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Epilogo
Sono passati quasi quattro anni dalla prima volta che ho deciso di pubblicare i miei scritti. Per gioco? Per provare a vedere cosa recepiva il pubblico? Esporsi “mascherati” dietro ad un monitor è semplice, troppo facile. Ci si mette in gioco solo a metà. Desiderya mi ha dato la possibilità di usufruire di uno spazio virtuale nel quale ho potuto diffondere e condividere il mio “sentire”, le voglie nascoste, la fantasia, le insicurezze e l’erotismo per come io lo vivo. Per questo motivo sono infinitamente grata al sito. Potrei sostenere che è stata una “scuola” e come tale “fortunatamente” alla fine termina. Dopo quattro anni di “soddisfazione” e crescita personale, trovo inopportuno continuare a pubblicare le mie fantasie in codesto ambiente. Vi starete chiedendo “perché?” – La risposta è molto semplice: non è più gratificante. E’ riduttivo. Pensare d’essere “bravo” confrontandosi con persone che non hanno le competenze adatte per dare giudizi (mi riferisco ai racconti) è davvero triste. La platea è misera…è un po’ come farsi belli dinanzi ad un “mostro”, sentirsi intelligenti di fronte ad un andicappato. Troppo semplice, per nulla vincente e rivoltante. Lascio spazio a chi crede d’esser “genio”, a tutti quelli che hanno la presunzione di sapere tutto della vita e della letteratura”. Non basta scrivere in maniera corretta, non è altrettanto giustificata l’assenza totale della lingua Italiana. Fortunatamente esistono le vie di mezzo, le sfumature. Tra il bianco e il nero vi sono infinite sfumature di colori, basta riuscire a vederle. Lascio posto alle persone che come me sentono il bisogno di “comunicare”. Si può iniziare da qui per poi spiccare il volo verso mete più ambite. Non credete a quelli che fanno i “saputelli”, quelli che leggendo un vostro scritto si permettono di correggere la virgola e l’accento sbagliato. Non scriviamo in questo luogo per essere analizzati da un Professore represso e insoddisfatto della propria vita Qui bisognerebbe raccontare di sesso, d’amore, di sentimenti. Sfortunatamente ogni tanto qualcuno pubblica anche “oscenità”, sia a livello erotico, sia per quanto riguarda la grammatica, sintassi ecc… ecc.. Scrivete con il cuore, fatelo con passione raccontando la vostra vita indipendentemente da quale “esistenza” Voi stiate sperimentando. L’erotismo non è pornografia, ma non è neppure una tesi universitaria. Da oggi mi limiterò a leggere. Continuerò ovviamente a scrivere (non qui) e chi avrà piacere di leggermi sarà il benvenuto e avrà tutte le indicazioni per farlo. Ringrazio tutte le persone che mi hanno “seguita” e stimata in questi anni “difficili”. Tutti quelli che mi hanno sostenuto donandomi la forza ed il coraggio di pubblicare anche racconti “fuori tema”. Le persone che hanno sempre commentato i miei racconti in forma privata. Un ringraziamento speciale ovviamente è rivolto alla redazione del sito. Enjoy1974
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Vecchietti bisex
Sono in vacanza in hotel ho conosciuto due coppie con i lui sessantenni e le moglie cinquantenni circa. Un pomeriggio le due donne sono andate a fare una escursione Paolo e Luca invece sono rimasti in hotel. Gli ho invitati a bere un aperitivo prima di cena nella mia stanza. Ammetto che i due mi intrigavano perchè erano ben messi nonostante l'età ed una mia fantasia era quella di giocare con due maturi ma non credevo potesse interessare a loro sbattersi un maschietto passivo. Invece quel tardo pomeriggio appena entrarono mi presero subito e cominciarono a spogliarmi dicendomi che si erano accorti che spiavo i loro cazzi quando eravamo in spiaggia. In un attimo ero tutto nudo con Luca che mi leccava per bene il culo mentre Paolo guardandomi si passava la mano sul pacco e mi diceva che ora mi avrebbero fatto passare una bella oretta e che dovevo fare quello che dicevano loro. Luca con la sua lingua cercava di entrare nel mio buchetto che piano piano si stava dilatando Paolo estrasse finalmente il cazzo era ancora molliccio ma aveva una cappella enorme me la porse alle labbra ed io cominciai a fargli un pompino con la passione di un bambino con un gelato. Ero pervaso da sensazioni incredibili non mi sembrava vero di aver questi due che mi usavano. Il cazzo di Paolo comincio a diventare duro e cominciava oltre ad essere grosso diventare anche bello lungo, nel frattempo Luca che mi aveva preparato per bene il culo senza dire niente mi appoggio la sua cappella tra le chiappe e me la spinse dentro in un solo colpo, anche lui non scherzava come dimensioni, comincio a incularmi sempre più forte io cercavo di essere più rilassato possibile per potergli far scopare il mio culo come lui preferiva. Dopo un pò Paolo si stese sul letto e mi disse di sedermi sopra il suo arnese lo feci senza dire niente me lo infilai tutto e con un cenno feci venire il cazzo di Luca nella mia bocca, cominciai a cavalcare Paolo e con ritmo sempre più veloce anche a pompare Luca all'improvviso Luca scarico tutto il suo sperma nella mia bocca cercai di farla uscire ma mi prese la testa e me lo fece ingoiare tutto ordinandomi di pulirgli l'uccello: Lo feci mi sentivo in dovere di esaudire le loro richieste. mentre pulisco il cazzo di Luca sentii Paolo che gemeva cazzo mi aveva sborrato tutto in culo ero eccitatissimo tolsi quel cazzo dal culo e mi ci buttai sopra per assaporarlo. Erano stremati e pure io ma prima di andare vollero svuotarsi la viscica andammo in bagno mi fecero mettere in vasca e mentro io mi segavo loro mi pisciavano in tutto il corpo Paolo che era il più porco ogni tanto cercava le mie labbra ma io mi spostavo allora mi prese la testa mi ordino di aprire la bocca io lo feci e me la riempi della sua piscia caldissima in quel momente venni anche io, appena finito mi lasciarono li solo nel bagno tutto bagnato.............
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14 years ago
mister68,
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Last visit: 4 years ago
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Portami dove non sono mai stata
"Portami dove non sono mai stata - mi hai detto quando sono entrato nella tua casa - voglio conoscere quel lato di me stessa che da sola non posso esplorare: la sottomissione ad un Padrone che sappia prendermi l'anima come sai fare Tu." "Saresti pronta a soffrire per me?" ti ho chiesto. "Si..." ho avvertito la tua eccitazione e le tue paure quando t'ho bendata. dolcemente ho accarezzato i suoi capelli e ti sei tranquillizzata. senza fretta t'ho spogliata, interpretando i tuoi stati d'animo, rallentando quando necessario per farti sentire protetta e sicura. quando le manette hanno accarezzato la tua pelle per la prima volta t'ho sentito rabbrividire; ho accarezzato il tuo seno, sentendo i tuoi capezzoli inturgidirsi tra le mie dita, ho sfiorato il suo sesso scoprendolo già bagnato, ho ascoltato il tuo respiro, l'ho sentito farsi affannoso mentre le mie mani si facevano sempre più indiscrete nel frugare la tua sessualità. infine ho assaporato i suoi gemiti quando il piacere si è miscelato al dolore per toccare la tua mente e giocare con le tue sensazioni, con le tue emozioni; e tu ti sei lasciata prendere in maniera definitiva, totale. ed ora la sua pelle contro la mia è seta e fuoco. sui tuoi polsi il morso sottile delle manette, nella tua bocca un dildo in gola che ti soffoca mentre piacevolmente succhi forsennatamente chiedendo il seme che non ti può dare, sulle tue spalle il caldo rossore delle mie dolci frustate: soggiogata, subisci eccitata tutti i lievi tormenti a cui ti sottopongo. violo il tuo ano con il dildo enorme mentre ti mordi il labbro per resistere, ti prono in ginocchio costringendoti a praticare una fellatio al fallo che userò ancora per penetrarti quando i tempi saranno maturi e ti sarai dimostrata meritevole dell'orgasmo che vorrò concederti mentre t'insulto... sorseggio un goccio di lagavulin e guardo fuori dalla finestra, nel crepuscolo che sta per lasciare posto alla notte. cade una pioggia sottile e leggera che tintinna sui vetri e scorre giù per la grondaia; mi volto e ti slinguazzo la tua figa bagnata: indossi ancora le manette con le quali t'ho legata alla testiera del letto. vinta dalla fatica e dai dolci tormenti a cui t'ho sottoposta stai per crollare in un sonno profondo. un ultimo sorso prima di posare il bicchiere e venire copiosamente sul tuo viso truccato sporcandoti completamente del mio seme che cerchi ora con le dita per poi leccarle con la tua lingua avida... g*
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Ero andato a troie ma sono rimasto ...............
ciao vi vengo a raccontare una delle mie tante esperienze vissute era una sera molto fredda e non sapevo cosa fare in pratica ero solo soletto dopo aver vagato per il lungo e il largo decido di passare da una zona dove di solito si fermano le prostitute ma stranamente non cera nessuno mi guardo attorno vedo una poi due vetture in attesa allora decido di fermarmi pure io pensando ariveranno, dopo alcuni minuti una delle auto se ne va e anche l'altra si sposta e viene verso me si ferma sul mio fianco sende il finestrino e mi dice ; che serata strana e da piò di un ora che sono qui sara per il freddo ma non si vede nulla in giro me ne sono accorto rispondo lui (che chiamero Mario)si mise a parlare di sesso come si faceva succhiare dalle donne come le posizionava le varie avventure fra le tante cose mi disse: hai provato farti succhiare da un uomo? No fu la mia risposta Mario allora mi disse visto che qui non si combina nulla cosa ne pensi se te ne faccio uno io vedrai ti piacera ero un pò sconcertato ma visto che il mio cazzo era duro da matti risposi di si si poteva fare mi invitò in macchina da lui per andare in un posto più tranquillo ma io preferii seguirlo con la mia vettura arrivati in zona tranquilla si fermo e io passai in vettura da lui Mario cominciò ad accarezarmi il viso e cercò di baciarmi mi rifiutai e volevo andarmene lui mi fermò e chiese scusa gli dissi si era parlato di un bocchino non di cose strane domando ancora scusa dicendomi che se non volevo non cerano problemi Mario mi fece abbassare lo schienale e slacciare i pantaloni e senderli in modo da rimanere con il mio cazzo fuori mi prese il pisello in mano e si abbasso con la bocca il primo impatto fu sublime e caldo cominciò a succhiare e visto che non ero più teso mi domandò,posso tirare fuori anche il mio, come preferisci risposi allora Mario si tirò fuori il suo pisello e mi fece notare che era molto eccitato pure lui e mi chiese se mi piaceva io non dissi nulla allora riprese a succhiare e mi spinse i pantaloni verso i piedi cosi poteva accarezzare le coscie e con il dito toccare i genitali devo essere sincero la cosa mi piaceva un casino e quando mi chiese di masturbarlo la mia mano automaticamente si diresse verso il suo pisello Mario mi disse: ti piace il mio cazzo nello stesso istante con il dito si fece strada verso il mio ano dove trovò resistenza non insistette ma mi disse perchè non provi a succhiarmelo pure tu vedrai ti piacerà non so ma senza replicare provai a succhiare ma quella capella in bocca mi faceva prima schifo poi mi veniva da vomitare mi sono subito ritirato Mario subito disse ummm hai una bella bocca se ti abbitui potrai essere molto bravo Mario riprovo a baciarmi e questa volta non trovò resistenza da parte mia anzi mi trovò partecipe dopo si diresse all'orecchio mi mise la lingua e la rotteò all'interno mi innarcai con la schiena la cosa mi era piacciuta Mario disse mi stupisci ma stai godendo come una troia ero un pò stranito non mi riconoscevo in quella parte ma devo dire che ero veramente partecipe al punto che quando Mario mi chiese di girarmi non ci pensai e lo feci Mario si posiziono dietro e cominciò a leccarmi il culo e con la lingua provava a forzare l'ano mi domandò se poteva appoggiare il pisello alle mie natiche risposi di si si alzò dietro di me e si stese con il suo corpo sulla mia schiena facendomi sentire il suo membro nel solco delle natiche muovendosi avanti e indietro come per scoparmi poi si fermo e prese qualcosa nel casettino e lo spalmo attorno al mio ano gli chiesi cosa volesse fare e sopratutto di non sporcarmi i pantaloni mi disse di stare tranquillo che voleva solo appogiare il pisello al mio ano cosi fu ma dopo poco sentivo che cercava di penetrare in me gli dicevo di smettere che mi faceva male e mi spostavo in avanti lui continuava a spingere io con la testa ero arrivato allo schienale del seggiolino e non avevo più posto per avvanzare continuavo a dire che avevo dolore e che doveva smettere dopo breve lo sentii dentro si fermo e disse sei una grande troia ti insegnerò anche a succhiarmelo ma ora ti voglio sborare dentro questo meraviglioso culo comincio a stantufare all'inizio mi faceva male poi sentivo che provavo piacere mi ricordo di aver sentito la sua sborra dentro di me e io nello stesso istante sboravo coppiosamente sul suo sedile senza neanche masturbarmi Nel tempo ci siamo rivisti e oltre a spanarmi il mio ano mi a insegnato anche a succhiarlo
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14 years ago
casanova1956,
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Last visit: 10 years ago
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una puttana per camionisti
Una puttana per camionisti Ha trentadue anni Claudia era una donna soddisfatta, insegnante alle medie, sposata con un docente universitario, conduceva una vita veramente morigerata. Bella casa, ottime e importanti amicizie passava le sue giornate fra la scuola, il volontariato in parrocchia, e casa sua, dove accudiva con amorevoli cure marito e suocera, una donna molto energica, un po’ fissata, autoritaria sia con lei che con suo marito. Niente figli, questo era a dire il vero un desiderio di suo marito e suocera, ma non il suo, usava di nascosto da loro un anticoncezionale, il sesso si riduceva a una scopata di dieci minuti al sabato sera, al buio, in silenzio, e alla fine lui le chiedeva pure scusa per esserle venuto dentro. Lui non aveva certo un super cazzo, ma a lei le cose andavano bene anche così, non conosceva altro lui era stato il primo e unico uomo della sua vita. La sera stava scendendo, improvvisamente un temporale rendeva la guida difficile, Claudia cercava di andare ad una velocità moderata, ma la super strada era un fiume d’acqua, poi quei dannati camion che le sfrecciavano di lato rendevano tutto pericoloso. Disprezzava i camionisti, erano tutti rozzi, volgari e sudici, una sera si era dovuta fermare a una stazione di rifornimento, per mettere benzina nella sua Golf, due camionisti avevano fatto apprezzamenti pesanti su di lei, non che fosse brutta, speso dopo la doccia si guardava nel grande specchio, alta, terza di seno, fianchi stretti, cosce belle, forse il culo un po’ troppo evidente, ma lei non faceva nulla per invogliare i maschi a commenti, si vestiva sempre sobria, molto casta, era fuggita, da quel giorno evitava di fermarsi lungo la strada. Aveva fatto tardi per via dei colloqui con i genitori quando l’ennesimo camion le ruggì di fianco, sollevò un turbine di acqua che le resero ancora più dura la guida, fu costretta a camminare ancora più sul margine desto della corsia, ad un tratto la vettura iniziò e voler andare verso destra, con fatica riuscì a raggiungere un’area di sosta lì vicino, si fermò a ridosso di un piccolo deposito dell’Anas che aveva una tettoia. Scese dalla macchina perse il piccolo ombrello e non volle indossare la giacca del completo per non bagnarla, il vento le rovesciò l’ombrello e subito si bagnò la camicetta bianca, cercava di capire cosa era successo, poi vide un pezzo di legno con un chiodo conficcato nella gomma …… aveva bucato!!! Fu presa dal panico, rientrò dentro la vettura, prese il cellulare, quasi scarico e niente segnale, con rabbia lo rimise dentro la borsa … che fare? Non sapeva assolutamente come si cambia una ruota, uscì di nuovo, cercando aiuto, la strada era deserta, pioveva tantissimo, il vento le rigirò di nuovo l’ombrello e lei si bagnò totalmente. Avvicinatasi alla carreggiata vide da lontano un mastodontico bisonte che illuminato come un albero di natale arrivava verso di lei , istintivamente fece dei segnali. Lui le lampeggiò e messa la freccia destra entrò dentro la piazzola con un turbine d’acqua che la finì di inzuppare. Si avvicinò dal camion si aprì la portiera e un gigante alto e grosso chiese .. che ti succede? - Ho bucato, - desse - con un filo di voce .. lui scese, aveva pantaloni di una tuta e sopra solo una maglietta da cui si delineavano forti pettorali , si affiancò a lei si diressero verso la vettura, lui vide il da farsi, lei tremava come una foglia. Vieni con me, disse con tono autoritario, e la portò verso il camion dal lato del passeggero, aprì, Sali … lei mise un piede sopra il primo scalino, si allungò e riuscì a salire. Dentro si stava decisamente bene, era più caldo, lei tremava come una foglia, i fari illuminarono lui che con fare esperto procedeva sostituire il pneumatico forato …. Si guardò in torno, la cabina era pulita … poi si girò dietro, c’era una cuccetta, con un materassino, sulla parete in fondo una foto di donna nuda con delle calze nere con pizzo …. Tornò a guardare davanti. c’era un portatile acceso montato su due staffe, lo schermo proiettava le immagini di un sito porno … guardò bene, una donna si mostrava con una serie di foto in autopaly , erano pose oscene, girò lo sguardo lui aveva quasi fatto, lei tornò a guardare lo schermo, …. Era così presa dalle immagini che nemmeno si era accorta che lui aveva finito. Lo scatto della portiera del camion dal lato del conducente la riportò alla realtà, lui salì con agilità, era completamente bagnato …. Fatto disse ma tu sei tutta fradicia, si girò prese una sacca dalla cuccetta, l’apri e ne tirò fuori un asciugamano e gli lo diede. Lei incominciò ad asciugarsi i capelli, lui si avvicinò, lei abbassò lo sguardo, aveva smesso di tremare, lui prese ad asciugarle i capelli, i loro occhi si incontrarono e lei si sentiva tranquilla, per la prima volta vedeva un camionista gentile, che si prendeva cura di lei, e nel caldo tepore della cabina lei si lasciò andare a quella carezza che dai capelli era scesa giù fino alle spalle. “ togliti questa camicetta, è tutta bagnata, ” gli disse lui, e lei senza nessun timore ubbidì consapevole del fatto che si sarebbe trovata quasi nuda davanti a lui, continuava a passare l’asciugamano sul corpo di lei riscaldandola, ma che a lei sembrava assomigliare sempre più ad una carezza molto dolce, che le fece abbandonare ogni difesa, e quando restò solo con il reggiseno lui continuava a passare il panno sul suo corpo, lei si girò , i loro occhi si fissarono e non c’era più nulla da dire, le bocche già molto vicine si unirono in un bacio così appassionato che a lei quasi mancava il fiato, la mano di lui si posò sul suo seno e lei non oppose nessuna resistenza, anzi andò ad abbracciarlo togliere ogni dubbio. “Passiamo dietro”, e lei ubbidì, ma nel salire dietro si tolse anche la gonna, ora era nuda, ma la cosa inspiegabilmente non gli creava nessun imbarazzo, anzi si sentiva debitrice a quell’uomo che a suo parere l’aveva tolta dai guai. In un attimo lui era nudo, le tolse anche l’intimo, e poi lui si distese in giù rispetto a lei, e quando sentì che lui si insinuava fra le sue cosce semiaperte lei lo lasciò fare, il risultato fu di sentire la lingua di lui martellare con precisione li suo clito ….. ooooooohhhhhh …. Un lungo gemito uscì dalla sua bocca, ma era solo l’inizio di un viaggio verso il Paradiso del piacere a cui lei non era mai arrivata. L’onda di emozioni che quella lingua le stava dando era sconvolgente, ….. uhmmmmuhmummmummm …. Un ‘orgasmo la fece tendere tutta e nello stesso tempo si sentiva svenire, mai in vita sua aveva provato un piacere così intenso, e fu a quel punto che girandosi di lato si trovò a pochissimi centimetri da un meraviglioso cazzo, lungo, duro, nodoso , con una cappella rossa , quasi violacea, istintivamente si rese conto che lei anche poteva in qualche modo restituire quel piacere, ma non sapeva come, lei mai fatto una cosa simile. Lui quasi istintivamente le venne incontro, “ succhiami, dai prendilo in bocca, dai”, lei ubbidì, infilò decisamente qual palo in bocca e si mise a succhiarlo con decisione, era piacevole, lo sentiva gonfiarsi dentro di lei si stava eccitando tantissimo, un altro orgasmo la scosse tutta ….. mumummumummhhmmm … mugugnò a bocca piena, e a quel punto lui si rigirò, la mise di lato e appoggiata la cappella sulle labbra della sua fica ormai bagnatissima lo spinse dentro con forza, ma senza brutalità, deciso, ma lento, in modo che lei assaporasse il fatto che lui entrava. Lei era senza fiato, le sembrava di essere sverginata per la seconda volta, o meglio forse ora la stavano sverginando, e quando lui le fu tutto dentro fino a battere con la cappella il fondo lei ebbe un orgasmo sconvolgente, un grido uscì per la prima volta dalla sua bocca …. VENNNNGOOOOO!!!!!!!!!….. siiii …… daiiiiiii ….. siiiiiii …….. scossa da mille brividi di piacere assecondava il, lento pompare a cui lui l’aveva sottoposta, …siiiii … èèèèè…. Belllissiiimmmmooo ….. sconvolta non riusciva più a ragionare, si scatenò come una furia, la femmina troppo a lungo repressa in lei uscì fuori con tutta la sua dirompente energia, determinata a godere finalmente del piacere tenuto troppo a lungo represso. Lui la trascinò sopra di se, era rimasto stupito dalla sua sconvolgente reazione, “ accidenti che femmina sei, ma da quanto tempo non lo fai?” lei lo guardò “è praticamente la prima volta che godo così”, lui la strinse a se, le sue mani afferrarono con decisione i suoi capezzoli duri, e cominciarono a impastare quel seno facendole provare ancora un nuovo piacere, mentre lei istintivamente andava avanti e indietro su di lui mentre il cazzo dentro le limava meravigliosamente le pareti della sua fica, … “daiiiii , muoviti, che questa volta non te la dimentichi più questa scopata, dai che ti cavo anche l’anima, poi ti riempo di sborra, così tanta che ti uscirà dalla bocca, daiii, …. cosìììì,……. daiii muoviti,”, lei assecondava il suo movimento con lo spingere di lui, un languore incredibile le toglieva il fiato, sentiva il piacere salire dentro di lei, fino al cervello, ed esplodere poi in un piacere indescrivibile ….. VENNNNNGGOOOOooooooo ……. Siiiiiiiiii ……. sconvolta si distese su di lui, che la fece di nuovo girare, la prese di spalle, e le entrò dentro da dietro, lei impazziva spingeva con forza il corpo incontro al suo cazzo che ora la sfondava con colpi tremendi che la scuotevano tutta, siiiiiiiiiii ….. daiiiiiii …. Siiii spaccamiiiiiiiii … daiiii … sconvolta, sudata, in preda ad un delirio incredibile nemmeno si rese conto che lui spostandosi un poco le appoggiò il cazzo al culo , e con un colpo deciso entrò, dentro. Lei rimase un secondo immobile, sentiva che ora lui era dentro di lei, ma non sentiva nessun dolore, solo lo stupore di sentirsi prendere dietro, in un posto dove lei mai, e dico mai lo aveva preso, anzi nella sua cultura perbenista era una cosa che una moglie mai avrebbe accetto di fare con suo marito, e ora invece uno sconosciuto le sfondava il culo con decisione, e lei stessa si stupì del fatto che le stava piacendo tanto. Riprese ad appoggiare le mani contro il fondo della cabina, spingeva e incitava lui a continuare, sconvolta da quel piacere nuovo e inatteso che stava provando , siiiiiiiiiiiiiii …. Daiiiiiiii … siiiiiiii … è belliiisisiiimo…. daiiiiiiiiiii … per qualche secondo si rese conto di essere sul punto di svenire, ma le forti mani di lui che le torturavano il seno le fecero riprendere la giusta dimensione del piacere, lui intensificava i colpi, forse era sul punto di venire, questo almeno lo aveva imparato dalle semplici scopate fatte con suo marito, ma impazzì di piacere quando lui le spostò la mano sua verso il basso e le disse “ toccati la fica, voglio che godi di più”, e contemporaneamente porto altra alla sua bocca, le mise due dita in bocca e disse” succhia, immagina che ora hai anche un ‘altro cazzo da succhiare mentre godi”. Il, suo cervello andò in tilt, una serie inarrestabile di piacere sotto forma di ripetuti orgasmi la fecero tremare, poi improvvisamente lui si piantò dentro di lei … siiiiii …. Sborroooooo!!!!!! … siiiiii … io pure vengoooo … un reciproco orgasmo li sconvolse. Per qualche momento il silenzio fu rotto solo dal ticchettio della pioggia che stava finendo, i loro respiri tornarono normali, lui uscì da lei, le offrì dei fazzolettini imbevuti per pulirsi, cosa che lei fece in silenzio, era frastornata, il suo cervello era assente, per la prima volta in vita sua non riusciva a ragionare, si sentiva di una calma sconvolgente, niente e nulla la preoccupava, sembrava come se ogni problema di colpo fosse sparito. “Sei stata fantastica, le disse lui, non ho mai fatto una scopata con una donna come te, mi chiamo Carmelo, sono di Taormina, passo da queste parti due volte alla settimana, se ti lascio il mio cellulare, tu puoi chiamarmi quando vuoi,” lei lo guardò, era ancora in preda ai brividi di piacer provato, ma lentamente la sua mente cercava di tornare alla realtà, prese il numero scritto nel piccolo fazzolettino, lo guardò, “mi chiamo Claudia, non so se rifarò mai una simile esperienza, anche se devo dire è stata bellissima, ma… “, scesa dal camion, aveva smesso di piovere , salì in auto, nascose il numero in mezzo alla sua agendina personale e via, verso casa sentiva colare la sborra da dietro, un lieve bruciore le ricordava l’accaduto, ma la sua mente si rifiutava di concepire una se pur futile scusa per giustificare il tutto. Suo marito l’accolse con preoccupazione, lei riferì solo della foratura, e di come dopo circa un’ora era passata una pattuglia della stradale e le avevano sostituito loro la gomma, si infilò dentro la vasca, un bagno caldo era necessario per riflettere sull’accaduto, ma per quanto pensasse il suo cervello non trovava dentro di se un motivo di rimprovero nel suo comportamento. Il fine settimana era impegnata con il trasferimento della suocera che tutti gli anni andava trovare una sua cugina al mare, al ritorno lei guardava i camion sfrecciare, lui le parlava ma lei non seguiva i suoi discorsi. A letto lui quella sera voleva fare sesso, lei lo assecondò come sempre, lei chiuse gli occhi, immagino l’ultima scena che Carmelo le aveva chiesto di immaginare, un cazzo in bocca e una dentro, le poche pompate di suo marito la fecero godere, ma dovette mordersi le labbra per non urlare. Il giorno dopo chiamò, e fissarono di rivedersi due sere dopo, un poco prima di dove si erano conosciuti, c’era una stazione di servizio con annesso un piccolo motel. Arrivò con alcuni minuti di ritardo, lui la fece parcheggiare in mezzo a due camion, e quando scese dalla vettura lui era in compagnia di un giovane camionista, “ lui è Ciro, è un mio amico, molto fidato, gli ho parlato di te, se vuoi ti faremo impazzire di piacere, ti va?” lei rimase un attimo indecisa, poi loro gli sorrisero, e insieme entrarono dentro un piccolo appartamentino che loro avevano già preso. Appena dentro la spogliarono, si misero a leccarla , toccarla e la presero in ogni buco, schizzandole dentro una quantità industriale di sborra come lei non aveva mai ne bevuto ne preso dentro. Per quattro ore la rivoltarono come un guanto, ma si sa un vecchio detto dice che: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e il destino ci mise lo zampino. Suo marito che doveva restare tutta la serata fuori per un simposio, aveva avuto un imprevisto,, il relatore del simposio aveva avuto un attacco cardiaco, quindi tutto rinviato, e nel tornare a casa si rendeva conto di dovere mettere del carburante nella sua vettura si fermava nella stessa stazione di sevizio dove lei era con i due ragazzi. Lo stupore di lui nel vedere la vettura di lei parcheggiata fra due camion era notevole, non riusciva spiegarsi il perche fosse lì. E quando la vide uscire dal motel in compagnia dei due uomini la sua gelosia esplose, ma rimase immobile, dentro la sua vettura, non visto, da lei, e incredibilmente ebbe un’erezione quando loro la strinsero e la baciarono dandole una pacca sul culo, “ ciao bella troietta, ci rivediamo alla prossima volta, magari portiamo anche un terzo amico così ti sfondiamo meglio,” le dissero scherzando i due, lui aspetto che lei partisse, poi lentamente con il cuore in subbuglio la seguì. Era sconvolto da ciò che aveva visto, ma lo era ancor di più per il fatto di essersi eccitato nello scoprire di essere cornuto. Rientrò dentro casa in silenzio, andò direttamente in camera da letto, lei si stava spogliando, aveva ancora le calze autoreggenti comperate per l’occasione, aveva voluto assomigliare alla donna del calendario appeso in gabina, lui la fissò “ che fai, mi tradisci con due maschi?” inveì lui , lei si giro, aveva la sborra che colava da ogni buco, guardò con occhi diversi suo marito, gli si avvicinò notò subito che lui aveva una se pur minima erezione rispetto ai due splendidi pali che aveva perso, ma giocò il tutto per tutto, “ certo, che mi sono fatta sbattere da due veri maschi,” lui era paonazzo, non sapeva che dire, lei attaccò decisa, “ senti come mi hanno riempito e fatto godere, inginocchiati qui davanti ame, vieni qui, leccami, senti ancora la sborra che mi cola sia dal culo che dalla fica” e detto questo lo spinse in basso davanti a lei, mise un piede sul letto e lui infilò, la lingua fra le sue cosce, prese a leccare avidamente, lei allora si distese sul letto, gli aprì pantaloni e tirò fuori il piccolo cazzo di lui, lo porto alla bocca , si mise a succhiarlo con passione, lui esplose immediatamente…. “Siiiii …. Daiiiii …. Finalmentee…. Siiiiii … è così che ti volevo!!!!”, e nel dire questo le sborrò in bocca lei bevve tutto, continuando a succhiare lo fece rimanere duro, si posizionò su di lui e infilato dentro il, cazzo che ci stava largo dentro la fica ben aperta dai precedenti membri, prese a cavalcarlo, “daiiii … scopami … dai fammelo sentire dentro anche il tuooooo”. Il suo grido fu come lo scattare di una molla in lui, “ siiiii … vaccca.. godiii… dai fammi godere, muoviti, daiiii”, simili parole sorpresero anche lei , “ti piace è cornuto, senti come mi hanno sfondato bene”, “ certo che mi piace, era ora che trovassi un maschio che ti spaccasse bene la fica e il culo, ero stufo di dover sempre andare a puttane per farmi una scopata decente, tu eri troppo casta, puritana, ma ora sei perfetta, dai girati che ti voglio, inculare prima che si restringa”, Claudia era incredula, ma allo stesso tempo non voleva perdere un’occasione di divertirsi con suo marito così bella si girò lui le infilò il cazzo, che ora le sembrava anche più grosso, con forza nel culo, “ aahhhiiii pianooooo , loro mi hanno spaccato il culo, e mi fa ancora un pò male”, “se ti fa ancora male vuol dire che non hanno ancora finito il lavoro, quindi vedi di chiamarli di nuovo e falli venire a finire quello che hanno cominciato, se vuoi ti porto io da loro, basta che ti spaccano bene”. A lei sembrava di vivere un sogno, lo fece schizzare in culo facendolo godere tantissimo, e da quella sera almeno due volte alla settimana lui l’accompagnava al motel dove c’erano sempre almeno tre amici di Carmelo che la scopavano fina a sfinirla, poi lui a casa le leccava tutta la sborra che le colava e la scopava con estrema soddisfazione , fiero di avere una moglie che era diventata una puttana per camionisti.
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14 years ago
admin, 75
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Non dovevi innamorarti di me...
Non cerco amore, m'interessa scopare, solo quello. Avevo detto quella frase secca e graffiante per demolire il viso sfrontato della ragazza che mi stava davanti. Volevo frantumare i suoi sogni per portarla alla realtà della vita e, farle capire che non c’era futuro nel nostro rapporto. Io invece, cerco le due cose insieme… Lo disse guardandomi negli occhi, arrossendo visibilmente. Era bella, come solo una ragazza di venti anni poteva esserlo. Freschezza, dolcezza, stupore, tutte reazioni che il tempo aveva indurito e lentamente asportato dal mio animo. Allungai una mano per carezzarle i capelli, lei scattò indietro, evitandola; Non mi toccare, sei un bastardo! Stupendamente bella nella sua ribellione. Non ti ho mai promesso niente… Ma non me l’hai neanche mai negata! Il fervore della sua rabbia unito alle lacrime che scioglievano il trucco, era un contrasto struggente. Istintivamente guardai il suo corpo, ero ammaliato dal piccolo seno che sobbalzava ad ogni respiro, la camicetta bianca stretta attorno al lieve gonfiore, la rendeva una situazione erotica molto intrigante; - Non dovevi innamorarti di me… - Sei tu che non dovevi permettere che accadesse… Allungai di nuovo la mano sui capelli e, questa volta non si spostò; - Mi spiace piccola. Non avrei mai voluto farti soffrire… La mano seguì il tragitto lasciato dalle lacrime come a cercare di fermare gocce svanite, poi, ancora una volta dimenticai tutti i problemi creati dal nostro rapporto, lasciando che il desiderio sessuale prendesse il sopravvento. La strinsi a me seguendo le forme del corpo con le dita, arrivai all’inizio della piccola gonna rossa che metteva in evidenza le cosce muscolose da atleta. La ragione mi diceva di fermarmi, mentre, con le mani, alzavo quella piccola stoffa colorata, ma ormai, ero partito per la tangente. Cominciai ad accarezzarle le cosce provando una scarica d’adrenalina per tutto il corpo, mentre, m’avvicinavo al suo piacere. Una volta arrivato allo slip infinitesimale, ebbi la certezza del mio potere su di lei, in pochi secondi smise di piangere e trasformò il respiro, i gemiti seguirono le carezze lascive presto divennero mugolii strozzati. Le dita giocavano con le intimità glabre; - Lo vedi che non puoi stare senza di me... Disse quelle parole sotto voce, come una preghiera in una chiesa. Sapevo di sbagliare, era tutto fuori logica, cercai di esternarlo a me stesso parlando in un sussurro; - è una stronzata quello che stiamo facendo…è una grande stronzata continuare… L’ultima frase logica, mentre mi abbassava la cerniera dei calzoni. La vidi mettersi in ginocchio sfuggendo al piacere delle dita dentro di lei, poi, sentii il calore delle sue labbra avvolgere il mio sesso: la lingua fece il suo dovere e in pochi attimi dimenticai tutte le mie buone intenzioni. Guardavo estasiato i suoi capelli dondolare sul collo seguendo una movenza ritmica e regolare, che mi stava facendo impazzire; pur essendo molto giovane, Luisa, aveva acquisito un’esperienza notevole e il suo tocco orale, era veramente delizioso. Sentivo le gambe tremare in quella posizione retta, appoggiai le mani al tavolo spingendo il bacino verso il suo viso, percepivo l’odore di donna tra le mie dita bagnate dai suoi umori. Le sue mani stringevano forte i miei glutei e le unghie affondavano nella carne creando un mix tra dolore e piacere. Le spostai i capelli per vedere la scena, lei, come se fosse un segnale predefinito, alzò lo sguardo per incrociare i miei occhi, era fiera di quello che stava facendo e di come lo stava eseguendo; sapeva che in quel momento, era lei a dominare il mondo. Poggiai le mani sulla nuca e cominciai a dettarle un nuovo ritmo, un tram chiamato desiderio che finiva solo con l’esplosione dentro di lei del mio seme. Afferrai i capelli con determinazione nel momento del coito e non li lasciai fino a che il respiro non tornò normale. Esausto, mi piegai in ginocchio davanti a lei, alzai il suo mento per guardarla di nuovo. - Non dovevi innamorarti di me… Le dissi di nuovo, poi, cercando di non farmi sentire da me stesso, le dissi; - Non avrei dovuto innamorarmi di te… In quel momento lungo un’eternità, le sfiorai il viso con le labbra, infine baciandola, assaporai il mio stesso sapore e mille pensieri attraversarono il mio spazio mentale, mentre, nuove lacrime, questa volta non di sofferenza, scendevano libere...
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14 years ago
fantasypervoi,
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Semplicemente pelle....
Non so……dimmi te più tosto…..non penso che c’è la faccio per quell’ora….
La donna che parla e la voce sua lasciva…..niente di più diverso….
Dal altra parte della cornetta, l’uomo ostenta sicurezza, lei si specchia di passaggio e passa il dito sulle labbra messe in evidenza, pensando a dove ha messo il labello.
Ma certo amore, lo sai che farei pazzie per stare anche mezz’ora con te.
Ecco dove stava, maledetto labello che piccolo com’è non serve a niente….Camina piano con un passo che conserva tutto per se…..solo Lei e Loro, solo, nella loro intimità più sicura.
Sente i capelli che gli sfiorano le spalle nude, sente il leggero profumo che gli ricorda quella frase famosa……e sorride. Già, donna di altri tempi, donna di un fatalismo di eros e di vita quella Merilin….
Ma no, scusami, e che sentivo la musica…..sai, ho messo quel’aria che ti piace ed è come se fossi qui….
Con l’altra mano accende lo stereo, prende il labello e si gira su se stessa.
Una mezza girandola che gli fa vedere pezzi di pelle chiara e capelli lisci che ci giocano insieme in una danza torbida, sesso depilato e stretto in mezzo alle cosce che sfiora, e poi finisce tutto con Loro……simetriche meraviglie di color oro che si fermano in una posizione di danza da togliere il respiro……..
Ok amore, rimaniamo che ci vediamo lì alle dieci, certo, come vuoi…..il diaframma le fa recuperare un po’ di voce e alla fine anche di più…..un sorriso che la donna non vuole vedere nello specchio….
Getta la cornetta sul tavolino e si stende sul divano di pelle. Pelle che bacia pelle. La sua è calda e chiara, l’altra fredda e scura. Passano attimi riempiti di quel rumore di fondo finche la sua di pelle si arrende a riscaldare per due….
Alza le gambe nude lentamente, come gli immagini di quei film vecchi che adora…..
Le poggia sullo schienale di pelle e le sistema una sopra l’altra. Piedi magri e lunghi che ha odiato cosi a lungo…..fino a poco fa.
E poi sospira……come un amante in attesa del momento suo, come una donna che aspetta.
Loro sono lì….eleganti, aristocratiche, complicate e semplici nello stesso modo con quei lacci – filini che ha desiderato a lungo prima di averli. Taciturne e cosi sicure del effetto che fanno. Altra pelle che sa il fato suo.
Le muove solo un po’….le dita dei piedi sono divine sotto quel vedo non vedo e Lei sente la fitta.
Gli comincia dal ombelico, veloce, crudele,traditrice. Percorre in un lampo la pelle che non può non tremare e finisce per scuotere l’intero corpo come solo un amante sa fare.
Niente da fare,la donna obbedisce e lo vuole ancora. Si tocca leggermente il sesso nella ricerca disperata di un altro tremore. Deve aprire le gambe e Loro si dividono. Una più in alto, sulla parte alta del divano che regna con la potenza vertiginosa del tacco, l’altra oscenamente aperta a destra per farlo sentire porca, affamata di quel tremore che solo Loro conservano le chiavi.
E il sesso risponde. Come un qualsiasi senso che obbedisce a Loro. Come qualsiasi pezzo di carne sua messa a nudo come Loro volevano.
Chiude gli occhi e si gode l’attimo prima.
Un fiume di tremori la avvolge rubandogli il fiato. Un siiiiii che sospira senza sentire il cellulare che segnala l’arrivo di un sms. Che leggera dopo. Per sorridere alla richiesta di quel uomo sicuro….”mettiti nuda adesso per me!”
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14 years ago
admin, 75
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La mia prima scopata
Ricordo che era estate, ancora nn sapevo cosa volesse dire "venire" e "orgasmo" ma quel giorno lo appresi eccome....
un giorno, io e fabiana rimanemmo soli xk i nostri genitori erano andati a fare un' escursione, a me nn andava molto, e fabiana decise di farmi compagnia
dopo un pò che se ne erano andati, iniziò a farmi discorsi sul sesso, quando mi chiese se volevo scopare con lei, si me lo chiese proprio cosi, ero molto imbarazzato e prima ancora che le dessi una risposta, mi era già addosso che mi tirava fuori il cazzo.
cominciò a strusciarselo addosso, ricordo che portava una minigonna e sotto niente mutandine, si era già preparata....
il mio cazzo andò in erezione in meno di un secondo, ma apena lei provò ad infilarselo nella fica, sborrai quella che mi sembrava un enorme quantità di sperma, in pratica venni all'istante, fabiana mi disse quasi intenerità di stare calmo, che lo avremo fatto ancora, che c'era tutto il giorno a disposizione, nel frattempo si asciugò lo sperma che le avevo schizzato in fica, e leccandosi le dita e mi chiese se volevo riprovare, io senza rispondere, mi alzai e mi spogliai del tutto, anche lei,la feci sdraiare cercando di ricordare quello che avevo visto in un giornaletto porno, le divaricai le gambe al massimo, le montai sopra e le penetrai la fica, col mio cazzo che aveva ripreso vigore e sembrava quasi scoppiare, mentre la scopavo, ansimando come una maiala in calore mi disse che potevo sborrarle in fica tranquillamente, aveva preso la pillola anticoncezionale
quello che seguì dopo furono divrse chiavate, due nella classica posizione del missionario una alla pecorella e quando ero stremato, un pompino da paura; ancora nn so come riusci a farmi venire la quinta volta, ma ci riusci, alla fine quasi nn mi reggevo in piedi, ma ero al settimo cielo, avevo scopato cn una bellisima ragazza, me l'ero fatta in tutte quelle poszione che ho sempre sognato, ma quando ci stavamo rivestendo, mi disse che nn finiva certo lì!
che lo avremmo fatto ancora appena possibile
infatti, in quell'estate, le nostre scopate si moltiplicarono, l'unico rammarico è che nn volle mai farsi inculare
certo nn si può volere tutto, ma dentro quel bel culetto sodo, ci avrei volentieri spompinato il mio cazzo
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14 years ago
cazzolungo123,
21
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Come iniziai una coppia con lui cuckold
Mi chiamo Max e sono, come la maggior parte delle persone di questo inizio secolo, un grande fruitore di internet e dei suoi tanti e disparati servizi. Sin dal 1999 mi sono accorto che, grazie alla rete e agli annunci che si trovano in essa, molte persone si propongono per scambi di coppia, rapporti a tre e Gang Bang Insomma un supermercato del sesso in cui puoi trovare ciò che si desidera e, nello stesso tempo, si può venire in contatto con numerose persone che possono far tramutare in realtà i tuoi sogni più libidinosi Dopo aver preso dimestichezza con password, account, link, newsgroup, e username mi sono gettato a capofitto nel trovare prima e nel rispondere poi ad annunci in cui donne o coppie di coniugi ricercavano singoli. Nel giro di qualche settimana di lavoro certosino, in cui avevo inviato decine e decine di e-mail, sono stato contattato da una coppia scambista di una città pugliese vicina. Dopo i primi contatti via e-mail, abbiamo deciso di tagliare la testa al toro e ci siamo incontrati. Il primo appuntamento non potrò mai dimenticarlo: innanzi a me trovai una coppia 40 enne che, anch'essa alla prima esperienza, era piena di dubbi, incertezze e perplessità Dubbi, incertezze e perplessità che vennero fugate poche ore dopo sul divano di casa di questa coppia quando io e il marito impalammo la signora come un capretto! Numerose persone contattate e molti “successi†nel carniere sono trascorsi da quel primo rapporto cosi entusiasmante, sin quando nell'estate del 2008, ero lì con il mio portatile che stavo navigando in un portale di fotoannunci, alla ricerca di qualche nuova coppia da incontrare, quando mi imbattei in un annuncio quasi nascosto e privo di foto. L'annuncio recitava: - Cerco un uomo, pulito, simpatico, della zona di Bari e max 45enne per svezzare mia moglie 41 enne carina, molto porca e anovergine. Firmato Michele il marito -Il messaggio francamente raccontava poco e, privo di foto esplicatica, non invogliava affatto ad un contatto preventivo, tuttavia quasi meccanicamente risposi. Nelle due settimane che passarono dall'invio della mia e-mail, non ricevetti nulla. L'attesa durò altri cinque giorni e quando avevo già dimenticato l'annuncio ecco che trovai, nel mio box di posta, la risposta del marito. Nella lettera si diceva che, con la moglie presente, voleva incontrarmi e discutere della situazione. Quindi mi dava appuntamento in un bar della città . Particolare strano è che dovevamo riconoscerci grazie ad un giornale piegato in quattro e portato sotto il braccio destro. Operazione inconsueta e strana nell'era della tecnologia in cui ci si scambia cellulari e ci si vede grazie a fotocamere digitali. Tuttavia ancora una volta meccanicamente accettavo rispondendo positivamente alla loro richiesta. L'appuntamento era alle 17:30 di un giovedì lavorativo come tanti altri. Ligio alla puntualità ero, all'ora stabilita, fuori dall'esercizio commerciale che attendevo, impazientemente, questa strana coppia. Dopo circa dieci minuti di ritardo, in cui io avevo pensato ad uno scherzo o ad un imprevisto della coppia, vidi avvicinarsi un uomo e una donna che corrispondevano alla descrizione data e, sopratutto, portavano sotto il braccio destro il quotidiano piegato in quattro. Uno sguardo, un sorriso e .."Anna e Michele, presumo", dissi con voce marcata e anche un pò scocciata"Si, siamo noi. Tu devi essere Max, vero?" esordì l'uomo"Fortunato di conoscervi..." risposi prontamente. Poi li invitai a seguirmi dentro il bar per degustare qualcosa di fresco. Ci sedemmo in un tavolino all'aperto e, finalmente, potei notare la donna che dovevo "svezzare"Anna 41 anni portati benino, mora, terza di seno, educata, introversa e sopratutto impacciata. La donna faceva bella mostra di se in un abitino estivo composto da una gonna nera di lanettina e da una camicetta bianca che faceva intravedere un reggiseno anch'esso bianco. Invece il marito Michele 45 anni portati malino, estroverso e molto simpatico parlava a ripetizione intavolando discorsi sulla trasformazione del clima, sull'inquinamento e sulla necessità di bloccare il traffico. Praticamente si stava parlando di tutto fuorchè di ciò che dovevamo decidere! Mentre Michele gustava il suo caffè e continuava a discernere tra argomenti che nulla avevano a che fare con il sesso, la moglie alzava, di tanto in tanto, lo sguardo e mi rivolgeva sorrisini innocenti. Un pò scocciato dalla piega che quel incontro stava prendendo (avevo preso un permesso dal lavoro per parlare del tempo?!) e tagliando la testa al toro chiesi a Michele se il sottoscritto poteva essere la persona che cercavano. L'uomo quasi liberato da quella mia domanda così diretta rispose "Si, penso che tu sia l’uomo che cerco!" l’uomo che cerco?! Nella mia mente passarono diecimila pensieri, ma quello che si fece largo tra le sinapsi celebrali sino a sfociare nelle corde vocali fu: "Ma..Anna é d’accordo sulla questione, oppure si sente ancora indecisa?!" "Certo..non vede l'ora di essere -svezzata-", disse il marito mentre il sorriso stampato sulla bocca della moglie dette il consenso alle parole espresse dal compagno. Francamente non ero sicuro, tuttavia qualcosa di eccitante mi spinse ad accettare, per il giorno dopo, l'invito nella loro abitazione. La mattinata era trascorsa stancamente, comunque il pensiero di vivere una nuova avventura con una coppia di coniugi mi faceva sentire elettrizzato. Non vedevo l'ora di conoscere carnalmente la mia partner! L'appuntamento non era proprio vicino alla loro dimora, ma bensì sul lungomare dove sarebbe venuto a prendermi Michele alle 15:30. Nuovo permesso lavorativo e nuova scusa per essere presente all'incontro che si tenne all'ora stabilita.Le 15:30 non ancora scoccate e Michele era già li che mi attendeva.."Ciao Max Tutto bene?!", mi disse l'uomo che sembrava raggiante e liberato da ogni tabù"Tutto bene Michele", risposi io mentre entravo in macchina con lui. Il tragitto fù breve e nessuno dei due ebbe il tempo di parlare completamente di ciò che potesse accadere di lì a poco. L'unica informazione che l'uomo mi rispolverò e che la moglie era vergine nel culetto e che, almeno per quel giorno, non dovevo provarci "Ok, Michele non preoccuparti", furono le uniche parole che dissi. Pochi istanti dopo eravamo sull'uscio della porta..din don..din don..din don Il portone si aprì lasciando vedere un'elegante Anna truccata di tutto punto come se dovesse andare ad una festa"Prego accomodati", disse lei scrutandomi dalla testa ai piedi. Appena entrato Michele mi fece accomodare nel salotto e mi confidò che aveva -parcheggiato- i loro due bambini dalla mamma e che sarebbe andato a riprenderli verso le 20:30. Avevano, ovviamente, preparato tutto e quindi ci aspettava un pomeriggio di fuoco e di sesso, pensai io! I convenevoli di rito, i ringraziamenti di aver scelto il sottoscritto e un caffè servito da Anna furono il preludio al pomeriggio a luci rosse. Infatti mentre io e Anna sorseggiavamo la bevanda Michele si era allontanato. Di li a poco ritornò con una videocassetta che inserì celermente nel videoregistratore. Le prime immagini e i primi titoli di testa erano per la bella pornostar Selen che mostrava le sue grazie contornata da due possenti e cazzuti (nel vero senso del temine) maschi. La sorpresa di Anna fu palese, infatti dall'espressione sorpresa del viso, così perfettamente truccato, si vedeva che non ne sapeva nulla! Passarono pochi secondi interminabili in cui nessuno di noi tre disse una parola, Comunque ad Anna sembrava piacerle quella simpatica sorpresa perché iniziai a sentire strani mugugni "Uhmmm..ehhhh..." A quel punto Michele si avvicino alla moglie, si accucciò ai suoi piedi e le intimò di spalancare le cosce, Fui sorpreso della rapidità e della semplicità con cui iniziavamo le danze, ma non mi importava anch'io adesso sentivo il mio cazzo diventare duro. Mentre le immagini porno del film scorrevano inesorabili e sempre più eccitanti fui preso da un impulso incontrollato e mi diressi verso la coppia. Giunto vicino ad Anna con la mano sinistra le accarezzai i lunghi capelli corvino mentre con la destra mi abbassavo la lampo dei pantaloni. Mentre cercavo di far uscire il cazzo dalla patta, Anna mi fermo e candidamente disse: "Sono completamente bagnata. Questa situazione ma fa sentire imbarazzata e stupida. Ti dispiace se ci fermiamo?!" "Certo Anna", risposi con voce delusa e scoraggiata. Poi comprendendo la situazione di estremo imbarazzo in cui si doveva trovare aggiunsi: "Vedi Anna..è normale essere titubanti al primo tentativo. E' già accaduto altre volte di assistere ad una situazione simile..non preoccuparti..adesso calmati." Intanto presi una sedia e mi accomodai accanto a lei. Passò qualche interminabile istante in cui i nostri sguardi si incrociarono, poi la donna parlò.."Mi dispiace..mi sento tremendamente fuori luogo in questa situazione. Mi sento eccitata, però non riesco a far cadere i miei freni inibitori." "Non preoccuparti Anna...", risposi con voce calma..poi la strinsi forte a me. Rimanemmo per qualche minuto in quella posizione da innamorati, poi intuendo che Anna si era rilassata le iniziai a sfiorare il seno. Poi come se nulla fosse scesi sino alle cosce e, alzata la minigonna, le toccai le mutandine che erano completamente fradice di umori. Notando che la signora gradiva le mie attenzioni, gettai l'amo per la pesca grossa..Il marpione che era in me stava tramando qualcosa di grosso! "Amore..vorrei lavarti la fica", le dissi..e poi aggiunsi " Mi piacerebbe farti un bidè e poi leccartela sino a preparati per una bella scopata!" "Ottima idea, Max", disse il marito che era stato sino ad allora in silenzio. Poi rivolgendosi alla moglie le sussurò: "Dai cara non fare più la cretina e cominciamo a divertirci"Anna dopo un attimo di esitazione si alzò e prendendomi per mano mi condusse in bagno. Mentre il marito riempiva il bidè di acqua tiepida io, con molto delicatezza, levai la gonna ad Anna. Finalmente l'atmosfera si stava surriscaldando! Con altrettanta delicatezza le sfilai le mutandine nere lasciandole completamente scoperta la fica che, ad occhio nudo, sembrava ancora un pochino bagnata. Poi la feci accomodare sul bidè, mi sfilai la camicia rimanendo con il torso completamente nudo e mi abbassai accanto a lei. Ora si che si iniziava a ragionare: una donna da scopare..pensai mentre il cazzo diventava più consistente! Mentre era in quella posizione le sussurravo parole dolci e cercavo di calmarla e metterla a proprio agio, ma nello stesso tempo agivo affinché si riscaldasse l'ambiente. Infatti se con la mia mano destra le stringevo la sua (fredda e un pochino sudaticcia), con l'altra le lavavo la fica entrandole nelle grandi labbra e cercando di sensibilizzare il più possibile il clitoride. La posizione di Anna, la situazione cosi particolare (non mi era mai capitato di lavare le parti intime di una donna su di un bidè) e l'abbigliamento particolare (completo intimo nero lucido con collant neri setati comprati appositamente per l'occasione), mi avevano messo in agitazione: la patta si era gonfiata lasciando vedere la consistenza del membro. Ma anche la donna era in agitazione, infatti piccoli gemiti e sussulti ventrali mi facevano capire che si era quasi pronti per scopare"Anna, ti piace il lavoro che sto facendo?!", le dissi con voce pacata, calma e calda. Poi proseguendo e non dandole il tempo di rispondere continuai.."Sei l'unica donna a cui abbia riservato queste attenzioni cosi intime..spero che tu le apprezzi come io sto assaporando la tua natura"Ma prima che Anna potesse rispondere, Michele esordi con una frase che mi lascio perplesso: "Vedi come ti vogliamo bene..sei la nostra donna!" In una frazione di secondo pensai che quella non era una semplice scopata, ma il principio di una relazione che sarebbe durata per molti anni. Ma quei pensieri furono ricacciati nei meandri delle mente dai gridolini di piacere che Anna ora emetteva sempre più forte come un richiamo d'amore"Ahhhh..uhhmmm..." A quel punto, era gia passato qualche minuto in cui avevo sondato ben bene la natura della donna, chiedevo a Michele di occupare il posto della mia mano e di continuare il lavoro che Anna gradiva molto. Quindi, con fare felino, mi alzai e avvicinai la patta al suo volto. Lei aveva lo sguardo di chi non capisce, ma continuando a guardarmi si avvicinò sottomessa come una donna in calore sa fare. Abbassai la cerniera, spostai gli slip e tirai fuori un cazzo viola dalla voglia, enorme e pieno di sborra. Le presi la testa e glielo infilai di colpo tutto in bocca. Non disse una parola, neanche un mugolio. Sentii il fondo della sua gola e cominciai a spingerle la nuca sempre più veloce su e giù intorno al mio cazzo. Non durò molti minuti. Quella specie di onnipotenza che avevo su di lei mi eccitava al punto che, in soli tre/quattro minuti sentii lo sperma venire a galla. Allora la fermai, uscii il cazzo dalla bocca e mi soffermai a guardare Michele che maneggiava la fica della moglie con rudezza e agitazione, mentre dalla sua patta si vedeva un gonfiore che preannunciava l'esplosione"Michele fermati!", dissi al marito"Non vedi che tua moglie é pronta?! Dove ci possiamo accomodare, non credo il bagno sia il miglior posto dove "svezzare" Anna" "Certo Max, rincomponiamoci e andiamo in camera da letto", mi rispose il marito"In camera da letto?" riflettei io.. Anche qui la cosa mi stupiva molto; di solito con le coppie di coniugi con cui avevo fatto sesso, consumavo il rapporto o sui tappeti, o su letti degli ospiti, o sui divani. Comunque non sul ciglio matrimoniale! E noto a tutti che la camera da letto e un luogo intimo che non viene aperto a tutti, figurarsi poi ad uno di passaggio! Questo indicava, almeno secondo il mio modesto parere, la singolarità e la veracita della coppia di coniugi che avevo conosciuto e che stavo per conoscere intimamente. Comunque, tutto ciò rivelava l'intenzione di essere trattato non come un estraneo, ma bensì come uno di famiglia"Si, andiamo sul letto matrimoniale. Li saremo più comodi", disse Anna guardandomi negli occhi. Cosi esortai la donna ad alzarsi e preso un asciugamano che mi aveva passato Michele, le asciugai la fregna. I miei movimenti furono così delicati e amorevoli che Anna si chino e mi bacio la testa! "Basta con queste smancerie", disse il marito"Dai andiamo sul letto, sono eccitato e voglio vederti scopare da Max", continuo Michele mentre usciva dal bagno. A quel punto la donna mi invitò a ricompormi poi mi prese per mano e ci dirigemmo, camminando in un corridoio buio, verso la nostra alcova. Giunti alla soglia vedemmo il marito gia nudo che, accomodato sulla poltroncina, ci esortava a gettarci sul letto. Molto lentamente mi avvicinai ad Anna e le sfilai la camicetta, che oramai era già tutta sbottonata, e il reggiseno. Le lasciai in dosso solo le calze setate e un paio di scarpe nere con i tacchi alti, La luce che i due lumi dei comodini irradiavano facevano capolino sul suo corpo bianco, mettendo in mostra un corpo bello e non ancora segnato dal tempo. La stavo letteralmente mangiando con gli occhi e lei ne era felice e lusingata, Pochi istanti dopo fu lei che si avvicino e con movimenti sensuali mi levo prima i pantaloni e poi mi sfilo gli slip. Anch'io adesso ero nudo. Ora il mio membro svettava nell'aria come l'asta di una bandiera, pronto a impalare una donna che non aspettava altro. Mi avvicinai a lei e iniziai a baciarla appassionatamente come fanno due fidanzatini. Le nostre lingue roteavano quasi impazziti e il cazzo, che era gia diventato duro e pronto, stusciava sul ventre della donna che cercava di spingersi sempre più verso di me. La Maxe ci stava travolgendo. Mentre noi ansimavamo freneticamente, Michele si stava massaggiando il cazzo e mi incitava a scopare la moglie.." Dai Max, fammi vedere come sai far godere quella troia di Anna""Scommetto che ti implorerà anche di incularla..ehmm.ricordati che lei e vergine nell'ano!" Oramai la Maxe era così alta che non sentivamo cosa l'uomo stesse dicendo. Cosi ci gettammo sul letto e avvinghiati come due lottatori di lotta greco-romana continuammo i nostri personalissimi preliminari da fidanzatini alle prime esperienze sessuali. Anna, finalmente, si era disinibitaLa donna ansimava, toccava e baciava come una forsennata. Finalmente potevo prenderla come desideravo e come voleva il marito. Ma prima di infilare il cazzo nella fica pelosa della mia dolce e conturbante partner, sentii il forte impulso di esplorare nuovamente la sua cavità vaginale. Allora mi staccai dalla donna e le chiesi di distendersi sul letto. Lei ubbidì diligentemente e si posizionò come le avevo chiesto. Che spettacolo paradisiaco: Anna giaceva a gambe aperte lasciando vedere la sua natura"Dai Max..fammi godere" furono le parole che dettero il "la" alle danze. Con il cazzo sempre in tiro e pronto all'uso mi avvicinai alla fregna ansimante e pronta all'uso. Cosa vedevano le mie pupille..uhmmmm..La fessura era di forma molto regolare e leggermente dischiusa, lucida di eccitazione. Stavo pensando a cosa farle, quando..Ad un tratto Anna si voltò verso..Michele che stava per perder la pazienza si limitò ad esternare un "Cazzo..era ora che vi muovesse!" Oramai non sentivo più nulla, la mia attenzione era concentrata sul lavoro che dovevo fareI mie occhi erano ammaliati dallo spettacolo che offrivano le parti intime della donna. Aveva una vulva molto carnosa. Le piccole labbra, ben sviluppate, si protendevano vogliose all'esterno e lasciavano intravedere la fessura già bene aperta. Non riuscì a resistere e, mentre con la destra la allargai bene le labbra vaginali infilai due dita della sinistra profondamente nello spacco"Dai, racconta a Michele quello che ti sto facendo. Sicuramente lui non può vedere impegnato com'è a strofinarsi l'uccello", le dissi con voce ferma e perentoria. E lei, ansimando.."Ahhhh..con una mano mi tiene la fica aperta mentre con l'altra...mi ha infilato un dito, anzi due....forse.....adesso le gira, mi tocca dentro, dappertutto ...sento che mi sto bagnando tantissimo...." "E tu Michele, ti stai eccitando?" mi sovrapposi alle parole della mia dolce signora. L'uomo oramai assisteva silenzioso a ciò che io stavo facendo"Dai Anna, fammi sentire..." chiesi girandomi verso Michele e guardandolo in modo provocatorio "...che ti piace!" "Sì, mi piace. Sei un porco e mi piace", rispose la donna leccandosi le labbra. L'atmosfera si stava scaldando ed io mi stavo surriscaldando"Guarda cosa ti faccio, bella"..e allungandomi ancora andai con la punta della lingua a leccarle il clitoride con brevi colpi veloci. Le strappò un gemito di piacere mentre, con una mano si strizzava il seno"Ahh..uhmmm..continua, ti prego..non ti fermare..."Adesso Anna aveva completamente perso ogni freno inibitore ed io, che avevo un pochino di esperienza, pensai di approfittare. Sul più bello mentre Anna godeva, mi fermai e lei chiesi:" Amore, posso sfondarti il culo?" Volevo fortissimamente il culo di Anna, ora non mi bastava più la sua fica già esplorata profondamente dalle mie lunghe e sensuali dita. Sapevo che non potevo averlo, ma questo invece di fermarmi mi dava la forza e la volontà di chiedere ciò che non potevo possedere. Volevo anch'io la mia "mela del paradiso"! Lei forse ancora sotto l'effetto dell'eccitazione fece un cenno con il capo dandomi via libera. Allora la girai a pancia in giù e misi la mia mano di tra le sue natiche e spinsi un dito dentro il suo ano"Dio che buchino stretto che hai amore", le dissi. Poi non contento le sussurai nell'orecchio "Ma stasera sarà molto più largo, vedrai. Scaveremo una bella galleria tanto da farci passare una mano intera. Lo vuoi, vero ?" "Hhhhhh..Si', si'..lo voglio Max." "Dai dimmi cosa altro vuoi, amore", rincarando la dose"Voglio..ahh..uhmmm..voglio che tu..tu mi sfondi il buco..del culo..sì..sì, lo voglio sentire nelle budella, voglio che mi svergini il culo amore mio..davanti a quel cornuto di mio marito" Ora non riuscivo più a staccare gli occhi di dosso"Allora cosa dici Michele, iniziamo a farle preparare questo bel culetto ?" "Si'..si'..ti prego, fai subito perché non resisto più", grido lei in preda all'eccitazione! Michele che nel frattempo si era seduto sul letto, non poteva credere alle sue orecchie. Aveva più e più volte supplicato la moglie affinché potesse romperle il culo ricevendo sempre un perentorio no, ed ora la stessa Anna stava pregando un estraneo affinché facesse sesso anale! Prima che Anna cambi idea, pensai tra me e me, devo agire. Allora feci mettere Michele sul letto in modo che avesse la schiena appoggiata sulla spalliera, poi feci mettere la moglie a novanta gradi in modo che le natiche fossero a contatto con il viso del marito. A quel punto feci avvicinare ancora di più il suo sedere verso il suo viso e chiesi all'uomo di operare una bella leccatina all'ano. Mentre davo le ultime istruzioni senti Anna dire.."Ora leccami un po' cornutino, devi pulirmi bene e stimolami un po' il buchetto..da bravo, dai!" Più andavamo avanti più notavo che la donna si stava divertendo e voleva godere come mai aveva provato prima. Nel frattempo io stavo cercando di far abbassare il mio membro per poter mettere il preservativo e operare la tanto attesa sodomizzazione"Allora, sta facendo bene, amore?!" "Non tanto, le tue dita Max sono molto meglio. Non si sta impegnando molto!""Dai Michele continuala a leccarla per un po' cercando di metterci tutto il tuo impegno" gli dissi mentre cercavo di inserire quel maledetto condor. Michele poi si rialzò, baciò lungamente le natiche di sua moglie e con una velocità impressionante le infilò la punta del dito nell'ano"Ora ti piace troia", le grido il marito che aveva anch'esso perso ogni freno inibitore"Ahiii..mi fai male..cazzo!" ruggì la donna. Prima che qualcuno si potesse fare male intervenni proponendogli una, simpatica, variante alla mia idea.."Michele, ma perché non diamo ad Anna una doppia penetrazione?! Io le entro nel culo e tu gli pompi la fregna" I due rimasero senza fiato e prima che mi dessero una risposta continuai.."Anna, tu godrai come una cagna in calore e tu Michele ti sentirai onnipotente nel veder presa la tua donna da me e, nello stesso tempo, da te""Si proviamo amore", disse Michele che poi le dette uno scapaccione alla natica destra. La donna annui e, rivolgendosi a me chiese cosa doveva fare"Innanzitutto fammi un pompino per tirare su il cazzo e, poi ti spiego tutto" le sussurai vicino all'orecchio. Anna non si fece pregare e senza tanti complimenti si mise in bocca il cazzo che prese a spompinarlo con forza e passione. Mentre la donna continuava il compito che le avevo chiesto, al marito ordinavo di tintillarle il clitorite in modo da bagnarla: la sua cremina mi sarebbe servita come surrogato alla vasellina. Sentivo che quel pompino non sarebbe durato a lungo se non l'avessi fermata. Cazzo...che lingua, era veramente brava con la bocca! Anna si stava fortemente impegnando nel farmi il pompino e quel suo lavoro certosino e frenetico fece subito effetto consegnandomi un cazzo duro e svettante. Intanto il marito aveva provocato nella moglie la fuoriuscita della cremina e avvisatomi di questo gli chiesi di fermarsi"Ora Michele con la cremina lubrifica l'ano di tua moglie..dai"L'uomo fece mettere la propria consorte a quattro zampe e, allargate le natiche umettò il buchino peloso con gli umori, freschi, freschi che erano uscita dalla fica"Uhmmmm...fai piano Michele..che bella sensazione.."Anna si stava caricando e il lavoro del marito stava facendo effetto. Tra poco l'uomo mi avrebbe consegnato il culo della consorte su di un piatto d'argento"Credo tu sia pronta amore per essere infilzata. Stai per darmi il culo..il tuo buchino vergine." dissi guardandola dritta, dritta negli occhi. Anna fece un cenno con la testa e si posizionò meglio abbassando il viso sino a toccare le lenzuola e di conseguenza alzando il culo in posizione. Adesso io ero contro la spalliera e lei mi porgeva il culo, a quattro zampe, a pochi centimetri dal mio viso"Ora inizierò a spingere contro di te..devi muoverti piano piano, senza movimenti bruschi..entrerò con calma, per allargarti bene ""Siii..Max, ma Michele..lui..lui cosa deve fare?" "Michele?!" "Si dimmi..." "Michele, ascolta bene..scivola sotto di lei e quando Anna abbasserà il culo tu entrale nella fica. Però stai attendo dobbiamo pompare all'unisono. Lei godrà come una vacca e, se farai come ti dico lei si divertirà un mondo" "Ok..." rispose Michele mentre si posizionava sotto la moglie. Mentre l'uomo trovava la collocazione ideale io massaggiavo i glutei bianchi e sodi della donna pregustando cosa le avrei fatto di li a poco"Sono in prima linea..Anna. Amore abbassati..si ecco..uhmmm..é entrato" A questo punto le appoggiai il cazzo sul solco delle natiche e glielo strofinai per un po' per farla scaldare. Lei era già partita. Mugolava senza sosta con degli "ah..ooooh..siiii" di godimento estenuanti. Anna si muoveva piano piano avanti e indietro. Era finalmente giunta l'ora..puntai con le mani il cazzo verso il suo buco e spinsi piano, con dolcezza. Con estrema lentezza vedevo la punta entrarle dentro, ogni volta qualche millimetro di più Vedevo scomparire la mia cappella violacea nelle sue viscere, sempre di più, accompagnata ogni volta da lamenti di estasi di Anna"Aargh..quanto..è dentro ??" ansimava la donna"Siamo appena all'inizio, continua a spingere mia porca signora " le risposi"Hhhh..mi sento..mi sento tutto il buco che..che..si allarga..è..come se mi strappassi tutta..è troppo grande..mi squarta.." Ma Anna non si fermava e continuava a spingere, a lasciare che il mio poderoso cazzo la allargasse tutta fino a che non fosse entrato del tutto. Michele intanto non andava affatto all'unisno. Dopo i miei primi colpi il suo membro era uscito dalla calda fica della moglie ed ora si trovava immobile sotto di lei e puntava solo il suo cazzo verso la peluria. La donna che si era disinteressata del cazzo del marito spingeva e si impalava da sola. Alla fine la famelica femmina si ritrovò con il cazzo interamente nel culo"Anna, ti ho sfondata!"Detto queste parole mi fermai e contorcendomi per un principio d'orgasmo elettrizzante le dissi "Sei una delle migliori troie che io abbia mai impalato" "Ah.. ah.. ah.. Godo amore, godo con il tuo cazzo nel culo..lo sento ben piantato dentro..non toglierlo, vorrei averlo nel culo sempre!""Ti sto scavando ben bene nelle viscere..lo senti?! Ora avrai il buco larghissimo, ci potrebbe entrare una bottiglia..come le puttane ""Ahh ahh.. si..sono..sono una puttana con il culo sfondato e il marito cornuto che si fa le seghe" "Adesso voglio spaccartelo del tutto..inizierò a pomparti per bene fino a che non evacuo nel tuo culo slargato. Michele dai..entrale in quella fregna fradicia. Dobbiamo pomparle in due oppure faccio tutto da solo?!"Michele si posiziono nuovamente e cercò, aiutata dalla moglie, di entrare nuovamente. Quando senti Anna dire "Bene..e ora tocca a te Max!" iniziai a muoversi, prima con esasperata lentezza, poi con sempre maggior vigore. La tenevo per i fianchi e le dava potenti colpi infilandosi completamente il cazzo dentro di lei. Ad ogni colpo lei strabuzzava gli occhi e emetteva un rantolo di piacere e dolore. Grazie allo specchio dell'armadio io vedevo le espressioni del viso della donna e mi eccitavo sempre più pompando come un toro. Ad un tratto Michele iniziò a gridare, parole oscene, insultando la moglie. Anna godeva ormai da parecchi minuti, senza sosta. Vedevo le mie palle sbattere contro la fica fradicia della donna. Oramai pompavo senza sosta.. Probabilmente, anzi sicuramente quei mie movimenti fecero uscire nuovamente il cazzo di Michele dalla fica della moglie. Ora anch'io mi ero fermato e respiravo affannosamente.. Quella situazione così strana e paradossale (almeno per loro) faceva scoppiare in Michele una gran risata grassa. Che scena..io dentro il culo di Anna, il marito che, praticamente, non smetteva più sghignazzare e Anna che continuava a dire che le faceva male il culetto. Mai e dico mai, in molti anni di sesso, mi era capitato una situazione del genere. Alle insistenze e alle imprecazioni della moglie Michele aveva smesso di ridere e aveva ripreso la ricerca del buchetto vaginale riuscendo ad inserire, finalmente, il suo attrezzo. Poi Michele, ripreso un pò di lucidità disse "Puttana adesso vengo dentro, ti innaffio tutta" e comincio a pompare"Si si ancoraaa godii dentro di me, svuota tutta la sborra che hai nella mia fica..ti prego continua cornutooooo!" Adesso ero io che cercavo di mantenere i colpi del marito. Purtroppo la poca esperienza, la risata continua di Michele, il sorriso della moglie che vedevo dallo specchio, il dolore della stessa Anna che provava nel culo e che professava ogni volta che le entravo completamente dentro e la posizione divenuta scomoda per tutti mi avevano fatto accelerare il ritmo.. Quell'accelerazione provocava una inaspettata caduta in avanti della donna che, con un tonfo secco, si scontrava con la testa del marito provocando l'ilarità , le imprecazioni di tutti e la fine della scopata! A quel punto prima io e poi Michele abbiamo lasciato liberi i buchini di Anna e, senza dire nulla, ci siamo seduti sul bordo del letto e..ed é scoppiata una grande risata! Abbiamo riso, tutti, come cretini! Mentre non uomini sghignazzavamo ancora Anna aveva notato che i nostri totem erano ancora in tiro e, con fare superbo, aveva preso il cazzo del marito tra le mani. Quel lavoretto duro meno del previsto perché l'uomo venne presto inondando il tappeto che era in terra. Lasciato il membro del marito si giro alla sua sinistra dove mi trovavo io e leccandosi le labbra mi disse "Max ora tocca a te!" "Grazie cara ma preferisco farti una spagnoletta!" "Accomodati" disse la donna stendendosi nuovamente sul letto mentre il marito con il cazzo tra le mani si dirigeva in bagno. Senza non poca difficoltà cercai, riuscendoci, di liberare il cazzo dal preservativo..volevo che la mia sborra inondasse e si spalmasse sul corpo della mia partner. Quindi mi avvicinai a lei e poi le montai sopra piazzando l'uccello tra i seni turgidi e ancora bagnati dal sudore della scopata. Lei strinse le tette tra l'uccello ed io andavo avanti e indietro con movimenti ritmici e sinuosi. Quella posizione più calma e tranquilla mi dette la possibilità di parlare un pochino con lei.."Anna..allora ti sei divertita?!Sei contenta, testata a parte, di come so scopare e di come so rendere felice una donna?! "Si!", rispose lei e poi aggiunse "vorrei farlo ancora e ancora e..uhmmm che cazzo grande che...ahhh..Vuoi diventare il mio partner, il mio amante, il secondo uomo che mi scopa..vuoi formare un trio?! Anna tra eccitazione e lucidità mi stava chiedendo di entrare nella loro vita come un amico intimo di letto! "Adesso vediamo amore..ora prendi questo!" e con un ultimo colpo sentii il mio liquido seminale uscire dal mio orefizioI flussi della sborra che, copiosa, usciva in quattro o cinque spruzzi si sparsero sul mento, sul collo, sulle guance, e qualche goccia fini sulla destra delle sue labbra chiuse. Ero venuto! Con un certo affanno ed eccitazione mi sollevai da lei, la baciai e l'aiutai ad alzarsi. Mentre il mio liquido colava Anna mi chiese di aprire un tiretto del settimino che si trovava pochi metri da me e di prendere una salviettina. Con il cazzo a penzoloni mi diressi verso il mobile presi quello che mi aveva chiesto e, avvicinato a lei, l'asciugai. Poi Anna mi accompagno al bagno degli ospiti e mi chiese se gradivo fare una doccia ristoratrice, Accettai di buon grado e mi chiusi in bagno. Una doccia ristoratrice e una deliziosa crema per il corpo, consegnatami dalla padrona di casa, mi rimisero al mondo dopo quella inusuale prestazione sessuale. Alla mia uscita trovai in salotto Michele che rideva ancora mentre Anna era ancora in bagno. Giunto sulla soglia della stanza l'uomo mi invito ad accomodarmi"Caro Max mi piaci e mi piace come prendi mia moglie. Devi sapere che lei é stata molto contenta di questa esperienze e dopo un nostro breve consulto abbiamo deciso che ci piacerebbe "adottarti !" "Adottarmi?!"Questa fu l'unica parola che mi usci dalla bocca. Rimasi perplesso e nello stesso tempo molto stupito da quella richiesta"In questo modo" prosegui Michele.."tu realizzeresti un mio grande sogno: condividere mia moglie con un uomo fidato, leale, giovanile e dotato!" "Michele adesso non posso darti nessuna risposta, comunque sono onorato di questa proposta e ti prometto che ci penserò bene" L'uomo aggrottò la fronte e preso in contropiede dalla mia risposta disse " Ma non ti piace mia moglie?!" "Certo" risposi "Madovresti darmi un pochino di tempo per pensare. Magari una serata usciamo a cena e..." Le mie parole furono interrotte da una gran risata e poi.."Certo, Max! Ma perché non discuterne stasera qui da noi?! Dai..sei nostro ospite!" A questo punto rifiutare il suo invito sarebbero equivalso a sputare sul piatto in cui avevo mangiato sino ad ora e quindi accetta. immediatamente Michele prese il telefono e chiamo la mamma per avvertirla che, per impegni intercorsi, sarebbe andato a prendere i bambini verso le 23. Nel frattempo, uscita dal bagno, Anna venne messa al corrente della cena"Con piacere" rispose la donna. E poi aggiunse "Questo ci darà modo di conoscersi meglio e approfondire e chiarire ciò che Michele ed io vogliamo da te!" Poi si avvicino e mi bacio sulla bocca! Michele, mentre la moglie parlava, era andato in cucina. La sua assenza fu molto breve e quando rientrò nel salotto aveva con se una bottiglia di spumante e tre calici"Brindiamo!" Bommmm...il tappo dello spumante salto in aria lasciano il liquido bianco e la schiuma uscire fuori. Michele con velocità mise nei flut lo spumante e .."Alla salute di tutti noi e ad un futuro insieme fatto di amicizia e tanto buon sesso!!
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14 years ago
admin, 75
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...una crociera qualunque
...era una crociera normale...tante famiglie in vacanza a bordo...credo fosse gennaio...c'era una bella donna sulla 40ina sempre elegante ben truccata che girava insieme ad un'altra donna ed una bambina...era intrigate ma non osavo avvicinarmi...lei mi guardava mi osservava da lontano per giorni i nostri sguardi si incrociavano e si lanciavano segnali...una sera bastò un banale saluto lei mi sorrise...era bellissima...ci sedemmo in disparte pe chiacchiereare e bere un drink...aveva un seno meraviglioso che teneva sempre in bella mostra...fu una conversazione normale e poi quando seppi che era sposata e che suo marito era a bordo decisi di riporre le armi...ci salutammo dopo un paio d'ore sembrava ci conoscessimo da tempo e c'era una complicità tra di noi molto profonda...si avvicino per salutarmi con un bacio sulla guancia...ma le sue labbra si avvicinarono molto alle mie...ero eccitatissimo...
...l'indomani ci rivedemmo..fu lei a cercare me....ricodo bene che era una sera di gala...aveva un abito bellissimo nero con un grosso fiocco dietro la schiena senza bretelle...stava su da solo e teneva il suo seno sodo in vista....e che vista...
...mi sussurò in un orecchio che voleva un attimo di privacy per parlarmi senza occhi indiscreti...alle mie spalle c'era una porta che dava in una zona equipaggio...mi appoggiai con le spalle alla porta la faci passare e velocemente richiusi...eravamo lì uno di fronte all'altro...ero nervoso...non sapevo cosa volesse e soprattutto suo marito...cosa avrebbe fatto?...
...mi guardò si avvicino e mi chiese semplicemente "posso?"....pensavo volesse baciarmi...in fondo anche io lo volevo tanto...le dissi si sicuro e deciso...e lei non mi baciò ma si abbassò il vestio mostrandomi il suo seno meraviglioso mi prese la testa e io la baciai avidamente...
...pochi minuti e un rumore ci distolse dalle nostre efusioni...
...mi disse che mi voleva che aveva voglia di sentirmi...ci organizzammo...suo marito già dormiva...le feci strada a distanza...per non incappare in security o situazioni ambigue per entrambi...arrivanno nella mia cabina...c'era già la musica che andava per conto suo..la luce era bassa...mi guardò e mentre lo faceva si tirò via il perizoma...si sdraiò sul letto e allargò le cosce...scopami mi disse...
mi tirai giù i pantaloni..il cazzo mi esplodeva già nei boxer mi avvicinai a lei e sentivo il suo profumo era caldissima...mi appoggiai con la cappella alle sue labbra e quasi mi risucchiarono dentro...era bagnatissima...la penetrai a fondo e lei sussultò...mi teneva forte le sue unghie nella mia schiena...e godeva e più godeva più mi incitava a scoparla a fondo...era un lago il letto sborrava da far paura e la cosa mi eccitava...poi mi strinse forte con le cosce...ora riempimi tutta voglio sentire la tua sborra calda mi disse...mi strinse forte e sentivo la sua figa bagnata pulsare e stingersi intorno al mio cazzo duro...la innondai...e lei godè insieme a me ancora una volta...e mi tenne stretto a lei...mi stringeva mi abbracciava mi accarezzava così bene che il cazzo mi rimase duro...lei se ne accorse e mi chiese di scoparla ancora e più forte...andammo avanti per ore quella notte...lei andò via dalla mia cabina alle 03:40 del mattino...era ancora tutta bagnata il su vestito si poteva strizzare e odorava di sesso...mi baciò per l'ultima volta ringraziandomi...e poi sparì...
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Compleanno
È il giorno del mio compleanno! Siamo al 17 febbraio e fa molto freddo. Sono tranquillo in casa davanti al computer, sono tutto solo e mi dedico a rispondere agli auguri che arrivano da amici e parenti.
Lei è uscita dicendomi che deve fare delle commissioni e di non preoccuparmi che presto avrò il mio regalo, la mia sorpresa. Sempre intento a rispondere ai vari messaggi e stare al computer, inizio a fantasticare su quale possa essere questa sorpresa. Me la immagino magari con un completino nuovo, molto sexy, uno di quei completini che solo al pensiero ti fanno salire l’eccitazione al massimo. Provo a immaginare che interpreti qualche personaggio come un’infermiera, una maestrina o una cameriera dai vestiti succinti.
Ho fatto mille fantasie, ma mai avrei pensato potesse farmi una sorpresa così gradita.
Guardo l’ora, cavolo sono già due ore che è fuori, dove cavolo è finita? La chiamo: "ciao amore, tutto a posto? Non ti ho più vista tornare e mi stavo preoccupando".
"sì sì, tutto bene, non ti preoccupare. Ci sto mettendo solo un po’ più del previsto a causa del traffico. Dovrei essere a casa tra una mezz’oretta." mi rassicura.
"ok, allora ne approfitto per fare una doccia, tanto le chiavi le hai, vero?"
"sì tranquillo."
Do un’ultima occhiata al computer, poi vado a farmi la doccia con tutta calma. Lascio scorrere un po’ l’acqua per farla scaldare e mi svesto: cavolo quanto fa freddo. Chiudo la porta del bagno per lasciare che il calore si accumuli nella stanza e riscaldi l’ambiente. L’acqua finalmente è alla temperatura che voglio e inizio a lavarmi.
Finisco di fare la doccia e indosso l’accappatoio: ora sì che sto bene! Forse ci avrò messo più di mezz’ora o forse lei ha fatto prima a rincasare. Sono ancora nel bagno che mi asciugo e metto a posto saponi e spugna, che sento la porta aprirsi. "eccomi tornata!" un attimo di silenzio "ma dove sei? Non dirmi che sei ancora in bagno?!".
"ciao, sì ho finito ora, arrivo!" Esco dal bagno, ma me la trovo già di fronte. È sempre bellissima. Con sé non ha né pacchi, né buste, niente. “Magari la sorpresina è già sotto questo bel vestitino”, penso.
"dai, vatti a vestire. Vengo anch’io così mi cambio." Curioso delle sue intenzioni, mi dirigo in camera da letto dove tengo i miei vestiti; faccio come se mi fossi dimenticato di un’eventuale sorpresa, apro l’armadio, tiro fuori gli abiti da casa e li poggio sul letto.
"che fai? Tu non ti cambi?" le chiedo vedendola ancora lì a fissarmi. Apre la borsetta e cerca qualcosa.
"oh, eccola, chiudi gli occhi!" mi ordina. Io così faccio: chiudo gli occhi e attendo. Sono ancora
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in accappatoio e credo che la mia eccitazione sia evidente, visto che è semi aperto. Lei mi si avvicina, mi bacia con tutta la passione che solo lei sa darmi poi si distanzia un attimo e mi benda.
"wow, è questa la sorpresa?" chiedo incuriosito ed eccitato.
"questo è solo l’inizio."
"mmm allora continua pure, sono curioso."
Ed è quello che fa, non più una parola: solo il suo corpo. Mi toglie l’accappatoio lasciandolo cadere a terra e mi lascia lì in piedi. Sento che si sta spogliando anche lei "maledetto reggiseno, non si vuole togliere" impreca, ma con voce sensuale che me la fa immaginare già senza vestito, solo più con reggiseno e forse già senza mutandine. Non faccio in tempo a finire questa mia fantasia che la sento che mi abbraccia: è totalmente nuda. Ci baciamo con passione, lasciamo che le nostre mani esplorino i nostri corpi come fosse la prima volta. Ad un certo punto lei inizia scendere con le labbra: sento la sua bocca sul collo, poi scendere pian piano sulle spalle, sul torace, sulla pancia, poi sull'inguine. Con una mano è già sul mio membro ormai duro. Ancora con la mano serrata sul mio membro, inizia a baciarmelo e giocare con la lingua. Si diletta con la mia cappella, sa che è una cosa che mi fa impazzire e piace molto anche a lei. Inizio ad avere il respiro più forte "sai che così mi fai impazzire." A questa mia affermazione, non esita un attimo a prenderlo nella sua calda bocca, iniziando a muovere la testa su e giù. Continua così per qualche momento poi si stacca.
"sdraiati sul letto."
"ok ok, ma cavolo … hai quasi urlato" le dico ridendoci su. Guidato da lei, trovo il letto e mi ci sdraio. Appena sdraiato sento nuovamente la sua bocca sul mio membro, la sento avida su di me. Ogni tanto toglie la bocca per giocare un po’ con la sua mano delicata … più delicata del solito. Non ci faccio molto caso, mi sta facendo godere come sempre. Alterna la bocca con le mani e la lingua sui testicoli.
Ad un certo punto sento che si scosta un po’, quasi come a far spazio ad un’altra persona. Una mano mi toglie la benda e … È stata la mia ragazza a togliermi la benda; sul mio membro, con una mano ancora ferma a tenerlo, c’è una sua amica.
Rimango un attimo a fissarle entrambe. Sono nude. Lei come sempre bella ed eccitante. La sua amica, che si diverte con il mio membro, è più o meno alta come lei ma un po' meno in carne. Ha comunque due bei seni: grandi e sodi, sembrano essere una quinta. Ha i capelli lunghi, lisci e castani. Anche lei ama succhiare e toccare.
“Chissà dove l'ha conosciuta e per quanto me l'ha tenuto nascosto” continuo a pensare. Poi la mia lei, come se fosse nel mio cervello, mi si avvicina all'orecchio e dice "smettila di pensare e goditi il tuo regalo, la mia sorpresina."
Sorrido maliziosamente, ancora un po’ incredulo di questa sorpresa. La mia ragazza si sposta accanto all’amica, che ha ripreso i suoi giochi con la bocca. L’amica si fa toccare il seno e il sedere; la mia lei avvicina la sua bocca a quella dell’amica, che si sposta sul lato del mio membro ed entrambe iniziano a giocare con le lingue e le labbra sul mio membro. Vederle in quella situazione mi fanno eccitare moltissimo, quasi che rischio di venire subito e rovinare il tutto, appena iniziato.
"ora però tocca a me." le interrompo alzandomi
"mettetevi pure comode sul letto." Loro si siedono aprendo le gambe, facendo vedere i loro magnifici fiorellini già eccitati. Inizio a toccarle entrambe, i seni, baciarle, leccare i loro capezzoli. Pian piano porto le mie mani sul loro sesso. Lascio che loro rimangano a toccarsi i seni “magari si baceranno anche” penso. Mentre tocco ad entrambe il loro sesso, mi avvicino con la lingua e le lecco un po’ per una. Inizio dall’amica, sono curioso di conoscere questo nuovo fiorellino ben depilato con solo quel po’ di pelo in cima che a me piace tanto. Le lecco il clitoride, tengo larghe le sue labbra con due dita. Sento i suoi ansimi farsi più forti e penetro, con l’altra mano, con due dita la mia ragazza che inizia ad ansimare anche lei. Abbandono la sua amica per poter leccare il fiorellino della mia lei. Ora è l’amica a godersi due dita dentro di sé. "perché non metti anche il terzo dito?" mi chiede e viene subito accontentata. “Proprio porcellina eh questa amica!” penso soddisfatto. Sento entrambe godere e continuo così per qualche minuto. “Così ho modo di ricaricarmi” penso “non posso venire subito”.
Mi stacco da entrambe e le osservo in tutto il loro splendore e nella loro eccitazione. Rimango solo qualche secondo ad osservarle, ma loro non si fermano e iniziano a toccarsi a vicenda, rimanendo lì sedute con le gambe aperte.
"perché non vi mettete entrambe a pecora?" e così fanno. Nel cambiare posizione avvicinano i loro volti e si scambiano un caldo bacio, facendo sì che io veda le loro lingue intrecciarsi. Si mettono a pecora una affianco all’altra, palpo il sedere ad entrambe e le lecco ancora un po’. Allargo le loro natiche e affondo la lingua nel loro sesso e non resisto … passo la mia lingua anche sul loro buchetto più stretto. Entrambe fanno intuire che piace anche questo trattamento, così affondo prima la lingua in un buco poi nell’altro. Prima ad una poi all’altra. Dedico a loro ancora qualche momento con la mia lingua poi decido di penetrarle. Mi porto con il mio membro all’altezza per poter penetrare l’amica: glielo punto sul suo sesso e spingo subito forte, con botte decise. Con una mano rimango sul sedere della mia lei, palpandoglielo e giocando con un dito con il suo buchetto.
Mi stacco dall’amica, che subito si mette supina con le gambe aperte di fronte al viso della mia ragazza. "ti va di leccarmela tu?". Lei indugia un attimo, ma quando inizio a penetrarla da dietro, abbassa istintivamente la testa, trovandosi di fronte il sesso della sua amica. Le mie botte si fanno sempre più forti e sento la mia ragazza godere mentre tocca la sua amica. Dopo una spinta più decisa, prende coraggio e inizia a leccare il fiorellino della sua amica, che inizia a godere, portando una mano sulla nuca della mia ragazza, che continuava a leccargliela. Esco dal sesso della mia lei, inumidisco le mie dita con i suoi umori e lubrifico bene il suo sedere. Una volta “pronto” porto il mio membro sul suo buchino stretto e lo faccio entrare pian piano. Quando è tutto dentro inizio a spingere su e giù dentro il suo sedere e lei inizia a godere come mai l’avevo sentita. Sta leccando il sesso della sua amica con avidità, mentre lei tiene ben larghe le labbra per farsela leccare al meglio.
"ora però ne voglio anch’io." dice l’amica alzandosi e mettendosi a pecora "che ne dici di prendermi subito dietro?" propone portando le sue mani sulle natiche e allargandole per bene, mostrando il suo buchetto ben apero. "nel frattempo io ricambio il favore alla tua ragazza." le fa un cenno di mettersi com’era lei prima.
Siamo tutti e tre posizionati. L’amica ha già iniziato a leccare avidamente il sesso della mia ragazza, che gode con piccole grida di piacere. Lubrifico il sedere dell’amica e la penetro … inizio subito con spinte forti e sento che, nonostante la bocca sia impegnata a leccare, anche lei gode molto forte.
La situazione dura ancora poco … sento che l’amica viene, staccandosi dal sesso della mia ragazza e facendo proprio un grido di piacere. Mi stacco da lei e inizio a leccare anch’ io la mia lei insieme all’amica. Il mio stato di eccitazione è al massimo anch’io sto per venire. Inizio a toccarmi, la mia ragazza capisce che ormai sono al culmine, fa un cenno all’amica, che inizia a giocare di mano. Lascio che facciano fino quasi alla fine, poi le faccio distanziare leggermente e vengo sui loro grossi seni, bagnandoli entrambi abbondantemente con il mo seme.
Ci sdraiamo un attimo, poi andiamo a lavarci e ci rivestiamo.
È ormai quasi ora di cena e ci facciamo portare una pizza per tutti e tre.
"grazie ragazze! È stata una magnifica sorpresa!"
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14 years ago
Riddu331714,
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Dal padrone con sorpresa (parte2)
Parte 2:
La Padrona inizia ad accompagnarmi a spasso a quattro zampe al guinzaglio per i coglioni. Il
Padrone porge alla padrona la frusta e questa non si fa pregare a usarla sul mio culo. A un certo
punto, mi alza la testa e sento dall'odore che mi porge la figa. "Fammi vederde come usi la lingua
schiavo!". Inizio a leccarla in modo prima dolce e poi sempre piu' avidamente. Dopo qualche minuto
mi stacca la testa dalle sue cosce e mi intima: "leccami il buco del culo." "vedrai che bravo che
e', io mi faccio sempre leccare il mio!" aggiunge il Padrone. Lecco il buco per circa due minuti,
poi la padrona mi fa stendere a pancia in su. "E' ora di liberare l'ucellino da queste corde,
voglio vedere se e' come mi hanno raccontato". Inizia a liberarmi l'uccello e lo palle e inizia a
masturbarmi; l'uccello immediatamente reagisce. "Bravo schiavo fai vedere il tuo cazzo alla
padrona, fammi vedere che la tua padrona ti soddisfa". L'erezione e' ormai completa. "vieni qui
che questo palo mi ha fatto eccitare" dice la padrona al padrone. Dal rumore intuisco che che ha
iniziato a spompinarlo. Il padrone si gode il pompino mente la padrona inizia a masturbarmi
furiosamnte. "se vieni ti faccio inculare dal lui" mi intima, ma non smette di segarmi come una
furia. Poi improvvisamente molla la presa dal mio cazzo. "Sbattimi un po' che poi mi impalo su
quel tronco". Li sento scoparsi, da disteso vedo a malapena la scarpa della padrona. PRobabilmente
la sta sbattendo impiedi. Si chiavano per qualche minuto disinteressandosi a me ne a qualcuno che
possa sentirli in quanto gemono in modo evidente, ma forse lo fanno per farmisentire tutta
l,impotenza della mia situaziione. A un certo punto sento la padrona chiedere "ha il certificato?"
"Si, e' pulito" "Bene allora lo prendo senza guanto!" "Allora schiavo, sei pronto, ti montero', ti
usero' come vibtatore, dettero' io i ritmi tu non farai un cazzo, se ti si ammoscia sul piu' bello
mi metto uno stap e ti apro come un porco. Inizio a sentire la sua mano prendermi il cazzo,
pomparlo un po' e poi iniziare a strusciarselo sulla figa. "la senti bagnata eh? cosa credevi che
mi facevo aprire da te? che ti davo la soddisfazione di dilatarmi? Questo cazzo e' cosi' grosso
che magari godevi gia' mentre mi aprivi." Inizia a mettere dentro la cappella inizio a sentire
l'umido e il caldo di una figa. Gioca un po' con la punta della cappella, poi inizia a sedersi
sopra, il primo affondo' "Cazzo, sono gia' dilatata e lubrificata, ma questo cazzo e larghissimo."
Inizia a pomparsi, io sono sempre straiato e lei e sopra di me in totale controllo che puo'
decidere come scoparmi. Aumenta il ritmo e inizia a emettere versi che fanno intuire il godimento.
Il padrone intanto inizia a bastonarmi le piante dei piedi. La padrona inizia a godere come una
furia" "Chiavami, chiavami con questo cazzone, fammelo sentire sbattimi fino all'utero" ma in
realta' io non posso muovermi fa tutto lei. Inizia a mordermi i capezzoli con una certa decisione.
A quel punto la padrona si rivolge al padrone "mettimelo in culo, sbattimi". Ovviamente un simile
invito non puo' restare disatteso e presto il padrone la incula. Sento il cazzo di lui schiacciare
il mio. La padrona e' presa a sandwich e sta per esplodere. Sento il padrone che le urla di godere
"vieni vacca vieni ti stiamo aprendo come una troia vieni" "Godoooo spaccatemi tutta cazzo,
goodoooo." Sento schizzi sulle mie palle, tutto e' bagnato, la padrona ha squirtato tutto il suo
succo sul mio uccello che sta per scoppiare". "sto per godere" mi esce debolmente. "Vuoi
riempirmi? riempimi ma poi ti lecchi tutto!" A quelle parole scoppio, non aspettavo altro. LA
riempio tutta, da giorni cercavo l'orgasmo, e quindi una quantita' considerevole di sperma innonda
quella fica. Poco dopo ho la sua figa sulla bocca e devo leccare e pulire tutto, dalla fica al
culo, fino quando non e' tutto pulito. Dopo 5 minuti di pulizia profonda della figa della padrona,
vengo nuovamente comandato. "Guarda il cazzo del tuo padrone, e' sporco perche' era nel mio culo e
non ha ancora goduto.Prendilo in bocca e fai il tuo lavoro." Il cazzo puzza un po' la padrona ha
impugnato una frusta e inizia a esortarmi a fare il lavoro. Non ho altre possibilita' che
lavorarlo di bocca. Dopo le prime leccate l'uccello del padrone non puzza piu' e quindi inizio a
spompinarlo. La padrona intanto mi prende l'uccello e inizia a tirarmelo per dietro in mezzo alle
mie gambe e a torcerlo in modo doloroso. "Succhia il tuo padrone fallo godere, prendimelo fino
alle palle stronzo di uno schiavo" "Si scopagli la bocca fino alle palle voglio vederlo sbavare".
A quel punto il padrone li prende la testa e inizia ad usare la mia bocca come fosse una buco in
una palla. Mi scopa sempre piu' profondamente e sento che dopo un po' inizia a vibrare. A quel
punto la padrona mi torce l'uccello e mi strizza le palletanto che non riesco a tenere la bocca
socchiusa sul cazzo ma la spalanco, proprio mentre il padrone eiacula. Mi ha riempito fino in gola
tanto e vero che ho rischiato di soffocare. O poi dovuto leccare tutto "lecca il cazzo aciugalo,
pulisci anche quelle gocce da terra con la lingua." Una volta terminato il lavoro la padrona si
sdraia pancia a terra e mi intima: "voglio ancora godere il tuo cazzo, se ti si rizza mi sbatti
tu, altrimenti ti apro io" e mi mostra uno strap grosso per il mio culetto stretto. Inizio a
scoparmela, ha una figa sempre bagnata e le entro facile. Dopo un po' che la monto sento un colpo
di frusta al culo. "Pensavi di montarla cosi' senza pagare nulla". Quindi continuo a chiavearla e
a essere frustato. La padrona gode nuovamente. Un orgasmo lungo questa volta ma con produzione
abbondante di succo vaginale.
A questo punto i giochi sono finiti, rimango bendato in quanto la padrona continua a voler
mantenere la sua identita' nascosta, vengo spostato in un altra stanza e fatto rivestire dal
padrone che e' tornato gentile come sempre al di fuori del gioco. Mi dice che e' andata bene e che
giocheremo nuovamente, ma la prossima volta, dovro' subire di piu' e il mio culo sara' aperto.
Appuntamento alla prossima volta allora...
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14 years ago
bxslavebx, 33
Last visit: 5 months ago -
Il mio seme colava dal suo orifizio arrossato
si era seduta in braccio, sentivo quanto mi desiderasse, il mio membro era duro, ho iniziato a muovermi per farglielo sentire meglio, nel mentre gli abbassavo le spalline della sottoveste per prendere possesso dei suoi capezzoli…uhm…voleva sentirlo dentro…ma sarebbe finito troppo velocemente, ed era l’unica cosa che non volevo. scivolando dalle mie ginocchia, fino ad inginocchiarsi davanti a me, iniziava a prenderlo in bocca. il mio odore, il mio sapore…lo leccava con la punta della lingua, dalla base fino alla punta, e arrivava su, lo inghiottiva quasi come fosse un gelato. si riempiva la bocca…caldo, pulsante, era vivo…turgido. lo sentivo ingrandirsi nella sua bocca, mentre ci girava intorno con la lingua, mentre lo lasciava e lo riprendeva. sentivo i suoi lamenti, e avvertivo le sue leggere spinte di collo per farselo entrare di più ...fantastico...me lo sentivo ingrossare, che si gonfiava.. sapevo che sarebbe bastato ancora poco…gli sollevai la testa, e la feci sedere sul divano.
sollevata la sottoveste iniziavo a sfilargli gli slip. abbassavo il suo viso su di me.. iniziavo a toccarla con le mie dita…quasi volessi esplorarla, conoscerla. credevo esplodesse al mio tocco…avevo aperto il suo sesso con la lingua ed iniziavo a succhiarlo, leccandolo entranvo ed uscivo…lentamente. difficile resistere ma il piacere di sopportare una tortura così era qualcosa di speciale…mi sentivo come davanti ad un frutto succoso…piccoli morsi, per poi succhiarne il nettare…gli facevo capire quanto profondamente volevo entrare.. lei era sul punto di godere, ci mancava poco, ma la mia bocca iniziava a risalire...ombellico…seno, collo…bocca lingua…capezzoli; iniziavo a morderli, a trattarli male a succhiarli, leccarli, sempre più frenetico. prima l’uno poi l’altro, per poi attirala a me e ricominciare a baciare la sua bocca..”ti voglio…” ho sussurrato queste parole prima di entrare dentro di lei…penetrandola quasi con violenza, con la furia di possedere il suo corpo…era la fusione di due esseri che si desiderano, che si completano.. alle mie spinte sempre più veloci lei inarcava la schiena per farlo entrare un po’ di più.
sapevamo entrambi che sarebbe esploso tutto di li a poco…e il nostro movimento ha iniziato a rallentare, più lento, sempre più lento…uscivo dal suo corpo, ma i miei occhi dicevano:” tu sei mia…ancora per molto!”
mi misi seduto sulla poltrona…continuavo a guardarla; la pelle lucida, un po’ sudata…il respiro ancora un po’ affannato..”toccati,voglio vedere che ti tocchi”. un gioco…volevo giocare, protrarre più al lungo il piacere. lai guardandomi negli occhi aveva iniziato ad accarezzarsi un seno, strizzandone il capezzolo, girandoci intorno . poi, portandosi le dita alla bocca, le stava succhiando lasciandoci un po’ di saliva, ed aveva iniziato a scendere lungo il suo corpo. aprendo le gambe…era ancora bagnata…aveva iniziato a giocare con il suo sesso…movimenti lenti circolari, sentiva il sangue che pulsava.. aveva il clitoride gonfio, animato da una voglia di esplodere che da tempo non sentiva. le sue dita entravano ed uscivano sempre più grondanti del suo seme, sempre più veloci; il suo masturbarsi era sempre più intenso. sentiva il mio sguardo addosso, sentiva che anche io ero eccitato…sedendosi su di me…se l’è fatto scivolare dentro…le mie mani sui suoi fianchi…sentivo che mi mordicchiava il collo…poi ho preso i suoi seni…guidandola…continuava a toccarsi sempre più velocemente…si sentiva appagata, sazia nel sentirselo dentro…inarcava la schiena… poi tutto è esploso…ho sentito la mia voce chiamarla per nome, pregarla di non smettere…lungo, lunghissimo…un orgasmo senza fine.
adesso era appoggiata a me, cercando di riprendere fiato, e la sentivo…sentivo che stava ancora cercandomi. la avvertivo in maniera più forte….lei era contratta, ed io ero sempre più duro. mi chiedeva: ”dimmi come vuoi godere…qual è la tua fantasia?” le mie mani l’hanno stretta...la sua bocca incollata alla pelle del mio cazzo bagnato dei suoi umori...”voglio farti godere dietro.. .voglio farti sentire un po’ troia”…l’ho sollevata di peso e scivolato fuori dal suo corpo mi sono inginocchiato dietro di lei. forse…per qualche attimo la mia richiesta gli è sembrata troppo forte…ma il desiderio, la voglia di sentirmi godere nel suo corpo era più forte. gli stringevo le natiche, le leccavo l’entrata di sevizio preparandola alla penetrazione, entrando ed uscendo, giuzzando velocemente con la mia lingua, lei mi sentiva da tutte le parti…era completamente sotto il mio controllo. sentiva la mia eccitazione crescere, le mie mani che entravano dentro di lei da tutte le parti…davanti, dietro…facevo male…ma gli piaceva…ed io nel mio sentirsi animale, riuscivo ad essere dolce, a non farla sentire qualcosa di diverso dall’essere una donna.
le mie dita lunghe …una, due…scivolavano dentro di lei nella parte più stretta...quella inviolata fino ad ora…sentivo crescere la sua voglia di essere posseduta. ”Quando ti senti pronta, dimmelo tu”.. aveva i sensi annebbiati, sentivo il suo cuore che batteva velocemente…intanto aveva ripreso a toccarsi…sentivo le sua dita, toccavo con le dita la sua bocca, la sua lingua…e poi la sua voce...”ora…sbattimi ora”…m’ha sentito appoggiarsi e spingere…i suoi muscoli tesi, a proteggere una parte del suo corpo mai data a nessuno; spingevo piano e poi, in un istante sono entrato con violenza. ho sentito le sue gambe cedere dal dolore, come mille luci dentro la sua testa, un dolore che si diffondeva in tutto il suo corpo languido...e le mie braccia la reggevano; non riusciva a capire, pensava di svenire da un momento all’altro…sentiva me mentre mi muovevo ansimando spingendo con veemenza...”non avere paura, sono io…ti possiedo...mi sono preso tutto il tuo essere…voglio godere con te…lasciati andare…lascia uscire tutto il piacere che hai…sei la mia donna, la mia troia…”mi muovevo sempre più veloce, sentivo i miei testicoli sbattere penzolando sul suo sedere…”toccati, continua a toccarti”…era diventato tutto frenetico…mi sentivo sudare.. sentivo le mie mani stringerle i fianchi…aumentare il ritmo…e non c’era più dolore, solo piacere.
non lo so in quale preciso momento , in quale istante il nostro piacere si è fuso in uno solo…il nostro movimento è diventato unico…la sentivo gemere…stavo godendo dentro di lei…con lei.
un’onda infinita propagata da un punto preciso e arrivata in ogni singolo angolo del mio essere, fino a farmi chiudere gli occhi e quasi perdere i sensi…
quello che è successo dopo, non lo so. ho riaperto gli occhi e ho visto i suoi…il mio seme colava dal suo orifizio arrossato, ho sentito il calore del suo corpo, le sue dita che andavano a raccogliere voracemente il mio sperma per portarselo alle labbra...mi ha sorriso ..:”eri quello che cercavo.. l’altro corpo che mi mancava”…”si…ho risposto io…si…sei tu la mia troia”.
g*
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14 years ago
admin, 75
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Viaggio senza ritorno
Ho fatto un viaggio tanto tempo fa, chiamiamolo viaggio d'amore. L'appuntamento era in un locale di una nota città piemontese. Parto con il treno anche se non era facile viaggiare in treno solo con la pelliccia senza nulla sotto. Io l'ho fatto.
Arrivata alla stazione trovo un uomo ad attendermi che non conosco, salgo sulla autovettura, mi siedo dietro, fa molto caldo e mi apro la pelliccia e appoggio la testa sul sedile chiudendo gli occhi.
Non ho bisogno di aprire gli occhi per sapere che l'uomo mi osserva dallo specchietto, questo gioco mi piace e gli chiedo di accostare la macchina.
Scendo, mi accosto al bordo strada mi alzo la pelliccia sui fianchi, apro le gambe e faccio pipì. Lo spettacolo è esilarante.
Finalmente arrivo nel locale, sofisticato e un pò kicth, mi fanno sedere su un piccolo divano che domina la sala, non sono eccitata solamente curiosa di sapere cosa accadrà quando mi sento coprire gli occhi con una benda.
Qualcuno mi toglie la pelliccia e dal tocco leggere deduco sia una donna. Sento apprezzamenti alcuni anche volgari; mani che indugiano sul mio corpo, bocche di donne con baci leggeri.
Mi riavvolgono nella pelliccia e mi invitano ad alzarmi dolcemente, una voce calda maschile mi dice di seguirlo... Sei preziosa mi dice la voce..
Salgo su un'auto, c'è un buon profumo misto ad odore di tabacco.
Siamo arrivati e ho semore gli occhi bendati ma il buio non mi fa paura.
La voce è sempre più roca e mi dice sussurrandolo "hai una bocca morbida, calda", l'aria è fredda e pungente.
Qualcuno mi lega i polsi con qualcosa di morbido, sento i passi che si allontanano.
Inizia a battermi il cuore e penso al mio uomo che forse in questo momento mi sta guardando, eccitato.
Lui è come un animale, la sua sessualità è felina.
Sono stanca di aspettare quando la voce si fa sentire in modo autoritario: sei mia, ti ho pagata.
Dunque è questo sono stata venduta, non può essere arrivato a tanto, lui mi ama, mi dice sempre che sono una cosa sua... appunto una cosa.
La rabbia cresce dentro di me in modo feroce.
La voce mi dice cammina, il freddo e lo shock mi hanno irrigidita, vengo spinta verso un cancello, ma vengo improvvisamente abbracciata, le sue mani corrono sul mio corpo indugiando sul mio seno, il suo sesso preme contro le mie natiche, lo lascio fare.
So cosa vuole ed io sono disposta a darglielo, qualcosa di perverso si è impossessato di me, della mia mente.
La perversione è totale ed assoluta.
Ora sento che non siamo soli io e la voce, il mio uomo è li con noi.
Ho percepito il suo respiro, so quale è il suo stato d'animo.
e' un bambino viziato che presta ad altri il suo giocattolo credendo di essere felice, per lui è emozionante il gioco che lui conduce...
E' il puzzle della sua mente e lui ha bisogno del suo giocattolo per amare se stesso, lo so!
Il giocattolo più crudele sono io e il mio uomo lo sà...
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14 years ago
Insostenibile1leggerezza1,
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Lo zio
Zio viziosetto, approfittava del fatto di avere la casa sempre a disposizione per fare i comodi suoi, ied o allora ero un ragazzetto alle prime esperienze sessuali..e pieno di fanrasie!
Quel pomeriggio solo come al solito in casa, sentii lui che mi chiamava dal bagno, mi avvicinai timoroso alla porta e lui mi invitò ad entrare...immerso nella vasca era in una posizione che, come entrai ,non potevo far a meno di guardare il suo pisello immerso nell'acqua calda . Vista la mia titubanza, mi chiese subito di lavarlo iniziando dalla schiena ed io come ipnotizzato mi insaponai la mano iniziando a massaggiare la schiena, ma la mia mente viaggiava ...guardavo e fantasticavo.
Preso come ero dalle mie fantasie non mi accorsi che, si era alzato in piedi davanti a me, ed il suo pene penzolava davanti a me con due coglioni grossi e gonfi incorniciati da un folto pelo scuro e riccio. Mi mise la saponetta in mano e mi disse di cominciare, la mia mano saliva dal culo su per la schiena per poi riscendere di nuovo sul sedere...indugiavo come se avessi paura,ma lui mi sbloccò prendendo la mano posizionandola sul pelo dell'inguine, la mia mano un pò tremolante cominciò ad insaponare quel pelo fitto poco so e cominciò a scendere lentamente fino sul il pisello carezzandolo a lungo, tirandolo e stuzzicando la cappella scoperta con le dita, l'altra mano insaponava i grossi coglioni...che ora erano saliti e duri.
Aumentavo il ritmo di quella pratica aiutato dal sapone e sentivo il pisello prendere consistenza sempre più, la cappella ingrossarsi e diventare di un rosso acceso e dopo poco avevo in mano un cazzo duro dal quale svettava un grossa e lucida cappella. La mano ora andava veloce sull'asta insaponata sbattendo sulle palle per poi tornare sulla cappella gonfia! Lui intanto mi incitava ad andare sempre viù veloce e diceva....dai !!più veloce, così.!..dai!!!.....gemeva e grugniva come un porcomentre le mani giocavano in un alternanza di carezze e tastate, alle volte veloci e poi lentamente.
Rapito da questo gioco, mi riportò alla realtà un lungo e denso ed appiccicoso schizzo sul viso, poco sotto l'occhio che cominciava a colare giù verso la bocca...seguito da altri sulla fronte, nei capelli ed alcuni sulle labbra penetrandoVi all'interno e facendomi assaporare quel gusto salato e la sensazione di viscido sulla lingua.
Si prese il cazzo alla base e cominciò a strusciarlo sul mio viso, la cappella gocciolante sbatteva sul naso e sulla bocca..forse con l'intenzione di entrarvi ma le mie labbra erano chiuse.
Quando anche l'ultima goccia usciì, si immerse nella vasca..ed io corsi in camera mia.
Eccitatissimo cominciai a masturbarmi e passandomi la mano sul viso sporco di sperma appiccicoso la passavo sul culo e sul buchetto ancora vergine....infilando un dito dentro sobbalzai e venni gemendo!!
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14 years ago
geisha69, 34
Last visit: 14 years ago -
Quanto dura una canzone?
…..mi cerchi, mi cerchi ancora nella stanza vuota
Una tosse secca ti fa girare
Ti rassegni alle lacrime che ti tocco
E il vento lì fuori a gridare….
La lavatrice ferma aspetta che finisce la canzone. Io no! Sistemo,metto le cose a posto con delle mani nervose che solo in movimento non sentono il freddo.
E’ sabato mattina e il letto disfatto invita a rotolarsi ancora nel caldo ozio.
Fuori piove, una pioggia fredda e precoce per la stagione.
……il cameriere mi cercherà con gli occhi
al posto mio, un altro prenderà il caffè
e la sera tardi, per le strade bagnate
non rideremo più io e te….
Un insieme di pentole che cade e mi fa maledire. Un rumore di metallo che cerca razionalità.
Il buio di fuori da altri minuti da spendere a letto. Maledetto sole che fa di testa sua….
Ma se sarai davvero triste
E non respiri senza me
Prendi un libro, un mio libro
Amore, dentro, mi trovi sempre…
Sfoglia le pagine come mi tocchi
Vedrai, da lì, ti parlo vivo
E quel sorriso che ti nasce
Sarà il mio paradiso….
Rimango seduta sul fondo del letto e il sole che spunta d’improviso….se la ride….
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Incontro al buio
Era intimorita per quello che stava vivendo.Aveva voluto superare la barriera del quieto vivere.Sentiva la voglia di trasgredire da tutti i pori della pelle e l’esigenza di soddisfare i propri desideri più intimi.Solo la paura di essere scoperta, riconosciuta e l’eventuale scandalo che ne sarebbe seguito, l’aveva sempre bloccata.Adesso, in quella camera completamente al buio, tremava aspettando il contatto carnale dell’ uomo.Aveva deciso che avrebbe realizzato i suoi sogni con quello sconosciuto conosciuto su internet.Lui le aveva parlato, le aveva graffiato il cuore, aveva tirato fuori la sua passione perversa e aveva saputo amplificarla con frasi giuste dette al momento giusto.Niente fretta.Aveva aspettato che il suo desiderio erotico cresesse diventando sempre più intraprendente e, alla fine lei si era lasciata convincere ad incontrarlo in un locale chiamato “Desiderio” ai sobborghi della sua città in un quartiere dimenticato da Dio.Le aveva promesso sesso, molto sesso sfrenato e, sicurezza.Sarebbe rimasta sconosciuta a tutti, pure a lui.Con quella stupida mascherina sul viso e soprattutto con il buoi più totale, cercava il suo piacere.- Sarò al centro della stanza, seduto e nudo: non dovrai fare altro che seguire il tuo istinto e vedrai che troverai quello che cerchi.La porta chiusa alle sue spalle l’aveva portata nell’oscurità più nera.Prese coraggio e si addentrò nella sala.Le mani avanti alla ricerca di qualcosa con la paura di trovarla diversa da quello che s’aspettava.L’angoscia stava cominciando a salirle dentro, sentiva il fiato salire a fatica e il seno muoversi prepotentemente sotto il battito del cuore accelerato.Dopo pachi passi incerti si fermò ad annusare l’aria per percepire con l’olfatto la direzione da seguire.Riconobbe subito l’odore del sesso maschile, tipicamente acre e capì che la sua ricerca stava per finire.Ancora un passo e si scontrò contro le gambe dell’uomo.Il contatto fu come una scossa elettrica diretta tra le sue cosce, subito cominciò a bagnarsi e riconobbe tutti i sintomi della sua eccitazione.Finalmente i suoi sogni proibiti, quelli a cui non avrebbe mai dato seguito se non fosse stato per lui, si stavano avverando.Allungò una mano sulle gambe e salì a cercare il piacere.Folti peli sulle cosce e ancora di più attorno al cazzo.Nell’oscurità cercò di immaginare cosa aveva preso tra le mani.Sapeva benissimo cosa aveva preso, quello che non riusciva a capire, era come potesse essere così grosso.L’aveva avvisata che era molto dotato e che l’avrebbe fatta morire, ma molti uomini lo dicevano per vantarsi, poi, nella realtà erano solo parole esagerate.Quello che stringeva in mano invece, era qualcosa di vero, pulsante, caldo, duro e realmente esagerato per le sue esperienze di donna.Un brivido le percorse la schiena nel momento che decise che era ora di sentirne il sapore.Mille volte le aveva detto come l’avrebbe posseduta, mille volte era venuta toccandosi da sola a quel pensiero.Adesso era realtà!Un leggero sobbalzo nel momento che allargando al massimo la bocca, si era impossessata della sua cappella.Un leggero gemito.Cercò di combattere contro il conato di vomito che sentiva salire nel tentativo di prenderlo completamente nella bocca.Si fermò un attimo, prese aria, poi,due mani decise presero la sua testa e senza pietà spinsero la sua bocca verso il completamento di quel pompino.Pompino…era una vita che non sentiva un cazzo in bocca.Da quando suo marito l’aveva lasciata per una ragazza più giovane di lei.Aveva deciso che si poteva vivere anche senza quei bastardi di uomini, che si sarebbe accontentata.Poi internet.La sua vita sessuale era cambiata con l’avvento di quella scatola misteriosa.Il mondo improvvisamente si era illuminato di nuovo e le sue voglie erano cresciute risvegliando la sessualità repressa.Lì dietro quella piccola televisione privata, si era concessa mentalmente a sconosciuti e aveva prevaricato la sua timidezza.Adesso mentre cercava di sopravvivere a quel sesso esagerato dentro alla sua bocca, riassaporava il gusto e i sapori persi.Mentre con la lingua e soprattutto con le labbra, cercava di stringere quel pezzo di carne dura, si rese conto di quanto fosse bella la realtà, di come gli fosse mancato quel contatto carnale e quello che ne sarebbe seguito.Le mani dell’uomo continuavano a spingere implacabilmente sulla nuca e lei cercava di accontentarlo.Le vene attorno al cazzo sembravano esploderle in bocca,Si sentiva scopata, volgarmente piegata in ginocchio, presa come una troia…eppure era felice di essere lì.Cercò di fare capire all’uomo che aveva bisogno di prendere aria, proprio mentre l’uomo per la prima volta le fece assaggiare il suo caldo liquido vischioso.Si sentì invasa e le sembrò di morire.La paura di rimanere senza respiro fece si che lei bevve tutto di quella liquido denso e vischioso.Finalmente le mani lasciarono la sua nuca e l’uomo cominciò a calmarsi.I tremori del corpo si affievolirono e lei si rilassò.Lasciò il suo violento piacere e respirò a pieni polmoni.Sapeva di essere stata brava, l’aveva capito.Questo pensiero scomparve velocemente quando si sentì sollevare e portare sopra le gambe dello sconosciuto.Le venne in mente di essere solo con un vestito lungo nero senza niente sotto, come lui le aveva chiesto.D’altronde era più di un anno che non faceva sesso e la sua vagina non era più abituata a penetrazioni.Così, quando con suo stupore, il sesso dell’uomo era entrato senza lacerarla, capì che era il momento di abbandonare ogni remora e prendere la vita per le corna.Quel pensiero la fece sorridere, lei che era stata cornuta per anni senza saperlo, aveva usato quel paragone per lasciarsi andare.Poi ci pensò lui a farla tornare alla realtà.Le mise le mani sulle spalle e la spinse deciso sulla sua asta.Era vero che il sesso era entrato facile e scivolava bene, ma non finiva mai e ad un certo punto sentì la propria voce esclamare;- Mio Dio…sei esagerato!Nessuna risposta: solo un flebile respiro… e tanto cazzo.Quello che aveva sempre cercato.Poche spiegazioni e falsi moralismi, solo sesso: buon sesso.Si sentiva completamente piena.Il tocco delle palle contro il suo inguine, le aveva fatto capire che quella dolcissima forzatura era finita.Incredula di se stessa, cominciò a muoversi sopra di lui e ebbe anche il coraggio di tirarlo quasi fuori del tutto per poi rispingerlo sino alla fine.Si lasciò andare decine di volte e più di una volta venne sconvolta dal proprio piacere.Il godimento fu così forte che le sembrò di svenire.Non si riconosceva tanta resistenza, eppure quella situazione le aveva dato una carica sessuale a lei sconosciutaLe mani dell’uomo le stavano torturando i capezzoli, si sentiva stringere i seni e nel momento dell’orgasmo la stretta sui seni si era fatta più forte.Il godimento unito al dolore aveva creato un mix incredibile di piacere.- Sei un demonio…tu non esisti, sei solo il mio sogno che si è trasformato in realtà.Altre parole senza risposta.Continuava a salire e scendere da quel membro e niente che le facesse capire dove sarebbe arrivata la parola “fine”.Sentiva i suoi umori scivolare lungo le cosce, sentiva le mani dello sconosciuto che la esploravano oltre ogni decenza, le dita si intrufolavano in meandri a cui lei non aveva mai permesso a nessuno di andare, eppure, anche quel nuovo modo di sentirsi presa, la stava stuzzicando.Ebbe un altro orgasmo: se possibile ancora più violento degli altri.Evidentemente l’idea di essere sodomizzata da quello sconosciuto, era intrigante.Ma impossibile da mettere in pratica.Troppo grosso: anche le sue voglie si scontrarono con quella realtà.Continuò a cavalcare quell’amante focoso per interminabili minuti: le sembrava di cominciare a vedere qualcosa in quel buio, le sembrò di percepire i lineamenti, poi, venne ancora una volta e per la prima volta in vita sua…svenne.Si svegliò in una stanza ammobiliata.Si guardò attorno e realizzò il gusto fine dei mobili.Cercò di ricordare.Ripercorse tutti gli attimi di quella sera e alla fine si accorse di un biglietto appoggiato sul comodino vicino al letto. Lo lesse con desiderio;- Prendi le chiavi sulla finestra, sono per te! Ti aspetto domani per continuare quello che abbiamo iniziato, la luce sarà sempre spenta e solo tu potrai decidere se verrà mai il momento di accenderla…- Ps: domani metti il reggicalze che troverai nel primo cassetto sopra mettiti il vestito che troverai nell’armadio: per ora non ti serve altro…basterà il mio cazzo a scaldarti…
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14 years ago
fantasypervoi,
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Latte e caffè
Latte e caffèMi chiamo Luca, vivo nel centro Italia,sono sposato con Silvia e abitiamo in una piccola villetta a schiera che essendo la prima della fila ha anche un piccolo giardino. Lavoro per un grande gruppo alimentare, sono capo magazziniere. Questo fa si che spesso i miei orari sono molto flessibili, specie durante i periodi natalizi o pasquali, quando capita di ricevere anche due o tre tir di rifornimenti. Quella sera era una di queste, avevo lavorato fino alle due di notte, faceva tanto freddo, stavo tornando a casa, quando esco da una curva e la macchina mi parte, rapido contro sterzo e la mia velocità bassa mi fa fermare senza troppi problemi ,è andata bene, c’era una pericolosa lastra di gelo. Sto per ripartire che vedo giù nella scarpata una vettura rovesciata di lato, mi metto con i fari verso la macchia rovesciata e scendo a vedere; dentro vedo un uomo e una donna di colore che era al volante, entrambi sembrano svenuti,inequivocabile i segni di due testate sul vetro, scemi, niente cinture. Mi affretto a chiamare il 118,e dopo poco li vedo arrivare, in compagnia di una pattuglia di Carabinieri che provvedono a chiedere a me se sapevo come era accaduto , no rispondo , do le mie generalità e visto che se ne occupavano loro decido di andare a dormire , per me la cosa era finita li. Circa due mesi dopo, alla fine di marzo, una domenica pomeriggio, eravamo in casa intenti a guardare quali lavori fare al giardino in vista della primavera, quando sento suonare al cancello, entrambi ci portiamo verso la porta, e vedo due persone al cancello, sono di colore, chiedo cosa vogliono dal citofono, scusi, cerco il signor Luca, cerchiamo Luca, la persona a cui dobbiamo la vita, io realizzo al volo , siete quelli dell’incidente, si, grazie ai Carabinieri siamo riuscita a rintracciarla. Li invito ad entrare, ci presentiamo, Luca, e Silvia, lei si chiama Lucy, e lui Bob , sono due americani, lavorano per una casa farmaceutica americana e sono di una cittadina vicino a noi, sono ricercatori, studiano una variante dell’’anemia mediterranea, sono arrivati da poco in Italia, la sera dell’incidente stavano tornando a casa da un giro dalle mie parti, poi il casino. Mia moglie gli offre un caffè, ci sentiamo subita a nostro agio, sembrano due persone conosciute da sempre, ci raccontano che parlano quasi bene la nostra lingua perche il loro padri erano marines all’ambasciata americana a Roma e le loro madri lavoravano alla base di Camp Derby in Toscana, anche lui è stato cinque anni nei marines. Poi a deciso per amore di lei di passare alla ricerca dove già lavorava lei. Parliamo da un po’ la nostra affinità cresce, siamo passati quasi subito dal lei al tu con estrema naturalezza, e nel frattempo si è fatta sera, Silvia dice di restare per cena,loro fanno un po’ di complimenti , ma poi accettano, ma lei dice a Silvia,mi fai vedere cosa cucini, voglio imparare la cucina italiana che ci piace tantissimo, mentre le donne cucinano noi ci occupiamo della tavola, Bob mi dice: hai una bella casa, è molto che ci vivi? Si sono dieci anni, e tu ? lui mi racconta che hanno sempre vissuto nelle basi, fin da piccoli i loro genitori erano amici e commilitoni nello stesso reparto , loro si conoscono da sempre, hanno la stessa età, niente figli, e per ora va bene così. Ceniamo, poi loro ci dicono che devono tornare e che è stato un piacere fare la nostra conoscenza, dico che il piacere è reciproco, ci scambiamo i nostri cellulari, e restiamo d’accordo di vederci dalle loro parti appena possibile. Dopo le feste di Pasqua riesco a liberarmi dal lavoro, e dato che sta esplodendo il caldo decidiamo di andare una domenica al mare. Loro ci chiedono se abbiamo mai sentito parlare di una spiaggia in Toscana dove si può fare nudismo, al Parco rispondo io, noi ci andiamo sempre. Durante il viaggio le donne dietro di noi fanno un continuo parlare fra loro, con risatine doppi sensi divertenti , io e lui parliamo del mio paese, e del desiderio loro di volerlo vedere bene. Parcheggiata la vettura ci incamminiamo lungo la spiaggia fino a raggiungere un delle tante capannine dove mettiamo la nostra roba, acqua e frutta . Le donne iniziano a spogliarsi Bob rimane visibilmente affascinato dalla bellezza di Silvia, modestamente è alta 1,75, terza di seno bello tondo, culo a mandolino e gambe affusolate , il tutto sormontato da una capigliatura bionda naturale e lunga, che per l’occasione è raccolta un una coda da cavallo. Io pure non resto insensibile al fascino di Lucy, anche lei alta come Silvia, due cosce che sembrano scolpite tanto sono belle e tette alte e tonde che sembrano sfidare le leggi di gravità, capelli nerissimi e corti, che evidenziano i lineamenti del viso. Perdo volutamente tempo ed attendo che Bob si spogli, lo fa mostrando un corpo dove era evidente la formazione militare, vita stretta a v, spalle larghe e muscoli ben in evidenza, poi, come vuole la regola della sua razza un cazzo di belle proporzioni. Io mi spoglio con calma, il mio fisico si è forgiato con anni di casse di alimentari scaricati, non sarò super come lui ma mi difendo bene, poi Lucy ha uno sguardo ammirato quando vede il mio cazzo, non sarà lungo come quello di Bob, Silvia una volta lo volle misurare, circa 19 cm, ma con 8 cm di circonferenza è sicuramente di tutto rispetto. Nelle due ore successive ci ritroviamo circondati di singoli, ovvio, con due fiche così! Le nostre donne si divertono a provocarli con evidente piacere, aprono e chiudono le gambe mostrando ora la fica ora il culo. Poi dico a Bob, vieni con me. Lui mi segue verso il mare, ma è preoccupato, non sarà troppo rischioso lasciarle da sole con tutti questi tipi intorno? Non ti preoccupare, con Silvia lo abbiamo fatto altre volte, vedrai che quando si faranno troppo sotto lei verrà al mare. Il gioco va avanti per un po’ poi le donne si alzano e vengono dentro l’acqua da noi ridendo di gusto. Caspita che focosi questi italiani esordisce Lucy … non credevo che bastasse così poco !!!! ridiamo tutti loro ci buttano le braccia al collo e tutto torna normale, anche se entrambi siamo un po’ eccitati torniamo a riva, le donne riprendono a provocare i maschi. Verso le 16 decidiamo di tornare, ma io propongo una deviazione e passiamo per Saturnia. Restano letteralmente affascinati dal piacere del bagno a Saturnia, restiamo un po’ poi andiamo a cena in un ristorantino che conosco li vicino. Durante la cena progettiamo una vacanza per l’imminente ponte del 1° Maggio. Loro si entusiasmano molto quando propongo di andare all’Elba. Non ci sono mai stati pur avendone sentito molto parlare. Tornati a casa quella sera abbiamo scopato come matti, Silvia era eccitatissima. L’ho rivoltata come un guanto, le ho cavato fino all’ultimo brivido di piacere, le ho pure fatto il culo da quanto era infoiata. Merito del gioco sulla spiaggia, dei maschi che si masturbavano per loro, merito del cazzo di Bob, o forse solo merito del fatto che la cosa aveva fatto piacere a tutti e due. Dieci giorni dopo, un giovedì pomeriggio passiamo a prenderli e via rotta per Piombino, le donne parlano fra loro, molti misteri , si sono sentite spesso, hanno in mente qualche cosa che io e Bob non riusciamo a capire, ma ci và bene così. Viaggiamo in grande allegria, arrivati a Porto Azzurro provvediamo a prendere possesso del bungalow che ho prenotato, e siccome entrambi amiamo le immersioni provvediamo a contattare il daiving più vicino e restiamo d’accordo per il mattino successivo presto per andare a vedere un famoso relitto vicino Giannutri, poi decidiamo di andare a cena a Capolivieri dove conosco un ristorante molto bello e buono. Attendiamo le nostre signore che devono cambiarsi, quando arrivano a me e lui ci lasciano a bocca aperta: accidenti !!!!!!!! Lucy veste un bellissimo abito elasticizzato, un tubino bianco fino sopra al ginocchio, che mette in risalto la sua pelle scura e, mentre il seno viene esaltato da una abbondante scollatura che lo mette generosamente in mostra . Silvia non è certo da meno, abito quasi uguale ma nero, che risalta la sua capigliatura biondo naturale e la sua terza di seno è evidenziata da una trasparenza nella parte alta del corpo che fa un vedo non vedo molto sexy, entrambe calzano dei sandali con tacchi da capogiro. Queste due vogliono tutta l’isola dico io, ma Bob aggiunge guarda che ne hanno già ammazzati due, ridiamo e via. Quando entriamo nel ristorante attiriamo l’attenzione di tutti i maschi , e l’invidia di tutte le donne presenti, ci sediamo ad un tavolo dove si vede fino a Punta Calamita. La cene è perfetta, ci concediamo un goccio di troppo, loro il vino lo adorano, quando usciamo Silvia mi dice di andare in una spiaggetta lungo la penisola della Fetovaia, arrivati sul posto prendo la torcia e cominciamo a scendere verso il mare,le donne si tolgono i trampoli e arrivati giù al mare troviamo un posticino deserto, non c’è la luna, ma la notte è rischiarata da un cielo stellato , il mare è calmo, facciamo il bagno dice Silvia e comincia spogliarsi subito seguita da Lucy. In un attimo sono in acqua, io lui le vediamo andare verso un piccolo scoglio che affiora più in là. Poche bracciate e le raggiungiamo, il posto è stupendo., le stelle ok, io mi metto a toccare mia moglie, lui bacia la sua, ma le donne ci mollano di colpo e ridendo tornano verso riva. Un po’ delusi le raggiungiamo, c’è una grossa pietra piatta, loro ci stanno sedute sopra, mi avvicino a Silvia e comincio a baciarla,lei accetta e cominciamo a toccarci, nudi noi vicino a loro che già danno segni di una crescente eccitazione. Faccio distendere Silvia, mi abbasso e incomincio a leccarle la fica ,lei geme , …… hummuhmmmummm … al suo gemito fa eco quello di Lucy che riceve lo stesso trattamento, inginocchiati stiamo leccando le due donne che si voltano, si guardano e le loro mani si uniscono, mentre nello stesso istante una bellissima luna esce da dietro una nuvola rischiarando la notte. Sollevo lo sguardo mentre continuo a leccare e mi accorgo che i loro visi ora sono vicinissimi, le mani sono posate sul seno dell’altra, si toccano, io resto stupito, non mi sarei mai aspettato di vedere Silvia accettare una carezza da una donna, poi si baciano, quasi sborro dal piacere nel vedere la scena, ora si baciano con passione, accarezzandosi sempre più. Sono così preso che quasi mi fermo ad ammirare lo spettacolo quando sento sulla mia coscia destra la mano di Bob che si posa , incerta se continuare o fermarsi, io resto stupito, stanno accadendo cose che mai avrei immaginato, ma resto fermo, intanto Lucy sta scendendo in basso, ora è quasi arrivata a leccare la fica di Silvia, io le lascio il posto, mentre con la mano destra tocca la coscia di Bob, lui intuisce che va bene e allora sento la sua mano toccare il mio cazzo, lo stringe lo sega con calma, io sto per sborrare dall’insolita situazione che si è venuta a creare, ma mi piace, non so fino a che punto arriverò, ma mi piace. Le donne sono avvinghiate in un dolcissimo 69, io mi alzo in piedi, ho il cazzo durissimo, sono affascinato dal fatto che anche Silvia ora risponde alle stimolazioni di Lucy e ha infilato la testa fra le sua gambe e si è messa a leccare anche lei, improvvisamente la bocca di Bob si posa sul mio cazzo, resto stupito, mi piace, è bravo, quasi gli sborro in bocca, ma resisto, lui mi lecca bene, poi si solleva di colpo, e girata Lucy le apre rapidamente le cosce e infila dentro il cazzo in un solo colpo. Io resto un momento immobile, stupito da tutta questa situazione, poi le mani di Silvia mi toccano, e io pure la giro, e le metto il cazzo dentro. Incominciamo a scopare come matti, con impeto e furore, le donne godono, urlano il loro piacere ….. ssiiiiiiiiiiii …. Yesssssssssss ……. Vengooooooooooo ….. e Silvia si gira, si mette di traverso, ora le succhia i seni a Lucy, lei gradisce e gode….. siiiiiiiiiiiiiii … daiiiiiiiiiiii vengoooooo , Bob le da dei colpi tremendi che la scuotono tutta, poi improvvisamente esce da lei, si tiene il cazzo in mano e schizza sul corpo di Lucy, sul viso di Silvia un fiume di sborra che la mia donna lecca e raccoglie. Poi si allunga un poco e ora ha in bocca il cazzo di Bob, che anche se ha sborrato è sempre di buone proporzioni, io mi sfilo da lei, Lucy si sposta, scenda dalla pietra e si inginocchia davanti a me, “dai sborrami in bocca”, mi dice e si mette tutto il palo dentro la gola, è tremenda lo ingoia tutto e con la lingua continua stimolarmi le palle, è tremenda, non resisto a lungo, …… sborrrrrrrrooooo …. le grido, lei si infila tutto il cazzo in gola, senza perdere una goccia me lo spreme, lo pulisce benissimo, continua succhiarlo e lo mantiene durissimo. Bob intanto ha rigirato Silvia, le ha fatto mettere i piedi a terra e lei si appoggia alla pietra, lui le infila il cazzo da dietro , lei è in delirio …… siiiiiiiiiiiiii …. Sfondamiiiiiiiiii … daiiiiiii … godoooooo …… io resto sconvolto, è la prima volta che la vedo impazzire così, anche se fra noi il sesso è sempre stato appagante mi sembra che stia godendo ora per la prima volta. Lucy si alza, mi stringe a se, “ti prego inculami, sai lui lo ha troppo grosso, e se non mi apre uno prima sento tanto dolore, il tuo è perfetto, dai mettimelo nel culo dai”, la guardo appoggiare le mani sulla pietra, girarsi ed offrirmi il culo. Resto affascinato da quel culo perfetto, tondo, sodo, lo bacio, le lecco, lo lubrifico sia con i copiosi umori vaginali che le sono colati prima, e poi con la saliva, le infilo un dito dentro, ,poi due, le geme, …. Daiiii , non resisto ti voglio …. Mi chiede impaziente, io sputo sulla punta del mio cazzo e lo appoggio al buchetto suo, lei spinge indietro, … daiiiiii … spingilo dentro……. Io le afferro i fianchi, e in un solo durissimo colpo le sfondo il culo …… hahhhhh ….. siiiiii …. Daiiiiii … spaccami il culoooooo …, e incomincio un fortissimo va e vieni fatto di colpi che la scuotono tutta. “Dai sfondale il culo”, mi incita Bob, “che poi ci ripasso io”, mentre mi dice questo sta scopando Silvia che inerte sembra svenuta, subisce i suoi durissimi colpi, il suo corpo si lascia sbattere come una bambola di pezza. Io inculo lei con forza, sento il piacere arrivarmi dentro, sto per sborrare, e lei che si rende conto di questo mi invita a riempirle il culo …. daiiiiii sborrami in culooooo … daiiiiii .. godooooo, le sue grida mi mandano via di testa, non resisto ….. sborrrooooo … urlo e le spingo ancora più in profondità il cazzo nel culo …. Siiiiii godoooooo … daiiiiii riempimiiiii ….. . Resto sfinito dentro di lei, sento il cazzo diventare più piccolo, mi sfilo, e vengo subito rimpiazzato da Bob che le pianta il suo dentro con un colpo tremendo. Guardo Silvia, inerte sta sdraiata sulla pietra, il suo corpo è scosso da brividi di piacere, io mi avvicino le tocco i seni, lei si gira, mi sorride, “ti amo”, mi dice, poi si avvicina con la bocca al mio cazzo, lo lecca, mi succhia in maniera stupenda, loro intanto stanno godendosi l’inculata. lei urla di dolore e piacere, lui le sfonda il culo. La scena è decisamente erotica, e poi Lucy riesce a spostarsi quel tanto che basta e insieme Silvia ora mi leccano il cazzo, godo, sentire due lingue che mi massaggiano il cazzo mi fa impazzire, mi torna incredibilmente duro, “ dai falle il culo”, mi incita Lucy, “dai così poi anche Bob le potrà entrare dentro”, io mi abbasso,le lecco il culo, vedo la sua fica oscenamente diolatata, sonbo eccitato da morire, poi la giro, le infilo con decisione il cazzo dentro …. Siiiii … daiiiii … pianoooooo … mi sfondiiiiii … io cerco di essere delicato, ma sono talmente infoiato che le spingo dentro il cazzo senza troppi complimenti. Gode, dopo un iniziale momento di dolore ora gode , mi incita …daiiiiiiiiii … siiiii….. daiiii ….. io sono una furia, la sbatto con forza, … tieni vacca … senti come ti metto in forma il culo….. sentirai poi lui ….. siiiiiiii … daiiiiii spaccatemi tutttaaaaaaaaaaaa … lei ci sfida ormai in preda ad un delirio senza più nessun freno inibitorio. Lucy si ferma, si gira, ora è Bob che si siede sulla pietra, “ dai avvicinati leccami la fica, dai cagna” chiede aSilvia, lei si sposta, le lambisce la fica stretta dalla pressione che lui le fa inculandola, poi mi guarda, “dai infila il cazzo dentro la fica di Lucy, dai che la facciamo morire, lei va pazza per le doppie”, io mi sfilo dal culo e entro dentro Lucy non senza qualche difficoltà, Silvia ci osserva a bocca aperta, “ ma come fai a prenderli tutte due?”, lei la guarda , ma riesce solo ad urlare il suo piacere ….. siiiiiiiiiiii godooooooo … siiii spaccatemiiiiii . ora la scopiamo e inculiamo con forza, lei non si appoggia a nulla, è sorretta dai nostri cazzi infilati dentro di lei, e sconvolta, gode a ripetizione, poi sfinita dice “ basta, vi prego non ne posso più”. Io esco per primo, lui l’appoggia alla pietra, poi insieme prediamo Silvia , lui le lecca un poco il culo, poi entra dentro ,lentamente, consapevole del le dimensioni, ma lei non ci riesce, ….. pianooooo … noooo … è troppo grosso…nooooo. Lui mi guarda, mi invita a fare a cambio, ma oramai lei è troppo insicura,….. nnooo mi fai maleee … io desisto, le pianto il cazzo dentro la fica, lei si rilassa, la giro, la sollevo aganba apperte, Lucy si abbassa e le lecca la fica da davanti, poi Bob appoggia il suo cazzo al mio, lo sento lentamente entrare dento Silvia davanti, lei ha la bocca aperta, non riesce adire nulla, insieme ora la scopiamo in fica. Il movimento e lento ma continuo, lei si è abbandonata con le spalle rivolte a me, … siiiiiiii … mi fate morireeee….. godoooooo ….. il grido le muore in gola, sento che la sua fica si sta abituando alla presenza di due cazzi, ora cio muoviamo pi in fretta, e ad un tratto dopo l’ennesimi suo gridao di piacere Bob accellera di colpo in movimento…. Sisiiiiiii … daiiiiii … cosiiiii … urla Silvia … elui …. Sborroooo!!!!! .. sento la sua borra schizzare dentro di lei che quasi sviene, io accellero e godo con loro ….. siiiii … io pure sborroooo!!! …. A fatica riusciamo a restare uniti, poi lentamente ci sciogliamo, sono sfinito e loro non sono da meno, guardo il mare, e fatti due passi mi tuffo dentro l’acqua,. Mi sento rigenerare, loro mi seguono, è tonificante, Silvia mi si avvicina, “ grazie amore è stato fantastico, ” io la stringo ame, loro sono abbracciati e si baciano. Tornati a riva ci sediamo siamo sfiniti, “ sei grande Silvia, “ commenta Bob , “nemmeno lei è mai riuscita a prenderne due davanti”. Andiamo a dormire fino a mezzo giorno , e il resto della vacanza è un continuo scopare in tutte le posizioni e pure Lucy alla fine è riuscita a prenderci tutti e due davanti , a goduto così tanto che alla fine è svenuta, mentre Silvia è riuscita a prenderlo nel culo quello di Bob. Da quel giorno siamo diventati inseparabili, vacanze, fine settimana, o semplici serate sempre insieme, ho anche avuto il privilegio di metterlo nel culo a Bob, e devo dire che gli è piaciuto tantissimo. Poi dopo un anno sono tornati negli Stati Uniti, ci hanno invitato a passare il capodanno da loro, è stato bellissimo, ci siamo ritrovati in un appartamento in un grattacielo di New York, e la sorpresa è stata che noi eravamo l’unica coppia di “bianchi “ in mezzo a sei coppie di colore ma devo dire che sia io che Silvia ce la siamo cavata alla grande, lei è stata apprezzata per la facilità con cui si prendeva dentro la fica due cazzi contemporaneamente, mentre io ho sfondato tutti i culi che mi si sono presentarti davanti, sia maschili che femminili, alla fine abbiamo avuto i complimenti da tutti, e ora aspettiamo che loro vengono a trovarci, gli stiamo preparando una sorpresa speciale.
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14 years ago
admin, 75
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Piove
Il camino è acceso ma le mie mani sono gelate, il mare sembra aver intuito la mia agitazione e complice come sempre scandisce i minuti con i suoi flutti. Piove, proprio come al nostro primo incontro... Controllo che tutto sia in ordine... il vino lo porterà lui... è così che ci eravamo detti in chat, preparo i bicchieri...tre (numero perfetto) perchè questa sera tutto lo sarà...Ho voglia di lui, delle sue mani, dei suoi occhi, della sua bocca... Finalmente arriva, elegante, nella sua camicia bianca, mi saluta sfiorandomi schiena, lo invito ad accomodarsi accanto a me per brindare, a noi! I nostri sguardi s'incrociano e la voglia che ho di lui cresce, inizio a sfiorarlo e un brivido risale lungo la mia schiena, non resisto più... voglio le sue labbra sulle mie... lo legge nei miei occhi, si avvicina, mi bacia! capisco che è arrivato i momento di dedicarci a noi, lo prendo per mano e lo conduco nella mia alcova, sento il suo corpo sul mio, il suo cazzo pulsa dentro i pantaloni ma non abbiamo fretta, anche questa volta ci dedicheremo a noi con la sensualità dovuta! I nostri corpi inizieranno la loro danza, assaporandosi, esplorandosi, appartenendosi... sarà una lunga notte di passione!... continua ...Le sue labbra scivolano sulla mia pelle, carezzando impertinenti i capezzoli turgidi per desiderio che ho di lui, le sue mani , esperte viaggiatrici, percorono le strade del mio piacere insinuandosi avide e maliziose nella mia carne umida... Mi apro come un bocciolo innanzi al suo sesso che inizia, dapprima lento , poi sempre più deciso e cadenzato, a farmi sussultare... I suoi occhi cercano i miei, perchè è lì che inizia il nostro piacere... scopandoci la mente MI inginocchio davanti a lui accogliendolo in bocca, voglio libare ogni goccia del suo nettare che sgorga inesorabile Sarà una lunga notte ... ma non basterà a saziarmi di lui! Ritrovo lo sguardo soddisfatto di mio marito, sorride... è per lui questa dionisiaca cerimonia!!!
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Incesto...
Pomeriggio caldo ed afoso ed io , caso strano per me, stavo rientrando a casa nel primo pomeriggio...come misi la chiave nella toppa mi accorsi che non ero solo in casa.
La casa era silenziosa , ma come passai davanti alla "sua" camera...la porta accostata lasciava uscire un flebile gemito, come un rantolo, la curiosità ebbe il sopravvento e mi avvicinai....mi ricordo che all'inizio rimasi un pò meravigliato dalla scena ma poi l'eccitazione prese il soppravento. Mio fr...... sul letto, senza pantaloni e mutande, la mano carezzava un pisello di notevoli dimensioni...non ancora duro...il lento sali e scendi sull'asta mi stava ipnotizzando al punto che preso da un impeto incontrollabile piombai nella stanza. La sua meraviglia si manifestò tutta con la sua espressione in viso, aveva smesso di tirarsi il pisello, che ora penzolava davanti a me...non gli diedi il tempo di reazione e lo presi in mano cominciando a menarlo, mentre carezzavo i coglioni leggermente pelosi e gonfi. La cappella scoperta cominciava a gonfiarsi e lui ora aveva chiuso gli occhi, la mia lingua passava lenta sulla cappella e scendeva lungo lo spacco e giù sull'asta...le labbra baciavano e leccavano fino ad arrivare alle palle...lui ebbe un fremito nel momento in cui presi un coglione nella bocca e succhiai forte.
Quando gli presi nella bocca il pisello e lo ingiai fino alla base, la sua schiena si inarcò e gemette.....lo sentivo crescere nella mia bocca, la cappella gonfiarsi fino a soffocarmi. Mi staccai da quel "bacio"....ed alzandomi mi levai velocemente pantaloni e mutande, cercando di essere il più veloce e salii sul letto dove lui era sdraiato....gli davo le spalle, mostrando il culo aprendolo con le mani per fargli vedere il mio buco voglioso ed eccitarlo sempre di più. Le sue mani ora tastavano i glutei e le dita passavano nel solco delle natiche soffermandosi sul buchino...per facilitarlo mi passai due dita umide di saliva sul buco e prendendo la sua mano mi infilai due dita dentro. Dapprima gli davo il ritmo io ma poi cominciò a spingere lui dentro, aumentando anche le dita da due a tre..roteava e spingeva e scopava...!
Ero eccitatissimo il cazzo moscio e gocciolante di umori, gli levai le dita ed avanzando verso di lui afferrai il suo cazzo durissimo,strusciandolo sul buchino mi impalai con colpo solo!! I miei glutei poggiavano sull'inguine peloso di lui...il bacino si muoveva avanti ed indietro con il palo dentro e le sue mani mi afferrarono saldamente i fianchi sollevandomi...cominciando così la pompata. La cavalcata era sempre più frenetica e veloce...poi mi spinse in avanti sfilando il cazzo, mi girò verso di lui alzandomi le gambe le appoggio sulle braccia...sopra di me ansimante posizionò il pisello nel buco e cominciò a scoparmi in quella posizione .
Dava dei colpi decisi, penetrando fino in fondo con il cazzo...potevo sentire i coglioni sbattere su i glutei ritmicamente..il mio buco si allargava sempre più!! Adesso lo sfilava completamente e lo infilava stringendo con la mano la base del cazzo .....ed io mugolavo e gemevo come una troia in calore, si sfliò di nuovo e mettendomi a pecora mi montò come una vacca...sopra di me il suo corpo sudato, il pisello completamente dentro di me pompava velocemente,le sue mani che frugavano dapertutto il mio corpo. La sua mano afferrò il mio pisello cominciand a carezzarlo, alternando carezze su i coglioni.....poi uno spasmo ed il suo corpo si irrigidì, con un colpo di reni spinse il cazzo in profondità scaricando tutto il suo piacere dentro me con lunghi e densi schizzi che sembravano non finire mai. Ci accasciammo uno di fianco all'altro, sudati....mi alzai e prendendo i vestiti mi allontanai velocemente. Non parlammo mai di questo...ma ogni tanto ci penso..!
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14 years ago
geisha69, 34
Last visit: 14 years ago -
La prima volta che....
Ero molto giovane e molto indeciso su cosa volevo dalla vita e nel sesso, appena maggiorenne ero in una zona piena di locali allora come adesso ero arrivato ad un livello in cui le mie difese erano quasi nulle.
Dentro il locale su un divanetto mi avvicinò un ragazzo di colore che si presentò con il nome di Omar, alto e possente che quasi intimoriva ma simpatico e cominciò ad offrirmi altro alcool ed a chiacchierare...non ricordo neanche più di cosa poi!!! "Fatto" come ero mi cominciava a girare tutto ed Omar mi prese di peso e mi portò fuori in una specie di cortiletto esterno in mezzo ai locali, poco illuminato. Appoggiato ad un muro mentre prendevo aria lui si avvicinò tanto che sentivo il suo alito, senza dire una parola si avvicinò ancora di più e mi infilò la lingua in bocca...grossa ed umida perlustrava ogni angolo, le sue mani le sentivo scendere lungo i fianchi ed infilarsi dietro dentro i pantaloncini...cominciando a tastare il culetto liscio e sodo. Poi si staccò e con forza mi costrinse ad inginocchiarmi, frettolosamente si sbottonò i pantaloni e scoprì un pisello nero ed enorme....ero confuso perchè era la prima volta che avevo davanti un arnese del genere "vero"...! Lo presi con la mano e iniziai a menarlo, l'altra mano per tastare e giocare con due coglioni grossi e penzolanti....preso dall'alcool com'ero....mi avvicinai con la bocca ed inizia a leccare la cappella scura e gonfia. Lo aveva talmente grosso che quasi non riuscivo a prenderlo in bocca,leccavo per tutta la lunghezza giù fino alle palle chee cominciai a succhiare come indemoniato,ero eccitatissimo... ma mentre mi stavo dedicando a quel lavoretto Omar mi spinse facendomi cadere in avanti...carponi davanti a lui..Mi fù sopra velocemente e preso da un raptus mi titò giù pantaloncini e mutande insieme infilando la faccia in mezzo al solco dei glutei e leccando e penetrandomi con la lingua. Pocho tempo dopo si alzò, il suo cazzo enorme e duro...la cappella sfiorò i glutei e puntò decisa sul buchino grinzoso, quando la spinse dentro con forza quasi urlai dal dolore..sembrava mi squarciasse la carne..ma lui niente...cominciò a pomparmi nel culo e poco alla volta il dolore si confondeva ad un piacere mai provato fino ad allora..tanto da iniziare a muovere il culo verso di lui per aumentare il ritmo e prenderlo di più dentro. Preso come ero da quella monta non mi accorsi del suo "amico" che davanti a me in ginocchio era con il suo "manico" scuro in mano, ed approfittando del fatto che ansimavo ed aprivo la bocca cominciò a scopare con foga la mia bocca con il suo pisellone nero , come se scopasse una figa...sentivo sulla lingua le goccioline dal sapore leggermente aspro, preludio di una sborrata fantastica.
Non so quanto passò ma Omar si sfilò e fecendo un cenno al suo amico si scambiarono il posto...ora Omar scopava la mia bocca e l'altro mi pompava forte nel buchetto...lo sentivo ansimare sopra di me ed aumentare il ritmo della scopata tanto da sentire i suoi coglioni sbattere su di me...mentre avevo la bocca quasi slogata per accogliere l'altro pisello che per le spinte che mi dava sentivo in gola. Sentii distintamente un suo spasmo e subito dopo un liquido denso e caldo dentro di me che sembrava non finire mai...i suoi rantoli animaleschi e le spinte del pisello dentro di me tanto da far male, subito dopo Omar ancora nella mia bocca mi prese il viso tra le mani e mugolando venne tanto copiosamente che mi usci sperma anche dal naso, mi inondò la bocca, riempiva la lingua e colava giù sulle guancie e dal mento...denso, calda e dal sapore asprigno! L'amico sfilò il cazzo dal mio culetto strusciando il codone in mezzo alle natiche mentre la mia lingua ripuliva la cappella e l'asta di Omar.Tutti e due si ricomposero frettolosamente. Rimasi alcuni minuti così come mi lasciarono, il buchetto gocciolante di sperma...la bocca con il sapore aspro ed ancora rimasugli sparsi sul viso.....Omar lo rividi anche dopo, attualmente ancora mi dà una "ripassata".
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14 years ago
geisha69, 34
Last visit: 14 years ago -
Orgoglio a pagamento..
Curioso come a volte nella vita, una casualità posso sconvolgere l’ordine normale delle cose, al punto di mettere in discussione tante certezze su cui abbiamo fondato il castello della nostra esistenza..è proprio quello che è successo a me quando avevo 14 anni, e da allora penso che la mia visione del mondo sia cambiata in modo a dir poco totale. Un giorno d’estate rimasi senza soldi nel cellulare, cosa non del tutto casuale ai ragazzini di quell’età. Senza chiedere il permesso, presi dalla borsa il cellulare di mia madre in un momento che lei era occupata dall’altra parte della casa per poter raggiungere il mio scopo senza essere ripreso. Lestamente, entrai nella sezione Messaggi dal suo Nokia e, senza quasi rendermene conto, cliccai sul link Messaggi in arrivo. Da quel momento la mia vita cambiò: c’erano parecchi sms di numeri che non aveva in rubrica e la cosa mi meravigliò, visto che mia madre aveva sempre dichiarato di essere totale nemica della tecnologia. Aprii il primo della lista, e recitava presso a poco così STA SERA ARRIVO PER LE NOVE, CIAO! Cosa voleva dire quel messaggio? Di chi era, cosa rappresentava? Mio padre era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato prima di due giorni..io quella sera avevo la partita di calcetto e pertanto sarei stato occupato fino a tardi..che mio padre rientrasse prima? Improvvisamente dei passi dal corridoio..mio madre stava tornando! Chiusi tutto e buttai il cellulare nella borsa, per non essere colto con le mani nella marmellata da mia madre. Ma quelle parole non mi abbandonarono la testa, continuavano a ronzarmi dentro come un disco incantato. Un paio d’ore più tardi sentii mio padre, mi chiamò per farmi un saluto. Quando mi disse CI VEDIAMO DOPODOMANI fui quasi tentato di dirgli che avevo saputo diversamente, ma poi mi trattenni pensando fosse una sorpresa per me! Cercate di capire, a 14 anni porti ancora dentro l’innocenza della fanciullezza e vedi il mondo da una certa prospettiva, in cui tuo padre e tua madre sono i pilastri di tutto! Che bello, mio padre stava tornando!! Ero troppo felice, e decisi a mia volta di fargli uno scherzo.. la sera, invece di andare a giocare e prima che mia madre rincasasse dal lavoro, spensi tutte le luce e mi nascosi nel grosso armadio nella loro camera da letto che serviva per il cambio di stagione. Era di solido legno verniciato, ed il profumo delle essenze antitarme dentro era fantastico. PAPA’ MIO, ricordo anche che pensai. Poco dopo arrivò anche mia madre, erano le sette e trenta precise! Pensate un po’, per fare una sorpresa a mio padre volevo star chiuso nell’armadio per quasi due ore.. Che pazzia a ripensarci! Mia madre si fece una doccia, e a me il tempo non passava più chiuso là dentro. Cosa mi avrebbe portato papà, magari quel Cavaliere dello Zodiaco che mi mancava per terminare la collezione? Il tempo scorreva lento, finché alle 8 e 45 il campanello suonò. Avevo il cuore in gola, finalmente..avevo le gambe anchilosate dalla posizione scomoda..avevo sete, la polvere mi faceva bruciare la gola e dovevo anche andare in bagno..immaginate la sorpresa quando non sentii la voce di mio padre ma quella di un altro uomo!! Stavo per uscire dall’armadio arrabbiato con il mondo, quando qualcosa mi bloccò. La voce che sentivo era quella del Dott. XXX, il capo di mio padre. A lui non stava simpatico, e tante volte avevo sentito che lo apostrofava con nomignoli tipo QUEL CORNUTO, QUELL’IMBECILLE ed altri epiteti simili. Mia madre rideva quando lo sentiva parlare così, salvo poi riprenderlo in quanto ero presente anche io e non voleva sentissi un linguaggio scurrile. Di solite questi intermezzi si concludevano con una risata generale. “Ho chiamato Franco (mio padre) prima.. Gli ho detto che mi hanno confermato la fornitura dalla Germania, deve andare la domani e chiudere subito l’affare. Così non tornerà prima di sabato e venerdì sera possiamo vederci!”. “Ok” rispose mia madre “farò in modo di far uscire Fabio (io) in modo da esser soli”. Cosa avevo sentito? Papà sarebbe tornato fra 4 giorni e mia madre era contenta? Ero sdegnato, ma niente in confronto a quello che sarebbe successo dopo “Tua moglie dov’è?” “E’ da sua madre, ha avuto un altro attacco e sta morendo. Povera, le ho detto che ero in ufficio fino a tardi e non volevo essere disturbato” e mentre diceva questo, abbracciò mia madre e la baciò intensamente con la lingua. Crollò tutto..ero troppo piccolo per capire cosa effettivamente stava succedendo, e nella mia piccola testolina di bimbo immaginai che ora mia madre si sarebbe ribellata, allontanata, ritratta. Mia madre invece sembrava tranquilla, replicava al suo bacio con altrettanto trasporto. Io vedevo tutto questo dal buco della serratura, da cui avevo tolto accidentalmente la chiave prima di entrare, per non restare chiuso dentro come un coglione in caso tutto fosse saltato. “Spegni la luce, lo sai che mi vergogno” disse mia madre. “Sei troppo bella, non nasconderti nell’ombra – disse lui – sappiamo entrambi quello che stiamo facendo ed entrambi lo vogliamo, quindi non ha senso nasconderci. Ti prego..”. “ Va bene” disse lei, e si lasciò scivolare sul lettone. Lui le si sedette sopra, si slacciò lo zip dei calzoni da cui fece capolino un pene incredibilmente lungo. Non avevo mai visto un affare così, facendo la doccia con gli amici dopo le partite avevo già visto peni lunghi e altri meno, ma quello era spropositato! Il Capo di papà era un ometto sul metro e 70, grassoccio e pelatino. Avevo le guancie rosse e quelle poche volte che mi aveva parlato da vicino aveva un alito incredibilmente acre. Era nauseante. Ma quell’arnese, era incredibile. Faceva quasi ridere in relazione alla persona a cui era attaccato. Totalmente spropositato. Tutto il contrario di mia padre, che era alto e muscoloso. Era un impiegato, ma aveva fatto in gioventù tanta palestra ed ancora ora manteneva un fisico invidiabile. Era buono papà, mi faceva sempre ridere e ne ero gelosissimo. Mi era capitato di sentire qualche volta quando faceva l’amore con mamma, e mi ricordo che lei gridava tantissimo, a stento zittita da lui per non svegliarmi. Sembravano la coppia perfetta, perché mia madre ora era ridotta così? Il Capo fece per avvicinare il suo pisellone (duro come il marmo oramai) alla bocca di mia madre, ma lei si ritrasse. “Ti prego, questo no”. Lui sospirò “Facciamo così, te ne do 100, ok?” 100 cosa?? Mia madre lo guardò intensamente “Non sono una puttana!” disse seria. “No che non lo sei, sei una donna che fa sesso con il capo di suo marito per 50.000 lire a volta!” Questo era troppo, volevo piangere.. La realtà era peggiore di quello che mi aspettassi. Mia madre si prostituiva! Era una troia, come quel film che avevamo visto assieme qualche sera prima. Perché? Perché?? “Mi fai schifo – disse sdegnata – ed un giorno te la farò pagare!” “..ed io dirò tutto a tuo marito e lo licenzierò, sei contenta così?” Non ci potevo credere, mia madre stava iniziando a piangere. Stavo per saltare fuori e prenderlo a pugni..lo avrei ammazzato, nessuno poteva far piangere mamma. Era sempre mia madre, e in quella situazione totalmente incasinata quella era un ancora in mezzo ad un mare di merda! “Non fare così, non volevo – aveva la voce compassionevole – lo capisco che è un momento difficile e te stai facendo di tutto per tirare avanti. Sei una donna forte, ti ammiro! Ami tuo marito e non gli faresti mai pesare il fatto che non riesce a mantenere la sua famiglia, sei una grande donna. Quando le acque si saranno stabilizzate tra noi tutto finirà, promesso. Sarà il nostro segreto!” mentre recitava quelle parole, notai che si stava masturbando. Mia madre annuì, si asciugò le lacrime e lo guardò con lo sguardo fiero e gli occhi rossi “100.000 mila?” Lui annuì sorridendo. Allora mio madre titubante, prese il suo pisellone e lo iniziò a leccare sulla punta, prima lentamente e poi sempre più veloce, fino a metterselo tutto in bocca. Mia madre amava papà e stava facendo tutto questo per noi? I miei sentimenti erano confusi..sentivo odio, amore per mamma, voglia di spaccare tutto.. Ero un tornado, ma mi sembrò giusto non del tutto l’orgoglio di mia madre facendomi beccare a spiarla. Doveva sentirsi una merda ed io, benché avrei voluto urlarle in faccia tutto il mio disappunto per essere scesa così in basso con quel uomo tanto stronzo, decisi di soffrire in silenzio. A lui doveva piacere, perché sembrava quasi miagolasse dal godere. Mia madre succhiava quel cazzone con impegno, e pensai che non fosse il primo che entrasse nella sua bocca. Mia madre, mia madre. Colei che mi abbracciava sempre quando piangevo..colei che mi faceva ridere con le sue smorfie quando si infuriava..mia madre che stava succhiando un cazzo gigantesco al capo di papà per soldi. Pensai a mio padre, preso dal lavoro e lontano da casa da un capo che ne approfittava per scopargli la moglie per soldi! Immerso nei miei pensieri, non mi ero reso conto che lo stronzo aveva tolto i pantaloni a mamma e le stava massaggiando il clitoride. Non avevo mai visto una vagina, quella di mia madre fu la prima in tutta la mia vita. Avevo una certa esperienza derivante dall’aver consumato molte cassette porno masturbandomi, ma dal vivo era la prima che vedevo. Era incredibilmente pelosa, di un pelo riccio e nero come un corvo. L’interno era rossa e luccicoso. Doveva essere parecchio bagnato. Mia madre ansimò, chiuse gli occhi e buttò la testa all’indietro. Il capo scesa dalla posizione in cui era rimasto fino a quel momento, si sputò sul pene e penetrò ferocemente la mia mamma! Lei gridò, e quell’urlo ancora ora mi sembra di sentirlo nel silenzio della notte, prima di addormentarmi. Cominciò a scoparla con forza, e lei era inerme buttata sul letto con la camicetta tutta stropicciata e le mutandine calate a metà ginocchio. Vidi che aveva un neo gigantesco seminascosto dalla peluria, e quel particolare vece nascere in me una sorte di desiderio lento, primitivo. Mi iniziai a masturbare! Quel neo..solo mio padre lo aveva visto fin’ora, o chissà quanta altra gente. Forse fu quel particolare così intimo di mia madre ad eccitarmi, non saprei! So solo che ero arrapatissimo. Mia madre mugulava sommessamente, ed i soli rumori erano il ciaf ciaf del dentro-fuori e la panciona del capo che ballonzolava a destra e a sinistra. A mia madre scappò un AHHHH fra i denti, e questo fece ingrifare di più il capo che prese a pompare con maggiore forza. “Mettiti a pecora!” bisbigliò lui e lei obbediente ubbidì! Nella posizione in cui era, lei guardava l’armadio e son certo che per un breve attimo i nostri sguardi si incrociarono, perché lei nascose il volto nelle coperte. Lui era tutto sudato, mi sembrava quasi di sentire il fetore del suo sudore dentro all’armadio. Lui aveva la testa tutta rossa, sembrava imbizzarrito! Doveva avere la pressione a mille. “Ti piace vero? Niente a che vedere con quel coglione di tuo marito.. Te sei mia..Te sei mia..Sentilo tutto..Ti piace vero?” Mia madre non rispondeva, stava zitta impassibile. Gli piaceva, era evidente. Ad un certo punto lui si fermò stremato, e mia madre iniziò ad ondeggiare lei il bacino avanti e indietro. Stava godendo, e questo aumentò la velocità della mia masturbazione! La sua vagine pelosa..quel neo..ero in visibilio! Anni dopo mi sarei vergognato di quella passione, ma sul momento ne ero schiavo. Cambiarono posizione tre o quattro volte, in un crescendo sempre maggiore di sospiri e mugolii.. Quando mia madre salì sopra, era come impazzita. Faceva su e giù da quel cazzone con un impeto tale che il letto cominciò a sbattere. Finchè venne.. Fu un sospiro..quasi un lamento..ma fu decisamente forte! Durò circa trenta secondi, e fui certo che se fosse stato mio padre avrebbe gridato!! Non voleva farsi sentire da quell’essere, quella era l’unica emozione che voleva lasciare solo per mio padre.. però gli era piaciuto, e mentre rifiatava notai che aveva gli occhi umidi..aveva goduto come una porca, e questo la doveva far sentire ancora più sporca! Senza proferire parole, inizio a spompinare di nuovo quel cazzone. Lui iniziò a stimolarle l’ano, anche quello peloso e grondante piacere. Le infilò anche un dito dentro e mia madre questa volta urlò di dolore. Questo lo eccitò al punto da farlo venire, con un urlo fortissimo che mi chiedo come non abbia fatto a svegliare i vicini. Mia madre non fu lesta a togliersi in tempo, e lui le venne in bocca. Venni anch’io, schizzando le coperte ed i vestiti che a breve sarebbero stati liberati dalla loro prigione. Lui sembrava soddisfatto, e mentre mia madre vomitava nelle coperte il suo sperma colloso lo vidi sorridere da orecchio a orecchio. “Scusa, non ho resistito – disse mellifluo – per farmi perdonare ti darò altre 50.000”. Mia madre iniziò a piangere. Io mi compressi le orecchie per non sentire quel dolore.
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14 years ago
admin, 75
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Dal padrone con sorpresa (parte1)
Il padrone mi aveva convocato per una sorpresa.
Mi presentai all'appuntamento come sempre puntuale, e depilato intimamente. Il padrone e' un uomo sui quarantacinque anni culturista di Trieste. Vuole lo schiavo depilato e aperto a giochi bisex.
Inizia come al solito in modo amichevole, parlando del piu' e del meno, fino a quando non mi intima "adesso iniziamo". Mi fa denudare e mi porta nella stanza dei giochi dove inizia
l'ispezione. Devo essere pulito, ben depilato e pulito nel retto. "sai che non mi piacciono i peli, vediamo se ti sei preparato bene". "Bravo hai fattu un buon lavoro, e i buco de culo come e'?" Mi infila il dito indice, svasa un po' e poi estrae e lo annusa. Il culo puzza ma non ci sono traccie della tua merda. Leccalo bene". Durante questa operazione non manca di sculacciarmi e tirarmi l'uccello. Inizia a spogliarsi e appena si libera delle mutande, mi mette giu' e mi infila l'uccello in bocca. "Fammi un pompino da bravo, lecca ciuccia". Ormai so come gli piace il pompino e se lo gode, ma ovviamente non vuole venire. Vuole segnarmi un po' il culo, e prima con la mano poi con la frusta inizia a a farmelo rosso. E cosi' che mi inizia a raccontare il programma della serata. "Questa sera c'e' una sorpresa. Una mia amica viene a trovarci ed e' una padrona. Le ho raccontato del mio schiavo e voule venire a giocare. Poi a lei piacciono i cazzi grossi e il tuo non e' per niente male. Credo che si fara' anche montare ma a modo suo!" e ridacchia. :dovrebbe arrivare tra una mezzora, intanto ti preparo". Siccome le piaccino gli schiavi con un bel cazzo, evito di travestirti da troia, anche se a me piaci molto cosi. Resti nudo, ma ti abbellisco un po'." Mentre sto coninuando a pompare di bocca, mi applica due morsetti ai capezzoli con catenella che li unsisce. "Godi eh, ti piace quando ti pinzo i capezzoli schiavo. Vedrai quanto ti faremo godere questa sera. Adesso ti metto qualcosa nel culo, perche'voglio che ti veda con il culo pieno. Ti infilo questo dildo stretto, vedrai che ti entra, mettiamo la crema
e su tutto." Un dolore lancinante, id dildo e piccolo, ma il mio culo ha bisogno di preparazione.
Comunque e' uno di qui but anali che una volta messi resta dentro e da solo fastidio. "Bene schiavo, e' ora di pensare alle tue palle e al tuo cazzo. Voglio legarti dei pesi e farti trovare
con il cazzo in gabbia." E cosi' mi lega le palle e vi applica 1Kg di peso. Inoltre mi lega come un salame l'uccello impedendo cosi' l'erezione. "adesso manca poco, ti siedi dentro sgabello in armadio con le mani legate, i pesi che ciondolano fuori dallo sgabello, e mi dispiace, ma per tutto il resto della serata sarai incapucciato perche' la ragazza non vuole farsi vedere!" E cosi', finisco del piccolissimo armadio d'ingresso che senza vestiti e' come una cella giusta per farmi stare sullo sgabello con i coglioni legati e stirati dal peso, con le manette ai polsi dietro la schiena e con un cappuccio che a malapena vedo i miei piedi e non oltre, inoltre sono nudo come un verme con un plug piantato nel culo e con le chiappe arrossate dalla fustigazione precedente. Quando si sente il campanello suonare il padrone mi impone assoluto silenzio e chiude la porta scorrevole dell'armadio. Nella casa c'e' un silenzio surreale. Sento dei passi di tacchi e poi una voce femminile che saluta molto calorosamente il padrone e che lo bacia. Dalla voce sembra una persona molto giovane. Il silenzio della casa e il fatto che mi trovo sull'atrio mi permette di sentire tutto quello che dicono almeno inizialmente. "Ti ricordi che ti ho parlato dello schiavo?" "Si, mi ricordo" "E qui!" "Ma no davvero? e dove, dai!" "Ma lo sai che non voglio farmi vedere" "Si non ti preoccupare, tu indossi questa, e lui e'incapucciato". Poi sento i passi di lei che si allontanano e loro che bisbigliano e che probabilmente iniziano a amoreggiare. Dopo qualche minuto sento i passi avvicinarsi e sento lei dire "Allora? Dov'e'?" Dentro l'armadio, aprilo" Sento la porta dell'armadio aprirsi e l'unica cosa che posso vedere sono due punte di scarpe nere presumibilmente con buoni tacchi. Lei ride,"E' un bello schiavo, sei sicuro che sia affidabile?" Vedrai che ti diverti, L'ho preparato per te ma per un'oretta o due reggera'. Vieni fuori schiavo. Mi fanno uscire e subito sento la mano di lei soppesarmi l'uccello e i coglioni."Certo che cosi' non ha l'aria di uno dotato. Sembra una salsiccia da fare ai ferri. Quanto e' questo peso?" "1 kg", "se tiro ti faccio male schiavo?" Il dolore inizialmente non e' grande, ma mano a mano che tira diventa insopportabile. "Ahhh, si fa male, molto male." Molto male "padrona!" e mi affibbia una sberla. Poi prende il cordini che avanza dal legame del mio uccello e inizia a tirarmi per la casa. "Mi e' venuta una idea" dice lui. "Giu' schiavo a quattro zampe. E io ubbidisco. Mi lega una corda ai coglioni e mi elimina il peso. Cosi' lo puoi portare al guinzaglio e consegna alla padrona le briglie.
Fine parte1. se vi piace pubblico anche le altre.
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14 years ago
bxslavebx, 33
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Continua..quella sera a gubbio...
A QUESTO PUNTO IL DADO è TRATTO.....mi accomodo anke io sul letto pero' mi siedo stando dalla parte di mena...allora giulio mi dice di mettermi comodo ed allora mi tolgo il pantalone e mi stendo allungando una mano verso le tette di mena che sono ancora sotto la felpa ma da sopra si sentono i capezzoli duri...che si fanno piu' duri sotto le mie dita...a quel punto giulio chiede a mena se ha caldo e lei si toglie la felpa scoprendo un seno da infarto con una quarta di misura e i capezzoli grossi come ciliegie..io mi ci butto a tuffo..e inizio a ciucciarglieli avidamente..mentre giulio fa scendere la sua mano verso il basso lentamente dirigendosi verso il pube..e poi prosegue verso il basso...le sfila la mutandina..e comincia a massaggiarla tra le cosce..dove gia' lei e' molto bagnata..io smetto di succhiarle i capezzoli le prendo la mano e gliela dirigo verso il mio pisello che era al max della sua erezione...e lei cerca di fare un po' di resistenza guarda verso giulio che la rassicura con uno sguardo paterno e lei cosi' si lascia andare e mi comincia a segare lentamente...mentre giulio si posiziona in mezzo alle sue cosce per un cunnilingus io ne approfitto per provare a farmi fare un pompino dalla sempre piu' rossa in viso..mena..la quale a quel punto timidamente me lo comincia a leccare..e poi sempre piu' avidamente fino ad arrivare ad un punto di non ritorno allorchè mi chiede di scopare perchè non gliela fa piu'..giulio acconsente e si sistema sul letto in posizione seduta in modo da godersi la scena della sua mena che gode con un estraneo..tre o quattro min.dopo c'è un'esplosione di..godimento io sul pancino di mena, mena che ha tre o quattro sussulti e poi si abbandona sul letto sfinita e giulio che schizza..inavvertitamente...sporcando tutto il letto....col suo sperma...a questo punto s'erano fatte le due...e mi invitanoa dormire li' perche' dice giulio la strada e' brutta per tornare a perugia..io accetto volentieri...FINE del racconto..... ma la nostra amicizia continua!!!!!..........
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14 years ago
admin, 75
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Quella sera a gubbio...continua....
cercavo di osservare mena che sembrava,o meglio era,molto imbarazzata da tutto quello che diceva giulio...io evitavo di parlare per non aumentare l'imbarazzo...allora inventai una scusa...entrai in un bar per esigenze fisiologiche e così li lasciai soli...dopo quando ritornai fuori guardai in viso mena sembrava piu' serena...mi fece anche un bel sorriso..mi rincuorai...e stavo per dire che s'era fatto tardi quando giulio mi invito0 a seguirli in camera all'hotel dove loro stavano..accettai titubando un po' perchè era quasi mezzanotte e l'indomani mi toccava ripartire..ma la cosa mi stuzzicava abbastanza...allora ci incamminammo verso l'albergo...dopo pochi minuti stavamo nella loro stanza e giulio riprese il discorso di prima mentre mena era in bagno..mi disse chiaramente che io a mena piacevo e che per lui non c'era nessun problema perche' una delle sue fantasie era proprio quella di vedere mena godere insieme ad un'altro....anche perchè lui ormai aveva qualke problemino a farla godere per limiti legati all'eta'..a questo punto mena uscì dal bagno con una tuta da ginnastica felpata perchèaveva fredddo ed era l'unica cosa che s'era portata un po' piu' pesante...certo che così non era proprio arrapante..ma rimaneva sempre bella da..morire... cerco di prendermi un po' di tempo per capire come mi devo muovere vado in bagno e ci sto circa per cinque min.quando esco li trovo distesi
sul letto con giulio che le palpa il seno mentre si baciano...io cerco di far sentire la mia presenza tossendo...continua
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14 years ago
admin, 75
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Quella sera a gubbio
salve mi presento...sono un libero professionista sposato ma con il vizio del sesso..in particolare mi piacciono le donne sposate in cerca di diversivi...era il 2 ottobre e mi sono recato a perugia perche' c'era un convegno(sono un medico)verso le 20 ero libero di tornare in albergo o andarmi a fare un giro..ad un certo punto mi venne l'idea di andare a visitare gubbio...dissi tra me e me male che vada mi cerco un ristorante ceno poi ritorno in albergo e all'indomani me ne ritorno a casa...arrivato a gubbio...davvero una bel borgo medievale..mi feci un giro per i vari viicoli e vicoletti...ma non c'era nessuno per la strada anche perchè ormai erano le 22,allora decido di entrare in un ristorante dei consoli(anche albergo)bellissimo con stanze del trecento e tanta gente ai tavoli...siccome la sala era zeppa la cameriera mi dice che c'è posto alla sala superiore dove cenano i clienti dell'albergo..almeno così mi sembra di aver capito....comunque salgo alla sala superiore e mi accomodo vicino al tavolo di una coppia con lei bella mora molto carina giovane lui piu' grande sicuramente robusto capelli bianchi ma simpatico e gioviale...lei si chiamava mena lui giulio trentatreenne lei 53 lui....incominciammo a parlare del piu' e del meno...dopo un po' loro avevano finito di cenare ma mi riferirono che mi avrebbero aspettato per andare a farci una passeggiata a piedi insieme per...smaltire tutte le calorie....e cosi' facemmo...PER i vicoli di gubbio sarà il vino, sarà che iniziava a fare fresco,giulio incomincio' a parlare un po' di sesso...l'atmosfera si fece un po' piu'...intima..mi parlo' di una loro coppia amica che era stata in un prive' e che la cosa lo stuzzicava ma mena non ne voleva sapere...SEGUE-
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14 years ago
admin, 75
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Lo sperma party quanto è bello ingoiare sborra
Da quando avevo 13 anni mi trovavo occasionalmente con un paio di amici coetanei a casa mia o a casa loro per farci le seghe (come capita a tutti a quella età), la cosa si era portata avanti per alcuni anni sopratutto quando in me era nata la voglia di succhiargli i cazzi e loro molto tranquillamente si prestavano alla cosa. A 16 anni durante l'estate i miei erano andati un paio di settimane a trovare i parenti a Roma , in quei giorni i miei amici Marco e Paolo erano sempre a casa mia. Mentre guardavamo un film porno dove una ragazza ingoiava lo sperma di 5 uomini loro mi chiesero se anche io fossi disposto a fare una cosa simile, gli dissi che non l'avevo mai fato , la cosa non mi eccitava molto, cosi proposi che avrei provato ma facendo un passo alla volta. Andai in cucina e presi uno Yogurt dal frigo lo aprii e mi misi in ginocchio davanti a loro, cominciai a spompinare Paolo mentre Marco si segava, quando vidi che Paolo stava per venire presi il vasetto di yogurt e lo feci venire inzuppando tutto il cazzo dentro allo Yogurt, lo tiro fuori e assaggiai il suo cazzo allo yogurt....mmmmm, subito dopo tocco a Marco, lo feci venire sopra il vasetto senza inzuppare il cazzo, presi un cucchiaino e iniziai a mangiarmi quello yogurt al limone misto allo sperma, non trovai tanta differenza nel gusto ma la cosa eccitava loro e pure me. Nei giorni seguenti provammo la stessa cosa sugli spaghetti , poi sui merendini e su tanti altri alimenti, finchè venne il giorno di provare quel caldo nettare direttamente dalla fonte, ricordo quella di Marco era dolce mentre Paolo aveva uno sperma tendente all'acido , ma la cosa mi eccito da matti, era calda densa e la sentivo colare per la gola. Cercammo altri video del genere, avevamo visto una che ingoiava non so da quanti cazzi (saranno stati anche 60) , vedevo gli sguardi di Marco e Paolo eccitati al pensiero di poter fare una cosa simile, lo ero pure io. Li presi di sprovvista e gli dissi che volevo provare la stessa cosa perche mi eccitava da matti. Cosi ogni uno di noi fece un annuncio in internet, come luogo avevamo optato per la spiaggia della nostra citta durante una serata estiva. Dopo una settimana avevamo trovato 30 persone , piu ovviamente i miei amici. avevamo stabilito il giorno, luogo e ora La mattina del giorno stesso nel quale si sarebbe svolto lo spermaparty io e i miei amici andiamo in spiaggia a prendere il sole, parlando del piu e del meno e di quello che si sarebbe svolto durante la serata. Si avvicina un vucumprà per venderci i soliti braccialetti, gli diciamo di no ma insiste nel voler venderci qualcosa, parliamo del piu e del meno, gli chiediamo da dove veniva, era senegalese. A Marco improvvisamente gli viene un idea e ci fa l'occhiolino , gli dice da quanto non scopasse, lui dice da un anno, poi Paolo gli chiede se il detto che i neri lo hanno di notevoli dimensioni sia vero, lui ci dice che non tutti lo hanno grande ma che lui comunque lo ha enorme, ci mettiamo u po tutti a ridere, scherziamo, in battuta io gli dico dai fammelo vedere, per nostro sommo sbigottimento vediamo che lui non batte ciglio e si prepara nel farci vedere la mazza che si ritrova in mezzo alle gambe. Vediamo che sposta la merce e la mette di lato in modo che nessuno possa vedere, siamo tutti attorno, lui era in ginocchio, si sbottona i pantaloni di jeans e notiamo subito che non porta le mutande mostrandoci subito questa nerchia enorme la quale era pure in riposo, sempre scherzando gli dissi se potevo toccare quel cazzo, lui annui e disse che se siamo froci potevamo aiutarlo nella sua lunga astinenza, lo presi in mano ma non riuscivo a chiuderla da quanto grosso fosse, nel frattempo Marco gli disse cosa avrei fatto in serata e se voleva poteva partecipare.Era la prima volta che prendevo in mano un cazzo cosi grande, ma non duro molto, ci sentimmo osservati e lui chiuse subito i pantaloni. Continuammo a parlare della porcata che organizzavamo in serata e ci disse che sarebbe stato felice di partecipare. Accordammo l'ora e prima che se ne andasse disse che avrebbe portato pure 3 suoi amici connazionali. Quando se ne ando ci guardammo un po attorno e cosi ci accorgemmo di un uomo sulla sessantina (forse poco meno) che ci guardava, era da solo sdraiato a un paio di metri da noi, era molto magro alto e senza pelo, dopo un po si avvicino aveva un costumino rosso piu grande della sua taglia (forse il costume era della taglia minima ma lui era molto magro) e tendeva a stare basso tanto che era possibile notare mezzo culo e le palle. Quando fu li da noi ci chiese di accendergli una sigaretta, aveva visto e probabilmente ascoltato la conversazione con il nero. Paolo gli passo l'accendino, il vecchio si sedette vicino a me e mi disse su un orecchio :" Sei tu la troia?" io gli chiesi cosa volesse dire , al che lui mise le mani dentro i boxer di Paolo e dentro ai mii e ci disse che aveva sentito tutto anche se non aveva capito nei dettagli, nel frattempo la sua mano mi accarezzava il cazzo ed io ero eccitato. Marco confesso pure a lui la porcata che avevamo organizzato, il vecchio era un porco e voleva partecipare pure lui, desiderava tanto succhiare cazzi ma gli dissi che nonostante mi faceva piacere desideravo essere io il bevitore di cosi tanta sborra, senza problemi accetto e si rese disponibile a riempirmi la bocca pure lui. Finita la giornata in spiaggia tornammo a casa, mi preparai psicologicamente, avrei avuto di fronte ben 37 cazzi se nessuno tirava pacco. Beh andai in spiaggia la sera nel posto pattuito con un po di ritardo e sorpresa c'erano ben 42 persone (compresi i miei amici), la voce si era probabilmente sparsa in spiaggia (qualcuno avra sentito,mi sono detto). Notai subito che il vecchio aveva cominciato a succhiare i miei amici , chiesi subito se erano venuti e loro mi dissero non ancora.Mi diressi verso il gruppo di 4 senegalesi e li portai vicino al vecchio, mi spogliai completamente, cosi fecero tutti i presenti, cominciai a spompinare il vucumpra senegalese incontrato nel pomeriggio . Nel frattempo si formarono 4 file davanti a me e il vecchio ,ad un certo punto il vucumpra mi prese la testa e cerco di spingere tutto il cazzo in bocca, voleva fottermi l gola il nero, ma non ce la facevo, era troppo enorme , tossivo e sbavavo senza riuscire a prendere tutta quella nerchia in gola, un invitato si accorse della cosa e prese un lettino poco piu in là, mi sdraiai con la testa fuori dal lettino a pancia in su , solo cosi riuscii a fatica a prendere quel cazzo enorme tutto in gola , lui continuava a fottermi la gola, stavo soffocando, la bocca era spalancata e non riuscivo a muovere la lingua, lo sentivo tutto in gola, mi venivano i coniati di vomito ma riuscivo in malo modo a trattenermi..... ad un certo punto lo sentii tremare, stava venendo, bene mi dissi , aspettai a bocca aperta, non avrei mai pensato che riuscisse da solo a riempirmi la bocca, non contai gli schizzi ma so solo che per 20 secondi non si fermava mai di venire, sborrava in continuazione, getti molto forti di calda sborra densa, ingoiai lentamente per assaporarne ben il gusto, era dolce la sentivo colare lentamente per l'esofago fino allo stomaco. Mentre il vecchio spompinava i miei amici li sentii gridare in coro : " sto venendoooo". A quel punto allontanai il vecchio il quale continuo a spompinare un altro degli ospiti e mi misi in mezzo tra i miei amici, vennero insieme sulla mia bocca, non era ancora piena , dopo pochi attimi qualcun'altro comincio a venirmi in bocca, ne contai altri 3 dopo i miei amici, mi sentivo la bocca piena, cominciai cosi a ingoiare un po alla volta. Mmmmmmmmmm ero eccitatissimo , continuai con il succhiare cazzi e ingoiare, neppure un goccia sul viso,sembravo una pompa umana, finche ingoiavo notai che uno degli ospiti prese da uno zaino un paio di bicchieri e li fece girare, capii subito le intenzioni. Quelli che erano gia venuti sulla mia bocca cominciarono a segarsi e a venire dentro i bicchieri per l'ennesima volta. Ricordo che non avevo ancora finito di succhiare e ingoiare la sborra da tutti che mi sentivo pieno ma la voglia era tanta, ogni tanto ruttavo ero proprio pieno di sborra sullo stomaco. Il tutto duro circa un ora, mi sentivo esausto, mi presi 5 minuti per fare la pipi. Tornai in me e vidi che c'era un bicchiere pieno di sborra e l'altro bicchiere era fino a metà....li presi e feci due rapidi sorsi....mmmmmmm .... il mio unico e grande sperma part si era concluso....se ne andarono tutti..rimasi li con un po di dolore intestinale ma che riuscivo a sopportare bene ..ero realmente soddisfatto della cosa.
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14 years ago
porcellinoHAvoglia,
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Sarah a testa in giù
sarah a testa in giù; con il volto coperto da un foulard di seta, se ne stava sdraiata, a testa in giù. era il suo modo di vedere il mondo, ogni cosa sembrava diversa, i colori avevano altre sfumature, i pensieri sembravano reali, e reale era la seta sul suo viso, amava passarsi quel fazzoletto su tutto il corpo. la sua consistenza, così impalpabile era come una piuma. lei immaginava che a sfiorarle il corpo, fosse in realtà il tocco di una mano.
la sua poltrona stava davanti alla sua finestra sarah amava guardare fuori. vedeva un sacco di cose guardava il cielo, tutti i suoi colori, e sognava. si perdeva nei suoi pensieri, viveva in loro.
al crepuscolo, amava quell'ora, quando il suo essere si trasformava da anima semplice ad essere sensuale, chiudeva gli occhi, in modo che la sua anima vivesse per lei. ogni volta un pensiero diverso, una storia diversa da vivere, che nessuno le avrebbe mai portato via.
era difficile avere una doppia vita, donna di classe ed impeccabile di giorno, donna passionale e libertina di sera, quale trasformazione si insinuava nella sua mente, quella sera sarebbe stata, una dama.
una dama moderna, che ama farsi guardare.
il suo atteggiamento verso gli uomini era una continua sfida, li sfidava con gli occhi, con i gesti, con le parole. il suo modo sensuale di essere donna, riusciva ad amaliare anche i più duri, sarah non temeva i loro sguardi, non si sentiva in imbarazzo quando la guardavano con malizia, quando le bocche si schiudevano e lei avvertiva il suono della saliva che scendeva nella gola, lo sapeva cosa volevano. il suo corpo così sinuoso, elegante e sexi, mai volgare, faceva voltare tutti, il suo passaggio era motivo di silenzi, di frasi interrotte, di sospiri. il suo profumo era caldo, sapeva di donna!
e sarah adorava essere guardata. immaginava i pensieri, entrava nei locali dove poteva trovare sguardi maschili, mischiava il suo profumo all'odore di maschio, era così eccitante lasciarli con la voglia di toccarla, e lei era li a portata di mano.
quella sera si era seduta al bancone del bar. "...qualcosa di forte" aveva chiesto.
le gambe accavallate, la camicetta sbottonata per immaginare. le unghie laccate, la bocca lucida. i suoi occhi erano verdi, ma poche persone riuscivano veramente a vederli, lei non aveva una cosa bella, lei era bella. il suo essere era un alone chiaro, attirava tutto a se.
un uomo si era seduto accanto a lei. non parlava. la desiderava!
sarah sentiva la sua presenza,il suo odore. avvertiva la forza fisica che quell'essere emanava, sfiorò le sue dita mani curate. sarah non riusciva a volere un uomo qualsiasi. c'erano delle cose a cui non avrebbe mai potuto rinunciare, e la prima erano le mani curate. non avrebbe mai permesso di toccare il suo corpo, se non a delle mani curate.
stava fumando, sentiva la sigaretta bruciare sfrigolando e la gola che espirava fuori il fumo. era un bel sentire.
aspirava senza rumore, ingoiava il fumo e poi lo faceva uscire in silenzio. non si era buttato su di lei com'era abituata, stava in silenzio e la guardava. lo sentiva, sentiva il suo essere la sua forza la sua virilità, la sua pelle odorava di tabacco e mschio i suoi vestiti erano freschi, riusciva a sentire odore di sapone.
"vieni..." disse sarah.
quella sera faceva caldo, la finestra era aperta e sarah stava sdraiata sulla sua poltrona, si era spogliata, indossava solo la sua vestaglia di seta, le sue gambe scoperte, era un bel vedere per chi lo poteva fare, sentiva le mani accarezzare la sua pelle, erano dita gentili, partivano dai suoi piedi e scivolavano lungo tutto il suo corpo. la vestaglia si apriva ai lati, ma a nessuno interessava, il suo corpo ne traeva piacere, quel tocco gentile, le faceva provare sensazioni splendide, voleva essere guardata mentre il suo corpo provava piacere.
ogni sera mani diverse, volti diversi, uomini diversi. sarah chiedeva loro di amarla, di farla sentire donna, di non parlare ma voleva la loro presenza. amava farsi toccare, voleva essere posseduta dai loro corpi, essere presa con fermezza e poi scivolare via e provare piacere da sola, mentre loro guardavano e desideravano.
era un modo strano di fare l'amore, ma nessuno si era mai permesso di contraddirla. il piacere di sarah, diventava il loro, potevano toccarla, baciarla, succhiarla, entrare dentro di lei, ma nessuno poteva averla veramente. lui si stava spingendo oltre, la sua bocca era incollata alla sua schiena, in un lungo bacio, la sua lingua percorreva la sua spina dorsale, dalla nuca ai glutei, si fermava , e poi ricominciava, la sua lingua si faceva sempre più audace, non toccava mai gli stessi punti, cercava ogni piccolo punto facesse inarcare la schiena di sarah.
sarah voleva quell'uomo che continuava a leccarla, ed ogni tanto la mordeva, piccoli morsi per farle capire quello che provava. aveva preso un cuscino e l'aveva infilato sotto il bacino di sarah, e quale visione i suoi occhi potevano avere, il suo compito era provocare il piacere, era quello che voleva sarah!
aveva cambiato posizione, si era seduto ai suoi piedi ed ora, erano le sue mani a scivolare, aveva preso dell'olio, olio profumato, sapeva di lei. le sue mani scivolavano, le gambe lunghe, le natiche, la schiena e poi tornavano indietro lungo la colonna, si fermavano alla curva perfetta del suo sedere e passavano all'interno, quasi a violare il suo corpo...dolcemente.. senza fretta, solo a stimolare il piacere. sarah sospirava, e lui si sentiva in dovere di continuare, aveva allargato leggermente le sue gambe, o forse era stata lei a farlo.
voleva possedere il suo corpo, quel corpo desideroso di provare piacere di essere preso, aveva avvicinato il suo viso, al suo sesso, riusciva a sentire l'essenza del suo piacere, sentiva la sua femminilità, l'aveva toccata con la lingua, aveva sentito i suoi muscoli tendersi ed era entrato dentro di lei, era meraviglioso sentire il suo sapore, vedeva la sua schiena arcuarsi per permettergli di entrare di più, quale piacere, quale sensazione poteva fermare quel momento. aveva bisogno di entrare dentro di lei, di possederla di godere del suo corpo.
sarah era pronta, ad ospitarlo, ad accoglierlo, a farlo godere, voleva sentire tutta la sua eccitazione, voleva sentire il suo essere che si liberava dentro di lei, spingeva, sempre più a fondo con la lingua, sembrava volesse arrivare alla sua anima, dentro, sempre più veloce, con quelle dita che le stringevano i fianchi.
sarah gli aveva chiesto: ”dimmi come vuoi godere...qual è la tua fantasia?”. le sue mani l'avevano stretta, la sua bocca incollata alla sua pelle. ”voglio farti godere dietro.. voglio farti sentire un po’ troia!" l'aveva sollevata di peso e si era si è inginocchiato dietro a lei. forse, per qualche attimo la sua richiesta le era sembrata troppo laida, ma il desiderio, la voglia di sentirlo godere del mio corpo era più forte. le stringeva le natiche, la leccava , lei lo sentiva da tutte le parti, era completamente sotto il suo controllo. sentiva la sua eccitazione crescere, le sue mani che entravano dentro di lei da tutte le parti, davanti , dietro, le faceva male, ma le piaceva, e lui nel suo sentirsi animale, riusciva ad essere dolce, a non farle sentire qualcosa di diverso dall’essere una donna. le sue dita lunghe, ecco perché fin dall’inizio l'avevano attratta una, due, scivolavano dentro di lei nella parte più stretta. quella inviolata finora e stava crescendo la sua voglia di essere posseduta. ”Quando ti senti pronta, dimmelo tu...” sentiva i sensi annebbiati, sentiva il cuore che batteva velocemente, e aveva ripreso a toccarsi mentre sentiva le sua dita, la sua bocca, la sua lingua, e poi la rischiesta ”ora, sbattimi ora”. lo sentiva appoggiarsi e spingere, i suoi muscoli si erano contratti, a proteggere una parte del proprio corpo mai concessa a nessuno; spingeva piano e poi, in un istante l’aveva sentito entrare. aveva sentito le proprie gambe cedere dal dolore, mille luci dentro la testa, un dolore che si diffondeva in tutto il corpo. e le sue braccia che la reggevano, non riusciva a capire, pensava di svenire da un momento all’altro, e poi sentiva lui che si muoveva ”non avere paura...sono io, ti sto possedendo, sto prendendo tutto il tuo essere, voglio godere con te, lasciati andare, lascia uscire tutto il piacere che hai...mmm...sei donna, la mia troia”.
lui si muoveva sempre più veloce e sentiva i suoi fianchi sbattergli addosso ”toccati, continua a toccarti...” era diventato tutto frenetico, si sentiva sudare, sentiva le sue mani stringerle i fianchi, aumentare il ritmo, e non provava più dolore, solo piacere.
non ricordava in quale preciso momento, in quale istante il loro piacere si era fuso in uno solo, il loro movimento era diventato unico, lo sentiva gemere, stava godendo dentro di lei, con lei.
un’onda infinita propagata da un punto preciso e arrivata in ogni singolo angolo del suo essere...liquido, caldo, umorale, burroso.
poi le posizioni cambiarono e mentre quell'uomo riprendeva fiato, sarah si mise a testa in giù, un fazzoletto di seta in una mano e con l'altra si accarezzava, nessuno poteva sapere meglio di lei come darle piacere. sarah si toccava, si bagnava le dita mentre si toccava, entrava dentro se stessa non paga e poi ritornava a toccarsi, l'uomo la guardava ed era quasi paralizzato nell'osservare quei movimenti, sarah si stava procurando piacere da sola, ed era ogni volta più intenso, si stimolava, in un punto preciso, spingeva il bacino verso l'alto e metteva le dita dentro, l'uomo si era avvicinato, ma non osava interrompere quel rituale così intenso, avvicinò la sua bocca a quella di lei, e iniziò a baciarla.
la sua lingua affondava nella sua gola, quasi a soffocare i gemiti di piacere, mentre sarah si masturbava; lo faceva da sola e l'uomo continuava a baciarla a bere la sua saliva, a succhiare quelle labbra che lo facevano impazzire, sentiva il suo orgasmo orgasmo arrivarle dalla testa,attraversare i suoi fianchi, ed esplodere tra le sue gambe. improvviso, violento. fino a lasciarla senza fiato, sarah godeva di se stessa, delle sue fantasie, dei suoi mille uomini e delle sue mille storie, sarah amava essere guardata e desiderata, ma nessuno aveva mai potuto possederla prima. sarah si metteva sulla sua poltrona, a testa in giù, e guardava i colori del cielo, sentiva i profumi, desiderava gli uomini. immaginava i loro volti ed i loro corpi, sarah viveva tutte le sue fantasie come fossero reali, forse lo erano.
...sarah rimaneva a testa in giù mentre colava seme davanti sulla pancia verso il petto da dietro a scendere sulla schiena...pronta ad immaginare un'altra avventura.
g*
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1
14 years ago
admin, 75
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L\'avvocatessa
Era un sereno tardo pomeriggio di un venerdi novembre del 2009, il cielo era sgombro da nubi e il clima era autunnale, Edo era intento a degustare un caffè dall'aroma molto amaro, così come di suo gradimento, seduto al tavolino dell'american bar posto sul marciapiede di corso Garibaldi. Il passeggio era andante e misto, nell'attesa che qualcuno potesse attirare l'attenzione. Dalla sua parte sinistra una giovane donna passeggiava con passo spedito nella sua direzione, indossava un cappottino bianco, moderno e nuovissimo, un berrettino di lana dello stesso colore indossato più per tendenza che per necessità e dei collant poco velati neri metà coperti dagli stivaloni di color nero lucido con tacchi di 8cm. Lo sguardo era diritto e fiero aggrazziato da due grandi occhioni scuri che filavano sulla strada evitando sguardi indiscreti e poco graditi. All'altezza del fianco sinistro di Edo, accompagnata da una piacevole scia di un costoso profumo francese, istintivamente lui pronuncia parole chiare e decise a provocare imbarazzo "chissà cosa nascondi sotto quel delizioso cappottino", per un momento gli sguardi dei due si incrociano fissandosi intensamente, cercando di scoprire attraverso l'intensità degli occhi la profondità del carattere e dell'anima. "un semplice vestitino,risponde lei, e cosa nascondi invece lei sotto quell'aria da duro? La controdomanda aveva più il carattere della sfida più che della curiosità e la prontezza della risposta lasciava intendere una certa abitudine a ricevere avance da strada tant'è che la posizione del corpo era pronto a riprendere il passo spedito che aveva appena interrotto. "Mi chiamo Edo e mi chiedevo che sarei davvero onorato se lei fosse così disponibile da accompagnarmi nella degustazione del caffè." "Gentilissimo ma ho un pò di fretta devo correre nel mio studio" "la corsa verso il dovere nasconde spesso la repressione del proprio piacere!" Questa frase detta con molta fermezza lascia incerta la signorina che dimostra di nascondere stupendamente i suoi veri anni. Il viso ovale, liscio senza alcun trucco, le ciglia sottili delineano i contorni perfetti del naso e degli occhi che così come due olive greche sono incorniciate da sopracciglie lunghissime. Forse quell'uomo di mezza età dall'aria un pò strafottente ma dall'istinto da vero felino aveva visto giusto e da quando il suo ex come un fulmine a ciel sereno aveva scelto di maritarsi con quella puttana della sua migliore amica non aveva condiviso nessun attimo di distrazione con alcun'uomo ma che anzi il genere maschile aveva suscitato in lei un certo fastidio, ma, quell'Edo aveva qualcosa di irritante e di altrettanto attraente. "Bhe forse ha ragione ogni tanto il dovere può attendere, mi voglio giusto fidare perchè mi è sembrata una persona galante" soffermandosi accanto la sedia pronta per essere tirata indietro e pronta per farla accomodare con un movimento aggraziato. "Sono l'avvocato .......Cinzia e come le dicevo poch'anzi ho poco tempo per un caso penale che mi affligge e che devo studiare al più presto." Si intuiva un certo pentimento nella scelta di lei e Edo con molta serenità cercava di distrarla citando il vecchio Dannunzio e le sue maschere oltre che darle tutta l'importanza che il contesto lo imponeva confidandole di svolgere un ruolo sociale più umile del suo e soprattutto molto meno responsabile ma che gli dava il tempo per godere giorno per giorno ciò che la vita gli poneva all'attenzione perchè quindi non poter donare il proprio cuore per una sera? Cinzia pur apprezzando la compagnia di Edo mostrava una certa insofferenza, confidando che la sua vita è stata sempre improntata sulla razionalità e rettitudine non concedendosi nulla che potesse scalfire il proprio prestigio o il proprio nome a livello personale e professionale. Così fù costretta ad invitare Edo a proseguire l'interessante incontro presso il suo studio. L'ufficio era ubicato presso un palazzo d'epoca della Brindisi centro a non poca distanza da dove i due hanno fatto la loro conoscenza, era un bivani molto accogliente con le pareti fresche e lucide di colore rosa antico ben arredate con mobilio moderno color acero illuminato sapientemente con faretti soffusi. All'ingresso prendeva posto un armadio ad anta scorrevole che poteva accogliere i soprabiti dei clienti oltre che al suo bellissimo cappottino. Accanto la scrivania prendevano posto due accoglienti divani in pelle di colore nero antracite e il mobile bar ben interposto tra due scaffali in legno pieni di libi di testo di giurisprudenza. All'interno alcune bottiglie di crema di wisky e di limone oltre che di un pungente amaro che subito lei tenne a precisare che era riservato solo alle persone poco desiderate. Cinzia si accomodò con il proprio vestitino nero che mettevano in evidenza le sue curve e proponendo in evidenza un bel decoltè 4^misura. La conversazione tra i due prosegue su binari molto più confidenziali, raccontandosi un pò delle loro esperienze di vita, imparando ad apprezzarsi e aprirsi in un linguaggio sempre più aperto e disinibito. Lei ormai repressa da troppo tempo trascorso lontano da un'uomo lasciò addolcirsi dagli sguardi sempre più intensi di Edo proponendosi in accosciate sempre più invoglianti. Edo si propose di sedersi accanto a Cinzia sulla spalliera del suo divano ricevendo la pronta accoglienza di un abbraccio. La veduta dall'alto di quel decoltè e le aperture di gambe sempre più insistenti di lei lasciarono reagire Edo in un ingrossamento della propio pacco che non lasciò assolutamente indifferente Cinzia che prontamente mise le mani a tastare la durezza e la consistenza del membro. Si lasciarono andare in un bacio lussurioso e le due lingue si incontrarono in una danza del reciproco contatto, assaporandosi le labbra l'uno stretto all'altra, Edo scivolo con la lingua prima sul collo di lei e successivamente scendendo sempre più slinguando i seni e soffermandosi a degustare i capezzoli turgidi. Cinzia si sdraiò su di un fianco pronta ad accogliere il pene di Edo nella propria bocca e porgendo le proprie intimità a proseguire nell'introspezione della lingua vellutata di Edo. I due erano sudati e ansimanti pronti a ricevere nuovi e meravigliosi contatti delle mani e delle lingue, baciandosi vogliosamente i rispettivi sessi e dileguandosi in atti orali di eccelsa fattura erotica. Lei in un fiume in piena scoppiava dalla voglia di ricevere dentro Edo che gli propose di alzarsi e di girarsi in posizione supina appoggiandosi con le mani e con la parte superiore del corpo sulla spalliera del divano e lasciandosi penetrare in vagina dalla parte posteriore, i suoi colpi erano cadenzati e decisi e con grande esperienza Edo si accompagnava con l'aiuto delle dita sfregando il clitoride di Cinzia alternandosi ai colpi del suo cazzo. Non ci volle molto tempo che i due partner sentirono l'esigenza di lasciarsi andare in un ampleso così ben voluto e quasi liberatorio dopo il breve e intensissimo approccio amoroso. Cinzia alzo il capo e giro le palpebre all'indietro lasciando andare un grido soffocato, Edo invece cercò di reprimere senza successo la voce del proprio godimento uscendo e eiaculando sul ventre di una lei ormai soddisfatta. Gli amanti si lasciarono andare infine in un caloroso abbraccio e in un silenzio che lasciava intendere il dilemma tra la fine dell'inizio di una bella amicizia o l'inizio della fine di un incontro di quella sera.
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14 years ago
edobrindisi,
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Il regalo di mia moglie terza parte
10/11/2009
Terza parte del racconto di fantasia
Vedo una stanza con delle piccole finestrelle e al centro dei grandi materassi vicini dove potrebbero starci molte persone,è vuota e quindi apro la porta e spingo con dolcezza mia moglie invitandola ad entrare.In pochi secondi le sfilo la camicetta e inizio a massaggiarle il seno,poi la bacio con passione mentre le faccio scendere la gonna e visto che non indossava intimo rimane solo con autoreggenti e tacchi.La faccio mettere in ginocchio e dopo aver velocemente estratto il cazzo glielo infilo in bocca.Comincia a succhiarlo con una passione mai vista,è davvero molto eccitata.Noto che già tre o quattro uomini stanno guardando dalle finestrelle lo spettacolo che stavamo offrendo.La faccio distendere sulla schiena e comincio a leccarle la figa con trasporto.Tiene gli occhi chiusi mordendosi le labbra dal piacere.Noto che due uomini,molto silenziosamente e cercando di non disturbare,sono entrati e si sono messi un paio di metri dietro a lei per non spaventarla,hanno aperto la patta ed hanno estratto i cazzi cominciando a masturbarsi lentamente guardandoci.Infilai il cazzo nella figa di mia moglie iniziando a scoparla lentamente.La visione dei due spettatori che si masturbavano eccitava anche me,anche perché quello più giovane(35 anni circa)aveva un bel cazzo tozzo di almeno venti centimetri e l’altro(sui 55 anni) aveva un vero e proprio mostro:almeno 25 centimetri ma soprattutto largo quasi come una lattina di cocacola.Mentre scopavo mia moglie che mugolava dal piacere.”Allora,ti piace ancora il mio cazzo o quello che ti sei infilata prima ti riempiva meglio?”Mi piace sempre il tuo cazzo amore,però è vero,quello di prima era un po’ più grosso”.”Troia,allora ti piace il cazzo e più è grosso meglio è.Dillo che è così”.”Siiii,sono la tua troia e mi piacciono i grossi cazzi”.”Lo vorresti adesso un bel cazzone enorme prima in bocca e poi nella figa.Dimmelo!””Siii,magari,lo leccherei per bene e poi mi farei scopare”.Feci cenno al signore superdotato di avvicinarsi silenziosamente e appoggiarle il cazzo sulle labbra.Notai nel suo viso un’espressione di stupore ma non aprì gli occhi,in compenso tirò fuori la lingua cominciando a dare qualche colpetto per assaggiare la novità,poi comincio a farla scorrere avanti e indietro.A quel punto,il fortunato possessore di quel meraviglioso arnese,puntò la cappella per forzare l’ingresso nella sua bocca che sembrava non potesse accogliere un cazzo di quelle assurde dimensioni e lei spalancò allibita gli occhi scoprendo di avere all’ingresso della sua bocca un cazzo enorme,di quelli che solo il pensiero di accoglierlo in qualsiasi parte del corpo ti provoca un po’ di apprensione.Allunga subito la mano per saggiare le dimensioni e stupendomi gli sputa sopra, s’infila a fatica la cappella in bocca e comincia a segarlo con la mano e mi rendo conto che anche se le usasse tutte e due ne rimarrebbe scoperta ancora una bella porzione.E’ eccitatissima e quindi faccio segno anche al ragazzo di approfittare della sua bocca.Quando sente anche la punta dell’altro cazzo sulla guancia non sembra più molto stupita e continuando a segare il “mostro” si infila in bocca immediatamente anche l’altro bel cazzone comunque notevolmente più grosso del mio ed inizia un bel pompino alternando gli ospiti all’interno delle sue labbra.Faccio segno al più anziano di lasciarmi il posto e di scendere a leccarle la figa,cosa di cui ne è ben felice,ma ora voglio vederla impalata da quel mostro: dico all’uomo di alzarsi e venirmi vicino,prendo un preservativo di quelli in dotazione alla stanza e glielo infilo personalmente essendo curioso di toccare una bestia simile.Lui sorride,segno che gli fa piacere il mio tocco e soprattutto la mia autorizzazione a scoparsi mia moglie.Si posiziona tra le sue gambe e sono io a prenderglielo in mano e puntarlo sull’imboccatura della figa di mia moglie,lui spinge piano per far passare la punta e vedo l’espressione di mia moglie,che non smette comunque di imboccarsi con il mio e l’altro cazzo del giovane,impaurita ma allo stesso tempo estasiata.Ogni centimetro che avanza dentro di lei denota chiaramente il piacere che sta provando e non dimenticherò mai la sua espressione quando le palle dell’uomo hanno toccato le sue labbra,L’AVEVA TUTTO DENTRO.Lei impazziva di piacere ma io non meno di lei guardandola in questa situazione.L’uomo cominciò una possente scopata facendola urlare dal godimento nonostante continuasse ad avere la bocca piena dei nostri cazzi.Ad un certo punto l’uomo la fa girare di peso impalandola a fondo sopra di lui,io lascio che lei continui il pompino all’altro ospite e vado a leccarle il buchetto posteriore a pochi centimetri dal super cazzo che la sta scopando.Vedo la sua figa dilatata al massimo e mentre le passo la lingua sul culetto non disdegno di scendere fino alla figa,prima distrattamente e poi volutamente,leccando non solo le labbra dilatate dall’enorme pistone ma anche i suoi succhi appoggiando la lingua sul cazzo che entra ed esce lucidissimo da quella che sembra essere diventata una caverna.Forse vorrei sfilarlo da lì ed assaggiare io stesso il sapore di quel meraviglioso cazzo.Chissà,forse sarà un’esperienza che potrò fare in seguito con mia moglie,ma in questo momento mi interessa solo lei e voglio vederla godere come mai in vita sua.Ora mi punto dietro di lei e non senza difficoltà riesco infine ad entrare nel buchetto.Lei sembra impazzita,gode ormai senza ritegno piena dei nostri due cazzi e continua a sbocchinare con voluttà il cazzone del ragazzo.Dopo aver aperto un po’ la strada cominciamo ad alternarci io ed il ragazzo fra il culo e la bocca e non potendo ogni volta rimettere un
preservativo,lascio che la inculi senza facendole sentire bene la forma del suo cazzo.Nella mia testa sta balenando un’idea e dopo aver riempito a mia moglie il culo di sborra,invito anche il ragazzo a fare altrettanto.Il suo culo è bello largo e si vede lo sperma che le cola,la prendiamo di peso sfilandola dal cazzone che la stava ancora scopando e tenendola sempre in quella posizione le punto con le mani il “mostro” sul buchetto abbassandola fino a far entrare un pezzo di cappella.”Siete pazzi,fermatevi,mi spaccherebbe in due.”Incuranti delle proteste cominciamo ad abbassarla e complici le nostre inculate di prima e la nostra sborra lubrificante a sorpresa il cazzone entra molto più facilmente di quello che si sarebbe pensato.Sicuramente il dolore è notevole,ma dopo una sosta, non priva di smorfie di dolore a circa metà percorso,è mia moglie stessa che comincia a calarsi lentamente centimetro dopo centimetro fino ad appoggiarsi col culo sulla palle dell’uomo.Altra smorfia di dolore e con la mano appoggiata sul petto dell’uomo gli fa cenno di non muoversi.Sta facendo abituare il culo a quell’enorme presenza,poi comincia lentamente a muoversi imponendo lei i movimenti che diventano via via sempre più veloci e coinvolgenti fino a spingere all’indietro con forza per sentirsi sempre più piena.”Si dai impalami,fammi sentire fino in fondo il tuo meraviglioso cazzo,spingi!”Non la riconoscevo più,era travisata dal piacere e l’unica cosa che le importava in quel momento ere solo farsi riempire da quel cazzone.A sorpresa si sfilò di colpo e con la mano tolse velocemente il preservativo per poi riinfilarsi con un colpo solo fino in fondo.”Voglio sentirlo al naturale e voglio che mi riempi il culo di sborra”.A quelle parole le infilammo i nostri cazzi nuovamente duri in bocca menandoceli di gusto.La sentimmo urlare l’ennesimo orgasmo ed in quel mentre anche l’uomo fece un urlo liberatorio,scaricandole nel culo un’immensa quantità di sperma che sgorgava scivolando sull’asta dell’uomo.A quel punto anche noi scarichiamo tutto il nostro sperma sul suo viso,sulla lingua e direttamente in bocca per poi vederlo anche colare sul suo seno.Vedo che nonostante le sue ritrosie nel bere lo sperma ne ha invece ingoiato abbastanza, ma probabilmente in un momento così avrebbe accettato qualsiasi cosa.
Ci puliamo alla meglio con dei fazzolettini,ci rivestiamo facendo un cenno di saluto ai due i quali rispondono con un grazie ed allungandoci ambedue un foglietto con un nome ed un numero di cellulare: Antonio il super super dotato e Fabrizio il ragazzo.Usciamo velocemente dal locale,saliamo in macchina e restiamo in silenzio con un po’ di imbarazzo da ambo le parti.”Ti fa male?”.”Eh beh,direi.Sei contento adesso? Non ti da fastidio di avermi visto scopare con altri uomini?Non sei geloso?”. “Geloso si,fastidio no.E’ stata l’esperienza più bella della mia vita.Vederti spompinare e scopare altri uomini senza vergogna ne pudore e vederti godere in quella maniera è stata la cosa più eccitante che abbia mai provato,soprattutto quando sei riuscita a prendere completamente quel mostro nel tuo buchetto”. “Si si,buchetto una volta ormai,non ti dico come me lo sento in questo momento”. “ “Però mi sembra che tutto ciò non ti sia dispiaciuto, no?”. “Ah ah ah,spiritoso..”. “Spero che d’ora in poi ogni tanto si possa riprovare qualche esperienza simile,magari chiedendomi tu di realizzare qualche tuo desiderio che ti piacerebbe realizzare.” “Ma davvero saresti disposto a farmi ancora scopare da altri uomini?” “Sarei disposto a farti fare qualsiasi cosa ti passa per la testa pur di vederti godere come stasera,eri uno spettacolo da immortalare,un piacere per gli occhi ,eri bellissima,SEI bellissima e ti amo più di prima.” “Beh,se davvero non ti dà fastidio allora credo che ti accontenterò ed avrei già un paio di ideuzze per la prossima volta”. “ Così ti voglio amore,sei fantastica…a proposito questi due bigliettini tienili tu e segnali su un’agendina nuova dedicata a questo,magari possono servire.” “Antonio qual è dei due?”
“Quello che ti ha allargato il culetto amore”. La vedo mettere una crocetta sul foglietto di Antonio.
“Cosa fai,dai i voti?”. “ Spiritoso,è per ricordarmi qual è dei due.Il cazzo di Fabrizio è un cosidetto “signor cazzo”,ma per quello di Antonio non ci sono parole e nei prossimi programmi credo che lo terrò in considerazione.Anzi amore,visto che dici che non ti dà fastidio,posso parlare liberamente?”.
“Certo.” “Mi fa male tutto,ma non vedo l’ora di farmi scopare ancora da lui e di sentirmi riempire ovunque dal suo cazzo.Scusa ma mi hai voluto tu così,sai quanto mi piace scopare con te,ma il cazzo di Antonio è una cosa che una volta provato non lo dimentichi più.”Tranquilla amore,tutto quello che vuoi.Se ti piace così tanto potrai scopare con lui quando vuoi,solo vorrei che lo facessi con me presente o se proprio non potrai aspettare, almeno avvisami e promettimi al mio arrivo di raccontarmi tutti i dettagli.” “Grazie amore,ti amo tanto e rispetterò i patti,ma sappi che almeno una volta alla settimana voglio essere scopata dal cazzo di Antonio”.
Ci baciamo teneramente e ci avviamo verso casa dove,nonostante i dolori,concludiamo il mio compleanno con un’altra scopata commentando la sua impresa di stasera.
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Il regalo di mia moglie seconda parte
05/11/2009
Seconda parte del racconto basato sulle fantasie che vorrei veder realizzate.
Arriva il giorno del mio compleanno e rientrando a casa nel tardo pomeriggio trovo sul tavolo un regalo per me:contiene un paio di calzoni nuovi.Vado in camera dove trovo mia moglie che si stava rilassando sul letto prima di prepararsi per andare a cena e le faccio notare che non è quello il regalo che desidero.”Smettila,comincia a provarli per vedere se ti vanno bene,che poi non è detto che non ci sia un altro regalo per te”.Comincio a credere che forse mi accontenterà.Mi preparo e l’aspetto in sala guardando la televisione,entra nella stanza con addosso già lo spolverino,quindi non posso vedere come si è vestita,anche se le calze nere e i decolletè a punta con il tacco altissimo mi confermano che si è vestita in maniera sexy come è solita fare per la cena del mio compleanno.
Il bambino l’abbiamo lasciato a dormire dai nonni e visto che in ogni caso poi farò sicuramente sesso almeno con lei,mi sono anche procurato del viagra per fare una scopata memorabile.
Ci avviamo alla volta di una città vicina dove ho prenotato in un ristorante noto per l’ottima cucina a base di pesce.Arriviamo al ristorante dove lasciamo i soprabiti al guardaroba e finalmente vedo la mise di mia moglie: tacchi e calze sicuramente autoreggenti già l’avevo constatato,una gonnellina nera a tubino sopra il ginocchio con uno spacco posteriore mediamente alto e camicetta bianca di raso aderente slacciata sapientemente fino a sotto la base del seno come se fosse una lunga scollatura di un vestito aderente ma,essendo una camicia,l’aderenza c’è solo stando perfettamente eretta altrimenti si intravede perfettamente il seno che per la gioia dei miei occhi e non solo miei,non è coperto da nessun reggiseno di pizzo nero come mi sarei aspettato che,per quanto sexy,non è mai come vedere delle belle tette naturali che ballano a seconda dei movimenti.A dire il vero me ne ero già accorto quando togliendo lo spolverino ho visto i capezzoli che premevano il tessuto liscio dell’aderente camicia.Cominciamo a mangiare ed innaffiamo la cena con dell’ottimo vino bianco che non faccio mai mancare nel suo bicchiere,ben sapendo che se esagera un po’ le procura un po’ di euforia,cosa che potrebbe aiutarmi nel mio piano.Le faccio i complimenti per come è sexy facendole notare che ogni volta che il cameriere viene al nostro tavolo non riesce a togliere gli occhi dalla sua scollatura dimostrando di gradire molto la visione del suo seno,lei sorride e visto che per la parte sopra ha seguito la mia richiesta le chiedo se anche sotto è nuda e ha quindi accettato di provare l’esperienza del priveè.”Mah,chi lo sa,può anche darsi” è la sua risposta.A questo punto faccio cadere deliberatamente il mio tovagliolo dalla parte opposta del tavolo per potermi abbassare bene e guardare fra le sue gambe,istantaneamente le spalanca completamente e vedo con gioia la sua fighetta senza veli ,completamente depilata(probabilmente l’ha fatto nel pomeriggio) e già lucida,segno che la situazione la eccita.Mi rialzo,sorrido e le do un dolce bacio sulle labbra.”L’hai guardata bene?”,”si,e mi sembra più bella del solito,tutta da mangiare”.Lei mi ricambia con un altro bacio.Finita la cena accompagnata dal tanto vino e liquorini vari,mia moglie mi sembra allegra e abbastanza disposta a divertirsi.Arriviamo al club e dopo aver parcheggiato entriamo e ci apprestiamo a fare la tessera,vedo mia moglie molto imbarazzata e impaziente di togliersi dall’ingresso.Finalmente entriamo e ci accomodiamo ad un tavolo abbastanza defilato in un angolo in penombra,ordiniamo qualcosa di alcolico alla cameriera vestita,o meglio come mi fa notare mia moglie,svestita in maniera molto sexy e cominciamo a guardarci intorno curiosi di vedere come sono gli altri clienti e come si comportano.E’ presto e non c’è ancora nessun spettacolo,meglio così,non vorrei che mia moglie si imbarazzasse subito e volesse andarsene.Ci sono svariati singoli che girano guardando interessati le poche coppie presenti, un paio delle quali stanno ballando al centro della pista e non possiamo non notare che le donne sono vestite non sexy,ma addirittura oscenamente,praticamente mezze nude.Deve essere comunque una buona serata,perché contrariamente a quello che ho sempre sentito su questi locali,vedo solo un paio di singoli di età piuttosto avanzata ed una coppia comunque di aspetto gradevole,gli altri sono tutte persone giovani,dai 30 ai 45 anni al massimo ed alcuni sembrano anche interessanti,sia uomini che donne.Sospetto però che nel locale ci sia anche altra gente nella zona stanze adibite per gli incontri.
Qualche singolo ci passa vicino squadrando mia moglie ed accennando un sorriso,ma lei nonostante il vino l’abbia resa un po’ più rilassata,si guarda bene dal contraccambiare perché capisce che certamente si avvicinerebbero per cercare di conoscerla e sicuramente chiederle se vuole fare sesso con loro.In questa maniera è impossibile fare passi avanti,aspetto il momento favorevole per convincerla ad andare a curiosare nella zona scambi.Dopo aver bevuto lei una caiphirinia ed io una coca e rum e dandomi l’impressione di essere un po’ alticcia,le faccio notare un tavolo a pochi metri da noi dove una coppia ha fatto sedere un singolo che la donna sta masturbando mentre il marito,dopo averle fatto risalire quasi completamente la gonna,introduce due dita a fondo nella figa della moglie.Mia moglie è un po’ stupita,ma forse per la complicità dell’alcool ingerito,guarda incuriosità quello che i tre stanno facendo,anche quando la donna si abbassa e comincia un famelico pompino al loro ospite.Bacio delicatamente sul collo mia moglie ed infilo una mano sotto la gonna trovando la sua figa completamente bagnata,le giro il viso ed inizio a baciarla con passione accorgendomi da come usa la lingua nella mia bocca che è molto eccitata,infatti quasi subito sento la sua mano sulla patta che è sul punto di scoppiare.”Ah però” è il suo commento.Le propongo di andare a curiosare nella zona divisa da una tenda e lei mi chiede cosa c’è dietro.”Probabilmente gente che sta facendo sesso”.”E allora cosa ci andiamo a fare?”.”A curiosare un po’,nessuno ti obbliga a fare niente se tu non lo vuoi”.”Va be’ “.Ci avviamo e stando dietro di lei entriamo nella tenda trovandoci in un corridoio piuttosto stretto e con luci molto soffuse,arriviamo davanti a una stanzetta vetrata con una lunga panca e una ragazza anche piuttosto carina che sta leccando quattro cazzi da dei buchi in una parete.”E quella?”.”Credo si chiami Glory Hole,ti siedi li e fai pompini a tutti quelli che dall’altra stanza infilano il cazzo in un buco.Vuoi provare?Invece che stare quì a guardarti potrei andare di là ed infilare anche il mio e quando pensi di averlo riconosciuto mi dai un morettino per farmi capire”.”Ma scusa,non ti darebbe fastidio che ip prenda in bocca il cazzo a 4 o 5 sconosciuti?” “Da matti,però mi eccita fuori misura e anche a te sembra che faccia un certo effetto(mi sposto alla sua destra e siccome le avevo già fatto risalire la gonna fino a lasciare quasi tutto il suo splendido culetto scoperto, dal davanti infilo la mano fra le sue cosce fino e trovo la figa fradicia”.Nel frattempo il corridoio si è affollato e altre persone,soprattutto singoli,si sono fermate vicino a noi a vedere lo spettacolo dei pompini.”Qualcuno mi sta toccando il culo”,mi bisbiglia all’orecchio.”Ma si,per qualche palpatina,lascialo fare”.”Veramente in questo momento mi sta toccando la patatina,anzi ci sta proprio infilando le dita…mm”.”Be,mi sembra che non ti dispiaccia del tutto”.”AMORE,mi sta strofinando il coso sul sedere!”.”Decidi tu dove farlo arrivare,il sedere è tuo”.”Me lo ha messo tra le cosce e me lo sta strofinando sulle labbra della patata”.Ad un certo punto vedo che mia moglie mette la mano davanti piegandosi leggermente e spingendo indietro il sedere: oh cazzo,se lo è infilato nella figa,evidentemente non ha resistito a quel contatto.si muove tre o quattro volte per sentir scorrere l’inatteso ospite e poi si sfila di colpo girandosi per vedere in faccia l’intruso(un ragazzo presumibilmente attorno ai 40 anni),glielo prende in mano e inizia a masturbarlo sapiente lentezza,probabilmente per gustarsi anche lei il contatto con un cazzo nuovo e sconosciuto.Poi accellera il movimento e mentre gli massaggia le palle,lo sconosciuto,emettendo un rantolo di godimento,viene con quattro o cinque schizzi violenti che vanno a sporcare il vetro davanti a noi e un pochino sulla mano di mia moglie,la quale continua lentamente e delicatamente a muovere la sua manina lungo il cazzo dello sconosciuto chiudendolo e scappellandolo più volte fino a quando lo sente molle e trovandosi così la mano piuttosto sporca di sperma, a questo punto mi stupisce del tutto: l’uomo dice”grazie” e lei “prego”,poi gli mette la mano sporca del suo sperma davanti alla bocca e dice “lecca”.Lui ubbidisce e la pulisce bene con la lingua anche in mezzo alle dita.Lei sorride,si rimette a posto la gonna e ci allontaniamo per il corridoio.Le chiedo”ti è piaciuto?”.”Mi ha eccitato,ma ho più voglia di prima.Voglio che mi scopi”.
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Il regalo di mia moglie
05/11/2009
Racconto di fantasia
Il regalo di mia moglie part.1
Siamo una coppia sposata con un figlio piccolo,io ho 46 anni e mia moglie 41.Lei è piccolina ma nonostante l'età non più giovanissima è ancora una bella donna o forse dovrei dire una bella ragazza visto che non dimostra assolutamente la sua età.E' mora,capelli lunghi,belle gambine magre,un seno proporzionato ed ancora ben sostenuto,ha solo un po' di pancetta forse più dovuta alla sua postura che a un reale ingrassamento rimastole dalla gravidanza e qualche segnetto sul sedere che per una donna della sua età è più che normale,nonostante questo il suo culetto è ancora molto bello e desiderabile,sopratutto guardandola messa a carponi,una posizione da dove si può ammirare anche la sua spledida fighetta completamente rasata.Di sesso purtroppo ne facciamo raramente,colpa del bimbo sempre con noi ed anche del poco desiderio da parte mia.Purtroppo il mio poco desiderio è dato da un motivo molto semplice:come quasi tutti gli uomini il mio sogno è avere una brava moglie come lei nella vita quotidiana ed una vera donna trasgressiva dal lato sessuale e purtroppo come tanti posso godere solo della prima qualità.Fin dalle nostre prime uscite da fidanzati ho provato a coinvolgerla con discorsi trasgressivi,fotografie ed uso abbastanza regolarmente dei falli finti durante i nostri rapporti ma,purtroppo lei non si lascia andare,è sempre molto sforzata ed anche quando le strappo frasi tipo "dimmi che ti piace il cazzo",la risposta è "si,mi piace il cazzo,mi piace il TUO cazzo",per sottolineare di non mettermi in testa strane idee.Alla luce di tutto questo pensare che possa verificarsi una situazione trasgressiva che possa coinvolgerla è praticamente impossibile,visto anche la presenza di nostro figlio sempre con noi,programmare un incontro con un singolo autorizzato da mia moglie è ancora più impossibile e senza la sua autorizzazione rischierei solamente di non combinare niente e andrei incontro sicuramente ad un grosso litigio.A questo punto rimane solo una possibilità: una specie di ricatto.Da qui in avanti il racconto diventa di fantasia,quella fantasia che desidererei fortemente si potesse realizzare.
Si avvicina il periodo del mio compleanno e mia moglie come al solito comincia a chiedermi cosa desidero come regalo ed io come al solito le rispondo che non lo so e non deve preoccuparsi perchè non mi serve niente,lei si lamenta perchè io ho sempre questo comportamento e non voglio mai dirle cosa mi piacerebbe avere in regalo.Durante una delle nostre rare scopate mi viene un'idea: la sto scopando lentamente e le rigiro in bocca un cazzo finto,"fammi vedere come sai leccare il cazzo,leccalo di gusto come se fosse vero e sentissi il suo sapore,prendilo in mano e gustalo per bene" e nel dire ciò lo lascio in mano a lei che,forse per darmi un po' di soddisfazione comincia a farselo scorrere in bocca per bene leccandolo anche sui lati e sulla punta,"è così che ti voglio vedere,maneggiare un altro cazzo,vedere mentre lo prendi in bocca e poi scoparti assieme uno nella figa ed uno nel culo fino a sentirti urlare dal piacere".Lei sempre zitta,"è il mio sogno da sempre amore,lo sai,non voglio rimanere con questo desiderio insoddisfatto tutta la vita,devi darmi la possibilità di realizzarlo,tanto sai benissimo che prima o poi,volente o nolente, ti farò scopare da un altro,quindi meglio prima che se dovesse piacerci avremmo il tempo di recuperare le esperienze mancate"Lei zitta ma la sua figa era bagnatissima ed il mio cazzo duro come il ferro."Anzi,mi è venuta un'idea,visto che mi chiedi sempre cosa voglio per il compleanno,voglio andare assieme in un club priveè,per vedere se la cosa ti eccita un po' e ti viene la voglia di trasgredire almeno un pochino".Lei infastidita mi mette la mano davanti alla bocca e mi dice"smettila di parlare e muoviti".Mi rendo conto che la battaglia per convincerla è ancora lunga,finiamo la scopata con un orgasmo travolgente di entrambi e fine non se ne parla più.Le nostre due o tre scopate successive si svolsero nella stessa maniera:io che le dicevo di voler assolutamente in regalo la serata al priveè e lei zitta che scopava normalmente,a volte più calda a volte meno,ma tutto finiva lì.La scopata successiva,dopo averle leccato la figa fino a farla quasi venire,le infilo il cazzo fino in fondo e comincio a scoparla lentamente parlandole del mio regalo di compleanno e finalmente lei mi dice"però andremmo solo a guardare senza fare niente","se non te la senti guardiamo solo ma, conoscendoti e sapendo che non sei di ferro,secondo me se capita l'occasione non ti tirerai indietro"."Non ti darebbe fastidio vedermi con un altro?Non saresti geloso?""Da matti,ma è talmente forte il desiderio di poterti vedere in quella situazione che sono disposto a sopportare la gelosia.Soffrire un po' per godere tanto ed avere finalmente la moglie ideale:brava ed irrepprensibile nella vita e troia senza limiti nel letto".La scopata finì con un orgasmo da favola per tutti e due,lei aveva lasciato una macchia inequivocabile sul lenzuolo di quella che era stata la sua eccitazione nel parlare dell'eventuale esperienza che avremmo potuto vivere.
La scopata successiva le dissi"Io prenoto un bel ristorantino caratteristico in una vicina città dove c'è il priveè nel quale voglio andare,tu so benissimo che la sera del mio compleanno sarai comunque vestita come piace a me,quindi con gonna,tacchi alti,autoreggenti e magari una bella camicia slacciata al punto giusto,l'unica differenza sarà,che se hai deciso di farmi il regalo che desidero,non indosserai ne perizoma ne reggiseno ed allora io saprò che mi vuoi accontentare.Poi qualsiasi cosa succederà per me andrà bene:se non vorrai fare niente ce ne andremo,anche se non ti nascondo che poi magari tornerò alla carica con le mie richieste,se invece ti lascerai travolgere dalla situazione ed andrai ben oltre a tutto quello che io mi sarei immaginato,da parte mia non ci sarà nessun problema,perchè la mia unica fonte di eccitazione sei tu;meglio scoprire di avere una moglie troia e godersela in compagnia piuttosto che avere una santa e rimanere insoddisfatto,(come il detto:è meglio mangiare una torta in tanti che una merda da solo)."La scopata finisce con un altro orgasmo memorabile.Comincio ad intravedere qualche speranza sulla realizzazione del mio sogno....
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Una notte d\'estate.
Eravamo usciti quella sera, faceva caldo e in casa non si riusciva proprio a stare. Facevamo il solito giro per locali, quando decidemmo di fermaci.
Prendemmo due bicchieri di vino al banco e poi avevamo intenzione di rimanere lì, occupare un tavolo vuoto e fare i soliti discorsi sulle donne, il futuro e la nostra amicizia.
Ad un certo punto, mentre i bicchieri vuoti sul tavolo erano diventati tanti da non riuscire a portarne il conto (o forse ero io talmente brillo da non riuscire a contarli) si avvicinò al nostro tavolo una ragazza, non parlava italiano.
Era una ragazza di 35 anni Inglese, di Londra se non ricordo male. Aveva bisogno di un passaggio in albergo, ma fece presto a cambiare idea quando la invitammo al tavolo con noi. Parlava la sua lingua e ricordo Giulio non capiva una parola, io invece riuscivo a spiccicare qualche frase di senso compiuto grazie anche al fatto che avevo appena finito la scuola superiore ed ero fresco di studi.
Ormai erano diverse ore che eravamo lì tutti e tre a cercare di capirci e nostante le difficoltà linguistiche sembrava proprio ci stessimo divertendo.
Era giunta l'alba e a quel punto ci offrimmo di riaccompagnarla in albergo ma lei proprio non voleva andarsene e dopo poco, all'improvviso baciò Giulio sulla bocca con passione Venne con noi a casa e non feci a tempo ad aprire la porta che Giulio e Valery (così si chiamava la ragazza) si fiondarono in camera da letto.
Io dividevo la camera con Giulio, in quell'appartamento messo a disposizione dai nostri datori di lavoro, così quando i due occuparono la stanza, mi ritrovai a dormire sul divano.
Non riuscivo però a prendere sonno, quei due facevano un tale casino che sicuramente da un momento all'altro sarebbe salita a reclamare la vicina del piano di sotto, così andai sul balcone a prendere un pò di sollievo dalla morsa del caldo offerta dalla fresca brezza del mattino. Erano dieci minuti che Valery e Giulio si dimenavano, e ad ogni loro gemito sentivo uno strano fremito provenire dal profondo del mio intimo.
Anche la camera da letto affacciava sullo stesso balcone e ad un certo punto mi ritrovai a spiare, fra le fessure della persiana, l'immagine frenetica dei due corpi che si dimenavano. Ero eccitato!!! Mentre ero lì che guardavo lo spettacolo inatteso, mi appoggiai innavvertitamente alla persiana che si aprì mostrando inequivocabilmente la mia figura ai due amanti. Valery si girò di scatto, ma anzichè coprirsi e infuriarsi come mi aspettavo, mi fece segno di entrare e chiudere. Giulio aveva capito dall'alto dei suoi 30 anni e fece un ghigno consenziente impercettibile.
Anche io avevo capito... ma non mossi un dito, sia per paura del confronto, Giulio era risaputamente dotato a dismisura, sia perchè non avevo mai avuto un'esperienza simile e temevo che la timidezza giocasse contro la mia erezione.
Lei al mio esitare non si perse d'animo e anzi si alzò e venne verso di me. In quel momento notai il suo corpo snello, sudato, con i seni piccoli ma sodi, con due capezzoli larghi e turgidi, e pensare che non mi aveva impressionato quando l'avevo vista raggiungere il nostro tavolo in quel bar, eppure adesso era magneticamente bella non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso come se non avessi mai visto una donna nuda, o come se lei fosse la donna più bella del mondo.
Mi raggiunse mi prese per gli slip poi si voltò e inizio a tirarmi con quelli verso il letto. Si sedette mi abbasso le mutande e inizio a baciarmelo arditamente. Giulio in poco tempo, mentre lei era intenta ad assaporarmi, la mise carponi e la penetrò Non ricordò quante volte abbiamo raggiunto l'orgasmo quella sera, non ricordo nemmeno quante e quali posizioni abbiamo provato sfidando la forza di gravità, ma ricordo benissimo come mi sentivo: ero eccitato come non lo sono mai stato, ero eccitato a tal punto che il solo ricordo mi accende da capo ogni volta e mi accalora le guance.
Quella mattina quando, tutti e tre, ci svegliammo sul letto facemmo colazione insieme, e ridevamo e scherzavamo come la sera prima, come se durante la notte non fosse successo niente. Eravamo felici e sorridenti, il viso rilassato. Dopo accompagnammo Valery in albergo e quando ci separammo ci salutammo con il classico "See you soon"...
Non l'abbiamo più incontrata ma, nei nostri ricordi, non l'abbiamo mai riaccompagnata e rimane bella e eccitante come quella notte.
fine
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Una coppia speciale
Una coppia speciale
La visita con il primario amico di Mario era stata breve e il conseguente ricovero era stata solo un formalità, una cameretta singola, tranquilla, e mentre rientravo in camera dal bagno dove avevo indossato una leggerissima camicia da notte che arrivava appena al ginocchio, vidi entrare un giovane medico, alto, moro, con un pinzetto ben curato, mani ben curate, occhi scuri molto penetranti,” vieni Marco, che ti presento Anna, ”lui mi strinse la mano, e io mi accomodai sul letto. “ora vi lascio nelle sue mani”, disse il primario, “lui è lo specialista di questo tipo d’interventi, è anche più bravo di me”, detto questo ci lasciò soli. Mario e Marco si sono intesi subito, e questa è una cosa che ho sempre invidiato a mio marito, la semplicità di una stretta di mano gli è sufficiente per capire se con una persona c’è intesa o no, anzi a vederli sembravano amici da sempre. Con un semplice gesto mi invita a distendermi, io non so per quale motivo decido di provocarlo un poco, non che avessi bisogno di sentirmi desiderata da un uomo, amo mio marito alla follia, ma dato che fra noi esiste una fortissima complicità che ci permette sempre una certa autonomia e poi lui era li davanti a me la tentazione di provocare questo giovane medico è stata tanta. Distendo le gambe, mentre Marco si avvicina al letto io divarico un poco la coscia sinistra, e il merletto nero delle mie mutandine viene in bella mostra dato che la camicia da notte è veramente corta, sono sicura che il biondo del mio ciuffino di peli della mia fichetta semi depilata si deve vedere inequivocabilmente. Lui mi prende la caviglia, le sue mani mi danno un strano e piacevole effetto, mi immagino che lui mi tocchi tutto il corpo, e questo mi fa incominciare ad eccitarmi, giro lo sguardo verso Mario, lui mi osserva, ha intuito subito che voglio giocare con Marco, annuisce in segno d’approvazione, ”le faccio male qui?”, mi chiede Marco e continua a passare le sue mani sulla mia caviglia, “si, sento dolore anche più in alto”, rispondo cercando di osservare la sua reazione nel dover portare le sue mani lungo il polpaccio e mi accorgo che dal camice aperto si intravede attraverso la sottile stoffa di lino bianco un discreto gonfiore all’altezza dell’inguine, mi sento soddisfatta specie quando poi verifico che anche mio marito si stà eccitando, e questo sarà molto utile in futuro. “torno subito “ dice Marco ed esce dalla camera. “che intenzioni hai?, fino a che punto ti vuoi spingere con lui?” mi chiede Mario, “non lo so, è un bel ragazzo,” “ credi che questa sia la volta buona?”, mi chiede ancora, ”non lo so, forse”. Già la volta buona, dentro di me risuona ancora questa frase, io lo amo tantissimo, è tutta la mia vita, e da molto tempo portiamo avanti uno strano gioco, immaginiamo sempre di inserire un altro uomo nel nostro rapporto, ma per quanto mi sia impegnata ancora oggi non ci sono mai riuscita, mi prende una strana timidezza che rovina tutto, anche se di perfette occasioni ce ne sono state tantissime, specie l’estate quando andiamo la mare nelle spiagge nudiste,, io non ho nessun problema a mettermi nuda, a provocare i maschi che mi ammirano, si eccitano, ma poi al momento di lasciarmi andare tutto si blocca, salvo poi la sera dentro il nostro letto quando ci mettiamo fantasticare su come mi sarei lasciata scopare da questo o quello, magari insieme, allora mi eccito tantissimo e Mario mi sbatte fino a sfinirmi così tanto che alla fine quasi perdo i sensi. La porta si apre di nuovo, torna Marco, con una carrozzella, “andiamo a fare un’ecografia alla caviglia, poi se non dovesse bastare anche una risonanza magnetica”, io nel discendere il letto non perdo l’occasione di spalancare ancora di più le cosce e mostrare tutto al meglio , mi siedo e insieme a mio marito andiamo verso l’ascensore, mi trovo in una posizione più bassa rispetto a loro, e ho la perfetta visione dei due bozzi che entrambi hanno . Dentro l’ascensore loro parlano di cosa dovrò fare dopo l’intervento, io invece mi sento bagnare sotto, ho i loro cazzi a pochi centimetri da me, uno per parte, mi basterebbe avvicinare le mani per prenderli e portarli alle labbra, ma la porta che si apre mi distoglie dal lussurioso pensiero. Un piccolo studio e poi un nuovo letto, io ancora a mettere in evidenza il pizzo delle mutandine, Marco con fare molto professionale esegue l’esame, e io ho quasi la sensazione che in quel momento della mia fichetta in bella mostra non gliene importi nulla tanto è preso dal suo lavoro, ma il gonfiore che si vede all’inguine mi dice il contrario. Mi esamina a lungo, evidenzia tutto quello che mi dovrà fare, mi dice passo a passo quello che sarà l’intervento, del dolore e del tempo che mi ci vorrà poi per rimettermi in piedi, parla, e continua a passare le sue mani sulla mia gamba, poi torniamo in camera, stessa cosa dell’andata, in ascensore devo fare uno sforzo tremendo per non afferrare i loro cazzi gonfi che premono attraverso la stoffa dei pantaloni. Tornati in camera mi ridistendo sul letto sempre mettendo tutto in bella vista, lui indugia un poco poi ci lascia. Mario si siede sul letto, io allungo la mano e afferro da sopra la stoffa il suo cazzo ormai perfettamente eretto,” ti sembra il modo di far impazzire quel povero ragazzo?,” dice ridendo mentre io continua a segarlo lentamente, mi eccita questo gioco, sento le mutandine completamente fradice, “ aiutami a cambiarmi, e poi voglio andare in bagno”, e mi sfilo l’indumento intimo che lui prende, si porta alla bocca ,”hhhhhuuuuuummmmmm, che magnifico odore , questa sera quando ti telefono continuerò a sentire questo, inebriante profumo” , e fa sparire le mutandine dentro la tasca dei pantaloni, io mi metto in piedi e lui mi aiuta ad entrare nel bagno, mi appoggio a lui, sono eccitatissima, mi siedo sul bidet, apro l’acqua vorrei rinfrescarmi un poco, ma lui allunga una mano, mi infila due dita dentro e io in un secondo raggiungo un ‘orgasmo sconvolgente, ….. hhhuuuummmmm …… siiiiiiiiii …… vengo al solo contatto delle sue dita sulle labbra della mia fichetta, non avevamo mai creato una simile situazione, nemmeno dentro tutte le nostre fantasie ci era mai venuto in mente un simile gioco. La situazione è assolutamente eccitante, potrebbe entrare chiunque in camera, e forse è proprio questo che ci eccita, il rischio di essere scoperti, io alzo il capo, il suo cazzo è lì a pochissimi centimetri dal mio viso, non resisto, rapidamente apro la lampo e infilo la mano dentro, a fatica riesco a tirare fuori il suo membro durissimo, non è certo facile gestire un cazzo di circa ventitre centimetri di lunghezza quasi dieci di circonferenza, lo infilo in bocca, non prima di avergli detto” vieni, ho sete di te!!!!”, lui appoggia una mano sul mio capo, e incomincia a scoparmi in bocca con colpi cadenzati ma lenti, lui per queste cose è un vero fenomeno, sborra solo quando vuole lui, e solo quando io sfinita lo imploro di inondarmi tutta allora e solo allora viene, ma in questa determinata situazione desidero che venga subito. Gli bastano pochi colpi, lo senti gonfiarsi dentro la mia bocca, poi si ferma di colpo e allora io stringo le labbra intorno al glande e ricevo in bocca un fiume di dolcissima sborra .. hmumumhumum …. Un reciproco gemito ci accomuna nel piacere. Torniamo in camera, viene un’infermiera giovane e carina, nella sua divisa bianca si intravede un sottile perizoma e mentre si china su di me per alcuni prelievi vedo Mario che da dietro si gode lo spettacolo, io non sono gelosa, e trovo giusto che anche lui possa trovare in determinate situazione la sua fonte di eccitazione. Per il resto del giorno non si vede più nessuno, io mando Mario a pranzo, poi nel pomeriggio torna Marco, “ allora, domani mattina sarai la prima ad essere operata, “ e mentre dice questo guarda Mario, ”la tratterremo solo un paio di giorni poi la mandiamo a casa, e gli faremo poi un piccolo stivale di vetro resina leggero che ti terrà immobilizzata la caviglia, ma che ti permetterà anche di andare al mare, e potrai anche relativamente bagnarti, certo qui, e mentre parla mi scopre di nuovo le gambe e le divarica , resterà bianco rispetto all’abbronzatura del resto del corpo”, e mentre parla ora osserva con attenzione più le mie trasparenti mutandine che la caviglia, io guardo Mario, poi inarco la sinistra quasi a volermi tirare su, ma invece scivolo in basso con l’effetto voluto di far salire la camicia ancora più in alto, ora ha una visione di me perfetta, li suo cazzo preme con forza sui pantaloni, resta per qualche secondo in silenzio, poi con voce rotta dall’emozione aggiunge ”hai un corpo stupendo, assomiglia molto a quello della mia compagna,” io rimango un momento perplessa, “ sei sposato?”, “no, convivo con Susy, e lei è come te ama la provocazione, ma fatta in maniera diversa.” Giro lo sguardo verso mio marito, sono incuriosita, ma non trovo le parole quando interviene Mario “ è molto che vivete insieme?” “ da qualche anno, ma io ho con lei la stessa complicità che c’è fra di voi, e guardandomi aggiunge tu le piaceresti”. Resta ancora qualche minuto, poi ci saluta e restiamo soli, “ credi che ho esagerato?”, ma non credevo di ….. Mario mi sorride, “tranquilla, al massimo questa sera si scoperà la compagna con più impeto, e se sono complici forse le racconterà di te.” Lentamente passiamo il pomeriggio, poi mi portano la cena, e all’incirca verso le ventuno, mentre sono abbracciata al mio amore che guardiamo le luci della città in basso la porta si apre di nuovo, una splendida donna dai capelli rossi entra vestita di un leggerissimo vesti nero che la fascia mettendo in risalto un corpo decisamente ben fatto, splendido seno sicuramente una quarta piena, un bel culo tondo e dall’aria soda, dietro di lei a seguire entra Marco, “ buona sera colombi, passavamo da queste parti e Susy non ha resistito al desiderio di conoscerti, dopo che gli ho raccontato di te, anzi di voi”. Lei mi si avvicina, i nostri occhi si incontrano, stranamente per la prima volta io riesco subito a sentirmi in sintonia con una donna, le nostre mani si incontrano e stringono in un semplice ma significativo abbraccio, “ ciao, sono Susy, tu devi essere Anna, sai morivo dalla voglia di conoscere la donna che lo ha fatto stare tutto il giorno in tiro, abitualmente non è da lui, mischiare il piacere con il lavoro, ma sembra che tu abbia un qualche cosa che suscita il suo particolare interesse, ho forse è la forte complicità che avete che vi rende diversi da tutte la coppie che conosciamo.” Resto per qualche secondo abbraccia a lei, mi trasmette quel contatto una sensazione di assoluto piacere, cosa mai provata prima, specie con una donna, dato che io mai in vita mia ho mai preso in considerazione un qualsiasi pensiero saffico, mentre in questo momento mi sembra non solo di essere a mio agio, ma addirittura osservo le sue labbra e quasi desidero che lei mi baci, sono sconvolta ed eccitata allo stesso tempo. “sai mia cara Anna pensavo che visto che tu oggi ti sei divertita ad eccitare il mio uomo mi sembrava giusto ….. come dire … ricambiare il favore invitando il tuo cena con noi, e guarda che non accetto nessun rifiuto,” dice rivolgendosi a Mario. Io per un momento resto immobile, non mi aspettavo certo un simile sviluppo, poi guardo Mario e annuisco favorevolmente all’idea,” direi che non solo è una splendida idea, ma tu amore mio poi quando torni a casa mi chiami e mi racconti tutto”, mi giro lo bacio e poi tenendomi abbracciata a Susy percorro i pochi passi che mi separano dal letto dove mi siedo e lei mi aiuta a sollevare le gambe e mentre fa questo la sua mano scorre lungo la mia coscia e una lasciva carezza sul monte di venere mi provoca un dolcissimo fremito di piacere, lei si china su di me, “ riposati amore, ho grandi progetti da sviluppare con te, tranquilla, a lui gli farò lo stesso trattamento che tu hai fatto al mio, ma niente di più”, mi sussurra all’orecchio, mi bacia sulla guancia quasi all’angolo della bocca, poi prende i due maschi sotto braccio e mi manda un bacio e se ne vanno. Io mi distendo sul letto, ripercorro mentalmente la giornata, mi sembra che questa sia la volta buona, si forse con l’aiuto di Susy, è proprio forte, mi piace, forse la presenza di un’altra donna, mi eccito al pensiero, m’infilo una mano sotto le mutandine, sento ancora nell’aria il suo profumo, …. accidenti mi stò eccitando per una donna ….. non vedo l’ora di sentire Mario, spero che passi una bellissima serata, certo che siamo proprio strani io e lui, specie quando lui per lavoro si allontana da casa, la sera io mi metto a letto, e quando lui mi chiama sul cellulare insieme mettiamo le cuffie dell’auricolare per avere le mani libere, e una sera per ciascuno iniziamo ad eccitarci fino al raggiungimento del piacere, non importa cosa ci raccontiamo, fantasia o verità basta che chi narra riesca a far godere anche l’altro, e questa sera credo che lui mi farà impazzire visto che spetta a lui narrare. Sul tardi mi chiama, mi racconta di come lei gli abbia fatto stare tutta la serata il cazzo in tiro, è proprio sensuale, anche un banalissimo cucchiaino di dolce nel modo in cui lei lo mette in bocca può toglierti il respiro, sono una coppia molto affiatata, credo che con loro in futuro ci troveremo bene. Mi racconta di come avrebbe voluto infilarle il cazzo in bocca, sentire le sue labbra addosso, io mi eccito da morire, mi masturbo e pure lui raggiunge l’orgasmo, poi ci diamo la buona notte e cado preda di un sonno popolato di donne nude con cui io godo tantissimo. Il giorno dopo sono la prima ad essere operata, la cosa è abbastanza semplice, e Marco permette, con le dovute precauzioni a Mario di tenermi la mano durante tutta l’operazione , anche perché mi anestetizzano solo la caviglia destra. Tornata in camera resto sola perché mando Mario a casa a prendermi alcune cose che voglio indossare, quando verso mezzogiorno arriva Susy come un ciclone entra dentro la camera, è splendida, indosso un abito con alcune trasparenze che la rendono molto eccitante, si siede sul letto vicino a me mi chiede mille cose, io l’osservo parlare, mi eccita, è solare allegra, dinamica, travolgente un vulcano pieno di energia. Insieme poi arrivano Marco e Mario, lei li saluta calorosamente, poi chiede a Marco se ha tempo per pranzare con lei, ma lui è preso dal seguire le persone che ha operato durante tutta la mattinata, allora lei si gira verso di, “ credi che sarebbe chiedere troppo se ti porto Mario a pranzo con me?”, io faccio di no con il capo, Mario ride divertito, lei bacia il suo uomo, mi strige in un dolcissimo abbraccio e via. Marco si avvicina al letto, mi chiede se ho bisogno di nulla, io lo guardo, vorrei dirgli che avrei bisogno di trovare il coraggio di farmi scopare da lui, ma resisto entrambi sono una splendida coppia e io non voglio rovinare nulla. Lui si prende molto cura di me, nel pomeriggio passa spesso a chiedere come va, anche quando c’è Mario, e mi stupisco che non gli faccia nessuna domanda del pranzo, io ho chiesto a lui di raccontarmi per filo e per segno ogni momento, lui invece niente, la cosa mi stupisce , ma sono sicura che questa sera farà il terzo grado a Susy. La cosa è più interessante del pomeriggio è quando insieme a Mario mi portano la bagno, io devo fare pipì, loro mi aiutano a sedermi sul water, poi Mario mi abbassa le mutandine, e dato che non devo appoggiare il piede operato Marco che lo sorregge si gode in prima fila lo spettacolo della mia fica, poi mi aiutano a fare la cosa al ritorno, quando mi siedo di nuovo sul letto non posso fare a meno di strusciarmi appena un poco su i loro durissimi cazzi, con conseguenza che mi bagno molto. Passo una notte relativamente tranquilla, al mattino presto Marco si presenta per medicarmi lui personalmente la piccola ferita che ho alla caviglia, esegue tutto in maniera impeccabile, poi prima di andare mi rendo conto che sta cercando una scusa per poter dare l’ennesima occhiata alla mia fichetta, e io con la scusa di farmi aiutare a mettermi meglio gli faccio vedere tutto, con il prevedibile risultato che lui si ritrova con il cazzo disperatamente in tiro. Verso l’ora di pranzo ecco di nuovo Susy, sono sola, lei si avvicina al letto, si siede, indossa una gonna bianca e relativa camicetta dello stesso colore che lascia intravedere sia il sottile perizoma che ha e poi si nota anche che non indossa nessun reggiseno, “ Anna dobbiamo parlare,” esordisce lei, la sua bocca è vicinissima, potrei anche baciarla, ma resisto alla tentazione , anzi mi stupisco del desiderio che ho di lei, “ come avrai capito io e Marco siamo una coppia che ama sempre vivacizzare il proprio rapporto, e da un poco di tempo lui avrebbe piacere che io mi lasciassi andare anche con una donna, mentre Mario mi ha raccontato che tu hai qualche problemino a lasciarti andare con un altro uomo, questo potrebbe essere utile ad entrambe. Poi vorrei chiederti una cosa, avrai capito che io e Marco qualche esperienza con altre coppie l’abbiamo fatta, ma è la prima volta che ci divertiamo così, e in particolare stiamo facendo questo gioco separatamente, io mi diverto ad eccitare tuo marito e tu il mio, ma separatamente, non insieme come abbiamo sempre fatto. Io ieri ho provato un forte desiderio di lasciarmi andare con Mario, e sono sicura che se continueremo a giocare ad eccitarsi, prima o poi si passerà ad una fase di contatto, cose che credo tutti vogliamo, ma se succede tu come la prendi?, sei pronta?”. IL suo viso era raggiante nel parlare, io mi fissavo a guardare le sue labbra, “ io credo che se tu ti lasci andare la cosa per me non costituisce problema, forse sono io che devo decidermi, ma in ogni caso se a te va bene, a Marco non crea problema, non credo che Mario farà obbiezioni.” Nel dire questo le nostre mani erano unite, vicinissime, le nostre labbra quasi si sfioravano, e io mi sono avvicinata ancora di più, fino a toccare le sue labbra in un leggerissimo bacio, era più forte di me, sentivo l’inarrestabile desiderio di baciarla, lei è rimasta un momento stupita, forse non si aspettava questo, ma mi ha fissato negli occhi e poi ha incollato la sua bocca alla mia , la sua lingua si è insinuata dentro la mia bocca alla ricerca delle mai con la quale si è intrecciata in una danza fantastica, speravo che quel bacio non finisse mai. Quando ci siamo staccate, lei era come me emozionatissima, le brillavano gli occhi, avremmo voluto dire tante cose, ma la porta si è aperta e sono entrati Marco e Mario, ridevano, e dopo i relativi saluti Susy a abbracciato il suo uomo,” amore hai nulla in contrario se oggi torno a pranzare con questo splendido maschio?” , lui le ha sorriso, a fatto un cenno di assenso con il capo, lei mi ha dato un bacio, “ forse te lo strapazzo un poco, ” mi ha sussurrato all’orecchio, poi ha preso Mario sottobraccio e ridendo sono usciti. Marco si è avvicinato la letto, mi ha scoperto le gambe, ha osservato la fasciatura, ma contemporaneamente mi guardava fra le cosce dove un micro string non lasciava molto all’immaginazione, ho visto i suoi pantaloni gonfiarsi all’altezza dell’inguine. ” Mi aiuteresti ad andare in bagno,” lui ha avvicinato la carrozzella, poi mi ha aiutato a salici sopra, ovviamente tenendo ferma la caviglia e di conseguenza non si è perduto nulla dello spettacolo offerto della mia fica in bella mostra. Giunti in bagno mi ha aiutato a mettermi sul water, poi mi ha tirato giù lo string, io ero eccitatissima, lui aveva un bozzo pazzesco, a quel punto lui mi ha osservato urinare, e io mi sono stranamente eccitata ancora di più, mai con Mario mi era capitato di farmi guardare in questa situazione, mentre con lui mi è venuta così naturale, chi ha eccitato, e la stessa cosa è capitata anche a lui. Finito mi sono allungata, volevo della carta igenica per asciugarmi, ma lui è stato più veloce di me, ne ha preso un poco e ha portato la sua mano sotto di me, all’altezza delle labbra della mia fica, io stavo già colando di piacere, il contatto con le sue mani sono state eccitantissime. Ha lasciato cadere la carta e subito dopo ho sentito due dita che entravano dentro di me, oooooohohhhooo ……. Un lungo gemito liberatorio gli ha fatto intuire che avevo raggiunto un’orgasmo in maniera fulminea, mi sono girata, il suo cazzo stava per esplodere dentro i pantaloni, ma ero posizionata scomoda, lui ha intuito il problema , si è messo dritto davanti a me io con un semplice gesto ho portato il suo splendido cazzo, che lui aveva prontamente tirato fuori alle labbra. Di gradevole sapore, l’ho leccato un poco sul glande, poi lentamente lungo tutta l’asta, leggermente più piccolo di circonferenza di quello di mio marito era sicuramente lungo quasi come il suo, ma in ogni caso era perfetto, ……. Uuuuuhhhhhmmm ….. un lungo gemito è uscito dalle sue labbra quando lentamente me lo sono infilato in gola. Lui ha esitato un momento poi ha cominciato a pomparmi tenendomi le mani appoggiate sulle spalle, io ero un lago fra le gambe, la mia fica a preso a colare umori sempre più copiosi, e quando mi sono resa conto che lui era prossimo all’orgasmo ho serrato ancora di più le labbra, il premio non si è fatto attendere, una serie di copiose sborrate hanno inondato la mia bocca, mentre ingoiavo il suo nettare ho portato la mia mano destra fra le labbra della mia fichetta e con pochissimi gesti mi sono unita al suo piacere. Dopo avermi aiutato a ridistendermi sul letto lui è uscito, io ero sconvolta dal piacere provato, mi sarebbe piaciuto anche farmi scopare, ma la situazione non lo rendeva possibile, ma soprattutto ero molto felice di essere comunque riuscita a sbloccarmi, il futuro prometteva bene. Nel pomeriggio è tornato Mario, io l’ho guardato con uno sguardo molto interrogativo, e lui mi ha sorriso, e si è seduto sul letto, “ credo che la situazione avrà interessanti sviluppi, sai fra te elei non saprei che sia più brava nel succhiarlo, e tu che mi racconti?”, io gli ho raccontato tutto dettagliatamente, questo l’ha eccitato in maniera molto vistosa, poi lui mi ha detto che dopo il pranzo, velocissimo, si sono fermati con la macchina in un luogo un poco fuorimano, e lei non ha resistito alla tentazione di godere con le mani di lui, e poi gli ha succhiato il cazzo , facendogli provare molto piacere. Nel primo pomeriggio Marco è tornato, mi ha controllato la ferita, e dato che era tutto a posto mi ha detto “domani mattina ti mettiamo il piccolo stivaletti in vetro resina e poi ti mando a casa”. Nei cinque giorni successivi io e Susy siamo state ore la telefono, poi il sabato sera siamo andati casa loro, lei era raggiante, mi ha abbracciato e baciato in bocca davanti a Marco e Mario che hanno applaudito ridendo, poi dopo cene io e lei prima ci siamo messe a ballare lentamente poi siamo finite nude sul suo letto, e per noi è cominciata una serata fatta di tantissimo piacere, con i due maschi che ci hanno preso in ogni buco, e anche in doppia facendoci provare un piacere sconvolgente, ma la cosa più bella è che da quella serata è cominciata una splendida amicizia.
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14 years ago
admin, 75
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Dalle mail allo scambio parte 2
Dalle mail allo scambio(parte seconda) (rACCONTO DI FANTASIA)
Il secondo giorno di permanenza di Angelo è iniziato nel migliore dei modi.Maria non ha più bisogno di incitamenti per essere coinvolta e vive questo secondo amplesso a tre con il massimo trasporto.Io e l'amico Angelo ci alterniamo nello scoparla in culo e nella figa,senza disdegnare delle fantastiche succhiate di cazzo elargiteci dalla sua bocca ormai sempre in attesa di essere riempita.Prima di terminare come la sera prima con una bella doccia di sperma sul suo dolce visino,decidiamo di farle riprovare due cazzi simultaneamente.Sapendo la passione di Angelo per il buchetto posteriore,decido di infilarla ancora a smorzacandela.Forse per il fatto di essere ancora un po' dilatata dalla sera prima,Angelo non fatica ad infilarla completamente con il suo cazzo.Vista la posizione un po' difficile,tocca ad Angelo dare il ritmo alla scopata mentre io lo tengo dentro senza muovermi ma gioendo dei movimenti impressi dall'inculata di Angelo.Sento il suo cazzo contro il mio divisi solo da un sottile strato di carne ed a ogni affondo le sue palle strusciano contro le mie.Ad un certo punto,dietro mio suggerimento,Angelo prova ad infilare anche il suo cazzo nella figa assieme al mio e con un po’ di pazienza ci riesce.La figa di Maria è completamente dilatata e lei ormai stravolta dal godimento ci urla di spingere di più e sfondarle la figa.I nostri cazzi si muovono con decisione dentro di lei sfregando uno contro l’altro.E’ una sensazione strana,ma piuttosto piacevole ed eccitante.Dicono che tutti abbiamo una parte nascosta di femminilità e siamo quindi tutti potenzialmente bisessuali.Non so se corrisponde a verità,gli uomini mi fanno schifo,ma il cazzo come oggetto in se stesso mi provoca curiosità ed una certa attrazione e probabilmente se me ne trovassi uno vicino alla bocca non disdegnerei di assaggiarne il sapore,d'altronde quando Maria mi infila due dita nel culo e a volte anche un fallo finto mentre la sto scopando,mi provoca degli orgasmi travolgenti.Anche Angelo mi ha confessato che sua moglie Michela a volte gli infila un dito in culo e la cosa,fatto da lei,è molto piacevole.Probabilmente è vero ciò che ho letto una volta:nel sesso non bisogna avere tabù,ma godere di tutto quello che può provocare godimento.Ci sfiliamo da Maria per farci portare all'orgasmo dalla sua lingua,ma mentre Maria cerca di imboccarli tutti e due contemporaneamente e quindi,con probabile voluta malizia,li tiene a contatto uno contro l'altro,sento ancora quella strana sensazione e decido di baciare Maria per sentire nella sua bocca il sapore di un altro uomo.Lei si sfila il cazzo di Angelo dalle labbra e mi infila la lingua in bocca tenendo ben saldo il cazzo in una mano,credo di essere sul punto di impazzire per questo suo ormai disinibito atteggiamento da troia e lei per confermare ciò prende l'iniziativa:senza smettere di giocare con la mia lingua,introduce il glande di Angelo fra le nostre labbra,per poi indirizzare il suo cazzo completamente nella mia bocca,imprimendo lei il movimento con una lenta masturbazione della sua mano.Angelo è un po' stupito,ma non reagisce lasciando proseguire il gioco.Maria,avvertendo dai sussulti di Angelo il suo imminente orgasmo,lo riprende in bocca accogliendo una dose smisurata di sborra che le cola dagli angoli della bocca e quando non vede più nemmeno una goccia,si gira di scatto e mi infila nuovamente la lingua in bocca.Ora so veramente che sapore ha un cazzo.Finalmente è il mio turno di farmelo succhiare e Maria lo fa in maniera davvero superba:prima si bagna due dita nella figa e mentre me lo succhia me le infila completamente nel culo.Vengo con una sborrata abissale che le copre completamente il viso.Angelo nonostante la variante che sicuramente non si aspettava,si dice molto contento della scopata.Finalmente la mia fidanzata è diventata troia come sognavo,abbiamo iniziato una bella amicizia con Angelo e prossimamente speriamo anche con sua moglie,non abbiamo più nessun tabù nemmeno fra uomini e quindi disponibili ( io sicuramente,Angelo ancora non mi ha detto cosa ne pensa) a provare qualsiasi esperienza ci suggerisca l'eccitazione del momento.Questa si che è vita:godere di tutti gli stimoli che il nostro corpo può ricevere.
Cbo63
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14 years ago
admin, 75
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Dalle mail allo scambio parte 1
Dalle mail allo scambio(parte prima) (RACCONTO DI FANTASIA)
Girando in internet ho conosciuto un amico di un paio d’anni più grande di me che ha avuto un’esperienza a tre con sua moglie,cosa che anche io ho sempre fortemente desiderato.Abbiamo ini ziato a confidarci tutte le nostre fantasie e i nostri desideri repressi diventando virtualmente buoni amici.Alla fine gli propongo di venire a trovarmi per provare a coinvolgere intanto la mia fidanzata.Racconto a Maria che mi ha contattato un mio vecchio sottufficiale dei tempi del militare con cui avevo stretto una bella amicizia e visto che doveva recarsi nella mia città per ragioni di lavoro avrebbe avuto piacere di incontrarmi.Il giorno dell’arrivo di Angelo gli vado incontro al casello per scortarlo a casa mia in modo di poter recarci al ristorante con una macchina sola.Prima di partire mi sono raccomandato di accontentarmi almeno questa volta e di farmi fare bella figura vestendosi sexy come piace a me,intimo compreso.Voglio che Angelo rimanga stupito della bellezza della mia donna.Nell’arrivare sotto casa assieme ad Angelo la avviso di scendere.Wow,a quanto pare mi ha accontentato:tiene una giacchetta sotto il braccio ed indossa una gonna sopra al ginocchio con un leggero spacco,calze velate nere,scarpe a punta con tacchi molto alti e una camicetta nera aderenteslacciata fino all’incavo del seno.Mi rendo conto dalla visione dei suoi capezzoli che non indossa il reggiseno,cosa che non ha mai fatto.Avrà deciso di accontentarmi o visto la mia insistenza sull’abbigliamento vuole ingelosirmi un po’?Fatte le presentazioni ci avviamo al ristorante.La conversazione in auto scorre molto piacevolmente e capisco che Angelo infonde simpatia a Maria.Cena a base di pesce ed innaffiata da molto vino,comincia ad instaurarsi una piacevole confidenza fra noi.Dopo esserci inventati un sacco di balle sul periodo del militare,Angelo comincia ad elargire complimenti a Maria sulla sua bellezza e sul suo abbigliamento sexy ed elegante.Siamo già tutti un po’ brilli e forse per questo motivo Maria sembra apprezzare in maniera particolare i complimenti di Angelo,i suoi capezzoli che spingono contro il tessuto della camicetta sono un segno inequivocabile.Torniamo a casa e prima che Angelo vada in albergo,lo invitiamo a salire per bere qualcosa e visitare la casa.Dopo aver bevuto un paio di brandy a testa l’atmosfera è ormai molto frizzante,l’alcool fa il suo effetto ed i discorsi cominciano a prendere una certa piega.L’alcool disinibisce ed anche Maria ride divertita agli apprezzamenti di Angelo di come sia eccitante con il pizzo delle autoreggenti che si intravede dallo spacco.Mi lamento con lui che purtroppo non si rende conto di come sia bella vestita in questa maniera sexy e che purtroppo mi accontenta raramente”.Maria ora era in piedi vicino a me.Dovresti vedere il bel culetto che ha come sta bene con il perizoma” e così dicendo mi alzo abbracciandola da dietro,le giro il viso per baciarla ed intanto con le mani sui fianchi faccio scorrere la sua gonna verso l’alto.Maria è stupita,ma l’alcool unito alla mia lingua ed alla mia mano che si è intrufolata nel perizoma la convincono a non reagire ed abbandonarsi alle mie intime carezze.Angelo ha estratto il cazzo e si sta lentamente masturbando.Io approfitto del suo stordimento,la piego a pecorina verso il divano e comincio a scoparla.Il suo viso è a pochi centimetri dal cazzo di Angelo,il quale lo punta verso le sue labbra,do un colpo più forte ed inevitabilmte la bocca di Maria ci sbatte contro.A questo punto fa quello che ho sperato,apre le labbra e comincia ad ingoiarlo ritmata dai miei colpi di cazzo.E’ fatta,da quel momento in poi ogni suo buco viene riempito alternativamente dai nostri cazzi.Le facciamo provare anche la doppia penetrazione e dopo tempo interminabile le scarichiamo in gola tutta la nostra sborra.Ormai è tardi e decido di invitare Angelo a dormire da noi.Maria non reagisce,forse è addirittura contenta della sua presenza in casa per non dover affrontare subito un eventuale discussione con me su quello che è successo.E’ mattina,sento bussare dolcemente alla porta:”avanti”,Angelo entra salutandoci educatamente.Ha un vassoio in mano con la colazione ed è completamente nudo e con il cazzo in tiro.Maria è un po’ imbarazzata,poi mi guarda per controllare la mia reazione e decide di agire:afferra in mano il cazzo di Angelo e comincia a fargli un pompino.Fantastico,si ricomincia.E pensare che adesso non è nemmeno ubriaca.Il prossimo passo sarà il coinvolgimento di Michela la moglie di Angelo,chissà che anche lei non sia una bella sorpresa come Maria. Cbo63
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14 years ago
admin, 75
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L\'orgasmo della tigre bianca
Ciao, vorrei raccontare la mia storia...
ho avuto la possibilità di viaggiare molto e
trascorrere un lungo periodo in Tibet ed Himalaya.
Proprio in quelle terre lontane mi è stato rivelato il segreto dell'orgasmo
femminile permanente, il cosiddetto Orgasmo della Tigre Bianca conosciuto
anche come "Orgasmo degli Dei".
E' riduttivo definire "massaggio" tale pratica antichissima che è uno dei segreti iniziatici meglio custoditi da
sempre.
Il rituale dell'Orgasmo della Tigre Bianca consente alla prescelta di vivere
una
sensazione unica e di difficile descrizione.
In sostanza la durata dell'orgasmo può essere protratta molto a lungo e può
durare anche più di un'ora.
Ovviamente non si tratta solo di prolungarne la durata ma vi è anche una forte
amplificazione della qualità e dell'intensità dello stesso.
Attenzione, non si tratta di orgasmi multipli ma di un orgasmo unico, intenso
e prolungato che non ha nulla a che vedere con il solito orgasmo sessuale.
Non a caso si parla di Orgasmo di Dio.
L'esperienza può concludersi addirittura con la perdita dei sensi e con uno
stato di trans vero e proprio.
Si tratta di un unico prolungato, intenso ed ininterrotto picco di piacere.
La donna raggiunge nuove vette, la perdita dei sensi e della memoria, la
consunzione totale, il delirio tantrico, l'estasi, l'abbandono, la
liberazione, la "sensazione" della "Genesi".
La donna resta sospesa in un continuo piacere extrasensoriale come se l'anima
abbandonasse il corpo, come se le viscere si sciogliessero o esplodessero.
I particolari e la reazione cambiano da donna a donna ma la sostanza è questa.
Il piacere diventa una linea retta verso il nirvana.
Il cervello razionale si abbandona, cessa il suo controllo sul corpo che è
invaso da sensazioni liberatorie (brividi), si hanno movimenti incontrollati
ed
emissione di suoni involontari, si percepisce un fortissimo piacere, si sente
il "fuoco dentro" e, successivamente, si gode un periodo di beatitudine,
tranquillità e appagamento.
La donna che ha vissuto questa iniziazione sarà una donna nuova, finalmente libera e completa.
Il rito migliora la funzionalità degli organi interni e potenzia la concentrazione.
Si tratta di un nuovo inizio, una nuova vita.
Infatti lo scopo del rituale non è sessuale, ma mentale ovvero rivelare alla
donna la propria coscienza di se e "liberarla".
Addirittura alcune donne che praticano spesso il rituale oltre a ringiovanire
cambiano anche fisicamente. Si dice che allunghi la vita e ritardi la menopausa.
Si tratta di stimolazioni tattili, che influiscono sugli aspetti psicosomatici del
massaggio, alternando tecniche potenti, sfioramenti delicati, rituali sacri,
manualità sensuali e meditative, attivazione dei chakra , punti marma ed altre
energie sottili.
E' stato detto che esiste una scala per misurare scientificamente il livello
di orgasmo che va da uno a quattro.
Si è osservato che la maggioranza degli esseri umani non raggiunge mai il 4°
livello.
Ebbene l'Orgasmo della Tigre Bianca rappresenta il quinto livello, oltre il
fuoco
tantrico, oltre il tocco tantrico.
La classificazione del piacere su base esclusivamente fisica è però limitante
e non è in grado di rappresentare la realtà del piacere data dall'orgasmo
"permanente".
Si tratta di applicare alla lettera una procedura che porta ad un risultato
preciso: la liberazione di energie vitali che conducono ad un orgasmo tantrico
sconvolgente e totale.
Raggiungere questo tipo di orgasmo e praticarlo nel tempo può avere effetti
"curativi" nella sfera sessuale e nell'equilibrio interiore, dona giovinezza
alla donna è può allungare la vita oltre sicuramente a migliorarla.
Il raggiungimento dell'orgasmo permanete non richiede necessariamente la penetrazione, anzi
addirittura in alcuni casi si raggiunge perfino in assenza di contatto con i
genitali femminili.
Si tratta di un orgasmo più mentale che fisico, e diventa così forte perché
legato a situazioni di rottura che provocano scariche di adrenalina e di
droghe
prodotte dal nostro stesso organismo.
Non si assumono droghe di alcun genere per raggiungere l'orgasmo di Dio, pensa
a tutto il nostro organismo e le energie che racchiude.
La donna sembra in trans, delira, si contorce, urla, perde i sensi e gode in
modo del tutto nuovo, inaspettato e totale.
Questo rituale segreto difficile da descrivere ma splendido da praticare, da
quando mi è stato rivelato mi ha sconvolto e cambiato in meglio la vita, da
allora per riconoscenza e su richiesta della persona che me lo ha svelato ho
iniziato una sorta di "missione" volta alla sua divulgazione.
Missione gratuita e disinteressata.
La donna che voglia scoprire il rituale della Tigre Bianca dovrà, preferibilmente, effettuare una serie di esercizi preparatori che durano 15/20 giorni.
Non ho la possibilità di ospitare e non incontro in albergo perchè il rituale
può essere svolto solo nella tranquillità delle mura domestiche.
L'incontro dura minimo un'ora ma francamente non vale la pena incontrarsi se
non si ha la disponibilità di almeno 2/3 ore.
L'incontro non dura mai più di 4 ore (5 ore è la soglia massima oltre la quale
può diventare troppo "pesante", si dice addirittura che si possa impazzire dal
piacere).
L'incontro avviene sempre di giorno, la camera deve essere buia ed illuminata
solo da candele, è indispensabile la possibilità di ascoltare una particolare
musica propiziatoria ed utilizzare incensi.
Non essendovi penetrazione, non vi è la possibilità di trasmettere malattie
veneree.
Una volta appreso il rituale può essere ripetuto infinite volte e divulgato alle persone di fiducia.
La donna ha bisogno sempre di un maschio che la assista, non può raggiungere
tale orgasmo da
sola.
Ribadisco che non vi è alcun costo da sostenere, lo effettuo gratuitamente per
il puro piacere di farlo e perchè credo che la divulgazione di questo rituale
possa migliorare il mondo e la società in cui viviamo.
La complessità tecnica, la "pulizia e purezza dell'intenzione" e l'evoluzione
spirituale necessarie per effettuare questo rituale segreto, rendono
necessario affidarsi ad un vero Maestro come me iniziato direttamente in
oriente.
La purezza d'intenzione deve essere reciproca di chi effettua e di chi riceve
il trattamento.
Il rituale non può essere effettuato in serie, cambierà e si
trasformerà da persona a persona poiché ognuno ha un corpo ed un'energia
diversa. Inoltre anche effettuato sulla stessa persona il risultato non sarà
mai
lo stesso perchè l'energia cambierà con esso di volta in volta.
Chi esegue un massaggio tantrico è una persona che ha lavorato molto su se
stesso/a riconoscendo ed accettando la propria luce e la propria ombra, dotato
di una profonda sensibilità interiore, capacità di connettersi alla radice
della vita e di svuotarsi come un bambù cavo della grezza energia umana per
divenire strumento di energie vitali superiori.
L'Orgasmo della Tigre Bianca è una "porta" che si apre su una nuova dimensione , sulla percezione di una
sessualità meditativa e una sensualità sensoriale molto profonda.
Per fissare l'appuntamento necessito di un recapito telefonico e chiamerò con numero visibile.
Ci sono diversi livelli di piacere, più l'incontro è lungo più è completo.
L'Orgasmo della Tigre Bianca fino ad oggi è stato esclusivo appannaggio
dell'Ordine della Tigre Bianca, viene svelato dopo un percorso iniziatico e
spirituale che dura almeno nove anni. Far parte dell'ordine è molto difficile e
c'è una rigidissima selezione con prove lunghe e difficili.
Sono pronto ad interrompere la tradizione secolare e svelarvelo al primo
appuntamento.
L'orgasmo "permanente" per me non è il punto d'arrivo ma un punto di partenza,
è ovvio che chi continuerà a svolgere un percorso personale iniziatico potrà
raggiungere traguardi spirituali elevatissimi.
Presto partirò nuovamente, quindi c'è poco tempo a disposizione per provare questa esperienza.
E' indispensabile comunicarmi la città dell'incontro prima di ogni altra cosa.
Dopo una verifica telefonica invierò una mail con la descrizione del rituale e di tutto ciò che è necessario.
A presto,
Drago Verde
12
2
14 years ago
dragoverde379385,
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Last visit: 11 years ago
-
Università
Sono in aula studio.
il pensiero è tutt'altro che nello studio.
sono con il portatile ed i siti aperti sono del tutto arrapanti
di fronte a me la mia collega non fa altro che guardare
ci guardiamo già da qualche mese, ma la cosa finisce lì anche perchè sono impegnato
seduto, per fortuna, non si vede quanto sono eccitato
cerco di pensare ad altro e l'unico modo è l'esame che da qui a breve farò
finalmente si torna alla normalità e mi viene in mente che dovrei parlare con il prof. per il tirocinio
mi alzo, lei mi nota, mi guarda, mi chiede se mi va un caffè nelle macchinette, le rispondo che prima devo andare dal prof, magari dopo
mi risponde che anche lei deve andare a parlargli e che mi raggiunge tra un po'
si alza per andare in bagno; è davvero carina
gonnellina fin sopra le ginocchia, belle gambe, bel culo, ma soprattutto belle tette
mi piacciono le tette grosse, tonde, anche un po' calanti (non è il suo caso)
io vado dal prof
entro, è solo
mi siedo, gli dico che ho bisogno di fare il tirocinio ma lui inizia a parlare di altro
nel suo pc intravedo siti che nulla hanno a che fare con lavoro, università o altro
intanto bussano alla porta dell'ufficio
è la mia collega
si siede sulla sedia accanto a me
il prof la guarda con gli occhi sbarrati, subito l'atmosfera si fa diversa
il prof ride, la osserva e ancora ride
lei seduta si fa notare, magliettina scollatissima e gambe ben in vista
il prof ha 45 anni, io 30, la collega 27
si inizia a parlare di università e di orari, di tempo dedicato allo studio e ad altro, allo sport, ai partner
lei non è fidanzata, io SI e lei butta giù qualche battuta su di me e sul fatto che io sia impegnato
il prof rincara la dose e se ne esce con questa frase: "siete carini insieme, vi vedo come coppia"
anche io in effetti, lei mi piace
subito si ride e lei per nulla imbarazzata mi guarda e mi accarezza una gamba
il prof se ne accorge, nota che c'è feeling tra me e lei
ci chiede se abbiamo mezz'oretta da passare nell'ufficio
acconsentiamo
è pomeriggio tardi, di venerdì per giunta, e negli uffici c'è desolazione
molti fuori sede sono tornati a casa e molti prof andati
lui chiude la porta dell'ufficio con la chiave e chiede alla mia collega se io le piaccio
lei ovviamente intuisce, capisce a che punto vuol arrivare
e risponde che le piaccio e si siede sopra di me
il prof è già ben accomodato sulla sua poltrona
lei mi accarezza e sorride
le sue tette sono sempre più vicine e si notano
mi bacia sul collo, c'è silenzio, non parla nessuno
le metto una mano in mezzo alle cosce
è già duro da un po', non appena il prof ha chiuso la porta ;)
lei è senza mutandine, le avrà tolte prima di entrare quando è andata in bagno
è bagnata, bagnatissima
accarezza il mio cazzo dentro i pantaloni
il prof è quasi invisibile
mi sbottona, lo prende in mano ed inizia a segarmi
lo prende bene in mano, è duro e grosso e le piace
le esco una tetta ed inizio a leccarla
è grossa, non mi entra in bocca
è morbida, una bella pelle, è profumata
il prof guarda ed in silenzio fa spazio sulla scrivania dell'ufficio
ne approfitto e la uso per far sedere e poi sdraiare la mia collega
è ancora vestita e non ho intenzione di spogliarla
mi piace la donna semivestita
la gonna è alzata e piegata attorno alla vita, le tette sono già fuori
la magliettina ha ceduto a quelle sue enormi tette
continuo a leccarle le tette, non riesco a staccarmi
l'unico modo e pensare di leccare altrove
e così faccio
scendo scendo scendo
e mi ritrovo davanti alla sua figa
timidamente depilata
bagnata, un odore forte ma piacevole
inizio a leccarla dolcemente
lei è bordeaux in viso, è brava perchè gode e non urla
in silenzio respira profondamente ed ansima per quello che è possibile in uno studio di un prof in una facoltà universitaria
le apro la figa, le lecco proprio lì, dove è più evidente
CLITORIDE
insisto, non capisce più niente
muove i piedi in maniera disordinata, tende la punta dei piedi
le metto un dito dentro la figa, poi due, poi tre
continuo a leccarla e ad infilare le dita
dentro fuori dentro fuori
godiamo, io lei e il prof
lui intanto guarda, non dice nulla, non fa nulla
stacco la testa da quello splendore, mi metto accanto a lei
con una mano, evidenzio il punto da stimolare, con l'altra stimolo
il dito scivola bene, le stimolo il clitoride (o la clitoride)
è grosso, evidente, bagnato, roseo, bellissimo
nel frattempo la mia lingua stimola i capezzoli di quel gran paio di tette
lei gode, si strofina alla scrivania, ansima
LE PIACE
mi guarda negli occhi e mi chiede di non fermarmi per nulla al mondo
e chi smette!!!!!!!!!!
ad un certo punto non respira, diventa rossa, trattiene il fiato, mi prende la mano, ma non per fermarmi, solo per farmi capire di non smettere
inizia ad irrigidirsi ed ecco che appare LO SQUIRT
una fontanella esce dalla sua figa
inizia a bagnare tutto, la poltrona di fronte, la pianta accanto, a terra, sulla scrivania
il prof non dice nulla, osserva interessato, ma non mi ero accorto che aveva il cazzo in mano ed era venuto sulla sua camicia
la fontanella va avanti per qualche secondo
poi smette, mi toglie la mano, mi guarda, mi bacia e mi dice: "grazie"
si rialza, sul tavolo appaiono dei fazzolettini
lei li usa per asciugarsi
idem il prof
messo in ordine, nel silenzio totale
il prof se ne esce con un grazie per la visita e con un "ci rivediamo lunedì" (io e lui), per parlare meglio del tirocinio
la mia collega esce, io la seguo e scendiamo in aula studio
non si parla molto, quasi per niente
in ascensore la vedo appagata, sorridente ma in silenzio
io mi rendo conto di essere allo stesso modo appagato
ma con un dubbio: lei è venuta, il prof è venuto ed io?
consapevole di essere stato altruista
vado a risedermi al mio posto, in aula studio, lei al suo
come se non fosse successo nulla, tutto prosegue come se non fosse accaduto nulla
ma forse è normale, solitamente in questi casi non si parla mai nell'immediato
sono sicuro che il discorso uscirà un altro giorno
è tardi, raccolto tutto e vado via, lei anche
Ci dividiamo e ci diamo appuntamento per lunedì in aula studio per un'altra noiosa giornata di STUDIO!!!
Vorrei scusarmi per eventuali errori di ortografia o di forma
ma l'ho buttato giù senza rileggere e quindi correggere
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1
14 years ago
doublect,
30
Last visit: 12 years ago
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Vendicativa
Nudo e in ginocchio, davanto ha te che hai solo tolto la gonna e lo slip.vedo sul letto una grossa cinghia da uomo. So già che con quella sfogherai su di me chissà quale torto subito. Il tuo pube lo esibisci come un pene,me lo porti fino alle labbra, so che non riuscirò facilmente a leccarlo. Di profanarlo non se ne parla nemmeno! Ha inizio il balletto del tuo piacer ti diverti a eccitarmi, ora mi legherai le mani dietro la schiena.Sarò alla tua mercè, ma in fondo lo voglio.finalmente ti fai baciare i piedi,e succhio con languore le tue dita, me le infilo in bocca quasi fossero un enorme pene.So già che quando sarai eccitata,mi farei mettere a pancia in giù sul letto e dovrò contare le scudisciate! Una,
due dieci, ti diverte veder la pelle rigonfia.Ora arriva il momento atteso. mi trascini in bagno e mi prendi per i capelli.Ora mi obblighi a leccarti dietro, quai a probre a sfiorare la tua bella natura.M a ora il momento tanto attesi steso nella vascha , ti accovacci sulla mai faccia .Sono secondi interminabili e pio finalmente scede un nettare buono, ma non posso bere.Ora ti fermi so che arriva l ultimo fiotto quello che finalmente dovro bere!
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1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Io, l\'amico di famiglia
ero venuto a casa tua perchè mi trovavo li di passaggio...
tu mi inviti a casa tua per un saluto e ti fai trovare con un vestito molto corto, cortissimo, ti copre appena il pube.
sento il tuo profumo inebriante e riesco anche ad ascoltare la tua voglia.
mi chiedi di seguirti in camera da letto, mi prendi per mano e saliamo le scale e non posso fare a meno di alzare la testa e guardarti fra le gambe.
non resisto alla tentazione, ti prendo dai fianchi e metto subito la mia lingua fra le tue gambe, sento quanto sei bagnata, come sei eccitata, niente di più bello che gustare la tua voglia.
finalmente sento il tuo sapore, caldo, delicato, eccitante, il sapore di una vera donna mentre da sopra tuo marito ci chiama: "venite in camera da letto..."
mi prendi la mano e raggiungiamo la camera da letto e li ad accoglierci c'è tuo marito.
ti prende, ti abbraccia e ti bacia, ci aspettava, è eccitato quanto noi.
io sto li ad osservarvi, mi eccito insieme a voi, nel vostro nido d'amore, è bello entrare nella vostra intimità, nelle vostre fantasie... lui ti alza il vestitino e allarga le tue natiche fino ad arrivare a toccare la tua figa ormai umida.
mi avvicino, mi metto dietro di te, ti bacio il collo e scendo sfiorando la tua schiena con la mia lingua desiderosa di te fin quando non arrivo a sentire ancora il tuo sapore, adesso è più forte, sei più bagnata, sei più porca.
lui si siede si spoglia e tu inizia a succhiarlo mentre io sono sempre dietro di te a leccarti, senti la mia lingua che va su e giù fra le tue gambe e più la muovo velocemente più lo succhi forte...
poi vai a sederti su di lui offrendomi le tue spalle nude e sensuali. mi avvicino e mentre lui ti tiene dai fianchi e ti tira verso di se io ti bacio le spalle e le me mie mani scendono sul tuo seno.
sento i tuoi capezzoli duri, mi piego per succhiarne uno, lo stringo tra i denti e sento un tuo gemito, poi ti prendo dai capelli e ti tiro la testa dietro mentre affondo nella tua bocca la mia lingua.
mentre ti bacio sento i tuoi gemiti di piacere dovuti ai colpi di tuo marito e sento quanto ti piace stare in mezzo a due uomini, siamo li per farti godere, per darti il massimo piacere e tu sei li a prendere il meglio di noi.
continuo a scendere, vedo il cazzo di tuo marito mentre entra ed esce dalla tua figa, sei bagnatissima, sei molto eccitata, io allargo e tue natiche e ti metto la lingua nel culo.
sento che ti piace, inizi ad andare più forte e io spingo sempre di più la lingua dentro di te.
mi alzo e posando la mia mano sulla tua schiena tu ti pieghi in avanti cosi posso finalmente entrare dentro di te, ho tanta voglia di scoparti e di farti godere.
sei super eccitata e il mio cazzo non trova difficoltà ad entrare nella tua figa...
adesso ne hai due dentro, ti senti sfondare, inizi a gridare di piacere, ne vuoi ancora, sempre più profondo, vuoi sentirli enbrambi dentro di te.
è bellissimo sentire la ta figa stringere i nostri membrei, è una sensazione stupenda per me, per lui, ma anche e soprattutto per te, finalmente riesci ad averne due dentro che ti riempiono, che ti sfondano e che ti fanno sentire porca.
ma non sei soddisfata ancora e mentre noi ti scopiamo tu ti metti un dito nel culo..
io lo tolgo dalla figa e pian piano cerco di incularti. sento che che ti fa male ma con dolcezza e delicatezza lo spingo dentro...
è un piacere aprirti dietro, sentire il tuo culo allargarsi mentre il mio cazzo piano piano si fa strada dentro di te...
e cosi sei ancora piena, ancora due dentro di te, uno nella figa e uno nel culo, l'eccitazione è ai massimi livelli e il piacere non tarda ad arrivare...
entrambi svuotiamo il nostro piacere dentro di te riempiendoti di tutta la trasgressione che abbiamo creato
14
1
14 years ago
admin, 75
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