{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
-
Come diventare una splendida troia rottainculo....
Premessa: questa storia è solo una mia fantasia erotica...un mio desiderio erotico inconfessabile
che scrivo qui per i miei fans e per appagare e soddisfare la mia fantasia sessuale e la mia voglia di sesso.
*****************************************************************************************
Mi chiamo Jessyca,ho 39 anni e sono sposata da diversi anni con un uomo che ormai è per me poco + che
un amico...l'attrazzione la passione la voglia il desiderio che provavo per lui sono ormai solo un ricordo.
Un tempo era fantastico...sapeva darmi piacere e farmi godere come non mai...ma ora tutto il suo interesse
sono la caccia il calcetto la pesca le cene con gli amici i tornei di bigliardo e chi + ne ha
+ ne metta.
A letto da tempo ormai è a dir poco penoso...quando lo fà e se lo fà è sbrigativo..veloce come pochi e sopratutto
molto squallido e poco valido...la sua scopatina dura al max 3 minuti ad andar bene...lo mette dentro 2 colpetti che nemmeno li sento
e poi si gira su un fianco e in un tempo max di 3 minuti già russa e arrivederci a tutti.Io sono appena all'inizio e lui ha già finito...lasciandomi lì
come una cretina e con la fica che è in ebolizzione per la voglia che ho di essere scopata profondamente ed a lungo...
A 39 anni sono ancora molto carina..almeno così dicono le amiche..e spesso gli sguardi degli uomini per strada o nei negozi sono
molto ma molto compiacenti...alcuni mi spogliano con gli occhi.Al mare se mi metto in bikini mi accorgo
spesso di come gli uomini mi guardano...e spesso quelli vicino a me con la porcaggine che li contraddistingue non esitano a mettersi
in mostra con il costume da bagno ben gonfio segno di una splendida erezione che mi dedicano con noncuranza.Insomma sò ancora come far
tirare il cazzo ad un uomo...se mi ci metto!
Sono alta 1,68 peso 59 kg ho una terza di seno ed è ancora sodo e ben fatto ed a detta di tutti ho un
gran bel sederino a mandolino sporgente...molto sodo ed alto.Ho un bel viso carino...i capelli abbastanza lunghi con le meches bionde ed un nasino ben
fatto e due labbra carnose e leggermente sporgenti che sono sempre piaciute moltissimo agli
uomini che ho avuto.
La mia insoddisfazione mi porta ad immaginare situazioni erotiche nelle quali sono io la protagonista
di splendide fantasie erotiche...e tali fantasie mi portano ad un eccitazione molto profonda.Quando scrivo
le mie fantasie ho in genere la fica bagnatissima ed il clitoride che pulsa per il piacere che provo...
Il solo sapere che uomini leggeranno le mie voglie ed i miei desideri...il sapere che mi giudicheranno una grandissima
troia..il conoscere i loro giudizi e quello che pensano di me mi trasmette una vera e propria
situazione di pre-orgasmo che dura finchè non mi sfogo toccandomi fino a venire...il che avviene in pochissimo tempo..segno della
voglia che ho accumulata in me e del desiderio profondo che ho di venire...
Nella vita di tutti i giorni sono una irreprensibile signora tutta casa lavoro e maritino...ma nel momento
in cui decido di dare sfogo alla mia voglia di sesso...nel momento in cui libero la mia fantasia e dò
pieno sfogo alle mie voglie ecco che mi trasformo nella + puttana delle puttane...nella troia
+ totale che nessuno potrebbe immaginare io sia.Nessuno conoscendomi per quella che dò ad intendere immaginerebbe mai
che io possa essere una troia scatenata...ed è proprio questo mio dualismo ad eccitarmi e farmi impazzire di voglia.
In una parola quando il mio lato oscuro prende il sopravvento e la parte di me che troppo a lungo è
restata chiusa nella mia mente esce....ecco che si libera in me una splendida troia che ogni uomo vorrebbe
avere accanto...
Fin dai tempi del liceo sapevo che in me coabitavano 2 donne...una seria morigerata studentessa ed una troia scatenata
in grado di farsi sbattere per ore...di fare pompini interminabili e di scoparsi + uomini in una
sola sera.
Nel bagno del liceo ero capace di trascinarci anche tutti i giorni il mio ragazzo di turno..(e me lo sceglievo sempre con uno
splendido cazzone sia chiaro ) una volta lì lo baciavo a lungo con passione...gli prendevo una mano e me la infilavo sotto la mini...in modo
che sentisse che avevo la fica bella bagnata...in questo modo in pochi attimi aveva una meravigliosa erezione...
allora ecco che gli calavo i calzoni...poi i boxer ed ecco che in un attimo mi scattava davanti alle labbra il suo stupendo cazzone duro e pronto..a quel punto mi facevo uscire le tette...
in modo da fargli vedere che razza di troia ero e per eccitarlo ancora di +...infine eccomi pronta a tirargli un pompino lento e lunghissimo...
anche di 20 minuti...per godermi sia il suo cazzone tra le labbra sia per fargli vedere che pompinara ero.
Alla fine lo portavo a pregarmi di farlo sborrare e solo quando volevo io mi facevo sborrare per bene in gola fino a fargli
piegare le ginocchia...In quei momenti nella mia mente esplodeva un GODOOOO magnifico...la fica era fradicia ed ero in una
stupenda situazione di pre-orgasmo...bastava mi sfiorassi il clitoride per prorompere in un orgasmo delizioso.
Oppure ero capace di andare a casa sempre del mio ragazzo...spompinarlo stupendamente fino quasi a farlo venire...per poi farmi scopare per bene
fino a farmelo venire nella fica 2 o 3 volte solo per ritrovari con la fica ben spaccata...le grandi labbra ben aperte in modo che
da lì delle belle colate di sborra scendevano fino al lenzuolo...Il tutto per farmi constatare che mi ero fatta sfondare la fica come la peggiore delle troie.
Altre volte sempre a casa sua dopo avergli tirato un pompino da urlo ed avergli fatto venire un cazzo
come un toro alla monta mi piazzavo magnificamente a pecorina e mi facevo inculare splendidamente...incitandolo a rompermi
il culetto a + non posso...Dallo specchio che era di lato al letto mi godevo il suo cazzone che mi entrava stupendamente tutto
nel culetto...godendo come una pazza lo facevo venire anche li 2 o 3 volte...standogli sotto finchè non ne poteva +...
Infine mi mettevo davanti allo specchio e mi guardavo il buchetto del mio sedere...nel vederlo sfondato e dilatato...con la sua sborra
che colava lungo le cosce avevo un orgasmo mentale delizioso...l'appagamento nel vedermi così rotta in culo mi dava una
specie di piacere inimmaginabile e totale.E lo stesso era se mi facevo ben rompere la fica...anche li avevo lo stesso orgasmo
mentale che mi appagava di + di quello fisico!
In quei momenti godevo nel profondo...dopo aver goduto dalla fica o dal culetto ora godevo di testa...godevo molto ma molto di +
dando pieno appagamento alla troia che era in me.Ed è sempre stato così fin da quando ero adolescente.
Con gli anni avevo imparato a dominare il mio lato-troia...a tenerlo a bada ma quando stavo per un lungo periodo in una sorta
di astinenza ecco che il piacere prendeva prepotentemente ad aumentare...ed allora conoscendomi sapevo che era ben difficile
tenere a bada ancora il mio lato oscuro...la troia che era in me voleva uscire e prima o poi lo avrebbe fatto in modo plateale e
sopratutto con una carica sessuale inimmaginabile.
Ed il momento mi covava dentro sempre di +...mio marito era fuori per tutta la settimana...battuta di caccia in Scozia con quel
branco di poveretti dei suoi amici...io ero sola e da tempo ormai non provavo il piacere..quello vero...quello che ti lascia nel
letto sfinita ed appagata.Ripulendo un abito nero che avevo da tempo scordato in un cassetto da una tasca era uscito un biglietto
di carta con un nome.....MASSIMO...e poi il suo indirizzo...il bar del corso del paese.
Facendo uno sforzo alla fine mi ero ricordata di come avevo avuto il biglietto e chi fosse....e le gote mi erano diventate rosse
come il fuoco.Era il magnifico stallone che mi aveva letteralmente sfondato il culetto nell'autogrill (vedi mio racconto AUTOGRILL
nella parte finale) dopo una serata nella quale mi ero chiusa nel bagno degli uomini dell'autogrill ed ero stata stupendamente troia!
Lui mi sbattè a pecorina fino a farmi chiedere pietà...infine mi sfondò il culetto in un modo delizioso ed alla fine mi disse
che lo avrei potuto appunto trovare al bar del corso del paese e che si chiamava Massimo.Ricordo benissimo che stetti per diversi giorni
con un gran male al buchetto del culetto...perchè me lo aveva lacerato e dilatato tutto...sfondandomelo come la peggiore delle
vacche alla monta...Ricordo anche che avevo goduto in un modo stupendo...con almeno 2 orgasmi mentre lui stringendomi i fianchi
mi inculava tutta...alla fine ero appagata totalmente e la troia che era in me era splendidamente soddisfatta di come mi aveva
sfondato il sederino...
in un attimo ecco riaffacciarsi il mio lato oscuro...prepotentemente la troia che a lungo era rimasta confinata nella penombra
iniziava a voler uscire...il clitoride mi dava segni di piacere e la fica al solo ricordo di quello che mi aveva fatto Massimo si
era bagnata di brutto...
La voglia era tanta...troppa per non soddisfarla...e la troia che era in me voleva uscire...costi quel che costi.Tanto
il coglione di mio marito era in Scozia ed io avevo + che campo libero.
Il piano era già disegnato...sarei andata con una scusa al bar del corso..avrei chiesto di Massimo...se c'era avrei bevuto un drink
con lui e poi sarei andata a casa sua a godermi quel suo stupendo cazzone formato gigante...Se invece non c'era avrei lasciato il
mio numero di cell (quello che usavo solo quando la troia che è in me era all'opera...) ed avrei aspettato con la fica già bagnatissima
la sua chiamata.Insomma in un modo o nell'altro volevo il suo splendido cazzone...la troia che è in me ormai era fuori e avrebbe
fatto quello che solo lei sapeva fare in un modo unico...e cioè essere la + puttana delle puttane...
Detto fatto eccomi in bagno a farmi una bella doccia preparatoria....poi crema per il corpo...poi trucco,mi sarei fatta i capelli a
caschetto...così quando gli tiravo un pompino avrebbe visto benissimo il mio viso ed i miei occhi...che grandissima zoccola sono quando
mi ci metto!!!Insomma volevo mi vedesse come una stupenda signora e gran zoccola...dovevo essere una strafiga alla quale non si può dire di no.
Infine un vestitino giusto...tacchi perizomino e reggiseno push up...ero pronta a far tirare il cazzo a tutti...ma sopratutto volevo farlo
tirare al mio maschio....a Massimo.Eccomi in macchina verso il bar del paese dove viveva il mio stallone...
Ecco il bar del corso....entro...ci sono solo 2 o 3 persone...ma lui non c'è.Chiedo al barista,un signore anziano,che mi risponde che era al lavoro.
Bevo un caffè e gli dico se per favore può lasciare il mio biglietto per lui.Annuisce e mi guarda con uno sguardo da vero porco...segno
che come sono vestita e truccata so far tirare il cazzo anche ad un vecchio come lui...heheheh!
Risalgo in macchina e torno a casa.Aspetto che lui mi cerchi...e già pregusto il suo stupendo cazzone dappertutto...come una cagna in calore
ho la fica fradicia e il clitoride impazzisce dalla voglia di sentirsi strusciare quel magnifico paletto di carne avanti ed indietro.
verso le 7 ecco che il mio cellulare squilla.E' lui!!!!rispondo con calma...con distacco...quasi recito...Pronto?Dall'altra parte la
sua voce che non ricordavo +.Si sono Massimo...il barista mi ha detto che mi cercava...Io gli dico..."Ciao massimo sono jessyca...non sò se ti ricordi di me..."
E lui..."boh...ora come ora non ricordo.."
A quel punto gli dico:"sono jessyca..ti ricordi all'autogrill..quella sera...nella toilette..."e lì mi fermo.
A quel punto un secondo di silenzio...poi:" ah...si...ma guarda...sei rivenuta a cercarmi....mmhh...si vede che ti ho lasciato il segno...vero???"
Io gli dico di si...e che avevo voglia di rivederlo.Lui mi dice di venire al bar che mi avrebbe offerto un drink per salutarci.
Detto fatto in 5 minuti sono lì...ho una voglia pazzesca di lui e di essere fottuta come la peggiore delle zoccole...
beviamo un drink...infine ormai la troia che ho dentro è totalmente padrona della situazione...non sono + in grado di trattenerla...è lei a aprlare per bocca mia...
Lo prendo da una parte...lo bacio con passione e gli sussurro all'orecchhio...:"amore ti voglio...e con te ne voglio altri 2 o 3
ma che siano proprio come te...con dei cazzoni stupendi come il tuo...stasera voglio fare il pieno di cazzo...voglio essere sfondata nel culetto
come la peggiore delle vacche...lo sai??"
Mi guarda come inebetito...è quasi incredulo...Una fica come me che gli dice delle cose che nemmeno la peggior troia da bordello avrebbe
avuto il coraggio di dire...Mi sorride infine..e mi dice di lasciargli fare qualche telefonata.Poi saremmo andati tutti a casa sua...
Si attacca al cellulare...1...2...3...4...5 telefonate e torna da me.Tutto a posto jessyca...ci saranno anche 2 o 3 amici miei tutti appartenenti
al club dei 28cm o giù di lì...ma sei sicura di reggerli e di voler finire con il culo sfondato come dici??
Forse non ha ben capito con chi ha a che fare il mio massimo...allora lo guardo dritto negli occhi...allungo una mano alla zip dei suoi pantaloni...lo tasto
per bene passandomi nel mentre la lingua lentamente sulle labbra...il tutto accompagnato da un dolce mugolio.
Non serve altro...massimo è già su di giri.Paga il barista ed usciamo.Lo seguo con la mia macchina ed in circa 10 minuti siamo a casa sua.
Nel tragitto la mia voglia aumenta...ho la fica già fradicia...lo sento attraverso il piccolo triangolino che copra le mie grandi labbra...
mentre guido mi immagino i particolari e le scene + hard...loro che mi sfondano fica e culo..io che godo a ripetizione impalandomi
via via su quei magnifici cazzoni duri...ormai è la fine..la troia che è in me si sfogherà in un modo inimmaginabile...credo che alla
fine mi ritroverò così spaccata di fica e di culo da non sapere come tornare a casa....
Mentre questi pensieri mi attraversano la mente eccomi a casa di massimo.Due suoi amici sono già lì sotto ad aspettarlo...mamma
mia che velocità...chissà cosa deve avergli detto massimo per farli volare così di fretta!
Massimo fà le presentazioni...ragazzi questa splendida signora è jessyca...jessyca ecco qui franco e piero...2 miei amici.Mi salutano dandomi
la mano e nel frattempo mi squadrano dalla testa ai piedi con un largo sorriso che è tutto un programma!Sannò già di avere a
che fare con una megatroia in calore e loro hanno quello che serve per saziare la mia voglia...
Entriamo in casa...una casettina carina con un bel divanone a spalliera nel salotto.Splendido penso..è il modo migliore per farmi fottere come desidero!!
Quindi decido e mi siedo proprio lì per conoscersi un attimo rompere il ghiaccio...
massimo ci serve da bere e inziamo a parlare ed a conoscersi meglio.Dei 3 quello che mi piace di + a pelle è franco.Simpatico carino e molto educato,
piero è + rozzo...deve essere un operaio o un metalmeccanico...Gli dico che faccio la parrucchiera,che sono sposata ma molto insoddisfatta...
insomma apro io la strada verso quello che voglio.Franco mi dice subito che è un vero delitto non soddisfare una donna come me...ed inizia ad
accarezzarmi le braccia.E' il segnale che aspettavo...non chiedevo di meglio...in un attimo lo guardo dritto negli occhi
e gli sussurro...:"BACIAMI".Non finisco di parlare che mi inizia a limonare lentamente...mentre piero mi apre i primi bottoncini dell'abito.
Dopo 2 secondi sono in reggiseno...dopo un altro secondo sono in piedi e mentre limono franco il vestitino è ai miei piedi...lasciandomi
in perizoma reggiseno e tacchi...praticamente sono nuda.Continuo a limonare franco mentre massimo mi slaccia il reggiseno...le tette
mi escono in un attimo...e massimo inizia a leccarmi i capezzoli.Il porco mi conosce e sà che vado su di giri in un secondo se mi
leccano i capezzoli.Infatti inizio da subito a mugolare...piero se ne accorge e mi tira giù il perizomino...un secondo dopo eccomi completamente nuda
in tacchi a spillo!!La situazione che adoro...essere nuda in tacchi...come la peggior zoccola..e con 3 uomini intorno a me che
mi mettono al centro dell'attenzione...tra pochi istanti la troia che è in me inizierà le danze e per i miei stalloni sarà la fine!!
Mi inzio a dar da fare...ho già la mia fica che è un lago...il clitoride mi pulsa all'impazzata...una voglia infinita mi parte dalla fica per
arrivarmi al cervello...Continuo a limonare franco..quelo che mi piace di +...nel mentre allungo una mano sui pantaloni di massimo...
è già in tiro il porco!!Mi stacco per un secondo dalle labbra di franco...giusto il tempo di dire:"beh ragazzi mi avete già messa
bella che nuda...ora tocca a voi!!"
Dopodichè faccio alzare in piedi franco...gli resto in ginocchio davanti...e mentre lui si leva la camicia io gli slaccio la cintura...apro i
pantaloni e lo faccio restare solo in slip.Un lampo di piacere mi illumina gli occhi...ha lo slip gonfio da far paura...sotto
si intravede un cazzone da sogno duro e gonfio...Un ben distinto MMMHHH mi esce dalle labbra mentre mi passo la lingua lentamente prima sul labbro di sopra e
poi su quello di sotto.Infine lo guardo dritto negli occhi mentre appoggio le mani ai lati dei suoi slip...voglio che veda bene
che razza di puttana ha davanti...Infine calo gli slip...ed uno spettacolo stupendo mi si para davanti agli occhi.
Un cazzone di almeno 25cm mi svetta davanti alle labbra...duro gonfio e con una magnifica cappellona che punta verso l'alto...
lo guardo come stregata mentre avvicino la punta della lingua al glande...mentre dentro di me un ben preciso GODOOOOO mi inizia
a suonare nel cervello.Inizio a leccarmelo tutto...è stupendo...duro e magnificamente eretto...Con i capelli a caschetto lui da sopra mi vede benissimo...
vede la mia lingua leccargli la cappella...scendere lungo l'asta...arrivare alle palle..leccarle lentamente per saggiarne la consistenza....poi risalire piano piano
in punta di lingua fino al glande...mentre lo lecco emetto un continuo MMMHHH per l'intenso godimento che provo...Infine lo guardo dritto
negli occhi...e gli dico:"Amore hai un cazzo stupendo...lo sai?"... e poi continuo:"Mi farai godere come una pazza...e poi mi piaci
molto...lo sai?"
Infine mi rimetto a leccarlo...adorando quel grosso cazzone come una schiava adora il suo dio...inizio un lento pompino che mi dà un piacere infinito.
Massimo e franco sono come inebetiti nel vedermi all'opera...uno si sega lentamente mentre l'altro è come stregato da tanta troiaggine...
Vado su e giù con le labbra cercando di mandamri giù il + possibile quel membro stupendo...arrivo quasi a soffocarmi...una continua serie di gemiti
accompagna il mio lento movimento.Le mie tette ballano lentamente mentre io vado su e giù...ogni tanto mi lecco le labbra per farmi scivolare in gola tutto quel
ben di dio...in quei momenti guardo franco negli occhi...e leggo che mi stà dando della grandissima troia e della puttana...immeidatamente
dalla mia fica colano umori di piacere mentre il mio clitoride è turgido e gonfio per l'immenso piacere che quel suo modo di guardarmi mi dà...
Vado avanti ancora un pò...inizia a sbuffare il mio franco...segno che l'ho fatto godere per bene...finalmente è arrivato il momento che aspetto da quando
ho cominciato a ricercare massimo...ora mi farò inculare tutta dal mio stupendo stallone!!!
Stacco le mie labbra dal suo cazzone...lui resta un attimo perplesso...allora io lo guardo dritto negli occhi...lentamente mi giro verso la spalliera
del divano mettendomi splendidamente a pecorina...le tette appena sotto il bordo della spalliera...E' un invito che non può rifiutare...il mio porco...
Un attimo dopo è dietro di me...l'asta stretta in una mano...dopo pochi istanti sento distintamente la cappella che si appoggia alla mia fica.
Mugolo di piacere mentre franco si accorge che ho la fica che è un lago.E infatti mi dice:"che razza di troia sei...jessyca...ti basta
leccare un pò il cazzo è ti bagni come una cagna in calore..."Detto questo mi spinge la cappella tra le labbra della fica...un istante dopo è dentro di me...mi lascio sfuggire
un ben distinto OOOHHHH SIIIIIII di piacere mentre stringo con le mani la spalliera del letto.Continua a spingere...infine sento ben distintamente le sue grosse
palle attaccarsi alla mia fica....è tutto dentro di me!!Un altro AAAHHH mi esce dalle labbra...mentre sento la sua cappella quasi toccarmi le pareti dell'utero.
Dio mio che cazzo...penso...mentre lui mi appoggia per bene le mani sui fianchi.Mi giro lentamente con la testa...lo guardo...è stupendo...lo sguardo che mi fà è proprio
quello che voglio....anch'io lo guardo così...in senso di sfida...mentre gli dico:"dai amore ora scopami...dammi dei bei colpi forti...fottimi senza pietà...fammelo sentire
fino in gola quel tuo magnifico cazzone...
inizia a scoparmi con violenza...1,2,3,4,5 colpi secchi...decisi...dati proprio per sfondarmi la fica...inizio già a godere ed a gemere mentre lui và avanti
con passione.Le tette mi ballano bene contro il divano...io con la lingua rivolta all'insù dal piacere che provo resto a bocca aperta...
Sono completamente piena di cazzo...lo sento fino in gola...franco è decisamente uno stramaledetto stallone...mi continua a spingere la cappella
sempre + su...dandomi piacere su piacere.Gli altri 2 guardano...piero si sega lentamente...impugna anche lui un gran bel cazzone...massimo per ora guarda...forse perchè sà
che sarà lui l'ultimo che mi scoperò...dandogli così lo scettro di cazzo + grosso dei tre....
Franco và avanti ancora...infine sento che è davvero vicino...lentamente mi giro e gli dico:"Amore...ora inculami...inculami tutta...ti prego...voglio che alla fine di
questa serata il mio culetto sia sfondato come quello della peggiore delle vacche alla monta...."
Franco resta di sasso...tutto si poteva aspettare ma mai una richiesta così esplicita da una signora che all'apparenza è si troia
ma non fino a quel punto.Mi riguarda...cercando come una conferma...io con il viso stravolto dal piacere intenso che quella
penetrazione mi stava dando rispondo al suo sguardo con un sorriso...e gli dico..."Si amore...voglio che tu mi inculi tutta...fino in fondo...voglio essere una
stupenda rottainculo alla fine di questa serata con voi tre stupendi stalloni..."
Stacca le mani dai miei fianchi...retrocede un pò...infine inizia a leccarmi il buchetto del culo...per lubrificarmelo.
Guardo massimo che ora mi stà davanti...è come stregato da quella visione.Lo guardo e gli dico:"Amore hai della vasellina...per aiutarmi a prendere questi cazzoni da sogno tutti
nel culetto??" resta un secondo di sasso...stenta a credere a quanto gli ho detto..infine dice: "SI SI...vado...a prenderla"
franco mi lecca profondamente il forellino...infine si ferma ed aspetta la vaselina.Massimo gli porge il tubetto...lui ne spreme
un pò e inizia a mettermela prima intorno e poi con un dito dentro nel buchetto...infine ne mette un velo sul suo cazzone...poco dopo sono pronta...nel mio cervello sono
tutta un fremito...mentre ho la fica che bolle ed il clitoride come impazzito per il piacere che proverò...Mi rimetto per bene appoggiata allo shienale del divano..socchiudo gli occhi e
dico:"dai amore...spaccamelo tutto questo culetto...è tuo..amore...sfondamelo per bene..." E mentre queste parole mi escono di bocca ecco che un primo pre-orgasmo si fà strada in me....
la fica mi si contrae...il clitoride freme leggermente mentre attendo lo stupendo momento in cui appoggerà la sua cappella al
mio buchetto...
Franco impugna il membro...lo appoggia al buchetto che così lubrificato si schiude subito.Come sento la cappella appoggiarsi inizio a godere...un lungo mugolio mi esce dalle labbra...
mentre dentro...nella mia testa un forte GOOODOOOO mi coinvolge.Chino la testa in segno di venerazione e sottomissione mentre lui inizia a spingermi dentro il cazzone...
cm dopo cm me lo sento entrare...mentre il buchetto si allarga dilatandosi sempre di +.Una serie continua di OOOHH.....SIIII...
si susseguono...ormai sono in un delirio di piacere.Franco spinge ancora...mi sento scoppiare il pancino...infine si ferma..ed io
finalmente sento le sue grosse palle che si appoggiano alle grandi labbra della mia fica...segno che l'ho preso tutto per bene nel culetto...
Resta lì un attimo...come incredulo per come mi ha cacciato nel culo tutto il suo grosso cazzone..Io resto come ferma...così piena di cazzo fin nel pancino non riesco quasi a muovermi...
devo aspettare che mi si dilati per bene il culetto...infine lentamente mi giro e lo guardo con uno sguardo da perfetta zoccola...e gli dico:"dai amore...ora me lo hai
messo tutto dentro...dai amore inculami...spaccamelo tutto...è tutto tuo...fai i tuoi comodi grandissimo porco..."
Un attimo dopo mi serra ben stretti i fianchi...inizia ad andare su e giù...a darmi colpi violenti che mi scuotono tutta dandomi un dolore
intenso al buchetto del sedere...Poi si pianta con i piedi...mi mette le mani all'inguine imponendomi di mettere ancora + sporgente il culetto...come se non
bastasse come è sporgente già naturalmente!!Infine spinge...sempre più forte...dandomi colpi decisi...inizia ad incularmi in un modo semplicemente stupendo...
La testa mi gira...godo profondamente ad ogni colpo...la fica ben spaccata dalla scopata di prima è ancora ben spalancata..dalle grandi labbra completamente sfondate inzia
a colare copioso il mio piacere...il clitoride è come impazzito mentre io ad occhi socchiusi mi godo stupendamente messa a pecorina e con il culetto ben in fuori la monta.
Sono colpi continui...1,2,3,4,5,6 ed ad ogni colpo mi sfugge dalle labbra un AHHH...SIIII....ANCORAAAAA...mentre stringo la spalliera del divano per il dolore intenso che
provo nel farmi sfondare il sedere da franco.Ora esce quasi tutto dal mio buco...per poi rientrare in un colpo piantandomelo fino alle palle...così facendo mi slabbra
per bene il culetto e mi dilata proprio come voglio io.Ho le labbra socchiuse..la lingua con la punta verso l'alto...segno che stò godendo di brutto.Piero è stregato...affascinato da
questa situazione...infine si avvicina a cazzo dritto al mio viso...mi appoggia la cappella alla punta della lingua dicendomi
ben chiaramente:"Dai troia...leccamelo...poi ti inculerò per bene anche io...ora spompinami come hai fatto con franco..."
sentendo la cappella sulle labbra le socchiudo...lui spinge dentro il suo cazzone lentamente...come se mi violentasse la bocca....Io sono ferma con la testa...non ce
la faccio a muoverla...così piena di cazzo come sono.Guardo piero..poi allungo una mano e gliela passo dietro i fianchi...infine lo spingo lentamente verso di me...mimando come
se mi stesse scopando la bocca.Lui capisce subito...io lo guardo dritto negli occhi...voglio che veda quanto sono troia e come adoro prendere + cazzi contemporaneamente...
Inizia un dolce su e giù...mi scopa dolcemente la bocca spingendo il suo cazzone fino quasi in fondo...io mugolo come una pazza..sia per il dolore che mi provoca il cazzo
di franco sia per il senso di soffocamento che mi dà piero.Infine piano piano riesco a prendere anche il cazzo di piero tutto in bocca...socchiudendo gli occhi per il godimento
alla fine sento i peli del pube di piero sfiorare il mio nasino...segno che l'ho preso fino alla base tutto in bocca...saranno almeno 25cm di cazzo....un forte MMMHHH mi sfugge di
nuovo dalle dalle labbra...mentre nella testa mi scoppia fortissimo un urlo di piacere....un GOOODDDOOOO enorme mi rimbomba
dal cervello e mi scende fino alla fica ed al clitoride.Piero mi mette una mano alla nuca e mi dà il tempo....le mie labbra scorrono lentamente accarezzando il suo cazzo...un filo
di saliva lubrifica l'asta che ora mi scorre tutta in bocca...Franco continua ad incularmi stupendamente...il culetto mi fà meno male...segno che si è dilatato e si è
sfondato per bene...ora lo prendo tutto dalla cappella alle palle in un colpo solo...ed ad ogni colpo è un GODOOOO immenso che mi si fà strada nel cervello.
Eccolo uscire tutto...sento lo scalino della cappella ed infine sento il buchetto ben aperto...un attimo dopo sento la cappella entrare e di seguito in un attimo sento le sue
palle sbattere sulla mia fica...mio dio come mi ha sfondata...entra ed esce del tutto dal mio culetto...che magnifico toro che è e come
sà come si sfonda il culo ad una donna...
Ancora colpi...altro piacere...infine eccolo sbuffare...ansimare...mi giro con il collo e lo guardo...mi legge nello sguardo che
sono appagata...mi guarda e mi dice:"Troia ora vengo...pèrepara il culo che te lo spacco fino alla morte.Mi metto ben appoggiata alla spalliera...lui inizia una serie
pazzesca di colpi...io a bocca aperta inizio a gemere...poi ad urlare ritmicamente sotto i suoi colpi una serie continua di OOHHH AHHHH SIIII ANCORAAAA..
lui mi stringe i fianchi ed infine..VIENE.....godendo come un porco mi riempe di sborra il buchetto...ancora qualche colpo infine si fà indietro ed esce...io sono in un delirio erotico
ed ho il clitoride come impazzito.Piero si ferma di colpo...la scena lo ha quasi fatto sborrare...dopo qualche secondo di stupore
lentamente si mette dietro di me...guarda il buchetto completamente sfondato...vede la sborra che cola e senza dire una parola me lo caccia dentro in un colpo solo
fino alle palle!!!
Io che ero come rilassata tutto di un tratto mi sento riempire di nuovo il pancino...Un attimo dopo inizia a incularmi con decisione...Mi giro con la testa e lo guardo
dicendogli:"che gran porco che sei...non hai saputo resistere....vero??" e lui di rimando:"jessyca con un culo come il tuo
non incularti è un vero delitto...hai un culo che và fottuto almeno tutti i giorni!!"...e poi."dai troia che non volevi altro..."
Mi rimetto in posizione...inanrco la schiena offrendogli il mio culetto ben sporgente...un secondo dopo mi posa le mani sui fianchi ed inizia ad incularmi con dolcezza...
alternando colpi secchi a colpi dolci...dentro di me un dolce GODOOOO si fà strada mentre mi gusto in pieno di nuovo la monta.
Piero ci sà fare...m'incula con passione dolcezza e forza...i colpi sono alternati e mi danno piacere su piacere...infine mi giro di nuovo per guardarlo,
limmagine che vede è di una gran bella fica messa splendidamente a pecorina...con i capelli a caschetto...con le tette che ballano al ritmo dell'inculata...con le
labbra che gli hanno leccato e succhiato splendidamente il cazzo e che si stà facendo inculare deliziosamente tutta da lui...
E questo voglio che lui veda...una signora che è per lui una grandissima troia non ancora completamente rottainculo...
va avanti per un bel pò...io godo a raffica...infine allunga una mano per sditalinarmi il clitoride...mio dio ho una scossa elettrica di piacere ma non voglio assolutamente
venire...non ancora...l'orgasmo lo devo avere con massimo..il + dotato dei 3 stalloni.Gli fermo subito la mano e me la metto sul seno...Lui mi dice:"amore perchè mi fermi??sei vicinissima
al godere...hai la fica che gocciola addirittura ed il clitoride gonfio come un piccolo cazzo...perchè non vieni?"
io gli rispondo che voglio godere alla fine...ora stò godendo di testa e godo anche di + che di fica...Lui desiste...mi stringe
il seno e và avanti...Colpo su colpo mi sento il culetto che brucia..la vaselina è forse finita e inizia a sentire dolore.
Mi giro verso piero e sorridendo gli dico:"dai amopre...inculami...dai sfondamelo tutto...e schizzami dentro tutto il tuo piacere...!
Lui mi mette le mani sulle spalle...così facendo me lo spinge tutto fino in fondo nel sedere...ho un gemito di piacere nel sentrimelo tutto fino quasi in gola...anche piero
ha un gran bel cazzo non c'è che dire.Infine inizia ad incularmi per bene...colpo su colpo arriva al piacere...con un SIII sparato a gran voce mi inizia a sborrare nel culetto...
accolgo i suoi densi schizzi caldi godendo con lui...a labbra socchiuse e con la punta della lingua verso l'alto gli faccio eco dicendo:"OOHHH SIIII AMORE SPACCAMI IL CULETTOOO..."
Esce lentamente dal mio buchetto...lasciandomelo paurosamente dilatato e sfondato...copiose e scivolose gocce di sborra mi colano verso l'interno cosce...
Mi metto davanti allo specchio di schiena...e piegandomi ancora una volta a pecorina posso vedere ben distintamente il buchetto completamente sfondato ed arrossato...
è come un piccolo buco nero con intorno un aureola rossa...se spingo col pancino ecco far capolino dal buchetto delle grosse gocce
di sborra...mentalmente stò godendo forse + che nel farmi inculare...il sapere di avere un culetto così sfondato e di essermelo voluto far sfondare volutamente mi dà
un appagamento totale....il mio essere troia al massimo trae piacere proprio nel voler essere usata...profanata...sfondata come la
peggior puttana da strada.
POchi attimi dopo Piero e Franco escono dal salone e si vanno a buttare nella camera da letto di massimo...quasi come se avessero
capito che volevamo restare soli io e Massimo.
Massimo era rimasto in disparte...sapeva che io lo avrei voluto tenere per ultimo...sapeva che il suo cazzone era decisamente + grosso...lungo e largo di quelli di franco
e di piero...inoltre sapeva che tra di noi c'era una sorta di sfida mentale.L'ultima volta (leggi la parte finale di autogrill) la sfida l'aveva vinta lui...facendomi implorare
pietà e pregandolo di venire perchè avevo il culetto in fiamme e sfondatissimo...ma questa volta era diverso.
Non solo avevo retto stupendamente 2 inculate una dietro l'altra...non ero ancora venuta e questo voleva dire che ero pronta a farmi inculare stupendamente anche da lui...
segno che non ero appagata e che il vero piacere...quello finale e completo lo attendevo da lui...
restando ben appoggiata allo schienale lo guardo dritto negli occhi...e lui ricambia lo sguardo...In un attimo aveva letto che ero pronta...che ero sua...che
in tutto questo tempo anche se lontana ero stata sua...Lo ero da quella sera dopo l'incontro all'autogrill.Nessun uomo mi aveva mai lasciato il marchio...ma lui SI...lui
era speciale..e lo sapeva bene guardandomi negli occhi.Ed io ero speciale per lui...quella sera quando mi infilò fino alle palle tutto il suo splendido cazzone nel culo mi
disse che non aveva mai trovato una donna che fosse stata in grado di prenderselo tutto nel culo...Ma io SI...e questo gli aveva fatto capire che ero speciale...
che ero troia come nessun altra...e che ero la troia che lui aspettava e voleva tutta per se...che ero LA SUA TROIA.
Gli sguardi si incrociano ancora..infine si avvicina a me..mi fà alzare dal divano e mi pone le mani sulle spalle....dolcemente mi spinge verso il basso...facendomi inginocchiare
ai suoi piedi.Eccomi quindi in ginocchio per lui...con il suo indimenticabile cazzone duro davanti al nasino...Lo guardo dritto negli occhi...voglio che veda
che sono solo sua...completamente sua...voglio che veda come lo stò adorando...come sono la sua schiava e come adoro quel suo stupendo
cazzo...resto così qualche istante...i miei occhi nei suoi...la mia anima nella sua.Istanti che sembrano eterni...infine il mio essere troia prende il sopravvento...
trovarmi quel magnifico membro eretto a 2 cm dal nasino è una tentazione troppo forte...il momento romantico lascia il posto al sesso...e questo è quello che voglio.
Mi guarda un ultimo istante e mi bisbiglia un TI AMO dolcissimo...io ricambio dicendogli ANCH'IO AMORE...infine socchiudo le labbra e le appoggio alla sua cappella.
Un dolcissimo pompino...ecco cosa volevo fargli...anzi la mia mente,il mio cervello e tutta me stessa vogliono che gli faccia il + bel pompino che ho mai fatto in tutta la mia vita.
Mi concentro su questo desiderio...è quello che voglio con tutta me stessa!!!
Ed inizio così il + bel pompino della mia vita!Lento..con una dolcezza infinita...salgo e scendo con le labbra lungo l'asta...nel mentre non stacco i miei occhi da lui...
voglio cogliere ogni attimo..ogni istante durante il quale gli dò piacere...
Lui mi ricambia lo sguardo..gli leggo distintamente negli occhi che mi stà dando della puttana...della zoccola..e questo mi dà ancora +
piacere e godimento.Infine parla...e mi dice:"amore che pompino...mai nessuna donna mi ha fatto un pompino così....sei stupenda..lo sai??"
Io mi fermo un istante...levo il suo cazzo dalle mie labbra...lo impugno,ed incrociando i suoi occhi gli dico:"Lo sò...voglio farti il + bel pompino della mia vita...voglio che
tu goda con me come non hai mai goduto...sono la tua troia...lo sono stata dalla sera dell'autogrill...voglio tu lo sappia...ora..."
Lui resta fermo un istante..poi mi dice:"Lo sapevo...ti avevo lasciato il marchio quella sera..lo sai vero?Un culo come te l'ho fatto io mai nessuno te lo aveva mai fatto...
e tu da quel momento avevi capito di essere mia...solo mia...e sei tornata da me per questo...non è vero?"
"SI amore...si è vero...mi hai lasciato il tuo segno...e sono qui perchè sono tua...perchè voglio essere una vera troia rottainculo...e perchè voglio che
sia tu a sfondarmi il culo come nessun altro sà fare..."
"E lo avrai...sari rottainculo come chiedi...troia..." mi risponde il mio massimo.
Godendo come non mai riprendo a succhiarmi il suo cazzone...lecco le palle...lecco l'asta stupendamente grossa...lecco la cappella con delicati colpi di lingua sul glande...ad
ogni passaggio della mia lingua lo sento godere...vado avanti a lungo...le tette mi ballano delicatamente al ritmo del pompino...lui le guarda e gode come un porco...se solo sapesse COME E QUANTO GODO
io nel fargli quel pompino!!!La fica mi gronda sulle cosce un denso liquido trasparente ed appiccicoso che mi avvolge
le cosce dall'inguine in giù...stò godendo come non mai!mentalmente sono al limite...sò che quando il mio splendido stallone mi inculerà e verrà io verrò con lui...mi basterà sfiorarmi il clitoride
per avere un orgasmo INFINITO...Intanto lo porto piano piano vicino al piacere diverse volte...ed ogni volta mi fermo...lo faccio sbollire per poi ricominciare il mio su e giù.
Mi godo quel cazzone da sogno tra le labbra per un tempo infinito...ad occhi chiusi ed in ginocchio adoro quel magnifico esemplare di cazzo...Lui mi vede dall'alto...vede
il mio viso,le mie labbra che scivolano sul suo cazzo...vede il godimento intenso che provo a fargli il pompino...vede quanto sono troia...puttana e come godo con il suo
cazzone in bocca...
Ora ha il membro che è al massimo...duro lungo e largo da far paura...il mio stupendo pompino e le soste che gli ho fatto fare hanno portato quel
magnifico cazzone al massimo dell'erezione...è il momento che sogno ed attendo da un mucchio di tempo..dalla sera dell'autogrill!!
Massimo mi prende le mani...mi tira sù...mi fà mettere a pecorina sul divano...le tette stavolta le mette lui stesso fuori dalla spalliera,perchè me le vuole stringere
per bene e godere tra le mani mentre mi inculerà stupendamente.
Prende un pò di vaselina e mi rilubrifica dentro...fuori ed intorno al buchetto (ormai direi che è un grosso e largo buco a dire il vero)
poi si unge il cazzone...infine me lo appoggia al sedere stringendomi i fianchi e mi dice:"eccomi amore...ora sono tuo...e tu sei mia...tutta mia...lo sai vero??"
Io mi giro lentamente con la testa...lo voglio guardare mentre entra dolcemente in me...voglio che i nostri occhi si incrocino mentre mi dò tutta a lui...
Appoggia la cappella...io lo guardo con dolcezza...anzi CON AMORE...infine gli dico:"Si amore...sono tua...prendimi...fammi tua...il mio culo è tuo...tutto di me è tuo...
sfondamelo...voglio essere LA TUA TROIA ROTTAINCULO e di nessun altro"...
COn pochi colpi entra dentro di me...i 2 cazzoni di franco e piero avevano fatto bene il loro lavoro...avevo ormai il culetto sfondato quasi come quello di una vacca...
mancava solo il tocco finale...anzi il cazzone finale...quello del mio uomo.
Spinge delicatamente ed entra...mi sento come mancare il fiato...cm dopo cm mi spinge nel culetto prima la cappella...poi l'asta...dopo quasi 1 minuto sento le palle appoggiarsi
alla mia fica fradicia di piacere.un forte OOOHHH mi esce dalle labbra...seguito poi da un "Amore mio me lo hai dato tutto...lo sai??"e poi "mio dio me lo sento fino al cervello...."
E lui di rimando:"Amore mio te l'ho messo tutto...lo hai preso in culo fino in fondo...senti le palle come sono attaccate alla tua fica?" "sei stupenda amore...sei davvero una troia fantastica...sei capace di
beccarti nel culo i miei 28cm di cazzo...e che cazzo!!"
Poi mentre comincia a muoversi in me mi dice ancora:"che razza di troia sei...hai la fica così bagnata che mi cola sulle palle...ho le palle bagnate dal tuo sbrodolare...ma quanto godi
quando ti inculo io....ehhh??"
Io giro lentamente la testa...lo guardo con amore...infine gli dico che solo lui mi fà godere così bene...poi mentre mi rigiro lo guardo ancora e gli dico:"ti prego amore...spaccami il
culo come tu solo sai fare...quando esco da casa tua voglio essere una troia rottainculo come ce ne sono poche..."
le parole lo colpiscono nell'onore...mi stringe per bene i fianchi e comincia a darmi colpi violentissimi...uno dopo l'altro mi fà sbattere quasi con la fronte al muro per la violenza con la quale mi incula!
Colpo dopo colpo mi sento sfondare il sedere...non che Piero e Franco non mi avessero sfondata...anzi...ma Massimo aveva dalla sua
non solo la lunghezza ma anche una larghezza deliziosa che mi allargava il buchetto in un modo totale...mi sentivo come svuotare
l'intestino quando me lo spingeva fino alle palle dentro...Sono completamente in un delirio erotico...gemo..mugolo...dalle mie labbra esce tutto un susseguirsi di
"AHHHH" "SIII" "DIO AMOREEE COME GODO" "ANCORA DAI SPINGI SFONDAMI DI +" insomma stò godendo come mai avevo goduto in tutta la mia vita!!
Appoggiata con la pancia alla spalliera del divano mi godo la monta completamente in estasi...lui fà di me ciò che vuole...
inculandomi superbamente mi porta colpo dopo colpo sempre + vicina al piacere...Allunga una mano..poi l'altra..ecco che mi stringe con dolcezza le tette...una serie di brividini mi percorrono
la schiena...poi mi strizza i capezzoli con dolcezza...prima uno poi tutti e due...in un attimo dalla fica mi cola altro piacere...mentre io gli dico:"Dio amore
che meraviglia...sei stupendo anche con le mani oltre che con il cazzo!!"
Va avanti ancora un pò...poi dalla durezza del suo cazzo sento che è molto vicino a sborrare...
La troia che ho dentro vuole ancora godere...quindi lentamente giro la testa e gli dico:"Amore ora ti voglio sotto di me...mi voglio impalare tutta sul tuo splendido cazzone..."
Mi guarda anche questa volta incredulo...nella sua mente un solo pensiero: che magnifica troia è questa donna.
Mi faccio avanti e mi faccio uscire dal sedere quel grosso pitone di carne...poi mi avvicino al suo viso e lo bacio dolcemente...sussurandogli:"amore sdraiati a terra in direzione
dello specchio...mi voglio vedere mentre sono tutta su di te..."
Lui lo fà...dall'alto in piedi la scena che vedo è da far girare la testa...lui sdraiato schiena a terra..le gambe leggermente divaricate e in mezzo alle gambe quel suo
stupendo paletto di carne duro...grosso...la grossa cappella che svetta verso il cielo...Ho l'acquolina in bocca al solo
pensiero di quando mi inizierò a sedere su di lui!!Un attimo dopo apro le gambe...le piego lentamente...con una mano impugno il suo
grosso cazzo...infine lo appoggio al buchetto del mio culetto...come lo sento appoggiarsi nella mia testa un pensiero che ben presto
diventa una specie di urlo....GODOOOOOOOOO...Socchiudo gli occhi per il piacere che provo...
Infine inizio lentamente a piegare le ginocchia...cm dopo cm mi godo il suo cazzo che mi entra dentro....una serie continua di MMMHHH.....SIIIII....OOOOHHHH mi esce dalle labbra,
mentre continuo a scendere....infine una sensazione meravigliosa di piacere mi dice che sono arrivata alle palle...apro gli occhi e mi vedo
davanti allo specchio....sono seduta sul suo corpo..le mie cosce sono appoggiate alle sue...le mie mani sono sulle sue ginocchia...e vedo perfettamente
le sue stupende palle dure e sode appoggiate al mio sedere...segno che l'ho preso tutto...fino in fondo ce l'ho tutto dentro nel culetto!!!
La testa mi gira per come godo di brutto...sono ferma su di lui...infine inizio a muovermi facendo leva sulle mie cosce...un movimento lento..dolce..continuo...un susseguirsi di MMHHH fanno da coro
al mio muovermi piano piano su di lui.Spingo anche con le mani..ed ogni volta cm e cm di cazzo mi entrano ed escono dal culetto...sono piena del suo stupendo cazzo...
e.....DIO COME GODO!!
Il piacere è sia fisico che mentale...perchè potendomi vedere tutta impalata su di lui la troia che è in me ha il piacere e la consapevolezza intima nel vedersi
completamente aperta e sfondata da quel magnifico cazzone.
Piano piano salgo su...ogni volta cerco di salire qualche cm + su ed infine dopo pochi attimi mi lascio andare quasi di peso su di lui...così facendo mi sento
deliziosamente sfondare il sedere...il mio peso stesso mi impala stupendamente sul suo cazzo duro come il marmo...la cappella me la sento
quasi arrivare in gola...entra tutto dentro di me...stò godendo come non mai...
Piano piano me lo riesco a far quasi uscire dal sedere....vedo dallo specchio la base della cappella...infine mi risiedo lasciandomi andare...un OOOHHH AMOREEEEE...
mi esce dalle labbra mentre mi sento slabbrare e cedere il muscolo del buchetto...le mie unghie quasi graffiano le sue cosce mentre mi risiedo
su di lui.Vado avanti ancora...su e giù..ogni volta il godimento è semplicemente delizioso...lui sbuffa e mi accarezza la schiena con le dita...il piacere si somma al
piacere.Infine mi fermo...e inizio a sculettare muovendo piano piano il sedere sul suo bacino...una sensazione stupenda si fà
strada in me...sentire i peli del suo pube stofinarsi sul mio sedere...sentire le sue palle sulla pelle del mio culetto...sentire dentro di me
quel grosso bastone di carne che mi stà sfondando...un dolcissimo "AMORE GODOOOOOO" esce dalle mie labbra mentre dolcemente mi muovo su di lui.
vado avanti così a lungo..godendomelo tutto nel pancino...ogni tanto mi fermo..poi risalgo...il movimento lento ha allontanato il suo orgasmo...decido di alzarmi per rimettermi
come prima...appoggiata allo schienale del divano.
Il suo membro esce dal mio culetto...lasciandomelo dilatato come non mai..il peso del mio corpo e i movimento fatti da me con lui tutto dentro di me mi
hanno slabbrato e dilatato stupendamente il sedere...mi sento sfondatissima...è ora di farlo sborrare in me e godere insieme a lui.
Lo guardo mentre lo bacio dolcemente sulle labbra...poi prendendolo per mano lo faccio alzare...infine mi rimetto a pecorina appoggiandomi allo schienale del divano.
Giro la testa e con dolcezza gli dico:"Dai amore..inculami tutta...fammi tua...voglio che mi vieni dentro...dammelo tutto...sfondami tutta...fallo con forza come
non hai mai fatto in vita tua..."...infine mi giro,mi metto stupendamente a pecorina,le tette fuori dallo schienale,metto per bene il sedere tutto in fuori...sculettando lo invito a prendermelo...
Mi stringe i fianchi ed un attimo dopo sento la cappella che mi entra con forza nel culetto...lui piantando i piedi inzia a spingere + forte...sempre + forte...io capendo
la sua intenzione inarco per bene la schiena e metto ancora di + il sedere in fuori...voglio che sporga il + possibile in modo che me quando me lo spinge
dentro me ne entri nel sedere il + possibile...in modo che me lo sfondi completamente...
Ora toglie le mani dai fianchi e me appoggia alle spalle...poi inzia a tirare le mie spalle verso di se...così facendo me lo spinge
dentro fino alle palle...in un attimo mi sento riempire il sedere in un modo ancora + violento...mi sento la cappella davvero fin nel cervello!!
Poi inizia a darmi colpi sempre + forti...sempre tenendomi le mani sulle spalle...la mia testa gira all'impazzata e nella mia mente
ora si sente una sola parola che prorompe come in un urlo violento.......GOOOODDDDDOOOOOOOO!!!!!!!
sento l'orgasmo ormai prossimo anche io...lui và avanti senza fermarsi + ormai...si avvicina al piacere senza fermarsi...Anche io sono lì lì...ed in quel momento
capisco che quando lui sborrerà io verrò all'unisono con lui.
Altri colpi..altro piacere per il culetto ormai aperto come non mai...infine sento che ormai entra tutto fino in fondo ed esce tutto fino alla cappella...proprio come aveva fatto
il mio stallone Franco.Esce facendomi sentire lo scalino della cappella...guarda il buco ormai dilatato al massimo...infine in un colpo solo rietra
facendomelo arrivare tutto dentro fino ad appoggiare le palle alla mia fica.Ogni volta che lo fà io godo...mentalmente poi godo ancora di + che fisicamente perchè questo
suo sfondarmi così mi dà la certezza che ho il culo sfondato davvero come volevo...manca poco ormai..quando verrà finalmente verrò con lui e sarò quello che volevo essere quando
sono partita con la macchina...una perfetta troia rottainculo!
massimo è vicino...lo sento..il suo cazzo è teso fino allo spasimo...ha il fiato corto e inizia a sbuffare...i classici segni che stà per venire.
Mi giro...lo voglio guardare ancora mentre è lì lì...Con la punta della lingua all'insù per il piacere che provo ed a bocca aperta lo guardo e gli dico:"dai amore...
vieni...mi hai fatta letteralmente impazzire..sei stato meraviglioso...ora vienimi dentro..inondami tutta...sono tua...tua tuaaaaaaa!!"le ultime parole le urlo perchè voglio sappia che sono davvero
solo sua...che lui è l'uomo che + di ogni altro mi fà impazzire a letto.
Mi guarda e mi risponde sibilando:"va bene jessyca...anche io sono tuo..e questo cazzo che ti sfonda il culo è tutto tuo...quando vuoi vieni e prenditelo tutto..."
infine inzia una serie pazzesca di colpi...le sue mani mi spingono le spalle verso di lui...infine sento che soffia e sbuffa..un attimo dopo urla a piena voce un AHHHHHHH
SIIIIIIII...VENGOOOOOO AMOREEEE VENGOOOOO!!
nel momento in cui inzia ad urlare allungo la mia mano alla fica...con la punta delle dita mi sditalino appena un attimo e nemmeno il tempo mi toccarmi il clitoride ed
ecco che mi sento esplodere il cervello....una serie interminabile di brividi mi scuotono...la fica si socchiude e come una fontana inizio a godere...
Dalla bocca aperta mi esce un fortissimo SIIIII AMOREEEE MIO SIIII VENGOOOOO VENGO ANCH'IOOOOOO OHHHHHHHH....infine come una foglia al vento inzio a vibrare travolta
dall'orgasmo.
Massimo va avanti ancora un pò...infine leva le mani dai miei finahci e si stacca da me...mi sento letteralemnte svuotare l'intestino mentre la sua cappella sguscia
dal mio buchetto del sedere...Resto ancora pochi secondi a pecorina appoggiata al divano mentre lui esausto si siede a terra al mio fianco.
La fica finalmente mi smette di contrarsi...le ultime gocce di piacere mi scendono dai peli e cadono sui cuscini del divano.
Il culo mi fà un male terribile....mi alzo dal divano e vado allo specchio a guardarmelo....
MIO DIO!!!sembra l'estremità di un grosso tubo...è sfondato da far paura...l'anello del muscolo dell'ano è rosso fuoco e dentro si vede come un buco nero senza fondo...
sarà largo almeno 5cm...mentre mi guardo il buchetto sento questa volta che non è la fica a contrarsi la il mio cervello...la troia che è in me è totalmente appagata dall'aver visto come mi sono fatta
sfondare il sedere....era quello che voleva ed ora si sente soddisfatta e totalmente sazia di piacere.
In pratica sono appagata sia come donna che come troia...perchè sono venuta di fica e di mente!!
Chiedo a massimo dov'è il bagno...prendo un asciugamano e mi infilo sotto la doccia...mentre mi insapono passo le dita della mano sul sedere...e sento che il buchetto è sempre ben
dilatato e largo come quello di una vacca...un intenso godimento mi avvolge...che grandissima troia sono!!
Esco dalla doccia...mi rivesto...sono esausta sia per l'orgasmo ma sopratutto per essere stata sbattuta a pecorina per ore
dai mei stalloni.Ho la fica ed il culo rotti...era quello che volevo ed ho avuto la mia rivincita perfino con massimo...
questa volta ho retto il suo cazzone magnificamente ed alla fine era spossato anche lui...e lui mi aveva inculata e basta mentre
io mi ero fatta per bene anche i suoi 2 amici!!
Entro in camera da letto e saluto piero e franco...che dormono già...hihihi li ho messi KO!!
vado da massimo per salutarlo...lo bacio con dolcezza e gli dico ancora una volta che lo amo...lui ricambia il bacio e mi risponde che sono la donna della sua vita...
e che mi vuole rivedere quanto prima.
Esco che stà per albeggiare...la notte stà finendo.Risalgo in macchina e nel mettermi a sedere mi scappa dalla bocca un forte AHI!!!è il sedere che mi fà un male cane...e per tutto il viaggio
mi porto il dolore stando seduta.Ho il perizoma pieno di sperma...è colato dal buchetto ed ha macchiaro anche il vestitino...A casa dormirò a pancia sotto...
almeno così lo farò riposare un pò.
Ma quel dolore intenso e continuo mi dà un forte godimento mentale...sò di avere il sedere sfondato e sò che la zoccola che è in me ora ha la consapevolezza di
essere una perfetta troia rottainculo...ed era proprio quello che volevo fin dall'inizio.
FINE
Per risposte e giudizi anche molto spinti lasciate un commento nella sezione commenti del racconto qui su desiderya.
Per mail sexy potete scrivere a : [email protected]
JESSYCA
23
4
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Le mie esperienze-dal libro autobiografico \" un c
LE MIE ESPERIENZE
scrittore5968
per contatto : [email protected]
Finalmente, riuscii a soddisfare la mia curiosità su quella spiaggia e, dopo quella volta, ci tornai da solo. Mi incamminai seguendo le indicazioni che avevo sentito dire dai miei vicini. Il posto era lontano circa
Un chilometro dal luogo in cui mi trovavo, e il sole picchiava forte, tanto che dovetti mettermi al riparo da quanto scottava. Andai dietro alle dune della spiaggia, e mi resi conto del via vai della gente. Rimasi sorpreso: erano tutti nudi, famiglie intere, donne, uomini, persino bambini. L’avevo trovata.
Mi comportai come gli altri, passeggiando e osservando i presenti: l’unica cosa di cui mi vergognavo era quella di spogliarmi nudo, come lo erano loro. Mentre me ne andavo in giro, mi accorsi che alcune persone mi seguivano. Sulle prime feci finta di nulla, poi, spaventato dal loro comportamento insistente, pensai che l’unica soluzione fosse quella di raggiungere la spiaggia, per capire bene che cosa volessero, e attesi che si avvicinassero.
“Ciao, come va?” mi salutarono. Io risposi loro che andava tutto bene.
“Ti sei forse spaventato? – incalzarono – Sei scappato via come un fulmine!”
“A dire il vero, un po’ sì...”
Iniziammo a parlare, e mi chiesero se fosse la prima volta, quella, che frequentavo la zona. Quando gli risposi di sì, mi chiesero il nome e si presentarono a loro volta, dandomi la mano. Si chiamavano Andrea e Giuseppe.
“Scusaci se ti abbiamo fatto paura, ma appena ti abbiamo visto, ci sei sembrato un nostro amico.”
La conversazione si prolungò il tempo di una passeggiata. Visto che si era fatto tardi e avevano fretta, mi lasciarono salutandomi, e io continuai la mia camminata dietro alle dune. Improvvisamente, comparve un bel ragazzo, alto e fatto bene, che mi invitò a raggiungerlo nel posto che aveva scelto. Io ero timido, ma ero così interessato a conoscerlo ed ero così attratto da lui, che mi incamminai per andare da lui.
Giunto davanti a lui, non riuscii a spiccicare parola, così iniziò a parlarmi:
“Guarda che non ti mangio mica..”
“Lo so” risposi.
“Ti ho visto girare qua intorno e mi hai molto colpito, volevo conoscerti.”
“Anche io desidero la stessa cosa, solo che sono timido.”
“Questo lo avevo già notato” mi tranquillizzò. Così gli raccontai un po’ di me.
“E’ la prima volta che vengo qui. Ne ho sentito parlare dai miei vicini, e la curiosità è stata talmente forte, che sono venuto a dare un’occhiata.”
Scegliemmo un posto più adatto per poterci sdraiare. Stendemmo a terra i nostri asciugamani. I suoi occhi, il suo sguardo, il suo corpo mi attraevano molto. Improvvisamente, avvicinammo le nostre labbra l’uno all’altro, e ci baciammo intensamente, abbracciandoci. Lo baciai ovunque. Mi faceva perdere la testa, tanto che finimmo per fare l’amore. Fu un incontro meraviglioso, benché io all’epoca fossi molto chiuso e inibito.
Guardai l’orologio, e mi accorsi che il tempo era volato. Lo dovetti lasciare.
“Si è fatto tardi, mia nonna mi sta aspettando.”
“Vengo con te, anche io devo tornare a casa!”
“Bene, facciamo la strada assieme allora...”
“Molto volentieri.”
Ci allontanammo a piedi dalla spiaggia, scambiandoci le sensazioni sulle ore trascorse insieme. Gli chiesi se era stato bene con me.
“Da quando ti ho incontrato, la mia giornata è andata benissimo.”
Era la mia prima volta, e cercai di fargli capire che per me era stato davvero un momento speciale. Iniziammo a chiacchierare durante il tragitto fino alla sua auto. Poi, ci guardammo negli occhi, ci abbracciammo e con un lungo e appassionato bacio ci salutammo.
Avevo imparato come arrivare alla spiaggia, e così vi feci ritorno anche le settimane successive, facendo sempre degli incontri interessanti
7
1
14 years ago
scrittore5968,
44
Last visit: 14 years ago
-
Orgia particolare
Un altro racconto a quattro mani...
(F) Queste trasferte lavorative ormai erano sempre uguali. Si arrivava la mattina, si andava in albergo a fermare la camera prenotata, ci si dava una rinfrescata. Poi si andava dal cliente, si stava tutta la giornata a discutere, a promuovere progetti, a cercare le soluzioni migliori sia per la propria azienda che per il cliente. A volte si mangiava con lui, in qualche ristorante, altre volte nella sala mensa. Poi nel pomeriggio si continuava fino ad arrivare la sera e tornare nella solitudine dell’albergo, per poi riprendere il giorno dopo.
Questa era il solito iter. Ma quel giorno lì, la solita routine, si spezzò. Ero in macchina, ero appena uscito dall’azienda. Era stato più dura del solito con riunioni, discussioni e si era fatto veramente tardi. Le luci della città scorrevano lungo i finestrini della macchina. Quella era una nuova città per me e non avendo il navigatore, mi ritrovai in un quartiere elegante, illuminato da lampioni. La mia attenzione fu catturata dalle ragazze che sostavano sui marciapiedi, sotto i lampioni, in abiti abbastanza succinti ma non volgari. A volte da sole, a volte in gruppetti di due o tre. Capii che erano prostitute. C’erano di tutti i tipi, da quella magra a quella pienotta, a quella alta a quella bassa. Mentre la macchina correva lungo quella via, al vedere di tutte quelle ragazze che mostravano le loro grazie a chi si avvicinava, mi venne l’idea che magari quella sera non avrei passato la nottata in solitudine. Rifeci il giro della macchina due volte per scegliermi la ragazza e finalmente, ti vidi, lì da sola, sotto il lampione….
(T) da poco ero in quella zona e non conoscevo nessuno. Quella sera mi ero decisa ad andare lì perchè avevo sentito da alcune amiche che il lavoro certo non mancava. Il mio abbigliamento era consono alla mia posizione...mini ascellare con scacco laterale, tacco vertiginoso, perizoma brasiliano e canottiera senza nulla sotto. Non avevo ancora iniziato quella sera ed ero lì da pochissimo
(F) fermai la macchina davanti e te e feci scendere il finestrino. I miei occhi ti guardavano e ti spogliavano. Ero calamitato dalle tue gambe e dal tuo seno che si intravedeva. TI chiesi < Ciao, verresti con me a divertirti?>
(T) mi abbassai leggermente a livello del finestrino ed ascoltai le tue parole...vedevo che mi guardavi sotto la canottiera, ma era il mio lavoro e dovevo mostrare la mercanzia che era di ottima qualità. Ti dissi..."ok, dove andiamo? Da me o da te?"...
(F) I miei occhi guardavano il tuo bellissimo seno. Il mio membro aveva iniziato ad indurirsi. Ti dissi “Da me.” Ti aprii la porta e il mio sguardo andò alle tue gambe per poi tornare al tuo seno. Poi ti guardai e ti dissi “Sei veramente bella” e il mio sguardo fu calamitato dalle tue labbra di un rosso fuoco dovuto al rossetto…
(T) salendo volutamente le allargai per farmi guardare anche sotto ed infatti non ti facesti perdere l'occasione e subito il tuo sguardo andò sotto la mia gonna...Mi accomodai e con sguardo languido...come mio solito, ti guardai negli occhi incominciando la mia solita recita.
(F) avviai la macchina. Il mio sguardo era calamitato dal tuo corpo. Senza pensarci due volte, appoggiai la mia mano sulle tue cosce nude e sentii la delicatezza della tua pelle. TI accarezzai lungo la gamba e piano piano andai sotto la gonna. Il mio membro era ormai indurito….
(T) con la mia mano allontanai la tua dalla mia coscia dicendoti..."carino non ti sembra di correre un pò troppo?"...Nello stesso tempo allargai le coscie abbronzate scoprendo il mio perizoma bianco.
(F) io ti guardo ed un sorriso increspa le mie labbra “Se mi farai fare tutto quello che voglio, avrai un extra”
(T) farò tutto quello che vuoi e molto di più. I miei clienti sono sempre molto soddisfatti e mi danno quasi sempre un extra.
Mi rilasso sul sedile e mi lascio condurre dove desideri. Ti chiedo comunque dove andiamo e tu guardandomi le gambe mi dici.......
(F) le tue gambe ormai avevano catturato la mia attenzione, ma soprattutto i tuoi piedi con quelle bellissime scarpe. Ti risposi “Andiamo a divertirci, ho voglia di scopare con te tutta la notte” Presi la tua mano con la mia e la posizionai sui miei pantaloni all’altezza del mio membro…
(T) io non volevo certo rimanere con te tutta la notte e ti dissi che non era nelle mie abitudini farlo...ti sottolineai che ti sarebbe costato un capitale!
(F) io ti risposi che me lo potevo permettere e che stasera avevo una voglia incredibile. Erano mesi che non stavo con una donna. Ti dissi che ti avrei pagato profumatamente per ogni cosa che ti avrei fatto. Intanto la mia mano continuava ad accarezzarti la tua coscia…
(F) ti dissi il nome dell'albergo poi ti chiesi se per caso il tuo posto fosse più vicino. Intanto la mia mano era arrivata sotto la gonna e sentivo la tua pelle nuda con i miei polpastrelli. Intanto la tua mano era ancora sul mio membro racchiuso dai pantaloni. Ne sentivi la consistenza...
(T) non eri male e la tua consistenza non era certo da sottovalutare...Ti risposi che casa mia era più vicina e se lo desideravi si poteva andare lì e che magari ci saremo divertiti di più
(F) ti chiesi di farmi strada. Mentre guidavo, ormai la mia mano era a pochi centimetri dal tuo fiore. Tu apristi le gambe per facilitarmi maggiormente. Sentii la stoffa del tuo perizoma e lentamente ti accarezzai senza scostarlo.
(T) ti dissi di prendere la prima a destra e poi dritto...saremmo arrivati in un alberghetto molto carino dove affittavo una camera con due mie amiche. Tu proseguisti ed arrivati...ti fermasti
(F) prima di scendere ti accarezzai bene il tuo fiore e scostai leggermente il perizoma. Sentii la tua figa rasata con il mio polpastrello. Poi levai la mia mano, aprii la porta e ti feci scendere. Ti dissi di farmi strada ed io dietro ti seguii ammirandoti…
(T) il tuo sfioramento del mio sesso mi aveva fatto entrare nel ruolo che rappresentavo per te quella sera ed uscendo cercai ovviamente di accentuare il mio incedere sapendo che tu da dietro ammiravi una delle mie parti milgiori del mio corpo dondolare qua e la e sapendo che da li a poco lo avresti potuto ammirare senza vestiti
(F) il mio sguardo era calamitato dal tuo fondoschiena. Il mio membro ebbe un’impennata al solo pensiero che da lì a poco saresti stata mia. Una mia mano andò sul tuo sedere e senza vergognarmi la misi direttamente sotto la tua mini per poterlo palpare. Entrammo nell’albergo. TU salutasti il portiere di notte, e lui ti diee la chiave della solita camera e ti fece un occhiolino. CI girammo e andammo verso l’ascensore…
(T) premetti il tasto del quinto piano e mi appoggiai alla parete dell'ascensore. Tu con fare un pò violento ti avvicinasti e to appoggiasti completamente al mio corpo baciandomi prima dolcemente e poi con profondità. Sentivo ogni centimentro sul mio corpo ed assecondai il tuo bacio con passione
(F) le nostre lingue si intrecciarono. Le mie mani andarono sulle tue gambe. Tu alzasti una gamba ed io te la presi con la mano e te la sollevai. Sentivo la tua pelle nuda e mi appoggiai con tutto il mio corpo contro di te. La minigonna si sollevò e il tuo perizoma venne fuori. Mi appoggiai con il mio membro ancora dentro i pantaloni a te e tu sentisti la mia consistenza. La mia bocca ora era sul collo e con la mano libero ti palpavo il seno che ormai avevo liberato dalla camicetta....
(T) piano piano mi spogliasti completamente...e rimasi solo in perizoma. L'ascensore si fermò e le porte si aprirono. Mi stavi ancora baciando ed io con delicatezza ti spostai dicendo che eravamo al piano. Davanti alla mia porta aperta era ferma manuela una delle mie due amiche di colore che con un certo imbarazzo ci salutò dicendomi che mi stava cercando...
(F) ero eccitatissimo e non vedevo l’ora di averti completamente tra le mie mani. Aspettai che tu finissi di parlare con la tua amica mulatta. Nonostante fossi solo con il perizoma non eri imbarazzata per niente anzi ti muovevi e parlavi con naturalezza. Io in mano avevo i tuoi vestiti che avevo raccolto dall’ascensore….
(T) Manuela venne con noi verso l'appartamentino ed entrammo tutti uno dietro l'altra, per ultimo tu. La luce era soffusa e ci venne incontro Evelyn una svedese mozzafiato in maglietta e mutandine. Tu rimanesti senza fiato di fronte a tre ragazze stupende, ed infatti eri imbarazzato e non sapevi come muoverti. Manuela ed Evelyn ti salutarono squadrandoti da capo a piedi.
(F) non potevo crederci, avevo tre bellezze a mia disposizione. Ognuna di voi era stupenda, ognuno con una colorazione di pelle a contrastare l'altra. Manuela mulatta, Evelyn quasi bianca e tu, stupenda con quei bellissimi seni di un bel rosa. Ero lì in mezzo alla stanza e apsettai...
(T) guardandoti negli occhi ti dissi, se ci vuoi tutte e tre la tariffa si alza e di molto perchè sappiamo fare delle cose indicibili e siamo imprevedibili, che ne dici?
(F) non abbassando lo sguardo ma con il sorriso da cacciatore, ti dissi che avei accettato…
(T) allora ti circondammo e dti spingemmo verso la nostra camerona da letto che da sempre è il nostro luogo id giochi singolarmente o in gruppo, ma questo non potevi saperlo...La luce era di sottofondo e la musica era rilassante e bassa....Manu incominciò a sbottonarsi la camicetta e ben presto esplosero fuori i suoi meravigliosi seni...la pelle di colore era ambrata ed i suoi profumi invadevano da sempre la camera. Evi si era già sdraiata sul lettone tondo ed incominciava a sbottonarsi il vestitino
(F) i miei oocchi andarono s uquei corpi meravigliosi. Ero veramente eccitato, il mio membro reclamava di essere liberato. Mi avvicinai a te e con i polpastrelli della mia mano ti accarezzai i seni. Nel mentre anche Manuela si era avvicinata ed ora vi avevo entrambe davanti. Una mia mano accarezzava i tuoi capezzoli, l’altra quelli della mulatta….
(T) Manuela, come suo solito, ti prese e ti spinse sul letto. Entrambe eravamo rimaste in intimo e Manuela aveva, voravemente, iniziato a sbotonarti la camicia mentre io ti baciavo le labbra lasciandoti senza respirare. Evi intanto si era concentrata sui tuoi pantaloni....non sapevi ancora cosa ti sarebbe successo
(F) I tuoi baci erano passionali, le nostre lingue frenetiche. Sentivo le mani delle due donne che mi stvano spogliando. Le mie andarono sui tuoi seni. TI stuzzicavo i tuoi capezzoli e notavo che stavano diventando belli turgidi. Intanto sentii il mio membro liberarsi dai pantaloni e subito dopo una mano prenderlo per sentirne la consistenza. Intanto la mulatta ormai mi aveva levato la camicia e sentivo la sua bocca sul mio dorso…
(T) a quel punto ci alzammo tutte e tre davanti a te per spogliarci completamente...tu ci guardasti impietrito ed eccitato...eravamo tutte e tre in perizoma e quasi all'unisono ce lo togliemmo completamente ed il tuo sguardo andò su Manuela ed Evi e fecero uscire una sorpresa...un membro enorme per entrambe ancora non eccitato ma lunghissimo...erano due bellissimi trans co due membri molto belli...erano entrambe depilate....
(F) nel momento che si tolsero il perizoma rimasi in un primo momento stupefatto ma poi la sorpresa diventò eccitazione. Il mio membro divenne un po’ + duro. Ti guardai, tu mi sorrisi con aria sorniona, poi riguardai i due membri ancora non eccitati. Come un automa, ne presi uno in mano per sentirne la consistenza ed avvicinai la mia bocca al tuo fiore…
(T) avevi preso il membro di Manuela che subito si avvicinò a te mentre Evi si era messa dall'altra parte...io ti ero sopra e mi ero messa nella posizione 69 come piace a me...
(F) il tuo fiore era alla portata della mia bocca. Con la punta inizia a contornare le grandi labbra e assaggiarti lateralemtne. Poi mollando la presa dal cazzo di manuela, la mia mano andò sul tuo bellissimo sedere e te lo palpai. Poi avvicinai di piu’ le mie mani e con una iniziai ad accarezzarti. Poi con le dita aprii il tuo fiore e finalmente lo potei vedere in tutta la sua bellezza, roseo, leggermente bagnato. Tenni aperte le grandi labbra e avvicinai piano la punta della mia lingua….
(T) Evi si era messa sopra la tua faccia ed aveva incominciato a lubrificare il mio ano per penetrarmi come faceva di solito...la sua eccitazione era già a buon punto e potè tranquillamente incominciare a penetrarmi davanti ai tuoi occhi. La tua lingua mi continuava a leccare la vagina ed iniziai a mugolare perchè evi mi era già completamente dentro. Manuela invece si era posizionata tra le tue gambe ed aveva piano piano incominciato ad alzarti per provare a penetrarti da dietro
(F) la mia lingua ogni tanto faceva spoletta tra il tuo fiore e il cazzo di evi che ormai ti stava scopando. Lo lubrificavo. Un sapore strano, mai sentito prima, anche perché era la prima volta che ne assaggiavo uno. Intanto sentivo la tua lingua continuava sul mio membro ed ora sentivo qualcosa di umido sul mio ano. Capii che era manuela che mi stava preparando. Poi sentii qualcosa appoggiarsi e …
(T) entrò con decisione perchè si vedeva che non eri abituato...ma comunque dopo due o tre colpi vidi sparire i suoi buoni trenta centrimetri di carne dentro di te che per un attimo ti irrigidisti dal dolore. Io ormai ingoiavo il tuo membro completamente con un lavoro su e giù che lasciava poco respiro
(F) il dolore divenne piacere. Sentire quel cazzo duro dentro di me mi stava facendo godere. Non avevo mai provato quelle sensazioni. La mia lingua ormai era impazzita su dite, alternavo tra il tuo fiore e il cazzo che ti entrava dentro. Poi Evi lo fece uscire completamente ed io non potei fare a meno di prenderlo con la mia bocca. La mia lingua sentiva il tuo e il suo sapore, quello di una figa in calore e di un pene eccitato. Non potei fare a mano di fargli la stessa cosa che tu stavi facendo al mio….
(T) Evi era una maestra in qusto gioco e più volte l'avevo vista dare piacere ad un uomo facendosi avanti nelle loro bocche...la sua lunghezza, la sua pelle candida ed il fatto di essere perfettamente femminile con un membro così bello eccitavano talmente gli uomini anche non omosessuali che si facevano fare di tutto. Tu non eri un eccezione ed infatti ti penetrò completamente in bocca fino a farti venire un conato che evitò uscendo un pò. Manuela nel frattempo dava sfogo a tutta la sua mascolinità e ti faceva sobbalzare ogni volta che entrava dentro di te.....era fantastico
(F) non capivo piu’ niente ormai. Avevo un cazzo in bocca, uno in culo e il mio era nella tua bocca. Ad ogni spinta che ricevevo la mia bocca ingoiava sempre di più il cazzo di evi che ormai era arrivato ad una bella dimensione. Manuela ogni tanto usciva da me e te lo porgeva e allora tu lasciavi il mio e glielo leccavi. Io emisi un gemito di dispiacere. Ormai il mio cazzo era bello lucido grazie alla tua bocca ed indurito dal piacere di essere scopato. Ci fermammo tutti un attimo e cambiammo posizione. La tua figa era eccitata e bagnata e voleva di nuovo essere scopata. Evi si sdraio con la schiena sul letto in modo da avere il suo cazzo bello duro eretto. Poi tu gli desti una leggere leccata per poterlo assaporare e ti girasti di schiena, con le mani ti allargasti il tuo ano e facesti entrare da lì il cazzo di Evi. Manuela nel mentre si era presa il mio e lo stava leccando mentre io gli masturbavo il suo. TI guardammo mentre lentamente il tuo ano accolse il cazzo di Evi. Eri stupenda, i seni eccitati, i tuoi movimenti sinuosi suu quella donna/uomo. Evi ti prese i seni da dietro ed iniziò a stuzzicarteli. Poi Manuela con il mio cazzo in mano mi avvicinò a te. Lo fece appoggiare alla tua figa libera. TI accarezzai con la punta le labbra belle lucide. TU ci guardasti. E allora manuela indirizzò dentro di te il mio cazzo duro. Tu gemesti. Ora avevi due cazzi dentro di te. Piano piano iniziammo a muoverci in sincronia. Manuela ci guardava e voleva partecipare anche lei. Si posizionò dietro di me ed in un colpo solo…entroò nel mio ano. La sua spinta cosi’ irruenta mi prese alla sprovvista e come una reazione a catena, il mio cazzo e quello di Evi si ingrossarono di + e tu iniziasti a godere. Poi iniziammo a scopare tutt insieme in quel trenino trasgressivo…
(T) non avevo mai provato ad essere penetrata contemporaneamente in tutti e due i miei orifizi sessuali e la cosa mi eccitò molto...con Evi e Manuela l'avevamo già fatto in precedenza, ma mai contemporaneamente...Evi quella sera era particolarmente "Grossa e lunga" e mi entrava profondamente, tu altrettanto e la scena mi aveva portatta ad una eccitazione mai provata
(F) nella stanza risuonavano i nostri gemiti e si sentiva nell’aria odore di sesso. Sentivo il mio cazzo entrare dentro di te facilmente in quanto eri bagnatissima. Il cazzo dentro di me ormai non mi dava + dolore, anzi era piacevole e stavo godendo come non mai. Ogni tanto sentivo anche la presenza del cazzo di Evi attravero sil sottile strato di pelle dentro di te che separava i nostri due cazzi. Ogni tanto la mia bocca era sui tuoi seni e ti mordevo i tuoi capezzoli duri come spilli….
T) ormai mi ero lasciata andare ai vostri sfioramenti e quasi mi veniva da svenire...sentire le vostre due sbarre dentro di me che mi penetravano così profondamente mi facevano impazzire e mi paralizzavano...Manuela dietro di te continuava con il suo fare maschile e violento facendosi spazio tra le tue chiappe inesorabilmente....e proprio in quel momento raggiunsi il mio primo orgasmo profondo ed urlai con tutte le mie forze dal piacere lasciandomi andare
(F) io non ce la feci più e nel momento che sentivo i tuoi muscoli vaginali stringere il mio cazzo….sborrai dentro di te….
(T) anche Evi nello stesso momento venne insieme a te dentro il mio ano ed urlaste entrambe dal piacere...I vostri liquidi non rimasero molto dentro di me vista l'abbondanza e ben presto colarono fuori bagnandomi ancora di più lungo le gambe....Anche Manuela non fu da meno e raggiunse un orgasmo dentro di te rimanendo però a lungo dentro di te. Il suo sperma rimase completamente dentro il tuo ano e non ne uscì una goccia sintomo che ti aveva veramente penetrato profondamente
(F)mi senti allagare il mio sfintere e questa sensazione mi dette piacere. Il mio seme continuava ad eruttare dentro di te. Ci fermammo tutti quanti. Avevamo il fiatone e tutti avevamo goduto. Piano piano ci staccammo, prima manuela da me e nel uscire dal mio ano, un rivolo della sua sborra mi usci. Poi feci uscire il mio cazzo da dentro di te e tu ti sollevasti per fare uscire evi. Ci stravaccammo tutti e tre sul letto per riposarci un po’. Dalla tua figa e dal tuo ano, come dal mio, piccoli rivoli di sborra uscivano…
(T) eravamo tutti esausti e specialmente io...mi sentivo l'ano di fuoco dallo sfregamento dei vostri due arnesi...Evi aveva ancora un barlume di erezione e la accarezzai sul seno fino a scendere sul suo membro che pigliai con la mano...c'era ancora sostanza e questo mi fece piacere
(F) avevo l’ano che mi bruciava un po’, però era un dolore di sottofondo perché era stato + il piacere che il dolore. Vidi la tua mano sul cazzo di Evi che era ancora in erezione. Ti raggiunsi, ci guardammo e la mia mano si aggiunse alla tua. Intanto Manuela si stava riposando un attimo e si stava toccando il suo cazzo moscio…
(T) entrambi accarezzammo il sesso di evi completamente depilato..la sensazione di liscio era bellissima...massaggiavamo il suo sesso prendendo in mano anche le sue palle grosse e ancora piene di sorprese....Il suo membro era ancora rosso dallo sfregamento e pulsava dal piacere
(F) ti osservavo mentre stavi accarezzando il suo cazzo. Poi vidi la tua bocca aprirsi e la tua lingua spuntare dalle tue labbra. Con la punta assaggiasti il suo cazzo. Poi mi guardasti e con la mano lo indirizzasti verso di me. Feci la stessa cosa, tirai fuori la lingua e lo assaggiai. Tu sorridesti e i tuoi occhi si accesero di libidine. Avvicinammo le nostre lingue e ci baciammo e poi insieme riprendemmo ad assaggiare il cazzo di evi, che sentendo due lingue sul suo membro iniziò a gemere….
(T) le nostre bocce ciucciavano il membro di Evi e si baciavano, ciucciavano e si baciavano...in un turbinio di sensi e sesso..Evi stava rinvenendo e lo si poteva notare chiaramente dal suo sesso che riprendeva vigore e si ergeva davanti a noi con consueta vigoria
(F) le nostre lingue insieme fecero rinvenire il membro di Evi. Gli leccavano il glande, poi ci alternavamo, tu la imboccavi ed io gli leccavo l’asta. Ogni tanto le nostre bocche si trovavano e ci baciavamo lascivamente per sentire sulle nostre lingue il suo sapore. Ad un certo punto, sentii qualcosa di umido toccare il mio cazzo, era manuela che non voleva stare a vedere e voleva partecipare…
(T) Manuela si era sdraiata sotto di te ed aveva incominciato a farti un pompino a tua insaputa ingoiando l'intero tuo membro ormai diventato picolissimo e senza consistenza. Nello stesso momento aveva ripreso a masturbarsi
(F) intanto le nostre bocche continuava a dare piacere ad Evi. Mi stavo di nuovo eccitanto, il mio membro iniziò piano piano ad indurirsi sia grazie alla sapiente bocca di Manuela sia perché mi stavo eccitando a spampinare qual cazzo insieme a te. Tu intanto con una mano eri scesa sul tuo fiore e ti toccavi....
(T) sfiorai le mie labbra e percepii il fatto che erano ancora bagnate del vostro umore e della mia eccitazione...spalmai piano piano quel liquido su tutta la mia vagina e lo utilizzai per riaccendere la mia eccitazione sulla mia pelle liscia
(F) le tue labbra presero il glande di Evi e con la punta della lingua iniziasti a leccarglielo. Io ero impegnato sulle sue palle. Il mio membro ormai era ridiventato duro e manuela era come una ventosa su di esso. Una mia mano andò su un tuo capezzolo e te lo toccai leggermente. Un brivido ti percorse il corpo….
(T) il glande di Evi era grossissimo...credo di non averlo mai visto così prima...seguii con la lingua il suo incavo e leccai delicatamente il liquido che iniziava a fuoriuscire per l'eccitazione...strinsi forte tra le mani il suo membro...ed i quell'istante percepii che Evi era veramente tornata al vigore normale...
(F) Eci mise le sue mani sulle nostre teste. Io feci appena in tempo a dargli una leccata profonda. Poi ti mise a schiena in giù. Come una affamata andò sul tuo fiore ed iniziò a leccartelo. Poi prese il suo membro in mano e lentamente iniziòa penetrarti. Manuela era ancora impegnata sul mio cazzo che ormai era diventato duro. Mi fece alzare, lo prese in mano, mi fece mettere dietro a Evi. Gli aprii il sedere e lentamente mi indrizzò dentro di lei , mentre lei era dentro di te….
(T) si stava formando un trenino del sesso che non avevo mai provato....Manuela si mise a sua volta dietro di te e senza difficoltà ti ripenetrò per la seconda volta entrando senza difficoltà. Iniziaste a coordinare i vostri dentro e fuori inmodo da darvi piacere all'unisono...Evi era bellissima e mi dispiace non potervela descrivere perchè era la classica bellona svedese e veramente ci sapeva fare...un tempo mi ero anche innamorata di lei
(F) il mio ano ormai aperto da prima non faceva piu’ resistenza. Sentivo solo ormai piacere da quella penetrazione. Il mio membro andava dentro Evi che a sua volta ti penetrava. Come prima ci stavamo coordinando molto bene. Ognuno dava e riceveva piacere dall’altra. Le mie mani erano sul seno di Evi, le soppesavo, mentre le sue erano su di te. Manuela invece affondava sempre con + vigore e le sue spinte si facevano sentire su tutti noi…
(T) sentivo che mancava poco al mio arrivo al capolinea ed infatti dopo pochi secondi sentii un'ondata di piacere dentro di me che mi fece raggiungere un'orgasmo travolgente accompagnato da un mio urlo senza ritegno....evi fece ancora due o tre spinte e mi riempì del suo liquido dolciastro e bianco anche se non della quantità consueta proprio perchè aveva già dato abbondantemente in precedenza...voi due eravate un pò indietro e continuaste il lavoro profondo dentro evi
(F) sentimmo il tuo grido liberatorio. Il mio membro pulsava e sentivo che stavo per godere anch’io. Ma mi fermai. Anche Manuela fece la stessa cosa. Feci uscire il mio cazzo da Evi, e Manuela il suo dal mio ano. Ci avvicinammo a te che ora eri sdraiata. Posizionammo i nostri membri sopra il tuo seno ed io presi quello di manuela in mano e lei il mio. Iniziammo a segarci sopra di te….
(T) eravate entrambe bellissimi e vedevo i vostri membri grossi ed eccitatissimi sopra di me, le cappelle erano pronte a sparare le loro carticce liquide ed io ero in attesa paziente di sentrimi lavare
(F) le nostre cappelle si ingrossarono, erano ormai violacee. I nostri cazzi belli duri. Le nostre mani ormai correvano. Non ce la facemmo piu’. Iniziammo a sborrare su di te. Anche se avevamo goduto prima, ne aveamo ancora. Il nostro seme ti colpi’ prima i seni, poi la faccia. Qualcosa andò anche sui capelli…ti riempimmo del nostro piacere…
(T) adoravo quella doccia odorosa di voi ed aprii istintivamente la bobba per bervi..Manuela si avvicinò ad essa e mi fece colare in gola un suo fiotto abbondante e lo stesso facesti tu...vi bevvi entrambe mischiando il vostro seme dentro la mia bocca....
(F) era piena del nostro seme. Esausti ci sdraiammo accanto a te. Arrivò Evi che con la sua lingua iniziò a pulirti per poi baciarti…
(T) era stato bellissimo...un amplesso fantastico....ed ora veniva il conto
(F) ancor nudo mi alzai da letto. Vi guardai e sorrisi. Vi dissi che avevo goduto molto. Mi avvicinai ai miei pantaloni, presi gli assegni e scrissi una cifra. Poi te lo sporsi e tu rimasi a bocca aperta. Era molto di piu’ di quanto avessi mai immaginato…
(T) ti guardai, guardai Evi e Manu, e con gioia ti dissi..."vieni quando vuoi, saremo sempre a tua disposizione tutte e tre"...ci baciasti a turno e ti salutammo con vera nostalgia...non avevamo mai avuto un uomo come te...
5
3
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
La cugina
Con Milla , la cugina di mia moglie e' da un pò di tempo che ci scambiavamo sguardi di reciproco interesse. Ambedue veniamo da situazioni matrimoniali non più soddisfacenti e appaganti.
Ci sentivamo per telefono, ci sfogavamo sui nostri problemi.
Alcune volte ci siamo anche incontrati di nascosto, per un caffè o un drink. In me però c'era il desiderio di avere qualcosa di più, sempre frenato da lei perchè imbarazzata dal nostro ramo di parentela indiretto. Finalmente sabato scorso mi si è presentata l'occasione che sognavo. Mia moglie usciva per un pranzo di lavoro e sapevo che sarebbe rientrata nel tardo pomeriggio,così nè ho approfittato per invitare Milla da me. Abbiamo concordato di vederci a casa mia nel primissimo pomeriggio e quando ho visto che passavano i minuti e lei non arrivava, già nella mia mente arrivavano brutti presentimenti. Invece all'improvviso il suono del campanello....e vedo lei in fondo al vialetto che con passo spedito cerca di guadagnare l'ingresso.
E' molto imbarazzata forse perchè sà cosa potrebbe succedere. Mi dice che per colpa di suo marito ha dovuto ritardare, che non si sente comunque a suo agio perchè potrebbe rientrare la sua cugina....mia moglie. La tranquillizzo perchè avevo detto a mia moglie che mi chiamasse prima di rientrare perchè che le sarei andato incontro.
Ci sedemmo sul divano e la baciai, e continuammo a farlo....
poi presi l'iniziativa gli tirai su la maglia e con le mani che mi tremavano gli slacciai il reggiseno. Vennero fuori i suoi enormi seni, che avevo sempre immaginato e che mai e poi mai avrei sperato di toccare. Ora invece li avevo in mano mia, anzi iniziai a leccarglieli mentre lei iniziava a gemere.
Mi disse che aveva paura....ma io osai di più. La feci alzare davanti a me, gli sbottonai i pantaloni e glieli calai insieme alle mutandine.
La feci sedere e gli alzai le gambe iniziandole a leccare la fica. Più la leccavo, piu' lei con le sue mani sulla mia testa la spingeva sempre più giù. Venne due volte. A questo punto tirai fuori il mio cazzo che subito lei se lo prese in bocca toccandosi con la mano la fica bagnatissima.
Io venni subito dopo....!
Ci ricomponemmo e la prima cosa che mi disse fu: " sei proprio bravo" io gli risposi: ci siamo liberati di un peso, la prossima volta andiamo oltre!
Da allora ci guardiamo con occhi diversi in attesa dell' occasione "completa".
8
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
L\'intrusa
Seduto sulla sdraia qui nel terrazzino in compagnia di una malinconica luna calante, con un bicchiere di whisky in mano, ripenso al tempo che fu. Al nostro primo travolgente incontro.
Era una tiepida sera di inizio estate. Una cena a casa di Patrizia fu la causa del nostro incontro.
Eravamo giovani, entusiasti, belli (tu sicuramente lo eri, e certamente entrambi più di adesso), con la voglia di vivere che ci scoppiava dentro.
Tra i bicchieri di vino che si portavano via la nostra timidezza, ci stuzzicammo tirandoci molliche di pane. Quella sera eri solo hashish.
Poi ci fu la festa a casa di Paolo. Con i tuoi sorrisi, con la tua simpatia, mi arricchisti come un vincitore del lotto. E da hashish ti trasformasti in eroina. Mi entrasti dentro e non ne uscisti più. Come la scimmia dei tossici, così la passione ed il sentimento si impossessarono della mia mente e del mio cuore.
Ma purtroppo non eravamo soli. Lei si mise tra di noi, non poteva accettare di starne fuori.
Così quando la sera di quella domenica trascorsa insieme al mare, ti lasciasti sedurre dal mio risotto alle erbe, ed insieme ai bicchieri di “Lancers” lasciasti cadere le tue ultime resistenze, la calda voce di Cat Stevens fece scivolar via i tuoi ultimi indumenti.
Nudi sul tappeto, i nostri corpi incastrati negli anfratti dell’una e dell’altro ardevano tra le fiamme della passione. E mentre Cat cantava “find a girl, settle down, if you want you can merry, look at me, i’m old but i’m happy…” noi intenti “a chiederci un bacio e volerne altri cento…”, mentre su un invisibile pentagramma disegnavamo le forme dell’amore.
Ma di lì a poco scoprii che era un amore malato.
E così già due giorni dopo, lei venne a cercarmi. Non sopportava di essere dimenticata.
Erano belli quei momenti quando le nostre carni diventavano un sol corpo, per ritrovarci in quell’io cosmico in cui affondare i nostri ego e fonderci per diventare una sola anima.
Quante volte le pareti della camera, della cucina, del salotto e del bagno, hanno ascoltato i nostri gemiti. Quante volte le lenzuola hanno accarezzato le nostre carni, ed assorbito i nostri umori.
Quante volte sul tuo monte di venere ho ritrovato ragione di esistere. Quante volte con la tua bocca ti sei presa la mia anima. Quante volte le tue labbra mi hanno dato sicurezza. Quante volte sui tuoi seni ho sognato. Quante volte, in posti sconosciuti, ci siamo imbarcati clandestini sul tappeto volante della lussuria.
Ed ogni volta che andavi via, dopo che ci avevamo donato la nostra essenza, compariva lei.
Quando stavamo giorni senza vederci, senza poterci donare l’un l’altro, lei era onnipresente.
All’inizio ero solo io il suo bersaglio, ero io che pagavo le conseguenze della sua prepotenza.
Poi nel tempo riversò le sue attenzioni su di te. Era te che voleva.
E da quel momento iniziò la fine.
Giovane ed inesperto com’ero non fui capace di allontanarla da te, di proteggerti, e così facendo ti persi per sempre.
Ora, dopo tanto, in età matura sono riuscito a sconfiggerla.
Maledetta gelosia.
8
4
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Un caldo pomerigio
Ero concentrato tanto sul mio lavoro che nemmeno mi ero accorto che Lei era entrata. Faceva caldo ed avevo accostato le tende, la stanza risultava per questo poco illuminata. Ad un tratto avverto la sua presenza, alzo lo sguardo e La vedo dinanzi a me, sono certo che sia stata l'atmosfera soffusa creata dalla poca luce oppure il caldo che aveva fatto agitare i mie ormoni, ma non mi ero mai reso conto di quanto Lei fosse eccitante!!!!!!!! Sì è ormai un pò di tempo che lavoriamo insieme, ma non l'avevo mai vista sotto questo aspetto. I nostri sguardi si incrociarono e capii che anche Lei mi guarda sotto una nuova luce. Mi sentivo ribollire il sangue, un forte calore attraversava il mio corpo, quasi non riuscivo a parlare. Lei aveva un tailleur grigio abbinato con una camicetta bianca e delle calze color carne. Un abbigliamento normale visto e rivisto milioni di volte negli uffici dove lavoro, ma quella volta mi è sembrato l'abbigliamento più sexi del mondo. Un mix d'imbarazzo ed eccitazione mi investì........ Per fortuna l'eccitazione ebbe il sopravvento e mentre lei poggiava una lettera sulla mia scrivania per farsela firmare io la guardai insistentemente negli occhi e le presi la mano. Lei capì che l'ardore che aveva invaso il mio corpò aveva sopraffatto la ragione e perdendosi con i suoi occhi nel mio sguardo ricambiò il gesto come a dare il suo benestare a tutto ciò che sarebbe accaduto da quel momento in poi. Chiusa la porta dell'ufficio cominciai ad accarezzarle il viso ed i capelli, Lei faceva lo stesso con me. Si sedette sulla mia sedia e sfilate le scarpe cominciai a baciarle i piedi, lo smalto rosso she si vedeva attraverso le calze mi fece impazzire, non dimenticherò mai il profumo che avevano i suoi piedi. Piano cominciai a sfilargli i vestiti di dosso prima la giacca poi la gonna ed infine la camicetta ed il reggiseno, La lasciai solo in calze e perizoma. Lei appoggiò la punta del piede sul mio sesso e cominciò a sfilare le calze. Stavo impazzendo volevo prenderla con vigorità. La feci sdraiare sulla scrivania e tolto anche il perizoma cominciai a leccargli tutta la figa, era umida e profumava di sesso. Più muovevo la lingua intorno al suo clitoride più Lei anzimava di piacere. La leccai per non so quando tempo, fin che lei disse "ora però tocca a me". Dopodichè fù una cosa che con le parole non può essere espressa, sentivo la sua lingua calda passare dappertutto, lo prese tutto in bocca e quando non ce la feci più a trattenermi esplosi tutto il mio piacere nella sua gola. Dopo cominciai a prenderla da dietro e Lei, dimenticato l'imbarazzo iniziale, si trasformò in una vera tigre. La prendevo sempre più forte, non riuscivo più a fermarmi avevo perso il controllo e Lei implorava di non fermarmi. Poi la girai e continuando a penetrarla le stringevo i seni che avevano due grandi capezzoli che non riuscivo a non leccarli. Ad un tratto ci guardammo uno negli occhi dell'altro e fù il delirio, esplosi tutta la mia passione ed il mio godimento dentro di Lei, mentre Lei mi stringeva forte i glutei e mi implorava di non smettere spingendomi a penetrarla sempre più forte. Fù il pomeriggio più caldo della mia vita.............
9
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
La mia prima uscita trav
avevo il desiderio di provare un uscita trav,ero molto emozionata ,
mi avvio vestita normalmente verso una zona molto conosciuta ,
marina di vecchiano zona mare molto frequentata da coppie trav
giunta sul posto verso le 9 di sera , mi accosto in luogo tranquillo e comincio a cambiarmi,sono molto emozionata essendo la prima volta .
calze a rete con reggicalze,perizoma ,vestitino sexi nero,depilata completamente,poi continuo il mio lavoro di trasformazione ,mani con unghie bellissime,un leggero trucco, unbel rossetto,e poi la parrucca lunga , tutta la bigiotteria per sentirmi ancora piu femmina.
l incontro:
ansiosa di incontrare qualcuno,aspetto dentro la mia auto,passa poco tempo e le prime auto cominciano a passare ,io ero eccitata sempre di piu,rallentavano guardavano,pero nessuno si fermava ad abbordarmi.
il tempo passava e sempre piu gente cera,mi accorsi che altre trav come me stavano aspettando amici.
il tempo passava e non succedeva niente,a quel punto presi una decisione ,scesi dalla macchina e con un po di paura ma tanta eccitazione, cominciai a passeggiare ai bordi della strada come una puttana ,sculettavo sui miei tacchi a spillo come una troia in calorepassato poco tempo risalii sulla macchina ,e a quel punto inizio la serata
le auto cominciavano a fermarsi ed ad abbordarmi,
l eccitazione i assaliva e la voglia era tanta,ma dovevo scegliere la persona piu giusta.
passo poco tempo che mi abbordo un uomo sui 50 anni signorile educato , mi chiese di andare in spiaggia con lui, io tentennai ma con la sua voce mi tranquilizzo e lo seguii.
appena mi avvicinai mi prese per mano e mi accompagno in spiaggia,io mi sentivo la sua donna , mi facevo guidare da lui, ci apostammo dietro una baracchina ,lui comincio a guardarmi ,mi abbraccio forte
e da li in poi fu una serata indimenticabile...
comincio ad accarezzarmi i capezzoli mentre la sua lingua ,scivolava sul mio collo,per poi succhiarmi le tette e risalire fino alla bocca ,e li ci fu un bacio incredibile, ero eccitata al massimo
mi fece girare si mise in ginocchio, mi abbasso il tanga , e con la sua lingua mi comincio a leccare il mio culo,sentivo la sua lingua dentro di me ,cominciavo ad emettere piccoli gemiti di piacere,lui sene accorse e aumentava il ritmo... a quel punto non ho piu resistito mi sono messa in ginocchio davanti a lui gli ho sbottonato i pantaloni e mi sono presa in bocca quel bel cazzo tutto duro ero infoiata lo leccavo lo succhiavo,e poi lo leccavo , me lo sbattevo sul viso e poi di nuovo in bocca ...
poi con voce esile dissi facciamo l amore, lui disse subito si,gli infilai il preservativo ,un po di cremina , mi misi a pecorina lui mi entro con delicatezza, e comincio a stantuffarmi ,io ero in visibilio e gemevo come unatroia,lui mi teneva i fianchi e continuava a sbattermi,poi si fermo e mi disse vienimi sopra.
io non esitai feci come disse lui ero sopra di lui ,mi penetro,mi teneva i fianchi,io ero indiavolata ,mentre mi scopava mi accarezzava i capezzoli me li leccava, ed io urlavo dal piacere. da li a poco tempo venne,ma il bello fu dopo,non se ne ando subito,anzi rimase li a fumarsi una sigaretta ,mentre io lo abbracciavo come fa una donna con il suo uomo, fu unesperienza indimenticabile...
8
3
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Triangolo
Era un caldo pomeriggio di un venerdì inizio luglio del 1979. Roberto uscì fuori dalla vetrata dell’autogrill per immergersi in quella opprimente calura, discese i scalini e si avviò verso l’automobile. Aprì la portiera, si sedette ed avviò il motore.
Ingranò la prima, poi la seconda e nel tirare un po’ la marcia per mettere la terza, vide due ragazze proprio all’imbocco della rampa che immetteva in autostrada. Facevano l’autostop. Perché non prenderle a bordo? Pensò Roberto. Mi aiuteranno a star sveglio, e magari se sono straniere rispolvero un po’ d’inglese.
Rallentò e si fermò proprio davanti a loro. “Puongiorni” disse in un italiano stentato una delle due. “buongiorno” rispose Roberto, “andare a Roma?” disse ancora la stessa ragazza, “si vado a Roma” “può dare passaggio a noi?” continuò ancora la ragazza scandendo lentamente le parole “certo, mettete pure i zaini nel portabagagli” disse Roberto scendendo per andare ad aprire il portellone posteriore.
“Io sono Roberto” disse dando la mano prima alla ragazza che fino ad allora era stata zitta. “Silvia” rispose lei. Poi porse la mano all’altra ragazza “Gitte piacere”.
Salirono in macchina. Roberto riaccese il motore e partì.
“Where are you from?” chiese Roberto cominciando a rispolverare il suo inglese, “Germany” disse questa volta Silvia, seduta nel sedile posteriore, “and which town in Germany?” continuò Roberto, “Frankfurt, ma se vuoi parlare Italiano, per noi è meglio” rispose questa volta Gitte, “come volete, pensavo che era più facile per voi parlare inglese” “studiamo Italiano e siamo venute in Italia per imparare meglio” disse Silvia, “quindi in vacanza” “sì, e tu cosa fai Rossellini?” chiese Gitte mettendo in mostra, con un po’ di vanità, la sua conoscenza di cineasti Italiani, “magari fossi Rossellini” rispose Roberto che ben conosceva la filmografia del regista, “faccio il rappresentante di commercio” “cosa essere rappresentante?” intervenne Silvia.
Roberto cercò di spiegare un po’ in italiano, un po’ in inglese quale era il suo mestiere. Così tra domande e risposte convenzionali da entrambe le parti, il ghiaccio fu rotto, finché dopo un po’ esaurite le stesse, ci fu del silenzio.
Roberto lo utilizzò per concentrarsi meglio sulle ragazze. Gitte seduta al suo fianco, ricopriva il suo esile corpo con un paio di jeans attillati, una leggera maglietta verdina, da cui si capiva che il piccolo seno non era supportato dal reggiseno. Il corto taglio dei capelli, tra il castano ed il biondo, sebbene le conferisse una certa mascolinità non alterava la bellezza del suo viso in cui erano incisi due smeraldi al posto degli occhi.
Silvia, un po’ più in carne, anche lei in jeans, indossava una camicia bianca con ricami azzurri, aperta davanti quel tanto sufficiente da far capire a chi la guardava, che era portatrice di un bel seno prospiciente, ma sicuramente sodo e con due grandi capezzoli. Una biondissima e lunga capigliatura selvaggia incorniciava il suo bellissimo viso caratterizzato da due labbra carnose e da un piccolissimo neo sotto l’occhio sinistro, quasi a metà guancia. Due lapislazzuli sostituivano i suoi occhi. La sua bellezza era angelica. Roberto ne rimase quasi ipnotizzato, ma per non darlo a vedere, ogni due occhiate date a Silvia tramite lo specchietto retrovisore, una andava a Gitte.
Per rompere il silenzio Roberto mise un nastro nell’autoradio. Quando la musica cominciò a propagarsi Silvia disse “ma questi sono i Tangerine Dream, come fai tu a conoscerli?” “esatto” rispose Roberto “ma dovrei essere io a chiederlo a voi visto che siete molto giovani”.
Fu così che parlando di gusti musicali la conversazione si riaccese. “Dove andate a dormire?” chiese poi Roberto, “non sapere bene, pensavamo in ostello oppure piccolo albergo” “io vivo solo ed ho posto in casa. Se volete potete stare da me”. Ci fu uno sguardo d’intesa tra le due amiche poi disse Gitte “non vogliamo disturbare” “ma che disturbare, per me è un piacere, altrimenti non ve lo avrei detto”. Ci fu un altro sguardo d’intesa tra le due accompagnato da una qualche parola in tedesco, poi Silvia rispose “va bene allora”.
Dopo qualche ora arrivarono finalmente a Roma. Scaricarono i bagagli ed andarono su casa.
Mischiando inglese ed italiano Roberto invitò le ragazze a prendere possesso della sua camera da letto. Lui avrebbe dormito in salone, e mentre loro si preparavano per farsi una doccia, lui andò a comprare gli alimenti per la cena.
Con una giornata calda come quella, una pasta con i pomodori a crudo ed il trito di odori sarebbe stata perfetta. Per secondo del prosciutto crudo e melone accompagnato da una insalata di pomodori andava benissimo. Il tutto annaffiato da un buon Barbera.
Rientrò in casa e trovò Silvia affacciata alla finestra intenta a farsi asciugare i capelli dagli ultimi raggi di sole, mentre Gitte era sotto la doccia.
Roberto si avvicinò rimanendo muto, ipnotizzato da quell’angelica visione. “Ti piace la pasta?” chiese dopo un po’ per rompere l’incantesimo, “molto” rispose Silvia.
Pose il vino in fresco per riportarlo a temperatura di cantina e si mise subito al lavoro. Dopodiché uscita Gitte andò a farsi la doccia anche lui.
Quando ricomparve in salotto trovò Silvia intenta a guardare la sua collezione di Long-Playing, e Gitte a curiosare tra i testi che componevano la sua libreria.
“Cosa possiamo fare?” chiese Silvia al suo apparire volendo rendersi utile, “prepariamo la tavola così mangiamo” disse Roberto.
Tirò fuori i bicchieri a calice che usava solo quando aveva ospiti, vi versò un po’ di vino, alzò il suo bicchiere e lanciando uno sguardo profondo carico di messaggi verso gli occhi di Silvia, poi uno più innocente verso Gitte disse “prosit” in onore delle ospiti, “cin, cin “risposero le ragazze.
Si misero a tavola e durante la cena le amiche riempirono di lodi Roberto per la sua bravura. Quelle di Silvia erano accompagnate da languidi sguardi.
Finito di cenare sparecchiarono la tavola quindi, con il bicchiere in mano in cui era versato il contenuto della seconda bottiglia di Barbera, si accomodarono nella zona salotto per sentire un po’ di musica.
Silvia tirò le gambe sul bordo del divano e si sdraiò con la testa sulle cosce di Gitte. Dopo un po’ la sua compagna cominciò a carezzarle il volto poi delicatamente le dita sfiorarono la sua bocca. Si scambiarono qualche parola in tedesco poi Gitte si chinò con il suo viso su quello dell’amica e presero a baciarsi mentre la sua mano si intrufolava nella camicetta di Silvia carezzandole il seno.
Roberto, che era seduto sulla poltroncina di fronte, guardava ammutolito, mentre l’adrenalina gli saliva dentro e la pressione sanguigna cominciava a gonfiargli le vene e la patta dei pantaloni.
Gitte e Silvia senza più freni inibitori cominciarono a spogliarsi mentre le loro labbra e le loro lingue si incontravano e scontravano in un susseguirsi di lamenti.
Ora erano completamente nude. Gitte sdraiata sul divano impugnava con le mani la testa di Silvia che, in ginocchio, con ritmo frenetico faceva andare la sua lingua su e giù, dentro e fuori la vagina della compagna la quale dopo un po’ esalò verso il cielo un poderoso “Jaaaaaaa” frammisto ad altri termini sconosciuti per l’ospite.
Roberto era frastornato dalla bellezza nel vedere due donne che si davano piacere reciprocamente. Intanto l’eccitazione era al culmine. Tutte le vene del suo corpo erano tese al massimo, ed il pene compresso nel suo slip soffriva atrocemente. Se avesse potuto parlare avrebbe chiesto subito asilo alle vagine di Silvia o Gitte. La tensione accumulata, aveva obbligato Roberto a togliersi la camicia.
Intanto Silvia si era portata con il suo viso su quello di Gitte e si dettero un ulteriore lungo bacio. Si udirono alcune parole in tedesco, poi Gitte si alzò e Silvia si sedette sul divano con la schiena appoggiata allo schienale.
Mentre con la bocca si poggiava sul seno di Silvia, Gitte fece scivolare con sapienza la sua mano tra le cosce della compagna.
“Come Roberto” disse Silvia in inglese, accompagnando la frase con il gesto della mano.
Roberto si asciugò con la camicia le perline di sudore che decoravano la sua fronte ed il petto e lentamente si avvicinò. Si inginocchiò davanti Silvia e cominciò a baciarle prima le gambe, poi le cosce finché giunse all’equatore della ragazza.
Ora con la lingua, ora con la punta del naso, intruppando ogni tanto alle dita di Gitte, iniziò una lenta piacevole tortura sul clitoride e sulla vagina di Silvia, finché anch’essa dopo un po’ proruppe in un liberatorio orgasmo ed umori vaginali fluirono sulla lingua di Roberto.
Roberto si ritirò e si mise seduto accanto a Silvia. La baciò in bocca, poi le sue labbra si posarono su quel perfetto e bellissimo seno leccando e mordicchiandogli i capezzoli finché con la testa intruppò quella di Gitte. Anche lei stava facendo la stessa cosa.
Si guardarono un attimo e Roberto da sotto i suoi baffi, accennò un piccolo sorriso. Mentre si guardavano Silvia disse qualcosa in tedesco e con le mani spinse i due visi uno verso l’altro in un chiaro invito a baciarsi. Roberto non si fece pregare e baciò Gitte. Lei rispose al bacio ma senza metterci molta passione.
Poi entrambi riversarono le loro attenzioni al corpo di Silvia e risalendo verso l’alto si concentrarono sul suo collo e sul suo viso, mentre le loro mani esploravano il suo equatore.
Ora era Silvia che governava la nave, e le teste di Roberto e Gitte erano in balia delle sue mani. Alternativamente baciava ora l’uno ora l’altra.
Quindi esprimendosi in inglese invitò Roberto a togliersi i pantaloni. Lui fu velocissimo ad eseguire l’invito, ed in un attimo fu completamente nudo con il pene teso al massimo dell’erezione, come mai gli era capitato.
Silvia si spostò dal divano e dopo essersi inginocchiata prese a leccargli e succhiargli il pene.
“Stop, sono troppo eccitato” disse dopo un po’ in inglese Roberto, mettendole una mano in testa per staccarla. Lei si girò verso la compagna e parlando in tedesco la invitò a farsi avanti e portare il bacino sul bordo del divano.
Poi si rigirò di nuovo verso Roberto e gli lanciò un languido sguardo. Non disse una parola ma, guardandolo prima fisso negli occhi, con un’espressione chiarissima, poi socchiudendo le palpebre e muovendo il bacino, con movenze lente come una vacca al pascolo, lo invitò a possederla.
Roberto si piegò sulla schiena della ragazza e le praticò un massaggio usando il suo pene al posto elle mani. Poi si inginocchiò e leccò l’ano di Silvia. Quindi, poggiato il pene all’imbocco della vagina, strofinò il glande sul clitoride ed infine lo spinse dentro.
Aveva un pene normale in fatto di lunghezza, ma abbastanza largo. Ma non dovette fare alcuna fatica per introdurlo, talmente era lubrificata la vagina della ragazza i cui umori si disperdevan sulle cosce.
Così mentre Silvia leccava il pube della sua amica e Roberto la possedeva con tutta la passione possibile, tutti e tre insieme si imbarcarono sull’astronave della lussuria.
Il giradischi aveva smesso si suonare da un bel po’, e la musica dominante erano i lamenti, i mugolii di piacere che uscivano dai tre corpi e si esalavano verso l’alto, finché all’unisono raggiunsero il regno dell’estasi in un’esplosione di gemiti e termini incomprensibili………
9
0
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Venere d\'argento
Questa storia nasce per caso... con un fugace gioco di sguardi!
Era Giugno di tre anni fa e la persona più bella della mia vita mi aveva chiuso definitivamente ogni speranza di poter essere felice insieme a lei.
Decisi così di uscire con amici per cercare di distrarmi dalla quotidianità degli eventi e da quel triste epilogo.
Entrammo in un bar e subito notai che al bancone stava sorseggiando un cocktail una splendida donna,bionda, sulla trentina, bellissima con il suo vestito fatto di pailettes argentate, aderente alle sue forme, che strizzava i suoi seni enormi in maniera assolutamente non volgare.. era una Venere d'argento!
Ad un tratto il suo sguardo cadde sul gruppetto dei miei amici che stavano entrando nel locale e poi si fermò su di me.
Ero completamente bloccato.. non riuscivo a sostenere quello sguardo magnetico e provocante!
Quando staccò lo sguardo e ritornò a bere il suo drink non ero ancora in grado di camminare, perchè le mie gambe tremavano come foglie.
Mi feci coraggio e raggiunsi gli amici al divanetto e iniziammo a parlare delle solite cose.. le partite, i motori e le donne!
Tuttavia miei pensieri erano tutti paralizzati da quella splendida creatura...
Quando fu ora di uscire e di salutarmi con gli amici la ritrovai fuori che mi chiese se potevo accenderle una sigaretta che teneva tra le sue labbra, in un modo talmente sensuale che me lo fece drizzare in un istante!
Colse subito il mio totale imbarazzo e sembrava divertita da questa cosa.. mi disse di stare tranquillo e mi chiese se avevo la ragazza.
"Purtroppo no" - risposi intimorito e con il ricordo di quelle parole che poco tempo prima mi avevano lacerato il cuore.
"Meglio così!Puoi fare molte esperienze..." - rispose lei.
Mi chiese di accompagnarla alla macchina e accettai, ma avevo l'impressione che stesse giocando con me.
Arrivati alla sua macchina, una fuoriserie sportiva, aprì la porta e si sedette per finire in comodità la sigaretta.
Accavallò le gambe e, inconsapevolmente, il mio sguardo cadde proprio tra di esse.
Notò subito dove erano indirizzati i miei occhi e mi chiese che costa stavo facendo.
"Nulla nulla.. stavo.. le chiedo scusa.. non volevo.. ma.." - balbettai in modo sconnesso.
Sembrava sempre più divertita e ad un certo punto, dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi, il suo sguardo si soffermò in mezzo alle mie gambe.
"Così siamo pari!...sembra molto piccolo però il tuo pene...quanti anni hai?" - disse.
"21" - risposi intimidito all'inverosimile.
"Sali in macchina!" - mi ordinò con voce secca e ferma.
Non so per quale motivo, perchè lo feci ma salii sulla macchina di quella sconosciuta di cui non sapevo nemmeno il nome.
Mi portò in un parcheggio buio e deserto.
"Ora voglio che tu esca dalla macchina, ti denudi per me e mi doni tutti i tuoi vestiti!" - ordinò la Venere.
"Ma non posso.." - esclamai.
Mi diede uno schiaffo in viso ed iniziò a strapparmi la camicia e tutti gli altri vestiti, contro la mia volontà, finchè rimasi nudo come un verme.
Mi fece scendere dalla macchina con violenza e rimasi nudo in mezzo al parcheggio fino a quando mi puntò i fari della macchina dritti su di me.
Ero imbarazzato all'ennesima potenza... ma la cosa mi eccitava e il mio pene diventava a poco a poco sempre più turgido.
"Finalmente!Era ora!" - gridò lei.
Sin inginocchiò ai miei piedi e mi prese l'uccello tra le mani.. lo stringeva mentre mi guardava negli occhi.. e senza rendermi conto me lo trovai immerso nella sua saliva, che spingeva contro le sue labbra.
Si alzò dopo nemmeno 30 secondi e fece inginocchiare me, questa volta, ai suoi piedi.
Svettava su dei tacchi altissimi e le sue gambe erano splendide! Mi mise una benda sugli occhi e mi disse di attendere qualche secondo..
Sentivo l'odore del sesso a pochi centimetri dal mio viso.
"Ora lecca!" - mi sussurrò in un'orecchio.
Avanzai piano piano verso l'interno delle sue cosce, con una mano sentivo il perizoma abbassato... a quel punto mi prese la testa e mi avvicinò con irruenza facendomi entrare in bocca il suo sesso.
"So che ti piacerà" - disse mentre mi levò la benda.
Mi ritrovai con la bocca spalancata e un pene enorme che spingeva vigorosamente.. non sapevo come fermare quella situazione nè come levarmici! Ma forse, sotto sotto, non era quello che io desideravo..
Inizia a prendere l'asta del suo pene con la mia mano e a muoverla lentamente su e giù.. a poco a poco sentivo che il suo membro si ingrossava sempre più.
"Sono quasi pronta puttanella." - mi disse facendomi fermare da quel gesto in cui mai avrei pensato di fare.
Mi chiese di mettermi a 90 gradi sul cofano della sua macchina e dopo qualche gemito da parte mia, il suo bellissimo cazzone depilato stava spingendo contro il mio sfintere, dilatandolo e abusandone come solo lei seppe fare fino a quel momento.
Per una decina di minuti le nerbate che sentivo mi fecero implorare di farla fermare, ma ciò che era inizialmente dolore si stava tramutando in una situazione di piacere inebriante, eterno...
Raggiunse l'orgasmo mentre era all'interno del mio ano e quando rimosse il suo cazzo, lentamente, sentivo che ero tutto infiammato laggiù.
"Ora pulisci il mio cazzo puttanella!" - sussurrò al mio orecchio.
Mi ritrovai a farle un pompino.. per la seconda volta in quella serata e avevo ora la bocca sporca del suo seme!
Oggi ricordo ancora quel momento, quell'esperienza fugace che ho avuto il piacere di vivere con spensieratezza innata, che mi fece dimenticare, anche se per poco, la ragazza della mia vita.. ero diventato la troia di una trans! Il suo sapore vive ancora in me...
7
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Lei é mia
Il lavoro nobilita l'uomo. Non solo, aggiungo io; ti distoglie da vagabondi pensieri. Ma quando, come oggi, ti ritrovi solo con te stesso ed hai mezz'ora da far passare in attesa di Lei, non c'è scampo; pensi, ricordi ..e scrivi.
Lei verrà e già lo so, sarà come sempre. Desiderio e furore. Desiderio del prima e del mentre, furore del mentre e del dopo. Lascerò i segni del mio desiderio sulla sua pelle, lascerà il frutto del suo furore nelle mia mente.
Non c'è altro che ci leghi, perchè legati saremmo insostenibili a noi stessi.
Ogni volta che se ne va, io tremo, per ore. Ho sempre paura di farle male, ma lei è esigente nell'avere. Sempre al limite..sempre a cercarlo un centimetro più in là. Io sono l'una tantum che carica la molla del suo volersi diversa. Mesi di quasi silenzio, brevi messaggi: "come stai".. " ti vorrei dentro adesso" "non ci sarà un'altra volta che te ne vai..."..Dopo ce ne andiamo sempre, ancora carichi come una molla, ma necessariamente e senza rimpianto coprendo tutto con un forse che non promette nulla. Volano i ti amo, ma sono circoscritti al momento, evaporano..dopo. Eppure mi sembra di non poter fare a meno di questo..e di Lei.
Tra un dopo e l'altro è arrivata Mia. L'opposto di Lei che è spigolosa, brusca e non emette mai un lamento; mentre Mia è bellissima, dolcissima ed ha la voce del tormento. Lei l'ho avuta a rate, piano piano, col tempo, in un crescendo d'emozioni senza che fosse amore a prima vista. Mia l'ho avuta subito, uno sguardo c'è bastato per sapere che oltre a noi ci sarebbe stato altro ma sicuramente di meno. Dell'una non ho niente, se non un forse che diventa sicuramente solo in un giorno scelto a caso per capriccio. Mia è mia tutti i giorni anche se non è presente, sento me nei suoi pensieri anche quando sta via un mese. L'ho conosciuta alla sua festa, un regalo a senso inverso, portato da amici in comune che non sapevano sicuramente quanto mi fosse necessaria. Dentro di me c'era già quel volto e quel sorriso, ho dovuto soltanto sfiorarle la mano per confermarmelo. E lei ha dovuto dirmi "baciami ..ti prego" per avere certezze sul tempo che stavamo perdendo aspettando. Stavo dentro di lei per ore e ore con la paura che uno stupido orgasmo mi sprofondasse nell'oblio e mi togliesse la gioia dagli occhi, senza l'impazienza del desiderio..era mia ed esigevo averla addosso tutto il tempo. Che è stato tanto o troppo poco; non si misura in giorni l'emozione che ha dato all'anima.. Mia. E' passato con un futuro da immaginare e sognare . Non ci sarà oggi, oggi c'è Lei...che non saprà mai com'è stata Mia, perchè non è mai stata mia come lei.
6
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Consuelo
Ciao a tutti, mi ripresento con un nuovo racconto frutto di un'esperienza successa qualche anno fa.
Era la primavera dell'ultimo anno delle superiori, non ricordo se un martedì o mercoledì, quando il professor p. venne in classe a chiedere s vi fossero persone interessate a partecipare al un corso di una settimana (vitto e alloggio gratuiti!!) per animatore turistico organizzato da una società x di Roma presso il passo del Tonale in un albergo 4 stelle che originariamente era stato previsto per un altra scuola. Ricordo molto bene quel momento perchè alzammo la mano solo in 4, evidentemente le cose gratis non piacevano ai miei compagni di classe, sta di fatto che dopo una settimana partimmo per quest'avventura in 4 tre maschi ed una ragazza, c'era stato detto che laggiù saremmo stati circa una quarantina di persone provenienti da tutta Italia e che la disposizione nelle camere l'avrebbe fatto lo staff dell'agenzia. Arrivati al Tonale dopo un viaggio lunghissimo ci accorgiamo da subito che la situazione non si presentava assolutamente male, infatti dopo 1 cambio di treno e due di bus, nell'ultima tratta conosciamo alcuni ragazzi che avrebbero fatto lo stage con noi, tra di loro c'erano due ragazze o meglio fiche da paura Mary e Zaira calabresi che ci dissero che in tarda serata sarebbe arrivato un gruppo di 20 persone della loro città, trall'altro mentre me lo diceva non potevo non notare la vistosa scollatura che aveva e del mio sguardo quasi tra l'imbarazzato e famelico se ne era pur accorta, ma a ciò non sembrava dare importanza, da ciò ho dedotto che la vacanza sarebbe potuta essere un gran bel maialaio. Arrivati all'hotel lo staff si presenta e alcuni tra le 20 persone presenti già li comincia a scambiarsi due parole, tra cui anche io con alcuni dei presenti, ricordo era domenica e il campionato proponeva il derby della madunina e tra i presenti c'era un ragazzo con la maglia del milan alto circa 1.72 di corporatura magra capelli lunghi in tipica agitazione prepartita, si chiamava Riccardo e il destino volle che fosse lui il mio compagno di stanza. Riky sembrava il classico bonaccione con tratti di evidente infantilismo era di Milano, ben presto dovetti ricredermi su quello che avevo pensato. Io mi coricai subito in stanza dato che lo staff ci aveva avvisato che avremmo lavorato tantissimo durante la settimana quindi di approfittare di queste ore di sonno preziose, riky non fu del mio avviso e rientrò in camera verso le una trall'altro svegliandomi dal sonno per dirmi “oh manu, sono arrivati quelli della Calabria, ho già conosciuto una tizia che è una fighetta niente male ora vedo se riesco a scoparla”, sinceramente li per li nonostante la scocciatura dell'avermi svegliato e il tono di voce assai irritante mi misi a ridere e li augurai buona fortuna, il giorno dopo senza chiedere nulla me la fece vedere e non era niente male.
Si chiamava Consuelo 30 (anche se ne dichiarava 2 meno) era alta un metro e settanta circa occhi castani terza di seno circa capelli biondo scuro tinti fisico atletico e come titolava un vecchio film con Celentano segni particolari: culo bellissimooooooooooooo. Sinceramente nutrivo seri dubbi sulla serieta delle intenzioni del mio compagno di camera ma evidentemente mi sbagliavo dato che nonostante vi fossero molti bei ragazzi presenti riky sembrava col passare delle ore instaurare una sana confidenza con la ragazza tanto che iniziava ad avere atteggiamenti molto amichevoli tipo abbracci baci sulle guancie ecc., intanto il primo giorno passò con 12 ore di lavoro all'attivo ci avevano diviso in gruppi da 8 che durante la giornata si scambiavano le cose da fare, e guarda caso Riky era con Consuelo. L'indomani finite le attività pomeridiane mentre tornavo in camera vidi in lontananza Riky che stava entrando nella camera di consu che era a due dalla nostra, lui non mi vide, devo dire che la cosa mi insospettì molto pertanto aspettai 10 min riscii dalla camera e a psso lento mi avvicinai a quella di consu e cedetti subito alla curiosità di poggiare per qualche istante (dato che molti erano andati in paese) l'orecchio sulla porta. Quello che consideravo una cosa impossibile, data la non irresistibilità del soggetto in termini fisici, si dimostrava inesatta dato che i sussulti di goduria di riky facevano evincere che si stesse consumando una fellatio in termini più tecnici una pompa maestosa. Appena rientrò in camera subito lanciai il sasso dicendo “allora maialotto...?” senza nemmeno finire il discorso lui mi disse, “ manuu mi ha fatto una pompa divina, appena abbiamo un paio di ore libere scopiamo” pazzesco! inconcepibile la velocità con cui era riuscito a sedurre la bella consuelo, non nego che in quel momento provai una forte eccitazione nell'immaginarmi la scena che era consumata poco prima come poteva un brutto ragazzo per lo più appena diciannovenne!! riuscire in questa impresa, fatto sta che ormai la cosa mi aveva attratto e non poco e sentii il desiderio di voler assolutamente vedere all'opera il brutto e la bella, non so cosa mi portasse a questo pensiero malsano, ma ero convinto che avrei potuto in qualche modo riuscire ad ottenere quello che volevo. I giorni passavano e i rapporti interpersonali crescevano sempre di più con lo scorrere delle attività, il venerdì fu una giornata particolare poiché due gruppi iniziavano le attività prima degli altri con il beneficio di avere due ore di riposo in più, fortuna volle che in quei gruppi fossero il mio e quello di riky e consu , alle 18 mi recai in camera conscio che tanto il porco l'avrebbe scopata di li a poco, pertanto mi coricai sul letto e inizia a spararmi una sega al pensiero di quel culo divino che montava quel ragazzotto brutto ma ecco l'imprevisto, la porta si apre ed entra riki e consu. Prontamente mi ritiro su i pantaloni facendo finta di dormire, i due non si accorsero di nulla e riccardo iniziò a dire qualche cazzata delle sue, e menomale dato che non avrei sicuramente fatto una bella figura ma il bello viene ora. Consu era un tipo molto taciturno parlava solo se chiamata in causa, ma aveva quegli occhi scusate il termine da troia che possono mandarti nel casino in qualsiasi momento, lei era vestita con un trening nero aderente con la cerniera sganciata fino alla scollatura del seno, aveva scarpe da tennis e un trucco semplice ma allo stesso tempo efficace, prima di narrarvi cosa è successo di li a poco, vi devo accennare brevemente ad un episodio successo la sera prima. Come in tutti i villaggi per chi c'è stato avrà notato come gli animatori si dilettino (a volte in modo assai sgraziato) a fare un po di tutto, dal canto alla recitazione alla danza, ecco consuelo era una ballerina eccezionale! Rimasi folgorato da una interpretazione in solitaria di una canzone presente in nove settimane e mezzo precisamente the city never sleeps degli Eurytmics, la grazia dei suoi movimenti, la sensualità che traspariva dai suoi passi oltre a far evincere anni di danza spesi bene crearono furono come un abbaglio per gli occhi di molti tra cui i miei. Detto questo arriviamo al dunque la situazione si faceva bollente dato che riky aveva iniziato a farli dei massaggi dietro la schiena,lei era seduta sulla sedia e da dietro riccardo cercava via via di lanciarmi delle occhiate che volevano farmi capire di andare via, scusate il francesismo col ca..o che me ne sarei andato la sorte dette ragione a me poiché nel mentre continuava a massaggiarla io buttai in tavola l'argomento danza congratulandomi ancora per l'esibizione del giorno prima e chiedendo , in tono scherzoso, se fosse possibile magari avere un'esibizione improvvisata in camerina (le stanze erano cmq molto spaziose), la bella calabrese ammiccò un sorriso mentre ricky cercava di fare lo splendido sminuendo la mia proposta, e invece mi sentii rispondere testuali parole: “e su cosa te la faccio l'improvvisazione che non c'è musica” di contro le risposi “ cara mia alziamo il volume della tv e mettiamo mtv, se passano un video di una canzone che ti piace lo balli, sempre tu ne avessi voglia” mi rispose ridendo dicendomi “vediamo” passarono 5 min soltanto e dal piccolo philips della camerina le frequenze di mtv intonarono le note di get right di jenny lo (jennifer lopez), ecco che succede l'incredibile, il desiderio stava prendendo forma, consu iniziò un improvvisazione credo misto moderna hip hop e sembrava li fosse presa davvero bene, tant'è che dette una spinta a riccardo facendolo cadere sul letto, da adesso in poi signori ricordo solo che provai delle emozioni in crescendo, il mio cuore stava iniziando a battere forte alla vista di quelle movenze, consu sapeva bene del potere che in quel momento esercitava su di noi, tant'è che eravamo come pietrificati di fronte a questo spettacolo soave di movimenti.
Ma ecco il disastro! Consu lentamente viene in mezzo ai nostri letti e mostrando il culo a me guarda riccardo sganciandosi la cerniera della felpa del trening rimanendo così in reggiseno, che botta d'adrenalina provai in quel momento!!! lentamente si diresse in fondo ai letti dove c'era un po più di spazzio e sempre con il suo sguardo malizioso iniziò a tirarsi giù i pantaloni mostrando il suo culo di marmo e adornato da un perizoma nero di cotone elasticizzato, dal canto mio non ce la facevo più e anche ricky era sulla mia lunghezza d'onda pertanto poggiai la mano sul mio arnese la canzone stava finendo e consu vedeva che mi stavo praticamente toccando mentre la guardavo a quel punto ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso, si girò e si levo il reggiseno alzando le mani e mostrando così la sua schiena bellissima, lentamente si girò e con delicatezza ci mostrò i seni, ricky non resistette e andò a baciarla. La ragazza si abbandonò alle braccia del milanese in un bacio mozzafiato con la lingua e nel mentre poggiava la sua mano su quella scultura chiamata culo, non potevo restare fermo, non ora, mi alzai mi levai la maglia e i pantaloni e mi diressi verso di loro, iniziai a carezzare le gambe e le natiche di consuelo, non credevo ai miei occhi e devo dire che non ho mai provato un'intensità del genere, la bella consuelo si lasciò toccare anche da me, ricky non osò dire nulla, ahttp://www.google.it/nzi quando mi vide li con loro si levò gli ultimi rimasugli di vestiti rimanendo nudo (aveva pure una bella verga), in quel momento la situazione si delineò abbastanza bene tanto che consu iniziò a spompinare riky mentre mi guardava segarmi con i suoi occhi a troia. Il dopo fu memorabile, finimmo nel letto a scoparla in due devo dire non fu facile il letto era stretto pertanto mentre ricky la scopava in fica io la montavo da dietro, i suoi gemiti erano note che componevano una melodia infernale, la voglia di godere che aveva la ragazza si trasmetteva in noi, eravamo un tutt'uno con il suo piacere riccardo durò più di me (mi duole dirlo) e li dette la mazzata finale spingendo ad una ritmica velocissima provocando così l'orgasmo di consuelo, che serata!. Gli altri due gg passarono senza che avessimo modo in qualche modo di ripetere quello che ormai erano emozioni rimaste, dato che sabato fu dedicato alla rappresentazione del lavoro settimanale e la domenica a malincuore ci dovemmo salutare. La cosa interessante fu vedere alla stazione di Milano Consuelo con il suo ragazzo, un energumeno con la faccia poco raccomandabile, che mi salutava dall'altra parte del binario con il suo sorrisetto malizioso che volente o nolente mi ha cambiato la vita!
Ps: non siate timidi! Sono ben acetti i commenti ciao alla prox
8
0
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Quando la realtà è una fantasia incrementata
Martedì, fine maggio, giornata piuttosto calda.
Sono al mare a ridipingere la casa in attesa di una incipiente estate.
Spennella spennella, finalmente la cucina sembra finita, anzi è decisamente carina. Mi merito un premio? Decido che me lo merito! Ripongo pennelli, secchi e solventi e me ne vado sulla spiaggia.. Non avendo costume ne approfitto per andare al Nido dell’Aquila, vicino a Baratti, così almeno vedo anche un posto nuovo. Nel parcheggio ci sono una ventina di macchine, trovo un posto all’ombra e mi addentro nella profumata macchia mediterranea alla volta delle dune. Siccome la realtà raramente ricalca l’immaginazione, sono preparato a trovare omini tristi in cerca di qualcosa da sbirciare e invece.. sorpresa!
Morbidamente e languidamente posizionate ad arrostire al sole ci sono diverse coppie e qualche ragazza sola, oltre a qualche singolo tranquillo (sembra che essere singoli sia una cosa turpe, ma in realtà ci sono anche persone squisite..). Srotolo l’asciugamano, libero le affannate membra dai vestiti e, prima di tutto, godo della sensazione dell’acqua freddina sulla pelle. E’ un meraviglioso istante di tempo inatteso, rubato e regalato. Quando esco dal mare e riconsidero la situazione storica, mi domando se le coppie lì presenti sono le stesse che propongono cose indicibili su questo sito.. sembrano tutti così tranquilli e rilassati, chi legge, chi si unge, chi sonnecchia. Qual è la realtà? Forse la realtà è proprio in questo dualismo. Mi siedo, ci penso un po’ su, chiudo gli occhi.
Ma le dinamiche sociali sono troppo stimolanti per dormire e allora osservo.
Si percepisce in realtà una certa tensione, ma manca un innesco, una situazione in grado di rompere il ghiaccio.
Finalmente una coppia si alza, si sgranchisce le lunghe gambe e comincia a giocare a frisbee. In questo modo un innocuo gioco preadolescenziale diviene veicolo di comunicazione. Vediamo un po’ cosa succede..
La coppia è formata da una signora mulatta con forme che nessun costume potrebbe celare, ammesso che lo indossasse, e da un signore di mezza età molto distinto, certamente elegante, quando vestito. Ridono e scherzano come bambini, seminando apprensione tra i bagnanti. Ma ora è facile parlare, si commentano il mare, il sole e la mancanza del gene per il frisbee nelle donne, ci si sorride. I lanci si allungano, forse il gioco non è così ingenuo, ed infatti i due migrano lentamente verso la coppia più bella del Mediterraneo: lui è decisamente bello, bronzeo, non giovane e sorprendentemente dotato; lei somiglia (pare a me) a Catherine Zeta Jones e riesce a prendere il sole soltanto in studiatissime pose estremamente eccitanti. Sono affabili e cortesi, ma decisamente poco attratti dai dischi volanti e dai loro possessori. Matteo e Francine (scoprirò poco dopo che si chiamano così) ripiegano allora sulla seconda scelta (non male come risultato..) e, con lui leggermente dispiaciuto, bagnati e affannati, si siedono nel mio territorio. La conversazione è gradevole e varia, a tratti soltanto maliziosa. Mi sento un po’ come a un colloquio di lavoro, ma se la ricompensa è quella che penso vale la pena di mantenere il self control. Balbetto soltanto un po’ quando incrocio gli occhioni di Francine che indugiano sul mio ombelico o quando ridendo mi appoggia una mano sulla coscia (ma se ne rende conto degli effetti?), ma sento di essere stato ormai accettato e mi rilasso. Mi piace una frase di Matteo: “andiamo al chioschino a bere qualcosa, così poi possiamo spogliarci di nuovo”. Vecchio lupo di mare! Riesce a trasmettere un nuovo senso di intimità che ci fa sorridere..
Giunta l’ora in cui le brave persone tornano a casa, ci incamminiamo su un sentiero poco battuto verso il parcheggio dove, a loro dire, sono soliti consumare il rituale del saluto.. “che oggi durerà un po’ di più..” mmhhh… Sbucato dal nulla, compare tra i bassi pini un tavolo di legno da pic-nic, su cui Matteo si siede e io altrettanto. Francine si accomoda sulla panca e le scorgo una nuova malizia negli occhi, mentre ci apre gli asciugamani e comincia a carezzare i nostri membri scandalosamente tesi. A volte la realtà supera decisamente la fantasia! Da quel momento ho un ricordo piuttosto confuso, a tratti molto vivace, della lingua e delle labbra di Francine che sibilano parole francesi sicuramente efficaci, di Matteo che la solleva per le ascelle e la bacia con passione, di lunghe carezze e di pelle color del miele, salata e profumata di sole. Mi lascio andare per primo, Francine lo capisce e accoglie il mio orgasmo nelle sue mani. Mi sembra giusto che possano ritrovare la propria unità e salutarsi intimamente. Matteo non cerca neanche di entrare dentro di lei, si capisce perfettamente che è a tutti gli effetti un rituale che i due conoscono e rispettano. L’orgasmo di Matteo è lungo e arriva da lontano, vedo la schiena di Francine che si contrae leggermente, il bacino ruota in avanti, la bocca si schiude come un fiore a ricevere il polline. Nessun grugnito o urlo, nessuna traccia all’esterno della passione consumata, solo un sorriso scambiato con gli occhi negli occhi. Sono bellissimi.
9
0
14 years ago
diplomatico251730,
42
Last visit: 14 years ago
-
Scritta per me..un incontro
mi sto vestendo,esco.............diciamo che nn devo uscire così tanto x ,quindi sono obbligata a scegliere qualcosa di sexy ma allo stesso tempo sobrio......è solo un caffè. S'è fatta ora...ho perso tempo a truccarmi,scendo....attraverso la strada ,10 scalini e sono giù.... Il percorso è breve,sono un centinaio di metri.Sei fuori dalla macchina appoggiato alla portiera.Mi avvicino,mi guardi....noto il tuo sguardo tra il sorpreso e il compiaciuto,ti saluto con un bacio sulla guancia,nel frattempo mi saluta la maestra di mio figlio....entro in macchina e sorpresa grande....so che sei un osservatore....però la sorpresa ha sortito il suo effetto,mi porgi una splendida nonchè profumatissima rosa blu avvolta in un tulle rosso fuoco,e penso.....cosa mai potrà significare? Metti in moto,siamo diretti fuori a prendere sto caffè e a conoscerci finalmente face to face........qualche chiacchiera in macchina,mentre ti faccio da navigatore...arriviamo in un posto abbastanza tranquillo e soprattutto lontano da okki indiscreti. Mentre i tuoi sguardi si fanno + eloquenti cominciamo a raccontarci,sto caffè nn arriva.....e noi, anzi + io,continuiamo a parlare.Eravamo seduti di fronte,il pallido sole mi baciava la pelle,all'improvviso ti sporgi in avanti e molto timidamente,ma deciso a farlo,mi accarezzi le gambe nude.Un tocco magico tra il sensuale e il delicato,un brivido mi attraversa la schiena,si ci sai fare,sai che le donne vanno trattate con dolcezza,da loro si ottiene il massimo così....Sei stanco ..lo vedo...e me lo dici esplicitamente che nn vuoi più stare in mezzo alla gente ma che vuoi godermi da solo. Ci rimettiamo in macchina,di nuovo sono il tuo navigatore,adesso hai preso coraggio,me lo dici esplicito.......vuoi un albergo dove stare con me....sono meravigliata dalla mia decisione impulsiva...nn avevo manco avvisato mio marito,però ti dico si,andiamo,ma lontano a circa mezz'ora di macchina.In macchina continui ad accarezzarmi le cosce,sempre in modo dolce e delicato...Arriviamo finalmente dove possiamo stare qualche ora lontano dagli okki di tutti.Chiedi una stanza,io sono impacciata ma divertita,e si,davanti a noi un mio compaesano cerca anche lui un posto tranquillo.....corna in giro ahahahha.....Saliamo su....tolgo il soprabito,tu prendi la macchina fotografica e cominci a fotografarmi,le pose,i movimenti sono impacciati,nn riesco a sciogliermi.......la posi e finalmente mi baci.....nn un bacio normale....un bacio condito da una morsa stretta al tuo corpo che già sento che mi vuole......il resto lo sai già......
9
0
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
La mia prima esperienza con un trav
sono Giuseppe ho 38 anni e vivo a caltanissetta, la storia che vi racconto è successa due anni fa, giravo per la cittadina dopo aver mangiato fuori con amici, ascoltando un pò di musica in macchina, in una piovosa sera di dicembre, una macchina da dietro mi lampeggia con i fari, continuo a camminare poi, mi fermo, si accosta la macchina e intravedo all'apparenza una bella donna, mi chiede se voglio farmi un giro con lei, capisco che c'era qualcosa di strano infatti capisco che era una trav, una bellissima e femmiinilissima creatura, non avevo mai avuto esperienze del genere, ringrazio e dico di no, insiste ci divertiamo mi dice, faccio come per andarmene ma qualcosa mi diceva di restare, dico ok fumiamo solo una sigaretta però! sorrise, parcheggiò la macchina e scese aveva una minigonna azzurra e due gambe da favola una Dea, mi tremava pure la voce si siede ci fumiamo una sigaretta intanto mi avvio in una zona un po’ più appartata e ci fermiamo, lei comincia, ad accarezzarmi la gamba,guardandomi in faccia fino al cazzo, sente che ero già eccitato e mi sbottona i jeans, stavo impazzendo poi comincia a toccarmi delicatamente, si china e comincia a leccarmi la cappella piano scende fino in gola mi prende la mano e se la porta sulla sua gamba, mi stavo completamente rilassando mi sentivo suo completamente, intanto comincio a toccarla, lei apre le gambe alza la testa e mi dice “dai toccami guarda quanto ti desidero”, arrivai al suo perizoma che faceva fatica a contenere la sua eccitazione lo scostai e mi piacque sentirmelo pulsare in mano continuai mi piaceva vederla divertita mentre esploravo un mondo a me ignoto, mi piaceva guardare mentre scappellava continuammo toccandoci a vicenda e leccandoci, abbassammo i sedili, lei mi prese delicatamente la testa e la avvicinò al suo cazzo, non sapevo che fare le baciai la cappella poi comincia a leccarla mentre lei gemeva mi spinse la testa fino in fondo, sentivo un odore buono ed uno strano pizzichio sulla lingua la sua cappella gocciolava di piacere appiccicaticcio, poi mi chinai tra le sue gambe e gli leccai le palle fino al culo leccai le sue chiappe e poi a girare con la lingua in suo buchetto mentre lei con le mani mi tenne la testa, mi fermò e mi pregò di scoparla mi mise un preservativo e la presi con passione, volle che vedessi come godeva mentre con la mano la masturbavo fino a farla esplodere sulla sua pancia ero tutto pieno di sperma sulla mano stavo per esplodere e volle che lo facessi nella sua gola ero in estasi sono impazzito come poche volte. Ci sedemmo e fumammo un ultima sigaretta poi ci rivestimmo e la accompagnai all’auto. Per qualche settimana mi sentì in colpa, non capivo cosa mi fosse successo, poi mi passò e mi sono iscritto su desiderya.
Ci vedemmo dopo circa un mese a casa sua poco distante dalla cittadina lei era vestita di tutto punto sempre curatissima e “stavolta mi disse facciamo a modo mi” volle che mi sottomettessi a lei e ai suoi voleri.
Mi diede un perizoma e un paio di fusò e mi costrinse a sculettargli davanti, mi fece inginocchiare ai suoi piedi indossava un abitino rosso tipo baby doll ed un perizomino ai piedi due bei tacchi a spillo volle che la leccassi tutta prima i piedi poi si girò fino al culo, mi stavo divertendo da matti, si chinò in avanti e mi disse “leccami il culo schiavocon la lingua infilamela dentro tutta” cominciammo un bel 69 lei era eccitatissima ed io pure poi volle andare in bagno e mi fece sedere sul piatto della doccia la mi disse “stai fermo ti voglio usare come il mio cesso voglio che mi tini l’uccello ti voglio pisciare addosso”, mi sono alzato di scatto, volevo smettere, lei impazzì, mi disse che gli piaceva che io facessi resistenza, mi lasciai di nuovo trasportare e sono stato al gioco mi fece impazzire vederla mentre soddisfatta mi pisciava sopra poi volle che lo facessi io con lei, che belloooooooooooo! Ci pulimmo e andammo in cucina fece chinare su una sedia e cominciò leccarmi fino buco mi infilava la lingua poi scendeva fino alle palle, mi teneva l’uccello e continuava a baciarmi, poi si alzò e me lo appoggiò al culo solo per farmelo sentire era una sensazione bellissima fremevo ero eccitatissimo in balia del suo volere, non capivo dove volesse arrivare, si inginocchiò e cominciò a succhiarmelo e mentre me lo teneva in mano mi disse “Voglio scoparti” non riuscivo a dirle di no, si alzò di scatto e mi fece chinare con violenza, me lo mise in bocca fino a farmi soffocare si infilò un preservativo e mi se un po’ di crema mi fece chinare in avanti e comincio di nuovo a leccarmi il culo mi appoggio il suo cazzo al buchetto e cominciò a lavorare con pazienza mi stava facendo troppo male non so spiegare il dolore un dolore pungente, la capì le mie ex quando io insistevo che volevo il culo, riuscì ad entrare con fatica mi scopò dolcemente poi uscì mi infilò un preservativo e la scopai io poi mi fermò e tenendomi la testa volle che lo succhiassi fino a farla sborrare mi schizzò la sua sborra calda in faccia e si strusciava con la sua cappella nelle mie labbra poi fu il mio turno volevo spruzzargli tutto in faccia ma disse sono troppo golosa lo voglio in gola. Il culo mi fece male per qualche giorno. Non ci vedemmo per mesi io ero a pezzi poi ci sentimmo ed era fuori a roma poi a milano, da allora non l’ho più fatto ho incontrato qualcuno ma nulla di speciale troppo maschi poco curati e nelle mie zone è difficile, dal sito vedo invece delle bello gnocche belle e femminili e sempre troppo lontane. Ciao a tutti se qualcuna corrisponde a questa descrizione può farsi viva bacissimi
8
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Visto da dietro
Mi chiamano Peppe... "Peppe il sordo", e forse l'udito non c'entra con questo nomignolo. Preferisco i fatti alle parole e col mestiere che faccio non posso star tanto a sentire..ascolto soltanto, e mi faccio gli affari miei. Li faccio vendendo sogni agli altri. Sogni in pillole, fatti di felicità artificiale, coscienze alternative senza padrone fino a quando il cliente di turno non mi da quello che chiedo. Soldi, tanti, che non fanno la mia felicità, ma mi riempiono le tasche. L'unica cosa che ci metto di mio in questo mestiere. Non ci metto l'anima in questo lavoro, solo tasche ed un filo di astuzia. L'anima ed i miei pensieri più belli l'ho mandati da tempo a puttane...ahhahah...Ne devo incontrare una tra poco.E' la prima volta che ne pago una. Non ho mai dovuto pagare una femmina per dirle puttana. Perchè alla femmina piace essere chiamata puttana mentre la sbatti..!! Anche a me piace darle della troia..mi fa sentire Più. Più maschio..quasi onnipotente. Sarà che è eccitante umiliare comandando e forse nell'altro,per compensazione, arrendersi al piacere ascoltando le proprie voglie .... Cazzate mentali!! Questa è una puttana vera...non come l'ultima stronza che m'ha pure fatto soffrire. Ti amo ..ti amo...sono tua... la tua donna...m'ha fatto girare come una trottola e poi m'ha fottuto l'anima, oltre ad una bella dose di danaro. Questa vuole 400 euri..circa 7,5 euro al kilo. Si può fare.
In fondo a che servono i soldi se non per godere? E le puttane ed i soldi hanno anche questo in comune, ti fanno godere oltre che passare di mano senza rimpianto.
Maria si chiama, forse. Bel nome, mi suona bene. L'ho scelta per il nome oltre che per il culo. Un giretto su internet su un sito di zoccole...ahahah...Escort si fanno chiamare adesso. Molto più dignitoso ...sembra di stare in boutique invece che al supermarket. Misure, prestazioni, tariffe ed orario di lavoro...ci sta che quando vanno a fare una marchetta timbrano pure il cartellino. Sono proprio curioso di vederla ..sta zoccola!!
Tipa di poche parole..meno male, non le serviranno. Le ho dato il mio indirizzo e detto come doveva vestirsi...tailleur austero da dirigente ed accessori da segretaria in calore . C'è più gusto a scoparsi la segretaria del capo a sua insaputa.
Eccola è arrivata...scende dall'auto, ... è STUPENDAA!! Sono un pò nervoso mentre le apro la porta. Me lo faccio passare subito sto cazzo di nervoso. La stronza a malapena m'ha degnato d'uno sguardo, l'avrà capito che è la prima volta con una zoccola?...adesso la porto alla finestra e me la faccio lì davanti..col mare a guardare, magari m'aiuta!
La metto a 90 e le alzo la gonna, scosto il filo del perizoma e le infilo due dita nella fica. Bella, bellissima...la voglio anche assaggiare, Io pago..è un mio diritto anche il vitto oltre all'alloggio!!. Certo che le femmine son belle...quando ce l'hai accanto ti senti a casa. Come una casa t'accolgono dentro, al caldo, al riparo. Ha un buon sapore...mi piace da impazzire.. Cazzo mi piglia?..Sta troia non è casa mia, è un albergo, un bel 5 stelle e come un albergo è di tutti quelli che pagano per entrarci dentro.
Non fa una frizza la tipa però! Mi lascia fare e guarda rapita fuori come se stesse guardando un documentario alla televisione. Guardo anch'io, che ci sarà da vedere? E' quasi buio, si vedono le fronde degli alberi che vengono sbattute dal vento, avanti e indietro, avanti e indietro ...
"rimani così, ora arrivo"...sto vento m'ha gonfiato ancor di più il cazzo ed ho una voglia matta di entrarle dentro. M'infilo il preservativo, crema lubrificante ed aaaaahhhhh... la scopo. Cazzo....ha inarcato la schiena per ricevermi meglio!! "Ti piace, vero? Dimmi che ti piace...troia".. non sarò uno stallone da monta, ma quando ad una donna le piace lo sento...anche se m'ha risposto con frasi che farebbero fesso solo un cretino. Ma l'avevo messo in preventivo di pagare pure il suo finto piacere. Maria, ma quanto sei bella!!..non glielo dico, anche se il mio cazzo lo sta urlando a squarciagola. Un "Brava ..la mia Troia" ..mi trae d'impaccio da sdolcinati pensieri e stende un bel rotolo di filo spinato attorno al mio cuore di cane. E lei sempre a guardar fuori tutta compresa in un espressione indecifrabile...chissà che storie si sta raccontando. Certo che ci starei le ore a montare questa splendida.. donna. E' un atmosfera strana, lei è tranquilla.. persa nei suoi pensieri, mentre io mi sento parte della natura che fuori chiama la vita..il cielo ha dei colori che manco al cinema, i gabbiani riempiono l'aria, sembra stiano gridando Maria..Maria!!.. ed il mare è intento a lavare la spiaggia da tutte le stupide promesse d'amore che c' hanno scritto gli innamorati..pazzi!!
Aumento il ritmo..due colpi violenti e "siiii vengoooo". La faccio girare, si abbassa mi sfila il preservativo e mi finisce con le mani..da brava puttana.
La faccio alzare, è una sfinge, bellissima..mi bagno due dita col mio sperma e glie le infilo nel culo. Lo so che non serve, ma vorrei lasciarle dentro qualcosa di me. E' il senso del possesso che fu prealessandrino, cantava Battiato. Fanculo, averla veramente questa donna sarebbe una dannazione, lo so. Le infilo i 400 pattuiti nel taschino, tarpando le ali ad ogni volo pindarico. Mentre si ricompone la guardo, è proprio bella ed ha negli occhi una luce che mi piace, quella di chi non svende i propri pensieri . Maria, la puttana muta, ha finito il suo lavoro e senza una parola gira le spalle e se ne va..Mentre sale in auto si guarda intorno, guarda il mare..Cosa ci vede che non ho visto? Io vedo sempre tutto, sono Peppe il sordo..non il cieco. Mi fa strano questa donna, come strano mi sento io .Peppe il Sordo e Maria la Muta...ahahah...che bella accoppiata saremmo, magari ci accomuna la vista...Quasi quasi le chiedo di venire con me sulla spiaggia, è quasi buio, tra non molto si vedranno le stelle. E' sempre bello guardare le stelle. Stanno lassù e non appartengono a nessuno...come noi due, che potremmo scrivere il nostro nome sulla sabbia per stasera certi che domani il mare c'avrà dimenticati...e saremo nuovamente noi, due anime perse che vendono illusioni senza false promesse.
Giuseppe e Maria.
...Però!..Che nomi impegnativi...messi insieme sembrano quasi una risposta senza domanda.
6
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Aspettando l\'ascensore
Quella sera io e Luca ci eravamo dati appuntamento davanti casa di un comune amico per festeggiare una vittoria importante della nostra squadra del cuore.
Dopo aver citofonato all'amico per consentirci di entrare nel condominio ci siamo diretti verso l'ascensore per salire a casa, all'ottavo piano. Aspettando l'ascensore in silenzio, notammo dei lamenti (poi rivelatisi gemiti) al di là di una porta socchiusa che delimitava l'ingresso di uno stanzino semi-buio. Un pò preoccupati, un pò incuriositi, ci siamo avvicinati per ascoltare meglio e così notammo che la natura dei suoni che percepivamo di dolore erano causati in verità da intimi piaceri soffocati.
Sospinti da una crescente eccitazione mista a curiosità, decidemmo di farci inghiottire dal penombra della stanza adibita ad un grande ripostiglio del condominio. Nonostante ci mettessimo grande prudenza nell'avanzare nella direzione desiderata, incappammo in qualche ostacolo che provocò un urlo di donna smozzato probabilmente da una mano lesta. Illuminammo i nostri telefonini e ci trovammo davanti a noi un'immagine a luce soffusa di due ragazze, entrambe a seni scoperti, intente a procurarsi piaceri saffici.
Una delle due, trentenne, capelli castano-chiari, bel fisico, viveva nello stesso palazzo del nostro amico e l'avevamo incontrata un paio di volte in ascensore; l'altra sembrava più giovane (ventenne), più magra della trentenne ma un seno più abbondante, ed indossava un beretto con la pubblicità di una pizzeria del posto che serviva a domicilio.
Ci siamo subito premurati di tranquillizzarle che l'accaduto sarebbe rimasto per sempre rigorosamente nell'ambito delle persone presenti nella stanza e nel contempo di invogliarle a continuare per non privarsi di un piacere che poteva salire di lì a poco verso vette sublimi.
Assistevamo alla ripresa dell'effusioni aiutati anche dai dispay accesi dei telefonini; le ragazze, forse pervase da ulteriori voglie, quelle esibizionistiche, ci permettevano di avvicinarci molto mostrandoci nitidamente come la punta della lingua di una sollecitava il piacere dell'altra con il massaggio umido depositato sui capezzoli.
Le loro mani si muovevano prima delicatamente lungo il bacino scoperto, poi sulle gambe saltando appositamente lo spazio ancora coperto dalle mutandine. La trentenne portava una gonna corta mentre la ragazza più giovane jeans che notammo sbottonati a metà.
Da principio, i loro sguardi erano riservati esclusivamente sui loro corpi, poi forse, emergendo il lato esibizionista, incrociavano quelli avidi nostri e così la nostra eccitazione aumentò, percependola anche nelle parti basse.
La trentenne mise le mani sulle spalle della pony-pizza girl facendole pressione verso il basso e disse:se hai sete, scendi giù e bevi tutto. La giovane non si fece pregare e, inginocchiandosi, si abbassò intenta a tirar giù il perizoma della trentenne che successivamente si appoggiò in un piano di marmo per consentire meglio che la lingua della sua partner di piacere lavorasse meglio. Al contatto la lingua trovò subito le labbra umide e bastò un paio di tocchi ben assestati per allargare in modo netto le grosse labbre; allora due dita bagnate di saliva penetrarono la figa pulsante mentre la punta della lingua si diresse verso il grilletto, già fuoriuscito dai movimenti di una mano che partiva dal ventre.
I nostri cazzi oramai gonfi ci chiedevano ulteriori stimolazioni e così decidemmo con lo sguardo compiacente della trentenne che continuava a fissare le nostre parti basse, di tirarcelo fuori e menarcelo vicino alla figa della trentenne, già ben trattata a mani e lingua.
Gli odori dei nostri cazzi arrivarono anche all'olfatto della leccatrice di figa che, evidentemente, non potè fare a meno di assaggiare il gusto dei nostri cazzi. Mentre quindi continuava a stantuffare con le dita la figa della trentenne aveva iniziato a pompare i nostri cazzi alternativamente. La trentenne allora iniziò a toccarsi il clitoride, notevolmente emerso dalla sua base.
I jeans della ragazza vennero sbottonati dal mio amico che si mise in ginocchio alla stessa altezza e così si creò un trenino a tre permettendo alla giovane di godere, oltrechè a far godere. Il mio amico trovò una figa calda ed umida e con una forte presa sul bacino della ragazza iniziò a sbatterla energicamente: ti piace come ti sbatto?, le chiese. "sì, sono la tua cagna in calore, sbattimi e sculacciami".
La trentenne ebbe in quel momento un orgasmo violento, con spasmi ripetuti, e, solo grazie al mio cazzo ospitato nella sua bocca, si potè evitare un urlo liberatorio che avrebbe potuto insospettire oltremodo.
"Ora voglio il tuo cazzo", mi comandò. L'altra ragazza capì, ritrasse le sue mani grondanti di umori della figa che si premurò a leccare, e mi diede spazio per iniziare una penetrazione su una vagina adeguatamente preparata.
Volli scoparla come il mio amico stava scopando la sua amica per consentire alle ragazze di baciarsi con la lingua di fuori, una a fianco dell'altra. Bagnai il mio dito con la saliva della trentenne e così fece il mio amico con l'altra, ma ci scambiammo i buchetti da stimolare, e cioè io toccai quello della ragazza di Luca e lui così fece con quello della trentenne.
Il gioco dello scambio delle dita fu apprezzato dalle ragazze ma notammo che la giovane si stava eccitando parecchio chiedendo di essere penetrata con un aggiuntivo dito. Questo mi scatenò un ritmo incessante ed accelerato nel penetrare la trentenne che la fece venire una seconda volta mentre la giovane stava ottenendo un orgasmo più lungo ma che si dimostrò ancora più forte per le stimolazioni particolari nell'orefizio posteriore.
Dopo aver assistito ad un lungo bacio fra le due ragazze, Luca si mise sdraiato sul pavimento e chiese alla ventenne di mettersi sopra; iniziò così un'altra copulazione che sembrava un epilogo a metà, secondo i miei desideri. Invece, la giovane si rivolse a me con sguardo languido e disse: non vuoi montarmi da dietro? mi hai toccato così bene con le dita. Improvvisamente, il mio cuore accelerò dall'eccitazione, e così mi avvicinai alla bocca della trentenne per farmelo pompare e bagnare adeguatamente. Lei si impegnò tanto, più secondo me pensando per prepararlo al meglio per la sua amica che per il mio o il suo piacere.
Con un cenno chiesi al mio amico di decelerare il ritmo con cui stava scopando la ventenne per introdurre dolcemente la mia capella sul culo voglioso, già sufficientemente lavorato in precedenza. La trentenne, nel frattempo, pose la sua figa sopra la bocca di Luca, mettendosi così di fronte alla ventenne e riempendola di carezze e dolci bacetti bagnati.
Per un pò mantenni la mia mano sul mio cazzo per indirizzarlo meglio nel canale senza procurare dolori inutili. Mi accorsi di aver fatto un buon lavoro, perchè fu proprio la ventenne ad avviare il ritmo della sua (prima, così ci disse poi) doppia penetrazione. La presa delle mie mani sui suoi fianchi le diedero un brivido che si percepì non solo nel corpo ma anche nel gemito che tirò fuori. Capii che le piaceva essere guidata, governata, non solo posseduta. Allora le presi anche i capelli lunghi, dopo averla spostata in basso verso Luca e così iniziò una cavalcata di tre corpi che rispondevano i propri movimenti ad un unico fine, l'orgasmo simultaneo.
La trentenne soffocava nella sua bocca i pochi lamenti che la giovane ogni tanto esprimeva; quando i colpi si facevano più profondi e forti, le pareti del suo culetto violato avevano bisogno di abituarsi al nuovo trattamento. Poi, abituandosi, riprendeva a godere iniziando a dire frase sconnesse del tipo: perchè mi state facendo questo, no dai ancora più forte.
Iniziai a sculacciarla e questa novità le diede un impulso verso gemiti e respiri sempre più profondi ed accelerati. Fu meraviglioso capire che la stavamo portando al massimo godimento. La trentenne mi si avvicinò e mi disse che voleva venire anche lei insieme a noi e mi disse anche che avrebbe detto qualcosa all'orecchio alla ventenne che l'avrebbe portata direttamente all'orgasmo. Quindi appena avrei visto avvicinare lei all'orecchio della ventenne avrei dovuto montarla violentemente.
E così si fece, io e Luca, che doveva assecondare i miei colpi inferti sul culetto sempre più dilatato. La ragazza aveva acconsentito di poterle venire dentro; la trentenne, con movimenti del bacino sempre più veloci, si strofinò la sua figa nella lingua di Luca, oramai permanentemente offerta alla sue labbra e clitoride, e si preparò al terzo orgasmo avvicinandosi alla ventenne oramai in preda a voluttuosi piaceri e le disse “quello”.
“Ah sì, sì, sììììì”, i nostri corpi madidi di sudore, in contemporanea, arrivarono a godere insieme. Avvicinammo i nostri cazzi alla bocca della ventenne in modo che assaporasse i suoi sapori più intimi mentre la trentenne si mise a ridosso dei buchetti dell’altra ragazza ad aspettare che uscisse il nostro latte spermatico. Una volta prosciugati i piccoli rigagnoli, disse“Le avevo detto che avrei bevuto la vostra sborra uscita dai suoi buchi”.
Poi si avvicinò per baciare lungamente la sua compagna di sesso.
8
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
La passera
La passera
Sono insieme a mio marito dentro un negozio di sementi, fiori e animali vari, ho scelto alcune piante che voglio mettere sul terrazzo di casa mia, lui assieme ad un commesso le sta caricando in macchina mentre io stò curiosando seguita con lo sguardo dal proprietario, un bel uomo alto sulla quarantina , quando vedo dentro una gabbia alcuni pappagallini molto rumorosi, “ si prenda anche un paio di uccelli”, mi invita il tizio, rivolgendosi a me con un tono che allude chiaramente ad un doppio senso. Io lo guardo e stò al gioco, “ grazie, ma ce l’ho già”, e lui mi guarda, ride e aggiunge “si ma due sono sempre meglio, conosce la storiella della passera?”, “no,” e lui sorride e racconta“ una passera viene sorpresa da un temporale, vede un ramo coperto da una foglia e ci si ripara sotto, poi un grosso merlo anche lui sorpreso dal temporale vede la passera sotto la foglia e ci si ripara anche lui, da una botta alla passera e si sistema li, un’aquila vede i due e dato che pioveva si posa sul ramo, da una botta al merlo, che si sposta, e a sua volta da una botta alla passera che arriva al limite della foglia e ricomincia a bagnarsi. La storia finisce qui, forse non fa ridere, ma impone una considerazione, che più è grande l’uccello e più si bagna al passera. ”Io scoppio a ridere, e visto che mio marito ha finito di caricare tutto saluto il simpatico uomo e me ne vado. Tornata a casa la sera ho voglia di scopare, ma c’è la partita in tv, una finale dove gioca la squadra preferita di mio marito, lui è preso e di me non ne vuole sapere, quindi dopo poco me ne vado a letto, ripenso alla passera, e sorrido fra me , quando viene a letto mio marito non mi riesce di scopare, la sua squadra a perduto l’incontro, lui è incazzato e addio sesso. L’indomani sera torno alla carica, ho voglia, sono stata tutto ilo giorno a fantasticare sul fatto che mi sentivo dentro lo stomaco un certo languore dovuto alla necessità di scopare, appena andati a letto mi butto su mio marito, lui è stanco, ma a mala pena gli si drizza, e quando me lo infila dentro dura pochissimo, viene quando io non ho neanche cominciato a godere, sono furiosa, me ne vado in bagno a lavarmi e mi masturbo con due dita. La sera successiva è mercoledì, serata dedicata al calcetto con i suoi quattro inseparabili amici, quando torna è tutto un dolore, stanchissimo e anche per questa sera niente sesso, mentre io comincio spazientirmi, ho voglia, da alcuni giorni ho come l’impressione che lui mi eviti. L’indomani sono al lavoro, sono tesa, ho voglia di sentirmi dentro il suo cazzo, mi ha sempre fatto godere molto, non che sia molto dotato,ma ha un bel cazzo giusto, e a me piace e lui lo sa usare bene, mi manca!, alle undici mi chiama e mi dice che questa sera tornerà tardi per via di una riunione improvvisa, io sono furente, credo che abbia un’amante, e allora decido di pareggiare il conto in anticipo. Già, il pareggio, è una cosa che io faccio quasi tutte le volte che andiamo in vacanza, da quando circa cinque anni fa casualmente mentre mettevo a lavare una camicia ho scoperto tracce di rossetto e fonda tinta giù, dopo l’ultimo bottone, come se un viso truccato fosse sceso in basso per …. succhiare quello che è mio, io no ho fatto scenate, ma da allora ogni anno in vacanza mi trovo un bel maschio e mi concedo una scopata fantastica, tanto per pareggiare i conti, diremo che per questo anno saremo pari in anticipo. Al momento della pausa pranzo vado velocemente a casa, mi do una rinfrescata veloce, poi , autoreggenti con pizzo alto, un reggiseno a balconcino che si aggancia davanti che a mala pena riesce contenere la mia terza molto abbondante, poi una gonna portafoglio che da come si tiene alta quando cammini fa vedere il pizzo delle calza, camicetta , giacca e un impermeabile per nascondere al momento tutto, poi torno al lavoro. Alle sei e mezzo , quando si esce faccio in modo di essere l’ultima, vado in bagno e via la camicetta, indosso sopra la giacca abbottonata con un solo bottone che quasi salta dalla pressione del seno, poi impermeabile e via, prendo la macchine e mi metto a girare la città a caccia di un cazzo che mi faccia godere. Per più di mezzora non trovo un’idea che mi soddisfi, mi sembrava più facile, invece non ho ancora trovato quello che cerco, un bar non mi va, troppa perdita di tempo, prendere l’autostrada e scoparmi un camionista mi sembra troppo pericoloso, non posso mettermi all’angolo di una via come una puttana, anche se dentro di me in questo momento è così che mi sento, poi casualmente mi ritrovo davanti al negozio di sementi, c’è un piazzale recintato, metà adibito a parcheggio, mentre l’altra parte vi sono dei scaffali di legno dove sono esposte le piante i fiori, entro decisa, mi tolgo l’impermeabile e mi metto a curiosare fra gli scaffali, senza sapere con precisione quello che fare. Luca il commesso mi vede, mi saluta mentre sta caricando delle buste dentro ilo cofano di una vettura, rientra e riesce con altre cose e una signora che se ne va, poi sento la voce di Mario io proprietario dietro di me,” che magnifica ed elegante sorpresa, posso esserle utile?”,” certo, ho ancora bisogno di qualche altra cosa, sa le piante che ho preso giorni fa non sono state sufficienti, mi sono rimasti due buchi che non so come riempirli, ci vorrebbe qualche cosa di speciale”, rispondo io con un tono molto allusivo, e mentre parlo mi abbasso in mezzo allo scaffale fingendo di osservare un vasetto di fiori, la mia gonna si apre lasciando intravedere il pizzo, ho slacciato il bottone della giacca, lui è alla mia destra, e dall’alto si deve godere uno spettacolo che da subito i suoi frutti visto che con la coda dell’occhio vedo il gonfiore crescere all’altezza della cintura. Lui si gira dice a Luca di chiudere, tanto serviamo la signora e poi via, “ venga dentro che ci sono piante molto belle, ”e mi fa strada, seguita da Luca, dentro guardo un poco in giro, loro abbassano la saracinesca a metà. Io sono davanti alla gabbia dei pappagalli, “si prenda due uccellini”, mi invita Luca, e io mi abbasso di nuovo ripetendo lo stesso copione, che ora da un doppio risultato dato che anche Luca a il cazzo in tiro, “ma se sono uccellini non so se andranno bene, io vorrei di meglio”, dico sempre restando bassa e mi giro per vedere l’effetto della mia provocazione, sono tutti e due molto in tiro, mentre io sento la mia fica colare tantissimo. Mario mi fa sollevare, “ venga in ufficio che ho un catalogo dove può scegliere meglio”. Entro nell’ufficio in mezzo a loro due, un locale dove c’è una scrivania, due sedie, e un divano che ha l’aria di essere messo proprio nel posto giusto, poi Mario si gira, mi osserva, aspetta che sia io a fare la prima mossa che non si fa attendere, lo guardo, mi avvicino e gli stampo un bacio in bocca , lui mi risponde stringendomi se, sento un bozzo grosso premere contro il mio ventre, contemporaneamente Luca si appoggia dietro di me, e un bel cazzo duro si appiccica alle mie natiche, io sono un brodo, la mia fica cola , lui insinua le mani sotto la giacca che da dietro Luca mi aiuta a togliere, poi è la volta del reggiseno, ora Mario mi bacia il seno, mentre l’altro si dedica al dietro, sento scivolare al sua lingua giù per la schiena e mi procura un ennesimo brivido di piacere. Mario arretra un passo, si sbottona i pantaloni e si siede sul bracciolo del divano, io mi abbasso e ….. CAZZO!!!!!! … che cazzo!!!!! ….. un palo, un meraviglioso uccello di notevoli proporzioni, Luca intanto si abbassa e mi toglie la gonna che finisce insieme alla giacca sulla sedia, “ accidenti è già tutta bagnata ” commenta mentre con una mano mi tocca da dietro, Mario mi fa piegare a novanta, e io mi ritrovo davanti a viso il suo meraviglioso cazzo durissimo e enorme, tanto che non mi entra dentro la bocca pur essendo abbastanza larga, contemporaneamente, Luca mi fra aprire le cosce, e si infila con la testa sotto di me leccandomi dalla fica al culo, io sono al limite del’orgasmo, mi impegno a leccare il palo, poi sento la lingua soffermarsi in modo continuo sul clito e vengo, scossa da brividi di piacere vorrei urlare ma ho la bocca letteralmente piena …. mmhmmhmhumhumumhum…. un lunghissimo gemito è tutto quello che riesco a dire, “ mi ha inondato la bocca”, commenta Luca e a questo punto Mario mi fa risalire, mi gira ora sono pronta, mi appoggio al cazzo di lui , appena sento la cappella entrare prendo un respiro e mi impalo su di lui con un movimento lento, sento entrare dentro la mia fica un cuneo di carne che mi apre, scivola sulle pareti lubrificate dai miei umori, mi dilata e riempe contemporaneamente, fino ad arrivare in fondo, sento colpire con forza l’utero e il fiato mi muore in gola, sisssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ………uuuuuumuuuuuuuu …….. siiiiiiiiiiii…….. , un momento fermo dentro di me e subito mi fa venire …… VENNNNNGGOOOOoooooooooo ……… grido con tutto il fiato che ho, poi lui mi incomincia a pompare dal basso, mi fa morire di piacere ad ogni affondo. Luca ora mi invita ad abbassarmi, e così mi ritrovo il suo cazzo all’altezza della bocca , è un bel cazzo, più piccolo, direi come quello di mio marito, e di giuste proporzioni, mi entra bene in gola, incomincio a pomparlo in contemporanea al fatto che quando uno mi spinge dal basso l’altro mi entra in gola. Non riesco più a capire nulla, sono sconvolta dal piacere , gli orgasmi si succedono in un continuo sconvolgente, non mi credevo di avere tanta voglia, o forse stò godendo tantissimo anche per il fatto che è la prima volta che due maschi mi scopano insieme, non mi era mai capitato e mi stanno facendo letteralmente uscire di testa. Dal tanto godere ad un certo punto sento che le gambe non mi reggono più, allora si cambia, mi fanno girare, mi metto con la gamba destra sul divano, e mi appoggio al bracciolo, Luca si posiziona dietro di me, spennella il cazzo fra gli umori della mia fica, lo sento lubrificarmi il culo, intuisco che quello sarà il prossimo buco che mi riempiranno, e lì a poco il suo glande si affaccia al mio buchetto che già pronto lo riceve con piacere. Non sono vergine di culo, anzi è un posto dove amo molto ricevere un bel cazzo, lui si infila delicatamente in me, sento tutto il cazzo scivolare dentro ….. “ a che bel culo, è proprio una favola!!!!!”, commenta soddisfatto, io che mi ero ritrovata di nuovo il cazzo di Mario davanti al viso devo respirare forte, mi sta inculando benissimo, come piace a me, lentamente ….. daaiiiiiii … sopingiloooooooo dentrmuumumu …… ma non finisco la frase, Mario mi spinge il palo direttamente in gola. Passano alcuni minuti, Luca mi incula con decisione, sento montare l’orgasmo, il mio corpo si tende, vengooooooooooooo!!!!! … grido per l’ennesima volta, e questo è forse il segnale che aspettavano, Luca mi afferra per la vita, mi solleva e si appoggia lui al bracciolo della poltrona, mi ritrovo impalata sul suo cazzo tutto piantato dentro, le gambe mi sono fatte sollevare da Mario che viene posizionarsi davanti, per un momento ho un brivido, di paura, intuisco le loro intensioni, ma non ho il tempo di dire nulla, sento Luca da dietro che apre le labbra della fica , il glande di Mario farsi strada dentro di me, poi sento Luca che porta le sue mani in alto ai miei seni, li stringe li impasta , mi procura un piacere in più. Mario affonda il suo cazzo dentro di me, apro la bocca, ma non esce che un lamento ……hhahhhhhhhhhhsssssiiiiiiiii …… è tutto quello che mi ricordo, perche da quel momento sono sconvolta dal piacere, cado come in trance, godo e godo a ripetizione, loro mi pompano con forza, mi sconvolgono, slabbrano la mia fica e il culo, “dai godi, godi bella troia”, io non ho più la cognizione ne del tempo ne del luogo, so soltanto che ad un certo punto Luca mi strizza con forza i capezzoli, “hhhhhahhhhiii”, grido e mi sembra di tornare in me, loro ridono, e si scambiano un cenno d’intesa, incominciano a pomparmi velocissimamente, li sento gonfiarsi, stanno per schizzare, “ si …. Siiiiii ….. più forteeeeee” urlo, e la loro risposta non si fa attendere “ sbroooooooo” siiiii sborrooo pure io” urlano insieme e si piantano contemporaneamente in me. Sento il loro seme bollente inondare i miei buchi, e questo placa sia la mia sete che la loro libidine, restiamo un momento fermi, Mario mi sorride, poi esce delicatamente da me, sento dalla fica dilatata, colare tutta la sborra, poi anche l’altro mi aiuta a rimettermi in piedi, mi indicano una porta dove c’è un bagno, mi ripulisco, esco e mi rivesto. “Sei stata fantastica “, mi dice Mario, e aggiunge, “ non potevi capitare in un momento migliore, Luca la prossima settimana si sposa”. Io mi giro, lo guardo “allora consideralo un addio al celibato o se preferisci il mio regalo di nozze.” “No, quello lo ha già fatto tuo marito”, mi dice e io resto un momento perplessa, “ come non lo sai che sia mia moglie che la fidanzata di Luca lavorano nella stessa azienda dove lavora tuo marito”. Io fingo un’amnesia che non ho, ma ora capisco perche da alcuni anni veniamo sempre qui comperare i fiori, li saluto e me ne torno a casa. Dopo cena doccia e a letto, sono ancora sconvolta dal piacere provato, ma c’è qualche cosa che non mi quadra, poi sento lui tornare, fingo di dormire, lui si spoglia silenziosamente e viene a letto, poco dopo dorme, io mi avvicino, mi infilo sotto le coperte raggiungo il suo inguine, sento inequivocabile l’odore di femmina che ha addosso, domani ne parliamo. La sera dopo quando torna dal lavoro io mi faccio trovare con l’accappatoio , ho appena fatto la doccia, lui si spoglia per fare altrettanto quando io mi apro e resto nuda davanti a lui, “ sono ancora bella?, ti eccito sempre?” gli chiedo, lui resta sorpreso, io lo abbraccio, ti voglio, e lo trascino con me sopra il letto, lui ha un’erezione, lo sento premere contro la mia fica, alzo le gambe lo stingo a me,” allora quella puttanella che ti sei scopato ieri sera non ti ha spompato se hai ancora voglia di me”, lui mi guarda stupito, sento che cerca di infilare il cazzo dentro la mia già bagnata fica, ma io tergiverso, e lui reagisce cercando di divincolarsi, “ quale puttanella?, di che parli, e poi che ne sai”, io lo guardo, ora gioco con lui “ parlo di una di quelle troiette che lavorano con te, ma tanto sono sicura che non si è divertita come mi sono divertita io“, lui ride, “ e tu mi vuoi far credere che sei andata a scopare con un altro?”, “ un?, no, due, mi hanno fatto pelo e contropelo, fica, bocca e culo”,. Lui resta un momento serio, non riesce a capire se stò scherzando o parlo seriamente, “ non credo che tu lo abbia fatto”, “ ma tu invece si, chi era una delle segretarie vostre o chi, non mentire, avevi ancor addosso il suo odore”, lui mi guarda, “ ammesso che io sia stato con un’altra devi sapere che si trattava di un addio al celibato, e non ero solo”. Ora sono io che resto perplessa, per un momento credo che il destino abbia giocato duro,” era la ragazza del commesso del negozio di sementi che lavora con te come la moglie del proprietario?” lui resta basito, “ ma tu come fai a saperlo, io non ti o mai detto di conoscerle”, lo incalzo“ rispondi, era lei, e chi altro?”, lui abbassa lo sguardo sconfitto, “ si la ragazza di Luca, e la moglie di Mario, poi i soliti quattro miei amici che conosci”. Resto un momento in silenzio, lo guardo, “allora che avete fatto?, ve le siete scopate ?”, lui con lo sguardo basso annuisce con il capo, “allora siamo pari, io mi sono scopata Luca e Mario,” lui mi guarda, sorride, il tono della mia voce non deve averlo convinto, “ a si?, ti hanno scopato loro?, ma mi sembra che tu abbia ancora voglia”, ride, è convinto che io non abbia detto la verità, mi infila dentro il suo cazzo, lo sento durissimo, mo pompa, godo, lui continua a scoparmi con forza, lo sento scatenarsi ,” e allora godi troia che si è fatta sbattere da due maschi,” e con impeto mai avuto prima mi sbatte dentro il cazzo, lo sento quasi in gola, “ si, mi hanno scopato in due, ma solo tu mi fai impazzire, daii … più forteeeeeeee ….. daiiiiiiiiiiiiiiiiiii VENGOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!” ….. il mio grido è la conferma che lui aspettava, mi infila tutto il suo meraviglioso uccello e viene … siiiiiii … tienniiii .. sborrrooo!! … e sento il calore della sua sborra dentro di me. Mi bacia, si infila nel bagno per farsi la doccia, io mi lazo dal letto, mi guardo nello specchio, “ Anna sei una troia!!, ” mi dico specchiandomi, non era un cazzo che volevo, ma quello di mio marito, mi sentivo come trascurata, ma era solo lui che volevo, l’unico capace di farmi godere veramente in maniera unica , perche è il solo che quando mi scopa lo fa con amore, con passione, sentimento profondo. Io ho quarantacinque anni, un’età difficile per una donna, è il momento in cui senti la necessità di sapere se sei ancora in grado di sedurre un maschio, e mi riguardo allo specchio,compiaciuta, “ si sono una troia, ma una BELLA troia” , e poi ripenso ad una certa frase, sorrido, e mi dico che se anche questa volta l’uccello non era il più grosso con la botta che gli ha dato la passera si è bagnata ugualmente.
11
6
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Una coppia che non dimentichero\' mai
Negli anni '80/90 il computer non monopolizzava ancora la "posta del cuore" (o del cazzo e della figa se preferite) e cosi' Giovanni scriveva numerose lettere alle riviste a "luci rosse" (ci sono ancora?) attendendo poi la risposta (se arrivava) al fermo posta (che pena, certe code, e l'impiegato che se ne fotteva!). Forse una su dieci andava a buon fine, ma un giorno Giovanni ricevette una letterina su un foglio di carta a righe da Bologna (lui abitava a Milano) firmato Rina, la lei di una coppia (il marito si chiamava Claudio). Coppia abbastanza giovane, lei casalinga lui capo magazziniere in una importante ditta, sposati con figli da una decina d'anni. "Non sono molto alta" scriveva Rina, "ma nelle botti piccole c'e' il buon vino" e cosi' Giovanni incontro' la coppia in una uscita dell'autostrada a Bologna. Fu condotto in una loro casetta in campagna con un bel fuoco ardente e secondo le indicazioni del marito che era un tipo piuttosto deciso e determinato, tutti e tre nudi sul letto fecero "tutto e subito". Di quel primo incontro Giovanni ricorda un bel 69 e la decisione di Claudio nel prendere la moglie davanti e dietro (Rina era perfettamente aperta in entrambi i canali). Questi incontri di sesso deciso ma breve si ripeterono a lungo; diverse volte era la coppia che andava a Milano nell'appartamento di Giovanni. In seguito Claudio chiari' che non aveva voluto un singolo della stessa citta' (Bologna) "per evitare ogni rischio", ma uno distante almeno 200 chilometri, "che gli dava maggiore sicurezza". Qualche volta Rina prima di partire regalava a Giovanni le proprie mutandine, oppure, se gli incontri ritardavano per gli impegni di lavoro di uno o dell'altro, ne inviava un paio indossate per uno o due giorni (di piu', come avrebbe voluto Giovanni, Rina non riusciva) per posta espresso avvolte nella plastica, "fresche di giornata" come diceva lei scherzando. Giovanni ne ricorda un paio, che tenne a lungo sul pro-prio cuscino indossandole anche personalmente qualche volta, portate da Rina dopo che i coniugi avevano fatto l'amore, abbellite anche da una macchiolina rossa, probabilmente Rina aveva appena iniziato o stava per terminare il suo periodo. Un giorno che l'incontro era stato piu' sbrigativo del solito, Giovanni ebbe l'impressione che sarebbe stato uno degli ultimi. Invece era solo l'inizio. Le telefonate con Rina si intensificavano, quasi ogni giorno (rispondeva sempre lei al telefono, anche quando Claudio era in casa). "Tesoro, quando hai fatto l'amore?" Chiedeva curioso Giovanni, ricevendo immancabilmente la stessa risposta "Ieri sera!" e se c'era un cambiamento era "e anche stamattina!" opppure "e oggi pomeriggio!" Giovanni, pure essendo contento che la cara Rina fosse cosi' ben servita dal consorte, provava anche un poco di invidia, dato che lui si doveva accontentare di qualche volta alla settimana quando gli andava bene. Lei gli spiegava che da quando erano sposati Claudio non aveva mai mancato un giorno, nemmeno quando aveva le sue cose, o in ospedale dopo il parto, a sponda, con il timore di essere sorpresi dall'infermiera. Anche alla domenica pomeriggio Claudio si annoiava facilmente e finivano sempre a letto. "Va bene" raccontava Rina, "ma almeno portami una volta a mangiare una pizza prima di farlo". "Non lamentarti Rina, sapessi quante donne ti invidiano..." la consolava Giovanni. Queste telefonate si trasformavano spesso in erotismo spinto e finivano in belle sditalinate e ricche seghe ("dimmi come e' la tua figa, te le lecco tutta..." "mettimelo nel culo, dai..."). Altre volte Rina telefonava a Giovanni durante i rapporti col marito, facendogli sentire i loro godimenti o le invocazioni erotiche: "leccami il buco del culo" "sborrami tutta" e via di seguito. Non basta, specialmente all'inizio Rina scriveva, mentre scopava col marito, deliranti lettere erotiche a Giovanni del tipo "Claudio me lo sta mettendo nel culo, ma la figa e' vuota..." probabilmente era nella posizione a pecorina e quindi la scrittura era sconnessa e irregolare per i colpi d'ariete che riceveva. Alludeva alla doppia penetrazione simultanea fatta col marito e con Giovanni; avevano fatto anche, a richiesta del marito, due cazzi contemporaneamente in figa, ma non era stato facile farli entrare a fondoi tutti e due, come nel caso di utilizzo dei due "vasi".
Un bel giorno Giovanni, sdraiato sul letto, abbassa gli occhi verso Rina che lo sta allegramente spompinando, e che vede? I due coniugi felici e contenti, ridendo e scherzando, si passano il suo cazzo da una bocca all'altra! Resta male, ma che puo' fare? Orami era diventato un amico di famiglia, non poteva fare il difficile. E infatti dopo altri incontri succede che Rina sta succhiando golosamente il cazzo del marito,
Giovanni le si avvicina accarezzandole affettuosamente la testa e congratulandosi per la sua abilita': "sembri proprio una maestra diplomata!". Non fa in tempo a finire la frase che Rina gli sbatte letteralmente in bocca il cazzo del marito! Non e' come leccare fica ragazzi, qui e' un manganello che ti riempie la bocca, ti scende in gola e ti da' quasi l'impressione di soffocarti, ma alla fine Giovanni si rese conto che non e' poi cosi' strano e che puo' essere anche piacevole. Giovanni si stava rendendo conto che la sua coppia nei momenti di intimita' aumentava la propria eccitazione e migliorava il rapporto pensando alle trasgressioni fatte con lui nell'ultimo incontro, oppure a quelle da compiere nel prossimo. In un certo senso i coniugi dopo avere incontrato Giovanni "vivevano di rendita" per quasi un mese ripensando a quanto avevano fatto; quando questa carica era esaurita, richiamavano Giovanni nella loro alcova. Accomodarsi nel letto matrimonale degli sposi era particolarmente gradito a
Giovanni perche' tale fatto lo faceva sentire parte integrante della coppia (un giorno a causa dei movimenti dei tre il letto si ruppe rumorosamente!). Effettivamente un singolo a modo e dotato anche di cervello, utilizzato sapientemente da una coppia avveduta, costituisce indubbiamente un "valore aggiunto" ai rapporti di coppia, ravvivando e mantenendo il desiderio e l'eccitazione. In un certo senso Giovanni si sentiva un poco strumentalizzato e quasi un "oggertto sessuale", ma cio' non gli dispiaceva per niente, anzi.
Durante un normalpe 69 -Giovanni sul letto, Rina sopra- Claudio la penetra a pecorina, permettendo a Giovanni di baciare e leccare i due sessi uniti nell'atto d'amore, ma quando Claudio sta venendo toglie il cazzo dalla figa e gli sborra in bocca, senza che Giovanni in quella posizione se ne possa rendere conto o possa almeno spostarsi. Quella prima volta Giovanni non ebbe il coraggio di ingoiare come fece in occasioni successive, e senza fsrsi notare, perche' lo riteneva poco cortese, lascio' cadere sul letto dalla sua bocca quella preziosa candida lava.
Passato qualche tempo, Giovanni partecipo' alla festa di laurea in legge del loro figlio Matteo. Poco tempo dopo, in uno degli usuali incontri, Rina stava seduta sul viso di Giovanni che si dilettava a passare la lingua da un buco all'altro, mentre Claudio stava pure seduto sulla pancia di Giovanni baciando teneramente con la lingua la sua sposa: per Giovanni era una vera gioia vederli cosi' innamorati e sentirseli cosi' vicini. Si', pero' a un certo punto Giovanni sente che Claudio sta spingendo il culo sul suo cazzo (che ovviamente era ben duro); in quella situazione sarebbe stato ridicolo sottrarsi rompendo il gioco, e cosi' il rito si compie fino in fondo (e poco dopo Giovanni svuoto' le palle con una potente e profonda sborrata). Fu molto bello certo, ma Giovanni nei giorni successivi si rese conto della grave trasgressione che aveva commesso: l'aveva messo nel culo a un uomo, per la prima volta in vita sua! Gli incontri ripresero come d'abitudine, sesso spinto certo, ma senza ripetere l'ultima esperienza, finche' un giorno, mentre stava abbracciato con Rina dopo l'amore entrambi coricati sul fianco, ecco che sente una nerchia puntargli diritta al culo. Sia pure con garbo, Claudio non era il tipo di accontentarsi di un piacevole gioco, no, lo spinse tutto dentro con grande dolore di Giovanni per interminabili dieci minuti: che sollievo quando finalmente ritrasse quella nerchia, che pero' gli aveva lasciato dentro un secchio di calda sborra. Ora fortunatamente il dolore e' praticamente scomparso, lasciando posto al piacere. Dopo quelle esperienze cosi' gratificanti e complete, il rapporto con la coppia si trasformo': ora Giovanni non era attratto solo o principalmente da Rina come era stato all'inizio, ma anche da Claudio: il rapporto con la coppia era davvero completo e perfetto.
Dopodiche' i rapporti ripresero come prima, senza grandi novita'. Pero' col tempo i coniugi tendevano a diradare gli incontri, trovavano sempre delle scuse per sottrarsi; Giovanni si rese conto che purtroppo la bella relazione stava per finire, anzi era finita. Ne soffri' molto perche' era sinceramente innamorato di quella coppia che tanto gli aveva dato, tuttavia accetto' la loro decisione e mantenne con loro una bella amicizia, scambiando gli auguri durante le festivita', non mancando di telefonare loro dal Cantagallo dell'autostrada tutte le volte che passa per Bologna.
PS. Ci sarebbe un seguito, se vi interessa fatemelo sapere.
7
4
14 years ago
roby1sangallo,
35
Last visit: 2 years ago
-
Alle terme...
Altro racconto scritto da me (F) e da Tyzzy)
(F) E finalmente era arivato il ponte del I Maggio. Dopo mesi di duro lavoro potevo riposrmi con una piccola vacanza. Avevo deciso di andare alle terme, perchè volevo ritemprarmi lo spirito e il fisico. Sarei partito subito il venerdì sera e sarei tornato il lunedì pomeriggio. Tre giorni di relax. Non vedevo l'ora. Per tutta la giornata lavorai normalmente. Poi finalmente arrivò l'ora di andarmene, di lasciare ogni preoccupazione lavorativa e finalmente godermi un pò di relax. Uscii dall'ufficio, andai in macchina e mi avviai verso la mia meta...
(T)...è un pò di tempo che ci pensavamo io e mio marito, ritagliarci un momento di relax per noi due non sarebbe stato male, ed un centro benessere avrebbe certamente fatto al fatto nostro, bella gente, relax, una tisana, un massaggio e via...le tossine sarebbero sparite e magari avremmo conosciuto qualcuno con cui instaurare anche una tenera amicizia..
(f) Arrivai alle terme, il viaggio era stato tranquillo, niente di eccezionale. Parcheggiai e mi avviai dentro. Entrai nell’hall dl centro e mi diressi vero il bancone. Una ragazza carina, molto affibile, mi diede il benvenuto e sbrigò tutta la prenotazione che avevo fatto. Ad un certo punto, mentre la ragazza stava lavorando sul pc, vidi entrar una coppia con la lei bellissima. Era vestita casual, ma con eleganza. Indossava un paio di scarpe coi tacchi che la slanciava e fu questo a farmela notare. La osservai bene mentre si avvicinavano anche loro al bancone….
(T) io ero seduta al bar della sauna ed ero rivolta verso il bancone della reception e notai anch'io la coppia entrare, o meglio notai prima la LEI, bellissima, slanciata, coscia lunga, capelli lunghi, tacchi alti...insomma veramente una bellissima ragazza e poi lui, giovane sportivo, ben vestito, abbronzato palestrato al punto giusto, una bella coscia piena ed un sederino niente male
(F) Girai lo sguardo e ti notai. Lì seduta sul divano, con quella gonna un po’ oltre le ginocchia, la camicetta bianca che si intravedeva il tuo reggiseno nero. Portavi un paio di scarpe con allacciatura alla schiava. TI osservai bene bene e mi stava venendo voglia di conoscerti….
(T) i nostri sguardi si incrociarono ed anch'io ti guardai notando nei tuoi occhi un certo interesse nei miei confronti, ma la mia attenzione era tutta attirata dalla coppia appena entrata nel centro. Inconsciamente alzai la coscia per accavallare le gambe diversamente ed il tuo sguardo si fece più insistente poichè veramente c'era poco da lasciare alla immaginazione con quel movimento che avevo fatto
(F) vidi il movimento delle tue gambe e riamasi affascinato dalla tua bellezza. Forse era la mia immaginazione ma forse intravidi il tuo fiore nel tuo movimento e immaginai che non portavi le mutandine. Il mio sguardo era catturato sulle tue belle gambe nude, sul tuo fisico. Pensai che magari in questi giorni mi sarebbe piaciuto conoscerti. Poi il mio sguardo andò alla copiia e vidi che anche lei ti guardava, forse anche lei aveva notato il tuo movimento ed aveva notato la stssa cosa che avevo visto io. I suoi occhi andarono sul tuo corpo e vidi che anche lei era calamitata sulle tue gambe. Il suo uomo la raggiunse e si avviarono verso la loro stanza, ma prima di sparire dalla Hall, lei si girò e ti fece un occhiolino….
(T) risposi con un mezzo sorriso all'accenno della ragazza e venni ricambiata. Seguii quel movimento sinuoso di bacino, quei polpacci muscolosi abbronzati e completamente depilati da essere lucidi, quel seno che prorompeva da quella camicetta...insomma la spogliai con gli occhi...e sentii che la desideravo. Finii in fretta il caffè che stavo sorseggiando e mi alzai. Presi la mia borsa e mi diressi verso la mia stanza che guarda caso era a fianco a quella della mia preda. Ti passai accanto ed i nostri sguardi si incrociarono
(F) ti vidi passare di fianco a me e potei sentire il tuo profumo che inebriò le mie narici. Come tu facesti con la lei della coppia, io lo feci con te e ti guardai come se ti spogliassi con gli occhi. Qualcosa mi si risegliò sotto. Poi mi avviai anch’io alla mia camera e notai che la mia era di fronte alla tua. Ti vidi entrare dando uno sguardo alla coppia che stava entrando nella loro. E poi entrai. Disfeci le valige e mi spogliai nudo. Quelle erano delle terme in cui era possibile girare senza intimo sotto gli asciugamani. Presi il mio e lo avviluppai attorno alla vita e uscci dalla stanza per avviarmi alla sauna…
(T) feci lo stesso io, mi spogliai nuda mettendo il mio intimo nella borsa, mi voltai verso lo specchio ed analizzai il mio corpo in ogni sua parte, lo accarezzai con le mie mani indugiando in mezzo alle gambe per sentire se ero a posto, mi soppesai il seno accarezzandolo piano. Presi l'asciugamano e me lo avvolsi attorno ai fianchi lasciando scoperto il seno. Aprii la porta proprio mentre uscivi tu e guarda caso uscì, nello stesso instante anche la coppia. Ci guardammo tutti e quattro con un misto tra imbarazzo e qualcos'altro che solo dopo avrei compreso
(F) uscii dalla mia stanza e mi trovai di fronte alla tua bellezza. I miei occhi furono calamitati sui tuoi bellissimi seni. Ti guardai negli occhi e ti dissi un “Ciao” un po’ imbarazzato. Poi volsi lo sguardo e vidi anche la coppia. Anche lei come te portava l’asciugamano sotto il seno lasciandolo scoperto. Ci guardammo tutti e poi c ivoltamo e ci diressimo verso la sauna. Io mi misi per ultimo, così potevo osservare la tua bellissima schiena e la tua bellissima camminata….
(T) io ero davanti a te e dietro quello splendido angelo e potevo ammirarla in tutto il suo splendore di curve e profumi. L'asciugamano era penetrato nel taglio del suo sederino e mi faceva vedere, ad ogni passo, quello splendido incavo tra le natiche. Anche lui era molto bello, sportivo e muscoloso. Il petto peloso al punto giusto e qualcosa che si notava davanti attirò la mia attenzione....era già eccitato credo perchè un bozzo decisamente incredibile fuoriusciva sull davanti.
(T) ci avviammo tutti e quattro, senza farlo apposta, verso la Sauna che ci era stata riservata. Entrò prima la coppia dopo che un'inserviente ci aveva regolato la temperatura ad un livello accettabile. Entrò prima la coppia, poi io e poi tu dietro di me come un'ombra. All'interno c'era già una coppia completamente nuda sdraiata sulle panche in legno. Si spostarono un pò per farci posto. La ragazza davanti a me si voltò e guardandomi negli occhi si tolse l'asciugamano e rimase nuda davanti a me aspettando che facessi altrettanto. Così feci e con u pò di imbarazzo fui nuda davanti a lei. Ci guardammo con interesse in ogni parte del corpo e con piacere notammo entrambe la nostra completa depilazione; ci sedemmo vicine...non volevamo altro lo sapevo. Il suo ragazzo si tolse l'asciugamano rimanendo a sua volta nudo. La sorpresa che aveva tra le gambe mi fece paura. Era dotatissimo...e la cosa pazzesca era che era completamente a riposo, per nulla eccitato, ma da sotto l'asciugamano pareva già molto avanti...Completamente depilato il suo membro penzolava tra le gambe. Aspettammo che facesti anche tu la tua mossa di spogliarti e così facesti rimanendo completamente nudo e già con qualche segno di eccitazione. Ti sedesti vicino a me e ci salutammo tutti scambiandoci sguardi tra il desiderio ed il compiaciuto
(F) vidi quei corpi di quelle donne splendide davanti ai miei occhi. Notai anche il membro in riposo del ragazzo della coppia e un briciolo di invidia mi pervase. Mi sedetti di fianco a te e poi liberai anche il mio corpo dall’asciugamno. Un briciolo di ecccitazione laveva ridestato il mio membro. Ora eravamo tutti quanti nudi. Vidi i vostri sguardi di intesa. Dopo il saluto iniziammo ognuno a guradare l’altro. I miei occhi andavano dai tuoi seni a quello della ragazza per poi scendere al suo fiore e ritornare su di te. Il ragazzo faceva la stessa cosa. Ad un certo punto la ragazza si sdraiò a pancia in giù con la testa appoggiata alla coscia del suo ragazzo e con noncuranza, una sua mano andò sul suo membro ancora in riposo. Ti volse uno sguardo di intesa…
(T) mi sdraiai anch'io di schiena ed appoggiai la testa sulla coscia del ragazzo che a questo punto aveva due ragazze sulle sue gambe. Tu eri invece seduto ai miei piedi e lo spettacolo che si aprì ai tuoi occhi fu il mio sesso che alzando le mie ginocchia si mostrò in ogni sua parte. La ragazza, dopo un primo momento penso di gelosia, si lascio andare e mi permise di mantenere la posizione. L'altra coppia era sdraiata in uno scompartimento sopra di noi e si godeva la situazione. La ragazza della coppia sopra di noi non era certo una bellezza, anzi era un pò grassotta e bruttina, mentre il suo ragazzo non era niente male in ogni sua espressione....
(F) I miei occhi andarono al tuo fiore dischiuso davanti a te. Il mio membro che era già un po’ eccitato si indurì ancora di più. Presi coraggio e con la mia mano iniziai ad accarezzare uno dei tuoi piedi. Intanto la ragazza aveva impugnato il membro del suo uomo e l’aveva iniziato ad accarezzare. Aveva dischiuso anche lei leggermente le gambe. La coppia di sopra osservava e notai che i capezzoli della ragazza iniziarono a inturgidirsi. La mano di lei andò sul membro del suo uomo e come la bella coppia, anche lei iniziò ad accarezzarlo. Intanto il ragazzo con il membro notevole appoggiò una sua mano leggera sul tuo seno nudo e l’altra sul sedere della sua ragazza. L’atmosfera iniziò a farsi eccitante…
(T) la mano del ragazzo su cui ero appoggiata incominciò a massaggiare il mio grosso seno che ad ogni passata diventava più turgido. Guardai il ragazzo negli occhi e notai che denotava un certo imbarazzo infatti era arrossito. La sua ragazza con la mano armeggiava sul suo membro con maestria andando ad accarezzarlo profondamente tra le gambe. Il tuo massaggio al mio piede mi piaceva e decisi di lasciarti fare. Con coraggio presi l'iniziativa ed dissi a tutti..."perchè non ci presentiamo, rompiamo il ghiaccio"....
(F) Mi presentai prima io dicendomi che mi chiamavo Franz, poi toccò la giovane coppia, erano stranieri, lei Joel svizzera e lui Jon tedesco. Lui non parlava una parola di italiano mentre lei lo capiva e lo parlava. Traduceva al suo ragazzo mentre con la sua mano continuava ad accarezzare il suo membro, che piano piano si stava eccitando. Poi toccò all’altra coppia, lei Paola e lui Francesco, coppia di Padova che erano lì per qualche giorno per rilassarsi e fare nove conoscenze….
(T) ci salutammo tutti guardandoci negli occhi. Chiesi alla coppia di padova di scendere da lassù e sedersi vicino a noi. Joel continuava a toccare il suo ragazzo ed il suo ragazzo toccava me, tu toccavi ormai il mio ginocchio e continuavi a salire con la tua mano. La ragazza di padova si sdraiò accanto a me ed i nostri corpi già si sfioravano..il suo ragazzo si sedette vicino a te volgendo lo sguardo su di me e la sua ragazza sdraiate una accanto all'altra
(F) Paola avvicinò il suo viso sul tuo seno, e con le labbra ti diede un bacio per poi con la bocca vorace sul tuo capezzolo, baciandotelo e mordendotelo. Intanto Joel avvicinò il viso al memro di Jon e con la sua lingua iniziò a baciarlo. Mentre io con la mia mano ormai ero arrivato sulla tua coscia e continuai fino ad arrivare al tuo fiore che iniziai ad accarezzarlo piano. Intanto Francesco si era avvicinato a Joel che aveva aperto le gambe e con la sua lingua stava risalendo dai piedi fino al suo fiore….
(T) la situazione si faceva sempre più incandescente perchè si vedeva che tutti volevamo la stessa cosa. Accarezzai Paola sulla pancia scendendo piano con la mia mano fino al suo fiore che incontrai con qualche difficoltà. Alzò la coscia per agevolarmi e quando ci arrivai sospirò profondamente. Joel aveva alzato il suo sederino per permettere a Francesco di leccarla meglio cosa che ovviamente fece con grande piacere. Il membro di Jon ormai si era completamente svegliato e joel ormai lo ingoiava fino a metà perchè di più non poteva
(F) Le mie mani erano arrivate al tuo fiore che iniziai ad accarezzare. Con i polpastrelli seguii i contorni delle grandi labbra per poi leggermente spostarle e arrivai al tuo clito che iniziai ad accarezzartelo. Intano la mia bocca era sulla tua coscia e ne assaporavo il tuo sapore. Jon ti stuzzicava i capezzoli con le sue dita il seno libero dalla bocca di Paola. Ogni tanto il suo sguardo andava verso il mio membro e quello di Francesco. Intanto Joel ormai stava facendo un bellissimo pompino al suo uomo con la sua bocca su quell’erezione spaventosa che gli stava venendo. Con la bocca leccav ala su acappella mentre con le mani lo segava ed iniziò ad accarezzargli le palle per poi andare sempre più giù e accarezzargli il suo foro anale. Intanto Francesco ormai stava bevendo il miele di Joel…
(T) Joel emetteva degli strani mugolii mentre leccava il membro del suo ragazzo e Francesco beveva abbondantemente dalla sua fonte. Paola, la cicciottella, si alzò insieme a me e si mise di schiena con le mani appoggiate sulla panca ed allargò le gambe. Io mi inginocchiai dietro di lei e con le mani le aprii le natiche scoprendo il buchetto anale e di conseguenza la sua vagina. Gettai il mio viso tra le sue natiche e subito la sentii sospirare profondamente quando la mia lingua incominciò a leccare i suoi liquidi che l'avevano completamente bagnata. Francesco mi si posizionò dietro e con la mano destra mi iniziò a palpeggiare tra le natiche che a causa della mia posizione accucciata erano completamente aperte. La sua mano passò sopra il mio ano e proseguì fino alla mia vagina spalancata. Nello stesso momento Joel ed il suo ragazzo si staccarono e Jon si sedette vicino a te insieme a Joel. Entrambe ti fecero sdraiare sulla panca ed incominciarono a leccarti il membro che ormai era ritto e durissimo vista la situazione. Allargasti le gambe e Jon iniziò a leccarti tra le gambe con grande esperienza mentre la ragazza salì a cavalcione del tuo viso facendosi leccare la vagina dalla tua lingua
(F) Sentivo la lingua di Jon sul mio cazzo. Mai un uomo mi aveva fatto un pompino e trovai che era molto bravo, coe una donna. La mia lingua intanto era sul fiore di Joel, che grondava umori a non finire. La mia bocca avida li bevve e con la lingua la penetrai come se fosse stato un piccolo cazzo. Intanto le mie mani erano sul suo sedere glielo palpavo. Poi allargai le natiche e vidi il suo foro anale, molto aperto, molto probabilmente perché era abituato a prendere il cazzo del suo uomo. Con le dita iniziai a stuzzicarlo mentre la lingua di Jon ormai era sulle mie palle gonfie e la sua mano aveva iniziato ad accarezzare le mie natiche come io facevo con la sua lei. Intanto Francesco mentre te continuavi a leccare Paola, aveva iniziato a leccarti da dietro sia la tua vagina che il tuo ano. Nella stanza eravamo tutti sudati sia per via della sauna sia per via dell’eccitazione. Un odore di sesso e gemiti di piacere pervadeva l’aria del locale…
(T) il trenino tra paola, me e francesco era una cosa fantastica...le dita della mia mano destra penetrarono la vagina di paola che dal piacere urlò e si alzò sulle punte dei piedi mentre francesco mi aveva invitato ad alzarmi e mettermi nella stessa posizione di paola. obbedìì sapendo esattamente cosa voleva farmi. Jon ormai ti masturbava e ti leccava profondamente ed iniziai a pensare che sicuramente era gay nonostante la sua ragazza, ma la cosa non mi preoccupava eri eccitato come non mai e lo vedevo dalla tua durezza
(F) Non avevo mai avuto un rapporto omo, na in quel momento non mi importava. Ero eccitato da quella situazione e il mio cazzo poteva testimoniarlo, bello dueo e dritto tra le labbra di Jon. La figa di Joel ormai grondava, le mie dita la masturbavano sia dentro la sua figa che dentro il suo ano. La mia lingua percorreva tutti e due gli orefizi. Ad un certo punto sentii il dito di Jon penetrarmi e rimasi un attimo fermo. Il mio cazzo si impennò nel momento che fu tutto dentro di me. Joel allora si fermò. Si alzò, mi porse il suo seno ed io iniziai a leccare i suoi capezzoli turgidi mentre il suo uomo aveva iniziato un lento su e giuì dentro di me. Non mi dava fastidio, anzi mi dava piacere. Girai lo sguardo e vidi voi che…
ormai facevamo un tremino perfetto perchè francesco ormai era dentro di me e con foga mi penetrava senza pietà e con una certa piacevole violenza. paola si donava sempre di più alle mie dita ed alla mia lingua aprendosi sempre di più. ed ad un certo punto si voltò verso di me e si sdraiò di schiena aprendo completamente le gambe alla mia vista. io mi sdraiai sopra di lei continuando a leccarla mentre francesco non aveva smesso nemmeno un attimo di penetrarmi. Jon ormai ti pompava fortemente mentre joel ti sovrastava
(F) Jon si fermò quando ormai il mio cazzo era diventato bello duro. Allora si avvicinò con il suo bastone vicino alla bocca. Joel si avvicinò anche lei, lo prese in mano e con la lingua iniziò a leccarlo e mano a mano lo avvicinò alla mia. Io non so cosa mi prese portai fuori la lingua ed inizia ad accarezzarlo con la punta anch’io. Joel mi faceva vedere come dovevo fare ed io come un automa lo ripetei. Quella situazione mi aveva ormai eccitato a tal punto che tutte le mie convinzioni etereo furono bandite. Dopo un po’ mentre io leccavo il glande maestoso, joel si alzò, sentii che prese il mio cazzo e lo diresse verso la sua figa ed inziò a scoparmi, mentre voi continuavate il vostro terzetto…
(T) ormai Jon aveva preso possesso di te ed entrava ed usciva dalla tua bocca ficcando dentro il suo membro fino a metà vista la sua mole imponente. La tua bocca lo succhiava e sentivi che stava arrivando. Joel ormai ti era sopra e mugolava di piacere. Paola era già venuta una volta nella mia bocca ed andavamo per la seconda. Francesco era ormai dentro nel mio ano da quasi 5 minuti e non accennava ancora ad arrivare. In quel mentre entrò un'altra ragazza che rimase allibita dalla situazione e dietro di lei un'altra signora che si voltò per andare via....ma si ricredette subito ed entrò insieme alla ragazzina...
(F) Sentivo quel cazzo che stava per venire dentro la mia bocca. L mia lingua era impazzita e continuavo mentre lui mi scopava in bocca a leccare quel maestoso glande. Intanto il mio membro sentiva i muscoli vaginali di Joel che lo stringevano. Come unico suono si sentivano solo gemiti di piacere. Poi Joel si fermò per sentirlo tutto dentro e disse una cosa al suo uomo in tedesco. Lui si fermò, estrasse la sua mazza enorme dalla mia bocca. Non so cosa mi prese ma un gemito di dispiace provenì dalle mie labbra. Jon si mise dietro Joel e lei si posizionò in modo tale da sdraiarsi completamente su di me. Le sue labbra arrivarono al mio dorso e sentii i suoi denti mordermi. Il mio cazzo era ancora dentro di lei quando iniziai a sentire che veniva schiacciato dentro di lei nel momento che Jon la penetrava nel suo ano. SNnostante fossimo separati da un lembo di pelle, sentivo chiaramente la presenza di quel cazzo mastodontico insieme al mio. Joel iniziò a gemere e parlare in tedesco, molto probabilmente stava godendo di avere due cazzi dentro di se. Poi Quando finalmente Jon aveva finito di penetrarla, e solo metà del suo membro era entrato, iniziò ad uscire per poi rientrare. Io cercai di sincronizzarmi con lui e divenimmo una macchina perfetta per il piacere di Joel. Ogni tanto la mia bocca era sui suoi capezzoli ormai inturgiditi, li leccavo, li mordevo. Intanto mentre tu venivi inculata da Francesco, Paola bloccò la tua bocca, si alzò e si mise a leccarti la tua figa bagnata ed ogni tanto leccava il cazzo del suo uomo mentre entrava dentro di te. La signora appena entrata prese in mano la ragazzina e la fece sedere dopo che tutte e due si erano levate l’asciugamano….
(T) la ragazzina e la signora si posizionarono vicino al ns. trio e si spogliarono completamente sfilandosi il piccolo asciugamano che le coprivano. La ragazza avrà a malapena avuto 18 anni ed era imbarazzata, ma molto carina. Dimostrava molto meno della sua età ma era molto ben formata. La signora diciamo che invece sarà stata sulla sessantina ed era diciamo un pò passata e grassina. Fece aprire le gambe alla ragazzina ed incominciò ad accarezzarla tra le gambe tra la ritrosia e vergogna della stessa...i nostri sguardi si incrociarono ed io sorridendoLe La rassicurai dicendoLe di non preoccuparsi che era tra persone educate..
(F) Nel mentre io sentii che Jon stava per godere dalle pulsazioni del suo membro sui muscoli anali di Joelle. Non ce la feci dall’eccitazione e venni dentro di lei nello stesso momento che lui venne nel suo ano. Joelle gridò il suo piacere. Venimmo tutti e tre e ci accasciammo uno sull’altro. Jon doveva avere sborrato una grande quantità di seme in quanto lo sentivo colare sulle mie palle. Uscì da Joelle e notai che il suo cazzo, nonostante avesse goduto, non aveva accennato l’erezione. Poi Joelle si sfilò dal mio e con la bocca assaggiò il suo sapore sul mio membro pieno di sborra e poi fece la stessa cosa con il suo uomo. Poi, sudati sia dal caldo della sauna sia dal nostro orgasmo ci guardammo e sorridemmo. Ci sedemmo con la schiena contro la parete, io da una parte e jon dall’altra, con Joelle in mezzo. Tutte e tre con le gambe aperte a mostrare i nostri sessi. I nostri sguardi andarono verso la signora che ora stava delicatamente accarezzando la ragazzina e ogni tanto andavano sul vostro trio, dove ormai Franceso aveva aumentato la velocità e ti stava da dietro stuzzicando i capezzoli mentre Paola era sempre a dare piacere ad entrambi. Il tuo viso esprimeva il piacere che ti stava dando, coi capelli bagnati sulla fronte, a volte con gli occhi chiusi e a volte aperti piani di godimento, con le labbra che ad ogni affondo un po’ più deciso te le mordevi con i denti. Eri il godimento fatto persona. Ogni tanto il tuo sguardo era calamitato sul giovane fiore della ragazza come lo sguardo di una cacciatrice che ha trovato la sua preda….
(T) Francesco ormai era al limite e stava per venirmi dentro ed infatti dopo pochi secondi sentii le sue contrazioni dentro di me...si fermò un attimo e sentii il suo liquido caldo dentro di me accompagnato da un sospiro profondo. Paola mi guardava da sopra con uno sguardo tra l'eccitato e l'arrabbiato per aver visto il suo ragazzo possedere un'altra donna come non ha mai posseduto lei. Quando il suo membro uscì da me era rosso e gocciolante. Ero esausta, ma ancora c'erano due persone che non avevano ancora assaggiato gli umori eccitati di noi tutti...
(F) ci sedemmo tutti quanti davanti alla coppia di donna. Nonostante la ritrosia iniziale, la ragazza si stava lasciando andare dalle carezze esperte della donna anziana. Le sue mani la accarezzavano sul suo fiore che iniziava ad essere imperlato dai suoi umori. I suoi capezzoli erano ormai diventate come due capocchie di spilli. Voi donne vi guardaste tra voi e come un messaggio dato senza proferire parola, vi alzaste e andaste verso di lei. Noi uomini rimanemmo lì, spettatori…
(T) ci mettemmo tutte intorno alla coppia che nemmeno si era accorta del nostro fare...Io incominciai a baciare sulle labbra la ragazza massaggiando nel contempo i suoi piccoli seni. Lei si fece fare quasi subito. Paola e Joel si erano invece messe alle spalle della signora e l'avevano invitata a sdraiarsi sul pavimento pancia in giù senza smettere il suo lavoro sulla ragazzina. Lei obbedì e Joel e Paola iniziarono un massaggio sulla sua schiena con particolare attenzione al suo sederone e l'interno coscia
(T) un sussulto prese la signora quando le mani esperte di Joel entrarono tra le sue cosce penetrando a fondo fino alla sua vagina per poi uscire accarezzandola fino al suo secondo buchetto. Allargò istintivamente le gambe rendendo il tutto più facile per Joel che infatti non se lo fece dire due volte ed infilò la mano intera tra le sue enormi labbra completamente bagnate. Subito Le ficcò dentro tre dita come nulla forse ed in quel momento la signora si inarcò ed urlò a lungo tirando fuori la lingua dalla sua bocca inrossettata
(T) mentre io baciavo profondamente la ragazzina ormai quasi sdraiata sulla panca in balia della bocca famelica della signora che ormai formava una ventosa sulla vagina giovane e la leccava voracemente, tutti ci guardavate per vedere come finiva e da lì a poco sarebbe finita. Infatti la signora ormai aveva delle contrazioni molto potenti che le faceva muovere il bacino in su ed in giù assecondando le penetrazioni di Joel nella sua vagina. Un attimo dopo la signora si irrigidì e raggiunse un orgasmo pazzesco emettendo un urlo di piacere profondo. Contestualmente Joel estrasse la mano dalla vagina della Signora annusandola e leccandola a lungo. Eravamo tutti esausti, ma felici, ci alzammo, ci baciammo tutti sulle labbra come buoni amanti, ci rimettemmo gli asciugamani sui fianchi lasciando ancora la signora sdraiata per terra morta di fatica preda ancora di profonde contrazioni. Sorridendo ci avviammo nei nostri camerini dandoci appuntamento per chissà quando...ma con la speranza di rivederci
8
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
La prima volta del culo
Premessa : questa storia è realmente accaduta. Mia moglie Sara è una che normalmente non beve…… ma quella volta ha bevuto……lo spumante da desser..
io e la mia mogliettina, 32 anni carina, e un corpo notevole.
Una bella fica!!
Quella sera eravamo andati ad una cena con amici.
Lei bevve qualcosa di più del normale e ce ne tornammo a casa che lei era veramente ubriaca!
Ma non ubriaca al punto di stare male e vomitare tutto come a volte può accadere….ubriaca in modo da sparare discorsi senza senso, e da non reggersi sulle gambe.
A fatica riuscii ad accompagnarla in camera, lei si butto sul letto e continuava a farneticare , ad occhi chiusi come se dormisse. Rideva, borbottava frasi senza senso…era veramente alticcia.
Ovviamente per metterla a letto dovevo spogliarla!!
Cominciai con l’operazione e…via gli stivali….via la camicetta….via la gonna, ….via il collant era rimasti ovviamente gli slip e il reggiseno!! Mentre la stavo denudando, mi resi conto che una certa eccitazione si stava impossessando di me. Pensai che in fondo non stava poi così male da doversi preoccupare, e che visto il suo stato avrei potuto approfittarne per una porcata.
Prima di procedere mi spogliai completamente e quando mi tolsi gli slip, ne usci fuori il mio cazzo già turgido e pronto all’uso!! Tornai ad interessarmi di lei che se ne stava stesa sul letto a pancia in su, facendola roteare sotto sopra per poterle sganciare il reggiseno ( una quinta ) più agevolmente. Per fare questo montai a cavalcioni del suo fondo schiena facendo in modo di far sistemare il mio cazzo semirigido in mezzo alle sue chiappe ancora protette dagli slip.
La mia eccitazione cresceva….stavo per toglierle anche l’ultimo indumento, e lei se ne stava beata e tranquilla, borbottando e sonnecchiando.
Entrai con due dita sotto l’elastico dei suoi slip e iniziai a farglieli scivolare sotto il ventre e poi giù lungo le cosce. In breve ero già ai suoi piedi e visto che sono un appassionato feticista dei piedi, ricordo che non persi l’occasione per annusarli molto intensamente e per leccargli le dita.
Le divaricai le gambe al massimo per godermi lo spettacolo, in mezzo alla sua vagina si aprivano le labbra della fica e allargandole le chiappe andai a farle dilatare il buco del culo.
Mi misi a leccarglielo con abbondante saliva e mentre leccavo cercavo di penetrarla con la lingua, poi iniziai a toccarla con una mano mentre con l’ altra mi smanettavo l’uccello che era sempre più turgido e con la cappella gonfia che iniziava a bagnarsi di umori.
Un dito….due dita e poi tre dentro il suo ano, lei mugugnava qualcosa ma acconsentiva senza reagire. Comincia a dirle frasi sconce, cosa che non avevo mai fatto prima, come: godi maialona ti sto sfondando il culo,…. sei una vacca da monta!! La girai nuovamente sotto sopra e finalmente potei palparle le tettone e succhiarle i capezzoloni. Ero infoiato veramente per la situazione da film che si era creata. La toccavo dappertutto….v la palpavo….le infilavo le dita nella fica e nel culo contemporaneamente e inizia a sentire che era tutta bagnata di broda come una cagna in calore.
Anch’io avevo la cappella bagnata fradicia di umori e pensai bene di fargliela ripulire infilandole il cazzo in bocca. La forzai stringendole le gote e non appena la bocca si schiuse da prima le strusciai la capella sulle labbra e poi penetrai con forza dentro la sua bocca e spinsi a fondo la cappella.
Ero padrone del suo corpo….la usavo come una maiala e mi preparavo a scaricarle in bocca una bella dose di sperma! Prima però pensai di divertirmi a penetrarla in tutti i buchi, e girandola su un fianco me la posizionai in maniera da poter accedere facilmente alla sua fica e al suo culo.
Stava sbrodolando come una scrofa dalla fica tanto che andavo a bagnarmi la cappella in mezzo alle labbra della sua fregna, e con quella broda andavo a lubrificarle il buco del culo. Una volta, due volte e poi decisi che era il momento di sfondarle il buco del culo.
Si….come si dice…l’occasione fa l’uomo ladro!! Lei era sempre stata contraria a farsi penetrare analmente, d’altronde la capivo….era ancora giovane!!! Certe cose le fanno più normalmente le donne mature…quelle di una certa età che ormai sono esperte troie!!
Ma questa occasione non la potevo perdere!!
Inizia a spingere la mia cappella turgida in mezzo a quella rosellina facendola dilatare sempre più.
Lei gemeva……non so se per il godimento o per il dolore!! Io stavo entrando con la mia cappella dentro il suo culo!! Spingevo lentamente e nel contempo le toccavo la fica. Era bagnata fradicia! Mi convinsi che stava godendo come una maiala!! La mia spinta aumento, ero tutto dentro!!
Guardai con soddisfazione la scena…..il mio cazzo era tutto piantato dentro al suo bel culo che bel culo che ha mia moglie.
L’avevo sodomizzata!! Lo tirai fuori lentamente e decisi di passare alla sua fica.
Era in un lago di broda!
Penetrai con estrema facilità e godimento il mio cazzo dentro la sua fica e iniziai a montarla come una vacca. Lei era li,… passiva,… rilassata,…. a disposizione delle mie fantasie erotiche sessuali. Di nuovo qualche colpo profondo nel culo e poi una ripassata alla fica , poi di nuovo il culo e poi ancora la fica e così via…..lei stava godendo, cominciava a partecipare all’azione, sentiva che la stavo usando e in fondo penso che godeva proprio perché poteva liberamente sentirsi una maiala !! Che godimento…comincia a realizzare che finalmente potevo fare quello che più desideravo e che ancora la troia non mi aveva concesso: riempirle la bocca con una abbondante sborrata!! Mi portai con il cazzo vicino alla sua bocca, le dissi: leccami maiala, leccami la cappella e fammi sborrare! Lei era in grado di capirmi e certamente come ho già detto prima, era consapevole che me la stavo usando come una maiala.
Inizio a far girare la sua lingua intorno alla cappella, io mi stavo lentamente masturbando in modo da cogliere il momento migliore per inondarla e……..adesso…..adesso era il momento buono!! Pompami maiala…….bevi maiala, bevi la mia sborra!! E schizzavo….e leccava , ciucciava la cappella, e io schizzavo sperma a fiotti e lei slinguava e si impiastrava tutte le labbra. Adesso con la cappella le spargevo la sborra su tutta la faccia e poi sulle tette, e il mio cazzo si stava lentamente sgonfiando.
Che goduria….quella scrofa di mia moglie aveva mangiato la mia sborra!! Che bella esperienza!! Avevo trattato la mia mogliettina come la più grande maiala!! Con delle salviettine le ripulii la faccia dalla sperma , le infilai il suo pigiamino, le feci bere una tisana, e si addormentò beata. Il giorno dopo io mi svegliai ancora eccitato e con una vigorosa erezione.
Lei mi disse che aveva un cerchio alla testa e che non ricordava cosa fosse accaduto la sera prima.
Io le dissi che aveva bevuto un po’ troppo e che l’avevo aiutata io a indossare il pigiama e a metterla a letto. Lei disse….dormo ancora un po’!!!
12
4
14 years ago
piacerinascostididonna, 49/49
Last visit: 7 years ago -
Al parco della rimembranza
nella penombra della sera con addosso solo la mia maglietta nera aderente e corta ed il mio perizoma accostato in un angolo con la mia piccola macchina. sono fermo mentre li vicino girano alcune auto lentamente come falchi in cerca di una preda. penso :"se sapessero di me qui se vedessero che bella preda sarei per loro, prelibata ... mi salterebbero addosso!" ... un paio di fari lontano si dirigono verso la mia direzione ... che fare? ho il cuore in gola dall'eccitazione ... penso : "ho voglia, sono qui per questo sono qui per loro bella arrapante... " allora aspetto che i fari si avvicinano ancora un pò esco dalla macchina con solo le scarpette nda tennis le gambe nude ed il mio perizoma che mi esalta il mio bel culo che potete vedere in foto e mi avvio verso la boscaglia attraversando la luce dei fari che mi vengono in contro. sento che la macchina si ferma e uscire qualcuno. lo aspetto di spalle protetto dalla boscaglia e offrewndogli nella penombra della sera la visione della mia offerta. le sue mani sul mio culo il suo cazzo già duro e caldo grosso bellisssimo nel palmo della mia mano la mia bocca le mie labbra al suo servizio poi lui vuole di più sento la sua cappella umida strusciarsi sul mio culo poi .... divento la sua preda il suo cazzo trionfa la sua prepotenza dentro di me mi fotte deciso stupendo lo sento vincitore la sua sborra dilaga in me mentre un fruscio mi avvisa che un altro è pronto a prendere il suo posto !
9
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
In giro in tre su gra
Siamo Manuela e Ale, siamo una coppia molto affiatata, ci siamo interessati allo scambismo dal 2005, da allora abbiamo fatto parecchie esperienze, cominciando con un po’ di esibizionismo in luoghi più o meno destinati a questo, poi abbiamo incontrato qualche singolo ed infine un bel po’ di coppie, con molte delle quali è nata un’amicizia. Di solito preferiamo rivedere coppie già conosciute con le quali stiamo bene e spesso attraverso il passaparola conosciamo altri amici.
Ormai avevamo abbandonato l’idea dei singoli, se non in compagnia di coppie, però chissà perché, un giorno sono rimasto incuriosito dalla mail di un singolo che si presentava con le garanzie di una coppia della quale siamo veramente “innamorati”, lo chiameremo F.
Questo singolo si presentava con delle foto molto eloquenti e la nostra amica mi aveva detto che era veramente gentile ed aveva una notevole dotazione.
Ci siamo scritti per un po’ senza coinvolgere Manuela, perché questa volta volevo organizzare qualcosa di particolare, sinceramente non mi andava di fare il cuckold, anche perché non mi vedo in questi panni. Era successo una volta con un singolo che si comportava come fosse il padrone, trattandomi quasi come se fossi un tizio che portava la moglie da lui per farla divertire , a volte somigliava ad una visita medica, si arrivava , lo specialista “scopatore” la spogliava, se la prendeva in tutti i modi e poi la lasciava andare via, la cosa però appariva un po’ piatta, perfino un po’ squallida.
Anche con le coppie spesso il cliché era un po’ banale e annullava quell’aspetto intrigante che la storia dovrebbe avere.
Questa volta invece volevo mettere alla prova Manuela, perciò la tenevo volutamente all’oscuro di questa manovra, mi telefonai con F. e ci mettemmo d’accordo, ovviamente lo rassicurai sul fatto che Manuela era una donna senza troppi tabù e che non ci sarebbero stati intoppi, ovviamente doveva esserci il gradimento estetico, quello era scontato.
Nel frattempo avevo cominciato a far credere a Manuela, che non ha molta dimestichezza con internet o giochi particolari, che negli autogrill si potevano fare degli incontri per cui bastava legare un fiocco rosso alla borsa e in qualche modo se in quel momento c’erano singoli o coppie disponibili ci sarebbero stati sviluppi. Infatti qualche sera ci siamo fermati ma non era accaduto nulla, ovviamente perché la cosa non era vera, ma l’importante era che lei ci credesse(il fine giustifica i mezzi!)
Con F. mi accordai che ci saremmo incontrati in un autogrill noto di Roma, dove veramente avvengono degli scambi all’esterno tra automobilisti e camionisti, ma questo non era il nostro intento. Dissi a F. di aspettarmi all’interno del bar e gli avrei fatto uno squillo quando stavo arrivando, gli dissi che avrebbe visto entrare me e Manuela, con una borsa con un fiocco rosso e che avrebbe dovuto fare un semplice cenno di saluto, lei sarebbe andata in bagno e poi sarebbe tornata all’auto ed avrebbe aspettato il mio ritorno.
Intanto per non cogliere Manuela impreparata le avrei detto che avremmo dovuto incontrare una coppia per poi fingere di avere una “buca” all’ultimo momento, sapevo che queste cose la irritavano.
Arrivò il giorno e come d’accordo dissi a Manuela che alle 21 saremmo andati ad incontrare una coppia di amici, poi all’improvviso alle 20, 30 finsi un sms di annullamento dell’incontro, lei ci rimase male ed io mi finsi un po’ incazzato, così le dissi:” stasera non mi va di andare in bianco” allora andiamo in autogrill e facciamo quella prova del fiocco rosso per vedere se funziona.
Feci uno squillo ad F. e dopo qualche minuto entrammo, il fiocco rosso aveva funzionato questa volta perché F. ci salutò, io e Manuela andammo in bagno e mentre scendevamo le scale , lui ci seguiva da lontano, dissi a Manuela che avrei parlato col “tizio” in bagno di precederci in auto, infatti scambiai qualche parola con F. in modo da dare il tempo a Manuela di andare in auto e poi uscimmo, mentre uscivamo vedemmo che Manu era in auto e aspettava, visibilmente imbarazzata ed eccitata nello stesso tempo.
Entrammo in auto e lui si sedette dietro , lo presentai e si strinsero la mano. Misi in moto e andammo via insieme, Manuela era un po’ silenziosa, cercava di aggiustarsi la gonna per non far vedere le calze autoreggenti anche se nello stesso tempo voleva mostrarle, parlammo del più e del meno per qualche minuto e poi senza perdere troppo tempo chiesi a Manuela se le andava di giocare come facciamo spesso di sera quando sorpassiamo i camion sotto le luci, lei disse di si!
Cosi passando la mano dolcemente sotto i capelli li mise di lato e si chinò su di me, mi aprì la cerniera e mi tirò fuori l’arnese visibilmente gonfio e bagnato, poi si abbassò dolcemente e mi avvolse con la bocca caldissima e cominciò a succhiarmi e baciarmi avidamente, mentre faceva questo sollevando il bacino si alzò la gonna mostrando le autoreggenti e il tanga nero merlettato che adornava lo splendido culo.
F. a questa vista si eccitò e cominciò ad accarezzarla provocandole non pochi sussulti, più la toccava e più lei andava a fondo nel succhiare, più erano profonde le carezze di questo sconosciuto più Manuela diventava vorace, nel frattempo F. aveva liberato la sua “belva” impressionante! F. lo pose fra i due sedili, e Manuela ne avverti la presenza “ingombrante”, io le feci cenno che se voleva poteva.. e lei non se lo fece dire due volte e comincio a succhiarglielo prima dolcemente poi sempre più avidamente, il sangue mi affluiva tutto al cervello eravamo tutti e tre in estasi.
Qualche camionista mentre sorpassavamo si era accorto della situazione intrigante e aveva strombazzato ma noi non interessava altro, ad un certo punto toccando Manuela mi accorsi che era bagnata al punto che cominciava a colare e le proposi di spostarsi dietro e lei non se lo fece dire la seconda volta, si spostò dietro e mentre guidavo loro due continuarono a giocare tra di loro.
Lui cominciò a ricambiare le attenzioni che Manuela aveva avuto per la sua asta e la fece sdraiare anche se scomodamente e la leccò profondamente al punto di portarla fino all’orgasmo. Io sapevo che questo era pericoloso, perché quando Manuela raggiunge l’orgasmo in quel modo pretende di essere penetrata immediatamente e infatti la cosa avvenne , io sentii solo un un sospiro profondo misto ad un espressione di piacere profonda e un mugolio interminabile e mi resi conto che lei si stava gustando centimetro dopo centimetro il membro di F., la cosa andò avanti per un po’ intanto eravamo tornati dalle parti dell’autogrill.
L’accordo era che ci saremmo fermati, F. avrebbe ripreso l’auto e ci avrebbe portati a casa sua dove avremmo continuati i giochi e infatti fu così.
Arrivammo a casa sua ci accomodammo, il tempo di andare in bagno e ricominciammo a giocare questa volta in tre sul letto, facendole provare tutte le posizioni possibili e immaginabili, fino alla doppia penetrazione, prima con me nel secondo canale , perché Manuela aveva un po’ di timore per le dimensioni di F. poi però come ciliegina volle assaggiarlo da solo dietro e piano piano dolcemente lui la prese e la portò a toccare l’apice del godimento, era diventata insaziabile nel frattempo mi succhiava divorandomi letteralmente l’uccello, fino a implorarmi di darle da bere e cosi fu, esplosi nella sua bocca ma non ne fece cadere una goccia, mando giù e continuò a succhiare.
Alla fine anche F. era al capolinea tirò fuori la verga, tolse il preservativo e glielo pose verso la bocca, Manuela la spalancò lo accolse e con la mano lo aiutò a venire fino all’anima, accogliendo dolcemente tutto il suo seme nella sua bocca.
Uauuuu che sbornia! Tutta quella trama così fitta aveva portato il suo frutto, l’idea di averlo fatto con un uomo conosciuto all’ultimo momento l’aveva fatta sentire tanto donna e nello stesso tempo anche tanto p… ma a noi questi commenti non piacciono.
Baci
A tutti.
31
13
14 years ago
manuela1de1vivo, 51/51
Last visit: 3 years ago -
la metamorfosi
La metamorfosi
Mi chiamo Luana, ho trent’anni e sono considerata una persona discreta, riservata e un poco taciturna, forse introversa, lavoro in un grande gruppo e ho compiti di responsabilità che mi danno molte soddisfazioni. Non ho una relazione fissa. Fino ad oggi ho evitato ogni coinvolgimento sentimentale, niente amore inteso come sentimento, ma non per questo ho rinunciato la sesso, anzi, è questo aspetto della mia vita che vi voglio raccontare. Avevo circa diciassette anni , quando la mare con una mia amica molto disinibita mi capitò un fatto che ha cambiato tutta la mia vita, lei già aveva rapporti con i maschi, mentre io ero ancora vergine, e a parte qualche bacio con dei coetanei non sapevo molto di sesso, forse per via del mi carattere taciturno, schivo, che mi portava restare in disparte non avevo ancora avuto nessuna vera occasione, ma un pomeriggio vidi la mia amica infilarsi dentro un piccolo magazzino dietro l’albergo con un ragazzo più grande di lei, la seguii e restando nascosta vidi attraverso una finestra lasciata aperta che dentro c’era anche un altro uomo, che assieme al primo la presero in mezzo, e cominciarono a toccarla in ogni parte del corpo, e lei li incitava a continuare , poi le infilarono i loro grossi cazzi in ogni buco lei godeva come una pazza, gridando di scoparla più forte, e loro non si facevano certo pregare, poi dopo aver finito se ne andarono tutti , io mi resi conto di essermi bagnata la fichetta al solo guardare. Nei giorni a seguire chiesi alla mia amica cosa ne pensasse del sesso, lei mi rispose che con un maschio era bello, ma che con due o tre era veramente fantastico, solo così si gode veramente. Lasciai perdere l’argomento, e per altri due anni mi dedicai agli studi, ma volli anche provare a scopare, mi feci sverginare da un bel ragazzo, ma a parte il dolore non raggiunsi nemmeno l’orgasmo che lui aveva già finito, un delusione che mi fece sempre più convincere che la mia amica aveva ragione. Qualche tempo dopo essere stata assunta nel gruppo decisi che ne dovevo sapere di più sul sesso, mi convinsi che dovevo provare due maschi, e ci riuscii, anzi fu veramente fantastico , provai così tanto piacere che a parte un lieve bruciore quando l’altro mi entrò dentro il culo vergine quasi non me ne accorsi tanto stavo godendo con quello piantato dentro la fica. La mia vita da quel momento cambiò radicalmente, quando avevo voglia di cazzo mi trasformavo da Luana la donna tranquilla e sobria in Luana la vacca che parte il sabato sera per farsi sbattere dai maschi per godere tantissimo , fino alla sfinimento. Abitavo già da sola, e mi ero comperata alcune parrucche di varia lunghezza e colore, abiti mini, e addirittura delle lenti a contatto colorate per trasformarmi meglio, e mi recavo sempre fuori città per scopare sempre di più. Nei ultimi quattro anni mi resi conto che avevo sempre più bisogno di cazzo , ma tutto condito di fortissime emozioni, ho preso cazzi di tutte le taglie, lunghi, grandi, grossi, bianchi o neri per me non faceva differenza, l’unica cose su cui non transigo è l’uso del preservativo e poi voglio solo scopare, di questi uomini non mi ricordo nulla, ne i loro nomi, ne i loro volti, ma solo, e neanche tanto i loro cazzi, e li ricordo solo se mi hanno fatto godere molto. Abitualmente esco solo il sabato sera, e più passava il tempo più mi rendevo conto che i sabati di sesso erano più numerosi, addirittura anche tutti in un mese. Da un anno a questa parte però ho rallentato il mio ritmo, ho cominciato a diradare le uscite, al massimi due al mese, in compenso però è aumentato il numero di maschi che mi servono per godere, come sabato scorso, erano due settimane che non sentivo la mia fica demolita, ero in preda ad una smania che mi riduceva come un drogato alla ricerca della dose. Ho passato il pomeriggio a riposare, poi la sera mi sono messa una mini, veramente mini, stivali alti , e un top che a mala pena copriva la mia quarta misura di seno e poi via verso l’ignoto a caccia di cazzo, di tanti cazzi disposti a sfinirmi. Ho imboccato l’autostrada senza una meta precisa, ero concentrata solo sulla ricerca, quando ad un tratto ho visto in lontananza una di quella aree di sosta dove non c’è il distributore, ma ci si ferma per riposare, c’erano cinque camion fermi, mi sono fermata davanti a loro, ho suonato un po’ il clacson, poi sono scesa dalla vettura e davanti ai fari che mi illuminavano mi sono messa a gridare “ ei ragazzi ho voglia di scopare, svegliatevi, voglio un po’ di cazzo, c’è un maschi vero fra di voi? ”, loro sono lentamente scesi mi si sono avvicinati e poi il più intraprendente di loro ha cominciato a toccarmi, “ma è tutta bagnata, la vacca è gia pronta ”, e senza aggiungere altro mi ha piantato il cazzo dentro, ho appena avuto il tempo di fargli mettere il profilattico, e subito è cominciata al gang, mi sono ritrovata cazzi da succhiare, fino al soffocamento, mi hanno presa contemporaneamente anche in tre, poi spremuti per bene se ne sono tornati ai loro mezzi, e io mi sono data una pulita e via. Avevo goduto, ma non mi sentivo sazia, in fondo erano solo in cinque, no, ne volevo di più. Ho girovagato senza una meta precisa, e mi sono ritrovata al mare, mi sono recata al molo dove già in passato avevo avuto la fortuna di trovare molte prede, e così è stato, ho visto un tipo seduto vicino ad una passerella e gli ho chiesto” ho voglia di cazzo, quanti siete su questa nave ?“, lui mi ha dato un’occhiata e presa per un braccio mio ha quasi trascinata sopra la nave, ha parlato dentro un interfono e poco dopo sono arrivati alcuni uomini di tutte le razze, colori, e sfoderati il loro bastoni mi hanno demolito fica, culo e bocca, mi hanno scopato tanto che alla fine non mi reggevo più neanche in piedi, e hanno dovuto accompagnarmi in due alla macchina, io sono tornata casa, mi sono fatta la doccia, e mi sono messa a letto tutta la domenica. Il lunedì sono andata al lavoro come sempre, vestita in modo sobrio, elegante, ma poco vistoso, mi sentivo ancora le membra indolenzite, ma è questo che mi piace del dopo, avere i “postumi del giorno dopo” per diversi giorni, fino a che non sento la necessità di nuove emozioni. Verso le dieci avvenne un fatto che anche se apparentemente era insignificante ha cambiato di nuovo la mia vita. Mi sono recata per lavoro in un ufficio del ministero dove dovevo chiedere dei chiarimenti inerenti una certa pratica, e appena entrata nell’ufficio competente, solo allora, mi sono ricordata che l’ultima volta la signora anziana che c’era mi aveva detto che sarebbe andata in pensione e che al suo posta ci sarebbe venuto un altro, ma non mi aspettavo certo questo bel ragazzo che mi trovavo davanti. Alto , spalle larghe, capelli neri e occhi nerissimi,cupi, intensi, profondi che me li sono sentiti dentro l’anima, ma quello che mi ha affascinato di più sono state le sue mani, lunghe, con le nocchie un poco sporgenti, belle, e improvvisamente mi sono immaginato quelle mani sul mio corpo. L a mia passera a subito incominciato a bagnarsi, e questo il giorno dopo una serata speciale era assolutamente fuori del normale, pensandoci bene non mi ero mai soffermata sulle mani di un uomo, ne ho sentita tante addosso, ma nessuna mi aveva eccitato come quelle che lui parlandomi della pratica usava per gesticolare davanti al mio viso. Completamente rapita dalle sue mani non ho capito nulla delle spiegazioni che volevo, anzi mi sono affrettata ad andarmene perche non riuscivo più a concentrarmi sul lavoro, e non volevo che lui si rendesse conto in quale stato di agitazione mi aveva ridotto. Arrivata nel mio ufficio mi sono chiusa in bagno, e mi sono masturbata come non facevo da anni, poi il resto della giornata è stato assolutamente deludente, non sono riuscita a fare nulla. Arrivata a casa mi sono fatta un bagno rilassante e mentre me ne stavo immersa nell’acqua la mia mente a ricordato le sue mani, mi sono dovuta masturbare di nuovo! Mi sono resa conto fino a quel momento dei maschi io mi ricordavo e poco solo del loro cazzo, e niente più, mentre quelle mani mi erano impresse nella mente estremamente nitide e chiare, e questo mi eccitava. Ho dormito poco e male, mi sentivo inquieta. Il giorno dopo ho cercato di completare la pratica, ma delle spiegazioni che lui mi aveva dato non mi ricordavo nulla, quindi sono stata costretta chiamarlo di nuovo, mi ha fissato appuntamento per il giorno successivo verso le undici. Inutile dire che quelle dannatissime undici del giorno dopo non arrivavano mai, e poi più si avvicinava il momento di rivederlo e più mi sentivo inquieta, mi sono recata puntualissima, rivederlo mi ha fatto bagnare ancora di più la fica, ma dovevo concentrarmi sul lavoro, appuntando tutte le cose che lui mi diceva, poi me ne sono andata in fretta, avevo la fica bagnatissima come non mi era mai capitato. Il giorno successivo ho completato il lavoro, un poco rammaricata dal fatto che non lo avrei riveduto tanto presto, ma verso le dodici mi suona il telefono, era lui, con una banalissima scusa mi chiedeva se era tutto a posto, poi mi ha sorpreso di nuovo ,” dato che sono le dodici che ne dici di andare a pranzo insieme?”, io rimasta per qualche secondo spiazzata dall’invito ho detto subito di si, e circa dieci minuti dopo ero in macchina con lui emozionatissima come una sedicenne al suo primo appuntamento, mentre la mia fica si riduceva ad un lago. Lo guardavo guidare e le sue mani si muovevano veloci, sicure, questo mi eccitava da morire al solo pensiero di sentirle addosso. Dopo circa venti minuti eravamo seduti in un ristorantino sulla riva del lago, io ero rapita da quel uomo, ero quasi svenuta quando lui scesi dalla macchina mi aveva cinto il fianco con il suo braccio, sentire la sua mano su di me mi ha fatto quasi godere. Parlammo di molte cose che avevamo in comune, tutti e due single, abitavamo da soli e neanche tanto distanti fra noi. Io ad un tratto ho chiuso gli occhi per assaporare il sole che mi scaldava, e lui mi ha chiesto quando andavo in ferie, “ la prima quindicina di agosto, e tu?” “ io prima, voglio tornare in Corsica, ed ad agosto c’è troppa confusione, tu dove vai?”,” nel sud della Francia, ”e non aggiunsi altro, dentro di me non vedevo l’ora di tornare a Cape d’Agde, un posto dove nei ultimi tre anni avevo fatto una strage di cazzi. “ E’ bella la Corsica? “, “ si molto, poi è tranquilla ci puoi trovare spiagge anche deserte dove se vuoi ci fai del nudismo.”Lo guardai con occhi diversi, mi incuriosiva. Lui nudo, doveva essere uno spettacolo!!. “ tu hai mai preso il sole nuda?, “ ”no, ” risposi mentendo spudoratamente. “ Dovresti provare, è una sensazione bellissima, un senso di assoluta libertà.” “ Forse, ma la Corsica è lontana,” “ ma se vuoi non c’è bisogno di andare molto lontano, in Toscana c’è una spiaggia nudista veramente carina.” A quelle parole quasi mi mancò il respiro, come c’era una spiaggia nudista quasi sotto casa e io non ne sapevo nulla!, decisi di stare al gioco, “ si ma sarà piena di seccatori, e poi io non saprei trovarla”, “ io ci vado questo weekend, se vuoi venire mi farebbe piacere”. Ero felice, avevo raggiunto il mio scopo. “Il venerdì passo a prenderti alle cinque ti va?”, e da quel momento io cominciai a ragionare di nuovo come Luana la vacca, dentro di me prese di nuovo il sopravvento il mio forte desiderio di cazzo, e se per scoprire quella piccola riserva di caccia sotto casa averi dovuto scopare con lui non me ne fregava nulla, tanto ero certissima che non mi sarei divertita molto, ma il sacrificio valeva il premio. Passai il pomeriggio del giovedì prepararmi in grande stile, ero euforica, mi rasai , lasciando solo un minuscolo ciuffino di peli sulla fica, e ovviamente il tempo sembrava non passare mai, poi venne il momento di partire, lui fu puntualissimo io ero alle stelle. Due ore ed eravamo arrivati ad un grazioso agriturismo, preso possesso della nostra camera ci demmo un rinfrescata, io ne avevo assolutamente bisogno la mia fica colava così tanti umori che avevo paura che lui ne sentisse l’odore. Dopo cena decidemmo di andare a letto, e quando ci spogliammo lui mi disse che se volevo il bagno era mio, io gli sorrisi, “ è inutile nascondersi se poi domani staremo nudi in spiaggia”, facemmo una risata e poi a letto. A questo punto decisi di prendere il gioco in mano io, tanto valeva togliersi il disturbo subito, mi avvicinai e cominciai a toccarlo, volevo,le sue mani addosso, ero eccitatissima, lui non si fece pregare, senza dire nulla incominciò a toccarmi dappertutto, ero al limite dell’orgasmo, lui era meraviglioso, mi accarezzava con movimenti lenti ma decisi ed esperti, ci sapeva fare, improvvisamente si rigirò, me lo ritrovai fra le cosce, infilando la sua lingua dentro la mia fradicia fica mi fece godere, e io che già gli avevo infilato il cazzo in bocca avrei voluto urlare dal piacere, ma emisi solo un lungo gemito … siissiiiimumummumum …. Sentivo il suo cazzo crescere in bocca, mi piaceva, stava diventando di ottime proporzioni e questo mi faceva ben sperare. Mi succhiò fino a che non riuscì a farmi sborrare diverse volte, mentre io per quanto mi impegnavo a fondo non ero ancora riuscito a farlo venire, una buona resistenza!!. A quel punto lui si distese su di me, lo cinsi con le gambe sui fianchi, ora era mio, me lo sarei spremuto a dovere, lui incominciò a pomparmi di buona lena, con un movimento veloce e continuo, stranamente incominciai a godere sempre di più e lui continuava scoparmi sempre allo stesso modo, sempre dentro e fuori di continuo ,un orgasmo dietro l’altro senza che lui avesse la ben che minima incertezza, ero decisamente sorpresa, non mi era mai capitato un maschio capace ti tanto. Dopo un lunghissimo tempo tantissimi orgasmi da parte mia, lui mi fece cambiare posizione, si distese e mi mise su di lui, ora ero io ad imprimere il ritmo, e ero decisa si a farlo venire, ma anche a godermi questo cazzo che per la prima volta, riusciva, a fare quello che in genere facevano almeno in tre. Persi la cognizione sia del tempo che del numero di orgasmi provati, e alla fine mi accasciai su di lui sfinita, “ ti prego vieni” furono le uniche parole che riuscii a pronunciare, lui mi sorrise, “ se è questo che vuoi”, e detto questo si posizionò di nuovo su di me, e con un ritmo fortissimo prese a sbattermi come se avesse appena cominciato, “ dai, vieni ancora una volta e io sborrerò con te “, io raccolsi le mie ultime forse gli gridai il mio ennesimo piacere …. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiii …… daiiiii ……. vengoooooo!!!!!!!!! … e alle mie grida fece eco il suo piacere … sboroooooooo!!!!!!, lo cinsi con le gambe, lo volevo dentro senza preservativo, per questa volta ne valeva la pena sentire dentro il suo getto bollente che non si fece attendere. Restammo in silenzio, poi lui andò in bagno, io ero sfinita, guardai lì orologio e mi resi conto che mi aveva scopato per sei ore di fila, doveva essersi impasticcato di viagra da rischiare di morire. Tornato si mise letto senza tante parole, sfiniti ci addormentammo subito. Al mattino dopo colazione prendemmo le bici date dal proprietario del posto per andare alla spiaggia, ci mettemmo in un posto tranquillo, io mi guardavo intorno cercando di capire il potenziale del posto, quanti maschi avrei potuto trovare se fossi stata sola, e devo dire che vi era una buona varietà di validi elementi. “ Ti volevo ringraziare per ieri sera, sai nessuna aveva resistito tanto, mi hai sorpreso”, le sue parole mi sorpresero di nuovo, “ come? , che significa”, “ devi sapere che io ho un piccolo difetto, ho pochissima sensibilità sulla punta del pene per un incidente che mi è capitato da piccolo, e quindi impiego tantissimo a venire, anzi lo decido io, questo a fatto scappare tutte le donne con cui sono stato”. Dunque non si era impasticcato, e devo dire che per la prima volta io ero rimasta soddisfatta senza dover farmi sbattere da tanti maschi, una vera fortuna. “ Come mai una ragazza bella come te non ha un ragazzo fisso? “, decisi di giocare a carte scoperte, “ è stata una piacevole sorpresa anche per me scopare con te, devi sapere che io sono una che nella vita o sempre … come dire avuto bisogno di … non riuscivo a dire nulla, poi d’un fiato … si ecco io per godere fino ad oggi avevo bisogno di almeno due o tre maschi, e non ti puoi certo trovare un uomo e poi dirgli caro questa sera mi ci vogliono altri tre cazzi per godere “. Mi aspettavo di tutto, tranne un dolcissimo sorriso, “vuoi dirmi che ti ci vogliono più uomini per godere? Allora siamo fatti l’uno per l’altro, io non mi sono mai divertito tanto come ieri sera ”, io lo guardo, non credo alle mie orecchie, e gli butto le braccia al collo. Passiamo una bellissima giornata, a parlare di tutto quello che abbiamo fatto in passato per ovviare al nostro strano modo di godere, io gli racconto tutto, di tutti i cazzi presi, di come mi sono sfinita per scopare e di come sentivo la necessità di cambiare, una metamorfosi necessaria per entrambi, lui mi racconta di quante donne che dopo un poco che le scopava gli davano del matto per distruggerle senza venire. Torniamo, doccia e cena poi di nuovo a letto, ma questa volta con una diversa consapevolezza che entrambi non dovranno dimostrare nulla, ma solo appagare il proprio corpo e i sensi, gli do tutta me stessa, me lo godo da morire, poi lo prego di sborrarmi in bocca, lui è felicissimo, mi grida che si è innamorato di me, e io ammetto con me stessa che una bella cotta me la sono per la prima volta presa anch’io, una nuova metamorfosi a dato alla luce la donna nuova che viveva da tempo dentro di me.
10
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Viaggiando
Alle ore 6,00 di una mattina di inizio estate siamo partiti un bel po’ in anticipo in macchina per imbarcarci da Civitavecchia verso la Sardegna. Il viaggio è piuttosto lungo ma troviamo poco traffico e quindi trovi distensivo iniziare a raccontarmi un tuo desiderio nascosto. Tu mi racconti che, passeggiando in una spiaggia deserta (nelle prime ore della mattinata), vorresti tanto incontrare Simona, conosciuta durante un happy hour qualche settimana fa, sdraiata su un’asciugamano. Sopra, vestita di una felpa (c’è freschetto per la brezza marina), sotto, le parti intime coperte da un succinto tanga, mentre le gambe slanciate e toniche si lasciano lambire dai tiepidi raggi del sole. I capelli lunghi castano-biondi erano raccolti all’insu per evitare continui gesti di riordino dei ciuffi ribelli rivolti al viso. Nella passeggiata, immersa nei tuoi pensieri rivolta proprio a Simona, non ti sei accorta che lei ti chiama, già accortasi della tua presenza in lontananza riconoscendo la tua sagoma, segno tangibile che anche tu avevi impresso la tua immagine fisica nella memoria di Simona. Ti viene incontro e dopo un saluto fugace ma affettuoso, ti chiede di poter condividere un pezzo del cammino in spiaggia. Tu accetti volentieri e riprendi il passo con le gambe che ora senti tremolanti d’adrenalina. Tu sei posta sul lato più vicino al mare e lambisci la battigia che, dato il mare un po’ agitato, crea un dislivello fra il mare e la sabbia asciutta, così perdi equilibrio rischiando di cadere a terra ma Simona ti viene in aiuto prendendoti la mano. Senti un brivido caldo, una scossa che ti pervade tutto il corpo; sei sconvolta, nessuno donna ti aveva mai attratto finora ma ora Simona era diventata una calamita che metteva in reazione il tuo corpo con il suo. Lei se ne accorge, si ferma, ti prende con le sue mani il tuo bel viso ovale avvicinandoselo al suo e facendo toccare le carnose labbre tue con quelle sue. Le schiude e preme per penetrarti la tua bocca con la sua calda lingua, tu un po’ resisti più per la sensazione che vuoi provare di essere dominata che per timore; ma poi desisti e la apri completamente afferrando il suo bacino e portandotelo verso di te. Le vostre parti intime così per la prima volta si toccano e, prima lentamente e dolcemente poi con ritmo crescente e convulso, i movimenti delle parti basse vi inducono a sospendere momentaneamente le vostre effusioni per cercare un angolo roccioso, un anfratto dove poter dar sfogo ai vostri voluttuosi desideri.
Il racconto ti sta eccitando e così, senza alzarti la gonna-jeans, ti sfili le mutandine, me le fai odorare e toccare con la bocca in modo da dimostrarmi che sei bagnata, mi metti un dito in bocca e poi inizi a toccarti riprendendo a raccontarmi.
Decide Simona il luogo più appartato, ti fa appoggiare in una base di scoglio liscio. Non parlate a parole, solo con delicati gesti e sguardi dolci e languidi. Ti allarga le cosce, te le accarezza e poi inizia a leccartele continuando a salire verso il centro del piacere. Il tuo respiro si fa più ansimante ed alzi il tuo sguardo verso il cielo, come voler rivolgere all’universo l’intensa ascesa del tuo piacere. Quando ti sposta il perizoma nero trova già la vulva depilata con le labbra umide e pronta ad essere penetrata. Ma Simona, esperta conoscitrice del piacere femminile, prima ti lecca con la lingua estesa divaricandoti le labbra e poi si dedica con la punta sul tuo clitoride che tu, sapientemente, avevi innalzato con la mano appoggiata sul ventre. Ora, con la lingua concentrata sul grilletto gonfiante, Simona ti mostra di bagnarsi due dita. Queste poi scompaiono dalla tua visuale ma senti subito dopo un calore di carne penetrare la tua vagina vogliosa. Le dita si muovono avanti ed indietro, roteando, e con movimenti all’interno che iniziano a ripercuotersi in tutto il tuo corpo; ti dimeni, i tuoi gesti si fanno più convulsi, alzi le gambe alla ricerca di un piacere che inevitabilmente sale fino alle viscere. Durante questi tuoi crescenti spasmodici gesti, ti accorgi pure che Simona, con l’altra mano, si sta toccando sulla base del clitoride con tutte le cinque dita.
Mi fai accostare in un’area di parcheggio ombrata, io capisco subito cosa vuoi fare. Allora mi metto nei sedili posteriori ed attendo che ti metti in posizione; punti il cambio della macchina, la sua parte superiore ha le dimensioni in larghezza di una notevole cappella di cazzo in tiro, mi chiedi un preservativo per coprire l’asta infilzante, ti posizioni a cavalcioni iniziando a stantuffarti il cazzo finto mentre io tiro fuori quello mio e te lo appoggio in bocca, tu tiri fuori la lingua ed inizi a pomparmelo.
Le due dita che finora hanno lavorato dentro la tua figa, ora cercano il buchetto già umido di tutti gli umori scesi dalle labbre schiuse. Simona capisce che il tuo culetto non è mai stato violato, ma altrettanto capisce che in quel momento di massimo piacere, il dolore si mischia molto volentieri al piacere e quindi, senza neanche chiedertelo, ti penetra subito con le due dita, senza iniziare gradualmente da uno. “oh, si dai, godo, godo!!”, oramai pensi solo a raggiungere l’orgasmo più intenso e violento che tu abbia mai provato.
La tua cavalcata sul cambio si fa sempre più accelerata, il mio cazzo ti riempe sempre più la bocca, vedo scendere dalla tue labbra inferiori tanto liquido, segno che ti stai avvicinando al massimo piacere che usi preannunciare con un urlo liberatorio. Allora ti fermo la testa, volendo accelerare i movimenti e venire insieme a te. Ci riusciamo a venire insieme ma prima di riempirti la bocca del mio nettare bianco tu non emetti suoni inconsulti, come fai di solito, ma dici: “Sì Simona, dai, sì sì sìììì…come mi fai godere, godo,godo, oh tesoro…!”.
5
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Ancora un sogno....
La osservavo con attenzione. E con desiderio. Una terrazza si affacciava sulla strada asfaltata dove con un certo disordine erano parcheggiate diverse auto.
Era seduta su una sedia di vimini spostata verso l’esterno così che io potessi vedere le sue gambe accavallate e l’abbondanza sensuale delle sue cosce vellutate, sottili.
La gonna corta lasciava intravedere qualcosa....
Rappresentava x me l'immagine della sensualità.
Ogni parte del suo corpo rimandava a desideri inesprimibili.
Ogni sua movenza evocava l’idea di una gestualità erotica e possente che avrebbe fatto inorgoglire chiunque avesse potuto possederla.
In fondo frequentavo quel posto solo per poterla vedere. Quando giungeva non vi era persona che non si voltasse a guardarla, persino le donne con malcelata invidia. Non era solo il corpo a renderla affascinante. Ma era lo stile. Altre donne potevano vantare un fisico invidiabile. Mancava loro lo charme, quel modo di muoversi e di atteggiarsi che rendeva lei inconfondibile. E, naturalmente, unica.
La osservavo. Con attenzione.
E mi resi conto, quella sera, che, per chissà quale strano gioco del destino o del caso, anche lei, improvvisamente, ricambiava il mio sguardo. Era fermo. Stuzzicante. Quando decideva di volgersi a me, lo faceva come quando si concede l’attenzione ad un bambino mentre si parla con gli adulti; mi guardava con l’espressione di chi faceva intendere di avere compreso il desiderio dell’altro. Fu per questo che, probabilmente, decise di giocare con me. Mentre era intenta nella discussione con i suoi amici, ogni tanto si voltava verso di me… e accavallava le gambe nella posizione opposta alla precedente. Ero certo che volontariamente, in quelle mosse, allargava un po’ più del dovuto le sue gambe… così che io potessi scorgere l’esile stoffa del suo perizoma (nero) che come una sottile barriera, le proteggeva la delicata peluria del pube e le morbide labbra della vagina.
Non ero un voyer. Ma la mia eccitazione cresceva a dismisura, in un modo nuovo, insolitamente acceso. Ad un certo momento si alzò dirigendosi decisa verso il banco del bar. L’eccitazione era reciproca. Me ne accorsi quando, allontanandosi lasciò cadere un foglietto con scritto " questo è il mio contatto di msn... aggiungimi ti aspetto stasera.....Scrivimi "cielo" e saprò che sei tu...".....
Uscii in fretta e furia e mi recai a casa per potermi pregustare la cosa.....
Ero collegato da diverse ore.... A un certo punto... compare un contatto dal nome "panteranera"....
Scrivo "cielo" e da li a poco la risposta "...aspettami arrivo..."....
Di li a poco una chiamata a scambiare le nostre webcam....
L'immagine mi presentò in maniera più sfacciata ma inconfondibile quello scorcio che prima solo intravedevo...
Volevo essere io a darle piacere. Godimento. Volevo essere io a sentirla perdere il controllo. Aveva una reattività eccezionale allo stimolo erotico. Il suo respiro era quasi soffocato dagli spasimi di piacere. E come desideravo… perse il controllo. Faceva fatica a stare ferma.
Iniziò così a sfiorarsi sopra, i bordi delle grandi labbra con la punta dell'indice segnandone il contorno...poi scostò l'intimo lasciando uscire le grandi labbra, tentendolo in mezzo, e li ripetere poi la cosa... Era percettibile il suo desiderio abbondante dall'alone di umidità che si stava formando sul seppur intimo nero...
Di lì a poco le attenzioni si spostarono sulla sua clito che iniziò a torturare dolcemente e finemente....
Quando la “tortura” della sua clito giunse ad un livello insopportabile venne violentemente...
Non era solo affascinante. Erotica. Sensuale. Era anche, molto, molto bella. Mi sorrise.
Riprese a toccarsi nuovamente e lentamente lasciandomi assaporare ogni minimo movimento
ogni minima vibrazione e invitandomi a toccarmi con lei....
Abbiamo raggiunto un orgasmo incredibile... lei con le dita umide dei suoi umori ed io in un fiotto sono esploso con tutto il mio desiderio per lei.....
" Vorrei essere lì e non perdemi nemmeno una goccia di te..." e io di rimando..."credo che non mi fermerei mai di abbeverarmi del tuo piacere....assetato di te!!!"
"Non posso farlo davvero perchè sono fidanzata quasi sposata ma adoro masturbarmi e mi hai ispirato... non sapevo se avresti mai accettato ma mi piace da morire anche se per una donna questo non si deve dire per non passare come una poco di buono... Vuoi diventare mio trombamico???"
In tutta risposta il mio pene era tornato sveglio, turgido e pronto a un'altra tornata di piacere che vivemmo serenamente fino a che...
Fino a che quella maledetta radiosveglia non mi rapì da quello che era un bellissimo sogno dagli aspetti realistici che aveva fatto risvegliare in me un evidente effetto tenda da capmeggio dalle lenzuola a causa del mio pene eretto in desiderio....
Termino questo mio racconto dicendo che veramente vorrei realizzare questo sogno... chi mi aiuta? C'è una ragazza in grado di realizzarlo e vivere questo tipo di cosa??? Mi piacerebe da morire!!!
Caro diario...so che resterà solo un sogno perchè pare non ci sia nessuna ragazza in grado di capire che non vuole essere nulla di volgare o di brutto...ma non ci sarà mai mi sa questa cosa....
7
0
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Autostrada
Allora ti piace farti guardare .. e io ti guardo. Anzi ti fisso. Da principio non te ne sei accorta, poi quando gli sguardi si sono incrociati hai subito voltato la testa dall’altra parte. Infastidita da tanta invadenza oppure solo timida.. E dai su, che c’è di male … il tempo deve pur scorrere in qualche modo. Mano destra sul volante e mano sinistra che sorregge la testa mentre il gomito poggia sul battente del finestrino, e guardi a sinistra .. dalla parte opposta a dove sono io. OPS, mi sei fuggita, la legge di Murphy non sbaglia mai, è proprio vero che la fila a fianco scorre più veloce.. eh eh. Ma no, Murphy è un coglione, questione di minuti e saremo nuovamente vicini. Intanto mi creo mille fantasie, .. è ovvio che siamo annoiati da questa vita di code in autostrada, perché non dovrebbe piacere ad entrambi svagarci senza complicazioni ? . . Si riparte. Eccoti.. Ti volti e io ti sorrido, tu fai la sostenuta e quasi arrabbiata ti giri nuovamente dall’altra parte. Non sei molto incoraggiante ma sono sicuro che mi stai pensando, insomma, essere un po’ scontrosa fa parte della tua moralità, questo non vuol dire che non ti piaccia questa situazione.. D’altronde non ho niente da perdere, tu sei una bella donna, siamo soli, non ci conosciamo, non vedo perché non dovrei giocarmi le mie carte.. chi non risica non rosica. Il vantaggio di avere una macchina alta è che si può mirabilmente osservare tutto dentro una macchina più bassa, e quindi ti guardo con attenzione.. . Sei minuta , ma molto carina, e le tue gambe escono da una minigonna senza calze, hai la pelle chiara e cosce ben tornite che tieni strette come a respingere ogni tentativo di intrusione..
Immagino che tu sia abituata e perfino infastidita da sguardi come il mio, insomma la tangenziale non è certo un posto di classe, e se la fai tutti i giorni avrai collezionato centinaia di sguardi indiscreti; e se dopo centinaia di sguardi indiscreti continui a metterti questa minigonna mozzafiato , forse ti piace fingerti infastidita..
Mi guardi ancora forse sperando di non vedermi più, ma sono sempre li e ti osservo.. mi sono anche tolto gli occhiali da sole, voglio essere sicuro che tu sappia che sto guardando proprio te.. e non voglio fingere. Mi guardi e ti tiri giù la minigonna a proteggere le gambe. Continui a scoraggiarmi.
Ma non ho fretta, e soprattutto non ho niente da fare.. quindi accetto la sfida.
Prendo un foglio e scrivo “Farei ore di coda con te accanto..” e lo mostro al finestrino attirando la tua attenzione con un colpo di clacson..
Tu leggi, ti avvicini, forse ho scritto piccolo, sgrani gli occhi e ti scappa un sorriso, fai un cenno con la mano come a dire “ma va..” e ti giri nuovamente dall’altra parte .. sorridi ancora e scuoti la testa. Un minuto e mi guardi ancora stavolta sperando di avermi li.. ti piace l’insistenza, è come se il fatto che io insistessi tanto giustificasse in parte il pudore discolpandoti da ogni eventuale conseguenza. Mi guardi e sorridendo ti tiri su la gonna di qualche centimetro.. ora si che mi piaci. Io non rido, osservo.. Poi sganci un bottone della tua camicetta mi guardi ancora e ridendo .. “ma cosa vuoi ?” gesticolando con la mano destra.. E io semplicemente rispondo “Tu..”
Sparisce il sorriso sul tuo volto.. capisci che non sto scherzando, .. mi piaci, sei sensuale, e in quel contesto quel gioco mi ha eccitato. Si arrossano le tue guance, chiudi con la mano la camicetta.. indecisione. Poi mi guardi ancora, so che ti eccita questa situazione che è andata oltre il limite quotidiano.. oltre lo sguardo indiscreto, oltre la falsa provocazione spicciola, sai benissimo che io ti desidero senza complicazioni, attimi di trasporto passionale, solo passione fugace, da ricordare senza raccontare, attimi di straordinaria follia che si vivono solo nei sogni, nei tuoi sogni perversi. Situazioni che si spera di vivere ma che nell’inconscio si sa non si vivranno mai. Una di queste occasioni da sogno è li a un metro da te.. e tu ti chiedi se io mi spingerò oltre.. lo speri. Perché tu non farai altre mosse se non seguirmi. Guardo le tue cosce, te ne accorgi e le scopri ancora, il tuo sorriso è diventata una smorfia di compiacente piacere, siamo fermi; ti tiri su la gonna del tutto e sfili via le mutandine .. sono piacevolmente esterrefatto ma non lo faccio trasparire.. sono impassibile. Tiri giù la gonna e le mutandine le nascondi nel portaoggetti non trascurando di farmele ben notare .. tranquilla le ho viste. C’è un area di sosta più avanti, sono sicuro che ti fermerai li con me.. lo spero. Prendo il foglio di prima lo giro e scrivo “Seguimi..”. Ti accodi cambiando corsia.. ora ti vedo nello specchietto, non ho una visuale buona me vedo benissimo la tua scollatura. Metto le 4 frecce e lungo la corsia di emergenza raggiungo l’area di sosta che dista poche centinaia di metri.. tu non mi segui. Ho esagerato forse.. non credo, non perdo la speranza. L’area è grande, alberata e io parcheggio un po’ in disparte.. guardo nello specchietto la fila che si muove lentamente e tu non arrivi. Qualche minuto e poi eccoti, hai solo aspettato da cittadina educata di raggiungere la corsia giusta, o forse hai meditato sul da farsi.. Non ha molta importanza, ora stai arrivando. Parcheggi dietro di me e scendi.. Cavolo, non pensavo di aver così ragione, non credevo che la mia sicurezza fosse brava al punto da indovinare che saresti venuta veramente..
Il passo è disteso e veloce, ti conduce fino al lato passeggero, apri lo sportello e sali, sguardo fisso e nemmeno una parola, un fermo immagine nel quale gli occhi dialogano tra loro raccontandosi il desiderio e cercando conferme reciproche; un duello di indecisioni e mascherata tensione, come due velocisti in attesa dello starter con la paura di una falsa partenza. Io sono fermo immobile, come se avessi la consapevolezza di aver guidato quel gioco fin lì senza aver fatto una mossa in più del necessario, e adesso stavo attendendo che il gioco si concludesse da solo. Tu non puoi tornare indietro una volta spintati fin lì.. è il tuo momento.
Ti lanci verso di me in un bacio mozzafiato, passione e decisione, forza e bramosia, ti prendo per le gambe e ti guido sopra le mie in ginocchio come un fantino a cavallo. Il desiderio esplode in tutta la sua forza, mi sbottoni la camicia, le lingue prese in un vortice di vorace istinto e sesso voluto. Quella posizione ha alzato la tua gonna che lascia vedere il tuo pube libero da ogni intimo ostacolo. Sul mio petto nudo passi la tua lingua e odori il mio profumo, come un animale ad occhi chiusi vivi di odore e sensazioni, profumo di sesso, uomo e desiderio.. profumo di un ricordo che ti terrai per un po’. Mi slaccio i pantaloni che faccio scivolare con gli slip per liberarmi in tutta la mia eccitazione, ti abbraccio, mi piace lasciarti il più possibile vestita, le mie calde mani passano sotto la tua camicetta e passano forte sulla tua schiena fino a slacciare il reggiseno.. i due sessi si cercano ti sento bagnatissima e tu mentre con la bocca passi vicino al mio orecchio .. “dimmi che hai un preservativo..”
Ne sfilo uno dalla tasca e mentre cerco di aprirlo me lo strappi di mani, lo apri ti scosti e lo metti te .. ti riposizioni sopra, con la mano destra ti aiuti, socchiudi gli occhi e con un tuo gemito ti sono dentro.. un brivido veloce, una scossa unisce i due corpi.. tu ti muovi velocemente, spinta da un forte di desiderio ed io che ti accarezzo la schiena e passo la lingua sul tuo collo e in mezzo al tuo seno.. E’ un desiderio forte di quelli che bruciano in fretta, che ardono con intensa rapidità al ritmo delle tue piccole urla. A te piace urlare, forse quello non è il luogo ne l’ambiente adatto per lasciarsi andare del tutto ma si capisce che ti piace, . e io impazzisco a sentire la tua voce strozzata.. Dalla tua bocca escono parole confuse, respiri rumorosi .. e il veloce ritmo del tuo bacino sta correndo alla ricerca di un orgasmo forte ma veloce.. come se un parte di te volesse vivere tutto ciò prima di riflettere troppo. Pochi minuti di intenso piacere, di unione di bramosi corpi in una danza dell’eros .. e tu “.. vengo..” trattieni il fiato, rallenti movimenti.. batti un pugno chiuso forte sul mio petto .. “. .si ..” ti fermi e rimani li ad ascoltare il tuo corpo che palpita e pulsa lento e veloce allo stesso tempo. Stringi le gambe, muscoli che involontariamente eseguono composti dei movimenti che assecondano il tuo piacere. Sono venuto anche io, .. in quel meraviglioso piacere collettivo, all’interno di quel vortice di anime che hanno prestato i loro corpi al gioco, riposo il mio respiro stringendoti a me col viso sul mio petto. Poi pensieri, .. due menti sconosciute che si sono incontrate come due rette e che già viaggiano verso rotte lontane con pensieri della razionalità che piano scalza l’emozione e l’istinto primordiale, . . Due mondi che riprendono possesso dei loro corpi lentamente nel silenzio, ognuno verso la propria strada senza preoccuparsi dell’altro, un sogno e un desiderio esaudito a monito di una lezione.. tutto si può.
Mai successe, mai succederà.. ma osare serve a capire dove finisce il desiderio e comincia la realtà, perché il confine tra reale e irreale è dettato dalla nostra capacità di credere nei sogni..
10
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Gioco cattivo
“Silenzio .. non voglio una parola.. silenzio.. è chiaro.. ? “
La mia camera di albergo ti aveva pochi istanti prima vista entrare con maniacale puntualità. Un’impacciata eccitazione di tremolante voce, soffiò fuori un .. “finalmente eccomi..”.
“Prego entra.. “
La porta si chiuse alle tue spalle, 2 secondi di sguardi nel silenzio e le tue braccia mi saltarono al collo per un bacio che sprigionò tutta la voglia accumulata in quei mesi.. energico, focoso .. troppo.
“Non così!.. ferma.”
Eri in piedi in quella grande stanza dall’arredo moderno, mi sei sembrata un’opera d’arte in mezzo a tanto minimalismo.
Ti girai in torno e dopo averti delicatamente baciata sul collo .. sottovoce .. “silenzio .. non voglio una parola.. silenzio.. è chiaro.. ? “
“si.”
“no, non è chiaro .. altrimenti non avresti risposto. Non voglio risposte.. è sufficiente un cenno della testa.. chiaro.. ?”
“…”
“ brava.. “
Il volume in quella stanza sparì, io parlavo sottovoce sempre vicino alle tue orecchie, al collo , alla bocca, .. e tu in un gesto silente di servile consenso costringevi tutta la tua volontà.
Mi piaceva osservarti..
“socchiudi gli occhi ..”
Presi un foulard e con la delicatezza che la seta richiede coprì lo sguardo di quella meravigliosa opera d’arte che avevo davanti a me .. e percepii un brivido.
“Preoccupata .. ?”
La tua testa disse di no.
Passai davanti e slacciai i bottoni della tua camicia bianca, uno ad uno fino ad aprirla tutta .. e passando le mani sopra le spalle la feci scivolare lungo le tue braccia dietro schiena .. a terra. Del pizzo lavorato nero avvolgeva un seno timido che non chiedeva di essere sorretto ma bensì adornato; la mia mano sfiorò quel ricamo sollecitando i capezzoli che si nascondevano turgidi.
Mi avvicinai alla tua bocca perché tu potessi percepire il mio respiro e la mia presenza vicina .. ti aspettavi un bacio.. non arrivò niente. Un giro intorno , passai dietro e sganciai il reggiseno che passando oltre le spalle cadde in avanti.
“ hai un bel seno..” ti baciai il collo e da dietro lo toccai.. pelle morbida di delicata purezza, col palmo della mano mi sembro di sentirne il colore e percepii un brivido in te . La tua lingua passò delicatamente sul tuo labbro superiore . . mi avevi lì, ed era tutto quello che sapevi.
Davanti a te ti sbottonai i pantaloni , abbassai la cerniera e feci calare quel nero cotone lungo i tuoi fianchi fino al ginocchio liberando altro nero pizzo, custode di ben altro immenso valore.
Toccai con la mano quel delizioso “incarto” che lasciava trasparire l’umido piacere.. mi portai le dita al naso e socchiusi gli occhi. Ti volevo gustare, .. eri meravigliosamente mia. Il pizzo si faceva stoffa sui fianchi e filo che spariva in mezzo alle tue perfette rotondità colorate da un’abbronzatura perfetta.. Ti meritavi un bacio, e un bacio fu. Io ti baciai labbra su labbra, mentre tu immobile attendevi un ordine. In mezzo a tanta lenta musicalità un gesto violento , improvviso e forse in parte doloroso strappò il tuo perizoma verso il basso spingendolo a raggiungere i pantaloni, tutto arrotolato poco sopra le ginocchia.
“Ti voglio.”
“Ti avevo detto di stare zitta.. non hai resistito.”
Ti abbandonai li in mezzo a quell’irreale silenzio di penombra, mi allontanai di un metro a guardarti in quell’imbarazzante solitudine fatta di nudità resa cieca da un foulard di seta.
Tremavi .. quante cose frullavano in quella testa, attesa, vergogna, umiliazione, ardore, passione. Il tuo silenzio fu rigoroso al punto che decisi di riprendere. Erano passati 5 minuti di niente e senza proferire parola , con fare deciso la mia mano grande e calda coprì il tuo pube stringendo tutto il tuo piacere in una morsa forte e delicata allo stesso tempo. Un grido uscì , trattenuto a stento dalle tue labbra mentre le ginocchia si piegarono stringendo le cosce , e le tue mani strinsero il mio braccio..
“zitta, e ferma .. ho deciso che comando io.. se non ti piace puoi sempre andartene..”
“Vuoi andartene?”
la tua testa fece cenno di no.
Levando la mano strusciai il mio dito medio in mezzo alle tue grandi labbra che si schiusero in un lago di umori, e quel dito lo passai sulle tue labbra a portar via il rossetto rimasto. Ti feci sedere sul bordo del letto e slacciai i tuoi sandali spogliando i tuoi incantevoli piedi, curati, delicati, non troppo grandi.. da lì passarono anche i pantaloni e il perizoma , e ti ritrovai nuda , seduta su quel letto di wengè che così bene si sposava con la tua pelle.
Mi spogliai facendo attenzione che tu udissi tutto il rumore in modo che tu capissi che sarei stato nudo anche io ..
“cosa pensi ?”
Non rispondesti..
“brava, cominci a capire.”
Mi appoggiai su di te strusciando il mio corpo sul tuo, era evidente che non ti trattenevi più.. il “non” vedere di rendeva pazza , e allo stesso tempo quell’impotenza ti faceva impazzire nell’attesa di qualcosa che sarebbe successo, ma non sapevi quando.
Mi alzai, presi le tue ginocchia e le allargai proprio a darti la sensazione che sarei entrato in te per prenderti con violenza.. ma ti lasciai li da sola per qualche istante a pensare, ad aspettare, nel tuo timore, nella tua incertezza. E mentre incerta stringevi un dito in bocca io entrai ..
Fuggì rapido un grido, non te lo aspettavi, ero dentro te, sopra te, mi stringesti forte .. io rimasi fermo e poi uscii..via. Mi piace troppo giocare con la tua mente.
“E’ tardi, ce ne andiamo .. ?”
La tua testa disegnò velocemente un no infinito..
“Allora continuiamo ?”
Quella volta fu un si di sollievo..
“Continuiamo alle mie condizioni .. ? Fai quello che dico io ..?”
Ancora un si.
Mentre continuavi a vivere al buio della tua incertezza sistemai due cuscini sul letto, uno vicino all’altro e ti feci stendere a pancia sotto in modo che dal bacino alla testa tu poggiassi sui cuscini, lasciando che le gambe si distendessero sul letto e il tuo bel culetto si erigesse un po’ mostrandosi in tutta la sua bellezza.
Il mio dito medio andò ad inumidirsi laddove i tuoi umori si erano ormai fatti copiosi e poi.. con ferma delicatezza passò sul tuo culetto.. era stretto, era un dono che non avevi mai concesso, e lo capii anche da una smorfia che percorse il tuo volto quando il mio dito deciso tentò di entrare..
Il tuo silenzio mi sembrò un assenso.
Più volte con calma il mio dito si preoccupò di inumidire con i tuoi umori quel culetto che non avrei mai fatto così “timido”.. Poi la mia mano prese ad accarezzarti più intensamente sul pube, lasciò scivolare dentro un dito e cominciai a masturbarti con attenzione seguendo i movimenti del tuo bacino.. ti piaceva molto. Il tuo respiro divenne affannoso, qualche parola uscì dalla tua bocca e non dissi niente, .. la mia mano continuava decisa e intanto la mia bocca fece cadere della copiosa saliva sul tuo culetto che ormai ubriaco aveva superato ogni forma di timidezza.
Tolsi la mano e mi misi sopra di te appoggiando il mio pene sul tuo culetto e tu .. silenzio, dito in bocca ancora.. e silenziosa attesa.
“rilassati..” Feci pressione e piano piano cominciai ad entrare.. fu più facile di quanto pensassi. Ancora un po’ di pressione , la tua mano stringeva forte il cuscino .. sensazione di dolorosa stranezza .. mista a piacere. Una volta dentro, lentamente mi muovevo e con la mano passandoti davanti tornai a toccare il clitoride .. bomba al limite dell’esplosione. Qualche minuto di sesso così .. e ti sentii salire .. forte.. veloce.. qualche grido, contrazioni e..
un grido forte deciso, fu un “si” che trascinò fuori tutta la voce repressa in quel pomeriggio; io ero ancora li.. che seguendo le tue contrazioni continuavo a muovermi in cerca del mio piacere .. che arrivò dopo poco senza che uscissi da quel meraviglioso angolo di caldo desiderio.
Mi tolsi , ti volevo osservare, .. un’immagine deliziosa di indolente rilassatezza. Te ne stavi col foulard sugli occhi a riposare il corpo , ferma in quella posa che io ti avevo fatto assumere e dalla quale sembrava ti saresti mossa solo ad un mio preciso ordine. Mi sembrava di osservare una scultura, un’opera d’arte che avevo creato e che tu rappresentavi in maniera eccelsa. Avrei voluto portarti via con me, sapevo che non ti avrei più rivista e sapevo anche che in quel momento non avrei potuto dirtelo. Quando cominciai a pensare a cosa tu stessi pensando , quali sogni la tua mente stesse costruendo .. avvertii un brivido di dolore.
Ancora oggi ti penso in quell’immagine che porterò con me sempre e per sempre, a ricordare un desiderio, un sogno, una donna vera che cercava verità .. che ha concesso la sua mente alle mie mani e che da quelle mani ha ricevuto uno schiaffo che non meritava.
11
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Al bar
...cavolo se è carina, altroché...
..e dai su fai la brava, voltati ancora una volta, magari facendo finta di niente come hai fatto prima, ...così mentre ridi di una battuta insignificante di chi ti sta di fronte, ti passi una mano sui quei bei capelli neri e lisci e mi lanci ancora un'occhiata per vedermi meglio, magari sperando di non incrociare il mio sguardo... ..e dai su.. ..dai retta a quel brivido di mezzo piacere che ti imbarazza, ma è così invadente il mio sguardo che attraversa la sala per colpirti ?! ..certo che lo è, ..come se ti stessi sfiorando il collo con le labbra... lo so cosa stai pensando. Vorresti voltarti, ma se lo fai adesso e i nostri sguardi si incrociano nuovamente io capirò, ...e allora? ..io ho già capito. L'ho capito da come ti muovi, quelle mani che prima si incrociano sul petto per poi finire nelle tasche posteriori dei tuoi jeans, e quelle splendide gambe che si incrociano ancora a voler fermare il tuo istinto che vorrebbe volare verso di me, .. e lui parla, ma di cosa parla? ..si vede che lo ascolti per circostanza, ma lo ascolti? ti starà raccontando della sua macchina nuova...
..ma io non ho fretta, ho ancora la mia Corona da finire, ..e poi seduto qua si sta da Dio, ..un po’ di amici che parlano "..ma l'Inter, vincerà mai una partita!?!?" ..ma si, lascia che parlino.. ..io sto parlando con te, mentre tu vorresti parlare con me, .. ..è solo questione di volontà ...e di tempo. Chissà che sforzo che stai facendo per riuscire a trattenere la voglia di voltarti, ..sai che potrei non esserci più? ..potresti avermi perso solo perché stai pensando se è più giusto ascoltare il tuo istinto o ascoltare la tua "coscienza" che ti consiglia di aspettare un po’, .. e io nel frattempo potrei essermi allontanato, cavolo potresti avermi scoraggiato con tutta questa indecisione, "ma si, ..tanto se ti ho scoraggiato con così poco vuol dire che non ti interessavo...siete tutti uguali.." ..
..non preoccuparti, ..io sono qua, ..non ho intenzione di fuggire, sei così carina..
Certo che ne ha di cose da dire quel fustacchione "ingessato" che ti tiene compagnia, ..e quanto si dimena per raccontarle! ..e tu stai attenta che a tenere quel finto sorriso stampato sul viso tutto il tempo potrebbe venirti un crampo... eh eh eh.. rido da solo, anzi sorrido da solo, ..mi sembra di conoscerti da sempre. ..eccoti! ..ti sei girata come se stessi cercando qualcuno, ..ma si, ..sospiro di sollievo, sono ancora qua, e per un attimo il tuo sorriso diventa sincero. ..e come nel miglior film ti sto ancora guardando, ..non ti perdo di vista un secondo, ..allora sembra proprio che non voglia mollare la mia preda, ..ma tu non sei una preda, .. "ma io mica sono una preda! mica sono una facile cavolo! con che diritto mi fissa!? ma non lo vede che non sono sola!?"
..lo vedo lo vedo che non sei sola, ..è per questo che ti guardo, ..io sono libero e tu no,. ..il gioco è divertente così.. tranquilla, ..non farò una mossa, non corri rischi...
"se fossi sola andrei da lui a dirgliene quattro!" "ma chi si crede di essere?"
...mi piacerebbe sapere cosa avresti fatto se non ci fosse stato lui, ...
..quelle mani devono essere un grosso impiccio per te se continui a muoverle così, da una parte all'altra, ..il mio interesse per te genera tutto questo nervosismo!? ..sei così impegnata a muoverti che è fin troppo evidente che quelle parole che il fustacchione vomita a ruota libera scorrono veloci senza che tu presti loro molta attenzione. OPS, ..è finita la mia corona!! "ehi matte vuoi un goccio?" "no, grazie, ..ne prendo un'altra, vado io..."
..eh si, ..tesoro mio, vengo verso di te a prendermi un'altra birretta, ..non muoverti che ti passerò talmente vicino che potrai sentirmi respirare, nonostante il tuo oratore stia imitando il rumore della sua nuova macchina sportiva, ... .."permesso..."
..eccoti, ..si deve inventarsi un passaggio per raggiungere il bancone, ed io me lo invento alle tue spalle, ..ti sfioro con il mio petto e delicatamente faccio scivolare l mia mano sinistra sul tuo fianco, ..e la mia bocca passa talmente vicino al tuo collo che il mio respiro ti percorre la schiena... "..Chicca!, ..me la dai un'altra corona per cortesia?" .. eh si, sono proprio io, .. "OPS, scusami se ti ho sfiorata..." "..ehm, ..no no, ..nessun problema, qua c'è un casino!" "..grazie.." ..e me ne torno al mio posto, ..
..adesso penserai che ho anche una bella voce? ..non credo, ..ma sicuramente è posata e tranquilla, ..ferma e sicura. ..e tu da vicino sei ancora più bella...di quella bellezza che potrebbe lasciare senza fiato, ..ma non sta certo a me fartelo capire adesso....tu lo hai già il tuo fustacchione..
5
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Miss x
Viaggio molto, e se da un lato è molto stimolante e divertente, dall’altro riserva situazioni spesso di solitudine e noia mortale; transfer , aeroporti, stazioni, alberghi. E’ vero che i luoghi si imparano a conoscere e con loro si fanno amicizie, ma specialmente quando capitano pernottamenti in città amene, la noia è veramente insopportabile, mi ritrovo in albergo prima di cena in perfetta solitudine con tutto il tempo di fare tutto ciò che desidero fare e un sacco di tempo che avanza nel quale posso liberamente decidere di rompermi le palle. Di solito è doccia, accappatoio, letto , telecomando e noia mortale in attesa della cena. Poi indosso qualcosa e scendo in sala ristorante a gustare quelle magnifiche cene preconfezionate dal sapore di villaggio turistico…
“DIN”
“Buonasera, a che piano va ?”
“Sala ristorante grazie..”
………………………
“DIN”
“Arrivederci…”
La sala ristorante è sempre piena o quasi, non so se avete presente come può essere un grande albergo il “mercoledì” ad esempio , lontano dai week end. Innanzitutto molto costoso, quindi molti uomini d’affari, oppure coppie di turisti rigorosamente stranieri, spesso americano o tedeschi. Quella sala era piena come sempre, di cellulari, di uomini al telefono che tra un boccone e l’altro dispensano sorrisi alla moglie, oppure uomini al telefono con l’amante che tra un sorriso e l’altro si dimenticano del cibo. L’ambiente di per se è molto bello ma inevitabilmente a due occhi attenti ed esperti appare evidente su tutto la solitudine di tutte quelle persone. Per quanto mi riguarda il mio telefono rimane in camera e con lui tutto il mondo esterno.
“Il signore ha già scelto ?”
“Un filetto, al sangue per cortesia.. e una bottiglia di acqua naturale”
Mi fanno sempre ridere le figure dei camerieri un po’ ingessati che stonano con la naturalezza che tutti noi cerchiamo a fine della giornata lavorativa, però si sa che è così, è il gioco delle parti. Nel frattempo il mio sguardo vaga in cerca di qualcosa o qualcuno che stuzzichi la mia curiosità, e là in fondo vicino alla vetrata scorgo un tavolo per due occupato da una coppia un po’ strana o almeno così sembrava.. Lui sui 60 anni un bel po’ soprappeso e lei vicina ai 35 molto carina e sicuramente non idonea a fare coppia con lui. Ad un primo sguardo sembrava una cena di lavoro, oppure tra colleghi.. non vi erano atteggiamenti che facessero pensare ad un flirt di nessun tipo.
Lui mangiava a quattro palmenti un bel piatto di pasta e lei in maniera molto fine aveva di fronte un piatto di formaggi freschi e un insalata.. lei indossava una gonna non molto corta ma che stando seduta le scopriva due belle gambe velate da una calza nera non troppo spessa e deliziosamente condite con due scarpe con 7/8 cm di tacco fine. Capelli neri corti e occhiali da vista.
“Ehm, il suo filetto..”
“ah scusi, mi ero distratto.. grazie.
Ad un certo punto lei si alza e si dirige verso di me, smetto di mangiare, mi pulisco la bocca col tovagliolo appoggiandomi piano alla spalliera della sedia e non le tolgo gli occhi di dosso per un solo momento.. la osservo camminare. Io non so come fanno le donne, ma hanno un sesto o forse settimo senso che le avvisa se qualcuno le fissa maliziosamente, anche se non ti vedono lo sentono e si coprono, o cercano di fuggire lo sguardo anche se non sanno da dove arriva; lei allo stesso modo incrociò le braccia sotto il petto in segno di protezione e mi passò vicino per dirigersi in bagno. Il mio sguardo fu intenso, se solo lei lo avesse incrociato le avrebbe raccontato molte cose. Il suo profumo mi raggiunse, era Chanel, non ci si sbaglia.. oggi va di moda, è inconfondibile ed è l’unico profumo che a me piace anche se preferisco l’assenza di odori “artificiali”. Lui al tavolo nel frattempo si sbriga nel fare una telefonata, è goffo e dà l’idea di non essere nemmeno molto educato..ma chi se ne importa. Eccola che torna.. ripassa proprio di qui, molto vicina e vederla allontanarsi da dietro mi eccita molto, la gonna è più corta di come sembrava e un leggero spacco fa sognare oltre, le braccia ondeggiano lungo i fianchi e lentamente si avvicina al tavolo, sussurra qualcosa al compagno di cena, prende la sua giacca e la borsetta ed esce dalla sala ristorante.
E io ? Beh, .. in fondo era una cosa che tramortiva la mia noia, volevo andare oltre, tanto più che il filetto al pepe verde aveva lo stesso sapore del pesce alla griglia della sera prima. Mi alzo ed esco.
Entro nella hall e mi reco alla reception scrutando ogni angolo, e vedo sul divanetto lei seduta con le gambe accavallate che parla al telefono, quindi mi siedo ad una certa distanza su un divanetto e mi metto a leggere un giornale..
Il mio sguardo fugge verso di lei, non è bellissima, ma ha un’aria molto sensuale ed avevo deciso di cogliere quella sfida.. Lei ride al telefono, e con lo sguardo ricambia i miei sguardi cercando di non farsi notare.
Sono lontano e lei parla piano quindi non capisco con chi e soprattutto di cosa parla, peccato, la mia curiosità ne risente.. ma forse è meglio così, ho più tempo per concentrarmi sul mio compito..devo attirare la sua attenzione, farle capire che mi piace molto. Lei scavalla le gambe e le inverte in un movimento che lascia immaginare un universo in quell’oscurità, un universo che ho immaginato meraviglioso, in ogni modo..
Dopo qualche minuto il suo sguardo prende un po’ coraggio e decide di guardarmi con più assiduità, fregandosene della mia reazione, che peraltro non c’è, osservo anche io e accenno un sorriso.. piego e metto via il giornale. Mi alzo mi dirigo verso lei che cambia espressione, è in evidente imbarazzo man mano che mi avvicino, la guardo, lei mi guarda ed io le passo vicino e mi dirigo alla reception a prendere le chiavi della camera. Lei si alza e si dirige agli ascensori.
“DIN”
Mi affretto e la raggiungo, la faccio salire per prima e le chiedo . .
“Quale piano ?”
“Ottavo grazie”
“Anche lei qui da sola?”
“Io? No no, sono con un collega”
“Capisco.. peccato, speravo di aver trovato una piacevole compagnia”
Sorride..
“DIN”
“Io sono arrivato, il tempo di una doccia e sarò nuovamente nella hall pronto per una passeggiata, sarei felice di trovarla lì.. Buona serata.”
“Ma… io?!”
“DIN” l’ascensore si chiuse sul suo imbarazzo.
Dopo circa un’ora scendo nuovamente nella hall e la trovo in abbigliamento casual che guarda la pioggia fuori dalla porta girevole per superare l’imbarazzo, era timida, anche troppo, ma questo mi piace in una donna.
Le passo vicino e..
“Qualcosa di interessante ?”
Sobbalza.
“Quindi devo dedurre che hai accettato il mio invito?”
“Diciamo che sei stato più convincente della noia..”
“Mi sforzerò di prenderlo come un complimento.. hai un ombrello?”
“No..”
“Preferisci il nero o il rosso?”
“Di solito il nero..”
“Ok, allora prendiamo in prestito questo..”
Sfilo un ombrello nero dall’ombrelliera e riparandoci..
“Ti piace la birra?”
“Non tutte!”
“Fidati!”
Corriamo sul marciapiede sotto la pioggia provando a ripararci con quell’ombrello
E raggiungiamo un locale che conosco, una birreria artigianale, un posto giovanile solitamente molto frequentato, ma si sa .. di mercoledì per lo più piovoso..
Entriamo e ci sediamo in un angolo, un piccolo tavolo semicircondato da un panca imbottita molto comoda, ci togliamo i giubbotti e veniamo a noi..
“Allora incantevole miss x , credi sia giusto il momento di dirmi come ti chiami?”
“Miss x non è male! Suona bene, ma in realtà mi chiamo Alice, e tu ?”
“Sarebbe scontato dire Mister x , quindi sarò sincero.. Matteo.”
“E come mai solo?”
“Credo per lo stesso motivo per il quale tu sei stata costretta a passare quella cena così orribile in coppia.. cioè, lavoro.”
Sorride..
“In effetti non è il massimo della compagnia, ma è il mio “capo”..”
“Buonasera ragazzi, che prendete?”
“Alice, fidati, la birra che fanno loro è buonissima..”
“Ne porto 2 medie?”
“NO NO, una piccola..”
“Ok ve le porto subito..”
“Piccola? .. hai paura di perdere il controllo..?”
“Tranquillo, credo di non reggere nemmeno la piccola..”
“eh eh eh.. beh, spero tu mantenga almeno le forze per tornare in albergo..”
“che lavoro fai mister x?”
“Sono un volgare agente di commercio.. e tu ?”
“Assistente di direzione per una piccola azienda, siamo qui per una fiera..”
“Quindi non viaggi molto, vuoi farmi credere che una delle poche volte che esci hai subito la fortuna di incontrare me!?”
Ride
“Potrebbe anche trattarsi di sfortuna!”
“Birre!!!”
“Meno male che è piccola!!”
“Sono tedeschi, hanno le dosi da tedesco..buona?”
“Si, è buona veramente!”
“Vedi che è stata una fortuna.. altrimenti eri in camera a prepararti il te..”
“Chi ti dice che non lo preferivo..?”
“Lo dici tu, adesso, stando qui.. in fondo non ti sto mica trattenendo..”
“Dici che posso andarmene !?”
“eh eh eh .. beh, ripensandoci no. Abbiamo un ombrello solo..”
Ride..
“Allora rimango, solo per l’ombrello..”
Drin ..Drin .. Drin..
Lei cerca nella borsa ed estrae un telefono, guarda chi è , si scusa con un gesto della mano e risponde.. rimane seduta e parla, è un’amica. La guardo, è una ragazza semplice, molto più carina così che tutta elegante, la osservo bene e lei che parla con gli occhi puntati sul tavolo lo sa..
“Scusa, era un’amica..”
“Hai due occhi bellissimi..”
“Hai deciso di imbarazzarmi?”
“No, ho solo deciso di dirti che hai 2 occhi bellissimi.”
Arrossisce
“Mi fai fare la faccia rossa, un po’ la birra un po’ tu.. !”
la guardo negli occhi senza parlare più.. voglio baciarla, lei lo sa , riflette un attimo e si lascia andare; le mie labbra si appoggiano morbide alle sue, occhi chiusi e un bacio tenero e breve.. ci guardiamo negli occhi.. e un altro bacio, più deciso.. labbra su labbra.
La guardo e dico..
“Nei film di solito a questo punto si chiede scusa..”
“Non mi sono accorta di essere in un film..”
Altro bacio..
“Mi ricorderò delle tue labbra..”
Sorride..
“Vedi? Ti avevo detto che era sufficiente una birra piccola..”
“Per il momento, mezza birra piccola.. non ci crederai ma sono impaziente di vedere cosa succede quando l’hai bevuta tutta.. eh eh eh…”
“Ti posso fare una domanda mister x?”
“L’hai già fatta..”
“Eh?! Ah! Stupido, non questa domanda!”
Ridiamo .. lei è bellissima quando ride, tutte le donne sono bellissime quando ridono..
“Avanti con la domanda..”
“Cosa avresti fatto se io non fossi scesa nella hall.. ?”
“C’era questa possibilità ?”
“Beh, certo, .. era l’unica seconda possibilità..”
“Ok, se fossi sceso e non ti avessi trovato sarei tornato in camera e mi sarei messo a guardare la TV, e prima che la noia mi uccidesse mi sarei addormentato.. Insomma, quello che faccio di solito tutte le settimane quando sono in giro da solo..”
“Vuoi farmi credere che hai visto me e ti si è accesa una lampadina ?! Se non ci fossi stata io ci avresti provato con un’altra..”
E’ la situazione che odio, ci sono persone che si pavoneggiano di essere dei “marinai” con un’amante in ogni porto, ed io avevo di fronte una donna alla quale stavo dicendo la verità e avevo la sensazione che lei non mi credesse..
“Il fatto che tu mi ritenga in grado di fare conquiste con tutta questa facilità lo prendo come un complimento, la verità è che come faccio sempre me ne sarei tornato in camera subito dopo la cena e avrei atteso il niente.. eh eh eh….”
“Va bene ti credo.. stando così le cose, sono felice di essere scesa al tuo invito.”
“Bene miss x, ora faccio io una domanda.. cosa hai detto al tuo capo quando sei tornata dal bagno e hai abbandonato la cena?”
“..la verità, che dovevo fare una telefonata. Perché me lo chiedi?”
“Nessun motivo particolare.. solo curiosità, quando si passa molto tempo da soli si imparano strani giochi mentali, tra cui quello di studiare alcuni comportamenti e cercare di capire cosa si dicono le persone….”
“Ma bravo mister x, quindi mi stavi spiando ? eh eh eh….”
“Diciamo che eravate una coppia strana.. mi avete incuriosito.”
“Diciamo che non siamo una coppia, preferisco…”
Ridiamo ancora una volta, è una compagnia piacevole ed io lo sono per lei, almeno sembra. Si alza .. “Vado un attimo in bagno..”
Annuisco con la testa e finisco la mia birra.
Lei è molto carina. A volte penso che sono proprio un bel tipo, nelle donne c’è qualcosa che mi piace molto, in ognuna, non riesco mai a trovare brutta una donna.. non capisco se è un’autoconvinzione o cosa.. Comunque lei è carina. Mi alzo, pago le birre e ..
“Eccomi, siamo pronti?”
“Certo che siamo pronti, non vorrai mica aspettare che smetta di piovere!? Altrimenti che abbiamo preso a fare l’ombrello.. eh eh eh.. ..”
“Cavolo! Ma piove sempre più forte!?”
“Pronta? .. via!”
Corriamo abbracciati sotto l’ombrello lungo la stradina e poi verso l’albergo, arriviamo fradici o quasi, ..
“Wow!!”
“Erano anni che non correvo così..mister x”
“Ah si? .. non c’eri anche tu all’andata??”
“ah ah ah.. già!! Volevo dire, a parte stasera, erano anni!. .stupidone..”
“Dà qua, rimettiamo l’ombrello a posto..”
Ci dirigiamo verso gli ascensori, mi piace averla a fianco, è una presenza sconosciuta che non ingombra, è una bella presenza.. serena e sincera, mi piace.. percepisco che sia così anche per lei..
DIN
Entriamo..
Silenzio, solo un sorriso, lei ha i capelli umidi e i vestiti un po’ bagnati, la trovo indifesa ma felice ha la serenità di chi sente che qualunque cosa succeda le piacerà, non credo che si possa desiderare di più..
DIN
L’ascensore si apre su un pianerottolo vuoto che ci trova abbracciati in un bacio appassionato, lei è molto sensuale, come sa esserlo una donna quando un po’ di alcol abbatte ogni forma di pudica vergogna.. lo si percepisce dalle labbra che diventano morbidissime, dalle braccia che si appoggiano intorno al mio collo leggere e rilassate.. e dal suo corpo che si lascia stringere dalle mie mani..
DIN
L’ascensore si richiude abbracciandoci in quel bacio intenso, romantico e passionale..
L’ascensore si muove.
“OPS.. eh eh eh ci hanno “chiamato”..”
Lei sorride e si ricompone, assumiamo un’aria decorosa..
DIN
La hall
“Prego, salga pure, risaliamo anche noi….”
L’ascensore riparte, con noi un uomo distinto..
DIN
“Arrivederci..” Usciamo ..
Lei mi prende per mano..
“Vieni qua..”
Mi trascina per un corridoio, e cerca nella borsa qualcosa, estrae una tessera magnetica, è la chiave della sua stanza, ..
“zitto..”
La porta si apre e si richiude alle nostre spalle, lei getta la borsa sul letto si volta ci baciamo nuovamente.. la passione esplode. Mentre ci baciamo, con frenesia ci spogliamo, via le giacche , poi la mia camicia e la sua maglia .. via le scarpe, i pantaloni suoi e i jeans miei.. le sue mani mi stringono la schiena, sono fredde.. le mia caldissime sulle sue spalle, slaccio il reggiseno ed una mano scivola dentro i suoi slip a stringerle il sedere.. Lei si inginocchia e mi sfila gli slip, mi prende con la lingua e poi in bocca.. solo pochi secondi, forse meno di un minuto, sono eccitatissimo, in fondo non potrei non esserlo. La faccio alzare, la abbraccio forte con le mani sotto le sue cosce, la sollevo e la appoggio alla parete.. le scosto le mutandine e le entro dentro con decisione.. lei urla. Poco romanticismo ma tantissima passione in quei minuti , in quella stanza. E’ sesso deciso, non violento ma deciso, forte e un po’ selvaggio. Il mio bacino si muove e lei subisce quei colpi cercando di assecondarne i movimenti, ma si vede che non è molto lucida, appoggia la sua testa prima all’indietro sul muro, poi in avanti sulla mia spalla.. geme, e piccole grida escono dalla sua bocca. Le sue gambe mi cingono la vita ed i piedi si incrociano alle mie spalle..
“Non fermarti..”
Non avevo nessuna intenzione di fermarmi, .. non esiste cose più eccitante per me di una flebile voce femminile che ti sussurra parole all’orecchio con quel tono di eccitazione che fa tremare le sillabe.. Continuo in quel movimento deciso che sembra inchiodarla al muro.. con un dito mi avvicino al suo culetto e con un a leggera pressione cerco di entrare..
“No” e mi colpisce con un pugno sulla schiena.. Violenza. Mi piaceva tutto in quel momento.. Aggressività esplosa da una donna timida, era forte in quel momento, nessun timore..
A quel pugno reagii con un’accelerazione ed una maggior violenza dei mie colpi.. lei gridò..
“Si! Continua!”
Aveva le guance rosse, si mordeva le labbra.. fuori controllo i suoi movimenti che cercano con tutto il corpo l’estasi in quella situazione in cui la donna sa che l’attesa è talmente meravigliosa che quasi non si augura di trovare subito l’orgasmo.. Io continuo in quel monotono amplesso nato così come frutto della frenesia e del momento di eccitazione, vorrei fare altre cose ma rimango li ad affondare i miei colpi in lei che comincia a contrarsi, stringe gli occhi.. mi graffia sulla schiena.. mi morde ..
“Più forte! Non fermarti.. .. sto per venire..”
Lo sapevo, si sentiva, rallento un attimo per recuperare qualche energia e riparto violento e deciso più di prima..
“E allora vieni..”
E’ arrivata al culmine, il corpo non si trattiene più, si abbandona per irrigidirsi nuovamente.. una contrazione forte e poi l’esplosione, la avverto.. la sento sul mio pene, sento palpitare forte e poi un’onda calda mi invade..
La abbraccio forte, mi fermo.. la stringo, lei mi stringe.. Mi piace sentirla rilassarsi tra le mie braccia. Toglie le gambe dalla mia schiena e si alza in piedi, mi guarda e mi abbraccia ancora,.. poi mi bacia il petto e scende giù inginocchiandosi.. guarda il mio pene che è a pochi passi dall’esplodere.. lo stringe con una mano e lo prende lentamente in bocca, lo lecca come a ripulirlo, poi di nuovo in bocca , tutto.. rimane li e con la lingua ci gioca. Poi muove la mano, accelera e lo riprende in bocca ancora..
“Dio mio.. non fermarti.. .”
Mi guarda soddisfatta e continua sempre più veloce a masturbarmi mentre mi tiene fra le labbra; sento che sto per venire, lo capisce anche lei, mi leva dalla bocca e continuando a masturbarmi mi lascia venire sul suo petto.. mi appoggio con le mani al muro.. e con la testa sulle mani.
.. Finito, un orgasmo chiude quella conoscenza cercata e non frutto del destino, quell’incontro partito lento ed esploso forte, deciso. Mi sono innamorato di lei, in quel momento non desideravo fuggire, ma rimanere.. è strano, insolito. Nelle avventure a me capita di voler fuggire, in quel caso avrei desiderato rimanere, ancora. L’eccitazione e il trasporto giustificano molte cose, spesso ci si estranea dal mondo e mai si pensa al dopo.. ma dopo, quando passa il momento, si pensa inevitabilmente a cosa sarà.. più che a cosa è stato. Il pensiero gentile e soave di lei, mi accompagna per tutta la notte, pensarla poco distante avvolta nei suoi pensieri mi intenerisce, in maniera pretenziosa ed egocentrica sono convinto che sta pensando a me, o forse mi piace solo pensarlo.
Non ho niente di lei, lei non ha niente di me se non ricordi ed emozioni che il tempo scalfirà.. Forse non la vedrò più, mai più.
DIN
Colazione, sono le 8.. il mio tavolo è sempre il solito, guardo il suo ed è ancora apparecchiato.. quindi non è ancora scesa. Faccio colazione con calma, non mangio molto e penso tanto.. Spero scenda in tempo, prima che io me ne vada. Sono le 8,15 non si vede nessuno..
“Scusi, può portarmi un foglietto con una penna .. ?”
“Subito signore..”
Devo andarmene, quindi decido di scrivere.. “.. spero che anche in te le emozioni di questa notte abbiano lasciato dolci pensieri e speranze, ho sperato di incontrarti ma sono dovuto partire presto. Questo è il mio numero di telefono..”
“Scusi, può gentilmente recapitarlo con discrezione alla signora del tavolo 24 appena scende ?”
“ Senz’altro signore.. buona giornata.”
Mi incammino verso l’uscita attraversando la hall, lo sguardo gira nella speranza di incontrarla ma i miei occhi non scorgono nessuna sorpresa; raggiungo la porta girevole di fronte alla reception ..
“Scusi! Signore, lei è il signore della 312 ?”
Mi volto ..
“Abbia pazienza, c’è questo biglietto per lei.. .”
Un brivido di piacevole sorpresa..
“.. Ho pensato molto a te questa notte, non so chi tu sia fino in fondo, ho sperato di vederti questa mattina ma siamo usciti molto presto. Spero che questa lettera ti raggiunga, perché anche se non ci sentiremo mai più, voglio almeno darti il mio numero.. così da poter coltivare la speranza che tu mi chiami. Alice. Miss x”
Ieri oggi domani, prima durante dopo, .. sensazioni diverse, emozioni che mutano, desideri che cambiano.. vite che si incrociano e lasciano traccia.. Amori e passione, io e lei… un giorno, noi.
8
4
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
è successo...(ovvero ci avevo visto bene)
È successo (ovvero ci avevo visto bene)
Ricordate il racconto del bar bene ci siamo rivisti.
Io e Claudio (nome di fantasia) frequentiamo la stessa palestra ieri l’altro (3 maggio) ci siamo visti mentre io facevo spinning lui in completo bianco nero attillatissimo è venuto a salutarmi quattro chicchere e poi ognuno per la sua strada di sudore e esercizi. Ogni tanto uno sguardo complice sfruttando qualche riflesso opportuno fra i tanti specchi della palestra. La pedalata è dura il sudore scorre copioso ma ormai è finita …mi reco negli spogliatoi una doccia e nuda entro nella piccola sauna ….con la luce fulminata la penombra è molto complice. Sono nuda lucida di sudore depilatis-sima solo una strisciolina sopra al cazzo, che mentre sto sdraiata a gambe larghe con i piedi appog-giati alti alla parete di fronte, pende semiduro dall’eccitazione che i pensieri che viaggiano mi pro-vocano. Sono le due del pomeriggio la palestra è semivuota ma la porta si apre e sorpresa entra lui un nuovo saluto uno scambio di battute e si sdraia non lontano da me. Io a occhi socchiusi faccio finta di nulla ma fremo dal desiderio. Mi volto lui mi guarda io apro oscenamente le gambe…..lui si lecca le labbra io ho la gola asciutta e fremo dalla paura dall’eccitazione dalla voglia. Allungo una mano e mi tocco in maniera manifesta il buco del culo che, lubrificato dal sudore e fremente dall’eccitazione inghiotte subito un mio dito. Lui mi fissa e si tocca il suo stupendo palo di carne depilata che gli pende fra le gambe io infilo un altro dito dentro e le allargo dilatandomi il buco poi le estraggo leccandole avidamente. Lui dalla porta può veder fuori se arriva qualcuno io mi sporgo e senza dire nulla mi avvicino prendendogli il cazzo in bocca. Lui dalla finestrina della porta della sauna vede il locale adiacente e se qualcuno entrasse avremmo tutto il tempo io lo pompo avida-mente grondo sudore lui è fradicio lo voglio voglio la sua sborra in bocca. Mi sento una vera zocco-la fremo come una cagna ma pompo il suo cazzo fino a quando lo sento irrigidirsi mi preme la nuca con la mano e sussurra frasi di incitazione sino a quando mi viene in bocca io non posso fare altro che bere bere e ingoiare. Lui si ritira aspetta alcuni istanti ed esce. Io rimango in sauna sconvolta.
Esco una doccia vado a cambiarmi lui mi sta aspettando e mi invita a casa sua. Gli dico che lo avrei raggiunto di li a due ore.
Vado a casa mi spoglio mi faccio un bel clistere per pulirmi dentro, mi depilo mi smalto le unghie delle mani e dei piedi di un bel cremisi acceso mi trucco gli occhi ed il viso tralascio il rossetto (lo farò da lui) indosso collant effetto reggicalze perizoma in tulle e reggiseno in completo, quale sor-presa mi pianto dentro un bel plug di quelli con la coda mi stringo la base delle palle e del cazzo con un laccio di seta nera. Porto un paio di sandali alla schiava grigi tacco 12 un top in pelle e una gonna in pella spacco vertigine dietro, parrucca a a caschetto nera stile Valentina. Vado in garage prendo l’auto e via verso casa sua sto di nuovo tremando il pliug mi dilata e mi eccita mentre gui-do. Gli suono al campanello e gli dico di lasciarmi aperta la porta e la luce del bagno accesa lui non mi deve vedere in abiti maschili. Entro in casa musica soffusa penombra il bagno è illuminato entro e mi cambio. Esco ticchettando sui tacchi a spillo lui capisce ed esce è nudo.(STO SCRIVENDO QUESTA STORIA E SONO ECCITATISSIMA MI SONO APPENA FATTA UNA SEGA BEVENDO TUTTO). Gli giro in torno con fare da battona lo carezzo gli bacio il collo (sono netta-mente più alta di lui con i tacchi). Dallo spacco della gonna pende la coda del plug lui se ne accorge e lo tocca premendo io mugolo e mi divincolo. Mi chino e li in corridoio accovacciata davanti a lui mi imbocco il cazzo che subito reagisce e diventa di marmo. Gli dico che sono le sua frocia e che può fare ciò che vuole lui è visibilmente eccitato mi dice di alzarmi e di sfilarmi la gonna. Io eseguo come un automa ma lui mi sfila anche il perizoma e ha un sussulto quando vede i miei genitali stret-ti nel laccio e il plug a coda che mi dilata il culo. Mi mette a pecorina su una poltrona e manovra il plug in modo che il suo dimetro massimo sia sempre a livello dello sfintere mi vuole dilatare al massimo io vibro dall’eccitazione lui i sega vuole farmi venire e cosi faccio sborro sborro e godo tremo tutta….. tremo lui mi sfila il plug sono pronta. Mi sussurra una cosa sola ti voglio io mi alzo e vado in camera da letto lui mi mostra un certificato di donatore di sangue io mi apro le natiche lui mi impala a pelle entrando piano piano allargandomi con quelle bella cappella di carne dura . Il suo cazzo corre avanti e indietro nel mio intestino prima dolcemente poi si ferma completamente den-tro. Io premo il culo contro il suo ventre lui ricomincia sempre più forte poi sfila il cazzo e mi ri-pianta il plug dentro. Io mi volto come una pantera e gli prendo in bocca il cazzo che sa del mio cu-lo lo ingoio fino in fondo ho un conato di vomito lo ingoio e reprimo il conato, continuo nel pom-pino poi lo spingo sul letto, mi sfilo il plug nuovamente e gli salgo a cavallo dandogli la schiena e mi impalo da sola. Mi muovo su di lui lo sento che mi riempie fino in gola lo prendo tutto. Scivo-liamo sino sul bordo del letto metto i piedi e terra e appoggiandomi alla parete di fronte con le mani continuo a farmi inculare …. Il mio cazzo sbatte al ritmo dell’inuclata e cola sborra che schizza lui si divincola mi sbatte sul letto pancia in aria, mi allarga le gambe e mi entra dentro sfondandomi mi monta fortissimo ed ad un certo momento lo sento irrigidirsi e mi riversa, dandomi ogni tipo di in-sulto, una sborrata senza fine. Lo assecondo poi mi sfilo e lo faccio finire in bocca sa di sborra e del mio culo sono pentita di essermi pulita bene dentro.
Mi bacia io lo prendo per la mano e lo trascino in bagno entro nella doccia e mi inginocchio davanti a lui a bocca aperta ……voglio che capisca benissimo che troia ha davanti …..quando il getto mi colpisce il viso sono sicura che ha capito.
Del dopo non vi racconto ma spero tanto la cosa abbia un seguito non voglio una storia non e voglio con nessuno tanto meno con lui ma è stato un pomeriggio da non dimenticare.
7
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Sesso da sogno
Sapevo che avrei dovuto mantenere le mie idee e i miei sani ideali…. Dovevo evitare ogni tentazione per poter (non senza una gran fatica) evitare di cacciarmi nuovamente nei guai! Dovevo continuare a sostenere la mia idea che l’unico “maschio” affidabile è il silicone! Si un bel pene finto!... Scelto della giusta misura…. Ti fa godere dove come e quanto vuoi e soprattutto non ha pretese assurde e non spara cazzate!... Il sesso fine a se stesso non è appagante ne eccitante…. Ma a chi voglio darla a bere? Se così fosse cosa ci faccio parcheggiata di fronte ad un cancello con il cuore in subbuglio e un calore inequivocabile tra le gambe? Stamattina quando mi sono svegliata ero così sicura di quello che stavo facendo… cosa sta cambiando?.... Devo calmarmi e riflettere… nessuno è in grado di impormi nulla che io non voglia…. Mi allontano un po in auto e mi parcheggio in una piccola area vicino ai campi, dove lui non può vedermi… ripenso alle lunghe chiacchierate in chat… e alla sua bellissima voce calda e passionale …. Allegra e sonora quando ride…. Un dolcissimo bambino cresciuto, spavaldo e sensuale. Un uomo interessante con il quale una sera( iniziata per gioco da qualcun altro) mi sono confidata senza alcun velo, convinta che tra noi sarebbero rimaste due tastiere e due freddi monitor , un uomo che sembrava conoscermi da sempre visto che riusciva sempre ad anticipare le mie battute, o forse semplicemente che conosce benissimo se stesso …. Un uomo destinato ad essere una piccola comparsa nella mia vita perché entrambi abbiamo altri progetti, ma che nulla vieta possa rimanere un ottimo amico…. Un uomo che per ora almeno a parole mi è affine sessualmente….
Ripercorro ad occhi chiusi … le mani strette attorno al volante… il modo in cui ci siamo conosciuti…. La mia solita curiosità… il mio modo di comportarmi da bambina capricciosa… se un “adulto” mi dice di non fare una cosa ecco che per puntiglio io la faccio!!!!!!!!!!.... Gli avvertimenti su di lui erano stati molto chiari… “sarai solo una tacca sulla sua cintura!”… Ma come contrasta il suo modo di fare sincero con questa descrizione… Le persone a volte parlano dando per scontato che si desideri essere “protetti”…. Molto spesso senza neppure conoscere a fondo la persona che stanno proteggendo!... Me lo hanno descritto in modo così impertinente da rendermelo ancora più attraente!!!!!...
Mi torna in mente il suo bellissimo viso da eterno peter pan, cornice perfetta per i suoi splendidi occhi chiari, per me attrazione e ammonimento, sorriso e avvertimento e per la sua bella bocca carnosa… così casta e imbarazzata al telefono…. Rimarranno così quelle labbra da mordere?.. caste e pure… oppure dalla sua bocca sapranno uscire ardite parole?...
Lui per me è un’incognita , ha risvegliato il mio istinto (la mia malattia)… qualcosa che credevo di aver anestetizzato dopo l’ultima deludente storia… Troppi uomini sono passati per la mia vita senza lasciare alcuna traccia e buona parte di questi non è nemmeno riuscita a farmi godere veramente!...
Il telefonino vibra…. “Dove sei?... Perché stai tardando?.... Non avrai paura?.... tanto lo sai che prima o poi ci ricadi!.... Non farmi aspettare…….” Mi guardo nello specchietto non sono bella ma la mia femminilità non è mai passata inosservata. Ho un trucco leggero che mette a risalto soprattutto le labbra carnose, mi piace lasciare segni con il rossetto mentre la mia bocca è in perlustrazione… Ho i capelli raccolti in una semplice coda, li odio quando mi disturbano e devo toglierli… e poi a quale uomo non piace osservare?...
Abbigliamento semplice ma sempre d’effetto… camicetta bianca molto aperta che lascia intravedere il mio generoso decolté, gonna nera appena sotto il ginocchio… sotto una guepiere bianca che regge con delicatezza le calze a rete sottilissima. Immancabili i tacchi alti. Metto in moto, non voglio scappare…. E mi ritrovo di nuovo li, davanti al suo cancello. Questa volta scendo e mi avvicino… il cancello è aperto e anche la porta sembra socchiusa. I tacchi fanno rumore… so che mi sta guardando e questa è una sfida per me. I pochi passi che mi separano alla porta sembrano kilometri… dentro è tutto buio… per fortuna la porta non cigola se no sarei scappata!... entro e mi chiudo la porta alle spalle. Nulla… nessun rumore... buio completo. Lo chiamo ma lui ovviamente non risponde… poco per volta i miei occhi si abituano al buio e vedo la sua ombra che lentamente si avvicina… si mette alle mie spalle senza toccarmi…. Nel silenzio sono riconoscibili i nostri respiri e i battiti del cuore…. Il mio sembra intenzionato a sfuggirmi il suo è calmo e regolare come se avesse vissuto milioni di situazioni come queste…. Sto tremando … ma non è paura… Voglio che lui mi tocchi… come se potesse intuire i miei pensieri mi stringe con un braccio all’altezza della vita e con l’altra mano inizia ad accarezzarmi il collo…. È alto … e il suo corpo è possente… sento il suo profumo, maschile e forte come piace a me. “Ciao… finalmente sei arrivata. Ora dovrai farti perdonare per tutto questo ritardo” la sua voce di solito molto brillante è poco più di un sussurro, ma la riconosco e questo mi rilassa un po’ …. Le sue mani, peccato sono un po piccole, mi abbandonano per tornare poco dopo sui miei occhi… vuole bendarmi… mi piace giocare per cui lo assecondo anche se così facendo si perderà parte dello spettacolo, dicono che i miei occhi sono due gocce di cristallo dentro ai quali qualsiasi emozione passa visibile come una pellicola al cinema…. Mi passa attorno… accarezzandomi dolcemente… si avvicina e si allontana… mi sfiora con le labbra per poi allontanarsi… è così delicato?... No… il suo intento è quello di eccitarmi ancora di più… è una tortura stare ferma sui tacchi aspettando che lui faccia qualche mossa… in più nonostante i brividi, la pelle sembra bruciare e il calore nel mio ventre si fa più intenso… dopo avermi lasciata ferma per un interminabile lasso di tempo mi si avvicina e con le mani mi accarezza il decolté… mi bacia dolcemente, il sapore delle sue labbra è inebriante…. Mi spinge e mi ritrovo con la schiena al muro…. I suoi baci si fanno più roventi… ingordi… con le mani prende possesso del mio seno e lo stringe come se volesse farmi male…. Questa situazione mi ha coinvolta a tal punto che solo dopo un po mi sono resa conto di aver le mani libere…. Nello stesso momento in cui lui infila la mano sotto la gonna…. Giunto al sottile pizzo che protegge il centro del mio piacere lo sento sorridere soddisfatto per quell’ indubbio calore …. Si insinua sotto il sottile elastico e si tuffa con le dita nel vischioso dei miei umori…. Mi tocca con maestria come se conoscesse ogni mossa per darmi maggior piacere…. Non voglio perdere completamente il controllo … inizio a manovrare la cintura sui jeans… maledizione bottoni e oltretutto bendata!... riesco abbastanza bene a toglierli di mezzo ma quando sto per toccare la sua pelle tesa mi blocca…. Mi prende entrambe le mani…. “devi farti perdonare ricordi?” …in un attimo sono faccia a faccia con il suo sesso turgido…
Le mie labbra carnose non faticano a trovare il punto più delicato… Ha un buon sapore… mi piace…. È piacevole giocare con il suo sesso come se fosse un gelato o una dolcissima caramella…. La mia lingua percorre in lungo e in largo tutta la sua asta…. La cappella tesa… lo prendo in bocca e lo succhio… lentamente gustandomelo a fondo… il vuoto nella mia bocca lo schiaccia delicatamente mentre me lo passo da una guancia all’altra…. Lo libero dalla presa per poi farlo scivolare di nuovo tra le mie labbra…. “Mi stai perdonando?....” con fare malizioso comincio a scendere ancora per succhiargli le palle… “dimmi che mi perdoni daiii…. “ “… sei sulla buona strada se continui così… la tua bocca è un forno!”…. la sua voce brillante ora è rotta dall’eccitazione…. il ghiaccio è rotto Mi prende per la coda e mi indica di alzarmi “lascialo respirare adessi … non vorrai consumarlo!!”… Rialzandomi sento la mia borsetta cadere…. Ovviamente non mi ero accorta di averla ancora addosso … Lui ride di gusto… “avevi paura che non te ne dessi abbastanza?”…. in un attimo ho capito che la borsa cadendo si era aperta lasciando scappare il mio fedele compagno di tante avventure… Il MUTO!... Che vergogna!!!.... “era solo un gioco!”…. “si si… vabbè un gioco!.... tu vuoi giocare?”… “insieme a te si…”… ora ridevamo entrambi…. Mi toglie il velo che avevo sugli occhi e finalmente vedo il suo viso divertito e sereno… Mi prende per la mano e mi trascina lungo l’appartamento buio… “ah… ricordati il tuo amico… non vorrai lasciarlo a guardare!!”… Mi guida sorridendo verso il divano… i suoi baci si sono fatti roventi e mentre esploriamo l’uno la bocca dell’altro le mani sciolgono gli ultimi legami con i vestiti… Stringe i miei seni tra le mani, mi lecca e mi morde i capezzoli con studiata e delicata violenza. Lo spingo sul divano… non so più resistere… lo voglio sentire dentro…. Ridiamo divertiti tutti e due, non oppone resistenza e si siede con me a cavallo… mi scivola dentro senza timori… come se fosse il padrone di casa…. La sua spavalderia è disarmante ed eccitante al tempo stesso… la sua voce mi giunge come un sussurro “ anche io sai avevo pensato a qualche giochino…” … dopo ricordo solo un dolore secco ai capezzoli e due pinzette che li stringevano, attaccate a due piccole catenelle e ad un peso… una sorpresa che mi ha portata dritta dritta all’apice del piacere… tremante mi lascio scivolare verso il divano… e lui con il suo sorrisino impertinente “ non penserai di cavartela così… vero?” certo che no… ne ero certa… solo non sapevo cosa avesse in mente e questo mi divertiva non mi spaventava più… Si sdraiò vicino a me in modo da mettermi sulle labbra il suo sesso ancora insoddisfatto… lui cominciò a leccarmi con avidità senza lasciarmi un attimo di respiro… mi scopa con IL MUTO… e mi lecca tutta…. Noooo non riuscirai ancora…. Sul più bello si ferma… si alza e lasciandomi li come una scema dice…. “vestiti che andiamo a cena….le pinzette tienile sotto la guepiere” In auto parla del più e del meno come se nulla fosse tanto che seppure divertita mi stavo chiedendo cosa ci fosse che non andava…. Arrivati al ristorante (che ovviamente conosceva) ci sedemmo ad un tavolo con una piccola panca per due da una parte… ci sedemmo entrambi su quella… e cominciai a capire dove la sua contorta mente stava arrivando, era estremamente eccitante il suo modo di giocare… Mentre ordinavamo alla cameriera la sua mano cominciò ad alzarmi la gonna e ad insinuarsi dove la pelle liscia e depilata del mio sesso diventava più calda… Adoro le sfide e quando fu il suo turno di ordinare allentai la stretta delle mie gambe allargandole quanto più possibile lasciandogli la strada libera… iniziai ad accarezzare i suoi jeans..… Mentre aspettavamo mi fece un cenno con gli occhi per farmi notare la toilette… “fingi di star male…” con molto garbo chiese alla cameriera dove fosse la toilette e se potesse accompagnarmi…. “sa sta male…. Dev’essere l’influenza vero amore?” Mi scappava da ridere ma lo assecondai fingendomi moribonda… chiusa la porta del bagno, fu qualcosa di travolgente… i primi bottoni della camicetta aperti… i seni fuori dalla guepiere con i loro monili…. e lui alle spalle che mi scopava con foga…. Potevo vedere nel grande specchio la soddisfazione nei suoi occhi chiari… entrambi ci voltammo insieme verso la porta … un rumore ci aveva distratti… ma il vedere che la serratura inquadrava giusto giusto il punto in cui ci univamo ci eccitò ancora di più…. Raggiunsi il mio secondo orgasmo…. Dopo esserci risistemati uscimmo per tornare a tavola… fuori dalla porta nell’antibagno un uomo sui 50 si stava masturbando per nulla disturbato dal nostro passaggio… Non fui per nulla meravigliata nel sentire il mio compagno di avventura dire: “la prossima volta bussi… magari la coinvolgiamo….” La cena era sul tavolo…. Ne divorammo una parte e poi mano nella mano scappammo fuori… nel parcheggio appoggiato con la schiena alla macchina, con fare grintoso… “ora però voglio godere io… se no scoppio!” mi accompagna prendendomi per la coda verso il suo sesso…. Mi bastò prenderglielo in bocca che mi riempì tutto il viso e la bocca del suo seme caldo… Lo ingoiai tutto… non avevo preso il dolce a cena!!!...
Ancora oggi ripensandoci mi viene da sorridere… E’ veramente fantastico trovare una persona come lui che sia un compagno di giochi… un amante… un amico…. Qualcuno che non ti giudica e che vive come te i disagi di una sessualità accesa ma pulita… qualcuno a cui non chiedere nulla e che non ti chiederà mai nulla… qualcuno che ti resta vicino per il piacere di quei momenti…. Qualcuno che purtroppo ho conosciuto solo in un sogno bollente che non scorderò facilmente….
6
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Il massaggiatore in regalo
Quasto racconto è stato scritto da una ragazza di Modena dopo un incontro con il sottoscritto.Sono Lauretta, ho 31 anni, longilinea. Diciamo che ho un corpo niente male e noto come gli uomini mi guardano quando giro per strada vestita in mini, stivali e magari con una maglietta aderente che mette in risalto la mia terza piena. Con mio marito Fulvio di 37 anni formiamo una bella coppia in tutti i sensi, abitiamo in provincia di Modena e siamo sposati da 4 anni dopo altri 4 di fidanzamento.Sin da quando eravamo fidanzati, Fulvio mi ha fatto partecipe delle sue idee trasgressive sul sesso. Inizialmente devo dire che le sue parole mi lasciavano indifferente, poi, con il passare del tempo, ho sempre di più apprezzato gli argomenti trasgressivi che mi proponeva come fantasia. Una sua fantasia ricorrente che da un anno mi eccita enormemente e che mi propone mentre scopiamo è che gli piacerebbe sapere che io mi faccio vedere nuda e mi faccio toccare da uno sconosciuto.Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare….e anche se la cosa mi piacerebbe da morire ( e ammetto anche di essermi masturbata pensandoci ) non se ne è mai fatto nulla sino al mese scorso, il giorno del mio compleanno.Era un sabato mattina e appena svegli Fulvio mi abbraccia, mi stringe tra le sue braccia e mi dice che ha preparato un regalo per me. Non vedendo alcun regalo gli chiedo spiegazioni e lui candidamente ma visibilmente eccitato (eravamo nudi a letto) mi ha detto:“ il regalo è la realizzazione della tua e mia fantasia con lo sconosciuto…..”Gli ho risposto che era pazzo, che non poteva essere vero, che le fantasie devono restare tali.“Non ti preoccupare Lauretta, siamo grandi abbastanza per sapere che siamo una coppia solida, una coppia che si ama e che conosce ognuno i pensieri dell’altro”.Dopo la sfuriata iniziale mi calmai e lo investii di domande sul come, quando, in che modo avesse organizzato questo incontro. Lui rispose a tutte le mie domande. Mi disse che navigando su internet aveva scoperto questo sito di annunci e leggendo le varie inserzioni lo aveva colpito quella di un singolo di una città vicino alla nostra che si proponeva anche come massaggiatore “particolare” essendo la sua vera professione. Lo ha contattato e si sono scambiati qualche mail nelle quali si sono confidati le reciproche fantasie erotiche. Mentre Fulvio parlava mi accorsi di essere eccitata e se ne accorse anche lui tanto è vero che mettendomi una mano tra le gambe si rese conto che ero già bagnata. “Io sarò anche un pazzo” disse ridendo, “ma tu sei eccitatissima e la tua porcaggine sta avendo il sopravvento”!“Vai a prepararti che alle 12 lui arriva qui”. Mi sentii morire ma in preda ad una tranche erotica che mi faceva tremare le gambe.Andai in bagno senza aprire bocca, preparai la vasca e m’immersi nell’acqua calda. Mi depilai con cura tutto il corpo lasciando solo una piccola striscia di peli sul pube.Era una situazione completamente nuova per me. Mi ritrovai a scegliere con cura il mio abbigliamento. Un perizoma nero di seta, autoreggenti con pizzo, una gonna a mezza coscia bianca e una camicetta azzurra aderente che metteva in risalto il mio seno libero, un decolté con tacco nero.Mio Dio come ero eccitata!La mezz’ora che precedeva l’appuntamento la passai camminando freneticamente da una stanza all’altra della casa, in panicata, preoccupata ma anche tremendamente eccitata.DRIIIINNNNNNIl cuore mi batteva a mille mentre andavo ad aprire la porta. “Secondo piano” ebbi solo il coraggio di dire. Mentre attendevo l’apertura dell’ascensore avevo il cuore a mille. Eccolo, è lui….Lo faccio accomodare in salotto, ci presentiamo e gli offro un caffè.Dopo una ventina di minuti di chiacchere ero molto più rilassata e riuscivo anche a ridere delle sue battute. Era riuscito a mettermi a mio agio ridendo e scherzando.Poi, d’un tratto, mi chiese dove volevo che stendesse la sua stuoia per massaggi. Mi alzai e lo accompagnai in camera, ai piedi del letto.Lui stese la stuoia, mi chiese un asciugamano da stendervi sopra e mi disse semplicemente. “adesso puoi spogliarti”. Mi sentivo imbarazzata e anche stupida ad essermi vestita in maniera sexy, con perizoma e autoreggenti, sapendo che mi sarei dovuta spogliare. Lui fu davvero carino, si voltò e tornando in salotto mi disse che quando ero pronta potevo sdraiarmi e quindi chiamarlo.Tremavo….e non appena pronta, distesa a pancia sotto, lo chiamai.Entrò e chinandosi mi porse una mascherina tipo quelle da aereo che indossate non fanno filtrare la luce. La indossai e attesi.Dopo pochissimo tempo sento le sue mani sopra i miei polpacci. Mi unge le gambe ed il sedere e inizia un massaggio davvero piacevole anche se “normale”. I movimenti delle sue mani sul mio corpo mi rilassano davvero quando inizia a massaggiarmi la schiena e le spalle. Poi scende di nuovo a massaggiarmi il sedere e l’interno delle cosce con un tocco molto più sensuale. Delicatamente mi divarica leggermente le gambe e passa le mani nel solco e sopra al mio buchino. Sapevo di essere bagnata e mi vergognavo da morire sapendo che lui poteva accorgersene mentre mi guardava la fighetta da dietro. Al buio, sapendo di essere guardata e toccata ovunque da uno sconosciuto: la mia fantasia si era avverata. Mi sussurra di voltarmi. Inizia sempre dal basso massaggiandomi piedi, caviglie e cosce. Poi mi unge pancia e seni e inizia a stuzzicare i miei capezzoli con le dita. Poi torna a dedicarsi alle cosce, al pube. Spontaneamente divarico le gambe offrendogli la vista della mia figa che sentivo e sapevo fradicia. Per lui è come un segnale e la sua mano corre sul mio bottoncino, le sue dita entrano in me. Immediatamente ho un primo orgasmo che mi scuote tutta e che mi fa urlare di piacere. Cerco il suo corpo con la mia mano, cerco di toccare il suo cazzo che finalmente, avendo gli occhi coperti, trovo. Lo palpo e lo tocco. Lui mi dice “tuo marito era sicuro che avresti cercato il mio cazzo”. “Mi piacerebbe scoparti ma gli ho promesso che non lo avrei fatto”. Le sue parole hanno l’effetto di eccitarmi ancora di più. Gli sbottono i jeans e lo prendo in mano. Al tocco è come quello di Fulvio, una ventina di centimetri. Le sue mani continuano a massaggiare la mia fighetta e i miei seni. Mi piego su un fianco: lo voglio sentire in bocca. Mi meraviglio di me stessa e penso che è la prima volta da otto anni che ho in mano e in bocca un cazzo diverso da quello di mio marito. Sono presa da un secondo orgasmo che sale prorompente dal mio utero verso il mio cervello e mi toglie il respiro lasciandomi senza fiato.A questo punto lui abbandona il mio corpo e spruzza sulla mia faccia e sulle mie tette tutto il suo piacere.Questa è stata la mia “prima volta” ma quando Fulvio è tornato a casa e mentre scopavamo si è fatto raccontare tutto per filo e per segno gli ho detto: “Tu vuoi una moglie porca e allora ti dico che mi è piaciuto da morire il tuo regalo. La prossima volta mi farò scopare”. Godendo, ha avuto la sola forza di dirmi. “ti amo da morire Lauretta”.Lauretta
8
6
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Mia moglie e il marocchino
Premetto che questa non è una storia inventata.E'un esperienza realmente vissuta. Anche se un pò lungo vale la pena leggere questo racconto...
Mandatemi tanti commenti che io provvederò a far leggere a mia moglie che sicuramente sarà felice e si arraperà insiema a voi. Grazie a tutti.
Dopo l'esperienza della scopata con mia moglie insieme al fallo di gomma (leggi il racconto IO MIA MOGLIE E IL BAZOOKA), un pensiero mi assillava la mente.
Cosa sarebbe successo se invece del cazzo di gomma ci fosse stato un altro uomo insieme a me a scoparsi mia moglie.Avevo però vari dubbi. Lei avrebbe approvato? E chi sarebbe stato il prescelto?
Da un pò di tempo mentre mi scopavo mia moglie, quando la vedevo particolarmente eccitata, usavo il fallo e le dicevo:"E se fosse il cazzo di un uomo vero?"
A questa frase, la sentivo eccitarsi ancora di più anche se non commentava più di tanto. Dovevo trovare uno stratagemma.L'unico modo era quello di trovarmi io, lei ed un altro uomo in un momento suo di eccitazione.
Pensai di organizzare una cena a 3. Subito pensai ad un ragazzo marocchino, mio cliente di negozio che spesso portavo la domenica,dopo pranzo con me a giocare a calcetto.Mia moglie lo conosceva da cliente e apprezzava molto come persona in quanto era un bravissimo ragazzo,lavoratore e,come diceva mia moglie, anche molto carino.Inoltre qualche volta lui mi aveva fatto i complimenti davanti a lei dicendo che avevo una moglie molto bella...Mia moglie di questo era molto lusingata.
Era l'uomo giusto. Passai giorni a pensare finchè una volta lo incontro nel bar che frequentava lui.Lo prendo in disparte e gli spiego tutto. Inizialmente era molto titubante ma poi, raccontandogli una piccola parte delle qualità amatoriali di mia moglie, un pò scettico accettò.
Venne la domenica e dissi a mia moglie che sarebbe venuto Jahmed (era il nome del marocchino)a pranzo da noi quindi dovevamo dargli una grande ospitalità.
Poco prima dell'evento pensai di riscaldare un pò mia moglie dicendole che avevo voglia di lei. Le dissi di prepararsi con qualcosa di altamente sexy e stetti per un pò a leccargli la fica ma presi tempo per non penetrarla così da lasciarla non soddisfatta pienamente.
Appena in tempo bussano alla porta. Era Jahmed. Mi alzo dal letto e vado alla parta mentre mia moglie si affrettava a mettersi una gonna ed una maglietta ed i suoi soliti tacchi a spillo che usa sempre visto la sua costituzione piccola.
Stavo facendo gli onori di casa. Nel frattempo ci raggiunse mia moglie. Diede un abbraccio a Jahmed e preparò la tavola. La guardavo e la vedevo ancora eccitata per prima.Jahmed era un pò teso.Al tavolo mangiammo e bevemmo tanto vino ed io cercai di parlare il più possibile di sesso. Mia moglie rideva e si eccitava ed inoltre si apriva anche lei a commenti abbastanza caldi.
Nel frattempo sotto il tavolo io le toccavo le gambe con le mani, riscaldandola sessualmente.Ci sedemmo davanti al telvisore. Il mio amico marocchino fece finta di appisolarsi,come stabilito e con lui seduto sul divano iniziai a leccare il collo di mia moglie e a toccargli la fica sotto la gonna. Poi le dissi di andare in camera a farci una bella scopata. Lei era troppo eccitata ed anche un po ubriaca per fermarsi davanti alla presenza in casa del marocchino.
Lasciammo Jahmed sul divano ed andammo in camera. Mentre continuavo a farla eccitare le dicevo :"Non ti eccita che sei a coscie aperte con jahmed di la?". Lei rispose che l'idea la intrigava ma che dovevamo fare presto.Io invece attesi e ancora non la penetravo, finche nel momento in cui lei era fuori come una troia, ecco come da accordi entrare Jahmed in camera senza nemmeno bussare.
Il marocchino si trovò davanti a se mia moglie, preparata a troia. Autoreggenti bianche con riga dietro, reggicalze, la ficona carnosa già tutta di fuori, e tette al vento. Mia moglie, vedemdolo sorrise poi disse: "Dai andate a giocare a calcetto".Io le risposi:"Perchè non li scaldi prima un po questi due ragazzi?"Lei disse di no, anche se non troppo convinta.
Feci un cenno al marocchino di calarsi comunque i pantaloni.Così fece.
Dallo slip bianco si intravedeva un bell arsenale ed anche mia mogliè lo notò.
Alla vista di ciò che poteva uscire da quelle mutande ogni dubbio stava per svanire dalla sua mente. Prontamente le poggiai la mano sul mio cazzo e le infilai un dito nella fica. Poi le dissi:"Non ti interessa sapere cosa ha in mezzo alle gambe il marocchino?"Lei fece cenno col capo di SI. Il marocchino si avvicinò pian piano a mia moglie che era seduta sul bordo del letto con le gambe aperte e con la fica rivolta verso di lui, ormai eccitatissima e senza dubbio. Voleva il cazzo di Jahmed. Era ormai vicinissimo a mia moglie che si stava dedicando nel frattempo solo a lui. Delicatamente gli sfilò le mutande, molto molto lentamente.
Jahmed presentò a mia moglie un cazzone che pur essendo ancora flaccido non avevo mai visto nemmeno nei migliori film porno.Allo stato moscio sarà stato minimo 25 cm. Era già più lungo del mio nel massimo dell'erezione.Lei esclamò:"OOOHHHH, che proboscide.Siiii, lo voglio, non ce la faccio più a resistere!!!" Si buttò a capofitto sull'arnese. Per prima prese il cappellone tra il pollice e l'indice, spostò il tronco del cazzo e iniziò a fargli una bella leccara di palle, poì salì fino alla cappella e la avvolse con maestria tra le sue labbra. Nel frattempo guardavo tutta la scena. Il cazzone flaccido del marocchino era diventato enorme.Oltre i 30 cm di lunghezza. La doppiezza era impressionante ma ancor di pù il cappellone che sotto il pompino della porecellona di mia moglie era smisurato.
Vedevo di profilo il visino piccolo ed il corpo formoso ma minuto di mia moglie e la sua bocca a stretto contatto con quel palo umano mi dava un senso di paura e nello stesso tempo di eccitazione fortissima.
La sentii dire a Jahmed:"Altro che cazzi di plastica, tu hai il cazzo come quello di un cavallo ed ora è tutto mio". Poi si rivolse a me dicendo: "Dai fatti spazio anche tu !!!" Mi avvicinai anche io alla sua bocca.
Iniziò a spompinarci entrambi che iniziammo a fare a gare a che gliela sfondava di più quella bocca. Nel frattempo si era impostata coi piedi a terra e con le gambe piegate, sottomettendosi ai nostri cazzi.Era tanto eccitata dalla vista di quel cazzone e tanto rilassata che la vedemmo pisciarsi addosso ma quasi lei nemmeno se ne accorse.
Il marocchino la prese di peso, la mise sul letto ed iniziò a scoparsela.Altro che fallo di gomma. Mia moglie si stava facendo sfondare dall'enorme cazzone del marocchino e le piaceva tanto. .
La spostammo. Io mi misi sdraiato con la schiena sul letto. Si mise tutto il mio cazzo nel culo rivolta con la schiena verso di me.Poi si sdraiò sul mio petto esponendo la fica ormai aperta come una voragine al marocchino che senza farsi troppi scrupoli, dopo essersi fatto una toccata al cappellone, quasi come volesse ricaricare un fucile, le entrò nuovamente dentro. Mia moglie era in estasi :"Se tutti i marocchini hanno questi cazzi, organizza un orgia che questa troia se li scopa tutti". Eravamo ormai al limite.mia moglie era venuta almeno 7- 8 volte, non la riconoscevo più sembrava un assatanata di cazzi. Ora però era il nostro turno.
Disse:"SU,SBORRATEMI IN BOCCA, COSA ASPETTATE?" Eravamo ai suoi ordini.
Si inginocchiò. Ormai il suo abbigliamento intimo era tutto disfatto, le autoreggenti tutte sfilate.L'avevamo scopata per bene. Eravamo ai due lati della sua testa. Fui il primo a venire guardandola segarmi con la mano e spompinare il cappellone del marocchino. Le dissi :"tieni,troia, bevi"
Si voltò verso di me a bocca aperta e gli versai un bel pò di sborra sulla lingua. Non feci nemmeno in tempo a finire l'orgasmo che sentii il marocchino gemere.Anche mia moglie lo sentì. Si voltò vogliosa con la bocca ancora piena della mia sborra verso il marocchino. Partì uno schizzo improvviso che le centrò l'occhi. Mia moglie presa di sorpesa spostò la faccia all'indietro ma subito ritorno verso la proboscide del marocchino.Accolse una sborrata mai vista. Furono dai 10 ai 14 getti. Mia moglie non se ne perse uno. Vidi il suo viso irriconoscibile,talmente che era ricoperto di sborra calda.Le colava dappertutto.Poi disse:"Non voglio perdermi nemmeno una goccia di sborrata!!!"Raccolse con le sue mani la sborra dal viso e poi bevve tutto.
188
17
14 years ago
calvobig,
34
Last visit: 4 years ago
-
Accompagnando in dark room
Inscrittomi in chat, alla ricerca di qualche annuncio originale, un giorno mi sono imbattuto nel profilo di Laura (nome fittizio), sposata, che chiedeva un accompagnatore per una prima volta in un privè, senza assicurare alcun coinvolgimento.
Un pò per senso di sfida, un pò per curiosità, accettai la proposta di buon grado volendo verificare, nel proseguio delle chattate (eravamo lontani), che la trasgressione in Laura partiva soprattutto dalla testa piuttosto che altre parti del corpo, condizione essenziale per cercare di vivere un'esperienza "trasgressiva".
Dopo aver scelto il privè, ci demmo appuntamento nel tardi pomeriggio di un giorno di inizio estate e, quindi nella luce naturale, potei ammirare in realtà ciò che Laura mi aveva mostrato di sè nelle foto. Alta 1,75 cm, capelli lunghi, mori e mossi, su un corpo atletico vestiva un tubetto nero non esageratamente corto ed una camicetta bianco panna di seta da dove si poteva intravvedere un reggiseno di pizzo chiaro; nel contempo si scorgeva dalla camicetta adeguatamente sbottonata una parte del seno pronunciato e sodo.
Entrati nel locale, Laura volle definitivamente allentare i residui freni inibitori bevendo un paio di drink a contenuto fortemente alcolico. Io, volendo/dovendo vestire il ruolo di accompagnatore, assecondavo i desideri ed i tempi di Laura. Dopo un'oretta fatti di sguardi ed ammiccamenti ricevuti da Laura ma non raccolti, decise di scendere verso il corridoio a luce soffuse che, attraversato fino in fondo, ci avrebbe portato alla dark room, la meta di Laura.
Lo stato di eccitazione in noi saliva nel percorrere il lungo corridoio per il susseguirsi di voci, lamenti e gemiti provenienti dalle stanze e gabbie in cui si consumavano accoppiamenti, vissuti volutamente da Laura più con l'udito che con la vista soffermata.
Prima di entrare nella dark room mi disse che era tutta bagnata; mi prese la mano e la fece passare passare sotto il tubetto. Potei allora accorgermi che non portava nessun intimo sotto; stavo toccando una figa ben depilata e dalle grandi labbra. Appena prima che la nostra vista fosse negata dal buio, feci un movimento che Laura apprezzò molto: mi succhiai le due dita bagnate dei suoi umori vaginali.
Ci muovevamo a passo molto rallentato ed in fila indiana, mano nella mano, io davanti lei dietro. Lungo il cammino Laura mi raccontava a bassa voce quante mani la toccavano, dove la toccavano, come la toccavano. Ad un certo punto, in silenzio e con un cenno di una stretta della mano, mi chiese di fermarmi e, rivolgendosi ad un manovratore del grilletto particolarmente abile, gli disse: mi stai toccando da urlo!
In un batter d’occhio, abbiamo sentito un nugolo di maschietti attorno a noi che Laura mi raccontava avere tirato fuori il cazzo, dato che qualcuno lei stessa aveva iniziato a segare. Nell’ascesa dell’eccitazione, Laura decise che gli altri cazzi li avrebbe solo menati, mentre il mio lo voleva pompare mentre oramai aveva accettato di farsi impalare dal superbo manovratore di grilletto come premio assoluto. Mentre quest’ultimo si vestiva di condom, per mantenere alta l’eccitazione, Laura iniziò a succhiarmi la cappella e questa a riempire la sua bocca che in momenti successivi e vicini all’orgasmo avrei apostrofato come sua “seconda figa”, data la voluttuosità del suo gesto orale.
Ora Laura si trovava occupata con due mani a menare una multitudine di cazzi, sbattuta da dietro a novanta, appoggiata con la propria fronte sul mio ventre mentre si faceva penetrare la bocca dal mio cazzo, divenuta un’asta dura di carne. Quando un senso è inibito (nel ns caso la vista) gli altri vengono amplificati e così i suoni dei gemiti, grugniti aumentavano oltremodo l’eccitazione nostra, in particolare di Laura, vera regista e principale attrice di questo scorcio di esperienza vissuta nei meandri dei propri sensi.
I maschietti segati venivano e Laura ogni tanto interrompeva la sua scopata orale per leccarsi del liquido depositato. Dopo qualche leccata però si concentrò sui cazzi che la stavano penetrando ed i colpi di cazzo ricevuti da dietro venivano a conciliarsi con gli affondi del mio cazzo sulla sua seconda figa. Sentivo come i colpi di carne inferti dallo stallone che montava da dietro Laura erano sempre più crescenti nel ritmo e nell’intensità e così aumentavano la mia eccitazione. Allora glielo tirai fuori un attimo perché non sopraggiungesse subito l’orgasmo e lei istintivamente si lamentò di questo: cosa fai, voglio essere sbattuta anche nella bocca! Sentii che tirò fuori la lingua in segno di supplica, allora glielo sbattei sulla lingua. Poi la accontentai e ripresi a riempirle la bocca prendendola per la testa per controllare meglio i movimenti . Oramai i colpi che Laura riceveva da dietro stavano diventando sempre più convulsi e violenti ed il respiro dello stallone più accelerato. Laura abbassò la sua presa in bocca del mio cazzo per consentire un’angolazione della sua vagina che le permettesse una penetrazione più profonda ed in modo da sentire l’altro cazzo fino in fondo al momento dell’orgasmo; tutto ciò permise a Laura di farlo coincidere con quello suo e quindi….del mio (non ce la facevo più!). Si/mi regalò un’intera eiaculazione bevuta ed ingoiata.
All’uscita della dark room, “Piacere Alessandro” e poco altro è stato tutto ciò che Laura ed io abbiamo scambiato con l’eccellente manovratore di grilletto davanti ad un drink.
“Desideravi proprio questo?” le chiesi dopo, “Sì, proprio questo. Essere sbattuta da uno sconosciuto con cui non potrò mai più condivedere nient’altro in tutta la mia vita per evidenti incompatibilità di affinità, e pompare il tuo cazzo per farti venire più voglia di scoparmi”.
N.B. Questo scorcio di esperienza vissuta fa parte di un periodo di crisi con mia moglie di cui lei è ben a conoscenza
38
0
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Farfalla
Non avevo mai osservato una farfalla. Ne ho viste molte, anche di molto belle, ma non ne avevo mai osservata una. Ci volle il destino. Dolce e amaro il destino in quel giorno che cominciò come gli altri, lo stesso sole e lo stesso brusio coloravano di irreale quel momento particolare della mia vita che avrebbe reso diverso tutto il resto; come un punto inatteso che rimanda a capo un’esistenza che pareva eterna.
La mano di Dio che tutto disegna decise con un tratto di volermi diverso, di orchestrare una scenografia che da li in poi sarebbe stata diversa, rendendomi nel tempo, un altro.
Quel maledetto destino che si racconta che ti percuote e ti sconquassa dovunque tu sia, quella notte agì in silenzio, di soppiatto. La mia notte fu normale, silenziosa, tranquilla; e lui stesso silenzioso e tranquillo colpì in silenzio regalandomi un mattino triste, in quel giorno che iniziò come gli altri, lo stesso sole e lo stesso brusio..
Quel manto scuro forato da cui filtra la luce eterna, privo di luna ma bellissimo e imponente allo stesso modo, aveva accolto tra se una parte di me, qualcosa che era mio, anche mio. Per lui un futuro diverso dal mio; 2 anime in una da sempre unite, .. divise per scelta divina da un gesto , un disegno, un tratto.
Quel mattino fu irreale, diverso, .. mancava qualcosa che sarebbe mancato per sempre. Non ci fu dolore, ci fu rabbia, e un forte desiderio di voler tornare indietro di voler essere ancora presente nel passato che tutto a un tratto mi sembrò meraviglioso.. La rabbia di vedere che il mondo continuava come se non fosse successo niente, la rabbia di vedere la gente ridere per strada, prendere il caffè in un bar, aspettare l’autobus, .. Destino. Forte, deciso, implacabile, irrimediabile .. destino.
Mille domande; la mia attenzione era rivolta a capire se si trattasse della fine di qualcosa di finito o l’inizio di qualcosa di infinito che avrebbe unito per sempre qualcosa che nessuno avrebbe mai diviso, cercare il positivo in un attimo in cui il positivo non è contemplato, capire il perché di tutto questo, se esiste un perché. Ed io ? io niente, .. nullità. Una banconota ha un senso, ma mezza banconota è carta straccia; e così mi sentivo mentre la mia mente silenziosa correva alla ricerca di un appiglio che mi spiegasse almeno un perché.
..e poi quel silenzio fragoroso fatto di neri bisbiglii e ghiaia calpestata a testa bassa inseguendo a ritmo lento quello scorrere di cipressi stretti e lunghi , distesi ad indicarti il cielo. Uno ad uno in fila se ne stanno li da secoli a monito della vita eterna a ricordarti che tu sei un viaggiatore del tempo finito, di passaggio in questo lungo viaggio che dura anni, e non si sa quanti. La relatività dei numeri rimbomba come tamburo al suono delle campane che rintoccano mille volte quando vorresti smettessero, .. i numeri, i rintocchi, gli anni, tanti o pochi, tutto relativo. Per una vita? Sempre pochi, maleddattamente pochi.
E quando la ghiaia si zittisce al fermare dei passi, le mani giunte e qualche colpo di tosse interrompono il brusio; silenzio e vento.
Rimango li , silenzio in mezzo ad altri silenzi, ad ascoltarmi , a cercare di capire il mio silenzio che è la somma di tutte le grida che mi esplodono dentro in cerca di un modo per fuggire.. e l’unica via per dargli sfogo è il silenzio, perché nessun grido, pur forte che possa essere gli renderebbe giustizia.
Non avevo mai osservato una farfalla, viste tante, ma osservate mai; intendo dire guardarla veramente per quello che è , per ciò che rappresenta. E la mia farfalla era lì, in mezzo ai fiori unica e meravigliosa “vita” in mezzo a tutto ciò che vita non è più.
La fisso con lo sguardo mentre la mente si estranea, abbandona la realtà e per un attimo mi chiedo se la farfalla sia a conoscenza del fatto che vive solo pochi giorni, forse si. “Pochi” giorni, o moltissimi minuti ?! Relatività del tempo; forse quando si ha molto tempo non lo si sa sfruttare. Una farfalla è frenetica, guidata dalla bramosia di conoscere, è curiosa, sembra che sappia di avere poco tempo e in quel poco tempo cerca di non lasciarsi sfuggire niente. Se avessimo la forza di una farfalla chissà quante cose faremmo in tutto il tempo che ci è concesso. E forse è proprio lì il segreto, . .riuscire a vivere il tempo di una balena con la curiosità di una farfalla.
Poter sbirciare attraverso il manto stellato con la convinzione di aver fatto più del fattibile, poter eliminare ogni rimpianto.
Maturare nella rabbia la consapevolezza che la vita è un viaggio e non una metà, che la felicità sta nel viaggio e non nel traguardo, leggere in una farfalla una lezione, un credo, .. capire che tutto è futuro, presente e poi passato. Camminare lungo un viale e accorgersi che ogni cipresso è il “prossimo” prima di diventare “questo” per poi diventare il “precedente”. Stringere al cuore un’immagine e un dolore che mi ricordi sempre che la vita è oggi, ora, adesso, .. un’ora, un minuto , un secondo. Voler gioire con la curiosità di una farfalla del presente prima che il futuro lo renda passato. Così che una notte “normale” sia una notte in più da vivere, così che un risveglio “normale” sia un risveglio in più, e non un giorno in meno all’arrivo.
Il destino nel suo stravolgente incedere normale ha deciso che in quel mattino di primavera una farfalla si posasse su un fiore ammutolendo la ghiaia per farmi capire che il tempo che vivrò sarà immenso.
4
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Sindrome di stendhal
Amburgo, Kunsthalle “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich. – 1818ca
“…Un uomo, un viandante solitario, è ritratto di spalle in una posa plastica ed è affacciato su di un mare di nebbia che invade un paesaggio montagnoso….. e il paesaggio è imperioso… e la pennellata decisa…”
Eccomi, un gruppo di turisti passa , si sofferma e ascolta una guida che blatera parole descrittive di un piccolo quadro ameno apposto qui di fronte a me. Qualcuno ascolta, qualcuno si distrae, in pochi capiscono e qualcuno si chiederà anche perché gli debbano spiegare quello che già vede con i propri occhi; insomma, che sia un uomo in una posa plastica ritratto di spalle che ammira un paesaggio montano sinceramente lo avevano capito tutti.. Quello che mi chiedo io è come si possa ascoltare una guida che vomita parole a memoria quando l’opera è li davanti a tuoi occhi che aspetta di essere osservata. Sarebbe un po’ come andare al ristorante con un esperto che mangia e ti descrive i sapori mentre tu guardi e alla fine paghi il conto.. poi torni a casa e racconti di essere stato nel più bel ristorante della tua vita, un po’ caro però ne è valsa la pena..
Il gruppo riparte ed io rimango li sul divanetto davanti a questa tela ad osservare. Con me poco distante si sofferma una donna, in piedi, immobile con una guida aperta sotto gli occhi, legge e osserva il quadro.. non capisco se le piace, forse si.. la sensazione è che le piaccia qualcosa del quadro ma non le piaccia quello che dice la guida. Rimane li, si volta un po’, prova a cambiare punto di vista, legge ancora e cerca di capire..
Mi avvicino alle spalle e le chiudo la guida..
“Posso sapere cosa sta guardando .. ?”
“Io!? Ho fatto qualcosa che non dovevo fare?”
“Spero di no.. sorrido.. vorrei sapere solo che cosa vede…”
“Stavo guardando questo dipinto..”
“Bene.. le piace?”
“Si e no.. non so. Lo trovo un po’ .. forte.”
“Sono un po’ incuriosito, ti spiace spiegarti meglio..?”
“Non saprei, è sicuramente dipinto bene, è un po’ tetro, non capisco cosa volesse dire il pittore..”
“Capisco, cambio domanda. Dimenticati del pittore e della guida, cosa vedi in quel quadro.. ?”
“Vedo un uomo di spalle che sta in piedi su una roccia, e osserva il paesaggio dominandolo dall’alto, vedo nebbia che sembra un mare..”
“Vai oltre.. continua ti prego..chi è ? da dove viene ? dove va ?”
“Secondo me è un uomo a metà di una passeggiata, è partito e camminando è giunto fin li, osserva il paesaggio e poi ripartirà..”
“Dici ? .. interessante.. ti sembra stanco ?”
“mmmm.. No, non è stanco, è sereno, tranquillo.. guarda al futuro con serenità e sembra si compiaccia di quello che ha fatto fin’ora…”
“E la nebbia ?”
“La nebbia sembra offuscare il passato, insomma sotto la nebbia c’è la valle da dove è partito e non la si vede.. mentre si vede molto bene l’orizzonte che sembra essere la sua meta..”
“Io vedo anche del vento.. ti piace il vento ?”
“Si, mi piace il vento. Magari durante una camminata in montagna è fastidioso.. potrebbe rappresentare una difficoltà..”
“difficoltà… Quindi questo è quello che vedi.. ? .. c’erano scritte tutte queste cose su quella guida?”
“No, la guida parla solo del quadro non di quello che uno si immagina oltre.. è normale.”
“Normale.. normale è pensare che il buon Friedrich nel lontano 800 avesse tutta una sua idea di questo quadro che a noi interessa fino ad un certo punto, normale è credere che in te è una spiegazione di questo quadro, normale è pensare che la tua mente inforchi gli occhiali dell’anima e osservi questa immagine disegnandoci in torno un mondo tutto tuo, nel quale perdersi e sognare.. Normale è vedere dentro il quadro, non guardarlo..”
“E tu cosa vedi.. ?”
“Sono anni che guardo in questo quadro, . .ho visto molte cose. Lo trovo meraviglioso perché mi ci sono visto molte volte in situazioni diverse. La prima volta che mi è capitato davanti avevo 20 anni, forse qualcosa meno.. Ho visto in quell’uomo di spalle tanta energia, forza, la supremazia dell’uomo vigoroso che conquista il mondo.. come uno scalatore in cima al k2. L’altezza che denota potere e vigore, ho letto in quella nebbia strappata dal vento il nemico superato, battuto e dominato.. ho visto qui rappresentato il trionfo dopo una battaglia. Qualche tempo dopo sono venuto a vederlo dal vero, qui ad Amburgo.. l’ho trovato molto più profondo, direi reale. Hai presente “nel mezzo del cammin di nostra vita” .. ? Un po’ così, un uomo a metà di un viaggio, una foto di un momento presente vissuto tra passato e futuro .. alcune difficoltà superate rappresentate dalla nebbia verso la quale si regala indifferenza, e alcune ancora da superare che l’uomo guarda con aria di sfida.. mi colpì il modo in cui l’attenzione cade verso l’orizzonte e non verso la nebbia, più al futuro che al passato, e mi colpì la pace di quel momento.. lui, silenzio e vento. Oggi sono qua ancora.. questa tela mi racconta altre cose, e mi spinge verso la curiosità di capire cosa vedono altri occhi, cosa un’altra anima può capire ancora. Se entro in quel quadro vedo Dio che osserva il creato, vedo passione, amore per quello che si è fatto. .. mi sembra di sentirne il profumo trascinato dal vento, vedo le nuvole muoversi, respiro serenità. Questo è quello che io vedo…”
“Le ho viste anche io.. ora.”
“Questa è arte.. si può non amarla? .. L’arte per me è donna, entrambe chiedono e danno amore..”
Il suo sguardo si rivolge ancora al quadro, socchiude gli occhi e penso stia cercando di ascoltare la sua anima per capire e vedere qualcosa in più.. Non ho aspettato che riaprisse gli occhi, e in silenzio sono andato così come ero arrivato.
Questa è arte, si può non amarla? .. L’arte per me è donna, entrambe chiedono e danno amore, .. entrambe chiedono di essere osservate, ascoltate e capite.. e mai nello stesso modo. Si può amare una donna se non si è in grado di perdersi in un quadro . . ? Si può ascoltare veramente una donna se non si è in grado di ascoltare se stessi di fronte ad un insignificante tela di meno di un metro quadrato… ? .. Osservare, capire, ascoltare, vedere, raccontare.. bramosia.. Arte.
6
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Folies
Un ufficio normale, scrivania , fogli, disordine e un computer.. una sedia con le ruote, un po’ di fascicoli e.. tu. E’ evidente che tu sia più importante di tutto il resto, ma in quel contesto sei parte di quell’arredamento, quasi ti si confonde. Sei rimasta sola, succede spesso sull’ora di pranzo, tutti vanno a mangiare e tu rimani a sbrigare le pratiche “noiose” .. o forse è solo un modo per respirare un po’, per diluire il lavoro giornaliero rendendolo meno stressante. Oggi ci sono anche io, si, proprio io.. non mi aspettavi ma sono lì e mi fa molto piacere leggere sul tuo volto lo stupore di quella sorpresa, perché si capisce che è una “piacevole” sorpresa che a stento si distingue dall’imbarazzo.
I miei occhi sorridono, i tuoi rispondono e le labbra si toccano è un bacio. Poche parole, sarebbero state inutili, volevamo quel bacio e il bacio adesso c’è. Ti sento mia come altre volte ti avevo sentito, ti scopro in quel bacio e ti leggo.. per come sei, finalmente.
Squilla il telefono sulla tua scrivania, dapprima lo ignori, poi vista l’insistenza getti lo sguardo sul display
“Cavolo, è il notaio, devo rispondere. Perdonami.”
Rimani in piedi, prendi la cornetta e rispondi, la tua voce è formale come non avevo mai sentito, è una telefonata di lavoro e quindi il tono cambia. Io continuo a carezzarti, mi piace vederti così formale con quell’aria da segretaria che tanto piace all’immaginario maschile, ti accarezzo e tu fai un passo indietro e ti appoggi alla scrivania sedendotici sopra, mi sorridi e mi fai cenno di smettere..
Ovviamente non smetterò. Mi avvicino lento e ti bacio sul collo, socchiudi gli occhi e la tua telefonata prosegue con molta formalità anche se disturbata da un po’ di imbarazzo. Ti sfioro le cosce ed alzo la tua gonna fino a scoprire le mutandine e tu con uno schiaffo mi colpisci una mano e coprendo la cornetta “fermo… smettila..” .. io sorrido e ti sfilo le mutandine pian piano.. non puoi dirmi niente, cerchi di impedirmelo ma sorridi e pensi che sono pazzo, allontano un po’ la cornetta dal tuo viso e ti passo la lingua sulle tue labbra .. e ti riconsegno la cornetta.
“Scusi, può ripetere per favore ? è andata via la linea.”
Sei rossa, un po’ per l’eccitazione un po’ per la vergogna, io in questi giochi non smetterei mai.. spero vivamente che sia una telefonata lunga. Intanto con calma mi slaccio la cintura, mi sbottono i pantaloni e mi abbasso un po’ i boxer, sono eccitato, tu mi guardi come a chiedermi cosa diavolo stia facendo.. un po’ ti scappa da ridere e un po’ non ti rendi conto della situazione, sei incredula.. nonché visibilmente imbarazzata; con la mano cerchi di allontanarmi.
Io mi avvicino ancora e con la mano ti tocco la fichetta tutta bagnata, tu chiudi gli occhi per un attimo..
“Scusi, mi sono persa un passaggio, come ha detto si chiama il cliente?”
Mi avvicino, ti avvicino, e appoggio il mio sesso al tuo, .. tu allontani un attimo la cornetta e mi mordi le labbra in un bacio violento.
“Si si, la ascolto”
Io entro. Piano, lentamente.. tutto. E in quell’irreale silenzio mi muovo piano dentro te che a questo punto non capisci più cosa devi fare, non lo credevi possibile ma ora è così.. Sesso, mente che vola senza controllo e tu che devi mantenere lucidità per parlare al telefono. Mi muovo lento e passo la lingua dietro il tuo orecchio .. e lo mordo leggermente, la tua mano libera, la sinistra, mi cinge il collo e appoggi la testa sulla mia spalla mentre cerchi di ascoltare la telefonata ma è sempre più difficile. Continuo a muovermi.. sempre piano e .. poi d’un tratto un colpo forte..
“No!” Recuperi un po’ di lucidità . .
“No scusi, mi è caduto un orecchino.. Comunque ho capito perfettamente, ci sentiamo più tardi, arrivederci..”
Chiudi il telefono .. “Ma sei pazzo!? Scopami..”
Io esco, .. mi ricompongo e ti guardo sorridendo.. “Si, sono pazzo..”
“Ma che fai smetti?!”
“Vuoi continuare.. ? Prendi il telefono e chiama qualcun altro.. e io continuo.”
“Ma tu sei pazzo veramente..”
“Si, sempre stato. .. Chiama chi vuoi..” ..
Sono pazzo, insolito, strano.. se non lo fossi non mi ameresti così, se non lo fossi non mi amerei così e desidererei cambiarmi.. Ma io sono così, e adoro questa pazzia.
6
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Anna
E’ delizioso sentirti parlare di te, il telefono mi consegna parole semplici, vere, sincere, .. nella tua voce c’è un po’ di emozione nel parlare con me, in fondo non ci conosciamo. Cerchi di tenere un tono alto nella voce, forse un po’ sopra le righe rispetto al tuo normale modo di essere e mi dici ..
“Hai una voce diversa da come immaginavo…la facevo più profonda.”
“Ah bene.. quindi stai dicendo che non ti piace?!”
“No.. ho solo detto che la immaginavo diversa, non ho detto come l’avrei preferita..”
C’è sincerità nella tua voce, e un po’ di stupita sorpresa nel sentire che esisto realmente.. non so perché, ma forse mi immaginavi inarrivabile.
“Quanti anni hai?”
“34.. mia cara..”
“Meno male..”
“Avevi paura che dicessi 67?”
“eh eh eh no.. 25!”
Sorridiamo, è bello parlare con te.. perché sei persona vera, io respiro in te solitudine, non tristezza ma solitudine si..
La telefonata si chiude e io rimango a pensarti.. ti immagino in quella casa sola, quasi ora di cena, niente di pronto, il fastidio di cucinare è superiore alla fame, ti fermi a pensare e mentre guardi fuori dalla finestra ripensi a me.. quelle frasi, quelle parole, .. una voce. Ti chiedi chi sia in realtà, da dove arrivo e perché sono li, in quella sera di autunno.. Molte volte vite si incrociano ti toccano e fuggono senza lasciare traccia, in altri momenti una carezza sa essere pesante e lasciare impronta nei tuoi pensieri che si plasmano al ricordo. Fantasie nascono da sensazioni, vibrazioni che hanno percorso l’etere e sono diventate ricordo ed erotica memoria. Togli la mano dal vetro lasciando che la tenda riprenda posizione ondeggiando un paio di volte prima di fermarsi.. tu ti volti, ti togli le scarpe e ti distendi sul divano; la luce è bassa, il divano è morbido e accogliente, il tuo sguardo si perde nel vuoto e ripensi a quel pomeriggio, alle frasi che mi hai detto , a ciò che io ti ho detto.. Frasi e parole velate che avevano una forte carica sessuale pur raccontando di altro.. Parole che congiunte alla voce hanno avuto una spinta forte sul tuo desiderio di immortalarmi dedicando un pensiero erotico a chi ha svegliato in te la passione. Prendi il telefono, guardi il numero, hai voglia di chiamarmi.. pensi un attimo e decidi che non è il caso, lo lasci scivolare giù sul tappeto e con la mano ti accarezzi una coscia su quelle autoreggenti nere, ti piace toccare il punto in cui l’elastico tocca la pelle calda delle tue gambe, ed immagini che sia io a farlo..
La gonna è leggerissima e scopre con facilità le tue mutandine di pizzo nero dal quale traspare l’umidità del tuo piacere.. le tue dita vi passano sopra con delicatezza e la tua mente mi raggiunge, ricorda la mia voce, si immagina un volto.. I tuoi occhi sono chiusi e guardano a quei racconti, alle parole.. ti sembra di avermi lì, con te al posto delle tue dita che sfilano sotto l’elastico delle mutandine e le tolgono.. con entrambe le mani le sfili inarcando la schiena per farle passare dai fianchi e tirando a te le ginocchia per farle sfilare lungo le gambe e poi in terra vicino al telefono..
Io so che tu mi stai pensando, mi sembra di sentire il tuo profumo che da quel pizzo nero attraverso un viaggio virtuale raggiunge il mio telefono che tengo vicino al naso mentre in macchina ti penso.. e ti immagino esattamente così, su quel divano. Il pensiero erige il mio piacere che nei jeans pulsa e gonfia.. è come se sapessi esattamente cosa stai facendo, come se sapessi perfettamente che la tua mano una volta sfilate le mutandine riparte dalla coscia destra per risalire calda verso la tua piccola fica nascosta da poco pelo rosso ben curato, così ti immagino. Le tue dita sono belle, lineari e con le unghie leggermente lunghe.. anche questo ti piace, mentre con il medio penetri tra i peli ed allarghi le tue grandi lebbra che si schiudono come petali al sole mattutino bagnati di rugiada.. ed è la tua rugiada che accarezzi tra medio e pollice per sentire la viscida viscosità di quegli umori con i quali ami vivere e dei quali adori l’esistenza. Sai che questo piacerebbe anche a me, e mi pensi nella speranza che io lo senta, che io capisca cosa stai facendo; mi vorresti li, ..
Io guido, .. e nel traffico penso a te.. in quella stanza, che sul divano pensi a me e giochi con il sesso, ti accarezzi come io vorrei fare, ed il pensiero che io non possa raggiungerti che con la fantasia mi fa male.. Se potessi lascerei che la mia mano scivolasse tra le grandi labbra e sfiorasse il clitoride con delicatezza per sentire quanto e come ti piace, e allo stesso modo fai tu, come se la mia mente ti suggerisse le mosse.. Accarezzi il clitoride mentre ti mordi le labbra e ti accarezzi il seno, poi fai scivolare lentamente il dito all’interno, e un gemito fugge dalla tua bocca. La tua fantasia è meravigliosa, sai essere reale nei tuoi pensieri, immagini realmente che io sia li con te ed io lo percepisco.. Il traffico mi avvolge, e mi isola nei miei pensieri, ti vedo nella tua capigliatura spettinata, capelli rossi che si distendono sulla sponda di quel divano in pelle, corpo che sinuoso si stende e mani che si muovono ad imitarmi in cerca di piacere..
Vorrei essere con te e in parte so di esserlo mentre il tuo orgasmo cova piano al mio ricordo nell’attesa di esplodere, lo cerchi, lo stuzzichi, lo sfidi.. sai benissimo dov’è, dove si annida, come fare a stanarlo, sei ovviamente più brava di me.. ma tutto quello che fai, ti immagini sia io a farlo.
La tua mano continua come fossi io ad accarezzare ancore il clitoride che pulsa piacere.. e poi ti fermi un attimo pensandomi li sopra di te.. e tirando un sospiro ti fai penetrare da due dita che decise entrano a fondo.. ancora un sospiro trattenuto e poi inarchi la schiena martoriandoti il seno e le labbra sulle quali i denti lasciano segni violenti.. Ora sono sopra te, dentro te, so di esserlo e in coda a quel semaforo chiudo gli occhi stringendo quel telefono e ti immagino muoverti con quella mano in maniera decisa e un po’ frenetica, ti vedo e ti sento, sensuale ed eroticamente elegante.
Pieghi le gambe che non sia più in che posizione mettere, senti il piacere che sta arrivando continui con la mano a muoverti e gridi “ non fermarti!” come se realmente ci fossi io li, sopra e dentro di te a muovermi con ardore e passione.. e con ardore a passione mi muoverei dentro te spingendo in te il mio piacere che gonfio preme doloroso contro i pantaloni stretti. Scatta il verde, riparto e ti penso ancora.. eccoti che arrivi, ti immagini di stringermi forte a te guidando i movimenti in modo deciso, la tua mano si muove molto velocemente, senti salire l’orgasmo verso un urlo che sembra non arrivare mai.. e poi ti fermi d’improvviso trattenendo il fiato e rannicchiandoti in te chiudendo le gambe al petto e stringendo la tua mano tra le gambe.. “SI” .. un si strozzato esplode in un orgasmo copioso. Ti immagino mentre il tuo corpo vibra e trema in balia dei muscoli involontari e dei loro spasmi.. ti penso fragile e nuda in quella isolata compagnia, ti desidero così mentre tu stringi forte a te il ricordo di me, della mia voce, e di qualche riga scritta in fretta..
Io mi penso stupido e presuntuoso di tanto osare, ho pensato che tu mi desiderassi al punto di volermi a tutti i costi in quel fervido ricordo fantasioso, un po’ sorrido un po’ mi trovo eccitato come un matto al pensiero.. E ti immagino riposarti al caldo di quel divano mentre ti avvolgi fra te e me a sopire i ricordi mentre la tua cena può attendere, attende una sera diversa, forse peggiore .. una sera nella quale servirà una cena, magari a lume di candela per raccontarmi che abbiamo già fatto l’amore..
6
2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Risposta a una donna repressa
Cara M. che mi scrivi ogni giorno, io capisco i tuoi dubbi: il fatto che contatti tanti singoli ma non riesci a concludere con nessuno è normale per una che ha tanti tabù ed è sempre vissuta in ambienti bigotti e proibizionisti.
Non preoccuparti degli errori grammaticali, continuo a dire che fai bene a
tenere in vita questa corrispondenza tra noi perché è un modo per sfogare
le tue repressioni. Devi continuare, cercando di tirar fuori tutto ciò che hai
dentro che non riesce a uscire da tanto, chissà quanto tempo!
Sicuramente sarai vicina alla cinquantina ed è normale andare incontro a
una crisi, probabilmente sarà complice anche la menopausa ormai vicina o
prematura, o comunque il fatto che i tuoi genitori ti avranno inculcato i
classici insegnamenti dettati dalla religione cattolica (tipo: se ti masturbi
diventi cieco o cose simili) e che tuo marito abbia poi approfittato della
situazione continuando a reprimerti e allo stesso tempo sollazzandosi con
altre donne, dato che per te il rapporto sessuale è finalizzato alla
procreazione e che provare piacere è peccato.
Si, continua a sfogarti, sono qui ad ascoltarti, vedrai che ti farà bene.
Alla prossima
RISPOSTA DI M.:
Ciao spirito libero, bella la tua illusione , mi spiace che tu sia solo è non
riesci a trovare sfogo ai tuoi istinti sessuali, non è colpa tua , forse
dipende dal fatto della tua presunzione di sapere troppo , vedi non tutti
siamo portati ed essere precisini come lo sei tu , ad avere una cultura
grammaticale approfondita pari al tuo livello...
SPIRITO LIBERO:
BRAVA!
Così devi fare, essere reattiva, aggressiva!
Hai reagito bene alla prova, non ti sei fatta sopraffare da chi ti attacca!
Continua così ma devi anche sforzarti di cercare dentro di te i motivi del
tuo blocco psicologico, non ignorarli.
Prova a pensare quanto gli insegnamenti della famiglia e della chiesa ti
hanno condizionato, portandoti a reprimere la maggior parte dei tuoi
istinti togliendoti la felicità di vivere il sesso serenamente.
Ti va di dirmi da quanto tempo non hai un rapporto sessuale?
Riesci a raggiungere l'orgasmo?
E' importante avere coscienza di queste cose, capire il feedback dei
nostri comportamenti sessuali.
Parla liberamente.
RISPOSTA DI M.:
Ho fatto sesso col mio lui ieri notte, non voglio dirti nient'altro.
SPIRITO LIBERO
Bene,
vedo che hai risposto anche alla mia domanda sui rapporti che hai,
evidentemente riesci ancora a comunicare qualcosa che riguarda la tua
intimità, che sia vero o no non ha molta importanza.
Certo, il fatto che non raggiungi l'orgasmo può non essere grave e
risultare risolvibile come problema e comunque sarebbe da affrontare insieme a un tuo partner. Ovvio che se da parte del tuo uomo non c'è un
interessamento, la strada sarà tutta in salita. Devi perciò cercare di coinvolgerlo ravvivando il vostro rapporto con qualcosa di nuovo, magari
cercare di renderti più attraente indossando della biancheria sexy, provocarlo propondendogli qualcosa di trasgressivo (intendo
trasgressivo per voi, ovvio che non fareste mai un incontro a 3 o uno scambio di coppia), basterebbe anche fare qualche foto osè insieme o
metterti in topless in qualche spiaggetta isolata insieme a lui, cose simili.
Ci siamo?
9
2
14 years ago
spirito3libero62,
45
Last visit: 11 years ago
-
Punto e a capo
Mentre succhia avida , suo marito, appoggiato allo stipite della porta, si masturba con lascivia e la incita "dai tesoro, fallo godere di nuovo"..
Saluti e baci .Abbracci e convenevoli.
L'attrazione degli opposti, è la prima considerazione che ho fatto vedendoli entrare .
Bianchi i suoi capelli quanto neri quelli di lei. Una coppia disassortita all'apparenza, che nel muoversi sembrava un applicazione umana di quella legge 80/20 in cui la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause. Lui era una causa ambulante. Distinto, stava parlando con tutti amabilmente, l'ascoltavo attento mentre discettava gesticolando a destra e a manca. Un paio di occhiali vecchi, un vestitino a fiori anni 50 su un corpo non proprio aggraziato facevano di Lei una donna fuori dal tempo, visibilmente in imbarazzo; con gli occhi vacui in un viso da bambina senza età che le donavano un aspetto bizzarro. Sola in un angolo osservava a scatti il suo uomo senza dar segni di una qualsiasi intenzione.
Il mondo è bello perchè è vario, fu la seconda quanto banale considerazione che feci in quella sera.
Non trovai di meglio da fare che mettermi davanti ad un vecchio televisore che tentava di allietarmi una serata tendente all'ignavia. La luce era bassa ed ero rimasto al piano superiore, mentre la maggior parte dei convenuti scendeva a ballare seguendo un flusso omogeneo, speranzoso in orgiastici sviluppi.
Non amo le mischie dove mi sento uno dei tanti, meglio la dignità di Nessuno.
Ci manca solo Polifemo,... terza considerazione ghignante della sera.
La strana creatura che mise la mano sopra il mio cazzo non era propriamente mitologica, ma era quasi buio e non feci caso a quanti occhi avesse. Di sicuro non era un uomo, con quel seno voluminoso ed i capelli biondissimi. Quando mi disse " che fai tutto solo" pensai avesse la raucedine, poi realizzai che non era una donna. La sospensione del giudizio è una caratteristica maschile, quando ti premono l'interruttore che sta in zona inguinale. Push the button!!
Non ebbi molte parole da dir..le, trattandosi di creatura azzardo il genere femminile. Parlava lei....dicendo le classiche cose che ti aspetti ti dica una che ti sta massaggiando il cazzo. MMhh..E che cazzo..e come si gonfia...ma ti piace come ti tocco...
Vieni quà! Disse alla mondina col vestito a fiori che stava transitando nei paraggi...senti quanto ce l'ha grosso...La quale, con naturalezza da massaia , si fece d'appresso soppesando l'affermazione..
Apperò..unico vagito alfabetico della signora per quella sera. Con la destra tastavo le chiappe della floreale ..con la sinistra le tette dell' innaturale.
Tanto le une erano morbide e burrose quanto le altre sode e gommose.
Tanta difformità creva un sodalizio perfetto. Cominciarono a toccarsi vicendevolmente ed a baciarsi mugolando, mentre io, incollato ad entrambe, ero la solitudine dei numeri primi in mezzo alla catena erotica che si stava formando.
Non so come finimmo sul letto di quella camera.Il tempo ed il luogo si mescolano in fotogrammi di ricordi scollegati. ...
Ho memoria del mio corpo eccitato. Tutte e due sedute sul letto a turno prendono il mio cazzo in bocca...poi abbracciandosi si leccano le bocche fameliche...
....Io che esplodo nella bocca di lei colando dalle sue labbra......La creatura mi rimpiazza riempendole nuovamente la bocca col suo cazzo da donna .
Io seduto su una poltrona che guardo la scena... Cinque maschi comparsi dal nulla in fila sul muro ,in attesa dell'esecuzione si stanno masturbando. Fiduciosi in un brandello di carne di rimbalzo!
Un saraceno con una scimitarra notevole tra le gambe mette cortesemente la signora in posizione 4wd proponendo una revisione allo scarico posteriore.
Ricevere una circonferenza del genere pensavo fosse impossibile..Lei resta incollata al materasso ...suo marito è sulla porta che osserva compiaciuto.
Tutto è così surreale da farmi indurire nuovamente il cazzo.
Non riconosco la donna!..Sono stato ipnotizzato e l'hanno sostituita?!.Quella materna donnina, col sex appeal di una triglia è diventata la Valentina di Crepax. Le punte dei suoi capelli a caschetto sono un altalena invitante sotto i colpi del Moro che la incula fermo e deciso. Occhi chiusi e bocca aperta in estatico godimento mi invitano a riempirle nuovamente la gola.
Mentre succhia avida , suo marito, appoggiato allo stipite della porta, si masturba con lascivia e la incita "dai tesoro, fallo godere di nuovo."...
...Non so ...quanto tempo ho passato in quello stato di trance erotico in cui orgasmi ed erezioni diventavano man mano ingranaggi di un meccanismo lussurioso di cui ignoro ancora qualcosa ....ricordo soltanto....
Punto.
9
0
14 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago