aver fatto la scelta giusta. Sei bellissima. Adesso ti spiego il tuo compito. Oggi qui ci sarà la vendita di meravigliosi diamanti, io ho deciso che tu li dovrai indossare. Sarà un modo insolito per i compratori di vedere le nostre creazioni indossate da una bella donna come te. Sarai la mia modella che al posto di abiti indosserà e sfilerà con dei meravigliosi diamanti. “ - mi dice introducendomi dentro una stanza dove ci sono molte persone che si occupano subito di me.
Poco dopo entro in un salone dove Lorenzo mi presenta e soprattutto chiede ai compratori di ammirare le creazioni. Sono stordita, indosso gioielli per non so quante migliaia di euro, e sono praticamente nuda. Un successo! In meno di una ora Lorenzo ha piazzato diamanti per cifre astronomiche. Io ho ricevuto commenti e occhiate da tante persone che alla fine mi sono sentita spogliata e dentro di me tanto eccitata. Alla fine se ne vanno quasi tutti. Lorenzo mi presenta Evans il suo direttore non che proprietario, e altre due persone, Dimitri un russo, e Kokumo un sud africano. Entrambi sono di statura imponente, il nero poi sembra enorme, ma non è grasso, mentre il russo ha l'aria del porco da come mi mangia con gli occhi. Evans ci invita a cena nella sua lussuosa villa. Poco dopo siamo all'interno di una delle case più belle e eleganti che abbia mai visto. Lui mi prende per mano, e mi fa conoscere sua moglie, Greta, una donna molto bella, dalla pelle bianca e dai modi estremamente gentili. Ci sediamo a tavola, la cena è superba, mai mangiato tante prelibatezze. Si scherza, si ride e io cerco di mantenere un contegno adeguato per non far sfigurare Lorenzo che osserva compiaciuto. Dopo cena ci trasferiamo in un piccolo studio, molto intimo, raccolte di libri alle pareti quadri e mobili molto belli e dall'aria antica, poltrone e divani di cuoio marroni , mi devo sedere e so gia che le mie gambe saranno in bella mostra, ma sto al gioco. Mentre i maschi si versano del liquore che io rifiuto, Greta mi si avvicina, mi chiede se sono disponibile a variare un poco la serata. La guardo, non afferro subito il senso della domanda, ma poi comprendo quando la sua mano si poggia sulla mia coscia. Mi giro guardo Lorenzo che in silenzio mi osserva, sento il respiro diventare veloce, cerco di mantenere la calma, non mi aspettavo certo questo, ma decido che sono in ballo e voglio ballare. Lascio che lei lentamente risale e insinua la sua mano sotto il mio vestito. I maschi ci osservano immobili, in piedi davanti al caminetto acceso, le luci si abbassano lentamente e Greta avvicina la sua bocca al mio collo, lo bacia, mi procura un lungo brivido, non sono mai stata con una donna e non so come comportarmi. La lascio fare, le incontra la mia natura nuda e bagnata, geme.
….....uuuuhnhnhunuuummmmmm........ piccola..sei gia prontaaa...... mmmmuuuhummm....
Lentamente con calma mi spoglia, nuda distesa a cosce aperte sul divano sono sotto lo sguardo estasiato dei maschi che ora hanno tirato fuori le loro mazze si masturbano lentamente. Mi giro li osservo e resto a bocca aperta, Lorenzo ha un bel cazzo, Evans non è da meno, Dimitri è un vero super dotato in circonferenza, ma quello che mi spaventa è Kokumo, da paura! Lunghissimo e grosso, tanto grosso e nero. Greta intanto mi sta leccando, mi trascina su di lei sul tappeto ai piedi del divano, ci rotoliamo, cerco di contraccambiare il piacere che mi sta facendo provare, e la mia inesperienza la eccita ancora di più.
….... ssi piccolllllaa cosssìììììì ...daii mii faiiii godereeeee.....ssssiiiiii.........
Pronuncia solo poche parole in italiano poi inizia a parlare olandese e io non capisco più nulla anche perche mi sta facendo godere e lo grido con tutto il fiato che ho in gola.
….aaaaaaaaahhhhhhhh.......VENGGGOOOOOooooo....oooraaaa!!!!!!! …..sssiiiii ….mmmmuhummm..
Serro le gambe istintivamente imprigionandole il capo , lei mi lecca con furore, e raggiunge ancore un orgasmo. Sono impazzita, sto godendo e ricambio il piacere con una donna, mai fatto, mai goduto tanto!!! sfinite ci sciogliamo. Lei mi sale sopra e bacia i miei seni, li succhia, gemo di piacere, poi si gira verso i maschi che ora si sono avvicinati e messi in cerchio, li guardo tremo la solo pensiero di averli dentro, ma loro si segano velocemente ci coprono di schizzi di sborra sul viso, sul corpo dappertutto. Greta li spreme uno per volta, e mi fa leccare la mano intrisa di seme, cosa che faccio con un gesto lascivo che fa vibrare i maschi, Kokomo, mi avvicina la punta alla bocca, e mi spruzza le ultime gocce direttamente in bocca. Il sapore mi piace, è forte, speziato, diverso da quello che ho ingoiato fin ora. Lentamente si ricompongono, mentre Greta mi prende per mano e aperta una porta mi conduce in bagno. Mi abbraccia e bacia, continua a leccare il seme che mi cola lungo il corpo.
“ grazie!, non credevo accettavi. Lorenzo mi aveva detto che non eri una squillo, ma ho voluto provare, sei stata meravigliosa, credo che fosse la tua prima volta vero?” - mi dice guardandomi negli occhi.
Ci mettiamo in ordine, lei mi lava con cura, mi asciuga e poi mi prende per mano, torniamo nella saletta, ci rivestiamo, Lorenzo incomincia a salutare, Evans apre un cofanetto e ne estrae un piccolo ma bellissimo diamante dai riflessi verdi.
“ questo te lo voglio regalare per le intense emozioni che ci hai regalato soprattutto a Greta, non la vedevo godere così da tempo, e poi ha i riflessi del colore dei tuoi occhi.” - mi dice mentre lo lega al collo.
“ quando Lorenzo verrà in Sud Africa devi venire anche tu, ti aspetto, mi hai fatto godere tantissimo.” - mi dice Kokomo facendomi sparire fra le sue immense braccia.
“ naturalmente prima verrai a Mosca, devo assolutamente ripetere quello che Lorenzo ha fatto qui, e tu sei indispensabile. ” - mi propone Dimitri mentre mi bacia la mano.
Rientriamo in hotel, Lorenzo è stato tutto il tragitto in silenzio, poi dentro la suite, si gira mi bacia e mi stringe a se.
“ inutile che io ti dica quanto sono rimasto soddisfatto del tuo comportamento. Si andata ben oltre i nostri accordi, spero che ora vorrai continuare, non so se hai ben chiaro il successo che hai avuto. Nei prossimi viaggi ti voglio al mio fianco, e ora ti vorrei nel mio letto.” - mi dice mentre mi accarezza dietro la nuca, sento che lo voglio, sono ancora eccitata da tutta la faccenda e non mi è bastata una leccata per sentirmi appagata. Mi lascio condurre in camera, mi spoglio, lui mi accarezza e io lo prendo in bocca scatenandomi. Lo lecco tutto, poi lo ingoio fin dentro la gola, lo lascio scivolare fuori lentamente, questo lo fa impazzire.
….... ssssiiiiii.....mmmiiii faaiii.......... ssssiiiiiii ...ti vogliooooo!!!! ….......
Non gli do tregua, salgo su di lui e m'impalo su quel perno di carne durissima. Mi penetra fino in fondo, mi dilata e scivola dentro con forza, mi scatena un orgasmo che mi fa tremare tutta e godo a raffica. Perdo il conto del piacere che provo. Lui è fantastico, mi mette di lato e mi scopa come una furia selvaggia, in fine insieme raggiungiamo l'ennesimo orgasmo, lui si svuota dentro di me con un grido che sveglia tutto l'hotel.
….aaaahhhhhh …...orrraaaa...veggoooooo....orrrraaaaaaa.............sssssiiiiiii …......
…................sssssiiiiii …..eecoomiii sborroooooo...oraaaa...............
Restiamo abbracciati e ci addormentiamo così. Il giorno dopo mentre siamo in volo lui mi chiede se posso liberarmi alcuni giorni per andare con lui a Mosca. Dentro di me mi sento in colpa, penso che ho tradito Piero, Lorenzo osserva la mia inquietudine, poi mio solleva il, capo e sorride.
“ se hai dei sensi di colpa sappi che non serve. Ho conosciuto Piero circa due mesi fa, e quando gli ho chiesto se conosceva una bella ragazza per una sfilata , lui mi ha fatto vedere te, sono entrato nel negozio sapendo quello che c'era da sapere per convincerti, quindi lascia perdere e pensa al danaro e altro che ci hai ricavato da questa storia. Se riesci a trovare almeno dieci giorni di ferie, ti assicuro che non te ne pentirai. “ - mi dice con voce assolutamente ferma e convincente.
Mi giro, osservo fuori e penso a mio marito che in sostanza mi ha offerto a lui, bene, se è questo che vuole lo accontento. La sera a casa Piero mi si avvicina, mi chiede com'è andata. Lo guardo, decido di vendicarmi.
“ bene, mi hanno anche regalato un bel diamante e altro.” - gli rispondo con tono allusivo.
“ amore sono contento che tu ti sia trovata bene, mi racconti qualche dettaglio?” - chiede con voce rotta dall'eccitazione.
“ certo!, mi hanno fatto sfilare con tanti gioielli, mi hanno offerto una cena e poi mi hanno anche scopato in tre sei soddisfatto o vuoi altri particolari?” - gli rispondo dura.
Sento il suo cazzo durissimo. Cerca di possedermi, ma io non ci stò.
“ no bello mio! Ho gia avuto una bella razione di cazzo, al massimo ti faccio una sega mentre mentre ti racconto di come mi hanno sfondato tutta.” - gli dico mentre incomincio a segarlo egli racconto cose non vere, e quando gli dico che mi hanno ricoperto di sborra schizza anche lui.
“ amore, in fondo era prevedibile, ha pagato tanti soldi per affittarti che lo dovevi mettere in conto che poteva scappare una scopata.” - mi risponde con l'aria più ingenua di questo mondo.
Lo guardo, sono disarmata dalla sua tranquillità, non sembra abbia importanza se mi hanno spaccato in due o semplicemente scopato. Sono allibita!!. Sei giorni dopo sono in volo per Mosca.
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11 years ago
admin, 75
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Una coppia nudista
Ecco la mia storia vissuta qualche anno fa.
Premetto che a me piace molto andare al mare in posti tranquilli, non ami la confusione, ancora meglio se il posto è riservato e permette di prendere il sole e fare il bagno nudi.
Visto che sicuramente è più bello passare le giornate in compagnia piuttosto che soli, un giorno mi sono messo in cerca di "amicizie" per passare qualche ora assieme prendendo il sole.
Alla fine prendo contatto con una coppia sui 40 della zona, la quale mi dice che anche loro amano prendere il sole nudi.A quel punto organizziamo per il we successivo, ci scambiamo telefono e gli do le indicazioni per raggiungere il posto dove vado io di solito.
Arriva il giorno dell'incontro, la coppia che mi si presenta davanti è una bella coppia, lui uomo robusto lei minuta ma bellissima donna. Ci presentiamo e ci avviamo verso la scogliera. Apro una parentesi, io quella volta sono partito con l'intenzione di prendere del sole e magari fare una nuova amicizia niente di più.
Arriviamo sul " mio scoglio" ci spogliamo e ci mettiamo a prendere il solo. Chiacchieriamo del più e del meno, con molta tranquillità. Dopo un po vedo la lei che si avvicina a lui e comincia a toccarlo e lo pende un po in bocca. A quel punto mi eccito e mi diventa duro, ma faccio finta di niente, dopo un po lei smette e si mette a parlare con me. Passano 5 minuti e ricominciano. A quel punto gli dico , loro contemporaneamente mi rispondono < se vuoi ti puoi avvicinare> non me lo faccio ripetere due volte. Mi avvicino. Mentre lei continua a succhiarlo a lui io comincio a toccarla, nonostante non sia più giovanissima ha delle gambe bellissime e un culo stupendo. dopo un po si gira verso di me e me lo prende in bocca. Io continuo a toccarla e le infilo un dito in fica e uno nel culo. Il marito intanto ci guarda e nel frattempo si masturba. dopo un po che la cosa va avanti gli vengo in bocca. a quel punto gli dico < ora tocca a me, ti va? > lei non se lo fa ripetere, mi si mette davanti e apre le gambe dandomi modo da potergli leccare fica e culo, inizio a leccarla e lei inizia a godere. dopo un po sento che il marito gli dice < ti piace?> e lei gli risponde < da morire mi sta facendo venire con la lingua> a quel punto ho dato tutto me stesso e alla fine è venuta, era molto soddisfatta e dalla faccia del marito anche lui. Non avendo preservativi non abbiamo fatto altro. Siamo rimasti a prendere ancora un oretta il sole e poi ci siamo salutati e andati via. Io dopo qualche giorno sono dovuto partire per lavoro e nel periodo che sono stato via mi è stato rubato il telefono ed ho perso il telefono e il loro numero,
davvero una bella coppia, magari ritrovarla e trovarne altre
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0
11 years ago
amantedel693, 34
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Il clistere
il nuovo Padrone mi convoca per le 22. Mi ha richiesto una depilazione totale, e visto il poco preavviso è un'impresa quasi impossibile. mci do di rasoio e di crema e mi depilo il pube, le gambe il culo meglio che posso cercando di non ferirmi. Mi presento puntuale all'appuntamento e essendo il primo incontro ci fermiamo a parlare un pò. Il Padrone è una persona molto alta e robusta, e già immagino come potrebbe facilmente sottomettermi. Una volta che ci siamo conosciuti quanto basta mi viene chiesto di spogliarmi completamente. Si procede poi con l'ispezione del mio corpo. Vengo palpato, soppesato e ispezionato. mi trova in difetto dei peli sotto le ascelle. non mi sono proprio ricordato. sarò punito. Vengo sculacciato con le sue grandi mani, ma non ho molto resistenza ai suoi colpi. mi stritola i capezzoli e mi contorco come una puttanella e lui mi umilia verbalmente. si diverte a stirarmi e torcermi le palle. Alla fine decide che non ho molta resistenza e vuole vedere come uso la lingua. mi fa lavorare a lungo i suoi piedi nudi, succhiando ad una ad una le sue dita. si diverte a vedere le mie erezioni e a deridermi di esse. sono salito fino all'inguine, e li mi fa leccare le mutande che nascondono il suo pene. de o scoprirlo e omaggiarlo. per circa 20 minuti devo succhiargli cazzo e palle. poi decide di controllarmi il buco del culo. mi infila un dito che mi provoca dolore. lo annusa e poi me lo fa pulire con la bocca. ho il culo sporco, mi punirà con un clistere. mi fa distendere sul tavolo della sala, e mi fa posizionare disteso su un lato con una gamba tirata su. inizia l'introduzione. il liquido si insinua sulle mie budella e lo sento. le perette si susseguono e io devo solo controllare di non perdere liquidi dal mio orifizio. quando ho circa 1.5 litri in pancia il Padrone si ritiene soddisfatto. mi intima di non evacuare nulla ma di restare immobile sul tavolo fino a quando non ho lo stimolo di liberarmi. riesco a stare circa 10 minuti con la pancia piena, poi chiedo di andare in bagno. liberarsi è stato molto umiliante in quanto era un continuo susseguirsi di rumori molesti. dopo circa 20 minuti non ho più perdite. il Padrone mi rinfila un dito nel culo, questa volta è pulito. quindi mi ricostringe a leccargli i piedi e il cazzo. poi inizio a masturbarmi. mi minaccia di farmi un milking. dopo molto tempo eiaculo e devo pulire. è tardi,c i giochi finiscono. faremo altro la prossima volta, che però ancora non c'è stata....
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11 years ago
bxslavebx, 33
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Mia moglie al privè
Come potete leggere nel mio profilo mi propongo come singol ma sono sposato con prole.
Il desiderio di coinvolgere mia moglie è stato sempre forte ma per il suo carattere riservato e per paura di essere svergognata l'ha sempre portata a negarmi la gioia di coinvolgerla in questi giochi.
Quello che vi racconto è storia vera e spero di avere un riscontro di quella persona che è stata coinvolta in quella serata.
Il percorso è stato lungo, fatto di fantasie a letto, prima, e poi con esibizionismo poi, con un continuo e delicato insistere sul suo abbigliamento.
Veniamo ai fatti, riusci a convincerla ad andare al privè per pura e solo curiosità, ci simo stati circa tre volte, la prima abbiamo rotto il ghiaccio, girando osservando e in qualche occasione, portandola nella parte buia l'ho fatta palpare un pò. Lei nn sopporta essere toccata da altre persone che nn conosce e quindi è stata dura convincerla ad andare per la seconda volta al Club.
Ma noi uomini quando vogliamo ottenere una cosa sappiamo come fare, quindi vedendo che a letto reagiva bene, ricordando le palpate sul suo sedere, che aveva subito, ho proposto( dopo un paio di mesi) un secondo giro.
questa volta ho agito con furbizia, dopo aver ballato in pista strusciandomi e alzandole la gonna come facevano gli altri uomini alle loro donne , l'ho portata in una camera, ci siamo chiusi dentro e senza spogliarla le ho leccato la figa fino a farla quasi venire. Ho smesso dicendole che era troppo presto per finire subito la serata e siamo tornati a fare un giro per il privè, promettendole che saremmo tornati nella stanzetta a finire quello che avevamo cominciato.
La tenevo stretta a me e ogni tanto le passavo una mano sotto la gonna per mantere la sua eccitazione, siamo entrati nella stanza per sole coppie e ci siamo posizionati in un angolino per vedere gli altri intenti nei loro giochi, debbo dire che di scambio neanche l'ombra, ma tutti erano intenti o a scopare o a farsi fare grandi pompini.
Io avevo posizionato mia moglie davanti a me e il mio uccello posizionato in mezzo le sua chiappe, e con una mano le carezzavo la figa eccitandola.
Quando ho visto che era molto distesa e rilassata, l'ho convinta a fare un giro nella parte dark del privè, subito uno stuolo di singoli ci ha seguito, ed appena entrati hanno iniziato a palparla in modo fugace, lei me lo ha fatto notare, ma l'ho rassicurata e le ho anche detto, che mi eccitava moltissimo sapere che qualcuno usava il suo culo come se fosse una puttana. Chiaramente mi ha dato del porco e sottolineava che a lei queste cose nn piacciono.
Ci siamo fermati vicino la gabbia ad osservare un paio di coppie che goffamente facevano una piccola orgia, lo spettacolo nn era il massimo ma a me serviva per fermarmi ed avere il pretesto per guardare. Sapevo benissimo che tempo due secondi e si sarebbero avvicinati i singol, e cosi fu, lei era molto vicina alla gabbia e con le mani posizionate in alto si teneva, io da dietro la poggiavo il mio cazzo tra le sue chiappe e con la mano le tintillavo la figa. Appena ho sentito il primo singol che le toccava il culo, (toccando anche me) ho iniziato a spostarmi indietro per permettere alle mani di approfittare del momento. Chiaramente vedendo che mia moglie nn reagiva hanno insistito in modo ancora più deciso, fino ad alzarle la gonna e palparla sulla pelle nuda. Il tutto sarà durato un minuto, quando lei ha detto andiamo in modo deciso. L'ho assecondata per nn rovinare la mia piccola conquista. Quando ci siamo chiusi nella cameretta, l'unica rimasta libera, mi ha detto che ero matto, e se mi ero accorto di quelo che era successo. Fingendomi meravigliato le ho detto di no,e lei mi disse che le avevano messo le mani dappertutto, anche li, e io, dove li, hai capito bene, anche nella figa, caspita... anche li? si si pensa che in pochi secondi uno è riuscito a scostare il tanga e ad infilare un dito, mentre un'altro dito stava cercando di entrare dietro. a quel punto nn c'è l'ho fatta più. Be si effettivamente hanno esagerato, ma ti assicuro che nn mi sono accorto di nulla, si si ci credo disse lei ridendo.
Cmq devo dire che quello che mi toccava davanti era bravo...il resto lo immaginate... grande scopata.
Tutto sembra essere risolto, neanche per idea, nei giorni successivi, grandi litigate e grandi negazioni che la cosa le era piaciuta. Dopo qualche mese, durante le scopate ricordavamo la bella esperienza, per me, e la convinzi a ritornare al privè, ma date le sue imposizioni dovetti aspettare una festa in maschera.
Vi lascio i particolari, solo a ricordarvi che lei era molto sensuale, avevo chiesto di indossare il reggicalze e gonna nn troppo lunga ma sottile e svolazzante, dopo qualche giro per tutto il privè le chiesi se voleva appartarsi in una camera, accetto subito, memore del trattamento della volta precedente, la camera però era diversa, quella con i buchi dove dall'altra parte della parete si può infilare il cazzo.
Non essendoci letto, ma solo due divanetti, rimase sorpresa e disse, ma che stanza è questa, io risposi meravigliato e nn persi tempo a baciarla e a toccarla, spostai i divanetti, mettendoli quasi con la spalliera vicino ai buchi, la feci posizionare con le ginocchia sul bordo e con il busto sulla spalliera, lo spettacolo che mi si poneva era spettacolare, inizia a leccarla e a mangiarle il culo, ero a tremila, il cuore mi batteva forte, lei ansimava come se nn ci fosse nessuno.
ed ecco che come per incanto notai un'occhio che guardava dal buco, pensai tra un pò succede un casino, ma quando dal foro sbuco un bel pisello e devo dire che per mia fortuna era bello lungo tanto che sembrava finto, lei mi guarda e dice, guarda guarda....e io continuando a infilare le dita nella sua figa le dissi , toccalo, dopo titubanze inizio a toccarlo con le punta delle dita, quasi a saggiarne la consistenza, e piano piano si lascio andare e lo impugno con forza. D'un tratto il cazzo si ritrasse, e pensai cazzo ha gia sborrato, invece no riapparve, la cosa si ripetè, in seguito capii il perchè. Sicuramente si voleva fare sbocchinare ed aveva paura di sborrare, mi posizionai dietro e iniziai a scoparla a quel punto dissi, dai prova a prenderlo in bocca, dopo qualche esitazione inizio ad annusarlo e poi piano piano lo prese in bocca sempre di più.
Il povero ragazzo penso che per un paio di volte era sul punto di sborrare e si ritrasse per poi riaffacciarsi.
Le donne sanno stupire....
mi disse, che faccio?. in che senso dissi io, e lei, lo infilo, certo..
le passai un profilattico lo infilò sul bel pisello, e devo essere sincero l'aiutai, e giratasi lo infilò lentamente.
Mi guardava con gli occhi sgranati e mi diceva lo sento lo sento, io le tintillavo il clitoride e dopo un po venne.
La cosa che mi lascio sorpreso e che il ragazzo nn volle venire, dopo un paio di cambi di preservativi, nn si riaffacciò.
Uscimmo in fretta dalla camera per nn essere individuati, ma penso che ciò nn avvenne percè dopo un pò quando tornammo nella zona buia si avvicinò un ragazzo con molta decisione, lei riconobbe la camicia che aveva visto sbirciando dal buco. Ne approfittai, ci fermammo per osservare una coppia e subito si avvicino, inizio a toccarla, ma questa volta lui si pose difronte, la palpò perbene sulle tette e figa, mentre un'altro singol ne approfitto toccandole il culo. Io ero di lato e le tenevo la mano e la baciavo in bocca. Anche questa volta la cosa durò poco ma fu molto eccitante.
La serata la concludemmo da soli...
Questo è realmente accaduto, e se il protagonista della serata si è riconosciuto mi scriva.
Mi deve dire i particolari per farsi riconoscere,
Ciao
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11 years ago
antonio35,
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Schiava del sesso
Era da tanto tempo che volevo scoparmela quella troia. Bionda, labbra carnose quasi a canotto e con due tette enormi che si portava sotto i vestiti più scollati possibili..ogni volta che la vedevo sculettare con quel suo fare da troietta, sempre senza mutandine ovviamente, il mio fratellone lì sotto non poteva fare a meno di indurirsi, e non potevo più sopportare questa situazione, dovevo risolverla.
Sono un professore universitario, 40 anni, bella presenza almeno a quanto dicono, e posso affermare senza modestia che le donne non mi siano mai mancate….peccato che ho, diciamo, una piccola particolarità, un vizio che purtroppo non posso soddisfare con chiunque: a me le donne non piace semplicemente scoparle, piace dominarle, sottometterle, completamente….e la troietta di cui parlo faceva proprio al caso mio; lo sapevo già, era la preda perfetta: il mio esame era fondamentale per il suo piano di studi, se non l’avesse passato adesso non avrebbe potuto fare nessun altro esame, e avrebbe perso almeno un anno; ovviamente l’avevo già bocciata due volte, per impreparazione(non sono mica il tipo che mette i 30 alla prima ragazza che si presenta con una scollatura generosa, che credete!); questa volta però, sarebbe andata diversamente.
Ed ecco che la troietta si presenta all’esame…immaginatela: minivestito, praticamente una sottoveste, nera che faceva vedere tutto: tette, capezzoli, culo… tacchi a spillo neri, e come al solito niente mutandine: la sgualdrina pensava di fare colpo stavolta, ma niente da fare: non aveva capito che quando voglio fare lo stronzo non c’è scollatura o culo in bella mostra che tenga: bocciata un’altra volta, e si ripresenti al prossimo appello: la mignottella, decisamente delusa e infuriata, se ne uscì fuori dall’aula senza nemmeno salutarmi, ma io sapevo che sarebbe tornata.
E infatti eccola là, il giorno dopo, al ricevimento, sempre con lo stesso abbigliamento da mignotta e il trucco pesante, che piangeva e mi implorava di darle un’altra possibilità…io dopo essermi fatto pregare fingo di accettare e dico “bene, signorina, le voglio venire incontro: si ripresenti domani, dopo l’orario di chiusura, nella mia aula, purtroppo non ho altri orari, ad ogni modo ci sarò; faremo un integrazione orale, se passerà quella avrà passato l’esame; e mi raccomando venga sola, perché questo che le sto proponendo è illegale; meno testimoni ci sono, meglio è sia per lei che per me” La ragazza dapprima perplessa e un po’ spaventata per l’orario insolito e per la richiesta di presentarsi sola, accettò tuttavia di buon grado: aveva maledettamente bisogno di passare l’esame, e io lo sapevo. Le avevo proposto un integrazione orale, ma la vacca non aveva ancora capito di quale integrazione parlavo: ah, ah ah, non vedevo l’ora di pregustarmi la serata di domani.
E infatti quel giorno Pamela venne, da sola come le avevo detto, ma non si sarebbe di trovare dentro la sorpresa che le avevo preparato: infatti in aula non ero solo, ma insieme a me c’erano altri due uomini: uno era il custode dell’università, un cinquantenne grasso e sempre sudato; era soprannominato “l’animale” dalla sua conosciutissima propensione a non essere esattamente un gentiluomo con le studentesse, tanto che già una volta si era preso una denuncia per molestie; l’altro era un nero enorme di due metri, che avevo portato apposta per sfondare la troia in questione.
Neanche il tempo di rendersi conto ed ecco l’animale che chiude la porta e fa “Ahahah eccola qua, professore, allora avevi ragione: è proprio una troia…non sai quante volte mi sono fatto le seghe sognando di spaccare questa vacca, ma adesso è venuto il momento: vieni qua puttanella che ti faccio la festa…” e così dicendo le infila la mano sotto il vestitino fino a stringerle forte le tette. La ragazza ovviamente si divincola “ma vaffanculo stronzo, per chi mi hai presa, ora ti denuncio, bastardo, e lei professore diamine faccia qualcosa!” disse la studentessa isterica. Era il momento di intervenire, e infatti intervenni: “ahahah mi fai ridere troietta, quanto sei comica nella tua impertinenza” dissi con un sorriso divertito “che ti credevi di venire qui a fare l’integrazione orale? Ora te lo spiego io in cosa consiste questa integrazione: dovrai soddisfarci tutti, dovrai fare qualsiasi cosa ti chiediamo, anche la più schifosa, senza fiatare: questa sera sarai la nostra schiava, la nostra cagna, il nostro cesso…ti apriremo senza riguardo in tutti i buchi, e se ci va ti useremo anche come cesso, e tu dovrai stare zitta e obbedire ad ogni nostra perversione; ovviamente puoi andartene quando vuoi; ma ricorda che, se lo fai, non solo non passerai mai il mio esame, ma puoi scordarti di laurearti qui, per sempre: userò il mio potere per metterti contro chiunque e la tua carriera in questa università sarà finita; non solo, lo vedi questi uomini in foto?” dissi indicando una foto sul tavolino “sono tutti imprenditori cittadini e sono miei amici…credi proprio di trovare un lavoro in questa città? Tu sei solo una succhia cazzi e adesso ti trattiamo come tale, adesso sta a te la scelta: collaborare e passarla liscia, o andartene e avere la vita rovinata, decidi tu…”. Avevo parlato, ora stava a me vedere se il mio piano avrebbe avuto successo” La risposta arrivò subito quando sentii la ragazza iniziare a piangnucolare e abbassare la testa…”va bene, p-professore, accetto….” Disse con un filo di voce…ma io non ero ancora contento…uno schiaffo le arrivò in piena faccia e lei si ritrasse lamentandosi dal dolore “si dice si va bene, padrone, troia, avanti, ripeti!” “Scusi padrone, intendevo dire s-si, padrone, accetto…”
“Avete visto ragazzi? La troia è pronta a farsi sfondare..su, fatele la festa!”
Cominciò l’animale, e subito la povera troietta si incominciò a rendere conto di cosa la aspettava quella notte; la ragazza potè subito sentire bene le mani sporche e pelose dell’animale che la afferrava per i capelli, che la costringeva a prendere in gola tutto il suo cazzo grosso e nodoso(23 centimetri), fino in fondo, a rischio di soffocarsi. La troietta potè assaporare subito il sapore nauseabondo di urina del cazzo del custode che la sfondava la gola senza alcun ritegno fin dall’inizio, mentre con l’altra mano le dava schiaffi sulle tette e le tirava i capezzoli; a un certo punto mentre continuava a pomparla in gola il sadico lavoratore dell’università le chiudette il naso; la troietta si sentì quasi soffocare dal trattamento della bestia, aveva le guance rigate di lacrime mentre era diventata tutta rossa in volto; non ancora sapeva che questo era solo l’inizio.
La celestiale visione di questa biondina tettona con la faccia d’angelo e il corpo da bambola gonfiabile utile solo a prendere metri di cazzo scopata in bocca senza ritegno da un grassone sadico eccitò molto il nero, che se lo tirò fuori e iniziò a segarselo;ora, le dimensioni del suo cazzo , sono sincero, spaventarono anche me; superava, non esagero affatto, nettamente i 30 centimetri…ma ciò che mi colpì ancora di più era la larghezza: aveva una cappella dalla larghezza che superava il pugno della mia mano(e non ho mani piccole, affatto), e il diametro del cazzo era superiore a quello di una lattina…già mi eccitavo a pensare a cosa avrebbe provato la povera puttanella quando quell’enorme cazzo l’avrebbe sfondata; cosa di cui era consapevole anche il nero, che, proprio per saggiare le reazioni di quella troia bianca, si mise davanti la faccia della troietta e le fece vedere il suo enorme cazzo, preannunciandole cosa le sarebbe successo; pamela, spaventatissima, lo implorò di lasciarla stare, gli disse che non aveva preso mai un cazzo di quelle dimensioni, che l’avrebbe segato e anche cercato di prenderlo in bocca ma “ti prego, in fica no, con quel cazzo mi rompi, ti prego non farlo…” lo implorò singhiozzando la mignotta bianca, ma il nero non se ne curò e, mentre l’animale la costringeva a forza a prenderlo in bocca, con un colpo secco le sfondò la fica.
La vacca ora quindi aveva due cazzi, uno, quello del custode, che le sfondava la bocca, e l’altro, quello del nero, che le sfondava la fica; il cazzo del nero, com’era prevedibile, le fece molto male, ma non poteva urlare dato che aveva la bocca occupata dal cazzo del custode; tuttavia, dopo una decina di minuti di quel trattamento, la ragazza iniziò ad abituarsi al cazzo del nero, e i lamenti, poco a poco si trasformarono in gemiti. “Lo sapevo che ti piaceva il cazzo nero, lurida troietta bianca” non potè fare a meno di commentare il nero, e la mignottella ovviamente non poteva rispondere, dato che aveva la bocca ancora occupata dal cazzo dell’”animale”, ma la sua fica che colava testimoniava il suo godimento.
Il tutto continuò per un'altra decina di minuti, fino a quando l’animale, che oramai la stava scopando in bocca da quasi mezzora, finalmente venne e le scaricò tutto il suo liquido denso in gola; il nero, che la stava scopando in fica, invece, non era ancora venuto, ma ad ogni modo si staccò anch’egli dalla sua fica….cosa aveva in mente? Neanche io lo sapevo, ma il tutto divenne incredibilmente chiaro subito dopo, quando il nero le si parò di nuovo davanti con il suo cazzo enorme e le disse: “ vedo che hai goduto con il mio cazzo nero. Adesso però, tocca a me. Visto che sei così puttana, voglio provare a fare una cosa che non ho fatto mai. Mi manca perché ce l’ho troppo grosso quindi non me l’hanno mai fatto fare, ma adesso puttanella bianca con te voglio togliermi questo sfizio. Adesso ti sfondo il culo” Non appena ebbe sentito le ultime parole, la ragazza, colta da autentico terrore, si liberò e fece per correre fuori dalla stanza, ma il nero, che si aspettava questa reazione, fu più pronto di lei; la afferrò prontamente da dietro, e, mentre lui la teneva ferma, chiese aiuto all’animale per lubrificarle il culo; la ragazza, nel panico più totale, continuava a urlare e a dimenarsi per la paura di quello che la aspettava; “sì, brava urla di più, mi piace così, adesso lo vedi come ti spacco!” Il nero entrò piano piano e con grossa fatica nelle sue viscere; immaginate cosa ha provato la cagna: la troietta urlava e si dimenava come una pazza; immaginate il volto completamente deformato dal dolore la bocca spalancata in una smorfia di sofferenza; per fortuna la tortura del nero non durò a lungo, dato che dopo 5 minuti venne dentro il suo intestino, altrimenti la cosa avrebbe avuto conseguenze serie per le sue viscere…nondimeno quando il negro si staccò dal culo il buco era oscenamente aperto, completamente rosso….
Colto da improvvisa pietà per le condizioni della povera vacca, la feci riposare per una decina di minuti, in cui lei stette a riprendere fiato e a lamentarsi, stesa a terra e completamente nuda…; ma, come accade sempre con queste puttanelle indisciplinate, la vacca non mi fu affatto riconoscente; dopo un po’, mi accorsi che la ragazza si stava rivestendo, e, di nascosto e senza dirmi niente, stava cercando di dirigersi all’uscita; la cosa ovviamente mi fece andare in bestia: e a soddisfare me, non ci pensava??? La afferrai per il collo, e, sbattendola al muro e guardandola colmo di rabbia le urlai: “lurida vacca, cosa pensavi di andartene così? Non ricordi i patti? Dovevi soddisfare anche me, mignotta!!!” La ragazza, visibilmente pentita per il grosso errore, cerco subito di giustificarsi dicendo “ha ragione, padrone, mi scusi, ho commesso un imperdonabile errore, ma veramente io…” Con una sberla in faccia la feci stare zitta: “stai zitta troia, non ti ho dato il permesso di parlare, le cagne come te non parlano….mi hai disobbedito e profondamente deluso, e per questo sarai duramente punita….voi due, portatela nella stanzetta!”
Ora, la “stanzetta” non era altro che una piccola e stretta camera, quasi un ripostiglio, dove io nascondevo i miei “attrezzi speciali”, che usavo solo nelle situazioni particolari…era una stanza segreta e non la conosceva nessuno a parte quei due; dato che era la prima volta, avevo pensato di non portare la ragazza nella stanzetta, ma, dato che la vacca mi aveva disobbedito, non si meritava questa attenzione: me la sarei fatta nella stanzetta, con il corredo di attrezzi che piacevano a me, senza alcun riguardo.
I due la portarono nella stanzetta e le strapparono i vestiti di dosso; nella stanzetta c’erano tutti gli attrezzi che io usavo per i miei giochi; c’erano fruste di tutti i tipi e consistenze, manette, mollette, dildo, manganelli e altri oggetti per penetrare la schiava, maschere per la bocca e chi più ne ha più ne metta.
Non appena vide gli attrezzi, la ragazza si spaventò a morte: “ti prego padrone questo no, ti prego non farlo….ti spompinerò per ore, mi farò sfondare in ogni buco, mi farò anche pisciare o cacare addosso se vuoi, ma ti prego, non farmi questo”. “Sta zitta troia, non hai capito che non ti voglio sentire? Se non volevi essere punita dovevi pensarci prima, ora è troppo tardi!”
Cosa dovevo scegliere per la punizione di oggi? Dopo una breve riflessione, presi la mia decisione.
Feci mettere la ragazza a pecora e nuda, con i buchi oscenamente in vista; all’altezza del ventre una sbarra le faceva mantenere la posizione; le misi un paio di manette ai polsi: queste manette erano legate a un elastico a molla, che era a sua volta collegato a un gancio che stava sul soffitto: la ragazza dunque, era a pecora con le braccia unite e legate ai polsi; le braccia erano a sua volta sospese verso l’alto per effetto della molla; ma non era finita, anzi: mancava la parte riservata alle tette: le attaccai due pinzette molto resistenti ai capezzoli; anche queste pinzette erano collegate a due elastici a molla, solo che questi elastici, a differenza dei primi, erano collegati a un gancio che stava a terra; già ferma in questa posizione provava dolore; i capezzoli le facevano male a causa delle pinzette e ancor di più perché erano tirati, assieme a tutte le tettone che si ritrovava, verso terra dagli elastici; non poteva abbassarsi, perché all’altezza del ventre aveva una sbarra che la costringeva a mantenere quella posizione; inoltre tutto il ventre era legato a quella sbarra da fili sempre elastici. Se già provava dolore conciata così, pensate a cosa provò la povera troietta quando iniziai a incularla con foga da dietro. Spingevo e pompavo come un’ossesso, con violenza, e la prendevo per i capelli per farle tirare ancora di più le tette; in quella posizione, ogni mio colpo per la povera troietta era un dolore enorme, le tettone si deformavano a ogni colpo a causa degli elastici mentre la inculavo erano diventate addirittura coniche e le pinzette tiravano così forte i capezzoli che sembravano lacerarsi da un momento all’altro; la troia urlava come una matta ma io me ne fregavo, aveva disobbedito e meritava questa punizione, la meritava senza dubbio.
Il supplizio durò per ben mezzora(sono resistente io, mica sono un novellino!) terminata la quale la slegammo.
Successivamente, la punizione continuò portandola in bagno e , mentre i due la mantenevano, la costrinsi a mettere la faccia dentro al cesso sporco e a pulire tutto con la lingua; ovviamente, mentre faceva questo, non mancai di abusare di nuovo del suo culetto e della sua fica, e così fecero anche gli altri due.
Infine, la punizione terminò con una salutare pisciata collettiva in faccia, che lei fu costretta anche a bere.
Era abbastanza; la feci portare dal custode all’aperto; sporca com’era di piscio e di sborra, e dolorante in tutti i buchi, chiese almeno di essere lavata; mosso, ancora una volta, a pietà dalle condizioni della cagna, la feci lavare dal custode con la pompa dell’acqua fredda.
“Brava troietta, congratulazioni…hai superato davvero brillantemente l’esame….questo esame, ahahah…” le dissi mentre le gettavo il libretto con il voto sul corpo nudo e bagnato.
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11 years ago
sexylaw,
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Le colleghe di lavoro
salve,questo è il mio primo racconto vissuto realmente,lavoravo in un centro commerciale della mia città,il mio ruolo era quello di repartista,ed ero spesso in contatto con colleghe delle casse e del box informazioni,bene box informazioni,c'era una collega di circa 45 anni fisico stupendo,la classica donna che apparentemente non dà modo di poterci parlare oltre situazioni lavorativi,quindi le mie possibilità a poterci provare erano minime. un giorno vengo contattato dagli iffici del personale,mi viene fatta una proposta,se sarei voluto passare al servizio di sicurezza,io accettai senza pensarci su,questa è stata la mia fortuna,unturno pomeridiano avrei dovuto fare chiusura del punto vendita,e di turno c'era lei,stranamente noto che lei era più spigliata a darmi confidenza,io ci provo subito,dico tra me e me,non ho niente da perdere,io glie lo dico...senti francesca nome di fantasia,a me non piace di vivere di rimorsi e rimpianti,e lei dimmi....io mi attrai tantissimo,e vorrei passare del tempo con te,mi sarei aspettato un vaffanculo,invece mi risponde,e vediamo come devo fare con mio marito. il discorso finisce lì. arriva il momento della chiusura io controllo tutto il punto vendita che sia tutto ok,faccio uscire l'ultima cassiera,e restiamo io e lei,lei è attenta a fare i conti delle chiusure delle casse,e io li ad osservarla,chiudo tutte le luci lasciando solo qualcuna aperta,lei finisce e si và a timbrare insieme il cartellino,dopo averlo fatto lei si gira e mi fa dicevi oggi???io mi giro la guardo e mi butto a baciarla,lei ci sta,io incomincio ad allungare le mani ,ma lei mi dice no smettila non vorrei che ci si vede con le telecamere,allora io la spostodentro un gazebo li vicino,incomincio e baciarla,e con le mani si sbottono i pantaloni,glie li abbasso e poi giù anche le mutandine,incomincio a tocargli la fica...era un lago...tutta bagnata,gli infilo due dite dentro la vagina,e lei incomincia ad ansimare,mi abbasso i pantaloni anche io e gli prendo la testa e la metto giù verso il mio pene,lei incomincia a succhiarlo,e lo faceva come se volesse mangiarlo,io dopo un po' la sollevo la giro e la metto a pecorina,e incomincio a montarla,purtoppo il tempo non era della nostra parte,a breve si sarebbe inserito l'allarme,quindi ho aspetto che lei venisse...per poi venire anche io. e chi me lo doveva dire....i giorni seguenti,io nel rispetto silenzio,ma notavo che altre mie colleghe mi davano confidenza in un modo strano,come se sapessero,e vi assicuro che è tutto vero ciò che vi racconterò,io ovviamente a quel punto ci provavo con tutte,una di loro ad un certo punto mi dice che mi deve parlare,io dico ok finisco alle 18,ci vediamo fuori,arrivato fuori salgo in macchina con lei,e lei mi dice ma tu da me cosa vuoi? io senza fare giro di parole le dico sesso!!!! la sua risposta?? anche io,bene gli dico io dimmi come vuoi fare? gli propongo perché non dici a tuo marito che devi uscire con i colleghi per una pizza una sera di queste? e lei ok ti farò sapere. non passa più di mezz'ora mi squilla il cel, era lei mi dice ok x stasera ci si può vedere,ci vediamo alle 21:30,io chiamo subito un mio amico per farmi prestare un mini appartamento situato in una zona vicino al mare,arrivati lì parcheggiamo in un posto tranquillo e ci si avvia direttamente verso l'appartamento,entrati dentro,io non perdo tempo,la porto nella stanza dove ci sono 2 lettini,e incomincio a baciarla e spogliarla,ci si spoglia entrambi e ci si resta nudi,dopo vari preliminari stavo leccandogli la vagina,e lei mi disse...basta x favore l'ho voglio dentro ti prego,ovviamente il mio pensiero era quello di soddisfarla il meglio possibile, e quindi la penetrai,il tempo di infilarlo dentro lei viene,e dopo ne anche 5 minuti viene altre 2 volte,ad un certo punto gli chiedo se gli piacerebbe essere presa da dietro,il tempo di finire la parola era già messa in posizione,non ho mai visto un buco del culo così largo...mi scivolava dentro come se niente fosse,si era fatta quasi mezzanotte,io stavo per venire,e lei mi disse ti prego vieni in bocca,e io ovviamente me l'ho faccio prende in bocca,un pompino stupendo e gli vengo tutto in gola,e ingoia tutto e mi pulisce bene bene il mio pene. con lei x un periodo di tempo ci si incotrava anche alle 4 del mattino prima di andare al lavoro,soltanto per farmi un lavoro di bocca,poi ci si andava al bar colazione e poi lavoro. a questo pnto ne arriva una terza,anche lei sposata,mi dice stiamo organizzando per un uscita a berci una birra,vuoi venire? e io certo perché no. mi aspettavo che fossimo almeno una decina di persone..invece eravamo in 5 3 maschi 2 due donne,si parte ci si và a bere una,due tre birre,lei era un po' partita,io non contento la porto in un altro pub,la faccio bere ancora e ancora lei è partita,come del resto quasi tutti,io non me la sento di mandarla a casa in quelle condizioni ,quindi decido di portarla in un bar a farle prendere un caffè amaro per cercare di farla riprendere un po',scendono tutti dalla macchina ,lei resta seduta davanti,io resto con lei,mi avvicino e le chiedo allora tutto ok' e li guarda e mi bacia,e mi dice ti voglio....ti voglio,ionon me la sentivo sinceramente approfittare della situazione,ho preferito aspettare qualche giorno per vedere se era l'alcool. ma non era così,era il 10 agosto entrambi finivamo il turno di lavoro alle 11 del mattino,gli chiedo se le andava un aperitivo,lei mi risponde ok,ci si vede in un bar in periferia sud della mia città,si parla di quello che era successo quella sera,finito l'aperitivo si sale in macchina ognuno nella sua,e si decide di andare in un posto più riservato,mi dice di seguirla,mi porta sotto un ponte in una piazzuola,sotto il sole a 40 gradi,si vede il mare,salgo in macchina con lei,incomincio a baciarla,lei aveva un paio di fusò le tocco la vagina,era in un lago,le abbaso le mutandine,e le infilo un dito...2...3..4..alla fine inserisco tutta la mano..lei gridava dal piacere,il cado era assurdo lei si gira si abbassa e incomincia a farmi un pompino,e dopo un po' volevo penetrarla,ma lei non so il perché non ha voluto. tutto rimandato??? sembra di si,dopo qualche giorno io mi trovavo solo a casa ,i miei erano partiti a roma,torno a casa finito il mio turno di lavoro,arrivato sotto casa mia,mi squilla il cell,era lei mi dice che fai con un voce tremante,io niente sono appena arrivato a casa,e lei e girati??? mi giro e c'era lei di lato con la sua macchina,io le ciedo vuoi salire che sono solo? lei si,io dammi il tempo di fare una doccia e sali,esco dalla doccia in accappatoio,lei entra e senza parlare si inginocchia e incomincia a succhiarmi il pene,io dopo un po' la sollevo la metto nel letto e la spoglio,ma lei vuole essere solo toccata e non vuole essere prenetata,io un po' mi infastidisco,gli vengo in bocca,e poi mi squilla il cell,avevo un appuntamento e quindi sarei dovuto andare,io educatamente le dico devo fare lo scostumato,ma devo chiederti di andar via,ho da fare. l' accompagno alla porta ero solo con un paio di pantaloncini senza mutande,la saluto,e mentre la bacio le mi guanta il pene si abbassa i pantaloni e le mutande,si strofina il mio pene nella sua vagina e mi sussura...vuoi che me ne vado..ah....nel frattempo il mio pene era diventato duro e lei si infilava solo la cappella dentro...e continuava a dirmi..vuoi che me ne vada..ah....a quel punto non c'è la feci più gli cacciai la mano e con un colpo secco gli misi dentro tutto il mio pene,lei finalmente si lasciò andare,la sollevai senza togliere il mio pene dalla sua vagina,e gettai sul divano,e incominciai a montarla me un toro. bene alla fine posso concludere dicendo che mi reputo una persona fortunata,a riuscire a far conciliare lavoro....e divertimento!!!!
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11 years ago
malborogold,
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Tutto iniziò su un portale di scambio di coppie. Alfredo aveva messo un profilo come coppia esibizionista, uno di quelli che lasciava comunque presagire un buon spiraglio per coloro che si proponevano come bull.
Riesco a contattarlo e tra noi comincia una buona comunicazione, la confidenza aumentava e lui era convinto a farmi entrare nel suo menagé di coppia.
Mi rivela che la sua è una coppia clandestina, entrambi sposatissimi con figli, ma essendosi conosciuti era nata una forte relazione. Alfredo aveva voglia di condividere Laura con qualcun altro ma lei è una donna all’antica, disinibita dal rapporto con Alfredo che l’aveva fatta rinascere come donna, ma non ancora pronta ad una così radicale “rivoluzione culturale”, e che anzi i desideri e le insistenze di lui erano, in un certo senso, di offesa al suo modo di concepire il rapporto.
Su suggerimento di Alfredo riesco comunque a contattare Laura e a ottenere un appuntamento con lei in un luogo pubblico, per parlare. All’appuntamento mi si presenta una donna non appariscente, sovrappeso, ma con uno spiccato fascino, quel “quid” di inspiegabile che la rendono, contro tutte le apparenze, attraente. Laura è, al momento del nostro primo appuntamento, una donna provata, in quanto le richieste di Alfredo e le intemperanze seguite alle insistenze avevano minato il loro rapporto, portandoli sul punto di rottura e convincendo lui a chiudere definitivamente il profilo sul portale. Le dissi chiaramente ciò di cui avevamo parlato con Alfredo, di cosa lui volesse e le aggiunsi che non mi sembrava il caso di continuare questa fugace conoscenza, dato che non avevo nessuna intenzione di fare né da parafulmine né da elemento che interviene per sanare la vita di una coppia, soprattutto se una delle due parti sarebbe controvoglia. Ci congedammo lasciandole, come mi disse dopo, un misto di sentimenti contrastanti: da un lato apprezzò la mia estrema schiettezza, dall’altro provava un senso di ripulsa nei miei riguardi, per ciò che sarei potuto rappresentare.
Continuammo comunque a sentirci, Laura mi confidava l’evoluzione del loro rapporto, Alfredo si sentiva invece deluso dal non poter approfondire la nostra conoscenza, aveva imparato a fidarsi di me. Anche lei aveva imparato a fidarsi, non spingevo assolutamente affinché le cose si evolvessero in una direzione che mi sarebbe stata opportunisticamente vantaggiosa.
La piega cominciò a mutare quando accettai di incontrare nuovamente Laura in un luogo pubblico. Il nostro interloquire telefonico aveva fugato le negative sensazioni del nostro primo incontro ed aveva imparato ad avere fiducia in me, mi metteva al corrente dell’evoluzione del rapporto con Alfredo e mi confidava anche cose abbastanza intime. Il suo modo di parlare era abbastanza diretto, non usava alcuna circonlocuzione per descrivermi cosa faceva con lui a letto, a quali pratiche l’avesse iniziata e quanto le piacesse riscoprirsi donna con lui.
Quando ci incontrammo passeggiammo a lungo in un giardino pubblico, parlando di cose che sapevo già ma che per lei era importante ribadire, Laura mi chiese della mia vita e delle mie passate esperienze, col suo modo di fare diretto mi chiese pure se le piacessi e cosa mi sarebbe piaciuto fare con lei se ne avessi avuto l’opportunità.
Come ho già detto, Laura è una persona fisicamente … straripante … e le dissi senza tanti fronzoli che sarebbe stato un piacere sbatterla per bene nel suo culone, dopo essermi deliziato fra le sue giunoniche tette. Lei mi portò allora in un angolo appartato del giardino (era un giorno feriale, di mattina, poca gente in giro) e mi fece allungare la mano fra le sue cosce, ove mi resi conto quanto si fosse infradiciata nelle mutande, mi disse che era successo nel sentire le mie parole, mi rivelò che lei accende subito se sfiorata da un uomo e che stavolta era lei a volere il rapporto a tre, mi desiderava fisicamente e voleva avere l’esperienza di sentire due cazzi dentro. (fine prima parte)
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11 years ago
nirby, 50
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Enzo e gli amici
Quel pomeriggio la moglie di Enzo non c’era e lui mi ha invitato a casa sua per un caffè.
Erano parecchie settimane che non lo sentivo, da quando ha cambiato lavoro non ci vediamo più così spesso come prima.
Adesso lavora come capoturno per una grossa acciaieria della zona. Finito di lavorare alle cinque mi presento a casa sua. Lui mi viene ad aprire indossando solo una vestaglia. Ho voglia del suo cazzo.
Enzo mi conosce bene. Chiude la porta di casa mi saluta con una dolcissima carezza sulla guancia e poi prendendo il suo cazzo in mano mi dice succhialo.
Io non me lo faccio ripetere, mi inginocchio e prendo il suo cazzo in bocca. Ha voglia, dopo pochi minuti la sua grossa cappella rossa pulsa di desiderio.
Non ho il tempo di chiedergli di togliermi i vestiti che mi spinge a terra sul tappeto mi slaccia i pantaloni e me lo infila in culo…
Siiiiiii.
Erano settimane che mi masturbavo pensando al suo cazzo che mi sfonda il culo.
Io a pecorina con tutti i vestiti addosso, i calzoni calati e Enzo che mi scopa, e mi scopa, e mi scopa e mi scopa.
Quando viene il suo sperma mi scalda il buco del culo e io godo…
Enzo mi lascia lì sul tappeto se se ne va a farsi una doccia. I rimango a terra per qualche minuto completamente stordito dalla splendida scopata.
Più tardi davanti ad un caffè parliamo un po’ di noi e di come vanno le cose. Enzo mi confessa che mi ha chiamato perché ha bisogno di una mano per organizzare una cena questa sera con alcuni suoi amici che vengono a trovarlo.
Mi dice che sono amici molto intimi e vorrebbe organizzare una cena dove la portata principale sarei stato io.
Sulle prime rimango un attimo spaventato dalla cosa ma Enzo riesce a convincermi e mi rassicura che mi piacerà.
Per la serata Enzo vuole che indossi l’intimo di sua moglie e un vestitino sexy che mi ha comprato per l’occasione. Mi dice che vuole presentare Luana ai sui amici e che io dovrò servire da bere e la cena. Poi si vedrà.
In realtà mi aspettava una serata ben diversa.
Io ho trascorso tutto il pomeriggio a prepararmi mentre Enzo cucinava, depilato, Parrucca, trucco, calze nere autoreggenti, tanga, scarpe nere con tacco alto che Enzo mi ha comprato assieme ad uno splendido vestitino nero.
Alle 19:10 suona il campanello e io vado ad aprire. Sulla porta mi trova quattro poliziotti in divisa con tanto di pistola e volanti parcheggiate fuori di casa.
Mi volto guardo Enzo il quale arriva, mi mette una mano sul culo e li invita ad entrare.
I quattro personaggi mi guardano con fare maniacale,Franco il più anziano di tutti è il primo a presentarsi “ciao Troia, io sono Franco” gli altri non si presentano neppure.
Sono basito e arrabbiato voglio andarmene, ma come tento di allontanarmi Franco mi afferra per la mano e mi blocca.
Franco si rivolge a Enzo:”Mi dispiace per la cena ma non possiamo fermarci troppo, ma abbiamo voglia di scopare la tua Troia”
Io gli dico che se lo scordi…
Franco mi afferra e mi ammanetta con le mani dietro la schiena poi mi fa sedere sul divano.
Si spogliano e me li ritrovo lì in piedi davanti a me con i loco cazzi in mano.
Enzo mi consola e mi dice …”vedi questa bella collezione di cazzi li ho invitati per te. Ora falli venire per bene”
A turno cominciano a farmi succhiare i loro cazzi e uno dopo l’altro ricevono le attenzioni della mia bocca. I loro cazzi sono belli grossi… il cazzo di Franco sicuramente più grande di una spanna mi riempie tutta la bocca ed è una goduria, devo ammetterlo, succhiarlo, gli altri poco meno di una spanna e subito mostrano un’erezione consistente. La situazione comincia ad intrigarmi.
Mi slacciano le manette e mi spingono con il petto contro lo schienale del divano mentre da dietro Enzo mi abbassa le mutande e mi lubrifica il culo.
Franco mi piazza il suo cazzone in bocca perché diventi duro mentre ordina a Luca e marco di scoparmi in culo. Il cazzo di Luca è il primo a sfondarmi il culo un bel cazzone che mi apre il buchino… ma dura poco infatti dopo pochi colpi mi sborra sulla schiena lasciando il culo per Marco che ricomincia a scoparmi… mi scopa fino a quando Il cazzone di franco è pronto.
Allora Franco chiede il cambio e mentre Marco mi viene in bocca Franco appoggia la punta del suo cazzone sul mio buco del culo.. quando spinge mi sembra di rompermi..
Ahhhhhhhhh che bel cazzo…
E come mi monta…
Dopo qualche colpo di reni per farmi sentire il suo cazzo fino in gola io godo e grido dal piacere nonostante il cazzo dell’ultimo poliziotto, Donato, mi stesse sborrando in gola…. La sensazione stupenda.
Quando franco sta per venire mi volto verso di lui per deliziarmi del suo nettare e non sprecarne neppure una goccia..
Enzo, che si godeva lo spettacolo in disparte, si avvicina e mi scopa a pecorina fino a venirmi in culo come il pomeriggio….
Io mi lascio andare e ricoperta di sperma lascio che quei 5 maschioni continuino a riempirmi bocca e culo con i loro cazzi….
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11 years ago
ric8876,
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Sesso in auto
Appuntamento dietro lo stadio, in auto, tacchi da 15,minigonna nera, calze a rete autoreggenti a maglia larga,perizomino con filo interdentale, camicetta bianca, parrucca a caschetto...cosi' sono andata all'appuntamento con Lucio,marito di una mia collega di lavoro, famoso x la sua circonferenza e la sua passione x i rapporti anali..Dopo un certo imbarazzo iniziale , fila tutto liscio come l'olio, qualche apprezzamento sul mio look, qualche toccatina alle mie cosce affusolate e depilatissime, e , dopo un po, l'invito a succhiargli il cazzo!!Pompa eccitantissima , in macchina, mentre con un dito mi rovista l'ano,la cappella e' veramente larga, faro' fatica a prenderla dietro!Si sta scomodi, mi chiede di sedermi sopra di lui, mi aggiusto la sua cappella sul buchino e...in un attimo e tutto dentro..Inizio un fantastico su e giu', mi sento le pareti del mio ano dilatarsi come non mai, ma provo un eccitazione incredibile..purtroppo non dura miolto, perche Lucio mi viene nel culo ansimando come un porco! Mi sfilo lentamente l'uccello dal culo, flielo pulisco con la bocca assaporando i miei umori anali misti alla sua sborra.Lo vedo soddisfatto, col suo pisellone ormai floscio, esco dall'auto, mi accuccio per far uscuire la sborra dal culo, ne ha fatta davvero in quantita' industriale. Mentre si tocca il cazzo mi dice " brava Monia, mi hai fatto godere col tuo culo, non come quella stronza di mia moglie che non me lo da mai ! "Mi verrebbe voglia di raccontarle tutto domani in ufficio, ma mi conviene stare zitta!!!
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11 years ago
admin, 75
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Per desy57
un giorno navigando su desy fui attratto dall'annuncio di una coppia, all'istante mi sei resi che sono persone degne di molte attenzioni, persone per bene di classe fuori da ogni giro, rispecchiavano cio che io sono e cio che io cerco.
Nello scrivere il mio primo messaggio, senti che dentro di me cresceva una forte attrazione, sempre piu convinto delle impressioni che mi avevano trasmesso, le mie mani scrivevano sole il mio pensiero volava solo, dopo qualche giorno ho ricevuto una loro risposta, davvoro ero molto felice, iniziammo a scambiare messaggio la nostra intesa cresceva minuto dopo minuto, il desiderio di averci era fortissimo, e mi sono reso conto che erano persone davvero speciali oneste e corrette come lo sono io.
dopo qualche giorno ho avuto l'onore di poter parlare con la bellissima signora, emozionante, da farmi tutt'ora venire i brividi di piacere, istaurammo un bellissimo rapporto tutto procedeva per il verso giusto, desiderio voglia erano alle stelle, il nostri corpi e le nostri menti erano prese, la nostra eccitazione era visibile.......tutto divino meravigosamente subblime.
quando un giorno tanto atteso la signora mi da appuntamente per incontrarci, apputamento alle 5 in piazza a gioia tauro, fremevo come al mio solito in anticipo arrivava la signora dei miei sogni la signora tanto desiderata che aveva con la sua dolcezza e la sua semplice e naturale femminilità e sensualità suscitato in me una cosa enorme.
aspettavo in piazza, girandomi di qua e di la aspettanto che arivasse la dolce musa, camminavo su e giu per la piazza, ad un certo punto mi giro ed vedo una donna girata di spalle capelli a cascetto gonna a tubetto giacchettina portamento molto elegante e fine............è lei, mi avvicino incrociamo gli okki e subito ma sei tu? si ciao stringiamo la mano e ci diamo due bacetti sulle guance, bellissima stupenda piu camminavo e mentre parlavano confermavo il mio istinto wow ch donna, andiamo al bar io prendo un caffe la signora un acqua tonica, ammiravo il suo visino le sue mani, quando ad un certo punto sparo delle stronzate piu grandi di me che non fanno parte del mio essere del mio modo di fare, non lo so perche e per come, ma ho detto davvero delle stronzate che neanche pensavo che non sono di mio costume e comportamento, soprattutto rivolte ad una signora del genere, forse per fare il trasgressivo forse non lo so, mi rendo subito che ho sbagliato ma forse era tardi, e la signora si sara ricreduta su di me.
da allora diciamo che si sono interrotti i messaggi e le chiamate, ma quello che indipendentemente da tutto mi spiace è essermi mostrato a lei per la persona che non sono, perchè io sono come lei mi ha conosciuto all'inizio.
quando questa meravigliosa musa leggera questo mio messaggio spero.........
un forte abbraccio ed un caloroso bacio, con accanto mille scuse
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11 years ago
perdesy57,
38
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Il compleanno della moglie
Come ogni mattina mi alzo faccio le cose quotidiane, ( colazione, accendere il pc, ecc.) guardo la posta e vado sui siti che sono registrata, su uno dei vari siti non un messaggio interessante che diceva " Ciao spero di non disturbarti son il lui di coppia e vorrei far un regalo di compleanno alla mia ragzza siccome e periodo di crisi mi chiedevo se eri disponibile per questa cosa qua?? ti ringrazio in anticipo e spero di ricevere la tua risposta". Dopo che lo letto ho riflettuto sulla tematica dell'incontro come poteva venire e cosi gli rispondo alle mie condizioni (non incontro a scatola chiusa) che volevo un scambio foto via mail, skype anche per vedere se rientravano nei miei gusti, cosi decidiamo di sentirci via skype. ci sentiamo diverse volte, scambiando foto di lei (davvero molto carina) e mi raccontava che tempo fa gli ha confessato una fantasia che voleva provare a farlo una trav o trans ma non escort o di strada, solo che oggi giorno trovare una trans nn escort o di strada e molto dura. Ci mettiamo d'accordo ora e luogo (perche io in giro da trav nn esco ancora quindi mi dovevo preparare) che ad accogliermi c'era solo lui e la moglie arrivava piu tardi dal lavoro, gli voleva far una sorpresa; arrivo a destinazione un bella palazzina salgo su mi apre la porta la casa molto carina e accogliente lui a modi di fare molto gentili, mi spiega piu o meno come avviene l'incontro e se mi andava, cosi accetto. Vado in bagno mi inizio a preparare intanto sento lui che accente la tv.
esco dal bagno pronta mi gurda mi fa molti complimenti e mi chiede se ero disponibile ad accogliere la moglie con una bottiglia di "moet" nel culo stappata cosi quando la si toglieva colava lo champagne e potevano bere, che idea strana xo mi piaceva cosi mi bagno un pochino il buchetto e un po di fatica ed entra il collo, sentiamo che mette le chiavi nella serratura io mi piego a pecora ma con il viso sul tappeto lui la subito ad accogliere e la porta in salotto dicendogli auguri di buon compleanno!! tira un mezzo grido (forse perche nn se lo aspettava) si siedono sul divano gli chiede se voleva da bere?? lei annuisce allora scuote un po la bottiglia prende due bicchieri li appoggia dalle palle e man mano si riempiono sorseggiano lei gli dice ke un maialino che nn se lo aspettava, lui gli risponde ke e il suo regalo e guarda solo. Finiscono di bere lei si alza viene da me e mi dice lo sai che mi piace sottomettere quindi devi far quello che voglio io ma anche farmi scopare quindi devi essere anche un po attiva va bene??? cosi rispondo "SI". Allora cominciamo!!! togliti la bottiglia e seguimi!! eseguo l'ordine e la seguo alla camera da letto a gattoni, mi chiede di aiutarla a spogliarsi cosi l'aiuto lei si toglie la parte sopre io mi occupo di gonna calze e scarpe, finito torniamo in salotto lei era completamente nuda molto molto bella si siede sul divano accavalla le gambe e mi ordina di leccare i piedi eseguo l'ordine tra l'altro aveva un anellino al piede molto eccitante, passati una decina di minuti si alza mi chiede di alzarmi di stare in piedi si mette davanti alla tv e inizia a succhiarmi il cazzo molto delicatamente che man mano aumentava l'intensità con la sinistra si teneva al mio cazzo ormai duro, con la destra si toccava. Quando eravamo tutti e due eccitati lei si sdraia sul tappeto tirando il mio cazzo verso la suo figa, cosi la penetro alla "missionaria" dopo una decina di munuti cambiamo posizione si mette in posizione fetale e la penetro di fianco, (la mia preferita) continuo fino a quando nn sta per venire che si alza mi fa sdraiare si siede dandomi la schiena inclinandola a 45° verso di me neanke una decina di colpi urla di piacere mentre dice guarda quel porco di mio marito che si sta segando. Una volta finito il suo amplesso si alza mi dice sussurrandomi ora tocca a te godere va in camera da letto e arriva con uno strap on nero e mi dice questo lo usavo con le amiche di mio marito o con le altre coppie ora lo uso con te. L'aito a indossarlo mi metto a pecora con il viso per terra, prende il lubrificante unge bene il mio buchetto, infila uno poi 2 dita lubrifica il fallo e molto delicatamente me lo fa entrare, inizia a darmi del colpetti leggeri man mano aumenta l'intensità, sto godendo con una matta perche e il fallo non era tanto grosso ma lo sapeva usare con una dea; mi dice che non dovevo godere ora che aveva in servo per me una sorpresa. Passati una 15ina di minuti si ferma si toglie lo strap on e va verso la cucina e arriva con un bicchiere da vino e una tazza, si accovaccia sulla tazza e fa la "pipi " mi guarda e mi dice ora l'assaggio, poi la lecchi come una cagna mentre ti masturbo; cosi fece l'assaggia e mi dice ke era buona me la mette davanti alla faccia cosi inizio a leccare aveva un sapore amarognolo pero ero talmente eccitata che se sapeva di sterco l'avrei leccata. Un paio di minuti non restitevo piu gli dicevo sborro!! sborro!! mi mette il bicchiere del vino sotto al mio cazzo cosi ne ho riempito 1/4 si alza io mi siedo distrutta va dal marito masturba anche lui che viene nel bicchiere una volta finito beve tutto il suo contenuto sorridendo dice evviva i miei 46 anni e non sentirli divertendomi piu di quando avevo 20 anni!!!! si avvicina a me mi prende per mano e mi dice andiamo a farci una doccia cosi io mi spoglio entriamo nella doccia assieme io insapono lei e viceversa ci asciughiamo e mi chiede molto gentilmente visto anche l'ora se volevo fermarmi a cena, impossibile rifiutare. Finita la cena ritiro i miei vestitini e li saluto ringraziando della serata ma ribattono subito grazie a te che sei venuta perche non sapevo che regalo farle a mia moglie. FINE un saluto a P......o e G......a
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11 years ago
admin, 75
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La mia storia con una coppia
Questo il mio 2° racconto che pubblico storia vissuta quindi raccontata
in modo semplice .Una sera ero al computer che giocavo a poker quando mi arriva un messaggio sulla chat una 44enne era dalla provincia di palermo ,quasi quasi che nemmeno volevo rispondere perché da catania spostarmi x palermo e un problema (esperienza fatta in passato con una singola di palermo) leggendo il suo profilo mentalità aperta e impegnata
mi incuriosisce e rispondo dopo le presentazioni,(la chiamerò Elena) mi disse ,io vorrei trovare un'uomo con cui parlare di tutto ,io anche di sesso
lei si in particolare di questo ma solo in virtuale non voglio fare incontri .
allora le dico con tuo marito a letto ti trovi bene, lei mi dice si e fantastichiamo molto su tante cose ,dimmene una quella che vi eccita
di più entrambi ,tentenna un po' a scrivere: io gli dico tanto siamo in virtuale raccontami e dimmi sé ti ecciti anche solo a raccontarlo.
Inizia a scrivere quello che cì eccita mentre facciamo l'amore è pensare che un altro uomo cì guarda e che piano piano si avvicina e comincia a toccarmi mentre io sono sopra a mio marito, lui mi dice ti sta toccando ti palpa le natiche ti sta entrando un dito nel culo e ti masturba, mi sussurra all'orecchio adesso vuole che gli l'ho prendi in bocca e mi mette un dito in bocca che io succhio come sé fosse un cazzo, io leggo e vedo che tentenna ancora gli dico vai avanti , mio marito mi dice adesso si mette dietro di te e vuole penetrarti il culo così sentirai 2 cazzi dentro . Io: e tu cosa provi in quei momenti . Mi eccito e provo un'orgasmo pazzesco.
Gli dico ma avete mai messo in pratica questa vostra fantasia ......
Lei mi dice no abbiamo paura .Io: Di cosa???di incontrare persone che possono darci problemi nella vita noi abbiamo figli e poi x il lavoro che svolgiamo sarebbe un grosso guaio poi viviamo in un paesino.
Io: certamente e un rischio specialmente nella vostra stessa provincia
dopo aver parlato un po' cì salutiamo con l'auspicio di risentirci nelle prossime sere .l'indomani sera erano le 22 vedo che si collega la saluto
e vedo che lei mi saluta con entusiasmo scrivendo ciaooooooooooo amicoooooo miooooooo, dopo aver chiesto come stava cosa mi racconti di bello. Lei mi dice sai che ho pensato molto alla nostra chiaccherata mi sento molto + tranquilla adesso che ho parlato con te delle fantasie che abbiamo con mio marito , né ho parlato anche con lui che mi sono confidato con te ....Cosa ti ha risposto .......mi ha detto che posso continuare a parlare con te . Le dico grazie x la fiducia che mi dai spero di ricambiare nel darti dei buoni consigli .Lei mi scrive sai vorrei che mio marito fosse presente quando parlo con te , Io si x me non cè problema anzi mi farà piacere .lei mi ringrazia e mi dice stasera no magari un'altra sera, vorrei raccontarti una cosa che mi e successo 1 mese fà voglio una tua opinione. Io: ok raccontami, inizia nel dirmi io non prediligo la masturbazione , ha mio marito piace vedermi masturbare io l'ho faccio solo x farle piacere, una sera lui entra in bagno x farsi la doccia dopo un po' io entro in bagno x fare pipì e vedo che lui sotto la doccia si masturbava non si e accorto di me e parlava, con voce soffocante che non capivo cosa diceva mi avvicino di + x capire quello che lui diceva e non credo alla mie orecchie a sentirlo diceva che bel cazzo che hai inculami che dopo ti faccio inculare mio moglie dai sfondami e riempimi il culo di sborra
si dai che mi piace sentire il tuo cazzo nel culo e si menava sempre più veloce ,sentivo mio marito come sé fosse che l'ho inculavano sente che lui viene dicendo si così mi piace sentire la tua sborra dentro il culo siiii ancora, a quel punto esco senza farmi accorgere, vado nella stanza da letto e mi chiedo cosa stesse succedendo ma ero eccitata mi tocco e ero tutta bagnata mi era venuta voglia di masturbarmi cosa che non mi era mai successa, ho avuto un'orgasmo bellissimo. Io: allora vorresti la mia opinione :lei: si.............Inizio col dire tuo marito a parte vederti a te fare sesso anale nel suo subingoscio anche lui vorrebbe essere penetrato .
Lei: ma dai nooo lui ha sempre fatto bene l'amore con me .
Sicuramente le rispondo ma sé tu vuoi costatare sé lui piace anche essere penetrato e facile capirlo. Lei come???? nei preliminari mentre gli l'ho prendi in bocca ti bagni il dito con la saliva e inizi a toccarlo senza penetrarlo , sé lui piace vedrai che farà in modo di mettersi in una posizione migliore e farsi entrare da solo il tuo dito, tu sempre mentre cè lai in bocca fai in modo che sia spontaneo quello che fai. Ok farò come dici tu ,ma ti raccomando non parlare quando cè lui in chat di questa cosa .
certo tranquilla e un nostro segreto. dopo un po' mi dice ok vado a letto cì risentiamo..... Io le dico perché non provi stasera . Lei vediamo sarà un po' stanco , ci salutiamo , dopo 2 sere cì troviamo in chat soliti saluti
mi dice tu sei un MAGO. Gli chiedo perché quella sera ho provato come mi avevi detto tu, si e penetrato da solo il mio dito nell'ano e dopo 2 secondi mi e esploso in faccia, però questo adesso mi preoccupa ,gli dico perché deve preoccuparti ,non vorrei che lui si mette in testa di provare veramente con un'uomo di fare questa esperienza .Io: chi ti dice che già non l'abbia fatto.....Lei : non cì voglio nemmeno pensare a una cosa del genere .Bene le dico allora spera che lui non l'abbia fatto e da oggi l'ho farai tu ma non con il dito . Lei e con che cosa ?????? Io: stasera cerca di rifarlo e gli dici sai che mi piace penetrarti , ma non con il dito perché non compriamo un vibratore vedi cosa ti risponde lui così cerchi di sodisfare le sue fantasie .Lei si stasera gli dico questo, visto che i tuoi consigli sono azzeccati . Abbiamo parlato di tante altre cose i saluti della buona notte .
La sera dopo erano le 20 vedo che si collega , mi saluta ciaoooo MAGO , da lì ho capito che lui aveva accettato di comprare un vibra , gli dico raccontami .
Mi dice ho il vibratore a casa, oggi lui e andato a palermo e l'ha comprato.
Io: quindi stasera cì sarà grande serata. Lei. vediamo dovrà essere lui a chiederlo fra poco rientra ceniamo, mi ricollego sé mi e possibile .
io ero al computer solito poker erano le 23 lei non si collega .
l'indomani sera erano le 21,30 si collega dopo i saluti........ Gli dico andata bene ieri sera ......... lei tentenna a scrivere .Io: ????????? inizia dicendomi non cì avrei mai creduto che mio marito gode con quel coso dietro .Io: ma e piccolino .......Lei: nooo e più grosso del suo sui 20 cm e bello grosso .Io: bè l'ha comprato come lui l'ho desiderava ........dai raccontami ...... Lei: sai che mi vergogno anche a parlarne ,gli dico dai che hai fatto la cosa giusta così tuo marito non va a cercarsi un cazzo fuori x farsi inculare . Lei dai non penso che avrebbe avuto il coraggio di farsi inculare da una persona. Io : vedi che cì sono tanti annunci di persone che vogliono fare questa esperienza x la prima volta quindi
magari trova una situazione del genere e prova .Lei: non immagino lui mentre si fa inculare da un'uomo anche sé la cosa mi eccita x dire la verità
le dico raccontami come e andata . Lei : abbiamo iniziato come al solito con i preliminari ,quando lui mi dice proviamo quel coso ,io gli ho detto non vorrei che ti faccio male ho paura , lui mi dice mettiamo un po' di vasellina e sé mi faccio male ti fermi , mettiamo un profilattico nel vibratore metto la vasellina a lui nell'ano e piano piano provo gli entra metà dentro e inizio a fare su e giù piano piano lui si inarca e sé l'ho fa entrare tutto ma mi dice tienilo fermo un po' che mi fa un po' male tutto dentro, gli dico l'ho esco?? lui no sé mi faccio + male te l'ho dico, inizio
a muoverlo un po' e vedo che lui si rilassa e mi dice dai muovilo piano piano lui era a pancia in giù nel letto quando mi dice escilo che voglio cambiare posizione , si mette in ginocchio sul letto io mi alzo e inizio a penetrarlo,vederlo con quel vibra tutto dentro gli dico amore ti piace ,mi risponde si amore mi piace perché vedo che piace anche a te x questo l'ho faccio ,io penso una bella scusa perché piace ha me .........e così mentre lui mi dice muovilo di più io l'ho masturbo ma lui mi ferma dicendomi no sé no sborro subito .dopo quasi 15 minuti lui mi dice amore escilo che adesso voglio te e fa l'amore con foca come non l'aveva mai fatto dicendomi all'orecchio amore quando vorrai incularmi te l'ho lascio fare
mi piace vederti eccitata anche sé mi fa un po' male ma sopporto x farti piacere...Stavo x dirgli ma sé piace a te essere inculato ,ma poi ho pensato gli lascio credere che mi piace .Io: allora adesso dici a tuo marito di comprarti un fallo che si lega a vita così tu l'ho indossi l'ho tieni x i fianchi così lui gli sembra che l'ho sta inculando un maschio .
Si lì abbiamo visti su internet questi che si legano a vita .Appunto e meglio anche x te così non devi tenerlo con la mano e puoi assestare dei colpi ben precisi e incularlo con ritmo. Lei: hai ragione sarebbe meglio ,
dopo averci salutato spegno e vado a letto , pensando ma che cì sto a parlare con questa che non cè possibilità di fare qualcosa con lei .
Dopo 2 sere cì risentiamo subito mi dice sai abbiamo comprato ieri quello che si lega alla vita . Io: l'avete già provato?? si ieri sera e molto meglio avevi ragione . Io : e lui cosa ti ha detto .............Lei: anche sé a cercato di nasconderlo ho visto che provava piacere e x dire la verità io ho avuto un'orgasmo mentre l'ho inculavo ma non gli ho fatto capire niente.
specialmente quando lui mi diceva amore ti piace io gli rispondevo si e a te piace ....... siiii perché vedo che piace a te , lui e arrivato 2 volte mentre cè l'aveva dentro a riempito un'asciugamani.
Io. senti adesso che hai trovato qualcosa di eccitante spero che tu e lui siete contenti quindi inutile che noi continuiamo a sentirci .........
Lei: mi dice non farmi questo di abbandonarmi ........
Io: senti io capisco che x te sia bello avere a chi raccontare ma vedi io
mi eccito quando mi racconti quello che fai .
Non scrive aspetto quasi 3 minuti e scrivo cì seiiiiiii
Lei: mi dice si aspetta che sto piangendo.
Io : dai e stato bello ti ho dato qualche consiglio ma devi capire anche me
sappi che dispiace anche ha me prendere questa decisione .
Lei: scrive senti x stasera chiudiamo ma domani sera cì sentiamo e né parliamo con calma .Chiudiamo lì dicendo va bene ma penso che sarà l'ultima volta che cì sentiamo anche sé mi dispiace .
l'indomani sera alle 22 si collega mi saluta sento che e un po' fredda nel saluto ,inizia dicendomi senti io ho parlato con mio marito dicendogli tutta la verità , da quando l'ho scoperto nella doccia e dei tuoi consigli
lui e rimasto un po' perplesso ma quando gli ho detto che non volevo perderti come amico con cui parlare ,adesso lui e qui accanto e vuole parlare con te . IO gli dico non saprei cosa dirgli in chat forse e meglio a questo punto sentirci al cell con lui e parlare .
Lei : mi dice che si vergogna un po' parlare al cell .
Scrivo il mio numero e gli dico sé volete chiamatemi io chiudo qui .
dopo 5 minuti squilla il mio cell con numero privato e non rispondo
dico io gli ho dato il mio numero e loro mi chiamano con numero privato non rispondo, sicuramente avranno capito e mi chiamano con numero visibile ,era lei e mi dice ciaoo Alex .. sono Elena la saluto e mi dice allora vogliamo parlare mio marito vuole dirti qualcosa ,mi passa lui
piacere io sono armando(nome di fantasia ) senti io prima di tutto devo ringraziarti x i consigli dati a mia moglie adesso mi dice che tu non vuoi + sentirla e lei da ieri sera che sta male .Io: questo mi dispiace ma vedi mettiti nei miei panni .Lui : si capisco oggi né ho parlato con mia moglie
noi siamo disposti a conoscerti..... Io: aspetta parliamoci chiaro visto che io so tutto e che tu hai scoperto certe emozioni e lì avete messe in atto
voglio essere chiaro , io sé vi incontro gioco solo con lei tu puoi anche essere presente ma io sono etero e non ho mai avuto esperienze con
un'uomo e non mi interessa averne .Lui. si si io voglio solo che mia moglie sia felice decidete voi il da fare io accetterò .
Io:gli dico ok né parlo con lei poi si vedrà mi passa lei e mi dice Alex spero che tu abbia cambiato idea .Io: sé cì incontriamo x me va bene . nelle sere seguenti cì siamo sentiti in chat lei mi raccontava quello che facevano a letto , e cì siamo messi d'accordo x vederci il sabato sera a cefalù lontano dal loro paesino ,arriva il sabato sera io aspetto all'uscita dell'autostrada erano le 20 mi chiamano al cell dicendomi stiamo x uscire l'autostrada gli dico che macchina ho e vedo i fare sostare dietro la mia macchina scendo scendono anche loro rimango a bocca aperta lei una gran bella donna alta 180 capelli neri lunghi un corpo da brivido ,lui un
bell'uomo alto quando lei io 1,76 mi sentivo un nano (quasi) decidiamo di lasciare la mia macchina lì e andare con la sua una ford galaxy molto spaziosa mi siedo dietro e andiamo x una pizza sul lungomare di cefalù
vedo che lui un po' impacciato ,le dico Armando ascolta non cè da essere impacciati ognuno di noi a le propie fantasie quindi cerchiamo di essere + tranquilli io non giudico nessuno , mi sorride e mi dice sei una persona speciale così ti chiama mia moglie . dopo la pizza gli dico di andare fuori cefalù verso messina sulla strada statale ma dico a lei tu vieni dietro lei si siede vicino a me e mi dice sottovoce mi sento imbarazzata anche sé come ti conoscessi da sempre gli dico non preoccuparti e poi sé non ti va
non deve essere x forza e inizio a toccargli i capelli lei mi guarda e mi sorride inizio a baciarla lei risponde con dolcezza il marito sbircia io mi accorgo e gli dico come trovi una piazzola ti fermi , si ferma e io e lei cì stavamo baciando le tocco il seno poi in mezzo alla gambe quando salgo e tocco la sua figa era già un lago inizio a masturbarla lei ansima il marito guarda ma non dice niente mi sbottono i pantaloni gli porto la sua mano sul mio cazzo e lei inizia a masturbarlo , lui vedo che sbircia x guardarmi il cazzo e gli dico vedi puoi accendere anche la luce sé vuoi guardare , non cì pensa 2 volte accende la luce centrale e in quel momento prendo lei x i capelli e l'abbasso inizia un pompino favoloso ,io gli dico era questo che
volevi vedere tua moglie con un cazzo in bocca , lui con voce tremante dice si ...dopo un po' che lei spompina da maestra gli alzo la testa e gli dico piano all'orecchio senti facciamo passare dietro con noi così tu mentre tu hai il mio cazzo in bocca seghi lui ,mi guarda con un sorriso e dice va bene ,allora gli dico a lui passa dietro con noi lui subito scende e sale dal lato di sua moglie lei l'ho tocca gli sbottona i pantaloni e esce un cazzo + piccolo del mio io (20 cm) lui sicuramente sui 14 ma un po' + grosso del mio, la faccio chinare e comincia a spompinarmi e con una mano mastrurba lui quando vedo lui con un fazzolettino che sé l'ho mette sopra il cazzo che sta sborrando alzo la testa di lei lui era in'estasi in quel momento e gli dico all'orecchio vuoi vedere che l'ho faccio succhiare a lui e l'ho farà lei mi dice no dai non penso che cì sta , gli dico a te piacerebbe vederlo con il cazzo in bocca mi sorride e mi dice provaci , appena si rilassa un gli dico sei arrivato?? lui mi dice si era troppo eccitante vedere mia moglie con il cazzo in bocca ,gli dico scendi e gira da questo lato così vedrai meglio. lui scende e sale accanto a me prendo lei e gli abbasso la testa e inizia a spompinare quando gli dico tua moglie e brava con la bocca
lui mi dice lei a me non l'ho fa così bene come sta facendo con te .
mi rilasso un x sentire la sua bocca bene e lui che sbavava a vedere sua moglie spompinare e si masturbava . quando gli dico sai che mi piacerebbe sentire anche la tua bocca lui rimane muto e io gli ridico
sai che anche tua moglie vorrebbe vederti con un cazzo in bocca . Lui gli dice vero tesoro?? lei si sé ti va di farlo ,lui sé vuoi cì provo lei l'ho prende x la testa e l'ho porta verso il mio cazzo inizia a baciarlo io le metto una mano nella nuca e gli l'ho faccio entrare in bocca poi le prendo la testa con tutte 2 le mani e gli faccio fare su e giù Elena guarda sbalordita mi guarda negl'occhi e mi fa capire che la eccita la cosa gli lascio la testa a lui e va da solo inizia a spompinare bene a lei gli dico masturbati si mette a gambe aperte e inizia a masturbarsi e guarda il marito la bacio lei risponde al bacio con passione quando lei dice sto venendo siiiiiiii che bello
io gli strizzo i capezzoli e lei mi dice si stringili di più fammi male,lui aumentava il ritmo sentivo che spompinare gli piaceva da matti .
Lei e arrivata minimo 3 volte di fila sentivo che vibrava mi avvicino al suo orecchio e gli dico gli sborro in bocca a tuo marito ,lei si riempigli la bocca come fa lui con me predo lui x la testa e gli faccio aumentare il ritmo lui capisce si alza e mi dice non sborrami in bocca . Elena gli dice perché tu a me non mi sborri in bocca adesso tocca a te lui senza dire niente si abbassa e continua lei mi dice all'orecchio dai sborraci in bocca che voglio
vederlo come ti pulisce il tuo cazzo con la bocca ,era eccitattissima gli dico di masturbarsi ancora lei guardava suo marito con il cazzo in bocca e si masturbava quando io stavo x arrivare gli dico non sporcare niente ingoia tutto nel momento che io arrivavo lei mi bacia e si masturbava + veloce siamo arrivati insieme e stato fantastico sentivo lui che con la mano strigeva il mio cazzo e succhiava x far uscire tutto e ingoiava io quasi quasi ero assente in quel momento ero in paradiso e anche lei mi stringeva la mano e sentivo che aveva ancora dei sulsutti .cì siamo ricomposti senza dire niente cì siamo salutati quando siamo arrivati nella mia macchina dicendoci alla prossima volta . Poi vi racconto il resto la prossima volta .
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11 years ago
Veromaster48,
48
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I lui e la trans
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare
più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una sciaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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11 years ago
admin, 75
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Io e la coppia...
ho conosciuto questa coppia su un sito di incontri. Ho notato il loro annuncio molto interessante perche cercavano un singolo bsx attivo e passivo giovanile, sembrava l'annuncio per me; guardo le foto erano tutte di lei in barca, in casa molto sexy e un lato "b" da urlo. Decido di contattarli per proporre un incontro, poche ore dopo ricevo la loro mail che volevano aver delle foto cosi felice di aver ricevuto una risposta ricambio molto velocemente e mi fissano una data luogo e ora per un incontro conoscitivo in porto ad alassio alle 13. Arriva il giorno dell'incontro arrivo ad alassio entro nel porto e come d'accordo gli chiamo per farmi spiegare dove rimane la loro barca. Li raggiungo a piedi e li vedo sbucare dalla coperta, mi accolgono a braccia aperte; lei ha un pareo color arancio in cui si intravedeva il perizoma e capezzoli turgidi lui camicia con manica corta e jeans. Ci presentiamo e mi offrono un aperitivo cosi si rompe il ghiaccio e intanto si parla di lei che è brasiliana (ora capisco per il lato "B"" fantastico) motori, macchine, barche un po ti tutto, finito di sorseggiare l'aperitivo causa commissioni non potevo rimanere con loro e cosi mi accingo ad uscire, nel frattempo mi invitano il giorno seguente a far un giro in barca solita ora e solito posto senza esitare accetto volentieri.
Arriva il giorno seguente con molta cura preparo lo zaino salgo in macchina e li raggiungo, parcheggio raggiungo la barca che e già in moto per uscire dal porto, salgo li saluto e lei mi fa starada in coperta per posar lo zaino, risaliamo molliamo gl'ormeggi e si parte ci sediamo vicini e appena fuori dal porto si tirano su le vele, si naviga parecchio siamo diverse miglia fuori dall'isola gallianara. Decidiamo di fermarci lasciando la barca alla deriva lui si toglie il costume e rimane nudo lei in perizoma e in con il costume a slip ci sediamo vicini (lui lei io) e iniziamo a succhiare i capezzoli, che iniziano a farsi belli duri, e inizia a gemere solo che il mare e vento non era dalla nostra parte, cosi si riparte direzione porto rientrati e si son fatte le 4 mi chiedono se volevo andar a casa loro, per finir la giornata, risposi certamente saliamo in macchia e ci avviamo. Dopo 20 minuti di strada tortuosa parcheggiamo e vedo una casa immensa un rustico messo a nuovo, mi fanno strada entro vedo un salotto enorme divani in pelle caminetto tv da 32" con sky nel frattempo lei va a farsi una doccia, noi saliamo al secondo piano e mi trovo 4 stanze di cui una la loro
con tv da 32" con sky una per gl'ospiti e due per vestiti e scarpe mi fanno salire ancora e arriviamo in mansarda piena di trofei di golf e bridge, ci accomodiamo sul divano schiaccia un pulsante e scende un telo bianco davanti a noi accende il video proiettore e mette un po di musica su sky. Curiosando in casa noto un colezione di film erotici di "TINTO BRASS" mi offrono da bere e lui va a far una doccia lei torna solo con l'asciugamano, e parliamo del caldo brasiliano, la cucina, le tradizioni, a un certo punto posa il bicchiere bruscamente mi guarda si inginocchia mi slaccia i pantaloni e mi inizia a succhiare il cazzo in maniera divina pian piano arrivo al divano e mi siedo ho il cazzo durissimo e lei mi dice che gli piace anche nel gusto. Nel frattempo sento salire il compagno ci vede e dice con un tono compiaciuto "aahhh avete gia cominciato" gli rispondo " eh non potuto dir di no" cosi si accovaccia anche lui e me lo succhia insieme a lei. Dopo diverse pompate lei vuole che mi sdrai per terra a gambe piegate ma aperte, cosi mi sdraio come ha detto lei, sul tappeto lui continua a succhiarmi mentre lei si siede sulla mia faccia gli lecco la figa ansima moltissimo, gode dice delle frasi veramente porche, sento che mi viene in bocca dopo svariati minuti di sesso orale mi sono stufato la volevo scopare si sposta mi da la schiena, si siede sul cazzo mentre davanti c'è lui in piedi che si fa succhiare. dopo una decina di muniti si gira ho il suo seno danti ha i capezzoli duri colgo l'occasione li mordicchio sento che geme ma lui da dietro gli chiede se vuole la doppia penetrazione gli risponde "che nel culo non lo vuole", con un sospiro scocciato si abbassa sento qualcosa di duro vicino al mio cazzo e gli dice "ok nel culo non lo vuoi ma due in figa non mi puoi dire no" un colpo secco ed entrato lei tira un urlo forte sento la figa strettissima ogni colpo che le diamo stringe i denti finche non si abitua; mentre la stiamo scopando da un bel po, si abbassa mi sussurra nell'orecchio "se è vero che sono passivo?" gli rispondo di "si", si rialza e con una faccia goduta mi fa un sorriso e mi da un bacio passionale con la lingua, si toglie da noi mi dice di mettermi a "pecora" mi lecca l'ano spingendo la lingua verso l'interno si bagno un dito e me lo mette dentro lo tira fuori e mi mette il secondo...poco dopo mi dice rilassati ed entra il terzo dito si gira verso lui e gli dice " e pronto, dai scopalo" mi prende da dietro e pian piano mi fa entrare il suo cazzo e grosso e mi fa abituare pian piano, man mano aumenta l'intesità e la profondità nel frattempo lei si e messa sotto di me e formiamo un 69 mi succhia il cazzo e io la figa, sto godendo da matti...lui ogni tanto tira fuori il cazzo lo fa succhiare a lei e me lo mette di nuovo dentro lei si toglie e va dal comodino vicino al divano apre il cassetto e prende un vibratore si mette davanti a me a gambe larghe si massaggia il clitoride mentre la lecco gode tantissimo e in pochi minuti mi squirta in faccia con la mano destra si strizza il capezzolo e con l'altra mi tiene la testa; si alza con il busto e bisbiglia qualcosa che purtroppo non ho sentito, lui mi sfila il cazzo lei va dietro di me prende il tubetto del lubrificante e mi dice " prima ti ho messo 3 dita ora vediamo quante ne prendi...". inizia a infilare 4 dita piano piano senza far avanti e indietro, sento entrare le sue nocche sfila la mano mi fa colare il lubrificante dentro e su tutta la sua mano la mette a formare un cuneo; nel frattempo lui e sul divano che si sta masturbando. Mi inizia a infilare le 5 dita mi sento aperto spinge la mano finche non arrivano le nocche, mi appoggia la mano sinistra sulla schiena e mi dice " resisti un pochino e vedrai come godi dopo" stringo i denti e pian piano molto lentamente entrano le nocche, sto godendo come non mai mi sentivo pieno gemevo e uralvo di godimento sentivo la sua mano nello stomaco. Ha iniziato a masturbarsi con le dita e intanto ha spinto ancora un po la mano dentro e arrivata al polso e da li mi ha riempito di complimenti mi prende il cazzo con la mano umida dalla sua figa e mi inizia a masturbare lui si alza si mette a cavallo di me, rivolto verso lei sborra sento qualche goccia colare sulle mie chiappe da li a poco godo anch'io senza avere un' erezione non ci credevo pian piano mi sfila la mano e mi guarda sussurrandomi ora per completare l'opera lecca!! senza obiettare gli lecco la mano e la ripulisco dalla mia sborra dicendomi che ero il primo che è riuscita a mettere una mano dentro con faccia goduta ed esausti ci alziamo tutti e tre e andiamo a farci una doccia mentre ci laviamo mi chiedono se voglio rimanere per cena, si erano fatte le 7.30 cosi ho accettato rimaniamo nudi durante la cena e solo dopo il caffè mi rivesto, li saluto sono ancora in contatto con loro e ogni tanto ci vediamo purtroppo sono di fuori e non sempre in liguria un bacio a P. e E.
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11 years ago
admin, 75
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La prima volta
Avevo 27 anni , ero ancora sposato, ogni tanto andavo in qualche cinema a luci rosse. Una sera in un cinema porno seduto guardando il film, si avvicinò un tale e cominciò a toccarmi il cazzo, e piano piano con la mano entrò nei pantaloni, mi venne duro, e mi invitò ad andare in bagno. Ci andai, cominciò a spompinarmi finchè, gli sborrai in bocca e lui bevette tutto...e solo in quel momento mi accorsi che avevo due dita infilate nel culo … mi lavai e tornai a sedere al mio posto…. Ripresi a guardare il film e mi rammentavo del bel momento che avevo passato. Dopo una mezz’ora circa, sempre guardando il film mi venne duro e la voglia pazza di rifarlo, cosi mi giravo intorno per vedere se c’era ancora lui, non lo vedevo, e cominciai a toccarmelo da solo, lui se ne accorse e si riavvicinò, ricominciò a toccarmi ed io mi sbottonai subito i pantaloni e mi misi in una posizione che mi potesse toccare il culo, infatti comincio ad accarezzarmi le chiappe dolcemente, dopo un po’ mi rinvitò in bagno , non glielo feci ripetere due volte. Appena arrivai in bagno mi abbassai subito i pantaloni per metterglielo in bocca lui invece deciso mi giro mi mise a 90° e comincio a leccarmi il buco profondamente, era stupendo, una sensazione indescrivibile che mi faceva mugolare dal piacere. Ad un certo punto mi poggiò la sua cappella al buco e comincio a spingere piano piano, sentivo il senso del piacere ma mi faceva male e mi ritiravo un po’ indietro e lui, bravo, lo tirava un po’ indietro, dava il tempo al buco di dilatarsi e poi piano piano rispingeva , fino a quando a un certo punto mi sussurrò nell’orecchio e tutto dentro troietta, mi sentii offeso ma nello stesso tempo mi piaceva. Cominciò a pompare piano piano ma mi faceva male e lui si fermava tenendomelo spinto tutto dentro e poi ricominciava fino a quando quel dolorino divento piacere immenso e sempre a gradi aumentava il ritmo finchè arrivò a stantuffarmi velocemente e io che godevo da matti, come una porca, mi ricordo di aver sborrato due volte senza toccarmi gli donavo il culo e con le mani mi spalancavo le chiappe, era bellissimo. Da quella sera non posso più farne a meno del cazzo ... li cerco sempre. Anche se la fica non la rifiuto mai.
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11 years ago
admin, 75
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Una bella mattina
Una domenica sera tornai tardi da casa della mia fidanzata e mi dimenticai le chiavi di casa da lei. Dovetti bussare per almeno una ventina di minuti prima che mia madre venisse a rispondermi. Appena entrato nella mia stanza chiamai la mia lei e le chiesi di riportarmele l'indomani.
Dato che quella sera avevamo fatto solo petting mi addormentai piuttosto irrequieto ma il sogno che feci di li a poco mi fece impazzire.
Eravamo nel mio letto e stavamo andando oltre i preliminari. Le toglievo un indumento alla volta lasciandola sempre più nuda. I suoi sospiri, il suo modo di trattenere il fiato e i suoi gemiti di piacere mi facevano sentire benissimo, in più il sogno era così realistico che sentivo sulla lingua il sapore degli umori della mia ragazza e i suoi capezzoli inturgidirsi sotto le mie dita. Era fantastico, il momento della penetrazione fu talmente eccitante che sentii di stare per venire ma mi trattenni: non potevo cedere così presto, la mia donna non aveva ancora goduto e venire non mi avrebbe aiutato. Con molta lentezza cominciai a penetrarla facendole sentire il mio membro in tutta la sua durezza, ogni vena, un po' alla volta.
Lei aveva gli occhi socchiusi, il viso era completamente rilassato e solo la bocca era leggermente aperta per lasciar uscire leggeri sospiri.
Ci baciammo e la penetrai sempre più veloce ma era così stretta e bagnata che non ce la feci più a resistere e venni sul suo ventre e sui suoi seni.
Mi svegliai un po' frustrato perché non solo tutto quello che avevo sognato non era accaduto ma mi ero anche venuto nelle mutande!
Sentivo il membro che ancora pulsava ma c'era qualcosa di strano: la sensazione di umido che provavo era completamente diversa e poi c'era qualcosa che me lo avvolgeva tutto e anzi non smetteva di attorcigliarcisi.
Alzai il piumino e vidi che sotto le coperte c'era la mia ragazza che me lo leccava con un'avidità incredibile. Stava togliendo ogni traccia del mio sperma con la lingua e l'immagine del suo viso intento in quell'opera mi fece tornare ancora più duro di prima.
Le diedi il buongiorno e facendola venire accanto a me cominciai a baciarla facendo scorrere una mano sotto le sue mutandine sentendo che era bagnata fradicia.
Ci baciammo per tempo interminabile, io con la mano sotto le mutandine e lei con una mano sul mio attrezzo. Per accontentare entrambi allo stesso tempo facemmo un 69 e poi stando sotto le coperte lei si mise distesa sul fianco sinistro e portò verso di me il suo culetto morbido, strusciandosi sul mio membro durissimo. Le aprii un po' le gambe e lo feci entrare nella sua vagina con una facilità impressionante; scivolò dentro come risucchiato e ogni volta che uscivo sentivo il vuoto crearsi dentro di lei e subito provvedevo a riempirla nuovamente. Con le mani le strizzavo i capezzoli e lei sembrava quasi impazzire dal piacere tanto che quando venne i suoi umori esplosero su di me. Mi chiese di smettere perché si sentiva stanca ma non teneva in conto che ero ancora dentro di lei, così ripresi ad usare il mio pene come stantuffo, bloccandola a metà della frase.
Per una buona mezz'ora non le diedi pace facendola venire ancora e ancora ma poi riuscì ad afferrare la mia anca e a spingermi fuori. Velocemente si alzò e indossò le mutandine dichiarando così il termine di quella parte del divertimento. Si mise in ginocchio al bordo del letto e mi chiese di sedermi davanti a lei, lo feci e senza perdere un attimo me lo avvolse in mezzo ai suoi floridi seni e mentre procedeva con quella fantastica spagnola cominciò a leccarmi la punta. Ogni tanto poi lo prendeva in mano e succhiandolo mi diceva con voce sensuale "Vieni su di me" "Riempimi le tette di te" o "Fammi sentire come è caldo e buono il tuo latte"
Non mi feci pregare oltre e mentre lei lo teneva fermo tra i seni io schizzavo ovunque la mia eccitazione, bagnandole tutto il petto.
Ci baciammo a lungo e dopo esserci rivestiti andammo a fare colazione stringendoci forte e sussurrandoci parole dolci. Quella fu davvero una bella mattina
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11 years ago
Random91,
24
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La bella sconosciuta sull'autobus cittadino
LA BELLA SCONOSCIUTA SULL’AUTOBUS CITTADINO
Sono un pigro per costituzione, arrivo sempre in ritardo negli appuntamenti, forse non riesco a fare i calcoli per bene, fatto sta che gli amici mi dicono sempre che ritardo come giustamente sia una prima donna che si fa attendere; una cosa è certa, odio attendere, ma ciò non di meno mi dolgo, ma non so arrivare per tempo; per questo cammino in città sempre motorizzato, d’estate o col bel tempo con lo scooter, d’inverno con la macchina.
Questa premessa è importante, non vado mai in Autobus o Metropolitana (questa poi… la evito, la nostra non è bella come può esserlo a Roma o Milano, da noi è piccola, opprimente), tuttavia un giorno, nella stagione invernale (non ricordo se era dicembre o gennaio, è passato molto tempo da allora), dovetti fare bel viso a cattivo gioco, la sera prima avevo lasciato la macchina all’officina della concessionaria per la manutenzione programmata, ero appiedato, ma dovevo raggiungere il posto di lavoro, così mi approssimai alla fermata dell’Autobus più vicina, c’era una marea di gente in attesa, era un orario maldestro, di mattino presto, vi erano i ragazzi che andavano a scuola, le persone che si recavano al lavoro; insomma, all’arrivo dell’autobus, questo si riempì sino all’inverosimile, eravamo tutti assiepati dentro, stretti come sardine. Io guadagnai il centro appoggiandomi nei supporti di sostegno centrali, davanti a me una donna, non la guardai in viso perché mi dava le spalle, era vestita con un giubbino svasato in vita, un pantalone attillato che denotava un bel culetto per quel poco che potetti vedere, visto che eravamo stretti l’uno all’altro; così tra spintoni e giustificazioni che non lo si era fatto apposta, appoggiai colpevolmente (meglio dire non volutamente, non voglio dare l’impressione che approfitto del luogo e dell’occasione) il mio pacco al suo fondo schiena, non fui io a comandarlo, ma subito mi diventò duro. Lei come nulla fosse, mi stava stretta addosso, non capii in quella situazione di calca se le piaceva o meno, fatto sta che volli rendermi conto, senza più trattenermi aiutai la circostanza affondando di più il mio pacco sulle sue natiche, la percepivo nervosa, impacciata ma sempre aderente addosso; se non ché, l’Autobus effettuò alcune fermate, scendeva più gente di quella che saliva, quindi si stava più larghi, però lei mi stava sempre addosso senza spostarsi, anzi mi aderiva ancora di più, allora io, avvicinai il mio viso alla sua chioma da dietro, e lei… al fine di favorirmi, si spostò i capelli di un lato lasciandomi l’orecchio scoperto nel lato dove io mi ero avvicinato, la vidi rossa in viso, sicuramente impacciata, ma determinata, così avvicinai la mia bocca al suo orecchio, e le bisbigliai: “mi sono eccitato, vorrei che stessimo insieme io e te.”, lei non disse nulla, allora le baciai l’orecchio approfittando di uno scossone dell’autobus.
Scese ancora più gente, man mano che l’autobus attraversava la città e si avvicinava al capolinea, lei allora mollò il sostegno centrale e si adagiò poco distante sulla parete del mezzo pubblico dando le spalle al finestrino, dinanzi a me, mi guardò, gli occhi le luccicavano dalla voglia di dire si (percepivo che doveva essere una gran porca), così mi lasciai prendere dal gioco, mi avvicinai a lei ponendomi dinanzi, lei per nulla infastidita volse lo sguardo altrove, quindi mi afferrai ai sostegni laterali del bus quasi a stringerla in una morsa, ce l’ho in pugno pensai, sento che sarà mia… preso di me non mi accorsi che lei mi mise il palmo della sua mano sulla mia patta, maròò…. a quella presa improvvisa ed inaspettata, il mio cazzo stava per esplodere (pensavo di essere io a condurre, e invece notai che era lei la cacciatrice ed io la preda); lei allora guardandomi negli occhi mi chiese sottovoce: “hai un posto dove poter andare?”, rimasi costernato e risposi un netto ma soffocato “no!”, lei allora sorridendo disse: “no martini? no party…”, si sganciò e, suonando il campanello, scese alla fermata successiva. Io rimasi allibito e ferito ancor più nel mio amor proprio, per come erano andate le cose.
Questo “fatto” mi aveva esterrefatto, e nello stesso tempo, determinato a non esser più impreparato in circostanze simili, per cui mi misi alla ricerca di un posto dove andare; tramite amici e colleghi di lavoro venni a conoscenza che proprio nel centro della città, c’era un B & B, affittacamere, dove non si ponevano il problema su come veniva utilizzata la camera, purché ci si registrasse.
A questo punto, deciso a rimediare al mal fatto, pur non avendo più il problema della macchina, allo stesso orario e posto di quella volta, mi accinsi di nuovo a prendere la Circolare, di nuovo il casino di prima, parecchia gente, pressati come sardine, ma di lei nessuna traccia…
Rifeci ancora alcune volte quella tratta con la stessa Circolare, ma di lei nulla, era scomparsa come volatilizzata, non riuscii neanche ad individuarla scendendo alla fermata che aveva fatto lei, lì l’autobus faceva coincidenza, chissà dove si era diretta; non sono un buon fisionomista, la mia memoria iniziava a vacillare, non ricordavo più neanche i suoi lineamenti, il culo invece ce lo avevo chiaro, ma non era determinante per individuarla, più di una donna avevo guardato con insistenza sulla Corriera chiedendomi se era lei la bella sconosciuta, ma tutte declinavano lo sguardo, stavo per arrendermi e desistere dalla ricerca.
Un giorno, tempo dopo, verso le tredici pomeridiane mentre percorrevo Corso Umberto a piedi, la vidi alla fermata dell’Autobus, la riconobbi subito, di colpo il ricordo sfocato del suo viso si fece chiaro, anche lei mi vide; mi avvicinai senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, e le dissi: “mi chiedo se ti va di pranzare con me?” e lei: “volentieri, ma solo se offri tu!”, “certo, ci mancherebbe…” replicai io, “hai preferenze su dove andare?”, “no, qualsiasi posto va bene, purché si mangi bene”.
Così la portai in un ristorantino bello, caldo, veramente a modo, nei pressi del B. & B. affittacamere, dove avevo intenzione di andare successivamente al pranzo. Parlammo del più e del meno, tenendo conversazione su tutto, stavamo seduti di fronte l’uno all’altra, per cui io avevo trovato l’occasione di mettergli il mio ginocchio in mezzo alle sue gambe, lei non mancò più volte di serrarle, per farmi capire che la giornata avrebbe potuto volgere favorevolmente stavolta, le avevo anche accennato al B & B, lei non aveva detto nulla, questo era sintomo che ci stava.
Pranzammo, primo, secondo e la frutta, pagai ed uscimmo dal ristorante, mano nella mano, poi andammo alla ricerca di un Bar dove poter prendere un caffè espresso.
Fatto anche questo ci recammo presso l’affittacamere, carino, c’era il bagno con doccia in camera, la finestra socchiusa dava direttamente nella piazza, uno sguardo fuori dalla finestra per renderci conto su com’era ubicato quel posto, poi ci sedemmo sul letto ed io presi a baciarla sulle labbra, volevo gustarmela, le tosi la giacca, il maglioncino, restò in reggiseno, mi fermò a questo punto e mi disse: “spogliati, mentre io vado in bagno a farmi un bidet, poi lo fai anche tu, ok?”, “ok” risposi guardandola, mentre si toglieva la gonna, i collant e gli slip; cazzo che figa pensai tra me e me.
Dopo esserci lavati, stavamo tutti e due nudi sul letto, a me la minchia non ne voleva sentire di drizzarsi, eppure la desideravo, il freddo e lo stare nudi sopra le coperte mi aveva inibito, lei allora, molto più pratica scostò le coperte e ci mettemmo sotto, a quel punto mi venne sopra avvolgendomi, e prese a baciami appassionatamente, non c’era niente da fare era sempre lei a prendere l’iniziativa, una vera cacciatrice; quei baci mi stavano scaldando, sentivo sotto che la minchia si faceva strada con sussulti e pressioni al suo basso ventre; anche lei sentì Lazzaro che si alzava resuscitato, così decise di fargli una visita di anatomia ravvicinata, lo assaggiò, poi lo accolse in bocca per proteggerlo dal freddo. Ragazzi io so sensibile ai pompini, magari dopo li comparo agli altri ricevuti in una sorta di qualificazione con premio al migliore, ma sul momento rimasi senza parole, l’unica cosa che mi venne da dire fu: “brava, così, sei una pompinara nata, non smettere…. suka”, e lei, mi spompinò e poi me lo succhiò tirandomi quel che di profondo mi saliva dalle palle, non resistetti, e le sborrai in bocca. Lei si scostò subito, alzandosi e facendo volare le coperte, le scolava sborra dalle labbra dove si portava le mani per contenerla e non sporcare le lenzuola; si alzò velocemente e andò al bagno a sciacquarsi la bocca, la sentivo tirare di gola, per fare uscire quel che era andato più in profondità, mi avvicinai a lei sbalordito da quell’atteggiamento, e le chiesi: “cara che ti è successo?”, e lei: “mi viene da vomitare, bastardo non dovevi sborrarmi in bocca! Dovevi trattanerti, coglione…”; ero costernato, non immaginavo… ma soprattutto, non era stata colpa mia, era stato un riflesso automatico dovuto a quella sensazione di succhiamento a cui mi aveva sottoposto, credevo che succhiasse perché voleva il frutto nascosto. Insomma, ero dispiaciuto per come era andata la cosa, l’avevo programmata in modo diverso ed era finita invece, come peggio non poteva.
Dopo un po’ di sciacqui e sputazzamenti nel lavabo del bagno, lei ritornò in camera, io mi stavo rivestendo, le dissi: “mi dispiace..”, e lei: “che fai? Ti rivesti? Ma allora sei proprio scemo…. Non sono venuta qua solo per una pompa, ora ti spogli e mi fotti come non hai mai fottuto nessun’altra donna…”; cazzo, a quelle parole rimasi incredulo, senza parole, fu invece la mia minchia a dare segni di vita al di là del mio cervello che era andato in tilt, subito si mise in piedi, sull’attenti; mi spogliai daccapo e ci mettemmo sotto le coperte, lei mi venne sopra a 69 prendendomi il cazzo nelle mani mettendosi a cavalcioni su di me, e mi disse: “stavolta cerca di controllarti, ora lo sai che non digerisco la sborra, ok?”, “ok zoccola, farò come dici tu.” risposi tra me. La leccai a lungo e lei, altrettanto a lungo mi spompinò e mi succhiò; poi presi dal desiderio, lei soprattutto che era tutta bagnata e mi aveva inondato di un dolce fluido vaginale, si girò e mi venne su impalandosi sul mio cazzo, facendo su e giù, oltre che a scoparmi a struscio e cerchiandomi a giro, una vera intenditrice, una che sa quel che vuole, una che sa come farti esplodere il cuore dall’emozione (e le palle aggiungo), avevo il profilattico che già di per se mi strozzava il cazzo, anche se lei sapeva come stringermi in una morsa uterina, ma non seppi trattenermi, nel momento in cui anche lei si abbandonava soddisfatta, le venni dentro la fica, e la sborra mi scolò alla base dal condom.
Ci abbandonammo sul letto, poi lei si sentì in dovere di chiarire facendomi le scuse per come mi aveva trattato, mi disse che la sborra le faceva schifo, che solo il pensiero la faceva vomitare, io allora le dissi, non ti preoccupare, avevo pensato che anche questa occasione fosse finita male dopo la prima volta sulla Circolare, anzi peggio, l’importante è che è finita bene, io sono rimasto soddisfatto di te, sei fantastica. Ci rivestimmo, ci demmo una sistemata e ci avviammo fuori, la accompagnai alla fermata dell’Autobus e attesi con lei che questo arrivasse…. Quando lo individuammo a distanza, lei mi fa: “a casa giustificherò a mio marito che ho fatto straordinari ed ho dovuto prolungare l’orario di lavoro; è stato bello, sei stato bravo, sei anche dolce… posso dirlo ora che ho assaggiato il tuo frutto.”; “ci rivedremo?” le chiesi io, e lei: “meglio di no, se mi vieni ancora tra i piedi ti disconosco! Poi chi lo sa, la cosa deve partire da me non da te, se mi viene voglia di te, te lo farò sapere.” Così salì sulla Corriera e se ne andò, mandandomi un bacio con la mano soffiandoci sopra.
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11 years ago
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La mia prima volta a tre, con due donne
LA MIA PRIMA VOLTA A TRE, CON DUE DONNE
Sono un singolo irriducibile, credetemi, sono stato sposato e quindi imboscato da bravo ragazzo, fedele ad una donna sola, ma ora che sono libero non voglio più mettere vincoli né limiti, voglio stare libero, di fare e andare con chi voglio e quando voglio. Con questo modo di interpretare la vita cerco chi mi può dare quel che mi manca… ed in questa ricerca, ho trovato una compagna (singolabsx alla quale piace, come a me, la fighetta bagnata), con essa ho allacciato una relazione libera dove pratichiamo lo scambio, più precisamente, lei mi ha attratto al suo mondo, praticamente intratteneva ed intrattiene ancora oggi, una relazione particolare con l’amica del cuore, la classica amica intima con cui ne hai condivise tante, con la quale si è trovata nell’intimità occasionale a letto; infatti, anche dopo che ci siamo messi insieme, le era capitato di incontrarla.
Io conoscevo questo suo aspetto di bisessualità e non ho mai fatto nulla per impedirle di fare quel che più le piacesse, così, dopo qualche tempo, senza che io le avessi mai chiesto o detto qualcosa in proposito, fu lei stessa a prendere l’argomento, un giorno mi chiese: “tesoro, ti va di giocare in tre con la mia amica?”.
Io la guardai con aria meravigliata (ma mica tanto, mi aspettavo da tempo questa domanda, e ora che me l’aveva fatta, non volli darle l’impressione che l’aspettavo pazientemente, per cui stetti lì qualche secondo come se ci stessi a pensare su, ad un tratto gli dissi: “gioia se va a te, io sono contento di condividere il tuo piacere.”
Quindi lasciai che fosse lei ad organizzare l’incontro; un giorno alla buon ora partimmo per la casa dell’amica che ci aspettava in un paese fuori di Catania, nel tragitto per la casa di lei, ci fermammo presso una pasticceria, presi una guantiera di dolci, sapendo che all’amica piaceva essere presa per la gola; arrivati davanti alla porta di lei, ci stava aspettando sul davanzale (ovviamente era stata informata con messaggio che stavamo arrivando), notai subito che era vestita…. in modo sobrio, un abitino succinto a minigonna scuro, con calze autoreggenti nere, le cui bande elastiche superiori si intravedevano a seconda di come si moveva; lei gentilmente ci fece entrare (premetto che la conoscevo da prima), così arrivati in cucina, appoggiai la guantiera dei dolci sulla tavola, ci sedemmo consumando qualche pasticcino; l’ospite ad un certo punto si accinse a preparare la caffettiera e, nei movimenti che faceva le si vedeva tutto, in particolare le natiche bianche specie quando si piegava in avanti sul piano della cucina, mostrandoci le spalle (la mia donna mi fece cenno avvicinandosi al mio orecchio, bisbigliando mi disse: “guarda che zoccola, come si è vestita in tuo onore, gli piaci, cerca di metterla al centro delle attenzioni.”; versato il caffè nelle tazze, si sedette con noi.
Nel sedersi, incurante lasciava vedere il biancore delle cosce tra l’abitino a minigonna e le calze autoreggenti, le si vedeva pure, senza falso pudore e con atteggiamento di “nonchalance”, un perizoma bianco, che a stento le copriva la fessura e le grandi labbra, perdendosi il filo tra le natiche schiacciate dalla seduta; si parlò del più e del meno, ad un certo punto, dopo aver preso il caffè, la mia compagna e l’amica prendendosi sotto braccio si diressero verso la camera da letto, la mia lei allora, volgendosi verso di me, mi disse: “caro, fatti un bidet e ci raggiungi in camera da letto”; io eseguii tutto baldanzoso pregustandomi quel sarebbe accaduto da lì a poco, già mi veniva l’acquolina in bocca, ed inghiottii più volte la mia stessa saliva prodotta in eccesso dalle mie ghiandole per via di quella situazione a cui non avevo mai preso parte, era la mia prima volta a tre con due donne (ero stato a tre con coppia, marito e moglie, ma a tre con due donne mai, il sogno di qualunque uomo), quindi mi diressi presso la camera da letto; arrivato sull’uscio con la porta aperta, mi fermai in religiosa prefigurazione di quello che mi aspettavo, ed infatti, sbirciando, vidi che le donne erano avvinghiate in un 69 appassionato (la mia donna sotto, con le cosce allargate e le ginocchia all’altezza del suo petto per consentire all’altra di arrivare nella sua vulva agevolmente, l’amica sopra a pecora con le cosce aperte all’altezza delle sue spalle col culo all’in su, sprofondando con la sua fica in bocca alla mia donna che era tutta intenta a suggere quella bontà), entrambe si stuzzicavano le fighe con profonde eccitanti leccate; a quella vista, mi eccitai anch’io, entrai senza destare per un’attimo lo sguardo da loro, mi svestii, mi tolsi le mutande e, mi avvicinai sul letto, alla vista di tanta grazia non sapevo da dove incominciare; poi mi sono fatto coraggio, decisi di cominciare dalla testa della mia compagna che stava giù e che leccava quella meravigliosa fessurina dell’amica; vidi libero il culo dell’amica per cui mi diressi verso di questo. Mi sedetti sul letto e, chinandomi le leccai quel buchetto che sembrava mi invitasse, tanto si stringeva ed allargava come ad un pulsare di battiti cardiaci; per cui, dopo la prima piena grande leccata (tipo prima pennellata piena), intinsi quel buchetto di saliva, ci girai attorno in circolo, quindi lo penetrai con la lingua, cercando di arrivare più in fondo possibile… quindi, scesi a leccare la lingua della mia compagna che a sua volta avidamente leccava profondamente la fica dell’amica inebriandosi di nettare di donna, mi aggiunsi in modo da doppiare la sua lingua all’unisono nel movimento. L’amica si eccitò, grondando dolce umore uterino, io mi eccitai ulteriormente….. quindi ritornai al culetto, lo penetrai ancora più volte con la lingua, poi lo allargai con i pollici delle due mani insalivandolo per bene e, quando fu pieno di saliva, gli ficcai dentro il buchetto il mio dito medio della mano destra, muovendolo su e giù e girandolo in tutte le direzioni, quindi ficcandoglielo molto in profondità, cercando di piegare l’ultima falange o, almeno di arcuare quel dito che già invidiavo perché stava dove desideravo mettere il mio sesso, ciò al fine di stimolarle maggiormente il retto interno, lei sentì quell’invasione e cercò di divincolarsi o, forse fu presa dal piacere, fatto sta che si muovette nervosamente prima a destra e poi a sinistra; gemette e, venne più volte, riempiendo la bocca della mia compagna che le succhiava la fica avidamente. A quel punto passai a leccarle la schiena sull’inarcatura della spina dorsale, la mordicchiai e mi sovrapposi a lei aderendo con il mio ventre sull’arco della sua schiena; il mio cazzo duro le pressò le natiche mentre la mia compagna continuava a leccarla nella fica, io a quel punto mi allontanai dal suo corpo per un’attimo prendendomi il cazzo con le mani, mi tirai giù il prepuzio lasciando scoperto il glande al massimo, era duro come il ferro dall’eccitazione, a quel punto le allargai il culo un’altra volta e gli ficcai piano piano la minchia dentro. Lei sussultò, fermandosi di botto dal leccare la fica della mia compagna che stava sotto di lei, e mi disse: “fai piano che mi spacchi il culo, sono stretta, mi fai male….” io mi fermai, ma solo un po’, e dopo appena qualche secondo ripresi ad affondarle in cazzo nel culo, lei mugolava, non so se per piacere o dolore, fatto sta che a quel punto sentii che non mi faceva più resistenza, ora era consenziente, infatti partecipava agli affondi tirando indietro le natiche in modo da poter affondare di più dentro di lei, che porca…. un’attimo prima mi aveva detto che era stretta e che le bruciava il culo, adesso invece mi chiedeva di romperglielo e non fermarmi; a quel punto, io mi sollevai sulle ginocchia in modo però da restare collegato con lei col solo cazzo dentro al suo culo, appoggiandomi con i palmi delle mani sulla sua schiena e, poi nel movimento ondulatorio e sussultorio, la afferrai per i fianchi tirandola verso di me, lei non se lo fece dire due volte, già mi seguiva col corpo in modo da aderire contro di me, ed a quella presa vigorosa si lasciò condurre accompagnandomi nel movimento senza intralciarmi nell’andi-ri-vieni. Che troia ragazzi, un’inculata da mille e una notte.
Sotto di noi sentivo la lingua della mia compagna che ci leccava, sia la fica dell’amica piegata a pecora sopra di lei, sia le mi palle ogni qual volta che le penzolavano sulla fronte o le sbattevano sul naso, in base ai miei movimenti, che “zoccola” anche lei…. da sotto si lasciava inondare dell’umore uterino dell’amica che mi stavo inculando.
Dopo una buona mezz’ora di quell’esercizio (almeno credo, non ho guardato l’ora, avevo altro per la testa in quel momento), lei, senza nulla fare presagire né dicendo alcun ché, in modo del tutto inaspettato si tirò in avanti, facendo uscire fuori il mio cazzo dal suo culo, fuggendo anche dalla presa delle braccia della mia donna che se la lavorava al centro; io ci rimasi male in modo particolare, a quella specie di coitus interruptus, avrei voluto continuare; ma, la smorfia sul viso di lei, mi fece subito desistere… la poverina lamentava di avere il culo in fiamme; quindi, in modo goffo guadagnò l’altra sponda del letto e, nuda com’era e scalza, si recò frettolosamente in bagno al fine di refrigerarsi con uno sciacquetto e mettere cremine e unguenti lenitivi.
Mentre lei era via, la mia compagna mi baciò appassionatamente, aveva il viso intinto di fica e il sapore delle labbra al gusto di fica dell’amica; se non ché, cercandomi la minchia con la mano, ed accortasi che era rimasta dura, non avendo io raggiunto la piena soddisfazione; mi passò sul cazzo delle salviettine umidificate, mi ripulì e, mi fece un bel massaggio consolatorio (insomma mi segò per tutto il tempo, sino a che l’amica non ritornò dal bagno), ritornata l’amica, questa si sedette sul bordo del letto, su di un fianco però (visto che gli faceva ancora male il culetto); la mia compagna allora, anch’essa seduta accanto all’amica sullo stesso bordo del letto, continuò nel gioco erotico, con me davanti in piedi sul pavimento, continuò ad segarmi con due mani, quindi si avvicinò con le labbra, portandosi il cazzo in bocca, mi fece un lungo, delizioso pompino; l’amica ci guardava, si vedeva che aveva ancora voglia, per cui la mia compagna le fece cenno di unirsi a lei…. quella non se lo fece dire due volte, l’una da una parte l’altra dall’altra, presero a leccarmi l’arma; quindi, unirono le loro lingue in un balletto di ricerca e fuga dell’appendice palatale che si nascondeva dietro il palo. Io ero più che eccitato, mi pulsavano le tempie, prima l’una poi l’altra si passarono il mio palo, producendosi in una succhiosa, quanto sfiziosa sucata di minchia….. a quella vista e sensazione, non resistetti.
Venni… schizzando dentro la bocca della mia compagna, riempiendogliela; lei soddisfatta, trattenne la sborra in bocca cercò le labbra dell’amica che si accinse subito a farsi passare il “succo d’uomo”, e così viceversa se lo passavano di bocca in bocca scavandosi dentro a vicenda con le lingue, sino a che, in questi passaggi, il prezioso succo andò perdendosi nelle loro gole profonde.
Soddisfatti tutti e tre ci stendemmo sul letto, io in mezzo, le mie due donne ai miei fianchi, ci rilassammo insieme, sino a quando la mia compagna non paga, riprese in mano “la situazione”, la quale mi si drizzò di nuovo su, mi venne ancora duro di nuovo, come e più di prima… da lì ricominciammo tutti e tre…… ma questa è un’altra storia; questo racconto può essere concluso qui.
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11 years ago
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Ecco come fù che... (terza parte)
Eravamo sudati da far paura. Mi dissetarono e mi lasciarono disteso sulla branda, mentre parlottavano tra di loro. Io ero praticamente incosciente, ancora tremante per le sensazioni provate. Dopo un pò si riavvicinarono ed iniziarono, nuovamente, ad accarezzarmi e a stimolarmi alternandosi nel ceracre la mia bocca per baciarmi in maniera sempre più possessiva e sensuale, forse perchè avevano capito che la mia bocca era una parte molto sensibile della mia sensualità, quasi cercando di fare a gara tra di loro per chi riusciva ad eccitarmi di più.
Ci misero ben poco: a quell'età ci mettevo un niente ad essere di nuovo in tiro e .... elettrizzato com'ero, ancora da prima....
Così, non appena anche loro ebbero ripreso la posizione "eretta" invertirono i termini del discorso e Leo, venendomi dietro, mi sussurrò all'orecchio: "Ora ti inculo ben bene, tanto che dopo ... non potrai più fare a meno di me!"
Nino si distese in posizione da 69, per provare anche lui la mia bocca, e Leo, dopo avermi nuovamente lubrificato per bene lo sfintere, ponendo ancora più attenzione nell'allargarmi di quanta ne avesse messa Nino, viste le dimensioni maggiori del suo attrezzo, si appoggiò al mio sfintere e, lentamente, molto lentamente, facendomelo assaporare centimetro dopo centimetro, mi penetrò sussurrandomi continuamente "Lo senti?" e poi - "Ti piace?" - o ancora - " Sei la mia bella troietta ed ora te lo dò tutto" e così dicendo mi entrò dentro completamente facendomi fare un urlo di dolore. E lì si fermò ... dicendomi: "Sono tutto dentro di te. Lo so che ti ho fatto un pò male ma dovevo sverginarti. Ora passa e, quando sei pronta, mia bella troietta, ti scopo che non lo dimenticherai mai più."
Nel frattempo Nino, quasi per distrarmi dal dolore, iniziò a succhiarmelo in un modo eccezionale riuscendo a farmelo ritornare duro in un attimo e, cosa che non avrei creduto possibile, a farmelo diventare ancora più duro. Dopo un pò, a causa dell'eccitazione e, comunque, anche per effetto di quel trave che avevo nel culo e che sollecitava per bene la prostata, iniziai ad avere le contrazioni dello sfintere dando a Leo la sensazione che glielo stessi succhiando, tanto che sbottò con un: "Ma questa troietta ha una bocca al posto del culo!"
E prese a stantuffarmi, dapprima lentamente, continuando a sussurrarmi "Sentilo bene tutto!", poi iniziando ad accelerare il ritmo ed ogni tanto alternendo dei colpi che credevo mi sfondassero e che non facevano altro che portarmi al parossismo, con i brividi che mi percorreveno tutto il corpo ed i capelli che mi si drizzavano per il piacere.
Ed iniziai a godere come una troia, senza soluzione di continuità.
Godevo e ... continuavo a godere e... continuavo a godere.. e Nino assaporava il tutto e venne anche lui nella mia bocca, rigirandosi, alla fine, per baciarmi ed inghiottire parte della sua mischiandola a parte della mia. Per contro Leo sembrava non smettere più (poi mi confesserà che, dopo aver goduto la prima volta, ci mette sempre un sacco a godere di nuovo) ed io non capivo più niente, ero un'ameba che riusciva solo a dire "Sììì, ancora...sììì, ancora...così..." Fu devastante! Quando alla fine sborrò mi scaricò in pancia non una sborrata ma un vero e proprio clistere di sborra. Eravamo sfiniti! Io, tra l'altro, avevo il culo in fiamme e quando se ne uscì fu quasi più doloroso dello sverginamento.
Ma provvidero immediatamente a farmi un bidè con una pezzuola e dell'acquafresca, mettendomi poi una pomata lenitiva e rinfrescante.
In quel momento realizzai qualnto fosse tardi: erano le due passate e dovevo ancora rientrare a casa. Li salutai di corsa ed uscì, ma sapevo già che.... ci sarei tornato: mi avevano fatto scoprire un mondo di piacere!!
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11 years ago
admin, 75
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Ecco come fù che... (seconda parte)
Nel frattempo, non so come, perché ero completamente in trance per il piacere che mi stavano dando, erano riusciti a spogliarsi anche loro.
Quindi mi girarono intorno, cambiando posizioni, e fu Leo a baciarmi: un bacio diverso, ancora più sensuale, mentre Nino aveva preso in mano il mio scettro, iniziando a masturbarmi lentamente mentre si accovacciava dietro di me ed iniziava a leccarmi il culo, cercando con la lingua di entrare nel solco tra le mie natiche. Per favorire ciò Leo si distese sulla branda, trascinandomi addosso a lui cosicchè ora le mie natiche,aprendosi automaticamente per la piega del mio corpo, erano completamente offerte alla lingua di Nino che, in quel modo, riuscì a penetrare l'anello del mio sfintere, procurandomi un piacere talmente intenso che sborrai sulla pancia di Leo, il quale, usando la mano con la quale aveva continuato a torturarmi a capezzoli, raccolse un pò della mia sborra portandosela alla bocca per poi baciarmi di nuovo, condividendo con me il sapore del seme del mio piacere. Ero completamente stravolto! Non avrei mai pensato di poter provare sensazioni così forti, così intense! Mi masturbavo spesso, anche tre/quattro volte al giorno,ma l'orgasmo che riuscivo a procurarmi non mi aveva mai portato, neanche lontamente, vicino a tale livello.
La lingua di Nino, intanto, continuava a chiavarmi come fosse un piccolo cazzo, cercando di entrare sempre di più e lubrificando per bene il mio sfintere che si stava, man mano, sempre più allargando e rilassando.
In quel momento, intuendo che ero pronto e che non avrei opposto resistenza, Nino mi lubrificò ulteriormente con della pomata che, come per magia, aveva recuperato da qualche parte e iniziò a sodomizzarmi, prima con due dita, poi con tre e successivamente... mi puntò contro il suo cazzo iniziando, lentamente, molto lentamente, a penetrarmi fermandosi ogni qual volta percepiva che mi irrigidivo per il dolore, sino a che non riuscì ad incularmi sino alle palle. E lì..si fermò! .. per darmi modo di abituarmi a quell'intrusione forzata ma, a quel punto, desiderata perché mi sentivo... desiderato! E ciò compiaceva il mio ego.
Fu così che, mentre Leo continuava con la sua lingua a duellare con la mia, facendo nuovamente inturgidire il mio cazzo, che si era ammosciato durante la penetrazione da parte di Nino, abituatomi a quell'intrusione che mi aveva sverginato e passato quel pò di dolore che mi aveva causato, iniziai a provare un sottile piacere (neanche tanto sottile, vista la stazza) che mi portò, automaticamente, a contrarre lo sfintere, quasi per verificare le dimensioni dell'intruso, quasi a succhiarlo. Continuando ad avere queste contrazioni ciò stimolò molto il Nino il quale, capendo che ormai mi ero adattato alla penetrazione, iniziò, prima lentamente e poi con sempre maggior decisione ad incularmi mentre, nel contempo, mi dava piccoli morsi sul collo e sulla spalla che non facevano altro che contribuire ad elettrizzarmi ulteriormente.
Leo riuscì, non so come, a rigirarsi sotto di me prendendomelo in bocca, iniziando a farmi un pompino con i fiocchi. Mi ritrovai, così, con il lungo e grosso cazzo davanti agli occhi e, istintivamente, mi venne naturale di iniziare a succhiarglielo anch'io. Fu una cosa da urlo tanto che, dopo un pò, rialzai la testa per gridare "Siii, godooo,... inculatemi così....fatemi quel che volete ma ..... non smetteteee!" e mi rituffai sull'uccello di Leo, che non aveva mai smesso di succhiare il mio e che ingoiò tutta la mia sborra mentre anche Nino urlava GODOOOO ... e iniziava a riempirmi il culo con una sborrata pazzesca. In quel preciso stante, senza preavviso, Leo iniziò a sborrami in bocca, prendendomi di sopresa, tanto che richiai di soffocarmi poiché il primo getto mi andò di traverso.
Er stravolto"" I miei "corruttori" erano sfiniti e Nino andò a preparare delle bibite, per riprendere un pò di salivazione.
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11 years ago
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Ecco come fù che... (prima parte)
Ero ragazzo. Avrò avuto quindici-sedici anni e, d'estate e nelle feste importanti (Capodanno, Carnevale o altre), suonavo in un complesso.
D'estate suonavamo all'aperto, ma se iniziava a piovere ci pagavano solo se era trascorsa almeno un'ora dall'inizio della serata.
Avevo conosciuto da poco il gestore di un bar: me l'aveva presentato un mio compagno di scuola, di un anno più vecchio perchè ripetente, portandomici perchè sapeva che mi piaceva giocare a carte e lui ci andava spesso a giocare con questo tizio, che chiamerò Nino.
Una sera che dovevo suonare, iniziò presto a piovere e dovemmo, perciò, rinunciare e tornarcene a casa. Ma non avevo nessuna voglia di tornare così, strada facendo, decisi di passare al bar e vedere se era possibile fare una partita a carte. Il barista, Nino, quando mi vide fu tutto contento e, dato che c'era scarsissimo movimento, data la pioggia, decise di abbassare le serrande, in modo da poter giocare in santa pace.
C'era anche un suo amico, sulla quarantina (mentre Nino ne avrà avuti quasi cinquanta), un bel tipo, moro come Nino, ben prestante, con una faccia simpatica, che disse subito che avrebbe giocato volentieri anche lui.
Chi perdeva pagava un giro da bere. Iniziammo e... vincevo quasi in continuazione, chissà perchè! Così, i giri di bibite corrette si susseguivano ed io iniziai a sentirmi un pò ebbro. A quel punto dissi che smettevo, altrimenti non sarei riuscito a tornare a casa.
I due amiconi accettarono la cosa ma poi, non so come, Nino volle farmi vedere la cantina e, con quella scusa, mi fecero scendere al piano di sotto dove, oltre a tutta una serie di casse di bibite, di vini e di liquori, c'era anche una branda sulla quale Nino mi disse che qualche volta, durante la pausa pranzo, si metteva a fare un pisolino.
In tutto questo frattempo, tra farmi vedere un vino o un liquore e darmi spiegazioni, avevano iniziato, tutti e due, a farmi tutta una serie di complimenti. Aveva iniziato Leo, l'amico di Nino, chiedendomi se nessuno mi avesse mai fatto intendere che avevo un bel culo, e Nino aveva proseguito dicendo che avevo anche una splendida bocca che faceva venir voglia di baciarla e, nel dire ciò,guardandomi fisso negli occhi, mi aveva preso il viso tra le mani e, avvicinandosi, mi aveva baciato. Ora io avevo avuto poche occasioni di baciare delle ragazze e non è che fossi molto bravo (ero stato sempre molto sensuale e sapevo di avere qualche tendenza bisex) ma quel bacio, ove Nino spinse subito con la lingua per cercare la mia, mi sconvolse a tal punto da provare i brividi e sentirmi senza forze. Quella lingua che rovistava nella mia bocca mi fece eccitare a tal punto da avere un'erezione di cui Nino si accorse perché, nel frattempo, Leo da dietro, spingendomi ancor più contro Nino, aveva iniziato a massaggiarmi il culo e ad accarezzarmi un capezzolo, facendolo inturgidire.
Non ci volle molto perchè capissero che, a quel punto, mi avevano in loro potere: io mi sentivo senza forze, incapace di reagire perché tutte quelle sensazioni che riuscivano a provocarmi mi piacevano da morire e desideravo solo che continuassero. Con molta calma, come fossero stati d'accordo da sempre e, forse, già abituati a farlo con giovani ingenui come me, iniziarono a spogliarmi, sempre accarezzandomi, uno continuando a baciarmi senza lasciarmi riprendere fiato e l'altro continuando a strusciarsi sul mio sedere col suo cazzo che aveva già tirato fuori dai pantaloni, continuando a torturarmi i capezzoli, che avevo molto sensibili e che Leo li aveva resi ancor più sensibili.
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11 years ago
admin, 75
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Sfondata in cantiere
Da qualche tempo, ormai, io e mio marito eravamo impegnati nella costruzione della nuova casa in cui trasferirci. I lavori procedevano bene, l’unico problema era stato con i posatori delle piastrelle, Nicola e Marco, che avevano sbagliato la greca del bagno degli ospiti… dopo aver contrattato in tutta tranquillità, i due (cugini) ci convinsero a non contestar loro il lavoro, accontentandosi di qualche centinaio di euro in meno e promettendo di sistemare i punti “incriminati”.
Né io né mio marito eravamo esperti di case, ma dato che avevo qualche giorno di ferie, mio marito mi pregò di fare di tanto in tanto un salto al cantiere per tenerli d’occhio ed evitare che combinassero altri guai.
La cosa mi seccava abbastanza, perché pensavo di aver di meglio da fare e soprattutto perché i due cugini mi facevano sentire un po’ a disagio: presuntuosi ed orgogliosi, talvolta mi lanciavano delle occhiate che non sapevo bene come interpretare.
Uno di quei pomeriggi, particolarmente caldo e afoso, solo uno dei due era rimasto, mentre l’altro se ne era andato per andare a prendere qualche attrezzo mancante e sarebbe tornato di lì a poco. Il caldo era talmente tanto che andai al primo bar che trovai lì vicino e comprai qualche birra ghiacciata. Tornata in cantiere, mi sorpresi sulla soglia del bagno a fissare Nicola, i suoi gesti esperti e i suoi muscoli guizzanti, coperti di sudore. Quando si accorse della mia presenza si fermò, si deterse la fronte con la mano e si mise a guardarmi con un certo sorriso, mentre lo sguardo scivolava neanche troppo di nascosto lungo la scollatura del mio abitino estivo… Gli porsi goffamente la birra, e nel prenderla lui indugiò un secondo di troppo a sfiorare la mia mano. Con non poca vergogna, sentii le mie mutandine bagnarsi e un rivolo scendere lungo la coscia, e non era sudore. Senza che nemmeno me ne rendessi conto, Nicola mi alzò il mento con le sue mani forti, e sempre guardandomi fisso negli occhi mi disse:
“Questa birra ci voleva… cosa posso fare per ringraziare questa bella ragazza con gli occhi così verdi?”.
Non dissi nulla, ma i miei occhi dovevano aver detto “Scopami”, perché senza il tempo di respirare mi ritrovai la sua lingua in bocca, insistente, golosa, vogliosa. Tentai senza tanta convinzione di divincolarmi, ma la sua mano mi afferrò la figa tra le cosce, talmente grondante di desiderio da non poter fingere.
Mugolavo mentre la sua lingua scendeva lungo il collo e fino ai capezzoli… con una mano mi strizzava i seni, con l’altra mi esplorava la figa con le sue dita sozze e impazienti.
Nell’estasi, non potei fare a meno di notare il rigonfiamento al di sotto dei suoi pantaloni.
“Voglio il tuo cazzo” mi sentii dire. Lui si fermò un attimo, si sbottonò i jeans e dai boxer tirò fuori un bell’uccellone, non lunghissimo ma grosso. Tutte le vene sembravano pulsare, e quella cappella lucida mi fece venire l’acquolina in bocca. Con il suo solito mezzo sorriso mi disse:
“Lo vuoi succhiare?”
“Anche. Ma prima voglio che mi scopi in bocca!”
Per quanto possibile, il suo cazzo sembrò ingrossarsi ancora di più. Mi buttò a terra, fra i calcinacci e le piastrelle rotte, e mi ritrovai seduta a ridosso della vasca. Si posizionò davanti a me, se lo menò platealmente per farmi apprezzare quanto fosse grosso. Aprii la bocca per accoglierlo e me lo infilò fra le labbra senza tanti complimenti.
“Adesso ingoiatelo fino in gola finchè non mi pregherai di fotterti un altro buco!”.
Non era un pompino, mi stava proprio stantuffando, scopando in bocca. Mi sentivo impazzire, soffocare, ed era esattamente ciò che volevo. Mi resi conto che mi stavo masturbando freneticamente, mentre i calcinacci mi sfregavano le cosce e lui cavalcandomi mi sbatteva testa e schiena sul bordo della vasca. Poi rallentai la sua pazza corsa cominciando a sfiorare il suo membro con la lingua. Lui arretrò e mi diedi da fare con gran gusto sulla sua cappella. Con le mani me la sbattevo fra le labbra, poi scendevo e gli succhiavo forte i coglioni, risalivo e me lo ingoiavo tutto di nuovo.
“Santo Dio, spettacolare, aah… cazzo aspetta, non voglio sborrarti subito addosso, sei ancora tutta da scopare… aaahhh…”.
Mi sfilò da dentro il cazzo lucido, mi afferrò per le spalle e mi fece girare. Mi penetrò con estrema facilità, serrandomi i fianchi con le mani e sbattendomi senza pietà. Io mi ero aggrappata con le mani al bordo della vasca, ma i suoi colpi erano così potenti che mi accasciai gridando di piacere.
“Non fermarti non fermarti ti prego non smettere…aaah…aaah… era tutta la vita che speravo di godere così… aaah…”
“Hai la figa più larga e bagnata che abbia mia fottuto, neanche tre cazzi di negri ti sfonderebbero tutta, mia piccola troia, vacca che non sei altro, dimmi un po’, che ne facciamo di questo bel culone soffice?!” e nel mentre mi schiaffeggiava le chiappe, prima una e poi l’altra, continuando a spingermi il suo cazzo oltre l’immaginabile.
Forse percepì la mia tensione e il mio irrigidirmi perché rallento e sussurrò estasiato:
“Non mi dire che… questo bel buchetto non te l’hanno mai scopato? Neanche il tuo maritino?”
“Io non… no”.
“Ma ti piacerebbe, vero? Figurati se a questa baldracca non piacerebbe farsi sfondare il culo! Adesso ci penso io piccolina, ci penso io… Cominceremo pian pianino…”.
“Ti prego, io… ho paura…”. E mentre lo dicevo, mi mancò un battito quando lo vidi afferrare con decisione la cazzuola che aveva lasciato sul bordo vasca. Inorridii e, nello stesso tempo, un’altra ondata di eccitazione mi colse.
Uscì dalla mia vagina, e lo sentii dare dei colpetti sul mio culo con il suo grosso cazzo grondante del mio piacere. Infilò le dita di nuovo dentro la figa, e allo stesso tempo cominciò a passare la punta della lingua sul mio buchetto vergine… lo lavorò a lungo, lo sentii allargarsi leggermente… Poi in un colpo solo, infilò tutta la mano dentro la vagina e con l’altra infilò nel mio culo un bel pezzo di manico della cazzuola!
Urlai di dolore, e sorpresa, e di non so cos’altro... il dolore nel culo si mescolava al piacere indescrivibile della mano che si muoveva dentro la mia figa, e gridavo e piangevo nello stesso tempo, pregandolo di fermarsi e di continuare, di andar via e di fottermi ancora più forte.
E mente io gridavo e lui ansimava dietro di me, ruotando il manico della cazzuola sempre più a fondo nel mio culo, una voce profonda ci sorprese alle nostre spalle.
“Ehi cugino, è così che si usa la cazzuola? Poi per forza ti vengono le piastrelle storte!”
Marco stava sulla soglia, e doveva essere lì da un po’ perché si stava menando con foga un cazzo già duro e ancora più grosso di quello del cugino…
“Beh, il lavoro lo devo finire anch’io, no? Adesso questa tettona ce la fottiamo in due… tanto si vede lontano un chilometro che si farebbe scopare da tutti i cazzi che le capitano a tiro!”
Con due balzi sorpassò il cugino e si mise in piedi dentro la vasca, infilandomi in un colpo solo quell’enorme verga in bocca.
“Ah ah “ rise Nicola dietro “vedrai come te le piace che glielo sbatti in bocca…”
Continua…
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11 years ago
Nenetta,
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Vista sulle colline
Era sabato sera della scorsa settimana, io e la mia fidanzata decidemmo di andare al mcdonald per cenare e dato che il parcheggio davanti al ristorante era pieno decidemmo di andare a quello in cima ad una salita alla sinistra dell'entrata. Parcheggiammo piuttosto lontano e lei fece un po' di fatica a camminare con le sue scarpe dal tacco 15 sul terreno cosparso di sassi.
Entrammo e lei togliendosi il cappottino mi lasciò quasi senza fiato: indossava un paio di pantaloni neri aderenti che mostravano il suo culo tondo e su aveva una maglia a maniche lunghe sempre dallo scollo morbido e profondo, il quale risaltava la sua quarta di reggiseno e l'evidente mancanza di qualsiasi supporto.
Mangiammo e lei non mancò di notare i miei sguardi fugaci alla sua scollatura e non mancò nemmeno di farmi notare gli sguardi che tutti gli altri uomini le rivolgevano.
Con la scusa di sentire caldo si alzò le maniche e allargò un po' di più la scollatura, mostrando a me e a tutti coloro che raggiungevano il fondo del ristorante la sua abbondanza. Senza che me ne accorgessi allungò un piede sotto il tavolo per sentire se mi stessi eccitando e dallo sguardo malizioso che mi rivolse dopo capì che l'intera situazione mi stava facendo impazzire.
Mi alzai di botto e dicendo di andare in bagno mi allontanai un po' nervoso. Entrato nel cubicolo lo cacciai e ripensando a lei e a come la guardavano cominciai a menarmelo ma un leggero toc toc alla porta mi fece rivestire immediatamente; la voce della mia ragazza mi chiedeva di aprire e senza indugiare un attimo la feci entrare.
Cominciammo a baciarci appassionatamente e mentre io le infilavo una mano sotto le mutande lei tirò nuovamente fuori il cazzo turgido. Ci masturbammo in silenzio poi lei si sedette sul vaso e aprendosi la scollatura cominciò a succhiarlo dolcemente.
Con un leggero risucchio lo sentii uscire dalla sua calda bocca e se lo mise in mezzo alle tettone lasciandomi a bocca aperta.
Il tutto non durò più di qualche minuto, perché la voce di un uomo mi chiedeva di liberare il bagno. Sentire la porta chiudersi di nuovo ci fece capire che l'uomo era andato via e affrettandoci ci ricomponemmo e uscimmo. Terminammo la nostra cena ma la nostra voglia non era finita lì, così velocemente ci avviammo alla macchina e una volta dentro ci guardammo un po' intorno: le auto più vicine erano ad almeno cento metri da noi e data l'ora (era circa mezzanotte) pensammo che potevamo consumare la nostra passione lì senza aspettare oltre.
Ci denudammo con calma e proprio quando stavamo per cominciare il nostro amplesso vidi che qualcuno ci fissava dal finestrino.
Al momento mi sorpresi ma l'espressione della mia ragazza mi sorprese ancora di più: senza dirmi una parola si alzò e fece entrare in auto quell'uomo e interpretando la mia espressione perplessa mi spiegò che mentre ero in bagno le si era avvicinato quel tizio e le aveva chiesto se le andava di fare qualcosa: lei prendendo la palla al balzo aveva deciso di farmi una sorpresa decidendo di provare a fare sesso a tre e lei chiedendomi se ero d'accordo rimasi per un attimo in silenzio.
Senza aspettare la mia risposta lei aveva già cacciato il cazzo del tizio e lui prendendole le tette da dietro le stava strizzando i capezzoli.
Senza pensare ad altro mi buttai in avanti cominciandola a baciare sul collo e sentendo l'altra sua mano che mi prendeva il cazzo decisi di punirla per non avermi chiesto prima un parere: la misi a quattro zampe sul sedile posteriore e la penetrai con forza mentre dicevo all'altro di ficcarglielo così a fondo in bocca da farle sentire anche le palle; dopo pochi attimi di colpi incessanti la sentii venire ma non pago la feci girare e la penetrai ancora. Dopo quasi mezz'ora cambiammo posizione e fu l'uomo a penetrarla dopo che gli ebbi prestato uno dei miei preservativi.
Godeva talmente che i suoi gemiti sarebbero stati udibili anche per le auto più distanti ma provvedevo bene affinché alcun suono uscisse dalla sua bocca tappandogliela col mio cazzo duro. Più di una volta il nostro ospite di disse che stava per venire ma lei prontamente lo faceva uscire impedendoglielo e dicendogli che alla fine sarebbe stato ancora più bello.
Dopo quasi due ore lei esausta si sedette in mezzo a noi e chiedendoci con voce supplichevole di venire si prese i nostri cazzi in mano e succhiandoli a turno ce li menava.
Non passarono che pochi secondi prima che entrambi all'unisono le riempimmo pancia e tette di sborra calda che cominciò a spalmarsi addosso. Il nostro ospite si rivestì in fretta e se ne andò ma lei quando vide che stavo rivestendomi mi bloccò e prendendomelo di nuovo in bocca mi disse che voleva la mia sborra sulle sue colline. Mi eccitai tanto che venni di nuovo riempiendole ancora le colline di sborra.
Quella serata cominciata all'insegna dell'eccitazione aveva trovato una degna fine e mentre la riaccompagnavo a casa pensai tra me e me "Con un'ottima vista sulle colline"
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11 years ago
Random91,
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L'incontro improvviso
Erano giorni che ormai ci dirigevamo in quell'angolo di strada sterrata per esibirci in attrazioni sensuali e travolgenti giochi erotici, ma il nostro desiderio nascosto non era tanto quello di esibirci all'aperto, ma quello di essere visti e avvicinati da un singolo che in quella occasione sarebbe potuto diventare il nostro gioco trasgressivo.Fu così che un giorno nell'avvicinarci a quel posto notammo un auto con un giovane all'interno che guardava il mare, non esitammo un attimo, accostammo dietro la sua macchina e iniziammo a giocare ,io e la mia compagna , nel mentre giocavamo, io guardavo se il giovane si fosse accorto di noi, tra un occhiata e una leccata al mio membro, mi accorsi che il giovanotto si accorse di noi. Con un po di timore si avvicinò alla nostra macchina, quando si accorse che la sua presenza era da stimolo eccitante per noi,chinò lo sguardo nell'abitacolo e quando vide che era bene accetto caccio il suo uccello dai pantaloni offrendolo a gianna che con piacere passo dal mio cazzo al suo fino a farci esplodere in un orgasmo duplice riempiendole tutti i seni prosperosi.
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11 years ago
admin, 75
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Grazie amore...
Sono disteso nella penombra della camera. Osservo mia moglie Marisa che dorme, è stanca, sfinita. Due maschi poderosi l'hanno posseduta per più di tre ore riempendole tutti i buchi di sborra, l'hanno chiavata e sfondata senza pietà. Ha goduto, tanto, ha gridato il suo piacere mentre io l'osservavo estasiato. Per me è stato un vero momento di puro piacere, sentire che godeva, mentre i due stalloni la sfondavano e le infilavano i loro cazzi durissimi dentro il culo o la fica, io la guardavo e mi segavo godendo molto.
“ ehi .. cornuto!!! … guarda come gode la vacca di tua moglie!!!... sei capace di fare di più?..”
E giù a ridere mentre le pompavano in corpo tutta la lunghezza dei loro membri.
“ Chi lui?... ma se ha appena un misero cazzetto!!! .. non è certo con quello che riesce a soddisfare una troia così!! …..
Li ho guardati godersi ogni buco e ogni sospiro di piacere di mia moglie, poi sfiniti se ne sono andati, e lei si è addormentata felice, appagata mentre dai suoi slabbrati buchi continuava colare ogni fluido, prodotto sia da lei che dai loro cazzi. Non si è fatta nemmeno la doccia, restare così pregna dei succhi di chi l'ha scopata è un piacere che non se ne priva quando può. All'alba sentirà ancora il sapore e l'odore dei maschi che l'anno scopata e questo le piace molto. L'amo da impazzire. Sono fiero di lei, della sua insaziabile voglia di cazzo, e i momenti che mi regala quando mi permette di assistere alle sue scopate furiose, o in cambio, quando il maschio non vuole la mia presenza, del piacere che mi regala permettendomi di leccare i suoi buchi colmi della semenza che il maschio le ha lasciato dentro. Sono venti sei anni che siamo sposati, e da sempre è stato così. Quando, l'ho conosciuta avevo un bel bar nel centro, e lei era la fidanzato di Luca un mio dipendente. Avevo ventotto anni e lei quasi diciotto, mentre Luca ne aveva ventidue. Erano molto innamorati, era decisamente una bellezza molto appariscente che tutti ammiravano quando passava. Ancora oggi fa la sua porca figura. Alta uno e ottanta capelli e occhi nerissimi, culo bello sodo e ben modellato, cosce lunghe e labbra carnose, forse il seno, una terza non è il suo massimo, anche se è bello tondo. All'epoca viveva con la madre e suo zio Carlo, mentre il padre era sempre via con le navi della Marina. La madre era una bella donna sui trentanove anni, ben portati, molto fine ed elegante era una donna molto riservata e dai ferrei principi specie se si trattava di immagine da mostrare alla gente. Mai un capello fuori posto, mai un gesto o una parola sconveniente, passava per una irreprensibile signora che lavora nella tabaccheria del cognato che era molto più giovane, infatti Carlo aveva appena ventisei anni ed era molto legato alla nipote che lo considerava a tutti gli effetti un padre. Spesso Carlo veniva nel mio bar, e sapeva che segretamente ero innamorato di Marisa, ma essendo fidanzata io non mi azzardavo a fare nulla.
“ Certo che ti piace mia nipote vero?, che faresti se fosse tua moglie?” - Mi chiedeva ogni volta che lei entrava nel bar.
“ Io sarei l'uomo più felice di questa terra, la tratterei come una principessa, non le farei mancare nulla e le lascerei tutta la libertà del mondo.” - Gli rispondevo con occhi pieni di desiderio.
Una terribile domenica avvenne un fatto tremendo. Luca con tre amici erano andati al nord per vedere una partita delle loro squadra, al ritorno erano finiti in un banco di fittissima nebbia e un tamponamento a catena l'aveva ucciso. Dopo quel fatto erano passati tre mesi, e io avevo chiesto Carlo di mettere una parola buona con Marisa che era diventata apatica, triste e sembrava non voler più vivere. Lentamente ero riuscito far si che lei si interessasse di me, ma la madre che non voleva pettegolezzi decise che dovevo frequentare sua figlia solo in casa loro e sotto il, loro diretto controllo. Accettai. La sera mi trovavo a cena da loro, lei era dolcissima, anche se non si andava oltre qualche bacetto, mentre sembrava essere un buona confidenza con lo zio a cui spesso dedicava abbracci e baci anche davanti alla madre. Una volta mi era diventato duro, e noi seduti in poltrona stavamo facendoci delle coccole, lei se ne accorta e mi ha fatto le occhiatacce, dicendo che se ne accorgeva la madre erano dolori.
“” Dai che quando saremo sposati ti darà tutto.” - mi sussurrava all'orecchio.
Ero ovviamente impaziente di sposarla. Due mesi dopo erano in vacanza al mare, e una domenica io sono andato a trovarli. Mi sarei aspettato di passare una bella giornata con la mia fidanzata, ma loro non ci hanno mollato un momento. Vederla col solo costume, molto esiguo, che non lasciava molto all'immaginazione mi è venuto duro. Lei se ne accorta e io per calmarmi sono entrato in acqua, mi sono masturbato lentamente e poi sono uscito. Appena fuori Carlo e arrivato dicendo che aveva noleggiato un pedalò.
“ dai Marisa vieni che andiamo al largo a fare il bagno.” - E senza aggiungere altro l'ha presa per mano e sono andati via.
Io li volevo seguire, ma sono stato bloccato da mia suocera.
“ Non vorrai lasciarmi qui da sola, è sconveniente, e poi tu il bagno l'hai già fatto, dai spalmami la crema sulle spalle.” - mi detto facendomi girare verso di lei.
Averi voluto almeno seguirli con lo sguardo, ma quando mi sono girato verso il mare erano spariti confusi con altri pedalò tutti molto lontani dalla spiaggia e non sono riuscito a capire quale fosse il loro. Dopo due ore son o tornati ridendo e scherzando,Marisa era molto felice e questo mi a dato molto sollievo. Nel pomeriggio, mentre le donne riposavano con Carlo ci siamo messi parlare del matrimonio. Lui era molto favorevole, ma voleva delle garanzie per la nipote. Io l'ho rassicurato che mi sarei preso la massima cura di lei, e che ero disposto a darle tutta la libertà che voleva specie se doveva passare dei momenti con loro che in fondo erano tutta la sua famiglia. Un mese dopo eravamo sposati. Quel giorno lo ricordo bene, mia suocere mi ha accompagnato all'altare poi che non ho i genitori mentre Carlo lo ha fatto con Marisa. La sera alla fine del pranzo ero quasi ubriaco, molti invitati prima di andarsene mi facevano bere un brindisi di buon augurio. Alla fine siamo andati a letto. Lei era bellissima, si è spogliata e poi io l'ho abbracciata e riempita di baci, le sono subito entrato dentro, ma ero troppo eccitato, così appena tre colpetti e sono venuto. Lei mi ha baciato e sorriso.
“ Amore sei stroppo stanco e vedrai che domani sera andrà meglio, ora dormiamo.” - mi ha sussurrato stingendosi a me.
Mi sono subito addormentato. Dopo circa due ore di sonno mi sono svegliato e mi sono ritrovato solo nel letto. Mi sono alzato ho vagato un momento per casa di mia suocera e passando davanti alla sua camera ho visto una cosa per un momento mi ha lasciato sbigottito. Nuda fra le braccia di Carlo c'era Marisa che stava godendo impalata su di lui. Dopo un momento di puro sbigottimento mi sono messo a guardare la scena. Lei era bellissima, lui le pompava dentro, dal basso, il suo cazzo che era di notevoli proporzioni, sicuramente doppio e forse anche più del mio. Lei godeva, il suo viso era estasiato, la sua bocca sia apriva ma non emetteva un suono dal tanto godere. Subito mi è venuto durissimo. Vedere godere mia moglie mi eccitava tantissimo. Istintivamente mi sono tirato fuori il cazzo e mi sono messo a segarmi senza staccare lo sguardo da quella bellissima scena, era fantastico, lei godeva e lui le spingeva sempre più dentro il suo palo che mi sembrava sempre più grosso e lucido, bagnato dai suoi umori che sgorgavano sempre più copiosi dal suo ventre.
...eccomi..sto per sborrareeee!!!!! ...sssssiiii..sono la limiteeeee........
...no..no dentro, ti voglio in bocca!!!!!...sssiii fammi sentire la tua sborra in gola!!!!..oraa daiiii ….
Dopo pochi altri colpi lui l'ha fatta scendere e poi si è presentato con il cazzo in mano davanti alle sue meravigliose labbra scaricandole tutto il suo seme. Il primo schizzo è finito un poco fra i capelli, mentre gli altri, tutti in bocca. L'ho vista bere, ingoiare e leccare tutto, mentre pure io mi sono sentito la mia sborra in mano, ero venuto nel vedere come mia moglie aveva spremuto e munto a dovere quel cazzo. Silenziosamente sono rientrato in camera, e poco dopo lei è venuta a letto. Ho finto di dormire, e anche lei, stanca e appagata si è subito addormentata. Ho sentito forte l'odore di sesso, di maschio, di sborra mista ai suoi umori copiosi che emanava il suo corpo nudo vicino a me, era bellissimo, mi sono impresso nella mente quel inebriante profumo, ho annusato come un cane sente l'odore della cagna in calore. Me ne sono ubriacato, drogato, impregnando ogni cellula del mio essere. La nostra luno di miele è durata solo una settimana, poi siamo tornati, e io consapevole che nei giorni passati non ero stato in grado di farla godere ho lasciato che lei passasse il pomeriggio e la sera con Carlo e mia suocera. La sera e tornata che io ero già a letto. Appena dentro le coperte ho sentito subito lo stesso odore, si sentiva che aveva goduto e che il suo piacere era mischiato all'odore di maschio. L'ho stretta a me, baciata, poi ho cercato di toccarla, ma lei mi ha detto che era stanca morta, allora ho deciso di mettere in chiaro alcune cose.
“Amore, sono contento che tu abbia passato una bella serata con tua madre e tuo zio, credo che con lui sia stato anche meglio. Sono al corrente che ti scopa, e non mi dispiace, ma vorrei mettere in chiaro una cosa,vorrei essere presente anch'io, oppure dopo che ci hai scopato come questa sera mi lasci leccare la tua micetta piena dei suoi umori e della sua sborra. “ - le ho detto guardandola diritto negli occhi.
Lei è rimasta un poco in silenzio, poi mi ha sorriso.
“ accomodati pure.” - mi ha detto aprendo le cosce.
Sono impazzito di piacere, l'ho leccata e succhiato ogni singola goccia e ho assaporato anche la sborra di suo zio. Dopo alcuni mesi mi ha permesso di essere presente mentre scopava con Carlo, mi sono segato e una volta le ho pure sborrato in bocca, ma poi lui lo ha ritenuto non adeguato, preferisce che lei beva solo il suo, quindi non mi ha fatto a partecipare più, ma ho sempre poi leccato regolarmente la sua passera piena. Allo scadere del primo anno di matrimonio, lei a smesso di usare delle precauzioni, e lui l'ha ingravidata. Da quel momento non ho avuto più nessun contatto con Marisa, che alla fine della gestazione ha pure passato gli ultimi tre mesi in casa di Carlo e sua madre. Dopo la nascita di Sara, lei ha ripreso e intensificato le sue scopate, allargando anche ad altri le sue cosce sempre rispettando il patto che intercorre fra noi. A volte ha scopato che dei maschi stranieri, specie quelli di colore che hanno un seme più saporito. Nostra figlia oggi, è sposta e vive all'estero, cornifica il consapevole marito che spesso assiste anche lui alle gang della moglie, mentre io ricordo bene quella che ho faticosamente organizzato per il nostro venticinquesimo di matrimonio. Una gang fantastica con circa quindici maschi tutti ben mesi, che l'hanno distrutta, è rimasta tre giorni a letto per riprendersi. La guardo, assaporo il profumo di sesso e sborra che emana il suo stanco corpo, fuori albeggia, e mentre sta sorgendo un nuovo giorno in cui lei proverà a godere con altri maschi, io gia pregusto il piacere che questo mi darà. Grazie amore.
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11 years ago
admin, 75
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Il cetriolo
Quello che sto x raccontarvi mi e successo l'anno scorso a gennaio tutto inizio in una chat, io avevo un profilo un po' particolare in cui cercavo
una donna anche sposata che voleva realizzare le sue fantasie.
Una sera trovo un mess. che diceva io avrei una fantasia da realizzare
ma x paura non ho mai detto niente a mio marito ..........
Io scrivo possiamo parlarne dimmi quando posso trovarti in chat e parlare tranquillamente ,la sera trovo la risposta, dopo le 23 mi trovi .
aspetto con ansia l'ora stabilita, eccola collegarsi cì siamo salutati dopo
averci presentati, gli dico allora raccontami quale sarebbe la tua fantasia
che non hai il coraggio di dire a tuo marito. lei tentenna un po' a scrivere
gli dico noi non cì conosciamo quindi puoi esternare quello che vorresti realizzare anche sé rimane solo qui senza un seguito.
Lei mi dice ok è inizia a scrivere: il mio sogno sarebbe quello che un uomo
mi bendasse e dolcemente mi spoglia, iniziare a giocare con i miei capezzoli, sentire le sue dita stringerli, fino a farmi sentire male .
poi farmi sdraiare sul letto allagarmi le gambe e iniziare a penetrarmi con le dita prima con uno poi con due fino a quando piano piano entra tutta la mano dentro, guardando delle foto mi eccito da morire.
Gli dico che questa pratica si chiama fisting e che si può praticare sia con la mano o con oggetti di grosse dimensioni da vibratori a cetrioli, banane
lei mi rispose non le banane ho provato ma non mi danno quell'eccitazione
che cerco. Un vibratore non posso comprarlo né ho visti anche molto grossi
ma sé mio marito l'ho vedesse cosa le dico lui non penso che accetterebbe questa mia fantasia e troppo tradizionalista quindi ho paura che lui mi direbbe che sono pazza e anche una poco di buono x non dire (puttana)
Gli dico con tuo marito a letto fate tutto lui ti lecca la figa gli l'ho prendi in bocca, fate sesso anale ..........lei mi risponde quelle poche volte che lui mi lecca e anchio succede solo quando siamo soli in casa dopo averci fatto una doccia, sesso anale mai fatto, lui dice che solo le puttane fanno sesso anale ....ma vedo che lui non garba tanto sicuramente fa tutto ciò come diversivo ogni tanto ,lui non e tanto dotato 11 cm e non grosso
io sogno di essere posseduta di qualcosa di 20 cm e molto grosso anche sé meno di 20 cm ma che sia grosso. Le rispondo allora prova a comprare dei cetrioli compra anche dei preservativi mettilo nel cetriolo ti lubrifichi x bene la tua figa con la vasellina e piano piano provi a farlo entrare, magari né prendi + di una varie misure inizi con quello + piccola
e poi provi con quello grande che tu sogni di avere dentro.
mi dice ok domani cì provo è ti saprò dire . Ci salutammo x risentirci l'indomani sera x dirmi le sue sensazioni .La sera successiva aspetto fino a mezzanotte e vedo che si collega (con 1 ora di ritardo) si scusa dicendo mio marito non andava a letto guardava un film .
dopo aver detto come hai passato la giornata, lei risponde un po' i n giro x fare spesa e anche dal medico x delle ricette . E il cetriolo comprato e provate ??? lei mi risponde siiiii avevi ragione ho provato delle belle sensazioni sentirmi dentro il cetriolo ma con quello + grosso non ho provato avevo paura di farmi male, che misura era quello che hai provato,
21 cm e bello grosso l'altro e 25 e ancora + grosso ,pensi di provarlo??
non saprei ......un po' di paura c'è non vorrei che mi succedesse qualcosa che poi non potrei spiegare a mio marito.. Le dico tu entralo piano piano
la grossezza non ti darà problemi, poi l'ho entri fino a che ti senti tu di metterlo dentro . mi dice domani quando sarò sola cì provo.
Le dico dimmi come hai fatto e le sensazioni che hai provato .
Comincia a dirmi già quando lì compravo avevo vergogna che il fruttivendolo mi leggesse nel pensiero di quello che dovevo fare .
x i preservativi ???? lì ho presi nella macchinetta automatica .
Bene allora dimmi come hai iniziato ,lei mi dice già x strada prima di arrivare a casa mi sentivo bagnata era una bella sensazione mai provata
ma avevo timore che qualcuno capisse la mia eccitazione .
Arrivo a casa vado in bagno mi tocco ero un lago metto il preservativo nel cetriolo dopo averlo lavato e asciugato mi siedo nel bidè e inizio a passarlo sul clito non avevo bisogno di vasellina già ero bagnata inizio ad entrare piano piano quando era metà dentro ho avuto un orgasmo lungo e intenso da farmi appoggiare la testa nel muro e sorreggermi sé no cadevo
uscito il cetriolo mi sono alzata barcollando appena mi sono ripresa messa in piedi ho divaricato un po' le gambe e con mio immenso stupore il cetriolo e entrato tutto ho stretto un po' le gambe con una mano mi strizzavo un capezzolo ,con l'altra mano facevo andare su e giù il cetriolo
sono arrivata subito ero bagnata quasi fino alle ginocchia mai avrei immaginato di bagnarmi così.
Gli scrivo vedi ogni fantasia va realizzata adesso tu hai trovato quello che tu nella tua fantasia immaginavi .........ma cè un però?
E quale sarebbe ??? mi dice .
Io: che mi spiegavi che era un uomo a farti questo con la mano e penso che proverai sensazioni ancora + forti .
Lei: siiiiiiii ma con chi mio marito non sé né parla, con un estraneo ho paura che sé mi scoprono perdo la famiglia mi accontento di questo .
Le dico giusto ma sappi che io cì sono quando vorrai provare nella massima discrezione cì incontriamo e dopo ognuno x la sua strada.
Lei: non e facile ho molta paura anche sé la mia sensazione mi dice che posso fidarmi di te .
Le propongo di vederci anche solo x un caffè .
Lei: vediamo cì penso su .
Cì salutiamo con l'appuntamento a domani sera e raccontarmi quello che avrebbe fatto l'indomani.
la sera dopo alle 23 si collega cì siamo salutati ,e scrivo tutto bene oggi hai provato di nuovo , mi risponde si con quello + grosso e sopra il letto.
Dimmi come e andata nei minimi particolari.
inizia con il dire ancora mi fa un po' male ma e stato + bello di ieri .
Ho iniziato in bagno con quello che avevo provato ieri stessa bella sensazione un orgasmo intenso ,guardavo quello + grosso e mi chiedevo sé sarebbe stato bello, la paura di farmi male mi diceva di lasciar perdere
poi ho pensato sul letto farlo entrare piano piano cì provo. mi faccio coraggio metto il preservativo al cetriolo + grosso mi metto sul letto a gambe aperte ancora non ero convinta di provarlo entro quello + piccolo
e sento che entrava tutto senza problemi inizio a muoverlo prendo l'altro + grosso in mano e lò fregavo sul clito dopo un po' esco quello + piccolo e inizio ad entrare l'altro non mio stupore forse x l'eccitazione ho visto che era già mezzo dentro e piano piano andavo sempre + dentro quando era quasi tutto dentro ho avuto un'orgasmo che vibravo tutta ........e mi sono sentita il braccio che tenevo il cetriolo bagnato schizzavo come un uomo
lì x lì mi sono spaventata ma ero sfossata non riuscivo a toglierlo di dentro
quando mi sono ripresa mi sono alzata e non mi reggevo bene in piedi ancora ero in estasi ,fino che sono andata in bagno a farmi una doccia .
Io ero eccitato al massimo dal suo racconto e le dico vedi adesso hai provato quello che immaginavi nella tua fantasia, il fatto che schizzavi
stai uscendo fuori tutta la tua sessualità repressa ,ma voglio farti provare anche un'altra cosa il cetriolo + piccolo di entrarlo dietro e masturbarti mentre c'è lai dentro.
Domani provo anche sé non mi eccita tanto la situazione .
Da questa risposta ho capito che qualsiasi cosa avrei detto di fare lei l'avrebbe fatto, ormai ero entrato nelle sue grazie, i miei consigli gli hanno portato a sentirsi + donna.
Le dico vedi che devi trovare la giusta posizione x farlo .
Lei: Mi metto nel letto a pancia in giù.
Io: No ti viene male , prima cosa devi lubrificarti bene metti un po' di vasellina anche nel cetriolo ,poi prendi una sedia con una mano tieni il cetriolo fermo e ti cì siedi di sopra e piano piano l'ho fai entrare così
guidi tu il tutto quando senti male ti fermi , vai un po' su e giù fino a farti entrare il più possibile dentro , e inizi a masturbarti ,vedi sé provi belle sensazioni, sé non provi niente lasci perdere .
Lei: Sai ho pensato molto a quello che mi hai detto di vederci ho paura che mi vede qualcuno che mi conosce .
Io: ma dai in un bar si può incontrare un amico x un caffè anche sé ti vedono siamo in un locale pubblico mica siamo appartati .
Vero mi risponde allora domani x le 15 io devo andare da mia madre
possiamo vederci al bar.............(mi dice il posto) gli dico ok alle 15 in quel bar.
Lei:Ma come faccio a riconoscerti.Mi descrivo gli dico come sarò vestito
lei mi dice come sarà vestita lei , c'ì diamo la buona notte.
Io non vedo l'ora di conoscerla, l'indomani alle 15 ero al bar dopo 10 minuti arriva lei la guardo caspita che gran bella donna una 4 di seno, un bel culo, occhi azzurri, la saluto cì sediamo ordino 2 caffè, gli faccio i complimenti che è una bella donna , lei mi dice non mi va di parlare di certe cose qui sono venuta solo x conoscerti e basta, le dico certamente
siamo qui solo x conoscerci ,vedevo che non era a suo agio voleva andare via subito, le dico forse non sono la persona che immaginavi tu, no anzi sei un bell'uomo. gli dico grazie anche tu sei una bella donna .
Si alza mi saluta e va via 5 minuti in tutto siamo stati insieme, ho notato
in lei un certo imbarazzo , ma e normale . la sera apro la chat e trovo un mess. e stato un piacere conoscerti e scusa sé sono andata via subito
mi sentivo in imbarazzo lì al bar con te da soli.
Appena entra in chat mi saluta dicendomi sono contenta di averti conosciuto di persona, idem anche x me rispondo.
Chiedo oggi hai fatto quello che dicevamo ieri hai provato dietro.
lei tentenna un po' a scrivere ,poi mi dice si ho provato.
Dai raccontami voglio sapere tutto.
Inizia con è stato bello ma ancora mi fa male .
Ma hai provato come ti avevo detto io.
Inizia a raccontarmi, ho provato + volte appena entrava mi faceva male
ma piano piano e entrato tutto e mi masturbavo dopo un po' non sentivo dolore quando sono arrivata ero all'impiedi e uscito da solo .
Io: vedrai che la prossima sarà diverso .
Lei:vedremo
A quel punto gli chiedo ti va di vederci di nuovo uno di questi giorno
lei mi dice x un caffè??
le dico no vederci anche in macchina e parlare, visto che fa buio alle 17 cì vediamo in un posteggio dentro la città (catania) lei mi disse vediamo
e fù così che nei giorni successivi lei mi raccontava quello che ogni giorno
faceva con i cetrioli, fino a quando si decide di vederci cì diamo appuntamento in un grande piazzale che è un posteggio al centro città
lei arriva con la sua auto posteggio accanto alla mia scende e sale sulla mia macchina ,io mi ero attrezzato di cetrioli di varie misure dopo aver parlato un po' gli dico apri le gambe la inizio a toccare lei aveva una gonna la aiuto ad alzarla gli sfilo le mutandine e inizio a toccarla sento che si bagna prendo un cetriolo metto un preservativo e comincio a entrare il cetriolo, lei si mette con i piedi sopra al cruscotto con le gambe più aperte possibile, entro il cetriolo e comincia ad ansimare lascio il cetriolo dentro e prendo l'altro più grosso tolgo quello e piano piano entro l'altro
lei stava godendo da pazzi vedevo che gli piaceva da morire fino a quando ha avuto un orgasmo che la faceva tremare tutta gli occhi gli giravano
quasi quasi mi metteva paura che si sentisse male .
Dopo un po' sé ripresa e mi dice sei fantastico io ero eccitatissimo mi sbottono la cintura esco il mio cazzo di fuori gli dico vieni, la prendo x la testa e comincia a prenderlo in bocca (20cm ) gli spariva in bocca fino a quando senza dirle niente (ma penso che lei abbia capito che stavo x esplodere) gli riempio la bocca di sborra lei si prende dei fazzolettini nella borsa e si pulisce cì siamo salutati andata via io mi sono ricomposto.
La sera trovo scritto in chat oggi sono felice.
Adesso cì vediamo 1 volta la settimana al solito posteggio ho comprato un vibra di 30 cm e molto grosso lei arriva senza slip. io la sodomizzo, dopo mi spompina a dovere adesso con l'ingoio ,non vuole andare in un'albergo x lei e troppo rischioso, e felice così ................
Alex
P.s sicuramente cì saranno errori di grammatica in questo mio racconto ma e stato scritto di fretta e anche molto eccitato mentre che scrivevo .
11
3
11 years ago
Veromaster48,
48
Last visit: 6 years ago
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Sorpreso da 3 quardie mentre mi facevo sverginare
E QUASI UN MESE CHE O PERSO LA VERGINITA .IL TRE DI OTTOBRE MI TROVAVO A MILANO ED ERO DECISO A TROVARE UN BEL MASCHIO A QUI REGALARE FINALMENTE LA MIA VERGINITA.AVEVO GIA PENSATO DA TEMPO A COME FARE PER PERDERE LA VERGINITA MA LE VOLTE CHE trovavo qualcuno dopo averli ciucciato il cazzo facevo retromarcia perche avevo paura di sentire dolore durante la penetrazione.quel pomeriggio tornando a pavia mi fermai in un autogril, notai nel toilet un certo movimento .nei wc alla parete ci stavano due ragazzi che facendo finta di fare la pipi si ammiravano il cazzo.io mi eccitai da subito notai che quello con il cazzo piu grosso era interessato a me, mi feci coraggi e lo invitai, lui accetto da subito.non avendo un posto dove andaee a trombare decidemmo di avvicinarci a pavia e trovammo un posticino tranquillo nelle campagne pavesi.appena parchegiati lu abbasso il sedile e tiro fuori il cazzo.mi spinse da subito il capo e mi onfilo il cazzo in bocca.iniziai a succhiarlo e lo sentivo cresciere in bocca fino a sengirmi soffocare.pianpiano sentivo le sue mani che mi palpavano lano ad un tratto senti un dito dentro che frugava nel mio ano.dopo un po mi chise di mettermi a pecora.pian piano appoggio la grossa cappella e di botto me lo spinse dentro.in quel istante feci un urlo non avevo mai sentito tutto quel dolore all'ano.chiesi di tirarlo fuori ma lui continuava a stantffarmi.pian piano il dolore regrediva e iniziai ad urlare di piacere.ad un tratto lui di botto tiro fuori il cazzo tutto spaventato.io mi sono girato evidi tre quardie forestali attorno alla nostra macchina.ero spaventa dentro di me pensai (sono rovinato adesso ci denunciano) invece il piu alto bussando al vetro della macchina si mise a urlare al mio amico dicendoli frocietto tira nuovamente fuori il cazzo e continu a scopare lui impaurito mi rimise il cazzo dentro quasi moscio ad un tratto una delle tre quardie tiro fuori il cazzo mi prese con i capelli e sbattendo il suo cazzo sil mio viso mi ordino di succhiargli il cazzo .dopo un po anche i due che stavano fuori tirarono fuori i cazzi e mi ritrovai con due grossi cazzi in bocca e uno in culo.a turno m i penetrarono tutte 4 non riuscivo piu a respirare e avevo lano completamente sfondato .continuavano a penetrarmi ad un certo punto uno disse adesso sta cagna deve prenderne due in culo .io terrorizato opposi resistenza ma loro mi mi fecero scendere dalla maccina uno si sdraio sul sedile e mi chiese di mettermi sopra poi mi infilo il cazzo laltro atenendomi le gambe aperte mi accosto il suo cazzo a queelo che gia tenevo dentro ci sputo e di botto me lo infilzo con violenza dentro .per un attimo mi mango il respiro e il dolore fu tremendo.no contenti a turno mi schizzavano la sborra in bocca i 3 depravati dopo avermi scopato chiesero al mio amico di succhiarmi il cazzo .e sborrai anchio .pian piano si allontanarono e io sconvolto tutto pieno di sborra mi rivesti e con il culo da vergine a super sfondato me ne ritornai a casa .
12
2
11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
Novita' con un amica
Sai cos’e’ uno squirting? Mai provato?
No
Se vuoi ti faccio provare
Ok
Questo scambio di messaggi era avvenuto qualche giorno prima on line, ora stavo andando a casa sua, mi aveva dato via libera, e mi domandavo se sarei riuscito a farglielo provare. Di solito ci riuscivo, ma questa volta mi sembrava che la situazione fosse troppo fredda e razionale, non avevamo una storia, ci conoscevamo da molto tempo, questo si, e poi lei mi era sempre piaciuta da impazzire.
Ciao
Ciao
Be, allora?, mi fai provare questa sensazione incredibile
Guarda che se non vuoi non fa niente
Come! Ti tiri indietro? Fai il timido adesso
Ok, solo che ehm, ti dovresti, ti dovresti spogliare un po’
Potresti farlo tu? sei capace di spogliarmi?
Si sono capace
Mi prendeva in giro, giustamente, finalmente la spogliai e cominciai a toccarla. Non ebbi fretta e quando capii che era pronta infilai due dita in profondita’ e sentii subito il punto giusto. Per fortuna lo squirting riusci’ benissimo ed ebbe subito due orgasmi, uno dietro l’altro.
La carezzai dolcemente, poi la guardai
Ok?
Si, ok
Allora?
Fantastico, non credevo, mai provato nulla di simile
Sei proprio una puttanella curiosa
Si
Come si?
Si, sono proprio una puttanella curiosa
E impertinente pure
Si, e impertinente pure
Avresti bisogno di una lezioncina
Davvero?
Si, davvero
Allora me la dia, Professore
Mi guardava e rideva, mi provocava in ogni modo, la presi, nuda com’era, me la misi sulle ginocchia, con una mano le tenevo le mani dietro la schiena, con l’altra la sculacciai per bene. Ogni tanto si ribellava, cercava di sottrarsi, ma ero molto piu’ grosso di lei la tenevo ferma senza difficolta’.
Quando pensai ne avesse avute abbastanza lasciai i polsi e la feci rialzare.
Bene puoi vestiriti
Sei uno stronzo!
Come?
Niente, tutto ok
Ti e’ piaciuto?
Si
Vuoi rifarlo? Un’altra volta?
Non so, forse
La prossima volta pero’ non saranno solo sculaccioni
Ok
Vorresti lo squirting anche sapendo che poi sarai punita?
Secondo te?
Secondo me ti ritorna la voglia entro una settimana
Allora mi chiamerai?
Forse
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1
11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
In giro per negozi...
Finalmente è successo….. con una coppia con cui mi messaggiavo da alcuni anni e che avevo conosciuto qualche mese prima durante un incontro organizzato al volo, questa volta avevamo organizzato una bella sessione outdoor… Con il suo uomo, avevamo studiato tutti i particolari… Dovevano fare un po’ di acquisti e mi disse che si sarebbero recati in un centro outlet a pochi km da me…. Era un pomeriggio infrasettimanale, poca gente in giro, mi aveva mandato un messaggio avvisandomi che erano arrivati, ma con un auto diversa da quella che mi aveva comunicato in precedenza… così mi ero perso di vederla scendere dall’auto, ed apprezzare il suo stacco di coscia….ok, parcheggio e mi dirigo all’interno, iniziando a vagare alla loro ricerca…questi erano gli accordi, appena li individuavo, li avrei seguiti con discrezione facendo finta di non conoscerci, iniziando a giocare come voyeur, osservando la sua donna all’interno dei vari negozi….lei vestita sexy, elegante e sensuale….un vestitino aderente nero, che le fasciava il corpo, con scollatura posteriore che evidenziava una spalla sensuale…collant nero a fasciare le gambe…scarpa a stivaletto con tacco a spillo….capelli tirati e legati in una coda di cavallo….occhiali da sole con grande lente scura….quando li ho incrociati ho avuto un sobbalzo solo a vederla….inizio a seguirli, osservandola nei particolari ed ammirando il movimento armonico del suo culo…uno spettacolo per i sensi…..entrano in un negozio di abbigliamento, li seguo ed entro anch’io..lui un po’ lontano, mi avvicino a lei per osservarla da vicino, mentre maneggia dei jeans…ci spostiamo, lei nel reparto donna, trova un capo e si avvicina al camerino per provarlo….mi trattengo armeggiando con delle polo, ne prendo un paio, chiedo alla commessa se posso provarle, e raggiungo il camerino affianco al suo, apro la sua tendina, e lo spettacolo che mi si presenta è di due gambe sode e toniche ed un culo da svenimento, tutto in un collant nero ma che faceva cmq intravedere il triangolino del perizoma nell’unione dei glutei… uno schiocco di dita di lui per farmi tornare alla realtà per avvisarmi dell’arrivo della commessa che doveva aver notato i ns (o solo i miei) movimenti e doveva essersi un po’ insospettita….decido di uscire… riprendiamo il giro tra i negozi, quando li vedo entrare nei bagni, li seguo sperando che anche lei sia entrata nel bagno degli uomini e stia facendo un pompino al suo uomo…invece così non è… li seguo dentro altri negozi , ma essendoci poca gente le commesse non ci danno spazio e risulta difficile giocare, finchè non entrano in un negozio di intimo…la guardo dalla vetrina mentre sceglie un capo e noto all’interno un signore sulla 60ina alla cassa che sta pagando che non l toglie gli occhi di dosso , nonostante cerchi di essere discreto. Fortunatamente esce, e decido di entrare mentre lei si dirige con una tuta aderente elasticizzata all’interno del camerino, lasciando la tendina con 20 cm di apertura…Mi posiziono nei pressi del camerino e mentre maneggio dei capi, osservo nel camerino lei, praticamente nuda, collant, perizoma e reggiseno, riflessa anche nello specchio che indossa il capo….un’eccitazione unica, la osservo, e con un occhio guardo la commessa intenta nel mettere in ordine dei capi, vorrei tirarmi il cazzo fuori che sta per esplodermi….ok, mi allontano per evitare di essere beccato…
Proseguiamo per altri dieci minuti a girare per i negozi, avvicinandoci all’uscita… Avevo parcheggiato la mia auto difronte alla loro, li lascio andare avanti, dandogli un po’ di spazio, in modo da arrivare prima alla loro auto….Li raggiungo passando dal lato del posto guida per raggiungere la mia, e noto lo spettacolo di lui che le solleva il vestitino, mostrandomi le natiche sode mentre si slinguano in bocca…Mi soffermo, ancora un brivido di eccitazione, ma purtroppo c’è un po’ di gente in giro e mi tocca entrare in auto….Ci ricomponiamo tutti e ci dirigiamo verso una campagna isolata….
Proseguiamo per altri dieci minuti a girare per i negozi, avvicinandoci all’uscita… Avevo parcheggiato la mia auto difronte alla loro, li lascio andare avanti, dandogli un po’ di spazio, in modo da arrivare prima alla loro auto….Li raggiungo passando dal lato del posto guida per raggiungere la mia, e noto lo spettacolo di lui che le solleva il vestitino, mostrandomi le natiche sode mentre si slinguano in bocca…Mi soffermo, ancora un brivido di eccitazione, ma purtroppo c’è un po’ di gente in giro e mi tocca entrare in auto….Ci ricomponiamo tutti e ci dirigiamo verso una campagna isolata….
19
2
11 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
Con uno sguardo
Questa estate io e la mia fidanzata abbiamo deciso di fare sesso in acqua a mare, eccitatissimi all'idea arrivammo in pieno pomeriggio su una spiaggia affollatissima, ci svestimmo ed entrammo in acqua. Cominciammo a baciarci e le nostre mani scivolarono nei nostri rispettivi costumi. La nostra intenzione era quella di farci vedere e ci stavamo riuscendo: alcuni ragazzi già cominciavano a vederci di sottecchi, aspettando che la situazione diventasse più piccante. Ero già durissimo e lei era appoggiata sulla mia spalla per soffocare i gemiti del primo orgasmo che le stavo procurando con le mie dita.
La presi in braccio, le spostai il costume e cominciò il nostro godimento. La veci venire altre due volte facendole sentire il mio vigore fino all'ultimo millimetro e ormai gli sguardi degli adulti sulla spiaggia erano tutti su di noi. La feci scendere e girandola mi strusciai dapprima in mezzo ai suoi glutei morbidi e poi aprendole il pezzo di sopra del costume le liberai i seni abbondanti e penetrandola li feci uscire dall'acqua mostrandola a tutti. Le nostre intenzioni divennero improvvisamente chiare nelle menti di coloro che ci osservavano: mogli fulminavano con lo sguardo i mariti, fidanzate oscuravano la visuale dei loro fidanzati e i ragazzi singoli ci indicavano con accenni della testa.
I gemiti della mia fidanzata cominciarono a salire leggermente di tono e mentre le madri riportavano i figli sulla spiaggia notai addirittura un ragazzo con la mano nel costume che si masturbava.
Feci raggiungere altre tre volte l'orgasmo alla mia fidanzata e poi uscimmo per asciugarci e riposarci un po'. Il sole cominciava la sua discesa e le famiglie cominciavano a lasciare la spiaggia decisamente contrariate dal nostro comportamento. Dato che io ancora non avevo raggiunto l'orgasmo decidemmo di aspettare che tutti andassero via così da permettermi di venire facendomi fare una spagnola. Continuammo a stuzzicarci senza far caso agli altri. Il sole era ormai tramontato, la luce scemava eppure vedevamo chiaramente un ragazzo che ci osservava: dai capelli capii che era lo stesso che si stava masturbando mentre ci guardava e con un cenno capii che lei era d'accordo. Mi voltai e indicai al ragazzo di avvicinarsi, si alzò quasi timoroso e si avvicinò lentamente.
Gli dissi di sedersi accanto a noi e se voleva poteva toccare gli splendidi seni della mia ragazza che non esitai a scoprire. Era talmente imbarazzato che lei stessa gli prese una mano e la mise sul seno dicendogli di stringere il capezzolo, io già stavo leccando l'altro e con una mano la masturbavo. Il ragazzo all'inizio sembrò un po' impacciato ma si sciolse velocemente tanto da tirare fuori il suo attrezzo e di metterlo in bocca a lei che lo accolse felice di quella reattività. Io e lui ci alzammo in piedi e lei in ginocchio cominciò a farci un doppio pompino.
Sarà stata la troppa eccitazione o il nervosismo di essere visto da qualcuno, fatto sta che il ragazzo venne quasi subito schizzando ovunque su di lei. Non paga però lo prese ancora in bocca e dopo poche leccate era di nuovo duro. Si spalmò tutto addosso facendoci eccitare ancora di più, così la mettemmo a pecorina e io dietro, lui avanti, le facemmo sentire vagina e bocca pieni.
Quell'ora trascorse in un attimo e alla fine noi maschi eravamo in ginocchio ai suoi lati mentre le riempivamo faccia e seni di caldo sperma.
Quando ci rivestimmo il ragazzo era scappato via e noi due soddisfatti tornammo a casa.
Il tutto accadde così, con uno sguardo.
17
2
11 years ago
Random91,
24
Last visit: 9 years ago
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Voleva le corna....
Quando ho avuto la certezza che questo era il desiderio di mio marito sono rimasta stupita. Sono Monia, ventisei anni, occhi neri, capelli castani, seno una quarta, forme tondeggianti ma non grassa, culo alto e sodo, bocca ampia e labbra molto sensuali, uno e settantacinque di tipica bellezza italiana. Il profumo del sesso a da sempre condito la mia vita. Mamma era sposata con un marinaio, che non era mio padre, che non ho mai conosciuto, sempre in giro per il mondo, e lei non si faceva mancare nulla, c'era sempre un bel maschio che le riempiva tutti i buchi, e spesso quando era a corto di soldi non disdegnava neanche qualche marchetta ben pagata. A sedici anni ero già bella e formata, mamma se ne rese conto da come i maschi mi guardavano e allora corse ai ripari, la pillola era la soluzione per non avere qualche imprevisto inatteso. A diciassette divenni l'amante di Cosimo, il marito di mia cugina, un maiale elevato alla massima potenza. Dopo avermi aperto per bene sia davanti che dietro mi aveva insegnato tutto per essere una perfetta zoccola, e soprattutto a fare dei pompini spettacolari. Fu proprio così che la strega ci sorprese, con il meraviglioso cazzo di suo marito ben infilato nella mia gola. Fu un casino!. Lui per non distruggere il matrimonio, con due figli, disse che ero stata io a sedurlo, e poi che da tempo andavo in giro sempre vestita molto provocante fu creduto. Dal canto mio non glie ne feci una colpa. Circa due mesi dopo, poco dopo il mio diciottesimo compleanno conobbi Gianni, un bel giovane di tre anni più grande di me, impiegato come tecnico del suono in una televisione che era in vacanza dalle nostre parti. Si innamorò subito di me, a me piaceva molto. Mi propose di andare su al nord a casa sua con lui. Considerando che era meglio cambiare aria decisi di seguirlo. Viveva in un bel appartamento con suo padre, che era affetto da un male incurabile che lo consumava velocemente. Persona decisamente simpatica ci chiese se prima di morire ci poteva vedere sposati. Lo accontentammo e circa tre mesi dopo morì. Da quel giorno sono passati sette anni, Gianni si è rivelato un marito molto affettuoso, gentile, disponibile e attento a ogni mio desiderio. Tutto perfetto penserete, no, un peccatuccio lo ha pure lui. Nel sesso non è il massimo. Non ha certo la dotazione che aveva Cosimo, direi anche meno della metà, ma in compenso è bravissimo nei preliminari. Mi lecca fin quando non godo, mi masturba e accarezza e poi mi penetra, facendo in modo che io goda anche così. All'inizio mi sono convinta che tutto questo poteva bastarmi, ma dopo sette anni lentamente la monotonia ha invaso il nostro rapporto. Da un po di tempo sento la mancanza di una bella sbattuta mozzafiato, di una bella cappella dura che mi sfonda tutta, ma lo amo troppo e non voglio ferirlo, a parte questo è un marito davvero adorabile. Anche al lavoro ho avuto spesso l'occasione di tradirlo, ma l'ho sempre rifiutata, ma ora sento che è tempo di dare una scrollata al nostro rapporto. Anche Gianni se ne sta rendendo conto, lo vedo e lo sento da come mi parla, si muove o mi asseconda nei miei desideri. Qualche tempo fa, una sera che alla tv non c'era nulla di interessante siamo andati a letto. Avevo voglio di sesso, ma tanta, e volevo qualche cosa di diverso.
“ amore, ma tu prima di me , che storie hai avuto?” - gli chiedo mentre lo sego lentamente.
Lui, preso alla sprovvista resta un momento in silenzio, poi svia il discorso, ma io lo incalzo.
“ dai raccontami del tuo passato, di chi ti piaceva, con chi limonavi, e chi ti ha fatto la prima sega.”
Respira forte, poi quasi sussurrando mi racconta che ha solo limonato con una ragazza del liceo, e che la prima e unica sega glie la fatta una sua cugina alla lontana, mentre lui era affascinato dalle mani di sua madre, poi sono arrivata io e tutto è cambiato. Si gira di scatto e mi chiede del mio ex. Naturalmente non gli ho raccontato del casino fatto, gli ho semplicemente detto di aver avuto un ragazzo più grande che mi ha sverginato. Lo bacio in bocca, poi lo costringo a leccarmi se vuole che gli parlo di lui. Esegue senza battere ciglio, mi lecca divinamente, chiudo gli occhi e gli parlo del meraviglioso cazzo di Cosimo, di come mi pompava da morire. Lui si scatena, mi succhia il clitoride e mi porta ad un orgasmo che mi scuote tutta.
…........aaaaaaaahhhh.....godooooooo......sssiiiii...oraaaa..amoreeeeeeeeee …..siiiiiiii............
Svelto sale su di me e m'infila dentro il suo membro che mi sembra più duro e lungo da quanto è eccitato, poi colpi e schizza dentro me.
...NO!..NO!..no,, cazzo!!! … non venire subito, voglio scopare e godere bene!!!!........
Quasi incazzata lo faccio distendere supino, mi rigiro e gli prendo il,cazzo in bocca succhiandolo a morte.
“ leccami!, lecca i miei umori e la sborra che cola, portami al piacere, immagina che sia quello del mio ex che ha appena sborrato dentro me, dai che intanto lo faccio tornare duro. “ - gli ordino schiacciandogli la mia patata intrisa di sperma e miei umori sulla bocca.
Per un momento resta immobile, ma poi si scatena, mi lecca e succhia portandomi di nuovo molto vicina all'orgasmo, mentre il suo cazzo mi si è gonfiato in bocca e ora è bello diritto. Mi giro e gli salgo sopra impalandomi su di lui. Mi muovo oscillando avanti e indietro, gli offro i miei seni che lui afferra con forza, li stringe, impasta, munge e poi mette un capezzolo in bocca succhiandolo a morte. Passo le braccia dietro la sua nuca e lo costringo a baciarmi in bocca, che sa di sperma, e del mio piacere. Gli succhio la lingua, la pompo come a voler fare un bocchino, lo mordo, lui ansima e gode, mi infila due dita in bocca e io chiudo gli occhi, immagino sia il cazzo di Cosimo e godo, vengo e pure lui mi da un'altra scarica di sborra dentro il mio ventre. Stupiti, appagati ci abbracciamo e soddisfatti ci addormentiamo così. Da quella sera per più di tre mesi è stato tutto un susseguirsi di immagina questo, pensa a quello, il nostro rapporto va di nuovo alla grande, ma una sera dopo l'ennesimo orgasmo lui mi chiede a bruciapelo.
“ amore, faresti sesso con un altro uomo?”
Per un momento non recepisco la cosa, sono ancora stordita dal piacere, lo guardo.
“ scusa che dici? Tu vuoi che scopi con un altro maschio?” - anche se mi aspettavo prima o poi questa domanda sentirla mi a davvero sorpreso.
Lui annuisce, mi guarda con occhi pieni di speranza, sembra non aspetti altro che io accetti.
“ ma tu sei tutto matto!! vuoi veramente le corna?” - gli rispondo, e poi mi vado a lavare in bagno facendo decadere il discorso, anche se dentro di me si è accesa una fiamma che sono sicura diventerà un falò.
Per tre settimane non torniamo sull'argomento. Siamo in estate, tempo di ferie, quest'anno abbiamo prenotato due settimane in Corsica, isola che non conosciamo ma che vogliamo visitare. Poi dopo una mattina di lavoro al pomeriggio si parte. La sera stanchi morti siamo in un complesso turistico vicino Calvi. La sera cena e poi a letto. L'indomani andiamo alla ricerca di una spiaggia e dopo un bel po di strada ci ritroviamo in una piccola baia dove siamo solo noi e una coppia. Il posto è splendido incastonato fra due grossi massi di granito. Notiamo che le persone distese al sole sono nude, e quindi anche noi ci mettiamo comodi, è la prima volta che prendo il sole nuda e questo mi da una piacevole sensazione. Poco dopo arrivano due uomini, uno quello più giovane è biondo, fisico molto palestrato, mentre l'altro, più anziano ha un bellissimo tatuaggio sul petto. Si spogliano nudi e subito noto le loro splendide dotazioni. Il giovane lo ha decisamente lungo, ma l'altro è anche meravigliosamente grosso. Un breve cenno di saluto poi si distendono al sole. Poco dopo si alza il vento, e la coppia se ne va. Gianni sposta il nostro ombrellone vicino a uno dei due massi e questo offre un ottimo riparo contro il vento. Poco dopo anche i due uomini ci chiedono se possono avvicinarsi a noi e accettiamo. Mettono anche il loro ombrellone piantato senza il pezzo sotto a maggior riparo dal vento e noto che questo serve anche per avere più intimità da sguardi indiscreti. Seduti uno per lato li osservo, sembrano non curarsi di me, poi Gianni si alza per fare un bagno e mi lascia sola. Immediatamente entrambi incominciano a toccarsi i membri che rapidamente s'induriscono e mostrano tutta la loro bellezza. Sento che mi sto bagnando sotto, mi sento un languore sciogliere il ventre, cazzo!! ho voglia!! e lui mi lascia con questi due che ora lentamente si segano in silenzio mentre mi mangiano con gli occhi. Li guardo estasiata, cerco Gianni con lo sguardo e lo vedo tornare. Si asciuga e poi si mette in ginocchio davanti a me, mi guarda e mi fa cenno di lasciarmi andare. Resto immobile, lo voglio, ma non sono io quella che deve cominciare. Lo fa lui, mi accarezza un seno, mi bacia in bocca e poi si mette in ginocchio di lato. Per i due è il segnale che aspettavano. Quattro mani toccano ogni centimetro del mio corpo, mi stringono i seni, li strizzano e li succhiano a vicenda. Poi il vecchio m'infila il suo nodoso randello in bocca mentre l'altro si è disteso davanti a me e mi sta leccando davvero bene.
…..MMMMHUMMMmmmmm...come succhiaaa!!!!!! ...che bocchinaraa!!!!...dai bella che poi ti sfondo!!!!!!! ..ssiiiiii...cosììì...aaa che bello ssi fino in fondo alla golaaaa …............
Quelle parole mi eccitano da morire, sento montare il primo orgasmo e intanto l'altro mi ha infilato tre dita dentro e mi ravana la patata facendomi sbrodolare tutta.
…. accidenti!!!!! ...sei un lago!!...è già tutta baganata!!!!!!! …...
Il vecchio si sposta, mi solleva le gambe fin sopra le sue spalle, poi di colpo mi pianta dentro quel trave di durissima carne bruciante. Godo e urlo dal piacere.
…..aaaaahhhhh........SSSSSISIIIIIIIII....OOODDDIOOOOO CHE BELLOOOOOOOooooo...sssiiiiiiiiii..
Non ho li tempo di aggiungere altro, il giovane mi pianta in gola il suo cazzo che sarà anche più fino, ma è senza dubbio più lungo. Mi scopa la bocca tenendomi la testa ferma fra le mani, sento l'altro sfondarmi la fica e mi fa morire quando lo affonda tutto dentro. Godo, urlo e godo perdendo la cognizione del tempo e di quanto piacere sto provando. Guardo mio marito che si sta segando di lato in silenzio, estasiato da quello che vede. Poi cambiano posizione. Il vecchio si distende sotto e m'impala su di lui. Lo sento arrivare fin dentro il ventre. Da tempo non mi sentivo riempire la fica così. Ricomincia a scoparmi dal basso, ha inarcato le gambe e mi spinge verso l'alto con poderosi colpi di bacino per poi lasciare che io ricada su di lui sfondandomi la fica da sola. Impazzisco da quanto godo. L'altro intanto si sta prendendo cura del mio culo, lo esplora con un dito, ne bagna un altro e poi anche un terzo.
..accidenti!!!! ..è sfondata anche di culo!!! .. dai che la voglio scopare anch'io.....
Si posiziona dietro e mi infila di colpo il suo lungo cazzo molto, lentamente dentro. Mi sento aprire in due, urlo di un misto piacere/dolore e piacere che mi fanno sbroccare anche l'anima. Godo. Si divertono a farmi impazzire, poi di colpo quasi in sincrono escono e mi presentano i loro cazzi davanti alla bocca schizzandomi in faccia tutta la sborra che hanno dentro. Sento la sborra colpire il mio viso come frustate di fuoco, mi cola fin sopra le tette. Loro appena finito, prendono le loro cose e se ne vanno. Resto seduta con le spalle e il capo appoggiato alla roccia, sono sfinita dal piacere provato, Gianni si avvicina, ha il viso estasiato, e la mano piena della sua sborra, credo che sia venuto almeno tre volte. Lo guardo, prendo la mano e la porto alla mia bocca. La lecco, assaporo anche il suo seme, ha buon sapore che mi è sempre piaciuto.
“ Grazie amore , sei stata meravigliosa. “ - mi dice baciandomi.
Nei quindici giorni trascorsi ho continuato a scopare con tutti quelli che mi capitavano a tiro, ho preso più cazzi che sole. Da quel periodo in poi ho continuato a cornificarlo sempre, sia con lui presente che a da sola. Voleva le corna e io l'ho accontentato.
26
4
11 years ago
admin, 75
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The doctors
siamo coppia reale e innamorata e condividiamo insieme il gusto della trasgressione , non banali mordi e fuggi ma serate in allegria in armonia e con dolce finale. be dopo questa breve premessa vi racconto un lieto incontro.. girovagando su desy avevamo visto un profilo di un singolo alquanto intrigante .. ci eravamo soffermati piu volte ma mai contattato.. qualche mese fa aprendo la posta troviamo mess proprio del suddetto singolo.. be rispondiamo e decidiamo insieme di incontrarci per conoscenza e per cenare insieme .. la sera del fatidico incontro ci troviamo davanti un bell uomo dai modi garbati e sopratutto simpatico.. la serata scorre allegramente e alla fine decidiamo di incontrarci nuovamente per gustare insieme il frutto del peccato ...
dopo una settimana circa dalla conoscenza , decidiamo di vederci e cosi dopo aver preso qualcosina al bar e conversato amabilmente andiamo in una mansarda al mare .. l aria era gia piena di passione, iniziamo a giocare io e la mia dolce meta e lui con modi molto garbati si avvicina inizia a massagiarle le gambe i piedi .. io affondo la mia bocca insaziabile tra le dolci labbra intime del mio amore .. lei inizia ad ansimare e a cercare con la mano la consistenza del nostro nuovo amico.. accarezza stringe spreme il tronchetto del piacere da sopra i pantaloni.. finche vogliosa di assagiare il nuovo gusto lo tira fuori dai pantaloni.. ecco svettante davanti ai nostri occhi un bell esemplare di fallico attrezzo aha haa h.. lei ormai eccitata al massimo si dirige con voluttuosita sull agonato membro e insaziabilmente lo fa sperire dentro la sua bocca.. io adoro guardarla quando gioca con voglia e piacere .. non sono guardone e cuck ma adoro vederla giocare ..
mentre lei attenta ad assaporare il tutto io entro dentro di lei le sue gambe mi stringono il corpo ..la sento gemere mugulare e una sensazione bellissima .. ora sono io a voler assaporare la sua bocca su di me... cambiamo posizione e il nostro giovane amico inizia senza fretta a possederla colpi decisi mai villani e rozzi ma ben assestati.. la sento godere e mi eccito ancora di piu.. forse penso tra me e me e la persona giusta con cui provare la doppia penetrazione .. mentre lui e sdraiato sulla schiena lei sale sopra a cavalcioni e si impala sul rovente tronchetto .. io da dietro la sospingo ad abbassare il suo busto su di lui e da dietro entro nel suo dolce buchino e come affondare il pene nel burro.. iniziamo cosi una cavalcata doppia appagante per tutti e tre .. finalmente un amico valido per realizzare questo nostro desiderio.. lei e un lago nella stanza ce prifumo di sesso di passione e la sua voce appagata fa eco sui muri...
noi uomini siamo sul punto di esplodere lasciamo la pozizione stupenda che ci aveva fatto impazzire e avviciniamo i nostri menbri aalla sua bocca .. lei con passione succhia prima uno e poi altro .. il nostroa amico sta per esplodere un lungo getto caldo inonda il seno del mio amore .. la vedo felice e appagata .. ora come sempre e il mio momento le godo in bocca e sul viso e come sempre dopo aver goduto nella sua bocca lei mi conserva sempre un pochetto della mia crema che mi passa con dovizia in bocca e io assaporo contento.. ormai e diventato il nostro rito finale .. ci accasciamo tutti e tre sul lettone esausti ma appagati.. e stata una splendida serata e il nostro nuovo amico ci ha dato la possibilita di realizzare il nostro desiderio...
al prossimo racconto di incontri veri e non di fantasia
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11 years ago
venereeros,
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History of violence 16
Ho appena finito di fare l'amore con mio marito. Mi sento addosso una sensazione di appagamento assolutamente piacevole. Tutta la giornata trascorsa con Fausto in questo mio stesso letto matrimoniale avrebbe forse richiesto una serata solitaria, un'oasi tranquilla dove assorbire le sensazioni e le emozioni provate. Non mi è dispiaciuto affatto tuttavia ritrovarmi invece subito dopo alle prese con il mio Rodolfo arrapato che smania per la voglia di penetrarmi. Mi faccio quindi scopare senza problemi anche dal mio sposo che ansimando mi ripete il suo desiderio di incontrare altre coppie. A me l'idea di incontrare coppie non mi solletica, dovrò proprio sforzarmi di escogitare qualcosa che possa appagarlo, ma ora sono troppo svuotata per pensarci. Rodolfo vuole finire nel mio culetto. Lo accontento, anche se è ancora dolorante. Mi giro, lui me lo mette dentro e subito dopo mi riempie con il suo getto, ignaro del fatto che il suo seme andrà inevitabilmente a mischiarsi con quello di Fausto....
L'indomani mi sveglio piena di sonno. Rodolfo è già uscito. Mi rigiro nel letto ripensando alle ore d'amore con Fausto, cerco istintivamente tra i cuscini il suo odore per poi ricordarmi divertita la fretta con cui ho dovuto cambiare le lenzuola completamente disfatte e piene di odore di sesso prima che mio marito tornasse a casa. Come tutti gli uomini, Rodolfo non è molto osservatore, altrimenti avrebbe dovuto domandarsi come mai ho cambiato le lenzuola ancora fresche del giorno prima.
Penso a Fausto, a quanto è stato bello... da come si comportava sembrava molto preso da me. Non ci staremo per caso innamorando io e lui? Fatto sta che non riesco a togliermelo dalla testa e vorrei che lui fosse qui, che mi strappasse la camicia da notte e mi possedesse ancora... mi sto bagnando, meglio alzarmi e fare qualcosa che mi distragga. La giornata scorre tranquilla, finchè nel primo pomeriggio squilla il cellulare. Vedo sul display che si tratta di Sergio. Gli rispondo un po' disorientata. Mi domando se sia il caso di dirgli di Fausto...
"Bella Francesca mia, come è andata la luna di miele?"
Gli rispondo educatamente raccontandogli qualcosa. Lui stranamente ascolta con pazienza una stringata sintesi delle mie giornate messicane.
"Bene, bene, bene. Quindi allora ti sei riposata, sei bella piena di energia... ho giusto un po' di cosette da chiederti."
"Da chiedermi?" ribatto presa in contropiede.
"Si, dobbiamo farci una chiacchieratina io e te".
"Mmmmm, va bene... e quando?".
"Passo da te tra un'oretta, non hai problemi, vero?".
"Come sei premuroso..." ribatto sardonicamente. Lo sento sbuffare e subito aggiungo:
"Dai, non ho problemi, al bar a due isolati da casa mia, ok?".
Uffa, non immaginavo che le cose avrebbero ripreso a girare così velocemente... Ho Fausto in testa, ma sentire la voce di Sergio, la sua maleducazione innata, la sua prepotenza... insomma, non posso dire di essere dispiaciuta di incontrarlo.
Lo aspetto seduta al bar non lontano da casa mia. Sono le 15,30 ed è molto improbabile che qualcuno mi veda. Mi squilla il cellulare, è lui. Mi dice di raggiungerlo, sta in macchina poco più avanti.
Salgo in macchina con lui, mette in moto e parte.
"Eri uno schianto in chiesa con quel vestito bianco, eh?" mi fa senza guardarmi.
"Grazie..." rispondo con finta timidezza.
"Allora senti, come sei messa questi giorni?".
"Abbastanza libera, riprendo a lavorare lunedì...".
"Ah bene quindi hai tempo, marito fuori dalle balle... allora ho il vecchietto di Corso Rinascimento che mi dato disponibilità la mattina, se non ti richiamo entro stasera domattina lo vai a trovare".
Non dico nulla, lo lascio parlare. Inutile obiettare che sono convinta che lui si fa dare soldi dal vecchio in cambio delle mie prestazioni.
Mi sembra che Sergio stia esagerando, ma non so come reagire. Non è mai accaduto che, opponendomi alle sue richieste, riuscissi ad ottenere qualcosa. Rischio pure di beccarmi un ceffone. E, a dirla tutta, non è che essere trattata in questo modo mi faccia esattamente soffrire.
"Poi devi venire al locale di Enzo che ti dobbiamo parlare. Enzo ci preparerà un bel pranzetto".
"Al locale di Enzo a parlare? A parlare di che cosa?" Ribatto. Non mi piace il modo con cui si è espresso. Sergio mi rivolge uno sguardo cattivo.
"Tu non preoccuparti, vieni e basta". Non replico nulla, prudentemente.
Lui continua a guidare per un po', poi accosta l'auto in una piazzola. Si gira sul sedile posteriore e prende due buste di cartone.
"Regalino per te".
Apro le buste. Si tratta di tantisisma lingerie sexy: calze a rete, due o tre guepiere, reggitette, anche un paio di tubini, uno nero e uno blu scuro molto carini.
Più che un regalo mi sembra quasi un... equipaggiamento! Però mi fa piacere comunque e gli stampo un bacio di ringraziamento sulla guancia.
"Lascia perdere i bacetti e datti un po' da fare, forza". Sergio si sbottona i pantaloni e tira fuori il membro già semieretto.
Mi chino lentamente verso il suo sedile e glielo prendo golosamente in bocca. Parto con l'intenzione di fargli un pompino delicato, impreziosito da ricami di lingua, ma lui mi piazza una mano sulla testa e mi spinge brutalmente verso il suo cazzo, che mi si affonda tutto in gola. Ormai non sono più una novellina ho imparato come si fa a respirare durante un bocchino profondo. Sergio mi afferra la testa e me la guida ritmicamente sul membro. Più che un pompino mi sta scopando bocca e gola. Ogni tanto devo reprimere un conato di vomito, è inevitabile, ma mi sto eccitando. La mia mano corre alla passera. Sono appena riuscita ad scostare la gonna e ad infilarmi la mano nelle mutandine che Sergio mi fa smettere e scende dalla macchina. Nascosto agli sguardi indiscreti dalla portiera aperta, in piedi davanti a me, mi invita a sedermi sul sedile del guidatore.
"Ora voglio vederti con la bocca piena di sborra, tira fuori la lingua".
Mi avvicino ai suoi inguini e glielo riprendo in bocca. Lui mi lascia succhiare per un po', poi mi ordina di aprire la bocca e tirare fuori la lingua. Mi appoggia la cappella sulla lingua e si sega velocemente il membro. Un getto di sperma mi ricopre la lingua.
Lo guardo negli occhi e gli mostro la lingua imbrattata di grossi grumi di sburro. Altri schizzi subito mi arrivano sulle labbra e direttamente in bocca. Sergio si spreme le ultime gocce sulla mia lingua, ho la bocca piena del suo seme e gliela mostro in maniera oscena.
"E ora bevi, puttana".
Deglutisco tutto, assaporando e leccandomi le labbra, senza smettere di guardarlo.
Sergio si dimostra quasi galante riaccompagnandomi a casa.
La sera vengono amici a casa per felicitarsi con noi del matrimonio e per vedere la casa sistemata, io e Rodolfo passiamo con loro una serata molto allegra.
La mattina dopo parto da casa verso le 10, mi dirigo verso Corso Rinascimento. Lascio la macchina sul lungotevere dopo aver girato mezzora per trovare un parcheggio. Faccio a piedi la strada, attraverso Piazza Navona e arrivo dal mio anziano ospite, è la terza volta che lo incontro.
Stavolta non trovo la porta aperta, suono, mi viene ad aprire lui. Lo saluto educatamente, lui mi guarda senza rispondere.
Mi fa entrare, chiude la porta. Mi sospinge delicatamente contro la porta chiusa, le sue mani corrono subito sotto la gonna, risalgono e trovano le mutandine. Mi chiede di togliermele, io mi appoggio al muro e le sfilo.
"Allarga un po' le gambe" mi fa. Le sue dita subito massaggiano le grandi labbra della mia fica. Il vecchio non mi piace proprio come uomo ma le sue manovre non ci mettono molto a farmela bagnare. Lui se ne accorge, si inginocchia e me la lecca un po'... non ci sa fare molto con la lingua ma non mi dispiace. Mi prende e mi porta in camera da letto. Ci distendiamo vicini, lui mi abbraccia, ci baciamo profondamente per un decina di minuti. Gli accarezzo il cazzo, ma come sempre lui ha problemi di erezione. Improvvisamente si scosta, si mette ad armeggiare con il comodino ed estrae uno strano arnese che sulle prime mi sconcerta. Una cintura semirigida su cui è innestato un fallo in lattice. Immagino che intenda possedermi con quello e mi preparo mentalmente a questa sgradevole faccenda. Ma lui mi prende una mano e se la porta sull'ano invitandomi a penetrarlo con le dita. Gli infilo due dita dentro e cerco di mimare un andirivieni ritmico, il vecchio comincia a gemere.
"Dai mettila, ora".
Capisco che la cintura devo essere io ad indossarla, non lui. Oh my God, vorrei proprio essere da un'altra parte in questo momento. Faccio buon viso a cattivo gioco, lui mi aiuta a sistemare la cintura, spalma del lubrificante sul pene di gomma che ora sembra spuntare dai miei inguini. Si mette alla pecorina sul letto e mi incita a sbatterlo. E' la situazione più grottesca in cui mi sono mai trovata. O pianto tutto e me ne vado oppure cerco di prenderla con un po' di sano umorismo: scelgo la seconda soluzione. Prendo l'uomo per i fianchi mettendomi dietro di lui, gli appoggio il pene finto tra le natiche. Lui è esperto e se lo guida sul punto giusto. Mi dice di spingere, io ci provo un po' goffamente, ed il fallo sprofonda nel culo del vecchio come un coltello nel burro. Lui ansima di piacere e mi chiede di sfondarlo. Inizio a scoparlo andando avanti e indietro con il bacino, sempre più forte. Comincio a trovare la cosa quasi esilarante, l'anziano vuole essere sculacciato e mentre lo fotto gli assesto potenti pacche sulle natiche finchè le mani mi formicolano, mentre le chiappe dell'uomo si arrossano. Lui nel frattempo si mena furiosamente l'uccello. Mi viene da ridere istericamente e faccio sforzi sovrumani per trattenermi. Il vecchio improvvisamente gode gemendo. Mi fermo ed estraggo lentamente il gingillo dal suo sfintere anale. Ringrazio il cielo di non vedere sporcizia nè sentire cattivi odori. L'uomo si alza e va in bagno, io mi tolgo la cintura. Sinceramente ne ho abbastanza e mi rivesto per andarmene, dicano un po' quello che vogliono. Il vecchio rientra dal bagno avvolto da un accappatoio, e trovandomi vestita mi congeda frettolosamente mormorando qualcosa tipo salutargli Sergio.
Ora si tratta di andare da Enzo. Sono vagamente preoccupata dalle parole di Sergio di ieri, conoscendolo temo di non potermi aspettare nulla di buono, ma sono anche arrabbiata con me stessa perchè la prospettiva di dover soggiacere a richieste sicuramente sconce mi eccita, e pure tanto. Ancora e sempre si ripresenta il conflitto tra l'animale oscuro e la parte razionale. I giorni passati in Messico mi hanno riportato mentalmente sulla sponda "giusta", anche la storia con Fausto tutto sommato è una faccenda "pulita". La Francesca razionale vorrebbe avere un matrimonio accettabile ed allo stesso tempo anche una storia, sessuale e magari anche sentimentale, con un uomo come Fausto che mi piace e mi affascina più di quanto faccia mio marito. Vorrei dividermi solamente tra queste due istanze tutto sommato "gestibili", come fanno tantissime altre donne. La mia parte razionale, che cerca di soffocare il demone che mi porta a masturbarmi ogni volta che ripenso alla notte con i camionisti.
Mi fermo ad un bar ed ordino un aperitivo riflettendo sulla faccenda. Se Sergio ha in mente qualcosa di poco accettabile forse l'unica persona che può aiutarmi è proprio Fausto. Fausto credo che sia coinvolto da me, ha un atteggiamento protettivo. Da quanto ricordo di quella sera a casa di Sergio, Fausto gode pure di una certa autorità. Forse posso appoggiarmi a lui, forse grazie a lui posso rimanere ancorata alla sponda "giusta", forse lui può opporsi efficacemente a Sergio e proteggermi.
Lo chiamo. Il cellulare squilla ma lui non risponde. Non ci siamo più sentiti da avantiieri. Non mi pare buon segno. Bevo il caffè. Il cellulare risquilla, ma il numero è sconosciuto. Rispondo.
"Francesca, ciao, come stai, sono Aldo, ti ricordi di me?"
Aldo? Aldo chi? La voce non mi è nuova ma non riesco a capire di chi diavolo si tratti.
"Scusami, ma non mi ricordo chi sei..."
"Eheh certo, lo capisco... Ci siamo incontrati neanche un mese fa sulla via Tiberina, sei salita in macchina con me..."
Ricordo perfettamente. Aldo è il mio "cliente" di quella famosa serata. Che buffo, mi fa proprio piacere sentirlo.
"Aldo, ma che bello sentirti, come stai".
Aldo mi dice che non ha mai smesso di pensarmi e che vuole assolutamente rivedermi. E' carino e gentile, ci scherzo un po' e lo lascio in sospeso con una serie di "vedremo" ed invitandolo a farsi risentire. Ora non ho proprio la testa per vederlo.
Arrivo al locale di Enzo. Lo trovo davanti all'entrata, lui mi vede e sorride raggiante. Mi si avvicina e, sorridendo, gli offro le labbra, lui mi bacia in bocca. Mi porta dentro.
"Ti stanno aspettando, sai? Accomodati che ora porto da mangiare".
Mi stanno aspettando? Chi? Entro nella grande sala e cerco con gli occhi Sergio. Rimango impietrita.
Sergio è seduto al tavolo.
Accanto a lui c'è Fausto.
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11 years ago
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In viaggio parte 2 di 2
(In Viaggio, seconda e ultima parte...)
Si toglie il camice, le scarpe... si massaggia le labbra e sorride mentre guarda la mia mano scivolare lungo tutta l'asta del mio pene. Ci sa fare la ragazza! Il sangue inizia a ribollire... Poi si slaccia la camicetta e se la toglie, gettandola a terra. Qualche secondo ancora, e si sfila in modo molto sensuale anche la gonna. E' in reggiseno e slip quando... TOC TOC! qualcuno alla porta che bussa!
Altra volta cuore che batte a mille, eccitazione che sale... non può che essere Loredana! ma come la prende adesso che ho combinato con un'altra donna? Cazzo, mi brucio la trombo-collega che si incazza e me la scordo! Penso di far rivestire in fretta e furia la cameriera e di farla uscire fingendo che mi avesse portato solo il vino... ma non c'è molto tempo... e poi sono lì con il cazzo in mano e la testa completamente via... non ragiono molto lucidamente, e dopotutto Loredana non è mica mia moglie!
Ormai che posso fare? L'eccitazione è alle stelle... il cazzo ha già qualche gocciolina di sperma che lucida la cappella rendendola invitante agli occhi della cameriera di cui ignoro persino il nome.... Sto per alzarmi dal letto quando lei, molto servizievolmente, mi dice: "no aspetta, vado io".
Annuisco. Vediamo cosa mi dice Loredana. Almeno non potrà tirarmi un ceffone...
La porta si apre: è ovviamente Loredana, vestita di tutto punto, in tailleur scuro con una bottiglia di champagne in mano. La cameriera è vestita solo del suo reggiseno bianco di pizzo, coordinato con gli splendidi slip a tanga. Loredana resta esterrefatta sull'uscio della porta. Sembra quasi che si lasci sfuggire di mano la bottiglia. Guarda la cameriera mezza nuda, guarda me - completamente nudo con il cazzo in mano - e guarda la televisione, con il porno che va con tre coppie che si stanno scopando a vicenda nel salotto del nuovo padrone di casa. Fra noi c'è un silenzio assoluto, per qualche secondo, dove si sente solo mugulare la televisione di ansimi, di piacere e di sospiri accaldati e vogliosi.
Poi Loredana entra, chiude la porta alle sue spalle, ed esordisce: "Ah, bene... non pensavo che fossi così bravo nel trovare compagnia, ma devo dire che hai fatto bene. Come ci siamo detti, libero ciascuno di fare quello che gli pare. E tu hai fatto benissimo... scusa solo il mio imbarazzo iniziale è che non pensavo di fare una cosa a tre, ma la cosa in realtà mi piace parecchio. E' solo che mi hai stupito! non pensavo davvero che rimediassi in così poco tempo una bella scopata con qualcuna! Ma mi piace un sacco l'idea... quindi continuate pure da dove vi avevo interrotto..."
Io sentii un fuoco invadere le mie vene, e una potenza assoluta pervadere il mio uccello che stringevo fra le mani!
Avevo due donne da possedere, da scopare, da far godere per quella notte! Non potevo crederci!
Loredana iniziò a spogliarsi in disparte, mentre la cameriera finì lo spogliarello per me. Poi una volta che anche Loredana fu completamente nuda, stappai il vino e brindammo tutti e tre al sesso e iniziammo a bere e a versarci il vino addosso, facendoci leccare a vicenda. Loredana sembrava molto interessata anche alla cameriera e vedendo che la cosa mi eccitava particolarmente, le versò dello champagne sul pube facendolo colare lungo le pieghe delle grandi labbra e fin sopra al clito. Poi si chinò su di lei iniziando a leccare ogni goccia di vino, inebriandosi del suo sapore mescolato a quello della tedeschina servizievole.
Io mi godevo lo spettacolo masturbandomi e accarezzando i loro corpi ormai completamente sudati e bagnati di champagne. Mentre Loredana le leccava la fica, io baciai la tedesca in bocca infilandole quanta più lingua possibile in gola... lei allungò le mani alla ricerca del mio bel cazzo eretto e continuò a massaggiarlo come stavo facendo io poco prima. Poi mi tirò a se e iniziò a spompinarmi in modo vorace. Lo sentii penetrare nella sua bocca fino ai coglioni, e mentre lei ansimava sotto i colpi di lingua - evidentemente esperti - di Loredana, sentiva il mio cazzo gonfiarsi e irrigidirsi ritmicamente nella sua bocca.
La tedesca raggiunse un orgasmo dopo pochi secondi e quasi mi morse il cazzo per la foga... poi Loredana vedendo che lei le stava rubando il suo giocattolo, lo strappò di bocca a lei, per iniziare a leccarlo dallo scroto fino alla cappella. La cameriera sembrò accettare passivamente l'iniziativa di Loredana che aveva iniziato a comandare il gioco.
A quel punto saltai letteralmente addosso a Loredana baciandola furiosamente sulla bocca ancora bagnata degli umori della cameriera, palpandola selvaggiamente lungo tutto il corpo e facendola ululare di piccoli godimenti mentre le mie mani la esploravano nei luoghi più proibiti.
"Fammi sentire quanto mi desideri!" mi gridò in faccia mentre mi bagnava la mano dei suoi liquidi che grondavano dalle grandi labbra... "Voglio che mi scopi come un toro!"
Tutta la sua voglia repressa di ragazza bruttina e rifiutata stava esplodendo adesso! Voleva sentirsi desiderata ed essere scopata come una pornostar. Che poi così bruttina, cari miei non era! Certo il viso aveva i lineamenti un po' grossi, ma il fisico era uno spettacolo...! I vestiti che indossa al lavoro non le rendono giustizia. Vista nuda è una splendida visione da ammirare e da possedere! La misi allora a pecorina e mentre lei guardava il film porno che scorreva in scene sempre più perverse, iniziai a penetrarla nel culo. Sentii il suo ano aprirsi delicatamente, e dopo averlo lubrificato con i suoi abbondanti umori che colavano letteralmente della fica, iniziai a scoparla nel culo in modo sempre più vigoroso. La cameriera le palpava le tette e si masturbava mentre ci guardava. Palpava lei e poi le mie natiche, e intanto guardava estasiata infilandosi 4 dita nella fica e stimolando il clito con il pollice. Godette di nuovo mentre io e Loredana ancora dovevamo venire per la prima volta... era una furia scatenata!
Poi, in modo molto perverso, si mise a guardare da vicino il mio cazzo che stantuffava il culo di Loredana, e iniziò a sputarci sopra per lubrificare... poi mi sfilò il cazzo e volle leccare per qualche secondo l'ano di Loredana. Era una troia incredibile! La sola vista di quella scena mi fece salire la necessità di esplodere su di loro tutto il mio succo. Iniziai allora ad asimare con dei grugniti gutturali inequivocabili, animaleschi... entrambe si girarono e si contesero il mio cazzo che stava per innaffiarle! Naturalmente feci in modo che Loredana avesse la meglio, prendendolo definitivamente in gola fino in fondo e inondando la sua bocca del caldo succo bianco che anelava sin dal pomeriggio. Urlai il mio orgasmo senza ritegno, e la cameriera approffittò della mia bocca spalancata per infilarci dentro le sue dita bagnate di lei...
"Siamo le tue troie!" si spinse a dire la tedeschina... cosa che non piacque molto a Loredana che la sgridò subito "io non sono la troia di nessuno! sei tu la mia troia! E ringraziami di averti lasciato scopare con il mio amico!"
La cameriera si scusò subito molto profondamente... e provò ad ammansire Loredana leccandole un capezzolo. Loredana però si era offesa e la respinse: no! Prima che tu mi possa toccare di nuovo, voglio punirti!
Le biondina teutonica si sdraiò allora sul letto, stando al palese gioco di ruolo sessuale, allargando braccia e gambe e mettendosi alla mercè di Loredana, che ancora aveva il mio sperma che le colava leggermente dalle labbra. Io ero appena venuto con un orgasmo prolungato e bagnatissimo e quindi volli godermi la scena restando un passo in disparte.
Loredana si avvicinò al letto e per cominciare pizzicò con forza un capezzolo della cameriera che sussultò e gemette "Ahi!".
"Zitta! Taci! Non puoi parlare finchè non hai pagato per la tua insolenza!". Loredana parlava un ottimo tedesco, e osservare quella scena sadomaso, recitata in lingua mi faceva impazziare di nuovo dall'eccitazione!
Poi le pizzicò anche il secondo capezzolo, ancora più forte di prima, e questa volta la tedeschina inarcò la schiena per il dolore ma non emise un suono. "L'ho capito che ti piace il dolore, cara la mia biondina insolente. L'ho capito da come ti strizzavi il clito mentre ti masturbavi guardandoci come una perfetta schiavetta.... e vedo che ti piace anche l'umiliazione di essere pagata come una puttana da strada!" e mentre gli diceva queste cose, le pizzicava ripetutamente i capezzoli...
"Hai visto Stefano? " si rivolse a me, cercando apprezzamento.
"Certo che ho visto... la troia prova piacere ad essere umiliata... pagala anche tu... dalle dei soldi, falla sentire la nostra puttana"
La biondina tedesca annuì speranzosa che le facessimo qualcosa... poi spalancò la bocca, restando in silenzio.
Allora mi avvicinai a lei, e le dissi: "ora mi pulisci il cazzo con la tua lingua. Non deve restare neppure una goccia di succo! lo devi pulire bene! capito?! E me lo devi far tornare dritto e duro come un bastone, per la tua padroncina qui affianco!"
Così lei fece, e intanto la schiaffeggiavo con un certo vigore al seno. Sentiva male, ma si vedeva che si stava eccitando in modo assurdo. Continuò a leccare il cazzo fino a che non fu perfettamente lavato. E naturalmente intanto inghiottiva ogni goccia.
Intanto l'eccitazione era calata un po', e devo dire che il cazzo era un po' moscetto nonostante l'impegno della biondina... così Loredana tornò ad arrabbiarsi con lei: "Piccola puttana incapace! non riesci neppure a farlo rizzare al mio amico?? Sei una puttana incapace! Voglio che Stefano mi scopi nella fica così come mi ha scopato nel culo... e credi che con il cazzo molle possa farlo??? eh?? credi che possa farlo???" la incalzò duramente, con tono davvero arrabbiato, scuotendola per le spalle.
La cameriera, sempre senza parlare, fece capire con un cenno del capo che aveva capito. E mostrò profondo rammarico e sottomissione per la sua incapacità. Io da fuori, in realtà sentivo che stavo tornando ad eccitarmi... ma ancora non al punto di farlo rialzare così presto.
"Ora mi hai fatto arrabbiare davvero, cara la mia puttanella... io ho voglia di godere, e tu mi fai ammosciare il cazzo del mio amico? Lo sai che io non sono ancora venuta? lo sai che avete goduto solo voi due e io sono rimasta qui ad aspettare?? Come ti sei permessa di godere prima di me? Adesso prendi questa!" e così dicendo si mette su di lei, e iniziò a strofinarle il pube sul suo volto, mentre le schiaffeggiava il culo e le tette... "adesso mi lecchi per farmi passare l'incazzatura!" e così la tedeschina iniziò a fare...
E intanto Loredana fra uno schiaffetto e l'altro, finiva sempre col metterle una mano in mezzo per pizzicarle il clito con le dita, restando a cavalcioni su di lei. La cameriera dopo un po' non resistette più e tornò a gemere per l'arrivo di un nuovo imminente orgasmo (il terzo per lei!)... Allora Loredana si interruppe bruscamente e le tirò i capelli facendola gridare leggermente!
"Non ti azzardare a godere ancora! prima tocca a me! e tu subisci, chiaro?"
Cazzo... hai capito la collega timida e imbarazzata? A letto è una vera tigre... e non disdegna neppure il sadomaso...!
La cosa provocò un'eccitazione incontrollabile che pervase tutto il mio corpo... sentii il pene tornare a gonfiarsi prepotentemente... Così mi avvicinai a Loredana e le sussurrai parole indecenti nell'orecchio.
Poi guardai la cameriera e comandai: "ora alzati dal letto e vattene. Prendi i tuoi soldi e fa ciò che vuoi. Esci o resta... fai come credi, ma non disturbarci oltre".
Naturalmente il gioco di ruolo era palese, non ci aveva affatto disturbato... ma ci eccitava incredibilmente dirlo.
Lei quindi si alzò dal letto e si mise in disparte su una sedia, restando però a guardarci... era ancora così eccitata che non poteva non godere ancora per l'ultima volta. Lo sapevo e la cosa mi eccitava ancora di più...
Così presi Loredana, prendendo le redini della situazione in modo definitivo, e la spinsi sul letto. Fra me e lei il rapporto era paritario, ma ora avevo preso l'iniziativa io. Poi mi girai verso la cameriera e le dissi: guarda e impara come si scopa con me. La camerierà annui aprendo le gambe e chiedendo il permesso di masturbarsi mentre ci guardava. Le feci un cenno di assenso e tornai ad occuparmi di Loredana.
Era distesa sul letto, sconvolta dall'eccitazione sessuale e ammaliata da quel mio gesto. Salii sul letto mettendomi a cavalcioni su di lei che mi guardava estasiata, lasciando che il mio pene svettasse sopra il suo viso. Mi sollevai sulle ginocchia e la guardai negli occhi aspettando un suo movimento... poi lei si sollevò sugli addominali cercando di raggiungere il mio cazzo con la bocca. Era una posizione fatiscosa, ma che le piaceva... riusciva a guadagnarsi il modo di leccarmi lo scroto e l'asta dal basso. Ma non riusciva a prenderlo in bocca, perchè non glie ne davo modo, stando più sollevato rispetto a lei. Anelava il mio cazzo dentro di lei. Lo voleva in ogni orifizio... dopo averlo preso in bocca e nel culo, ora lo voleva nella fica... ma intanto lo cercava ancora con la bocca, ingorda e insaziabile.
Allora la guardai e le dissi: "questo non è il tuo cazzo di gomma... questo è un bel cazzo di carne bollente, che ha voglia di te... e che presto ti penetrerà fino a farti gridare dal piacere. Ma questo cazzo non è tuo. Questo cazzo fa quello che vuole lui e prima di darti il piacere supremo, vuole prima farti impazzire dalla voglia...."
Lei sorrise e stette al gioco, cercando di raggiungerlo con la bocca in tutti i modi, e in tutti modi glie lo facevo sfuggire dalle labbra proprio all'ultimo. La tedesca intanto era tornata a gridare dal piacere, ma noi non ci facevamo più caso... era un suono che si mescolava a quello del porno in tv e che ci eccitava in modo sublime senza che ce ne rendessimo effettivamente conto. Ora eravamo concentrati l'uno sull'altra. Le mie mani la stavano accarezzando ovunque, e le sue mi palpavano le natiche cercando di massaggiarmi l'ano con le dita... lasciai che le sue dita si spingessero sempre oltre fino a superare il limite della decenza, incoraggiandola con i miei movimenti a infilarmi un dito nel culo mentre giocavamo guardandoci negli occhi.
La biondina tedesca prese un bicchiere di vino e iniziò a versarlo sulla mia schiena e sul seno di Loredana... Il suo bel seno tondo che mi piaceva guardare, ammirandolo mentre pensavo a quale ben di Dio si fossero persi in tanti uomini, frenati dal suo viso meno attraente e dal suo carattere così introverso...
Ora però il suo viso era invece meraviglioso, mentre cercava di prendere in bocca il mio cazzo... mentre dimostrava ogni stilla di piacere ed eccitazione nei miei confronti. Ora la volevo, tutta... grandiosamente porca com'era!
Tutta la sua repressione nella vita quotidiana, la sfogava fra le lenzuola in modo sublime... un angelo del piacere nascosto fra le pieghe di un carattere timido e scontroso. Quale meravigliosa scoperta avevo fatto!
E a quanto pare, lei ricambiava l'emozione, completamente rapita dai miei movimenti e dai miei giochi erotici.
Sorridemmo e ridemmo di gusto rincorrendo i nostri sessi con la lingua, in una 69 mozzafiato, mentre pensavamo quanto fosse stupendo il gioco del sesso. Le goccioline del mio sperma, ancora lontano dall'orgasmo si mescolavano alle gocce di champagne che la cameriera ci versava lentamente sui nostri corpi... la sua lingua stuzzicava la nostra carne e i nostri bollenti spiriti, facendoci eccitare ancora di più di quanto pensavamo possibile. La lasciavamo fare, ma non ricambiavamo. Eravamo passivi alla sua voglia di leccarci, di toccarci, di guardarci... come se fossimo uno spettacolo a parte per lei, e lei in qualche modo lo fosse per noi. Lei c'era ma godevamo io e Loredana. Io e Loredana eravamo sotto i suoi occhi e le sue mani, ma lei godeva nel suo distacco privato. Eravamo l'uno il film porno dell'altro, ma in qualche modo interattivo. Dove si poteva toccare e lasciarsi toccare per il reciproco piacere!
Dopo il primo orgasmo io duro parecchio, e visto che Loredana era letteralmente affamata del mio cazzo, volli soddisfarla pienamente. Non volevo darglielo solo alla fine, vicino all'orgasmo... volevo che lo sentisse dentro di lei per tutto il tempo possibile. Lo aveva aspettato per tutta la nottata... lo aveva preso in bocca più volte e l'avevo già posseduta nel culo all'inizio... ma lei lo voleva tutto dentro dove le dava più piacere... lo voleva sentire scorrere inumidito della sua saliva, fra le pieghe delle grandi labbra, e sentirlo scorrere su su, fino a godere del caldo dello scroto contro la sua pelle. Voleva sentire la cappella risalire dentro di lei, fino al suo piacere massimo. E così feci... a lungo...
Iniziai a penetrarla lentamente, per farle assaporare il momento... e lo spinsi ben dentro fino ad oltre le sue aspettative... lungo, rigidissimo, vellutato... umido.
Poi presi a stantuffarla sempre più forte, sempre con meno contegno. Il suo corpo tremava e si spostava sotto i colpi del mio cazzo, e lei ansimava chiedendo di essere sbattuta ancora più forte...
"più forte, cazzo! più forte!! sbattimi più forte!!! AAAhhhhhh! AAAAAaaaaahhhh!!!! Forte, forte, più forte! più forte!"
Non venivo più... e lei aveva già avuto un orgasmo pieno, e dopo aver calato il ritmo ora stava tornando a godere ancora... io ero sempre duro e tutto dentro di lei, inarrestabile...
"Basta, basta ti prego... AAAAAhhhhhhh godo ancora.... aaaaaaahhhhhhh!!!! basta, basta non ne posso più... mi stai facendo morire... AAAAaaaahhhhh...!" e ancora gemeva dal piacere... e più lei diceva basta, più io spingevo fino in fondo sentendo che il suo piacere era in realtà ben lontano dall'essere sazio.
Credo che la scopai in quel modo per almeno 40 minuti... ebbe vari orgasmi, e con lei venne per l'ennesima volta la cameriera che continuava a girarci intorno palpandoci e masturbandosi senza ritegno vicino a noi...
A quel punto feci salire anche lei sul letto e messe a pecorina tutte e due, iniziai a penetrarle a turno un colpo per una, nella fica. Erano completamente aperte e accoglienti, il cazzo entrava ormai senza alcuna fatica, e l'unica resistenza era data dalle contrazioni della fica quando stavano per venire, stimolate sul punto g o dalle loro stesse dita che giocherellavano con il clito....
Poi le abbracciai, e ci stringemmo tutti e tre sfregando i nostri corpi al punto che non sapevamo più di chi fossero le mani, i seni, le gambe... le lingue... ero in paradiso, e loro con me. Si rubavano il cazzo dalle mani a vicenda, si baciavano e mi baciavano... la tedesca insaziabile avrà avuto almeno 6 o 7 orgasmi per lo più masturbandosi da sola, a parte prima, quando mi ero dedicato a lei... Loredana qualcuno di meno, me non meno intensi.. .anzi... Poi quando fummo tutti e tre esausti, volli regalare la mia seconda eiaculazione ancora una volta a quella splendida donna che è Loredana, prendendola in braccio, sbattendola sul muro come avevo sognato solo qualche ora prima, e inondandola del mio liquido godendo molto di più di quanto avessi mai potuto immaginare. Poi, disfatti e distrutti dal piacere, ci salutammo. Loredana restò a dormire in camera mia dove ci stuzzicammo ancora un po'... e al risveglio si alzò come se nulla fosse successo, salutandomi e dandomi appuntamento all'aeroporto per il ritorno a casa in serata.
Questa è la storia del mio viaggio di lavoro con lei. Inutile dire che siamo tutt'ora in ottimi rapporti e che ci si vede con una certa frequenza quando abbiamo voglia di scopare.
Se questo racconto vi è piaciuto, ho altre storie con lei da raccontare...
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11 years ago
erotic3mind255232,
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